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author | Klaus Thoden <kthoden@mpiwg-berlin.mpg.de> |
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date | Wed, 29 Jan 2014 15:58:52 +0100 |
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<?xml version="1.0"?> <archimedes xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" > <info> <author>Cambiagi, Gaetano</author> <title>L'antiquario fiorentino o sia guida per osservar con metodo le cose notabili della citta' di Firenze</title> <date>1778</date> <place>Firenze</place> <translator></translator> <lang>it</lang> <cvs_file>l221.xml</cvs_file> <locator></locator> <echodir>/permanent/echo/guide/L221</echodir> </info> <text> <front></front> <body> <chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <p id="id2789577" type="head"><s id="id2789583">L'ANTIQUARIO <lb></lb> FIORENTINO <lb></lb> O SIA <lb></lb> GUIDA <lb></lb> PER OSSERVAR CON METODO <lb></lb> LE COSE NOTABILI <lb></lb> DELLA CITTA' <lb></lb> DI FIRENZE <lb></lb> <emph type="italics">TERZA EDIZIONE</emph> <lb></lb> CORRETTA, E DI COPIOSE NOTIZIE ACCRESCIUTA</s></p> <p id="id2789530" type="main"><s id="id2789434">IN FIRENZE L'ANNO MDCCLXXVIII. <lb></lb> NELLA STAMPERIA GRANDUCALE. <lb></lb> </s></p> <p id="id2789521" type="main"><s id="id2789520">CON LICENZA DE' SUPERIORI. </s></p> </chap> <pb></pb> <pb pagenum="iii"></pb> <chap> <p id="id2789508" type="main"><s id="id2789507">ALL'ILLUSTRISSIMO SIGNORE <lb></lb> CARLO ALBRECHT, <lb></lb> CONSIGLIERE DI LEGAZIONE <lb></lb> DEL SERENISSIMO DUCA <lb></lb> DI SAXE WEIMAR-EISENACH &c. &c. &c. </s></p> <p id="id2789495" type="main"><s id="id2789490">NOn era per darſi più fa-<lb></lb> vorevole incontro alla <lb></lb> pubblicazione di queſte Memo-<lb></lb> rie riguardanti la Città di Fi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a0"></arrow.to.target> <pb pagenum="iv"></pb> renze, che il paſſaggio di quì di <lb></lb> <expan abbr="Vostra Signoria">VS.</expan> <expan abbr="Illuſtriſsima">Illuſtriſs.</expan> .</s><s id="id2789465"> Infatti non po-<lb></lb> tevo veder meglio effettuate le <lb></lb> mie brame che pubblicandole <lb></lb> ſotto gli auſpicj di una Perſo-<lb></lb> na ove rimiro combinate le pre-<lb></lb> rogative più belle, ed adegua-<lb></lb> te ad un Signore benemerito, <lb></lb> ad un vero Letterato, e ad un <lb></lb> amico, ed intendente delle Bel-<lb></lb> le Arti.</s><s id="id2789423"> Io non ſtarò quì, come <lb></lb> coſtumaſi dalla maggior parte <lb></lb> degli Scrittori a far l'Iſtoria del-<lb></lb> la Famiglia, e di altri ſuperflui <lb></lb> racconti figli di una mercenaria <lb></lb> adulazione.</s><s id="id2789394"> Io ſo bene che l'<lb></lb> Uomo virtuoſo ſdegna di van-<lb></lb> tare un origine nobile, non co-<lb></lb> noſcendo migliore nobiltà e <lb></lb> <arrow.to.target n="a1"></arrow.to.target> <pb pagenum="v"></pb> grandezza della vera virtù.</s><s id="id2789404"> Co-<lb></lb> me pure io ſo che piace ſolo <lb></lb> ordinariamente agli ignoranti, <lb></lb> e ai deboli di eſſer lodati.</s><s id="id2789366"> Qua-<lb></lb> lunque elogio io quì poteſſi fare <lb></lb> ſarebbe di gran lunga minore <lb></lb> del Voſtro merito.</s><s id="id2789353"> Dirò ſoltanto <lb></lb> che le Voſtre virtuoſe prerogati-<lb></lb> ve, la naturale ſtima, e piacere <lb></lb> che dimoſtrate per tutto ciò che <lb></lb> influiſce al vero poſſeſſo delle più <lb></lb> ſolide cognizioni, mi hanno tal <lb></lb> mente avvinto che ſono eſtre-<lb></lb> mamente contento che vi ſiate <lb></lb> compiaciuto di permettermi che <lb></lb> pubblichi queſto Libretto fre-<lb></lb> giato del voſtro nome.</s><s id="id2789292"> Con-<lb></lb> fido che accetterete queſto tri-<lb></lb> buto in atteſtato di quella vera-<lb></lb> <arrow.to.target n="a2"></arrow.to.target> <pb pagenum="vi"></pb> ce ſtima che vi profeſſo, pre-<lb></lb> gandovi di riconoſcere in me uno <lb></lb> che è, e ſarà ſempre col più pro-<lb></lb> fondo riſpetto.</s></p> <p id="id2789254" type="foot"><s id="id2754212"><foot.target id="a0"></foot.target>?? ren-</s></p> <p id="id2799285" type="foot"><s id="id2789296"><foot.target id="a1"></foot.target>gran-</s></p> <p id="id2791152" type="foot"><s id="id2791061"><foot.target id="a2"></foot.target>ce</s></p> <p id="id2790907" type="main"><s id="id2790835">Di <expan abbr="Vostra Signoria">VS.</expan> <expan abbr="Illuſtriſsima">Illuſtriſs.</expan> </s></p> <p id="id2790745" type="main"><s id="id2790721">Firenze 12. Novembre 1777.</s></p> <p id="id2790596" type="main"><s id="id2790531"><emph type="italics">Umiliſſimo vero ſervo</emph> <lb></lb> L'EDITQRE. </s></p> </chap> <pb pagenum="vii"></pb> <chap> <p id="id2789260" type="head"><s id="id2815452">ALL'AMICO LETTORE.</s></p> <p id="id2760247" type="main"><s id="id2760235"><emph type="italics">SIccome col cangiar degli anni ſi <lb></lb> cangiano in qualche parte ancora <lb></lb> le coſe, così in queſta terza Edizio-<lb></lb> ne dell'Antiquario, o ſiano Memorie <lb></lb> riguardanti la deſcrizione di tutto ciò <lb></lb> che dee intereſſare la curioſità del Fo-<lb></lb> reśtiero, ho procurato di dare una più <lb></lb> circoſcritta notizia, e di aggiungere <lb></lb> tutto ciò di cui era mancante l'edizio-<lb></lb> ne paſſata, correggere alcuni abbagli, <lb></lb> levare ciò che più non eſiſte, e de-<lb></lb> ſcrivere quelle coſe che modernamen-<lb></lb> te vanno contribuendo a render più <lb></lb> magnifica e deſiderabile queſta Città. </emph></s><lb></lb> <s id="id2760255"><emph type="italics">Con queśto libretto alla mano potrà il <lb></lb> Foreśtiero erudito andar da per ſe ſteſ-<lb></lb> ſo informandoſi, e guſtare tutto il pre-<lb></lb> gio invidiabile di queſta noſtra Città.</emph></s></p> <p id="id2791118" type="foot"><s id="id2791115"><emph type="italics">Po-</emph></s></p> <pb pagenum="viii"></pb> <p id="id2791087" type="main"><s id="id2791084"><emph type="italics">Potendo in ſeguito chiunque conſultare <lb></lb> Opere più voluminoſe come ſarebbe quel-<lb></lb> la del Richa trattandoſi ſpecialmente <lb></lb> delle Chieſe Fiorentine.</emph></s></p> <p id="id2790865" type="main"><s id="id2790861"><emph type="italics">Mi luſingo che ſarà ricevuta in buon <lb></lb> grado questa mia premura che ſem-<lb></lb> pre rinnuoverò allorchè ſarò in grado <lb></lb> di farne una nuova edizione.</emph></s></p> <p id="id2790766" type="head"><s id="id2790725">AVVISO.</s></p> <p id="id2790665" type="main"><s id="id2790655">Si trovano quì vendibili le 30. Stampe <lb></lb> in rame delle migliori Statue della Città <lb></lb> al diſcreto prezzo di 3. crazie l'una.</s></p> <p id="id2790614" type="foot"><s id="id2790604">Dell'</s></p> </chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <chap> <pb pagenum="(1)"></pb><p id="id2790547" type="main"><s id="id2790544"> <lb></lb> <lb></lb> </s></p> <p id="id2790480" type="head"><s id="id2792337">DELL'ORIGINE <lb></lb> E <lb></lb> DE' PROGRESSI <lb></lb> <emph type="italics">DELLA CITTA'</emph> <lb></lb> DI FIRENZE.</s></p> <p id="id2829721" type="main"><s id="id2797843">VArie ſono le opinioni dei noſtri Iſto-<lb></lb> rici circa l'origine, e prima popo-<lb></lb> lazione di queſta Città di Firenze poichè <lb></lb> alcuni vogliono che riconoſca il di lei prin-<lb></lb> cipio da ſeguaci di Silla; altri da' Trium-<lb></lb> viri, e altri da' Popoli Fieſolani; E ſecondo <lb></lb> il ſentimento del fu noſtro immortale Dottor <lb></lb> Giovanni Lami una delle antiche Città Etru-<lb></lb> ſche, e dipoi ſecondo l'autorità di Giulio <lb></lb> Frontino, e di altri ſolenni Autori uniti <lb></lb> alla comune ſicura credenza, fu dedotta <lb></lb> anticamente da' Triumviri Colonia de' Ro-<lb></lb> mani compoſta dei più ſcelti Soldati di <lb></lb> Ceſare; e che da Floro è annoverata <lb></lb> Firenze fra' più ſplendidi Municipj d'Ita-<lb></lb> <arrow.to.target n="a3"></arrow.to.target> <pb pagenum="(2)"></pb> lia.</s><s id="id2777493"> Quindi è, che i Fiorentini nutri-<lb></lb> rono in ogni tempo ſpiriti nobili, e ge-<lb></lb> neroſi, e niuna impreſa, benchè difficile, <lb></lb> e grande, intentata laſciarono, per acqui-<lb></lb> ſtare a ſe medeſimi gloria, ed alla Patria <lb></lb> ornamento, e ſplendore.</s><s id="id2799703"> Scoſſo il duro gio-<lb></lb> go di eſſere ad altri ſoggetti, dopo la de-<lb></lb> cadenza dell'Imperio Occidentale nel quin-<lb></lb> to ſecolo, procurarono di vivere in liber-<lb></lb> tà; per conſervar la quale, non meno, <lb></lb> che per dilatare i confini del proprio do-<lb></lb> minio, furono forzati ad abbattere l'au-<lb></lb> dacia de' loro nemici, disfacendo Caſtelli <lb></lb> eſpugnando Città, e riducendo ſotto il <lb></lb> loro comando Popoli interi.</s><s id="id2798481"> Fatti pertan-<lb></lb> to potenti, non temerono di ſoſtenere oſti-<lb></lb> natiſſime guerre contra i primi potentati <lb></lb> d'Italia, riportandone bene ſpeſſo ſegna-<lb></lb> late vittorie, le quali ſenz'alcun dubbio <lb></lb> non ſarebbero così toſto ceſſate, ſe non <lb></lb> ne aveſſero il corſo impedito le diſcordie <lb></lb> civili.</s><s id="id2796685"> Queſte furono, che tolſero a' Grandi <lb></lb> il Governo, e 'l tramutarono di Ariſtocratico <lb></lb> in Popolare, e di Popolare lo riduſſero a Prin-<lb></lb> cipato: poichè la Repubblica ne' primi <lb></lb> tempi ſolamente dagli Ottimati ſi gover-<lb></lb> nò, indi dal nobile, e potente Popolo <lb></lb> (fuorichè nella rivoluzione de' Ciompi <lb></lb> <arrow.to.target n="a4"></arrow.to.target> <pb pagenum="(3)"></pb> nell'anno 1378. quando il popolo vile, e <lb></lb> minuto, per breviſſimo tempo preſe il <lb></lb> commando); e finalmente nel ſecolo deci-<lb></lb> moſeſto per divina diſpoſizione, da Princi-<lb></lb> pi ottimi, e clementiſſimi cominciò ad <lb></lb> eſſer governata.</s><s id="id2795184"> Ora ſiccome nel corag-<lb></lb> gio, e governo furono i Fiorentini ſomi-<lb></lb> gliantiſſimi a' Romani, così procurarono <lb></lb> in ogni altra coſa d'imitarli.</s><s id="id2794794"> Ebbero co-<lb></lb> me Roma il Teatro, l'Anfiteatro, il Cam-<lb></lb> pidoglio, il Foro, le Terme, gli Acque-<lb></lb> dotti, e ſecondo alcuni, anche il Tempio <lb></lb> di Marte.</s><s id="id2794522"> Dicono, che coſtumaſſero gli <lb></lb> ſteſſi Giuochi, e le ſteſſe Feſte pubbliche, <lb></lb> e onoraſſero pure come lor tutelare il <lb></lb> medeſimo Dio Marte.</s><s id="id2794169"> Così ne' tempi po-<lb></lb> ſteriori, quando ebbero la felice ſorte di <lb></lb> conoſcere, e di abbracciare la Religione <lb></lb> Ortodoſſa, ediſicarono nobiliſſime Chieſe, <lb></lb> ſontuoſi Palazzi, Giardini vaghiſſimi, che <lb></lb> quaſi gareggiano con quei di Roma.</s><s id="id2793581"> Col-<lb></lb> tivarono, come i Romani, in ſommo gra-<lb></lb> do le Armi, e le Lettere.</s><s id="id2793025"> Nelle Armi <lb></lb> riuſcirono valoroſiſſimi Soldati, e condot-<lb></lb> tieri d'Eſerciti di gran nome.</s><s id="id2792984"> Sono innu-<lb></lb> merabili quelli, che ne' tempi antichi, e <lb></lb> moderni ebbero l'onore di eſſer creati <lb></lb> Cavalieri da Imperadorì, e Monarchi, per <lb></lb> <arrow.to.target n="a5"></arrow.to.target> <pb pagenum="(4)"></pb> ricompenſa del loro valore, ad a taluni <lb></lb> non ſon mancate ſovranità ragguardevo-<lb></lb> liſſime, e Regie, e le dignità prime <lb></lb> del Mondo.</s><s id="id2791184"> Moltiſſimi quelli, che nelle <lb></lb> Regioni anche più barbare, e più lonta-<lb></lb> ne ſi reſero formidabili; e nel medeſimo <lb></lb> tempo glorioſi.</s><s id="id2791109"> Al nuovo Mondo da ſe <lb></lb> diſcoperto diede il ſuo nome un Fioren -<lb></lb> no.</s><s id="id2790894"> Ma che diremo noi degli uomini <lb></lb> letterati?</s><s id="id2790899"> Dopo l'invaſione de' Barbari <lb></lb> nell'Italia, rimaſero le Scienze, e le Arti <lb></lb> più nobili ſepolte in una profonda igno-<lb></lb> ranza: mercè però de' Fiorentini riſorſe-<lb></lb> ro a nuova vita, ripigliando il lor pri-<lb></lb> miero ſplendore.</s><s id="id2790694"> Quindi ſi vidde, quaſi <lb></lb> diſſi, rinata la Poeſia, e l'eloquenza La-<lb></lb> tina, e Greca, e prender vita la lette-<lb></lb> ratura Toſcana.</s><s id="id2790482"> Rifiorì la Filoſofia di Pla-<lb></lb> tone, e con eſſa ogni altra ſcienza più <lb></lb> ragguardevole.</s><s id="id2789893"> Le Mattematiche, e le Fi-<lb></lb> loſofie ſormontarono al ſommo grado per <lb></lb> mezzo del gran Galileo inventore de Te-<lb></lb> leſcopio, Microſcopio, ed altri inſtrumen-<lb></lb> ti, mercè de' quali ampliò le cognizio-<lb></lb> ni fino allora limitate della Filoſofia, ed <lb></lb> Aſtronomia anco per via delle nuove ſco-<lb></lb> perte da eſso fatte in Cielo; e l'Jus <lb></lb> Civile dall'interpetrazione del noſtro Ac-<lb></lb> <arrow.to.target n="a6"></arrow.to.target> <pb pagenum="(5)"></pb> curſio incominciò grandemente a riſorge-<lb></lb> re.</s><s id="id2781594"> Così fecero la Pittura, la Scultura, <lb></lb> e l'Architettura, nelle quali tant'oltre <lb></lb> s'avanzarono i Fiorentini, che a loro giu-<lb></lb> ſtamente ſi dee la lode di primi maeſtri, <lb></lb> e di reſtauratori di sì belle Arti.</s><s id="id2813749"> E ſe nelle <lb></lb> Armi, e nelle Lettere grandemente fioriro-<lb></lb> no, quanto più ſi ſegnalarono nella pietà, e <lb></lb> religione!</s><s id="id2813759"> Sopra il numero di dugento ſo-<lb></lb> no quei, che già Cittadini di queſta Pa-<lb></lb> tria, ora del Cielo col titolo di beati, <lb></lb> o di Santi s'adorano fu gli Altari.</s><s id="id2798415"> Più <lb></lb> di centocinquanta Chieſe ſi contano, qua-<lb></lb> ranta delle quali ſon Parrocchie.</s><s id="id2796448"> Circa <lb></lb> a ſeſſanta Monaſteri di Monache tutti <lb></lb> dentro della Città; oltre i molti, che <lb></lb> ſono ſuburbani: ventotto di Religioſi clau-<lb></lb> ſtrali nel recinto delle mura: molti Con-<lb></lb> ſervatorj di fanciulle povere, e d'uomi-<lb></lb> ni mendicanti: diverſi Spedali per gl'in-<lb></lb> fermi, e pe' pellegrini: ſopra cento Con-<lb></lb> fraternite di ſecolari: alcune delle qua-<lb></lb> li all'iſtruzione del Catechiſmo; altre al <lb></lb> ſovvenimento de' poveri vergognoſi; altre <lb></lb> all'eſercizio di varie opere di miſericor-<lb></lb> dia con gran fervore attendono; ed altre <lb></lb> alla ſcarcerazicne de' prigioni.</s><s id="id2792664"> Vi ſono <lb></lb> Accademie di gran nome, e fra queſte <lb></lb> <arrow.to.target n="a7"></arrow.to.target> <pb pagenum="(6)"></pb> la Sacra Accademia Fiorentina, e la tan-<lb></lb> to famoſa della Cruſca, e regina, e mo-<lb></lb> deratrice della lingua Italiana.</s><s id="id2805354"> Quella <lb></lb> degli Apatiſti, che per adunarſi ſempre <lb></lb> pubblicamente, e darviſi ad ognuno fa-<lb></lb> coltà di recitarvi in qualſivoglia Idio-<lb></lb> ma, è ſtimata il ſeminario de' belli in-<lb></lb> gegni.</s><s id="id2804663"> L'Accademia del Diſegno, che fu <lb></lb> fondata fin dall'anno 1350, e che è ſtata <lb></lb> la prima di tutte l'altre, che molti an-<lb></lb> ni dopo ſono ſtate erette per l'Italia, <lb></lb> e in altre parti dell'Europa.</s><s id="id2791012"> Vi è an-<lb></lb> cora la Società Bottanica eretta moder-<lb></lb> namente a comodo e benefizio di que-<lb></lb> ſta utile Profeſſione; come pure quella <lb></lb> de' Georgofili, tendente a migliorare ſem-<lb></lb> pre più l'Agricoltura.</s><s id="id2790930"> Quelle degli Inge-<lb></lb> gnoſi, degli Armonici, Faticanti, Coreo-<lb></lb> fili che ſi eſercitano in virtuoſe adunan-<lb></lb> ze di canto, ſuono, ed erudite compo-<lb></lb> ſizioni.</s><s id="id2790851"> Finalmente per rendere una Città <lb></lb> in ogni parte compita, hanno fatto a <lb></lb> gara l'Arte, e la Natura; quella con <lb></lb> tanti abbellimenti eſteriori, e di ſtrade <lb></lb> ſpazioſe, e ben laſtricate, e di ſontuoſi <lb></lb> Edifizi, di tante belle Pitture, e Statue <lb></lb> di cui è ripiena la Città noſtra; queſta <lb></lb> coll'amenità del ſito, ov'ella è collo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a8"></arrow.to.target> <pb pagenum="(7)"></pb> cata, e circondata da fertiliſſimi colli; <lb></lb> irrigata dal Fiume Arno, in luogo d'aria <lb></lb> ſottile sì, ma ſalubre, e produttrice di <lb></lb> nobiliſſimi ingegni.</s><s id="id2790899"> Onde non è maravi-<lb></lb> glia s'ella meriti il giuſto encomio, che <lb></lb> le hanno dato gli Scrittori più nobili, <lb></lb> di bella, e di magnifica, di fiore delle <lb></lb> Città, e di maeſtra delle Scienze, e del-<lb></lb> le Arti, qual nuova Atene in Italia.</s><s id="id2809919"> Ora <lb></lb> per oſſervar brevemente, con una ſem-<lb></lb> plice ſcorſa per queſta Città, il bello <lb></lb> della medeſima, diaſi cominciamento dall'<lb></lb> inſigne Chieſa Metropolitana, detta</s></p> <p id="id2790819" type="foot"><s id="id409778"><foot.target id="a3"></foot.target>A lia</s></p> <p id="id2754303" type="foot"><s id="id2754582"><foot.target id="a4"></foot.target>nell'</s></p> <p id="id2760241" type="foot"><s id="id2760243"><foot.target id="a5"></foot.target>A 2 ricom-</s></p> <p id="id2774220" type="foot"><s id="id2774223"><foot.target id="a6"></foot.target>curſio</s></p> <p id="id2759069" type="foot"><s id="id2798314"><foot.target id="a7"></foot.target>A 3 la</s></p> <p id="id2810335" type="foot"><s id="id2810337"><foot.target id="a8"></foot.target>cata,</s></p> <p id="id2778954" type="main"><s id="id2787825">SANTA MARIA DEL FIORE.</s><s id="id2787827"> Ed avve-<lb></lb> gnachè queſta gran Chieſa vinca di pre-<lb></lb> gio tutte le Fabbriche della Città, fa <lb></lb> di meſtiere oſſervare in eſſa diſtintamen-<lb></lb> te tutto ciò, che la rende ſopra d'ogni <lb></lb> altra ammirabile, e ſingolare.</s><s id="id2791206"> Primiera-<lb></lb> mente s'eſtende la ſua lunghezza a brac-<lb></lb> cia dugentoſeſſanta, la larghezza delle <lb></lb> Tribune a centoſeſſantaſei; e quella del-<lb></lb> le Navate a ſettantuna; l'altezza dal <lb></lb> piano della terra fino alla ſommità del-<lb></lb> la Croce, a braccia dugentodue; poichè <lb></lb> fino al piano della Lanterna, ell'è alta <lb></lb> centocinquantaquattro braccia; il tempio <lb></lb> <arrow.to.target n="a9"></arrow.to.target> <pb pagenum="(8)"></pb> della Lanterna trentaſei, la Palla quat-<lb></lb> tro, e otto braccia la Croce.</s><s id="id2791072"> Finalmen-<lb></lb> te tutto il giro di queſto grand'edifizio <lb></lb> aſcende a braccia milledugentottanta.</s><s id="id2791047"> Per <lb></lb> di fuori è tutta incroſtata di marmi con <lb></lb> bell'ordine diviſati.</s><s id="id2790994"> La facciata ancora <lb></lb> era quaſi per metà incroſtata di marmi, <lb></lb> adornata di molte ſtatue, baſſirilievi, fat-<lb></lb> ta con diſegno di Giotto; eſſa fu demo-<lb></lb> lita l'anno 1586. ſenza ſaperſene il mo-<lb></lb> tivo, e fu dato principio ad un altra di <lb></lb> diſegno diverſo, la quale eſſendo ad una <lb></lb> certa altezza condotta, fu di nuovo di-<lb></lb> ſfatta l'anno 1688. ed allora con l'oc-<lb></lb> caſione delle Reali Nozze del Gran Prin-<lb></lb> cipe Ferdinando di Toſcana colla Gran <lb></lb> Principeſſa Violante Beatrice di Baviera, <lb></lb> fu dipinta a freſco, come ritrovaſi di pre-<lb></lb> ſente.</s><s id="id2790538"> Le ſtatue, che erano nell'antica <lb></lb> facciata Gottica, parte altrove, ed una <lb></lb> porzione dentro la Chieſa in nicchie fu-<lb></lb> rono collocate; e tra queſte i quattro <lb></lb> Evangeliſti alti più del naturale, fatti da <lb></lb> Donatello, i quali oggi ſi veggono nel-<lb></lb> le Cappelle della Tribuna di mezzo.</s><s id="id2764871"> Per <lb></lb> ſette gran Porte vi ſi ha l'ingreſſo, tre <lb></lb> delle quali nella facciata, e quattro la-<lb></lb> teralmente, abbellite di vaghi lavori, ed <lb></lb> <arrow.to.target n="a10"></arrow.to.target> <pb pagenum="(9)"></pb> intagli, tra' quali è molto in pregio una <lb></lb> Madonna di marmo alta più del vivo con <lb></lb> due Angioli in atto riverente, di Giovan-<lb></lb> ni da Piſa, ſopra la Porta dirimpetto al-<lb></lb> la Canonica; e la Nunziata di Moſaico <lb></lb> di mano del Ghirlandaio ſopra la Porta <lb></lb> del fianco verſo la via de' Servi.</s><s id="id2777486"> Rile-<lb></lb> va ſopra queſto Edifizio la gran Cupola di <lb></lb> figura ottagona, la cui bellezza, e gran-<lb></lb> dezza rende l'occhio di chi la mira per <lb></lb> lo ſtupore attonito; nè per quanto ſe ne <lb></lb> ragioni, ſi giunge mai a lodarne una <lb></lb> parte.</s><s id="id2799572"> Queſta è la Cupola sì famoſa, <lb></lb> della quale il divin Michelagnolo ebbe <lb></lb> a dire, poterſi appena imitare, non che <lb></lb> ſuperare con l'arte.</s><s id="id2795150"> Finalmente l'Ar-<lb></lb> chitettura di tutto queſto compoſto è <lb></lb> oltremodo maraviglioſa; imperciocchè in <lb></lb> quell'età coſtumandoſi di fabbricare alla <lb></lb> Gotica, fu al certo mirabil coſa, che gl'<lb></lb> ingegnoſi Artefici ſi diſcoſtaſſero da una <lb></lb> maniera sì barbara, ed all'ottima degli <lb></lb> antichi Romani s'avvicinaſſero.</s><s id="id409622"> Or que-<lb></lb> ſto grande Edifizio ebbe cominciamento <lb></lb> l'anno 1294. o come altri con maggior <lb></lb> ragione vogliono l'anno 1296. eſſendo <lb></lb> prima in queſto luogo una non piccola <lb></lb> Chieſa molto divota, eretta in onore di <lb></lb> <arrow.to.target n="a11"></arrow.to.target> <pb pagenum="(10)"></pb> <expan ebbr="Santa">S.</expan> Reparata, per ricordanza dell'inſigne <lb></lb> vittoria ottenutaſi l'anno 407. nel gior-<lb></lb> no a lei dedicato, contro Radagaſio Re <lb></lb> de' Goti.</s><s id="id2784794"> Il primo Architetto fu Arnol-<lb></lb> fo di Lapo, diſcepolo di Cimabue, ſot-<lb></lb> to la direzione del quale incominciataſi <lb></lb> queſta Fabbrica, in centocinquantaquat-<lb></lb> tr'anni fu da altri valenti uomini ſuoi <lb></lb> ſucceſſori quaſi all'ultima perfezione con-<lb></lb> dotta.</s><s id="id2790773"> Ma la gran Cupola fu parto dell'<lb></lb> ingegno maraviglioſo di Filippo di Ser <lb></lb> Brunelleſco Architetto, che ne' ſuoi tem-<lb></lb> pi non ebbe uguale.</s><s id="id2790742"> La Lanterna di eſſa <lb></lb> di diſegno del medeſimo, tutta di mar-<lb></lb> mo maſſiccio, mirabilmente intagliata fu <lb></lb> meſſa ſu da Baccio d'Agnolo, e <expan abbr="Sany'">S.</expan> An-<lb></lb> tonino allora Arciveſcovo di Firenze ſalì <lb></lb> con tutto il Clero a porvi la prima pie-<lb></lb> tra nell'anno 1438.</s><s id="id2837988"> La Palla, e la Cro-<lb></lb> ce fu poſta da Andrea Verrocchio.</s><s id="id2789908"> Am-<lb></lb> mirata l'eſterior bellezza, entreremo in <lb></lb> Chieſa, il pavimento della quale è tutto <lb></lb> di marmi di varj colori, diviſati con <lb></lb> mirabil diſegno.</s><s id="id2789852"> Quello della Navata di <lb></lb> mezzo è di Franceſco da San Gallo, e <lb></lb> quello intorno al Coro è fatto col diſe-<lb></lb> gno di Michelagnolo, ed il rimanente di <lb></lb> Baccio d'Agnolo.</s><s id="id2767558"> Quivi prima d'ogni altra <lb></lb> <arrow.to.target n="a12"></arrow.to.target> <pb pagenum="(11)"></pb> coſa, potrà l'erudito Foreſtiero volger l'oc-<lb></lb> chio alle varie Inſcrizioni, e memorie, che <lb></lb> vi ſi trovano.</s><s id="id2796263"> A man deſtra evvi il Ritrat-<lb></lb> to del menzionato Brunelleſco ſcolpito in <lb></lb> marmo: a cui ſegue il Ritratto di Giotto <lb></lb> reſtauratore della Pittura, con Epitaffi, <lb></lb> il primo di Carlo Aretino, il ſecondo <lb></lb> d'Agnolo Poliziano.</s><s id="id2757361"> Succedono altre me-<lb></lb> morie d'uomini illuſtri, come di Antonio <lb></lb> dell'Orſo Veſcovo Fiorentino in un'arca <lb></lb> elevata da terra, con la ſtatua di marmo <lb></lb> ſopra di eſſa, di Pier Farneſe Capitano <lb></lb> de' Fiorentini; di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Luigi Marſilj eminen-<lb></lb> te Teologo, del Cardinal Pietro Corſini, <lb></lb> e dopo queſto l'Eſſigie ſcolpita in mar-<lb></lb> mo del gran Marſilio Ficino rinnovatore <lb></lb> della Filoſofia di Platone.</s><s id="id409458"> Così a mano <lb></lb> ſiniſtra vedeſi il Ritratto, e Inſcrizione <lb></lb> di Antonio Squarcialupi ſcolpito da Be-<lb></lb> nedetto da Majano.</s><s id="id2791126"> Dipoi altro depoſi-<lb></lb> to elevato da terra, eſſendo varie le opi-<lb></lb> nioni di chi ſi ſia; ſopra la Porta vedeſi <lb></lb> il Depoſito di <expan abbr="Don">D.</expan> Pietro di Toledo Vi-<lb></lb> ce Re di Napoli, e dipoi nella parete <lb></lb> ſono dipinte due figure, rappreſentanti <lb></lb> Niccolò da Tolentino, che è di Andrea <lb></lb> del Caſtagno, e Giovanni Acuto, che è <lb></lb> opera celebratiſſima di Paolo Uccello.</s></p> <p id="id2792369" type="foot"><s id="id2758584"><foot.target id="a9"></foot.target>A 4 del-</s></p> <p id="id2758590" type="foot"><s id="id2776805"><foot.target id="a10"></foot.target>inta-</s></p> <p id="id2776811" type="foot"><s id="id2776813"><foot.target id="a11"></foot.target><expan abbr="Santa">S.</expan> Re-</s></p> <p id="id2816472" type="foot"><s id="id2816475"><foot.target id="a12"></foot.target>coſa,</s></p> <p id="id2796676" type="foot"><s id="id2796678">Me-</s></p> <pb pagenum="(12)"></pb><p id="id2777500" type="main"><s id="id2777502"> <lb></lb> Merita anche oſſervazione un quadro anti-<lb></lb> co dell'Orcagna, in cui è dipinto il Di-<lb></lb> vino Poeta Dante, quivi eſpoſto per De-<lb></lb> creto della Republica Fiorentina, quale è <lb></lb> l'unica memoria pubblica, che vi ſia di <lb></lb> queſto gran Maeſtro della Toſcana Poe-<lb></lb> ſia.</s><s id="id2794514"> E' queſta Chieſa diviſa in tre Na-<lb></lb> vate, alle quali corriſpondono tre Tribu-<lb></lb> ne di forma ottagona, e in ciaſcuna d'eſſe <lb></lb> ſono cinque Cappelle.</s><s id="id2794404"> Nella Tribuna di <lb></lb> mezzo ſi oſſervano nelle quattro Cappel-<lb></lb> le laterali i quattro Evangeliſti di mano <lb></lb> di Donatello accennati di ſopra, e nella <lb></lb> Cappella di mezzo il Cenacolo, di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Balducci, e gli altri due quadri laterali <lb></lb> di Bernardino Poccetti.</s><s id="id2810887"> Queſta Cappella <lb></lb> modernamente adornata di Balauſtri, e dell'<lb></lb> Altare di marmi di varj colori, è dedi-<lb></lb> cata a <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi Veſcovo Fiorentino, le <lb></lb> di cui ſacre Ceneri ſi conſervano ſotto <lb></lb> l'Altare nella belliſſima Caſsa di bronzo, <lb></lb> che può oſservaſi da tutte le parti, mira-<lb></lb> bilmente lavorata da Lorenzo Ghiberti. </s><lb></lb> <s id="id2810897">Paſſando all'altra Tribuna detta della <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Croce, ſi oſſerverà prima la Porta della Sa-<lb></lb> greſtia di bronzo, opera del Ghiberti, e <lb></lb> dentro alla medeſima Sagreſtia i Putti, che <lb></lb> l'adornano con varj feſtoni di mano di Do-<lb></lb> <arrow.to.target n="a13"></arrow.to.target> <pb pagenum="(13)"></pb> natello, e l'arco piano fatto di Pietre <lb></lb> commeſſe, opera certamente ſingolare, e <lb></lb> prodigio dell'Architettura.</s><s id="id2791818"> In detta Tri-<lb></lb> buna può vederſi l'Immagine di <expan abbr="San">S.</expan> Giu-<lb></lb> ſeppe nella Cappella ad Eſſo dedicata di <lb></lb> mano di Lorenzo di Credi, e i due Qua-<lb></lb> dri laterali, che l'adornano, dei quali il <lb></lb> Tranſito è di Mauro Soderini, e lo Spoſa-<lb></lb> lizio di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> </s><s id="id2779206"> Ferretti.</s><s id="id2779208"> S'inalza ſopra le <lb></lb> dette Tribune la gran Cupola, per di den-<lb></lb> tro tutta dipinta con maraviglioſa inven-<lb></lb> zione da Federigo Zuccheri, e da Gior-<lb></lb> gio Vaſari.</s><s id="id2793577"> Corriſponde per di ſotto il <lb></lb> Coro, diſegno di Filippo Brunelleſco, eſe-<lb></lb> guito da Giuliano di Baccio d'Agnolo, <lb></lb> della medeſima forma d'ordine Jonico, <lb></lb> e di marmi di varj colori.</s><s id="id2786032"> Reſta queſto <lb></lb> coronato da un belliſſimso fregio, ſoſte-<lb></lb> nuto da più colonne, l'imbaſamento del-<lb></lb> le quali è arricchito di baſſirilievi, par-<lb></lb> te de' quali ſono di Baccio Bandinelli, e <lb></lb> parte di Giovanni dell'Opera.</s><s id="id2799898"> In teſta <lb></lb> del medeſimo Coro ſi vede un Criſto Cro-<lb></lb> cifiſſo, di mano di Benedetto da Maja-<lb></lb> no, Scultore antico, e valente.</s><s id="id2791290"> Poſano <lb></lb> ſopra l'Altare tre grandi Statue di mar-<lb></lb> mo, ſcolpite da Baccio Bandinelli, rap-<lb></lb> preſentanti Iddio Padre in atto di ſede-<lb></lb> <arrow.to.target n="a14"></arrow.to.target> <pb pagenum="(14)"></pb> re, ed a' ſuoi piedi il Criſto morto ſo-<lb></lb> ſtenuto da un Angiolo.</s><s id="id2796245"> Dietro a queſto <lb></lb> Altare vedeſi una Pietà di mano del Buo-<lb></lb> narroti, che ſebbene non condotta a fine <lb></lb> moſtra tuttavia l'eccellenza del Profeſ-<lb></lb> ſore.</s><s id="id2794161"> Queſto ſtimabiliſſimo gruppo ci fu <lb></lb> collocate per ordine di Coſimo III. in <lb></lb> luogo di due belliſſime Statue di marmo <lb></lb> rappreſentanti Adamo, ed Eva, di mano <lb></lb> di Baccio Bandinelli, che di quivi le fe-<lb></lb> ce traſportare nel Salone del Palazzo Vec-<lb></lb> chio, ove ſi ammirano tra tante altre <lb></lb> opere che vi ſono, de' più inſigni Scul-<lb></lb> tori. Gl'Altari della Croce, e di <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> tonio ſono ſtati adornati con Tabernaco-<lb></lb> li, e Colonne di marmo, come pure i <lb></lb> gradi di marmo di tutti gli altri Altari del-<lb></lb> le tre Tribune, i ſedili di noce del Co-<lb></lb> ro; e l'adornamento dell'Organo ſopra la <lb></lb> Sagreſtia comune è ſtato fatto il tutto a ſpe-<lb></lb> ſe del preſente noſtro zelantiſſimo, e vi-<lb></lb> gilantiſſimo Arciveſcovo Franceſco Gaeta-<lb></lb> no Incontri.</s><s id="id2764109"> Ne' pilaſtri delle Tribune, <lb></lb> come ancora nelle mura delle Navate <lb></lb> ſi vedono alcune Nicchie, o tabernaco-<lb></lb> li di marmo miſto, fatti col diſegno di <lb></lb> Bartolommeo Ammannati, entro de' qua-<lb></lb> li ſono gli Apoſtoli, ſcolpiti in marmo <lb></lb> <arrow.to.target n="a15"></arrow.to.target> <pb pagenum="(15)"></pb> da maeſtri eccellentiſſimi, cioè: Il <expan abbr="San">S.</expan> Ia-<lb></lb> copo, ſcultura di Iacopo Tatti Fioren-<lb></lb> tino, detto il Sanſovino, il <expan abbr="San">S.</expan> Matteo, <lb></lb> di Vincenzio Roſſi, il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea, di An-<lb></lb> drea Ferrucci, il <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo, di Vin-<lb></lb> cenzio Roſſi, il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, del Bandi-<lb></lb> nelli, il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Evangeliſta, di Benedet-<lb></lb> to da Rovezzano, il <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo Minore, <lb></lb> e il San Filippo, di Giovanni dell'Ope-<lb></lb> ra.</s><s id="id2827393"> Ha queſta Baſilica altre opere degne <lb></lb> di ſtima, le quali potrà il Foreſtiero da <lb></lb> ſe medeſimo oſſervare.</s><s id="id2781652"> Una ſola coſa <lb></lb> parmi neceſſario avvertire, ed è che ſe <lb></lb> per ſorte quivi non ſi vedranno in gran <lb></lb> copia gli abbellimenti interiori, che a no-<lb></lb> ſtri tempi ſi coſtumano, ſi ſcorgerà non-<lb></lb> dimeno un bel compoſto, a cui tutte le <lb></lb> parti corriſpondono, ed una maeſtoſa bel-<lb></lb> lezza, che ſenz'altro ornamento, l'oc-<lb></lb> chio ſommamente diletta.</s><s id="id2791271"> Oltre però il <lb></lb> materiale, degna ſi è queſta Chieſa di <lb></lb> ſoma venerazione per le inſigni Reli-<lb></lb> quie di tanti Santi, che vi ſi adorano. </s><lb></lb> <s id="id2791281">Sono tra eſſe le più coſpicue, una parte <lb></lb> della <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, un Chiodo, ed una Spi-<lb></lb> na della Corona di Noſtro Signore, ripo-<lb></lb> ſte in un Reliquiario d'oro maſſiccio tutto <lb></lb> lavorato, ed intarſiato di perle, gioie, e <lb></lb> <arrow.to.target n="a16"></arrow.to.target> <pb pagenum="(16)"></pb> pietre prezioſiſſime.</s><s id="id2790516"> Evvi il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Zanobi Veſcovo Fiorentino, e di molti <lb></lb> altri ſuoi ſucceſſori, e diſcepoli; di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Podio, di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano IX. Pontefice, e <lb></lb> de' Santi Martiri Abdon, e Sennen.</s><s id="id2790914"> Evvi <lb></lb> inoltre un Pollice di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, con <lb></lb> alquante ſue Ceneri; una parte di Brac-<lb></lb> cio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Apoſtolo, ed altre anco-<lb></lb> ra ſenza numero, deſcritte già dall'Arci-<lb></lb> diacono Minerbetti.</s><s id="id2759585"> Ma non minor vene-<lb></lb> razione le rende il Divin culto, che da <lb></lb> tanti ſacri Miniſtri religioſamente s'of-<lb></lb> ſerva.</s><s id="id2791302"> Quarantadue Canonici, e fra que-<lb></lb> ſti, cinque dignità, ſeſſanta e più Cap-<lb></lb> pellani, cento Cherici Eugeniani, e nel-<lb></lb> le feſte, e ſolennità accreſcono il nu-<lb></lb> mero circa ſeſſanta altri Cherici del Se-<lb></lb> minario Fiorentino, celebrando quivi con-<lb></lb> tinuamente gli Ufizj Divini con tal deco-<lb></lb> ro, e ſplendore, che quello d'ogni altra <lb></lb> Cattedrale d'Italia non ſoio agguaglia, <lb></lb> ma ſupera di gran lunga.</s><s id="id2805773"> Oltre di ciò, <lb></lb> che queſta Chieſa s'è reſa celebre per mol-<lb></lb> ti, e ſingolari avvenimenti quivi accadu-<lb></lb> ti ne' ſecoli trapaſsati.</s><s id="id2762012"> Fra queſti è da <lb></lb> rammentarſi che Carlo Ottavo vi ſtabiliſ-<lb></lb> ſe concordia co' Fiorentini: che due Som-<lb></lb> mi Ponteſici Martino V. ed Eugenio IV. <lb></lb> <arrow.to.target n="a17"></arrow.to.target> <pb pagenum="(17)"></pb> ſolennemente vi celebraſsero.</s><s id="id2791138"> Che Pio II. <lb></lb> e Leone X. v'aſſiſteſſero più volte alle <lb></lb> ſacre funzioni; ma più di ogn'altro, che <lb></lb> quivi ſi celebraſſe l'anno 1439. il Con-<lb></lb> cilio Ecumenico Fiorentino, famoſo per <lb></lb> l'intervento del mentovato Eugenio IV, <lb></lb> dell'Imperator Paleologo, del Patriarca di <lb></lb> Coſtantinopoli, e di tanti Primati della <lb></lb> Grecia per l'unione ſtabilitavi della Chie-<lb></lb> ſa Greca colla Latina, come ben dall'<lb></lb> inſcrizione in marmo preſſo alla Sagre-<lb></lb> ſtia ſi può vedere.</s><s id="id2766982"> Per queſte, ed altre <lb></lb> cagioni non è maraviglia, ſe queſta Chie-<lb></lb> ſa gode inſigni prerogative, tra le qua-<lb></lb> li è molto ſingolare, che i Cherici, do-<lb></lb> po il ſervizio di nove anni preſtato al-<lb></lb> la medeſima, per Bolla d'Eugenio IV. <lb></lb> e per conferma di detta Bolla fatta da <lb></lb> San Pio V. dopo il Concilio di Tren-<lb></lb> to, vengono promoſſi al Sacerdozio, ben-<lb></lb> chè non ſiano provveduti di alcun be-<lb></lb> nefizio, o d'altra rendita Eccleſiaſtica. </s><lb></lb> <s id="id2766992">In ultimo è da ſaperſi, che nelle due <lb></lb> Cappelle, che ſono dai lati della porta <lb></lb> principale ſi conſervano in una gran ve-<lb></lb> nerazione due antichiſſime Immagini, una <lb></lb> della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> </s><s id="id2792836"> Trinità alla deſtra, e l'altra <lb></lb> di Maria Santiſſima, che è in un ta-<lb></lb> <arrow.to.target n="a18"></arrow.to.target> <pb pagenum="(18)"></pb> bernacolo al lato manco della porta, <lb></lb> e che ſi venerava nell'antica Chieſa di <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Reparata: la qual Santa vi è dipin-<lb></lb> ta tra le altre, nel quadro, che con-<lb></lb> torna il detto Tabernacolo.</s><s id="id2787514"> Il Muſaico <lb></lb> ſopra la detta porta è di Gaddo Gad-<lb></lb> di.</s><s id="id2861128"> Le ſtatue poi, che ſono ſulle ba-<lb></lb> ſe, ſono i modelli di eccellenti Sculto-<lb></lb> ri, cioè: <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Ar-<lb></lb> civeſcovo, ſono di Batiſta Lorenzi, <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Zanobi, e <expan abbr="San">S.</expan> Podio del Francavilla, <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Andrea Corſini d'Antonio d'Anibale, e <lb></lb> di Giovanni Caccini è il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gual-<lb></lb> berto.</s><s id="id2796276"> La Naſcita di Gesù Bambino di <lb></lb> Gregorio Pagani e la Viſitazione di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eli-<lb></lb> ſabetta di Batiſta Naldini, che ſtavano <lb></lb> dai lati entrando in Chieſa, ſono al pre-<lb></lb> ſente nella Cappella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio.</s><s id="id2793008"> La <lb></lb> Nunziata di Federigo Zuccheri, e l'Ado-<lb></lb> razione de' Magi, furono collocate in <lb></lb> quella della <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce.</s><s id="id2793019"> Sopra la Porta <lb></lb> laterale dalla parte del Campanile vi è <lb></lb> il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Reparata di mano del <lb></lb> Paſſignano, e ſopra l'altra dalla parte <lb></lb> oppoſta fu rappreſentato il Concilio Fio-<lb></lb> rentino dal <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Paggi.</s><s id="id2795836"> Uſcen-<lb></lb> do di Chieſa trovaſi appreſſo il</s></p> <p id="id2795842" type="foot"><s id="id2795845"><foot.target id="a13"></foot.target>natel</s></p> <p id="id2795851" type="foot"><s id="id2758563"><foot.target id="a14"></foot.target>re,</s></p> <p id="id2758569" type="foot"><s id="id2758571"><foot.target id="a15"></foot.target>da</s></p> <p id="id2758577" type="foot"><s id="id2758580"><foot.target id="a16"></foot.target>pie-</s></p> <p id="id2763078" type="foot"><s id="id2763080"><foot.target id="a17"></foot.target>ſolen-</s></p> <p id="id2763086" type="foot"><s id="id2763089"><foot.target id="a18"></foot.target>B ber-</s></p> <p id="id2757635" type="main"><s id="id2757638">CAMPANILE, la cui circonferenza è cen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a19"></arrow.to.target> <pb pagenum="(19)"></pb> to braccia, e l'altezza centoquarantaquat-<lb></lb> tro.</s><s id="id2809639"> E' in iſola da ogni parte ſino da' fon-<lb></lb> damenti, ed è incroſtato tutto di mar-<lb></lb> mi di diverſi colori, con bel diſegno di-<lb></lb> ſtinti.</s><s id="id2799483"> In quattro nicchie da ogni lato <lb></lb> poſano quattro Statue, delle quali quel-<lb></lb> le che riguardano la Piazza, e l'altre <lb></lb> due ſopra la porta di eſſo ſono di ma-<lb></lb> no di Donatello e le due che pongono <lb></lb> in mezzo eſſe ſono di Niccolò Aretino, <lb></lb> le tre figure che ſon ſopra la Porta del <lb></lb> Campanile, tre Statue dalla parte della <lb></lb> Miſericordia, i ſette Pianeti, le ſette <lb></lb> Virtù, e le Sette Opere della Miſeri-<lb></lb> dia ſono di Andrea Piſano.</s><s id="id2792344"> Le 5. ſto-<lb></lb> riette che ſono verſo la Chieſa rappre-<lb></lb> ſentanti la Grammatica, la Filoſofia, la <lb></lb> Muſica, l'Aſtrologia, e la Geometria ſo-<lb></lb> no di Luca della Robbia.</s><s id="id2798295"> Fu condotta <lb></lb> queſta gran Torre col diſegno di Giot-<lb></lb> to, ed è sì vaga, e sì mirabile la ſua <lb></lb> ſtruttura, che certamente nel mondo non <lb></lb> ſi trova l'uguale; Vicino al medeſimo <lb></lb> è la Scuola de' Cherici, e la celebre, <lb></lb> ed eſemplariſſima Compagnia deila Miſe-<lb></lb> ricordia.</s><s id="id2796165"> Dirimpetto alla Chieſa del Duo-<lb></lb> mo, el quella di</s></p> <p id="id2798202" type="foot"><s id="id2798204"><foot.target id="a19"></foot.target>to</s></p> <p id="id2798210" type="main"><s id="id2798213">SAN GIOVANNI antico Battiſtero, e non <lb></lb> <arrow.to.target n="a20"></arrow.to.target> <pb pagenum="(20)"></pb> già, come alcuni hanno creduto con in-<lb></lb> ſuſſiſtenti ragioni, Tempio di Marte; poi-<lb></lb> chè tale da' più culti eſtimar non ſi può <lb></lb> per gli errori, che ravviſanſi nella ſua <lb></lb> interna Architettura.</s><s id="id2807183"> Eſſo è di forma <lb></lb> ottagona, ed in queſta guiſa ſi ſoleva-<lb></lb> no in antico fabbricare i Tempi per uſo <lb></lb> del Batteſimo.</s><s id="id2807194"> Per di fuori è iſolato, e <lb></lb> fu incroſtato di varj marmi nel 1293.</s><s id="id2795518"> Per <lb></lb> tre Porte vi ſi ha l'ingreſſo, l'impoſte <lb></lb> delle quali tutte di bronzo, ſono di sì <lb></lb> maraviglioſa bellezza, e con tal maeſtria <lb></lb> lavorate, che Michelagnolo Buonarroti <lb></lb> ſoleva dire, diſcorrendo di quelle di Lo-<lb></lb> renzo Ghiberti, che ſarebbero ſtate bene <lb></lb> alle Porte del Paradiſo, e ſono quella <lb></lb> che riguarda la Chieſa del Duomo, e <lb></lb> quella che dirimpetto all'Opera, ma la <lb></lb> terza più antica fu fatta da Andrea Pi-<lb></lb> ſano.</s><s id="id2769357"> Sono effigiate in eſſe alcune Sto-<lb></lb> rie del Teſtamento Vecchio, e Nuovo, <lb></lb> di baſſorilievo, fatte con tale eccellenza <lb></lb> ſpecialmente quelle della Porta maggio-<lb></lb> re, che reſta l'occhio attonito per lo <lb></lb> ſtupore.</s><s id="id2781479"> Sopra la Porta principale vi ſo-<lb></lb> no tre Statue di marmo, che rappreſen-<lb></lb> tano il Batteſimo di Criſto, incomincia-<lb></lb> te dal Sanſovino, e perfezionate da Vin-<lb></lb> <arrow.to.target n="a21"></arrow.to.target> <pb pagenum="(21)"></pb> cenzio Danti, di cui ſono l'altre ſta-<lb></lb> tue di bronzo, rappreſentanti la Decol-<lb></lb> lazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, ſopra la Por-<lb></lb> ta, che è dirimpetto al Bigallo.</s><s id="id2793667"> Ma ſo-<lb></lb> pra quella verſo l'Opera ſono maravi-<lb></lb> glioſe le tre figure di bronzo, che rap-<lb></lb> preſentano <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, che diſputa <lb></lb> con un Fariſeo, e con un Dottore del-<lb></lb> la Legge antica, e ſono di mano di Gio-<lb></lb> vanfranceſco Ruſtici.</s><s id="id2812103"> Poſſono ancora no-<lb></lb> tarſi le due Colonne di Porfido, poſte <lb></lb> avanti la Porta principale, donate già <lb></lb> da' Piſani alla Città di Firenze: e le ca-<lb></lb> tene, che pendono, con altre, che ſi <lb></lb> veggono ad alcune Porte delle Città, e <lb></lb> in altri luoghi, ſono un trofeo del và-<lb></lb> lor Fiorentino quando conquiſtarono il <lb></lb> Porto Piſano, che con queſte chiudevaſi. </s><lb></lb> <s id="id2812123">Entrando in Chieſa ſi vedono ſedici groſ-<lb></lb> ſe Colonne di belliſſimo granito, con <lb></lb> Capitelli, e Pilaſtri, ſopra de' quali ri-<lb></lb> corre un terrazzino, che circonda quaſi <lb></lb> tutta la Chieſa.</s><s id="id2759914"> Sotto l'Arco della Tri <lb></lb> buna, ove è ſituato l'Altar maggiore, è <lb></lb> ſtata modernamente alzata la Statua di <lb></lb> marmo del <expan abbr="San">S.</expan> Precurſore, in atto d'eſſer <lb></lb> portato alla celeſte Gloria, con più An-<lb></lb> gioli pur di marmo, opera tutta di Gi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a22"></arrow.to.target> <pb pagenum="(22)"></pb> rolamo Ticciati, celebre Scultore, e Ar-<lb></lb> chitetto, di cui pure è lo ſpazioſo Pre-<lb></lb> sbiterio eretto davanti il predetto Altar <lb></lb> maggiore, lavorato di finiſſimi marmi, ed <lb></lb> arricchito di medaglioni, e di baſſirilie-<lb></lb> vi di marmo.</s><s id="id2759464"> La volta poi è tutta fat-<lb></lb> ta a moſaico, per opera d'Andrea Tafi, <lb></lb> diſcepolo di Cimabue, che in quei tem-<lb></lb> pi ebbe la ſua ſtima.</s><s id="id2759480"> Oltre i varj or-<lb></lb> namenti vi è un Battiſtero molto vago, <lb></lb> e di belliſſimi marmi adorno, nella nic-<lb></lb> chia del quale vedeſi un <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta <lb></lb> di marmo fatto da Giuſeppe Piamontini <lb></lb> valente Scultore.</s><s id="id2798782"> Ed è da notarſi, che <lb></lb> un magnifico Battiſtero era prima nel <lb></lb> mezzo del Tempio, della forma ottago-<lb></lb> na, del quale n'è rimaſto il ſegno nel <lb></lb> pavimento.</s><s id="id2798288"> Dirimpetto al detto Batti-<lb></lb> ſtero vi è il ſepolcro, ornato di varie <lb></lb> Statue, di Baldaſſar Coſcia, già Papa <lb></lb> ſotto nome di Giovanni Vigeſimoſecon-<lb></lb> do, o come altri vogliono Vigeſimoter-<lb></lb> zo, morto in Firenze l'anno 1419. dopo <lb></lb> aver rinunziato il Pontificato avanti al <lb></lb> Concilio di Coſtanza.</s><s id="id2778437"> L'intaglio di queſto <lb></lb> Sepolcro è opera di Donatello celebre <lb></lb> Scultore de' ſuoi tempi, di cui parimen-<lb></lb> te è la <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena Penitente <lb></lb> <arrow.to.target n="a23"></arrow.to.target> <pb pagenum="(23)"></pb> in un bell'Altare fatto modernamente. </s><lb></lb> <s id="id2778447">Finalmente in queſto Tempio ſono mol-<lb></lb> te Reliquie inſigni, e ſpecialmente il Di-<lb></lb> to indice di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, e un brac-<lb></lb> cio di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Apoſtolo, che ſi ten-<lb></lb> gono in ſomma venerazione, come al-<lb></lb> tresì molte ſupellettili ſacre, e argenti <lb></lb> d'ineſtimabil valore tra i quali evvi un'<lb></lb> altare di argento ſodo che per le prin-<lb></lb> cipali ſolennità ſi pone nel mezzo di <lb></lb> Chieſa tutto ſtoriato con baſſi rilievi di <lb></lb> belliſſime figure rappreſentanti la Vita di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta.</s><s id="id2770388"> Uſcendo di Chieſa per la <lb></lb> Porta dall'opera, ſi trova una Colonna <lb></lb> poco diſtante, eretta in quel luogo per <lb></lb> ricordanza di quell'inſigne miracolo, che <lb></lb> ſeguì, alloraquando trasferendoſi alla Chie-<lb></lb> ſa di San Salvatore il Corpo di San Za-<lb></lb> nobi Veſcovo Fiorentino dall'inſigne Col-<lb></lb> legiata di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, nel toccar quivi <lb></lb> la Bara. un Olmo ſecco incontanente di-<lb></lb> venne freſco, e verdeggiante.</s><s id="id2792810"> Si vede <lb></lb> addirimpetto il</s></p> <p id="id2792816" type="foot"><s id="id2792818"><foot.target id="a20"></foot.target>B 2 già,</s></p> <p id="id2800687" type="foot"><s id="id2800689"><foot.target id="a21"></foot.target>cen-</s></p> <p id="id2800695" type="foot"><s id="id2800697"><foot.target id="a22"></foot.target>B 3 rola-</s></p> <p id="id2800703" type="foot"><s id="id2800706"><foot.target id="a23"></foot.target>in</s></p> <p id="id2802602" type="main"><s id="id2802605">PALAZZO DELL'ARCIVESCOVO, fatto col <lb></lb> diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſi, al tempo <lb></lb> del Cardinale e Arciveſcovo Aleſſandro <lb></lb> de Medici, dipoi per ſoli 27. giorni Pa-<lb></lb> pa Leone XI. che ha la ſua entratura <lb></lb> <arrow.to.target n="a24"></arrow.to.target> <pb pagenum="(24)"></pb> nell'altra ſtrada, ed è oſſervabile la ma- <lb></lb> gnifica Scala, e l'Atrio, che mette nel-<lb></lb> la gran Sala, dipinto eccellentemente da <lb></lb> Pietro Anderlini, con lo sfondo, belliſ-<lb></lb> ſima opera di Vincenzio Meucci, a ſpe-<lb></lb> ſe di <expan abbr="Monſignore">Monſig.</expan> Giuſeppe Maria Martelli, <lb></lb> a cui dobbiamo ancora il reſtauramento di</s></p> <p id="id2814902" type="foot"><s id="id2814905"><foot.target id="a24"></foot.target>B 4 nell'</s></p> <p id="id2798171" type="main"><s id="id2798173">SAN SALVADORE, Chieſa tenuta da una <lb></lb> divotiſſima Congregazione di Sacerdoti uti-<lb></lb> li molto alla diſciplina Eccleſiaſtica, ed è <lb></lb> tutta dipinta a freſco da diverſi celebri <lb></lb> Profeſſori moderni, avendovi colorita la <lb></lb> Cupola, e la Natività, che ſerve di Ta-<lb></lb> vola all'Altar maggiore Giovanni Fer-<lb></lb> retti, con i due Apoſtoli di chiaro ſcu-<lb></lb> ro.</s><s id="id2791724"> La depoſizione della Croce è di Mau-<lb></lb> ro Soderini, e la Reſurrezione oppoſta <lb></lb> con lo sfondo della volta è di Vincenzio <lb></lb> Meucci.</s><s id="id2794774"> In faccia a queſta reſta la Chie-<lb></lb> ſa parrocchiale di</s></p> <p id="id2794780" type="main"><s id="id2794782">SAN RUFFILLO, ſopra la di cui porta ve-<lb></lb> deſi un Padre Eterno di Luca della Robbia, <lb></lb> e dentro vi è all'Altare a mano deſtra di ma-<lb></lb> no del Pontormo una pittura a freſco eſpri-<lb></lb> mente Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> col <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino, e al-<lb></lb> cuni Santi.</s><s id="id2778260"> Poi di qui andando per Via <lb></lb> de' Martelli, s'incontrano le Abitazioni <lb></lb> de' Martelli, e degl'Arnaldi, nella prima <lb></lb> <arrow.to.target n="a25"></arrow.to.target> <pb pagenum="(25)"></pb> delle quali eravi una Statua di Donatel-<lb></lb> lo, la quale al preſente ritrovaſi nel <lb></lb> Palazzo del <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Balì Martelli, ed è cre-<lb></lb> duto il più eccellente lavoro di ſuo ſcar-<lb></lb> pello; e nella ſeconda vi ſono eſquiſite <lb></lb> Pitture.</s><s id="id2854069"> Indi trovaſi la Chieſa di</s></p> <p id="id2854074" type="foot"><s id="id2854076"><foot.target id="a25"></foot.target>delle</s></p> <p id="id2854082" type="main"><s id="id2854085">SAN GIOVANNINO, dedicata a San Gio-<lb></lb> vanni Evangeliſta poſſeduta già dai Ge-<lb></lb> ſuiti, ed ora per Real diſpoſizione dai <lb></lb> Padri della Madre di Dio delle Scuole Pie, <lb></lb> i quali con eſemplar pietà, ed amorevo-<lb></lb> lezza tengono nell'anneſſo loro Conven-<lb></lb> to le Pubbliche Scuole in qualunque ſcien-<lb></lb> za.</s><s id="id2791704"> Era queſta Chieſa in principio aſſai <lb></lb> piccola; ma intorno all'anno 1580. coll'<lb></lb> opera, e col diſegno di Bartolommeo Am-<lb></lb> mannati, celebre Scultore, ed Architetto <lb></lb> Fiorentino, fu oltremodo accreſciuta, e <lb></lb> adornata.</s><s id="id2795174"> Imperciocchè quell'Artefice <lb></lb> molto pio, e religioſo, a niuna ſpeſa e <lb></lb> fatica perdonò, perchè queſt'opera ſoſſe <lb></lb> condotta al ſuo fine ammirano gl'inten-<lb></lb> denti l'eſquiſitezza dell'Architettura, e <lb></lb> il bell'ordine di tutte le parti di que-<lb></lb> ſto ſacro Ediſizio.</s><s id="id2742630"> Ha la facciata tut-<lb></lb> ta di pietre ſerene, e dentro vi ſono <lb></lb> nelle Cappelle varj ornamenri di ſtuc-<lb></lb> chi, con belle Tavole; nella prima a man <lb></lb> <arrow.to.target n="a26"></arrow.to.target> <pb pagenum="(26)"></pb> deſtra ſta collocata un inſigne Tavola di <lb></lb> Aleſſandro Allori, ove ha rappreſentato <lb></lb> <expan abbr="Nostro Signore">N. S.</expan> con alcuni Apoſtoli in atto di eſau-<lb></lb> dire la Cananea, ed è da notarſi che quel <lb></lb> Vecchio, che ſi appoggia al baſtone, fi-<lb></lb> gurato per <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo, è il Ritrat-<lb></lb> to del medeſimo inſigne benefattore e <lb></lb> Architetto Bartolommeo Ammannati, che <lb></lb> la fece fare, la ſeconda Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Lui-<lb></lb> gi Gonzaga, e <expan abbr="San">S.</expan> Staniſlao, è Opera di <lb></lb> Ottaviano Dandini; la terza di <expan abbr="San">S.</expan> Nic-<lb></lb> colò di Bari, di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Domenico Cam-<lb></lb> piglia.</s><s id="id2781585"> Quindi ſeguita la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Franceſco Xaverio ricca di nobiliſſimi <lb></lb> marmi, dove il Cavalier <expan abbr="Fra">F.</expan> Franceſco <lb></lb> Curradi ha con ſtraordinaria eccellenza <lb></lb> rappreſentato il detto Santo nell'atto di <lb></lb> predicare agl'Infedeli.</s><s id="id2754095"> Ne ſegue la Cap-<lb></lb> pella maggiore, la di cui Tavola ove è <lb></lb> eſpreſſo il <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> </s><s id="id2754104"> Crocifiſſo è di mano di <lb></lb> Girolamo Macchietti, dei due laterali il <lb></lb> San Girolamo è di Giacomo Ligozzi, e <lb></lb> la <expan abbr="Sant'">S.</expan> Elena del Bizzelli, trovaſi dipoi la <lb></lb> nobil Cappella di Sant'Ignazio tutta in-<lb></lb> croſtata di marmi, ove è di mano del <lb></lb> Puglieſchi la bella Tavola di detto San-<lb></lb> to.</s><s id="id413878"> Ne ſeguone tre altre Cappelle, nel-<lb></lb> la prima delle quali ov'è l'Immacolata <lb></lb> <arrow.to.target n="a27"></arrow.to.target> <pb pagenum="(27)"></pb> Concezione è di mano del mentovato <lb></lb> Curradi, nella ſeconda è ſtata collocata <lb></lb> la belliſſima Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe Ca-<lb></lb> laſanzio Fondatore di mano di Antonio <lb></lb> Franchi Luccheſe; da cui fu effigiato il <lb></lb> medeſimo Santo davanti a Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> , e <lb></lb> al Santo Bambino, nella terza ed ulti-<lb></lb> ma vi è la Tavola degli Angeli dipinta <lb></lb> da Giacomo Ligozzi.</s><s id="id2758245"> Gli Apoſtoli delle <lb></lb> Nicchie ſono di Cammillo Cateni, e lo <lb></lb> sfondo nella ſoffitta è ultima opera di <lb></lb> Agoſtino Veracini.</s><s id="id2799260"> Vicino a queſta Chie-<lb></lb> ſa, ad al principio di Via Larga è il fa-<lb></lb> moſo.</s></p> <p id="id2799272" type="foot"><s id="id2759800"><foot.target id="a26"></foot.target>de-</s></p> <p id="id2759806" type="foot"><s id="id2759808"><foot.target id="a27"></foot.target>Con-</s></p> <p id="id2759814" type="main"><s id="id2759817">PALAZZO DE' MEDICI, oggi del Marche-<lb></lb> ſe Riccardi per compra fattane l'anno <lb></lb> 1659. per prezzo di ſcudi 41. mila dal <lb></lb> Gran Duca Ferdinando II. fatto già fab-<lb></lb> bricare da Coſimo Padre della Patria, <lb></lb> col diſegno di Michelozzo.</s><s id="id2814104"> Non può <lb></lb> ſpiegarſi abbaſtanza quanto ſia bello, e <lb></lb> magnifico, nè può comprenderlo facilmen-<lb></lb> te chi non lo mira.</s><s id="id2782417"> Vedonſi le due fac-<lb></lb> ciate tutte di pietre forti in tre ordini <lb></lb> diviſate.</s><s id="id2782424"> Dal piano della terra fino al-<lb></lb> le prime fineſtre, l'ordine è Ruſtico, o <lb></lb> Toſcano, con bozze aſſai rilevate.</s><s id="id2782433"> Sopra <lb></lb> di queſto ſegue il Dorico, a cui ſucce-<lb></lb> <arrow.to.target n="a28"></arrow.to.target> <pb pagenum="(28)"></pb> de il Corintio; e in fronte di ſì nobile <lb></lb> Ediſizio, vedeſi un Cornicione d'incre-<lb></lb> dibil vaghezza, che da per tutto lo cir-<lb></lb> conda.</s><s id="id2791422"> Non meno vaghe ſono le fineſtre <lb></lb> da baſſo, gli ornamenti delle quali, co-<lb></lb> me altresi il Cornicione, ſi credono fat-<lb></lb> ti col diſegno del Buonarroti.</s><s id="id2768707"> Entrando <lb></lb> per la porta principale trovaſi la prima <lb></lb> Loggia, nel fregio della quale ſono al-<lb></lb> cuni tondi entrovi figure di marmo di <lb></lb> Donatello, e le pareti tutte furono fat-<lb></lb> te adornare l'anno 1719. dal Marcheſe <lb></lb> Franceſco Riccardi, di baſſirilievi, di Sta-<lb></lb> tue, di Buſti, e d'Inſcrizioni antiche Gre-<lb></lb> che, e Latine, a foggia di Muſeo.</s><s id="id2768149"> A <lb></lb> man deſtra vi è una ſcala molto como-<lb></lb> da, e nobile fatta col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batiſta Foggini Scultore e Architetto Fio-<lb></lb> rentino.</s><s id="id2812708"> E' pure a man ſiniſtra una Sca-<lb></lb> la belliſſima fatta a chiocciola, che dal <lb></lb> terreno conduce fino alla ſommità del <lb></lb> Palazzo.</s><s id="id2812721"> Penetrando poi nelle ſtanze, <lb></lb> quanti ornamenti di pregio vi s'ammira-<lb></lb> no!</s><s id="id2812726"> Quante prezioſe ſuppellettili degne <lb></lb> di tanto Palazzo!</s><s id="id2812729"> Vedraſſi la belliſſima <lb></lb> Galleria dipinta nella volta a freſco da <lb></lb> Luca Giordano famoſo Pittore, e in eſſa <lb></lb> giù abbaſſo nella parete eſſigiati ſopra <lb></lb> <arrow.to.target n="a29"></arrow.to.target> <pb pagenum="(29)"></pb> grandioſi Criſtalli i quattro elementi in-<lb></lb> ſigne opera di <expan abbr="Antonio">Ant.</expan> Domenico Gabbiani, <lb></lb> tra i quali in nobiliſſimi armarii ſi con-<lb></lb> ſerva una bella, e copioſa raccolta di <lb></lb> Cammei, e d'intagli, di Medaglie, e <lb></lb> di altre prezioſc antichità: allato alla qua-<lb></lb> le è una copioſe, e ſcelta Libreria di <lb></lb> manoſcritti, e di libri impreſſi, parte <lb></lb> della quale fu meſſa inſieme dal celebre <lb></lb> Riccardo Riccardi, e parte fu già del Se-<lb></lb> natore Marcheſe Vincenzio Capponi, da <lb></lb> cui l'ereditarono i preſenti poſſeſſori, i <lb></lb> quali vanno ſempre aumentandola.</s><s id="id2801642"> Si <lb></lb> mireranno inoltre i nuovi accreſcimenti <lb></lb> di ſervizi baſſi molto comodi, e final-<lb></lb> mente ſi vedrà creſciuta doppiamente la <lb></lb> principal Facciata verſo la Via Larga, <lb></lb> coll'iſteſſo ordine, e Architettura dell'an-<lb></lb> tica.</s><s id="id2788259"> E' famoſo queſto Palazzo, non ſolo <lb></lb> per la ſua bellezza, ma eziandio per <lb></lb> eſſere ſtato in ogni tempo ricetto di gran-<lb></lb> diſſimi perſonaggi, eſſendoviſi trattenuti i <lb></lb> Sommi Pontefici, Imperadori, e Rè, ol-<lb></lb> tre un numero grande di Principi (di che <lb></lb> ſi legge la memoria in un Cartello di mar-<lb></lb> mo nel primo Cortile, fatta dal celebre <lb></lb> Abate Antonmaria Salvini) e per molti <lb></lb> avvenimenti accaduti e deſcritti largamen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a30"></arrow.to.target> <pb pagenum="(30)"></pb> te dal Glovio, e da varj Scrittori de' <lb></lb> tempi andati.</s><s id="id2788351"> Dirimpetto a queſto ſi ve-<lb></lb> de il</s></p> <p id="id2788358" type="foot"><s id="id2788362"><foot.target id="a28"></foot.target>de</s></p> <p id="id2788368" type="foot"><s id="id2788372"><foot.target id="a29"></foot.target>gran-</s></p> <p id="id2738384" type="foot"><s id="id2738386"><foot.target id="a30"></foot.target>te</s></p> <p id="id2738393" type="main"><s id="id2738397">PALAZZO fatto fabbricare dal Cardinale <lb></lb> Bandino Panciatichi, col diſegno del Ca-<lb></lb> valier Carlo Fontana, e apppreſſo il</s></p> <p id="id2764053" type="main"><s id="id2764057">PALAZZO del Marcheſe <expan abbr="Generale">Gener.</expan> Gino Cap-<lb></lb> poni, con bella facciata di Gherardo Sil-<lb></lb> vani, che è ſtato internamente accre-<lb></lb> ſciuto, e rimodernato nel Cortile col di-<lb></lb> ſegno di Luigi Orlandi.</s><s id="id2797762"> In faccia a que-<lb></lb> ſto vedeſi un altro antico Palazzo dei Me-<lb></lb> dici, ora degli</s></p> <p id="id2797773" type="main"><s id="id2797776">UGHI, o ſieno Avocati protettori dell'<lb></lb> Arciveſcovado Fiorentino, ove ſecondo <lb></lb> alcuni, ſeguì l'ucciſione del Duca Aleſ-<lb></lb> ſandro de' Medici, tanto celebre nella <lb></lb> noſtra Storia; quaſi dirimpetto vedeſi il</s></p> <p id="id2776527" type="main"><s id="id2776530">PALAZZO del Marcheſe Prior Ruberto <lb></lb> Capponi, fatto col diſegno di Ferdinan-<lb></lb> do Ruggieri.</s><s id="id2776539"> Quindi dalla medeſima parte <lb></lb> ſi trova il</s></p> <p id="id2836349" type="main"><s id="id2836352">PALAZZO de' Marcheſi Coppoli ora del <lb></lb> <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Averardo dei Medici eretto con va-<lb></lb> go e bel diſegno del Silvani Architetto <lb></lb> Fiorentino, ultimamente accreſciuto, e <lb></lb> dentro e fuori quaſi della metà, dal fu <lb></lb> Senatore Cammillo Coppoli.</s><s id="id2815780"> E ſeguitan-<lb></lb> <arrow.to.target n="a31"></arrow.to.target> <pb pagenum="(31)"></pb> do il cammino, dalla parte oppoſta s'in-<lb></lb> contra la</s></p> <p id="id2815799" type="foot"><s id="id2815803"><foot.target id="a31"></foot.target>do</s></p> <p id="id2763034" type="main"><s id="id2763038">LIBRERIA O BIBLIOTECA MARUCELLIA-<lb></lb> NA fondata a pubblico vantaggio dal fu <lb></lb> <expan abbr="Abate">Ab.</expan> Franceſco Marucelli, ed aumentata <lb></lb> da Monſignor Aleſſandro Marucelli, la <lb></lb> quale ſta aperta la mattina, ne' giorni <lb></lb> di Lunedì, Mercoledì, e Venerdì; <lb></lb> paſſeggiando tutta queſta bella ſtrada pie-<lb></lb> na di nobili abitazioni, ſi giunge alla <lb></lb> Piazza, e Chieſa di</s></p> <p id="id2774280" type="main"><s id="id2774283">SAN MARCO de' Padri Domenicani dell'<lb></lb> Oſſervanza.</s><s id="id2768009"> Tra gli ornamenti più ſin-<lb></lb> golari, vi s'ammirano le belle Tavole, <lb></lb> tutte di mano d'eccellenti Maeſtri.</s><s id="id2768019"> Nell'<lb></lb> entrare a man deſtra, vi è una divota <lb></lb> Madonna di Piero Cavallini Romano, che <lb></lb> per venerazione ſta coperta.</s><s id="id2768033"> La ſeconda, <lb></lb> dov'è dipinto <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo d'Aquino, è <lb></lb> di Santi di Tito.</s><s id="id2811883"> La terza ove è eſpreſ-<lb></lb> ſa Maria col Bambino Gesù, e di al-<lb></lb> tri Santi è del celebre <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Bartolommeo <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Marco di cui nel Convento nel-<lb></lb> la ſola Cappella del Giovanato eſiſtono <lb></lb> molti pezzi oltre la Tavola dell'Altare. </s><lb></lb> <s id="id2811893">Nella quarta ſi vede un'antichiſſima Ma-<lb></lb> donna lavorata a Moſaico.</s><s id="id2814276"> La Tavola <lb></lb> della quinta Cappella dove è l'Imma-<lb></lb> <arrow.to.target n="a32"></arrow.to.target> <pb pagenum="(32)"></pb> gine di Maria, e <expan abbr="San">S.</expan> Domenico è di ma-<lb></lb> no di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2837031"> Volendo di qu-<lb></lb> entrare nella Sagreſtia vedeſi nell'in <lb></lb> greſſo una belliſſima Statua di marmo rap-<lb></lb> preſentante Criſto riſorto collocata in una <lb></lb> nicchia, opera di Antonio Novelli, e <lb></lb> del Conti ſono li due baſſirilievi che ſo-<lb></lb> no dai lati.</s><s id="id2837051"> Di quì paſſata la prima <lb></lb> porta vedraſſi ſopra di eſſa una delle più <lb></lb> belle Tavole del Beato <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico <lb></lb> che ſtava anticamente all'Altar Mag-<lb></lb> hiore.</s><s id="id2796821"> Il ritratto di queſto Beato ſtà ap-<lb></lb> peſo nella Cella che quì abitava <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> tonino con altri quattordici ritratti di <lb></lb> Beati Religioſi che oltre i Venerabili <lb></lb> ſenza numero hanno ſantiſicato queſto <lb></lb> Convento, e ediſicata la noſtra Città.</s><s id="id2757736"> Tor-<lb></lb> nando in Chieſa ſegue dipoi la Tribu-<lb></lb> na ove nelle pareti da Monſieur Paro-<lb></lb> cel Franceſe vi fu dipinto l'adorazione <lb></lb> de Magi, e le Nozze di Cana, e la <lb></lb> Cupola è di Aleſſandro Gherardini con <lb></lb> un bello Altar maggiore corredato di <lb></lb> ricchiſſimi argenti particolarmente nelle <lb></lb> feſte ſolenni.</s><s id="id2794579"> Allato a queſta vi è la <lb></lb> Cappella de' Serragli, ancor eſſa rag-<lb></lb> guardevole, non meno per la ſtruttura <lb></lb> di ſiniſſimi marmi, de' quali fino al pa-<lb></lb> vimento e ricoperta, quanto per varj <lb></lb> <arrow.to.target n="a33"></arrow.to.target> <pb pagenum="(33)"></pb> ornamenti di Statue, e di Pitture, che <lb></lb> nobilmente l'adornano.</s><s id="id2806095"> La Tavola dell'<lb></lb> Altare rappreſentante l'ultima Cena è <lb></lb> opera di Santi di Tito, la Storia della <lb></lb> Manna è del Paſſignano; di Iacopo da <lb></lb> Empoli è il Sagrifizio di Abramo.</s><s id="id2797571"> Il <lb></lb> ſaziar delle Turbe nel Deſerto, e la <lb></lb> Cena d'Emaus ſono del <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Curra-<lb></lb> di; e <expan abbr="San">S.</expan> Paolo che riſuſcita un Fan-<lb></lb> ciullo è del Biliverti.</s><s id="id2782043"> La volta è di <lb></lb> Bernardino Poccetti, e ancora i Santi <lb></lb> dipinti a freſco tramezzo a detti qua-<lb></lb> dri in otto nicchie: nell'altre quattro <lb></lb> vi ſono gli Evangeliſti di marmo, che <lb></lb> due ſono di Lodovico Salvetti, e i due <lb></lb> dall'Altare del Pieratti.</s><s id="id2782068"> Dopo la quale <lb></lb> ſegue la belliſſima Cappella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> tonino Arciveſcovo di Firenze fatta fab-<lb></lb> bricare con ſomma magnificenza da Ave-<lb></lb> rardo, e da Antonio Salviati.</s><s id="id2808985"> Ella è <lb></lb> tutta di marmi nobilmente lavorati col <lb></lb> diſegno di Giovanni Bologna.</s><s id="id2808994"> Tre belle <lb></lb> Tavole di Pittori eccellenti ne adornano <lb></lb> vagamente le tre facciate; quella di <lb></lb> mezzo è opera d'Aleſſandro Allori; quel-<lb></lb> la che rappreſenta il Lebbroſo riſanato <lb></lb> in <foreign lang="la">cornu Evangelii</foreign> è di Franceſco Pop-<lb></lb> pi, l'altra di Batiſta Naldini.</s><s id="id2800677"> In cia-<lb></lb> <arrow.to.target n="a34"></arrow.to.target> <pb pagenum="(34)"></pb> ſcuna di queſte facciate ſi ammirano <lb></lb> due belliſſime Statue di marmo, che <lb></lb> in tutto aſcendono al numero di ſei, <lb></lb> di mano del Francavilla, diſcepolo del <lb></lb> mentovato Giovanni Bologna; ed altret-<lb></lb> tanti Bafſirilievi di bronzo, di mano di <lb></lb> <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Domenico Portigiani, fatti ſul diſe-<lb></lb> gno del medeſimo Giovanni Bologna ſuo <lb></lb> Maeſtro, da cui fu fatta la figura di <lb></lb> bronzo, che è in Sagreſtia rappreſen-<lb></lb> tante il Santo giacente.</s><s id="id2810662"> Nell'Urna ſot-<lb></lb> to l'Altare ſta ripoſto il di lui ſacro <lb></lb> Corpo.</s><s id="id2810671"> Finalmente corona queſta Cap-<lb></lb> pella una Cupoletta tutta adorna di ſtuc-<lb></lb> chi, e di vaghe Pitture, di mano del <lb></lb> famoſo Poccetti.</s><s id="id2794181"> Avanti a queſta Cap-<lb></lb> pella ſon dipinte due Storie dell'Eſpo-<lb></lb> ſizione, e Traslazione di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino <lb></lb> di mano del Paſſignano.</s><s id="id2794197"> Ella ha meri-<lb></lb> tato d'eſſer deſcritta e pubblicata col-<lb></lb> la ſtampa dal fu celebre Antiquario Dot-<lb></lb> tore Anton Franceſco Gori.</s><s id="id2757764"> Ne ſegue <lb></lb> poi la prima Cappella, tornando verſo <lb></lb> la Porta, una belliſſima Tavola di Lo-<lb></lb> dovico Cigoli, ove ha dipinto l'Impe-<lb></lb> ratore Eraclio, che depoſto l'Imperiale <lb></lb> ammanto, e conſtituito in abito di Pe-<lb></lb> nitenza, ſcalzo ne' piedi, porta ſopra le <lb></lb> <arrow.to.target n="a35"></arrow.to.target> <pb pagenum="(35)"></pb> ſue ſpalle quella ſteſſa Croce, ove il <lb></lb> noſtro Salvatore con la ſua morte com-<lb></lb> pì la redenzione del genere umano. </s><lb></lb> <s id="id2757774">Nella ſeguente Cappella, eravi una ſtu-<lb></lb> penda Tavola di Fra Bartolemmeo, ma <lb></lb> il Principe Ferdinando, che la volle ave-<lb></lb> re, ne fece fare altrettanto belliſſima <lb></lb> copia al Gabbiani, che certamente ſi <lb></lb> ſcambia dal medeſimo originale.</s><s id="id2774247"> Nella <lb></lb> terza di mano del Paſſignano vi è eſpreſ-<lb></lb> ſo <expan abbr="San">S.</expan> Vincenzio Ferreri predicante al Po-<lb></lb> polo.</s><s id="id2803683"> Nella quarta vicino alla porta vi è <lb></lb> la Tavola dipinta dal Cavalier Paggi <lb></lb> Genoveſe, rappreſentante la Trasfigurazio-<lb></lb> ue ſul Tabor.</s><s id="id2803693"> La ſoffitta è tutta inta-<lb></lb> gliata, e riccamente dorata, con lo <lb></lb> sfondo aſſai ben condotto, uſcito dal <lb></lb> pennello di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Pucci.</s><s id="id2803709"> E' de-<lb></lb> gno di memoria, che quì furono ſepol-<lb></lb> ti il Conte Giovanni Pico della Miran-<lb></lb> dola, che fu chiamato la Fenice degl'<lb></lb> ingegni, ed Agnolo Poliziano uomo let-<lb></lb> teratiſſimo, e ſingolare, e ai noſtri tem-<lb></lb> pi i celebri Giuſeppe Averani, e il Pro-<lb></lb> poſto Anton Franceſco Gori.</s><s id="id2747349"> Non me-<lb></lb> no però della Chieſa è ragguardevole <lb></lb> il Convento, fatto fabbricare da Coſi-<lb></lb> mo, e Lorenzo de' Medici, al quale fu <lb></lb> <arrow.to.target n="a36"></arrow.to.target> <pb pagenum="(36)"></pb> dato principio nel 1437. col diſegno di <lb></lb> Michelozzo.</s><s id="id2792404"> Nel primo Chioſtro ſono <lb></lb> le lunette tutte dipinte da eccellenti Mae-<lb></lb> ſtri, e ſpecialmente da Bernardino Poc-<lb></lb> cetti, dal Roſſelli, dal Tiarini, e dal <lb></lb> Boſchi, e alcune venerabiliſſime imma-<lb></lb> gini del <expan abbr="Beato">B.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico inſigne Pit-<lb></lb> tore che come ſi è detto abitava in <lb></lb> queſto Convento, dentro al quale ſi ve-<lb></lb> dono moltiſſime opere di ſua mano, ol-<lb></lb> tre la magnifica pianta dell'Ordine Do-<lb></lb> menicano dipinta da Eſſo ſulla parete <lb></lb> del Capitolo che reſta tra li due Chio-<lb></lb> ſtri, nel quale vi ha effigiato gran nu-<lb></lb> mero di Ritratti di Uomini illuſtri del <lb></lb> detto Ordine, tanto in ſantità, che in <lb></lb> dottrina.</s><s id="id2777632"> Poi nel ſecondo non meno <lb></lb> vaſto del primo vi ha dipinto le Lu-<lb></lb> nette di tutta una navata Aleſſandro <lb></lb> Gherardini, altre due Coſimo Ulivel-<lb></lb> li, e una dalla parte dell'ingreſſo <lb></lb> ſo Aleſſandro Loni, e Sebaſtiano Galeot-<lb></lb> ti.</s><s id="id2764141"> E' molto deſiderabile da vederſi la <lb></lb> Cappella del Noviziato la di cui Tavo-<lb></lb> la di ſtraordinaria bellezza è opera di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <lb></lb> Bartolommeo nella quale vi ha eſpreſſa <lb></lb> la Preſentazione di Gesù Bambino, vi <lb></lb> è inoltre tra l'altre buone pitture, una <lb></lb> <arrow.to.target n="a37"></arrow.to.target> <pb pagenum="(37)"></pb> celebre immagine di Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> di ma-<lb></lb> no di Carlo Dolci.</s><s id="id2838906"> In queſto inſigne <lb></lb> Convento bella e copioſa Libreria vi ſi <lb></lb> conſerva, ove fra gli altri, ſono di pre-<lb></lb> gio moltiſſimi Manoſcritti fatti quivi col-<lb></lb> locare a pubblico benefizio da Coſimo <lb></lb> de' Medici Padre della Patria, ed alcuni <lb></lb> de' quali è fama, che foſſero già di <lb></lb> Niccolò Niccoli, che è da annoverarſi <lb></lb> fra quelli, da' quali le Lettere Greche <lb></lb> riconoſcono il loro riſorgimento.</s><s id="id2754219"> Vicino <lb></lb> all'Orto in fondo al quale è da ammi-<lb></lb> rarſi una Cappella tutta dipinta da Ber-<lb></lb> nardino Poccetti, è ſituata la Spezieria, <lb></lb> celebre per la fabbricazione che vi ſi <lb></lb> fa dell'Eſſenze di ogni ſorte, acque, ed <lb></lb> altri lavori di Fonderìa, ove ſi potrà <lb></lb> con piacere oſſervare ancora de' belliſſi-<lb></lb> mi quadri.</s><s id="id2754388"> Fu queſto Convento ſempre <lb></lb> tenuto in grande ſtima, non ſolo per <lb></lb> l'oſſervanza reſtauratavi da <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Girola-<lb></lb> mo Savonarola, ma eziandio per aver-<lb></lb> vi dimorato moltiſſimi Religioſi di ſanta <lb></lb> vita, in converſazione de' qualì ſoleva <lb></lb> Coſimo Padre della Patria ſpeſſe volte <lb></lb> trattenerſi vedendoviſi ancora le ſtanze, <lb></lb> ove abitava.</s><s id="id2742645"> Nel preſente Anno viene <lb></lb> abbellita queſta Cbieſa con una vaga <lb></lb> <arrow.to.target n="a38"></arrow.to.target> <pb pagenum="(38)"></pb> Facciata col diſegno di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Giovacchino <lb></lb> Pronti da Rimini Converoſo Carmelitano. </s><lb></lb> <s id="id2742655">Dirimpetto a queſta Chieſa per la Porta <lb></lb> laterale è il Palazzo detto il</s></p> <p id="id2796614" type="foot"><s id="id2796617"><foot.target id="a32"></foot.target>gine</s></p> <p id="id2796624" type="foot"><s id="id2796627"><foot.target id="a33"></foot.target>or-</s></p> <p id="id2796634" type="foot"><s id="id2808559"><foot.target id="a34"></foot.target>C ſcu-</s></p> <p id="id2808566" type="foot"><s id="id2808569"><foot.target id="a35"></foot.target>ſue</s></p> <p id="id2808576" type="foot"><s id="id2808579"><foot.target id="a36"></foot.target>C 2 da-</s></p> <p id="id2808586" type="foot"><s id="id2808589"><foot.target id="a37"></foot.target>ce-</s></p> <p id="id2793489" type="foot"><s id="id2793492"><foot.target id="a38"></foot.target>C 3 Fac-</s></p> <p id="id2793499" type="main"><s id="id2793502">CASINO DA <expan abbr="San">S.</expan> MARCO, fatto fabbrica-<lb></lb> re dal Gran Duca Franceſco I. intorno <lb></lb> all'anno 1570. col diſegno del Buonta-<lb></lb> lenti.</s><s id="id2770572"> E' ſervito ne' tempi andati per <lb></lb> abitazione de' Principi del ſangue, eſ-<lb></lb> ſendo provveduto di tutte le comodità, <lb></lb> che a tali Perſonaggi ſi convengono. </s><lb></lb> <s id="id2770582">Accanto a queſto Caſino è degno d'eſ-<lb></lb> ſer veduto il Chioſtro della</s></p> <p id="id2770595" type="main"><s id="id2770598">COMPAGNIA DI SAN GIOVAN BATISTA. <lb></lb> detta dello Scalzo; per le molte eccel-<lb></lb> lenti Pitture a freſco rappreſentanti la vi-<lb></lb> ta di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta di mano di An-<lb></lb> drea del Sarto, tra le quali due che <lb></lb> ſono dipinte dal Francabigio, rappreſen-<lb></lb> tano la partenza del detto Santo Fan-<lb></lb> ciullo da' Genitori, e l'incontro del me-<lb></lb> deſimo con Gesù nel ritorno d'Egitto. </s><lb></lb> <s id="id2770600">Queſt'opera ſi vede intagliata da Teo-<lb></lb> doro Cruger con fronteſpizio, e ritrat-<lb></lb> to dell'Autore.</s><s id="id2754605"> Di mano di Lorenzo <lb></lb> di Credi all'Altare della Compagnia vi è <lb></lb> la Tavola rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta <lb></lb> in atto di battezzare il Salvatore.</s><s id="id2754619"> Cam-<lb></lb> <arrow.to.target n="a39"></arrow.to.target> <pb pagenum="(39)"></pb> minando per eſſa ſtrada e voltando a man <lb></lb> deſtra nel Maglio ſi trova il Convento e</s></p> <p id="id2770544" type="foot"><s id="id2770548"><foot.target id="a39"></foot.target>mi-</s></p> <p id="id2770555" type="main"><s id="id2770558">CHIESA dello Nobili Religioſe DI SAN <lb></lb> DOMENICO, nella quale al primo Altare <lb></lb> a man dritta vi è una Tavola dipinta <lb></lb> da Andrea Verrocchio celebre Scultore <lb></lb> Maeſtro di Leonardo da Vinci, che ve <lb></lb> lo fece lavorare da giovanetto in qual-<lb></lb> che parte della medeſima, dopo ne vien <lb></lb> l'Altare di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> di mano del Pu-<lb></lb> glieſchi reſtato imperfetto alla morte del <lb></lb> medeſimo.</s><s id="id2792465"> La Tavola dell'Altar Maggio-<lb></lb> re è di Lazzero Baldi: ne ſegue la <expan abbr="Sacra">S.</expan> <lb></lb> Famiglia di mano del Bonechi.</s><s id="id2747357"> In ul-<lb></lb> timo il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Euſtachio opera del <expan abbr="Cavaliere">Cav</expan> Cur-<lb></lb> radi.</s><s id="id2747366"> Intorno alla Chieſa vi ſono tre-<lb></lb> dici lunette dipinte parte dal Soderini, <lb></lb> alcune del Ferretti, e parte del Meue-<lb></lb> ci.</s><s id="id2747380"> In faccia a queſta Chieſa trovaſi il</s></p> <p id="id2747385" type="main"><s id="id2747388">GIARDINO de' Semplici, che dal Gran-<lb></lb> duca Coſimo primo con regia ſpeſa fu <lb></lb> fabbricato.</s><s id="id2798793"> Belliſſimo è queſto in tutte <lb></lb> le ſue parti, e non minore è il pre-<lb></lb> gio di eſſo per le Piante delle più ra-<lb></lb> re, e ſingolari, che nel mondo ſi tro-<lb></lb> vino; avvengachè quel magnanimo Prin-<lb></lb> cipe, acciocchè in Firenze non mancaſ-<lb></lb> ſe a' Profeſſori di Medicina la cognizio-<lb></lb> <arrow.to.target n="a40"></arrow.to.target> <pb pagenum="(40)"></pb> ne dell'Erbe, e Piante Medicinali, da <lb></lb> ogni parte più remota le ſè venire, e <lb></lb> quivi con ſomma diligenza conſervare. </s><lb></lb> <s id="id411420">L'Anno 1718. fu trasferita in queſto Giar-<lb></lb> dino, per benigno Reſcritto di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> <lb></lb> l'Accademia di Bottanica nuovamente in-<lb></lb> ſtituita, all'uſo e cuſtodia della quale <lb></lb> con ſuo Motuproprio conceſſe fin a nuo-<lb></lb> vo ordine queſto Giardino.</s><s id="id411425"> Appreſſo vi è <lb></lb> la</s></p> <p id="id411431" type="foot"><s id="id411434"><foot.target id="a40"></foot.target>ne</s></p> <p id="id411441" type="main"><s id="id2809444">CAVALLERIZZA, ove ſono i Cavalli di <lb></lb> maneggio di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> Reale, che in gran <lb></lb> numero, ed in un luogo aſſai comodo <lb></lb> vi ſi mantengono.</s><s id="id2809458"> In queſto luogo an-<lb></lb> cora ſi apprende dalla Nobiltà Fioren-<lb></lb> tina, e foreſtiera, ſotto la direzione di <lb></lb> un Cavallerizzo ſpeſato dal medeſimo <lb></lb> Noſtro Sovrano, l'Arte di cavalcare, <lb></lb> e di correr la lancia.</s><s id="id2808598"> A queſto effetto <lb></lb> fu dal Gran Principe Ferdinando fatto <lb></lb> reſtaurare, ed accreſcere un bel log-<lb></lb> giato, perchè nel tempo del crudo in-<lb></lb> verno, o di pioggia ſi poſſa tuttavia <lb></lb> continovare un eſercizio si nobile.</s><s id="id2808621"> Con. <lb></lb> tiguo è lo</s></p> <p id="id2796411" type="main"><s id="id2796414">SPEDALE di San Matteo, altrimenti det-<lb></lb> to di Lemmo, poichè intorno all'Anno <lb></lb> 1390. fu fondato da Lemmo Balducci <lb></lb> <arrow.to.target n="a41"></arrow.to.target> <pb pagenum="(41)"></pb> di Monte Catini, dove ſon curati molti <lb></lb> infermi con gran diligenza, e carità. </s><lb></lb> <s id="id2754426">Nella di cui Chieſa oltre a quello del <lb></lb> Fondatore vi ſon altri depoſiti riguarde-<lb></lb> voli.</s><s id="id2754436"> Vedonſi in eſſa due Tavole degne <lb></lb> di ſtima che una dell'Empoli rappreſen-<lb></lb> tante l'Aſſunzione di Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> e l'al-<lb></lb> tra il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Barbera di mano di <lb></lb> Lodovico Buti.</s><s id="id2754452"> Vicina è la</s></p> <p id="id2754455" type="foot"><s id="id2754459"><foot.target id="a41"></foot.target>di</s></p> <p id="id2781118" type="main"><s id="id2781121">CHIESA, E MONASTERO DI <expan abbr="San">S.</expan> NICCO-<lb></lb> lò, fatto fabbricare dal detto Lemmo. </s><lb></lb> <s id="id2781131">Sopra la porta ſi vede un antica Lu-<lb></lb> netta dipinta da Lorenzo di Bicci, rap-<lb></lb> preſentante il detto Santo.</s><s id="id2781141"> Trovaſi per <lb></lb> via del Cocomero il</s></p> <p id="id2781147" type="main"><s id="id409269">PALAZZO de' Marcheſi Gerini, ricco di <lb></lb> ſingolari Pitture, accreſciuto, e rimoder-<lb></lb> nato magnificamente con diſegno di Ga-<lb></lb> ſpero Paoletti.</s><s id="id409282"> Ed il Palazzo de' Baroni <lb></lb> Ricaſoli, fabbricato con buona Architet-<lb></lb> tura moderna, ſiccome il</s></p> <p id="id409294" type="main"><s id="id409297">TEATRO per le Opere, appartenente <lb></lb> all'antichiſſima Famiglia degl'Ughi, in <lb></lb> oggi rinnovato dai fondamenti, al quale <lb></lb> vicino ſono i</s></p> <p id="id2782010" type="main"><s id="id2782013">PALAZZI di due rami della Famiglia <lb></lb> de' Pucci; il primo de' quali d'ordine <lb></lb> compoſito è del Senatore Aleſſandro Puc-<lb></lb> <arrow.to.target n="a42"></arrow.to.target> <pb pagenum="(42)"></pb> ci, diſegnato con bella, e vaga Archi-<lb></lb> tettura del famoſo Paolo Falconieri Ca-<lb></lb> valiere intendentiſſimo; e l'altro accan-<lb></lb> to del Marcheſe Roberto Pucci, che ha <lb></lb> ſeguitato l'ordine del primo.</s><s id="id2815427"> Dirimpet-<lb></lb> to vedeſi il</s></p> <p id="id2815433" type="foot"><s id="id2815436"><foot.target id="a42"></foot.target>ci,</s></p> <p id="id2815443" type="main"><s id="id2815446">PALAZZO di <expan abbr="Sua Eccellenza">S. E.</expan> il <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Marcheſe <lb></lb> Incontri, di maeſtoſa Architettura To-<lb></lb> ſcana, dove nel dipinger quella Galle-<lb></lb> ria cadde, e morì il celebre Anton Do-<lb></lb> menico Gabbiani degno di eterna memo-<lb></lb> ria, in faccia al quale vi è</s></p> <p id="id2754486" type="main"><s id="id2754490">SAN MICHELE VISDOMINI, dove abita-<lb></lb> no Monaci Celeſtini.</s><s id="id2754497"> Sono in queſta Chie-<lb></lb> ſa da oſſervarſi alcune Tavole molto bel-<lb></lb> le, e ſpecialmente la Natività di No-<lb></lb> ſtro Signore dell'Empoli, accanto alla <lb></lb> quale è una Vergine di mano d'Iaco-<lb></lb> po da Pontormo aſſai ſtimata; ſiccome <lb></lb> due Tavole del Poppi, e una belliſſima <lb></lb> del Paſſignano, rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> che predica alle Turbe.</s><s id="id2757252"> Dipoi volgen-<lb></lb> do ſi trova il</s></p> <p id="id2760198" type="main"><s id="id2760202">PALAZZO di altra Famiglia dei Mar-<lb></lb> cheſi Pucci, che ha nobili appartamen-<lb></lb> ti, e quello della Famiglia Compagni <lb></lb> ſtato rinnovato pochi anni ſono, e dipoi ſi <lb></lb> giugne all'Arciſpedale di </s></p> <p id="id2809024" type="foot"><s id="id2809028">SAN-</s></p> <pb pagenum="(43)"></pb> <p id="id2760222" type="main"><s id="id2760224">SANTA MARIA NUOVA, edificato da <lb></lb> Folco Portinari intorno all'anno 1287. </s><lb></lb> <s id="id2760234">La Facciata di queſto nobile Edifizio, <lb></lb> a cui fu dato principio nel ſecolo de-<lb></lb> cimoſeſto col diſegno del Buontalenti, è <lb></lb> oltremodo mirabile.</s><s id="id2795055"> Reſta nel mezzo del <lb></lb> Loggiato la Chieſa, nelle pareti della <lb></lb> quale ſi vedono dipinte due ſtorie da <lb></lb> Lorenzo Bicci, che rappreſentano la fun-<lb></lb> zione della Sagra, che già ne fece Mar-<lb></lb> tino V. Sommo Pontefice.</s><s id="id2803646"> Le altre Lu-<lb></lb> nette ſono del Pomarancio, e la Pit-<lb></lb> tura che è in fondo al Loggiato, è di <lb></lb> Taddeo Zuccheri.</s><s id="id2803659"> Quattro belliſſime Ta-<lb></lb> vole adornano gli Altari della detta Chie-<lb></lb> ſa.</s><s id="id2803670"> A deſtra, la prima è di mano di Fe-<lb></lb> lice Ficherelli, detto Felice Ripoſo, e la <lb></lb> ſeconda del Paggi.</s><s id="id2756677"> A man ſiniſtra la pri-<lb></lb> ma Tavola rappreſenta San Lodovico Re <lb></lb> di Francia, che guariſce dalle gavine, ed <lb></lb> è fattura del Volterrano; e la ſeconda, <lb></lb> ov'è dipinta la Depoſizione di Croce, è <lb></lb> opera del Bronzino.</s><s id="id2756700"> All'Altar maggiore <lb></lb> fabbricato di marmi Carrareſi, intarſiati <lb></lb> di belliſſime pietre, vi è un Ciborio pa-<lb></lb> rimente di pietre pregiabili, e di bellez-<lb></lb> za non ordinaria.</s><s id="id2787468"> Da un lato della Chie-<lb></lb> ſa è lo Spedale degli Uomini, e dall'al-<lb></lb> <arrow.to.target n="a44"></arrow.to.target> <pb pagenum="(44)"></pb> tro quello delle Donne, fabbricati colla <lb></lb> medeſima Architettura avente in tutti cir-<lb></lb> ca a 400. Letti.</s><s id="id2787497"> Ed avvegnachè moltiſſi-<lb></lb> mi infermi continovamente ci ſi riceva-<lb></lb> no, grandiſſime, e molte ſono l'abita-<lb></lb> zioni con bell'ordine diſpoſte, acciò faci-<lb></lb> le rieſca agli Aſtanti il provvedere detti <lb></lb> infermi di quanto loro abbiſogna.</s><s id="id2758468"> In que-<lb></lb> ſto luogo convivono ancora moltiſſimi <lb></lb> Giovani, che da varie parti concorrono, <lb></lb> per apprendere co' veri precetti la prati-<lb></lb> ca della Medicina e della Chirurgia, ſot-<lb></lb> to la diſciplina degli ottimi Profeſſori, <lb></lb> che vi ſi ſtipendiano; e preſtando nel me-<lb></lb> deſimo tempo il loro ſervizio, ſempre lo <lb></lb> rendono più celebre, non ſolo in Firen-<lb></lb> ze, ma per tutta l'Italia, uſcendone <lb></lb> Maeſtri eccellentiſſimi nell'Arte loro. </s><lb></lb> <s id="id2758488">Moltiſſimi ancora ſono i ſerventi, che aſ-<lb></lb> ſiſtono notte, e giorno; Molti i Medici, <lb></lb> che giornalmente intervengono alla cura <lb></lb> di queſti infermi; Molti gli ſpirituali e <lb></lb> temporali aiuti, che ſi ricevono in que-<lb></lb> ſto, premendo alla Pietà ſingolare di <expan abbr="Sua Altezza">S. <lb></lb> A.</expan> Reale la ſalute del corpo, ed il pro-<lb></lb> fitto degli Studenti, ma di lunga mano <lb></lb> aſſai più quella dell'Anima.</s><s id="id2809497"> Non deveſi <lb></lb> però tralaſciare, come per render queſto <lb></lb> <arrow.to.target n="a45"></arrow.to.target> <pb pagenum="(45)"></pb> Spedale in tutte le ſue parti ragguarde-<lb></lb> vole, è ſtato nuovamente arricchito di <lb></lb> una copioſa Libreria pubblica, ripiena <lb></lb> ſpecialmente di Libri alla Medicina ſpet-<lb></lb> tanti, e di ogni ſorte di erudizione, ſic-<lb></lb> come di un bel Teatro anatomico; il tut-<lb></lb> to fabbricato con ſomma magnificenza, e <lb></lb> ſpeſa non ordinaria.</s><s id="id2806687"> Nell'ingreſſo che <lb></lb> conduce al cortile chiamato ancora il Cam-<lb></lb> poſanto, vi è da oſſervare oltre una la-<lb></lb> pida ſepolcrale antichiſſima, fermata nel-<lb></lb> la Parete a mano deſtra, ove è la figura <lb></lb> di Madonna Teſſa promotora di queſto Spe-<lb></lb> dale, un Tabernacolo dipinto a freſco, <lb></lb> rappreſentante la Carità, opera inſigne di <lb></lb> Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; oltre ciò a man-<lb></lb> ſiniſtra ſotto la piccola loggetta vi è rap-<lb></lb> preſentato da Baccio della Porta il Giu-<lb></lb> dizio finale, quale laſciato dal pittore im-<lb></lb> perfetto, nel veſtir l'abito Domenicano, <lb></lb> fu terminato da Mariotto Albertinelli.</s><s id="id2815255"> In <lb></lb> fondo al detto Campoſanto vedeſi la Sa-<lb></lb> maritana al Pozzo, opera a freſco di A-<lb></lb> leſſandro Bronzino.</s><s id="id2815269"> In faccia allo Speda-<lb></lb> le vi è il Convento delle Monache ſer-<lb></lb> venti al medeſimo, e nella loro Chieſa è <lb></lb> ſommamente ammirabile la grande, e ſtu-<lb></lb> penda Tavola del detto Bronzino, ove è <lb></lb> <arrow.to.target n="a46"></arrow.to.target> <pb pagenum="(46)"></pb> la Vergine col Bambino, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eliſabetta, e <lb></lb> diverſi Santi.</s><s id="id2809017"> Dietro a queſto Convento ſi <lb></lb> vede l'</s></p> <p id="id2809035" type="foot"><s id="id2766555"><foot.target id="a44"></foot.target>tro</s></p> <p id="id2766562" type="foot"><s id="id2766565"><foot.target id="a45"></foot.target>Spe-</s></p> <p id="id2766572" type="foot"><s id="id2766576"><foot.target id="a46"></foot.target>la</s></p> <p id="id2766582" type="main"><s id="id2766586">ABITAZIONE de' Bargigli fabbricata col <lb></lb> diſegno di Bernardino Ciurini.</s><s id="id2760327"> Ma di quì <lb></lb> paſſando per la via detta di Sant'Egidio, <lb></lb> verſo al canto di via della Pergola, e de-<lb></lb> gno d'oſſervazione il</s></p> <p id="id2760343" type="main"><s id="id2760346">PALAZZO de' Martellini, grandemente <lb></lb> lodato dal Bocchi.</s><s id="id2760352"> Preſſo a queſto trovaſi <lb></lb> la detta Via della Pergola, dov'è la Chie-<lb></lb> ſa, e Oſpizio di</s></p> <p id="id2806035" type="main"><s id="id2806038">SAN TOMMASO D'AQUINO, ove ſi eſer-<lb></lb> citano tutte le opere di Miſericordia con <lb></lb> ſingolar pietà, ed affetto non ordinario. </s><lb></lb> <s id="id2806048">La Chieſa è tutta incroſtata con buon gu-<lb></lb> ſto di ſcagliola, che fa bella moſtra, e maſ-<lb></lb> ſimamente le due colonne dell'Altar finte <lb></lb> di verde antico.</s><s id="id2806062"> La Tavola è di mano di <lb></lb> Santi di Tito; e la volta è tutta vagamen-<lb></lb> te dipinta da Rinaldo Botti per l'Archi-<lb></lb> tettura, e da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Sagreſtani il <expan abbr="San">S.</expan> Tom-<lb></lb> maſo in gloria, e l'le altre figure da Ra-<lb></lb> nieri del Pace.</s><s id="id2767403"> Allato a queſto Oſpizio è il</s></p> <p id="id2767408" type="main"><s id="id2767412">TEATRO per le opere, più di prima ab-<lb></lb> bellito, in occaſione delle Nozze del Gran <lb></lb> Principe Ferdinando di Toſcana, colla <lb></lb> Principeſſa Violante Beatrice di Baviera, <lb></lb> <arrow.to.target n="a47"></arrow.to.target> <pb pagenum="(47)"></pb> e modernamente rinnovato con diſegno <lb></lb> del Mannaioni, co' palchetti nuovi di mu-<lb></lb> raglia dipinti dentro dal Giarrè, e fuori <lb></lb> dallo Stagi, le figure della volta, e ten-<lb></lb> done dallo Zocchi, e gli Scenarj nuovi <lb></lb> dal Bibbiena, e Stagi.</s><s id="id2738442"> E proſeguendo per <lb></lb> Via della Pergola in quella di Cafaggio-<lb></lb> lo, ſi vede il</s></p> <p id="id2799115" type="foot"><s id="id2799119"><foot.target id="a47"></foot.target>e mo-</s></p> <p id="id2799126" type="main"><s id="id2799129">MONASTERO, E CHIESA de' Camaldo-<lb></lb> lenſi, detta comunemente DEGLI ANGELI, <lb></lb> ſtata di nuovo rifatta con tal diſegno, che <lb></lb> la Chieſa comune ed eſterna è diviſa dall'<lb></lb> interna per uſo de' Religioſi, mediante <lb></lb> una Cancellata di ferri lavorati a diſegno <lb></lb> con ottimo guſto.</s><s id="id2794804"> La volta dunque di <lb></lb> queſta Chieſa interna è tutta dipinta a <lb></lb> freſco di mano di Aleſſandro Gherardini, <lb></lb> ed ha cinque Tavole degne di ſtima, la <lb></lb> prima delle quali a man deſtra eſprimente <lb></lb> la Reſurrezione di Lazzaro è di Bernardi-<lb></lb> no Poccetti, di cui è la Cupoletta, e al-<lb></lb> cune figure a freſco; la ſeconda che reſta <lb></lb> dentro nella Chieſa è del Cavalier Paggi, <lb></lb> ove ha figurato la Santa Famiglia, che ri-<lb></lb> torna d'Egitto; la terza è opera del Gam-<lb></lb> berucci, rappreſentante la Decollazione <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta.</s><s id="id2778745"> All'Altar maggiore vi <lb></lb> è d'Aleſſandro Allori l'Incoronazione di <lb></lb> <arrow.to.target n="a48"></arrow.to.target> <pb pagenum="(48)"></pb> Maria; e in ultimo vedeſi il Tranſito di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Romualdo di mano di Giuſeppe Grifoni. </s><lb></lb> <s id="id2778765">Il Monaſtero è aſſai vago, e maeſtoſo con <lb></lb> tre Chioſtri, e Giardino fatto col diſegno <lb></lb> di Gherardo Silvani, ſtato dipoi reſtaura-<lb></lb> to, e nella Libreria, ove ſi conſervano <lb></lb> rari <expan abbr="Manoscritti">MSS.</expan>, è uno sfondo di Antonio Pu-<lb></lb> glieſchi, e le due Iſtorie di Pietro Dandi-<lb></lb> ni.</s><s id="id2770923"> Nell'orto ſi vede il principio del fa-<lb></lb> moſo Tempio della Famiglia degli Scola-<lb></lb> ri, tanto lodato da Giorgio Vaſari, Archi-<lb></lb> tettura del Brunelleſco.</s><s id="id2837057"> Rimpetto a que-<lb></lb> ſto Monaſtero corriſponde il</s></p> <p id="id2837066" type="foot"><s id="id2837069"><foot.target id="a48"></foot.target>Ma-</s></p> <p id="id2837076" type="main"><s id="id2837079">PALAZZO de' Marcheſi Giugni, già de' Fi-<lb></lb> renzuoli, fatto col diſegno dell'Amman-<lb></lb> nato, edifizio in ogni parte ragguardevo-<lb></lb> le.</s><s id="id2768821"> Ed entrando in via Servi, evvi il</s></p> <p id="id2768826" type="main"><s id="id2768829">PALAZZO de' Marcheſi Niccolini, fatto <lb></lb> con buon diſegno; e adorno di molte Sta-<lb></lb> tue antiche, oltre uno ſtudio copioſiſſimo <lb></lb> di Medaglie, e buona Libreria.</s><s id="id2768843"> E verſo la <lb></lb> Nunziata ſi trova la Chieſa della</s></p> <p id="id2768851" type="main"><s id="id2768854">CONCEZIONE, Congrega di Sacerdoti <lb></lb> nobilitata di fabbrica in queſti tempi.</s><s id="id2801597"> Qua-<lb></lb> ſi addirimpetto è il</s></p> <p id="id2801603" type="main"><s id="id2801606">PALAZZO de' Grifoni molto nobile, e ſi-<lb></lb> gnorile, che eſſi dicono eſſerne ſtato l'<lb></lb> Architetto il Buontalenti; era in avanti <lb></lb> <arrow.to.target n="a49"></arrow.to.target> <pb pagenum="(49)"></pb> della Famiglia Ricci ove nacque a 23. <lb></lb> Aprile 1522. <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina de' Ricci.</s><s id="id2801632"> Que-<lb></lb> ſto fa angolo ad una Piazza, che ha pre-<lb></lb> ſo il nome dalla vicina Chieſa della Nun-<lb></lb> ziata.</s><s id="id2767455"> Ella vedeſi dai lati chiuſa da due <lb></lb> gran Logge, il diſegno delle quali è del <lb></lb> famoſo Brunelleſco.</s><s id="id2767466"> Nel mezzo di eſſa <lb></lb> ſopra una Baſe di marmo ſi erge un bel <lb></lb> Cavallo, ſopra il quale è la Statua di Fer-<lb></lb> dinando Primo Gran Duca di Toſcana, <lb></lb> gettato in bronzo da Giovanni Bologna <lb></lb> Fiammingo, celebre Scultore.</s><s id="id2814227"> Sono del <lb></lb> medeſimo le due Fontane di bronzo, che <lb></lb> adornano la medeſima Piazza.</s><s id="id2814237"> Sotto la ſi-<lb></lb> niſtra di queſte Logge vi è lo</s></p> <p id="id2814245" type="foot"><s id="id2814248"><foot.target id="a49"></foot.target>del-</s></p> <p id="id2814255" type="main"><s id="id2814259">SPEDALE degl'Innocenti, aſſai celebre <lb></lb> per l'inſigne carità, che vi ſi eſercita di <lb></lb> allevare moltiſſimi Fanciulli eſpoſti, che <lb></lb> fenza un tale aiuto facilmente perireb-<lb></lb> bero.</s><s id="id2776485"> Fu fondato queſto Spedale intorno <lb></lb> all'Anno 1420. e ne diede il diſegno il <lb></lb> poc'anzi nominato Brunelleſco.</s><s id="id2776496"> Le ſue <lb></lb> abitazioni ſono aſſai comode, e ben di-<lb></lb> ſpoſte.</s><s id="id2776505"> Nelle due Chieſe, che una è per <lb></lb> gli Uomini, e l'altra per le Donne, mol-<lb></lb> te belle Pitture ſi trovano; come altresì <lb></lb> nel loggiato di mano di Bernardino Poc-<lb></lb> cetti ſi vedono alcune Pitture a freſco <lb></lb> <arrow.to.target n="a50"></arrow.to.target> <pb pagenum="(50)"></pb> del più eccellente guſto.</s><s id="id2764240"> E' governato <lb></lb> queſto Spedale da Perſone nobili, con la <lb></lb> ſoprintendenza di altri Spedali ad eſſo ſu-<lb></lb> bordinati.</s><s id="id2836372"> In faccia poi alla medeſima <lb></lb> Piazza ſi trova la Chieſa della Santiſſima</s></p> <p id="id2836381" type="foot"><s id="id2836384"><foot.target id="a50"></foot.target>D del</s></p> <p id="id2836392" type="main"><s id="id2836396">ANNUNZIATA, nella deſcrizione della <lb></lb> quale mi ſia lecito, che per breve ſpazio <lb></lb> di tempo io mi dilunghi fuor dell'uſato. </s><lb></lb> <s id="id2836399">Era queſta Chieſa ne' tempi antichi un <lb></lb> piccolo Oratorio poſto fuor di Firenze, in <lb></lb> queſto luogo, che era detto il Cafaggio. </s><lb></lb> <s id="id2793030">Or tal piccolo Oratorio con alcuna parte <lb></lb> di terreno ivi contiguo, fu conceduto a <lb></lb> quei ſette nobili Fiorentini, che abbando-<lb></lb> nata la Patria, ſi erano ritirati nell'aſpro <lb></lb> Monte Senario, ove menando vita eremi-<lb></lb> tica, e ſolitaria, fondarono la Religione <lb></lb> de' Servi di Maria, ed il motivo fu, ac-<lb></lb> ciò quei buoni Religioſi, che da per tut-<lb></lb> to avevano ſparſa la fama della lor ſan-<lb></lb> tità, più da vicino ſantificaſſero col loro <lb></lb> eſempio i loro Concittadini.</s><s id="id2793038"> Ma perchè <lb></lb> troppo anguſto era quel luogo, in riguardo <lb></lb> alle molte perſone, che vi erano venute ad <lb></lb> abitare, fu di biſogno fabbricar nuovo <lb></lb> Convento, e nuova Chieſa; al che fare, <lb></lb> la povertà di quei Religioſi baſtante non <lb></lb> era.</s><s id="id2793064"> Perciò ad un opera sì buona e ſan-<lb></lb> <arrow.to.target n="a51"></arrow.to.target> <pb pagenum="(51)"></pb> ta, furono dal Sommo Pontefice tutt'i <lb></lb> Fedeli eſortati, tra' quali ſopra di ogni al-<lb></lb> tro ſi ſegnalò il Chiariſſimo Falconieri no-<lb></lb> biliſſimo Cittadino di queſta Patria, Pa-<lb></lb> dre di Santa Giuliana, e Fratello del Bea-<lb></lb> to Aleſſio, imperciocchè a niuna ſpeſa, o <lb></lb> fatica perdonando, ſomminiſtrò qualun-<lb></lb> que ſoccorſo più opportuno, perchè tal <lb></lb> opra foſſe al ſuo fine condotta.</s><s id="id2768962"> Termina-<lb></lb> ta la fabbrica, avvenne quel gran prodi-<lb></lb> gio, per lo quale è celebre queſta Chieſa <lb></lb> per tutto il Mondo.</s><s id="id2768976"> Avevano quei buoni <lb></lb> Padri dato a dipingere a freſco ad un Pit-<lb></lb> tore (di cui ancora è incerto il nome; al-<lb></lb> tri chiamandolo Bartolommeo, altri Gio-<lb></lb> vanni) un'Immagine di Noſtra Signora in <lb></lb> atto di eſſere dall'Angiolo Annunziata. </s><lb></lb> <s id="id2768986">Il buon Pittore, che la figura dell'Angio-<lb></lb> lo avea compita, e rimanevagli ſolo ad <lb></lb> effigiare della gran Vergine il Volto, ſta-<lb></lb> va fra ſe ſteſſo dubbioſo, con qual arte <lb></lb> poteſſe eſprimere quell'Aſpetto Divino, <lb></lb> che i Serafini innamora.</s><s id="id2810999"> In queſto men-<lb></lb> tre fu ſopraffatto dal ſonno, da cui ſve-<lb></lb> gliatoſi, mirò toſto con ſuo ſtupore colo-<lb></lb> rito il Sembiante della gran Vergine Ma-<lb></lb> dre, di tal bellezza e tanta divozione <lb></lb> ſpirante, che ſole doveſſe crederſi coſa <lb></lb> <arrow.to.target n="a52"></arrow.to.target> <pb pagenum="(52)"></pb> di Paradiſo.</s><s id="id2789800"> Attonito dunque, e ſorpreſo <lb></lb> da maraviglia incredibile, ad alta voce <lb></lb> gridò più volte:</s><s id="id2789805"><emph type="quote"> Miracolo, Miracolo.</emph></s><s id="id2789811"> II <lb></lb> che ſentito da' circoſtanti, e dipoi ſpar-<lb></lb> ſoſi per la Città, cagionò ſubitamente un <lb></lb> tal concorſo di Popolo, che ben toſto ne <lb></lb> fu la Chieſa ripiena; e perchè niuno di <lb></lb> queſto fatto dubitar poteſſe, operò Iddio <lb></lb> per mezzo di queſta Immagine infiniti <lb></lb> miracoli, che tuttavia, mercè della Di-<lb></lb> vina bontà, vanno ſeguitando in gran <lb></lb> numero.</s><s id="id2793931"> Ora venendo alla deſcrizione <lb></lb> della Chieſa: Vedeſi al primo ingreſſo un <lb></lb> bel Loggiato con belle e ben proporzio-<lb></lb> nate Colonne, fatto fabbricare dalla Fa-<lb></lb> miglia de' Pucci con diſegno del Caccini <lb></lb> Scultore.</s><s id="id2796694"> Sotto il Loggiato ſono tre Por-<lb></lb> te.</s><s id="id2796700"> Quella a man deſtra conduce nella <lb></lb> Cappella di San Sebaſtiano dell'iſteſſa Fa-<lb></lb> miglia Pucci, eretta ancor eſſa con diſe-<lb></lb> gno del ſopraddetto Caccini, adorna di <lb></lb> tre belle Tavole, colorite da Maeſtri ec-<lb></lb> cellenti, che una d'Aurelio Lomi Piſa-<lb></lb> no, l'altra del Paggi, e ſpecialmente <lb></lb> quella di San Sebaſtiano di mano di Anto-<lb></lb> nio del Pollaiolo, ed altresì di alcune Sta-<lb></lb> tue di marmo di mano del Novelli Scul-<lb></lb> tore, e della Tribuna dipinta dal Poccet-<lb></lb> <arrow.to.target n="a53"></arrow.to.target> <pb pagenum="(53)"></pb> ti.</s><s id="id2787685"> Vi ſono ancora molte memorie di uo-<lb></lb> mini illuſtri di queſta nobil Famiglia, e <lb></lb> ſpecialmente di Lorenzo, Roberto, e An-<lb></lb> tonio Pucci, tre inſigni Cardinali, che <lb></lb> viſſero quaſi in un tempo medeſimo.</s><s id="id2782444"> Dal-<lb></lb> la Porta laterale di queſta Cappella ſi paſ-<lb></lb> ſa in un Cortile, o Chioſtro tutto dipinto <lb></lb> da' più rari artefici di quei tempi, cioè: <lb></lb> D'Andrea del Sarto è la Storia de' Magi, <lb></lb> la Natività della Madonna, quella ove ſi <lb></lb> porge a baciare a' circoſtanti la Reliquia <lb></lb> di San Filippo, con tutte l'altre a man <lb></lb> ſiniſtra, che i fatti più ſegnalati di San Fi-<lb></lb> lippo Benizj mirabilmente rappreſentano. </s><lb></lb> <s id="id2782454">D'Aleſſio Baldovinetti è la ſtoria della <lb></lb> Natività del Signore: del Roſſelli è quan-<lb></lb> do San Filippo ha la viſione di Maria <lb></lb> Vergine: del Roſſo è l'Aſſunzione della <lb></lb> Madonna: del Pontormo la Viſitazione <lb></lb> della medeſima: e del Franciabigio lo Spo-<lb></lb> ſalizio della Vergine con San Giuſeppe. </s><lb></lb> <s id="id2782464">Parimente in queſto Cortile ſi vedono in-<lb></lb> numerabili Voti, altri dipinti in tavole, <lb></lb> altri eſpreſſi in figure al naturale, che <lb></lb> ampiamente denotano le innumerabili gra-<lb></lb> zie, che vengono compartite ai Fedeli per <lb></lb> mezzo di queſta miracoloſa Immagine. </s><lb></lb> <s id="id2782474">Entrando in Chieſa, vedeſi al primo a-<lb></lb> <arrow.to.target n="a54"></arrow.to.target> <pb pagenum="(54)"></pb> ſpetto la ſoffitta tutta d'intagli dorati ſo-<lb></lb> pra fondo bianco, nel mezzo della quale <lb></lb> è un gran quadro, rappreſentante l'Aſ-<lb></lb> ſunzione della Vergine al Cielo, di ma-<lb></lb> no del Volterrano.</s><s id="id413833"> Nelle pareti tra 'l fre-<lb></lb> gio della ſoffitta, e il cornicione, ſono <lb></lb> dodici quadri dipinti a freſco dall'Uli-<lb></lb> velli, dove ſi rappreſentano alcuni Mira-<lb></lb> coli più ſingolari, operati per interceſſio-<lb></lb> ne di Maria.</s><s id="id413854"> A man ſiniſtra nell'entrare <lb></lb> in Chieſa ſi trova la Cappella della San-<lb></lb> tiſſima Nunziata [nel muro della quale è <lb></lb> dipinto il di lei Volto miracoloſo] fatta <lb></lb> di marmi vagamente intagliati da Pagno <lb></lb> di Lapo Partigiani ſcultore da Fieſole col <lb></lb> diſegno di Michelozzo.</s><s id="id2812663"> Quanto ſia ric-<lb></lb> ca, e adorna queſta Cappella non ſi può <lb></lb> ſpiegare abbaſtanza.</s><s id="id2812674"> E' l'Altare d'argen-<lb></lb> to maſſiccio nobilmente lavorato, il gra-<lb></lb> dino parimente d'argento, e tutto divi-<lb></lb> ſato di gioie e pietre prezioſe.</s><s id="id2812690"> In un bel-<lb></lb> liſſimo Tabernacolo è una teſta del Sal-<lb></lb> vatore mirabilmente dipinta da Andrea <lb></lb> del Sarto.</s><s id="id2769202"> Sopra due gran pilaſtri poſa <lb></lb> un ricco architrave, o cornicione d'ar-<lb></lb> gento, da cui pende una cortina di lavo-<lb></lb> ro eccellente, ſotto la quale una mantel-<lb></lb> lina parimente d'argento, che tien co-<lb></lb> <arrow.to.target n="a55"></arrow.to.target> <pb pagenum="(55)"></pb> perta la Sagra Immagine.</s><s id="id2769234"> Inoltre tanti <lb></lb> e tanti ſono gli ornamenti di queſta Cap-<lb></lb> pella, che è malagevole il poterli diſtin-<lb></lb> tamente deſcrivere: perchè i vaſi, i dop-<lb></lb> pieri, le lampane tutte d'argento ſo-<lb></lb> no moltiſſime; ſenza numero ſono i Voti, <lb></lb> che vi ſi vedono appeſi in contraſſegno <lb></lb> delle grazie, che dalla Vergine ſi diſpen-<lb></lb> ſano giornalmente.</s><s id="id2762743"> Contiguo alla detta <lb></lb> Cappella è un Oratorio di forma quadra-<lb></lb> ta nobilmente arricchito; ha le pareti in-<lb></lb> croſtate di pietre prezioſe, e ſpecialmen-<lb></lb> te d'agate, calcedonj orientali, e diaſpri, <lb></lb> che rappreſentano alcuni ſimboli di No-<lb></lb> ſtra Signora.</s><s id="id2814132"> Allato a queſta Cappella vi <lb></lb> è quella fatta fabbricare dal Marcheſe e <lb></lb> Senatore Franceſco Feroni, col diſegno di <lb></lb> Giovan Batiſta Foggini tutta incroſtata di <lb></lb> marmi, e adorna di vari Statue; la Tavo-<lb></lb> la dell'Altare è dipinta da Carlo Lotti <lb></lb> Pittor Veneziano con ſingolar diligenza; <lb></lb> di mano di Giuſeppe Piamontini ſono le <lb></lb> due Statue rappreſentanti il Penſiero, e <lb></lb> la Fortuna Marittima, e di mano dell'<lb></lb> Andreozzi ſono l'altre due, che figurano <lb></lb> la Fedeltà, e la Navigazione.</s><s id="id2798081"> Di Carlo <lb></lb> Marcellini è il San Domenico, e del Ca-<lb></lb> teni San Franceſco, e le Medaglie di bron-<lb></lb> <arrow.to.target n="a56"></arrow.to.target> <pb pagenum="(56)"></pb> zo dorato ſono di Maſſimiliano Soldani <lb></lb> Benzi; le due Inſcrizioni, che ſi vedono <lb></lb> ſotto i due Depoſiti, ſono dettate dall'<lb></lb> crudita penna del celebre Anton Maria <lb></lb> Salvini.</s><s id="id2798460"> Seguitano appreſſo, benchè con <lb></lb> ordine aſſai diverſo, altre Cappelle ador-<lb></lb> nate di belle Tavole, tralle quali è molto <lb></lb> ragguardevole quella del Giudizio d'Aleſ-<lb></lb> ſandro Allori, detto il Bronzino, quella <lb></lb> della Crocifiſſione dello Stradano: la <lb></lb> quarta di Pietro Perugino, o come altri <lb></lb> vogliono, dell'Albertinelli.</s><s id="id2788390"> La quinta <lb></lb> ſotto l'organo con l'Aſſunta, di mano di <lb></lb> Ceſare Dandini, e voltando alla Crocia-<lb></lb> ta, vi è la Cappella con lunette, e ſof-<lb></lb> fitta dipinta a freſco di ſtraordinario gu-<lb></lb> ſto, e perfezione da Baldaſſarre France-<lb></lb> ſchini detto il Volterrano, ed all'Altare <lb></lb> vedeſi in una antica, e bella Tavola di-<lb></lb> pinto San Zanobi, e altri due Santi Ve-<lb></lb> ſcovi; ſegue la Cappella del Crocifiſſo di-<lb></lb> pinta d'architettura da Giuſeppe Cha-<lb></lb> mant Loreneſe, col ſottoinsù di Vincen-<lb></lb> zio Meucci; ſotto l'Altare conſervaſi il <lb></lb> Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Florenzio martire.</s><s id="id2795104"> E' poi aſ-<lb></lb> ſai vaga la Cappella de' Tedaldi, eretta <lb></lb> ad onore di San Filippo Benizj, colla Ta-<lb></lb> vola dipinta dal Volterrano, e con altre <lb></lb> <arrow.to.target n="a57"></arrow.to.target> <pb pagenum="(57)"></pb> pitture a freſco dell'Ulivelli.</s><s id="id2794604"> Nel ricet-<lb></lb> to, che torna accanto a queſta Cappella, <lb></lb> e per cui ſi và alla Sagreſtia ſtata tutta <lb></lb> rimodernata, e ampliata con molta puli-<lb></lb> zia, è collocato un Buſto di terra cotta, <lb></lb> rappreſentante l'effigie di detto Santo in <lb></lb> abito della Religione; e dall'inſcrizione, <lb></lb> che vi fu poſta ſotto, intagliata in lavagna, <lb></lb> ſi deduce, che fu egli donato a quei Re-<lb></lb> ligioſi dalla Famiglia de' Guicciardini, ſu-<lb></lb> bentrata già nella Caſa de' Benizj, de' <lb></lb> quali era il Santo, ove ſi era conſervato <lb></lb> <foreign lang="la">ab antiquo</foreign> in loro mano ſino all'Anno <lb></lb> 1592.</s><s id="id2792538"> E da queſta effigie è ſtata forſe ri-<lb></lb> tratta quella d'argento, la quale ſi eſpo-<lb></lb> ne ogn'anno nel giorno di tal Feſta.</s><s id="id2792550"> En-<lb></lb> trando nella Tribuna maggiore, vedeſi al <lb></lb> primo Altare la Natività di <expan abbr="Maria Vergine">M. V.</expan> fatta <lb></lb> da Aleſſandro Allori, il di cui figlio Cri-<lb></lb> ſtofano dipinſe il quadro laterale, che è <lb></lb> quello di ſotto in <foreign lang="la">cornu Epiſtolae</foreign>, tenuto <lb></lb> in gran pregio, gli altri poi ſono del Paſ-<lb></lb> ſignano, e la volta è del Poccetti.</s><s id="id2798672"> Nella <lb></lb> ſeconda è il San Michele di mano del Pi-<lb></lb> gnoni pittor celebre.</s><s id="id2798682"> Nella terza la Ta-<lb></lb> vola di Pietro Perugino, ove è la Vergi-<lb></lb> ne con alcuni Santi.</s><s id="id2779150"> Nella quarta la Re-<lb></lb> ſurrezione di Criſto d'Agnolo Bronzino.</s></p> <p id="id2779159" type="foot"><s id="id2779161"><foot.target id="a51"></foot.target>ta,</s></p> <p id="id2779168" type="foot"><s id="id2779172"><foot.target id="a52"></foot.target>D 2 di</s></p> <p id="id2779180" type="foot"><s id="id2782234"><foot.target id="a53"></foot.target>ti,</s></p> <p id="id2782240" type="foot"><s id="id2782244"><foot.target id="a54"></foot.target>D 3 ſpet-</s></p> <p id="id2782251" type="foot"><s id="id2782255"><foot.target id="a55"></foot.target>per-</s></p> <p id="id2782262" type="foot"><s id="id2782266"><foot.target id="a56"></foot.target>D 4 zo</s></p> <p id="id2782273" type="foot"><s id="id2787704"><foot.target id="a57"></foot.target>pit-</s></p> <p id="id2787711" type="foot"><s id="id2787715">La</s></p> <pb pagenum="(58)"></pb> <p id="id2787722" type="main"><s id="id2787726"> La quinta Cappella poi che ſu già a pro-<lb></lb> prie ſpeſe fabbricata da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, <lb></lb> oltre l'eſſer tutta incroſtata di pietre ſe-<lb></lb> rene, e marmi, è ſtimabilmente arricchi-<lb></lb> ta di Statue, Baſſirilievi di Bronzo, e di <lb></lb> tre Tavole, la prima delle quali in <foreign lang="la">cornu <lb></lb> Epiſtolae</foreign> è del Paſſignano, ove dipinſe la <lb></lb> Reſurrezione, la ſeconda del Ligozzi, <lb></lb> ove eſpreſſe la Pietà, e la terza della Na-<lb></lb> ſcita è opera del Paggi.</s><s id="id2754558"> Il Crocifiſſo è <lb></lb> ammirabile, fatto col modello dell'iſteſ-<lb></lb> ſo <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna.</s><s id="id2754572"> Paſſando alla ſeſta Cap-<lb></lb> pella, la Tavola de' Beati è di Niccolò <lb></lb> Nannetti.</s><s id="id2767646"> Nella ſettima è del Paſſignano <lb></lb> l'illuminazione del Cieco nato.</s><s id="id2767654"> Nell'ot-<lb></lb> tava Cappella ornata di marmi vi è di ma-<lb></lb> no di Giovanni Biliverti lo Spoſalizio di <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, e le pitture delle pareti, e <lb></lb> della Volta ſono del Vignali.</s><s id="id2767672"> Nell'ulti-<lb></lb> ma e nona Cappella evvi <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna con <lb></lb> Maria, e Gesù Bambino, e dai lati <expan abbr="San">S.</expan> Fi-<lb></lb> lippo Benizi, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana Falconieri, <lb></lb> fattura d'Antonio Donnini.</s><s id="id2854034"> La gran Tri-<lb></lb> buna di figura rotonda con bella Cupola, <lb></lb> e rilevata, fu fatta col diſegno di Leon <lb></lb> Batiſta Alberti nobil Fiorentino, a ſpe-<lb></lb> ſe di Lodovico Gonzaga ſecondo Marche-<lb></lb> <arrow.to.target n="a58"></arrow.to.target> <pb pagenum="(59)"></pb> ſe di Mantova, adornata nobilmente di <lb></lb> ſtucchi, e dipinta poi da Baldaſſar Fran-<lb></lb> ceſchini, detto il Volterrano in età ſeni-<lb></lb> le.</s><s id="id2774433"> Ha queſto inſigne Pittore dipinto la <lb></lb> Vergine, quando Aſſunta in Cielo vien <lb></lb> coronata dalla Santiſſima Trinità; Intorno <lb></lb> intorno ha dipinto i Patriarchi, i Profeti, e <lb></lb> Santi del Teſtamento Vecchio con alcuni <lb></lb> altri del Nuovo, che prima della Vergi-<lb></lb> ne erano paſſati alla Gloria.</s><s id="id2774461"> Finalmente <lb></lb> in queſta grand'opera è laudabile non me-<lb></lb> no l'invenzione, e il diſegno, che la va-<lb></lb> ghezza del colorito.</s><s id="id2770336"> Corriſponde alla Cu-<lb></lb> pola il Coro de' Frati, i quali oltre al nu-<lb></lb> mero di cento, con ſommo decoro, e <lb></lb> con eſquiſitezza di canto, vi celebrano <lb></lb> gl'Ufizi Divini.</s><s id="id2770355"> L'Altar maggiore è mol-<lb></lb> to ricco, e magnifico, ha il Ciborio gran-<lb></lb> de d'Argento di bellezza, e di pregio <lb></lb> conſiderabile; ſiccome un Paliotto pari-<lb></lb> lmente d'argento con figure di baſſorilie-<lb></lb> vo, che ſolamente adopraſi nelle feſte ſo-<lb></lb> lenni, nelle quali, tanti ſono i vaſi, i dop-<lb></lb> pieri, le ſtatue, e gli ornamenti prezioſi <lb></lb> che vi ſi vedono, che certamente non han-<lb></lb> no pari.</s><s id="id409396"> Sul piano del Presbiterio poſano <lb></lb> due magnifici Depoſiti di marmo, uno del <lb></lb> Veſcovo Angelo Marzimedici, colla Sta-<lb></lb> <arrow.to.target n="a59"></arrow.to.target> <pb pagenum="(60)"></pb> tua al naturale di mano di Franceſco da <lb></lb> Sangallo, e l'altro del Senatore, e poi <lb></lb> Sacerdote Donato dell'Antella inſigne Be-<lb></lb> nefattore della Chieſa, ove la ſtatua è di <lb></lb> Giovanbatiſta Foggini, e l'Inſcrizione del <lb></lb> Senatore e Auditore Filippo Buonarroti. </s><lb></lb> <s id="id2798247">Sceſo il Presbiterio nella teſtata della Cro-<lb></lb> ce, vien la Cappella di Santa Giuliana <lb></lb> Falconieri, ove ſi conſerva il prezioſo ſuo <lb></lb> corpo, è dedicata alla <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Concezione, <lb></lb> e al preſente nobilmente rimodernata è <lb></lb> arricchita di finiſſimi marmi.</s><s id="id2758820"> La Tavola <lb></lb> dell'Altare è di Vincenzio Meucci, di <lb></lb> cui altresi è lo sfondo; le due laterali ſo-<lb></lb> no di Giuſeppe Griſoni, del quale è anco-<lb></lb> ra la Santa Barbera, che ſi vede nella Cap-<lb></lb> pella a mano deſtra, appartenente alla na-<lb></lb> zione Tedeſca, e Fiamminga, ove ſono 2. <lb></lb> ritratti, che uno di Giovanni Stradano ce-<lb></lb> lebre Pittore, e l'altro di Lorenzo Palmie-<lb></lb> ri.</s><s id="id2758856"> In faccia a queſta vi è la Cappella del <lb></lb> Bandinelli Scultore eccellentiſſimo, di cui <lb></lb> vi è il ritratto, e la ſua ſepoltura.</s><s id="id2796512"> Tor-<lb></lb> nando verſo la Porta vi è ſotto l'organo <lb></lb> (il di cui tendone è del Puglieſchi) una <lb></lb> piccola Cappella ſatta col diſegno del Sil-<lb></lb> vani, con fini lavori di marmi, e un <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giob, dove all'Altare ſi trova una belliſ-<lb></lb> <arrow.to.target n="a60"></arrow.to.target> <pb pagenum="(61)"></pb> ſima copia cavata dall'originale del Fra-<lb></lb> te, eſiſtente nel Palazzo de' Pitti, e late-<lb></lb> ralmente le figure di due Profeti, che fur <lb></lb> traſportati nella Gallerìa, pure del mede-<lb></lb> ſimo Autore.</s><s id="id2769014"> Ne viene la Cappella dei <lb></lb> Peruzzi, la di cui Tavola è dell'Ulivel-<lb></lb> li, rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Pallegrino Lazioſi di <lb></lb> queſto Ordine.</s><s id="id2769027"> Nella ſeguente, non vi è <lb></lb> di oſſervabile altro che le pareti, dipinte <lb></lb> dal medeſimo Ulivelli.</s><s id="id2769037"> La Cappella che <lb></lb> ne ſuccede, tutta ornata di marmi bian-<lb></lb> chi, e miſti, fu ſatta col diſegno di Mat-<lb></lb> teo Nigetti; La tavola rappreſentante il <lb></lb> Martirio di Santa Lucia è di Iacopo Vi-<lb></lb> gnali, e la Cupola è pregiatiſſimo lavoro <lb></lb> del Volterrano.</s><s id="id2802570"> Nell'altra appreſſo, vi è <lb></lb> la Tavola di Pietro Dandini, rappreſen-<lb></lb> tante un fatto del Beato Giovacchino Pic-<lb></lb> colomini del medeſimo Ordine.</s><s id="id2802586"> Nell'ul-<lb></lb> tima finalmente ſi trova una Tavola di ma-<lb></lb> no di Iacopo da Empoli, che vi ha di-<lb></lb> pinto Maria Santiſſima col Bambino, e a' <lb></lb> piedi <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò, e altri Santi, e le pareti <lb></lb> ſono di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2814853"> Queſta Chieſa <lb></lb> verſo la fine del paſſato ſecolo fu ador-<lb></lb> nata di ſtucchi, e pilaſtri incroſtati di no-<lb></lb> biliſſimi marmi con diſegno di Pier Fran-<lb></lb> ceſco Silvani, del quale pure è l'Altar <lb></lb> <arrow.to.target n="a61"></arrow.to.target> <pb pagenum="(62)"></pb> maggiore, e la ſoffitta; i Medaglioni fu-<lb></lb> ron dipinti a freſco da Pier Dandini per <lb></lb> legato del detto Senatore dell'Antella. </s><lb></lb> <s id="id2756779">In ſomma ella è in tutte le ſue parti rag-<lb></lb> guardevole, nè vi è Foreſtiero, che non ſi <lb></lb> porti a viſitarla.</s><s id="id2756789"> Il Convento poi è mol-<lb></lb> to comodo e magnifico per il notabile ac-<lb></lb> creſcimento fattovi, ed ivi pure ſon de-<lb></lb> gne d'eſſer vedute, sì la Libreria nuova-<lb></lb> mente fabbricata, perchè, oltre alla co-<lb></lb> pia de' Libri, vi ſi aggiungono molti or-<lb></lb> namenti, che la rendono ſingolare; come <lb></lb> anche nel Chioſtro interiore la Cappella <lb></lb> della famoſa Accademia del diſegno, per <lb></lb> la Tavola dell'Altare, che è d'Agnolo <lb></lb> Bronzino, e perdue Quadri a freſco, cioè <lb></lb> il <expan abbr="San">S.</expan> Luca Opera di Giorgio Vaſari, e l'<lb></lb> altro di Santi di Tito con dodici Statue <lb></lb> attorno tutte di Scultori Accademici aſ-<lb></lb> ſai Valenti.</s><s id="id2767716"> Entrando ora dall'altra late-<lb></lb> ral porta nel Chioſtro aſſai grande e va-<lb></lb> go, ſi vede ſopra la porta, che va in Chie-<lb></lb> ſa, la famoſa Madonna del Sacco, dipin-<lb></lb> ta da Andrea del Sarto con tutta la per-<lb></lb> fezione dell'arte.</s><s id="id2803179"> E' fama fra gl'inten-<lb></lb> denti, che queſta ſia la miglior opera, e <lb></lb> più perfetta, che quel famoſo Artefice <lb></lb> conduceſſe; e in vero chiunque attenta-<lb></lb> <arrow.to.target n="a62"></arrow.to.target> <pb pagenum="(63)"></pb> mente la mira, reſta fuor di modo atto-<lb></lb> nito per lo ſtupore; ond'è, che Michel <lb></lb> Angiolo Buonarroti, ed il celebre Tizia-<lb></lb> no non ſi ſaziavano mai di rimirarla, e <lb></lb> di commendarla in eſtremo.</s><s id="id2799083"> L'altre Lu-<lb></lb> nette del medeſimo Chioſtro ſono ancor eſ-<lb></lb> ſe dipinte da eccellentiſſimi Artefici, e ſpe-<lb></lb> cialmente da Bernardino Poccetti, di cui <lb></lb> ſono, non ſolo tutte quelle delle due Na-<lb></lb> vate, che fanno angolo alla già detta di <lb></lb> Andrea del Sarto, ma ancora nelle altre <lb></lb> due, ove cinque ſe ne ammirano di Ventu-<lb></lb> ra Salimbeni, tre di Matteo Roſſelli, e <lb></lb> due di Fra Arſenio Maſcagni.</s><s id="id2762037"> Sono in que-<lb></lb> ſte effigiati i fatti più ſingolari de' Sette <lb></lb> Fondatori, e ne' peducci delle volte i Ri-<lb></lb> tratti degli Uomini più inſigni dell'Ordine <lb></lb> de' Servi.</s><s id="id2762054"> In queſto Chioſtro è una gran <lb></lb> Cappella in volta, eretta già dalla Famiglia <lb></lb> Macinghi, della quale reſtano le Armi ne-<lb></lb> gli angoli, che paſſata dipoi in quei Re-<lb></lb> ligioſi, ſerviva loro di Capitolo; ma ador-<lb></lb> nata da eſſi modernamente, ed abbellita <lb></lb> di Pitture a freſco per ogni parte, è ſta-<lb></lb> ta deſtinata al culto delle Sante Immagi-<lb></lb> ni de' Sette Beati Fondatori del loro Or-<lb></lb> dine, dipinte in Tavole di aſſai antica, e <lb></lb> ſemplice maniera; e perchè ſono oggi le <lb></lb> <arrow.to.target n="a63"></arrow.to.target> <pb pagenum="(64)"></pb> dette Immagini aſſai ſcolorite dal tempo, <lb></lb> a fine di meglio conſervarle, ſono ſtate <lb></lb> unite tutte inſieme in un Quadro, che po-<lb></lb> ſa ſull'Altare: ma ſpartite una dall'altra <lb></lb> da un nuovo ornamento riccamente dora-<lb></lb> to, e coperte di criſtalli.</s><s id="id2759868"> Partendoſi da <lb></lb> queſto Santuario, e entrando allato alla <lb></lb> Loggia in verſo Via della Colonna trovaſi <lb></lb> ſubito la Compagnìa del Nicchio di bel <lb></lb> diſegno e ſpazioſa al di cui Altare ſta col-<lb></lb> locata una belliſſima Tavola di Lorenzo <lb></lb> Lippi rappreſentante il Martirio dell'Apo-<lb></lb> ſtolo <expan abrr="San">S</expan> Iacopo.</s><s id="id2798608"> E proſeguendo per la <lb></lb> detta Strada ſi trova la Chieſa delle Re-<lb></lb> ligioſe di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico dette degl'</s></p> <p id="id2798621" type="foot"><s id="id2798624"><foot.target id="a58"></foot.target>ſe</s></p> <p id="id2798631" type="foot"><s id="id2798634"><foot.target id="a59"></foot.target>tua</s></p> <p id="id2798641" type="foot"><s id="id2797446"><foot.target id="a60"></foot.target>ſi-</s></p> <p id="id2797453" type="foot"><s id="id2797457"><foot.target id="a61"></foot.target>mag-</s></p> <p id="id2797464" type="foot"><s id="id2797467"><foot.target id="a62"></foot.target>men-</s></p> <p id="id2797474" type="foot"><s id="id2797477"><foot.target id="a63"></foot.target>dette</s></p> <p id="id2797484" type="main"><s id="id2797487">ANGIOLINI, nella quale entrando tro-<lb></lb> vaſi in mezzo alla pila dell'acqua ſanta <lb></lb> un <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta di bronzo fatto con mo-<lb></lb> dello di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, ſi vedono ſotto il <lb></lb> Coro cinque Lunette dipinte dal <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Cur-<lb></lb> radi; Vi ſono ancora due Altari, ove in <lb></lb> quello a man deſtra ſtà collocata la bel-<lb></lb> la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico opera di Mat-<lb></lb> teo Roſſelli.</s><s id="id2781639"> In faccia a queſta vi è l'Al-<lb></lb> tare della Madonna con gli Arcangeli <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Michele, e <expan abbr="San">S.</expan> Gabriele del medeſimo Cur-<lb></lb> radi.</s><s id="id2799713"> All'Altar Maggiore vedeſi la Pre-<lb></lb> ſentazione di Maria al Tempio, eccellen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a64"></arrow.to.target> <pb pagenum="(65)"></pb> te lavoro del Puligo.</s><s id="id2799733"> Di quì partendoſi, <lb></lb> e voltando a ſiniſtra ſul primo canto ſi <lb></lb> vede il Convento delle Monache della</s></p> <p id="id2799745" type="foot"><s id="id2799748"><foot.target id="a64"></foot.target>te</s></p> <p id="id2768651" type="main"><s id="id2768654">CROCETTA dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico. </s><lb></lb> <s id="id2768659">La Chieſa di queſte nobili Religioſe fu al-<lb></lb> quanto accreſciuta e ornate nel 1757. col <lb></lb> diſegno di Luigi Orlandi, la Tribuna è di-<lb></lb> pinta da Vincenzio Meucci.</s><s id="id2768672"> Al deſtro Al-<lb></lb> tare ſtà in grandiſſima Venerazione l'antica <lb></lb> Immagine di Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> avanti alla quale fa-<lb></lb> ceva i ſuoi fiduciali ricorſi la Venerabil <lb></lb> Suor Domenica dal Paradiſo Fondatrice, e <lb></lb> Inſtitutrice di queſto sì Illuſtre Monaſtero, <lb></lb> e ne riportava dalla gran Madre d'Iddio <lb></lb> prodigioſi ſoccorſi: gli Angeli dipinti nel-<lb></lb> la Tavola attorno al ſacro Tabernacolo ſon <lb></lb> opera di Giovanni Balducci.</s><s id="id2793210"> In faccia a <lb></lb> queſto Altare vi è quello della Crocifiſſio-<lb></lb> ne di Criſto di mano di Franceſco Poppi. </s><lb></lb> <s id="id2793215">All'Altarmaggiore dal medeſimo <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bal-<lb></lb> ducci ſu dipinta l'Invenzione della <expan abbr="Santa">S.</expan> Cro-<lb></lb> ce.</s><s id="id2793233"> In queſto Convento vi è il ſacro Depo-<lb></lb> ſito della <expan abbr="Venerabile">Ven.</expan> Fondatrice mirabilmente in <lb></lb> corrotto.</s><s id="id2813094"> In faccia a queſto Convento ve-<lb></lb> deſi un Palazzo o Caſino di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> con un <lb></lb> nobil Giardino; infondo al quale è una pit-<lb></lb> tura ſtimatiſſima di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, <lb></lb> rappreſentante la fuga in Egitto.</s><s id="id2813114"> Fin dal <lb></lb> <arrow.to.target n="a65"></arrow.to.target> <pb pagenum="(66)"></pb> principio del paſſato Secolo abitava in eſſo <lb></lb> Caſino la Principeſſa <expan abbr="Maria">M.</expan> Maddalena Figlia <lb></lb> di Ferdinando I. col deſiderio di godere la <lb></lb> ſanta converſazione di quelle pie Religio-<lb></lb> ſe; perciò con un cavalcavia lo fece uni-<lb></lb> re al Convento, quale fu anche accreſciu-<lb></lb> to di abitazioni per la medeſima Princi-<lb></lb> peſſa, che volle ancora conviver con Eſ-<lb></lb> ſe, ed alla ſua morte eſſervi ſeppellita. </s><lb></lb> <s id="id2769338">In detto Caſino (che con un lungo corri-<lb></lb> toio va a un coretto che rieſce nella Chie-<lb></lb> ſa della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata) vl hanno a tal ef-<lb></lb> fetto in più tempi, abitato altre Princi-<lb></lb> peſſe della Sereniſſima Caſa.</s><s id="id2812047"> Non manca-<lb></lb> no in queſta Chieſa più Corpi Santi e mol-<lb></lb> te inſigni Reliquie.</s><s id="id2812058"> Di quì per la breve <lb></lb> traverſa, che ſi preſenta, entreremo in <lb></lb> Via del Mandorlo ove ſtà ſituato il Con-<lb></lb> vento delle Monache della Pietà dell'Or-<lb></lb> dine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico.</s><s id="id2812076"> Di quì ſeguitando; <lb></lb> troveremo verſo la fine della Strada la Ca-<lb></lb> ſa del celebre Pittore Federigo Zuccheri, <lb></lb> fatta con ſuo diſegno fabbricare per pro-<lb></lb> pria abitazione, con una facciata di bozze <lb></lb> veramente bizzarra, e pittoreſca.</s><s id="id2797602"> Voltan-<lb></lb> do a deſtra vedeſi il</s></p> <p id="id2797610" type="foot"><s id="id2797613"><foot.target id="a65"></foot.target>R prin-</s></p> <p id="id2797620" type="main"><s id="id2797624">PALAZZO del Marcheſe Aleſſandro Cap-<lb></lb> poni, che è ſtato alzato in queſto ſecolo col <lb></lb> <arrow.to.target n="a66"></arrow.to.target> <pb pagenum="(67)"></pb> diſegno del Cavalier Carlo Fontana.</s><s id="id2793525"> E' <lb></lb> queſto Palazzo uno de' maggiori della Cit-<lb></lb> tà, con facciata molto nobile, e di lunga <lb></lb> diſteſa.</s><s id="id2793539"> Entrati dentro ſi vede la grande <lb></lb> e magnifica Scala aperta, ornate di ſtatue, <lb></lb> e ſtucchi, e colla gran Volta dipinta da <lb></lb> Matteo Bonechi: Vi ſono nobiliſſimi ap-<lb></lb> partamenti con Pitture, e addobbi ricchiſ-<lb></lb> ſimi, e di ottimo guſto.</s><s id="id2793563"> Nella Sala ſono <lb></lb> dipinte dal medeſimo tre Storie di fatti Il-<lb></lb> luſtri, operati da alcuni de' Capponi, che <lb></lb> ſono molto celebri, e ſi può ſcendere da <lb></lb> altra ſcala molto comoda e bella, che di <lb></lb> giù conduce fino alla ſommità del Palaz-<lb></lb> zo, a cui è unito un vaſto, e delizioſo Giar-<lb></lb> dino con un bel Salvatico e Uccelliera no-<lb></lb> biliſſima.</s><s id="id2827365"> Quaſi in faccia vi è il</s></p> <p id="id2827370" type="foot"><s id="id2827373"><foot.target id="a66"></foot.target>di-</s></p> <p id="id2799904" type="main"><s id="id2799907">PALAZZÖ del Marcheſe Guadagni aſſai <lb></lb> vago, e di bella Architettura.</s><s id="id2799912"> Nell'in-<lb></lb> greſſo del quale ſi ammira lo ſtupendo Sfon-<lb></lb> do del Volterrano, rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Mar-<lb></lb> tino a cavallo, che dà la metà del ſuo <lb></lb> mantello al Povero, opera a freſco in ogni <lb></lb> genere inſuperabile.</s><s id="id2799936"> Di quì tornando in-<lb></lb> dietro trovaſi la</s></p> <p id="id2799943" type="main"><s id="id2799947">COMPAGNIA DELLA <expan abbr="Santissima">SS.</expan> ANNUNZIATA la <lb></lb> quale oltre una Loggetta riquadrata ric-<lb></lb> ca di pitture a freſco di Bernardino Poc-<lb></lb> <arrow.to.target n="a67"></arrow.to.target> <pb pagenum="(68)"></pb> cetti ed altri eccellenti Pittori ha un bel-<lb></lb> liſſimo Quadro all'Altare d'Aleſſandro Al-<lb></lb> lori, e varie lunette degl'iſteſſi Autori in <lb></lb> giro alla Chieſa.</s><s id="id2769837"> Di quì eſcendo trovaſi la <lb></lb> cantonata di Via della Crocetta nella quale <lb></lb> voltando vedeſi a ſiniſtra un Tabernacolo <lb></lb> di gran ſtima opera del Francabigio, ma <lb></lb> molto guaſto dal tempo, e del medeſimo <lb></lb> è la Tavola della Compagnìa di <expan abbr="San">S.</expan> Giob lì <lb></lb> appreſſo.</s><s id="id2769847"> In breve diſtanza, per la detta <lb></lb> Via, ſta la Compaginìa degl'Oreſici, ove <lb></lb> al loro Altare è collocata una belliſſima <lb></lb> Tavola rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Eligio Orefice, <lb></lb> che moſtra al Re Clodoveo nella propria <lb></lb> officina il ſuo lavoro, da Eſſo ordinatogli, <lb></lb> opera ſingolariſſima di Iacopo da Empoli. </s><lb></lb> <s id="id2769857">Accanto alla detta Compagnìa vi è l'Ac-<lb></lb> cademia del diſegno, ſopra la di cui porta <lb></lb> vi è l'Arme di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></s><s id="id2769859"> In eſſa, cioè nel-<lb></lb> la ſtanza del nudo ſta collocato uno ſtu-<lb></lb> pendo torſo del Buonarroti.</s><s id="id2799301"> Paſſato que-<lb></lb> ſta ne ſegue il Convento delle <expan abrr="Reverende">Rev.</expan> Man-<lb></lb> tellate dell'Ordine de' Servi, nella di cui <lb></lb> piccola Chieſa vi è all'Altare il quadro <lb></lb> di Santa Giuliana Falconieri Fondatrice del-<lb></lb> le medeſime dipinto da Mr. Anticus Pit-<lb></lb> tore Olandeſe, e l'Architettura della Sof-<lb></lb> fitta è del Pintucci.</s><s id="id2799311"> Seguitando per detta <lb></lb> <arrow.to.target n="a68"></arrow.to.target> <pb pagenum="(69)"></pb> Strada, prenderemo a man ſiniſtra verſo <lb></lb> la Porta a Pinti preſſo alla quale vedeſi <lb></lb> il bel</s></p> <p id="id2817726" type="foot"><s id="id2817730"><foot.target id="a67"></foot.target>E 2 cetti</s></p> <p id="id2817737" type="foot"><s id="id2817741"><foot.target id="a68"></foot.target>Stra-</s></p> <p id="id2817748" type="main"><s id="id2817752">PALAZZÖ E GIARDINÖ de' Conti della <lb></lb> Gherardeſca, che fu già di Bartolommeo <lb></lb> Scala Storico Fiorentino, ma creſciuto, ed <lb></lb> abbellito aſſai da queſti Signori, è arric-<lb></lb> chito di nobill ſuppellettili, e Pitture.</s><s id="id2788049"> Di <lb></lb> contro a queſto è il</s></p> <p id="id2788056" type="main"><s id="id2788059">GIARDINO del Duca Salviati molto de-<lb></lb> lizioſo; e poco lontano tornando indietro <lb></lb> ſi trova il</s></p> <p id="id2788072" type="main"><s id="id2788075">PALAZZO de' Marcheſi Ximenes d'Ara-<lb></lb> gona ancor eſſo di buona capacità, e con <lb></lb> delizioſo Giardino, ora in gran parte ab-<lb></lb> bellito, e rimodernato.</s><s id="id2811097"> Accanto a queſto <lb></lb> è un piccolo Convento di Nobili Religio-<lb></lb> ſe Silveſtrine, nella di cui piccola Chieſa <lb></lb> vi è all'Altar Maggiore un quadro rappre-<lb></lb> ſentante <expan abbr="San">S.</expan> Silveſtro Papa che adora Maria <lb></lb> <expan abbr="Santissima">SS.</expan> in gloria dipinto per mano del Ve-<lb></lb> nerabile Sacerdote Franceſco Boſchi in <lb></lb> tempo che vi fu Confeſſore, ed era an-<lb></lb> co Pittore eccellente.</s><s id="id2811132"> Non molto lungi <lb></lb> per queſta via trovaſi il celebre Monaſte-<lb></lb> ro, e Chieſa di</s></p> <p id="id2757798" type="main"><s id="id2757801">SANTA MARIA MADDALENA DE' PAZZI. </s><lb></lb> <s id="id2757807">Nell'ingreſſo di queſta Chieſa ſi vede a man <lb></lb> <arrow.to.target n="a69"></arrow.to.target> <pb pagenum="(70)"></pb> deſtra la belliſſima Cappella de' Neri, che <lb></lb> ben può dirſi tale per le Pitture di Bernar-<lb></lb> dino Poccetti, il quale, ſe in ogni opera <lb></lb> ſua ſi moſtrò ſingolare, in queſta ſpecial-<lb></lb> mente ſuperò ſe medeſimo.</s><s id="id2809787"> Ammirano gl'<lb></lb> intendenti, ſopra d'ogni altra coſa, la bel-<lb></lb> la Cupoletta, ove è dipinto il Paradiſo, <lb></lb> perchè in eſſa ſono innumerabili le figure <lb></lb> de' Santi, ma così bene, e con tal arte di-<lb></lb> ſpoſte, che la moltitudine non genera con-<lb></lb> fuſione, ma reca diletto, e vaghezza.</s><s id="id2809816"> All'<lb></lb> Altare di detta Cappella è una Tavola del <lb></lb> Paſſignano; e finalmente non vi manca or-<lb></lb> namento, che la poſſa render più vaga. </s><lb></lb> <s id="id2811354">Paſſando per un Cortile ſi entra in Chieſa, <lb></lb> la Soffitta della quale è tutta dipinta da Ia-<lb></lb> copo Chiaviſtelli.</s><s id="id2811364"> Ha una ſola Navata, <lb></lb> ma però ripartita in varie Cappelle, in <lb></lb> ciaſcuna delle quali ſi vedono Tavole di <lb></lb> Pittori aſſai ragguardevoli, delle quali la <lb></lb> prima a mano deſtra è opera vaſta e am-<lb></lb> mirabile di Carlo Portelli da Loro, rap-<lb></lb> preſentante <expan abbr="San">S.</expan> Romolo, che vien condotto <lb></lb> al martirio.</s><s id="id2811395"> Nella ſeconda ſtata moderna-<lb></lb> mente reſtaurata, vi è rappreſentato l'Ar-<lb></lb> cangiol Raffaelle, con altri due quadri la-<lb></lb> terali, che in uno <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio da Padova, <lb></lb> e nell'altro <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Gonzaga, il tutto <lb></lb> <arrow.to.target n="a70"></arrow.to.target> <pb pagenum="(71)"></pb> di mano del vivente Giuſeppe Piattoli. </s><lb></lb> <s id="id2796490">Nella terza è di mano di Lorenzo di Cre-<lb></lb> di eſpreſſa Maria Santiſſima, <expan abbr="San">S.</expan> Giuliano, <lb></lb> e <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò.</s><s id="id2796485"> Nella quarta di Iacopo da <lb></lb> Pontormo è la Vergine col Bambino Ge-<lb></lb> sù, <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo e altri Santi.</s><s id="id2796496"> Sopra la Por-<lb></lb> ta della Sagreſtia in una gran tela è rap-<lb></lb> preſentato San Luigi Gonzaga in gloria <lb></lb> da Atanaſio Bimbacci.</s><s id="id2815668"> Alla quinta evvi la <lb></lb> Nunziata, fatta da Sandro Botticelli.</s><s id="id2815674"> All'<lb></lb> ultimo Altare è un Crocifiſſo ſcolpito in <lb></lb> legno, opera ſtimabile di Bernardo Bon-<lb></lb> talenti.</s><s id="id2815687"> Quindi ne ſegue la Cappella mag-<lb></lb> giore, ricchiſſima in vero, e degna in ogni <lb></lb> ſua parte di tutta l'ammirazione, nella <lb></lb> quale ſtà ripoſto il Sacro Corpo di Santa <lb></lb> Maria Maddalena de' Pazzi Nobile Fioren-<lb></lb> tina.</s><s id="id2763955"> Ella è tutta incroſtata di marmi mi-<lb></lb> ſti de' più nobili, e de' più vaghi, che in <lb></lb> tali Ediſizj s'adoprino.</s><s id="id2763968"> Sono fra gli altri <lb></lb> ornamenti molto ammirabili, dodici Co-<lb></lb> lonne di diaſpro di Sicilia, i capitelli, e <lb></lb> imbaſamenti delle quali ſon di bronzo do-<lb></lb> rato.</s><s id="id2763986"> In alcuni ovati ſi vedono Baſſirilievi <lb></lb> parimente di bronzo, eſprimenti i fatti più <lb></lb> ſegnalati della Santa, e queſti ovati fon <lb></lb> retti da alcuni Angioletti di marmo, del <lb></lb> Marcellini.</s><s id="id2754252"> Nelle quattro nicchie ſono <lb></lb> <arrow.to.target n="a71"></arrow.to.target> <pb pagenum="(72)"></pb> quattro Statue di marmo, che figurano le <lb></lb> quattro Virtù più ſingolari, che riſplende-<lb></lb> rono in queſta Vergine.</s><s id="id2754276"> La Tavola dell'<lb></lb> Altar maggiore è di Ciro Ferri, di cui è <lb></lb> il diſegno, e l'Architettura della Cappel-<lb></lb> la.</s><s id="id2754291"> L'altre due Tavole laterali ſono di ma-<lb></lb> no di Luca Giordano, e la Cupola è ope-<lb></lb> ra di Piero Dandini, ambedue Pittori fa-<lb></lb> moſi.</s><s id="id2792567"> In ſomma non vi è coſa, che non <lb></lb> ſia ragguardevole, e di gran pregio, aven-<lb></lb> do fatto a gara, per abbellire queſto Sa-<lb></lb> crario, l'eſquiſitezza dell'opere, e la ric-<lb></lb> chezza e nobiltà de' materiali.</s><s id="id2792587"> Tornando <lb></lb> ora inverſo la porta, nella prima Cappel-<lb></lb> la vi è una Tavola del Cavalier Curra-<lb></lb> di, ove ha dipinto Santa Maria Madda-<lb></lb> lena de' Pazzi, che riceve il velo da Ma-<lb></lb> ria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> , e dall'uno, e dall'altro lato, due <lb></lb> virtù rappreſentanti la Carità, e la Ver-<lb></lb> ginità della Santa.</s><s id="id2759372"> Il tendone dell'Or-<lb></lb> gano, in cui vedeſi la detta Santa comu-<lb></lb> nicata per mano di Noſtro Signore, è ope-<lb></lb> ra di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Cipriani.</s><s id="id2759389"> Nella ſecon-<lb></lb> da vi è la Viſitazione di <expan abbr="Santa">S.</expan> Eliſabetta di <lb></lb> Domenico Ghirlandajo.</s><s id="id2759400"> Nella terza una <lb></lb> Statua di legno colorito, rappreſentante <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Sebaſtiano, e dai lati, due Santi, di Raf-<lb></lb> aellino del Garbo.</s><s id="id2766594"> Nella quarta vi è di <lb></lb> <arrow.to.target n="a72"></arrow.to.target> <pb pagenum="(73)"></pb> Santi di Tito l'Orazione nell'Orto.</s><s id="id2766610"> Nel-<lb></lb> la quinta dal Beato Giovanni Angelico <lb></lb> con mirabile diligenza è dipinta l'incoro-<lb></lb> nazione di Maria.</s><s id="id2766623"> Nell'ultima, di Coſi-<lb></lb> mo Roſſelli è la Madonna, <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Mad-<lb></lb> dalena Penitente, e <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo.</s><s id="id2766634"> Il Mo-<lb></lb> naſtero abitato da nobili Vergini è amplo <lb></lb> e magnifico, con un vaſto e vago giardi-<lb></lb> no.</s><s id="id2766922"> Ripigliando il cammino, troviamo il <lb></lb> Monaſtero di</s></p> <p id="id2766929" type="foot"><s id="id2766933"><foot.target id="a69"></foot.target>E 3 de-</s></p> <p id="id2766940" type="foot"><s id="id2766944"><foot.target id="a70"></foot.target>di</s></p> <p id="id2766951" type="foot"><s id="id2766955"><foot.target id="a71"></foot.target>E 4 quat-</s></p> <p id="id2766962" type="foot"><s id="id2786458"><foot.target id="a72"></foot.target>Santi</s></p> <p id="id2786464" type="main"><s id="id2786468">SANTA MARIA DI CANDELI, colla Chie-<lb></lb> ſa tutta rifatta di nuovo di ſtucchi dorati, <lb></lb> col diſegno di Giovan Batiſta Foggini, ove <lb></lb> merita di eſſer ſingolarmente oſſervata la <lb></lb> Tavola dell'Altar maggiore rappreſentante <lb></lb> l'Aſſunzione di Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> mirabilmente <lb></lb> condotta dal Celebre Anton Domenico <lb></lb> Gabbiani, oltre le altre tutte di valenti <lb></lb> Pittori, la prima delle quali a mano de-<lb></lb> ſtra è di Franceſco Botti.</s><s id="id2786507"> La ſeconda del <lb></lb> Crocifiſſo d'Aleſſandro Gherardini.</s><s id="id2756721"> A ſi-<lb></lb> niſtra la prima ov'è il Tranſito di <expan abbr="San">S</expan> Giu-<lb></lb> ſeppe è di Tommaſo Redi; la ſeconda di <lb></lb> Franceſco Soderini.</s><s id="id2756736"> Quindi per la ſtrada <lb></lb> detta di Pinti, è oſſervabile l'ampla</s></p> <p id="id2756745" type="main"><s id="id2756748">ABITAZIONE già dei Caccini, oggi del <lb></lb> Vernaccia, a cui è unito un delizioſo Giar-<lb></lb> dino, e andando avanti s'incontra l'</s></p> <p id="id2814598" type="foot"><s id="id2814602">ABI-</s></p> <pb pagenum="(74)"></pb> <p id="id2814612" type="main"><s id="id2814616">ABITAZîONE del Balì Roffia, che ha la <lb></lb> facciata di vago diſegno, di Giovan Bati-<lb></lb> ſta Foggini, rimpetto alla quale è l'abita-<lb></lb> zione de' Paoli, ora de' Mormorai fatta <lb></lb> col diſegno del Sadler.</s><s id="id2814590"> E poi per Via d <lb></lb> mezzo ſi giunge alla Parrocchial</s></p> <p id="id2814609" type="main"><s id="id2814613">CHIESA DI SANt'AMBROGIO, dove abitai <lb></lb> no Monache dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto. </s><lb></lb> <s id="id2814623">Una delle coſe da oſſervarſi in queſta, è la <lb></lb> Cappella del Miracolo lavorata di fini mar-<lb></lb> mi da Mino da Fieſole, detta così, perchè <lb></lb> in eſſa conſervaſi parte del Sagramentato <lb></lb> Sangue di Noſtro Signore, ritrovato in un <lb></lb> Calice, dove da un Sacerdote per inav-<lb></lb> vertenza era ſtato laſciato del Vino con-<lb></lb> ſagrato, che in Sangue convertito, mira-<lb></lb> coloſamente comparve anche agli occhi dei <lb></lb> riguardanti, eſſendo ciò accaduto l'anno <lb></lb> di noſtra ſalute 1230.</s><s id="id2811456"> Vi ſono in queſta <lb></lb> Chieſa alcune Tavole degne di ſtima.</s><s id="id2766504"> Quel-<lb></lb> la alla Cappella del Roſario è del Paſſi-<lb></lb> gnano; l'altra della Viſitazione è opera <lb></lb> d'Andrea Boſcoli.</s><s id="id2766518"> Nella Sagreſtìa è di <lb></lb> gran pregio l'incoronazione della Madon-<lb></lb> na, degno lavoro di Fra Filippo Lippi.</s><s id="id2766529"> Ac-<lb></lb> canto al pulpito è di Franceſco Boſchi il <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto con due Sante genufleſſe.</s><s id="id2766540"> Il <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Sebaſtiano di rilievo è d'Andrea Como-<lb></lb> <arrow.to.target n="a74"></arrow.to.target> <pb pagenum="(75)"></pb> di, che vi è ſepolto.</s><s id="id2759087"> Di Maſaccio è la pic-<lb></lb> cola Tavola a tempera, rappreſentante <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Anna con Maria, e il Bambino.</s><s id="id2759098"> In ulti-<lb></lb> mo quella della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata è di ma-<lb></lb> no di Vincenzio Dandini.</s><s id="id2759111"> Vi è ancora ſe-<lb></lb> polto in queſta Chieſa il celebre antico Ar-<lb></lb> chitetto detto il Cronaca, che ereſſe in <lb></lb> queſta Città sì magnifiche Fabbriche; ſic-<lb></lb> come nella Sepoltura de' Cioni giace An-<lb></lb> drea del Verrocchio egregio Scultore, e <lb></lb> maeſtro di Leonardo da Vinci.</s><s id="id2838743"> Fu riſarci-<lb></lb> ta, e rimodernata queſta Chieſa nel 1716. <lb></lb> col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini con la <lb></lb> ſoffitta dipinta da Benedetto Fortini, e <lb></lb> nel 1719. Ranieri del Pace vi dipinſe la <lb></lb> Cupola.</s><s id="id2838770"> Paſſato la medeſima in poca di-<lb></lb> ſtanza trovaſi il Convento delle Nobili Re-<lb></lb> ligioſe di</s></p> <p id="id2838782" type="foot"><s id="id2811240"><foot.target id="a74"></foot.target>di,</s></p> <p id="id2811246" type="main"><s id="id2811250">SANTA TERESA di ſtrettiſſima oſſervan-<lb></lb> za, la di cui Chieſa fu edificata col di-<lb></lb> ſegno di Giovanni Coccapani in forma <lb></lb> eſagona, con ſua cupoletta ben inteſa <lb></lb> nelle proporzioni, e nei lumi.</s><s id="id2811270"> Entrando <lb></lb> in eſſa trovaſi a man deſtra una Cappella <lb></lb> con Tavola del Vignali rappreſentante <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Franceſca Romana: più oltre evvi la Cap-<lb></lb> pella di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni della Croce, con <lb></lb> Tavola di Pier Dandini: A man ſiniſtra <lb></lb> <arrow.to.target n="a75"></arrow.to.target> <pb pagenum="(76)"></pb> vi è la Tavola del Crocifiſſo dipinta da <lb></lb> Iacopo Confortini.</s><s id="id2805233"> Segue la Cappella del-<lb></lb> la Madonna di Savona, fatta in baſſo ri-<lb></lb> lievo, che da Genova nel 1630. porta-<lb></lb> ron ſeco le Fondatrici.</s><s id="id2805248"> Ne viene l'Altar <lb></lb> maggiore, ove il <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Curradi dipinſe <lb></lb> Santa Tereſa, che da Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> le vien <lb></lb> preſentato il <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino.</s><s id="id2795644"> E' da ſaperſi, che <lb></lb> nel ſotterraneo di queſta Chieſa, oltre le <lb></lb> venerabili oſſa di molte Religioſe morte <lb></lb> in odore di Santità, vi ſi conſerva il cor-<lb></lb> po della <expan abbr="Sereniſsima">Sereniſs.</expan> Violante di Baviera <lb></lb> Gran Principeſſa di Toſcana, ſeppellitavi, <lb></lb> giuſta la ſua volontà, ai 30. di Maggio <lb></lb> 1731. la quale dopo la morte del Gran <lb></lb> Principe Ferdinando ſuo Conſorte, faceva <lb></lb> più volte fra l'anno, tra quelle pie Re-<lb></lb> ligioſe, i ſuoi devoti ritiri, con grandiſſi-<lb></lb> ma edificazione delle medeſime.</s><s id="id2801954"> Oltre a <lb></lb> ciò ſotto il Presbiterio evvi una Cappel-<lb></lb> la a foggia delle antiche Confeſſioni, ove <lb></lb> alcuna volta fra l'anno vi ſi ufizia, re-<lb></lb> ſtando ſuori della Clauſura monaſtica, e <lb></lb> vi ſi oſſervano tre illuſtri depoſiti; uno <lb></lb> della nobile Franceſca Guardi negli Ugo-<lb></lb> lini ſondatrice di detto Monaſtero, l'al-<lb></lb> tro della Ducheſſa Eleonora Strozzi, il <lb></lb> terzo del <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Giraldi.</s><s id="id2801995"> Di quì tor-<lb></lb> <arrow.to.target n="a76"></arrow.to.target> <pb pagenum="(77)"></pb> nando indietro, proſeguiremo verſo Via <lb></lb> Ghibellina, ove troveremo l'</s></p> <p id="id2776758" type="foot"><s id="id2776762"><foot.target id="a75"></foot.target>vi</s></p> <p id="id2776769" type="foot"><s id="id2776772"><foot.target id="a76"></foot.target>nan-</s></p> <p id="id2776780" type="main"><s id="id2776784">ABITAZIONB de' Buonarroti, celebre per <lb></lb> eſſere ſtata del Divin Michelagnolo, di <lb></lb> cui conſervano alcune opere, e per la <lb></lb> Galleria fatta fare da Michelagnolo il gio-<lb></lb> vane di lui pronipote tanto inſigne lette-<lb></lb> rato, che l'arricchì di Pitture, e di coſe <lb></lb> rariſſime.</s><s id="id2779229"> Ed in faccia il</s></p> <p id="id2779234" type="main"><s id="id2779237">PALAZZO della Famiglia del Sera edifica-<lb></lb> to col diſegno di Piero Giovannozzi.</s><s id="id2779245"> E <lb></lb> poco dopo dall'iſteſſa parte la</s></p> <p id="id2779253" type="main"><s id="id2779256">CASA del <expan abbr="Dottore">Dott.</expan> Giovanni Targioni Toz-<lb></lb> zetti, il quale ha raccolto un abbondan-<lb></lb> tiſſimo Muſeo di Iſtoria naturale, e di-<lb></lb> poi il</s></p> <p id="id2791634" type="main"><s id="id2791637">PALAZZO de' Baldinucci, che nel Corti-<lb></lb> le ha una fonte colla ſalubre acqua di <lb></lb> Santa Croce.</s><s id="id2791648"> Indi ſi trovano le Carceri <lb></lb> delle Stinche, e in faccia il</s></p> <p id="id2791656" type="main"><s id="id2791659">PALAZZO de' Conti Strozzi, che ha l'in-<lb></lb> greſſo principale nella ſtrada detta il Mer-<lb></lb> cato di</s></p> <p id="id2791672" type="main"><s id="id2791676">SAN PIER MAGGIORE, la facciata, e <lb></lb> Loggia della qual Chieſa tutta di pietre <lb></lb> ſerene è molto vaga, e di belliſſima Ar-<lb></lb> chitettura, ideata da Matteo Nigetti.</s><s id="id2777518"> So-<lb></lb> no in queſta Chieſa molte Tavole di Pit-<lb></lb> <arrow.to.target n="a77"></arrow.to.target> <pb pagenum="(78)"></pb> tori eccellenti, e ſpecialmente nella pri-<lb></lb> ma Cappella entrando a man deſtra è una <lb></lb> Nunziata aſſai bella, di mano del Fran-<lb></lb> cabigio.</s><s id="id2777550"> Nella ſeconda è una Tavola di <lb></lb> Raffaellino del Garbo, eſprimente Maria <lb></lb> <expan abbr="Santissima">SS.</expan>, <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto. </s><lb></lb> <s id="id2807126">Nella terza ſi vede <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, che riſana <lb></lb> lo Storpiato alla porta del Tempio, opera <lb></lb> di Coſimo Gamberucci.</s><s id="id2807140"> Nella quarta Tom-<lb></lb> maſo da <expan abbr="San">S.</expan> Friano dipinſe la Viſitazione <lb></lb> di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eliſabetta; nella quinta ſta colloca-<lb></lb> ta in gran venerazione un'immagine del <lb></lb> Crocifiſſo, che ſecondo il Borghini è di <lb></lb> Baccio da Montelupo.</s><s id="id2807162"> In teſta della Cro-<lb></lb> ciata alla Cappella Palmieri è di San <lb></lb> dro Botticelli la Tavola dove è dipinto il <lb></lb> Paradiſo, con moltitudine di Angeli.</s><s id="id2807178"> Vo-<lb></lb> lendo poi brevemente uſcir dalla vicina <lb></lb> porta, vedraſſi un Tabernacolo degno di <lb></lb> grande ſtima, dipinto a freſco da Pietro <lb></lb> Perugino, rappreſentante il Divin Padre <lb></lb> col ſuo unigenito morto nelle braccia, <lb></lb> ma dall'ingiurie del tempo aſſai danneg-<lb></lb> giato.</s><s id="id2786074"> Rientrando in Chieſa ſi trova la <lb></lb> nobil Cappella degli Albizzi, la di cui Ta-<lb></lb> vola rappreſenta il martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia, <lb></lb> opera del Volterrano.</s><s id="id2786089"> Nella volta di que-<lb></lb> ſta Cappella adorna di ſtucchi meſſi a oro, <lb></lb> <arrow.to.target n="a78"></arrow.to.target> <pb pagenum="(79)"></pb> è degno di ſomma ammirazione un pic-<lb></lb> colo sfondo di mano di Anton Domeni-<lb></lb> co Gabbiani, ove ha eſpreſſa l'Aſcenſio-<lb></lb> ne di Criſto al Cielo, la di cui figura <lb></lb> con sì rigoroſo ſcorto fa conoſcere agli <lb></lb> intendenti il profondo ſapere dell'Autore. </s><lb></lb> <s id="id2791376">Nella ſegueute è aſſai degna di ſtima la <lb></lb> Tavola di Lodovico Cigoli, rappreſentan-<lb></lb> te l'adorazione de' Magi.</s><s id="id2791386"> Ne ſegue la <lb></lb> Cappella maggiore, fatta col diſegno di <lb></lb> Gherardo Silvani.</s><s id="id2796550"> Il Ciborio di marmo è <lb></lb> opera di Gregorio da Settignano.</s><s id="id2796557"> In Co-<lb></lb> ro le Pitture ſopra l'Organo ſono di Nic-<lb></lb> codemo Ferrucci.</s><s id="id2796567"> Sotto il Cornicione a <lb></lb> man dritta dipinſe Fabbrizio Boſchi i <expan abbr="Santi">SS.</expan> <lb></lb> Apoſtoli Pietro, e Paolo, quando ſepa-<lb></lb> ranſi per andare al martirio.</s><s id="id2796582"> Dalla ſini-<lb></lb> ſtra fu rappreſentata da Matteo Roſſelli <lb></lb> la conſegna delle chavi fatta da Criſto <lb></lb> a ſan Pietro.</s><s id="id2796597"> Seguitando l'ordine delle <lb></lb> Cappelle, trovaſi nella prima la Tavola <lb></lb> di Valerio Marucelli Piſano, che vi ha <lb></lb> anch' eſſo eſpreſſa l'adorazione dei Magi. </s><lb></lb> <s id="id2800521">Nella ſeconda per la quale s'entra in <lb></lb> Sagreſtia, vi è all'Altare un'ovato con <lb></lb> un'Immagine di Maria di Piſello Piſelli <lb></lb> di mano del quale Autore è anche la <lb></lb> ſuſſeguente.</s><s id="id2800531"> Nella quarta, è una Tavola <lb></lb> <arrow.to.target n="a79"></arrow.to.target> <pb pagenum="(80)"></pb> del <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Curradi, rappreſentante San Giu-<lb></lb> ſeppe col Bambino Gesù.</s><s id="id2800555"> Nella quinta <lb></lb> vedeſi dipinta l'Aſſunzione di Maria con <lb></lb> San Tommaſo Apoſtolo, opera degna di <lb></lb> molta ſtima di Franceſco Granacci.</s><s id="id2768086"> Nel-<lb></lb> la ſeſta vi è un Quadro, ove Mario Ba-<lb></lb> laſſi ha effigiato il buon Ladrone.</s><s id="id2768097"> Nella <lb></lb> ſettima un Crocifiſſo con <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bati-<lb></lb> ſta, e <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco.</s><s id="id2768110"> Nell'ottava vi è di-<lb></lb> pinto da Franceſco Conti <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino <lb></lb> che riſuſcita una fanciulla.</s><s id="id2768121"> Nella nona <lb></lb> il Criſto con diverſi Santi è di Lorenzo <lb></lb> di Credi.</s><s id="id2805025"> La decima ha una Tavola di <lb></lb> un buon autore antico, di cui non è cer-<lb></lb> to il nome.</s><s id="id2805035"> Ripoſa nella ſeguente il cor-<lb></lb> po del Beato <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da Veſpignano.</s><s id="id2805042"> Ve-<lb></lb> deſi nell'altra una Tavola parimente an-<lb></lb> tica di cui è incognito l'autore.</s><s id="id2805053"> Nell'<lb></lb> ultima evvi una Tavola di Aleſſandro <lb></lb> Gherardini.</s><s id="id2805063"> Nei pilaſtri delle Navate ſo-<lb></lb> no dipinti i <expan abbr="Santi">SS.</expan> Apoſtoli parte del Paſſi-<lb></lb> gnano, e parte da Orazio Eidani.</s><s id="id2811461"> E' oſ-<lb></lb> ſervabile il Depoſito del famoſo Senator <lb></lb> Vincenzio da Filicaia nella ſua Cappella <lb></lb> a man ſiniſtra con l'inſcrizione di Be-<lb></lb> nedetto Averani.</s><s id="id2811480"> Poco diſtante da queſta <lb></lb> Chieſa per il Borgo degli Albizzi tro-<lb></lb> vaſi il </s></p> <p id="id2796069" type="foot"><s id="id2796073"><foot.target id="a77"></foot.target>tori</s></p> <p id="id2796080" type="foot"><s id="id2796084"><foot.target id="a78"></foot.target>è de-</s></p> <p id="id2796091" type="foot"><s id="id2796095"><foot.target id="a79"></foot.target>del</s></p> <p id="id2796102" type="foot"><s id="id2796106">PA-</s></p> <pb pagenum="(81)"></pb> <p id="id2796059" type="main"><s id="id2796062">PALAZZO degl'Aleſſandri, modernamen <lb></lb> te accreſciuto ſull'antico diſegno, e de-<lb></lb> corato di nobili, e ricchi appartamenti. </s><lb></lb> <s id="id2796067">Poco diſtante dalla parte oppoſta vedeſi il</s></p> <p id="id2796113" type="main"><s id="id2796116">PALAZZO del Marcheſe Albizzi, e di-<lb></lb> poi il</s></p> <p id="id2798820" type="main"><s id="id2798824">PALAZZO Valori, paſſato già ne' Guic-<lb></lb> ciardini, ed oggi negli Altoviti; nella <lb></lb> facciata del quale ſopra varj Pilaſtri ſi ve-<lb></lb> dono ſcolpiti in marmo i Ritratti di quin-<lb></lb> dici Uomini illuſtri di queſta noſtra Cit-<lb></lb> tà, a foggia de' Termini degli Antichi. </s><lb></lb> <s id="id2798834">Gli uomini illuſtri ſono gli appreſſo: cioè; <lb></lb> nel primo ordine da baſſo l'Accurſio, <lb></lb> il Torrigiano, Marſilio Ficino, Donato <lb></lb> Acciaiuoli, e Pier Vettori: nell'ordine di <lb></lb> mezzo, Amerigo Veſpucci, Leon Batiſta <lb></lb> Alberti, Franceſco Guicciardini, Marcel-<lb></lb> lo Adriani, e Don Vincenzio Borghini. </s><lb></lb> <s id="id2798844">Nel ſuperiore, Dante, Petrarca, Boccac-<lb></lb> cio, <expan abbr="Monſignore">Monſig.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> della Caſa, e Luigi <lb></lb> Alamanni.</s><s id="id2837598"> Quivi in mezzo della via è una <lb></lb> laſtra di marmo, poſta in memoria dell'<lb></lb> inſigne miracolo di San Zanobi operato in <lb></lb> queſto luogo, nell'aver riſuſcitato un Fan-<lb></lb> ciullo.</s><s id="id2837617"> Appreſſo ſono le</s></p> <p id="id2837621" type="main"><s id="id2837625">ABITAZIONI de' Montalvi, e de' Pazzi, <lb></lb> <arrow.to.target n="a81"></arrow.to.target> <pb pagenum="(82)"></pb> ambedue diſegno dell'Ammannato, e di-<lb></lb> poi vi ſono i</s></p> <p id="id2787839" type="foot"><s id="id2787843"><foot.target id="a81"></foot.target>F am-</s></p> <p id="id2787850" type="main"><s id="id2787854">PALAZZI, l'un dirimpetto all'altro, am-<lb></lb> bedue belli, e ambedue pure della Fa-<lb></lb> miglia degli Strozzi.</s><s id="id2787865"> Quello di più anti-<lb></lb> ca maniera ſi crede già alzato col di-<lb></lb> ſegno del Brunelleſco, ora acquiſtato, e <lb></lb> reſtaurato dalla Famiglia Quarateſi, e fu <lb></lb> per l'avanti della Famiglia de' Pazzi, e <lb></lb> facendo ivi angolo, colla loro Arme in <lb></lb> fronte, ſi appella perciò da remotiſſimo <lb></lb> tempo il Canto de' Pazzi.</s><s id="id2769053"> Il più bel-<lb></lb> lo però è quello, che per anco non è <lb></lb> terminato.</s><s id="id2769063"> Fu fabbricato col diſegno del-<lb></lb> lo Scamozzi, nelle Opere del quale pub-<lb></lb> blicate colla ſtampa, vedeſi delineato. </s><lb></lb> <s id="id2769073">Le fineſtre a terreno ſono del Buontalen-<lb></lb> ti, e del Caccini è il Portone principa-<lb></lb> le.</s><s id="id2769086"> La facciata di verſo il Borgo degli <lb></lb> Albizzi è fatta col diſegno del Buonta-<lb></lb> lenti, ed è degno di lode.</s><s id="id2769097"> Il Corrile del <lb></lb> medeſimo Palazzo è fatto con diſegno di <lb></lb> Lodovico Cigoli, dal qual poſto, poco di-<lb></lb> ſtante ſi trova la</s></p> <p id="id2861153" type="main"><s id="id2861157">BADIA FIORENTINA dove abitano i Mo-<lb></lb> naci Caſſinenſi dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Benedet-<lb></lb> to, così chiamata per antonomaſia, per <lb></lb> eſſere ſtata la prima Badia di Monaci fon-<lb></lb> <arrow.to.target n="a82"></arrow.to.target> <pb pagenum="(83)"></pb> data in Firenze.</s><s id="id2861186"> La Conteſſa Willa Ma-<lb></lb> dre, col Conte Ugo Marcheſe di Brandem-<lb></lb> burgo, e Vicario d'Ottone Terzo Impe-<lb></lb> radore in Toſcana, moſſa da inſpirazione <lb></lb> divina, a proprie ſpeſe fecela fabbrica-<lb></lb> re, ed ella, ed il Figliuolo la dotarono <lb></lb> di ricchiſſime rendite.</s><s id="id2780246"> Onde, in ſegno di <lb></lb> gratitudine verſo il detto Conte Ugo <lb></lb> loro Benefattore, ogni anno da un Gio-<lb></lb> vane nobile ſi recita l'Orazione in ſua <lb></lb> lode dopo la Meſſa ſolenne nella mat-<lb></lb> tina di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano Protomartire, antichiſ-<lb></lb> ſimo Contitolare di detta Badìa, già fon-<lb></lb> data ſotto il principal Titolo di <expan abbr="Santa">S.</expan> Ma-<lb></lb> ria.</s><s id="id2780280"> Il ſuo principio fu intorno al 990. <lb></lb> fu poi nell'anno 1285. col diſegno d'Ar-<lb></lb> nolfo, grandemente reſtaurata, ma nel <lb></lb> paſſato ſecolo, col diſegno di Matteo Se-<lb></lb> galoni rinnovata quaſi da fondamenti, ſi è <lb></lb> reſa vaga oltremodo, quantunque molto <lb></lb> vi reſti da fare per ridurla alla total <lb></lb> perfezione, di quella parte però, che ter-<lb></lb> minata ſi vede, nè coſa più magnifica, <lb></lb> nè meglio inteſa ſi può mai deſiderare. </s><lb></lb> <s id="id2780290">Alla nobiltà dell'Architettura corriſpon-<lb></lb> de l'eleganza degli ornamenti.</s><s id="id2780353"> Dalle due <lb></lb> parti laterali ſi vedono due Terrazzini <lb></lb> di pietra, con vaghi intagli dorati.</s><s id="id2780363"> So-<lb></lb> <arrow.to.target n="a83"></arrow.to.target> <pb pagenum="(84)"></pb> pra di quello a man deſtra è ſituato l'Or-<lb></lb> gano, e ſopra l'altro a ſiniſtra, una Ta-<lb></lb> vola, dove è dipinta Maria Vergine Aſ-<lb></lb> ſunta, di mano di Giorgio Vaſari, la <lb></lb> quale al tempo del Bocchi era poſta ſull'<lb></lb> Altar maggiore.</s><s id="id2816444"> E' parimente di molto <lb></lb> pregio la ſoffitta, tutta fatta di finiſſimo <lb></lb> intaglio.</s><s id="id2816454"> La Tribuna, ſotto la quale è il <lb></lb> Coro de' Religioſi, è dipinta da Giovan-<lb></lb> ni Ferretti, e parimente è pittura del <lb></lb> medeſimo il Martirio di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano ſopra <lb></lb> l'Altare Maggiore.</s><s id="id2805368"> Le Tavole delle Cap-<lb></lb> pelle ſono ancor eſſe di gran bellezza, e <lb></lb> valuta.</s><s id="id2805379"> Quella di <expan abbr="San">S.</expan> Mauro a man de-<lb></lb> ſtra è fatta da Onorio Marinari Pittor ſti-<lb></lb> matiſſimo; ſiccome ſono oſſervabili le pit-<lb></lb> ture di tutta la Cappella colorite da Vin-<lb></lb> cenzio Meucci.</s><s id="id2805398"> Segue l'altra di Batiſta <lb></lb> Naldini, ove ſi rappreſenta la Venuta del-<lb></lb> lo Spirito Santo.</s><s id="id2805409"> A man ſiniſtra di mano <lb></lb> del medeſimo ſi vede dipinto un Criſto, <lb></lb> che porta la Croce al Calvario, e nel-<lb></lb> la Cappella dirimpetto a queſta evvi una <lb></lb> Tavola di mano di Filippo Lippi, in cui <lb></lb> vedeſi <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo effigiato con ſingolar <lb></lb> diligenza.</s><s id="id2801271"> Sono eziandio conſiderabili tre <lb></lb> Sepolcri d'Uomini ſegnalati; il primo ſi è <lb></lb> del mentovato Conte Ugo principal bene-<lb></lb> <arrow.to.target n="a84"></arrow.to.target> <pb pagenum="(85)"></pb> fattore di queſta Chieſa.</s><s id="id2801297"> Furono ſcolpi-<lb></lb> ti i marmi di queſto Sepolcro da Mi-<lb></lb> no da Fieſole nel 1481., e riuſcì tut-<lb></lb> ta l'opera di maraviglioſo artifizio: il <lb></lb> ſecondo è del Cavallere Bernardo Giu-<lb></lb> gni: e il terzo di Giannozzo di Agno-<lb></lb> lo Pandolfini Cavaliere di gran nome <lb></lb> in tempo di Repubblica, la cui Fami-<lb></lb> glia è padrona della Cappella, o Tri-<lb></lb> buna, ſituata preſſo al Veſtibolo di que-<lb></lb> ſta Chieſa, prima di uſcire dalla quale <lb></lb> ſi deve oſſervare in Sagreſtia il gran qua-<lb></lb> dro, che prima ſtava poſto interiormen-<lb></lb> te ſopra la porta di mano di Fra Barto-<lb></lb> lommeo Domenicano.</s><s id="id2757006"> E poco diſtante da <lb></lb> queſta Chieſa trovaſi la</s></p> <p id="id2757014" type="foot"><s id="id2794641"><foot.target id="a82"></foot.target>da-</s></p> <p id="id2794648" type="foot"><s id="id2794652"><foot.target id="a83"></foot.target>F 2 pra</s></p> <p id="id2794659" type="foot"><s id="id2794663"><foot.target id="a84"></foot.target>ſatto-</s></p> <p id="id2794670" type="main"><s id="id2794674">CHIESA DE' PADRI DELL'ORATORIO DI <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> FILIPPO NERI.</s><s id="id2794680"> Fu queſta principiata col di-<lb></lb> ſegno di Pier Franceſco Silvani, il 14. Luglio <lb></lb> 1668. e modernamente è ſtata arricchita di <lb></lb> varj ornamenti di Pittura, e di Scultura di <lb></lb> eccellenti Profeſſori.</s><s id="id2759744"> Vedeſi alla prima Cap-<lb></lb> pella <expan abbr="Santa">S.</expan> Franceſca Romana, comunicata da <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Apoſtolo opera del Pinzani.</s><s id="id2759756"> Nel-<lb></lb> la ſeconda di mano di Aleſſandro Gherar-<lb></lb> dini è il Gesù morto, con la Vergine ad-<lb></lb> dolorata.</s><s id="id2759769"> Ne ſegue una Cappella inter-<lb></lb> na fatta col diſegno di Zanobi del Roſ-<lb></lb> <arrow.to.target n="a85"></arrow.to.target> <pb pagenum="(86)"></pb> ſo con una Tavola all'Altare rappreſen <lb></lb> tante Criſto alla Colonna di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio'</expan> <lb></lb> Maria Morandi, in faccia alla quale ſopra <lb></lb> il depoſito del <expan abbr="Venerabile">Ven.</expan> <expan abbr="Padre">P.</expan> Pietro Bini è altra <lb></lb> belliſſima Tavola rappreſentante i Dieci-<lb></lb> mila Martiri Crocifiſſi del celebre Stra-<lb></lb> dano; ne ſegue in Chieſa la Sacra Famiglia, <lb></lb> dipinta da Tommaſo Redi.</s><s id="id2767769"> All'Altar mag-<lb></lb> giore è una Tavola di Anton Puglieſchi, <lb></lb> e la Tribuna di Niccolò Lapi.</s><s id="id2767780"> Segue la <lb></lb> Tavola del Crocifiſſo di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Sagreſta-<lb></lb> ni.</s><s id="id2767793"> La Tavola poi, che oggi ſi vede <lb></lb> all'Altar di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo è di mano del <lb></lb> celebre Anton Domenico Gabbiani.</s><s id="id2784734"> L'ul-<lb></lb> tima è di <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Antonio Pucci, rappreſen-<lb></lb> tante la Preſentazione di Maria al Tem-<lb></lb> pio.</s><s id="id2784748"> Lo Sfondo in mezzo alla bella Sof-<lb></lb> fitta è del detto Sagreſtani.</s><s id="id2784756"> La Tela che <lb></lb> copre l'Organo è del Soderini.</s><s id="id2784762"> I Baſſi-<lb></lb> rilievi di marmo, ſono parte di Antonio <lb></lb> Montauti, e parte di Giovacchino For-<lb></lb> tini, di cui ſono anche le Statue.</s><s id="id2784778"> In <lb></lb> Sagreſtia vi è una Tavola con San Filippo <lb></lb> di Onorio Marinari.</s><s id="id2784787"> La prima faccia-<lb></lb> ta della Chieſa, che è tutta lavorata di <lb></lb> pietra forte adornata di alcune figure di <lb></lb> marmo fu condotta a fine col diſegno <lb></lb> di Ferdinando Ruggieri.</s><s id="id2838005"> Nel 1772. e ſeguen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a86"></arrow.to.target> <pb pagenum="(87)"></pb> ti con l'iſteſſa Architettura d'ordine Corin-<lb></lb> tio col diſegno e aſſiſtenza del vivente <lb></lb> Zanobi del Roſſo è ſtato fabbricato un <lb></lb> Magnifico, e vago edifizio per teſtamen-<lb></lb> to di Giuliano Serragli Patrizio Fiorenti-<lb></lb> no in favore de' Padri della Congrega-<lb></lb> zione dell'Oratorio ſuoi Eredi nella di <lb></lb> cui facciata vedeſi la ſua Arme e Inſcri-<lb></lb> zione poſta in mezzo da due Fame ſcol-<lb></lb> pite da Pompilio Ticciati.</s><s id="id2798342"> A tal fine fu <lb></lb> gettata a terra l'antichiſſima Chieſa de-<lb></lb> dicata a <expan abbr="San">S.</expan> Florenzio Veſcovo d'Oranges <lb></lb> eretta fino dal nono ſecolo fuori allora di <lb></lb> Firenze ſopra d'un antico Cimitero Po-<lb></lb> polare coſtituito nel luogo ſteſſo, ove ai <lb></lb> tempi del Gentileſimo eravi ſtato un pro-<lb></lb> fano Tempio della Dea Iſide; e nel luo-<lb></lb> go dell'antica Chieſa vi hanno ſotto l'iſteſ-<lb></lb> ſo titolo rifabbricato un vago Oratorio <lb></lb> a ſtucchi con un bel gruppo d'Angioli <lb></lb> nel proſpetto, lavoro di Domenico Ru-<lb></lb> ſca.</s><s id="id2804397"> Lo sfondo eſprimente l'Aſſunzione <lb></lb> di Maria è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Traballeſi.</s><s id="id2804407"> La Tavola <lb></lb> in <foreign lang="la">Cornu Epiſtolae</foreign> di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo in atto <lb></lb> di celebrare Meſſa è di Coſimo Uli-<lb></lb> velli; i' altra con Maria Santiſſima, e il <lb></lb> Teſtatore Serragli ai piedi è di Giuſeppe <lb></lb> Fabbrini, e la Tavola della Cantoria ove <lb></lb> <arrow.to.target n="a87"></arrow.to.target> <pb pagenum="(88)"></pb> è eſpreſſo <expan abbr="San">S.</expan> Florenzio in atto di riceve-<lb></lb> re <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri è di Geſualdo Ferri. </s><lb></lb> <s id="id2798970">Vedeſi avanti la medeſima il</s></p> <p id="id2798943" type="foot"><s id="id2798946"><foot.target id="a85"></foot.target>F 3 ſo</s></p> <p id="id2798953" type="foot"><s id="id2798957"><foot.target id="a86"></foot.target>ti</s></p> <p id="id2798964" type="foot"><s id="id2798968"><foot.target id="a87"></foot.target>F 4 è ef-</s></p> <p id="id2798975" type="main"><s id="id2798979">PALAZZO de' Gondi, principiato nel 20. <lb></lb> Luglio 1490 che ha la Facciata di pie-<lb></lb> tre a bozza molto ſignorile, diſegno di <lb></lb> Giuliano da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, che nella Sala vi <lb></lb> fece un Cammino di baſſirilievi di gran <lb></lb> perfezione, che per quanto non uſino <lb></lb> oggi in ſimili luoghi, merita di ſtarvi, <lb></lb> e di eſſere ammirato, e lodato non po-<lb></lb> co.</s><s id="id2768415"> Di dove ſi paſſa alla</s></p> <p id="id2768418" type="main"><s id="id2768422">PIAZZA DEL GRANO, così chiamata, at-<lb></lb> teſochè in un loggiato aſſai comodo, di <lb></lb> Architettura Toſcana fatto nel 1619. ven-<lb></lb> deſi il grano pubblicamente oſſervandoſi <lb></lb> ſopra l'arco di mezzo il buſto di Coſi-<lb></lb> mo II. fatto da Chiariſſimo Fancelli, eſ-<lb></lb> ſendo coſtato tutta queſta fabbrica 5200. <lb></lb> ſcudi e di quì proſeguendo, e al primo <lb></lb> canto volgendo a man finiſtra, trovaſi <lb></lb> l'antichiſſima.</s></p> <p id="id2822421" type="main"><s id="id2822424">CHIESA PARROCCHIALE DI <expan abbr="San">S.</expan> REMIGIO, <lb></lb> qual'è a tre navate, con archi di ſeſto <lb></lb> acuto.</s><s id="id2822435"> La <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata, che è al primo <lb></lb> Altare a man deſtra, è di Franceſco Mo-<lb></lb> roſini, al ſecondo lo Spoſalizio della Ma-<lb></lb> donna di Domenico Martinelli, al ter-<lb></lb> <arrow.to.target n="a88"></arrow.to.target> <pb pagenum="(89)"></pb> zo vi è dal Sagreſtani dipinta Maria San-<lb></lb> tiſſima, e alcuni Santi.</s><s id="id2822471"> Paſſato l'Altar <lb></lb> maggiore trovaſi la Cappella della Con-<lb></lb> cenzione con la Tavola dell'Empoli; ne <lb></lb> ſegue l'Altare di <expan abbr="San">S.</expan> Leonardo dipintovi <lb></lb> dal detto Moroſini, del quale diceſi, che <lb></lb> ſia anco il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Sebaſtiano, paſ-<lb></lb> ſato l'Altare del <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> Crociſiſſo.</s><s id="id2785176"> Di quì <lb></lb> partendo, e voltando a ſiniſtra verſo il <lb></lb> canto a' Soldani, ſi trova la Chieſa e <lb></lb> Convento de' Padri Agoſtiniani di</s></p> <p id="id2785192" type="foot"><s id="id2785196"><foot.target id="a88"></foot.target>zo</s></p> <p id="id2785203" type="main"><s id="id2785206"><expan abbr="San">S.</expan> IACOPO TRA' FOSSI, dove non trove-<lb></lb> remo già le belle Tavole d'Andrea del <lb></lb> Sarto, che tanto eloquentemente furono <lb></lb> celebrate dal Bocchi, e da varj Scrittorì <lb></lb> di primo grido, avvegnachè furon già le <lb></lb> medeſime traſportate nel Real Palazzo, <lb></lb> eſſendovi ſolo reſtata di eſſo quella, che <lb></lb> da giovane dipinſe, ove rappreſentò l'ap-<lb></lb> parizione di Criſto in forma d'Ortolano <lb></lb> alla Maddalena, troveremo bensì le co-<lb></lb> pie delle medeſime, una della quali, <lb></lb> ove ſono eſpreſſi ſei diverſi Santi, è <lb></lb> così bella, che ſebben copia, è nondi-<lb></lb> meno tenuta in gran pregio; il quadro <lb></lb> della ſoffitta è vagamente colorito dal Ghe-<lb></lb> rardini.</s><s id="id2766496"> Da queſta Chieſa ſi può anda-<lb></lb> re per due ſtrade alla Piazza, e Chieſa <lb></lb> <arrow.to.target n="a89"></arrow.to.target> <pb pagenum="(90)"></pb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, che una detta Via de' Ben-<lb></lb> ci, dov'è l'antico Palazzo de' Peruzzi, <lb></lb> poi de' Celleſi, dove abitò l'Imperadore <lb></lb> Paleologo, quando intervenne al Conci-<lb></lb> lio Fiorentino, e l'altra detta Borgo <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Croce, nella quale ſono buone Fabbriche, <lb></lb> ed in ſpecie l'antico</s></p> <p id="id2788328" type="foot"><s id="id2788331"><foot.target id="a89"></foot.target>di</s></p> <p id="id2788338" type="main"><s id="id2815805">PALAZZO de' Corſini, che ha molte bel-<lb></lb> le Statue antiche nel Cortile; e quello <lb></lb> de' Dini ricco di Pitture, ſpecialmente <lb></lb> di Santi di Tito, ed una ſingolariſſima <lb></lb> d'Andrea del Sarto.</s><s id="id2815824"> Vi ſono le abita-<lb></lb> zioni de' Diacceti, ove ſono molte Pit-<lb></lb> ture di Giorgio Vaſari.</s><s id="id2815835"> I Palazzi degli <lb></lb> Spinelli, dei Conti Bardi, e de' Morelli. </s><lb></lb> <s id="id2815839">Giunti in fondo alle quali, vedraſſi la <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2815849" type="main"><s id="id2815853">SANTA CROCE de' Frati Minori Conven-<lb></lb> tuali.</s><s id="id2815860"> In queſto Tempio aſſai grande e <lb></lb> magnifico, lungo dugentoquaranta brac-<lb></lb> cia, e largo ſettanta, s'entra per tre <lb></lb> porte di faccia, e ſu quella di mezzo <lb></lb> oſſerveremo una Statua di bronzo, ope-<lb></lb> ra di Donatello, che rappreſenta <expan abbr="San">S.</expan> Lo-<lb></lb> dovico Arciveſcovo di Toloſa; ſotto l'ango-<lb></lb> lo, o ſia comignolo della Facciata evvi il No-<lb></lb> me di Gesù tutto di pietra collocato laſ-<lb></lb> sù in alto da <expan abbr="San">S.</expan> Bernardino da Siena con <lb></lb> <arrow.to.target n="a90"></arrow.to.target> <pb pagenum="(91)"></pb> licenza de' Signori nel 1437. anno di Pe-<lb></lb> ſtilenza.</s><s id="id2807255"> Fu queſto Tempio fabbricato in-<lb></lb> torno all'anno 1294. col diſegno di Ar-<lb></lb> nolfo, che fu l'Architetto del Duomo, <lb></lb> benchè dipoi reſtaurato col diſegno di <lb></lb> Giorgio Vaſari.</s><s id="id2758610"> La maggior parte de' Fo-<lb></lb> reſtieri concorre a queſta Chieſa, tirata <lb></lb> dal deſiderio di rimirare quelle belliſſi-<lb></lb> me Tavole, che l'adornano, nelle qua-<lb></lb> li la Paſſione tutta di Noſtro Signore, <lb></lb> e la ſua Morte, e Reſurrezione è ſtata <lb></lb> mirabilmente rappreſentata da' primi Ar-<lb></lb> tefici di quei tempi.</s><s id="id2758641"> Ora facendoci dal-<lb></lb> la Porta di mezzo, benchè l'ordine dell'<lb></lb> iſtoria richiedeſſe cominciare d'altrove, <lb></lb> nella prima Tavola, che ſi trova a man <lb></lb> deſtra, allato alla ſuddetta Porta è dipin-<lb></lb> ta la depoſizione di Croce di Noſtro Si-<lb></lb> gnore, di mano di Franceſco Salviati; <lb></lb> la ſeconda dov'è la Crocifiſſione è di <lb></lb> Santi di Tito; appreſſo alla quale è il fa-<lb></lb> moſo Sepolcro di Michelagnolo Buonar-<lb></lb> roti Gentiluomo Fiorentino, Scultore, <lb></lb> ed Architetto di sì gran nome, e di sì <lb></lb> grand'eccellenza, che non vi ha lingua, <lb></lb> che le ſue lodi poſſa baſtevolmente ſpie-<lb></lb> gare.</s><s id="id2767367"> Egli fu ancora nella Poeſia di ſqui-<lb></lb> ſitiſſimo guſto.</s><s id="id2767375"> Vedonſi a piè dell'Urna <lb></lb> <arrow.to.target n="a91"></arrow.to.target> <pb pagenum="(92)"></pb> tre belle Statue di marmo, che rappre <lb></lb> ſentano la Scultura, l'Architettura, e la <lb></lb> Pittura in atto compaſſionevole, e me-<lb></lb> ſto: e ſopra l'Urna, la teſta, ed il bu-<lb></lb> ſto di marmo del Buonarroti.</s><s id="id2757389"> Fu queſt'<lb></lb> opera fatta da tre maeſtri, cioè Giovanni <lb></lb> dell'Opera, Valerio Cioli, e Batiſta del <lb></lb> Cavaliere, del primo de' quali è la Sta-<lb></lb> tua dell'Architetrura, del ſecondo quel-<lb></lb> la della Scultura, e del terzo quella <lb></lb> della Pittura; e di lui è pure il Ritrat-<lb></lb> to di Michelagnolo.</s><s id="id2757419"> Sono dipoi oſſerva-<lb></lb> bili le memorie del dottiſſimo Antiqua-<lb></lb> rio Senator Filippo Buonarroti: del famo-<lb></lb> ſo Bottanico Pietro Micheli è del Dot-<lb></lb> tore Medico, e Antiquario Antonio Coc-<lb></lb> chi.</s><s id="id2764889"> Segue la terza Cappella, dov'è di-<lb></lb> pinto da Giorgio Vaſari Criflo quando <lb></lb> porta la Croce al Calvario la quarta <lb></lb> Tavola rappreſenta l'<foreign lang="la">Ecce Homo</foreign>, ed è <lb></lb> fattura di Iacopo di Meglio.</s><s id="id2764908"> Aleſſandro <lb></lb> del Barbiere dipinſe la quinta, in cui ſi <lb></lb> figura la Flagellazione alla Colonna; la <lb></lb> ſeſta dov'è dipinto Noſtro Signore quan-<lb></lb> do fa Orazione nell'Orto, è opera di <lb></lb> Andrea del Minga; appreſſo la quale è <lb></lb> la Cappella de' Cavalcanti, ove ſi am-<lb></lb> mira ſcolpita in marmo la Vergine Annun-<lb></lb> <arrow.to.target n="a92"></arrow.to.target> <pb pagenum="(93)"></pb> ziata dall'Angiolo, fatta con ſingolare <lb></lb> artifizio dal celebre Donatello; ed allato <lb></lb> vi è il Sepolcro di Leonardo Aretino, <lb></lb> inſigne Scrittore d'Iſtorie, il tutto egre-<lb></lb> giamente ſcolpito da Bernardo Roſſelli-<lb></lb> no, diſcepolo di Donatello: la Madon-<lb></lb> na però, che ſopra ſi vede è d'Andrea <lb></lb> Verrocchio.</s><s id="id2798919"> Finalmente la ſettima Cap-<lb></lb> pella ha una Tavola già cominciata dal <lb></lb> Cigoli, e finita dal Biliverti, in cui ſi <lb></lb> rappreſenta l'entrata di Criſto ìn Geru-<lb></lb> ſalemme.</s><s id="id2805906"> Nella Croce della Navata tro-<lb></lb> vaſi la Cappella de' Barberini, dov'è ſe-<lb></lb> polto in eſſa Franceſco da Barberino, Dot-<lb></lb> tore, e Poeta inſigne, ed in eſſa è una Ta-<lb></lb> vola dipinta dal Naldini, che rappreſen-<lb></lb> ta quando San Franceſco riceve le Sacre <lb></lb> Stimate; paſſata queſta, viene la Cap-<lb></lb> pella de' Caſtellani, ov'è un Sepolcro di <lb></lb> paragone del Cavalier Vanni; la Volta <lb></lb> è dello Starnina; e la Tavola all'Alta-<lb></lb> re rappreſentante la Naſcita di Gesù, è <lb></lb> di Giuliano Bugiardini.</s><s id="id2805954"> Poſcia in teſta <lb></lb> alla Crociata vedeſi la Cappella de' Ba-<lb></lb> roncelli, ove oltre le antiche pitture del-<lb></lb> le pareti, vi ſi conſerva ancora ſull'Al-<lb></lb> tare la ſtimatiſſima Tavola di Giotto, ove <lb></lb> ha dipinta l'Incoronazione di Maria San-<lb></lb> <arrow.to.target n="a93"></arrow.to.target> <pb pagenum="(94)"></pb> tiſſima, e vi ſi legge il ſuo nome, e <lb></lb> l'anno in cui la dipinſe.</s><s id="id2758784"> Di quivi en-<lb></lb> trando nella Sagreſtia piacerà il vedere <lb></lb> negli armari della medeſima 26. Storiet-<lb></lb> te del detto Giotto belliſſime, e ben con-<lb></lb> ſervate: la metà eſprimenti diverſi fatti <lb></lb> della Vita di Criſto e altrettanti del-<lb></lb> la Vita di San Franceſco.</s><s id="id2798100"> La Tavola <lb></lb> all'Altare con tutte le Pitture nelle pa-<lb></lb> reti è opera di Taddeo Gaddi.</s><s id="id2798111"> Eſcendo <lb></lb> dalla Sagreſtia, e tornando in Chieſa, <lb></lb> vi è da oſſervare la Cappella de' Calde-<lb></lb> rini tutta incroſtata di marmi Carrareſi, <lb></lb> e ornata di belle Pitture; la prima del-<lb></lb> le quali in <foreign lang="la">cornu Evangelii</foreign> rappreſentan-<lb></lb> te <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, che diſtribuiſce le limo-<lb></lb> ſine, è del Paſſignano.</s><s id="id2798142"> La Tavola dell'<lb></lb> Altare, con l'altro laterale è di Mat-<lb></lb> teo Roſſelli, e le Pitture a freſco di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s><s id="id2798157"> Paſſate queſte cinque <lb></lb> Cappelle, tre delle quali vedevanſi una <lb></lb> volta dipinte da Giotto, ſi giugne all'Al-<lb></lb> tar maggiore, in cui di preſente conſer-<lb></lb> vanſi le Sacre Oſſa della Beata Umilia-<lb></lb> na de' Cerchi nobil Matrona Fiorentina, <lb></lb> Terziaria del medeſimo Ordine de' Mi-<lb></lb> nori Conventuali, chiara per ſantità, e <lb></lb> per miracoli, viſſuta intorno agli anni <lb></lb> <arrow.to.target n="a94"></arrow.to.target> <pb pagenum="(95)"></pb> 1240. e dietro al quale nella parete del <lb></lb> Coro è di mano di Taddeo Gaddi dipin-<lb></lb> ta l'iſtoria dell'Invenzione della <expan abbr="Santa">S.</expan> Cro-<lb></lb> ce; e paſſate cinque altre Cappelle di <lb></lb> minor pregio, ſi trova la nobiliſſima, e <lb></lb> magniſica Cappella, o Tribuna de' Nicco-<lb></lb> lini, d'ordine però diverſo dall'altro, <lb></lb> eretta col diſegno dell'Architetto <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Antonio Doſio, Quanto ſia bella, e di <lb></lb> vaghezza ripiena, non ſi può ſpiegare ab-<lb></lb> baſtanza.</s><s id="id2827773"> E' ella tutta incroſtata di mar-<lb></lb> mi Carrareſi, bianchi, e miſti, ma di sì <lb></lb> nobile e diligente lavoro, che non può <lb></lb> l'uomo deſiderare di vantaggio.</s><s id="id2827789"> Di ma-<lb></lb> no del Francavilla Scultor Fiammingo ſo-<lb></lb> no le cinque Statue di marmo, che una <lb></lb> figura Aron, e l'altra Mosè, e la ter-<lb></lb> za rappreſenta la Verginità, la quarta <lb></lb> la Prudenza, e la quinta l'Umiltà.</s><s id="id2801802"> Le <lb></lb> due Tavole dipinte ſono di mano di Aleſ-<lb></lb> ſandro Allori, e le Pitture a freſco del <lb></lb> Volterrano, con sì gran perfezione con-<lb></lb> dotte, che queſte ſole baſterebbero per <lb></lb> eternargli la fama, non laſciando quella <lb></lb> lodatiſſima Tavola di Giacomo Ligozzi <lb></lb> Veroneſe, ove ha rappreſentato il mar-<lb></lb> tirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</s><s id="id2801836"> Dopo di avere oſſer-<lb></lb> vato il celebre Crocifiſſo di Donatello, <lb></lb> <arrow.to.target n="a95"></arrow.to.target> <pb pagenum="(96)"></pb> che è nella Cappella in teſta alla Cro-<lb></lb> ciata, paſſeremo ove di mano del Cigoli <lb></lb> è dipinta la <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Trinità con Criſto mor-<lb></lb> to, opera ſtupendiſſima, e quindi ſegui-<lb></lb> tando fino ad uſcir di Chieſa, per le <lb></lb> altre ſette dell'iſteſs'ordine, e Architet-<lb></lb> tura delle prime; trovaſi una Tavola di <lb></lb> mano del Vaſari, dov'è dipinto la Ve-<lb></lb> nuta dello Spirito Santo.</s><s id="id2809142"> Allato a que-<lb></lb> ſto Altare, e dirimpetto al Sepolcro di <lb></lb> Leonardo Aretino, è quello di Carlo Mar-<lb></lb> zuppini Aretino, Poeta e Segretario del-<lb></lb> la Repubblica, ſtupendo lavoro di Deſi-<lb></lb> derio da Settignano, che quaſi ſuperava <lb></lb> di perfezione il ſuo Maeſtro Donatello, <lb></lb> nella ſua verde età in cui fu tolto dal <lb></lb> mondo.</s><s id="id2804602"> Quindi paſſata la porta laterale, <lb></lb> che reſta ſotto l'Organo, è una Cappella <lb></lb> irregolare detta della Concezione, dipinta <lb></lb> da Giotto, d'Ius Patronato della Compagnia <lb></lb> della Concezione eretta nel 1579. la quale <lb></lb> mantiene di tutto queſta Cappella, che <lb></lb> fu adornata, come ſi vede nel 1592. col <lb></lb> diſegno di Filippo Baglioni Architetto. </s><lb></lb> <s id="id2804612">Ne ſegue l'Aſcenſione di Gesù Criſto al <lb></lb> Cielo, opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Stradano.</s><s id="id2804642"> Dopo di <lb></lb> queſta trovaſi il <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo, che tocca <lb></lb> la Piaga al riſorto Maeſtro, ed è ſtimatiſ-<lb></lb> <arrow.to.target n="a96"></arrow.to.target> <pb pagenum="(97)"></pb> ſimo lavoro del mentovato Vaſari.</s><s id="id2758500"> Degne <lb></lb> di ſomma ſtima ſono le due Tavole ſe-<lb></lb> guenti, ambedue di Santi di Tito, ove <lb></lb> nella prima ha rappreſentato Noſtro Si-<lb></lb> gnore, che ſi paleſa a' due diſcepoli nella <lb></lb> Cena d'Emaus, e nell'altra con ammira-<lb></lb> bile invenzione, e diſegno, ha eſpreſſa la <lb></lb> di lui glorioſa Reſurrezione.</s><s id="id2758531"> Finalmente <lb></lb> l'ultima di queſta Navata è di Batiſta Nal-<lb></lb> dini, ove ha effigiato con molta eſpreſ-<lb></lb> ſione Criſto, che vien dalla Croce con-<lb></lb> dotto al Sepolcro.</s><s id="id2758550"> Quindi paſſata la pri-<lb></lb> ma porta vedeſi nella diſceſa al Limbo de' <lb></lb> Santi Padri prodigioſamente eſpreſſa da A-<lb></lb> gnolo Bronzino, a quale altiſſima perfe-<lb></lb> zione arrivaſſe con l'arte in un così am-<lb></lb> mirabil lavoro.</s><s id="id2767504"> Nè debbo tralaſciare una <lb></lb> Pieta del medeſimo Bronzino nel terzo <lb></lb> pilaſtro a mano manca, ſiccome alla co-<lb></lb> lonna dirimpetto una Vergine di marmo <lb></lb> in baſſorilievo di Antonio Roſſellino, che <lb></lb> reſta ſopra ove è ſepolto Franceſco Nori <lb></lb> ſtato ucciſo nella congiura de Pazzi e <lb></lb> in ultimo i due Crocifiſſi ſopra due por-<lb></lb> te della interiore facciata, che uno è di <lb></lb> Cimabue; e l'altro di Margheritone Are-<lb></lb> tino.</s><s id="id2767547"> Rimpetto alla memoria del Sena-<lb></lb> tor Buonarroti ſi vede quella dell'Archi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a97"></arrow.to.target> <pb pagenum="(98)"></pb> tetto Aleſſandro Galilei, che è opera di <lb></lb> Girolamo Ticciati, e dipoi ſi trova il Se-<lb></lb> polcro del famoſiſſimo Galileo, dove è <lb></lb> ancora il celebre Mattematico Vincenzio <lb></lb> Viviani, che ordinò queſto Depoſito al <lb></lb> ſuo Maeſtro, al che fu dato eſecuzio-<lb></lb> ne l'anno 1737. a ſpeſe della Famiglia <lb></lb> Nelli erede di quella del Viviani.</s><s id="id2815914"> Il di-<lb></lb> ſegno è di Giulio Foggini; la quadratu-<lb></lb> ra di Anton Maria Fortini; il Buſto di <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini, l'Aſtronomia di Vin-<lb></lb> cenzio Foggini ſuo ſiglio; e la Geome-<lb></lb> tria di Girolamo Ticciati.</s><s id="id2813764"> Oſſervaſi anco-<lb></lb> ra il Depoſito fatto nel 1775. alla memo-<lb></lb> ria del celebre <expan abbr="Dottore">Dott.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Lami col di-<lb></lb> ſegno del <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Senatore <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Nel-<lb></lb> li e ſtatua intera di eſſo maggior del na-<lb></lb> turale ſcolpita da Innocenzio Spinazzi Ro-<lb></lb> mano.</s><s id="id2813795"> Oltre a tante Pitture di ſingolare <lb></lb> perfezioné, di già deſcritte, ſe ne tro-<lb></lb> vano in queſta Chieſa, e nel Convento <lb></lb> alcune di Cimabue, e di Giotto, le qua-<lb></lb> li, quantunque ſiano dalle moderne pit-<lb></lb> ture ſuperate in bellezza, non è però, <lb></lb> che non meritino di eſſere tenute in gran-<lb></lb> de ſtima, per la venerazione, che ſi dee <lb></lb> a quei due primi Maeſtri, e Reſtaurato-<lb></lb> della Pittura.</s><s id="id2763460"> E' ancora maraviglioſo il <lb></lb> <arrow.to.target n="a98"></arrow.to.target> <pb pagenum="(99)"></pb> Pergamo, tutto di marmo di Seravezza, <lb></lb> e vagamente intagliato da Benedetto da <lb></lb> Maiano.</s><s id="id2763483"> Sono in eſſo einque Storiette de' <lb></lb> fatti più ſingolari di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, ſcol-<lb></lb> pite in baſſorilievo, ma cosi bene, e fe-<lb></lb> licemente, che non hanno prezzo.</s><s id="id2763499"> Ne' va-<lb></lb> ni, e che ſono in mezzo de' Beccatelli, <lb></lb> ſi vedono cinque ſtatuette a ſedere di bel-<lb></lb> lezza ſtraordinaria, che rappreſentano la <lb></lb> Fede, la Speranza, la Carità, la Fortez-<lb></lb> za, e la Giuſtizia.</s><s id="id2766816"> Più ammirabile però <lb></lb> fu l'artifizio uſato nell'adattar queſto Per-<lb></lb> gamo ad una colonna, nella quale rima-<lb></lb> ne incaſſato, eſſendochè la medeſima co-<lb></lb> lonna ſia nel mezzo forata, e per una <lb></lb> ſcala acconciavi dentro vi ſi aſcenda.</s><s id="id2766826"> Al-<lb></lb> la grandezza della Chieſa corriſponde il <lb></lb> Convento, di moltiſſime comode abita-<lb></lb> zioni ripieno, e abitato da più di ſeſſan-<lb></lb> ta Religioſi, tra' quali in ogni tempo fio-<lb></lb> rirono Uomini ſegnalati, in lettere, e in <lb></lb> dignità più conſpicue, e in ſantità di co-<lb></lb> ſtumi.</s><s id="id2829734"> In queſta Chieſa, e ne' ſuoi Ci-<lb></lb> miterj è una quantità conſiderabile di Se-<lb></lb> polture, e di memorie di Famiglie pri-<lb></lb> marie, e d'inſigni Soggetti di Firenze, <lb></lb> e d'altrove.</s><s id="id2829753"> E' fama, che Siſto V. Som-<lb></lb> mo Pontefice, nel tempo, che fu Re-<lb></lb> <arrow.to.target n="a99"></arrow.to.target> <pb pagenum="(100)"></pb> ligioſo, per molti anni quivi abitaſſe, leg-<lb></lb> gendo Filoſofia.</s><s id="id2829777"> Gode queſto Convento il <lb></lb> Privilegio, che uno de' ſuoi Religioſi ab-<lb></lb> bia la carica d'Inquiſitore.</s><s id="id2796172"> Dignità rag-<lb></lb> guardevole, ſoſtenuta in Toſcana da' Mi-<lb></lb> nori Conventuali, e ſempre da ſoggetti <lb></lb> di gran valore.</s><s id="id2796185"> La Libreria di antichiſſimi <lb></lb> Manoſcritti, che poſſedeva queſto Con-<lb></lb> vento, è ſtata di quivi traſportata nell'<lb></lb> Inſigne Libreria di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</s><s id="id2796201"> Il Novi-<lb></lb> ziato ſu fatto edificare con gran magni-<lb></lb> ficenza a proprie ſpeſe da Coſimo Padre <lb></lb> della Patria, e nel Chioſtro appreſſo al-<lb></lb> la Chieſa vi è un Atrio, e una gran Cap-<lb></lb> pella fatta edificare dalla Famiglia de' Paz-<lb></lb> zi; mole di ſingolare Architettura, e ben <lb></lb> dégna di chi ne fece il diſegno, che fu <lb></lb> il gran Brunelleſco.</s><s id="id2788626"> Dalla qual Chieſa ſi <lb></lb> fa paſſaggio alla</s></p> <p id="id2788634" type="foot"><s id="id2788638"><foot.target id="a90"></foot.target>licèn-</s></p> <p id="id2788645" type="foot"><s id="id2788649"><foot.target id="a91"></foot.target>tre</s></p> <p id="id2788656" type="foot"><s id="id2788659"><foot.target id="a92"></foot.target>zia-</s></p> <p id="id2788667" type="foot"><s id="id2788670"><foot.target id="a93"></foot.target>tiſſi-</s></p> <p id="id2788678" type="foot"><s id="id2788682"><foot.target id="a94"></foot.target>1240.</s></p> <p id="id2803370" type="foot"><s id="id2803374"><foot.target id="a95"></foot.target>che</s></p> <p id="id2803381" type="foot"><s id="id2803385"><foot.target id="a96"></foot.target>ſimo</s></p> <p id="id2803392" type="foot"><s id="id2803396"><foot.target id="a97"></foot.target>G tetto</s></p> <p id="id2803403" type="foot"><s id="id2803407"><foot.target id="a98"></foot.target>Per</s></p> <p id="id2803414" type="foot"><s id="id2803418"><foot.target id="a99"></foot.target>G 2 ligio-</s></p> <p id="id2803425" type="main"><s id="id2803429">PIAZZA contigua, molto ampia, e rego-<lb></lb> lare, deſtinata principalmente nei paſſati <lb></lb> tempi al Gioco del Calcio, proprio del-<lb></lb> la Nobiltà Fiorentina in tempo di Car-<lb></lb> nevale e di altri diverſi ſpettacoli, e pub-<lb></lb> bliche Feſte.</s><s id="id2754327"> Onde non è maraviglia, ſe <lb></lb> vi concorreva la maggior parte della Cit-<lb></lb> tà, e moltiſſimi Foreſtieri da ogni parte, <lb></lb> recando al pubblico allegrezza, e dilet-<lb></lb> <arrow.to.target n="a100"></arrow.to.target> <pb pagenum="(101)"></pb> to.</s><s id="id2754355"> Prima di uſcire da queſta Piazza ſi <lb></lb> oſſervi la facciata della Caſa de' Coc-<lb></lb> chi, che credeſi di diſegno di Baccio d'<lb></lb> Agnolo.</s><s id="id2754370"> Ma ſingolarmente è ammirabile <lb></lb> la facciata della Caſa del fu Niccolò dell'<lb></lb> Antella, Senatore, e Luogotenente pel <lb></lb> Granduca nell'Accademia del Diſegno; <lb></lb> a richieſta del quale nel 1619. fu dipin-<lb></lb> ta, e perfezionata nel breviſſimo tempo <lb></lb> di venti giorni, da i più valoroſi Artefi-<lb></lb> ci, che molti allora fiorivano nella Città. </s><lb></lb> <s id="id2754380">Queſti furono il Paſſignano, Giovanni da <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, Matteo Roſſelli, Ottavio <lb></lb> Vannini, Fabbrizio Boſchi, Niccodemo <lb></lb> Ferrucci, Filippo Tarchiani, e altri ſimi-<lb></lb> li, ſino al numero di 15. tutti Pittori <lb></lb> eccellenti.</s><s id="id409361"> Le antiche Pitture poi, che <lb></lb> ſono nella facciata del Convento accan-<lb></lb> to alla Chieſa, ſono di Lorenzo di Bic-<lb></lb> ci, grande imitatore della maniera di Giot-<lb></lb> to.</s><s id="id2758390"> Da queſta Piazza volgendo dietro la <lb></lb> Chieſa trovaſi unita alla medeſima la no-<lb></lb> bile Confraternita del Gesù, molto ſpa-<lb></lb> zioſa, e vagamente dipinta d'Architet-<lb></lb> tura, e figure dal celebre Lorenzo del <lb></lb> Moro, e la Cupola, e i laterali da Vin-<lb></lb> cenzio Meucci.</s><s id="id2758416"> Di quì ſeguitando il cam-<lb></lb> mino ſi trova il Convento, e Chieſa di <lb></lb> <arrow.to.target n="a101"></arrow.to.target> <pb pagenum="(102)"></pb> Religioſe Franceſcane di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eliſabetta di Ca-<lb></lb> pitolo: quindi la nuova, e vaga abitazio-<lb></lb> ne, e giardino del Senator Rucellai; rim-<lb></lb> petto alla quale ne ſegue l'eſemplariſſi-<lb></lb> ma Compagnia de' Neri, quali con gran <lb></lb> carità s'impiegano a confortare, e ad <lb></lb> accompagnare i Condannati alla morte.</s><s id="id2812400"> Lì <lb></lb> appreſſo ſi trova la Chieſa della Compa-<lb></lb> gnia di</s></p> <p id="id2812410" type="foot"><s id="id2812414"><foot.target id="a100"></foot.target>to</s></p> <p id="id2812422" type="foot"><s id="id2812425"><foot.target id="a101"></foot.target>G 3 Re-</s></p> <p id="id2812433" type="main"><s id="id2812437"><expan abbr="San">S.</expan> GIUSEPPE, e Convento de' Religioſi <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola, fatta col diſe-<lb></lb> gno di Baccio d'Agnolo, e modernamen-<lb></lb> abbellita al di fuori di facciata, e orna-<lb></lb> ta di dentro colla Soffitta, e Tribuna, per <lb></lb> mano di Sigiſmondo Betti, e di Pietro <lb></lb> Anderlini.</s><s id="id2754645"> Vedeſi ad un Altare la Naſci-<lb></lb> ta del Bambin Gesù, opera aſſai ſtimata <lb></lb> di Santi di Tito.</s><s id="id2754655"> Vi è la Cappella di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco tutta dipinta da Atanaſio Bim-<lb></lb> bacci.</s><s id="id2754666"> In alto alle pareti quattro quadri <lb></lb> di Franceſco Bianchi, eſprimenti fatti mi-<lb></lb> racoloſi del Santo.</s><s id="id2754676"> Allato a queſta Chie-<lb></lb> ſa vi è il Convento delle nobili Religioſe <lb></lb> Franceſcane dette di</s></p> <p id="id2754689" type="main"><s id="id2754692">MONTICELLI.</s><s id="id2837302"> L'Altar maggiore è fatto <lb></lb> col diſegno di Pier Franceſco Silvani, la <lb></lb> Tavola del medeſimo è dipinta da Vin-<lb></lb> cenzio Meucci, come pure la Soffitta, <lb></lb> <arrow.to.target n="a102"></arrow.to.target> <pb pagenum="(103)"></pb> con l'ornato di Architettura di Mr. Cha-<lb></lb> mant Loreneſe, e da una banda la <expan abbr="Santissima">SS.</expan> <lb></lb> Concezione, e dall'altra la Natività di <lb></lb> Criſto, eſpreſſe ambedue da Carlo Por-<lb></lb> telli da Loro, Pittore aſſai valente.</s><s id="id2837349"> Al-<lb></lb> la parete poi vicino alla Porta vi è il <lb></lb> Sepolcro, ornato di ricchi marmi, e Sta-<lb></lb> tue di Guido Magalotti, oltre varie In-<lb></lb> ſcrizioni, e Sepolcri di perſone degne di <lb></lb> memoria.</s><s id="id2776956"> Di quì proſeguendo la ſtrada, <lb></lb> trovaſi il Convento, e la Chieſa delle</s></p> <p id="id2776965" type="foot"><s id="id2776969"><foot.target id="a102"></foot.target>con</s></p> <p id="id2776976" type="main"><s id="id2776980">CAPPUCCINE, il tutto fabbricato nel 1722. <lb></lb> col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> </s><s id="id2776986"> Filippo Ciocchi.</s><s id="id2776989"> In <lb></lb> queſta devota, e vaga Chieſa, oltre l'Al-<lb></lb> tar maggiore; ove ſta collocata l'Imma-<lb></lb> gine in grande del <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> Crocifiſſo, vi ſono <lb></lb> due Altari, che in uno vi è eſpreſſo la <lb></lb> <expan abbr="Sacra">S.</expan> Famiglia, dipinta da Ottaviano Dan-<lb></lb> dini, e nell'altro la <expan abbr="Santissima">SS:</expan> Concezione, <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara, da Agoſtino <lb></lb> Veracini.</s><s id="id2777370"> Incontro a queſta Chieſa ve n'è <lb></lb> un altra, anch'eſſa di Nobili Religioſe <lb></lb> Franceſcane, detta di</s></p> <p id="id2777383" type="main"><s id="id2777386">MONTE DOMINI, nella quale ſerve il ve-<lb></lb> dere la Tavola, che ſta collocata ad un <lb></lb> altare a mano manca dov'è eſpreſſa la <lb></lb> Lapidazione di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano, per conſide-<lb></lb> rarſi dagl'intendenti per un vero eſem-<lb></lb> <arrow.to.target n="a103"></arrow.to.target> <pb pagenum="(104)"></pb> plare della Pittura in ogni prerogativa <lb></lb> dell'arte, e dove il <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Lodovico Cigo-<lb></lb> li ſi è maggiormente meritato il titolo del <lb></lb> Coreggio dei Fiorentini.</s><s id="id2817646"> In faccia a que-<lb></lb> ſta evvi una Tavola d'Aleſſandro Allori, <lb></lb> rappreſentante Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Annunziata dall'<lb></lb> Angelo.</s><s id="id2817663"> Alla fine della Strada voltando a <lb></lb> man deſtra vedeſi in poca diſtanza il Con-<lb></lb> vento delle Monache Geſuate dette le</s></p> <p id="id2817675" type="foot"><s id="id2817679"><foot.target id="a103"></foot.target>G 4</s></p> <p id="id2817686" type="main"><s id="id2817690">POVERINE nella qual Chieſa non manca-<lb></lb> no da ammirarſi due pregiabiliſſime opere, <lb></lb> una di Pittura all'Altar maggiore, che è <lb></lb> di Pietro Perugino, quale vi ha rappre-<lb></lb> fentato il <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> Crocifiſſo con Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> <lb></lb> addolorata, e <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo, e l'altra di <lb></lb> Scultura eſprimente il <expan abbr="Santo">S.</expan> Preſepio, nel qual <lb></lb> belliſſimo lavoro Andrea della Robbia, al <lb></lb> parere degli intendenti, ha ſuperato ſe ſteſ-<lb></lb> ſo.</s><s id="id2842041"> Di qui uſcendo, e voltato il primo <lb></lb> canto, per una breve ſtradella ſi entra <lb></lb> in via delle Caſine, per la quale giunti <lb></lb> in via Ghibellina, e voltando a mano <lb></lb> ſiniſtra vedeſi quaſi in faccia il Monaſtero <lb></lb> delle nobili Religioſe dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Do-<lb></lb> menico detto le</s></p> <p id="id2842069" type="main"><s id="id2842073">MURATE.</s><s id="id2842076"> La loro Chieſa è ſenza ſac-<lb></lb> ciata ed ha l'ingreſſo per due porte la-<lb></lb> terali.</s><s id="id2789930"> Al maggiore Altare evvi una lo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a104"></arrow.to.target> <pb pagenum="(105)"></pb> datiſſima Tavola di <expan abbr="Fra">F.</expan> Filippo Lippi con <lb></lb> il Miſtero dell'Annunziazione di Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> </s><lb></lb> <s id="id2789957">La Soffitta, e le Storiette, che ſon in <lb></lb> giro alla Chieſa, ſono di Simone Fervi. </s><lb></lb> <s id="id2789959">Della Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Carlo non è noto l'Au-<lb></lb> tore; vien poi l'Altare del <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> Crocifiſ-<lb></lb> ſo, qual'è lavoro di Baccio da Monte <lb></lb> Lupo.</s><s id="id2789977"> Vi è in queſto Convento un inſi-<lb></lb> gne Teſoro di Sante Reliquie, ed ha avu-<lb></lb> to l'onore d'eſſervi ſtata educata Cate-<lb></lb> rina de Medici Regina di Francia.</s><s id="id2747536"> Paſ-<lb></lb> ſato il Convento vi è un piccolo Orato-<lb></lb> rio col pietrame della facciata d'Archi-<lb></lb> tettura di Michle Agnolo Buonarroti.</s><s id="id2747550"> Tor-<lb></lb> nando in dietro pochi paſſi incontro a que-<lb></lb> ſto, vi è il Convento delle Nobili Reli-<lb></lb> gioſe di</s></p> <p id="id2747565" type="foot"><s id="id2747569"><foot.target id="a104"></foot.target>da-</s></p> <p id="id2747576" type="main"><s id="id2747580">SAN JACOPO.</s><s id="id2747583"> Nella di cui Chieſa è in <lb></lb> gran venerazione un Antichiſſimo e Mi-<lb></lb> racoloſo Crocifiſſo; All'Altar Maggiore <lb></lb> ſta collocata una bella Tavola di Ridol-<lb></lb> fo del Ghirlandajo, che vi ha effigiata <lb></lb> Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> col <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino, <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara. </s><lb></lb> <s id="id2747593">Ad un Altare a ſiniſtra ha dipinto la <lb></lb> Tavola il Naſini di Siena.</s><s id="id2793360"> Di quì uſci <lb></lb> ſi e proſeguendo il cammino, troveraſſi <lb></lb> <arrow.to.target n="a105"></arrow.to.target> <pb pagenum="(106)"></pb> entrando alla ſeconda cantonata a mano <lb></lb> ſiniſtra il oCnvento delle Religioſe di</s></p> <p id="id2793385" type="foot"><s id="id2793389"><foot.target id="a105"></foot.target>en-</s></p> <p id="id2793396" type="main"><s id="id2793400"><expan abbr="San">S.</expan> FRANCESCO, la qual Chieſa fu edi-<lb></lb> ficata da fondamenti, e corredata di qua-<lb></lb> lunque Sacro Ornamento dalla Muniſicen-<lb></lb> za del Gran Principe Ferdinando ſul prin-<lb></lb> cipio di queſto Secolo, unicamente per <lb></lb> ricompenſa a quelle Religioſe per aver pron-<lb></lb> tamente ceduta al Real genio per la Pit-<lb></lb> tura, una belliſſima Tavola di Andrea del <lb></lb> Sarto, che eſſe nell'antica loro Chieſuo-<lb></lb> la poſſedevano; Che però il detto Qua-<lb></lb> dro fin d'allora vedeſi collocato nelle ſtan-<lb></lb> ze del Palazzo Reale, eſprimente Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> <lb></lb> col Santo Bambino ſopra una baſe, e dai <lb></lb> lati <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evan-<lb></lb> geliſta, opera in tutto ſtupenda, di cui glie-<lb></lb> ne laſciò la bella Copia all'Altare a man <lb></lb> deſtra fatta per mano di Franceſco Petruc-<lb></lb> ci eccellente Copiſta.</s><s id="id2743781"> In faccia a queſta <lb></lb> vi è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Carlo, che la diede <lb></lb> a fare al Celebre Sebaſtiano Ricci Vene-<lb></lb> ziano.</s><s id="id2743794"> Il Sacconi poi fece la <expan abbr="Sacra">S.</expan> Concezio-<lb></lb> ne per l'Altar Maggiore.</s><s id="id2743801"> Il vago diſegno <lb></lb> di queſta Chieſa, tutta adorna di Stucchi <lb></lb> meſſi a oro; è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini. </s><lb></lb> <s id="id2743812">Sortendo dalla medeſima, e ritornando a <lb></lb> ſiniſtra, giunti al ſecondo Canto vedremo <lb></lb> <arrow.to.target n="a106"></arrow.to.target> <pb pagenum="(107)"></pb> il Convento delle Nobili Religioſe Beno-<lb></lb> dettine di</s></p> <p id="id2743162" type="foot"><s id="id2743165"><foot.target id="a106"></foot.target>il</s></p> <p id="id2743173" type="main"><s id="id2743177"><expan abbr="Santa">S.</expan> VERDIANA, nella qual Chieſa all'Al-<lb></lb> tare a man deſtra vi è la Tavola di Nic-<lb></lb> codemo Ferrucci, che vi ha dipinto <expan abbr="San">S.</expan> Car-<lb></lb> lo a piè di un Crocifiſſo; che vi è di ri-<lb></lb> lievo; in faccia a queſto vedeſi un Cri-<lb></lb> fto Orante nell'Orto opera dell'iſteſſo <lb></lb> Ferrucci.</s><s id="id2743205"> Al maggior Altare vi è di ma-<lb></lb> no di Pietro Dandini Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> in glo-<lb></lb> ria, e ſotto <expan abbr="San">S.</expan> Michel Arcangelo, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batiſta, e cinque altri Santi, è ſotto il <lb></lb> Coro delle Monache Tommaſo Redi ha <lb></lb> dipinti in cinque Lunette alcuni fatti prin-<lb></lb> cipali di <expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana.</s><s id="id2815716"> Eſciti di queſta Chie-<lb></lb> ſa proſeguiremo direttamente il cammino <lb></lb> fino al canto di via Pandolfini, e li vol-<lb></lb> tando a man ſiniſtra, ci troveremo alla <lb></lb> Chieſa Parrocchiale di</s></p> <p id="id2815737" type="main"><s id="id2815741">SAN SIMONE, ſopra la Porta della qua-<lb></lb> le vedeſi una lunetta dov'è molto ben <lb></lb> colorita la Vergine co' Santi Apoſtoli Si-<lb></lb> mone e Giuda, opera di Niccodemo Fer-<lb></lb> rucci.</s><s id="id2815760"> La ſoffitta interna tutta d'Intaglio <lb></lb> dorato fa vaga moſtra.</s><s id="id2815768"> Nella teſtata ſo-<lb></lb> pra la Porta ſi vede un opera molto bel-<lb></lb> la di Batiſta Naldini, ov'è dipinto la de-<lb></lb> poſizione di Criſto dalla Croce.</s><s id="id2790271"> Nella pri-<lb></lb> <arrow.to.target n="a107"></arrow.to.target> <pb pagenum="(108)"></pb> ma Cappella a man dritta è il martirio <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, dipinto da Giovanbatiſta <lb></lb> Vanni.</s><s id="id2790295"> Nella ſeconda vi è un immagine <lb></lb> intagliata in legno del <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> </s><s id="id2790302"> Crocifiſſo.</s><s id="id2790305"> La <lb></lb> terza ha una antica pittura rappreſentan-<lb></lb> te la Vergine.</s><s id="id2790315"> Vi è poi nella quarta una <lb></lb> belliſſima Tavola di Onorio Marinari, ove <lb></lb> ha eſpreſſo <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo mediante il fi-<lb></lb> nale Giudizio, non meno è da lodarſi <lb></lb> quella di Giacomo Vignali, collocata nel <lb></lb> quinto Altare, ove effigiò San Bernardo, <lb></lb> al quale Criſto ſtaccatoſi dalla Croce, e <lb></lb> inchinato fa vedere una gran piaga nel-<lb></lb> le ſpalle.</s><s id="id2805987"> Le Statue di marmo laterali <lb></lb> all'altar Maggiore ſono d'Orazio Mochi, <lb></lb> e li due Apoſtoli ſopra l'arco di Nicco-<lb></lb> demo Ferrucci.</s><s id="id2806000"> Tornando in verſo la Por-<lb></lb> ta vi è di mano del medeſimo Vignali <lb></lb> la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco rappreſentato <lb></lb> in deliquio.</s><s id="id2806015"> Segue l'Altare di <expan abbr="San">S.</expan> Carlo, <lb></lb> e dopo queſto, quello della Concezio-<lb></lb> ne, la di cui Tavola è dell'iſteſſo Fer-<lb></lb> rucci, dipoi quello dell'Aſſunta, di-<lb></lb> pinta dal Cavalier Curradi.</s><s id="id2812726"> In ultimo è <lb></lb> la Tavola di San Niccolò, opera aſſai <lb></lb> buona di Franceſco Montelatici, detto <lb></lb> volgarmente Cecco bravo.</s><s id="id2812740"> Preſſo a que-<lb></lb> ſta Chieſa ſono le Prigioni delle Stinche, <lb></lb> <arrow.to.target n="a108"></arrow.to.target> <pb pagenum="(109)"></pb> recinte da un altiſſima, e forte muraglia, <lb></lb> nelle cantonate della quale vi ſono due <lb></lb> Tabernacoli dipinti a freſco da Giovanni <lb></lb> Mannozzi, detto Giovanni da San Giovan-<lb></lb> ni uno de' quali è quaſi affatto perito per <lb></lb> l'umidità della Muraglia; Ma l'altro, ove <lb></lb> vedeſi noſtro Signore, che benedice le ma-<lb></lb> ni dei pii Limoſinieri, che ſoccorrono i <lb></lb> Carcerati, tra quali è vivamente eſpreſſo <lb></lb> il ſuo proprio ritratto riguardante verſo <lb></lb> la ſtrada, non ſolo è ben conſervato, <lb></lb> ma fa ben conoſcere agl'intendenti il ſom-<lb></lb> mo merito di tal Autore.</s><s id="id412145"> Di qua per la <lb></lb> via del Palagio trovaſi il</s></p> <p id="id412153" type="foot"><s id="id412157"><foot.target id="a107"></foot.target>ma</s></p> <p id="id412164" type="foot"><s id="id412168"><foot.target id="a108"></foot.target>re-</s></p> <p id="id412175" type="main"><s id="id412179">PALAZZO del Duca Salviati, e di ſua <lb></lb> abitazione, che è l'antico del ſuo pro-<lb></lb> prio ramo, poichè l'altro, di cui ſi fa-<lb></lb> rà menzione, lo ha ereditato dal Ramo <lb></lb> ſinito in Roma ſul principio del corrente <lb></lb> ſecolo.</s><s id="id2759602"> In faccia ad eſſo per la Via detta <lb></lb> del Palagio ſi trova l'</s></p> <p id="id2759611" type="main"><s id="id2759615">ABITAZIONE de' Baroncini, condotta da <lb></lb> Bernardino Ciurini molto pulitamente.</s><s id="id2759621"> Alla <lb></lb> fine di queſta ſtrada v'è il</s></p> <p id="id2759629" type="main"><s id="id2759633">PALAZZO del Poteſtà ſabbricato 1250. mol-<lb></lb> to vaſto in cui ſono le pubbliche Carce-<lb></lb> ri, e per la proſſima traverſa, che è di <lb></lb> <arrow.to.target n="a109"></arrow.to.target> <pb pagenum="(110)"></pb> anco al Palazzo del Salviati, trovaſi la-<lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2794704" type="foot"><s id="id2794708"><foot.target id="a109"></foot.target>fian-</s></p> <p id="id2794716" type="main"><s id="id2794720">SAN PROCOLO, dove ſi potrebbero oſſer-<lb></lb> fervare alcune Tavole di pregio, e ſpe-<lb></lb> cialmente la Nunziata di mano dell'Em-<lb></lb> poli, quella dell'Altar maggiore di Gae-<lb></lb> tano Piattoli, in luogo di quella che vi <lb></lb> fu una volta d'Andrea del Caſtagno, la <lb></lb> quale è paſſata nel Refettorio de' Padri <lb></lb> di Badia, ſiccome del medeſimo, quella <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Luigi, e l'altra del Pontormo, <lb></lb> dov'è dipinta la Vergine con Santa Bar-<lb></lb> bera, e Sant'Antonio.</s><s id="id2794762"> E proſeguendo la-<lb></lb> teralmente a queſta Chieſa, paſſata la <lb></lb> Porta principale della Chieſa, e Monaſte-<lb></lb> ro di Badia, vedeſi l'</s></p> <p id="id2790403" type="main"><s id="id2790407">ORATORIO DI SAN MARTINO, ove ſoglio-<lb></lb> no congregarſi i Buonomini, </s><s id="id2790417">E' celebre <lb></lb> queſt'Oratorio, non ſolo per eſſere ſtato <lb></lb> ſondato al tempo di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Arcive-<lb></lb> ſcovo di Firenze a ſua perſuaſione, e con-<lb></lb> ſiglio; ma eziandio per le opere inſigni <lb></lb> di miſericordia, che di continuo vi ſi <lb></lb> eſercitano.</s><s id="id2790439"> Ed in vero è prodigio mira-<lb></lb> bile dalla Provvidenza Divina, che que-<lb></lb> ſta Caſa ſenza fondo, o ſerma rendita <lb></lb> annuale; ma ſolamente provveduta di ele-<lb></lb> moſine, e di laſciti pii, giornalmente ſoc-<lb></lb> <arrow.to.target n="a110"></arrow.to.target> <pb pagenum="(111)"></pb> corra del neceſſario tante povere Fami-<lb></lb> glie onorate.</s><s id="id2763522"> Poco diſtance è la</s></p> <p id="id2763527" type="foot"><s id="id2763531"><foot.target id="a110"></foot.target>corra</s></p> <p id="id2763538" type="main"><s id="id2763542">CHIESA della Madonna de Ricci ſtata <lb></lb> tutta rimodernata nel 1772. a ſtucchi, ove <lb></lb> preſentemente abitano i Cherici Regola-<lb></lb> ri Miniſtri degl'Infermi comunemente det-<lb></lb> ti Padri del Buon morire, perchè aſſiſto-<lb></lb> no i moribondi, potendoſi chiamare i Cu-<lb></lb> rati comuni della Città, eſſendo paſſati <lb></lb> gli Scolopi che quivi abitavano per Real <lb></lb> Diſpoſizione nel Collegio che era de' Ge-<lb></lb> ſuiti.</s><s id="id2807274"> A queſta Chieſa precede una Log-<lb></lb> gia con colonne di pietra ſerena diſegno <lb></lb> di Gherardo Silvani ed in eſſa non man-<lb></lb> cano alcune Pitture degne di oſſervazio-<lb></lb> ne.</s><s id="id2807294"> E principiando dalla prima a mano <lb></lb> deſtra della Santa Famiglia dipinta da <lb></lb> Matteo Bonechi, ne ſegue la Cappella <lb></lb> dedicata al Santo Fondatore dipinto da <lb></lb> Antonio Bettini.</s><s id="id2807311"> All'Altare maggiore ev-<lb></lb> vi la Miracoloſa Immagine di Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> <lb></lb> Annunziata, che ſta coperta, con vago <lb></lb> adornamento tutto meſſo a oro.</s><s id="id2807327"> Ritornan-<lb></lb> do in verſo la Porta evvi la Tavola del <lb></lb> Paralitico davanti a Criſto dipintovi dal <lb></lb> <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Curradi.</s><s id="id2782496"> Lo sfondo è di Lorenzo <lb></lb> del Moro.</s><s id="id2782502"> In Sagreſtia vi è l'antica Ta-<lb></lb> vola che era all'Altar maggiore rappre-<lb></lb> <arrow.to.target n="a111"></arrow.to.target> <pb pagenum="(112)"></pb> ſentante Dio Padre dipinto da Franceſco <lb></lb> Mati.</s><s id="id2782527"> Eſſendo ultimamente ſtata incorpo-<lb></lb> rata l'antica Chieſa Parrocchiale di <expan abbr="Santa">S.</expan> Ma-<lb></lb> ria Alberighi, che reſtava appunto dietro <lb></lb> a queſta, ſerve adeſſo di abbellimento, <lb></lb> ed aumento della medeſima per una co-<lb></lb> moda Sagreſtia.</s><s id="id2815935"> Quivi appreſſo è il</s></p> <p id="id2815939" type="foot"><s id="id2815943"><foot.target id="a111"></foot.target>ſen-</s></p> <p id="id2815951" type="main"><s id="id2815955">PALAZZO già del Duca Salviati oggi del <lb></lb> <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Ricciardi molto comodo.</s><s id="id2815965"> Quindi <lb></lb> prima d'avanzarſi per altra parte può ve-<lb></lb> derſi la Chieſa Parrocchiale di</s></p> <p id="id2815977" type="main"><s id="id2815980">SANTA MARGHERITA nella quale vedeſi <lb></lb> a man deſtra al primo Altare il ritrova-<lb></lb> mento della Santa Croce opera di Nic-<lb></lb> codemo Ferrucci.</s><s id="id2815995"> In faccia a queſta ha <lb></lb> dipinto Coſimo Gamberucci una Tavola <lb></lb> che ſerve di ornamento a un antichiſſi-<lb></lb> ma Immagine di Santa Margherita ove <lb></lb> ha eſpreſſe varie perſone inferme che ri-<lb></lb> corrono a lei.</s><s id="id2760382"> All'Altar maggiore vi <lb></lb> è di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Marmi San-<lb></lb> ta Margherita in gloria, e li due la-<lb></lb> terali ſono di Franceſco Conti.</s><s id="id2760400"> Al det-<lb></lb> to Altare ſtava anticamente una Tavola <lb></lb> di Spinello Aretino che vedeſi collocata <lb></lb> ſopra la Porta.</s><s id="id2760414"> Yornando addietro trovaſi <lb></lb> in vicinanza lo </s></p> <p id="id2806764" type="foot"><s id="id2806768">STU-</s></p> <pb pagenum="(113)"></pb> <p id="id2806732" type="main"><s id="id2806734">STUDIO FIORENTINO ove ſpeſſo vi leg-<lb></lb> gono pubblicamente varj Proſeſſori di <lb></lb> diverſe Scienze, come di Teologia, d-<lb></lb> Storia Sacra, e Profana, Giuriſpruden-<lb></lb> za, Mattematica, Filoſoſia, Umanita, <lb></lb> Lingua Greca, Ebraica, e Toſcana.</s><s id="id2806742"> Quivi <lb></lb> ancora hanno la loro Reſidenza le cele-<lb></lb> bri Accademie, Fiorentina, della Cruſca, <lb></lb> e degli Apatiſti.</s><s id="id2806756"> Di quì per corta ſtra-<lb></lb> da ſi giunge a</s></p> <p id="id2806776" type="main"><s id="id2806779">SANTA MARIA IN CAMPO, divotiſſima <lb></lb> Chieſa ricca d'Indulgenze, Reſidenza del <lb></lb> Veſcovo di Fieſole, che abita nel Palaz-<lb></lb> zo contiguo; e quantunque ſia nel mez-<lb></lb> zo della Città é Dioceſi Fieſolana.</s><s id="id2838953"> Vici-<lb></lb> no è il</s></p> <p id="id2838960" type="main"><s id="id2838964">PALAZZO dei Guadagni, che ha nobile <lb></lb> facciata fatta nello ſcorſo ſecolo col di-<lb></lb> ſegno del Silvani, con vaſti appartamen-<lb></lb> ti, ed una magnifica ſcala dal fu Senatore <lb></lb> Filippo Guadagni; dopo è</s></p> <p id="id2838985" type="main"><s id="id2838988">L'OPERA DEL DUOMO, dove ſi conſer-<lb></lb> vano, oltre i ricchiſſimi Arredi Sacri, mol-<lb></lb> te Statue, e Baſſirilievi di gran pregio, <lb></lb> ed un Archivio di grande importanza. </s><lb></lb> <s id="id2838998">Quivi contigua vedeſi l'</s></p> <p id="id2806789" type="main"><s id="id2806792">ABITAZIONE de' Naldini fabbricata in <lb></lb> queſti tempi; e dipoi l'</s></p> <p id="id2806820" type="foot"><s id="id2806824">H ABI-</s></p> <pb pagenum="(114)"></pb> <p type="main"><s>ABITAZIONE de' Gondi.</s><s id="id2806812"> Di quì potrà di-<lb></lb> rigerſi alla</s></p> <p id="id2806831" type="main"><s id="id2806835">CHIESA Inſigne Collegiata, e Real Ba-<lb></lb> ſilica DI SAN LORENZO, dove giunti alla <lb></lb> Piazza oſſerveremo in faccia al Palazzo del <lb></lb> Marcheſe della Stufa una baſe di mar-<lb></lb> mo, nel cui baſſorilievo ſi rappreſenta, <lb></lb> quando al valoroſo Giovanni de' Medici <lb></lb> e Padre del Granduca Coſimo Primo ſo-<lb></lb> no condotti molti Prigioni con varie ſpo-<lb></lb> glie.</s><s id="id2822504"> E' queſta opera del Cavalier Ban-<lb></lb> dinelli, di cui per anco è la Statua, che <lb></lb> ſulla Baſe dovevaſi collocare, la quale in <lb></lb> oggi non ancora finita, nel Salone del <lb></lb> Palazzo Vecchio conſervaſi.</s><s id="id2822523"> Ma venen-<lb></lb> do alla Chieſa, giudico a propoſito il <lb></lb> dar breve notizia di ciò che avvenne <lb></lb> nella ſua fondazione, eſſendo degno di ri-<lb></lb> cordanza quanto di eſſa laſciarono ſcrit-<lb></lb> to San Paolino, il Baronio, ed altri Scrit-<lb></lb> tori.</s><s id="id2822550"> A tempo dell'Imperator Teodoſio, <lb></lb> Giuliana Vedova Fiorentina, non meno <lb></lb> illuſtre per lo ſplendore del Sangue, che <lb></lb> per la Pietà, acceſa di devozione verſo <lb></lb> il Martire San Lorenzo, volle colle pro-<lb></lb> prie ſoſtanze fabbricar queſto Tempio, e <lb></lb> dedicarlo al medeſimo. </s><s id="id2822560">Terminata appe-<lb></lb> na la Fabbrica, giunſe a Firenze Sant'<lb></lb> <arrow.to.target n="a114"></arrow.to.target> <pb pagenum="(115)"></pb> Ambrogio Arciveſcovo di Milano, perlo-<lb></lb> chè venne in penſiero a Giuliana di ri-<lb></lb> correre al detto Prelato, e inſtantemen-<lb></lb> te pregarlo acciò voleſſe conſacrare la <lb></lb> nuova Chieſa, al che di buona voglia <lb></lb> condeſceſe.</s><s id="id2806915"> Celebroſſi pertanto la Funzio-<lb></lb> ne della Sagra l'anno del Signore 392. <lb></lb> o come altri vogliono 393. e fu con tal <lb></lb> ſoddisfazione del Popolo ſolennizzata, che <lb></lb> da quel giorno in poi; per memoria di <lb></lb> tal fatto chiamoſſi queſta Chieſa Baſilica <lb></lb> Ambroſiana.</s><s id="id2822573"> Quindi ebbe origine la ſin-<lb></lb> golar venerazione, che a queſto Tempio <lb></lb> portarono gli antichi Veſcovi di Firenze, <lb></lb> ed in ſpecie San Zanobi il quale eleſſe <lb></lb> quivi la ſua ſpoltura, e ove ſtette lungo <lb></lb> tempo ripoſto prima, che alla Cattedra-<lb></lb> le foſſe trasferito il di lui Corpo.</s><s id="id2822602"> A sì <lb></lb> felici principi corriſpoſero con maggiore <lb></lb> avanzamenti i ſucceſſi di queſta Chieſa, <lb></lb> perciocchè eſſendo eretta in Collegiata <lb></lb> inſigne e di ampliſſimi privilegi, e ſingo-<lb></lb> lari prerogative arricchita, ha in ogni <lb></lb> tempo tenuto ſopra dell'altre, dopo la <lb></lb> Metropolitana, il primato.</s><s id="id2806931"> Sono in eſſa <lb></lb> diciaſſette Canonici, e trentatre Cappel-<lb></lb> lani, e grandiſſimo numero di Cherici, <lb></lb> che vi celebrano giornalmente i Divini <lb></lb> <arrow.to.target n="a115"></arrow.to.target> <pb pagenum="(116)"></pb> Ufizj con non minor decoro di qnello fac-<lb></lb> ciaſi nella Chieſa Metropolitana; ed a <lb></lb> tutti qneſti preſiede un Prelato, col tito-<lb></lb> lo di Priore, che in varie Feſte dell'Anno <lb></lb> gode l'uſo de' Pontificali.</s><s id="id2806977"> Paſſando poi <lb></lb> ad oſſervare la bellezza di queſto Tem-<lb></lb> pio, che di vero è grandiſſima, per la <lb></lb> mirabile Architettura di Filippo Brunelle-<lb></lb> ſco, colla quale fu fabbricato, o piutto-<lb></lb> ſto vogliam dire rinnovato a ſpeſe del <lb></lb> Magnifico Coſimo de Medici Padre della <lb></lb> Patria (giacchè l'antico Tempio, intorno <lb></lb> all'anno 1420. rimaſe quaſi affatto deſolato <lb></lb> dal fuoco) vedremo queſto Ediſizio con un <lb></lb> vago pavimento di marmo diviſo in tre <lb></lb> Navate, e ſoſtenuto da groſſe Colonne <lb></lb> di macigno, ſopra le quali poſano gli ar-<lb></lb> chi vagameute intagliati, come altresi il <lb></lb> cornicione, e il fregio che per tutta la <lb></lb> Chieſa ricorrendo, vaga, e maeſtoſa la <lb></lb> rendono.</s><s id="id2784858"> Ella è lunga braccia 144.</s><s id="id2784862"> Sopra <lb></lb> la Porta del mezzo ſi vede l'Arme de <lb></lb> Medici, ſcolpita in pietra col diſegno del <lb></lb> Buonarroti, di cui parimente è il di-<lb></lb> ſegno del Terrazzino, e Sacrario, dove <lb></lb> ſi conſervano moltiſſime Reliquie inſigni <lb></lb> in prezioſi Reliquiari d'oro, d'argento, <lb></lb> di criſtallo, e di altre ricche materie, <lb></lb> <arrow.to.target n="a116"></arrow.to.target> <pb pagenum="(117)"></pb> tempeſtati di gloie.</s><s id="id2783064"> Belliſſimi ancora ſo-<lb></lb> no due Pergami nella Nave di mezzo, <lb></lb> retti ciaſcuno da quattro colonnette di <lb></lb> diverſi marmi, nelle face de' quali ſi ve-<lb></lb> dono alcuni Baſſirilievi di bronzo, fatti <lb></lb> da Donatello, con ſingolare artifizio, e <lb></lb> ſommamente lodati dagl'intendenti.</s><s id="id2783092"> An-<lb></lb> co nelle Cappelle ſono di pregio alcune <lb></lb> Tavole, tralle quali a man deſtra la pri-<lb></lb> ma rappreſentante la Viſitazione di <expan abbr="Sant'">S.</expan> E-<lb></lb> liſabetta, di mano di Agoſtino Veracini. </s><lb></lb> <s id="id2783099">La ſeconda lodatiſſima opera del Roſſo, <lb></lb> nella quale ha eſpreſso lo Spoſalizio di <lb></lb> Maria Vergine.</s><s id="id2779301"> La terza che rappreſenta <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, è opera di Niccolò Lapi. </s><lb></lb> <s id="id2779312">Nella quarta vi è l'Aſſunzione di Maria <lb></lb> di antico, ed incognito autore.</s><s id="id2779316"> Nella quin-<lb></lb> ta ſi vede dipinto da Ottaviano Dandi-<lb></lb> ni un Crocifiſſo, con San Franceſco, San <lb></lb> Girolamo, e la Maddalena a piè della <lb></lb> Croce.</s><s id="id2779334"> Nella ſeſta San Girolamo nel De-<lb></lb> ſerto, opera del Cavalier Giuſeppe Na-<lb></lb> ſini.</s><s id="id2780917"> Terminata la navata, ſi oſſerva nel-<lb></lb> la prima Cappella una Tavola rappreſen-<lb></lb> tante un Preſe, creduto di Coſimo Roſ-<lb></lb> ſelli.</s><s id="id2780932"> La Cappella che rimane nella te-<lb></lb> ſtata della Croce ha il Tabernacolo di <lb></lb> marmo, ove conſervaſi il <expan abrr="Santissimo">SS.</expan> Sacramen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a117"></arrow.to.target> <pb pagenum="(118)"></pb> to, Diſegno, e Scultura diligentiſſima di <lb></lb> Deſiderio da Settignano, con figure di baſ-<lb></lb> ſo, e alto rilievo, ſopra cui ſi vede <lb></lb> un ammirabile Gesù Bambino di marmo <lb></lb> bianco opera del medeſimo.</s><s id="id2780974"> Queſto Ta-<lb></lb> bernacolo è meſſo in mezzo da bell'ador-<lb></lb> namento di colonne d'ordine corintio con <lb></lb> ſuo architrave, fregio, e fronteſpizio di <lb></lb> marmi miſti.</s><s id="id2778973"> Più d'ogn'altra coſa però <lb></lb> degna, e di ſomma ammirazione e la Sagre-<lb></lb> ſtia nuova, detta altrimenti la Cappel-<lb></lb> la de' Principi, fatta col diſegno, e Ar-<lb></lb> chitettura di Michelagnolo Buonarroti.</s><s id="id2778993"> Sia <lb></lb> contento il Foreſtiero di oſſervare il pri-<lb></lb> mo Sepolcro all'entrare che è di Giu-<lb></lb> liano de' Medici Duca di Nemurs, e Fra-<lb></lb> tello di Leone X. ſopra di cui vi è il Si-<lb></lb> mulacro di mano del Buonartoti, e le due <lb></lb> Statue appreſſo, che una il Giorno, l'al-<lb></lb> tra la Notte figurano, e che nel ſecon-<lb></lb> do Sepolcro fatto per Lorenzo de' Medi-<lb></lb> ci Duca d'Urbino, ſopra cui pure è il <lb></lb> Simulacro della medeſima famoſa mano, e <lb></lb> l'altre due Statue rappreſentanti il Cre-<lb></lb> puſcolo, e l'Aurora.</s><s id="id2757447"> Si vede ancora di <lb></lb> mano di Michelagnolo una Madonna col <lb></lb> Bambino in braccio.</s><s id="id2757456"> E perchè fuori del-<lb></lb> le ſette Statue di mano del Buonarroti, <lb></lb> <arrow.to.target n="a118"></arrow.to.target> <pb pagenum="(119)"></pb> ſi vedono due Figure de' Santi Coſimo, <lb></lb> e Damiano, ſappiſi, che la prima è del <lb></lb> Montorſoli, e la ſeconda di Raſſaello <lb></lb> da Montelupo, ambedue Scultori eccel-<lb></lb> lenti.</s><s id="id2757493"> Di quì eſcendo, paſſata la prima <lb></lb> Cappella, è ammirabile nella ſeconda la <lb></lb> Tavola dell'adorazione de' Magi opera di <lb></lb> Girolamo Macchietti, e proſeguendo oſ-<lb></lb> ſerveremo d'avanti al maggiore Altare i <lb></lb> tre Tondi con grata di Bronzo i quali <lb></lb> uniti a Lapida di Porfido di Serpentino, <lb></lb> e di altri Marmi con l'arme de' Medici <lb></lb> ne' quattro lati, che formano il nobile <lb></lb> Sepolcro a Coſimo <foreign lang="la"><emph type="italics">Pater Patriae.</emph></foreign></s><s id="id2788427"> Paſſate <lb></lb> le due ſuſſeguenti Cappelle della Crocia-<lb></lb> ta s'entra nella vecchia Sagreſtia, fab-<lb></lb> bricata col diſegno di Filippo di Ser Bru-<lb></lb> nelleſco, ſi oſſervano i quattro tondi ne' <lb></lb> peducci della Volta di mano di Donatel-<lb></lb> lo, le due piccole porte, in alcune nic-<lb></lb> chie San Lorenzo, Santo Stefano, San <lb></lb> Coſimo, e San Damiano del medeſimo, <lb></lb> e nel doſſale dell'Altare un Baſſorilievo <lb></lb> in bronzo del Brunelleſco.</s><s id="id2788437"> Quindi ſi ve-<lb></lb> de un belliſſimo Sepolcro di Coſimo Pa-<lb></lb> dre della Patria, adornato ne' lati di fo-<lb></lb> gliami di bronzo, fatti col diſegno d'An-<lb></lb> drea Verrocchio.</s><s id="id2788455"> Corriſponde queſto in una <lb></lb> <arrow.to.target n="a119"></arrow.to.target> <pb pagenum="(120)"></pb> Cappella dedicàta alle glorie di Maria <lb></lb> Vergine Santiſſima, la di cui Immagine <lb></lb> antica reſta coperta, e circondata da una <lb></lb> Tavola dipinta da Franceſco Conti con i <lb></lb> Santi Lorenzo, Zanobi, ed Ambrogio. </s><lb></lb> <s id="id2762088">Contigua a queſta vi è una Cappella con <lb></lb> la Tavola rappreſentante la Nunziara di <lb></lb> <expan abbr="Fra">F.</expan> Filippo Lippi, e di quì tornando ver-<lb></lb> ſo la Porta ammiraſi nella parete dipin-<lb></lb> to a freſco il martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo con <lb></lb> ſommo ſtudio eſeguito da Agnolo Bronzi-<lb></lb> no.</s><s id="id2762098"> Paſſata la Porta laterale trovaſi di <lb></lb> mano dell'Empoli il martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Ba-<lb></lb> ſtiano, appreſſo a queſta ſi vede effigiato <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio Abate.</s><s id="id2762114"> Ne ſegue altra Cap-<lb></lb> pella con un Immagine di Ctiſto Cro-<lb></lb> cifiſſo, dopo la quale trovaſi un'antichiſ-<lb></lb> ſima Pittura rappreſentate <expan abbr="San">S.</expan> Leonardo <lb></lb> con altri Santi, dopo la quale trovaſi ef-<lb></lb> figiato il martirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Arcadio, e Com-<lb></lb> pagni opera degna di ſomma ſtima di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Antonio Sogliani, ammirabile è il gradino <lb></lb> di queſt'Altare lavorato con indicibil di-<lb></lb> ligenza da Franceſco Bachiacca.</s><s id="id2802842"> E final-<lb></lb> mente trovaſi la converſione di <expan abbr="San">S.</expan> Matteo <lb></lb> dipinta da Pietro Marcheſini.</s><s id="id2802853"> Nè laſce-<lb></lb> remo di dire, che la vaga ſoffitta, la ric-<lb></lb> ca, e nobil Cupola dipinta da Vincen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a120"></arrow.to.target> <pb pagenum="(121)"></pb> zio Meucci, il Campanile edificato da <lb></lb> fondamenti, ed il riſtoramento della Chie-<lb></lb> ſa ſotterranea, ſono opere fatte dalla <lb></lb> pietà della Principeſſa Anna Maria Lui-<lb></lb> ſa de' Medici Elettrice Vedova Palatina <lb></lb> del Reno.</s><s id="id2762143"> Nell'uſcir della Porta, onde <lb></lb> ſi va nella Canonica, ſi trova la Sta-<lb></lb> tua di Paolo Giovio Veſcovo di Noce-<lb></lb> ra, e famoſo Scrittore d'Iſtorie, Scultu-<lb></lb> ra di Franceſco da San Gallo, indi ſa-<lb></lb> lendo per una Scala, che guida al Chio-<lb></lb> ſtro di ſopra, troveremo la celebre, e <lb></lb> per tutto il Mondo tanto rinomata</s></p> <p id="id2762176" type="foot"><s id="id2762179"><foot.target id="a114"></foot.target>Am-</s></p> <p id="id2762186" type="foot"><s id="id2762190"><foot.target id="a115"></foot.target>H 2 Ufi-</s></p> <p id="id2762198" type="foot"><s id="id2762202"><foot.target id="a116"></foot.target>tem-</s></p> <p id="id2809929" type="foot"><s id="id2809933"><foot.target id="a117"></foot.target>H 3 to,</s></p> <p id="id2809941" type="foot"><s id="id2809944"><foot.target id="a118"></foot.target>ſi</s></p> <p id="id2809952" type="foot"><s id="id2809956"><foot.target id="a119"></foot.target>H 4 Cap-</s></p> <p id="id2809964" type="foot"><s id="id2809967"><foot.target id="a120"></foot.target>zio</s></p> <p id="id2809975" type="main"><s id="id2809978">LIBRERIA MEDICEO-LAURENZIANA, il <lb></lb> cui vaſo lungo braccia ottanta, largo di-<lb></lb> ciotto e due terzi, alto quattordici e <lb></lb> mezzo, è così nobile e maeſtoſo, e di <lb></lb> sì rara e perfetta Architettura, che molti <lb></lb> valent'uomini, come il Brezelio, il Se-<lb></lb> nator Nelli, Ferdinando Ruggieri, e Giu-<lb></lb> ſeppe Ignazio Roſſi l'hanno diſegnato; e <lb></lb> pubblicato colle ſtampe.</s><s id="id2813975"> Fu alzato col di-<lb></lb> ſegno di Michelagnolo, ſervendo ciò per <lb></lb> un degniſſimo encomio.</s><s id="id2813986"> Prima dunque di <lb></lb> penetrare là dentro, trovaſi un bel ricet-<lb></lb> to in ſorma quadra, nel quale è ſituata <lb></lb> la Scala poſta sù da Giorgio Vaſari e <lb></lb> dal Tribolo per ben diciotto volte, e <lb></lb> <arrow.to.target n="a121"></arrow.to.target> <pb pagenum="(122)"></pb> non mai per un miſterioſo ſilenzio di Mi-<lb></lb> chelagnolo potuta collocarſi nella ſua pro-<lb></lb> porzionata ſituazione.</s><s id="id2785219"> Bella oltremodo è <lb></lb> la Porta, e belli ancora ſono gli orna-<lb></lb> menti delle fineſtre, vaghiſſimo il corni-<lb></lb> cione, l'architrave; ed il fregio, e tut-<lb></lb> to inſieme è con si nobil ſimetria diviſa-<lb></lb> to, che reſta l'occhio di chi lo mira dal-<lb></lb> lo ſtupore, e dal diletto ſorpreſo.</s><s id="id2785248"> Alla <lb></lb> bellezza del materiale corriſponde il pre-<lb></lb> gio, ed il valore de' Manoſcritti, che <lb></lb> ſopra certi banchi di noce, quarantaquat-<lb></lb> tro per banda, in gran numero vi ſi con-<lb></lb> ſervano ed, oltre altri quattro nuovi ſcaf-<lb></lb> fali poſti nel Coridore aggiunto da <expan abbr="Sua Maestà Cesarea">S. M. C.</expan> <lb></lb> FRANCESCO I., ripieni pur di Manoſcrit-<lb></lb> ti.</s><s id="id2797495"> Sono queſti di lingue diverſe, e ſpe-<lb></lb> cialmente Ebrea, Greca, Latina, Cine-<lb></lb> ſe, Arabica, Caldea, Siriaca, Toſcana, <lb></lb> Schiavona, Provenzale e Franceſe antica, <lb></lb> nè ſolo per la rarità, ma eziandio per <lb></lb> l'ornamento di Pitture, e Miniature ſin-<lb></lb> golariſſimi.</s><s id="id2797523"> Da queſti, come da rari e-<lb></lb> ſemplari, ſogliono Letterati, e in ſpe-<lb></lb> cie gli Oltramontani, diligentiſſimi oſſer-<lb></lb> vatori, riſcontrare, o emendar quei di-<lb></lb> fetti, che ſpeſſe volte ſcorrono nelle ſtam-<lb></lb> pe, o che non furono da altri oſſerva-<lb></lb> <arrow.to.target n="a122"></arrow.to.target> <pb pagenum="(123)"></pb> ti, e pubblicare intereſſanti anecdoti.</s><s id="id2799503"> Or <lb></lb> queſti Libri, parte da Coſimo Padre del-<lb></lb> la Patria, Lorenzo ſuo fratello, Piero <lb></lb> ſuo figliuolo, e dal <expan abbr="Cardinale">Card.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> de Me-<lb></lb> dici, poi Leon X. da varie parti, e con <lb></lb> grandiſſime ſpeſe procurati, ſpecialmente <lb></lb> dalla Grecia, e dall'Aſia, furono poſcia <lb></lb> ripoſti in queſto luogo da Clemente VII., <lb></lb> che fondò la Libreria, nella quale, l'an-<lb></lb> no 1571. ſu dal Granduca Coſimo I. or-<lb></lb> dinato che ſi daſſe pubblico ingreſſo a <lb></lb> comune benefizio de' Cittadini.</s><s id="id2799549"> In queſti <lb></lb> ultimi tempi è ſtata accreſcìuta di molti <lb></lb> ottimi, e rariſſimi Manoſcritti, cioè dall'Im-<lb></lb> perator Franceſco I. nell'anno 1755. di <lb></lb> circa a ſeicento de' più rari della cele-<lb></lb> bre Libreria Gaddiana.</s><s id="id2786378"> Indi per ordine <lb></lb> di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> noſtro Regnante Sovrano vi <lb></lb> furono traſportati nel 1766. tutti i Codi-<lb></lb> ci manoſcritti che eſiſtevano nel Conven-<lb></lb> to dei Padri di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce e nel 1771. ci <lb></lb> fece pure unire tutti i Codici Orientali, <lb></lb> che eſiſtevano nel ſuo Real Palazzo.</s><s id="id2786404"> Chi <lb></lb> poi bramaſſe ſapere il numero, e la qua-<lb></lb> lità de' Libri, potrà comodamente appa-<lb></lb> gare il ſuo deſiderio, mediante gl'Indici <lb></lb> che ſono ſtati ſino ad ora pubblicati.</s><s id="id2786423"> Quel-<lb></lb> lo de' Codici Orientali e Palatini fu com-<lb></lb> <arrow.to.target n="a123"></arrow.to.target> <pb pagenum="(124)"></pb> pilato da Monſignor Evodio Alemanni e <lb></lb> ſtampato in Firenze nel 1742. fol.</s><s id="id2783581"> Il Ca-<lb></lb> nonico Antonio Maria Biſcioni rifece il <lb></lb> Catalogo de' ſoli Codici Orientali della <lb></lb> Laurenziana, che fu pubblicato dopo la <lb></lb> lui morte in Firenze nell'anno 1752. fol. </s><lb></lb> <s id="id2783591">Eſſendo ſucceduto nell'impiego di Regio <lb></lb> Bibliotecario il noſtro <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Canonico An-<lb></lb> giolo Maria Bandini, nel 1759. diede prin-<lb></lb> cipio al Catalogo ragionato de' Codici <lb></lb> Greci, che fu da eſſi felicemente condotto <lb></lb> al ſuo termine nell'anno 1770. in tre <lb></lb> Tomi in ſol. pubblicati colle ſtampe di <lb></lb> Firenze, ed ornati di tavole in rame de-<lb></lb> notanti i ſaggi de' caratteri de' Codici più <lb></lb> inſigni.</s><s id="id2780842">Con altri cinque volumi parimen-<lb></lb> te in fol. ne' quali ſi racchiudono i Co-<lb></lb> dici Latini Provenzali, e Italiani in ogni <lb></lb> genere, a dato il compimento a queſta <lb></lb> grand'opera, tentata da molti, ne mai eſe-<lb></lb> guita da alcuno.</s><s id="id2780865"> L'erudito viaggiatore infor-<lb></lb> matoſi dalla perizia del Bibliotecario trove-<lb></lb> rà ad ogni Pluteo qualche raro Mano-<lb></lb> ſcritto.</s><s id="id2780880"> I più fingolari per l'antichità <lb></lb> ſono il Codice Siriaco al <expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> I. Quel-<lb></lb> lo del Vergilio al <expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> XXXIX.</s><s id="id2780891"> Al XLII <lb></lb> il Decamerone del Boccaccio.</s><s id="id2780896"> Quello dell'<lb></lb> Oroſio al LXV.</s><s id="id2780902"> Quello del Tacito al <lb></lb> <arrow.to.target n="a124"></arrow.to.target> <pb pagenum="(125)"></pb> LXVIII.</s><s id="id2737230"> Per la vaghezza dell'ornato il <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ambrogio, il Lirano, il Tolomeo, il <lb></lb> Giulio Cefate, la Vita di Lorenzo de' Me-<lb></lb> dici, Domizio Calderino, l'Argiropilo, e <lb></lb> molti altri,</s><s id="id2737240"> Da queſto luogo ci portere-<lb></lb> mo a viſitare la</s></p> <p id="id2737252" type="foot"><s id="id2737256"><foot.target id="a121"></foot.target>non</s></p> <p id="id2737264" type="foot"><s id="id2737267"><foot.target id="a122"></foot.target>ti,</s></p> <p id="id2737275" type="foot"><s id="id2737279"><foot.target id="a123"></foot.target>pi-</s></p> <p id="id2737286" type="foot"><s id="id2781406"><foot.target id="a124"></foot.target>LXVIII.</s></p> <p id="id2781414" type="main"><s id="id2781418">CAPPELLA, che deve riuſcire nel Co-<lb></lb> ro, ma di preſente ha l'ingteſſo dietro <lb></lb> la Chieſa.</s><s id="id2781429"> Or queſta è la Cappella co-<lb></lb> tanto celebre, che ſenza ingrandimento <lb></lb> iperbolico, vien reputata nel Mondo uni-<lb></lb> ca, e ſingolare.</s><s id="id2781444"> E in vero, ſe in altri <lb></lb> Edifizj s'ammira la ſquiſitezza dell'arte, <lb></lb> in altri la ricchezza de' materiali, ed in <lb></lb> alcuni qualche coſa di ſingolare, in que-<lb></lb> ſta ſola Cappella tutte unite concorrono <lb></lb> le prerogative più nobili: magnificenza <lb></lb> d'Architettura, pregio infinito de' mate-<lb></lb> riali, bellezza incomparabile, e petfezio-<lb></lb> ne dell'arte in ſommo grado.</s><s id="id2789111"> Per darne <lb></lb> qualche breve notizia, diremo, che la <lb></lb> circonferenza di tutta queſta Cappella è <lb></lb> braccia centoquarantaquattro, l'altezza <lb></lb> della Cupola braccia centoquaquattro, e <lb></lb> il diametro quarantotto.</s><s id="id2789131"> L'incroſtatura <lb></lb> è di diaſpri, agate, calcodoni, lapislaz-<lb></lb> zuli, ed altre pietre prezioſe.</s><s id="id2789142"> Belliſſimi <lb></lb> ſono i pilaſtri co' capitelli di bronzo do-<lb></lb> <arrow.to.target n="a125"></arrow.to.target> <pb pagenum="(126)"></pb> rati.</s><s id="id2789162"> Maeſtoſi ſono i Sepolcri di granito <lb></lb> orientale, ſopra ciaſcuno de' quali poſa <lb></lb> un guanciale di diaſpro tempeſtato di gioje, <lb></lb> e ſopra quello una corona reale, ancor <lb></lb> eſſa ricca di gemme.</s><s id="id2799016"> In alcune nicchie <lb></lb> di paragone ſon collocate altrettante Sta-<lb></lb> tue di bronzo dorate, maggiori del na-<lb></lb> turale, che rappreſentano i Sovrani De-<lb></lb> funti.</s><s id="id2799033"> Di vaghiſſime commettiture vedonſi <lb></lb> effigiate le Armi delle Città ſottopoſte <lb></lb> al Granducato.</s><s id="id2799044"> In ſomma tali, e tanti <lb></lb> ſono gli ornamenti di pregio, che vi ſi <lb></lb> trovano, che umano penſiero non è ba-<lb></lb> ſtevole a immaginarſi una bellezza sì ra-<lb></lb> ra.</s><s id="id2799063"> Fu cominciata l'anno 1604. al tem-<lb></lb> po di Ferdinando Primo; e per quanto <lb></lb> da molti Maeſtri giornalmente vi ſi lavo-<lb></lb> raſſe, molto vi reſta ancora, per render-<lb></lb> la in tutto compita.</s><s id="id2811303"> Allora ſarà in eſſa <lb></lb> collocato il prezioſo Ciborio, che ſi con-<lb></lb> ſerva in Galleria, e del quale parleremo <lb></lb> a ſuo luogo.</s><s id="id2811318"> Nel ſotteraneo di queſta <lb></lb> Cappella avvi un Crocifiſſo di Marmo di <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna.</s><s id="id2811331"> Appreſſo la Cappella è la</s></p> <p id="id2811336" type="foot"><s id="id2811339"><foot.target id="a125"></foot.target>rati.</s></p> <p id="id2811347" type="main"><s id="id2811351">CASA de' Nelli, nella quale eſiſteva una <lb></lb> prodigioſa quantità di diſegni d'Architet-<lb></lb> tura di mano de' più eccellenti proſeſſori <lb></lb> d'ltalia, ſiccome una raccolta di Mano-<lb></lb> <arrow.to.target n="a126"></arrow.to.target> <pb pagenum="(127)"></pb> ſcritti de' celebri Mattematici Galileo Ga-<lb></lb> lilei, Evangeliſta Torricelli, e Vincenzio <lb></lb> Viviani, trasferita inoggi nella Caſa det-<lb></lb> ta dei Cartelloni, ove abitava il celebre <lb></lb> Vincenzio Viviani.</s><s id="id2781224"> Di quì paſſeremo nel-<lb></lb> la Via de' Ginori, dov'è il</s></p> <p id="id2781232" type="foot"><s id="id2781236"><foot.target id="a126"></foot.target>ſcrit-</s></p> <p id="id2781244" type="main"><s id="id2781247">PALAZZO del Marchefe Ginori, ripieno <lb></lb> di Pitture, ed altre rarità, e quello de' <lb></lb> Giraldi, che ha una copioſa e ſcelta <lb></lb> Libreria.</s><s id="id2861271"> Di quì ci porteremo nella Via <lb></lb> di San Gallo, oſſervando in primo luogo</s></p> <p id="id2861280" type="main"><s id="id2861284">LA CHIESA DI <expan abbr="San">S.</expan> BASILIö antico Mona-<lb></lb> ſtero dei Monaci Baſiliani, oggi ufiziata <lb></lb> dai Preti e rimodernata.</s><s id="id2861295"> Sono in queſta <lb></lb> Chieſa oſſervabili a mano dritta un Cro-<lb></lb> cifiſſo ſcolpito in legno da Simone ſra-<lb></lb> tello di Donatello.</s><s id="id2861310"> Segue una Tavola <lb></lb> rappreſentante <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio, del <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Cur-<lb></lb> radi, e la Tavola all'Altar maggiore, <lb></lb> del Paſſignano ove ha dipinto il miracolo <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Baſilio, che diſcioglie il patto da <lb></lb> un Giovane contratto col Demonio.</s><s id="id2741798"> La <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina è opera del Vignali, ed ap-<lb></lb> preſſo evvi una Nunziata dipinta dal Ca-<lb></lb> vallini.</s><s id="id2741812"> Uſcendo da queſta Chieſa trovaſi <lb></lb> in poca diſtanza dal Canto alla Macine <lb></lb> la Chieſa delle Religioſe Franceſcane di</s></p> <p id="id2741826" type="main"><s id="id2741829"><expan abbr="Sant'">S.</expan> ORSOLA, nella quale fu dipinra da <lb></lb> <arrow.to.target n="a127"></arrow.to.target> <pb pagenum="(128)"></pb> Matteo Roſſelli all'Altar Maggiore la ta-<lb></lb> vola della Concezione, e al deſtro Al-<lb></lb> tare da Filippo Tarchiani il Batteſimo di <lb></lb> Gesù Criſto, e in faccia ad eſſo il Mar-<lb></lb> tirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Orſola da Bartolommeo Sil-<lb></lb> veſtrini.</s><s id="id2861335"> Lo sfondo della ſoffitta è di Se-<lb></lb> baſtiano Galeotti, e la lunetta ſulla mag-<lb></lb> gior Cappella e del Caſcetti.</s><s id="id2861347"> Di quì ſe-<lb></lb> guitando la ſtrada in verſo la Fortezza da <lb></lb> baſſo trovaſi la Caſa delle Religioſe Car-<lb></lb> melitane di</s></p> <p id="id2861362" type="foot"><s id="id2861366"><foot.target id="a127"></foot.target>Mat-</s></p> <p id="id2861374" type="main"><s id="id2861378"><expan abbr="San">S.</expan> BARNABA: ſopra la porta di detta <lb></lb> Chieſa evvi una Vergine col Santo Bam-<lb></lb> bino di Luca della Robbia, il quale abi-<lb></lb> tava preſſo queſta Chieſa.</s><s id="id2861394"> Entrando ve-<lb></lb> deſi all'Altar Maggiore ſotto vaga tribu-<lb></lb> na ornata di ſtucchi, una tavola di Ma-<lb></lb> riotto Albertinelli, eſpreſſavi Maria San-<lb></lb> tiſſima col Bambino Gesù, <expan abbr="San">S.</expan> Barnaba, <lb></lb> e quattro altri Santi.</s><s id="id2762770"> Vi ſono nel Corpo <lb></lb> della Chieſa due Altari per parte unifor-<lb></lb> mi, al primo de' quali ſi venera una pro-<lb></lb> digioſa Immagine del Crocifiſſo dipinta <lb></lb> dal Beato Giovanni Angelico.</s><s id="id2762789"> Di quì <lb></lb> tornando al Canto alla Macine, poco di <lb></lb> ſtante trovaſi il</s></p> <p id="id2762800" type="main"><s id="id2762804">PALAZZO de' Marucelli di vaghiſſima ar-<lb></lb> chitettura di Gherardo Silvani ove ſono <lb></lb> <arrow.to.target n="a128"></arrow.to.target> <pb pagenum="(129)"></pb> ammirabili le due Arpie ſoſtenenti il Ter-<lb></lb> razzino opera di Raffaello Curradi: En-<lb></lb> tro vi ſon cinque gran Camere dipinte <lb></lb> da Sebaſtiano Ricci Pittor Veneziano e <lb></lb> molti Quadri di celebri Profeſſori.</s><s id="id2861421"> Di fac-<lb></lb> cia a queſto Palazzo vedeſi il</s></p> <p id="id2861429" type="foot"><s id="id2861433"><foot.target id="a128"></foot.target>am-</s></p> <p id="id2861440" type="main"><s id="id2861444">MONASTBRO DI <expan abbr="Sant'">S.</expan> APPOLLONIA la qual <lb></lb> Chieſa, e Porta della medeſima fu fatta <lb></lb> col diſegno di Michelagnolo.</s><s id="id2861455"> Alle due Cap-<lb></lb> pelle laterali la Tavola della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Trini-<lb></lb> tà fu colorita da Pier Dandini, ed il Cro-<lb></lb> cifiſſo di rilievo è di Raffaello da Mon-<lb></lb> telupo.</s><s id="id2791845"> Nella Tribuna oſſervaſi la volta <lb></lb> dipinta da Bernardino Poccetti ſotto del-<lb></lb> la quale la Tavola è di Agoſtino Vera-<lb></lb> cini.</s><s id="id2791859"> Non è da tralaſciarſi di oſſervare <lb></lb> ſopra le grate del Coro delle Monache <lb></lb> la gran Tela eſprimente Criſto miniſtrato <lb></lb> dagli Angeli nel deſerto opera di Mat-<lb></lb> teo Roſſelli.</s><s id="id2791879"> E preſeguendo verſo la Por-<lb></lb> ta ſi trova a mano deſtra lo</s></p> <p id="id2791887" type="main"><s id="id2791891">SPEDALE DI GESU' PELLEGRINO detto la <lb></lb> Congrega maggiore, nella cui Chieſa ſo-<lb></lb> novi tre Tavole a olio molto eccellenti <lb></lb> di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Balducci, come pur ſono del me-<lb></lb> deſimo tutte le Pareti dipinte a freſco <lb></lb> con non minor maeſtria: In queſto Spe-<lb></lb> dale vi ſi ricevon ſolo i Pellegrini, e po-<lb></lb> <arrow.to.target n="a129"></arrow.to.target> <pb pagenum="(130)"></pb> veri Eccleſiaſtici.</s><s id="id2763331"> Dirimpetto a queſto vi <lb></lb> è un Monaſtero di</s></p> <p id="id2763339" type="foot"><s id="id2763343"><foot.target id="a129"></foot.target>I ve-</s></p> <p id="id2763351" type="main"><s id="id2763354"><expan abbr="Santa">S.</expan> CATERINA dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Dome-<lb></lb> nico nella di cui Chieſa che ha l'ingreſſo <lb></lb> ſulla Piazza di <expan abbr="San">S.</expan> Marco, all'Altar Mag-<lb></lb> giore vedeſi lo Spoſalizio di detta Santa, <lb></lb> e a due laterali le Tavole ſon dipinte da <lb></lb> Suor Plautilla Nelli valente pittrice e reli-<lb></lb> gioſa di queſto Monaſtero, nel quale Ca-<lb></lb> terina de' Medici Regina di Francia nella <lb></lb> ſua fanciullezza vi fu tenuta in educazione. </s><lb></lb> <s id="id2778001">Seguitando per via <expan abbr="San">S.</expan> Gallo ſi trova la</s></p> <p id="id2778006" type="main"><s id="id2778010">COMPAGNIA DI SAN MARCO detta il Me-<lb></lb> lani quanto mai dir ſi poſſa, di vari orna-<lb></lb> menti abbellita, avvegnachè moltiſſime ſia-<lb></lb> no le Pitture, gl'intagli dorati, e l'altre <lb></lb> coſe di pregio, che vi ſi vedono.</s><s id="id2778030"> Due pic-<lb></lb> cole Tavole agli Altari dell'atrio ſono di <lb></lb> Pietro Dandini, di cui nell'ingreſſo ve-<lb></lb> donſi a freſco alcune lunette, e all'Al-<lb></lb> tar Maggiore fatto ultimamente di nobi-<lb></lb> li marmi la preſentazione di Gesù Bam-<lb></lb> bino al Tempio.</s><s id="id2780037"> Nella Sagreſtia vi ſon al-<lb></lb> cune ſtoriette del <expan abbr="Beato">B.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico, e di <lb></lb> Franceſco Poppi dipinte a freſco ſotto il <lb></lb> Coro laterali alla porta ſotto li due mi-<lb></lb> racoli di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi.</s><s id="id2780059"> Poco diſtante da que-<lb></lb> <arrow.to.target n="a130"></arrow.to.target> <pb pagenum="(131)"></pb> ſto trovaſi la Chieſa delle nobili Religio-<lb></lb> ſe di</s></p> <p id="id2780081" type="foot"><s id="id2780085"><foot.target id="a130"></foot.target>ſto</s></p> <p id="id2798692" type="main"><s id="id2798696"><expan abbr="San">S.</expan> GIOVANNINO de' Cavalieri di Malta <lb></lb> aſſai vaga, e ſpazioſa diviſa in tre nava-<lb></lb> te.</s><s id="id2798706"> La prima Cappella, che incontraſi a <lb></lb> man dritta ha una devota Immagine del <lb></lb> Crocifiſſo traslatato dall'antica loro Chie-<lb></lb> ſa, e Convento che avevano dalla Porta <lb></lb> Romana.</s><s id="id2798725"> Nella ſeconda vi è eſpreſſa da <lb></lb> Santi di Tito la Natività di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bati-<lb></lb> ſta, la terza è dedicata alla Preſentazio-<lb></lb> ne di Maria.</s><s id="id2798742"> Nella teſtata della Navata <lb></lb> vedeſi la ſua incoronazione, che è antica <lb></lb> pittura dell'Orcagna.</s><s id="id2798753"> All'Altar Maggiore <lb></lb> dipinſe Pietro Dandini la Decollazione di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta con due ovati, che in uno <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino, e nell'altro Santa Maria Mad-<lb></lb> dalena de' Pazzi, di mano d'Aleſſandro Ghe-<lb></lb> rardini, di cui ſono ancora le pitture a fre-<lb></lb> ſco della tribuna, e della ſoffitta della <lb></lb> Chieſa ornata da Rinaldo Botti.</s><s id="id2767834"> Ne ſe-<lb></lb> guita la Naſcita di Gesù Criſto del Ghir-<lb></lb> landajo.</s><s id="id2767844"> Dopo ne viene una Nunziata del-<lb></lb> la Scuola di Giotto.</s><s id="id2767851"> Vi è in fine la Cap-<lb></lb> pella della Beata Ubaldeſca Religioſa di <lb></lb> queſt'Ordine Geroſolimitano.</s><s id="id2767862"> E' da ſaperſi <lb></lb> che in queſto eſemplariſſimo Monaſtero vi <lb></lb> fu educata per più di ſei anni ſino dalla <lb></lb> <arrow.to.target n="a131"></arrow.to.target> <pb pagenum="(132)"></pb> ſua puerizia la Glorioſiſſima Santa Maria <lb></lb> Maddalena de' Pazzi noſtra Concittadina. </s><lb></lb> <s id="id2813918">Di quì eſcendo trovaſi lo</s></p> <p id="id2813908" type="foot"><s id="id2813912"><foot.target id="a131"></foot.target>I 2 ſua</s></p> <p id="id2813920" type="main"><s id="id2813923">SPEDALE DEGL'INCURABILI molto capace, <lb></lb> e adattato al biſogno, ed il</s></p> <p id="id2813931" type="main"><s id="id2813935">PALAZZO de' Pandolfini, fatto fabbricare <lb></lb> col diſegno di Raffaello da Urbino, da <lb></lb> <expan abbr="Monſignore">Monſig.</expan> Giannozzo Pandolfini Veſcovo di <lb></lb> Troja; Ne ſegue la Chieſa e Convento <lb></lb> delle Monache di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia dello ſtretto <lb></lb> Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico.</s><s id="id2740644"> Quindi la Chie-<lb></lb> ſa di San Luca già Convento ſoppreſſo, e <lb></lb> incorporato nello</s></p> <p id="id2740656" type="main"><s id="id2740659">SPEDALE DI BONIFAZIO,o Conſervatorio <lb></lb> de' Poveri queſtuanti, dove ſi raccettano <lb></lb> in gran parte perſone dell'uno, e dell'<lb></lb> altro ſeſſo, che per vivere neceſſitano <lb></lb> dell'altrui ſoccorſo; il qual luogo è chia-<lb></lb> mato di Bonifazio Lupi nobiliſſimo Par-<lb></lb> migiano, già Poteſtà di Firenze nel Seco-<lb></lb> lo XIV. nella di cui Loggia ſopra una Por-<lb></lb> ta, la lunetta rappreſentante <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, <lb></lb> è di Niccodemo Ferrucci.</s><s id="id2740700"> La Madonna <lb></lb> con alcuni Santi è di Cennino Cennini <lb></lb> diſcepolo di Taddeo Gaddi.</s><s id="id2760261"> La <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Trini-<lb></lb> tà, e la pittura allato alla Porta dello <lb></lb> Spedale ſono di Agnolo Donnini.</s><s id="id2760274"> La re-<lb></lb> <arrow.to.target n="a132"></arrow.to.target> <pb pagenum="(133)"></pb> ſtaurazione della Chieſa antica fu fatta col <lb></lb> diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Pieratti.</s><s id="id2760298"> In eſſa la <lb></lb> Madonna del Roſario è di Niccodemo Fer-<lb></lb> rucci, di faccia a queſta vi è il Martirio <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina di Fabbrizio Boſchi.</s><s id="id2760314"> Il <expan abbr="San">S.</expan> Mi-<lb></lb> chele è di Mario Balaſſi.</s><s id="id2768469"> L'Annunziazione è <lb></lb> opera di Niccolò Soggi Diſcepolo di Pie-<lb></lb> tro Perugino.</s><s id="id2768479"> All'Altar maggiore ſi vede <lb></lb> una Tavola di Matteo Roſſelli nella quale <lb></lb> ha effigiato <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena dei Paz-<lb></lb> zi.</s><s id="id2768493"> Proſeguendo verſo la Porta trovaſi</s></p> <p id="id2768498" type="foot"><s id="id2768502"><foot.target id="a132"></foot.target>ſtau-</s></p> <p id="id2768510" type="main"><s id="id2768514"><expan abbr="San">S.</expan> MINIATO detto del Ceppo già Mo-<lb></lb> naſtero di Monache anco eſſo incorpora-<lb></lb> to al ſopradetto Spedale nella cui Chieſa <lb></lb> vaghiſſima vedeſi al maggiore Altare l'Aſ-<lb></lb> ſunzione di Maria opera di Pier Dandini. </s><lb></lb> <s id="id2768519">A man dritta vi è il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Mi-<lb></lb> niato di Franceſco Bianchi.</s><s id="id2767572"> E ſotto il Coro <lb></lb> dipinſe Bernardino Poccetti.</s><s id="id2767579"> E rivolgendo <lb></lb> per via delle Ruote, dove può oſſervarſi <lb></lb> ſul Canto la piccola, ma vaga facciata <lb></lb> della Caſa, che per propria abitazione ſi <lb></lb> fabbricò il celebre Pittore Santi di Tito; <lb></lb> e ſull'altro canto di Via <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi un bel-<lb></lb> liſſimo Tabernacolo di Domenico Puligo di-<lb></lb> ſcepolo di Andrea del Sarto, e dipoi ritor-<lb></lb> nando per la Via <expan abbr="San">S.</expan> Gallo trovaſi la Chieſa <lb></lb> delle Religioſe di </s></p> <p id="id2809887" type="foot"><s id="id2809891">I 3 <expan abbr="Sant'">S.</expan> AGA-</s></p> <pb pagenum="(134)"></pb> <p id="id2809841" type="main"><s id="id2809844"><expan abbr="Sant'">S.</expan> AAGATA nella quale è ammirabile la <lb></lb> belliſſima Tavola di Aleſſandro Allori eſpri-<lb></lb> mente le Nozze di Cana Galilea come an-<lb></lb> cora tutta la Tribuna di detto Altar mag-<lb></lb> re.</s><s id="id2809851"> I due laterali ſono di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bizzelli.</s><s id="id2809857"> La <lb></lb> Tavola dalla banda dell'Epiſtola è di Gi-<lb></lb> rolamo Macchietti, e le lunette intorno <lb></lb> alla Chieſa eſprimenti il Martirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Agata ſono di Suor Ortenzia Fedeli.</s><s id="id2809875"> Po-<lb></lb> co diſtante trovaſi il Monaftero e Chieſa <lb></lb> delle Nobili Religioſe dette di</s></p> <p id="id2809898" type="main"><s id="id2809902">CHIARITO, dal <expan abbr="Beato">B.</expan> Chiarito che ne ſu il <lb></lb> fondatore.</s><s id="id2757262"> Si venera in queſta Chieſa una <lb></lb> miracoloſiſſima Immagine del Crocifiſſo la-<lb></lb> ſciatovi nel 1399. dalla Compagnia de' Bian-<lb></lb> chi; e ne' due Altari uno, in faccia all'al-<lb></lb> tro vi ſono due belle Tavole di Giovanni <lb></lb> Stradano rappreſentante una <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo <lb></lb> Apoſtolo che riceve la Cintola da Maria <lb></lb> Santiſſima, e l'altra l'orazione nell'Or-<lb></lb> to.</s><s id="id2757299"> Di quì paſſeremo alla</s></p> <p id="id2757303" type="main"><s id="id2757307">CHIESA delle Nobili Religioſe di <expan abbr="San">S.</expan> CLE-<lb></lb> MENTE ove Santi di Tito dipinſe la Tavo-<lb></lb> la dell'Altar maggiore, e quella del <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ago-<lb></lb> ſtino a mano dritta è di Iacopo da Pontor-<lb></lb> mo.</s><s id="id2757327"> E di qui oſſervata l'antica Pittura di <lb></lb> Michele di Ridolfo del Ghirlandajo ſopra <lb></lb> la Porta <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, e ſeguitando la ſtra-<lb></lb> <arrow.to.target n="a134"></arrow.to.target> <pb pagenum="(135)"></pb> da a mano ſiniſtra per le mura ſi trova il</s></p> <p id="id2763392" type="foot"><s id="id2763395"><foot.target id="a134"></foot.target>da</s></p> <p id="id2763403" type="main"><s id="id2763406">CASTEL <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta volgarmente det-<lb></lb> to la Fortezza da Baſſo fatto fabbricare dal <lb></lb> Duca Aleſſandro nel 153... in cui con-<lb></lb> ſervaſi una belliſſima e copioſa armeria, <lb></lb> oltre alle coſe ſingolari che vi ſi ammira-<lb></lb> no, che da noi con gran ragione ſi taccio-<lb></lb> no, con far ſolo menzione della nuova fon-<lb></lb> ditura di Cannoni e Campane che vi ſi <lb></lb> eſercita, e che tanto ſacilita la manifat-<lb></lb> tura, e ne aſſicura.</s><s id="id2793418"> Di qui paſſeremo al</s></p> <p id="id2793422" type="main"><s id="id2793425">CASINO del Marcheſe Riccardi in Gual-<lb></lb> fonda, pieno di Statue antiche e moder-<lb></lb> ne, e di pitture eccellenti, tra le quali <lb></lb> nella Cappella è la Volta a freſco del Vol-<lb></lb> terrano, con un Giardino molto vaſto, e <lb></lb> delizioſo, in cui ſi vede la ſtatua di Papa <lb></lb> Bonifazio VIII., che prima era alla fac-<lb></lb> ciata del Duomo, eretta da' Fiorentini per <lb></lb> la benevolenza che queſto Pontefice avea <lb></lb> dimoſtrata alla loro Nazione.</s><s id="id2793465"> Eſcendo del <lb></lb> Caſino del Marcheſe Riccardi e voltando <lb></lb> in Via Nuova, ſi vede alla metà di eſſa <lb></lb> un Tabernacolo con pittura di Giovanni <lb></lb> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni: proſeguendo poi in fac-<lb></lb> cia alla medeſima ſtrada ſi trova la Chie-<lb></lb> ſa e Convento delle Monache di</s></p> <p id="id2759687" type="main"><s id="id2759691"><expan abbr="San">S.</expan> GIULIANO, fuori di ella vedeſi un Ta-<lb></lb> <arrow.to.target n="a135"></arrow.to.target> <pb pagenum="(136)"></pb> bernacolo la di cui pittura che ſta coper-<lb></lb> ta di vetro, è opera di Andrea del Ca-<lb></lb> ſtagno.</s><s id="id2759716"> In Chieſa poi entrando a man de-<lb></lb> ſtra vedeſi l'Altare del Santiſſimo Croci-<lb></lb> fiſſo opera aſſai ſtimabile di Mariotto Al-<lb></lb> bertinelli, di cui è ancora la Tavola all'<lb></lb> Altar maggiore.</s><s id="id2759735"> Il quadro poi dell'altro <lb></lb> Altare a ſiniſtra rappreſentante la Naſcita <lb></lb> del Santo Bambino è di Iacopo da Empo-<lb></lb> li, e ſeguitando la ſtrada trovaſi la Chie-<lb></lb> ſa di</s></p> <p id="id2796748" type="foot"><s id="id2796752"><foot.target id="a135"></foot.target>I 4 ber-</s></p> <p id="id2796759" type="main"><s id="id2796763"><expan abbr="Sant'">S.</expan> ONOFRIO delle Religioſe Franceſcane <lb></lb> dette di Fuligno, dove oltre una bella Ta-<lb></lb> vola dell'Aſſunzione che ſi vede all'Altar <lb></lb> maggiore, e a man dritta quella di Iacopo <lb></lb> Ligozzi rappreſentante l'Adorazione de' <lb></lb> Magi e vi è dirimpetto da ammirare il belliſ-<lb></lb> ſimo <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco in atto di ricevere le <lb></lb> Stimate dipinto con la più viva eſpreſſione <lb></lb> da Lodovico Cigoli, opera in vero ſtima-<lb></lb> tiſſima di sì eccellente artefice.</s><s id="id2796979"> La Volta <lb></lb> è pittura del <expan abbr="Padre">P.</expan> Galletti Teatino.</s><s id="id2796985"> Poco di-<lb></lb> ſtante da queſta Chieſa andando verſo la <lb></lb> Fortezza ſi trova la Chieſa di</s></p> <p id="id2796998" type="main"><s id="id2797001"><expan abbr="Sant'">S.</expan> ANTONIO, già Convento di Canonici <lb></lb> Regolari Franceſi ſtati poco tempo fa ſop-<lb></lb> preſſi nella quale Chieſa al primo Altare a <lb></lb> man dritta vi è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Re di <lb></lb> <arrow.to.target n="a136"></arrow.to.target> <pb pagenum="(137)"></pb> Francia opera di Livio Mehus.</s><s id="id2797031"> Il quadro di <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio viene da Niccolò Mignard, e <lb></lb> ritornando indietro per la medeſima ſtrada, <lb></lb> ſi giunge alla Chieſa di</s></p> <p id="id2793586" type="foot"><s id="id2793589"><foot.target id="a136"></foot.target>Fran-</s></p> <p id="id2793597" type="main"><s id="id2793601"><expan abbr="San">S.</expan> IACOPO in Campo Corbolini, Com-<lb></lb> menda de' Cavalieri di Malta, ove oltre <lb></lb> a vari Depoſiti di Perſonaggi inſigni in valo-<lb></lb> re e pietà di detto ſacro ordine, vedeſi in <lb></lb> una Cappella la Tavola eſprimente la De-<lb></lb> collazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, opera di Fi-<lb></lb> lippo Palladini, e ſopra la Porta princi-<lb></lb> pale un belliſſimo putto a freſco di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, che ſoſtiene l'arme della <lb></lb> Famiglia dell'Antella.</s><s id="id2793643"> Di qui eſcendo, e <lb></lb> voltando a man deſtra in Via dell'Amore, <lb></lb> trovaſi la Chieſa delle</s></p> <p id="id2781495" type="main"><s id="id2781498">MONTALVE: la Nunziata che vi è all'<lb></lb> Altar maggiore è dipinta da Alfonſo Bo-<lb></lb> ſchi, e i quadri de' due Altari a mezzo la <lb></lb> Chieſa ſono del Prete Michele Lepri.</s><s id="id2781514"> Quì <lb></lb> appreſſo oſſerveremo la Caſa fatta fabbri-<lb></lb> care con gli onorifici donativi di Luigi il <lb></lb> grande Re di Francia da Vincenzio Vi-<lb></lb> viani primo Mattematico del Granduca Co-<lb></lb> ſimo III. ultimo Scolare del Galileo.</s><s id="id2781536"> Nel-<lb></lb> la facciata di queſta Caſa, eretta con di-<lb></lb> ſegno del Senator <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Nelli, alla <lb></lb> qual Famiglia di preſente appartiene, con <lb></lb> <arrow.to.target n="a137"></arrow.to.target> <pb pagenum="(138)"></pb> raro eſempio, ed in ſegno evidente d'Uo-<lb></lb> mo grato al Maeſtro, ed a generoſi Be-<lb></lb> nefattori, vedremo ſopra la porta mag-<lb></lb> giore, eſpoſta al pubblico la viva Effigie <lb></lb> di bronzo in rilievo, gettata da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba-<lb></lb> tiſta Foggini, di queſt'immortale Eroe Fio-<lb></lb> rentino, e dall'eſpreſſo ne' Cartelloni late-<lb></lb> rali, come da un Compendio di Vita, ci <lb></lb> verrà indicato parte delle notizie de' di lui <lb></lb> ammirandi ritrovati.</s><s id="id2757690"> Soddisfattici d'aver <lb></lb> veduto una memoria sì bella, entrando <lb></lb> ſulla Piazza Vecchia di Santa Maria No-<lb></lb> vella oſſerveremo a man deſtra il</s></p> <p id="id2757706" type="foot"><s id="id2757710"><foot.target id="a137"></foot.target>raro</s></p> <p id="id2757717" type="main"><s id="id2757721">PALAZZO de' Cerretani, dove è ſtata fab-<lb></lb> bricata una Galleria di antiche Statue, <lb></lb> e dipinta vagamente da Vincenzio Meuc-<lb></lb> ci, ed è anche ricca di inſigni pitture <lb></lb> de' più eccellenti maeſtri poſſeduta in og-<lb></lb> gi dalla Marcheſa Caſſandra Capponi ſuper-<lb></lb> ſtite di tal Famiglia, e dipoi per corta ſtra-<lb></lb> da paſſeremo al Giardino, e Palazzo de' <lb></lb> Gaddi, ricchiſſimo di Statue ſingolari, di <lb></lb> pitture, e di medaglie; ed oſſervando il <lb></lb> Palazzo detto del Mandragone, ed in ap-<lb></lb> preſſo quello de' Venturi, diſegno del Bon-<lb></lb> talenti ove è una ſala nobilmente dipin-<lb></lb> ta da Bernardino Poccetti, giugneremo al-<lb></lb> la Chieſa di </s></p> <p id="id2804999" type="foot"><s id="id2805003">SAN-</s></p> <pb pagenum="(139)"></pb> <p id="id2805286" type="main"><s id="id2805288">SANTA MARIA NOVELLA de' Padri Dome-<lb></lb> nicani, una delle più belle non ſolo di <lb></lb> Firenze, ma quaſi diſſi d'Italia, lodata da <lb></lb> Michelagnolo Buonarroti, che come è fama <lb></lb> fra noi, ſolea chiamarla la ſua Spoſa.</s><s id="id2805296"> Fu <lb></lb> queſta cominciata nel 1279. avendone po-<lb></lb> ſta la prima pietra ne' 18. Ottobre di det-<lb></lb> to anno il Cardinale Latino, col diſegno <lb></lb> di Fra Siſto, e Fra Riſtoro, Converſi di <lb></lb> quell'ordine, e Fiorentini, intendentiſſimi <lb></lb> d'Architettura, e perfezionata circa l'an-<lb></lb> no 1350.; governando il Convento Fra Ia-<lb></lb> copo Paſſavanti celebre ed eloquente Scrit-<lb></lb> tore.</s><s id="id2805338"> Promoſſe la gran Fabbrica di queſto <lb></lb> Tempio il Beato Giovanni da Salerno di-<lb></lb> ſcepolo di San Domenico, di cui è oſſer-<lb></lb> vabile la bella Statua fatta da Girolamo <lb></lb> Ticciati, e collocata nel mezzo del mag-<lb></lb> gior Chioſtro.</s><s id="id2803221"> Or queſto Tempio magnifi-<lb></lb> co è diviſo in tre Navate, ſoſtenute da <lb></lb> pilaſtri, e colonne, ſulle quali poſano gli <lb></lb> archi delle volte, così ben rilevate, che <lb></lb> oltre la maeſtà, e vaghezza, rendono mol-<lb></lb> ta luce alla Chieſa.</s><s id="id2803244"> Nelle pareti delle <lb></lb> Navate ſono le Cappelle tutte di un or-<lb></lb> dine.</s><s id="id2803254"> In ciaſcuna di eſſe è una Tavola di <lb></lb> Pitture eccellenti.</s><s id="id2803262"> Incominciando dalla por-<lb></lb> ta del mezzo, la prima a man deſtra, do-<lb></lb> <arrow.to.target n="a139"></arrow.to.target> <pb pagenum="(140)"></pb> ve la Vergine Annunziata dall'Angiolo, <lb></lb> è dipinta da Santi di Tito.</s><s id="id2778788"> Segue il Mar-<lb></lb> tirio di San Lorenzo mirabilmente effi-<lb></lb> giato da Girolamo Macchieti: e dopo que-<lb></lb> ſto la Natività del Signore dipinta da Ba-<lb></lb> tiſta Naldini, di cui ſono l'altre due ſe-<lb></lb> guenti, cioè quella della Purificazione di <lb></lb> Maria Vergine, e l'altra della Depoſizio-<lb></lb> ne di Croce di Noſtro Signore.</s><s id="id2778819"> E' anco di <lb></lb> Santi di Tito il Lazzero riſuſcitato, dopo <lb></lb> della qual Cappella vedeſi il belliſſimo Se-<lb></lb> polcro della <expan abbr="Beata">B.</expan> Villana de' Botti, ſcolpito <lb></lb> di mano di Deſiderio da Settignano.</s><s id="id2778839"> Del <lb></lb> Ligozzi poi è la Tavola di San Raimon-<lb></lb> do, che riſuſcita da morte un fanciullo. </s><lb></lb> <s id="id2778841">Salita una ſcala in teſta alla Crociata ſi <lb></lb> ammira una ſtupenda Tavola rappreſentan-<lb></lb> te il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina opera di Giu-<lb></lb> liano Bugiardini.</s><s id="id2794961"> In queſta Cappella oſſer-<lb></lb> vaſi un antichiſſima immagine di Maria Ver-<lb></lb> gine la prima opera di Cimabue data al <lb></lb> pubblico ſtata gran tempo all'Altar mag-<lb></lb> giore di queſta Chieſa; nella quale comin-<lb></lb> ciò il ravvivamento della Pittura.</s><s id="id2794984"> Ne ſe-<lb></lb> gue proſſima a queſta la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Do-<lb></lb> menico ove la Tavola è di lacopo Vigna-<lb></lb> li, lo sfondo è di Piero Dandini, come an-<lb></lb> cora una delle due Lunette; l'altra rap-<lb></lb> <arrow.to.target n="a140"></arrow.to.target> <pb pagenum="(141)"></pb> preſentante la Pietà è del Paſſignano, i <lb></lb> due gran quadri laterali ſono del Bonechi. </s><lb></lb> <s id="id2787750">L'altra Cappella tutta dipinta a freſco è <lb></lb> di Filippo Lippi; e la Madonna di marmo <lb></lb> bianco poſta ſopra il Sepolcro di paragone <lb></lb> dietro l'Altare, è opera di Benedetto da <lb></lb> Majano.</s><s id="id2787755"> Dietro all'altar maggiore belliſ-<lb></lb> ſime ſono le pitture del Coro fatte dal <lb></lb> Grillandajo.</s><s id="id2787766"> In ſette Storie da una parte <lb></lb> ſi rappreſenta la vita di Maria Vergine, <lb></lb> ed in altre ſette dall'altra, quella di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giovan Batiſta, ed in ciaſcuna furono ri-<lb></lb> tratte da quel Pittore molte perſone di quei <lb></lb> tempi, cosi bene, ed al vivo, che la na-<lb></lb> tura vien ſuperata dall'arte.</s><s id="id2787794"> Le pitture, <lb></lb> tanto d'avanti, che di dietro di queſt'Al-<lb></lb> tare ſono di mano del predetto Grillandajo. </s><lb></lb> <s id="id2787796">Nella prima Cappella, proſeguendo il giro <lb></lb> della Chieſa, ammiraſi il celebre Crocifiſ-<lb></lb> ſo di Filippo di Ser Brunelleſco.</s><s id="id2787817"> Nelle ſe-<lb></lb> conda fatta con diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> </s><s id="id2801314"> Antonio <lb></lb> Doſio tutta lavorata di ricchi marmi oſſer-<lb></lb> vaſi la Tavola di Agnolo Bronzino, di cui <lb></lb> pure è la Pittura della volta; i Baſſirilievi di <lb></lb> marmo, che ſono nelle pareti ſopra i depoſiti <lb></lb> ſono di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> dell'Opera.</s><s id="id2801338"> Saliti per una pic-<lb></lb> cola ſcala alla terza Cappella, dipinta tut-<lb></lb> ta a freſco da Andrea, e Bernardo Orca-<lb></lb> <arrow.to.target n="a141"></arrow.to.target> <pb pagenum="(142)"></pb> gna fratelli, ſi vede ancora la Tavola dell'<lb></lb> Altare di mano del detto Andrea.</s><s id="id2801367"> Ed oſ-<lb></lb> ſervando nella contigua Sagreſtia oltre i <lb></lb> diverſi grazioſi ornamenti, le Pitture del <lb></lb> Beato <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico e di altri buoni auto-<lb></lb> ri moderni, rientreremo nella Navata dove <lb></lb> al primo Altare trovaſi la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Gia-<lb></lb> cinto lavorata da Aleſſandro Bronzino, al <lb></lb> ſecondo vi è una <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina di rilievo del-<lb></lb> la quale non è noto l'Autore.</s><s id="id2797296"> Potranno quì <lb></lb> oſſervarſi i due Tabernacoli poſti ai Pilaſtri <lb></lb> fatti con diſegno di Pier Franceſco Silva-<lb></lb> ni, e le due Tavole una del Cigoli rappre-<lb></lb> ſentante <expan abbr="San">S.</expan> Pier Martire, e l'altra dell'Em-<lb></lb> poli.</s><s id="id2797318"> Ne ſegue poi nell'ordine delle Cap-<lb></lb> pelle, due Tavole del Vaſari, la prima rap-<lb></lb> preſentante Criſto riſorto, l'altra la Madon-<lb></lb> na del Roſario, appreſſo a queſta la belliſ-<lb></lb> ſima Tavola della Sammaritana opera d'A-<lb></lb> leſſandro Bronzino, ne vien poi il Sepolcro <lb></lb> d'Antonio Strozzi fatto da Andrea da Fie-<lb></lb> ſole, ma la Madonna, e gli Angioli ſono <lb></lb> di Maſo Boſcoli.</s><s id="id2760117"> In ultimo della Navata, <lb></lb> alla Cappella de Ricci, la Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Ca-<lb></lb> terina della ſteſſa Famiglia è di mano di <lb></lb> Gaetano Romanelli.</s><s id="id2760131"> E finalmente tralle due <lb></lb> porte è effigiato <expan abbr="San">S.</expan> Vincenzio Ferreri dal <lb></lb> Pittore Iacopo di Meglio.</s><s id="id2760141"> Uſcito di Chie-<lb></lb> <arrow.to.target n="a142"></arrow.to.target> <pb pagenum="(143)"></pb> ſa il Foreſtiero e conſiderando l'antichiſ-<lb></lb> ſima facciata fatta fabbricare da Orazio Ru-<lb></lb> cellai col diſegno di Leon Batiſta Alberti <lb></lb> terminata nel 1477.; vedrà l'Armilla di <lb></lb> Tolomeo per oſſervar l'ingreſſo del Sole <lb></lb> nel primo punto d'Ariete fattavi colloca-<lb></lb> re dal Gran-Duca Coſimo I., dall'altra par-<lb></lb> te uno Gnomone per comodo degli Studen-<lb></lb> ti d'Aſtronomia, opera di <expan abbr="Fra">F.</expan> Ignazio Danti <lb></lb> dello ſteſſo ordine.</s><s id="id2793256"> Dalla Chieſa paſſere-<lb></lb> mo nel Convento, adagiato di comode abi-<lb></lb> tazioni, in cui ſon molte coſe degne d'eſ-<lb></lb> ſer vedute da ciaſchedun Foreſtiero.</s><s id="id2793272"> Pri-<lb></lb> mieramente ſi trova un Chioſtro aſſai gran-<lb></lb> de, le cui Pareti lungo la Chieſa furono <lb></lb> dipinte a verde terra di ſacre Iſtorie da <lb></lb> Paolo, detto degli Uccelli, Pittore anti-<lb></lb> co, e da altri alquanto a lui anteriori, tut-<lb></lb> to il rimanente del Chioſtro.</s><s id="id2793300"> E quivi ſitua-<lb></lb> ta la Cappella della Nazione Spagnola, già <lb></lb> eretta dalla Famiglia Guidalotti per Ca-<lb></lb> pitolo di quei Padri, con pitture nelle pa-<lb></lb> reti, e nella volta di mano di Taddeo Gad-<lb></lb> di, e di Simone Memmi, fatta reſtaura-<lb></lb> re, ed abbellire dal Padre Maeſtro Fra Sal-<lb></lb> vadore d'Aſcanio Spagnolo, ſtato Miniſtro <lb></lb> del Re Cattolico.</s><s id="id2795971"> La Tavola di San Ia-<lb></lb> copo Apoſtolo, Tutelare della Cappella, è <lb></lb> <arrow.to.target n="a143"></arrow.to.target> <pb pagenum="(144)"></pb> di mano del Bronzino; e il Crocifiſſo di <lb></lb> marmo, collocato oggi ſull'Altare, è ope-<lb></lb> ra del Pierotti.</s><s id="id2795999"> Paſſando al ſecondo Chio-<lb></lb> ſtro, che è lungo centodieci braccia, e largo <lb></lb> novanta, lo vedremo diviſo in cinquanta <lb></lb> lunette, lavorate da Maeſtri eccellenti, e <lb></lb> ſpecialmente da Santi di Tito, dal Poccet-<lb></lb> ti, dal Cigoli, dal Vaſari, da Batiſta Nal-<lb></lb> dini, dal Balducci, e da varj altri cele-<lb></lb> bri Profeſſori di quel tempo.</s><s id="id2796032"> Ivi ſono e-<lb></lb> ſpreſſi i fatti più ſingolari di San Domeni-<lb></lb> co, e di Sant'Antonino Arciveſcovo di Fi-<lb></lb> renze, con alcuni Ritratti d'Uomini illuſtri <lb></lb> per Santità; che mentre viſſero, ſantifica-<lb></lb> rono coll'eſempio loro queſto Convento. </s><lb></lb> <s id="id2795459">E' quì da oſſervarſi la gran Parete verſo Po-<lb></lb> nente, con le Armi in pietra della Chieſa <lb></lb> Romana, e della Repubblica Fiorentina, <lb></lb> per eſſer queſto uno de' Lati del grande <lb></lb> Stanzone ſervito al General Concilio cele-<lb></lb> brato in Firenze con la preſenza di Euge-<lb></lb> nio IV., e dell'Imperator Paleologo ec., <lb></lb> nel quale ſeguì l'unione della Chieſa Gre-<lb></lb> ca con la Latina.</s><s id="id2795469"> Vicino al Chioſtro è ſi-<lb></lb> tuata la Spezieria, celebre in molti luoghi <lb></lb> d'Italia, avvegnachè in eſſa, al pari d'ogni <lb></lb> gran Fonderia, ſi fabbrichino medicamenti <lb></lb> chimici d'ogni ſorte, olj, quinteſſenze, e <lb></lb> <arrow.to.target n="a144"></arrow.to.target> <pb pagenum="(145)"></pb> odori di ſingolar perfezione, come è ben <lb></lb> noto a' Profeſſori di queſt'Arte.</s><s id="id2797366"> Salendo <lb></lb> nel Dormentorio nuovamente di pitture ab-<lb></lb> bellito, colla ſerie di tutt'i Pontefici, e <lb></lb> Cardinali di queſta inſigne Religione, tro-<lb></lb> vaſi la Cappella detta del Papa, dipinta da <lb></lb> Iacopo da Pontormo, e nella quale cele-<lb></lb> brarono quattro Sommi Pontefici, cioè Mar-<lb></lb> tino V. Eugenio IV. Pio II. e Leone X. </s><lb></lb> <s id="id2797376">Preſſo queſta è una copioſa Libreria, di-<lb></lb> poi il Noviziato fatto fabbricare dal Pa-<lb></lb> dre Aleſſio Strozzi inſigne Benefattore di <lb></lb> queſto Convento.</s><s id="id2797414"> Dal quale uſcendo s'en-<lb></lb> tra in una gran Piazza con due Piramidi <lb></lb> rette ſopra le loro Baſi da quattro groſſe <lb></lb> Teſtuggini di bronzo.</s><s id="id2797429"> In queſta Piazza di-<lb></lb> viſa da dette due Piramidi ben diſtanti l'<lb></lb> una dall'altra, e ridotta per il giorno avan-<lb></lb> ti alla Feſta di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Protettor di <lb></lb> Firenze, con ben ordinati palchi per l'im-<lb></lb> menſo popolo a foggia di un vaſtiſſimo <lb></lb> Teatro, vi ſi corre in giro per tre vol-<lb></lb> te il Palio dei Cocchi all'uſo degli anti-<lb></lb> chi Romani.</s><s id="id2804962"> In teſta alla quale ſta collo-<lb></lb> cato di contro alla Chieſa il palco nobil-<lb></lb> mente apparato per il Sovrano e Sua Real <lb></lb> Famiglia con altro appreſſo per le cariche <lb></lb> <arrow.to.target n="a145"></arrow.to.target> <pb pagenum="(146)"></pb> di Corte.</s><s id="id2804990"> Feſta per verità nobiliſſima, iſti-<lb></lb> tuita da Coſimo I. nel 1563.</s></p> <p id="id2805011" type="foot"><s id="id2805015"><foot.target id="a139"></foot.target>ve</s></p> <p id="id2791733" type="foot"><s id="id2791737"><foot.target id="a140"></foot.target>pre-</s></p> <p id="id2791745" type="foot"><s id="id2791749"><foot.target id="a141"></foot.target>gna</s></p> <p id="id2791756" type="foot"><s id="id2791760"><foot.target id="a142"></foot.target>ſa</s></p> <p id="id2791767" type="foot"><s id="id2791771"><foot.target id="a143"></foot.target>di</s></p> <p id="id2791778" type="foot"><s id="id2791782"><foot.target id="a144"></foot.target>odori</s></p> <p id="id2791790" type="foot"><s id="id2791794"><foot.target id="a145"></foot.target>K di</s></p> <p id="id2791801" type="main"><s id="id2791805">Accanto alla Porteria del Convento vi è <lb></lb> la Compagnia detta della Scala, nella qua-<lb></lb> le ſono varie buone pitture, nel di cui <lb></lb> atrio ſingolarmente vi ſi ammira a mano <lb></lb> deſtra la Tavola del Crocifiſſo, belliſſimo <lb></lb> lavoro di Lorenzo Lippi, e a ſiniſtra quel-<lb></lb> la di Orazio Fodani, rappreſentante il Gio-<lb></lb> vane Tobia quando guariſce dalla cecità il <lb></lb> ſuo Genitore.</s><s id="id2793742"> Sulla detta Piazza in faccia <lb></lb> alla Chieſa è ſituato lo Spedale di</s></p> <p id="id2793750" type="main"><s id="id2793753">SAN PAOLO de' Convaleſcenti detto così <lb></lb> per la Carità che vi ſi eſercita di ricettare <lb></lb> per tre giorni i poveri freſchi di male.</s><s id="id2793766"> Il <lb></lb> diſegno della Loggia diceſi fatto dal Bru-<lb></lb> nelleſco, i Tondi nei peducci, e la Lunet-<lb></lb> ta ſopra la porta della Chieſa, ſon d'An-<lb></lb> drea della Robbia Nipote di Luca.</s><s id="id2793784"> Il bu-<lb></lb> ſto del Gran-Duca Ferdinando I. di mar-<lb></lb> mo collocato nel mezzo, è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> dell'<lb></lb> Opera.</s><s id="id2811800"> Paſſato queſto Spedale trovaſi la <lb></lb> Chieſa delle Religioſe dette le Stabilite, <lb></lb> e voltando a man ſiniſtra ſi trova quella <lb></lb> de' Padri Carmelitani Scalzi di</s></p> <p id="id2811817" type="main"><s id="id2811821"><expan abbr="San">S.</expan> PAOLO detto <expan abbr="San">S.</expan> PAOLINO, d'antichiſ-<lb></lb> ſima, che ella era fu ridotta alla moder-<lb></lb> na da' predetti Padri, ai quali fu conceſſa <lb></lb> <arrow.to.target n="a146"></arrow.to.target> <pb pagenum="(147)"></pb> fino dal 1618. con architettura aſſai va-<lb></lb> ga nell'anno 1669. con diſegno del Bala-<lb></lb> tri.</s><s id="id2811854"> Ella ha una ſola Navata, con tre Cap-<lb></lb> pelle per banda sfondate, e due gran Cap-<lb></lb> pelle in faccia l'una all'altra che fanno <lb></lb> Crociata, e pongono in mezzo un ampia <lb></lb> Tribuna, e Coro con l'Altare in iſola. </s><lb></lb> <s id="id2811864">Sulla porta al di dentro ſtà appeſa una Ta-<lb></lb> vola, ove è effigiata <expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa di mano di <lb></lb> Piero Dandini: nella prima Cappella a man <lb></lb> dritta vi è un <foreign lang="la">Ecce Uomo</foreign>, nella ſecon-<lb></lb> da un antica Immagine della Santiſſima <lb></lb> Annunziata.</s><s id="id2778889"> Segue il magnifico Altare del <lb></lb> Tranſito di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ferretti; <lb></lb> dai lati il Medaglione, ov'è lo Spoſali-<lb></lb> zio della Madonna fu opera di Vincenzio <lb></lb> Meucci, e l'altro ov'è il ripoſo della <expan abbr="Sacra">S.</expan> <lb></lb> Famiglia che va in Egitto, fu lavorato da <lb></lb> Ignazio Enrico Hugford.</s><s id="id2778917"> All'Altar mag-<lb></lb> giore evvi un bel Crocifiſſo di rilievo, e <lb></lb> nella teſtata del Coro il rapimento di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Paolo, opera del Cavalier Curradi.</s><s id="id2778932"> Dai <lb></lb> lati, la converſione, e decollazione del <lb></lb> Santo è di <expan abbr="Fra">F.</expan> Iacopo Carmelitano Scalzo. </s><lb></lb> <s id="id2778939">Seguita la Cappella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa il di cui <lb></lb> quadro all'altare è dello ſteſſo Curradi, <lb></lb> nei Medaglioni dai lati il Marcheſini in <lb></lb> uno effigiò la Santa, nell'altro il detto <lb></lb> <arrow.to.target n="a147"></arrow.to.target> <pb pagenum="(148)"></pb> Ignazio Hugford eſpreſſe <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni del-<lb></lb> la Croce.</s><s id="id2810919"> Alla proſſima Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb> vacchino, la Tavola del detto Santo è del <lb></lb> medeſimo Marcheſini.</s><s id="id2810931"> E nell'ultima, fu <lb></lb> fatta da Tommaſo Gherardini l'Orazione <lb></lb> nell'Orto.</s><s id="id2810940"> Di quì proſeguendo per la ſtra-<lb></lb> da di Palazzuolo trovaſi la</s></p> <p id="id2810949" type="foot"><s id="id2810952"><foot.target id="a146"></foot.target>fino</s></p> <p id="id2810960" type="foot"><s id="id2810964"><foot.target id="a147"></foot.target>K 2 Igna-</s></p> <p id="id2810972" type="main"><s id="id2796301">CONGREGAZIONE di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco della <lb></lb> Dottrina Criſtiana detta de' Bacchettoni fon-<lb></lb> data dal Venerabile Ipolito Galantini Fio-<lb></lb> rentino.</s><s id="id2796317"> Queſto Oratorio è degno di ve-<lb></lb> derſi anco per l'eccellenti pitture che ador-<lb></lb> nano la vaſta ſoffitta, ove han gareggia-<lb></lb> to cinque illuſtri Pittori nei diverſi ſpar-<lb></lb> timenti, che la compongano.</s><s id="id2796336"> E primie-<lb></lb> ramente <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan>, Baldaſſar Vol-<lb></lb> terrano, Fabbrizio Boſchi, Cecco Bravo <lb></lb> e Pietro Liberi da Padova, a cui toccò a <lb></lb> far la Fama Volante, con l'arme Grandu-<lb></lb> cale de' Medici, la cui generoſa Pietà nel-<lb></lb> la creazione di queſto Santo Luogo ha da-<lb></lb> to tutta la mano.</s><s id="id2796368"> Modernamente poi fu-<lb></lb> rono ornate le pareti di queſta Chieſa con <lb></lb> l'architettura di Rinaldo Botti, e le figu-<lb></lb> re di Niccolò Manetti.</s><s id="id2793077"> L'atrio della me-<lb></lb> deſima fu fatto di pianta dalla Granducheſ-<lb></lb> ſa Maria Maddalena d'Auſtria; le Tavo-<lb></lb> le che vi ſono a due Altari furon dipin-<lb></lb> <arrow.to.target n="a148"></arrow.to.target> <pb pagenum="(149)"></pb> te da Pietro Dandini; Nell'eſcire di que-<lb></lb> ſta Chieſa, e prendendo la più vicina ſtra-<lb></lb> della che ſi preſenta, entreremo in Via <lb></lb> della Scala, ove trovaſi il nobil Convento <lb></lb> e Chieſa della Concezione detta del</s></p> <p id="id2793124" type="foot"><s id="id2793128"><foot.target id="a148"></foot.target>te</s></p> <p id="id2793135" type="main"><s id="id2793139">MONASTERO NUOVO; nella quale fu in <lb></lb> corporato il celebre Salone del Concilio <lb></lb> Fiorentino.</s><s id="id2793148"> All'Altar maggiore la Tavo-<lb></lb> la de' Magi è di Franceſco Conti, e la gran <lb></lb> lunette che vi è ſopra è opera aſſai lode-<lb></lb> vole d'Antonio Franchi; Aurelio Lomi all'<lb></lb> Altare a man deſtra dipinſe la Pietà, e le <lb></lb> figure che adornano a ſiniſtra il Tabernaco-<lb></lb> lo della Madonna ſono del Paſſignano.</s><s id="id2759507"> Tro-<lb></lb> vaſi poco diſtante il</s></p> <p id="id2759514" type="main"><s id="id2759518">PALAZZO, E GIARDINO del Marcheſe Ri-<lb></lb> dolfi, ora dello Stiozzi; queſto è ripieno <lb></lb> di belliſſimi Quadri, con un nobile, e va-<lb></lb> ſto Giardino, ov'è di Antonio Novelli una <lb></lb> Statua Coloſſale, oltre i vaſti, e como-<lb></lb> di appartamenti.</s><s id="id2759541"> Da queſto eſcendo per <lb></lb> queſta ampliſſima ſtrada troveremo a ſini-<lb></lb> ſtra il nobile Monaſtero di Religioſe Ca-<lb></lb> maldolenſi detto di</s></p> <p id="id2759558" type="main"><s id="id2759561"><expan abbr="San">S.</expan> MARTINO la di cui piccola, ma va-<lb></lb> ghiſſima Chieſa ornata di ſtucchi ha due <lb></lb> Cappelle laterali che in una della Nunzia-<lb></lb> ta e l'altra del Batteſimo di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino <lb></lb> <arrow.to.target n="a149"></arrow.to.target> <pb pagenum="(150)"></pb> le di cui Tavole ſon dipinte da Batiſta <lb></lb> Gidoni, e quella dell'Altar maggiore è ope-<lb></lb> ra del Ferretti con l'adorazione de' Ma-<lb></lb> gi.</s><s id="id411349"> Di qui proſeguendo il cammino ſi tro-<lb></lb> va altro nobile Monaſtero e Chieſa di</s></p> <p id="id411358" type="foot"><s id="id411362"><foot.target id="a149"></foot.target>K 3 le</s></p> <p id="id411370" type="main"><s id="id411374"><expan abbr="San">S.</expan> IACOPO di Ripoli di Religioſe dell'<lb></lb> Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico; ove ſulla porta <lb></lb> della Chieſa vedeſi un bel lavoro di Luca <lb></lb> della Robbia, e dentro parimente ven'ha <lb></lb> altri due ſopra le due laterali Cappelle, <lb></lb> in cui ſtan collocate belliſſime Tavole di <lb></lb> Domenico del Ghirlandajo.</s><s id="id411401"> Poco più ol-<lb></lb> tre ſi giugne alle mura della Città, da dove <lb></lb> con breve tratto ſi arriva alla Porta al Pra-<lb></lb> to; e in quel luogo vaſtiſſimo fan vaga vi-<lb></lb> ſta, da una parte, tutte le Caſe d'un ordi-<lb></lb> ne ſteſſo, e dall'altra il</s></p> <p id="id2799175" type="main"><s id="id2799179">CASINO E PALAZZO de' Principi Corſini, <lb></lb> nell'atrio del quale, che conduce al Giar-<lb></lb> dino è ſtata poſta una bella raccolta di an-<lb></lb> tiche inſcrizioni.</s><s id="id2799195"> Il detto Caſino è ſituato <lb></lb> in mezzo a due Chieſe di Religioſe, che <lb></lb> la prima, venendo dalla porta, è Santa <lb></lb> Maria, e l'altra <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna.</s><s id="id2799210"> Nella prima è <lb></lb> oſſervabile all'Altar maggiore la Tavola <lb></lb> de' Magj, che è di Girolamo Macchietti, <lb></lb> e oltre a quella vi è una Pietà di Santi di <lb></lb> Tito; e il Batteſimo di <expan abbr="San">S.</expan> Agoſtino belliſſi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a150"></arrow.to.target> <pb pagenum="(151)"></pb> mo lavoro del <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Curradi, nella ſecon-<lb></lb> da aſſai abbellita modernamente da che vi <lb></lb> fu introdotta la devozione di Maria San-<lb></lb> tiſſima del Buon Conſiglio, la di cui Im-<lb></lb> magine veneraſi al deſtro Altare.</s><s id="id2797994"> Vedeſi <lb></lb> alla maggior Cappella una Tavola degna <lb></lb> di ſtima di mano del Pontormo, la ſoffit-<lb></lb> ta è dipinta da Vincenzio Meucci, e l'ar-<lb></lb> chitettura da Giuſeppe del Moro.</s><s id="id2798012"> Di qui <lb></lb> entrando in Borgo Ogniſſanti vedremo a <lb></lb> ſiniſtra una piccola traverſa, che mette <lb></lb> alla Chieſa Parrocchiale di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia, ove <lb></lb> all'Altar maggiore è una Tavola del Ghir-<lb></lb> landajo.</s><s id="id2798035"> Due altre a tempera del Puglie-<lb></lb> ſchi, e una antica Santiſſima Immagine del-<lb></lb> la Nunziata in gran devozione.</s><s id="id2798046"> Di qui <lb></lb> rimettendoſi in ſtrada pel detto Borgo, giu-<lb></lb> gneremo alla Chieſa di</s></p> <p id="id2754127" type="foot"><s id="id2754131"><foot.target id="a150"></foot.target>mo</s></p> <p id="id2754138" type="main"><s id="id2754142">OGNISSANTI, dove abitano i Frati Mino-<lb></lb> ri dell'Oſſervanza di San Franceſco.</s><s id="id2754150"> Ha <lb></lb> queſta Chieſa la facciata di pietre forti; <lb></lb> con buon diſegno intagliate, per opera del <lb></lb> Nigetti Architetto.</s><s id="id2754163"> Il baſſo rilievo di ter-<lb></lb> ra cotta, ſituato ſopra la porta di mezzo, <lb></lb> è di Luca della Robbia.</s><s id="id2754175"> La prima Tavo-<lb></lb> la, che ſi trova entrando per la Porta prin-<lb></lb> cipale è di Vincenzio Dandini Fiorentino, <lb></lb> valente diſcepolo di Pietro da Cortona.</s></p> <p id="id2754192" type="foot"><s id="id2754196">K 4 Nel-</s></p> <pb pagenum="(152)"></pb> <p id="id2754204" type="main"><s id="id2754207">Nella ſeguente, lungo la Navata vi è da <lb></lb> Lodovico Butteri eſpreſſa con molto ſtu-<lb></lb> dio e bellezza l'Aſcenſione di Criſto.</s><s id="id2801876"> Do-<lb></lb> po a queſta vi è da Matteo Roſſelli effi-<lb></lb> giata Santa Liſabetta Regina di Portogal-<lb></lb> lo.</s><s id="id2801889"> Ne ſegue la Madonna col Bambino <lb></lb> Gesù, e altri Santi di mano di Santi di <lb></lb> Tito.</s><s id="id2801900"> Tra queſta, e la ſeguente Cappella, <lb></lb> vi è dipinto a freſco da Sandro Botticelli <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino.</s><s id="id2801911"> E' da ſaperſi, che queſta pit-<lb></lb> tura nel 1566. con l'altra di <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo <lb></lb> che ſtà dall'altra parte, furono ſegate dal <lb></lb> muro del tramezzo, che vi era in queſta <lb></lb> Chieſa all'uſo antico; e inſerite con gran <lb></lb> diligenza nelle pareti ove al preſente ſi <lb></lb> vendono; ma l'altra di <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo è di Do-<lb></lb> menico del Ghirlandajo.</s><s id="id2801943"> Ne viene dopo <lb></lb> la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, che è di mano <lb></lb> di Niccodemo Ferrucci.</s><s id="id2768554"> Dipoi quella della <lb></lb> <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Concezione, lavoro di Vincenzio Dan-<lb></lb> dini.</s><s id="id2768566"> Accanto a queſta il Pugliani eſpreſſe <lb></lb> il Beato Salvatore da Orta, che riſana in-<lb></lb> fermi.</s><s id="id2768577"> Voltando verſo la crociata, il <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Diego è di Iacopo Ligozzi.</s><s id="id2768585"> All'altro Al-<lb></lb> tare vi è <expan abbr="San">S.</expan> Pietro d'Alcantara, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Te-<lb></lb> reſa di mano di Lazzaro Baldi, i quadri <lb></lb> laterali del Meucci, e la tribuna di Mat-<lb></lb> teo Bonechi.</s><s id="id2768603"> In teſta alla Crociata, la <lb></lb> <arrow.to.target n="a151"></arrow.to.target> <pb pagenum="(153)"></pb> Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Bernardino e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni da <lb></lb> Capiſtrano è di Vincenzio Dandini.</s><s id="id2768624"> I la-<lb></lb> terali ſi credono d'Andrea del Caſtagno, <lb></lb> la Tribuna con i due ovati, di Giovanni <lb></lb> Ferretti, e l'architettura di Lorenzo del <lb></lb> Moro.</s><s id="id2792847"> Nella prima Cappella che ſegue vi <lb></lb> è la Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Eliſabetta dipinta da Giu-<lb></lb> ſeppe Pinzani con la Cupolina di Ranieri <lb></lb> del Pace, e dell'iſteſſo Pinzani è la <expan abbr="Santa">S.</expan> Ro-<lb></lb> ſa, che ſi vede nella ſeguente; l'altre pit-<lb></lb> ture furono eſeguite da Giovanni Cinqui. </s><lb></lb> <s id="id2792875">La Tavola poi che ſta appeſa ſopra l'arco <lb></lb> è di Benedetto Veli.</s><s id="id2792880"> Nell'altra, la Tavo-<lb></lb> la di <expan abbr="San">S.</expan> Paſquale è dipinta da Pietro Dan-<lb></lb> dini, e i laterali dal Ciceri.</s><s id="id2792891"> E' poi da am-<lb></lb> mirarſi la maggior Cappella molto arric-<lb></lb> chita di nobiliſſimi marmi, e la Cupola e <lb></lb> i peducci di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; a <lb></lb> queſto Altare iſolato vedeſi un paliotto di <lb></lb> pietre dure iſtoriato con alcuni fatti di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Franceſco, ſopra di eſſo vi è eretto un Cro-<lb></lb> cifiſſo di bronzo, opera di Bartolommeo <lb></lb> Cennini diſcepolo del Tacca; gli Angeli <lb></lb> di marmo ſopra le porte del Coro, ſono <lb></lb> di Andrea Ferroni di Fieſole, i quattro San-<lb></lb> ti della Religione nelle Nicchie, ſono di <lb></lb> Franceſco Gargiolli da Settignano.</s><s id="id2769112"> I due <lb></lb> quadri laterali, che in uno <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara, è <lb></lb> <arrow.to.target n="a152"></arrow.to.target> <pb pagenum="(154)"></pb> opera di Coſimo Gamberucci, e nell'altro <lb></lb> il <expan abbr="San">S.</expan> Bonaventura è di Fabbrizio Boſchi.</s><s id="id2769138"> La <lb></lb> facciata del Coro dipinta a freſco è la-<lb></lb> voro del Pinzani, che vi ha eſpreſſo Cri-<lb></lb> ſto che caccia i Profani dal Tempio.</s><s id="id2769152"> Paſ-<lb></lb> ſata la Cappella maggiore trovaſi da Pier <lb></lb> Dandini effigiato <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni da Capiſtra-<lb></lb> no, del quale ſon pure i due laterali.</s><s id="id2769168"> In <lb></lb> faccia alla porta della Sagreſtia, è la Cap-<lb></lb> pella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita da Cortona, ov'è <lb></lb> la detta Santa dipinta da Pietro Marcheſi-<lb></lb> ni.</s><s id="id2769186"> Ritornando nella Navata trovaſi la pri-<lb></lb> ma Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Bernardino da Siena, ope-<lb></lb> ra di Fabbrizio Boſchi: nella ſeconda Cap-<lb></lb> pella vi è un Crocifiſſo di legno, del qua-<lb></lb> le non è noto l'artefice.</s><s id="id2758675"> La ſtatua, che <lb></lb> ne ſuccede di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio da Padova è di <lb></lb> Baldaſſar Fiammingo.</s><s id="id2758686"> Nella quarta Cappel-<lb></lb> la è l'Aſſunta di Tommaſo da <expan abbr="San">S.</expan> Friano. </s><lb></lb> <s id="id2758688">Segue il Martirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea opera de-<lb></lb> gna di ſomma lode di mano di Matteo <lb></lb> Roſſelli.</s><s id="id2758706"> La Tavola della Nunziata è la-<lb></lb> voro di Bartolommeo Traballeſi.</s><s id="id2758714"> La ſoffit-<lb></lb> ta è ſtata fatta ultimamente, il di cui sſon-<lb></lb> do fu dipinto da Giuſeppe Romei, e l'or-<lb></lb> nato d'Architettura di Giuſeppe Renucci. </s><lb></lb> <s id="id2758716">Conſervanſi ancora in queſta Chieſa mol-<lb></lb> te Reliquie, e fra queſte la Tonaca di San <lb></lb> <arrow.to.target n="a153"></arrow.to.target> <pb pagenum="(155)"></pb> Franceſco, tenuta in ſomma venerazione. </s><lb></lb> <s id="id2805803">Dopo la Chieſa ne viene il Convento, in <lb></lb> cui v'è un belliſſimo Chioſtro con tutte le <lb></lb> lunette dipinte a freſco, cinque delle qua-<lb></lb> li ſono di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; cioè <lb></lb> quella ove San Franceſco mette in pace <lb></lb> gli Aretini, quella in cui riſuſcita una bam-<lb></lb> bina caduta in caldaja, quella in cui ſana <lb></lb> una cieca, e l'altra ove predica ſopra un <lb></lb> albero.</s><s id="id2805813"> Ne ſegue una di Giovanni Gar-<lb></lb> zia ſuo ſcolare, e figliuolo.</s><s id="id2805820"> Ma comin-<lb></lb> ciando a ſiniſtra dalla porta del Convento <lb></lb> per due intere navate ſono tutte diligentiſ-<lb></lb> ſimo ed ammirabil lavoro di Iacopo Ligoz-<lb></lb> zi della bellezza delle quali lunette per <lb></lb> il colorito, finitezza ed eſpreſſione, niuno <lb></lb> può averne idea ſenza vederle, e ſino all'<lb></lb> angolo che mette alla Sagreſtia ſono di ſua <lb></lb> mano fino al numero di 17.</s><s id="id2805855"> Nella Navata <lb></lb> poi lungo la Chieſa ſono ſtate tutte eſegui-<lb></lb> te da Fabbrizio Boſchi anch'eſſo eccellen-<lb></lb> te Pittore il di cui Nipote Franceſco ha <lb></lb> con ſomma eccellenza effigiati ne' peduc-<lb></lb> ci delle Volte gli Uomini illuſtri dell'or-<lb></lb> dine Serafico.</s><s id="id2810799"> Vi ſono in queſta contrada <lb></lb> molte belle abitazioni, e la</s></p> <p id="id2810807" type="foot"><s id="id2810811"><foot.target id="a151"></foot.target>Ta-</s></p> <p id="id2810818" type="foot"><s id="id2810822"><foot.target id="a152"></foot.target>opera</s></p> <p id="id2810830" type="foot"><s id="id2810833"><foot.target id="a153"></foot.target>Fran-</s></p> <p id="id2810841" type="main"><s id="id2810845">CHIESA, E SPEDALE di San Giovanni di <lb></lb> Dio, tenuto da quei Religioſi con ſingolar <lb></lb> <arrow.to.target n="a154"></arrow.to.target> <pb pagenum="(156)"></pb> pulitezza, e Carità.</s><s id="id2810866"> In queſto luogo vi era <lb></lb> la Caſa di Amerigo Veſpucci ritrovatore <lb></lb> del nuovo Mondo.</s><s id="id2768863"> Seguitando la via del <lb></lb> Corſo ſi giunge al</s></p> <p id="id2768870" type="foot"><s id="id2768874"><foot.target id="a154"></foot.target>pu-</s></p> <p id="id2768881" type="main"><s id="id2768885">PALAZZO de' Ricaſoli fatto col diſegno di <lb></lb> Michelozzo.</s><s id="id2768892"> Dipoi ſi arriva al</s></p> <p id="id2768897" type="main"><s id="id2768900">PALAZZO, E LOGGIA de' Rucellai, fatti <lb></lb> ambedue col diſegno di Leon Batiſta Al-<lb></lb> berti.</s><s id="id2768911"> Uſcendo alquanto di ſtrada a man <lb></lb> ſiniſtra ſi trova la Chieſa di</s></p> <p id="id2768920" type="main"><s id="id2768923"><expan abbr="San">S.</expan> PANCRAZIO de' Monaci Valombroſani, <lb></lb> nella quale entrando a man dritta ſi vede <lb></lb> una magnifica Cappella della famiglia Ric-<lb></lb> cardi fatta col diſegno di Giuſeppe Broc-<lb></lb> cetti, ov'è un Immagine dell'Annunziata <lb></lb> dipinta a freſco da Pietro Cavallini.</s><s id="id2768948"> Nel-<lb></lb> la moderna reſtaurazione di queſta Chieſa <lb></lb> la detta Cappella rimane nell'atrio, paſſa-<lb></lb> to il quale, dopo la prima Cappella dov'è <lb></lb> un Crocifiſſo, ſi trova la bella Tavola del <lb></lb> Paſſignano rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualber-<lb></lb> to, che perdona all'inimico; ne ſegue la <lb></lb> terza Cappella nella quale ſi vede lavora-<lb></lb> ta da Benedetto Buglioni allievo del Ver-<lb></lb> rocchio una Pietà con <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, e le <lb></lb> Marie, e nelle pareti laterali in due Nic-<lb></lb> chie <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana.</s><s id="id2800606"> Sa-<lb></lb> liti nella Crociata ſi vede dipinto a freſco <lb></lb> <arrow.to.target n="a155"></arrow.to.target> <pb pagenum="(157)"></pb> Gesù moſtrato al Popolo dipinto ultima-<lb></lb> mente da Giuliano Traballeſi.</s><s id="id2800631"> All'Altare <lb></lb> in teſta della Crociata s'ammira la belliſſi-<lb></lb> ma Tavola di Santi di Tito rappreſentan-<lb></lb> te San Giovan Batiſta che predica alle <lb></lb> Turbe.</s><s id="id2800649"> Dipoi nella Cappella de Minorbet-<lb></lb> ti il ſepolcro di Meſſer Pier Minerbetti è <lb></lb> di mano di Simone Fiorentino allievo del <lb></lb> Verrocchio.</s><s id="id2800651"> Ne ſegue l'Altar maggiore po-<lb></lb> ſto in iſola; dietro al quale è il Coro dei <lb></lb> Religioſi.</s><s id="id2794426"> La Tribuna è dipinta da Sigiſmon-<lb></lb> do Betti.</s><s id="id2794432"> Paſſata la Cappella del Santiſſi-<lb></lb> mo in teſta all'altra parte della Crociata <lb></lb> vi è una Tavola di Andrea del Minga rap-<lb></lb> preſentante Maria Vergine Aſſunta, con <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina Vergine e Mar-<lb></lb> tire.</s><s id="id2794456"> Nella parete laterale vi è dipinta a <lb></lb> freſco modernamente da Tommaſo Gherar-<lb></lb> dini una Madonna a piè della Croce.</s><s id="id2794468"> Se-<lb></lb> guitando poi trovaſi la Porta di fianco nel <lb></lb> cui ricetto oſſervaſi il ſepolcro del Veſcovo <lb></lb> di Fieſole Benozzo Federighi con ſua ſtatua <lb></lb> giacente di marmo, con attorno un vago <lb></lb> feſtone di fiori e frutte, lavorato da Luca <lb></lb> della Robbia, e dipoi al primo Altare paſ-<lb></lb> ſata detta Porta vedeſi la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Se-<lb></lb> baſtiano dipinta da Aleſſandro del Barbie-<lb></lb> re.</s><s id="id2768726"> Al ſecondo ſi vede di mano di Fran-<lb></lb> <arrow.to.target n="a156"></arrow.to.target> <pb pagenum="(158)"></pb> ceſco del Brina una Tavola dov'è dipin-<lb></lb> to <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo degli Uberti, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gual-<lb></lb> berto, ed altri Santi; al terzo altare è di <lb></lb> mano di Santi Pacini <expan abbr="Sant'">S.</expan> Atto Veſcovo di <lb></lb> Piſtoja, che riceve in abito Pontificale da <lb></lb> due pellegrini la Reliquia di <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo Apo-<lb></lb> ſtolo protettore di quella Città.</s><s id="id2768770"> Le ſtatue, <lb></lb> che ſono lateralmente all'arco, ſono ſcol-<lb></lb> pite da Domenico Poggini, rientrando ora <lb></lb> nell'atrio, ſi trova la Cappella Rucellai, <lb></lb> nella quale ſi vede il <expan abbr="Santo">S.</expan> Sepolcro fatto fa-<lb></lb> re da Giovanni Rucellai col diſegno di Leon <lb></lb> Batiſta Alberti, eſattamente eſeguito, con <lb></lb> le miſure preſe in Geruſalemme dal Sepol-<lb></lb> cro di Noſtro Signore.</s><s id="id2768806"> Eravi in antico al <lb></lb> maggior Altare una Gran Tavola di Taddeo <lb></lb> Gaddi con molti ſpartimenti di Santi e <lb></lb> ſtoriette diverſe quali diviſe in tanti qua-<lb></lb> dretti ſtanno modernamente diſtribuiti nell'<lb></lb> appartamento del <expan abbr="Padre">P.</expan> Abate di quel Mona-<lb></lb> ſtero.</s><s id="id2795557"> Reſta ora da ammirare per ultimo <lb></lb> tra le due porte la belliſſima Tavola di Mi-<lb></lb> chele di Ridolfo del Grillandajo, ove con <lb></lb> ottimo guſto, e fatica ha eſpreſſo i dieci-<lb></lb> mila Martiri ai quali è dedicato queſto Al-<lb></lb> tare.</s><s id="id2795579"> Da queſta Chieſa ritornando verſo il <lb></lb> corſo incontraſi il</s></p> <p id="id2795588" type="foot"><s id="id2795592"><foot.target id="a155"></foot.target>Ge-</s></p> <p id="id2795599" type="foot"><s id="id2795603"><foot.target id="a156"></foot.target>ce-</s></p> <p id="id2795610" type="main"><s id="id2795614">CANTO DE' TORNAQUINCI, dove è la Log-<lb></lb> <arrow.to.target n="a157"></arrow.to.target> <pb pagenum="(159)"></pb> gia di eſſa Famiglia, diſegno del Cigoli, og-<lb></lb> gi anneſſa al Palazzo dei Marcheſi Corſi dai <lb></lb> quali fu reſtaurata, e quivi s'incontra il</s></p> <p id="id2795324" type="foot"><s id="id2795327"><foot.target id="a157"></foot.target>gia</s></p> <p id="id2795334" type="main"><s id="id2795338">PALAZZO degli Strozzi fatto fabbricare <lb></lb> da Filippo Strozzi nel 1489., con ſom-<lb></lb> ma magnificenza.</s><s id="id2795348"> Il primo diſegno di <lb></lb> queſta fabbrica fu dato da Benedetto da <lb></lb> Majano, ſebbene poi proſeguito dal Cro-<lb></lb> naca, il quale nella parte interiore mutò <lb></lb> ordine di Architettura, avvegnachè per di <lb></lb> fuori Toſcano, con bozze di pietra forte, <lb></lb> di grandezza non ordinaria, per di dentro <lb></lb> ſia Dorico e Corintio, come ſi vede nel <lb></lb> Cortile.</s><s id="id2795383"> Rimane queſto Palazzo da ogni <lb></lb> parte iſolato, ed ha nella ſommità un cor-<lb></lb> nicione di raro artifizio.</s><s id="id2795394"> Dietro a queſto <lb></lb> Palazzo, ſulla Piazza detta delle Cipolle, <lb></lb> vi è l'antichiſſima Chieſa Parrocchiale di</s></p> <p id="id2795407" type="main"><s id="id2795410"><expan abbr="Santa">S.</expan> MARIA UGHI, ſulla principal Porta della <lb></lb> quale, Domenico del Ghirlandajo vi effigiò <lb></lb> Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> col Santo Bambino e due Ange-<lb></lb> li, e a un Altare a mano deſtra Pietro Ca-<lb></lb> vallini Romano vi dipinſe ſul muro la <expan abbr="Santissima">SS.</expan> <lb></lb> Nunziata.</s><s id="id409807"> Poco diſtante da queſta Chieſa <lb></lb> vi è la Prioria di</s></p> <p id="id409815" type="main"><s id="id409818"><expan abbr="San">S.</expan> MINIATö FRA LE TORRI, anch'eſſa del-<lb></lb> le più antiche della Città: ſulla porta ve-<lb></lb> deſi una bella Vergine di Luca della Rob-<lb></lb> <arrow.to.target n="a158"></arrow.to.target> <pb pagenum="(160)"></pb> bia, e accanto nella facciata vi fu dipin-<lb></lb> to da Antonio del Pollajolo un <expan abbr="San">S.</expan> Criſtofano <lb></lb> a chiaro ſcuro di 10. braccia d'altezza, <lb></lb> in oggi tutto trasfigurato dagl'Imbiancato-<lb></lb> ri; ma nella ſua origine era un diſegno sì <lb></lb> perfetto, e così bene inteſo nel ſuo penſa-<lb></lb> re, che leggeſi eſſere ſtato fin ricopiato dal <lb></lb> gran Michelagnolo nella ſua gioventù.</s><s id="id409874"> All'<lb></lb> Altar Maggiore vi è <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, e compa-<lb></lb> gni, opera aſſai ſtimata di Andrea del Ca-<lb></lb> ſtagno.</s><s id="id2797053"> Intorno alla Chieſa ricorre un fre-<lb></lb> gio con diverſe iſtorie a chiaro ſcuro del <lb></lb> Martirio di detto Santo, di mano di Vin-<lb></lb> cenzio Sgrilli.</s><s id="id2797068"> Di quì ritornando per la me-<lb></lb> deſima ſtrada, e andando per Porta roſſa; ve-<lb></lb> dremo ſullaPiazza di <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita una belliſſima</s></p> <p id="id2797082" type="foot"><s id="id2797086"><foot.target id="a158"></foot.target>bia,</s></p> <p id="id2797093" type="main"><s id="id2797097">COLONNA di granito d'ordine Dorico, qui-<lb></lb> vi eretta l'anno 1564. da Coſimo I. con aver-<lb></lb> vi fatto collocare ſopra, una Statua di porfi-<lb></lb> do rappreſentante la Giuſtizia, di mano di <lb></lb> Romolo del Tadda di caſa Ferrucci in memo-<lb></lb> ria (come ſi crede da molti) dell'avere il <lb></lb> mentovato Granduca ricevuta in queſto luo-<lb></lb> go la nuova della preſa di Siena.</s><s id="id2797131"> Diceſi, <lb></lb> che foſſe l'ultima Colonna levata dalle Ter-<lb></lb> me Antoniane, e donata al Granduca Coſi-<lb></lb> mo I. da Pio IV.</s><s id="id2797145"> Dirimpetto alla Colonna <lb></lb> appariſce di vaga viſta il </s></p> <p id="id2763872" type="foot"><s id="id2763876">PA-</s></p> <pb pagenum="(161)"></pb> <p id="id2763870" type="main"><s id="id2763871">PALAZZO de' Bartolini, fabbricato col di-<lb></lb> ſegno di Baccio d'Agnolo; dopo del quale <lb></lb> dall'iſteſſa parte ſi vede il gran</s></p> <p id="id2763883" type="main"><s id="id2763887">PALAZZO degli Spini, poi diviſo in più <lb></lb> caſe, ed una parte abitato già da Bagna-<lb></lb> ni.</s><s id="id2763898"> Quivi preſſo vi ſono le abitazioni dei <lb></lb> Gianfiliázzi, dei Buondelmonti, dei Ricaſo-<lb></lb> li, dei Torrigiani,degl'Altoviti, degl'Ala-<lb></lb> manni, e dei Minerbetti, nei quali tutti <lb></lb> vi ſono ottime pitture, ed altre moltiſſime <lb></lb> rarità di aſſai pregio.</s><s id="id2763925"> Vedeſi incontro ad eſſo <lb></lb> la Chieſa de' Monaci Valombroſani,chiamata</s></p> <p id="id2763929" type="main"><s id="id2763932">SANTA TRINITA diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Piſano <lb></lb> la facciata della quale fu fatta da Bernar-<lb></lb> do Buontalenti nel 1593.</s><s id="id2763946"> Nel mezzo ſulla <lb></lb> porta maggiore avvi un baſſo rilievo rap-<lb></lb> preſentante la Santiſſima Trinità, ed alla-<lb></lb> to alla porta laterale a mano ſiniſtra <expan abbr="Sant'">S.</expan> A-<lb></lb> leſſio in una nicchia, belliſſime opere di <lb></lb> Giovanni Caccini.</s><s id="id2794234"> Entrando per la porta <lb></lb> maggiore trovaſi a mano deſtra effigiato da <lb></lb> Tommaſo da <expan abbr="San">S.</expan> Friano <expan abbr="San">S.</expan> Dioniſio Areopa-<lb></lb> gita, che medita la Reſurrezione di Cri-<lb></lb> ſto.</s><s id="id2794252"> Nella prima Cappella della Navata <lb></lb> evvi un Crocifiſſo antico, creduto dei Bian-<lb></lb> chi.</s><s id="id2794263"> Nella ſeconda ſi vede effigiato <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batiſta predicante alle turbe, opera di <expan abbr="Fra">F.</expan> <lb></lb> Franceſco Curradi.</s><s id="id2794274"> Nella terza è del Paſ-<lb></lb> <arrow.to.target n="a160"></arrow.to.target> <pb pagenum="(162)"></pb> ſignano il Criſto morto retto dall'Eterno <lb></lb> Padre, ed a baſſo ſon <expan abbr="San">S.</expan> Luca, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba-<lb></lb> tiſta, ed altri Santi.</s><s id="id2794300"> Nell'altre due ſeguen-<lb></lb> ti Cappelle ſonovi due Tavole antiche di <lb></lb> <expan abbr="Don">D.</expan> Lorenzo Monaco Camaldolenſe.</s><s id="id2794312"> Segue <lb></lb> la Sagreſtia dentro la quale oltre vari qua-<lb></lb> dri antichi degni di molta ſtima, vi è all'<lb></lb> Altare la Naſcita di Gesu Bambino, che è <lb></lb> tra le più ſingolari opere di Domenico Ghir-<lb></lb> landaio.</s><s id="id2779058"> Preſſo la porta di eſſa ſta appeſa <lb></lb> una Tavola di Agnolo Bronzino, nella qua-<lb></lb> le dipinſe una Pietà.</s><s id="id2779070"> Ne ſegue poi la Cap-<lb></lb> pella del Saſſetti tutta dipinta a freſco dal <lb></lb> predetto Domenico Ghirlandajo; appreſſo è <lb></lb> la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto alle pareti <lb></lb> della quale ſono due Tavole, ove è in una <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Igneo che paſſa per il fuoco, ope-<lb></lb> ra di Taddeo Mazza, nell'altra Domenico <lb></lb> Peſtrini da Piſtoja colorì la moltiplicazio-<lb></lb> ne di Pane, e Vino fatta da <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gual-<lb></lb> berto, la Concezione ſopra l'Altare è di <lb></lb> Ignazio Hugford, ſupplendo per Tavola un <lb></lb> bel Tabernacolo in cui ſi conſerva una Ma-<lb></lb> ſcella del Santo.</s><s id="id2779126"> Contiguo a queſta Cap-<lb></lb> pella è l'Altar maggiore ſopra il quale ſi <lb></lb> venera l'Immagine del Crocifiſſo, che s'in-<lb></lb> chinò a <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, collocata mae-<lb></lb> ſtoſamente col diſegno di Ferdinando Tac-<lb></lb> <arrow.to.target n="a161"></arrow.to.target> <pb pagenum="(163)"></pb> ca, il Presbiterio fu diſegnato dal Buonta-<lb></lb> lenti.</s><s id="id2811162"> Paſſando all'altra parte trovaſi la <lb></lb> Cappella degli Uſimbardi tutta incroſtata <lb></lb> di marmi carrareſi, e pregiatiſſime Pietre <lb></lb> di diverſi colori, con due ſepolcri di dia-<lb></lb> ſpro nero, ſopra dei quali ſon ritratti al <lb></lb> naturale due Veſcovi di quella famiglia la-<lb></lb> vorati da Felice Palma.</s><s id="id2811191"> Nell'Altare in una <lb></lb> Nicchia di Diaſpro nero vedeſi un Croci-<lb></lb> fiſſo di Bronzo del ſopraddetto Palma.</s><s id="id2811202"> So-<lb></lb> no di grande ſtima le due Tavole nelle pa-<lb></lb> reti, il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Naufragante è eccellentiſ-<lb></lb> ſimo lavoro di Criſtofano Allori; l'altra <lb></lb> quando riceve le Chiavi da Criſto, fu co-<lb></lb> lorita da Iacopo d'Empoli.</s><s id="id2811225"> Le Lunette a <lb></lb> freſco ſopra di eſſe ſono di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giovanni, e la Tribuna è di Fabbrizio Bo-<lb></lb> ſchi.</s><s id="id2759136"> Il Paliotto, o d'avanti dell'Altare <lb></lb> ove è eſpreſſo in alto rilievo di bronzo il <lb></lb> Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo è opera di Tiziano <lb></lb> Aſpetti Padovano.</s><s id="id2759152"> Al proſſimo Altare è una <lb></lb> Pietà di Giuſeppe Perini, di cui lateral-<lb></lb> mente è il quadro di <expan abbr="Santa">S.</expan> Geltrude, di fac-<lb></lb> cia al quale è <expan abbr="San">S.</expan> Idelfonſo, che riceve una <lb></lb> Pianeta dalle mani di Maria Vergine, la-<lb></lb> voro di Ignazio Hugford.</s><s id="id2759175"> Segue la Cap-<lb></lb> pellina dipinta a freſco da Bernardino Poc-<lb></lb> cetti.</s><s id="id2759185"> Rientrando nella Navata la prima <lb></lb> <arrow.to.target n="a162"></arrow.to.target> <pb pagenum="(164)"></pb> Tavola è del Perini, la ſeconda di Loren-<lb></lb> zo Bicci.</s><s id="id2759205"> La terza è una copia di <expan abbr="Don">D.</expan> Aleſ-<lb></lb> ſandro Davanzati, da Paolo Veroneſe, ed <lb></lb> in queſta Cappella è da notarſi il Sepolcro <lb></lb> di Giuliano Davanzati.</s><s id="id2759220"> Nella quarta, da <lb></lb> una banda il portar della Croce è del Vi-<lb></lb> gnali, dall'altra l'orazione all'orto è del <lb></lb> Roſſelli.</s><s id="id2759235"> Alla ſeguente Cappella ornata di <lb></lb> marmi e colonne è la Nunziata dell'Em-<lb></lb> poli, le due ſtatue ſono di Giovanni Cac-<lb></lb> cini, la morte di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Aleſſio è di Coſimo <lb></lb> Gamberucci, ed il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia è <lb></lb> di Pompeo Caccini.</s><s id="id409692"> La Cupola di Bernar-<lb></lb> dino Poccetti.</s><s id="id409699"> Fra le due Porte la Statua <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maddalena, fu principiata da Deſi-<lb></lb> derio da Settignano, e terminata da Be-<lb></lb> nedetto da Maiano.</s><s id="id409713"> Di quì proſeguendo <lb></lb> verſo il Fiume trovaſi a mano dritta il</s></p> <p id="id409722" type="foot"><s id="id409726"><foot.target id="a160"></foot.target>L ſi-</s></p> <p id="id409733" type="foot"><s id="id409737"><foot.target id="a161"></foot.target>ca,</s></p> <p id="id409744" type="foot"><s id="id409748"><foot.target id="a162"></foot.target>L 2 Ta-</s></p> <p id="id409756" type="main"><s id="id409760">CASINO DE' NOBILI, e dicontro il Palaz-<lb></lb> zo già de' Bagnani, or del <expan abbr="Marcheſe">March.</expan> Ferroni. </s><lb></lb> <s id="id409764">Voltando da mano dritta lungh'Arno tro-<lb></lb> vaſi il</s></p> <p id="id2793804" type="main"><s id="id2793807">PALAZZO de' Principi Corſini, in ſua viſta <lb></lb> magnifico da qualunque faccia ſi oſſervi, <lb></lb> d'Architettura Toſcana, fatto per la mag-<lb></lb> gior parte con diſegno di Pier Franceſco <lb></lb> Silvani.</s><s id="id2793827"> Egli è ſtato accreſciuto di appar-<lb></lb> tamenti doppi, ſcale, gallerie, ed altre co-<lb></lb> <arrow.to.target n="a163"></arrow.to.target> <pb pagenum="(165)"></pb> mode abitazioni, eſſendo una delle Fabbri-<lb></lb> che più coſpicue di queſta Città.</s><s id="id2793853"> La Sala <lb></lb> maggiore è lunga braccia quaranta, e larga <lb></lb> venticinque, ed è ornata di varj colonna-<lb></lb> ti, di ſtatue antiche, e di buſti di marmo, <lb></lb> di mano d'eccellenti Scultori.</s><s id="id2793872"> La ſoffitta è <lb></lb> opera di Anton Domenico Gabbiani, e tut-<lb></lb> to il compoſto non può eſſere nè più vago, <lb></lb> nè più magnifico.</s><s id="id2793887"> Conduce a queſta Sala, <lb></lb> ed al piano nobile del Palazzo una Scala <lb></lb> fatta con bel diſegno da Anton Ferri, per-<lb></lb> chè cominciando con due grandi branche, <lb></lb> che ſi uniſcano in un bel ricetto, ov'è la <lb></lb> Statua ſedente del Papa Clemente XII.</s><s id="id2768283"> Cor-<lb></lb> ſini, va a terminare in una, che è arric-<lb></lb> chita di nobile Architettura, di pietre e <lb></lb> ſtatue belliſſime.</s><s id="id2768296"> Nel mentovato piano no-<lb></lb> bile vi ſono otto appartamenti liberi, com-<lb></lb> poſti di camere, anticamere, e retrocame-<lb></lb> re, dipinte da più valenti Profeſſori, e ſin-<lb></lb> golarmente dal medeſimo Gabbiani, e dal <lb></lb> Gherardini, Dandini, e Puglieſchi.</s><s id="id2768320"> Sono <lb></lb> ancora arricchiti di ſcale ſegrete, gallerie, <lb></lb> gabinetti, ed altri ſervizj; e per comodità <lb></lb> de' medeſimi, evvi una Cappella dipinta tut-<lb></lb> ta dal Gherardini, colla Tavola dell'Alta-<lb></lb> re, di mano di Carlo Maratta.</s><s id="id2768344"> Il piano <lb></lb> terreno è altresì dipinto da' migliori Mae-<lb></lb> <arrow.to.target n="a164"></arrow.to.target> <pb pagenum="(166)"></pb> ſtri d'Architettura.</s><s id="id2768364"> Oltre i prezioſi mobi-<lb></lb> li, molti, ed ammirabili ſono i quadri anti-<lb></lb> chi, e moderni de' più illuſtri maeſtri, che <lb></lb> ſi conſervano per ornamento di queſto Pa-<lb></lb> lazzo.</s><s id="id2810542"> Di quì tornando indietro, trovere-<lb></lb> mo la</s></p> <p id="id2810550" type="foot"><s id="id2810553"><foot.target id="a163"></foot.target>mode</s></p> <p id="id2810561" type="foot"><s id="id2810565"><foot.target id="a164"></foot.target>L 3 ſtri</s></p> <p id="id2810573" type="main"><s id="id2810576">CHIESA DEL SANTI APOSTOLI una delle <lb></lb> più antiche di Firenze nella quale entrando <lb></lb> ſi trova a mano deſtra nella prima Cappella <lb></lb> una Tavola di mano del Gamberucci, rap-<lb></lb> preſentante <expan abbr="San">S.</expan> Martino, che diſpenſa limo-<lb></lb> ſine.</s><s id="id2810600"> Nella ſeconda il Cavalier Roncalli <lb></lb> dalle Pomarance vi ha dipinoto <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, <lb></lb> che alla porta del Tempio riſana lo ſtor-<lb></lb> piato.</s><s id="id2810614"> Alla terza vi è la celebre Tavola del-<lb></lb> la Concezione, opera di Giorgio Vaſari. </s><lb></lb> <s id="id2810610">Nella ſeguente vi è un antico quadro rap-<lb></lb> preſentante la Santiſſima Nunziata.</s><s id="id2810630"> Paſſata <lb></lb> la quinta Cappella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio Abate, <lb></lb> trovaſi il depoſito di Oddo degli Altoviti, <lb></lb> ammirabile per la finezza de' fogliami, fe-<lb></lb> ſtoni, e rilievi in marmo, opera di Bene-<lb></lb> detto da Rovezzano, e quindi la Sagre-<lb></lb> ſtia, e l'altare appreſſo ov'è una antichiſ-<lb></lb> ſima immagine di Maria, ne viene la Cap-<lb></lb> pella maggiore rinnovata col diſegno di <lb></lb> Antonio Doſio.</s><s id="id2809360"> I due buſti laterali in mar-<lb></lb> mo, ſono di Giovanni Caccini, Seguita do-<lb></lb> <arrow.to.target n="a165"></arrow.to.target> <pb pagenum="(167)"></pb> po queſta la Cappella degli Acciaioli do-<lb></lb> ve ſono lavori aſſai belli di Luca della Rob-<lb></lb> bia.</s><s id="id2809389"> Dopo a queſta, e un altro altare ap-<lb></lb> preſſo, trovaſi cinque cappelle sfondate, e <lb></lb> nella prima vi è dipinto da Tommaſo da <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Friano la Nativita di Criſto, nella ſecon-<lb></lb> da vi è di Stefano Marucelli <expan abbr="San">S.</expan> Michel Ar-<lb></lb> cangelo quando abbatte Lucifero.</s><s id="id2809413"> Ne ſuc-<lb></lb> cede la Cappella della Centuria di <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb> ceſco di Sales, ove ſi ammira il Santo Ve-<lb></lb> ſcovo da belliſſime figure d'Angeli inalza-<lb></lb> to alla Gloria, opera del celebre Anton <lb></lb> Domenico Gabbiani: Appreſſo alla quale <lb></lb> vedeſi di mano d'Andrea Boſcoli la Cro-<lb></lb> cifiſſione di Criſto.</s><s id="id2798492"> Nell'ultima è un an-<lb></lb> tica Immagine di Maria, di Fra Filippo Lip-<lb></lb> pi.</s><s id="id2798503"> E proſeguendo il cammino ſi vede il</s></p> <p id="id2798508" type="foot"><s id="id2798512"><foot.target id="a165"></foot.target>po</s></p> <p id="id2798519" type="main"><s id="id2798523">PALAZZO già della Famiglia Borgherini, <lb></lb> ora del Turco Roſſelli, che è diſegno di <lb></lb> Baccio d'Agnolo, e nella Sala vi è un Cam-<lb></lb> mino di pietra ſerena di gran mole, lavo-<lb></lb> rato a baſſirilievi d'eſquiſito lavoro da Be-<lb></lb> nedetto da Rovezzano.</s><s id="id2798547"> Dipoi paſſato il Pa-<lb></lb> lazzo degli Acciaiuoli, ſi giunge alla</s></p> <p id="id2798556" type="main"><s id="id2798559">CHIESA DI <expan abbr="Santo">S.</expan> STEFANO, che circa all'anno <lb></lb> 1640. fu con grandiſſima ſpeſa reſtaurata dai <lb></lb> Marcheſi Bartolommei, che ne godono il Pa-<lb></lb> dronato.</s><s id="id2798574"> Vedonſi nella Facciata le veſtigie <lb></lb> <arrow.to.target n="a166"></arrow.to.target> <pb pagenum="(168)"></pb> della prima opera a ſreſco dl Giovanni da <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s><s id="id2797866"> Entrati in Chieſa, a mano de-<lb></lb> ſtra paſſato l'Altare di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea, trovaſi <lb></lb> la Tavola con <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo; opera di <lb></lb> Franceſco Bianchi.</s><s id="id2797880"> Ne ſegue l'Altare di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Leonardo, e quindi la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Nic-<lb></lb> cola, ove Matteo Roſſelli ha con maeſtria <lb></lb> rappreſentato il detto Santo in Gloria.</s><s id="id2797896"> Nic-<lb></lb> colò Lapi dipinſe a freſco la Santiſſima Ver-<lb></lb> gine, e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, che ſi vedono nel proſ-<lb></lb> ſimo Altare.</s><s id="id2797911"> Paſſata poi la piccola Tavola <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, è nella facciata una ſtatua <lb></lb> di legno colorito rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Tomma-<lb></lb> ſo da Villanuova.</s><s id="id2797926"> In una Nicchia del Co-<lb></lb> ro vedeſi la Statua di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano fatta dal <lb></lb> Gonnelli detto il Cieco da Gambaſſi.</s><s id="id2797938"> E' poi <lb></lb> da notarſi all'Altare maggiore il celebre Pa-<lb></lb> liotto di Bronzo nel quale con moltiſſime, <lb></lb> e ben diſpoſte Figure di alto, e baſſo rilie-<lb></lb> vo, Ferdinando Tacca effigiò il Martirio <lb></lb> di detto Santo; Dono fatto a queſta Chieſa <lb></lb> di Girolamo Bartolommei.</s><s id="id2797965"> Paſſate poi le <lb></lb> due Tavole del Batteſimo di Criſto, e del-<lb></lb> la Vergine Annunziata, ammireremo all'<lb></lb> Altare della Madonna della Cintola la bel-<lb></lb> liſſima opera di Santi di Tito ove effigiò Ma-<lb></lb> ria Vergine, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino, ed altri diverſi <lb></lb> Santi di queſt'Ordine.</s><s id="id2810700"> Trovaſi nella ſuſſe-<lb></lb> <arrow.to.target n="a167"></arrow.to.target> <pb pagenum="(169)"></pb> guente da Mauro Soderini eſpreſſo il Mira-<lb></lb> colo di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi: E vedeſi la caduta di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Paolo di mano di Franceſco Moroſino, <lb></lb> dopo di che la Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, e di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Facondo.</s><s id="id2810732"> Poco diſtante <lb></lb> da queſto luogo oſſerveremo la</s></p> <p id="id2810740" type="foot"><s id="id2810744"><foot.target id="a166"></foot.target>del-</s></p> <p id="id2810752" type="foot"><s id="id2810756"><foot.target id="a167"></foot.target>guen-</s></p> <p id="id2810763" type="main"><s id="id2810767">FABBRICA DEGLI UFIZJ, o Magiſtrati della <lb></lb> Città, la quale ordinata dal Granduca Co-<lb></lb> ſimo I. col diſegno di Giorgio Vaſari riu-<lb></lb> ſcì, come ſi vede, belliſſima, e ragguar-<lb></lb> devole in ogni parte.</s><s id="id2795858"> L'Architettura di <lb></lb> tutto queſt'Ediſizio è d'ordine Dorico ab-<lb></lb> bellito di cornici, e pietre, lavorate con <lb></lb> pulitezza non ordinaria.</s><s id="id2795872"> Nelle nicchie, che <lb></lb> per di fuori ſi mirano, avea diviſato il <lb></lb> Granduca Coſimo di collocare le Statue <lb></lb> de' più illuſtri Cittadini di queſta Patria, <lb></lb> ma non potè adempire il bel diſegno pre-<lb></lb> venuto dalla morte.</s><s id="id2795895"> Sotto il Loggiato, che <lb></lb> ſoſtenuto da colonne, e pilaſtri, gira tutta <lb></lb> la fabbrica vi è al primo ingreſſo un an-<lb></lb> tichiſſima Chieſa intitolata <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Sche-<lb></lb> raggio, ed inſeguito ſi trovano le reſiden-<lb></lb> ze di vari Magiſtrati, uniti in queſto luo-<lb></lb> go per comodo univerſale, e ſotto queſto <lb></lb> Loggiato ſi ſale alla pubblica</s></p> <p id="id2795929" type="main"><s id="id2795932">LIBRERIA MAGLIABECHIANA fondata a be-<lb></lb> <arrow.to.target n="a168"></arrow.to.target> <pb pagenum="(170)"></pb> nefizio pubblico dal celebratiſſimo Antonio <lb></lb> Magliabechi, aumentata dal <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> <expan abbr="Antonio">Ant.</expan> Fran-<lb></lb> ceſco Marmi.</s><s id="id2795959"> Dipoi dall'Auguſtiſſimo Impe-<lb></lb> ratore Franceſco I. accreſciuta colle Libre-<lb></lb> rie Gaddi, e Biſcioni, ed ultimamente dal <lb></lb> Regnante Noſtro Real Sovrano vi è ſtata <lb></lb> fatta unire la Libreria Mediceo-Lotaringi-<lb></lb> ca del ſuo Palazzo, con farvi accreſcere <lb></lb> ſtanze per collocarvi i Manoſcritti, e Li-<lb></lb> bri del Secolo XV. e nello ſcorſo anno <lb></lb> vi fu parimente unita d'ordine Sovrano <lb></lb> la Libreria del fu celebre <expan abbr="Dottore">Dott.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> La-<lb></lb> mi; talmentechè ora è divenuta la più co-<lb></lb> pioſa di Libri d'ogni ſorte che ſia nella <lb></lb> Città, ed una delle più celebri dell'Euro-<lb></lb> pa, e che molto merita di eſſer veduta, <lb></lb> ed oſſervata.</s></p> <p id="id2768217" type="foot"><s id="id2768221"><foot.target id="a168"></foot.target>ne-</s></p> <p id="id2768228" type="main"><s id="id2768232">Parimente per altra ſcala ſotto la loggia <lb></lb> lunga ſi ſale al primo appartamento ſopra <lb></lb> il Loggiato, che ſerve per Officine, e Bot-<lb></lb> teghe di quelli artefici, che lavorano per <lb></lb> l'uſo della Galleria, e Guardaroba di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan>, <lb></lb> e ſpecialmente fanno eccellenti quadri, e <lb></lb> altri lavori in pietre dure condotti all'ul-<lb></lb> tima perfezione.</s><s id="id2768264"> Sono i lavoranti di nu-<lb></lb> mero ſeſſanta in circa, e vengono diretti <lb></lb> dal <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Coſimo Siries, Figlio del già Lui-<lb></lb> gi inſigne Orafo, e intagliatore in pie-<lb></lb> <arrow.to.target n="a169"></arrow.to.target> <pb pagenum="(171)"></pb> tre dure.</s><s id="id2797190"> Il ſecondo appartamento, che <lb></lb> fu aggiunto qualche tempo dopo, col di-<lb></lb> ſegno di Bernardo Buontalenti, ſerve per <lb></lb> la celebre Real</s></p> <p id="id2797206" type="foot"><s id="id2797210"><foot.target id="a169"></foot.target>tre</s></p> <p id="id2797217" type="main"><s id="id2797221">GALLERIA, la quale è diviſa in due cor-<lb></lb> ridori, lungo ciaſcuno 210. paſſi, che fra <lb></lb> di loro ſi comunicano, mediante un altro <lb></lb> corridore in faccia alla fabbrica lungo 70. <lb></lb> paſſi.</s><s id="id2797240"> Si veggono i Fineſtroni tutti di cri-<lb></lb> ſtalli, ſeparati l'un dall'altro da varie co-<lb></lb> lonne, e pilaſtri.</s><s id="id2797252"> La ſtoja di queſti tre cor-<lb></lb> ridori è diviſa in tanti ſpazj quanti ſono <lb></lb> i fineſtrati, e detti ſpazj ſono dipinti a fre-<lb></lb> ſco da diverſi Pittori.</s><s id="id2797268"> Nel corridore deſtro, <lb></lb> facendoci dalla Facciata, ſono dipinte grot-<lb></lb> teſche di varie invenzioni, e nel ſiniſtro, con <lb></lb> figure ſimboliche ſi rappreſentano le Scien-<lb></lb> ze, e l'Arti più nobili, intorno alle qua-<lb></lb> li ſono i Ritratti d'nomini illuſtri di que-<lb></lb> ſta Città, che in ſommo grado le proſeſſa-<lb></lb> rono, quivi ſi vedono i Filoſofi, e Matte-<lb></lb> matici più rinomati, i Poeti, e gli Orato-<lb></lb> ri più celebri, i Legiſti, e i Medici più <lb></lb> ſingolari: gli Scrittori di varia erudizio-<lb></lb> ne: gli Uomini più accreditati nella <lb></lb> prudenza, e nel governo: quei, che ſi ſe-<lb></lb> gnalarono nell'armi, negli onori, e nelle <lb></lb> dignità più coſpicue, i Santi, i Beati, i <lb></lb> Fondatori di Religioni: e così ſeguitando <lb></lb> <arrow.to.target n="a170"></arrow.to.target> <pb pagenum="(172)"></pb> in ogni genere, potrà appagarſi la curioſi-<lb></lb> tà.</s><s id="id2777710"> Inoltre affiſſi alle pareti di ciaſchedun <lb></lb> corridore ſi vedono moltiſſimi quadri, in <lb></lb> cui ſono i Ritratti d'uomini in armi, o in <lb></lb> lettere ſingolari, e ſpecialmente de' Prin-<lb></lb> cipi della Real Caſa de' Medici.</s><s id="id2777731"> Appog-<lb></lb> giati alle pareti poſano nel piano ſopra <lb></lb> baſi, moltiſſimi buſti di marmo, con teſte <lb></lb> antiche tramezzate da Statue intere, con <lb></lb> belliſſima ordinanza diſpoſte, di pregio, e <lb></lb> di bellezza non ordinaria.</s><s id="id2811524"> Tralle teſte è <lb></lb> molto conſiderabile la ſerie degli Impera-<lb></lb> dori Romani, cominciando da Giulio Ce-<lb></lb> ſare ſino a Pupieno compreſi <expan abbr="Marco">M.</expan> Agrip <lb></lb> pa, l'Antinoo, e l'Albino; tralle Statue <lb></lb> è degna d'oſſervazione, e di ſtima quella <lb></lb> del Bacco di Michelagnolo.</s><s id="id2811550"> Molte ancora <lb></lb> ſono le Teſte delle Donne Auguſte, non <lb></lb> meno ſtimabili di quelle de' Ceſari; ed <lb></lb> inoltre le Teſte di Cicerone, di Sene-<lb></lb> ca, e quella d'Aleſſandro Magno ſcolpi-<lb></lb> te con ſingolar maeſtria.</s><s id="id2811573"> Sono ancora de-<lb></lb> gne di particolare attenzione due Statue <lb></lb> di bronzo antichiſſime, e d'eccellente ma-<lb></lb> nifattura, delle quali una, che rappreſen-<lb></lb> ta un Idolo, è di maniera Greca, e l'al-<lb></lb> tra, che figura un Dittatore, o altro per-<lb></lb> ſonaggio in atto di parlare al Popolo, di-<lb></lb> <arrow.to.target n="a171"></arrow.to.target> <pb pagenum="(173)"></pb> moſtra a' caratteri etruſchi, che nel lembo <lb></lb> della veſte ſi ſcorgono, eſſere ſtata fatta <lb></lb> dagli antichi Etruſchi </s><s id="id2794845">Oſſervate queſte co-<lb></lb> ſe, che ſono eſpoſte alla viſta d'ognuno, <lb></lb> paſſeremo alle ſtanze, dove non ſi ha l'in-<lb></lb> greſſo ſenza ſpecial commiſſione di chi vi <lb></lb> ſoprintende.</s><s id="id2794849"> Nella ſtanza, che per como-<lb></lb> do de' Foreſtieri chiameremo prima ſi con-<lb></lb> ſervano 215. Ritratti de' principali Maeſtri <lb></lb> di Pittura di propria mano dipintiſi, e con <lb></lb> ſpeſa grandiſſima, e diligenza da tutte le <lb></lb> parti procurati.</s><s id="id2794874"> In queſta ſtanza vi è la <lb></lb> ſtatua di marmo del Cardinal Leopoldo de' <lb></lb> Medici Promotore di queſta raccolta, la <lb></lb> qual ſtatua è opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggi-<lb></lb> ni.</s><s id="id2794895"> Nel mezzo avvi una Venerina di ma-<lb></lb> niera Greca.</s><s id="id2794902"> Lo sfondo è di Pier Dandini. </s><lb></lb> <s id="id2794914">Nella ſeconda ſtanza ci ſono ſino al gior-<lb></lb> no preſente altri 128. Ritratti di Pittori <lb></lb> più moderni da loro ſteſſi dipinti e ſerve <lb></lb> di corona a detta ſerie quello della virtuo-<lb></lb> ſiſſima Maria Antonia Elettrice di Saſſonia <lb></lb> nata Principeſſa Imperiale di Baviera, nel <lb></lb> mezzo ci è una Tavola di pietre dure.</s><s id="id2794938"> Nel-<lb></lb> la terza ſtanza ci è una Raccolta di Qua-<lb></lb> dri grandi, e piccoli di varie ſcuole.</s><s id="id2794949"> Vi è <lb></lb> una colonna d'Alabaſtro Orientale alta 4. <lb></lb> braccia tutta d'un pezzo, e maeſtralmen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a172"></arrow.to.target> <pb pagenum="(174)"></pb> te lavorata.</s><s id="id2809533"> Avvi una lumiera d'Ambra, <lb></lb> come pure un ſtipo ottagono intarſiato di <lb></lb> pietre dure.</s><s id="id2809543"> Queſta era quella ſtanza che <lb></lb> prima dicevaſi degli Idoli.</s></p> <p id="id2809552" type="foot"><s id="id2809555"><foot.target id="a170"></foot.target>in</s></p> <p id="id2809563" type="foot"><s id="id2809566"><foot.target id="a171"></foot.target>mo-</s></p> <p id="id2809574" type="foot"><s id="id2809578"><foot.target id="a172"></foot.target>te</s></p> <p id="id2809585" type="main"><s id="id2809589">Si paſſi adeſſo alle celebre Tribuna, che <lb></lb> ſervendomi del ſolito metodo chiamerò <lb></lb> quarta ſtanza.</s><s id="id2809600"> Quivi a dir vero riſiedono <lb></lb> come in lor vero Trono i pregi della Na-<lb></lb> tura, e dell'Arte, e ciò che di più perfet-<lb></lb> to in materia di Pittura, o Scultura può <lb></lb> trovarſi nel Mondo.</s><s id="id2809620"> Si ammirano 6. Sta-<lb></lb> tue, la Venere detta de' Medici, l'Apol-<lb></lb> lino, Arrotino, i Lottatori, il Fauno, e <lb></lb> la Venere celeſte.</s><s id="id2838791"> Nel mezzo avvi una ſu-<lb></lb> perba Tavola di pietre dure, e gioie com-<lb></lb> meſſe perfettamente lavorata.</s><s id="id2838803"> Le Pareti ſo-<lb></lb> no arricchite di Quadri de' più eccellenti <lb></lb> Profeſſori, Raffaello, Tiziano, Andrea del <lb></lb> Sarto, Paolo Veroneſe, di Michel'Ange-<lb></lb> lo, de' Caracci, del Vandick, del Rubens, <lb></lb> d'Olbino, del Tintoretto, e dell'Olande-<lb></lb> ſe Gherardo, e finalmente è ſtata recente-<lb></lb> mente collocata la Sibilla Samica del Guer-<lb></lb> cino, acquiſtata dal noſtro munificentiſſimo <lb></lb> <expan abbr="Reale">R.</expan> Sovrano.</s><s id="id2838842"> Vi è la celebre Venere di <lb></lb> Tiziano, e ſovra altra Femmina dipinta dal <lb></lb> medeſimo, e che diceſi ſua moglie.</s><s id="id2838854"> Fanno <lb></lb> finimento a queſto Auguſto ricetto molti <lb></lb> <arrow.to.target n="a173"></arrow.to.target> <pb pagenum="(175)"></pb> piccoli Buſti e Figurine di Gemme, e Pie <lb></lb> tre dure poſte ſuperbamente attorno, co-<lb></lb> me pure due Armadi pieni di Vaſi di La-<lb></lb> pislazzulo, Agate, Criſtalli di Monte, e <lb></lb> di altre differenti gemme.</s><s id="id2838890"> Paſſeremo adeſ-<lb></lb> ſo alla quinta ſtanza detta preſentemente <lb></lb> de' Diſegni, Scagliole, e baſli rilievi.</s><s id="id2799584"> Ci è <lb></lb> una Galleria portatile di varj Ritratti, Mi-<lb></lb> niature <expan abbr="eccetera">ec.</expan>; Ci è la maſchera di Cromuel.</s></p> <p id="id2799596" type="foot"><s id="id2799600"><foot.target id="a173"></foot.target>pic-</s></p> <p id="id2799607" type="main"><s id="id2799611">Nella ſeſta ſtanza ci ſono due ſtipi di la-<lb></lb> vori d'avorio, due di cera uno eſprimen-<lb></lb> te la putrefazione del corpo umano, l'al-<lb></lb> tro la Peſte, un'altro ſtipo di lavori d'am-<lb></lb> bra, uno di Tarſia ornato d'avorio, e ala-<lb></lb> baſtro orientale, due Tavole di Pietre dure <lb></lb> una rappreſentante Livorno, e l'altra un <lb></lb> paeſino; e finalmente ornano le Pareti va-<lb></lb> rj Quadri.</s></p> <p id="id2799649" type="main"><s id="id2799653">Nella ſeguente ſtanza, o ſia ſettima ci è <lb></lb> una ſuperba preparazione Anatomica della <lb></lb> Teſta, e Cervello in cera, ci è un ſtipo <lb></lb> con un organo, un altro ornato di lavori <lb></lb> di pietre dure, due Tavole, ed un vaſo <lb></lb> d'Alabaſtro.</s><s id="id2799676"> Le pareti ſono arricchite di <lb></lb> buoni pezzi di Quadri Fiamminghi.</s></p> <p id="id2799684" type="main"><s id="id2799688">Nelle Pareti dell'ottava ſtanza ci è di-<lb></lb> pinta la Toſcana, e ſon ſituate ſopra va-<lb></lb> rj comodi che adornano la medeſima ſta-<lb></lb> <arrow.to.target n="a174"></arrow.to.target> <pb pagenum="(176)"></pb> tuette, e Buſti di marmo <expan abbr="eccetera">ec.</expan></s><s id="id2797654"> E ſon ſtati qui-<lb></lb> vi traſportati l'Ermafrodito; ed il Priapo.</s></p> <p id="id2797663" type="foot"><s id="id2797667"><foot.target id="a174"></foot.target>tuet-</s></p> <p id="id2797674" type="main"><s id="id2797678">Nella nona ſtanza ci è il Ciborio, o ſia <lb></lb> l'Altare deſtinato per la celebre Cappella <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</s></p> <p id="id2797690" type="main"><s id="id2797694">La decima ſtanza nuovamente edificata <lb></lb> contiene il Teſoro, o ſia la rariſſima riu-<lb></lb> nione di Bronzi antichi Egiziani, Etruſchi, <lb></lb> Greci, e Romani, formando una coſa ve-<lb></lb> ramente degna dell'ammirazione degli In-<lb></lb> tendenti, e che difficilmente potrebbe farſi <lb></lb> un'eguale.</s></p> <p id="id2797723" type="main"><s id="id2797727">Il CORRIDORE coperto fu fatto fabbricare <lb></lb> dal Granduca Coſimo I. col diſegno di Gior-<lb></lb> gio Vaſari.</s><s id="id2797737"> Queſto Corridore che comin-<lb></lb> cia dal Palazzo Reale, e conduce ſino al-<lb></lb> la Galleria, ed al Palazzo Vecchio è lun-<lb></lb> go ſeicento paſſi.</s><s id="id2797753"> Venendo verſo Piazza <lb></lb> oſſervaſi il</s></p> <p id="id2796840" type="main"><s id="id2796843">PALAZZO VECCHIO, fabbricato col diſe-<lb></lb> gno d'Arnolfo, famoſo Architetto di va-<lb></lb> rie ſabbriche di queſta Città, e della <lb></lb> Chieſa del Duomo.</s><s id="id2796859"> E dando un occhia-<lb></lb> ta alla magnificenza di queſta Fabbrica <lb></lb> alla Torre, o Campanile alto braccia <lb></lb> cento cinquanta, ſoſtenuto da quattro co-<lb></lb> lonne groſſiſſime, le quali rendono mira-<lb></lb> bile, e prodigioſo queſto Edifizio; ammi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a175"></arrow.to.target> <pb pagenum="(177)"></pb> reremo nell'ingreſſo, o ringhiera del Pa-<lb></lb> lazzo a man deſtra la Statua giganteſca <lb></lb> di marmo, opera del Bandinelli, che rap-<lb></lb> preſenta quando Ercole abate Cacco, e <lb></lb> dalla finiſtra quella di David ſcolpita dal <lb></lb> Buonarroti, fatta negli anni ſuoi gioveni-<lb></lb> li.</s><s id="id2796920"> Due Figure, o termini di marmo pa-<lb></lb> rimente ſi vedono, uno di mano del Ban-<lb></lb> dinelli, l'altro di Vincenzio Roſſi ſuo ſco-<lb></lb> lare, fatti con grandiſſima diligenza.</s><s id="id2796936"> En-<lb></lb> trando nel Cortile, vedeſi in mezzo una <lb></lb> Fontana di Porfido, ſopra la quale ſcher-<lb></lb> za un Fanciullo ſcolpito in bronzo, di ma-<lb></lb> no d'Andrea Verrocchio.</s><s id="id2759239"> Era queſto Cor-<lb></lb> tile anticamente ſoſtenuto da Colonne di <lb></lb> mattone, ma eſſendo quaſi del tutto gua-<lb></lb> ſte, coll'acuto ingegno di Michelozzo Mi-<lb></lb> chelozzi furono ſoſtituite quelle di pietra <lb></lb> forte che lo ſoſtengono di preſente, lavo-<lb></lb> rate con belle grotteſche, ſenza danno ve-<lb></lb> runo della fabbrica.</s><s id="id2759270"> Tra le coſe degne di <lb></lb> lode vi e una Statua d'Ercole, che ucci-<lb></lb> de Cacco, di mano di Vincenzio Roſſi da <lb></lb> Fieſole, non inferiore a quella del Ban-<lb></lb> dinelli ſuo Maeſtro.</s><s id="id2759290"> Salendo al primo ap-<lb></lb> partamento, trovaſi un magnifico Salone <lb></lb> lungo braccia 90., e largo braccia 37., <lb></lb> la Soffitta del quale, come altresì le pa-<lb></lb> <arrow.to.target n="a176"></arrow.to.target> <pb pagenum="(178)"></pb> reti, ſono dipinte da Giorgio Vaſari con <lb></lb> ſingolar maeſtria.</s><s id="id2759322"> In 39. quadri della Sof-<lb></lb> fitta, con belliſſimi intagli, e ornamenti <lb></lb> dorati, ſi rappreſentano l'azioni, e fatti <lb></lb> più ſegnalati della noſtra Città, e della <lb></lb> Real Caſa de' Medici, madre fecondiſſima <lb></lb> d'uomini illuſtri, e di celebratiſſimi Eroi. </s><lb></lb> <s id="id2759332">Nelle pareti ſi vede dipinta a freſco la guer-<lb></lb> ra, e preſa di Siena, la Battaglia fieriſſi-<lb></lb> ma di Marciano, l'aſſedio di Piſa, ed al-<lb></lb> tre memorabili impreſe.</s><s id="id2787537"> Anco negli angoli <lb></lb> del predetto Salone, ſi vedono quattro <lb></lb> grandiſſimi quadri dipinti a olio, due de' <lb></lb> quali ſono di mano del Ligozzi, e gli al-<lb></lb> tri due del Cigoli, e del Paſſignano in uno <lb></lb> di quei del Ligozzi, ſi rappreſenta quando <lb></lb> San Pio V. incorona Coſimo I. creandolo <lb></lb> Granduca di Toſcana, e ornandolo di Corona <lb></lb> e Manto Reale; E nell'altro ſono figurati <lb></lb> quei dodici Fiorentini, che da varj Poten-<lb></lb> tati del Mondo, in un medeſimo tempo fu-<lb></lb> rono mandati Ambaſciadori a Bonifazio <lb></lb> VIII.</s><s id="id2787588"> Sommo Pontefice, de' quali cantò il <lb></lb> Verino:</s></p> <p id="id2787596" type="foot"><s id="id2787600"><foot.target id="a175"></foot.target>re-</s></p> <p id="id2787607" type="foot"><s id="id2787611"><foot.target id="a176"></foot.target>M re-</s></p> <p id="id2787619" type="main"><s id="id2787622"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Romanae merito Antiſtes Bonifacius Urbis, <lb></lb> Cum Florentinos diverſis partibus Orbis <lb></lb> Vidiſſet Romae Regum mandata ferentes, <lb></lb> Terrarum ſemen, tum quinta elementa voca-<lb></lb> vit.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2787647" type="foot"><s id="id2787650">In</s></p> <pb pagenum="(179)"></pb><p id="id2841884" type="main"><s id="id2841888"> <lb></lb> In quello del Cigoli mirabilmente ſi rap-<lb></lb> preſenta quando Coſimo, ancor giovanet-<lb></lb> to di 18. anni, fu eletto Duca di Firenze, <lb></lb> e da tutti i Senatori, che lo eleſſero in-<lb></lb> chinato per loro Sovrano: e finalmente in <lb></lb> quello del Paſſignani ſi dimoſtra la ſolen-<lb></lb> ne funzione celebrata in Firenze, quando <lb></lb> il medeſimo Coſimo preſe l'Abito della Re-<lb></lb> ligione di Santo Stefano Papa, e Martire, <lb></lb> della quale fu il primo Fondatore, e Gran <lb></lb> Maeſtro.</s><s id="id2841931"> Ma che diremo delle Statue, che <lb></lb> vagamente adornano la gran Sala?</s><s id="id2841935"> Sono <lb></lb> in faccia di eſſa tre grandi Statue di mar-<lb></lb> mo maggiori del naturale, cioè quella di <lb></lb> Leon X. Sommo Pontefice nella nicchia <lb></lb> del mezzo, quella di Giovanni de' Medici <lb></lb> Padre di Coſimo a man deſtra, e quella <lb></lb> del Duca Aleſſandro a man ſiniſtra, ſicco-<lb></lb> me da' lati ſi vede la Statua di Clemente <lb></lb> VII e dicontro quella del Granduca Coſi-<lb></lb> mo I., tutte di mano del Cavalier Bandi-<lb></lb> nelli.</s><s id="id2841977"> Sopra tutte ammirabile è la Statua <lb></lb> della Vittoria, che ha ſotto di ſe un pri-<lb></lb> gione, di mano del Buonarroti; il quale <lb></lb> deſtinata l'avea per lo Sepolcro di Papa <lb></lb> Giulio II. ma non avendola affatto termi-<lb></lb> nata, laſciolla in Firenze.</s><s id="id2842000"> Seguono a que-<lb></lb> ſta i ſei gruppi di Vincenzio Roſſi, ne' qua-<lb></lb> <arrow.to.target n="a177"></arrow.to.target> <pb pagenum="(180)"></pb> li ſi rappreſentano le forze d'Ercole, cioè <lb></lb> quando ſoffoga Anteo, quando uccide il <lb></lb> Centauro, quando getta Diomede a' Ca-<lb></lb> valli che lo divorino, quando porta il Por-<lb></lb> co vivo in ſpalla, quando aiuta ad Atlante <lb></lb> reggere il Cielo, e quando vince la Regi-<lb></lb> na delle Amazzoni: Opere tutte degne di <lb></lb> lode, e nelle quali, come ſcrive il Bor-<lb></lb> ghini, ſi veggono belliſſime, e fiere at-<lb></lb> titudini, e grandiſſima diligenza nell'arte; <lb></lb> e tra queſte Statue fu collocato circa l'an-<lb></lb> no 1720. il gruppo di Adamo ed Eva, col <lb></lb> Serpente, di mano di Baccio Bandinelli, <lb></lb> rimoſſo, come addietro ſi diſſe, dal Coro <lb></lb> della Metropolitana.</s><s id="id2815356"> Da queſta all'altre <lb></lb> ſtanze paſſando del medeſimo appartamen-<lb></lb> to, vedremo molte belle pitture a freſco del <lb></lb> mentovato Vaſari, col diſegno del quale fu <lb></lb> queſto Palazzo in gran parte riordinato.</s><s id="id2815376"> Ma <lb></lb> ſalendo agli appartamenti di ſopra, nella <lb></lb> Sala chiamata dell'Orivolo, troveremo una <lb></lb> Figura di marmo, che rappreſenta un Da-<lb></lb> vidde di mano di Donatello, ed un altra <lb></lb> di San <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta ſopra la porta dell'U-<lb></lb> dienza, di mano di Benedetto da Maia-<lb></lb> no, amendue grandemente lodate da' Pro-<lb></lb> feſſori.</s><s id="id2810341"> Da queſta ſtanza s'entra nella ric-<lb></lb> chiſſima </s></p> <p id="id2792738" type="foot"><s id="id2792742"><foot.target id="a177"></foot.target>M 2 li</s></p> <p id="id2792749" type="foot"><s id="id2792753">GUAR-</s></p> <pb pagenum="(181)"></pb> <p id="id2810373" type="main"><s id="id2810375">GUARDAROBA di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> piena di coſe <lb></lb> prezioſe di vaſi d'oro, e d'argento, e di <lb></lb> ſuppellettili, e ornamenti belliſſimi, nella <lb></lb> deſcrizione de' quali un intero volume ri-<lb></lb> chiederebbeſi per deſcrivere l'innumerabili <lb></lb> coſe, che vi ſi trovano.</s><s id="id2810383"> Tra queſto ci è <lb></lb> il famoſo Paliotto deſtinato da Coſimo Se-<lb></lb> condo per voto a <expan abbr="San">S.</expan> Carlo Borromeo in <lb></lb> Milano in caſo che ſi riſtabiliſſe in ſalute, <lb></lb> eſſendo morto rimaſe quà.</s><s id="id2810402"> Vi ſono 84. lib-<lb></lb> bre d'oro e molte libbre di perle, e pietre <lb></lb> prezioſe.</s><s id="id2810411"> Si traſporta, e ſi eſpone al pub-<lb></lb> blico nella Cappella Reale il Giovedì San-<lb></lb> to.</s><s id="id2810422"> Diremo ſolo, come di coſa rara, tro-<lb></lb> varſi in queſto luogo le famoſe Pandette <lb></lb> di Giuſtiniano, chiamate in oggi le Pan-<lb></lb> dette Fiorentine, e ſtimate più d'un teſo-<lb></lb> ro da chi riguarda la rarità, ed eccellen-<lb></lb> za d'un manoſcritto sì celebre; ſiccome <lb></lb> l'originale della Concordia della Chieſa <lb></lb> Latina colla Greca ſeguita in Firenze nel <lb></lb> Concilio Ecumenico l'Anno 1439. ſotto-<lb></lb> ſcritta dal Pontefice Eugenio IV. e dall'<lb></lb> Imperatore Giovanni Paleologo, e da tan-<lb></lb> ti illuſtri, e dotti Prelati.</s><s id="id2792670"> Nella Sala dell'<lb></lb> Udienza vecchia, vedremo dipinte a fre-<lb></lb> ſco belliſſime Storie di mano di Franceſco <lb></lb> Salviati, che rappreſentano alcuni fatti più <lb></lb> <arrow.to.target n="a179"></arrow.to.target> <pb pagenum="(182)"></pb> ſingolari di Furio Cammillo, valoroſo Cam-<lb></lb> pione, che in tante glorioſe impreſe a favor <lb></lb> della Patria ſi ſegnalò.</s><s id="id2792707"> E di poi oſſervere-<lb></lb> mo la Cappella tutta dipinta dal Grillan-<lb></lb> daio, e nella quale conſervanſi molte Re-<lb></lb> liquie inſigni.</s><s id="id2792722"> Vedute queſte, ed altre co-<lb></lb> ſe nel Palazzo Vecchio, faremo ritorno nel-<lb></lb> la medeſima Piazza, per oſſervare in eſſa <lb></lb> la bella</s></p> <p id="id2792761" type="foot"><s id="id2792765"><foot.target id="a179"></foot.target>M 3 ſin-</s></p> <p id="id2792773" type="main"><s id="id2792776">LOGGIA veramente grandioſa, ſotto la qua-<lb></lb> le riceve ogn'anno gl'Omaggi <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> per <lb></lb> la Feſta di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, fabbricata col diſe-<lb></lb> gno d'Andrea Orcagna, Pittore, Scultore, <lb></lb> e Architetto Fiorentino nel 1285., e nell'<lb></lb> età ſua valentiſſimo.</s><s id="id2795189"> Sotto gli archi di que-<lb></lb> ſta Loggia ſi vedono tre belle Statue, cia-<lb></lb> ſcheduna delle quali merita ſomma lode. </s><lb></lb> <s id="id2795215">La prima ſcolpita in bronzo per mano di <lb></lb> Dònatello, rappreſenta Giuditta, appiè del-<lb></lb> la quale giace Oloferne immerſo nel ſonno, <lb></lb> ſopra cui queſta Amazzone divina ſi vede <lb></lb> vibrare il colpo, per recidere il capo all'ini-<lb></lb> mico.</s><s id="id2795225"> Nella ſeconda Statua, ancor eſſa ſcol-<lb></lb> pita in bronzo da Benvenuto Cellini, vien fi-<lb></lb> gurato un Perſeo, che ha nella deſtra il ferro, <lb></lb> e nella ſiniſtra la teſta di Meduſa reciſa dal <lb></lb> Buſto, tutta grondante di ſangue, e ſenza <lb></lb> ſpirito, giacente appiè dell'ucciſore.</s><s id="id2795251"> E' <lb></lb> <arrow.to.target n="a180"></arrow.to.target> <pb pagenum="(183)"></pb> commendata queſta figura in ogni ſua par-<lb></lb> te, e ben dimoſtra il valore di Benvenu-<lb></lb> to, il quale così felicemente conduſſe l'o-<lb></lb> pera, che non un bronzo inſenſibile, ma <lb></lb> una figura viva, ed animata raſſembra.</s><s id="id2795284"> De-<lb></lb> gno ancora di molta lode ſi è il Baſſorilievo <lb></lb> pure di bronzo, che ſerve di ornamento <lb></lb> alla baſe, nel quale ſi vedono Androme-<lb></lb> da, e Perſeo, con altre figure, che tut-<lb></lb> ta l'Iſtoria compitamente dimoſtrano.</s><s id="id2795308"> Nel-<lb></lb> la terza, che è più d'ogni altra ſtimabile, <lb></lb> e di maggior perfezione, s'ammira un grup-<lb></lb> po di tre figure di marmo, mirabilmente <lb></lb> ſcolpite da Giovanni Bologna, denotante il <lb></lb> Ratto d'una Sabina.</s><s id="id2827411"> Nel vecchio caduto <lb></lb> a terra per l'impeto del ſuo nemico, vien <lb></lb> figurato il Padre della fanciulla, in atto <lb></lb> d'impedire la fuga al rapitore.</s><s id="id2827425"> Nel giova-<lb></lb> ne di corpo robuſto, ſi rappreſenta un Sol-<lb></lb> dato Romano, che in occaſione de' giuo-<lb></lb> chi pubblici nella nuova Città di Roma <lb></lb> celebrati, rapiſce al Padre una Donzella <lb></lb> Sabina, e nella femmina tenera, e delica-<lb></lb> ta ſi dimoſtra la Donzella rapita; veden-<lb></lb> doſi nell'iſteſſo tempo in queſto ammirabil <lb></lb> gruppo rappreſentante le tre età, cioè la <lb></lb> gioventù, la virilità, e la vecchiezza.</s><s id="id2827465"> E <lb></lb> finalmente in tutte le tre figure ſi ricono <lb></lb> <arrow.to.target n="a181"></arrow.to.target> <pb pagenum="(184)"></pb> ſce una vivezza sì grande, che chiunque <lb></lb> fiſſamente le mira, non ſi ſazia di com-<lb></lb> mendarle in eſtremo; nella baſe è un Baſ-<lb></lb> ſorilievo, fatto con ſomma induſtria, e di-<lb></lb> ligenza, dove tutta l'iſtoria del rapimento <lb></lb> delle Sabine ſi rappreſenta, dietro a queſta <lb></lb> Loggia vi è la fabbrica delle nuove Scude-<lb></lb> rie di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> nel luogo ove erano ſitua-<lb></lb> ti i quartieri de' Lanzi.</s><s id="id2827519"> Sul canto del Pa-<lb></lb> lazzo, e quaſi in mezzo la Piazza ſi trova la</s></p> <p id="id2827528" type="foot"><s id="id2827532"><foot.target id="a180"></foot.target>com-</s></p> <p id="id2795706" type="foot"><s id="id2795710"><foot.target id="a181"></foot.target>M 4 ſce</s></p> <p id="id2795718" type="main"><s id="id2795722">FONTANA fatta fare dal Granduca Coſi-<lb></lb> mo I. col diſegno, e indnſtria dell'Amman-<lb></lb> nati, che da Filippo Baldinucci negli eru-<lb></lb> diti ſuoi Decennali, vien deſcritta colle ſe-<lb></lb> guenti parole:</s></p> <p id="id2795743" type="main"><s id="id2795747"><emph type="quote">Appariſce nel mezzo d'un gran vaſo <lb></lb> pieno di limpidiſſime acque ſgorganti da <lb></lb> molti zampilli, il qual vaſo è figurato pel <lb></lb> Mare, il gran Coloſſo del Nettunno, al-<lb></lb> to dieci braccia; ſituato ſopra un Car-<lb></lb> ro, tirato da quattro Cavalli marini, due <lb></lb> di marmo bianco, e due di miſtio, mol-<lb></lb> to belli e vivaci; il Nettunno ha tra le <lb></lb> gambe tre figure di Tritoni, che inſieme <lb></lb> con eſſo poſano ſopra una gran conca ma-<lb></lb> rina in luogo di Carro.</emph></s><s id="id2795790"><emph type="quote"> Il vaſo è di ot-<lb></lb> to face di marmo miſtio, quattro mi-<lb></lb> nori, e quattro maggiori.</emph></s><s id="id2795800"><emph type="quote"> Le quattro <lb></lb> <arrow.to.target n="a182"></arrow.to.target> <pb pagenum="(185)"></pb> minori ſon vagamente arricchite con fi-<lb></lb> gure di fanciulli, ed altre coſe di bron-<lb></lb> zo, come chiocciole marine, cornuco-<lb></lb> pie, cartelle, e ſimili; s'inalzano <lb></lb> ſul piano delle medeſime certi imba-<lb></lb> ſamenti, ſopra ciaſcheduno de' quali po-<lb></lb> ſa una Statua di metallo maggiore del <lb></lb> naturale, e ſono in tutte quattro: due <lb></lb> femmine, che rappreſentano Teti, e Do-<lb></lb> e due maſchi figurati per due Dei marini. </emph></s><lb></lb> <s id="id2751852"><emph type="quote">All'una, e all'altra parte di ciaſcheduna di <lb></lb> queſte face minori ſono due Satiri di me-<lb></lb> tallo in varie attitudini.</emph></s><s id="id2751862"><emph type="quote"> Le 4. facce mag-<lb></lb> giori ſon tanto più baſſe, quanto baſti per <lb></lb> poterſi da chiccheſſia godere la limpidezza <lb></lb> dell'acqua,la quale traboccando grazioſa-<lb></lb> mente è ricevuta da alcune belle nic-<lb></lb> chie, e nel gran vaſo; ed in ſomma in <lb></lb> tutto è così ben diſpoſto, e con tanta <lb></lb> maeſtà ordinato, che è proprio una ma-<lb></lb> raviglia,,.</emph></s><s id="id2751896"> Vicino alla Fontana, ſopra <lb></lb> una gran baſe di marmo, è una belliſſima.</s></p> <p id="id2751905" type="foot"><s id="id2751908"><foot.target id="a182"></foot.target>mi-</s></p> <p id="id2751915" type="main"><s id="id2751919">STATUA equeſtre di bronzo di mano di <lb></lb> Giovanni Bologna fatta erigere l'anno 1594. <lb></lb> dal Granduca Ferdinando I., in memoria <lb></lb> di Coſimo ſuo Genitore.</s><s id="id2751933"> Adornano le fac-<lb></lb> ciate di queſta Baſe tre Baſſirilievi di bron-<lb></lb> zo dell'iſteſſo autore, in uno de' quali ſi <lb></lb> <arrow.to.target n="a183"></arrow.to.target> <pb pagenum="(186)"></pb> rappreſenta la Coronazione del mentovato <lb></lb> Granduca Coſimo, da eſſo meritata <foreign lang="la"><emph type="italics">Ob <lb></lb> zelum Religionis, praecipuumque Inſtitiae ſtu-<lb></lb> dium,</emph></foreign> come ſi legge nell'Inſcrizione.</s><s id="id2770412"> Nel <lb></lb> ſecondo la glorioſa entrata nella Città di <lb></lb> Siena, ubbidiente al ſuo comando, dopo la <lb></lb> conſeguita Vittoria.</s><s id="id2770426"> E nel terzo, quando <lb></lb> dal Senato Fiorentino, eſſendo egli ancor <lb></lb> giovanetto ne fu creato Duca di Firenze, <lb></lb> laſciando luogo nella quarta facciata ad una <lb></lb> nobile, ed altrettanto erudita Inſcrizione <lb></lb> del ſeguente tenore:</s></p> <p id="id2770450" type="foot"><s id="id2770454"><foot.target id="a183"></foot.target>rap-</s></p> <p id="id2770461" type="main"><s id="id2770465"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Coſmo Medici Magno Etruriae Duci Primo <lb></lb> Pio Felici <lb></lb> Invicto Iuſto Clementi Sacrae Militiae Paciſq. <lb></lb> In Etruria Authori Patri & Principi optimo; <lb></lb> Ferdinandus F. Maguus Dux III. erexit <lb></lb> A. M. D. L. XXXXIIII.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2770491" type="main"><s id="id2770495">In queſta Piazza è da oſſervarſi preſſo la <lb></lb> Statua Equeſtre di Coſimo la facciata del <lb></lb> Palazzo degli Uguccioni, diſegno di An-<lb></lb> drea Palladio.</s><s id="id2770511"> Appreſſo ſi trova la Chieſa <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Romolo, vedeſi all'Altar maggiore l'<lb></lb> antica Tavola fatta da Neri di Bicci, e in <lb></lb> fondo a ſiniſtra entrando vi è in gran de-<lb></lb> vozione una Vergine col <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino dipin-<lb></lb> ta ſul muro da Angiolo Gaddi, che diede <lb></lb> il diſegno alla Chieſa, e vi è paſſata la por-<lb></lb> <arrow.to.target n="a184"></arrow.to.target> <pb pagenum="(187)"></pb> ta laterale una bella Tavola del Pignoni rap-<lb></lb> preſentante la Madonna del Roſario.</s><s id="id2751718"> Di-<lb></lb> rimpetto al Palazzo Vecchio ſi trova pure <lb></lb> un'altra Chieſa dedicata a <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia, nella <lb></lb> quale alla Cappella dell'Altar maggiore <lb></lb> (la di cui Tavola è del <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Curradi) vi <lb></lb> ſi ſcorge eſpreſſo il ritrovamento di eſſa San-<lb></lb> ta ſiccome ne' due Quadri laterali; opera <lb></lb> del Martinelli.</s><s id="id2751750"> La Tavola a man deſtra è <lb></lb> di Bonaventura Gandi, quella a ſiniſtra è <lb></lb> di mano del Roſſo, ſopra la porta vi è un <lb></lb> antichiſſima Tavola di Cimabue.</s><s id="id2751766"> Da queſta <lb></lb> Piazza faremo paſſaggio alla vicina Chieſa di</s></p> <p id="id2751775" type="foot"><s id="id2751779"><foot.target id="a184"></foot.target>ta</s></p> <p id="id2751786" type="main"><s id="id2751790">ORSANMICHELE, la quale acquiſtò forma <lb></lb> di Chieſa, o ſivvero d'Oratorio, dacchè fu <lb></lb> deliberato di chiuder le Logge, che erano <lb></lb> ſotto queſta gran fabbrica, in venerazione <lb></lb> dell'Immagine di Maria Santiſſima, che è <lb></lb> ſull'antico Altare di marmi, che vi ſi ve-<lb></lb> de, lavorato colla direzione di Andrea Or-<lb></lb> cagna.</s><s id="id2751821"> Anticamente era quivi la Piazza <lb></lb> ove ſi vendeva il grano.</s><s id="id2788081"> E vi fu a bene-<lb></lb> fizio pubblico alzato il loggiato nel 1337. <lb></lb> col diſegno di Giotto, e proſeguito da Tad-<lb></lb> deo Gaddi.</s><s id="id2788095"> Si dice Orſanmichele, ò Orto <lb></lb> San Michele, per poſpoſizione accidentale <lb></lb> da San Michele in Orto.</s><s id="id2788106"> Atteſochè ſino dal <lb></lb> 1100, era ivi una Chieſa Parrocchiale, in-<lb></lb> <arrow.to.target n="a185"></arrow.to.target> <pb pagenum="(188)"></pb> titolata San Michele in Orto, da cui pren-<lb></lb> deva la poſpoſta denominazione di Orto San <lb></lb> Michele tutta quella adiacente Contrada!</s><lb></lb> <s id="id2788160">In luogo della quale antica Chieſa, demo-<lb></lb> lita per farvi la ſuddetta Torre del grano, <lb></lb> fu intorno a 110. anni dopo rifatta dalla <lb></lb> Parte oppoſta l'altra Chieſa ſotto lo ſteſſo <lb></lb> titolo di San Michele in Orto, oggi detta <lb></lb> di San Carlo, comecchè vi ſi aduna la Con-<lb></lb> ſraternita della Nazione Lombarda, la qua-<lb></lb> le milita ſotto la protezione di San Cario <lb></lb> Cardinale Borromei.</s><s id="id2788170"> In detta Confrater-<lb></lb> nita ſi vede interiormente ſopra la Porta <lb></lb> una Tavola di Buon-Amico Buffalmacco ce-<lb></lb> lebre nelle Novelle del Boccaccio, che al-<lb></lb> tri con più ragione vogliono che ſia di Tad-<lb></lb> deo Gaddi, ed all'Altar maggiore la Ta-<lb></lb> vola, che rappreſenta il detto Santo Car-<lb></lb> dinale, di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2788202"> Queſto grande <lb></lb> Edifizio dunque da ogni parte iſolato, e <lb></lb> con belliſſima proporzione, ed ottima Ar-<lb></lb> chitettura condotto, ha per di fuori quat-<lb></lb> tordici Nicchie, in varie fogge intagliate, <lb></lb> ed in cui furono collocate diverſe Statue, <lb></lb> alcune di bronzo, ed alcune di marmo, la-<lb></lb> vorate dai più eccellenti Maeſtri, che fio-<lb></lb> riſſero in queſta noſtra Città.</s><s id="id2809197"> Sono adun-<lb></lb> que di Lorenzo Ghiberti il San Matteo Apo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a186"></arrow.to.target> <pb pagenum="(189)"></pb> ſtolo, il Santo Stefano preſſo la porta prin-<lb></lb> cipale, e il San <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta dalla parte op-<lb></lb> poſta, Baccio da Montelupo fece la bella <lb></lb> Statua di bronzo di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evangeli-<lb></lb> ſta, e Donatello ne fece tre di marmo le <lb></lb> quali ſon opere veramente maraviglioſe.</s><s id="id2809242"> La <lb></lb> prima è il San Pietro Apoſtolo, la ſecon-<lb></lb> da il San Marco Evangeliſta, e la terza il <lb></lb> San Giorgio, Statua, che non ha pari, e <lb></lb> che, ſecondo il parere di tutti i Profeſſo-<lb></lb> ri, più ſi può commendare, che imitare. </s><lb></lb> <s id="id2809275">Perlochè non è maraviglia, ſe le Repubbli-<lb></lb> che di Venezia, e di Genova, ed altri Prin-<lb></lb> cipi dell'Europa più volte ne fecero iſtan-<lb></lb> za, offerendo gran ſomma di denaro, per-<lb></lb> chè foſſe loro conceduta.</s><s id="id2809285"> Anche Nanni, o <lb></lb> Giovanni d'Antonio, diſcepolo di Donatel-<lb></lb> lo ne fece tre, cioè i quattro Santi dentro <lb></lb> un ſol Tabernacolo, il San Filippo Apoſto-<lb></lb> lo, ed il Santo Eligio Veſcovo, chiamato <lb></lb> comunemente Santo Lò.</s><s id="id2756814"> D' Andrea Ver-<lb></lb> rocchio è il San Tommaſo Apoſtolo, che <lb></lb> mette il dito nel Coſtato di Criſto, opera <lb></lb> molto ſtimabile, allato alla quale è la Sta-<lb></lb> tua di <expan abbr="San">S.</expan> Luca Evangeliſta di mano di Gio-<lb></lb> vanni Bologna, ſcolpita in bronzo con ſin-<lb></lb> golare artifizio.</s><s id="id2756840"> In Chieſa ſi vede un Ta-<lb></lb> bernacolo, o Cappella iſolata; tutta di <lb></lb> <arrow.to.target n="a187"></arrow.to.target> <pb pagenum="(190)"></pb> marmi vagamente intagliati, ed abbellita <lb></lb> di Baſſi rilievi, per opera, diſegno, e in-<lb></lb> duſtria di Andrea Orcagna, che la ſinì nel <lb></lb> 1359., e coſtò 96. mila fiorini d'oro; e nel <lb></lb> predetto Tabernacolo s'adora un'immagi-<lb></lb> ne di Maria Vergine molto antica, dipin-<lb></lb> ta da Ugolino Saneſe, e tenuta ne' tempi <lb></lb> andati in ſomma venerazione, avvegnachè <lb></lb> fino al tempo della terribile, e ſpaventoſa <lb></lb> peſte nel 1348. che infettò la maggior par-<lb></lb> te del Mondo, incominciaſſe a fiorire il di <lb></lb> lei culto, concorrendovi grandiſſimo popo-<lb></lb> lo con offerte, delle quali in breviſſimo <lb></lb> tempo ſi poterono accumulare più di tre-<lb></lb> cento mila fiorini d'oro, parte impiegati <lb></lb> in ſovvenimento de' poveri, e parte nell'<lb></lb> adornare queſta Chieſa.</s><s id="id2756927"> Dietro l'Altare <lb></lb> vi è un baſſorilievo dell'Orcagna, Archi-<lb></lb> tetto del Tabernacolo, ove ha egli eſpreſ-<lb></lb> ſo a maraviglia il ſuo ritratto.</s><s id="id2756943"> Sono anco-<lb></lb> ra ſopra l'Altar maggiore tre Statue di mar-<lb></lb> mo, cioè Sant'Anna, la Santiſſima Vergi-<lb></lb> ne, ed il Bambino Gesù di mano di Fran-<lb></lb> ceſco da Sangallo; ſiccome ne' pilaſtri al-<lb></lb> cune belle pitture antiche, cioè di Loren-<lb></lb> zo Credi, d'Agnolo Gaddi, e di Iacopo <lb></lb> del Caſentino, da cui fu dipinta la volta, <lb></lb> alla quale nel 1770. in occaſione di rimoder-<lb></lb> <arrow.to.target n="a188"></arrow.to.target> <pb pagenum="(191)"></pb> nare queſta Chieſa, ora divenuta Parroc-<lb></lb> chia, con ſommo diſpiacimento dei Dilet-<lb></lb> tanti delle Belle Arti, fu dato di bianco. </s><lb></lb> <s id="id2767935">Vi è inoltre un Criſto Crocifiſſo di legno, <lb></lb> avanti il quale il grande Arciveſcovo San-<lb></lb> to Antonino ſoleva da giovanetto giornal-<lb></lb> mente fare orazione.</s><s id="id2767940"> Nelle ſtanze ſopra la <lb></lb> Chieſa fu dal Granduca Coſimo I. l'anno <lb></lb> 1569. eretto il pubblico e generale Archi-<lb></lb> vio di Firenze, dove ſi conſervano innume-<lb></lb> rabili Scritture, e tutti gli iſtrumenti pub-<lb></lb> blici.</s><s id="id2767963"> E comecchè, mediante il regolamen-<lb></lb> to di queſto Archivio, tutti gli iſtrumenti <lb></lb> ſono duplicati, le copie autentiche ſi tra-<lb></lb> slatano ne' vaſti ſaloni ſopra la fabbrica iſo-<lb></lb> lata, detta la Loggia di Mercato Nuovo, <lb></lb> poco diſtante, fatta fabbricare dal Grandu-<lb></lb> ca Coſimo I. l'anno 1548. per comodo di <lb></lb> trattare i negozzi della Seta, con diſegno <lb></lb> di Bernardo Taſſo, in uno dei lati della <lb></lb> quale ſopra la ſcalinata, ſi vede lavorato <lb></lb> in bronzo un Cinghiale, che verſa acqua <lb></lb> per comodo pubblico, opera di Pietro Tac-<lb></lb> ca, tratta dall'antico si celebre della Gal-<lb></lb> leria.</s><s id="id2811644"> Queſta loggia all'intorno ha Botte-<lb></lb> ghe, che ſervono al traffico di Seta, e il <lb></lb> Magiſtrato di detta Arte, ed evvi appreſ-<lb></lb> ſo la Chieſa Parrocchiale di <expan abbr="San">S.</expan> Biagio, che <lb></lb> <arrow.to.target n="a189"></arrow.to.target> <pb pagenum="(192)"></pb> reſta unita al Monte Comune e alla Ca-<lb></lb> mera del Commercio.</s><s id="id2811677"> Di qui paſſando per <lb></lb> la via detta Porta Roſſa, e tornando alla <lb></lb> Loggia de' Tornaquinci, troveremo il</s></p> <p id="id2811689" type="foot"><s id="id2811693"><foot.target id="a185"></foot.target>ti-</s></p> <p id="id2811700" type="foot"><s id="id2811704"><foot.target id="a186"></foot.target>ſto-</s></p> <p id="id2811712" type="foot"><s id="id2811715"><foot.target id="a187"></foot.target>mar-</s></p> <p id="id2811723" type="foot"><s id="id2811727"><foot.target id="a188"></foot.target>na-</s></p> <p id="id2811734" type="foot"><s id="id2811738"><foot.target id="a189"></foot.target>re-</s></p> <p id="id2811745" type="main"><s id="id2811749">PALAZZO de' Marcheſi Corſi, già de' Tor-<lb></lb> nabuoni, degno di eſſere oſſervato, princi-<lb></lb> palmente per l'ampia Galleria, che gli ag-<lb></lb> giunge comodo, e bellezza, in faccia al <lb></lb> quale ſi trova quello de' Viviani, dopo quel-<lb></lb> lo de' Giacomini, la cui Architettura, ope-<lb></lb> ra di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſi, è ſingolare; quel-<lb></lb> lo del Marcheſe Albergotti dipinto in gran <lb></lb> parte da Diacinto Fabbroni, quello degli <lb></lb> Antinori; quello de' Paſquali con più altri, <lb></lb> dai quali è circondata la Chieſa di</s></p> <p id="id2780122" type="main"><s id="id2780125">SAN MICHELE BERTELDI, detta dagli An-<lb></lb> tinori, dove abitano i Padri Teatini, fatta <lb></lb> da' fondamenti reſtaurare dal Cardinal De-<lb></lb> cano <expan abbr="Giovan">G.</expan> Carlo de' Medici, col diſegno di <lb></lb> Matteo Nigetti Architetto, e di Gherardo <lb></lb> e Pier Franceſco Silvani.</s><s id="id2780148"> Queſta, ſi può an-<lb></lb> noverare tra le più vaghe, e più adorne della <lb></lb> noſtra Città.</s><s id="id2780159"> Ed in vero ha la Facciata di <lb></lb> pietre forti, e così nobile, e leggiadro è il <lb></lb> ſuo diſegno e lavoro, che non può vederſi <lb></lb> coſa nè meglio inteſa, nè più finita di quel-<lb></lb> la.</s><s id="id2780178"> Sonovi quattro belliſſime Statue di mar-<lb></lb> mo, due delle quali ſopra la porta, ſono <lb></lb> <arrow.to.target n="a190"></arrow.to.target> <pb pagenum="(193)"></pb> di Baldaſſar Bermoſer Fiammingo, del qua-<lb></lb> le è ancor il San Gaetano nella deſtra nic-<lb></lb> chia, nell'altra <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Avellino è opera <lb></lb> dell'Andreozzi; i maggiori però, e di più <lb></lb> vaga apparenza ſono gl'interiori ornamen-<lb></lb> ti, imperciocchè diviſati con Architettura <lb></lb> d'ordine compoſito, ed arricchiti di pietre <lb></lb> ſerene, lavorate con ſingolar pulitezza.</s><s id="id2759976"> Oſ-<lb></lb> ſerveremo primieramente le Cappelle tutte <lb></lb> incroſtate di marmi, e adorne di belle pit-<lb></lb> ture a freſco, e di Tavole molto ſtimate. </s><lb></lb> <s id="id2759983">Nella prima all'entrare a man deſtra, ve-<lb></lb> dremo la Tavola del Martirio dell'Apoſtolo <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea, di mano del Ruggieri del quale <lb></lb> ſono ancora la volta dipinta a freſco e i la-<lb></lb> terali, e i due baſſirilievi di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Fog-<lb></lb> gini.</s><s id="id2760016"> La ſeconda, dov'è dipinto l'Arcan-<lb></lb> giolo San Michele, è del Vignali, come <lb></lb> altresì i laterali e la volta di Michel Co-<lb></lb> lonna, e di Agoſtino Metelli.</s><s id="id2760032"> E nella terza, <lb></lb> Matteo Roſſelli dipinſe <expan abbr="San">S.</expan> Gaetano, ed un <lb></lb> Beato ſuo Compagno.</s><s id="id2760042"> Nell'arco la <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Tri-<lb></lb> nità è del Coccapani; dai lati ſopra le por-<lb></lb> te ſonovi collocati due ritratti in ovato, <lb></lb> che uno del Cardinal Franceſco, e l'altro <lb></lb> dell'Arciveſcovo Gieſeppe Maria Martelli, <lb></lb> lavorati in Roma mirabilmente a moſaico, <lb></lb> e retti con molta grazia da due putti di <lb></lb> <arrow.to.target n="a191"></arrow.to.target> <pb pagenum="(194)"></pb> marmo fatti dal celebre Franceſco Ianſens <lb></lb> Scultore Fiammingo.</s><s id="id2760090"> Accanto a queſta Cap-<lb></lb> pella è il Sepolcro, coll'Inſcrizione, e Ri-<lb></lb> tratto dell'Avvocato Agoſtino Coltellini <lb></lb> Fondatore dell'Accademia degli Apatiſti. </s><lb></lb> <s id="id2760096">In faccia poi della Croce, di mano d'Ot-<lb></lb> tavio Vannini è dipinta l'adorazione de' <lb></lb> Magi, e ſotto un nobil Sepolcro di marmo <lb></lb> miſtio della Caſa Bonſi, e alla Cappella che <lb></lb> ſegue, vi è del detto Roſſelli una Tavola <lb></lb> della Natività di Noſtro Signore, e nei late-<lb></lb> tali la Nunziata, e la Viſitazione ſono di Fab-<lb></lb> brizio Boſchi.</s><s id="id2778305"> L'Altar maggiore, ha un ric-<lb></lb> chiſſimo Ciborio d'argento,opera di Benedet-<lb></lb> to Petrucci.</s><s id="id2778315"> Bello ancora è il Criſto di Bron-<lb></lb> zo, di mano di Franceſco Suſini, e vaga viſta <lb></lb> rende la Cupola della Tribuna dipinta dal <lb></lb> Padre Galletti Religioſo dello ſteſſo Colle-<lb></lb> gio, che ha pur dipinta tutta la volta del-<lb></lb> la Chieſa.</s><s id="id2778338"> Seguitando dall'altra mano, nella <lb></lb> Cappella vicina all'Altar maggiore, vi è una <lb></lb> Tavola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Elena dipinta dal mentovato Roſ-<lb></lb> ſelli, e da' lati il quadro dalla parte del Van-<lb></lb> gelo è del Biliverti, e l'altro del Vignali <lb></lb> di cui pure ſono le tre lunette in alto, e <lb></lb> in faccia alla Croce è un'altra ſimile del <lb></lb> Biliverti di gran bellezza.</s><s id="id2778370"> Qui non di ſpiac-<lb></lb> cia all'erudito l'oſſervare alcune dotte In-<lb></lb> <arrow.to.target n="a192"></arrow.to.target> <pb pagenum="(195)"></pb> ſcrizioni ſopra la Famiglia de' Bonſi, che <lb></lb> eſſendo da Firenze paſſata in Francia, non <lb></lb> ſolo vi acquiſtò Titoli, e Dominj ragguar-<lb></lb> devoli, ma in breve tempo diede alla Chie-<lb></lb> ſa di Biſiers ſei Veſcovi, e al Vaticano due <lb></lb> Porporati.</s><s id="id2778412"> Nell'altra Cappella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> drea Avellino, colori la Tavola rappreſen-<lb></lb> tante il detto Santo in atto di eſſere col-<lb></lb> pito dall'accidente apopletico Ignazio Hug-<lb></lb> ford, i laterali ſono di Franceſco, e di Al-<lb></lb> fonſo Boſchi, e la volta di Lorenzo Lippi. </s><lb></lb> <s id="id2778422">Nella Cappella di mezzo, Pietro da Corto-<lb></lb> na dipinſe la bella Tavola del Martirio di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, la volta è dipinta dal Metel-<lb></lb> li, e Colonna; e dai lati, Iacopo da Em-<lb></lb> poli fece il <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco col Santo Bambi-<lb></lb> no, e Matteo Roſſelli <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo che di-<lb></lb> ſpenſa limoſine ai poveri.</s><s id="id2757873"> Nell'ultima Dia-<lb></lb> cinto Fabbroni effigiò la <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Concezione, <lb></lb> con ſotto <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio Abate, <expan abbr="San">S.</expan> Paolo Bu-<lb></lb> rali Cardinale, <expan abbr="San">S.</expan> Romualdo, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Orſola Be-<lb></lb> nincaſa, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ambrogio, ed altri Santi.</s><s id="id2757894"> Ador-<lb></lb> nano ancor queſta Chieſa quattordici Statue <lb></lb> di marmo, che dodici rappreſentano gli Apo-<lb></lb> ſtoli, con altrettanti Baſſirilievi a piè di <lb></lb> quelle, e tutte ſono d'Eccellenti Sculto-<lb></lb> ri, due del Caccini, ſei ſono d'Antonio <lb></lb> Novelli, il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro e <expan abbr="San">S.</expan> Paolo di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba-<lb></lb> <arrow.to.target n="a193"></arrow.to.target> <pb pagenum="(196)"></pb> tiſta Foggini; per l'altre quattro vi fu-<lb></lb> rono impiegati il Piamontini, il Pettiroſſi, <lb></lb> il Fortini, e il Cateni.</s><s id="id2757944"> Finalmente la Li-<lb></lb> breria, che è nel Collegio, per la copia <lb></lb> de' Libri, e la rarità de' medeſimi, e la Sa-<lb></lb> greſtia, molto ornata, e pulita, meritano <lb></lb> di eſſer vedute.</s><s id="id2757963"> Camminando verſo il canto <lb></lb> de' Carneſecchi, ſopra d'una baſe ſi vede <lb></lb> la Statua del</s></p> <p id="id2757975" type="foot"><s id="id2757979"><foot.target id="a190"></foot.target>di</s></p> <p id="id2757986" type="foot"><s id="id2757990"><foot.target id="a191"></foot.target>N mar-</s></p> <p id="id2757998" type="foot"><s id="id2758001"><foot.target id="a192"></foot.target>ſcri-</s></p> <p id="id2758009" type="foot"><s id="id2758013"><foot.target id="a193"></foot.target>N 2 tiſta</s></p> <p id="id2758021" type="main"><s id="id2758025">CENTAURO, ſcolpita in marmo da Gio-<lb></lb> vanni Bologna, che rappeſenta Ercole in <lb></lb> atto d'uccidere Neſſo Centauro.</s><s id="id2758036"> Queſta Sta-<lb></lb> tua, cavata da un ſol pezzo, a chi contem-<lb></lb> pla la forza, che fanno amendue queſte fi-<lb></lb> gure, Ercole per abbattere, e ſuperare il <lb></lb> Centauro, e quello per fuggirli di ſotto, e <lb></lb> le difficoltà ſuperate dall'Artefice, nel con-<lb></lb> durre un lavoro sì grande, con quella per-<lb></lb> fezione, che vi ſi vede, ingenuamente con-<lb></lb> feſſa, eſſer queſta una delle Opere miglio-<lb></lb> ri di queſto raro Maeſtro.</s><s id="id410359"> Da queſto luo-<lb></lb> go paſſeremo a</s></p> <p id="id410367" type="main"><s id="id410371">SANTA MARIA MAGGIORE, dei Carmelita-<lb></lb> ni della Congregazione di Mantova, dove <lb></lb> in primo luogo è da ſtimarſi grandemente <lb></lb> la Tavola di mano del Cigoli, nella quale <lb></lb> è dipinto Sant'Alberto Carmelitano in atto <lb></lb> di liberare dal naufragio uno, che già pe-<lb></lb> <arrow.to.target n="a194"></arrow.to.target> <pb pagenum="(197)"></pb> ricolava nell'acqua; ed anco quella del Pu-<lb></lb> gliani, che rappreſenta la Maddalena Peni-<lb></lb> tente in atto di comunicarſi.</s><s id="id410416"> Segue il Mar-<lb></lb> tirio di San Biagio d'Ottavio Vannino, ed <lb></lb> i laterali ſono d'Antonio Giuſti, e lo sfon-<lb></lb> do è di Giuſeppe Romei.</s><s id="id410430"> Degna di lo-<lb></lb> de è la Cappella de' Carneſecchi, la vol-<lb></lb> ta della quale fu dipinta da Bernardino Poc-<lb></lb> cetti, e le due Statue di marmo furono <lb></lb> lavorate dal Caccini.</s><s id="id410448"> La Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb> ceſco in atto di ricevere le Stimate, è del-<lb></lb> le belle opere di Piero Dandini.</s><s id="id410459"> Nella quin-<lb></lb> ta Cappella adoraſi un Crocifiſſo di rilievo, <lb></lb> con <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Corſini genufleſſo e due put-<lb></lb> tini di marmo.</s><s id="id410474"> La pittura a freſco nella <lb></lb> volta è di Giuſeppe Romei.</s><s id="id410481"> Paſſato l'Al-<lb></lb> tar maggiore, la proſſima è la Cappella che <lb></lb> è deſtinata per il Sacramento con la Tavo-<lb></lb> la del Profeta Elia in atto di dormire, e <lb></lb> lo sfondo di Vincenzio Meucci, allato alla <lb></lb> quale è la Cappella della Madonna degli <lb></lb> Orlandini, nella di cui volta il Volterra-<lb></lb> no rappreſentò il Ratto di Elia, con bel-<lb></lb> liſſime figure, tramezzate da Stucchi dora-<lb></lb> ti, opera degna di tutte le ſtime degli In-<lb></lb> tendenti.</s><s id="id410523"> La Tavola è bel lavoro del Bi-<lb></lb> liverti.</s><s id="id410530"> Ragguardevoli ancora ſono le due <lb></lb> Tavole, che appreſſo ſeguono; quella di <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> <arrow.to.target n="a195"></arrow.to.target> <pb pagenum="(198)"></pb> Maria Maddalena de' Pazzi di mano d'Ono-<lb></lb> rio Marinari, e l'altra di San Franceſco di-<lb></lb> pinta da Matteo Roſſelli, ſopra le quali <lb></lb> Vincenzio Meucci dipinſe li due sfondi che <lb></lb> vi ſi veggono.</s><s id="id410568"> Degna è la Tavola del Paſ-<lb></lb> ſignano, ove ha rappreſentata la venuta del-<lb></lb> lo Spirito Santo.</s><s id="id410579"> Una ſingolar memoria era <lb></lb> già in queſta Chieſa, oggi perita, cioè il <lb></lb> Monumento, ſtato fatto a Salvino di Arma-<lb></lb> to degli Armati nel 1317. collo ſpecifico <lb></lb> titolo d'Inventore degli Occhiali.</s><s id="id410599"> Nel Chio-<lb></lb> ſtro del Convento ſi vede in un canto, una <lb></lb> delle quattro Colonne che reggevano il Se-<lb></lb> polcro di Ser Brunetto Latini Maeſtro di <lb></lb> Dante, la quale ha l'Inſcrizione, che lo <lb></lb> dimoſtra chiaramente.</s><s id="id410622"> Non molto diſtante <lb></lb> da queſta è la Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Donato de Vec-<lb></lb> chietti, ove l'Altar maggiore fu rimoder-<lb></lb> nato con diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, e San-<lb></lb> ti di Tito vi dipinſe la Venuta de' Re Ma-<lb></lb> gi.</s><s id="id410648"> La ſoffitta col Santo Titolare in gloria è <lb></lb> di Niccolò Nannetti, e l'ornato di Rinaldo <lb></lb> Botti.</s><s id="id410659"> Di qui retrocedendo pochi paſſi tro-<lb></lb> vaſi il</s></p> <p id="id410667" type="foot"><s id="id410671"><foot.target id="a194"></foot.target>rico-</s></p> <p id="id410679" type="foot"><s id="id410682"><foot.target id="a195"></foot.target>N 3 Maria</s></p> <p id="id410690" type="main"><s id="id410694">PALAZZO, già de' Gondi, paſſato di poi <lb></lb> ne' Corſini Orlandini, ed oggi nella Famiglia <lb></lb> del Beccuto Orlandini, ſtato modernamen-<lb></lb> te accreſciuto, e ridotto alla forma, che <lb></lb> <arrow.to.target n="a196"></arrow.to.target> <pb pagenum="(199)"></pb> di preſente ſi vede annoverandoſi tra i più <lb></lb> comodi Palazzi di queſta Città.</s><s id="id410729"> La Sala <lb></lb> nella volta, e nelle pareti è dipinta per <lb></lb> mano di Pietro Dandini.</s><s id="id410739"> Il Gabbiani arric-<lb></lb> chì un nobil Salotto con un elegantiſſimo <lb></lb> sfondo.</s><s id="id410749"> Il Gherardini, ed altri Profeſſori i <lb></lb> più accreditati hanno dipinto l'altre ſtanze <lb></lb> contigue, che adornate di ſtucchi, e di pre-<lb></lb> zioſi arredi, rieſcono vaghe oltremodo.</s><s id="id410766"> Sul-<lb></lb> la Piazza di eſſa Chieſa di Santa Maria Mag-<lb></lb> giore è ſituato il</s></p> <p id="id410778" type="foot"><s id="id410782"><foot.target id="a196"></foot.target>di</s></p> <p id="id410789" type="main"><s id="id410793">PALAZZO STROZZI, oggi de' Martini.</s><s id="id410796"> Non <lb></lb> lontano da queſto è il Palazzo de' Marcheſi <lb></lb> Malaſpina, modernamente abbellito con <lb></lb> buon diſegno, e quello del <expan abbr="Cavaliere">Cav</expan> Ambra ove <lb></lb> ſono oſſervabili due volte, che in una è <lb></lb> il Convito degli Dei, e nell'altra il ritorno <lb></lb> da una Caccia opere molto lodate di ma-<lb></lb> no di Tommaſo Gherardini.</s><s id="id410827"> Proſſima è la <lb></lb> fabbrica del</s></p> <p id="id410834" type="main"><s id="id410838">SEMINARIO FIORENTINO, promoſſa dalla <lb></lb> pia memoria del fu Monſignore Tommaſo <lb></lb> Bonaventura de' Conti della Gherardeſca, <lb></lb> Arciveſcovo di Firenze, con comodi appar-<lb></lb> tamenti per i Precettori, e per gli Studenti <lb></lb> Cherici, che vi ſi allevano.</s><s id="id410862"> All'ingreſſo <lb></lb> della ſeconda porta è degno d'eſſer veduto <lb></lb> un Crocifiſſo di bronzo di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, <lb></lb> <arrow.to.target n="a197"></arrow.to.target> <pb pagenum="(200)"></pb> laſciato al Seminario in legato dal fu Ago-<lb></lb> ſtino Cerretani, Canonico della Metropo-<lb></lb> litana, in memoria del Canto e delle Ca-<lb></lb> ſe de' Cerretani, che furono quivi, e rima-<lb></lb> ſero ſerrate nella nuova Fabbrica di queſto <lb></lb> Seminario.</s><s id="id410910"> Tornano vicine le abitazioni de-<lb></lb> gli Ebrei dette il</s></p> <p id="id410918" type="foot"><s id="id410922"><foot.target id="a197"></foot.target>N 4 la-</s></p> <p id="id410930" type="main"><s id="id410933">GHETTO, ove per avanti era un'infame <lb></lb> poſtribolo, di cui fanno menzione gli Scrit-<lb></lb> tori citati dal Baldinucci nella Vita del <lb></lb> Buontalenti.</s><s id="id410947"> Queſto Ghetto è ſtato amplia-<lb></lb> to con abitazioni aſſai comode.</s><s id="id410955"> Appreſſo è il</s></p> <p id="id410960" type="main"><s id="id410963">MERCATO VECCHIO, ſono nel recinto di <lb></lb> queſta Piazza, oltre un gran Tabernacolo <lb></lb> con un'antica Immagine di Maria Santiſſi-<lb></lb> ma dipinta da Iacopo da Caſentino, tre an-<lb></lb> tichiſſime Chieſe, tra le quali la Prioria <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo, che è Parrocchiale.</s><s id="id410988"> La Ta-<lb></lb> vola del maggior Altare è di mano dell'Em-<lb></lb> poli, ai due laterali vi è, in uno il Croci-<lb></lb> fiſſo e nell'altro un Quadro di maniera gre-<lb></lb> ca de' più antichi, che ſiano nella Città.</s><s id="id411008"> L'al-<lb></lb> ltra che le reſta in faccia è Santa Maria in <lb></lb> Campidoglio Parrocchia ſoppreſſa, ed ora da-<lb></lb> ta ai Fratelli della Compagnia di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria <lb></lb> Maddalena de' Pazzi, e dall'altra parte lun-<lb></lb> go il corſo è <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Buonconſiglio.</s></p> <p id="id411032" type="main"><s id="id411036">Quivi ſi vede ſopra una Colonna di gra-<lb></lb> <arrow.to.target n="a198"></arrow.to.target> <pb pagenum="(201)"></pb> nito una Statua, rappreſentante la Dovizia <lb></lb> ſcolpita da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini; più oltre <lb></lb> è una Loggia deſtinata alla vendita del pe-<lb></lb> ſce, fatta quivi fabbricare dal Granduca Co-<lb></lb> ſimo I. e dipoi modernamente accreſciuta. </s><lb></lb> <s id="id411058">In piccola diſtanza dal Mercato, vi ſono <lb></lb> due altre antichiſſime Chieſe, che da una <lb></lb> parte, una dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Leone Papa, e <lb></lb> dall'altra <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea, che è Parrocchiale <lb></lb> oggi rimodernata.</s><s id="id411093"> Come ancora altre tre <lb></lb> ſimili in Via dei Calzaioli, cioè <expan abbr="San">S.</expan> Criſtofa-<lb></lb> no, San Bartolommeo, e <expan abbr="San">S.</expan> Donnino.</s></p> <p id="id411105" type="foot"><s id="id411108"><foot.target id="a198"></foot.target>nito</s></p> <p id="id411116" type="main"><s id="id411120">Eſſendoſi aumentata la Popolazione in Fi-<lb></lb> renze furono incominciate a fabbricarſi del-<lb></lb> le Caſe nella parte che rimane di là dal <lb></lb> Fiume, e furono edificati in varj tempi <lb></lb> quattro Ponti, i quali dipoi caduti nella <lb></lb> rovinoſa inondazione, che ſeguì l'anno 1333. <lb></lb> furono fatti reſtaurare coll'induſtria, e mo-<lb></lb> dello di Taddeo Gaddi, e in altri tempi <lb></lb> rinnovati, come diremo a ſuo luogo; così <lb></lb> di queſta parte, che rimane di là d'Arno, <lb></lb> ragioneremo, con quella ſteſſa brevità, col-<lb></lb> la quale abbiamo ſinora proceduto.</s><s id="id411168"> Pertan-<lb></lb> to inviandoci verſo il</s></p> <p id="id411176" type="main"><s id="id411179">PONTE VECCHIO, rifabbricato nel 1345. <lb></lb> col diſegno, e aſſiſtenza di Taddeo Gaddi <lb></lb> come nel Cartello affiſſo alla Loggia di eſſo <lb></lb> <arrow.to.target n="a199"></arrow.to.target> <pb pagenum="(202)"></pb> a Ponente, nel Muro che guarda Mezzo-<lb></lb> giorno ſi legge:</s></p> <p id="id411210" type="foot"><s id="id411214"><foot.target id="a199"></foot.target>a Po-</s></p> <p id="id411222" type="main"><s id="id411225"><emph type="italics"><emph type="quote">Nel trentatre dopo il mille trecento <lb></lb> Il Ponte cadde per diluvio d'acque <lb></lb> Poi dodici anni come al Comun piacque <lb></lb> Rifatto fu con queſto adornamento.</emph></emph></s></p> <p id="id411244" type="main"><s id="id411248">Appiè di eſſo Ponte oſſerveremo una</s></p> <p id="id411253" type="main"><s id="id411257">STATUA di marmo, Greca, aſſai bella <lb></lb> chiamata Aleſſandro Magno; ma non è che <lb></lb> Aiace.</s><s id="id411268"> A man ſiniſtra ſi trova la Via de' <lb></lb> Bardi, in cui ſono le Caſe dei Mannelli, <lb></lb> de Girolami, de Maſetti, de Federighi, e <lb></lb> del <expan abbr="Marchese">March</expan> Tempi, e dirimpetto la Chieſa di</s></p> <p id="id411285" type="main"><s id="id411289">SANTA MARIA SOPR' ARNO, nella quale <lb></lb> è una bella Tavola dell'Empoli, rappre-<lb></lb> ſentante un miracolo di Maria Vergine, ed <lb></lb> all'Altar maggiore una Nunziata antica, e <lb></lb> di gran bellezza.</s><s id="id411444"> Avanzando ſi giunge al</s></p> <p id="id411449" type="main"><s id="id411452">PALAZZO del fu Senator Conte Ferrante <lb></lb> Capponi, fatto edificare dal famoſo Niccolò <lb></lb> da Uzzano, col diſegno di Lorenzo di Bic-<lb></lb> ci, entro del quale ſi vede il buſto di eſſo <lb></lb> Niccolò, opera di Donatello, con iſcrizio-<lb></lb> ne adeguata a così potente Concittadino; <lb></lb> ſiccome appiè della ſcala un Leone di por-<lb></lb> fido, che è creduto opera degli antichi E-<lb></lb> truſchi, e dipoi ſi trova l'abitazione de' Ca-<lb></lb> nigiani, indi la Chieſa di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia de Ma-<lb></lb> <arrow.to.target n="a200"></arrow.to.target> <pb pagenum="(203)"></pb> gnoli, e quindi a mano deſtra la Caſa de <lb></lb> Mozzi, ſtata ora rimodernata ed abbellita <lb></lb> dal vivente Cavalier Giulio, la quale eſ-<lb></lb> ſendo ſtata alzata nell'antico a foggia di <lb></lb> Palazzo, o ſia di Torre con merli, moſtra <lb></lb> quella magnificenza, che fu capace di dar <lb></lb> ricetto nel 1273. al Pontefice Gregorio X. <lb></lb> e dipoi nel 1279. al Cardinale Latino Ma-<lb></lb> labranca, Legato del Papa, ſpedito dal Pon-<lb></lb> tefice Niccola III. Orſini ſuo Zio per fer-<lb></lb> mar la Pace tra Guelfi, e i Ghibellini.</s><s id="id411550"> Quin-<lb></lb> di proſeguendo il cammino per il Fondac-<lb></lb> cio di San Niccolò, ſi trova il Palazzo de' <lb></lb> Gianni, e quindi la</s></p> <p id="id411565" type="foot"><s id="id411569"><foot.target id="a200"></foot.target>gno-</s></p> <p id="id411576" type="main"><s id="id411580">CHIESA PRIORALE DI SAN NICCOLÒ, det-<lb></lb> ta d'Oltrarno, nella cui facciata è collo-<lb></lb> cata l'iſcrizione contenente la memoria del-<lb></lb> la deplorabile inondazione, che fece l'acqua <lb></lb> d'Arno nella Città nell'Anno 1557. nei ſe-<lb></lb> guenti verſi latini:</s></p> <p id="id411605" type="main"><s id="id411608"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Fluctibus undivagis, Pelago, ſimiliſque <lb></lb> procellis, <lb></lb> Huc tumidis præceps irruit Arnus aquis,<lb></lb> Proſtravitque ſuæ, ſpumanti gurgite, Floræ <lb></lb> Oppida, agros, fontes, moenia Tem-<lb></lb> pla, viros.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id411643" type="main"><s id="id411647">Entrando in queſta Chieſa troveremo a mano <lb></lb> deſtra di Aleſsandro Allori l'Abramo in at-<lb></lb> <arrow.to.target n="a201"></arrow.to.target> <pb pagenum="(204)"></pb> to di ſacriſicare il Figlio.</s><s id="id411669"> Nella ſeconda <lb></lb> Cappella, di Batiſta Naldini la Preſentazio-<lb></lb> ne al Tempio.</s><s id="id411680"> Accanto al Pulpito, da Ia-<lb></lb> copo di Meglio dipinta la Venuta dello Spi-<lb></lb> rito Santo, e dal Poppi colorito lo Spoſa-<lb></lb> lizio di Maria Vergine alla Cappella de <lb></lb> Bianchi.</s><s id="id411698"> All'Altar maggiore vedeſi la Ta-<lb></lb> vola dipinta da Gentile da Fabriano.</s><s id="id411705"> Nella <lb></lb> contigua Cappella il <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Predican-<lb></lb> te è dell'Empoli.</s><s id="id411715"> La Nunziata che è alla <lb></lb> Cappella de' Guardini è opera di Aleſſan-<lb></lb> dro Fei detto del Barbiere.</s><s id="id411726"> Alla Capella <lb></lb> poi de' Naſi trovaſi altra Tavola del Poppi <lb></lb> nella quale è effigiato il Figlio della Vedo-<lb></lb> va di Naim reſuſcitato da Criſto.</s><s id="id411741"> Ne ſegue <lb></lb> poi all'Altar de' Parenti il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Caterina, di Aleſſandro Allori.</s><s id="id411752"> Accanto <lb></lb> a queſta è la Cappella de' Paolini ai quali <lb></lb> dipinſe l'Empoli Iddio Padre con diverſi <lb></lb> Santi.</s><s id="id411766"> E finalmente alla Cappella oggi dei <lb></lb> Marzimedici è del Curradi il San Niccolò <lb></lb> che reſuſcita un Bambino.</s><s id="id411777"> In queſta Chieſa <lb></lb> fu ſepolto il tanto celebre Bernardo Buon-<lb></lb> talenti.</s><s id="id411787"> E preſſo ad eſſa è il</s></p> <p id="id411792" type="foot"><s id="id411796"><foot.target id="a201"></foot.target>to</s></p> <p id="id411803" type="main"><s id="id411807">PALAZZO de' Serriſtori molto magnifico.</s><s id="id411811"> Di <lb></lb> faccia a queſto vedeſi il Palazzo de' Baroni <lb></lb> del Nero, alzato col diſegno di Baccio d'<lb></lb> <arrow.to.target n="a202"></arrow.to.target> <pb pagenum="(205)"></pb> Agnolo, e dalla parte di dietro con quel-<lb></lb> lo di Tommaſo del Nero, proſſimo è il</s></p> <p id="id411841" type="foot"><s id="id411845"><foot.target id="a202"></foot.target>Agno-</s></p> <p id="id411853" type="main"><s id="id411857">PONTE A RUBACONTE DETTO ALLE GRA-<lb></lb> ZIE per una Cappella di grandiſſima devo-<lb></lb> zione detta <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria delle Grazie, di pa-<lb></lb> dronato dei Signori Alberti, dei quali è il <lb></lb> Palazzo oppoſto, di freſco rifatto, ed am-<lb></lb> pliato; Dirimpetto al Palazzo del Nero era-<lb></lb> vi la Caſa de' Padri Miniſtri degli Infermi <lb></lb> che preſentemente abitano la Caſa degli <lb></lb> Scolopj, comecchè in luogo più comodo. </s><lb></lb> <s id="id411900">In faccia a queſta Chieſa, ora Confraterni-<lb></lb> ta di uomini Secolari detti i Lanternini vi <lb></lb> è l'</s></p> <p id="id411905" type="main"><s id="id411909">ABITAZIONE de' Rondinelli già Scarlatti, <lb></lb> Archìtettura di Alfonſo Parigi.</s><s id="id411917"> Dalla det-<lb></lb> ta Piazza de' Mozzi dirigendoſi verſo il Pon-<lb></lb> tevecchio a mano ſiniſtra ſalendo ſi trova <lb></lb> la Chieſa di</s></p> <p id="id411933" type="main"><s id="id411937"><expan abbr="Sant'">S.</expan> AGOSTINO de' Padri Scalzi molto lin-<lb></lb> da, fatta fabbricare dalla <expan abbr="gloriosa memoria">gl. mem.</expan> di Ma-<lb></lb> dama Criſtina di Lorena moglie del Gran-<lb></lb> duca Ferdinando I.; Principeſſa di gran pru-<lb></lb> denza, bontà, e vita eſemplare.</s><s id="id411958"> Nella ſe-<lb></lb> conda Cappella a man dritta, il <expan abbr="San">S.</expan> Niccola <lb></lb> da Tolentino è opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Vanni-<lb></lb> ni.</s><s id="id411974"> All'Altar Maggiore, di nobili marmi <lb></lb> arricchito vedeſi la Tavola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino <lb></lb> <arrow.to.target n="a203"></arrow.to.target> <pb pagenum="(206)"></pb> di mano di Franceſco Petrucci; è di Iaco-<lb></lb> po Vignali il <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola nella ſe-<lb></lb> conda Cappella a man ſiniſtra.</s><s id="id412003"> Di quì dato <lb></lb> uno ſguardo alla delizioſa veduta della ſot-<lb></lb> topoſta Città, e dell'adiacenti Colline, paſ-<lb></lb> ſeremo allo</s></p> <p id="id412020" type="foot"><s id="id412023"><foot.target id="a203"></foot.target>di</s></p> <p id="id412031" type="main"><s id="id412034">SPIRITO SANTO Chieſa molto adorna di <lb></lb> ſtucchi dorati, lavorata con diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batiſta Foggini.</s><s id="id412046"> A mano deſtra trovaſi di <lb></lb> Tommaſo Redi una Tavola rappreſentante <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, che reſuſcita un fanciullo. </s><lb></lb> <s id="id412056">Segue la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto in atto <lb></lb> di perdonare al nemico, opera del Paſſi-<lb></lb> gnano.</s><s id="id412071"> La Tavola della depoſizione di Cro-<lb></lb> ce, e lo sfondo è di Aleſſandro Gherardi-<lb></lb> ni.</s><s id="id412082"> La Madonna con <expan abbr="San">S.</expan> Domenico è di Ia-<lb></lb> copo Vignali; corona la vaghezza, e pre-<lb></lb> zioſità di queſta Chieſa all'Altar maggiore <lb></lb> la Venuta dello Spirito Santo opera di An-<lb></lb> ton Domenico Gabbiani; di quì paſſando <lb></lb> alla Chieſa di</s></p> <p id="id412107" type="main"><s id="id412111"><expan abbr="San">S.</expan> GIROLAMö, ſi trovano due antiche Ta-<lb></lb> vole, in una delle quali Ridolfo del Ghirlan-<lb></lb> daio dipinſe <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo in penitenza, e nell'<lb></lb> altra che è a dirimpetto, il medeſimo eſpreſ-<lb></lb> ſe il miſtero dell'Annunziazione.</s><s id="id412201"> I tondi <lb></lb> che ſtanno ſopra di ambedue ſono dello ſteſ-<lb></lb> ſo pennello.</s><s id="id412211"> Al maggiore Altare vedeſi la <lb></lb> <arrow.to.target n="a204"></arrow.to.target> <pb pagenum="(207)"></pb> Concezione con alcuni Santi dell'Ordine <lb></lb> Franceſcano, opera del Cavalier Mazzanti <lb></lb> di Orvieto.</s><s id="id412234"> Di quì ſcendendo, ſi trova la <lb></lb> Caſa del <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Menabuoni in cui ritrovaſi <lb></lb> un copioſo Muſeo di Quadri originali, Scul-<lb></lb> ture, Medaglie, ed altre antiche rarità, e <lb></lb> dipoi proſeguendo ſi arriva alla Chieſa di</s></p> <p id="id412259" type="foot"><s id="id412262"><foot.target id="a204"></foot.target>Con-</s></p> <p id="id412270" type="main"><s id="id412274">SANTA FELICITA, ſulla di cui Piazza eſi-<lb></lb> ſte una Colonna di granito, ſopra la quale <lb></lb> vi è la Statua di San Pietro Martire, eret-<lb></lb> ta quivi ad onor ſuo dall'antica famiglia <lb></lb> de' Roſſi nel Secolo XIII. per aver eſſo in <lb></lb> Firenze, colla ſua predicazione, ed eſem-<lb></lb> pio, fatto gran frutto, ed anco in ſegno <lb></lb> delle vittorie avuteſi da' Cattolici contro gli <lb></lb> Eretici Manichei.</s><s id="id412311"> La detta Statua del Santo <lb></lb> Martire poſta in luogo dell'antica, che vi <lb></lb> era, quaſi disſatta dal tempo è di mano <lb></lb> d'Antonio Montauti.</s><s id="id412325"> Entrando nella Chie-<lb></lb> ſa, rifatta col diſegno di Ferdinando Rug-<lb></lb> gieri, troveremo a man deſtra la Tavola <lb></lb> della Cappella de' Capponi, di mano di Ia-<lb></lb> copo da Pontormo, come altresì i tondi de' <lb></lb> quattro Evangeliſti che ſono nella tribu-<lb></lb> na, e l'Annunziazione di Maria che è nel-<lb></lb> la parete; ed evvi un Ritratto di San Car-<lb></lb> lo Borromeo d'eccellente pennello, collo-<lb></lb> cato in un ornamento di pietre di gran pre-<lb></lb> <arrow.to.target n="a205"></arrow.to.target> <pb pagenum="(208)"></pb> gio, fatto col diſegno del famoſo Vignola. </s><lb></lb> <s id="id412390">Dopo di eſſa viene la Cappella de Nerli, <lb></lb> ove ſi vede l'antica Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felici-<lb></lb> ta con i ſette figliuoli martiri, dipinta da <lb></lb> Neri di Bicci l'anno 1468..</s><s id="id412398"> Ne ſegue la <lb></lb> Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Gregorio Papa, dipinta da <lb></lb> Ferdinando Vellani da Modena.</s><s id="id412408"> Contiguo <lb></lb> a queſta è l'Altare del Crocifiſſo ſcultura <lb></lb> ſtimabile, d'Andrea da Fieſole.</s><s id="id412419"> La Cappel-<lb></lb> la maggiore era già fatta col diſegno del Ci-<lb></lb> goli, che fu unita con la nuova fabbrica, <lb></lb> adorna con tre Tavole degne di ſtima, e <lb></lb> ſpecialmente quella della naſcita di Criſto <lb></lb> che è opera di Gherardo Vanhonthourt Fiam-<lb></lb> mingo, la Crociſiſſione è di Lorenzo Carlet-<lb></lb> ti, e la Reſurrezione di Antonio Tempe-<lb></lb> ſti.</s><s id="id412453"> Le pitture della volta e pareti ſono di <lb></lb> Michelagnolo Cinganelli.</s><s id="id412461"> Dopo queſta alla <lb></lb> prima Cappella della Crociata, è di mano <lb></lb> di Pietro Dandini lo Spoſalizio della Madon-<lb></lb> na, e alla ſeconda Carlo Portelli dipinſe la <lb></lb> Trinità con alcuni Santi, Tavola, che ſtava <lb></lb> a un piccolo Altare dell'antica Chieſa, poi <lb></lb> da Ignazio Hugford notabilmente da ogni <lb></lb> parte ingrandita.</s><s id="id412492"> Appreſſo ſegue l'Altare <lb></lb> della Comunione, arricchito di marmi, e <lb></lb> della ſtimatiſſima Tavola del Volterrano, <lb></lb> ove ha dipinto l'Aſſunzione di Maria, e <lb></lb> <arrow.to.target n="a206"></arrow.to.target> <pb pagenum="(209)"></pb> genufleſſe <expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita da Cortona, e <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Maria Maddalena de' Pazzi, e in un pila-<lb></lb> ſtro vi è di Moſaico un belliſſimo ritratto <lb></lb> di Aleſſandro Barbadori; opera di Marcel-<lb></lb> lo Provenzale.</s><s id="id412537"> Sceſo il Presbiterio ſotto <lb></lb> l'organo ſi trova la Cappella di Santa Ber-<lb></lb> ta de Bardi con una bella Tavola di Vin-<lb></lb> cenzio Dandini, che tenne il celebre Gab-<lb></lb> biani al naturale per il volto della detta <lb></lb> Santa mentre era allora ſuo Scolare e Gio-<lb></lb> vanetto.</s><s id="id412563"> Belliſſima poi è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Luigi Re di Francia che ne ſuccede, ope-<lb></lb> ra di Simone Pignoni.</s><s id="id412574"> Dopo la quale è di <lb></lb> mano di Ignazio Hugford quella dell'Ar-<lb></lb> cangelo Raffaelle in atto di far render la <lb></lb> viſta al buon Vecchio Tobbia per mezzo <lb></lb> del ſuo figliuolo.</s><s id="id412592"> Vi è poi il Martirio di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Baſtiano di Fabbrizio Boſchi.</s><s id="id412600"> Si trova in <lb></lb> ultimo la Cappella de Canigiani con tavo-<lb></lb> la pareti di mano di Bernardino Poccet-<lb></lb> ti.</s><s id="id412614"> La qual Cappella con l'altra dalla par-<lb></lb> te oppoſta reſtano ſotto al Coretto di <lb></lb> <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> che dal Real Palazzo viene in al-<lb></lb> cuni tempi ad aſſiſtere alle Sacre Funzioni <lb></lb> per via del corritoio che reſta ſopra la log-<lb></lb> gia, nella parete della quale a ſiniſtra ve-<lb></lb> deſi collocata la memoria d'Arcangela Pal-<lb></lb> ladina celebre Pittrice, e Muſica col di lei <lb></lb> <arrow.to.target n="a207"></arrow.to.target> <pb pagenum="(210)"></pb> ritratto in marmo, Scultura di Agoſtino Bu-<lb></lb> giardini.</s><s id="id412665"> E quella a mano deſtra del Car-<lb></lb> dinale de' Roſſi Nipote di Leone X. col di lui <lb></lb> ritratto ed epigrafe ec. dopo aver oſſerva-<lb></lb> te molte antichiſſime Iſcrizioni affiſſe nella <lb></lb> parete entro il Cortile del Convento ritro-<lb></lb> vate ſottoterra nel rifacimento della Chie-<lb></lb> ſa, di quì proſeguendo verſo la via Guic-<lb></lb> ciardini trovaſi il</s></p> <p id="id412699" type="foot"><s id="id412703"><foot.target id="a205"></foot.target>gio,</s></p> <p id="id412710" type="foot"><s id="id412714"><foot.target id="a206"></foot.target>ge-</s></p> <p id="id412721" type="foot"><s id="id412725"><foot.target id="a207"></foot.target>O ri-</s></p> <p id="id412733" type="main"><s id="id412737">PALAZZO già de' Franceſchi, al preſente dei <lb></lb> Dragomanni, fatto con diſegno di Anton <lb></lb> Ferri, internamente molto ornato di Pitture, <lb></lb> quindi il Palazzo de' GUICCIARDINI, che <lb></lb> include l'antica Abitazione, dove nacque <lb></lb> San Filippo Benizj, del che è la memoria <lb></lb> nella facciata, ed in appreſſo ſi giunge al</s></p> <p id="id412765" type="main"><s id="id412768">PALAZZO di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan>, che è uno de' più fa-<lb></lb> moſi Edifizj, che ſi veggano in tutta l'Ita-<lb></lb> lia, e fuori, come affermano molti eruditi <lb></lb> Scrittori, e maſſimamente Filippo Baldinuc-<lb></lb> ci nella deſcrizione del nuovo modello, e <lb></lb> diſegno, che già fece di queſto Palazzo il <lb></lb> virtuoſiſſimo Paolo Falconieri.</s><s id="id412797"> Queſto ſì mae-<lb></lb> ſtoſo edifizio venne incominciato col diſe-<lb></lb> gno di Filippo di Ser Brunelleſco a ſpeſe <lb></lb> di Luca Pitti Gentiluomo Fiorentino, e <lb></lb> però è ſtato detto fino al dì d'oggi de' Pit-<lb></lb> ti; quantunque fino dal tempo del Granduca <lb></lb> <arrow.to.target n="a208"></arrow.to.target> <pb pagenum="(211)"></pb> Coſimo I., e di Leonora di Toledo ſua mo-<lb></lb> glie, che lo comprò, diveniſſe abitazione <lb></lb> de' Granduchi Regnanti.</s><s id="id412841"> Di queſto Edifizio <lb></lb> adunque dovendo noi ragionare, difficilmen-<lb></lb> te potremo in un breve riſtretto tutte le ſue <lb></lb> parti deſcrivere, e ſpecialmente le Statue, <lb></lb> e le Pitture inſigni, che nobilmente l'ador-<lb></lb> nano, e l'altre coſe di pregio, che vi ſi <lb></lb> trovano, e lo rendono mirabile, e ſingola-<lb></lb> re.</s><s id="id412873"> Primieramente la Facciata di queſto Pa-<lb></lb> lazzo lunga braccia 250. in circa, ed alta <lb></lb> a proporzione, è tutta incroſtata di bozze <lb></lb> di pietre forti, d'ordine ruſtico, ma così <lb></lb> ben diviſato, che vi riſplende una maeſto-<lb></lb> ſa bellezza.</s><s id="id412897"> Più vaga però rieſce in viſta <lb></lb> la Loggia, ed il Cortile, fatto con diſegno <lb></lb> dell'Ammannato, perchè mutato l'ordine <lb></lb> della prima Architettura, con tale avvedu-<lb></lb> tezza però, che non diſconveniſſe all'Ope-<lb></lb> ra già cominciata, ſi vede il primo Appar-<lb></lb> tamento di forma Dorica, il ſecondo d'or-<lb></lb> dine Ionico, ed il terzo di Corintio, tutti <lb></lb> e tre adornati di varie Colonne, di belliſſimi <lb></lb> Fregi, e d'un ricchiſſimo Cornicione.</s><s id="id412938"> In fac-<lb></lb> cia poi del Cortile, v'è una grotta, dentro <lb></lb> la quale ſi trova una Peſchiera di forma <lb></lb> ovata, con vari zampilli d'acque, le quali <lb></lb> pare che ſcaturiſcano dalla terra al cenno <lb></lb> <arrow.to.target n="a209"></arrow.to.target> <pb pagenum="(212)"></pb> di Mosè ivi rappreſentato in una grande <lb></lb> Statua di porfido.</s><s id="id412974"> Adornano ancora la Fac-<lb></lb> ciata due altre Pile con ſue Fontane va-<lb></lb> gamente intagliate; come altresì due gran-<lb></lb> di Statue di marmo, che una rappreſenta <lb></lb> Paſquino, che ſoſtiene Aleſſandro, l'altra <lb></lb> Ercole, che ha ſuperato Anteo, amendue di <lb></lb> maniera Greca molto ſtimate.</s><s id="id413002"> Vedeſi una <lb></lb> Fonte ſopra la grotta al pari del primo pia-<lb></lb> no di queſto Regio Palazzo, ed un gran Vi-<lb></lb> vaio, nel quale ſcherzano alcuni Putti di <lb></lb> marmo ſopra Cigni, e nel mezzo di eſſo una <lb></lb> gran tazza, nella quale verſano in copia le <lb></lb> acque da varie bande, perlochè non poco <lb></lb> è il diletto, che di ſubito arreca queſta Fon-<lb></lb> tana a chi entra nel mentovato Cortile.</s><s id="id413038"> Paſ-<lb></lb> ſando poſcia ne' Reali Appartamenti, vedre-<lb></lb> mo coſe di maraviglia.</s><s id="id413049"> Sono le Stanze dell'<lb></lb> Appartamento Granducale, e molte altre, <lb></lb> tutte adorne di ſtucchi dorati, e gran par-<lb></lb> te ſono dipinte di mano dei più rari, ed ec-<lb></lb> cellenti Maeſtri, fra i quali principalmente <lb></lb> s'annovera Pietro da Cortona, Ciro Ferri, <lb></lb> Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, il Volterrano, Ber-<lb></lb> nardino Poccetti, Giordano, il Gabbiani, ed <lb></lb> altri.</s><s id="id413082"> Bene è vero però, che s'io voleſſi <lb></lb> ad una ad una deſcrivere tutte le ſtanze, e <lb></lb> l'infinite coſe di pregio, che vi ſi trovano <lb></lb> <arrow.to.target n="a210"></arrow.to.target> <pb pagenum="(213)"></pb> e ſpecialmente per i vaghi e moltiſſimi ador-<lb></lb> namenti, e aggiunte ſtatevi fatte, e che <lb></lb> attualmente ſi fanno dal Regnante noſtro <lb></lb> Real Sovrano, non un breve racconto, ma <lb></lb> un intero volume ſi richiederebbe.</s><s id="id413125"> Baſterà <lb></lb> ſolo accennare, che i più ricchi prezioſi ad-<lb></lb> dobbi, le più ſtimabili Pitture, che in qua-<lb></lb> lunque gran Regia ſi poſſono deſiderare, quì <lb></lb> ſi trovano in grandiſſima copia, come potra <lb></lb> meglio ocularmente conoſcerſi dalla ſceltiſ-<lb></lb> ſima, e copioſa quantità di quadri dei più <lb></lb> ſingolari, e più rinomati Autori del Mondo. </s><lb></lb> <s id="id413135">Dal Palazzo faremo paſſaggio al contiguo</s></p> <p id="id413165" type="foot"><s id="id413168"><foot.target id="a208"></foot.target>Co-</s></p> <p id="id413176" type="foot"><s id="id413179"><foot.target id="a209"></foot.target>O 2 di</s></p> <p id="id413187" type="foot"><s id="id413191"><foot.target id="a210"></foot.target>e</s></p> <p id="id413198" type="main"><s id="id413202">GIARDINO DI BOBOLI, il più vago, e de-<lb></lb> lizioſo di quanti ſiano in queſta noſtra Cit-<lb></lb> tà, avvegnachè la magnificenza coll'ame-<lb></lb> nità, l'abbondanza coll'induſtria, nobil-<lb></lb> mente in queſto luogo gareggiano.</s><s id="id413223"> La ſua <lb></lb> circonferenza fino alle mura della Città per <lb></lb> lunghiſſimo tratto ſi ſtende, nella quale il <lb></lb> colle, e il piano, il domeſtico, e il ſalvatico <lb></lb> ſcherzano gentilmente.</s><s id="id413242"> Egli è diviſato, co-<lb></lb> me ſi vede, in boſchetti, in prati, in lun-<lb></lb> ghi viali, e fontane.</s><s id="id413253"> Lo adornano moltiſſi-<lb></lb> me Statue, ed è ripieno di alberi, di fiori <lb></lb> d'ogni ſorta, e d'infinite piante d'agrumi, <lb></lb> eſſendo ſtato infinitamente abbellito, e che <lb></lb> di continuo d'ordine del noſtro munificen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a211"></arrow.to.target> <pb pagenum="(214)"></pb> tiſſimo Sovrano va rendendoſi ſempre più va-<lb></lb> go, e dilettevole con nuove fabbriche, viali, <lb></lb> e ſtatue, con molte altre delizie che all'<lb></lb> amenità del luogo richiedonſi.</s><s id="id413300"> Vedeſi dun-<lb></lb> que in faccia alla gran porta che mette in <lb></lb> eſſo in primo luogo una grotta, ne' quattro <lb></lb> angoli nella quale, col diſegno, ed inven-<lb></lb> zione del Buontalenti furono collocate quat-<lb></lb> tro Statue di marmo di mano di Michela-<lb></lb> gnolo Buonarroti; ma però ſolamente ab-<lb></lb> bozzate, le quali doveano ſervire pel ſe-<lb></lb> polcro di Papa Giulio II. e che dal Nipote <lb></lb> di Michelagnolo furono donate al Granduca <lb></lb> Franceſco.</s><s id="id413341"> Vi ſono in oltre alcune Statue d'<lb></lb> altri famoſi Maeſtri, che rendon più vaga la <lb></lb> Grotta, che adornata di ſpugne lavorate in <lb></lb> varie forme, nella rozzezza di quei materia-<lb></lb> li dimoſtra una bellezza non ordinaria.</s><s id="id413362"> Ha <lb></lb> la volta tutta dipinta di mano di Bernardino <lb></lb> Poccetti, con sì leggiadre, e bizzarre inven-<lb></lb> zioni, che in un medeſimo tempo reca terro-<lb></lb> re, e diletto avvegnachè quell'ingegnoſo <lb></lb> Pittore, aiutato in parte da una naturale a-<lb></lb> pertura, che reſta nella volta, finſe, che la <lb></lb> medeſima volta ſembraſſe di rovinare, e che <lb></lb> da quelle feſſure uſciſſero varj animali, i qua-<lb></lb> li non dipinti, ma veri, e naturali raſſembra-<lb></lb> no.</s><s id="id413405"> Quindi ſi ſale ad un Teatro, che riſponde <lb></lb> <arrow.to.target n="a212"></arrow.to.target> <pb pagenum="(215)"></pb> di faccia al Palazzo, circondato da mura <lb></lb> in forma di mezzo ovato, nel quale, per i <lb></lb> paſſati tempi, belliſſimi ſpettacoli, e feſte <lb></lb> magnifiche ſono ſtate rappreſentate con gran-<lb></lb> de applauſo.</s><s id="id413438"> In faccia a queſto per un ampio <lb></lb> ſtradone ſi ſale ad un altro belliſſimo Tea-<lb></lb> tro avente un gran Vivaio, nel mezzo tutto <lb></lb> rimodernato, ed abbellito al quale ſopra va-<lb></lb> rj moſtri Marini di marmo fatti da Stoldo Lo-<lb></lb> renzi, vedefi un Nettuno di Bronzo opera <lb></lb> molto lodata dagli intendenti, dopo di que-<lb></lb> ſto per lunghi viali tutti coperti di piante, e <lb></lb> per un largo, e ſpazioſo ſtradone ornato di <lb></lb> belle Statue, ſi giunge ad una Fontana iſola-<lb></lb> ta, di cui nè più vaga, nè più dilettevol coſa <lb></lb> ſi può vedere.</s><s id="id413487"> Sopra una Tazza di Granito, <lb></lb> larga dodici braccia per ogni verſo cavata <lb></lb> da un ſolo pezzo, ſi vede una Statua di mar-<lb></lb> mo Giganteſca figurata per l'Oceano, a piè <lb></lb> della quale tre altre Statue a ſedere, ſignifi-<lb></lb> canti i tre Fiumi Gange, Nilo, ed Eufrate, <lb></lb> che verſano gran copia d'acqua nella Taz-<lb></lb> za, da cui per ſotterranei condotti paſſa ad <lb></lb> altre fonti, ed in vari ſcherzi per il Giardi-<lb></lb> no ſi ſparge.</s><s id="id413527">Or queſta belliſſima opera, fu <lb></lb> dal celebre Giovanni Bologna condotta con <lb></lb> tale eccellenza, che reſta in dubbio chi la <lb></lb> vede, ſe più debba lodarſi, o la rara inven-<lb></lb> <arrow.to.target n="a213"></arrow.to.target> <pb pagenum="(216)"></pb> zione, o la maeſtria del lavoro, tanto l'una, <lb></lb> che l'altra in perfetto grado s'ammirano. </s><lb></lb> <s id="id413583">Del reſto chi deſideraſſe avere una deſcrizio-<lb></lb> ne di tutte le Statue, che ſono ſenza nume-<lb></lb> ro ſparſe per il Giardino, molte delle quali <lb></lb> furono lavorate da maeſtri eccellenti, e l'al-<lb></lb> tre coſe più ragguardevoli, che lo adornano, <lb></lb> potrà leggere le notizie di queſto, raccolte <lb></lb> da Gaetano Cambiagi in un libretto ſtampa-<lb></lb> to a parte.</s><s id="id413593"> Ma dopo avere ammirato il Re-<lb></lb> gio Palazzo, e Giardino di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> </s></p> <p id="id413602" type="foot"><s id="id413605"><foot.target id="a211"></foot.target>O 3 tiſ-</s></p> <p id="id413613" type="foot"><s id="id413617"><foot.target id="a212"></foot.target>di</s></p> <p id="id413624" type="foot"><s id="id413628"><foot.target id="a213"></foot.target>O 3 zio-</s></p> <p id="id413636" type="main"><s id="id413640">Uſcendo poi dalla Porta detta di ANNA-<lb></lb> LENA, trovaſi ſotto tal nome il</s></p> <p id="id413649" type="main"><s id="id413652">NOBILE MONASTERO di Religioſe dell'<lb></lb> <expan abbr="Ordine">Ord.</expan> di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, nella cui Chieſa, che <lb></lb> fu reſtaurata col diſegno di Antonio Ferri, <lb></lb> vedeſi la ſoffitta arricchita di uno sfondo di <lb></lb> mano di Anton Domenico Gabbiani, adorno <lb></lb> d'architettura da Romualdo Botti, ed il pic-<lb></lb> colo sfondo entrando, ſotto il coro delle Mo-<lb></lb> nache, opera d'Antonio Puglieſchi, e la tri-<lb></lb> buna della Cappella Maggiore dipinta da <lb></lb> Pietro Dandini.</s><s id="id413692"> Vi ſono due Cappelle per par-<lb></lb> te di ordine compoſito con colonne di pie-<lb></lb> tra ſerena, in una delle quali vi è un anti-<lb></lb> ca Immagine di rilievo del Crocifiſſo in mol-<lb></lb> ta venerazione, e nelle alter tre, ſi vedono <lb></lb> pregiatiſſime tavole antiche una delle qua-<lb></lb> <arrow.to.target n="a214"></arrow.to.target> <pb pagenum="(217)"></pb> li, che è di Fra Filippo Lippi, rappreſenta <lb></lb> la naſcita del Bambino Gesù; In faccia a <lb></lb> queſta il <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo orante nel deſerto è <lb></lb> di mano del Bronzino, e nell'altra della <lb></lb> ſcuola del detto Lippi vi è eſpreſſa l'An-<lb></lb> nunziazione di Maria.</s><s id="id413751"> Di quì eſcendo, ſi tro-<lb></lb> va la Chieſa Parrocchiale di <expan abbr="San">S.</expan> Piero in Gat-<lb></lb> tolino detta volgarmente Serumido e ivi ac-<lb></lb> canto la Compagnia è ſtata nel 1776. tutta <lb></lb> dipinta a freſco per l'architettura di Do-<lb></lb> menico Stagi, e le figure di Pietro della Na-<lb></lb> ve; nello sfondo ſi vede Maria <expan abbr="Santiſsima">Santiſs.</expan>, e <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco d'Aſſiſi, e nelle pareti la Vi-<lb></lb> gilanza, e le ſette Virtù, e proſeguendo <lb></lb> verſo la Porta Romana, e in viſta della me-<lb></lb> deſima trovaſi proſſimo alla Porta ſuddetta <lb></lb> l'antico Oratorio di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſto, poi di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batiſta, detto la</s></p> <p id="id413806" type="foot"><s id="id413810"><foot.target id="a214"></foot.target>li,</s></p> <p id="id413818" type="main"><s id="id413822">CALZA, Chieſa antichiſſima ſtata abitata <lb></lb> prima da Religioſe Geroſolimitane, ed in <lb></lb> ultimo tenuta dai Geſuati, quali ſoppreſſi, <lb></lb> è ridotta prebenda abbaziale.</s><s id="id413906"> In queſta Chie-<lb></lb> ſa oltre la bella tavola del Ghirlandajo, <lb></lb> ſono un Criſto in Croce, ed una Pietà, <lb></lb> opere eccellenti di Pietro Perugino, ſicco-<lb></lb> me un Orazione all'Orto dello ſteſſo, che <lb></lb> dalla Chieſa è ſtata trasferita nel Coro do-<lb></lb> ve è l'<foreign lang="la">Ecce Homo</foreign> di Santi Pacini, e una <lb></lb> <arrow.to.target n="a215"></arrow.to.target> <pb pagenum="(218)"></pb> Vergine addolorata d'Ignazio Hugford, del <lb></lb> quale ancora è la tavolina di Gesù buon Pa-<lb></lb> ſtore, che ſtà all'Atare di una Cappella de' <lb></lb> Preti che fanno gli Eſercizj Spirituali.</s><s id="id413960"> Eſ-<lb></lb> ſendo d'antico Convento di preſente Caſa <lb></lb> di Eſercizj dei <expan abbr="Reverendi">Rev.</expan> Sacerdoti della Congre-<lb></lb> gazione di Gesù Salvatore, è ſtato da eſſi <lb></lb> con la detta Chieſa rimodernato, e queſto <lb></lb> rifatto quaſi dai fondamenti.</s><s id="id2737306"> Vedeſi nel Re-<lb></lb> fettorio ora tutto dipinto dal Gherardini, <lb></lb> Zocchi, Gricci, e Mannaioni, un Cenacolo <lb></lb> a freſco di mano del Francabigio, molto <lb></lb> ſtimato dagli Intendenti.</s><s id="id2737324"> E prima di torna-<lb></lb> re in dietro per la ſtrada di Boſſi, è da oſ-<lb></lb> ſervarſi in faccia alla Porta, una ſingolariſ-<lb></lb> ſima opera di Giovanni da San Giovanni, ove <lb></lb> ha in una Femmina veſtita di regio amman-<lb></lb> to effigiata Firenze, con attorno altre fem-<lb></lb> mine che ſimboleggiano le Città provinciali <lb></lb> in atto di render tributo alla loro Regina; <lb></lb> e proſeguendo il detto viaggio trovaſi</s></p> <p id="id2737361" type="foot"><s id="id2737365"><foot.target id="a215"></foot.target>Ver-</s></p> <p id="id2737373" type="main"><s id="id2737377">SANTA CHIARA, dove ſono, fra l'altre <lb></lb> due Tavole di molta ſtima.</s><s id="id2737384"> Il Criſto mor-<lb></lb> to di Pietro Perugino; e di Lorenzo di Cre-<lb></lb> di la Natività del Signore.</s><s id="id2737395"> Dirimpetto al-<lb></lb> la detta Chieſa è quella delle CONVERTITE, <lb></lb> dov'è di mano del Poccetti la Natività del <lb></lb> Signore, e la depoſizione della Croce ſic-<lb></lb> <arrow.to.target n="a216"></arrow.to.target> <pb pagenum="(219)"></pb> come il <expan abbr="San">S.</expan> Michel Arcangelo nella Sagre-<lb></lb> ſtia; il Crocifiſſo all'Altar maggiore, è la-<lb></lb> voro di Baldaſſar Vermoſſer Fiammingo; in <lb></lb> eſcir dalla Chieſa laſceremo a man ſiniſtra <lb></lb> per brevità la Chieſa delle Religioſe della <lb></lb> Nunziatina, e Conſervatorio già delle Men-<lb></lb> dicanti.</s><s id="id2737451"> E ſeguitando il viaggio incomin-<lb></lb> ciato, troveremo l'Abitazione del Balì del <lb></lb> Roſſo, e di quì proſeguiremo verſo il can-<lb></lb> to alla Cuculia ove è ſituato il Collegio de'</s></p> <p id="id2737469" type="foot"><s id="id2737471"><foot.target id="a216"></foot.target>come</s></p> <p id="id2737479" type="main"><s id="id2737483">PADRI BERNABITI, che vi tengono pub-<lb></lb> bliche Scuole.</s><s id="id2737490">La loro Chieſa è tutta va-<lb></lb> gamente dipinta d'architettura dallo Sta-<lb></lb> gi, lo sfondo nella ſoffitta da Sigiſmondo <lb></lb> Betti, e da Giuſeppe Zocchi la tribuna del-<lb></lb> la Cappella maggiore, al di cui Altare la <lb></lb> Tavola rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Carlo titolare di <lb></lb> queſta Chieſa, viene da Andrea Comodi. </s><lb></lb> <s id="id2737538">Quella a mano deſtra, entrando, ove è ef-<lb></lb> figiato San Giovanni Nepomuceno, è ope-<lb></lb> ra d'Ignazio Hugford, di cui pure ſono li <lb></lb> due medaglioni rappreſentanti il martirio, <lb></lb> e la morte del detto Santo, come ancor <lb></lb> l'Angelo Cuſtode in un piccolo ovato ſul <lb></lb> grado dell'Altare: in faccia a queſto Pie-<lb></lb> tro Marcheſini ha dipinto il Beato Aleſſan-<lb></lb> dro Sauli; li due medaglioni ſono del pre-<lb></lb> detto Giuſeppe Zocchi.</s><s id="id2737558"> Di quì paſſando di-<lb></lb> <arrow.to.target n="a217"></arrow.to.target> <pb pagenum="(220)"></pb> rettamente il detto canto, ſi trova la Chie-<lb></lb> ſa delle nobili</s></p> <p id="id2737580" type="foot"><s id="id2737584"><foot.target id="a217"></foot.target>ret-</s></p> <p id="id2737592" type="main"><s id="id2737595">RELIGIOSE di <expan abbr="Santa">S.</expan> Monaca dell'Ordine di <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino, al di cui Altar maggiore evvi <lb></lb> una belliſſima tavola d'Aleſſandro Gherar-<lb></lb> dini, rappreſentante Maria Santiſſima che <lb></lb> porge il Bambino Gesù alla detta Santa.</s><s id="id2737615"> Lo <lb></lb> sfondo nella volta è di mano dell'Ulivelli. </s><lb></lb> <s id="id2737620">Di quì proſeguendo ſi trova la Chieſa dei <lb></lb> Padri Carmelitani detta il</s></p> <p id="id2737631" type="main"><s id="id2737635">CARMINE, queſto vaſtiſſimo Tempio il più <lb></lb> ricco d'eccellenti Pitture, che foſſe in que-<lb></lb> ſta noſtra Città, sì a freſco ſulle pareti, che <lb></lb> a olio nelle tavole di ogniuna delle Cap-<lb></lb> pelle, fu con doloroſa perdita diſtrutto dal <lb></lb> fuoco nella notte del dì 28. Gennaio 1771. </s><lb></lb> <s id="id2737660">Chi poi voleſſe la deſcrizione delle Tavo-<lb></lb> le, che rendevano sì adorna queſta Chie-<lb></lb> ſa, la troverà nel Borghini, nel Bocchi, nel <lb></lb> Padre Richa, e nella prima edizione di que-<lb></lb> ſto noſtro Antiquario.</s><s id="id2737684"> Un piccol numero di <lb></lb> dette Tavole reſtaron ſalve dal fuoco poi-<lb></lb> chè trovavanſi ripoſte nella Sagreſtia, e non <lb></lb> come tutte l'altre, che ſtavano ammaſſa-<lb></lb> te in alcune Cappelle della Crociata.</s><s id="id2737703"> Quì <lb></lb> ſoltanto potremo aggiungere la deſcrizione <lb></lb> di quel che in tale Incendio reſtò godibi-<lb></lb> le.</s><s id="id2737716"> E in primo luogo della nobile e magni-<lb></lb> <arrow.to.target n="a218"></arrow.to.target> <pb pagenum="(221)"></pb> fica Cappella dalla Caſa Corſini, ove era <lb></lb> attualmente il Corpo incorrotto di <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> drea già Priore di quel Convento, poi Ve-<lb></lb> ſcovo di Fieſole, e Antenato di sì illuſtre <lb></lb> Proſapia, quale reſtò illeſo tra l'Incendio, <lb></lb> tanto che la mattina durante il fuoco pu-<lb></lb> re ebbero campo i Religioſi di traslatarlo <lb></lb> nel loro Convento.</s><s id="id2737763"> La qual Cappella, non <lb></lb> oſtante le altiſſime fiamme, che vi furono, <lb></lb> per il molto legname, oltre a due delle mi-<lb></lb> gliori tavole di Chieſa che vi eran ripoſte, <lb></lb> non reſtò tanto danneggiata da non poterſi <lb></lb> rimettere nella ſua primiera bellezza, co-<lb></lb> me di preſente a ſpeſe dell'eccellentiſſima <lb></lb> Caſa Corſini ſi ſtà facendo riaccomodare, ed <lb></lb> abbellire.</s><s id="id2737799"> Queſta fu condotta con diſegno <lb></lb> di Pier Franceſco Silvani, tutta incroſtata <lb></lb> di marmi bianchi di Carrara, e di miſti di <lb></lb> Seravezza, con Pilaſtri, Fregi, e Cornicione <lb></lb> d'Architettura compoſita.</s><s id="id2737819"> In faccia, e quaſi <lb></lb> ſopra all'Altare, il quale rimane alquanto <lb></lb> iſolato, è una Tavola di marmo bianco, la-<lb></lb> vorata con grande eccellenza, di alto rilie-<lb></lb> vo da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini, ove è figurato <lb></lb> il Santo fra le nuvole, in atto d'eſſer ra-<lb></lb> pito al Cielo da varj Angioletti.</s><s id="id2737850"> Sopra a <lb></lb> queſta ſi vede Iddio Padre, parimente ſcol-<lb></lb> pito in marmo da Carlo Marcellini Sculto-<lb></lb> <arrow.to.target n="a219"></arrow.to.target> <pb pagenum="(222)"></pb> re ingegnoſo, ed in mezzo all'Urna ove <lb></lb> ſtà ripoſto il Sacro Corpo, un Baſſorilievo <lb></lb> d'argento d'eccellente lavoro.</s><s id="id2737883"> Anche nel-<lb></lb> le due bande laterali ſono due Tavole di <lb></lb> marmo di mano dello ſteſſo Foggini, in una <lb></lb> è figurato il Santo diſceſo dal Cielo per aſ-<lb></lb> ſiſtere all'Eſercito Fiorentino, quando nella <lb></lb> battaglia d'Anghiari meſſe in fuga, e ſuperò <lb></lb> l'eſercito di Filippo Viſconti Duca di Mi-<lb></lb> lano, condotto da Niccolò Piccinino ſuo <lb></lb> Generale: e nell'altra ſi rappreſenta, quan-<lb></lb> do nel celebrare la prima Meſſa gli com-<lb></lb> parve la Santiſſima Vergine con grandiſſi-<lb></lb> mo ſtuolo di Angioli, proferendo verſo il <lb></lb> Santo quelle parole: </s><s id="id2737893"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Servus meus es tu, quia <lb></lb> elegi te, & in te gloriabor.</emph></emph></foreign></s><s id="id2737947"> La Cupola è <lb></lb> tutta dipinta da Luca Giordano.</s><s id="id2737953"> Non paſ-<lb></lb> ſeremo ſotto ſilenzio le memorie, che qui-<lb></lb> vi ſi trovano degli Uomini Illuſtri di que-<lb></lb> ſta Famiglia, e ſpecialmente de' due Porpo-<lb></lb> rati, il primo Piero Corſini Veſcovo di Vol-<lb></lb> terra, e poi di Firenze, e l'altro Neri Cor-<lb></lb> ſini Veſcovo d'Arezzo, Zio del Sommo <lb></lb> Pontefice Clemente XII.</s><s id="id2737985"> Eſcendo da queſta <lb></lb> Cappella a mano deſtra, trovaſi quella del- <lb></lb> la Comunione,dove Gherardo Starnina an-<lb></lb> tico, ed eccellente Pittore ha eſpreſſi varj <lb></lb> fatti della Vita di <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo ſufficiente-<lb></lb> <arrow.to.target n="a220"></arrow.to.target> <pb pagenum="(223)"></pb> mente conſervata: ſi godono ancora quelle <lb></lb> di Maſolino da Panicale nella Cappella Bran-<lb></lb> cacci, e di Maſaccio ſuo Diſcepolo, che <lb></lb> vinſe di gran lunga il Maeſtro, e fu il pri-<lb></lb> mo che apriſſe la ſtrada alla buona manie-<lb></lb> ra, e alla perfezione dell'arte da cui l'han-<lb></lb> no appreſa i più ſublimi Maeſtri, i quali <lb></lb> tutti ſtudiarono dall'opera di Lui nella det-<lb></lb> ta Cappella, cioè Leonardo da Vinci, Fra <lb></lb> Bartolommeo di <expan abbr="San">S.</expan> Marco, Michelagnolo, <lb></lb> Andrea del Sarto, Raffaello d'Urbino e tan-<lb></lb> ti altri, come leggeſi nel Vaſari <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s><s id="id2738065"> La pre-<lb></lb> ſente nuova Chieſa è ſtata eſeguita col di-<lb></lb> ſegno del fu Giuſeppe Ruggieri tutta in <lb></lb> volta reale, la quale ſtà di preſente dipin-<lb></lb> gendoſi dai bravi pennelli del <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Giuſep-<lb></lb> pe Romei per le figure, e del <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Dome-<lb></lb> nico Stagi per la vaga Architettura, come <lb></lb> pure la gran Tela dell'organo rappreſentan-<lb></lb> te la Beatiſſima Vergine del Carmine in at-<lb></lb> to di dare il ſacro abito a <expan abbr="San">S.</expan> Simone Stock <lb></lb> alta braccia 14. è di mano di detto <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Ro-<lb></lb> mei.</s><s id="id2738112"> Il diſegno dell'incaſſatura del nuovo <lb></lb> Organo è del <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Giulio Mannajoni Archi-<lb></lb> tetto eſeguito coll'intaglio da Pietro Per-<lb></lb> tici.</s><s id="id2738128"> L'Organo poi è qualche coſa di ſor-<lb></lb> prendente, e de' migliori di queſta Città la-<lb></lb> vorato dal nobile ed abiliſſimo <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Alaman-<lb></lb> <arrow.to.target n="a221"></arrow.to.target> <pb pagenum="(224)"></pb> no Contucci di Monte Pulciano.</s><s id="id2738154"> Alla bel-<lb></lb> lezza, e grandezza di queſta Chieſa corrl-<lb></lb> ſponde il Convento capaciſſimo di gran nu-<lb></lb> mero di Religioſi, che di continovo vi di-<lb></lb> morano.</s><s id="id2738172"> Ha due Chioſtri molto ſpazioſi, <lb></lb> in uno de' quali è dipinta dal Bettini, e dall'<lb></lb> Ulivelli la vita del gran Profeta Elia, e di <lb></lb> varj Santi Carmelitani; e nel ſecondo v'è <lb></lb> una lunetta belliſſima del Poccetti, che rap-<lb></lb> preſenta il miracoloſo fuoco ſceſo dal Cielo <lb></lb> per avvampare il Sacrifizio offerto da Elia <lb></lb> al vero Dio.</s><s id="id2738203"> Uſcendo da queſto Chioſtro, <lb></lb> in fondo alla ſtrada, che ſi vede a mano ſi-<lb></lb> niſtra, ſi trova il Monaſtero delle Religio-<lb></lb> ſe di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Sales, nella di cui <lb></lb> Chieſa aſſai moderna ſi vede all'Altar mag-<lb></lb> giore la Tavola del detto Santo dipinta da <lb></lb> Ignazio Hugford, e le due laterali che ſo-<lb></lb> no di Giuſeppe Grifoni.</s><s id="id2738235"> Alla Chieſa del Car-<lb></lb> mine è vicina quella di</s></p> <p id="id2738243" type="foot"><s id="id2738247"><foot.target id="a218"></foot.target>fica</s></p> <p id="id2738254" type="foot"><s id="id2738258"><foot.target id="a219"></foot.target>re</s></p> <p id="id2738266" type="foot"><s id="id2738269"><foot.target id="a220"></foot.target>mente</s></p> <p id="id2738277" type="foot"><s id="id2738281"><foot.target id="a221"></foot.target>no</s></p> <p id="id2738288" type="main"><s id="id2738292">SAN FREDIANO antica, e Collegiata di <lb></lb> Canonici, nella quale ſi trovano alcune Ta-<lb></lb> vole di mano di ragguardevoli Maeſtri, tra <lb></lb> le quali, la prima a mano dritta, nella qua-<lb></lb> le Pier di Coſimo ha rappreſentata Maria <lb></lb> Santiſſima col Bambino Gesù, che ſpoſa <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Caterina, dipoi di Domenico Paſſignano, <lb></lb> quella di Criſto, che riſana il Paralitico.</s></p> <p id="id2738326" type="foot"><s id="id2738330">Se-</s></p> <pb pagenum="(225)"></pb> <p id="id2738337" type="main"><s id="id2738341">Segue del Ghirlandajo una Pietà con San <lb></lb> Girolamo e San Frediano, con un bel fre-<lb></lb> gio di Cherubini di Luca della Robbia.</s><s id="id2738355"> Bel-<lb></lb> liſſima è poi dall'altra parte la Tavola di <lb></lb> Lorenzo Lippi, dove con ottimo guſto ha di-<lb></lb> pinto il martirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea; Ne ſegue <lb></lb> l'altra del Crocifiſſo, opera di Loren-<lb></lb> zo di Credi, ove vi ſono eſpreſſi altri San-<lb></lb> ti, e San Lorenzo ſulla graticola.</s><s id="id2740704"> Poco di-<lb></lb> ſtante è la Chieſa di Ceſtello dei</s></p> <p id="id2740712" type="main"><s id="id2740715">MONACI CISTERCIENSI, fabbricata col di-<lb></lb> ſegno del Colonnello Cerruti di Roma, <lb></lb> giacchè l'antica era molto anguſta, e ſenza <lb></lb> alcun ornamento.</s><s id="id2740731"> Tutte le Cappelle ſono <lb></lb> decorate di ſtucchi dal Marcellini.</s><s id="id2740739"> Ed en-<lb></lb> trando dalla porta principale, cominciando <lb></lb> dalla prima a mano deſtra, dedicata a <expan abbr="Santa">S.</expan> <expan abbr="Maria">M.</expan> <lb></lb> Maddalena de' Pazzi, è opera di Giovanni <lb></lb> Sagreſtani.</s><s id="id2740756"> La ſeconda del Crocifiſſo è tut-<lb></lb> ta di mano d'Antonio Puglieſchi.</s><s id="id2740764"> La terza <lb></lb> ove è nella Tavola eſpreſſa la Natività di <lb></lb> Maria, con tutto il rimanente, è vago e <lb></lb> ben inteſo lavoro d'Aleſſandro Gherardi-<lb></lb> ni.</s><s id="id2740782"> Il quadro in teſta alla crociata col mar-<lb></lb> tirio di San Pietro, viene da Guido Reni. </s><lb></lb> <s id="id2740788">L'altro in faccia di San Bernardo d'avanti <lb></lb> a Maria Santiſſima è di mano di Fabbrizio <lb></lb> Boſchi.</s><s id="id2740800"> La Tavola poi che è ſituata nel Co-<lb></lb> <arrow.to.target n="a222"></arrow.to.target> <pb pagenum="(226)"></pb> ro è del Cavalier Curradi.</s><s id="id2740818"> La Cupola è ſtu-<lb></lb> pendo lavoro d'Anton Domenico Gabbia-<lb></lb> ni, dal di cui ſingolar pennello non eſſendo <lb></lb> ſtati eſeguiti i peducci della medeſima, furo-<lb></lb> no più anni dopo la ſua morte dipinti da <lb></lb> Matteo Bonechi.</s><s id="id2740841"> Reſtano le altre tre Cap-<lb></lb> pelle tornando verſo la porta, e principian-<lb></lb> do da quella della Comunione, quale è di <lb></lb> San Bernardo, che nella Tavola vedeſi ce-<lb></lb> lebrante all'Altare per la liberazione dell'<lb></lb> Anime del Purgatorio, con tutto il reſtante <lb></lb> che fu lodevolmente eſeguito da Pietro Dan-<lb></lb> dini.</s><s id="id2740872"> Vaghiſſima poi è la ſeguente, tutta <lb></lb> opera d'Antonio Franchi, ove ha eſpreſſo <lb></lb> il Batteſimo di Criſto al Giordano: l'ulti-<lb></lb> ma Cappella è dipinta da Giovanni Ciabilli, <lb></lb> nella quale rappreſentò all'Altare il marti-<lb></lb> rio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anaſtaſio.</s><s id="id2740897"> Nel primo Chioſtro di <lb></lb> queſto Monaſtero vi è eretta la Statua di <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de' Pazzi lavoro di An-<lb></lb> tonio Montauti, e di Giuſeppe Piamontini <lb></lb> è quella di San Bernardo nel ſecondo Chio-<lb></lb> ſtro.</s><s id="id2740920"> In queſto Convento abitavano già le <lb></lb> Monache degli Angioli, che in oggi ſono <lb></lb> nel Monaſtero di Pinti, ed in queſto preſe <lb></lb> l'Abito, viſſe, e morì Santa Maria Mad-<lb></lb> dalena de' Pazzi, la cui Cella tuttavia con-<lb></lb> ſervata, ſi tiene in gran venerazione.</s><s id="id2740945"> Sul-<lb></lb> <arrow.to.target n="a223"></arrow.to.target> <pb pagenum="(227)"></pb> la Piazza di queſta Chieſa fu dal Grandu-<lb></lb> ca Coſimo III. fatto fabbricare col diſegno <lb></lb> di Giovambatiſta Foggini un</s></p> <p id="id2740970" type="foot"><s id="id2740974"><foot.target id="a222"></foot.target>P ro</s></p> <p id="id2740982" type="foot"><s id="id2740986"><foot.target id="a223"></foot.target>la</s></p> <p id="id2740993" type="main"><s id="id2740997">GRANAIO pubblico, edifizio in vero ma-<lb></lb> gnifico, e comodo per un tal uſo.</s><s id="id2741005"> Da que-<lb></lb> ſto luogo faremo paſſaggio al Palazzo dei <lb></lb> Capponi dove è anche oſſervabile un Mu-<lb></lb> ſeo copioſo di coſe naturali.</s><s id="id2741020"> Quindi al</s></p> <p id="id2741024" type="main"><s id="id2741028">PONTE ALLA CARRAIA ſtato fabbricato nel <lb></lb> 1218., e camminando verſo il Fondaccio di <lb></lb> <expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito, s'incontra in primo luogo il Pa-<lb></lb> lazzo del Conte Pecori di vaga ſtruttura; <lb></lb> al quale è contiguo il Palazzo de' Marcheſi <lb></lb> Rinuccini, la di cui facciata è diſegno di <lb></lb> Lodovico Cardi Cigoli, in eſſo è una ric-<lb></lb> ca Quadreria, nella quale ne eſiſtono di An-<lb></lb> drea del Sarto, di Guido Reni, uno di Raf-<lb></lb> faello citato dal Vaſari, e molti altri di ce-<lb></lb> lebri Profeſſori.</s><s id="id2741073"> Vi è una ſcelta Libreria di <lb></lb> ottimi libri rari, e molti manoſcritti, con <lb></lb> lò sfondo dipinto da Giuſeppe Zocchi, nel <lb></lb> di cui veſtibolo oſſervaſi alcune antiche In-<lb></lb> ſcrizioni, Cippi, Urne, e Buſti: Evvi una <lb></lb> raccolta di Medaglie d'Oro, Argento, e <lb></lb> Bronzo; Gli anneſſi e altri ornati di que-<lb></lb> ſto Palazzo ſono di egual merito, e gran-<lb></lb> dezza.</s><s id="id2741108"> Poſſiedono queſti Signori tralle mol-<lb></lb> te rarità due belliſſimi zeffiri che uno di 53 <lb></lb> <arrow.to.target n="a224"></arrow.to.target> <pb pagenum="(228)"></pb> Carati, e l'altro di 48., e altre molte ric-<lb></lb> che ſuppellettili.</s><s id="id2741134"> E ritornando per via de' <lb></lb> Serragli, trovaſi il Palazzo de' Caſtelli aſſai <lb></lb> comodo, acquiſtato ora dal Marcheſe Fe-<lb></lb> roni che lo va facendo ſempre più abbellire <lb></lb> e l'</s></p> <p id="id2741154" type="foot"><s id="id2741158"><foot.target id="a224"></foot.target>P 2 Ca-</s></p> <p id="id2741166" type="main"><s id="id2741169">ABITAZIONE degli Antinori, nella quale <lb></lb> vi ſono ben diſpoſte molte Inſcrizioni Etru-<lb></lb> ſche, Romane, e Greche, con altri ſtima-<lb></lb> bili monumenti di antichità in marmi, e <lb></lb> bronzi.</s><s id="id2741188"> Dietro alla quale in poca diſtanza <lb></lb> trovaſi la Piazza, e Chieſa di</s></p> <p id="id2741197" type="main"><s id="id2741201">SANTO SPIRITO, fabbricata col diſegno <lb></lb> di Filippo di Ser Brunelleſco, quell'inſigne <lb></lb> Architetto, col modello del quale s'am-<lb></lb> mirano fatte tante Fabbriche in Firenze, <lb></lb> ed altrove.</s><s id="id2741220"> E l'Architettura di queſto gran <lb></lb> Tempio d'ordine Corintio, con ſomma per-<lb></lb> fezione condotta, e perciò vaga, e maeſto-<lb></lb> ſa appariſce al pari d'ogni altro Ediſizio di <lb></lb> queſta noſtra Città.</s><s id="id2741240"> La ſua lunghezza a cen-<lb></lb> to ſeſſanta braccia ſi ſtende, e la larghez-<lb></lb> za a cinquantaquattro.</s><s id="id2741252"> Vien diviſo in tre <lb></lb> Navate, ripartite da belliſſime Colonne di <lb></lb> pietra bigia tutte d'un pezzo, ſopra le quali <lb></lb> l'Architrave, il Fregio, e il Cornicione da <lb></lb> pertutto nobilmente ricorrono.</s><s id="id2741270"> Con buona <lb></lb> ordinanza diſpoſte 38. Cappelle ſi veggono, <lb></lb> <arrow.to.target n="a225"></arrow.to.target> <pb pagenum="(229)"></pb> e adornate di belliſſime Tavole.</s><s id="id2741294"> A man de-<lb></lb> ſtra vi è una antica Tavola, che credeſi <lb></lb> di un bravo allievo del Franciabigio, dopo <lb></lb> a queſta evvi un ammirabile copia in mar-<lb></lb> mo del Gesù morto in grembo alla Madre <lb></lb> di Michelagnolo, che ſtà in San Pietro di <lb></lb> Roma, e che fece Nanni di Baccio Bigio <lb></lb> ſuo Diſcepolo, in modo, che tanto è il ve-<lb></lb> der queſta che l'originale.</s><s id="id2741329"> Ne viene l'Al-<lb></lb> tare di San Niccola, la di cui figura in <lb></lb> legno che ſtà coperta, ſi dice del Sanſovi-<lb></lb> no, e ne' lati della Cappella vi ſon due <lb></lb> Angioli di mano del Franciabigio.</s><s id="id2741347"> Appreſ-<lb></lb> ſo ne viene la belliſſima Tavola dello Stra-<lb></lb> dano, ove ha dipinto Criſto, che ſcaccia <lb></lb> i profanatori dal Tempio.</s><s id="id2741361"> La Tavola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Agoſtino, che ne ſuccede è d'Aleſſandro <lb></lb> Gherardini.</s><s id="id2741371"> Quindi trovaſi di Domenico Paſ-<lb></lb> ſignano la lapidazione di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano.</s><s id="id2741379"> Nell'<lb></lb> ultima Cappella di queſta navata vedeſi e-<lb></lb> gregiamente ſcolpito in marmo l'Arcange-<lb></lb> lo Raffaello, e Tobbia con bel finimento <lb></lb> di paeſe, tutto lavoro del celebre Giovan-<lb></lb> ni Baratta.</s><s id="id2741401"> Voltando nella traverla a man <lb></lb> deſtra, le due Tavole, che ſi trovano, ſo-<lb></lb> no di Fra Filippo Lippi.</s><s id="id2741411"> Quindi paſſato il <lb></lb> ricco Altare della Madonna della Cintola, <lb></lb> e quello appreſſo, ove ſi conſerva il Cro-<lb></lb> <arrow.to.target n="a226"></arrow.to.target> <pb pagenum="(230)"></pb> cifiſſo de' Bianchi, trovaſi in altra Tavola <lb></lb> di Fra Filippo, dipintavi la Vergine col Bam-<lb></lb> bino, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina.</s><s id="id2741444"> Ne ſeguita l'appari-<lb></lb> zione della Vergine a San Bernardo, che vi <lb></lb> fu lavorata da Pietro Perugino ma trasfe-<lb></lb> rito l'originale in Caſa Capponi da <expan abbr="San">S.</expan> Fria-<lb></lb> no, vi ſi vede una perfettiſſima copia, che <lb></lb> ingannerebbe chiunque, fatta per mano di <lb></lb> Felice Ripoſo; da cui pur ſon fatti dai lati <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio da Padova.</s><s id="id2741476"> Inol-<lb></lb> tre vengono due Cappelle, che in una di-<lb></lb> pinſe il Sagreſtani lo Spoſalizio della Ma-<lb></lb> donna, e nell'altra Gaetano Gabbiani il <lb></lb> San Niccolò, che reſuſcita i tre fanciulli <lb></lb> ucciſi da un oſte.</s><s id="id2741498"> Voltando poi dietro al <lb></lb> Coro vi ſono altre otto Cappelle, nella pri-<lb></lb> ma è di Aurelio Lomi Piſano la Viſita de' <lb></lb> Magi con belle ſtoriette nel grado dell'Al-<lb></lb> tare: E appreſſo vi è la Vergine con alcu-<lb></lb> ni Santi, di mano di Giotto; contigua a <lb></lb> queſta viene una Tavola di Sandro Botti-<lb></lb> celli; appreſſo vedeſi la belliſſima Tavola <lb></lb> de' Martiri fatta con grande ſtudio da Aleſ-<lb></lb> ſandro Allori, di cui pure al ſeguente Al-<lb></lb> tare è ammirabile quella dell'Adultera pre-<lb></lb> ſentata a Criſto.</s><s id="id2741546"> Vien poi di mano del Vi-<lb></lb> gnali la Beata Chiara da Montefalco nell'<lb></lb> atto di ricever la Comunione per mano di <lb></lb> <arrow.to.target n="a227"></arrow.to.target> <pb pagenum="(231)"></pb> Noſtro Signore; ne ſeguono altre due Cap-<lb></lb> pelle, con piccole Tavole antiche; e vol-<lb></lb> tando all'altra Tribuna, e paſſate le al-<lb></lb> tre tre ſuſſeguenti Cappelle, è da oſſervarſi <lb></lb> all'Altar del Sacramento l'architettura, le <lb></lb> piccole Statue, i Baſſirilievi, tutto lavo-<lb></lb> rato in marmo dal celebre Andrea Contuc-<lb></lb> ci da Monte <expan abbr="San">S.</expan> Savino, quindi dopo altre <lb></lb> tre Cappelle trovaſi di mano di Benedetto <lb></lb> del Grillandajo il portar della Croce.</s><s id="id2741606"> E <lb></lb> rientrando nella Navata, alla prima Cap-<lb></lb> pella ornata di prezioſi marmi, vedeſi la <lb></lb> bella Tavola di Agnolo Bronzino, ove ha <lb></lb> figurata l'apparizione di Criſto alla Mad-<lb></lb> dalena, e più oltre nella ſeconda trovaſi <lb></lb> di mano del Roſſo, la Vergine, il San Ba-<lb></lb> ſtiano, ed altri Santi, l'originale di cui <lb></lb> trasferito nel Palazzo Reale, fu quì poſta <lb></lb> la belliſſima copia, che ſi vede di mano <lb></lb> del Petrucci; E paſſato l'Organo, di Ri-<lb></lb> dolfo del Grillandajo è la Tavola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> na, con la Vergine, e varj Santi, dopo la <lb></lb> quale da Rutilio Manetti ſi trova effigiato <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo da Villanuova, che diſpenſa <lb></lb> limoſine ai Poveri: ne ſegue la Tavola del <lb></lb> Beato Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Facondo del Cavalier <lb></lb> Naſini.</s><s id="id2741675"> Nella penultima Cappella è un eſat-<lb></lb> tiſſima copia di Taddeo Landini del Criſto <lb></lb> <arrow.to.target n="a228"></arrow.to.target> <pb pagenum="(232)"></pb> abbracciato alla Croce, il di cui originale, <lb></lb> di mano di Michelagnolo Buonarroti ſtà <lb></lb> in Roma nella Chieſa della Minerva; all'<lb></lb> ultimo Altare vi è la Reſurrezione di Cri-<lb></lb> ſto, che credeſi della ſcuola del Franciabi-<lb></lb> gio.</s><s id="id2741716"> Che diremo poi della Cappella mag-<lb></lb> giore, quanto bella per l'Architettura, al-<lb></lb> trettanto per la materia magnifica, e ric-<lb></lb> ca?</s><s id="id2741719"> Reſta ella in mezzo della Tribuna, da <lb></lb> ogni parte iſolata, ed ha la forma d'un <lb></lb> piccolo Tempio, ergendoſi ſopra varie bel-<lb></lb> liſſime Colonne una Cupoletta, ſotto la <lb></lb> quale è ſituato l'Altare lavorato di pietre <lb></lb> dure, e prezioſe, commeſſe con ſingolare <lb></lb> artifizio, come altresì il Ciborio dell'iſteſſo <lb></lb> lavoro.</s><s id="id2741761"> Reſta dietro all'Altare il Coro di <lb></lb> figura ottagona, tutto di marmi carrareſi, <lb></lb> e ornato di varie Statue di marmo ſcolpi-<lb></lb> te da Giovanni Caccini, che diè il model-<lb></lb> lo di tutta queſt'opera, nella quale dalla <lb></lb> Famiglia Michelozzi, che ne fu la Fonda-<lb></lb> trice, grandiſſime ſomme furono impiega-<lb></lb> te.</s><s id="id2741862"> Dalla banda ſiniſtra rimane la Sagreſtia <lb></lb> con un bel ricetto avanti fabbricata col <lb></lb> diſegno del Cronaca, in cui tra gli altri or-<lb></lb> namenti, vedremo una bella Tavola di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <lb></lb> Filippo Lippi, dove dipinſe la Vergine col <lb></lb> Figliuolo in collo, e con Angioli, e San-<lb></lb> <arrow.to.target n="a229"></arrow.to.target> <pb pagenum="(233)"></pb> ti d'attorno.</s><s id="id2741898"> Un'altra ſe ne trova di ma-<lb></lb> no di Aleſſandro Allori, con alcune Pittu-<lb></lb> re a freſco di Bernardino Poccetti.</s><s id="id2741909"> Ammi-<lb></lb> raſi il Campanile della Chieſa, condotto <lb></lb> col modello di Baccio d'Agnolo: Siccome <lb></lb> i Chioſtri, ed il Convento, nel quale ſi <lb></lb> trovano alcune Pitture di pregio.</s><s id="id2741927"> Ritornan-<lb></lb> do per la piazza, cammineremo verſo la <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2741939" type="foot"><s id="id2741942"><foot.target id="a225"></foot.target>e</s></p> <p id="id2741950" type="foot"><s id="id2741954"><foot.target id="a226"></foot.target>P 3 cifiſ-</s></p> <p id="id2741962" type="foot"><s id="id2741965"><foot.target id="a227"></foot.target>No-</s></p> <p id="id2741973" type="foot"><s id="id2741976"><foot.target id="a228"></foot.target>P 4 ab-</s></p> <p id="id2741984" type="foot"><s id="id2741988"><foot.target id="a229"></foot.target>ti</s></p> <p id="id2741995" type="main"><s id="id2741999">SAN FELICE IN PIAZZA, oſſervando pri-<lb></lb> ma la Colonna di marmo miſtio di Seravez-<lb></lb> za, eretta in queſto luogo dal Granduca Co-<lb></lb> ſimo I., per ricordanza della Vittoria otte-<lb></lb> nuta nella battaglia di Marciano.</s><s id="id2742019"> Trovere-<lb></lb> mo in Chieſa a man deſtra la ſeconda Ta-<lb></lb> vola fatta da Pier di Coſimo, che rappre-<lb></lb> ſenta <expan abbr="San">S.</expan> Rocco, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, dopo la qua-<lb></lb> le ne ſuccede l'Altar di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, e <lb></lb> altri Santi dipinti da Iacopo Vignali.</s><s id="id2742042"> Mol-<lb></lb> to bella è quella che ne ſegue, ove Otta-<lb></lb> vio Vannino vi ha eſpreſſo <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio Aba-<lb></lb> te, che riſana alcuni Infermi, vi è una Ta-<lb></lb> vola con varj Santi, che diceſi di Mario <lb></lb> Balaſſi, dopo la quale oſſervata all'Altar <lb></lb> maggiore la Pittura di mano del Beato <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Angelico Domenicano, e laſciate le due <lb></lb> Cappelle laterali, potrà fermarſi ad ammi-<lb></lb> rar la rariſſima pittura a freſco di Giovan-<lb></lb> <arrow.to.target n="a230"></arrow.to.target> <pb pagenum="(234)"></pb> ni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, fatta a Giulio Parigi <lb></lb> celebre Architetto.</s><s id="id2742098"> In queſta è dipinto <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Felice Prete in atto di ſoccorrere <expan abbr="San">S.</expan> Maſ-<lb></lb> ſimo Veſcovo di Nola, moribondo per il <lb></lb> freddo, e per la fame; con premergli in <lb></lb> bocca un grappolò d'uva, miracoloſamente <lb></lb> trovato ſopra la neve.</s><s id="id2742121"> Seguitando verſo la <lb></lb> porta vedeſi una Tavola con alcuni Santi <lb></lb> d'avanti la Vergine, di Ridolfo del Ghir-<lb></lb> landajo, dopo la quale ne viene una di Ia-<lb></lb> copo da Empoli, che vi ha dipinta Maria <lb></lb> Santiſſima del Roſario, e genufleſſi <expan abbr="San">S.</expan> Pier <lb></lb> Martire, e <expan abbr="San">S.</expan> Diacinto.</s><s id="id2742148"> Ne ſegue la Vo-<lb></lb> cazione di <expan abbr="San">S.</expan> Matteo Apoſtolo, opera del <lb></lb> Roſſelli, dopo la quale è degna di ſtima <lb></lb> la Tavola di Salvator Roſa, nella quale ha <lb></lb> figurato in tempo notturno Criſto ſull'onde <lb></lb> del mare, che porge la mano a <expan abbr="San">S.</expan> Pietro <lb></lb> naufragante.</s><s id="id2742174"> In ultimo trovaſi il Martirio <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia, la cui Tavola fu dipinta al <lb></lb> proprio Altare da Iacopo Chiaviſtelli, ce-<lb></lb> lebre ancora nell'Architettura, e che è quì <lb></lb> ſepolto.</s><s id="id2742193"> Contiguo a queſta Cappella è di <lb></lb> mano del Ticciati il Depoſito del celebre <lb></lb> Pittore Antonio Domenico Gabbiani, ſic-<lb></lb> come dalla parte oppoſta ſi vede ancora <lb></lb> quello di Giuſeppe Piamontini Scultore di <lb></lb> gran merito.</s><s id="id2742216"> E' ſepolto in queſta Chieſa Gio-<lb></lb> <arrow.to.target n="a231"></arrow.to.target> <pb pagenum="(235)"></pb> vanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, la di cui lapida ſi <lb></lb> legge vicina alla di lui opera; come pure <lb></lb> Antonio Franchi, e Lorenzo del Moro Pit-<lb></lb> tori eccellenti.</s><s id="id2742245"> E proſeguendo il cammi-<lb></lb> no per Via Maggio, oltre le molte deco-<lb></lb> roſe Fabbriche trovaſi il</s></p> <p id="id2742257" type="foot"><s id="id2742261"><foot.target id="a230"></foot.target>ni</s></p> <p id="id2742268" type="foot"><s id="id2742272"><foot.target id="a231"></foot.target>van-</s></p> <p id="id2742280" type="main"><s id="id2742284">PALAZZO degli Zanchini, abitato da' <expan abbr="Signori">Sigg.</expan> <lb></lb> Feroni, dove fra l'altre coſe di pregio eſi-<lb></lb> ſte una Statua del Francavilla, che rappre-<lb></lb> ſenta Giaſone col Vello d'oro.</s><s id="id2742299"> Volgendo, <lb></lb> è da vedere la Chieſa chiamata di</s></p> <p id="id2742307" type="main"><s id="id2742311">SAN IACOPO ſopr'Arno, dove abitano i <lb></lb> Padri della Miſſione, ſebbene antica, è di <lb></lb> buona Architettura, ed è ſtata rimoderna-<lb></lb> ta di ſtucchi, e di Tavole.</s><s id="id2742327"> La prima delle <lb></lb> quali a man deſtra è di Sebaſtiano Galeot-<lb></lb> ti, ove è <expan abbr="San">S.</expan> Gennaro Veſcovo, la ſeconda <lb></lb> rappreſentante il <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> Crocifiſſo è di mano <lb></lb> di Agnolo Bronzino, donata non ha molto <lb></lb> da Aleſſandro Buonaccorſi, la terza di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Vincenzio de' Paoli, è opera di Antonio Pu-<lb></lb> glieſchi, la quarta della Trinità è del me-<lb></lb> deſimo Conti, e in ultimo di faccia alla <lb></lb> Navata, è di mano del Grandi l'Aſſunzione <lb></lb> di Maria.</s><s id="id2742373"> Nella Tavola dell'Altar maggio-<lb></lb> re, Pier Dandini ha figurato Criſto, che <lb></lb> elegge <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo all'Apoſtolato: la Tribu-<lb></lb> na con gli due Tondi laterali ſono lavoro <lb></lb> <arrow.to.target n="a232"></arrow.to.target> <pb pagenum="(236)"></pb> di Matteo Bonechi.</s><s id="id2742402"> Vi è poi l'altra Cap-<lb></lb> pella in faccia all'altra Navata, nella qua-<lb></lb> le il Ciocchi ha eſpreſſo la tentazione di <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio.</s><s id="id2742417"> Quindi ſi trova la Sagreſtia a-<lb></lb> dorna di Tavole antiche: dopo la quale ne <lb></lb> viene la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, il di cui <lb></lb> quadro è d'Agoſtino Veracini.</s><s id="id2742432"> Dopo di que-<lb></lb> ſta è degna di ſtima quella di <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò <lb></lb> Veſcovo di mano di Iacopo Vignali.</s><s id="id2742443"> Ne ſe-<lb></lb> guita la Cappella della Santiſſima Nunzia-<lb></lb> ta, la cui Tavola è lavoro di Ignazio Hug-<lb></lb> ford; In ultimo trovaſi il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Ce-<lb></lb> cilia dipinto da Giovanni Caſini.</s><s id="id2742463"> Poco di-<lb></lb> ſcoſto da queſta Chieſa evvi la ce'ebratiſſi-<lb></lb> ma Libreria Strozziana, copioſa di rariſſimi <lb></lb> Manoſcritti, ſpecialmente riguardanti la Cit-<lb></lb> tà noſtra, ove è altresì quantità di Carta-<lb></lb> pecore aſſai antiche, uno ſcelto numero di <lb></lb> libri ſtampati principalmente d'Iſtorie.</s><s id="id2742492"> Que-<lb></lb> ſta è poſta nell'abitazione degli Strozzi, che <lb></lb> in ogni tempo hanno fatte della notabili ag-<lb></lb> giunte alla ſingolar collezione de' loro il-<lb></lb> luſtri antenati.</s><s id="id2742511"> Proſſimo trovaſi il</s></p> <p id="id2742516" type="foot"><s id="id2742519"><foot.target id="a232"></foot.target>di</s></p> <p id="id2742527" type="main"><s id="id2742530">PONTE A SANTA TRINITA, fatto fabbri-<lb></lb> care dal Granduca Coſimo I., col diſegno di <lb></lb> Bartolommeo Ammannati, ſcultore, ed Ar-<lb></lb> chitetto Fiorentino, dopo l'inondazione, <lb></lb> che ſeguì l'Anno 1557. con danno univerſale <lb></lb> <arrow.to.target n="a233"></arrow.to.target> <pb pagenum="(237)"></pb> della Città, e con rovina totale di queſto <lb></lb> Ponte.</s><s id="id2742568"> Or tale induſtria adoprò l'ingegnoſo <lb></lb> Architetto in queſta gran Fabbrica, che pel <lb></lb> parere degl'intendenti, è riuſcito il più bel-<lb></lb> lo, e più leggiadro Ponte, che dar ſi poſſa. </s><lb></lb> <s id="id2742577">Gli fece gli Archi di figura ovata, acciò ne' <lb></lb> fianchi del Ponte riuſciſſe l'apertura più ca-<lb></lb> pace, e più vota, ed armò le pile di ſaldiſſi-<lb></lb> mi ſcogli con angoli acuti, perchè fenden-<lb></lb> doſi l'acque nel taglio degli angoli, poteſſe-<lb></lb> ro con maggior velocità, e ſenza punto di <lb></lb> reſiſtenza paſſare.</s><s id="id2742682"> E' adorno queſto Ponte di <lb></lb> quattro Figure di marmo, che rappreſenta-<lb></lb> nole quattro Stagioni dell'Anno.</s><s id="id2742693"> Il Verno, <lb></lb> nella perſona di un vecchio ignudo, e tre-<lb></lb> mante, è opera di Taddeo Landini.</s><s id="id2742704"> L'Au-<lb></lb> tunno, e la Eſtate ſono di mano di Giovanni <lb></lb> Caccini, e quella della Primavera fu lavora-<lb></lb> ta dal Francavilla Fiammingo.</s><s id="id2742719"> Delizioſo è il <lb></lb> paſſeggio di queſta porzione di Fiume, tanto <lb></lb> dalla deſtra che dalla ſiniſtra riva, in fine del-<lb></lb> la quale, e preſſo al già diviſato Ponte alla <lb></lb> Carraia, oltre le altre belle fabbriche vedeſi <lb></lb> il Palazzo dei</s></p> <p id="id2742744" type="foot"><s id="id2742748"><foot.target id="a233"></foot.target>della</s></p> <p id="id2742755" type="main"><s id="id2742759">MEDICI, modernamente rifatto ed accre-<lb></lb> ſciuto.</s><s id="id2742766"> E luſingandomi di aver con la pro-<lb></lb> meſſa brevità ſoddisfatto a quanto ſi era da <lb></lb> <arrow.to.target n="a234"></arrow.to.target> <pb pagenum="(238)"></pb> me in principio promeſſo, quì pongo fine per-<lb></lb> ciò che riguarda l'interno della Città.</s></p> <p id="id2742794" type="foot"><s id="id2742798"><foot.target id="a234"></foot.target>me</s></p> <p id="id2742805" type="main"><s id="id2742809">VIDI FUOR DI FIRENZE UN ALTRA ROMA</s></p> <p id="id2742814" type="main"><s id="id2742817">Alla vaghezza, e nobiltà delle Contrade, e <lb></lb> Fabbriche, che finora brevemente ſi ſono oſ-<lb></lb> ſervate dentro di Firenze, corriſponde la cir-<lb></lb> convicina Campagna, e il Diſtretto, che <lb></lb> piuttoſto una continovazione dell'iſteſſa Cit-<lb></lb> tà ſi potrebbe con ragione chiamare, per le <lb></lb> molte, e cosi ſpeſſe abitazioni, che da ogni <lb></lb> parte, o ſia nella pianura, o nelle ameniſſime <lb></lb> colline, che con diſcreta diſtanza da Tra-<lb></lb> montana, Levante, e Mezzogiorno la cir-<lb></lb> condano, meſcolate con tanti belli, e mae-<lb></lb> ſtoſi Palazzi edificati; onde il leggiadriſſimo <lb></lb> Arioſto tutto ſtupore, e ſenza veruna iper-<lb></lb> bole, oſſervandole, cantò:</s></p> <p id="id2742878" type="main"><s id="id2742882"><emph type="italics"><emph type="quote">A veder pien di tante Ville i Colli, <lb></lb> Par, che 'l terren ve le germogli, come <lb></lb> Vermene germogliar ſuole e rampolli.</emph></emph></s></p> <p id="id2742897" type="main"><s id="id2742901"><emph type="italics"><emph type="quote">Se dentro a un mur ſotto un medeſmo nome, <lb></lb> Fußer raccolti i tuoi Palagi ſparſi, <lb></lb> Non ti ſarien da pareggiar due Rome.</emph></emph></s></p> <p id="id2742918" type="main"><s id="id2742922">Che dir ſi potrebbe in oggi, che dal tempo <lb></lb> dell'Arioſto al preſente ſono tanto creſciu-<lb></lb> te di numero, ed abbellite le fabbriche?</s><s id="id2742925"> La <lb></lb> coltivazione poi de' terreni è sì regolata, e <lb></lb> <arrow.to.target n="a235"></arrow.to.target> <pb pagenum="(239)"></pb> linda, che non cede a veruna dell'Europa, <lb></lb> a tal che gli Oltramontani non hanno dubita-<lb></lb> to di credere i noſtri Poderi altrettanti Giar-<lb></lb> dini, così ben coltivati ſi vedono, e con tan-<lb></lb> to ordine fatte in eſſi le piantate di Viti, Uli-<lb></lb> vi, Gelſi, e d'ogni altra qualunque ſorte d'<lb></lb> Alberi, e Frutti, eſſendo ſempre mai ſtata <lb></lb> non minor cura de' Cittadini in tener ben cu-<lb></lb> ſtodite le loro Tenute, di quel che ella ſia in <lb></lb> tutte le più ſerie loro applicazioni; anzi mol-<lb></lb> ti della più fiorita Cittadinanza, ſi ſon glo-<lb></lb> riati di laſciare precetti, e regole, che mol-<lb></lb> to utili ſino a' noſtri tempi ſi provano.</s><s id="id2743003"> Un <lb></lb> Luigi Alamanni fece in verſi la ſua Coltiva-<lb></lb> zione Toſcana, e dedicolla al Re Franceſco <lb></lb> I. e Giovanni Vettorio Soderini, con Bernar-<lb></lb> do Davanzati, ci diedero profittevoli am-<lb></lb> maeſtramenti ſopra la poſta delle Viti.</s><s id="id2743028"> E il <lb></lb> dotto Pier Vettori ſopra quella degli Ulivi, <lb></lb> come primo Inventore dell'Uovolaie.</s><s id="id2743038"> E l'<lb></lb> Agricoltura di Pier Creſcenzi fu tradotta <lb></lb> nella Fiorentina favella, e il Tedaldi, e l'A-<lb></lb> driani, ed altri fecero parimente opere di A-<lb></lb> gricoltura.</s><s id="id2743056"> Ma ritornando al noſtro propoſi-<lb></lb> to, in queſta Seconda Parte, tratteremo bre-<lb></lb> vemente del più ragguardevole, o ſia delle <lb></lb> Chieſe, o delle Ville, che nel Diſtretto di <lb></lb> Firenze ſi trovano, e che per la facilità, o <lb></lb> <arrow.to.target n="a236"></arrow.to.target> <pb pagenum="(240)"></pb> brevità della ſtrada, ſuburbane poſſono chia-<lb></lb> marſi; onde uſcendo fuori della</s></p> <p id="id2743097" type="foot"><s id="id2743100"><foot.target id="a235"></foot.target>linda,</s></p> <p id="id2743108" type="foot"><s id="id2743112"><foot.target id="a236"></foot.target>bre-</s></p> <p id="id2743120" type="main"><s id="id2743123">PORTA ROMANA, detta volgarmente a San <lb></lb> Pier Gattolini, voltando a mano ſiniſtra, al-<lb></lb> la fine d'uno ſtradone coperto di Olmi ſi tro-<lb></lb> va la Chieſa della</s></p> <p id="id2743140" type="main"><s id="id2743144">MADONNA DELLA PACE, di buona Architet-<lb></lb> tura, già antico Oratorio delle Monache di <lb></lb> Santa Felicita, le quali, a contemplazione <lb></lb> della Granducheſſa Criſtina, lo cederono a' <lb></lb> Monaci di San Bernardo della Nazione Fran-<lb></lb> ceſe Riformati, detti Fuliacenſi, da Lei in-<lb></lb> trodotti in queſto Stato, fabbricando loro il <lb></lb> comodo Convento, che vi è, facendovi Log-<lb></lb> giati attorno alla Chieſa, con eſſervi mante-<lb></lb> nuti i Religioſi di tutto il biſognevole dalla <lb></lb> Caſa Reale.</s><s id="id2743258"> La Cupoletta dell'Altar mag-<lb></lb> giore è dipinta da Livio Mehus Fiammingo, <lb></lb> e il quadro della Soffitta, ove è la Madonna <lb></lb> con Angioli, e San Bernardo in atto di ado-<lb></lb> razione, con altre Figure, fra le quali una <lb></lb> rappreſentante la Pace, è di mano di Luca <lb></lb> Giordano, che unitamente alla Cupola mol-<lb></lb> to ſoffrì per il fuoco, che abbruciò tutto il <lb></lb> Coro.</s><s id="id2743293"> Tornando alla Porta della Città, ſi ve-<lb></lb> de quaſi incontro, la</s></p> <p id="id2743302" type="main"><s id="id2743305">VILLA IMPERIALE.</s><s id="id2743308"> Al primo ingreſſo di un <lb></lb> lungo viale vi erano due Vivaj diviſi da un <lb></lb> <arrow.to.target n="a237"></arrow.to.target> <pb pagenum="(241)"></pb> Ponte, quali furono rinterrati, e ridotti a <lb></lb> prato e ſopra due piediſtalli vi ſtanno erette <lb></lb> l'Aquile Imperiali, e nel corpo delle mede-<lb></lb> ſime l'Arme della Caſa Reale de' Medici <lb></lb> con quella della Granducheſſa Maria Mad-<lb></lb> dalena, e in altre due baſi, in quella a mano <lb></lb> deſtra un Leone, che con una zampa tiene un <lb></lb> globo, e rappreſenta lo Stato Fiorentino, e <lb></lb> nella ſiniſtra la Lupa, che allatta, figura lo <lb></lb> Stato Seneſe ſcolpite da Simone Cioli.</s><s id="id2743367"> In <lb></lb> diſtanza vi erano due altri Vivai che furono <lb></lb> non ha molto ancor eſſi rinterrati.</s><s id="id2743378"> Quivi ſi <lb></lb> vedono ſopra a quattro piediſtalli, le Statue <lb></lb> di Omero, di Virgilio, di Dante, e del Pe-<lb></lb> trarca.</s><s id="id2743392"> Queſto ornato dà ingreſſo al Viale ſo-<lb></lb> praddetto, che dolcemente ſalendo per po-<lb></lb> co men di un miglio, ombrato da Lecci, e <lb></lb> Cipreſſi poſti in bella ordinanza, conduce ad <lb></lb> un grandiſſimo Prato di figura ſemitonda, <lb></lb> chiuſo da balauſtrate di pietra con Statue <lb></lb> ove nell'apertura di mezzo ne ſono due di <lb></lb> marmo, che una rappreſenta un Atlante col <lb></lb> Globo ſugli omeri, e l'altra un Giove con <lb></lb> fulmine alla mano degne di ſtima.</s><s id="id2743433"> In teſta a <lb></lb> detto Prato ſi erge l'Imperial Villa di delizie <lb></lb> delle Granducheſſe di Toſcana, ampliata, o <lb></lb> ornata dalla predetta Arciducheſſa Maria <lb></lb> Maddalena, poi dalla Granducheſſa Vittoria <lb></lb> <arrow.to.target n="a238"></arrow.to.target> <pb pagenum="(242)"></pb> accreſciuta da Mezzogiorno di Appartamen-<lb></lb> ti, e preſentemente da <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> <expan abbr="Arciduca">Arcid.</expan> Leo-<lb></lb> poldo è ſtata magnificamente ampliata dalla <lb></lb> parte del Giardino e del Prato, ſtato formato <lb></lb> due ſuperbi Appartamenti che il primo al <lb></lb> piano del Giardino tutto pitturato dai più ce-<lb></lb> lebri Pittori del noſtro tempo rappreſentan-<lb></lb> doviſi la Storia degl'Imperatori Romani dal-<lb></lb> la fondazione di Roma, e l'altro ſuperiore è <lb></lb> ſtato ornato di vaghiſſimi ſtucchi, lavorati <lb></lb> con la maggior ſottigliezza dell'Arte, come <lb></lb> ancora ſono ſtati fabbricati altri Quartieri, e <lb></lb> le cucine Reali, e tuttavia vanno fabbrican-<lb></lb> doſi.</s><s id="id2743525"> Queſta Villa ha due Saloni, ed è ri-<lb></lb> piena d'ogni ſorte di rícca ſupellettile, di <lb></lb> Quadri, e di altre galanterie di porcellane, <lb></lb> buccheri, Idoletti, e ſimiglianti rarità anti-<lb></lb> che, che in diverſi Gabinetti, e Mezzanini <lb></lb> con bell'ordine poſte s'ammirano.</s><s id="id2743549"> Ivi ſono <lb></lb> anneſſi due Giardini con belli ſpartimenti di <lb></lb> fiori, e fontane d'acqua, diviſato l'uno, e <lb></lb> l'altro di piante d'Aranci domeſtici; vi ſono <lb></lb> molte antiche, e moderne Statue, tralle qua-<lb></lb> li un Adone ferito di Michelangiolo di ſtraor-<lb></lb> dinaria bellezza.</s><s id="id2743577"> Sopra il detto Palazzo in <lb></lb> un Colle più rilevato in poca diſtanza ſi ve-<lb></lb> de un antico Monaſtero di Religioſe dell'Or-<lb></lb> dine di San Franceſco, detto di </s></p> <arrow.to.target n="a239"></arrow.to.target> <pb pagenum="(243)"></pb> <p id="id2743637" type="main"><s id="id2743639">SAN MATTEO IN ARCETRI; il qual Territo-<lb></lb> rio produce ottimi, e delicati vini, detti <lb></lb> Verdee, e vi hanno le loro delizioſe Ville i <lb></lb> Mannelli, i Cattani, i Guicciardini, i Cap-<lb></lb> poni, i Rinuccini, i Naldini, ed altri molti, <lb></lb> ſiccome i Delci, i Ricci a Pozzolatico, i Tem-<lb></lb> pi al Poggio alla Scaglia; la Villa de' Covoni <lb></lb> di magnifica Architettura, de' Nerli preſſo <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita a Montici; nel Colle delle Ro-<lb></lb> ſe ſono le Ville degli Antinori, de'Conti Bar-<lb></lb> di, de' Grifoni, e d'altri.</s><s id="id2743647"> Tornando per la <lb></lb> Strada Romana ſi vedrà in primo luogo a <lb></lb> man ſiniſtra altro Convento di nobili Reli-<lb></lb> gioſe dell'Ordine di Sant'Agoſtino, detto <lb></lb> volgarmente di</s></p> <p id="id2743667" type="foot"><s id="id2743671"><foot.target id="a237"></foot.target>Pon-</s></p> <p id="id2743678" type="foot"><s id="id2743682"><foot.target id="a238"></foot.target>Q ac-</s></p> <p id="id2743690" type="foot"><s id="id2743694"><foot.target id="a239"></foot.target>SAN</s></p> <p id="id2743701" type="main"><s id="id2743705">SAN GAGGIO, ma in proprio ſignificato San <lb></lb> Caio, fondato dalla Famiglia de'Corſini, ove <lb></lb> ſi conſervano più inſigni Reliquie, e la Tavo-<lb></lb> la dell'Altar maggiore è di mano di Lodovico <lb></lb> Cigoli; ed in vicinanza l'altro detto del Por-<lb></lb> tico di Religioſe dell'Ordine Agoſtiniano. </s><lb></lb> <s id="id2743715">In una diſcreta lontananza trovaſi voltando <lb></lb> verſo la parte di mezzogiorno la</s></p> <p id="id2743740" type="main"><s id="id2743744">CERTOSA, fatta col diſegno dell'Orcagna <lb></lb> o come vuole il Vaſari, di alcuno de' ſuoi <lb></lb> Diſcepoli.</s><s id="id2743755"> Nella Chieſa vedeſi oltre più ec-<lb></lb> cellenti pitture un nobile pavimento di mar-<lb></lb> mi, e ſoffitta, e bello Altare, e a man ſiniſtra <lb></lb> <arrow.to.target n="a240"></arrow.to.target> <pb pagenum="(244)"></pb> ſi entra in un altro grandiſſimo Chioſtro, il <lb></lb> quale dà introduzione a molte Celle, colle <lb></lb> ſue attenenze, ſecondo l'inſtituto di queſti <lb></lb> Eremiti.</s><s id="id2743862"> Nel Chioſtro vi ſono dipinte a fre-<lb></lb> ſco da Iacopo da Pontormo molte Figure del-<lb></lb> la Paſſione.</s><s id="id2743873"> Nella ſtanza del Refettorio, di <lb></lb> mano del medeſimo vi è un Quadro a olio <lb></lb> con Criſto a tavola, con Cleofas, e Luca, <lb></lb> grandi al naturale, eſſendovi fra quei che <lb></lb> ſervono, ſtati ritratti alcuni Converſi; e ſo-<lb></lb> pra la Porta, che va nel Chioſtro di fuori, vi <lb></lb> è una Pietà con due Angioli, e dalla parte di <lb></lb> dentro San Lorenzo, di mano del Bronzino. </s><lb></lb> <s id="id2743883">Nella ſtanza del Capitolo vi è il Crocifiſſo <lb></lb> colla Madonna, e la Maddalena appiè della <lb></lb> Croce, e Angioli in aria, di Mariotto Alber-<lb></lb> tinelli pittore ne' ſuoi tempi di credito, co-<lb></lb> me ancora molto vi dipinſe Bernardino Poc-<lb></lb> cetti, e Rutilio Manetti Seneſe.</s><s id="id2743932"> Vi ſi con-<lb></lb> ſervano ſopra centoventi Reliquie.</s><s id="id2743938"> Ve ne <lb></lb> ſono molte inſigni, una gran parte delle quali <lb></lb> furono donate dal celebre Niccola Acciaioli <lb></lb> Gran Siniſcalco de' Regni di Sicilia, e Ge-<lb></lb> ruſalemme.</s><s id="id2743956"> Fu queſto Niccola il Fondatore <lb></lb> della Certoſa intorno all'Anno 1364., ed <lb></lb> accrebbe quella di Napoli; in una ſtanza ſot-<lb></lb> rerranea ſono le Sepolture di Caſa Acciaioli, <lb></lb> la quale lontana di quivi nove miglia in Val-<lb></lb> <arrow.to.target n="a241"></arrow.to.target> <pb pagenum="(245)"></pb> dipeſa poſſiede, una gran Tenuta, e un ma-<lb></lb> gnifico Palazzo detto Monte Gufoni con un <lb></lb> bel Giardino con Fontane, e ſcherzi d'acque.</s></p> <p id="id2744000" type="foot"><s id="id2744003"><foot.target id="a240"></foot.target>Q 2 ſi</s></p> <p id="id2744011" type="foot"><s id="id2744015"><foot.target id="a241"></foot.target>di-</s></p> <p id="id2744022" type="main"><s id="id2744026">Rendono delizioſa queſta parte le varie <lb></lb> Ville e ſpecialmente quella de' Dini, del Mi-<lb></lb> chelozzi (detta Belloſguardo perchè di quì <lb></lb> godeſi tutta la Città, e dove il Guicciardini <lb></lb> ſcriſſe la ſua celebre Iſtoria d'Italia (1)) de' <lb></lb> Borgherini, degli Strozzi, de' Franceſchi.</s><s id="id2744050"> In <lb></lb> vicinanza avvi un Convento detto</s></p> <p id="id2744057" type="main"><s id="id2744061">SAN FRANCESCO DI PAOLA, ove abitano <lb></lb> Frati del ſuo Ordine; Chieſa di gran devozio-<lb></lb> ne, e bene adorna di nuove pitture sù la di <lb></lb> cui Piazza è eretta la Statua di detto Santo di <lb></lb> marmo, lavorata dal Piamontini.</s><s id="id2744080"> Fuor della</s></p> <p id="id2744084" type="main"><s id="id2744088">PORTA A SAN FREDIANO, il Monaſtero che <lb></lb> a man ſiniſtra ſi vede poſto ſopra una Collina <lb></lb> è intitolato <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo, e vi ſtanno i <lb></lb> Monaci di</s></p> <p id="id2744105" type="main"><s id="id2744108">MONTE ULIVETO.</s><s id="id2744111"> La Tavola dell'Altar <lb></lb> maggiore, in cui è figurato l'entrare di No-<lb></lb> ſtro Signore in Geruſalemme, è di mano di <lb></lb> Santi di Tito; quella ove è il Beato Bernardo <lb></lb> Tolomei è di mano del Pignoni, ed una ve <lb></lb> <arrow.to.target n="a242"></arrow.to.target> <arrow.to.target n="ab242"></arrow.to.target> <pb pagenum="(246)"></pb> n' è del Paſſignano.</s><s id="id2744180"> Delle due Statue di mar-<lb></lb> mo la Vergine Veſtale, che tiene in mano <lb></lb> un vaglio per l'acqua Santa, è di mano del <lb></lb> Caccini, e l'altra alla ſiniſtra, che rappre-<lb></lb> ſenta Claudia è di Scultore Fiammingo.</s><s id="id2744200"> Nel-<lb></lb> la Cappella de' Capponi, che ſta ſotto la <lb></lb> Chieſa, vi è una Tavola della Reſurrezione <lb></lb> di mano di Raffaellino del Garbo, ben man-<lb></lb> tenuta.</s><s id="id2744219"> In vicinanza di detto Monaſtero ver-<lb></lb> ſo Ponente, ſi vede un delizioſo Caſino del <lb></lb> Duca Strozzi, con un Salvatico, che ſcende <lb></lb> ſino alla ſtrada maeſtra, e dalla parte di Po-<lb></lb> nente vi è un Monaſtero detto</s></p> <p id="id2744240" type="main"><s id="id2744244">SAN PIERO A MONTICELLI, di Religioſe <lb></lb> della Regola di San Benedetto.</s><s id="id2744251"> Dilungandoſi <lb></lb> per detta ſtrada, vedonſi in qualche lonta-<lb></lb> nanza a man ſiniſtra molte belle Ville, fra <lb></lb> le quali in ſpecie ſono degne d'eſſere oſſer-<lb></lb> vate quella de' Torrigiani a San Martino alla <lb></lb> Palma, quella de' Capponi, e l'altra, che <lb></lb> diſcoſto cinque miglia in circa da Firenze ſul-<lb></lb> la ſiniſtra mano ſta ſituata in un rilevato poſto <lb></lb> del Marcheſe Riccardi, detta Caſtel Pulci, che <lb></lb> per l'accreſcimento della nuova magnifica <lb></lb> Fabbrica fatta dal fu Marcheſe Coſimo Riccar-<lb></lb> di, è delle più belle e delle maggiori di Toſca-<lb></lb> na, alla quale vi ſi va per un lungo viale di <lb></lb> Cipreſſi, che principia dalla ſtrada maeſtra.</s></p> <p id="id2744139" type="foot"><s id="id2744142"><foot.target id="a242"></foot.target>Q 3 n' è</s></p> <p id="id2744150" type="note"><s id="id2744154">(1) La più completa Edizione è quella fatta recen-<lb></lb> temente colla data di Friburgo in 4. groſſi Tomi in <lb></lb> quarto con varie addizioni, e che trevaſi vendibile a <lb></lb> queſta Stamperia Granducale.</s></p> <p id="id2744310" type="foot"><s id="id2744314">Due</s></p> <pb pagenum="(247)"></pb> <p id="id2744322" type="main"><s id="id2744325"> <lb></lb> Due miglia ſcoſtandoſi, quaſi ſull'Arno ſi ve-<lb></lb> de l'antica</s></p> <p id="id2744336" type="main"><s id="id2744340">BADIA DI SAN SALVADORE DI SETTIMO, <lb></lb> fabbricata, come vuole il Vaſari, col diſegno <lb></lb> di Niccola Piſano.</s><s id="id2744351"> Chi la fondaſſe è incerto <lb></lb> e i noſtri Storici in ciò ſono diſcordanti.</s><s id="id2744359"> Al-<lb></lb> cuni le danno per Fondatore il Conte Ugo di <lb></lb> Magdeburgo, ed altri un Conte Lotario, da <lb></lb> cui ſi vuole che diſcendano i Conti Alberti, <lb></lb> che poi donarono la Badia dello Stale nell'<lb></lb> Alpi a queſto Monaſtero.</s><s id="id2744380"> In antico è ſtata ufi-<lb></lb> ziata da' Monaci neri di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, che <lb></lb> godevano grandiſſimi Privilegi, ed eſenzioni. </s><lb></lb> <s id="id2744385">Gregorio IX. nel 1236. la diede ai Monaci <lb></lb> Ciſtercenſi che vi ſono, come da un'Iſcrizio-<lb></lb> ne poſta ſopra la porta maggiore di queſto <lb></lb> Monaſtero, e da un'altra più diſtinta che ſi <lb></lb> vede in marmo avanti la ſtanza del Capitolo <lb></lb> ſi riconoſce.</s><s id="id2744415"> L'Altar maggiore è tutto di <lb></lb> pietre commeſſe, e vi ſono due Tavole a tem-<lb></lb> pera di Domenico Grillandaio, e nel Chio-<lb></lb> ſtro alcune Viſioni del Conte Ugo furono di-<lb></lb> pinte dal Puligo.</s><s id="id2744435"> E' mirabile queſta Badia <lb></lb> per il ſucceſſo di San Pietro Igneo Nobil Fio-<lb></lb> rentino di Caſa Aldobrandini Monaco di Va-<lb></lb> lombroſa, così detto dal fuoco, che ben due <lb></lb> volte a piedi ſcalzi nel mezzo a due gran Ca-<lb></lb> taſte acceſe, ſenza nocumento alcuno paſſeg-<lb></lb> <arrow.to.target n="a243"></arrow.to.target> <pb pagenum="(248)"></pb> giò, per difender la Romana Chieſa, contro <lb></lb> Pietro Veſcovo Fiorentino, e la Setta Simo-<lb></lb> niaca, e ſeguì nel tempo che vi furon chia-<lb></lb> mati i Monaci Valombroſani col Santo lor <lb></lb> Fondatore a farvi una riforma: e di sì illuſtre <lb></lb> miracolo ſe ne vede la memoria in un antico <lb></lb> marmo ſiccome fuori della porta principale <lb></lb> della Chieſa ſe ne vede altra in un Sepolcro pu-<lb></lb> re di marmo, che vien creduto d'Huilla, e Ga-<lb></lb> sdia, queſta madre di Ugo, e quella Moglie, <lb></lb> ma Niccolò Baccetti Abate Ciſtercenſe nella <lb></lb> ſua Storia di queſta Badia è di parere, che l'<lb></lb> una foſſe Moglie di Bulgario, e Madre di U-<lb></lb> go Toſcano, e l'altra Moglie del medeſimo <lb></lb> Ugo Pronipote di Lotario.</s><s id="id2744533"> In queſta Chieſa <lb></lb> vi è in <foreign lang="la">Cornu Evangelii</foreign> la Cappella del San-<lb></lb> tiſſimo dipinta tutta a freſco da Giovanni da <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, e dall'iſteſſa parte alla Cappel-<lb></lb> la, che ne ſuccede, vi è una belliſſima Ta-<lb></lb> vola di mano di Fra Bartolommeo di San <lb></lb> Marco.</s><s id="id2744560"> In detta Chieſa ſi conſerva il Corpo <lb></lb> di San Quintino martire.</s><s id="id2744567"> Verſo Ponente ſi <lb></lb> vedono ne' due Poggi di Signa molte e belle <lb></lb> Ville: quella de' Cavalcanti nel Poggio ver-<lb></lb> ſo Tramontana è la più magnifica, onde eb-<lb></lb> be il nome di Caſtello; nel Colle di quà dal <lb></lb> Fiume quella de' Pandolfini, che nell'Anno <lb></lb> 1494. diedero ricetto a Carlo VIII. e ad altri <lb></lb> <arrow.to.target n="a244"></arrow.to.target> <pb pagenum="(249)"></pb> gran Perſonaggi; quella de' Salviati alle Sel-<lb></lb> ve, e de' Pucci, detta Belloſguardo.</s><s id="id2744612"> In det-<lb></lb> to Poggio vi ſono due Conventi di Religioſi <lb></lb> uno di</s></p> <p id="id2744623" type="foot"><s id="id2744627"><foot.target id="a243"></foot.target>Q 4 giò,</s></p> <p id="id2744635" type="foot"><s id="id2744639"><foot.target id="a244"></foot.target>gran</s></p> <p id="id2744646" type="main"><s id="id2744650">SANTA MARIA DELLE SELVE de' Carmeli-<lb></lb> tani Riformati, detti della Congregazione di <lb></lb> Mantova.</s><s id="id2744660"> L'altro detto SANTA LUCIA è <lb></lb> Chieſa de' Padri della Riforma di <expan abbr="San">S.</expan> France-<lb></lb> ſco reſtaurata e abbellita.</s><s id="id2744672"> Tornando per l'<lb></lb> iſteſſa Strada a Firenze ſi troverà la Villa del <lb></lb> Marcheſe della Stufa, e vicino alla Porta <lb></lb> un'altra comoda Villa de' Tempi detta Ver-<lb></lb> zaia.</s><s id="id2744690"> E fuori della</s></p> <p id="id2744694" type="main"><s id="id2744698">PORTA AL PRATO, veggaſi, uſcendo prima <lb></lb> dalla Porticciuola delle Mulina, a man ſini-<lb></lb> ſtra, poſta alla fine del Borgo di Ogniſſanti <lb></lb> un bel Giardino detto la Vagaloggia di pro-<lb></lb> prietà di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R</expan>.</s></p> <p id="id2744719" type="main"><s id="id2744723">Parimente ſi rende una delizioſa paſſeg-<lb></lb> giata quella dei viali delle Caſcine, ove eſi-<lb></lb> ſtono ſuperbi, ed ameni prati, e boſchet-<lb></lb> ti.</s><s id="id2744739"> Può paſſarſi a vedere in molta diſtanza <lb></lb> un antico Monaſtero di Monache Ciſtercenſi <lb></lb> detto <expan abbr="San">S.</expan> Donato in Polveroſa.</s><s id="id2744751"> Fuori di <lb></lb> queſta Porta è ſituata diſtante circa 10. mi-<lb></lb> glia la Villa del Poggio a Cajano di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> <lb></lb> ampliata modernamente di nuovi Quartie-<lb></lb> ri, e comodi, che fu principiata dal Ma-<lb></lb> <arrow.to.target n="a245"></arrow.to.target> <pb pagenum="(250)"></pb> gnifico Lorenzo de' Medici, Padre di Leon X. <lb></lb> il quale la non terminata Fabbrica volle <lb></lb> finire, e ſpecialmente l'ornato, e le Pit-<lb></lb> ture del Salone grande in parte, che poi <lb></lb> il Granduca Franceſco fece condurre a fi-<lb></lb> ne, e ridurre tutta queſta gran Fabbrica al-<lb></lb> la perfezione, che ella è, ſeguitando il pri-<lb></lb> mo modello di Giuliano da San Gallo.</s><s id="id2744811"> Ev-<lb></lb> vi un Salone con volta a mezza botte, <lb></lb> tutta riccamente ſtuccata, o per meglio di-<lb></lb> re, da Giuliano da San Gallo gettata di ma-<lb></lb> terie, che veniſſero intagliate, invenzione <lb></lb> da lui imparata a Roma.</s><s id="id2744832"> Il detto Salone <lb></lb> è dipinto da Andrea del Sarto, dal Fran-<lb></lb> ciabigio, e da Iacopo da Pontormo.</s><s id="id2744843"> L'Iſto-<lb></lb> ria è, quando Ceſare è preſentato di varj do-<lb></lb> nativi in Egitto da molte Nazioni, alluden-<lb></lb> do queſto fatto al Magnifico Lorenzo de' <lb></lb> Medici, che fu di rari animali, e tra gli <lb></lb> altri di una Giraffa preſentato da Gaitbeio <lb></lb> Soldano d'Egitto nel 1487. e detta Giraf-<lb></lb> fa è deſcritta dal Poliziano nelle ſue me-<lb></lb> ſcolanze erudite: fu laſciata imperfetta da <lb></lb> Andrea del Sarto, e terminolla Aleſſandro <lb></lb> Allori.</s><s id="id2744886"> Il Franciabigio vi dipinſe in altra <lb></lb> Facciata, quando Cicerone, dopo l'eſilio, <lb></lb> ſu in Campidoglio chiamato Padre della Pa-<lb></lb> tria: alludendo queſta Storia al ritorno in <lb></lb> <arrow.to.target n="a246"></arrow.to.target> <pb pagenum="(251)"></pb> Firenze di Coſimo Medici il Vecchio.</s><s id="id2744917"> Nell'<lb></lb> altra Facciata il Franciabigio medeſimo vi <lb></lb> dipinſe, quando Tito Quinzio Flaminio Con-<lb></lb> ſole Romano, orando nel Conſiglio degli <lb></lb> Achei contro l'Oratore degli Etoli, e del <lb></lb> Re Antioco, diſſuaſe la lega, che diſegna-<lb></lb> vano concludere gli Oratori con gli Achei <lb></lb> medeſimi.</s><s id="id2744946"> Queſto fatto pure allude alla Die-<lb></lb> ta di Cremona, in cui il Magnifico Lorenzo <lb></lb> de' Medici diſturbò i diſegni de' Veneziani, <lb></lb> bramoſi di condurſi al poſſeſto dell'Italia <lb></lb> tutta.</s><s id="id2744965"> Ed Aleſſandro Allori fece la Pittu-<lb></lb> ra, che rappreſenta la Cena di Siface Re <lb></lb> de' Numidj, fatta a Scipione, dopo che <lb></lb> egli ebbe rotto Aſdrubale in Iſpagna: e <lb></lb> queſto pure allude al glorioſo viaggio del <lb></lb> Magnifico Lorenzo al Re di Napoli, da cui <lb></lb> fu generoſamente convitato.</s><s id="id2744991"> Le due teſta-<lb></lb> te, dove ſono gli occhi, che danno lume, <lb></lb> furono dipinte da Iacopo da Pontormo, e <lb></lb> vi è un Vertunno co' ſuoi Agricoltori, con <lb></lb> un pennato in mano bello e naturale, e l'<lb></lb> Iſtoria di Pomona, e Diana con altre Dee, <lb></lb> che per eſſer pitture fatte a concorrenza <lb></lb> de' ſoprannominati Pittori, ſono delle più <lb></lb> belle, che uſciſſero dal ſuo pennello.</s><s id="id2745027"> Da <lb></lb> queſte ſuddette teſtate del Salone ſi ha l'<lb></lb> ingreſſo in due Gallerie, ordinate dal Gran <lb></lb> <arrow.to.target n="a247"></arrow.to.target> <pb pagenum="(252)"></pb> Principe Ferdinando, per formare per mez-<lb></lb> zo di queſte riccamente ornate, la comu-<lb></lb> nicazione alli quattro Appartamenti, de' <lb></lb> quali vien compoſta queſta Real Villa.</s><s id="id2745064"> Dal <lb></lb> detto Salone facendoſi paſſaggio in un al-<lb></lb> tro di minor proporzione ornato a ſtucchi, <lb></lb> ſi trova dipinta nella ſua volta da Anton <lb></lb> Domenico Gabbiani la Toſcana, che con-<lb></lb> duce davanti a Giove Coſimo Padre della <lb></lb> Patria, moſtrando d'aver eſſo quietate le <lb></lb> diſcordie, fugati i vizi, e introdotta la pa-<lb></lb> ce, opera in vero degna di ſomma ſti-<lb></lb> ma.</s><s id="id2745103"> Oltre varie eccellenti pitture che or-<lb></lb> nano le ſtanze di queſto Palazzo in una <lb></lb> delle quali vi è una prezioſa raccolta di <lb></lb> piccoli quadri fattavi dal Gran Principe Fer-<lb></lb> dinando, conſiſtente in un ſol pezzo per <lb></lb> autore, de' primi pittori del Mondo, sì an-<lb></lb> tichi che moderni.</s><s id="id2745130"> La Tavola della Cap-<lb></lb> pella, che è ſul Prato, ove è una Pietà, <lb></lb> è di Giorgio Vaſari.</s><s id="id2745142"> In poca diſtanza dal <lb></lb> Palazzo vi ſono belliſſime ſtalle, lunghe cia-<lb></lb> ſcheduna più di centoventi paſſi, e ſopra <lb></lb> queſte le Camere per alloggio del ſervizio <lb></lb> baſſo, come pure una Fabbrica per uſo del <lb></lb> Fattore, e del copioſo Beſtiame, per la Ca-<lb></lb> ſcina nel ſuo genere bella, e tutta circon-<lb></lb> data da un largo foſſo di acqua corrente.</s></p> <p id="id2745176" type="foot"><s id="id2745180"><foot.target id="a245"></foot.target>gni-</s></p> <p id="id2745188" type="foot"><s id="id2745192"><foot.target id="a246"></foot.target>Fi-</s></p> <p id="id2745199" type="foot"><s id="id2745203"><foot.target id="a247"></foot.target>Prin-</s></p> <p id="id2745210" type="foot"><s id="id2745214">Qui-</s></p> <pb pagenum="(253)"></pb> <p id="id2745222" type="main"><s id="id2745226">Quivi ſi fanno copioſe ricolte di ſquiſiti <lb></lb> Riſi, e dove vi ſono Edifizj per pulirgli.</s><s id="id2745236"> Pro-<lb></lb> ſeguendo verſo Tramontana, ſi giunge ad <lb></lb> un luogo ameno, detto le Pavoniere, e <lb></lb> ſerve per far correre i Daini, i quali in un <lb></lb> Barco murato con boſcaglia, e foſſi d'acque <lb></lb> conſervanſi; e rimettendoſi ſu la ſtrada mae-<lb></lb> ſtra, a mano dritta trovaſi altra Villa di <lb></lb> <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> detta</s></p> <p id="id2745268" type="main"><s id="id2745272">ARTIMINO, O VILLA FERDINANDA, da <lb></lb> Ferdinando I. di queſto nome, e Terzo Gran-<lb></lb> duca di Toſcana, che da' fondamenti la fe-<lb></lb> ce fabbricare col diſegno di Bernardo Buou-<lb></lb> talenti l'Anno 1394. la quale è beniſſimo <lb></lb> inteſa, sì nello ſcompartimento de' Quar-<lb></lb> tieri nobili, come per quelli della Fami-<lb></lb> glia.</s><s id="id2745303"> Vi ſono due bei Saloni.</s><s id="id2745306"> E' ſituata nell'<lb></lb> ottima eminenza di un Colle volto a Le-<lb></lb> vante; il divertimento maggiore, che ſi ri-<lb></lb> trae in detta villeggiatura, ſi è la Caccia <lb></lb> eſſendovi a tal fine un circuito di muraglia <lb></lb> di ſopra trentadue miglia, detto il Barco <lb></lb> Reale diſtendendoſi dalle falde del Poggio <lb></lb> di Artimino, fino a' Poggi di Vinci nella <lb></lb> Valdinievole.</s><s id="id2745341"> Due altre Ville pure di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> <lb></lb> poco diſtanti l'una dall'altra, ſono fuori di <lb></lb> queſta Porta; una detta la</s></p> <p id="id2745354" type="main"><s id="id2745358">PETRAIA, di gratiſſimo ſoggiorno ſpecial-<lb></lb> <arrow.to.target n="a248"></arrow.to.target> <pb pagenum="(254)"></pb> mente nel tempo della Primavera: il ſuo in-<lb></lb> greſſo principale è a Tramontana, per un <lb></lb> Prato chiuſo da folti Cipreſſi in difeſa de' <lb></lb> venti: ha nel mezzo un Cortile tutto di-<lb></lb> pinto di fatti Militari; vi ſono nelle due <lb></lb> fiancate due Logge, che introducono negli <lb></lb> appartamenti nobili; queſte ſono dipinte con <lb></lb> ottimo colorito, e diſegno da Baldaſſarre <lb></lb> Franceſchini detto il Volterrano, e rappre-<lb></lb> ſentano alcune azioni di Coſimo I. e di Fer-<lb></lb> dinando II. Gran Duchi, opera certamen-<lb></lb> te degne di si ſublime Artefice: ſono poi <lb></lb> da vederſi gli appartamenti di queſto Pa-<lb></lb> lazzo arricchiti di buoniſſimi Quadri tra' <lb></lb> quali più d'ogni altro è da ammirarſi nel-<lb></lb> la Cappella la Tavola d'Andrea del Sar-<lb></lb> to.</s><s id="id2745443"> A Mezzogiorno, Levante, e Ponente <lb></lb> vi ſono tre altre Porte particolari, che in-<lb></lb> troducono in uno ſpazioſo ripiano di Giar-<lb></lb> dino, di dove godeſi come in Teatro con <lb></lb> tutta quella belliſſima Campagna la Città <lb></lb> noſtra.</s><s id="id2745467"> L'altra detta</s></p> <p id="id2745471" type="foot"><s id="id2745474"><foot.target id="a248"></foot.target>men-</s></p> <p id="id2745482" type="main"><s id="id2745486">CASTELLO, Villa antica della Famiglia <lb></lb> de' Medici, accreſciuta dal Granduca Coſi-<lb></lb> mo I. dalla parte di Levante, col diſegno <lb></lb> di Niccolò, detto il Tribolo.</s><s id="id2745501"> Nella volta <lb></lb> della Loggia a man ſiniſtra dentro il Cor-<lb></lb> tile, alcune Iſtorie degli Dei antichi, e l'<lb></lb> <arrow.to.target n="a249"></arrow.to.target> <pb pagenum="(255)"></pb> Arti liberali, lavorate a olio ſulla calcina <lb></lb> ſecca, ſono di mano di Iacopo da Pontor-<lb></lb> mo, ma aſſai guaſte dal tempo.</s><s id="id2745535"> Per gli Ap-<lb></lb> partamenti vi ſono diſtribuite belle ſupel-<lb></lb> lettili, e molte prezioſe pitture, e vi è a <lb></lb> freſco di Baldaſſarre Franceſchini nella vol-<lb></lb> ta del ricetto, ſalite le prime ſcale uno <lb></lb> sfondo di ottimo colorito.</s><s id="id2745558"> Da Tramontana, <lb></lb> uſcendo di detto Palazzo ſi entra in un <lb></lb> vaſto e delizioſo Giardino.</s><s id="id2745569"> La prima gran <lb></lb> Fontana, ove è l'Ercole di marmo, che <lb></lb> ſcoppia Anteo, dalla bocca eſce in gran <lb></lb> copia l'acqua, è di mano di Bartolommeo <lb></lb> Ammannati, eſſendo il reſtante della Fon-<lb></lb> te diſegno, e fattura del Tribolo, come di <lb></lb> lui ancora è l'altra Fontana in mezzo al <lb></lb> Boſchetto de' lauri, piena di finiſſimi inta-<lb></lb> gli, e baſſirilievi, nella cima della quale <lb></lb> vi è una Statuetta di Femmina nuda di bron-<lb></lb> zo, rappreſentante una Venere, dalla cui <lb></lb> chioma, che ſi tien raccolta entro le ma-<lb></lb> ni, cade acqua.</s><s id="id2745621"> Interno alla detta Fonte <lb></lb> vi ſono occulte fiſtolette, dalle quali ven-<lb></lb> gono zampilli gentiliſſimi d'acqua.</s><s id="id2745632"> Queſta <lb></lb> Fontana è cinta d'ogn'intorno da un bel <lb></lb> ſalvatico, che fa proſpettiva all'altra Fon-<lb></lb> tana dell'Ercole, e per di ſopra, ad una <lb></lb> Porta, ove pure ſono vari zampilli d'acqna.</s></p> <p id="id2745653" type="foot"><s id="id2745657"><foot.target id="a249"></foot.target>Ar-</s></p> <p id="id2745664" type="foot"><s id="id2745668">In-</s></p> <pb pagenum="(256)"></pb> <p id="id2745676" type="main"><s id="id2745679">Intorno alla detta Porta vi è una Grotta gran-<lb></lb> de, e ricchiſſima di ſpugne, condotta anch' <lb></lb> eſſa dal Tribolo.</s><s id="id2745694"> Vi ſono tre grandiſſime Pi-<lb></lb> le ſcavate, e intagliate d'un pezzo ſolo; <lb></lb> una nella teſtata, e l'alter due per fianco <lb></lb> all'entrare, ſopra le quali vi ſono ſcolpiti <lb></lb> al naturale diverſi Animali quadrupedi con <lb></lb> buona diſpoſizione, e da alcuni de' medeſi-<lb></lb> mi cade acqua nelle ſuddette pile, ove ſo-<lb></lb> no intagli di Peſci, e nicchi marini.</s><s id="id2745728"> La det-<lb></lb> ta Grotta è chiuſa da cancellate di ferro, <lb></lb> le quali aperte, quando ſi voglia dar l'acqua <lb></lb> agli zampilli, che tra le ſpugne di ſopra, <lb></lb> nel pavimento, e da' lati vi ſono, ſerranſi <lb></lb> con violenza anch'eſſe per forza d'acqua. </s><lb></lb> <s id="id2745738">Queſta Grotta è in mezzo a due Fontane <lb></lb> nel medeſimo muro collocate, che ribat-<lb></lb> tono all'altre due del Giardino, ove è il <lb></lb> Boſchetto a Laberinto.</s><s id="id2745769"> Dal ſuddetto Giar-<lb></lb> dino ſi ſale ad un gran Vivaio, in mezzo <lb></lb> al quale vi è in un Vecchio di bronzo fi-<lb></lb> gurato il Monte Apennino, fatto dall'Am-<lb></lb> mannato, dalle cui chiome cade acqua: <lb></lb> diſegno e lavoro del Tribolo, del quale è a <lb></lb> Levante una Quercia molto artificioſa, e <lb></lb> tutta giuochi d'acqua, che è ben degna <lb></lb> di vederſi.</s><s id="id2745804"> Ma prima di rimetterſi ſulla ſtra-<lb></lb> da per tornare in Firenze non rechi noja <lb></lb> <arrow.to.target n="a250"></arrow.to.target> <pb pagenum="(257)"></pb> il ſalire, voltando a man deſtra della det-<lb></lb> ta Real Villa per una breviſſima ſtrada che <lb></lb> conduce alla Villa de GRAZINI, ove con <lb></lb> grandiſſimo piacere potrà oſſervarſi il Cor-<lb></lb> tile della medeſima tutto dipinto a freſco <lb></lb> da Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, in queſto va-<lb></lb> go lavoro ſi ammirerà la vivacità, ed il gu-<lb></lb> ſto di queſto sì illuſtre Maeſtro, e quindi <lb></lb> ripigliando il cammino potrà tener la ſtra-<lb></lb> da che paſſa ſotto la Villa della Petraia, <lb></lb> ove vedrà di paſſagio due</s></p> <p id="id2745868" type="foot"><s id="id2745872"><foot.target id="a250"></foot.target>il</s></p> <p id="id2745879" type="main"><s id="id2745883">CONVENTI, uno di Religioſe Camaldo-<lb></lb> lenſi, detto di Boldrone: e pochi paſſi inol-<lb></lb> trandoſi, un altro detto delle Signore del-<lb></lb> le Quiete, ove ſono Fanciulle Nobili, che <lb></lb> vi s'introducono ſopra i ſette anni per edu-<lb></lb> cazione, alle quali è permeſſo, non ſoddi-<lb></lb> sfatte di quell'Inſtituto di vita, uſeire ſen-<lb></lb> za però potervi aver regreſſo, non facendo <lb></lb> mai Voti, come le altre Religioſe.</s><s id="id2745921"> Queſto <lb></lb> luogo era per l'addietro una Villa detta la <lb></lb> Quiete, della Granducheſſa Criſtina.</s><s id="id2745931"> Per-<lb></lb> venne in Donna Eleonora Ramirez di Mon-<lb></lb> talvo, che fu la Fondatrice, e Inſtitutrice <lb></lb> di quel vivere Religioſo, la Granducheſſa <lb></lb> Vittoria, fecevi la Chieſa, che vi è, con <lb></lb> la Foreſteria, Rimeſſe, e Stalle, per ren-<lb></lb> derlo comodo alle occaſioni di trattenerviſi, <lb></lb> <arrow.to.target n="a251"></arrow.to.target> <pb pagenum="(258)"></pb> il di cui eſempio ſeguendo la Principeſſa An-<lb></lb> na Maria Luiſa Elettrice Palatina; l'ampliò <lb></lb> di nobile Appartamento, e arricchì di de-<lb></lb> lizioſo Giardino; molte altre belle Ville <lb></lb> ſono in queſti contorni, come de' Paſquali <lb></lb> a Quarto, a Rinieri luogo tra Caſtello e <lb></lb> la Petraia quella de' Lanfredini, in oggi <lb></lb> del Principe Corſini; a Quinto quelle de' <lb></lb> Torrigiani, Dragomanni, Bartolini, e Guar-<lb></lb> dini, detta la <emph type="italics">Mula</emph>, e del Marcheſe Gino-<lb></lb> ri, nominata</s></p> <p id="id2746021" type="foot"><s id="id2746025"><foot.target id="a251"></foot.target>R il</s></p> <p id="id2746032" type="main"><s id="id2746036">DOCCIA, la quale ha delizioſi anneſſi, ove <lb></lb> dal fu Marcheſe Senator Carlo Ginori è ſta-<lb></lb> ta introdotta, in poca diſtanza da detta Vil-<lb></lb> la, la fabbricazione non ſolo di ogni qua-<lb></lb> lità di Piatterie, Vaſi, ed altre Terraglie <lb></lb> per uſo comune, ma di finiſſime Porcella-<lb></lb> ne d'ogni ſorta con ſingolare induſtria, ed <lb></lb> ottima riuſcita, delle quali ſe ne vede una <lb></lb> gran raccolta in una ſtanza, diſpoſta a for-<lb></lb> ma di Galleria, accreſciuta notabilmente <lb></lb> dal Senator Marcheſe Lorenzo Figlio, e ri-<lb></lb> dotta in tutte le ſue parti ad un ottima per-<lb></lb> fezione e bellezza, impiegandoſi in queſta <lb></lb> manifattura circa cento Perſone.</s><s id="id2746096"> Inoltre <lb></lb> a Seſto evvi quella del Marcheſe Corſi; a <lb></lb> Colonnata quella del Conte del Benino, <lb></lb> fabbricata dal Senatore Ferrante Capponi, <lb></lb> <arrow.to.target n="a252"></arrow.to.target> <pb pagenum="(259)"></pb> ove ſi veggono in una vaga Galleria i cartoni <lb></lb> eccellentemente coloriti d'una ſtanza <lb></lb> d'arazzi di quella di Verſaglies del Re Cri-<lb></lb> ſtianiſſimo: a Querceto, del Balì del Roſ-<lb></lb> ſo, e nella Valle di Marina quella de' Con-<lb></lb> ti Zefferini detta Travalle, ora poſſeduta <lb></lb> dalla Marcheſa Incontri ultima di quella <lb></lb> Caſa, che per il vaſto Giardino, per i mol-<lb></lb> ti ſalvatici, e per la ricchezza dell'acque <lb></lb> è degna di eſſer veduta; e in appreſſo quel-<lb></lb> la del Duca Salviati.</s><s id="id2746166"> Verſo il Ponte a Ri-<lb></lb> fredi, ſi veggono le Ville de' Gondi, de' <lb></lb> Giorgi, de' Panciatichi, e d'altri, e ritor-<lb></lb> nando alla Città per la</s></p> <p id="id2746182" type="foot"><s id="id2746186"><foot.target id="a252"></foot.target>ove</s></p> <p id="id2746193" type="main"><s id="id2746197">PORTA A SAN GALLO, fuori della quale <lb></lb> fu alzato un maeſtoſo Arco Trionfale di bel-<lb></lb> la, e vaga architettura in onore del già No-<lb></lb> ſtro Imperial Sovrano FRANCESCO I. in oc-<lb></lb> caſione del ſuo ſolenne Ingreſſo in queſta Do-<lb></lb> minante ſeguito la ſera del dì 20. Gennaio <lb></lb> 1739. col diſegno di Monſieur Giadot.</s><s id="id2746228"> Le <lb></lb> Statue laterali ſono di diverſi, la Statua <lb></lb> equeſtre è di Vincenzio Foggini, i Baſſiri-<lb></lb> lievi ſono di Franceſco Janſens Fiammin-<lb></lb> go.</s><s id="id2746247"> E camminando fuori di eſſa Porta, ſi <lb></lb> oſſervi il Tabernacolo ſulla ſtrada, dipinto <lb></lb> da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Vanni, preſſo al</s></p> <p id="id2746263" type="main"><s id="id2746267">CONVENTO de' Cappuccini a Montughi, <lb></lb> <arrow.to.target n="a253"></arrow.to.target> <pb pagenum="(260)"></pb> i quali hanno all'uſo del lor rigido Inſtitu-<lb></lb> to, una bella Chieſa; e un comodo Con-<lb></lb> vento, ed Orto.</s><s id="id2746291"> Quivi pure ſono belle, e <lb></lb> nobili Ville, come quella del Marcheſe Ge-<lb></lb> rini, Riccardi, Capponi, e de' Corſi, e quel-<lb></lb> la degli Strozzi, celebre per le tante In-<lb></lb> ſcrizioni antiche, Greche, e Latine, che <lb></lb> vi ſono.</s><s id="id2746315"> Vi è anco un Convento di Reli-<lb></lb> gioſe, detto</s></p> <p id="id2746323" type="foot"><s id="id2746327"><foot.target id="a253"></foot.target>R 2 i qua-</s></p> <p id="id2746335" type="main"><s id="id2746338">SANTA MARTA, che vivono ſotto la Re-<lb></lb> gola del Beato Giovanni da Como, Fonda-<lb></lb> tore de' Frati Umiliati, nella di cui Chie-<lb></lb> ſa all'Altar maggiore, vi è una Tavola di <lb></lb> Batiſta Naldini, ove ha eſpreſſa la Reſur-<lb></lb> rezione di Lazzaro, e nella volta vi è di-<lb></lb> pinta a freſco da Benedetto Luti in ſua <lb></lb> gioventù la Santa Famiglia in Egitto.</s><s id="id2746372"> Met-<lb></lb> tendoſi ſulla ſtrada màeſtra di Bologna, ſi <lb></lb> vede altro</s></p> <p id="id2746383" type="main"><s id="id2746387">CONVENTO de' Padri della Madre di Dio <lb></lb> delle Scuole Pie, ove hanno il Noviziato. </s><lb></lb> <s id="id2746389">La Chieſa è vagamente ornata, l'abitazio-<lb></lb> ne molto comoda.</s><s id="id2746401"> All'Altar maggiore di <lb></lb> detta Chieſa, vi è di mano di Giambatiſta <lb></lb> Cipriani una bella tavola, ove ha eſpreſſo <lb></lb> un miracolo di San Giuſeppe Calaſanzio lo-<lb></lb> ro Fondatore.</s><s id="id2746419"> Quindi paſſando da diverſe <lb></lb> <arrow.to.target n="a254"></arrow.to.target> <pb pagenum="(261)"></pb> belle Ville, e inoltrandoſi fuori della ſtra-<lb></lb> da Bologneſe, ſi trova</s></p> <p id="id2746442" type="foot"><s id="id2746446"><foot.target id="a254"></foot.target>bel-</s></p> <p id="id2746454" type="main"><s id="id2746458">CAREGGI, cioè Campo Regio, di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> <lb></lb> col diſegno di Michelozzo, fatta fabbrica-<lb></lb> re da Coſimo Padre della Patria.</s><s id="id2746470"> Quivi il <lb></lb> magnifico Lorenzo de' Medici, e Giovanni <lb></lb> e Pietro ſuoi figli facevano le virtuoſe Ac-<lb></lb> cademie con Marſilio Ficino, detto il no-<lb></lb> vello Platone, ed Angelo Poliziano, Pico della <lb></lb> Mirandola, l'Argiropolo, Ermolao Barbaro, <lb></lb> lo Scala, ed altri dotti Uomini dell'età lo-<lb></lb> ro.</s><s id="id2746498"> Tornando ſulla ſtrada maeſtro trovaſi</s></p> <p id="id2746504" type="main"><s id="id2746507">PRATOLINO, Villa di ſomma amenità nel <lb></lb> tempo di State.</s><s id="id2746514"> Queſta gran Fabbrica col <lb></lb> diſegno di Bernardo Buontalenti, e di Fran-<lb></lb> ceſco ſuo Figliuolo fu da' fondamenti per <lb></lb> il Granduca Franceſco I. fatta, e condotta <lb></lb> quaſi al finimento, che ha in oggi, ſicco-<lb></lb> me lo teſtifica una bella Inſcrizione, che <lb></lb> ſi legge nel mezzo della volta della gran <lb></lb> Sala, del ſeguente tenore:</s></p> <p id="id2746547" type="main"><s id="id2746551"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Fontibus, Vivariis <lb></lb> Xyſtis has Ædes <lb></lb> Franc. Med. Magn. Dux Etruriæ II, <lb></lb> Exornavit Hilaritatique <lb></lb> Et ſui amicorumque ſuorum <lb></lb> Remiſſioni animi dicavit <lb></lb> Anno Dom. M. D. LXXV.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2746587" type="foot"><s id="id2746590">R 2 Per</s></p> <pb pagenum="(262)"></pb> <p id="id2746598" type="main"><s id="id2746602">Per ſcale ſcoperte raddoppiate ſi ſale al prI-<lb></lb> mo, e nobil piano dalla parte di Tramon-<lb></lb> tana, che per un Terrazzino, o ripiano pu-<lb></lb> re ſcoperto, introducono in un amplo Sa-<lb></lb> lone in volta a mezza botte, ed ornato in <lb></lb> parte di ſtucchi, e di pitture, ed in un Sa-<lb></lb> lotto tutto dipinto a freſco dai quali ſi ha <lb></lb> l'ingreſſo per ogni parte in più Apparta-<lb></lb> menti, alcuni dipinti a freſco d'Architettu-<lb></lb> ra, altri abbigliati di buoni quadri, e di <lb></lb> ſupellettili.</s><s id="id2746649"> Vi è in una di queſte Camere <lb></lb> un Organo HYDRAULICO, che ſenza opera <lb></lb> di mantici ha l'ufizio del Vento per mezzo <lb></lb> dell'Acqua.</s><s id="id2746663"> Nel ſecondo Piano vi è un buon <lb></lb> Teatro.</s><s id="id2746670"> Innumerabili poi ſono i lavori di <lb></lb> Spugne marine, le Fontane, le Grotte, le <lb></lb> Statue, fra le quali molte Coloſſali, e che <lb></lb> in mille ſcherzoſe maniere verſano acqua, <lb></lb> molte alte sì fatte delizioſe per l'amplo, <lb></lb> e ben diſpoſto Salvatico, e per i Giardini <lb></lb> ſono ſparſe, e ſotto il Palazzo medeſimo, <lb></lb> che troppo lungo ſarebbe il volerle minu-<lb></lb> tamente deſcrivere per darne una giuſta, e <lb></lb> adequata idea a chi perſonalmente non ſi <lb></lb> porta ad ammirarle.</s><s id="id2746713"> Per il che meglio ſa-<lb></lb> rà che ocularmente ſi oſſervino da chi de-<lb></lb> ſidera averne la perfetta cognizione.</s><s id="id2746725"> Due <lb></lb> <arrow.to.target n="a255"></arrow.to.target> <pb pagenum="(263)"></pb> Conventi di gran devozione ſi trovano in <lb></lb> queſte parti, il primo è l'Eremo di</s></p> <p id="id2746747" type="foot"><s id="id2746751"><foot.target id="a255"></foot.target>Con-</s></p> <p id="id2746759" type="main"><s id="id2746763">MONTE SENARIO, ove ebbe miracoloſa-<lb></lb> mente principio da' ſette Beati Romiti No-<lb></lb> bili Fiorentini la Religione de' Servi di Ma-<lb></lb> ria Vergine, l'anno 1233. e quivi <expan abbr="San">S.</expan> Filippo <lb></lb> Benizj noſtro Cittadino, lungo tempo ſtet-<lb></lb> te a far penitenza ſull'alto giogo di quel <lb></lb> Monte, veſtito di una folta ſelva di Abeti. </s><lb></lb> <s id="id2746773">In mezzo di eſſa ſta il Convento degli E-<lb></lb> remiti dell'Ordine de' Servi di Maria; e <lb></lb> vedonſi nel recinto le ſette Grotte de' Bea-<lb></lb> ti Fondatori, e quella del Santo Propaga-<lb></lb> tore, ove fecero lunga dimora; coſe, che <lb></lb> muovono lo ſtupore inſieme, e la divozio-<lb></lb> ne.</s><s id="id2746818"> In queſto Santuario non mancano da ve-<lb></lb> derſi varie buone pitture, ma ſopra di ogn' <lb></lb> altra vi ſi ammira nella volta della Chieſa <lb></lb> il belliſſimo sfondo, nel quale il Gabbiani <lb></lb> rappreſentò Maria Santiſſima in Gloria con <lb></lb> molti Angeli, che porge l'abito ai ſette <lb></lb> Beati Fondatori.</s><s id="id2746847"> Il ſecondo a piè del Mon-<lb></lb> te Senario è l'antico, e celebre</s></p> <p id="id2746855" type="main"><s id="id2746859">MONASTERO DI BUONSOLAZZO, tutto rin-<lb></lb> novato dalla Real Munificenza di Coſimo III, <lb></lb> ove abitavano i Monaci della ſtretta oſſervan-<lb></lb> za detti della Trappa, abitato in oggi dai <lb></lb> Monaci Ciſtercienſi.</s><s id="id2746878"> Nel ritorno a Firen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a256"></arrow.to.target> <pb pagenum="(264)"></pb> ze, quaſi tre miglia diſcoſto da Pratolino, <lb></lb> ſulla mano diritta fuori della maeſtra ſtra-<lb></lb> da vi è un altro</s></p> <p id="id2746905" type="foot"><s id="id2746909"><foot.target id="a256"></foot.target>R 4 ze,</s></p> <p id="id2746916" type="main"><s id="id2746920">CONVENTO di Cappuccini, detto la Con-<lb></lb> cezione.</s><s id="id2746927"> Dalla mano ſiniſtra, più inoltran-<lb></lb> doſi verſo Firenze ſi vede la bella Villa del <lb></lb> Duca Salviati ſopra il Ponte alla Badia, <lb></lb> perchè di quì paſſato il Ponte di mugnone <lb></lb> ſi và alla</s></p> <p id="id2746948" type="main"><s id="id2746952">BADIA DI SAN BARTOLOMMEO, ſervita lun-<lb></lb> go tempo per Cattedrale di Fieſole, poi <lb></lb> uſiziata da' Monaci di San Benedetto: ma <lb></lb> eſſendo quaſi dal tempo, e dalle guerre in <lb></lb> poſitura di minacciar rovina: Coſimo de' <lb></lb> Medici Padre della Patria, ſopra quaſi le <lb></lb> rovine di quel Santuario, a proprie ſpeſe, <lb></lb> col diſegno di Filippo di Ser Brunelleſco, <lb></lb> fabbicò una bella Chieſa, e Monaſtero a' <lb></lb> Canonici Lateranenſi, che già vi erano, a <lb></lb> contemplazione di un tal Padre Don Timo-<lb></lb> teo da Verona eccellente Predicatore di <lb></lb> quell'Ordine, e per meglio godere la ſua <lb></lb> converſazione, vi fece un appartamento per <lb></lb> proprio uſo.</s><s id="id2747012"> Vi è una prezioſa Libreria con <lb></lb> Manoſcritti, e Libri da Canto fermo molto <lb></lb> ſingolari.</s><s id="id2747023"> Unita alla Chieſa vi è una Cap-<lb></lb> pella, ove fu martorizzato il Santo Veſco-<lb></lb> vo di Fieſole Romolo, e ſi moſtrano alcu-<lb></lb> <arrow.to.target n="a257"></arrow.to.target> <pb pagenum="(265)"></pb> ne gocciole di ſangue ſparſo nel ſuo Mar-<lb></lb> tirio; vi è altresì un pozzo, che è una par-<lb></lb> te di un antico Cimitero di Santi Martiri. </s><lb></lb> <s id="id2747103">In detta Cappella vi ſi conſerva un mira-<lb></lb> coloſo Crocifiſſo, il quale ſi dice per anti-<lb></lb> ca tradizione, che fu dato al Santo Veſco-<lb></lb> vo Romolo dall'Apoſtolo San Pietro, e che <lb></lb> parlò a San Filippo Benizj con dirgli: </s><s id="id2747107"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Va-<lb></lb> de ad Fratres Matris meæ in Monte Senario. </emph></emph></foreign></s><lb></lb> <s id="id2747109">Nel Refettorio di queſti Padri è una pittu-<lb></lb> ra a freſco fatta da Giovanni da San Gio-<lb></lb> vanni, in cui vien rappreſentato Noſtro Si-<lb></lb> gnore a Tavola ſervito da Angioli, molto <lb></lb> curioſa per la ſemplicità quivi uſata dal Pit-<lb></lb> tore, per altro eccellentiſſimo.</s><s id="id2747113"> Non lungi <lb></lb> da queſta inſigne Badia, ſono le magnifiche <lb></lb> Ville de' Palmieri, e de' Marcheſi Guada-<lb></lb> gni.</s><s id="id2747128"> Volgendo a Tramontana, vi è una</s></p> <p id="id2747133" type="foot"><s id="id2747136"><foot.target id="a257"></foot.target>ne</s></p> <p id="id2747144" type="main"><s id="id2747147">CHIESETTA, ove ſi conſerva una miraco-<lb></lb> loſiſſima Immagine d'un Crocifiſſo, luogo <lb></lb> detto Fonte Lucente, nominato dal Polizia-<lb></lb> no nella Lamia, ed a Levante vi è</s></p> <p id="id2747165" type="main"><s id="id2747169">SAN DOMENICO, Chieſa dell'ordine ſuo <lb></lb> più ſtretto, ove è Noviziato, e vivono con <lb></lb> grandiſſima eſemplarità molti Religioſi, i <lb></lb> quali hanno un comodo Convento fondato <lb></lb> intorno l'Anno 1406. dal Beato Fra Gio-<lb></lb> vanni Domenici a ſpeſe della nobiliſſima <lb></lb> <arrow.to.target n="a258"></arrow.to.target> <pb pagenum="(266)"></pb> Famiglia degli Agli, e quivi <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino <lb></lb> fu il primo, che veſtiſſe l'Abito di <expan abbr="San">S.</expan> Do-<lb></lb> menico.</s><s id="id2747214"> Sono in queſta Chieſa alcune Pit-<lb></lb> ture buone: tra le antiche, ſi vede quella <lb></lb> alla Cappella de' Gaddi, della Coronazione <lb></lb> della Madonna, di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Giovanni Angelico; <lb></lb> quella della Natività, di Pietro Perugino; <lb></lb> e un'altra del Sogliani; fra le moderne, <lb></lb> quella della Nunziata di Iacopo da Empo-<lb></lb> li, e tutta la volta della Chieſa dipinta da <lb></lb> Lorenzo del Moro.</s><s id="id2747248"> Poco ſopra ſalendo il <lb></lb> Monte, ſi vede una bella Villa fabbricata <lb></lb> già da Giovanni di Coſimo de' Medici col <lb></lb> diſegno di Michelozzo, la quale é in oggi <lb></lb> di Myledi Walpole che l'ha molto abbel-<lb></lb> lita; avendo l'iſteſſo Giovanni fatto col <lb></lb> diſegno del medeſimo Michelozzo fabbrica-<lb></lb> re, poco ſopra alla ſua Villa, una</s></p> <p id="id2747281" type="foot"><s id="id2747285"><foot.target id="a258"></foot.target>Fa-</s></p> <p id="id2747292" type="main"><s id="id2747296">CHIESA, E CONVENTO A' FRATI DI SAN <lb></lb> GIROLAMO; i quali ebbero principio in Fi-<lb></lb> renze da Carlo Conte di Montegranelli cir-<lb></lb> ca l'anno 1407. che ha culto di Beato; e <lb></lb> che da Clemente IX. furono ſoppreſſi; poſ-<lb></lb> ſeduto dal Conte Carlo Bardi.</s><s id="id2747319"> Finalmente <lb></lb> ſi giunge ſopra la cima di Fieſole, ove è la</s></p> <p id="id2747396" type="main"><s id="id2747400">CATTEDRALE, la Canonica, ed il Palaz-<lb></lb> zo del Veſcovo di Fieſole, non molto vi ſi <lb></lb> vede di antico, fuori che alcuni frammenti <lb></lb> <arrow.to.target n="a259"></arrow.to.target> <pb pagenum="(267)"></pb> della Rocca, e delle Mura, avendo l'an-<lb></lb> no 1010. i Fiorentini dato il ſacco, come <lb></lb> è noto per le Storie, e demolito tutto.</s><s id="id2747434"> La <lb></lb> Chieſa fu fabbricata l'anno 1028. dal Ve-<lb></lb> ſcovo Iacopo Bavaro, di diſegno Gotico. </s><lb></lb> <s id="id2747439">Nella Tribuna, o Altar maggiore, vi ſi con-<lb></lb> ſervano le Reliquie di Santo Romolo in una <lb></lb> caſſa di marmo miſtio, la Teſta del qual San-<lb></lb> to con un braccio, ſi eſpone il di feſtivo <lb></lb> del medeſimo.</s><s id="id2747466"> Vi ſono le Reliquie anco-<lb></lb> ra di quattro ſuoi compagni martiri: buona <lb></lb> parte della Teſta di San Donato di Scozia <lb></lb> Veſcovo di Fieſole, e la Cattedra di <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> drea Corſini altro Veſcovo di queſto luo-<lb></lb> go, la quale è ſpecie di Reliquia, come <lb></lb> ſtata già occupata dal Santo nelle ſacre <lb></lb> funzioni Veſcovili, che è traſportata nella <lb></lb> parete ſiniſtra in un ornato di Pietra ſere-<lb></lb> na.</s><s id="id2747506"> La Tavola rappreſentante il martirio <lb></lb> di San Tommaſo Apoſtolo alla Cappella <lb></lb> della Famiglia Guadagni, è di mano del <lb></lb> Volterrano, e l'intero, e baſſorilievo di <lb></lb> marmo alla Cappella di Monſignor Salutati, <lb></lb> è opera di Mino da Fieſole, e quelle all'<lb></lb> Altare di mezzo tra le due ſcale ſono di <lb></lb> mano di Andrea Ferrucci pure da Fieſole.</s><lb></lb> <s id="id2747516">Nella Chieſa di</s></p> <p id="id2747612" type="foot"><s id="id2747616"><foot.target id="a259"></foot.target>della</s></p> <p id="id2747623" type="main"><s id="id2747627">SANT'ALESSANDRO, che in antico chia-<lb></lb> <arrow.to.target n="a260"></arrow.to.target> <pb pagenum="(268)"></pb> mavaſi di San Pietro in Geruſalemme, vi è <lb></lb> il Corpo di detto Santo, che fu Veſcovo <lb></lb> di queſta Città, e martirizzato nel Bolo-<lb></lb> gneſe intorno all'anno 502.</s><s id="id2747657"> Incontro alla <lb></lb> Cattedrale vi è il</s></p> <p id="id2747664" type="foot"><s id="id2747668"><foot.target id="a260"></foot.target>ma-</s></p> <p id="id2747675" type="main"><s id="id2747679">PALAZZO del Veſcovo, che ha vaſta Dio-<lb></lb> geſi, e vi è un molto ben regolato Semi-<lb></lb> nario per i Cherici.</s><s id="id2747690"> Sopra il più alto di <lb></lb> Fieſole evvi un</s></p> <p id="id2747698" type="main"><s id="id2747702">CONVENTO di Riformati di San France-<lb></lb> ſco aſſai grande, fondato dalla Famiglia del <lb></lb> Palagio, ove anticamente era la Rocca de' <lb></lb> Fieſolani.</s><s id="id2747717"> La Tavola della Concezione in <lb></lb> detta Chieſa è di mano di Piero di Coſimo, <lb></lb> e ve ne ſono altre buone.</s><s id="id2747728"> Scendendo, è la <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2747735" type="main"><s id="id2747739">SANTA MARIA PRIMIERANA, ove eſiſte un'<lb></lb> antichiſſima Immagine di Maria, che è tra-<lb></lb> dizione ſia una delle prime Immagini del-<lb></lb> la Toſcana, e che perciò ſi chiami Primie-<lb></lb> rana, la qual Chieſa, ſecondo l'Ammirato, <lb></lb> veniva ad eſſere quaſi nel mezzo della Cit-<lb></lb> tà di Fieſole.</s><s id="id2747768"> Ivi ſono molte Indulgenze. </s><lb></lb> <s id="id2747769">Verſo Levante, qualche tratto diſcoſto dal-<lb></lb> la Cattedrale, vi è un altro</s></p> <p id="id2747781" type="main"><s id="id2747785">CONVENTO di Zoccolanti detto alla Doc-<lb></lb> cia, ſondato da Giuliano Davanzati noſtro <lb></lb> Cittadino; e tanto in queſto luogo, che per <lb></lb> <arrow.to.target n="a261"></arrow.to.target> <pb pagenum="(269)"></pb> l'adiacenti Colline non più diſcoſte da Fi-<lb></lb> renze di due miglia, vi ſono ſparſe Ville <lb></lb> molto comode, e grandioſe.</s><s id="id2747819"> Prendendo la <lb></lb> ſtrada, che conduce alla ſopraddetta Badia <lb></lb> dei Canonici Lateranenſi, ſi giunge ad altro <lb></lb> Convento di Monache, detto</s></p> <p id="id2747835" type="foot"><s id="id2747839"><foot.target id="a261"></foot.target>l'</s></p> <p id="id2747913" type="main"><s id="id2747917">SANTA MARIA DEL FIORE DI LAPO, le <lb></lb> quali ſono ſotto la Regolá di Sant'Agoſti-<lb></lb> no, ed in antico circa l'anno 1334. aveva-<lb></lb> no il loro Convento, dov'è oggi quello <lb></lb> de' Riformati a Fieſole.</s><s id="id2747937"> Nella loro Chieſa <lb></lb> vi è una Tavola di mano di Aleſſandro Al-<lb></lb> lori, ove è la Madonna con alcuni Santi, <lb></lb> e il Padre Eterno.</s><s id="id2747951"> E di quivi ritornando <lb></lb> verſo Firenze, ſi troverà fuori della</s></p> <p id="id2747960" type="main"><s id="id2747963">PORTA A PINTI, nella Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Ger-<lb></lb> vaſio una bella Tavola di Santi di Tito, e <lb></lb> fuori della</s></p> <p id="id2747976" type="main"><s id="id2747979">PORTA alla Croce, la prima Villa ſulla <lb></lb> ſiniſtra mano è del Marcheſe del Monte, <lb></lb> pocó più in ſu per queſta ſtrada del Caſen-<lb></lb> tino voltando a finiſtra, ſi trova un Con-<lb></lb> vento di Monache detto</s></p> <p id="id2748000" type="main"><s id="id2748004">SAN SALVI, da cui prende la denomina-<lb></lb> zione l'adiacente pianura.</s><s id="id2748011"> Queſto fu già <lb></lb> uno de' primi Monaſteri de' Vallombroſani, <lb></lb> che lo cederono alle Monache dette di <lb></lb> Faenza l'anno 1529. nel demolirſi un lo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a262"></arrow.to.target> <pb pagenum="(270)"></pb> ro antico Convento, per piantarvi la For-<lb></lb> tezza di San Giovambatiſta, volgarmente <lb></lb> detta da Baſſo, che vi è al preſente.</s><s id="id2748048"> Nel <lb></lb> Refettorio di eſſo Monaſtero di San Salvi, <lb></lb> dall'immortal pennello di Andrea del Sar-<lb></lb> to, ſi vede dipinto in un arco San Bene-<lb></lb> detto, San Giovan Gualberto, San Salvi <lb></lb> Veſcovo, e San Bernardo degli Uberti Mo-<lb></lb> naco, e Cardinale, e nel mezzo in un ton-<lb></lb> do è rappreſentata la Trinità.</s><s id="id2748079"> In faccia del <lb></lb> medeſimo v'è un Cenacolo di noſtro Signo-<lb></lb> re, che ſi reputa delle migliori pitture di <lb></lb> Andrea di cui ſe ne vede la ſtampa inciſa <lb></lb> da Teodoro Cruger.</s><s id="id2748098"> Tanto che convenen-<lb></lb> do rovinare per lo detto aſſedio con molti <lb></lb> altri ſuburbani Conventi, e Caſamenti, an-<lb></lb> che la Chieſa di San Salvi, con ſue abi-<lb></lb> tazioni, a contemplazione di cosi belle Pit-<lb></lb> ture, fu il Refettorio laſciato in piedi; ma <lb></lb> per l'introdotta Clauſura di Monache, non <lb></lb> ſi poſſono vedere ſenza ſpecial licenza.</s><s id="id2748130"> Nel-<lb></lb> la Chieſa vi è una Tavola con Criſto in <lb></lb> Croce, e alcuni Santi di mano di Franceſco <lb></lb> Morandini da Poppi, e quella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Umil-<lb></lb> tà del Paſſignano.</s><s id="id2748149"> Meno d'un miglio di-<lb></lb> ſcoſto da San Salvi, ſi trova a piè di que-<lb></lb> gli ameni Poggi un altro Convento di Mo-<lb></lb> nache detto</s></p> <p id="id2748165" type="foot"><s id="id2748168"><foot.target id="a262"></foot.target>ro</s></p> <p id="id2748176" type="foot"><s id="id2748180">SAN</s></p> <pb pagenum="(271)"></pb> <p id="id2748187" type="main"><s id="id2748191">SAN BALDASSARRE, le quali vivono ſot-<lb></lb> to la Regola di Sant'Agoſtino; e ſalendo <lb></lb> ſulla ſiniſtra, ſe ne trova un altro dell'Or-<lb></lb> dine di San Benedetto, intitolato</s></p> <p id="id2748210" type="main"><s id="id2748214">SAN MARTINO a Maiano, ove è la Ta-<lb></lb> vola dell'Altar Maggiore dipinta dal Gril-<lb></lb> landaio.</s><s id="id2748225"> Per tutto queſto tratto di Pianu-<lb></lb> ra, e di Colline ſi vedono, come negl'al-<lb></lb> tri luoghi già deſcritti, belle Ville, che vi <lb></lb> poſſeggono i Vitelli, Gaddi, Albizzi, Sal-<lb></lb> viati, Bonſi, Cerretani, Franceſchi, ed i <lb></lb> Fiaſchi, e ſopra tutte Gamberaia de' Cap-<lb></lb> poni, che ha belliſſimi dintorni, e quelle <lb></lb> degli Strozzi, de' Pucci, degl'Incontri, e <lb></lb> d'altri.</s><s id="id2748261"> Fuori della</s></p> <p id="id2748265" type="main"><s id="id2748269">PORTA A SAN NICCOLÒ, paſſato il Fiu-<lb></lb> me, è una Pianura, abbondante di ottimi <lb></lb> frutti, nominata Pian di Ripoli, e tale ſi <lb></lb> chiama una</s></p> <p id="id2748285" type="main"><s id="id2748289">BADIA DI SAN BARTOLOMMEO de' Monaci <lb></lb> Vallombroſani, che quaſi nel centro di <lb></lb> queſto piano è poſta con un comodo Mo-<lb></lb> naſtero, ove fa ſua reſidenza il Generale <lb></lb> di quell'Ordine, e fu già Monaſtero di Don-<lb></lb> ne.</s><s id="id2748312"> Alla deſtra mano, voltando da una bel-<lb></lb> la Villa de' Marcheſi Niccolini, non mol-<lb></lb> to diſtante vi è la Chieſa del Paradiſo, e <lb></lb> diſtante circa due miglia ſi trova </s></p> <p id="id2748424" type="foot"><s id="id2748428">SAN</s></p> <pb pagenum="(272)"></pb> <p id="id2748405" type="main"><s id="id2748407">SANTA MARIA DEL BIGALLO, ſulla ſtrada <lb></lb> maeſtra d'Arezzo per Levante, che fino al <lb></lb> 1503. ſi mantenne a uſo di Spedale, di Pa-<lb></lb> dronato de' Capitani del Bigallo, che da eſſo <lb></lb> preſero eglino un tal nome, e poi ceduto fu <lb></lb> alle Monache dette di Caſignano della Rego-<lb></lb> la di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, per la minacciante rovi-<lb></lb> na dell'antico loro Convento in quel luogo. </s><lb></lb> <s id="id2748409">Per tutto queſto delizioſo Piano, e adiacenti <lb></lb> Colline vi ſono Ville molto belle, in ſpecie <lb></lb> quelle de' Pitti, Uſimbardi, Palmieri Mar-<lb></lb> cheſi da Caſtiglione, Ganucci, Marcheſi Cap-<lb></lb> poni da San Frediano, ed altri; ſulla mano di-<lb></lb> ritta per la ſtrada maeſtra del Chianti, ſi ve-<lb></lb> dono le Ville de' Niccolini a Montauto, degli <lb></lb> Ugolini a <expan abbr="San">S.</expan> Martino, che è bella oltremodo, <lb></lb> e per l'altra parte le Ville di Lonchio, e di <lb></lb> Belmonte, che furono del celebre Conte Lo-<lb></lb> renzo Magalotti, ora de' Venturi.</s><s id="id2748415"> Poco più <lb></lb> di cinque miglia da Firenze diſcoſto ſi arriva a</s></p> <p id="id2748435" type="main"><s id="id2748439">LAPPEGGI, Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan>, degna di ve-<lb></lb> derſi per i belli Appartamenti, prezioſi qua-<lb></lb> dric, e ricchi mobili, de' quali è fornita.</s><s id="id2748452"> Dal-<lb></lb> la parte di Tramontana in poca diſtanza da <lb></lb> Lappeggi, ſopra una bella eminenza vi è Li-<lb></lb> gliano, Caſamento per l'Agente, o Fattore <lb></lb> di quella Tenuta, che ha Giardini molto va-<lb></lb> ghi.</s><s id="id2748474"> Poco diſtante è la celebre Villa de' Vec-<lb></lb> <arrow.to.target n="a264"></arrow.to.target> <pb pagenum="(273)"></pb> chietti detta il Ripoſo.</s><s id="id2748492"> Sopra di uno ſpoglia-<lb></lb> to Poggio tra Mezzogiorno, e Levante, ſi <lb></lb> vede la</s></p> <p id="id2748503" type="foot"><s id="id2748507"><foot.target id="a264"></foot.target>chiet-</s></p> <p id="id2748515" type="main"><s id="id2748519">CHIESA DI SANTA MARTA DELL'IMPRUNE-<lb></lb> TA, rinomatiſſima per la miracoloſa Imma-<lb></lb> gine di MARIA Vergine, che vi è, e che por-<lb></lb> tata a proceſſione in tutte le paſſate calamità <lb></lb> nella Città noſtra, ſempre ſi ſono ottenute le <lb></lb> domandate grazie.</s><s id="id2748543"> Miracoloſiſſimo ſi è il ri-<lb></lb> trovamento di detta Immagine; come ce lo <lb></lb> riferiſce Franceſco Rondinelli nella Rela-<lb></lb> zione dell'ultimo Contagio di Firenze.</s><s id="id2748558"> Vo-<lb></lb> levano quei Popoli fare una Chieſa in onore <lb></lb> della Vergine, e poſta mano all'opera, ro-<lb></lb> vinava la notte quello, che lavoravano il <lb></lb> giorno.</s><s id="id2748575"> Perlochè accortiſi, non eſſer volon-<lb></lb> tà di Dio, che ſi edificaſſe in quel luogo la <lb></lb> Chieſa, fatte orazioni, furono in ſpirati a <lb></lb> prender due Giovenchi non domi; e appicca-<lb></lb> to loro al giogo alcune pietre, riſolverono, <lb></lb> che dove ſi fermaſſero, quivi per avventura <lb></lb> ſarebbe ſtato il luogo eletto da Dio per edi-<lb></lb> ficarla.</s><s id="id2748608"> I Giovenchi ſtraſcinando le pietre, <lb></lb> ſi fermarono in quel piano, ove è la Chieſa al <lb></lb> preſente: i circoſtanti allora datiſi a cavare i <lb></lb> fondamenti, mentre che uno di quei mano-<lb></lb> vali lavorava di forza, udirono una voce la-<lb></lb> mentevole, onde tutti attoniti corſero qui-<lb></lb> <arrow.to.target n="a265"></arrow.to.target> <pb pagenum="(274)"></pb> vi, e trovarono queſta Immagine di MARIA <lb></lb> Vergine col Figliuolo in braccio.</s><s id="id2748651"> Queſta tra-<lb></lb> dizione vien confermata da un marmo di baſ-<lb></lb> ſo rilievo antichiſſimo, il quale è ſotto il Ta-<lb></lb> bernacolo della Madonna: dove è ſcolpito <lb></lb> il ritrovamento di eſſa nella maniera raccon-<lb></lb> tata.</s><s id="id2748674"> Vi ſono grandi Indulgenze, e Privilegi <lb></lb> conceduti da molti Pontefici, e nel giorno <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Luca vi è un gran concorſo di Popolo, <lb></lb> e vi ſi fa una groſſa Fiera.</s><s id="id2748690"> E' ufiziata la det-<lb></lb> ta Chieſa da dieci Cappellani con un Pieva-<lb></lb> no. che hanno l'obbligazione di dirvi quoti-<lb></lb> dianamente il Divino Ufizio.</s><s id="id2748704"> Fu fondata dall'<lb></lb> antica Famiglia de' Buondelmonti, che ſino <lb></lb> al preſente gode la libera collazione di quel-<lb></lb> le Cappellanie, e l'elezione del Pievano. </s><lb></lb> <s id="id2748709">La Chieſa è in oggi mutata, e riccamente <lb></lb> adornata, con Soffitta tutta dorata, con tre <lb></lb> sfondi dipinti da tre eccellenti Pittori di Fi-<lb></lb> renze, tra i quali quello di mezzo è conſide-<lb></lb> rato eſſere il più inſigne lavoro di Antonio Pu-<lb></lb> glieſchi.</s><s id="id2748743"> Il primo degli altri due è opera di <lb></lb> Tommaſo Redi, e l'ultimo di <expan abbr="Giovanni">G.</expan> Cammillo <lb></lb> Sagreſtani.</s><s id="id2748754"> Sopra tutte le buone Tavole, che <lb></lb> vi ſi vedono è oſſervabile la Vocazione di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Pietro, belliſſimo lavoro di lacopo da Empo-<lb></lb> li.</s><s id="id2748759"> E' degna di eſſer veduta la Sagreſtia, per <lb></lb> la ricchezza de' ſacri arredi, che ivi ſi con-<lb></lb> <arrow.to.target n="a266"></arrow.to.target> <pb pagenum="(275)"></pb> ſervano: e chi voleſſe più minuta informa-<lb></lb> zione di tutto ciò, che appartiene a queſta <lb></lb> Chieſa potrà vederne le Memorie Iſtoriche <lb></lb> del Pievano Caſotti, ſtampate da Giuſeppe <lb></lb> Manni in Firenze l'anno 1713.</s><s id="id2748805"> Fuori della</s></p> <p id="id2748809" type="foot"><s id="id2748813"><foot.target id="a265"></foot.target>S vi,</s></p> <p id="id2748821" type="foot"><s id="id2748824"><foot.target id="a266"></foot.target>ſer-</s></p> <p id="id2748832" type="main"><s id="id2748836">PORTICELLA DI SAN GIORGIO, vi ſono <lb></lb> Ville molto belle; fra le quali a Mezzo-<lb></lb> monte quella de' Conti Alberti, e quella <lb></lb> de' Principi Corſini, nella quale ſono due <lb></lb> sfondi degni di grande ſtima, uno è rariſſi-<lb></lb> ma opera dell'Albano, e l'altro di Giovan-<lb></lb> ni da San Giovanni.</s><s id="id2748863"> Sono in queſte Col-<lb></lb> line Poſſeſſioni ben fornite d'Uliveti, e Frut-<lb></lb> ti d'ogni ſorte, e vi producono quei terre-<lb></lb> ni ſquiſiti vini: fuori della Porta <expan abbr="San">S.</expan> Minia-<lb></lb> to, che è ſerrata ſi trova due Chieſe, la <lb></lb> prima è detta</s></p> <p id="id2748888" type="main"><s id="id2748892">SAN FRANCESCO AL MONTE, già de' Fra-<lb></lb> ti Minori Oſſervanti, ora de' Padri del Ri-<lb></lb> tiro della Provincia Riformata di Toſcana, <lb></lb> i quali, levatine tutti gli ornamenti, l'han-<lb></lb> no ridotta ad uno ſtato di povera ſempli-<lb></lb> cità, propria del loro Inſtituto.</s><s id="id2748916"> Queſta con <lb></lb> ottimo diſegno di Simone del Pollaiolo fu <lb></lb> fatta fabbricare intorno all'anno 1350. da <lb></lb> Caſtello Quarateſi, come ne fa fede un'<lb></lb> Iſcrizione poſta davanti l'Altar maggiore <lb></lb> <arrow.to.target n="a267"></arrow.to.target> <pb pagenum="(276)"></pb> nel pavimento.</s><s id="id2748948"> Non ha, che una ſola Na-<lb></lb> vata con ſei Cappelle per parte, ed una <lb></lb> di fianco all'Altar maggiore in dentro, con <lb></lb> ſuoi archi per difuora di Pietra ruſtica, e <lb></lb> ſuo Cornicione, che ricorre intorno la Chie-<lb></lb> ſa, e per l'arco maggiore della Tribuna-<lb></lb> La Tavola della Nunziata è di mano del <lb></lb> <expan abbr="Beato">B.</expan> <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico Domenicano, e quel-<lb></lb> la della Natività di Noſtro Signore è di Gio-<lb></lb> vanni Antonio Sogliani.</s><s id="id2748990"> Oltre diverſe Ta-<lb></lb> vole di buoni Autori moderni che vi ſono. </s><lb></lb> <s id="id2748992">Sopra la Porta della Sagreſtia la Pietà di <lb></lb> terra cotta è di mano di Luca della Rob-<lb></lb> bia; accanto alla Porta maggiore ſi oſſervi <lb></lb> il Buſto di marmo bianco di Marcello Vir-<lb></lb> gilio Segretario della Repubblica Fiorenti-<lb></lb> na, e gran Letterato, con un bello epitaf-<lb></lb> fio.</s><s id="id2749025"> Queſta Chieſa è poſta in tale eminen-<lb></lb> za, e vicinanza inſieme alla Città, che di <lb></lb> quivi con pittoreſca proſpettiva ſi gode <lb></lb> una gran parte de' Villaggi da noi fin quì <lb></lb> deſcritti.</s><s id="id2749045"> Dal ſuo Fondatore fu raccoman-<lb></lb> data all'Arte de' Mercatanti, e laſciate l'en-<lb></lb> trate pel ſuo mantenimento.</s><s id="id2749057"> Uſcendo per <lb></lb> la Porta del fianco di detta Chieſa, e cam-<lb></lb> minando pochi paſſi a man dritta per una <lb></lb> Porta della Fortezza, che intorno all'an-<lb></lb> no 1526. con diſegno di Michelagnolo Buo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a268"></arrow.to.target> <pb pagenum="(277)"></pb> narroti fu fatta, benchè tirata a fine dal <lb></lb> Tribolo, di cui è lavoro la belliſſima ſtatua <lb></lb> di macigno non finita rappreſentante una <lb></lb> Vittoria che ſta appoggiata accanto alla <lb></lb> detta Porta.</s><s id="id2749107"> Di quì ſi arriva all'altra an-<lb></lb> tichiſſima, e venerabiliſſima</s></p> <p id="id2749116" type="foot"><s id="id2749119"><foot.target id="a267"></foot.target>S 2 nel</s></p> <p id="id2749127" type="foot"><s id="id2749131"><foot.target id="a268"></foot.target>nar-</s></p> <p id="id2749139" type="main"><s id="id2749142">CHIESA DI SAN MINIATO, poſta ſopra, <lb></lb> e nel mezzo di detta Fortezza, che per <lb></lb> ogni parte tutta ſi gode.</s><s id="id2749153"> Ma prima di de-<lb></lb> ſcrivere com'ella ſta al preſente, sì eſterior-<lb></lb> mente, che interiormente, ci piace di non <lb></lb> paſſare ſotto ſilenzio alcuna notizia di ſua <lb></lb> grande antichità, e origine.</s><s id="id2749155"> Nella perſecu-<lb></lb> zione de' Criſtiani ſotto Decio, trovandoſi <lb></lb> San Miniato con alcuni compagni a far pe-<lb></lb> nitenza nel Poggio, ove è oggi la ſua Chie-<lb></lb> ſa, che in quei tempi altro non v'era, che <lb></lb> un piccolo Oratorio dedicato all'Apoſtolo <lb></lb> San Pietro, e all'intorno boſcaglia, il Ti-<lb></lb> ranno con doni, ed offerte d'ingrandimen-<lb></lb> to condottolo in Firenze, lo tentò a ri-<lb></lb> muoverſi dalla Religione Criſtiana, ma nul-<lb></lb> la valendo a frangere la Fede del Santo, <lb></lb> dopo diverſi martiri, da' quali per alcun <lb></lb> tempo Iddio lo preſervò, gli fece tagliar <lb></lb> la teſta in un luogo detto fino a' noſtri gior-<lb></lb> ni Santa Candida, detta dal Candidato de' <lb></lb> Martiri, ma il Santo preſala nelle mani <lb></lb> <arrow.to.target n="a269"></arrow.to.target> <pb pagenum="(278)"></pb> paſsò l'Arno, e ſalito in queſto Poggio, <lb></lb> reſe nel ſuddetto Oratorio l'Anima a Dio: <lb></lb> quivi fu ſeppellito il ſuo corpo, e da' Fio-<lb></lb> rentini Criſtiani fu ſabbricata una Chieſa <lb></lb> al ſuo Nome.</s><s id="id2749265"> Ma queſta sì nobile, e gran-<lb></lb> de, che ſi vede al preſente, fu alzata nell'<lb></lb> anno 1013. a' 26. d'Aprile con conſiglio d'<lb></lb> Ildebrando Veſcovo Fiorentino, e coll'aſ-<lb></lb> ſenſo, e perſuaſione di Sant'Arrigo primo <lb></lb> Imperadore, e ſecondo Re di Germania, <lb></lb> e di Santa Cunegonda ſua moglie, che la <lb></lb> dotarono di molte tenute, e con ſolenne <lb></lb> pompa vi fecero traslatare il Corpo di San <lb></lb> Miniato nell'Altare. che è ſotto le volte <lb></lb> della medeſima Chieſa; la quale da' Fioren-<lb></lb> tini fu data in cura a' Conſoli dell'Arte de' <lb></lb> Mercatanti.</s><s id="id2749318"> E' ſpartita queſta in tre nava-<lb></lb> te, e vi ſono due ſcale di marmo quaſi al <lb></lb> mezzo della Chieſa, per dove ſi ſale al <lb></lb> Presbiterio, e Coro, fatto ſull'antica co-<lb></lb> ſtumanza della primitive Chieſa.</s><s id="id2749338"> Queſto è <lb></lb> tutto di marmi, e porfidi intagliati, e in-<lb></lb> tramezzati; dietro all'Altare vi ſono cin-<lb></lb> que fineſtroni ſerrati di traſparentiſſimo mar-<lb></lb> mo, nella lunetta ſemirotonda di Moſaico <lb></lb> col Padre Eterno, ſi vede a mano ſiniſtra <lb></lb> l'Effigie di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato.</s><s id="id2749364"> Davanti le volte, <lb></lb> e ove elle terminano, pure iſolata, vi è <lb></lb> <arrow.to.target n="a270"></arrow.to.target> <pb pagenum="(279)"></pb> una Cappella di marmo, fatta fare da Pie-<lb></lb> tro de' Medici, ove è un partimento d'or-<lb></lb> tangoli belliſſimo, lavorato da Luca della <lb></lb> Robbia.</s><s id="id2749397"> A man ſiniſtra la Cappella, che ſi <lb></lb> vede dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, degna per ogni <lb></lb> ſua parte fu fatta alla memoria del Cardi-<lb></lb> nale Iacopo di Portogallo, con partimento <lb></lb> tutto di marmi, e porfidi, come ſono la <lb></lb> Cattedra Epiſcopale, e il Sepolcro di lui <lb></lb> con tutta la figura giacente, e ſopra Ma-<lb></lb> ria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> col <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino e Angeli, lavorati <lb></lb> da Antonio Roſſellini Scultore di quei tem-<lb></lb> pi rinomatiſſimo, e vi è queſto Epitaffio:</s></p> <p id="id2749438" type="foot"><s id="id2749442"><foot.target id="a269"></foot.target>S 4 paſ-</s></p> <p id="id2749450" type="foot"><s id="id2749453"><foot.target id="a270"></foot.target>una</s></p> <p id="id2749461" type="main"><s id="id2749464"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Regia Stirps Iacobus nomen Luſitana propago <lb></lb> Inſignis forma ſumma pudicitia <lb></lb> Cardineus titulus morum nitor optima vita <lb></lb> Iſta fuere mihi mors iuvenem rapuit <lb></lb> Vix. An. XXV. M. XI. D. X. Obiit Anno <lb></lb> Salutis M. CCCC. LIX.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2749508" type="main"><s id="id2749512">Nella volta, che è ſenza ſpigoli, l'iſteſſo <lb></lb> Luca della Robbia fece in quattro tondi <lb></lb> ne' Cantoni i quattro Evangeliſti, e in quel-<lb></lb> lo di mezzo lo Spirito Santo.</s><s id="id2749527"> Di mano d'<lb></lb> Antonio del Pollaiolo è la Tavola a olio, <lb></lb> entrovi <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, <expan abbr="San">S.</expan> Euſtachio, e San Vin-<lb></lb> cenzio; di Pietro ſuo fratello, alcuni Pro-<lb></lb> feti dipinti a olio nel muro di detta Cap-<lb></lb> pella, ſiccome in un mezzo tondo la Nun. <lb></lb> <arrow.to.target n="a271"></arrow.to.target> <pb pagenum="(280)"></pb> ziata; nella Sagreſtia alcune azioni di San <lb></lb> Benedetto dipinte a freſco, ſono di mano <lb></lb> di Spinello Spinelli.</s><s id="id2749573"> Queſta Chieſa di cui <lb></lb> ſi è fatto lungo ragionamento, ſervita di <lb></lb> Sepoltura a più Martiri, fu negli antichi <lb></lb> tempi ufiziata da' Monaci di <expan abbr="San">S.</expan> Baſilio, poi <lb></lb> da quelli di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto dell'Ordine di <lb></lb> Clugnì, o Cluniacenſi, e fra eſſi ſtette al-<lb></lb> cun tempo <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto Fiorentino de' <lb></lb> Signori di Petroio dopo d'avere magnani-<lb></lb> mamente perdonato all'inimico, ucciſore <lb></lb> di Ugo ſuo Fratello, quale riſcontrò poco <lb></lb> ſotto a San Miniato, ove è una memoria <lb></lb> del generoſo fatto già noto, in un Taber-<lb></lb> nacolo con Iſcrizione.</s><s id="id2749628"> Il Crocifiſſo, che chi-<lb></lb> nò la teſta, il quale era in quei tempi nel-<lb></lb> la ſuddetta Chieſa, nella mentovata Cap-<lb></lb> pella di mezzo, è ora in quella di Santa <lb></lb> Trinita de' Mnnaci del ſuo Ordine dentro <lb></lb> la Città, come è ſtato detto a ſuo luogo. </s><lb></lb> <s id="id2749638">L'anno 1373. a' 27. del Meſe d'Agoſto ſot-<lb></lb> to Gregorio XI. uſciti molto prima i Mo-<lb></lb> naci Cluniacenſi di detta Chieſa, vennero <lb></lb> ad ufiziarla i Monaci bianchi di Monte U-<lb></lb> liveto, i quali vi ſtettero fino al 1542. che <lb></lb> di quivi ſi partirono al tempo del Grandu-<lb></lb> ca Coſimo I. e in detta occaſione levaro-<lb></lb> no le oſſa di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato.</s><s id="id2749685"> Quì ſono ſtate <lb></lb> <arrow.to.target n="a272"></arrow.to.target> <pb pagenum="(281)"></pb> modernamente fabbricate ſemplici, ma co-<lb></lb> mode ſtanze per uſo degli Eſercizi ſpiritua-<lb></lb> li che ſi fanno in varj tempi dell'Anno. </s><lb></lb> <s id="id2749719">In maggior diſtanza da Firenze ſon pure i <lb></lb> tre famoſi Santuarj, cioè la Vallombroſa, <lb></lb> il Sacro Eremo di Camadoli, e il Santo <lb></lb> Monte dell'Alvernia, ove nel primo San <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, nel ſecondo San Romual-<lb></lb> do lunga penitenza fecero, e fondarono i <lb></lb> loro Ordini; e nel terzo San Franceſco ri-<lb></lb> cevè da Geſù Criſto le Sacre Stimate, luo-<lb></lb> ghi in vero di ſingolariſſima devozione. </s></p> <p id="id2749766" type="foot"><s id="id2749770"><foot.target id="a271"></foot.target>S 4 zia-</s></p> <p id="id2749777" type="foot"><s id="id2749781"><foot.target id="a272"></foot.target>mo-</s></p> <figure id="id2749751"></figure> <lb></lb> <p id="id2749788" type="foot"><s id="id2749792">S 5 IN-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="(282)"></pb> <p id="id2749800" type="head"><s id="id2749804">INDICE</s></p> <p id="id2749808" type="main"><s id="id2749811">Delle coſe più notabili, deſcritte nel <lb></lb> preſente Libretto.</s></p> <p id="id2749820" type="head"><s id="id2749824">A</s></p> <p id="id2749827" type="main"><s id="id2749831"><emph type="italics">ACcademia degli A-<lb></lb> patiſti</emph> 113.</s></p> <p id="id2749844" type="main"><s id="id2749848"><emph type="italics">di Bottanica</emph> 40.</s></p> <p id="id2749857" type="main"><s id="id2749861"><emph type="italics">della Cruſca</emph> 113.</s></p> <p id="id2749870" type="main"><s id="id2749874"><emph type="italics">del Diſegno</emph> 62.</s></p> <p id="id2749884" type="main"><s id="id2749887"><emph type="italics">Fiorentina</emph> 113.</s></p> <p id="id2749897" type="main"><s id="id2749900"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Agata Chieſa, e Mo-<lb></lb> naſtero</emph> 134.</s></p> <p id="id2749914" type="main"><s id="id2749918"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino, Chieſa, e <lb></lb> Convento</emph> 205.</s></p> <p id="id2749930" type="main"><s id="id2749934"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Aleſſandro di Fieſole <lb></lb> Chieſa</emph> 267.</s></p> <p id="id2749947" type="main"><s id="id2749951"><emph type="italics">Aleſſandro Magno Sta-<lb></lb> tua</emph> 202.</s></p> <p id="id2749964" type="main"><s id="id2749968"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Ambrogio Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 74.</s></p> <p id="id2749981" type="main"><s id="id2749985"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Chieſa</emph> 201.</s></p> <p id="id2749995" type="main"><s id="id2749998"><emph type="italics">Angeli Chieſa</emph> 47.</s></p> <p id="id2750008" type="main"><s id="id2750012"><emph type="italics">Angiolini Chieſa, e Mo-<lb></lb> naſtero</emph> 64.</s></p> <p id="id2750025" type="main"><s id="id2750029"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S</expan> Anna Monaſtero</emph> 150.</s></p> <p id="id2750038" type="main"><s id="id2750042"><emph type="italics">Annalena Monaſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 216.</s></p> <p id="id2750055" type="main"><s id="id2750059"><emph type="italics"><expan abbr="Santissima">SS.</expan> Annunziata</emph> 50.</s></p> <p id="id2750068" type="main"><s id="id2750072"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio Chieſa</emph> 136.</s></p> <p id="id2750082" type="main"><s id="id2750086"><emph type="italics"><expan abbr="Santi">SS.</expan> Apoſtoli Chieſa</emph> 166.</s></p> <p id="id2750096" type="main"><s id="id2750099"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Appollonia Monaſte-<lb></lb> ro, e Chieſa</emph> 129.</s></p> <p id="id2750113" type="main"><s id="id2750116"><emph type="italics">Archivio <expan abbr="Fiorentino">Fiorent.</expan></emph> 191.</s></p> <p id="id2750126" type="main"><s id="id2750130"><emph type="italics">Armilla di Tolomeo</emph> 143.</s></p> <p id="id2750139" type="main"><s id="id2750143"><emph type="italics">Artimino, Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. <lb></lb> A. R.</expan></emph> 257.</s></p> <p id="id2750155" type="head"><s id="id2750159">B</s></p> <p id="id2750163" type="main"><s id="id2750166"><emph type="italics">Dei Baccbettoni Com-<lb></lb> pagnia</emph> 148.</s></p> <p id="id2750179" type="main"><s id="id2750183"><emph type="italics">Badia di Bonſollazzo</emph> <lb></lb> 263.</s></p> <p id="id2750195" type="main"><s id="id2750199"><emph type="italics">di Fieſole</emph> 264.</s></p> <p id="id2750208" type="main"><s id="id2750212"><emph type="italics">di Firenze</emph> 82.</s></p> <p id="id2750222" type="main"><s id="id2750225"><emph type="italics">di Ripoli</emph> 271.</s></p> <p id="id2750235" type="main"><s id="id2750238"><emph type="italics">di Settimo</emph> 247.</s></p> <p id="id2750248" type="main"><s id="id2750251"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Baldaſſar, Monaſte-<lb></lb> ro, e Chieſa</emph> 271.</s></p> <p id="id2750265" type="main"><s id="id2750268"><emph type="italics">Barco Reale</emph> 253.</s></p> <p id="id2750278" type="main"><s id="id2750282"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Barnaba Monaſtero</emph> <lb></lb> 128.</s></p> <p id="id2750294" type="main"><s id="id2750298"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Bartolommeo">Bartolom.</expan> Chieſa</emph> 201.</s></p> <p id="id2750307" type="main"><s id="id2750311"><emph type="italics">Baſe di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo</emph> 114.</s></p> <p id="id2750321" type="foot"><s id="id2750325"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Ba-</emph></s></p> <pb pagenum="(283)"></pb> <p id="id2750336" type="main"><s id="id2750340"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Baſilio</emph> 127.</s></p> <p id="id2750353" type="main"><s id="id2750357"><emph type="italics">Bernabiti</emph> 219.</s></p> <p id="id2750366" type="main"><s id="id2750370"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Biagio Chieſa</emph> 191.</s></p> <p id="id2750380" type="main"><s id="id2750384"><emph type="italics">Bigalio, Monaſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 272.</s></p> <p id="id2750397" type="main"><s id="id2750400"><emph type="italics">Boldrone, Monoſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 257.</s></p> <p id="id2750414" type="head"><s id="id2750417">C</s></p> <p id="id2750421" type="main"><s id="id2750425"><emph type="italics">Calza, Chieſa</emph> 217.</s></p> <p id="id2750434" type="main"><s id="id2750438"><emph type="italics">Camaldolenſi, Chieſa</emph> <lb></lb> 47.</s></p> <p id="id2750450" type="main"><s id="id2750454"><emph type="italics">Campanile del Duomo</emph> <lb></lb> 18.</s></p> <p id="id2750466" type="main"><s id="id2750470"><emph type="italics">di Palazzo Vecchio</emph> <lb></lb> 176.</s></p> <p id="id2750482" type="main"><s id="id2750486"><emph type="italics">di <expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito</emph> 233.</s></p> <p id="id2750495" type="main"><s id="id2750499"><emph type="italics">Cappella de' Principi in <lb></lb> <expan abbr="San">S</expan> Lorenzo</emph> 125.</s></p> <p id="id2750511" type="main"><s id="id2750515"><emph type="italics">di Palazzo Vecchio</emph> <lb></lb> 182.</s></p> <p id="id2750527" type="main"><s id="id2750530"><emph type="italics">degli Spagnoli</emph> 143.</s></p> <p id="id2750540" type="main"><s id="id2750544"><emph type="italics">Cappuccine</emph> 103.</s></p> <p id="id2750553" type="main"><s id="id2750557"><emph type="italics">Cappuccini di Montu-<lb></lb> ghi</emph> 259.</s></p> <p id="id2750569" type="main"><s id="id2750573"><emph type="italics">della Concezione, det-<lb></lb> ti di ſopra</emph> 264.</s></p> <p id="id2750586" type="main"><s id="id2750590"><emph type="italics">Carceri</emph> 109.</s></p> <p id="id2750599" type="main"><s id="id2750603"><emph type="italics">Careggi Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A R.</expan></emph> <lb></lb> 261.</s></p> <p id="id2750615" type="main"><s id="id2750619"><emph type="italics">Carmine, Chieſa, e Con-<lb></lb> vento</emph> 220.</s></p> <p id="id2750632" type="main"><s id="id2750635"><emph type="italics">Caſa del Viviani Mat-<lb></lb> tematico</emph> 137.</s></p> <p id="id2750648" type="main"><s id="id2750652"><emph type="italics">Caſa di Federigo Zuc-<lb></lb> cberi</emph> 66.</s></p> <p id="id2750664" type="main"><s id="id2750668"><emph type="italics">del <expan abbr="Dottore">Dott.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Tar-<lb></lb> gioni</emph> 77.</s></p> <p id="id2750681" type="main"><s id="id2750685"><emph type="italics">di Santi di Tito</emph> 133.</s></p> <p id="id2750694" type="main"><s id="id2750698"><emph type="italics">Caſcine di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R</expan></emph> 249.</s></p> <p id="id2750708" type="main"><s id="id2750712"><emph type="italics">Caſino dei Principi Cor-<lb></lb> ſini</emph> 150.</s></p> <p id="id2750724" type="main"><s id="id2750728"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco</emph> 38.</s></p> <p id="id2750738" type="main"><s id="id2750741"><emph type="italics">del Marcheſe Riccar-<lb></lb> di</emph> 135.</s></p> <p id="id2750754" type="main"><s id="id2750758"><emph type="italics">de' Nobili</emph> 164.</s></p> <p id="id2750767" type="main"><s id="id2750771"><emph type="italics">di Via della Crocet-<lb></lb> ta</emph> 65.</s></p> <p id="id2750783" type="main"><s id="id2750787"><emph type="italics">Caſtello, Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> <lb></lb> 254.</s></p> <p id="id2750799" type="main"><s id="id2750803"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina Monaſtero</emph> <lb></lb> 130.</s></p> <p id="id2750815" type="main"><s id="id2750819"><emph type="italics">Cavallerizza</emph> 40.</s></p> <p id="id2750828" type="main"><s id="id2750832"><emph type="italics">Cavallo della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> An-<lb></lb> nunziata</emph> 49.</s></p> <p id="id2750845" type="main"><s id="id2750848"><emph type="italics">di Piazza</emph> 185.</s></p> <p id="id2750858" type="main"><s id="id2750862"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia Chieſa</emph> 187.</s></p> <p id="id2750871" type="main"><s id="id2750875"><emph type="italics">Centauro ſtatua</emph> 196.</s></p> <p id="id2750885" type="main"><s id="id2750889"><emph type="italics">del Ceppo Chieſa</emph> 133.</s></p> <p id="id2750899" type="main"><s id="id2750902"><emph type="italics">Certoſa, Chieſa, e Con-<lb></lb> vento</emph> 243.</s></p> <p id="id2750915" type="main"><s id="id2750919"><emph type="italics">Ceſtello, Chieſa, e Con-<lb></lb> vento</emph> 225.</s></p> <p id="id2750932" type="main"><s id="id2750936"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara, Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 218.</s></p> <p id="id2750949" type="main"><s id="id2750953"><emph type="italics">Chiarito Monaſtero</emph> 134.</s></p> <p id="id2750962" type="main"><s id="id2750966"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Clemente, Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 134.</s></p> <p id="id2750979" type="foot"><s id="id2750983"><emph type="italics">Cin-</emph></s></p> <pb pagenum="(284)"></pb> <p id="id2750995" type="main"><s id="id2750998"><emph type="italics">Cinghiale di Mercato <lb></lb> nuovo</emph> 191.</s></p> <p id="id2751014" type="main"><s id="id2751018"><emph type="italics">Colonna di <expan abbr="San">S</expan> Felice in <lb></lb> Piazza</emph> 233.</s></p> <p id="id2751030" type="main"><s id="id2751034"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita</emph> 207.</s></p> <p id="id2751044" type="main"><s id="id2751047"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni</emph> 23.</s></p> <p id="id2751057" type="main"><s id="id2751060"><emph type="italics">di Mercato Vecchio</emph> <lb></lb> 200.</s></p> <p id="id2751072" type="main"><s id="id2751076"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita</emph> 160.</s></p> <p id="id2751085" type="main"><s id="id2751089"><emph type="italics">Compagnia del Gesù</emph> <lb></lb> 101.</s></p> <p id="id2751101" type="main"><s id="id2751105"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta <expan abbr="detto">d.</expan> <lb></lb> lo Scalzo</emph> 38.</s></p> <p id="id2751118" type="main"><s id="id2751122"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco</emph> 130.</s></p> <p id="id2751131" type="main"><s id="id2751135"><emph type="italics">della Miſericordia</emph> <lb></lb> 19.</s></p> <p id="id2751147" type="main"><s id="id2751151"><emph type="italics">del Nicchio</emph> 64.</s></p> <p id="id2751160" type="main"><s id="id2751164"><emph type="italics">della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Annunzia-<lb></lb> ta</emph> 67.</s></p> <p id="id2751176" type="main"><s id="id2751180"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giobbe">Giob.</expan></emph> 68.</s></p> <p id="id2751189" type="main"><s id="id2751193"><emph type="italics">degl'Orefici</emph> 68.</s></p> <p id="id2751202" type="main"><s id="id2751206"><emph type="italics">della Scala</emph> 146.</s></p> <p id="id2751215" type="main"><s id="id2751219"><emph type="italics">Concezione Congrega</emph> 48.</s></p> <p id="id2751228" type="main"><s id="id2751232"><emph type="italics">Concilio <expan abbr="Fiorentino">Fior.</expan></emph> 144. 181.</s></p> <p id="id2751242" type="main"><s id="id2751245"><emph type="italics">Conſervatorio dei Pove-<lb></lb> ri</emph> 132.</s></p> <p id="id2751258" type="main"><s id="id2751262"><emph type="italics">Convertite, Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 218.</s></p> <p id="id2751275" type="main"><s id="id2751278"><emph type="italics">Corridore de' Pitti</emph> 176.</s></p> <p id="id2751288" type="main"><s id="id2751292"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Criſtofano Chieſa</emph> 201.</s></p> <p id="id2751302" type="main"><s id="id2751305"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, Convento, e <lb></lb> Chieſa</emph> 90.</s></p> <p id="id2751318" type="main"><s id="id2751322"><emph type="italics">Crocetta Monaſtero</emph> 65.</s></p> <p id="id2751332" type="main"><s id="id2751335"><emph type="italics">Cupola del Duomo</emph> 9.</s></p> <p id="id2751345" type="head"><s id="id2751348">D</s></p> <p id="id2751352" type="main"><s id="id2751356"><emph type="italics">Doccia, Chieſa, e Con-<lb></lb> vento</emph> 268.</s></p> <p id="id2751369" type="main"><s id="id2751372"><emph type="italics">Doccia Villa Ginori</emph> <lb></lb> 258.</s></p> <p id="id2751384" type="main"><s id="id2751388"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Domenico del Maglio</emph> <lb></lb> 39.</s></p> <p id="id2751400" type="main"><s id="id2751404"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Domenico di Fieſo-<lb></lb> le, Chieſa, e Con-<lb></lb> to</emph> 265.</s></p> <p id="id2751419" type="main"><s id="id2751423"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Donato in Polvero-<lb></lb> ſa, Chieſa e Mona-<lb></lb> ſtero</emph> 249.</s></p> <p id="id2751439" type="main"><s id="id2751443"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Donato de' Vecchiet-<lb></lb> ti Chieſa</emph> 198.</s></p> <p id="id2751456" type="main"><s id="id2751460"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Donnino</emph> 201.</s></p> <p id="id2751469" type="main"><s id="id2751473"><emph type="italics">Duomo di Firenze</emph> 7.</s></p> <p id="id2751482" type="main"><s id="id2751486"><emph type="italics">di Fieſole</emph> 266.</s></p> <p id="id2751496" type="head"><s id="id2751500">E</s></p> <p id="id2751503" type="main"><s id="id2751507"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Eliſabetta di Capi-<lb></lb> tolo</emph> 102.</s></p> <p id="id2751520" type="head"><s id="id2751524">F</s></p> <p id="id2751527" type="main"><s id="id2751531"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Felice in Piazza, <lb></lb> Chieſa, e Monaſte-<lb></lb> ro</emph> 233.</s></p> <p id="id2751546" type="main"><s id="id2751550"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 207.</s></p> <p id="id2751563" type="main"><s id="id2751567"><emph type="italics">Fieſole Città</emph> 266.</s></p> <p id="id2751576" type="foot"><s id="id2751580"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Fi-</emph></s></p> <pb pagenum="(285)"></pb> <p id="id2751592" type="main"><s id="id2751595"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri, Chie-<lb></lb> ſa, Oratorio, e Ca-<lb></lb> ſa</emph> 85.</s></p> <p id="id2751616" type="main"><s id="id2751619"><emph type="italics">Fontana di Piazza del <lb></lb> Gran-Duca</emph> 184.</s></p> <p id="id2751973" type="main"><s id="id2751977"><emph type="italics">Fonte Lucente Chieſa</emph> <lb></lb> 265.</s></p> <p id="id2751989" type="main"><s id="id2751993"><emph type="italics">Foriezza da Boſſo</emph> 135.</s></p> <p id="id2752003" type="main"><s id="id2752006"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco Monaſte-<lb></lb> ro</emph> 106.</s></p> <p id="id2752019" type="main"><s id="id2752023"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Sales <lb></lb> del Conventino</emph> 224.</s></p> <p id="id2752035" type="main"><s id="id2752039"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Fieſo-<lb></lb> le, Chieſa, e Con-<lb></lb> vento</emph> 268.</s></p> <p id="id2752055" type="main"><s id="id2752059"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco al Monte, <lb></lb> Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan></emph> 275.</s></p> <p id="id2752073" type="main"><s id="id2752076"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola, <lb></lb> Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan></emph> 245.</s></p> <p id="id2752090" type="main"><s id="id2752094"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Frediano, Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 224.</s></p> <p id="id2752107" type="head"><s id="id2752110">G</s></p> <p id="id2752114" type="main"><s id="id2752118"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gaggio, Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 243.</s></p> <p id="id2752131" type="main"><s id="id2752135"><emph type="italics">Galleria di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 171.</s></p> <p id="id2752144" type="main"><s id="id2752148"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gervaſio</emph> 269.</s></p> <p id="id2752158" type="main"><s id="id2752161"><emph type="italics">Ghetto degli Ebrei</emph> 200.</s></p> <p id="id2752171" type="main"><s id="id2752175"><emph type="italics">Giardino di Boboli</emph> 213.</s></p> <p id="id2752184" type="main"><s id="id2752188"><emph type="italics">de' Capponi</emph> 67.</s></p> <p id="id2752197" type="main"><s id="id2752201"><emph type="italics">di Caſtello</emph> 255.</s></p> <p id="id2752211" type="main"><s id="id2752214"><emph type="italics">de' Corſini</emph> 150.</s></p> <p id="id2752224" type="main"><s id="id2752228"><emph type="italics">de' Gaddi</emph> 138.</s></p> <p id="id2752237" type="main"><s id="id2752241"><emph type="italics">de' Gherardeſca</emph> 69.</s></p> <p id="id2752251" type="main"><s id="id2752254"><emph type="italics">dell'Imperiale</emph> 242.</s></p> <p id="id2752264" type="main"><s id="id2752268"><emph type="italics">delle Quiete</emph> 258.</s></p> <p id="id2752277" type="main"><s id="id2752281"><emph type="italics">de' Riccardi</emph> 135.</s></p> <p id="id2752290" type="main"><s id="id2752294"><emph type="italics">de' Salviati</emph> 69.</s></p> <p id="id2752303" type="main"><s id="id2752307"><emph type="italics">de' Semplici</emph> 39.</s></p> <p id="id2752316" type="main"><s id="id2752320"><emph type="italics">degli Stiozzi Ridol-<lb></lb> ſi</emph> 149.</s></p> <p id="id2752333" type="main"><s id="id2752336"><emph type="italics">della Vaga Loggia</emph> <lb></lb> 249.</s></p> <p id="id2752348" type="main"><s id="id2752352"><emph type="italics">del Vernaccia</emph> 73.</s></p> <p id="id2752361" type="main"><s id="id2752365"><emph type="italics">de' Ximenes</emph> 69</s></p> <p id="id2752374" type="main"><s id="id2752378"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <expan abbr="Batista">Bat.</expan> Chieſa</emph> 19.</s></p> <p id="id2752388" type="main"><s id="id2752391"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Evangeliſta, de' <lb></lb> <expan abbr="Padri">PP.</expan> delle Scuole Pie</emph> <lb></lb> 25.</s></p> <p id="id2752407" type="main"><s id="id2752411"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giovannino de Cava-<lb></lb> lieri</emph> 131.</s></p> <p id="id2752424" type="main"><s id="id2752427"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo Chieſa</emph> 206.</s></p> <p id="id2752437" type="main"><s id="id2752441"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo di Fieſole</emph> <lb></lb> 266.</s></p> <p id="id2752453" type="main"><s id="id2752457"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giuliano Monaſtero</emph> <lb></lb> 135.</s></p> <p id="id2752469" type="main"><s id="id2752473"><emph type="italics">Giuoco del Calcio</emph> 100.</s></p> <p id="id2752483" type="main"><s id="id2752486"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe, Chieſa, e <lb></lb> Convento</emph> 102.</s></p> <p id="id2752499" type="main"><s id="id2752503"><emph type="italics">Granaio pubblico</emph> 227.</s></p> <p id="id2752513" type="main"><s id="id2752516"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gregorio</emph> 205.</s></p> <p id="id2752526" type="main"><s id="id2752529"><emph type="italics">Guardaroba di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> <lb></lb> 181.</s></p> <p id="id2752541" type="head"><s id="id2752545">I</s></p> <p id="id2752549" type="main"><s id="id2752552"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo ſopr'Arno <lb></lb> Chieſa e <expan abbr="Convento">Conv.</expan></emph> 235.</s></p> <p id="id2752566" type="foot"><s id="id2752569"><emph type="italics">S Ia-</emph></s></p> <pb pagenum="(286)"></pb> <p id="id2752581" type="main"><s id="id2752585"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo tra' Foſſi Chie-<lb></lb> ſa e Convento</emph> 89.</s></p> <p id="id2752601" type="main"><s id="id2752605"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 105.</s></p> <p id="id2752615" type="main"><s id="id2752619"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo in Campo Cor-<lb></lb> bolini</emph> 137.</s></p> <p id="id2752632" type="main"><s id="id2752635"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo di Ripoli</emph> 150.</s></p> <p id="id2752645" type="main"><s id="id2752649"><emph type="italics">Imperiale Villa di Sua <lb></lb> Altezza Reale</emph> 240.</s></p> <p id="id2752661" type="main"><s id="id2752665"><emph type="italics">Impruneta Chieſa</emph> 273.</s></p> <p id="id2752675" type="head"><s id="id2752678">L</s></p> <p id="id2752682" type="main"><s id="id2752686"><emph type="italics">Lapo Chieſa, e Mona-<lb></lb> ſtero</emph> 269.</s></p> <p id="id2752698" type="main"><s id="id2752702"><emph type="italics">Lappeggi, Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. <lb></lb> A. R.</expan></emph> 272.</s></p> <p id="id2752715" type="main"><s id="id2752718"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Leone Chieſa</emph> 201.</s></p> <p id="id2752728" type="main"><s id="id2752732"><emph type="italics">Libreria della Badia di <lb></lb> Fieſole</emph> 264.</s></p> <p id="id2752745" type="main"><s id="id2752748"><emph type="italics">de' Camaldolenſi</emph> 48.</s></p> <p id="id2752758" type="main"><s id="id2752762"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce</emph> 100.</s></p> <p id="id2752771" type="main"><s id="id2752775"><emph type="italics">de' Giraldi</emph> 127.</s></p> <p id="id2752784" type="main"><s id="id2752788"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo</emph> 121.</s></p> <p id="id2752797" type="main"><s id="id2752801"><emph type="italics">del Magliabechi</emph> 169.</s></p> <p id="id2752810" type="main"><s id="id2752814"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco</emph> 37.</s></p> <p id="id2752824" type="main"><s id="id2752827"><emph type="italics">del Marucelli</emph> 31.</s></p> <p id="id2752837" type="main"><s id="id2752840"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novel-<lb></lb> la</emph> 145.</s></p> <p id="id2752853" type="main"><s id="id2752856"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova</emph> <lb></lb> 45.</s></p> <p id="id2752868" type="main"><s id="id2752872"><emph type="italics">della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Annuuzia-<lb></lb> ta</emph> 62.</s></p> <p id="id2752884" type="main"><s id="id2752888"><emph type="italics">de' Riccardi</emph> 29.</s></p> <p id="id2752897" type="main"><s id="id2752901"><emph type="italics">de' Rinuccini</emph> 227.</s></p> <p id="id2752910" type="main"><s id="id2752914"><emph type="italics">de' Padri Teatini</emph> 196.</s></p> <p id="id2752924" type="main"><s id="id2752928"><emph type="italics">degli Strozzi</emph> 236.</s></p> <p id="id2752937" type="main"><s id="id2752941"><emph type="italics">Loggia detta de' Lanzi</emph> <lb></lb> 182.</s></p> <p id="id2752953" type="main"><s id="id2752956"><emph type="italics">de' Tornaquinci</emph> 192.</s></p> <p id="id2752966" type="main"><s id="id2752969"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo Collegiata <lb></lb> Real Baſilica</emph> 114.</s></p> <p id="id2752982" type="main"><s id="id2752986"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Luca</emph> 132.</s></p> <p id="id2752995" type="main"><s id="id2752999"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia ſul Prato</emph> 151.</s></p> <p id="id2753009" type="main"><s id="id2753012"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia. Chieſa, e Mo-<lb></lb> naſtero</emph> 132</s></p> <p id="id2753026" type="main"><s id="id2753029"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia de Magnoli</emph> 202.</s></p> <p id="id2753039" type="main"><s id="id2753043"><emph type="italics">Luoghi Pii. quanti in <lb></lb> Firenze</emph> 5.</s></p> <p id="id2753055" type="head"><s id="id2753058">M</s></p> <p id="id2753062" type="main"><s id="id2753066"><emph type="italics">Madonna della Pace; <lb></lb> Chieſa e <expan abbr="Convento">Conv.</expan></emph> 240:</s></p> <p id="id2753079" type="main"><s id="id2753082"><emph type="italics">de' Ricci Chieſa, e <lb></lb> Convento</emph> 111.</s></p> <p id="id2753095" type="main"><s id="id2753099"><emph type="italics">del Sacco</emph> 62.</s></p> <p id="id2753108" type="main"><s id="id2753112"><emph type="italics">Magiſtrati di <expan abbr="Firenze">Fir.</expan></emph> 169.</s></p> <p id="id2753122" type="main"><s id="id2753126"><emph type="italics">Majano, Monaſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 271.</s></p> <p id="id2753139" type="main"><s id="id2753142"><emph type="italics">Mantellate <expan abbr="Convento">Convent.</expan></emph> 68.</s></p> <p id="id2753152" type="main"><s id="id2753156"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Marco Convento, e <lb></lb> Chieſa</emph> 31.</s></p> <p id="id2753168" type="main"><s id="id2753172"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita Chieſa</emph>112</s></p> <p id="id2753182" type="main"><s id="id2753185"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria in Campido-<lb></lb> glio</emph> 200.</s></p> <p id="id2753198" type="main"><s id="id2753202"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria ſul Prato</emph> 150.</s></p> <p id="id2753212" type="main"><s id="id2753215"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria in Campo; <lb></lb> Chieſa</emph> 113.</s></p> <p id="id2753228" type="foot"><s id="id2753232"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Ma-</emph></s></p> <pb pagenum="(287)"></pb> <p id="id2753243" type="main"><s id="id2753247"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria di Candeli, <lb></lb> Monaſtero,e Chie-<lb></lb> ſa</emph> 73.</s></p> <p id="id2753266" type="main"><s id="id2753270"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria del Fiore</emph> 7.</s></p> <p id="id2753279" type="main"><s id="id2753283"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena, <lb></lb> <expan abbr="Monaſtero">Monaſt</expan> e Chieſa</emph>69.</s></p> <p id="id2753296" type="main"><s id="id2753299"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maggiore, <lb></lb> <expan abbr="Convento">Conv.</expan> e Chieſa</emph> 196.</s></p> <p id="id2753312" type="main"><s id="id2753316"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella, Con-<lb></lb> vento, e Chieſa</emph> 139.</s></p> <p id="id2753329" type="main"><s id="id2753333"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Primerana, <lb></lb> Chieſa</emph> 268</s></p> <p id="id2753346" type="main"><s id="id2753350"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria delle Selve, <lb></lb> Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan></emph> 249.</s></p> <p id="id2753362" type="main"><s id="id2753366"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria ſopr'Arno <lb></lb> Chieſa</emph> 202.</s></p> <p id="id2753379" type="main"><s id="id2753383"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Ughi</emph> 159.</s></p> <p id="id2753392" type="main"><s id="id2753396"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Marta Monaſtero,e <lb></lb> Chieſa</emph> 260.</s></p> <p id="id2753409" type="main"><s id="id2753413"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Martino Monaſtero</emph> <lb></lb> 149.</s></p> <p id="id2753425" type="main"><s id="id2753429"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Martino <expan abbr="Oratorio">Orat.</expan></emph> 110.</s></p> <p id="id2753438" type="main"><s id="id2753442"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Matteo in Arcetri, <lb></lb> Monaſtero e Chieſa</emph> <lb></lb> 243.</s></p> <p id="id2753457" type="main"><s id="id2753461"><emph type="italics">Menabuoni Cavalier ſuo <lb></lb> Muſeo</emph> 207.</s></p> <p id="id2753474" type="main"><s id="id2753478"><emph type="italics">Mendicanti Conſervato-<lb></lb> rio</emph> 219.</s></p> <p id="id2753491" type="main"><s id="id2753494"><emph type="italics">Mercato nuovo</emph> 191.</s></p> <p id="id2753504" type="main"><s id="id2753507"><emph type="italics">Mercato vecchio</emph> 200.</s></p> <p id="id2753517" type="main"><s id="id2753520"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michel Berteldi Chie-<lb></lb> ſa</emph> 192.</s></p> <p id="id2753533" type="main"><s id="id2753537"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michel Viſdomini, <lb></lb> <expan abbr="Monaſtero">Monaſt</expan> e Chieſa</emph>42</s></p> <p id="id2753550" type="main"><s id="id2753554"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Miniato al Monte <lb></lb> Chieſa</emph> 277.</s></p> <p id="id2753566" type="main"><s id="id2753570"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Miniato del Ceppo <lb></lb> Chieſa</emph> 133.</s></p> <p id="id2753583" type="main"><s id="id2753587"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Miniato fra le Tor-<lb></lb> ri</emph> 159.</s></p> <p id="id2753599" type="main"><s id="id2753603"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Monaca <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 220.</s></p> <p id="id2753613" type="main"><s id="id2753616"><emph type="italics">Monaci Camalaolenſi</emph> <lb></lb> 47.</s></p> <p id="id2753629" type="main"><s id="id2753632"><emph type="italics">Monaci Ciſtercienſi</emph> 225.</s></p> <p id="id2753642" type="main"><s id="id2753646"><emph type="italics">Manaſteri di Clauſtra-<lb></lb> li, e Monache, <lb></lb> quanti</emph> 5.</s></p> <p id="id2753662" type="main"><s id="id2753665"><emph type="italics">Monaſter nuovo</emph> 149.</s></p> <p id="id2753675" type="main"><s id="id2753679"><emph type="italics">Montalve <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 137.</s></p> <p id="id2753689" type="main"><s id="id2753692"><emph type="italics">Monte Gufoni Villa</emph> 245.</s></p> <p id="id2753702" type="main"><s id="id2753706"><emph type="italics">Monte Senario Eremo, <lb></lb> e Chieſa</emph> 263.</s></p> <p id="id2753718" type="main"><s id="id2753722"><emph type="italics">Monte Uliveto, Mona-<lb></lb> ſtero, e Chieſa</emph> 245.</s></p> <p id="id2753735" type="main"><s id="id2753739"><emph type="italics">Monte Domini Mona-<lb></lb> ſtero</emph> 103.</s></p> <p id="id2753752" type="main"><s id="id2753755"><emph type="italics">Monticelli <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 102.</s></p> <p id="id2753765" type="main"><s id="id2753769"><emph type="italics">Murate Monaſtero</emph> 104.</s></p> <p id="id2753779" type="head"><s id="id2753783">N</s></p> <p id="id2753786" type="main"><s id="id2753790"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Niccolò oltr'Arno <lb></lb> Chieſa</emph> 203.</s></p> <p id="id2753803" type="main"><s id="id2753807"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Niccolò. Monaſtero, <lb></lb> e Chieſa</emph> 41.</s></p> <p id="id2753820" type="main"><s id="id2753824"><emph type="italics">Nunziatina Monaſtero</emph> <lb></lb> 219.</s></p> <p id="id2753836" type="foot"><s id="id2753840"><emph type="italics">Ogniſ-</emph></s></p> <pb pagenum="(288)"></pb> <p id="id2753857" type="head"><s id="id2753861">O</s></p> <p id="id2753864" type="main"><s id="id2753868"><emph type="italics">Ogniſſanti Convento, e <lb></lb> Chieſa</emph> 151.</s></p> <p id="id2753881" type="main"><s id="id2753885"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Onofrio di Fuligno <lb></lb> Monaſtero</emph> 136.</s></p> <p id="id2753898" type="main"><s id="id2753902"><emph type="italics">Origine di Firenze</emph> 1.</s></p> <p id="id2753911" type="main"><s id="id2753914"><emph type="italics">Orſanmichele Chieſa</emph> 187</s></p> <p id="id2753924" type="main"><s id="id2753928"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Orſola <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 127.</s></p> <p id="id2753938" type="main"><s id="id2753942"><emph type="italics">Opera del Duomo</emph> 113</s></p> <p id="id2753951" type="head"><s id="id2753955">P</s></p> <p id="id2753958" type="main"><s id="id2753962"><emph type="italics"><expan abbr="Padri">PP.</expan> delle Scuole Pie</emph> 25.</s></p> <p id="id2753972" type="main"><s id="id2753975"><emph type="italics">Loro Noviziato al <lb></lb> Pellegrino</emph> 260.</s></p> <p id="id2753988" type="main"><s id="id2753992"><emph type="italics">Palazzo di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 210.</s></p> <p id="id2754001" type="main"><s id="id2754005"><emph type="italics">Albergotti</emph> 192</s></p> <p id="id2754014" type="main"><s id="id2754018"><emph type="italics">degli Alberti</emph> 205.</s></p> <p id="id2754027" type="main"><s id="id2754031"><emph type="italics">degl'Aleſſandri</emph> 81.</s></p> <p id="id2754041" type="main"><s id="id2754045"><emph type="italics">Albizzi</emph> 81.</s></p> <p id="id2754054" type="main"><s id="id2754058"><emph type="italics">Altoviti</emph> 81.</s></p> <p id="id2754067" type="main"><s id="id2754071"><emph type="italics">D' Ambra</emph> 199.</s></p> <p id="id2754080" type="main"><s id="id2754698"><emph type="italics">Antella</emph> 101.</s></p> <p id="id2754707" type="main"><s id="id2754711"><emph type="italics">Antinori</emph> 192. 228.</s></p> <p id="id2754720" type="main"><s id="id2754724"><emph type="italics">Arciveſcovo</emph> 23.</s></p> <p id="id2754734" type="main"><s id="id2754738"><emph type="italics">Arnaldi</emph> 24.</s></p> <p id="id2754747" type="main"><s id="id2754751"><emph type="italics">Bagnani</emph> 161,</s></p> <p id="id2754760" type="main"><s id="id2754764"><emph type="italics">Baldinucci</emph> 77.</s></p> <p id="id2754773" type="main"><s id="id2754777"><emph type="italics">Bargigli</emph> 46.</s></p> <p id="id2754799" type="main"><s id="id2754803"><emph type="italics">Bartolini</emph> 161.</s></p> <p id="id2754786" type="main"><s id="id2754790"><emph type="italics">Baroncini</emph> 109.</s></p> <p id="id2754812" type="main"><s id="id2754816"><emph type="italics">Beccuto Orlandini</emph> <lb></lb> 198.</s></p> <p id="id2754828" type="main"><s id="id2754832"><emph type="italics">Borgherini</emph> 167.</s></p> <p id="id2754841" type="main"><s id="id2754845"><emph type="italics">Buonarroti</emph> 77.</s></p> <p id="id2754854" type="main"><s id="id2754858"><emph type="italics">Canigiani</emph> 202.</s></p> <p id="id2754867" type="main"><s id="id2754871"><emph type="italics">Capponi</emph> 30. 30. 66. <lb></lb> 02. 227.</s></p> <p id="id2754883" type="main"><s id="id2754887"><emph type="italics">Caſtelli ora de' Fero-<lb></lb> ni</emph> 228.</s></p> <p id="id2754899" type="main"><s id="id2754903"><emph type="italics">Cerretani</emph> 138.</s></p> <p id="id2754912" type="main"><s id="id2754916"><emph type="italics">Cacchi</emph> 101.</s></p> <p id="id2754925" type="main"><s id="id2754929"><emph type="italics">Coppoli</emph> 30.</s></p> <p id="id2754938" type="main"><s id="id2754942"><emph type="italics">Corſi</emph> 192.</s></p> <p id="id2754952" type="main"><s id="id2754955"><emph type="italics">de' Corſini</emph> 90. 150. <lb></lb> 164.</s></p> <p id="id2754968" type="main"><s id="id2754971"><emph type="italics">Dragomanni</emph> 210.</s></p> <p id="id2754981" type="main"><s id="id2754984"><emph type="italics">Feroni</emph> 228.</s></p> <p id="id2754994" type="main"><s id="id2754998"><emph type="italics">Gerini</emph> 41.</s></p> <p id="id2755007" type="main"><s id="id2755011"><emph type="italics">Gherardeſca</emph> 69.</s></p> <p id="id2755020" type="main"><s id="id2755024"><emph type="italics">Giacomini</emph> 192.</s></p> <p id="id2755033" type="main"><s id="id2755037"><emph type="italics">Gianni</emph> 203.</s></p> <p id="id2755046" type="main"><s id="id2755050"><emph type="italics">Ginori</emph> 127.</s></p> <p id="id2755059" type="main"><s id="id2755063"><emph type="italics">Giraldi</emph> 127.</s></p> <p id="id2755072" type="main"><s id="id2755076"><emph type="italics">Giugni</emph> 48.</s></p> <p id="id2755086" type="main"><s id="id2755089"><emph type="italics">Gondi</emph> 88. 114.</s></p> <p id="id2755099" type="main"><s id="id2755102"><emph type="italics">Grifoni</emph> 48.</s></p> <p id="id2755112" type="main"><s id="id2755116"><emph type="italics">Guadagni</emph> 67. 113.</s></p> <p id="id2755125" type="main"><s id="id2755129"><emph type="italics">Guicciardini</emph> 210.</s></p> <p id="id2755138" type="main"><s id="id2755142"><emph type="italics">Incontri</emph> 42.</s></p> <p id="id2755151" type="main"><s id="id2755155"><emph type="italics">Malaſpina</emph> 199.</s></p> <p id="id2755164" type="main"><s id="id2755168"><emph type="italics">Martelli</emph> 24.</s></p> <p id="id2755177" type="main"><s id="id2755181"><emph type="italics">Martellini</emph> 46.</s></p> <p id="id2755190" type="main"><s id="id2755194"><emph type="italics">Martini</emph> 199.</s></p> <p id="id2755204" type="main"><s id="id2755207"><emph type="italics">Marucelli</emph> 128.</s></p> <p id="id2755217" type="main"><s id="id2755220"><emph type="italics">Medici</emph> 30. 237.</s></p> <p id="id2755230" type="main"><s id="id2755233"><emph type="italics">Mondragone</emph> 138.</s></p> <p id="id2755243" type="foot"><s id="id2755246"><emph type="italics">Pa-</emph></s></p> <pb pagenum="(289)"></pb> <p id="id2755258" type="main"><s id="id2755261"><emph type="italics">Palazzo de' Montalvi</emph> <lb></lb> 81.</s></p> <p id="id2755277" type="main"><s id="id2755281"><emph type="italics">Mozzi</emph> 203.</s></p> <p id="id2755290" type="main"><s id="id2755294"><emph type="italics">Naldini</emph> 113.</s></p> <p id="id2755303" type="main"><s id="id2755307"><emph type="italics">Nelli</emph> 126. 137.</s></p> <p id="id2755316" type="main"><s id="id2755320"><emph type="italics">del Nero</emph> 204.</s></p> <p id="id2755329" type="main"><s id="id2755333"><emph type="italics">Niccolini</emph> 48.</s></p> <p id="id2755342" type="main"><s id="id2755346"><emph type="italics">Panciatichi</emph> 30.</s></p> <p id="id2755355" type="main"><s id="id2755359"><emph type="italics">Pandolſini</emph> 132.</s></p> <p id="id2755369" type="main"><s id="id2755372"><emph type="italics">Paſquali</emph> 192.</s></p> <p id="id2755382" type="main"><s id="id2755386"><emph type="italics">Pazzi</emph> 81.</s></p> <p id="id2755395" type="main"><s id="id2755399"><emph type="italics">de' Pecori</emph> 227.</s></p> <p id="id2755408" type="main"><s id="id2755412"><emph type="italics">Poteſtà, detto il Bar-<lb></lb> gello</emph> 109.</s></p> <p id="id2755425" type="main"><s id="id2755428"><emph type="italics">Pucci</emph> 41. 42.</s></p> <p id="id2755438" type="main"><s id="id2755442"><emph type="italics">Ricaſoli</emph> 41. 156.</s></p> <p id="id2755451" type="main"><s id="id2755455"><emph type="italics">Riccardi</emph> 27.</s></p> <p id="id2755464" type="main"><s id="id2755468"><emph type="italics">Ricciardi</emph> 112.</s></p> <p id="id2755477" type="main"><s id="id2755481"><emph type="italics">Rinuccini</emph> 227.</s></p> <p id="id2755490" type="main"><s id="id2755494"><emph type="italics">Roſſia</emph> 74.</s></p> <p id="id2755504" type="main"><s id="id2755507"><emph type="italics">Roſſo</emph> 219.</s></p> <p id="id2755517" type="main"><s id="id2755520"><emph type="italics">Rucellai</emph> 102. 156.</s></p> <p id="id2755530" type="main"><s id="id2755534"><emph type="italics">Salviati</emph> 109.</s></p> <p id="id2755543" type="main"><s id="id2755547"><emph type="italics">Scarlatti</emph> 205.</s></p> <p id="id2755556" type="main"><s id="id2755560"><emph type="italics">del Sera</emph> 77.</s></p> <p id="id2755569" type="main"><s id="id2755573"><emph type="italics">Serriſtori</emph> 204.</s></p> <p id="id2755582" type="main"><s id="id2755586"><emph type="italics">Spini</emph> 161.</s></p> <p id="id2755596" type="main"><s id="id2755599"><emph type="italics">Stiozzi</emph> 149.</s></p> <p id="id2755609" type="main"><s id="id2755612"><emph type="italics">Strozzi</emph> 77 82. 159.</s></p> <p id="id2755622" type="main"><s id="id2755625"><emph type="italics">Tempi</emph> 202.</s></p> <p id="id2755635" type="main"><s id="id2755638"><emph type="italics">Turco Roſſelli</emph> 167.</s></p> <p id="id2755648" type="main"><s id="id2755652"><emph type="italics">Valori</emph> 81.</s></p> <p id="id2755661" type="main"><s id="id2755665"><emph type="italics">Vecchio</emph> 176.</s></p> <p id="id2755674" type="main"><s id="id2755678"><emph type="italics">Vernaccia</emph> 73.</s></p> <p id="id2755688" type="main"><s id="id2755691"><emph type="italics">Ughi</emph> 30.</s></p> <p id="id2755701" type="main"><s id="id2755704"><emph type="italics">Uguccioni</emph> 186.</s></p> <p id="id2755714" type="main"><s id="id2755717"><emph type="italics">Veſcovo di Fieſole</emph> <lb></lb> 268.</s></p> <p id="id2755730" type="main"><s id="id2755733"><emph type="italics">Viviani</emph> 192.</s></p> <p id="id2755743" type="main"><s id="id2755746"><emph type="italics">Ximenes</emph> 69.</s></p> <p id="id2755756" type="main"><s id="id2755760"><emph type="italics">Zanchini</emph> 235.</s></p> <p id="id2755769" type="main"><s id="id2755773"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pancrazio Monaſte-<lb></lb> ro, e Chieſa</emph> 156.</s></p> <p id="id2755786" type="main"><s id="id2755789"><emph type="italics">Pandette <expan abbr="Fiorentine">Fiorent.</expan></emph> 181.</s></p> <p id="id2755799" type="main"><s id="id2755803"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Paolino, Convento, <lb></lb> e Chieſa</emph> 146.</s></p> <p id="id2755815" type="main"><s id="id2755819"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Paolo do' Convale-<lb></lb> ſcenti Spedale</emph> 146.</s></p> <p id="id2755832" type="main"><s id="id2755836"><emph type="italics">Paradiſo Chieſa</emph> 271.</s></p> <p id="id2755846" type="main"><s id="id2755850"><emph type="italics">Pavaniere</emph> 253.</s></p> <p id="id2755859" type="main"><s id="id2755863"><emph type="italics">Petraia, Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. <lb></lb> R.</expan></emph> 253</s></p> <p id="id2755875" type="main"><s id="id2755878"><emph type="italics">Piazza di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce</emph> 100.</s></p> <p id="id2755888" type="main"><s id="id2755892"><emph type="italics">del Granduca</emph> 176.</s></p> <p id="id2755901" type="main"><s id="id2755905"><emph type="italics">del Grano</emph> 88.</s></p> <p id="id2755914" type="main"><s id="id2755918"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S</expan> Maria Novella</emph> <lb></lb> 145.</s></p> <p id="id2755930" type="main"><s id="id2755934"><emph type="italics">della <expan abbr="Santissima">SS</expan> Nunziata</emph> <lb></lb> 49.</s></p> <p id="id2755946" type="main"><s id="id2755949"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pier Maggiore Mo-<lb></lb> naſtero, e Chieſa</emph> 77.</s></p> <p id="id2755962" type="main"><s id="id2755966"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pier Buonconſiglio</emph> <lb></lb> 200.</s></p> <p id="id2755978" type="main"><s id="id2755982"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pier a Monticelli, <lb></lb> Monaſtero e Chieſa</emph> <lb></lb> 246.</s></p> <p id="id2755998" type="main"><s id="id2756001"><emph type="italics">Poggio a Caiano Villa <lb></lb> di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 249.</s></p> <p id="id2756014" type="foot"><s id="id2756017"><emph type="italics">Pon-</emph></s></p> <pb pagenum="(290)"></pb><p id="id2756029" type="main"><s id="id2756033"> <lb></lb> <emph type="italics">Ponte alla Carraja</emph> 227.</s></p> <p id="id2756046" type="main"><s id="id2756050"><emph type="italics">alle Grazie</emph> 205.</s></p> <p id="id2756059" type="main"><s id="id2756063"><emph type="italics">a <expan abbr="Santa">S</expan> Trinita</emph> 236.</s></p> <p id="id2756072" type="main"><s id="id2756076"><emph type="italics">Vecchio</emph> 201.</s></p> <p id="id2756085" type="main"><s id="id2756089"><emph type="italics">Porta alla Croce</emph> 269.</s></p> <p id="id2756098" type="main"><s id="id2756102"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Frediano</emph> 245.</s></p> <p id="id2756111" type="main"><s id="id2756115"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Gallo</emph> 259.</s></p> <p id="id2756124" type="main"><s id="id2756128"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò</emph> 271.</s></p> <p id="id2756138" type="main"><s id="id2756142"><emph type="italics">al Prato</emph> 249.</s></p> <p id="id2756151" type="main"><s id="id2756155"><emph type="italics">Romana o ſia San <lb></lb> Piero in Gattolino</emph> <lb></lb> 240.</s></p> <p id="id2756170" type="main"><s id="id2756174"><emph type="italics">Particciola a <expan abbr="San">S.</expan> Gior-<lb></lb> gio</emph> 275.</s></p> <p id="id2756186" type="main"><s id="id2756190"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S</expan> Miniato</emph> 275.</s></p> <p id="id2756199" type="main"><s id="id2756203"><emph type="italics">alle Mulina</emph> 249.</s></p> <p id="id2756212" type="main"><s id="id2756216"><emph type="italics">a Pinti</emph> 269.</s></p> <p id="id2756226" type="main"><s id="id2756229"><emph type="italics">Portico Monaſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 243.</s></p> <p id="id2756242" type="main"><s id="id2756246"><emph type="italics">Poverine Monaſtero</emph> 104.</s></p> <p id="id2756256" type="main"><s id="id2756260"><emph type="italics">Pratolino, Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. <lb></lb> A. R.</expan></emph> 261.</s></p> <p id="id2756272" type="main"><s id="id2756276"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Procolo Chieſa</emph> 110.</s></p> <p id="id2756286" type="head"><s id="id2756289">Q</s></p> <p id="id2756293" type="main"><s id="id2756297"><emph type="italics">Quiete, Conſervatorio, <lb></lb> e Chieſa</emph> 257.</s></p> <p id="id2756310" type="head"><s id="id2756314">R</s></p> <p id="id2756317" type="main"><s id="id2756321"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Remigio</emph> 88.</s></p> <p id="id2756330" type="main"><s id="id2756334"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Romolo</emph> 186.</s></p> <p id="id2756343" type="main"><s id="id2756347"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Ruffillo</emph> 24.</s></p> <p id="id2756356" type="head"><s id="id2756360">S</s></p> <p id="id2756364" type="main"><s id="id2756367"><emph type="italics">Sala di Udienza</emph> 181.</s></p> <p id="id2756377" type="main"><s id="id2756380"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvadore Chieſa</emph> 24.</s></p> <p id="id2756390" type="main"><s id="id2756394"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Silveſtro <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 69.</s></p> <p id="id2756404" type="main"><s id="id2756408"><emph type="italics">Stabilite <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 146.</s></p> <p id="id2756418" type="main"><s id="id2756421"><emph type="italics">Statua equeſtre</emph> 49 185.</s></p> <p id="id2756431" type="main"><s id="id2756435"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvi, Monaſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 269.</s></p> <p id="id2756448" type="main"><s id="id2756452"><emph type="italics">Seminario <expan abbr="Fiorentino">Fiorent.</expan></emph> 199.</s></p> <p id="id2756462" type="main"><s id="id2756465"><emph type="italics">Fieſolano</emph> 268.</s></p> <p id="id2756475" type="main"><s id="id2756479"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Simone Chieſa</emph> 107.</s></p> <p id="id2756488" type="main"><s id="id2756492"><emph type="italics">Spedale de Convaleſcen-<lb></lb> ti</emph> 146.</s></p> <p id="id2756505" type="main"><s id="id2756508"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> di Dio</emph> 155.</s></p> <p id="id2756518" type="main"><s id="id2756522"><emph type="italics">di Bonifazio</emph> 132.</s></p> <p id="id2756531" type="main"><s id="id2756535"><emph type="italics">degli Incurabili</emph> 132.</s></p> <p id="id2756544" type="main"><s id="id2756548"><emph type="italics">degl'Innocenti</emph> 49.</s></p> <p id="id2756558" type="main"><s id="id2756561"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova</emph> 43.</s></p> <p id="id2756571" type="main"><s id="id2756575"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Matteo</emph> 40.</s></p> <p id="id2756584" type="main"><s id="id2756588"><emph type="italics">de' Preti</emph> 129.</s></p> <p id="id2756597" type="main"><s id="id2756601"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito Convento, e <lb></lb> Chieſa</emph> 228</s></p> <p id="id2756613" type="main"><s id="id2756617"><emph type="italics">Spirito Santo, Mona-<lb></lb> ſtero, e Chieſa</emph> 206.</s></p> <p id="id2756630" type="main"><s id="id2756634"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano Monaſtero, <lb></lb> e Chieſa</emph> 167.</s></p> <p id="id2756647" type="main"><s id="id2756651"><emph type="italics">Scuderie di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 184.</s></p> <p id="id2756661" type="main"><s id="id2756664"><emph type="italics">Studio Fiorentino</emph> 113.</s></p> <p id="id2756674" type="head"><s id="id2757019">T</s></p> <p id="id2757023" type="main"><s id="id2757026"><emph type="italics">Targioni Tozzetti Mu-<lb></lb> ſeo</emph> 77.</s></p> <p id="id2757039" type="foot"><s id="id2757043"><emph type="italics">Tea-</emph></s></p> <pb pagenum="(291)"></pb> <p id="id2757054" type="main"><s id="id2757058"><emph type="italics">Teatro di Via del Co-<lb></lb> comero</emph> 41.</s></p> <p id="id2757074" type="main"><s id="id2757078"><emph type="italics">Teatro di Via della Per-<lb></lb> gola</emph> 46.</s></p> <p id="id2757091" type="main"><s id="id2757095"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa Monaſtero</emph> 75.</s></p> <p id="id2757105" type="main"><s id="id2757108"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo Chieſa</emph> 200.</s></p> <p id="id2757118" type="main"><s id="id2757122"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo d'Aquino <lb></lb> in Via della Per-<lb></lb> gola</emph> 46.</s></p> <p id="id2757146" type="main"><s id="id2757150"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita Chieſa</emph> 161.</s></p> <p id="id2757166" type="head"><s id="id2757170">V</s></p> <p id="id2757174" type="main"><s id="id2757178"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 107.</s></p> <p id="id2757187" type="main"><s id="id2757191"><emph type="italics">Uſizj Fabbrica</emph> 169.</s></p> <p id="id2757201" type="main"><s id="id2757204">IL FINE </s></p> <pb></pb> <figure id="id2757212"></figure> <lb></lb> </chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> </body><back></back></text> </archimedes>