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author Klaus Thoden <kthoden@mpiwg-berlin.mpg.de>
date Thu, 02 May 2013 15:04:28 +0200
parents 22d6a63640c6
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<pb id="p.0001">
<HEAD>LE FOR TIFICATIONI
DI BVONAIVTO LORINI,
NO BILE FIORENTINO.</HEAD>
<HEAD>NVOVAMENTE RISTAMPATE,</HEAD>
<HEAD>Corrette &amp; Ampliate ditutto quello che mancaua
perla lor compita perfettione,</HEAD>
<HEAD>CON L'AGGIVNTA DEL SESTO LIBRO.</HEAD>
<HEAD><I>Doue $imo$tra, con la Scienza, e con la Pratica, l'ordine di Fortificare le Citt&agrave;, &amp; altriluoghi, con
tutti gli auuertimenti, che pi&ugrave; po<02>ono apportar beneficio, per la $icurt&agrave; delle Fortezze,</I></HEAD>
<HEAD>CIOE,</HEAD>
<p><marg><I>Nel Primo Libro.</I></marg> Si tratta della Scienza d'intorno alle regole da formare le Piante delle Fortezze, conle
$ue mi$ure.
<p><marg><I>Nel Secondo.</I></marg> Si mo$tra la Pratica con la quale $i debbe fabricare la Fortezza in opera Reale.
<p><marg><I>Nel Terzo.</I></marg> Si de$criuono la diuer$it&agrave; delle Piante, con l'elettione delle miglior difefe.
<p><marg><I>Nel Zuarto.</I></marg> Si dichiara la diuer$it&agrave; de $iti, &amp; come $i debbono Fortificare.
<p><marg><I>Nel Zuinto.</I></marg> Si tratta delle Scienze Mecaniche, &amp; l'ordine facili$$imo del Fabricare tutti gli $trumenti &amp;
machine artificio$e che po$$ono fare dibi$ogno, s&igrave; in tempo di pace come di guerra, e come
$i po$$ano con poca forza dominare grandi$$imi pe$i.
<p><marg><I>Nel Se$to, &amp; vltimo.</I></marg> Si tratta della dife$a delle Fortezze, &amp; $i mo$trano tutti quegli auuertimenti, &amp; inuentio-
ni, con le quali i difen$ori $i po$$ono difendere, con quel maggior vantaggio, che $i puo
de$iderare, per la $icurt&agrave; della Fortezza; &amp; oltre a ci&ograve; $i mo$tra l'ordine del mi$urare le di-
$tanze &amp; leuare le Piante, con altri particolari nece$$ari per effettuare quanto s'&egrave; propo$to.
<fig>
<p>IN VENETIA, M DC IX.
<p>Pre$$o France$co Rampazetto.
<fig>
<fig>
<pb>
<pb>
<HEAD>AL SERENISSIMO
PRINCIPE,
ET ALLA ILL VSTRISSIMA
SIGNORIA DI VENETIA.</HEAD>
<p>Si come l'Agricoltore, dop&ograve; l'e$$er$i longo tempo affaticato, ne $en-
te gran piaccre, &amp; ne gio$$ce molto, quando vede, che dall opera
$ua ne $ia nata quella quantit&agrave;, &amp; qualit&agrave; di frutti, ch'era da lui &agrave;
punto $ommamente de$iderata, s&igrave; per proprio v$o, &amp; godimento,
come per poterne diler fare vn grato pre$ente al $uo Signore: Cos&igrave;
io, Sereni$$. Principe, &amp; Eccellenti$$. Senatori, hauendo per lo $pa-
tio di trent'anni continui fatto lauorare, &agrave; gui$a d'Agricoltore, nel
belli$$imo Giardino del felici$$imo $uo Stato; ho, co'l mezo della Zappa, &amp; del Badile,
non gi&agrave; come $emplice Agricoltore, ma come Ingegnero Militare, fatto fabricare
Fortezze con dife$e tali, che po$$ono non $olo $aluare la vita &agrave; gli huomini, ma difen-
dere le Prouincie, &amp; gli Stati; &amp; oltre a ci&ograve; ho co'l mezo de' pre$enti $critti fatto vna
raccolta di tutte quelle regole, &amp; o$$eruanze, che peril mezo della Scienza $i ricerca-
no $apere, per ben Fortificare: donde $e ne potr&agrave; cauare quel frutto, che da me &egrave; $tato
$empre de$iderato. E per&ograve; quale egli $i $ia, lo pre$ento hora alla Serenit&agrave; Vo$tra, come
a quella, ch'&egrave; mio Padrone, &amp; Signore. E ben che gi&agrave; dieci anni $ono, v$ci$$e fuori vna
parte di que$to Libro, pur $otto il Sereni$$. nome della Serenit&agrave; Vo$tra, egli n&omacr;dimeno
al pre$ente e$ce ridotto al $uo fine, &amp; $imilmente &agrave; lei dedicato: perche $eruendola io,
non $olo ella &egrave; padrona delle fatiche, &amp; opere mie, ma della propria vita, checos&igrave; $ono
obligati quelli, che bene, &amp; fedelmente $eruono; e tanto pi&ugrave; in matetia di cos&igrave; graue
importanza, come $ono le Fortificationi: poi che co'l mezo di que$te, la Serenit&agrave; Vo-
$tra ha a$$icurato, &amp; $empre v&agrave; a$$icurando il $uo felici$$imo Stato, che per e$$er frontie-
ra contro a' pi&ugrave; potenti, &amp; communi nemici, ella non riguarda &agrave; $pe$e, benche grandi$
$ime; &amp; ci&ograve; non $olo fa per la propria $icurt&agrave;, ma per quella ancora di tutta l'italia. E
perche l'opere no$tre, &amp; ma$$ime quelle delle Fortificationi, vengono il pi&ugrave; delle vol-
te e$po$te non $olo alla diuer$it&agrave; delle opinioni, ma anco &agrave; gl'intere$$i, &amp; alle pa$$io-
ni de gli animi di quelli, che ne trattano con poca pratica, &ograve; fondamento: onde per-
ci&ograve; ne auiene tante diuer$it&agrave; di opinioni, che pare non habbia la $cienza del Fortificare
termine al cuno probabile; ma che il tutto venga fatto &agrave; ca$o, &amp; $opra &agrave; due fondamen
ti rouino$i$$imi, &amp; imperfetti, cio&egrave; $opra alle vane impren$ioni, &amp; alle affettioni, che
$i pongono &agrave; quelli, che pi&ugrave; $anno andare &agrave; compiacenza: perci&ograve; ho voluto (per
quanto $i e$tendono le mie deboliforze) co'l mezo de i pre$enti $critti, mo$trare, con
la Scienza la Pratica, con tutte quelle ragioni, che $i ricercano, s&igrave; per terminare il
corpo delle Fortezze, come per fabricare tutti i $uoi membri, $opra &agrave; qual $i voglia
$ito, per ridurla &agrave; quella per$ettione di dife$a, che $i pu&ograve; de$iderare; &amp; poi anco con
l'i$te$$e ragioni $aperla difendere: $i che le dife$e venghino fatte proportionate con-
tro le offe$e, dal che ne dipende la Rcal perfettione della Fortezza; &amp; ci&ograve; $pero hauer
<foot>a 2</foot>
<pb>
fatto con tanta chiarezza, &amp; facilit&agrave;, che ogni huomo, benche di mediocre ingegno,
potr&agrave; cono$cere la ragione del perche, di tutto quello, che douer&agrave; operare: &amp; per
effettuare que$to, non ho voluto riguardare n&egrave; a fatiche, n&egrave; a $pe$e; poi che il fine del
de$iderio mio &egrave; di giouare al publico beneficio. N&egrave; occorrendomi altro che dire, pre-
go con ogni riuerente affetto la Serenit&agrave; Vo$tra, che $i degni di gradire que$te mie fa-
tiche, &ograve; almeno accettare la mia buona volont&agrave;: ch'io in tanto baciandole humil-
mente le mani, prego Gies&ugrave; Chri$to No$tro Signore, che la con$erui molti, &amp; felici
anni, &amp; &agrave; que$ta $ua Sereni$$ima Republica dia quello accre$cimento di Stato, &amp; di
Gloria, che $e le conuiene, per compito honore d'ltalia, &amp; per beneficio di tutta la
Chri$tianit&agrave;.
<p>Di Venetia il d&igrave; 25. Marzo 1609.
<p><I>Della Serenit&agrave; Vo$tra</I>
<p><I>Humili$$imo Seruo</I>
<p><I>Buonaiuto Lorini.</I>
<pb>
<HEAD>AILETTORI.</HEAD>
<p>HAVENDO pi&ugrave; volte fr&agrave; me $te$$o con$iderato l'ordine marauiglio$o del-
la Natura, e chiaramente veduto non e$$er creata co$a alcuna imperfetta, an-
zi tutte (conformi al genere $uo) perfetti$$ime, &amp; a fine d'apportar com-
modo, &amp; vtile all'huomo, il quale e$$endo fattura, &amp; imagine di Dio, e per
cos&igrave; dire, fratello della Natura, e padre dell'Arte; mi $on mo$$o &agrave; credere,
che egli $ia del tutto obligato ad imitare e$$a Natura, e con l'Arte far tutte
l'opere $ue buone, e prima ad honore di Dio no$tro Signore, e poi a benefi-
cio del pro$$imo. Percioche dominando tutte l'altre co$e terrene, le deue fu-
perare di perfettione tanto pi&ugrave;, quanto $i troua e$$er maggiore la $ua nobilt&agrave;,
come creatura ragioneuole, &amp; da' Filo$ofi paragonato ad vn picciol mondo, nol pot&emacr;do a$$omigliare
ad altra co$a particolare, ma $i bene, che egli rappre$enta$$e tutte le eccellenze del Mondo, come (la
Dio merc&egrave;) $i ritrouano in lui. Per la qual co$a dee con ogni $tudio affaticar$i in tutti quegli e$$ercitij,
&amp; in tutte quelle arti, che po$$ono maggiormente recare vtile al mondo: Seguendo le buone incli-
nationi del $uo ingegno, &amp; aumentando $empre quel talento, che Iddio gli ha dato. Onde coloro, i
quali fanno elettione delle pi&ugrave; nobili arti, e profitteuoli al con$ortio humano, $aranno degni di mag-
gior honore. Et $e fr&agrave; tutte l'arti, &amp; le $cienze (la$ciando le $acre lettere) la di$ciplina Milita-
re tiene il primo luogo, $i potr&agrave; col mezo di que$ta a$cendere a tutti i maggiori honori; come di
ci&ograve; $i legge nell'Hi$torie de gli huomini illu$tri e$$ere auenuto &agrave; molti, che $e ben nati di ba$$a fortu-
na, e di vili$$imo lignaggio, $ono per&ograve; a$ce$i per via di tal virt&ugrave; a' $upremi gradi dello Imperio,
il che auiene facimente. Perche, non s&ograve; qual maggiore, &ograve; pi&ugrave; genero$a attione po$$a far l'huo-
mo, che per con$eruare la libert&agrave; della patria, &amp; di$cacclare gl'infedeli, e nemici della Santa Ro-
mana Chie$a, e$por$i &agrave; tanti incommodi, e pericoli della vita, che apportano l'impre$e della
guerra, e ma$$ime ne gli a$$alti delle Fortezze, e ne' fatti d'arme. Oltre a ci&ograve; non s&ograve; di$cernere qual
$ia il maggiore, &amp; il pi&ugrave; importante carico, quanto che il comandare, e ben $aper gouernare vn-
e$$ercito, in fronte del $uo nimico, e particolarmente nel farlo marciare, &amp; alloggiare $icuramen-
te in campagna, e nel pre$entare con vantaggio$a ordinanza la battaglia. Ricercando$i per ci&ograve; fa-
ra, vna e$qui$ita intelligenza, e prattica de' $iti, con tutte quelle commodit&agrave;, &amp; incommodit&agrave;, che
pi&ugrave; po$$ono apportar dife$a a $e, &amp; offe$a al nimico. Et che il tutto $i e$$equi$ca con l'antiueder l'of-
fe$e, che pu&ograve; fare e$$o nimico, &amp; appre$$o con la prontezza de' partiti, $aper anticipatamente in di-
uer$i modi oppor$egli con le dife$e. E douen do $opra que$ta parte del me$tiero della guerra (cio&egrave;
$aper cono$cere i $iti, quelli fortificare) e$$er fondata la pre$ente Opera, doueranno tutti coloro,
i quali a tal profe$$ione $i vorranno dedicare, hauer non poca intelligenza, e prattica delle offe$e,
che da e$$o nimico pote$$ero riceuere: per&ograve; che da vna tale intelligenza dee dipendere la prattica
della pi&ugrave; $icura, e reale $trada, che o$$eruar $i po$$a, per determinare, e con buon ordine fabricare il
corpo della Fortezza, cio&egrave; con que' membri, e con quelle proportioni Militari, che a tale Architet-
tura $i richiede, per difender non $olo vn'e$$ercito, benche piccolo in campagna, da vn'altro a$$ai
maggiore, e di pi&ugrave; potenti forze, ma le Citt&agrave;, &amp; Regni etiandio, che &egrave; il no$tro fine; preualendoci
delle forme, &amp; materie de' $iti, con ordine tale, che i pochi difen$ori $i po$$ano difendere da numero
a$$ai maggiore, col fargli perder il tempo, dalquale ne dipende il maggior beneficio; e que$to $i f&agrave;
col mezo delle abbondanti proui$ioni del viuere de gli huomini, e poi col tramutare i $iti, &amp; la $ua
materia &agrave; offe$a del nimico, &amp; a dife$a de' di$en$ori, mediante la fabrica della Fortezza. Imperoche
non minor lode hanno &agrave; meritar coloro, i quali con l'ingegno $i $anno con$eruare gli Stati, quanto
gli altri, che con la forza $e gli hanno acqui$tati; e tanto pi&ugrave; e$$endo la $cienza del Fortificare fondata
$opra termini demo$trabili (come al $uo luogo $i dir&agrave;) la quale $cienza f&ugrave; non $olo da gli antichi Ro-
mani, ma ancora poi da gli altri Prencipi potenti non poco apprezzata, &amp; v$ata per lor dife$a, con-
forme all'offe$e, che a que' tempi veniuano fatte, $i come ne rendono te$timonianza le fabriche
delle Rocche, e de Ca$telli antichi, &amp; i nuoui delle citt&agrave;, che in molte parti d'Italia, e fuori di lei $i ve-
dono. Confermando que$to ancora Vitruuio nel primo Libro della $ua Architettura, cio&egrave; con
quanta diligenza fo$$ero que$te fabriche ordinate, &amp; e$$equite; $eguendo poi lo $tef$o Auttore le
regole della Architettura ciuile, per abbellire e$$e citt&agrave; nel fabricare con adornamenti reali le pu-
bliche, &amp; priuate babitationi per lo commodo de gli habitanti; nella quale Architettura molti
poi e$$ercitati$i, $i $ono fatti famo$i Architetti, &amp; hanno con le loro opere ridotta tale $cienza
all'vltimo grado di bellezza. M&agrave; dell'Architettura Militare par che pochi $ieno $tati quelli, i qua-
li habbiano voluto, &ograve; $aputo o$$eruar la predetta regola, cio&egrave; dalle offe$e cauare le dife$e, e$$en-
do que$to for$e auenuto, per non hauer cos&igrave; dilettato il tuono dell'Artiglieria, con la rouina del-
le mine fatte dal nimico nell'e$pugnationi delle Fortezze, come h&agrave; fatto la proportione, &amp;
la vaghezza delle pro$pettiue, imparate ne gli agi, e delitie delle proprie Camere. E$$endo adunque
que$ti due ordini d'Architettura cos&igrave; nece$$ari per la vnione, &amp; per la pace de gli huomini,
<foot>a 3</foot>
<pb>
$i doueranno non poco apprezzare, e tanto pi&ugrave; la Militare, come pi&ugrave; nobile acci&ograve; non $olo $i po$iano
difender le citt&agrave;, come $i di$$e, ma $imilmente $i vada accre$cendo l'<*>mperio della Chri$tianit&agrave;, e con
la pace $i mantenga l'vnione de' popoli, &amp; il commodo delle Mercantie con l'abbondanza di tutte le
co$e. Onde non $ono mancati Scrittori, che hanno trattato que$ta materia del Fortificare, i quali
tutti $ono buoni, &amp; gioueuoli. Benche, al parer mio, habbiano la$eiato adietro molte ragioni, &amp;
auertimenti, che hauerebbero potuto ($criuendogli) agenolare l'intendimento di que$ta $cienza
co'l fondamento della prattica di lei, ma$$ime per le tante, &amp; cos&igrave; diuer$e loro opinioni la$ciate irre-
$olute, che pure vna $ola dee e$$er la migliore, e $tabilita $opra le ragioni. Vero &egrave;, che que$ta Arte
par che $ia oltre a tutte l'altre a$$ai di$$icile ad apprendere, ouero ad e$$ere in$egnata per e$$equir$i,
poi che non $i pu&ograve; con vna, &ograve; con pi&ugrave; regole dare ad intendere, come l'altre, onde ne na<*> la $ua no-
bilt&agrave;, e$$endo po$$eduta da pochi. N&egrave; ci&ograve; punto ci dee apportare ammiratione, poi che altra $cien-
za non $i troua, che, come que$ta a$$olutamente dipenda dalla viaacita &amp; altezza dell'ingegno
di colui che la vuole v$are, che &egrave; nel $aper cono$cere tutto quello, che con l'ingegno, e con la forza
po$$ono fare infiniti altri huomini, per poter molto prima, che riceua l'offe$a anticipatamente di-
fender$i; tal che dal retto giudicio d'vn buono Architetto Militare dipende a$$ai volte, non $olo la
$alute della no$tra vita, ma altres&igrave; la con$eruatione, &ograve; la di$truttione de' Regni. E per que$to mi $on
mo$$o &agrave; $criuere di co$i fatta materia, e con qualche $peranza d'acco$tarmi (per quanto $i pu&ograve;) alla
chiarezza di quelle ragioni, &amp; dimo$trarioni, che pi&ugrave; po$$ono apportar beneficio nel fare intendere
il pi&ugrave; facile, e $icuro modo di Fortificare. Proponendo ci&ograve; e$$equire con tutte quelle regole, &amp;
auertimenti, che dalla $perienza di quarant'anni continui h&ograve; potuto raccorre in diuer$i pac$i d'Ita-
lia, &amp; di Fiandra, oue h&ograve; procurato trouarmi appre$$o &agrave; que' Principi, e Signori, che pi&ugrave; hanno fat-
to profe$$ione del me$tiero della guerra: Ma$$ime con l'hauere hauuto prima felice principio, poiche
di ventidue anni della mia eta, fui introdotto in que$ta profe$$ione, &amp; a$$ai fauorito dalla gratia di
COSIMO de' Medici Gran Duca di To$cana, di glorio $a memoria, e come &egrave; noto &agrave; tutti, Princi-
pe e$$emplare nelle opere regie, e virtuo$e; doue $pinto oltre alla mia naturale inclinatione, mi po$i
&agrave; cercar tutte le occa$ioni per acqui$tar quella intelligenza, che ricercaua la conditione mia, &amp; vn
cos&igrave; nobil principio, ma$$ime poi con la $eruit&ugrave; di trenta anni fatta &agrave; que$ta Illu$tri$$ima Signoria
di Venetia, padrona di tante piazze da guerra, po$te alle frontiere, contro al pi&ugrave; potente nimico
del Mondo, oue h&ograve; $empre fatto fabricar Fortezze, &amp; ritrouatomi in tutte le occorenze, e con-
$ulte del fortificare, oltre l'e$$ermi $empre giornalmente certificato co'l mezo della e$perienza di
quelle difficult&agrave;, che poteuano apportar dubbio$a ri$olutione intorno alla natura de' $iti, &amp; alle
materie da con$eruar le lor dife$e, $i che con l'o$$eruanza dell'ordine, che $i dir&agrave; ne' $eguenti Sei Li-
bri, $i potr&agrave; con le miglior ragioni, &amp; auertimenti ordinare, e ridurre &agrave; perfetto fine qual $i voglia
fabrica di Fortezza, $tante la chiarezza della dimo$tratione de' $uoi di$egni, liquali $i vedranno for-
mati con tutte quelle proportioni, e mi$ure, come $e con quelli $i vole$$e effettuar l'opera, oltre che
dal Quinto Libro $i potran cauar tutte le commodit&agrave;, che $i po$$ano de$iderare per facilitare e$$a
opera co'l mezo dell'artificio di diuer$i $tromenti Mecanici, cos&igrave; d'alzare acque, come da leuar con
poca forza graui$$imi pe$i, e tra$portare le materie con molta facilit&agrave;, e $paragno del tempo, e del
denaro, &amp; per vltimo nel Se$to Libro $i mo$trer&agrave; l'ordine da tener$i per difendere le Fortezze;
che &egrave; quanto $i pu&ograve; de$iderare in tal materia. Et hauendo ridotto a fine que$te mie cos&igrave; lunghe
fatiche, con s&igrave; notabile $pe$a, e $odisfatto al mio de$iderio, che era di giouare al publico $eruitio,
come nel principio di$$i; mi re$ta $olo riceuere il premio delle predette fatiche, che $ar&agrave; la gratia del
benigno Lettore, $i come molto de$idero.
<pb>
<HEAD>TAVOLA</HEAD>
<HEAD>DE' CAPITOLI,
CHE SI CONTENGONO
NELL' OPERA.</HEAD>
                                  LIBRO PRIMO.
DE' primi principij di Geometria.
  carte 1
Regola per formare le piante delle Fortez-
  ze. cap. j.                                                                car.7
Pianta di $ette baluardi. cap. ij.                                            c.12
Pianta di $ei baluardi.cap. iij.                                              c.13
Pianta di cinque baluardt.cap. iiij.                                          c.15
Del $compartimento de circoli, &amp; delle
  proportioni, che $i ritrouano nelle diuer-
  $it&agrave; de gli angoli.cap. v.                                           c.15
Strumento da pigliare gli angoli, &amp; tra$portarli in diuer$e for-
  me.cap. vj.                                                                 c.17
Come $i deuono formare le piante, &amp; le dife$e della Fortezza.
  cap. vij.                                                                   c.18
Come $i deuono di$egnare le piante delle Fortezze, che mo$tri-
  no, le $ca pe delle muraglie, &amp; de' terrapieni. cap. viij.              c.22
Come $i deuono fondare le muraglie, &amp; perche vi $i deue fare
  la $ea<*> cap. ix.                                                          c.24
Profilo graticolato, che mo$tra tutte le $carpe, &amp; altezze della
  Fortezza con la larghezza, e profondit&agrave; della fo$$a.cap. x.          c.28
Pratica per di$egnare in pro$pettiua tutte le co$e eleuate dal pia-
  no. cap. xj.                                                                c.32
Come deuono e$$er fabricate tutte le muraglie da fare nel cor-
  po della Fortezza.cap. xij.                                                 c.35
Come deuono e$$er fabricate tutte le $trade coperte, &amp; le piazze
  de baluar di. cap. xiij.                                                    c.37
Come deue e$$er fabricato il corpo del baluardo ridotto al $uo
  fine. cap. xiiij.                                                           c.39
Baluardo con vna $ol piazza per fianco.cap. xv.                               c.40
Baluardo con vna $ol piazza ridotto al $uo fine.cap. xvj                      c.42
Di$egni in profilo, che mo$trano il parapetto col pendere in fuo-
  ri conforme a l'v$o.cap. xvij.                                              c.43
Delle pi&ugrave; notabili imper fettioni de' fianchi. cap. xviij.             c.44
Fortezza di otto baluardi ridotta al $uo fine. cap. xix.                      c.52
Pianta di noue baluardi.cap. xx.                                              c.52
DIALOGO, che mo$tra e$$er fatto dall'Autore, con vn
  Conte, nel quale in cinque giornate, $i repilogano tutte la
  proportioni, &amp; mi$ure a$$egnate alla Fortezza, &amp; $i ricer cano
  le ragioni di tutte le $ue parti.                                           c.56
Giornata prima.                                                               c.61
Mi$ure, e proportioni delle Fortezze. Giornata $econda.                       c.66
Giornata terza.                                                               c.73
Giornata quarta.                                                              c.85
Giornata quinta.                                                              c.96
Giornata $e$ta.                                                              c.103
                                  LIBRO SECONDO.
Doue $i tratta dell'ordine da $abricare la Fortezza. cap. j.
  carte 113
Come $i deue piantare la Fortezza al $ito cap. ij.                           c.114
Come $i deue fare il calculo per $apere quanto co$ter&agrave; vna For-
  tezza, &amp; in quanto tempo $i potra fare. cap. iij.                      c.116
Come $i deue metter in opera gran numero di lauoranti. cap. iiij.
  carte 119
Come $i deuono fabricare i ponti.cap. v.                                     c.126
Come $i deue fare la muraglia intorno la Fortezza.cap. vj.                   c.127
Come $i deuono fabricare le porte della Fortezza, &amp; i pontile-
  uatoi.cap. vij.                                                            c.129
Come $i deuono fabricare i ponti, che attrauer$ano la fo$$a, &amp;
  come $i a$$icurino le porte.cap. viij.                                     c.131
Come $i po$$ino alzare i ponti leuatoi $enza bulzoni. cap. ix.
  carte 134
Di$cor$o d'mtorno le $opre$e, che $i fanno nelle Fortezze. ca. x.
  car.135.
Come $i deuono di$pen$are l'artiglierie $opra le piazze della For
  tezza.cap. xj.                                                             c.136
Come $i po$$ino caricare i pezzi per la cularta.cap. xij.                    c.137
Come $i deuono coprire l'artiglierie co'$uoi mantelletti.cap. xiij
  carte 139
Mi$ure, e pe$o delle palle di ferro, che portano l'artiglierie.c.xiiij
  carte 142
Come $i deuono fabricare li alloggiamenti per i Soldati, &amp; doue
  $i deuono tenere le monitioni.cap. xv.                                     c.143
Come $i deuono cu$todire l'artiglierie nella Fortezza in tempo
  di pace.cap. xvj.                                                          c.147
Come $i deuono fabricare i depo$iti per tenerni la poluere.c.xvij.
  carte 148
Delle munitioni per il viuere de Soldati da tenere nella Fortez-
  za.cap. xviij.                                                             c.149
Munitioni diuer$e per $eruitio della Fortezza.cap. xix.                      c.150
                                  LIBRO TERZO.
Ragionamento intorno al modo del fortificare.cap. <*>.                       c.151
Prima fortificatione fatta con le torre quadre. cap. <*>
  carte 153
Fortezza fatta con torioni tondi.cap. iij.                                   c.154
Dife$a de Reuellini.cap. iiij.                                               c.154
Fortezza fatta co' baluardetti.cap. v.                                       c.155
Fortezza co' baluardetti, &amp; caualieri.cap. vj.                           c.156
Fortezza con la piattaforma.cap. vij.                                        c.156
Fortezza con li moderni baluardi.cap. viij.                                  c.157
Fortezza con la fronte piatta al mezo della cortina.cap. ix.                 c.158
Fortezza con la piatta forma nella cortina angolare. cap. x.
  carte 158
Fortezza fatta con le cortine angolari.cap. xj.                              c.159
Fortezza fata con i ba$uardi, che ha<*>no li orecchioni quadri<*>
  cap. xij.                                                                  c.160
Fortezza fatta co'baluardi $enza li orecch oni, che coprino il
  fianco.cap. xiij.                                                          c.161
Forte fatto $opra a cinque angoli, con diuer$e dife$e. cap. xiiij.
  carte 162
Forte fatto a $tella.cap. xv.                                                c.163
Forte $opra vn quadro longo.cap. xvj.                                        c.164
Forte fatto $opra vn triangolo.cap. xvij.                                    c.165
Ca$e, o palazz fatti in Fortezza.cap. xviij.                                 c.166
In quanti modi $i po$$ano fabricare i fo<*>i d'intorno la Fortez-
  za.cap. xix.                                                               c.168
                                  LIBRO QVARTO.
Di$cor$o intorno all'opere per redurle alla $ua perfettione,
  cap. i.                                                                    c.171
Sito in piano da fortificare. cap. ij.                                       c.172
Sito $trauagante, done $ia fabricato la Fortezza, con imperfer-
  tione de' fian <*>hi. cap. iij.                                            c.173
Come $i deuono repedonare, &amp; fortificare le muraglie vecchie.
  cap. ij.                                                                   c.175
Fortezza antica, doue $i debba cre$cere le $ue di$e$e. cap. v.
  carte 176
Fortezza antica in $ito piano, oue $i debba accre$cere le $uo di-
  fele.cap. vj.                                                              c.177
Fortezza antica da rimodernare, che da vna parte habbia vn
  colle, chela batta, &amp; dall'altra vn fiume che l'a$$icu<*> cap. vij.
  carte 178
<pb>
Sito in piano, doue $ia la Fortezza antica, dominata da vn colle,
  e come $i a$$icurino le $ue dife$e.cap. viij.                              c.180
Fortezza po$ta $opra vn monte. cap. ix.                                      c.181
Fortezza $opra yn monte e$po$ta all'o$$e$a d'vn'aluo monte.
  cap. x.                                                                    c.184
Monte da forti$icare $ituato $opra al mare.cap. xj.                          c.184
Fortezza in $ito piano $opra al Mare.cap. xij.                               c.186
Come $i deuono fondare le muraglie $otto il fondo delle acque.
  cap. xiij.                                                                 c.188
                                  LIBRO QVINTO.
Ragionamento intorno la materia, che $i deue trattare.
  carte 195
Della lieua.                                                                 c.195
Della lieua nella taglia.cap. j.                                             c.201
Delle taglie.cap. ij.                                                        c.202
Della lieua nell'a$$o della ruota.cap. ij.                                   c.206
Della lieua nell'argano.cap. iij.                                            c.208
Della lieua con la vite.cap. iiij.                                           c.209
Strumento con la vite, &amp; ruote per alzare vn pe$o.cap. v.                c.212
Argagno con la martinetta.cap. vj.                                           c.214
Argagno doue $i opera con la vite perpetua.cap. vij.                         c.215
Strumento fatto con la ruota, &amp; con le ca$$ette per alzare l'ac,
  que.cap. viij.                                                             c.217
Strumento da alzare, la terra in alto.cap. ix.                               c.218
Strumento, &amp; ordine facili$$imo per portare la terra dentro la
  Fortezza.cap. x.                                                           c.219
Edificio per portare la terra dentro la Fortezza. cap. xj.                   c.221
Altro edificio per alzare la terra, &amp; buttarla dentro la Fortezza.
  cap. xij.                                                                  c.223
Strumento per alzare gran quantit&agrave; d'acqua.cap. xiij.                 c.224
Strumento con le trombe per alzare l'acque.cap. xiiij.                       c.226
Strumento per alzare l'acqua.cap. xv.                                        c.228
Strumento da alzare l'acqua col moto d'vna ruota. cap. xvj.
  carte 229
Strumento per alzare l'acqua a$$ai in alto, col moto d'vna ruota.
  cap. xvij.                                                                 c.231
Strumento per $tare $otto l'acqua.cap. xviij.                                c.232
Strumento da fiecare i pali. cap. xix.                                       c.<*>
Strumento da cauare il fango.cap. xx.                                        c.235
Strumento per pe$tare la poluere. cap. xxj.                                  c.236
Molino per macinare il formento.cap. xxij.                                   c.237
Molino con la volante.cap. xxiij.                                            c.238
Dimo$trationi, dellepi&ugrave; gagliarde Fortezze, &amp; velocit&agrave; di mo-
  to.cap. xxiiij.                                                            c.240
Ponti da fare con le barche.cap. xxv.                                        c.242
Ponte fabricato $opra i tra<*>i.cap. xxvj.                                   c.243
Ponte fabricato $opra i <*>.cap. xxvij.                                      c.245
Scala doppia fatta con le corde.cap. xxviij.                                 c.246
Scala $ecreta.cap. xxix.                                                     c.246
Scaleo.cap. xxx.                                                             c.247
                                  LIBRO SESTO.
Di$cor$o d'intorno all'opera.
Ragionamento fatto dall'Autore, con vno Amico. cap. j.
  carte 254
Si di$corre intorno a'preparamenti da far$i nella Fortezza quan
  do s'a$petta il nemico.cap ij.                                             c.256
Si ragiona delle dife$e da fare quando il nemico s'&egrave; auicinato.
  cap. iij.                                                                  c.259
Si di$corre d'intorno alla dife$a delle batterie, &amp; far le ritirate.
  cap. iij.                                                                  c.266
Si tratta $opra al modo di fabr&igrave;care le dife$e mobili per la dife$a
  delle batterie.cap. iij.                                                   c.274
Si di$corre d'intorno l'arte manuale del bombardiero, &amp; della
  pratica, che deue hauere nel maneggiare l'artiglierie. cap. iiij.
  carte 279
Si ragiona d'intorno alla $acillit&agrave; del mettere a cauallo, &amp; $caual-
  care i pezzi.cap. v.                                                       c.286
Si di$corre d'intorno alle di$e$e, che il bombardiero deue $apere
  fare nelle batterie per $ua propria dife$a cap. vi.                        c.288
Si di$corre d'intorno al mi$urare le di$tanze, leuare le piante del-
  le Fortezze, &amp; mettere in di$egno le frontiere d'vn pae$e.c.vi<*>.
  carte 291
                             TAVOLA DELLE COSE PIV
                            NOTABILI CHE NELL'OPERA
                                 SI CONTENGONO.
                                       A
Acqua morta nella fo$$a.                                                     c.100
Acqua da bere doue pu&ograve; mancare.                                       c.110
Altezza del terrapieno.                                                       c.24
Altezza del caualiere.                                                        c.37
Altezza delle piazze, &amp; del terrapieno.                                   c.81
Altezze de reuelini.                                                         c.178
Altezze de forti.                                                            c.163
Altezze delle cortine, &amp; larghezza della fo$$a.
  carte 184
Altezza de caualieri.                                                        c.291
Alloggiamenti per ilauoranti.                                                c.119
Altro modo per caricare i pezzi d'artiglierie.                               c.139
Angolo di diuer$e forme.                                                  carte 15
Artiglierie po$te in barba.                                                   c.76
Artiglierie ricche di metallo.                                               c.136
Artiglierie da ri$petto.                                                     c.136
Artiglierie da la$$are $opra le piazze.                                      c.147
Artiglierie gran tempo v$ate nel Regno della China.                          c.152
Artiglierie come $i di$pen $ino $opra le piazze.                             c.137
Artiglierie come cu$todite in tempo di pace.                                 c.147
Artiglierie in barba quando $i operano.                                      c.259
Artiglierie nelle piazze $trette.                                            c.290
Artiglierie per dife$a delle batterie.                                       c.279
Archimede non manco Illu$tre Mecanico, che eccellente Mate-
  matico.                                                                    c.195
Armeria a che parte di vento $i deue voltare.                                c.146
Ar$enale di Venetia ca$a di Marte.                                           c.256
Archimi$ti, &amp; inne$tigatori del moto perpetuo.                           c.137
Arcobu$ieri come deuono offendere il nemico.                                 c.279
Affedio $otto Famago$ta.                                                      c.70
Auertimen ti da con$eruare le monitioni.                                     c.145
Auertimento nel tra$mutare le materie.                                       c.171
Auertimen ti che $i deuono hauere nel fortificare.                           c.173
Auertimen to di molta importanza.                                            c.272
                                       B
Balle di lana, &amp; d'altra materia.                                         c.71
Baluar di doppi.                                                             c.186
Baluardi $taccati dalla cortina.                                             c.<*>
Barconi per condur le pietre.                                                c.191
Batterie in barba.                                                            c.76
Batterie quanto penetrino ne terrapieni.                                      c.79
Batterie fatte alla punta del baluardo.                                      c.272
Batterie fatte all'improui$o.                                                c.274
Batterie come $i difendino.                                                  c.278
Benefici che neapporta la Fortezza.                                           c.67
Benefici, che $i riceuon dalle Fortezze.                                     c.101
Benefici che apportano i mantelletti.                                        c.140
Beneficio della Fortezza po$ta $opra il monte.                               c.181
Be$tialit&agrave; de gli huomini.                                            c.166
Bittume $chiuma d'acqua, che gi&agrave; $eruiua per calcina.                 c.151
Bombar dieri come $i po$$ono coprire.                                        c.259
Buono effetto, che ne apportano le gran piazze.                               c.72
                                       C
Cannoniere de fianchi, come $i faccino.                                       c.19
Cannoniere, &amp; auertimenti per fabricarle.                                 c.19
Cannoniera traditora, che parte della fronte deue $coprire.                   c.19
Cannoniere del $ianco, e $ua dife$a.                                          c.40
Cannoniere come $i faccino.                                                   c.44
<pb>
Cannonniere, come difegnate.                                                  c.48
Cannoniere co'denti.                                                          c.48
Cannoniera, che ba<*>e in batteria.                                           c.75
Cannoniera, come $i facoino.                                                  c.80
Cannoniere $icure f<*>                                                        c.81
Cannoniere, come $i taglino <*>e' parapetti.                                  c.85
Cannonier&egrave; nel $ianco non imb<*>cate.                                  c.88
Cannomere ba$$e $icure.                                                       c.90
Cannoniere in ba<*>ba.                                                        c.94
Cannonier<*> legna<*> $opra l<*> m<*>glia.                                   c.260
Cannoniera in barba a pral'ore<*>                                             c.76
Cannoniere coperte con legnann.                                              c.289
Cannonier<*> coperte.                                                        c.180
Cagioni delle ruine de' te<*>apieri.                                          c.25
Cagioni per lequali $i fanno i parapetti.                                     c.79
Cagioni delle <*> $e opinioni.                                                c.61
Caualieri, e$ua dife$a.                                                      c.<*>
Caualieri, &amp; oppo$itioni fattegli.                                       c.258
Caualieri, &amp; beneficio, ch<*> apporta.                                   c.259
Caualieri vtili.                                                              c.90
Caualieri con duplicata dife$a.                                               c.94
Cauali<*> difendono tutte le piazze.                                         c.177
Cauamenti da fare per cono$cerei $iti.                                        c.62
Cau$a perche la $cienza del $orti$icare, &egrave; inte$a da pochi.           c.111
Cau$e per lequali $i fanno i parapetti.                                       c.79
Cauatione della fo$$a.                                                       c.118
Cariole v<*>li$$ime.                                                         c.124
Ca$tello di Bre$cia.                                                         c.182
Ca$tello di Bre$cia.                                                         c.291
Ca$$a fatta co' pali fittl.                                                  c.189
Carretta vtile per portar la terra.                                          c.219
Circolo nece$$ario per formare le piante.                                      c.7
Circoli, &amp; loro $compartimenti.                                           c.15
Cinque modi d'offe$a $i fa con la Zappa.                                      c.64
Cinque modi per fa<*>ricare i merloni.                                        c.86
Cinque oppo$itioni fatte al fianco con vna $ol piazza.                        c.90
chi non &egrave; adulatore, &egrave; pouero di robba, &amp; ricco dinemici.  c.255
colubrine lunghe, &amp; ricche di metallo.                                    c.69
combattere, &amp; lauorare $ono opere difficili.                             c.278
come $i deuono fare le muraglie.                                              c.25
compo$itione della Fortezza.                                                  c.35
Commodo per $coprire tutti i baluardi.                                        c.52
commodo per caricare, &amp; $caricare pietre.                                c.191
come $i deuono fare le dife$e delle Fortezze di monte.                       c.182
commodit&agrave;, che deuono hauere i Bombardieri.                            c.22
Come $i di$egnino le Fortezze in pianta.                                      c.22
come il nemico po$$a piantare l'artiglieria.                                  c.67
come $i troui il diametro, &amp; il vento delle palle dell'artiglieria.
  carte 294.
come $i po$$a $ortire nella fo$$a.                                           c.265
come $i faccino le palancate.                                                c.276
come $i dia il vento alle palle.                                             c.281
come $i deue coprire il Bombardiero.                                         c.288
come $i liuelli.                                                             c.195
come $i compagni la forza, con la velocit&agrave;.                           c.240
Comparatione tra i difen$ori, &amp; li offen$ori.                             c.75
con$ulte per terminare le fabriche.                                           c.65
contra$carpa, &amp; $ua commodit&agrave;.                                     c.83
contra$carpa quando viene $couata.                                            c.95
contrafo$$a.                                                                 c.100
contraforti a cugno.                                                         c.128
conto da fare per il numero de difen$ori.                                    c.149
contra$carpa artificiata, &amp; $uo effetto.                                 c.179
continuo moto delle acque, e $uo effetto.                                    c.188
contra$carpa come $couata dal fianco.                                         c.19
conforme al $ito $i deue fare la dife$a.                                      c.24
Corpi di guardia con le $ue commodit&agrave;.                                c.131
Co$imo Gran Duca di To$cana.                                                  c.33
cunetta, come $i pa$$i per $ortire.                                          c.257
cunetta nella fo$$a.                                                         c.101
cunetta, &amp; $ua dife$a.                                                    c.40
                                       D
Dife$a, &amp; $ue mi$ure.                                                      c.7
Dife$e del baluardo, doue $i piglino.                                          c.9
Dife$a della contra$carpa.                                                     c.9
Dife$a per li angoli diuer $i.                                                c.13
Dife$a del quinto angolo.                                                     c.15
Dife$a de' fianchi.                                                           c.18
Dife$a che deuono fare l'artiglierie.                                         c.19
Dife$a contro le batterie.                                                    c.35
Dife$a per coprire il fianco, con la gola del baluardo.                       c.37
Dife$a della cunetta con li denti.                                            c.40
Dife$a de ceualieri.                                                          c.52
Dife$a della Fortezza a$$imigliata al gioco delli $cachi.                     c.65
Dife$a della Fortezza quanto lenga.                                           c.67
Dife$a come danno$a alla Fortezza.                                            c.67
Dife$a per li gua$tatori.                                                     c.71
Dife$a della fronte del baluardo.                                             c.75
Dife$a, &amp; $uo e$$empio.                                                   c.89
Dife$a della cunerta.                                                        c.101
Dife$a contro i petardi.                                                     c.132
Dife$a del riuellmo.                                                         c.177
Dife$a cauata nel taglio del monte.                                          c.182
Dife$a principale, &amp; non cono$<*>iuta.                                   c.260
Dife$a vtile da fare nella l ortezza.                                        c.261
Dife$a delle ritirate.                                                       c.272
Dife$a delle ba<*>e.                                                        c.279
Dife$a de g<*>bbio<*>.                                                       c.288
Dife$e antiche, come a$$icurare.                                             c.257
Dife$e alte per copr<*>e le piazze.                                           c.78
Dife$e antiche, come $i <*> ernino.                                          c.107
Dife$e corte, &amp; $ue imp<*>                                                c.67
Dife$e $uperiori con facil<*>&agrave; $i re$taurano.                         c.261
Dife$e $tabili.                                                              c.178
Dife$e dalle batterie fatte dal fianco.                                      c.267
Dife$e delle batterie fatte con le periere.                                  c.267
Dife$e reali.                                                                c.270
Dife$e fiancheggiate, fatte con le palancate.                                c.276
Diritto della gola del fianco.                                                c.24
Dirittura della gola del fianco.                                              c.74
Di<*>egno nece$$ario in tutte le profe$$ioni.                                 c.32
Di$ordini delle fabriche, da che dipendino.                                   c.65
Difficult<*> nell'imboccare i fianchi.                                        c.69
Difficult&agrave; che ha il nemico nel piantare l'artiglieria.                c.81
Di$pen$are le materie al $uo luogo.                                          c.117
Difetti, che accadono alle guardie delle porte.                              c.135
Di$ordine che apportano i pezzi d'artiglierie poco diferenti di
  palla.                                                                     c.137
Di$ordini che accadono nelle fonderie.                                       c.137
Difficult&agrave; del fondare $otto l'acqua.                                 c.191
Differenza che &egrave; tra il Mattematico, &amp; il Meccanico.              c.196
Diuer $i modi da alzare l'acqua.                                             c.226
Doue $i deuono pigliare le mi$ure della Fortezza.                             c.19
Due co$e $i ricercano per $aper fortificare.                                 c.111
Due opinioni per a$$icurare le Fortezze.                                     c.175
Di che portata di palla deuono e$$ere l'artiglierie.                         c.137
Diligentie del nemico nell'auicinar$i.                                        c.83
Decliuio fatto con le pietre.                                                c.184
Del battere li alloggiamenti.                                                c.109
Da che accadono le ruine delle muraglie.                                     c.121
Depo$ito da tenere la poluere.                                               c.148
Diligenze da v$are nella Fortezza che a$petti l'a$$edio.                     c.256
Di$ordini che accadono nell'operare l'artiglierie.                           c.259
Difen$ori in tre co$e deuono mo$trare il valore, &amp; l'ingegno.
  carte 267.
Della poca pratica del Bombardiero.                                          c.288
                                       E
Eccellentia dell'Ingegnero Militare.                                         c.274
Edificij per pe$tare la poluere.                                             c.148
Effetto della larghezza della fo$$a.                                          c.78
Effetto buono del fianco, doue po$$ino $tare tre pezzi d'artiglie-
  ria.                                                                        c.78
Effetto che fa il di$egno.                                                    c.32
Effetti che dipendono dalla pratica.                                         c.116
Elettione dello ingegnero.                                                   c.112
Errore fatto con$ueto da Bombardieri.                                        c.282
E$$empio che &egrave; tra la forza, &amp; la velocit&agrave;.                c.238
E$$empio della dife$a.                                                        c.89
E$$erciti che hanno l'ale.                                                   c.141
                                       F
Fabrica del liuello de bombardieri.                                          c.283
Facilita del voltare la bocca del pezzo.                                     c.288
Fan&ograve; per mo$trare la $trada a Marinari la notte.                      c.186
Fattura delle ca$$e, da fondare $otto l'acque.                               c.190
Feritoie fatte in tre modi.                                                   c.84
Fianco, che parte della fo$$a deue $coprire.                                  c.90
Fianco, &amp; $ue con$iderationi.                                             c.74
Fianchi battuti per il trauer$o.                                             c.179
Fianco, &amp; $uo o$$icio.                                                    c.44
Fianco piccolo.                                                               c.46
<pb>
Fianchi, e $uo officio.                                                      c.160
Fondi difereati delle acoue.                                                 c.188
Forma quadra, come <*> fortifichi.                                           c.173
Forma delle col<*>                                                           c.136
Forma del ca<*>                                                               c.52
Fortezz, po$ta <*> al monte.                                                 c.105
Fortezza in piano.                                                           c.106
Fortezza $opra al monte e$po$ta alla zappa.                                  c.107
Fortezza fatta <*> lia Natur<*>, &amp; da<*>l'Arte.                          c.182
Fortezze nece$$ar<*>e lopra la bocca de porti.                               c.186
Fortezza con le moderne dife$e.                                               c.18
Fortezze vtili a tutti i Prencipi.                                            c.62
Fortezze antiche.                                                             c.83
Forte fatto con legname.                                                     c.126
Forti fatti con tronconi d'alberi.                                           c.163
Fo$$a troppo larga.                                                           c.98
Fo$$a, &amp; $ua giu$ta larghezza.                                            c.96
Fo$$a come $i po$$a profondare.                                              c.100
Fo$$a madre della Fortezza.                                                  c.168
Fo$$a doue &egrave; vtile, con l'acqua.                                      c.168
Fo$$a $enza l'acqua.                                                          c.99
Forza accompagnata con la velocu&agrave;.                                    c.287
Fuochi al tificiati, non vtili<*> a difen$ori.                               c.257
                                       G
Gabioni de'pi&ugrave; $icuri.                                                c.288
Geometria nece$<*>ai la a tutte le pro$e$$ioni.                                c.1
Goletta Fortezza.                                                             c.69
Gola del baluardo.                                                            c.91
Gola della cannoniera.                                                      c.<*>8
Grandezza del corpo del Sole.                                                c.104
Gro$$ezza della $pa<*>a.                                                      c.74
Gro$$ezza del parapetto.                                                      c.79
Gua$tatori come $i facci<*>o lauorare.                                       c.255
Guido Vbaldo dal Monte.                                                      c.196
                                       H
Hvomi<*>i che po$$ono $tare $otto l'acqua.                                   c.132
Huomini buoni per l'e$$ercitio del Bombardiere.                              c.280
                                       I
IL Signor Giulio Sauorgnano.                                                  c.70
Il nemico $i fa la $trada in due modi.                                        c.78
Il diauolo inuentore dell'artiglierie.                                       c.152
Il Medico, &amp; l'Ingegnero Militare, n&otilde; deue e$$ere adulatore. 255
Imperfettioni delli angoli acuti.                                             c.15
Imperfettioni del fianco $coperto.                                            c.19
Imperfettioni delle dife$e fatte con la muraglia.                             c.44
Imperfettioni delle dife$e corte.                                             c.69
Imperfettioni delle contra$carpe fatte con buona muraglia.
  carte 71.
Imperfettioni delle dife$e ba$$e.                                             c.80
Imperfettioni del fianco $enza $palla.                                       c.161
In due modi $i po$$ono piantare le Fortezze.                                 c.114
In due modi $i po$$ono fare le ca$$e per fondare $opra il fondo
  delle acque.                                                               c.188
In due modi $i po$$ono metto le pietre in opera.                             c.192
In tre modi pu&ograve; il Bombardiero operare l'arteglierie.                 c.288
                                       L
L'a dulatione &egrave; la dottrina delli ignoranti.                          c.255
La lieua &egrave; l anima delli $trumenti.                                   c.286
La maggiore offe$a e quella della Z. ppa.                                     c.64
La maggior dife$a, che $i po$$a darealla Fortezza.                            c.94
L'angolo interiore del baluardo.                                               c.9
La perfetti ne della Fortezza.                                                c.77
Larghezza del fianco.                                                         c.47
Larghezza della gola del baluardo.                                            c.73
Larghezza della piazza del fianco.                                            c.85
Larghezza della fo$$a.                                                        c.99
Larghezza delle ritirate.                                                    c.271
L'artig$ierie per qual parte condotte in Italia.                             c.152
L'arte del Bombardiero.                                                      c.280
La $cienza del forti$icare comparata al gioco dalli $cachi.                   c.62
La verir&agrave; partori$ce odio.                                            c.255
La virt&ugrave; &egrave; vna mercantia, che non $i perde ne' naufragi del ma-
  re.                                                                        c.254
Leuare in di$egno vn pae$e.                                                  c.296
Leuar le piante.                                                             c.299
Leuar le piante delle Fortezze.                                              c.360
Legnam buono per far pali.                                                   c.<*>
Le cortine angolari.                                                       c.1<*>9
Le Nau<*>, &amp; le G<*>lere non po$$ono contra$tare con le Fortezze.
  carte 284.
Liangoliacuti apportano le dife$e deboli.                                     c.75
L'Ingegnero d<*> $apere operare.                                             c.112
Liena nella tag<*>a, &amp; $ua ragione.                                      c.203
Liuella, &amp; <*> $uo.                                                    c.19<*>
L'opere fatte ne deuono in$egnare.                                            c.24
L'o<*>ine buono da fortificare.                                               c.62
Lunghezza della $palla.                                                       c.49
L'v<*> de ca<*>heri.                                                         c.156
L'v$o de cauaheri.                                                           c.186
L'huomo in$atiabile.                                                         c.151
                                       M
Mae$tro che ne in $egna a di$egnare.                                          c.32
Materie dalle quah ne dipende la per fettione, &amp; anco l'im
  per fettione dell'opere.                                                    c.62
Materia per fabricare la muraglia.                                           c.128
Materiah $eparati per far la poluere.                                        c.148
Membri della Fortezza comparati a quelli del corpo humano.
  carte 18.
Merloni, e $ue gro$$ezze.                                                     c.19
Merloni, &amp; $ua altezza.                                                   c.35
Merloni <*>camiciati di muraglia.                                             c.40
Merloni di che materia fatti.                                                 c.85
Merloni alti, &amp; in camiciati di muro, $ono del tutto imperfetti, e
  danno$i.                                                                    c.91
Merloni alti $on ruino$i.                                                    c.180
Mettere il pezzo a $egno.                                                    c.283
Meze cannoniere.                                                             c.251
Mezi potenti per imparare a di$egnare.                                        c.32
Mine, &amp; $uoi effetti.                                                    c.272
Mi$ura delle piazze.                                                          c.73
Mi$urare le di$tanze.                                                        c.295
Mi$urare i monti.                                                            c.296
Modelli nece$$arij in tutte l'opere.                                          c.37
Modo facile da piantare la Fortezza.                                         c.116
Modo da far na$cer l'herbe.                                                  c.123
Modo facile per repedonare le muraglie.                                      c.175
Moli, &amp; cagioni delle ruine loro.                                        c.193
Molti $i $ono ingannati dall'effetto delle $carpe delle muraglie,
  &amp; de terrapieni.                                                        c.22
Moto della taglia.                                                           c.209
Multiplicatione della poluere.                                               c.104
Munitioni per dife$a della Fortezza.                                         c.278
Munitioni per il viuere de Soldati.                                          c.143
Muraglie nociue intorno i caualieri.                                         c.156
Muraglia angolare nella contra$carpa.                                        c.102
                                       N
Nelle occa$ioni di fe$te $i deue fare buona guardia.                          c.78
Nelle fortificationi $i deue tra$mutare le materie per il $er-
  uitio della dife$a, &amp; offe$a del nemico.                                c.62
Nelle Fortezze piccole la fo$$a con l'acqua $ar&agrave; vtile.               c.100
Nome di Mecanico honorato.                                                   c.196
Non $i deuono fabricare baluardi imperfetti.                                 c.173
Non $i deuono fare i tiri infruttuo$i.                                       c.260
Non $i deue perdere la piazza infruttuo$amente.                              c.271
Numero delle pa$$a della muraglia, che v&agrave; nella Fortezza.             c.118
Numero de lauoranti.                                                         c.120
Nuouo modo per dar fuoco all'artiglierie.                                    c.103
Nuoua inuentione da coprire l'artiglierie.                                   c.139
Nuouo $trumento da mi$urare.                                                 c.292
                                       O
Offe$a che $i fa al nemico.                                                  c.259
Offe$a che ne pu&ograve; fare il nemico.                                      c.64
Offe$a delle batterie in tre modi.                                            c.64
Offe$e da fare al nemico quando d&agrave; l'a$$alto.                         c.278
Officio della muraglia.                                                       c.35
Officio del fianco                                                            c.40
Officio del parapetto.                                                        c.79
Officio del fianco.                                                           c.89
Officio delle due piazze.                                                     c.91
Opinione, che non $ia $cienza l'ordine delle fortificationi.                  c.61
Oppo$itioni alle longhe dife$e.                                               c.67
Oppo$itioni fatte a' fianchi con due piazze.                                  c.89
<pb>
Oppo$itioni fatte a' caualieri.                                               c.95
Oppo$itioni fatte alla fo$$a.                                                 c.97
Oppo$itioni fatte alle dife$e angolari.                                      c.163
Oppo$itioni fatte al caualiere.                                              c.290
Oppo$itioni fatte alle cannoniere alte.                                      c.179
Opera della Zappa, come $i a$$icuti.                                         c.178
Opere a giornata.                                                            c.120
Opere prime da fare nella Fortezza.                                          c.123
Ordine da tenere per far le conf<*>e.                                         c.62
Ordine per far lauorare li operanti.                                          c.71
Ordine per proueder al bi$og<*> de lauoranti.                                c.129
Ordine per far la muraglia.                                                  c.128
Ordine da fare andare la calcina $otto l'acqua.                              c.193
Ordine da fare lauorare molti lauoranti.                                     c.270
Ordine da e$$ettuare la dife$a.                                              c.272
Orecchioni quadri imperfetti.                                                c.160
Ottima dife$a $anao le pie re nella $pianata.                                c.102
Otto co$e de<*>e $apere il bomb<*>iero.                                      c.281
                                       P
Parapetto $icuro.                                                             c.44
Parapetti col pendere in fuori.                                               c.43
Parapetto col pendere in dentro.                                              c.84
Parapetto alto <*> oppo$itioni fatteli.                                       c.79
Pendere della piazza del baluardo.                                            c.94
Pendere del muro per di dentio.                                              c.128
Per bagnar la terra.                                                         c.123
Perche tante opinioni del fortificare.                                        c.62
Perfettione de fianchi.                                                       c.44
Per $apere il tempo, &amp; la $pe$a per far la Fortezza.                     c.116
Pe$o perpendicolare $o$tentato facilmente.                                    c.25
Pe$o del corpo d'vn piede d'acqua.                                           c.226
Pezzi d'artiglieria, inutili per dife$a della Fortezza.                      c.136
Pianta di otto baluardi.                                                       c.7
Piatta forma, doue, &amp; come vtile.                                        c.159
Piazza grande, &amp; $uo beneficio.                                          c.272
Piazze come $i po$$ono coprire.                                              c.182
Piazze delle cortine pi&ugrave; ba$$e di quelle de'baluardi.                  c.95
Pietre gro$$e per fondare $otto l'acque.                                     c.191
Poco $pende c<*>i ben forti<*>ca.                                            c.273
Poluere, come $i deue maneggiare.                                             c.89
Ponti della Fortezza.                                                        c.131
Ponti come $i fanno gagliardi.                                               c.127
Ponte leuatoio alzato dalla $entinella.                                      c.134
Ponte che $i alza $enza bulzoni.                                             c.134
Ponte leuatoio co'bulzoni di $otto.                                          c.133
Porte delle Fortezze antiche.                                                c.154
Porte della Fortezza, e doue fatte.                                           c.52
Porte delle $ortite co i ra$trelli.                                          c.257
Preparameati da fare in tempo di $o $petto.                                  c.256
Pre$a di Famago$ta.                                                           c.72
Premio conu<*>niente alle guardie negligenti.                                c.135
Pratica per de$criuere la ritondit&agrave; della $palla.                      c.49
Pratica del bombar diero.                                                    c.286
Prencipi grandi dilettar $i del di$egno.                                      c.32
Principali con$iderationi nel terminare l'opere.                              c.24
Principali con$iderationi nel determinare la Fortezza.                       c.171
Prima cagione della congregatione de gli huomini.                            c.151
Prime artiglierie portate in Italia.
Proportione, &amp; bellezza della Fortezza.                                  c.173
Proui$ioni del viuere.                                                       c.119
Puntelli la$$ati nel corpo della muraglia.                                   c.171
Purpurelle nece$$arie, nelle Fortezze po$te $opra l'acque.                   c.188
                                       Q
Qvalit&agrave; che deue hauere l'Ingegnero.                                  c.113
Quattro que$iti intorno l'v$o dell'artiglierie.                              c.103
                                       R
Ragioni per terminare l'altezze delle muraglie.                               c.77
Ragioni del parapetto col pendere in fuori.                                   c.83
Ragioni per formare le dife$e.                                                c.84
Ra$trello di ferro vtili$$imo.                                               c.124
Ra$trello mobile.                                                            c.277
Regola per fare il profilo.                                                   c.28
Reuell ni per dife$a delle porte.                                            c.131
Reuellini vtili nelle dife$e longhe.                                         c.177
Reuellini, e $uo officio.                                                    c.155
Reuellini, e $ue imperfettioni.                                              c.155
Reuellini moderni vtili nelle Fortezze.                                      c.177
Rimedij per a$$icurare i denti delle cannoniere.                              c.48
Rimedij contro le batterie.                                                   c.64
Rimedio doue fo$$ero le piazze $trette.                                       c.74
Rimedio per le piazze $trette.                                                c.85
Rimedio contro i petardi.                                                    c.135
Rimedio per i pezzi, che $i caricano per la culatta.                         c.137
R<*>proua del liuello.                                                       c.284
R<*>rate $et<*>za <*>pedire le piazze.                                     c.27<*>
R<*> delle batt<*>                                                           c.265
Ru<*>ne che dene antiae <*>ere l'Ingegnero.                                  c.267
Ruotoli mob<*>h per la <*>a.                                                 c.275
Ruotoh come $i denoho maneggiare.                                            c.275
                                       S
SA chetti, o lanterne per tirare con l'artigherie.                            c.67
Sapere punteggiare il pezzo.                                                 c.281
Sa$$i no<*>iui al nea<*>co.                                                   c.64
Se<*>pe fattein <*> modi.                                                    c.124
Scarpe come $i $acc<*>.                                                      c.163
Scarpe, &amp; $uo effetto.                                                    c.25
Scarpe quanto re$tringhino le piazze.                                         c.28
Scarpe de terrapieni.                                                         c.25
Scarpe, e $uoi effe<*>ti.                                                     c.74
Sentinelle, &amp; ronde ella Fortezza.                                       c.143
Sentinelle, &amp; $uo officio.                                               c.135
Sicurta de difen$ori.                                                        c.257
Si conclude e$$ere $cienza il fortificare.                                    c.62
Siti da fortificare $empre con oppo$itioni.                                   c.62
Siti doue $i denono fatei caualieri.                                          c.37
Siti $opra il Mare.                                                          c.186
Sito fauoreuole al nemico.                                                    c.67
Sito, e $ue c<*>co$tanze.                                                    c.171
Sito perfetto $opra il Mare, o $opra il Monte.                               c.171
Sopra a che $ito $i denono fare due piazze.                                   c.12
Sopra le prazze non deue e$$ r<*>muraglia.                                   c.178
Sopre$e fatte in tre modi.                                                   c.135
Sortite doue $i deuono fare.                                                  c.22
Sortite $otto il ponte.                                                      c.260
Sortite nece$$arie da fare in tutti i fianchi, e ma$$ime doue la fo$$a
  &egrave; a$ciutta.                                                          c.88
Spalla, &amp; fronte del baluardo.                                             c.9
Sperienza da fare nelle cauationi.                                           c.117
Spe$a che ander&agrave; per fabricare la muraglia.                           c.119
Spianata alzata con le pietre.                                                c.77
Spianata fatta co i $a$$i.                                                   c.183
Squadra de bombard eri.                                                      c.293
Squadra zotta.                                                                c.17
Staggie per fare li alzati delle muraglie, &amp; de terrapieni.              c.123
Stampa antichi$$ima nella China.                                             c.152
$trade $otterranee.                                                     c.28.c.274
$trade delle ronde.                                                           c.28
$trade, &amp; $ortite coperte.                                                c.37
$trade $otterranee.                                                           c.64
$trade delle ronde.                                                           c.81
$trade $otterranee.                                                           c.83
$trada coperta.                                                               c.88
$trada coperta.                                                              c.102
$trada del $occor$o.                                                         c.182
$trumento per manegiare l'artiglierie.
$tudij doue l'Ingegnero $i deue adoperare.                                   c.111
                                       T
Tardanza del moto della vite.                                                c.209
Tempo nel quale $i ritira il pezzo.                                          c.104
Terrapieno delle cortine pi&ugrave; ba$$o di quello del baluardo.              265
Terrapieni come $i deuono fare.                                              c.122
Terra, elegnami, ottima monitione.                                           c.257
Tirare giu$to con artiglieria.                                               c.281
Tirare in tempo di notte.                                                    c.285
Tiri dell'artiglieria, &amp; $uoi effetti.                                    c.92
Tiri di leuata.                                                              c.283
Tiri a gioia, per gioia.                                                     c.283
Tiri per il liuello dell'anima.                                              c.284
Tiri come $i aggiu$tino.                                                     c.284
Tta$portare i di$egni in diuer$e grandezze.                                   c.18
Tre pezzi d'artiglieria per cia$cun fianco.                                   c.74
Tre co$e $on nece$$arie per $aper fortificare.                               c.113
Tre modi per far lauorare.                                                   c.120
Tronconi d'alberi vtili per fare le dife$e.                                  c.163
                                       V
Vantaggio de difen$ori nel coprir$i.                                          c.81
Viaggio del cor$o delle palle.                                               c.104
Vna cannoniera per ogni piazza del fianco, deue e$$ere $icura.
  carte 19
Vna piazza per fianco, doue $i deue fare.                                     c.40
Vn $ol capo deue comandare.                                                  c.120
V$o cattiuo nel $eccare le forme dell'artiglieria.                           c.137
Vtilit&agrave; nel fare l'opere a vn tanto il pa$$o.                         c.121
                                       Z
Zatte fatte per con$eruare il terrapieno.                                    c.278
Erletto vtile nelle fabriche.                                                c.121
<HEAD><I>IL FINE DELLATAVOLA.</I></HEAD>
<pb>
<fig>
<p n=>1</p>
<HEAD>DELLE</HEAD>
<HEAD>FORTIFICATIONI</HEAD>
<HEAD>DI BVONAIVTO LORINI</HEAD>
<HEAD>NOBILE FIORENTINO.</HEAD>
<HEAD>LIBRO PRIMO.</HEAD>
<HEAD>Doue $i mo$tra con facili$sime regole la $cienza, con la prat-
tica del fortificare, &amp; $i dichiarano le ragioni di
tutte le parti delle Fortezze.</HEAD>
<HEAD><I>DE' PRIMI PRINCIPII DI GEOMETRIA. CAP. I.</I></HEAD>
<p>ESSENDO la Geometria non $olo vtile, ma nece$$aria, come quella ch'&egrave; fonda-<marg>Geome-
tria nece<*>
$aria in tu<*>
te le ope-
rationi.</marg>
mento di tutte le no$tre operationi, ella $i deue perci&ograve; molto $timare, dou&emacr;do$i
ma$$imamente co'l mezo di lei dar principio a quanto s'&egrave; propo$to di trattare
ne' $eguenti Libri, atte$o che $enza tal mezo $aria impo$$ibile potere e$$equire,
ne meno ben'intendere alcuna co$a, poi che anco i Calzolai, &amp; gli e$$ecutori de'
pi&ugrave; ba$$i e$$ercitij $ono nece$$itati di formare, &amp; d'intendere i lineamenti, co'
quali $i debbono rappre$entare quelle $uper$icie, e forme, che vogliono fare, e
tanto pi&ugrave; s'a$petta $apere a coloro, che de$iderano dedicar$i a opere reali, e mol
to pi&ugrave; degne, come $ono le Fortificationi, doue $i tratta della con$eruatione de gli Stati, &amp; della dife-
$a de' popoli, e ma$$ime contra le infedeli, e barbare genti, no$tri communi nimici; Per&ograve; che da que-
$ta $cienza dipendono le pi&ugrave; ch<*>are, e facili dimo$trationi, che occorrer&agrave; fare, potendo$i con quelle,
non $olo rappre$entare realmente tutte le co$e create dalla natura, ma anco quelle che vorremo co'l
valore, &amp; con l'artificio del no$tro ingegno ritrouare; &amp; &agrave; quelle aggiungere, &ograve; diminuire, e giudicar
le lor perfettioni, &ograve; imperfettioni, $i come fu$$ero fatte reali, che $enza tal mezo $i tratteria del<*> im-
po$$ibile il poter'in$egnare, ne mo$trare alcuna co$a nell'e$$er $uo, $i come diffu$amente $i dir&agrave;, quan-
do tratteremo del di$egno, che v&agrave; con la $te$$a $cienza; e douendo$i ragionare di tal principio, $i mo-
$trer&agrave; i corpi formati da $emplici linee, conforme per&ograve; a quanto giudicheremo poter $eruire per in-
telligenza di quello che $i douer&agrave; trattare nella pre$ente Opera, per e$$er que$to principio delle Ma-
tematiche $cientie, cagione principale di arriuare a tutte le maggiori, &amp; pi&ugrave; occulte intelligenze del-
la natura. E per&ograve; tratteremo qu&igrave; $olo di tre co$e; cio&egrave; del punto, della linea, &amp; delle $uperficie.
<HEAD>DIFFINITIONE I.</HEAD>
<p>Eprima del punto notato con A. dico, che $e bene egli &egrave; il principio, &amp; il termine di tutte le li-
nee, non per que$to $i comprende in e$$o parte alcuna di gro$$ezza, larghezza, &ograve; profondit&agrave;,
<fig>
ma come co$a indiui$ibile $i deue $empre con$iderare, perche non $erue ad altro, che ad vn
$emplice termine per le diui$ioni, ouero per gli compartimenti de' corpi.
<HEAD>DIFFINITIONE II.</HEAD>
<p>La linea &egrave; vna continua e$ten$ione da vn punto ad vn'altro, e come $i di$$e $enza larghezza, gro$-
$ezza, ne profondit&agrave;, con che $i circon$criuono tutte le fi-
<fig>
gure, che dall'idea vengono formate: ne $i deue in e$$a
con$iderare alcuna parte di materia, &ograve; corpo, ma $empre imaginarla, come $emplice lunghezza BC,
$i che non attenda ad altro, che rappre$entare quelle forme, che $i vorranno fare.
<fig>
<HEAD>DIFFINITIONE III.</HEAD>
<p>Le linee parallele, $ono due, &ograve; pi&ugrave;, come $i vede
da <27>$te due lettere FD, GE, tirate egualmente lon
tane l'vna dall'altra, $i che and&atilde;do in infinito per lunghezza, non $i po$$ano mai c&omacr;giungere in$ieme.
<foot>A</foot>
<p n=>2</p>
<HEAD>DIFFINITIONE IIII.</HEAD>
<p>L'Angolo, s'appella quella parte, doue due linee $i vengono a
eongiungere in$ieme, clo&egrave; la IH, HK, che $i congiungono
in H, doue formano in tal parte l'angolo.
<fig>
<HEAD>DIFFINITIONE V.</HEAD>
<p>La diuer$it&agrave; de gli angoli, potr&agrave; e$$ere in tre modi, cio&egrave;,
l'acuto per L, l'ottu$o per M, &amp; il re$to per N, doue la
linea perp&emacr;dicolare fa l'vno, e l'altro angolo retto NN, &amp;
l'acuto L, $ar&agrave; il minore del retto, l'ottu$o M, il maggiore.
<fig>
<HEAD>DIFFINITIONE VI.</HEAD>
<p>E$$endo l'angolo retto quello, che vien formato da due linee,
che vna $tia in piano, e l'altra gli ca$chi perpendicolare, &amp; que$to
$olo &egrave; angolo determinato, e perfetto in tutte le fabriche: &amp; $i de-
$criue la $ua fattura in que$to modo, cio&egrave; $ia AB, la linea in pia-
no, laquale $i deue compartire in due parti BDA, notando il
punto D, doue $i vorr&agrave; formar l'angolo, e dipoi fermata la pun-
ta del compa$$o in A, e con l'altra allargando$i $ino al B, $i tirer&agrave;
il $em&iacute;circolo BH, e $imilmente dalla parte B, l'altro $emicir-
colo AF, e doue que$te due linee $i verranno ad inter$ecare in-
<fig>
$ieme (cio&egrave; in C) iui $ar&agrave; il principio della linea retta, che ca$che-
r&agrave; perpendicolare $opra il punto, D, $i che la parte, CB, $ar&agrave; $empre vguale alla CA; Et cos&igrave;
l'angolo retto BDC, all'ADC, che pre$upponemo dimo$trare.
<HEAD>DIFFINITIONE VII.</HEAD>
<p>Il cerchio, &ograve; il circolo &egrave; vna figura piana, contenuta da vna $o
la linea, chiamata circonferenza, in mezo della quale &egrave; il punto
C, dal quale tutte le linee rette, che vanno alla circonferenza
AB, $ono tra loro vguali, &amp; quel punto &egrave; detto centro del cer-
chio.
<fig>
<HEAD>DIFFINITIONE VII.</HEAD>
<p>Il triangolo equilatero &egrave; formato con tre linee vguali, che $i
congiungono alle lor te$te NMO, $errando la $uperficie P.
<fig>
<p n=>3</p>
<p>Il triangolo appellato i$ochele, &egrave; formato con due linee egua
li, cio&egrave; per per le RS, SQ, &amp; la $ua RQ, ineguale.
<fig>
<p>Il triangolo di tre lati ineguali, chiamato $caleno, &egrave; fatto
con tre linee ineguali, che $ono TV, VS, ST.
<fig>
<HEAD>DIFFINITIONE IX.</HEAD>
<p>Il triangolo ortogonio, vien formato con l'angolo retto B,
per la parte BA, BC, con la diagonale AC, la quale &egrave; la me-
t&agrave; d'vn quadro perfetto.
<fig>
<p>Seque l'ambligonio, che pu&ograve; e$$er di tre lati ineguali, &amp; con
l'angolo retto E, per le parti ED, DF, FE, che &egrave; la met&agrave;
d'vn quadro largo.
<fig>
<p>La forma G, vien detta rombo, formata con due angoli ot-
tu$i, &amp; con due acuti di lati eguali.
<fig>
<HEAD>DIFFINITIONE X.</HEAD>
<p>Il quadro perfetto E, vien formato con quattro linee vgua-
li, con gli angoli retti da cia$chedu<*> delle $ue parti.
<fig>
<p>Il quadro lungo FG, vien formato con due linee paralel-
e, &amp; le $ue te$te congiunte con due altre linee perpendicolari
ad angoli retti.
<fig>
<foot>A 2</foot>
<p n=>4</p>
<HEAD>DIVERSI COMPARTIMENTI DI CIR COLI.</HEAD>
<p>Il circolo HI, ouero la linea circolare, che forma perfettam&emacr;te la
rot&omacr;dita de'corpi sferici, $opra il $uo centro A, $i compartir&agrave; $empre
per met&agrave;, tirando la linea CB, che pa$$i $opra ed e$$o $uo centro, che
tanto $ar&agrave; lo $patio della $uperficie AH, quanto A I.
<fig>
<p>Sar&agrave; forma circolare la pi&ugrave; perfetta di tutte le altre, atte$o che vi&emacr;
formata con vna $ola linea $opra il $uo centro, doue nece$$ariamente
viene d'ogni intorno ad e$$er tirata con egual proportione, $enza al-
lontanar$egli, o auuicinar$egli pi&ugrave; in vna parte che nell'altra. Et per&ograve;
tutti i compartimenti, che $i faranno dal predetto centro alla $ua
circonferenza, verranno tra loro eguali; $eru&emacr;done tal forma per
fondamento, &amp; per $icura guida in tutte le operationi, nel for-
mare quelli corpi, o $uperficie, che ne po$$ono occorrere, e ma$$i-
me per cauare gli angoli, che nelle $egu&emacr;ti Fortezze $i mo$treran-
no. E prima per lo pi&ugrave; facile proporremo il voler dal pre$ente
circolo AB, cauare il quadro perfetto, dalquale $e ne potr&agrave; haue-
re la regola da compartire tutte l'altre forme di angoli diuer$i;
cio&egrave; comparti$ca$i la detta circonferenza in quattro parti egua-
li AC, &amp; BC, tirando le linee da vn punto all'altro, $i hauera for
mato il predetto quadro.
<fig>
<p>Et volendo formare le figure di cinque, o di $ei angoli, &amp; gli al
tri, che $eguono, $i compartir&agrave; $empre la circonferenza in quel
numero di parti, ouero angoli, che $i vorr&agrave;, tirando$i poi le linec
nel modo, che s'&egrave; detto. Et que$to $i chiama compartire per prat
tica.
<p>Ci $ono anco altri modi, &amp; altre regole di far tali compartimen
ti, per theorica, liquali mo$treremo, non perche $ia nece$$ario il
$aperli, ma $i noteranno, come piaceuolezze Geometriche; atte-
$o, che il vero, &amp; giu$to compartimento &egrave; quello, che $i fa con
l'apertura del compa$$o per prattica. Et prima per de$criuere il
pentangolo, ch'&egrave; figura di cinque angoli, $i former&agrave; il circo-
lo di quella grandezza, che douer&agrave; e$$er fatto il $uo diametro,
che poniamo $ia il CD, diametro perpendicolare, &amp; la EF, ori
zontale, $i che venga a compartire in quattro parti eguali la $ua
circonferenza; compartendo poi vna delle due parti del mezo
diametro, in mezo; che $ar&agrave; in F, doue $i fermer&agrave; vna punta
del compa$$o, allargando l'altra $ino alla circonferenza di mezo
in D, &amp; tirando il $emicircolo ED, $i noter&agrave; il $egno E, dalqua-
le $i tirer&agrave; vna linea retta, $ino al D, che $ar&agrave; ED, laquale ver-
r&agrave; ad e$$ere vna delle cinque parti del quintangolo, o pentango
lo, che doueuamo mo$trare.
<fig>
<p>Il compartimento de' $ei angoli $ar&agrave; il pi&ugrave; facile; atte$o che di
tutti i citcoli de$critti co'l compa$$o, la $ua circonferenza contie-
ne $ei volte quanto $ar&agrave; la $ua apertura, da che auien poi, che il
compa$$o $ia appellato $e$to.
<fig>
<p>Il $ettimo angolo, che $egue, $i trouer&agrave;, $e con la $te$$a apertu-
ra del compa$$o $i noter&agrave; la linea BC, nella $ua circonferenza no
tando poi la met&agrave; di quella, che $ar&agrave; in D, doue $i tirer&agrave; la linea
perpendicolare $opra il $uo centro, che $ar&agrave; AD, &amp; replicata $et-
te volte nella circonferenza, former&agrave; la figura propo$ta de gli $et-
te angoli.
<p n=>5</p>
<p>Si potr&agrave; ancora per regola generale compartire qual $i
voglia circolo, in quante parti vorremo, cio&egrave; $e vorremo for
mai e i cinque angoli, comparti$ca$i prima il circolo in quat
tro parti eguali A,B,C,D, &amp; dop&ograve; $i comparti$ca la circon-
ferenza di vna di e$$e quattro parti, che diremo $ia BC, in
cinque, delle quali parti $e ne deono pigliar quattro, che $a-
r&agrave; in E, &amp; tirar la linea retta EB, che $ar&agrave; vna delle cinque
parti di tutta la circonferenza. Et per concluderla, $e vor-
rai i $ei, o i $ette, ouero gli otto angoli, &amp; quanti $i vorr&agrave; fa-
re, $i c&omacr;partir&agrave; $empre vna di e$$e quattro parti del circolo,
in quel numero di angoli, colquale le vorrai c&omacr;partire, &amp; pi-
gliandone poi $olo quattro di e$$e parti, $i tirer&agrave; la linea dia-
metrale, che $empre $ar&agrave; vna delle predette parti, con che an
der&agrave; compartito tutto il circolo; $i come anco $i vede nella
parte ED, per la DF, che $erue per la figura di $ei angoli.
<fig>
<p>Et $e ci fu$$e propo$to voler da vna data circonfe-
renza, o quadro, cauarne vn'altra egualmente propor
tionata per la met&agrave; meno, cio&egrave; dal circolo A, B, C, D,
$opra il centro R, cauarne vn'altro, che contenga la
met&agrave; della $ua $uperficie, tirin$i le linee diametrali
A, B, C, D, &amp; i lati del quadro, da vn punto all'altro, co
me $i vede, de$criuendo$i poi il $econdo circolo d&emacr;tro
ad e$$o quadro EG, HF, che $ar&agrave; la met&agrave; del primo,
che $i doueua mo$trare; &amp; $e dentro a que$ta $econda
circonferenza $i tireranno le quattro linee, $i former&agrave;
il $econdo quadro, che $ar&agrave; ancora e$$o per la met&agrave; del
primo, &amp; $imilmente il terzo circolo, che $ar&agrave; la quar-
ta parte del primo.
<fig>
<p>Dal corpo circolare $i caua, come s'&egrave; detto, l'an-
golo retto, che &egrave; veramente l'anima di tutte le opera-
tioni, che $i fanno s&igrave; nell'v$o de gli $tormenti Geome
trici da mi$urare, come anco nell'Archittetura, nel fa-
bricare gli edificij publici, &amp; priuati, con quella mag-
gior bellezza, &amp; commodit&agrave;, che $i de$idera; &amp; per&ograve; tutte le forme (benche di lati ineguali, doue
$i po$$a da vna parte formar e$$o angolo retto) $i po$$ono co'l mezo di quello proportionare, &amp; mi-
$urare.
<p>Si come per e$$empio $i vedr&agrave; per li tre differenti angoli, cio&egrave;
il triangolo di lati eguali A, B, C, $i riduce in vn quadro lungo
co'l tirar la linea perpendicolare CH, $opra la ba$e RB, $i che
in H, venga a formar l'angolo retto, &amp; tirando con lo $te$$o ango
lo la parte AD, &amp; DC, eguale alla parte della ba$e HB, $i for-
mer&agrave; il propo$to quadro lungo AD, CH, per e$$ere eguale la
<*>a$e DC, alla HB, &amp; il triangolo G, al triangolo F.
<fig>
<p>Segue il $econdo triangolo di lati ineguali, cio&egrave; A, B, C, che
diui$a l'altezza C, $opra la ba$e AB, in due parti eguali, che $ar&agrave;
in F, &amp; tra$portando la parte, ouero l'altezza di FC, alle te$te
di e$$a ba$e, cio&egrave; in BD, &amp; AE, ad angoli retti, co'l tirar la linea
DE, $i verr&agrave; a formare il quadro lungo AB, DE, eguale al
triangolo detto A, B, C, per e$$er eguale il triangolo N, all'O, &amp;
H, all' I.
<fig>
<p n=>6</p>
<p>E per il terzo, &amp; vltimo TSC, con l'angolo retto S, e$$en-
do CT, la diagonale del quadro, $i compartira la SC, in due par-
ti, cio&egrave; in D, &amp; tra$portando la DC, in TV, ad angolo retto $o-
pra la ba$e ST, co'l tirare la DV, $i verr&agrave; a formare il quadro lun-
go DV, TS, eguale al triangolo TSC, per e$ter $imilmente egua
li i due triangoli AR.
<fig>
<p>Ci re$ta per vltimo a mo$trare, come $i formino in quattro
modi gli ouati, cio&egrave; co'triangoli, &amp; co' quadrangoli, &amp; cir-
coli. E prima formi$i $opra la ba$e AB, i due triangoli di
lati eguali, cio&egrave; ABD, &amp; ABC, douendo$i fare il C, cen
tro per tirare la parte del circolo EG, &amp; $imilmente D, per
tirare la FH, &amp; BA, per le te$te HE, &amp; GF.
<fig>
<p>Segue i due quadri RS, da formare il propo$to ouato,
cio&egrave; per la parte della circonferenza PQ, $i far&agrave; il cen-
tro L, &amp; $imilmente per la NOM, &amp; per le te$te PO,
&amp; QN, RS.
<fig>
<p>Et poi il terzo con i tre circoli per la circonferenza FI,
il centro $ar&agrave; C, &amp; per la HLD, le te$te LI, FH, vengo-
no fatte da gli $te$$i circoli.
<fig>
<p>Si potr&agrave; formare il propo$to ouato $emplicemente, con
vna corda doppia, $enza alcuna delle dette o$$eruationi de'
circoli, o delli angoli, cio&egrave; c&omacr;parti$ca$i $opra vn piano la lun-
ghezza, che $egli vorr&agrave; dare, per e$$empio $ar&agrave; DC, in or-
to parti, delle quali $e piglier&agrave; $ei, che $aranno le AB, la-
$ciandone da cia$cuna delle $ue te$te, vna, cio&egrave; AC, BD,
doue $i ficcheranno i due cauicchi, o chiodi, AB, a quali $i
auolger&agrave; doppiamente vna corda $ottile, ouero $pago ben
legato alle $ue te$te, $i che venga cos&igrave; doppio, lungo lo $pa-
tio AD, cio&egrave; di parti $ette, pigliando$i poi vn'altro cauic-
chi&oacute;, o chiodo, &amp; con la $ua punta me$$o nella te$ta tra e$$e
due corde, $i andar&agrave; tenendole cos&igrave; tirate, de$criuendo la
linea DE, CD, co'l fare $correr $empre la detta corda cos&igrave;
doppia tra i due cauicchi AB, con laquale $i verr&agrave; a formare, $i come altrui piacer&agrave;, la forma del
circolo ouato.
<fig>
<p n=>7</p>
<p>Que$to &egrave; quanto ne occorre dire intorno alla de$erittione de propo$ti corpi Geometri, &amp; chi vor-
r&agrave; chiaramente vedere le ragioni di tal $ua proportione, con le regole del mi$urargli, s&igrave; in $uperficie,
come anco di tutto il corpo, potr&agrave; leggere il $econdo, &amp; il quinto Libro di Co$mo Bartoli in materia
del mi$urare, doue trouer&agrave; la chiarezza di tutte le $ue parti, con molti altri particolari molto vtili, s&igrave;
per la $cienza, come per la pratica di quello, che $egue.
<HEAD>REGOLA PER FORMARELE PIANTE</HEAD>
<HEAD>DELLE FORTEZZE, CON LE LOR MISVRE.</HEAD>
<HEAD>CAP. I.</HEAD>
<p>SOGLIONO e$$ere le regole di non poco giouamento a tutti, per lo molto be-
neficio, che da e$$e $i trahe, e ma$$ime da' principianti nelle Fortificationi, con li-
quali pre$uppongo al pre$ente ragionare; perche da quelle $i viene a po$$edere
il vero fondamento della $cienza, &amp; in$ieme &agrave; tener memoria delle parti pi&ugrave; no-
tabili, che $i ricercano nell'operare; Et concorrendoci la dilettatione, $i verr&agrave; ad
apprendere e$$a $cienza, con quella maggior facilit&agrave;, che $i po$$a de$iderare, e
particolarmente nel comporre, e de$criuere le $eguenti piante; atte$o che dipen-
dendo que$te da'lineamenti, e da compartimenti di circoli, $empre, che $i $apr&agrave;
la proportione di vna $ola di e$$e piante di Fortezza, ouer corpo di baluardo, $i potranno $apere tut-
te le altre, che occorreranno far$i; accre$cendole, &ograve; $minuendole, conforme a $iti, come al $uo luogo
$i dir&agrave;. Et prima proporremo voler formare vna pianta d'vna Forrezza di lati eguali, $i come anco
$aranno le altre che $eguono, cio&egrave; che i baluardi vengano egualmente di$tanti l'vno dall'altro, doue
$ar&agrave; nece$$ario di de$criuere vn circolo $opra la carta, ouero altra materia, in cui $i vorr&agrave; formare e$-
$a pianta; &amp; quello egualmente compartire in tante parti, quanti $aranno i baluardi, che $i vorranno<marg>Circolore
ce$$ario <21>
formarele
piante del
la Fortez-
za.
Pianta pri
ma di otro
baluardi.
Dife$e, e fa
cilit&agrave; del-
le lor mi-
$ure.</marg>
fabricare; &amp; per&ograve; diremo d'hauer de$critto con la punta mobile del compa$$o il circolo, che per lo
diametro AB, $i vede, con la linea morta, fatta di punti; ilqual circolo, per e$$empio, s'intenda di
voler compartire in otto parti, per formare otto baluardi, che $aranno notati per LRS, con gli al-
tri, che $eguono; e tirate che $i haueranno le linee rette, da vn punto all'altro, $i $aranno formati gli
otto angoli, $opra li quali $i debbono de$criuere i $uoi baluardi, con quelle mi$ure, &amp; proportioni, che
pi&ugrave; li po$$ano apportare dife$a; e$$endo per&ograve; nece$$ario prima deliberare la $orte della mi$ura, con
che $i vorr&agrave; formare, e mi$urare tutto il corpo della Fortezza; onde per pigliar la pi&ugrave; familiare, ci $er-
uiremo del braccio Fiorentino, ouero del pa$$o Vinitiano, ilqual pa$$o contiene tre di e$$e braccia, &amp;
il pa$$o cinque piedi, $i comene' due $eguenti di$egni $i vede, per AB, mi$ura d'vn piede Vinitia-
no, compartito in dodeci oncie, e per CD. il mezo braccio Fiorentino; con lequali mi$ure $aranno
formati tutti i di$egni della pre$ente opera. Et hauendo $tabilito (come s'&egrave; detto) la mi$ura, della
quale ci vorremo $eruire, $i douer&agrave; poi $tabilire la lunghezza delle dife$e, che $i vorranno dare a e$$a
Fortezza, cio&egrave; quanto douer&agrave; e$$ere la di$tantia dal fianco (luogo delle artiglierie) alla punta dell'an-
golo inferiore dell'altro baluardo, che gli $ar&agrave; incontro; ilquale deue e$$er guardato, e dife$o da e$$e
artiglierie, dipendendo da que$ta mi$ura, ouero di$tantia tutta la perfettione, &amp; la imperfettione del-<marg>Dalle dife
$e formate
c&omacr; propor
tionate mi
$ure c&omacr; for
me all'of-
fe$a, ne di-
pende la p
fettione
della For-
tezza.
Dife$e, e
$ue imper
fettioni.
La dife$a
delle For-
tezze non
vuole e$-
$er meno
di 160. pa$
$i, ne pi&ugrave;
di 180.</marg>
la Fortezza; perche e$$endo fatta con troppa lunga dife$a, le artiglierie de'fianchi non vi potrebbono
fare quella gran pa$$ata, che bi$ogneria nelle dife$e di terra, &ograve; d'altra materia, che il nimico face$$e
per trauer$are, &amp; impadronir$i del fo$$o, ne meno arriuarebbono le palle di piombo da mo$chetto,
me$$e nelli $acchetti, per tirare con le artiglierie, a offe$a di e$$o nimico, come anco all'incontro, e$$en
do fatta la dife$a troppo corta (dopo che $i doueria fabricare pi&ugrave; numero di baluardi) i $uoi fianchi
verrebbono e$po$ti all'e$$ere imboccati, e per con$eguenza ammazzati i Bombardi&egrave;ri da gli archibu-
gieri nimici, che $tanno di fuori a$co$i, e coperti intorno la contra$carpa, &amp; ancora le piazze de'ba-
luardi verrebbono piccole, e con a$$ai deboli dife$e, e tanto pi&ugrave; facendo a proportione piccolo il fian
co; effetti tutti da fuggire, volendo bene, e con ragione fortificare, e ma$$ime in piano, &amp; in $ito e$po-
$to &agrave; potente nimico, come del tutto a $uo luogo $e n'a$$egneranno le ragioni, e $olo al pre$ente dire-
mo, che la detta dife$a dal fianco alla punta del baluardo, $ia di pa$$i 180. che $ar&agrave; delle pi&ugrave; lunghe,
che $i debbon fare, quali $ono braccia intorno a 540. &amp; per&ograve; volendo per e$$empio formare gli otto
angoli detti di $opra, $i far&agrave; che cia$cuna delle otto parti $ieno i detti pa$$i cento ottanta, cio&egrave;, $i com-
partir&agrave; per e$$empio la RS, in noue parti vguali, che cia$cuna di quelle $ar&agrave; di pa$$a venti, con lequa
li $i noter&agrave; la $cala AB, di pa$$a cento, c&omacr;partendola poi in quelle pi&ugrave; minute parti, che $i potr&agrave;, e per
lo meno in dieci, come $i vede; &amp; que$ta $ar&agrave; la giu$ta, e real mi$ura di detta pianta con la propo$ta di-
<p n=>8</p>
<fig>
<p n=>9</p>
fe$a di cento ottanta pa$$i, per e$$ere le dette parti RS, eguali d'ogn'intorno alla $ua circonferenza,
&amp; la di$tanza, che dee e$$ere dal $ianco d'vn baluardo alla punta dell'altro HV, che &egrave; la lunghezza
della detta dife$a, &amp; douendo$i con la propo$ta $cala mi$urare, &amp; proportionare li membri con tutto
il corpo della Fortezza, daremo principio al baluardo, come capo di e$$o corpo; ilquale v&agrave; formato
$opra gli angoli in que$to modo, cio&egrave;. Pigli$i dalla $cala la lunghezza di pa$$i trenta, ouero braccia
nouanta, &amp; fermi$i la punta del compa$$o $opra l'angolo L, &amp; con l'altra da ogni parte $i notino i
punti GH, che $ar&agrave; la larghezza della gola del baluardo, ouero il $uo angolo interiore LHG, &amp;
&igrave;l $imile $i far&agrave; $opra tutti gli altri angoli de' baluardi: pigliando poi vna $quad<*>a, $i tirer&agrave; la<marg>L'angolo in
teriore del
baluardo,
come $i fac-
cia.</marg>
linea HI, pur lunga pa$$i trenta almeno, che cadda nel detto punto H, &amp; faccia angolo retto
$opra la linea, ouer cortina HN, &amp; il $imile $i far&agrave; all'altro fianco GM, &amp; $opra tutti gli altri
angoli interiori de'baluardi, tirando $empre que$te prime linee col lapis, acci&ograve; $i po$$ano cor-
reggere, quando $i piglia$$e errore nel tirarle, ma$$ime per leuar quelle, che non deuono re$tar
deicritte con l'inchio$tro, compito che $ar&agrave; il di$egno, $i come per le linee punteggiate $i ve-
dr&agrave;. Et per formare i detti baluardi $i dee $empre pigliar la dife$a delle $ue fronti pi&ugrave; lontane<marg>Dife$a del
baluardo,
doue $i de-
ue pigliare.</marg>
dal fianco, che $i potr&agrave;, cio&egrave; nella lunghezza della cortina, &amp; que$to $i far&agrave; per accre$cere e$-
$a dife$a, perche $endo pre$a al mezo della cortina ($i come ancora $i pu&ograve; fare nel propo$to
ottangolo, &amp; tanto pi&ugrave; ne gli altri, che $eguono) tal parte di cortina, (cio&egrave; la $ua piazza
di dentro) verr&agrave; a fare l'officio, che fa il fianco; &amp; ma$$ime co'l $uo caualiere nello $copri-
re, &amp; nel difendere il fo$$o, con la fronte del baluardo. Nondimeno per mo$trare quanta $ia
la differenza nel pigliare e$$a dife$a dal terzo, o dal mezo di detta cortina, formeremo al
pre$ente i $uoi baluardi, cauati dal terzo; cio&egrave; $i compartir&agrave; cia$cuna cortina in tre parti, co-
me $i vede, per la NH, in PO, doue po$ta la riga $opra il punto O, &amp; al fine della linea del<marg>Fronte del
baluardo
formata per
la inter$eca
tione di due
linee.</marg>
fianco I, $e ne tirer&agrave; vn'altra, che vada in infinito, &amp; $imilmente dall'altra parte tirando la
ZM, e doue $i inter$echer&agrave; $opra la prima Q, iui $ar&agrave; l'angolo inferiore, ouero la punta del
baluardo MQI. Et per formare le $palle, ouero orecchioni, che vengano a coprire quella
parte del fianco, doue deuono $tar l'artiglierie, $i compartir&agrave; la linea MG, (che dicemmo
e$$er trenta pa$$i) in tre parti; due delle quali $e ne dar&agrave; per la gro$$ezza della $palla, che $a-<marg>Spalla, e
fr&omacr;te del ba
luardo, co-
me $i deue
formare.</marg>
r&agrave; MY, &amp; vna alla larghezza del fianco YG, &amp; in vltimo $i former&agrave; (per $errare il baluardo)
il mezo circolo X &amp;. Ma pigliando la dife$a dal mezo della cortina, come per VT, $i vede e$-
$er formato l'angolo K, benche alquanto pi&ugrave; acuto dell'altro primo, $i potria per ci&ograve; compor-
tare, venendo la contra$carpa $couata dal fianco, che nella dife$a cauata dal terzo non $i pu&ograve;,
$i come $i vede per <24> <05>, ilqual fo$$o $i dee formare in que$to modo, cio&egrave;, $i faccia largo, in-<marg>Difefa del-
la c&omacr;tra$car
pa, &amp; $ue c&omacr;
$iderationi.</marg>
contro l'angolo Q, del baluardo, pa$$i trenta, che $ar&agrave; <G>*w</G>, e potendo far, che la contra$car-
pa <24> <05>, venga $pazzata dal fianco, $i tirer&agrave; a tal $ua dirittura; ma non potendo$i, $i far&agrave; al-
manco paralella alla fronte Q &amp;, $i che la parte M <28>, non $ia pi&ugrave; $tretta della Q <G>*w</G>, che
$aria a$$ai pi&ugrave; imperfettione, che non e$$ere tal parte $coperta, $endo guardata dalle altre piaz-
ze, &amp; caualieri di $opra.
<pb>
<fig>
<pb>
<fig>
<p n=>12</p>
<HEAD>PIANTA DI SETTE ANGOLI. CAP. II.</HEAD>
<p>Se vorremo formare il $ett angolo, ouero vna fortezza con $ette baluardi, $i potrebbe $enza alcuna
alteratione ($aluo che di pigliar la dife$a al mezo della cortina) v$ar le precedenti mi$ure a$$egna
te a gli otto angoli, per e$$er que$ta forma compo$ta di angoli, che $i po$$ono chiamare ottu$i, co-
me $aranno tutti dal $ettimo in s&ugrave;, atte$o che nel $e$to, &amp; nel quinto, che $eguono a ba$$o i loro baluar
di verrebbono troppo acuti, &amp; di fronte molto lunga, che apporterebbe non poca imperfettione alla
Fortezza; &amp; per ci&ograve; e$$equire $i de$criua $opra il centro A, il circolo BD, compartito in $ette parti
<fig>
<p n=>13</p>
come $i vede. Ma per variare dife$a, &amp; farla pi&ugrave; vtile proporremo farla di pa$$i 160. onde $i $compar-
ti$ca in 8. parte la linea EQ, &amp; cia$cuna $ar&agrave; 20. pa$$i, con li quali $i former&agrave; la $cala TS, di pa$-<marg>Dife$a del
$ettimo an-
golo.</marg>
$i 100. e volendo formare i baluardi, $i noter&agrave; da'due lati l'angolo interiore di pa$$i trenta, come
s'&egrave; detto, e $i vede per EFI, formando con la $te$$a mi$ura le linee, che fanno l'angolo retto del
fianco FH, &amp; IR, $opra la cortina PI, $eguendo il re$to con le di gia dette mi$ure, e propor-
tioni.
<HEAD>PIANTA DI SEI ANGOLI. CAP. III.</HEAD>
<p>Se la Fortezza $ar&agrave; fabricata con $ei baluardi, e che la lunghezza della $ua dife$a debba e$$ere di<marg>Dife$a del
$e$to augo-
lo.</marg>
braccia cinquecento cinquanta, $i douer&agrave; compartire vna delle $ue parti, che per e$$empio, $ar&agrave;
<fig>
<p n=>14</p>
AB, in vndici, che cia$cuna $ar&agrave; braccia cinquanta, $i che con quattro di e$$e parti $i potr&agrave; fa<*>
<marg>Dife$a del
la fronte
dal terzo
della cor-
tina.</marg> ra la fcala di braccia ducento; e per formare i baluardi proporremo voler pigliar la dife$a dal quarto
della cortina, che $ar&agrave; FO, de$criuendo la fronte G, benche $i po$$a anco pigliare detta dife$a dal
terzo PQ, formando la fronte H, &amp; $i acqui$terebbe lo $patio PF, doue potria $tare di pi&ugrave; vn
pezzo d'art<*>glieria, per tal $ua dife$a, nondimeno l'angolo H, verr&agrave; alquanto di troppa acutezza. Ma
douendo$i fabricare quella parte, che viene $coperta dal nemico, con la $emplice terra, &amp; alquanto
circolare per maggior $ua $icurezza, $i potr&agrave; comportare tal $ua acutezza, &amp; tanto pi&ugrave; venendo la $ua
muraglia da ba$lo, coperta dall'altezza della contra$carpa, come al $uo luogo $i dir&agrave;.
<fig>
<p n=>15</p>
<HEAD>PIANTA VLTIMA DI CINQVE</HEAD>
<HEAD>ANGOLI. CAP. IIII.</HEAD>
<p>QVESTA pianta $i pu&ograve; chiamar l'vltima di quelle, che $i deuono fortificare, at-
te$o che la forma quadrata, e ma$$ime la triangolare, per l'vltimo corpo formato
$olo con tre linee, non $i po$$ono, ne $i deuono fortificare, $e gi&agrave; non occorre$$e<marg>Imperfet-
tione del
quarto, e
terzo an-
golo.
Dife$a del
quinto an
golo.</marg>
fabricare Forti campali, fatti con la $emplice terra, per impedire il pa$$o delle
$trade, e de' fiumi, nel volere a$$ediare vna Fortezza, ouero fortificare vn $ito
montuo$o, non e$po$to $e non a b<*>tterie da mano, $i come al fine del $econdo
Libro $i mo$trer&agrave;. E per formar que$to quinto angolo proporremo voler fare le
$ue dife$e lunghe braccia cinquecento venti, benche quanto pi&ugrave; e$$e $aranno lunghe ne gli angoli a-
cuti, tanto pi&ugrave; $i potranno far venire le piazze larghe, e le fronti de'baluardi ottu$i; $tante la lun-
ghezza di e$$e dife$e, ma ne apportano poi le oppo$itioni gi&agrave; dette. Per&ograve; formi$i la $cala, per laqua-
le $i dene compartire in tredeci parti vno de'lati del detto angolo, ilquale $ia il $egnato AB, &amp;
cia$cuna di e$$e $ar&agrave; braccia quaranta, formandone la $ua $cala. In quanto poi a formare i baluardi,
&amp; a fuggire quell'acutezza de gli angoli, che per natura apporta la $opra$eritta forma, $i potr&agrave; tirare
la prima linea del fianco CF, di biaccia $ettantacinque, che $ono pa$$i 25. &amp; per fuggire anco l'a-
cutezza de baluardi, $i potria re$tringere la $ua gola, &amp; farla di pa$$i 40. almanco, &amp; fare li fianchi con
vna $ol piazza, pigliando la di$e$a dal quinto, che $ar&agrave; BR, QC, &amp; $i formera la fronte FSD,
$opra l'angolo interiore ACE. Auertendo che le mi$ure gi&agrave; a$$egnate alla Fortezza, non $i deuo-
no $minuire $e non per nece$$it&agrave; del $ito, &amp; per l'acutezza dell'angolo interiore, doue s'ha da pian-
tare il baluardo, acci&ograve; non venga con troppo lunghe fronti, &amp; anco per l'accutezza dell'angolo infe-
riore, per le ragioni dette, &amp; che $i diranno. Ne deue e$$ere tenuto per co$a $uper<*>ua la dimo$tratio-
ne de lincamenti nel de$criuere le $udette quattro piante, anzi come fondamento nece$$ario, $i deuo-
no bene ricono$cere, per intendere li effetti delle di$e$e che $i po$$ono dare alle fronti de' baluardi
$tante la diuer$it&agrave; delli angoli, &amp; per preualei$i $ompre delle miglio<*>, &amp; pi&ugrave; commode per l'artiglie-
rie de' fianchi, &amp; come s'&egrave; detto <*>ggire liangoli, che perla troppa accutezza pote$$ero e$$ere
dife$i.
<HEAD>DEL COMPARTIMENTO DE</HEAD>
<HEAD>CIRCOLI, E PROPORTIONI, CHE SI RITROVANO
NELLE DIVERSITA DE GLI ANGOLI.</HEAD>
<HEAD>CAP. V.</HEAD>
<p>DALLA proportione, che $i trouer&agrave; e$$ere ne'compartimenti de'corpi sfe-
rici formati con vna $emplice linea, de$eritta intorno al $uo centro, $i caue-
r&agrave; $empre $enza alcun'errore la proportione di qual $i voglia altro corpo,<marg>Comparti
m<*> di
circoli, &amp;
per<*>ttio-
ni de gli
angoli.</marg>
o $uperficie, dipendendo il tutto da' compartimenti, cauati da e$$a $ua cir-
conferenza; perche e$$endo eguali, o ineguali tra loro, verranno propor-
tionatamente $empre $imili tutti quelli, che da e$$i dipenderanno: benche di
maggiore, o di minore grandezza, come pi&ugrave; piacer&agrave;, conforme per&ograve; alle
mi$ure della $cala, che $i fara nel $ormare i di$egni, ouero e$$equire l'opera,
che anda$$e fatta reale. E perche al pre$ente ne occorre tratcare delle di-
uer$it&agrave; de gli angoli, che po$$ono occorrere nelle Fortificationi, nel $ituarli $opra i baluardi, $ar&agrave;
nece$$ario l'hauere cognitione della diuer$it&agrave;, che $i ritroua fra loro, e cono$cere per theorica
le perfettioni, &amp; imperfettioni, che po$$ono apportare in atto pratico; e per e$$equir, for-
mi$i il detto ci colo $opra il centro A, $i che la $ua circonferenza $ia la CD, la met&agrave; del-
la quale $i compartir&agrave; in cento ottanta gradi, che $ar&agrave; quella parte del Zodiaco, DGC,
che $t&agrave; $opra il no$tro Orizonte, e compartendo meza tal circonferenza in tre parti, e tira-
ta la linea al $uo centro, $i hauer&agrave; formato il triangolo di lati eguali, notato per 3, che $ar&agrave; AFC,<marg>Augoli di
d<*>
me, con<*>i
$noi gradi</marg>
cio&egrave; di gradi $e$$anta $opra e$$o Orizonte CD, e compartendola in due $i former&agrave; il quadro
con l'angolo retto $egnato per 4. che $ar&agrave; AGC, di gradi nouanta<*>, &amp; il quinto angolo $a-
<foot>C 2</foot>
<p n=>16</p>
<fig>
<p n=>17</p>
r&agrave;, ACH, di gradi cento ottanta; il $e$to angolo $ar&agrave;, ACI, di gradi cento venti; il $ettimo
ACL, di gradi cento venti otto, e l'ottauo, ACM, di gradi cento trentacinque; e quanto poi al
nono, decimo, &amp; ad altri, che $eguono, $i potr&agrave; con tale ordine di compartimenti, e numeri, $apere la
forma, e natura di tutti gli altri, che po$$ono occorrere; $i che vengano in vltimo con le due linee a
far$i tanto ottu$i, che $i conuerta in vna $ola retta, &amp; eguale al detto $uo Orizonte, che $ar&agrave; al fine de'
gradi c&emacr;to ottanta. Potendo$i ancora vedere nell'altra parte $otto e$$o Orizonte CD, gli angoli ca-
uati da tutta la circonferenza di e$$o circolo, e notati co'l lor numero, cio&egrave; dal quinto, $ino al quar-
todecimo eguali nelle loro ba$i a' primi detti di $opra; co'l mezo de' quali, e de' $udetti gradi $i potr&agrave;
$empre fondatamente, non $olo nelle di$pute, ma nelle operationi determinare le dife$e della Fortez-
za $enza aloun'errore.
<HEAD>STRVMENTO DA PIGLIARE GLI</HEAD>
<HEAD>ANGOLI, ET DA TRASPORTARGLI IN DIVERSE</HEAD>
<HEAD>GRANDEZZE. CAP. VI.</HEAD>
<p>QVANDO che con la intelligenza de lineamenti, che per Theorica dobbiamo
intendere, $i aggiungera poi la pratica dell'operare per e$$equire quanto, che
ne $eguenti libri $i mo$trer&agrave;, l'operationi veranno non $olo facili, ma diletteuo-
li, e ci&ograve; $i far&agrave; col mezo delli $trumenti Matematici, &amp; tra li pi&ugrave; facili $ar&agrave; la
$quadra zotta per formare non $olo i di$egni, ma l'i$te$$e opere reali, e tale $tru
mento viene fabricato di metallo con l'o$$eruanza della forma circolare, doue
con$i$te la perfettione di tutti li altri $trumenti, perche $compartito in due par-
ti la circonferenza, $i che il diametro, ouero l'Orizonte, che pa$$a $opra al cen-
tro dal quale tutte le linee, che $i tireranno da e$$o centro alla circonferenza $aranno vguali, &amp; $imil-
mente formerano gli $uoi angoli, e benche in picciola forma, $aranno per&ograve; $empre tra loro vguali in
ogni grandezza, &amp; proportione di mi$ura, laquale $quadra $i vede nel $eguente di$egno per ABC,<marg>Squadrazot
ta, c&omacr; la $ua
fattura.</marg>
e deue e$$er fabricata, e con molta diligenza compo$ta, cio&egrave; fatta con due righe a modo di compa$$o
c&omacr;gi&umacr;te in$ieme nelle te$te, ouero nel c&emacr;tro A; &amp; alquanto lontano deue e$$er congiunto il $emicirco-
lo DE, c&omacr;partito in cento ottanta gradi, che $ar&agrave; v guale al $opra$critto, doue $i potranno vedere tutti
gli angoli, come s'&egrave; detto. Auertendo, che la te$ta del $emicircolo E, $ia inca$$ata, e ferma immobile
<fig>
<foot>C 3</foot>
<p n=>18</p>
riella parte di fuori del bracoio AB, come $i vede in E, &amp; il $imile nell'altra CA, in G, doue
A, $ar&agrave; il centro del Mondo. Et il $emicircolo EGD, $opra al no$tro orizonte DE, doue $em-
pre ci ritrouiamo, s&igrave; che allargando il braccio AC, venga a $correre per il detto $emicircolo $ino al
fine della $ua te$ta D, &amp; e$$endo A, centro, &amp; AD, la met&agrave; del diametro DE, la proportio-
ne, che hauer&agrave; l'angolo AGE, nell'aprire, &amp; nel $errare il braccio AC, $ar&agrave; $empre l'i$te$$a
dell' ABC; e$$endoui $olo differenza la grandezza dello $tromento, che mo$tra l'angolo in mag-
giore, o in minor forma, benche per la proportione delle $ue mi$ure $ia $empre vno $te$io, &amp; nelle
occa$ioni apporter&agrave; il commodo di tra$portare i di$egni di grandi in piccoli, ouero di piccoli in gran
<marg><*> modo di
tra$portare
<*> di$egni, e
ridurli pro-
portionata-
m&emacr;re in di-
<*>er$e gran-
dezze.</marg> di, conforme a e$$e mi$ure, non occorrendo $aper'altro, che il numero de gradi della $ua ba$e
EG, che $enza alcun'errore, ne mo$trer&agrave; la forma dell'angolo contenuto $opra il detto centro A,
acci&ograve; $i po$$a tra$portar da vn di$egno all'altro, o tirare le corde d'vn baluardo, ouero tutto il corpo
della Fortezza, nel di$egnare i $uoi fondamenti; e per e$$empio diremo voler al pre$ente formare
l'angolo retto, per&ograve; $i allargher&agrave; la parte mobile C, per in$ino al $egno I, $i che venga $opra la
linea A I, cio&egrave; al fine de nouanta gradi, &amp; $i hauera formato il detto angolo retto ABI, $i come
ancora aprendola per in$ino R, a gradi cent'otto. Douendo per&ograve; principiare la decina, non dalla
parte D, ma dall' E, &amp; ci&ograve; s'e fatto per errore, benche non $i po$$a fallare, e$$endo numerato per
decine, &amp; ci&ograve; fatto haueremo il quinto angolo, &amp; in S, il $e$to; e con tal'ordine $i e$$equiranno
tutti gli altri, che occorreranno, potendo per via de' numeri $apere la forma, e la natura de detti an-
goli, per poterli fortificare.
<HEAD>COME SI DEVONO FORMARE LE</HEAD>
<HEAD>PIAZZE, ET LE DIFESE DELLA FORTEZZA.</HEAD>
<HEAD>CAP. VII.</HEAD>
<p>HABBIAMO di $opra mo$trato l'ordine da formare il corpo della Fortezza
de$critto con vna $emplice linea, &amp; notato la proportione di tutti i $uoi mem-
bri e$teriori, con li quali ella $i deue difendere, &amp; al pre$ente mo$treremo il
modo per formare le membra interiori, $i che tutto il detto $uo corpo venga
ridotto a quella perfettione che $i de$idera, per difender$i, &amp; per ci&ograve; effettuare
$i mo$treranno i due $eguenti baluardi, che $aranno vguali all'ottangolo, det-
to di $opra (benche di forma maggiore) e que$to per poter vedere pi&ugrave; di$tin-
<marg>Dife$a de'
fiachi prin-
<*>ipali$$ima
nelle Fortez
ze.</marg> tamente le mi$ure, &amp; le proportioni delle $ue piazze, e dife$e; e ma$$ime quel-
le de' fianchi, doue deuono $tare l'artiglierie; poi che come parte di molta importanza non vi $i
v$er&agrave; mai tanta diligenza, che ba$ti, e$$endo que$ti gli occhi del baluardo, che &egrave; capo del corpo
della Fortezza, peroche perdendogli, o re$tando impediti, non potrebbe $coprire il nimico per
offenderlo, &amp; tenerlo lontano; onde potra$$i a$$imigliare e$$a Fortezza al corpo humano, che for-
mato proportionatamente con li membri gagliardi, hauer&agrave; $empre molta forza nel difender$i; e
<marg>Membri del
la Fortezza
a$$omigliati
a q<*> del
corpo huma
ho.</marg> per&ograve; s'intender&agrave; il baluardo, come capo, i fianchi come occhi, le piazze delle artiglierie, come
braccia, le cort&imacr;ne, come corpo capace da contenere in $e tutte le parti interiori, &amp; nece$$arie per
mantener$i, &amp; in vltimo le $ortite $aranno le gambe. Si che dato a vn cos&igrave; fatto corpo tanto $piri-
to, che ba$ti a con$eruare le $ue forze (che $ar&agrave; quel namero di $oldati, &amp; monitioni, che al $uo luo-
go diremo) verr&agrave; a riceuere la $ua maggiore perfettione. Et per non errare in alcuna parte nel for-
mare e$$o corpo, ci doueremo gouern are non $olo con la ragione, &amp; proportione delle materie; ma
ancora con l'e$perienza delle offe$e riceuute da potente nimico, contro le quali anticipando le dife-
$e, facil co$a $ar&agrave; a con$eruar$i. Ne ci $eruiremo dell'v$o o$$eruato da coloro, che hanno per li tem-
pi pa$$ati fortificato, con tanta $pe$a, e poca dife$a, e ma$$ime contro le batterie: Ne meno o$$er-
ueremo tante, &amp; cos&igrave; diuer$e opinioni $critte da altri Autori, ma s&igrave; bene ne piglieremo vna $ola
<marg>La Fortezza
deue e$$ere
formata c&omacr;
forme alle
moderne of
fe$e, &amp; non
all'v$o&atilde;tico</marg> per la migliore, come del tutto $e ne addurr&agrave; le ragioni nel Dialogo po$to nel fine di que$to Libro;
Benche per l'ordinario $oglia hauere pi&ugrave; credito quello, che vien fatto con l'autorit&agrave; dell'v$o, che
quello, che $i doueria fare con la e$perienza delli $ucce$$i. Nondimeno l'huomo $auio deue $empre
pigliare la buona parte, e $enza pa$$ione alcuna la$ciar$i guidare non dall'v$anze, ma s&igrave; bene dalla
ragione. E per de$criuer le parti interiori della propo$ta Fortezza, $i fono fermati i detti due ba-
luardi AB, con la larghezza del $uo fo$$o, e contra$carpa MO. Et prima per mo$trare la gro$-
$ezza, che deue hauere la muraglia intorno a predetti baluardi, e cortine, $i tiri vna $econda linea
paralella alla prima (che $i di$$e nel de$criuere le dette piante) &amp; lontana per lo pi&ugrave;, tre braccia,
<p n=>19</p>
che tanto proporremo $ia la gro$$ez za di e$$a murag<*>a, benchetal gro$$ezza vada nel fondamento, e
per formare dipoi il fianco, $i tirer&agrave; la linea IE, paralella alla parte di fuori NG, &amp; lontana brac-
cia vent<*>vno, che $ar&agrave; la gro$$ezza de' merloni TV, che deuono coprire le cannoniere IFD, con
tutta la piazza KL. E per fare e$$e cannoniere $i deue auuertire, che le artiglierie della piazza IE,<marg>Dife$a che
deuone fa
re le can-
noniere
del fianco</marg>
die$$o fianco, non deuono $coprire altro, che la larghezza del $o$$o, che $ar&agrave; la parte oppo$ita della
contra$carpa ML, per&ograve; $i former&agrave; prima quella vicino alla cortina, tirando la linea del $egno I,
che termini nell'angolo della contra$carpa M, (come per la punteggiata $i vede) notando $olo
quella parte, che viene nella gro$$ezza del merlone, dipoi tirer&agrave; vna $econda linea ver$o la $palla, lon-
tana dalla prima circa tre braccia, che $i inter$echi $opra il mezo di quella, prima tanto, che $copra la
lunghezza della cortina, e $i verr&agrave; hauer formata la cannoniera IN, larga in bocca da ogni parte
per lo manco vn pa$$o, ouero conforme a quanto verr&agrave; per i$coprire la detta parte della contra$carpa<marg>C&atilde;nonie-
re <*> fian
co<*> come
$i formino</marg>
M; &amp; nel mezo doue e$$e lince $aranno inter$ecate, $i allargher&agrave; (per lo pi&ugrave;) due piedi, che $ar&agrave; la
larghezza della $ua gola, &amp; il $<*>nile $i far&agrave; nel formare la $econda cannoniera di mezo, cio&egrave; la prima
linea F. deue corri$pondere, ouero $coprire il detto angolo M; la $econda, che $ar&agrave; nel mezo
douer&agrave; $imilmente $coprire la detta larghezza, &amp; per lo manco la met&agrave; della lunghezza della corti-
na. &amp; per la terza, &amp; vltima cannoniera vieino alla $palla, $i douer&agrave; tirare la linea DG, che corri-
$ponda lontano dall'angolo della muraglia Q, $opra al piano del fo$$o pa$$i dodici almanco, accio-<marg>Vna c&atilde;ne-
<*>
fi<*>
ne <*>
<*></marg>
che que$ta cannoniera venga coperta, &amp; $icura dall'e$$ere imboccata, douendo prima hauer tirato,
come $i di$$e, il diritto della gola GC, che corri$ponda alla $palla del baluardo oppo$ito, doue &egrave; il
$egno P, come per la linea punteggiata $i vede, che corri$ponde alla dirittura del fianco, eque$to
perche andando $opra alla muraglia dell'angolo inferiore del baluardo Q, alzato il terrapieno con
grande $carpa, come anco v&agrave; d'ogni intomo, que$ta nel ritirar$i in dentro, come anco fa la $carpa di
e$$a muraglia maggiormente, rende $coperto tai parte di fianco, $i che acco$tato$i il nimico, $opra alla
contra $carpa dirimpetto, non po$$a in modo alcuno $coprire detta cannoniera, addimandata perci&ograve;
la traditora, la quale battendo nelle batterie, ella ne apporta ottima dife$a, &amp; tanto pi&ugrave; perche ta-
gliando il nimico il detto angolo Q, e cadendo la muraglia re$ter&agrave; di apertura circa a tre pa$$i, &amp;
poi la $carpa del terrapieno, che $ara almanco quattro pa$$i, &amp; vno che &egrave; lo $patio della $trada delle
ronde, che in tutto fanno pa$$iotto, che quattro $oli ne re$ter&agrave; per maggior $icurt&agrave; del cuoprire, ol-
tre a che il nemico con la Zappa, &amp; mine pu&ograve; anco pi&ugrave; in dentro taghare, &amp; fare rouinare e$$o an-
golo, e tanto pi&ugrave; e$$endo di forma acuta, e per&ograve; come s'&egrave; detto il pezzo E, di detta cannoniera de-
ue $coprire li dodici pa$$a in dentro lontano dall'angolo detto. Douendo$i per&ograve; auertire, che tale
mi$ura, &amp; rincontri di $coprimento, $i deue $empre pigliare $opra al piano del pagliolo, doue douer&agrave;
$tare il detto pezzo, e per&ograve; facendo il fianco con due piazze, tale o$$eruanza $i far&agrave; $olo alla piazza
ba$$a, e non a quella da alto per e$$ere tal pezzo a$$ai pi&ugrave; coperto, &amp; non e$po$to all'impedimento<marg>Auertim&emacr;
to nel for
mare le c&atilde;
noniere dl
fianco.</marg>
della $carpa della muraglia GC, come &egrave; il primo da ba$$o per e$$ere tal piazza $uperiore ritirata in
dentro, e commoda al coprir$i, come ne piace. In quanto poi al volere $couare con que$te cannonie-
re la dirittura della contra$carpa OM, que$to $ucceder&agrave; molte volte diuer$amente, conforme per&ograve;
alla natura de gli angoli, $opra li quali $i fortifica, $e gi&agrave; non $i vole$$e fare il fo$$o $tretto incontro la
$palla, &amp; largo ver$o la punta del baluardo; opera, che per molte cagioni non i$taria bene; benche in<marg>La cagio-
ne <21>che la
c&omacr;<*>ra$ear-
pa molte
volte ven
ga $couata
dalle arti-
glietie del
fianco.
Im<21>f <*>tio
ne cel fian
co qu&atilde;co
che fo$$e
$coperta
dalla $pia-
nata.</marg>
que$ta pianta particolarmente la detta contra$carpa po$$a venire $couata dal fianco, $e per&ograve; le fronti
de $uoi baluardi piglia$$ero la di$e$a dal mezo della cortina, come $i di$$e poter$i fare, &amp; $i vede per
l'angolo Q, delle due linee punteggiate. Et perche $i vegga chiaramente ancora il di$ordine, che
$eguirebbe, quando $i vole$$e $empre fare, che la contrafearpa veni$$e $coperra dal fianco, $i che po-
te$$ero le $ue cannoniere $coprire l'angolo O, dico che $arebbe nece$$ario faril tiro IOX, &amp; in-
coriere in tre notabili$$imi di$ordini; cio&egrave; prima $i verr&agrave; ad allargare il doppio pi&ugrave; la bocca della can-
noniera N; $econdo indebolire il merlone T; terzo, &amp; vltimo, che &egrave; di a$$ai maggiore importan-
za, $i verr&agrave; a dar commodo al nemico, che $tando coperto nella lunghezza della contra$carpa, &amp; lar-
ghezza della $pianata XM, potr&agrave; prima con li mo$chettieri ber$<*>liare, &amp; ammazzare i bombar-
dieri, &amp; con l'artiglierie poi, hauer quel tanto pi&ugrave; commodo da potere imboccare, &amp; rouinare i fian-
chi, potendole piantare cos&igrave; da vicino, e con tanto maggiore $patio, onde $i vede manife$to, che $a-
ria di$ordine grandi$$imo $enza vtile alcuno, ma$$ime potendo tal parte di contra$carpa e$$er $coper-
ta, e dife$a da caualieri, &amp; d'altre piazze di $opra, come $i dir&agrave;. E per tornare alla fattura di detta
pianta, $i douer&agrave; auertire, che nel formare la gr&ograve;$$ezza de' due merloni TV; Il primo $egnato T,<marg>Diuer$e
gro <*>ze
di merlo-
ni.</marg>
vuole e$$ere il terzo pi&ugrave; gro$$o, che non $ar&agrave; l'altro V, come quello, che a$$ai pi&ugrave; viene e$po<*> al-
l'e$$er $coperto, &amp; offe$o dal nimico; E per&ograve; nel formare la piazza di e$$o fianco, $i douer&agrave; tirare,
come s'&egrave; d&emacr;tto, la linea di dentro EI, laquale deue e$$ere pi&ugrave; lunga di quella di fuori NG, per lo
meno braccia noue, cio&egrave; $ei almanco ne deue ri$altare dentro la cortina, e far l'angolo I, e tre
braccia ver$o la $palla E. Et que$to $i fa, accioche i bombardieri habbiano in tal luogo $patio com-
modo di poterui $tare, &amp; da maneggiare i pezzi con le manouelle; la larghezza di tutta la piazza
<foot>C 4</foot>
<p n=>20</p>
<fig>
<p n=>21</p>
<fig>
<p n=>22</p>
<marg>C&omacr;mo<*>i-
t&agrave;, che de-
uono ha-
uere i b&omacr;-
bardieri
nelle piaz
ze, per ma
neggiarei
pezzi.
La $ortita
$i deue fa-
re nella.
pi&ugrave; coper
ta parte
della For-
tezza.</marg> KE, $i far&agrave; al pi&ugrave; braccia trenta, &amp; la lunghezza dall'altra parte LK, verr&agrave; circa a quaranta<*>ei,
per allungar$i la linea IL, nella te$ta L, douendo e$$er tirata alla dirittura dell'angolo M, ac-
cioche la ca$$a del pezzo dell'artiglleria non po$$a nel ritirar$i vrtare nella muraglia. Si deue poi di-
$egnare la $trada LH, che pa$$a $otto il terrapieno larga braccia noue, &amp; in vltimo la $ortita RS,
laquale $i far&agrave; fopra l'i$te$$o piano della piazza, doue $i di$cender&agrave; nel fo$$o, per lo diritto della gola
GC, cio&egrave; da alto l'entrata $ar&agrave; KS, &amp; da ba$$o in R, $ar&agrave; l'v$cita con la porta G, $otto la can-
noniera, &amp; nel pi&ugrave; coperto luogo della Fortezza. Perlaqual $ortita doueranno poter pa$$are non
$olo gli huomini a cauallo, ma ancora i pezzi delle artiglierie; per&ograve; bi$ogna che $ia commoda, $aci-
le, e $icura per potere e$$equire i $eruitij di maggior importanza, come $ono il $ortire in tutte le oc-
ca$ioni fuori, e dentro della Fortezza, per la dife$a del fo$$o. Et formate, che $i haueranno le can-
noniere, le $trade, le piazze, e la $ortita, $i tireranno le linee paralelle lontane due braccia in circa,
che $ar&agrave; la gro$$ezza del muro, che deue circondare e$$e piazze per $o$tentare il terrapieno. Et que-
$te muraglie di piazze, &amp; di $trade coperte s'intendono far$i ne' fianchi, fatti con due piazze, cio&egrave;
<marg>In qual $i-
to di For-
tezza $i de
uonofabri
care due
piazze <21>
fianco.</marg> la ba$$a, &amp; l'alta: lequali due piazze $i deuono $empre fabricare nelle Fortezze, che habbiano la fo$-
$a profonda, e ma$$ime $enza l'acqua, &amp; che la gola del baluardo $ia di grandezza capace, accioche
la Fortezza con co$i principale, &amp; duplicata dife$a po$$a effettuare l'vfficio $uo, e ci&ograve; fara,
quando le $ue piazze verranno coperte. E per&ograve; nelle fortificationi antiche, $tante le moderne of-
fe$e, non c'&egrave; altra co$a da o$$eruare, $e non la dife$a delle due piazze, &amp; quella de' caualieri, e con-
tramine, nondimeno occorrendo douere fortificare in $ito padulo$o, e che la fo$$a non $i po$$a pro-
fondare in tal ca$o $i potr&agrave; fabricare vna $ol piazza, ma che venga pi&ugrave; ba$$a, &amp; coperta dalli orecchio
ni, che $i potr&agrave;.
<HEAD>COME SI DEVONO DISEGNARE</HEAD>
<HEAD>LE PIANTE DELLE FORTEZZE, CHE</HEAD>
<HEAD>MOSTRINO LA SCARPA DELLE MVRAGLIE, ET</HEAD>
<HEAD>de' terrapieni con la gro$$ezza de' loro parapetti. Cap. VIII.</HEAD>
<p>TRA tutti i difegni, &amp; particolarmente quelli, che con maggior facilit&agrave;, nel formare le For-
tezze, verranno a mo$trare tutte le lor parti con apparenti, &amp; chiare mi$ute, $aranno $empre
i pi&ugrave; lodati, intendendo per le $ue parti, prima il fondamento: dipoi tutta la $carpa, che v&agrave;
nell'altezza, e nella gro$$ezza delle muraglie, e nelle difefe di tetra, con laquale dimo$tra-
tione, $i vedranno interiormente ancora tutti gli effetti, che douer&agrave; fare e$$a Fortezza, auanti che $i
fabrichi, cio&egrave; quanto vengano lunghe le dife$e, e grandi le piazze, &amp; quanto ne viene ad e$$ere
<marg>Molti $o-
no re$tati
ingannati
<21> non an-
tiuedere
gli effetti
delle $car-
pe.</marg> con$ummato da i ritiramenti detti fatti a $carpa. Doue molti $ono re$tati ingannati, hauendo
fabricato conforme alle mi$ure della pianta, $enza hauere anteui$to il ri$tringere delle piazze,
lequali al fine $ono re$tate molto difetto$e; onde &egrave; conuenuto poi rifare e$$a $carpa, ouero per
fuggire il di$ordine della duplicata $pe$a, farne vn'altro maggiore, formando la muragiia, &amp;
il terrapieno con poca $carpa, &amp; rouino$i$$ima. Ma formandofi bene, e con le giu$te mi$ure
e$$a pianta, $i potr&agrave; $empre antiuedere tutti gli inconuenienti, $enza fare alcun'errore neli'e$-
$equire l'opera, con quella maggior facilit&agrave;, che $i po$$a de$iderare, ma$$ime potendo$i con la
$cala mi$urare ogni $ua minima parte. Et per ci&ograve; fare $i former&agrave; il $opra$eritto baluardo $o-
pra l'angolo interiore A, con vna $ola linea, (come $i di$$e nel primo capitolo.) Et prima
<marg>Doue $i de
uono pi-
glia<*>e le
mi$ure nel
la Fortez-
za.</marg> $i deue $apere, che in due modi principali, $i po$$ono formare i di$egni, con che $i douer&agrave;
rappre$entare le piante delle Fortezze, cio&egrave;, che moftrino le mi$ure nel fondamento, $opra
il piano del fondo della fo$$a, $i come mo$tra il di$egno; $econdariamente, che mo$trino e$-
$e $ue mi$ure $opra il plano del $ito. In quanto al primo, benche venga v$ato per maggior
facilit&agrave;, nondimeno douendo$i di$egnare la pianta della Fortezza, non $opra il piano del fon-
do del fo$$o, per non e$$er$i ancor cauato; ma $opra il piano del $ito, per douerlo cauare, $i
potria nel pigliare tall $ue mi$ure nel fondo incorrere in qualche errore, cio&egrave; per quello che di
pi&ugrave; occupa la $carpa della muraglia, da fare $otto il piano di e$$o $ito, benche tal diuer$it&agrave;
accada $olo per quanto tiene la larghezza del fianco, &amp; la gro$$ezza della $palla; cio&egrave; piglian-
do$i le $ue mi$ure da ba$$o nel piano della fo$$a, e non $opra il $ito, il detto fianco $i verrebbe quel tan-
to pi&ugrave; ad allargare, quanto che importa$$e la $carpa della cortina, &amp; quel del diritto della $palla,
<marg>Come $i
di$egni la
Fortezza &imacr;
pianta.</marg> e $imilmente e$$a $palla verrebbe pi&ugrave; $tretta la quantit&agrave; di detta $ua $carpa. In quanto poi alla
fronte del baluardo, e $ua cortina que$te $i con$eruano con vna $te$$a proportione ritirando$i di
$opra, &amp; allargando$i di $otto vgualmente. Et per&ograve; $ar&agrave; $empre bene terminare que$te $ue mi-
<p n=>23</p>
<fig>
$ure $opra il piano del $ito, doue $i doucr&agrave; di$egnare la Fortezza. Et per o$$eruare l'ordine nel de$cri-
uere e$$e piante, proporremo hauer formato, per e$$empio, il baluardo, con vna $emplice linea, come
<p n=>24</p>
$i di$$e, &amp; che la $ua muraglia nel fondame<*>nto debba e$$er gro$$a tre braccia, e vada alto diciotto, con
la met&agrave; di $carpa. E poi con vna $econda<*> linea $i noti la detta $carpa, che $ar&agrave; di nouebraccia, &amp; ap-
pre$$o con vn'altra terza linea, pur parale<*>lla, lontana vn braccio, e mezo, che mo$trer&agrave; la gro$$ezza di
detta muraglia al fine della predetta $ua<*>ltezza, $i che lo $patio D, contenuto con le tre line e $ar&agrave;
la $carpa, con la gro$$ezza della muragli<*>, laquale $carpa non &egrave;v$ata fare per quanto tiene la larghez-
za del fianco, con la lunghezza del dir<*>o della $palla; e que$to perche e$$endo il fianco tra due mura
glie $errato, vien giudicato, che po$$a<*> $icuro, $enza la detta grande $carpa; &amp; per il diritto della
$palla, dicono, che tale $carpa impedi<*> e la vi$ta della cannoniera nello $coprire il fo$$o. Ma e$$endo
que$to vn'v$o male inte$o, e di mol<*>d anno, giudico per ci&ograve; e$$ernece$$ario fare in tal parte la $te$$a
$carpa, che $i far&agrave; nelle altre, &ograve; alme<*>on vn terzo della $ua altezza; perche aggiungendogli la ba$e,
e fermo piede, apporta $icurt&agrave; a tur<*>l'<*>pera, che &egrave; quello, che $i deue $empre procurar di fare, e ma$-
<marg>Diritto del-
la gola del
hanco fatto
con la $car-
pa.</marg> $ime in parte cos&igrave; important<*>, No<*> mendo luogo di verit&agrave;, l'oppo$itione fatta alla $earpa di detto
diritto, cio&egrave;, che occupi la vi$ta al <*> la <*>noniera, perche fa la $te$$a linea, che douera fare il tiro per
i$coprire, e difendere la fronte del <*>alt to ba<*>ardo, come s'&egrave; detto nel $opra$critto Capitolo; oltre a
che tale $carpa ne a$$icura li alzat<*>, det errapieni. Segue poi $opra l'altezza di detta muraglia, che $i
pre$uppone, $ia circa il piano del $ito dopo la $trada delle ronde, come $i dir&agrave;, l'alzato dello $carpone,
che douer&agrave; fare il terrapieno $ino a<*>ll'altezza delle piazze con le lor dife$e, ilquale pre$upporremo va-
da alto braccia dieci, al pi&ugrave;, e ma$$im e nelle cortine, che douer&atilde;no e$$ere pi&ugrave; ba$$e che non $ar&agrave; quello
de baluardi, e fatte con altrotant<*>, di $carpa, la quale $carpa $i vedr&agrave; per la quarta linea paralella alla
<marg><*> del
<*>pieno.
did<*>tro.</marg> terza, cio&egrave; lo $patio C, $eguer, er vltimo da fare nella fronte del baluardo la gro$$ezza del parapet-
to di braccia diciotto, bencheb a$terebbe di quindici, &amp; quello della cortina $olo di dodici, come $i ve-
de per lo $patio B, pa<*> petto del baluardo, &amp; P, quello della cortina, quanto poi alle partinteriori,
che $ono le $trade coperte NO, vanno alle piazze ba$$e de fianchi, con la $ortita LI, que$te $tra-
de, &amp; $ortite vanno coperte col $uo volto $otto al terrapieno, re$tando libere le dette piazze de fian-
chi MT, cio&egrave; $coperte di $opra, e dauanti coperte con l'altezze de' merloni, doue $ono le $ue can-
noniere (nel modo che al $uo luogo $i dir&agrave;) la larghezza poi che douer&agrave; re$tare nella gola del baluar-
do A, tra l'vna, e l'altra piazza, dopo le $ue dife$e, douer&agrave; e$$ere venti pa$$a, douendo$i per&ograve; fare
l'angolo interiore del baluardo largo a linea retta $e$$anta pa$$a. Seguono le cortine, e parapetti
PQ, con le piazze terrapienate VZ, &amp; i due caualieri FG, ma fatte le $ue piazze con l'angolo
retto ver$o il baluardo oppo$ito, come $i dir&agrave;.
<HEAD>COME SI DEVONO FONDARE LE</HEAD>
<HEAD>MVRAGLIE; ET PER CHE SI DEVE FARE LA
SCARPA A QVELLE DELLE FORTEZZE.</HEAD>
<HEAD>CAP. IX.</HEAD>
<p>TVTTI quelli, che fanno fabricare, doueriano al parer mio $empre riguarda-
<marg>Principali
c&omacr;$ideratio-
ni nel termi
nare le ope
re.</marg> re a due principali co$e; prima alla $tabilit&agrave; dell'opera, acci&ograve; la fabrica $i con-
$erui lungo tempo; poi alla commodit&agrave; dell'v$o, a che $ar&agrave; dedicata. In quan-
to alla prima, chedara al no$tro propo$ito, bi$ogner&agrave; con molta diligenza ri-
guardare al $uo fondamento; atte$o, che formando vna machina di materia
graue, &amp; non le facendo $otto il $o$tegno proportionato al $uo pe$o, $aremo
certi, che to$to andr&agrave; in ruina; e per&ograve; $i deuono fare li fondamenti delle mura-
glie tanto profondi, e gro$$i, che ba$tino a poter $o$tentare tutto il corpo della
<marg>C<*>forme al
la naturade'
$iti $i deue
v$ar diligen
za nel $on-
dar la mura-
glia.</marg> fabrica, conforme per&ograve; $empre alla natura del $ito. Perche douendo fondare $opra il $a$$o, &ograve; altra
materia dura, ogni qualit&agrave; di fondamento ne $eruir&agrave;, pur che il principio della muraglia $ia $empre
pi&ugrave; gro$$o del re$to, $i che po$$a far ba$e, e fermo piede a e$$o $uo corpo, &amp; accadendo fondare in luo-
go paludo$o, dopo alla profondit&agrave;, e larghezza, che $i dar&agrave; di pi&ugrave; alla $ua pianta, $i deue prima riem-
pire il $uo fondamento di $pe$$i, e lunghi pali di legname verde, liquali vi $ieno fitti con gli $tromenti
nominati battipali, $i che l'vno tocchi l'altro con la te$ta, evenghino a formare il piano, e il principio
<marg>La e$perien
za delle ope
re fatte ne
deue am&mdash;
mae$trare.</marg> della muraglia, che $i deue fare con pietre gro$$e, e bene $pianate; douendo$i ancora $empre riguar-
dare alla natura della materia, con la quale $i douer&agrave; operare, e particolarmente $eruir$i della e$pe-
rienza dell'opere antiche; &amp; ancora $apere, che in due modi $oli e$$e muraglie po$$ono $o$tentare il
pe$o loro, $opra il detto $uo fondamento; il primo $ar&agrave; quello, che $i po$er&agrave; perpendicolare, come $o-
<p n=>25</p>
no le fabriche delle Torri, e de Palazzi, doue che ogni mediocre gro$$ezza di muraglia $ar&agrave; atta a
$o$t&emacr;tar qual $i voglia gr&atilde; pe$o, pur che il fondamento $tia fermo, ouer calando po$$a farlo egualmen-
te da ogni parte. Il $econdo &egrave; quello, che deue e$$er $o$tentato dalle muraglie della Fortezza, che $a-
r&agrave; il terrapieno, perche non perpendicolare $e gli po$a $opra, ma per fianco la viene a violentare, do-<marg>Pe$o per-
pendicolo
re facil n<*>
teviene $o
$t&emacr;tato dal
bu on $on-
damento.
Pe$o n&omacr; <21>
pendicola
re difficil-
mente vi&emacr;
$o$tentato
Terrapie-
ni, &amp; eff<*>t
ti delle$ue
altezze.</marg>
ue che e$$a muraglia non ha altra maggior potenza, $e non quella, che gliapporta la gro$$ezza, e la
durezza del $uo corpo, $i che facendola perpendicolare, come quelle delle propo$te Torri, e Palazzi,
facil co$a $arebbe, che de$$e la volta, &amp; anda$$e in ruina per lo pe$o che riceue. Et que$to cos&igrave; fatto
di$ordine, $i vede naturalmente accadere in tutte le altezze compo$te di materia frangibile, e$po$te
al moto, &amp; alla ruina, $i come &egrave; la terra, e le pietre non ben fermate; perche ($i come l'e$perienza ne
mo$tra) $empre che tal $ua altezza non habbia $o$tegno, o $carpa fatta con l'arte, ouero che con la
$te$$a $ua materia non $e ne habbia fatta nel cadere tanta, che per natura li ba$ti a poter$i $o$tentare,
non ha mai fine tal $ua ruina, venendo$i con la detta $carpa a con$eruar$i ancora gli $te$$i monti na-
turali. E volendo con l'arte $upplire a tal difetto, $ar&agrave; nece$$ario formare la muraglia della Fortez-
za con tanta $carpa, che ba$ti, come s'&egrave; detto, $i che venga a fare vn corpo conden$ato dall'arte, &amp;
dalla natura della calcina, che po$$a $o$tentare il terrapieno, con laqual $carpa $i vienc a formare vna
linea immobile, che $i oppone a quella mobile, che pote$$e $are il moto della terra, o altra materia, s&igrave;
per lo $uo proprio pe$o, come ancora aiutata dalle pioggie, per lequali e$$a terra $i viene a mollificare
$otto, e a far$i mobile, e mancandole poi il $o$tegno del $uo fondamento, viene a pigliare il moto, e a<marg>La cagio-
ne delle
ruine de'
terrapieni</marg>
concorrere a quella parte pi&ugrave; debile, che $ar&agrave; ver$o il fo$$o, doue deue e$$er $abricata la detta mura-
glia; la quale con la $ua $carpa verr&agrave; a fare lo $te$$o effetto, che fanno i puntelli de' traui, che $i mettono
alle facciate, ouero alle pareti delle ca$e, quando per la rottura delle $ue muraglie mo$trano voler
ruinare, i quali puntelli cos&igrave; me$$i a $carpa $i oppongono al moto della ruina, che anco lei fa la $te$$a
linea, e $o$tengono qual $i voglia pe$o; E per&ograve; tanto quanto $ar&agrave; maggiore la detta $carpa, tanto pi&ugrave;
far&agrave; migliore effetto, ma$$ime per l'altra $carpa, che $i douer&agrave; la$ciare di dentro al terrapieno natura-<marg>Effetto del
le $carpe.</marg>
le; acci&ograve; venga ad e$$ere manco ruino$o. Et e$$endo diuer$e le occa$ioni nel fabricare que$te $carpe,
s&igrave; per le loro altezze, come per la diuer$it&agrave; delle materie, con che $aranno fabricate per $eruitio della
Fortezza; $i mo$trer&agrave; per li $eguenti profili la loro diuer$it&agrave;, cio&egrave; AB, $i $uppone $ia l'altezza della
muragli<*>, che habbia la $carpa AC, che $ar&agrave; di ogni cinque di altezza vno di $carpa, &amp; il $econdo<marg>Diuer$e
forme di
$carpe.</marg>
F, ne hauer&agrave; d'ogni quattro vno, cio&egrave; vn quarto della $ua altezza DE, &amp; il $egnato GHI, ne
hauer&agrave; vn terzo, &amp; lo MLR, ne hauer&agrave; la met&agrave;, che $ar&agrave; d'ogni quattro due. Il $egnato PQS,
due terzi, l'altro NOT, i cinque $e$ti, &amp; l'vltimo VXY, $ar&agrave; vguale alla $ua altezza. Auerten-
do$i, che parte di que$te $carpe deuono $eruire per le altezze delle muraglie, e parte per lo terrapieno;<marg>Scarpe,
che po$$o
no $eruire
per le mu-
raglie.
Come $i
deue fare
il piano
della gro$
$ezza del
muro.
Scarpe da
v$are nel-
le altezze
de' terra-
pieni.</marg>
cio&egrave;, quelle delle muraglie $aranno dal quinto per in$ino alla met&agrave;, douendo$i e$$a muraglia fabrica-
re con tanto pendere in dentro nel piano della $ua gro$$ezza, quanto $ar&agrave; la $carpa, che hauer&agrave; di fuo
ri, cio&egrave;, che le $taggie, con che verranno tirate le corde, faccino $empre angolo retto con detta $ua
gro$$ezza; &amp; particolarmente tutti i quadroni di pietra lauorata, e $quadrata, che $i metteranno in
opera per la camicia di fuori, da $ua po$ta vengano a far la $carpa, che deue hanere. Perche in tal
modo tutte le pietre cos&igrave; congiunte, e concatenate in$ieme verranno con tutto il corpo della mura-
glia vnitamente ad oppor$i a qual $i voglia moto di pe$o, per $o$tentarlo. In quanto alla $carpa de'
terrapieni, $i far&agrave; conforme alla bont&agrave; della terra; &amp; particolarmente all'altezza in che doueranno
andare; perche douendogli fare alti, per e$$empio, vn pa$$o, $e gli potrebbe dare d'ogni quattro tre;
almanco, ma a quelli, che vanno alti pi&ugrave;, non $e gli deue mai dar meno d'altro tanto $carpa, quanto
$ar&agrave; e$$a $ua altezza, come $i di$$e, perche dalla ruina di que$ta cos&igrave; fatta opera dipende la perdita
delle dife$e, &amp; in$ieme quella della Fortezza.
<fig>
<p n=>26</p>
<fig>
<p n=>27</p>
<fig>
<p n=>28</p>
<HEAD>PROFILO GRATICOLATO,
CHE MOSTRA TVTTE LE SCARPE.</HEAD>
<HEAD>ET LE ALTEZZE DELLA FORTEZZA.</HEAD>
<HEAD>CON LA LARGHEZZA, ET LA PROFONDITA' DEL FOSSO.</HEAD>
<HEAD>CAP. X.</HEAD>
<p>Se dalla facilit&agrave; delle dimo$trationi dipende la facilit&agrave; dell'intendere quello,
che $i <*>uol mo$trare, creder&ograve;, che il $eguente di$egno in profilo $ia molto &agrave;
propo$ito, perche vedendo in quello la forma, con la ragione apparente di tut-
te le $ue parti, non potr&agrave; e$$ere (al parer mio) pi&ugrave; facile, n&egrave; pi&ugrave; chiaro, ma$$ime
e$$endo fatto con vna $ola $emplice linea, doue non pu&ograve; na$cere errore, ne con-
tradittione alcuna di mi$ure, per e$$er tutto il $uo corpo mi$urato con la propo-
$ta graticola, fatta &agrave; quadretti, e cia$cuno di quelli vn pa$$o per ogni ver$o, doue
$i po$$ono vedere tutte le altezze, le lunghezze, &amp; le profondit&agrave;, &amp; $apere il nu-
mero de pa$$i quadri della terra, che va cauata per fare la fo$$a, &amp; parimente la muraglia, con tutte le
<marg>Regola per
fo<*>mare il
pro$ilo.</marg> $ue dife$e, e $uoi terrapieni. Hor per formare que$ta graticola, l'ordine pi&ugrave; facile $ar&agrave; veder prima la
lunghezza dello $patio, che $i douera mo$trare in di$egno, laquale $ia parte della piazza di dentro, &amp;
parte della $pianata di fuori, &amp; fatto il conto della larghezza della fo$$a, e della $carpa de parapetti, &amp;
d'altro, proporremo e$$ere in tutto $e$$anta quattro pa$$a, e tanto almanco doueremo fare longo e$$o
profilo, mi$urando la longhezza della carta con vn compa$$o aperto $i che in otto volte la mi$uri tut-
ta, e tale apertura $ar&agrave; otto pa$$a, laquale apertura $compartita poi in otto parti, cia$cheduna di que-
$te $ar&agrave; vn pa$$o, con ilquale $i deuono formare li detti quadretti della graticola, e prima $i deueno ti-
rare dua linee morte per lungo $opra alla carta, lontane qu&atilde;to douer&agrave; e$$ere l'altezza de terrapieni, &amp;
profondit&agrave; della fo$$a, che in tutto proporremo $ia pa$$i dodici, &amp; $i ander&agrave; da ogni parte punteggian
do con la $te$$a apertura $opra e$$e linee, tirate ad angoli retti, $i che per ogni ver$o la graticola venga
con i $uoi quadretti vguali d'vn pa$$o, pigliando la linea di mezo BX, qual proporremo e$$er il pia-
no della campagna, doue $i propone $ia piantata la Fortezza, &amp; doue $i doueranno pigliare tutte le
$ue mi$ure, &amp; $i dar&agrave; principio, per e$$empio alla parte di dentro, cio&egrave; per la linea GV, $i mo$trer&agrave;
la piazza con alquanto di pendere, &amp; per la GE, l'altezza del parapetto, laquale $i far&agrave; con tanta
$carpa, che facilmente $i po$$a $alire $opra la $ua gro$$ezza DE, che $ar&agrave; pa$$a $ei, quale ancor'e$$a
deue pendere tanto, che le acque piouane po$$ano $correre di dentro della Fortezza, e non di fuori
ver$o la fo$$a per lo molto danno, che po$$ono cau$are nelle altezze del terrapieno DB, po$to $opra
la muraglia della cortina BA, cio&egrave; BD, $ar&agrave; lo $carpone del terrapieno po$to $opra il piano del-
la campagna BR, che &egrave; quella parte $coperta dal nemico, &amp; non e$po$ta alle ruine per le batterie,
laquale viene $o$tentata, ouero a$$icurata dall'altezza della muraglia AB, qual $i propone al pre-
$ente, che $ia guale alla profondit&agrave; della fo$$a AM, nel fondo, &amp; da alto BR, compre$a la lar-
ghezza della $trada coperta PR, doue circa al mezo di tal $ua larghezza $i vede la cunetta RS,
con la dife$a HI, e la contra$carpa MN, con la banchetta NO, &amp; $alita OP, $opra la detta
$trada PQ, coperta dall'alzato QR, doue poi $egue il piano della campagna RXB. Inquanto
<marg>Dife$e della
Fortezza.</marg> alle mi$ure gi&agrave; $i &egrave; detto, che cia$cuno de predetti quadri &egrave; vn pa$$o per ogni ver$o, e potendo$i con
tanta facilit&agrave; numerare, non occorre replicar'altro; ma $i bene mo$trare ancora per lo $econdo profi-
lo non graticolato la ragione delle dette dife$e e$$er cauata da quelle maggiori offe$e, che pu&ograve; fare il
<marg>Strade $ot-
terranee, e
$ua offe$a.</marg> nemico. Et prima $i deue pre$uporre, che e$$o nemico, $i po$$a auicinare alla contra$carpa con fo$$e,
e con $trade coperte, $i come $i vede per XY, doue v&agrave; buttando il terreno, alzando$i da quella parte
oue pu&ograve; e$$ere of$e$o, nellaquale altezza v&agrave; facendo $pe$$i bu$i, ouer feritoie, per lequali con gli archi-
bugi viene a ber$agliare i difen$ori, $empre che $i vengano a $coprire $opra le dife$e del parapetto
della Fortezza; come $i vede per XV, dallaquale offe$a deuono e$$i difen$ori non $olo cauarne la
dife$a, ma con lo $te$$o ordine o$$endere il nemico, cio&egrave;, col mezo d'vna trinciera, che bi$ogna fabri-
care con la $emplice terra, $opra la gro$$ezza del parapetto GC, come $ta la FDE, doue $i potr&agrave;
$empre $icuramente ber$agliare il nemico, e tenerlo lontano dal fo$$o, e ma$$ime $e con le $trade $ot-
terranee vole$$e sboccare nella fo$$a, come per la; &amp; R, $i vede. E tanto pi&ugrave; offe$a ne farebbe,
quando che ritroua$$e la contra$carpa fatta con buona muraglia, cio&egrave; la RS; $i come con poco giu-
dicio &egrave; $tato v$ato di fare in molti luoghi; Potendo$i in e$$a cauar molte feritoie, e ber$agliare i difen-
$ori, che non $olo $i $copri$$ero d'alto $opra i parapetti; ma che per le $ortite vole$$ero venire nella
<p n=>29</p>
fo$$a; $i come gi&agrave; auenne a Famago$ta; aggiungendo$egli ancora la commodit&agrave; di tagliare detta mu-
raglia, e di get<*>are la terra nella fo$$a, per farui la trauer$a; allaquale offe$a, la trinciera fatta, come s'&egrave;
detto, $opra il parapetto giouar&agrave; molto, $i come ancora far&agrave; quella po$ta $opra la cunetta MN, ma$-
$ime potendo$i i difen$ori non $olo a$$icurar$i dall'offe$a de gli archibugi; ma ancora dalle batterie.
E da que$to $i potr&agrave; vedere di quanto beneficio $ia la $trada delle ronde H, laquale doppo l'appor-<marg>Strada delle
ronde, e $uo
beneficio.</marg>
tarne commodo in tempo di pace di poter i$coprire, e ben guardare la fo$$a con le ronde, e $entinelle,
$i viene anco per e$$a ad a$$icurare l'altezza della $carpa del terrapieno HG, in tempo di guerra,
perche e$$endo battuta la muraglia IZ, non cader&agrave; $e non lo $patio dell'angolo ZIH, re$tando
$icura la ba$e di e$$o $carpone con la $ua altezza, e con la dife$a di $opra, che &egrave; tutto quel maggior be-
neficio, che pi&ugrave; $i po$$a de$iderare per la con$eruatione della Fortezza.
<fig>
<foot>D</foot>
<p n=>30</p>
<fig>
<p n=>31</p>
<fig>
<p n=>32</p>
<HEAD>PRATICA PER DISSEGNARE</HEAD>
<HEAD>IN PROSPETTIVA TVTTE LE COSE
ELEVATE DAL PIANO.</HEAD>
<HEAD>CAP. XI.</HEAD>
<p>Per che $pe$$e volte $uole auenire di formare i di$egni delle Fortezze, o d'al
tra co$a in pro$pettiua, acci&ograve; mo$trino le parti dell'opera come $tanno, ouero co
me deuono $tare, $ar&agrave; nece$$ario $apere almeno la pratica di quella pro$pettiua
pi&ugrave; commune, che ba$ti per e$$equire quanto s'&egrave; propo$to, e particolarmente
per l'introduttione del di$egno, ilquale non $olo &egrave; vtile, ma ancora molto ne-
ce$$ario, s&igrave; in que$ta profe$$ione del fortificare, come anco in tutte le altre, do-
<marg>Di$egno e$-
$er nece$$a-
rio i tutte le
profe$$ioni.</marg> ue per&ograve; cia$cuno $i doueria affaticare per impararlo; atte$o che da lui dipenda la
vera intelligontia di tutte le co$e: potendo$i con que$to mo$trare quella mag-
gior perfettione, che po$$a hauere l'ingegno dell'huomo, s&igrave; nell'imitare l'opere maiauiglio$e fatte
dalla Natura, e dall'Arte, come anco per mo$trare a tutti, e per far'intendere ogni $uo concetto. E pe-
r&ograve; il di$egno &egrave; di tanto valore, che chi ben lo po$$iede potr&agrave; con verit&agrave; dire, e$$erli molto facile l'e$$e-
<marg>Effetti, che
f&agrave; il di$e-
gno.</marg> quire perfettamente tutte l'opere, che proporr&agrave; voler fare. Perche con que$to non $olo $i mo$trano
tutte le inuentioni, e fondamenti di e$$e (approuando il bene, &amp; emendando il male.) Ma $i rappre-
$entano i $iti de' pae$i, cio&egrave; la terra, &amp; il mare, e quanto la Natura, &amp; l'Arte habbiano operato; e del
tutto $opra vna $emplice carta $e ne fa la $ua apparente dimo$tratione, come realmente $t&agrave;, o doue-
r&agrave; $tare. Potendo$i ancora vedere quanto e$$o di$egno $ia non $olo vtile, ma nece$$ario, e particolar-
mente nell'e$plicare, &amp; nel fare intendere i no$tri concetti, come per e$$empio $arebbe, $e $i vole$$e
con le $emplici parole rappre$entare, e dare ad intendere la fabrica di vna Citt&agrave; fatta, o d'altra co$a
da far$i, $i tratterebbe dell'impo$$ibile non $olo, che pote$$ero e$$er giudicate le $ue perfettioni, &amp; im-
perfettioni, ma ne anco cono$ciuta la $ua propria forma, come all'incontro $i fa mo$tiandola in di-
$egno fatto con le mi$ure. Et per&ograve; $i deue imparare a di$egnare, perche (come ho detto) il di$egno &egrave;
molto vtile per tutte le profe$$ioni, &amp; ma$$ime a coloro, che deuono comandare, e fare e$$equire ope-
<marg>Ottimo mae
$tro per in-
$egnare a di
$egnare.
Mezi poten
ti per impa
rare a di$e-
gnare.</marg> re grandi; E per impararlo n&omacr; $i potr&agrave; ricorrere al miglior mae$tro, quanto che $ia la Natura, perche
con l'o$$eruatione di lei $i vedranno o$$eruati tutti que' marauiglio $i effetti, che $i po$$ono con l'Ar-
te v$are s&igrave; ne' compartimenti, &amp; ne' lineamenti mirabilmente fatti in tutti i corpi, &amp; in ogni genere,
come nelle diuer$it&agrave; de' colori, &amp; ombre cau$ate dalla pi&ugrave;, o dalla minor re$$e$$ione del Sole, doue che
eccellente Mae$tro vien tenuto quello, che $olo li s&agrave; imitare. E volendo e$$equir que$to, giouar&agrave; mol-
to la dilettatione dell'operare, con l'applicatione della volont&agrave;, perche da que$ta $ucceder&agrave; la prati-
ca della mano, laquale obedir&agrave; all'intelletto; doue $i potr&agrave; con la lunghezza di e$$a pratica $empre per-
uenire a quel grado d'eccellenza, che molti con tal mezo hanno fatto, con acqui$tare (dopo le ricchez
ze, &amp; honori in vita) vn'eterna memoria de'nomi loro. Ma ben dico a' Soldati (a' quali pretendo par-
lare) non e$$er nece$$ario l'imparare que$ta $cienza del di$egno, cos&igrave; per eccellenza; ma $i bene non
e$$erne ignoranti; perche propongo non gli habbia accadere l'hauere a competere co' $ecreti dell'Ar
te nel formar le $tatue, &amp; nel valer$i de gli $curci cauati dalle lontane pro$pettiue; ma bene deue $a-
pere di$egnare con lincamenti qual $i voglia fabrica, e $tromento, che nelle attioni della guerra $i po$-
$a v$are, e $aper mettere in carta vn $ito, ouer pae$e proportionatamente con le $ue mi$ure, cio&egrave; imi-
tare i monti, e'l piano, e i fiumi co'l mare, &amp; con gli $cogli, e quegli ombreggiare con quella $te$$a
diligenza, che $i vede operare dalle ombre cau$ate dal Sole, come s'&egrave; detto; E quanto in cio $ar&agrave;
maggiore la $ua intelligenza, tanto pi&ugrave; gli $ar&agrave; facile l'a$cendere virtuo$amente a que' gradi, che de-
$idera. E chi di$prezzer&agrave;, e far&agrave; poca $tima della intelligenza del di$egno, con dire, che &egrave; fattura
da Mecanici, e da gente di ba$$a conditione, dico $enza alcun dubbio, que$ti tali e$$ere in grand'er-
rore, e per con$equenza poter mancare di perfettione nel comandare; perche chi non $apr&agrave; fare vn
di$egno, non lo $apr&agrave; ne anco bene intendere; $i che hauendo per via di di$egno da ricono$cere vn
$ito, ouero far fabricare vna Fortezza, bi$ogner&agrave; pure, non $apendolo, che $i rapporti a chilo s&agrave;, &amp;
in cambio di comandare, obedire a vn mecanico, di che $e ne parler&agrave; a $uo luogo. E per&ograve; il di$egno
&egrave; nece$$ario a tutti, e particolarmente a' Signori grandi, de' quali pure ancora molti o$$eruano quel-
la cos&igrave; lodeuole v$an za de' no$tri antichi, nel fare imparare a di$egnare i loro figliuoli. Tal che tutti
<marg>Principi
grandi di-
lettar$i del
di$egno.</marg> li pi&ugrave; gran Capitani, e Duchi, e gli $te$$i Imperatori hanno po$$eduta que$ta $cienza; e per non nomi-
nar molti s&igrave; antichi, come moderni, $olo ne ricorderemo due, che pure hanno regnato a' no$tri tem-
pi. Et prima la felice memoria del gran Carlo V. ilquale $i gloriaua di $aper di$egnare, e far modelli,
<p n=>33</p>
perche diceua, che intendendo col di$egno la Co$mografia, era $icuro di non e$$ere ingannato da
coloro, che gli mo$trauano i di$egni de' pae$i, doue douea caminare con gli e$$erciti; &amp; ancora nelle<marg>Co$imo gra
Duca padre
de' virtuo$i.</marg>
piante delle Fortezze, che $i doueuano fabricare. Il $econdo f&ugrave; il Gran Duca Cofimo Medici di feli-
ce memoria, ilquale non $olo fi deue nella $cienza del di$egno particolarmente chiamar Prencipe vir-
tuo$o, ma Padre liberali$$imo de'virtuo$i; $i come ne po$$ono far fede le grandi, e molto belle impre-
$e da lui ordinate, e felicemente fatte, s&igrave; nelle attioni del fabricare Fortezze, come ancora nel fare al-
tre fabriche reali per mo$trare la grandezza, &amp; la bellezza dell'animo $uo, co'l ridurre all'antico
$plendore le belle $cientie dell'Architettura, Scultura, e Pittura, $i come dall'opere fatte $i puo vede-
re nella Ci<*>a di Firenze, e ne gli altri Stati &agrave; lui $ottopo$ti, &amp; il tutto e$$equito con la $ua molta pru-
denza, co'l mezo del di$egno, tanto da e$$o Signore apprezzato, &amp; o$$eruato. E $e vn'Imperato-
re, &amp; vn Duca cos&igrave; grandi non i$degnarono d'impiegar qualche parte del tempo in cos&igrave; fatto vir-
tuo$o e$$ercitio, tanto pi&ugrave; lo deue fare qual $i voglia per$ona, o $ia Signore, &ograve; gentil'huomo priua-
to, mo$trando co'l mezo della virt&ugrave; la nobilt&agrave; dell'animo $uo, che &egrave; la vera, e pi&ugrave; reale dimo$tra-
tione, che $i po$$a fare. Et per dar principio a quanto s'&egrave; detto, nel di$egnare le fabriche, &ograve; altra
co$a, che vorremo mo$trare in pro$pettiua, proporremo per e$$empio, voler formare vna muraglia
fatta con diuer$i angoli, come $ar&agrave; la $eguente, la quale ne $eruir&agrave; per regola di tutte le altre, che
<fig>
accaderanno di$egnare. Douendo cos&igrave; fatte pro$pettiue mo$trar d'appre$$o la loro propria altez-
za; per&ograve; $i formano tutte con le linee paralelle s&igrave; per l'altezza, come per larghezza di qual $i voglia
fabrica, po$ta per&ograve; perpendicolare $opra il $uo piano, perche hauendo in qualche parte la $car-
pa, $i d<*>er&agrave;, come s'&egrave; mo$trato nel $opra$critto profilo, benche $enza graticola; cio&egrave;, fia la lun-
ghezza della muraglia, che vorremo di$egnare AN, che per e$$empio habbia noue angoli, oue-
ro $ia $torta in noue parti, la qual lunghezza $ar&agrave; tirata con due linee paralelle lontane tanto quanto
deue e$$er gro$$a e$$a muraglia, che douer&agrave; e$$er mi$urata con la $cala LD; e doue que$te linee $i
<foot>E</foot>
<p n=>34</p>
verranno ad inter$ecare in$ieme, iui formeranno i detti $uoi angoli, come $i vede per CE, FI,
E per mo$trare la $ua altezza $i piglier&agrave; quel numero delle braccia, che hauer&agrave; da e$$ere, e co'l com-
pa$$o $i andei&agrave; punteggiando $otto i detti angoli, come $i vede per AB, CD, tirando le lince, che
ca$chino perpendicolari, $i che tirate in infinito vengano $empre tra loro paralelle', come $i vede per
le due AT, CS, cioe e$$er tanto di$tante la parte AC, quanto la TS, dipendendo da que-
$to la pi&ugrave; $alda, &amp; la pi&ugrave; vniuer$ale regola, che in tal dimo$tratione $i po$$a fare, contorme per&ograve; alla
materia, della quale $i trattera ne' $eguenti Libri. E tirando dall'vno all'altro punto per lunghezza
la linea BD, DG, &amp; l'altre, che $eguono, $i haucr&agrave; formato la detta muraglia, doue $i vede l'al-
tezza $ua per diuer$e vi$te, cio&egrave; per di dentro, e di fuori, come $e fo$$e fabricata reale in campagna;
pre$upponendo$i, che l'occhio di chi la riguarda $ia cos&igrave; eleuato dal piano, e in parte, che la po$$a
$coprire per di dentro GV, coprendo lo $patio DV, l'altezza di fuori CD, come ancora $i ve-
de ne gli altri angoli. E quando $i doue$$e mo$trare tutta, &ograve; parte di e$$a muraglia, fatta a $carpa,
$i e$$equir&agrave; conforme alle mi$<*>re nel modo, che fi vede nella parte NO, &amp; al fine della NP. Et
que$to ba$ti per la detta dimo$tratione.
<fig>
<p n=>35</p>
<HEAD>COME DEVONO ESSER FABRICATE</HEAD>
<HEAD>TVTTE LE MVRAGLIE, CHE VANNO
EATTE NEL CORPO DELLA FORTEZZA.</HEAD>
<HEAD>CAP. XII.</HEAD>
<p>Con la dimo$tratione d'vn $olo baluardo, che faremo, come $i vede per il $e-
guente di$egno, $i potr&agrave; comprendere tutto il corpo della Fortezza; perche<marg>Compo$i-
tione del-
la Fortez-
za.
Officio
della mu-
raglia fat-
ta nella
Fortezza.</marg>
ordinariamente ella non &egrave; altro, che vna quantit&agrave; di baluardi, accommodati con
tal'ordine, che l'vno po$$a difendere l'altro. Et prima $i deue $apere, che tutta
la muraglia, che viandar&agrave; fatta, non ha da $eruire ad altro effetto, $aluo, che a
$o$tentare i terreni con le altezze delle $ue $carpe, acci&ograve; non po$$ano ruinare, s&igrave;
per la grauezza dello $te$$o $uo corpo, come per le molte violentie, che pu&ograve; ri-
ceuere dalle acque, &amp; altre ingiurie de' tempi, &amp; non e$$ere vtile altra co$a con-
tra le batterie, che le altezze de' terrapieni, e le dife$e fatte con la $emplice terra, con tanta $car-
pa, che da $ua po$ta $i po$$a $o$tentare. E per&ograve; il baluardo propo$to $ar&agrave; formato $opra l'angolo<marg>Ottima di
fe$a con-
tra le bat-
terie.</marg>
A, che mo$tra le $ue piazze da alto, lequali re$teranno quel tanto pi&ugrave; $trette, quanto che dalle al-
tezze delle $ue $carpe ne verr&agrave; con$umato; cio&egrave; le mi$ure della Fortezza $i doueranno $empre inten-
dere (come $i di$$e) $opra il piano della campagna, doue la $carpa della muraglia fatta da ba$$o, $i
deue allargare co'l $uo fondamento di fuori ver$o il fo$$o. In quanto all'altezza di e$$a muraglia, $a-
r&agrave; la CD, eimerloni del fianco PS, $i doueranno fare della materia, che al $uo luogo $i dir&agrave;,
con le tre cannoniere RTV: &amp; d'intorno alla piazza ba$$a VR, &amp; ancora alla lunghezza della
$trada XZ, $i douer&agrave; (come $i vede) far la $ua muraglia; laquale $i potr&agrave; mi$urare con la $cala.
Re$tando (per dar fine al baluardo) il far $olo la $ortita NK, doue dal piano di detta $trada<marg>Muraglia
delle $tra-
de coper-
te, e $orti-
te.
Altezza
de'merlo-
ni.</marg>
ZX, &amp; la piazza del fianco XN, s'a$cenda per la $cala NK; &amp; $i vada fuori per la porta K,
che terminer&agrave; $opra il piano del fo$$o tirando la $ua larghezza HD, con la cunetta GF, e $ua
dife$a EF, con la $trada coperta della contra$carpa HI, nel modo, che pi&ugrave; particolarmente al
$uo luogo $i dir&agrave;. Quanto poi all'altezza, &amp; alla proportione de' due merloni QS, deuono e$$ere
quel tanto pi&ugrave; ba$$i della parte P, che $tando $opra all'altra piazza $uperiore $i po$$a $coprire al-
manco i due terzi del fo$$o incontro la cortina, ba$tando che vengano al pi&ugrave; otto piedi, $opra il pia-
no della piazza RV.
<fig>
<foot>E 2</foot>
<p n=>36</p>
<fig>
<p n=>37</p>
<HEAD>COME DEVONO ESSER FATTE LE</HEAD>
<HEAD>STRADE COPERTE, ET LE PIAZZE
DE BALVARDI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XIII.</HEAD>
<p>VOLENDO non $olo bene intendere l'ordine di formare in di$egno ibaluar-
di, ma $aperli fabricare in opera reale, $ar&agrave; nece$$ario ancora formare il $uo mo-
dello, $i che con l'ordine della materia del rilieuo, &amp; delle proportioni apparen-
ti di tutte le lor parti, $e gli po$$a far $opra quel $icuro giudicio, che bi$ogna,<marg>Modelli
nece$$ari
auanti s'in
cominci
l'opera.
Strade, e
$ortite co-
perte.
Dife$a ne-
ce$$aria,
che deue
c<*> prire la
piazza del
la gola del
baluardo.</marg>
auanti, che s'incominci l'opera. E per e$$equire $i mo$trer&agrave; al pre$ente le $ue
$trade, e $ortite coperte co'l volto fatto $opra la $ua muraglia, come nel prece-
dente di$egno $i vede per la PQ, con la $ortita OK, laquale co'l $uo volto
di dentro deue venire alta noue braccia, come anco $ar&agrave; la larghezza della $ua
$trada; douendo poi re$tar que$ti volti coperti dalle altezze de' terrapieni, $i come $t&agrave; l'altra parte
ES, e la piazza del baluardo, Y, &amp; H, $ia fatta con le $ue dife$e AD, douendo re$tare $olo la
piazza ba$$a del fianco C, e $opra la $palla deue e$$er fatto la cannoniera in barba FG, ma a$$ai
ineglio $ar&agrave; farui e$$a cannoniera di terra per potere alzare dalle parti il $uo parapetto, e que$to per-
che la$ciandoui quella ba$$ezza G, $i viene a $coprire dentro la piazza del baluardo, $eruendone an-
co que$ta cannoniera per il tran$ito della $trada delle ronde, rigirando d'intorno al fianco per di den-
tro FN, per ritorn are in detta $trada nell'angolo della cortina, ouero $i far&agrave; la $trada $opra i dua<marg>Caualicre
&amp; $ua piaz
za.
Sito doue
$i deue fi-
bricar li
caualieri.</marg>
merloni delle cannoniere del fianco. Segue poi la dife$a I, $opra la detta piazza C, laqual dife$a
deue coptire la larghezza della piazza, ouer del tran$ito, che re$ter&agrave; nella gola del baluardo; acci&ograve; i
difen$ori vengano $icuri dall'offe$e de' tiri che vi pu&ograve; fare il nemico. Et perche i caualieri nelle For-
tezze vengono molto lodati per la dife$a, che apportano, non $olo nel dominare tutte le piazze den-
tro la Fortezza, ma ancora nel difendere il fo$$o con tutta la $pianata, fuori della contra$carpa; $i do-
uer&agrave; perci&ograve; procurare di fabricargli in quella parte doue meno po$$ano occupare le piazze delle gole
de' baluardi; e che pi&ugrave; vengano a fare l'vfficio loro nello $coprire, &amp; nell'offendere il nemico s&igrave; da lon
tano, come da pre$$o. Et per&ograve; $i deuono fabricare $opra i fianchi al principio delle cortine, come
per lo $egnato LTV, $i vede, $i che la $ua piazza LV, $ia larga, e lunga per lo meno diciotto
pa$$a, &amp; larga almanco dodici, $enza la gro$$ezza del $uo parapetto, acci&ograve; commodamente vi po$-
$auo $tare l'artiglierie al numero di $ei pezzi, cio&egrave; due per fianco da ogni parte, &amp; due per fronte,
douendo$i per&ograve; fabricare e$$o caualiere con l'angolo retto, ver$o la fronte del baluardo oppo$toli, &amp;
non come $i vede nel pre$ente di$egno per e$$ere pur troppo $coperte, &amp; imboccate le $ue cannonie-
re VL, quanto alla $ua altezza, que$ta (come altroue $i dir&agrave;) deue e$$ere tanto che $olo le dette arti-<marg>Caualiere
&amp; $ua al-
tezza.</marg>
glierie per fianco po$$ano $coprire la fo$$a dirimpeto al detto baluardo, che douer&agrave; e$$ere circa a tre
pa$$a $opra la piazza della cortina re$tando tra e$$a cortina, &amp; il caualiere lo $patio della $trada delle
ronde NX.
<fig>
<foot>E 3</foot>
<p n=>38</p>
<fig>
<p n=>39</p>
<HEAD>COME DEVE ESSER FABRICATO IL</HEAD>
<HEAD>CORPO DEL BALVARDO RIDOTTO AL SVO FINE,
e come deuono e$$er fatte le $ortite, e le dife$e nella fo$$a.</HEAD>
<HEAD>CAP. XIIII.</HEAD>
<p>Idi$egni, &amp; ancora l'i$te$$e Fortezze s'intenderanno $empre fornite, ogni volta, che $o-
pra le piazze po$$ano $tare l'a<*>tigiierie coperte, per offendere il nemico; e che i difen-
<fig>
<p n=>40</p>
$ori re$tino copcrti dalle altezze de' parapetti, $atti di $emplice terra, comenel $eguente bal<*>-
do $i vedr&agrave;, cio&egrave; la $ua principal piazza $ar&agrave; la $egnata A, con alquanto di pendere ver$o il centro
della Fortezza, e libera da ogni impedimento; &amp; al $imile l'altre piazze ba$$e de' $ianchi XY, man-
<marg>Il fo$$o ap
porta prin
cipali$$i&mdash;
ma dife$a
alla For-
tezza.
Difefa del
la cunetta</marg> candoci $olo i $uoi caualieri. E perchenelle Fortezze il fo$$o &egrave; vna delle $ue principali dife$e, e ma$$i-
me quando in e$$o i difen$ori ci potranno $ortire, e $tare coperti, $ara perci&ograve; molto nece$$ario il pro-
curare la commodit&agrave; di e$$e $ortite, non $olo per potere dalle piazze de' fianchi di$cendere in e$$o
fo$$o; ma ancora per poterui caminare, e $tar coperti $otto la trinciera, ouer dife$a fatta $opra la cu-
netta, laqual $i deue fabricare della $<*>e$ia materia, che $ar&agrave; il fondo della fo$$a, o $ia di $a$$o, o di tuffo;
ma non di terra $ottopo$ta alla Zappa, che e$$endo terra $i leuar&agrave; via, e $i far&agrave; di muraglia gro$$a, cio&egrave;
da ba$$o tre braccia, e da alto vno e mezo, dandole tutta la $carpa di fuori; E perche nello $tare i difen
$ori dietro a que$ta dife$a non po$$ino e$$er offe $i per fianco dal nemico, che fu$ie incontro la contra-
$carpa O, per $couare la parte DE, la detta trinciera $i far&agrave; a denti di $ega, ma alquanto rari, co-
<marg>Cunetta $i
curi$$ima
fatta a den
ti di $ega.
Strade co-
perte $o&mdash;
pra il pia-
no della
fo$$a.</marg> me $i vede per li $egnati P, e tra l'vno, el'altro $i far&agrave; in detta gro$$ezza $pe$ie feritoic, $i che gli ar-
chibugieri vi po$$ano $tare coperti, &amp; in$ieme $coprire il nemico, $i come $tanno i punti H; E perche
ancora i detti difen$ori po$$ano caminare da vn dente all'altro, $enza e$lere $coperti $i potr&agrave; fare la
$trada ba$$a DE, cauata $otto il piano della fo$$a, co' ri$alti N. Auertendo per&ograve;, che i vacui, oue-
ro $patij L, cheverranno tra l'vno, e l'altro dente, $iano commodi, $i che li fianchi della Fortezza,
ouero i caualieri gli po$$a $coprire. E que$ta $trada far&agrave; capo a tutti i fianchi, doue $imilmente $ar&agrave;
la $trada torta, come per EG, $i vede far te$ta alla porta K, della $ortita, &amp; il $imile $ar&agrave; all'altra
parte FV, ma con la trinciera fatta in altro modo, cio&egrave; $emplicemente con li $oli denti, e $enza $tra-
da ba$$a, come $t&agrave; la DF; benchevenga manco coperta, &amp; in tal modo tutta la larghezza BC,
della fo$$a, con la $ua contra$carpa RT, $ar&agrave; ottimamente guardata, e dife$a; ma$$ime con l'aiuto
della larghezza, &amp; profondit&agrave; della cunetta M, come pi&ugrave; oltre $i dir&agrave;.
<HEAD>BALVARDO, CON VNA SOL PIAZZA</HEAD>
<HEAD>PER FIANCO. CAP. XV.</HEAD>
<p>Gia che $ino al pre$ente habbiamo propo$to douer$i $abricare i fianchi de ba-
luardi con due piazze $upponendole per le ragioni, che $i diranno, a$$ai pi&ugrave; vtili
che non &egrave; vna $ola, al pre$ente tratteremo di detta piazza $ola, poi che non in
ogni luogo, non $e ne po$$on fabricare due, $tante la diuer$it&agrave; de $iti, $i per la
<marg>Vna $ol
piazza do
ue $i deue
fare.</marg> piccolezza delle gole de baluardi, come per la poca profondit&agrave; della fo$$a, e
tanto pi&ugrave; in luogo padulo$o, &amp; in $iti tali po$$iamo fare vna $ol piazza, come
$i di$$e, procurando di coprirla il pi&ugrave; $i pu&ograve; col $uo Orecchione, ouero $palla, e
perche tutto il fine di chi fortifica deue e$$ere, di fabricare le di$e$e $icure, onde
perci&ograve; $i deue porre ogni $uo maggiore $tudio nella con$eruatione de fianchi, poi che que$ti non de-
<marg>V$ficio del
fianco.</marg> uono fare altro, $e non di$coprire la larghezza, &amp; la profondit&agrave; della fo$$a per difenderla, perche $co
prendo fuori, &egrave; nece$$ario, che per la $te$$a linea, ouer vi$ta venghino $cambieuolmente $coperti, &amp;
offe$i, con tanto maggiore offe$a, quanto &egrave; maggiore il $ito, &amp; le forze, che ha il nemico di $uori, &amp;
benche le cannoniere di e$$a piazza non veni$$ero $coperte, ne imboccate per fronte dalla campagna,
<marg>Offe$a pr&iuml;
cipale alle
cannonie-
re del fian
co.</marg> cio&egrave; per quanto tiene la larghezza della fo$$a, potendo$i per&ograve; $coprire per trauer$o, e tagliare li an-
goli de $uoi merloni que$ta, &egrave; for$e maggiore offe$a della prima, e tanto pi&ugrave; potendo$i il nemico al-
zare per meglio $coprire, e tagliare e$$e cannoniere, e que$to $i intenda doue i fianchi non hanno il
$uo orecchione. E la ruina con la perdita della dife$a $ar&agrave; tanto pi&ugrave; certa, quanto e$$i merloni fu$$ero
alti, come per l'ordinario $i $uol $are, doue &egrave; vna $ol piazza per coprire la piazza della gola del ba-
luardo, e perche tal<*> altezza, e$$endo di terra, $i $uole fortificare, &amp; a$$icurare con vna camicia di mu-
<marg>Merloni
incamicia
ti, con la
muraglia,
dano$i$$i&mdash;
mi.</marg> raglia, opera la pi&ugrave; danno$a, che $i po$$a fare, riceuendo i difen$ori duplicata offe$a, per&ograve; doue $i
po$$ono far due piazze, elle vi $i faccino, ne $i deue riguardare a $pe$a, benche non $ia molto mag-
giore, e $olo $i guardi alla $idurt&agrave; della dife$a. Ma douendo fare della nece$$it&agrave; virt&ugrave; nel fortificare,
$opra a $iti imperfetti, ouero ri$taurare Fortezze, con baluardi piccoli, $i potr&agrave; e$iequire nel modo,
che nel pre$ente baluardo $i vede, per ABE, benche fatto con le $te$$e proportioni, &amp; mi$ure gi&agrave;
dette nelle forme reali, &amp; doue le due piazze AB, vengono coperte dalli Orecchioni, &amp; da me rlo-
ni a$$ai $icuri, $e per&ograve; $ar&atilde;no fatti ba$$i, la muraglia d'intorno $i mo$tra per le due linee paralelle I, &amp; la
$ua $carpa per di fuori H, la $carpa poi del terrapieno e la G, &amp; la gro$$ezza del parapetto EF,
la $ortita da ogni parte de' fianchi $i vede per la di$ce$a CD, &amp; per l'v$cita da ba$$o nella fo$$a DV,
andando que$te coperte con vn volto, come $i di$$e di $opra, &amp; potendo fabricare que$ti baluardi con
tale ordine, e che la fo$$a fo$$e piena d'acqua <*>iua, $arebbono a$$ai $icuri, e tanto pi&ugrave;, $e i merloni Y,
<p n=>41</p>
non vengano, come $i di$$e alti per coprire la piazza X, cio&egrave; che non pa$$ino 7. biedi venendo li fian-
chi a$$ai gagliardi $tante la dife$a de' $uoi orechioni.
<fig>
<HEAD>BALVARDO CON VNA SOL</HEAD>
<HEAD>PIAZZA, RIDOTTO AL SVO FINE.</HEAD>
<HEAD>CAP. XVI.</HEAD>
<p>Per che chiaramente $i veda l'opera ridotta al $uo fine, $i mo$tra il $eguente baluardo
in pro$pettiua con tutte l'altezze delle muraglie, &amp; de terrapieni, cio&egrave; per AB, l'altezza
di e$$a muraglia, e per C, la $carpa, &amp; l'alzato del terrapieno, &amp; D, la gro$$ezza del pa-
rapetto. Re$ta da con$iderare, come $i debba terminare la piazza PQ, del baluardo,
ilquale per nece$$it&agrave; $i deue fare con gran pendere, $tante la ba$$ezza, in che deuono $tare le piazze
<p n=>42</p>
de' fianchi TX, EV, e che lo $patio EZ, venga coperto da merloni di e$$e piazze, da che dipen
de tutta la difficult&agrave;, &amp; la imperfettione dell'opera, come $i dir&agrave; nel $eguente Dialogo, circa alla dife-
$a della fronte per il commodo della piazza in piano NYL, &amp; pagliolo di mezo N, per tenerui
due pezzi in barba in tempo di pace, que$ti $i far&agrave; con tutte le $ue commodit&agrave;, come anco $ono fatte
le due $ortite TH, &amp; il piano della piazza, &amp; pagliolo EF, VG, del fianco col pendere ver$o le
<fig>
cannoniere, che non po$$ono e$$ere pi&ugrave; commode, e per mo$trare $pe$$o la piaga acci&ograve; venga cono-
$ciuta, dico che volendo fare il piano della piazza FG, co$i ba$$a che l'artiglierie vengano il pi&ugrave; co-
perte, che $i pu&ograve;, &amp; non incorrere nell'oppo$itione dette dell'altezza de' merloni, $i deue $opra a quel
piano, fabricare il re$to della larghezza TV, EX, e que$to piano ver$o la parte della fronte P,
tanto quanto $i far&agrave; con manco pendere, apporter&agrave; pi&ugrave; commodo a difen$ori, come anco la di$ce$a
XE, per in$ino $opra al piano del $ito di dentro Q, $i che $tante tal ba$$ura la piazza della gola re$ti
coperta, &amp; $icura per lo $patio della larghezza de' fianchi, e per&ograve; dico, che la principale cau$a per la-
quale la $ola piazza viene difetto$a; &egrave; l'altezza della piazza, e terrapieno $opra alla muraglia di tut<*>o
<p n=>43</p>
il corpo del baluardo, perche facendolo alto, come $i douerebbe, &amp; douendo tenere ba$$e le canno-
niere de' fianchi, da tali contrarij ne dipende il troppo pendere della piazza de'baluardi, &amp; poi nel<marg>Fianchicon
vna $ol piaz
72 perche
dauno$i.</marg>
difender$i col mezo della ritirata, viene a mancare il commodo, &amp; la materia per tal ba$$ura, dal che
ne pu&ograve; accadere di$ordine pur troppo grande, come altroue s'&egrave; detto, &amp; antiuedendolo $i douera fug
girlo, &amp; eleggere il manco male, quale $ar&agrave;, fare le cannoniere b<*>$$e, &amp; la piazza proportionata al
commodo di quella dife$a che conuiene far$i per coprirla, &amp; a$$icu<*>ar$i dali'offe$e il pi&ugrave; che $i pu&ograve;.
<HEAD>DISEGNI IN PROFILO, CHE MOSTRANO</HEAD>
<HEAD>IL PARAPETTO, FATTO COL PENDERE IN FVORI,
conforme a che viene v$ato fare. CAP. XVII.</HEAD>
<p>Ha tanto potere l'v$o in tutte le co$e, che $e bene vien cono$ciuto l'errore, non
per que$to $i emenda, ma con o$tinata volonta <*> v&agrave; continuando, $i come acca-
de nelle fortificationi, nel fabricare i parapetti, con a$$ai pendere in fuori, c&omacr; di-
re e$$ere nece$$ario, che i difen$ori po$$ano $coprire la contra$carpa, ilquale $co-
primento, non niego, che egli non $ia nece$$ario, ma $i bene bia$imo il modo,
con che vien fatto, &amp; con tanto danno de' difen$ori, poi che per i$coprire ilne-
mico, quando s'&egrave; fatto padrone del ciglio della contra$carpa li difen$ori, &amp; i
pi&ugrave; valoro$i per $eruii $i della commodit&agrave;, che vanamente li vien preparata per
offendere il $uo nemico, e$$i $i vengono a far commodo ber$aglio, per far$i ammazzare, come qua$i in<marg>Parapetti
col pondere
in mori, d&atilde;-
no che ap-
portano.</marg>
tutte le e$pugnationi accadute s'&egrave; per i$perienza vi$to; co$a, che non auerebbe, $e a e$$i difen$ori fo$-
$e pronto quel commodo, &amp; quel vantaggio, che conuiene, cio&egrave; che la dife$a veni$$e cauata dall'offe-
$a, &amp; $e ci&ograve; vien detto poter$i fare col mezo del parapetto detto, dicono il vero, perche con quella
mal compo$ta terra $i riparano $olo il petto, ma non gi&agrave; la te$ta, che pi&ugrave; importa, poi che co$i facil-<marg>Parapetti
male intefi
quanto dan
no apporta-
no.</marg>
mente, con ferite mortali $i vengono a perdere, come $i di$$e, i pi&ugrave; valoro$i Soldati, volendo$i $coprire
per offender&egrave; il nemico, che $ta coperto $otto le trinciere, e perche la materia &egrave; di molta importan-
za, non $ar&agrave; perci&ograve; tenuto $ouerchio il replicare pi&ugrave; volte la $te$$a co$a; e per&ograve;, oltre a quello, che s'&egrave;
detto, &amp; che $i dir&agrave;, mo$treremo i pre$enti due di$egni, prima per ABF, il parapetto EF, col
<fig>
<p n=>44</p>
pendere in fuor&igrave; conforme a l'v$o, doue la linea E <G>*w</G>, fatta puntegiata, che va paralella al pian<*>
della piazza HI, $i vede che $olo re$ta la gro$$ezza del parapetto $imile a vn cugno, quale $olo con
<marg>Parape to-
col pend <*>
in f<*> ri-
<*> <*> con $i
cura <*>fe$a.</marg> la parte F, fa dife$a alla detta piazza HI, &amp; lo $patio EF, la met&agrave; &egrave; inutile, hora veda$i di ri-
durre que$to cofi fatro parapetto con la $te$$a dife$a, nell'apportare commodo a difen $ori di $coptire,
&amp; difendere la contra$carpa, &amp; potere con gli arcobugi combattere del pari, cio&egrave;, che e$$i difen$ori
po$sino $tare coperti dietro alla trinciera con $pe$$e feritoie, per i$coprire, &amp; offendere il nemico,
come anco e$$o nemico $ta fuori per offendere li difen$ori, &amp; perci&ograve; fare dico, che l'i$te$$o parapet-
to EF, ne pu&ograve; $eruire. Preualendo$i $olo della maggiore altezza dell'angolo F, &amp; que$to ridur-
lo in vna trinc&igrave;era, come $i vede nel $econdo profilo per PX, leuando via tutto il pendere XO,
come parte inutile, $i che re$ti il piano OX, doue i difon$oli $tando $opra la banchetta S, potran-
no per le feritoie PX, $coprire, &amp; offendere il fuo nemico, re$tando coperti, come conniene, e per
l'aba$$amento di que$to parapetto, non venendo la piazza di dentro HI, $icura dalle palle, e batterie,
ma$$ime alzando $i il nemico fuori con i caualieri, che pote$$ero offendere i difen$ori, fi douer&agrave; per-
ci&ograve; abba$$are la detta piazza tanto, che ba$ti, come $i vede per <28>, 2<12> &amp; nel $econdo profilo per
T &amp;, facendo le due ban chette SR, $i che $tando i difen$ori $opra la piazza T &amp;, vengano co-
perti dall'altezza ZV, &amp; que$to particolarmente $i deue fare ma$$ime, doue il $ito di fuori fu$$e
con qualche eminenza, &amp; anco quando le piazze del terrapieno dentro nella Fortezza non fu$$ero
molto pi&ugrave; alte della muraglia, perche e$$endo e$$e piazze alte, $tante il beneficio della materia cauata
dalla fo$$a, elle ne apporteranno beneficio tale, che co$i fatto abba$$amento non fo$$e co$i nece$$a-
rio, nondimeno per tutte l'occafioni, che po$$ono occorrere nelle dife$e delle Fortezze l'altezza ho-
ne$ta della terra, &egrave; $empre vtile, ma$$ime $atta con grande $carpa, e doue $i po$$ono tagliare le canno-
niere conforme all'occorrenza nell'operarui l'artiglierie, benche $olo tale altezza ne'baluardi appor
ti l'imperfettione gi&agrave; detta, doue $ono i fianchi de baluardi con vna $ol piazza.
<HEAD>DELLE PIV NOTABILI PERFETTIONI,
ET IMPERFETTIONI DE' FIANCHI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XVIII.</HEAD>
<p>Gia che noi $appiamo, che i fianchi $ono gli occhi del baluardo, che &egrave; la te-
$ta del corpo della Fortezza (come $i di$$e) dobbiamo $apere, per con$e-
quen za, che venendo impedito, ouero priuato di luce e$$o corpo, egli non $i
pu&ograve; difendere; perche non vedendo il $uo nemico, manco lo potr&agrave; offende-
re; e per&ograve; con ogni diligenza $i deuono fabricare tanto $icuri dall'e$$er'of-
<marg>O$$icio de'
fianchi.</marg> $e$i, quanto che ba$ti a poter far l'officio loro, che $olo $ar&agrave;, lo $coprire, e di-
fendere la larghezza del fo$$o, in$ieme con la fronte del baluardo oppo$ito.
Ma per le molte diuer$it&agrave;, che po$$ono auenire nel formare que$ti fianchi, $i
deue $apere, che la loro perfettione dipende $olo in due co$e, cio&egrave; e$$er gran-
<marg>Perfettione
de' fianchi.</marg> di, e coperti, $i che la $ua piazza venga capace di tre pezzi d'artiglieria, e per lo meno due ne fian-
chi non reali, li quali fianchi vogliono e$$ere coperti da $icuri$$ime $palle, e da gagliardi merloni; &amp;
all'oppo$ito i fianchi piccoli, e mal dife$i, e $coperti, $aranno i pi&ugrave; imperfetti, come quelli, che
<marg>Impfettio-
ne de' fian-
chi.</marg> vengono coperti dalle gro$$e muraglie, &amp; e$po$ti alle ruine, per le batterie; $i come &egrave; $tato v$ato dal-
la maggior parte da coloro, che hanno per il pa$$ato fortificato. La qual muraglia viene a fare due
effetti contrari a quel $eruitio, che $i deue de$iderare; cio&egrave; e$$ere fabricato l'opera con gran $pe$a,
e danno della dife$a. Perche e$$endo battuta, non $olo le $ue ruine vengono a cau$are la perdita di
<marg>Imperfettio
ne delle di-
fe$e fatte di
muraglia.</marg> e$$e $ue dife$e; male rotture, ouero frangimenti delle pietre perco$$e dalle palle dell'artiglierie, $par-
gendo$i per le piazze, feri$cono, &amp; ammazzano i difen$ori, doue che la dife$a $i tra$muta in offe$a.
E per&ograve; cono$cendo $i con la ragione, e con l'e$perienza il danno, lo dobbiamo fuggire; e ma$$ime
potendolo fare con molto $paragno, e facilit&agrave; dell'opera; &amp; in que$to propo$ito $i mo$treranno tre
ordini di fianchi, che $aranno de' meglio inte$i, liquali $eruiranno, conforme a'$iti, oue occorrer&agrave;
fortificare, come $i dir&agrave; nel quarto Libro; e prima il $eguente $ar&agrave; il pi&ugrave; reale fatto con due merlo-
ni, e tre cannoniere, li quali $i mo$trano per, AB, con e$$e tre cannoniere IQR, ela prima con
<marg>Forma, e di-
fe$e dlle c&atilde;
noniere con
la larghez-
za della lor
gola.</marg> la dirittura de' due lati IE, deue $coprire l'angolo della contra$carpa, e l'altra MD, tutta la
cortina, $i che la gola di mezo S, venga al pi&ugrave; due piedi larga; benche $te$$e meglio venti vn'on-
cia. Et il $imile $i far&agrave; nella $econda QG, &amp; l'altra parte OF, ba$ter&agrave;, che $copra la met&agrave;, &ograve;
pi&ugrave; della cortina; la terza, &amp; vltima RH, deue corri$pondere vicino all'angolo della fronte del ba-
luardo, come s'&egrave; detto, $i che $empre re$ti coperta dalle offe$e, che li pote$$e fare il nemico, facen-
<p n=>45</p>
dogli la $ua bocca CH, larga braccia tre in circa, $i come $aranno l'altre, non o$tante che que-
$te larghezze vengano fatte da $ua po$ta, conforme alle dette dife$e, cio&egrave; alla lunghezza, &amp; al-
la larghezza del fo$$o, con la gro$$ezza di e$$i merloni. Et quanto pi&ugrave; gli angoli, che formano la
gola di mezo verranno ottu$i, tanto pi&ugrave; $icuri re$teranno dall'e$$er tagliati, &amp; allargati dalle batte-
rie del nimico, lequali faranno nel tirarci gli i$te$$i effetti, che $i veggono per le linee de punti
<fig>
ISE, che $ar&agrave; lo $patio, e la dirittura e$po$ta all'e$$ere imboccata, ancor che que$ta fia fattura
<foot>F</foot>
<p n=>46</p>
<marg>F&iacute;anco lar
go $olopa$
$i $ette, e
fatto con
vn $ol mer
lone, oue
potran $ta
re tre pez-
zi d'arti&mdash;
glieria.</marg> molto difficile, s&igrave; per la di$tanza, come per la $trettezza, &amp; per la gro$$ezza del merlone, fatto di
materia frangibile, non e$po$ta a ruine. E per lo pre$ente $econdo di$e gno proporremo, che ne
occorra formare vn fianco largo $olo pa$$i $ette, che $ono braccia vinti vno, cio&egrave; noue meno del $o-
pra$critto, nondimeno dobbiamo ancora procurare di poterui tenere tre pezzi d'artiglieria, e con
l'indu$tria $upplire alla $trettezza del $ito, $i che e$$i pezzi po$$ano $tare commodi, e coperti. E pe-
r&ograve; $i deue allargare la piazza dentro la cortina, e $eruir$i d'vn merlone con due cannoniere; cio&egrave; $ia
la larghezza del fianco AD, &amp; il ri$alto della piazza dentro e$$a cortina QN, di braccia noue,
formando la bocca della prima cannoniera il pi&ugrave; $i potr&agrave; ver$o l'angolo N, come $i vede per GE;
<fig>
e per fare il merlone M, $i tiri la linea DF, doue $i verr&agrave; a formare la $econda cannoniera DFP,
cio&egrave; conforme alla dife$a, che $i piglier&agrave; dalla larghezza del fo$$o, doue re$ter&agrave; $patio commodo per
<p n=>47</p>
due pezzi d'artiglieria, che deue per lo meno e$$ere di braccia dodici, cio&egrave; vn pezzo douer&agrave; $tare al-
la parte P, che $ar&agrave; il pi&ugrave; coperto, &amp; il pi&ugrave; $icuro dall'offe$a del nimico, $coprendo $olo quanto $i
di$$e della fronte del baluardo; &amp; il $econdo $tar&agrave; in F, che $coprir&agrave; per lo meno la met&agrave;, &amp; il terzo
che $tara alla prima cannoniera GE, $coprir&agrave; tutta la larghezza del fo$$o; ilqual numero ternario<marg>Effetto
buono del
fiaco doue
po$$ino $ta
re tre pez-
zi d'arti&mdash;
glieria.
Fianco lar
go pa$$a c&imacr;
que doue
$tar&atilde;no $o
lo due pez
zi d'arti&mdash;
glieria.</marg>
$ar&agrave; perfetto nella dife$a de' fianchi, perche $empre $enza interuallo di tempo $i potranno conti-
nuare i tiri l'vn dopo l'altro per offendere il nemico. E per il terzo, &amp; vltimo di$egno, che $i far&agrave;
per la dimo$tratione de' fianchi $ar&agrave; il pre$ente, ilquale $i pre$uppone, che per la nece$$it&agrave;, &amp; $tret-
tezza del $ito, che ne pu&ograve; occorrere di fortificare, non pote$$e venire pi&ugrave; largo di braccia quindeci,
ouero pa$$a cinque, e$$endo per&ograve; nece$$ario ri$altare a$$ai dentro la cortina MI, e $imilmente fare
due cannoniere; ma $olo per lo commodo di due pezzi d'artiglieria, e formare il merlone pi&ugrave; gro$-
$o, che $i potr&agrave;, cio&egrave; la larghezza del fianco ver$o il fo$$o $ar&agrave; BC, e di dentro la piazza FI, con
la prima cannoniera MG; e per la $econda $i potr&agrave; tirare la linea RD, che corri$ponda vicino
all'angolo della fronte del baluardo oppo$ito; perche douendoui $tare $olo due pezzi d'artiglieria,
<fig>
$ar&agrave; nece$$ario. che ne re$ti $empre vno coperto, e $icuro dall'e$$ere imboccato, come s'&egrave; detto, ben-
che $i pote$$e $coprire parte della larghezza del fo$$o, con fare pi&ugrave; che $i pu&ograve; largo lo $patio RF,
potendo per&ograve; e$$o pezzo re$tar $empre coperto nell'auicinar$i all'angolo F, ma tanto pi&ugrave; ficura-
mente re$ter&agrave; coperto, $e $i ingro$$er&agrave; il merlone A, co'l tirare la EQD, re$tando $olo EF,
per la larghezza della bocca di dentro, cio&egrave; che la parte FQD, corri$ponda al mezo della corti-
na, ela EQC, dentro all'angolo della fronte del baluardo. E per compita intelligenza del for-
<p n=>48</p>
<marg>Come $i di
$egnino le
canoniere</marg> mare que$ti fianchi, $i mo$trer&agrave; l'ordine particolare di di$egnare le cannoniere con la lunghezza
&amp; con la larghezza della lor tromba; e per vltimo la ragola del de$eriuere la rotondita della $ua $pal-
la. Eprima delle cannoniere, lequali mo$treremo poter$i fare in tre modi, cio&egrave;; Si douer&agrave; hauer pre-
parate $ei ha$te, ouero bacchette, come $ono quella de' mo$chetti, e tanta corda, che ba$ti da tirar le
lor linee. E perci&ograve; e$$equire pre$upporremo e$$er $opra il $ito, &amp; $opra la piazza del piano della For-
tezza, &amp; hauer di$egnato la gro$$ezza de' merloni, che per e$$empio, $ar&agrave; AP, doue nel mezo $i
ficchino in piedi due di e$$e ha$te, lontane almeno ventidue oncie, che $aranno le BE, e dopo
$tando $opra la piazza, ver$o la cortina in Q, $i traguardi dall'ha$te E, l'angolo della contra$car-
pa oppo$ita, e doue $i ri$contrer&agrave;, iui $i ficcher&agrave; la terza bacchetta, che $ar&agrave; la A, douendo$i $i-
milmente piantare la quarta Q, che verr&agrave; $opra la piazza, $i che e$$endo tirata la linea AB, (che
&egrave; la met&agrave; della gro$$ezza del merlone) &amp; che venga a dirittuta all'altra met&agrave; QE, allargando$i
ver$o la $palla tanto, che $i $copra tutta la cortina, che pre$upponiamo $ia in P, per la PB, ti-
rando, come s'&egrave; detto, l'altra parte ER, $i che venga eguali a la dirittura PB, e lontana la lar-
ghezza BE, $i verr&agrave; ad hauer formato la larghezza della bocca di dentro PQ, e quella di fuori
AR; e quando che nel pigliar que$ti traguardi dall'vna all'altra baccheta per le dette dife$e occor-
re$$e rimouere le prime due di mezo BE; $i rimoueranno, conforme a quanto $ar&agrave; bi$ogno, co'l
tra$portarle da quella banda, che pi&ugrave; ne apporter&agrave; la giu$tezza di e$$e dife$e; pur che la $trettezza
della gola BE, $ia $empre nel mezo della gro$$ezza del merlone, e non pi&ugrave; $tretta di ventidue on-
<fig>
cic, &amp; al pi&ugrave; due piedi. Segue il $econdo modo, benche con le $te$$e mi$ure, e dife$e; ma $olo dif-
ferente nella gola di mezo, proponendo far que$ta non con li due angoli BE, ma con li quattro
<marg>Gola della
c&atilde;noniera
fatta con
quattro an
goli.</marg> HI, FG, per il quadro lungo GI, FH, per pi&ugrave; fortezza di e$$a gola; cio&egrave; piantin $i le due bac-
chette CD, lontane vn piede, e $i faccino i traguardi con le altre PQ, AR, tirando le corde
CPA, DQR, col piantare le quattro bacchette GI, FH, lontane da&igrave; centro C, due piedi,
e mezo da ogni parte $egnando le linee GI, FH, che formeranno il detto quadro lungo cinque
piedi, benche $i pote$$e far di quattro; ma la $ua larghezza FG, HI, douer&agrave; e$$ere almeno due pie-
di. Nondimeno a me pi&ugrave; $odisfa la prima, che que$ta, per hauere il vapore del tiro pi&ugrave; e$ito, e man-
co contra$to nel pa$$are, non o$tante l'e$$er pi&ugrave; gagliardo; perche e$$endo i due angoli BE, ottu$i,
$aranno $icuri a ba$tanza. Segue per vltimo del fianco, il fare i denti nella gola delle cannoniere, e
<marg>Cannonie
re fatte
co' denti.</marg> ma$$ime da quella parte doue il nemico pu&ograve; $coprire, i quali denti $ono da $ua po$ta inutili, benche
fatti nel $a$$o viuo; perche $e bene molti fo$$ero i tiri, che face$$e il nemico, &egrave; gran $orte per&ograve; che an-
co con la palla d'vno colpi$ca nel detto dente, dando o pi&ugrave; innanzi, o pi&ugrave; in dietro; e quando pur ci col
<marg>I denti
$ono non
$olo inuti-
li, ma dan-
no$i nelle
c&atilde;noniere</marg> pir&agrave;, chiara co$a &egrave;, che lo taglier&agrave;, e mander&agrave; in pezzi, con molto danno de difen$ori per le $caglie,
che pa$$eranno dentro, e tanto pi&ugrave; e$$endo di muraglia; perche re$tando cos&igrave; tagliata, con facilita
viene a rouinare tutto, &amp; ad impedire la cannoniera; e non colpendo i detti tiri ne' propo$ti denti,
la palla viene a balzare dall'vna all'altra parte, $enza far tanto danno. Ma perche tutti i di$ordini,
che vengono anteui$ti, hanno il lor rimedio; come $ar&agrave; in que$to nell'a$$icurare, per quanto $i pu&ograve;, la
<marg>Rimedio <21>
a$$icurare
i d&emacr;ti, e le
c&atilde;noniere</marg> gola delle cannoniere, e particolarmente quelle fatte co' denti; e que$to rimedio dico poter$i fare
con legni quadri, e gro$$i di rouere, fitti in piedi dalle parti della gola, cio&egrave; nelle bu$e fatte a po$ta $o-
pra il $uo piano, come per LV, YT, $i vede; lequali bu$e vogliono e$$er fatte nella muraglia, oue-
ro terra, e profonde almeno due piedi, mettendoui poi dentro e$$i legni, che douerebbono e$$er gro$$i
per quadro almeno vn piede, e lunghi quanto $ar&agrave; alta la cannoniera. E qu ndo que$ti legni fo$$ero
dalle batterie tagliati, facil co$a $ar&agrave; il rimetterne altri di nuouo, che doucranno e$$er preparati; do-
<p n=>49</p>
uendo$i per&ograve; auertire, che le bocche di fuori delle cannoniere vogliono efser fatte alquanto pi&ugrave; lar-
ghe, cio&egrave; tanto quanto e$$i legni verranno a ri$altare fuori di e$$i denti, ouer gola della cannoniera.
E que$to &egrave; quanto ne occorre al pre$ente in tal materia, e perche ella &egrave; la pi&ugrave; importante che $i po$$a
trattare d'intorno alle forti$icationi, ci rimetteremo a quanto ancora $e ne dir&agrave; nel $eguente Dialo-
go, e nel Se$to, &amp; vltimo Libro al $econdo capitolo. In quanto poi al formare la rotondit&agrave; della
$palla, che cuopre il fianco, que$ta $ar&agrave; fattura facili$$ima; e tanto pi&ugrave;, quando venga e$$equito $enza
regola alcuna: ma con vna $emplice corda, tirata per la met&agrave; del $uo diametro, cio&egrave;, che $ia con vna<marg>Pratica <21>
formarele
rotondit&agrave;
delle $pal-
le del fian
co.
Regola <21>
formare ef
$a rotondi
t&agrave;.</marg>
delle $ue te$te attaccata a vn cauicchio $itto nel $uo centro, &amp; con l'altra poi fare il circolo, ouer la ro-
tondit&agrave;, che douer&agrave; hauere e$$a $palla; ilqual circolo, tanto quanto verra breue, cio&egrave; con minor cir-
conferenza, tanto pi&ugrave; la $palla verr&agrave; bene inte$a; po$cia che la lunghezza, che le apporta$$e la $ua cir-
conferenza le noceria, s&igrave; per far$<*> di $opra il $uo terrapieno $tretto, come anco per accre$cer la fronte
del baluardo; perche $olo la $ua larghezza ne pu&ograve; giouare. Nondimeno volendo formare e$$o cir-
colo, con regola, dico douer$i tirare la larghezza del fianco AB, &amp; il $uo diritto BC; pigliando$i
<fig>
poivna $quadra, con laquale $i deue tirare la GD, con l'angolo retto $opra la CB, che &egrave; la di-
rittura della $palla, $i che termini in D, $opra la fronte DL, e compartita dopo e$$a linea in me-
zo, che $ar&agrave; $u'l punto. E $i tirar&agrave; con la detta $quadra la $econda linea diametrale EG, che formi
l'angolo retto E, come prima $i form&ograve; in C, &amp; hauendo tirato la linea del fianco AH, $i tirer&agrave;<marg>Lunghea-
za della
$palla.</marg>
la terza linea dal punto C, all' H, &amp; doue $i inter$echer&agrave; $opra la EG, che $ar&agrave; in F, iui verr&agrave;
ad e$$er'il centro, per la circonferenza della $palla CID, $i che la fua lunghezza GI, fia circa pa$-
$a quattordici $opra il piano del $ito, come $i di$$e.
<foot>G</foot>
<pb>
<fig>
<pb>
<fig>
<p n=>52</p>
<HEAD>FORTEZZA D'OTTO BALVARDI,
RIDOTTA AL SVO FINE.</HEAD>
<HEAD>GAP. XIX.</HEAD>
<p>Dal numero de baluardi fabricati con le lor cortine, che d'ogni intorno $erri-
no vna circonfcrenza, e che l'vno con l'altro $i po$$a proportionatamente di-
fendere, ne verr&agrave; formata la Fortezza, $i come nella pa$$ata ptanta, per lo $uo
<marg>Larghez-
za del ter-
rapteno
delle cor-
tiue.</marg> diametro AB, $i vede. In quanto al terrapieno CD, dene per la lunghez-
za delle cortine, e$ler di $opra largo almeno dieci pa$la, benche que$to $i $accia
conforme alla quantita della materia da cauare dalla fo$la, co'l fabricare anco-
ra i $uoi caualieri EF, acci&ograve; $i po$$a ($tando $opra le $ue piazze) $coprire il fo$-
$o con la fronte de' baluardi GH, &amp; in$ieme ancora di$endere le $ue piaz ze
ZK. Et que$te altezze di dentro de' terrapieni BL, $i deuono fare con tanta $eaipa, che commo-
damente $i po$$a da per tutto $alire $opra e$$e piazze. Mo$trando$i ancora per TV, le porte delle $or-
tite, e per MN, la larghezza della fo$$a, &amp; per O, la $trada coperta, &amp; per PQ, la $pianata di fuori.
<HEAD>PIANTA DI NOVE BALVARDI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XX.</HEAD>
<p>QVELLI, che vogliono fabricar Fortezze, deuono hauerne prima tanta p<*>ati-
ca, e $cienza, che facili$$imamente po$$ano formar$i nell'idea tutte le lor parti,
auanti che faccino l'opera, e quelle chiaramente vedere, e con$iderare, $i come
vede$$ero l'opera fatta reale, perche non hauendo tale pratica, non s&ograve; con qual
fondamento po$$ano ordinare, &amp; e$$equire. Doue, che $pe$$o accade per tal
difetto, che $i vedano alcuni imitare gli orbi, che volendo caminare vanno cer-
cando la $trada, e$$endogli difficile il trouarla $enza la guida. Si come &egrave; acca-
duto a molti nel fabricar Fortezze, con diuer$i di$ordini per mancamento di ta-
le intelligenza, ne<*>ar, &amp; nel disfar l'opere non bene antiuedute. E per&ograve; formando$i con la $cienza,
la pianta compiuta in tutte le $ue parti, &amp; poi $apere per pratica fare effettuare l'opera, con preue-
dere tutte le difficult&agrave;, che po$$ono accadere per la diuer$it&agrave; delle materie, il tutto pa$$er&agrave; con buoni$-
$imo fine. E$$endo prima nece$$ario mo$trare in di$egno tutto il corpo di e$$a Fortezza, acci&ograve; non $o-
lo $i venga con ragioni apparenti, a confermare la buona opinione di coloro, che la intendono; ma
ancora a $atisfare a chi non intende; e tanto pi&ugrave; facendo$i (come $empre $i deue) il $uo modello, &amp;
profilo. In quanto al corpo della propo$ta Fortezza, $i mo$trer&agrave; prima i $uoi membri, cio&egrave; i baluard<*>
per HG, fatti tutti al $olito con due piazze, per cia$cun fianco, $aluo che il $egnato &amp;, che ne ha
<marg>Dife$a de'
caualieri.
Perfetta
$ituatione
&amp; forma
de' caua-
lieri<*>.
Porte del
la Fortez-
za.</marg> vna $ola, della quale al $uo luogo $i parlera. Seguono poi i caualieri, che $ono KL, MN, mo-
$trando$i in$ieme l'effetto di parte de' $uoi tiri, nel difendere il fo$$o, le fronti de' baluardi, &amp; la cam-
pagna; oltre a fare vna $econda, &amp; anticipata dife$a, quando fo$$e per$o vn baluardo, nel difendere
la $ua piazza, come per O, $i vede, i quali caualieri con la $ua forma, &amp; col $ito, $aranno i pi&ugrave; vtili, e
meglio inte$i, che in altro modo $i po$$ano fare. Seguono le porte CT, che ba$teriano fu$$ero
tre, &amp; po$te al mezo delle cortine, ma tanto ba$$e, che non veni$$ero $coperte dalla campagna; ben
che anco $i pote$$ero fare $otto il caualiere, onde veni$$ero coperte dalla $palla del fianco del baluar-
do, che pi&ugrave; commodamente potriano (in tempo di bi$ogno) $eruire per $ortite, benche di que$te $e
ne tratter&agrave; nel $eguente Libro. Si douer&agrave; poi compartire le $ue $trade; &amp; prima quella dell'arme FG.
Formando nel mezo d'intorno il centro A, la piazza principale VX, co'l $uo tempio X, e le no-
ue $trade mae$tre, che deuono <*>iferire a tutti i baluardi, &amp; a e$$o centro. Doue $i douer&agrave; fare vn
portico, ouer loggia con qualche notabil fabrica, $i che $tandoui $otto i Signori Capi, po$$ano in ogni
<marg>C&omacr;modi-
t&agrave; notabi-
le per $co
priretutti
i baluardi</marg> occorrenza vedere tutti i predetti baluardi; &amp; doue occorre$$e il di$ordine, rimediarui. Seguono poi
come $i vede le altre piazze D, &amp; le $trade trauer$ali B. Ne $i deue in alcun modo fare, che le $tra-
de, che riferi$cano alle porte, vadino rettamente alla piazza, che $aria erorre non piccolo; perche non
&egrave; bene per molti ri$petti, che $ubito entrato dentro la porta $i venga a $coprire immediate le parti
principali della Fortezza, o Citt&agrave;; e per cos&igrave; breue, e retta $trada poterui correre $enza alcuno impe-
dimento. Segue ancora la parte di fuori, che $ar&agrave; la larghezza della fo$$a PQ, con la $ua profon-
<p n=>53</p>
dit&agrave; PR, ouero altezza della contra$carpa $atta con la $ua $trada coperta S, e la banchetta, che
verr&agrave; al mezo in circa dell'altezza di detta contra$carpa, $i come nel profilo graticolato $i mo$tr&ograve;; &amp;
poi la $ua cunetta, che douer&agrave; venir piena d'acqua $ortiua, fatta alla dirittura de' fianchi, onde da <*>i
re$ti $empre $coperta, e $couata. E che la dife$a della trinciera, che vi $i deue fare ver$o le cortine,
venga intorno al mezo della larghezza di e$$a fo$la, e ma$$ime incontro le fronti de'baluardi. Et per
vltimo nella $pianata di fuori $i douera $empre procurar di cauarne quella quantita di terra buona,
che vi fu$$e, &amp; in quella maggior lontananza, che $i potr&agrave;, tornando poi a riempir tal cauamento con
$a$$i, ouero con altra materia non $ottopo$ta alla Zappa, &amp; al commodo del nemico, per cop<*>$i dalle
offe$e della Fortezza, come a $uo luogo $i dit&agrave;. Douendo$i anco fabticate la dife$a di detta $trada
coperta ST, con alquanto di buona terra per di$opra, in larghezza di pa$$a due almeno; onde i det-
ti $a$$i della $pianata non po$$ano (tirandoui il nemico) offendere i difen$ori, che vi fu$$ero $ortiti.
per la $ua dife$a, fabricando incontro a cia$cuna cortina, le piazze angulari T, pur $opra il piano di
e$$a $trada ST, doue i difen$ori po$$ono cauare alquanto di commodit&agrave; nel difendere e$$a $piana-
ta; e ma$$ime, $e dopo l'hauer fatto vna $ortita fuori, e ritirando$i, vi $i po$$ano $aluare, $empre che
l'artiglierie de' fianchi, o de' caualieri doue$$ero $couare la detta $trada, per offendere i nemici, che
per$eguita$$ero e$$i difen$ori. Benche $i po$$ino $aluare nella fo$$a per la commodit&agrave; della banchet-
ta, fatta nella detta contra$carpa; ma per a$$icurar$i quel tanto pi&ugrave;, le dette piazze angulari non $i
deuono $prezzare. E con que$to daremo fine alle propo$te regole di formare le piante delle For-
tezze.
<fig>
<foot>H</foot>
<pb>
<fig>
<pb>
<fig>
<p n=>56</p>
<HEAD>DIALOGO,
DOVE SI DESCRIVE</HEAD>
<HEAD>IL RAGIONAMENTO FATTO DA VN CONTE
CON LAVTORE.</HEAD>
<HEAD>Nelquale in cinque giornate $i riepilogano tutte le mi$ure,
e proportioni a$$egnate alle Fortezze, ricercando$i
le cagioni, &amp; le ragioni di tutte le $ue parti.</HEAD>
<HEAD>CONTE.</HEAD>
<p>Hora cono$co, che deuo non pi&ugrave; dolermi de' venti contra-
ri, ma tenergli obligo grande, poi che mi hanno con la nauc
$pinto tra que$ti $cogli, venendo di Leuante per andare a Ve-
netia, che per fuggire il continuo trauaglio del mare giudicai
e$$er bene ritirarmi in que$ta Citt&agrave; di Zara, per a$pettare pi&ugrave;
commodo pa$$aggio di Galere. Perche non $olo hauer&ograve; la de-
$iderata commodit&agrave;, ma riceuer&ograve; molto pi&ugrave; contento di ha-
uer trouato vn s&igrave; caro amico, qual voi mi $iete. AVTORE. Buo-
na fortuna $ar&agrave; la mia $empre, che hauer&ograve; occa$ione difarle co$a grata, per e$$ere io
cos&igrave; vbligato alle molte corte$ie riceuute da lei, per&ograve; la prego che pigli il po$$e$$o di
ca$a mia, e come $ua $ene$erua. CO. Molto volontieri accetto la vo$tra offerta,
e particolarmente per e$$equir quello, che delibera$$imo gli anni pa$sati, quando era-
uamo a Corf&ugrave;, che fu di fare vn acconcio, e lungo ragionamento $opra il modo di
fortificare. E per&ograve; que$ti pochi giorni, che $tar&ograve; con voi, de$idero gli $pendiamo in
cos&igrave; fatti di$cor$i; perche $entir&ograve; a$sai pi&ugrave; $odisfattione, che s'io $te$$i in continue fe-
$te. E per tal cagione non mi voglio vbligare ad alcuno di que$ti Clari$$imi Signori
Rettori, acci&ograve; non impedi$cano que$to mio de$iderio. AV. Sento gran piacere di
cote$ta $ua volont&agrave;, &egrave; per&ograve; me le offeri$co $empre pronto per darle tutte quelle $odi$-
fattioni, che potr&ograve;, conforme per&ograve; alle forze del mio ingegno. Ne mi pu&ograve; inuitare
a co$a, che mi $ia pi&ugrave; grata di que$to; atte$o, che cia$cuno per i$tinto naturale parla
volontieri della $ua profe$$ione. Ma ella entri in ca$a, e poi, che hauer&agrave; pre$o ripo$o,
e che haueremo de$inato, daremo principio a ragionare delle Fortificationi; e cos&igrave; $e-
guiremo tutti i giorni, che ella $tar&agrave; qu&igrave;.
<p n=>61</p>
<HEAD>GIORNATAI.</HEAD>
<HEAD>CONTE.</HEAD>
<p>DAPOI, che per conuentione di gia fatta dobbiamo ragionare delle Fortificationi, a
me pare nece$$ario, che diamo principio con qualche buon ordine, cominciando da'
primi principij, per arriuarea quel $ine, che ci concedera la breuita del tempo, che po-
tr&ograve; $tar con voi. Atte$o, che de$idero cauarne qualche buon frutto, e chiarirmi di mol-
ti dubbi, che tengo in que$ta materia. Ma vorrei per maggior mia intelligenza due co-
$e da voi, cio&egrave; la facilit&agrave; delle dimo$trationi, e che non vi ri$erbiate alcuna nuoua inuentione, $otto
prete$to di $ecreto, che meriti $tare occulto (ilche non conuiene tra gli amici) oltre che non ho anco
fede alcuna in que' tali, che dicono voler far gran co$e, e poi tacciono il modo, per non i$coprire l'in-
uentione, ouero per dar pi&ugrave; riputatione alle loro opinioni. Perche il no$tro de$iderio &egrave; il pi&ugrave; delle vol<marg>Il non vo-
ler con$e-
rire la $ua
opinione
&egrave; cagione
pricipali$-
$ima, che
v&emacr;ganofat
ti molti er
rori.</marg>
te cos&igrave; vano, che formandoci nell'idea qualche concetto di quelle co$e, che pi&ugrave; $i de$ideramo, facili$-
$imamente re$tiamo dalla propria affettione ingannati, non hauendo la ragione il $uo luogo. E que-
$to non auiene quando e$$i concetti, ouero inuentioni $i conferi$cono con gli amici, che ne habbiano
qualche intelligenza, per cercare di $coprire le imper$ettioni. AV. In quanto al $uo primo de$ide-
rio intorno alla facilit&agrave; delle dimo$trationi, creder&ograve; di $odisfarla; perche le voglio far vedere vn Li-
bro, che di gi&agrave; ho $critto, $opra que$ta materia, doue con ordine (al parer mio) a$$ai facile, ho trattato
de' primi principij per in$ino a quel fine, che pi&ugrave; ho giudicato e$$er nece$$ario; $opra ilqual Libro gior
nalmente potremo ragionare; e $pero, che re$ter&agrave; $odisfatto. In quanto poi al trattare de' $ecreti, non
accade che ella dubiti punto, perche non ho mai $tabilita alcuna co$a, che prima non l'habbia confe-
rita, e di$putata con altri, per certificarmi del $olito inganno della propria affettione, che ella dice.
CO. Ho molto caro que$ta conformit&agrave; di opinione; ma di gratia mo$tratemi que$to vo$tro Libro.
AV. Que$to &egrave; il Libro propo$to, e dopo hauerlo ella veduto con $ua commodit&agrave; potr&agrave; dare al no$tro
<*>agionamento quel principio, che pi&ugrave; le piacer&agrave;. CO. Certo io non haurei $aputo dimandare ordi-
ne, che pi&ugrave; di que$to mi $odisface$$e nel formare le piante delle Fortezze, doue $ar&agrave; campo $patio$o,
per vedere, &amp; per ragionare $opra tutte le lor parti. Ma vi prego auanti, che noi entriamo ne' di$cor$i
$opra le lor regole, che mi dichiariate prima, per maggior mia $odisfattione le cagioni dalle quali a-<marg>Opinione
che l'ordi
ne del for-
tificare n&omacr;
$ia $cienza</marg>
uengono tante, e cos&igrave; diuer$e opinioni, nel formare e$$e Fortezzes perche oltre il non hauer mai tro-
uato Autore alcuno, che ne habbia $critto, ilquale $i c&omacr;formi con gli altri, ne anco ho vi$to alcuna For
tezza, allaquale non vengan fatte infinite oppo$itioni, E quello, che pi&ugrave; m'apporta marauiglia &egrave;, che
$entendone di$putare, vedo e$$er pochi quelli, che concorrino in vna $te$$a opinione. E perci&ograve; da mol
ti &egrave; $tato detto, que$ta non e$$ere $cienza, per non hauere i $uoi fondamenti certi, e demo$trabili, co-
me hanno le altre; ma che il tutto venga terminato col $emplice giuditio di coloro, che pretendono
d'intendere il modo del combattere; onde $tante tante, e co$i diuer$e opinioni, pare che le Fortezze
vengano fabricate a ca$o, &amp; che $i pote$$e anco fare $enza, poi che il petto de gli huomini, &egrave; la vera, &amp;<marg>Cagione
delle diuer
$it&agrave; deile
opinioni
<20> gli Serit
tori.</marg>
la real dife$a. AV. Se ne' ragionamenti, ouero nelle di$pute, che $i $ogliono fare, vengon da vna del-
le due parti negati i primi principij, per certo l'altra non pu&ograve;, ne debbe di$putare, veden do$i da que-
$to, $egno manife$to di poca intelligenza; perche nel trattarne $aria, come $i dice, il voler pe$tar l'ac-
qua nel mortaio, che dopo vna lunga fatica n&omacr; $i faria altro, che di chiara, farla diuenir torbida; ma$-
$ime per e$$ere (al parer mio) que$ta $ua, o d'altri opinione molto a$tratta dalla ragione; atte$o, che que
$ta &egrave; $cienza fondata, come $ono tutte l'altre $opra i $uoi termini reali, e demon$trabili, i quali pur $o-
no facili, e noti, come pi&ugrave; auanti le dir&ograve;. E prima intorno alla diuer$it&agrave; delle opinioni de gli Scritto-
ri, che dice hauer letto, non &egrave; marauiglia, che tallettura le apporti confu$ione nella mente, poi che la
maggior parte di e$$i hanno $critto diuer$amente quello, c'hanno inte$o da altri, $enza fondamento
di $cienza, o di prattica. Non $apendo io trouare, che alcuno di loro habbia mai fatto fabricar Fortez
ze, &egrave; ma$$ime con quelle dife$e, che $i ricercano contro le moderne offe$e, &amp; che c&omacr; la e$perienza de
$ucce$$i accaduti mo$trino operare con quelle ragioni che conuengono per bene fortificare. Nondi-
meno la lor fatica non pu&ograve; $e non giouare, pur che l'accorto Lettore $appia tra le molte loro opinio-
ni fare elettione della migliore. In quanto poi alle di$cordanze fatte da coloro, che ne vogliono di-<marg>Cau$a per
la quale ne
dip&emacr;dono
t&atilde;te, e co-
si diuer$e
opinioni
del modo
del fortifi-
care.</marg>
$putare, &amp; che n&omacr; $i c&omacr;frontano di opinioni; que$to dip&emacr;de dalle cau$e $udette, cio&egrave; che pochi di loro
intendono le ragioni, e ma$$ime quegli, che meno $anno, $ogliono e$$ere i pi&ugrave; o$tinati, $i come il pi&ugrave;
delle volte $ono coloro, c'hanno qualche autorit&agrave;; perche andando gli di$putanti a gui$a de gli orbi,
che cercano la $trada, non &egrave; gran fatto, $e trauiano, perche vedendola caminerebbono liberamente a
quel fine, che la ragione, e la natura delle materie ne mo$tra; poi che conforme a' $iti, &amp; alle offe$e,
che fa il nimico, $i deono formare le Fortezze, e non $opra le imaginationi concette nell'animo, oue-
ro fondate $opra all'e$perienza di qualche ca$o $eguito in vn'e$pugnatione, che non $i dee addur per
regola, $tante le diuer$it&agrave; delle occa$ioni de' $iti predetti, e delle materie. CO. Non voglio, che pe-
$tiamo l'acqua, ma $i bene che la di$tilliamo per farla pi&ugrave; chiara, laqual chiarezza mo$treremo con la
<foot>I</foot>
<p n=>62</p>
dichiaratione del dubbio da me piopo$to, atte$o che $e i<*> tene$$i, che qu<*>
haueile i $uoi teimini, non procurerei altianenti d'intenderne le cagion<*>; e miconten<*>
che il volgo ne ragiona. Ma $olo ho detto que$to per appoitarmi marauiglia tante<*>
uer$e, $apendo chevna $ola dee e$lere la buona, $i che non intendendo$ene la ragione, <*>
tare, che le Fortezze non fo$$ero nece$iarie, per non apportare quel $eruitio a<*>
per di$e$a de' Prencipi. Ma prima per maggior mia $edistattiond, de$idero, che di<*>
to intorno al fondamento della $cienza, con proportionarla a qual he altra approuata<*>
a mo$trare pi&ugrave; chiaramente le cagioni di dette contradittioni, non venir da altro, che dal non <*>
inte$a da molti, i quall per mo$trare di e$$ere $oldati, ne parlano, e $i promettono for$e pi&ugrave; di qu<*>
che $i e$tende il loro $apere. AV. Se noi dobbramo trattare della comparati<*> ne dell'altre<*>
que$ta del fortificare, per certo non $i potia ritrouare la pi&ugrave; $imile quanto $ia quella della Med<*>,
<marg>la $cienza
del fortifi
care e c&omacr;-
parata a <27>l
la del me-
dico Fi$i-
co.
Siti da $or
tificare pa
tilcono s&emacr;
pre diqual
che imper
fetrione, e
per&ograve; v&emacr;go
no a$$imi-
gliati ad
vn'huomo
amalato.
Materie da
le quali di
pende la <21>
$etione, &amp;
la im<21>$er-
tione del
$ito da for
tificare.
Si conclu-
de e$$er la
forti$ica&mdash;
tione $ci&emacr;-
za.
Le Fortez
ze v&emacr;gono
a fare l'of-
ficio che
fa vn'e$$er
cito in c&atilde;-
pagna.</marg> perche l'vna con l'altra pare, che molto $i conlaccia in tutte le co$e. Atte$o, che volendo il  <*>
dicare, e$anare l'indi$po$itione del no$tro corpo, e nece$lario che prima cono$ca la natura della com-
ple$$ione, e poi quella dell'humor $uper$luo, che ha generato il male, &amp; in$ieme $apeigli applicare
quelle $orti di medicamenti, che per natura $aranno contra<*>ij al detto humoie, per temp<*>arle<*>$i che
e$$o corpo venga a liberar$i da e$$a $ua indi$po$itione. Cosi nel <*>orti$icare $i dee $empre pre$upp<*>
che il $ito $ia il corpo amalato, $endo $empre con qualche impertettione, allaquale $i deono applicare
i medicamenti. E prima con$iderare la $ua comple$$ione, cio&egrave; $e $ara $a$io, o terra, &amp; e$$endo di <*>
$ar&agrave; a$$ai robu$to, e facile con ogni $emplice medicam&emacr;to a con$eruarlo gagliardo. Ma $e di tena $ot-
topo$ta alla Zappa, $ar&agrave; all'oppo$ito per natura molto debole, e facile a riceuere il male, $i che tr&atilde;$mu-
tando le con$iderationi, che dee hauere il Medico in quelle, che dee hauere vn'Ingegnere militare,
nel ricono$cere le imperfettioni del $ito, $i potra ($enza alcun dubbio) applicare cosi potenti medica-
menti, che faccino al corpo della Fortezza tanto beneficio, che $ia ba$teuole a c&omacr;$eruarlo. E pero dal-
le co$e narrate concluderemo, che que$ta, di cui trattiamo, $ia non pur $cienza, come la medicina <*>
ancora Arte; perche ella &egrave; facolt&agrave; in quanto che dipende ogni $ua perfettione in atto, da vari acciden
ti della guerra, e da diuer$i $iti, in cui ci bi$ogna $ondar e$$e Fortezze. Scienza &egrave; $enza dubbio, hauen-
do i $uoi fondamenti, &amp; ogni formal perfettione dalle Matematiche, lequali pure $ono $cienze cono-
$ciute per le lor certe dimo$trationi. Di modo, che mentr'ella in $egna, e Scienza; mentre poi con cer-
te, e determinate regole, ne propone il fine indubitato di fortificare, e di difendere vn $ito, ella &egrave; Ar-
te. E pa$$ando poi all'atto pratico, nel trouar molte dirlicolt&agrave; della materia con laqual $i opera, di-
uien pure Scienza. Ma tutto ci&ograve; pre$uppo$to, come co$a chiara, e da non e$$er tenuta in dubbio ap-
pre$$o coloro, che $anno, affermiamo di pi&ugrave;, che ella &egrave; $cienza nece$$aria a' Principi, &amp; alle Repu-
bliche, per con$eruatione de'loro Stati; perche niente pu&ograve; e$$erci in que$to di maggior chiarezza,
che l'e$perienza, o$$eruata in ogni tempo, &amp; in tutte le maniere delle Signotie, e de gli Imperij; e
maggiormente da coloro, che non hanno potere di nutrir le loro Militie continuamente $tipendiate
$otto le colonie, come v$auano i Romani, &amp; al pre$ente v$a il Turco; benche anco da que$ti furono,
&amp; $ono v$ate le Fortezze, lequali vengono a fare l'officio, che proprio fanno gli e$$erciti in campa-
gna, Cio&egrave; nel combattere co'l nimico, &amp; oppor$egli per trattenerlo, e fargli perdere il tempo, co'l
dar agio al $uo Prencipe di vnir le $ue forze, &amp; di $occorrerle, ouero diuertire in altre parti la guer-
ra; e que$to fa co'l mezo della Fortezza, &amp; col poco numero di $oldati, benche il nimico $ia padro-
ne della campagna con gro$$i$$imo e$$ercito: Si che quando poianco $i perde$$e e$$a Fortezza, il
$uo Principe non hauerebbe per$o il principal neruo delle forze, che &egrave; l'e$$ercito, &amp; ma$$ime ha-
uendo altre Fortezze da ritirar$i, &amp; da dar tempo al tempo, &amp; da godere il $uo bene$icio; ma <*>icro-
uando$i $enza Fortezze, &amp; a douer$i con$idare nel petto de Soldati, &amp; nel $olo e$$ercito, benche po-
tente, &amp; venendo a perdere vn fatto d'arme, che pur nel combattere $i giuoca con la Fortuna, $i
<marg>Le Fortez
ze vtili$$i-
me a tutti
i pot&emacr;tati.</marg> pu&ograve; perdere con l'e$iercito ogni $peranza di poter$i pi&ugrave; difendere; $i come gi&agrave; auenne al Soldano
$oggiogato da Selim; &amp; ancora al tempo de' Romani $i s&agrave; quanto le Fortezze fo$lero di notabil be-
neficio per la con$eruatione di quella potenti$$ima Republica, hauendo le Fortezze interrotto il fe-
lice progre$$o della guerra, che gli faceua Annibale, nell'e$$er$i trattenuto, &amp; per$o troppo tempo
nel volere e$pugnare alquante rocche, e Fortezze v$ate a que'tempi; Si che il Senato Romano heb-
be tempo di preparar$i alla dife$a, &amp; di con$eruare la $ua libert&agrave;. Si come anco auenne a Ma$$unino
nel voler e$pugnare la famo$a Citt&agrave; di Aquileia, auanti che pa$$a$$e pi&ugrave; oltre, per far$i Tiranno di
quel Senato; doue per l'incommodo del viuere, &amp; d'altri patimenti del $uo e$lercito, che a$$edia-
ua la Citt&agrave;, re$t&ograve; egli $te$$o a$$ediato dalla fame, onde da $uoi Capitani f&ugrave; nel proprio pa-
diglione co'l figliuolo vcci$o; &amp; con la $ua morte venne in$ieme liberata la Citta di Aqui-
leia, &amp; a$$icurato ll Senato dalle in$idie del Tiranno. In quanto poi a' progre$$i di guerra fatti
dal Turco, e ma$$ime ne' tempi no$tri, gi&agrave; $appiamo e$$er $tate le Fortezze di notabil beneficio, an-
<marg>Fortezze
fabricate
dal Turco.</marg> cora a' Prencipi, che con e$$o con$inano, nel con$eruar$i po$$e$$ori de' loro Stati, benche a$$ai meno
potenti, che $enza tal mezo non haueriano fatto, $tante che quello, ilquale &egrave; con forze potenti pa-
dron della campagna, &egrave; anco padron delle Citt&agrave;, &amp; d'altri luoghi non fortificati, e quello, che molto
<p n=>63</p>
importa, &egrave; il poter$i $eruire delle munitioni del viuere, che vi $aranno non potendo il Prencipe, ne
ineno i va$$alli $aluarle, onde $i perde il tutto con duplicato danno $enza il mezo della Fortezza. Do-
ue anco per tal cagione $i vedono per molte e$perienze, e$$ere non poco prezzate, e cu$todite le l or-
tezze dal Turco in tante parti, e frontiere del $uo $tato, e ma$$ime nell'Vngheria. Et particolarmente,
per quanto $i dice, in Per$ia ne ha fabricate $ette, per la con$ei uatione di quegh Stati nuouamente
acqui$tati, hauendo ridotte in colonie quelle prouincie, doue con molta $acilita, $e ne $a po$$e$$ore. Si
che da que$to $i pu&ograve; comprendere, che $e quel pae$e fo$$e $tato dal Per$iano anticipatamente a$$icu-
rato con le dette Fortezze, e dopo $aputole cu$todire, come al pre$ente $i $a; il Turco non haueria
fa<*>to cos&igrave; gran progre$lo, e ma$$ime con tante incommodita per la lunghezza del viaggio. Adun-
que hon dee hauer luogo la ragione di coloro che vogliono, che $ia bene l'e$$er le prouincie $enza
Fortezze, con dire che perdendo$i e$$e prouincie, facilmente $i po$lono anco con la $te$$a facilita riac-
qui$taie, e ma$$ime co'l fauore, &amp; aiuto de' popoli va$$alli; Atte$o, che doue non $ono le Fortezze, il
nimico le pu&ograve; fare, onde con la facilit&agrave; dell'acqui$tare il po$$e$$o con tutte le monitioni, &amp; le com-
modit&agrave; del pac$e, $i pu&ograve; per gli $ucce$$i, e ragioni dette, acqui$tar$i la intera $icuita di e$$o po$$e$$o.
E tanto pi&ugrave; non conuenendo$i a' Prencipi <*>porre al tutto ogni loro $peranza nella fedelta de' lor
va$$alli; benche di gi&agrave; aueni$$e ben fatto a que$ia Illu$tri$$ima Signoria di VENETIA, nello Sta-
to di Terraferma, &amp; al Signor Duca d'Vrbino, &amp; ad altri Principi, per e$$er$i mutati i tempi con le
opinioni, &amp; per e$$er cre$ciuto il de$iderio di veder nouit&agrave; nelle co$e. E per&ograve; da quanto ho detto ci
doueremo certificare e$$ere le Fortezze non $olo vtili, ma nece$$arie, $i come con altre a$$ai maggio-
ri, e pi&ugrave; fondate ragioni $i pu&ograve; mo$trare. CO. Non po$$o, ne voglio negare, che l'arte del fortifi-
<*>are non $ia ancora $cienza, douendo$i, come dice$ti, o$$eruar la natura delle materie, che propor-
tionate vengano &agrave; fare vn corpo, cosi preparato per li $uoi difen$iui, che non habbia troppo da te-
mere il male, che gli poto$$e lare il $uo nimico. Ma &egrave; ben vero, che pochi$$imi al parer mio, $ono
quelli, che intendano, e $i $appiano valer di tal proportione, douendo dipendere que$ta loro intelli-
genza da vna lunga prattica, &amp; gratia riceuuta dalla natura; per e$$er molti quelli, che $enza tali
con$iderationi, o fondamenti, $i la$cino guidare $olo dall'v$o, o$$eruato per lo pa$$ato nel giudi-
care, &amp; nel $abricare Fortezze $enza riguardare alle oppo$itioni, alle quali $ottogiacciono. Ma
potendo$i con le regole cos&igrave; chiare (come dite) rimediare &agrave; cos&igrave; fatta confa$ione apporteria
vn beneficio molto grande a' Principi, per la dife$a de'loro Stati; E per&ograve; vorrei, che mi dichia-
ra$te l'ordine, che $i dee tenere. AV. L'ordine buono, per far bene tutte le opere, &egrave; il con$idera-<marg>Il buon'or
dine nel di
terminare
le Fortez-
ze, dip&emacr;de
dal ricono
$cere pri-
ma il loro
$ine.
Nel fortifi
care $i dee
sepre tra$-
matare la
materia a
danno del
nimico, &amp;
a ben<*>$i&mdash;
cio de' di-
$en$ori.
Ordine da
t. nere per
con$ultar
$opra il $i-
to per deli
berare di
fabricare
la Fortez-
za.</marg>
re prima il $uo fine, doue $i viene a ricono$cere tutte quelle cagioni, che $tanno pi&ugrave; per nuocere;
perche cono$cendole, facil co$a &egrave; il guardar$ene, &amp; fuggirle; $i che volendo noi fabricare vna
Fortezza, $appiamo, che il $uo fine &egrave; $olo per poter$i difendere con poca gente, da numero grande
de' nimici, che ne vole$iero offendere, e che tutta que$ta $ua dife$a dee e$$ere cauata dall'offe$a,
che anticipatamente $i hauer&agrave; ricono$ciuto poter$i riceuere da e$$o nimico, conforme alla materia &amp;
al $ito, atto a pigliare o pi&ugrave;, o meno il male, che pu&ograve; cau$are l'opera della zappa, e batterie. E per&ograve;
il medicamento per la $ua con$eruatione $ar&agrave; il tra$mutare la natura delle dette materie, o $ia $a$$o, &ograve;
terra $empre a beneficio della Fortezza, &amp; a danno del nimico, CO. L'ordine con le con$ideratio-
ni, che dite douer$i tenere per fabricar la Fortezza, a me pare molto buono, ma non e$$endo io cos&igrave;
capace d'intendere que' particolari, che $eguono, $ar&agrave; bene, che mi dichiarate meglio le pi&ugrave; princi-
pali con$iderationi, che $i deono hauere, per e$$equire que$ti $uoi principij. AV. Se dalle offe$e, che
$i cono$cer&agrave; poter riceuere, $aranno cauate le dife$e, $i verr&agrave; $enza dubbio alcuno a formare la For-
tezza in tutta perfettione; &amp; per ci&ograve; fare; $i dour&agrave; $apere e$$er nece$$ario, auanti che il Prencipe $i
metta a fare operare co$a alcuna, do p&ograve; che hauer&agrave; $tabilito il $ito (che $ar&agrave;, doue la commodit&agrave;, oue-
ro la nece$$it&agrave; lo $pinger&agrave; a fabricare la Fortezza) dee farevnire in$ieme tutti i $uoi Capi da Guerra,
&amp; gl'Ingegneri militari, che l'haueranno da con$igliare, &amp; trasferiti $opra e$$o $ito, deono tener lo
i$te$$o ordine, che tengono i medici nella per$ona d'vn Signore oppre$$o da qualche graue infermi-
t&agrave;, per cono$cere il male, &amp; per applicargli que' medicamenti pi&ugrave; gioueuoli, conformi alla natura
della $ua comple$$ione, per farlo guarire, come di $opra $i propo$e; ma non gi&agrave; pretendo, che $i e$$e-
qui$ca quello, che e$$i Medici molte volte fanno, poi che in cambio di guarire, ammazzano gli infer-
mi, con le loro non conuenienti ricette, cio&egrave; per non cono$cere la natura del male, atte$o, che i giudi-
cij, che $i faranno $opra il $ito della Fortezza, non deono e$$ere $ottopo$ti a tal'errore, potendo$i
con l'e$perienza de' cauamenti vedere interiormente la materia, ouero infermit&agrave; di e$$o $ito. Pre$up-<marg>Cauam&emacr;ti
da fareper
cono$cer
la materia
che $t &agrave; $ot
to il $ito.</marg>
ponendo per&ograve; ancora, che tutti coloro, che $aranno introdotti in cos&igrave; fatti ragionamenti, &amp; di$pute
(ma$$ime gl'Ingegnieri) $appiano per prattica le cau$e, &amp; gli efferti di tutte le offe$e, &amp; la natura
delle materie, &amp; i rimedij, che $i deono fare, $i che con gli effetti $ieno cosi buoni Medici, che
$appiano proportionare la natura de gli ingredienti delle medicine, ouero delle dife$e, con quelle del
male, che antiuederanno poter riceuere, acci&ograve; ba$ti a liberar$i. E perche meglio la intenda verre-
mo a i particolari; Cio&egrave;. Dee $apere, che la Fortezza pu&ograve; in quattro modi riceuere offe$a dal
$no nimico. Et prima con la ZAPPA. Secondo con le Batterie; terzo co'l lungo A$$edio;
<foot>I 2</foot>
<p n=>64</p>
quarto, &amp; vltimo, per via di tradimenti. Fra le quali offe$e due $ole $ono le magg<*>cio&egrave; Zappa, c
<marg>La mag&mdash;
giore o$$e
$a &egrave; quella
della Zap-
pa.
Cique mo
di di offe-
$a con la
Zappa.
L'offe$a <20>l
le batterie
puo e$$ere
in tre mo-
di.</marg> Batterie: ma la pi&ugrave; tremenda $ar&agrave; la Zappa, che $i deue intendere in$ieme col badile benche $<*>loven-
ga nominata la Zappa; douendo$i ancora $apere gli effetti di que$te offe$e, e lo<*>.<*>
dunque principio dalla prima, che $ar&agrave; la zappa, con laquale il nimico ci pu&ograve; offendere in cinque
modi; cio&egrave; $opra il piano del $ito con trauer$e, ouero trinciere $torte, per caminare coperto, &amp; per ac-
co$tar$i alla contra $carpa del fo$$o. Secondo con l'altezza de' monti di terra, ouero de caualieri,
per i$coprire le piazze dentro alla Fortezza. Terzo cauar le $trade $otterrance, e pa$$ar $otto la con-
tra$carpa, e sboccare da ba$$o $opra il piano del fo$$o. Quarto, far trauer$a nella larghezza di detta
fo$$a co'l buttarui la terra, che $i potra portare per le dette $trade. Quinto, &amp; vltimo tagliar la mu-
raglia, &amp; entrar $otto al baluardo, e co' cauamenti farui i $orni, per metterui i barili della poluere,
e minarlo, e con le rouine far$i $trada da montarui $opra. Ma con le Batterie puo offendere $olo in
tre modi, cio&egrave;, leuar le dife$e con l'imboccare i fianchi. Secondo, tagliar la muraglia nel pi&ugrave; ba$$o,
che $i pu&ograve;, cio&egrave;, al mezo dell'altezza $ua, nelle fronti, &amp; ne gli angoli de' baluardi, per $arle cadere
con la dife$a, che tiene di $opra, $i che quella materia ruinata li renda commoda $alita per $alirui, &amp;
per impadronir$i delle piazze. Terzo, &amp; vltimo, &egrave; operare l'artiglieria $opra a' caualieri, che $i fanno
di fuori, per i$coprire, e battere per fronte, e per fianco le piazze dentro della Fortezza. Quanto poi
all'a$$edio, &amp; a' tradimenti, $ara facil co$a l'a$$icurar$ene, perche, l'vno co'l buon pre$idio, &amp; abon-
danti munitioni della Fortezza, $i a$$icurer&agrave;, &amp; l'altro con la buona militia, e $opra tutto, c&omacr; la $perien-
za, &amp; ingegno del capo, che la dee comandare; ilquale e$$endo $oldato di honore, &amp; i$perimentato,
non potr&agrave; mancare dell'obligo $uo. Onde $apute que$te diuer$it&agrave; d'offe$e, che contengono tutte le
qualit&agrave; di malatie, che pu&ograve; hauere il corpo della Fortezza, $i doueranno $apere i $uoi rimedij, i quali
<marg>Rimedij
contra l'o-
pera della
Zappa.</marg> $aranno que$ti. E prima per l'opra detta della Zappa, cio&egrave; nell'acco$tar$i con le trinciere coperte alla
contra$carpa; dico, che a que$ta offe$a $ottogiacciono tutte le Fortezze, che hanno la terra di fuori,
doue non &egrave; altro miglior rimedio, che dopo il farui la fo$la larga, e profonda, farui commode, e $pe$-
$e $ortite, &amp; in$ieme procurare, che nella contra$carpa; &amp; nella parte della $pianata di fuori, $ia cauata
quella maggior quantit&agrave; di terra, che $ar&agrave; po$$ibile, e portata dentro la Fortezza, &amp; poi tiempire co'
<marg>I $a$$i e$$er
molto no-
ciui per lo
nimico.</marg> $a$$i, &amp; rialzare e$$a $pianata a quella altezza, che far&agrave; dibi$ogno, per e$$ere i $a$$i (cosi $ino$$i) di d&atilde;no
notabili$$imo al nimico, e la terra all'oppo$ito per la $ua dife$a. E per&ograve; quando tutta la $pianata fu$$e
$otto co'l $a$$o viuo, e fermo; e per di $opra fu$$e tutta coperta di mede$imi $a$$i $mo$$i in quella mag-
giore quantit&agrave;, che $i pote$$e fare, que$ta $arebbe veramete la pi&ugrave; gagliarda, &amp; la migliore dife$a, che
$i pote$$e de$iderare. Secondo, per l'altezza de' monti, &amp; de caualieri, che il nimico pu&ograve; fare di fuori,
<marg>Offe$a che
pu&ograve; fare il
nimico co'
caualieri.</marg> per i$coprire, &amp; per battere dentro le piazze. Que$ta tal'opera con difficult&agrave; $i potr&agrave; impedire, hauen
do il nimico la commodit&agrave; della terra, benche ancora (non hauendola) la po$$a portare da lontano, $e
bene con e$trema difficult&agrave;. Dee$i per&ograve; impedire tal $ua fattura, con le artiglierie po$te $opra i caua-
lieri della Fortezza, &amp; far le contrabatterie, a$$icurando le dette piazze con le altezze de' parapetti
fatti con la $emplice terra. Terzo nel far le caue, e le $trade $otterrance per tagliare la contra$carpa,
&amp; per entrare nella fo$$a, non e$$endoui il $a$$o, non $i pu&ograve; impedire tal lauoro; ma $i bene l'effetto del-
<marg>Offe$a del
le $trade$o
teranee.</marg> l'opera con la larghezza, &amp; con la profondit&agrave; della fo$$a, e con le $pe$$e $ortite, e particolarmente con
la grandezza, &amp; la perfettione de' fianchi de' baluardi, co' commodi, e $pe$$i caualieri, ne' quali $ieno
molti pezzi d'artiglieria coperti, &amp; a$$ai $icuri apporteranno grandi$$ima dife$a. Quarto, che $ara la
trauer$a di e$$a fo$$a, a que$ta offe$a, le dife$e dette con le commode, &amp; c&omacr; le coperte $ortite $ar&agrave; il $uo
$icuro rimedio. Quinto, &amp; vltimo nell e$$ere tagliata la muraglia, per cauarui i forni, e per minale le
piazze, dico, che $i deono v$are le contramine, lequali $i doueranno hauer fatte anticipate, o aimeno
nello $te$$o tempo che le fa il nimico, ben che $ia $attura pericolo$a, &amp; di molto incommodo per li di-
fen$ori in quel tempo a far tal'opera, delle quali $e ne parler&agrave; nel $e$to libro. Quanto poi alle offe$e
delle batterie nell'imboccare de' fianchi, il primo rimedio $ar&agrave; farli coperti con la $ua $palla rotonda,
<marg>Rimedij
contra le
batterie.</marg> con la gro$$ezza del merlone, e lunghe le trombe delle $ue cannoniere, lequali deono e$$ere coperte
con la fabrica di detto merlone, fatto di materia non e$po$ta a ruine per le batterie. Segue poi le
ruine, che fanno nel battere, nel tagliare la muraglia delle fronti de' baluardi; doue non vien coperto
dalla contra$carpa, $i dee nel fabricare la Fortezza alzare quella parte, che pu&ograve; e$$ere $coperta dal ni-
mico, non di muraglia, ma di terra fatta con molta $carpa, $i che ne a$$icuri dalla detta ruina; douen-
do$i perci&ograve; fare la muraglia $olo da ba$$o tanto alta, quanto $ar&agrave; la profondit&agrave; della fo$$a, &amp; con
tanta gro$$ezza, e $carpa, $i che ba$ti a $o$tentare il terrapieno, che gli dee $tar $opra. Terzo,
&amp; vltimo nello $coprire, &amp; nel battere con le altezze de' caualierile piazze dentro della Fortezza:
que$ta tale offe$a poco $i dee $timare, $empre che gli alzati delle dife$e di e$$a Fortezza $ieno
fatti con la $emplice terra, come $i &egrave; detto, &amp; con quella gro$$ezza, &amp; altezza, che fa di bi$ogno.
Si che al pre$ente le douer&agrave; ba$tare, quanto ho di gi&agrave; detto, per vn'apparente ritratto di quello
ho da dirle, per leuarle i dubi, che ha mo$trato hauere nelle Fortezze. CO. Io re$to molto $o-
disfatto dell'ordine, e delle ragioni dette, per lequali mi hauete chiarito molte difficult&agrave;, di
che pi&ugrave; non mi marauiglio delle imperfettioni cos&igrave; notabili, che $i ritrouano nelle Fortezze, ne
<p n=>65</p>
meno de' con$u$i di$cor$i $atti da quelli, che con poco fondamento ne trattano; benche $iano $tati
nelle Guerre, e che $i vogliono far Mae$tri per hauer vi$to, e non inte$o, o $aputo con$iderare le cau-
$e de gli effetti $eguiti. E veramente confe$$o, che gli errori accaduti nel fabricare e$le Fortezze,
vengono ad e$$ere cau$ati dal poco antiuedere le offe$e farte da forze potenti, $i che non &egrave; maraui-
glia $e $ono re$tati ingannati. E per&ograve; non o$tante la comparatione fatta da voi della $cienza del me-
dicare, po$$iamo con pi&ugrave; reale $imilitudine comparare que$ta del forti$icare al giuoco de gli Scacchi,<marg>Di$e$e d !
la Fortez-
za compa-
rate a<*>
co de<*>
Scacchi.</marg>
perche $i come &egrave; buono giuocatore quelli, ch'auanti, che moua la pedina, od altro pezzo, antiuede
tutta quella offe$a, che gli pu&ograve; fare il $uo auer$ario, procurando $empre di vincere il giuoco, ouero al
meno leuarlo del pari; cosi $ar&agrave; buono Forti$icatore, ouero Ingegnere militare quello, che accommo-
der&agrave; le di$e$e conforme all'offe$e, che gli potr&agrave; fare il nimico, come hauete detto. E pero il giuoco
&egrave; belli$$imo, $empre che co' fatti $i habbia tanto ingegno, e pratica di $aperlo ben giuocare, e n&omacr; con
le parole, &amp; con l'autorit&agrave;, $i come molti fanno. In quanto poi alla elettione de gl'Ingegnieri, &amp; de'
Capi da Guerra, che hauete detto douer$i fare, dico e$$er que$to ottimo rimedio per ritrouare il ma-
le, &amp; per $aperlo leuare; ma per quella e$perienza, che molte volte ho vi$to in cosi fatte c&omacr;$ulte; dico,<marg>Come $i
douer&atilde;no
$are le con
$ulter<21> $a-
bricar le
Fortezze.</marg>
Che il Prencipe, che vorr&agrave; fabricare la Fortezza, $i mette ad vn gran ri$ico: cio&egrave;, che il giudicio non
venga rettamente fatto conforme al $uo $eruitio, perche pu&ograve; accadere, che le opinioni propo$te da
per$onaggi d'autorit&agrave;, a' quali per l'ordinario vien lor dato tal carico, non $ieno per le cau$e dette
buone, ne bene inte$e; con tutto ci&ograve; alcuna volta da e$$i vengono di$putate, e mantenute, non per ri-
cono$cere, &amp; approuare le migliori ragioni ($i come $i conuerria) ma $olo per mantenere la propria
opinione, non volendo mo$trare di errare. E perci&ograve; molte volte vengono prodotti e$$empi accadu-
ti nell'e$pugnationi, molto lontani dalla verit&agrave;, e $olo acconci per portare la propria opinione, e per
meglio ingannare il Prencipe, con far$i tenere per prattichi, $i che di giudici non appa$$ionati, che
douerebbero e$$ere, $i fanno parte. E per&ograve; vorrei per fuggire que$ti cos&igrave; fatti di$ordini, che
cia$cuno nel grado, che tiene, face$$e l'vfficio $uo, cio&egrave; che il capo principale co$tituito dal Prin-
cipe, con gli altri Capi da Guerra fu$$ero $emplici giudici delle opinioni, che vengono propo$te, per-
che nel far tra le molte, la elettione della migliore, con$i$te il $apere. Douendo$i poi darne il carico
della e$$ecutione ad vn $olo, &amp; al pi&ugrave; prattico Ingegnere, ilquale dee dar gli ordini a gli operanti, e far
lo $te$$o effetto, che fa il Mae$tro di Capella nel far cantare i mu$ici, &amp; al Signore con l'autorit&agrave; tocca
di far prouedere tutte le nece$$arie proui$ioni, e materie bi$ogneuoli nel fare operare; co'l di$tribuire
gli vffici conforme alle profe$$ioni, onde poi non venga ad hauere altra briga, $e non di ca$tigar gli
inobedienti, e come Signore, e Prencipe riueder $pe$$o l'opera, e $e viene e$$equita conforme a gli
ordini $tabiliti; e non con altro fine, $e non che l'opera $i faccia pre$to, e bene, e$$endo $empre $uo tut
to l'honore. Ma volendo e$$o Signore, e$$er giudice, e parte, co'l fare e$$equire, come lngegnere, e
molte volte con poca $eienza, e meno prattica, ne pu&ograve; accadere quello, che accaderia al corpo no-
$tro, quando il capo vole$$e far l'v$$icio de' piedi, cio&egrave; il tutto andrebbe a roue$clo. Ma di$tribuen-
do$i gli vffici, $i che cia$cuno faccia la parte $ua; il tutto regolatamente con ottimo fine $ar&agrave; e$$equi-
to. Ema$$ime quando gli e$$ecutori $aranno e$po$ti alla pena del ca$tigo, come al beneficio del pre-<marg>Cau$eprin
cipali de'
di$ordini
delle fabri
che.</marg> mio, onde cia$cuno $i guarder&agrave; da gli errori, e quando pur ne veni$$ero fatti, pre$to $i $coprono, &amp; $i
emendano; co$a, che non auuiene, quando il Signore ne fu$$e l'autore, doue i di$ordini $ono tenuti
occulti, ne $i ritroua alcuno, che (per quanto tien cara la propria vita) ardi$ca di parlarne. AV. Be-
ne e $auiamente ella ha detto, ma &egrave; impo$$ibile ci&ograve; fare; per due cagioni; prima perche molte volte i
giudicij, e le deliberationi $ono fatte da chi non intende il negotio. Secondo, quelli che hanno
l'autorit&agrave; $uprema, $i pre$umono $aper tutte le co$e bene, e di poter comandarle $enza fare errore;
Co$a, che anco facilmente gli riu$cirebbe, quando $i vole$$e gouernare co'l con$iglio di quegli, che
con l'e$perienza hanno mo$trato di $apere. Ma perche, que$ti vogliono e$$er $oli, &amp; ammini$trare
il tutto (e for$e, per qualche lor fine) non &egrave; gran fatto, che poi ne v&emacr;gano i di$ordini da lei'detti, e di
pi&ugrave; ancora $ieno per$eguitati con barbare maniere coloro, che intendono, e che vole$$ero riguardare
all'opere loro. In vltimo per concluderla, $aria vn volere riformare il mondo (il cui dominio molte
volte, $i vede e$$er gouernato a ca$o) E ma$$ime quando noi ci crede$$imo di voler regolare gli in-
tere$$i dell'altrui pa$$ioni. Nondimeno que$ti cos&igrave; fatti pen$ieri non toccano a noi, ma $i bene a Prin-
cipi, che per lo proprio loro intere$$e deono leuare le cos&igrave; danno$e occa$ioni, doue $i tratta il $eruitio
di cotanta importanza, come &egrave; il fabricar Fortezze. Ma facendo all'oppo$ito l'a$$icuro, che co'l pec-
cato ne fanno a$$ai pre$to la penitenza, s&igrave; per il molto te$oro, e tempo, che inutilmente $pendono, co-
me anco per $oggiacere a grandi$$imi di$ordini, che po$$ono $uccedere dalla tardanza, di ridur la For
tezza quanto prima a buona dife$a. Et per&ograve; la$ciamone il pen$iero a chi tocca; e torniamo al no$tro
ragionamento, cio&egrave; di dar principio a'$eguenti venti Capitoli, che $aranno i principali, contenuti
in que$to primo Libro.
<foot>I 3</foot>
<p n=>66</p>
<HEAD>MISVRE, ETPROPORTIONI</HEAD>
<HEAD>DELLE DIFESE DELLA FORTEZZA.</HEAD>
<HEAD>GIORNATA II.</HEAD>
<p>1 La dife$a delle artiglierie dal fianco alla punta del baluardo deu'e$$ere pa$$a cento cinquanta al-
manco, &amp; al pi&ugrave;, per nece$$it&agrave; cento ottanta, douendo$i fuggire tal di$tanza co$i longa ma$$ime
quando i baluardi non veni$$ero ben guardati da caualieri.
<p>2 L'angolo interiore del baluardo da cia$cuna parte $ia pa$$a trenta: cio&egrave; in tutto $e$$anta almeno
per diametro, &amp; que$to ma$$ime, doue $i faranno due piazze per fianco.
<p>3 Il fianco con la $palla braccia nouanta, ouero pa$ia trenta.
<p>4 Il fianco $olo $ia largo braccia trenta, ouero pa$$a dieci.
<p>5 Le $palle pa$$a venti, che $ar&agrave; la met&agrave; pi&ugrave; del fianco, e di forma circolare.
<p>6 La dirittura della gola del fianco braccia trenta, e che pigli la dife$a dal fine della rotondit&agrave; della
$palla nella fronte del baluardo oppo$ito.
<p>7 La fronte del baluardo pigli la dife$a dal terzo della cortina per il meno. E pi&ugrave; dentro a e$$a cor-
tina, conforme a l'angulo ottu$o.
<p>8 Sopra la $palla $i faccia vna cannoniera, laqual vien detta in barba.
<p>9 L'altezza delle muraglie, ma$$ime quelle de baluardi deue e$$ere pa$$a $ei &ograve; almeno cinque, &amp;
con la met&agrave; di $carpa, il $uo terrapieno di $opra $ia alto al pi&ugrave; quattro, douendofi per&ograve; fare que-
$te altezze di terra, conforme a' $iti, &amp; alla quantit&agrave; della materia, che $i potr&agrave; cauare di $uori,
alla quale altezza $e le deue dare altrotanto di $carpa.
<p>10 Il parapetto de baluardi $i far&agrave; gro$$o pa$$a cinque, &amp; al pi&ugrave; $ei, &amp; quello delle cortine $i facci
quattro pa$$a.
<p>11 La piazza del fianco larga braccia venti otto.
<p>12 Tre cannoniere per cia$cun fianco con due merloni.
<p>13 A cia$cuna piazza ba$$a del fianco $i faccia la $ua $trada coperta con la $ortita per di$cendere nel-
la fo$$a, &amp; fabricando vna $ol piazza per fianco, $i far&agrave; la $ortita $opra al piano della detta
piazza.
<p>14 A tutti i fianchi $i faccino due piazze, $empre per&ograve; che la forma, &amp; il $ito lo conceda.
<p>15 Si fabrichino i caualieri vicino al fianco $opra la cortina, &egrave; tanto alti, che le $ue artiglierie po$$ino
$olo $coprire per fianco il fondo della fo$la incontro il baluardo oppo$ito.
<p>16 Il fo$$o $i faccia largo nel pi&ugrave; $tretto braccia nouanta, intendendo$i tale larghezza in bocca, cio&egrave;
$opra al $ito, doue $on pre$e tutte le mi$ure, &amp; la proportione del corpo della Fortezza, &amp; $i pro-
fondi il pi&ugrave; $i pu&ograve;, douendo il $uo fondo re$tare &ograve; col $a$$o, &ograve; con l'acqua viua.
<p>17 La cunetta nella fo$$a $i faccia larga braccia dodici, e tanto profonda, che troui l'acqua, &ograve; il
$a$$o.
<p>18 La contra$carpa $ia fatta co'l muro $enza calcina, $e per&ograve; vi $aranno pietre viue da farla, &amp; la ter-
ra del $ito non buona da $o$tentar$i, ma$$ime venendo violentata dalle acque $ortiue.
<p>19 La $trada coperta $i dee cauare nel taglio del $ito, ouero coprirla con alzare la contra$carpa.
<p>20 La $pianata di fuori $i dee $empre alzare con $a$$i, leuandone prima la terra buona.
<p>QVESTE $ono (Signor Conte) le principali mi$ure, ele proportioni della
Fortezza, ridotte in venti Capi, $opra le quali potremo, con $ua commodit&agrave;,
di$correre, $eruendo$i de gli $te$$i di$egni del Libro per le loro dimo$trationi.
CO. Per le molte occa$ioni, che mi $ono occor$e, nell'hauer vi$to l'ordine,
che tiene il Turco, con la $ua potenza nell'e$pugnation delle Fortezze, mi $o-
no venute pi&ugrave; volte diuer$e con$iderationi per ritrouar rimedio da poter me-
glio re$i$tere a detta $ua potenza: per&ograve; de$idero l'occa$ione di e$plicare $opra
di ci&ograve; qualche mio concetto, &amp; in$ieme d'intendere l'opinione vo$tra, acci&ograve; $e
ne po$$a trarre qualche notabile auertimento, &amp; ordine di miglior dife$a: pur che l'ingegno mio
corri$ponda a que$ta volont&agrave;. AV. Segua pure allegramente, perche $enza alcuna difficult&agrave; $pe-
ro, che que$ti no$tri ragionamenti non $aranno fatti indarno: perche con la $cienza, &amp; con la prat-
tica ho $peranza, che tratteremo di cos&igrave; buon'ordine di dife$a, che $e ne potr&agrave; $perare ogni felice
$ucce$$o, non $olo per poter ben $eruire que$ta Illu$tri$s. Sig. di Venetia, che &egrave; l'antimuraglia della
Chri$tianit&agrave;, contra a i pi&ugrave; potenti $uoi nimici, ma ancora di tutti gli altri Principi Chri$tiani, per di-
fe$a di Santa Chie$a, &amp; honore di DIO. CO. Da che a me tocca dar principio, ander&ograve; di$cor-
<p n=>67</p>
rendo Capitolo per Capitolo, &amp; liberamente ci far&ograve; quelle oppo$itioni, che mi parranno conuenien-
ti in quelle parti della Fortezza, doue cono$cer&ograve; poter$i fare <*> igliore dife$a, timettendomi per&ograve; $em
p e alla pi&ugrave; $ana opinione. E prima trattando voi nel primo Capitolo delle di$e$e, che deuono fare<marg>La di$e$a
della <*>
tezza dee
e$$ere al-
manco pal
$a cento or
taota, &amp; al
pi&ugrave; ducen-
to.
Oppo$itio
ne alle di-
fe$e l&umacr;ghe</marg>
l'artiglierie de' fianchi, dite voler che tal di$e$a $ia cento cinquanta pa$$a, &ograve; al pi&ugrave; cento ottanta, da
che, per mia opinione, $i potrebbe in que$ta parte dare alla Fortezza maggior vantaggio, cio&egrave; fare
pi&ugrave; corte <*> $ue di$e$e per accre$cergli forza, giudicando non poter' errare, nell'imitare il vantag-
gio, che cerca $empre il nimico nell'offendere co'tiri pi&ugrave; corti, cio<*> che i difen$<*> $i po$$ino di$ende-
re con gli archibugi, detti mo$chettoni; atte$o, che con cue$ta qualita d'armi habbia vi$to fare a$lai
maggior danno al nimico, che non $e gli $a con l'artiglicria; perche co' detti a<*>chibugi $i ammazza-
no gli huomini, &amp; con le artiglierie $e $a loto a$$ai pi&ugrave; paura, che danno. E per&ograve; quando que$ta dife$a
fo$$e lunga $olo cento venti pa$$a, al pater mio, $taiebbe a$$ai meglio, benche pi&ugrave; o meno otto, o dieci
pa$ia (a vn cosi fato tiro) importi poco. AV. Que$ta non &egrave; quella buona $trada, $opra la quale con
molte ragioni noi ci <*>amo di gia incaminati, ne meno quella, che ella $te$$a ha approuata per difen-
der$i contro a potente forza, &amp; hauendo tale opinione, verrebbe a mo$trare, che le l o<*>tezze di gi&agrave; v$a<marg>Di$au<*>rag
gio della
Fortezza
fatta c&omacr; le
dife$e cor
te.</marg>
te, &amp; particolarmente con le dife$e corte, fu$$eio perfette; co$a, che n&omacr; <*>perche con la ragione, &amp; con
la e$pei ienza vengono tenute n&omacr; $olo imper$ette, ma danno$e; &amp; $e bene la di$e$a della Fortezza, de-
ue e$$er cauata dall'o$$e$a, che le pu&ograve; fare il nimico, que$to $i dee intendere in quanto all'effetto; per-
che in quanto al modo $arebbe il pen$iero molto vano; atte$o, che i di$en$ori della Fortezza per il po
co numero, non po$$ono operare quella quantit&agrave; d'arme offen$iue, &amp; particolarmente i detti archibu-
gi, che pu&ograve; il nimico potente, padrone della campagna, onde con$iderando, come dobbiamo per le
offe$e riceuute con tanto no$tro danno, almeno dire, hauere imparato a no$tre $pe$e, cio&egrave; dal male
pa$$ato cauarne il bene per l'auenire. Ma prima per intelligenza di que$to, douera $apere. Che il Prin-
cipe ad altro effetto non fa fabricare la Fortezza, $e non per potei $i con poca gente difendere a tutte<marg>Beneficij,
che ne <*>p-
p<*>ta la
Fortezza.</marg>
l'hore da vn numero grande di nimici, che all'improui$o, o in altro modo veni$$e per o$fenderlo.
E que$ta dife$a $empre $uccede, quando la Fortezza $ar&agrave; fabricata con le $ue dife$e, tanto proportio-
nate, &amp; gagliarde in ca$cuna parte, che po$$a apportare il commodo, per e$$empio, a dieci $oldati per
difender$i da cento, perche douendo combattere del pari i dieci co cento (che tanto, &amp; pi&ugrave; $i propone
$iano $empre gli of$en$ori, che non $ono i difen$ori) la Fortezza non $olo $arebbe di niun valore, ma
di danno a$$ai, non potendo e$$equire il detto $uo fine, come interuerrebbe nel fabricarla con le dife-
$e corte, di cento venti pa$$a come ella propone, doue non vi $i potriano fare quelle commodit&agrave; di
piazze, &amp; grandezza di fianchi, che $on tanto nece$$arij, e doue anco $i verrebbe a fabricare<marg>Dife$e co-
me dano$e
alla For-
tezza.
Sito, doue
il nimico
potr&agrave; pi&atilde;-
tare l'arti-
glieria per
imbocca-
re i $i&atilde; chi.</marg>
a$$ai pi&ugrave; baluardi, con tanta debole zza di dife$a, che per i$pendere a$$ai, &amp; fortificare male, non $i po-
trebbe fare opera pi&ugrave; a propo$ito, ma$$ime in $ito piano, &amp; fabricare conforme alle moderne ofe$e.
E pero &egrave; nece$$ario, che le dife$e $ieno fatte lunghe al tiro d'artiglieria per lo molto vantaggio, che
hanno i difen$ori delle piazze fatte, &amp; coperte con $icure dife$e, nece$$itando il nimico, che la vorr&agrave;
offendere, di operare ancor egli l'artiglierie; &amp; ma$$imenel ri$tringer$i in poco fito, volendo $copri-
re i fianchi, &amp; doue non po$$a v$are le $ue forze, &amp; quelle che v$era $ieno con quel maggiore incom-
modo, che $e gli po$$a dare, che &egrave; la $trettez za della piazza, doue non pu&ograve; fabricare i ripari nece$$ari
per difender$i dalle contrabatterie, &amp; dalle $ortite, che po$$ono farei difen$ori; perche $e e$$o nimico
vorr&agrave; piantare le $ue artiglierie per battere il fianco, $ar&agrave; nece$$itato $eruir$i $olo di quel poco $patio,
che &egrave; $opra la contra$carpa, incontro l'angolo inferiore del baluardo per quanto &egrave; la larghezza della
fo$$a, &amp; imboccare la gola della cannoniera, che $ar&agrave; larga al pi&ugrave; due piedi, che e$$endo lontano du-<marg>Difficult&agrave;
del,' iboc-
care i $ian-
chi.
Come il ni
mico po$$a
piatare l'-
artiglierie
a danno de
difen$ori.</marg>
gento venti pa$$a almeno, li $uoi tiri $aranno dificili con l'artiglierie, e tanto pi&ugrave; con li mo$chetti.
Si per la larghezza della fo$$a, pa$$ato l'angolo del baluardo oppo$ito, come per la c&omacr;tra$carpa, &amp; $tra
da coperta, &amp; anco parte della $pianata, douendo$i il nimico a$$icurare con corpi di guardia, e $orze
conuenienti per defender$i dalle $ortite, che po$$ono fare li defen$ori, Benche anco egli po$$a pian-
tare l'artiglieria $opra la $trada coperta, ma dopo che hauer&agrave; de$trutto tutte le dife$e della Fortezza,
&egrave; ma$$ime del fianco, fattura molto dificile in Fortezza moderna, &amp; fabricata con l'ordine detto, &egrave;
che $i dir&agrave;, $tante l'offe$a, che $empre pu&ograve; riceuere da difen$ori, con ogni qualit&agrave; d'arme, &egrave; tanto pi&ugrave;
per l'v$o dell'artiglierie, che l'vna, &amp; l'altra parte $ar&agrave; nece$$itata operare. Et volendo offendere il ni-
mico che $tia fuori della fo$$a nella detta parte, ouero nella fo$$a coperto con trinciere, o trauer$e fat-<marg>Sacchetti,
cuero lan-
t<*>rne fatte
c&omacr; rete di
$ilo di fer-
ro pienedi
palle da
mo$chet&mdash;
to.</marg>
te di terra, o di altra materia, $i doueranno operare le palle, &amp; hauendo in detta fo$$a a tirare a gli
huomini, &amp; ma$$ime ne gli a$$alti per le batterie, $i e$$equir&agrave; co' $acchetti, ouero lanterne fatte di re-
te di filo di ferro ben $errate, pieni di palle da mo$chetto, onde $i faranno a$$ai pi&ugrave; giu$ti i tiri offen$i-
ui, che non potr&agrave; far il nimico, per le ragionidette; Et perche meglio re$ti $odisfatta di cos&igrave; fatta di-
fe$a, col $eguente di$egno le mo$trer&ograve; breuemente l'effetto, che pu&ograve; fare la Fortezza per e$$a $ua di-
fe$a, &amp; in$ieme l'offe$a del $uo nimico; cio&egrave; $ia il fianco A, il qual dee $coprire $olo la larghezza del
fo$$o, che $ar&agrave; nella pi&ugrave; lunga di$tanza incontro l'angolo del baluardo oppo$ito al fine della contra-
$carpa, CD, lontana da e$$o fianco circa ducento venti pa$$a. Et di fuori il nimico $i verr&agrave; in di-
<foot>I 4</foot>
<p n=>68</p>
<fig>
<p n=>69</p>
uer$i modi $empre acco$tando alla Fortezza con le trinciere, e $trade coperte fatte col cauamento
d'vna o pi&ugrave; fo$$e col buttar la terra da quella parte, oue la Fortezza lo pu&ograve; offendere, come per,
EFH, $i vede, pigliando le diritture di e$$e $trade $uo<*> delle pante de baluardi, G, accioche le
lor fronti non lo po$$ano $coprire, ne battere. E pero egli poi fabrica in pi&ugrave; luoghi, &amp; in diuer$e di-
$tanze caualieri, &amp; altre piazze coperte, per le $ue artiglierie, cercando con e$ie leuar le dife$e della
Fortezza, &amp; in vltimo acco$tato$i alla contra$carpa batte, &amp; imbocca i fianchi de' baluardi, perche
impediti quelli, viene a re$tare (come ella sa) patron della maggior parte della fo$$a; e piantaui l'arti-
gherie HI lontane dalla contra$carpa per e$$empio trenta pa$$a, per poterui dalle paiti cauare le
trincere, &amp; il commodo per li corpi di guardia, come di $opra $i di$$e, e venendo fatto la batteria in
tallontananza, conuiene non con mo$chettoni offender$i, ma con l'artiglierie, done i bombardieri
dal fianco, A, non $aranno co$i facilmente ber$agliati dal nimico, ma$$ime dalla contra$carpa,
CD, come e$$o nimico $empre procura di fare, CO. Gia s&ograve; per i$perienza, che il nimico cerca
$empre con ogni $uo vantaggio di offendere, &amp; all'oppo$ito quanto $ia nece$$ario, che i difen$ori cer-
chino anco e$$i di vantaggiar$i nella dife$a. Ma ditemi di gratia $e in vna dife$a co$i longa e$$o ne-
mico entra$$e nella fo$$a, con quel numero grande di gua$tatori, che puo per e$$equire l'opera d'vna
trauer$a, &amp; entrar $otto, &amp; tagliar la muraglia, come gli impedirete voi tal'opera co' $emplici tiri del-
le vo$tre artiglierie? che pur $i sa, che non fanno effetto notabile, hauendo pi&ugrave; volte vi$to tirare ne
gli $quadroni delle fanterie, &amp; mold tiri pa$$are, &amp; ficcar$i in terra $enza offendere alcuno, per e$$ere
la palla piccola, ancor che da cinquanta, alla comparatione de' vacui, che $i trouano dall'uno, &amp; l'al-
tro fante; $i che in que$ta vo$tra lontananza, e ma$$ime di 180. pa$$i non potendo$i tirar con catene,
o lanterne piene di $caglie, ne meno $eruir$i de gli archibugieri, creder&ograve;, che parte del fo$$o re$tera
indife$o. AV. Quando che per offendere il nimico i difen$ori non pote$$ero v$are altro, che le $em-
plici palle, ouero lanterne, o catene, ella hauerebbe qualche ragione per e$$er la palla molto fallace, &amp;
le catene, &amp; lanterne inutili per la di$tanza, $tante l'impedimento, &amp; il contra$to, che gli fa l'aria. Ma
douer&agrave; $apere, che $olo $i dee $timare l'offe$a della palla nel pa$$are trinciere, &amp; nel disfar machine.
Et per offender molti, $i dee (come di$$i di $opra) tirare con $acchetti pieni di palle di piombo per lo
meno di due oncie di pe$o l'vna, &amp; $opra il tutto v$ar pezzi ricchi di metallo, detti colubrinette lun-
ghe di canna, con poluere fin&agrave;, &amp; non di pi&ugrave;, che da dodici in$ino a diciotto libre di palla, con le qua-<marg>Colubri-
nette lun-
ghe, &amp; rie
che di m<*>-
tallo vtili
nella For-
tezza per
l'u$o de'
$acchetti
pieni di
palle di
piombo.
Come $i
po$$adifen
dere la For
tezza con
gli archi-
bugi.
Notabili
imperfet-
tioni ap-
portano al
la Fortez-
za le dife-
$e corte.</marg>
li $i far&agrave; offe$a grandi$$ima, pa$$ando commodamente tal di$tanza. Doue, che con vn pezzo da di-
ciotto libre di palla <*>potra tirare cento palle, che $aranno di a$$ai pi&ugrave; offe$a, che $e fu$$ero cento mo-
$chettate, ouero archibugiate, potendo$i con tre ordinari pezzi, che $tanno $opra la piazza del fianco,
fare a$$ai pi&ugrave; dife$a, che non farebbono ducento archibugieri, di cui ella ne fa tanta $tima. Et per&ograve; $i
dour&agrave; v$are $olo le palle de gli archibugi, nel modo $udetto, per hauere il vantaggio dell'arme, ma$$i-
me $apendo$i, che le palle di due oncie, accommodate, &amp; ben legate in vn $acchetto, &amp; tirate con det-
ti pezzi ben caricati, &amp; con poluere fina, ariueranno alla dife$a detta; &amp; co$i $par$e offenderanno mol
ti, come auuiene a coloro, che per le lagune vanno tirando a gli vccelli con pallini. E tanto pi&ugrave;, quan-
to e$$e palle $aranno ben tonde, &amp; di buon pe$o, non pa$$ando per&ograve; quattro oncie, $i che per offe$a del
nimico $coperto non pu&ograve; e$$er maggiore, ne pi&ugrave; $icura per li difen$ori. E per&ograve; $i douer&agrave; ricono$ce-
re la perfettione, &amp; il vantaggio, che $i caua dalle dife$e, hone$tamente lunghe, &amp; ma$$ime con la
commodit&agrave; del poter pigliare e$$a dife$a al mezo della cortina, done i difen$ori po$$ono $tare, e con
gli archibugi, &amp; coi pezzi piccoli, difendere il fo$$o con la fronte del baluardo; re$tando i fianchi $i-
curi per la lor lontananza; che all'oppo$ito auiene nelle dife$e corte, che ella pretende fare, intenden-
do per&ograve; di parlare di quelle l ortezze po$te in piano, &amp; non aiutate dalla natura del $ito, &amp; e$po$te a
forze potenti, ilche per tre capi principali cono$cere $i pu&ograve;; cio&egrave;, Vengono ad e$$er fatte con pi&ugrave; $pe-
$a, douendo$i fabricare pi&ugrave; numero di baluardi. Secondo i fianchi vengono pi&ugrave; $tretti, &amp; mal co-
perti; &amp; in vltimo le piazze di dentro $trette, &amp; non capaci per farui dife$e reali, con le $olite ritirate,
&amp; altri $eruitij nece$$ari; &amp; per confermatione di quanto ho detto, $i douer&agrave; riguardare a' $ucce$$i,
cio&egrave; quello, che non ha pre$entialmente ancor ella vi$to nelle guerre di Fiandra, potr&agrave; hauere inte$o,
con quanta facilit&agrave; habbiano i nimici leuate le dife$e de' fianchi, s&igrave; de' torrioni, ouero delle meze lu-
ne, come de' baluardi piccoli, &amp; vicini l'vno all'altro. Ma la$ciamo da parte quelle impre$e $eguite
in Fiandra per e$$er$i guerreggiato in quelle parti con forze deboli, &amp; trattiamo di quelle fatte dal<marg>Im<29>$e fat-
te dal Tur
co.
Imperfet-
tione della
fortifica&mdash;
tionedella
Goletta.</marg>
Turco, &amp; particolarmente alla Goletta, a Famago$ta, &amp; a Nico$ia, &amp; altre piazze tenute ine$pugna-
bili, allequali $olo dobbiamo riguardare per formare la no$tra Fortezza. E prima della Goletta per
e$$ergli $tato fatto la nuoua aggiunta, &amp; fortificata con pi&ugrave; baluardi, che non conueniua al $uo poco
fito, i quali vennero s&igrave; vicini l'vno all'altro, &amp; con le dife$e s&igrave; corte, che riu$cirono deboli$$imi, $endo
$tati imboccati, ruinati i fianchi, &amp; bei$agliati i loro bombardieri da gli archibugieri nimici, che co-
perti $tauano $otto la contra$carpa, donde ne caus&ograve; tanta timidit&agrave; a' difen$ori, che $i per$ero in brie-
ue tempo vili$$imamente. Si che $e tal Fortezza haue$$e hauuto $olo due baluardi reali per cia$cu-
na delle due parti da Terra $erma, &amp; dalle duever$o il Mare, &amp; $tagno, le $ue cortine fatte angolari, &amp;
<p n=>70</p>
fiancheggiate, e d'ogn'intorno c&omacr; gro$$e dife$e fabricate con buona terra, che vi $i poteua portare, $e
ben di lontano, le $ue piazze $arebbono venute grandi, &amp; $icure, come all'oppo$ito erano piccole, &amp;
mal dife$e: benche da molti fo$$e tenuta Fortezza ine$pugnabile, per hauer $ei baluardi, e $olo con
cento pa$$a di dife$a. In quanto alla Fortezza di Famago$ta forti$icata all'antica con $uoi torrioni,
<marg>Fortezza
di Famago
$ta.</marg> ouero meze lune, di ottima materia per re$i$tere contra le batterie, &amp; per e$$er la $ua muraglia gro$$i$-
$ima fatta col tuffo: nondimeno per hauer poca piazza, re$tarono facilmente indi$e$i, &amp; particolar-
mente per la poca lunga dife$a di e$$i torrioni, onde non $olo voniuano impedite le loro artiglierie
per e$$ere da quelle del nimico imboccate, &amp; $caualcate, ma i bombardieri ancora ber$agliati, e mor-
ti dalle archibugiate, tirate lor da' nimici, che $tauano coperti $otto la detta contra$carpa, &amp; a$$ai pi&ugrave;
$icuri per offendere, che non i$tauano i difen$ori per difender$i, $i come ella $te$$a ne puo far fede, e$-
$endoui$i ritrouata pre$ente alla $ua e$pugnatione, deiche $e ne dee gloriare per lo molto valore v$a-
to da tutti i $uoi difen$ori. In quanto all'e$pugnatione di Nico$ia (che $egui prima) che pure era
Fortezza moderna, &amp; fabricata co' $uoi baluardi, &amp; con le $ue dife$e reali$$ime, &amp; bene inte$e; dico,
non e$$ere $eguito tal di$ordine, $e non dal poco numero de' $uoi difen$ori, &amp; ma$$ime $oldati pagati,
quali non arriuauano al numero di mille trecento, che non erano atti a guardare vndici baluardi,
con che era fortificato il circuito della Fortezza, ma ne anco vn $olo, $i come &egrave; noto a tutti; &amp; pera-
uentura for$e pi&ugrave; a<*>ei, che ad alcun'altro, che l'hauer&agrave; vi$ta, di che mi $ar&agrave; grato intenderne il $uo
parere. CO. F&ugrave; la Fortezza di Nico$ia vi$ta da me, due me$i auanti, che il Turco vianda$$e $otto
col $uo e$$ercito, &amp; d'ogni intorno molto bene con$iderata. Doue non $enza marauiglia vidi la pi&ugrave;
reale, &amp; la meglio inte$a opera (benche di terra) che al parer mio $i pote$$e fare; e tanto pi&ugrave; venendo-
<marg>Il Sig. Giu
lio Sauor-
gniano.</marg> mi detto e$$er $tata fabricata dall'Illu$tri$s. Sig. Giulio Sauorgnano $olo in otto me$i di tempo, e
con tanta facilit&agrave;, doue che re$tai molto affettionato al nome di vn co$i eccellente, &amp; Illu$tri$$imo Si-
gnore. Ma perche Dio molte volte permette, che $eguino cos&igrave; fatti di$ordini, acci&ograve; chiaramente $i
veda la in$tabilit&agrave;, di que$te felicit&agrave;, e grandezze mondane: E per&ograve; perme$$e che quella Fortezza
fu$$e poi co$i debilmente dife$a. Ma per tornar al propo$ito no$tro, che f&ugrave; della lunghezza delle di-
fe$e, dico, che non per altra cagione h&ograve; fatto tale oppo$itione, $e non per intendere, &amp; per certificar-
mi delle cagioni particolari, &amp; con le ragioni $apere, perche $ia meglio operare pi&ugrave; in vn modo, che
in vn'altro, benche io $ape$$i il buono effetto delle dife$e hone$tamente lunghe, &amp; quanto importi il
vantaggio dell'armi a' difen$ori, per&ograve; re$to molto $odisfatto, &amp; ma$$ime con l'e$perienza da me vi$ta
nell'a$$edio, &amp; nella e$pugnatione di Famago$ta, doue furono e$$equiti dal nimico tutti i particolari,
che di gi&agrave; hauete detto; &amp; $e ben quella non era fortificatione reale, nondimeno $i vide il mal $uc-
ce$$o di quelle dife$e corte, fatte tra l'vno e l'altro di quei torrioni, ouer meze lune, &amp; ogni huomo
(benche di mediocre ingegno) pu&ograve; giudicare quanto maggior re$i$tenza, &amp; dife$a hauerebbe fatto
tal Fortezza, s'ella fu$$e $tata fabricata alla moderna co' $uoi baluardi; perche hauendo fatto s&igrave; ga-
gliarda dife$a in quel modo, che $taua (&amp; con tanto valore) il nimico non $e ne $aria impadronito.
AV. Gi&agrave; s&ograve; come $taua il $ito, &amp; forma della Citt&agrave; po$ta da vna parte $opra del mare. Ma dicami di
gratia, come $egu&igrave; quella e$pugnatione? CO. Con molto mio gran di$piacere mi ricordo del $uc-
ce$$o di quella Guerra, non $olo per lo proprio mio danno nell'e$$erui $tato fatto $chiauo, &amp; per l'in-
finite per$one, che h&ograve; vi$to patire, &amp; mi$erabilmente morire. Ma per $odisfarui non mancher&ograve; di
dirui tutti que' pi&ugrave; notabili particolari, che la memoria mia h&agrave; con$eruato. Et prima douete $apere
come pa$s&ograve; l'e$pugnatione di quella cos&igrave; gran Fortezza di Nico$ia, e con quanta facilit&agrave; fu$$e nello
$patio di quarantacinque giorni pre$a, che f&ugrave; $olo per lo mancamento de' $oldati, come hauete det-
to. Dipoi venne l'e$$ercito $otto Famago$ta a' 22. Settembre 1570. fermando$i nel primo arriuo
<marg>A$$edio
$otto Fa&mdash;
mago$ta.</marg> circa tre miglia lontano dalla Citt&agrave;, ilquale e$$ercito dicono, che era di ducento mila $oldati, &amp; nel
principio cominciarono a far $correrie, inuitando noi altri difen$ori a combattere, &amp; con la $olita lo-
ro arte addimandando il po$$e$$o della Citt&agrave;, con molte offe$e, &amp; minaccie. Ma riu$cendogli vano il
pen$iero per le gagliarde ri$po$te fattegli da quei Signori, che l'haueuano in cu$todia, confidati nel-
la molta, anzi certa $peranza del $occor$o delle armate della Lega, che di gi&agrave; $apeuano e$$ere in pro-
cinto per vnir$i, incominciarono e$$i nimici acco$tar$i ver$o la Citt&agrave;, venendo coperti con trinciere,
alzate da quella parte, doue poteuano e$$ere offe$i dalle no$tre artiglierie, lequali trinciere erano fat-
te da quaranta mila gua$tatori, con vn'ordine di lauoro, che era impo$$ibile impedirglielo, per veni-
re $empre auanti con monti di terra, a$$ai pi&ugrave; alti, che non erano i lauoratori, onde $i vedeuano i mon-
ti caminare alla volta del fo$$o $enza veder$i gli operari per potergli offendere; &amp; quando $i furono
<marg>Dieci for-
ti con $et-
tanta pez-
zi d'arti&mdash;
glieria.
C&omacr;trabat-
teria.</marg> (cos&igrave; coperti) acco$tati a tiro d'artiglieria, fabricarono dieci forti dirimpetto a diuer$i torrion&igrave; della
Fortezza, &amp; doue pi&ugrave; vedeuano poter offendere; $opra i quali monti piantarono $ettanta pezzi di
gro$$a artiglieria, per leuarne non $olo quelle deboli dife$e de' fianchi, che $i erano cauatitra le corti-
ne, &amp; i torrioni, ma ancora per batterne le piazze, &amp; le ca$e della Citt&agrave;. A' quali forti era molto be-
ne corri$po$to dalle no$tre artiglierie, facendo contrabatteria per lo $patio di due giorni, doue $e gli
imboccaron quindeci pezzi d'artiglieria, &amp; $e gli ammazz&ograve; da trenta mila per$one; ma per lo man-
<p n=>71</p>
camento della poluere, in che ci vedeuamo incorrere, dubitando del tardo $occorfo ($i come auen-
ne) f&ugrave; cagione, che le no$tre artiglierie non poteuano pi&ugrave; far tal'effetto, e$$endo $tati nece$$itati a li-
mitare i tiri, cio&egrave; tirar $olo con trenta pezzi al giorno, e cia$cun pezzo non tirar pi&ugrave; che trenta tiri: &amp;
in parte, che $i comincio a indebolire tal dife$a, i Turchi in maggior numero, &amp; abondanti di tutte
le monitioni, incominciarono a pigliar maggior animo, e $empre pi&ugrave; $i acco$tauano $otto la contra-
$carpa, con tagliarla per impadronir$i del $o$$o, hauendo con le batterie di detti $orti leuate le dife-
$e a quattro torrioni, &amp; ad vna cortina, oue che poteuano $tar nel fo$$o $enza e$$ere o$$e$i per fianco,
e $olo di $opra $e gli poteua far qualche danno c<*>' $a$$i, &amp; co' fuochi artificiati: e quello che apport&ograve;
grande offe$a a' difen$ori, fu che trouando il nimico la contra$carpa fatta di muraglia a$$ai gagliar-
da, dopo hauer fatto per di dentro larghe, e profonde $trade $otterranee, $i $eru&igrave; di detta muraglia<marg>Imperfet-
tioni della
c&omacr;tra$car-
pa fatta di
buona mu
raglia.</marg>
per dife$a, facendoui $pe$$i buchi, ouero feritoie, oue me$$e vna quantit&agrave; grande de' migliori archi-
bugieri, i quali cos&igrave; coperti, e $icuri ber$agliauano tutti que' difen$ori, che non $olo $i $copriuano $o-
pra le dife$e da alto, ma che $ortiuano nella fo$$a per difenderla, &amp; ancora per leuarne la materia but-
tataui dal nimico, re$tando morti $enza veder alcuno. E volendo vn'Ingegnere con certa $ua in-
uentione di tauole gro$$e, che commodamente nel cammare $i $pingeuano auanti, a$$icurar $e, e gli al-
tri da tale offe$a, non gli giou&ograve;, re$tandoui morto, perdendo$i in tutto la dife$a di e$$o fo$$o; nelqua-
le per la $ua larghezza, e profondit&agrave; era po$ta tutta la no$tra $peranza, e re$tatone il nimico padrone,
ci fece le trauer$e con $acchi di cottone, fra$che, e terra me$colata con l'acqua, cominciando a ta-
gliar la muraglia da ba$$o, e a cauar le mine per farla ruinare, e tirar a ba$$o quella poca piazza, che
n'era di $opra re$tata, per le ritirate di gia fatte, onde $i veniua a far commoda $trada per $alirui, &amp;
impadronir$ene. Doue che, con le $te$$e offe$e di cauamenti, &amp; delle $trade $otterranee fu da no<*>
$empre ributtato indietro, e per quanto $i e$tendeuano le forze no$tre combatteuamo tutti $enza co-
no$cere fatica, ne paura di morte. E perche entrando il nimico nel fo$$o coperto dalle dette trauer-
$e, le no$tre artiglierie non lo poteuano $coprire, ne offendere per fianco, fu ri$oluto offenderlo per
quanto $i poteua co' fuochi artificiati, buttandogli a ba$$o in molti modi, e particolarmente con due
legni a cicogna a gui$a d'vna fromba, per i$tar coperti, i quali fuochi fecero molto effetto, benche il
nimico $i anda$$e coprendo con tauoloni, &amp; altro. Ma non contento il barbaro di hauerci leuato le
dife$e, &amp; impadronito$i del fo$$o, e $pianatoci la $trada, con la ruina delle mine, $i incrudeliua $empre
pi&ugrave; per le offe$e, che riceueua, ma$$ime quando pi&ugrave; pen$aua di hauerci a$tretti, &amp; impediti a poterci
difendere, non parendogli po$$ibile, che $i pochi difen$ori, e tanto del continuo affaticati, e mal con-
dotti per le dette ruine, pote$$ero pi&ugrave; re$i$tere a cos&igrave; potenti $ue forze; onde fece di nuouo fabricare<marg>Altri $ette
caualieri.</marg>
altri $ette caualieri, ouer forti lontani circa ottanta pa$$a dalla Fortezza. Sendo $tati gli altri dieci
detti di $opra, ducento cinquanta almeno; i quali altri $ette caualieri furono fabricati con vna $traor-
dinaria facilit&agrave;, con tutto che fo$$e molto offe$o dalla no$tra artiglieria $opra la $pianata, $empre che
$i veniua a $coprire. Fece prima in cia$cun luogo, oue volea far l'alzato del caualiere, vna trinciera<marg>Ordine di
far lauora
re i gua$ta
tori.</marg>
alta tanto, che ba$taua a coprire i lauoranti, e lunga quanto vol$e far' i caualieri, accommodando e$-
$i lauoranti, ouero gua$tatori cos&igrave; coperti a fila per fila, onde co' loro badili cia$cuno poteua buttar
la terra al pi&egrave; dell'altro; e poi $alendo per gradi, gli vltimiver$o la Fortezza la buttauano tant'alto,
che veniuano coperti $empre, &amp; andauano auanti; e caminando il monte per ingro$fare i caualieri,
quanto a lor piaceua, $i che, come s<*>&egrave; detto, tal'opera non $i poteua far pi&ugrave; facile, ne pi&ugrave; $icura; $o-
pra i quali caualieri piantarono ottanta pezzi d'artiglieria gro$$a, hauendo leuata quella de' primi
dieci, co' quali batteuano con tanto furore, che a gli otto di Luglio $i numer&ograve; con la notte cinque mi-
la cannonate, che di$tru$$ero talmente le no$tre dife$e, che alcuno non vi poteua comparire, non $olo
per li tiri dell'artiglierie, ma per la continua tempe$ta delle archibugiate tirateui da' nimici, che $ta-
uano coperti nella $pianata, e $otto la contra$carpa; &amp; e$$endo noi al tri hormai ridotti in pochi, e dal-
le continue fatiche impotenti, con tutto che la $peranza del $occor$o ci da$$e virt&ugrave;, e forza, ci ridu-
ce$$imo a far le ritirate $opra a' palchi fatti di legnami, $eruendo$i (non hauendo terra, ne $ito) de<marg>Balle di la
na, e di cot
tone per
dife$a.</marg>
gli $tramazzi, di balle di lana, e di cottone con altre materie per rifar le dife$e, combattendo non $o-
lo i $oldati, &amp; i terrieri, ma le donne, e i putti ancora co'l $ommini$trare di quello faceua bi$ogno, of-
fendendo $empre il nimico con l'i$te$$e offe$e, che e$$o offendeua noi, e ma$$ime con le mine: per-
che e$$endo ridotto il combattere in $ito cos&igrave; $tretto, il $uo gran numero poco poteua operare, $e non
nel poter $pe$$o rinfre$care i combattenti (vantaggio pur troppo grande) non dimeno f&ugrave; nece$$itato
per dife$a delle no$tre offe$e in dar gli a$$alti, alzar pi&ugrave; le trauer$e del fo$$o, cauando la terra dentro
al muro della contra$carpa oue fu fatto tanto vacuo, che commodamente ci piantarono molti padi-
glioni, $enza che noi altri di dentro li pote$$imo $coprire: piantando ancora $ette pezzi d'artiglie-
ria $opra il detto muro per compire di leuarne quelle poche dife$e, che s'andauano rifacendo la
notte, lequali dife$e ce le $pianaua, con far' entrar $otto i gua$tatori coperti con palchi di tauole, co-
perte con pelle di bufali fre$che a gui$a di te$tuggini, per difender$i da'fuochi, i quali gua$tatori con<marg>Dife$a per
li gua$ta&mdash;
tori.</marg>
la zappa tirauano a ba$$o la materia con che erano fatte le no$tre dife$e. Et gi&agrave; tutte le co$e erano
<p n=>72</p>
venute all'e$tremo, ne $i trouaua pi&ugrave; da mangiare altro, che pane di faua, e accto con acqua, e$$en-
do$i mangiati caualli, a$ini, &amp; altre be$tie, che vi $i trouauano. E $ollecitando pi&ugrave; che mai il nimi-
co di cauar $otto, &amp; di fare nuoue mine, conducendo nella fo$$a nel mezo della cortina, doue era la
maggior batteria, vn monte di terra alto quanto era la muraglia: fece incontro ad vn torrione $opra
la contra$carpa vn caualiere, armato di fuori con gomene gro$$e, ilqual pa$$aua d'altezza il detto tor-
rione, onde che da tutte le parti erauamo $coperti, e ber$agliati, e ci trouauamo e$$er rima$ti $olo con
cinquecento $oldati Italiani $ani, ma $tanchi dalle lunghe fatiche, &amp; i Greci e$$er morti la maggior
parte de' migliori: E quello, che pi&ugrave; importaua do<*> l'e$$er disfatta, e $ignoreggiata dal nimico tut-
ta la Fortezza, ci riducemmo $olo con $ette barili di poluere, doue che fu$$imo nece$$itati con quel-
<marg>Pre$a di Fa
mago$ta.</marg> le pi&ugrave; honorate conditioni, che $i potette, render$i. Onde poi ne $egui al $olito, il mancare il Tur-
co della fede, e delle prome$$e fatte, e con crudelt&agrave; pi&ugrave; che barbara, chi non fu dall'empie $ue mani
mi$erabilmente morto, re$t&ograve; $chiauo, per $entire con tutte le mi$e<*>ie duplicata morte. Et que$to fu
il fine di quell'a$$edio. AV. Molto compa$$ioneuole fu veramente que$to $ucce$$o infelice, ne $i
dee inc&ograve;lpare di negligenza que$ti Eccellenti$$imi Signori, perche l'ordine lo<*>o fu buono, e bene in-
te$o, ma cattiui, ouero mal fortunati gli e$$ecutori. Et per dir meglio &egrave; piaciuto cos&igrave; al Signore Id-
dio. Ma la$ciamo hormai que$to ragionamento, e ritorniamo al no$tro $olito. CO. Per li ca$i $e-
guiti (in quanto alla fortificatione di che trattiamo) non debbo negare, che le dife$e lunghe a pro-
<marg>Buono ef-
fetto che
apportano
le piazze
grandi.</marg> portione de' tiri delle artiglierie, non $ijno meglio delle corte, e che dalla grandezza de' fianchi
(doue ne dipende la larghezza delle piazze) $i po$$ono cauare tutte le commodit&agrave; per li difen$ori,
s&igrave; per fare le dife$e $icure, come per poter far $empre nuoue ritirate; &amp; occorrendo perdere le piaz-
ze (come $i dice) a palmo, a palmo, e far perdere il tempo al nimico, &amp; a$pettare il nece$$ario $oc-
cor$o dal $uo Prencipe, $enza l'aiuto del quale, tengo per certo, che alcuna Fortezza non $i po$$a in
lunghezza di tempo con$eruare; perche gli a$$ediati vanno giornalmente non $olo con$umando le
munitioni nece$$arie, ma ancora le loro proprie vite, venendone $empre ammazzati, ancorche gli a$-
$edianti nimici $ieno e$po$ti a molti incommodi, e di$ordini, nel con$umar$i per diuer$i ca$i, che gli
po$$ono occorrere, nondimeno il ri$ico, &amp; il molto di$auantaggio, &egrave; $empre di coloro, che $i ritroua-
no ri$errati nella Fortezza. AV. Ho molto caro, che re$tiate $odisfatto, e che con l'e$perienza de'
$ucce$$i vengano approuate le ragioni da me propo$te nell'ordine del fortificare. E per&ograve; con $ua buo-
na gratia daremo fine perhoggi a que$to no$tro primo ragionamento.
<fig>
<p n=>73</p>
<HEAD>GIORNATA III.</HEAD>
<HEAD>AVTORE.</HEAD>
<p>SIAMO (Signor Conte) hormai vieini all'hora del no$tro $olito ragiona-
mento $opra le fortificationi; nondimeno potremo prima goder alquanto
que$ta cos&igrave; diletteuole vi$ta, che cireca il $ito, ch'&egrave; d'intorno a que$ta Citt&agrave;,
e particolarmente que$to cos&igrave; bel canale di mare, per doue pa$$a del continuo
gran numero di nauili per e$$er il pa$$o di quelli, che vengono di Leuante, &amp;
il $imile di Ponente ver$o Venetia, benche le naui gro$$e pa$$ino alla larga
fuori di que$ti $cogli, per i$chena del Mare di que$to Golfo. Ma ditemi di
gratia, come le piacciono que$ti pae$i della Dalmatia? e particolarmente
que$to contado di Zara? CO. Alla comparatione di que$ti altri pae$i di Le-
uante vicini &agrave; que$te marine, a me pare che la Dalmatia $ia commodamente fertile. Ma partendo$i
da' giardini dell'Italia, l'vno, &amp; l'altro pare $terile a $ua comparatione, non $olo per e$$ere que$ti pae-
$i aridi, e $ecchi per la care$tia delle acque dolci, ma per e$$ere la maggior parte $a$$o nudo. In quan-
to a que$to contado di Zara (per quanto ho vi$to di la da que$ti Colli, doue &egrave; vna larga, e $patio$a
campagna, con a$$ai ca$telli, e ville) lo giudico a$$ai abondante, e diletteuole; per le belle caccie,
che ci $ono d'ogni qualit&agrave; d'vccelli, &amp; d'animali; ma venendomi detto che tutta, ouero la maggior
parte di e$$a campagna vien po$$eduta dal Turco, e che il $uo confine non &egrave; pi&ugrave; lontano di due mi-
glia, molto mi di$piace la mi$eria di que$ti poueri popoli, vedendogli cos&igrave; da vicino trauagliati da
cos&igrave; barbari nimici. AV. Egli &egrave; pi&ugrave; che vero quanto ella ha detto, perche del continuo gli vien
tolto quel poco di re$iduo, che gli &egrave; re$tato, e$$endo dentro que$ti confini habitati da publici ladri, e
da pe$$ima generatione di huomini, viuendo di rapine, e $enza ri$petto di giu$titia, ne di religione,
e$$endo Turchi, e Martello$$i, e Scocchi; &amp; ma$$ime di quelli, che $otto il nome di e$$i Scocchi fanno
molti danni, facendo i veri Scocchi $olo danno a' Turchi, &amp; a'$uoi va$$alli, per natura tra loro capi-
tali$$imi nimici, doue vn giorno ne potria per loro cagione $ucceder qualche notabil nouit&agrave;. Ma la-
$ciamo da parte que$to ragionamento, e oiamo principio al no$tro $olito, douendo ella $eguitare $o-
pra il $eguente Capitolo. CO. Seguir&ograve; dunque il $econdo, doue dite voler far larga la gola del ba-
luardo, ouero il $uo angolo interiore braccia nouanta almeno, &amp; al pi&ugrave; cento quindici, che $ono pa$-<marg>Larghez-
zadella go
la del ba-
luardo.</marg>
$a trentacinque, che a me parrebbe doue$$e e$$ere al pi&ugrave; braccia nouanta; $tante che la larghezza di
que$ta $ua gola ne apporta la lunghezza delle fronti de' baluardi con l'angolo acuto, che &egrave; di danno
alla dife$a. AV. La larghezza della gola del baluardo $i dee $empre fare conforme alla commodi-
t&agrave; delle piazze de' fianchi, e del tran$ito de' $oldati, per poterui pa$$are in ordinanza, e particolar-
mente conforme all'acutezza, &amp; all'ottu$it&agrave; de gli angoli, $opra li quali $i douer&agrave; fortificare; perche
fortificando, per e$$empio $opra il quinto, la gola (per natura dell'angolo) verr&agrave; a$$ai pi&ugrave; $tretta,
che non verria $opra all'ottauo, ouero al decimo, benche fatte con l'i$te$$a mi$ura. E per&ograve; in tal ca-
$o bi$ogna $empre aiutar$i con quell'artificio, che pi&ugrave; $ar&agrave; nece$$ario, e ma$$ime nel far l'angolo del
fianco ottu$o $opra la cortina. E per determinare que$te larghezze con qualche ragione, dico, che
volendo fare i fianchi de' baluardi (benche fatti con vna $ol piazza) $i ricerca per la gro$$ezza de'
merloni almeno pa$$a $ette, e noue per la larghezza della piazza, ouero pagliuolo, oue deono $tare<marg>Mi$<*> par
<*>olari <20>l
le piazze.</marg>
l'artiglierie, e quattro almeno per la gro$$ezza d'vna trinciera, accioche le palle dell'artiglierie del
nimico pa$$ando per le cannoniere non $couino tutta la piazza del baluardo, come $i dir&agrave;, che $om-
mati $ono pa$$a venti, &amp; altrettanti ne verran dall'altra parte, che $ar&agrave; quaranta, $enza la piazza, ouet
il tran$ito di mezo, che vuol'e$$ere almanco venti, &amp; in tutto $ara $e$$anta, che s'intendono a retta li-
nea, da vn fianco all'altro $patio dificile a fare $opra li anguli acuti $enza coprire parte della piazza
da ba$$o, e farne vna $ola, e qu&atilde;to poi all'imperfettione, che anco apporta tal larghezza (nel far veni-
re le fronti de' baluardi tropo lunghe) bi$ogna $empre in tal ca$o far' elettione del minor male, che
$ar&agrave; la lunghezza di e$$e fronti. CO. Molta larghezza a$$egnate a que$te gole di baluardi, per la
commodit&agrave; de' fianchi, &amp; delle $trade; ma e$$endo nece$$arie nelle Fortezze reali, e bene inte$e, bi$o-
gner&agrave; come dice$ti fare vna $ol piazza. Et perci&ograve; $eguir&ograve; il terzo Capitolo, oue dite voler fare la
larghezza del fianco con la $ua $palla di braccia nouanta $opra il piano del $ito, $i come s'intende
tutte le altre mi$ure della Fortezza. Per&ograve; dico, che dipendendo da que$to la maggiore, &amp; la princi-<marg>Larghez&mdash;
za del fian
co, e della
$palla.</marg>
pal dife$a della Fortezza, vorrei che ancora $i face$$e maggiore. AV. Sopra gli angoli ottu$i $i po$-
$ono ben far maggiori due, o tre pa$$a; benche non $ia nece$$ario, potendo$i in cambio di que$to far
pigliar quel tanto di pi&ugrave; la dife$a della fronte del baluardo nella lunghezza della cortina, che $ar&agrave;
perfettione non piccola di e$$a $ua dife$a. In quanto al coprire co' volti vna parte della piazza ba$$a,
come di$$i, $i che l'altra di $opra venga commoda per tutti i $eruitij; que$to $i dee fare $olo per nece$-
<p n=>74</p>
<marg>Rimedio
da far <21> ne
<*> do-
ue le piaz-
ze de' fian
chi fu$$ero
$trette.</marg> $it&agrave;, e partlcolarmente, che e$$a piazza non venga coperta pi&ugrave; d'vn terzo <*> che
dall'altezza de' merloni vengano anco coperti, &amp; a$$icurati e$$i volti dalle <*>
me nel fargli ba$$i, e che cia$<*>un pezzo d'artiglieria habbia il $uo. E ca$o che $i dou<*>coptire pi&ugrave;
di detta larghezza, $ar&agrave; a$$ai meglio far la piazza $ola, per n&omacr; inco<*>ere nelle imp<*>oni, che <*>-
no le ca$ematte. CO. Segue co'lquarto ancora il quinto Capitolo, oue trattate della larghezz<*>
del fianco, con la gro$$ezza della $palla del baluardo, e dite volere, che il fianco $ia vn terzo meno del
la $palla, e la $palla il doppio pi&ugrave; del fianco, e perche chiaramente noi ci intendiamo, parlaremo $opra
<marg>Gr&atilde;dezza
del $tanco,
&ccedil; $palla.</marg> il di$egno di due baluardi del $ettimo Capitolo di que$to vo$tro primo Libro, cio&egrave; la linea, NY di
e$$o fianco la fate lunga braccia nouanta, e la compartite in tre parti, che vna ne date al fianco, NG,
e l'altre due alla $palla, CI. Ma ditemi di gratia, Quando non $i vole$$e fare il <*>nco con la $palla
cos&igrave; lungo, e che $i face$$e di $olo braccia $ettanta, non $i potrebbe compartire per met&agrave;? Cio&egrave; vna
parte darla al fianco, e l'altra alla $palla, doue $i verrebbe a fuggire l'acutezza del baluardo, e la piaz-
za, oue $tanno l'artiglierie $i potrebbe $ar maggiore, e pi&ugrave; capace per li tre pezzi, che vi volete tene-
re. AV. Que$te mi$ure non $i deono terminare cos&igrave; facilmente con la $empli<*>e imaginatione, ma $i
bene con quelle ragioni, che $i ricercano per la commodita delle piazze; douendo$i molto bene con-
$iderare la $carpa, che $i dee dare all'altezza della muraglia, e del terrapieno, e quanto la piazza di $o-
pra $i venga a ri$tringere per e$$a $carpa, per $apere poi $e re$ter&agrave; capace per que $eruitij nece$iari,
che dee apportare; e di que$<*>o particolarmente $e ne dee fare la dimo$tratione in di$egno fatto in
profilo, con la $ua $cala per mi$urarlo, &amp; per ricono$cere (auanti che $i faeccia l'opera) gli errori, che
<marg>Tre pezzi
di artiglie
ria per cia
$cun fi&atilde;<*>,
e i loro e$-
fetti.</marg> po$$ono accadere. In quanto alla larghezza del fianco, $empre, che venga capace per tie pezzi d'ar-
tiglieria, non $i dee de$iderare maggiore, e ma$$ime facendo$i con danno delle altre piazze della For-
tezza; atte$o, che cia$cuno di e$$i tie pezzi ha il $uo officio, cio&egrave; il primo, vicino alla co<*>tina, dee $co-
prire la larghezza del fo$$o. <*>$econdo di mezo il $imile. Il terzo, che $ar&agrave; vicino alla dirittura del-
la $palla, dee $coprire dentro l'angolo della fronte del baluardo oppo$ito, per i$tar $empre $icuro dalle
offe$e del nimico, e battere in batteria come di gia ho detto; e tal numero di pezzi $ar&agrave; commodi$$i-
mo, $endoci $empre vn tiro, che del continuo potr&agrave; of$endere il nimico; cioe quando il primo tirer&agrave;,
il terzo $ar&agrave; ricaricato, &amp; accommodato per $pararlo, e poi il $econdo. Nondimeno potendo fare
il fianco con quattro pezzi, $aria ben fatto, pur che la piazza di $opra della $ua $palla veni$$e commo-
da per vn pezzo, che vi deue $tare in barba, ilchenon $arebbe conforme al conto da lei fatto, cio&egrave; di
fare lunga tutta la prima linea del fianco braccia $ettanta, e partirla per meta, $i che trentacinque ne
verria $olo alla $palla, &amp; il $imile al fianco, ilquale per le ragioni dette non $tarebbe $e non bene. Ma
in quanto poi alla $palla douer&agrave; $apere, che per l'altezza della $carpa del $uo ter rapieno v&agrave; ri$tretto
braccia quindici, e diciotto per la gro$$ezza del $uo parapetto, che $ar&agrave; braccia trentatre; $endoci poi
<marg>Effetto <20>l-
le $carpe
nel ri$trin-
gere le
piazze.</marg> la $trada delle ronde, e le $carpe di dentro del parapetto, doue ne v&agrave; con$umato di pi&ugrave; $ei, e $ommati
in$ieme faranno braccia trentanoue, che tanto $i viene a ri$tringere la detta piazza, doue facendola
trentacinque, ne verrebbono a mancare quattro braccia, dopo quella della piazza del pezzo in bar-
ba, che dee e$$ere almeno diciotto. E per&ograve; &egrave; nece$$ario $ar maggiore la $palla, che il fianco, perche $i
come e$$a $palla $i v&agrave; ri$tringendo, cos&igrave; all'oppo$ito il fianco $i allarga per la ritirata, &amp; per la $carpa,
<marg>Gro$$ezza
della $pal-
la nece$$a-
ria <21> copri
re il fi&atilde;co.</marg> che fa la cortina in dentro. Si che il fianco con la $palla non $i douera far mai meno di braccia no-
uanta; ma$$ime fortificando in piano Fortezza reale, benche $i pote$$e fare di braccia 75. ma per ne-
ce$$it&agrave;, come a $uo luogo dir&ograve;, $i far&agrave; $empre la $palla il doppio pi&ugrave; del fianco. CO. Non po$$o
$e non approuare que$te cos&igrave; chiare ragioni, per volerui voi a$$icurare dalle batterie con tanta $car-
pa, e gro$$ezza di dife$a, come &egrave; molto nece$$ario. AV. Segua dunque. CO. Seguir&ograve; il $e$to Ca-
pitolo, per lo quale dite, che $i debba tirare la dirittura della gola del $ianco GC, che $i vede nel det-
<marg>Dirittura
della gola
del fi&atilde;co, e
$ua difefa.</marg> to di$egno, larga braccia trenta al pi&ugrave;; e pigli la dife$a al $egno &amp;, della fronte oppo$ita, laqual dife-
$a a me pareua $te$$e meglio pigliarla nell'angolo Q della fronte, perche l'vltimo pezzo del fianco,
D, haurebbe meglio potuto $coprire tutta la detta fronte, &amp; ancora la dirittura, GC, poteua $er-
uire di braccia venti lunga, per poter meglio far lo $te$$o effetto dello $coprire il nimico $empre, che
$i vole$$e acco$tare. AV. Creder&ograve;, che altrimenti non $i debba pi&ugrave; ricordare dell'officio del fianco,
ne d'hauerlo approuato e$$er l'occhio del corpo della Fortezza, poi ch'ella v&agrave; proponendo due opi-
nioni, e tutte di contrario effetto; dicendo, che l'vltimo pezzo vicino alla $palla pigli la dife$a alla
punta del baluardo, per potere i$coprire pi&ugrave; il nimico. Secondariamente vuole far pi&ugrave; corta la gola
del fianco, per fare lo $te$$o effetto; e non $i accorge, che viene a incorrere in due errori, che cia$cuno
di e$$i apporta notabili$$ima offe$a; poi che &egrave; nece$$ario $e vuole, che tutte le parti di e$$o fianco $co-
prino per offendere il nimico, quando $ar&agrave; $opra la contra$carpa, doue per la $te$$a vi$ta pu&ograve; ancora
e$$o nimico $coprire il fianco, e con pi&ugrave; vantaggio offenderlo, quanto $ar&agrave; maggiore il $ito, che hau-
<marg>Notabili
con$idera-
tioni della
dife$a del
fianco.</marg> r&agrave; di fuori, doue potr&agrave; tenere pi&ugrave; pezzi di artiglieria, &amp; imboccare la no$tra con la morte de' bom-
bardieri; $i che il fianco ne potrebbe re$tare come inutile, e per con$equenza la fronte del baluardo in
poter del nimico; e tanto pi&ugrave; commodo gli $aria a imboccare le cannoniere, quando che la dirittura
della gola del fianco $i face$$e pi&ugrave; corta, come dite, atte$o che con quello che gli viene a con$umare la
<p n=>75</p>
$carpa del $uo terrapieno, non potria coprire e$$o fianco, come bi$ogna; e ma$$ime quando che con
batterie, o con Zappe veni$$e ad e$$er tagliata la punta del baluardo, doue la detta vltima cannonie-
ta vicino alla $palla, re$terebbe $empre $coperta; Il che non $i dee fare in alcun modo, per e$$er quel-
la parte, oue con$i$te la principal dife$a della Fortezza, douendo $olo e$$a cannoniera $coprire il ni-
mico, quando vorra entrar $otto la muraglia, ouer $alire per le ruine $atteui con le batterie, chia-
mando$i perci&ograve; que$ta tal dife$a battere in batteria; e per&ograve; le artiglierie, che $taranno ne' fianchi, $e<marg>Cannonie
ra da bat-
tere in bat
teria.</marg>
$aranno tre pezzi, due $oli deono $coprire la larghezza del fo$$o incontro all'angolo della fronte del-
l'altro baluardo, &amp; il terzo re$ti $empre coperto dal detto angolo, come $i di$$e. In quanto <*> oi per
i$coprire, e difendere tutta la contra$carpa, &amp; le altre parti di $uoti, que$to dee fare gli alt<*> pezzi
d'artiglieria, che $aranno $opra le piazze da alto de' baluardi, &amp; de caualieri. CO. Douendo$i con
tanta diligenza fabricare, e con$eruare que$ti $ianchi, non debbo negare, che leragioni da voi pro-
po$te non $ieno pi&ugrave; che buone. Nondimeno ho pi&ugrave; volte $entito di$putare $opra que$ta parte di di-
fe$a, ne ho in<*>$o mai tenerla in que$ta cosi gran $tima, che voi la tenete, ne ancor $i vede nell ope-
re deile Fortezze fatte; perche molti dicono, che i fianchi $i vengono $empre a far da $ua po$ta nelle
ruine, che fa il nimico con le batterie, cau$ando i vacui dentro delle muraglie, lequali da ogni parte
$i vengono a poter fiancheggiare; e tanto pi&ugrave; con l'indu$tria delle trinciere angolari, che vi $i fan-
no; concluden<20>o in $omma, che doue $ono genti da combattere $i difenda ogni co$a, e ma$$ime do-
ue $ono le piazze commode, per far le ritirate, e che il vero riparo $ia il petto dell'huomo; nondime-
no cono$co que$ta tal dife$a e$$er molto pericolo$a, e particolarmente per lo mancamento de' difen-
$ori, $i come il pi&ugrave; delle volte auiene, e tanto pi&ugrave; contro a forze potenti. AV. I di$cor$i di que$ti
tali, che dite, $i po$$ono chiamare, come $i dice, ca$telli in aria, che il pi&ugrave; delle volte $ogliono fare
coloro, che $ono di po<*>o ingegno, &amp; di meno valore; e benche que$to non $ia ragionamento da pro-
porre, per e$$ere del tutto vano, nondimeno per $ua $odisfattione le dir&ograve;, che $tante le ragioni pro-
po$te, $i potrebbe con la $te$$a cattiua opinione dire e$$er del tutto $ouerchie le molte $pe$e, che fan-
no i Prencipi nelle fabriche delle lor Fortezze per difender$i contra le batterie, &amp; nell'a$$icurar$i dal-
le ruine; perche $e da que$te offe$e ne $uccede la dife$a, $i doueria all'oppo$ito di quell, $i fa de$ide-
rare, che il nimico face$$e gran batteria, e ruine, acci&ograve; veni$$e a far maggiori i fianchi, per poter$i di-
fend<*>e: $i che volendo con le parole, e con le opere far male, non s&ograve; come $i po$$a ordinare, &amp; e$$e-
quire meglio, $apendo ella, &amp; ancora tutti gli altri, $e ben fo$$ero di poca prattica, che per le batte-
rie, &amp; per le ruine $i perdono le Fortezze; e $e pure $i difendono qualche tempo per le buone piazze,
&amp; pel valore de' difen$ori, nondimeno $i dice il male del corpo della Fortezza, e$$ere incurabile, <*>
molto vicino a morte, mentre che i nimici comincino a poter $alire, e pigliarne il po$$e$$o per le $tra-
de fatte $opra le ruine delle batterie; atte$o, che le dife$e, che $i fanno nelle ritirate, vengono il pi&ugrave;
delle volte a $eruire per poco tempo. Che la vera dife$a $ia il petto de gli huomini, que$to lo con-<marg>C&omacr;paratio
ne del nu-
mero <20> gli
offen$ori
co' difen-
$ori della
Fortezza.</marg>
cedo, $empre per&ograve; che $i combatta del pari, e che i difen$ori non po$$ano mancare, $i come non man-
ca a chi offende. Ma $e del pari $ar&agrave;, che di fuori $ieno cinquanta, o $e$$antamila, e pi&ugrave; a$$ai, ma$$i-
me e$$endo gente barbare, come $ono li Turchi, &amp; di dentro ve ne $ia cinque, &ograve; $ei mila, $ar&agrave; a propor
tione buona la dife$a del petto de' difen$ori, &amp; i fianchi fatti nelle ruine delle batterie. CO. Ben-
che io vada $upponendo qualche di$cor$o, che $ia $tato fatto, $e ben con poca ragione, &amp; con minor
$ondamento, non ve ne douete marauigliare, atte$o che co'l mezo d'opinioni cos&igrave; $trauaganti, che
vanno attorno, de$idero $i cono$ca meglio la perfettione dell'opera, che bi$ogna fare per $eruitio
della Fortezza. AV. Altro non de$idero, $e non che la ragione preuaglia alle cattiue opinioni; ma
$eguite di gratia il propo$ito no$tro. CO. Segue il $ettimo Capitolo, doue dite; che la fronte del ba-
luardo dee pigliare la dife$a dal terzo della cortina, delche e$$endomi que$ta mattina me$$o a di$egna
re vn quinto angolo, per vedere l'effetto, che mi faceua tal dife$a, mi venne formato vn baluardo co-<marg>Dife$a del
le fronti.
Differ&emacr;za
delle dife-
$e ne gli
angoli acu
ti.</marg>
s&igrave; acuto, che lo giudicai e$$ere imperfetto, e non vol$i altrimenti c&omacr;pire tutta la pianta, parendomi fat
tura $ouerchia, non $olo per l'acutezza dell'angolo, facile all'e$$ere tagliato, ma per la troppa lunghez
za delle $ue fronti; e per&ograve; a me parrebbe $i doue$$e pigliare tal dife $a dal fianco, come da quello, che la
dee guardare, e difendere. AV. N&omacr; $olo &egrave; nece$$ario pigliare la dife$a dal terzo della cortina, come
ho detto, ma s&emacr;pre che $i potr&agrave; dal mezo ancora, accioche gli archibugieri po$$ano, $t&atilde;do $opra quella
parte di cortina, difendere la fo$$a inc&omacr;tro al baluardo. Quanto poi alle difficult&agrave;, che dice hauer ritro
uate nel quinto angolo, ha ragione di oppor$i a tal dife$a, come <27>llo, che per natura &egrave; formato $opra i<marg>Dife$a del
quinto an-
golo.
Dife$a del
la diuer$i-
t&agrave; de gli
angoli.
Il fi&atilde;co n&omacr;
dee $coua-
re la fron-
te del ba-
luardo.</marg>
pi&ugrave; imperfetti angoli, che $i po$$ano fortificare; nondimeno tal $ua imperfettione $i potr&agrave; correggere
in tre modi; cio&egrave;; tirare la linea del fianco, &amp; della $palla, $olo lunga venticinque pa$$a, e che pigli la di
fe$a dal quinto della cortina. Al $e$to, &amp; al $ettimo angolo, poi n&omacr; douer&agrave; c&omacr; ragione oppor$i a tal $ua
dife$a, e t&atilde;to meno a gli altri, che $eguono di angoli s&emacr;pre pi&ugrave; ottu$i, $i come &egrave; dal nono in s&ugrave;, a' quali
$i pu&ograve; pigliare la dife$a dal mezo, e pi&ugrave; di e$$a cortina. Che po$$a poi ba$tare, che il fianco $olo difenda
la fronte del baluardo, $enza pigliare la dife$a dentro la cortina, dico, che $aria imperfettione gr&atilde;di$-
$ima; perche $e bene e$$o fi&atilde;co n&omacr; $coua la fronte, parendo a lei e$$ere cos&igrave; l'officio $uo; n&omacr;dimeno per
due cagioni $arebbe $cou&atilde;do dife$a imperfetta. La prima &egrave;, che $olo i tre pezzi del fi&atilde;co difendereb-
<p n=>76</p>
bono la fronte del baluardo. Seconda, che la detta fronte non $arebbe dife$a in batteria. Quanto al-
la prima $i perderebbe la dife$a di que' pezzi, che po$$ono $tare $opra quella parte di co<*>a, che $ar&agrave;
pre$a per dife$a, ouero dal caualiere, che vi $ar&agrave; fabricato, che pure $ono d<*> principali$$ime per of-
fendere il nimico, e ma$$ime co' mo$chettoni, $empre che egli vole$$e entrare nel fo$<*>o, e $otto la mu-
<marg>Il battere
in batteria
&egrave; nece$$a-
rio in tut-
te le For-
tezze.</marg> raglia. Secondariamente non $i potrebbe battere in batteria, cio&egrave; le artiglierie, che fo$$ero in tal luo-
go non potrebbono $coprire dentro i vacui delle ruine, che puo fare il nimico con le batterie, o con
le mine nella fronte del baluardo; e che in quelle non $olo vole$$e mettere i gua$tatori con le Zappe
per tirare a ba$$o il terrapieno, per far pi&ugrave; larga, e pi&ugrave; commoda $alita; ma per impedirlo ancora $em-
pre, che vole$$e dar l'a$$alto, per $alire $opra la piazza, &amp; impadronir$i di e$$o baluardo. Et que$ta di-
fe$a chiamata battere in batteria, &egrave; molto nece$laria in tutte le Fortezze; e tanto pi&ugrave; far&agrave; tal'effetto,
quanto che $i potr&agrave; pigliare dentro la cortina, conforme per&ograve; all'ottu$ita, ouero acutezza de gli an-
goli, $opra li quali $i dour&agrave; fortificare. CO. Gi&agrave; che re$to $odisfatto di que$te vo$tre cos&igrave; importan-
ti con$iderationi, &amp; non mi occorrendo $opra il pre$ente Capitolo dire altro, le proporr&ograve; l'ottauo,
che $egue, doue dite voler fare vna piazza $opra la dirittura del fianco, e volete che vi po$$a $tare com
<marg>Cannonie
ra in bar-
ba $opra la
$palla.</marg> modamente vn pezzo d'artiglieria; laquale chiamate in barba, e ne fate tanta $tima per la commodi-
t&agrave;, che apporta non $olo per la dife$a della fo$$a; ma per battere in batteria la fronte del baluardo, di-
fe$a per le ragioni dette molto buona, benche quel vocabolo in barba, molto mi di$piaccia. Intendo
po$te in barba quelle artiglierie, che non $ono coperte dalle cannoniere; ma che il $emplice parapetto
della piazza $ia tanto ba$$o che la canna del pezzo ci po$$a giuocar $opra, doue non $olo viene $coper-
to il detto pezzo; ma la met&agrave; dell'altezza delle $ue ruote; &amp; ancora quello, ch'&egrave; peggio, i bombardie-
ri, che l'hanno da maneggiare, co$a molto nociua, e da fuggire; e per&ograve; vorrei, che vi $i face$$e la $ua
cannoniera, con la $emplice terra, ouero con altra materia pi&ugrave; $tabile, e $icura per li difen$ori; atte$o,
che anco da' gabbioni non vengano a$$icurati. AV. Il coprire l'artiglieria pi&ugrave; che $i pu&ograve;, &amp; in$ieme
i difen$ori, &egrave; ottima co$a, per&ograve; mi piace que$ta $ua opinione, &amp; in quanto alla materia del fare le det-
te cannoniere, al $uo luogo ne tratteremo s&igrave;, che ne re$ter&agrave; $odisfatto. CO. Non voglio mancare
<marg>Imperfet-
tioni delle
artiglierie
po$te i bar
ba.</marg> con que$ta occa$ione di mo$trarui la pianta d'vn baluardo, che gi&agrave; mi fu data da vn'Ingegnere mol-
to mio amico, ilquale ha i $uoi fianchi cos&igrave; agiati, che $opra la $palla vi po$$ono $tare tre pezzi di ar-
tiglieria, dopo a due del fianco, i quali tutti tre fanno gli $te$$i effetti, che fanno i vo$tri, cio&egrave; la piaz-
<fig>
za del fianco &egrave; larga braccia $edici, che &egrave; la quinta parte della $palla, laquale &egrave; di forma quadra co'l
$uo diritto, doue come potete vedere $ono tre cannoniere; e per&ograve; de$idero intendere l'opinione vo-
$tra. AV. Que$to baluardo $i pu&ograve; a$$omigliare ad vn grande, e robu$to huomo, ma che habbia im-
pedite le braccia per difender$i per hauere i $uoi fianchi deboli, &amp; e$$ere non $olo piccoli, ma mal di-
<p n=>77</p>
fe$i, $i come per le due cannoniere, DC, della piazza ba$$a $i vede, cio&egrave; per la debolezza del $uo
merlone; come anco dall'e$$ere coperto dalla $palla con dife$e del tutto imperfette, &amp; ma$$ime le tre
cannoniere per la larghezza della $palla, che pur troppo vengono $coperte, douendo $eruire per fian-
co, per&ograve; e$$endo e$$o fianco co$i angu$to, &amp; la $palla qua$i inutile per e$$ere tali $ue dife$e $cop<*>te,
perci&ograve; la tengo imperfetta. CO. Gia che il fianco $i viene a far piccolo, e mal dife$o, la$cieremo
da parte tale ordine di fortificare, e $eguiremo il nono Capitolo, doue trattate delle altezze delle
cortine co'lloro terrapieno, cio&egrave;, volete, che la muraglia $ia alta pa$$a $ei dal piano del fo$$o $ino<marg>Altezza<*>
le cortine
co' loro
terrapi<*>ni</marg>
al piano della $trada delle ronde, dandole la met&agrave; di $carpa, l'altezza poi del terrapieno volete $ia
quattro pa$$a, &amp; che habbia la $ua $carpa naturale. Quanto all'altezza della muraglia a me molto
piace, venendo $icuri$$ima dalle $calate; ma il voler poi, che termini $opra il piano della contra-
$carpa, mi par che $ia fatta indarno vna gran $pe$a, che per nece$$ita bi$ogna fare nel profondare
il fo$$o al meno di pi&ugrave; due pa$$a di quello, che &egrave; $ouerchio, potendo$i fare pi&ugrave; alta la detta mura-
glia $opra e$$o piano di due pa$$a, $i che il fo$$o venga profondo $olo quattro, e ma$$ime, che non
in tutti i luoghi $i pu&ograve; $empre fare tal $uo cauamento, s&igrave; per l'impedimento dell'acque $ortiue,
come del $a$$o viuo. Circa poi alla $carpa, che proponete fare con vna $ola linea, vorrei che fo$-
$e fatta con due ordini di $carpa; cio&egrave; il primo doueria e$$ere $opra il piano del fo$$o, all'altezza di
quattro pa$$i, con ogni cinque d'altezza, tre di $carpa, done $i metter&agrave; il $uo cordone, &amp; il re-
$tante, che $ar&agrave; due pa$$a, $i faccia di ogni quattro vno; atte$o che con que$te due $carpe $i vie-
ne a dar difficult&agrave; al nimico nell'appoggiarui le $cale, che caricate di genti, non potendo$i $o-
$tentare $opra la muraglia anderebbono in pezzi, co$a che non auerria e$$endo vna $ola $carpa, do-
ne ogni debile $cala potrebbe $o$tentar grandi$$imo pe$o. AV. Sopra due oppo$itioni $atte da
lei intorno alla profondit&agrave; del fo$$o, &amp; dell'altezza della muraglia, debbo ri$pondere; E prima<marg>Se &egrave; bene-
ficio fare
l altezza
della ma-
raglia con
vna $ola
$carpa,
ouero c&omacr;
due.</marg>
della muraglia le dico, che anco l'ordine delle due $carpe propo$te da lei po$$ono $eruire, perche
facendo la prima da ba$$o d'ogni cinque d'altezza tre di $carpa, e perla $econda dal cordone in
s&ugrave; d'ogni quattro vno, doue verr&agrave; ad hauerne in tutta la $ua altezza la met&agrave;, come di$$i; benche
quella d'alto con manco $carpa venga pi&ugrave; e$po$ta alle ruine; nondimeno il ri$alto, che fa la lar-
ghezza della $trada delle ronde, $ar&agrave; $empre per $icurt&agrave;, e per ba$a del terrapieno di $opra, ogni
volta per&ograve;, che ruina$$e la detta altezza dal cordone in s&ugrave;, e per&ograve; l'vna come l'altra pu&ograve; $eruire;
Benche io face$$i elettione $empre di quella fatta con vna $ola $carpa, benche anco, non $i face$$e
la detta $trada delle ronde, perche la terrei per imperfettione non piccola il non a$$icurar$i dalle rui-
ne, atte$o che de' due inconuenienti $i dee $empre eleggere quello ne apporta meno male, $e pe-
r&ograve; inconueniente &egrave; il dare al nimico qualche difficult&agrave; nell'appoggiar le $cale, &amp; ma$$ime in ta-
le altezza, &amp; anco quando fo$$e a$$ai meno, importando molto pi&ugrave; il fare, che e$$a muraglia po$$a
e$$equire l'officio $uo, $i come &egrave; il $o$tentare, &amp; a$$icurare il terrapieno dalle ruine, perche ruinan-<marg>La perfet-
tione del-
la Fortez-
za c&omacr;$i$$e
in non e$-
$ere e$po-
$ta alle rui
ne.</marg>
do, non $olo le piazze re$teriano indife$e, &amp; $coperte; ma quella materia $i verrebbe deltutto a tra$-
mutare a commodo del nimico, nel fargli $trada, e facile $alita per impadronir$i di e$$a piazza, e del-
la Fortezza in$ieme: e per&ograve;, come $i dir&agrave;, e$$endo la $carpa queila, che ne a$$icura, non $i dee mai
mancare di farla grande, ma non pi&ugrave; della met&agrave; della $ua altezza, e con tutte quelle perfettioni, che
$i ricercano, e non $olo nell'alzato della muraglia; ma ancora di dentro nel taglio del $uo terrapie-
no naturale, $i che alle occorrenze $i po$$a da $ua po$ta $o$tentare, quando per diuer$i accidenti gli
veni$$e leuato il $o$tegno di e$$a muraglia. Quanto poi alla profondit&agrave; della fo$$a, che pro-
ponete douere e$$ere quattro pa$$a; dico che non doueria mai e$$er meno di cinque; benche<marg>C&omacr;tra$car
pa, e $pia-
nata alza-
ta c&omacr; $a$$i.</marg>
doue occorre$$e fuggire la grande $pe$a della $ua cauatione, e$$endo $a$$o, $i dour&agrave; di$pen-
$are la materia di e$$i $a$$i, che $i caueranno ad alzarne la contra$carpa con buona parte del-
la $pianata per lo meno vn pa$$o, $i che $i venga con molto $paragno di $pe$a, e di tempo
a profondare la fo$$a, &amp; ad alzare e$$a contra$carpa, &amp; a far la $pianata di materia molto
nociua al nimico, pur che l'altezza della muraglia venga il pi&ugrave; coperta, che $i pu&ograve;, ma$$i-
me doue i terrapieni $aranno alti. CO. E$$endo le $carpe quelle, che con$eruano le altez-
ze della terra, e di qual $i voglia altra materia, non $i potr&agrave; errare a farle grandi, e ma$-
$ime anco ne gli alzati de' terrapieni, vedendo$i per i$perienza que$to ne gli alzati de' monti,
fatti con l'arte, ne' quali non ce$$a mai la ruina $ino &agrave; tanto, che non ha fatto la $ua $car-
pa naturale; nondimeno &egrave; anco facile a montarui $opra, $i come con migliore occa$ione pi&ugrave;
auanti vi dir&ograve;, &amp; $olo al pre$ente de$idero, che mi mo$triate pi&ugrave; chiaramente l'opinione vo-
$tra intorno a que$ta profondit&agrave; di fo$$o, atte$o che non in tutti i luoghi $i po$$a profonda-
re i $ei pa$$a da voi detti, per le diuer$it&agrave; de' $iti, e doue le acque $ortiue, o il $a$$o im-<marg>Ragioni
nel deter-
minare le
altezze <20>l
la mura&mdash;
glia.</marg>
pedi$ca il cauamento, come di$$i. AV. Si de$idera la profondit&agrave; della fo$$a per due ca-
gioni. La prima per poter fare la muraglia tanto alta, che venga $icura dalle $calate. Se-
conda, che venga coperta dalla contra$carpa, e per&ograve; non vorrebbe e$$er mai meno di cin
que pa$$a, e la fo$$a profonda quattro, $e $i potr&agrave;, &amp; $e fo$$e bi$ogno fare anco per nece$-
<foot>K</foot>
<p n=>78</p>
$it&agrave;, parte dell altezza di detta muraglia, che re$ta$$e $copeita dal nimico, la f<*>ei cosi $<*>
le, &amp; al $uo terrapieno di dentro darei tanta $carpa, che non $o$$e elpo$$a alle rume. In quan-
to poi alle offe$e, che po$$ono auenire per le $calate, di che moiti fanno tanta $tima, que$ta da
me per diuer$e ragioni non &egrave; tenuta in molta con$ideratione, ma$$ime quando occorre$$e for-
tificare $iti non commodi per far la detta altezza, perche in tempo di pace per le ruberie, gia
$appiamo, che l'altezza della contra$carpa, la larghezza, &amp; profond<*>ta della cunetta piena
d'acqua no apporta $icurezza; oltre, che quando face$$e dibi$ogno $i pu&ograve; fare ancora vna $e-
conda cunetta al pi&egrave; della muraglia, pre$upponendo, che $ia fondata $opra il $a$$o, o cosi ba$-
$a, che po$$a con$eruar$i, &amp; in tal modo $i verra a leuare l'oppo$itione, e ma$$ime per la difficul-
t&agrave; del maneggiare le $cale; benche in tempo di guerra cieder&ograve;, che i diten$ori non conce-
dano mai altra $trada al nimico, $e non quella, che $i fara per forza di batterie, cioe per le
ruine de' terrapieni, $i che in tutti i modi, doue $i la$cia$$e di fotificare vn fito per oppo$ition
di $calate in altezza di cinque pa$$a, &amp; anco meno di muraglia, $i verrebbe a imputare pur
troppo di vilt&agrave;, o di mancamento di fede i $uoi difen$ori, cio&egrave;, che haue$$ero intendimento
co'l nimico, cuero che haue$$ero abbandonate le nece$larie guardie, s&igrave; per dormire, come
ancora per e$$ere ab$enti per occa$ioni di fe$te baccanali, che in tal ca$o ogni Fortezza ($e be-
ne alta di muraglia) pu&ograve; e$$er rubata, $i come auenne al forte di Camolia a Siena; benche fo$-
<marg>Nell'occa
$ion di $e-
$te $i dee
c&omacr; pi&ugrave; dili
getia guar
dar la For
tezza.</marg> $e di poca altezza; di$ordini molto difficili a poter $uccedere per la fedelt&agrave; de' $oldati, e di-
ligenza de' loro capi, che pur $anno, che in tutti i tempi $i dee far diligenti$$ima guardia, e
tanto pi&ugrave; in tempo di fe$te, e doue con l'occa$ione de' trattenimenti $i vni$cono molte gent&imacr;
in$ieme; e per&ograve; $olo $i dee hauer riguardo alle batterie, dallequali non ci po$$iamo difen-
dere, $e non con lo $tar ba$$o con la muraglia, ne $i dee hauer ri$petto in tal ca$o alla pi&ugrave; $pe$a
della cauatione del fo$$o, $e ben fo$$e co'l $a$$o, ma$$ime apportandone quella materia tanto be-
neficio. CO. L'opera dell'alzar la contra$carpa co' $a$$i molto mi piace, perche con tal altezza
$i viene a fuggire l'ecce$$iua $pe$a, che $i doueria fare nel profondar la fo$$a, ma$$ime doue $i ri-
troua e$$o $a$$o. In quanto poi all'altezza del terrapieno, che $egue $opra la detta muraglia, &amp; $o-
pra il piano del $ito; dico non douei$i far cos&igrave; alto, ne con tanta $carpa, perche tal $ua altezza
cau$a, che i tiri dell'artiglierie vanno di ficco, e $i re$tringon le piazze. AV. Sopra le tre oppo-
$itioni fatte da lei ri$ponder&ograve;, &amp; le dir&ograve; prima, che le altezze delle piazze, ouer de terrapieni del-
le Fortezze, $tanno $empre bene, s&igrave; per coprire le $trade, &amp; le ca$e di dentro, come ancora per di-
$pen$are la materia, che $i cauer&agrave; della fo$$a; $tante, che dalla $ua larghezza, e profondit&agrave; ne
vien fabricata la Fortezza. Circa poi al tirar di ficco per la detta $ua altezza, que$to vien fatto
con molto beneficio della dife$a; atte$o che le piazze da alto deono, non $olo coprire le parti in-
teriori della Fortezza, ma ancor da pre$$o, e da lungi $coprire per fianco, e per fronte il $uo ni-
<marg>Altezza<20>l
le dife$e
vtili alla
Fortezza.
Beneficio,
che ne ap-
porta la
$carpagr&atilde;
de.</marg> mico; benche coperto dall'altezza delle trinciere, e per ci&ograve; fare vengono molto lodati i caualieri;
douendo poi $eruire per la dife$a del fo$$o, $tante la $icurt&agrave; delle piazze de' fianchi. In quan-
to al re$tringer e$$e piazze, per la grande $carpa, le dico, che non per altra cagione vengo-
no de$iderate le piazze larghe nelle Fortezze, $e non per poter con$eruare le dife$e, cio&egrave;,
dopo hauer riceuuto la batteria con le ruine, che pote$$ero accadere, poter dipoi con la
commodit&agrave; di e$$a piazza farui le ritirate, per fiancheggiare, e difendere e$$e ruine; ma
potendo$i leuare le cau$e di que$te ruine, co$a certa &egrave; che ogni mediocre piazza ne potr&agrave;
$eruire, $tante la $icurt&agrave;, che $i propone di fare co'l mezo della $carpa grande, che $i dee
dare alla $ua altezza, e tanto pi&ugrave; nelle piazze de' baluardi d'vna Fortezza reale, doue due,
ne anco tre pa$$a di pi&ugrave;, o di minor larghezza per far tale a$$icuratione non ne puo appor-
tare incommodo alcuno; re$tando i fianchi con le lor piazze da alto di tanto maggior lar-
<marg>Quanto la
$carpa, &amp;
il parapet
to re$trin
ga la piaz
za.
In due mo
di il nimi-
co $i pu&ograve;
far la $tra-
da per en-
trar nella
Fortezza.</marg> ghezza, ben che $e gli re$tringa la $palla; laqual per&ograve; re$ta commodi$$ima, e$$endo fatta
larga pa$$a venti $opra il piano del $ito, e perdendo$ene $ei con la $trada delle ronde, e $et-
te con la gro$$ezza del parapetto, e della $carpa di dentro, che in tutto $ar&agrave; tredeci, $i che
$ette in circa ne re$ta per la piazza della barba, che &egrave; quanto pu&ograve; far dibi$ogno in qual $i voglia
occorrenza di dife$a. E per&ograve; $tante tali ragioni, potremo con verit&agrave; mo$trare e$$er ripo$ta la
vera $icurt&agrave; delle Fortezze $olo nel poter con$eruar con la grande $carpa le $ue dife$e; atte-
$o che il nimico non $e ne impadronir&agrave; mai, $e prima non $i far&agrave; la $trada da montar $o-
pra le $ue piazze; laquale $trada $i pu&ograve; far $olo in due modi, cio&egrave; co'l mezo delle $cale, e
$opra le ruine, che $i face$$e con le batterie, o con le mine. In quanto alle $cale, di que$te po-
co $i dee temere in Fortezza reale; ma $i bene, e pur a$$ai $i dee riguardare alle $ue ruine; dalle qua-
li a$$icurandoci, la Fortezza re$ta come ine$pugnabile, o almeno delle pi&ugrave; gagliarde; CO. Douen-
do$i con cos&igrave; e$qui$ita diligentia con$eruare que$te dife$e, non $i potr&agrave; mai fallare a farle $tabili, e $i-
cure, accioche ogni parte della Fortezza po$$a e$$equire l'officio $uo, &amp; per compita mia $odisfattio-
ne auanti, che diamo fine al prefente Capitolo, de$idero $aper da voi il rimedio d'vna offe$a, non
<p n=>79</p>
piccola, $i come $aria, quando che il nimico veni$$e con batterie, o con mine, a tagliar la punta del
baluardo, doue il vacuo cau$ato dalla $ua ruina non pote$$e e$$er $coperto, ne dife$o da' fianchi, $i che
<*>ettendoci e$$o nimico gua$tatori, benche in poco numero, po$$ono nondimeno $icuramente in
brieue tempo aggrandire il detto vacuo, &amp; cacciar$i $otto la piazza, e dar commodo poi a molti di
e$$i gua$tatori per minare il baluardo. AV. Que$ta &egrave; vna offe$a non piccola, &amp; il $uo rimedio puo
e$$er in diuer$i modi. E prima fa ottimo beneficio la $carpa grande della muraglia, &amp; del terrapieno
di $opra, &amp; a que$ta offe$a $e $i hauera anco fabricato la contramina nel fondamento della muraglia,
quando $i fabrica la Fortezza, nel modo, che $i vede nelle Fortezze vecchie, i difen$ori potranno ri-
ceuere molto benefitio, come $i dir&agrave; nel $e$to Libro. CO. Gia che re$to $odisfatto $eguir&ograve; il deci-
mo Capitolo, doue trattate della gro$$ezza del parapetto, il qual volete $ia $ei pa$$a, che a me piace-
ria $e fo$$e ancor pi&ugrave;, atte$o, che non pu&ograve; apportare $e non vtilit&agrave;, perche il nimico nel far le batterie<marg>Della gro$
$ezza del
parapetto</marg>
non $olo $i $erue de' cannoni rinforzati, &amp; delle colubrine ricche di metallo; ma opera con poluere
fina, doue fa pa$$ate incredibili, e per&ograve; &egrave; bene di a$$icurar$i con la $ua gro$$ezza, acci&ograve; non accada
quello, che &egrave; accaduto in alcuna Fortezza nell'Vngheria, oue quando riceuettero la batteria $olamen
te $i accor$ono della debolezza del parapetto, &amp; del bi$ogno di prouedere la terra per ringro$$arlo.
AV. Dicami di gratia quanta &egrave; $tata la maggior pa$$ata, che s'habbia vi$to fare alle palle delle arti-
glierie nelle gro$$ezze de' terrapieni, &amp; de parapetti? CO. Le pa$$ate, come $apete $ono $empre di-<marg>Batterie
ne' terra-
pieni, e
quanto vi
penetri d<*>
tro la pal-
la.</marg>
uer$e, cio&egrave; conforme alla bont&agrave; della terra, &amp; dell'artificio, con che viene ad e$$ere po$ta in opera; e
per&ograve; nelle batterie fatte in hone$ta di$tanza di pa$$a cento, e cento cinquanta ho vi$to pa$$ar la palla
dodici, &amp; quindici piedi, e ma$$ime doue i parapetti $on fatti di fre$co, &amp; non bene pe$tato la terra, &egrave;
tanto pi&ugrave; come di$$i $eruendo$i il nimico di cannoni rinforzati, &amp; caricati con poluere fina. AV. Be-
<*>e ha detto; ma $egua $e le occorre dire altro $opra e$$o parapetto. CO. Pur troppo mi occorre dir-
<*>e, e ma$$ime della $ua altezza, douendo e$$ere piedi $ei co'l pendere in dentro; per la quale mi pare,<marg>Oppo$itio
<*>e fatta al
l'altezza
del para-
petto co'l
p&emacr;dere in
dentro.</marg>
che vogliate in cambio di coprire i difen$ori $errargli, come $i dice in vna $cattola, acci&ograve; non po$$a-
no vedere, ne e$$ere vi$ti. E per&ograve; vi po$$o ben concedere, che il nimico non potr&agrave; offendere, come
anco dee e$$ere conce$$o a me, che il nimico non potr&agrave; e$$er offe$o, doue che impadronito$i della con-
tra$carpa, e coperto$i dall'offe$e del fianco, non s&ograve; come $e gli po$$a impedire l'opera del buttar la
terra nella fo$$a, per far la trauer$a, e ma$$ime incontro le fronti de' baluardi. AV. Non potendo$i
per l'altezza di que$to parapetto operare gli archibugi, ne meno l'artiglierie a offe$a del nimico, ella
haurebbe ragione; benche l'officio $uo principale non dee e$$er que$to; ma $i bene per coprire, &amp; per
a$$icurare le piazze della Fortezza, e difendere non $olo il petto, ma la te$ta de' difen$ori, effettuan-<marg>Officio <20>l
parapetto</marg>
do$i que$to $olo per la $ua altezza, doue ancora ne dipende il commodo da $coprire il nimico, con tut
te quelle maggiori commodit&agrave;, che $i po$$on de$iderare, co'l mezo per&ograve; del pendere in dentro, che
daremo alla $ua gro$$ezza; laquale gi&agrave; $i pre$uppone, che al pi&ugrave; $ia $ei pa$$i, &amp; l'altezza piedi $ei; cio&egrave;
vn pie pi&ugrave; alta d'vn huomo douendo tale altezza e$$er fatta, non per pendicolare, ma con tanta $car-
pa, che $i po$$a $alirui $opra. Laquale per tre cagioni principali dee e$$ere fatta co'l pendere in den-<marg>Cagioni
pricipali,
<21> le quali
$i dee fare
il parapet
to co'l p&emacr;-
dere in d&emacr;
tro.</marg>
tro. La prima &egrave;, che la $ua maggiore altezza di fuori dee coprire i difen$ori, quando vorranno
tagliar le cannoniere per adoperar l'artiglierie. La $econda difendere dalle acque piouane l'altez-
za della $carpa di fuori del terrapieno. Terza, che pi&ugrave; d'ogn'altra co$a importa, &egrave; che tutta la det-
ta $ua gro$$ezza di $ei pa$$i, $i verr&agrave; $empre a oppore a' tiri, che pu&ograve; fare il nimico, con le batterie:
e que$ti cos&igrave; fatti beneficij non $i cauano da' parapetti fatti co'l pendere in $uori, come $i &egrave; v$ato di
fare; perche piantando il nimico le $ue artiglierie $opra a caualieri, e alquanto lontane dalla contra-
$carpa, i $uoi tiri non po$$ono mai venire paralelli al pendere di e$$a $ua gro$$ezza: ma la vengono a
$cauezzare, &amp; a pa$$are nella parte di $opra pi&ugrave; debole, e $couare la piazza, con danno notabili$$i-
mo de' difen$ori, &amp; que$to ma$$ime, quando il $ito di fuori fo$$e eminente, o almeno a liuello, &amp; e$-
$endo anco pi&ugrave; ba$$o, il nimico $i pu&ograve; alzare con li detti caualieri, come pi&ugrave; auanti con l'e$perienza
le far&ograve; vedere. Quanto poi alla commodit&agrave;, che vien de$iderata per gli archibugieri, $i che po$$ano
per fronte $coprire la $trada coperta della contra$carpa que$ta &egrave; vna dife$a, che per li $ucce$$i gi&agrave; mol<marg>Si mo$tra
il parapet
to ba$$o
co'l p&emacr;de-
re in fuori
e$$ere mol
to nociuo.</marg>
te volte vi$ti, $i potria con pi&ugrave; vero $ignificato chiamar offe$a, atte$o che a$$ai maggior vantaggio
hauer&agrave; $empre il nimico di fuori, per lo gran numero di archibugieri, &amp; per la grandezza del $ito
pi&ugrave; commodo, &amp; pi&ugrave; $icuro per coprir$i, che non haueranno i difen$ori dopo il far$i ber$aglio con
le loro te$te, ven&emacr;do cos&igrave; facilmente tolti di mira, e morti, come $i vide auenire a Famago$ta, &amp; altro-
ue, $i che in tutte le attioni, che po$$ono occorrere a beneficio de' difen$ori, il parapetto ba$$o
co'l pendere in fuori &egrave; molto nociuo. Ne per $ua dife$a $i troua altra pi&ugrave; potente ragione, che l'v$o di
farlo in quel modo, n&egrave; $i dee opporre alla $ua altezza, &amp; al $uo pendere in dentro, c&omacr; dire, che gli archi
bugieri, ne meno l'artiglierie n&omacr; vi $i po$$ano adoprare, perche &egrave; tutto all'oppo$ito, $t&atilde;te che vi $i po$-
$ono v$are con grandi$$imo vantaggio, &amp; $icurt&agrave;; e prima de gli archibugieri dico, che potendo$i da
per tutto $alire $opra l'altezza d'e$$o parapetto, &amp; a beneplacito de' difen$ori coprir$i, &amp; i$coprir$i nel-
l'a$c&emacr;derui $opra pi&ugrave;, o meno, <21> offendere il nimico, ma$$ime fabric&atilde;doui $opra la trinciera gi&agrave; detta,
<foot>K 2</foot>
<p n=>80</p>
&amp; in tal modo $i verr&agrave; a far la dife$a conforme all'offe$a, da che ne dipende la per$ettione della For-
tezza. In quanto poi alle artigherie $i mo$<*>er&agrave; la facilita del tagliar le cannoni<*>e, &amp; in$ieme farle
conforme al bi$ogno, $i che $iando i di<*> cos&igrave; coperti, non so che p &ugrave; $i po$$a de$iderare, &amp; tut-
to ci&ograve; per lo commodo, &amp; bene$icio, che appotta <*>tezza, &amp; <*>ezza <*> parapetto. CO.
Quando vedio il $uo di$egno, <*> il pro<*>o, potr&ograve; pi&ugrave; f<*>nd <*>tamente dire l'op<*>piene mia di que-
$to vo$tio nuouo modo di$orti$icare; benche io veda qualche <*> taghare le can
noniere, che dite dou<*>$i farenella g<*> $iezza del parapetto; $i che <*> ruin<*>e, ma$$ime
douendo$i far la loro altezza con poca $carpa, per non le allargar troppo, <*> per la molta vio-
lenza cau$ata dal vapore de' titi nello $parar$i le $ue artiglierie, che anco la m<*>glia ne<*>ue altera-
tione. AV. Le dimo$t<*>ationi de' di$egni $a<*>anno da lei vi$te, e con quella <*> aggior chiarezza, che
de$idera, re$tara $odis$atto di quanto <*> ho propo$to. <*> prima per maggio<*>gentia le dir&ograve;
l'v$o difetto$o, che ne apporta la <*>za del parapetto, $atto co'l $uo pendere in $uori, $i come vie-
ne v$ato di fare, &amp; poi $eguiro con le dichiarationi propo$te, mo$trando imper$ettione di tal $ua
<marg>Imperfet-
tioni d<*>
parapetti
ba$$i, e di-
fe$a de' ga
bioni.</marg> ba$$ezza. Per la quale dico, che alcuno non pu&ograve; negare, che cila non $ia piu ba$$a, che non &egrave; l'altez-
za d'vn huomo, n&egrave; che que$ia po$$a di$ondere, non $olo la te$<*>a, ma il potto de d<*> e tanto
meno ne $egua la dife$a per la $ua g<*>$iezza per lo pondere di fuori, con che vien fatto; doue chiara-
mente $i vedr&agrave;, che $olo la minima, &amp; la pi&ugrave; d<*>bil parte di tal $ua gro$<*>ezza, $i oppone <*>o$$e$a delle
batterie. Et $e le Fortezze vengono fabricate $olo co'l fine, che ne app<*>tino <*>curta di po<*>ere con
pochi difen$ori difender$i da numero grande di ni<*>ci; non s&ograve; come que$to po$$a $uccedere, $tante
le $ne deboli, &amp; in util dife$e, ma$$ime nece$$itando i difen$ori a douere $tare in parte cosi alta, e far$i
commodo ber$aglio al nimico, che pur con la e$perienza $i<*> tante volte vi$to, non acco$tai$i mai al-
la Fortezza, $e prima non vien coperto da commode dife$e, fatte di terra, per non e<*>ere o<*>o$o; do-
uendo i difen$ori tanto pi&ugrave; a$$icurar$i a proportione delle minori lor forze; Nondimono $i va com-
portando e$$e dife$e cos&igrave; malamente inte$e, e $olo per potere $coprire, e far belle botte con gli archi-
bugi, nel tirare a gli offen$ori; ne ci acc<*>giamo, che $olo a i nimi<*>o tocca a far e$$e botte, ber$a-
gliando, e ferendo $empre i difen$ori nella $ionte, doue in <*>ttuo$amente vengano morti i pi&ugrave; va-
loro$i $oldati della Fortezza; e $imilmente volendo poi v$ar le $ue artiglierie in barba, vengono cos&igrave;
facilmente, non $olo in boccare, e $caualcate, ma morti i $uoi bombardieri, giouando anco poco la
dife$a de' gabbioni con che po$$on v<*>nir coperte. E $e di que$to la e$perienza delle e$pugnationi
della Goletta, di Famago$ta, &amp; vltimamente di Giauarino non ne hau<*> certificati, per certo non
crederei alla ragione; ma perche e$$a e$perienza ne dee e$$er $icuri$$ima guida, doueremo per ci&ograve; re-
$tar capaci, che contro all'offe$e, e ma$$ime dell'artiglierie, $i ricercano dife$e cos&igrave; proportionate,
che po$$ano riceuer l'offe$a, &amp; con$eruar$i con la $icurta de' lor difen$ori; ma e$$endo le dife$e della
Fortezza fatte deboli, $i che da pochi tiri del nimico vengano pa$$ate, e di$trutte con la morte de' di-
fen$ori, &amp; hauerle immediate a rifarle di nuouo in tempo cos&igrave; bi$ogno$o per difender$i, non s&ograve; co-
me po$$a la Fortezza e$$equir l'officio $uo. E $e il parapetto co'l pendere in fuori, &amp; con la poca al-
tezza di dentro, fu cosi fabricato anticamente, e giudicato buono, fu perche non di terra, &ograve; di pie-
tre cotte, &ograve; di materia frangibile venne formato; ma di pietre gro$$e, e larghe riquadrate, $i che co-
me vn la$trico d'vn corpo $olido di muraglia (con tal pendere) pote$$e riceuer le botte delle bat-
terie, $enza che le palle vi $i ferma$$ero; ma $i bene percotendoui sbalza$$ero in alto $enza offela
alcuna, dal che poi con l'e$perienza $i vede non riu$<*>ire, re$tando $olo il commodo del potere i di-
fen$ori $coprire la contra$carpa, che &egrave; dife$a imperfetti$$ima, per le tante e$perienze vi$te. E pe-
r&ograve; douendo$i dall'offe$a cauar la dife$a, potremo con l'opera propo$ta del parapetto, $atto co'l
pendere in dentro, fabricar $opra la $ua gro$$ezza la detta trinciera, &amp; a$$icurar$i, s&igrave; che da tutte
le parti vi $i potr&agrave; $tare alla dife$a co'l tagliar le $ue cannoniere, e feritoie, &amp; $eruir$ene confornle al-
l'occorrenza; e ma$$ime nel tra$mutare i tiri $empre a quella parte, doue il nimico $ar&agrave; pi&ugrave; $coper-
<marg>C&omacr;modi-
t&agrave; grandi$
$ima di <*>o
ter s&emacr;pre
offendere
il nimico
co' tiri <20>l
l'artigli<*>
ria.
Ordine <21>
fabricare
le canno-
niere nel-
la gro$$ez
za de' pa-
rapetti.</marg> to; e per&ograve; tengo non poter$i fare la pi&ugrave; certa, ne la pi&ugrave; $icura dife$a di que$ta. E per l'altezza, &amp;
ruina, che ella dice poter auenire nel taglio, &amp; nell'altezze delle propo$te cannoniere per lo vapore,
nello $parare de pezzi, a que$to ci po$$ono e$$ere molti rimedi. Et prima fatto, che $i haur&agrave; il taglio
di e$$a cannoniera, $i douer&agrave; auanti hauere preparato tanti tauoloni di buon legname, o graticci fat-
ti con vimini, che ba$tino a fortificar da ogni parte le cannoniere; lequali ba$teranno $ieno in altez-
za di quattro piedi, &amp; di lunghezza tanto, quanto $ar&agrave; la lor tromba, o alquanto meno, douendo$i
fermare con pali, ouero con cauicchi lunghi, con alquanto di rampino alla te$ta, &amp; fitti nel terra-
pieno, $i che po$$ano $tare gagliardamente in piedi; potendo$i ancora di $opra fermare le lor te$te
co' puntelli per trauer$o, e ma$$ime armandole con le dette tauole gro$$e. Ma $i dee auertire a
due co$e, cio&egrave;, che e$$i graticci, o altro $ieno $maltati, ouero imboccati con terra impa$tata con
alquanto di calcina, accioche il fuoco men le offenda, ma$$ime co'l tenerli bagnati, e che in
parte oue $i taglia il parapetto per fare la cannoniera non $i tagli mai la parte della $carpa di
fuori, ma vi $i la$ci vn piede, &ograve; due di gro$$ezza, e bi$ognando $i fortifichi, acci&ograve; non ca$chi
<p n=>81</p>
$ino a tanto, che la cannoniera non $ar&agrave; del tutto compita di dentro; &amp; il pezzo accommodato $opra
<*>o pagliuolo tanto alto, che ba$<*>ia $coprire, e a re$tare coperto per $para<*> accioche il nimico non
<*> po$$a oftendere, ma che l'offe$a, che riceuera, $ia maggiore per e$$ere ina$pettata; e que$ta cos&igrave;
<*> commodit<*> $i potra hauer $olo dal parapetto $atto co'l pendere in dentro, potendoui i difen$o-<marg>I difen$o-
ri <21> lo pen
dere in de
tro del pa
rapetto n&omacr;
p<*>$$ono e$
fere $co<21>-
ti dal <*>mi
co nel ta-
gliare le
cannon<*>-
re.
Cannon<*>
re $icur<*>
me fatte di
legname.</marg>
<*> $tare a lauorare per tagliare le dette cannoniere, $enza che il nimico g<*> po$$a vedere. Et ma$$ime
quando nel tagliarle $i pa$$era $otto la trinciera, $enza aprirla di $opra, $o$tentando la terra $otto con
tauoloni o al<*> legni per <*>auer$o, $i che $i incont<*>ino anco con altri po$ti in piedi dalle parti. <*>oten-
do$i ancora $erui<*>$i delle cannoniere tagliate nella $emplice terra; laquale $i pre$uppone, che $ia $tata
ben po$ta, e conden$ata dall arte, e dalla natura, e ma$$ime doue il taglio non vadi pi&ugrave; alto d'vn pa$-
$o per di fuori, benche con la frequenza de' tiri $i venga facilmente ad allargare. Ma quando $i dou-
ranno fabricare dette cannoniere anticipatamente, &amp; che $i voglia, $ieno $tabili per la frequenza di
molti tiri, $i come $aranno quelle de' caualieri, &amp; delle cortine, per doue la fronte de' baluardi piglie-
r&agrave; la dife$a, in tal ca$o $i $aranno con pezzi di traui, e ma$$ime di rouere gro$$i ben concatenati in$ie-
me; ouero fatte con l'i$te$$a $emplice terra, alzata a cor$o per cor$o con vimine, ben conden$ata &amp; pe-
$tata, come $i mo$trera quando tratterremo delle cannoniere. CO. Si potria far molte di que$te
cannoniere, &amp; poi riempirle di terra, $i che al bi$ogno non $i doue$$e $e non votarle, &amp; operarui l'ar-
tiglierie, potendo tornarle a riempire, e a cauaine altre, come hauete detto per tener $empre traua-<marg>Come $i
po$$a o$$en
dere il ni-
mico im-
proui$am&emacr;
te.
Difficolt&agrave;
del nimico
nel p<*>tar
l'artiglie&mdash;
rie.</marg>
gliato il nimico, &amp; per offenderlo, doue meno $i $ar&agrave; dife$o, co$a che a me molto piace, e$$endo que-
$ta la pi&ugrave; $icura dife$a, che $i $ia mai v$ata fare. Perche molto pi&ugrave; facilmente i difen$ori po$$ono da
vn luogo all'altro tra$portare l'artiglierie co'l mutarle per pi&ugrave; $icura dife$a, e que$to per le commodi-
ta de gli alzati, &amp; delle dife$e delle piazze fatte intorno la l'ortezza, ilche non potra fare e$$o nimico,
douendo in ogni luogo che vorr&agrave; piantare le $ue artiglierie, far nuoue trinciere, e $trade coperte per
condurle, &amp; dipoi far le $ue piazze ben dife$e, che pur $ono opere molto difficili per lo gran numero
de'lauoranti, che gli vengono morti. E con$iderato tutti que$ti particolari, $i douer&agrave; dipoi vedere,
e giudicare qual $ia la migliore opinione di fortificare. E perci&ograve; de$idero, che di$corri<*>o con qual-
che e$$empio di di$egno, dell'ordine, che tiene il nimico in $ito piano, s&igrave; nell'acco$tar$i alla Fortezza,
come poi per e$pugnarla con le maggiori of$e$e; e ma$$ime in fortificatione fatta alla moderna, e con-
forme a quel buono ordine, che pretendete. Et paragonato tal'ordine con quello, che $i &egrave; v$ato per
lo pa$$ato, $i po$$a c&omacr; pi&ugrave; chiarezza vedere i $uoi difetti per correggerli in quelle parti, che pi&ugrave; fara bi
$ogno, non $olo nell'opere fatte, ma per quelle da fare. AV. Molto mi piace que$ta vo$tra opinione
e$$endo conforme a qu&atilde;to le mo$trer&ograve;, e prima former&ograve; que$to profilo, che mo$trer&agrave; l'v$o de gli alza-
ti delle muraglie, &amp; de terrapieni con le lor dife$e fatte all'antica, come ella propo$e; e prima la, FE,
$ar&agrave; l'alzato della cortina, o fronte del baluardo, cio&egrave; per in$ino al cordone, E, ha per ogni cinque
di altezza vno di $carpa in circa, e dal cordone in s&ugrave; ED, lo faceuano perpendicolare co'l $uo pa-
rapetto, DC, co'l pendere ver$o la contra$carpa in gro$$ezza di quindeci in venti piedi, &amp; la $ua al-
tezza di dentro, CB, alta quattro piedi $opra la piazza, AB, $i che l'archibugiero vi po$$a $tare,
e $coprire il nimico, che fo$$e $opra la detta contra$carpa; e que$ta &egrave; la vera forma, &amp; v$o del modo
delle fortificationi v$ate; doue non $olo i di$en$ori vengono, come $i di$$e, per i$coprire, a far$i ber$a-
glio, &amp; e$por$i alla maggiore offe$a, ma l'altezza della muraglia ED, viene ancora e$$a e$po$ta all'e$-
$ere battuta, come parte pi&ugrave; $coperta, $tante la $ua forma cos&igrave; perpendicolare, che per natura &egrave; rui-
no$i$$ima, e facile a fare con la $ua materia da ba$$o commoda $alita al nimico, ad impadronir$i della
Fortezza. Poi co'l $eguente $econdo profilo le mo$tro il pi&ugrave; $icuro modo di fortificare, come ella
per $ua chiarezza mi ricerc&ograve;. Perche vi $i vede non $olo la facilit&agrave;, ma ancora la $tabilit&agrave; delle dife-
$e contra le pi&ugrave; potenti offe$e, che ne po$$a fare il nimico con le batterie, &amp; opera della Zappa; e pri-
ma $i douer&agrave; con$iderare l'altezza della muraglia, GI, con la met&agrave; di $carpa, che ne apporta $icur-
t&agrave; grandi$$ima per difender$i non $olo dalle $calate, ma dalle batterie, venendo coperta dall'altezza
della contra$carpa, FA, Cio&egrave; la $ua maggior altezza, I, termina $opra il piano del $ito, IB, &amp;
in$ieme la $carpa del terrapieno naturale, GI, che $i taglia nel profondar la fo$$a, laqual ne a$$icure-
r&agrave; tanto pi&ugrave; del moto, e della ruina, che vi pote$$e $uccedere, che $ar&agrave; vno de' maggiori benefici, che
po$$a riceuere la Fortezza. Segue dipoi il ri$alto, I, che $ar&agrave; la $trada delle ronde, e lo $carpone
del terrapieno, IY, dalla quale altezza $e ne dee cauare la $icurt&agrave; delle dife$e, come $i di$$e, cio&egrave;,<marg>Strade del
le ronde.</marg>
della gro$$ezza, YN, del parapetto, con tanto pendere ver$o il centro della Fortezza, che le ac-
que piouane vi po$$ino $correre, s&igrave; per a$$icurare tanto pi&ugrave; l'altezza della $carpa di fuori da e$$e ac-<marg>Altezza <20>l
terrapie -
no co'l $uo
parapetto
co'l pende
re in den-
tro.</marg>
que, che gli $ono molto nociue, come anco per coprire, &amp; per a$$icurare la dife$a: e$$endo la $ua al-
tezza di dentro, NQ, $opra la piazza, QZ, la larghezza del fo$$o $ar&agrave;, GF, &amp; l'altezza della
contra$carpa, FT, co'l ri$alto, XS, e di $opra la $trada coperta, TV, $otto il piano del $ito,
AB, cio&egrave; l'altezza, AV, che $ar&agrave; otto piedi, e doue $i po$$a di$cendere per in$ino $opra al $econdo
ri$alto, ouer banchetta, XS, della contra$carpa; e que$to $i dee fare, acci&ograve; ch'e$$endo i difen$ori
$ortiti fuori, e ritrouando$i $opra la $pianata, $i po$$ano $empre, che haue$$ero la carica dal nimico, ri-
<foot>K 3</foot>
<p n=>82</p>
<fig>
<p n=>83</p>
tirare a $aluamento nella fo$$a, cioe prima po$$ono di$cendere nella $trada coperta, T, V, e per pi&ugrave;<marg>C&omacr;medi-
ti, &amp; <*>
ulla coua
$carpa, co
la $ua $tra-
da coperta</marg>
$icurt&agrave; ancora e$$endo in gro$$o numero, di$cendere $opra la banchetta, XS, re$tando $olo l'altez-
za della contra$carpa, XF, laquale douerebbe e$$ere fatta con vn muro a $ecco con la met&agrave; di $ear-
pa, oue non $i po$$a di$cendere nella fo$$a, $e non per le $cale, o per li ponti fatti di legname a po$ta, e
$eruir$ene $olo in tempo di guerra, per douer$i in tempo di pace leuare ogni commodita di poter con
facilit&agrave; di$cendere in detta fo$$a, e con que$to $chiuar l'occa$ioni de' trattati, &amp; de rubbament<*>, ben-
che la larghezza, &amp; la profondit&agrave; della cunetta, che douer&agrave; e$$er piena d'acqua, ne a$$icuri in mag-
gior parte. Quanto poi all'offe$a, che fa il nimico per e$pugnare la Fortezza, gia $appiamo, che pri-
ma $i accampa co'l $uo e$$ercito tanto lontano, che venga $icuro da' tiri dell'artiglierie de' dilen$ori,<marg>Diligenze
vlate dal
nimico nel
l'acco<*>ar-
$i alla For
tezza.</marg>
e che per acco$tar$i gli &egrave; nece$$ario far$i le $trade coperte con le trinciere alzate da quella parte, doue
pu&ograve; e$$ere offe$o, $i come al quartodecimo Capitolo $i mo$tr&ograve;. Si che condotto$i tanto vicino pu&ograve;
co' caualieri (con che poi $i alza) offendere con le $ue artiglierie, con lequali non $olo cerca d'impe-
dire le dife$e de' fianchi de' baluardi; ma di $coprire, &amp; di battere le piazze, e le ca$e di dentro; e con
gli archibugieri ancora acco$tando$i con le dette trinciere alla contra$carpa cerca di offendere e$$i
difen$ori, acci&ograve; non po$$ino $ortir fuori, ne meno $coprir $opra le dife$e da alto delle piazze de' ter-<marg>Srade $ot-
terranee
fatte dal
nimico.</marg>
rapieni. Et ancora con cauamenti di $trade $otterranee del tutto coperte, pu&ograve; pa$$are $otto la contra-
$carpa, &amp; isboccar nel fo$$o, con grandi$$ima offe$a, per la commodit&agrave; di riempirlo, &ograve; trauer$arlo in-
contro le fronti de' baluardi: onde per abbreuiarla dico, che tutta la maggior offe $a viene dal nimi-
co v$ata co'l mezo della Zappa, nel con$eruar$i coperto con la $emplice terra; dou&eacute; $e con tale e$$em-<marg>La mag&mdash;
g<*>
<*>lla
d&emacr;lla Zap-
pa.
Fortezze
v$ate per
lo pa$$ato
$ottopofte
alle ruine,
&amp; a <21>dere
le dife$e.</marg>
pio noi fabricheremo la Fortezza, $i che i difen$ori po$$ano $tando, come $i di$$e, coperti, e non $olo
difender$i, ma per la commodit&agrave; delle dife$e ancora offendere, per certo non $i potra de$iderar me-
glio. E per&ograve; torneremo &agrave; replicare, che o$$eruando $i l'v$o pa$$ato del fortificare, $aremo certi, che il
nimico con le batterie ne $pianer&agrave; tutta l'altezza della muraglia dal cordone in s&ugrave; con la gro$$ezza
del parapetto, $i che quelle ruine gli verranno a far la $trada per $alire, &amp; per impadronir$i della For-
tezza; e tanto pi&ugrave; e$$en do il $uo parapetto fatto co'l pendere in fuori, come per la linea, NL, $i ve-
de, e tirandoci e$$o nimico dentro con l'artiglierie la $ua gro$$ezza non $i oppone al tiro; ma $olo la
parte angolare di $opra, PN, pi&ugrave; debole, viene $cauezzata, &amp; pa$$ata con la morte de' difen$ori,
e$$endo la piazza $couata dalle palle, come chiaramente $i vede fare il tiro, DC, pa$$ando la grof-
$ezza del parapetto in, PN, con la palla, che $pazza la piazza, QZ, &amp; e$$endo que$ta dimo$tra-
tione certa, e reale proporr&ograve;, che non po$$a e$$er negata, e ma$$ime che la gro$$ezza, PL, del para-
petto, che re$ta da ba$$o, non $ia del tutto inutile; di$ordine, che non $eguiria, $e fo$$e fatto con la<marg>Ragioni
addotte <21>
la fabrica
de' para&mdash;
petti co'l
pendere in
fuori.</marg>
propo$ta altezza, LYN, che debbe e$$ere di pi&ugrave;, cio&egrave; la, LY, che $i oppone al detto tiro; doue
anco $i vede non e$$er buona quella ragione, che viene addotta intorno al parapetto co'l pendere in
fuori, cio&egrave;, che i difen$ori po$$ano $tare in, N, e con gli archibugi $coprire la contra$carpa, FA,
pre$upponendo per grandi$$ima dife$a, che veramente non &egrave; poi che $olo per fianco, col mezo de ba-
<fig>
<p n=>84</p>
luardi, &amp; de caualieti, $i dee $timare tale dife$a, &amp; non que$ta per fronte, perche ella &egrave; tanto vtile,
quanto che alcuna volta nece$$ita il nimico nell'auicinar$i, &amp; fermar$i in quella parte allo $tarui pi&ugrave; co
perto, benche $i cuopra con ogniminima gro$$ezza di trincera, &amp; $e co$i per fronte li difen$ori di den
tro vi terranno per e$$empio cento mo$chettieri, &amp; co$i $coperti per di fuori, come $i vede, vene po-
<marg>Il parapet
to fatto
co'l p&emacr;de-
re in den-
tro vtili$-
$imo per l'
v$o <20>ll'ar
tiglierie,
&amp; de gli
archibu&mdash;
gieri.
Ragionif&omacr;
date ne&igrave;
formare le
dife$e.</marg> tranno $tare mille, e coperti$$imi dalle trinciere, doue da' difen$ori non viene vi$to, $e non il fumo de
gli archibugi, come appare per, EE. E perche, da que$to modo di offe$a, $i dee con $icuri$$imo fon-
damento cauare tutte quelle maggiori dife$e, che $i po$$ono de$iderare, voglio perci&ograve; con l'altezza,
e con la gro$$ezza del parapetto, fatto co'l pendere in dentio, potermi non $olo a$$icurare da qual $i
voglia batteria, ma ancora potere offendere il nimico con gli archibugi nello $te$$o modo coperto, e
$icuro, che v$a e$$o nimico per offendere i difen$ori, cio&egrave;, che co'l mezo della gro$$ezza, &amp; dell'altez-
za della trinciera. R. fatta $opra il parapetto, YN, $e ne caui non $olo la $icurt&agrave; delle piazze, e de'
$uoi difen$ori, ma la commodita del poterci operare l'artiglierie, &amp; gli archibugi, con quel maggior
vantaggio, e $icurt&agrave;, che $i po$$a de$iderare, co$a che non auiene ne' parapetti fatti ba$$i, e co'l pende-
re in fuori, come propo$i voler mo$trare. CO. A$$icurando$i le dife$e della Fortezza, &amp; in$ieme i di-
fen$ori, non s&ograve; che pi&ugrave; $i po$$a fare, e ma$$ime potendo$iv$are con tanto vantaggio la dife$a dell'ar-
tiglierie, &amp; archibugi; ma per maggior $odisfattione de$idero, che mi dichiariate il modo pi&ugrave; partico-
lare da e$$equir due co$e, cio&egrave;, come $i formino le feritoie in detta trinciera, R, e $e battuta dal ni-
mico potr&agrave; e$$er ruinata, &amp; in vltimo mi replichiate ancora con qual maggior facilit&agrave;, e $icurezza $i
po$$ano tagliare le cannoniere, &amp; feritoie nella gro$$ezza di detti parapetti, per operarui l'artiglierie,
&amp; arcobu$i, $i come in parte dice$te di $opra. AV. Il modo da fare que$te feritoie pu&ograve; e$$er diuer$o,
<marg>In tre mo-
di $i po$$o
no fare le
feritoie ne
parapetti
per li arco
bugieri.</marg> poi che vanno fatte nella $emplice terra, in gro$$ezza di tre, o di quattro piedi, e ci&ograve; $i far&agrave; in tre modi
principali, e prima, con le tauolette $ottile fare vna forma a modo d'vna piramide lunga conforme a
detta gro$$ezza, &amp; la parte $tretta farla voltare dau&atilde;ti per la gro$$ezza della trincera, s&igrave; che per di den
tro venga la ba$e con la maggior bocca, che douer&agrave; e$$ere larga circa a mezo braccio in quadro, &amp; la
parte di fuori tanto, che la bocca dell'arcobu$o po$$a $coprire il nimico, alzandoui poi la terra $opra
almeno vn piede, $i che la te$ta del $oldato venga coperta, &amp; per il $econdo modo, $i potranno fabri-
care delle piramidette, non con le tauole $ottili, ma con le vimine, &amp; per il terzo, $i far&agrave; ancora vna for
ma di legno, che fitta nel parapetto, ouero pe$tatoui bene la terra humida intorno, e cauato e$$a for-
ma re$ti il vacuo della feritoia, laquale $i con$eruer&agrave;, e ma$$ime $e con detta terra impa$tata $ar&agrave; me-
$colata c&omacr; la paglia, od altra co$a, che la tenga vnita, e tali feritoie $i faranno in teiupo di $o$petto in
quel maggior numero, che $i potr&agrave;, &amp; quelle col graticcio, &amp; con la $emplice terra $aranno le pi&ugrave; $i-
cure, &amp; potendo $tare i difen$ori co$i coperti, come procura di $tare il nimico di fuori, la dife$a $ar&agrave;
con quel vantaggio, che conuiene, e tanto pi&ugrave; potendo e$$i difen$ori anco con tal'ordine $coprire il
fondo della fo$$a. Quanto al danno, che il nimico vi pu&ograve; fare con la batteria, nel con$umare le trince-
re, &amp; ammazzare i difen$ori, che vi $te$$ero per fare la detta dife$a. Dico prima per la $icurt&agrave; de di-
fen$ori, que$ti co$i e$po$ti, e$$endo arcobu$ieri, non conuiene che faccino contrabatterie con l'artiglie
<marg>Comodo
de difen$o
ri nel po-
ter$i co-
prire, &amp;
c&omacr;$eruare
la dife$a.</marg> rie nemiche, perche $arebbe pazzia pur troppo grande, potendo $i a lor po$ta $aluare, &amp; coprir$i, anco
con vn pa$$o $olo che faccino indietro per la larghezza della banchetta, hauendo tempo da ci&ograve; fare,
poi che il nimico, ne con$uma pure a$$ai auanti che habbia accommodato le $ue artiglierie, &amp; poi an-
co quando far&agrave; la batteria, e$$i difen$ori lo po$$ono offendere, $i per non e$$ere $coperti, come per po-
tere con tanto vantaggio, mutar luogo, &amp; all'improui$o ferire e$$o nimico; circa alla ruina, co$a certa
&egrave;, che dalle cannonate $ar&agrave; pa$$ato la detta trincera; e per gli bu$i, &amp; per le sbrofature della terra, che
far&agrave; le palle ver$o la piazza; la trincera $i verr&agrave; a sba$$are, di$ordine che la notte con facilit&agrave; $i re$tau-
ra con la $te$$a terra, $i che, come opera morta, non pu&ograve; apportare alcun danno. Quanto poi al taglia-
<marg>Facilit&agrave; <20>l
tagliar le
cannonie-
re nelle
gro$$ezze
de' para-
petti.</marg> re le cannoniere nella gro$$ezza del parapetto, que$to $ar&agrave; opera facili$$ima, $tante il detto $uo pen-
dere in dentro, doue i lauoranti $taranno $empre coperti, e cauando la terra, e me$$a da parte, forme-
ranno la cannoniera, co'l $uo pendere in fuori, $enza per&ograve; aprirla dauanti, $e prima non $i hauer&agrave;
compito di dentro la $ua gola, e fortificata con tauoloni gro$$i, ouer tronchi d'alberi, come $i di$$e,
$i che po$$ano non $olo $o$tentare il taglio del terreno, ma le botte dell'artiglierie tirate dal nimico,
contro lequali, la trinciera po$ta $opra il parapetto ne far&agrave; ottimo $eruitio, pa$$andoui $otto la detta
cannoniera, dalla quale $e ne riceuer&agrave; quella maggior dife$a, che $i po$$a fare, ma$$ime per offende-
re il nimico all'improui$o da quella parte, che meno dubiter&agrave;, per non vedere auanti $egno alcuno
di cannoniere, o doue po$$ano e$$er l'artiglierie per offenderlo. CO. Mi re$ta l'addimandarui l'of-
ficio di quella porta, che mo$trate per lo $egno. Q. fatta dentro nel terrapieno naturale. AV. Quel-
la mo$tra la larghezza, &amp; l'altezza divna $trada, che $i douerebbe fare, quando $i fabrica la Fortezza;
cio&egrave; da vn fianco all'altro $i dee circondare intorno la fronte del baluardo, e lontana dalla muraglia
circa $ei pa$$a, $opra il piano del fo$$o, o doue il nimico pote$$e sboccare con cauamenti di mine $ot-
terranee, come $i di$$e, $i che $erua per contramina, opera delle pi&ugrave; vtili, che $i po$$a fare nella For-
tezza, potendo$i con e$$a $empre $coprire quello, che opera$$e il nimico, &amp; impedirgli il poter ve-
<p n=>85</p>
nir auanti, con l'andare ad incontrarlo, acci&ograve; non habbia tempo di fabricare i forni per le mi-
ne, alla quale $trada $i douera fare $pe$$i e$alatoi; con la commodita del potere andarui da ogni par-
te per le piazze ba$$e de' fianchi, ouero per la $emplice $ortita. CO. Re$to molto $odisfatto della
dimo$tratione, &amp; dell'ordine del di$egno, e mi rallegro, che noi habbiamo cosi bene $pe$o que$ta
giornata in ragionamento cos&igrave; vtile, per lo $eruitio delle Fortezze. E con que$to faremo fine, &amp; an-
deremo $opra il porto per vedere, che Galee $ono aniuate, e che nuoue ne portino.
<HEAD>GIORNATA IIII.</HEAD>
<HEAD>AVTORE.</HEAD>
<p>Gia, che s'auicina l'hora del no$tro ragionamento, potremo in que$to mezo
cos&igrave; breuemente di$correre intorno il $ito di que$ta Citt&agrave;, perche hauendo il
giorno pa$$ato di$cor$o $o pra il $uo Contado, mi $ar&agrave; grato ancora d'intendere
la $ua opinione intorno a que$ta fortificatione. CO. Quanto al $ito a me pare
molto buono, per hauere il mare, che la circonda da tre parti, e dall'altra per
hauere il $a$$o viuo $otto, e $opra, $i come &egrave; tutta la $pianata, &amp; il pae$e vicino,
ilquale apporta da $e $te$$o dife$a grandi$$ima, non potendo$i il nimico valere
dell'opera della Zappa, per coprir$i con la terra ad acco$tar$i; onde pare, che la
natura habbia anticipato, e proui$to al bi$ogno di que$ta cos&igrave; importante Fortezza, &amp; aiutata poi
dall'arte, $i come veggo, che hauete fatto voi nel formare le $ue dife$e commode, e $icure contro le
batterie, $i potr&agrave; metter que$ta nel numero delle pi&ugrave; gagliarde Fortezze, che $i $ieno fabricate, po-
tendo$i ma$$ime $occorrere per via del mare. AV. E ben nece$$ario, che que$ta Fortezza $ia gagliar<marg>Fortezza
di Zara.</marg>
da, &amp; aiutata dall'arte, e dalla natura, e$$endo $ola tra le Fortezze de' Chri$tiani $ottopo$ta a tutte
l'hore a gli improui$i a$$alti di potenti forze, come $ono quelle del Turco. CO. Le dire$e fatte di
terra $opra le piazze del forte, a me piacciono molto, &amp; il $uo fo$$o e$$endo de' pi&ugrave; larghi, emeglio
dife$o, che per ancora io habbia vi$to, e particolarmente per e$$er cauato la maggior parte nel $a$io
viuo, &amp; alzata la $ua $pianata di fuori con le pietre dell'i$te$$o $a$$o. E per&ograve; molto me ne allegro,
per $eruitio non $olo di que$ta Illu$tri$$ima Signoria, ma di tutta l'Italia. E que$to ba$ti, perche &egrave;
hormai tempo di $eguire la no$tra impre$a, che $ar&agrave; l'vndecimo Capitolo, oue volete, che $i faccino
due piazze per cia$cun fianco, doue per&ograve; il $ito lo concede, &amp; che la ba$$a venga larga pa$$a noue al-
meno, laqual larghezza de$idererei, che $o$$e il pi&ugrave; $i pu&ograve;, accioche nel ritirar$i, che fanno i pezzi<marg>Larghez&mdash;
za della
piazza del
fianco.</marg>
delle artiglierie, quando $i $parano, vi re$ti $patio commodo non $olo per maneggiare i pezzi, &amp; per
fargli ritornare al $uo luogo; ma che vi re$ti tanta larghezza di $trada, che commodamente vi $i po$-
$a pa$$are con quel numero di gente, che pu&ograve; occorrere nel $ortir fuori per la dife$a del fo$$o, e ma$-
$ime, perche molte volte occorre far que$to, quando le artiglierie vengono operate. AV. Non re-
ca $e non vtile la larghezza della piazza. Ma quando occorre $ortificare $opra gli angoli alquanto
acuti, doue vien $tretta la gola del baluardo (non volendo far l'angolo interiiore troppo grande, e<marg>Ragioni<20>l
la larghez
za della
piazza del
$ianco.</marg>
che le $ue fronti non venghino troppo lunghe) $i debbano fare le dette piazze per lo meno larghe
venti otto braccia, come ho detto; e perche ella ne $appia la ragione $i pre$uppone, che il pezzo del-
l'artiglieria con la $ua canna, e ca$$a $ia lunga circa diecibraccia, e che nello $pararlo $i ritiri $ei, che
faranno $edici, re$tandone $olo dodici per la larghezza della $trada, benche facendo il pagliuolo,
ouero piano della piazza con alquanto di pendere ver$o la cannoniera, &amp; il $uo pezzo ricco di metal-
lo, $i ritirer&agrave; meno, e ritorner&agrave; al $uo luogo con pi&ugrave; facilit&agrave;. CO. Mi piace il conto, e la ragione;
ma ditemi, $e ne occorre$$e fortificare $opra qualche forma d'angolo, che per l'acutezza, &amp; per la
$tretezza non $i pote$$e cauare la piazza cos&igrave; larga, come ci dobbiamo gouernare, non potendo$i far
pi&ugrave; $tretta? AV. Quando le gole de baluardi vengono $trette, $i dee far $olo vna piazza; ouero per
fuggire molte $ue oppo$itioni, che al $uo luogo dir&ograve;, $i potr&agrave; coprire con vn volto la terza parte di
quella da ba$$o. CO. Molti particolari mi occorron dirle $opra que$te $ue due piazze; ma perche<marg>Rimedio
doue le
piazze de
baluardi
vengono
$trette.</marg>
$e ne dee trattare con altra occa$ione, gli trala$cier&ograve; al pre$ente, $eguir&ograve; il duodecimo Capitolo, do-
ue volete, che $i fa<*> i merloni, che coprono la piazza del fianco, gro$$i per di $opra almeno braccia
diciotto, con tre cannoniere; e per&ograve; vorrei $apere, di che materia gli volete fare (benche il giorno
pa$$ato ne tratta$$imo, ma breuemente) e anco mi $ar&agrave; grato intendere, $e il fianco non fo$$e pi&ugrave; lar-
go di $ette pa$$a, ouero bracci ventuno $e egli $ar&agrave; capace delli dua merloni con le tre cannoniere,
AV. In quanto alla materia, che prima le debbo dire, per fabricare e$$i merloni, dico, che quella che<marg>Merloni &amp;
c&omacr; che ma
teria fabri
cati.</marg>
per $ua natura $ar&agrave; manco ruino$a, &amp; che ceda alla forza delle palle, $ar&agrave; la meglio, E per&ograve; come $i
di$$e, la terra $o$tentata, &amp; concatenata col legname, verr&agrave; a fare la migliore, &amp; la pi&ugrave; $icura opera,
come al $uo luogo $i dir&agrave;, e per darle al pre$ente qualche $atisfatione d'intorno alli due que$iti fatti-
<p n=>86</p>
mi, Dico che per fabricare que$ti merloni bi$ogna preualer$i di quelle comodit&agrave;, &amp; materie che $i
<marg>Merlani $i
po$$ono fa
bricare in
cique mo-
di.</marg> po$$ono hauere, &amp; $aper fare elettione delle meglio conforme al bi$ogno, e per&ograve; ci&ograve; $i pu&ograve; e$$equire
in cinque modi, il Primo con la muraglia, e terra, $econdo con pali di legno $itti, terzo con tauoloni,
quarto con graticci fatti di bacherte d'alberi, quinto &amp; vltimo con vimine. E prima quello fatto con
la muraglia, e terra, dico douer$i fabricare la met&agrave; della $ua altezza di muro tutto ma$iccio; ma fatto
con mattoni, &amp; altre pietre cotte beni$$imo frantumate, &amp; impa$tate con la calcina conforme a che $i
<marg>Merloni
fatti con
muraglia
&egrave; terta.</marg> fanno li terazzi in Venetia, ma con vna camicia per di fuori gro$$a quanto &egrave; longo vn mattone, o qua-
drello, e per&ograve; $e il merlone anda$$e alto per e$$empio $ei piedi, li primi tre $opra al piano della canno-
niera, $i faranno con detta materia, &amp; li altri tre $i alzino c&omacr; la $emplice terra con le $ue lotte da ogni
parte doue $iano le radiche di gramigna; $i potrebbe anco fare que$ta muraglia con li tufi frantuma-
ti in cambio di mattoni co$i impa$tati con la calcina, ouero con quadroni di e$$i tufi tanto gro$$i, &amp;
co$i ben concatenati in$ieme, che po$ti in opera le palle dell'artiglierie, colpendoui dentro, non li
po$$a $muouere; ma $olo fr&atilde;tumare. Segue il $ec&omacr;do modo, che $ar&agrave; con li pali fittiui d'ogni intorno,
<marg>Merloni
fatti con
pali fitti &egrave;
c&omacr;catena-
ti in$ieme.</marg> come $i mo$trer&agrave; nel pre$ente di$egno, AB, longhezza del merlone, GH. gro$$ezza &amp;. BD. al-
tezza de pali fitti d'ogni intorno, &amp; concatenati in$ieme, $i con li chiodi longhi, come anco con la $ua
catena d'ogni intorno per di dentro, &amp; per di fuori; li pali debbono e$$ere di tronchi d'alberi verdi, &amp;
de pi&ugrave; gro$$i che $i po$$ono hauere, e a que$ti $i deue $egare a $quadra vna delle $ue te$te, &amp; all'al-
tra farui la punta per ficcarli in terra col battipal, Ma volendo fortificare il merlone con due file di pa
li, $ar&agrave; nece$$ario per non alterare il terrapieno cauare vna fo$$a, &amp; metteui per ordini e$$i pali, $enza
batterli ne farui la punta, come $i vede per il $egnato, LM, &amp; d'ogni intorno poi tornare a rimet-
tere la terra al $uo luo go beni$$imo pe$tata, $i che poi con le dette catene, &amp; chiodi venghino vniti, &amp;
ben concatenati in$ieme, come $i propo$e, accioche venendo perforati dalle palle nemiche, $tieno $al-
di $enza di$unir$i per $o$tentare il co po della terra di dentro, con quella di $opra di tutta l'altezza del
<fig>
<marg>Merloni
fatti c&omacr; li
tauoloni.</marg> merlone. Segue il terzo modo per aficurare li merloni con le $ue cannoniere, cio&egrave; con li tauoloni, con-
giunti in$ieme, &amp; ben concatenati, con le catene, &amp; cerchi di ferro, come $i vede per. AB. gro$$ezza
del merlone, &amp; F &amp; longhezza, cerchiato d'ogni intorno per di fuori con li tre cerchi, o legature,
ARQ, fatte angolari, come $i vede per YX. &amp; con le trauer$e, ouer catene di dentro EI. &amp; F.
HG. SR. &amp; pieno poi con boni$$ima terra, &amp; ben pe$ta a quella altezza che $i vorr&agrave;, $i hauer&agrave; for-
<p n=>87</p>
mato vn merlone doue non $i pote$$ero ficare li pali, che $ar&agrave; gagliardi$$imo, le atto a riceuere molte
cannonate $enza far ruina, ma $olo e$$ere sbu$ato. Segue il quarto modo, che $ar&agrave; con li graticci,
<fig>
que$ti $i fermeranno con i $uoi pali fitti dalle parti della cannoniera, e anco con cauichi col fuo<marg>C&atilde;nonie-
re fatte c&omacr;
li gratici.
C&atilde;nonie-
re fatte co
le vimine.</marg>
rampino alla tefta, ficcando l'altra nel terrapieno, e per vltimo, $i potranno fare le parti della
cannoniera con le vimine, me$$e nella terra a cor$o per cor$o, mentre $i alza il merlone, o para-
petto delle cortine, o doue $i vorr&agrave; operare l'artiglierie, come $i dir&agrave; quando $i tratter&agrave; della dife$a
delle Fortezze. CO. Il tutto mi piace $aluo che il fare quella muraglia per la met&agrave; dell'altezza
del merlone, poi che battuta, le $ue $caglie benche di opera morta, po$$ono fare danno a i difen$ori.
AV. Venendo que$ta $orte di muraglia co$i coperta e $otterrata $otto la terra, non $e li pu&ograve; fare ta-
le oppo$itione, perche colpendoci le palle circa al mezo della $ua larghezza, $caglia alcuna non ne
pu&ograve; accadere e$$endoui $opra tanta terra, e $olo e$$e palle frantumeranno quella materia, &amp; per-
deranno la lor forza cafcando al ba$$o, e quando pure colpi$$ero ne cantoni della cannoniera, pu&ograve;
bene e$$ere tagliato e$$o cantone, ma $enza ruina, facendo l'effetto che anco farebbe nella terra,
o legname, oltre a che que$te co$i fatte cannoniere, $tante la Fortezza del corpo di detta materia
<p n=>88</p>
<marg>C&atilde;nonie-
re de fian-
chi, non
e$po$$e al-
l'<*>ere im
boccate.</marg> elle $i po$$ono per di $opra $icuramente coprire, con i legni pertrauer$o, e per longo $o$tentati
$opra derta <*>glia, &amp; del tutto a$$icu<*>are i bombardieri venendo$i per di $opra a riempire li vacui
di dette cannoniere, &amp; fare vna trauer$a $olida, doue non potranno e$sere imboccate, &amp; li bom-
bardieri commodamente $copriranno, &amp; difenderanno l'altezza, &amp; la larghezza della fo$$a, che &egrave;
tutto quel beneficio, che $i de$idera dal fianco; mi re$ta $olo dirle d'intorno al $econdo que$ito, cio&egrave;
$e la larghezza della piazza del fianco, non fu$$e largha pi&ugrave; di $ette pa$$i, $e in tale $patio, $i pote$-
$ero fabricate li dua merloni per accomodarui tre pezzi d'artiglieria, doue dico di n&ograve;; ma $i bene vi
$i pu&ograve; farui $tare li tre pezzi, come gi&agrave; ho mo$trato al Capitolo decimo $e$to. CO. Cono$cendo$i
le cau$e delle ruine di tali dife$e, &amp; tra$mutando le materie cattiue in buone per formare que$ti vo-
$tri tnerloni, $i potranno fare l'opere con molta facilit&agrave;, &amp; $icurt&agrave;, $i come &egrave; nece$$ario fare in que$te
parti co$i importanti, doue con$i$te la dife$a della Fortezza. E poi che dalla $perienza, &amp; dalla co-
pia delle inuentioni, che debbon abbondare nello ingegnero militare, ne depende la $icurt&agrave; di e$$a
dife$a, de$idero perci&ograve; $apere $e fu$$e bene fare alle bocche delle cannoniere i denti, come in molte
Fortezze $i veggono, doue le palle tirateui dal nimico vrtando in detti denti, $i fermino $enza sbri-
$ciare dentro, &amp; far danno a bombardieri. AV. La fattura de denti, che vengono fatti nelle boc-
<marg>Denti, che
vengon<*>
fatti alle
bocche <20>l
le canno-
niere, ap-
portauo
ruina.</marg> che o gole delle cannoniere, &egrave; la pi&ugrave; vana opera, che $i po$$a fare, echi gli v$a fare, ouero approui per
buoni, mo$tia di non hauere veduto gli effetti delle cannonate, cio&egrave;, delle palle nel battere la mura-
glia, <*>che $e le haue$$e vedure non farrebbero alcuno fondamento nella re$i$tenza di e$$i denti, ne
meno haurebbe paura dello sbri$ciare delle palle, perche quando pure la palla vi inue$ti$ce dentro,
certa co$a &egrave;, che il dente anderebbe in pezzi, &amp; quando da vna parte, o dall'altra e$$a palla vi colpi-
$ce, $empre ella ne primi tiri $i caccia o poco, o a$$ai nella muraglia, $enza far troppo sbri$ciamento,
e tanto meno gli altri tiri, che $eguono, che del tutto vi entrano dentro, $e gi&agrave; il merlone da ogni par-
te non fo$$e tagliato entro a vn $a$$o viuo, che pochi$$imi $e ne trouano, e per&ograve; douendo e$$ere la di-
fe$a delle cannoniere fatta di terra, &amp; di legnami, tanto pi&ugrave; $ar&agrave; vana l'opera de detti denti. CO.
Adunque $e i bombardieri nimici $ono co$i ottimi cauadenti, non $i dee $timare tal dife$a, e que$to
ba$ti per lo pre$ente Capitolo, $eguendo il terzodecimo, doue volete, che in cia$cuno di predetti
fianchi $i faccia vna $ortita commoda, $i che per la dirittura della $palla $i po$$a di$cendere nella fo$-
<marg>Sortite ne
ce$$arie di
fare a cia-
$eun <*>-
co.</marg> $a, che per lo commodo, &amp; per lo beneficio de' difen$ori, $i dee molto lodare, e$$endo vna delle prin-
cipali commodit&agrave;, che $i faccia nella Fortezza, benche venga fatta con molta $pe$a; laquale anco in
parte $i potrebbe fuggire, e ma$$ime quella della muraglia, con che $i fanno le $trade coperte, che
pa$$ano $otto i terrapieni. In que$to modo, cio&egrave;, che dalla piazza del baluardo $i di$cende$$e ver$o
la $palla, come nel baluardo, che vi mo$trai la giornata pa$$ata al Capitolo ottauo; ma per di$cender
poinel fo$$o, giudico non poter$i fare il pi&ugrave; commodo, ne il pi&ugrave; coperto pa$$o, che per l'a$ce$a della
$cala da voi fatta, benche io habbia $entito lodare vna $ortita, che per la cannoniera vicino alla $pal-
la $i de$cendeua nella fo$$a per vn ponte fatto di legname po$ticcio, fermato $opra traui fitti nel di-
ritto del muro per di fuori della gola del fianco, e molto facile da leuare, &amp; da porre. Pure io vor-
rei, che le cannoniere fu$$ero libere, e $enza alcuno impedimento, $i come ancora per nece$$it&agrave; deo-
no e$$ere le $ortite. AV. In quanto alle $pe$e, che $i fanno nelle $trade, &amp; nelle $ortite, dico, che an-
cora a me piacerebbe molto il poterle fuggire, doue per&ograve; $i pote$$e fare $enza danno della Fortezza.
Ma facendo in e$$a alcuna parte difetto$a, e male inte$a per i$paragnare e$$a $pe$a, ne potria $ucce-
dere la perdita delle altre bene inte$e, $i come auerrebbe, fabricandola conforme al detto baluardo,
per veder$i chiaramente non poter'apportar quelle commodit&agrave;, che $i ricercano, e ma$$ime della
<marg>Str<*>da co-
perta vici
no al fi&atilde;co
nece$$aria</marg> $trada nell'impedire la piazza; e$$endo anco nece$$ario che vi $ia vn luogo coperto, e vacuo, accio-
che in tempo di pioggie po$$ano $tare al coperto non $olo i difen$ori di e$$o fianco, ma le monitioni
della poluere, &amp; d'altro, per poterle operare, conforme al bi$ogno. Circa poi alla $ortita, dico, che
douendo cia$cun membro del corpo della Fortezza e$$er perfettamente libero a poter far l'officio
$uo, $ar&agrave; non $olo nece$$ario, che vi $ieno fabricati, ma che ancora po$$ino e$$equir e$$o officio, $enza
alcuno impedimento; e ma$$ime il fianco, e le $ortite; perche e$$endo l'vno l'occhio, e le braccia, e
l'altro le gambe di e$$o corpo, i quali impediti, cia$cuno pu&ograve; giudicar quanta imperfettione appor-
terebbe alla lor dife$a, $tante, che in vno $te$$o tempo e$$i membri deono e$$equir tal loro officio,
cio&egrave; quando il nimico $i auicina alla contra$carpa, per far la trauer$a al fo$$o, nella qual'opera la For-
tezza gli dee dare tutre quelle maggior difficuit&agrave;, che $i potr&agrave;, per fargli perdere il tempo da effet-
tuar tal'opera, dalla quale ne dipende la $ua principal $icurt&agrave;; per&ograve; trattando$i di co$a di cotanta im-
portanza, e doue con$i$te la $icurt&agrave;, &amp; la perdita delle Fortezze, non $i dee riguardare a $pe$a, ma $i
bene a quel fine, a che vien fatta tal'opera, cio&egrave; a poter$i difendere co'l tenere il $uo nimico fuori del-
la fo$$a, che principalmente $i fa co'l mezo de' fianchi, e delle $ortite. CO. Quando l'opere ven-
gono bene e$$equite, le $pe$e non deono e$$ere di niuna con$ideratione, ma$$ime e$$endo fatte da'
Prencipi, e per dife$a de' loro Stati, per&ograve; $eguir&ograve; il quartodecimo Capitolo, doue volete che ne fian-
chi de baluardi $i faccino due piazze, come pi&ugrave; volte s'&egrave; detto, que$te a me non pincciono, benche il
<p n=>89</p>
$ito da lui propo$to, fo$$e pi&ugrave; che buono; &amp; $e ne ragionamenti pa$$ati ho ci&ograve; taciuto, l'ho fatto per<marg>14</marg>
dirne l'opinion mi&agrave; con la pre$ente occa$ione, e que$to per hauere inte$o da molti, molte ragioni a$-<marg><*>-
po$itioni
fatte al fi&atilde;
co c&omacr; due
piazze.</marg>
$ai potenti nel mo$trare, che le due piazze non $olo $ono inutili, ma ancor danno$e, $tante le $eguen-
ti $ei oppo$itioni.
<p>E prima, Perche la piazza d'alto impedi$ce quella da ba$$o, nell'operare le $ue arti-<marg>Oppo$itio
ni fatte a'
fianchi fat
ti con due
piazze.</marg>
glierie, per li fuochi, che vi vengono a cadere, cau$ati da gli $troppatori acce$i,
doue ne pu&ograve; $ucceder l'incendio della poluere, che da ba$$o $i maneggia per cari-
care i pezzi, con la morte de' bombardieri, &amp; de loro aiutanti, oltre il fumo, che
gli occupa la vi$ta.
<p>Seconda, La piazza ba$$a viene ad apportare commodo al nimico, per rubarla, poten-
doui $alire con le $cale, per e$$er cos&igrave; poco eleuata $opra il piano della fo$$a.
<p>Terza, Similmente viene e$$a piazza per tal $ua ba$$ezza a far$i inutile, $empre che il
nimico faccia la trauer$a nella fo$$a, per non potere $coprire.
<p>Quarta, I difen$ori, che $taranno nella piazza ba$$a, $aranno offe$i dalle ruine, che
po$$ono cader d'alto.
<p>Quinta, Si viene con le due piazze a ri$tringer la gola del baluardo.
<p>Se$ta, &amp; vltima, La piazza d'alto dopo, che tirer&agrave; di ficco, non $coprir&agrave; pi&ugrave; della
met&agrave; della lunghezza della fo$$a, per e$$er $ituata cos&igrave; in dentro nella piazza del
baluardo.
<p>E per&ograve; de $idero molto, che vi timouiate da que$ta vo$tra opinione, e che fabrichiate la Fortezza
con vna $ol piazza per cia$cun fianco. AV. Molto volontieri mi muter&ograve; di opinione, $empre che le
$ue ragioni $ieno migliori delle mie; e per cono$cere e$$a ragione, le addimando la cagione per laqua-<marg>Officio <20>l
fianco.</marg>
le i fianchi vengono fabricati nella Fortezza? CO. Il fianco &egrave; fatto per difendere il fo$$o, e per&ograve; &egrave;
nece$$ario poter con$eruare la $ua dife$a. AV. Ella ha detto bene, perche per$o, o impedito il fian-
co, viene ad e$$ere per$a la dife$a della fo$$a, e de' baluardi, re$tando la Fortezza in cattiui$$imo $tato.
E per ricono$cere meglio la verit&agrave; di quanto ho detto, voglio per via d'e$$empio domandarle, Se
due huomini di egual valore doue$$ero con vna qualit&agrave; $te$$a di arme combattere in$ieme, e che vno<marg>E$$empio
della dife
$a.</marg>
di loro haue$$e $olo vn'occhio, vorrei $aper qual di que$ti due combattenti hauer&agrave; pi&ugrave; vantaggio?
CO. Certo quello, che hauer&agrave; tutti due gli occhi, perche l'altro, che ne ha vn $olo, gli pu&ograve; e$$er tol-
to con vna ferita, ouer impedito dal $angue, che $opra gli cade$$e per le ferite, che riceue$$e nella te-
$ta, $i che facilmente pu&ograve; re$tare orbo, &amp; impotente a poter$i difendere. AV. Per $e $te$$a s'&egrave; data
la $entenza contra nell'approuare i fianchi de' baluardi fatti con due piazze, perche $i come gi&agrave; di$$i,
il fianco nel corpo della Fortezza fa lo $te$$o officio, che fanno gli occhi nella no$tra te$ta, $eruendoci
le due piazze per li due occhi, onde per$a vna, po$$a re$tar l'altra per far lo $te$$o officio. Et per ri$ol-
uer le $ei oppo$itioni fatte da lei, &amp; da altri contro alle due piazze, le replicher&ograve; l'i$te$$e oppo$itioni, &amp;
mo$trer&ograve; con ragioni naturali, &amp; ancora cauate dalla $perienza l'effetto molto contrario.
<p>E prima, che la piazza d'alto impedi$ca co'l fuoco quella da ba$$o; Que$to cos&igrave; fatto di$ordine $i<marg>Si ri$p&omacr;de
per dife$a
delle der-
te oppo$i-
tioni.</marg>
pu&ograve; con facilit&agrave; fuggire, ma$$ime per non e$$er nece$$ario, che in vno $te$$o tempo $i $parino l'arti-
glierie dell'vna, e dell'altra (benche quando occorre$$e $i po$$ono v$are) perche gli $troppatori,
che ella dice cadere a ba$$o acce$i, $i deono far di maniera, cos&igrave; duri, e bagnati, che vadino a ca-
$care a$$ai pi&ugrave; da lungi, che non $ar&agrave; larga la piazza ba$$a. Et ancora, che in $imili occa$ioni molte
volte $i faccia $enza e$$i $troppatori, caricando i pezzi co' $uoi $cartozzi di carta; nondimeno dico,
che i pezzi ordinari po$$ono, e deono $eruire $enza correre in tal di$ordine; perche v$ando i bombar
dieri, e loro aiutanti quella diligenza, che deono v$are nel tenere i barili dalla poluere lungi da' pez-<marg>Come $i
<20>e maneg
giar la pol
uere.
Officio
delle due
piazze del
fianco.</marg>
zi in luogo $icuro, e portar le loro cariche ben coperte, con la $icurt&agrave; ancora delle lumiere di detti
pezzi, $i verranno del tutto ad a$$icurar$i. Nondimeno propongo che vna $ol piazza (e ma$$ime la
ba$$a) po$$a $eruire, e l'altra pi&ugrave; alta con le $ue dife$e, $erua non $olo per coprire dentro la gola del
baluardo, ma per $upplire al mancamento di quella da ba$$o $empre che ella riceue$$e qualche impe-
dimento per poterla ri$taurare, &amp; in$ieme continuare a offendere il nimico. Co$a, che non pu&ograve; fa-
re vna $ol piazza, benche $i proponga di far la ritirata co' gabbioni, per e$$er dife$a del tutto inutile,
come a $uo luogo le dir&ograve;. Ne meno dee hauer luogo l'oppo$itione del fumo, per e$$er'impedi-
mento, che non $i pu&ograve; fuggire in qual $i voglia modo, che $i operino l'artiglierie, s&igrave; da' nimici, co-
me da' difen$ori, per&ograve; il maggior beneficio $i riccuer&agrave; $olo dal vento, che con pi&ugrave; pre$tezza lo por-
ti via.
<foot>L</foot>
<p n=>90</p>
<p>Secondo, che la piazza ba$$a po$$a con le $calate e$$er rubata. Dico e$$er que$ta oppo$itione put
troppo debole, poi che quando anco la cannoniera n&omacr; <*> pi&ugrave; citre pa$$a, $opra il piano della fo$$a,
<marg>C&atilde;nonie-
re ba$$e,
come $i a$
$icurino.</marg> ella $i pu&ograve; a$$icurare, come s'&egrave; detto col faiui $otto vn cauamonto largo quanto tiene lo $patio del
fianco, &amp; profondo quanto $i vuole, facendoui il ponte per la $ortita, $i che in ogni ba$$ezza, che ven
ghino le cannoniere, elle po$$ono e$$ere a$$icurate, n&egrave; $i dee attendere ad altro, $e non che vengano
coperte dalle batterie nimiche, che que$to importa, e non il pericolo dolle $calate, perche non s&ograve;
che mai per tale offe$a in detto luogo $i $ian per$e Fortezze, che $e ci&ograve; accado$$e, molto poco diligenti
$arebbono i difen$ori, e$$endo quella vna parte, che vien guardata, e cu$todita a$$ai pi&ugrave; dell altre.
<p>Terzo, che po$$a re$tar la detta piazza ba$$a orbata con la trauer$a, che facc$$e il nimico nella
fo$$a, dico che que$ta oppo$itione non ha alcun fondamento; perche prima $i dee $en pre procu-
rare che il fianco po$$a con quel maggior vantaggio, che $i de$idera, offendere il $uo nimico, e ma$$i-
me quando $t&agrave; per isboccar nella fo$$a, $i come &egrave; proprio $uo o$$icio, laqual' ofre$a $i far&agrave;, quan-
do i $uoi tiri vadino meno di ficco, e che $ieno pi&ugrave; coperti, $i che po$$a impedire tal'opera,
ouero dare ad e$$o nimico quelle maggior difficult&agrave;, che $i pu&ograve;. E quando poi la trauer$a veni$$e
fatta, all'hora a le dife$e delle piazze $uperiori tocca a fare il principal officio loro, e ma$$ime alli ca-
<marg>Caualiere
vtile <21> im
pedire l'o
pera delle
trauer$e.</marg> ualieri per fianco, che per la maggior loro altezza $coprono il nimico, e tanto pi&ugrave; $eruendo$i in tal
ca$o d'alcuni cannoni da cinquanta, che $tante la gro$$ezza della palla, maggiormente viene violen-
tato l'opera della trauer$a per $coprire il nimico.
<p>Quarto, i difen$ori, che ella dice, douere $tare nella piazza ba$$a e$po$ti all'offe$e delle ruine di
quella di $opra. Dico, che e$$endo l'altezza di dentro fatta con la $emplice terta, cio&egrave; quella parte
e$po$ta all'e$$ere $coperta, e battuta, non pu&ograve; cau$are alcuna ruina, ne danno a i difen$ori, poten-
do$i anco $empre $enza pericolo ri$taurare quello, che veni$$e gua$to, $tante la $trada coperta da ba$-
$o, come anco $i po$$ono $er za alcuna dificult&agrave; re$taurare quelle della $econda piazza di $opra, ve-
nendo coperta da tutta la $palla, &amp; orecchione per e$$ere co$i ritirata in dentro.
<p>Quinto, che le due piazze venghino a ri$tringere la gola del baluardo. Que$to &egrave; vero, ma $e vorre-
mo con$iderare le cau$e, per lequali noi de$ideriamo larga la piazza di e$$a gola, troueremo che tal ri-
$tringimento &egrave; fatto conforme al bi$ogno di quello che pi&ugrave; $i de$idera, che &egrave; di con$eruare la $ua di-
fe$a. Gi&agrave; che ella non mi pu&ograve; negare, che facendo$i il fianco con vna $ola piazza, non $i ricerchian-
<marg>In tutti i
fianchi &egrave;
necc$$ario
far due
piazze.</marg> cora $patio commodo da poter ritirar$i prima in dentro, con la dife$a de' merloni, &amp; delle cannoniere
di e$$o fianco, $empre che fo$$e battuto, e ruinato; $i come facilmente pu&ograve; accadere per la molta $ua
altezza di fuori, &amp; in$ieme poi dopo lo $patio della piazza, che $i ricerca per le $ue artiglierie, non $i
debba fare vna $econda dife$a di gabbioni, o d'argine di terra, per a$$icurare il re$to della piazza del-
la gola dalle palle tirate dal nimico, che pa$$a$$ino per la larghezza delle cannoniere, offe$a non co-
no$ciuta da color o, che $enza e$perienza, &amp; $olo con l'auttorit&agrave;, e co' fauori vogliono fare l'Ingegne-
ro, perche volendo coprire la gola del baluardo $iante la $ua ba$$ezza, per il pendere, &amp; altezza, che
fuori $i pu&ograve; fare il nimico, conuiene ci&ograve; fare con vna trinciera, con gabbioni, che pure $i viene a far
due piazze, con certezza di non potere operare $e non vna, che $ar&agrave; quella dauanti, che venendo
$coperta, re$ta co$i pre$to inutile, di$ordine, che non $uccede ne' fianchi fatti con due piazze, doue
per le ragioni dette, $i con$erua $empre la $ua dife$a duplicata, e con la maggior $icurt&agrave; delle $ue
ruine, re$tando la larghezza della gola $empre larga, quanto $i ricerca per lo pa$$o di a$$ai gente in
ordinanza per la dife$a della fronte del baluardo, cio&egrave; per le batterie, &amp; a$$alti.
<p>Se$to, &amp; vltimo, che la piazza da alto tiri di ficco, e non po$$a $coprire pi&ugrave; del terzo della lunghez-
za della fo$$a, le dico, che in quanto al tirar di ficco, in que$ta parte ell'ha la $te$$a oppo$itione, che
il pi&ugrave; delle volte ha la piazza $ola, perche $e la piazza $uperiore viene alquanto pi&ugrave; alta, ella &egrave; com-
moda, e $icura per dife$a della fronte del baluardo, doue in tale altezza, $tante la lontananza, &amp; l'e$-
$ere a$$ai coperta, il $uo tiro non $i pu&ograve; addimandare di ficco. Quanto poi allo $coprire il fondo del-
<marg>C&atilde;nonie-
re del fian
co, chepar
te <20>lla fo$
$a deono
$coprire.</marg> la fo$$a, que$to $i fa $enza alcuna dificult&agrave;, per far$i il merlone della piazza inferiore co$i ba$$o, che
non impedi$ce la vi$ta alla piazza $uperiore, laquale ba$ta, che $copra dua terzi della lunghezza di e$-
$a fo$$a per longhezza della cortina, $coprendo il re$to l'altro fianco oppo$ito, e per&ograve;, da quanto s'&egrave;
detto, $opra al fianco fatto con le due piazze, e che diremo, $opra alla piazza $ola, $i douer&agrave; rico-
no$cere le ragioni, &amp; poi $tabilire quello, che pi&ugrave; $i ricerca per beneficio della Fortezza, &amp; non per
lo $paragno del danaro, benche la differenza non $ia molta, oltre a che il Prencipe $penda $empre po
<marg>Cique op-
po$itioni
fatte al fi&atilde;
co d'vna
$ola piaz-
za.</marg> co quando fortifica bene; e perche $i veda chiaramente, e$$a ragione far&ograve; altre cinque oppo$itioni $o-
pra al fianco fatto con vna $ol piazza, ne i $iti per&ograve;, doue $e ne po$$ono far due, &amp; ma$$ime in Fortezze
moderne.
<p>Prima, Che i tiri del nimico pa$$ando per la larghezza delle cannoniere $coueranno
la gola del baluardo, e daranno nella $chiena a bombardieri dell'altro fian-
co.
<p n=>91</p>
<p>Seconda, Venendo alte le cannoniere $opra il piano del fo$$o oltre all'e$$ere $coperte
dalla $pianata le bocche, &amp; molte volte anco la $ua muraglia da ba$$o, &amp; venendo
battuta, con la $ua ruina $i perde la dife$a del tutto, che qua$i &egrave; irremediabile, do-
uendo$i fare vna a$$ai gran ritirata, doue $i perde non $olo la piazza di dentro; ma<marg>Offe$a n&omacr;
ancora co
no$ciuta.</marg>
la vi$ta della fo$$a, &amp; quando anco la piazza $ola $i fa ba$$a, con tanta pi&ugrave; facilit&agrave; il
nimico $copa la gola del baluardo, &amp; feri$ce per $chiena l'altro fianco.
<p>Terza, Vicino alla piazza di $opra non $ar&agrave; luogo coperto dall'offe$e delle pioggie,
pernon conuenir$i in tal parte alzar$i con trabacche, o con padiglioni.
<p>Quarta, La $ortita $i far&agrave; con incommodo grandi$$imo, ma$$ime doue la fo$$a $ar&agrave;
profonda, venendo dificile a poterui tran$itare per la $ua rapidezza, oltre all'incom-
modo, che dar&agrave; alla piazza di $opra.
<p>Quinta, &amp; vltima &egrave;, che douendo $i fabricare la piazza del baluardo con a$$ai pende-
re ver$o il piano della Fortezza, acci&ograve; la piazza del fianco venga pi&ugrave; ba$$a, &amp; pi&ugrave;
coperta che $i pu&ograve;, tal pendere, &amp; ba$$ezza di piazza impedi$ce il potere fabricare
le ritirate per la dife$a delle batterie, come $i dir&agrave; nel $e$to Libro, e que$ta difficult&agrave;
accader&agrave; non $olo per non e$$erui terra; ma per la ba$$ezza del $ito, doue conuerr&agrave;
ritirar$i, $i che il nimico re$ter&agrave; pur troppo $uperiore, n&omacr; $olo di $ito, ma etiandio di
commodit&agrave; per offenderne, &amp; doue anco li difen$ori perderanno il commodo non
$olo di potere perdere la piazza a palmo, a palmo (come $i $uol dire) ma $aranno
nece$$itati molte volte per mancamento di materia, &amp; incommodit&agrave; di $ito a po-
ter fare a pena vna $ola ritirata e con tutti i di$auantaggi, e que$ta vltima oppo$i-
tione non o$tante l'altre doueria mo$trare a tutti, le imperfettioni d'vna $ol piazza,
doue il nimico vi pu&ograve; riceuere co$i notabil beneficio per offenderne.
<p>Etperche la verit&agrave; &egrave; chiara per $e $te$$a, ella potr&agrave; con la $ua prudenza antiuedere i di$ordini che
po$$ono accadere, e ma$$ime dell'e$$ere $coperte le cannoniere, &amp; far$i tanto pi&ugrave; ruino$e, &amp; inutili,
quando che li $uoi merloni vengono alti, come il pi&ugrave; delle volte conuiene fare per coprire la piazza<marg>Merloni
alti. $ono
imperfet-
ti.
Merloni
incamicia
ti di muro
$ono im<21>-
fetti$$imi.</marg>
di dentro della gola del baluardo, e perche non ruinino da $ua po$ta, e$$endo di terra, conuiene a$$icu-
rarli con vna camicia di muraglia, che come $i di$$e, non $i pu&ograve; fare la pi&ugrave; imperfetta, ne la pi&ugrave; danno-
$a opera con duplicato danno de difen$ori. CO. Que$te $ono oppo$itioni di non poca con$idera-
tione, &amp; molto facili al contrape$arle per fare giuditio della migliore opinione, che $ar&agrave; il procurare
di fare il fianco con le due piazze in Fortezze, doue i baluardi le po$$ano riceuere, &amp; che il pa$$o della
$ua gola non venga impedito, benche anco $i po$$a $empre (come $i di$$e) coprire parte della piazza
ba$$a con vno volto, che $arebbe coperto dal merlone; circa al commodo di fabricare le ritirate, con-
fe$$o, che il pendere a$$ai della piazza impedi$ca molto e$$a ritirata, e tanto pi&ugrave; il volerne far pi&ugrave; d'v-
na; nondimeno potendo$ene fare vna $ola, &amp; commoda, tengo non $ia nece$$ario il farne altre, poi-
che impatronendo$i il nimico della prima i difen$ori $taranno molto male, e per&ograve; in pochi$$ime e$pu-
gnationi s'&egrave; vi$to farle duplicate, benche facendole $arebbe con duplicata dife$a. AV. Quando la
Fortezza vien dife$a da veri $oldati, &amp; che ftimino pi&ugrave; l'honore, &amp; il $eruitio del $uo Prencipe, che
non fanno la propria vita, la dife$a $i dee continuare, perdendo$i honoratamente, nondimeno ci&ograve; $i
dee fare con giuditio, e ma$$ime quando $i a $pettano i $occor$i, &amp; che $ia nece$$ario il trattenere, &amp;
il far perder tempo al nimico per giorni, &amp; hore, e non fare quello, che in Vngheria accadd&egrave; alla di-
fe$a, &amp; alla perdita di Agria, e d'altre Fotezze, che $e haue$$ero trattenuto il nimico vn'&ograve; due gior-
ni di pi&ugrave;, venendo il $occor$o $i poteuano $aluare. CO. Se appre$$o a que$te vo$tre ragioni mi vole-
te dar compita $odisfattione, de$idero, che mi mo$triate in di$egno quanto hauete detto, perche
verr&ograve; ancor con pi&ugrave; fondamento a ricono$cere le cagioni principali, che ci concorrono, si per la di-
fe$a, come per l'offe$a. AV. Douendole compiacere, verr&ograve; in$ieme a $odisfare al de$iderio mio, che
&egrave; di mo$trarle la $eguente pianta de' due baluardi, che $aranno de meglio inte$i, e doue $i vedranno
le lor maggiori dife$e cauate dalla ragione dell'offe$a. E per&ograve; replicando in qualche parte l'i$te$$e
co$e dette, mi douer&agrave; $cu$are, perche non $olo lo fo per l'importanza della materia di che $i tratta,
come ancora per mo$trarle con pi&ugrave; chiarezza la buona prattica del fortificare. Cio&egrave; per lo baluardo
$egnato, A, potr&agrave; vedere il fianco con vna $ol piazza, e l'altro, B, con due, dallaquale dimo$tra-
tione $i veder&agrave; l'offe$a, che fa il nimico in vna $ol piazza, quando $i viene acco$tando alla contra-
$carpa con trinciere, e con caualieri, come $empre fa per battere, &amp; impedire le dife$e, e ma$$ime
<foot>L 2</foot>
<p n=>92</p>
<fig>
<marg>Effetto de'
tiri dell'ar
tiglierie
del nimi-
co nello
$couare la
piazza del
baluardo.</marg> nell'imboccare i fianchi, nel modo che $i mo$tra per le trinciere, CD, &amp; per l'attiglierie, che batto
no il fianco, GH, che pur $i vede con l'e$perienza pa$$ar i tiri per la larghezza della gola delle canno
niere, e $couare tutta la larghezza della piazza del baluardo, e per i$chena offender i bombardieri, &amp;
altre genti, che $aranno nell'altra piazza del fianco E, $i che cia$cuna delle due piazze de' fianchi cou
la larghezza della gola del baluardo verr&agrave; da vn $olo tiro $couata, c&omacr; la morte di coloro, che vi $ter&atilde;no
<p n=>93</p>
<fig>
alla dife$a. CO. Benche l'offe$a $ia grandi$$ima, nondimeno v&ograve; confiderando, che pochi po$$ono
e$$ere i tiri, che cos&igrave; giu$tamente po$$ano pa$$are per la larghezza di due piedi $oli, che &egrave; la gola del-
la cannoniera, douendo per le longhe dife$e, che date alla Fortezza, il nimico $tar tanto lontano da
e$$o fianco, come $i di$$e, doue che per tal di$tantia i tiri non po$$ono venire cos&igrave; giu$ti, come $ariano
e$$endo pi&ugrave; vicini. AV. In quanto alla lontananza $i pre$uppone, che il nimico pr&atilde;ti le $ue artiglieric
<p n=>94</p>
<marg>Canonie-
re e piaz-
za dupli-
catam&emacr;te
iboccate.</marg> vicino alla contra $carpa a venti pa$$a, e che $i po$$a alzare co' caualieri tanto, che i $uoi tiri po$$ano
fare l'effetto detto. Circa poi alla di$$icult&agrave; nel far e$$i tiri cos&igrave; giu$ti, le dico che ba$ta $olo in vn
giorno pa$$ar con due, o con tre tiri; liquali $on ba$tanti a tenere in continuo timore i di$en$ori, che
non $taranno mai alla dife$a di tal parte, $e non per forza, e con molto poco ordine, e $eruitio di <*>
dife$a; e tanto pi&ugrave; pa$$eranno i detti tiri, quando per la continuata batteria le cannoniere $i veni$ie-
ro allargare nello $cantonare, e frantumare i detti $uoi merloni. E per tal cau$a dico e$$er nece$$a-
<marg>Nece$$it&agrave;,
che indu-
ce al fare
due piaz-
ze alli fi&atilde;
chi.</marg> rio, benche il fianco $ia fatto con vna $ol piazza, a fare vna trinciera di dentro per trauer$o da ogni
parte per lo $patio, NO, doue pure per l'i$te$$a nece$$it&agrave; $i viene a fare due piazze; ma con poco $er
uitio, venendo quella di dentro impedita dall'altezza di quella di fuori, oltre a re$tare con le di gi&agrave;
dette oppo$itioni di ruine, che non $aria quando la prima piazza co' due merloni, GK, veni$$e
quattro pa$$a pi&ugrave; ba$$a, accioche l'altra di $opra pote$$e $coprire il piano della fo$$a, e difenderla, co-
me $i vede nell'altro baluardo, B, per la dife$a, L, doue le $ue cannoniere $aranno $empre prepa-
rate; benche la bocca di fuori doue$$e $tar turata, per poterle dipoi con facilit&agrave; aprire, e $eruir$ene al-
<marg>La gola <20>l
baluardo
dee s&emacr;pre
re$tare co
perta.</marg>l'occorrenze, $i che la piazza co'l tran$ito, M, della gola del baluardo re$ti $empre coperta con la
$icurt&agrave; dell'altro fianco, acci&ograve; i difen$ori po$$ano $enza timore $tare alle loro a$$ignate dife$e, e non
douer pen$ar ad altro, che offendere il lor nimico. Douendo$i ancora auertire, che $opra le $palle
del fianco non &egrave; bene l'accommodarui il pezzo dell'artiglieria in barba. come viene v$ato; atte$o che
facendo$i ba$$o il parapetto, ouero la banchetta, F, tal ba$$ezza dar&agrave; $empre commodit&agrave; al nimico
<marg>C&atilde;nonie-
ra $opra al
la $palla.</marg> di $coprire, &amp; di $couar dentro la piazza, come per lo tiro, XFO, $i vede, e per&ograve; vi $i dee fare la
$ua cannoniera, come $ta all'altro baluardo, B, laquale non $ar&agrave; $coperta per non douere ella $co-
prire altro, che la fronte del baluardo oppo$to, $eruendo commodamente per lo pa$$o delle ronde.
Segue poi la dife$a de' caualieri, PQ, con le due cannoniere, H<G>*w</G>, tra la cortina, &amp; il fianco, e le
<marg>La mag&mdash;
gior dife-
$a, che $i
po$$a dare
alla For-
tezza.</marg> due altre del mezo della cortina, che $couano le fronti de' baluardi. Dife$e le pi&ugrave; commode, &amp; le
pi&ugrave; $icure, che per ancora $ieno $tatev$ate, potendo$i con dicinoue pezzi d'artiglieria da cia$cuna
parte difendere il fo$$o, e la fronte de' baluardi. Seguon' ancora le trinciere la$ciate nel cauamento
della fo$$a; $i che v$cendo della Fortezza per le $ortite frpo$$a caminare per tutto, FI, &amp;, IKR,
coperti$$imo per la dife$a della cunetta, e$$endo la larghezza della fo$$a, TS, &amp; V, banchetta
della contra$carpa, &amp; la, Z, $trada coperta. CO. Gi&agrave; che re$to $odisfatto della dimo$tratione, &amp;
delle ragioni del di$egno, mi re$ta $olo l'addimandarui dell'opinione, che tenete intorno al pendere
<marg>Il pendere
delle piaz-
ze de' ba-
Juardi, elo
ro effetto.</marg> delle piazze, &amp; de terrapieni delle Fortezze; cio&egrave;, $e que$te piazze deono e$$er fatte in piano,
ouero co'l pendere in dentro. AVT. Le piazze de' terrapieni della Fortezza deono $em-
pre alquanto pendere in dentro, e que$to per due cagioni; e prima, perche i difen$ori vi po$-
$ano $tare pi&ugrave; coperti dall'offe$e del nimico, quando $i alza$$e di fuori co' caualieri. Seconda, per
dare ancora e$ito all'acque piouane, acci&ograve; non faccino danno; ma fabricando$i il fianco con vna $ola
piazza, conuiene fare tutta la piazza della gola con tanto pendere quanto $i douer&agrave; fare la piazza del
fianco ba$$a, acci&ograve; venga meno $coperta, nondimeno longo al parapetto della fronte, $i dee la$ciare
vno $patio, piano, largo circa otto pa$$a per poterui al bi$ogno operare l'artiglieria in tempo di dife-
$a, &amp; nel mezo $opra l'angolo inferiore, $i dee anco la$ciare vn pagliolo fatto con la i$te$$a terra, e
commodo per due pezzi d'artiglieria da tenerui in barba in tempo di pace, come $i mo$tr&ograve; di $opra al
quintodecimo Capitolo. Ilre$to poi della piazza dee e$$ere col pendere, VX, &amp; $olo le piazze de
i fianchi, NE, &amp; l'altre che deono e$$ere in piano col pendere ver$o le cannoniere $i che vengano
<marg>15</marg> il pi&ugrave; coperte, che $i pu&ograve;, come $i di$$e. CO. Non occorrendomi altro $opra il pre$ente Capitolo,
$eguir&ograve; il quintodecimo; doue volete, che $opra cia$cuna gola di baluardo $i facci da ogni parte vn
<marg>De' caua-
lieri.</marg> caualiere, che po$$a $coprire, e battere non $olo la campagna; ma il fo$so, e la fronte dell'altro ba-
luardo oppo$to; laqual dife$a molto mi piacerebbe, $e per&ograve; non $i impedi$ce il pa$so, per poter libe-
ramente pa$sar con molta gente, &amp; andare $opra la piazza di e$$o baluardo, per e$$equire que' nece$-
$ari $eruitij, che bi$ognano nel tempo del combattere, &amp; del difendere la Fortezza. AV. Se $opra
il mezo della gola del baluardo $i face$$e $olo vn caualiere, que$to veramente farebbe l'effetto, che di-
<marg>I caualie-
ri apporta
no duplica
ta dife$a al
la Fortez-
za.</marg> te; ma facendouene due: cio&egrave; vno per parte, come s'&egrave; detto, $i la$cier&agrave; vno $patio tra l'vno, e l'altro
di pa$$a trenta, doue re$ter&agrave; $trada commoda per andar $opra il baluardo apportando que$ti caualieri
oltre la propo$ta di$e$a, vn'altro beneficio di non poca importanza, che $ar&agrave; non $olo dife$a anticipa-
ta alle piazze de' baluardi; ma vna $econda Fortezza, fian cheggiando$i d'ogni intorno tutti l'vn con
l'altro, e $enza impedimento alcuno delle piazze. CO. Gi&agrave; veggo, che que$ti vo$tri caualieri po$-
$ono fare gli effetti da voi detti, nello $couare la campagna, &amp; nel fare vna $econda dife$a; ma con$i-
derato all'offe$e, che po$$ono riceuere dal nimico, non s&ograve; qual $ia la ragione, per laquale ne facciate
tanta $tima; perche $e e$$i $coprono tutta la campagna, $enza alcun dubbio ci ca$ca la con$eguenza,
che tutta e$$a campagna $copra loro; e tanto pi&ugrave; per far$i ber$aglio al nimico, che $ar&agrave; a$$ai pi&ugrave; po-
tente. AV. Tutti i caualieri, &amp; le altre piazze eminenti non e$po$ti alle ruine per le batterie per e$-
$er fatti con grande $carpa, e con la $emplice terra, e non $oggetti all'offe$a della Zappa per e$$er den
<p n=>95</p>
tio al recinto della Fortezza, $ono perfettamente buoni. Perche non $olo da quelli il nimico viene
molto otle$o da lungi; <*> da pre<*> ancora, e tanto pi&ugrave; nell'acco$<*> alla contra$carpa, potendo da
ogni parte e$$er battuto per fianco. CO. La fatica, che fate nel mo<*> armi la dife$a di que$ti vo$tri
caualieri, poco mi gioua, atte$o che de$idero $olo mi mo$triate, come $i po$$ono ditendere dal nimico,
che hauera a$$ai maggior piazza, e quantita d'artiglieria per offenderli. AV. L'oppo$itioni, che fate<marg>Oppo$i&mdash;
tioni che
vengono
fatte a' ca
ualieri.</marg>
al caualiere nell' e$$ere $coperto, e nel far$i ber$aglio, e non poter re$i$tere alle contrabatterie, che dite
poterli fare il nimico, in apparenza veramente paiono grandi, nondimeno cono$ciuti gli effetti, che
$uccedono realmente nel combattere, $i vedra la verita di quanto ho propo$to, e da lei $te$$a $ara giu-
dicato il caualiere e$$ere di quella ottima dife$a, che $i a$petta al nome $uo; perche $e bene per la $ua al
tezza mo$tra d'e$$ere a$$ai pi&ugrave; $coperto, che non $ono l'altre piazze, que$to non &egrave;, ma$$ime per la dife-
$a, che fa per fianco da ogni parte, alla quale dife$a $olo douemo riguardare, ma$$ime perche il caua-
liere non $i dee fabricare pi&ugrave; alto c&omacr; la $ua piazza, $e non per qu&atilde;to le $ue artiglierie po$$ino $coprire,<marg>Altezza <20>l
caualiere,
&amp; il $<*>o of
ficio.</marg>
come $i di$$e, il fo$$o incontro la fronte del baluardo oppo$ito, doue anco per tal vi$ta $i $uole tagliare
alquanto il parapetto della cortina in $tiancio, oltre che, il terrapieno di e$$e cortine $opra il piano
della muraglia, $i dee fare $empre almeno la meta pi&ugrave; ba$$o col $uo parapetto, che non $ara quello del
baluardo, cio&egrave; $e $ar&agrave; pa$$i quattro $opra al piano di detta muraglia, nella cortina $i faccia dua, acci&ograve;<marg>Dife$e, &amp;
piazze <20>l
le cortine
deono e$-
$ere pi&ugrave;
ba$$e, che
non $ono
<27>lle delli
baluardi.</marg>
che il caualiere, &amp; l'altre dife$e po$$ino pi&ugrave; $coprire, &amp; re$tare coperte; Quanto alla dife$a, che pu&ograve;
far per fronte e$$o caualiere, &amp; all'offe$a, che pu&ograve; riceuere, que$ta non dee e$$ere in con$ideratione no
tabile, perche non douemo $eruir$ene $e non nel principio dell'offe$a, che ne far&agrave; il nimico, per di-
$t&ugrave;rbarlo nell'auicinar$i, &amp; poi per offenderlo improui$amente con tiri rubati, &amp; contrabatteria in-
a$pettata, doue i caualieri ne apportano la principal dife$a, oltre a quella de' fianchi. In quanto al van
raggio, che ella dice hauere e$$o nimico nel fare la batteria ad vn baluardo, egli non potr&agrave; hauere mol
to pi&ugrave; grandezza di piazza coperta da offendere di quello, che haueranno i difen$ori, perche $e e$$o
nimico fabricher&agrave; trinciere, e caualieri per fare tale effetto, di gi&agrave; i difen$ori le haueranno anticipa-
tamente fabricati, e $aranno i primi a l'offendere, &amp; ad impedirgli l'opera. E volendo e$$i difen$ori far<marg>Notabile
beneficio,
che appor
tano le di
$e$e di tut
ta la For-
tezza.</marg>
contrabatteria, haueranno $empre quattro di e$$i caualieri, e quattro fronti di baluardi, con due corti-
ne, con le dife$e $icure, &amp; a$$ai pi&ugrave; commode, che non hauer&agrave; il nimico, e potranno combattere per
fronte non $olo del pari ma con vantaggio, $empre per&ograve;, che nella Fortezza $ia quella proui$ione d'ar
tiglierie, di poluere, e di palle, che $ar&agrave; nece$$ario, per fare quel gran numero de' tiri, che potr&agrave; faie il
nimico. In quanto poi all'offe$a per fianco, per la commodit&agrave; del tra$mutar i tiri, la Fortezza riceue-
r&agrave; co'l beneficio de' caualieri vantaggio notabili$$imo; perche non potendo il nimico offendere, $e n&omacr;
per quanto $ar&agrave; la larghezza della fo$$a, i difen$ori oltre a' due caualieri, che $ono per cia$cuna corti-
na, hanno ancora i due fianchi, cos&igrave; reali, e coperti, che potranno con vantaggio fare ogni gran dife-
$a. Si che proponendo ella la dificult&agrave; del non potere v$are l'artiglierie nella Fortezza $opra i caua-
lieri, que$to non pu&ograve; $uccedere da altro, che dal mancamento della monitione, e non per far$i ber$a-
glio, potendo per le ragioni dette i difen$ori combattere con a$$ai vantaggio, pur che non $i debba
re$tare per lo detto mancamento; e quando pure per diuer$e cagioni, che pote$$ero occorrere, non $i
pote$$e fare le contrabatterie, il caualiere ne $eruir&agrave; per dife$a del fo$$o, operando$i le $ue artiglierie
$olo per fianco, ma$$ime potendoui$i facili$$imamente cauar le $ue cannoniere: $i che per certificarla
delle oppo$itioni, &amp; delle difficult&agrave; da lei propo$te, veder&agrave; poter$i operare, e con vantaggio le artiglie
rie in tutte le parti della Fortezza, e con que' maggiori commodi, che po$$ono apportar le occa$ioni.
CO. Dal poter cos&igrave; facilmente tra$mutare l'artiglierie davn luogo all'altro, con tagliar le cannonie-<marg>Beneficio,
che $i caua
dalle can-
noniere,
che vengo
no taglia-
te nelle
gro$$ezze
de' para-
petti.</marg>
re per fronte, e per fianco, e riturare quelle, che veni$$ero pi&ugrave; offe$e, giudico poter$i far molto danno
al nimico; e tanto pi&ugrave;, quando $i po$$a offendere per fianco, &amp; all'improui$o (come s'&egrave; detto) $i che
nece$$ariamente gli bi$ogni $empre $tar coperto da tutte le parti; ma volendo poi far contrabatterie,
doue $ia nece$$ario lo $tar $aldo co' tiri alla dirittura di quelli del nimico, per poterli imboccare, e $ca-
ualcare, non s&ograve; qual parte hauer&agrave; maggior vantaggio, doue dubito, che a e$$o nimico, per $tar pi&ugrave;
ba$$o, tocchi e$$o vantaggio dell'offe$a. AV. Se i difen$ori haueranno antiui$to l'offe$a, &amp; preparato
la dife$a, come $i dir&agrave; nel $e$to Libro, &amp; che le monitioni non manchino loro, il vantaggio $ai&agrave; di e$-
$i difen$ori, $e per&ograve; la Fortezza $ar&agrave; fabricata con le dife$e reali gi&agrave; dette, &amp; che oltre alle monitioni
vi $ia difen$ori a ba$tanza, &amp; ma$$ime che po$$ino riceuere il $occor$o. Quanto poi al vantaggio del
$ito, $e bene par che i difen$ori $ieno in parte pi&ugrave; alta, e pi&ugrave; commodi all'e$$er ber$agliati, non &egrave; per
que$to, che habbiano il di$auantaggio, perche tanto pi&ugrave; $coprono, &amp; offendono il nimico; ilquale
non hauer&agrave; luogo $icuro, $e non per quel poco numero, che $tar&agrave; coperto $otto gli alzati delle $ue di-
fe$e, per e$$er i tiri della Fortezza qua$i di ficco, &amp; all'oppo$ito auiene a'difen$ori, che quanto pi&ugrave; $a-
ranno lontani dalle loro dife$e, tanto pi&ugrave; gli pa$$eranno alte le palle $opra la te$ta, che $aranno tirate
da e$$o $uo nimico; e que$to per hoggi ne ba$ti.
<p n=>96</p>
<HEAD>GIORNATA V.</HEAD>
<HEAD>CONTE.</HEAD>
<p>Gia' che il giorno pa$$ato noi ragionammo del $ito di que$ta Citt&agrave; di Zara, e del-
le commodit&agrave;, che la natura le concede; de$idero che anco al pre$ente noi di-
$corriamo alquanto intorno le qualit&agrave; di que$ti $uoi habitatori, che ne $eruira
per lo $olito no$tro diporto, auanti che $i dia principio a ragionar delle <*>orter-
ze, e$$endo cosi fatto di$cor$o de$iderato da me, per e$$ermi $ta mattina ritroua-
to alla Piazza, e vi$to molta di que$ta gente pae$ana, &amp; al parermio, non poco
differenti di natura; atte$o che gli huomini, che habitano in que$ti $cogli, li ve-
do molto a$tratti dalle attioni Militari, e pur troppo alla quiete de dicati; $i co-
me all'oppo$ito, vedo poi que$ti della Citt&agrave;, e del Contado di terra ferma molto dediti alle armi; $i
che tal diuer$it&agrave; di co$tumi in genti cosi robu$te, e feroci, e d'vno $te$$o pae$e, e che $ieno poi tra di
loro tanto differenti, mi &egrave; d'ammiratione. AV. Alcuna di que$te diuer$ita di nature non gli dee
apportar marauiglia; atte$o, che tutti i pae$i vengono da e$$a natura priuilegiati di qualche benefi-
cio; per&ograve; in quanto alle buone comple$$ioni de gli habitanti $i vede, che doue $ono l'arie $alutifere,
i corpi de gli huomini ne vengon cos&igrave; bene comple$$ionati, che $e ben nati in parte $terile, $i vedono
per&ograve; far$i cos&igrave; robu$ti, e di comple$$ione gagliarda, e que$to per lo buon nutrimento de' cibi, che
producono e$$e buone arie, e luoghi montuo$i; come all'oppo$ito auiene ne'luoghi, che $ono al pia-
no, e paludo$i; benche molto fertili. In quanto poi alle inclinationi di e$$i habitanti, elle $i fanno
conforme all'habito; atte$o, che que$ti cos&igrave; man$ueti, che dimorano in que$te i$ole, e $cogli vicini,
non pratticando con fore$tieri, e non hauendo altri con chi combattere, che co' pe$ci, per e$$er la
maggior parte eccellenti pe$catori; non &egrave; gran fatto, che cauati di tale e$$ercitio, $i come anco del-
l'adoperare il remo da vogare, rie$chino inutili, non e$$endo in altra co$a e$$ercitati; ma que$ti poi
della Citt&agrave;, e di teria ferma, che in cambio di remi, o di reti, gli conuiene operare l'arcobugio; ben-
che vadino &agrave; coltiuar le loro po$$e$$ioni; non &egrave; marauiglia, $e cos&igrave; dediti all'arme ella gli vede, &amp; an-
co a riu$cir cos&igrave; perfetti $oldati a cauallo, poi che ci concorre non $olo la natura del pae$e, che pro-
duce (per le ragioni dette) gli huomini gagliardi, e bellico$i, ma anco l'occa$ione del douerne-
ce$$ariamente e$$ercitar$i nel difender$i, &amp; nell'offendere i loro nimici; Si come ancora auiene ne gli
animali, poi che le lepri, &amp; le altre $aluaticine, che dimorano ne' detti $cogli, non $anno ne anco mol-
to correre, ne $aluar$i, per non cono$cere per prattica i cani, &amp; i cacciatori lor nimici; $i come cono-
$cono que$ti di terra ferma, che cos&igrave; $pe$$o lor conuiene con la fuga $aluar$i, per lo che la e$perien-
za, e ma$$ime l'v$o fatto per nece$$it&agrave; fa dotto, &amp; accorto non $olo gli huomini, ma ancora gli ani-
<marg>16</marg> mali. CO. Gi&agrave; che $i vede la verit&agrave; di quanto hauete detto, non occorre in que$to particolare re-
plicar' altro, e per&ograve; $eguir&ograve; il $e$todecimo Capitolo, doue determinate la larghezza, che dee haue-
<marg>Larghez-
za <20>l fo$$o</marg> re il fo$$o intorno la Fortezza, materia molto da me de$iderata, per chiarirmi di diuer$e opinioni,
che molti tengono $opra tal dife$a, e particolarmente due, che $ono l'vna con l'altra contrarie. Cio&egrave;,
la prima &egrave;, che il fo$$o $ia largo, e profondo, come ancor dite voi. La $econd&agrave; &egrave;, che vogliono, che
tutta la $ua contra $carpa $ia $couata da' tiri de' fianchi de' baluardi; co$a che a me pare impo$$ibile,
quando per&ograve; $i fortifica $opra gli angoli, che habbino dell'acuto, non volendo, che il fo$$o $ia a$$ai
pi&ugrave; $tretto mcontro la $palla del baluardo, che non $ar&agrave; pa$$ato il mezo della $ua fronte, che $arebbe
imperfettione grandi$$ima. E per&ograve; de$idero chiarirmi di tal di$ordine, e del modo da fuggirlo.
AV. Que$ti cos&igrave; fatti giudici, dipendono dalla poca intelligenza del fortificare, che hanno coloro,
che propongono douer$i fare tal dife$a, perche non intendendo le offe$e, meno po$$ono ricono$cere
non $olo le dife$e, ma ne anco le forme, che deono hauere: perche cono$cendole vedrebbono le im-
perfettioni, che $uccedono nelle diuer$it&agrave; del fortificare, ne metterebbono per regola quelle parti,
che molte volte per il mancamento del $ito, o delle forme bi$ogni alterare, e fare della nece$$it&agrave; vir-
t&ugrave;, &amp; eleggere il minor male. In quanto all'opinione di coloro, che dicono voler la contra$carpa $ia
$couata dalle artiglierie de' fianchi; Dico che potendo$i $empre far que$to, $enza che e$$e artiglie-
<marg>C&omacr;tra$car
pa nelli an
goli acuti
n&omacr; potere,
e$$ere pa-
ralella al-
le fr&omacr;ti de'
baluardi.
Dife$a del
la contra-
$carpa.</marg> rie veni$$ero $coperte, &amp; imboccate dalla $pianata, $aria opera buona; ma &egrave; impo$$ibile, $e gi&agrave; e$$o fo$-
$o, non $i face$$e il terzo pi&ugrave; $tretto. Si che volendo $opra del quinto, &amp; del $e$to angolo far tale ef-
fetto, $arebbe nece$$ario fare il fo$$o a$$ai pi&ugrave; $tretto incontro la $palla del fianco del baluardo, che
non $arebbe incontro al $uo angolo inferiore, che e tutto contrario al bi$ogno, douendo in tal parte
e$$ere pi&ugrave; largo, e que$to per non dar commodit&agrave; al nimico di fare in quella $trettezza la trauer$a, e
re$tare a$$ai pi&ugrave; coperto nella parte larga. In quanto alla dife$a, che $i ricerca per la contra$carpa,
que$ta potr&agrave; e$$er fatta da altri pezzi, che $taranno nelle piazze di $opra; e m<*>me da' caualieri, e per
la larghezza, e profondit&agrave; della $o$$a non occorre replicare al<*>o, dipendendone la $icurt&agrave; della For-
<p n=>99</p>
tezza, qu&atilde;do per&ograve; i fianchi vengono coperti, e $icuri dall' e$$ere imboccati fuori da e$$a $ua larghezza,
<21>che $e pote$$ero $coprire la contra$carpa, cio&egrave; per trauer$o, ne $uccederebbe, che e$$a contra$carpa,
e parte della $pianata $coprirebbe, &amp; imboccherebbe i pezzi del fi&atilde;co, e t&atilde;to $arebbe maggiore l'offe-
$a, che n&omacr; $aria la dife$a, qu&atilde;to fo$$e maggiore lo $patio, e la piazza, che haue$$e il nimico di fuori, co-
me $i mo$tr&ograve; nel $ettimo Capitolo. E per&ograve; nelle diuer$it&agrave; de gli angoli $i dee s&emacr;pre c&omacr;portare, che la
detta c&omacr;tra$carpa v&emacr;ga dife$a dalle altre piazze, che $ar&atilde;no $uperiori al fianco, e particolarm&emacr;te da&igrave;la
c&atilde;noniera, che $i far&agrave; nella cortina <21> i$couare la fr&omacr;te del baluardo, $i che in tal modo il nimico v&emacr;ga
nece$$itato, vol&emacr;do imboccare i fi&atilde;chi, pi&atilde;tar le $ue artiglierie nella maggior di$t&atilde;za, e $trettezza del $i-
to. CO. N&omacr; $i pu&ograve; mai fare errore alcuno nel coprire, &amp; nell'a$$icurare la dife$a del fi&atilde;co, e $opra le al
tre piazze tagliare in molte parti i parapetti, e formar le c&atilde;noniere, $i che di fuori n&omacr; $i vegga $egnale
alcuno. Qu&atilde;to poi all'offe $a, che fa il nimico c&omacr; la Zappa, e ma$$ime <21> ri&emacr;pire e$$o fo$$o; ho c&omacr; l'el per<*>
za molte volte vi$to n&omacr; $i acco$tar mai alla c&omacr;tra$carpa, $e prima n&omacr; &egrave; beni$$imo coperto dalle trincie-
re, &amp; dalle $trade $otterranee, ne mai entra nella fo$$a, che $imilm&emacr;te prima n&omacr; vi habbia buttato d&emacr;tro
t&atilde;ta terra, o altra materia, che lo po$$a coprire; e per&ograve; n&omacr; $olo le $icurt&agrave; de' fi&atilde;chi c&omacr; la larghezza, e pro
fondit&agrave; della fo$$a $ono nece$$arie; ma anco le c&omacr;mode, e $pe$$e $ortite. Perci&ograve; crederei, che fac&emacr;dolo
ancor pi&ugrave; largo di tr&emacr;ta pa$$a, che tal $ua larghezza apporterebbe a <30>portione pi&ugrave; dife$a alla Fortez-
za. AV. Se b&emacr; dalla larghezza della fo$$a par che dip&emacr;da la dife$a della Fortezza <21> la difficult&agrave;, che ap-
porta al nimico nel farci la trauer$a; n&omacr; dimeno molti $ono di opinione, che <21> quattro cagioni la trop
pa<*>$ua larghezza ci po$$a nuocere. E prima e$$o nimico pu&ograve; pi&ugrave; facilm&emacr;te $coprire la muraglia <21> farui
d&emacr;tro la batteria. Sec&omacr;do, $e la fo$$a fo$$e molto larga potrebbe $t&atilde;doui d&emacr;tro, batterne, e leuarne le di<marg>Oppo$itio
ni farte al-
la larghez
za della
fo$$a.</marg>
fe$e de' fi&atilde;chi. Terzo, $t&atilde;do $opra la $pianata inc&omacr;tro l'angolo del baluardo, hauer&agrave; pi&ugrave; piazza <21> bat-
terne i fi&atilde;chi. Quarta, &amp; vltima le bocche delle c&atilde;noniere verr&atilde;no pi&ugrave; larghe, e <21> c&omacr;$egu&emacr;za i merloni
pi&ugrave; deboli, c&omacr; la facilit&agrave; dell'imboccarle, onde qu&atilde;do $i ttatta$$e di larghezze $u <21> flue, $arebbe a$$ai me
glio far la fo$$a pi&ugrave; profonda, oue n&omacr; $olo $i fuggirebbono le dette oppo$itioni, ma $i verrebbe a $ar le
cortine pi&ugrave; alte. CO. Se la larghezza del fo$$o in $ito piano $ar&agrave; terminata c&omacr; <27>ll'hone$to $patio, che
$i c&omacr;uiene, creder&ograve; le quattro oppo$itioni fatte, $ar&atilde;no di poco valore. Perche so ancor'io, che fac&emacr;do-
lo largo $ett&atilde;ta, o ott&atilde;ta pa$$a, le oppo$itioni $arebbono pi&ugrave; che vere. Ma fac&emacr;dolo tr&emacr;tacinque, o qua-
r&atilde;ta pa$$a largo in bocca, n&omacr; s&ograve; ricono$cere alcuna $ua dife$a, che a$$ai non $erua a beneficio de' difen
$ori, che n&omacr; faria al $uo nimico. E prima, che <21> la $ua larghezza $i po$$a $coprire, e battere pi&ugrave; a ba$$o
la muraglia della Fortezza, creder&ograve; che il rimedio $ia facili$$imo alzando la contra$carpa, e parte della
$pianata c&omacr; le pietre, ouero c&omacr; altra materia n&omacr; buona <21> dife$a, $aluo che $opra la $trada coperta, $i co-
me di gi&agrave; hauete fatto al Forte di <27>$ta Citt&agrave; di Zara. Secondariam&emacr;te, che il nimico po$$a far batteria
$t&atilde;do nella fo$$a; Que$ta mi par'opera t&atilde;to di$$icile a e$$equirla, che perci&ograve; n&omacr; $i dee $timare. N&omacr;dime-
no proporremo, che la fo$$a $ia larga dieci, o quindeci pa$$a di pi&ugrave; di <27>llo che vien tenuta $icura. Veg-
ga$i per&ograve; $e in que$ta pi&ugrave; larghezza il nimico ci $i po$sa trincierare, e coprire a ba$tanza, e che numero
di pezzi vi po$sa mettere <21> offendere, e dall'altra parte a quante offe$e v&emacr;gano e$po$ti; pre$upponen-
do$i che le dife$e della Fortezza $ieno reali, e con le $ortite c&omacr;mode; doue $e io n&omacr; m'ing&atilde;no, ne anco
due pezzi il nimico vi pu&ograve; acc&omacr;modare, e t&atilde;to mal coperti dalle no$tre offe$e, che poco danno potria-
no fare, $e gi&agrave; e$$o nimico n&omacr; ne haue$$e leuato le dife$e, lequali e$$endo fatte c&omacr; la s&emacr;plice terra, la ten
go fattura molto difficile; benehe in tal ca$o poco giouerebbe il fo$$o molto largo, o $tretto. Ma in tut-
te le occa$ioni dico e$$ere al nimico pi&ugrave; v&atilde;taggio pi&atilde;tar le $ue artiglierie nella gro$$ezza della contra-
$carpa, che nel valer$i della larghezza del fo$$o, doue t&atilde;to d&atilde;nno, e trauaglio ne pu&ograve; riceuere. In quan
to poi alle bocche delle c&atilde;noniere venendo pi&ugrave; larghe dell'ordinario circa vn piede, <27>$to poco $i dec
$timare, s&igrave; per conto dell'imboccarle, come <21> far piu debole il $uo merlone; ma$$ime potendo$i tenere
pi&ugrave; largo il fianco vn pa$$o per far pi&ugrave; gro$$i, &amp; gagliardi e$$i merloni; &amp; vltiniam&emacr;te circa del dar
pi&ugrave; piazza al nimico, $t&atilde;do fuori $opra la $pianata <21> offendere il fianco. Dico, che e$$endo in talluogo
dieci pa$$a di pi&ugrave;, o di meno di larghezza, non li porta c&omacr;modo, n&egrave; inc&omacr;modo nel piantare le $ue arti-
glierie, pot&emacr;do $i $empre acc&omacr;modare in diuer$i modi per piantarui due pezzi di pi&ugrave;, ma non gi&agrave; potr&agrave;<marg>Larghez-
za vtile <20>l
la fo$$a.</marg>
fuggire il trauaglio, &amp; il d&atilde;no, che riceuer&agrave; da' difen$ori nel ri&emacr;pire, ouero far la trauer$a a dieci pa$-
$a di larghezza di pi&ugrave; di fo$$o, che per neee$$it&agrave; li c&omacr;uerr&agrave; fare, vol&emacr;do$i acco$tare alla muraglia; e pe-
r&ograve; douendo fare elettione della $trettezza, ouero della profondit&agrave; della fo$$a, eleggerei $empre, per le<marg>Strettezza
della fo$-
$a apporta
non poca
imperfet-
tione.</marg>
ragioni dette, la $ua larghezza. E mi di$piace l'opinion di coloro, che vorrebbono il fo$$o largo $olo
pa$$a v&emacr;ti, e profondo il pi&ugrave; che $i pu&ograve;, ma$$ime in $ito piano, $ap&emacr;do che il nimico n&omacr; ha da fare opera
pi&ugrave; difficile, qu&atilde;to che il farui d&emacr;tro t&atilde;ta trauer$a, che gli ba$ti <21> coprire i gua$tatori, che po$$ano en-
tr&atilde;do $otto, tagliar la muraglia, e c&omacr; le mine far cadere il terrapieno <21> far$i $cala, e $alire $opra la piaz-
za del baluardo, doue che t&atilde;to, qu&atilde;to fi far&agrave; pi&ugrave; $tretto, t&atilde;to m&atilde;co trauer$a hauer&atilde;no da fare, che all'-
oppo$ito intrauerr&agrave;, e$s&emacr;do fatto di hone$ta larghezza, come ho detto. Ma <21>che molti parlano di que
$ta parte di dife$a opponendo alla $ua larghezza $enza ragioni apparenti, de$idero che mi mo$triate
qualche e$$empio di lineamenti, onde con l'e$perienza $i veggano gli effetti di e$$a $ua dife$a. AV. Ec-
<foot>M</foot>
<p n=>98</p>
cogli vn profilo, che mo$tra l'altezza della Fortezza, AB. Doue prima proporremo, che il fo$$o,
<marg>Effetto <20>l
la larghez
za <20>lla fo$
$a nello
$coprire
la mura&mdash;
glia.</marg> BC, $ia $olo largo pa$$a venti, e l'altezza della contra$carpa $ia, CD, &amp; il piano della $pianata di
fuori, DT, Nelqual fo$$o pre$upporiemo, che il nimico $ia acco$tato alla contra$carpa, D, per
e$$empio, a pa$$i quindeci, che $ar&agrave; doue il $egno. E, per i$coprire il piede della muraglia, B, $iane-
ce$$itato alzar$i con vna piazza, o trinciera di altezza della linea, EF, $i che la parte $uperiore, F,
$ia la vi$ta, che pa$$i $opra la contra$carpa, D, e termini al, B, fondamento della muraglia; la-
qual'altezza proporremo $ia di piedi ventidue. Et $e il fo$$o fu$$e pi&ugrave; largo pa$$a cinque, cio&egrave; pa$$a
venticinque, come per, BM, $i vede, e che il nimico in detta di$tanza, che $ar&agrave; in, O, vole$$e $co-
prire detto fondamento, $i douer&agrave; alzare per quanto contiene la linea, OP, e$$endo la $ua vi$ta la,
PLB, laqual'altezza $ar&agrave; piedi dici$ette; e $e il detto fo$$o fu$$e largo pa$$a trenta, che $ar&agrave;, BN,
$tando il nimico in detta lontananza al $egno, Q, douer&agrave; alzare la trinciera, QR, per la vi$ta RIB,
che $ar&agrave; piedi quindeci; e quando il fo$$o ancora fu$$e largo pa$$a trentacinque, che $arebbe, BG, e$-
$o nimico hauer&agrave; da alzare l'altezza, TS, $i che $copra per la dirittura, SEB; laqual'altezza $ia
piedi tredeci. E con tal proportione $i pu&ograve; $empre vedere l'effetto di qual $i voglia larghezza, o $tret-
<fig>
tezza di fo$$a, conforme a quella lontananza, o viciuanza, che fo$$e pi&ugrave; commoda al nimico per pian-
tare le $ue artiglierie, per battere tutta l'altezza, ouero parte di e$$a muraglia. Doue $aperemo $enza
errore alcuno anco da que$to l'altezza de' caualieri, &amp; delle trinciere, che e$$o potr&agrave; fare, $i che al pre-
$ente per le larghezze, &amp; per le di$tanze dette vederemo, che e$$endo largo il fo$$o pa$$a venti, e vo-
lendo e$$o nimico in detta di$tanza far batteria, gli conuerr&agrave; alzar$i piedi ventidue; e $e $ar&agrave; largo ven
ticinque $i alzer&agrave; piedi dici$ette, e s'&egrave; largo trenta, $i douer&agrave; alzare quindeci, e $e fo$$e ancora largo
trentacinque, douer&agrave; alzar$i $olo piedi tredeci, che volendo $coprire la met&agrave; dell'altezza di e$$a mu-
raglia nel farui la batteria, $i douer&agrave; alzare la met&agrave; manco. Hora dicami per concludere di $aper qual
$ia meglio il fo$$o largo, o $tretto, cio&egrave; qual delle due difficult&agrave; $ar&agrave; maggiore a e$$o nimico, o alzar$i
<marg>Se $ia me-
glio la fo$
$a $tretta,
o larga.</marg> in, ST, $olo tredici piedi $opra il piano della $pianata per far la detta batteria, &amp; l'hauere a riempi-
re pa$$a trentacinque di larghezza di fo$$a, ouero alzar$i ventidue piedi in, FE, per douerne riem-
pire $olo venti di e$$i pa$$a. CO. Senza dubbio alcuno &egrave; a$$ai meglio il douer$i alzare $opra la $pia-
nata ventidue piedi, per non douere riempire pi&ugrave; di venti pa$$a di larghezza di fo$$o, che non $aria al-
zando$i $olo tredici piedi, e douerne poi riempire trentacinque pa$$a; atte$o, che il douer$i alzare in
tal parte noue piedi di pi&ugrave; con trinciere, o caualieri, non &egrave; difficile, e$sendo opera, che con qualche
<marg>Larghez-
za vtili$$i-
ma della
fo$$a.</marg> commodit&agrave; $i fa di notte. Ma il douer riempire, ouero trauer$are quindeci pa$sa di pi&ugrave; di larghez-
za di fo$sa, mi par non vi $ia proportione alcuna di douerla proporre per beneficio del nimico, che
offende, e$sendo la pi&ugrave; difficile impre$a quella del far la detta trauer$a, per l'incommodo dell'operare
in luogo cos&igrave; $tretto, e per le occi$ioni, che v&emacr;gon fatte di coloro, che operano; ma$$ime doue i fianchi
$ono grandi, e coperti, e doue $empre i difen$ori po$$ono con l'artiglierie, &amp; con le $ortite offendere
tal parte; $i che tengo molto caro que$ta vo$tra dimo$tratione potendomene $eruire in qual $i voglia
<marg>Fo$$a trop
po, larga,
n&omacr; poter$i
difendere</marg> ordine di dife$a. Ma dicami di gratia $e la fo$$a $i face$$e tanto larga in bocca, non apporter&agrave; ella
difficult&agrave; a difen $ori in potere con gli arcobugi da parapetti offendere i nimici, quando fu$$ero $opra
la contra$carpa, &amp; tanto pi&ugrave; douendo$i alzare la detta contra$carpa, &amp; fare tal dife$a per il decliuio
anco pi&ugrave; da lungi. AV. Se i difen$ori, per tale larghezza non pote$$ero offendere il nimico, $arebbe
danno pur troppo grande, ma ci&ograve; dalle larghezze dette non pu&ograve; accadere, perche e$$endo per e$$em-
pio la fo$$a trentacinque pa$$a larga in bocca, &amp; la gro$$ezza del parapetto con le $carpe del terrapie-
<p n=>99</p>
no, &amp; della muraglia pa$$a venti, che in tutto $aranno quarantacinque pa$$a che &egrave; di$tanza p<*>r troppo
commoda per ogni tiro. Ma v$ando$i mo$chetti, come &egrave; $olito $a<*>$i, quando tal di$tanza fo$$e la
met&agrave; di pi&ugrave;, ella non apporter<*>bbe difficult&agrave; alcuna, e ma$$ime nel difendere tutto il decliuio, che $&igrave;<marg><*>argher-
z<*> <20> la fo$
$a propor
tion<*>ta al
la di$e$a,
<*> arco
<*>.</marg>
face$$e per alzare e$$a contra$carpa, ben che $ia vanit&agrave; e$pre$$a il credere di potere offendere il nimi-
co in tal parte, perche egli $arebbe pi&ugrave; che matto, $e nell'acco$tarui$i non veni$ie coperto con le trin-
ciere, &amp; con le $trade $otterance, e per&ograve; $i dee attendere $olo al potere battere, &amp; ferire e$$o nimico
per lo $patio della $trada <*>operta, &amp; nello sboccare nella $o$$a, doue difficilmente $i pu&ograve; coprire. CO.
Re$to $odistatto del di$egno, &amp; della $ua ragione, e per&ograve; voglio, ch'ella veda vn'altro nuouo di$e-
gno, &amp; inuentione di fe$$a diferente a$$ai dalla $ua, laquale $ar&agrave; dife$a con quell'ordine di baluardi,
che di $opra vi mo$trai, $opra ilqual fo$$o de$idero d'intendere la vo$tra opinione. AV. La maggior
lunghezza di que$to fo$$o, DC, FG, da ogni parte intorno l'angolo del baluardo, ne pu&ograve; appor-
tare qualche beneficio nelle dife$e corte, douendo il nimico $tare quel tanto pi&ugrave; lontauo dalla Fortez
za, e ma$$ime da fianchi per imboccargli, cio&egrave; in E per $coprire il fianco del baluardo, A; nondi-
meno ci vedo vna non piccola oppo$itione, cio&egrave; quando il nimico con caue $otterrance, o altro, $i fo$-
$e acco$tato alla contra$carpa, H, e che trauer$a$$e la fo$sa pi&ugrave; lunga in, F, lo $patio cauato, FG,
gli $eruirebbe per piazza commodi$$ima, doue potria piantare l'artiglierie da ba$so in, F, e d'alto in,
N, per battere il fianco del baluardo, $i che con <27>$te due piazze, potrebbe far notabili$$imo d&atilde;no alla
Fortezza. In qu&atilde;to a baluardetti <27>$ti far&atilde;no a$sai buono effetto, e$s&emacr;do trinciere, che l'vna parte difen
de l'altra, pur che il nimico cacci&atilde;doui$i $otto n&omacr; $e ne po$sa $eruire <21> dife$a propria. Ma che apporti-<marg>Il fo$$o s&emacr;
za acqua
e$$ere piu
vtile <21> la
dife$a che
non &egrave; il
pieno d'-
acqua.</marg>
no c&omacr;modit&agrave; a difen$ori di potere v$cire fuori, &amp; c&omacr;$eruarui$i, c&omacr; forze tali, da potere anco impedire a
e$so nimico nell'auicinar$i. CO. Mi re$ta vn dubbio n&omacr; pieccolo intorno al fo$so, che &egrave; di $aper qual $ia
il pi&ugrave; $icuro, cio&egrave; l'a$ciutto s&emacr;za acqua, ouero il pieno d'acqua. AV. Que$ta &egrave; vna di$puta, che molti di-
cono n&omacr; e$sere ancora terminata; ma &imacr; qu&atilde;to a me la t&emacr;go terminati$$ima, cio&egrave;, che lo a$ciuto $ia il pi&ugrave;
$icuro, e difen$ibile. Perche dal fo$so s&emacr;za acqua $i caua il c&omacr;modo di poterlo c&omacr; le $ortite difendere,
<fig>
e ma$$ime c&omacr; l'aiuto delle $trade coperte, &amp; delle tr&imacr;ciere, che $i fa a mezo della $ua larghezza $opra la
cunetta ver$o la muraglia, la qual cunetta <21> a$$icurar$i dalle mine, dee e$$er cauata t&atilde;to ba$$a, che il $uo
fon do $ia nel $a$$o viuo, ouero nell'acqua $ortiua, <21> le ragioni dette. In qu&atilde;to poia <27>llo, che $ar&agrave; pieno
<foot>M 2</foot>
<p n=>100</p>
d'acqua, dico che pu&ograve; e$$ere fatto in diuer$i modi, clo&egrave;, $e $ar&agrave; con l'acqua morta, benche $ortiua, ap-
<marg>L'acqua
morta nel
la fo$$a ap
porta l'a-
<*>a cattiua</marg> porter&agrave; l'aria cattiua, ma$$ime, perche facilmente $i corrompono, non hauendo moto notabile, &amp; pe-
netrando ne pozzi di dentro, beuendone poi i poueri $oldati, &amp; gli al<*>ri s'infettano di malatia, do-
ne ne ri$ulta la morte di molti, e ma$$ime la $tate, ne tempi caldi, e tanto pi&ugrave; doue concorrono l'ac-
que de canali, che vi $ia macerato lini, e per&ograve; $i dee procurare di condurui l'acqua viua di qualche
fiume, e ben che in tempo di guerra ella po$$a e$$ere diuertita, in tale occa$ione ba$ta poi, che la fo$-
<marg>Nelle For
tezze pic-
<*> il fo$
$o c&omacr; l'ac-
qua &egrave; vti-
$i$$imo.</marg> $a re$ti piena d'acqua, o $ia morta, o viua, non per que$to re$ter&agrave;, che la $ua dife$a non $ia buona, co-
me giudico e$$ere nelle Fortezze piccole, doue la fo$$a &egrave; larga, e profonda, e tanto pi&ugrave; $evi $i pote$-
$e far pa$$are l'acqua d'vn fiume corrente indiuertibile, che que$ta $arebbe in tutta perfettione; ma
pochi $iti vi $i ritroua, doue $i ritroui tal commodita. CO. Gi&agrave;, che vengo $odistatto di quanto
habbiamo di$cor$o intorno la larghezza del fo$$o, mi re$ta per vltimo di que$to Capitolo l'addiman-
darui dell'ordine, che terre$te in $ito, doue fo$$e nece$$ario il fortificarlo, e che per l'acque $ortiue
vicine alla $uperficie della terra, ouero per lo $a$$o viuo, non $i pote$$e profondare la fo$$a, per fa-
re tanto alta la contra$carpa, che pote$$e coprire la muraglia dalle offe$e del nimico. AV. Pi&ugrave;
volte s'&egrave; detto, che il $o$$o vorrebbe e$$er profondo almeno cinque pa$$a. Ma quando pure per ne-
ce$$it&agrave; $i doue$$e piantare vna Fortezza, doue $olo fu$$ero per e$$empio, piedi dodici di terra, o altra
materia, e che poi $i ritroua$$ino le acque $ortiue, che impedi$$ero il cauamento, per fabricare la For-
tezza con la fo$$a profonda, prima con$idererei alla natura del $ito, &amp; all'effetto del cor$o delle acque,
<marg>Fo$$a, co-
me $i po$-
$a profon
dare, do-
ue il $ito
$ia paludo
$o.</marg> $i de' fiumi, $e ve ne fu$$ero, come quelle che $corrono per le pioggie, &amp; farci ricono$cere, co'l me-
zo della liuellarione, il pendere, ouer decliuio, che ha il $ito, e cio vi$to, farei poi cauare vn fo$$o di
profondit&agrave;, &amp; di lunghezza tale, che veni$$e ad abba$$are le dette acque $ortiue, tanto che pote$$e
fare quel maggior cauamento, &amp; quel fondo alla fo$la della Fortezza, che $i potr&agrave; oltre al fare ado-
perare gli $trumenti pe<*> alzare, &amp; per $eccare le dette acque, a parte, per parte, mentre $i far&agrave; il caua-
mento, che douendo$i alzare tre, e quattro piedi, ci&ograve; $i fa con facilit&agrave;, e per fare che il fo$$o veni$$e
anco pi&ugrave; ba$$o col $uo fondo, farci alzare la contra$carpa, con la materia pi&ugrave; $a$$o$a, &amp; pi&ugrave; cattiua,
<fig>
dando per di fuori quel pendere alla ip<*>anata, che conuerr&agrave; alla $ua altezza, $i che veni$$e poco di$i-
mile dal piano, accioche il nimico non ne pote$$e riceuere beneficio per coprir$i quan do $i vole$$e
auicinare alla Fortezza, e per&ograve; il predetto decliuio col $uo piano douer&agrave; corri$pondere $otto al para-
petto della Fortezza, come nel pre$ente di$egno $i vede. E prima la linea puntegiata, P, N, H,
mo$tra il piano del $ito, &amp; l'altezza da farui, $ia. L, MN. Col $uo pendere, MN. qual vada a
corri$pondere $otto al parapetto della Fortezza, A, e$$endo l'altezza della Fortezza AB, &amp;, BI,
la larghezza della fo$$a, &amp; la profondit&agrave;, GH, fatta meza a$ciutta, &amp; il re$to con l'acqua, cio&egrave;, la
parte, FG, a$ciutta con la dife$a, H, &amp; la, DE, $ar&agrave; l'altra parte con l'acqua, &amp; con la profon-
dit&agrave;, ES, &amp; $i far&agrave; lungo il fondamento della muraglia, CR, la cunetta, BC, capace a riceue-
re le ruine, che pote$$ero cadere per cagion delle batterie, &amp; que$ta parte di fo$$a a$ciutta s'intende
<marg>Fo$$a, &amp;
con$idera
tioni <21> la
$ua dife$a.</marg> fare nelle fo$$e grande, e reali, e doue $ia il modo da fare le trinciere trauer$ali per i difen$ori, che $a-
ranno alla di$e$a, H, $i che il nimico per fianco non gli po$$a $coprire, ne offendere dalla contra-
$carpa, come $i mo$tr&ograve; al Capitolo 8. E perche la $perienza in a$$ai luoghi m'ha fatto cono $cere la
difficult&agrave; del mancamento della materia, nel fare tale alzato, debbo perci&ograve; mo$trare il rimedio fat-
<marg>Contra&mdash;
fo$$a.</marg> to, &amp; che $i dee fare con duplicato beneficio, cio&egrave; per alzare il cugnio, L, M, N, o sba$$ato al fine
dell'angolo, N, l'altro cugno, N, P, O, &egrave; fatto vna contrafo$sa, &amp; da quel cauamento la miglio-
re terra, ne $erue per fabricare le piazze, &amp; le dife$e della Fortezza, &amp; con la pi&ugrave; cattiua $i facci al det-
to alzato d&igrave; fuori, come anco $i dee fare nel cauamento della fo$sa, e quando vi $i ritroua$se il $a$so,
que$to $i cauer&agrave; $enza impedimento d'acqua, con duplicato beneficio. CO. Vn $ito, che io teneua
per infortificabile, &amp; del tutto imperfetto, lo vedo al pre$ente con tanta facilit&agrave; ridotto a perfettio-
ne, che ardi$co dire, e$sere le $ue dife$e pi&ugrave; gagliarde, che non $ono quelle, doue la fo$sa &egrave; pi&ugrave; profon-
da, e tanto pi&ugrave;, quando $i pote$se fabricare l'altezza della contra$carpa, &amp; del decliuio di fuo<*>i,
M, N, di $a$$i viui, e che il cauamento, P, O, fo$$e il pi&ugrave; $i pu&ograve; lontano e balso con l'acqua viua,
<p n=>101</p>
AV. Mi piace, che $iate re$tato $odisfatto. CO. Segue il decimo$ettimo Capitolo, doue volete
ordinariamente $i faccia la cunetta pa$$ato il mezo della fo$$a, e dife$a della $ua trinciera, della qua-
le non o$tante l'hauerne di $opra trattato, $eguendo per&ograve; l'ordine, mi conuiene ragionare $opra a e$$a
trinciera, che fate per di dentro, per $icurt&agrave; della cunetta; laquale a me non pare, che $tia bene il farla<marg>La cunet-
ta nella
fo$$a.
Di$e$a del
la cunetta
di che de-
ue e$$er
$atta.</marg>
con la terra, $e per&ograve; terra $i ritroua$$e nel fondo di detta fo$$a. E que$to dico, accioche il nimico
non $e ne pote$$e mai $eruire; e per&ograve; $i douera fabricare di materia frangibile, $i come &egrave; il tuffo, oue-
ro le pietre cotte, &amp; ancora cauata nello $te$$o $ito del taglio del fo$$o, proponendo per&ograve; che $ia ma-
teria $a$$o$a; e $e fu$$e ruino$a, vi farei la camicia di muro. In quanto poi alla $ua gro$$ezza, non mi
curerei, che fo$$e molta, ma $i ben tanto alta, che pote$$e coprire i difen$ori da gli alzati, che pote$$e-
ro fare i nimici, per fronte $opra la contra$carpa; e $opra tutto tengo $ia nece$$ario, che venga co-
perta ancora per fianco, come di $opra hauete detto. AV. Le ho mo$trato per il precedente di$e-
gno de' due baluardi il rimedio facili$$imo dell' a$$icurar$i da tale offe$a con la trinciera, &amp; dife$a fat-
ta $opra la cunetta co' denti, ouero ri$alti cauati nel taglio della fo$$a, $i che con la $trada di den-
tro alquanto ba$$a $i potr&agrave; non $olo $tare alla dife$a, ma caminar per tutto, oue far&agrave; dibi$ogno, $en-
za l'e$$ere $coperti, come $i di$$e. CO. Quando que$ta vo$tra trinciera, e $trada non po$$a nelle
occorrenze $eruire al commodo del nimico, ma che il tutto venga dalle piazze, &amp; da caualieri del-
la Fortezza $coperto, e dife$o, giudico e$$ere vna delle principali dife$e della Fortezza. Ma dite-
mi $e &egrave; po$$ibile, che i difen$ori con la commodit&agrave; di que$te $ortite, e $trade po$$ino cauare, e por-
tar via quella terra, che il nimico pu&ograve; buttare dalla contra$carpa nella fo$$a per fare le trauer$e, at-
te$o che ho da molti inte$o dire, che tal'opera $i pu&ograve; fare. AV. La ragione &egrave; chiara di n&ograve;: perche
quelli, che pre$umono di far que$to, non intendono le offe$e, ma $i fondano $opra le loro vanc opi-
nioni, &amp; ma$$ime contra la potenza del Turco, perche la difficult&agrave; di tal'opera dipende da molte ca-
gioni, e particolarmente da tre; cio&egrave; dal poco numero de' difen$ori alla comparatione del nimico.
Seconda dalla $trettezza del $ito di dentro s&igrave; del fo$$o, come delle $ortite, doue non $i pu&ograve; con mol-
ta gente lauorare. Terza $ar&agrave; per douer$i $coprire i difen$ori alle molte offe$e del nimico nel pi-
gliar la materia, che pu&ograve; gittar nel fo$$o, &amp; non hauer luogo da metterla, per&ograve; &egrave; opera molto dif-
ficile per liberar$ene. CO. Gi&agrave; s&ograve;, che tal'opera da' difen$ori, non pu&ograve; perfettamente e$$ere e$-
$equita, n&egrave; $i pu&ograve; impedire, che il nimico potente non faccia la trauer$a; ma $i bene darli tutte le
maggiori difficult&agrave;: e per&ograve; de$idero $apere la dife$a con la quale voi vi opporre$ti a que$ta offe-
$a, per rendergli tal difficult&agrave;. AV. E$$endo le Fortezze fatte (come di gi&agrave; ho detto) per trat-<marg>Beneficij,
che appor
tano le
Fortezze.</marg>
tenere, e per far perdere il tempo al nimico, dalquale tempo ne dipendono molti di$ordini, come
il mancamento delle monitioni. E particolarmente per li $occor$i, che in detto tempo pu&ograve; rice-
uere la Fortezza dal $uo Prencipe, ouero che la guerra $i diuerti$ca in altre parti. E per&ograve;
$empre che co'l mezo del fo$$o, o di altre parti della Fortezza $i po$$a con la natura del $ito,
&amp; con diligenza dell'arte aggiunger dife$a, &amp; offe$a contra il nimico, que$ta $ar&agrave; la miglior
fortificatione, che $i potr&agrave; fare. In quanto poi a poter dare nell'opera della trauer$a difficul-
t&agrave; ad e$$o nimico, dico che $i pu&ograve; trauagliarlo molto con le mine per la commodit&agrave; delle $tra-
de coperte. CO. Que$ta $arebbe ancor marauiglio$a dife$a, quando $i pote$$e fare, $i come<marg>Impedi&mdash;
m&emacr;ti da da
re al nimi
co nel fa-
re la tra-
uer$a del-
la fo$$a.</marg>
credo: e per&ograve; mi $ono imaginato pi&ugrave; volte, mentre che il nimico getta la terra nel fo$$o, $i po$-
$a entrar $otto, e metterui vno, o due barili di poluere con la$ciarglielo coprire, i quali bari-
li haurei voluto, che cia$cuno fu$$e me$$o in altri maggiori va$i, $i che $te$$e $o$tentato in me-
zo, acci&ograve; non piglia$$e nello $tar $otto la terra troppa humidit&agrave;, ma la difficult&agrave; mia $taua in
potergli dare il fuoco; e per&ograve; haueua ancor pen$ato di darglielo in due modi, cio&egrave; a termi-
ne con i $toppini, o altre materie; ouero tirarui dentro con l'artiglierie con palle affocate, &amp;
ancora piene di fuochi artificiati, $i come ho inte$o, hauer gi&agrave; fatto v$are il Re di Polonia,
per abbruciar le dife$e fatte di legname, &amp; di terra d'vna Fortezza, ch'egli e$pugn&ograve;. E $e be-
ne pare, che que$ta $ia opera fallace, pure l'ingegno co'l valore dell'huomo &egrave; tale, che $e ne
pu&ograve; $perare la facilit&agrave; dell'opera, ancor che pi&ugrave; difficile $o$$e, ma$$ime potendo$i mettere il fuo-
co a termine di vn giorno, e per quanto $i vuole. AV. Molto belle, &amp; vtili fattioni $i po$$ono
fare con le mine, &amp; con le contramine, le quali $i deono e$$equire con quella vigilanza, &amp;
ingegno, che la nece$$it&agrave; ricerca, conforme al $ito, &amp; alle occa$ioni. Et $e bene il nimico en-
trato ch'&egrave; nella fo$$a, pare che po$$a molto operar con danno de' difen$ori; nondimeno e$$i
difen$ori antiuedendo l'offe$a, $i po$$ono vantaggiare di dife$a, e rimediarci con gli $te$$i ca-
uamenti. Perche combattendo$i $otto la terra pu&ograve; giouare a$$ai pi&ugrave; l'ingegno ad e$$i difen$o-
ri, che la forza al nimico, o almeno combattere del pari; e per&ograve; ella $eguiti. CO. Dire-<marg>La c&omacr;tra-
lcarpadec
e$$ere fat-
ta $enza
buona mu
raglia.</marg>
mo del decimo ottauo Capitolo, doue volete, che la contra$carpa non $i facci di muraglia
con calcina, ma che $ia $emplicemente muro $ecco, laquale a me molto piace, e douerebbe pia-
cere a tutti, $apendo$i l'auenimento di quella, che era fatta intorno la fo$$a di Famago$ta; ma
e$$endo fatta di muro $ecco, e tirandoui$i con le no$tre artiglierie, la po$$iamo ruinare con dan-
<foot>M 3</foot>
<p n=>102</p>
no del nimico, e $tarebbe beni$simo quando ancora fo$$e tale altezza di contra$carpa nel $emplice
taglio del $ito, cio&egrave; $enza muraglia, e$$endo per&ograve; materia non ruino$a per le acque. Ma ca$o, che
bi$ogna$$e farui la contra$carpa, e non vi fo$$e molta commodit&agrave; di pietre, e per nece$$ita $i dou<*>$$e
fare di calcina, che ri$olutione pigliare$te in tal ca$o? AV. Farei il muro gro$$o $olo vn piede, e
<marg>Muraglia
angola<*>e
nella con-
tra$carra.
Come dee
e$$ere il
muro de'-
la contra-
$carpa, e
$uo officio.</marg> mezo, e lo farei non retto, ma a denti di $ega con $pe$$i angoletti, $i che dandogli dentro co' no$<*>i
tiri di artiglieria, lo po$$iamo ruinare co'l leuare tal dife$a al nimico in poterlo $coprire per offender-
lo; ma &egrave; ben vero, che $i douer&agrave; fare $enza calcina, facendolo per&ograve; retto, e $olo di fuori imboccarlo
con e$$a calcina, perche oltre che $i viene a con$eruare molto tempo, mo$tra in apparenza <*>$ier mu<*>a-
glia buona, e bella. Ma $i dee auertire, che tutto il corpo della contra$carpa ne dee apportare tre no-
tabili beneficij. Prima e$$er tanto alta, che copra la muraglia il pi&ugrave; $i pu&ograve;. Secondo, che dia com-
modit&agrave; a' difen$ori della Fortezza, che $ortendo fuori po$$ano poi ritirar$i a $aluamento coperti, e di-
$cendere nella fo$$a. Terzo, &amp; vltimo, che all'oppo$ito po$$a impedire il nimico a poter far tale effet-
to di di$cendere in detta fo$$a; perche potendo far que$to ad ogni $uo beneplacito, potria ancora con
qualche intendim&emacr;to, che haue$$e c&omacr; le guardie della Fortezza, (e ma$$ime in tempi o$ouri, e piouo$i)
all'improui$o a$cender in e$sa fo$sa, e per le $ortite, &amp; per altri luoghi apertigli, entrar nella Fortez-
za. Et per&ograve; douendo$i $empre d'ogni minimo dubbio di quello pote$$e accadere leuarne l'occa$io-
ne, $i douer&agrave; fare parte dell'altezza di e$$a contra$carpa con la detta muraglia, cio&egrave; $opra il piano del
fo$$o con la met&agrave; di $carpa in altezza di tre pa$$i al pi&ugrave;, &amp; il re$to con vn ri$alto, o $trada coperta per
poterui$i $aluare i difen$ori nel ritirar$i nella fo$$a, oue doueran' e$$ere per il meno in tre luoghi
fatte le loro $trade co'l ponte di legno da leuare, &amp; da porre, cio&egrave; incontro il fianco, &amp; al mezo del-
<marg>Ponti di le
gno <21> $or-
tir fuori
della fo$$a
Ca$e mat-
te n&omacr; vtili.</marg> la cortina, douendo$i fare que$ti ponti commodi, e gagliardi, $i che anco vi po$$a pa$$are la caualle-
ria, e quel legname non $i terr&agrave; mai in tali luoghi, $e non in tempo, che far&agrave; dibi$ogno v$are le $or-
tite, e que$to fi far&agrave; per leuare l'occafioni de' di$ordini detti; CO. Benche io re$ti $odisfatto, de-
fidero per&ograve; ancora $aper $e &egrave; bene il fabricare in detta contra$carpa le ca$e matte, $i come ho vi$to
e$$ere $tato v$ato in diuer$e Fortezze, dicendo$i, che con quelle $i pu&ograve; fare notabil'offe$a al nimico,
$empre che con le $trade $otterranee vole$$e sboccare, &amp; entrar nella fo$$a. AV. La dife$a delle ca$e
matte $ar&agrave; $empre imperfetta in qual $i voglia parte della Fortezza, che $aranno fabricate; atte$o che
e$$endo piazze coperte di $opra con volti di muraglia, e non hauendo e$$alatione, il vapore cau$ato
dalla poluere partori$ce tanta alteratione a' bombardieri, &amp; a loro aiutanti, che con molta difficult&agrave;
vi po$$ono $tare, oltre che dal fumo vengon $offocati, benche $olo gli arcobugi vi $i opera$$ero. E tan-
to pi&ugrave; tale imperfettione far&agrave; nelle ca$ematte fatte (come dite) fuori, $otto la contra$carpa venen-
do cos&igrave; facile all'e$$ere $offocate, ouer coperte dalla terra, che il nimico butta$$e nella fo$$a, e per&ograve; tal
dife$a non $i dee hauere in molta con$ideratione, $e gi&agrave; la nece$$it&agrave; del $ito non ne sforza$$e &agrave; v$arle,
ma ver$o la Fortezza, e con que' maggiori e$$alatoi, che vi $i pote$$ero fare con l'v$arui per la dife$a
$olo i mo$chetti. CO. Gi&agrave; che la e$perienza ne mo$tra l'effetto di quanto hauete detto, $eguir&ograve; il
decimonono Capitolo; per lo qual volete, che la $trada coperta, che vien fatta $opra la contra$carpa,
<marg>Strada co-
perta <20>lla
c&omacr;tra$car-
pa.</marg> $ia cauata $otto la $uperficie, ouer piano del $ito, &amp; a me parrebbe fu$$e meglio coprire la detta $trada
con vn'alzato di terra, o altra materia, perche non $olo $i verrebbe a fare lo $te$$o effetto del coprire,
ma $i verrebbe ancora a fare alta la contra$carpa, e profondo il fo$$o. AV. Sempre, che $i facci tale
<marg>Dife$a del
la $trada
copertafat
ta con ter-
ra buona.</marg> altezza con tanto pendere ver$o la $pianata, che non po$$a far dife$a a'nemici, non $ar&agrave; $e non ben
fatto tale alzato, e ma$$ime quando vien fatto di $a$$i viui, e tanto pi&ugrave; apporterebbe dife$a, quanto
che fu$$ero alti, e $i allontana$$ero da e$$a contra$carpa, &amp; ancora che quando $otto a $a$$i non fo$$e
terra, ma altri $a$$i, e materia non e$po$ta alla Zappa. Con tutto ci&ograve; ella douer&agrave; $apere, e$$ere nece$-
$ario, che per vn pa$$o di gro$$ezza del para petto di e$$a $trada, cio&egrave; nella parte di $opra, $ia $olo terra,
accioche i tiri de' nimici non face$$ero andare detti $a$$i nella fo$$a con offe$a de' difen$ori. CO.
Douendo que$ta $trada coperta apportare tutte le maggiori commodit&agrave; a' difen$ori, &egrave; ben douere
a$$icurarla con la trinciera fatta di buona terra, e che il $uo piano venga tanto ba$$o, che anco vn'huo
mo a cauallo re$ti coperto dalla $pianata. Segue il vente$imo, &amp; vltimo Capitolo, per lo quale pro-
ponete, che la $pianata fuori della contra$carpa $ia fatta, come pi&ugrave; volte s'&egrave; detto, di $a$$i, e con
<marg>Spianata
fuori <20>lla
c&omacr;tra$car-
pa.</marg> manco terra, che $i pu&ograve;, che al parer mio &egrave; opera molto gioueuole, e tanto pi&ugrave; apporter&agrave; dife$a,
quanto verr&agrave; da tutte le parti lontana dalla Fortezza. Ma quel pendere, che propone$ti darle di fuo-
ri, &agrave; me non piace, poi che con vna trinciera, o trauer$a il nimico $i pu&ograve; a$$ai pi&ugrave; commodamente co-
prire, che non faria, $e la $pianata $te$se in piano, ouero haue$$e il pendere ver$o la Fortezza. AV.
Gi&agrave; le ho detto, e$$ere tutte l'opere e$po$te a qualche oppo$itione, ma che $i dee $empre fare elettio-
<marg>Ottima di
fe$a che
fannoi $a$
$i nella
$pianata.</marg> ne di quello, che meno $t&agrave; per nocere, e ma$$ime $apendo, che tale alzato fatto in pendere $i fa
$olo per mancamento del $ito, s&igrave; per non poter$i profondare la fo$$a, come anco per leuarne la ter-
ra buona, e tutto per dare a' difen$ori pi&ugrave; agio per coprir$i, &amp; d'offendere il nimico nell'auicinar$i,
benche pochi$$imo beneficio pu&ograve; e$$o nimico riceuer da tal pendere. E ma$$ime doue in cinquan-
ta, o cento pa$$a di lunghezza non $ia pi&ugrave; di vno, o di due pa$$a di pendere, che a pena $i di$cerne
<p n=>103</p>
dal piano, e tanto meno e$$endo fatto co' $a$$i, doue apportandone $empre notabile beneficio, $a-
ria nece$$ario il farlo in tutti i $iti, e Fortezze per la $ua dife$a. Et que$to ne ba$ti per la pre$ente
giornata, e fine de' propo$ti venti Capitoli. CO. Con molta mia $odisfattione habbiamo trattato
di quello, che pi&ugrave; de$iderauo. Et per&ograve; $e cosi vi piace andiamo &agrave; riuedere la fabrica, &amp; a goder la
vi$ta di tanta gente, che con tanto bell'ordine e$$equi$cono l'opera loro.
<HEAD>GIORNATA VI.</HEAD>
<HEAD>Doue $itratta delle pi&ugrave; notabili imperfettioni, che po$$ono hauere
le Forrezze, &amp; appre$$o i lor rimedij.</HEAD>
<HEAD>AVTORE.</HEAD>
<p>HAVENDO il giorno pa$$ato dato fine al ragionamento de' Capitoli, parmi
al pre$ente, che habbiamo a$$ai pi&ugrave; abondanza di tempo, che di concetti per di-
$pen$arlo con quella commune $odisfattione, che $i &egrave; fatto ne' giorni pa$$ati <*>
per&ograve; proponga ella quello, che pi&ugrave; le piace. CO. Douendo toccare a me pro-
porre, voglio vediate, che non la materia, ma $i bene il tempo c'&egrave; per mancare.
E per&ograve; prima, che io tratti d'altro ragionamento, &amp; per il no$tro $olito diporto
de$idero, che mi dichiariate parte de gli effetti, che fanno i tiri dell'artiglierie.
Perche e$$endo $tato que$ta mattina a veder tirare que$ti bombardieri al ber$a-
glio, $ono andato con$iderando quattro co$e, cio&egrave; al rimedio, che nel dare il fuoco al pezzo, non e$-
$ali fuori dalla lumiera tanto vapore, ouer fiamma, che non $olo po$$a dare aui$o al nimico, ma tempo
da poter$i faluare, auanti che arriui la palla ad offenderlo. Secondo, $e il pezzo $i ritira nell'v$cire
tutto il vapore dalla $ua bocca, ouero nello $te$$o tempo, che e$ce la palla. Terzo, $e $i pu&ograve; $apere il
temp&omacr; che corre, v$cita che $ar&agrave; e$$a palla dalla bocca del pezzo a ferire in di$tanza di quattro, o cin-
quecento pa$$a. La quarta, &amp; vltima co$a &egrave; il $apere per propria mia curio$it&agrave;, almeno vno auicinar$i
alla verit&agrave; intorno alla proportion<*>, che $i truoui tra la velocit&agrave; del cor$o della palla, quando e$ce fuo-<marg>Quattro <27>
$iti intor-
no l'v$o <20>l
l'artiglie-
rie.
Vapore <*>
ch e$cefuo
ri della lu-
miera de
pezzi del-
l'artiglie-
rie.
Remedio.</marg>
ri della bocca del pezzo, con quello del cor$o del corpo $olare ($e corpo per&ograve; $i dee chiamare.) AV.
beli$$imi $ono i quattro que$iti da lei fatti, mo$trando per chiari$$imo $egno, ch'ella v&agrave; $pendendo il
rempo in pen$ieri nobili, e virtuo$i, e per&ograve; debbo procurare di darle ogni po$$ibile $odisfattione.
E prima quanto al vapore, che ella dice hauer vi$to v$cire fuori della bocca del pezzo, dico e$$ere que-
$to vn di$ordine grandi$$imo, quando ma$$ime la lumiera $ia fatta larga per la frequenza dello $para-
re il pezzo, perche oltre all'indebolir$i il tiro per la pol<*>e, che fa quel vapore, laquale vanamente
fi perde, il pezzo ancora tarda allo $parar$i, &amp; molte volte quando il nimico n'&egrave; auertito egli $can$a
l'offe$a. Il remedio di que$to, &egrave; prima rifare le dette lumiere con le vite
<fig>
di ferro sbu$ato, conforme al $olito, e poi $enza ade$care, ouero empie-
re la lumiera con la poluere doppo hauere caricato il pezzo, $e gli dar&agrave;
il fuoco col mezo d'vn grillo, cio&egrave; cannetta piramidale fatta in vn pez-
zo $olido di metallo bucato dentro, &amp; che il buco habbia vna bocca $ola,
che $ar&agrave; da ba$$o, come per il pre$ente di$egno $i vede, AB, &egrave; la lun-
ghezza di circa a tre dita, &amp;, TV, gro$$ezza della ba$e, doue non pa$$a
il buco; ma $olo alla parte piramidale, B, ilqual buco non douer&agrave; e$$e-
re pi&ugrave; largo della gro$$ezza d'vna <18>enna $ottile da $criuere, &amp; hauendo
preparato, vn pezzo di catenetta di ferro, o di ottone, lunga circa a vn
braccio, &amp; ad ogni te$ta fermatoui vna palla di piombo d'vna libra in
circa di pe$o, &amp; fatta prima pa$$are la detta catenetta per il manico SD,
della cannetta, &amp; piena dentro di poluere fina, e turata la bocca, B, con
la cera, $i metter&agrave; nella lumiera del pezzo, &amp; la catenella a caualcione
della culatta, s&igrave; che vgualmente le due pendino a ba$$o da ogni parte, &amp; ade$cato con la $te$$a polue-
re il piccolo focone, che $i vede per lo buco nel mezo al fine del manico tra le due lettere, AC, $eli
dar&agrave; il fuoco, che corri$ponder&agrave; alla poluere di dentro, laquale come vn razzo correr&agrave; advrtare, &amp; a<marg>Nuouomo
do <21> dare
fuoco all'-
artiglierie</marg>
ferire nella poluere della camera del pezzo, &amp; immediate la far&agrave; ardere, &amp; $parare, $altando la can-
netta, come vn griilo in dietro, che trattenuta da detta catenetta, e pe$o delle due palle re$ter&agrave; $opra
l'i$te$$a culata. CO. Per certo que$to &egrave; vn modo molto facile, e $icuro per rimediare a tale imper-
fettione, e per&ograve; $egua la dichiaratione del $econdo que$ito. AV. Per $apere il tempo, nel quale il
pezzo dell'artiglieria fa la ritirata nello $parar$i, que$to dalla ragione, &amp; dalla e$perienza ne vien mo-
<foot>M 4</foot>
<p n=>104</p>
<marg>Temponel
quale $i re
tira il pez-
zo nello
$parar$i.</marg> $trato, cio&egrave;, in quello i$tante quando la palla, &amp; il vapore e$ee dalla bocca, perche vrtando e$$o vapo-
re nell'aria, laquale $e gli oppone, &amp; ritrouando$i la canna del pezzo mobile $opra le $ue ruote, vie-
ne per tale oppo$itione vrtata, &amp; fatta ritirare. Perche la poluere, ouero per dir meglio il $alnitro,
che col mezo del fuoco $i conuerte in aria, che &egrave; la $ua a<*>ima, multiplicando$i ogni parte, per e$$em-
<marg>Multipli&mdash;
catione <20>l
la poluere,
&amp; $uo ef-
fetto.
Tempodel
viaggio <20>l
la palla,
che e$ce
fuori <20>lla
bocca del
pezzo.</marg> pio in mille, da che ne cau$a quella marauiglio$a viol&emacr;za, che $i vede, $tante li due elementi co$i tra lo
ro contrari, cio&egrave; l'humidit&agrave; del $alnitro, &amp; la $ecchezza del fuoco, ilqual fa lo $te$$o e$ietto, che fanno
i fulgori cele$ti; e per&ograve; tanto maggiore o minore $ar&agrave; la ritirata, quanto che la canna del pezzo $ar&agrave;
ricca, o pouera di metallo, venendo a$$ai trattenuta daila $ua grauezza. Quanto poi al terzo que$ito,
che &egrave; di $apere il tempo, che c&omacr;$uma la palla nell'v$eire dalla bocca del pezzo, &amp; nell'arriuare al $egno
doue dee ferire, ilquale $upporremo $ia di pa$$i cinquecento, dico <*>$$e<*>mi certificato con l'e$perien-
za, che $tando lontano dal pezzo co$i da vna parte in detta lontananza, &amp; fatto dare il fnoco, e $ubito
vi$to il fumo v$cire dalla bocca di e$$o pezzo, contai $ino al numero di $ei, &amp; al fine vidi la palla fe-
rire in terra, &amp; in$ieme $entij il tuono; e perche il modo del contare pu&ograve; e$$ere diuer$o, $i dee per&ograve; fa-
re con lo $te$$o tempo, che batte il pol$o non alterato della mano, con ilquale $i hauer&agrave; il giu$to tem-
po, che ella de$idera $apere. Re$ta per vltimo il dichiararle la proportione del tempo, che $i ritroua
tra la velocit&agrave; del corpo della palla di ferro v$<*>ita fuori della bocca del pezzo, alla velocit&agrave; del cor$o
Solare; Di que$ta materia, io non ne po$$o parlare per prattica, ne accertarla di alcuna verit&agrave;, ma per
teorica con vn certo appre$$amento io le diro l'opinion mia, rimettendomi alla relatione di qu<17>lli,
<marg>E$$empio,
per mo$tra
re la dife-
r&emacr;za tra il
cor$o <20>lle
palle a <27>l-
lo del cor-
$o <20>l Sole.</marg> che l'anderanno a mi$urare, e per&ograve; per vno abozzamento di quello, che le po$$o dire, ella s'imagini
due monti fatti artificiati d'vna vguale altezza, &amp; larghezza, che $ieno $opra vno $te$$o piano, &amp; che
l'vn di quelli $ia di miglio, &amp; l'altro $ia fatto di quelli palloni da vento, con che $i giuoca, &amp; la propor
tione, che $ar&agrave; dal numero de grani del miglio a quello delli palloni da vento, $ar&agrave; tra il cor$o delle
palle tratte dall'artiglierie, alla velocit&agrave; del cor$o del Sole, cio&egrave;, il Sole far&agrave; in vn tempo $te$$o il nume
ro delle miglia, che $ono i grani del miglio, &amp; le palle dell'artiglierie il numero delli palloni detti.
E per venire a particolari di quella ragione, che le po$$o a$$egnare, dico, che dall'o$$eruanza del moto
del Sole, &amp; da quello del cor$o delle palle douemo procurare di $apere prima la velocit&agrave; del cor$o del
Sole, e ci&ograve; $apremo con l'o$$eruanza del tempo, che corre la mattina nello $coprir$i $opra al no$tro
Orizonte, &amp; o$$eruato per via de numeri contati con la proportione del battere del pol$o non altera-
to, cio&egrave; nello $puntare e$$o $uo corpo, $ino allo $coprir$i tutto, $t&agrave; il tempo che $i conta $ino a cento $et-
<marg>Conto fat
to intorno
la grandez
za del cor
po Sola<*>e.</marg> tanta, &amp; e$$endo e$$o corpo Solare cento $e$$anta volte maggiore di que$to globo terre$tre, ilquale
per diametro dicono e$$ere trentaun mila miglia, e cinquecento, onde per trouare la grandezza del
diametro del corpo Solare multiplicherremo 160. via 31500. e trouerremo fare cinque milioni, &amp;
cento quaranta migliaia di miglia, che tanto &egrave; il diametro del Sole. Hora veda$i la proportione, che
$i ritroua tra il tempo, che con$umma la palla dell'artiglieria per lo $patio $olo di mezo miglio, ch'&egrave;
nel contare per in$ino al numero $ei, con quello del Sole, ch'&egrave; nel contare $ino a cento $ettanta volte,
che fa il viaggio di miglia cinque milioni, &amp; cento quaranta migliaia, e ci&ograve; $aperemo per la regola
del tre, commune a chi intende l'aritmetica. Ma perche que$to no$tro di$cor$o &egrave; del tutto inutile, $i
che per non infa$tidire me, ne lei, lo la$cieremo per attendere a co$e di maggior frutto. CO. Ben
mi v&ograve; del continuo certificando, non e$$ere dalla Natura fatta alcuna co$a, che non venga ricono$ciu
ta, e dominata dal giudicio dell'huomo con le cagioni, &amp; effetti $uoi, ma$$ime co'l mezo delle mate-
matiche $cienze, doue $i v&agrave; cos&igrave; bene imitando, e proportionando tutte le co$e, che chiaramente ven
gono inte$e dal no$tro intelletto, e$$endo per&ograve; que$to priuilegio, e gratia conce$$a da $ua Diuina Mae
$t&agrave; all'huomo, come $uperiore a tutte l'altre creature; e per&ograve; dee non $olo intendere, ma bene opera-
re, e pa$$are di perfettione e$$e creature. AV. Se con retto giudicio noi cerca$$imo dalle co$e natu-
rali trarre quel vero ritratto, nel quale noi dobbiamo riguardare, per cono$cere quanto fia grande
l'obligo, che ha l'huomo nell'intendere per operar bene; per certo pochi $arebbono quegli, che da
loro $te$$i non $i ricono$ce$$ero per troppo vili, viuendo infruttuo$amente. Ne meno poi all'incon-
tro $i dee in$uperbire nel pretender di $apere a$$ai, $tante che anco la natura ha conce$$o a' pi&ugrave; vili
animaletti tanto $apere, che ne hanno in$egnato molti e$$ercitij, e ma$$ime quelli, che $ono &agrave; no$tro
beneficio, come $i vede dalle Api, che fanno il mele, il verme, che fa la $eta, &amp; il ragno nel far le re-
ti: li quali pure non $appiamo imitare; poi che dalle Api, ouero pecchie, non $i pu&ograve; negare, che non
$i $ia imparato, non $olo il buono ordine del gouerno delle bene ordinate famiglie, ma etiandio del-
le Republiche, e come $i deon di$pen$are gli offici, e quanto che gli in feriori deono obedire, e riue-
rire i $uoi $uperiori, e ma$$ime il $uo Re, o Prencipe. E per&ograve; dal loro e$$ercit&igrave;o $i vede, e non $enza
marauiglia, con quanta obidienza venga o$$eruata nell'andare alle $ue hore, e tempi a cercar tra mil-
le, e diuer$e qualit&agrave; di fiori, e cauarne la occulta quinta e$$entia, &amp; con quanta indu$tria la portino
$opra le $ottili$$ime lor gambe, $i che le ali non venghino impedite a far il nece$$ario viaggio. E quan-
to venga o$$eruata ne gli officij di quelle, che re$tano al gouerno delle loro habitationi, fabricate con
tanta arte, ma$$ime nel riceuer la materia, e quella riporre ne' propri luoghi, e poi fare il comparti-
<p n=>105</p>
mento de' due liquori, cos&igrave; l'vno dall'altro diuer$o di natura. Cio&egrave; quel del mele, e della cera, con
l'altra compo$itione ancora, con che hanno prima fabricato le loro ca$e, o per dir meglio, tutto il
corpo della Citt&agrave; co'l Regio alloggiamento del lor Re po$to in luogo conueuiente, con le $ue porte, e
continue guardie, come a ben guardata Citt&agrave; $i richiede; $i che doppo vno cos&igrave; chiaro, e viuo e$$em-
pio di bene ordinata Republica, ne danno con l'opera, &amp; con le fatiche loro il mele da cibarci, &amp; da
medicarci, &amp; appre$$o la cera, che ne $erue non $olo da con$eruar la luce nelle tenebre della notte,
ma continuamente per honorare le co$e $acre, e cos&igrave; grate al Signore Iddio, &amp; in tanta abondanza,
quanto fa dibi$ogno. Segue poi l'artificio del verme, che fa la $eta, doue $i vede doppia maraui-
glia, s&igrave; nella con$eruatione del $uo genere nel na$cere, &amp; nel nutrir$i, e che cos&igrave; pre$to compartendo
il tempo cos&igrave; brieue nel mangiare, &amp; nel dormire, venga a tanta perfettione, che fatto$i vno anima-
letto cos&igrave; piccolo, la$ci poi il proprio cibo, e ripo$o, e $i ritira in luogo $olitario, oue po$$a effettuare
l'opera $ua, doue $enza alcuno nutrimento fabrica con la propria ma<*>ria del $uo piccoli$$imo ventre
tante centinaia di braccia di filo di $eta, e cos&igrave; ben compo$ta, &amp; auolta in$ieme in forma proportio-
nata, che anco la pi&ugrave; artificio$a mano di huomo, non vi potria aggiunger perfettione, e $errato$i co-
l&agrave; dentro viene ad hauer$i fabricato la ca$a, &amp; in$ieme la $epoltura, oue dee morire: $e gi&agrave; egli non
viene co'l beneficio della $orte ad e$$er ri$eruato, per far l'oua, ouer $eme della $ua $chiatta, che in
tal ca$o, come obidiente $i fa poi la porta, &amp; e$ce fuori, e pagato il debito, benche con l'ali mo$tri
di voler volare, nondimeno muore, hauendo $odisfatto all'obligo $uo, ch'era di fabricare il filo del-
la $eta; $i che ridotto poi con humano ingegno in diuer$e forme, e colori, $e ne po$$ono ve$tire, &amp;
adornare non $olo i Re, e gl'Imperatori, ma i $ommi Sacerdoti per honorare il culto Diuino. Se-
gue per vltimo l'artificio del ragno, doue dall'opra $ua $i $ono cauati i veri termini geometri, e la
forma circolare compartita con lineamenti cos&igrave; ben proportionati, tirati dal centro alla $ua circon-
ferenza, dopo l'in$egnarne il modo da te$$ere le tele, &amp; da far le reti da pigliar gli vccelli; e que$to
ne ba$ti intorno a tal materia. CO. Benche cos&igrave; improui$ainente noi habbiamo trattato di cos&igrave; no-
bile materia nel con$iderare le opere marauiglio$e della Natura, ne ho per&ograve; $entito molto contento;
benche e$pre$$amente $i veda deriuar que$ta marauiglia dal poco $aper di quegli huomini, che non
$olo cercano d'intendere pi&ugrave; di quelle cos&igrave; vil creature, ma ne anco ricono $cer la prouidenza, &amp; la
$omma perfettione del $uo Creatore, che pure ha fatto que$te, con tutte le altre marauiglie $olo a
no$tro beneficio. E perche &egrave; hormai tempo di tornare a ripigliar nuoua materia, &amp; $pendere, non
come Filo$ofi, ma come $oldati, que$ta vltima giornata pi&ugrave; vtilmente, che $i pu&ograve; al no$tro propo$ito,
per&ograve; de$idero, che ragioniamo alquanto $opra le imperfettioni delle Fortezze antiche, &amp; del rime-
dio, che vi $i pu&ograve; v$are, accioche contro alle moderne offe$e elle non rie$cano, non $olo inutili; ma
ancor danno$e. AV. Benche tal materia vada trattata nel terzo Libro, nondimeno al pre$ente pro-
curer&ograve; di $odisfarla. Ma per intelligenza di quanto m'accade a dire, bi$ogna prima ricono$cere la
diuer$it&agrave; delle cagioni, che apportano le imperfettioni, per ritrouare la natura del male, e $aperlo c<*>-
rare, lequali $i po$$ono, per quattro capi principali, $apere, cio&egrave; a che forze venga e$po$ta la Fortez-
za, &amp; in che $ito $ar&agrave; piantata, &amp; alla forma delle $ue dife$e: &amp; in vltimo alla materia con che $ar&agrave;<marg>Quattro
capi da c&macr;
$id<*>rare <21>
giudicare
la <21>fettio-
ne, &amp; la im
perfettio-
ne <20> le For
tezze.</marg>
compo$ta. In quanto alla prima, che $ono le forze a che $ar&agrave; e$po$ta, $i dee $apere, che contra alla
potenza del Turco $i ricerca vna Fortezza fatta reale, cio&egrave;, con le $ue dife$e, &amp; con le $ue piazze
vgualmente gagliarde, ma facendole per qualche nece$$it&agrave; rappezzate, potrebbono $olo $eruire con-
tro a forze men potenti. In quanto al $ito, $e $ar&agrave; in monte non e$po$to alla Zappa, per e$$ere $a$$o,
que$ta $i potria facilmente accommodare contro ogni potenza, pur che non $ia $ignoreggiato da
altri monti vicini, e tanto pi&ugrave; $ar&agrave; la Fortezza buona, quanto hauer&agrave; gran piazza di dentro, e doue
fo$$e commodit&agrave; di poter$i coprire dall'offe$e, quando per&ograve; fo$$e in qualche parte $coperta. Ma e$-
$endo in piano e$po$to alla Zappa, con le dife$e fatte all'antica, bi$ogneria v$arui molta diligenza.
In quanto alla forma, $empre che hauer&agrave; i $uoi fianchi, &amp; le $ue piazze commode per il manco per
due pezzi d'artiglieria, e che l'vna parte con l'altra $i po$$a $coprire, e difendere, tanto pi&ugrave; $ar&agrave; vtile;
e ma$$ime quando vi $i po$$a fare quel numero d'alloggiamenti, che bi$ogna, e che venghino co-
perti; benche quanto alle artiglierie, que$te $i po$$ono accommodare per tutto, e$$endo per&ograve; $ituata
in monte; perche quando non $i po$$ono mettere a cauallo $opra le ruote, $i mettono $opra i caual-
letti, e quando $i caricano per la culatta, pur che la piazza $erua per a$$icurare le dife$e, e che la $ua
muraglia venga coperta, e $icura dalle batterie. Et in vltimo della materia, e$$endo nel $a$$o viuo
con la commodit&agrave; di e$$e $ue dife$e, non e$po$te a ruina, $i potr&agrave; dire e$$ere la Fortezza nel numero<marg>V&atilde;taggio
delle piaz
ze hella
Fortezza
di m&omacr;te <21>
accommo
darui l'ar-
tiglierie.</marg>
delle pi&ugrave; $icure; &amp; all'oppo$ito $ar&agrave;, e$$endo terra, o altra co$a, e$po$ta all'opera della Zappa. CO.
A tutti i mali $empre $i $uole ritrouare qualche rimedio; E per&ograve; cono$ciute le imperfettioni crede-
r&ograve; poter$i fare a$$ai giouamento, $i come $arebbe molto nece$$ario, perche ogni Prencipe non ha il
modo di fare nuoue Fortezze, e $e pure l'ha, non pu&ograve; molte volte hauere il tempo. Per&ograve; &egrave; bene ri-
trouare i propo$ti rimedi, acci&ograve; la Fortezza di gi&agrave; fatta non venga del tutto inutile. E per far que-
$to ne proporr&ograve; vna po$ta in $ito piano con piccoli baluardetti, e lontani l'vn dall'altro, con le $ue
<p n=>106</p>
<marg>Fortezza
po$ta &imacr; pia
no fatta al
l'antica, &amp;
e$po$ta al-
l'opera del
la Zappa.
Rimedij.</marg> dife$e $trette, e deboli fatte di muraglia; &amp; per d&iacute; fuo<*>i habbia il fo$$o $trctto, e la $pianata con tutto
il $ito di ottima terra, oue il nimico po$$a con la Zappa, e batteria leuar le di$e$e, e ridurla in bricue
tempo in $uo potere. AV. Que$te $ono infirmit&agrave;, che pure hanno i rimedi, i quali $aranno tanto gio
ucuoli al corpo della Fortezza, quanto che hauer&agrave; $ito dentro capace di $ar piazze, e ritirate comu<*> o
di. Et prima per quanto a' $uoi baluaidetti piccoli, e lontani l'vn dall'altro, per e$$empio pa$$a ducen-
to cinquanta. Il $uo rimedio $ar&agrave; allargare, e profondare la $o$$a quanto $i potr&agrave;, e con quella teria
far dentro la Fortezza le piazze grandi con alte, e gro$$e dife$e; e particolarmente $opra cia$euna c<*>
tina fabricare due caualieri pi&ugrave; vicini alla muraglia, che $i pu&ograve;, e non vorrebbono e$$ere pi&ugrave; lontani
l'vn dall'altro di cento pa$$a. E tanto, quanto que$ti caualieri $aranno pi&ugrave; grandi, e con gran piazza
di dentro, $aranno $empre pi&ugrave; vtili, e ma$$ime da quelle parti ver$o la fo$$a, e fronte del baluardo, che
hauer&agrave; da difendere, oue vi po$$ino $tare almeno quattro pezzi d'artiglieria, che per fianco non i$co-
prino $e non la larghezza della fo$$a, e poi le piazze di dentro; $coprino per fronte la campagna. CO.
Sarebbe al parer mio a$$ai meglio fabricare nel mezo di que$ta cortina vn baluardo, o vna piatta for-
ma, perche apporterebbe maggior dife$a co' $uoi $ianchi, che $couerebbono tutta la fo$$a, e difende-
rebbono a$$ai meglio la fronte de detti baluardetti. AV. Que$ta $arebbe vn opera, &amp; vna $pe$a non
molto vtile, come di gi&agrave; &egrave; $tato in alcuna Fortezza fatto, perche $e vien fabricato il baluardo, &ograve; la
piatta forma nel mezo, e che anco i $uoi fianchi po$$in difendere il fo$$o, e le fronti de baluardetti, le
addimando per&ograve;, che ha da e$$ere quello, che difenda que$to nucuo baluardo? CO. Lo difender&agrave;
il fianco de' baluardetti vecchi, &amp; ancora il caualiere, che proponete fare. AV. I fianchi de' baluar-
di antichi $ono $empre per l'ordinario piccoli, cio&egrave; di dodici, o $edici pa$$a, e tutti di muraglia e$po-
$ta a ruina per le batterie, $i che in poco tempo pu&ograve; perdere la dife$a, doue la fronte del nuouo ba-
luardo re$ta poi indife$a, &amp; in potere del nimico. Quanto alla dife$a del caualiere non $arebbe $e
non buoua. Ma facendo voi<*> conto di quello, che co$terebbe vn baluardo per cortina, e due caua-
lieri, trouerete e$$ere la $te$$a $pe$a, o poco meno, che il fabricare tutti i baluardi di nuouo, con la-
quale $pe$a $i verr&agrave; a fare vna Fortezza rappezzata con le dife$e tanto corte, che per le ragioni dette
$ariano imperfette, perche per$i i detti baluardetti, la Fortezza $tarebbe molto male, e$$endogli il nimi
co cos&igrave; $otto, non gli re$tando altra dife$a, che quella del caualiere. E per&ograve; non &egrave; bene fabricare vn
<marg>N<*> &egrave; bene
che vn ba-
luardo ga-
gliardo $ia
dife$o da
vn debole.</marg> baluardo gagliardo per douerlo poi far difendere da vn debole, atte$o che per$o il debole, il gagliar-
do diuenta non $olo deboli$$imo, ma inutile, oltre che la $pe$a $arebbe buttata con dnplicato danno;
e per&ograve; le Fortezze vogliono $empre hauer' egual dife$a, ne e$$ere in vna parte gagliarde, e n<*>altra
deboli. CO. Non e$$endo vtile per le ragioni dette da voi di fare il baluardo a mezo della cortina,
e ricercando la nece$$it&agrave; il ritrouare qualche rimedio per a$$icurare tal parte, accioche con la $ua di-
fe$a ne po$$a apportare beneficio, de$idero mi mo$triate il modo da e$$equirla. AV. In quanto al-
l'imperfettione della poca larghezza del fianco, ci $ono i $uoi rimedi, ben che di non molto gioua-
mento per non poter$i allargare $enza ri$tringere la $ua piazza, ouero la gola del baluardo, $e gi&agrave; non
$i riface$$e di nuouo tutta la fronte; &amp; i modi, ouero i rimedi pi&ugrave; facili, &amp; pi&ugrave; $icuri, potrete vedere
per il $eguente di$egno, doue prima $i mo$trano due baluardi piccoli, e $enza la $palla, che cuopra il
<fig>
fianco, come per OM, &amp; ED, $i vede, con la cortina, EC, del $econdo baluardo, <G>*d</G> <05>, qua-
li $i pre$uppone, che habbiano le dife$e lunghe pa$$a ducento trenta, e che le fronti, DY, piglino
le dife$e dal mezo della cortina, A. In quanto alla $ua imperfettione gi&agrave; $i vede e$$ere la gola $iret-
<p n=>107</p>
ta, i fianchi piccoli, &amp; e$po$ti all'e$$ere imboccati, &egrave; dife$a alquanto lunga, e per rimediare alle dette<marg>Baluardi
all'antica
c&omacr; picciol
fianco, go-
la $tr&egrave;tta,
e lunga di
fe$a.
Come $i ri
medij alle
imperfet-
tioni delle
dife$e anti
che.</marg>
impeifettioni le mo$trer&ograve; due modi da $cortar la dife$a, e tre per allargare il fianco, &amp; vno per accre-
$cere la gola. E prima della gola C <G>*d</G>, dico non e$$erui altro miglior rimedio, che il ri$aitare co'l
fianco in fuori, come per, <G>*d</G> <G>*w</G>, $i vede, benche volendo far due piazze $i pote$$e coprire parte di
quella da ba$$o con vn volto, come gi&agrave; ella di$$e. In quanto al cre$cere e$$i fianchi, e coprirli con
la lor $palla, la migliore elettione $ara il farci di nuouo la fronte, cio&egrave; ri$altare lo $patio BR &amp; <05> <22>,
e formare la fronte, RQ<22>, con le $ue due $palle, V <28>. Secondariamente $i pu&ograve; accre$cere il det-
to fianco con la$ciare il baluardo nella $ua grandezza, e parte della larghezza del fianco ri$altare in
dentro la cortina, EF, tagliando l'angolo, EFG. Si che la ba$e, EF, $i faccia fianco per $copri-
re, &amp; per difendere la fronte del baluardo oppo$toli, re$tando la parte, E, per i$coprire, &amp; per di-
fendere la lunghezza della cortina, ma$$ime potendolo coprire co'l ri$alto della $palla, H. Te<*>zo,
&amp; vltimo $i potr&agrave; accre$cere e$$o fianco co'l far ri$altare in dentro la gola, benche que$ta per ri$trin-
gere troppo la piazza $ia alquanto difetto$a, cioe fare il ri$alto, IR, ouero, OR, con l'angolo,
OP. In quanto poi allo $corciare le dife$e de' tiri del fianco, E, alla punta del baluardo, Q, la
pi&ugrave; vtile $ar&agrave; fabricare i caualieri, $i che i tiri delle lor piazze po$$ano $couare le dette fronti, come $i
vede fare per li $egnati, &amp;, Q, &amp;, Y. Potendo$i ancora per vltimo; come $i mo$trer&agrave; nel terzo Li-
bro, cauare due fianchi nella lunghezza della cortina, e fare vna gola rouer$a co' fianchi vicini, e gran
di, conforme alla dife$a, che pigliera la fronte del baluardo. CO. Il ritirar$i in dentro co'l fianco
ver$o la cortina &egrave; opera molto facile; ma come dite $i viene &agrave; con$umare la piazza, $i che e$$endo il
baluardo piccolo ne re$tera poca: nondimeno $timo a$$ai pi&ugrave; il detto fianco che $ia commodo, e co-
perto, che non faccio la larghezza della gola, potendo$i fare con vna $ol piazza; per laquale potreb-
be anco $eruire la gola, $e bene fo$$e larga $olo pa$$a trenta; douendo$i per tale nece$$it&agrave; far elettione
del manco male. E per di$correre alquanto intorno alle dife$e v$ate in que$te cos&igrave; fatte Fortificatio-<marg>Muraglia
fatta s&emacr;za
$carpa, e
$ua imper
fettione.</marg>
ni, le addimando la cagione per laquale fu fabticata quella parte di muraglia po$ta $opra al cordone
$enza $carpa, e cos&igrave; ruino$a per e$$ere $coperta, &amp; e$po$ta a manife$ta ruina, doue al parer mio que$ta
opera fa contrari o effetto di quello, che doueria fare. AV. In que$to particolare non cono$co ra-
gione alcuna, che mi $odisfacci in fare l'altezza della muraglia, con le due $carpe, $e non per non ri-
<fig>
$tringere le piazze dentro la Fortezza, benche $ia e$pre$$a vanit&agrave;, perche la piazz<*> &egrave; $empre larga,
quando &egrave; $icura di non e$$ere con$umata dal nimico; cio&egrave;, che non ruinino le $ue dife$e, e non hauer&agrave;
<p n=>108</p>
a rifarle con le ritirate, come $i di$$e, doue perci&ograve; vengono nece$$arie le gran piazze, cio&egrave; quelle de'
baluardi. Ma perche meglio intendiate que$te altezze con le lor dife$e, che hanno, e doueriano haue-
re, le torner&ograve; &agrave; mo$trare il pre$ente profilo, cio&egrave; per, CD, piano della fo$$a, &amp;, CB, altezza del
cordone della cortina, &amp;, BA, muraglia del cordone in s&ugrave;, &amp;, AE, gro$$ezza del $uo parapet-
to, EP, altezza della parte di dentro $opra la piazza, PH, laqual gro$$ezza $oleua e$$ere fatta tut-
<marg>Imperfet-
tioni del-
le dife$e, e
$uoi rime
dij.</marg> ta di muraglia $opra a'volti, che $i $o$tentano nelle larghezze de' contraforti, ouero $peroni, la quale
cra opera delle pi&ugrave; deboli, e di maggior $pe$a, che $i pote$$e fare; nondimeno il $uo rimedio $ar&agrave; faci-
li$$imo, perche tagliando $opra il cordone la $carpa, BF, $i hauer&agrave; a$$icurato l'alzato di fuori, BA,
dalle ruine, che ci fariano le batterie nel tagliare lo $patio contenuto nell'angolo, ABI, e per il pa-
rapetto $i dee tirare la gro$$ezza, FG, fatta con la $emplice terra, con l'alzato della parte di dentro,
GL, che $ar&agrave; $opra il piano della piazza, OL, ilqual piano $i potr&agrave; $empre alzare, o abba$$are, con-
forme al bi$ogno del coprir$i pi&ugrave;, o meno dall'offe$e, che pote$$e fare il nimico; $i che la dife$a di e$$o
nuouo parapetto venga a e$$ere $imile al $eguente $econdo di$egno, notato per, CG, $ua gro$$ezza,
&amp; per BC, altezza per di dentro $opra la piazza, AB, e per di fuori la $carpa tagliata, GH, con
la $ua muraglia da ba$$o, HL, po$ta $opra il piano della fo$$a, LN. In quanto alla dife$a gi&agrave; $i
vede, ch e$$endo fatto e$$o parapetto co'l pendere in fuori, CP, e tirandoci dentro il nimico con le
$ue artiglierie lo viene a pa$$ar nella pi&ugrave; debil parte, SC, come per lo tiro, NS, $i vede $couar la
<fig>
palla, Q, la plazza AB, &amp; il re$to della $ua maggior gro$$ezza, SP, re$ta inutile per non oppor$i
al detto tiro, co$a che non $ucceder&agrave;, quando $e gli aggiunga l'altezza, PG, e facendoui dipoi la
trinciera DEF, per la dife$a de gli archibugieri, come pi&ugrave; volte s'&egrave; detto, la propo$ta Fortezza $ar&agrave;
<p n=>109</p>
a$$ai buona, $e per&ograve; i $uoi fianchi $aranno benc inte$i, e fabr&iacute;cati. CO. Gi&agrave; ho vi$to la facilit&agrave;
del rimedio di tal parte di dife$a, de$idero che ragioniamo ancora di quelle Fortezze, che $ono pian-
tate $opra diuei $i $iti di monti, come s'e propo$to, e che mi dichiariate qual $ia la pi&ugrave; imperfetta, e le
cagioni di tal $ua imper$ettione. AV. I $iti montuo$i po$$ono per tre principali cau$e apportare alla<marg>Fortezze
$ituate $o-
pra i mon
ti, e loro
imperfet-
tioni.</marg>
Fortezza cattiua dife$a. E prima quando che $otto fo$$e terra, od'altra materia e$po$ta alla Zappa,
che pote$$e e$$ere minata. Seconda, quando che fo$$e $ignoreggiato da altri $iti di pi&ugrave; eleuatione,
e doue $i pote$$e da quelli battere, non $olo le altezze di fuori delle $ue corte, ma le ca$e di dentro. Ter-
za; &amp; vltima, quando che il detto $ito fo$$e di forma piccolo, e non capace a poterli far le $ue nece$$a-
rie dife$e, con quelle piazze, &amp; con quelli alloggiamenti, che $ono nece$$ari per la commodit&agrave; de' di-
fen$ori. In quanto al $ito e$po$to alla Zappa, que$to $i dee fuggire, come imperfetti$$imo, ne ci &egrave; alcu-
na maniera di rimedio, che ne po$$a dare $peranza di dife$a, ma$$ime in $ito montuo$o. CO. E$$en-<marg>Sito dim&omacr;
te e$po$to
alla Zap-
pa imper-
fetti$$imo.</marg>
do a tutti i mali qualche rimedio, $i potr&agrave; anco ritrouare a que$to, cio&egrave; all'imperfettione del $ito, $e be-
ne in monte e$po$to alla Zappa, doue le mine fanno effetto della ruina, e $olo per non ritrouare luo-
go aperto da e$$alare il vapore, &amp; vento cau$ato dal $alnitro, e douendo per la molta $ua forza far$i
ltrada, $enz'alcun dubbio, quanto quella materia di $a$$i, o di terra gli far&agrave; maggiore re$i$tentia, ne
cau$era maggiore ruina; ma all'oppo$ito poi $uccede, ritrouando e$$o vapore $trada da e$$alare, non fa
danno alcuno. E per&ograve; doue il nimico pu&ograve; tagliare le $trade $otterrance, e far le mine, $i deono fare
$pe$$i pozzi, e contramine, s&igrave; per dar luogo al detto vapore, come per ritrouare il nimico, &amp; impedir-
gli l'opera del cauamento. AV. Il rimedio &egrave; buono, ma la $icurt&agrave; della $ua dife$a $i dee $empre tene-<marg>Contrami
ne.</marg>
re dubbia, e leuare l'occa$ioni de' ri$ichi cos&igrave; importanti; atte$o che $empre non $i incontrano i caua-
menti delle contramine, ne anco i pozzi, che faccino $trada al vapore, e ma$$ime doue i $iti, &amp; le piazze
$ono $trette. Circa alla $econda imperfettione, che $ar&agrave;, quando il $ito fo$$e da altri $iti, ouero monti<marg>Sito $co<21>
to davn'al
tro $upe-
riore, e
$uo rime-
dio.</marg>
vicini $ignoreggiato, que$to &egrave; vn difetto, che ha pi&ugrave; $icuro rimedio, ma$$ime quando le $ue piazze $a-
ranno capaci da poterui$i ritirare, e fare le dife$e tanto alte, e $icure, che ba$tino a coprir$i, potendo$i
ancora abba$$are e$$e piazze, e $arle co'l pendere in dentro; e per a$$icurare la muraglia in tal ca$o bi$o
gna profondare la fo$$a, e con quelle pietre, che $i cauano alzare la contra$carpa, &amp; il decliuo di fuori
tanto, che ba$ti; Douendo$i ancora doppo l'hauer fatto que$to, a$$icurare la detta muraglia con ta-
gliarla a $carpa, tanto che battuta non po$$a fare ruina, ne d&atilde;no a'difen$ori, alzando le $ue dife$e con<marg>Sito $tret-
to, &amp; e$po
$to alla
Zappa im-
perfetti$si
mo.</marg>
la terra, come s'&egrave; detto. Ma e$$endo il $ito piccolo, &amp; e$po$to ad offe$a, que$to $ar&agrave; da fuggire, come
il primo di terra e$po$ta alla Zappa, e non da farne alcuno capitale. CO. Viconcedo quanto hauete
detto di poter coprire, e con$eruare le piazze dalle batterie de' $iti di fuori, che pote$$ero $coprire den
tro nella Fortezza. Ma come coprirete le ca$e, &amp; gli alleggiamenti de' $oldati, che $aranno in detta
Fortezza; $i che il nimico non li batta, &amp; non gli riduca in ruina, co$a che rende non $olo $pauento, ma
incommodo pur troppo notabile a' difen$ori. AV. Credo che non $olo ella non habbia mai vi$to;
ma ne anco inte$o, che alcuna Fortezza $i $ia pre$a, per e$$ergli $tate battute le ca$e. E $e que$ta offe$a<marg>Del batte
re li allo-
giamenti,
&amp; $uoi ri-
medij.</marg>
fo$$e tanto $pauento$a, e terribile, come ella ha detto, alcuna Fortezza non $e ne potrebbe di$endere,
per e$$ere $empre pi&ugrave; alte le ca$e, che non $ono i $uoi terrapieni; del che s'e molte volte con l'e$perien-
za vi$to non tornar conto al nimico di con$umare la monitione, in far cos&igrave; fatte batterie, perche do-
po il gran numero de' tiri, che vuole vna ca$a auanti, che $i butti in terra, gli habitanti non potendo
$tare nelle $tanze da alto $i ritirano a $aluamento da ba$$o, e doue pi&ugrave; vengono coperti, e $enza di$or-
dine alcuno di e$$i difen$ori, ma$$ime trouando$i molti modi da coprir$i con l'abba$$ar$i, ouero alzar$i
con le trauer$e di terra, &egrave; di legnami da quella parte, doue po$$ono e$$ere offe$i. CO. Quando la For
tezza vien $ignoreggiata da qualche $ito eminente, e che dentro vi $ia il popolo di pi&ugrave; forza, che non
$ar&agrave; la Militia de' $oldati fora$tieri, che vi fu$$ero al pre$idio; per certo dubiterei a$$ai di tale offe$a,
perche vedendo$i gli habitanti del luogo ruinar le proprie ca$e, e di$trugger la Citt&agrave; con tanta poca
$icurt&agrave; della lor vita, potria e$$er che la di$peratione co'l timore di peggior $ucce$$o, ne cau$a$$e $olle-
uatione tale, che i $oldati fora$tieri doue$$ero a$$ai pi&ugrave; temere d'e$$i terrazzani di dentro, che del ni-
mico di fuori; e ma$$ime quando $i guerreggia$$e tra Chri$tiani. E per&ograve; $i dee molto bene auertire a
tal di$ordine, con antiuederlo auanti, &amp; ordinare il $uo pi&ugrave; $icuro rimedio, che $ar&agrave; dopo fare gli alza-
ti delle trauer$e fatti di terfa, od'altra materia (come dice$te) l'a$$icurar$i dal popolo, che $pe$$e volte,
&egrave; cos&igrave; volubile, ma$$ime doue $i ritrouano le fattioni. Perche quanto al progre$$o del nimico, s&ograve; be-
ni$$imo, che non piglier&agrave; gi&agrave; mai la Fortezza nel combatterla, $e prima non $i far&agrave; la $trada $opra le
ruine delle batterie, onde per e$$a po$$a caminare con quel numero di genti, che $ia di forze $uperiore
a' difen$ori, che $tando in $ito montuo$o &egrave; impre$a difficili$$ima allo effettuar$i: Potendo e$$i difen-
der$i da a$$ai nimici, e ma$$ime quando con giudicio $aranno fabricate, &amp; v$ate le $ue dife$e. AV.
Quando il Capitano, o altro per$onaggio da guerra, a cui dal $uo Prencipe gli $ia $tato dato la cu$to-
dia della Fortezza, hauer&agrave; ben preui$to, come dee, non $olo all'offe$a del $uo nimico, ma alle attioni,
che pote$$e fare il popolo a e$$o $oggetto, non dee temer di co$a alcuna. Potendo$i a$$icurare da e$$o
popolo, con quel de$tro modo, che $i conuiene con l'hauer l'occhio $empre a' capi, e con tenerli di$u-
<p n=>110</p>
niti, &amp; hauer la bor$a aperta, perche le $pie, che del continuo dee tenere in quelle parti, doue pi&ugrave; s'ha-
uer&agrave; $o$petto: $i che quando dal $ito viene fatta gagliarda la dife$a della Fortezza, per e$sere eleuata
dal piano, e non e$po$ta alla Zappa, ne alle batterie, $i potr&agrave; ben poi comportare qualche altra imper-
fettione, che tene$se nell'e$sergli battute le ca$e di dentro, benche per far que$to $ia al nimico, moni-
tione, e tempo vanamente con$umato per le cau$e de rimedij detti, e $olo $i dee riguardare, che le mo-
nitioni del viuere, e da combattere non po$$ino mancare. CO. E$sendo il $ito per natura forte, e
con l'arte poi aggiuntoui quelle maggiori perfettioni, che ricerca la $ua dife$a, e poi che a' difen$ori
non manchino le monitioni, que$ta $i potr&agrave; chiamare ine$pugnabile, e tanto pi&ugrave;, che per diuer$e cau-
<marg>Alle For-
tezze di
m&omacr;te po$-
$ono man-
car l'ac-
que.</marg> $e gli e$serciti potenti non vi po$sono $tar lungo tempo $otto per a$sediarla. Ma v&ograve; dubitando $olo
del mancamento dell'acqua da bere, per non ritrouar$i acqua viua nella maggior parte de' $iti mon-
tuo$i, e di$uniti da gli altri monti, doue &egrave; nece$sario valer$i $olo delle ci$terne; lequali dopo il poterui
mancarl'acque, per e$$ere in poca quantit&agrave;, e ma$$ime non pioucndo $pe$so, po$sono anco e$ser facil-
mente gua$te, &amp; auelenate; onde mancando que$te per certo i difen$ori non $i potrebbono con$erua-
re, benche abbondino molto da mangiare. E per&ograve; vorrei, che troua$$imo il pi&ugrave; facile, e $icuro modo
<marg>I pi&ugrave; $icu-
ri rimedij
acci&ograve; non
manchi i'-
ac<13>ua nel-
la Fortez-
za.</marg> da con$eruare e$se acque. AV. Que$ta con$ideratione <*> molto buona, &amp; nece$saria, &amp; il pi&ugrave; $icuro
modo $ar&agrave; il fabricarui vn pozzo, benche $i doue$$e cauar nel $a$$o viuo, e farlo profondo quaranta, e
cinquanta pa$$a, $i che arriui a liucllo delle acque $ortiue, che $ar&agrave; opera facile trouando$i il $a$$o, affi-
loni, cio&egrave; cor$o per cor$o commodo a cauarlo, e con picconi tagliarlo, e ritondare il $uo vacuo; ilquale
dee e$$er per lo meno 2. pa$$a di diametro, con la $ua ruota da mangano po$ta di $opra da tirar la mate
ria con vna corda, nel modo che $i fa con $ecchi da cauar l'acqua de gli alt<*>i pozzi, accommodando
e$$a ruota, che non po$$a $correre $e non da quella patte, oue $ar&agrave; il pe$o, $endoci il $uo ritegno nell'a$<*>
$o, $i che punti in vn'altra pi&ugrave; piccol ruota dentata; e que$to ritegno $i vada $empre mutando a quel-
la parte, doue $ar&agrave; il pe$o de' $a$$i, che $i tireranno in alto, &amp; il pi&ugrave; $i pu&ograve; vadino vicino alla circonfe-
renza di detto vacuo, per maggior $icurta de' lauoranti da ba$$o, e ma$$ime nel mutar il detto tirare
con l'a$$o della ruota $empre a quella parte, doue non $i lauorer&agrave;, per douer$i fare il $uo $o$tegno mo-
bile, &amp; i va$i doue $i metteranno le pietre attaccati alla corda, $ieno fatti gagliardi$$imi, e ben ferrati.
Portando$i poi e$$e pietre $opra la $pianata di fuori della fo$$a, della Fortezza in quella parte, doue
pi&ugrave; po$$ano rendere difficile il pa$$o al nimico. E quando non $i pote$$e fabricare e$$o pozzo, s&igrave; per e$-
$ere in $ito maritimo, e doue da ba$$o $orge$$ero l'acque $al$e, come anco $e vi fo$$e il $a$$o intero, e
difficile a tagliare, in tal ca$o $i dour&agrave; far quel maggior numero di ci$terne, che $i potr&agrave;, e tenerle ben
$errate con gratelle di ferro, e di bocca tanto alta, che alcuno non vi po$$a buttar $porchezzo dentro,
ma ben vi $ia la $ua portella da $errare, &amp; d'aprire per trarne l'acqua co' $ecchi, &amp; la $ua catena di fer-
ro dentro. Douendo ogni me$e mutar ci$terna nel cauar le $ue acque, acci&ograve; $i vengano co'l moto a
con$eruar$i migliori. Ne dee mai il Prencipe confidar$i d'hauer fatto vna, o due ci$terne nella Fortez
za, benche grande, per lo molto pericolo, che corron<*>d e$$er corrotte, ouero auelenate. Ma $i bene
farne cinque, o $ei, cio&egrave; in diuer$i luoghi pi&ugrave; remoti, e lontani, oue po$$ano e$$er fatte batterie, acci&ograve;
non $i rompino, per lo tremar del $ito cau$ato anco dal tuono, che fa nello $pararui vicino l'artiglierie.
E que$ta quantit&agrave; di ci$terne s'intenda $iano fatte $olo per il bi$ogno della Militia; perche doue fu$$e-
ro i terrazani, $i pre$uppone, che tutti quelli, che hanno il modo debbano nelle loro ca$e far$ene, $i co
me ancor $i deon fare nelle $trade publiche per il $eruitio commune, circa al modo del fabricar que$te
ci$terne; benche po$$a e$$er diuer$o; nondimeno a me pi&ugrave; piacerebbe, $i caua$$e nel corpo del $ito vn
vacuo quadro per ogni ver$o dieci pa$$i, &amp; quattro profondo; a$$icurando il $uo fondo con vno $mal-
to, ouer terrazzo gro$$o vn piede fatto di calcina, e matton pe$to, beni$$imo battuto. Et d'intorno poi
fattoui la muraglia, cio&egrave; per di fuori, ver$o e$$o terrazzo, con la $ua camicia d'vna pietra cotta, e per
di dentro ripiena del mede$imo terrazzo in gro$$ezza alineno di due piedi, a quella maggiore altezza,
che pote$$e andarl'acqua. E poi compartito il predetto quadro per met&agrave;, cio&egrave; cauarne vn'altro nel
mezo; quale $i douer&agrave; fare con otto pila$tri, cio&egrave; vno $opra a cia$cun'angolo, &amp; altri quattro nel mezo
delle $ue facciate, $opra i quali $i douera fabricare vn volto, nel mezo del quale $i far&agrave; la bocca della ci
$terna. E perche que$to $econdo quadro dee e$$er tutto circondato di muraglia per $o$tentare il $ab-
bione, del quale dee e$$er pieno il primo, per&ograve; $i fabricher&agrave; dall'vno all'altro pila$tro vn muro a $ecco,
con quadroni di pietra viua, $i che po$$a $o$tentare quel $abbione, e che nel $econbo quadro po$$a pa$-
$ar l'acqua purgata, che v$cir&agrave; dal $abbione. Douendo$i per&ograve; auertire, che $e nella Fortezza non fo$$e
tanta quantit&agrave; di copertumi di ca$e, o di magazini, che non pote$$ero $upplire a riceuer tanta acqua,
che po$$a $eruire a con$eruar piene le ci$terne; $ar&agrave; nece$$ario pigliar le acque, che corrono per le $tra-
de, o per le piazze, doue in tal ca$o $i dee fabricar fu<*>ri del corpo della ci$terna vna con$erua da rice-
uere l'acqua, che vi concorrer&agrave;, $i che po$$a depor la materia, che porta$$e co'l $uo cor$o, e poi pa$$i per
vna gratticola nel detto $abbione; douendo anco e$$o $abbione e$$er del migliore, cio&egrave; del pi&ugrave; grani-
to, e di acqua dolce. CO. Gi&agrave; che il $ito po$to in monte dee e$$er di $a$$o viuo, e di grandezza capa-
ce da farui le nece$$arie $ue dife$e, e che cos&igrave; facilmente $i po$$a a$$icurare, <*>e ma$$ime che dopo alle
<p n=>111</p>
nece$$arie monitioni, non vi po$$a mancar l'acque da bere, re$to $odisfatto non $olo di que$to, ma di
tutti gli antecedenti ragionamenti da voi fatti, re$tandone con obligo perpetuo. E perche domatti-
na $i parte vna Galea per Venetia, debbo dar principio di pen$are al mio viaggio, e di quanto in e$$o
mi occorre per li miei particolari bi$ogni, per&ograve; muter&ograve; concetto di ragionamento con dirui, che mi
$ouiene d'hauer lettere da mio figliuolo Caualiere di Malta $crittemi da Napoli a Corf&ugrave;, $i come in
que$ta potere vedere, pregandomi, che quando $ar&ograve; arriuato in Venetia, v$i ogni diligenza in com-
prargli que' libri, che vi $ono, che trattino delle Fortificationi, &amp; altri, doue po$$a imparare qualche
co$a intorno a que$ta profe$$ione, &amp; ancora ch'io gli $criua l'ordine, che dee tenere per acqui$tar tan-
ta intelligentia, che ba$ti a potere effettua<*>e que$ta $ua volont&agrave;; per&ograve; vi prego, che mi vogliate $opra
di ci&ograve; dare qualche con$iglio non $olo della qualit&agrave; de' libri, che debbo comperare, ma dell'ordine,
che dee tenere in que$to $uo virtuo$o de$iderio. E $e bene que$ta mia dimanda &egrave; molto diuer$a da'
$oliti no$tri concetti; nondimeno trattando$i del proprio mio intere$$e, re$to $icuro, che ancora di que
$to mi darete $odisfattione; atte$o che e$$endo e$$o mio figliuolo Soldato, e di non poca a$pettatio-
ne, a me pare gli $ia nece$$ario po$$edere tale profe$$ione, con que' mezi, che $i conuiene a nobile im-
pre$a, con laquale $i pu&ograve; $empre fare $trada, per arriuare a gli honori, perche molto pi&ugrave; mi contento
la$ciarlo pouero, e virtuo$o, che ricco ignorante. AV. Que$to &egrave; quel fine, che doueriano hauere tut-
ti i padri; ma e$$endo $uo figliuolo non degenerer&agrave; da lei, &amp; non hauer&agrave; alcuna difficult&agrave; di con$egui-
re quanto de$ideta. Circa a'libri, che la dice douer comperare, le dico, che tutti $ono buoni, a chi pa-
tientemente li legge, perche da cia$cuno $i pu&ograve; $empre imparare; per&ograve; potra valer$i non $olo di quelli,
che trattan<*> di Fortificatione, ma anco delle Matematiche, e di quelli, che trattano delle attioni Mili-
tari, e gli giouer&agrave; anco molto la lettura delle hi$torie, per gli e$$empi delle co$e $ucce$$e. Quanto poi al
con$iglio per e$$equire tale $tudio, ella s&agrave; meglio di me, che principalmente ci vogliono due co$e, che
$ono l'inclinatione naturale, &amp; vna ri$oluta volont&agrave; d'intenderne le ragioni, perche non c'&egrave; alcuna co
$a co$i difficile, che l'huomo non la po$$a con l'intelletto apprendere, e concorrendoui la dilettatione,<marg>Due co$e
principali
$i ricerca-
no <21> vole
re impara
re a Forti
ficare.</marg>
$i viene a fare vna prattica tale, che tutte le fatiche $i rendono non $olo facili, ma di non poco conten-
to; e perci&ograve; il $apere di$egnare $ar&agrave; principali$$imo mezo, atte$o che con quello $i faccino le dimo$tra-
tioni delle forme, &amp; inuentioni delle opere. E per&ograve; $i dee $aper di$egnare vn $ito, conforme alla natu-
ra, o dall'arte fatto, come di$$i di $opra. E per intendere poi le ragioni del fortificare, $ar&agrave; nece$$ario
intendere anco bene l'ordine, che tiene il nimico nell'offendere. E per tal cagione deue procurare di
vedere operare in atto prattico, e conuer$are con quelli, che $anno; atte$o, che que$ta $cienza, e pratt&imacr;
ca &egrave; tutta fondata $opra le forme de' $iti, e delle offe$e, che pu&ograve; fare il nimico; perche $e ella $i pote$$e
<*>n$egnare perfettamente con le regole generali, come $i fanno tutte le altre, ne auerrebbe, che dino-
bili$$ima che &egrave;, per e$$ere po$$eduta da pochi, non $e ne tenerebbe molto conto, e$$endo inte$a da mol
<*>i. Ma perche altta $cienza non $i truoua, che come que$ta, debba dipendere dall'acutezza dell'intel-<marg>Cau$a per
che la $ci&emacr;
za del for
tificare, &egrave;
inte$a da
pochi.</marg>
letto dell'huomo, nell'antiuedere quello, che pu&ograve; fare l'ingegno, e la forza d'infiniti altri, per la dife-
$a delle Citt&agrave;, e de gli $tati, &egrave; ben douere, che ella $ia non poco honorata, &amp; apprezz&aacute;ta, ma$$imenon
trattando$i attioni ciuili, doue l'auttorit&agrave; delle leggi, o la equit&agrave; de' giudici po$$a temperare il danno,
e le di$cordie; ma a$$olutamente $i tratta non $olo della morte di gran numero di per$one, ma la per-
dita de gli $tati, e grandezza del $uo Prencipe. Sendo per&ograve; nece$$itati confidar$i nel $apere di quelli,
che po$$eggono e$$a $cienza. Si che, chi vorr&agrave; e$$ere buono lngegnere Militare, e perfetto $oldato,
non gli $ara bi$ogno (dopo la fatica fatta intorno a que$to $tudio) andar$i a dottorare a Padoa, ne a<marg>Studij per
andare &agrave;
dottorar$i
per $apere
fortifica&mdash;
re.</marg>
Bologna, ma doue $i fa guerra, e $i difendano, &amp; e$pugnino le Fottezze, &amp; iui ri$oluer molti dubbi, per
li $ucce$$i, che vedr&agrave; accadere dalle batterie, &amp; dall'opera della Zappa, conforme a' $iti, &amp; alle mate-
rie, perche da que$ti $ucce$$i terr&agrave; pi&ugrave; $alda memoria, che non fara del loggere molti libri. CO. Mol-
to perfetta &egrave; que$ta vo$tra regola, ma veggiamo pure e$$e<*> ci molti l<*>gegneri, e per$onaggi titolati da
guerra, li quali $e bene con verit&agrave; non hanno mai vi$to batterie, ne meno guerra, e $olo per aui$o ne
parlino; n&omacr;dimeno ordinano, e fanno fabricare Fortezze, e ne trattano come mae$tri, &amp; il $imile vedia
mo auenire ne' Capitani, che comandano le Militie, doue molti di loro con l'e$$ercitio $olo, &amp; con lo
$tudio, che vi fanno in tempo di pace, e$$equi$cono tal carico for$e con pi&ugrave; facilit&agrave;, e fondamento di
coloro, che vi $ono inuecchiati, e tutto co'l mezo dell'acutezza dell'ingegno loro. AV. Non niego,
che l'ingegno dell'huomo non po$$a e$$er tale, che per di$cor$o naturale, &amp; per le informationi hauu-
te da diuer$i, e per l'hi$torie de' $ucce$$i pa$$ati, non $i po$$a formare nell'Idea non $olo il fatto, come
&egrave; pa$$ato, ma ancora aggiungere, e $minuire quello, che pote$$e e$$ere cau$a di miglior fortuna, cono-
$cendo gli errori occor$i, &amp; il vantaggio per$o. Ma &egrave; ben vero, che que$ti tali $ono molto pochi, &amp; il
numero di chi pretende $apere &egrave; pur a$$ai, e per&ograve; $pe$$e volte $i veggono far dell'opere a rouer$cio di
quello, che con miglior giuditio doueriano e$$er fatte; e que$to accade a coloro, che confidati nelle lo
ro male fondate opinioni, voglion<*> far quella profe$$ione, che non $anno, procurando i carichi per
fauori, e per altre $trade indirette, benche pre$to la verit&agrave; $i faccia cono$cere co'l mezo dell'opere lo-
ro. CO. Creder&ograve;, che non ci $ia alcun Prencipe, che $olo $i muoua per fauori, o per paiole a dare vn
<p n=>110</p>
<marg>Belli$$imo
e$s&emacr;pionel
far clettio
ne <20>llo In
gegniere.
E$perien-
za, che <20>b
bon haue-
re quelli,
chevoglio
no far for
ti$icare.</marg> cos&igrave; importante carico di fabricare vna Fortezza, $e prima non habbia con qualche e$perienza vi$to
il $apere di chi l'ha da far e$$equire, e $i come nelle infermit&agrave; graui $i cercano medici di maggiore
e$perienza, acci&ograve; re$titui$cano la $anit&agrave;, cos&igrave; nel bi$ogno del fabricare le Fortezze $i dee $eruir$i di
quelli, che con l'e$perienza delle opere hanno mo$trato di $apere, e per&ograve; giudico coloro, che voglio-
no fare profe$$ione di $aper Fortificare, bi$ogna che habbino con l'e$perienza vi$to a$$ai, s&igrave; nel fabri-
care, come nell'e$pugnare le Fortezze, ouero che la natura gli $ia $tata cos&igrave; benigna, che l'habbia do
tato d'vn'ingegno tale, che $e bene non ha vi$te le e$pugnationi, le $appia realmente giudicare, e $ap
pia ricono$cer non $olo gli errori $ucce$$i, ma $coprire ancora quelli, che pote$$ero $eguire: Atte$o
che non concorrendoci e$$a natura, tengo, che $ia impo$$ibile, che po$$a e$$ere buono Ingegnere Mi-
litare, benche habbia vi$to molte guerre, e que$to per le tante, &amp; diuer$e maniere di offe$e, e di dife-
$e, che $i v$ano, e $i po$$ono v$are, come $i vede auenire con gli ef$etti; perche $e bene $ono molti, che
vanno alla Guerra, &amp; anco vi $ieno dimorati lunghi$$imo tempo; nondimeno pochi$$uni poi $ono co-
loro, che intendano, e $appiano le cau$e, e le ragioni della dife$a, &amp; dell'offe$a conforme a'$iti, &amp; altri
particolari, per poter$i chiamare Ingegnieri Militari. Onde pet&ograve; non e<*>arauiglia, che pochi $ieno
quelli, che $anno, e tanto pi&ugrave; in que$ta no$tra et&agrave;, che pur per lo pa$$ato, a me pare, che $urge$$ero in
diuer$e Citt&agrave; d'Italia a$$ai pi&ugrave; huomini d'ingegno, che al pre$ente non $anno, e non $olo in que$ta
profeffione, ma nelle altre ancora, ne s&ograve; ritrouar la cagione, da che que$to auenga. AV. De gli huo-
mini d'ingegno credo ve ne $iano al pre$ente, ancor pi&ugrave; di quello, che per il pa$$ato ci $i ritrouaua;
ma non gi&agrave; fiori$cono que$ti, come quelli. Perche ella s&agrave; beni$$imo, che quando na$ce vn'arbore, oue
ro pianta, che per natura $ia atta a produrre $rutti e$qui$iti, e non e$$endo poi da gli agrieoltori aiuta-
to, va facendo e$$i $uoi frutti nel modo, che la natura gli concede; &amp; e$$endo i Signori grandi gli agri-
coltori; i quali molte volte non curando$i di coltiuare e$$e piante, con darli quegli alimenti, che pi&ugrave;
$ono atti a far produrr' ottimi frutti, non &egrave; marauiglia, che poco $ia il numero di chi s&agrave;, come ella di-
ce. CO. Quando le virt&ugrave; non vengono apprezzate, $i che quelli, i quali la natura h&agrave; priuilegiati di
buono ingegno, non habbian' occa$ione di e$perimentar$i nell'opere: per certo &agrave; me pare, che que$ti
tali manchino a loro $te$$i, $endo il Mondo cos&igrave; grande, oue $i pu&ograve; co'l mutar fortuna, cercar di ritro-
uar$i in quelle parti, che con l'occa$ioni $i po$$a mo$trare il valore della virt&ugrave;, ma$$ime in que pae$i,
doue il bi$ogno fa, che per nece$$it&agrave; i Prencipi apprezzano e$$a virt&ugrave; per lo proprio loro intere$$e. Ma
$endo horamai tempo di dar fine a que$ti no$tri ragionamenti, douendo que$ta $era partir con l'occa-
$ione di que$te Galee, piglier&ograve; da lei licentia, rendendoli infinite gratie delle corte$ie riceuute, doue
ne re$to con molto obligo, e con de$iderio di farle $empre co$a grata.
<HEAD>Il fine del Primo Libro.</HEAD>
<p n=>113</p>
<HEAD>DELLE</HEAD>
<HEAD>FORTIFICATIONI
DI BVONAIVTO LORINI
NOBILE FIORENTINO.</HEAD>
<HEAD>LIBRO SECONDO.</HEAD>
<HEAD>Doue $i tratta della pratica di fabricare la Fortezza
in opera reale.</HEAD>
<HEAD>DISCORSO INTORNO ALL'ORDINE DELL'OPERARE.</HEAD>
<HEAD>CAP. I.</HEAD>
<p>SOGLIONSI $empre allegramente comportare tutte le fatiche, che $i fanno
ne gli $tudi, e que$to $olo per po$$edere i termini, ele ragioni delle $cienze c&omacr; le
quali l'huomo $i vuole introdurre, e farne profe$$ione; ma$$rme $pinto da quel fi-
ne, che deue e$$ere commune a tutti, cio&egrave; di giouare al publico, &amp; di godere
quel frutto dell'honore, che $i acqui$ta co'l mezo del ben'operare. E per&ograve; ha-
uendo noi nel precedente primo Libro trattato a ba$tanza di que' principij, che
per $cienza $i debbono intendere per $aper ben'ordinare, e formare in di$egno
le piante delle Fortezze, nel pre$ente per compimento di quanto $i de$idera, trat
teremo della prattica, con laquale $i deue ben fortificare. Aui$ando per&ograve; cia$cuno, che $i vorr&agrave; mette-
re a tale impre$a, che in modo alcuno non $i voglia confidare nel $aper tirare $olo quattro linee, oue-<marg>Qualit&agrave;,
che deue
hauere l'&mdash;
Ingegnere</marg>
ro formare vn di$egno copiato da vn'altro; perche volendo ornar$i del titolo d'Ingegnere Militare
&egrave; nece$$ario non $olo hauer la $cien za, ma ancora la pratica, cio&egrave; dopo al po$$edere quanto s'&egrave; detto,
hauer vi$to diuer$e opere fatte; perche hauendo il fondamento della $cienza, verr&agrave; immediate a po$-
$edere e$$a prattica, dallaquale dipende la facilit&agrave;, &amp; la perfettione dell'operare. E per&ograve; volendo ben
fabricare vna Fortezza, &egrave; nece$$ario $aper tre co$e; Cio&egrave; formar il di$egno, ouer modello $enza im-
perfettioni. Seconda $apere ordinare, e comandare a gli e$$ecutori. Terza, &amp; vltima far$i vbidire.<marg>Tre co$e
nece$$arie
per $aper
forti$icare</marg>
Quanto alla prima proponemo, che ba$ti l'intelligenza di quanto s'e detto nell'antecedente primo
Libro, &amp; ancor quello, che $i dir&agrave; nel terzo, e quarto, che $eguono. E per la $econda habbia da $up-
plire il pre$ente. Et per l'vltima del far$i vb&igrave;dire $i deue $empre pre$upporre, che il Prencipe, a cui $i
$erue dia tanta autorit&agrave;, che ba$ti a poterlo fare, benche l'vbidienza particolarmente dipenda dalla
corte$ia, &amp; dal buon giudicio di chi comanda, atte$o che comandando, ouero ordinando a gli e$$e-<marg>La vera v-
bidi&emacr;za di
pende da
chi coman
da.</marg>
cutori le opere a rouer$cio di quello, che con facilit&agrave; $i potria meglio operare, con difficulta poi $i
viene vbidito, e non per cau$a de gli e$$ecutori, perche non intendono; ma di coloro, che con poco
giudicio pre$umon comandare. E $opra il tutto &egrave; nece$$ario di procurar $empre, che il pouero hab-
bia la mercede delle $ue fatiche, $i che comandando con buon'ordine, e premiando, e ca$tigando chi
merita, $enza dubbio alcuno tutte l'opere $i ridurranno a felici$$imo fine; perche non $olo $i deue co-
mandare come $uperiore, e padrone dell'opera, ma come padre de gli e$$ecutori, e que$to non o$tan-
te l'autorit&agrave;, che deue hauere, ma come Maeftro $appia ordinare a tutti il $uo officio, antiuedendo le
difficult&agrave;, che po$$ono $uccedere non $olo nel principio, ma nel mezo, &amp; nel fine dell'opera, accioche
ella po$$a caminare in grandezza, e perfettione. E per&ograve; $ar&agrave; bene hauere anco notitia di tutti gli e$-<marg>L'Ingegne
re deue $a
per opera
re, &amp; in-
t&emacr;dere tut
ti gli e$$er
citij.</marg>
$ercitij appartenenti alla fabrica, &ograve; almeno non e$$erne ignorante; ma non gi&agrave; dico, che $i debbon far
manualmente, ma $i bene $apere le cagioni, che concorrono nell'operare; non douendo$i $degnare al-
cuno, benche $ia Signore Illu$tre, d'applicar l'animo a cos&igrave; fatti e$$ercitij, ne gli deue $prezzare per vi
li, atte$o, che dall'op&emacr;ra di que$ti non $olo dipenda l'honore di chi comanda, ma ancora il $eruitio del
<foot>N</foot>
<p n=>114</p>
Prencipe, perche douendo comandare <*> muratori, &egrave; nece$$ario $apere la natura delle calcine, &amp; de
$abbioni; &amp; il miglior ordine per far la muraglia, con la elettione di quella materia, che $ar&agrave; pi&ugrave; per-
fetta per apportare fortezza all'opera. E per il taglia pietre bi$ogna $apere la diuer$it&agrave; delle pietre
con l'ordine del dominarle conforme all'occorrenze. Et per lo marangone $apere ancora la natura
de' legnami, e come, e quando $i vogliono tagliare per con$eruar$i nelle opere, &amp; in vltimo da' lauo-
ratori della terra $apere qual $ia la buona per farne le dife$e alla Fortezza. E tutte que$te intelligen-
ze $aranno facili a coloro, che $i diletteranno di vedere operare, &amp; di ricercar le cau$e de gli effetti,
che nelle dette materie naturalmente $i veggono alla giornata $uccedere, e giouer&agrave; ancora molto il
dilettar$i di lauorare con le proprie mani, come fabricar modelli di rilieuo, che rappre$entino l'opere
da far$i; e a coloro che $prezza$$ero l'intelligenza di cos&igrave; fatti e$$ercitij, con dire, che $ieno troppo vi-
li, &amp; officio $olo da proti, e da murari; dir&ograve;, con buona gratia loro, non e$$ere degni, che il Prencipe
gli confidi l'opera d'vna Fortezza.
<HEAD>COME SI DEBBA PIANTARE LA</HEAD>
<HEAD>FORTEZZA SOPRA IL SITO, DOVE HA DA
ESSERE FABRICATA IN OPERA REALE.</HEAD>
<HEAD>CAP. II.</HEAD>
<p>QVANDO $i hauer&agrave; $tabilito il $ito, &amp; cono$ciuto $otto il piano, con cauamenti,
<marg>Cauam&emacr;ti
da fare <21>
$apere la
natura del
$ito, doue
$i dee for-
tificare.</marg> che $i debbono fare in diuer$i luoghi, &amp; certificato$i della qualit&agrave; della mate ria,
che vi $i troua, $i $tabilir&agrave; il termine del fondo della fo$$a, $i che $i troui il $a$$o, &ograve;
l'acqua viua, &amp; con $ultato l'ordine da tenere per formare il corpo della Fortez-
za, con tutte le $ue membra atte al poter$i difendere, conforme all'offe$e, che
pu&ograve; ri&cgrave;euere, $i deue fabricare il $uo modello, di quella maggior grandezza, che
$i pu&ograve;, $i che meglio po$$a mo$trare l'effetto delle dife$e gi&agrave; con$ultate, &amp; $tabili-
te, facendo$i anco prima abondanti prouigioni di tutte le co$e nece$$arie, che occorrer&agrave; per e$$equire
l'opera, &amp; $i dar&agrave; principio al tirare le corde, per $egnare $opra la $uperficie del campo piano, &ograve; altra
forma, che hauer&agrave; e$$o $ito, la forma de' fondamenti in quella lunghezza, che anderanno fatti con-
forme alla proportione della pianta, Benche il modo di tirare que$te corde po$$a e$$ere diuer$o, con-
<marg>In due mo
di $i po$$o
no pianta
re le For-
rezze.</marg> forme per&ograve; al $ito: nondimeno $i potr&agrave; $icuramente e$$equire ne' due $otto$critti modi, i quali ne $er-
uiranno in tutti i luoghi, e con quella maggiore facilit&agrave;, che $i po$$a de$iderare. E prima $i potr&agrave;
piantare la Fortezza per via di traguardi $tando nel centro della $ua circonferenza, e$$endo per&ograve; po-
$ta in $ito piano, e $enza impedimento di fabriche, &ograve; d'altro, che po$$a interrompere la vi$ta; cio&egrave;,
$i dee $pianare beni$$imo la carta, doue $ar&agrave; fatta la pianta in di$egno $opra vna tauola, laquale bi-
$ogna che $ia fermata nel mezo con vn cauicchio, &ograve; ba$tone tanto alto, che ba$ti; e fitto in terra $o-
pra il detto centro, come per e$$empio $i vede nel $eguente di$egno; e $tando e$$a tauola ben liuella-
ta in piano, pre$upporremo $ia il $uo centro A; douendo $i poi hauer tante gucchie $enza capo, oue-
ro pomolo, che ba$tino, le quali conuiene ficcare $opra cia$cun'angolo interiore de' baluardi, e par-
ticolarmente vna nel mezo nel detto centro A, lequali gucchie, ouero aghi, vogliono e$$ere delle
pi&ugrave; lunghe, che $i faccino, e fitte perpendicolari $opra il piano di e$$a pianta, potendo anco $eruire
vna dioptra fermata in e$$o centro, con due traguardi, &ograve; mire, nelle $ue te$te, come $t&agrave; quella de
gli A$trolabi: &amp; accommodata, che $ar&agrave; que$ta tauola, $i hauer&agrave; prima anticipatamente mi$urato
con vna, &ograve; pi&ugrave; corde la lunghezza dal centro A, alla di$tanza B, doue termina l'angolo interiore
del baluardo, &amp; in$ieme la lunghezza di e$$o baluardo, BS, facendo al fine di cia$cuna mi$ura vn
cappio da poterla fermare nel $uo cauicchio, come $i dir&agrave;; la qual corda $i deue legare da ba$$o al pa-
lo, che $o$tenta il di$egno della pianta, e farla poi tirare alla dirittura, e vi$ta, che ne mo$trer&agrave; i detti
aghi, &ograve; gucchie, &ograve; traguardi, AB, che per e$$empio proporremo termini al $egno, R, cio&egrave; nel-
la di$tanza detta, AB, doue $i fermer&agrave; vn cauicchio, e $i $eguiter&agrave; a tirare $opra la $te$$a dirittu-
ra l'altra parte della corda mi$urata del baluardo, BS, che $ar&agrave; la, RE, fermando $imilmente in,
E, l'altro cauicchio; e cos&igrave; $i ander&agrave; facendo di mano in mano a tutti i baluardi $enza muouere la
detta pianta. E fatto que$to $i hauer&agrave; anticipatamente mi$urato vn'altro pezzo di corda, che $ar&agrave; la
lunghezza d'vna delle parti, RP, che forma la cortina, doue $ar&agrave; notato alle te$te la larghezza
dell'angolo interiore, PO, NR, e tirata e$$a corda dall'vno all'altro de' primi detti cauicchi $i no-
ter&agrave; l&agrave; doue va a terminare il fianco con la lunghezza della cortina, ON, e cos&igrave; $i far&agrave; d'ogni intor-
no. Pigliando poi vna terza corda, doue $ar&agrave; terminata la mi$uta di tutta la fronte del baluardo co'
$uoi fianchi, fermando vna delle $ue te$te, per e$$empio al cauicchio, N, e tirata a $quadra $opra
<p n=>115</p>
la cortina NO, $i noter&agrave; il $egnale, &amp; il fine delle nouanta braccia, che dicemmo douer e$$er tutto
il fianco c<*>'l cauicchio, D, e$$endo, E, l'angolo della fronte di gia notato, &amp; il $imile $i far&agrave; dall'al-
tra parte, G, &amp; a tutti gli altri baluardi; douendo$i poi d'ogni intorno $otto a e$$e corde far caua-
re vna fe$$etta per $egnale del fondamento non pi&ugrave; larga d'vn piede, di$criuendo$i la $palla con la
piazza del fianco, &amp; le $trade coperte, come per li due baluardi, LM, $i vede. Et con tal'ordine,
&amp; $enza alcuno errore $i pianter&agrave; pre$to la Fortezza, e tanto pi&ugrave;, quanto $i haueranno molte cor-
de mi$urate, conforme alle mi$ure del di$egno, &amp; huomini $perimentati in formare d intorno tutte
le $ue parti. E quando non $i haue$$e tante corde, che ba$ta$lero, $i potr&agrave; fare con le biffe, che $o-
no bacchette fitte in teria, con vn poco di carta in cima, e cosi diritte l'vna alquanto lontana dall'al-
<fig>
tra, $i tireranno le diritture mi$urate con le pertiche. Et quando le dife$e della Fortezza non fu$$e-
ro di lati eguali, $i mi$ureranno le lunghezze delle dette corde a proportione della pianta, e nel ti-
rarle, e fermarle con la regola infallibile de detti traguardi, non $i potr&agrave; fallare in alcuna parte. Se-
<foot>N 2</foot>
<p n=>118</p>
faranno 55260. e multiplicato que$to numero con quello de' baluardi con che $i vorr&agrave; fabricare la For
tezza, laquale proporremo debba e$$ere di $ette, ne verran 386820. che tante pa$$a quadre di terra, &ograve;
d'altra materia $i douer&agrave; cauare in tutto il fo$$o della Fortezza fatta co' $ette baluardi. E per $apere il
<marg>Intera ca-
uatione <20>l
la fo$$a do
ue $i&atilde; $ette
baluardi.</marg> co$to proporremo di hauere fatto come s'e detto, pi&ugrave; volte, &amp; in diuer$i modi la e$perienza c&omacr; le ope
re, e che co$ti in tutto dalla $uperficie al fondo, e nella maggiore, e minore di$t&atilde;za lire $ei il pa$$o, e pe
r&ograve; multiplichi$i 386820. per $ei ne verran 2320920. che partite per $ette faranno $cudi 331560. Segue
la fattura della muraglia per laquale $i ini$urera la met&agrave; del baluardo, e cortina, cio&egrave; lo $pacio AM, $a-
r&agrave; pa$$a 147. e douendo andare alta pa$$a $ei, &amp; e$$er pi&ugrave; ba$$o il $uo fondamento mezo pa$$o, $ar&agrave; in
tutto $ei e mezo, and&atilde;do gro$$a da ba$$o al pi&ugrave; cinque piedi, e da alto due, $i douer&agrave; multiplicare l'al-
tezza con la lunghezza, cio&egrave; $ei e mezo per cento quaranta$ette, ne verr&agrave; nouecento cinquanta-
<marg>Numero
delle pa$-
$a <20>lla mu
raglia.</marg> cinque, che raddoppiate faranno mille nouecento diece; e multiplicate per $ette ne verranno tre-
dici mille trecento $ettanta pa$$i quadri $uperficiali di muraglia della detta gro$lezza, che $ar&agrave; pro-
portionata piedi tre e mezo in tutte le cortine, e baluardi; che co$tando $cudi due il pa$$o compu-
tando tutte le $pe$e del co$to, e condotte delle materie c&omacr;n le $ue opere, e la maggior gro$$ezza con
la minore, $i $pender&agrave; $cudi venti$ei mila $ettecento quaranta. Et pi&ugrave; per il muretto delle ronde e$-
$endo alto piedi due e mezo, e gro$$o vno, ne ander&agrave; fatto d'intorno a tutta la Fortezza pa$$a mille
ottocento nouanta di lunghezza, e co$tando con le $ue la$tre di $opra lire $ette il pa$$o, co$ter&agrave; $cudi
mille ottocent&oacute; nouanta. Segue dipoi la muraglia interiore, che v&agrave; fatta per le commodit&agrave; delle
<fig>
$ortite, e piazze de' fianchi con le $trade coperte; e prima per la YX, che deue e$$ere coperta co'l
$uo volto, e pa$$ar $otto il terrapieno nella piazza XZ, laquale porremo $ia lunga pa$$a trenta, e
larga, &amp; alta tre; la muraglia poi da tutte due le parti douer&agrave; e$$ere alta per e$$empio due pa$$i co'l
$uo fondamento per in$ino all'impo$ta del volto, dandogli due piedi di e$$o fondamento, che
tanto $i propone, che ba$ti; cio&egrave; otto piedi d'altezza dal pieno della $trada, alla detta impo$ta; do-
uendo e$$ere la freccia dell'arco, ouero il mezo diametro di $ette piedi, che con gli otto detti faran-
no quindeci, cio&egrave; i tre pa$$i propo$ti; e douendo que$ta muraglia e$$ere gro$$a mezo pa$$o $i multi-
plicher&agrave; la lunghezza d'vna parte con la $ua altezza, cio&egrave; due via trenta far&agrave; $e$$anta, e raddoppiato
per l'altro muro far&agrave; cento venti, &amp; il volto poi e$$endo di diametro tre pa$$a, &amp; vno e mezo di $e$to
$ar&agrave; per linea retta pa$$a quattro, e mezo, che multiplicati per trenta, faran cento trentacinque, che
$ar&agrave; fatta con l'i$te$$a $pe$a dell'altra muraglia. Segue dipoi la circonferenza da tre parti della piazza
<p n=>119</p>
ZX, doue porremo, che la $ua muraglia $ia lunga pa$$a trentaotto, &amp; alta due co'l $uo fondamento;
che $ummata far&agrave; pa$$a quadri $uperficiali in gro$$ezza di due piedi e mezo $ettanta$ei, come s'&egrave; det-
to. Segue ancora la $trada $ortita, &amp; Q, la quale $endo lunga pa$$a ventidue, e la $ua muraglia, e volto
vi ander&agrave; pa$$a cento $ettanta $ei di muro. E $ummate le quattro dette mi$ure $aranno pa$$a cinque-
cento $ette, e raddoppiati $ar&atilde;no mille quattordici, che t&atilde;ta muraglia $i douer&agrave; fare interiorm&emacr;te per
cia$cun baluardo in dette $trade, e piazze; e multiplicati per $ette $aranno $ette mila nouantaotto; e
valutata lire diece il pa$$o, co$ter&agrave; in tutto $cudi dieci mila cento quaranta. Segue per vltimo la mu-
raglia de'merloni, e cannoniere, che $endo i fianchi larghi pa$$a dodici co'l ri$alto, che fa la $ua mura
glia dentro la cortina, e gro$$o $ei e mezo, &amp; alto $opra il piano della piazza due, tutto il $uo corpo $a-
r&agrave; pa$$a quadri cento cinquanta, e co$tando la materia del matton pe$to, ouero terra ro$$a impa$tata<marg>Spe$a che
ander<*> $a
bricare la
fortezza
de i $ette
baluardi.</marg>
con calcina $cudi tre il pa$$o, con la fattura della ca$$a co$ter&agrave; $cudi quattro cento cinquanta, che rad-
doppiati $aranno nouecento, e multiplicati per $ette ne verranno $ei mila trecento, che tanti $cudi co
$teranno i merloni, e cannoniere de'quattordici fianchi del $ettimo angolo.
<p>Et pi&ugrave; per alloggiamenti, e magazeni, e per due porte principali co corpi di guardia $cudi trentacin-
que mila.
<p>E per legnami da far ponti, &amp; altro, $cudi tre mila.
<p>Et pi&ugrave; per le proui$ioni de' mini$tri, e capi della fabrica, $cudi tre mila.
<p>E $ummati tutti que$ti numeri $aranno 408504. che tanto co$ter&agrave; la propo$ta Fortezza di $ette ba-
luardi. Quanto alla cognitione del tempo, che $i de$idera $apere per poter ridurla in buona dife$a,
lo $apremo $empre, che ne $ar&agrave; noto il numero de'lauoranti, che $i potranno mettere in opera, perche
e$$endo noue mila ottocento operanti, come $i dir&agrave;, e che d'intorno della Fortezza $i po$$a far lauora-
re in vn'i$te<*>o tempo, &amp; ordine, molto pre$to $i ridurr&agrave; in dife$a, facendo le compagnie di cinquanta
huomini co'l $uo capo, e con$egnandogli per e$$empio vna parte di cauamento di pa$$a diece vicino<marg>Ordine <21>
redur la
fortezza,
in dife$a, &imacr;
otto gior-
ni di t&emacr;po.</marg>
al $egno delle corde tirate, e larga il $imile, accioche cauino, e portino la terra dentro al $egno di e$$e
corde alzando la $carpa del terrapieno, che deue hauer la Fortezza con quell'ordine, che $i dir&agrave;, onde
venghino con quella maggior pre$tezza, e facilit&agrave; a fare parte del cauamento della fo$$a, &amp; alzare il
terrapieno della Fortezza, &amp; a formar le $ue dife$e, lequali e$$endo il detto primo cauam&emacr;to fatto pro
fondo due pa$$a, $i alzeranno $opra il piano del $ito, almanco due pa$$a e mezo, per cre$cere la terra
$mo$$a, $i che con le due pa$$a del propo$to cauamento, $i far&agrave; nello $pacio di otto giorni (che i detti
lauoranti debbono d'ogni intorno la Fortezza hauer cauato e$$a lor parte) l'alzato di quattro pa$$a e
mezo, doue che da tale altezza e$$a Fortezza ne pu&ograve; riceuer dife$a pi&ugrave; che mediocre, e ma$$ime per
incur$ioni di nemici. Quanto poi al tempo di ridurre tutto il corpo della Fortezza in buoua dife$a,
ouero dar fine al cauamento della fo$$a con tutte le $ue piazze, e muraglie, lo $apremo $empre che
ne $ar&agrave; noto il numero delle pa$$a cube di terra da cauar della fo$$a, e muraglia da farci d'intorno, co'l
numero appre$$o de'lauoranti, che $i potranno hauere, con l'o$$eruanza per&ograve; dell'opera, che cia$cun
lauorante potr&agrave; fare il giorno conforme al $uo e$$ercitio, che il tutto $i douer&agrave; $aper co'l mezo della
e$peri&emacr;za fatta, cauando da e$$o tempo le Fe$te, &amp; i giorni, che po$$ono e$$ere impediti dalle pioggie.
<HEAD>DELLORDINE CHE SIDEVE TENERE</HEAD>
<HEAD>NEL METTERE IN OPERA GRAN NVMERO
DI LAVORANTI, E COME HANNO DA FARE
I TERRAPIENI, E LE DIFESE.</HEAD>
<HEAD>CAP. IIII.</HEAD>
<p>QVANDO $i vorr&agrave; dar principio all'opera della fabrica, $i douer&agrave; hauer fatto pri-<marg>E nece$$a-
rio prima
fare il mo-
dello.
Alloggia-
menti per
li lauoran-
ti.
Proui$ioni
del vinere
Accommo
dar le $tra
de.</marg>
ma il Modello, che in forma gr&atilde;de mo$tri come deue $tare la Fortezza con tutte
le $ue parti c&omacr;pite; e dipoi prouedere di t&atilde;ti alloggiamenti, che po$$ino ba$tare a
tutti i lauor&atilde;ti, i quali alloggiam&emacr;ti per molte cagioni debbono e$$ere vicino all'
opera; &amp; in$ieme fare i $uoi magazini, doue abb&omacr;d&atilde;tem&emacr;te $ieno proui$te tutte
le monitioni nece$$arie a fabricare, co'$uoi monitioneri da tenerne c&omacr;to, nel di-
$p&emacr;$arle; e $opra tutto, che le vettouaglie apparten&emacr;ti al viuere de gli huomini, e
ma$$ime pane, e vino, n&omacr; po$$a m&atilde;care, &amp; $tare a hone$ti prezzi. E$s&emacr;do ancor be
ne l'v$ar molta diligenza nell'acc&omacr;modare le $trade, che $ieno facili a c&omacr;dur le materie; e quando che
<foot>N 4</foot>
<p n=>120</p>
il $ito, &ograve; per natura, &ograve; per arte, ne concede$$e di poterci $eruire di canali nauigabili, $i doueranno
fare, non riguardando &agrave; $pe$a, per il molto beneficio, che apporteranno alla <*>abrica nel potere con
le barche condurre tutte le co$e nece$$arie, si per il $eruitio di e$$a fabrica, come per la commodit&agrave;
della Fortezza, e $uoi habitanti, con l'a$$icurarci da' di$ordini, che $pe$$o $ogliono occorrere quando
<marg>Similitudi
ne d'intor-
no al pro-
uedere al
bi$ogno <20>l
li lauor&atilde;ti.</marg> mancano le proui$ioni, e ma$$ime nel principio delle opere. E per&ograve; deue quello, che hauera il carico
di fare e$$equire, imitare quelli, che vegliono fare vn pa$to, ouero banchetto $ollenne a vn numero di
amici, e parenti; iquali auanti, che li conuitino, fanno prima tutte le proui$ioni, &amp; poi fanno ve-
nire e$$i conuitanti, $i che non habbino altro da fare, che $entar$i &agrave; tauola apparecchiata con quanto
$i ricerca. E $e con que$to e$$empio $i prouedera al bi$ogno della fabrica, cioe che venuti i lauoran-
ti, non habbino incommodo alcuno nel metter$i &agrave; lauorare, $i far&agrave; l'opera con pre$tezza, e $o-
<marg>Si debbo-
no elegger
buoni mi-
niftri.</marg> disfattione di tutti. Douendo$i per&ograve; auertire, che per far que$to ci f&agrave; molto di bi$ogno della prati-
ca, e diligenza de' mini$tri; perche da que$ti ne dipende l'e$$ecutione de gli ordini; e per&ograve; $i deb-
bono eleggere huomini pratici, &amp; atti a quell'e$$ercito, e carico, che gli $ar&agrave; a$$egnato, e che il
pagamento, &ograve; proui$ione, che $e gli dar&agrave;, $ia tanto, che cia$cuno nel grado $uo po$$a commodamen-
te viuere; accioche quando manca$$ino di quella fedelt&agrave;, allaquale $ono tenuti, $i po$$ino giu$tamen-
te ca$tigare. Poi quanto all'ordine dell'e$$equire, $i deue anco in que$to imitare i Mu$ici, cio&egrave;, che cia-
$cuno con l'ordine, e mi$ura datagli dal mae$tro, faccia la parte $ua. Sar&agrave; dunque nece$$ario, che
<marg>Vn $ol ca-
po e prati-
co deue co
mandare.</marg> gli ordini del fab<*>icare dipendino da vn $olo, e pratico Ingegnere, $i che a$$egnate ch'egli hauer&agrave; le
parti, tutti po$$iuo con vn'i$te$$a regola, e proportione e$$equire l'opera, perche facendo altrimenti,
ne na$cer&agrave; fempre di quelle confu$ioni, c'h&ograve; vi$to con la e$perienza $uccedere. Douendo per&ograve; e$$o
Ingegnere, ouer $opraintendente e$$equire quello che dal Principe, &ograve; da' $uoi Rappre$entati $ar&agrave;
$ta<*> con maturo con$iglio deliberato, con antiuedere i di$ordini, e procurare il rimedio auanti, che
$uccedano. Et per dar principio proporremo, come $i di$$e, di voler ridurre la Fortezza quanto pri-
ma in buona dife$a, per&ograve; $ar&agrave; nece$$ario hauer tanti lauoranti, che d'ogni intorno $i po$$a in vn me-
de$imo tempo far'il cauamento della fo$$a, il numero de'quali douemo cauare da' pa$$i, che circonde-
<marg>Numero
de'lauoran
ti, che deb-
bono lauo-
rare a pa$-
$a.</marg> r&agrave; la Fortezza, che per e$$empio diremo $ia mille nouecento $e$$anta pa$$a, $endo fatta con $ette ba-
luardi, e che $i debba far lauorare a vn tanto il pa$$o quadro; e facendo$i le parti di pa$$a dieci, per
lunghezza v'anderan parti cento nouanta$ette, e volendoui per cia$cuna mettere vna compagnia di
trentacinque huomini che in tutto ve ne ander&agrave; $ei mila, &amp; ottocento, &amp; tanti lauoranti bi$ogner&agrave;
prouedere a$$egn&atilde;do a ogni compagnia il $uo capo, alquale $ia dato l'ordine del lauoro, che haueran
no da fare, e $e a ogni otto compagnie $ar&agrave; prome$$o v&emacr;ti ducati di donatiuo doppo il $uo ordinario
pagamento, a quella c'hauer&agrave;, in capo di otto giorni, cauato pi&ugrave; numero di pa$$i cubi di terra, l'opera
$i ander&agrave; facendo con maggior pre$tezza, e con a$$ai beneficio del Principe, perche ciafcuna compa-
<marg>Tre modi
di far lauo
rare.</marg> gnia, fuori dell'ordinario $i affaticher&agrave; per hauer n&omacr; $olo l'vtile, ma l'honore ancora, douendo e$$i ca-
pi tenere il $uo $egnale in vna banderuola, co'l nome del baluardo, &ograve; cortina doue lauorer&agrave;, accioche
tutti i lauoranti po$$ino ricono$cere la $ua parte, che ancora $eruir&agrave; per il ri$contro de gli $criuani, e
pagatori, che debbono tenere diligente cura, che tutti lauorino al $uo luogo. Ci $ono anco due altri
<marg>Opera a
giornata.
Opera a
ferlini.</marg> modi di far lauorare, cio&egrave; co'ferlini, &amp; in vltimo a giornata. El'opera, che $i dar&agrave; a fare a vn tanto il
pa$$o, douer&agrave; e$$er la cauatione della fo$$a, come s'e detto, e co' ferlini $i potr&agrave; far portare le pietre, &amp;
altre materie n&omacr; cos&igrave; facili a mi$urarle. Quanto all'v$o dell'opere a giornata, que$te $i debbono il pi&ugrave;
$i pu&ograve; fuggire per il poco lauoro, che $i f&agrave;, $aluo per&ograve; quelle, che per nece$$it&agrave; bi$ogna tenere da $pia-
nare la terra, bagnarla, e pe$tarla. E per&ograve; a me molto piace, quando $ar&agrave; $tradata la fabrica, il dare al-
l'incanto il detto cauamento, e portare la materia al $uo luogo, cio&egrave; dare vn t&atilde;to del pa$$o a que' capi
de'lauoranti, che per manco prezzo li toccher&agrave; di far l'opera; e doue per diuer$e cagioni n&omacr; fu$$e, chi
<marg>A'lauoran
ti $ienogiu
$tam&emacr;te pa
gate le lo-
ro merce-
di.</marg> piglia$$e tal carico, v$erei i ferlini nel modo che al $uo luogo $i dir&agrave;. Auertendo $empre, che i poueri
huomini, in qual $i voglia modo che lauorino, $iano giu$tamente $odisfatti della lor mercede. N&egrave;
$i deue mai hauer de$iderio di acqui$tar la gratia del Principe a cui $i $erue, con gli $paragni fatti con
poca con$cienza; douendo$i tal gratia procurare $olo co'l mezo delle opere ben fatte, &amp; e$$equite con
quella diligenza, e $olicitudine, che fi ricerca. E per n&omacr; errare nel torre a' poueri per dare al Principe,
ouero al Principe per dare al pouero, come pi&ugrave; $i conuerria; il miglior mezo $ar&agrave; il dar l'opera, come
<marg>Non $i dia-
no all'inc&atilde;
to l'opere
della mu-
raglia.</marg> h&ograve; detto all'incanto, $aluo per&ograve; le muraglie, che a me n&omacr; piace $i faccino fabricarein tal modo, perche
$i fanno pe$$imi lauori, n&egrave; &egrave; di $paragno, ma danno notabile delle fabriche; atte$o, che fac&emacr;do vna mu
raglia gro$$a, e mal compo$ta, non per que$to viene a e$$ere gagliarda, conforme all'opinione di chi
l'ordina, e tanto manco facendola $ottile; douendo tal'opera e$$er fatta da buoni mae$tri, e pagati a
giornata, co'l farli $eruire a'detti ferlin&atilde;ti, acci&ograve; gli abondino le materie, e quegli che le danno all'in-
c&atilde;to $ono cau$a, che i buoni mae$tri non lauorano, ma fanno il $ollicitatore, ouero imbrogliatore del
l'opera; perche douendo guadagnare di quella loro mercantia, ma$$ime pigliando per l'ordinario le
fabriche a prezzi ba$$i, $ono nece$$itati andar cercando tutti i manuali, e gente non buona per $eruir$e
ne a far l'e$$ercitio del muratore, per $pendere manco nelle loro giornate, $i che a $pe$e del Principe
<p n=>121</p>
molti diuentano mae$tri, onde per ci&ograve; $i fanno le fabriche rouino $e auanti, che $ieno compite. Per
farpoi i prezzia gli oper&atilde;ti nel portare, ouero cauare dette materie, $ar&agrave; facili$$imo co'l mezo dell'e-<marg>Da che pro-
cedano le
rouine delle
muraglie.</marg>
$perienza. E prima nel cauamento della terra, &ograve; altra materia, che $i vole$$e pagare a pa$$i; $i far&agrave; ope-
rare con tante opere che ba$tino, come gia s'e detto nel precedente Capitolo. Potendo alla giornata
andare alzando i detti prezzi conforme alle $alite, e lunghezze de' viaggi, che bi$ognera fare, acci&ograve; le
giornate ordinarie $ieno ben $pe$e. E per li ferlinanti, $i deue v$are monete fatte di piombo $tampate<marg>Forma de'
ferhni.</marg>
almanco da vna parte, de' quali $e ne far&agrave; quel numero, che bi$ogner&agrave;; e differenti s&igrave; di gr&atilde;dezza, co-
me di $tampa per potere far portare diuer$e materie in pi&ugrave; luoghi, &amp; a far diuer$i prezzi. Per ci&ograve; &egrave; ne
ce$$ario trouar huomini fidati, che li di$tribui$cano a'lauoranti, cioe il Di$pen$atore, ouero pagato-
re deue tener $empre vna $orte di e$$i ferlini, fermando$i doue h&agrave; da e$$ere portato la materia, &amp; in
parte, che pa$$ano gli operanti carichi, gli dar&agrave; il $uo ferlino, ilquale buttato c'hauer&agrave; a ba$$o il cari-
co, $e ne ritorner&agrave; per vn'altra $trada, per non impedire gli altri, che vengono carichi; ten&emacr;do e$$o pa-
gatore appre$$o di $e vn caualletto di legno, doue nel mezo $ar&agrave; vn $oftegno angolare, che come c&emacr;tro
equilibrer&agrave; vna tauola, che $tar&agrave; alla $imilitudine delle braccia di vna bilancia, &amp; a vna delle $ue te-
$te $i metter&agrave; vna pietra di quel pe$o, che douera e$$ere il zerletto, &ograve; altro $trumento pieno c&omacr; che $i<marg>Zerletto
$trum&emacr;to v-
tili$$imo.</marg>
porter&agrave; la materia, laquale proporremo $ia di libre cinquanta, $i come nel pre$ente di$egno per DE
<fig>
$i vede il caualletto, &amp; A angolo doue $i regge la tauola BC equilibrata, &amp; alla te$ta B $ar&agrave; la pietra,
e $opra all'altra C $i douera po$are il carico, quando per&ograve; $i vedr&agrave; non e$$ere al $uo pe$o, laqual ta-
uola equilibrata lo mo$trer&agrave; $empre, che il detto pe$o di terra $ia con la pietra eguale, ilche non e$-
$endo far&agrave; buttare la materia al $uo luogo s&emacr;za pagarglila, n&egrave; fare altra di$puta. Qu&atilde;to al prezzo del
pagamento $i douer&agrave; vedere quanti viaggi $i pu&ograve; fare vn'hora, e quante hore del giorno $i lauora,
e quanto merita per la $ua mercede il d&igrave; lauor&atilde;do a giornata, valutando i detti ferlini, ouero viaggi a
tanti al $oldo, qu&atilde;ti con la detta i$perienza fatta pi&ugrave; volte, $i vedr&agrave;, che meriti. E quando che $opra al
lauoro fu$$e molta gente, e che vn pagatore non pote$$e $upplire, e ne bi$ogna$$ero due, &ograve; pi&ugrave;: do-
uer&agrave; cia$cuno fare il $uo pa$$o co'detti caualletti, acci&ograve; che douendo i lauoranti pa$$ar $olo da quello,
non $i po$$ino far pagare pi&ugrave; d'vna volta. E con tal'ordine di operare h&ograve; fatto molte opere con ma-
rauiglio$a pre$tezza; atte$o, che chi vuole lauorare pu&ograve; guadagnare l'opera $ua, conforme alla fati-
ca, che fa, &amp; i pi&ugrave; poltroni per la vergogna, e proprio danno $i anderanno c&omacr; Dio, &ograve; faranno l'obligo
loro. Ma &egrave; ben vero, che bi$ogna molto hauer l'occhio a'rubbamenti s&igrave; de' mini$tri, che di$pen$ano i
ferlini, come anco de'fal$ificatori. Si procurer&agrave; per&ograve; d'hauer mini$tri di bnona vita, e pagargli bene,
acci&ograve; fallando s'habbia cau$a di ca$tigargli meglio; e per li fal$arij, il depo$itario, che hauer&agrave; nelle
mani tutta la $omma de'ferlini, deue tenere diligente conto del pe$o, e particolarmente di quelli, che
c&omacr;$egna a'pagatori, e ripigliandogli con l'i$te$$o pe$o, $i $apr&agrave; $empre $e mancano, &ograve; cre$cono, cio&egrave; $e
mancheranno $ar&agrave; $egno che i lauoranti gli haueranno nelle mani per a$pettare, che $i faccia altro la
uoro a maggior prezzo, benche in tal ca$o $i muti $t&atilde;pa, ma $e cre$ceranno, $ar&agrave; $egno manife$to, che
vengano fal$ificati. Quanto a'pagam&emacr;ti s&igrave; di e$$i ferlini, come ancora nel ridurli in buona moneta per<marg>Facilit&agrave; di
ri$cuotere, e
tenir conto
de' ferlini.</marg>
la mercede de'poueri operanti, $i propone $iano tanti e$$i pagatori, qu&atilde;te $aranno le diuer$it&agrave; de' lauo
ri, che $i faranno, douendo come $i di$$e anco e$$er diuer$e le $tampe di e$$i ferlini. E perche non po$-
$ino, n&egrave; debbino mancare, deue il depo$itario $tar $empre alla $ua banca, &amp; hauer'a$$ai pia$trette di
piombo bollate con vno per in$ino a diece bolli, cio&egrave; vno dir&agrave; diece ferlini, e diece bolli per e$$empio
diranno cento, e cos&igrave; in tutte le $t&atilde;pe. E quando gli operarij anderanno a cambiarli, gli $ar&agrave; dato c&omacr;
forme al numero tante pia$tre, &ograve; bolli di piombo, quanto importeranno e$$i fuoi ferlini guadagnati,<marg>Pagamento
de' ferlini a
buona mo-
neta.</marg>
&amp; in tal modo i ferlini non potranno m&atilde;care a'pagatori. Et il Camerlengo, che deue ogni due giorni
pagare in buona moneta, non hauer&agrave; cagione di c&omacr;tar molto; ma $aputo dal Proto della fabrica, &ograve; al-
<p n=>122</p>
tri, c'haueranno il carico di fare i prezzi del pagamento, il numero de' ferlini, che $i doueranno d<*>
al $oldo, $apr&agrave; immediate quanto deue pagare, hauendo il $uo $criuano, che noti il nome di <*>
<marg>Vtile del
dar l'opera
a vn tanto
il pa$$o.</marg> co'l premio, che gli viene pagato. Ma perche l'arte del rubbare piace a molti, giudico e$$er $empre
bene leuarne ogni occa$ione. E per&ograve; a me molto piace, come h&ograve; detto, il far lauorare a vn tanto il p<*>
$o, e ma$$ime all'incanto, ouero far prezzo di accordo co'capi de'lauoranti, che $i chiamano condutto
ri, co'quali non $i h&agrave; d'hauere altra briga, $e non il Sabbato $era far mi$urare il lauoro fatto, e pagar-
li conforme alle conuentioni; doue in tal ca$o il Principe deue tenere $olo buoni, e pratici mi<*>,
co'ri$contri delle loro mi$ure. E perche in que$to ancora non po$$a interuenire inganno, $i potra $em
pre far fare le mi$ure generali, doue $i veder&atilde;no e$pre$$amente e$$i inganni. E per e$$equire quanto di
$opra $i &egrave; detto, proponga$i prima di hauere dato a diuer$i capi tutti i lauori, che $i debbono fare nella
Fortezza, fuor che l'opera della muraglia. E che per manco briga anco cia$cuno di e$$i habbia da pro
uedere tutti gli $trum&emacr;ti che far&atilde;no di bi$ogno per lauorare; e que$to ma$$ime per fuggire le $traordi-
<marg>Che gli $tru
m&emacr;ti da por
tar la terra,
o $a$$i $ieno
de' lauoran
ti.</marg> narie $pe$e, che f&agrave; il Principe nel mantenere la monitione di e$$i $trumenti, per e$$er cu$toditi c&omacr; poco
amore, venendo rubbati, ouero rotti, per e$$ere del publico, Del che e$$endo da'monitionieri c&omacr;$egna
ti a'capi, co'l tenerne conto, &amp; metter li a co$to del lor pagamento, ouero che e$$i $e gli debbino pro-
uedere, dandogli per ci&ograve; fare ogni commodit&agrave;, il tutto pa$$er&agrave; felicemente; e ma$$ime quando il la-
uoro $ara bene $tradato, &amp; ordinato; e che non manchino le nece$$arie proui$ioni. Si che cia$cu<*>
conduttore, o altri mini$tri po$$a co'$uoi lauoranti e$$equire l'officio e carico, che tiene. Douendo$i
<marg>Come $i
debbono fa
re li terra-
pieni, e qua
li $ieno le
prime ope-
re.</marg> poi $empre procurare che l'opera, che $i ander&agrave; $acendo alla giornata, venga fatta con la dife$a della
Fortezza, cio&egrave;, con la prima e miglior terra, che $i cauer&agrave; della fo$$a, $i ander&agrave; alzando la $carpa del
terrapieno; &amp; in$ieme, particolarmente fare le piazze de'fianchi, con le dife$e de' merloni, e canno-
niere, $trade coperte, e $ortita con le $ue porte, s&igrave; per non hauer dipoi a far doppia fattura nel tor-
nare a ricauare la terra, che fu$$e po$ta in opera, doue vanno e$$e $trade, porte, e $ortite, come an<*>-
<fig>
ra che la Fortezza $i po$$a, quanto prima difendere; per dipender la dife$a da e$$i fianchi, come $i
di$$e; douendo$i anco appre$$o c&omacr; que$ta prima opera di terra, ne' detti luoghi farci la $ua muraglia,
$eguitando$i poi gli alzati de'terrapieni. E perche meglio venga tal'ordine inte$o, proponga$i, e$$er
$opra il $ito, &amp; hauer tirato le corde, e $egnato i fondamenti di tutte le parti della Fortezza, come nel
<p n=>123</p>
baluardo AB $i vede, &amp; nel modo che nel precedente capitolo s'e detto, cio&egrave; nella lunghezza del
fo$$o $i haueran $egnate le parti, che $i doueranno dare a cia$cun capo, come nel di$egno per CD $i
vede, lequali parti $i potranno fare per larghezza almanco dieci pa$$a, &amp; per lunghezza il $imile; one-
ro $i con$egner&agrave; tutta la cauatione d'vn baluardo &agrave; quello, che hauer&agrave; pre$o il carico di tal'opera.<marg>Con$egna
re le parti
a lauoran
ti.
Come $i
debbono
accommo
dar le $tag
gie del ter
rapieno.</marg>
Ilqual capo, &ograve; altri, deono co'l cauamento della prima, &amp; della miglior terra, dopo l'hauer fatto i fian
chi alzare lo $carpone, conforme alle $taggie terminate, lequali $i fermeranno circa &agrave; vn pa$io dentro
al $egno delle corde tirate, con che $i di$egn&ograve; la pianta, accioche il pe$o del terrapieno, che vi $i alze-
r&agrave;, non po$$a ruinare mancandogli il piede, e ma$$ime nel cauard la fo$$a, $eruendone poi tale ri$alto,
&ograve; banchetta per la $trada delle ronde, &amp; di dar luogo al corpo della muraglia da farui. Et douendo$i
alzare e$$o $ito, doue non $i pote$$e per l'impedimento del $a$$o viuo, ouero delle acque $ortiue, cauar
la fo$$a tanto profonda, quanto face$$e bi$ogno, in tal ca$o le $taggie $i metteranno tanto pi&ugrave; in fuo-
ri, quanto douer&agrave; con $umare la $carpa di tal'alzato, da far$i di pi&ugrave; $opra il piano del $ito, cio&egrave;, oue $i
douer&agrave; alzar la muraglia, con la contra$carpa; douen do$i per&ograve; in tutti i modi auertire, che nel cauar<marg>Auuerti-
m&emacr;to <21> ca
uar la fo$-
la.</marg>
la fo$$a, ouero fondar le dette prime parti di cauationi, di la$$are grandi$$ima $carpa al taglio del ter-
reno naturale, e tanto pi&ugrave; e$$endo rouino$o; $i che po$$a $o$tentare il pe$o del terrapieno da far di $o-
pra, $ino che ci $i far&agrave; la $ua muraglia. E con tal'ordine $i ander&agrave; cauando d'ogni intorno, e con tan
ta larghezza incontro i fianchi, che $i po$$a con e$$i $coprire il cauamento delle fronti de' baluardi, $i-
no al fondo che douera hauere il fo$so, accio la Fortezza $i po$sa in breue tempo direndere, &amp; dipoi<marg>Opere pri
me da $a-
re nella
Fortezza.</marg>
commodamente ridurla al $uo fine, come per il baluardo B, e caualieri RH $i vede, auuertendo$i
ancora, che mentre $i ander&agrave; alzando il detto terrapieno &agrave; $uolo per $uolo, di fare che la parte della
$carpa di fuori $ia $empre pi&ugrave; alta, che non $ara il terrapieno di dentro, acci&ograve; le acque piouane ci po$-
$ino $correre $enza far danno a e$sa $carpa, e $opra il tutto far le chiauiche, e duplicati e$salatoi per<marg>Auuerti&mdash;
m&emacr;to per
acque pro
<*>e.
Ordine da
fare i ter-
rapieni.
Modo di
far na$cer
l'herbe $o
pra i terra
pieni.</marg>
e$se acque, come quelle che $ono cau$a principali$$ima delle rouine di tal'opera. Quanto all'ordine
del fabricare que$ti terrapieni, $i dee per la gro$sezza di otto pa$sa bagnare, &amp; pe$tar beni$$imo la
zerra a $uolo per $uolo, e non pi&ugrave; gro$so di mezo piede. E perche chiaramente $i veda l'ordine di fare
e$so terrapieno, $i mo$trera per il pre$ente di$egno, cio&egrave; per il $egno H primo $uolo, &ograve; cor$o $pianato e
battuto, &amp; AB, che $egue di $opra, doppo che viene cos&igrave; $pianato e pe$to co' piedi, douera e$sere
ancora pe$tato beni$$imo co' pe$toni, come $i vede per il $econdo $uolo, che v&agrave; auanti per la terra
battuta CD $opra la parte EF, doue $i debbono fare i quadretti con quella terra, che $ar&agrave; por-
zata, i quali $i faranno con arginetti alti vn palmo, e larghi per ogni ver$o in circa &agrave; dieci piedi, e $i $a-
ranno con facilit&agrave; con vna zappa larga, &ograve; badile nel farci buttare la terra per la $ua lunghezza, e lar-
ghezza, $i che i primi EF $i po$$ino empire d'acqua, e in parte $i $eguiti il cor$o CD nel buttare
la terra; laquale andando $empre auanti verr&agrave; &agrave; $orbire quell'acqua, che vuole, &amp; il re$to la $pinge
<fig>
innanti entrando ne gli altri quadretti G, doue $i continuer&agrave; &agrave; portar acqua, $empre per&ograve; che la<marg>Modo per
bagnare
la terra, e
c&omacr;d&emacr; $arla
in$ieme.</marg>
terra non $ia da $ua po$ta tenera per le pioggie, e cos&igrave; a cor$o per cor$o $i e$sequir&agrave; per in$ino al fine
della $ua altezza, e que$to cos&igrave; fatto lauoro bagnato, e bene $pianato, fa fare vna vnione, e corpo $oll-
di$$imo alla terra, che $e anco non $i batte$$e co' pe$toni, e $olo co'l $pianarla e pe$tarla co' piedi de gli
<p n=>124</p>
operanti potrebbe $eruire, ma con cor$i, ouer $uoli $ottili$$imi, $i verria a far l'opera $tabile, e tanto
pi&ugrave; battendola, $i che l'vno con l'altro cor$o $i venga a vnire, e con$olidar$i in$ieme, e fai $i vno $te$$o
<marg>L'alzato
delle $ear
pe poter$i
fare in tre
modi.</marg> corpo $enza potere pi&ugrave; in vna parte che nell'altra riceuer l'acqua. Si potr&agrave; anco in tre modi far i det-
ti alzati di $carpe per accommodar$i alla nece$$it&agrave;, per le diuer$e nature de' terreni, &amp; altre incommo
dit&agrave;, che po$$ono e$$ere $opra il $ito, doue $i douer&agrave; fabricare. E prima e$$endo la terra areno$a, e cat-
tiua, vi $i potriano mettere delle vimine, cio&egrave; vn $uolo in ogni dua cor$i, e che vi $ieno di$te$e alquan
<marg>Scarpe di
terra forti
ficate in
tre modi.</marg> to rare, in larghezza almanco di tre pa$$i, con part&egrave; delle $ue cime in fuori, $i che po$$ino germoglia-
re, &amp; la parte gro$$a alquanto in dentro per potere poi tagliare, &amp; regolare la $carpa. Il $econdo ino-
do, $ar&agrave; fare per di fuori vna camicia gro$la mezo braccio, fatta di buona terra, &amp; bene impa$tata, con
le radice di gramigna tagliate in piccoli pezzi, &amp; bene battuta la terra per di dentro, e per di fuori a
cor$o per cor$o mentre $i alza la piazza, &amp; $i far&agrave; la detta $carpa diritta, ma$$ime col mezo d'vna cor-
da, e non hauendo la gramigna, $i operer&agrave; di quel pulone di $ieno che re$ta nelle cappanne, &amp; nelle
mangiatoie de caualli; Il terzo modo, $i potr&agrave; fare con le lotte tagliate pi&ugrave; larghe, &amp; longhe, che $i
potr&agrave; e che vi $ia le radiche di gramigna, &amp; me$$e in opera come $i fa con mattoni ouer pietre cotte,
cio&egrave; vna lotta per longo, &amp; l'altra per trauer$o, e ben bagnate, &amp; battute per di fuori, &amp; per di dentro,
con le quali lotte $i potria anco la$tricare la $uperficie della gro$$ezza de parapetti, e anco l'altezze
delle grande $carpe fermandole con li cauichi di legno $ottile, ma &egrave; opera da fare quando la terra per
le pioggie &egrave; humida, &amp; pre$to $i far&agrave; il prato, &amp; oltre alla bellezza, con$eruer&agrave; l'opera, guardan-
do$i per&ograve;, che alcuna $orte di animali non vi vadi pa$colando. E per non la$ciar indietro alcuna co-
$a, che po$$a portare facilit&agrave; all'opera, $i mo$treranno i $eguenti $trumenti per lauorare, e portare la
terra, &ograve; altra materia per $eruitio della fabrica, i quali $trumenti $aranno i pi&ugrave; facili, che $i po$$ino
operare. Cio&egrave; il Zappone, &amp; il picco &egrave; molto vtile, doue la terra fo$$e dura, e $a$$o$a; la Zappa $erue
<marg>La pala, e
la zappa
$ono due
$trumenti
che fanno
e disfanno
la Fortez-
za.
Ra$trello
di ferro ot
timo per
$pianare
la terra.</marg> <*>oue non $ono $a$$i, e la marra per $pianare, e tirare la terra $mo$$a doue pi&ugrave; bi$ogna, la pala, ouero
badile $i opera per buttare e$$a terra lontano, e caricarla per portarla via in diuer$i modi, la qual pala
in$ieme con la Zappa $ono que' due $trumenti, che fanno, e disfanno la Fortezza, per non hauer il
maggiore, n&egrave; pi&ugrave; potente nemico; la vanga &egrave; $trumento molto vtile doue non &egrave; il $a$$o, perche $erue
per Zappa, &amp; badile nel tagliare, e caricare la terra. Il ra$trello fatto di ferro co'l manico di legno
$erue marauiglio$amente in vn'i$te$$o tempo a due effetti molto nece$$arij, cio&egrave; prima $piana la terra
nel fare i cor$i del terrapieno, acci&ograve; $i po$ia pe$tar co' pe$toni, ouero co' piedi. Secondariamente in
vn'i$te$$o tempo caua le pietre, che vi fo$iero dentro, hauendo i $uoi denti $pe$$i di ferro; onde ogni
minimo $a$$o vien cauato fuori, &amp; &egrave; $tato ritrouato da me l'v$o di que$to ra$trello nella fortificatione
di Zara, doue non era altra terra, che $a$$o$a, co'l quale $enza molta $pe$a, e perdimento di tempo $i
veniua &agrave; nettare, &amp; far buona; e con fim$$e bene$icio s'&egrave; operato a Bergamo, a Bre$cia, &amp; in altre
Fortezze, doue ho fatto fabricare. La conchetta fatta di $alice $ottile, ouero di lamiera di ferro,
&egrave; ottima per portare calcina, &amp; altre materie; le due $orte di barelle $ono buone a portare tutte le ma-
<marg>Carriole
vtili perle
$trade pia
ne.
Zerletto
buono per
portare di
uer$e ma-
terie.</marg> terie, s&igrave; per le $trade piane come per li ponti erti; la carriola &egrave; $trumento pi&ugrave; d'ogn'altro facile, per-
che caricata $i viene a $o$tentare il pe$o $empre $opra a vn punto nella circonferenza della $ua ruota,
caminando per&ograve; in piano, doue e$$o pe$o vien dominato da vna mediocre potenza, ouero tra$porta-
to da vn luogo all'altro con facilit&agrave;; &amp; il $imile far&agrave; il carro con la forza d'vn cauallo, &ograve; altro anima-
le. Segue il zerletto fatto, e conte$to con vimini, $trumento pi&ugrave; d'ogn'altro commodo, &amp; vtile per
portare $opra la $chiena dell'huomo pietre, &ograve; terra co'l quale $i f&agrave; opera grandi$$ima. Segue per vl-
timo il pe$tone da pe$tare a $uolo per $uolo la terra, come s'&egrave; detto, e vuole e$$ere fatto di buon le-
gname, e tanto graue, che commodamente venga alzato dalla mediocre forza d'vn'huomo, e la $ua
te$ta da ba$$o non deue e$$er molto larga, accioche pigli manco $uperficie di terra<*>, e pi&ugrave; facilmente
po$$a abba$$are, e far vnire in$ieme l'vno con l'altro cor$o. E per&ograve; da quanto s'&egrave; detto, $i deue rac-
corre, e vedere quanto $ia nece$$aria la $cienza in$ieme con la pratica a quelli, che vogliono ordinare
e comandare l'opera d'vna Fortezza; atte$o che co'l mezo di e$$a pratica $i deuono formare nell'idea
il corpo della Fortezza, con tutte le $ue parti, e quelle giudicare, come ella fu$$e realmente fabrica-
ta. E que$to per poter confermare, ouero emendare quanto far&agrave; bi$ogno per la $ua compita per-
fettione; acci&ograve; $i proueda a gli accidenti quali $ogliono $pe$$o occorrere a danno dell'opera, s&igrave; per la
diuer$it&agrave; delle mi$ure, come delle materie nell'effettuare l'officio loro, che e$$endo anticipatamente
preui$ti, $e gli pu&ograve; rimediare, el'opera $i far&agrave; con pre$tezza, e facilit&agrave;. E particolarmente $i con$i-
derer&agrave; ancora a que' di$ordini, che po$$ono occorrere, quando $i doue$$e fabricar la Fortezza alla
campagna, e frontiera del nemico, cio&egrave; riguardare doppo il commodo de gli operanti, alla $icurta
della loro vita, &amp; in$ieme all'honore, e $eruitio del $uo Prencipe. Perche in ca$o di $o$petto, dico
e$$er nece$$ario che la prima opera da fare $ia quella d'vn Forte di dife$a, e di grandezza conforme
<marg>Forte da
fare per la
$icurt&agrave; de'
lauoranti.</marg> al bi$ogno, e fabricato in luogo commodo, con tanti alloggiamenti di tauole, e coperti di coppi, che
po$$ino ba$tare; i quali alloggiamenti, $i potranno fabricare alla Citt&agrave;, &ograve; doue fu$$e il commodo delle
tauole; e poi $egnati tutti co'l $uo $egno differente, $i deuono ridurre in fa$ci, e co' loro trauamenti
<pb>
<fig>
<p n=>126</p>
portarli $opra il $ito da fortificare, &amp; immediate rime$$i in $ieme hauer formato e$$i alloggiamenti.
Quanto alla fabrica del propo$to Forte que$ta $i potr&agrave; effettuare in pi&ugrave; modi, cioe, $e il $ito $ara di
<marg>Forte fat-
to co' tra-
ui.</marg> terra buona, $i far&agrave; con vna a$$ai alta, e gagliarda trinciera co'l $uo fo$$o di forma angolare, ouero
co' $uoi baluardetti; Ma e$$endo il $ito co'l $a$$o, ouero con non molta commodita di terra, in tal ca-
$o, $i potr&agrave; fare co' traui; cio&egrave; doue $i fabricaranno gli alloggiamenti, iui $i facci il Forte co' detti tra-
ui in plano l'vno $opra l'altro, in quella forma di grandezza, &amp; altezza, che $i vorra; e $ortificati di
dentro, $i che po$$ino gagliardamente $tare vniti in$ieme, e ma$$ime nelle loro te$te, e contra$egnati,
onde disfatto, e portato $opra il $ito, &amp; ritornato nella $ua forma, $i habbia immediate formato il For
te con e$$i alloggiamenti, douendoci$i appre$$o mettere tutte quelle arme, &amp; artiglierie, e ma$$ime mo
$chettoni, che pi&ugrave; bi$ogneranno per la $ua dife$a, e per tenere il nemico lontano. E quando $opra
<marg>Forte fat-
to co' tr&omacr;-
coni d'al-
beri, e ter-
ra gagliar
di$$imo.</marg> &ograve; vicino al $ito fu$$ero quantit&agrave; d'alberi da tagliare, $i potrebbe con molta $icurta $abricare il detto
Forte co' tronconi e pedali di e$$i alberi, cio&egrave; tagliati i rami, e $uoi pedali in pezzi lunghi almanco vn
pa$$o, e non con la manara, ma con la $ega $egati, $i che le te$te pi&ugrave; gro$$e pof$ino (vnite in$ieme) for-
mare egualmente l'altezza di fuori del Forte, douendo per ci&ograve; e$$ere $tiuati egualmente l'vno $opra
l'altro; acci&ograve; non ci $i po$$a $alire $opra; e per di dentro ne' vacui, che verranno tra l'vno e l'altro le-
gno, riempire con terra beni$$imo pe$tata, e tra le te$te di fuori accommodarci delle lotte herbo$e a
cor$o per cor$o, in modo che $i po$$ino difendere dalle acque piouane, &amp; il legname dal fuoco, che il
nemico ci pote$$e buttare, e ma$sime facendo alquanto di fo$$o da ba$$o, come $i deue $empre fa-
re, e che il tutto ne venga a$$icurare $ino a tanto che la Fortezza $ia ridotta in buona dife$a, perche
poi $i deue disfare, e $eruir$i di e$$o legname in altre occorenze. Onde $eguendo$i con l'ordine detto
l'opera delle Fortezze, $i potr&agrave; $empre $icuramente ridurre a perfetto fine qual $i voglia grande, ben-
che difficile impre$a; come gi&agrave; propo$i douer$i fare nel principio della nuoua Fortezza di Palma, do-
ue $i <*>ria, con a$$ai pi&ugrave; breuita di tempo, e notabili$$imo $paragno di $pe$a, e$$equito quell'opera. Ma
perche poco gioua il $apere con la buona volont&agrave; di ben $eruire a quelli, a cui non vien poi pre$tata
autorit&agrave; di far operare, re$ter&ograve; perci&ograve; $odisfatto di non hauere in tal negotio mancato all'obligo
mio, nel ricordare il buon'ordine da far tal'opera, e con quella fedelt&agrave; e verit&agrave; che doueuo; benche
for$e non grata a tutti, e ma$$ime a quegli che pretendeuano con la $emplice autorit&agrave;, non potere er-
rare. Nondimeno e$$endo per altro quella Fortezza beni$simo $ituata, &amp; inte$a d'intorno la $ua
pianta, con cos&igrave; perfette dife$e; dico, che ridotta al $uo fine, quella $ar&agrave; vna delle pi&ugrave; belle, e gagliar-
de piazze da guerra, che per ancora $ia $tata fabricata. E doue veramente $i $corger&agrave; l'antica gran-
dezza de gli animi di que$ti Eccellenti$$imi Senatori, s&igrave; nell'eregger da' fondamenti in vna campa-
gna vna Citt&agrave;, e Fortezza con noue baluardi reali$simi, &amp; di circuito d'intorno la $ua muraglia piu
di tre miglia, come ancora nella cauatione d'vn fo$$o, ouer canale nauigabile di a$$ai miglia di lun-
ghezza, e tutto per la publica commodit&agrave;, e difefa non $olo di que$to loro felici$simo $tato, ma di
tutta l'Italia, contro i pi&ugrave; potenti $uoi nemici.
<HEAD>COME SI DEBBONO FABRICARE</HEAD>
<HEAD>IPONTI.</HEAD>
<HEAD>CAP. V.</HEAD>
<p>DOVENDOSI nel fabricar le Fortezze, v$are nece$$ariamente i ponti $em-
plicemente fatti di legname, per potere $opra e$$i a$cendere, e di$cendere gli
operanti, nel portare la terra, &amp; altre materie, con che $i formano le $ue dife$e,
$ar&agrave; nece$$ario hauer di tal fattura tanta intelligenza, che po$$a ba$tare a far l'o-
pera cos&igrave; facile, e $icura, quanto $i ricerca per la $icurt&agrave; della vita di e$$i operan-
ti; Cio&egrave;; che il ponte venga gagliardo, &amp; anco commodo con larghezza tale,
che ne po$$a apportare $trada $icura, non $olo a quelli che a$cenderanno cari-
chi, come a chi de$cender&agrave; $carico, hauendo riguardo al gran pe$o che per la
molta gente debbono $o$tentare, &amp; al moto che fanno nel caminarui $opra, quali ponti $aranno fa-
cili, &amp; anco gagliardi, quelli fabricati $opra i caualetti, come per il $egnato, A, $i vede, cio&egrave; tra l'vno,
e l'altro caualetto $ian po$ati tauoloni longhi d'albero, o d'altri legni leggieri, acci&ograve; $ieno facili a ma-
neggiarli, ne carichino tanto il ponte. Ma a$$ai pi&ugrave; $peditiua $ar&agrave; in ogni maniera di ponti, di tre
<marg>Fatturade
ponti.</marg> pa$$a d'altezza, $ino a cinque, fabricarli con legni fitti in terra, nominati colonne, ouero can dele, per-
che fermati lontani tre pa$$a al pi&ugrave;, dalle due parti, del ponte per longhezza, &amp; per larghezza quanto
$i vorr&agrave;, che $ar&agrave; conforme alla longhezza delle a$$e da metterui di $opra, &amp; che da ba$$o detti legni
$iano pi&ugrave; lontani vn pa$$o in detta larghezza, per poterli $tando in piedi fare $tare col pendere ver$o
l'vno all'altro, &amp; che da ba$$o faccino ba$e, per maggior fermezza, &amp; $icurt&agrave; del ponte, &amp; mettendo
<p n=>127</p>
le $ue trauer$e fermate all'vna, &amp; all'altra colonna a modo di forca, &amp; <*>oi dalle parti, &amp; nel mezo
la $ua filagna il tutto ben confitto con chiodi gro$$i, e per di $opra $i metteranno per trauer$o le det-
te tauole, ouero a$$e $imilmente da ogni parte fermate con chiodi, che $ara il piano del ponte, ilqua-
le deue <*>ere comodo al poterui caminare $opra con le carriole piene di terra. Quanto alla Fortez-
za di querto ponte deue dipendere dall'e$$ere bene fitte in terra le $ue colonne, &amp; bene incatenate<marg>Fermezza
del ponte.</marg>
con dette trauer$e, &amp; filagne. Et $opra il tutto, che da ba$$o vi $ieno le $ue sbarre, incrociate che
piglino le colonne, che $on rincontro l'vna ali'altra, $i che facendo il ponte alcun moto per il pe$o
delli operari, tutte le dette trauer$e, &amp; sbarre vnitamente po$$ino $tar $alde, &amp; tenere vnito il pon-
te, come $e fo$$e d'vn $ol pezzo, douendo$i auertire, che e$$i ponti non $i deuono mai auuicinar$i<marg>Auuerti&mdash;
menti per
fabricare
i pon<*>i.</marg>
con la loro te$ta di $opra a due pa$$i almanco alla cima della muraglia, ouero $carpa del terrapieno
della Fortezza, douendo in tal di$tantia e$$ere il $uo ponte leuatoio per potere leuare la $era que' ta-
uoloni, che fanno il tran$ito nella Fortezza, e la mattina rimetterli, acci&ograve; la notte, $e bene vi deue
$tare $empre la $entinella, non po$$a pa$$are aleuno dentro al recinto della Fortezza.
<fig>
<HEAD>COME SI DE BBE FARELA</HEAD>
<HEAD>MVRAGLIA INTORNO LA FORTEZZA.</HEAD>
<HEAD>CAP. VI.</HEAD>
<p>Di gia douemo $apere, che la prima, e principale dife$a della Fortezza &egrave;
quella, che gli fa la $emplice terra; e per&ograve; que$ta deue e$$ere $empre la prima
po$ta in opera. Poi quanto alla muraglia, che vi $i h&agrave; da fare, deue $olo $er-
uire per $o$tegno, e dife$a di e$$a terra, la qual muraglia $i douer&agrave; fabricare
gro$$a, &ograve; $ottile, conforme alla buona, &ograve; cattiua materia del $ito, doue $ar&agrave;
piantata la Fortezza, benche la maggior gro$$ezza non vorrebbe pa$$are cin-
que piedi nel $uo fondamento, e nella $ua maggior altezza tre. E quando fa-
ce$$e di bi$ogno per mancamento di terren naturale, vi $i debbono fare i $uoi
$peroni, ouero contraforti a cuneo, cio&egrave; pi&ugrave; $tretti per di dentro, che di fuora, i quali rende-
ranno gran fortezza e$$endo fabrica ti, come nel $eguente di$egno $i veder&agrave; per AB, cio&egrave; la fac-
<p n=>128</p>
ciata di fuori $opra il fo$$o, e gli $peroni CD, per di dentro al terrapieno fatto con la terra $mo$$a;
<marg>Speroni,
ouero con
traforti &agrave;
cuneo per
fetti$$imi.
Doue $i
deuono fa
re gli $pe-
roni.
Effetti che
fanno gli
$peroni a
cuneo.
Materia <21>
fabricar la
muraglia.
Pietre vi-
ue n&omacr; buo
ne contra
le batte&mdash;
rie.
Pietremot
te ouer tuf
fi perfetti.</marg> perche e$$endo naturale non vi occorre e$$i $peroni, i quali $i faranno lontani l'vno dall'altro al pi&ugrave;
due pa$$a, e lunghi quanto bi$ogna, conforme all'altezza della $carpa, che deue hauere la <*>ra-
glia di fuori. Circa la $ua fortezza con$i$te nella parte di dentro EF, cio&egrave; che $ia pi&ugrave; la<*>ga del-
la parte di fuori. CD. Fra i quali $peroni FD, EC, aggrauando$i il corpo della terra, che de-
ue e$$ere $o$tentata, verr&agrave; la muraglia a fare l'i$te$$o effetto, che fanno gli archi contra il pe$o, cio&egrave;
quant&ograve; pi&ugrave; la terra $i verr&agrave; ad aggrauare tra i due contraforti, tanto $i verr&agrave; in $e $te$$a a conden $are
per il contra$to e ritegno, che le fanno le due parti CE, DF, non potendo il corpo che pa$$a per
la gola pi&ugrave; larga EF, pa$$are per la bocca pi&ugrave; $tretta CD, $i che per la detta <*>agione dell'arco
il proprio pe$o della terra far&agrave; $tare ancora pi&ugrave; ferma, e $tabile la muraglia. La materia con che $i
fabricher&agrave; e$$a muraglia, potr&agrave; e$$ere di quattro $orti, cio&egrave;, pietra viua, pietra morta, mattoni cot-
ti, &amp; ghiara $emplice impa$tata con calcina. E prima la pietra viua, e ma$$ime quella macigna faci-
le a romper$i, $ar&agrave; la peggiore di tutte, e facendone i quadroni gro$$i, e riquadrati far&agrave; a$$ai bella e
buona l'opera, ma non $i deue e$porre alle batterie; le pietre morte, ouero il tuffo $aranno le mi-
gliori, e maf$ime potendone fare i detti quadroni, pur che $ieno di natura che $i con$eruino contra
le ingiurie de' tempi; &amp; il mede$imo far&agrave; la pietra cotta, ouero mattoni. La ghiara di fiume $a-
r&agrave; perfetta per empire i fondamenti, &amp; ancora di $opra le gro$$ezze di dentro de' muri, con far-
gli la camicia di fuori di dette pietre cotte, &ograve; d'altro, e riempir nel mezo con detta ghiara impa-
$tata con calcina, la quale fa ottima pre$a, &amp; tanto pi&ugrave; e$$endo calcina forte, cio&egrave;, che non tardi
<marg>Ghiara di
fiumi otti-
ma per far
inuraglie.</marg> molto a far la pre$a: E cos&igrave; fatto lauoro viene chiainato getto, &amp; il $uo muro calci$truccio. E do-
ue fo$$ero le calcine bianche, e tarde a fare la pre$a, vi $i deue v$are la terra ro$la in cambio di $ab-
bione, la qual terra vuole e$$ere di colore $carlatto, che $i troua tra le pietre mac&igrave;gne, ouer $a$$i
gro<*> di color bianco, in luoghi aridi, &amp; accompagnata la gra$$&egrave;zza di detta calcina, viene l'vno
contrario all'altro a cagionare pre$ta, &amp; ottima pre$a; bene &egrave; vero che non vuole e$$ere e$po$ta al
<marg>Terra ro$-
$a per far
muraglia.</marg> calore del Sole, ma $otto terra, e dentro a muraglie gro$$e, fa opera perfetta, e di fuori doue bat-
te il Sole, $i muri la $ua camicia con calcina fatta co'l $abbione. L'ordine buono che $i deue tene-
<fig>
re nel fabricare que$te muraglie, $ar&agrave; il far fare da pratici mae$tri la camicia di fuori, e per di den-
<marg>Ordine <21>
far la mu-
raglia.</marg> tro non hauendo ghiara, $i riempir&agrave; a cor$o per cor$o con buone pietre, e $caglie per $errare i bu$i,
ma $opra il tutto pe$tate beni$$imo con vn pi$tone, come $i vede per AB, con la $ua te$ta A, &amp;
manichi CD, ilquale vuole e$$er fatto di legno forte, come &egrave; il rouere, e non pi&ugrave; gro$$a la $ua te-
$ta A, di quattro oncie, e tanto graue che vn'huomo lo po$$a facilmente maneggiare. Douendo$i
<marg>Il pendere
della gro$
$ezza del
muro per
di dentro.</marg> auertire, che tutte le gro$$ezze delle muraglie fatte a $carpa nella Fortezza, deuono $empre e$$er
fatte co'l piano di e$$a $ua gro$$ezza a $quadra con la facciata dauanti, cio&egrave;, che tutte le pietre qua-
dre me$$e in opera formino la $carpa, che deue hauere l'altezza di fuori; perche in tal modo e$$a mu-
raglia vien&emacr; a fare $empre forza con la den$it&agrave; del $uo corpo, contro il pe$o, che deue $o$tentare, e $a-
<p n=>129</p>
re (come $i di$$e) la $ua $carpa l'i$te$$o officio che fanno i puntelli nelle ca$e rouino$e, cio&egrave; con la $ua
te$ta incontrare, &amp; oppor$i al pe$o, che vole$se ca$care.
<fig>
<HEAD>COME SI DEVONO FABRICARE</HEAD>
<HEAD>LE PORTE DELLA FORTEZZA, ET COME
DEVONO ESSER FATTI I CORPI DI GVARDIA.</HEAD>
<HEAD>CAP. VII.</HEAD>
<p>Sono $tate diuer$e l'opinioni circa al $ito, doue $i deuono fabricare le porte
nella Fortezza, onde pare che a due luoghi $olo $i riguardi, cio&egrave; al mezo del-
la cortina, &amp; vicino al fianco del baluardo, e perche nel fabricare que$te por-
te conuiene hauere tre principali con$iderationi, alle quali douemo riguarda-
re, accioche elle ne apportino quella commodit&agrave; del tran$ito, &amp; $icurt&agrave; della<marg>Porte della
Fortezza do
ue $i deuo-
no fare.</marg>
dife$a che $i deue de$iderare, e per&ograve; la prima con$ideratione $ar&agrave;, ch'elle ven-
gano coperte s&igrave;, che dalla $pianata non po$sano e$sere battute: La $econda,
che $ieno commode per i pa$segieri, e ma$$ime per li carri: la terza, &amp; vltima &egrave;
che non $i occupi col ponte, che atrauer$a la fo$sa la vi$ta a fianchi per la dife$a delle fronti de' ba-
luardi oppo$iti, e per&ograve; ci atterremo alle dette due opinioni, come le pi&ugrave; comode di $ito, che $ia intor-
no alla Fortezza. E prima al mezo della cortina proporremo di volere fabricare la porta, la quale
nelle fo$$e piene d'acqua, ne apporta comodit&agrave; grandi$$ima, s&igrave; perche il ponte non impedi$ce la di-<marg>Porta fatta
al mezo del
la cortina.</marg>
fe$a de' dua fianchi, come ancora per poterui fare $otto la $ortita co$i coperta, &amp; dife$a ($e per&ograve; il $ito
lo conceder&agrave; per l'altezza del ponte, &amp; delle acque) come al $uo luogo $i dir&agrave;; La porta propo-
$ta col $uo ponte, $ar&agrave; la $egnata BG, cio&egrave; AB, porta col ponte leuatoio, &amp; AG, lunghezza
del ponte, che trauer$a la fo$$a, ilquale con la $ua altezza non deue coprire il fianco, EL, per la di-
fe$a della fronte O, &amp; per&ograve; que$ti ponti $i deuono fabricare pi&ugrave; ba$$i, che $i pu&ograve;, &amp; fatti di legna-
me fermati $opra a pila$tri di muraglia. E per tal cagione doue le fo$$e non $aranno profonde, la $or-
tita $otto, non vi $i potr&agrave; fare, ma$$ime e$$endoui l'acqua, e douendo$i a cia$cuna porta fabricare il
$uo corpo di guardia, bi$ogna che i Soldati, che vi doueranno $tare alla $ua dife$a, vi habbino la $te$$a<marg>Corpi di
guardia con
la $ua como
dit&agrave;.</marg>
comodit&agrave;, che haranno ne proprij alloggiamenti, cio&egrave; da dormire, &amp; da fare altri $eruitij nece$$ari,
&amp; que$to non $olo per quel numero, che $ar&agrave; dibi$ogno in tempo di pace, ma anco in tempo di guer-
ra, &amp; per&ograve; e$$o corpo di guardia deue e$$ere fabricato, come $i vede per BCD, &amp; lo $patio B, $a-
r&agrave; doue i Soldati douranno $tare il giorno per dife$a della porta, &amp; le due parti D, $on doue la not-
te poi $i ripo$arano, quando e$$a porta A, $ar&agrave; $errata, il tran$ito $ar&agrave; BC, doue &egrave; la porta di den-
tro C, col $uo ra$trello, come anco $ar&agrave; alla parte di fuori del ponte in MG. E perche que$ti cor-
pi di guardia vengono da due parti $epolti nel terrapieno, doue ne dipende l'humidit&agrave;, &amp; per con-<marg>Corpi di
guardia, co-
me $i a$$icu-
rino dall'hu
midit&agrave;.</marg>
$eguenza le infermit&agrave; de' poueri Soldati, $ar&agrave; per&ograve; nece$$ario fabricare ver$o e$$o terrapieno la
muraglia doppia, come $i vede per lo colore nero, che mo$tra lo $patio, &amp; il vacuo da re$tare
tra l'vna, &amp; l'altra muraglia, $i che l'humidit&agrave; non po$$a penetrare la $econda, circa poi all'altezza
del $uo couerto, &ograve; tetto que$to non vorrebbe e$$er pi&ugrave; alto della dife$a del parapetto di terra $opra
la cortina, dando l'e$ito alle acque piouane, $i che $corrano in altre parti lontano dalla mu-
<foot>O</foot>
<p n=>130</p>
<fig>
raglia, &amp; ma$$ime col mezo delle gorne di pietra, $i che po$$ino apportare il beneficio, che $i de$idera.
<p>Quanto alla $econda opinione del fabricare le porte vicino a fianchi de' baluardi, que$te $ono
<fig>
$tate fatte da molti nella $emplice cortina, &amp; vicino all'angolo del fianco, dieci, o dodici pa$$i, che &egrave; il
<p n=>131</p>
pi&ugrave; cattiuo $ito della <*>ortezza, perche venendo il ponte, che attrauer$a la fo$$a, co$i vieino al fianco,
cuero alla $palla, egli fa commodi$$ima trauer$a, &amp; riparo al nimico, non potendo il fianco oppo$ito
$coprire ne difendere la fo$$a del baluardo, errore pur troppo grande, &amp; tanto piu e$$endo detti ponti
fabricati, co' volti di muraglia a$$ai gagliarda, come $i vede in buona parte delle Fortezze vecchie. E<marg>Porte fa-
bricate de
tro la cor-
tina finc&omacr;
tro l'orec-
chione del
baluardo.</marg>
per&ograve; la porta $i deue rabticare vicino all' angolo del fianco, &amp; tanto ritirate dentio la cortina, che non
po$$ano e$$ere o$$e$e venendo coperte per fionte dall' orecchione del baluardo, come nel pre$ente di-
$egno $i vede, cio&egrave; per A, la porta ritirata dentro la cortina GR, lo $patio IA, &amp; per fronte co-
perta dall'orecchione FH, re$tando tutto fianco, la longhezza IA, ouero LM, Il corpo di guar-
dia, doue il giorno deuono $tare i Soldati, $ar&agrave; lo $patio D, co' $uoi camini, &amp; il luogo da dormire la
notte $aranno i dua apartamenti C, &amp; la $trada di mezo AB, &amp; intorno a que$ta $abrica $i doue-<marg>Altezza
del corpo
di guardia</marg>
r&agrave; auertire, che dalle parti, doue il teriapieno $i appoggia alla muraglia, non po$$a cau$are l'humidi-
t&agrave; (come $i di$$e) il volto poi da fare dentro per lo $patio DN, $i deue impo$tare $opra i piloni, che $i
vedono, &amp; per lungo da vn pila$tro all'altro da ogni parte, $i far&agrave; vna trauer$a con balau$tri di pietra,
o di legname forte, la$ciando $olo dalle te$te l'entrata, &amp; que$to $i deue fare, accioche l'arme che $a-<marg>Di$e$a del
corpo di
guardia.</marg>
ranno attaccate alle ra$treliere da cia $cuna parte del detto corpo di guardia., non po$$ino $eruire per
lo nimico, che ina$pettatamente vi entra$$e dentro, come molte volte &egrave; accaduto col mezo di diuer$i
$tratagemi, che e$$endo i difen$ori fuori del cor$o della $trada di mezo per tale impedimento, che ri-
ceue il nimico nel pa$$are a prendere le dettearme, e$$i difen$ori po$$ino commodamente hauere il
rempo da pigliarle, &amp; da $eruir$ene per lor dife$a. E perche molte volte $opra a que$te co$i fatte
porte vi $i deue fabricare il caualiere, &amp; quando elli non $i pote$$e fare alquanto pi&ugrave; lontano ver$o la
cortina, $i potr&agrave; alzare $opra a' volti del mede$imo corpo di guardia, &amp; per liberarlo dall'humidit&agrave; $i<marg>Corpi di
guardia di
fe$i dal<*>-
humidita
delle ac-
que.</marg>
far&agrave; in que$to modo, cio&egrave;; bi$ogna fabricare i volti di forma piramidale, $i per e$$ere pi&ugrave; gagliardi, co-
me anco penpoterui di $opra farli con la muraglia angolare, della $te$$a forma, che hanno i coperti
de' tetti, con aggiun gerui nel mezo quel muro, che far&agrave; dibi$ogno, accioche d'ogni parte po$ia vgual
mente hauere il $uo pendere, &amp; piouere; e ci&ograve; fatto, $i copra tutto di coppi, come ordinariamente $i
fanno gli altri tetti delle ca$e, ma che e$$i coppi o tegole $ieno de' migliori, e ben cotti, &amp; fermati in<marg>Modo faci
le per a$$i-
curare i
volti dimu
raglia dal-
l'humidita</marg>
calcina, cio&egrave; murati $i che tra i coppi, &amp; il muro del volto non re$ti vacuo, e ci&ograve; fatto, &amp; ordinato l'e-
$alatione dell'humidit&agrave; dell'acqua, che po$$a $correre a ba$$o per di fuori della muraglia, $i metter&agrave; $o
pra a' detti coppi vn $uolo di calcinacci vgualmente alto mezo braccio, ponendo cura di non altera-
re, ne di rompere i detti coppi, &amp; $opra a detti calcinacci, ouer ruinacci $i ander&agrave; alzando la terra a
cor$o, per cor$o, &amp; ben pe$tata, come $i di$$e, a quella altezza, che douer&agrave; andare la piazza del caualie
re. Re$ta che trattiamo della $trada, che $i deue fare, dalla contra$carpa di fuori della fo$$a, per venire
commodamente alla detta porta, douendo$i perci&ograve; fabricare il ponte QP, che trauer$a parte della
fo$$a col $uo ponte leuatoio S, fatto come $i dir&agrave;, la qual fo$$a $i pretende $ia circa alla met&agrave; della<marg>Ponte che
pa$$a <21> la
met&agrave; del-
la larghez
za della
fo$$a.</marg>
$ua larghezza, $enza l'acqua. Il ponte come $i vede, $i far&agrave; rincontro al mezo della cortina, &amp; che va-
di a finire in quella parte, doue terminer&agrave; l'acqua, &amp; doue principia la fo$$a a$ciutta, cio&egrave; al $egno Q,
dirizzando poi la $trada $ino alla porta, lungo la cortina QG, laquale $i pu&ograve; ageuolmente coprirla
con la trinciera QF, che $ar&agrave; vtili$$ima, &amp; $icuramente guardata da i fianchi, e que$to ne ba$ti in-
torno alle porte.
<HEAD>COME DEVONO ESSERE</HEAD>
<HEAD>FABRICATI I PONTI, CHE TRAVER SANO LA</HEAD>
<HEAD>FOSSA DELLA FOR TEZZA, ET COME SI
deuono a$$icurare le porte. CAP. VIII.</HEAD>
<p>GRANDISSIMA diligenza conuiene v$are nel $abricare que$ti ponti, poi
che (come $i di$$e) e$$i fanno la $trada, per doue s'entra nella Fortezza, e pe-
r&ograve; quanto pi&ugrave; ba$si, &amp; pi&ugrave; coperti $i faranno, tanto pi&ugrave; e$$a $trada verr&agrave;
$icura. Gli antichi nelle lor Fortezze pare, che da que$ti ponti riceue$$e-
ro la principal $icurt&agrave;, e per a$$icurarli fabricarono il reuellino alla te$ta di<marg>Reuellini
fabricati<21>
dife$a del-
le porte.</marg>
fuori, che era l'entrata, doue con duplicate porte, fo$$a &amp; ponti veniuano
a $icurare l'entrata nella Fortezza; Diligenza di di$c$a, che non v$auano nel-
l'altre parti, benche $enza fianchi, e que$to perche $i confidauano $olo nelle al-
tezze, &amp; nelle gro$$ezze delle muraglie per difender$i dalle torri andanti, &amp; altre machine bellice,
per non hauere anco prouato le ruine fatte con l'artiglierie, ba$tando $olo l'a$$icurar$i dalle $opre$e,
<foot>O 2</foot>
<p n=>132</p>
&amp; $tratagemi, che pote$$ero riceucre per via delle porte; Ma conforme alle modeme o$$e$e, <*>
pre$ente non dobbiamo co$i dubitare del tran$ito di e$$e porte, ma$$ime in tempo di guerta, ma $i
bene per le ruine fatte da le batterie, e per&ograve; $empre, che il ponte venga commodo per il tran$ito, &amp;
che non faccia trauer$a nell'impedire la dife$a de' fianchi, come s'e detto, egli $ara ben fabricato;
E perche anco in que$ti no$tri tempi abbondano le inuentioni, &amp; gli $tratagemi, che $i v$ano nel
<marg>Dife$a c&omacr;-
<*>o a' Pe-
tardi.</marg> tempo di pace, ma$$ime col mezo del Petardo, dal quale cono$eiuto la $ua offe$a, facil co$a far&agrave; al
prouedere a la dife$a, cio&egrave; $olo fare che il nimico non $i po$$a nel giorno, ne manco la notte furtiua-
mente auicinar $i alla porta, e per&ograve; $i mo$treranno i mezi d'a$$icurar$i per li due $eguenti di$egni;
E prima per AB, la lunghezza del ponte, &amp; per C, la porta della Fortezza, <*> $uo ponte leua-
toio BC, &amp; il $econdo ponte leuatoio, che $i deue fare $opra alla cunetta NO, quale in tutti i
tempi ne a$$icura, leuando$i la parte HI, con li due bulzoniordinarij FG, E per venire a parti-
colari dico, che il ponte principale deue e$$ere, come $i di$$e, fabricato $opra i pila$tri NO, &amp; dal-
l'vno all'altro per trauer$o me$$oui li traui di rouere, $opra a' quali per lungo $e ne deuono mettere
tre file, cio&egrave; vna da ogni parte, &amp; l'altra nel mezo co' $uoi tauoloni di $opra, s&igrave; che venga a fare il
piano AB, circa alla larghezza, que$ta douerebbe e$$er commoda per il pa$$o di due carri, che
s'incontra$$ero, douendoui dalle parti e$$ere il $uo appoggio, come $i vede, &amp; alla re$ta di $uori AP,
vi $i deuono fare i $uoi ra$trelli con la $alita P, che a$cende $opra al piano del $ito di fuori della
<marg>Ponte le-
uatoio al
mezo del
ponte, che
atrauer$a
la fo$$a.</marg> fo$$a, s&igrave; che lo $patio PA, che $ar&agrave; la $trada coperta, &amp; fatta tanto ba$$a, che gli huomini vi $tia-
no coperti dalla $pianata; In quanto alla fattura del detto ponte leuatoio HI, que$to viene alza.
to da i due bulzoni col $uo contrape$o, che $i $o$tenta $opra le due colonne, &amp; alla trauer$a GF;
E perche la perfettione di e$$o ponte con$i$te nel potere e$$ere alzato dalla $entinella, che $t&agrave; $opra
la porta D, ema$$ime per le $opre$e del giorno, onde bi$ogna perci&ograve; fare fermare vna terza colon-
na, in pi&egrave;, $imile alla $egnata QR, &amp; alla te$ta $ia fermato il ferro S <G>*p</G>, quale all'altra parte,
che moleggier&agrave;, hauer&agrave; la pre$a Q, e fermato que$to legno in piedi dalla parte de$tra del ponte,
<fig>
<marg>Come la
$entinella
di dentro
po$$a leua
re il pon-
te leuato-
io di fuori</marg> come per e$$empio $i vede per &amp; E, $i che la te$ta di dentro del bulzone GX, camini per dirittu-
ra RQ, &amp; arriuato alla pre$a del ferro Q, che $i retirer&agrave;, &amp; pa$$ato e$$a te$ta, il ferro torner&agrave; al
$uo luogo, &amp; piglier&agrave; $otto il legno per vna pia$tra d'altro ferro, &amp; lo terr&agrave; $aldo in piano, come $t&agrave;
al pre$ente XE, col ponte ba$$o HI. E quando la detta $entinella vorr&agrave; alzare il ponte, per im-
pedire il pa$$o, tirer&agrave; il filo di ferro ED, che $ar&agrave; con la $ua te$ta da ba$$o attaccato con vn pezzo
di catenella in <G>*p</G> $opra la pre$a Q, di detto ferro che tirato la pre$a detta, la$$er&agrave; i bulzoni, quali
non pi&ugrave; $o$tentati anderanno col $uo contrape$o a ba$$o, &amp; immediate s'alzer&agrave; il ponte HI, do-
uendo $apere, che que$ti co$i fatti ponti leuatoi, $ono vtili$$imi $opra alle fo$$e piene d'ac-
qua, ma nelle a$ciutte, in tempo di notte poco beneficio ci po$$ono apportare, &egrave; $olo il gior-
no, perche potendo la notte il nimico di$cendere nella fo$$a, &amp; auicinar$i alla porta, &amp;
<p n=>133</p>
con vna fcaletta attaccarui il Petardo, il ponte re$ta di niuno vtile, benche e$$endo in detta fo$$a la cu<marg>Ponte le-
uatoto nel
mezo del-
la fo$$a $en
za l'acqua,
&egrave; inutile <21>
le $epre$e
di notte,
Remedio.</marg>
netta piena d'acqua, que$ta ne potr&agrave; apportare beneficio, nondimeno anco a que$to &egrave; il $uo remedio,
cio&egrave; intomo al ponte leuatoio della porta $opra al piano della $o$$a $i deue fare vn ra$trello di legni
gagliardi, &amp; forti, come in detto di$egno $i vede pei KL, rigirando intorno s&igrave;, che anco $otto al
ponte tra l'vno, &amp; l'altro pila$tro non $i po$$a pa$$are, &amp; auicinar$i alla porta, che &egrave; il principale reme-
dio, come di$$i di $opra.
<p>E perche que$ti co$i fatti ponti vengono $coperti per di fuori, $tante l'altezza de' bulzoni, &amp; facil-
mente po$$ono e$$ere rotti da vn tiro d'artiglieria, ho perci&ograve; fatto l'i$te$$o ponte, ma $enza bulzoni,
a$$ai pi&ugrave; comodo, &amp; $icuro, &amp; di minore $pe$a del primo detto, come nel $econdo di$egno per AB, $i
<fig>
vede, nella $onghezza del ponte CD, $tando i $uoi bulzoni $otto al ponte equilibrati dal pe$o, co-
me$i vede per il ponte, &amp; bulzoni in$ieme per MG, FK, ponte leuatoio, &amp; GH, FI, i bul-<marg>P&omacr;te leua
toio, fatto
co' bulze-
ni me$$i
$otto il pia
no di e$$o
ponte.</marg>
zoni dopij col contrape$o IH, dalla parte di dentro pi&ugrave; gro$$a, &amp; le te$te $ottili compre$e in detto
ponte NK, che fanno l'armatura per $o$tentare le tauole ferrate, quale ponte viene equilibrato,
$opra le te$te dell'a$$o FG, doue $ono i $uoi perni &ograve; poli di ferro, nel modo che $ono nelle ruote de'
molini, po$ando$i $opra alle te$te de' legni di rouere, doue $on confitti i tauoloni, che $anno il
piano, che d'amendue le parti vanno per lungo, come $i di$$e di $opra, &amp; $i vede per lo pezzo TV,
con l'a$$o $olo TX, po$ar$i mobile in T, &amp; le te$te $aranno le 16. 17. andando i bulzoni
ver$o la parte VC, e $i douer&agrave; auertire, che $otto all'a$$o detto 16. 17. vi vuole vn terzo pi-
la$tro, come $i vede per il $egnato Q, nel mezo a i dua 11. 12. che viene a $tare tra li due bulzoni
dopij nel vacuo OL, cio&egrave;, in O, doue ha da pa$$are la terza filagna per Fortezza del piano,
che con la te$ta deue $u$tentare nel mezo l'a$$o in O, e per maggior Fortezza del ponte, &amp; per<marg>Come $i
deue equi
librare il
ponte le-
uatoio.</marg>
potere i bulzoni da ogni parte toccare $olo i tauoloni, che $aranno $opra al piano del ponte, $enza
impedimento delle trauer$e <*>e con tale ordine pre$upporremo hauere equilibrato il ponte, $i che la
parte, &amp; pe$o GH, $ia eguale alla GM, $opra i due poli GF, che come $i di$$e, $i mo$trano in
opera per 16. 17. E per alzare, &amp; sba$$are que$to ponte, $i hauer&agrave; preparato dua pezzi di catena di
ferro lunghe quanto bi$ogna, l'vna delle te$te di cia$cuna s'attacher&agrave; all'e$tremit&agrave; de' due bulzoni,
come per HI, $i vede, &amp; all'altra te$ta $i fermer&agrave; vna campanella, ouero cerchietto di ferro NP,
&amp; po$to il ponte al $uo luogo, le te$te di $opra doue $ono le due campanelle, $i faranno prima pa$$are
per vn buco, fatto ne' tauoloni CV, pre$upponendo che il ponte leuatoio AB, pe$i alquanto
meno de' bulzoni, col $uo contrape$o, &amp; che la$ciati e$$i bulzoni $enza $o$tegno, vadino da lor po$ta
a ba$$o, &amp; $i alzi il ponte; e per tornarlo a ba$$o, ci&ograve; $i far&agrave; con tirare la te$ta con li anelli delle due ca-
tene, $i abbraccia come anco con vn mulinello; E perche dalle pioggie, e dal tempo a$ciutto na$ce al-
teratione del pe$o, facendo$i pi&ugrave; &ograve; meno graue il ponte, s'aggiunger&agrave; il pe$o a detti bulzoni, che con-
uerr&agrave; per la maggior grauezza di e$$o ponte: E douendo$i que$to ponte poter alzare, come $i di$-
$e dalla $entinella, che $t&agrave; $opra la porta E, tirando vn filo di ferro, ci&ograve; $i far&agrave;, col mezo di due
<foot>O 3</foot>
<p n=>134</p>
rampini di ferro, con la pre$a angolare da vna te$ta, e dall'altra, $i po$$a conficcare mobile $otto li ta-
uoloni del ponte, nel modo che $tanno quelli co' quali i mercatanti $o$tentano gli $portelli delle lor
botteghe, che alzando e$$o $portello vrta la te$ta del ferro la quale gli d&agrave; luogo, e $ubito pa$$ato tol-
na con la parte angulare a pigliare il legno, e lo $o$tenta in$ino &agrave; tanto che e$$o $portello non &egrave; tor-
nato a rialzare &amp; ad vrtare, $i che la pre$a del ferro re$ti libera, la quale pre$a $i mo$tra per Y, &amp;
que$ti due rampini me$$i in opera. Si che quando le te$te de bulzoni $ieno al lor luogo, vengano da
quelli $o$tentato, e tirato poi il filo di ferro, i rampini la$$ino la te$$a de bulzoni, quali andando a ba$$o
<marg>Ponte le-
uatoio, al-
zato dalla
$entinella,
the $ta $o-
pra la por
ta.</marg> $i verr&agrave; ad alzare il ponte. Il modo per ci&ograve; fare, $i vede per 6. 7. rampini attaccati, li quali $i preten-
de che tengano $o$pe$i i detti bulzoni, e tirato il filo 3. 20. inue$tito con vna catenella alla $ua te$ta
nella girella &ograve; cichigniuola 3. che $ta immobile, &amp; e$$a te$ta fermata alla $tanghetta di ferro 5. 2.
che fa lieua, e $i $o$tenta in 4. $i che la parte 4. 2. $i fa lieua dell'altra 5. 4. Doue tirato detto fi-
lo la te$ta 2. ander&agrave; ver$o 3. &amp; l'altra te$ta 5. ander&agrave; all'oppo$ito, e con due verghette di ferro,
tirer&agrave; le te$te angulari de i due rampini 6. 7. i quali la$cieranno i detti bulzoni, e come $i propo$e $i
alzer&agrave; il ponte. Si potrebbe anco alzare, &amp; sba$$are e$$o ponte con le due ruote me$$e alla te$ta del-
l'a$$o RS, longo quanto $ar&agrave; largo il ponte, e tanto pi&ugrave; quanto occupera li razi di e$$e ruote,
doue $i $o$tentano $opra $uoi poli, e con vna catena che $i auolti al mezo in 13. con vna te$ta, &amp; l'al-
tra ataccata a due bulzoni, $i che facendo girare e$$e due ruote per li razi, o manipoli che auanzano
fuori della $ua circonferenza, $i tiri in alto e$$i bulzoni, per mandar gi&ugrave; il ponte, &amp; per alzarlo ci&ograve; fac-
cia il propio pe$o, per potere fare l'effetto detto.
<HEAD>COME SI POSS ANO ALZARE I</HEAD>
<HEAD>PONTI LEVATOI, DELLE PORTE DELLA</HEAD>
<HEAD>FORTEZZA, SENZA BVLZONI. CAP. IX.</HEAD>
<p>RESTA in materia di ponti leuatoi, il trattare di quelli delle porte principal?
della Fortezza, e mo$trare a$$ai maggior facilit&agrave;, &amp; $icurt&agrave; nell'alzarli, ouero
sba$$arli che al pre$ente non $i fa, benche quanto alla facilit&agrave;, con li bulzoni che
pa$$ano al trauer$o per la gro$$ezza della muraglia, elli $ono a$$ai comodi, &amp; fa-
<marg>Ponti leua
tori delle
porte, co-
ine fi deb-
bono alza
re.</marg> cili, ma non $icuri; e que$to per due cagioni. E prima, ri$altando con le $ue te$te
fuori della muraglia quella parte di legno che re$ta $coperto, oltre che pre$to
$i marci$ce, pu&ograve; e$$ere da vn tiro d'artiglieria $pezzato, &amp; fatto inutile. E quel-
lo, che pi&ugrave; importa &egrave;, che nel fare li vacui per trauer$o della muraglia, per doue i
bulzoni deuono pa$$are, ella $i viene a tagliare da due parti, &amp; formare vn merlone di$unito dall'altra
muraglia, gro$$o quanto &egrave; larga la porta, ne $i $o$tenta $e non $opra ad vn piede di muraglia che &egrave;
<fig>
l'impo$ta dell'arco $opra al vano di e$$a porta, e ben che tal parte non $ia molto e$po$ta a batteria, pe-
r&ograve; potria e$$ere per pi&ugrave; cau$e d'incomodo e di danno pure a$$ai; oltre a que$to e$$i bulzoni impedi-
<p n=>135</p>
$cono il potere accomodare le Saracine$che, che $on tanto vtili a tutte le porte. E per rimediare a ta-
li inconuenienti, dico, e$$ere bene non v$are pi&ugrave; i predetti bulzoni; ma $olo vn contrape$o da ogni
parte, e con vna $emplice taglia, inue$titaui vna fune, che con doppia forza tiri a ba$$o il con-
trape$o, &amp; alzi il ponte, che nel pre$ente di$egno $i vede per EF, CD, e perche la dimo$tra-
tione $ia pi&ugrave; chiara, $i mo$trer&agrave; in profilo da vna parte, l'ordine dell'alzare il detto ponte, intenden-
do$i che il $imile debba e$$er fatto dall'altra parte, cioe, per AH, $i pre$uppone la gro$$ezza della mu
reglia, &amp; per CH, il taglio, che vi $i dene fare, che $ar&agrave; largo circa a mezo piede &amp; alto vno;
tanto che vi pa$$ino due catene, e non vna $ola, come e l'v$o, e que$to perche e$$endo attaccate le $ue
te$te al cantone del ponte F, l'altre di $opra deuono pa$$are per vna taglia larga vn braccio per dia-
metro, e fermata di dentro con $uoi poli $opra a due modiglioni, come $ta la $egnata H, all'altezza
conueniente $opra al piano R, del corpo di guardia, &amp; ad vna delle te$te pi&ugrave; lunga di dette catene,
$i deue attaccare il contrape$o R, di quella grauezza, che con l'e$perienza $i trouer&agrave; pi&ugrave; giu$ta, per
equilibrate c&omacr; amendue le parti, el pe$o del ponte, &amp; alquanto meno per poterlo con pi&ugrave; ageuolezza
poi calare gi&ugrave;. Alla te$ta poi della $ec&omacr;da catena pi&ugrave; corta $i attaccher&agrave; la taglia I, qual vorra e$$er pic
ciola, &amp; di metallo, come anco douera e$$ere l'altra gr&atilde;de, co'$uoi razi, &amp; poli, tutti d'vn pezzo, nella
quale taglia, che $ar&agrave; di mezo piede di diametro $i inue$tir&agrave; la te$ta d'vna fune, che $i attacher&agrave; alqu&atilde;
to lontano ad vn ferro, fermato nella muraglia, $otto il corpo di guardia, che $ar&agrave; in T, re$tando l'al-<marg>P&omacr;te leua-
toio con
facilit&agrave; al-
zato.</marg>
tra te$ta S, libera, la qual tirata da vno &ograve; pi&ugrave; $oldati, che con doppia forza da ogni parte tirer&agrave; la $e-
conda carena, e in$ieme la prima tirata dal contrape$o R, che ander&agrave; a ba$$o, alzeranno vnitamente
il ponte $enza alcuna difficult&agrave;, poi che con la forza, per e$$empio di due putti, cioe, vno per parte $ar&agrave;
ba$tante ad alzarlo. E perche il contrape$o K, po$$a andare tanto a ba$$o, quanto $ara lunga la cate-
na, FG, $i far&agrave; da ogni parte la bucca R, $unile alla bocca d'vn pozzo di quella profondita, che fa-
r&agrave; dibi$ogno la quale non douer&agrave; dare alcuno impedimento.
<HEAD>DISCORSO INTORNO LE SOPRESE, CHE SI FANNO
alle Fortezze. Cap. X.</HEAD>
<p>Poi che trattiamo intorno all'a$$icurare le porte delle Fortezze (come s'&egrave; detto) da ru-
bamenti, &amp; da gli $tratagemi, che ne v$a fare l'accorto nemico, parmi co$a conuenien
te che parliamo alquanto $omariamente della diuer$it&agrave; di e$$e $opre$e, &amp; del remedio
che vi $i deue fare, &amp; replicando alcuna co$a intorno al modo d'a$$icurar$ene, e$$en-
do materia di tanto momento, non $ar&agrave; $e non bene; e per&ograve; douemo prima $apere in
quanti modi il nemico, ne pu&ograve; prendere la Fortezza, s&igrave; di giorno, come di notte, e ci&ograve;<marg>Sopre$e
po$$ono e$
$ere fatte
in tre mo-
di.</marg>
proporremo po$$a fare in tre modi; cio&egrave;, il giorno con ingannare le guardie delle porte, e la notte
col petardo, &amp; con le $cale. Hor quanto al primo delle porte, e dell'ingannare il giorno le guardie, di-
co, che doue $ieno Capitani, officiali, e $oldati, che $eruino a fin di honore il $uo Prencipe non $i de-
ue dubitare di tal di$ordine; perche facendo fare alle $entinelle l'officio loro, col dare aui$o al
corpo di guardia delle truppe di pedoni, caualli, carrozze, e carri, che fuori dell'ordinario vengo-<marg>Sentinelle
qual deb-
ba e$$ere il
$uo o$$icio</marg>
no in$ieme, o non molto di$co$to gli vni da gli altri, per certo il capo, che $ar&agrave; in guardia, li ricono$ce-
r&agrave; prima, e li far&agrave; pa$$are tanto lungi l'vno da gli altri, per quanto tiene la longhezza del ponte, &amp;
del corpo di guardia, acci&ograve; non vi $i po$$a fare alcuna violenza; e tanto pi&ugrave; facendo in tali occa$ioni,
$tare i Soldati con l'arme in mano: ma quando le $entinelle $tanno a dormire, ouero intorno ad vna
panca a giuocare, &ograve; a veder giuocare, e che $olo poi piglino l'arme in mano quando pa$$a qualche
rappre$entante del Prencipe, ilche $oglion fare per cerimonia, &amp; non per bi$ogno, per certo le porte<marg>Diffetto,
che pu&ograve;
accadere
a $oldati,
che $t&atilde;no
alla guar-
dia delle
porte.
Remedio
contro li
petardi.</marg>
$aranno poco $icure, $empre che il nemico $i voglia preualere dell'ingegno, &amp; dell'occa$ione. Hor ve-
nendo all'offe$a de' Petardi, in t&emacr;po di notte dico, che il pi&ugrave; $icuro rimedio $ara di prohibire al nemi-
co, che non $i po$$a auicinare alla porta, come di $opra s'e detto col mezo d'vn ra$trello. E per&ograve; anco
in ogni occa$ione le Saracine$che $ono vtili$$ime in tutte le Fortezze: $empre che la $entinella, che $t&agrave;
$opra alla porta, non po$$a e$$ere impedita di farla cadere a ba$$o, e che habbia tempo da poter ci&ograve; ef-
fettuare. Rimedio $icuri$$imo $ar&agrave; ancora l'accomodare ogni $era vn pezzo di catenetta legata al
$o$tegno della Saracine$ca, &amp; al catenaccio della porta, $i che aprendo$i, e ma$$ime con violenza, ca-
$chi la Saracine$ca. Circa al terzo, &amp; vltimo modo, ch'&egrave; quello delle $calate, dico, che di que$to poco
$i deue temere, $tante l'altezza delle muraglie, &amp; larghezza della cunetta, che $empre $i deue con$er-
uare nelle fo$$e, che $ieno $enza acqua, &amp; aggiuntoui il comodo, che ne apportano le $trade delle ron-
de, per doue i difen$ori nel caminare po$$ono $coprire da per tutto il fondo della fo$$a, onde la $icur-
t&agrave; non pu&ograve; e$$ere maggiore, e per&ograve; accadendo vna tale perdita o $opre$a per mancamento de' difen-<marg>Premio c&omacr;
ueniente a
$oldati n&omacr;
dilig&emacr;ti al
fare l'vffi-
tio loro.</marg>
$ori conuerebbe &agrave; tutti gli offitiali, &amp; Soldati, che fu$$ero di guardia, mettere loro al collo vna collana
di quell'oro, che $i fila a Montagnana, cio&egrave;, di canape.
<foot>O 4</foot>
<p n=>136</p>
<HEAD>COME SI DEVONO</HEAD>
<HEAD>DISPENSARE LE ARTIGLIERIE</HEAD>
<HEAD>SOPRA I FIANCHI, E PIAZZE
della Fortezza. Cap. XI.</HEAD>
<p>ESSENDOSI ne' precedenti Capitoli trattatoa ba
$tanza dell' ordine, che $i dene tenere nel fabricare, e
ridurre a fine la Fortezza, $ara ancor bene trattare
della qualit&agrave;, e quantita dell'artiglierie, che vi $i deuo-
no mettere per $ua dife$a. E perche que$ta $i fa in di-
uer$i modi, e con diuer$i pezzi, $ara nece$$ario hauer-
ne cognitione per $aperne dipoi fare quella migliore
elettione che $i ricerca; e pero $i douera anco $apere il
<marg>Artiglie-
rie ricche
di metallo
vtili$$ime.</marg> nome de' pi&ugrave; vtili, che $i po$$ono v$are con la gro$$ezza del $uo metallo, e
lunghezza della canna, e pe$o della palla, che tirano; e le migliori $aranno
quelle, che conforme alla $ua palla $aranno lunghe di canna, e ricche di me
tallo, perche dalla proportionata lunghezza ne cagiona il tirare pi&ugrave; lonta-
no; e la ricchezza, e pe$o del $uo metallo ne apporta $icurt&agrave; del pezzo po-
tendolo caricare sforzatamente; e con poluere fina $enza paura di farlo
<*>ppare, e nello $pararlo $i ritirer&agrave; a$$ai manco, alche ne pu&ograve; $eruire minor
piazza, &amp; ancora nel frequentare i $uoi tiri, non $i ri$calder&agrave; molto la can-
na, $i che l'vna con l'altra ne cagiona dopo la $icurt&agrave; della vita di chi gli ma-
neggia, il tiro gagliardo, &amp; al nemico di maggiore offe$a. E per intelli-
<marg>Pezzi gro$
$i inutili
nelle For-
tezze.</marg> genza dell'elettione de'pezzi pi&ugrave; vtili per la dife$a della Fortezza, $i douer&agrave;
$apere, che i pezzi gro$$i da venti libre di palla in s&ugrave; $ono inutili, $eruendo
$olo al nemico per farne batterie, e rouinare muraglie; ma i difen$ori, che
$olo debbono far contrabatterie, pa$$ar dife$e fatte con la terra, e rouinare
machine mobili, e $opra il tutto potere con pre$tezza, e giu$tezza tirare da
lontano per amazzare, e di$turbare il nemico, nelche a$$ai pi&ugrave; vtilit&agrave; $i ca-
ueranno da' pezzi non reali, che da' reali; perche tanto effetto ne fa vna co
lubrinetta da venti libre di palla, e anco da 14. quanto far&agrave; vn pezzo da cin
quanta, benche per tirare nelle trauer$e, &amp; nelle trinciere nimiche le palle
pi&ugrave; gro$$e vi faccino pi&ugrave; vacuo, &amp; maggiore ruina, e per&ograve; per li altri bene-
ficij de l'ordinaria dife$a, che a tutte l'hore accade, li pezzi piccoli, come
s'&egrave; detto, $aranno pi&ugrave; vtili, s&igrave; perche con$uma manco munitione, viene ma-
neggiata da manco numero di huomini, e tira giu$to con frequentar pi&ugrave; i
<marg>Pezzi pic-
toli vtili$-
$imi per di
fe$a della
Fortezza.</marg> tiri. E per&ograve; pezzi piccoli $aranno $empre i migliori, perche la buona dife-
$a con$i$te $olo nel poter fare $pe$$i tiri, e $tare coperti, cio&egrave; potere con
quel maggior vantaggio, che $i pu&ograve; offendere, &amp; in vn'i$te$$o tempo difen-
der$i. E perche meglio $i po$$ino cono$cere que$ti cos&igrave; fatti pezzi, ne mo-
$treremo vno in di$egno, ilquale proporremo $ia vn $agro, &ograve; per dir meglio
<marg>Colubri-
netta.
Lunghez-
za della c&atilde;
na e gro$-
$ezza del
metallo.</marg> vna colubrinetta delle pi&ugrave; vtili, e $icure, che $i po$$ino v$are nella Fortezza,
per le ragioni dette; cio&egrave; la $ua lunghezza AB, $ar&agrave; l'anima, e gro$$ezza
della palla, che porter&agrave;, douendo e$$ere lungo palle trenta$ei per in$ino a
quaranta, &amp; nella culatta A. gro$$o il metallo palle, tre, &amp; due terzi al pi&ugrave;,
&amp; alli orechioni, tre, &amp; alla bocca facendo$i di meza palla per parte, la fa-
rei meno, perche tal gro$$ezza in tal parte &egrave; $uperflua. In quanto all'arti-
glierie da di$pen$are, $opra alle piazze della Fortezza, que$te douerrebbo-
<marg>Artiglie-
rie vtili <21>
di$e$a del-
la Fortez-
za.</marg> no e$$ere, $olo di tre generi, cio&egrave; falconi, $agri, &amp; colubrinette da dodici,
$ino a diciotto libre di palla, come s'&egrave; detto, b&emacr;che vi bi$ogni anco alquanti
cannoni da cinquanta, &amp; colubrine da trenta, &amp; periere, ma in poco nu-
mero; perche i cannoni, come $i di$$e, $ono $olo vtili per tirare nelle trauer-
$e, le colubrine $opra a i caualieri, per poter fare qualche tiro sforzato, &amp;
le periere, maneuole per dife$a delle batterie, de quali pezzi $traordinari
<marg>Artiglie-
rie da ri-
$petto.</marg> $e ne potr&agrave; tenere vna dozzina per $orte, &amp; almanco due dozzine di falco-
ni da $ei, &egrave; da tre da ri$petto, douendo$i auertire di $chiuare la confu$ione,
<fig>
<p n=>137</p>
che $pe$$o accade nella diuer$it&agrave; delle bocche, &amp; pe$o delle palle, e que$to accade quando nella For-
tezza $ono pezzi, di portata di balle non molto diferenti, come $arebbe da dodici, &amp; da quattordici,
&egrave; $imili, $i che bi$ogni per cono$cerle $eruir$i della bilancia, benche $i operi $empre la trafiliera; non di-<marg>Di$ordini
quando i
pezzi $on
poco diffe
<*> di pal
la.
Come' $i
di$pen$ino
l'artiglie-
rie $opra
le piazze.</marg>
meno $i pu&ograve; incorrere in diuer$i inconuenienti; Quanto poi al modo di di$pen$arle $opra le piazze,
dico che $opra al fianco, che habbia due piazze, alla ba$$a $i deue nel la prima cannoniera ver$o la cor-
tina mettere vna colubrinetta da diciotto, &amp; all'altre due cannoniere $i dee porte due $acri da dodici,
alla piazza di $opra, $i metteranno le $te$ie, &amp; in occa$ione di douere tirare a <*> inciere vi $i potr&agrave; met-
tere vn cannone, $opra all'orecchione $i metta vn pezzo da diciotto, &amp; $opra al caualiere per fianco
$i accomodera anco due pezzi da diciotto per dife$a della fo$$a, &amp; dall'altra parte $agri da dodici, co-
me anco $i far&agrave; per fronte, doue i falconi da $ei, &amp; anco da tre vi $ono vtili$$ini per tirare a la campa-
gna con pi&ugrave; giu$ti, &amp; pi&ugrave; $pe$$i tiri, &egrave; ma$$ime nel principio, quando il nemico s'auicina, &ograve; $corre per
la $pianata, &amp; tali qualit&agrave; d'artiglieria $ono molto vtili anco nell'altre dife$e, che occorrono far$i $o-
para le piazze de baluardi, &amp; delle cortine col mezo delle cannoniere, che $i anderanno tagliando ne
parapetti, per poterli comodamente tra$portare da vn luogo, all'altro. Ne deuo con que$ta occa$io-
ne del trattare $opra l'artiglierie, mancare di non ricordare a que Prencipi, &amp; Signori che nelle lor<marg>Di$ordini
che acca-
dono, nel-
le fonde-
rie.</marg>
fonderie le fanno buttare; ll notabile danno che molte volte procurano fare a $e $te$$i, nel voler$i van
taggiare del prezzo del denaro, ouero del pe$o del metallo, che $i da per calo a fonditori, perche cre-
dendo $paragnare, perdono pure a$$ai, nece$$itando e$$i fonditori per $aluar$i a fare giochi di te$ta,
cio&egrave;, non fondere bene il metallo, &amp; non lo nettare dalle feccie, che egli fa per di $opra, ne anco v$ar-
ui vna minima diligenza, acci&ograve; non cali, &amp; quello, che a$$ai importa vi mettono le criuelature molto
mal nettate, onde $i vedono a$$ai pezzi co$i $pugno$i, &amp; mal netti dentro, che douertiiano fare paura a
tutti que' bombardieri, che hanno giudicio, &amp; che le hanno da maneggiare in fattione; &amp; que$to<marg>v$o catti-
uo nel $ec-
care le for
me dall'ar
tiglierieal
fuoco.</marg>
molte volte an <*>ora accade per la pe$tifera v$anza, introdutta in molte fonderie di Italia, cio&egrave; fare le
forme, &amp; in pochi giorni $eccarle al fuoco, e $ubito fare il getto, aiutando$i i fonditori poi col martel-
lo, &amp; con le toppe, o ta$$elli a cuoprire le magagne, che vengono nelle canne, &amp; tanto pi&ugrave; ci&ograve; fanno
quando i pezzi $ono ricchi di metallo, a$$icurando$i nella lor gro$$ezza, onde il Prencipe viene a rice-
uere il danno duplicato, cio&egrave;, vanamente con$uma il metallo, &amp; fa pezzi non $izuri, &amp; $conci al con-
durli per viaggio, o a manegiarli $opra la $ua piazza, che bene $pe$$o vna colubrinetta moderna pe$e-
r&agrave; il doppio e pi&ugrave;, che non fa vna delle vecchie, &amp; $ar&agrave; anco meno $icura. E per&ograve; $i doueria leuare
l'occa$ioni di co$i fatti di$ordini, &amp; attendere con pi&ugrave; cura anco alla bont&agrave;, &amp; lega del metallo.
<HEAD>COME SI POSSONO CARICARE I PEZZI PER LA CVLATTA.</HEAD>
<HEAD>CAP. XII.</HEAD>
<p>Sono i pezzi dell'artiglierie, che vengono caricati per la culatta molto v$ati
nelle galere, &amp; va$$elli armati per apportare commodit&agrave; a'bombardieri, cio&egrave;
nel caricarli, re$tar coperti, &amp; ancora per gli $pe$$i $uoi tiri; nondimeno nel mo-
do che $ono v$ati, vengono deboli per lo $uentar che fa la poluere nella $ua cu-
latta, non apportando per ci&ograve; quel $eruitio, che bi$ogneria, e cono$cendo$i la ca
gione di tal'effetto, dico poterci$i fare cos&igrave; notabil fimedio, che non $olo ver-
ranno perfetti $opra i detti va$$elli armati, ma molto a propo$ito per dife$a del-
la Fortezza; i quali difetti $uccedono $olo per debolezza di e$$a $ua culatta, e<marg>Imperfet-
tione de'
pezzi, che
$i carica-
no per la
culatta.</marg>
cattiua vnione, che fa il ma$colo nella camera del pezzo, doue la poluere viene a $uentare da quella
parte v$cendone il vapore cau$ato dal $alnitro, che deue $pingere la palla ver$o la bocca, onde a pro-
portione di detto $pirame $i viene a $minuire la forza del tiro, ma rimediato a que$to, e$$o tiro $ar&agrave;
dell'i$te$$a forza de gli altri, che $i caricano dauanti; e quando ancora manca$$e in qualche minima
parte, $ar&agrave; tanto il beneficio, che apporta per la $icurt&agrave; de' bombardieri nel caricargli, e nel tirargli
pre$to, che $e gli potr&agrave; comportare qualche imperfettione, $e per&ograve; n'haue$$e. Et per far tal rimedio,<marg>Rimedio
per tal'im
perfettio-
ne.</marg>
$i getter&agrave; la canna di e$$i pezzi con la $ua anima, che pa$$i egualmente per la culatta, $i come fa per la
bocca, nel modo che nel $eguente primo di$egno per ABL, $i vede, lunghezza della canna, doue
per l'anima di mezo AB, $corre la palla, la quale in que$ta $orte di pezzi non doueria pa$$are 12. li-
bre di pe$o, &amp; i pi&ugrave; commodi $aranno da $ei, e da tre, facendo$i la parte della culatta AL, lunga
quattro palle, &amp; il $imile gro$$a per il diametro HG, e $i caricher&agrave; co'l ma$colo PO, e cuneo X,<marg>Di che pe-
$o di palla
$i debbo-
no far i
pezzi da
caricar$i <21>
la culatta.</marg>
&amp;, cio&egrave; il ma$colo $i far&agrave; gro$$o in PR, vna palla, e tre quarti, onde commodamente po$$a nella $ua
te$ta far'i due ri$alti, ouer denti P, &amp; il primo $ar&agrave; lungo vn terzo di palla, che $ar&agrave; quella parte, che
deue entrare nell'anima del pezzo, al fine del quale termina la poluere, &amp; di $opra la $ua lumiera per
darli il fuoco, li dua re$alti, ouero denti, doueranno e$$ere d'vn quarto di palla per parte entrando giu
$tamente la gro$$ezza della te$ta del ma$culo, N, nella camera del pezzo. AB, &amp; e$$endo li due
<p n=>138</p>
re$alti PR, vn quarto di palla l'vno, da ogni parte faranno la gro$$ezza d'vna palla, &amp; con quella
ch'entra nell'anima faranno due gro$$ezze, che $i di$$e douere e$$ere il ma$culo OS, benche per lun-
ghezza SR, deue e$$ere alquanto piramidale, el quale entrato nel vacuo delia culatta, come $i ve-
de per il $egnato co'punti per LN, &amp; me$$o il cugno X &amp;, al $uo luogo con e $ta nel pezzo VT,
per la te$ta T, il pezzo $ar&agrave; preparato per daili il fuoco. Que$to cugno deue e$$er tondo, &amp; fatto con
e$qui$ita diligenza col mezo del tornio, di perfetta ritondita benche $ia piranridale, come anco bi$o-
gna che $ia fatto il vacuo di e$$a femina con due ri$alti dentro la camera $i che la femina $i congiunga
<fig>
col ma$chio $iggilati in$ieme, come anco deue fare il cugno di ferro T, acci&ograve; il vapore non e$ali. Il
quale cugno $i metter&agrave; al $uo luogo, come $i vede, &amp; $i cauer&agrave; col mezo d'vn maglio, fatto di legno
forte $imile al $egnato X. E per caricate commodam ente que$to pezzo per di dietro, $i douer&agrave; haue-
<fig>
re preparato il $uo $couolo <G>*w</G>, con la lanata, &amp; gli $cartocci, i quali $i faranno di carta, e $opra al fine
della poluere $i metter&agrave; la $ua palla, e poi $i legher&agrave; anco la te$ta da quella parte, come prima $i $ar&agrave;
fatto all'altra, col mezo d'vna forma di legno, con la quale $i faranno e$$i $cartocci, impa$tando la te-
<p n=>139</p>
$ia della carta di $uoli &amp; poi $i empino con la $ua poluere, come $i vede per lo $egnato, <09> <G>*p</G>, &amp; il $e-<marg>S<*>-
<*>
<*>
pezzo.</marg>
gno, <09>, $ara la telta, doue fu me$$o la palla, che deue andare auanti, &amp; la parte di dietro <G>*p</G>, $pinta al
$uo luogo dalla te$ta del ma$culo, come $i vede per N, proponendo e$$erelo $cartoccio in A, che $a
ra la parte <G>*p</G>, $otto la lumiera, &amp; la palla <09>, auanti, come $i di$$e. Si po$$ono anco caricare que$$o ge-
nere di pezzi con vn $olo cugno quadro, come $i vede nel $econdo di$egno nella culatta della canna,
AB, per la te$ta del cugno, E, <*> $uo luogo, ilquale cugno vuole e$$ere di ferro, come doue-<marg>Cugni vo
gliono e$-
$ere di fer
10.</marg>
riano e$$er tutti, $tante l'e$$ere pi&ugrave; $icuro dal romper$i, che non e il metallo di getto. Il cugno $i vede
per RS, lunghezza, &amp; T, gro$$ezza nel <*>zo fabricato con diligenza, ben triuellato, &amp; liuellato da
ogni parte co'$uoi angoli perfetti, come anco va fabricato la femina nella culatta del pezzo. L'ordine
del caricarli $ar&agrave;, come s'e detto di $opra, ma non tanto $icuro, che non e$alino, pure ne pezzi piccoli
ce ne potremo $eruire, potendoci anco pi&ugrave; a$$icurare, che meno e$ali da quella parte il vapore, ch'&egrave;
tutta l'oppo$itione, che hanno que$ti co$i fatti pezzi, perche non e$alando, pur troppo perfetti ver-
rebbono nell'v $arli nelle dife$e. Onde per a$$icurar$i il pi&ugrave;, che $i pu&ograve;, $i douer&agrave; adoperare due cu-
gni, cio&egrave; il primo fatto di metallo col getto, &amp; che habbia vn cuccone nel mezo della $ua lunghez-
za, &amp; larghezza, che entri $iggllato per tre dita nell'anima del pezzo, potendoui fare anco vn dente,<marg>Altro me
do pi&ugrave; fa-
cile, &amp; pi&ugrave;
$icuro per
caricare i
pezzi.</marg>
cio&egrave;, nel pezzo col triuello, &amp; nel cugno fatto al tornio farlo venire giu$tamente, e$$endo buttato $o-
pra la forma di cera, &amp; il $econdo cugno $ia di ferro, conforme al detto, &amp; cacciato col maglio nella
femina, ouero nel vacuo, che re$ta dopo hauer me$$o il primo co$i inca$$ato col cuccone nell'anima.
Il pezzo $ar&agrave; a$$ai $icuro, $i operera con a$$ai pi&ugrave; facilit&agrave;. &amp; $icurt&agrave;, che non $i fara il primo detto; e
tanto pi&ugrave; $icuro $ar&agrave; il pezzo a non i$uentare, $e nel mettere il primo cugno s'hauer&agrave; vn tondello di
rela da por$i alla te$ta del cuccone, $i che entri nella camera del pezzo, &amp; empia per forza il ri$alto det
10, d'ogni intorno con la forza del $econdo cugno, acci&ograve; il pezzo non i$uenti, &amp; que$to $ara il pi&ugrave; fa-
cile, &amp; il pi&ugrave; $icuro modo, che $i po$$a v$are, mutando a ogni tiro il $uo tondello, e $e que$ta qualita di
pezzi $ar&agrave; me$$a a cauallo, $opra i caualetti, come $i mo$trer&agrave; nel $e$to Libro, cio&egrave;, $opra le $ue forcole
di ferro d'vn $ol pezzo OP, (e non di due, come $ono le $egnate MK, e$$endo $olo buone per
falconi da vna libra di palla,) potranno $eruire cosi fatti pezzi in ogni $tretta, &amp; angu$ta piazza con
quel maggior beneficio, che $i po$$a de$iderare.
<HEAD>COME SI DEVONO COPRIRE LE</HEAD>
<HEAD>ARTIGLIERIE CO' MANTELLETTI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XIII.</HEAD>
<p>VOLENDO, che le artiglierie, quali deuono $tare $opra le piazze della Fortez
za, $tiano $empre preparate, accioche in ogni improui$a occa$ione po$$ino offen
dere il nemico, $ar&agrave; nece$$ario procurare, che le $ue ruote, e letto $i con$eruino,<marg>l'artiglie
rie della
Fortezza
vogliono
<*>ar s&emacr;pre
preparate</marg>
accioche dall'acque, &amp; altre ingiurie del tempo non venghino corrotte, perche
corrompendo$i, non $olo apporterebbe danno della $pe$a di trentacinque, e qua
ranta $cudi, che co$ta al Prencipe vno di e$$i letti; ma quello che a$$ai pi&ugrave; impor-
ta, venendo l'occa$ione di adoperare e$$o pezzo; e che nel volerlo $parare ca-
$chi in terra, $i viene in vn'i$te$$o tempo a perdere non $olo l'aiuto, di quella di-
fe$a; ma la piazza doue $i ritroua, re$ta con la $ua ruina impedita. Et e$$endo $i per il pa$$ato viate alcu-
ne forme di mantelletti molto inutili, si per il poco loro coprimento, come per impedire il pezzo nel
poterlo $parare, non $enza a$$ai perdimento di tempo. Per&ograve; ho trouato vna nuoua forma di mantel-
letto, accioche il pezzo re$ti coperto, e libero a poterlo in ogni pre$ta occorrenza $parare; e perci&ograve; $i<marg>Noua in-
u&emacr;tione di
m&atilde;telletti
<21> coprire
l'artiglie-
rie.
Regola <21>
fablicare i
matelletti</marg>
proueder&agrave; di quella quantit&agrave; d tauole di larice, &ograve; di ca$tagno, che far&agrave; bi$ogno, ouero altra $orte di
legname difficile a corromper$i, &amp; in$ieme tanti morali, ouero correnti non pi&ugrave; gro$$i per qua-
dro, di quattro dita, quanti faran bi$ogno per il numero dell'artiglierie, che $i vorran coprire.
E per&ograve; proporremo di volere coprire il pezzo $egnato A, oue $i douer&agrave; pigliare il diametio PQ,
delle $ue ruote, e de$criuendo in terra $opra vn piano con vna linea, come per BC, $ivede, $opra
ilquale co' detti moraletti, &ograve; correnti $i deue formare la figura pentagona, cio&egrave; l'armatura, che da
ogni parte $i douer&agrave; $o$tentare nella te$ta dell'a$$o delle ruote, come $i dir&agrave;, laquale armatura, oue-
ro tellaro deue e$$ere per il manco vn'oncia pi&ugrave; larga, che non $ar&agrave; il diametro della ruota, accio-
che $tando il mantelletto $opra il pezzo $i po$$a fare caminare, e che le $ue ruote non tocchino al-
cuna parte delle tauole di e$$o mantelletto. Auertendo$i, che la parte DEF, $ar&agrave; quella, che ha
da fare il coperto di $opra. E le parti paralelle FH, EG, deuono andare ver$o terra, &amp; e$$e-
re lunghe manco mezo piede, che non $ar&agrave; il fine della circonferenza della ruota, cio&egrave; le due te$te
<p n=>140</p>
GH, manco della circonferenza C, formando con gli i$te$$i conenti la cioniera EH, <*>
onde la $ua inter$ecatione di mezo faccia il centro, e che tutte l'altre te$$e $ieno <*>
con l'altra al mezo della $ua gro$$ezza, accioche non faccino ri$alto, &ograve; impedime<*> alle <*>
che vi deuono e$$ere confitte $opra; e fatti, che $aranno i due tellari, $e ne faranno due altti ango-
lari, come $i vede per MPQ, eguali al DEF, douendo$i poi po$are e$$i tellari da tutte duch
parti $opra le te$te dell'a$$o N, e $o$tentar$i nel detto $uo centro $otto l'angolo O, accom<*>
dando poi ancora i due altri angoli da ogni parte $opra la ca$$a, $i che la canna del pezzo dente le
due ruote PS, venga nel mezo; e $inulmente l'angolo S, e$ermate le te$$e di dietto con la ch<*>
ue S, che $i vede pa$$ar la ca$$a dall'vna parte all'altra, e la parte dauanti <*> $i deue ancor <*>
$o$tentare con vna intaccatura $opra la detta ca$$a, come $i vede per RFS, &amp; accommodati al
$uo luogo que$ti tellari, vi $i conficcheranno le tauole, le quali deuono e$$ere affilate da ogni par-
te, e $mu$$ate, accioche po$te in opera, $i congiunga l'vna gro$$ezza con l'altra, co<*> $oprapo$$e
per la $mu$$atura, che $i vede per VS, nel modo, che $tanno quelle del mantelletto compito, $e-
gnato <G>*p</G> <09>, $i che l'acqua piouana, $e bene agitata da potenti venti, non vi po$$a penetrar den-
tro. Si far&agrave; poi il capuccio &amp;, che copra la culatta del pezzo, ilquale bi$ogna, che $i po$$a lena-
re, e porre co'l $uo ganzetto, e rincontri di cantinelle, e $imilmente andera coperta la ca$$a <05>, &amp;
ancora la parte X, per quanto tiene l'altezza delle ruote con la rotondit&agrave; dell'vltima tauola, &amp; il
tutto co' chiodi deue e$$ere beni$$imo confitto, come per le linee punteggiate $i vede, e$$endo da tut-
te due le parti il $o$tegno $opra il centro <09>, come $i di$$e. La parte poi dauanti <G>*w</G> $i deue copri<*>
re, con tante tauole comme$$e in$ieme, che ba$tino, $o$tentando$i dalle te$te con quattro chia-
uette di ferro co' $uoi ganzetti fatti come $tanno le ZY; e $imilmente $i douer&agrave; coprire per vlti-
mo l'altra parte. E $&ograve;pra la culatta del pezzo, e ver$o la bocca $i taglieran le tauole del colmo,
accio $i po$$a alzare, &amp; abba$$are la canna di e$$o pezzo, conforme alla commodit&agrave;, che $i ricer-
ca per potere i$coprire la mira, per $pararlo in tutte le occorrenze. E con tal'ordine $i hauer&agrave; for-
mato il propo$to mantelletto vtili$$imo, e nece$$ario $opra a tutti i pezzi dell'artiglierie, che de-
uono $tar $opra le piazze per le ragioni dette, dalqual mantelletto $e ne caueran tre notabili$$imi
<marg>Beneficii
che appor
tano i m&atilde;
telletti.</marg> beneficij. E prima con$eruer&agrave; le ruote, co'l letto del pezzo dalle ingiurie de' tempi. Secondo, i
bombardieri $taranno $empre coperti dalle archibugiate, che il nemico li pote$$e tirare per la lar-
ghezza delle cannoniere, $parando$i il pezzo $enza leuare il mantelletto. Terzo, &amp; vltimo, leuando
il mantelletto dal pezzo, fara alloggiamento commodi$$imo per li bombardieri.
<fig>
<p n=>141</p>
<fig>
<p n=>142</p>
<HEAD>MISVRE, EPESO DELLE PALLE</HEAD>
<HEAD>DI FERRO, CHE PORTANO LE ARTIGLIERIE.</HEAD>
<HEAD>CAP. XIIII.</HEAD>
<p>Li colibri, ouero $agome che da i bombardieri vengono operati, $ono tra di loro tanto diferenti,
che tra molte non $e ne troua anco due che $i c&omacr;faccino, e que$to accade da tre cagioni, ouero in
conuenienti. E prima per la molta diferenza di pe$o, che $i ritroua tra le palle benche d'vna $te$$a
gro$$ezza, $tante la pi&ugrave;, o manco den$it&agrave; del ferro; la $econda &egrave;, che molte volte per non e$$ere ben ton
de, $i piglia il $uo diametro non giu$to; la terza, &amp; vltima $ono anco molti che pigliano il diametro
<fig>
<p n=>143</p>
delle bocche de' pezzi $enza il $uo nece$$ario vento. Ma la prima cau$a detta, e la principale $tante la
varieta del pe$o del ferro colato, &amp; diligenza v$ata da fonditori nel buttarle nelle lor forme. E per&ograve;
per fuggire i di$ordini che po$$ono accadere, deue ogni bombardiero, hauere la $ua trafiliera, ouero
$tampa cauata in vn pezzo di lamiera di ferro, doue $ia cauato il vacuo che occupa il diametro, &amp;
gro$$ezza della palla del pezzo, che douer&agrave; operare, col $uo vento, ilquale $i potr&agrave; tiouare in due mo-
di. E prima con lo $compartire il diametro della palla in $ette parti eguali, &amp; vna di e$$e, in tre, &amp;
vna di e$$e tre $ar&agrave; il vento, che dee hauere la palla, cio&egrave; quel tanto di diametro manco. Il $econdo
modo $i caua col pe$o, cio&egrave; $i sbatte dieci per cento, $i che $e vna bocca $ar&agrave; da cento libre di ferro, la
$ua palla douer&agrave; e$$ere nouanta. Ma la pi&ugrave; $icura $ar&agrave; l'v $o della trafiliera per cia$cun pezzo.
<HEAD>COME SI DEVONO FABRICARE</HEAD>
<HEAD>GLI ALLOGGIAMENTI PER LI SOLDATI, E DOVE
HANNO DA STARE LE MONITIONI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XV.</HEAD>
<p>Gia' che $in'hora habbiamo atte$o a formare il corpo della Fortezza, con tut-
ti i $uoi membri cos&igrave; proportionati tra di loro; potremo perci&ograve; re$tar $icuri,
che egli po$$a far molta dife$a, ma$$ime e$$endo proui$to di tutte le arme ne-
ce$$arie per e$$a $ua dife$a. Et perche vn corpo, benche $ia grande, &amp; ottima-<marg>I Soldati $o
no lo $piri-
to <20>l corpo
della For&mdash;
tezza.
Alloggia&mdash;
menti.</marg>
mente proportionato, non $i pu&ograve; $enza il vigore dello $pirito vitale giamai di-
fendere, che cos&igrave; proporremo $ia la Fortezza, che non habbia tanti Soldati
difen$ori, quanti $i ricerca per la $ua dife$a, per&ograve; $ar&agrave; nece$$ario al pre$ente
prouedere di alloggiamenti, e proui$ioni per il viuere di e$$i Soldati. E pri-
ma tratteremo de gli alloggiamenti, i quali $i deuono fabricare anticipata-
mente conforme al numero de' Soldati, che doueranno habitare nella Forrezza, s&igrave; in tempo di pace
come di guerra. Eque$to lo $apremo dalla quantit&agrave; delle $entinelle, &amp; altre fattioni, che $i deuono<marg>Conto de'
Soldati da
pre$idiar la
Fortezza.</marg>
fare; pero proporremo, che la Fortezza $ia fabricata con $ette baluardi, e che $opra cia$cuno debbino
$tare tre $entinelle, cio&egrave; vna $opra l'angolo della fronte, &amp; vna da ogni parte $opra la $palla de' fian-
chi, &amp; di pi&ugrave; vn'altra nel mezo di cia$cuna cortina, talche anderanno ventiotto $entinelle, e poi $opra
la piazza di cia$cun baluardo $ar&agrave; vn corpo di guardia, &amp; alla piazza de' Signori, e quella delle porte,
che proporremo $ieno tre, che $ummate faranno in tutto $entinelle trentanoue; e douendole mutare<marg>Sentinelle,
e ronde del-
la Fortezza.</marg>
quattro volte per notte, ci bi$ogner&agrave; cento cinquanta$ei Soldati, e di pi&ugrave; douendo del continuo la
notte caminare due ronde ordinarie $enza le $traordinarie, e che cia$cuna di e$$e $ia accompagnata,
e l'vna camini al contrario dell'altra, facendo quattro mute, doue ci vorran $edici Soldati di pi&ugrave; del-
le dette $entinelle, che $ummati con li cento cinquanta$ei, faranno cento $ettantadue, che tanti Sol-
dati per nece$$it&agrave; bi$ogna, che $tiano in guardia $enza i capi, &amp; officiali per poterli cambiare; e douen-
do$i $tare vn giorno in fattione, e due fuori, come $i v$a nelle Fortezze ben guardate, ci vorr&agrave; in tut-
to cinquecento $edici fanti, e perche $empre ne manca qualched'vno nelle compagnie, e ma$$ime
per gli amalati, $i potranno accre$cere in$ino al numero di cinquecen to cinquanta, per li quali dob-
biamo nece$$ariamente fabricare gli alloggiamenti, e tanto commodi, che re$tringendo$i in tempo<marg>Pre$idio del
la Fortezza.</marg>
di guerra, ve ne po$sino $tar molti di pi&ugrave;, conforme al bi$ogno, i quali alloggiamenti potranno e$-
$ere fabricati in diuer$i modi, s&igrave; di $ito, come di forma. E prima del $ito, dico che hauendo fortifi-
cato vna Citt&agrave;, o terra habitata $ar&agrave; bene di farli $par$i in pi&ugrave; parti, s&igrave; per $tar vicino alle piazze de'
baluardi, come ancora per fuggire le molte liti, e di$ordini che po$$ono accadere co'terrazzani. Ma
e$$endo la Fortezza libera doue non $ia altri habitanti che gli $te$$i Soldati, $i potranno fabricare que
$ti alloggiamenti vicino al mezo della $ua circonferenza. E prima $opra il $uo centro $i douer&agrave; fabri-<marg>Habitatio&mdash;
ne del capo
della Fortez
za.</marg>
care l'habitatione del capo principale, che hauer&agrave; da comandare alla Militia, per la quale habitatione
fi former&agrave; vna pianta commoda, $i che con quella maggior facilit&agrave; che $ia po$$ibile, $i po$$a $coprire
in vn'i$tante tutte le piazze principali della Fortezza, e ma$$ime de'baluardi. E que$to $i potr&agrave; fare
in pi&ugrave; modi, per le diritture delle $trade, che dal centro di e$$a ca$a debbono andare a riferire a cia-
$cun baluardo, $i come $tando nel mezo della $ala per gli incontri di porte, e fine$tre $i $copriranno le
dette parti nel modo che nella $eguente pianta $i vede. Cio&egrave; il $egno A, $ar&agrave; centro della Fortezza,
e della $ala, per la propo$ta habitatione, e doue terminano le $ette linee ne' $ette baluardi, che $i di$$e
hauer la Fortezza; e che cia$cuna formi la $ua $trada, onde $tando $opra il detto centro la vi$ta che
pa$$era per la porta della camera I, e la fine$tra L, $copra il fine della dirittura C, che $ar&agrave; la piaz-
<p n=>144</p>
za del baluardo; e $imilmenre DE, FG, e BH. Quanto poi alla grandezza di detta pianta con
tutte le $ue parti $i potr&agrave; $aper co'l mezo della $ua $cala $egnata N, di braccia venti; oue ne $ar&agrave;
chiaro il tutto. Proponendo, che $olo le $tanze del $econdo $olaro $i debbino habitare, atte$e che
non douendo la fabrica andar molto in alto, per non $i far ber$aglio dell'artiglierie del nemico; $i fa-
r&agrave; il primo $olaro con tutte le $ue appartenenze, e di $opra i $uoi copertumi, ma tanto alto, che vi va-
da la $offitta, nella quale $i potr&agrave; (e ma$$ime nel colmo) cauare a$$ai $tanze per la $eruit&ugrave;, &amp; altre com-
modit&agrave;. Quanto alle $tanze terrene, cio&egrave; le prime da ba$$o debbano $eruire per le monitioni, e par-
ticolarmente di vini, &amp; aceti, come parte pi&ugrave; remota dallo $trepito delle artilglierie. Potendo $i anco-
ra cauare $otto i $uoi volti con $tanze $otterranee, e$$endo per&ograve; il $ito a $ciutto, e non paludo$o, tenen-
do nel primo di $opra altre monitioni da mangiare, come carni $alate, &amp; altre co$e di pi&ugrave; importan-
za per il viuere, e douendo$i fabricare i detti volti per a$$icurare dal fuoco la fabrica, $i faranno i $uoi
pila$tri a$$ai gagliardi, cio&egrave;, conformi alle larghezze, e lunghezze delle $tanze di $opra, douendoui-
$i ancora fare i $uoi incontri di fine$tre, accioche l'aria po$$a pa$$are, e rinouar$i per la con$eruatio-
<fig>
ne di e$$e monitioni; e perche meglio $i comprenda il tutto, $i mo$trer&agrave; per il $eguente di$egno la
detta fabrica come ha da $tare con la $ua altezza, e pro$pettiua di fuori, cio&egrave; doue $ono i due pila$tri,
$ar&agrave; l'entrata da ba$$o $otto la $cala luogo delle monitioni, e la $alita della $cala $opra il primo piano
<p n=>145</p>
$ar&agrave; la porta delle propo$te $tanze habitabili. Gli alloggiamenti de' Soldati $i faranno fare intor-<marg>Alleggia-
<*>ent: d<*>
S<*>dati.</marg>
no all'habitatione del capo, che ha da comandare, cioe formare vna piazza per il manco larga qua-
ranta pa$$a d'ogni intorno, come per EF, $ivede, con le dette $<*>ade, &amp; alloggiamenti, doppi
con due $olari almanco, e portici da ogni parte, come $ta la AB, CD. Auuertendo, che per li
corridori di e$$i portici, ogni alloggiamento habbia la $ua entiata libera, e che $opra le cantonate,
o doue $ar&agrave; pi&ugrave; commodo, e di maaco impedim<17>nro, $iano $abricate le $eale publiche; e $imil-
mente i $uoi nece$$arij fatti di maniera, che non rendmo cattiuo fetore, e$$endo per di dentro da
alto parte aperti, e che da ba$$o le acque piouane portino via le immonditie. E quando que$ti al-
loggiamenti fo$$ero fabricati vicino alle porte, e piazze de' baluardi, $tariano anco b<*>e; e ma$-
fime da quella parte pi&ugrave; e$po$ta all'offe$a del nemico; e tanto piu quando che la Fortezza fu$$e
<fig>
grande, ouero habitata da' terrazzani. I magazini oue $i deue tenere il formento, &amp; altre biaue, $i<marg>Magazeni</marg>
faranno in luogo doue non $entino l'humidita, &amp; in parte pi&ugrave; remota, che $i potr&agrave;, e particolar-
mente che i $uoi balconi $ieno po$ti da quella parte, che po$$ino pigliare i pi&ugrave; $ani, e temperati
venti. E douendo$i fare que$ti magazini con due $olari, cio&egrave; quel di $opra $eruir&agrave; per li formen-
ti, o altre biaue, &amp; in quel primo da ba$$o $i potranno tenere diuer$e altre monitioni, benche an-
co in que$ti $i douer&agrave; fuggire l'humidit&agrave;, tenendo$i alquanto alto co'l $uo $olaro, con l'a$$icurarlo
dalle acque piouane, ma$$ime facendo tale altezza co' carboni, perche non $olo terranno a$ciut-
to il detto luogo, ma faranno monitione pi&ugrave; che nece$$aria, non e$$endo e$po$to a corrottione.
Douendo$i auuertire, che la con$eruatione de' formenti, &amp; altre biaue con$i$te particolarmente in
quattro co$e, cio&egrave;, che $ieno ben $ecchi, e criuellati, e netti di terra, e poluere, e che non $iano am-<marg>Auertim&emacr;
to da con-
$eruare i
formenti.</marg>
montati in tanta altezza, che $i po$$ino ri$caldare dentro, e corromper$i; &amp; in vltimo che i migliori
venti ritenghino purificata l'aria, laquale vuol'e$$er per&ograve; temperata. Douendo$ene fare ancora
vicino a que$ti due altri, grandi, tanto che ba$ti, cio&egrave;, in vno $i fabricheranno i molini a $ecco,
fatti da macinare con forza di caualli, ouero di huomini, come $i dir&agrave; nel quinto Libro: e nell'altro
$i faranno i forni per cuocere il pane, con le $ue $tanze di $opra, fatte in volto, nellequali $i terran-
no diuer$e $orti di biaue: &amp; appre$$o a que$ti $e ne far&agrave; vn'altro terzo, doue $i metter&agrave; gran quan-
tit&agrave; di legne da $uoco, e $opra il tutto in molti luoghi $i faccia dupplicata proui$ione di carboni.
E poi anco vi $i faccia vna commoda, e bene inte$a fonderia d'artiglierie, e da buttar le palle di ferro.<marg>Fonderia.</marg>
<foot>P</foot>
<p n=>146</p>
<marg>Armeria
po$ta ver-
$o l'aria t&emacr;
perata.</marg> E per l'armeria, e luogo doue deuono $tare le armi per armare la fanteria, &amp; caualleria, $i elegger &agrave; il
pi&ugrave; bel $ito della Fortezza, &amp; a me piacerebbe, che fo$$e nell'i$te$$a habitatione doue habitera il ca-
po principale, il quale deue e$$ere voltato a buona parte d'aria temperata, conforme alla natura del
pae$e. E che vi $iano tante fine$tre, e ri$contri, che l'aria po$$a hauere il $uo e$ito, e $opra il tutto $ia
tanto larga, e lunga, che cia$cuna $orte di arme $tia da $ua po$ta bene accommodata per con$eruar$i
netta, e con quegli adornamenti e compartimenti, che $i ricerca. Douendo$i con molta diligenza
a$$icurare i $uoi coperti, $i che nel tempo di pioggie l'acque non ci po$$ino penetrare, perche pa$$an-
<marg>Coperti di
pi&omacr;bo vti-
li$$imi.</marg> do farebbono danno troppo notabile, e$$endo per tal'effetto buoni i coperti fatti di piombo, che &egrave;
anco nece$$aria monitione nella Fortezza.
<fig>
<p n=>147</p>
<HEAD>COME SI DEVONO CVSTODIRE</HEAD>
<HEAD>L'ARTIGLIERIE NELLE FORTEZZE
IN TEMPO DI PACE. CAP. XVI.</HEAD>
<p>Il numero dell'artiglierie che $i deuono tenere preparate per dife$a delle For-
tezze in tempo di pace, deue e$$ere conforme al $ito, &amp; al pericolo dell'-<marg>E$$erciti,
che hanno
le ali.</marg>
e$$ere a$$alita all'improui$o, come $ono quelle po$te $opra al mare, e$po$te a e$-
$ere offe$e da e$$erciti, che hanno l'ale, che $ono l'armate delle galere, &amp; delle na
ui portate dal vento col mezo delle vele, quali armate benche $ieno in pae$i a$-
$ai lontani po$$ono per&ograve; arriuare a$$ai pi&ugrave; pre$to, che non $ar&agrave; la nuoua della
$ua venuta, e per&ograve; in que$te Fortezze l'artiglieria $i deue tenere per $empre pre<marg>Artiglie&mdash;
ria, che $i
deuela $cia
re $opra le
piazze in
tempo di
pace.</marg>
parata alle $ue po$te, e ma$$ime rincontro le bocche del porto, e doue il nemico
pote$$e arriuare. Diligenza che non occorre v$are nelle altre Fortezze di terra Ferma, e tanto manco
in quelle lontane dalle frontiere del nemico, benche in que$te $i debba $olo attendere alla dife$a per
le $opre$e, come $i di$$e che $i fanno in tempo di notte, cio&egrave; con le $calate, &amp; con li Petardi, doue per
le $calate &egrave; nece$$ario potere in ogni occorrenza, $couare le fronti de' baluardi con le $ue cortine, e
per ci&ograve; fare $opra a ogni fianco $i deue tenere vn pezzo, che $pazzi la cortina, &amp; $opra a e$$a cortina
tenerne dua, cio&egrave; vno per parte doue le dette fronti de' baluardi pigliano le dife$e, &amp; accomodati co-
perti dalle $ue canoniere, $i che occorrendo la notte il bi$ogno, ogni $oldato di guardia li po$$a dar fuo
co, &amp; il tiro facci l'effetto dello $couare, &amp; $e e$$i pezzi $aranno caricati con li $achetti pieni di palle di
piombo faranno effetto vtili$$imo. Oltre a que$ti pezzi $e ne deue tenere almanco vn per caualiere,<marg>Artiglie,-
rie, come
$i deuouo
alogare, &amp;
accomoda
re in t&emacr;po
di pace.</marg>
per battere la campagna, ouero $opra l'angolo de'baluardi, doue $i di$$e douer $i la$ciare il pagliolo,
per adoperarui il pezzo in barba, e che po$$a $coprire tutta la $pianata, &amp; que$ti $eruiranno, ma$$ime
per la dife$a del giorno, il re$to poi de gli altri pezzi, come $i di$$e, $i deuono accomodare in luogo co-
perto, in vn magazino, o ar$enaletto, fabricato iui vicino, ouero doue non fo$$ero e$$i magazini capa-
ci del numero de pezzi, que$ti $i deuono $caua<*>care, &amp; a cia$cuno contra$$egnare la $ua ca$$a, &amp; le $ue
ruote, &amp; metterle bene $tiuate in detti magazini, perche co$i terranno poco luogo, &amp; la canna del pez
zo $i la$ci $opra lo $te$$o $uo pagliolo, $opra a dua caualetti della $te$$a, &amp; pi&ugrave; altezza, che non era pri-
ma $opra al $uo a$$o, &amp; ruote, accioche $enza perdere molto tempo $i po$$a all'occorenza rimettere a
cauallo il pezzo, ilquale douer&agrave; $tare, come $i vede nel pre$ente di$egno, cio&egrave; per CD, i caualetti, &amp;
per AB, la canna del pezzo, co' $uoi cugni da ogni parte, acci&ograve; non po$$a ruotolare.
<fig>
<foot>P 2</foot>
<p n=>148</p>
<HEAD>COME SI DEVONO FARE I</HEAD>
<HEAD>DEPOSITI PER TENERVI LA POLVERE.</HEAD>
<HEAD>CAP. XVLI.</HEAD>
<p><marg>La polue-
re &egrave; l'ani-
ma della
Fortezza.</marg> RESTA per compimento delle fabriche da fare nella Fortezza, prouedere in
luoghi $icuri, doue $i po$$ino fare i depo$iti per tenerui la poluere, quale po$$ia-
mo dire e$$ere l'anima della Fortezza. Que$ta co$i nece$$aria munitione douer&agrave;
e$$ere molto abbondante, al meno i $uoi materiali, cio&egrave; il $alnitro, che douer&agrave;
<marg>Materiali
$eparati <21>
fuggire il
pericolo,
che $i cor-
re nel tene
re gr&atilde; qu&atilde;
tit&agrave; di pol
uere fatta.</marg> e$$ere $ei volte in pi&ugrave; quantit&agrave;, che non $ar&agrave; il zolfo, &amp; il carbone, &amp; il tutto ot-
timamente purgato, &amp; raffinato, cio&egrave; il $alnitro, e il zolfo, $aluando$i il carbone
fatto di bachette giouane d'auellane, che altri chiamano nociuole, o di $ermen
ti, co$i come re$ta quando &egrave; cotto, &amp; ogn'vno $i $erbi da $ua po$ta, in appartati
magazini $icuri dall'humidit&agrave;, &amp; voltati al pi&ugrave; temperato vento, e perche nel con$eruare $traordi-
naria quantit&agrave; di poluere fatta, $i corre tre ri$ichi, prima quel dello $pauento$o, &amp; danno$i$$imo
incendio, il $econdo, il re$tare priuato di co$i nece$$aria monitione, e per vltimo ella facilmente $i gua
$ta, s&igrave; per l'humidit&agrave; del luogo, doue molte volte $i $uol tenere, come anco del $uo propio $alnitro,
ch'e$$endo $pirito humido per natura, &amp; aiutato dal luogo, oue $i tiene, tanto pi&ugrave; facilmente $i conuer
<marg>Poluere
gua$ta n&omacr;
e ma i<*> nel-
la prima
$ua bont&agrave;,
oltre che
<29>$to $i tor
na a gua-
$tare.
Edificij da
pe$tare, &amp;
c&omacr;porre la
poluere.
Depo$iti
da tenere
la poluere</marg> te in acqua, re$tan do il zolfo, &amp; il carbone, che $ono $piriti morti, li quali per natura loro non fanno
altro effetto, che riceuere, &amp; con$eruare il fuoco, e $e bene la poluere co$i gua$ta, &amp; $neruata $i pu&ograve; tor
nare a rifare con nuouo $alnitro, che vi $i aggiunge, conforme alla leggierezza in che re$ta, $i perde pe
r&ograve; e$$o $alnitro, ne la poluere torna mai in quella bont&agrave;, che era di prima, oltre all'e$$ere facili$$ima al
tornar$i a rigua$tare. E per&ograve; in tempo di pace non doueriano i Prencipi procurare di farne $e non
quella quantit&agrave;, che $i giudicher&agrave; potere ba$tare in vn me$e o dua in tempo di guerra, s&igrave; che $e ne
po$$a fare della nuoua, laquale $i anticipa in tempo di $o$petto, douendo in ogni Fortezza fare i $uoi
edificij da fabricarne, hauendo preparato i materiali, come s'&egrave; detto. Auertendo per&ograve;, che nel luogo
dell'edificio, doue $aranno i pe$toni, &amp; le macine per pe$tare, &amp; per incorporare in$ieme i detti mate-
riali, che non vi $i tenga, $e non pochi$$ima quantit&agrave; di poluere, &amp; $olo quella, $otto i pe$toni, &amp; alle
macine, perche $pe$$e volte accadono incendij, &amp; per&ograve; con tale auertenza $i potr&agrave; fuggire il mag-
gior male, circa al modo di fabricare que$ti depo$iti per la cu$todia, &amp; per la $icurt&agrave; di e$$a poluere.
Li quali deuono e$$ere $ituati lontani il pi&ugrave; $i pu&ograve; dalle ca$e, &amp; vicini a'corpi di guardia, accioche
<fig>
<p n=>149</p>
dalle $entinelle vengano $coperti, &amp; $ia difficile l'acco$tar$i alla lor porta, &amp; al potere sbucare la lor
muraglia. La forma di que$ti depo$iti deue e$$ere quadra, per poter $i il pi&ugrave; $i puo $coprire vgual-
mente le $ue parti, &amp; la grandezza non deue e$$ere pi&ugrave; di quello che fara bi$ogno, per quel numero di
barili di poluere, che vi $i vorr&agrave; tenere, il qual numero non deue anco e$$ere co$i grande, che appic-
ciandoui$i il fuoco, $i per malignita de gli huomini, come per accidenti naturali di rulmini, non po$$a
e$$ere la ruina delli edificij della Citt&agrave;, o del Ca$tello, doue $ar&agrave;, &amp; per&ograve; $ene deuono fabricare in<marg>D<*>po$itipic
cio<*>, &amp; lon
<*> l'vno
<*>all<*>altro.</marg>
pi&ugrave; luoghi, &amp; lontani l'vno dall'altro. L'ordine da tenere per fabricarli $i pu&ograve; vedere ne' pre$enti due
di$egni, cio&egrave; per AB, la pianta nella quale $i vedono due fondamenti, cioe il primo di fuoti, $ara il
recinto per $icurt&agrave; di quello di dentro IF, GE, doue deue $tare la poluere, e perci&ograve; tra l'vno, &amp;
l'altro $i la $eia lo $patio dell'andito HI, EF, largo circa a quattro piedi, la larghezza del depo$ito
di dentro, $i far&agrave; per ogni ver$o, circa a tre pa$$a, il $uo muro gro$$o d<*>a piedi, &amp; quel di fuori quat-
tro, con $carpa d'vn piede, fino all'altezza di $ei, che doueria e$$ere fatta con quadroni di pietre vi-
ue, come $i vede nel $econdo di$egno per NV. Circa all'altezza ella $i fara $olo tanto, che $tando
fuori $opra la $pianata, $ia $coperto il manco che $i pu&ograve; il colmo del $uo couerto, e per pi&ugrave; $icurta del-
la poluere, il piano del depo$ito di dentro, col detto andito $i $ara $opra al piano del $ito all'altezza<marg>Piano delde
po$i<*>o, doue
ha da $tare
la poluereal
to da terra.</marg>
della detta $carpa di fuori NV, riempiendo dentro con li calcinacci, &amp; d'altra materia, accioche
l'humidit&agrave; non vi po$$a a$cendere, &amp; la porta Q. $opra l'i$te$$o piano, $i che volendoui montare, ci&ograve;
$i facci con vna $cala mobile fatta di legno; il depo$ito di dentro $i coprir&agrave; con vn volto, il mezo del
quale verr&agrave; ad e$$ere la crociera L, &amp; la porta da entrarui $ar&agrave; nella parte EF; $i faranno ne canto-
ni EF, HI, le fine$tre piccole, cio&egrave; due piedi per quadro, con le lor feriate pi&ugrave; $trette, che $i potr&agrave;,
&amp; con vna rete di rame $aranno a$$icurate, che anco dall'andito non po$$a e$$er buttato alcuna co$a,
doue $t&agrave; la poluere. Sopra all'andito poi $i faccino per ogni facciata due fine$tre alquanto maggio-
ri, com<*> $i vede per CD, ouero PO, nell'altezza del depo$ito RN, &amp; que$te $i deuono potere
aprire per di fuori con vna $caletta, &amp; $errarle col $uo catenaccio, &amp; chiaue, e cio $i far&agrave; di giorno ne'
tempi buoni, acci&ograve; l'aria po$$a e$alare, &amp; rinouar$i dentro, &amp; que$to per non hauere occa$ione d'haue
re ad aprire la porta Q, &amp; entrare dentro alcuno, $e non quando $i vorra riuedere la poluere.
<HEAD>DELLE MVNITIONI, CHE SI</HEAD>
<HEAD>DEVONO TENERE NELLA FOR TEZZA PER
IL VIVERE DE' SOLDATI, ET ALTRO.</HEAD>
<HEAD>CAP. XVIII.</HEAD>
<p>Vana, &amp; del tutto inutile $aria ogni $pe$a, &amp; fatica fatta nel formare vn cos&igrave; bene
proportionato corpo di Fortezza; e me$$oui dopo alle arme tanti difen$ori, che ba-
$tino a difenderla, $e poi non vi $i mette$$ero tutte quelle munitioni nece$$arie al vit
to humano; poi che per il mancamento di e$$e vengono e$tinte le forze de gli huo-
mini benche potenti$$ime, non potende $i in alcun modo difendere dalla fame, per
laquale $arebbono nece$$itati ca$care nelle mani, e potere del $uo nemico, e ma$$ime
$e e$$a Fortezza $ar&agrave; per natura, &amp; arte difficile ad e$pugnarla a viua forza, doue non re$ta a e$$o ne-<marg>Monition&imacr;
nece$$arie <21>
il viuer de'
Soldati.
Meglio $a-
ria al Prenci
pe il non ha
uer Fortez-
za, che ha-
uerla tenen-
dola mal
proui$ta.</marg>
mico altra $peranza, $e non per via di lungo a$$edio co$trignerla eridurla in $uo potere. Si che a$$ai di
pi&ugrave; beneficio $arebbe al Prencipe, il non hauer Fortezza, che hauerla, e tenerla mal proui$ta, e tan-
to pi&ugrave; e$$endo alle frontiere del $uo nemico; e per&ograve; quando la Fortezza $ar&agrave; ridotta in dife$a, $i deue
dopo l'hauerui me$$e quelle arme, e difen$ori, che di gi&agrave; s'e detto, mettergli vn capo da Guerra, che
comandi, ilquale non deue hauere manco e$perienza, che valore nelle attioni Militari; &amp; in$ieme $i
deuono mettere abondantemente tutte le $otto$critte munitioni, acci&ograve; po$$a con ferma $peranza di
felice dife$a a$pettare il $uo nemico, e non hauere altra paura, che dell'ira del Signore Iddio, dalla
quale facilmente $e ne potr&agrave; a$$icurare col mezo della carit&agrave;, della religione, &amp; della buona giu$titia.
E per&ograve; <21> la prima proui$ione $i deue trouare t&atilde;ti religio$i, che ba$tino <21> la cu$todia delle anime: E di-
poi medici, e cirugici $perim&emacr;tati, c&omacr; vna $picieria fornita di tutti i medicamenti, &amp; in tutta <21>fettione.
<p>Grano, ouero formento, che non po$$a man-
care per vn'anno a mille Soldati per ba-
luardo, con le $eguenti altre munitioni.
<p>Acqua viua $icura dall'e$$ere auelenata, &amp; $tabile,
per bere.
<p>Legne per cuocere il pane, &amp; altro.
<p>Ri$i a$$ai.
<p>Miglio, che $i con$erua molto tempo.
<p>Legumi d'ogni $orte, e particolarmente faua, e
fa$uoli.
<p>Sale tanto che ba$ti.
<foot>P 3</foot>
<p n=>150</p>
<p>Oglio a$$ai numero di botte, ma che ogni cinque,
o $ei anni $i rinoui; perche col tempo $i fa vie-
to, &amp; non &egrave; pi&ugrave; buon da mangiare, ne da con-
dire le viuande, &amp; $erue $olamente per li medi-
camenti, facendo$i col lungo tempo, come bal
$amo.
<p>Vini grechi, malua$ie, &amp; altre $orti in quantit&agrave;.
<p>Aceto in a$$ai cuantit&agrave;.
<p>Vue $ecche, a$lai botte, e bene $tiuate.
<p>Carne di porco $alata, e particolarmente gra$$i
a$$ai.
<p>Pe$ce $alato.
<p>Formaggio d'ogni $orte.
<p>Seuo da fare diuer$i $eruitij.
<p>Biade d'ogni $orte per dare a caualli.
<p>Fieno, e paglia a$$ai.
<p>E tutte le $opra$eritte munitioni deuono e$$ere
anno per anno, o quando $i cono$cer&agrave; il bi$o-
gno rinouate, e cu$todite, e reui$te con quel-
la diligenza, che $i ricerca.
<HEAD>MVNITIONI DIVERSE</HEAD>
<HEAD>DI FERRAMENTI, LEGNAME, ET ALTRO.</HEAD>
<p>RVOTE, ca$$e, &amp; a$$ili triplicati per
cia$cun pezzo d'artiglieria co' $noi
ferramenti.
<p>Legnami, &amp;
<p>Tauoloni gro$$i d'olmo da ri$petto.
<p>Trani di diuer$e gronezze, e lunghezze di legna-
me da con$eruar$i lungo t&emacr;po in a$$ai numero.
<p>Tauole gro$$e d'ogni $orte, e $ottili di buon le-
gname a$$ai migliara, &amp; ma$$ime d'alberi, &amp; di
pioppe, per farne le dife$e per $o$tentar&egrave; la
terra, &amp; ottima munitione $ar&agrave; il piantare allo
intorno, $opra i terrapieni, della Fortezza gran
quantit&agrave; d'alberi, &amp; fargli ben cu$todire, &amp;
con$eruare.
<p>Trauicelli correnti, &amp; altri legni di rouere da fic-
care in terra.
<p>Legni a$$ai da far manichi a Zappe, &amp; a Badili.
<p>Tutti gli $trumenti da marangoni, ouero legna-
iuoli in a$$ai numero.
<p>Tutti i <29> param&emacr;ti doppi <21> due botteghe da fabro
<p>Di tutte le $orti di gro$$ezze di ferri da lauorare,
e acciali, e ma$$ime <21> gettar palle d'artiglieria.
<p>Chioderia d'ogni gro$$ezza, a$$ai numero di bari
<p>Lamiere di ferro d'ogni $orte, e filo di ferro. (li.
<p>Zape larghe, e $trette, e Badili da lauorare la terra.
<p>Picchi, mazze, e pali di ferro con tutti gli $tru-
menti da lauorar le pietre.
<p>Piombo numero grande di migliara.
<p>Argani d'ogni $orte per alzare, e $tra$cinare pe$i,
con le $ue taglie.
<p>Canapi, e corde d'ogni $orte.
<p>Canape, $toppa, e capecchio molte balle.
<p>Tele, lane, e lini per ve$tire i Soldati.
<p>Tele di caneuacci gro$$e per far pagliericci, e $ac-
chi per empire di terra a$$ai numero.
<p>Balle di lana numero a$$ai.
<p>Corbetti, zerletti, e conchetti di lame di ferro per
portare terra &amp; altro.
<p>Curri ouer rotoli di $orbo.
<p>Scale d'ogni $orte.
<p>Lanterne, e lanternoni.
<p>Pe$toni da pe$tar la terra.
<p>Ra$trelli di ferro da $pianarla, e nettarla.
<p>Carboni forti per le fucine in gran quantit&agrave;.
<p>Carboni di rouere da far fuoco a$$ai magazini.
<p>Carbone per far la poluere.
<p>Poluere fatta, e fina.
<p>Salnitro raffinato, magazini pieni.
<p>Solfo.
<p>E di tutti que$ti materiali con le palle, che porte-
ranno le artiglierie, ne $iano tanti nella Fortez
za, che cia$cun pezzo po$$a tirare per il manco
ottocento tiri, come $i di$$e.
<HEAD>ARMARIA.</HEAD>
<p>Artiglieria della $orte gi&agrave; detta.
<p>Archibugi da po$ta, che portino tutti vna
i$te$$a palla, e con tutte le $ue commodit&agrave;.
<p>Archibugi ordinarij, e non molto corti, e che por
tino buona munitione, con le $ue forme da fa-
re le palle, e mazzi di caricature, e$$en do pi&ugrave; $i-
cure, che le fia$che.
<p>Pietra viua, e breccie di fiume per far palle d'arti-
glieria in ca$o di nece$$it&agrave;, man can do quelle di
ferro, &ograve; il piombo per fare i pallini.
<p>Pezzi di catene, e quadrelli di ferro.
<p>Lanterne fatte di filo di ferro.
<p>Trombe di fuoco a$$ai.
<p>Balle di fuoco, che dando in terra $i rompino, e
faccino l'effetto.
<p>Pignatte, &amp; altri va$i pieni di fuoco artificiato.
<p>Tutti i materiali, e commodit&agrave; da fare e$$i fuochi.
<p>Cor$aletti, e pia$trini con le $ue celate per fare le
in camiciate, ouer $ortite.
<p>Petti a botta, e $cudi per ricono$cere, e difendere
le batterie.
<p>Picche a$$ai, &amp; ogn'altra $orte d'arme corte da
ha$te.
<p>Spadonia due mani, e meze $pade.
<HEAD><I>Il fine del Secoudo Libro.</I></HEAD>
<p n=>151</p>
<HEAD>FORTIFICATIONI</HEAD>
<HEAD>DI BVONAIVTO LORINI</HEAD>
<HEAD>NOBILE FIORENTINO.</HEAD>
<HEAD>LIBRO TERZO.</HEAD>
<HEAD>Doue $i mo$trano le diuer$it&agrave; delle dife$e antiche
con le moderne, &amp; $i dichiarano le cau$e di
tali $ue diuer$it&agrave;.</HEAD>
<HEAD><I>Ragionamento intorno all'inuentioni del fortificare.</I></HEAD>
<HEAD>CAP. I.</HEAD>
<p>SE VORREMO con$iderare alle fatiche di gi&agrave; fatte, nel mo$trare il modo del
Fortificare, troueremo, non e$$ere ancora arriuati a mezo del camino, cio&egrave; a quel
fine a cui deuono riguardare quelli, che vogliono fare profe$$ione di Ingegnieri
Militari; perche quello, che pre$ume e$$ere nel numero di chi s&agrave; ordinare, e co-
mandare la fabrica d'vna Fortezza, douer&agrave; $apere beni$$imo molte forme di di-
fe$e, poi che nell'e$$equire non gli ponno $eruire a pieno gli auertimenti dati<marg>Di$$icult&agrave;
per mo$tra
re quanto
occorre
nel fortifi
care.</marg>
per l'vniuer$ale intelligenza; perche il pi&ugrave; delle volte occorre obedire a' $iti $tra-
uaganti; nondimeno co'l mezo del pre$ente Libro cercheremo di $upplire a
quanto pu&ograve; occorrere. Benche e$$endo l'occa$ioni cos&igrave; diuer$e, $ia co$a difficile poterlo fare compi-
tamente, dipendendo da que$ta difficolt&agrave; la nobilt&agrave; della $cienza, per la quale bi$ogna che la viuacit&agrave;
dell'ingegno, di chi douer&agrave; operare, $uppli$ca a quello che con l'i$te$$a $cienza non $i pu&ograve; in$egna-
re; e que$to per douer$i molte volte improui$amente ri$oluere, &amp; ordinare dife$e ina$pettate. Et pe-
r&ograve; tanto quanto le deliberationi $aranno pi&ugrave; improui$e, &amp; ordinate con buono fondamento, tanto
pi&ugrave; $ar&agrave; degno di lode, e d'honore il $uo autore; $tante che trattando$i di perdita, o con$eruatione
di Stati, e di popoli, non s&ograve; qual'altro officio, o comando po$$a e$$er a que$to $uperiore, e per con$e-
quenza il pi&ugrave; nobile. E per e$$equire quanto $i &egrave; propo$to, mo$traremo la diuer$it&agrave; delle Fortezze co'l
di$correre alquanto intorno a i primi principij dell'v$o del fortificare, hor per vedere in tal materia
quali fo$$ero le cau$e, per le quali i no$tri primi padri diedero principio a fabricare le dife$e trouere-
mo, che la nece$$it&agrave; li in du$$e, a ci&ograve; fare per difender$i, non $olo contro alle ingiurie de tempi, ma an-<marg>Il bittume
erala $chia
ma del l'ac
qua in Egi
to e fa<*>
l'effetto<20>l
la calcina,
che al pre
$ente non
fa.
Prima a-
gione del-
la congre-
gatione de
gli homini
L'huom<*>
in$atiabile
&egrave; pegiore
de gli ani-
mali irra-
gioneuoli.</marg>
cora dalli animali nociui. Onde contro alle ingiurie del tempo, che $ono le pioggie, il freddo, &amp; il cal-
do fabricarono i loro primi palazzi, li quali non furono altro, che s&emacr;plici capanne, fatte di legname: &amp;
contra gli animali, fu di cinger$i allo intorno con vno $teccato fatto pur di legname, con quell'ordine
di tagliarlo, &amp; di metterlo in opera, che la nece$$it&agrave; li mo$traua, onde da contrarij tali, po$$iamo cre-
dere, che la congregatione, &amp; con$ortio de gli huomini haue$$e principio, per poter$i l'vno c&omacr; l'altro
pre$tare aiuto, che poi moltiplicando, $i fabricarono le Ca$tella, &amp; le Citt&agrave; con muraglie di pietre, &amp;
bittume, che era $chiuma d'acqua, che nell'Egitto faceua l'effetto della calcina, &amp; que$te non per di-
fender$i pi&ugrave; da $aluatichi animali, come prima, ma dalli $te$$i huomini, fatti$i per l'ingordigia, &amp; per
la rapacit&agrave; delle altrui facult&agrave;, a$$ai peggiori de gli $te$$i animali, onde poi moltiplicando le genti, &amp;
l'ambitione del dominar$i l'vno l'altro, n'&egrave; accaduto, che l'huomo n&omacr; ha il maggior nimico dello $te$
$o huomo, doue n&omacr; $i att&emacr;de, ne $i procura altro, $e n&omacr; la de$trutione del propio genere. Co$a c&omacr;traria
alla natura di tutti gli animali. La&omacr;de veggiamo in que$ti no$tri t&emacr;pi, che n&omacr; ba$tano per difender$i le
Ca$tella fabricate c&omacr; muraglie gro$i$$ime, co' torrioni, &amp; meze lune <21> re$i$tere, come prima faceuano
c&omacr;tro li arieti, &amp; torri and&atilde;ti, &amp; a diuer$e altre machine bellice. Ma hoggi c&omacr;niene fabricare, oltre alle
<foot>P 4</foot>
<p n=>152</p>
muraglie li terrapieni, &amp; baluardi grandi$$imi per a$$icurarci dalla diabolica inuentione d'e$$e arti-
glierie, ne anco con tal mezo ci&ograve; po$$iamo permetterci d'e$$er $icuri, si che in que$ta no$tra eta, $<*>el-
be tenuto co$a ridicolo$a, &amp; giuoco anco da putti la dife$a da far$i contro a'detti $trumenti be<*>li, &amp;
ma$$ime di quelle torri andanti, oltre a gli elefanti, che portauano $opra la $chiena vn ca$tello benche
picciolo, pieno di Soldati armati con bale$tre, &amp; dardi, che in campagna douenano rappre$entare tan
te Fortezze ambulatorie, che per le no$tre artiglierie, &amp; per li mo$chetti, $ariano ber$agli pur troppo
commodi, $i che come $i $piega ne' $otto$eritti ver$i, e$$e artiglier ie non $olo de$truggono le machi-
ne, ma i monti $te$$i de terrapieni, benche $o$tentati da forti$$ime muraglie, quali al $ine ca$cano a
ba$$o, &amp; fanno riuerenza a e$$e artiglieric.
<p>In no$tro arbitrio le bombarde $ono,
Le qual pur a $entir, $e l'elefante
S'appro$$ima a vn miglio io gliel perdono.
<p>A tutte l'altre machine, che inante
Soleano far$i, dato hanno licenza,
Vince arieti, falci, e torri erranti.
<p>Ade$$o $ol per e$$e $i fa $enza,
Tanto &egrave; il timore doue v&agrave; in per$ona,
Ch'ogni edificio gli fa riuerenza.
<p>Regina de le machine, e corona
Trouata fu per man d'vn'Alchimi$ta
Se vero &egrave; quel, che'l Tede$co ragiona.
<p>Vno in Colonia hauea poluere pi$ta
Per acqua forte far di$$olutiua
Di $alnitro, cinabrio, e allume mi$ta.
<p>Poi nel mortaio, doue ella condiua
Per netta la tener, ferm&ograve; vn tagliero,
Che a ca$o $igillato la copriua.
<p>Dando$i intorno poi come Ingegnero
De l'arte a racconciar'il $uo fornello,
Et a$$ettar la boccia, a tal me$tiero
<p>Anco improui$amente vn gran quadrello
Sopra il mortaio gi&agrave; coperto pone
Non gi&agrave; pen$ando ci&ograve;, che auuenne a quello.
<p>E quando h&agrave; il $uoco acce$o co'lcarbone
Per il vetro a$ciugar c'hauea lutato,
Prende ripo$o, e fa colattione
<p>Mentre che mangia; il fuoco fomentato.
Scintillando qua, e l&agrave; com'&egrave; $uo v$o,
D&agrave; vna fauilla in $u'l mortar $errato.
<p>S&ugrave; l'orlo vn p&ograve; di poluere &egrave; rinchiu$o
S'accende, e pa$$a, il fuoco cre$ce, e $uppia,
E'l $a$$o $pinge, e fa nel tetto vn bu$o.
<p>L'artifice ci&ograve; vi$to meglio aggroppa,
E aggiunge per allume carbone atto,
E $olfo per cinabro ancora incorpa.
<p>Sei, cinque, e quattro prima po$e in atto,
Gli mette in pietra bu$a, e fa che arda,
Tal che di ca$a $ua fece vn sbaratto,
<p>Nacque cos&igrave; fratello, la bombarda,
Di quel che venne le co$e iterando,
C'hebbe duo' figli $coppietto, e $pingarda.
<p>Que$ta diabolica arte dette bando
A gli altri ordegni, hor le Citt&agrave; $errate
Apre a nemici, che van $accheggiando,
<p><*>E f&agrave; tremar co'l $uon le $quadre armate.
<p>Nondimeno per quanto poi s'&egrave; inte$o, $i pu&ograve; tenere diuer$a opinione e for$e pi&ugrave; certa, poi che $ap
piamo e$$er gran tempo prima in v$o l'artiglierie nel Regno della China, che non erano in Europa;
<marg>Artiglie-
rie gr&atilde; t&emacr;-
po fa v$a-
te prima
nella Chi-
na, che <*>$
$ero cono
$ciute nel-
l'Europa.
Il Diauo-
lo inuento
re dell'ar-
tiglierie.</marg> come chiaramente s'&egrave; inte$o da Portughe$i, da gli Spagnoli, e Ca$tigliani, che $coper$ero le Indie
da quella parte, dicendo, che l'artiglierie, per quanto $i truoua $critto nelle antiche Scritture di quel
Regno, fu inuentata da vno Vite loro primo Re, &amp; che ci&ograve; gli fu$$e in$egnato da vno $pirito, per e$-
$er'egli $tato vn gran Nigromante, doue fabric&ograve; non $olo i pezzi dell'artiglierie, ma ancora la pol-
uere, &amp; le me$$e in v$o per difender$i contro a Tartari, loro antichi nimici. E que$to $i pu&ograve; credere,
perche in quelle parti il Diauolo ha $empre dominato que' poueri popoli, adorandolo come $e $o$$e
Iddio, benche $appiano, che $ia vno $pirito maligno, &amp; ci&ograve; fanno accioche facci lor manco male.
Et circa all'artiglierie, tanto pi&ugrave; ci&ograve; $i pu&ograve; credere, quanto che nell'i$te$$o Regno $i vedono pezzi an-
tichi$$imi, buttati di metallo, con la in$crittione della loro antichit&agrave;, oltre a che nel Regno del Peg&ugrave;,
gi&agrave; intorno a 1500. anni che da predetti Chini era dominato, vi fur la $ciati alcuni pezzi, liquali poi da
Portughe$i furono trouati, e$$endoui improntato l'impre$a con lettere della China, che faceuano
chiaro e$$ere tali pezzi $tati fatti in quel Regno. Oltre alla inuentione dell'artiglierie, &amp; d'altre di-
uer$e qualit&agrave; d'arme da dife$a, &amp; da offe$a che poco tempo fa $i v$ano in Europa, crano in v$o nella
<marg>L'v$o del-
la $tampa
antichi$$i-
mo nel
Reame <20>l
la China.</marg> China gi&agrave; lungo tempo fa, come ancora la $tampa, veggendo$i per confermatione di que$ta verit&agrave;,
in quel nobile Regno libri $tampati gi&agrave; pi&ugrave; di due mila anni fa, da che $i pu&ograve; credere, che tali inuen-
tioni $iano poi venute di l&agrave; in que$te parti dell'Europa; Et que$to per lo comertio de mercatanti; per-
che auanti che i Portughe$i, gli Spagnuoli, &amp; Ca$tigliani detti $copri$$ero quelle parti delle Indie
Orientali, le $petierie veniuano in que$te no$tre parti per via del mare ro$$o, &amp; per l'Arabia felice, do-
ue i mercatan ti di qu&agrave;, e ma$$ime i Tede$chi con li Turchi, e altri andauano con le flotte a rincontrare
<marg>L'artiglie-
rie <21> qua-
le $trada
potette ca
pitare nel-
l'Europa.</marg> quelle de gli Indiani, da quali veniuano portate e$$e $petie, &amp; con tale occa$ione di comertio dall'vna
natione con l'altra, da mercatanti $i &egrave; venuto in cognitione dell'vna &amp; dell'altra inuentione, &amp; que-
$to pu&ograve; e$$ere accaduto per via di carte, o di tele dipinte, o $tampate, &amp; capitate in mano d'huomini
giuditio$i, e pieni d'inuentioni, come $ono gli Allemani. Facile co$a fu poi il redurre a per$ettione, s&igrave;
<p n=>153</p>
l'v$o dell'artiglierie, come quello della $tampa, re$tando $olo il modo di far la poluere, &amp; anco que$ta,
in i$eritto, &amp; in oilegno $i puo comprendere; &amp; for$e ella fu in quelle parti dalli $te$$i mercatanti, c&omacr;-
pera, che $enza $apere anco gli ingredienti, li accorti Alchimi$ti me$$a nell'acqua poteuano di$unire
il $alnitro dal zolfo, &amp; dal carbone, &amp; oltre al cono$cerli, &amp; al de$tinguerli altresi $apere la lor quan-
tit&agrave;. Que$ta diabolica arma fu portata in Italia l'anno 1389. &amp; prima venne alle mani de' Signori<marg>Prime ar-
tigherie
portate in
Italia, &amp; a
cui date.</marg>
<*>inetiani, pre$entatale loro da vn Tede$co, che $ene $eruirono contro a Genoue$i, co' quali guerreg-
giauano, che erano venuti fino nelle lor lagune, a vi$ta di Venetia, &amp; e$$a nuoua machina fu d'a$$ai be
<*>ficio a Signori Vinetiani, &amp; di $pauento grande a lor nimici, per la nouit&agrave; di $tromento tanto $pa-
uenteuole in que' tempi anco a quelli propi, che l'v$auano per propria dife$a, benche fu$$ero pezzi
piccoli, come $on le periere, ch'erano anco mal fatte, come dicono e$$ere quelle della China di me-
tallo gettato $enza troppa proportione, e for$e anco di ferro fatte, con le verghe cerchiate, &amp; $aldate,
come $imilmente $e ne veggono hoggidi in alcune Fortezze antiche, &amp; que$te erano chiamate bom-
barde.
<HEAD>PRIMA FORTIFICATIONE</HEAD>
<HEAD>FATTA CON TORRE QVADRE.</HEAD>
<HEAD>CAP. II.</HEAD>
<p>La prima dife$a, ouero inuentione di fortificare fu fatta co' recinti di muraglie, e
$pe$$e Torri di forma quadra, ri$altando il corpo della fua gro$$ezza tanto in fuori,
che poteuano difender$i l'vna con l'altra, e$$endo ancora, come s'&egrave; detto, fattaci
la $ua $trada, e ne' merli le bale$triere, onde facilmente con le bale$tre offen deua-
no il $uo nemico, quando di fuori vicino a quelle $i voleua acco$tare, v$ando anco-
ra gli $porti in fuori, e ma$$ime $opra le porte fatte co' $uoi modiglioni, doue era-
no i vacui tra l'vno, e l'altro, detti appiombatoi, per li quali faceuano ca$care pie-
tre gro$$e, come qu&igrave; di $otto $i vede, cio&egrave; per le cortine DC, &amp; i Torrioni AB.
<fig>
<p n=>154</p>
<HEAD>FORTIFICATIONE FATTA</HEAD>
<HEAD>CO TORRIONI TONDI.</HEAD>
<HEAD>CAP. III.</HEAD>
<p>MENTRE, che con l'e$perienza del combattere andauano cre$cendo l'o$$e$e,
viddero, che le dette torri quadre non crano molto $icure per la facilit&agrave;, che
era nel tagliare i $uoi angoli, e farle rouinare, come anco per non potere difen-
dere la $ua faccia di fuori. Per&ograve; cominciarono a v$are i torrioni di forma ro-
tonda, detti al pre$ente meze lune, e di forma, ouer diametro a$$ai grandi, dan-
do alla $ua muraglia da ba$$o tanta $carpa, e gro$$ezza, che veni$$e $icura dal-
l'e$$ere tagliata, e fatta ruinare, &amp; in cambio di merli ci fecero il $uo parapet-
to pur dell'i$te$$a muraglia, ma con $pe$$e feritoie, come nel $eguente di$egno
$i vede, dando$i principio, qua $i in que' tempi all'v$o dell'artiglierie, dette bombarde, benche con po
ca offe$a poi che gli $te$$i, che l'operauano, ne re$tauano $pauentati, come s'&egrave; detto; nondimeno $tan-
te tale offe$a i difen$ori non i$tauano pi&ugrave; $icuri ne coperti dietro imerli, perche da l'i$te$$a lor dife$a
di muraglia veniuano offe$i.
<fig>
<HEAD>DIFESA DE REVELLINI, E PERCHE FVRONO</HEAD>
<HEAD>POSTI IN VSO. CAP. IIII.</HEAD>
<p>Stante l'v$o di que' tempi nel fabricare i detti torrioni tondi, credettero haue-
re fatto a$$ai gran dife$a, per e$$ere la forma circolare egualmente gagliarda,
onde parue che pi&ugrave; non re$ta$$e a fare per $icurt&agrave; della Forrezza, $e non ben
<marg>Porte del-
le Fortez-
ze diligen
temente
guardate.</marg> cu$todire le porte, le quali con diuer$i $trattagemi veniuano occupate, &amp;
pigliate, onde ne accadeua la perdita del Ca$tello, o della Citt&agrave;. Et per&ograve;
fabricarono in mezo tra li torrioni la porta, &amp; rincontro fuori del fo$$o vn
terzo torrione, quale addim&atilde;darono riuellino apportando a e$$a porta la mag
gior dife$a, che far $i pote$$e, poi che li nemici doueuano pa$$are per due por-
te, &amp; due ponti, $opra a due fo$$e guardate, &amp; dife$e in que' tempi con a$$ai
facilit&agrave;, e ma$$ime perche il corpo di guardia che $taua fuori difendeua non $olo il primo ponte, ma
daua aui$o a difen$ori della porta, quando $i doueuano preparare alla dife$a, circa al modo che tene-
<p n=>155</p>
<fig>
uano a fabricare e$$i Reuellini, $i vede per il $egnato BF, lontano dalla cortina, &amp; porta A, per lo
$patio della larghez za della fo$$a tra i due torrioni, NL, $i che il principio della piazza del Reuel-
lino B, era il fine del ponte BA, la larghezza della fo$$a che anco circondaua il Reuellino per<marg>Reuelline
&amp; $uo o$$i-
cio.</marg>
EH, FG, col $uo ponte DC, che per meglio potere difendere tutte le parti, fecero d'ogni in-
torno alla rotondit&agrave; del Reuellino LIF, &amp; la gola IE, CL, li $ua modiglioni che $porgeuano
in fuori con liapiombatoi comodi da difender$i con le pietre, e con ogni qualit&agrave; d'arme da tirare.
Nondimeno que$ta co$i fatta dife$a, in que$ti no$tri tempi rie$ce, non $olo la pi&ugrave; imperfetta, ma la
pi&ugrave; nociua, che $i po$$a fare; perche oltre al non potere difendere la rotondit&agrave; della fo$$a, &amp; fronte F,<marg>Reuellini &amp;
$ue imper-
fettioni.</marg>
come anco non $i pu&ograve; gli altri torrioni, tutto il vacuo di e$$a fo$$a GLI, $erue per lo nimico, $tan-
doui coperto, non potendo i difen$ori $coprire, ne difendere tal parte, onde con cauamenti di mine $i
viene a far patrone della piazza del Reuellino, &amp; pa$$andoui $otto $empre coperto $i pu&ograve; impadro-
nir$i della porta A, &amp; della Citt&agrave;, &amp; que$to per l'v$o dell'artiglierie, con le quali da lontano lieua-
no le dife$e, &amp; da pre$$o $i entra $otto con la Zappa, e con li cauamenti delle $trade $otterranee, &amp;
con le ruine delle mine $i fa la $trada per entrar dentro.
<HEAD>FORTIFICATIONE FATTA CO' BALVARDI. CAP. V.</HEAD>
<p>EDOPO l'hauere e$perimentato i detti torrioni tondi, ritrouarono ancora in parte l'imper-
fettioni de' primi, cio&egrave;, che la parte della $ua circonferenza di fuori non era $coperta, ne di-
fe$a da' difen$ori, formando i tiri non $olo delle bale$tre, ma delle artiglierie vn'angolo di
fuori, n el quale poteuano $tare i nemici coperti, e $icuri. Per&ograve; conforme alla grandezza del detto an-
<fig>
<p n=>156</p>
golo, fecero la muraglia, e formarono la fronte del baluardo, me$$o per quanto vien detto in v$o da'
France$i, ilquale chiamarono Belringardo, facendolo per&ograve; di forma piccola, e con lunghe cortine,
come $i vede per AB, cortina, e DC, baluardi.
<HEAD>FORTIFICATIONE CO' BALVARDI, E CAVALIERI
IN MEZO LA CORTINA.</HEAD>
<HEAD>CAP. VI.</HEAD>
<p>CRESCENDO $empre pi&ugrave; con la e$perienza la malitia de gli huomini nell'of-
fender$i, ponendo ogni $uo $tudio, &amp; ingegno per ritrouare noue inuentioni
d'accre$cere l'offe$a, e ma$$ime nel rinforzare le batterie per leuare le dife$e, &amp;
douendo anco i difen$ori ampliare, &amp; a$$icurare le dife$e, giudicarono e$$ere vti-
<marg>L'v$o de
caualieri.</marg> le il caualiere, che caualiere dimandarono vn monte di terra circondato da vna
muraglia, doue in cima era vna piazza capace, con le dife$e del parapetto, a te-
nerui l'artiglierie per potere difendere pi&ugrave; da pre$$o le fronti de' baluardi BC,
con la piazza di detto caualiere A, po$to nel mezo della cortina. Ma perche
que$ti caualieri veniuauo incamiciati d'ogni intorno con gro$$a muraglia per $o$tentare il terrapie-
<marg>Muraglia in
torno al ca-
ualiero, a$-
$a<*>ociua.</marg> no col $uo parapetto, come anco in alcune Fortezze vecchie $e ne vedono, doue dalle batterie con
facilit&agrave; veniuano ruinati con la morte de di$en$ori, e perci&ograve; al pre$ente $e ne fanno due per cortina
con la $emplice terra.
<fig>
<HEAD>FORTIFICATIONE FATTA CON LA PIATTA FORMA.</HEAD>
<HEAD>CAP. VII.</HEAD>
<p>Era la dife$a del $opra$critto caualiere molto commoda, e facile, $e per&ograve; $i fu$$e
potuta con$eruare; $i come poi con l'e$perienza $i vede non poter$i fare, s&igrave; per e$-
$ere $coperta, e ber$agliata dal nemico, come ancora e$$endo fatto, e dife$o da mu-
raglia, veniua facilmente ad e$$ere e$po$to alla ruina con perdita delle dife$e, e$-
$endo cauate nella gro$$ezza di e$$a $ua muraglia, onde ca$cata a terra re$taua la
piccola piazza $coperta, e fatta inutile. E per&ograve; parue, che fu$$e a$$ai meglio ri$al-
tare fuori nel fo$$o pur nel mezo della cortina, e formare vn baluardetto, che piglia$$e le di$e$e da'
due principali fianchi, e venendo di angolo ottu$o, lo addimandarono piattaforma, come $i vede
per il $egnato D.
<p n=>157</p>
<fig>
<HEAD>FORTEZZA FABRICATA CON MODERNI BALVARDI.</HEAD>
<HEAD>CAP. VIII.</HEAD>
<p>DALLE imperfettioni cono$ciute nelle piazze picciole, &amp; dalla debolezza delle
$ue dife$e, $e n'&egrave; cauato quel beneficio, che ne apporta la e$perienza, nel ridurre
l'opere a quella perfettione, che $i de$idera, ma$$ime in materia delle fortifica-
tioni, doue $i tratta della $alute de gli huomini, &amp; delli Stati de' Prencipi; &amp; per
ci&ograve; fare habbiamo $ino al pre$ente trattato nel pre$ente Libro, delle dife$e anti-
che, fatte con quelle imperfettioni, che far $i $ogliono tutte le co$e ne' lor primi
principij. E per&ograve; al pre$ente anderemo mo$tr&atilde;do quelle dife$e pi&ugrave; $icure, che dal
la e$perienza $ono $tate cono$ciute per le pi&ugrave; vtili, che far $i po$$ano contra le
moderne offe$e, oltre alla facilit&agrave;, &amp; allo $paragno del danaro nell'effettuare l'opera, e per ci&ograve; fare,
&egrave; nece$$ario, che conforme a $iti, &amp; all'offe$e, $i formino e$$e dife$e, e non con quella con$ideratione,
che alcuni hanno detto, cio&egrave; conforme alle forze del Prencipe, che la pu&ograve; offendere; perche $e bene
il Prencipe confinante fo$$e debole di forze, egli $i pu&ograve; confederare con altri potenti, &amp; v$are quelle
maggiori forze, che v$ar $i po$$ono, e per&ograve; conuiene fabricare dife$e Reali, cio&egrave; gran fianchi, per fare
grande, &amp; coperte le $ue piazze, &amp; $imilmente cauare con gran larghezza, &amp; con gran profondit&agrave; la
<fig>
fo$$a, accioche i difen$ori po$$ino con$eruare e$$e dife$e contro alle batterie, &amp; che il poco numero
po$$a re$i$tere al grande, col mezo della Fortezza, bene ordinata, e fabricata $opra i pre$enti due ba-
<p n=>158</p>
luardi LM, non occorre replicare altro, e$$en do$i hormai mo$trato la grandezza del fianco BC,
con la $palla DE, &amp; la $ortita GC, fatta con vna $ol piazza per fianco.
<HEAD>FORTEZZA CON LA FRONTE PIATTA AL MEZO
DELLA CORTINA. CAP. IX.</HEAD>
<p>Dove $i ritrouano le dife$e lunghe di gi&agrave; habbiamo mo$trato poterui$i rime diare,
col mezo de' caualieri, e delle piatte forme; ma perche que$te $ogliono e$$ere nelle
Fortezze antiche, con tanta poca piazza, &amp; dife$a, che poco beneficio ne ap-
portano, ma$$ime per la dife$a della piatta forma: onde e$$endo nece$$ario, che le di
fe$e nuoue, che $i aggiungono alla Fortezza $iano di pi&ugrave; valore, &amp; di pi&ugrave; $icurta,
che non $ono le vecchie. E per&ograve; pre$upporremo l'hauere a difendere la fronte di
dua baluardi AB, &amp; che piglino la dife$a tanto dentro la cortina, che vi $i po$-
<marg>Fr&omacr;te piat
ta.</marg> $a cauare la $palla ED, &amp; il fianco GF, con la fronte piatta CGE, $i che il fianco G, po$$a
difendere la fronte del baluardo A, d'ogni parte doue re$ter&agrave; la longhezza della cortina libera, $i
che i due fianchi de' baluardi la po$$ano $couare, &amp; difendere, &amp; le $ue fronti verranno, come s'e det-
to, doppiamente dife$e, ch'&egrave; quanto $i pu&ograve; de$iderare, ma$$ime fabricando i caualieri IL, e ben
che re$ti la parte della cortina DH, non $coperta da e$$o fianco G, nondimeno venendo e$$a
parte $icura, e ben dife$a da baluardi, non $ara oppo$itione notabile, e $olo $i potr&agrave; correggere l'an-
golo C, &amp; dirizzare la muraglia da vn fianco all'altro della fronte piatta, come $i vede per la linea
punteggiata di GF, $i che l'vn con l'altro $i po$$ano difendere.
<fig>
<HEAD>FORTEZZA FATTA CON LA PIATTAFORMA NELLE</HEAD>
<HEAD>CORTINE ANGOLARI. CAP. X.</HEAD>
<p>VENGONO a e$$ere le piatteforme bia$imate nelle Fortezze $olo per la $trettezza de'
$uoi fianchi, e $palle; ma fabricando que$te $ue dife$e eguali a quelle de' baluardi, e
ma$$ime reali, alcuno non le potr&agrave; con ragione fare oppo$itione, anzi tanto pi&ugrave; $i do-
ueriano lodare, quanto che le $ue fronti vengono pi&ugrave; corte, &amp; ottu$e con la $ua gola,
non meno larga di 40. pa$$a per potere con vna $ol piazza co$i coperta commodamen-
te da ogni parte operarui l'artiglierie, e che nel mezo re$ti $patio commodo per lo
tran$ito de' difen$ori, e quando anco i baluardi fo$$ero fabricati $opra le cortine rette, o $opra gli
<p n=>159</p>
angoli molto ottu$i, la dife$a non potrebbe e$$ere pi&ugrave; $icura, quanto $arebbe con la propo$ta piatta-
forma, come nel pre$ente di$egno $i vede per li due baluardi AB, e la CD, cortina, doue nel<marg>Piattafor-
ma vtile
con le di-
fe$e reali.</marg>
mezo $i vede l'angolo in feriore F, e l'altro interiore E, laqual piattaforma potra pigliar la dife$a
dal mezo della cortina MN; e$$endo ancora le fronti s&igrave; di e$$a come de' baluardi con dife$a dupli-
cata. Douendo$i per&ograve; auuertire, che quando ne occoriera fabricare la piatta forma $opra a cortine
angolari, di non pigliar mai la dife$a della $ua fronte, da' fianchi de' baluardi, $i come molti con po-
co antiuedere hanno fatto, perche l'artiglierie d'vn fianco non potranno mai $couare e$$a fronte, che
il tiro non vada ad imboccare l'altro fianco del baluardo oppo$ito, delche quando anco non gli fa-
ce$$e danno notabile, $arebbe tanto il timore de' bombardieri, che vi $te$$ero per l'offe$a delle $ue
proprie artiglierie, che non $aria di quelle del nemico, doue ne potr&agrave; $uccedere di$ordine non pic-
colo, ma pigliando la detta dife$a dentro al mezo della cortina M, tal fronte verr&agrave; dife$a in batte-
ria, e re$ter&agrave; il tutto ottimamente guardato, &amp; a$$icurato.
<fig>
<HEAD>FORTEZZA FATTA CON LE CORTINE ANGOLARI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XI.</HEAD>
<p>SOPRA gli angoli ottu$i, e linee rette $i potranno fabricare le cortine angola-
ri, con le quali $i former&agrave; la pi&ugrave; gagliarda Fortezza, che $i po$$a fare, poi che la<marg>Le cortine
angolari.
apportano
ottima di-
fe$a.</marg>
met&agrave; della lunghezza di e$$e $ue cortine far&agrave; l'i$te$o effetto di dife$a, che fa il
fianco nel difendere la fronte del baluardo, come nel $eguente di$egno $i ve-
de, cio&egrave; per CE, lunghezza della cortina, FD, la ritirata dell'angolo di me-
zo con la gro$$ezza del $uo parapetto MD, onde tutta la parte ML, co'l
fianco RL, difender&agrave; la fronte GH. Benche $opra cos&igrave; fatta forma di di-
fe$a ne po$$ono e$$ere fatte due oppo$itioni. E prima, che le dife$e da alto ven-
gono facili$$imamente ad e$$ere imboccate, &amp; impedite. Seconda, che co'l ritiramento in dentro<marg>Oppo$itio
ni.</marg>
per l'angolo FD, che fa la cortina, $i viene a con$umare la piazza alla Fortezza; nondimeno alla pri-
ma $i ri$ponde, che in que$te cos&igrave; fatte piante le dife$e da alto non apportano oppo$itione, come po$-
$ono accadere nelle cortine rette, perche le angolari po$$ono con le $ue cannoniere guardare per
fianco il fo$$o HO, con la fronte del baluardo HG, doue che fuori di tal larghezza vengono $i-
cure dall'e$$ere imboccate. Quanto al re$tringer della piazza, dico, che $aria bene poter perdere in
tutte le cortine lo $patio dell'angolo di mezo FD, di circa pa$$a venti, per acqui$tare la met&agrave; di e$-
$a cortina, che ne $erua per commodo fianco; doue non $i pu&ograve; negare, che per dife$a della fronte
GH, non $ia molto pi&ugrave; vtile la lunghezza di e$$a cortina con le $ue cannoniere LM, che non &egrave; il
ri$tringer della piazza DF, laqual piazza nel perder$i non apporta incommodo alcuno, ma $i ben
commodit&agrave; notabile per la dife$a. E per&ograve; potendo$i fare tal dife$a in tutte le Fortezze, cio&egrave; hauere
<p n=>160</p>
il commodo da fortificare $opra gli angoli a$$ai ottu$i, e linee rette, doue $i potr&agrave; far pigliare la dife a
del mezo della cortina, s&igrave; che po$$a dare alla Fortezza quella dife$a che $i pu&ograve; de$iderare, perche co'l
pigliarla in tal parte, $i pu&ograve; co' pezzi piccoli d'artiglieria, &amp; anco co'mo$chettoni $copar la fo$$a c&omacr; la
fr&omacr;te del baluardo, che gli &egrave; r&imacr;c&omacr;tro, re$t&atilde;do i $uoi $i&atilde;chi $icuri dalle oppo$itioni dell'e$$ere imboccati.
<fig>
<HEAD>FORTEZZA FATTA CO' BALVARDI, CHE HANNO LI
orecchioni quadri. CAP. XII.</HEAD>
<p>Tra la diuer$it&agrave; delle opinioni, che corrono $opra al modo del forti ficare, pare ad
alcuni, che gli orecchioni, che $i fanno per coprire i fianchi, $i faccino di forma qua-
dra, dicendo che gli angoli, non $olo per di $opra rendono maggiore la piazza, ma che
<marg>Orechio-
ni quadri
imper$etti</marg> coprano anco pi&ugrave; il fianco. Beneficij del tutto vani, e $enza alcuna ragione imagina-
ti, perche contro alle batterie, le forme angolari vengono pur troppo facili alla ruina,
e cadendo, la parte della muraglia, che re$ta poi tra l'vno, &amp; l'altro angolo, re$tando
di$unita, conuiene, che ancor da $ua po$ta cada, $i che nel cadere dell'angclo, $i viene a di$coprire il
fianco, e tanto pi&ugrave; quando poi va gi&ugrave; e$$a muraglia tutta, con parte del terrapieno, ch'&egrave; tutto all'op-
po$ito di quello, che debbiamo procurare di fare.
<fig>
<p n=>161</p>
<HEAD>FORTEZZA FATTA CO' BALVARDI</HEAD>
<HEAD>SENZA SPALLA.</HEAD>
<HEAD>CAP. XIII.</HEAD>
<p>FVRONO iprimi inuentori del fabricare i baluardi, come di $opra $i &egrave; mo$tra-
to, non capaci della buona dife$a, come quelli; che non haueuano notitia delle
offe$e, che in que$ti noftri tempi vengono v$ate, per&ograve; formarono i baluardi $en<marg>Imperfer-
tione del
fianco $en
za $palla,
che lo co-
pra.</marg>
za $palla, come per li due $egnati GH, $i vede, da' quali $i potr&agrave; fare giudi-
cio, quanto le cannoniere de' fianchi venghino $coperte, e facili all'e$$ere im-
boccate con la ruina della muraglia in$ieme co' merloni, e cannoniere IK, ve-
nendo tal parte $coperta da tutta la $pianata di fuori; e per&ograve; e$$endo la Fortez-
za reale, &amp; e$po$ta alle offe$e $enza l'aiuto del $ito, vi $i deue fare la $ua $palla,
come s'&egrave; detto, e per la $egnata M, $i vede; e que$to ma$$ime per fare la $ortita coperta, e che la piaz-
za, e cannoniere del fianco venghino $imilmente coperte, &amp; a$$ai pi&ugrave; $icure, $i che il nemico non le<marg>Baluardi
$taccati
dalle cor-
tine.</marg>
po$$a $coprire, ne imboccare. Si $ono ancora v$ati $abricare i baluardi $taccati dalle cortine, i quali
benche in apparenza mo$trino apportar commoda dife$a, cio&egrave; dicono, che perdendo$i il baluardo, il
nemico con difficult&agrave; pu&ograve; entrar dentro il recinto della Fortezza, per l'impedimento di tal di$unio-
ne, e$$endoci vna $trada di mezo larga circa $ei pa$$a, laquale vien dife$a da gli altri baluardi, che gli
$ono incontro. Volendo ancora, che per tale $trada $e ne caui il commodo di $ortir fuori, &amp; che in
tempo di pace po$$ino $tar $enza le $entinelle, &ograve; guardie, e ma$$ime nelle Citt&agrave; habitate, per non ci $i
potere andar $opra, $tando $errate, ouero rimurate le $ue porte; ilche &egrave; vanit&agrave; e$pre$$a; perche quanto
alla prima del non potere il nemico pa$$ar dentro la Fortezza, dico s&emacr;pre che chi $ar&agrave; padron del ba-
luardo, $ar&agrave; ancora padrone di e$$a $trada, p&ograve;tend<*> gli facilmente far trauer$a la materia de gli angoli
de' fianchibattuti, che da ogni parte ca$cheranno, oltra che con facilit&agrave;, con l'i$te$$a terra del baluar
do $i pu&ograve; coprire, $i che la dife$a de' fianchi de gli altri baluardi re$terebbe inutile, hauendo e$$o nemi
co tanta commodita di cacciat$i $otto al terrapieno di dentro, e con le mine far$i $trada per impadro-
nir$i della Fortezza, con l'aiuto della pre$a del di$unito baluardo. Quanto poi alla $ortita que$ta $a-
rebbe commoda, come all'oppo$ito $aria incommodi$$ima la dife$a del $uo fianco, e ma$$ime per il
primo pezzo ver$o la cortina, oue difficilmente potrebbe $copar la contra$carpa, ouero $coprir l'ango-
lo incontro la punta dell'altro baluardo, non hauendo ritirata a quella dirittura, e$$endo in parte cos&igrave;
debile, &amp; e$po$to a ruina, $endogli tagliato l'angolo, che forma la detta $trada; oltra che il fianco $i
<fig>
douerebbe fare &ograve; tanto $tretto, che veni$$e inutile, ouero tanto largo con la $ua $palla, che la fronte
del baluardo re$ta$$e molto lunga, e di corpo $proportionato, $tante la larghezza di pi&ugrave; delli detti $ei
<foot>Q</foot>
<p n=>162</p>
pa$$a, benche non $i po$$a v$ar $e non nelle cortine rette, $enza duplicato di$ordine. <*>i$one ancora
molti altri modi di cortine, e dife$e di baluardi $trauaganti, come $e ne vedono i Libri pieni, quali
come fatiche inutili le la$$eremo; douendo, come f&ugrave; la no$tra prima intentione, trattar $olo di quelle
pi&ugrave; reali, e miglior dife$e, che v$ar $i po$$ano nelle Fortezze, $i come di gia con l'aiuto del Signore
Iddio pretendo hauer fatto. Re$tando $olo di trattare alquanto delle Fortezze non reali, cio&egrave; de' For-
ti, che $pe$$o $i $ogliono fabricare $opra a' $iti per natura difen$ibili, doue ogni $orte di dife$a non
reale, ne pu&ograve; $eruire, non e$$endo e$po$ti $e non a batteria da mano; per&ograve; mo$treremo al pre$ente i $e-
guenti, i quali il pi&ugrave; delle volte vengono v$ati in campagna fatti con la $emplice terra per impadro-
nir$i de' pa$$i delle $trade, e de' fiumi, e ma$$ime per a$$ediare Citt&agrave;, &ograve; Fortezze; le mi$ure e propor-
tioni de' quali $i faranno $empre conformi alle occa$icni.
<HEAD>FORTE FATTO SOPRA CINQVE ANGOLI,
CON DIVERSE DIFESE.</HEAD>
<HEAD>CAP. XIIII.</HEAD>
<p>SI POSSONO fare que$ti ces&igrave; fatti Forti, con differenti dife$e, conforme pe<*>
$empre al $ito, &amp; all'offe $a, che gli potr&agrave; fare il nemico, douendo$i $empre a$$icura<*>
le cannoniere de' $uoi fianchi, con la gro$$ezza del merlone, lequali cannoniere non
vegliono e$$ere manco di due. Quanto poi alla $ua grandezza $i potr&agrave; per la $cala
AB, che mo$tra la mi$ura delle braccia $apere, tutte le $ae parti, &amp; in$ieme che tu<*>e
le regole, e proportioni c&omacr;$i$tono $olo nel $ar gli cuelle c<*>inodit&agrave;, che $i ricercano
conforme al $ito, come $i di$$e. Circa alla $ua fabrica dico, che facendogh $opra a' $iti montuo$i, $i co-
<fig>
<p n=>163</p>
ueranno fare n<*>l t<*>glio di e$$o $ito: E douendo fabricargli in $ito piano, $i potranno fabricare in<marg>Come $i de-
uono tabri
care le al <*>
ze de lle <*>
pe ne' Forti
di terra.</marg>
quattro modi, olu e a quanto $i di$$e nel Secondo Libro, al quarto Capitolo, cio&egrave; far l'altezza della
$ua $carpa di fuori con la $emplice terra; $econdo far detta $carpa con le lotte; terzo farla con le man-
nocchie, che $ono manipoli di $copa, ouero fra$che $ottili di legname verde piegati, &amp; auuoltati
con la $ua cima, $i che legati faccino mazocchia, e me$$i in opera per lungo con la detta $ua te$ta pie-
gata di fuori, come fo$$ero pietie cotte, e cos&igrave; vnite con la terra a cor$o per cor$o alzare l'opera
di dentro ben pe$ta, &amp; il migliore legname da fare tal'opera $ar&agrave; la $copa, ouero vimini di legno
per natura forte. E per il quarto, &amp; vltimo, dico poter$i far tal'alzato con tronconi, e rami d'alberi
egualmente alle $ue te$te tagliati, ouer $egati, e ma$$ime quella parte che $tara di fuori; riempiendo
per di dentro i vacui con terra ben pe$ta, e per di fuori con lotte, $i che l'opera venga $tabile, e $icu-
ra dal fuoco, come di $opra $i di$$e. Circa al miglior $eruitio, che cia$cuna di que$te materie po$$a
pre$tare all'opera, $i $aper&agrave;, che la terra commodamente bagnata, e pe$tata beni$$imo, e con vimi-
ne dentro ben collegate, apporter&agrave; vtili$$imo $eruitio, come anco apportano i detti alberi, co'loro
tronconi me$$i in opera, e ma$$ime nel modo, che $i v$a in Vngheria, &amp; in Tran$iluania, doue in
quelle parti &egrave; douitia di legnami, che me$$i in opera, come $i di$$e, cio&egrave; con le $ue te$te per di fuori<marg>Tronconi
d'alberi vti
li per fabri-
care le For-
tezze.
Forti fatti
coa tr&omacr;coni
d'alberi ga-
gliardi$$imi.
Altezza d<*>
forti.</marg>
$egate, &amp; bene $tiuate, con la terra di dentro ben pe$tata, s&igrave; che non $olo non apportino il commo-
do per $alirui $opra, ne meno che il fuoco gli po$$a a<*> dere; li quali non $olo deuono e$$ere dife$i dalla
detta terra, ma ancora dalle acque, che di dentro $i deuono poter buttare, che pa$$i tra detti legna-
mi $enza di$ordine dell'opera, $i che venendo anco $icura dalla Zappa, &amp; dall'artiglieria la Fortezza
$i viene con poca $pe$a a fare qua$i ine$pugnabile. Quanto all'altezza delle cortine, &amp; alla grandez-
za de baluardetti, que$ti $i faranno quanto pi&ugrave; alti, e commodi di piazza, che $i potr&agrave;, ne d'altez-
za vorrebbono e$$ere meno di tre pa$$a, benche potendo profondare la fo$$a $i deuono fare alte quat-
no pa$$a, male dife$e de parapetti con le lor piazze di dentro, vorriano e$$ere $uperiori alla campa-
gna il pi&ugrave; $i pu&ograve;, per potere i difen$ori hauere quel pi&ugrave; vantaggio di $coprire, &amp; offendere il ne-
mico.
<HEAD>FORTE FATTO A STELLA</HEAD>
<HEAD>CON SEI ANGOLI,
CAP. XV.</HEAD>
<p>SE ALLE dife$e angolari $aranno leuate l'oppo$itioni, a che vengono e$po$te, cio&egrave;
che il nemico non po$$a, cacciando$i $otto gli angoli AB, $tar coperto, e con la
Zappa penetrar dentro per cauar le mine, per certo que$te cos&igrave; fatte forme $ariano
vtili$$ime, $tante che tutte le parti della $ua circonferenza $i fanno fianco per guar-<marg>Oppo$itioni
alle dife$e
angolari.</marg>
dar$i, e difender$i l'vna con l'altra. Quanto all'oppo$itione, que$ta non $i pu&ograve; fuggi-
re, e ma$$ime in $ito piano, e doue le dife$e de' parapetti fu$$ero gro$$e; $tante la lun-
ghezza delle trombe che conuerrebbe dare alle cannoniere, lequali non potriano
$coprire $e non da lontan&omacr;, poi che volendo con e$$e $coprire da pre$$o il fondo del fo$$o, $arebbe ne-
ce$$ario ch'il pendere con la bocca della cannoniera veni$$e per di fuori tanto ba$$a, che face$$e anco
$trada per doue il nemico vi pote$$e $alire. Ma &egrave; ben vero, che le due cannoniere dell'angolo A, $i
po$$ono accommodare per i$coprire da ba$$o, ma non gi&agrave; tanto che ba$ti $icuramente, benche $i po$-
$ano far coperte con tronchi gro$$i di rouere, e dare al fo$$o incontro al detto angolo, alquanto mag-
gior profondit&agrave;, nondimeno come $i di$$e que$ta co$i fatta dife$a $ar&agrave; la pi&ugrave; imperfetta, e tanto
pi&ugrave; doue il fo$$o fo$$e $enza acqua, $i che il nemico non haue$$e difficult&agrave; nel pa$$arlo, &amp; non cac-
ciarui$i $otto, e ma$$ime vicino alli angoli, doue re$terebbe coperti$$imo, e per&ograve; d'ogni parte,
doue &egrave; l'angolo vi $i deuono fare i $uoi fianchetti, acci&ograve; l'vno con l'altro po$$a $coprire, &amp;
difendere tutto il fondo della fo$$a, benche in detti fianchi non pote$$ero $tare $e non mo$chet-
tieri.
<fig>
<foot>Q 2</foot>
<p n=>164</p>
<fig>
<HEAD>FORTE FABRICA TO SOPR A</HEAD>
<HEAD>VN QVADRO LVNGO DIFESO
DA DVE BALVARDETTI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XVI.</HEAD>
<p>SOPRA alla forma de gli angoli pi&ugrave; acuti $i formeranno le pi&ugrave; deboli dife$e: ma fa-
bricandogli ne' $iti montuo$i, ogni forma, e dife$a ne $eruir&agrave;, pur che dentro re$ti $i-
to capace per le piazze, &amp; per gli alloggiamenti nece$$ari; &amp; anco pi&ugrave; $ar&agrave; gagliar-
do, quanto che tali $ue dife$e $i potranno cauare nel $a$$o viuo del corpo del monte,
ma$$ime co' $uoi fianchetti, per le ragioni di $opradette.
<p n=>165</p>
<fig>
<HEAD>FORTE FATTO SOPRA VN TRIANGOLO</HEAD>
<HEAD>CON TRE BALVARDETTI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XVII.</HEAD>
<fig>
<p>Le forme triangulari, $e bene pare, che $iano inforticabili, nondimeno e$$endo gran-
di, &amp; fabricando$i al mezo delle tre cortine i tre denti, ouero baluarderti, che pi-
glino la dife$a vicino a' lor fianchi, $aranno perci&ograve; di$en$ibili $empre, che la parte
della cortina, che re$ta gli po$$a di$endere, catiando per&ograve; la dife$a, s&igrave; che $i po$$a $co-
prire il fondo della $o$$a, ma$$ime e$$endo $enza acqua.
<foot>Q 3</foot>
<p n=>166</p>
<fig>
<HEAD>CASE, OVER O PALAZZI FATTI</HEAD>
<HEAD>IN FOR TEZZA.</HEAD>
<HEAD>CAP. XVIII.</HEAD>
<p>Con l'occa$ione di formare que$ti cos&igrave; fatti Forti campali, voglio per li due $e-
guenti di$egni mo$trare, come e con quanta facilit&agrave; $i potranno fabricare an-
cora le ca$e, ouero palazzi della villa, acci&ograve; $i po$$ino difendere, e $aluare i $uoi
habitanti da' nemici, che gli vole$$ero offendere; e ma$$ime per $eruitio
di quelli, che habitano lontano dalle Citt&agrave;, &amp; vicino a i confini, doue il
<marg>Be$tialit&agrave;
di huomi-
ni, che pa$
$a il termi
ne de' pi&ugrave;
$aluatici
animali.</marg> pi&ugrave; delle volte $ogliono habitare genti di mala vita, &amp; v$e a viuere di rapine,
lequali diaboliche genti, non $olo non re$tano contente nel torre la,
robba, ma il pi&ugrave; delle volte ( con $celerata mano ) $i compiacciono di le-
uarne in$ieme la vita, $i che pa$$ano i termini naturali de' pi&ugrave; $ilue$tri animali, venendo non $olo le
publiche $trade, male proprie ca$e da e$$i viclentate, come $i vede accadere in molti luoghi; e per&ograve;
volendo$i $eruire di cos&igrave; fatta riparatione, e fabriche, la forma quadra $ar&agrave; commoda; come nel $e-
guente primo di$egno $i veder&agrave;, cio&egrave; per li quattro cantoni TV, SG, oue deuono e$$ere fabrica-
te, le $tanze, che formano i quattro baluardi co'l $uo fo$$o, e dipoi intorno alle parti interiori, $ivede
per AB, il ponte, che attrauer$a la larghezza del fo$$o, e fa te$ta in A, porta de<*>la $ala C, deue
d'intorno $i ritrouano $edici camere, che po$$ono e$$ere in quattro appartamenti co' $uoi incontri
<p n=>167</p>
HLK, di porte, e fine$tre. Le $tanze angolari MN, chevengono a $ormare i detti baluardi $i po$-
$ono riquadrare, cio&egrave; la maggiore N, come $t&agrave; la parte O, oue $i far&agrave; vn luogo per diuer$i $erui-
tij, e ma$$ime per $alire nella $offitta di $opra; e la $cala principale per a$cendere al $econdo piano $ar&agrave;
DXP, cio&egrave; la porta, &amp; entrata da ba$$o $ar&agrave; D, e la $alita di $opra P. In quanto alla dife$a di fuo-
ri gi&agrave; $i vedono gli otto fianchi, che cia$cheduno $copri la fronte, e la fo$$a, che gli $t&agrave; oppo$ta, cio&egrave;
per il $egnato Q, la parte RS, e $imilmente E, la GF, che deue pigliare la dife$a dall'angolo di
<fig>
e$$o fianco, doue $aranno cauate nella gro$$ezza della muraglia tante feritoie, che ba$tino a tenerci
quel numero di falconetti, &ograve; mo$chettoni, che far&agrave; bi$ogno per la dife$a, e ma$$ime $opra cia$cun pia-
no di appartamento; douendo poi le $tanze; &amp; habitationi da ba$$o hauer le $ue fine$tre con gro$$e, e
$icure ferrate, $i che non $olo non vi $i po$$a entrare, ma ne anco vi $i po$$a buttar dentro fuochi artifi-
ciati.
<p n=>168</p>
<p>E potendo$i con tal'ordine formare diuer$e piante, $i moftrer&agrave; ancora la $eguente fatta di pi&ugrave; pic-
cola e priuata habitatione, cio&egrave; per B, porta doue &egrave; il $uo ponte leuatoio con $ette camere $opra il
$alone A, $enza i piccoli lucghi C, cauatine gli angoli, ilqual $alone riceuer&agrave; lume dalle tre fine-
$tre nella te$ta FD, e dalle due nel mezo delle quali &egrave; la detta porta B, &amp; il re$to delle dife$e co'l
$uo fo$$o di fuori $aranno fatte, come s'&egrave; detto di $opra. Ma ben $i deue auuertire, che e$$endo le
cortine molto corte, le dife$e delle fronti non $i potranno pigliare dall'angolo del fianco, come $i di$-
$e, ma $i bene d'alle $ue fine$tre.
<fig>
<HEAD>IN QVANTI MODI SI POSSA FARE IL FOSSO</HEAD>
<HEAD>D'INTORNO LE FORTEZZE REALI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XIX.</HEAD>
<p>Gi&agrave; che la fo$$a per le ragioni dette, &egrave; madre della Fortezza, poi che ella partori$ce con
<marg>Fo$$a ma-
dre della
Fortezza.
Fo$$a per
fetta, co-
me ha da
e$$ere lar-
ga.</marg>
la materia, che vien cauata dal $uo corpo, anco il corpo della Fortezza con tutti i $uoi
membri, dobbiamo perci&ograve; con molta diligenza attendere a ridurla a quella maggior
perfettione, che $i ricerca per dife$a dell'vna, &amp; dell'altra parte, laquale perfettione
dipende da tre co$e, cio&egrave; e$$er larga, profonda, &amp; ben dife$a, quanto alla larghezza gi&agrave;
s'&egrave; detto alla quinta giornata del Dialogo a ba$tanza, cio&egrave; che debba e$$er tanto, che dalli arcobugi
de difen$ori po$$a e$$er dife$a la contra$carpa, e tirarui di punto in bianco; circa alla profondita,
<p n=>169</p>
que$ta tanto quanto $ar&atilde;no maggiori, le piazze di dentro, ma$$ime quelle de fianchi $aranno c&omacr;mo-
de, &amp; $icure per la dife$a, e tanto pi&ugrave; potendo venire tutta l'altezza della muraglia coperta dalla con-
tra$carpa, e per&ograve; e$$endo profonda $ei pa$$a, &amp; che nel fondo $ia o l'acqua viua, o il $a$$o, que$ta $ar&agrave;
la pi&ugrave; perfetta, e tanto pi&ugrave; poi quando i fianchi de baluardi $aranno reali, &amp; non e$po$ti alla ruina, ne
a perdere le dife$e per le batterie nimiche, con l'aiuto anco de caualieri, &amp; delle $ortite, e tutto per te-
ne$e il nemico lontano, ouero farli perdere quel pi&ugrave; tempo, che $i potr&agrave;, &amp; farli la maggiore offe$a,
come $i dir&agrave; nel Se$to Libro. E ben che $i $ia mo$trato diuer$i profili per fare anco con pratica la di-
<fig>
uer$it&agrave; delle $ue dife$e, $i mo$trer&agrave; al pre$ente anco li $eguentitre profili, e prima per AL, $i vedr&agrave;
la larghezza del fo$$o, mezo a$ciuto, &amp; mezo pieno d'acqua, che $ar&agrave; il pi&ugrave; vtile, &amp; il pi&ugrave; difen$iuo,
cio&egrave; la parte di fuori HI, e tutta la cunetta piena d'acqua con quella pi&ugrave; profondit&agrave; che $i potr&agrave;, &amp;
l'altra parte FA, con la dife$a GF, &egrave; $enza l'acqua. Circa l'altezza della muraglia AB, &amp;
CD, parapetto, non occorre replicare altro, e $olo attenderemo alla contra$carpa LM, &amp; $trada
coperta NM, con la $ua dife$a NO. Que$ta $trada coperta MN, $i deue fare concaua nel me-
zo, $i che nella ba$$ura, che $i vede, po$$ino concorrere le acque piouane, &amp; hauere il $uo e$alatore,
acci&ograve; non gua$tino la contra$carpa ML, la banchetta da ba$$o L, vi $i deue $empre fare per
con$eruatione di e$$a contra$carpa, $tante il moto, che fanno l'acque della cunetta IH, che $em-
pre con$uma quella parte.
<p>Segue il $econdo profilo, che mo$tra la larghezza della fo$$a per IE, con la cunetta IH, pie-
na d'acqua, HF, &egrave; il re$to della fo$$a a$ciutta con la dife$a G, contra$carpa IL, &amp; $trada co-
perta LMO, $otto la muraglia ED, $i far&agrave; la cunetta. FE, la quale $ar&agrave; commoda per ri,
<fig>
ceuere le ruine, che per le batterie vi potranno cadere, $i che non faccino $trada al ne-
mico.
<p>Segue per vltimo il terzo profilo, che $i mo$tra per BC, con la fo$$a tutta piena d'acqua, &amp; $i
pre$uppone, che $ia in $ito paludo$o, e doue poco $i po$$a profondare, e che per coprire l'altezza
della muraglia AB, il pi&ugrave; $i pu&ograve;, conuenga alzare la contra$carpa EF, &amp; fare il decliuio FG,
<p n=>170</p>
<fig>
$opra al piano del $ito DG, ilquale alzato, come $i di$$e nel Dialogo del primo Libro alla quarta
giornata, $i far&agrave; con la pi&ugrave; cattiua materia, profondando la fo$$a, $i che l'acque vi $tieno alte per il
manco vn pa$$o, &amp; che habbiano il $uo cor$o, acci&ograve; che non $i infettino per le ragioni dette.
<HEAD>Il fine del Terzo Libro.</HEAD>
<p n=>171</p>
<HEAD>DELLE</HEAD>
<HEAD>FORTIFICA TIONI</HEAD>
<HEAD>DI BVON AIVTO LORINI</HEAD>
<HEAD>NOBILE FIORENTINO.</HEAD>
<HEAD>LIBRO QVARTO.</HEAD>
<HEAD>Doue $i mo$tra l'ordine che $i deue tenere per fortificare
diuer$i $iti, &amp; rimodernare le Fortezze antiche.</HEAD>
<HEAD>DISCORSO INTORNO ALL'OPERE PER RIDVRLE</HEAD>
<HEAD>ALLA LORO PERFETTIONE.</HEAD>
<HEAD>CAP. I.</HEAD>
<p>PERFETTO, &amp; eccellente Ingegnere Militare, e capo da Guerra far&agrave; quel-
lo, che con facilit&agrave;, e molta prudenza $apr&agrave; v$are le di gi&agrave; dette dife$e, e pian-
tare la Fortezza conforme al $ito, che vorr&agrave; fortificare, co'l preualei $i di tutti
que' vantaggi, che dalla natura, &egrave; materia di e$$o $ito li potranno e$$ere con-<marg>Principali
c&omacr;$idera&mdash;
tioni nel
fortificare
vn $ito.</marg>
ce$$i; e doue vedr&agrave; poterriceuere maggiori offe$e, iui voltare le $ue migliori,
&amp; pi&ugrave; duplicate dife$e. E per&ograve; $ar&agrave; molto nece$$ario nel fabricare la Fortezza
leuare al nemico tutte le commodit&agrave; del potere offendere, &ograve; almanco darli
quelle maggiori difficult&agrave;, &amp; impedimenti, che $i potr&agrave; leuandogli la materia,
che li pu&ograve; apportar beneficio, e particolarmente la terra buona, e portarla dentro; e di fuori, alman-<marg>Auertim&emacr;
to nel tra$
mutare la
materia a
beneficio
de' difen-
$ori.
Diuer$ita
di $iti.</marg>
co per cinquanta pa$$a lontano dalla $trada coperta nella $pianata alzar$i co' $a$$i. Importando mol-
to il $apere tra$mutare al nemico e$$a materia di buona in cattiua, &amp; a' difen$ori di cattiua in buona,
$i che quella chene pu&ograve; apportare offe$a, ne apporti dife$a. E per ci&ograve; fare, douemo imitare quelli
che $anno bene giuocare a' $cacchi nell' antiuedere l'offe$e, &amp; a$$icurar$i il giuoco, come $i di$$e nel
Primo Libro, gouernando$i $empre per&ograve; conforme a'naturali effetti delle materie, con la e$perienza
de' $ucce$$i, &amp; approbare tutte quelle co$e, che $aranno dalla ragione, e dal tempo certificate per buo-
ne. In quanto a' $iti da fortificare, que$ti po$$ono e$$ere di tre $orti, cio&egrave; $opra l'acque, s&igrave; del mare, co-
me di laghi, &ograve; fiumi; $econdariamente in piano; terzo, &amp; vltimo in monte. Circa poi al giudicio, che
$i deue fare per $apere quale $ia il meglio, e pi&ugrave; $icuro, $i riguarder&agrave; prima a quelle circon$tanze, per le<marg>Circo$tan
ze che de-
ue hauere
il $ito do-
ue $arapi&atilde;
tata la For
tezza.</marg>
quali la Fortezza ne po$$a riccuere beneficio, che proporremo e$$ere quattro. Cio&egrave;, ch'ella po$$a
e$$ere fabricata con dife$e reali, e non e$po$te alla Zappa, e che $ia il pi&ugrave; $i pu&ograve; difficilc all'e$$ere a$$e-
diata, &amp; vltimamente per con$eguenza facile all'e$$ere $occor$a. Douendo$i particolarmente ancor
$apere, che le pi&ugrave; facili per e$$ere $occor$e, $ono quelle po$te $opra il mare, &amp; vicine alle montagne,
che per le valli nelle quali $ono per l'ordinario le $trade, &amp; pa$$i $tretti, commode all'e$$ere dife$e dalli
$te$$i montanari prattichi delli $iti, e$$endo per&ograve; va$$alli, o confederati del Prencipe, che po$$iede la
Fortezza. Nondimeno il $ito po$to $opra al mare $ar&agrave; il pi&ugrave; perfetto. Quanto a quello del monte<marg>Sito per-
fetto po&mdash;
$to $oprail
mare, e $o-
pra il mon
te.</marg>
e$$endo per&ograve; in luogo che po$$a a$$icurare il pae$e co' $uoi habitanti, dop&ograve; &agrave; quello del mare $ar&agrave; il
$econdo da e$$ere molto $timato, poi che e$$endo $opra il $a$$o, come $i propone, vi $i pu&ograve; fabricare
la Fortezza ine$pugnabile, e$$en do ancor difficile l'a$iediarla, e tanto pi&ugrave; quando hauer&agrave; valle, &ograve; colli-
ne appre$$o. Quella poi che $ar&agrave; po$ta in piano, $ar&agrave; la pi&ugrave; offen$ibile, ma$$ime e$$endo e$po$ta alla
Zappa, nella quale bi$ogna $upplire a tutte le difficult&agrave; con la grandezza, erealit&agrave; delle $ue dife$e, in-
$ieme con vn gagliardo pre$idio, e con l'altre circon$tanze, che di gia $i $ono dette.
<p n=>172</p>
<HEAD>SITO IN PIANO DA FOR TIFICARE.</HEAD>
<HEAD>CAP. II.</HEAD>
<p><marg>Da Fortez
za deue ha
uer d&emacr;tro
$ito a ba-
$tanza, &amp;
e$$ere d'v-
na egual
dife$a.</marg> SPESSO $uole occorrere hauere a fortificare vn Ca$tello, &ograve; Citt&agrave; fabricata all'anti-
ca, come per e$$empio $i vede nella $eguente pianta per la circonferenza fatta con
le due linee paralelle, e $uoi torrioni. E douendo$i nel fortificare cos&igrave; fatte piazze il
pi&ugrave; delle volte allargar$i in fuori per accre$cere dife$e, ouero $ito di dentro, $i ricerca-
no perci&ograve; molte con$iderationi auanti, che $i faccia alcuna deliberatione, e le princi-
pali $aranno que$te; cio&egrave; prima, che dentro venga $ito, e piazza a ba$tanza s&igrave; per la commodit&agrave; della
<fig>
dife$a, come per gli habitanti, e di quelli del pae$e, che vi po$$ono concorrere in tempo di guerra.
Seconda, che tutti i baluardi, e dife$e $ieno d'vn'i$te$$a perfettione, perche e$$endone tra molti bene
<p n=>173</p>
inte$i vno imperfetto, e pi&ugrave; de gli altri mal dife$o, $i douer&agrave; credere, che da quel $olo ne po$$a $ucce-
dere la perdita di tutti gli altri; &amp; in vltimo, che per quanto $i pu&ograve;, $i deue riguardare allo $paragno<marg>Sparagno
d ll'opera
re.
Proportio
ne e bel-
lezza del-
la Fortez-
za in che
con$i$ta.
Auertim&emacr;
to, che $i
deue haue
re nel for-
ci$icare v-
na Citt&agrave;
$errata c&omacr;
muraglia
vecchia.</marg>
della $pe$a nel $eruir$i delle muraglie, e terrapieni fatti, e$$endo per&ograve; e$$e muraglie buone, e $icure,
le quali po$$ono $olo $eruire per le lunghezze delle cortine. Douendo$i appre$$o $apere, che la pro-
portione, e bellezza di que$ta Archittettura Militare non deue e$$er giudicata da' proportienati $uoi
compartimenti, &amp; adornamenti di fregi, ouero cornici; ma $i bene nel vedere vn corpo grande, e ro-
bu$to piantato con quella mae$t&agrave;, e dife$a, che gli bi$ogna conforme all'offe$a, che pote$te riceuero
da potente nemico; e tanto pi&ugrave; quanto $i vedr&agrave; la facilit&agrave; delle $ue di$e$e, que$ta s&igrave; fatta Architettu-
ra $ar&agrave; tenuta in $uprema bellezza, e perfettione. Douendo$i per&ograve; molto bene auertire, che fortifi-
cando$i vna Citt&agrave;, &ograve; altro luogo circondato, e $errato con muraglia vecchia, di non di$truggere pri-
ma e$$a muraglia per douer poi rifarla nuoua con le $ue dife$e; perche re$tando cos&igrave; aperta, in quel
tempo ne potria $uccedere la perdita del tutto; e ma$$ime per la lunghezza di e$$o tempo, che pu&ograve;
correre auanti che con la nuoua dife$a $i po$$a ridurre in $tato $icuro. E per&ograve; $i doueranno compar-
tire fuori della muraglia, e doue per necc$$it&agrave; bi$ogneranno, i $uoi baluardi, ouero ba$tioni da far di
terra, $ituandoli al $uo luogo. Et ridotti di$en$ibili co' $uoi $ianehi, e piazze commode, per poter di-
fender$i, &amp; offendere, $i doueranno poi fabricar le cortine a parte per parte, $enza la$$are la Citt&agrave;, o
altro luogo aperto, &amp; andar finendo la cauatione di tutta la fo$$a, disfacendo, o la$$ando oue bi$ogne-
r&agrave;, la $ua muraglia vecchia in parte, che $i rifar&agrave; la nuoua; Cio&egrave; proponga$i, che la parte della mura-
glia vecchia AB, HI, $ia co' $uoi angoli commodi per piantarui i baluardi, e farla $eruire per cor
tina, e nel re$to non e$$endoci parte alcuna che ne $erua, come per e$$empio $ar&agrave; RS, aggiuntogli
la SB, $i former&agrave; la quarta cortina. Ma per quello che $egue poinella circonferenza CLI, $i
douer&agrave; del tutto fabricar di nuouo, s&igrave; per dare a gli vltimi due baluardi CI, proportionata dife$a,
come per e$$ere la dife$a de gli angoli della muraglia vecchia PO, MN, non proportionata a quel-
la de' baluardi: onde $ar&agrave; nece$$ario fortificar que$to $ito d'ogni intorno con otto baluardi reali, e di
vna egual potenza, cio&egrave; di $altare in fuori, e de$criuere la circonferenza CQI, $opra laquale con le
di gia dette regole $i douer&agrave; compartire e$$i $uoi baluardi, come $i vede; ilqual circolo $i deue $empre
fare, quando $opra le cortine fatte di nuouo, $i douer&agrave; piantare i baluardi, forman do$i per e$$o le pro-<marg>Non $i de-
uono mai
fabricare
baluardi
imperfetti
p$paragna
re la$pe$a.</marg>
portioni delle dife$e, che doueranno tra di loro hauere. Ne $i deue mai per $aluare vna cortina vec-
chia, o parte di e$$a, piantare vn baluardo pi&ugrave; imperfetto de gli altri per le ragioni dette, perche mol-
re volte per fuggire vn poco di $pe$a, s'&egrave; fabricata la Fortezza imperfetta, doue &egrave; conuenuto doppo il
fatto disfare le parti male inte$e con duplicata $pe$a.
<HEAD>SITO STRAVAGANTE, ETFORTIFICATIONE</HEAD>
<HEAD>ANTICA POSTA IN PIANO, DA FOR TIFIGARE.</HEAD>
<HEAD>CAP. III.</HEAD>
<p>PROPORREMO $imilmente l'hauere a fortificare vna terra circondata d'v-
na muraglia antica po$ta in $ito, e benche in piano, $ia perci&ograve; a$$ai $trauagante;
poi che non $i deue ri$altare in fuori nelle $ue cantonate, ouero angoli, e que-
$to per la vicinanza d'vn fiume, e che vi $ia da vna parte, &amp; dall'altra alture, o
ba$$ure, non potendo$i anco preualere della muraglia vecchia, $tante la $ua de-
bolezza, e volendo con ogni po$$ibile $paragno di $pe$a fortificare que$to luo-
go, &amp; ridurlo in $icurt&agrave;, anderemo pen $ando al modo di farlo, &amp; non potendo<marg>Come $i
forti$ichi
vna forma
quadra c&omacr;
$paragno,
e perfettio
ne.</marg>
o non volendo allargarei in fuori $ar&agrave; nece$$ario, che $tiamo $opra allo $te$$o re-
cinto, e tanto pi&ugrave; per preualerci della fo$$a, &amp; del terrapieno antico. E per&ograve; vi fabricheremo $olo
quattro baluardi, cio&egrave; vno nel mezo della longhezza di cia$cuna cortina, che $aranno i $egnati EF,
GH, e per la ragione, che $i dir&agrave; $i fonderanno i $uoi fianchi fuori $opra all'orlo della contra$car-
pa, doue verranno le gole de baluardi MX, longhe pa$$a quaranta; e perche nelli angoli della mu-
raglia, &amp; del terrapieno vecchio AD, BC, non $i pu&ograve; ri$altare in fuori, perche oltre a quanto s'&egrave;
detto $i $concerterebbe tutta la dife$a, con pur troppo gran recinto, &amp; fattura non e$$endo nece$$a-
ria, e per&ograve; ridurremo e$$i cantoni in baluardi, col ri$altare da ogni parte dentro la muraglia, &amp; il ter-
rapieno vecchio, tanto quanto $i vorr&agrave; fare grande il fianco con la $palla, come $i vede per I <28>, go-
la I, fianco, &amp; IL, $palla, che in tutto $i far&agrave; pa$$a venticinque, &amp; la detta gola, pa$$a quaran-
ta, come $i di$$e per farui vna $ol piazza per fianco, doue $i verr&agrave; a intaccare, &amp; a tagliare il terrapie-
no vecchio per quanto tiene la forma del cugno ILQ, &amp; co$i $i intenda fare a tutti li altri tre ba-
luardi DCB, e de$critto il fianco, &amp; la $palla anco delli altri quattro baluardi, che $i fanno di nuo-
<foot>R</foot>
<p n=>174</p>
uo GH, EF, $i tlreranno le cortine dall'vno all'altro fianco, come $i vede IM, XS, doue i
fianchi $i vengono l'vno con l'altro a $coprire, e con tal ordine $i $aranno fabricate le dife$e, &amp; le piaz
ze di otto baluardi, e $olo con la fattura di quattro fatti in pianta, douendo$i poi allargare, &amp; profon-
dare la fo$$a quanto far&agrave; dibi$ogno, &amp; per fine farui poi la $ua muraglia, con maggior commodit&agrave;, $i
chel'opera de terrapieni piazze, &amp; dife$e, $i po$$a con$eruare.
<fig>
<p n=>175</p>
<HEAD>Come $i deuono repedonare, &amp; forti$icare le muraglie vecchie. Cap. IIII.</HEAD>
<p>Gia che trattiamo intorno al modo da rimodernare le Fortezze antiche, giudico<marg>Modo faci
le p repe-
donare, &amp;
per a$$icu-
rare le mu
raglie vec
chie.
P&umacr;tellialla
muraglia
vecchia,
come $i de</marg>
e$$er nece$sario mo$trare il modo da repedonare, &amp; fortificare le loro muraglie vec-
chie, per fuggire la $pe$a nel disfarle, e poi tornarle a rifare col $uo terrapieno, pro-
ponendo poterci $eruire de l'opera fatta, $enza aprire la Fortezza, &amp; a$sicurare e$-
$a muraglia, come s'ella fo$se tutta nuoua, e perche que$te muraglie antiche per l'or
dinario $ono $tate fabricate con poca $carpa, &amp; anco con poco fondamento, ma$si-
me $tante la profondit&agrave;, con che al pre$ente $i fanno le fo$se: mo$trer&ograve; quello, che pi&ugrave; volte ho con
<fig>
l'e$peri&emacr;za fatto operare, &amp; $u&agrave; fattura n&omacr; $olo facile,
ma ancor $icura nel fare vnire la muraglia vecchia con
la nuoua, &amp; con vna $te$$a potentia $o$i&emacr;tare ogni gran
pe$o del terrapieno, e per e$s empio dell'opera da fare,
$i mo$tra il pre$ente di$egno, che per AB, ne rappre$en
ta la muraglia vecchia da repedonare il $uo fondamen-
to GE, AM, con l'aggiungerui per di fuori t&atilde;ta $carpa,
che la v&emacr;ga ad a$$icurare, &amp; in$ieme c&omacr; la muraglia vec-
chia, a $ult&emacr;tare ogni graue pe$o del terrapieno. E per
ci&ograve; fare $i douer&agrave; per la lunghezza della muraglia da
repedonare, fermare tre $taggie, con quella $carpa, che
douer&agrave; hauere tutta la muraglia nuoua, cio&egrave; vna da
ogni te$ta, &amp; vna nel mezo, le quali pre$upporremo fac
cino la $carpa HL, &amp; nel dar principio $i comincier&agrave; da
vna te$ta, &amp; a parte per parte $i e$$e quir&agrave;, per lo $patio
$olo d'otto, o di dicci pa$$a per volta, &amp; s'ander&agrave; puntel
lando prima la muraglia vecchia per di fuori con traui
tanto lunghi, che le te$te pa$$ino il mezo della altezza
di e$$a muraglia, &amp; l'altra te$ta del traue $i fermi da ba$-
$o tanto lontana dal fondamento, $i che vi $i po$$a caua
re il fondamento, che far&agrave; dibi$ogno per la nuoua mu-
raglia, cio&egrave; pi&ugrave; dello $patio di FE, &amp; a$$icurato detta
muraglia vecchia, $e le far&agrave; cauare e$so fondam&emacr;to $ot-
to per in$ino al mezo della $ua gro$$ezza, che $ar&agrave; AC,
&amp; in parte che $i far&agrave; que$to cauamento a ogni due pa$
$a per lunghezza, vi $i fermeranno dentro i puntelli di
rouere, come $i vede peril $egnato MG, b&emacr; fermati al-
le $ue te$te c&omacr; pezzi di tauoloni, &amp; ben calcati con vna
mazza di ferro, $i ander&agrave; a$$icurando, tutto lo $patio di
quella parte del fondamento principiato, &amp; immediate
vi $i far&agrave; $otto la nuoua muraglia EF, tanto larga che vi
$i po$sa la$ciare la b&atilde;chetta FL, alzando la muraglia
con la $ua $carpa LH, per in$ino a O, piano del fonda-
mento vecchio AG, &amp; dentro al corpo del muro $i la$-
$erano i puntelli MG, e beni$$imo $errato $otto la $ua
muraglia nuoua con la vecchia, mettendo poi il $econ-
do puntello NL, con hauer prima per lungezza fatta
tagliare in dentro la muraglia vecchia, alla parte di $o-
pra L, almanco vn piede, e que$ti co$i fatti puntelli di
rouere $i la$$eranno $imilmente murati nella gro$sezza
della muraglia da fare, $i che immediate $i a$$icuri l'o-
pera conforme alla pi&ugrave; o manco debolezza della mura
glia vecchia, &amp; grauezza del terrapieno da $u$tentare.
Quali $ec&omacr;di puntelli NL, deuono e$sere beni$simo
$errati $otto il taglio L, e c&omacr; tale ordine $i ander&agrave; $egui-
tando la fabrica dello $carpone della muraglia LH, <21>in$ino al cordone HI, doue $ar&agrave; tagliato vgual-<marg>uono met-
tere.
Puntelli di
rouere $ot
to il fonda
mento.
P&umacr;telli la$
$ati nelcor
po della
muraglia.</marg>
mente nel muro vecchio il cugno HIL, &amp; poi $errate bene l'vna c&omacr; l'altra muraglia, come $i di$$e per
a$$icurare tutta l'opera, &amp; c&omacr; quella bellezza, &amp; Fortezza che $i pu&ograve; de$iderare, <21>che m&emacr;tre che la mu
raglia nuoua pu&ograve; riceuere violenza dal moto, e dal pe$o della vecchia, col terrapieno, che le $t&agrave; di $o-
pra, i detti p&umacr;telli di rouere, che vi $ono d&emacr;tro, $o$t&emacr;gono tutto e$so pe$o, e moto, che pote$se occorre-
re, &amp; qu&atilde;do poi e$sa muraglia hauer&agrave; col t&emacr;po fatto e$sa pre$a, t&atilde;to pi&ugrave; duplicatam&emacr;te l'opera $i nuo
ua, come la vecchia verr&agrave; $icura, e con tal ordine $i potranno rimodernare, &amp; fortificare tutte le cor-
<foot>R 2</foot>
<p n=>176</p>
tine vecchie a pezzo per pezzo, $eruendocii primi puntelli longhi de traui, che $i mi$$ero per di fuo-
ri, per l'altre parti, che s'anderanno facendo, tra$portandogli conforme al bi$ogno, poi che la mura-
glia fatta, re$ta $icuri$$ima $enza, $tante quelli, che vi $i la$ciorno dentro murati.
<HEAD>FORTEZZA ANTICA, DOVE VI SI DEBBA</HEAD>
<HEAD>ACCRESCERE LE SVE DIFESE.</HEAD>
<HEAD>CAP. V.</HEAD>
<p>In alcuni luoghi $i vedono Fortezze fabricate all'antica, co' baluardi, $enza
orecchioni, &amp; in tanta lontananza l'vno dall'altro, ch'&egrave; impo$$ibile potere con
l'artiglierie de fianchi arriuare alla punta dell'altro baluardo oppo$ito, come
chiaramente per lo pre$ente di$egno $i pu&ograve; vedere per li due baluardi TV,
PS, douendo l'artiglierie del fianco PQ, arriuare alla punta dell'altro ba-
luardo Z, che per e$$empio $iano ducento cinquanta pa$$a; Si che $tante la
<marg>D&atilde;no, che
po$$ono
apportare
le Fortez-
ze non di-
fe$e.</marg> piccolezza de' baluardi, e la debolezza delle $ue dite$e, viene a e$$ere Fortezza
qua$i inutile, o almanco nel numero delle pi&ugrave; imperfette. Onde a me pare, che
il Prencipe, che la po$$iede facci errore grande a non prouederui, e che la continua $pe$a, che egli fa
nel tenerui il pre$idio, &amp; le monitioni da guerra, gli po$la apportare danno duplicato, perche viuen-
do con $peranza d'hauere vna Fortezza, per $icurta del $uo $tato, e che poi all'improui$o il nemico
la a$$ali$ca, e per la debolezza $ua la prenda, $i hauer&agrave; per$o la $pe$a fatta, &amp; dato al detto nemico
<fig>
quello, che $e gli doueria torre, e per&ograve; $e il Signore Iddio, non ne hauer&agrave; leuato il ceruello, $i che egli
voglia, che noi $te$$i procuriamo la propia ruina, vi $i deue perci&ograve; rimediare per c&omacr;mun beneficio con
quelle pi&ugrave; fondate ragioni che $i pu&ograve;, e per venire a particolari, pre$upporemo douer$i con rappezza-
menti, e non con dife$e reali a$$icurare la propo$ta Fortezza, e che per ci&ograve; fare corrino due opinio-
ni, e prima che $i debba allargare, e profondare la fo$$a, e con quella terra accre$cere le piazze di den-
<marg>Due op<*>-
nioni per
a$$icurare
la Fortez-
za.</marg> tro, e farne i parapetti, &amp; i caualieri, pre$upponendo che que$to ba$ti. E per la $econda opinione
contro la prima $i mo$tra, non ba$tare tale opera, perche $tante la dife$a di que' piccioli, e deboli fian
chi, il nemico $i pu&ograve; cacciar $otto la cortina, o doue pi&ugrave; gli piace, &amp; e$$ere $icuro dall'offe$a, $i de caua
lieri, come dell'altre piazze $uperiori, e con cauamenti delle mine, far$i $trada $opra le ruine per en-
trare, &amp; impadronir$i della Fortezza. E per rimediare a tale oppo$itione, dico, che $i deue $empre
procurare di potere offendere il nemico, quando egli $ia nella fo$$a, e que$to $olo $i pu&ograve; fare per fian-
<p n=>177</p>
co, e con le dife$e corte, e perci&ograve; mo$treremo che con l'opera $olo della $emplice terra po$$iamo ri-<marg>Con l'opera
di terra $i
pu&ograve; a$$icura
re la Fortez
za.
Reuelinimo
derni vtili i
tutte le For
tezze.</marg>
d<*>re que$ta Fortezza a tale dife$a, che $i potra tenere nel numero delle pi&ugrave; gagliarde, benche al pre-
$ente ella $ia delle pi&ugrave; deboli, e que$to, perche tutte le $ue parti, le faremo diuentare fianchi, con la fa-
brica d'vn Reuelino moderno, che $ara ABC, che pretendo douer$i fabricare al mezo della corti-
na, $opra la contra$carpa, cioe $ia la cortina TP, il Reuelino A, la $ua gola BC, lontano dalla
cortina FH, circa a venti pa$$a, que$to Reuelino, benche $i facci con la $emplice terra, $i far&agrave; per&ograve;
in forma di baluardo, cio&egrave; con trentacinque pa$ia almeno di gola, e venticin que al pi&ugrave; tra il fianco, e
la $palla, &amp; lo $patio della fo$$a vecchia, che e FB, CH, a que$ta da ogni parte $i fara la $ua trin-
ciera che cuopra il tran$ito dalla porta, ouero $ortita G, per andare $opra la piazza del Reuelino
BC, e fabricato que$to Reuelino, che le $ue fronti piglino la dife$a almeno a venticinque pa$$a den-
tro la cortina, e lontano dal fianco de baluardi, dobbiamo procurare, che venga da ogni parte dife$o
dalla fortificatione vecchia, come $i pre$uppo$e, e perci&ograve; da cia$cuna di e$$e parti $i deue fare l'accre-
$cimento della dife$a del fianco PQ, $ino a PO, con alzar$i alquanto la piazza, &amp; sba$$are a quel-
la vi$ta il parapetto della cortina per meglio potere $coprire la fronte del Reuelino, $i che l'vltimo pez
zo, che $ar&agrave; in O, po$$a $coprire la detta fronte, e quello, che $i mo$tra da vna parte, s'intenda da tut-<marg>Dife$a del
Reuelino.</marg>
te l'altre. Re$ta il procurare la dife$a duplicata alle fronti de baluardi vecchi, che ci&ograve; $i far&agrave; con la fat-
tura del caualiero MN, da fare $opra la porta, ouero $ortita, detta G, laquale $i far&agrave; in altezza tale,
che ella po$$a $coprire le dette fronti $enza pi&ugrave; alterare il parapetto della cortina, e con tali opere di
terra gia vediamo e$$ere tutte le parti ridotte in fianchi, come $i propo$e, cio&egrave; l'vna difende l'altra a ti
ro anco di mo$chettone, e come $i vede il Reuclino co $uoi fianchi EF, e fronte EA, difende la
fo$$a, e i baluardi vecchi, &amp; e$$a murglia, e terrapieno vecchio $cambieuolmente difende e$$o Reueli-
no. Re$ta l'a$$icurare il Reuelino dalle offe$e che per di fuori gli pu&ograve; fare il nemico, e ci&ograve; $i far&agrave; con la<marg>Riuelino co
me s'a$$icuri</marg>
<*>laig hezza, &amp; c&ograve;n la profondit&agrave; della fo$$a LIR, laquale deue e$$ere piena d'acqua, che vada d'in-
torno la $ua gola $ino alla muraglia della cortina. Circa all'altezza di que$ti Reuelini, ella non vor-
rebbe e$$ere pi&ugrave; d'vn pa$$o $opra al piano del $ito di fuori, &amp; e$$endo e$$o $ito alto, $i far&agrave; vguale, e ci&ograve;
$i faccia, perche venga pi&ugrave; $icuro dalle offe$e, &amp; meglio dife$o dalle piazze di dentro. Quanto al re$to
del fo$$o $e egli $i potra fare mezo a$ciutto, e mezo d'acqua per longhezza $olo della cortina, per po-
terlo meglio difendere con le $ortite, $ar&agrave; bene, $e non farlo tutto con l'acqua, &amp; $eruir$i della materia
per fare le piazze, &amp; le dife$e di dentro pi&ugrave; commode, che $i potr&agrave;. Douendo$i auertire, che lo $patio
della fo$$a non cauata, per quanto tiene la fronte del baluardo, &egrave; non $olo inutile, ma danno$o, perche
non pu&ograve; $eruire $e non al commodo del nemico, $tante le ruine che v<*> po$$ono ca$care, &amp; farle $trada.
<HEAD>FORTEZZA ANTICA IN SITO PIANO DOVE SI DEBBA
accre$cere, &amp; a$$icurare le $ue dife$e. CAP. VI.</HEAD>
<p>Nel precedente capitolo habbiamo mo$trato, come $i deue rimediare alle di-
fe$e longhe, e mal $icure delle Fortezze antiche, al pre$ente, benche trattia-
mo dell'i$te$$a materia, $i mo$trer&agrave; perci&ograve; il rimedio con qualche diuer$it&agrave;, e
trattando di co$a tanto importante, $ar&agrave; bene il $apere variare la dife$a, con-<marg>Reuelini vt&imacr;
li nelle dife
$e lunghe.</marg>
forme a $iti, &amp; all'opere fatte, e ma$$ime col mezo delli $te$$i Reuelini vtili$$i-
mi pi&ugrave; d'ogni altra co$a nelle dife$e l&umacr;ghe per&ograve; pre$upporemo di hauere ad
a$$icurare la Fortezza, che habbia i $uoi baluardi lontani, come per le due
lettere AB, $i vede, &amp; che $ieno con due piazze per cia$cuno de lor fian-
chi, &amp; a$$ai commode, come $ono le BC, e per&ograve; oltre allo allargare, &amp;
al profondare la fo$$a d'ogni intorno, &amp; $eruir$i di quella terra per farne le piazze co'lor parapet-
ti, $i deue anco fabricare i due caualieri per cortina, come $i vede per QR, $coprendo per fianco
XX, le fronti de baluardi EP, faranno dife$a boni$$ima, come anco faranno dall'altra parte, $o-
pra la piazza de'baluardi, e parte del fo$$o, oltre alla dife$a pe<*> fronte, benche que$ta non $timo<marg>Caualieri,
che $copra-
no, e difen-
dano da tut
te leparti.</marg>
molto. Perche la vera, &amp; la pi&ugrave; vtile dife$a &egrave; quella, che $olo fcopre, &amp; difende la larghezza, e
profondit&agrave; della fo$$a, e per&ograve; non potendo $eruire i fianchi CD, de baluardi per dife$a della fron-
te dell'altro oppo$ito, $tante la lontananza, $i fabricher&agrave; vn $emplice Reuelino moderno, che mo-
derno li chiamo per e$$ere angolari, e dife$i da tutte le parti, contrarij alle forme circulari, come $i
di$$e di $opra al quinto Capitolo. Il pre$ente Reuelino $i far&agrave; pure nel mezo della cortina, e di lar-
ghezza di gola capace per potere operarui l'artiglierie da ogni parte de fianchi, come $i di$$e. Ma.
$olo que$to $i far&agrave; lontano dalla cortina quattro, o $ei pa$$a, cio&egrave; tanto che la porta della $ortita Z,<marg>Reuelino vi
cino allamu
raglia, e per
che.</marg>
venga per di fuori coperta dall'offe$e della contra$carpa, &amp; che l'artiglierie de fianchi de baluardi
po$iino $couare la cortina, come $i vede per HG, nella cortina CF, c&omacr; la $ortita Z, dou'&egrave; il $uo cor
po di guardia, &amp; alloggiam&emacr;ti <21> tenerla guardata in t&emacr;po di dife$a, che in t&emacr;po di pace ella deue $tare
<foot>R 3</foot>
<p n=>178</p>
murata. I fianchi di que$to Reuelino, $i potr&atilde;no anco fare s&emacr;za l'orecchione, come $i vede p HI, c&omacr;la
fronte IK, che piglia la dife$a n&omacr; $olo da' fianchi de'baluardi, ma ancora dalle cortine. La mate<*>a poi
<fig>
da fabricare e$$o Reuelino, $i cauer&agrave; dalla profondit&agrave;, e dalla larghezza, che deue hauere il $uo fo$$o,
ilquale douer&agrave; e$$ere, e d'auantaggio, largo, e profondo, come &egrave; l'altro, cio&egrave; almeno pa$$i venti nel fon
<marg>Reuellino &amp;
$ua altezza.</marg> do, e pieno d'acqua, che $ar&agrave; lo $patio MNL. L'altezza di que$to Reuelino non deue pa$<*>re l'alt<*>z
za della contra$carpa, cio&egrave; del ciglio che copre la $trada coperta, $i chela $ua piazza venga $icura da
poter fare da ogni parte l'officio $uo, che &egrave; di difendere tutta la fo$$a, doue anco i fianch<*> de baluar-
di faranno l'i$te$$o effetto, con dife$e duplicate, &amp; $icure, come $i pre$uppo$e. Auertendo per&ograve;, che
$opra alle piazze $uperiori, e ma$$ime doue deuono $tare l'artiglierie, non $ia alcuna muraglla, e
<marg>Sopra alle
piazze, do-
ue $ono l'ar
tiglierie n&omacr;
vi deue e$$er
muraglia.</marg> doue fu$$ero come in tali fortificationi antiche $ono, elle $i faranno disfare, e rifare e$le di$e$e con
la $emplice terra, $aluo per&ograve; alle piazze ba$$e de fianchi, coperte da merloni, ch'e$$endo tutti ma$icci
di muraglia, ella $i deue $olo sba$$are circa a tre piedi, &amp; rifare tale altezza con la detta terra, e condot-
te per di fuori, $i che le palle tirateui dal nemico, non po$$ano mandare le ruine nella detta piazza, &amp;
offendere i difen$ori.
<HEAD>FORTEZZA ANTICA DA RESTAVRARE,
POSTA SOTTO A VN COLLE, CHE LA DOMINA DA
vna parte, e dall'altra vi corre vn fiume, che l'a$$icura.</HEAD>
<HEAD>CAP. VII.</HEAD>
<p>Col mezo della diuer$it&agrave; de'$iti, &amp; delle dife$e, $i vengono a $coprire, le imper-
fettioni di e$$e dife$e, non venendo proportionate all'offe$e, che po$lono rice-
uere, onde l'Ingegnero Militare; viene &agrave; fare quella pratica che conuiene, come
<marg>Sopra a due
capi $i deuo
no $tabilire
le dife$e.</marg> Soldato nell'antiuedere l'offe$a, che li pu&ograve; fare il nemico, e poi come Ingegne-
ro deue $apere fabricare la dife$a conforme alla materia, &amp; alla detta offe$a, e
per&ograve; proporremo di volere con l'opera della terra a$$icurare la propo$ta Fortez-
za antica, $i che con rimodernare il pi&ugrave; $i pu&ograve; le $ue dife$e, ella $i po$$a difende-
re, non o$tante l'offe$a che ella pu&ograve; riceuere da quella parte del colle, e$$endo
l'altre a$$icurate dal fiume; cio&egrave; la parte e$po$ta $i vede per lo $patio 1. 2. 3. dife$o da baluardi, e do-
ue &egrave; vna $ol piazza per cia$cuno di e$$i fianchi, come $i vede per ED, fianco &amp; C, piazza $coper-
ta dall'eminenza di fuori AE, come anco $i pretende $iano gli altri fianchi, e piazze di dentro co-
perte da parapetti di muraglia, conforme a l'v$o di que' tempi. In quanto al remedio, gi&agrave; $i s&agrave;, che
li para petti di muraglia $i deuono disfare, e rifarli in tanta gro$$ezza, &amp; altezza che po$$ino $icura-
mente coprire e$$e piazze; Re$ta la principal co$a da con$iderare e terminare, che $ono que$ti $uoi
<p n=>179</p>
$ianchi con vna $ol piazza, $tante l'eminenza detta, &amp; il n&omacr; hauere li orecchioni, che le cuopra, e <*>en-
che vi $i fabrichino i $uoi merloni, e$$i vengono con le bocche delle $ue cannoniere $coperti <*>lla<marg><*></marg>
campagna, per le quali bocche potendo pa$$are i tiri dell'artiglierie nemiche, non $olo e$$imerioni
verrebono ruinati, con la perdita delle dife$e, ma la piazza, &amp; la gola del baluardo X, $arebbe
$pazzata, che &egrave; oppo$itione pur troppo grande, &amp; delle maggiori che po$$a hauere la Fortezza, ma$-
$ime fuori doue $ono l'eminenze del $ito. Eper remediare a tal'offe$e ci po$$ono e$$ere due principa-
li opinioni. Prima per coprire le dette cannoniere, alzare la contra$carpa con quella terra che $i ca-<marg><*></marg>
uer&agrave; per aliargare, &amp; per profondare la fo$$a; La $econda opinione $ia, che i fianchi che al pre$ente $o-
no fatti con vna $ol piazza $i reduchino con due, e$$endoui la fo$$a profonda, &amp; le piazze deile go<*>e
de baluardi capaci per dette due piazze. In quanto alla prima opinione, que$ta $arebbe la pi&ugrave; catti-
ua che $i pote$$e hauere, perche $i farebbe tutto all'oppo$ito di quello, che per nece$$it&agrave; conuiene fa-
re, cio&egrave; in cambio di rimediare all'imperfettione del $ito, &amp; fare le dife$e conforme all'o$$e$e, $i forti-
ficherebbe a beneficio del nemico, atte$o che, $e la Natura ha fatto l'eminenza del $ito di $uori, doue<marg><*></marg>
e$$o nemico ne pu&ograve; $coprire &amp; battere, $i verrebbe dalli $te$$i difen$ori a fare con l'arte tale alzato,
che $erui$$e poi da pre$$o al nemico per coprir$i, &amp; ber$agliare con li mo$chetti i difen$ori, oltre il
dare a e$$o nemico pi&ugrave; commodit&agrave; di terra da buttare nella fo$$a, e farui la trauer$a, &amp; anco oltre al-
l'e$$ere da noi $te$$i procurati tali di$ordini, non per que$to potremo neanco coprire il fianco, $e non
<fig>
<foot>R 4</foot>
<p n=>180</p>
<marg>Merloni al
ti $on roui
no$i.
Cannonie
re del fian
cocoperte
con l'aba$-
$are tutta
la piazza
del baluar
do.</marg> per fronte, cio&egrave; per quanto tiene la larghezza della fo$$a oppo$ita, &amp; non per il trauer$o che tie-
ne la lunghezza della cortina, e fronte del baluardo, $tante l'eminenza che potrel be hauere il $ito
fuori AB, laquale offe$a trauer$ale &egrave; delle pi&ugrave; nociue, perche co$i fatte batterie tagliano i cantoni
delle cannoniere, &amp; fanno ruinare i merloni con la perdita della dife$a, e tanto pi&ugrave; douendoli fare
alti per coprire la piazza di dentro, doue conuiene farci d'intorno la cainicia di mur glia, che anco
que$ta &egrave; la pi&ugrave; danno$a opera, che $i po$$a fare nella l'ortezza, a danno de difen$ori, e per&ograve; dico e$$er
nece$$ario il tener$i ba$io con la piazza di detti fianchi, &amp; ridutli con due piazze, come $i vede per
IG, e$$endo la prima I, coperta per e$$ere ba$$a, &amp; con i $uoi merloni fatti con la meta della $ua al-
tezza di calci$truzzo, &amp; l'altra parte di $opra con la terra, come $i di$ie nel Dialogo alla quarta giorna
ta, doue la $icuit&agrave; non potr&agrave; e$lere maggiore. In quanto poi alla piazza $uperiore GO, que$ta ve-
nendo coperta col $emplice parapetto di terra, doue $i po$$ono $empre tagliare le $ue cannoniere per
tre pezzi, con quella facilit&agrave;, &amp; $icurt&agrave; che pi&ugrave; volte s'&egrave; detto, oltre all'e$$ere co$r coperte per trauer$o
dali'orecchione, che vien fatto per lo $patio O <01> <G>*w</G>, tal dife$a non $i pu&ograve; de$iderare, ne pi&ugrave; com-
moda, ne pi&ugrave; $icura, $i che con l'aiuto de caualieri HLP, la Fortezza da tal parte verr&agrave; ottimamen
te dife$a $tante anco la larghezza, e profondit&agrave; della fo$$a, &amp; delle $ue acque, perche nelle Fortez-
ze antiche, e di grandezza commode, rare volte $e ne tiouano che non habbino le $ue due piazze per
fianco, e per&ograve; doue elle $ono fatte, e ma$$ime contro l'eminenze, de $iti vi $i deuono la$$are, &amp; a$$icu-
rarle con la $emplice terra. Circa all'altre parti del $iume non occorre trattarne, ba$tandoui li ordi-
narij parapetti, $empre per&ograve; che il nemico non $i po$$a accampare fuori nella parte RQ, e che non
vihabbi commodit&agrave; notabile per offenderne.
<HEAD>SITO IN PIANO DA FORTIFICARE,
CHE DA VNA PARTE SIA VN FIVME CHE
L'ASSICVRI, ET DALL'ALTRA VN MONTE
CHE LO BATTA.</HEAD>
<HEAD>CAP. VIII.</HEAD>
<p>Sara il $ito, &amp; la forma della pre$ente fortificatione a$$ai differente dalla
$op<*>a$critta, poi che $i douer&agrave; piantare la Fortezza da $uoi fondamenti, do-
uendo$i per nece$$it&agrave; fortificare, benche e$$o $ito $ia imperfetto, s&igrave; per e$$ere
po$to $opra a pa$$o di frontiera, come ancora per e$$ere Citt&agrave;, o altro luogo
habitato da'$uoi cittadini, doue $ia nece$$ario fortificarlo, per&ograve; bi$ogna fare
della nece$$ita virt&ugrave;, come $i douer&agrave; nella propo$ta pianta, laqual $e bene &egrave; $i-
tuata $opra il fiume P, che $i propone $ia reale, e che le $ue acque non po$$i-
no e$$ere diuertite; nondimeno e$$endo dall'altra parte il monte, &ograve; colle X,
che lo pu&ograve; battere, &amp; apportare non poca offe$a, non $i pu&ograve; negare, che e$$o
$ito non $ia con qualche imperfettione, la quale $ar&agrave; tanto maggiore, quanto verr&agrave; ad e$$ere la vici-
<marg>Le piazze
della For-
tezza $i
po$$ono
coprire.</marg> nanza di tal $ua offe$a. E per&ograve; proporremo la Citt&agrave;, &ograve; villa da fortificare $ia la $egnata BC, EF,
lontana da e$$o colle pa$$a trecento, nella quale di$tanza, $e bene il nemico non potr&agrave; commodamen-
te battere la muraglia, potr&agrave; per&ograve; $coprire e battere le ca$e di dentro, benche le piazze della Fortez-
za $i po$$ino coprire con parte di e$$e ca$e. Quanto all'opera della $ua fortificatione cono$cendo$i
di gi&agrave;, che la vicinanza di e$$o colle ne pu&ograve; nuocere, dobbiamo cercare di allontanar$ene, e da quel-
la parte fabricare la pi&ugrave; gagliarda dife$a. E per de$criuere i $uoi baluardi, proporremo non $i poter
$eruire della muraglia vecchia, $e non di quella parte EF, po$ta $opra il detto fiume, ma$$ime do-
uendo$i allontanare dal colle X, per il manco lo $patio CIBH, doue $ar&agrave; nece$$ario allargare il
$ito di dentro, e formare gli angoli ottu$i dalle due parti NOMG, &amp; in$ieme fabricare i $ei ba-
luardi reali, e li due HI, oppo$ti al detto colle $i faranno con la $ua cortina A, angolare, ouero la
fronte piatta co' due fianchi LT, benche $i pote$$e anco fare la detta $ola cortina angolare co
$uoi caualieri. Circa la parte EF, $opra il fiume, e$$endo reale, come s'&egrave; propo$to, ba$ter&agrave; fabri-
carci i due baluardetti VS, come $i vede.
<p n=>181</p>
<fig>
<HEAD>FORTEZZA POSTA SOPRA VN MONTE.</HEAD>
<HEAD>CAP. IX.</HEAD>
<p>Per le ragioni dette, la Fortezza $ituata $opra il monte, $ar&agrave; la pi&ugrave; forte di tutte,
$empre per&ograve;, che le altezze delle $ue cortine $ieno tagliate nel viuo del $ito, ve-
nendo per natura, &amp; arte $icura dalle batterie, e Zappa, proponendo$i, che e$$o $i-
to habbia $otto il $a$$o viuo, e che l'acqua da bere non gli po$la mancare.
E perche $pe$$o $uole occorrere a $ortificare que$ti cos&igrave; fatti $iti, $ar&agrave; perci&ograve; di
non poco beneficio per intelligenza di tal'opera, mo$trare co'l $eguente di$egno,
la forma delle migliori dife$e, con quelle con$iderationi, &amp; auertimenti, che pi&ugrave; po$$ino apportare
perfetto fine. E per&ograve; proporremo di douer fortificare alla moderna vna Rocca antica $opra vn mon-
<p n=>182</p>
te, che fu$$e per e$$empio da vna parte del circuito d'vna Citt&agrave; po$ta in piano, come per AM, $ive-
de, e NQS, monte, con la Rocca in cima YX. E prima douemo con$iderare al bene$icio, che
pu&ograve; apportare tal $ito fortificato, cio&egrave; vedere, $e per$a la Citt&agrave;, e$$o $i potr&agrave; non $olo difender$i, e
con$eruar$i, ma riceuer $occor$i, cos&igrave; potenti da poter co'l $uo mezo e$$equire quanto di gi&agrave; $ucce$$e
<marg>Ca$tello
di Bre$cia
cau$a del-
la <*>icupe-
ratione <*>l
la Citta.</marg> a France$i, nel con$eruar$i il Ca$tello di Bre$cia, e con quello pei ripigliare la Citt&agrave;, che prima haue-
uano per$a, doue $i ricerca la commodit&agrave; di $ormare le $ue dife$e tanto commode, e $icure, che ba$ti-
no, &amp; in$ieme poter riceuere e$$o $occor$o, $i che doue la natura pote$$e mancare, ricono$cendo$i il
di$etto, $i po$$a con l'altte $upplire a quanto ricerca il bi$ogno. E per&ograve; dico che e$$endo la propo$ta
Rocca YX, di $ito $tretto, e non capace a poterci $tare quella quantit&agrave; di Soldati, che $i conuiene
nel poter ripigliare la Citt&agrave;, come $i propo$e, $ar&agrave; necc$lario allargar$i, &amp; accre$cere le piazze per il
commodo della dife$a, e farci quella quantita di alloggiamenti, e magazini, che fara bi$ogno. E per
far que$to $i douer&agrave; obedire al $ito, ilquale propoiremo, che le due parti NOS, po$te ver$o la
Citt&agrave; A, $iano con a$$ai pendere, ouero $alita, ma non gi&agrave; tanta che da per tutto non $i po$$a a$cen-
dere, e di$cendere, benche con qualche difficult&agrave;, e dalle due altre parti FGS, per di fuori, $iano
cos&igrave; dirupate, che venghino difficili$$ime a poterci $alire, e ma$$ime dalla parte QS. E per&ograve; $opra
al detto monte ver$o la Citt&agrave;, $i formeranno le due cortine, co' quattro fianchi, cio&egrave; li due mezi ba-
<marg>Come $i
deuono $a
re le di$e-
$e nelle
Fortezze
di monte.</marg> luardi DF, el'intero E, che $i potrebbe far $enza gli orecchioni con la loro $palla di pa$$a diciot-
to, con quella lunghezza di cortina, e dife$a, che $ar&agrave; pi&ugrave; commoda non volendo pa$$ar cento cin-
quanta pa$$a. La larghezza poi della fo$$a, $i douer&agrave; fare conforme al pendere del monte, perche
la contra$carpa deue e$$er cos&igrave; proportionatamente lontana dalle $ronti de'baluandi, che $tando $o-
pra le $ue piazze $i po$$a $coprire tutto il detto pendere, ma $olo per fianco, cio&egrave; la piazza D, $co-
pra la BO, e la E, la BN, e che l'altezza della muraglia di detti baluardi non venga $coperta
dal piano della Citt&agrave;, in di$tanza d'vn tiro d'artig<*>ieria. E per&ograve; il fo$$o douer&agrave; e$$ere chca quattor-
dici pa$$a largo nel pi&ugrave; $trezto $opra al fondo, douendolo $ar tanto pi&ugrave; profondo, cio&egrave; di cinque
pa$$a, alzando$i $opra la muraglia con lo $carpone di terra, quanto $ara bi$ogno, $i che le piazze po$-
<marg>Come $i
po$$ino co
prire le
piazze.</marg> $ino far l'effetto dello $coprire, come $i di$ie. E ca$o, che fuori fu$$ero $iti eminenti, che $copri$$e-
ro le dette piazze, $i douera con maggiore alzato di dife$a da tal parte, co'l pendere in dentro di e$-
$e piazze far che venghino a re$tar coperte, e doue far&agrave; bi$ogno, e ma$$ime nelle cortine farui le tra-
uer$e, da pa$$arci $otto, acci&ograve; i difen$ori po$$ino $tare $icuramente alle loro di$e$e, e tener il nemico
lontano, per quanto $ar&agrave; largo e$$o pendere, &amp; $alita del monte, ilquale douer&agrave; e$$ere beni$$imo $pia-
nato, e denudato dalla terra, co'l farci $opra vn $uolo di $a$$i pi&ugrave; alto che $i potr&agrave;, e que$to almanco
per la met&agrave; della $ua lunghezza, come $i vede, i quali $a$$i, per le ragioni altroue dette, faranno vna
dife$a per eccellenza buona, fabricandoui vna commoda $trada, come $t&agrave; la BC, che riferi$ce al-
la porta C, della Fortezza. Quanto poi alle due parti, che <*> e$tano di fuori NQS; e$$endo co-
<marg>Di$e$a ca-
uata nel ta
glio del
m&omacr;te, co'l
$uo pende
re $coper-
to.</marg> me $i propo$e, cos&igrave; dirupate, e fatte per natura $icure da poterci $alire, ogni mediocre dife$a, che
$e gli faccia da alto, ne potr&agrave; a$$icurare, pur che e$$a dife$a $ia cauata nel taglio del monte, e non
e$po$ta alla ruina, e ma$$ime non ci potendo fare il fo$$o, come per DL, $i vede, douendo$i per&ograve;
auertire, che tutta l'altezza del monte ND, $i po$$a $empre dalle dife$e da alto $coprire, benche
fu$$e dirupati$$ima, acci&ograve; che alcuno non vi po$$a $alire $enza e$$ere dalle $entinelle $coperto; e per
tal cagione $i doueranno tagliare tutti i $a$$i, che $porge$$ero in fuori, e riempire i vacui, che anda$-
$ero in dentro, onde alcuno non vi po$$a $tar coperto $enza e$$ere e$po$to all'of$e$a de' $a$$i, che da
<marg>Le Fortez
ze di mon
te $i po$$o
no difen-
dere co'
$a$$i.
Strada del
$occor$o,
e come fat
ta.</marg> alto i difen$ori getta$$ero, co'quali in cos&igrave; fatti $itr $i tiene il nemico lontano; n&egrave; $i deue dubitare
d'altro che delle rubberie, e tradimenti, da' quali con la diligenza della $pianata, e $pe$$e $entinelle,
&amp; ronde cene potremo a$$icurare. Re$ta per vltimo trattare della $trada per poter dalla banda di
fuori QS, riceuere i $occor$i, laquale $trada $i douer&agrave; cauare nel viuo del monte, e cos&igrave; fiancheg-
giata, che $i po$$a commodamente difendere, e ma$$ime dalla parte $uperiore, e doue $ia il commo-
do da fare $pe$$i corpi di guardie, porte, e ponti leuatoi, e $opra il tutto, che la porta vltima da ba$-
$o $ia beni$$imo $coperta e di$e$a, e$$endo la $ua v$cita da alto la a$ce$a VL, con parte della $tra-
da, che di$cende a ba$$o LQ. Si che accommodato il propo$to $ito con le di gi&agrave; dette dife$e, e
<marg>Fortezza
per natura
&amp; arte ga-
gliardi$$i-
ma.
Altezza
del $ito v&atilde;
taggio de'
difen$ori.</marg> commodit&agrave;, $i potr&agrave; con verit&agrave; dire di hauer formato vna Fortezza per natura, &amp; per arte delle
pi&ugrave; gagliarde, che $i po$$ino fare, non e$$endo le $ue dife$e e$po$te alla ruina per batterie, o Zappa,
e $tando i difen$ori $empre a caualiere del $uo nemico, $tante che hanno per l'altezza del $ito no-
tabili$$imi vantaggi, prima nel coprir$i da' tiri del nemico, doue ogni piccola gro$$ezza di dife$a
gli pu&ograve; $aluare, perche venendo fatti e$$i tiri da ba$so all'alto, le palle pa$$eranno $opra la te$ta di e$-
$i difen$ori, re$tando coperti nel ritirar$i $olo vn pa$so in dentro, che all'oppo$ito auuiene al nemico,
perche tanto quanto $i verr&agrave; allontanare dalle $ue dife$e, verr&agrave; pi&ugrave; $coperto, $tando per&ograve; in piano,
oltra le molte altre commodit&agrave;, che $i ritrouano in que$ti $iti nel far duplicate piazze d'artiglierie,
come $i vede poter$i fare nel ca$tel vecchio di $opra YX, e pi&ugrave; da ba$so nella $ua contra$carpa, e
fo$so, che pur tutte cos&igrave; a caualiere, po$sono $coprire, e difendere la $alita del pendere fatto co'
<p n=>183</p>
$ <*>anati dalla fo$sa, e d'altre parti, doue percotendoci le palle dell'artiglierie de' difen$ori vengo-<marg>Spianata di
<*> di gran
di$$imo dan
no al nemi-
co.</marg>
no i pezzi, e $caglie di e$$i fa$$i a $uolare da ogni parte con la morte di chi ci $i ritroua$se appre$so;
$i come auuerrebbe nella dife$a del propo$to ca$tello di Bre$cia fatto da me, doue non pu&ograve; re$tare al
nemico altra $peranza per impadronir$ene, $e non per tradimento, &ograve; per lungo a$sedio co$tringerlo
per fame; che pur $ono $ucce$$i difficili$$imi all'e$$ettuar$i, e ma$$ime doue il gouerno, ele prournoni
$ono buoni$$ime, e che l'acque da beuere, come $i di$se, non vi po$$ino mancare, e per&ograve; oltre alle ci-
$terne vi $i doueria fabricare vn pozzo, benche vi anda$se molto profondo, e cauato nel $a$so vi-
uo, perche andando le pietre a cor$o per cor$o l'vna $opra l'altra, il cauamento $ar&agrave; facile.
<fig>
<p n=>184</p>
<HEAD>PROFILO D'VNA FORTEZZA POSTA SOPRA VN MONTE,
Laqual viene battuta da vn'altro monte. CAP. X.</HEAD>
<p>LA FORTEZZA $ituata in monte, benche $ia e$po$ta all'offe$a d'vn altro mente,
e fu$$e alquanto di maggiore altezza, non $i deue per que$to tenere imper $etta, at<*>-
$o che e$$endo que$ti monti l'vno incontro all'altro, bi$ogna per nece$$it&agrave;, che vi $i
<marg>Bene$icio <20>l
le Eortezze
di Monte.</marg> interponga nel mezo vna valle, laquale tanto quanto $ar&agrave; pi&ugrave; larga, e pro$onda tan-
to pi&ugrave; $eruira per $icura fo$$a, e dife$a della Fortezza. Per coprir$i poi dalle dette of-
fe$e, que$ta $ar&agrave; opera facili$$ima. E prima proporremo $ia il monte da fortificare
l'altezza ID, &amp; il piano di $opra GL, e l'altro oppo$ito $ia IH, $i che la di$tanza di e$$i $ar&agrave; lo
$patio HD, e per e$$empio di ducent<*> cinquanta pa$$a largo. E per fabricare que$ta Fortezza, $i
douer&agrave; procurare di cauare la maggior parte dell'altezza delle $ue cortine nel taglio viuo del monte,
ch'e$$endo $a$$o, o altra materia non e$po$ta alla Zappa, la Fortezza $ar&agrave; nel numero delle pi&ugrave; ga-
<marg>Altezza del
le cortine.</marg> gliarde; l'altezza delle dette cortine, vogliono e$$ere fuori di $calata, cio&egrave; alte cinque pa$$i, col $uo pa
rapetto tutto di terra in quella gro$$ezza, &amp; altezza, che occorer&agrave; conforme ah'offe$e, che vi potr&agrave;
<marg>Larghezza
della fo$$a.</marg> fare il nemico, la larghezza della fo$$a douera e$$ere tale, che i difen$ori, quali $taranno alla dife$a de
parapetti de baluardetti detti angulari, che vi $aranno, o almanco le $entinelle po$$ino $coprire per
<marg>Il decliuio
di fuori de-
ue per $i&atilde;co
e$$ere $cop-
to da difen-
$ori.
Decliuiofat
to co li $a$$<*>
perfettoper
la di$e$a.</marg> fianco fuori della contra$carpa il decliuio DM. E non venendo $coperto da e$$i difen$ori $arebbe
pur troppo gran fallo, perche bi$ognarebbe tenere e$$e $entinelle doppie fuori, $opra la contra$car-
pa, e per&ograve; tanto quanto e$$o decliuio $ar&agrave; pi&ugrave; $coperto, con la $alita del re$to del monte, tanto pi&ugrave; $i-
cura $ar&agrave; la Fortezza, e per&ograve; il pendere di e$$o monte deue e$$ere eguale, $i che non vi re$ti ba$$ure,
doue alcuno vi po$$a $tare coperto, &amp; e$$endouene $i riempiranno con le pietre $mo$$e, e tutta la ter-
ra, che vi $ar&agrave; $i leuer&agrave;, &amp; $i portar&agrave; dentro la Fortezza rialzando da per tutto, con detti $a$$i egual-
mente, che non $i pu&ograve; fare la migliore ne la pi&ugrave; $icura dife$a.
<fig>
<HEAD>MONTE DA FOR TIFICARE POSTO SOPRA IL MARE, E CHE
da vna parte po$$a e$$er offe$o da Terra Ferma. CAP. XI.</HEAD>
<p>Fra tutti i $iti, che $i po$$ono fortificare, quelli po$ti $opra al mare ne apporteran-
<marg>Perfettione
delle Fortez
ze po$te $o-
pra il mare.
Lenaui, &amp; le
galere non
po$$ono c&omacr;-
tra$tare con
le mnragl<*>.</marg> no pi&ugrave; beneficio, s&igrave; per il commodo dell'e$$ere $occor$i, come anco per la facilit&agrave;
nell'a$$icurargli, come di $opra $i di$se, perche hauendo il porto doue po$sono $or-
gere, e $tar $icuri i nauilij, che da tutte le parti del mondo portano abondanza delle
co$e nece$$arie per la con$eruatione de gli habitanti, e per la $icurt&agrave; ancora $ono
perfetti$$imi, poi che con ogni $orte di dife$a $i po$$ono con l'aiuto delle acque di-
fendere, non potendo le Galere, ne ancora le Naui ($e ben grandi, &amp; ottimamente
armate di artiglieria) competere con le muraglie, e piazze terrapienate, e ma$$ime quando $i troua
fuori l'impedimento delle porporelle; ouer molo $otto acqua, che impedi$cono a va$selli l'acco-
$tar$i alla muraglia, non po$sono anco con la loro altezza far ponti $opra e$se muraglie per entrar
<p n=>186</p>
nella Fortezza. E per&ograve; proporremo di volere fortificare il $udetto $ito, ilquale faccia peni$ola $o
pra il mare, e che da vna parte $ia la bocca, ouero entrata del porto, onde da tre parti venga circon
dato dalle acque; e la quarta $ia da Terra Ferma, per doue pu&ograve; riceuere la maggiore o$$e$a. E pri-
ma $i con$ideri all'entrata di e$$o porto, cio&egrave; la parte MN, e$$endo la $ua larghezza LM, e quel-
la poi da Terra Ferma BC, il re$to CO, $ar&agrave; la parte $opra al mare. E douendo voltar la fron-
te con le maggiori offe$e, a quella parte doue pi&ugrave; pu&ograve; e$$ere offe$a, $ara nece$$ario forti$icare il colle
del monte CD, doue nella maggior $ua altezza, $i fabricher&agrave; il Forte, ouer ca$tello X, e nel re-
$to i tre baluardi, co' $uoi fianchi coperti, conforme all'offe$a che potranno riceuere, e particolar-
mente nella maggior $alita, ouer di$ce$a del colle HK, far le $ue trauer$e, $i che vi $i po$$a $tare alla
dife$a delle $ue piazze. Fabricando$i anco il fo$$o co'l $uo $carpone angolare DE, accioche da.
tutte le parti $i po$$ino difendere, e che il tutto venga per fianco $coperto dalle piazze di dentro del-
la Fortezza, onde il nemico non po$$a in alcuna parte <*>tarci coperto, e ma$$ime $otto gli angoli di
detto $carpone fuori del fo$$o, douendo$i in tal parte cauar tutta la terra buona, e portarla dentro, e
la$$are i $a$$i nel modo, che $i vede per G. Quanto al re$to che $egue $opra al mare CO, e$$endo-
<marg>Fortezza
nece$$aria
$opra la
bocca del
porto.</marg> ci le riue alte, e dirupate, ogni $emplice dife$a potr&agrave; $eruire, benche $opra la bocca di e$$o porto $i
debba fabricare vn $econdo Forte, come $t&agrave; il $egnato, &amp; doue del continuo $tieno guardie, &amp; arti-
glierie preparate per la dife$a, come anco deuono $tare $opra il primo detto, e tanto pi&ugrave; e$$endoci la
commodit&agrave; d'vn'altro colle. Ne' quali Forti $i terranno le pi&ugrave; importanti munitioni, e $i fara in vno
de gli angoli il $uo Fanale O, acci&ograve; $tando la notte acce$o, i Marinari po$$ino entrar $icuri in porto.
<marg>Fan&ograve; per
mo$trare
la $trada a'
marinari.</marg> Il re$to della Forti$i catione, che $egue $opra e$$o porto, $i far&agrave; $emplicemente co'baluardi non reali,
&amp; il $uo Molo BE, con la porporella ZV, cio&egrave; vn'argine di $a$$i coperto dall'acqua, onde i va$$elli
non vi po$$ino pa$$ar $opra per auuicinar$i alla muraglia RT.
<HEAD>FORTEZZA POSTA IN SI TO PIANO SOPRA IL MARE.</HEAD>
<HEAD>CAP. XII.</HEAD>
<p>Se alla perfettione del $ito (che per natura po$$a giouare alla Fortezza $i ag-
g&igrave;unger&agrave; l'arte con gli auertimenti detti, potremo con $aldo fondamento di-
re e$$ere arriuati a quel $egno di potente dife$a, che $i po$$a de$iderare; per-
che e$$endo $opra il mare, e da vna parte a Terra Ferma, hauer&agrave; in $e tutte
le maggiori commodit&agrave;, che le bi$ogna, s&igrave; per la dife$a, come ancora per il
<marg>Per$ettio-
ni che ap-
portano i
$iti di ma-
re.</marg> benencio de gli habitanti; perche e$$endo $ituata $opra $coglio circondato
dal mare, $arebbe bene a$$ai pi&ugrave; forte, e $icura dall'o fe$e del nemico; ma
non participerebbe di quel bene$icio, che de$iderano e$$i habitanti, e quelli
del pae$e per la libert&agrave; del tran$ito, che $i troua in Terra Ferma, doue non $i
$t&agrave; all'arbitrio della fortuna del mare. E per&ograve; tanto quanto quella parte da Terra $ara pi&ugrave; peni$ola,
ouero di $ito ri$tretto, e che venga $icura dalla Zappa, tanto $ar&agrave; maggiore la $ua perfettione; come
per e$$empio $i vede nel $eguente di$egno, e$$endo la propo$ta parte ver$o terra, la larghezza AB,
doue $ia il $a$$o viuo. Nellaquale $i potranno formare i tre baluardi doppi, cio&egrave; EF, KI, HG,
co'l $uo fo$$o largo per il manco trentacinque pa$$a nel fondo, &amp; alto $ei, e $ia tal $ua larghezza meza
piena d'acqua, come per MN, $i vede, e la $ua $pianata di fuori AB, tutta alzata con pietre
$mo$$e. La propo$ta dife$a co'baluardi doppi s'&egrave; fatta per mo$trare la variet&agrave; delle forme; nondi-
<marg>Baluardi
doppi.</marg> meno re$terei $odisfatto $olo d'vn ordine di baluardi, ma con la cortina angolare tra l'vno e l'altro,
$i che la met&agrave; della lunghezza le veni$$e a $eruire per fianco, &amp; aggiuntoui i $uoi caualieri la dife-
$a $ar&agrave; perfetti$$ima, e ma$$ime facendo e$$i baluardi con le contramine $otto, nel modo detto. E quan
<marg>Cortina
angolare.
Di$unione
de' baluar
di.
Strade $ot
teranee, e
forni da
minar la
piazza.</marg> do $i vole$$ero fabricare cos&igrave; doppi, come $i vede, $i potria fare la gola del baluardo di mezo K, a$-
$ai pi&ugrave; larga, e commoda, &amp; accommodati l'vno con l'altro in maniera di$uniti con vn volto $otto la
$ua $palla, che perduto il primo I, re$ti il $econdo K, libero con la $ua fronte, e$$endo per&ograve; e$$o
primo fatto con duplicate mine, cio&egrave; cauato $otto la piazza con $pe$$e $trade $otterranee, e forni da
minarlo, accioche quando il nemico $e ne fu$$e impadronito, $i po$$a dando il fuoco ad e$$e mine
mandarlo in aria, e disfarlo con $uo grandi$$imo danno, re$tando la fronte dell'altro baluardo libe-
ra, e dife$a doppiamente. Alla parte poi da Mare HR, EQ, $ar&agrave; bene fare le $ue dife$e buone,
e ma$$ime i due fianchi RQ, che po$$ono e$$ere imboccati dal $ito AB, &amp; il re$to non e$po$to a
tal parte, $i potr&agrave; fare come $i vede con le dife$e angolari. E perche alla te$ta di fuori $i propone, che
$ia il $ito DT, commodo per farui vna ritirata, oue non $ar&agrave; fuori di propo$ito farci vn Forte, nel-
quale $i tenghino tutte le munitioni, e co$e pi&ugrave; nece$$arie, fabricando la $ua fronte cos&igrave; gagliarda
ver$o la Citt&agrave;, come $e fu$$e $ola, &amp; e$po$ta a Terra ferma, laqual dife$a $ar&agrave; co' du&egrave; baluardi OP,
e cortina angolare, con la $ua fo$$a larga, e la maggior parte piena d'acqua, che $ar&agrave; doue &egrave; il pon-
<p n=>187</p>
<fig>
<pb>
<fig>
<p n=>188</p>
<marg>Porporel-
la nece$$a-
ria a le For
tezze po-
$te $oprail
mare.</marg> te CS, con la dife$a T; douendo$i a$$icurare per quanto $i potr&agrave; la dife$a dell angolo XV, che
pu&ograve; e$$ere battuto dalla Citt&agrave; nello $patio &amp; X. Douera$$i ancora auertire, che d'egni intorno do-
ue batton l'onde marine, e doue i nauilij $i pote$$ero acco$tare alla muraglia, di farci la detta $ua por
porella, per a$$icurar$i dalle improui$e offe$e, che $enza tale impedimento $i correrebbon grandi$$imi
ri$ichi. E que$to &egrave; quanto in materia del fortificare ne occorre dire.
<HEAD>COME SI DEVONO FONDARE LE MVRAGLIE SOTTO L'ACQVA,
Ouero fabricare vn molo nel fondo del Mare. CAP. XIII.</HEAD>
<p>Pvo' occorrere molte volte nel fabricar Fortezze, e ma$$ime $opra $iti di mare,
hauere a fondare qualche parte della $ua muraglia, doue le acque $icno pro$on
de, ouero per il principale commodo, e beneficio, fabricarui il Molo, $i che i
nauilij vi po$$ino $orgere, e $tar $icuri dalle fortune de'venti. E per e$$ettuare
<marg>Di<*>er&emacr;za
grade nel
fondare in
terga fer-
ma, e in
mare.
Contra il
continuo
moto del
l'acque n&omacr;
$i pu&ograve; $ar
$icura re$i
$tenza.</marg> cos&igrave; fatte fabriche, $i douer&agrave; prima $apere quanta $ia la differenza di tal'opera
a quelle, che vanno fondate in Terra ferma, che $olo deuono $o$tentare il pro-
prio pe$o del corpo della $ua muraglia, atte$o che que$te doueranno fare non
$olo l'i$te$$o effetto, ma a$$ai pi&ugrave;, dou&emacr;do$i difendere dal c&omacr;tinuo moto delle ac-
que, ilqual $i vede e$$ere tanto potente, che contro la $ua violenza, ne anco gli i$te$$i $cogli fatti dalla
natura di pietre gro$$i$$ime, e con per$etto ordine collegate, e congiunte in$ieme, $i po$lono difendere
di non e$$ere disfatti. E con$iderato all'ordine di e$$a natura nel formare que$ti $cogli per re$i$tere
a cos&igrave; fatto moto, troueremo e$$ere i $uoi fondamenti a$$ai pi&ugrave; gro$$i, e potenti, che non $aranno l'al-
tre parti $uperiori. E per&ograve; nel formare la muraglia $otto acqua bi$ogner&agrave; $opra il tutto, che $ia com-
po$ta di materia cos&igrave; $olida, e gagliarda, che po$$a fare ogni maggior re$i$tenza. E per e$$equire pro-
porremo douer fondar $opra al mare, o fiume corrente, doue $iano due pa$$i di profondit&agrave; d'acqua, &amp;
in$ieme, che il fondo po$ia e$$ere vna delle quattro $eguenti nature di materie, cio&egrave; $a$$o, creta, $abbio-
ne, o fango, nel che per ci&ograve; bi$ogner&agrave; gouernar$i con quella i$te$$a e$perienza, che la natura ne in$e-
gna, cio&egrave; $opra al $a$$o, &amp; alla creta forte potremo fondare, ma non $opra al fango, e $abbione, per e$-
$ere e$po$to al moto delle acque che lo con$umano e portano via, e ma$$ime doue l'acqua troua da
vna parte re$i$tenza in materia dura, $i che re$tando la muraglia $enza $o$tegno, bi$ogneria per ne-
ce$$it&agrave;, che anda$$e in ruina. E per fuggire cos&igrave; fatti di$ordini, $ar&agrave; nece$lario di pen$are al modo,
con che $i deue cauare, e nettare il $uo fondamento, cio&egrave; di farlo $tabile, e $icuro; e per ci&ograve; fare vi $a-
<marg>In due mo
di $i po$$o
no fare <*>
ca <*> <21> fon
dare $ot<*>
acqua.
Ca$$e fat-
te co' pali
fitti.</marg> ranno due mezi, cio&egrave; ca$$e di tauole, e di pali fitti, che d'ogni intorno al $ito $i fanno, lequali doueran-
no e$$er piene di terra, acci&ograve; po$$ino $o$tentare, e ritenere le acque, che non pa$$ino nel vacuo circon-
dato, che douer&agrave; re$tare a$ciutto per cauare la detta materia mobile. E prima tratteremo delle ca$le
fatte co' pali fitti, per lequali $i deuono hauere preparati i pali tanto lunghi, e gro$$i, che ba$tino con-
forme al fondo delle acque, $i che circa alla met&agrave; della loro lunghezza venghino $itti nel fondo, quali
$aranno buoni d'ogni $orte di legno, $e per&ograve; $aranno verdi; douendo anco e$$er diritai di eguale grof-
$ezza, e $e fo$$e po$$ibile quadri, accioche $i veni$$ero a congiungere l'vno appre$$o l'altro per pi&ugrave; $icu
ro ritegno della terra, di che doueranno e$$ere piene le ca$$e. Ma i pali che $i doueranno dipoi ficcare
$opra il piano, e larghez za del cauato fondamento per $o$tegno della fabrica, doueranno e$$er $atti
<marg>Legname
da fare i
pali.</marg> di legno forte, &amp; i migliori $aranno di rouere, o di ca$tagno. Ma e$$endo, come s'e detto, verdi, ogni
legno $ar&agrave; c&omacr;modamente buono, fra' quali, l'albera $ar&agrave; il pi&ugrave; debole, douendo e$$i pali e$$ere $im<*>
$egnato AB, cio&egrave; alla te$ta A, $i douer&agrave; mettere l'anello di ferro D, accampanato, accioche $i po$ia
<fig>
<p n=>189</p>
facilmente cauare, e mettere $empre ne gli altri, che $i doueranno ficcare, il quale anello ne $erui $o-
lo a con$eruare la detta te$ta $alda, &amp; atta a riceuere le botte, che vi $i daranno co'l maglio del battipa
lo, che nel $eguente Libro $i mo$trer&agrave;, &amp; alla punta $ua B, e$$endo il detto fondo di materia dura, e $a$
$o$a, $i metter&agrave; a cia$cuno di e$$i pali la punta di ferro con le tre alette piramidali CE, che vanno $alda<marg>Punte di fer
ro da mette
re ne'pali.</marg>
te $opra la punta E, e$$endo l'alette C, cio&egrave; quelle che vanno con$itte nella gro$$ezza del palo, come
$i vede per B. E per fabricare la propo$ta ca$$a, $i deue prima $opra a tutti gli angoli ficcare vn palo, e
dipoi dall'vno all'altro fermare le $ue guide, lequali vanno con$itte $opra la te$ta di e$$i pali, $i che
venghino alte dal piano delle acque per il manco tre piedi, come nel $egu&emacr;te di$egno $i vede per AB,<marg>Ca$$a co' pa
li $itti p fer-
mare il fon-
damento.</marg>
CD, parte di $uori fermando le dette guide dalla parte di dentro, doue $i terminer&agrave; la larghezza del-
la ca$$a DF, che per e$$empio $ar&agrave; larga vn pa$$o, circondando egualmente l'altra prima, onde $i ven-
ga a formare il circuito IL, QI, che $ar&agrave; quello $pacio che $i deue $eccare per cauare il fondamen-
to, e piantarui la detta muraglia, douen do $i mettere ad ogni pa$$o e mezo di lunghezza la $ua chiaue,
come per FD, LE, $i vede, cioe piena che $ar&agrave; la detta ca$$a di buona terra, &ograve; creta, non $i po$$a per
il pe$o allargare in bocca, ficcandogli poi i $uoi pali per di dentro, $i che l'vno venga a congiunger$i
<fig>
con l'altto, e ma$$ime ne gli angoli QI, LF, douendo$i poi conficcare tutti nella detta guida con chio
di lunghi. E ca$o, che i detti pali non fu$$ero tanto diritti, $i che l'vno po$$a appre$$o l'altro ritenere
<foot>S</foot>
<p n=>190</p>
la terra, &ograve; getto di muraglia, che vi $i vole$$e buttare per riempire e$$e ca$$e, vi $i ficcerauno delle
tauole in piedi per di dentro, che $opraponendo$i in$ieme venghino ad a$$icurare, e <*>tenere o$$a ma-
teria, e ma$$ime per il moto delle acque che gli &egrave; molto nociuo. E dato fine a que$ta prima opera, e
cauata l'acqua che $i re$ter&agrave; morta nel mezo IF, $i cauer&agrave;, come anco poi $i far&agrave; del fango &ograve; $abbione,
che vi $i $ar&agrave; $otto, e trou&atilde;do materia, e che bi$ogna$$e profondar$i pi&ugrave; co'l cauam&emacr;te, li potra da ba$-
<marg>Ca$$e dop-
pie per po-
ter$i co' ca-
uam&emacr;ti pro
$ondare.</marg> $o fare vna $econda ca$$a, con molti puntelli di traui, $i che l'vna parte $o$tenti l'altra, doue $i cauera
quanto far&agrave; di bi$ogno, benche la fermezza del $uo fondamento principalmente deue con$i$tere ne
gli $pe$$i e lunghi pali, che v&igrave; $i deuono ficcare. Douendo$i per&ograve; nel principio far la pianta, e per vl-
timo con tauoloni gro$$i di rouere bene $pianati per di $opra a'pali, e con pietie gro$$e, $i dar&agrave; princi-
pio a fondare la muraglia. E quando $i doue$$e cauare, ouer fondare vn molo, &ograve; altra co$a, e che $otto
<marg>Ca$$e mobi
li fatte con
tauole.</marg> le acque fo$$e il $a$$o mobile, e non vi $i pote$$ero ficcare i detti pali, $i deuono v$are le ca$$e ritrouate
da me per e$$equire tal'opere, che $ar&agrave; con molta facilit&agrave;, e $paragno di legnami, e ma$$ime doue le
acque non $aranno molto profonde, potendo$i e$$e ca$$e operare a$iai volte, e $empre per&ograve; che ne oc-
corra cauar porti, &ograve; altri canali, come h&ograve; fatto a Zara; cio&egrave; dopo me$$e in opera, e piene di creta con
hauere $eccata l'acqua, e cauato il fondo c&omacr;tenuto dentro il $uo circuito, $i deuono poi far votare dal-
la detta creta, e rimettere le ca$$e in altre parti, riempiendole per&ograve; $empre con l'i$te$$a materia &amp; or-
dine che $i dir&agrave;; e prima $i faranno le dette ca$$e nel modo, che qu&igrave; $i vede in di$egno, cio&egrave; fatto il
$uo telaro con legni diritti, lunghi, e quadri, ma non molto gro$$i, acci&ograve; $i po$$ino pi&ugrave; facilmente
<marg>Fattura del
le ca$$e fat-
te con tauo
le.</marg> maneggiare, $i former&agrave; vn quadro lungo quanto $aranno i detti legni, che facilmente $i po$$ino di-
poi tra$portare da vn luogo ali'altro, la $ua lunghezza $ar&agrave; AH, e largh ezza HI, con l'altezza II,
douendo le te$te di que$ti legni e$$ere beni$$imo inca$$ate, e confitte l'vna con l'altra, come $i
<fig>
vede, e $opra il tutto concatenate nel mezo DE, dalle te$te, e per lungo acci&ograve; la ca$$a, piena che $a-
<marg>Auertim&emacr;ti
nel far le
ca$$e.</marg> r&agrave;, non $i po$$a aprire, ouero allargare con le $ue tauole: e particolarmente la chiaue da ba$$o RP,
doueria e$$ere per coltello, fatta di tauoloni gro$$i, e ben con$itti, e $mu$$ati dalla parte di $otto, accio-
che tra la terra, &amp; e$$o legno non re$ti vacuo per doue l'acqua po$$a pa$$are, $i come farebbe e$$endo
detta chiaue gro$$a, e quadra, e per ci&ograve; mettendoci catenette di ferto $ottili, e ben confitte nelle $ue
te$te, $i far&agrave; opera vtile e $icura. E quando $i haueranno fatti tanti telari, che ba$tino a circondare il
$ito, che $i vorr&agrave; fondare, $i anderanno mettendo in opera, cio&egrave; che l'vna te$ta $i congiunga con l'al-
tra, e che venghino a $errare lo $pacio che $i vorr&agrave; $eccare, e cauare; &amp; hauendo difficult&agrave; in far $tare
$otto l'acqua il detto telaro per la $ua leggierezza, $i potranno mettere due pezzi di tauole per cia$cu
na te$ta in piano nella larghezza di $opra AB, HI, $i che caricati con pietre po$$a $tar fermo al $uo
luogo; douendo poi hauer tante tauole che ba$tino a circondare per di dentro da ogni parte e$$i tela-
<marg>Auertim&emacr;ti
nel mettere
in opera le
ca$$e.</marg> ri diritte, e ben refilate, e pianate per la $ua lunghezza, acci&ograve; $i venghino a congiungere l'vna con
l'altra, $i come fanno le doghe delle botti; cio&egrave; debbono $tare in opera come $i vede per AD, e $o-
lo con fit<*> di $opra con vn picciol chiodo, mandandole prima a ba$$o per BC, con vn maglio di le-
<p n=>191</p>
gno, c&imacr;oe tanto quanto potranno andare, e$$endoci terra, e $e $ar&agrave; $a$$o $i ander&agrave; almanco otturando
quegli $pacij, che $ara l'incqualita del fondo, &amp; il $imile per tutto, riempiendole poi con la miglior ter
ra, doue $i potra $icuramente $eccare, e cauare il propo$to fondo, e poi riempirlo di muraglia buttan-
doui dentro pietre, ouero calcma forte impa$tata con ghiara gro$la: benche dalle parti di fuori $ia
nece$latio far la $ua camicia di quadroni gro$$i, e che faccia pre$to buona pre$a, potendo $i ancora in
tal ca$o far le ca$ie doppie, &amp; empirle con l'$$te$la materia, e la$cia$le per fortezza del fondamento.<marg>Di$$colta
del fondare
come $i po$
$a $upplire.</marg>
E per intelligenza di quello, che ne pu&ograve; occonere, douemo $apere, che pa$$ando due pa$$i di pro-
fondit&agrave; d'acqua, doue $i vorra fondare, non $i potranno v$are i detti pali fitti, n&egrave; ca$le, $e gia non $i
haue$$e la commodita di pali da ficcare, che fo$$ero a$lai lunghi, nondimeno tal'opera pu&ograve; venire
molto difficile, ma$$ime douendo$i $eccar l'acque, come auuerebbe ancora operando le ca$$e. Benche
in tal ca$o $i po$lono fare per di dentro le contraca$$e, con trauer$e di traui, che incatenino l'vna par-
te con l'altra, &amp; ancora con molti altri rimedij, che la nece$$it<*> nell operare fa inuentare nell'anti-
uedere a'di$ordini, che pe$louo $uccedere; e $opra il tutto giouera il tener$i largo co'l fondamento.<marg>Come $i de
ue operare
ne'gra f&omacr;di.</marg>
E quando pure il fondo fo$$e di natura tale, che non vi $i pote$iero v$are le dette palate e ca$$e, $i po-
tr&agrave; operare co'<*>buttarci pietre gro$$e per riempire il fondo, e farci poi l'opera che $i vorr&agrave; fare per
di $opra all'alzato di dette pietre, ilqual fondam&emacr;to $ar&agrave; molto gagliardo, e $icuro per re$i$tere al con<marg>Le pietre
gro$$e, equa
dre s&omacr; otti-
me per fare
li fondam&emacr;
ti, ouero il
molo.</marg>
tinuo moto delle acque, e ma$$ime in tempo di fortuna di mare, per la larghezza della $ua pi&atilde;ta da ba$
$o, doue $i potra poi $ecuramente piantare ogni graue pe$o di qual $i voglia corpo di fabrica. Benche
per e$$equire $ia nece$lario hauere il commodo delle pietre, lequali tanto quanto pi&ugrave; $aranno gro$ie,
eriquadrate dalla natura, e con a$$ai larga pianta, e po$te in opera bene $pianate, tanto pi&ugrave; $icurt&agrave; ne
apporteranno. E ca$o che e$$e pietre $i doue$lero condurre per acqua, $i doueran prima fabricare
tanti barconi piatti che ba$tino, ouero accommodarne due in$ieme, come nel $eguente di$egno per<marg>Barconi per
condur le
pietre.</marg>
FC, $i vede, $ortiti $opra alla caua delle pietre, doue $i propone $ia il commodo di cauare le pietre
buone per tal'opera, cio&egrave; $opra a e$$i barconi, ouer piatte, douera e$$ere accommodato il $olaro di
$aldi$$imo legname, e dalla parte della poppa CF, $i accommodi la ruota B, con la quale $i deue ti-<marg>Commodo
<21> caricare
e di$caricar
le pietre.</marg>
rar dentro le pietre $opra il ponte, come per la E, $i vede, tirata dalla corda EB, e con tal ordine,
caricate le due piatte, e condotte$i poi $opra la fabrica del molo da fare, $i douer&agrave; con l'i$te$$a ruota
<fig>
<foot>S 2</foot>
<p n=>192</p>
potere non $olo di$caricare e$$e pietre, ma $o$penderle, e calarle a ba$$o nel fondo delle cque, oue do-
ueranno e$$er po$te in opera, con l'edificio fabricato con quattro traui HD, a' quali $otto la con-
giuntione delle loro te$te D, in H, $ar&agrave; attaccato vna taglia inue$tita con la corda, $i che da vna
parte po$$a pigliar le pietre co'l mezo d'vna liuella, &ograve; tanaglia, come $i dir&agrave;, e mandarle a ba$$o, con
la maggior facilit&agrave; che $i po$$a de$iderare. E per ci&ograve; e$$equire fa dibi$ogno d'vno $trumento, che non
<marg>In due mo-
di $i po$$a-
no m&atilde;dar le
pietre in o-
pera, e la$-
$arle libene.</marg> $olo $o$tenga e$$e piette, ma che po$ate da ba$$o al $uo luogo, le la $ci in libert&agrave;; e que$to $i potra fare
in due modi, cio&egrave; con la liuella FG, e con la tanaglia DCH, douendo que$to $trumento e$$er fa-
bricato tutto di ferro. E prima la liuella v&agrave; come $i vede compo$ta di tre pezzi oltra il manico, cio&egrave;
i due primi NG, CF, i quali doueranno da ba$$o nella ba$e CA, e$$er vn terzo pi&ugrave; gro$$i, che
<fig>
<marg>Fabrica &amp;
v$o della li-
uella.</marg> non $aranno in ED, che $ar&agrave; quella parte, che v&agrave; me$$a nella inca$$atura da fare al mezo della pie-
tra, $imilmente fatta pi&ugrave; larga in fondo, che non $ar&agrave; in bocca, $i come &egrave; il $olito; e perche la detta li-
uella $i po$$a da $ua po$ta $taccare, $i fabricher&agrave; il terzo pezzo di mezo IB, nel modo che $t&agrave; MLO,
$i che mandata la pietra al $uo luogo, $i po$$a con vna corda, che $ar&agrave; attaccata all'anello I, tirare, e
cauar detto pezzo, acci&ograve; $ubito po$$a v$cir la liuella, cio&egrave; la ba$e CA, $enza il pezzo B, che $ar&agrave; di
larghezza eguale alla ED, &amp; alla bocca della $ua ca$$a; onde con la propo$ta facilit&agrave; $i potr&agrave; con
la taglia attaccata al manico H, fermato nell'a$$o GF, mandare co'l mezo della ruota, &amp; edificio
<marg>Tanaglia da
mandare a
ba$$o le pie
tre, e qual $i
voglia pe$o</marg> detto, a ba$$o qual $i voglia quantit&agrave; di pietre che far&agrave; bi$ogno. E per l'v$o della tanaglia, gi&agrave; che $i ve
de la $ua forma, e pre$a che deue far nella pietra, non occorre dirne altro, $aluo ricordare, che douer&agrave;
e$$er fabricata tanto gagliarda che ba$ti a $o$tentare il pe$o, ilquale pi&ugrave; che $ar&agrave; graue, tanto pi&ugrave; $ar&agrave;
meglio $o$tentato dalla pre$a, e bocca CD, per le braccia FG, e tirata per la taglia HL, per alza-
re, ouero mandare a ba$$o il pe$o delle pietre, lequali $empre che $i po$eranno al $uo luogo, e che la
tanaglia re$ti libera da e$$o pe$o, $i verr&agrave; da $ua po$ta a $taccare, e ma$$ime quando con vna corda $ar&agrave;
tirata vna delle $ue bocche, come $i di$$e douer far$i alla liuella. E douendo$i con e$qui$ita diligen-
<marg>Huomo $ot-
to acquaper
acc&omacr;modar
pietre, &amp; in
che modo.</marg> za fondare cos&igrave; fatte fabriche, $i deue prima fare che detti quadroni di pietra $i po$ino da ba$$o l'vno
$opra l'altro $pianati, &amp; il pi&ugrave; $i pu&ograve; congiunti in$ieme. E per ci&ograve; fare $i mander&agrave; $otto vn'huomo per
accommodarli in que$to modo, cio&egrave;; Si douer&agrave; far fabricare vna bigoncia, ouer ma$tello di legno
forti$$imo, e ben cerchiato di ferro, accommodato co'l fondo all'ins&ugrave;, e con la bocca ver$o la pie-
tra, e con tanto pe$o che lo po$$a fare $tar $otto acqua, legato per&ograve; di $opra alla corda, e di $otto alla
taglia, lontano dalla pietra con la $ua bocca, circa tre piedi, doue po$$a $tare e$$o huomo, e con vn pa-
letto di ferro dirizzare e $pianare eia$cuna pietra, $tando con parte della vita in detto ma$tello, e ma$$i
<p n=>193</p>
me con la te$ta, doue $ar&agrave; il vacuo pieno di aria, nel modo che fi dir&agrave; al Capitolo decimoquinto del
qumto Libro. E quando poi ne bi$ogna$$e operare calcina me$colata con pietre piccole per riempi-<marg>Ordine da
far andar la
calcina $ot-
to l'acqua.</marg>
re i vacui che fu$lero re$tati tra l'vna e l'altra pietra, e ma$$ime nel mezo del fondamento, &amp; anco-
ra quando ne occorre$$e riempir rotture, &amp; vacui fatti $otto a fabriche vecchie, $i potr&agrave; ci&ograve; fare
commodamente con vna tromba, ouer canale fatto con tauole $errato da tutte le parti, $aluo che
dalle $ue te$te, &amp; in quella lunghezza che far&agrave; bi$ogno, laqual tromba, $i mander&agrave; con vna di e$$e
te$te nel fondo, doue $i vorr&agrave; riempire, e per l'altra che douer&agrave; e$$er di bocca pi&ugrave; larga, fi butter&agrave; la
materia, laquale and et&agrave; al $uo luogo $enza che il moto delle acque po$$a portar via la calcina, e $i
verr&agrave; &agrave; $are vn'opera, non $olo facile, ma $icura, e ma$$ime doue fu$$ero per di fuori le dette ca$$e,
ouero l'vnione delle propo$te pietre. Quanto poi all'altezza della muraglia, che douer&agrave; $tar $opra.
il piano delle acque, &amp; anco parte di quella da ba$$o; $i deue fabricare con ogni $orte di diligenza,
e ma$$ime percotendoci l'onde marine, lequali qua$i con perpetuo moto la vengono a tormentare
eosi fattamente, che in breue tempo vien molte volte ridotta ruino$a, benche fatta con gro$$i$$i-
me pietre riquadrate. Ma ricono$ciute le cagioni delle dette ruine, $i potr&agrave; aggiungerui rimedio,<marg><*>au$e delle
ruine de'
moli.</marg>
che tal'opera $i po$$a con$eruare lungo tempo, cio&egrave; con$iderata la natura del moto delle acque,
che percotendoci dentro, come $i di$$e, viene di prima a cauar la calcina, che ritroua tra l'vna e
l'altra commi$$ura; e penetrando $empre pi&ugrave; indentro, moue al fine e$$e pietre, che di$unendo$i l'v-
na da l'altra cagionano la di$truttione di tutta la fabrica, n&omacr; potendo cos&igrave; di$unite re$i$tere al contra
$to che le fa il moto delle acque, e tanto pi&ugrave; in tempi di fortuna di mare. E per&ograve; &egrave; nece$$ario, ricor-<marg>Remedio.</marg>
rere all'arte, e leuare le prime cagioni di tale di$ordini: che $ar&agrave; fare l'altezza della muraglia con lun-
ghi, e gro$$i quadroni di pietra $quadrati, e bene $pianati, onde venga tal $ua altezza fatta d'ogni $ei
cinque almanco di $carpa, accioche le botte dell'onde marine non <*>itrouino contra$to nell'vrtarui
dentro; ma che l'altezza del muro gli venga a cedere, e nece$$itare e$$e acque a $correre $opra la $ua
$carpa, la quale deue dipendere $olo dalla gro$$ezza del muro, che douer&agrave; e$$er fatta ad angolo retto
con la faccia di fuori, come altroue $i di$$e, cagionando da que$to pendere il piano dalle commi$$u-
re delle pietre in tanta eleuatione $opra il piano delle acque, che co'l $uo moto non ci potr&agrave; colpire
dentro, n&egrave; manco cauarne la calcina, per di$unir la fabrica, e farli danno; e perche le commi$$ure,
chevengono per te$ta di e$$e pierre, non po$$ono riceuere il beneficio del detto pendere, per&ograve; in tal
ca$o $i douera a$$icurar quella parte ancora con l'impiombarci di fuori verghette $ottili di rame, oue-
ro ripiene di piombo, che non $i po$$a cauare, $i che le commi$$ure venghino cos&igrave; coperte, e dife$e
dall'onde marine, che il corpo della fabrica ne re$ti $icuro, come $i propo$e douer e$$ere per la $ua con
feruatione. E per li di$egni qu&igrave; a pi&egrave; notati, $i mo$trer&agrave; l'ordine del maneggiare le dette pietre, cio&egrave;
$tra$cinarle $opra li curri, e tauoloni, come per la E, $i vede, e$$endo A, tauoloni di rouere, e B, curri,
ouer rotoli di fra$$ino, &ograve; $orbolare, C, palo di ferro.
<HEAD>Il fine del Quarto Libro.</HEAD>
<foot>S 3</foot>
<p n=>194</p>
<fig>
<p n=>195</p>
<HEAD>DELLE</HEAD>
<HEAD>FOR TIFIC ATIONI
DIBVONAIVTO LORINI
NOBILE FIORENTINO.</HEAD>
<HEAD>LIBRO QVINTO.</HEAD>
<HEAD>Doue con facili$sime dimo$trationi $i dichiarano le $cien-
ze delle Mecaniche, e la pratica di fabricare, con le
pi&ugrave; certe regole, diuer$i $trumenti, e ma-
chine per alzare con poca forza
grandi$simi pe$i.</HEAD>
<HEAD>RAGIONAMENTO INTORNO AL BENEFICIO
CHE APPORTA QVESTA SCIENZA.</HEAD>
<HEAD>CAP. I.</HEAD>
<p>GIOVAND O $ommam&emacr;te in tutte l'attioni, e bi$ogni della no$tra vita, la $cien
za delle Mecaniche, f&ugrave; ben douere, che anticamente da' R&egrave;, e Principi grandi
fu$$e tenuta in molta $tima, e che da e$$i fu$$ero molto honorati, e premiati gli
Ingegneri, &amp; Architetti, che con tanta facilit&agrave;, co'l mezo di e$$a $cienza, face-
uano opere marauiglio$e, $uperando con l'arte la natura di tutti i corpi graui,
nel dominarli, e farli alzare per via di machine, contro il $uo moto naturale.
E per&ograve; con molta ragione f&ugrave; da'. Filo$ofi detto, che $i come la bont&agrave; dell'oro
veniua cono$ciuta co'l cimento del fuoco; cos&igrave; l'ingegno dell'huomo co'l me-<marg>Tutte le o-
pere maraui
glio$e dip&emacr;-
dono dalle
Matemati-
che di$cipli
ne.</marg>
zo delle Matematiche, lequali $endo la Teorica, e le Mecaniche la Pratica, deue per ci&ograve; il Mecani-
co che ordina, e f&agrave; e$$equire l'opere a publico beneficio e$$er degno d'ogni honore, poi che da e$$o
$ono $tate ritrouate tutte le belle, e commode inuentioni, che $i trouano e$$ere in v$o per $eruitio
commune; $i come &egrave; $tato il lauorare la terra, fabricar molini, carri, e nauilij con tante altre machi-
ne, e $trumenti bellici. Oltra il bell'artificio del fabricar le ca$e, e le Citt&agrave;, e quelle fortificare, ac-
cioche gli habitanti vi $i con$eruino non manco commodi, che $icuri. Vedendo$i poi per accre$cere
l'adornamento di e$$e Citt&agrave; tra$portare, &amp; alzare colonne, &amp; aguglie d'vn $ol pezzo di pietra di $mi-
$urata altezza, e gro$$ezza, c con tanta facilit&agrave;, che la Natura par che venga a cedere all'Arte. E per&ograve;<marg>Archimede
non manco
illu$tre Ma-
tematico,
che eccell&emacr;
te Mecani-
co.</marg>
cono$cendo Archimede (che f&ugrave; non manco illu$tre Mecanico, che eccellente Matematico) il valore
dell'Arte, $criuendo al Re Hierone di Sicilia, che gli era parente di$$e, che ogni pe$o $i poteua moue-
re, e tra$portare, e $i vant&ograve; mouere que$to globo terre$tre, $e per&ograve; fu$$e $tato po$$ibile hauer luogo oue
fermar$i, confidato$i $olo nelle dimo$trationi Matematiche. E per dar $aggio di $e al R&egrave; de$idero$o
di vedere qualche e$perienza, comper&ograve; Archimede vna naue, e la caric&ograve; a$$ai, &amp; acco$tato$ele di poi,
e con la forza d'vna mano co'l mezo d'vna certa $ua machina fatta con pi&ugrave; ruote; e duplicate lieue,<marg>E$peri&emacr;za
fatta da Ar
chimede.</marg>
la tir&ograve; in terra facendola caminare $i come fu$$e $tata $o$tentata $opra le acque. Delche marauigliato-
$i Hierone, e cono$ciuta la potenza dell'Arte, preg&ograve; Archimede, che vole$$e fabricare ogni $orte di
machine da guerra, $i come fece, lequali machine furono poi quelle che dife$ero Siragu$a, e fecero<marg>Archimede
difende la
patria.</marg>
tanto danno all'e$$ercito, &amp; armata de'Romani, doue che Archimede hauria $aluato $e $te$$o, e la pa-
tria $e haue$$e potuto difender$i dalla fame cau$ata da vn cos&igrave; lungo a$$edio. Si che in tempo di guer-
la, e di pace que$ta $cienza &egrave; molto nece$$aria, e deue tenere il primo luogo. E douendo noi trattare
ci cesi importante materia, &amp; in$ieme in$egnare con le pi&ugrave; $icure regole il modo di operare co$e s&igrave;
<p n=>196</p>
marauiglio$e, $aria nece$$ario, nel principio di que$to no$tro trattato, fare vn lungo di$eor$o intorno
al fond mento della $cienza, cio&egrave; alla dimo$tratione della bilancia &ograve; $tadera, per e$$er lei $ola l'anima
di tutte le machine, e $trum&emacr;ti che $i po$$ono ritrouare riducendo$i il tutto alla lieua, dalla quale $i tra
he vna e$qui$ita inteiligenza, per cono$cere, e ri$oluere qual $i voglia difficult&agrave;, che nell'operare po-
te$$e occorrere. Ma perche da graui Autori ne &egrave; $tato trattato a pieno, e ma$$ime vltimam&emacr;te dal Sig.
<marg>Guido Vbal
do dal Mon-
te.</marg> Guido Vbaldo dal Monte, che ne ha $eritto con quel bell'ordine, e facilit&agrave;, che $i pu&ograve; de$iderare;
e non douendo appropriarmi l'altrui fatiche, mi rapporter&ograve; a e$$o Signore, &amp; ander&ograve; $olo mo$tran-
do $ommariamente con quella maggior $acilita, e breuit&agrave; che potr&ograve;, quegli ef$etti della lieua, cio&egrave;
nelle taglie, nella vite, e nell'a$$e, e nella ruota, che pi&ugrave; po$$ono $eruire per intelligenza di quanto ne
occorre dire in materia dell'inue$tigare, e fabricare le propo$te machine, e quelle $apere proportiona
tamente non $olo comporre, &amp; <*>dinare, ma con quella chiarezza, che ancor $i ricerca, $aper co'l
compa$$o ritrouare la foiza, cio&egrave; la multiplicatione delle $ue licue, accioche poi nell'effettuar l'ope-
ra in forma reale, non $i venga a re$tare ingannati di tal $ua forza, come $pe$$o accade a quelli, che
confidano $olo nella facilit&agrave;, che mo$trano i Modelli piccoli, $enza $apere i nece$iarij $uoi fondam&emacr;-
ti. Ma prima, che pi&ugrave; auanti procediamo, $ar&agrave; nece$$ario auertire alla differenza, che $i ritroua tra il
puro Mate matico $peculatiuo, &amp; il Mecanico pratic&omacr;. E perche le dimo$trationi, e proportioni, che
<marg>Diferenza
che &egrave; tra il
Mate mati-
co, &amp; il Me-
canico.</marg> $i ritrouano tra le lince $uperficie, e corpi imaginarij, e $eparati dalla materia, non ri$pondono cosi
e$qui$itamente, quando alle co$e materiali $i applicano, cio&egrave; che i concetti mentali del Matematico
non riceuono n&egrave; $ono $ottopo$ti a quegli impedimenti, che di $ua natura $empre porta $eco congiun
ti la materia, con che opera il Mecanico; per que$to, $e bene la dimo$tratione Matematica ne per-
$uade nece$$ariamente, che per e$$empio, con vna linea che habbia la di$tanza dal $o$tegno alla for-
za quadrupla della di$tanza tra il pe$o, &amp; il $o$tegno, e che con la quarta parte della forza $i po$$a le-
uare il pe$o, nondimeno venendo poi a farne la e$perienza in materia, come $aria $eruendoci d'vn
traue per lieua, douemo far con$ideratione del pe$o di e$$o traue ancora, e con$iderare, che $endo la
maggior parte di e$$o traue ver$o la forza, e la minore ver$o il pe$o, verr&agrave; con la $ua maggior grauit&agrave;
ad accre$cer forza alla potenza per alzare, &ograve; $o$tentare e$$o pe$o. La onde per l'oppo$ito, in altri ca$i
l'i$te$$a materia potria apportare impedimento grandi$$imo; come $aria ancora nel douer far moue-
re ruote materiali intorno i $uoi a$$i, che dall'inegual $uo proprio pe$o po$lono e$$ere impedite; e ma$
$ime ancora $o$tentando $i $opra a tali a$$i, ouer poli, non ben giu$ti, n&egrave; concentrati, che il tutto pu&ograve;
apportare difficult&agrave; al moto. Doue che il puro Matematico $e le imagina di niuna grauit&agrave;, e girate
in torno con linee, e punti indiui$ibili. E per&ograve; il giudicio del Mecanico, che deue ordinare, e coman-
dare a gli e$$ecutori dell'opera, con$i$te in grandi$$ima parte nel $apere preuedere le difficult&agrave;, che ap-
portano le diuer$it&agrave; delle materie, con che $i conuiene operare: e t&atilde;to pi&ugrave; deue in ci&ograve; e$$er cauto qu&atilde;-
to che di tali impedimenti accidentali non $e ne pu&ograve; dar regola $icura; onde effettualmente $i deue
credere, che $e Archimede non fu$$e, come s'&egrave; detto, $tato cos&igrave; accorto Mecanico, come eccellente
Matematico, non hauerebbe con le $ue marauiglio $e machine, &amp; altre ingegno$e inuentioni acqui-
$tato$i tanto honore. Adunque per le co$e dette ricorder&ograve; a quelli, che $i vorranno porre a cos&igrave; fatte
impre$e nel giudicare, ouero com&atilde;dare l'e$$ecutione, di qual $i voglia machina, e$$erli nece$$ario non
$olo hauer cognitione delle Matematiche, ma ancora e$$ere aueduto, e pratico Mecanico nel farle e$-
$equire con le di gi&agrave; dette con$iderationi. N&egrave; $ia alcuno, ben che Signor grande, che $i $degni, $e con
<marg>Nome di Me
canico hono
rati$$imo.</marg> nome di Mecanico veni$$e nominato, perche, come da Plutarco, e da altri graui Autori &egrave; $tato detto,
e$$o nome &egrave; honorato appartenendo$i $olo a huomini di grande in gegno, e valore, e che $appino co'l
$enno, e con la mano ritrouare e mettere a e$$ecutione opere grandi, e ma$$ime alla Militia apparte-
nenti; la$$ando per breuit&agrave; da parte di tanti Principi, e famo$i Capitani, che co'l mezo di tale $cienza
hanno meritato eterna memoria de'nomi loro. E perche nella lettura della propo$ta materia conuie-
ne con vocaboli molte volte non inte$i da tutti, nominare diuer$i membri, con che vengono compo-
$te le $eguenti machine, $ar&agrave; per&ograve; qu&igrave; appre$$o dichiarato il lor $ignificato.
<HEAD>DIFFINITIONI.</HEAD>
<HEAD>LIEVA.</HEAD>
<p>Lieua, &egrave; quella $tanga di legno, &ograve; d'altra materia, che hauendo in vn'e$tremit&agrave; il pe$o, e nell'altra
la forza, e doue $ar&agrave; $o$tentata, tra e$$o pe$o e forza in qual $i voglia parte della $ua lunghezza, quiui
$ar&agrave; il $uo $o$tegno.
<HEAD>POSSANZA.</HEAD>
<p>Po$$anza, &egrave; quella facolt&agrave;, che d&agrave; principio al moto, che pu&ograve; e$$er la forza d'vno, &ograve; pi&ugrave; huomini,
ouero animali.
<HEAD>ORIZONTE.</HEAD>
<p>Orizonte, &egrave; quella $uperficie piana, che non inchina ver$o il centro da ni$$una parte.
<p n=>197</p>
<HEAD>ASSE.</HEAD>
<p>A$$e, &egrave; quel legno, intorno alquale $i $o$tengono, e girano le ruote.
<HEAD>RAZI.</HEAD>
<p>Sono que' mezi diametri di legno, che con vna delle $ue te$te tien f<*>renza della
ruota, e ma$$ime de' carri; e l'altra vien fitta nel dado di mezo, per il centro delquale pa$$a l'a$$e, che
poi $o$tenta la ruota co'l pe$o del carro, o d'altro $trumento.
<HEAD>DELLA LIEVA.</HEAD>
<HEAD>PROPOSITIONE I.</HEAD>
<p>DOVENDO noi venire a trattar della lieua, prima pre$upporremo con Ar-
chimede nel Primo Libro dell'equiponderanti, che i pe$i eguali appiccati in di-
$tanze eguali, pe$ino egualmente.
<p>Come $e per e$$empio haue$$i-
mo la linea AB, $o$tenuta nel me-
zo dal $o$tegno C, nella cui e$tre-
mit&agrave; $iano i pe$i eguali EF, que-
$ti pe$aranno egualmente, $i che la
lieua $tar&agrave; equilibrata $opra al pia-
no del $uo orizonte $enza inchina-
re pi&ugrave; da vna parte, che dall'altra.
Di maniera, che potremo $imilmen
te dire, che la forza po$ta in B, per $o$tentare il pe$o E, deue e$$ere ad e$$o eguale, n&egrave; che la lieua
cos&igrave; v$ata ci dia alcuno aiuto.
<fig>
<HEAD>COROLARIO.</HEAD>
<p>Dalle co$e dichiarate &egrave; ma-
nife$to, che quanto pi&ugrave; $i allon
taner&agrave; la forza dal $o$tegno,
ouero ad e$$o $i auuiciner&agrave; il pe
$o, con tanto minore, ouero
maggior forza $ar&agrave; $o$tenuto,
perche cre$cendo pere$$empio
la di$tanza CB, ouero diminuendo la CA, $i verr&agrave; con l'i$te$$a proportione a diminuire la for-
za del pe$o, $i che po$sa venir proportionato con la po$sanza B.
<fig>
<p>Et accioche quanto s'&egrave; detto pi&ugrave; $en$atamente $i comprenda, ho voluto $oggiungere la $eguente
figura, per laquale viene rappre$entata vna lieua materiale, che $ar&agrave; la $egnata AB, $o$tentata nel
centro I, la cui di$tanza IA, $ia diui$a in $ei parti eguali, cio&egrave; ID, HG, FE, A, e che cia-
$cuna di e$se parti, $iano eguali alla IC, dico che la linea AB, $ar&agrave; come $i di$se, equilibrata co' due
pe$i LM, ma leuando poi vno di e$$i, cio&egrave; il $egnato M, e re$tando L, al $uo luogo, la po$$anza che lo
<fig>
douer&agrave; $o$tentare po$ta alla te$ta della lieua in A, verr&agrave; a $entir tanto manco, quanto $ar&agrave; la propor
tione tra CI, &amp; IA, doue che e$sa po$sanza A, verr&agrave; a e$servn $e$to. E per&ograve; e$sendo la detta po$-
$anza A, di libre cinquanta, ne $o$tenter&agrave; in C, trecento, equilibrando per&ograve; il pe$o della lieua BI,
l'altra parte IA, $i che la grauezza della $ua materia non apporta alteratione alcuna, che non ci e$sen
do la parte BC, $aria la grauezza della parte IA, per augmento della po$sanza A, e $e e$sa po$-
$anza $ar&agrave; po$ta in E, douer&agrave; e$sere di libre $e$santa, perche cos&igrave; &egrave; la proportione della di$tanza tra
il $o$tegno I, e pe$o C, alla di$tanza IE, cio&egrave; di cinque volte di pi&ugrave;, che multiplicate per $e$santa
<p n=>198</p>
faranno trecento, come $i di$$e e$$ere il pe$o, e $e in F, $ar&agrave; $ettantacinque, &amp; in G, di libre cento,
&amp; in H, di cento cinquanta. Ma e$$endo in D, $ar&agrave; trecento, eguale al pe$o, come $i propo$e.
<HEAD>PROPOSITIONE.</HEAD>
<p>Si pu&ograve; v$are la lieua in vn'altro modo, cio&egrave; che in vna e$tremit&agrave; $ia il $o$tegno, e
nell'altra la forza, &amp; il pe$o attaccato in qual $i voglia luogo, tra la forza, &amp; il $o-
$tegno, nel qual ca$o, la forza al pe$o h&agrave; la mede$ima proportione, che la di$tanza
trail $o$tegno e'l pe$o a tutta la lieua.
<p>Come per e$$empio $ia la
lieua BA, il cui $o$tegno
A, enell'altra e$tremit&agrave; B,
la forza, &amp; il pe$o D, che $ia
appiccato nel punto C, di-
co che $e tutta la lieua AB,
$ar&agrave; due volte maggiore
della AC, la met&agrave; della
forza po$ta in B, $o$terr&agrave;
il pe$o; e parimente $e e$$o
pe$o $ar&agrave; appiccato in E,
di modo che la linea BA, fu$$e tripla della di$tanza AE, ba$teria la terza parte della forza; e $imil-
mente e$$endo BA, $ei volte maggiore di AD, la $e$ta parte della forza po$ta in B, $o$terr&agrave; l'i$te$-
$o pe$o, benche di pi&ugrave; la grauezza della lieua.
<fig>
<HEAD>COROLARIO.</HEAD>
<p>Di qu&igrave; $i f&agrave; manife$ta la cagione del problema di Ari$totele, quando due per$one portano vn pe$o
legato a vna $tanga, che $opra le $palle dell'vno, e dell'altro $i po$i, cio&egrave; quello che hauer&agrave; il pe$o pi&ugrave;
vicino, durer&agrave; tanto pi&ugrave; fatica dell'altro, che l'hauer&agrave; pi&ugrave; lontano, quanto $ar&agrave; la di$tanza dal centro
del pe$o alla po$$anza che lo $o$tenta, come per e$$empio, ripigliando la mede$ima figura $upponia-
mo, che la $tanga, ouer lieua AB, po$i $opra le due $palle ne'punti BA; cio&egrave; che il $o$tegno A, $ia
vna $econda po$$anza eguale alla B. E perche la di$tanza BA, &egrave; doppia alla AC, la forza in A,
e$$endo il pe$o D, attaccato in C, $ar&agrave; la met&agrave; di e$$o pe$o, come anco $ar&agrave; all'altra parte B. E per&ograve;
tutto verr&agrave; a e$$ere egualmente $o$tenuto dalle due $palle BA; Ma $e poi e$$o pe$o fu$$e attaccato
nel punto E, e che la di$tanza BA, $ia tripla alla AE, con la terza parte $olo della forza po$ta in
B, $i douer&agrave; $o$tentare: e cos&igrave; verr&agrave; a durare il doppio pi&ugrave; fatica la A, $i come &egrave; la di$tanza BE,
doppia della EA. Finalmente $e il pe$o fu$$e appiccato in D, e$$endo BA, cinque volte maggio-
re di AD, i cinque $e$ti rimanenti toccheranno alla $palla A, &amp; alla B, vn $e$to $olo, che $ar&agrave; egua
le alla detta di$tanza BD, cio&egrave; cinque volte maggiore della DA; dal che finalmente concludere-
mo, che portando$i il pe$o con vna $tanga $opra le $palle di due huomini per vna $trada piana, l'vno
porter&agrave; $empre pi&ugrave; fatica dell'altro a proportione della di$tanza, che $ar&agrave; tra il centro del pe$o D,
alla po$$anza che lo douer&agrave; $o$tentare, che bi$ognaua mo$trare.
<p>Ma $e il propo$to pe$o fu$$e dalle due po$$anze $o$tentato, &amp; portato per vna $trada non piana, ma
erta ouero in pendere, l'effetto $aria molto contrario, benche dalle ragioni, &amp; dimo$trationi Ma-
tematiche ci&ograve; non $ia approbato, perche $i confonderebbe il tutto, poi che il Matematico per fare le
$ue dimo$trationi certe, &amp; vere, $uppone $empre ci&ograve; fare con le $emplice linee a$tratte dalla
materia, e che la grauezza del pe$o, $ia $o$tentata $opra al piano dell'Orizonte, doue non po$$a acca-
dere alcuna di quelle diuer$it&agrave;, che apporta il moto, &amp; pe$o de i corpi materiali, &amp; i $iti $trauaganti,
attendendo $olo al fondamento della ragione, dal che ne dipende e$$ere le dimo$trationi Matemati-
che, nel primo grado di verit&agrave;: ma perche con la $cienza, &egrave; nece$$ario la pratica nelle co$e materiali,
con lequali $i elequi$cono l'opere reali, e ma$$ime le machine per leuare pe$i, &amp; altro, doue in cam-
bio di linee bi$ogna $eruir$i de'traui di legno, &amp; con ferramenti di pe$o $trauaganti, come s'e detto,
&amp; $i dir&agrave;, &amp; non hauendo co$i fatta pratica, con la $cienza $ola $i potranno bene di$egnare e$$e ma-
chine in carta con le $ue chiare dimo$trationi, ma venendo$i poi a fare l'opera, l'effetto $ar&agrave; molto di-
uer$o, e $olo per la diuer$it&agrave; della materia, &amp; non che le dimo$trationi gi&agrave; fatte po$$ino fallare, e per
confermatione di tale diuer$it&agrave;, e ma$$ime de $iti per doue $i deue tra$portare il pe$o, proporremo,
<p n=>199</p>
che con la forza di due huomini $i voglia col mezo d'vna $tanga, portare vn pe<*>o, nel di$cendere per
vna $cala, ouero a$cendere per vna $trada montuo$a, e per e$lempio $ia la $cala ML, doue li due huo.
mini $o$tentino con la $palla la $tanga AB, col pe$o C, attaccatoui al mezo in D, onde dico, co
me di $opra $i mo$tr&ograve;, che caminando per vna $trada piana, ambidue e$$i huomini egualmente $o$ten-
terebbono la met&agrave; di e$$o pe$o, ma di$cendendo per la detta $cala ML. L'huomo che $ara da ba$-
$o $opra la $palla B, $entir&agrave; a proportione tanto pi&ugrave; pe$o, che non far&agrave; l'altro di $opra in A, quan-
to $ar&agrave; il pendere di e$$a $cala, quale e$$endo per e$$empio, per la met&agrave; della $ua altezza, e$$o huomo
da ba$$o, $o$tenter&agrave; la met&agrave; pi&ugrave; del pe$o, che $ar&agrave; conforme al perpendicolo D<*>, lo $patio EG,
&amp; e$$endo la $trada, ouero la $cala pi&ugrave; ripita, cio&egrave; tre quarti della $ua altezza, $i che il centro del pe$o
C, ca$chi $opra H, vn quarto di pe$o $olo tocher&agrave; a $o$tentare all'huomo di $opra, $opra la $palla,
A. E per concluderla dico $e po$$ibile fo$$e, che il detto pe$o CD, ca$ca$le paralello alla longhez-
za della $tanga DB, certa co$a $arebbe che la po$$anza di $opra A, non $olo non $entirebbe alcu-
na parte di e$$o pe$o, ma ne anco della met&agrave; della $tanga DA, attendendo la grauezza $empre al
$uo centro, $tante l'e$$ere attaccato e$$o pe$o C, nel mezo in D, &amp; $o$tentato dalle due te$te AB,
che e$$endo per il conuer$o il pe$o $compartito egualmente in due parti, &amp; fermato alle due dette te-
$te, &amp; poi $o$tentato nel mezo in D, egli $i $o$tenterebbe in ogni eleuatione equilibrando$i da $ua
po$ta, come $i mo$trer&agrave;, perche l'effetto che fa da vna parte lo fa anco dall'altra.
<fig>
<HEAD>PROPOSITIONE III.</HEAD>
<p>Ne mi par di trala$ciare con $ilentio in que$to luogo, quella belli$$ima $pecula-
tione, che fa Ari$totele nelle $ue Mecaniche intorno la bilancia, con$iderando il
luogo del $o$tegno, cio&egrave; $e $ar&agrave; nella mede$ima linea retta, che $ono i centri della graui
t&agrave; de'pe$i, &ograve; pure $e $ar&agrave; di $otto, ouero di $opra; Percioche $e il p&umacr;to del $o$tegno, d'in-
torno alquale $i fa il moto, $ar&agrave; po$to di $opra alla linea retta, che c&omacr;gi&umacr;ga i c&emacr;tri delle
grauit&agrave; de pe$i, la bilancia non $tar&agrave; mai ferma, $enon po$ta equidi$tante all'Orizonte.
<p>Come nella prima $eguente figura $i vede, doue la linea AB, $i congiunge con le te$te ne i centri
<p n=>200</p>
delle grauit&agrave; de'pe$i BA, il cui centro di
mezo $ia C, con la CD, perpendicolo $o
pra la DB, eguale alla DA, con la egua-
lit&agrave; de'pe$i AB, i quali mouendo$i dal
$uo luogo, come in EF, e dapoi la $ciati,
dico, che ritorneranno al $uo primo luo-
go AB, egualmente di$tanti dall'orizon
te. Perche e$$endo C, centro della linea
perpendicolare CD, che forma il mezo
diametro del circolo DH, la bilancia
EF, che $i ritrouer&agrave; in tale eleuatione, il
centro della $ua grauit&agrave; $ara in G. Et al-
lontanando $i dal $uo centro naturale D,
lo $pacio di DG, e$$endo CD, il perpen-
dicolare della grauezza de'pe$i EF, $ar&agrave;
per ci&ograve; nece$$ario, che la CE, ritorni nella CD, luogo naturale del centro del $uo pe$o.
<fig>
<p>Ma quando il punto, ouer centro del
$o$tegno fu$$e po$to di $otto, la bilancia
$tara ferma $empre che $ar&agrave; equidi$t&atilde;te
dall'orizonte, &amp; inchinandola da vna
banda, non ritorner&agrave; altrimenti nel pri-
mo $ito, ma ca$cher&agrave; a ba$$o ver$o quel-
la parte doue &egrave; $tata inchinata; come da
que$ta $econda figura $i pu&ograve; vedere, do-
ue po$to il punto del $o$tegno C, la bi-
lancia AB, equidi$tante dall'orizonte
non $i mouer&agrave;. Ma $e $ar&agrave; in chinata, co-
me $i vede per EF, cio&egrave; in G, non ri-
torner&agrave; pi&ugrave; per $e $te$$a equidi$tante al-
l'orizonte, ma da quella banda doue $a-
r&agrave; in chinata ver$o la DH, ca$cher&agrave; gi&ugrave;
del tutto, perche nella inchinatione il pe$o F, $i v&agrave; di$co$tando dalla linea perpendicolare CD, de-
$criuendo co'l mezo diametro CG, il $emicircolo DH, n&egrave; $i fermer&agrave; $ino che e$$o mezo diametro
CG, non $ia fatto retto co'l perpendicolare DC, cio&egrave; l'intero DH, e$$endo il $uo centro C.
<fig>
<HEAD>PROPORTIONE IIII.</HEAD>
<p>La bilancia po$ta egualm&emacr;te di$tante dall'oriz&omacr;te, e che habbia nell'e$tremit&agrave; delle
$ue te$te pe$i eguali, &amp; egualm&emacr;te lontani dal c&emacr;tro collocati, iui $i fermer&agrave;, $i come
anco far&agrave; $e $ar&agrave; mo$$a, cio&egrave; alzata, &ograve; abba$$ata, e dou&umacr; que verr&agrave; la$ciata, rimarr&agrave; ferma.
<p>Di quanto fin qu&igrave; s'&egrave; detto della in$tabilit&agrave;
de'pe$i nelle bilancie, n'&egrave; $olo cagione il non
e$$ere il p&umacr;to del $o$tegno nella mede$ima li-
nea retta, $o$tentata nel c&emacr;tro naturale della
$ua grauit&agrave;. Ma $e fu$$ero que$ti tre punti,
cio&egrave; i due pe$i AB, $opra il centro C, nell'-
i$te$$a linea AB, come $i vede; e doue $i tro-
ua il $uo $o$tegno: in que$to ca$o in qualun-
que inchinatione, che $i ponga la bilancia, el
la $tar&agrave; $empre ferma; $i come per e$$empio,
$arebbe nel $ito GE, ouero MN, &amp; in QR,
&amp; in OT, e finalment<*> nella perpendicola-
r&egrave; SP, e que$to auuiene, perche non $i mou&emacr;-
do dal luego $uo il centio della libra C, i pe$i
$empre in cia$cuna parte doue $i troueranno
$i auuicinano, e di$co$tano egualmente dalla
perpendicolare tirata dal centro del mondo,
delquale effetto $e ne pu&ograve; vedere la e$peri&emacr;-
za in vna bilancia e$qui$itamente fabricata;
&amp; oltre a ci&ograve;, diu er$e ragioni ne $ono addot-
te dal Sig. Guido Vbaldo nelle $ue Mecaniche.
<fig>
<p n=>201</p>
<HEAD>DELLA TAGLIA.</HEAD>
<HEAD>PROPOSITIONE I.</HEAD>
<p>Se vna taglia $ar&agrave; con vna $ola girella po$ta di $opra, e ch'intorno a e$$a $ia inue$ti-
ta la corda, in vn'e$tremit&agrave; dellaquale $ia attaccato il pe$o da $o$tentar$i, e nell'al-
tra venga po$ta la forza, dico che e$$a forza $ar&agrave; eguale al pe$o.
<p>L'applicatione di que$to $trumento all'atto prattico $i $corge nella $eguente $igura, doue $i vede al
troncon dell'albero attaccata la taglia FEG, d'vna $ola girella, e intorno di e$$a inue$tita la corda
CE, GB, e nell'e$tremit&agrave; B, applccato il pe$o A, dico, che per $o$tenere detto pe$o, la fotza po
$ta in C, douer&agrave; e$$ere a e$$o pe$o eguale, perche que$to viene a fare il mede$imo effetto della lieua
<fig>
dichiarata di $opra; $tante che il diametro della girella viene a fai$i
vna lieua perpetua, che $empre $t&agrave; paralella all'orizonte, il cui $oftegno
&egrave; po$to in mezo, che altro non &egrave; che l'a$$e, intorno a cui gira la girella,
come pi&ugrave; di$tintamente mo$tra l'altra figura, nellaquale il punto I, &egrave;
centro dell'a$$e HNG, e$erue come per $o$tegno della lieua FC,
che &egrave; diametro della girella, &amp; auuoltatoci la corda, che pendendo da'
punti FC, $ia in vno de'$uoi capi po$to il pe$o, e nell'altro la forza,
$ar&agrave; il mede$imo, che $e nell'e$tremit&agrave; CF, fu$$ero po$ti due eguali
pe$i, perche le due di$tanze tra il pe$o, &amp; il $o$tegno, &amp; il $o$tegno alla
forza, cio&egrave; la CI, IF, $ono eguali, la forza per&ograve; douer&agrave;, come s'&egrave;
propo$to, e$$ere eguale al pe$o. Da che po$$iamo raccorre, che tale
$trumento non ci apporta cos&igrave; per $e $te$$o aiuto alcuno, ma $olamen-
te il commodo per e$$ercitare la no$tra forza intorno ad e$$o, cio&egrave; &egrave; di
qualche vtilit&agrave;, quando $i alza il pe$o, co'l tirare all'ingi&ugrave; la corda, do-
ue riceuiamo aiuto dal moto, e grauit&agrave; di tutto il no$tro corpo, che al-
l'oppo$ito douendo$i alzare il pe$o nel tirarlo all'ins&ugrave;, ci $i ricerca tutta
la forza delle braccia, e del $olleuare il proprio pe$o di e$$o no$tro cor-
po.
<fig>
<foot>T</foot>
<p n=>202</p>
<HEAD>PROPOSITIONE II.</HEAD>
<p>Se la corda $ar&agrave; condotta d'intorno ad vna girella della
taglia, doue $ia attaccato vn pe$o, e ch'e$$a taglia $i $o-
$tenti da ba$$o $opra la corda, e che c&omacr; vna delle $ue te$te ven-
ga attaccato in alto a qual $i voglia $o$tegno, &amp; all'altra $ia
la po$$anza, che $o$tenga il pe$o. Dico e$$ere la po$$anza la
met&agrave; manco del pe$o.
<fig>
<p>Sia la girella BD, doue $opra il $uo centro C, venga attaccato
il pe$o O, $i che $tia perpendicolare $otto la girella BND, $o$ten-
tata dalla corda CNF, laquale con vna delle $ue te$te venga attacca-
ta &agrave; vn ferro, &ograve; altro $o$tegno po$to in alto, che $ar&agrave; in F, &amp; all'altra te-
$ta G, proporremo $ia la potenza, che deue $o$tenere il pe$o O. Dico
e$$ere e$$a po$$anza G, la met&agrave; manco del pe$o O. E que$to modo di
v$are la taglia da ba$$o non &egrave; altro, che l'v$o della lieua dichiarata di $o
pra, che &egrave; qu&atilde;do in vna e$tremit&agrave; &egrave; il $o$tegno, e nell'altra la forza, &amp; il
pe$o nel mezo, e$$endo che tirando$i la corda G, $i viene ad alzare il
punto D, $tando fermo il B, di maniera, che il diametro BCD, $i
viene a fare la lieua, il cui $o$tegno &egrave; B, e la forza in D, &amp; il pe$o in C;
e perche tutto e$$o diametro DC, &egrave; doppio al $emidiametro BC, la
forza $ar&agrave; la met&agrave; del pe$o, come $i doueua mo$trare.
<HEAD>PROPOSITIONE III.</HEAD>
<p>Se con due girelle po$te in due taglie, cio&egrave;, ch'vna $ia at-
taccata in alto, e l'altra $ia da ba$$o $o$tentata dalla cor-
da, e che cia$cuna $ia inue$tita, e con vna delle $ue te$te
attaccata alla taglia di $opra, e l'altra tenuta dalla po$$an-
za, che douer&agrave; $o$tentare il pe$o, dico e$$ere la po$$anza la.
met&agrave; manco del pe$o.
<fig>
<p n=>203</p>
<p>Sia la prima taglia con la girella FH, attaccata di $opra al $o$tegno
G, e la $econda da ba$$o BD, &amp; in cia$cuna $ia inue$tita la corda,
cio&egrave; con vna delle $ue te$te legata alla taglia di $opra in E, $otto al
$uo centro A, &amp; all'altra te$ta L, $ia la po$ianza, che deue $o$ten-
tare il pe$o S, attaccato in N, al centro C, della taglia BD, la
po$$anza M, $ara la met&agrave; manco del pe$o S, atte$o che s'e$$a po$$anza
M, fo$$e po$ta in F, per la ragion detta, $aria $imilmente per la met&agrave; del
pe$o, toccando l'altra met&agrave; al $o$tegno E, $i che e$$endo F, eguale all'
H, $opra il centro A, $ar&agrave; parimente eguale la po$$anza in M, alla me-
t&agrave; del pe$o S, come $i propo$e voler mo$trare, e di pi&ugrave; ancora che la
taglia di $opra non apporta alcuna forza alla potenza, ma $olo c<*>modo
per alzare il pe$o nel tirare la corda da alto a ba$$o. Et aggiungen do al-
le due girelle la terza, cio&egrave; la $econda di $opra CB, il cui centro $ia E,
e $o$tegno D, doue $ia inue$tita la corda in tutte, cio&egrave;, con vna delle
$ue telte legata alla taglia da ba$$o P, &amp; inue$tita nella IL, FG, BC,
$i che all'altra te$ta, che $ar&agrave; Q, $ia la po$$anza per $o$tentare il pe$o
A, attaccato $otto il centro H, e$$a po$$anza $ar&agrave; vn terzo del pe$o;
poi che per la ragion detta di $opra, la corda BG, $o$tiene l'i$te$$o pe-
$o che la CQ, doue che $tando la po$$anza in qual $i voglia parte alla
detta corda BG, far&agrave; l'i$te$$a forza nel tirare all'ins&ugrave;, che far&agrave; $tando
alla te$ta Q, e tirare a ba$$o; nelche la girella BC, aggiunta di $opra
non f&agrave; altro beneficio che potere con commodit&agrave; far forza al pe$o nel ti-
rare a ba$$o la corda per alzarlo, ouero $o$tentarlo; ma l'altre due $o$ten-
gano il pe$o con le tre corde IF, LP, BG, la onde a cia$cheduna cor-
da tocca la terza parte della forza, e perche la corda CQ, fa l'i$te$$o;
che la BG, $ar&agrave; la forza in Q, la terza parte del pe$o A.
<fig>
<foot>T 2</foot>
<p n=>204</p>
<p>E $e con le quattro girelle QP, FE, $i vorr&agrave; $o$tentare il pe$o A,
attaccando vna delle te$te della corda alla girella della taglia di $opra
GH, $otto il centro F, in P, &amp; inue$tita, come per la SR, GH,
TV, CB, $i vede, $i che l'altra te$ta, doue deue $tare la po$tanza, $ia
la N. Dico, che e$$a po$$anza $ar&agrave; la quarta parte del pe$o.
<fig>
<p>Seguono le due taglie, con cinque
girelle, cio&egrave; le tre da alto BCD.
E le due da ba$$o EG, doue <*>n-
ue$tita la corda, come $i vede, e con
vna delle $ue te$te legata alla taglia di
$otto $opra al centro E, in S, e
l'altra $ia A, doue deue e$$ere la po$-
$anza per $o$tentare il pe$o H, at-
taccato alla taglia GE, che $tia per-
pendicolare, come doueria ancora $ta-
re la taglia di $opra attaccata in D,
dico e$$ere la po$$anza A, la quinta
parte del pe$o H, ma accommodan-
do$i le due taglie al contrario, cio&egrave; $e
quella di$opra con tre girelle BCD,
fo$$e po$ta da ba$$o, doue $i attacca$$e
il detto pe$o, e l'altra con le due girel-
le GE, fo$$e po$ta di $opra attaccata
al $uo $o$tegno, la po$$anza A, tiran-
do all'ins&ugrave; $aria la $e$ta parte del pe$o
H, nel $o$tentarlo.
<p>E $e con due taglie, e $ei girelle, <*>
cui centri $iano CDE, cio&egrave; della pri-
ma attaccata di $opra, e dell'altra da
ba$$o, $iano i centri NGT, doue
deue e$$ere attaccato il pe$o A, &amp; in-
ue$titeui le corde, come $i vede. Dico
e$$ere la po$$anza B, la $e$ta parte
del pe$o A, come &egrave; manife$to dalle
co$e dichiarate.
<p>Quanto poi a gli effetti che $ucce-
dono nel mettere in atto prattico le
propo$te forze, dico, che po$$ono
e$$ere in molte parti differenti, per ca-
gione delle grauezze delle materie,
con lequali il Mecanico viene a ope-
rare, come nel principio $i di$$e; la-
qual differenza particolarmente pu&ograve;
dipendere dal pe$o della taglia da
ba$$o, e della corda, e ma$$ime quan-
do fo$$e gro$$a e nuoua, cio&egrave; non v$a-
ta, che veni$$e a contra$tare la taglia,
e tanto pi&ugrave; quando che gli a$$etti, $o-
pra li quali $i $o$tenta, &amp; volge la gi-
rella, non fo$$ero comme$$i nel $uo
centro, e fatti tondi con quella dili-
genza che $i ricerca, e $pecialmente
ancora che le corde non $i venghino
a fregare l'vna con l'altra nel tirare il
pe$o. Nondimeno a tutto $i ritroua
rimedio, cio&egrave; alla taglia, $i douer&agrave;
<p n=>205</p>
<fig>
$aputo la grauezza del $uo pe$o proportionare con la po$-
$anza conforme al pe$o principale, che $i hauer&agrave; da alza-
re, e la corda $empre che $ar&agrave; pi&ugrave; $ottile, benche pi&ugrave; debo-
le, $ar&agrave; maggiore la forza che far&agrave;, nondimeno deue e$$e-
re tanto gro$$a, che $ia $icura a $o$tentare il pe$o, e confor-
me ancora al numero delle girelle, che $aranno da ogni
parte nelle due taglie, perche quanto pi&ugrave; $aranno, tanto
manco $ar&agrave; il pe$o, che douer&agrave; cia$cheduna fo$tenta-
re.
<p>Et acci&ograve; che le corde non $i po$$ano fiegare l'vna con
l'altra, $i douei&agrave; a proportione della lor doppia gro$$ez-
za fabricare la girella da ba$$o D, minore della C, di
$opra, e $imilmente la terza E, della D. Etancora &egrave; da
auertire, che que$te girelle deuono e$$er per$ettamente
tonde, e co'l $uo dado di bronzo, ouer bronzino bu$ato, e
concentrato nel mezo, per doue deue entrare l'a$$e con di
ligenza lauorata, $i che $imilmente venga di perfetta ro-
tondit&agrave;, e di non $uper$lua gro$$ezza.
<p>E perche $empre $i &egrave; trattato $olo della forza del $o$ten
tare e$$o pe$o, $i potria dubitare, che molta differenza fo$-
$e nell'alzarlo; ilche non &egrave;, pur che $iano v$ate le di gi&agrave;
dette diligenze nel compartimento, e fabriche delle ta-
glie; perche alla forza, che &egrave; ba$tante a $o$tentare il pe$o,
ogni minima giunta che $e gli faccia, ba$ter&agrave; per effettua-
re il moto, &amp; alzare e$$o pe$o.
<p>Quanto poi alla velocit&agrave; dell'operare, $i vede manife-
$to, che doue $i ritroua la forza, iui &egrave; la tardanza, come
all'oppo$ito, con la velocit&agrave; $ta la poca forza a proportio-
ne della multiplicatione delle lieue, ouer corde, piglian-
do cia$cuna la $ua parte del pe$o per le ragioni dette; e
que$to s'intenda per tutte le $orti di $trumenti, e machi-
ne da poter$i fare, come pi&ugrave; di<*>u$amente in al<*>o luogo
$i dir&agrave;.
<foot>T 3</foot>
<p n=>206</p>
<HEAD>DELLA LIEV A NELL' ASSO</HEAD>
<HEAD>DELLA RVOTA.</HEAD>
<HEAD>CAP. II.</HEAD>
<p>Con lo $trumento della ruota $i po$$ono alzare graui$$imi pe$i, conforme per&ograve; alla
grandezza della lieua, cio&egrave; larghezza del $uo diametro, potendo$i in molti modi
v$are la $ua forza, benche in tutti $i ritrouer&agrave; $empre la proportione, che $ar&agrave; dal
mezo diametro dell'a$$e, doue deue e$$ere attaccato il pe$o, al mezo diametro del-
la ruota, doue $ar&agrave; po$ta la po$$anza, cio&egrave; $ia il diametro della ruota TV, doue
d'intorno alla $ua circonferenza $iano po$te le braccia TF, VG, per poterla volta
re co'razi fermati $opra la gro$$ezza dell'a$$e CS, allaqual gro$$ezza proporremo ancora $ia auuol-
tata vna delle te $te della corda CX, &amp; all'altro $ia attaccato il pe$o L, per&ograve; dico, che tante volte
quante il mezo diametro BC, entrer&agrave; nel mezo diametro della ruota BA, tanto douer&agrave; e$$er mi-
<fig>
nore la po$$anza N, nel $o$tenere il pe$o L, $i che entrando la CB, nella BA, per e$$empio $ette
volte, la po$$anza N, po$ta in A, $ar&agrave; la $ettima parte del pe$o L. E quando e$$a po$$anza fu$$e
attaccata in D, haueria a proportione anco manco di lieua, ouer forza, quanto $ar&agrave; dalla perpendi-
colare DO, alla AN, cio&egrave; la RE. E $e po$ta in &amp;, $ar&agrave; $imilmente manco la MA, quanto la li-
nea MC, rimane pi&ugrave; breue della C&amp;, e tanto la forza &amp;, douer&agrave; e$$er minore della AM, $e per
<p n=>207</p>
vltimo, e$$a po$$anza fu$$e po$ta in E, $i che veni$$e a v$ar l<*>$ua forza perpendicolare, certa co$a &egrave;,
che non haueria alcuna forza nel far voltare la ruota, ouero $o$tentare il propo$to pe$o, poi che ve-
nendo e$$a po$lanza E, a ca$care rettamente $opra il centro dell'a$$e B, non potr&agrave; gi&agrave; mai cau$are
moto alcuno alla ruota, ouero fare forza per $o$tentare il pe$o L. Ma $i bene haueria forza $e dalla
po$$anza d'vn'huomo fu$$e tirata con la $emplice mano attaccata alla pre$a ET, ouero con vna cor-
da, e non perpendicolare, come s'&egrave; detto ma orizontalmente, doue che tanto $arebbe la $ua forza,
quanto che veni$$e ad auuicinar$i all'angolo retto con la perpendicolare EP.
<p>Et perche con maggior chiarezza $i po$$a con la $cienza veder l'ef$etto della pratica, $i mo$trer&agrave;
per il $eguente di$egno la propo$ta ruota fabricata con la materia del legno e ferro, come deue $tare
per e$$equire quanto $i &egrave; propo$to. Benche in molti altri modi con diuer$a fattura, e moti $i po$$a o-
perare, come particolarmente $ono quelle dentate, che per forza d'acqua, &ograve; d'altro edificio fanno vol
tare le macine da formento, &amp; ancora le ruote de'mangani, lequali benche cos&igrave; diferenti, nondi-
meno in tutte $i ritroua l'i$te$ia proportione, che &egrave; dal pe$o al $o$tegno, e dal $o$tegno alla po$$anza,
<fig>
come $i di$$e, cio&egrave; $ia AB, la lunghezza dell'a$$e, &amp; BC, la $ua maggiore gro$$ezza co'l centro V,
doue da tutte le te$te RE, deue e$$er po$to il $uo polo di ferro da $o$tentar$i ne' due $o$tegni E,
$opra al qual'a$$e ancora $i deue $o$tentare immobile il diametro della ruota GF, co'$uoi razi dup-
plicati, e fermati, come $i vede, al qual'a$$e dalla parte IC, $ar&agrave; auuolto la te$ta della corda M, &amp;
all'altra attaccato il pe$o O, cio&egrave; in N, &amp; e$$endo la po$$anza attaccata per e$$empio alle braccia
po$te alla circonferenza della ruota in HI, ouero KL, la forza $o$terr&agrave; il pe$o O, &amp; hauer&agrave; con
e$$o l'i$te$$a proportione, che $i ritrouer&agrave; tra il mezo diametro dell'a$$e VC, al mezo diametro della
ruota, come $i di$$e. Si potr&agrave; ancora con pi&ugrave; veloce moto alzare il pe$o O, $enza la lieua della ruota,
cio&egrave; con vna maniccia di ferro angolare po$ta alla te$ta dell'a$$e, come per ER, QT, $i vede, cio&egrave;
ER, $o$tegno, e polo, e RQ, lieua, QT, braccio della lieua, doue deue $tare la po$ianza per voltar-
lo, laquale hauer&agrave; l'i$te$$a proportione co'l pe$o, che $ar&agrave; tra QR, &amp; VC, mezo diametro dell'a$-
$e. Ma ritrouando$i e$$a ruota po$ta $emplicemente $opra l'a$$e, e pigliando il moto nel voltarlo, $i
douer&agrave; $apere, che detto moto augmenter&agrave; $empre a$$ai la potenza, a proportione per&ograve; della $ua
grandezza, pur che la forza del $uo proprio moto non $ia $uperata dal pe$o, che douer&agrave; alzare.
<foot>T 4</foot>
<p n=>208</p>
<HEAD>DELLA LIEVA NELL'ARGANO.</HEAD>
<HEAD>CAP. III.</HEAD>
<p>Altra differenza non $i ritroua tra l'argano, e la ruota $opra$critta, che la po$itura
dell'a$$e; atte$o, che que$to viene ad e$$er po$to perpendicolare, e quello in piano; non-
d&igrave;meno il perpendicolare $i pu&ograve; voltare con a$$ai maggiori, e duplicate lieue, e per con
$equenza far pi&ugrave; forza; e per&ograve; l'argano viene ad e$$ere $<*>rumento molto c&omacr;modo, e fa-
cile nelle operationi, potendolo commodamente con poca fattura fabricare, e tra$por-
<fig>
<p n=>209</p>
tare da vn luogo all'altro, e con molta facilit&agrave; metterlo in opera. Circa la $ua forza dico, che potr&agrave;
<*>er grande quanto $i vuole, ma$$ime per la dupplicatione delle $ue lieue, potendo$i voltare con quat
tro $tanghe, doue po$$on $tare molte potenze nel far la forza per alzare il pe$o, e con a$$ai maggior
commodit&agrave; d'aumento di e$$a forza, che in qual $i voglia altro $trumento $i po$$a fare, e ma$$ime ope-
rando$i co'l mezo della vite, &ograve; delle taglie. E per la dichiaratione di que$to $ia AB, l'a$$e, che de-
ue perpendicolare formar l'argano, po$to nella ca$$a ST, nelqual'a$$e, nella parte da alto riquadra-
ta deue $tar la $tanga LI, in quella lunghezza, che $i vorranno le lieue HI, HL. Et e$$endo da
ba$$o DE, auuolta la corda GF, dico per <*>ragioni pi&ugrave; volte dette, che tante volte, quanto che
il mezo diametro CD, doue $ara auuolto la detta corda, entrer&agrave; nella lieua PI, tanto douer&agrave; e$-
$er manco la potenza peralzare il pe$o, &amp; altro tanto manco ancora per la $econda lieua L, oltra il
poterui aggiungere vn'altra, e pi&ugrave; $tanghe come $i vede nell'argano fabricato per QV, con le $ue
$tanghe ouero lieue LI, QR, douendo$i tener tirato la te$ta della corda G, per alzare, ouero
$tra$cinare il pe$o, che douera e$$ere attaccato all'altra te$ta F.
<HEAD>DELLA LIEVA CON LA VITE.</HEAD>
<HEAD>CAP. IIII.</HEAD>
<p>Tra tutte le machine, ouero $trumenti, che far $i po$$ano per alzare pe$i, &ograve; da
fare altri effetti, que$ta della Vite $ar&agrave; la pi&ugrave; facile, e di maggior forza; perche
vi concorre nella $ua operatione non $olo le dupplicate lieue dell'argano, ma
quello che molto importa $i viene con la potenza non ad alzare il pe$o perpen-
dicolare (doue &egrave; nece$$ario, che e$$a potenza li $ia eguale) ma &agrave; $tra$cinarlo per
vn piano di poca eleuatione, $i come &egrave; il piano de'vermi co' quali vengono fa-
bricate e$$e vite. E per&ograve; tanto quanto que$ti $uoi vermi $aranno fatti con man-
co eleuatione, tanto pi&ugrave; facilmente co'l mezo della lunghezza della lieua $i po-
tr&agrave; dominare ogni grandi$$imo pe$o nell'alzarlo, &ograve; abba$$arlo; benche per la $olita con$equenza co'l
moto pi&ugrave; tardo. E perche deuono e$$er bene inte$e le cagioni, dalle quali dipende la poca &ograve; molta for-
za, che &egrave; la velocit&agrave;, e tardanza che $i fa nell'alzare, ouero $tra$cinare e$$i pe$i, co'l mezo delle lieue,
delle taglie, e della vite; prima della lieua (benche con que$ta $i fabrichino tutti gli $trumenti, ma di-
uer$amente operata) diremo che vn'huomo pu&ograve; v$ar pre$tezza nell'alzare vn pe$o, ma $olo di gra-
uezza quanto comporter&agrave; la $ua natural forza; come per e$$empio, s'&egrave; mo$trato, ch'e$$endo e$$a lie-
ua $o$tentata nel mezo della $ua lunghezza, e che a vna delle $ue te$te venga attaccato vn pe$o, &amp;
dall'altra $ia la potenza eguale a e$$o pe$o, con facilit&agrave; lo verr&agrave; ad alzare, con l'i$te$$a velocit&agrave; che $a-
r&agrave; il moto di e$$a potenza, e$$endo egualmente lontani dal centro del $o$tegno. Ma $e la potenza vor-
r&agrave; con doppia manco forza alzare il pe$o, $ar&agrave; nece$$ario, che la lunghezza della parte $ua della lieua
$ia il doppio pi&ugrave;, che non $ar&agrave; l'altra dal $o$tegno al pe$o, e per con$eguenza il moto pi&ugrave; tardo, per
douer fare la $ua te$ta il doppio maggior $emicircolo, qual andr&agrave; cre$cendo conforme alla duplica-<marg>Moto delle
taglie.</marg>
tione di e$$e lieue. Segue lo $trumento della taglia, co'l<*>mezo dellaquale proporremo ritrouarci in ci-
ma a vna torre, e volere dal $uo piano da ba$$o tirare in alto vn pe$o co'l mezo d'vna corda inue$tita
in vna taglia d'vna $ola girella, doue concorrendoui $olo la forza naturale d'vn'huomo, o pi&ugrave;, $ar&agrave;
$empre e$$a forza eguale al pe$o, &amp; alla velocit&agrave; del moto, conforme all'altezza della torre eguale al-
la lunghezza di e$$a corda. Ma $e con doppia, &ograve; pi&ugrave; potenze $i vorr&agrave; tirare e$$o pe$o, per la $ua grauez-
za, $ar&agrave; nece$$ario v$ar pi&ugrave; taglie, &amp; addoppiamenti di corde, le quali quanto pi&ugrave; verranno di lun-
ghezza duplicate, tanto pi&ugrave; verr&agrave; il pe$o alzato co'l moto tardo, e con minor po$$anza, come chiara-
mente s'&egrave; vi$to. Re$ta la con$ideratione dell'v$o della vite, per e$$empio dellaquale proporremo di
hauer a portare $opra l'altezza d'vn monte vn pe$o, e che $olo ci $ia vna $trada, qual vada rettamente
alla dirittura di tal altezza, laqual $trada, benche $ia la pi&ugrave; corta e $pedita, $ar&agrave; per ci&ograve; la pi&ugrave; diffici-
le; douendo molte volte la po$$anza e$$ere eguale al pe$o. Ma $e d'intorno a e$$o monte $aranno
fatte le $trade, come $i $uol dire a lumaca, la po$$anza $ar&agrave; $empre maggior del pe$o nel tirarlo, e $tra-
$cinarlo in alto a proportione della lunghezza, e piano di e$$a $trada, come $ar&agrave; anco la $ua tardanza.
Ne $ar&agrave; ancora fuori di propo$ito $apere la differenza della forza, che corre nell'alzare o $tra$cinare i<marg>Tard&atilde;zzdel
moto della
vite.</marg>
pe$i per diuer$i piani. E prima nell'alzarli perpendicolare gi&agrave; $i s&agrave;, che la potenza gli deue e$$ere
eguale, e volendo poi $tra$cinarli per vna $trada piana $enz<*>alcuno aiuto di ruotoli, &ograve; altro, vna
po$$anza ne $tra$ciner&agrave; quattro, cio&egrave; $e vn'huomo far&agrave; forza per cinquanta libre, ne $tra$ciner&agrave; du-
cento, ma $e co'l mezo di ruotoli, o ruote di carri, $i vorr&agrave; $tra$cinare, ouer condurre pe$o per la pro-
po$ta $trada, la detta po$$anza ne $tra$ciner&agrave; ventiquattro; e tanto pi&ugrave; quando il pe$o hauer&agrave; pre$o il
moto, e che il piano della $trada $ia $enza alcuno impedimento, cio&egrave; conden$ato, che egualmente $i
<p n=>210</p>
po$$a $o$tentare, $i come farebbe $e camina$$e $opra tauoloni di rouere bene $pianati, e liuellati, oue
il pe$o $o$tentato da detti ruotoli, ouer ruote di carri, $i viene $empre a po$are $opra a vn punto, s&igrave;
per la rotondit&agrave; delle ruote, come per il piano dell'orizonte, doue deue caminare, onde dalla pro-
portione che $i ritroua dalla $trada che v&agrave; perpendicolare a quella del piano $i potr&agrave; cauare la rego-
la della forza che hauer&agrave; la potenza in chia$cheduna eleuatione, come anco $i mo$ter&agrave;. E do-
uendo co'l mezo di tali proportioni dichiarare la forza della vite, $i mo$trer&agrave; prima la $ua fattura, la-
<fig>
quale proporremo voler fabricare nella rotondit&agrave; della gro$$ezza del legno AF. Formando la par-
te del circolo FI, $i che A, $ia il centro che $ar&agrave; il mezo diametro FA, della gro$$ezza, ilqua-
le compartito in tre parti eguali GH, e tirate le linee AH, AG, verremo ad hauere forma-
to tre cugni, liquali tanto quanto pi&ugrave; $aranno di forma acuta, cio&egrave; con manco ba$e, tanto pi&ugrave;
<p n=>211</p>
apporteranno forza alla vite, cio&egrave; la $trada pi&ugrave; piana, oue deue caminare il pe$o. E per&ograve; co<*>parti$ca$i
vna delle dette tre parti in quattro, come $i vede per FG, $eruendoci poi di vna di e$$e per la $alita
della $trada, ouero vermi della vite che $ar&agrave; la LA, ouero il cugno FLA, e$$endo la $ua te$ta FL,
e $alita del pe$o $opra il piano FA, cio&egrave; vna delle dodici parti della propo$ta quarta parte del
circolo FI, e$$endo la FL, la met&agrave; della gro$$ezza del verme, come alla te$ta della vite CB, $i ve-
de per BD, e BE, la $ua intera gro$$ezza, con laquale $i fabricher&agrave; la propo$ta vite, con l'i$te$$a
proportione d'intorno per tutto la $ua altezza nel modo, che $i vede $tare la VT, cio&egrave; TS, $ua gro$-
$ezza, e da ba$$o VR, per doue v&agrave; attaccato il pe$o. Quanto poi al re $to della $ua fattuta, che $ar&agrave; la
madre vite NO, co'l $uo $o$tegno, e guide EF. Dico, che douer&agrave; e$$er fatta come $t&agrave; la PQ,
cio&egrave; nella gro$$ezza de' due tauoloni XY, formar il quadro cerchiato di ferro d'ogni intorno co
$uoi orecchioni, ouer pre$e per la lieua $opra i quattro cantoni TV, RS. Douendo $imilmente
e$$ere fabricato il detto $uo $o$tegno, cio&egrave; vn quadro $imile, ma $enza madre vite, e $olo co'l vacuo H,
per doue $emplicemente deue pa$$ar la vite, e per li $uoi due canaletti ST, deuono entrare le due
te$te, delle verghette di ferro EF, onde come guide faccino, che la vite $i alzi, &ograve; $i abba$$i $enza
voltar$i, douendo$i $olo voltare la madre vite, cio&egrave; la parte del ri$alto NO, $opra FE, $uo $o$tegno
<fig>
nel modo, che $i vedenel precedente $trumento $opra i due caualletti AD, BC, &amp; a due tauoloni
EF, con la vite NO, che pa$$a per la madre H, voltata dalle due $tanghe, ouer lieue RS, VK,
per alzare il pezzo d'artiglieria Q. E per $apere la forza, che potr&agrave; fare cos&igrave; fatto $trumento con le
lieue e con la vite, daremo principio dalle lieue, e vederemo quanti mezi diametri della gro$$ezza del-
la vite PO, entr ino n<*>lla lunghezza della SR, che e$$endo trenta$ei, proporremo poi che $tando in
<p n=>212</p>
R, la po$$anza d'vn'huomo, ouero d'vn'animale, che faccia forza per cinquanta libre, doue $i doue-
r&agrave; multiplicare trenta$ei per cinquanta, che far&agrave; mille ottocento, come anco douer&agrave; fare l'al<*>
lieua VK, &amp; addoppiato que$to numero far&agrave; tre mila $eicento libre, che $ar&agrave; la $emplice
forza delle lieue RS, VK, con la proportione PO, mezo diametro della vite, e$$endoci poi
di pi&ugrave; la forza di e$$a vite, laquale $ommariamente per li compartimenti della $ua eleuatione, e
ragioni dette, far&agrave; triplicata forza delle lieue, cio&egrave; tievolte di pi&ugrave;, ma fabricando e$$a vite di fer-
ro, e non pi&ugrave; gro$$a di due oncie, e che $otto la madre vite NO, $ia vn cerchio di ferro bene $pia-
nato, e $opra al $o$tegno FE, vn'altro $imil cerchio, ma di bronzo, $i che con perfetto piano
venghino l'vno $opra l'altro a<*>aminare, la vite far&agrave; $empre da $ua po$ta forza almanco tre volte, &amp;
vn terzo di pi&ugrave; delle dette $ue lieue, onde co'l propo$to $trumento, e po$$anza $i potr&agrave; alzare pe-
$o di dodici mila libre nel far voltar la madre vite IF, con le lieue RS, VK, e corde KL, RM,
e$$endo per&ograve; lo $trumento alto; e non $i poter voltare $tando la potenza $opra il piano del $uo ori-
zonte.
<HEAD>STRVMENTO OVERO ARGAGNO</HEAD>
<HEAD>CON LA VITE, E RVOTE</HEAD>
<HEAD>PER ALZARE VN PESO.</HEAD>
<HEAD>CAP. V.</HEAD>
<p>In molti modi $i po$$ono fabricare que$te $orti di $trumenti di forma piccoia;
e commoda da portare $opra carri per alzare artiglierie, ouero l'i$te$$o car-
ro, quando fu$$e $trauolto, &ograve; $epolto nel fango, con altri $eruitij che po$$ono
occorrere, nellequali operationi $i far&agrave; $empre l'i$te$$a forza, conforme alla
proportione che $ar&agrave; tra la po$$anza al $o$tegno, etra'l $o$tegno al pe$o, che
$ar&agrave; con quelle multiplicationi di lieue, che $e gli daran per via di ruote, e
rocchelli, come $i vede nel $eguente $trumento fatto con la vite AB, alzata
dalle ruote po$te nella ca$$a FD, e $o$tentata dal caualletto FHI. Quan-
to alla $ua fattura, dico douer$i prima fabricare e$$a ca$$a con tauoloni di gagliardi$$imo legname;
cio&egrave; il fondo G, e coperto D, lunghi almanco piedi due, e larghi oncie diece, e gro$$i due on-
cie, e con le $ue colonnelle po$tene' quattro angoli, $imilmente gagliardi$$ime, e ben colligate,
Fabricando la prima ruota, che nel $uo centro $ia la madre vite TV, con oncie due di ri$alto da
cia$cuna parte, e che $ia forti$icato con due cerchi di ferro, po$ando$i poi con vna delle $ue parti
per di $otto a vn'altro cerchio di ferro, douc per il mezo po$$a pa$$are la vite nel bu$o che ancora $i
deue fare nel tauolone, douendo e$$ere il detto cerchio, come $t&agrave; il $egnato P, co' $uoi denti $i-
milmente di ferro, che deuono, come $i di$$e, entrare ne' canali della vite, acci&ograve; non $i volti nell'o-
perare, douendo far tal'effetto la prima ruota TV, $atta voltare dalla $econda S, per il rocchel-
lo K, nel pigliare i denti <G>*d</G>, per il moto del $econdo rocchello L, fatto voltare dalla maniccia
M, po$ta alla te$ta dell'a$$e di e$$o rocchello, ilqual $i douer&agrave; $o$tentare ne'due pezzi di legno XX,
eguali a' $egnati NO, cio&egrave; il $egnato O, $tara comme$$o di $otto, e di $opra nella ca$ia, ma lo
N, douer&agrave; e$$er $olo fermato per di $otto, cio&egrave; nel fondo, e$$endo il detto a$$e $<*>gnato RZ,
eguale al ML, co'l $uo rocchello Z, di quattro $oli denti, come $ar&agrave; il primo K, benche vn
quarto in circa pi&ugrave; gro$$o per e$$er maggior la ruota TV, che hauer&agrave; d'intorno per e$$empio
trentadue denti, e la S, ne hauer&agrave; venti otto. Circa la forza poi che potr&agrave; far la detta maniccia
Q &amp;, ouero <07> 2 per alzare il pe$o C, dico, che $e la po$lanza po$ta in <07>, $ar&agrave; per e$$empio
di libre trenta, e che tutta la lunghezza della maniccia <07> 2 fu$$e diece volte pi&ugrave; lunga, che non
$ar&agrave; largo il mezo diametro del rocchello L, il detto rocchello far&agrave; forza per trecento libre: e$-
$endo ancora il mezo diametro della ruota S, quattro volte pi&ugrave; di e$$o rocchello, l'altro poi K,
far&agrave; forza per mille ducento, ilquale facendo voltare l'altra $econda ruota doue &egrave; la madre vite, che
$imilmente proporremo e$$er il $uo mezo diametro quattro volte di di&ugrave; del rocchello, verr&agrave; a far
forza alla detta $ua madre per libre quattro mila ottocento, &amp; aggiuntoui le tre forze, evn ter-
zo, che dicemmo far la vite, la po$$anza <07>, potr&agrave; alzare il pe$o C, di libre $edici mila ottan-
ta. E quando que$ta vite fu$$e fabricata di ferro, come $i di$$e, e $imile a quelle di legno, e non
<p n=>213</p>
pi&ugrave; gro$$a di due oncie, e con la madre vite, ruote, fu$i, e rocchelli con e$qui$ita diligenza la-
uorati, tale $trumento alzer&agrave; molto maggior pe$o, pur che venga ancor $icuro a poterlo $o$ten-
tare, e $ar&agrave; anco facile da portar per viaggio, &ograve; doue occorre$$e, $opra carri, o $opra $chiena,
d'animali.
<fig>
<p n=>214</p>
<HEAD>ARGAGNO CON LA</HEAD>
<HEAD>MARTINETTA.</HEAD>
<HEAD>CAP. VI.</HEAD>
<p>QVESTO $trumenuo viene mol-
to v$ato da'bombardieri, &amp; an-
co da quelli, che co' carri condu-
cono mercantie, e particolarmen-
te in Fiandra, oue in que' pae$i
h&ograve; pi&ugrave; volte vi$to alzare, e met-
tere a cauallo gro$$i$$imi pezzi d'artiglierie, ben-
che tale $trumento fu$$e fabricato di forma piccio-
la, cio&egrave; con la ca$$a lunga, e $tretta di legno forti$-
$imo, doue $ta coperto il palo dentato di ferro con
le r<*>ote, e rocchelli, alzando$i il pe$o con la te$ta
della $tanga qual vien fatta a meza luna per poterlo
pigliare. Ma volendolo fabricare di forma maggio-
re, e tutto dilegname, per operarlo $opra a vn ca-
ualletto, doue come per AL, $i vede pa$$are per
la ca$$a CB, $o$tentata dal caualletto HI, per
alzare il pe$o M, co'l mezo delle $ue ruote, tre
rocchelli, cio&egrave; nel primo fu$o, doue &egrave; il $uo rocchel-
lo NO, che f&agrave; voltare la ruota PQ, &amp; il $e-
condo Q, f&agrave; voltare l'altra ruota ST, laquale
co'l $uo terzo rocchello viene ad alzar la $tanga
dentata VK. Quanto alla $ua forza $i proponga $ia
l'i$te$$a detta di $opra, $enza l'accre$cimento, che
apporta la vite, che $ar&agrave; di libre quattro mila otto-
cento, e$$endo que$ta pi&ugrave;, &ograve; manco conforme al-
la grandezza de' diametri delle ruote, e lunghez-
za della maniccia, doue con$i$te la multiplicatione
delle lieue, con la forza dell'alzare il pe$o per le ra-
gioni dette.
<fig>
<p n=>215</p>
<HEAD>ARGAGNO OVE SI OPERA CON</HEAD>
<HEAD>LA VITE PERPETVA,
RVOTE, E TAGLIE.</HEAD>
<HEAD>CAP. VII.</HEAD>
<p>Con que$ta $orte di machine, ouero $trumenti da leuare, o $tra$cinare pe$i, $i
po$$ono fare tutte le maggiori forze, conforme per&ograve; alla multiplicatione delle
lieue per il numero delle ruo<*>e, vite, e taglie, con che $i verranno a fabricare;
perche facendolo per e$$empio con $ei ruote dentate, che l'vna venga collocata
doppo l'altra, e fatte voltare co' rocchelli po$ti ne' $uoi a$$i, &amp; aggiuntoci la
vite perpetua, e taglie, come $i dir&agrave;, $enz&atilde; dubbio alcuno, non $olo $i potr&agrave; con
e$$o $tra$cinare per terra vna naue carica, come gi&agrave; fece Archimede, ma fare
ancora effetto di maggior forza, pur che i $o$tegni, e le multiplicationi de' cana-
pi, con quai $ar&agrave; legato il pe$o, $iano $icuri a poterlo $o$tentare; perche la ragione del componimen-
to, e fabrica dello $trumento &egrave; certi$$ima, per far qual $i voglia gran forza, come $i propo$e. Quan-
to al pre$ente che $i $o$tenta $opra il caualletto F, venendo fabricato con due $ole ruote DC, co-
me $i di$$e ne gli altri due antecedenti, $i potr&agrave; comprendere chiaramente tal $ua fattura, e$$endoci
aggiunta la vite perpetua, come per MN, da ba$$o $i vede, che douer&agrave; e$$ere conforme alla QR,
con la $ua maniccia VZ, che v&agrave; inca$$ata con le te$te TV, come $t&agrave; la P, e$$endo la prima ruo-
ta C, eguale alla po$ta nell'a$$e 11, 15, doue $i ritroua il rocchello 4, e la $econda D, $ar&agrave;
la 9, co'l $uo a$$e 10, 13, oue nel mezo 8, v&agrave; auuoltata la corda K, delle due taglie EH,
per alzare il pe$o L, co'lmezo del primo a$$e AB, ouero 12, 14, doue nella te$ta A, v&agrave; fer-
mata la madre vite perpetua Q, benche $emplicemente, come $i di$$e, $i pote$$e v$are la manic-
cia 6, 7, con manco forza. Circa la forza che potr&agrave; fare il propo$to $trumento, dico ch'e$$endo
la po$$anza po$ta alla te$ta della maniccia O, e che faccia per e$$empio forza di trenta libre, e la lun
ghezza OP, di e$$a maniccia, $ia dieci mezi diametri pi&ugrave; della madre vite M, iui la po$$anza fa-
r&agrave; forza per trecento libre. Ma accre$cendo detta vite tre forze e vn terzo, la detta $ua madre M,
far&agrave; forza per mille, &amp; e$$endo il $uo mezo diametro due volte pi&ugrave; che non &egrave; quello del rocchello di
dentro $egnato per 2, nell'a$$e 12, 14, e$$o rocchello far&agrave; forza per due mila libre nel far vol-
tar la prima ruota C, laquale hauendo il $uo mezo diametro quattro volte maggiore del rocchello
nel $uo a$$e, far&agrave; con e$so rocchello forza per otto mila nel far girare la $econda ruota D, il mezo
diametro dellaquale ancora e$sendo tre volte pi&ugrave; di quello dell'a$se K, far&agrave; in e$so forza per venti-
quattro mila libre, nel tirare la corda inue$tita nelle due taglie EH, con quattro girelle in tutto,
cio&egrave; la E, attaccata di $opra al caualletto F, el'altra da ba$$o H, doue $ar&agrave; attaccato il pe$o L,
laqual corda cos&igrave; inue$tita per le ragioni dette accre$cer&agrave; quattro volte di pi&ugrave; forza, doue e$sendo$i
fatto con le lieue, e vite dello $trumento forza per ventiquattro mila, verranno a e$$ere con que$to ac-
cre$cimento nouanta$ei mila, che tante libre di pe$o poti&agrave; alzar il propo$to $trumento; laqual forza $i
vede dipendere dalla grandezza de' diametri della vite, e ruote con la multiplicatione delle lieue,
come $i propo$e; douendo$i per&ograve; auertire di far $empre i $o$tegni proportionati al pe$o, con quella $i-
cur ezza delle ruote, a$$i, e rocchelli che $i ricercano, per ilche $aria nece$$ario, che il tutto fu$$e con
buoni$$imo ferro, e molta diligenza fabricato; ma con quella proportione, fortezza, e grandezza, che
$i ricerca conforme a' pe$i che $i vorranno alzare, e per $tra$cinare douer&agrave; e$$er $o$tentato lo $trumen-
to da' $erri delle due te$te.
<p n=>216</p>
<fig>
<p n=>217</p>
<HEAD>STRVMENTO FATTO CON RVOTA,
E CASSETTE PER ALZAR L'ACQVA.</HEAD>
<HEAD>CAP. VIII.</HEAD>
<fig>
<p>In diuer$i modi $i potr&agrave; alzar l'acqua conforme alle commodit&agrave;, che pi&ugrave; ne oc-
correr&agrave; per il nece$$ario v$o $uo, come per li $eguenti edificij $i vedr&agrave;. E prima
$i propone douer$i cauar e$$a acqua dal fondo d'vna fo$$a, e condurla in cima a
vna muraglia, &ograve; terrapieno d'vna Fortezza, &ograve; altra fabrica, oue $i potr&agrave; operare
con vna qu&atilde;tit&agrave; di ca$$ette, attaccate a due catene, che venghino $o$tentate dal
l'a$$e d'vna ruota, che nel voltar$i, alzer&agrave; da vna parte le dette ca$$ette piene d'ac
qua, e dall'altra le mander&agrave; a ba$$o per riempir$i; cio&egrave; $ia il pozzo $egnato S, do-
ue la $ua acqua $i debba alzar $opra al piano ZO, con le ca$$ette RSG, $o$ten-
tate dall'a$$e IG, doue $ia la ruota DC, $o$tentata $o pra la ba$e PO, AZ, cio&egrave; $opra al $o$tegno
<foot>V</foot>
<p n=>218</p>
AZ, e B, $o$tegno dell'a$$e AB, $otto alquale viene fabricato la ba$e dello $trumento co'l $uo
contra pe$o della pietra N, che ri$altando dalla parte dauanti in fuori ZP, co'l pe$o dell'acqua,
cio&egrave; tanto che l'a$le della ruota co'l perpendicolare delle catene, e ca$<*>te ca$chi $opra l'acqua, e che
non po$$a trabboccare. Fabricando la circonferenza della ruota CD, doppia con le tau<*>le, come
$t&agrave; la EV, e che dall'vna all'altra $i mettino i $uoi $calini, mezo piede di$<*>nti, accioche $i po<*> c<*>n
le mani, e co'piedi voltare; douendo$i fabricare le propo$te ca$$ette con tauole $ottili, e di grandezza
conforme alla quantit&agrave; dell'acqua, che $i vorr&agrave; alzare, &amp; alla potenza, ouero forza con che $i vorra fa
re e$$equire nel voltare la ruota, &amp; appre$$o fabricare dette due catene, nel modo, che per il pezzo YX,
$i vede, cio&egrave; di verghette di ferro di lunghezza di mezo piede alman<*>o, ouero tanto a punto quanto
$ar&agrave; gro$$a vna delle quattro parti del quadro dell'a$$e, che per e<*>mpio $ar&agrave; la $egnata IH, &amp; in-
ca$$ata la te$ta dell'vno, e dell'altro pezzo, $i come fu$$e vn compa$$o Tede$<*>o, acci&ograve; $i po$$a piegare
d'intorno al detto a$$e, doue $aranno fatti i $uoi bu$etti da fermar<*>i per cia$cun ferro la te$ta della $ua
ca$$etta, nel modo che per RS, $i vede; e voltando la ruota per lidetti $ealini, e braccia EF, a$cen-
deranno le ca$$ette SG, piene, e nel voltar$i in G, $i vuoteranno ca$cando l'acqua nella gorna LM,
e di$cenderanno vuote dalla parte di dentro Q, e nel voltar$i da ba$$o in S, $i torneranno a riem-
pir$i continuando a portar l'acqua in alto.
<HEAD>STRVMENTO DA ALZAR</HEAD>
<HEAD>LA TERRA IN ALTO.</HEAD>
<HEAD>CAP. IX.</HEAD>
<p>Si potr&agrave; commodi$$imamente con detta ruota alzare terra, &ograve; pietre, e qual $i vo-
glia materia co'ce$ti, ouer corbelli, che da vna parte da ba$$o $i attaccheranno al-
la catena pieni, e tirati in alto, e votati $i rimanderanno a ba$$o, come $i dir&agrave;.
Per&ograve; $ia l'a$$e AB, che per li poli CD, $i $o$tenga, e la parte B, $ia tonda, e con
le verghette di ferro per lo lungo, n&omacr; pi&ugrave; lontane di due oncie, $i che e$$endoci $o-
pra la catena BE, $i po$$a con le $ue maglie, ouero anelli, ritenere, e non $corre-
re per il pe$o: laqual catena douer&agrave; e$$er fatta piana conforme alla GF, &amp; i ce$ti da
operare proporremo $ian come il $egnato NIL, con la corda attaccata IL, e $uo
rampino H. E per e$$equire l'opere proporremo, che la catena ca$chi perpendicolare, e che la ruota
<fig>
volti da vna delle parti di e$$a catena, $empre l'vna a$cender&agrave;, e l'altra di$c&emacr;der&agrave;. E che a quella parte
che a$cender&agrave;, $i ander&agrave; da ba$$o attaccando a gli anelli i detti ce$ti pieni per il $uo rampino H, ha-
uendone quel numero, che far&agrave; bi$ogno. Et arriuati di $opra, doue $i propone $ia il $uo $olaro, deuo-
<p n=>219</p>
no gli operanti di$taccare e$$i ce$ti portandogli a votare doue ander&agrave; tal materia, e poi ritornando-
gli attaccare per l'i$te$io rampino dentro a quell'altra parte di catena, che ander&agrave; a ba$$o, e con tal'or-
dine $i far&agrave; l'opera con molta pre$tezza, e $paragno, e ma$$ime nel portare le materie in quelle altez-
<*>e di$$icili a farui i ponti, ouero doue non $i ritroua$$ero huomini a ba$tanza da operare conforme al-
l'ordinario.
<HEAD>STRVMENTO ET ORDINE FACILIS-
SIMO PER PORTAR DENTR O LA TERR A,
DA TERRAPIENAR LE FORTEZZE.</HEAD>
<HEAD>CAP. X.</HEAD>
<p>Per non e$$ere in me altro fine, che di giouare a publico $eruitio, vengo con infi-
nito contento a mo$trar que$te mie inuentieni, e tanto pi&ugrave; mo$trando opere reali
fondate $epra la ragione, &amp; l'e$perienza, onde $e ne pu&ograve; riceuere quel maggior be-
neficio, che per la facilit&agrave;, e $paragno delle opere $i po$$a de$iderare, e particolar-
mente nel fabricare le Fortezze, doue $i $pende tanto te$oro, e $i iuinano i poueri
contadini. E per&ograve; ricordando il modo da e$$equire in maggior parte tal'opera con
duplicato $paragno di danari, &amp; huomini, $odisfar&agrave; almanco a me $te$$o, &amp; a
quegli ancora che cono$ceranno, &amp; apprezzeranno le virt&ugrave;. Et per e$$equire, dico, e$$ere la facilit&agrave;
dell operare principali$$imo, mezo, per ilquale l'opere vengono perfertamente fatte, e ma$$ime con pre
$tezza, come per molte cagioni $i deue fare. E per ci&ograve; propongo, che nel voler da vn luogo all'altro
portar terra, &ograve; altra materia, e$$ere nece$$ario operare co'pi&ugrave; facili $trumenti, che $aranno le carret-<marg>Carrete faci
le per portar
terra, &ograve; altra
materia.</marg>
te, per ridurre la grauezza di e$$a materia $opra a vn punto, onde con ogni minima po$$anza venga
a pigliare il moto, e tanto pi&ugrave; ancora viene a $uccedere e$$o moto, quando che il piano dell'orizonte,
oue douera e$$ere incaminata la carretta, verr&agrave; ad hauer alquanto di pendere ver$o oue deue andare;
perch'e$$endo $opra le ruote per le ragioni dette e$$o pe$o attender&agrave; $empre al $uo c&emacr;tro, &amp; a pigliare
il moto $enza altra po$$anza. E per&ograve; con que$te infallibili ragioni vengo a mo$trare, che co'l mezo del
la propo$ta carretta $i potr&agrave; portar la terra dentro la Fortezza, cio&egrave; con alquanto di dipendenza, che
$i douer&agrave; dare al piano della fo$$a per qu&atilde;to $ar&agrave; la $ua larghezza, e $imilmente al terrapieno di dentro
doue $i condurr&agrave; di $opra e$$a carretta carica, con la $emplice forza di due huomini, cio&egrave; tirandola in
alto con la ruota, $opra il piano della piazza del terrapieno, laquale hauendo l'i$te$$o pendere ver$o il
centro della Fortezza, $i potr&agrave; condurre con la propo$ta forza de'detti due huomini. E per far que$to,
formi$i la carretta PO, $imile a quelle tirate da vn cauallo, $aluo che la $ua ca$$a, ch'e dalla parte di die
tro MN, vuol'e$$ere il doppio pi&ugrave; alta, che non $ar&agrave; dauanti QR, con la tauola TQ, da $errarli da tal
parte la bocca con la trauer$a VR, che $i $o$tenta nelle due pre$e di ferro confitte nelle parti di detta
ca$$a RV, laqual ca$$a douer&agrave; e$$ere tanto grande, che po$$a portare circa libre mille di pe$o; dou&emacr;do le
$ue due ruote S, e$$er $imili a quelle delle carrozze, e la $ua $tanga IK, $eruire per timone, doue da cia-
$<*>una parte douer&agrave; $tare vn'huomo, &amp; all'arriuo della catena L, $i deue attaccare la corda per tirar-
la in alto con l'i$te$$a ruota, che di $opra $i mo$tr&ograve; al $ettimo Capitolo, ma co'l $uo a$$e $atto nel modo
che $i vede per EH, &amp; alla te$ta F, v&agrave; fermata detta fuota, e nel ri$alto, ouero G, $i deue auuoltare la
corda, come $i dir&agrave;. E prima proponga$i di voler fabricare vna Fortezza, e che il piano della fo$$a, per
e$$empio $ia NP, e TL, parte dello fcarpone, che $i la$cia nel profondare e$$a fo$$a, oue dipoi va fa-
b<*>icata la $ua muraglia all'altezza C, e doue $i la$cia il ri$alto, ouer la banchetta per far la $trada delle
ronde, e$$endo poi CM, parte della $carpa dell'altezza delle piazze, che deuono e$$ere $opra al piano
del $ito, fatte con la $emplice terra, e $carpa, che $i di$ie ne'precedenti Libri, doue al fine $ia la larghez
za BG, del terrapieno. E per&ograve; dico, che volendo condurre la terra con le canet<*>e dal piano della fo$$a
$opra la detta piazza, $ar&agrave; nece$$ario far tre co$e, cio&egrave; il p<*>dere del piane della fo$$a TS, ver$o la Fortez
za, come $i vede per PT, nella parte PS, cio&egrave; per ogni vent<*>que pa$ia $e ne dar&agrave; vno dipendere,
come $i douer&agrave; fare ancora di $opra nella larghezza della piazza BG. Secondafiam&emacr;te bi$ogn<*> anere
tanti traui, che ba$tino doppiamente po$ti, e ritti in piede di $opra le due $carpe dell'altezz, della For-
tezza, come per la parte AB, $i vede, i quali traui deuono e$$er larghi vn piede, e gro$$i mezo, e nella $ua
larghezza da ogni parte $ia confitto vna cantinella, ouero tauola gro$la di fuori, onde $i venghi a fare
canale di mezo, che $i vede per DO, nel traue AB, nelquale deue caminare la ruota della carretta.
E douendo$i fare detti traui di pezzi per le grandi altezze, e molta $carpa che $i deue dare alla $ali-
ta $i atte$teranno in$ieme, come $i vede per CI, e po$ti in opera per AB, NI, co'$uoi caualletti $otto
<foot>V 2</foot>
<p n=>220</p>
come $t&agrave; LD, $i che $tieno immobili nel $o$tentare il pe$o della carretta, e venghino facili a tra$mu-
tar$i da vn luogo all'altro, cio&egrave; mandarli auanti conforme all'opera del cauamento. Terzo, &amp; vltimo
fabricar la ruota co'l$uo $o$tegno, ouer telaro IH, KE, laqual ruera vuol'e$$ere di di<*>metto dieci
piedi co'l $uo a$$e EH, e doue $i auuolta la corda in G, $ia gro$$a almanco vn piede, la $ua lunghezzza
<fig>
&amp; altezza deue e$$ere tanto che commodamente ci po$$ino pa$$ar $otto le carrette piene, e tornar$ene
vuote in que$to modo; cio&egrave;, i lauoranti, che zapperanno la terra, e $taranno alla parte VX, taglian-
do l'altezza XYZV, deuono co'badili caricare la carretta R, che $ar&agrave; fatta caminare $opra tauo-
loni, $e per&ograve; ci fo$$ero $a$$i, &ograve; fango da impedire la $trada alle ruote; e quando $ar&agrave; al principio del-
<p n=>221</p>
la $alita AN, vi $i attaccher&agrave; la corda co'l $uo vncino, laqual $ar&agrave; tirata dalla ruota E, come per
BD, $i vede, $i che quando la carretta arriuer&agrave; $opra il piano BG, vi $ia da due altri huomini, che
per il detto pendere del piano IX, la conduchino nella parte G, doue leuata la $tanga RV, &ograve;
alzati due ferri, $i aprir&agrave; la portella, e la carretta da $ua po$ta $ar&agrave; ritenuta da vn legno, e da quella
parte dar&agrave; la volta, e $i vuoter&agrave; ca$cando a ba$$o la materia, e dipoi tirandola indietro, in que$to
tempo la ruota ne hauer&agrave; tirata in alto vn'altra carretta carica, laquale mentre $i an der&agrave;, come s'&egrave; det
to a $caricare, $i riman der&agrave; a ba$$o per l'i$te$$a $trada, oue la ruota correr&agrave; da $ua po$ta, e porter&agrave; la
te$ta della corda co'l $uo anello per ritirare l'altra piena, e con tal'ordine $empre a$cenderanno pie-
ne, e di$cenderanno vuote; douendo per&ograve; hauere cia$cuno di que$ti edificij tante carrette che ba$ti-
no, onde ne $ia $empre vna piena da tirar di $opra, e cos&igrave; $i ander&agrave; operando, e tra$portando auanti
l'edificio conforme alla commodit&agrave; de' lauoranti, nel potere co'badili caricar e$se carrette $enza par
tir$i dal $uo lauoro. Douendo$i auertire, che vogliono e$ser piene egualmente, acci&ograve; venghino equi-
librate, benche dauanti pu&ograve; e$sere vn legno in pi&egrave; da leuare, e porre, acci&ograve; non po$sa dar la volta
$e non al $uo tempo, &amp; ancora che il pendere de' traui BA, voglia e$$er la met&agrave; di pi&ugrave; $carpa, che
non $ar&agrave; la $ua altezza. La onde con la fatica di otto huomini, che da ogni parte proporremo, ma-
neggino le carrette, e due alla ruota, che $aranno dieci, $i porter&agrave; terra, &ograve; altra materia almanco
per trenta, e$$endoci poi quelli che zappano, e caricano, e con$eruano il detto pendere, che $aranno
gli ordinarij lauoranti da zappare, e caricar la terra, e $i verr&agrave; $enza fattura di ponti ad e$sequire l'o-
pera della Fortezza, e fuggire non $olo la molta $pe$a di e$$i ponti, e ma$$ime nelle grandi altezze, e
l'ecce$iue $pe$e di ce$te, ouer corbelli, e carriole, &amp; altro con che $i porta al $olito la terra, ma molti
altri di$ordini che po$sono $uccedere. Si potr&agrave; ancora in altro modo, quando che occorre$se pi-
gliar la terra fuori della fo$$a, o nella contra$carpa, &amp; attrauer$are la fo$$a, far caminar que$te car-
rette cariche di terra, cio&egrave;, $opra a due canapi tirati paralelli, con gli argani e taglie, e da vna te$ta
legati a $o$tegni gagliardi di pali, o d'altra co$a atta a $o$tentare, e facile a rimuouerla. Douendo
per&ograve; le ruote delle propo$te carrette e$sere alquanto pi&ugrave; gro$$e dell'ordinario, e di legno dolce, e
concaue, $i come a punto $ono le girelle delle taglie, e tal concauit&agrave; $i douer&agrave; fare con tauole gro$$e
confitte da ogni parte per di fuori, e bene $mu$$ate di dentro, accioche e$$o canale $ia a$$ai pi&ugrave; largo
in bocca, che non $ar&agrave; in fondo, cio&egrave; della gro$$ezza di e$$a ruota. E per e$$e quire tal opera, $i doue-
r&agrave; auertire che la carretta $i deue $empre caricare, e di$caricare $tando $opra ad e$$i due canapi, e
benche ci vad&atilde; due fatture nel portar la terra per empirle, e dipoi vuotarle di $opra, col portarla doue
far&agrave; bi$ogno, $ar&agrave; per&ograve; operatione molto vtile, per non hauer altra fattura nello edificio che tirar li
due canapi, &egrave; $enza impedire la dife$a della Fortezza, douendo e$$e carrette nel voltar$i di $opra $tar
alquanto alte dal terrapieno, e dar la volta $enza poter ritornare indietro, $e non quando $aranno $ca
riche, e da ba$$o poi $tar tanto ba$$e e commode, che con le carriole, o altri $trumenti $i po$$ino empi-
re, e ma$$ime co'l mezo d'vn ponte per fare tal effetto, douendo, come s'&egrave; detto, il tutto e$$ere mobi-
le, e facile a tra$portare da vn luogo all'altro.
<HEAD>EDIFICIO PER PORTARE</HEAD>
<HEAD>LA TERRA DENTRO LA FORTEZZA.</HEAD>
<HEAD>CAP. XI.</HEAD>
<p>DOVENDOSI per le ragioni dette non poco $timare la facilit&agrave; dell'operare,
ma$$ime quando vi concorre lo $paragno della $pe$a, e la $icurt&agrave; della Fortez-
za, ma$$ime nel fuggire i ponti, che fanno co$i commoda $trada, e po$$ono
apportare molti inconuenienti, i quali col mezo del pre$ente edificio $i potran-
no fuggire, &amp; preualer$i della facilit&agrave;, &amp; $paragno detto; della $pe$a, poi che
per facilit&agrave; non $o, che pi&ugrave; vi $i po$$a aggiungere, ne manco per la $icurt&agrave; del-
la Fortezza nell'e$$equire l'opera del cauamento in ogni tempo, &amp; occa$ione,
&amp; in quella profondit&agrave;, che $i vorr&agrave;, non $olo per cauare la fo$$a, ma qual $i vo-
glia profondit&agrave; di pozzo, o contramina, l'edificio propo$to vien fabricato col mezo d'vn canapo,
quale trauer$ando la fo$$a, ne $erue per $trada, per doue deue caminare il pe$o della terra col mezo
d'vna ca$$a quadra che $e li apra il fondo, e portata col mezo d'vna fune e taglie $opra il canapo det-
to, quale $ar&agrave; con vna delle $ue te$te fermato &agrave; vn palo fitto in terra fuori $opra la contra$carpa, co-
me $i vede per A, &amp; l'altra te$ta dentro la Fortezza auolta, &amp; tirata dal ruotolo B, $o$tentata in
<foot>V 3</foot>
<p n=>222</p>
<fig>
<marg>Quattro co
$e da proue
dere per o-
perare l'edi
ficio.</marg> quell'altezza che $i vorr&agrave;, dalla meza capra DEF, come anco deue e$$ere dalla parte di fuori
C, e prima $i hauer&agrave; proui$to quattro co$e, cio&egrave; le due taglie RQ, la ruota G, la ca$$a T, &amp; per
vltimo vna fune di tanta gro$$ezza, &amp; lunghezza che ba$ti, le due girelle, o taglie, la pi&ugrave; grande Q,
deue $correre per il canapo, che pa$$er&agrave; tra l'vna e l'altra, come $i vede in opera per H, &amp; nella ta-
glia piccola R, deue pa$$are la fune pi&ugrave; $ottile &amp;, pa$$ando la $ua te$ta per vn'altra taglia, che
hauer&agrave; da ba$$o il rampino per pigliare il manico e pre$a della ca$$a I, &amp; e$$a te$ta di fune venga fer
mata a vn'altro rampino, che $ara alla taglia piccola di $opra &amp;, come anco $i vede per R, &amp; l'al-
tra te$ta di e$$a fune pa$$er&agrave; per la terza taglia, me$$a da alto nella capra in P, $o$tentando$i il cana-
po nel vacuo $uperiore O, la qual te$ta $ar&agrave; poi inue$tita nell'a$$o della ruota G, quale facendo$i
voltare a braccia col mezo de cauicchi, ouer manipoli, che $aranno d'intorno alla $ua circ&omacr;ferenza,
tirer&agrave; la fune, &amp; alzer&agrave; la ca$$a I, piena di terra per in$ino alla taglia di $opra, e $ubito la taglia
maggiore di $opra col detto pe$o della ca$$a $ar&agrave; tirata, e $correr&agrave; per il canapo $opra al terrapieno
vicino al $o$tegno D, doue $i aprir&agrave; da $ua po$ta, o col mezo d'vna corda $i la$cier&agrave; il fondo di det-
ta ca$$a, &amp; immediate $i $uoter&agrave;, &amp; la$ciando libera la ruota G, e$$a ca$$a da $ua po$ta torner&agrave;, d'onde
$i part&igrave;, cio&egrave; nel fondo della fo$$a, quale $taccata, &amp; rattaccatone vn'altra piena, che vi douer&agrave; e$$er
preparata $empre, $enza perdere tempo, $i condurr&agrave; $opra la terra, &ograve; altra materia, che $i cauer&agrave; della
fo$$a, potendo$i con facilit&agrave; mutar luogo, e tra$portare il canapo, &amp; la ruota oue $i vorr&agrave;; e perche
venghino cono$ciuti tutti li mezi, con i quali $i deue operare, $i mo$tra per OMN, la meza capra,
doue di $opra O, $i deue $o$tentare il canapo, &amp; $otto nella taglia P, pa$$are la fune tirata dalla
ruota, il ruotolo Y, &amp; li due legni X, &egrave; quello con che $i deue tirare il canapo e $o$tentarlo, co-
me $i vede in B, e per S, $i vede il fondo della ca$$a, che s'apre in due parti, &amp; per la $egnata V,
$i mo$tra aperta col ferro Z, con che $i $erra al $egno 3, &amp; apre nel tirare vna corda, per il T,
ca$$a in piede con le quattro catene, o ferri, con l'anello X, $i attacca al rampino della ta-
glia R.
<p n=>223</p>
<HEAD>ALTRO EDIFICIO PER</HEAD>
<HEAD>ALZARE LA TERRA, ET BVTTARLA</HEAD>
<HEAD>DENTRO SOPRA IL TERRAPIENO DA FARE.</HEAD>
<HEAD>CAP. XII.</HEAD>
<p>Il pre$ente edificio fabricato con due $oli legni, che li $eruono per gambe, far&agrave;
l'i$te$$o effetto, che far $uole vn'huomo che $ia il pi&ugrave; gagliardo, &amp; robu$to, nel
pigliare vn pe$o, &amp; con forza di braccia, &amp; di $chiena alzarlo, e buttarlo da $e<marg>Forza molto
artificio$a.</marg>
lontano, e ci&ograve; $i vede, per i due legni, ouer meza capra DBE, che col mezo
d'vna corda con le $ue taglie tirate da vna ruota, $i alza la ca$$a col pe$o della ter-
ra, &amp; $i butta dentro la I ortezza, come dell'altra parte $i vede 8, 6, 4, con la
ca$$a 10, 5, e per venire a particolari della ragione per la demo$tratione di
e$$a forza, dico, douere e$$ere $o$tentata que$ta meza capra da vna trauer$a in
terra, che li $erua per ba $a, che $ara la $egnata ED, e poi dalle tre corde, che per tale effetto $i adi-
mandano venti; dua delle quali $ono FG, che $o$tentano la capra per la te$ta B, mentre che ella
co$i ba$$a $t&agrave; con detta $ua te$ta $opra alla fo$$a per pigliare, e tirare il pe$o della terra me$$a nella ca$-
$a A, qual ca$$a verr&agrave; tirata per in$ino al numero 14, con la po$$anza della ruota C, &amp; col me-
zo della fune, con vna te$ta auoltata all'a$$o di e$$a ruota, che pa$$a per la taglia B, &amp; da ba$$o per
la $econda taglia, oue &egrave; attaccato la detta ca$$a, che con duplicata forza, $tante la ragione delle taglie
viene alzata per in$ino al $egno 14, e perche douendo dare la te$ta B, della capra la volta B 12,
con a$$ai maggior moto di quello, che viene tirato nel voltar$i la ruota C, conuiene $o$tentare la
<fig>
<foot>V 4</foot>
<p n=>224</p>
ca$$a, e ci&ograve; $i far&agrave; col mezo de la pre$a mobile del ferro $egnato per OR, cio&egrave; la te$ta R, $i fer-
mer&agrave; nelluogo, che $i vede nella capra, che &egrave; in terra NKL, per il $egno 15, e$$endo la te$ta
O, angulare, che $tando mobile, nel pa$$are la taglia della ca$$a la viene a pigliare per la $ta$ta di fer-
ro 18, attaccata alla taglia, come $i vede per 16, e $o$tentando la ca$$a col pe$o mentre fa il mo-
to B, 12, ella $i apre nel fondo, come $i vede dall'altra parte per 4, 10, &amp; il fondo 5, aper-
to, e $ubito $caricato il pe$o del contrape$o da ba$$o 1, 3, nel ritornare al $uo luogo, e centro, da
$ua po$ta tirer&agrave; la te$ta 4, e torner&agrave; come $taua prima B, doue la pre$a del ferro M, la$cier&agrave; e$$a
ca$$a, che da $e $te$$a v&agrave; al fondo della fo$$a la$ciando anco la ruota C, libera, &amp; e$$endo $ul fondo
della fo$$a trouer&agrave; vn'altra ca$$a piena, quale immediate $i torner&agrave; attaccare per empire la vota, e co$i
$enza perder tempo $ar&agrave; vna ca$$a, che porter&agrave;, &amp; butter&agrave; la terra dentro, &amp; l'altra $i empir&agrave; per
fare l'i$te$$o effetto. Re$ta per chiarezza di quanto s'&egrave; detto, ricono$cere la facilit&agrave; de' mezi con
che $i viene a operare, quali $ono prima la meza capra, LKN, la ruota Y, col $uo a$$o VY,
la ca$$a T, &amp; il fondo che $i apre S, tirata dalla taglia P, le co<*>de che $o$tengono l'edifitio
BFG, addimandate venti, que$te $ono inte$e da tutti, come $ar&agrave; anco, la terza BH, doue alla te-
$ta da ba$$o, &egrave; attaccato il contrape$o I, qual viene $o$tentato dalla taglia H, in quella altezza che
far&agrave; dibi$ogno, $i che da quanto s'&egrave; detto $i potr&agrave; chiaramente vedere l'ordine con la facilit&agrave; da e$-
$equire quanto $i &egrave; propo$to.
<HEAD>STRVMENTO PER ALZARE GRAN</HEAD>
<HEAD>QVANTITA D'ACQVA, E SECCAR PALVDI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XIII.</HEAD>
<p>SE ALLA po$$anza, con che $i douer&agrave; alzare il pe$o dell'acqua, $ar&agrave; accompa-
gnato proportionatamente il moto della ruota, ouer volante, $i che ancora co'l
moto naturale, ouer grauezza del $uo corpo, po$$a multiplicare la forza, per
<marg>Grauezza
del pe$o ri-
dotto $opra
al $ao cetro,
affacilita il
moto.</marg> certo la propo$ta inuentione dell'alzar l'acque $ar&agrave; facili$$ima, e di molta vtilit&agrave;;
e que$to dico douer $uccedere per e$$ere la $ua principale ragione, e fondamento
il ridurre, $i come pre$uppongo fare, tutto il pe$o della grauezza dello $trumen-
to mobile $opra a vn punto, e $imilmente quello dell'acqua che douer&agrave; alzare,
doue per le cagioni pi&ugrave; volte dette $i verr&agrave; con poca forza a farle pigliare il moto, cio&egrave; $ia fabrica-
ta la ruota di piombo co'l$uo fu$o di ferro nel modo che $i mo$trera al capitolo vige$imo, doue $i
tratter&agrave; della fabrica de'molini, il diametro del quale $i vedr&agrave; per AB, &amp; HC, fu$o co'$uoi
razi, e puntelli di $otto HKB. Douendo$i auertire, che la te$ta del fu$o H, non deue e$$ere la
$egnata C, per douere e$$ere $o$tentato dal traue di $otto FC, $i che gli auanzi tanto di $opra
che po$$a pigliare la gro$$ezza dello $cudo, ouero ruota piccola OZ, ma douer&agrave; in$ieme con la
volante AB, e$$er libera $eruendo l'altro traue di $opra. DE, per $o$tentare la tanaglia OM,
<07> Z, $opra il centro C, onde $tando la po$$anza po$ta alla te$ta I, della lieua ILK, po$$a apri-
re, e $errare la tanaglia MO, $i che la $ua pre$a MN, per le dette parti NO, po$<*>a vrtando
nel cerchio dentato di ferro far pigliar il moto al detto $cudo, &amp; alla volante, nel modo che nel
detto Capitolo $i mo$trer&agrave;. Quanto poi all'ordine di fare a$cendere l'acqua, dico douer$i v$are le
ca$$ette, che piene $i $o$ten tino $opra al moto di pi&ugrave; ruote, come per PT, $i vede a$cender piene
$opra le ruote 2 X, e vuotar$i nel voltar$i in T, di$cendendo vuote BQ, co'l riem pir$i in P,
<marg>Grandezza
delle ca$$ette
&amp; $ua forma.</marg> doue $i propone $ia l'acqua PQ. Douendo que$te ca$$ette e$$er fatte nel modo che per la $egnata
2 e 7, cio&egrave; la $ua lungh<*>zza di $opra, che $i propone $ia di due piedi, &amp; vn terzo, e la 7 6 $ua
larghezza, &amp; altezza circa otto oncie con la $ua bocca 25, e 14 larga oncie $ei al pi&ugrave;, oue de-
ue entrare, &amp; v$cire l'acqua, douendo la parte di fuori 12 e$$ere quattro oncie pi&ugrave; alta, &amp; il
$imile pi&ugrave; lunga del $uo fondo 3, 8, cio&egrave; che faccia la $carpa 2, 3, e que$to $i deue fare, accioche
non $olo per la $ua altezza nel voltar$i la detta ca$$etta, come per T, $i vede, l'acqua, che ne v$ci-
r&agrave;, vada in quella maggior eleuatione che $i potr&agrave;, votando$i nella gorna, &ograve; canale che la deue
riceuere, ma che la $ua maggior lunghezza per la $carpa detta 2 3 apporti commodit&agrave; nello $tare
l'vna appre$$o l'altra vnite $enza impedir$i nell'empir$i, e votar$i. In quanto al $uo fondo douer&agrave;
e$$ere di piedi due, come per 21, e 22 $i vede, e $i douer&agrave; compartire in tre parti, che re$te-
rann'otto oncie per parte, e quella di mezo $ar&agrave; la $egnata 20, nellaquale $i douer&agrave; come $i vede
ficcare quatt<*>o femine di arpioni di ferro, fatte $i come $t&agrave; 25; e $imilmente $i douer&agrave; far tutte le
<p n=>225</p>
<fig>
altre ca$$ette, cio&egrave; di tauole non molto gro$$e, di legname di noce, &ograve; d'altra $orte per natura gagliar-
do, e non molto greue; $i deue poi dell'i$te$$o legname far quella quantit&agrave; di tauolette che far&agrave; bi-
$ogno per la lunghezza della catena, e doue doueranno e$$ere attaccate le dette ca$$ette, come per
il pezzo 16, 17 $i vede, e di gro$$ezza d'vna tauola ordinaria, e largo otto oncie, &amp; vn piede lun-
go, nelquaie $i doueranno fermare i quattro ma$chietti, ouero poli eguali alle dette femine, come
$t&agrave; il 18, e 19, e della forma che &egrave; il 26; e fatte le dette tauolette, $i faran due catene di ferro co'
pezzi eguali, e $nodati, $i come $t&agrave; la 27, e 28, cio&egrave; per 36, e 23, di lunghezza di otto oncie
eguale alla larghezza di dette tauolette che co'chiodi vi deuono e$$ere confitte di $opra, e$$endogli
i $uoi bu$i nel modo che $i vede per 12, e 13, cio&egrave; le tauole attaccate alla catena per 39, 40, e 14,
e 15, doue per li detti ma$chietti vengono fermate le ca$$ette, che non deuono poter v$cire, e$-
$endo accommodato per di fuori a tutte il gancetto 56, che le tenga al $uo luogo. La fabrica dello
$cudo come s'&egrave; detto deue per di $opra hauere il $uo cerchio dentato di ferro, $i che i denti non $ieno
pi&ugrave; lunghi di meza oncia al pi&ugrave;, e la met&agrave; manco alti, i quali denti $i potriano per maggior commo-
dit&agrave; fabricare di pezzi, cio&egrave; fare il cerchio bu$ato $egnato 52, 53, &amp; i pezzi con tre denti, come $t&agrave;
il 51, con la $ua gamba 54, da mettere ne'detti bu$i, onde con vn'i$te$$o ordine, e mi$ura $i formi la
circonferenza dentata: dall'altra parte poi a detto $cudo doueranno e$$ere i $uoi denti, come per 48,
49, $i vede co'l $uo bu$o quadro nel mezo 50; doue lo $cudo deue $tar fermato nella te$ta del fu$o
<p n=>226</p>
della detta volante, $enza $oprauanzare il $uo piano, per non impedire l'effetto della tanaglia MO,
Segue l'altro fu$o YV, co'l rocchello NO, che $i fabricher&agrave;, come per il $egnato 45 47 $i<*>
co' $uoi poli di ferro dalle te$te giu$ti$$imi, &amp; il rocchello 47, di diametro oncie diece, e l'altra
te$ta 46, deue hauere il $uo quadro lungo, e largo per cia$cuna delle $ue quattro parti oncie ot-
to, cio&egrave; eguale, $imilmente alla larghezza delle dette tauolette, come $i vede nello $trumento per
V <05>, nelvoltar$i, e $i volti $emp<*>e con vna tauoletta, laqual deue con la catena far l'o$$icio del t<*>a-
re in alto le ca$s<*>tte piene e farle andar a ba$so vuote, come $i di$se. Le ruote, che deuono $o-
$<*>ntare le ca$iette piene, doueranno e$ser $imili alla $egnata per 31, 32, di diametro di due
piedi, e gro$sa mezo, con due cerchietti di $erro, cio&egrave; vno per parte di forma perfetta circola-
re, co' $uoi a$$i di ferro 33, 34, d'vn $olo pezzo, $i che po$ando$i $opra al $o$tegno &amp; &amp;, co-
me $i vede per X 2, le ca$$ette, che pa$$eranno tra le due guide RS, non po$$ino hauere al-
cun contra$to, &ograve; ritegno; ma con moto facili$$imo $opra le mobili ruote a$cendino piene di ac-
qua, come $i propo$e; douendo l'vltima ruota po$ta da ba$so nell'acqua, e $opra i due traui fitti-
ui, accompagnar la detta catena con le ca$sette, tenendole $empre al $uo luogo diritte le guide
RS. Re$ta in vltimo $apere la po$sanza po$ta in I, per la lieua IL, con la detta tanaglia, che
da'vna parte $empre di MO, ouero dalla parte di dentro Z <07>, $pinga, e faccia voltare lo $cudo
per la ruota dentata con la $ua volante da ba$so. E perche $e ne tratter&agrave; al capitolo $opra allega-
to, non $i dir&agrave; al pre$ente altro, douendo$i ricordare il pe$o dell'acqua per $apere la quan-
<marg>Pe$o d'vn
piede qua-
dro d'acqua.</marg> tit&agrave;, che $i potr&agrave; alzare, cio&egrave; ogni piede quadro &egrave; libre ottantaquattro, e $tabilito il nume-
ro de' piedi, che $e ne vorr&agrave; alzare, $i $aper&agrave; tutto il $uo pe$o con la potenza detta. E pe-
r&ograve; nel pre$ente non $i tratter&agrave; d'altro, che della $empliee fabrica dello $trumento, come di gi&agrave;
$i &egrave; e$sequito. Ricordando ancora che l'eleuatione delle guide, per doue deuono a$cendere
le ca$sette $opra le ruote, cio&egrave; PT, vorrebbe e$ser d'ogni $ei d'altezza otto di $carpa, &ograve; al-
manco eguale a e$sa $ua altezza. Et ancora per facilitar il moto, $i potria alzare la propo$ta acqua
vn piede e mezo di pi&ugrave;, e quando $i ander&agrave; votando nella gorna, po$$a poi rettamente v$cire per
vna bocca tanto $tretta da ba$$o, che del continuo habbia vna i$te$$a forza, conforme alla quanti-
t&agrave; di e$$a acqua, che $i alzer&agrave;, e dia in certe pallette, che d'ogni intorno alla volante fuori del
piombo $i potriano accommodare, cio&egrave; nella ruota di tauole, doue $i deue $o$tentare e$$o piombo,
onde in di$tanza d'vn palmo venghino angolari, e come denti di $ega, douendo l'acqua quando ci
hauer&agrave; rettamente vrtato, poterne v$cire per di fuori, &amp; andare al $uo liuello, e camino, $enza fare
alcun contra$to al moto di e$$a volante, che apporter&agrave; notabili$$ima facilit&agrave;, potendo$i dire volere
con tal'ordine auuicinar$i al moto perpetuo, benche in vano, $aluo che $opra al cor$o de' fiumi, $e
per&ograve; moto perpetuo $i deue chiamar quello, che viene e$po$to all'alteratione delle materie de gli
elementi.
<HEAD>STRVMENTO CON DVE</HEAD>
<HEAD>TROMBE PER ALZARE L'ACQVA.</HEAD>
<HEAD>CAP. XIIII.</HEAD>
<p>In molti modi $i po$$ono alzare l'acque, nel $ituar le lieue, acci&ograve; la po-
<marg>Diuer$i mo-
di per alzare
l'acqua.</marg> tenza venga con pi&ugrave;, &ograve; manco forza, e tempo a fare a$cendere il $uo pe$o
contro al natural moto, &amp; in tutte quelle altezze, che ne potranno ap-
portare commodit&agrave;. E particolarmente que$to $i potr&agrave; e$$equire in due mo-
di, cio&egrave; con va$i di diuer$e forme, e materie, e con le trombe di legno, ouer
canne di metallo, come $i dir&agrave;, $i che dando l'aria luogo al corpo dell'acqua,
venga l'vno, e l'altro nece$$itato a v$cir fuori per vna i$te$$a bocca di $opra.
E prima trattaremo dell'v$o delle trombe fatte di legno, cio&egrave; di voler cauare
l'acqua dalla profondit&agrave; d'vn pozzo con la tromba AB, laquale $aria bene fu$$e di due pez-
zi, cio&egrave; alla parte A, che deue andare da ba$$o nell'acqua, deue e$$ere congiunto vn pezzo
dell'i$te$$a tromba lungo al pi&ugrave; due braccia, ma triuellato di dentro con ogni diligenza, ac-
cioche il ma$colo con l'animella, che in tal parte deue operare per far $alir l'acqua, $igilli il
$uo vacuo con perfetta rotondit&agrave;, $i che l'aria con l'acqua non po$$a pa$$are per alcun'altra
parte, che per la detta $ua animella. Ilqual pezzo $i deue congiungere con l'altro lungo di
$opra con vn cerchio di ferro $ottile, e tagliente da tutte due le $ue parti, che douer<*> e$-
<p n=>227</p>
$ere di manco diametro, che non $ar&agrave; la gro$$ezza della tromba, tanto che $i po$$a da vna te-
$ta far entrare nella met&agrave; della gro$$ezza del legno del pezzo di $otto, &amp; l'altra nell'altra te$ta
del pezzo di $opra, onde congiunti in$ieme l'vno con l'altro, l'aria non vi po$$a $pirare; e di
fuori poi $i metteranno le $ue trauer$e, accioche le due parti di tromba $i con$eruino diritte,
e non $i po$$ino torcere. E me$$a que$ta tromba nel pozzo in piedi, che $i deue $o$tentare
<fig>
nel fondo $opra li due legni CD, cio&egrave; B, $ar&agrave; la bocca di $opra con la ha$ta FH, laqua-
le douer&agrave; e$$ere di ferro $ottile tanto che ba$ti co'l $uo ma$colo GI, accioche la gro$$ezza
della te$ta H, vada da ba$$o, $i che la te$ta F, venga a e$$ere la T, $opra al pozzo doue $a-
r&agrave; attaccato la lieua TR, che $i $o$tenter&agrave; $opra al $o$tegno S, allaquale $tando la potenza
in R, nell'alzare, &amp; abba$$are la te$ta T, $i far&agrave; montar l'acqua, che per V, $i vede
$caturir fuori della tromba I; douendo$i auertire che alla bocca da ba$$o della tromba deue e$-
$ere la $ua animella S, fermata nel pozzo E, douendo que$ta riceuere l'acqua, e l'altra del-
l'anima GL, pur fatta di legno, &ograve; d'altra materia la deue alzare. Ma volendo con due
trombe PQ, alzar molt'acqua co'l mezo di duplicate lieue, come $i vede per PQ, fabri-
<p n=>228</p>
cheranno le due lieue GA, doue e$$endo la po$$anza nella parte O, tirando a ba$$o, &amp; alzando
il legno, far&agrave; andare la te$ta co'l pe$o della lieua B, in ST, e di $opra la C, in XV, $e-
guitando con l'i$te$$o moto in D, con la $econda lieua FH, formando cia$cuna te$ta di e$$e
lieue il $uo $emicircolo, come $i vede, per lequali la po$$anza O, hauer&agrave; l'i$te$$a porportione
a'due pe$i KL, po$ti $opra alle trombe, &amp; al $o$tegno N, per alzar l'acqua con le due ha$te
LPKQ, delle trombe PQ, come per R, $i vede, cio&egrave; $e la po$$anza O, far&agrave; forza
per venti libre, per le ragioni dette ne far&agrave; in D, per $e$$anta, &amp; in H, ouero in I, per
cento ottanta; &amp; in vltimo per cia$cuna te$ta della KL, proporremo faccia per ducento per
alzare la propo$ta acqua.
<HEAD>STRVMENTO PER ALZAR L'ACQVA</HEAD>
<HEAD>IN ALTO CON LA TROMBA.</HEAD>
<HEAD>E CANNE DI METALLO.</HEAD>
<HEAD>CAP. XV.</HEAD>
<p>Per fabricare il propo$to $trumento, formi$i di metallo il pezzo della tromba AB,
c&omacr; la lunghezza della $ua bocca AC, per e$$empio quanto $ar&agrave; vn $agro da dodici
libre di palla, e con la tortuo$it&agrave; della $ua te$ta DE, che come campana vada com-
me$$a nella parte B, della tromba, doue dentro in D, $ia comme$$a l'animella S,
e$$endo il ma$colo, che deue entrare nella detta tromba il circolare ML, attaccato
alle tre branche di ferro MLN, con la $ua ha$ta, ouer manico NO; nelqual ma-
<fig>
<p n=>229</p>
$colo deue $tare la $econda animella R, che $ar&agrave; il pezzo QF, doue $i vedono i bu$i, ne'qu<*>li van-
no le te$te delle dette tre branche con l'animella di mezo I, fatta come $tala T, che deue $tare nel
vacuo V, att<*>ccata dalla parte X, per le due bertouelle, ouer pre$e mobili Y. Etaccommodata
que$ta tromba in piano $opra ad vna pietra $otto all'acqua, e ben collegata come $i vede per PO,
con la canna QR, tanto lunga quanto $i douer&agrave; alzare l'acqua, $i potra con la lieua GF, DI, e
potenza po$ta in H, fare a$cendere il pe$o dell'acqua R, con la di gia detta proportione: cio&egrave; $e
la po$$anza H, $ar&agrave; di venti libre, &amp; e$$endo la lieua GF, due volte e meza pi&ugrave; della FE, la te-
$ta E, ouero D, ne far&agrave; forza per cinquanta; e per la $econda lieua DC, e$$endo il $uo $o$te-
gno I, &amp; il doppio la DI, che non &egrave; la IC, doue $ar&agrave; attaccato l'ha$ta MC, ne hauer&agrave; cen-
to per far montar l'acqua.
<HEAD>STRV MENTO PER ALZARE</HEAD>
<HEAD>L'ACQVA CO'L MOTO DELLA RVOTA.</HEAD>
<HEAD>CAP. XVI.</HEAD>
<p>SI DOVERA fabricar la tromba di metallo co'l $uo capuccio, ouero cam-
pana, come s'&egrave; detto nell'antecedente, &amp; appre$$o il $uo ma$colo FM, &amp;
me$$a in opera non per piano, ma ritta perpendicolare, come per R, $i ve-
de $o$tenuto da'due pali TV, che $aranno fitti, &ograve; in qual $i voglia altro
modo fermati nel fondo dell'acqua, doue $ar&agrave; me$$o il $uo ma$colo $o$ten-
tato da ba$$o dal triangolo M, con le tre verghe $imilmente di ferro, che
deuono $tar fuori della tromba, come per SL, $i vede, e$$endo alle $ue te-
$te di $opra GHI, fermato il $econdo triangolo, nel quale douer&agrave; e$$ere
attaccatto il manico LQ, che per la $ua te$ta Q, cos&igrave; torta deue e$$ere
alzato dal rocchello QG, nel voltar la ruota FB, $i che doppo l'e$$ere alzato, e ca$cando da
$ua po$ta, $i venga a far montar l'acqua, cio&egrave; quando $i alzer&agrave; la te$ta Q, l'animella F, cos&igrave; $er-
rata co'l $uo va$o fa<*>&agrave; montar l'acqua $pingendola auanti per aprir$i, la $econda animella di $opra
alla te$ta della tromba, e quando ca$cher&agrave; a ba$$o, $i aprir&agrave; la prima per riceuer l'acqua, e $i $erre-
r&agrave; la $econda per ritenerla, $i che verr&agrave; a montare a quella altezza che pi&ugrave; $i vorr&agrave;, come per N, $i
vede, con la po$$anza po$ta alla maniccia C, della ruota volante di piombo BF, con l'i$te$$a pro-
portione, pi&ugrave; volte detta.
<fig>
<p n=>230</p>
<fig>
<p n=>231</p>
<HEAD>STRVMENTO PER ALZARE</HEAD>
<HEAD>LACQVA ASSAI IN ALTO COL MOTO DELLA</HEAD>
<HEAD>RVOTA, POSTA SOPRA IL CORSO
DI ESSE ACQVE.</HEAD>
<HEAD>CAP. XVII.</HEAD>
<p>Sara la potenza cagionata dal moto dell'acque, nel far vol-
tar la ruota, la migliore, e pi&ugrave; $icura di qual $i voglia altra,
e$$endo il vero moto perpetuo da molti con l'arte vanamen-
te cercato. E per&ograve; con due trombe fabricare nel modo det-
to, &amp; vnite in$ieme, $i potr&agrave; far montar le acque per vna $o-
la canna, come $i vede, cio&egrave; per QN, PO, &amp; HI, il $uo
capuccio, doue $otto $ar&agrave; l'animella, vnendo$i l'acqua in L,
&amp; v$cendo per M, in quella maggiore altezza che $i vorr&agrave; per la potenza po-
$ta nella maniccia VT, della ruota AB, voltata dal cor$o delle acque con
le $ue pale CD, conforme alle ruote de'Molini; laqual ruota non doueria e$-
$ere di pi&ugrave; diametro, che di $ei piedi, accioche con pi&ugrave; velocit&agrave; venga a dar
tutta la $ua volta, e $pingere, e cauare i due ma$coli per l'ha$<*>e di ferro RT,
SV, la maniccia po$ta nell'a$$e della ruota $opra al $o$tegno X, $ar&agrave;,
come $i vede per il $egnato YK, cio&egrave; la parte piramidale EF, entra nell'a$-
$e, e FG, $uo $o$tegno GK, lieua da vna parte, GY, lieua dall'altra, e
doue in KY, vengono attaccate l'ha$te de'ma$coli, come $i &egrave; detto.
<fig>
<p n=>232</p>
<HEAD>STRVMENTI NE QVALI POSSONO</HEAD>
<HEAD>STAR GLI HVOMINI SOTTO ACQVA.</HEAD>
<HEAD>CAP. XVIII.</HEAD>
<p>La compita perfettione di tutte le opere, con$i$te $olo nella facilit&agrave; dell'e$$equirle, ac-
ci&ograve; apportino quel commodo, e beneficio a che vengono dedicate. Gli propo$ti $tru-
menti da poter $tar $otto acqua, b&emacr;che po$$a parere co$a difficile l'e$$equirli, nondime-
no vedendo$i con l'e$perienza la facilit&agrave;, e $icurt&agrave;, che po$$ono apportare, $i doueran-
no per ci&ograve; non poco apprezzare per li bi$ogni che po$$ono occorrere s&igrave; nel ripe$care
artiglierie nel mare, come anco qual $i voglia altra co$a che fo$$e $opra naui, &ograve; altri va$$elli $ommer$i,
&amp; anco poter legare e$$i va$$elli con canapi per tirargli fuori, oltra alla molta commodit&agrave;, &amp; vti-
<fig>
lit&agrave; del pe$care coralli. E per la fabrica di
e$$i $trumenti dico, e prima del maggio<*>e
BC, $i former&agrave; vn quadro lungho di buo
ni$$imi tauoloni, largo il $uo vacuo di d&emacr;-
tro vn braccio e mezo, e lungo ouero
alto due, e venga cos&igrave; ben comme$$o, e
cerchiato di ferro, che in modo alcuno
non vi po$$a penetrar l'acqua, &ograve; per dir
meglio v$cirne l'aria che dentro vi doue
r&agrave; e$$ere ri$errata nel mandarlo $otto con
la bocca LK, in gi&ugrave; tirato dal pe$o A,
che $i propone $ia vna pietra graue a ba-
$tanza, laquale deue e$$ere $o$tentata, &ograve;
per dir meglio, deue $o$tentare co'l $uo
pe$o il detto $trumento LKC, da ogni
parte per le legature del ferro BCN; e
nella inter$ecatione, ouero crociera,
che fanno, nel mezo di $opra $ia attac-
cato la taglia con la girella FE, doue
$ia inue$tita la corda FEG, che con
vna te$ta douer&agrave; e$$ere legata alla banda
d'vn va$ello, e con l'altra mandar'a ba$-
$o nel fondo dell'acqua lo $trumento, e
tirarlo di $opra c&omacr;forme al bi$ogno. Do-
uendo $i auertire di far l'altezza BK, com
moda, acci&ograve; che l'huomo che vi $ar&agrave;
dentro po$$a veder fuori per le fine$trel-
le IH, doue $aranno i cri$talli, &amp; an-
cora v$cir, e tornar dentro, doue l'acqua
non pa$$er&agrave; l'altezza delle lettere LK. Il
$econdo $trumento $i far&agrave; con la tromba
di corame OR, con le $ue armature di
dentro fatte co'cerchi di ferro, &amp; ha$te
per lo lungo, come per HG, $i vede, la-
qual tromba douer&agrave; e$$er lunga quanto
$ar&agrave; profonda l'acqua, &amp; attaccata con
vna corda auuoltata all'antenna RP, do-
ue da ba$$o alla te$ta R, $ar&agrave; attaccato lo $taffone di ferro RS, e pe$o d'vn piombo, &ograve; pietra S, $o-
pra alquale potr&agrave; $tare vn'huomo a caualcione ve$tito c&omacr; vna ve$te di pelle di capra, cio&egrave; di quelle c&omacr;
che $i fanno gli vtri da portar oglio, c&omacr; laqual ve$te $i deue legare le maniche da mano, come $i fanno
le maniche di maglia, &amp; alla cintura $tretta, &amp; a$$ettara, che non po$$a penetrarui l'acqua ten&emacr;do la te-
$ta nel vacuo $otto la detta tr&omacr;ba, doue $aranno i cri$talli, da'quali riceuer&agrave; lume, e tenendo le braccia
libere fuori potr&agrave; far tutte quelle operationi, che vorr&agrave;, facendo intendere co'l parlare a quelli che $a-
ranno di $opra alla bocca PO, quanto gli occorrer&agrave;, e$$endo $o$tentato dalla corda GTV, inue$tita
<p n=>233</p>
nella taglia T, attaccata allo $taffone ST, &amp; all'antenna per lungo Y, doue e$$endo legato di$o-
pra alla detta antenna dell'albero della barca la te$ta G, con l'altra V, $i potra abba$$are, &ograve; alzare
l'huomo con l'edificio conforme al bi$ogno.
<HEAD>STRVMENTO DA FICCAR</HEAD>
<HEAD>PALI. CAP. XIX.</HEAD>
<p>In diuer$i modi $i po$$ono ficcare i pali dentro i fiumi, &ograve; in altre acque, ouero $iti
paludo$i, per f<*> i $ondamenti de' ponti, &ograve; ripari contro il cor$o dell'acque.
Nondimono il <*> v$ato &egrave; lo $trumento detto il ca<*>tello co'lm<*>glio, i<*>qual po$to
con la $ua b<*> <*>a barche piatte, ouero $opra al $ito, $i $uol'operare con la
forza di <*>ticinque, &ograve; trenta huomini, nel tirare cia$<*>un la $ua corda attaccata
a vna te$ta d'vn canape gro$$o in<*>ito n<*>lla taglia di $opra, e dall'altra te$ta da
ba$<*>o attaccato alla pre$a del maglio. Doue che con molta $pe$a, e fatica di det-
ti huomini $i ven<*>a a operare. <*> per&ograve; h&ograve; pen$ato co'lmezo pure dell'i$te$$o ca-
<*>ello, ma di diuer$a lieua, e forza alzare il maglio, e fuggire la $pe$a di tanti huomini co'l fare l'i$te$$o
effetto, &amp; anco di vantaggio co'l mezo del moto, e heua della ruota, e compartimento del pe$o, per
le girelle, e $uo $o$tegno. Cio&egrave; $ia GF, il dametro della ruota di piedi dieci, che $i $o$tenta co'$uoi
razi $opra l'a$$e A, e $o$tentato ancora in B, da ogni parte $opra la ba$e del propo$to ca$tello, come
$i vede, e$$en do il $uo maglio K, doue nel manico, ouer pre$a I, e attaccata la te$ta del canape, e per di
$opra nell'altezza R, viene inue$tito nella taglia STV, e nell'altra te$ta <*>, douer&agrave; e$$ere attaccata
vna girella, nellaquale $ar&agrave; inue$tito ancora vn $econdo canape, ma pi&ugrave; $ottile del primo, e ch'vna del-
le $ue te$te $ia legata da ba$$o in L, el'altra auuolta all'a$$e A, doue $tando due huomini da cia$eu-
na parte, e voltando la ruota per le maniccie DE, tenendo vn'altro huomo nella mano de$tra la te-
$la di e$$o canape H, e tirandolo in parte che $i volge l'a$$e, alzer&agrave; il maglio a quella altezza che vor-
r<*>, e quando a e$$o parer&agrave; di farlo ca$care per battere il palo, butter&agrave; quella parte del canape, che $i ha
uer&agrave; raccolto nella mano $ini$tra $opra l'a$$e, e far&agrave; la botta tenendo $empre la $ua te$ta, e ritirandola
del continuo batter&agrave; il palo a $uo beneplacito. La forza di que$ta ruota dico, che $tando i quattro
huomini alle due maniccie BC, e facendo cia$cuno forza per quaranta libre, e e$$endo la lieua BC,
vn terzo di pi&ugrave; di mezo diametro dell'a$$e A, faranno in tutto forza per ducento dodici libre, e con
la lieua della ruota FG, che $i propone $ia di piombo, e di hone$to pe$o, cio&egrave; eguale a quello del ma-
glio K, porremo, che ne augmenti la met&agrave; di pi&ugrave;, che $ar&agrave; trecento tre libre, e perche altrettanto $ar&agrave;
la potenza del $o$tegno L, la ruota adunque con gli huomini far&agrave; forza alla taglia T, di $eicento $ei li-
bre, che tanto potr&agrave; far$i graue il detto maglio, benche ba$ti $ia di libre quattrocento. E quando $i vo-
le$$e che que$to maglio ca$ca$<*>e da $ua po$ta, e che la te$ta del canape re$ta$$e $olo la pre$a HI, $i do-
uer&agrave; fabricare il maglio, come per L, $i vede doue nel vacuo di mezo v&agrave; inca$$ato la pre$a di ferro
K, che $t&agrave; come il $egnato MN, cio&egrave; il ferro che piglia il maglio $ar&agrave; ABC, con la pre$a D, e chia-
ue E, da fermare l'v no, e l'altro pezzo al $uo luogo, come &egrave; la IH, HS, con la $ua mola di $otto FG,
e con le due guide QR, eguali a quelle del maglio XT &amp;, doue $i vede il canape attaccato V, e la
corda legata X, che tirata da ba$$o in Y, ca$cher&agrave; $empre il maglio NO, facendo poi nel modo
detto ca$care la pre$a M, che da $ua po$ta ripiglier&agrave; e$$o maglio L, come $i vede.
<foot>X</foot>
<p n=>235</p>
<HEAD>STRVMENTO DA CAVARE</HEAD>
<HEAD>IL FANGO SOTTO LACQVA.</HEAD>
<HEAD>CAP. XX.</HEAD>
<p>ESSENDO le citt&agrave;, che godono il beneficio de' porti nauigabili, molto dalla na-
tura priuile giate per il c&omacr;modo, &amp; commun beneficio, che da e$$i $i caua, per&ograve;
&egrave; ben douere che con l'arte ancora $i con$erui, &amp; augmenti tal $ua commodit&agrave;,
e ma$$ime nel con$eruare la profondit&agrave; delle $ue acque, acci&ograve; i naullij ci po$$ino
$tare, non $olo commodi, ma $icuri; e per ci&ograve; fare &egrave; nece$$ario fabricare gli $tru
menti buoni per tale effetto, come $ar&agrave; il pre$ente; ilquale per e$$ere pi&ugrave; d'ogni
altro vtili$$imo, e facile, h&ograve; voluto porre in di$egno, benche non vi $ia altro di
mia inuentione del badile, ouer tanaglia doppia, e l'accre$cim&emacr;to della lieua ne
<fig>
<foot>X 2</foot>
<p n=>236</p>
$uoi manichi e$$endo per altro in v$o nel cauare li canali di Venetia. E'que$to $trumento po$to $opra
al barcone di forma quadro lungo commodi$$imo, e $icuro da $o$tentar$i $opra l'acqua, doue nel
mezo del piano di $opra $t&agrave; $ituata la vite AB, pa$$ata per la madre C, laquale &egrave; dommata dalla
lieua CB, po$ta $opra l'a$$e NG, che $i $o$tiene dalle parti FG, &amp; alla te$ta BS, vengon'atta<*>-
cati i due legni perpendicolari BX, VS, alla te$ta da ba$lo, de' quali $i viene a $o$tentare le patti
della tanaglia LK, in YV, con le due braccia doppie, &amp; eguali di lunghezza MH, doue $i vedo-
no i $uoi rincontri T, 93 perla fortezza nell'aprire, e $errare e$$a tanagna. In quanto alla fu<*> ope-
ratione, $empre che la tanaglia cos&igrave; aperta caler&agrave; a ba<*>o $opra al fondo pa$$ando la lunghezza del
$uo manico HT, per il ri$alto, ouer vacuo O, e tirando$i con l'argano 28 la te$ta della corda <*>,
che deue pa$$ar per la taglia 4, $i verr&agrave; per le tre taglie SX, &amp; H, con l'altra parte che non $i vede, a
$errar la tanaglia cacciando$i le $ue bocche $otto il fango, che $i viene a riempire non $i potendo alza
re per e$$ere dalla vite tenuta immobile la lieua CB, <*> quando poi $errata $i volter&agrave; la vite P, per le
$ue lieue Q, verr&agrave; la potenza ad alzar la tanaglia piena di fango con l'i$te$$a proportione, che $ar&agrave;
tra la potenza C, e$o$tegno N, al pe$o B, e pi&ugrave; la $orza della vite con le $ue lieue PQ, &amp; alzata
che $ar&agrave; la tanaglia, e me$$agli $otto la burchiella, $i aprir&agrave; poi con l'<*>gano 6 11, e lieue 5 10, con
l'aprirla, e $errarla come $i di$$e. Douendo$i auert<*>e, che dalla parte <g>*d</g> vuol'e$$ere vn ritegno, cio&egrave;
vn palo fitto, $i che lo $trumento non po$la dar indietro, e che l'altezza del ca$$one $ia a$$ai pi&ugrave; dalla
parte dauanti <09> 69, doue $ar&agrave; il pe$o, che non $ara di dietro <07>. Et ancora non volendo v$ar l'ar-
gano detto per la incommodit&agrave; del voltarlo, douendoci e$$ere vn'alloggiamento per gli operanti, $i
potra v$arla ruota dentata BC, nell'a$$e AD, douenell'vncino E, $i douer&agrave; attaccare la te$ta
dela corda <*>, laqual ruota $i far&agrave; voltare co'l rocchello NF, emaniccie ML, GH, che deuono
e<*>ere eguali nella lieua GH, con le $ue pre$e HI, che $i accommoderanno nell'i$te$$o luogo dell'-
argano, ouero dauanti nello $pacio Q<05>.
<HEAD>STRVMENTO DA PESTARE</HEAD>
<HEAD>LA POLVERE.</HEAD>
<HEAD>CAP. XXI.</HEAD>
<p>Dve $orti di edificij $ono $empre nece$$ari nelle Fortezze, cio&egrave; da pe$tar la poluere,
e da macinare formento. E prima tratteremo del pe$tar la poluere, che $i pu&ograve; e$-
$equire in diuer$i modi, e$$endo per&ograve; i pi&ugrave; vtili quelli fatti lauorar dal cor$o delle ac-
que, e doue non $i ritroua s&igrave; fatta commodit&agrave;, &egrave; nece$$ario $eruir$i della forza de gli
gli huomini, ouero animali. Douendo$i auertire, che que$ti edificij vogliono nel
pe$tare dare $pe$$i colpi, ma non troppo gagliardi, e co'l pe$tone dilegno forte, co-
<marg>Strumento
vtile, che v&agrave;
co'l moto
dell'acque.</marg>
me anco doueriano e$$ere i mortari, accioche nel battere non $i venga a ri$caldare, e pigliare il fuoco,
e ma$$ime quando s'in corporano in$ieme i $uoi materiali, cio&egrave; il $alnitro co'l zolfo, &amp; il carbone. Sia
il propo$to $trumento fabricato con la ruota dentata FG, $opra l'a$$e AB, po$to perpendicolare, la-
qual ruota deue far voltare il rochello O, con la volante, ouer ruota di piombo HI, po$ta $opra il
$econdo a$$e, ouero fu$o QO, co'lquale $i deue alzare; e far lauorare gli otto pe$toni VT, ne'morta-
ri NM, cio&egrave; l'a$$e propo$to QO, $ar&agrave; il $egnato da ba$$o AB, conle otto branche GK, le
quali hauendo il taglio, ouero incauatura GI, deuono come $i vede per TS, dare $opra la te$ta
V, del legno mobile, e doue $ar&agrave; attaccata la corda V, che pa$$er&agrave; per la girella R, e l'altra te$ta $i at-
tacchera al pe$tone, $i come $t&agrave; nello $trumento per KS, tra i due legni R, onde voltando$i l'a$$e la
branca ST, fara il $emicircolo SX, e la te$ta del detto legno, ouer bilico far&agrave; il VX, $i che nell'inter-
$ecatione X, verr&agrave; a la$ciar$i, e far dar' il colpo al maglio, ilquale $ar&agrave; tanto alto quanto $ar&agrave; la di-
$tanza VX; e con tal'ordine $i far&agrave; lauorare tutti gli altri pe$toni dando la botta l'vn doppo l'altro,
cio&egrave; due per volta, onde in vna $ol volta che dia il rocchello, habbino tutti fatta la $ua botta con la
forza d'vn cauallo po$to alla lieua DC, in CE, nel voltar la detta ruota dentata EG. E volendo
fuggire la fattura del detto bilico VX, e corda VR, $i potranno fare i pe$toni pi&ugrave; lunghi, e che cia-
$cuno da alto habbia il $uo braccio, $i che voltando $i l'a$$e al contrario po$$a la te$ta della lieua TS,
in SV, alzare il detto pe$tone con l'i$te$$o ordine nel fargli dar la botta, che $ar&agrave; pi&ugrave; libera, &amp; a$$ai
meglio. E tanto pi&ugrave; $e in cima alla detta branca GK, $ar&agrave; me$$o vna girella, che po$$a $correre, e
non contra$tare con la pre$a del pe$tone.
<p n=>237</p>
<fig>
<HEAD>MOLINO DA MACINAR FORMENTO.</HEAD>
<HEAD>CAP. XXII.</HEAD>
<p>In tre co$e gli huomini $peculatiui, e for$e troppo arditi nel pre$umer$i $apere,
molto s'ingannano, cio&egrave; nel voler con l'arte imitar l'opere fatte da gli occulti
$ecreti della Natura, e ma$$ime gli Alchimi$ti, che pret&emacr;dono affi$$are il Mercu-
rio, ouero conuertire la Luna nel Sole, cio&egrave; far l'oro. Secondar amente creder
di poter trouare il moto perpetuo; e per vltimo con le diuer$e foggie de'Molini
voler accompagnar la forza con la velocit&agrave;, come per la perfettione di tali $tru
menti $i ricerca. E per&ograve; non &egrave; marauiglia $e l'Alchimi$ta di cos&igrave; lungo s'ingan-<marg>Alchimi$ti,
&amp; inue$tiga-
tori del mo-
to perpetuo.</marg>
na, diuentan do di ricco pouero; &amp; il curio $o del moto perpetuo diuenta matto
perpetuo, ma $olo a fabricatori de' Molini&egrave; conce$$o poter$i con$eruare con qualche credito, $empre
per&ograve; che $i contentino del poco, n&egrave; $i pre$umino arrichire nel $uperare con l'artificio del moto delle
lieue quello dell'acque correnti; ma perche in ogni luogo non $i ritroua il commodo di e$$e acque,
$ar&agrave; nece$$ario l'opera di tale $trum&emacr;to in qual $ivoglia modo fatto, e $ar&agrave; ancora molto vtile il procu
rar di fabricarlo con quelle pi&ugrave; fondate ragioni, che dalla $cienza, &amp; arte vengono approbate. E pe-
r&ograve; $ia il propo$to Molino DHQ, cio&egrave; $emplicemente fatto con la ruota PO, $cudo EF, co'l $uo
<foot>X 3</foot>
<p n=>238</p>
rocchello G, che $i $o$tenta con la macina Q, $opra il traue HI, ilqual Molino $ar&agrave; de'pi&ugrave; faci-
li, che $i po$$ino v$are. Quanto al pre$ente $uo di$egno $i deue riguardare come non compito, e ma$-
$ime le circo$tanze, che vanno intorno allla macina, douendo eliere il mede$imo che $ono gii altri
v$ati; ma $olo riguardi$i alla forma, &amp; effetto del moto, douendo e$$er l'altre $ue appartenenze per l'v-
$o del macinare d'intorno al $o$tegno NL, l'i$te$$o delle macine ordinarie, e note a tutti. Quanto poi
<fig>
alla forza, dico che la ruota, ouero volante PO, deue e$$ere alta dodici piedi almanco, e graue vna
volta e mezo quanto $ar&agrave; la macina di $opra Q, che $i pre$ume $ia di diametro di tre piedi EL, $ia di
ventiquattro denti, &amp; il rocchello di otto: $i che quando la ruota per la potenza po$ta alla manic-
cia BC, hauer&agrave; dato vna volta, la macina ne habbia dato tre con l'i$te$$a proportione d'intorno alla
forza, che $ar&agrave; AB, ER; benche ci $ia il contra$to del diametro del rocchello, con quello della ma-
cina, che $olo all'elperienza ci dobbiamo riportare. E quando ancora $i face$$e manco largo il diame-
tro EF, dello $cudo, cio&egrave; con $edici denti la ruota, ouer volante ander&agrave; pi&ugrave; veloce, e con maggior
forza, come far&agrave; ancora la macina Q.
<HEAD>MOLINO CON LA VOLANTE IN</HEAD>
<HEAD>PIANO DI NOTABILISSIMO BENEFICIO.</HEAD>
<HEAD>CAP. XXIII.</HEAD>
<p><marg>E$s&emacr;pio del-
la di$agua-
glianza che
$i ritroua tra
la forza, ela
velocit&agrave;.</marg> IL $egreto di tutti gli inuentori delle machine de'Molini, &amp; altro &egrave; di cercare
$olo, come $i di$le, di poter acc&omacr; pagnare la forza c&omacr; la velocit&agrave;, co$a in vero dif-
$icili$$ima; perche douendo$i vn i$te$$a potenza multiplicare in molte, che po$$i-
no l'vna doppo l'altra alzare, ouero portare vn pe$o, &egrave; nece$$ario, che $imilmen-
te $i multiplichi il tempo, come per e$$empio $aria $e $i doue$$e tra$portare vn
pe$o di mille libre da vn luogo all'altro, con la $emplice forza d'vn $olo huo-
mo, ilquale ne porter&agrave; $olo vna parte che $ar&agrave; cinquanta libre. Eper&ograve; bi$o-
gnerebbe, che e$$o pe$o fo$$e compartito in venti parti, $i che con venti volte
di tempo <*>e di $trada pote$$e e$$er portato: e cos&igrave; auuiene con l'operatione di qual $i voglia $orte di
<p n=>239</p>
$trumenti, &ograve; machine, come di $opra $i &egrave; detto, perche multiplicando$i la forza per le lieue, $i multi-
plica ancora il tempo nel compartire il pe$o; n&omacr;dimeno la pratica che $i f&agrave; con l'e$perienza delle gra-
uezze de corpi, $i ve de, che in molte co$e $i pu&ograve; augum&emacr;tare la velocit&agrave; con la potenza; e que$to $i po-
<fig>
<foot>X 4</foot>
<p n=>240</p>
tr&agrave; fare in due modi, cio&egrave; nel ridurre e$$o pe$o $opra a vn punto facile a pigliare il moto. Secondaria-
<marg>Come<*> par-
te $i po$$i ac-
compagnar
la forza con
la velocit&agrave;.</marg> mente, che il moto dello $te$$o pe$o aiuti la po$$anza per alzar$i perpendicolare, ouero mouer circo-
larmente vn'altro pe$o non a $e $uperiore, $i come in que$ta no$tra inuentione della ruota volante in
piano $i pu&ograve; vedere; cio&egrave; $ia la ruota co'l diametro OP, laquale vorria e$$ere di pio<*> con vna <*>
gual gro$$ezza, elarghezza, e dell'i$te$$o pe$o che $ar&agrave; la macina A, che deue e$$er voltata dallo $eu-
do C, erocchello B, co'l moto della maniccia CD, e lieua EG, doue il $uo $o$tegno $ar&agrave; F,
con la po$$anza d'vn'huomo po$ta in G, quale far&agrave; l'i$te$$a forza nel far voltare la maniccia CD,
con la volante OP, e $cudo CD, che $ar&agrave; la proportione da GF, a FE, ouero de' due $emidia-
<marg>Doppio mo
to, e forza p
voltar la ma-
niccia della
ruota.</marg> metri HI, LK; potendo$i ancora con vn'altra $econda lieua po$ta dall'altra parte della volante, che $i-
milmente pigli con vn'altra ha$ta di ferro il manico D, della maniccia, come fi la ED, &amp; in tal mo-
do la detta maniccia $ar&agrave; da tutte le parti del $uo circolo $pinta, e voltata con vn continuo moto, co-
me pi&ugrave; auanti $i mo$trer&agrave;, facendo c&omacr; la lieua l'effetto di quelle, che $i operano a braccio nel voltar le
ruote di pietra per arruotare i $erri. Quanto alla fattura di que$to $trumento il fu$o di mezo CN, $ar&agrave;
il $egnato &amp; X, che deue e$$er di ferro riquadrato, e piramidale, cio&egrave; pi&ugrave; gro$$o dalla parte di $otto &amp;,
doue ci $i deue po$are, e $o$tentare il pe$o della volante, come $i vede per M; e per&ograve; la detta punta &amp;,
douer&agrave; e$$er d'acciaio, &amp; il $uo $o$tegno N, di metallo, &ograve; d'altra materia, che manco $i con$umi, ben-
che facilm&emacr;te $i po$$a mutare, e nelqual fu$o deue andare da tal parte fitto vn'ottangolo di legno for
te, e ben cerchiato di ferro, come $$&agrave; il $egnato R, che deue $o$tentare gli otto puntelli, che hanno
da reggere la ruota, ouer volante, come $i vede in opera per M, e di $opra l'altro quadro T, doue
$aianno comme $$i i quattro razi da $o$tentar $imilmente e$$a ruota, e$$endo la parte V, rotonda, che
deue pa$$are, e $o$tentar$i perpen dicolare in vn vacuo d'vn legno eguale alla $ua gro$$ezza, doue fia
dentro vn'anello di ottone, acci&ograve; non habbia nel girare e$$o fu$o alcun contra$to, &amp; alla te$ta Y, de-
ue e$$ere me$$o la femina della maniccia Q, come in opera $i vede per la C. Le forme con che $i
po$$ono fare e$$e maniccie, $aranno in quattro modi, e prima la meza circolare Q, che &egrave; la pi&ugrave; facile
nel voltar$i d'intorno al $uo centro con vna i$te$$a po$$anza, come s'&egrave; detto la $econda $ar&agrave; la $egna-
ta 14, con manco volta, e di pi&ugrave; lunghezza fuori del $uo circolo, laquale $ar&agrave; ancora e$$a vtile in det-
to $trumento; la terza $ar&agrave; la 13, con a$$ai manco volta, e commoda a farla voltare a braccio, per
non poter la molta lunghezza del $uo ferro cedere alla forza, e leuarla al $uo centro. Quarta, &amp; vlti-
ma $ar&agrave; l'angolare 7 12 1, laquale hauer&agrave; di lieua la parte dell'angolo 12 7, e $empre che dalla
po$$anza $ar&agrave; per la $ua pre$a 12 1, voltata ad angolo retto, come per 1, e 5 $i vede, e$$a po$$anza
$ar&agrave; $empre eguale alla proportione di detta lieua, &amp; al $uo pe$o, come $i vede e$$ere eguale la 9 al 7,
&amp; il 7 al 12. E per e$$empio di tutti gli altri moti che po$$ono occorrere, $i deue $apere la diuer$it&agrave; del-
la forza; perche $e la po$$anza fu$$e collocata come per 14 $i vede, $ar&agrave; la $ua lieua manco lo $pacio &amp;
11, cio&egrave; 11 e 7, e $imilmente 13, che $aria 8 e 7, e pa$$ando per $opra al centro 7, come $i vede per
1, e 2 non faria forza alcuna. Si che molta con$ideratione, e diligenza $i ricerca nel dar il moto a co-
s&igrave; fatte machine, doue particolarmente l'e$perienza f&agrave; $empre pi&ugrave; $icuro il mae$tro.
<HEAD>DIMOSTRATIONI DE' PIV FACILI</HEAD>
<HEAD>E GAGLIARDI MOTI, CHE SI POSSINO VSARE
NELLE PRECEDENTI MACHINE SI PER
accre$cerli forza, come anco velocit&agrave;.</HEAD>
<HEAD>CAP. XXIIII.</HEAD>
<p>ESSENDO cos&igrave; diuer$i gli ordini de'moti, con che $i vengono a far'operare i gi&agrave;
detti $trumenri, cio&egrave; co'l mezo della forza dell'huomo, ouero di animali, &amp; anco
co'l moto delle acque: doueremo per ci&ograve; $apere, che il meglio di tutti &egrave; quello con
che pi&ugrave; $i potr&agrave; accre$cere forza alla po$$anza, e velocit&agrave; al pe$o, per e$$ere (come
$i di$$e) que$te due co$e tra di loro molto contrarie. E per tal cagione il moto cau$a-
to dal cor$o naturale delle acque, $ar&agrave; $empre il pi&ugrave; perfetto apport&atilde;done con la lor
quantit&agrave;, la forza; e per il cor$o la velocit&agrave;. E per&ograve; con$iderato alle cau$e e$$equite dalla natura di e$-
$e acque, dalle quali ne dipende l'vno, e l'altro effetto, potremo con l'arte auuicinar$i alquanto ad e$$a
natura, cio&egrave; $e l'acqua con la quantit&agrave;, e moto f&agrave; tale e$$etto, $i potr&agrave; ben trouar qualche materia cos&igrave;
proportionatamente compo$ta in$ieme, che con la quantit&agrave; del $uo pe$o, &amp; artificio$o moto $i po$$a
<p n=>241</p>
$olo auuicinare all'effetto di tal'elemento; e per ci&ograve; fare, non po$$o ricono$cere il pi&ugrave; potente mezo,
quanto che con la ruota volante, che s'&egrave; mo$trata nel precedente Capitolo, n&egrave; altra difficult&agrave; ne oc-
corre, $e non il poterli dare e$$o moto con vna potenza continuata, laqual difficult&agrave; douera ancora
<fig>
e$$ere per&ograve; facilitata con la dimo$tratione, &amp; ordine de'due pre$enti ordini di moti, clo&egrave; il primo $a-
r&agrave; il detto, con lo $cudo, doue per di $opra al $uo piano $i ritroua il cerchio dentato di ferro, come per
<p n=>242</p>
il $egnato BC, $i vede, ilqual $cudo $i propone e$$er fermato nella te$ta del fu$o di ferro, cio&egrave; nel
centro doue &egrave; il vacuo quadro nella $ua gro$$ezzza, come $i &egrave; mo$trato per il 50, nel di$egno de<*>
zar l'acqua al Capitolo decimo con la fattura di detto cerchio di ferro dentato, e come anco $i vede
in que$to per GB. In quanto al moto, dico douer dipender dalla lieua KI, &amp; IH, co'due brac-
cia eguali HB, e HC, che per le te$te BC, tirano le due verghe di ferro BF, che vengo<*>o
inca$$ate in$ieme nella chiaue $opta al centro A. E per maggior intelligenza $i mo$treranno e$$e
verghe per le due RS, cio&egrave; alla parte Q, vanno vnite in$ieme con la chiaue XT, andando la t<*>
$ta T, di $otto $opra al centro, ouer te$ta di detto fu$o; e nello $tile R, vanno attaccate le <*>
delle braccia BF, &amp; appre$$o doue $i vede vn buco, vanno due cacciatori di ferro, che deuono
$pingere e far voltar lo $cudo, eguale al $egnato VZ, cio&egrave; la parte V, v&agrave; fermata nel buco fatto nel
la verga, come $t&agrave; la EF, e la te$ta Z, deue del continuo $tar $opra al detto cerchio dentato, co-
me $i vede per le DG. Si che e$$endo il re$to della chiaue A, nel traue di $opra con la chiauetta Y,
me$$a nella parte X, come $i vede nel detto di$egno al decimo Capitolo per DE; $i potr&agrave; poi far'
operare con lo $pingere la te$ta K, della lieua s&igrave; dalla de$tra, come dalla $ini$tra, cio&egrave; $e ver$o M, la
te$ta ander&agrave; in O, e $pinger&agrave; il cacciatore GF, che far&agrave; voltar lo $cudo vrtando ne' denti G, &amp;
l'altro ED, torner&agrave; in dietro per ripigliar e$$i denti, quando l'altro gli la $cier&agrave;, per far continuar il mo-
to egualmente, conforme alla proportione della velocit&agrave;, e forza della lieua KO, OH. Poi al $e-
condo modo, che $ar&agrave; il moto fatto con la maniccia fermata nella te$ta del fu$o, ouero a$$e della ruo-
ta, come hanno quelle mole con che $i airuotano i coltelli, &amp; altri ferri, e nel pre$ente di$egno $i vede
per 352, comme$$o nella te$ta del fu$o 34, cio&egrave; il 2, $ar&agrave; la pre$a della maniccia, laqual $ar&agrave;
fatta voltare da due lieue 2 18 22, el'altra 28 12; lequali lieue verranno $empre con la loro po-
tenza ad accompagnare il moto circolare di detta maniccia, che &egrave; quello che $i v&agrave; ricercando, atte$o-
che doue vna lieua manca, l'altra $uppli$ce, formando vn quadro nel far la loro forza nel tirare innan
zi, &amp; indietro cia$cuna delle due parti nel voltare lo $cudo 64, che $i propone $ia dentato di fuori
nella $ua circonferenza, acci&ograve; ne po$$a $eruire per molini, come s'&egrave; mo$trato, &amp; ancora hau&emacr;do i $uoi
denti di $otto ne $eruir&agrave; per eccellenza a fare vn'edificio d'vna $ega da legname, &ograve; altro. Circa la $ua
potenza, gi&agrave; che $i &egrave; trattato tante volte della proportione di que$te lieue, n&omacr; occorre replicare altro,
$e non che $ar&agrave; conforme oue verr&agrave; ad e$$er $ituata e$$a potenza nella lieua 11 12, cio&egrave; in 15, e 16,
vedendo$i la proportione de'$emicircoli, doue $i potr&agrave; accre$cere, &amp; $minuire e$$a po$$anza; potendo
la velocit&agrave; e$$er $empre l'i$te$$a, che $ar&agrave; la maggiore da poter$i fare, e ma$$ime con l'aiuto della vo-
lante, che $i propone vi $ia da ba$$o, come nel precedente di$egno $i pu&ograve; vedere.
<HEAD>PONTE DA FARSI CON LE</HEAD>
<HEAD>BARCHE PER PASSARE VN FIVME.</HEAD>
<HEAD>CAP. XXV.</HEAD>
<p>L'ORDINE buono del fabricare i ponti di legname $opra i fiumi, deue e$$ere mol-
to $timato, poi che dalla $tabilit&agrave;, e fortezza di quelli ne dipende il commodo da pa$-
$ar gli e$$erciti con tutti que' preparamenti, e munitioni ad e$$i nece$$arij; $i come al-
l'oppo$ito e$$endo fatti ruino$i, ne pu&ograve; dipendere la perdita del tutto; e per&ograve; tal'o-
pera deue e$$ere con molta diligenza prima con$iderata, con l'antiuedere i di$ordi-
ni che po$$ono occorrere, s&igrave; per la natura del fondo, e cor$o dell'acque del fiume, come anco
delle commodit&agrave; del $ito, e qualit&agrave; de'legnami da potere operare, e ma$$ime con quella pre$tez-
za che $i ricerca nel ridur l'opera compita. E prima proporremo di douer fabricare il $eguente pon-
te, e di hauer quella commodit&agrave; di barche, che far&agrave; bi$ogno, lequali $ieno condotte con l'e$$ercito
$opra le carrette, come per la $egnata N, $i vede, &amp; ancora di quella quantit&agrave; di tauoloni gro$$i
da farui $opra il piano della $trada, oue $i douer&agrave; caminare; e prima $i deue fare elettione del $ito, e
fuggir l'e$treme larghezze, &amp; ancora la molta profondit&agrave; dell'acque con la $ua velocit&agrave;, e ma$$ime
douendo$i fabricare e$$o ponte, co'pali fitti $opra al letto del fiume, $i come &egrave; nece$$ario fare per
pi&ugrave; cagioni. E trouato il $ito, doue $ia anco alle due riue la commodit&agrave; de gli alberi da fermarui$i
i $o$tegni, cio&egrave; le legature del ponte, prima $i piglier&agrave; giu$tamente la mi$ura della larghezza di e$$o
fiume, accommod&atilde;do poi tante barche in$ieme per lunghezza della riua contro al cor$o delle acque,
per quanto $ar&agrave; la detta larghezza. E perche que$te barche non $i doueriano toccar l'vna con l'altra,
acci&ograve; che le acque nel pa$$are non ci veni$$ero a contra$tare, etanto pi&ugrave; menando il $iume a f<*>-
<p n=>243</p>
conda, ouero $e vi fu$$e buttato dal nemico legnami, &ograve; altre immonditie, che non potendo pa$tare
tra l'vna, e l'altra barca ne cau$erebbe la rottura del ponte; douendo e$$e barche $tar$i lontane l'vna
dall'altra quanto &egrave; la $ua larghezza, $ar&agrave; bene il forti$icarle da ogni parte con tra<*>i hone$tamente
gro$$i, e lunghi, e che l'vno con l'altro $i po$$a con le $ue te$te incatenare con due $ta<*>oni di <*>erro, co-
me per HG, $i vede, &amp; ancora nel traue KL, entrando la te$ta G, nella doppia inca$$atura dell' H,
&amp; inc&omacr;tr&atilde;do$i i $uoi buchi, vi $i metter&agrave; la $ua chiaue a$$ai gagliarda, che non po$$a v$cire, doue che
verranno a far l'vno con l'altro legno l'effetto delle bertouelle, ouero inca$$atura d'vn compa$$o di
ferro. E congiunto l'vno con l'altro traue doppiamente per lunghezza del ponte $opra le dette bar-
che, come nella parte EC, DF, $i vede, e beni$$imo fermati alle $ponde di e$$e barche vi $i metter&atilde;no
$opra i $uoi tauoloni, che vorranno e$$er lunghi per il manco dodici piedi, e fatti come $ta il $egnato I.
Ma perche la larghezza del ponte non vor<*>a e$$er manco di tre pa$$a, $i potranno e$$i tauoloni met-
ter per lungo, e $eruir$i di pi&ugrave; corti per poterli meglio maneggiare, $i che la gro$$ezza della catena
fatta con detti traui $<*>a da ogni parte il termine della $ua larghezza, douendo e$$i tauoloni per t&egrave;$ta,
doue $ar&agrave; il $uo buco, e$$er confitti con vn chiodo $opra le $ponde di e$$e barche, e $opra altre trauer-
$e, che <*> metteranno, $i che non $i po$$ino piegare n&egrave; mouere nel caminarui $opra. Le legature del-
le te$te AB, e DE, di e$$o ponte $i doueranno fare prima con canapi, e dipoi con $icuri$$ime catene
di ferro, e ben $errate con buone chiaui, che vn'huomo $olo non le po$$a aprire, benche vi $i debba
del continuo far buona guardia.
<fig>
<HEAD>PONTE FATTO SOPRA I</HEAD>
<HEAD>TRAVI INC ATENATI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XXVI.</HEAD>
<p>Si potr&agrave; ancora non hauendo commodit&agrave; di barche fabricare il ponte $opra a gli
i$te$$i traui, &ograve; altri legni gagliardi, e bene incatenati in$ieme, come s'&egrave; detto,
cio&egrave; hauendo pre$o la larghezza del fiume $i fabricher&agrave; il ponte lungo la riua
LM, legando il cantone S, all'albero R, &amp; accommodato$i al trauer$o dal-
l'vna, el'altra catena i $uoi tauoloni legati per te$ta con la fune, come $i vede per
QS, nel pezzo fatto RP, douendo e$$i tauoloni e$$er gro$$i almanco tre oncie e
con le $ue inca$$ature dalle te$te TV, $i che piglino a punto la gro$$ezza di detti
traui, &ograve; catene. Douendo$i ancora hauer proui$to di tanti pali da ficcare, $i che da cia$cuna parte
a ogni due pa$$a al pi&ugrave; di lunghezza $ene po$$a ficcar'vno, e dipoi $i allargher&agrave; dalla riua la te$ta M,
<p n=>244</p>
acci&ograve; che il cor$o dell'acque lo faccia attrauer$are, come per MI, $i vede, &amp; immediate legar'itre
$uoi cantoni, cio&egrave; EFA, $icuri$$imamente, come $i di$$e, e dipoi ficcar'i detti pali, $i che $oprauan-
zino con le lor te$te almanco due piedi $opra al piano del ponte, e che da vna te$ta all'altra $i po$$a
<fig>
tirare vna corda, accioche faccia appoggio, ouer riparo a quelli che vi camineranno $opra, come per
la parte DL, CA, $i vede; douendo$i ancora per maggior fortezza con vna corda gro$$a legar cia-
$cun palo alla detta catena, $i che tanto pi&ugrave; quanto il ponte verr&agrave; caricato con gran pe$o, tanto pi&ugrave;
$tia forte, &amp; immobile, pur che i detti tauoloni non $i po$$ino $torcere; e per&ograve; deuono e$$ere di le-
gname gro$$i, ouero hauer vna terza catena $otto nel mezo tra le due prime, che $ar&agrave; $icuri$$imo a $o-
$tentare artiglierie, pur che i ferri con che i traui vengono l'vn con l'altro incatenati $ieno gro$$i, e
gagliardi, &amp; ben confitti, come con facilit&agrave; $i po$$ono fare, ma$$ime $o$tentando$i maggior parte
del pe$o $opra a'detti pali legati, come $i &egrave; detto.
<p n=>245</p>
<HEAD>PONTE FABRIC ATO SOPRA</HEAD>
<HEAD>DVE, OPIV CANAPI.</HEAD>
<HEAD>CAP. XXVII.</HEAD>
<p>Si potr&agrave; con molta facilit&agrave; fabricare il ponte $opra due canapi, ouer gomene gro$-
$e, cio&egrave; $imili a quelle, con che $i vengono a legare le ancore per a$$icurar le naui,
o galere contra le fortune del mare. Ilqual ponte non $olo $ar&agrave; facili$$imo a por-
tarlo, ma $icuri$$imo nell'operarlo, poi che per la $ua fattura non occorre proue-
dere altro che de' canapi DB, AC, e le taglie con le $ue corde DF, CE,
con gli argani HG, e tauoloni ML, i quali $i deuono mettere in opera, co-
me nella parte del ponte fatto NO, $i vede, cio&egrave; e$$endo le $ue te$te co'l canale,
ouero pre$a de' canapi, e buchi fatti, doue con vna corda, come $i di$$e, $i deuono legare, &amp; vnire
co' detti canapi. In quanto poia'pali, che dalle parti vanno fitti nel fondo del fiume, e che le
$ue te$te $oprauanzino al piano del ponte per far l'appoggio detto, &amp; alle te$te le legature co'cana-
pi, come $i fece nel precedente delle catene fatte co'trau<*>. Que$ti $enza portargli con l'e$$ercito $i
troueranno da tagliare, e fabricare per tutto, e ma$$ime lungo la <*>iua de <*>umi, doue $i deuono met-
tere in opera. Ma ben $i deue auertire, che a vn ponte commodo a pa$$ar caualleria, e fanteria,
&amp; anco artiglieria, due canapi non potranno $eruire, e per&ograve; $i far&agrave; con tre, cio&egrave; vno nel mezo, ac-
ci&ograve; che i tauoleni non $i po$$ino $torcere per il pe$o, benche per pi&ugrave; commodit&agrave;, e $icurt&agrave; $i doue$$e
fare il ponte con quattro di e$$i canapi, conforme all'ordine detto. E quando non $i vole$$ero le-
gare con le corde i pali fitti di fuori, $i potr&agrave; dall'vno all'altro palo per trauer$o della larghezza del
<fig>
ponte, attrauer$are e$$i canapi con legni lunghi a ba$tanza, e legati per le $ue due te$te &agrave; pali fitti,
che $aranno egualmente incontro l'vno a l'altro, $i che e$$e trauer$e verranno non $olo a $o$tentare
le gomene co' tauoloni; ma a collegare, e fortificare il ponte, che potr&agrave; $o$tentare ogni graue pe$o,
come s'&egrave; propo$to, benche per tali trauer$e il $uo piano verr&agrave; ineguale per il pa$$o delle artiglierie:
nondimeno in tutti i modi $i deuono ficcar beni$$imo i pali, e le legature, che in qual $i voglia modo
ci $i faranno di $opra co'l canape, o trauer$e, non po$$ino $correre n&egrave; allentar$i, ma ch'e$$i pali $ieno
<p n=>246</p>
nece$$itati per il pe$o a $lar pi&ugrave; $aldi, doue $aranno fitti. E quando ch'il cor$o del fiume fu$$e veloce,
e che $i dubita$<*>e, che porta$$e materie di legname, &ograve; altro, $i fortificher&agrave; e$$o ponte con $pe$$e an-
chore, ouer pali fitti ver$o il cor$o delle acque con $icuri$$imi canapi attaccati al ponte, che non $i
po$$a piegare per il pe$o di e$$e materie, &ograve; moto di acque. Ma douendo$i $eruire del detto ponte per
poco $pacio di tempo, cio&egrave; per il pa$$o $olo dell'e$$ercito, non occorrer&agrave; molto temere delle dette ma
terie portate dall'acque, come ancora del $uo cre$cimento; e douendo e$$er $tabile per molti giorni
bi$ogneria fo$$e po$to $opra le barche, che fo$$ero alte dal piano di e$$e acque, con la $icurt&agrave; de' pali
fitti da tutte le parti, e con buoni$$ime trauer$e, che anco $i potriano conficcare con chiodi gro$$i a
e$$i pali, facen doui per&ograve; alle loro te$$e le $ue mor$e, ouero intaccature, $i che il chiodo non po$$a
$entir tutto il pe$o. Douendo$i per&ograve; auertire, che per mettere in v$o que$ti ponti nel pa$$are li fiumi,
&egrave; nece$$ario prima come s'&egrave; detto $apere la $ua giu$ta larghezza, perche venendo il ponte pi&ugrave; corto
$arebbe inutile, &amp; douendo $eruire per il pa$lo d'vno e$$ercito, potrebbe tal errore e$$ere cau$a, di
troppo grande di$ordine, e per&ograve; $i debbono pigliare prima le $ue giu$te mi$ure con li $trumenti come
$i mo$trer&agrave; nel fine del $e$to libro.
<HEAD>SCALA DOPPIA FATTA</HEAD>
<HEAD>CON LE CORDE.</HEAD>
<HEAD>CAP. XXVIII.</HEAD>
<p>SARANNO le $cale portabili, e da e$$er maneggiate dalla forza di due huomini al
pi&ugrave; commodi$$ime, e nece$$arie da tenere tra le munitioni della Fortezza per li mol
ti $eruitij, che alle occa$ioni $e ne po$$ono trare, douendo$i per&ograve; $apere che la per-
fettione della $ua fattura dipende da tre co$e, cio&egrave; che la $ia facile a maneggiarla,
commoda per poterui $alir molta gente, e $icura a poter $o$tentare il pe$o; e per e$-
$equir que$to h&ograve; trouato vna nuoua foggia, come per la $otto$critta $i vede, cio&egrave;
per AB, lunghezza, e BC, larghezza, laqual larghezza non vorria e$$er manco d'vn braccio eme-
zo, con la gro$$ezza delle $ue $taggie di legno, laqual $cala $i deue poter piegare in mezo per lungo,
cio&egrave; cia$cuna delle $ue trauer$e FGE, $aran di due pezzi congiunti nel mezo con vna bertouela a$$ai
g<*>gliarda, $i che la parte AB, po$$a ca$car $opra l'altra DC, eche la $cala re$ti largha per met&agrave; per
la commodit&agrave; del portarla, douendo dall'altra parte oppo$ita ad e$$e bertouelle e$$ere vn gancetto da
$errare, &amp; aprire per maggior fortezza. In quanto all'ordine dell'ac commodarci la corda, con che vi
$i deuono fare gli $calini, cio&egrave; la $cala con due $alite, douer&agrave; e$$er'e$$e quito nel modo, che dalla parte
di $otto deue $tare conforme al pezzo fatto IK. E prima davna $taggia all'altra tirare gli $calini co'l
<fig>
<p n=>247</p>
fermare e$$a corda $opra al volto di cia $cun $uo cantone doue va pregata, e fermata con la<*>ffetta di
f<*>rro $egnata Q, laquale con le due punte va fitta nella $taggia, $i che nella rotondita della te$ta
per di dentro venga a re$tar $errata la gro$$ezza della corda che douer&agrave; e$$ere al pi&ugrave; mez'oncia, come
per NO, $i vede, &amp; e$$endo poi l'altro pezzo da vno $calino all'altro per il mezo della $ua lunghezza
IL, beni$$imo tirata, $i hauera formata la $cala propolta, douendo$i ancora fortificare le dette <*>taggie
dalla parte di $otto, che douer&agrave; e$$er quella da po$are ver$o la muraglia con la corda AB, e CD,
beni$$imo tirata, come s'&egrave; detto, &amp; ancora nel mezo G, alzata con vn cugnio di legno, che e$$endo
la $cala ritta, e carica di huomini nel piegar$i debba e$$a corda riceuere il pe$o, &amp; a$$icurare la lun-
gheza di e$$i $uoi legni, come s'&egrave; propo$to.
<HEAD>SCALA SECRETA</HEAD>
<HEAD>CAP. XXIX.</HEAD>
<p>Sara la pre$ente Scala molto commoda da portare, &amp; ancora nel tenerla occulta
$enza e$$er cono$ciuta per $cala, $tando per&ograve; $errata, come $t&agrave; la EF, eguale alla
AB, ma $eruir&agrave; per $alirci poca gente. In quanto alla $ua fattura gi&agrave; $i vede e$$er'vn
pezzo di legno di abete, &ograve; d'altra $orte buono, e tondo egualmente $egato per il me-
zo della $ua lunghezza, e di dentro incauato a tutte due le parti, $i che po$$an'in det-
ta cauatura, &ograve; canali entrarci tutti i $uoi $calini, i quali $i fermano con le $ue chiauette
di ferro per te$ta, che deuono pa$$are la gro$$ezza di detta rotendit&agrave;, benche la te$ta de gli $calini de-
ue e$$er fortificata con vn cerchietto di ferro, $e gi&agrave; da cia$cuna di e$$e $ue te$te non $i vole$$e mette-
re la $taffa di ferro $egnata IG, cio&egrave; nella parte IH, entra la te$ta dello $calino e$$endo confitto
<fig>
dall'altra L, &amp; il pezzo apuntito G, entri per la gro$$ezza del legno nel fondo del canale, pie-
gandolo poi di fuora, $i che re$ti la $nodatura H, libera per far'aprire, e $errare la $cala, come $i
vorr&agrave;. Potendo$i fare ancora i detti $calini di ferro $ottili con la detta $nodatura H, da cia$cuna
te$ta, che $aria pi&ugrave; gagliarda, e commoda.
<HEAD>SCALEO.</HEAD>
<HEAD>CAP. XXX.</HEAD>
<p>QVESTA $orte di $cala vien commoda, ma non tanto $icura, quando bi$ogneria,
$e per&ograve; non $i face$$ero i $uoi $calini di legno tanto gro$$i e gagliardi, che ba$ta$$ino
a $o$tentare il pe$o, ma per e$$ere facile il fabricarla e portarla, non $ar&agrave; $e non di $er-
uitio il $uo v$o, pur che la $ua lunghezza CD, $ia fatta di buon legname, e la $ua
gruccia da ba$$o EF, che gli deue $eruire per piedi, $ia gagliarda, acci&ograve; non $i po$$a
voltare dalle bande la $cala nel $alirci $opra, $i come $enza e$$a farebbe, e per tal cau-
$a anco dalla te$ta D, $e ne potr&agrave; fare vn'altra $econda per maggiore fermezza. E con que$to dare-
<p n=>248</p>
<fig>
mo fine al pre$ente libro, e $i come vien terminato con le $cale, cos&igrave; re$teremo certi che co'l me-
zo di cos&igrave; lunghe fatiche hauer almanco mo$trato a gli altri di pi&ugrave; felice ingegno la $trada di a$cen-
dere alle pi&ugrave; e$qui$ite con$iderationi per $eruitio della dife$a delle Fortezze, accioche tanto pi&ugrave; ne
$egua quel notabile e commun beneficio, che nel principio $i propo$e.
<HEAD>Il fine del Quinto Libro.</HEAD>
<fig>
<pb>
<fig>
<p n=>253</p>
<HEAD>DELLE</HEAD>
<HEAD>FORTIFICATIONI</HEAD>
<HEAD>DIBVONAIVTO
LORINI.</HEAD>
<HEAD>LIBRO SESTO.</HEAD>
<HEAD>DOVE SI TRATTA DELLA DIFESA DELLE FORTEZZE, ET
dell'v$o dell'artiglierie, con la pratica, che deuono hauere i bombardieri, &amp; il
modo del leuare le piante, e mi$urare di$tantie, con altri particolari
nece$$arij, per bene effettuare la detta dife$a.</HEAD>
<fig>
<HEAD>Di$cor$o d'intorno alla pre$ente materia.</HEAD>
<p>Per non la $ciare alcuna co$a indietro, che po$$a apportare beneficio all'vniuer-
$ale intelligenza d'intorno le Fortificationi, s&igrave; per la Teorica, come per la pra-
tica che deue hauere l'Ingegnero Militare, $i tratter&agrave; in que$to Se$to, &amp;
vltimo Libro della dife$a delle Fortezze, perche hauendo trattato nelli an-
tecedenti cinque Libri del modo di fabricarle, &amp; del ridurle a perfettione,
con le $ue arme, &amp; munitioni, pare $ia anco nece$$ario mo$trare il modo da
effettuare la $ua dife$a, poi che in que$ta con$i$te tutto il beneficio, che pu&ograve;
de$iderare il Pren cipe doppo l'hauerla con tanta $pe$a fatta fabricare, &amp; cu-
$todire, cio&egrave; che nel tempo, che egli poi la conuerr&agrave; far difendere contra i $uoi nemici, po$$a ci&ograve;
fare con quel maggior vantaggio, che apportar deue e$$a Fortezza, e$$endo fabricata con dife$e
fatte conforme all'offe$e, come $i di$$e, s&igrave; che il poco numero de difen$ori po$$a difender$i da
numero grandi$$imo dinemici, e perche l'artiglierie, &amp; l'opera della Zappa, e badile, $ono i me-
zi principali$$imi per e$fettuare tal dife$a, tratteremo dell'v$o dell'vno, &amp; dell'altro di que$ti $tru-
menti, cio&egrave;, come $i deuono operare, con quella facilit&agrave;, &amp; maggior $icurt&agrave;, che $i deue de$ide-
rar, &amp; che dalla c$perienza s'&egrave; potuto imparare, s&igrave; che $i venga a dare al nemico tutte quelle diffi-
cult&agrave;, che $i a$petta dall'ingegno, &amp; dal valore de' difen$ori, e tutto per trattenere, &amp; far perde<*>
tempo a e$$o nemico neli'auicinar$i alla fo$$a, &amp; alla muraglia, e ci&ograve; $i far&agrave; con l'antiuedere.<marg>L'antiue-
dere l'offe-
$e, &amp; anti-
cipatamen
te prepara
rele dife$e.</marg>
<*>offe$e, &amp; hauere anticipatamente preparato la dife$a; e per ci&ograve; fare, prima tratteremo dell'v-
$o dell'artiglierie, e$$endo nece$$ario $aperle operare, perche col mezo della $perienza, &amp; del-
la pratica $i $anno li effetti de' tiri, &amp; doue po$$ono ferire le $ue palle, conforme alle
lontananze, e benche co$i fatti particolari s'a$pettino $apere al $emplice bombardiero, non
$i douer&agrave; per&ograve; $degnare il capo da guerra, che li deue comandare, l'applicare &agrave; que$ta
pratica, non $olo lo $tudio; ma l'e$perienza, perche comandando co$a, che non intenda
con difficult&agrave; potr&agrave; e$$ere obbedito, ma$$ime da gente ine$perte, come molte volte accade, che
hanno $olo il nome del bombardiero, oltre a que$to, il $apere fare operare con buon'ordine, la
<foot>Y 3</foot>
<p n=>254</p>
Zappa, &amp; il badile, cio&egrave; fare le contramine, &amp; le ritirate con le dife$e fatte con la $emplice terra, que-
<marg>Sapere con
buono or-
dine far la-
uorare i
gua$tatoti.</marg> $ta $at&agrave; opera dalla quale ne dipende la $icurt&agrave; de' di$en$ori, &amp; della Fortezza, (come $i dir&agrave;,) il $a-
per poi leuar le piante, &amp; pigliare in di$egno vn pae$e col mi$urare le di$tantie, il tutto apporter&agrave; be-
ne$icio per e$$ettuare e$$a dife$a, &amp; nel dare al nemico ogni difficulta, $tante la pratica del pae$e, e ci&ograve;
con ogni no$tro potere $i ander&agrave; mo$trando nel pre$ente Libro, e con quelle pi&ugrave; certe, &amp; facili di-
mo$trationi anderemo facilitando rutte quelle difficult&agrave;, che in tali opere $ogliono accadere, e do-
uendo$i trattare di materia alquanto difficile, doue conuenga far que$iti, &amp; replicare le ragioni per far
chiaro la demo$tratione, &amp; int&emacr;derne il perche, introdurremo vna $ec&omacr;da per$ona $otto nome d'Ami-
co, &amp;<21> via di Dialogo, $i effettuer&agrave; il di$cor$o di tutto il pres&emacr;te Lib. d'intorno alle materie propo$te.
<HEAD>RAGIONAMENTO FATTO</HEAD>
<HEAD>DALL' AVTORE CON VN'AMICO,
D'INTORNO LA MATERIA PROPOSTA. Cap. I.</HEAD>
<HEAD>AMICO.</HEAD>
<p>OINCONTRO felici$$imo da me tanto de$iderato, poi che dopo a vna pe-
regrinatione di trenta anni continui, arriuato che fui in Piorenza per pren-
dere ripo$o, &amp; godere la tanto da me de$iderata libert&agrave;, non prima inte$i,
che voi vi ritrouauate qu&igrave; in Venetia, non potei contenermi di non partirmi,
&amp; trasferirmi qu&igrave;, per vederui, &amp; godeila per alcuni giorni; tanto potere ha
l'amore dell'amico ver$o il vero, &amp; cordiale amico, come pretendo e$$erle io.
AVTORE. L'allegrezza che al pre$ente $ento, &egrave; $tata da me de$iderata in tut-
to il tempo $cor$o, che voi $iete $tato fuori d'Italia; $enza maihauere inte$o nuo
ua alcuna delbene e$$ere $uo; e per&ograve; dicami doue &egrave; $tato, e che hauete fatto nello $patio di tanti anni-
AM. Maggior commodo $i ricerca per poterli raccontare, quanto m'&egrave; accaduto, e al pre$ente le ba$ti
$apere, che io del c&omacr;tinuo ho nauigato, e circondato la maggior parte della terra, ma$$ime ver$o l'In-
die Orientali, e quello che m'&egrave; occor$o, e $tato con fortuna tanto varia, quanto $uole apportare la im-
men$it&agrave; di que' mari, &amp; pae$i incogniti, habitati in buona parte da genti, che $ono huomini alle fattez
ze, nel re$to poi, pi&ugrave; lontani dall'humanit&agrave;, che le fiere, &amp; animali indomiti; &amp; benchehabbi $camp&agrave;-
to il pericolo di perdermi, &amp; di venire cibo loro, non ho potuto per&ograve; fuggire il ri$ico pur troppo mani
fe$to di re$tare preda del Mare, &amp; cibo de pe$ci, hauendo pi&ugrave; voite naufragato, e perduto il tutto fuo-
ri che la vita, re$tando con le $ole ve$timenta pouero, e $emiuiuo; ma in que$ti co$i fatti $pauento$i nau
<marg>Ia Virt&ugrave;,
&egrave; vna mer-
cantia, che
non $i pde
ne anco p
fortuna di
mare.</marg> fragi, non per$i gi&agrave; mai la ottima mercantia da voi acqui$tata, cio&egrave; la cognitione delle Mattemati-
che $cienze, e ma$$ime dell'Architettura Militare, doue non prima che arriuauo nelle Citt&agrave;, e luoghi
frequentati da huomini ciuili, ero $ouenuto, non $olo al bi$ogno; ma con tanta abbondanza, che non
$olo mi rinfrancai del per$o, ma al fine poi mi $on ritrouato con tanta abbondanza di robba, e anco di
honore, che ben al pre$ente mi po$$o contentare, e come priuato Gentil'huomo attendere a godere
la libert&agrave;, &amp; $pendere il tempo per il $eruitio dell'anima, &amp; poi del corpo, &amp; rendere continue gratie
alla Mae$t&agrave; del Sig. Iddio, delli in$initi beneficijriceuuti. AV. Se i fatti corri$ponderanno alle paro-
le, &amp; che il $en$o $i $ottometta alla ragione, nel di$prezare l'ambitioni, &amp; le facult&agrave; $uper$lue, conten-
tandoui di quello che po$$edete, per certo voi $iete tornato con pi&ugrave; ricchezze, che non fanno le Flot
te, che vengono in Spagna con le naue cariche d'oro, onde con duplicato contento vivedo, &amp; alla
giornata non mancher&agrave; tempo di raccontarmi i partlcolari accidenti accadutoli in que$ti $uoi viaggi,
&amp; in$ieme, che al $olito, &amp; antico no$tro co$tume $pendiamo e$$o tempo in qualche vtile, &amp; virtuo$o
ragionamento d'intorno alle Fortificationi. AM. A me $aranno ancora grati$$imi tali ragionamenti,
poi che a tutti gli huomini piace trattare della lor propria profe$$ione; ina dicami lei prima, che co$a
ella ha fatto in que$to tempo $cor$o. AV. Ben conuiene per commune $atisfatione, che ancora lei
$appi, come da me &egrave; $tato di$pen$ato e$$o tempo, e per&ograve; doppo l'e$$ere $tato quattro anni in Fiandra,
e tornato poi mi po$i al $eruitio di que$ti Signori Veneriani, doue anco mi ritrouo al pre$ente.
AMICO. Buona elettione face$ti, poi che hauete nauigato $icuramente lontano da gli $co-
gli, &amp; $enza paura de' venti contrari. AV. Non $ono mancati iventi contrari, ne gli incontri del-
li $cogli, anco occulti di que$ta mia nauigatione da lei tenuta co$i facile, e $icura, come non man-
cano a quelli che praticano perle corti, &amp; appre$$o i Signori, doue molte volte $i $corrono pi&ugrave; ina-
$pettate forrune, che non $i fa ne' Mari vicinia' Giapone$i, e ci&ograve; vien cau$ato dalli adulatori, quali
benche $iano a Prencipi di molto danno, $on per&ograve; a$$ai grati all'orecchie loro, onde per non dare in
que$ti $cogli co$i con artificio coperti, fuggij ilviaggio di Piacenza, &amp; dirizai il cor$o ver$o Verona,
<foot>parendomi</foot>
<pb>
<HEAD>DELLE</HEAD>
<HEAD>FORTIFICATIONI</HEAD>
<HEAD>DI BVONAIVTO LORINI,
NOBILE FIORENTINO.</HEAD>
<HEAD>Libro Se$to</HEAD>
<HEAD>DOVE SI TRATTA DELLA DIFESA DELLE FORTEZZE, ET
$i mo$trano tutti quegli auuertimenti, &amp; inuentioni, con le quali i Difen$ori
$i po$$ono difendere, con quel maggior vantaggio, che $i pu&ograve; de$iderare,
per $icurt&agrave; della Fortezza.</HEAD>
<HEAD><I>ET OLTRE A CIO' SI MOSTRA L'ORDINE DEL MISVRARE
le distanze &amp; leuar le Piante, con altri particolari nece$$ari per effettuare
quanto s'&egrave; propo$to.</I></HEAD>
<HEAD>AL SERENISSIMO GRAN</HEAD>
<HEAD>DVCA DI TOSCANA</HEAD>
<HEAD>CON PRIVILEGI.</HEAD>
<fig>
<p>IN VENETIA, M DC IX.
<p>Pre$$o France$co Rampazetto.
<pb>
<HEAD>AL SERENIS SIMO</HEAD>
<HEAD>D. COSIMO MEDICI
GRAN DVCA DI TOSCANA.</HEAD>
<HEAD>SIGNORE, E PADRON</HEAD>
<HEAD>mio $empre colendi$simo.</HEAD>
<p>POICHE per natura, cio&egrave; per dono $ingolari$$imo di Dio, nac-
qur Va$allo di V. A. S. e per volont&agrave; le viuo deuoti$$imo Ser-
uitore: &egrave; ben giu$to, che con qualche $egno le mo$tri in$ie-
me con que$ta mia deuotione il de$iderio, che io ho di $eruir-
la. Ma$$imamente hauendo io dalla felice, e $empre glorio$a
memoria del gran Co$mo di V. A. Sereni$$ima Auo, riceuuto tutti
que' fauori, e quegli aiuti, che gi&agrave; per introdurmi in que$ti Studi di Fortificatio-
ne mi bi$ognarono. Ne ci&ograve; mi fu punto difficile ad impetrare: e$$endo $tato quel
Prencipe veramente Eccel$o, e fautore di tutti quelli che nelle virt&ugrave; $i vol$ero
impiegare, perche fu di quella liberalit&agrave;, di quella genero$it&agrave; &amp; di quella pru-
denza, della quale &egrave; l'A. V. S. hormai cono$ciuta, e predicata in$ieme, con il
nome herede; ma torno a'miei debiti: perche non pu&ograve; hngua mortale a $uf-
ficienza parlare di quella Sereni$$ima &amp; Inuitti$$ima Ca$a: Si aggiugne a tante
gratie da me riceuute il gran numero delle corte$ie, le quali ha in diuer$e occa-
$ioni, &amp; in diuer$i tempi la felice memoria del Sereni$$imo Gran Duca Don Fer-
dinando $uo Padre nella mia per$ona conferito; cos&igrave; piaccia a Chri$to N. S. dargli
il Paradi$o con perpetua felicit&agrave;. Que$te $on dunque le cagioni, le quali mi
hanno e per$ua$o, e comandato, che io lededichi que$te mie nuoue fatiche del mo-
do di fortificare, e di difendere le Fortezze. Ne que$to ho io ardito fare con pre-
$uppo$ito, che l'A. V. S. po$$a mai hauerne bi$ogno: $apendo molto bene, quan-
ti e quali $ono i $oggetti, che ella tiene di tal profe$$ione a'$uoi $eruitij; e quanto &egrave;
cote$to felici$$imo Stato per Natura atto a difender$i: e per Arte ine$pugnabile;
oltre che abonda di s&igrave; numerofa, ben di$ciplinata, ingegno$a, e valoro$a mili-
tia, ch'&egrave; atti$$ima ad e$$equir cos&igrave; per terra, come per mare ogni pi&ugrave; difficile
impre$a. E quello, che dee a tutti recar marauiglia, e $tupore, &egrave; in tal gui$a tut-
to il $uo Stato vnito, che pu&ograve; V. A. S. in tre, ouero in quattro giorni al pi&ugrave;
mettere in$ieme vn'e$$ercito di cinquantamila $oldati. Si che pare, che la Natu-
ra, e l'Arte habbiano di pari amore gareggiato per difenderlo, &amp; a$$icurarli quan-
to &egrave; da Dio $tato alla $ua cura, &amp; alla $ua prudenza raccomandato; perche la Na-
tura l'ha da vna parte d'alti$$imi monti, &amp; dall'altra di larghi$$imi mari cinta; e
con l'Arte poi vi $ono fabricate tante e cos&igrave; gagliarde Fortezze, l'vna all'altra vicina,
e s&igrave; ben munite e pre$idiate, che in poco tempo, quando anche il nemico con potenti$-
$ime forze vi entra$$e, gli mancherebbono le vettouaglie, &amp; ilmodo di con$eruarci$i.
<foot>Y 2</foot>
<pb>
<HEAD>REGISTRO</HEAD>
<TABLE>
<ROW><COL>a fogli quattro.</COL><COL>I fogli quattro.</COL><COL>S fogli tre.</COL></ROW>
<ROW><COL>A fogli due.</COL><COL>K fogli tre.</COL><COL>T fogli quattro.</COL></ROW>
<ROW><COL>B fogli vno.</COL><COL>L fogli due.</COL><COL>V fogli quattro.</COL></ROW>
<ROW><COL>C fogli quattro.</COL><COL>M fogli quattro.</COL><COL>X fogli quattro.</COL></ROW>
<ROW><COL>D fogli vno.</COL><COL>N fogli quattro.</COL><COL>Y fogli quattro.</COL></ROW>
<ROW><COL>E fogli tre.</COL><COL>O fogli quattro.</COL><COL>Z fogli quattro.</COL></ROW>
<ROW><COL>F fogli vno.</COL><COL>P fogli quattro.</COL><COL>Aa fogli quattro.</COL></ROW>
<ROW><COL>G fogli vno.</COL><COL>Q fogli tre.</COL><COL>Bb fogli due.</COL></ROW>
<ROW><COL>H fogli vno.</COL><COL>R fogli quattro.</COL></ROW>
</TABLE>
<p>Auertendo che la diuer$it&agrave; de' Quaderni &egrave; eagionata dalle Figure grandi.
<fig>
<p>IN VENETIA, M DC IX.
<p>Pre$$o France$co Rampazetto.
<pb>
<p>Et a gran ragione certo, poi che tra l'Arte e la Natura s&igrave; bella gara $i vede; e$-
$endo ltalia il giardin del mondo, e la To$cana qua$i il centro; e come cuore de<*>
poter dare vigore evita a tutte le $ue parti. Per&ograve; $e bene que$ta opera mia non
le &egrave; nece$$aria; $upplico nondimeno con ogni debita $ommi$$ione, e riuerenza
l'A. V. S. che $i compiaccia gradirla, e porla fra l'altre inuenrioni, che in tal pro-
po$ito le $oprauanzano: E $opra al tutto da lei de$idero, che accettar voglia la
deuotione della mia volont&agrave;: e tenermi nel numero de'$uoi minimi Seruitori.
E con tal fine le prego da Dio que' mede$imi beni, che clla i$te$$a $i de$idera.
<p>Di Venetia il d&igrave; 25. Febraro 1609.
<p><I>Della Serenit&agrave; Vo$tra</I>
<p><I>Humili$$imo Seruo</I>
<p><I>Buonaiuto Lorini.</I>
<p n=>255</p>
parendomi in quel porto potere $tar $icuro, benche iui anco habbi $entito il romore di non piccola<marg>La verita
partori$ce
odio.</marg>
bora$ca, poiche la verit&agrave; partori$ce l'odio, &amp; l'ignoranza col mezo dell'adulatione preuale, e tieneil
primo luogo: AM. Per certo $evi $iate potuto di$trigare dalli adulatori, che $ono per natura per-<marg>Chi non &egrave;
a lulatore
&egrave; pouerodi
roba, &amp; ric
co di nemi
ci.</marg>
$ecutori de virtuo$i, &amp; dell'i$te$$a verit&agrave;, ch'&egrave; la pi&ugrave; pretio$a, &amp; potente co$a, che $ia nel Mondo,
hauete fuggito vn $pauento$o $coglio, benche (al parer mio) $enza alcun'vtil vo$tro, perche $e
non $iate $tato ancor voi adulatore con l'attendere a compiacere all'openioni de' $uperiori, &amp; non
al publico benc$icio, po$$o credere che $iate pouero di robba, &amp; ricco $olo di nemici, &amp; per$ecutori,
ne mi pare che $i conuenga, cio&egrave; volere per $ar bene a chi for$e non lo cono$ce, o non lo $lima, far
male a $e $te$io, poi ch'e buona co$a il $apere di$$unulare a luogo, e tempo, ne $i da in $coglio per adu-
lare, ma molte volte $i fuggono li cattiui incontri, &amp; $t acqui$ta la gratia de Signori, che co$i voglio-
no, atte$o che il Mondo &egrave; corrotto, perche ogn'huomo attende $olo al proprio intere$$e, e perci&ograve; non
la virt&ugrave;, ma chis&agrave;meglio ingannare, &amp; $imulare viene e$altato, perche $o io che douendo$i trattare
con qualche per$onaggio di alturit&agrave; di alcuna $cienza, &ograve; con$ultare $opra a qualche fabrica di For-
tezza, &amp; non intendendo eglile ragioni, &amp; conuenendo per buon fine farli cono$cere l'errore, quan
do haue$se cattiua opinione, (benche ci&ograve; $i faccia con quella maggior de$trezza, &amp; riuerenza che
$i deue) non perci&ograve; $i fugge il di$guftarlo, pretendendo e$$ere notato d'ignoranza; la onde moltevol-
te accade, che volendo con la $ua alturit&agrave; portare la propria opinione, ne re$ta nemico, o almanco
male affetto, ne altro procura che leuare il credito a chi s&agrave;, &amp; publicarlo per ignorante; s&igrave; che pa-
re che il Mondo vada alla rouer$a, e per&ograve; &egrave; nece$sario e$sere bandiera di campanile, &amp; $econ-
dare li altrui humori per accattare beniuolenza, che que$ta &egrave; hoggila vera $trada per e$sere tenuto
valent'huomo; e $e bene $i fa danno al Prencipe, que$to non molto importa, poi che il pi&ugrave; delle vol-
te egli $te$so n'&egrave; principal cagione. AV. La vo$tra opinione a me non piace, parendomi contro a ogni
rermine di ragione, &amp; divera virt&ugrave;, poi che non $i riguarderebbe $e non al'vtil proprio, e non al c&omacr;-
mun beneficio, come $i deue, e per ilquale noi douemo anco $pendere la propria vita; e per&ograve; come<marg>Il Medico
&amp; I'Inge-
gnero Mi-
litare non
deuono a-
dulare.</marg>
altroue di$$i, l'adulatione, &amp; l'andare a compiacenza, non deue e$$ere conce$$o ad alcuno, e
ma$$ime al Medico, &amp; al'Ingegnero Militare, perche il Medico per compiacere all'apettito dell'a-
malato, lo amazza, &amp; l'Ingegnero per non mo$trare liberamente quello, che con ragione $i deue fa-
re per $eruitio del $uo Prencipe, pu&ograve; fare perdere a lui lo $tato, &amp; ad infiniti altri la vita; onde perci&ograve;
que$ti tali huomini $i fanno degni di $eueri$$imo ca$tigo, mancando all'obligo loro. AM. Dicami
di gratia, $tante il di$cor$o da voi fatto, $e il Medico o l'Ingegnero falla$$e per ignoranza, come
molte volte accade, che ca$tigo le dare$ti. AV. Que$ti operando conforme al$apere, &amp; poca
pratica loro, non $on degni di ca$tigo; ma $i bene coloro che c&omacr; fauori immeriteuoli gli introducono
in co$i importante carico, e perche anco non a que$ti fauori deue riguardare il Prencipe, ma $i bene
all'opere, &amp; $perienze da loro fatte, che altrimenti facendo egli ne far&agrave; col peccato la penitenza; ma
la$ciamo andare co$i fatto ragionamento, che for$e non vi aggrada poi che hauete detto douer$ian-<marg>L'adulatio
ne, &egrave; la dot
trina de
gl'ignor&atilde;ti</marg>
dare a compiacenza, laquale con verit&agrave; po$$iamo dire e$$ere la dottrina dell'ignoranti, &amp; la ruina
di tutte le co$e, che for$e ci&ograve; permette il Signore Iddio per ca$tigarne, e per&ograve; pare che $ia (co-
me dice$ti) necc$iario mo$trare di credere, che i Signori faccino ogni co$a bene, &amp; ci&ograve; approba-
re $olo per accattare beniuolenza, e tanto pi&ugrave; quando l'alturit&agrave;, &amp; non la ragione ha luogo, &amp; con
que$to fine, e$$endo horamai l'hora tarda, &amp; il tempo fre$co, potremo v$cire di ca$a, &amp; per
diporto andare a vedere le co$e pi&ugrave; notabili di que$ta Citt&agrave;, e quando poi il giorno $eguente li tor-
ner&agrave; commodo, daremo principio a trattare di materia pi&ugrave; vtile, &amp; a propo$ito al no$tro fine, che
far&agrave; non $olo di non offendere alcuno, ma di giouare, e far beneficio a tutti.
<fig>
<foot>Y 4</foot>
<p n=>256</p>
<HEAD>SI DISCORRE INTORNO A
PREPA RAMENTI DA FARSI NELLA
FORTEZZA, QVANDO ASPETTA D'ESSERE
combattuta dal nemico, CAP. II.</HEAD>
<HEAD>AVTORE.</HEAD>
<p>Poi che non $iete $tato pi&ugrave; in Venetia, &amp; che con guida pratica $iete andato
&agrave; vedere le co$e pi&ugrave; notabili, ditemi di gratia quello, che hauete vi$to, &amp; che
le pare di que$ta co$i famo$a, &amp; marauiglio$a Citt&agrave;, benche in co$i breue $patio
di tempo non po$$a hauere notato $e non qualche parte del $uo $ito, quale $i de-
ue riguardare come per vn miracolo fatto dalla Natura. AM. Dalla longa pra-
tica fatta nel vedere molte Citt&agrave;, ho imparato vn modo facili$$imo per vedere
pre$to e bene il $ito, s&igrave; di fuori, come di dentro, e que$to f&ograve; col farmi in$egnare
<marg>Sito mara-
uiglio$o di
Veneti<*>.</marg> il pi&ugrave; alto campanile &ograve; torre, e montatoui $opra, $cuopro d'ogn' intorno il tutto,
e per ci&ograve; fare $ono andato $opra al campanile di S.Marco, di doue ho vi$to quanto pu&ograve; far l'atte, &amp;
la Natura, cio&egrave; il Mare viuo da vna parte di fuori, &amp; per di dentro il morto, detto le lagune, $eparate
col mezo d'vn Lido fatto da e$$a Natura, &amp; con$eruato con l'Arte, con opera marauiglio$a, onde la
Citta benche $enza recinto di muraglia per e$$ere aperta da tutte le parti, re$ta per&ograve; dife$a, &amp; $icura,
$eruendogli per Fortezza, vna continua larghezza, &amp; profondit&agrave; d'acque, con la vicinanza poi d'vn
pae$e cos&igrave; piano, e fertile quanto &egrave; la Lombardia, $i che $tante il $ito del Mare e quello di Terra Fer-
ma, &amp; de'fiumi Regali, che vi concorrono, que$ta Citt&agrave; gode l'abbondantia di tutte le co$e per il
commodo di cos&igrave; numero$o popolo; la doue credo, che altra Citt&agrave; del mondo non $e li po$$a parago-
nare, $aluo che il Guinzai nell'Indie, luogo po$to in $ito $imile, ma non gi&agrave; cos&igrave; forte, e$$endo in quel-
la li ponti, che fanno $trada per andare in Terra Ferma, che in que$ta non $i pu&ograve; $e non per barca, dal
che ne na$ce che $ia il $ito ine$pugnabile, $tante e$$e lagune, &amp; i fondi co$i variati, &amp; incerti. Oltre &agrave; tal
<marg>L'Ar$ena-
le di Vene-
tia, &egrave; la ca-
fa di Marte</marg> vi$ta $ono $tato nell'Ar$enale, o per dir meglio in ca$a di Marte, per hauer vi$to apparato co$i ine$ti-
mabile, s&igrave; d'arme d'ogni $orte, come di Galee in tanto numero, c'hauendo huomini d'armarle, co-
me credo, che habbiano que$ti Illu$tri$$imi Signori, e$$i po$$ono competere con qual $i voglia poten-
tato d'Europa. AV. Mirallegro che habbiate con tanta diligenza vi$to, &amp; notato cos&igrave; fatte mara-
glie, e perche &egrave; horamai tempo che applichiamo il no$tro ragionamento &agrave; concetti pi&ugrave; vtili, come $i
di$$e, date principio &agrave; quella materia, che pi&ugrave; vi piacer&agrave;. AM. Poi ch'a me date la elettione, de$ide-
ro che di$corriamo $opra d'vna materia for$e non trattata con ordine da ne$$uno, benche ella $ia
delle pi&ugrave; importanti per $eruitio de' Prencipi, cio&egrave; delle con$iderationi, &amp; proui$ioni da far$i in vna
Fortezza, che a$petti il nemico per combatterla, e per&ograve; $opra di ci&ograve; vorrei che ne dice$ti la vo$tra opi-
nione. AV. Molte $ono le con$iderationi, &amp; le proui$ioni che far deue il capo da guerra, che haue-
r&agrave; hauuto dal $uo Prencipe il carico di cu$todire, &amp; difendere la Fortezza. Ilquale con l'Ingegner&ocirc;
<marg>Prepara-
menti da
far$i nella
Fortez&zgrave;a,
che a$petti
il nemico.</marg> Militare, che $empre deue hauere appre$$o, douer&agrave; prima ricono$cere a parte per parte, tutte le piazze
&amp; li fianchi con le dife$e di e$$a Fortezza, in$ieme con le $ortite, fo$$e, &amp; contra$carpe di fuori, riueden
do anco tutte le munitioni, s&igrave; peril viuere de' Soldati, quanto per la dife$a della Fortezza, come $i di$-
$e al fine del Secondo Libro; inoltre $e$ono in quella quantita, che fa dibi$ogno, &amp; $e con$eruate in
quella bont&agrave;, $i che po$$ino, li difen$ori hauere il $uo nece$$ario alimento; e fatto que$to, $i accommo
deranno tutti gli alloggiamenti, che faranno dibi$egno &agrave; quel numero di Soldati, che vi conuerr&agrave;
$tare per dife$a della Fortezza, e$po$ta d'ogn'intorno all'ofle$a, quali non vorrebbono e$$er manco di
ottocento per ogni baluardo Reale; alli quali alloggiamenti $i prouederanno li $uoi caualletti, &amp; pa-
gliaricci con le $chiauine, &amp; altri vten$ili, &amp; commodi per il viuere; con quel buon'ordine, che con-
uiene, accioche durando l'a$$edio, le munitioni nece$$arie per il viuere non manchino, e ma$$ime poi
nel di$pen$arle $ia v$ato quella diligenza che $i conuiene; oltre a que$to $i riuedino tutte le munitioni
della poluere, &amp; in che quantit&agrave;, e bont&agrave; $i ritroua, e $imilmente i $uoi materiali per farne della nuo-
ua, cio&egrave; $olfo, carbone, &amp; $alnitro, doue deuono e$$ere preparati gli edificij per pe$tare, &amp; incorporare
<marg>Diligenze
da v$are
nella For-
t<*>zza, che
a$petta e$-
$ere com-
battuta dal
nemico.</marg> e$$i materiali, &amp; a$$icurar$i che la poluere non po$$a mancare; circa all'artiglierie gi&agrave; $e n'&egrave; trattato a
ba$tanza nel Secondo Libro, s&igrave; d'intorno al numero, come alla qualit&agrave; loro, ricorder&ograve; $olo, che $i de-
ue vedere, $e elle hanno, li $uoi letti buoni, &amp; ruote doppie da ri$petto, &amp; che nella munitione $ia pre-
parato legname da farne dinuouo, s&igrave; che non po$$ino mancare, come anco non deuono mancare ta-
uoloni, &amp; altri legni per fare i nece$$arij paglioli, &amp; altro; $i deue anco fare la ra$$egna delle palle per
cadauno pezzo, e che ve ne $iano in abbondanza, &amp; $cielte con la $ua trafiliera fatta colvento, che
<p n=>257</p>
deue hauere la bocca del pezzo, &amp; poi $tiuate a montoni, $i che conforme a pezzi dell'artiglieria vi
$iano in monti, &amp; $i po$$ino pigliare $enza errore, &amp; leuate quelle non ben tonde e mal gettate per
$uggire i di$ordini, che po$$ono accadere in far crepare i pezzi, Circa alla reui$ione che dicemo do-
uer$i fare d'intorno alle di$e$e. Prima $i riuedino li parapetti, &amp; $e $ono inquella altezza e gro$$ez-
za che ba$ti, &amp; $e le piazze de'fianchi, &amp; per tutto doue deuono $tare per l'ordinario l'artiglierie,
vi $i ritrouano le $ue cannoniere, e $e $ono commode, &amp; $icure, e particolarmente doue fu$ie mura-
glia e$po$ta all'e$$ere battuta con danno delle piazze, e de difen$ori, $i disfaccia, &amp; $i ritorni a fare
l'alzato con la $emplice terra, come pi&ugrave; volte s'&egrave; detto, &amp; $i dir&agrave;, &amp; accommodati li pezzi alle $ue po-
$te con i $uoi paglioli, &amp; con$egnati a bombardieri, &amp; aiutanti con tutti i loro $trumenti, $i attender&agrave;
al riuedere le $ortite, &amp; farui la commodit&agrave;, &amp; $icurt&agrave; del poter $ortire, s&igrave; nella fo$$a (e$$endo a$ciut-
ta) come anco per dife$a della $trada coperta; e prima $i far&agrave; $muraie le porte da ba$$o di e$$e $ortite,
che sboccano nella fo$$a, rifacendoui la $ua porta di legno a$$ai gagliarda, &amp; con $icuri catenacci, e per<marg>Porte delle
$ortite con
li ra$trelli</marg>
di fuori il $uo ra$trello, che apporter&agrave; in ogni occorrenza ottimo beneficio; $i douer&agrave; procurare, che
chi $orti$ce po$$a caminare per la fo$$a pi&ugrave; coperto, che $i pu&ograve;, e ma$$ime longo la cunetta da vn fian-
co all'altro per la linea, che fa la dife$a delle fronti de baluardi, come $i dira nel Capitolo $eguente,
doue $iano le $ue trinciere dife$e, &amp; $coperte da difen$ori di dentro, come $i di$$e anco nel Primo Li-
bro; ne $i deue mancare di diligenza in fare i ponti di legno mobili per pa$$are la cunetta, quali ponti
doueranno e$$ere almanco rincontro alli orecchioni de baluardi, &amp; accommodati in modo che per<marg>Come <*>
po$sa $orti
re fudri del
la cunetia
col $uo po
te mobile.</marg>
longo $i po$$ino rititare ver$o la cortina, col mezo d'vn pezzo di cauamento tanto longo, &amp; profon-
do con l'acqua, che il ponte, o zatta di legno vi po$$a $tare mobile, &amp; che nello $pingere auantiatra-
uer$i poi la cunetta, per il commodo deltran$ito, come anco nel ritornare dentro, $eruitio che $i po-
tr&agrave; fare $empre con la dife$a delle dette trinciere. Re$ta per vltimo riuedere fuori la $pianata, &amp; do-
ue fu$$ero fo$$e profonde, &amp; commode alnemico per trinciere da $tarui coperto, come in molti luo-
ghi $ono, quali $i faranno riempire; e per concluderla $i deue con ogni diligenza preparare il com-
modo, $i che i difen$ori po$$ino $ortire fuori, &amp; poi ritirar$i, con quella maggior commodit&agrave;, &amp; $icur-
ta che $i de$idera, &amp; hauendo in$ieme fatto accommodare l'artiglierie per battere la $pianata, che &egrave;
offe$a qual $i fa nel principio, doue $i po$$ono operare in barba, &amp; fatto tagliare prima, e poi riempire
le c&atilde;noniere nelle gro$$ezze de parapetti per fr&omacr;te, &amp; $eruir$i di e$$e artiglierie $tando coperte per of-
fendere il nemico da pre$$o, e ma$$ime all'improui$o, per non mo$trare auanti alcun $egno di tale of-
$e$a per fronte, $tante il potere aprire, &amp; $errare e$$e cannoniere, &amp; tra$mutare i pezzi che poi veni$le-
ro offe$i dal nemico nel fare contrabatteria, e ma$$ime quando ne vorr&agrave; leuar le dife$e. In quanto
all'altre proui$ioni di legnami, Zappe, badili, &amp; ce$ti, con a$$ai quantit&agrave; di pezze di tela gro$$a da far
$achetti, &amp; di pietre macigne per far palle d'artiglierie al bi$ogno gi&agrave; $e n'&egrave; detto al $uo luogo, douen
do ma$$ime e$$er preparate tutte le co$e per dife$a delle batterie, come $i dir&agrave;. In quanto alla proui-
$ione de fuochi artificiati, di que$ti $e ne deue fare poco capitale; poi che molte volte per la $trettez-
<*>a delle piazze, &amp; confu$ioni dell'operargli, hanno fatto pi&ugrave; offe $a a difen$ori, che li adoperano, che<marg>Fuochi
artificiati
molte vol
te nociui <*>
quelli, che
$e ne $eruo
no per di-
fe$e,
Proui$ioni
d'intorno
alle di$e$e
antiche.</marg>
non hanno fatto a'nemici. AM. Que$ti auertimenti e proui$ioni $ono pi&ugrave; che nece$$arie, ma parmi
e$$er fatti per le Fortezze moderne; e con$iderato quanto deuono e$$ere diuer$e in Fortezze fabrica-
te all'antica, $ar&agrave; bene il trattar particolarmente di que$te, poi che non vi e$$endo quelle commodit&agrave;
di piazze e fianchi, che $ono nelle Fortezze moderne, c&omacr;uiene che chi le ha da di$endere, faccia della
nece$$it&agrave; virt&ugrave;; e per&ograve; $opra di ci&ograve; de$idero, che mi dica l'opinion $ua, cio&egrave; d'intorno al preualer$i del-
le dife$e angu$te con quel maggior vantaggio, che $i pu&ograve;, AV. Pur tropo male accorto $ar&agrave; quel
Prencipe, che $i condurr&agrave; al prouedere alle dife$e antiche quando il $uo nemico verr&agrave; per offender-
lo; e per&ograve; $i pretende, che elle $iano rimodernate nel modo, che $i di$$e nel Quarto Libro, e ca$o che
ci&ograve; non $ia fatto, deue l'Ingegnero prima leuare tutte l'altezze delle muraglie, che $ono $opra le piaz-
ze, doue hanno da $tare l'artiglierie, $i che le $caglie, &amp; le $ue ruine non po$$ino amazzare li difen$o-
ri, e particolarmente li bombardieri, &amp; rifare li alzati delle dife$e con la $emplice terra, quale douer&agrave;<marg>Principa'e
auertimen
to per la $i
curta de di
fen$ori.</marg>
far cauare dalla fo$$a per allargarla, e pro$ondarla il pi&ugrave; $i pu&ograve;, per apportare alla Fortezza duplica-
to bene$icio; Oltre a que$to con l'i$te$la terra (e bi$egnando anco con quella de gli horti di dentro). $i
deuono fabricare le dife$e, &amp; ma$$ime de' caualieri, che per fianco po$$ino $coprire il pi&ugrave; $i pu&ograve; la
fo$$a, si che e$$endo nella Fortezza terra, &amp; legnamia ba$tanza per potere tramutare, &amp; rinouare e$-
$e dife$e, ella $ar&agrave; ottima enece$$aria munitione. Oltre a que$te co$i fatte reparation, iin ogni angolo, &ograve;<marg>Terra, &amp;
legnami or
tima moni
tione nelia
Fortezza.</marg>
cantone di muraglia, $i procurer&agrave; ridurla che faccia l'officio del fianco, facendo$i la $ua cannoniera
coperta per di $opra con legni e terra, e quando la piazza fu$$e piccola $i metter&agrave; il pezzo a cauallo
$opra al caualletto, che li mo$trer&ograve;. Quanto poi alla dife$a, che $i potr&agrave; aggiungere fuori della fo$$a,
que$ta come $i di$$e nel Quarto Libro, $i far&agrave; con li Reuellini, da quali ne riceueremo grandi$$ima di-
fe$a, e per&ograve; nelle Fortezze antiche que$ta de Reuellini doueria e$iere la prima opera, che vi $i face$-
$e. AM. Il potere adoperare l'artiglierie $opra al caualletto da voi inuentato con tanto beneficio
della dife$a, e ma$$ime $opra li torrioni e piazze piccole, $ar&agrave; dife$a vtili$$ima, e perci&ograve; de$idero vedere
<p n=>258</p>
la fabrica di e$$o caualletto. AV. Per il pre$ente di$egno ella vedr&agrave; quanto de$idera, cio&egrave; per AB,
il pezzo $opra la ba$e del caualletto GFH, $o$tentando$i $ul zocco E, nella forcata di $erro CD
che piglia li due $uoi orecchioni. Que$to co$i fatto caualletto v&agrave; fabricato co'legni dirouere, $enza
politia alcuna, ma che $olo venga bene concatenata l'vna te$ta con l'altra, il zocco E, che come$i di$$e
$o$tenta il pezzo AB, $ivede ruori per il $egnato T &amp;, nelbuco di mezo S, v&agrave; la gamba della
<fig>
forcola VR, $o$tentando$i il pezzo $opra li $uoi orecchioni nelle forcate DC, ilzocco va ferma-
to $opta la crociera FGH, con li fuoi rincontii, ouero puntelli MNO, e perche la culatta d<*>
pezzo A, venga anco $o$tentata, e facile al potere alzare e sba$$are la bocca die$$o pezzo, &amp; fare
li tiri, che occorrono far$i, $e gli fa il $o$tegno PQ, LI, &amp; con li $oliti cugni RK, $i far&agrave; l'ef-
fetto detto colmezo della manouella, &amp; voltarlo, e cio con facilit&agrave; $o$tentando$i il piede della forco-
la R, nel $ondo della beca S, doue &egrave;vna pia$tra di ferro gro$$a tanto, che ba$ta, quale rende mo-
bilee$$a forcata col pelo del pezzo $opra. AM. Re$to $atisfatto della inuentione. Ma ci vedo due
difficult&agrave; nello $parar$i il pezzo, e prima per non potere fare la $ua ritirata, doue tocca tutto il tor-
<marg>Oppo$itio
ni fatte al
caualletto.</marg> mento a gli orecchioni, nel $o$tentare tal moto, e per&ograve; dubito, che non potranno re$r$tere; oltre a
que$to douendo$i alzare, &ograve; sba$$are la bocca, non $i potr&agrave; fare molte volte con li $oli due cugni.
AV. Gi&agrave; preuiddi il tormento, che poteuano $entire li orecchioni, e que$to $olo ne' pezzi pi&ugrave; gro$-
$i, come $ono li $agri, ouero colubrinerte; ma non a falconi da tre e da $ei, poi che con la e$perienza
vengono operati $opra le prue delle Galere, $imilmente $opra l'i$te$$e forcate di ferro, e volendo $er-
uir$i di pezzi maggiori, gi&agrave; ho preui$to con la fattura della braga di ferro TVK, che entrando il
pomolo della culatta A, nel vacuo K, &amp; all' altra parte pigli con le due gambe TV, per di fuori
la forcola CD, $opra la te$ta del zocco, &amp; $errate con le due chiaui XX, come $i vedeper ZH.
per certo que$ta co$i fatta braga leucr&agrave; a gl'orecchioni ogni c&omacr;tra$to che po$$a fare il pezzo nello $pa
rar$i, ne l'impedir&agrave; al potere alzare, e voltare la bocca, &amp; farla girare da ogni parte. Quanto poi al-
la difficult&agrave;, che ella propone potere accadere nel fare i tiri, alti, o ba$$i, e che perci&ograve; la gro$$ezza de'
cugni non ba$tino, que$to non pu&ograve; accadere, perche $e l'artiglieria douer&agrave; $tare in $ito piano, ella
non $i deue alzare, o sba$$are, $e non per quanto &egrave; alto il terrapieno della Fortezza, &amp; profondo il
fo$$o, a che $olo ba$ta alzare la bocca, o sba$$arla circa a quattro dita, &amp; li cugni $ono alti mezo pie-
de, e quando que$ti pezzi $i doue$$ero adoperare in $iti montuo$i, $i fa il $uo pagliolo col pendere
confo<*>me alle parti, che deue $coprire, &amp; ferire; e tanto pi&ugrave; commodamente $i viene a leuare le due
oppo$itioni da lei fatte, quando alla te$ta della crociera del caualletto, che $opra vi $i po$a il zocco,
<p n=>259</p>
vi $i mettino due ruote, come quelle che $tanno $otto il cannone, che $i tiene in Galca, $otto la cor-
$ia, cio&egrave; con ruote gro$$e tutte d'vn pezzo, alte circa vn braccio, con lequali $i potr&agrave; tra$portare il ca-
ualletto col $uo pezzo $opra, doue vorremo, e que$to co$i fatto caualletto ne apporta cinque $traor-
dinarij beneficij, e prima come di$$i ogni piccola piazza ne potr&agrave; $eruire, $econdo, vn $ol bombar-<marg>Beneficij,
che ne ap-
porta il ca-
ualletto.</marg>
diero pu&ograve; maneggiare il pezzo, terzo con manco poluere far&agrave; i tiri gagliardi, &amp; pi&ugrave; giu$ti, quarto
&amp; vltimo, il bombardiero potr&agrave; $tare $empre coperto, e $icuro, perche non $olo nel caricare il pezzo
$i pu&ograve; voltare la bocca fuori della cannoniera, &amp; re$tare coperto dall'altezza del parapetto; ma cari-
cato poi, &amp; addirizzato la canna per la lunghezza della cannoniera, nel pigliare la mira, per ferire il<marg>Come il b&omacr;
bardiere $i
pu&ograve; copri-
re.</marg>
nemico, $i pu&ograve; facili$$imamente coprire in due modi dalle mo$chettate, e prima col $uo $tramazetto,
$opra alquale dorme la notte, fare vna balletta, e me$$a $opra la forcata, $i che re$ti vn vacuo tra lo
$tramazzo, &amp; la ritondit&agrave; del metallo, che po$$a $coprire la mira, &amp; doue vorr&agrave; da lontano tirare, e
non volendo $eruir$i di e$$o $tramazzetto, potr&agrave; accommodare due pezzi di tauoloni gro$$i, che alle
te$te $i congiunghino per coltello, e doue $ia l'apertura, per la mira ba$$a, allargando$i l'altre due te-
$te quanto $i vuole; e fermato que$to cos&igrave; fatto triangolo, o piramide $opra gli orecchioni CD,
della forcola con la te$ta piramidale in fuori, il bombardiero re$ter&agrave; $icuri$$imo dalle arcobu$ate, ouer
mo$chettate, che $ono la maggiore offe$a, che riceua. AM. Poi che con tanta facilit&agrave; hauete leua-
to l'oppo$itioni, &amp; mo$trato co$i notabile beneficio nell'operare que$ta $orte di pezzi, che $ono li pi&ugrave;
vtili per la dife$a, giudico e$$er bene l'v$are que$ti caualletti in tutte le Fortezze, e ma$$ime in tempo
di pace, doue $i douera $caualcare l'altre, che $ono $opra le ca$$e, &amp; le ruote, &amp; $aluarle ne' maga-
zini per non le la$$are co$i inutilmente marcire, perche mancando poi in tempo di guerra, $i incorre<marg>Di$ordini,
che accado
no nell'ope
rare l'arti-
glicrie.</marg>
ne' di$ordini, che pi&ugrave; volte s'&egrave; vi$to, ma$$ime alla Goletta, &amp; a Carmagnuola, che ca$cando nello
<*>parare la canna per terra, l'artiglieria con la piazza re$t&ograve; inutile. AV. Que$to &egrave; vn di$ordine pur
troppo grande, e poco cono$ciuto; ma hauendo $ene trattato nel Secondo Libro, non occorre repli-
care altro, e con que$to daremo fine per hoggi al pre$ente ragionamento.
<HEAD>SIRAGIONA DELL A DIFESA</HEAD>
<HEAD>DA FARE QVANDO IL N&Egrave;MICO SI VIENE</HEAD>
<HEAD>AVICIN ANDO ALLA FORTEZZA PER LEVAR
le dife$e, &amp; per impatronir$i della fo$$a. CAP. III.</HEAD>
<HEAD>AMICO.</HEAD>
<p>DESIDERO, $tante la materia che trattammo il giorno pa$$ato, che al pre$en
te trattiamo della dife$a, che deuono fare i difen$ori, quando il nemico $i va aui
cinando alla Fortezza, e $opra a tali particolari vorrei, che $pende $$imo il pre-
$ente ragionamento, e per&ograve; date quel principio, che pi&ugrave; vi piace. AV. Per
l'ordinario quando il Generale dell'e$$ercito nemico $i auicina a vi$ta della For-
tezza, che pretende e$pugnare, egli fa quella maggiore mo$tra, che pu&ograve;, &amp; v$a
tutti gli artificij po$$ibili, per mettere terrore a difen$ori, quali come Soldati di
valore, non deuono ad altro riguardare $e non all'offe$a, &amp; alla de$truttione di
e$$o nemico; e perche ci&ograve; accada, conuiene con la grandezza dell' animo accompagnare l'ingegno, &amp;
la pratica nell' antiuedere l'offe$e, &amp; anticipatamente hauere preparato la dife$a, quale e$$endo anti-
ui$ta, facil co$a $ar&agrave; il difender$i, con quel vantaggio, che deue apportare la Fortezza bene inte$a, do-
ue $i pre$uppone $iano $tate accommodate tutte l'artiglierie, &amp; preparati i $uoi bombardieri, con<marg>La prima
ohe$a, che
$i fa al ne-
mico.
Artiglierie
in barba,
q ando $i
deuonov$a
re.</marg>
quelle proui$ioni, che $i ricercano, per adoperarle. Eprima quelle po$te $opra la piazza, &amp; angolo
del baluardo, &amp; $opra li caualieri, che per $ronte, &amp; in barba po$$ono $coprire e$$o nemico, s&igrave; nello
$correre per la campagna, come nel dar principio a cauamenti delle trinciere, &amp; alzati di terra per co-
prir$i, &amp; auicinar$i alla Fortezza, e ma$$ime per impedirgli l'opera de' caualieri, che far&agrave; per leuarne
pi&ugrave; commodamente le dife$e; e benche tali opere venghino fatte la notte, nondimeno tanto quanto
potr&agrave; e$$ere l'impedimento, &amp; l'offe$a che $e li potra fare tanto maggiore $ar&agrave; il danno, &amp; perdi-
mento del tempo, che riceuer&agrave; e$$o nemico, e que$to $i deue fare, non $olo con l'artiglierie accommo-
date in dette parti $opra a'paglioli tanto alti, che ba$ti al potere tirare in barba, (come $i di$$e,) ma
con le $ortite $i po$$ono i difen$ori armati alla leggiera, con pia$trini fare pur troppo nobili impre$e,<marg>Offe$e con
le $ortite.</marg>
&amp; nece$$itare e$$o nemico, al non poter venire auanti, $e non gagliardo, e con li $uoi corpi di guardia;
e ci&ograve; faranno e$$i difen$ori $empre, che po$$ino $ortire fuori, &amp; fermar$i, e anco alloggiare $opra la
<p n=>260</p>
contra $carpa, $tante la dife$a della $trada coperta, &amp; alcuni Reuellinetti, che vi$i potria fare $opra il
piano di c$$a $trada, $i che il nemico debba $empre con $o$petto venire auanti, e che la paura, &amp; il
danno venga compartita, non douendo i di$en$ori mancare di tirar la notte palle di fuoco, doue giu-
dicher&agrave; e$$ere il nemico, &amp; hauere preparato altri pezzi per tirare; oue immediate $i potr&agrave; offender-
<marg>No $i deuo
no con l'ar
riglierie fa-
re tiri in-
fruttuo$i.
Artiglierie
in barba
quando n&omacr;
$i deuono
v$are.
Officio de'
fianchi.</marg> lo, e non per que$to dico douer$i fare tiri in darno, &amp; infruttuo $amente con$umare la munitione, che
$aria vergogna, e danno, e tal dife$a con l'artiglierie in barba $i deue fare, $ino che il nemico con
trinciere, &amp; altro $i va coprendo per auicinar$i, ma auicinato, &amp; che habbi piantato le $ue artiglierie
per leuarne le dife$e d'appre$$o, all'hora deuono idifen$ori sba$$are i pezzi con li $uoi paglioli, &amp; $er-
uir$ene alle po$te fatte, doue $ono le cannoniere, (come $i di$$e) e ma$$ime quando s'e auicinato alla
fo$$a, con $trade $otterranee, e accommodato d'ogni intorno alla contra$carpa i $uoi mo$chettieri per
ber$agliare i difen$ori, all'hora li fianchi de' baluardi, &amp; i caualieri deuono far l'offieio loro, e tanto
magglore offe$a $i far&agrave; al nemico, quanto che con li gi&agrave; detti tiri rubati per le cannoniere de' para-
petti tenute prima $errate, &amp; aprirle poi, $i potr&agrave; improui$am&emacr;te offenderlo, e anco c&omacr; tiri in barba nel
tra$mutare i pezzi fuori della vi$ta di quelli delnemico, douendo per&ograve; i difen$ori con$eruare le $or-
tite, con le quali (come $i di$$e) potranno fare dife$a grandi$$ima, $empre che la fo$$a $ia $enza l'acqua,
e per&ograve; $i deuono (e$$e $ortite) fabricare in tutti li fianchi de' baluardi, e che $ieno pi&ugrave; commode, e
coperte che $i pu&ograve;, &amp; e$$endo la fo$$a con l'acqua, $i potranno v$are le zatte, ouero $ortire $otto al
<marg>Sortite al
mezo della
cortina $ot
to il ponte
della porta
Le Sortite
apportano
molta dife
$a.
Dife$a mol
to princi-
palcn&omacr; o$-
$eruata.</marg> ponte della porta al mezo della cortina, doue $opra ad e$$e acque $i pu&ograve; fare la $trada con le dette zat-
te immobili, che $ar&agrave; a$$ai coperta, e $icura. AM. Que$ta s&igrave; fatta $ortita, co$i coperta da per tut-
to, non &egrave; $tata anco fatta in alcuna Fortezza, benche ella $ia delie pi&ugrave; vtili, che $i po$$a de$iderare, e
per&ograve; doue $i po$$ono fare, cio&egrave; che venghino $coperte e dife$e dal fianco, non deue mai il Prencipe
mancare difarle, poi che col mezo delle $ortite li difen$ori $i con$eruano a$$ai tempo patroni della
fo$$a, &amp; alnemico nello $cannare la contra$carpa per sboccarui dentro po$$ono dare tutte le mag-
giori difficult&agrave;, perche prima l'apertura vien fatta $tretta, doue pochi nemici vi po$$ono $tare a com-
battere, &amp; lauorare, $i che e$$endo li difen$ori patroni della fo$$a, po$$ono difendere, &amp; impedire ta-
li sboccature, e ma$$ime con fuochi di trombe, &amp; arme d'ha$te, douendo$i per&ograve; e$$i difen$ori poter$i
coprire dall' offe$e, che li pote$$e fare il nemico per fianco, $empre che $i fo$$e impatronito della $tra-
<marg>Dife$a del-
la fo$$amol
to vtile al-
la Fortezza</marg> da coperta, &amp; della contra$carpa oppo$ita, benche in tal parte il nemico anch'e gli venga molto e$po-
$to all'offe$e della Fortezza. AV. oempre che li difen$ori po$$ino con$eruare le dife$e de' fianchi,
&amp; delle piazze $uperiori de' caualieri per e$$er fabricate con la $emplice terra, e con grande $carpa,
come $i di$$e, &amp; che le $ortite $iano commode col tran$ito della fo$$a coperto con la $ua trinciera, e$$a
fo$$a $i potr&agrave; difendere, con dife$a $traordinaria, dal che ne pu&ograve; dipendere la $alute della Fortezza.
AM. Gi&agrave; che trattiamo della dife$a de'$ianchi, &amp; della fo$$a, de$idero che ella m&igrave; mo$tri il modo di
fabricare quelle cannoniere, che dite veler tagliare nelle gro$$ezze de' parapetti di terra, e ben che
le habbi di gi&agrave; vi$te nel Terzo Libro, hoperci&ograve; de$iderio di riuederle, &amp; meglio con$iderarle, e ma$-
<marg>Cannonie
re, come $i
faccino ne
parapetti.</marg> $ime col modo di adoperarle nell'occa$ione di que$ta dife$a. AV. Il modo per fabricare que$te
cannoniere pu&ograve; e$$ere diuer$o, &amp; le pi&ugrave; ordinarie $ono, come $i vede nel pre$ente difegno per PO,
CD, bocche di dentro, col $uo merlone di mezo RZ, LE, con l'altre due bocche di fuori QL,
EA. L'ordine da formare e$$e cannoniere con le $ue mi$ure, $i mo$tr&ograve; nel Primo Libro, &amp; al pre$en-
te $olo le mo$trer&ograve;, come deuono e$$ere fortificate, &amp; a$$icurate: s&igrave; che nello $pararui il pezzo del-
l'artiglieria, e pa$$ando la palla con la violenza del vapore, ($tante la $trettezza della gola FB,) la
terra, con che deuon' e$$ere fabricate que$te cannoniere, po$$a re$i$tere $enza ruina, e tanto pi&ugrave; per
li tiri con che il nemico ci pu&ograve; colpire dentro, e perci&ograve; proporremo volere fabricare que$te canno-
niere nella gro$$ezza del parapetto della piazza $uperiore del fianco d'vn baluardo, doue $i far&agrave; il ta-
glio nella terra, come $i vede RS, OL, e tanto pi&ugrave; largo quanto occuper&agrave; la gro$$ezza de' pali,
o tauoloni da ficcare dalle parti, come per l'altra $egnata CD, EA, $i vede con la $ua catena da
alto BG, e perche il pe$o del terreno, ma$$ime nel pe$tarlo di dentro per lo $patio ZR, non po$$a
fare violenza a' detti pali, egli $i deuono $o$tentare con le chiaui HI, TV, fermate alla te$ta di
dentro $opra le te$te de' pali fitti di fuori IK, e quando que$te cannoniere $aranno fabricate in
<marg>C&atilde;noniere
fatte, &amp; ri-
piene di
terra.</marg> que$to modo, e ma$$ime nelle piazze $uperiori de' fianchi, &amp; nelle cortine, e altre parti per fronte,
doue le dife$e de parapetti $aranno non pi&ugrave; di quattro pa$$i, &amp; $i potranno riempire di terra $enza
pe$tarla, $i che per di fuori non $i veda $egno di cannoniera, douendo re$tar coperte da e$$a terra tut-
te le te$tede' pali fitti, con le $ue catene, $i che in tempo del bi$ogno non $i debba fare altro, che ca-
uarla, &amp; accommodarui il $uo pezzo d'artiglieria, $i potriano anco con pi&ugrave; beneficio della dife$a, fa-
bricare que$te cannoniere, con vn $olo angolo, cio&egrave; $eruir$i della met&agrave; della $ua lunghezza, doue $i
verr&agrave; a fuggire l'oppo$itione del contra$to, che riceue il moto della palla, &amp; del vapore nell'v$cir
fuori della bocca del pezzo, $tante la $trettezza, che $i ritroua al mezo delle cannoniere $opra$critto,
ma &egrave; ben vero che que$te meze cannoniere ne' para petti gro$$i $ei, o $ette pa$$i, volendo $coprire
tutta la larghezza della fo$$a. la bocca dauanti vdrria troppo larga, e facile all'e$$ere imboccata, non,
<pb>
dimeno, in quelle de parapetti gro$$i (come s'&egrave; detto) circa &agrave; quattro pa$$i, che $on $icure, $i <*>
v$are, e tanto pi&ugrave; neile dife$e da alto, che con commodit&agrave; $i re$taurano. Que $te meze cannoniere<marg><*>
<*>
<*> re$tua
rano con $a-
cilit&agrave;.</marg>
vedono per il $eguente di$egno, cio&egrave; per EF, bocca $trctta di dentro, AB, l'altra bocca laig di$uo-
ri, la quale non vorrebbe e$$ere di larghezza pi&ugrave; di$ette piedi, &amp; quella di dentro dueal pi&ugrave;, <*>-
tificate con gli $uo&igrave; tauoloni o altro, come $ta la cannoniera doppia, AG, cioe la parte, AB, EF, con
la bocca larga dauanti AE, e per di dentro la $tretta BF. AM. Que$ta meza cannoniera molto mi
piace per la facilit&agrave; dell'adoperarui l'artiglierie $enza detrimento del cor$o &amp; forza della palla, ne
anco della cannoniera; che non e$$endo violentata dal vapore della poluere nello $pinger fuori la
detta pala $i verr&agrave; a con$eruare, &amp; il bombardiero col pezzo re$ter&agrave; a$$ai pi&ugrave; $icuro e coperto. Ma di-
temi di gratia, come potrete fortificare que$te cannoniere con li pali e tauoloni, doue fu$$e $otto la
muraglia gro$$a, come molte volte accade. AV. Aggiungerei all'arte maggiore artificio, e fabri-<marg>Cannoniere
fortificate
$opra la gro$
$ezza delle
muraglie.</marg>
cherei que$te meze cannoniere con li tauoloni, armati con le $ue pianete, come $i vede, per OP,
IK, ba$e, &amp; KI, PH, alzato, che $ar&agrave; vna parte della gola della cannoniera, fatta con tauoloni
confitti nell' armatura HI, PK, e fabricate egualmente due di que$te armature, come $i vede
per l'altra parte AB, CD, quali mettendole l'vna appre$$o l'altra, cio&egrave; la parte di fuori della
te$ta IV, oppo$ta alla DA, che come $i vede, formino l'i$te$$a cannoniera AB, CD, $i che
per di fuori le parti dell'armatura HB, &amp; BC, formino l'altra bocca $tretta EF, riempiendo poi
con la terra ben pe$tata, lo $patio di detta ba$e da ogni parte CS, PO, $i hauer&agrave; fatto la cannonie-
ra $icura, per non potere li tauoloni dalle parti EF, e$$ere violentati dal pe$o della terra, che deuono
<fig>
<p n=>262</p>
<fig>
$o$tentare, $o$tentando $il'i$te$$o pe$o $opra alle ba$e ES, OP, e col mezo delle catene NH, LI,
$i $o$tenta l'altezza da ogni parte della gola della cannoniera, &amp; di que$te co$i fatte armature, $e ne
douerebbono fabricar molte, e tenerle nelle munitioni per $eruir$ene al bi$ogno, &amp; e$sendoui legna-
mi, $i douer&atilde;no fabricare nel tempo anco che occorrer&agrave; metterli in opera, e$$endo fattura a$$ai facile.
AM. Poi che trattiamo d'intorno la dife$a de' fianchi, &amp; della $icurt&agrave; delle $ue artiglierie, che &egrave; la pi&ugrave;
importante che $ia nella Fortezza, &egrave; ben douere non la$ciare indietro alcuna co$a che ne po$$a e$$er
gioueuole; e benche voi mi habbiate mo$trato tutti i modi pi&ugrave; ragioneuoli per a$$icurare tal parte,
nondimeno e$$endomi trouato que$ta mattina a di$correre con vn Soldato venuto di Fiandra, &amp; adi-
<marg>E$pugnatio-
ne di O$ten-
da.</marg> m&atilde;datogli delle fattioni occor$e in diuer$i luoghi; e ma$$im&egrave; nell'e$pugnatione di O$tenda, egli dop&ograve;
vari di$cor$i, conclu$e e$$ere molto vtile, le piazze alte e il tirare di ficco, &amp; operare l'artigliarie in bar-
ba $enza cannoniere, o dife$a di merloni, e $olo quando il bi$ogno lo ricerca$$e coprir$i con $emplici
gabbioni, e perche il $en$o n&omacr; viene appagato dalla ragione, de$idero che dichiarate que$ta co$i fatta
dife$a. AVT. La e$perienza che $i vede accadere in vn $ito particolare, non ne deue fare regola
generale, come par che facciano quelli che non cono$cono la ragione, doue perci&ograve; ne accadono
tante confu$ioni del modo del fortificare, poi che le ragioni vengono portate a ca$o, e $enza giu-
dicio, $olo con dire di hauer ci&ograve; veduto. In quanto a gli effetti delle dife$e vi$te nella e$pugnatione di
O$tenda, il Soldato con chi hauete di$cor$o, non ha cattiua opinione, ne $i pu&ograve; negare, che le piazze
alte, &amp; il tirare in batba non apporta$$e vtile dife $a, in quel $ito, $tante la $ua ba$$ezza, e ma$$ime di fuo
ri, doue conuenir&agrave; alzar$i per $coprire i difen$ori di dentro, come anco e$$i difen$ori per coprir$i, &amp;
potere offendere erano nece$$itati alzar$i, ma$$ime per fronte doue conueniua offendere, &amp; difender-
$i, poi che li offen$ori non poteuano attrauer$are la fo$$a nebattere le piazze ba$$e de fianchi; perche
la maggior dife$a dipendeua dal fu$$o e reflu$lo dell'acque del mare, e per&ograve;con caualieri, &amp; aprocci
di alzati di terra, o d'altra materia con artificio compo$ta, $i attendeua andare auanti, &amp; a$tringere i
di$en$ori al ritirar$i con nuoui alzati di dife$e, onde chi $i ritrouaua pi&ugrave; alto, &amp; a caualiere, benche i
tiri anda$$ino di ficco hauena maggior vantaggio, &amp; ammazzauano il nemico ancorche fo$$ero co-
perti $otto le di$e$e, e non con la $emplice palla: ma con palline di piombo, &amp; altre co$e di ferro che
<p n=>263</p>
$i $pandeuano, con grande vcci$ione, benche le palle gro$$e de cannoni fu$$ero molto vtili a difen-
$ori nel de$truggere le machine fatte dal nemico, che $otto al piano del $ito, col mezo della zappa,
come &egrave; il $olito non poteua auicinar$i coperto, ma per di $opra con i monti fatti di materia portata
lontano, li conueniua $eruir$i &amp; difender$i contro i difen$ori, e contro l'acqua del mare; e per conclu-
derla facendo $i ogni giorno noue dife$e, s&igrave; di aprocci come di ritirate, n&omacr; $i poteua operare l'artiglie
rie alle $ue cannoniere, ma doue $i poteua, rubbare i tiri &amp; con$eruarli, $ino che il nemico li sforzaua
a mutar luogo, e ci&ograve; accadeua, per il $ito ba$lo &amp; pieno d'acque, (per la maggior parte deltempo)
appre$$o a gli altri $iti, ancorche ba$$i per natura di quel pae$e, quali hanno per&ograve; per di fuori la ter-
ra a$ciutta; e particolarmente dir&ograve; di quello del ca$tello d'Anuer$a, fatto nel tempo che ero l&agrave;, a que-
$to furono fabricate due piazze per fianco, doue s&igrave; nella ba$$a, come nell'alta non erano cannoniere;
&amp; la ragione perche ci&ograve; fu fatto, non fu a ca$o, ma con giuditio, perche quel ca$tello&egrave; piantato da
vna parte $opra il fiume Schelda, con la $ua fo$$a piena dell'acqua di e$$o fiume, e perche non molto
$otto il piano della terra $i ritrouano le acque $ortiue, giudicarono que' Signori &amp; Ingegneri che vi
$i ritrouorno, che fu$$e bene ajutare la profondit&agrave; di e$$a fo$$a, con alzare la contra$carpa, con terra
po$ticcia, &amp; per di fuori ridurla in pendere, doue viene per tal $ua altezza &agrave; coprire buona parte
della muraglia, &amp; particolarmente la piazza ba$$a del $ianco; $i che le $ue artiglierie non e$$endo
$coperte $e non $opra la $trada coperta, parue a e$$i Signori che fu$$ero $icure &agrave; $tare cos&igrave; in barba, &amp;
$imilmente anco la piazza $uperiore potendole $empre coprire con li gabbioni, ancorche que$ta
$ia dife$a a$$ai pi&ugrave; contro li mo$chettoni che non &egrave; contro l'artigliarie, pure fu fatta co$i. Benche
in ogni occorrenza vi $i po$$ono fabricare i $uoi merloni e cannoniere per e$$erui la terra $opra
al piano delle piazze, e perche meglio intendiate tali dife$e, per il pre$ente di$egno vi mo-
$trer&ograve; vno de' fianchi di e$$o ca$tello, &amp; altri modi che $i v$ano, &amp; che $i doueranno v$are
per $icurt&agrave; delle artiglierie &amp; de bombardieri; oltre a quello che s'&egrave; detto, e prima il fianco AB; ne
<fig>
<p n=>264</p>
rappre$enta quelli fatti nel Ca$tello d'Anuer$a con la $ua piazza ba$la EF, il parapetto in barba,
FG, alto $opra il piano di detta piazza, quanto &egrave; l'altezza della canna del pezzo $opra il $uo paglio-
<marg>Fianco del
Ca$tello
d'Anuer$a</marg> lo; il piano S, &egrave; la $u$perficie dell' acqua della fo$$a; &amp; l'altezza della piazza SB, quale non arriua
a tre pa$$a; la piazza $uperiore, &egrave; la $egnata AC, col $uo parapetto AD; e parte della corti-
na $i vede per NP, &amp; il vacuo N, &egrave; come vn fianchetto che fecero nel parapetto di terra per
$coprire a ba$$o il fondo della fo$$a al pi&egrave; del diritto dell' orecchione TH, la $palla quadra $ar&agrave; la HI,
&amp; la fronte IL, con l'altezza della muraglia IO, e $opra il parapetto IC. Il $econdo di$egno
TX, mo$tra il fianco $enza la $palla, &amp; con vna $ola piazza QX, doue l'artiglierie vi$tanno in bar-
ba per lo $patio QR, pretendendo che la piazza QR, per e$$ere ritirata tanto indentro venga co-
perta dall'altezza ZR, che li fa $palla, &amp; a vn bi$ogno per coprire la parte RQ, pretendono po-
<marg>Tianco $en
za orec-
chione, &amp;
$enza mer-
loni.</marg> ter$i $eruire de i gabbioni po$ti in K &amp;. Il pendere di que$to $ianco &egrave; tale che l'artiglierie po$$ino
$coprire almeno la met&agrave; della lunghezza del fo$$o, come $i vede per QS, con l'altezza $opra al
fo$$o ST: Nondimeno que$to co$i fatto fianco, &egrave; $coperti$$imo, ne $i pu&ograve; a$$icurare con gabbioni
$e non per poco tempo, cio&egrave; da tiri dell' artiglierie nemiche, ne vi pu&ograve; $tare $e non vn pezzo coper-
to in RZ; &amp; nel primo fianco detto, ne potr&agrave; $tare due, cio&egrave; nella piazza ba$$a in G, &amp; nella $u-
periore in C. AM. E come fare$tia coprire tutti que$ti fianchi, &amp; l'artiglierie, per $coprire
e difendere la fo$$a. AV. Le coprirei con la terra, &amp; con il legname, cio&egrave; farei le cannoniere non
pi&ugrave; alte di quattro piedi, &amp; da ogni parte armerei la longhezza della $ua gola, con tauoloni gro$$i, &amp;
<marg>Fianchi $at
ti con ter-
ra, &amp; legna
me.</marg> non hau&emacr;done mi $eruirei di a$$e ordinarie, e per longo, a parte per parte le vnirei in$ieme, come $e ne
vede due per li numeri, 9, 2, &amp;, 8, 3, conlegate con le trauer$e, 7, 6, 5, 4, le quali trauer$e vor-
rebbono e$$er alqu&atilde;to gagliarde, &amp; daba$$o t&atilde;to l&omacr;ghe che $i pote$$ino ficcare tre piedi $otto il piano
della cannoniera, &amp; alla bocca di dentro metterei due pezzi di traui, che auanza$$ino anco per di
$opra tre altri piedi come $i vede per 3, 2, 1, e me$$i in opera al $uo luogo, come $i vede per
11, 20, con li quattro traui per trauer$o 15, 12, 16, 17, &amp; con li due altri, che alquanto $i inca$-
$ino in detti tauoloni, &amp; poi ben fermati nel corpo della terra, che prima da ogni parte della
cannoniera vi deue e$$ere $tata ben pe$tata, &amp; conden$ata, $iche i detti traui re$tino $epolti per li due
terzi della lor gro$$ezza; &amp; poi con altri traui po$tiui $opra per longhezza della cannoniera, come
$i vede per li 25, 26, 23, 24, che cadauno di loro deue e$$ere co$i per longo in ca$$ato ne quattro
<marg>Traui $o-
pra le can-
noniere.</marg> primi per trauer$o, con vna intaccatura che $ia vn terzo dentro la $ua gro$$ezza, $i che la gro$$ezza de
primi da ba$$o per trauer$o vi entri dentro, &amp; c&omacr; chiodi di ferro tanto lunghie gro$$i che ba$li, $i con-
ficheranno $opra a tutte e$$e inca$$ature, acci&ograve; che i traui l'vno con l'altro $i venghino tutti a vnire, &amp;
a re$tare immobili, re$tando coperta la cannoniera, doue $i vede la bocca per di fuori 27, 28, longhez-
za, &amp; 27, 25, altezza, che non vorebbe e$$ere pi&ugrave; di quattro piedi e mezo, &amp; la bocca di d&emacr;tro tra i due
traui in piedi 21, 22, ba$ter&agrave; di tre piedi alta, $i che per tutto la $ua longhezza 24, 25, $i $copra $olo l'al-
tezza della contra$carpa, &amp; la met&agrave; almanco della longhezza del fo$$o, le tre cannoniere, che $i $uppo
ne $iano nel fianco, $i vedono per 29, 31, 34, che $ar&agrave; la parte di dentro, c&omacr; li $uoi traui che per di $opra
fanno la palancata 30, 32, 33, c&omacr; altri traui<21>l&omacr;go, &amp;<21>vltimo $ia alzato c&omacr; la terra egualm&emacr;te $opra a
e$$e c&atilde;noniere col $uo p&emacr;dere ver$o la fo$$a, come $i vede<21>30, 35, 36, 33, laqual terra far&agrave; l'e$$etto di
vna trauer$a $olida, che r&emacr;der&agrave; $icuri$$ima la piazza di e$$o fi&atilde;co c&omacr; le $ue artiglierie po$te nelle boche
1, 2, 3. AM. Qu&atilde;do le pallenemiche ferir&atilde;no i detti tauoloni, &amp; traui, credo che da e$$e verr&atilde;no redut
ti in pezzi c&omacr; offe $a de difen$ori. AV. Qu&atilde;to alle palle, che feriranno in detti tauoloni nelle gole delle
c&atilde;noniere<21>certo elle $i caccier&atilde;no dentro, &amp; $i $epelirano nella terra, come anco far&atilde;no colpendo, p
linea retta nella dirittura del piano della gola della c&atilde;noniera<21>e$$er ba$$a, e il nemico alto, &amp; ven&emacr;do
rotto alcuna di e$$e a$$e, facil co$a $ar&agrave; a conficcaruene vn'altra, &amp; prima riempire i buchi co i $achetti
<marg>Sicurt&agrave; del
le canno-
niere-</marg> pieni di terra. Circa a traui, che $ono<21>l&omacr;go <13>$tin&omacr; po$$ono riceuere alteratione per batterie, poiche il
$uo piano, &egrave; paralello a i tiri che far vi puo il nemico, e t&atilde;to pi&ugrave; e$s&emacr;doui $opra vna altezza di cre piedi
alm&atilde;co di terra, doue le palle n&omacr; po$$ono hauere in contro, ma sbri$ciare, &amp; arare, che e$$endo $opra le
c&atilde;noniere la palancata de traui, n&omacr; pa$$er&agrave; anco d&emacr;tro $opra la piazza la sbro$$atura della terra, ne re-
$ta e$po$to altra parte $e n&omacr; la te$ta<21>di fuori 21, 26, quale $i deue beni$$imo $mu$$are, $i che e$$e palle
n&omacr; vi po$$ino vrtare, e t&atilde;to m&atilde;co c&omacr; la dife$a di e$$a terra, &amp; l'e$$ere c&omacr;gi&umacr;ti tutti li traui in$ieme $enza
potere fare moto alcuno. AM. Re$to molto $odisfatto, e tengo che q$te $iano le pi&ugrave; facili, &amp; le pi&ugrave; $icu
re c&atilde;noniere, che $i po$$an fare, benche pare, che<21>farle civada molto legname, quale legname trou&atilde;
<marg>Legnami
delle ca$e,
che $i roui
nano tutti
buoni per
fare le can
noniere.</marg> do$i &imacr; tutte le ca$e che $i disfanno tal pui$ione, &amp; c&omacr;modit&agrave; n&omacr; pu&ograve;m&atilde;care &imacr; alcuna Fortezza. AV. Ol
tre a qu&atilde;to viho mo$trato<21>dife $a delle piazze delle Fortezze voglio farui vedere vna facilit&agrave;,<21>an-
cora n&omacr; cono$ciuta, cio&egrave; come $i po$$a difedere<21>via di $ortite il f&omacr;do della fo$$a, c&omacr; t&atilde;to v&atilde;taggio de
difen$ori qu&atilde;to $i pu&ograve; de$iderare, &amp; ci&ograve; potr&agrave; vedere nel di$egno de' due baluardi AB, doue<21>e$s&emacr;pio
$i vede le $ue fronti PC, EL, pigliare la dife$a nella cortina OM, in QS, &amp;<21>tal dirittura dico douer$i
$opra il piano della fo$$a fabricare la trinciera angolare GIF, che v&emacr;ga da ogni parte dife$a da fianchi
MO, laquale vuole e$$ere<21>di dentro alta almanco $ei piedi, $i che i di$en$ori vi po$$ino $tare coperti;
&amp; la $ua gro$$ezza ba$ter&agrave; d'vn pa$$o, doue all' altezza di quattro piedi vi$iano fatte $pe$$e feritoie, co-
<p n=>265</p>
me $i vede, quali deuono e$$ere fortificate con legname bene concatenato, &amp; vnito con la terra, s&igrave; che<marg>Di$e$a mol
to vule da
f re be'la
fo$$a c&omacr; le
$ottite.</marg>
elle venghino coperte, ne po$$ino $coprire altro cheil fondo di tutta la $o$la, &amp; l'altezza $opra al pia-
no della $tra da coperta, doue i difen$ori, che $ortiranno per li fianchi MO, $taranno coperti$$imi
$tando con li lor mo$chettoninello $pacio IH, IF, &amp; faranno al nemico, che vorr&agrave; entrar nella fo$$a,
la maggiore offe$a, che far $e li po$$a, oltre a fianchi, &amp; alle piazze $uperiori de caualieri, e tal dife$a $i
pu&ograve; fare anco nelle fo$$e, che fu$$ero con l'acqua, potendo$i tal parte rincontro la cortina, tenere al-
ta, s&igrave; che venga a$ciutta, ma$$ime doue la muraglia non fu$$e molto ba$sa, perche e$$endo con l'ac-
qua corr&emacr;te; ba$ta che vi corra con l'i$te$$a larghezza, che fa d'ogni intorno alle fronti de baluardi, poi<marg>Come $i
po$$a $or-
tire &amp; di-
fendere le
fo$$e con
Pacqua.</marg>
che tra la cortina, &amp; l'angolo che fanno i fianchi, e$$e acque vi depongono, &amp; atterrano per non viha-
<*>ere cor$o, &amp; vi fanno bo$co di cannelle, s&igrave; che con la fattura di co$i fatte trinciere $i riceueran-
no duplicati beneficij, auertendo per&ograve;, che la parte di fuori LDP, $ia alzata con tanta $carpa, che
i $ianchi la $coprino, e ma$$ime nell'angolo D, e ca$o che la fo$$a fu$$e $enza l'acqua, &amp; che vi fu$$e
aimezo la $ua cunetta, $i po$$ono fare altre trinciere, &amp; $trade coperte per $ortire $opra la $trada co-<marg>Terapieno
delle corti-
ne pi&ugrave; ba$-
$o di quel-
lo de ba-
luardi.</marg>
perta, ma che il tutro venga $coperto da' fianchi, come gi&agrave; di$$i nel Primo Libro. E con tale occa-
$ione dell'aggiungere dife$a alle Fortezze, dico che ci&ograve; $i far&agrave; anco quando l'altezza del terrapieno
della cortina $i far&agrave; vn pa$$o pi&ugrave; ba$io, che non $ar&agrave; quello del baluardo, e que$to s'intenda doue le
fo$$e $on profonde, &amp; i detti terrapieni alti' $opra al piano della campagna tre o quattro pa$$i, per-
che'le dife$e de baluardi verranno pi&ugrave; commode, come anco quelle de caualieri, che con manco al-
rezza verranno con maggior piazza, &amp; pi&ugrave; commodi allo $coprire la fo$$a, non douendo perci&ograve; il pa-
rapetto di e$$e cortine, e$$er pi&ugrave; gro$$o di quattro pa$$a, come gi&agrave; di$$i nel Primo Libro. AM. Poi
che ogni giorno $i v&agrave; inuentando co$e nuoue per dife$a delle Fortezze, credo che di qu&agrave; a cinquan-
ta anni $i $ar&agrave; tra$mutato quello che al pre$ente viene v$ato, $tante il variare dell'offe$e. AV. L'or-
dine del fortificare $ar&agrave; $empre col mezo de fianchi, &amp; con quelle dife$e, che al pre$ente $i v$ano.
Ma fatte di terra, &amp; di legnami, &amp; la Zappa, &amp; non le batterie, $ar&agrave; $timata, &amp; v$ata, s&igrave; per offe$a, co-
me per dife$a, e perche po$$iamo andare a godere le delitie di que$ta Citt&agrave;, daremo fine per hora al
no$tro ragionamento.
<HEAD>SI DISC ORRE D'INTORNO LA</HEAD>
<HEAD>DIFESA DELLE RVINE, CHE FANNO LE
BATTERIE, ET DEL MODO DA FARE LE
ritirate. CAP. III.</HEAD>
<HEAD>AMICO.</HEAD>
<p>DOVENDO noi con ordine $eguitare l'incominciata materia d'intorno le dife$e
delle Fortezze, conuiene al pre$ente, che trattiamo del modo, come $i deuono di-
fendere le ruine delle batterie, e fare le ritirate, &amp; hauendo voi mo$trato nel Dialo-
go del Primo, e Secondo Libro, l'ordine che tiene ilnemico, quando &egrave; arriuato $o-
pra la contra$carpa, s&igrave; per farne la batteria, come con le trinciere offendere i difen-
$ori, ber$aglian dogli con li mo$chetti, ba$ter&agrave; al pre$ente, che trattiamo delle dife-<marg>Come $i
po$$a anti-
uedere la
quantit&agrave;
della ruina
che pu&ograve; fa
re la batte-
ria.</marg>
$e, &amp; ritirate, $tante le dette ruine. Ma prima de$idero, che con qualche dimo$tratione mi facciate ve-
dere la quantit&agrave; della ruina, che pu&ograve; accadere nella Fortezza conforme al $ito, &amp; alla materia. AV.
Ella non poteua fare, ne il pi&ugrave; bello, ne il pi&ugrave; vtile que$ito per indrizzare il no$tro ragionamento &agrave;
quella facilit&agrave;, e chiarezza, che in co$a co$i importante $i ricerca, perche antiue dute e$$e ruine vi $i
pu&ograve; facilmente rimediare, e come $i dice, far che la piaga antiueduta a$$ai men doglia, poi che antici-
patamente $i preuede, &amp; $i prepara il remedio. In quanto alle grandezze di e$$e ruine, que$te $aranno
$empre c&omacr;forme a l'altezza, &amp; $carpa che hauer&agrave; la muraglia col $uo terrapieno, e $e occorrer&agrave; diuer$i
t&agrave; alcuna, ella dipender&agrave; dalla materia, pi&ugrave; o manco mobile; n&omacr;dimeno tutte $i $o$tentano $opra la $ua
$carpa naturale, n&egrave; hauer&agrave; fine la ruina per in$ino a tanto, che non $i $ar&agrave; fatto la ba$e $otto almanco<marg>La $trada
delle r&omacr;de
con lagran
de $carpa
che $i d&agrave; al
la mura-
glia, &amp; al
terrapieno
ne a$$icura
dalle rui&mdash;
ne.</marg>
quanto $ar&agrave; la $ua altezza, e per e$empio di que$to pre$upportemo che il nemico ne po$$a $coprire la
met&agrave; dell'altezza della muraglia AB, che $ar&agrave; in H, &amp; $opra &agrave; tai piano la batta e tagli, e ca$cando la
parte $uperiore, HB, ca$cher&agrave; in$ieme il terrapieno, cio&egrave; la parte della gro$$ezza DE, del parapetto
fac&emacr;do le $ue ruine la $carpa OIF, che $ai&agrave; eguale alla $ua altezza, come $i propo$e, qu&atilde;do il nemico fa
ce$$e pi&ugrave; alto la batteria, che ci&ograve; fare lo nece$$ita$$e l'altezza della c&omacr;tra$carpa, non potrebbe ca$care a
ba$$o altro che la gro$$ezza della muraglia, &amp; la larghezza della $trada delle ronde, $i che dall'altezza
della contra$carpa, &amp; larghezza della $trada detta veniamo ad a$$icurare le dife$a della Fortezza, $t&atilde;te
<foot>Z</foot>
<p n=>266</p>
la $carpa naturale, che $i d&agrave; all'alzato del terrapieno CD. AM. Al pre$ente vedo il beneficio, che ne
apportano le grandi $carpe, che ella d&agrave; all'altezze delle muraglie, e terrapieni della Fortezza,
e per&ograve; $eguitate. AVTORE. Poi che per le grandi $carpe $i $o$tentano l'altezze de' mon-
ti, tanto pi&ugrave; douemo con tale e$$empio mo$tratoci dalla natura, procurare d'a$$icurare l'altez-
ze delle dife$e della Fortezza; e perche vediate l'effetto contrario che fa la poca $carpa, che
dar $i $oleua a tali altezze, riguardi il $econdo di$egno, pur con l'altezza della muraglia, e ter-
<fig>
rapieno fimile, ma con poca $carpa, e $enza la $trada delle ronde, che facendoui il nemico la batteria
pure al mezo dell'altezza NO, cio&egrave; in V, viene a cadere la gro$$ezza del parapetto PR, &amp; bat-
tendo la parte TO, ca$cher&agrave; la gro$$ezza PQ, doue in tutti li modi le ruine $on tali, che il
parapetto fatto re$ta inutile, e tanto pi&ugrave;, quando fu$$e manco gro$$o di quattro pa$$i, e che l'al-
tezza OP, della $ua terra non haue$$e $carpa naturale. AMICO. Ditemi di gratia, come potr&agrave;
capire il corpo della terra, e muraglia VO, PR, che cader&agrave; a ba$$o, nello $patio angolare NZV.
AV. Quando $ar&agrave; ripieno e$$o angolo, la materia $oprabondante, che cader&agrave; &agrave; ba$$o, far&agrave; ba-
$e, s&igrave; che verr&agrave; a trattenere l'altra, che potria ruinare per in$ino al detto $egno; e battendo il
nemico alquanto pi&ugrave; alto, come con maggior facilit&agrave; potr&agrave; fare, cio&egrave; nel mezo tra VT, la det-
ta ba$e verr&agrave; capace, &amp; a riceuere tutte e$$e ruine della batteria, oltre a quelle, che vi far&agrave; poi il
nemico con la Zappa, e fornelli nel tirarle a ba$$o, per far$i pi&ugrave; commoda la $trada; e per&ograve; da
<p n=>267</p>
quanto s'&egrave; detto vi potrete certificare, di quanto beneficio apporti alla Fortezza la $trada deile ron-
de con la grande $carpa della muraglia, e terrapieno, come $i propo$e. AM. Que$to era vno de'
principali errori, che face$$ero gli antichi nel fabricare le Fortezze, cio&egrave; nel dare poca $carpa, con-
fidando$i, $olo vanamente nelle gro$$ezze delle muraglie, e ci&ograve; faceuano per non perdere piazza
di $opra, non $apendo allargare la pianta col fondamento, quanto bi$ognaua, e $e ci&ograve; $apeuano, il
confidar$i nella gro$$ezza di dette lor muraglie, li faceua fare tale errore; Circa poi alle batterie,
che $i riceuono dalnemico, que$te non $ono tanto danno $e quando $on fatte ba$le, come credeua,
perche battendo la muraglia $opra al piano della fo$$a, non s&ograve; che pi&ugrave; materia po$$a ca$care, che $e
egli la batte$$e al mezo della $ua altezza, poi che la prima ruina, che ca$ca fa ba$e all'altra, che $e-<marg>Ef$etti di
ruin<*>, che
deue $ipe-
re l'Inge,
goero <*>
tare.</marg>
gue, &amp; in tutti i modi non pa$la la $ua $carpa naturale. AV. La muraglia della Fortezza deue e$$ere
dalla contra$carpa coperta il pi&ugrave; $i pu&ograve;, e venendo per e$$empio $coperta vn pa$$o, o poco pi&ugrave;, e$-
$endoui $opra la $trada delle ronde, &amp; il terreno ritirato con grande $carpa, non potr&agrave; accadere
ruina per le ragioni dette, ma $coperta al mezo della $ua altezza, e$$e ruine $ariano, come s'&egrave; mo-
$trato, e re$tando $otto a tal piano la muraglia $alda, ella ne apporter&agrave; molto beneficio, cio&egrave; im-
pedir&agrave; al nemico l'opera della Zappa nel caccia r$i $<*>tto le ruine; beneficio che n&omacr; $i riceuerebbe $e
e$$a muraglia fu$$e $coperta, e battuta $opra al piano della fo$$a: perche tutta andrebbe in ruina, &amp;
non impedirebbe l'opera della Zappa, e per&ograve; $i debbono $empre antiuedere l'offe$e con quelle ra-
gioni, che ne mo$tra prima la natura delle materie, &amp; l'i$te$$a e$perienza. AM. De$idero $apere
con qual maggior commodo po$$ono i difen$ori $coprire, &amp; offendere il nemico, mentre egli procu<marg>In tre co$e
deuono li
difen$ori
mo$trare
l'inge<*>,
&amp; if valo-
ie.</marg>
ra co' pi&ugrave; valoro$i Soldati montare $opra le ruine della batteria. AV. In tre co$e i difen$ori deuo-
no mo$trare il valore, &amp; l'ingegno; e prima impedire il nemico nell'entrare, &amp; impatronir$i della
fo$$a, poi darle tutte le maggiori difficult&agrave;, nel volerui fare la trauer$a, per montar $opra la bat-
teria, &amp; impatronir$i della piazza; Circa allo $coprir$i l'vna parte, e l'altra per offender$i. In
que$to il vantaggio deue e$$ere de' difen$ori, conforme per&ograve; al $ito, &amp; alla materia, e particolar-
mente alle difele fatte anticipare, e benche in quanto al $ito e$$endo in piano il nemico, $i pu&ograve; al-
zare fuori con i caualieri, &amp; procurare di $coprire dentro li difen$ori, quali con le trauer$e, o
alzati di dife$e, $i deuono coprire. Circa alla materia gi&agrave; $appiamo, che $i pu&ograve; antiuede-
re la $ua ruina, $tante il luogo della batteria, &amp; $carpa naturale; Re$ta di ricono$cere il com-
modo, col quale i difen$ori po$$ino offendere i nemici mentre vogliono montare $opra le rui ne del-
la batteria, e que$to $coprimento non $i pu&ograve; fare per fronte, $e non con difficult&agrave;, e danno grandi$-
$imo, perche e$$endo i difen$ori alti $i verrebbono a fare da loro $te$$i pur troppo c&omacr;modo ber$aglio,
benche ruina co$i fatta con la $emplice batteria non po$$a tirare a ba$$o tutto il parapetto, n&egrave; fare
$coprire la piazza, ma $i bene ci&ograve; pu&ograve; accadere col mezo delle mine, e per&ograve; la maggiore dife$a, che
in tal parte potranno fare li difen$ori $ar&agrave; quella per fianco da ogni parte della batteria, &amp; poi con
li caualieri, &amp; piazze del fianco del baluardo oppo$ito, che &egrave; principali$$ima, e ci&ograve; non $olo $i fa
con le palle d'artiglieria, ma $coprendo$i i nemici $i v$er&atilde;no i $achetti pieni di palle di piombo. AM.
Que$ta &egrave; dife$a a$lai buona, ma hauendo fatto il nemico la trauer$a nella fo$$a, &amp; del continuo
attendendo con la batteria all'imboccare, &amp; tormentarui il fianco, come potr&agrave; e$lo fianco far tal
dife$a. AV. Se il nemico hauer&agrave; alzato la trauer$a tanto, che ella po$$a coprire la $alita
della batteria, per certo egli non potr&agrave; $coprire ne offendere il fianco, benche doue la muraglia,
&amp; terrapieni $ono alti, $ia opera molto difficile, &amp; $olo potrebbe e$$er fatta dalle forze Turche$che<marg>Dife$a del-
le bitterie
fatte dal
fianco, &amp;
dal caual. e
re.</marg>
$tante il numero grande de gua$tatori che e$$i v$ano, n&omacr;dimeno nelli fianchi doue $ono due piazze
vi re$tono $empre dua pezzi d'Artiglieria detti traditori, che non po$$ono e$$ere impediti, con liqua
li pezzi, quando non pote$$ero $coprire la $alita della batteria, potranno per&ograve; $empre tirare in quel-
la parte della trauer$a di $opra pi&ugrave; $ottile, &amp; pa$$arla con danno notabile del nemico, come anco fa
ranno le piazze $uperiori, e ma$$ime del caualiere (come di$$i) potendo$i con tali tiri, benche al-
quanto di ficco $coprire il nemico, &amp; offenderlo anco coperto c&omacr; la trauer$a, per le palle che taglie-
ranno, da alto la $ua gro$$ezza, oltre a che $i offende anco con le gi&agrave; dette palle di piombo, di pe$o
di meza libra l'vna, me$$e ne' $achetti ben legate con filo di ferro. AM. Poi che h&ograve; inte$o il mo-
do della dife$a, de$idero in$ieme che mi mo$triate l'ofte$e, che ne fa il nemico con le rui-
ne delle batterie, &amp; il modo da difenderle con le mtirate fatte $opra l'i$te$$a piazza. AV.<marg>Dife$a del-
la batter a
col mezo
della pro.
pria piaz-
za.</marg>
In que$to con$i$te la principal dife$a, perche oltre alla ruina fatta con le batterie, e$$o ne-
mico con la zappa, &amp; con le mine, &egrave; forni, $i v&agrave; facilitando la $trada, &amp; in$ieme leua a' difen-
$ori le dife$e, quali non hauendo prima proueduto$i d'vn'altra anticipata dife$a, co'l mezo del-
la ritirata, $taranno con a$iai pericolo di perder$i, e perche ci&ograve; non accada, tratteremo del
modo di fabricare e$$e ritirate, con le $ue dife$e, quali ne potranno $eruire in tutti i $iti, e
que$to vi mo$trer&ograve; in cinque diuer$i modi, e prima per il pre$ente di$egno AB, quale pro-
porremo che ne rappre$enti la fronte d'vn baluardo moderno, doue $ia $tata fatta la batteria
CD, &amp;, ca$cata parte della gro$$ezza DE, CF, del $uo parapetto con la ruina-
<foot>Z 2</foot>
<p n=>268</p>
<fig>
naturale, $enza che il nemico con la Zappa, &amp; mine, l'habbi fornito di tirare tutto al ba$$o
e che li difen$ori habbino fabricato la $ua ritirata GH, &amp; che HI, $iano due fianchetti, cio&egrave;
<fig>
<p n=>269</p>
vno per parte, laquale ritirata vien fatta con la terra da cauar$i nello $patio EL, in profondit&agrave; al-
manco due pa$$i $otto il piano della piazza del baluardo, laqual dife$a, o trinciera GH, non deue
pa$$are l'altezza del parapetto di fuori, $i che il nemico non la po$$a $coprire. AM. Que$ta co$i fat-
ta ritirata mi piacerebbe $e ella fu$$e fatta pi&ugrave; lontana dal parapetto re$tato, perche venendo li due
fianchi EI, piccoli, non $olo vi po$$ono per di $opra $fare pochi difen$ori, ma ne anco nel fondo
di e$$a, non &egrave; $patio da poterui $tare alcuno: che pure que$ti co$i coperti, po$$ono con diuer$e arme
fare molta offe$a al nemico, hauendo il commodo del tran$ito co$i baffo. AV. Bene, e $auiamente
hauete oppo$to, e per $uggire tale oppo$itione, vi far&ograve; vedere il $ec&omacr;do di$egno, &amp; ritirata nella fron-
te HI, per la batteria DE, la ritirata di dentro $ar&agrave; ABC, di forma angolare, doue l'vna par-
te con l'altra $i difende. AM. Ne anco que$ta $econda ritirata mi $atisf&agrave;, $tante l'oppo$itioni fat-
te da voi nelle dife$e angolari, per non potere li difen$ori $coprire, ne offendere il nemico, quando
vi entra $otto, ne douemo fare alcun conto del poco $patio, che re$ta alle te$te AB, non potendo
$coprire il piede delia trinciera FCG, ne meno l'angolo C. AV. Gi&agrave; che co$i bene cono$cete,
l'oppo$itione, &amp; anco gli altri la po$$ono antiuedere, le propongo in$ieme il terzo di$egno, doue per.
la batteria ZY, $ar&agrave; la ritirata VQ, ST, non $olo fiancheggiata dalle parti, ma tutta la $ua lun-
ghezza $i potr&agrave; l'vna con l'altra parte difendere. AM. Que$ta co$i fatta dife$a in apparenza pare a$-
$ai gagliarda, ma la giudico dell'i$te$$a natura dell'altra, poi che cacciando$i il nemico $otto a gli an-
goli QS, li difen$ori non li po$$ono $coprire, ne manco offendere, onde con la Zappa pu&ograve; il nemi-
co ca&ccedil;ciar$i $empre pi&ugrave; $otto, &amp; de$truggere la dife$a, e per&ograve; e$$endo la parte SQ, diritta, e $enza
l'angolo R, al parer mio $arebbe a$$ai $icura que$ta dife$a. AV. Poi che mirate, &agrave; giu$to $egno,
&egrave; ben douere, che anco io ci dia dentro, e per&ograve; le mo$trer&ograve; il quarto di$egno, che per la batteria
KL, $i vede la ritirata PO, MN, quale forma il fianco da ogni parte di larghezza almanco di
otto pa$$i, il cauamento di mezo S 2, $ar&agrave; fatto in due parti, cio&egrave; quella contigua al parapetto do-
uer&agrave; e$$ere pi&ugrave; ba$$a al manco vn pa$$o pi&ugrave; dell'altra S, $i che col mezo della trinciera 7, 8, vi po$-
$ino $tare duplicati difen$ori, laqual trinciera deue e$$er fatta, non di terra, ma di legname, che vie-
ne chiamata palancata, qual $i far&agrave; mobile, come di $otto vimo$trer&ograve;. E per dar finea quanto pro-
<fig>
ponemo, il $eguente di$egno $ar&agrave; il quinto, el'vltimo con la ritirata ZX, &amp; X, che fa l'effetto del $o-
pra$critto, e pi&ugrave; e$$endo la parte &amp; X, angolare d'ogni intorno, $i potr&atilde;no fare le cannoniere, &amp; feri-
toie coperte con legname bene concatenato &amp; a$$icurato con la terra, $i che la dife$a non potria e$-
$er maggiore, s&igrave; nel poterui $tare li difen$ori coperti, come per poter$i anco $eruire, non $olo delli<marg>Dife$a del-
le batterie
con le Pe-
riere.</marg>
archibu$i, e pezzetti d'artiglierie maneuole, cio&egrave; Periere, s&igrave; che $parato vn pezzo $e ne po$$a $pinge-
re auanti vn'altro carico, m&emacr;tre che il primo $i ricarica c&omacr; <27>lle materie pi&ugrave; offen$iue, che $i adoperano
ne' tiri corti, ouero $iano li pezzi fatti da caricare <21> la culata, quali n&omacr; $i douer&atilde;no muouere, e $ar&atilde;no
al bi$ogno l'effetto della tr&imacr;ciera, mett&emacr;do $opra le ruote $tramazzi, o balle d'altra materia, che re$i$ta
<foot>Z 3</foot>
<p n=>270</p>
<fig>
all'offe$e, che potranno fare gli offen$ori conforme al $ito, e tanto pi&ugrave; quando il parapetto veni$$e
<marg>Conclu$io-
ne della di
fe$a pi&ugrave;rea
le.</marg> tutto tirato a ba$$o, come $i deue proporre, e che il ne mico pote$$e battere con l'artiglieria, ma$$ime
la fronte della ritirata <28>, quale perci&ograve; $i far&agrave; tanto gagliarda, &amp; $icura di ruina che ba$ti. AM.
Siete arriuato a quel pa$$o, doue de$idero che ci fermiamo, per ricono$cere tutte le offe$e, &amp; dife$e,
che $i po$$ono fare, e per&ograve; prima ditemi d'intorno al terminare que$te ritirate, le con$iderationi, che
$i deuono hauere per fabricarle. AV. Nel fabricare que$te trinciere, $i deue attendere a tre co$e
principali, e prima antiueduta l'offe$a, che ne vuol fare il nemico, $i deue attendere a fare la ritirata
commoda per poterui $tare a$$ai difen$ori, &amp; che per fronte, doue pi&ugrave; facilmente potr&agrave; e$$ere offe$a,
vi $ieno fatte le dife$e pi&ugrave; $icure, che $i potr&agrave;, &amp; che anco per fianco da ogni parte $i po$$a col van-
taggio del $ito, coprire per con$eruare e$$e dife$e, &amp; $coprire il nemico, &amp; farli quella maggiore offe-
$a, che $i potr&agrave;, mentre vorr&agrave; montare $opra le ruine della batteria; e que$ta offe$a, come $i di$$e non
$i pu&ograve; fare per fronte, perche il pendere di e$$e ruine non potr&agrave; mai e$$ere tanto, che per di $opra
<marg>Dife$a del-
la batteria
per fiancc.</marg> po$$a e$$ere $coperto, non volendo i difen$ori re$tare $coperti, &amp; molto offe$i, ma $i beneper fianco, e
ma$$ime quando con mine, &amp; altro $ar&agrave; con$umato tutto il parapetto, &amp; intaccata la piazza, e per&ograve;
$i deue fare la ritirata tanto larga, &amp; profonda, che ba$ti; cio&egrave; larga per con$eruare la dife$a in ogni
occorrenza di maggior ruina di quello, che prima $i giudic&ograve;, &amp; profonda per potere con duplicata
dife$a offendere il nemico, e ma$$ime col primo cauamento dauanti pi&ugrave; ba$$o, per a$$icurarci anco
dalle mine, e tanto pi&ugrave; con l'aiuto della muraglia re$tataui $otto, $i che in parte che e$$i difen$ori vi
$tanno con graue danno del nemico, e$$i non venghino fatti volare per l'aria, &amp; il modo per a$$icurar-
$i di que$to tratteremo con altra occa$ione. AM. Molto gagliarde $i po$$ono fabricare que$te riti-
rate, $empre per&ograve; che nel tempo del bi$ogno $i po$$a effettuare l'opera, che $i propone di fare, con
quella facilit&agrave;, che $i de$idera, e que$ta fattura la tengo molto per difficile, $tante la $tretezza del $ito,
&amp; il douerci lauorare con a$$ai lauoranti, &amp; in tempo di tanta confu$ione, e doue conuiene combatte-
<marg>C&omacr;battere
&amp; lauora-
re $on far-
ture molto
diuer$e.</marg> re, e lauorare, che $ono fatture tra di loro tanto contrarie, quanto &egrave; dalla maggior facilit&agrave; alla mag-
gior difficult&agrave;. AV. N&omacr; fu mai opera t&atilde;to difficile, che dall'ingegno dell'huomo non venga facilitata,
e que$to in materia di dife$a $i far&agrave; con l'antiuedere il male, &amp; hauere preparato il rimedio, con
quell'ordine pi&ugrave; facile, $i che l'opera del nemico non preuaglia a quella de' difen$ori. In quanto al
la e$ecutione, doue con$i$te l'eccelenza dell'lngegnero Militare, que$ta, oltre al notare prima tutti <*>
progre$$i del nemico, $i deue in quella parte, doue $i vedr&agrave; potere riceuere la batteria, hauer prepara-
to gli huomini, s&igrave; Soldati come gua$tatori, poi che in $imile occa$ione conuiene anco all'i$te$$o Pren-
cipe lauorare, &amp; proui$ta che $ia que la quantit&agrave; di $trumenti, s&igrave; di Zappe, e badili, ce$ti, o $achetti, che
<marg>Ordine da
fare lauora
fe molti o-
peranti in
frto ftretto
&amp; $enza c&omacr;
fu$ione.</marg> potranno bi$ognare per mane ggiare, e portare la terra $i noter&agrave; il termine del lauoro da fare, e $com-
partiti gli officij &agrave; quelli pi&ugrave; pratichi, e di miglior giuditio, $i dar&agrave; principio alla dife$a auanti l'offe$a,
$i che il terrapieno di dentro non po$$a cadere con la muraglia, ma ne $erua per farne la ritirata gia
detta. In que$to modo, cioc li lauoranti, che haueranno da operare, doppo l'hauer $egnato li termi-
ni detti con l'alzato dell'opera da fare, e con$egnato li $trumenti per maneggiare la terra, cio&egrave; Zappa,
badili, e corbeli, $achetti, o altro $i metteranno li lauoranti in file doppie, che $aranno quelli, che
<p n=>271</p>
doueranno portar via la terra, e ci&ograve; faccino $enza muouer$i, $tando tra di loro in lontananza com-
moda da poter$i $porgere il ce$to, o $achetto pieno di terra, qual vada con la fila doue s'ha da butta-
re, &amp; l'altra fila poi rimandi detti ce$ti vuoti al cauamento, doue con ordine $taranno quelli, che zap-
perano, &amp; tornerano a riempire li ce$ti, &amp; in tal modo $i far&agrave; vn moto qua$i perpetuo, nel portare la
terra, $enza occupare altra piazza, $e non per quanto terranno e$$e file, e $enza alcuna confu$ione,
douendo$i per&ograve; cambiare gli huomini, acci&ograve; la fatica venga $compartita, E perche l'opera venga
fatta conforme alla dife$a da fare, $i far&agrave; che da ogni parte $tiano Sopra$tanti intelligenti, che $ap-
piano comandare, e far$i obedire con quella de$trezza, e corte$ia, che conuiene, v$ando per&ograve; il rigo-
re, &amp; l'alturit&agrave; quando far&agrave; bi$ogno; perche dall'obedienza dipende l'e$ecutione in tutte le co$e, e
con tale ordine, &amp; numero di file, anco in vna notte $i far&agrave; grandi$$ima opera, oltre a quella, che $i
potr&agrave; fare il giorno. AM. Non &egrave; dubio alcuno, che dall'ordine buono vengono facilitate tutte le
co$e, benche difficili, onde per compita mia $atisfattione vorrei, che mi mo$tra$te con pi&ugrave; chiara di-
mo$tratione e$$e batterie con le $ue ruine, e ritirate. AV. Gi&agrave; ho fatto il pre$ente di$egno, doue
<fig>
per AB, $i vede la larghezza della batteria con le $ue ruine M, &amp; ritirata EF, CD, e do-
uendo$i $apere le ragioni delle larghezze, altezze, &amp; profondit&agrave; di que$te ritirate, dico, e prima cir-
ca alla larghezza, deue l'Ingegnero fare il conto con ordine tale, che eglinon perda la piazza in-<marg>Non $i de-
ue perdere
piazza in-
fruttuo$a-
mente.</marg>
fruttuo $amente, ne manco li ritirata venga tanto angu$ta, che i difen$ori non vi habbiano poi il
commodo per difender$i; s&igrave; che il nemico facilmente con nuoua ruina li faccia perdere le dife$e fat-
ie, $tante l'opera della Zappa, &amp; della mina; e per&ograve; nelle piazze commode de baluardi moderni e$$a
ritirata n&omacr; vorrebbe e$$er fatta indentro m&atilde;co di dodici pa$$i, e pi&ugrave;, $e pi&ugrave; $i potr&agrave;, per $tar l&omacr;tano dalla<marg>Larghezza
della ritira
ta.</marg>
ruina, oltre a che nel rifarui la $ua dife$a, n&omacr; la douer fondare $opra la terra ruino$a, e ma$$ime perfr&omacr;
te, doue ha da e$$ere pi&ugrave; gagliarda, e vol&emacr;do$i profondare due pa$$i, dalla parte di d&emacr;tro vi vorr&agrave; altre-
tanto di $carpa, &amp; dall'altra ver$o la ruina, $e ne la$$er&agrave; anco pi&ugrave;, per la $icurt&agrave; dell'altezza del terreno
re$tato di fuori, che copre i difen$ori dall'offe$e della c&atilde;pagna, $i che il fondo verr&agrave; largo almanco $ei
pa$$i, doue per duplicata dife$a, li difen$ori vi po$$ino $tare c&omacr;modi c&omacr; ogni $orte d'arme <21> offendere
<foot>Z 4</foot>
<p n=>272</p>
il nemico nello $coprir$i $opra la batteria, &amp; nell'impedirli l'opera della Zappa nel cacciar$i $otto l'ar-
gine del terrapieno re$tato, i quali difen$ori potranno e$$er dife$i in ogni occorrenza da vna palanca-
ta mobile, come $i di$$e, &amp; $i vede per IL, pur che nello $patio IG, LH, vi $ia luogo capace per
a$$ai difen$ori, &amp; che po$$ino v$are picche, e meze picche, &amp; arcobu$i, &amp; haucre il commodo da
ogni parte d'vna $trada coperta, &amp; $icura per potere e$iere $occor$i, e con$eruare quella dife$a, oltre
a quella di $opra, che $ar&agrave; la principale, douendo nella detta ritirata poter$i sba$tar pi&ugrave; per im-
<marg>Principale
dife$a delle
ritirate.</marg> pedire il cauamento delle mine, che vi far&agrave; il nemico; e per&ograve; la principale dife$a $i fara col mezo del
commodo della ritirata, &amp; $icurt&agrave; dell'altra trinciera della piazza $uperiore, e ma$$ime per fianco
EF, CD, come $i di$$e. AM. Non &egrave; dubio che quanto $ono maggiori le ritirate, tanto migliore
$ar&agrave; il commodo per $are la dife $a pi&ugrave; $icura, &amp; non e$$ere impedita per le ruine delle mine, come
vengono le ritirate, che $i fanno angu$te di piazza; ma ditemi in gratia, quando il nemico hauer&agrave; di-
$trutto tutto il parapetto vecchio per quanto tiene la batteria AB, e che po$$a per di fuori $coprire
la piazza di dentro, (come anco di $opra $i propo$e) in tal ca$o, che $orte di dife$a fare $ti a detta ri-
<marg>Ordine da
effettuare
la di$e$a.</marg> tirata, ma$$ime per fronte, doue pu&ograve; e$$er battuta con l'artiglieria. AV. A que$ta offe$a bi$ogna
hauer preparato la dife$a d'vn parapetto fatto con la $emplice terra, &amp; a$$ai indentro, e fatto con tan-
ta $carpa, che non po$$a ruinare, &amp; attendere alla dife$a per fianco, &amp; in tal parte con$eruar$i pi&ugrave;
ba$$o, che $i pu&ograve;, per e$$ere quel tanto pi&ugrave; coperto, e particolarmente con palancate, &amp; altri ripari di
legnami, e terra; e doue re$ti il commodo a' difen$ori di $tarui ba$$i, &amp; coperti per potere $empre
$coprire il nemico, quando $i auicina, &amp; of$enderlo con continui tiri, s&igrave; d'arcobu$i, come anco di
Periere. AM. Poi che dall opera della Zappa, viene fabricata la Fortezza, couemo anco crede-
re, che da e$$o $trumento ella venga de$trutta, quando per&ograve; i difen$ori non la $aperanno anticipata-
mente meglio operare per difender$i, perche il nemico per auicinar$i, non $olo $i a$$icura con le $tra-
de $otterranee, &amp; nella fo$$a con la trauer$a N, e poi per le ruine delle batterie $i fa e$$a $trada, e
tanto pi&ugrave; poi col mezo delle mine per entrare nella Fortezza, e per&ograve; come dice$te, &egrave; nece$$ario la $i-
curt&agrave; de' fianchi, &amp; la dife$a de' caualieri con le grandi $carpe, s&igrave; nelle muraglie, come nelle altezze
de'terrapieni, per a$$icurar$i dalle gran ruine, per le quali temo $olo delle mine, che con altra occa-
<marg>Batterie al
la p&umacr;ra del
baluardo.</marg> $ione ne tratteremo; de$iderando al pre$ente, che di$corriamo $opra le batterie, che il nemico fa nel-
la punta del baluardo, doue fatto ruinare l'angolo, egli nel dare l'a$$alto, vi $t&agrave; molto pi&ugrave; coperto,
che non $t&agrave; nell'altre batterie gi&agrave; dette, non lo potendo li fianchi de baluardi $coprire, ne manco of-
fendere; s&igrave; che &egrave; bene il procurare $opra a tale offe$a qualche rimedio. AV. Buoni$$ima &egrave; la vo-
$tra opinione, e $ar&agrave; $empre quando applicherete l'animo per $eruitio della dife$a delle Fortezze, e
ma$$ime di tanta importanza, come &egrave; que$ta, e perche gi&agrave; anco pen$ai a tale offe$a, e formai il pre-
$ente baluardo con la battetia ABC, doue l'angolo vien tagliato per lo $patio XX, che con la
ruina dello $patio TC, s'&egrave; fatto ba$e; nondimeno $tante la detta grande $carpa, che $i d&agrave; alle mo-
derne Fortezze, la ruina non pu&ograve; e$$ere tanto grande, che li due fianchi, e caualieri non la po$$ino
<marg>Perfettio&mdash;
ne delle
piazzegr&atilde;
de.</marg> in buona parte $coprire, e per&ograve; in Fortezze co$i fatte, non torna al nemico quel beneficio, che dite,
al fare in tal parte la batteria, douendo fare due trauer$e, &amp; i difen$ori nel fare la ritirata, la fanno
in parte, che manco occupa la piazza del baluardo, e doue per tal dirittura, &amp; il commodo di farne
a$$ai $enza impedire le piazze de' fianchi, oltre alla dife$a grandi$$ima, che fanno li due caualieri,
e per di$correre anco $opra a que$ta dife$a, $i deue, come di$$i anticipare la ritirata, &amp; il cauamento
BAC, ba$$o almanco a due pa$$a, oltre al $econdo sba$$amento D, ver$o l'angolo: s&igrave; che poten-
do $i vada a ritrouare la muraglia $alda per a$$icurar$i quel tanto pi&ugrave; dal cauamento delle mine; la
<marg>Auertim&emacr;-
to di mol-
ta impor-
tanza.</marg> $ua dife$a, ouero palancata $ar&agrave; la SP, &amp; la dife$a poi del primo cauamento SD, PE, $ara
HGI, &amp; DEF, $carpone pi&ugrave; che naturale la$ciato per $o$tegno di e$$a dife$a, &amp; oltre a que$ta pri-
ma ritirata $i pu&ograve; fare l'altra $econda MN &amp;, &amp; la terza ancora POQ, $i che con la quarta, che
&egrave; quella de' due caualieri VZ, gi&agrave; fatta la $icurt&agrave; della piazza del baluardo non potr&agrave; e$$er mag-
<marg>Ritirate s&emacr;
za impedi-
re lepiazze
de' fi&atilde;chi.</marg> giore, $enza impedimento alcuno delle piazze de' fianchi, (come $i propo$e,) ma &egrave; ben vero, che
per ci&ograve; fare, non vi bi$ogna hauere care$tia di terra, ne indugiare a fare tale opera, quando il ne-
mico s'&egrave; fatto patrone della piazza del baluardo. AM. Molto gagliarde, &amp; ben $ituate $ono que-
$te ritirate, &amp; le $timo a$$ai, $e per&ograve; n'&egrave; conce$$o il poterne fare. Ma pi&ugrave; $timo il lauoro, che pu&ograve; fa-
re il nemico, come di$$i, col cauamento delle mine, con le quali pu&ograve; di$truggere e$$e ritirate, ben-
che habbia poi difficult&agrave; al montarui $opra. AV. Gi&agrave; pi&ugrave; volte ho detto, che dalla Zappa, &amp; dal
badile $i riceue la maggiore offe$a, come anco la maggior dife$a, e ci&ograve; accade a quelli, che con pi&ugrave;
antiuedere, &amp; giuditio la $anno meglio adoperare, e per&ograve; circa alle mine la dife$a principale, &egrave; la con-
tramina, perche quelli che prima $i ritrouano patroni del $ito, doue $i ha da fare il forno per la mina,
<marg>Dife$a del-
le mine.</marg> haranno riceuuto il maggior beneficio, poi che da pochi huomini $i difende, &amp; $i con$erua, e per ci&ograve;
fare gli antichi v$auano nel fabricare le loro Fortezze, farui prima $opra al fondamento la $ua con-
tramina, e ma$$ime nelle fronti de' baluardi, e ci&ograve; apportaua ottima dife$a; ma perche in que$ti no-
$tri tempi, pare che il proporre di fare l'opere con poca $pe$a, $ia $ommamente grato, e ci&ograve; &egrave; ben fat-
<p n=>273</p>
<fig>
to, ma non deue e$$ere con danno della dife$a, perche poco $pende chi ben fortifica, e poi che que$te<marg>Poco $pen
de chi ben
fortifica.</marg>
contramine non $i fanno con l'opera della Fortezza, giudico e$$er nece$$ario prouedere almanco in
tempo di $o$perto, &agrave; tal dife$a, con le $ue $trade $otterranec, acci&ograve; i difen$ori $i con$eruino patroni,
il pi&ugrave; $i pu&ograve;, nel fondo delle batterie, e benche que$ta $ar&agrave; tenuta per co$a difficile, nondimeno $i de-
ue $empre attendere a quello, che ne pu&ograve; giouare, &amp; credere, che con l'ingegno $i po$$a $uperare la
forza, e perci&ograve; vi voglio farvedere vn modo facili$$imo da fare $trade $otterranee molto vtili a' di-<marg>Strade $or-
teraneeche
feruono p
c&omacr;tramina</marg>
fen$ori per fare contramine, e ma$$ime per di$cendere ne i cauamenti fatti $otto le ritirate, e ci&ograve; $i ve-
dr&agrave; nel detto di$egno per la $trada $otterranea, notata con li punti IYM, douendo per&ograve; la porta
E, che sbocca nella ritirata PS, e$$ere pi&ugrave; per fianco, &amp; $icuramente dife$a la $ua bocca E, che
ci&ograve; $i pu&ograve; fare con trauer$e, &amp; con l'i$te$$e palancate. AM. Se ella mi mo$tra il modo di fare que-
$te $trade $otterance, potr&ograve; dire hauer vi$to co$a ina$pettata, e da me tenuta, $e non per difficile, al-
manco perpoco $icura. AV. Anzi voglio che la teniate, non $olo per $icuri$$ima, ma per tanto
facile, che ogni ru$tico villano la $aper&agrave; fare; e perci&ograve; e$equire, dico, che doue $i ha da fare la $trada
$otterrauca, veglio che $i caui vna fo$$a a quella profondit&agrave;, che douer&agrave; terminare il piano di e$$a
<p n=>274</p>
$trada, e perche le fo$$e profonde non $olo $i cauano con grande $carpa da egni parte, ma $i incomin-
ciano tanto pi&ugrave; larghe in bocca, che &agrave; quella ba$$ezza, doue hanno da andare i iauoranti, po$$ino but-
tar fuori la terra col badile, &amp; vi $i po$$a anco perci&ograve; la $ciare vna banchetta per parte, $i che non $i re-
$tringa il terminato cauamento, &amp; che la terra $i po$$a anco poi buttata per due mani di badili, cio&egrave;
$opra a e$$e banchette, e per vltimo $opra al piano del $ito, doue prima $i buttaua, &amp; acci&ograve; che il $en-
$o re$ti capace dalla e$perienza, nel $opra$critto di$egno per RI; FE, le mo$tro il cauamento in
bocca del fo$$o da fare, la banchetta Ja $ciata da ogni parte $ar&agrave; la SC, &amp; BT, $eguitando a caua-
re lo $patio TS, BC, $ino $opra al fondo della $trada, che vorremo fare, quale proporremo $ia il
notato per GQ, e largo quanto $i vorr&agrave;, cio&egrave; VX, e fatto que$to cauamento, ouero a parte per
parte per non impedire tutta la piazza, $i hauer&agrave; tanti traui, o altri legni, che me$$i per trauer$o con
le te$te $opra alle due banchette TS, come per P, $i vede, $i faccia il palco, ouero couerto $tabi-
le, al vacuo della $trada PQ, che ci&ograve; $i potr&agrave; fare co$i gagliardo, e $icuro, for$e pi&ugrave; che non $areb-
<marg>Come $i
cuoprino
le $trade
$otterance</marg> be vn volto di muraglia; $opra alli quali legni $i torner&agrave; poi a riempire, &amp; fare il $uo terrapieno, &amp;
$i redurr&agrave; la piazza al piano di prima, e per dar lume &agrave; detta $trada $otterranea, $i la$cieranno i vacui &agrave;
modo di bocche di pozzo, armati con legnami, &amp; poi con le $ue feriate, s&igrave; che li difen$ori po$$ino
combattere $opra, &amp; $otto la terra, che &egrave; quel maggior beneficio, che $i po$$a appoitare per la di$e$a
delle Fortezze. AM. Non poteuo intendere, ne veder co$a, che pi&ugrave; mi fo$$e grata, quanto il fare
le dife$e delle ritirate con tanta facilit&agrave;, e $icurt&agrave;, s&igrave; nel fare lauorare gran numero di lauoranti in
poco $ito, &amp; $en za alcuna c&omacr;fu$ione, come anco nel fabricare le $tarade $otterranee, onde non po$$o ne
deuo de$iderare altro al pre$ente, e con que$to daremo fine, &amp; andaremo a metterci in ordine per il
viaggio di Bergamo da principiar$i diman da mattina.
<HEAD>SI TRATTA SOPRA AL MODO
DI FABRICARE LE DIFESE MOBILI, PER
OPPORSI CO NTRO LI ASSALTI FATTI
$opra le batterre. CAP. III.</HEAD>
<HEAD>AMICO.</HEAD>
<p>QVANDO ne' giorni pa$$ati erauamo &agrave; Venetia, trattammo d'intorno le rui-
ne che fanno le batterie, &amp; delle ritirate che vi deuono fare i difen$ori per dife-
$a di e$se. Hora de$idero ch'andiamo inue$tigando, qualche artifitio$o ordine
per facilitare la dife$a, &amp; preparare anticipatan ente il modo da difender $i, &amp; of-
fendere il pi&ugrave; $i pu&ograve;, e que$to al parer mio $i douerebbe c$equire con le dife$e
mobili, acci&ograve; che in ogni improui$a occa$ione elle ne po$$ino $eruire, e ma$$ime
quando per poca diligenza de' difen$ori accade$$ero ruine ina$pettate; e $i come
<marg>Ecc<*>llenza
dello Inge
gnero Mili
rare.</marg> il Medico mo$tra la $ua eccellentia nel $anare, ouero prolongare la vita &agrave; vno oppre$$o dal male, te-
nuto da altri per incurabile; cos&igrave; vorrei che anco l'Ingegnero procura$$e la $alute della Fortezza,
benche ridotta, come $i $uo dire, all'e$tremo. AV. Que$to &egrave; quel fine, che doueria e$$ere in turti
gli huomini, cio&egrave; nella profe$$ione, che fanno, procurar $empre il <18>ublico beneficio, &amp; a que$to at-
tendere con la frequenza dello $tudio, &amp; dell'opere, e tanto pi&ugrave; quando ci&ograve; $i fa per difendere le Por-
tezze contro i nemici di Santa Chie$a, &amp; &agrave; honore del Signore Iddio, per ilquale $eruitio mi $ono af-
faticato gi&agrave; quarant'anni continui; e benche, come debile $trumento non po$$a arriuare &aacute; quella per-
fettione che de$idero, le dar&ograve; nondimeno in que$to particolare quella maggiore $atisfattione, che
potr&ograve;, e prima proporremo douer difendere vna piazza, doue po$la accadere il perdere le dife$e, e
non $olo per il poco antiuedere de' difen$ori, re$tare $coperti, ma non hauer materia commoda da
<marg>Dife$a del.
le batrerie
<*> fare all'-
improui$o</marg> poter$i coprire; e per fuggire vn tal di$ordine, &amp; non douer$i confidare per vltimo refugio nelli $tra-
mazzi, e ca$$e, &amp; altri legnami, co$i alla refu$a me$$i in$ieme, per non hauere altro riparo, ma prima
hauere proueduto le dife$e a$$ai pi&ugrave; $icure per poter$ene $eruire in ogni improui$a occorrenza, ben
che ci&ograve; $i po$$a fare con carri carichi con balle piene d'ogni $orte di materie leggieri, c che re$tino
all'offe$e, &amp; ancora con le $emplici balle di lana, o d'altro, ben legate per poterle fare rotolare per
coprire li difen$ori; ma perche molte volte $i viene ad intrigare le piazze, &amp; apportare di$ordini
non piccoli, e per&ograve; vivoglio mo$trare per li $eguenti di$egni, diuer$i modi da fabricare anticipata-
mente le dife$e mobili di gi&agrave; propo$te, &amp; conferuarle poi ne' magazini per $eruir$ene al bi$ogno,
e prima col mezo de' ruotoli $imili al pre$ente EF, longhezza, &amp; PG, gro$$ezza, quali $i de-
<p n=>275</p>
<fig>
uono fabricare, come le botte, ma in quella maggior lunghezza, che $i pu&ograve;, cio&egrave; in cambio di doghe<marg>Ruotoli <21>
fare dife$e
mobili.</marg>
$i adoperino trauicelli bene $quadrati, &amp; congiunti in$ieme d'intorno a due cerchi di botte, d'intor-
no a quali $i fermeranno i detti legni, hauendo anco preparato tre cerchi di ferro per metterli di fuo-
ri, &amp; poi $errare in$ieme i detti legni, la longhezza de quali $i vede per PF, &amp; l'altezza LE, $er-
rati con li cerchi di ferro PG, QH, IR, douendo per&ograve; e$$ere il ruotolo alquanto pi&ugrave; gro$$o da
vna te$ta, che non $ar&agrave; dall'altra, acci&ograve; li cerchi vi $i po$$ino metter ben $errati; circa all'altezza, ouero
gro$$ezza di e$$i ruotoli que$ta douer&agrave; e$$ere tanta, che li difen$ori po$$ino re$tar coperti, cio&egrave; al pi&ugrave;
vn pa$$o, e almanco quattro piedi, e di co$i fatti ruotoli, ouero botte $enza fondo, $e ne deuono fa-
bricare tanti, che $i po$$a circondare qual $i voglia grande $patio di batteria, &amp; poi allogarli ne'ma-
gazini, e quando in tempo di bi$ogno, occorrer&agrave; adoperarli, $i deuono rizzare in piedi, &amp; empirli di<marg>Come $ide
uono acco
modare li
ruotoli per
$eruir$ene
nella dife$a</marg>
letame con a$$ai paglia, o materia non molto graue, &amp; poi tornarli a di$tendere in terra, hauendo pre
parato a$$ai pali longhi, quanto $ar&agrave; il ruotolo PF, e ben diritti, &amp; apuntati, e $e ne ficchera da
ogni te$ta per forza di maglio, quanti ve ne potranno entrare, come per la te$ta EL, $i vede, e nel
condur <13>ue$ti ruotoli $opra alla batteria, $i anderanno $pingendo auanti da l'i$te$$i difen$ori, e bi$o-
gnando, opereranno due manouelle, $tando $empre coperti, potendo$i con que$ti ruotoli $opra la<marg>Ordine da
operare e$-
$i ruotoli.</marg>
batteria formare vna trinciera fiancheggiata, qual far&agrave; dife$a grandi$$ima, e que$to con $opramette-
re le $ue te$te lontane l'vna dall'altra, quanto bi$ogna, $i che li archobu$ieri vi po$$ino $tare coperti, e
come per cannoniere po$$ino per $ianco, e da ogni parte $coprire il nemico. AM. Que$ta dife$a &egrave;
molto facile &amp; vtile, potendo$i fare anco contro l'artiglierie, &amp; formare vna trincie a con tanti fian-
chi, quanto $ar&agrave; il numero de' ruotoli. Ma ditemi in corte$ia, e$$endo que$ti di forma rotonda, $i po-
tranno ben mandare auanti, $tando li difen$ori $empre coperti, come s'e detto; ma potendo anco<marg>Come $i de
ue $pigere
auanti, &amp;
fermare il
ruotolo.</marg>
nel ruotolarli, $correre pur troppo auanti, ouero nell'vltimo mancarli $otto la terra, &amp; ca$care a
ba$lo per le ruine, in tal ca$o come vi potrete a$$icurare? AV. Que$to &egrave; rimedio facili$$imo, e ma$$i-
me colmezo di due corde, o catene col $uo rampino di ferro da attaccare, &amp; di$taccare; oltre a que-
$to facendolo ruotolare $opra a due tauoloni, alla te$ta de quali $ia fermata vna trauer$a, o guancia-
letto dell'i$te$$o legno, il ruotolo caminer&agrave; $opra al tauolone, &amp; $i fermer&agrave; al $uo luogo, ben che $em-<marg>Ruotoli co
me $i facci-
no ruirare
in dietro
&amp; fermari</marg>
pre vi $iano nece$$arie le corde, o catene di ferro, non $olo per ritenerlo, ma per poterlo ritirare indie-
tro, che ci&ograve; anco $i far&agrave; facilmente con ba$toni rampinati, come v$ano li zattieri per le fiumare, nel ti-
rare, &amp; rattenere i legni. E que$to ne ba$ti d'intorno a'ruotoli, douendoui mo$trare la dife$a delle
palancate, &amp; de'ra$trelli mobili. E prima delle palancate, non trattando per&ograve; di quelle, che per l'or-
dinario $i fabricano in Francia, &amp; in Fiandra per impedire il pa$$o, s&igrave; nel pa$$are la fo$$a, come nel-
l'entrare nella Fortezza $opra li parapetti, &amp; dife$e di terra, perche quelli $i fanno immobili, cio&egrave; con<marg>Palancare
mobili, che
$i po$$ene
<*> per
dife$a i <*>
ti l luoghi
della For-
tezza.</marg>
pali $pe$$i fitti in terra, &amp; con trauer$e dall'vno, &amp; all'altro $olo per impedire il pa$io; Ma que$te
che al pre$ente vi mo$trer&ograve;, non folo $ono mobili, &amp; impedi$cono il pa$$o, ma quello, che pi&ugrave; im-
porta, po$$ono fare dife$a, e parapetto alli difen$ori in tutti li luoghi dentro, e fuori della Fortezza,
come per la $egnata AB, $i vede, longhezza, &amp; QR, altezza, fatta con li legni lunghi per tra-
uer$o $imili al $egnato MN, $o$tentati da piedi$talli con la $ua forcella, come $i vede per ST, &amp;
<p n=>276</p>
il piede$tallo, ouero ba$e LKD, &amp; forcella EF, &amp; G, larghezza eguale alla gro$$ezza delle
dette trauer$e, che deuono congiunger$i, &amp; fermar$i nella forcella, per le pre$e PO, fatte con li
cugni fitti nella trauer$a, come $i vede per XS, acci&ograve; che non $olo la ba$e KL, CD, tenga $al-
da l'altezza della palancata BT, ma anco l'i$te$$e trauer$e con dette pre$e PO, eguali in gro$$ez-
za alla longhezza FG, acci&ograve; venga a con$eruar$i in$ieme, co$i vnita, come $e ella fu$$e d'vn $olpez-
zo. Circa alla gro$$ezza di e$$e trauer$e, ba$ta che re$i$tino alle mo$chettate, e per l'altezza, tanto
che li difen$ori venghino coperti, e po$$ino $coprire il nemico, $empre che vorranno, e que$to per li
$patij che faranno re$tare tra due, o pi&ugrave; trauer$e, come per YX, $i vede, e quanto maggiori $aran-
no le ba$e, &amp; le forcelle, tanto pi&ugrave; $icura $ar&agrave; la palancata al $o$tentare gli vrti, e carica che pote$$e
<fig>
<marg>Ruote da
mettere
fotto la pa
lancata per
fare mobi-
le la $ua di-
fe$a.
Con le pa-
lancate $i
po$$ono fa
rele dife$e
fiancheg&mdash;
giate.</marg> fare il nemico, benche $i pu&ograve; a$$icurare con i puntelli per di dentro; In quanto alla lunghezza que-
$ta $i far&agrave; tanto che li legni $i po$$ino maneggiare, que$te cos&igrave; fatte palancate $i po$$ono anco fare ca-
minare col mezo di quattro ruote di legno me$$e due per parte nellegno CD, di e$$a ba$e, con a$-
$ai commoda, &amp; $icura dife$a, e ma$$ime per dife$a del fondo della fo$$a $enza l'acqua, ouero e$$en-
doui l'acqua operarle $opra le zatte di legno, potendo col numero delle parti RT, di e$$e palanca-
te, formare dife$e angolari, o fiancheggiate, come $i di$$e per poter$i congiungere la te$ta dell'vna
con l'altra palancata con fpe$$i rampini di ferro gagliardi $imili a'$egnati &amp;, me$$i alle te$te QR,
e fabricando$i con commodit&agrave; a$$ai parte di que$te palancate, e con$eruate ne' magazini, in tempo
di dife$a faranno ottimo $eruitio a' difen$ori, ma$$ime anco per dife$a delle batterie. Re$ta per vlti-
<p n=>277</p>
mo, la dimo$tratione del Ra$trello, quale far&agrave; l'i$te$$o effetto della palancata, ma non con tanta $icur
ta per la gro$$ezza del legname, con che $i po$$ono fare contro le mo$chettate, potendo$i per&ograve; an-
co col Ra$trello a$$icurar$i con diuer$e materie da leuare, e porre conforme all'occorrenza dell'offe-
$a da mano, e ma$$ime per a$$icurare il pa$lo d'vna batteria, e per di fuori $opra alla $trada coperta<marg><*>$trello
mobile per
<*> di
denuo, co
me per di
fuori della
Fortezza.
Fabricid. <*>
ra$uello.</marg>
per poterui$i fermare i difen$ori, in tempo di notte, &amp; tenere il nemico lontano. Que$ti ra$trelli mo-
bili deuono e$lere fabricati in due parti, cio&egrave; il piano della ba$e, in terra, &amp; il ra$trello alto $o$tentato,
come $i vede nel $econdo di$egno SE, AB; ba$e, &amp; AF, BC, altezza del ra$trello, quale vie-
ne vnito, &amp; attaccato con la ba$e, $opra la parte AB, con tre bertouelle, ouer bandelle attaccate
alle trauer$e AGB, quali bertouelle deuono e$$ere, come $t&agrave; la $egnata B, e ben confitte da ogni
parte, $i che $i po$$a abba$$are &amp; alzare l'altezza AF, BC, $opra alla ba$e AE, BS, &amp; co-
$i ba$$e, occupando poco luogo, $i potr&agrave; anco fabricare a$$ai numero di que$ti ra$trelli, &amp; con-
$eruarli ne'magazini, &amp; al bi$ogno portarli poi doue $ara il bi$ogno per la dife$a, e $olo con alzare
detta parte AF, fermata con li $uoi puntelli EF, IH, BC, quali $aranno attaccati cou vn'al-
tra bertouella pi&ugrave; piccola alle te$te FHC, &amp; da ba$$o $i fermeranno nella intaccatura delle tra-
uer$e EID, con la $ua chiauetta da leuare, e porre. AM. Que$ta dife$a $i pu&ograve; fare anch'ella a$-
$ai gagliarda, poi che in cambio di correnti, o moraletti ritti in piedi, vi $i po$$ono mettere tauoloni
gro$$i per trauer$o, con le $ue feritoie, $i che li difen$ori venghino coperti, &amp; che po$$ino $coprire, &amp;
offendere; onde per ci&ograve; re$to $atisfatto d'intorno a cos&igrave; commoda, &amp; facile dife$a, che ne pu&ograve; $erui-
re in molti luoghi, s&igrave; nella Fortezza, come anco fuori per impedire il tran$ito al nemico, &amp; vi prego
per compita mia $atisfattione, che mi mo$triate anco il modo da poter con$eruare l'altezze delle
$carpe di terra, che $i fanno nelle ritirate, perche cacciandoui$i poi $otto il nemico con la Zappa, $i fa
la $trada per ruinare e$$e dife$e, onde $arebbe vtili$$ima co$a l'a$$icurare e$$i alzati di terra, contro a ta
le offe$a, e ci&ograve; facendo potremo dire hauere aggiunto dife$a tale alla Fortezza, che poco pi&ugrave; $i po$$a
de$iderare dall'ingegno, &amp; valore de' difen$ori. AV. Que$ta, &egrave; offe$a a$$ai grande, ne per ancora
s'&egrave; trouato alcun rimedio, nondimeno hauendoci io a$$ai pen$ato, parmi d'hauere preparato il rime<marg>Zatte$abri
cate per c&omacr;
$eruatione
delle altez-
ze delle
fcarpe, che
$i fanno
nel terra-
pieno, per
le ritirate.</marg>
dio, e que$to co'lmezo di legni longhi, &amp; di non troppa gro$$ezza vniti in$ieme a foggia di zatte,
come nel pre$ente di$egno $i vede per AB, lunghezza, &amp; AE, larghezza, circa alla longhezza
elle $i faranno di due pezzi, il primo ML, douer&agrave; e$$ere almanco vn pa$$o pi&ugrave; lungo, che non $a-
r&agrave; l'altezza della $carpa del terreno, &amp; l'altro pezzo LI, ba$ter&agrave; $ia lungo quattro piedi, ilquale
pezzo v&agrave; attaccato alla te$ta LG, con due bertouelle $imili alla $egnata XX, ilqual pezzo co$i
mobile ne potr&agrave; $eruire per due effetti, e prima innanzi che $i alzi la zatta $opra alla $carpa della ter-
<fig>
<p n=>278</p>
ra da fortificare, $i far&agrave; vn cauamento da ba$$o, $i che la longhezza del pa$$o, che $ar&agrave; di pi&ugrave; che non
<marg>Come $i
merta in
opera la
zatta.</marg> &egrave; la $ua altezza FG, vi entri dentro, &amp; rizzata la zatta, come $i vede per LM, $i tornera a <*> m-
pire il detto cauamento pe$tandoui bene la terra, e perche per di $opra, &egrave; il pezzo mobile GH, $pia-
nato $opra il piano della piazza, e caricato di terra $o$tenta la parte dell'altezza di fnori, facendo-
ui per di $opra il parapetto con la terra; ouero alzare di pi&ugrave; la piazza, &amp; non volendo ci&ograve; fare, <*>epo-
tr&agrave; anco $eruire l'i$te$$a parte di legno GH, LI, per parapetto alzandola, e$icndoui le $ue <*>
&amp; per $o$tentare poi l'altezza GF, $i potra v$are per ogni zatta due legni, che $eruino di denuo per
catena, quali legni doueranno e$ler longhi due pa$$i, come $t&agrave; il $egnato QN, &amp; che alla te$ta N,
habbi il $uo rampino di ferro gagliardo per pigliare vno anello fitto in detta zatta, &amp; all'altra te$ta
farui a modo di croce dell'i$te$$o legno, come $i vede per PQ, e cauato vna $o$$etta nella gro$-
$ezza del terrapieno profonda due piedi, $otto il piano di detta piazza vi $i mettera e$$a chiaue, tor-
nando la terra al $uo luogo, e ben pe$tata, &amp; con l'altra te$ta pigli la zatta di dentro, come s'e detto
per tenerla $alda, e tale opera $i fa $icuramente venendo fatta ne' cauamenti $otto terra, deue vi fi
potr&agrave; $tare a$$ai coperto, e fabricando quel numero di zatte, che po$lono far dibi$ogno, $i potr&agrave; ar-
mare, &amp; a$$icurare li alzati di e$$e $carpe, &amp; a$$icurare il pi&ugrave; $i pu&ograve; le ritirate dette dall'opera della
<marg>Monitione
perfetta da
tenere pre
parata nel
la Fortez-
za.
Come $i a$
$icuri dall'-
opera della
Zappa.</marg> Zappa. AM. Que$te zatte, ouer foderi, come vengono nominati in To$cana, e$$endo fabricate, s&igrave;
che po$$ino e$$ere maneggiate, &amp; me$$e in opera, come proponete, ne apporteranno l'i$te$io, e me-
glio $eruitio che non fa la muraglia, ma cacciando$i il nemico $otto pi&ugrave; d'vn pa$$o, che non $ar&agrave; lon-
gola detta zatta, ella non li impedir&agrave; l'opera della Zappa. AV. E vero quanto dite, ma $i po$$ono fa-
re pi&ugrave; lunghe, che arriuino $ino al $aldo della muraglia non battuta, s&igrave; che po$$ino apportare tanto
maggior $icurt&agrave;, benche perci&ograve; $i deue anco procurare la dife $a con le contramine, come $i di$le.
AM. Que$le zatte, &amp; anco le contramine non po$$ono e$$er fatte da per tutto, doue il nemico di
fuori, con a$$ai pi&ugrave; corto viaggio fa il cauamento delle mine, nondimeno il rimedio &egrave; buono, non
$olo contro la Zappa, ma contro le batterie, pur che $i anticipi il tempo da poterle effettuare. AV.
Non douemo confidarci di poterci del tutto a$$icurare, ma $i bene trattenere il nemico per a$pettare
li nece$$arij $occor$i, come $i di$$e, per non perder$i co$i vilmente, come $i $on per$e molte Fortezze,
perche il combattere $otto terra, (doue le forze potenti non $i po$$ono v$are,) li difen$ori haueran-
no molto maggior commodo per difender$i, pur che anticipatamente habbino fatto $olo vna con-
tramina commoda, poi che col mezo di quella vi $i po$$ono fare diuer$e $trade, e con legn ami $o$ten
tare il couerto, a$$icurato tanto che ba$ti, e per ci&ograve; effettuare bi$ogria hauere tre co$e, cio&egrave; pre$tezza,
ordine buono, &amp; le materie con li $trumenti preparati. AM. Ditemi di gratia, oltre alle dife$e det-
te, qual maggiore offe$a $i pu&ograve; fare al nemico nel volere egli montare $opra le ruine delle batterie.
<marg>Offe$e, che
$i po$$ono
fare al ne-
mico, ne
gli a$$alti
$opra le
batterie.</marg> AV. Quando il nemico ne ha fatto la batteria, &amp; che con$orme al$ito, &amp; alla materia $ara accaduta
la ruina, egli con quella maggior pre$tezza che potra, dar&agrave; l'a$$alto, acci&ograve; che li difen$ori non habbi-
no tempo drreparar$i, e potendo in$ieme anco alzar$i con vn caualiere per $coprire ma$$ime per fian-
co e$$i difen $ori, procurer&agrave; di offenderli, almanco con pezzi piccoli, quando per&ograve; ci&ograve; potr&agrave; fare $en-
za offendere li $uoi proprij, onde &egrave; nece$$ario, come $i di$$e, hauere preparato le dife$e, per non
douere in quel tempo fare altro, che attendere all'offe$a del nemico, e perche trattiamo di co$a co$i
importante ella mi douer&agrave; $cu$are $e replichar&ograve; alcuna co$a detta, cio&egrave; che li difen$ori non po$$ono
fare la pi&ugrave; $icura dife$a, che quella per fianco da ogni parte delle ruine della batteria, e non e$$endo
$coperti di fuori per fronte dal nemico, la dife$a di mezo $ar&agrave; vtile, potendoui$i anco fare e$$i fian-
chi, con le dette palancate, o altro, benche venendo anco $coperti per fronte, il nemico non tirer&agrave;
mai in tal parte, quando li $uoi daranno l'a$lalto; doue anco li ra$trelli, &amp; le dette palancate mobili $a
ranno vtili$$imi; quanto alla dife$a de' fianchi de baluardi; que$ta realmente deue e$$ere; la principa-
le, e t&atilde;to pi&ugrave; qu&atilde;do $aranno quelli fatti c&omacr; due piazze, che $iano c&omacr;mode, perche oltre alla maggior
quantir&agrave; de pozzi d'artiglieria, che vi potranno $tare, $aranno a$$ai coperti, &amp; $icuri, che ci&ograve; non $ar&agrave;
in vna piazza $ola, perche nella piazza ba$la i $uoi tiri faranno maggiore offe$a, poi che non vanno
<marg>Fianchi c&omacr;
due piazze
effetto che
fanno.</marg> tanto di ficco, non douendo $coprire, ne anco e$lere $coperti $e non per lo $patio della larghezza, &amp;
della pro$ondit&agrave; della fo$la, doue daranno alnemico quella maggior difficult&agrave; nell'entiare in e$$a
fo$$a, &amp; farui la trauer$a, &amp; fatta poianco con li cannoni pa$larla, &amp; farui molto danno, co$a che
co$i $icurameute non pu&ograve; fare la piazza $ola alta, e tanto manco venendo $coperta, come il pi&ugrave; del-
le volte $ono, ma$$ime le $ue cannoniere, oltre a che in dette due piazze vi $tanno due pezzi, detti
traditori, che $coprendo $olo nella batteria delle $ronti, il nemico re$la da que$ti $en pre <*> per
$chiena, non li pot&emacr;do con le $ue batterie $cop<*>ire, ne meno offendere; circa all'altre o$$e$e dell'altre
piazze $uperiori, ma$$ime de caualieri, que$te anco, ben che tirino di ficco, fanno per&ograve; a$$ai cife$a, e
<marg>Modo di
difendere
le batterie.</marg> tanto pi&ugrave; quando meglio po$tono $coprire le ruine della batteria $opra l'alzato della trauer$a, po$$o-
no anco li difen$ori col mezo delle $ortite, (e ma$$ime nelle fo$le a$ciutte) fare molto $eruitio, $em-
pre per&ograve;, che in e$$e fo$$e $iano accommodate le dife$e per $tarui coperti, &amp; $ortire $opra la $trada co-
perta, (come $i di$$e,) e per tornare $opra alle dife$e delle batterie, dico douer$i que$te armare d'ogni
<p n=>279</p>
intorno, e ma$$ime ne' $uoi fianchi, e poi $opra tutta la ruina, &amp; circuito della batteria, con li arco-
bu$i, con ordine tale, che $parati i primi po$$mo li $econdi $ubintrare, ouero per fuggire la confu$ione<marg><*> arcobu-
<*> come
deuono of
fendere il
nemico.</marg>
del moto, $i faccino $tare in fila per trauer$o della piazza, &amp; che l'vno doppo l'altro vada a $parare, &amp;
torni al $uo luogo, &amp; carichi l'arcobu$o, s&igrave; che $enza perdere alcun tempe, $empre con vna continua
tempe$ta d'arcobu$ate il nemico venga offe$o; e ci&ograve; tanto pi&ugrave; potranno i difen$ori fare con $icurta,
quando le dife$e fatte $opra a e$$a batteria, non venga $coperta dal nemico per fronte, &amp; doue $i po$-
$a fare e$$a dife$a, con legnami, &amp; artificij detti, s&igrave; che i difen$ori po$$ino re$tare coperti il pi&ugrave; $i pu&ograve;,
&amp; $coprire facilmente, etenere il nemico lontano, e che nell'a$cendere $opra la batteria venga da
ogni parte offe$o, &amp; $opra al tutto che per fianco vi $iano almanco due, o pi&ugrave; Periere, e ma$$ime di
quelle, che $i caricano per la culatta con i cugni, &amp; con i $uoi $achetti, o lanterne, per potere $ubito
$parato vna, $pingere auanti l'altra; e quando la piazza fu$$e angu$ta, come il pi&ugrave; delle volte $ono, per
le longhe batterie, e ruine e$$e Periere $i metteranno mobili $opra il $uo caualletto, tenendole tutte<marg>Come $i o-
perino l'ar
tiglierie <21>
dife$a della
batteria.
Dife$a con
legnami
pieni di p&umacr;
te di ferro
tirati con
bale$troni.
Fuochi ar-
tifitiati pe-
ricolo$i al
maneggiar
li.</marg>
due alla po$ta; doue anco nello $patio, che occupa $otto la ba$e di detti caualletti, potranno $tare al-
cuni arcobu$ieri co$i ba$$i per offendere tanto pi&ugrave; il nemico; &amp; oltre acui$ta offe$a, $i potr&agrave; per fron
te buttare pietre, &amp; legnami d'ogni $orte pieni di punte di chiodi confittiui da ogni parte, douendo
e$$er buttati col mezo d'vn bale$trone con l'arco d'vn legno, come d'vna antenna di barca, o come
diuer$amente v$auano gli antichi, nel tirare non $olo li verrettoni, ma li traui, che $ono machine faci-
li, &amp; $tando alquanto da lontano, non occupano la piazza; $i po$$ono anco adoperare fuochi artificia-
ti, ma que$ti come $i di$$e, molte volte hanno a$$ai pi&ugrave; offe$o quegli $te$$i, che li maneggiano, che non
hanno fatto il nemico, e per&ograve; adoperandoli, $i buttino, non &agrave; mano, ma con vno $trumento fatto per
tale effetto. AM. Mi piace la $acilit&agrave; di operare in tal modo gli arcobu$i, e ma$$ime ne' $iti co$i $tret-
ti, che $ar&agrave; con la maggiore offe$a, che mai $ia $tata fatta; &amp; mi aggrada in$ieme il buttare que' legna-
mi pieni di punte di ferro, e ma$$ime contro a genti barbare, &amp; nemici della Chri$tiana Fede. Eper-
che horamai l'hora &egrave; tarda, potremo andare a vedere la fortificatione di que$ta Citt&agrave; di Bergamo,
laquale alla vi$ta di fuori ella rappre$enta, la magnificenza, &amp; grandezza d'vna di quelle pi&ugrave; famo$e
fabriche de gli antichi Romani.
<HEAD>SI DISCORRE D'INTORNO</HEAD>
<HEAD>LARTE MANVALE DE BOMBARDIERI,
ET DELLA PRATICA, CHE DEVONO HAVERE
nel maneggiare l'artiglierie. CAP. IIII.</HEAD>
<HEAD>AMICO.</HEAD>
<p>In tre co$e (al parer mio) con$i$te la $odisfattione dell'animo di quelli, che vanno
in viaggio vedendo il Mondo. Prima nel con$iderare alla varieta dell'opere
fatte dalla Natura, e dall'Arte, &amp; all'vltimo, poterle conferire, con amici in-
telligenti, e per&ograve;, con compita mia $odisfattione, in que$to, benche breue
viaggio fatto con voi da Vcnetra $in qu&igrave; in Bergamo, po$$o dire hauer vi$to
quanto e$$a Natura po$$a fare di bello, &amp; di buono, $opra la terra, &amp; in$ieme a
quanto po$$a arriuare l'ingegno, e l'Arte de gli huomini, s&igrave; in Mare, come in
Terra Ferma. Poi che in mare la Citt&agrave; di Venetia, (come ho detto) ne rap-<marg>Bellezza,
&amp; g&atilde;dez-
za dello fla
to &amp; delle
Citt&agrave; de' Si
gnori Ve&mdash;
netiani.</marg>
pre$enta quanto $i pu&ograve; de$iderare, &amp; in Terra Ferma, per il viaggio $olo ditre giornate ho vi$to cin-
que cos&igrave; grandi, &amp; nobili Citta $ituate, tra il monte, &amp; il piano, come $ono Padoua, Vicenza, Vero-
na, Bre$cia, &amp; Bergamo, che fanno in que$ta parte corona a tutto que$to bello, &amp; fertili$$imo piano
della Lombardia, in di$tantia l'vna dall'altra Citta circa a trenta miglia, doue $i pu&ograve; comprendere
quanta $ia la grandezza, &amp; bellezza dello $tato di que$ta Sereni$$ima Republica in Terra Ferma.
AV. La bellezza del pae$e, &amp; appre$$o la magnificenza delle Citt&agrave;, da tanta nobilt&agrave; &amp; numero$o
popolo habitate, ella non pu&ograve; hauerne in co$i breue tempo cognitione, che hauendola voi realm&emacr;te,
re$tere$te con a$lai pi&ugrave; marauiglia, come anco farete quando, oltre alla bellezza, &amp; alle gagliarde for-
tificationi di e$$e Citt&agrave;, vederete dalla parte di mezo giorno cinque altre Fortezze a$lai gagliarde,
che le fanno catena, &amp; $icura dife$a, e tanto pi&ugrave; col beneficio di que$te montagne, molte miglia in-
dentro, habitate da numero$o popolo, &amp; va$$alli fedeli$$imi di que$ta Sereni$$ima Republica, onde
ben $i pu&ograve; dire, non e$lere per bellezza, fertilit&agrave;, e fortezza altri Stati in tutta l'Europa, che di gran
lunga v'arriui; e benche, per confermatione di que$to $i face$le vn lungo di$cor$o, $e ne direbbe poco,
<p n=>280</p>
e per&ograve; $ar&agrave; bene che $eguitiate il ragionamento, douendo dare principio a quella materia, che <*>
piace. AM. Hauendo noi gi&agrave; trattato a ba$tanza d'intorno alla dife$a delle batterie, al pre$ente <*>
rei, che di$corre$$imo dell'Arte manuale del bombardiere, e come meglio po$$ono con facilit&agrave;, e giu-
ditio maneggiare, &amp; operare l'artiglierie, s&igrave; per propria dife$a, come per offendere il nemico. AV.
<marg>L'arte del
b&omacr;bardie-
ro ricerca
ingegno,
&amp; valore.</marg> L'Arte del bombardiere, e di a$$ai ingegno, e valore, douendo $apere col giuditio, e con la pratica
offen dere il nemico, con arme $pauento$a anco a gh $te$si, che la maneggiano, e$$endo $imile a'fulgo-
ri cele$ti, &amp; anco pi&ugrave;, poi che que$ta $pezza, &amp; ruina le muraglie, benche gro$$i$$ime, onde e$iendo
l'arte del bombardiere e$equita con l'ingegno, e col valore, li Prencipi ne riceuono molto beneficio,
e per&ograve; deuono v$are ogni diligenza in fare elettione d'huomini atti, &amp; inclinati a tale e$iercitio, quali
<marg>Elettione
d'huomini
per l'e$$er-
citio del
b&omacr;bardie-
re.</marg> doueriano e$$ere di comple$$ione robu$ta, &amp; e$$ercitati in me$tieri manuali, &amp; di fatica, come &egrave; il fa-
bro, marangoni, &amp; tagliapietre, perche a que$ti, hauendo il callo alle mani, non fara lor male il ma-
neggiare le manouelle, &amp; li $ar&agrave; facile il cono$cere l'imperfettioni delle ruote, &amp; letti de'pezzi, e fa-
perui rimediare; nondimeno anco da tutte l'altre profe$$ioni, &amp; arti, $i pu&ograve; cauare huomini buoni &agrave;
tale e$$ercitio, pur che lo faccino volentieri, e non per forza. AM. Poi che gli huomini, che fanno
tal profe$$ione $on di tanto $eruitio, dicami quali $ono le principali co$e, che deuono $apere per e$ie-
<marg>Otto cofe
deue $ape-
re il bom-
bardiero.</marg> re buoni bombardieri, &amp; per potere ben $eruire il $uo Prencipe. AV. Otto $ono le co$e, in che deue
fare la pratica il bombardiere, prima $aper cono$cere il difetto di dentro, &amp; di fuori della canna del-
l'artiglierie, $econdo la imperfettione delle $ue ruote, &amp; letto, e anco del pagliolo, terzo cono$cere la
finezza, &amp; bont&agrave; della poluere; quarto $aper fare le cazze, &amp; operarle a proportione della bont&agrave; di e$-
$a poluere, quinto compartire, &amp; punteggiare la bocca per l'anima del pezzo, &amp; $opra alle gioie fer-
mare le $ue mire giu$te, $e$to $aperlo mettere a $egno conforme alla diuer$it&agrave; de'tiri, $ettimo $apere
$caualcare, &amp; caualcare il pezzo $opra le $ue ruote, &amp; letto, ottauo, &amp; vltimo $aper$i nelle fattioni co-
prire dall'offe$e del nemico in parte, che caricher&agrave;, &amp; maneggier&agrave; il $uo pezzo, ma$$ime dalle mo-
$chettate, che pa$$ino per la gola delle cannoniere. AM. Mi piace la di$tintione delle otto co$e, che
deue $apere il bombardiere, e tanto pi&ugrave; $e le dichiarerete, s&igrave; che $i po$$a comprendere la pratica per
e$$equirle. AV. Senza la dichiaratione, la materia che trattiamo $arebbe di ne$$un valore, e per&ograve; cir
<marg>Cono$cere
il diffetto
delle c<*>ne
dell'arti&mdash;
glierie</marg> ca al primo, che &egrave; cono$cere il diffetto delle canne, benche que$to principalmente $ia carico del Luo-
gotenente del Generale deli'artiglieria, nondimono per e$$ere diligenza poco v$ata a far$i, il bombar-
diere per $icurt&agrave; della propria $ua vita, $e ne deue certificare, e trou&atilde;do il pezzo difetto$o, lo potr&agrave; li-
$iutare, e far$ene dare vn'altro; il modo da ci&ograve; fare, egli piglier&agrave; l'ha$ta dello $tiuadore, o d'altro, &amp;
doppo l'hauere bene lauato, &amp; nettato dentro la camera del pezzo, &amp; a$ciugatala con la lanata, vi
caccier&agrave; detta ha$ta, doue alla te$ta $ia attaccata, vna candeletta acce$a, e d'ogni intorno da per tutto,
vedr&agrave; $e vi $on vermi, o magagne tali, che vi $i po$$a fermare il fuoco, e con $erua<*>ui$i; oltre a que$to
douer&agrave; vedere la gro$$ezza, &amp; ricchezza del metallo alla culata, non vi o$$en do notato il po$o delle li-
bre, ci&ograve; potr&agrave; vedere con vn pezzo di $pago, e meglio $ar&agrave; vna $tri$cia di carta, &amp; circondare la culata
$opra la lumiera, &amp; $compartita poi la $ua lunghezza per il diametro della bocca, $i vedr&agrave; quante palle
$ar&agrave;; e trouandola pouera di metallo, e che n&omacr; $ia $icuro, lo douer&agrave; rifiutare, douendo anco c&omacr; lo $tiua-
dore vedere $e &egrave; in camerato, o sboccato per $aper$i gouernare nel cari<*>arlo; e per la $econda co$a, che
<marg>Cono$ce-
rel'imper-
fettione <20>l
le ruote, &amp;
del letto.</marg> $ar&agrave; cono$cere l'imperfettione delle ruote, &amp; del $uo letto, e perci&ograve; prima vedi&agrave; $e e$$e ruote $on com-
pagne, &amp; $e il legname &egrave; $icuro, perche e$$endo in alcuna parte marcio, o imperfetto, lo cono $eer&agrave; fa-
cilmente; circa &agrave;l pagliolo cgli lo douer&agrave; $apere accommodare con alquanto pendere ver$o la canno-
niera, acci&ograve; che il pezzo $i ritiri manco, &amp; che $i po$$a fare ritornare al $uo luogo, quando $i $ar&agrave; $pa-
rato, &amp; ricaricato; la terza co$a $ar&agrave; il conofcere la bont&agrave;, o tri$tezza della poluere, e que$to lo potr&agrave;
<marg>Poluere, &amp;
come $i co
no$ca la
$ua bont&agrave;.</marg> vedere in pi&ugrave; modi col fuoco, &amp; particolarmente in due co$e, cio&egrave; per il colore, &amp; per il pe$o, perche
e$$endo berettina, $ar&agrave; $egno e$$erui a$$ai $alnitro, &amp; e$$endo leggiera, &amp; nera ve ne $ar&agrave; poco, cio&egrave; fat-
ta di quattro ad a$$o, ad a$lo, ouero per e$$ere $tata in luogo humido e$$o $uo $alnitro $ar&agrave; e$alato, &amp;
conuertito in acqua, o in vapore, &amp; re$tatoui il carbone, e il $olfo, e que$ta variet&agrave; della buona, &amp; cat-
tiua poluere, deue e$$ere ben cono$ciuta dal bombardiere, perche e$$endo cattiua far&agrave; li tiri deboli, &amp;
nel pezzo dentro re$ter&agrave; a$$ai feccia e difficile al nettarlo; &amp; all'oppo$ito accade quando la poluere
fu$$e gagliarda, &amp; fatta con $ei parte di $alnitro, e vna di $olfo, &amp; vn'altra di carbone, &amp; bene purgati
e$$i $uoi ingredienti, &amp; ottimamente pe$tata, e incorporata (dalche ne dipende la $ua perfettione,) ma
<marg>Poluere, e
come in al
tro modo
fi cono$ca
la $ua b&omacr;t&agrave;</marg> caricando il pezzo con l'i$te$la cazza, e mi$ura, con che $i fa con l'altra poluere non gagliarda, $i ande-
r&agrave; a ri$ico pur troppo manife$to, di farlo crepare, &amp; amazzar $e $te$$o, &amp; anco li aiutanti; e ma$$ime
nelle fattioni, doue $i continua il tirare, &amp; doue perci&ograve; conuiene rinfre$care i pezzi; e per certificar$i
anco meglio della qualit&agrave; di e$$a poluere, &amp; ancora d'vna quantit&agrave; di barili, che fu$$ero pieni di diuer
$e $orti di poluere, $i deue $uori all'aria $opra a vna tauola, ben pianata e netta, far tanti monticelli di
poluere di due oncie al pi&ugrave;, quante $aranno le $orti della poluere, che $i douer&agrave; prouare, &amp; lontani il
pi&ugrave; $i pu&ograve; l'vno dall'altro, $i far&agrave; la $ua $ementella per darli fuoco a vno per volta, &amp; con diligenza no-
ti$i la pre$tezza d&egrave;l pigliare il fuoco, e come $i lieua in alto, &amp; la qualita del fumo che fa, perche $e la
<p n=>281</p>
fiamma $ar&agrave; tarda, &amp; non pre$to $i e$tingua, e far&agrave; poco $trepito, e molto fumo, $ar&agrave; inditio di po-
co $alnitro, e troppo carbone e $olfo, e $e doppo che la poluere $ar&agrave; ar$a, re$ter&agrave; nero il piano della
tauola, il carbone $ar&agrave; troppo, e $e re$ta macchiata, e onta, &egrave; $egno che nel $alnitro $ar&agrave; gra$$o, &amp; re-
$t&atilde;do alcuni granelli berettini $ar&agrave; per e$$er il $olfo mal pe$to con la poluere, e que$to ne ba$ti d'mtor-
no la poluere, douendo anco il bombardiero e$$er molto diligente, &amp; intelligente nel $apere fare la
$celta delle paile di ferro, che douer&agrave; operare, pigliando il diametro della bocca del $uo pezzo, e
quello con diligenza de$eritto $opra vna carta, e tirato vna linea per e$$o diametro, la $compartir&agrave; in
$ette parti, &amp; l'vltima die$$e $compartir&agrave; in tre parti, vna delle quali $ar&agrave; il vento, che deue hauere la<marg>Come $i
dia il ven-
to alle pal-
le.</marg>
palla di e$$o pezzo, cio&egrave; vn terzo manco di diametro di vna delle $ette parti, col quale far&agrave; la $ua tra-
filiera cauata in vna lamiera di ferro, doue far&agrave; pa$$are tutte le palle, con che vorr&agrave; tirare, auertendo
anco di $uggire quelle cornute, e mal buttate, perche po$$ono pa$$are per la trafiliera e poi nel pezzo,<marg>Sapere fa-
rele cazze.</marg>
hauer di$$icult&agrave; nell'entrare, &amp; poi farlo crepare; e per la quarta co$a, che $ar&agrave; $apere fare le cazze, di
que$to non occorre entrare in demo$trationi, poi che &egrave; co$a pur troppo ordinaria, &amp; $i pretende do-
uere e$$er nota la $ua fattura, e $olo $i attenda al proportionare le mi$ure conforme al valore della
poluere, che e$$endo berettina deue far paura al bombardiere, o almanco gouernar$i con giuditio;<marg>Sapere p&umacr;
tare il pez-
zo.</marg>
Segue la quinta co$a, che $ar&agrave; vna delle principali, cio&egrave; $apere punteggiare il pezzo, &amp; $tabilire le
mire $opra alla gioia dauanti, &amp; alla culata di dietro, $i che oltre all'e$$ere al $uo luogo giu$te,
cio&egrave; che la linea vi$uale venga paralella al centro dell'anima, &amp; che le mire, per douc deue pa$$are
e$$a vi$ta, $iano $tabili, &amp; non pi&ugrave; larghe $e non quanto $ar&agrave; nece$$ario per potere $coprire il bet$a-
glio, ouero il luogo, doue $i douer&agrave; ferire, e perci&ograve; elle $i deuono fare, come $i fanno le feritoie,
cio&egrave; larghe da ogni parte, &amp; $trette nel mezo, in que$to modo, cio&egrave;, accommodi$i il pezzo AB, &agrave;
liuello $opra al $uo letto &egrave; pagliolo, &amp; alla bocca $i metta vna sbarra fatta con vna tauoletta ben pia-
nata, &amp; che vi $tia con tutta la $ua gro$$ezza dentro ferma, e $igillata, come $i vede nella bocca IS,
e con vn compa$$o con le punte a$$ai $ottili $i noti il centro della larghezza di e$$a bocca $opra &agrave; det-
ta tauoletta, e poi con vn filo di $eta $ottile attaccatoui vn piombino, $o$tentato con la mano $opra
la gioia G, $i faccia che detto filo tirato dal pe$o K, batta per a punto $opra al notato centro I,
della sbarra, che $ar&agrave; vn punto, qua$i della gro$$ezza di e$$o filo, &amp; $enza muouere la mano, $i far&agrave;
notare con vn punto da ogni parte nel metallo della circonferenza della bocca, doue batte il filo, nel
ca$care libero $opra il detto centro I, e ci&ograve; fatto $i pigli vna riga $ottile di ottone, o ferro, &amp; $i ti-
ri da vn punto all'altro, con vno $tile d'acciaio, vna linea per il diametro perpendicolare di e$$a boc-
ca, s&igrave; che copra e$$i tre punti, &amp; re$ti il $egno della linea vi$ibile, e ma$$ime alla parte di $opra SG,
e ci&ograve; fatto $i hauer&agrave; puntato $opra la gioia dauanti, e per hauere il centro giu$to dell'anima del pez-
zo, &amp; che la linea vi$uale di $opra per la lunghezza della canna, vada paralella &agrave; detto centro, doue<marg>Doue cof<*>
$i$te il tira-
re giu$to
con l'arti-
glierie.</marg>
con$i$te la giu$tezza del tiro, $i far&agrave; fare al torno vn legno di perfetta rotondit&agrave;, &amp; dirittura lun-
go almanco $ei piedi, e gro$$o tanto, che entri $igillato nella bocca, &amp; anima del pezzo, e que-
$to lo chiameremo vn ruotolo, che deue e$iere conforme al $egnato AB, quale oltre al torno
per farlo ancora giu$tamente diritto, $i operer&agrave; vna riga, ouero regulo, s&igrave; che d'ogni intorno $i
po$$a rincontrare la $ua dirittura $enza $uario alcuno; e quando que$to ruotolo non ru$$e giu$to al-
la gro$$ezza, che bi$ogna per farlo entrar dentro l'anima, $i che non $i po$$a $torcere da alcuna par-
te, $i potr&agrave; egualmente ringro$$are con cartoncini, o carta gro$$a auuoltatici intorno, &amp; attaccati
con la colla, auertendo per&ograve;, che le te$te di e$$i cartoncini, o carta non $i $opramettino in$ieme; e fat-
to que$to ruotolo, &amp; $quadrate le $ue te$te, egli $i fermer&agrave; $opra a vn tauolino, alquanto pi&ugrave; corto, che
non $ar&agrave; longo e$$o ruotolo, e con diligenza $pianate, &amp; polite le dette te$te, vi $i notera il $uo centro
con vn compa$$o $ottile, $i che con la te$ta mobile faccia egualmente la circonferenz<*> della gro$$ezza
del ruotolo, e come $i di$$e nel punteggiare la bocca del pezzo, $i troui con li due piombini AF, BD,
la lmea perpendicolare, &amp; $i noti per il diametro nella gro$$ezza da ogni parte $enza muouere giamai
il ruotolo, e fatto que$to, $i tirer&agrave; con l'i$te$$a diligenza vna linea per lunghezza, che ca$chi dall'vna,
&amp; dall'altra te$ta $opra a detti punti, &amp; linee perpendicolari AD, e con tal'ordine $i hauer&agrave; $com-
partito il centro del ruotolo, $i che venga a far$i eguale al centro dell'anima del pezzo, con il quale $i
deue fare la $econda punteria alla culatta A. In que$to modo, cio&egrave; $i metta vna delle te$te del ruotolo
nella bocca del pezzo per in$ino al mezo della $ua lunghezza, &amp; $i fermi in modo, che la linea retta ti-
rata per lunghezza $i confronti giu$tamente, con la perpendicolare della bocca $otto la gioia, che di-
cemmo douer$i $egnare nella gro$$ezza del metallo, con lo $tile d'acciaio, e fermata che $ia, come per
o$$empio $i vede nella bocca del pezzo B, &amp; per BD, parte del ruotolo, che re$ta fuori, $i piglier&agrave; vn
piombino, &amp; per $o$tentarlo giu$tamente, $i che il moto della mano non apporti variet&agrave;, $i attac-
cher&agrave; a vna bachetta con alquanto di forcella in cima, acci&ograve; po$$a ca$care libero, quando e$$a bachet-
ta $ar&agrave; fitta in terra, &amp; che il filo $ia giu$tamente fermato $opra alla dirittura della linea
del ruotolo DC, &amp; che corri$ponda alla punteria della gioia B, come $i vede per il piom-
bino EF, $o$tentato dalla bachetta GE, &amp; in tal modo fermato $e ne far&agrave; mettere vn'altro
<foot>Aa</foot>
<p n=>282</p>
<fig>
$imile alla culata, che $ar&agrave; PO, con la $econda bacchetta PQ, per terminarui la $econda mi-
ra con quella pi&ugrave; o$$eruanza, &amp; giu$tezza che $i pu&ograve;, ci&ograve; $i far&agrave; anco col mezo della linea del ruoto-
lo, che auanza fuori della bocca del pezzo B, per lunghezza della quale $i fermer&agrave; due pezzi di fi-
lo di ferro, che faranno l'officio di due gemoni lunghi, circa a mezo braccio fitti in due buchi, che
vi $i faranno, come $i vedono per DC, fermati perpendicolare, conforme al filo del piombino
EF, e traguardando per il $econdo piombino PO, alla punteria della gioia B, &amp; alli due fili
di ferro DC, &amp; perpendicolo EF, $i fermer&agrave; con tali rincontri il detto $econdo piombino
PO, e notato doue batta la linea vi$uale $opra alla culata A, iui $i fermi la $econda mira, e con
tale ordine $i punter&agrave; il pezzo $enza alcuno errore, $empre per&ograve; che la canna non habbi imperfet-
tione notabile nel $uo getto. AM. La diligenza da voi v$ata nel confrontare la linea vi$uale, che
vada co$i giu$ta, &amp; paralella $opra al centro dell'anima del pezzo, mi fa certificare, dell'errore
pur troppo grande, che per l'ordinario fanno i bombardieri, nel puntare li pezzi, &amp; anco poi nel
traguardare dall'vna all'altra punteria, perche oltre all'errore, che commettono nel terminare il
punto, che molte volte fanno $opra la gioia dauanti, alto, ouero con vna intaccatura di tanta lar-
ghezza, che nel mettere il pezzo a $egno po$$ono fare tanta variatione, nel dar co$tiero da ogni par-
te, che il ber$aglio, ben che grande, re$ta $icuro da e$$ere offe$o, e tanto pi&ugrave; quando che la mira $o-
<marg>Error&eacute; fat
to con$ue-
to, da bom
bardieri
nel piglia-
re la m<*></marg> pra la culata, viene pre$a, con tanta $emplicit&agrave; tra le due vnghie de diti gro$$i della mano, doue mol-
te volte per lunghezza della canna $i viene a fare vna ba$e $opra la gioia dauanti, e ben che picco-
la, $i v&agrave; moltiplicando conforme alla lontananza del tiro, v$cendo la linea vi$uale a$lai
fuori del centro dell'anima, $i che per tirare a ca$o non $i pu&ograve; operar meglio, e cio au<*>e-
ne, perche foi$e alcuno non ci ha me$$o cura, e que$to ne ba$ti d'intorno alla punterm de<*>
<p n=>283</p>
pezzi, e per&ograve; $eguiremo la $e$ta co$a, che e il $aper mettere il pezzo &agrave; $egno, conforme alla lon-
tananza, &amp; diuer$it&agrave; de' tiri per farli giu$ti, cono$cendo $i da que$to, la $ufficienza, &amp; il valore del<marg>Saper met
tere il pez-
zo a $egno
conforme
alla d<*>er$i
t&agrave; de tiri.</marg>
bombardiere, e per ci&ograve; fare de$idero intendere la $ua opinione, &amp; di vedere quel $uo nuouo $tru-
mento, col mezo del quale ella pre$uppone poter$i anco fare i tiri gin$ti. AV. In quattro modi de-
ue il bombardiero $apere metter a $egno, &amp; operare l'artiglierie per offendere il $uo nemico, quali
$aranno que$ti, e prima ferire da lontano, cio&egrave; di volata, come $i fa quando nel principio il nemico $i
auicina alla Fortezza, il $econdo tirare a gioia per gioia, che $ono i tiri ordinarij, quando e$$o nemi-
co s'&egrave; auicinato, il terzo modo &egrave;, tirare per il liuello d'anima del pezzo, il quarto, &amp; vltimo $ar&agrave;, $ape-
re tirare in tempo di notte, &amp; ferire, doue s'&egrave; $coperto il giorno, e perche douemo ragionare de' tiri
$trauaganti, come$ono la maggior parte di que$ti, procurer&ograve; facilitare il modo da effettuarli, col
mezo dello $trumento propo$to, s&igrave; che a pieno il tutto intendiate, con chiarezza, &amp; facilit&agrave;, ma$$ime
occorrendo molte volte in$egnare tal'arte a bombardieri, che hanno poca pratica, quali $i vanno
poi facendo buoni col mezo della longa $perienza, $i come anco fanno li Comiti, &amp; i Peoti delle na-
ui nel $apere operare il bu$$olo per cono$cere i venti, &amp; i $iti con le bocche de' porti, onde $i fanno
poi buoni marinari, co$i il bombaidiere deue $apere operare la $quadra, &amp; cono$cere i gradi con
che viene $compartita, &amp; $apere la lunghezza del tiro, che pu&ograve; fare il pezzo di punto in bianco, &amp;
per il liuello dell'anima, nell'alzare la bocca, quanto le porter&agrave; vn punto, ouer quello, che li con-<marg>Tiri di le-
uata.</marg>
uerr&agrave; dare di eleuatione per ferire pi&ugrave; da lontano, che $ar&agrave; $ino a meza $quadra, e que$ta &egrave; vna
$emplice pratica, &amp; $perienza fatta, e ma$$ime ne tiri di eleuata, e per&ograve; conuiene al bombardiere
hauere non poca memoria, dell'effetto, che egli $te$$o hauer&agrave; vi$to, ouero, che da altri con l'i$te$$a
$perienza hauer&agrave; inte$o, e $opra al tutto conuiene hauere ottimo giuditio, nel cono$cere le di$tan-
ze, &amp; $aper giudicare con quello appre$$amento, che pi&ugrave; $ipu&ograve; della $ua mi$ura, e tanto meglio
$ar&agrave; $apere auanti con gli $trumenti pigliarle, e perche pochi $ono quelli, che $appino operare e$$i
$trumenti, come pi&ugrave; auanti dir&ograve;, potr&agrave; ba$tare al pratico bombardiere far due, o al pi&ugrave;, tre tiri col
$uo pezzo, e con l'o$$eruanza del primo, &amp; del $econdo nel vedere ferire la palla, potendo$i poi go-
uernare nel tornare a mettere a $egno il pezzo a quella eleuatione, che li parer&agrave; conforme al pi&ugrave;,<marg>Offeru&atilde;za
del tirare
di volata
con l'arti-
glierie.</marg>
o manco alto, che hauer&agrave; vi$to fare alla palla, e per&ograve; deue doppo l'hauere me$$o il pezzo a $egno al-
largar$i da e$$o, tanto che il fumo non li po$$a impedire la vi$ta, doue feri$ce la botta, e facendo da-
re il fuoco vedr&agrave; come s'&egrave; detto $e non al $econdo, almanco al terzo tiro, a che eleuatione lo deue
mettere per fare honorata botta. In quanto al tirare a gioia per gioia, che $on tiri di circa a du-<marg>Tirare a
gioia per
gioia.</marg>
gento pa$$i lontani, a que$ti non occorre altro migliormezo, che l'hauere punteggiato il pezzo con
quelia diligenza, che gi&agrave; s'&egrave; detto. Il tirare poi per liuello dell'anima; in que$to occorrendoci pi<*>
artificio, per fare il tiro giu$to, &amp; non $i potendo ci&ograve; effettuare con la $emplice $quadra, ci $eruire-
mo dello $trumento propo$to per tale effetto con quella pre$tezza, &amp; facilit&agrave;, con che conuienc ope-<marg>Fabricadel
liuello per
tirare a $e-
gno, con
l'artiglie-
rie.</marg>
rare nell'e$$ercitio del bombardiere, e prima che $i venga all'atto della pratica vi mo$trer&ograve; la fabri-
c<*>, &amp; l'v$o di e$$o $trumento quale $i vedr&agrave; per il pre$ente di$egno AB. Que$to deue e$-
$ere fabricato di metallo, o di legno del pi&ugrave; den$o, &amp; di longhezza, circa a mezo brac-
cio douendo fare l'effetto, che fa il liuello, e per poterlo fermare $opra alla ritondi-
<fig>
<foot>Aa 2</foot>
<p n=>284</p>
t&agrave; della canna del pezzo, $e li fanno le due ba$e RP, ON, circolari a propottione di e$$a roton-
dit&agrave;, &amp; $opra al mezo giu$to di e$$e ba$e, deue e$$ere fermata la linda mobile AB, che deue $eruire
per traguardo, e poterla alzare, &amp; abba$$are da ogni parte, col mezo de' due perni po$ti in AC,
che $corrono per il vacuo ST, &amp; MR, &amp; $opra a que$ta linda deue e$lere fabricato l'archipen-
dolo ILE, con la trauer$a per di dietro HK, &amp; $emicircolo dauanti per fare doppio archipen-
dolo, che $ar&agrave; IL, compartito almanco in $ei gradi per parte, &amp; cia$cuno grado in cinque minuti,
cio&egrave; per le parti GL, GI, e$$endo G, centro ouero linea media, doue deue terminare il $ei, o il
dodici quando la grandezza dello $trum ento fu$$e capace per poterui de$criuere i numeri, il piom-
bino, cio&egrave; la te$ta del $uo filo $i fermer&agrave; nell'angolo E, $i che quando il filo batte nell'angolo L,
$opra la linea media, la longhezza della linda all'hora $ar&agrave; a liuello, doue deue e$$ere fermata con le
<marg>Riproua
del liuello.</marg> due vite, &amp; $i noter&agrave; da ogni parte il termine di e$$o $uo piano, quale per certificar$i che egli $ia giu-
$to, $i far&agrave; la riproua, col traguardare da vna parte a vn $egno lontano, &amp; notato, $i capouolti l'i$tru-
mento, &amp; $i torni a traguardare per l'altra te$ta, &amp; $i veda $e il filo del piombino torna a battere nel $e-
gno medio di prima, &amp; ferendo la linea vi$uale nell'i$te$$o $egno notato, il liuello $ar&agrave; giu$to, $e non
$i emender&agrave; il fallo; il $econdo piombino EF, po$to per di dietro $i douer&agrave; fermar$i $opra vna pun-
ta notata nel mezo $opra la ba$e HK, quale poi ne mo$trer&agrave; da che parte pendono le ruote, &amp; il
<marg>Tiri per li-
uello del-
l'anima.</marg> letto del pezzo, benche tal pendere non far&agrave; mai alteratione alli tiri ordinari, che $ono a gioia, per
gioia, $empre per&ograve; che la canna $ia bene punteggiata, &amp; le mire po$te al $uo luogo, co<*> $i di$$e, e per
l'o$$eruanza poi de tiri per liuello dell'anima, la linea vi$uale deue pa$$are per la longhezza della lin-
da<*> AB, &amp; e$$er paralella alla detta anima, e per ci&ograve; fare in e$$a linda, de<*> e$$ere il commodo da po-
tere traguardare per di $opra al $uo piano, &amp; anco per di $otto, e perci&ograve; vi $i far&agrave; a ogni te$ta vn buco
nel mezo della $ua larghezza, $aldandoui poi dentro vna punta, che ri$alti da ogni parte, &amp; que$te ne
$eruiranno per le mire, &amp; alla te$ta B, $i far&agrave; il commodo di attaccarui il filo d'vn piombino, che $a-
r&agrave; BX, quale ne deue $eruire per potere traguardare, e prima per la mira della culatta, &amp; per le due
punte di $otto la linda, s&igrave; che in vno $te$$o tempo la vi$ta pa$$i per la mira della gioia dauanti, co l'in-
contro del filo del detto piombino, che $enza non $i potrebbe, per e$$ere ba$$a e$$a gioia, &amp; aggiu-
$tando co$i il liuello, e$$a no$tra linea vi$uale pa$$er&agrave; paralella &agrave; l'anima del pezzo, dal che ne accade
la giu$tezza del tiro, potendo poi $ubito, per pi&ugrave; commodit&agrave; traguardare, $opra la linda al $egno, do-
ue $i vorr&agrave; ferire da lontano, &amp; fermato la bocca del pezzo a tal $egno con li ordinarij cugni $otto la
$ua culatta, $e gli dar&agrave; il fuoco, &amp; in di$tantia hone$ta $i colpir&agrave; nell'i$te$$o $egno, che $i pre$e, e tanto
pi&ugrave; alto quanto $ar&agrave; la gro$$ezza della met&agrave; del metallo nella culatta del pezzo, &amp; l'altezza del li-
uello, quali tiri $i faranno anco pi&ugrave; giu$ti, con l'ordine che pi&ugrave; auanti le mo$trer&ograve; $eruen<*>one il pre-
<marg>Tirare per
l'anima del
pezzo, &amp;
dare nel $e
gno.</marg> $ente liuello particolarmente, per tirare la notte, &amp; ferire doue $i feri$ce il giorno. AM. De$idero,
che mi facciate vedere que$to vo$tro modo da tirare, ancora pi&ugrave; giu$tamente per l'anima <*>el pezzo.
AV. La inuentione per ci&ograve; non &egrave; mia, ma &egrave; del Signor Girolamo Gale$e, Gentil'huomo virtuo$o, &amp;
gouernatore di que$ti Signori. Ilquale mi mo$tr&ograve; tale inuentione, ma col mezo d'vna riga di ferro,
come nel pre$ente di$egno $i vede per AB, con la piegatura quadrata nel mezo C, laquale riga
di egual gro$$ezza, &amp; perfetta dirittura vien me$$a in vn ruotolo $imile al $egnato DE, fatto di le-
gno col torno, $i che giu$tamente entri nell'anima del pezzo, &amp; che per il mezo al $uo centro, $ia ca-
uato vn vacuo, doue anco giu$tamente entri vna delle parti della verga AC, come $i vede per la
GE, e me$$o nel pezzo il ruotolo GF, con la verga FHI, &amp; accommodato il pezzo, s&igrave; che
traguardando per il vacuo I, per la lunghezza IH, d'vna linea $egnata $opra alla larghezza del
ferro, ouero per la dirittura de gli angoli, a quel $egno, doue $i vorr&agrave; ferire, e datogli il fuoco per ra-
gione naturale ferir&agrave; $empre nel $egno pre$o. E perche nel fabricare que$ta verga di ferro, &amp; sbu-
$are il ruotolo ci pu&ograve; accadere qualche difficult&agrave;, ho pen$ato di facilitare l'inuentione, &amp; $erui<*>mi
$olo del ruotolo, come vi mo$trai di $opra nel puntare il pezzo, e per&ograve; e$$o ruotolo $ar&agrave; il $egnato
LM, intaccato nel mezo in O, tanto che vi $i po$$a metter l'occhio per traguardare per la linea
$egnata $opra la $ua lunghezza LM, che corri$ponda da ogni te$ta $opra al centro X, doue $a-
r&agrave; il diametro notato col piombino LX, come anco $ar&agrave; all'altra te$ta MY, conforme a quello che
$i di$$e nel detto ruotolo per punteggiare il pezzo; ilquale ruotolo ML, lungo otto piedi, o alman<*>o
$ette, $ia con diligenza fabricato, douendo entrare per appunto, &amp; quafi per forza nell'anima del
pezzo acci&ograve; vi $tia diritto, come $i vede nel pezzo RP, po$to $opra il pagliolo VT, alla bocca
<marg>Come $i
facci la re-
proua per
<*>
<*></marg> PQ, e fermato con la linea, che $i tir&ograve; per longhezza LM, $otto giu$tamente alla linea perpendi-
colare della gioia, che $i fece, quando $i punteggi&ograve;, &amp; accommodato il pezzo alla dirittura del be<*> $a-
glio S, $i che la linea per doue $i traguarder&agrave; PQ, feri$ca in detto $egno, e per certificar$i della
giu$tezza del tiro, quando $ar&agrave; fermato il pezzo a quella dirittura $enza pi&ugrave; muouerlo $i cauer&agrave; il <*>uo-
tolo, &amp; capo voltato $i torner&agrave; a traguardare, &amp; $e la $econda volta la vi$ta ferir&agrave; nell'i$te$$o $egno $i
far&agrave; giu$to il tiro, cio&egrave; la palla ferir&agrave; pi&ugrave; ba$$o quanto $ar&agrave; la met&agrave; della $ua gro$$ezza, e trouando
qualche di$uario nel fare tal riproua, con facilita $i emender&agrave; e$$o ruotolo, &amp; $i aggiu$ter&agrave; per tutti i
<p n=>285</p>
<fig>
tiri poi da fare con l'i$te$$o pezzo. AM. Tra le co$e pi&ugrave; facili que$ta $ar&agrave; facili$$ima, &amp; per ragione
naturale giu$ti$$ima, e con que$ta occa$ione de$idero che mi dica, $e il cor$o che fa la palla nell'v$ci-
re della bocca del pezzo, faccia linea retta, come la de$criuete per QS, ouero come vogliono al-
cuni, ella non $ia retta. AVT. Molti come dite, $ono di opinione, che ella non faccia linea ret-
ta; ma al parer mio $e ci&ograve; accade, dico n&ograve;n dipendere dalla natura del tiro, ma $olo per accidente
della palla, s&igrave; per non e$$ere ben tonda, come d'inegual pe$o, per e$$ere il ferro pi&ugrave; den$o, o meno $pu-
gno$o da vna parte che dall'altra, e perche que$ta &egrave; di$puta di ne$$un valore, la la$cieremo a coloro,
che non haranno altro da fare, &amp; attenderemo all'v$o del no$tro liuello de bombardieri, pre$uppo-<marg>Battere c&omacr;
l'artiglierie
in t&emacr;po di
notte, &amp; fe
rire doue $i
vorr&agrave;.</marg>
nendo volere con e$$o tirare con l'artiglierie la notte, &amp; battere nell'i$te$$o luogo, doue il giorno ha-
remo determinato; offe$a che pu&ograve; apportare a difen$ori molto beneficio in diuer$e occa$ioni; e per
ci&ograve; fare, pre$upporemo, che i difen$ori habbino il giorno $coperto, doue il nemico vuole la notte pian
tare le $ue artiglierie, o fabricare trinciere e caualieri; deuono e$$i difen$ori accommodare le $ue piaz
ze, e paglioli doue non fu$$ero, ma$$ime per fronte, &amp; doue il pi&ugrave; delle volte $i ha il commodo di offen
dere il nemico, qu&atilde;do meno temetale offe$a, e per far que$to, $i dee il giorno mettere a $egno quel nu
mero di pezzi, che $i potranno operare, s&igrave; che feri$chino con le lor mire l&agrave;, doue la notte vorremo bat
tere, notando per far que$to quattro co$e c&omacr; ogni e$qui$ita diligenza; e prima, accommodato il pezzo,
come $i dir&agrave;, $i deue hauere del colore nero, col $uo pennello non molto gro$$o, &amp; d'ogn intorno a<marg>Come $i
metta a $e-
gno il pez-
zo.</marg>
quella circonferenza delle ruote, che $i po$ano $opra il pagliolo bene $pianato, $i facci vn $egno, e ci&ograve;
$i faccia anco d'intorno la te$ta della ca$$a; la $econda co$a $ar&agrave;, pigliare il detto liuello, &amp; fermarlo al
$uo luogo $opra la culatta, s&igrave; che le due mire della linda $i confrontino con le due altre del pezzo, col
mezo del piombino dauanti, &amp; che e$$a linda $ia $opra al $uo piano, come $i di$$e, &amp; poi d'intorno alla
$ua ba$e circolare, $i $egni $opra il metallo della canna col detto colore, $i che vi re$ti l'impronto giu-
$to di e$$a ba$e, acci&ograve; che quando poi $i leuer&agrave; il liuello, $i po$$a tornare $opra l'i$te$$o luogo, doue era
prima, &amp; co$i fermato e$$o liuello, con la linda immobile al $uo luogo, $i noti doue batte il filo del piom
bino dauanti, notando i gradi, &amp; i minuti, &amp; $imilmente $i noter&agrave; anco, doue ca$ca la punta dell'altro
piombino, doue $otto $ar&agrave;, oltre la punta detta, diuer$e linee, e numeri per ci&ograve; fare, e in$ieme $i noti $o
pra a che venti $i fermi la lancetta della bu$$ola, &amp; a quanti gradi o punti; la quarta &amp; vltima co$a $ar&agrave;
hauere vn filo col $uo piombino, fermato $u la mira della gioia $opra la bocca del pezzo, $i che con la
punta di e$$o $uo piombino tocchi il piano del pagliolo, &amp; iui $i noter&agrave; vn p&umacr;to fatto c&omacr; vna brochet
ta $enza te$ta notando anche dalla mira $ino $opra e$$o punto la longhezza del filo, &amp; il tutto in $crit-
to per cadaun pezzo, e con tale o$$eruanza nel ritornare il pezzo al $uo luogo $i potranno fare pi&ugrave; tiri
$opra al piano di detti paglioli, e potendo operare i pezzi, oue fu$$ero le c&atilde;noniere, che gi&agrave; gli mo$trai
douer$i fare ne parapetti, $i potr&agrave; offendere con duplicara commodit&agrave;, &amp; $icurt&agrave;. AM. La in-
uentione &egrave; non $olo bella, ma vtile, e tanto pi&ugrave; mi $ar&agrave; grata, quando li hauerete leuato vna oppo$itio
ne, che ci vedo nell'effettuare, quale &egrave;, che douendo$i in tempo di notte o$cura, poter vedere lume,
per accommodare il pezzo al $uo luogo, non s&ograve; come ci&ograve; potrete fare $enza e$$ere $coperto, &amp; of-<marg>Rimedio p
coprir$i la
notte dal-
l'offe$a del
nemico.</marg>
fe$o dal nemico. AV. Il rimedio per coprir$i, e a$$ai facile potende$i coprire con diuer$e co$e, e pri-
ma per veder lume <*> deue operare di quelle lanterne, che $i voltano, &amp; tenerle $empre aper-
te ver$o l'habitato della Fortezza, o Citt&agrave;; e per compita $icurt&agrave; $i preualeremo d'vna meza $pal-
<foot>Aa 3</foot>
<p n=>286</p>
liera di quelli corami d'oro, che $i v$ano per paramenti, &amp; $i tenga alzata con due ba$toni ver$o la
$pianata doue &egrave; il nemico, la quale ne verr&agrave; a coprire, ma$$ime per quella poca altezza che conuer-
r&agrave;, co$a che anco il giorno in alcune parti della Fortezza $i pu&ograve; fare, $empre che il colore di e$$o co-
rame, o altra co$a $ia $imile alla terra, o all'her ba con che fu$$ero le dife$e, e tanto pi&ugrave; tal copertura
$i far&agrave; commo damente nelle bocche delle cannoniere cauate la notte, &amp; occultate il giorno, &amp; che
per qualche bu$o $i pote$$e anco vedere l'opera del nemico, e ma$$ime e$$endo alquanto lontano, che
non po$$a co$i ben vedere tale offe$a. Ma &egrave; ben vero, che per ci&ograve; fare ci vuole occa$ione, &amp; ingegno
da e$$e quire, &amp; n&omacr; mo$trare a e$$o nemico $egno alcuno di nuoua dife$a, &amp; con que$to daremo fine al
pre$ente pur troppo lungo no$tro ragionamento, &amp; ri$erberemo per il $eguente giorno, al dar fine a
quello, che anco ne occorre dire d'intorno all'arte manuale de bombardieri.
<HEAD>SI DISCORRE D'INTORNO</HEAD>
<HEAD>ALLA FACILITA DEL METTERE</HEAD>
<HEAD>A CAVALLO, ET DI SCAVALCARE VN
pezzo d'artiglieria. CAP. V.</HEAD>
<HEAD>AMICO.</HEAD>
<p>Con infinito mio contento $ono andato vedendo la co$i vaga, &amp; diletteuole vi-
$ta, che &egrave; d'intorno a que$ta Citt&agrave; di Bergamo, doue $i $copre, &amp; $ignoreggia,
non $olo tutta que$ta ampia, &amp; gran Pianura della Lombardia, ma la bellezza,
&amp; mae$treuole vaghezza di que$te colline co$i ben coltiuate; $egno manife$to
della indu$tria, &amp; dell'ingegno de' Bergama$chi, doue con la co$i nobile vi$ta da
lontano, par che anco da pre$$o, ogni co$a aggradi$ca, e perche douemo $egui-
tare a di$correre $opra l'arte del bombardiere, cio&egrave; d'intorno la facilit&agrave; da v$are
nel mettere a cauallo, &amp; di $caualcare vn pezzo d'artiglieria, e per&ograve; date, $opra a
tal materia, quel principio che pi&ugrave; vi piace. AV. Doppo alla pratica che deue hauere il bombardiere,
nel $apere fare i tiri giu$ti, deue anco $apere con garbo, e giuditio maneggiate la manouella, ouero la
lieua per dominare il graue pe$o dell'artiglierie, che &egrave; attione non $olo vtile, ma di a$$ai $atisfattione
a chi vede operare, nel dominare con giuditio i pe$i; doue con l'ingegno $i viene a $uperare la Natu-
<marg>Pratica del
b&omacr;bardie-
ro nel ma-
neggiare
vn pezzo
d'artiglie-
ria.</marg> ra, come $i di$$e e mo$tr&ograve; nell'antecedente Quinto Libro, e perci&ograve;, tanto quanto che il bombardie-
re $ar&agrave; ricco d'inuentioni, tanto pi&ugrave; $i far&agrave; degno di lode; &amp; di premio, cio&egrave; &agrave; vn bi$ogno, doue non
$iano le $olite commodit&agrave; di lieue, &amp; $calette, $aper$i anco $eruire di legni $trauaganti, come $ono i ta
uoloni dello $te$$o pagliolo, per far lieua, e per $o$tegno v$are i pezzi dell'i$te$$i legni tagliati, &amp; po$ti
in piede, $i che la te$ta faccia $o$tegno alla lieua, &amp; altri legni poi dupplicati, con le te$te congiunte
in$ieme, e con vna trauer$a; $i venga a fare l'officio del caualletto, $i che $i $o$tegni, &amp; $i maneggi con
facilit&agrave; ogni pezzo, come ho fatto, &amp; vi$to fare, s&igrave; nel $caualcarlo, come anco nel metterlo a cauallo, e
particolarmente anco $tando $opra le $ue ruote, poterlo fare caminare per $trade cattiue, &amp; fango$e,
benche il Prencipe, ouero il Generale dell'artiglieria non $i debba mai confidare in tali diligenze,
per e$$ere pochi quelli, che le $appiano v$are, douendo$i per&ograve;, $empre tenere preparata dupplicata
<marg>Strumenti
ordinarij <21>
maneggia-
rel'artiglie
rie.</marg> munitione di tutti gli ordigni da maneggiare l'artiglierie, cio&egrave; martinette, lieua, capre, ruotoli, taglie,
&amp; canapi, &amp; particolarmente le $calette con gli $calini di ferro, e perche que$te, anco po$$ono man-
care, e ma$$ime per li viaggi lunghi in campagna, ho pen$ato a vn facili$$imo modo di potere da per
tutto, trouare il commodo, per alzare il pezzo, benche ca$cato in vn fo$$o, o $eppelito nel fango, e tut-
to col mezo della lieua, che (come $i di$$e) &egrave; l'anima di tutti gli $trumenti. AM. La lieua, &egrave; facile
doppo la martinetta, ma il douere $o$tentare il pe$o per tornarlo ad alzare, qu&igrave; batte la difficult&agrave;, &amp;
<marg>La li<*>uz &egrave;
l'anima di
rutti li $tru
menti, e co
me $i po$$a
operare c&omacr;
duplicata
forza.</marg> la tardanza dell'operarla. AV. Gi&agrave; ho cono$ciuto la difficult&agrave;, &amp; preparato il rimedio col mezo di
due lieue, che in vn'i$te$$o tempo l'vna $o$tenga il pe$o dell'altra $enza fare $o$tegni, ma che $empre
col mezo d'vna capra, &amp; $caletta vna $ola ne $erua per quell'altezza, che $i vorr&agrave; alzare, &ograve; sba$$are il
pezzo, come nel pre$ente di$egno $i vede, cio&egrave; per AB, capra, &amp; CD, pezzo, la $caletta $ar&agrave; la ST,
tutta di ferro, &amp; le lieue VL, l'artifitio poi che ne apporta la facilit&agrave; dell'operare e$$e due lieue, dipen
de dalli due $taffoni QR, tutti di ferro, quali e$$endo attaccati a li due rampini G, del ferro GT,
&amp; la parte di $opra F, me$$e con le t<*>e pre$e $opra alla te$ta della capra, come $i vede per PO, qua-
li pre$e con le tre br&atilde;che pigliano, e t&emacr;gono $errate in$ieme le tre te$te de' tre legni, con che viene fat
ta la capra, &amp; $otto il c&emacr;tro D, corri$pondono li due rampini G, per l'ha$ta ED, che pa$$a per vn va-
<p n=>287</p>
cuo fatto tra l'vnione di e$$i legni OP, doue anco per pi&ugrave; $icurt&agrave; $i metteranno due chiauette $i-
milmente di ferro, che tenghino vniti e$$i legni, &amp; attaccate a detti vncini G, le te$te R, delli
$taffoni, come $i vede nella capra AB, per IK, $i legher&agrave; la parte della $caletta S, alli orec-
chioni del pezzo N, &amp; poi $i metteranno le te$te ferrate delle due lieue V. Vna da ogni parte,
nelli $taffoni Q, in R, &amp; l'altra per I, e pigliando con la detta te$ta vno delli $calini, come $i vede,
&amp; tirando a ba$$o l'altra te$ta L, della lieua LK, $i alzer&agrave;, &amp; $i terr&agrave; $o$pe$o il pezzo CD, pro-
ponendo conforme alla ragione gi&agrave; detta della lieua, che la parte KL, con la potenza L, $ia ta-
le per alzare e$$o pe$o, che &egrave; operatione facili$$ima, &amp; alzato per quanto $i pu&ograve;, l'altra lieua IM,
pigli con la te$ta I, l'altro $calino, &amp; faccia l'i$te$$o effetto, come deue $eguitare la pri-
ma K, a ripigliare, &amp; alzare la $ua parte al terzo $calino, &amp; con tale ordine $i alze- <marg>Si accom-
pagna la
forza com
la veloci-
t&agrave;, nel do-
minare li
pe$i.</marg>
r&agrave; pre$ti$$imo il pezzo, &amp; $i verr&agrave; ad accompagnare la forza con la velocit&agrave;, co$a per an-
cora da ni$$uno fatta. AMICO. Que$ta &egrave; vna nuoua inuentione da alzare graui$$imi pe,
$i con ordine non ancora v$ato, ma$$ime che $i pu&ograve; in ogni luogo anco in campagna, tro-
uare il commodo da fare l'i$te$$a capra, non ci occorrendo altro, che tre pezzi di legno; che
ogni albero ne pu&ograve; $eruire, come anco per fare le lieue, benche e$$e lieue con la $caletta,
<fig>
<foot>Aa 4</foot>
<p n=>288</p>
che mo$trate, per la $egnata DE, $i portino per l'ordinario appre$$o l'artiglierie. AV. Que$to
$i pu&ograve; fare quando anco man ca$$ero nelli viaggi lunghi li detti $trumenti, e doue non fu$$e altro com
modo che gli alberi del pae$e, atte$o che per li $taffoni pu&ograve; $eruire vn pezzo di canape, legato le $ue
te$te ad vn ferro, o pezzo di legrio forte, come $i vede per X &amp;, e per X, ferro, o legno $imile
al X, la parte del canape &amp;, $i pu&ograve; auuolgere d'intorno alla te$ta tre legni della capra B, &amp;
due pezzi di e$$i canapi faranno l'i$te$$o officio, che fanno li $taffoni di ferro gi&agrave; mo$trati; e con
que$to fine de$idero, che andiamo di nuouo a godere il fre$co della $era, &amp; la vi$ta di que$to co$i va-
go pae$e, che tanto vi diletta, come anco deue dilettare a tutti quelli, che hanno ingegno, &amp; che $an-
no cono$cere la eccellenza dell'opere fatte dalla Natura, &amp; dall'Arte.
<HEAD>SIRAGIONA D'INTORNO</HEAD>
<HEAD>ALLE DIFESE, CHE IL BOMBARDIERO</HEAD>
<HEAD>DEVE SAPER FARE NELLE FATTIONI DELLE
batterie, per $icurt&agrave; della propria vita. Cap. VI.</HEAD>
<HEAD>AMICO.</HEAD>
<p>In tempo di fattioni, quando i bombardieri $i ritrouano alle lor po$te, col $uo
pezzo d'artiglieria per offendere il nemico, ho pi&ugrave; volte vi$to accadere due di-
<marg>Dalla po-
ca pratica
del b&omacr;bar-
diero ne ac
cade mol-
te volte la
dife$a del-
l'artiglie&mdash;
rie poco v-
tile.</marg> $ordini, prima per non $i $apere e$$i bombardieri accommodar$i nel maneggia-
re il pezzo, $ono mi$erabilmente ammazzati dalle mo$chettate, che li vengono
tirate per la cannoniera, accadendo anco, per tal cau$a il $econdo di$ordine,
cio&egrave; che i tiri, che $i fanno $on fallaci, &amp; inutili, $parando il pezzo $enza vedere
doue $i deue ferire, e per&ograve; vorrei che $opra &agrave; tali di$ordini, mi dice$$i il modo
con che e$$i bombardieri $i pote$$ero pi&ugrave; a$$icurare, &amp; in$ieme offendere il $uo
nemico. AV. Dall'opera, &amp; diligenza del pratico Ingegnero, deue dipendere la principale $icurt&agrave;
de' bombardieri, s&igrave; nell'hauere ben fabricate, &amp; coperte le cannoniere, come nel dare que' $aluti-
feri ricordi, &amp; auertimenti che $i ricercano ad e$$i bombardieri nel coprir$i, s&igrave; che po$$ino offen-
<marg>B&omacr;bardie-
ro pu&ograve; in
tre modi
operare l'-
artiglierie.
Dife$a in
barba dan
no$i $$ima.
Dife$a de
gabbioni
ordinarij
non $icuri
contro le
batterie.
Gabbioni
de' pi&ugrave; fi-
curi.
Sopra al
piano del-
le c&atilde;nonte
re non $i
debba te-
ner mura-
glia.
Facilit&agrave; di
voltare la
bocca del
pezzo die-
tro al para
petto p ca
ricarlo $en
za perico-
lo.
Come $i
deue copri
re il bom-
bardiero.</marg> dere il nemico, &amp; $aluare $e $te$$i, e perche que$ta carit&agrave;, &amp; buono officio, poche volte viene fatta,
o $aputa fare, le dar&ograve; $opra di ci&ograve; quelli auertimenti, che pi&ugrave; cono$cer&ograve; e$$ere gioueuoli; e perci&ograve; di-
co, che in tre modi pu&ograve; occorrere al bombardiere di operare il $uo pezzo, cioe in barba $opra al pia-
no, &amp; gro$$ezza de' parapetti, $econdo coprir$i con li gabbioni, terzo col mezo de l'ordinarie can-
noniere. Quanto al tirare in barba; que$to (come $i di$$e) $i fa con tiri lontani, e quando nel prin-
cipio il nemico $i $copre, &amp; $i v&agrave; auicinando alla Fortezza, e non quando egli ne pu&ograve; ber$agliare,
perche facendo $i li difen$ori ber$aglio, nello $tare $coperti, egli ne fanno col peccato, la penitenza;
e tanto pi&ugrave; quando il nemico ne pu&ograve; da pre$$o offendere con pezzi piccoli, &amp; con li mo$chettoni,
benche $i po$$ino adoperare li gabbioni pieni di terra, me$$i al $uo luogo, s&igrave; che due di e$$i faccino la
cannoniera, e que$ti contro le mo$chettate ne a$sicureranno, ma non contro le cannonate, non e$-
$endo per&ograve; doppi, e molto gro$si, e tanto pi&ugrave; facilmente $ariano $tracciati, &amp; de$trutti, quando $i
v$a$$ero in tal luogo $opra li parapetti, &amp; in parte eminente, benche per nece$sit&agrave; $i potrebbono fare
alti al pi&ugrave; quattro piedi, &amp; in quella maggior larghezza, che $i pu&ograve;, &amp; riempiti con la miglior terra,
$e non pe$tata, almanco con $acchetti pieni, bene $tiuati, benche $ia opera difficile, &amp; da fare in tem-
po di notte, ma$sime quando il nemico &egrave; $otto a tiro di mo$chetto, &amp; ne ber$aglia, e per&ograve; in tal ca-
$o la pi&ugrave; $icura dife$a $i deue fare col mezo delle cannoniere, che dallo Ingegnero $aranno $tate anti-
cipatamente fabricate, douendo per&ograve; il bombardiero auertire al commodo con che egli deue ma-
neggiare il $uo pezzo, e ma$$ime che vi $ia il pagliolo fatto di tauoloni di legno, con alquanto pende-
re in ver$o la cannoniera, acci&ograve; il pezzo $i po$$a nello $pararlo ritirare $olo tanto, che la bocca e$ca
fuori della cannoniera, s&igrave; che potendolo voltare, tanto che per caricarlo, re$ti dal parapetto coper-
to, e perci&ograve; il $apere voltare e$lo pezzo li $ara molta $icurt&agrave;, &amp; ci&ograve; far&agrave;, $tante la lunghezza della ca$-
$a che li fa lieua, &amp; il piano del pagliolo $o$tegno delle ruote, quali e$$endo circolari, &amp; $o$tentando$i
col $uo pe$o $opra vn punto, $i volter&agrave; facilmente per ogni parte. Re$ta la principale auuertenza,
che deue hauere il bombardiere, nel $aper$i in tutte l'occorrenze coprire per lo $patio della canno-
niera, e ma$$ime contro le mo$chettate, mentre che adirizza il pezzo, &amp; piglia la mira, e ci&ograve; potr&agrave; fa-
re in due modi, prima con l'i$te$$o $tramazzetto, doue la notte dorme $opra, que$to lo deue piegare
in quattro volte, &amp; l'vltima piegarla poi al riuer$o dell'altre piegature, s&igrave; che venga a fare vn'angolo,
<p n=>289</p>
&amp; le te$te della $ua ba$e, $iano fermate $opra alla ca$$a, &amp; orecchioni del pezzo, e tanto larghe, che
$opra alla rotondit&agrave; della canna re$ti $patio commodo da pigliare la mira, &amp; $coprire il luogo, doue
$i vorr&agrave; ferire da lontano. Il $econdo modo $i far&agrave; con due pezzi larghi di tauoloni, lunghi circa vn
<*>accio congiunti con le te$te in$ieme, s&igrave; che faccino forma angolare, $imile ad vn couerto di coppi
<fig>
d'vna ca$a, e fortificati in$ieme con due trauer$e per di dentro la parte larga, $i metter&agrave;, doue $i di$$e
douer$i mettere lo $tramazzetto; ma al contrario, douendo l'altezza angolare $tare per di fuori per-
pendicolare, $opra alla rotondit&agrave; nel mezo della canna, &amp; nella congiuntura de'detti due tauoloni
$ia la$$ato dalla parte $opra a e$$o metallo vna apertura, che $erua per $coprire le mire, &amp; il luogo
da ferire, &amp; $i fermer&agrave; $tabile, s&igrave; che la larghezza della ba$e venga vicino alle ruote da ogni parte,
&amp; coprino lo $patio della larghezza della cannoniera, acci&ograve; che le mo$chettate tirateui non po$$i-
no offendere; ilqual riparo co$i angolare $i potria anco fare con pezzi di legni gro$$i, che po$$ino re-
$i$tere anco a' tiri d'artiglieria non reale, fermandoui per&ograve; anco vna balla di materia, che re$i$ta
tanto, che le palle che vi colpi$$ero dentro, perdino la forza, e per a$$icurar$i pi&ugrave; realmente da' tiri
dell'artiglierie, potria il bombardiere procurare di hauer legni gro$$i, e metterli per il trauer$o del-
la larghezza delle cannoniere mettendone almanco quattro, con le te$te dentro a<*>a gro$$ezza del<marg>Il coprire
le c&atilde;nonie
le c&omacr; legni
e terra, e di
fe$a $icura.</marg>
merlone, &amp; poi per lun go coprire con traui lunghi congiunti in$ieme tutta la cannoniera con l'i$te$-
$o pendere, che hauer&agrave; il piano da ba$$o, &amp; non pi&ugrave; alti di detto piano di tre, o quattro piedi, s&igrave;
che $olo l'artiglierie po$$mo $coprire l'altezza della contra$carpa oppo$ita, &amp; poi per di $opra $i alzi
il pi&ugrave; $i pu&ograve; con la terra $olida, acci&ograve; il tutto venga coperto, &amp; $icuro dalle batterie, come $i mo$tr&ograve;
nel $econdo Capitolo $opra$critto. AM. Que$ti $ono ottimi auuertimenti, e per&ograve; in$ieme vorrei
$apere, come $i po$$ono operare l'artiglierie, doue molte volte conuiene tra$portarle $opra alle piaz-
ze fatte dinuouo, e che non vi $iano fatti li $uoi paglioli, come accade nelle ritirate per dife$a delle
betterie, doue non &egrave; tempo di farui e$$i $uoi paglioli. AV. Per prouedere a tal di$ordine, deue il
Prencipe tenere nella munitione preparato vna quantit&agrave; di paglioli mobili, come $i vede, ne'due
<p n=>290</p>
<marg>Paglioli
mobili vti
li$$imi per
la dife$a.</marg> pre$enti di$egni per AB, pagliolo per l'attiglieric, che $ono a cauallo $opra il $uo letto, &amp; ruote;
quale $i far&agrave; al pi&ugrave; due braccia lungo, di pi&ugrave; che non $ara la ca$$a del pezzo, si che nello $parare, &amp;
nell'v$cire la palla $uori della bocca, la <*> della ca$$a B, po$la alquanto $correre per e$$o piano,
&amp; il re$to poi della longhezza BC, che $ara po$ticcio, &amp; $ermato con le due bertouelle di $er-
ro RP, $i alzer&agrave; la te$ta NE, che faccia il pendere, che $i vede NR, per l'altezza ND,
col mezo del $o$tegno O, il qual pendere trattener&agrave; la te$ta di detta ca$$a B, &amp; leuer&agrave; buona
parte della ritirata al pezzo, e quando il pagliolo fu$$e fatto immobile, e tutto col pendere ver$o la
cannoniera, volendo$i a$$icurate, che nello $parare il pezzo, nel primo moto dell'v$eir $uori la
palla, il tiro non veni$$e ba$$o, $i metter&agrave; vn zocco di legno quadro, alto vn terzo di braccio, $otto
la te$ta della ca$$a B, e que$ti co$i $atti paglioli po$$ono apportare molti notabili beneficij per le di-
fe$e gi&agrave; dette, e particolarmente quando vi $i accommoda$iero le quattro ruotelle, che $i vedono per
GH, IL, che $eruiranno per condurli col $uo pezzo, $opra alle piazze fatte di nuouo, per dife$a
<marg>Come $i
po$$ino o-
perare l'ar
tiglierienel
le piazze
piccole.</marg> delle batterie, &amp; nelle piazze $trette, doue per l'ordinario non $i po$$ono operare l'artiglierie $opra
le ruote, $i potr&agrave; v $are il pezzo a cauallo, $opra il zocco, &amp; caualletto, che $i mo$tr&ograve; di fopra, che
$ar&agrave; $imile al $egnato MQ, $opra al zocco, ouer ceppo OI, &amp; caualletto GF, $o$tentato dal-
l'altro pagliolo LV, a$$ai pi&ugrave; piccolo del primo, &amp; $olo capace per quanto $ara la ba$e, o po<*>o
pi&ugrave; del caualletto, ilquale pagliolo, hauendo le $ue quattro ruote fatte d'vn $ol pezzo, d'vn tauo-
lone gro$$o, $i potr&agrave; col $uo pezzo condurre in ogni luogo, e$$endo per&ograve; pezzo piccolo, cio&egrave; falco-
netto, o Periera, che ne $eruiranno nella angu$te piazze de' torrioni antichi, o fianchi con$umati
dalle batterie, per farui con tal mezo, quella maggiore, &amp; pi&ugrave; $icura dife$a, che $i pu&ograve;. AM. Per
compimento d'ogni mia maggiore $odisfattione in materia della dife$a delle Fortezze, mi re$ta con-
ferire con voi alcune co$e d'intorno la dife$a de' caualieri, perche ritrouandomi il giorno pa$$ato
co s&igrave; a ca$o, a $entire vn Di$cor$o fatto da vn di que$ti Signori con$iglieri da guerra, con due Inge-
<marg>Oppo$itio
ni fatte a
caualieri.</marg> gnieri, e per quanto $i potcua comprendere tenuti, da e$$o Signore in gran veneratione d'intelli-
genza, e$$endo concordi d'opinione, e trattando della dife$a de caualieri, ri$ol$ero che e$$i caualie-
ri $ono, non $olo inutili, ma danno$i in tutte le Forrezze, onde intendendo concetti, al parer mio,
molto $trauaganti, re$tai tra me $te$$o confu$o, vedendo huomini co$i $timati per intelligenti nelle
fortificationi, che poi tene$$ero co$i cattiua opinione; cio&egrave; conclu$ero e$$ere li caualicri inutili, per-
che tale officio nello $coprire, &amp; battere la campagna per fronte, &amp; per dife$a della fo$$a per fian-
co, lo poteua fare le $emplici piazze de' terrapieni delle cortine per e$$ere ordinariamente $empre
pi&ugrave; alte, che non &egrave; il piano della campagna, onde da per tutto ella $i $copre, &amp; $i batte a caualiere;
circa allo $coprire per fianco la fo$$a rin<*>ontro la fronte del baluardo oppo$ito, l'i$te$$o parapetto
della cortina di$$ero, che apporta tal commodit&agrave; potendoui$i tagliare le cannoniere per il trauer$o
<marg>Tre oppo-
$itioni fat-
<*>e al caua-
liere.</marg> della $ua gro$$ezza. E per mo$trare e$$ere il caualiere anco danno$o li fecero tre oppo$itioni, e pri-
ma, che impediua la piazza, poi il tran$ito, e che con la $ua altezza $i faceua ber$aglio alle batterie
nemiche, onde ho voluto conferir con voi tal nouit&agrave; di opinioni, acci&ograve; ne dica l'opinion $ua. AV.
Gi&agrave; ho detto, che gli Ingegnieri, quali vogliono peruenir a qualche grado d'honore, &amp; di ricchez-
za, non conuiene in que$ti tempi (doue la virt&ugrave; non e$$ercitata, $i conuerte nel $uo contra-
rio, e volentieri $i accompagna con li $imulatori, per hauere pi&ugrave; credito) $tare $u la rigoro-
$it&agrave; di mantenere opinioni, benche buone, ma $eguire la pi&ugrave; facile, &amp; $icura $trada, che &egrave; il non
contradire a'$uoi $uperiori, perche altrimenti facendo $i fa contrario effetto, poi che (come pi&ugrave; vol-
<*>e s'&egrave; detto) non all'opere $i riguarda, ma alla $uperiorit&agrave; di chi $e ne fa autore, circa alle oppo$itio-
ni fatte alli caualieri, &amp; il proporre che l'officio $uo lo po$$a fare l'ordinarie piazze della Fortezza,
e$$endo pi&ugrave; alte del piano della campagna, que$ta &egrave; bene opinione da non andare a compiacenza,
<marg>Si ri$pon-
de alle det-
re tre op-
po$itioni.</marg> $e per&ograve; non $i vole$le operare, come nemico del $uo Prencipe, poi che $i nega la dife$a de caualieri,
che doppo a quella de fianchi de baluardi ella &egrave; la principal della Fortezza, e per farui cono$cere la
vanit&agrave; di tale co$i cattina opinione nel proporre poter$i $eruire delle ordinarie altezze delle piazze
delle cortine, vi dico che per fronte ne po$$ono $eruire, ma con poco beneficio, perche auicinan-
do$i il nemico con ogni minimo alzato di trinciera, egli $i verrebbe a coprire, ma a que$ta dife$a
per fronte non douemo riguardare, ma $i bene a quella per fianco per dife$a della fo$$a rincontro la
fronte del baluardo oppo$ito, per la quale volendo$i que$ti $eruire delle cannoniere tagliate per lun
go del parapetto della cortina, &egrave; impo$$ibile per due cau$e ci&ograve; poter e$$equire con dife$a della For-
tezza, e prima nel tagliare le cannoniere, ma$$ime in parapetti moderni, per le quali volendo i
bombardieri $coprire tal parte li conuerrebbe fare e$$e cannoniere lunghe di tromba, circa a do-
dici pa$$i, la $econda difficolt&agrave; &egrave;, che volendo anco $coprire il fondo della fo$$a, oltre alla detta lun-
ghezza conuerrebbe fare la bocca della cannoniera con tanta larghezza, &amp; ba$$ezza nel tagliare an-
co la muraglia, che pi&ugrave; $arebbe $imile a vna porta, che a vna bocca di cannoniera, e tanto pi&ugrave;,
e$$endo la fo$$a larga, &amp; li baluardi $opra gli angoli alquanto acuti; In quanto ali'oppo$itioni fatte
al caualiere, e prima dell'occuparela piazza; que$ta &egrave; vanit&agrave;, poi che $e bene in larghezza vie-
<p n=>291</p>
ne a occupare per la quantit&agrave; della $carpa che $i da all'altezza della terra da ogni parte, a e$$a piazza,
$i fabrica poi per di $opra il doppio pi&ugrave; grande, done po$$ono $tare $ei pezzi almanco d'artiglieria,
de'quali a ba$$o prima non ne poteuano $tare, ne anco tre, &amp; &egrave; $enza a'<*>un beneficio, come s'&egrave; det-
to, quanto poi all'occupare il tran$ito, per que$to $i fa la $trada per di dentro ver$o la Fortezza, ol-
tre &agrave; che per tutto la longhezza della cortina per la $earpa grande del $uo terrapieno, $i fa commoda
a$ce$a, &amp; di$ce$a; e per vltimo che per la $ua altezza $i faccino ber$aglio, $e que$ta ofte$a, &amp; dife$a,<marg>Altezza di
caualiere.</marg>
veni$$e inte$a non $e li farebbe tale oppo$itione, perche tanto quanto &egrave; maggiore la $ua altezza, tan-
to pi&ugrave; li difen$ori vengono coperti, &amp; $ieuri, benche dife$i da $ottil p<*>apetto, pa$$ando le palle
$opra alle lor te$te, ouer dando nella te<*>ra, che $i $o$tenta con $carpa naturale, e$$a palla vi $i perde
$enza fare ruina. Ma non per que$to $i deue fare troppo alto il caualiere, si per acqui$tare maggior
piazza dentro $enza ritirar$i troppo per la grande $carpa (come anco) accio li ti<*>i non vadino tanto
di ficco, e ma$$ime quelli per fianco, &amp; per&ograve; la $ua altezza $i deue, come s'&egrave; detto fare tanto, che le<marg>Vtile altez
za del cauz
liere.
Officio del
l'artiglie-
rie po$te
$opra al ca
ualiere.</marg>
artiglierie po$$ino $coprire il fondo della fo$$a del baluardo oppo$ito, che $ar&agrave; circa a due pa$$i $opra
al parapetto della cortina. In quanto alla perfettione della dife$a di que$ti caualieri, ella &egrave; princi-
pali$$ima, poi che fanno l'officio d'vna $econda Fortezza, con anticipata dife$a da tutte le parti,
cio&egrave; per fianco da vna parte per dife$a della fo$$a, doue $taranno tre pezzi d'artiglieria, &amp; vno $i-
curi$$imo ver$o la cortina, non douendo le $ue cannoniere $coprire, $e non la larghezza della fo$$a,
e per tal vi$ta potr&agrave; $olo e$$ere offe$o, e$$endo $empre commode le $ue dife$e per ri$taurarle, &amp;
dall'altra parte, $e ne accommoderanno altri tre, o almanco due, che $imilmente per fianco difen-
dino la prazza del baluardo vicino, &amp; in quel mezo per fronte, ne $taranno due altri per $coprire,
&amp; battere la campagna con quella maggior $icurt&agrave;, &amp; beneficio, che po$$ino de$iderare i difen$ori
da vn vero, &amp; perfetto caualiere. AM. Que$to no$tro vltimo ragionamento fatto in materia di di-
fe$a, m'&egrave; $tato molto grato, come anco $ono $tati tutti gli altri, &amp; ve ne rendo infinite gratie. E do-
uendo domattina metter$i in viaggio per la $trada di Crema, &amp; de gli Orci, &amp; doue a vol piacer&agrave;
ander&ograve; a mettermi in ordine, de$iderando molto vedere il piano, &amp; il pae$e di que$ta bella Lombar-
dia, e particolarmente quelle co$i importanti Fortezze.
<HEAD>SI DISCORRE D'INTORNO</HEAD>
<HEAD>AL MISVRARE LE DISTANTIE, ET LEVARE</HEAD>
<HEAD>LE PIANTE DELLE FORTEZZE, ET METTERE
in di$egno le frontiere d'vna Prouincia. Cap. VII.</HEAD>
<HEAD>AMICO.</HEAD>
<p>Se i viaggi, che $i fanno per vedere le diuer$it&agrave; de'Pae$i, fu$$ero come que-
$to, fatto vltimamente da noi, per certo alcuno non douerebbe riguarda-
re, ne a $pe$a, o fatica per farli; poi che $i v&agrave; caminando per pianura co-
$i grande, &egrave; fertile, &amp; per $trade tanto commode, &amp; diritte che non $olo $i
fa lieue la fatica del corpo; ma l'intelletto con la vi$ta ricono$ce con duplica-
to contento il viaggio auanti che $i faccia. Oltre al vedere la diuer$it&agrave; di
tanti fiumi, &amp; canali, che con tanto artificio, &amp; diuer$it&agrave; del cor$o delle $ue
acque apporta, oltre al diletto, marauiglia, in vedere $pandere e$$e $ue ac-
que per li campi, &amp; adacquarli; dal che ne cau$a la fertilit&agrave; del raccolto; &amp;
$i pu&ograve; dire, che in que$to Pae$e gli habitanti facciano piouere &agrave; lor po$ta, e$$endomi certificato
della verit&agrave; di quel pronerbio, che pioue in Bre$ciana. Quanto poi alle bene inte$e fabriche del-
le Fortezze, fattemi da voi vedere, che fanno frontiera alle gi&agrave; dette Citt&agrave;, non ne parlar&ograve;, per-<marg>Ca$tello di
Bre$cia.</marg>
che ne direi poco, &amp; ma$$imamente di que$to co$i famo$o Ca$tello di Bre$cia; doue pare che la
Natura, &amp; l'Arte habbiano gareggiato in$ieme, a chi di loro pi&ugrave; l'habbia potuto ridurre ine$pu-
gnabile; e poi che que$te $ono opere fatte da voi, nel rimodernare l'antiche $ue dife$e, non ne di-
r&ograve; altro, $eruendomi i $uoi $critti $opra le fortificationi per mo$trarmi le ragioni, con le quali e$$e.
opere $ono $tate fatte. E que$to ne ba$ti intorno a tal materia; Re$tando con de$iderio d'intende-
re da voi l'ordine pi&ugrave; facile, &amp; pi&ugrave; giu$to da mi$urare le di$tantie, &amp; di leuare le piante delle For-
tezze. AV. Sento contento che $iate re$tato $odisfatto del viaggio fatto, &amp; delle Fortezze vedu-
te. Quanto all ordine del mi$urare le di$tantie, &amp; leuare le piante, procurer&ograve; anco $odisfarui, e
ma$$ime con la facilit&agrave;, &amp; chiarezza che conuiene al Soldato in tutti i $uoi affari. E per venire a
<p n=>292</p>
particolari d'intorno al mi$urare le di$tanze, dico douei$i attendere $olo alla proportione c'hanno
gli angoli tra diloro, &amp; $ap<*>li con diligenza formare; e ci&ograve; $i fa colmezo de gli $trumenti Ma-
rematici, &amp; tra i molti che $i v$ano, voglio farui vedere vna nuoua inuentione di $trumento, che
<marg>Nuouo
$trumento
da mi$ura-
re le di$tan
ze.</marg> per facilit&agrave;, &amp; per giu$tezza pa$$er&agrave; tutti gli altri; poiche per facilit&agrave; egli &egrave; vn pezzo dilegno, co-
me $ono quelle mi$ure d'vn braccio, con che i mercanti mi$urano il panno; &amp; per la giu$tezza, dico,
che potendo$i colmezo $uo formare qual $i voglia grandezza di angolo, o ba$a, dal che ne accade
la certezza delle mi$ure, &amp; quello che a$$ai $i deue apprezzare &egrave;, che e$$e mi$ure $i potranno fare
$enza il mezo di numeri, &amp; moltiplicationi di conti, &amp; con quella o$$eruanza, doue manco po$-
$ono accadere errori. E per venire a particolari, prima douemo intendere la forma, &amp; la fattura
dello $trumento, per lo quale $i deue fabricare vn legno circa vn braccio e vn quarto; deue e$$ere
di legno forte, cio&egrave; di bu$$o, ouero hebano, &amp; di gro$$ezza per quadro vna delle trentadue parti
della $ua longhezza, bene pulito, &amp; $quadrato; vi $i deue poi aggiongere quella parte, che vi
v&agrave; fatta di metallo, cio&egrave; di ottone, o d'argento; $i che la longhezza del legno venga a fare la gam-
<marg>Strum&emacr;to
adimanda
to mezo
bale$trino.</marg> ba d'vn bale$trino, &amp; le righe di metallo i bracci; E perche da vna parte $ola e$$e righe fanno l'of-
ficio del bale$trino, adimanderemo que$to $trumento mezo bale$trino, quale $i vede nel $eguente
di$egno, cio&egrave; per AB; $i mo$tra la lunghezza, &amp; la gro$$ezza del legno, &amp; alla te$ta A, $ono
fermate le righe di metallo inca$$ate in$ieme, come $ono le $quadre zotte, &amp; come $i vede in A, &amp;
in G; la parte da ba$$o deue e$$ere fermata nell'anello quadro, che $corre per la longhezza del
legno, &amp; fa piegare le due righe in quella forma d'angolo, che $i vuole, re$tando la terza riga
AX, da $ua po$ta, quale poi nelle operationi ne apporter&agrave; il commodo di leuare le piante con
e$qui$ita diligenza, &amp; facilit&agrave;. Nel $econdo di$egno $i mo$tra il mezo bale$trino aperto, co-
me deue $tare, per mi$urare le di$tanze, &amp; far tutte l'altre operationi, cio&egrave; ES, longhezza
della gamba di legno, &amp; FIC, bale$trino aperto, che fa l'angolo retto ECI, quando l'anel-
lo IO, viene fermato al $uo luogo, con la vite, O; l'altra riga, ouero braccio $ar&agrave; EF, e
douendo$i con que$to $trumento poter fare tutte le mi$ure, che po$$ono accadere all'Ingegnero
Militare, conuiene ridurlo al $uo fine, cio&egrave; graduarlo, &amp; ancora col mezo d'vn piombino, che do-
uer&agrave; e$$ere attaccato nel centro E, $i po$$a operare, come $i dir&agrave;, &amp; per la graduatione, $i $com-
partirano le parti della $quadra CEF, con tutta la longhezza della gamba ES, in decine di
numeri, come $e tal parti fu$$ero due $cale altimitre; poi che col mezo loro douemo fare le pi&ugrave; fa-
cili, &amp; $icure mi$ure; cio&egrave; con vn compa$$o $i faccia la larghezza d'vna decina, oue $i potr&agrave; nel
mezo $egnaiui dieci gradi con le piccole virgole, &amp; la larghezza di e$$e decine $i po$$a fare tanto
quanto &egrave; il mezo diametro della circonferenza, doue le te$te delle righe $ono inca$$ate in$ieme; co-
me per e$$empio $i vede nella parte dell'angolo X &amp; <G>*w</G>, e que$to al pre$ente ne ba$ti per la $ca-
la altimitra, e douendoci anco $eruire l'i$trumento per quadrante, &amp; non vi $i potendo fare la for-
ma del quadro perfetto, ma $olo la met&agrave;, che $ar&agrave; la $ua diagonale, ouero $chianciana, cio&egrave; la riga
CI, doue conuiene in detta parte de$criuere tutta la graduatione, che v&agrave; nelle parti del quadran-
te, che $i $uppone $ia oppo$to all'angolo CEI, che $ar&agrave; CKI, &amp; per de$criuer e$$o quadrante,
&amp; tra$portar poi la $ua graduatione $opra la detta parte IC, $i deue formare in carta reale, bene
$pianata $opra vna tauola, vn circolo eguale di diametro a centri CI, &amp; formata la circonferen-
za, $i che $compartitola in quattro parti eguali a' centri de' $uoi angoli, cadino $opra alli CEI,
ouero que$ti dello $trumento cadino $opra a quelli de$critti nella carta, che $aranno i pi&ugrave; giu$ti; e
ci&ograve; fatto $i tirino due lince paralelle d'ogn'intorno, o almanco alla parte CKI, &amp; che la prima di
dentro $i parta da centri ICK, come deue fare l'altra di $opra, &amp; $opia l'angolo di tal parte
CKI, $i deue graduare il quadrante, cio&egrave; in fe$$anta gradi per lato, $i che da tutte due le parti il
$e$$anta termini $opra l'angolo K, e que$te linee, per pi&ugrave; giu$tezza $i tireranno morte con vna
punta $ottile di compa$$o, &amp; de$critti i gradi, e tagliata la carta d'ogn'intorno al quadro, s&igrave; che
i centri $i po$$ino rincontrare per di dentro al quadro, ella $i fermer&agrave; $opra al bale$trino aperto, co-
me $i vede, &amp; con la cera da $igillare, $i far&agrave; che detta carta vi $tia immobile, hauendo prima $opra
e$$a carta de$critto la diagonale, ouero $chianciana del quadro CI, &amp; tirato tutte le linee
della graduatione delle due parti dette KIC, o almanco a ogni meza decina, con vna riga di $er-
ro $ottile, &amp; vna punta d'acciaio, s&igrave; che $enza alcuno errore riferi$chino al centro E, &amp; pa$$i-
no $opra il diametro IC, e per de$criuere la graduatione $opra e$$o diametro, con la detta punta
$ottile d'acciaio $i puntera $opra a cia$cuna linea, aggrauando la detta punta con la mano, accioche
re$ti il $egno $otto nel metallo, ouero da vna parte con la penna, &amp; inchio$tro vi $i $egnino; &amp; poi le-
uato e$$a carta con l'i$te$$a riga, &amp; punta, $i tornino a formare le linee viue per la larghezza della ri-
ga IC, doue tra le due linee paralelle $i de$criuino li $uoi minuti, &amp; $opra anco i numeri delle deci-
ne, come nel di$egno $i vede; &amp; douendo que$to $trumento $eruire a bombardieri per mettere a $e-
gno l'a<*>iglierie a quella eleuatione, che gli occorre per ferire il nemico, il quadrante de$critto non
$arebbe da loro bene inte$o, poi che hanno in v$o quello cauato dalla quarta parte del cerchio, do-
<p n=>293</p>
ue $i caua il de$critto MNL, $compartito in dodici parti &amp; cia$cuna parte in cinque minuti, come
anco con pi&ugrave; commodit&agrave; $i $eruono della $emplice quarta parte del circolo INC, $i che il $e$to<marg>Squadra
de bom-
bardieri.</marg>
grado viene da ogni parte $opra al centro di mezo N, e per de$criuere anco que$to co$i fatto qua-
drante $opra al no$tro $trumento $enza confu$ione della graduatione fatta, ci&ograve; $i far&agrave; $opra a e$$a
carta, de$criuendoui e$$o quadrante CNI, con l'i$te$$a regola col mezo della riga, dal centro E,
alla circonferenza detta fi noteranno i gradi, &amp; i minuti, $opra la gro$$ezza della riga del diametro
CI, nella parte ST, $i che il filo del piombino EK, ne $erua a tutto, &amp; oltre alle operationi
<fig>
<p n=>294</p>
dette; potremo con que$to $trumento $apere il pe$o delle palle di ferro dell'artiglierie, &amp; appre$$<*>il
vento che $e gli douer&agrave; dare, cio&egrave; quanto la palla deue e$$ere pi&ugrave; $tretta, che non $ar&agrave; larga la
<marg>Come $i
trouino
diamen i
dello palle
dell'arti-
glierie, col
$uo vento.</marg> bocca del pezzo, &amp; tal mi$ura $i far&agrave; nel rouer$o dell'angolo, che fanno le due righe ECI, nel-
l'apertura dell'angolo EI, $otto al $uo centro C, doue $ar&agrave; da ogni parte tirato vna linea, che
formeranno l'angolo per doue $aranno notati i diametri delle palle col numero delle libre del $uo
pe$o, che da ogni parte terminer&agrave; $opra a i $uoi punti, &amp; poi $i deue con il compa$$o, da vn punto
all'altro pigliare i detti diametri, &amp; per trouare il vento, da vna parte $ola $ar&agrave; notato vna $econda
linea, la lontananza che $ar&agrave; tra e$$a alla prima, $ara il vento che $i dene dare a tutte le palle, e per
trouare que$ti diametri $ar&agrave; da parte notato vna linea piccola, che far&agrave; il diametro d'vna palla, che
pe$i vna libra, &amp; da ogni te$ta hauer&agrave; vn punto, ne quali allargando le punte d'vn compa$$o da l'v-
no all'altro $i hauer&agrave; pigliato e$$o diametro, allargando poi tanto le due righe, che le due punte
di e$$o compa$$o ent<*>ino ne'due altri punti, che $aranno alle te$te delle due prime linee, &amp; doue
$ar&agrave; notato il $egno d'vna libra di palla; e ci&ograve; fatto, $i fermi l'angolo con la vite O, &amp; tutti gli al-
tri punti, &amp; diametri $aranno conforme alle bocche de' pezzi del pe$o della palla, che vi $ara no-
tato, &amp; rincontro nella terza linea, $ar&agrave; anco il vento, come $i di$$e, che terminer&agrave; al punto nota-
toui, $i che col detto compa$$o $i trouer&agrave; l'vna, &amp; l'altra co$a, cio&egrave; la gro$$ezza delle palle, &amp; il $uo
vento, che voleuimo $apere. AM. Circa al quadrante il numero di $e$$anta gradi, con che lo
$compartite, a me molto piace, apportandone le graduationi grandi molta facilit&agrave;, &amp; giu$tezza,
ma$$ime nelle multiplicationi, &amp; proportioni, che $i caua nelle quantit&agrave; de' numeri, nel fuggire i
re$idui, e per&ograve; quando anco l'i$trumento fu$$e per la $ua grandezza, capace a graduarlo in cento par-
ti, $aria a$$ai meglio, perche con pi&ugrave; realit&agrave; di conti vengono fatte le mi$urationi, ma$$ime le grandi,
doue le proportioni, che hanno tra di loro gli angoli, $i trouano con maggior facilit&agrave;, quanto poi al
quadrante de bombardieri, della quarta parte del cerchio $compartito in $ei parti per lato, que$to
per loro, &egrave; commodo, perche il $e$to punto gli apporta quella maggiore eleuatione, &amp; tiro che po$-
$a fare il pezzo dell'artiglieria, pur che e$$e parti, $i diuidino almanco in cinque minuti per potere
pigliare con pi&ugrave; diligenza e$$e eleuationi, doue il filo del piombino batte tra l'vno, e l'altro grado.
In quanto alle mi$ure delle palle col $uo vento que$ta o$$eruanza $ar&agrave; a$$ai commoda, e $opra al tut-
to la facilit&agrave; del mi$urare, molto mi piace, ma parmi circa al mi$urare vederci vna difficult&agrave; non pic-
cola, quale accader&agrave; nel traguardare per il piano delle mire, poi che parte di que$te verranno fer-
mate $opra alle righe alte, &amp; poi $opra la gamba dilegno che &egrave; ba$$a, &amp; non andando i traguardi pa-
ralelli all'Orizonte conuiene che le mi$urationi non venghino giu$te. AV. Buona opinione &egrave; la
vo$tra, &amp; il rimedio &egrave; di gi&agrave; preparato, qual $i far&agrave; col mezo d'vna riga $imilmente di metallo, &amp; del-
l'i$te$$a larghezza laquale $i vede al $uo luogo, nel detto di$egno per la graduata doue &egrave; QR, che
inca$$ata nel legno $i deue potere alzare, dalla parte EI, ouero EF, $i che $tando tutta la $ua lun-
ghezza CE, 6, con vno $te$$o piano dell'altre righe, le mire non haranno l'oppo$itione da voi
fatta, douendo$i anco nel re$to della longhezza 7, 8, accommodare vn'altra di e$$e righe, co$i
graduata, ma inca$$ata, &amp; fermata nel legno, e que$to non folo per accompagnare l'altra prima
QR, mobile, ma douendo l'anello poter$i fermare alquanto fuori dell'angolo retto, quando occo-
re$le, &amp; $tare la prima riga alta, nel mi$urare le di$tanze &egrave; bene che l'anello po$$a $correre, &amp; che re-
$tino ba$$i i numeri de gradi di detta $cala altimitra 7, 8, ne pu&ograve; per tal ba$$ura accadere errori,
ma$$ime che in tal parte non pa$$i la linea vi$uale, $tante la grandezza delle ba$e, che $i deuono fare;
e perche vediate chiaramente tutte le parti di e$$o mezo bale$trino, e come deuono e$$ere me$$e al
$uo luogo, ho fatto il terzo di$egno DT, che mo$tra il rouer$o, &amp; con li $uoi pezzi da parte, che
vi vanno inca$$ati, cio&egrave; la prima riga 24, 25, che deue e$$ere mobile per porerla alzare, come $i
di$$e, &amp; $i vede per la TV, alzata col mezo di due ma$chietti, la te$ta larga de quali $ar&agrave; 1, 3,
dentro la gro$$ezza dellegno, la quale $pinta con l'vnghia d'vn dito della mano in dentro, tanto
che e$$a riga $i alzi all'altezza dell'altre, e perche e$$i ma$chietti hanno all'altra te$ta $ottile la $ua vite,
quale deue entrare nella madre vite, doue $ono i bucchi notati 4, 5, le quali vite fermate nelle
due parti 3, 5, 1, 2, $i che la $ua lunghezza non ri$alti $opra la gro$$ezza del legno, ne impe-
di$ca l'anello nell'andare in s&ugrave;, o in gi&ugrave;, e per pi&ugrave; chiarezza $i veda la riga 25, 24, doue $ono i
bucchi, &amp; li ma$chietti 22, l'altra riga da inca$$are immobile $ar&agrave; la 28, 29. In quanto alle mi-
re per traguardare, elle $i deuono fare di metallo, &amp; in tre modi, come $i vede per la 13, con le due
gambe, doue po$$a entrare la larghezza delle righe, per poterui $correre per la lunghezza, &amp; $o-
pra $ia il $uo giumone 14, &amp; di que$te $e ne faranno due, le $econde mire $aranno le $egnate per
30, fatte come vn quadro lungo da vna parte qual va $egato per quadro in croce, s&igrave; che per e$$i
tagli $i po$$a traguardare da ogni parte $opra al centro E, la $ua gamba 32, $i far&agrave; tonda, &amp; di
gro$$ezza tale, che po$$a entrarene' bucchi del detto centro E, doue $ar&agrave; la madre vite, acci&ograve; che
con la vite di detto piede, la mira $tia ferma al $uo luogo, e non po$$a ca$care quando $i vuole ope-
rare l'i$trumento, il terzo traguardo, o mira $ar&agrave; la 15, 17, fatta per di $opra a modo d'vna lunet-
<p n=>295</p>
ta con vna punta nel mezo, che ca$chi $opra al centro de gli angoli, come deuono cadere tutte l'al-
tre, &amp; fatte d'vna $te$$a altezza. Re$ta il ricono$cere la forma dell'anello di gi&agrave; detto, doue per di
$opra vien fermata la te$ta I, del mezo bale$trino, come nel primo di$egno in H, $i vede $opra
l'anello X, quale $pinto in s&ugrave; fa l'angolo ECI, e tutti quelli che ne occorrono, e fermato in O,
deue fare l'angolo retto, $i che la te$ta della vite entri dentro nel legno, acci&ograve; re$ti immobile quan-
do $i vuole, laqual vite $i deue far venire alla parte de$tra $otto l'angolo, acci&ograve; non impedi$ca il tra-
guardare, &amp; oltre al detto anello, $i far&agrave; al fin della gamba, il $uo ca$$ettino di metallo per tenerui le
mire, &amp; il piombino <07>, col $uo filo di $eta <07>, 11, la te$ta del quale deue pa$$are per il buco
d'vna cannetta di ottone, come &egrave; la 10, 11, &amp; che $ia tanto $ottile che entri nel buco del cen-
tro E, la ca$$etta propo$ta $ar&agrave; per la 21, 19, &amp; 19, 17, altezza, &amp; la longhezza 17, 18,
la te$ta che $i $erra 15, 16, col mezo di vna molla, che $erra, &amp; apre nella parte 20, e me$$a al
$uo luogo, come $ta la R <07>, $i douer&agrave; da due parti $aldarui $opra vn pezzo di verga eguale alle al-
tre per potere traguardare da vna te$ta all'altra $opra vno $te$$o piano, il pezzo $aldato $i vede per
6, 5, douendo il $imile e$$er fatto all'altra parte oppo$ita all'angolo CE, cio&egrave; ver$o la man $mi-
$tra, come ancora $i douer&agrave; aggiungere tal gro$$ezza, ma dell'i$te$$o legno, all'altra te$ta che $i vede
per V. AM. La fattura dello $trumento, &egrave; $tata a$$ai bene da me inte$a, $tante le co$i diligenti di-
mo$trationi da voi fatte, pur che con l'i$te$$a facilit&agrave; po$$a intendere il modo di operarlo, e perci&ograve;
de$idero che mi mo$triate la pratica, per ci&ograve; fare. AV. Molto bene intenderete il tutto, poi che il
modo dell'operare non potr&agrave; e$$er pi&ugrave; facile, ne pi&ugrave; giu$to, come gi&agrave; li di$$i, e prima in tutte l'ope-
rationi da fare, conuiene hauere preparato vn ba$tone da ficcare in terra, con vna mor$etta di ferro
con la $ua vite per pigliare la gamba di legno di e$$o $trumento, &amp; tenerla ferma immobile, e per la
prima dimo$tratione vi voglio mo$trare il modo da liuellare vn $ito, quale proporremo, $ia il piano
EF, doue fermato in terra il piede del ba$tone E, &amp; alla te$ta F, che vi $ar&agrave; la detta mor$etta $i
fermer&agrave; la gamba dell'i$trumento, con l'angolo perpendicolare col $uo piombino, come $i vede per<marg>Come $i li
uelli.</marg>
BG, e ca$cando e$$o piombino BH, $opra al centro O, $i la $cier&agrave; fermare, e poi traguardando
per il <*>ano della gamba $opra l'altezze del metallo, doue $opra le te$te $aranno le $ue mire, $i far&agrave;
notare, oue batter&agrave; la linea vi$uale BG, laquale $i pre$uppone, che dia nella pertica CD, nel
$egno C, &amp; mi$urato poi l'altezza C, con quella dell'i$trumento EF, la diuer$it&agrave;, che $i ri-
trouer&agrave; tra l'vna, &amp; l'altra mi$ura, $ar&agrave; la inegualit&agrave; del piano, cio&egrave; quando la DC, fu$$e per e$-
$empio cinque piedi, &amp; EF, quattro, il $egno D, ouero il $ito $arebbe pi&ugrave; ba$$o vn piede, che
e$$endo eguali e$$o $ito, $ar&agrave; $imilmente con l'i$te$$o piano della linea vi$uale, e per certificar$i che
la liuellatione $ia giu$ta, $i far&agrave; la riproua, cio&egrave; $i leuer&agrave; l'i$trumento, $enza muouere il ba$tone, &amp; $i
capouolter&agrave; la BH, per traguardare di nuouo per la parte oppo$ita alla prima, &amp; aggiu$tato il li-
uello, $i che il filo torni a battere $opra al $uo $egno, &amp; ferendo la vi$ta nell'i$te$$o luogo C, il li-
uello $ar&agrave; giu$to, &amp; variando nel dare pi&ugrave; ba$$o, o pi&ugrave; alto il difetto verr&agrave; dall'angolo della $qua-
dra BIO, qual potr&agrave; e$$ere $otto $quadra, o $opra a $quadra, &amp; facile al coreggerlo per via della<marg>Riproua
per aggiu-
$tare il li-
uello.</marg>
vite, &amp; ridurlo, con tale e$perienza con l'angolo perfetto, come $i deue fare nel prin cipio per ter-
minare il luogo da fermare l'anello con la detta $ua vite. AM. L<*>ordine del liuellare &egrave; a$$ai facile,
come &egrave; anco il coreggere la $quadra, e per&ograve; $eguitate d'intorno al modo da mi$urare le di$tanze.
AV. Voglio prima per facilitare l'intelligenza delle co$e pi&ugrave; difficili, mo$trarui l'ordine da mi$ura-
re le di$tanze $opra a vn $ito piano, con ilquale ordine $i potr&agrave; poi mi$urare qual $i voglia altro $ito,
di altezza, o di profondit&agrave;, e per ci&ograve; fare, pre$upporremo voler $apere la lontananza che &egrave; dal $egno
A, al B, &amp; ritrouando$i in A, $i fermer&agrave; il ba$tone in terra con l'i$trum ento fermato nella mor-
$etta, &amp; non con l'angolo perpendicolare, ma in piano, &amp; $enza piombino, come $i vede per OP,<marg>Mi$urare
le di$t&atilde;ze.</marg>
con la $quadra OZM, e traguardando per le mire fermate al $uo luogo per la dirittura della gam-
ba OP, al $egno B, &amp; per tal vi$ta fermato lo $trumento, $i traguarder&agrave; poi per l'altra parte
ON, con l'i$te$$a mira O, che dicemmo douere e$$ere tagliata in croce, a qualche $egno, qual
pre$upporremo $ia il C, cio&egrave; vn ba$tone, o pertica fitta in terra; e ca$o che nel detto $patio AC,
fu$$e qualche impedimento di ca$e, o d'alberi, che $i oppone$ie alla vi$ta, come alcuna volta accade,
&amp; che la ba$e AC, non pote$$e venire con l'angolo <*>etto eguale a quello dello $ttumento, e$$o an-
golo $i potr&agrave; alquanto alterare, ma poco $otto, o $opra a $quadra, col fermare l'anello con la vite, pi&ugrave;
in gi&ugrave;, o pi&ugrave; in s&ugrave; $opra la gamba, &amp; tornato a fermare le parti dello $trumento, cio&egrave; che la gamba
OB, per le mire feri$ca il $egno A, (come $i di$$e,) &amp; il braccio ON, l'altro $egno C, &amp;
$enza muouere l'i$trumento, $i faccia mi$urare con pa$$i, o altra mi$ura la longhezza della ba$e AC,
che vorremo fare, e per e$$empio diremo, che ella $ia pa$$i $e$$anta, doue $i rermer&agrave; vna bac<*>etta, e
per tal dirittura $i fermeranno altre tre bachette fitte in terra, &amp; ben diritte, $i che la linea vi$uale,
che pa$$a per le mire ON, le incontri tutte da vna parte, come $i vede per la OG, che pa$$a per
le bachette LIH, e ci&ograve; fatto lieui$i il ba$tone con l'i$trumento fermato nella mor$etta $enza alte-
rare il $uo angolo, &amp; $i torni a piantare $opra al termine delle $e$$anta pa$$a, e tanto manco quanto i
<foot>$o$$anta</foot>
<p n=>298</p>
principio dell'altezza L, cercheremo di $apere tal mi$ura, con vna $econda po$itione, e per&ograve; ci re-
tireremo in dietro $opra l'i$te$$o piano, e per e$$empio doue &egrave; il $egno X, pianteremo il ba$tone
col $uo $trumento, che come $i di$$e, $i vede per ZQR, &amp; per la gamba ZQ, torneremo &agrave;
traguardare, alla cima del monte nell'i$te$$o $egno A, &amp; $ermato l'i$trumento $opra a tal vi$ta, no-
teremo $opra a quanti gradi batter&agrave; il filo del piombino PQ, &amp; pre$upporemo, che ca$chi $opra
al trenta, cio&egrave; in P, che &egrave; la met&agrave; dell'altra parte del quadrante nell'ombra ver$a, doue cadendo il
piombino in tal parte, la proportione della mi$ura $i v&agrave; radoppiando, $i che li trenta gradi fanno
l'i$te$$o effetto de' $e$$anta primi dell'ombra retta, e per&ograve;, $i termini doue batte la linea vi$uale ZA,
$opra il piano del $ito, e ci&ograve; $i far&agrave; col traguardare dall'altra parte Q, dello $trumento, $enza muo-
uerlo, &amp; la vi$ta terminer&agrave; in &amp;, e per&ograve; dico e$$ere dell'i$te$$a proportione l'angolo, che fa il per-
pendicolo del piombino QO, $opra il piano PR, con la $ua ba$e P &amp;, all'altezza perpendico-
lare AL, del monte, &amp; alla ba$e L &amp;, cio&egrave; per due volte tale altezza, &amp; facendo mi$urare lo $pa-
tio dalla prima po$itura S, cio&egrave; da doue termina la linea vi$uale TA, in terra, che $ar&agrave; in R, che
per modo d'e$$empio diremo e$$ere dal $egno R, al &amp;, pa$$i cento, che tanto $ar&agrave; l'altezza del mon-
te per il perpendicolare AL, che voleuamo $apere, e per hauere la mi$ura della ba$e HL, di e$$o
monte, $i far&agrave; mi$urare lo $patio H, termine dell'a$ce$a HA, $ino in R, e trouando e$$ere tale
di$tanza pa$$i 35, quali $i trarranno dal centro, ne re$ter&agrave; 65, e tante pa$$a $ar&agrave; la ba$e, &amp; L.
AM. Ho molto bene vi$to la facilit&agrave;, &amp; la giu$tezza delle mi$ure mediante la proportione delli an-
goli, per i numeri mo$tratici dal filo del piombino, ma facendo voi le dimo$trationi con la pi&ugrave; fa-
cile o$$eruanza, cio&egrave; in fare cadere e$$o filo $opra le parti medie, &amp; pi&ugrave; commode, che occorren-
do poinon potere hauere il commodo di fare le po$itioni co$i proportionate, o l'hauere a $er-
uir$i, delle multiplicationi, &amp; $compartimenti di numeri, molti ci&ograve; non $apranno effettuare.
AV. Con l'e$$empio di quanto ho detto, $i po$$ono fare tutte le mi$ure, e particolarmente nel pri-
mo mo$trato, col mezo del formare gli angoli, &amp; vna parte mi$urare col pa$lo, o altra mi$ura, &amp;
l'altra con la $cala altimitra, &amp; con la $emplice vi$ta, e per trattare in tal materia di quelle difficulta,
che ne po$$ono occorrere $opra diuer$i $iti da mi$urare, col mezo del quadrante, prima pre$upporre-
mo di volere mi$urare l'altezza d'vna torre, come $i vede nel detto di$egno per 7, 9, altezza
della torre, e doue $opra al piano 7, 8, ci po$$iamo acco$tare al $uo pie de, &amp; lontano da e$$o quan-
to ne torner&agrave; commodo fermeremo il ba$tone $opra al $egno 11, con l'i$trumento nella $ua
mor$etta, come $i di$$e di $opra, e traguardando per la $ua gamba, alla $ommit&agrave; dell'altezza di e$$a
torre, che $ar&agrave; 11, &amp; 9, diremo che il piombino batta $opra a venti gradi, quali e$$endo l'altez-
za parte delli $e$$anta gradi, con che $i gradu&ograve; le parti del quadrante, l'altezza della torre 7, 9, $a-
r&agrave; con la ba$e 7, 11, con l'i$te$$a proportione ch'&egrave; dal venti al $e$$anta, cio&egrave; e$$a ba$e $ar&agrave; vn terzo di
detta altezza, &amp; facendo mi$urare dal $egno 11, doue $i pretende, come $i di$$e, che termini la li-
nea vi$uale, &amp; trouando che tal di$tanza 11, 7, $ia dodici pa$$i; l'altezza della torre 7, 9, $ar&agrave;
pa$$i 36, e quando vole$$imo ci&ograve; $apere per via di moltiplicationi, per tutti que' numeri in diferenti,
che ne pu&ograve; $egnare il piombino, ci&ograve; potremo $apere col mezo della regola deltre, per le tre quanti-
t&agrave;, che ci $ono note, cio&egrave; la prima di 20. gradi del quadrante per l'ombra retta, la $econda i 60. gradi
con che &egrave; $compartito e$$o quadrante, la terza $ar&agrave; il 12, ba$a, ouer di$tanza, che &egrave; dallo $trumen-
to, &amp; pi&egrave; della torre, onde moltiplicando la $econda quantit&agrave;, che &egrave; 60, col dodici ne verr&agrave; 720,
che partito per 20, ne re$ter&agrave; 36, che $ono la quantit&agrave; delle pa$$a della torre gi&agrave; detta, &amp; ritro-
uandoci col no$tro $trumento $opra la torre, &amp; fermato, come $i vede per 1, 3, 6, con la $ua gam-
ga 1, 4, per di fuori ver$o il piano, &amp; ferendo da ba$$o la linea vi$uale 1, 4, nel $egno 8, &amp;
che il filo del piombino 1, 5, ca$chi $opra al 2, cio&egrave; al 60, che &egrave; la parte media, la di$tan-
za dal $egno 8, al piede 7, della torre $ar&agrave; eguale alla $ua altezza, la quale col mezo d'vna cor-
da, &amp; d'vn pe$o attaccatoui, e mandata a ba$$o dalla cima Q, al piede 7, &amp; tornata in al-
to, e mi$urata $aperemo e$$a $ua altezza, &amp; in$ieme la di$tanza del piano 7, 8, e perche anco re-
$tiate $odisfatto nell'intender la diuer$it&agrave; delle mi$ure lontane, che occorre$$e a fare $tando $opra al
monte, o altroue pre$upporremo di ritrouarci $opra al detto monte A, &amp; per le mi$urationi fatte,
$apere l'altezza AH, della $ua di$ce$a, cio&egrave; che ella $ia pa$$i 130, fermeremo il ba$tone con
lo $trumento, come $i vede per BO, $i che per la parte dell'angolo DE, po$$iamo fare andar&egrave;
la linea vi$uale il pi&ugrave; paralello alla di$ce$a del monte, che $i potr&agrave;, come per la DH, $i vede, &amp; fer-
mato lo $trumento $i noter&agrave; doue batte il filo del piombino DI, che $upporremo $ia $opra a 36. gradi,
onde $aperemo che l'i$te$$a proportione, che $ar&agrave; dal 35. alli 60. gradi con che &egrave; $c&omacr;partito il quadran
<marg>Come$i mi
$uri con la
$cala alti-
mitra, do-
ue non $i
pofsa aui-
cinar$i.</marg> te, $ar&agrave; tra la perp&emacr;dicolare del filo DI, alla ba$e IE, ouero dall'altezza AL, alla ba$e LH, e per troua
re la qu&atilde;tit&agrave;, delle pa$$a di e$$e due parti incognite, $i lieui lo $trum&emacr;to dalla mor$etta, &amp; $i po$i $piana-
to $opra a vn foglio reale di carta, doue $ia circa al mezo della $ua larghezza tirato vna linea retta, &amp;
poi da ba$$o vn'altra per il trauer$o, che $i parta dalla re$ta della prima, &amp; faccia angolo retto, de$critto
c&omacr; quell'ordine, che $i mo$tro nel principio del Primo Lib. $i che l'angolo $ia pfettam&emacr;te retto; pigli$i
<p n=>299</p>
poi lo $trumento, &amp; $i metta il centro D, $opra la te$ta di e$$a prima linea, &amp; $i tiri per di $opra
il filo del piombino attaccato al $uo luogo, &amp; fermato la gamba $i che tirato e$$o filo $i po$i $opra a i
detti 35. gradi, &amp; che venga $opra alla detta linea giu$ti$$imo; accioche e$$o filo, che douer&agrave; e$$ere
alquanto longo, facci l'effetto della linea che $i parte dal centro dell'i$trumento, come pri-
ma faceua il piombino O, I, &amp; poi $i tirer&agrave; vna terza linea conforme a quella, che $i fece vi$uale,
<*> $opra dal centro D, &amp; E, &amp; vada in infinito, $i che cada $opra la $econda linea angolare da
ba$$o, e ci&ograve; fatto con quelia diligenza che conuiene, con vna riga giu$ta, &amp; vna punta $ottile di
compa$$o $i tiri la terza linea, &amp; haueremo $ormato vn'angolo eguale al DEI, ouero all'altezza
del monte LA, &amp; ba$a LH, n&egrave; re$ta altro da fare, $e non $compartire e$$a terza linea, che pro-
porremo $ia la AH, con quel numero di pa$ia, che $i troua l'altezza della $alita del monte, cio&egrave; in
130. &amp; $compartita a decine ella ne $eruir&agrave; per $cala altimitra per mi$urare non $olo la perpendicola-
re AL, ma la ba$e HL, che &egrave; quello, che cercauamo $apere con la notitia d'vna parte; come an-
co $i pu&ograve; trouare per la regola detta, mediante la po$itura che $i face$le AR, $i che il filo del piom-
bino cade$le $opra al 60. numero medio, &amp; poi col numero delle pa$$a della ba$e RH, $tante le
inter$igationi del piombino per le due vedute AR, &amp; AH, e per vltimo douendo mo$trarle
l'ordine da mi$urare le di$tanze pi&ugrave; longhe, e ci&ograve; $i far&agrave; con l'i$te$$a regola; che $tando noi $opra al-
l'altezza del monte A, &amp; voler $apere la lontananza $ino in &amp;, $opra al piano H &amp;, $i traguar-
di a quel $egno, &amp; notato doue batte il filo del piombino, e batten do $opra al numero 30. dico che
per le tre quantit&agrave; di numeri, che ne $on noti, cio&egrave; 30. della graduatione, centro dell'altezza del-
la perpendicolare del monte, &amp; li 60. gradi, con che &egrave; $compartito il quadrante, &amp; come $i di$$e
multiplico 100. per 60. &amp; ne viene 600. che partito per 60. vi viene 200. che $ono le pa$$a L &amp;,
e quando anco ci ritroua$$imo $opra &agrave; vna torre, troueremo $imilmente con l'i$te$$a regola, e con
la notitia della mi$ura del piano, l'altezza di e$$a torre, benche que$ta $i po$$a mi$urare con vna cor-
da, come $i di$$e. AM. L'ordine da operare il quadrante $i pu&ograve; dire che $ia noto a tutti, poi che
ci $ono molti autori, che lo mo$trano, e$$endomi $tato molto grato la facilit&agrave; delle mi$ure fatte con
la po$itione nel formare l'angolo, &amp; $aper le di$tanze, con tanta facilit&agrave; e giu$tezza col mezo della
$cala altimitra, douendo anco non poco apprezzare l'hauer vi$to il modo da mi$urare, per via di li-
neamenti il perpendicolare, &amp; ba$e de monti, che &egrave; mi$ura delle pi&ugrave; incognite, &amp; re$to $olo de$ide-
ro$o, che mi mo$triate il modo del leuare le piante. AV, Per effettuare il $uo de$iderio, le mo$tre-
t&ograve; prima il modo di mettere in di$egno vn $ito d'vna campagna, o pae$e, perche dalla facilit&agrave; di
que$to intenderete meglio quelle difficult&agrave;, che pote$$ero accadere nel leuare le piante delle For-
tezze, o altri recinti di Citt&agrave;, &ograve; Ca$telli, e per ci&ograve; effettuare la figura, che vedete nel pre$ente di$e-
gno con diuerfe linee circondata, ne rappre$enter&agrave; e$$a campagna con fo$$e, o $trade d'ogni intor-
no, che po$$ono $eruire per confini, come $ono le parti ABC, &amp; NML, e quello che $egue,<marg>Come $ipi
gli in di$e-
gno i confi
ni d'vna
frontiera.</marg>
&amp; douendo $opra vna carta, &amp; in quella grandezza, che $i vorr&agrave; tra$portare tutto e$$o circuito, con
gl'i$te$$i angoli, e mi$ura, apriremo al $olito il mezo bale$trino $enza fermarlo con la vite, ma con i
<*>oi bracci mobili, fermandolo nella mor$etta $opra al ba$tone, che $i vede KT, &amp; $trumento
SVY, auertendo che deue $tare in piano, &amp; con le righe, ouero bracci per di $otto, ver$o il piano
del $ito, e perche $i po$$a terminare la vi$ta $opra a cadauno delli angoli, non vi e$$endo $egnali, vi $i
far&agrave; mettere in piedi vna pertica; &amp; per dar principio, pre$upporemo fare la prima po$itura $opra
l'angolo N, doue $i fermer&agrave; il ba$tone con l'i$trumento, che $i vede per 4, 3, cio&egrave; gamba, &amp;
4, 2, 1, bracci, che $i deuono allargare, &amp; $errar$i conforme alle parti dell'angolo da pigliare, co-
me $i vede per le due parti NM, &amp; NA, $i che per la dirittura delle righe, la vi$ta della riga, o
braccio 4, 1, feri$ca nel $egno M, &amp; l'altro braccio 4, 2, feri$ca nel A, e ci&ograve; fatto, $i lieui
l'i$trumento dalla $ua mor$etta, &amp; come egli $t&agrave; aperto, $i po$i $opra al piano d'vna carta reale, &amp; $i
tiri leggiermente vna linea da ogni parte, $i che vi $i formi l'i$te$$o angolo, e perche con la po$itura
di que$to, &amp; di tutti li altri angoli, douemo de$criuerli con la grandezza delle lor parti, onde connie-
ne far mi$urare e$$e parti, &amp; volendo in parte che $i lieua la pianta de$criuerla giu$tamente $opra la<marg>Leuar le
piante, &amp;
porle in di
$egno con
la $ua mi$u
ra.</marg>
carta, $i hauer&agrave; fatto la $ua $cala altimitra, conforme alla $ua grandezza con quella del circuito di e$-
$a campagna, come $i dir&agrave;, e per&ograve; diremo e$$ere la parte NM, pa$$a 80, termineremo la $ua li-
nea di tal longgezza, come anco l'altra parte NA, che $ia pa$$a 65, che tanto $i tirer&agrave; in lon-
ghezza, e ci&ograve; fatto $i torner&agrave; l'i$trumento, $opra al ba$tone nella $ua mor$etta, &amp; $i ander&agrave; per la $e-
conda po$itione, e per e$$empio, $opra l'altro angolo A, $i che vno de' $uoi bracci, $i fermi alla di-
rittura della parte mi$urata, cio&egrave; alla AN, &amp; l'altro $i adirizzi alla parte AB, &amp; agiu$tato per tal
vi$ta, $i torner&agrave; a leuare lo $trumento, &amp; po$arlo $opra e$$a carta, $i che il braccio $ini$tro $ia $opra al-
la $econda linea AN, &amp; all'altro $i tiri la terza linea AB, con la mi$ura della $ua longhezza, &amp;
con taleordine, $i andr&agrave; circondando d'ogni intorno, &amp; formare il detto di$egno principiando da
vna parte della carta, si che ella re$ti capace di tutta la grandezza del $ito, e quando ci&ograve; non $i vo-
glia, o non $i po$$a fare, $i noteranno $emplicemente i $uoi angoli con la mi$ura della lor longhezza,
<foot>Bb 2 &amp; poi</foot>
<p n=>299</p>
fatta col rincontro delie bachette DEF, come $i di$$e, douendo$i pero accommodare l'i$trumen-
to, non in piano, ma con la $ua gamba in quella eleuatione, che hauer&agrave; la $alita del monte, si che $olo
il $uo braccio venga in piano, come $i vede per NP, gamba, &amp; NO, braccio per il quale traguar-
dando $i former&agrave; la ba$e col mezo delle bachette DEF, con l'i$te$$o ordine detto, $<*>luo che ritro-
<*>do il piano da ba$$o ineguale; e per formare e$$o angolo con la $ua mi$ura giu$ta egli $i mi$urer&agrave;
col mezo d'vna corda tirata, $i che venga in piano, &amp; paralello alla linea vi$uale, &amp; $i e$$equira $enza
alcuno errore, come anco $i $ar&agrave;, $tando $opra al monte per mi$urare la $ua a$ee$a, ouero di$ce$a QZ,
$eruendo$i della ba$e ZX, $opra a e$$o monte, con la prima po$itura SY, gamba della $quadra, &amp;
angolo SX, per la ba$e ZX, con l'o$$eruanza delle tre bachette 1, 2, 3, &amp; in fine per la $e-
conda po$itura, &amp; linea trauer$ale TQ, $opra al braccio VR, $apremo l'altezza della di$ce$a, che
voleuamo $apere. AM. Que$to modo di mi$urare &egrave; co$i chiaro, e facile, che vna $ola regola ne $ar-
ue in tutte le occorrenze d'ogni longa di$tanza, pur che la longhezza della gamba ne po$$a $eruire,
benche, come dice$ti, $i po$$ino fare maggiori le mi$ure, cio&egrave; di canne, o pa$$i triplicati, onde ne re$to
$odisfatto, e tanto pi&ugrave; re$terei quando pote$$imo mi$urare, &amp; $apere il perpendicolo dell'altezza del
monte, &amp; la quantit&agrave; della $ua ba$e $opra al piano. AV. Potremo $apere l'vna, &amp; l'altra mi$ura,
e que$to le mo$trer&ograve; far$i anco col mezo del quadrante, come nel $eguente di$egno potrete ve-
dere, cio&egrave; per AH, altezza del monte, proponendo ritrouarei $opra al piano H &amp;, &amp; pian-
tato il ba$tone $opra al legno X, con l'i$trumento nella mor$etta perpendicolare col $uo piombi-
no, come $i vede per BTY, &amp; piombino BS, traguardando per la gamba, all'altezza del mon-
te al $egno A, e fermato $opra a tale vi$ta l'i$trumento $i noter&agrave;, doue batte il filo del piombino
BS, $opra la ba$e, ouero diagonale TY, &amp; per facilitare l'e$$empio pre$up poremo, che batta
$opra l'angolo medio, cio&egrave; in I, che $ar&agrave; $ul numero 60, &amp; l'intiera diui$i one d'vna delle parti
del quadrante, onde e$$endo eguali tra di loro i due angoli IBY, &amp; BIT, $ar&agrave; $imilmente egua-
le l'altezza del monte nel $uo perpendicolare AL, con la ba$e LR, e perch e l'vna, &amp; l'altra par-
te, n'&egrave; incognita, cio&egrave; dentro il corpo del monte, per non ci potere auicinare al termine da ba$$o del
<fig>
<foot>Bb princi-</foot>
<p n=>300</p>
&amp; poi con pi&ugrave; commodit&agrave; $i former&agrave; il $uo di$egno, notando il vento della prima po$itura per volta-
re per il $uo ver$o, &amp; farui la $ua bu$$ola: e que$to &egrave; quanto mi occorre dirle d'intorno al formare co$i
fatti di$egni, douendogli mo$trare il modo da leuare le piante delle Fortezze, e douendo con vna
$ola dimo$tratione farle vedere le difficult&agrave;, che po$$ono accadere nel leuare in di$<*>gno le Fortezze
antiche, &amp; le moderne, per il pre$ente di$egno $i potr&agrave; vedere la dife$a del baluardo CE, con i
$uoi fianchi coperti dalli orecchioni, &amp; l'altro HO, $coperto $enza e$$i orecehioni, &amp; il terzo cor-
po di dife$a, $ar&agrave; la pi&ugrave; antica, cio&egrave; il torrione &amp; Z, &amp; per leuare que$te piante, $i deue attendere
con diligenza a tre co$e principali, e prima pigliare li angoli giu$ti, $econda mi$urare tutte le parti,
terza &amp; vltima, notare le dife$e che pigliano le fronti de baluardi da ogni parte nella lunghezza del-
<marg>Per leuare
le piante
delle For-
vezze a tre
co$e $i de-
ue attende
re.</marg> le cortine, circa al pigliare li angoli, $i o$$eruer&agrave; l'ordine detto; ma perche molte volte le linee, che
fanno le cortine, $i inter$ecano nel mezo della piazza, &amp; gola del baluardo, o torrione, doue in parte
co$i ba$$a per le dife$e de parapetti, che vi $on d'intorno, non $i pu&ograve; $coprire la dirittura di e$$e cor-
tine, onde conuiene aitar$i con l'arte, in que$to modo; e prima pre$upporemo dar principio, per le-
uare le piante, $opra al torrione AR, &amp; per potere $opra al mezo della $ua gola R, pigliare l'an-
golo delle due cortine, a$cenderemo $opra l'altezza del parapetto, cio&egrave; $opra la parte S, doue
corri$ponde la dirittura della cortina &amp; Y, &amp; per tal dirittura $i facci fermare due bachette fitte
nell'altro parapetto rincontro $opra &amp;, lontane l'vna dall'altra tanto, quanto $ar&agrave; gro$$o e$$o para-
petto, o merloni di cannoniere, &amp; poi $i vada dall'altra parte in T, per pigliare la dirittura della
cortina QO, &amp; $opra all'altro parapetto, o dife$a &amp;, $i fermino altre due bachette, &amp; per vltimo
$i de$cender&agrave; $opra la piazza nel mezo della gola, o doue $i inter$echeranno le due linee mo$trate nel
rincontro delle quatt<*>o bachette, iui $i fermer&agrave; il ba$tone, che $ar&agrave; in R, &amp; con l'ordine detto, $i pi-
glier&agrave; l'angolo, &amp; $i de$criuer&agrave; $opra la carta, con la mi$ura della longhezza delle cortine, &amp; gro$$ez-
za delle dife$e, e larghezza della piazza, s&igrave; nella gola, come anco per la longhezza RV, &amp; lar-
ghezza TS, e ci&ograve; fatto, $i $eguiti a mi$urare la longhezza della cortina &amp; O, auertendo di no-
tare a quante pa$$a pigli la dife$a la fronte MP, del baluardo oppo$ito, quale pre$upporremo termi-
ni al $egno Q, &amp; lontana dal fianco del torrione &amp;, quanto $ar&agrave;, $eguendo il re$to QO, &amp; $o-
pra la gola del baluardetto HOM, $i pigli l'angolo N, nel modo detto, con la longhezza de fian-
chi PO, &amp; HI, col diametro per la longhezza MN, $eguitando nella cortina a mi$urare; $ino
a doue la fronte GD, dell'altro baluardo piglia la dife$a, che $ar&agrave; in L, notando tal mi$ura, come
<fig>
<p n=>301</p>
$i far&agrave; ancora $ino in K, doue la fronte IM, del primo baluardetto piglia e$$a dife$a, &amp; $i $eguiti $i-
no al fine della cortina C, &amp; doppo l'hauere pre$o l'angolo $opra al mezo della gola di que$to vl-
timo baluardo $i mi$urer&agrave; tutta la longhezza CD, &amp; la larghezza del fianco, &amp; della $palla, e poi
appartatamente l'vna, &amp; l'altra con le $ue fronti DFG, ne $i potr&agrave; fallare anco al pigliare il detto
angolo GFD, benche que$to venga formato dal termine delle dife$e, che $i pigliano nella corti-
na, &amp; dalla longhezza de fianchi, &amp; $palle CD, EF, &amp; in fine notato la lunghezza della piazza
XG, con la gro$$ezza delle dife$e, &amp; longhezza delli orecchioni, con la larghezza poi delle piazze
de terrapieni delle cortine AB, $i hauer&agrave; e$$equito quella diligenza, che $i deue d'ogni intorno la
Fortezza per di dentro, re$tando la larghezza della fo$$a con la $ua contra$carpa, &amp; $trada coperta per
di fuori, che e$$endo e$$a fo$$a piena d'acqua, &amp; non volendo mi$urare la $ua larghezza con vna cor-
da $i potr&agrave; tal $ua larghezza pigliare $opra la $trada coperta per lo $patio di <28> <G>*w</G> con la dirittura
di e$$a contra$carpa con quella della fronte del baluardo, $empre per&ograve; che vadino paralelle, e propo-
nendo con tale ordine $i $ia d'ogni intorno notati li angoli, &amp; le mi$ure della Fortezza, &amp; che poi in
ca$a con commodit&agrave; vogliamo fare il di$egno della $ua pianta, douemo prima preparare la carta in
quella grandezza, che vorremo, &amp; fare la $ua $cala altimitra, $i che la Fortezza con tutte le $ue parti,
vi $i po$$a commodamente de$criuere, e per non fallare al fare que$ta $eala, dalla quale ne dipende la
perfettione del di$egno, $i vedr&agrave; quanto $ar&agrave; a vn dipre$$o larga, &amp; longa la Fortezza col $uo fo$$o,
e parte della $pianata, &amp; fermata la carta $opra vna tauola; come per e$$empio $i vede per la $egna-
ta TS, ella $i $compartir&agrave; per quel numero di pa$$i, che $ar&agrave;, &ograve; tutta, o parte della Fortezza, che
vorremo mettere in di$egno, &amp; da tale $compartimento $e ne hauera la $cala, che $i vede notata in
detta carta, con la quale $i ander&agrave; formando il torrione Q, e il baluardetto P, &amp; l'altro baluar-
do V, con le $ue cortine, &amp; dife$e conforme alli angoli, &amp; mi$ure notate, onde come $i vede non
deue e$$ere alcuna variet&agrave; di mi$ura, o proportione $e non dalla piccola forma alla grande, come $t&agrave;
la EY, &amp; ER, con l'altre che $eguono, e$$ere in tutto $imile alla Fortezza reale MQMK, &amp;
GL, e que$to ne ba$ti d'intorno al leuare le piante. AM. Poi che con tante particolari diligenze
mi hauete mo$trato il modo da leuare le piante, col mezo dello $trumento, re$ta per vltimo, che mi
dichiariate, come $i po$$a leuare in di$egno i confini d'vna frontiera, tra vno $tato e l'altro, $enza il
n ezo di $trumento, o altra fattura apparente, &amp; che po$$a arrecare $o$petto a nemici, poi che a di-
fen$ori importa a$$ai, il $apere il pae$e, con i pa$$i de fiumi, &amp; gl'impedimenti delle lagune, &amp; delle
$trade commode, o incommode per doue il nemico pote$$e pa$$are, come anco a e$$i difen$ori, non
$olo per il riceuere i $occor$i, ma cercare ogni maggior vantaggio per impedire, o trauagnare e$$o
nemico. AV. Molto a propo$ito &egrave; tal diligenza, &amp; vi dir&ograve; quello che io $te$$o ho fatto, non molti
anni $ono, cio&egrave; occorrendo a quel Prencipe, che mi comandaua, $apere da che parte il nemico po-
te$$e con pi&ugrave; commodo entrare nel $uo ftato, &amp; come all'oppo$ito $e gli poteua impedire, &amp; darle
quel maggiore trauaglio, che col mezo delle $ue forze, &amp; del $ito $i poteua fare, onde per e$$e quire
$rdeue prima $tabilire l'ordine da tener$i, s&igrave; per leuare il $o$petto, come per fuggire que pericoli, che<marg>Come $i
metta in di
$eguo vna
fr <*>tiera s&emacr;
za $trum&emacr;-
to.</marg>
po$$ono accadere, quale ordine $ar&agrave; il caminare come viandante, cio&egrave; e$$ere a cauallo, &amp; hauere al-
manco vn $eruitore e$perto, che vada a piede; &amp; nell'effettuare il $eruitio, conuiene far quattro co$e,
e prima mi$urare con quella pi&ugrave; diligenza che $i pu&ograve;, il viaggio; $econda pigliare il vento in tutte le
volte per le diriture, o fo$$e, &amp; argini, e fiumi che $i trouano; terza notare in di$egno tutti i $iti, s&igrave; di
ca$e, come di ville con i $uoi nomi, e particolarmente de pa$$i difficili, &amp; notare la larghezza delle
$trade, &amp; l'altezza de gli argini, &amp; de fiumi con la profondit&agrave; delle $ue acque, quarta, &amp; vltima ha-
uere qualche pratica di giudicare le lontananze di altri pa$$i, $tagni, o fiumi, che fu$$ero fuori, &amp; al-
quanto lontani dal viaggio, che $i fa, per metterli anco que$ti in di$egno: Circa a particolari d a e$$e-
quire le quattro dette co$e, dico, che per la prima del mi$urare, que$to $i fa co' pa$$i andanti, $i del
pedone, come anco del cauallo, che camini moderatamente, &amp; per tenere a mente i numeri de pa$-
$i, deue il pedone hauere la $ua corona, &amp; a ogni cento mandare a ba$$o vn $egno; e per la $econda co-
$a del pigliare i venti, deue il patrone hauere l'oriolo da Sole d'auorio, o d'altra co$a, con la lanzet-
ta della Tramontana pi&ugrave; grande, che $i pu&ograve;, $i che per di fuori d'ogni intorno vi $ieno gli otto venti,
e tanto lontani l'vno dall'altro, che vi $i po$$a notare tre linee, che $comparti$cano in quattro parti tale
lontananza, per potere $apere le quarte da vn vento all'altro, per doue correr&agrave; la dirittura della $tra-
da, argini, fiumi, o altro per notarli, in que$to modo $i hauer&agrave; vna carta non molto larga, ma longa,
&amp; fattone vn ruotolo, da vna te$ta $i dar&agrave; principio a notare quello, che $i troua per doue $i cami-
na, notando prima il vento, &amp; poi la dirittura, &ograve; forma circolare che haue$$e la $trada, &amp; al fine i pa$-
$i della longhezza, tirando vna linea col lapis, doue $i po$$a de$criuere e$$i pa$$i, &amp; il vento, per doue
$ar&agrave; voltata, cio&egrave; i pa$$i col numero, &amp; il vento, con vna $illaba, cio&egrave; $e $ar&agrave; per leuante $i metta. L.
con quelle quarte d'appre$$amento, che har&agrave; con l'altro vento propinquo, &amp; appre$$o $i notino tut-
te le co$e notabili del $ito, come $i di$le, ouero $i notino da parte col $uo contra$egno. E perche mol-
te volte non conuiene operare l'oriolo, o la bu$$oletta per non dar $o$petto a gli habitanti del luogo,
<p n=>302</p>
ci potremo preualere della vi$ta del cor$o $olare, e cono$ciuto il Leuante, &amp; il Ponente $apremo il
Mezo giorno, &amp; la parte della Tramontana, &amp; con quc$ti potremo notare li altri venti, e quando an-
co fu$$e nuuolo, &amp; il Sole coperto, $i riguardi alle colombare, che $empre $on po$te a mezo giorno,
&amp; a quella parte delle facciate delle ca$e con la muraglia pi&ugrave; negra, che $ar&agrave; ver$o la tramontana,
con i quali $egni $i hauer&agrave; l'appre$$amento de venti, &amp; doue non $aranno le ca$e, &amp; in campagna $i
e$$equir&agrave; con la bu$$oletta, auertendo che nel tirare le linee per il viaggio che $i fa, elle vadino $tor-
cendo$i alla de$tra, o alla $ini$tra, come vanno $opra al $ito. In quanto alla quarta, &amp; vltima co$a che
&egrave; $apere giudicare le lontananze, doue non vi $i pote$$e andare; in que$to affare, la miglior regola $i
cauer&agrave; dal giuditio, nel $aper proportionare, &amp; moltiplicare, le parti delle longhezze pi&ugrave; note con
il tutto, benche lontane, e ma$$ime de luoghi notabili, quali anco $i po$$ono $apere dalli $te$$i villani
del pae$e, &amp; anco pi&ugrave; commodamente certificar$i del tutto, $e come cacciatori, o arcobu$ieri per ti-
rare a gli vccelli, o altri animali, anderemo riuedendo il tutto. AM. L'ordine da voi detto a$$ai mi
piace del notare tutti li particolari, ma mi pare poi di$$icil co$a formare il di$egno, benche ci&ograve; $i
faccia in ca$a, &amp; con tutte le commodit&agrave;, e que$to per douere tra$portare con ordine tante $orti di
linee, e co$i diferenti, che mi pare fattura pur troppo e$po$ta a errori notabili. AV. Sempre che
venga inte$o l'ordine di quello, che $i opera, non $i far&agrave; mai errore, e per&ograve; ella $i imagini di vedere
vna carta piena di linee, numeri, &amp; $chizzi di di$egni, que$to non ha da portare confu$ione, poi che
ogni dirittura, &amp; continuatione di linee ne rappre$enta il viaggio fatto conforme al $ito, che v&agrave; $i-
no al fine della carta, &amp; iui notato con vna lettera dell'al$abeto, &amp; con l'i$te$$a $i torna a principiare
da ba$$o, $i che poi in ca$a, accommodato la carta in quella grandezza, che $i vuole, &amp; conforme alle
mi$ure fatte, $i faccia la $cala altimitra, e con l'ordine detto $i ander&agrave; de$criuendo il viaggio, princi-
piando doue $i fece la prima o$$eruanza, &amp; con vna bu$$ola grande $i ritroueranno i venti, acci&ograve; le li-
nee $i tornino $opra alla $ua dirittura, &amp; col compa$$o e riga $i tireranno e$$e linee longhe conforme
alle pa$$a notate, con tutti i particolari del $ito (come $i di$$e) de$criuendo il tutto, prima con il lapis,
&amp; $tabilito il circuito, $i tirer&agrave; poi al $uo fine con l'inchio$tro, &amp; colori, accio che chiaramente
ne rappre$enti e$$o $ito, $i come egli $t&agrave; naturalmente, &amp; che col compa$$o $i po$$a mi$urare tutte e$$e
$ue parti, e perche habbiamo trattato a ba$tanza d'intorno a tutto quello, che de$ideraui d'intende-
re, $ar&agrave; bene, per no$tro diporto, che leggiamo le lettere venute da Fiorenza per intendere qualche
nuoua di quelle parti, e per&ograve; pigliate que$ta che viene a voi. AM. Pur troppo di nuouo intendo,
aui$and mi ella la morte del mio cari$$imo fratello, che era la mia compagnia, e tutto il mio bene: on-
de il diporto, che mi hauete accennato, non $ar&agrave; altro, che il con$iderare la perdita grande, che ho
fatto al pre$ente, e$$endo re$tato $olo, &amp; priuo di colui, per cui mi conuerr&agrave; pa$$ar il tempo in me$titia,
&amp; dolore, &amp; viuere $con$olato. AV. Gi&agrave; $apeua io, che'l fine del pa$$are il tempo era la morte; poi-
che egli pi&ugrave; non ritorna. Onde po$$iamo ben veder noi quanto fragile, &amp; caduca $ia l'humana no-
$tra Natura: &amp; per&ograve; $e hauete inte$o da e$$a lettera la morte di vo$tro fratello, non la douete per ci&ograve;
tener per co$a nuoua, poi che egli ha pagato quel debito, che tutti douemo pagare, ma $i bene ac-
cettar l'aui$o per vn ricordo, &amp; (per dir meglio) per vna citatione, mandataci dal gran Tribunale di
Sua Diuina Mae$ta, con la quale ci fa intendere, che a noi ancora fra poco tempo ci conuerr&agrave; compa-
rire auanti a quella, per renderle conto $tretti$$imo della vita, che haueremo malamente $pe$a, onde
conuiene prima ben confultare le no$tre ragioni, &amp; cercare di fuggire quella $entenza, che ne pu&ograve; far
andare in quelle habitationi, doue $opra la porta &egrave; $critto; V$cite di $peranza voi ch'entrate; poi-
che habbiamo tempo per difenderci c&omacr; le opere buone, $tando nel no$tro libero arbitrio il $aluarci, &amp;
l'andare a goder, doppo que$ta fragil vita, quelle eterne felicit&agrave;, che Dio ci ha di gi&agrave; preparate nel
Cielo. Per&ograve; non pi&ugrave; alle fortificationi terrene, &amp; alle vanita di que$to fallace $ecolo, alle quali ci tra-
hono le no$tre ambitioni, ma voglio che attendiamo ad a$$icurar l'anima no$tra con v$are l'inge-
gno, &amp; l'opera per fabricare ne no$tri petti vna Fortezza, e pre$idiarla di $anti pen$ieri, e di opere
buone per difenderci dalle $tratageme, &amp; in$idie del Diauolo, no$tro comun nemico, per re$tar vitto-
rio$i del Regno del Cielo. Il che $enza dubbio otteneremo, &amp; ne riportaremo glorio$a vittoria,
quando po$tpo$ta ogni vilt&agrave;, &amp; codardia d'animo, con ri$oluto volere ci sforzaremo mediante l'aiu-
to Diuino (che deue $empre e$$er da noi inuocato) di $uperare le grandi in$idie, che ci tende e$$o no-
$tro comun, &amp; potente nemico, con la $peranza certa, che douemo hauere nella bont&agrave;; &amp; mi$ericor-
dia del Signore: di modo che douendo noi re$tituire que$ta no$tra vita, la quale ci &egrave; $tata impre$tata,
&amp; non donata, ci&ograve; po$$iamo fare liberi quanto pi&ugrave; $i pu&ograve; da quello $pauento, che ci apporta la pro-
pria con$cienza, aggrauata dal peccato; anzi come quelli, che doppo vna longa prigionia $on po$ti
in libert&agrave;, co$i a noi ben morendo parra di e$$ere fatti liberi, che pure &egrave; veri$$imo quel detto del no-
$tro Diuin Poeta, cio&egrave;
<p>La morte &egrave; fin d'vna prigione o$cura,
<p>A<*>imi gentili, a gli altri &egrave; noia,
<p>C<*>no po$to nel $ango ogni lor cura,
<p n=>303</p>
<p>AM. Vinto dalla ragione, e temperato il dolore, confe$$o e$$er nece$$ario per fuggire il timore della
morte, mutar la cattiua vita in buona, &amp; non $tar nel fango, che $ono li vitij, &amp; l'habito fatto nell'of-
fendere Iddio, doue $i viue, come fanno li anima li brutti, e per&ograve; c&omacr;uiene mutar regi$tro, &amp; preparar$i
alla dife$a, per le male opere fatte, &amp; non con l'i$cu$are il fallo, ma con quella penitenza, &amp; pentimen-
to che la debolezza, &amp; la fragilit&agrave; no$tra potr&agrave; comportare, farne la penitenza, $i che il no$tro com-
mun nemico perda quelle ragioni, che contro di noi ha acqui$tate, poi che e$$o Poeta $oggiunge,
<p>Per&ograve; chi di $uo $tato cura; &ograve; teme,
Proueggia ben, mentr'&egrave; l'arbitrio intero
Fondare in loco $tabile $ua $peme;
<p>AV. Et que$to tanto pi&ugrave; douemo far noi, con diligenza, quanto che $iamo di molto a Iddio obliga-
ti per le tante gratie ticeuute da quella benigni$$ima mano, oltre che ci ritrouiamo in vna et&agrave; da non
perdere pi&ugrave; il tempo, &amp; col Poeta dire,
<p>E quanto po$$o al fine mi apparecchio
Pen$ando'l breue viuer mio; nel quale,
Stamane ero vn fanciullo, &amp; hor $on vecchio,
<p>Che pi&ugrave; d'vn giorno &egrave; la vita mortale
Nubilo, e breue, freddo e pien di noia,
Che pu&ograve; bella parer, ma nulla vale;
<p>Io per me voglio confe$$arui la verit&agrave; de' miei trauagli, ne quali $pe$$o ho detto tra me $te$$o, quel-
<*>o cheeg li $oggiunge, qua$i bia$iman do la vita,
<p>Quanti felici $on gi&agrave; morti in fa$ce,
Quanti mi$eri in vltima vecchiezza.
Alcun dice; Beato &egrave;, chi non na$ce,
<p>Benche que$to $ia vn modo, che attende al di$perato, &amp; non (come douemo) cio&egrave; voler patire per
amore del no$tro Creatore, che pur troppo ha patito per noi, poi che na$ciamo Chri$tiani, e tanto
cari a $ua Diuina Mae$t&agrave;, che per farci degni della Cele$te Patria, di Signore $upremo, s&igrave; fece non
$olo $eruo, ma e$po$to a tutte le maggior mi$erie; e per&ograve; affatichiamoci, anco pi&ugrave; per acqui$tare il
Cielo, di quello, che non habbiamo fatto nell'a$$icurare le Fortezze, doue $i perde $olo il corpo co-
ruttibile, &amp; e$po$to a tante calamit&agrave;, &amp; attendiamo (come $i di$$e) alla $alute dell'anima per non
hauerci poi a dolere di noi $te$$i, quando il pentimento $ar&agrave; del tutto vano, &amp; non $olo fru$tatorio,
ma per augumento di pena, che il Signore Iddio ne guardi, douendoci confidare in lui, &amp; dire con
l'i$te$$o Poeta,
<p>Ma tarde non fur mal gratle diuine;
In quelle $pero, ch'in me ancor faranno
Alte operationi, e pellegrine,
<p>E con que$ti pen$ieri, e de$ideri, con$olate voi $te$$o in que$ta perdita del fratello, ricono$endo il tut-
to dal voler d'Iddio. AM. Re$to con$olato dalle vo$tre parole, che $ono da vero amico, &amp; mi
quieto in tutto quello, che piace &agrave; $ua Diuina Mae$t&agrave;; e perche conuiene che io mi prepari per tor-
narmene a Fiorenza, doue vengo chiamato, $ia qu&igrave; il fine de' no$tri ragionamenti, de quali procu-
rer&ograve; tenere fre$ca memoria, e ma$$ime di que$ti vltimamente fatti, e co$i $pero che anco farete voi, e
for$e quelli, che leggeranno que$ti vo$tri $critti, acci&ograve; che il Signore Iddio $ia $empre laudato.
<HEAD>Il fine del Se$to, &amp; vltimo Libro.</HEAD>