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author | Klaus Thoden <kthoden@mpiwg-berlin.mpg.de> |
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date | Thu, 02 May 2013 15:04:28 +0200 |
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<pb id="p.0001"> <HEAD>LE FOR TIFICATIONI DI BVONAIVTO LORINI, NO BILE FIORENTINO.</HEAD> <HEAD>NVOVAMENTE RISTAMPATE,</HEAD> <HEAD>Corrette & Ampliate ditutto quello che mancaua perla lor compita perfettione,</HEAD> <HEAD>CON L'AGGIVNTA DEL SESTO LIBRO.</HEAD> <HEAD><I>Doue $imo$tra, con la Scienza, e con la Pratica, l'ordine di Fortificare le Città, & altriluoghi, con tutti gli auuertimenti, che più po<02>ono apportar beneficio, per la $icurtà delle Fortezze,</I></HEAD> <HEAD>CIOE,</HEAD> <p><marg><I>Nel Primo Libro.</I></marg> Si tratta della Scienza d'intorno alle regole da formare le Piante delle Fortezze, conle $ue mi$ure. <p><marg><I>Nel Secondo.</I></marg> Si mo$tra la Pratica con la quale $i debbe fabricare la Fortezza in opera Reale. <p><marg><I>Nel Terzo.</I></marg> Si de$criuono la diuer$ità delle Piante, con l'elettione delle miglior difefe. <p><marg><I>Nel Zuarto.</I></marg> Si dichiara la diuer$ità de $iti, & come $i debbono Fortificare. <p><marg><I>Nel Zuinto.</I></marg> Si tratta delle Scienze Mecaniche, & l'ordine facili$$imo del Fabricare tutti gli $trumenti & machine artificio$e che po$$ono fare dibi$ogno, sì in tempo di pace come di guerra, e come $i po$$ano con poca forza dominare grandi$$imi pe$i. <p><marg><I>Nel Se$to, & vltimo.</I></marg> Si tratta della dife$a delle Fortezze, & $i mo$trano tutti quegli auuertimenti, & inuentio- ni, con le quali i difen$ori $i po$$ono difendere, con quel maggior vantaggio, che $i puo de$iderare, per la $icurtà della Fortezza; & oltre a ciò $i mo$tra l'ordine del mi$urare le di- $tanze & leuare le Piante, con altri particolari nece$$ari per effettuare quanto s'è propo$to. <fig> <p>IN VENETIA, M DC IX. <p>Pre$$o France$co Rampazetto. <fig> <fig> <pb> <pb> <HEAD>AL SERENISSIMO PRINCIPE, ET ALLA ILL VSTRISSIMA SIGNORIA DI VENETIA.</HEAD> <p>Si come l'Agricoltore, dopò l'e$$er$i longo tempo affaticato, ne $en- te gran piaccre, & ne gio$$ce molto, quando vede, che dall opera $ua ne $ia nata quella quantità, & qualità di frutti, ch'era da lui à punto $ommamente de$iderata, sì per proprio v$o, & godimento, come per poterne diler fare vn grato pre$ente al $uo Signore: Così io, Sereni$$. Principe, & Eccellenti$$. Senatori, hauendo per lo $pa- tio di trent'anni continui fatto lauorare, à gui$a d'Agricoltore, nel belli$$imo Giardino del felici$$imo $uo Stato; ho, co'l mezo della Zappa, & del Badile, non già come $emplice Agricoltore, ma come Ingegnero Militare, fatto fabricare Fortezze con dife$e tali, che po$$ono non $olo $aluare la vita à gli huomini, ma difen- dere le Prouincie, & gli Stati; & oltre a ciò ho co'l mezo de' pre$enti $critti fatto vna raccolta di tutte quelle regole, & o$$eruanze, che peril mezo della Scienza $i ricerca- no $apere, per ben Fortificare: donde $e ne potrà cauare quel frutto, che da me è $tato $empre de$iderato. E però quale egli $i $ia, lo pre$ento hora alla Serenità Vo$tra, come a quella, ch'è mio Padrone, & Signore. E ben che già dieci anni $ono, v$ci$$e fuori vna parte di que$to Libro, pur $otto il Sereni$$. nome della Serenità Vo$tra, egli nōdimeno al pre$ente e$ce ridotto al $uo fine, & $imilmente à lei dedicato: perche $eruendola io, non $olo ella è padrona delle fatiche, & opere mie, ma della propria vita, checosì $ono obligati quelli, che bene, & fedelmente $eruono; e tanto più in matetia di così graue importanza, come $ono le Fortificationi: poi che co'l mezo di que$te, la Serenità Vo- $tra ha a$$icurato, & $empre và a$$icurando il $uo felici$$imo Stato, che per e$$er frontie- ra contro a' più potenti, & communi nemici, ella non riguarda à $pe$e, benche grandi$ $ime; & ciò non $olo fa per la propria $icurtà, ma per quella ancora di tutta l'italia. E perche l'opere no$tre, & ma$$ime quelle delle Fortificationi, vengono il più delle vol- te e$po$te non $olo alla diuer$ità delle opinioni, ma anco à gl'intere$$i, & alle pa$$io- ni de gli animi di quelli, che ne trattano con poca pratica, ò fondamento: onde per- ciò ne auiene tante diuer$ità di opinioni, che pare non habbia la $cienza del Fortificare termine al cuno probabile; ma che il tutto venga fatto à ca$o, & $opra à due fondamen ti rouino$i$$imi, & imperfetti, cioè $opra alle vane impren$ioni, & alle affettioni, che $i pongono à quelli, che più $anno andare à compiacenza: perciò ho voluto (per quanto $i e$tendono le mie deboliforze) co'l mezo de i pre$enti $critti, mo$trare, con la Scienza la Pratica, con tutte quelle ragioni, che $i ricercano, sì per terminare il corpo delle Fortezze, come per fabricare tutti i $uoi membri, $opra à qual $i voglia $ito, per ridurla à quella per$ettione di dife$a, che $i può de$iderare; & poi anco con l'i$te$$e ragioni $aperla difendere: $i che le dife$e venghino fatte proportionate con- tro le offe$e, dal che ne dipende la Rcal perfettione della Fortezza; & ciò $pero hauer <foot>a 2</foot> <pb> fatto con tanta chiarezza, & facilità, che ogni huomo, benche di mediocre ingegno, potrà cono$cere la ragione del perche, di tutto quello, che douerà operare: & per effettuare que$to, non ho voluto riguardare nè a fatiche, nè a $pe$e; poi che il fine del de$iderio mio è di giouare al publico beneficio. Nè occorrendomi altro che dire, pre- go con ogni riuerente affetto la Serenità Vo$tra, che $i degni di gradire que$te mie fa- tiche, ò almeno accettare la mia buona volontà: ch'io in tanto baciandole humil- mente le mani, prego Giesù Chri$to No$tro Signore, che la con$erui molti, & felici anni, & à que$ta $ua Sereni$$ima Republica dia quello accre$cimento di Stato, & di Gloria, che $e le conuiene, per compito honore d'ltalia, & per beneficio di tutta la Chri$tianità. <p>Di Venetia il dì 25. Marzo 1609. <p><I>Della Serenità Vo$tra</I> <p><I>Humili$$imo Seruo</I> <p><I>Buonaiuto Lorini.</I> <pb> <HEAD>AILETTORI.</HEAD> <p>HAVENDO più volte frà me $te$$o con$iderato l'ordine marauiglio$o del- la Natura, e chiaramente veduto non e$$er creata co$a alcuna imperfetta, an- zi tutte (conformi al genere $uo) perfetti$$ime, & a fine d'apportar com- modo, & vtile all'huomo, il quale e$$endo fattura, & imagine di Dio, e per così dire, fratello della Natura, e padre dell'Arte; mi $on mo$$o à credere, che egli $ia del tutto obligato ad imitare e$$a Natura, e con l'Arte far tutte l'opere $ue buone, e prima ad honore di Dio no$tro Signore, e poi a benefi- cio del pro$$imo. Percioche dominando tutte l'altre co$e terrene, le deue fu- perare di perfettione tanto più, quanto $i troua e$$er maggiore la $ua nobiltà, come creatura ragioneuole, & da' Filo$ofi paragonato ad vn picciol mondo, nol potēdo a$$omigliare ad altra co$a particolare, ma $i bene, che egli rappre$enta$$e tutte le eccellenze del Mondo, come (la Dio mercè) $i ritrouano in lui. Per la qual co$a dee con ogni $tudio affaticar$i in tutti quegli e$$ercitij, & in tutte quelle arti, che po$$ono maggiormente recare vtile al mondo: Seguendo le buone incli- nationi del $uo ingegno, & aumentando $empre quel talento, che Iddio gli ha dato. Onde coloro, i quali fanno elettione delle più nobili arti, e profitteuoli al con$ortio humano, $aranno degni di mag- gior honore. Et $e frà tutte l'arti, & le $cienze (la$ciando le $acre lettere) la di$ciplina Milita- re tiene il primo luogo, $i potrà col mezo di que$ta a$cendere a tutti i maggiori honori; come di ciò $i legge nell'Hi$torie de gli huomini illu$tri e$$ere auenuto à molti, che $e ben nati di ba$$a fortu- na, e di vili$$imo lignaggio, $ono però a$ce$i per via di tal virtù a' $upremi gradi dello Imperio, il che auiene facimente. Perche, non sò qual maggiore, ò più genero$a attione po$$a far l'huo- mo, che per con$eruare la libertà della patria, & di$cacclare gl'infedeli, e nemici della Santa Ro- mana Chie$a, e$por$i à tanti incommodi, e pericoli della vita, che apportano l'impre$e della guerra, e ma$$ime ne gli a$$alti delle Fortezze, e ne' fatti d'arme. Oltre a ciò non sò di$cernere qual $ia il maggiore, & il più importante carico, quanto che il comandare, e ben $aper gouernare vn- e$$ercito, in fronte del $uo nimico, e particolarmente nel farlo marciare, & alloggiare $icuramen- te in campagna, e nel pre$entare con vantaggio$a ordinanza la battaglia. Ricercando$i per ciò fa- ra, vna e$qui$ita intelligenza, e prattica de' $iti, con tutte quelle commodità, & incommodità, che più po$$ono apportar dife$a a $e, & offe$a al nimico. Et che il tutto $i e$$equi$ca con l'antiueder l'of- fe$e, che può fare e$$o nimico, & appre$$o con la prontezza de' partiti, $aper anticipatamente in di- uer$i modi oppor$egli con le dife$e. E douen do $opra que$ta parte del me$tiero della guerra (cioè $aper cono$cere i $iti, quelli fortificare) e$$er fondata la pre$ente Opera, doueranno tutti coloro, i quali a tal profe$$ione $i vorranno dedicare, hauer non poca intelligenza, e prattica delle offe$e, che da e$$o nimico pote$$ero riceuere: però che da vna tale intelligenza dee dipendere la prattica della più $icura, e reale $trada, che o$$eruar $i po$$a, per determinare, e con buon ordine fabricare il corpo della Fortezza, cioè con que' membri, e con quelle proportioni Militari, che a tale Architet- tura $i richiede, per difender non $olo vn'e$$ercito, benche piccolo in campagna, da vn'altro a$$ai maggiore, e di più potenti forze, ma le Città, & Regni etiandio, che è il no$tro fine; preualendoci delle forme, & materie de' $iti, con ordine tale, che i pochi difen$ori $i po$$ano difendere da numero a$$ai maggiore, col fargli perder il tempo, dalquale ne dipende il maggior beneficio; e que$to $i fà col mezo delle abbondanti proui$ioni del viuere de gli huomini, e poi col tramutare i $iti, & la $ua materia à offe$a del nimico, & a dife$a de' di$en$ori, mediante la fabrica della Fortezza. Imperoche non minor lode hanno à meritar coloro, i quali con l'ingegno $i $anno con$eruare gli Stati, quanto gli altri, che con la forza $e gli hanno acqui$tati; e tanto più e$$endo la $cienza del Fortificare fondata $opra termini demo$trabili (come al $uo luogo $i dirà) la quale $cienza fù non $olo da gli antichi Ro- mani, ma ancora poi da gli altri Prencipi potenti non poco apprezzata, & v$ata per lor dife$a, con- forme all'offe$e, che a que' tempi veniuano fatte, $i come ne rendono te$timonianza le fabriche delle Rocche, e de Ca$telli antichi, & i nuoui delle città, che in molte parti d'Italia, e fuori di lei $i ve- dono. Confermando que$to ancora Vitruuio nel primo Libro della $ua Architettura, cioè con quanta diligenza fo$$ero que$te fabriche ordinate, & e$$equite; $eguendo poi lo $tef$o Auttore le regole della Architettura ciuile, per abbellire e$$e città nel fabricare con adornamenti reali le pu- bliche, & priuate babitationi per lo commodo de gli habitanti; nella quale Architettura molti poi e$$ercitati$i, $i $ono fatti famo$i Architetti, & hanno con le loro opere ridotta tale $cienza all'vltimo grado di bellezza. Mà dell'Architettura Militare par che pochi $ieno $tati quelli, i qua- li habbiano voluto, ò $aputo o$$eruar la predetta regola, cioè dalle offe$e cauare le dife$e, e$$en- do que$to for$e auenuto, per non hauer così dilettato il tuono dell'Artiglieria, con la rouina del- le mine fatte dal nimico nell'e$pugnationi delle Fortezze, come hà fatto la proportione, & la vaghezza delle pro$pettiue, imparate ne gli agi, e delitie delle proprie Camere. E$$endo adunque que$ti due ordini d'Architettura così nece$$ari per la vnione, & per la pace de gli huomini, <foot>a 3</foot> <pb> $i doueranno non poco apprezzare, e tanto più la Militare, come più nobile acciò non $olo $i po$iano difender le città, come $i di$$e, ma $imilmente $i vada accre$cendo l'<*>mperio della Chri$tianità, e con la pace $i mantenga l'vnione de' popoli, & il commodo delle Mercantie con l'abbondanza di tutte le co$e. Onde non $ono mancati Scrittori, che hanno trattato que$ta materia del Fortificare, i quali tutti $ono buoni, & gioueuoli. Benche, al parer mio, habbiano la$eiato adietro molte ragioni, & auertimenti, che hauerebbero potuto ($criuendogli) agenolare l'intendimento di que$ta $cienza co'l fondamento della prattica di lei, ma$$ime per le tante, & così diuer$e loro opinioni la$ciate irre- $olute, che pure vna $ola dee e$$er la migliore, e $tabilita $opra le ragioni. Vero è, che que$ta Arte par che $ia oltre a tutte l'altre a$$ai di$$icile ad apprendere, ouero ad e$$ere in$egnata per e$$equir$i, poi che non $i può con vna, ò con più regole dare ad intendere, come l'altre, onde ne na<*> la $ua no- biltà, e$$endo po$$eduta da pochi. Nè ciò punto ci dee apportare ammiratione, poi che altra $cien- za non $i troua, che, come que$ta a$$olutamente dipenda dalla viaacita & altezza dell'ingegno di colui che la vuole v$are, che è nel $aper cono$cere tutto quello, che con l'ingegno, e con la forza po$$ono fare infiniti altri huomini, per poter molto prima, che riceua l'offe$a anticipatamente di- fender$i; tal che dal retto giudicio d'vn buono Architetto Militare dipende a$$ai volte, non $olo la $alute della no$tra vita, ma altresì la con$eruatione, ò la di$truttione de' Regni. E per que$to mi $on mo$$o à $criuere di co$i fatta materia, e con qualche $peranza d'acco$tarmi (per quanto $i può) alla chiarezza di quelle ragioni, & dimo$trarioni, che più po$$ono apportar beneficio nel fare intendere il più facile, e $icuro modo di Fortificare. Proponendo ciò e$$equire con tutte quelle regole, & auertimenti, che dalla $perienza di quarant'anni continui hò potuto raccorre in diuer$i pac$i d'Ita- lia, & di Fiandra, oue hò procurato trouarmi appre$$o à que' Principi, e Signori, che più hanno fat- to profe$$ione del me$tiero della guerra: Ma$$ime con l'hauere hauuto prima felice principio, poiche di ventidue anni della mia eta, fui introdotto in que$ta profe$$ione, & a$$ai fauorito dalla gratia di COSIMO de' Medici Gran Duca di To$cana, di glorio $a memoria, e come è noto à tutti, Princi- pe e$$emplare nelle opere regie, e virtuo$e; doue $pinto oltre alla mia naturale inclinatione, mi po$i à cercar tutte le occa$ioni per acqui$tar quella intelligenza, che ricercaua la conditione mia, & vn così nobil principio, ma$$ime poi con la $eruitù di trenta anni fatta à que$ta Illu$tri$$ima Signoria di Venetia, padrona di tante piazze da guerra, po$te alle frontiere, contro al più potente nimico del Mondo, oue hò $empre fatto fabricar Fortezze, & ritrouatomi in tutte le occorenze, e con- $ulte del fortificare, oltre l'e$$ermi $empre giornalmente certificato co'l mezo della e$perienza di quelle difficultà, che poteuano apportar dubbio$a ri$olutione intorno alla natura de' $iti, & alle materie da con$eruar le lor dife$e, $i che con l'o$$eruanza dell'ordine, che $i dirà ne' $eguenti Sei Li- bri, $i potrà con le miglior ragioni, & auertimenti ordinare, e ridurre à perfetto fine qual $i voglia fabrica di Fortezza, $tante la chiarezza della dimo$tratione de' $uoi di$egni, liquali $i vedranno for- mati con tutte quelle proportioni, e mi$ure, come $e con quelli $i vole$$e effettuar l'opera, oltre che dal Quinto Libro $i potran cauar tutte le commodità, che $i po$$ano de$iderare per facilitare e$$a opera co'l mezo dell'artificio di diuer$i $tromenti Mecanici, così d'alzare acque, come da leuar con poca forza graui$$imi pe$i, e tra$portare le materie con molta facilità, e $paragno del tempo, e del denaro, & per vltimo nel Se$to Libro $i mo$trerà l'ordine da tener$i per difendere le Fortezze; che è quanto $i può de$iderare in tal materia. Et hauendo ridotto a fine que$te mie così lunghe fatiche, con sì notabile $pe$a, e $odisfatto al mio de$iderio, che era di giouare al publico $eruitio, come nel principio di$$i; mi re$ta $olo riceuere il premio delle predette fatiche, che $arà la gratia del benigno Lettore, $i come molto de$idero. <pb> <HEAD>TAVOLA</HEAD> <HEAD>DE' CAPITOLI, CHE SI CONTENGONO NELL' OPERA.</HEAD> LIBRO PRIMO. DE' primi principij di Geometria. carte 1 Regola per formare le piante delle Fortez- ze. cap. j. car.7 Pianta di $ette baluardi. cap. ij. c.12 Pianta di $ei baluardi.cap. iij. c.13 Pianta di cinque baluardt.cap. iiij. c.15 Del $compartimento de circoli, & delle proportioni, che $i ritrouano nelle diuer- $ità de gli angoli.cap. v. c.15 Strumento da pigliare gli angoli, & tra$portarli in diuer$e for- me.cap. vj. c.17 Come $i deuono formare le piante, & le dife$e della Fortezza. cap. vij. c.18 Come $i deuono di$egnare le piante delle Fortezze, che mo$tri- no, le $ca pe delle muraglie, & de' terrapieni. cap. viij. c.22 Come $i deuono fondare le muraglie, & perche vi $i deue fare la $ea<*> cap. ix. c.24 Profilo graticolato, che mo$tra tutte le $carpe, & altezze della Fortezza con la larghezza, e profondità della fo$$a.cap. x. c.28 Pratica per di$egnare in pro$pettiua tutte le co$e eleuate dal pia- no. cap. xj. c.32 Come deuono e$$er fabricate tutte le muraglie da fare nel cor- po della Fortezza.cap. xij. c.35 Come deuono e$$er fabricate tutte le $trade coperte, & le piazze de baluar di. cap. xiij. c.37 Come deue e$$er fabricato il corpo del baluardo ridotto al $uo fine. cap. xiiij. c.39 Baluardo con vna $ol piazza per fianco.cap. xv. c.40 Baluardo con vna $ol piazza ridotto al $uo fine.cap. xvj c.42 Di$egni in profilo, che mo$trano il parapetto col pendere in fuo- ri conforme a l'v$o.cap. xvij. c.43 Delle più notabili imper fettioni de' fianchi. cap. xviij. c.44 Fortezza di otto baluardi ridotta al $uo fine. cap. xix. c.52 Pianta di noue baluardi.cap. xx. c.52 DIALOGO, che mo$tra e$$er fatto dall'Autore, con vn Conte, nel quale in cinque giornate, $i repilogano tutte la proportioni, & mi$ure a$$egnate alla Fortezza, & $i ricer cano le ragioni di tutte le $ue parti. c.56 Giornata prima. c.61 Mi$ure, e proportioni delle Fortezze. Giornata $econda. c.66 Giornata terza. c.73 Giornata quarta. c.85 Giornata quinta. c.96 Giornata $e$ta. c.103 LIBRO SECONDO. Doue $i tratta dell'ordine da $abricare la Fortezza. cap. j. carte 113 Come $i deue piantare la Fortezza al $ito cap. ij. c.114 Come $i deue fare il calculo per $apere quanto co$terà vna For- tezza, & in quanto tempo $i potra fare. cap. iij. c.116 Come $i deue metter in opera gran numero di lauoranti. cap. iiij. carte 119 Come $i deuono fabricare i ponti.cap. v. c.126 Come $i deue fare la muraglia intorno la Fortezza.cap. vj. c.127 Come $i deuono fabricare le porte della Fortezza, & i pontile- uatoi.cap. vij. c.129 Come $i deuono fabricare i ponti, che attrauer$ano la fo$$a, & come $i a$$icurino le porte.cap. viij. c.131 Come $i po$$ino alzare i ponti leuatoi $enza bulzoni. cap. ix. carte 134 Di$cor$o d'mtorno le $opre$e, che $i fanno nelle Fortezze. ca. x. car.135. Come $i deuono di$pen$are l'artiglierie $opra le piazze della For tezza.cap. xj. c.136 Come $i po$$ino caricare i pezzi per la cularta.cap. xij. c.137 Come $i deuono coprire l'artiglierie co'$uoi mantelletti.cap. xiij carte 139 Mi$ure, e pe$o delle palle di ferro, che portano l'artiglierie.c.xiiij carte 142 Come $i deuono fabricare li alloggiamenti per i Soldati, & doue $i deuono tenere le monitioni.cap. xv. c.143 Come $i deuono cu$todire l'artiglierie nella Fortezza in tempo di pace.cap. xvj. c.147 Come $i deuono fabricare i depo$iti per tenerni la poluere.c.xvij. carte 148 Delle munitioni per il viuere de Soldati da tenere nella Fortez- za.cap. xviij. c.149 Munitioni diuer$e per $eruitio della Fortezza.cap. xix. c.150 LIBRO TERZO. Ragionamento intorno al modo del fortificare.cap. <*>. c.151 Prima fortificatione fatta con le torre quadre. cap. <*> carte 153 Fortezza fatta con torioni tondi.cap. iij. c.154 Dife$a de Reuellini.cap. iiij. c.154 Fortezza fatta co' baluardetti.cap. v. c.155 Fortezza co' baluardetti, & caualieri.cap. vj. c.156 Fortezza con la piattaforma.cap. vij. c.156 Fortezza con li moderni baluardi.cap. viij. c.157 Fortezza con la fronte piatta al mezo della cortina.cap. ix. c.158 Fortezza con la piatta forma nella cortina angolare. cap. x. carte 158 Fortezza fatta con le cortine angolari.cap. xj. c.159 Fortezza fata con i ba$uardi, che ha<*>no li orecchioni quadri<*> cap. xij. c.160 Fortezza fatta co'baluardi $enza li orecch oni, che coprino il fianco.cap. xiij. c.161 Forte fatto $opra a cinque angoli, con diuer$e dife$e. cap. xiiij. carte 162 Forte fatto a $tella.cap. xv. c.163 Forte $opra vn quadro longo.cap. xvj. c.164 Forte fatto $opra vn triangolo.cap. xvij. c.165 Ca$e, o palazz fatti in Fortezza.cap. xviij. c.166 In quanti modi $i po$$ano fabricare i fo<*>i d'intorno la Fortez- za.cap. xix. c.168 LIBRO QVARTO. Di$cor$o intorno all'opere per redurle alla $ua perfettione, cap. i. c.171 Sito in piano da fortificare. cap. ij. c.172 Sito $trauagante, done $ia fabricato la Fortezza, con imperfer- tione de' fian <*>hi. cap. iij. c.173 Come $i deuono repedonare, & fortificare le muraglie vecchie. cap. ij. c.175 Fortezza antica, doue $i debba cre$cere le $ue di$e$e. cap. v. carte 176 Fortezza antica in $ito piano, oue $i debba accre$cere le $uo di- fele.cap. vj. c.177 Fortezza antica da rimodernare, che da vna parte habbia vn colle, chela batta, & dall'altra vn fiume che l'a$$icu<*> cap. vij. carte 178 <pb> Sito in piano, doue $ia la Fortezza antica, dominata da vn colle, e come $i a$$icurino le $ue dife$e.cap. viij. c.180 Fortezza po$ta $opra vn monte. cap. ix. c.181 Fortezza $opra yn monte e$po$ta all'o$$e$a d'vn'aluo monte. cap. x. c.184 Monte da forti$icare $ituato $opra al mare.cap. xj. c.184 Fortezza in $ito piano $opra al Mare.cap. xij. c.186 Come $i deuono fondare le muraglie $otto il fondo delle acque. cap. xiij. c.188 LIBRO QVINTO. Ragionamento intorno la materia, che $i deue trattare. carte 195 Della lieua. c.195 Della lieua nella taglia.cap. j. c.201 Delle taglie.cap. ij. c.202 Della lieua nell'a$$o della ruota.cap. ij. c.206 Della lieua nell'argano.cap. iij. c.208 Della lieua con la vite.cap. iiij. c.209 Strumento con la vite, & ruote per alzare vn pe$o.cap. v. c.212 Argagno con la martinetta.cap. vj. c.214 Argagno doue $i opera con la vite perpetua.cap. vij. c.215 Strumento fatto con la ruota, & con le ca$$ette per alzare l'ac, que.cap. viij. c.217 Strumento da alzare, la terra in alto.cap. ix. c.218 Strumento, & ordine facili$$imo per portare la terra dentro la Fortezza.cap. x. c.219 Edificio per portare la terra dentro la Fortezza. cap. xj. c.221 Altro edificio per alzare la terra, & buttarla dentro la Fortezza. cap. xij. c.223 Strumento per alzare gran quantità d'acqua.cap. xiij. c.224 Strumento con le trombe per alzare l'acque.cap. xiiij. c.226 Strumento per alzare l'acqua.cap. xv. c.228 Strumento da alzare l'acqua col moto d'vna ruota. cap. xvj. carte 229 Strumento per alzare l'acqua a$$ai in alto, col moto d'vna ruota. cap. xvij. c.231 Strumento per $tare $otto l'acqua.cap. xviij. c.232 Strumento da fiecare i pali. cap. xix. c.<*> Strumento da cauare il fango.cap. xx. c.235 Strumento per pe$tare la poluere. cap. xxj. c.236 Molino per macinare il formento.cap. xxij. c.237 Molino con la volante.cap. xxiij. c.238 Dimo$trationi, dellepiù gagliarde Fortezze, & velocità di mo- to.cap. xxiiij. c.240 Ponti da fare con le barche.cap. xxv. c.242 Ponte fabricato $opra i tra<*>i.cap. xxvj. c.243 Ponte fabricato $opra i <*>.cap. xxvij. c.245 Scala doppia fatta con le corde.cap. xxviij. c.246 Scala $ecreta.cap. xxix. c.246 Scaleo.cap. xxx. c.247 LIBRO SESTO. Di$cor$o d'intorno all'opera. Ragionamento fatto dall'Autore, con vno Amico. cap. j. carte 254 Si di$corre intorno a'preparamenti da far$i nella Fortezza quan do s'a$petta il nemico.cap ij. c.256 Si ragiona delle dife$e da fare quando il nemico s'è auicinato. cap. iij. c.259 Si di$corre d'intorno alla dife$a delle batterie, & far le ritirate. cap. iij. c.266 Si tratta $opra al modo di fabrìcare le dife$e mobili per la dife$a delle batterie.cap. iij. c.274 Si di$corre d'intorno l'arte manuale del bombardiero, & della pratica, che deue hauere nel maneggiare l'artiglierie. cap. iiij. carte 279 Si ragiona d'intorno alla $acillità del mettere a cauallo, & $caual- care i pezzi.cap. v. c.286 Si di$corre d'intorno alle di$e$e, che il bombardiero deue $apere fare nelle batterie per $ua propria dife$a cap. vi. c.288 Si di$corre d'intorno al mi$urare le di$tanze, leuare le piante del- le Fortezze, & mettere in di$egno le frontiere d'vn pae$e.c.vi<*>. carte 291 TAVOLA DELLE COSE PIV NOTABILI CHE NELL'OPERA SI CONTENGONO. A Acqua morta nella fo$$a. c.100 Acqua da bere doue può mancare. c.110 Altezza del terrapieno. c.24 Altezza del caualiere. c.37 Altezza delle piazze, & del terrapieno. c.81 Altezze de reuelini. c.178 Altezze de forti. c.163 Altezze delle cortine, & larghezza della fo$$a. carte 184 Altezza de caualieri. c.291 Alloggiamenti per ilauoranti. c.119 Altro modo per caricare i pezzi d'artiglierie. c.139 Angolo di diuer$e forme. carte 15 Artiglierie po$te in barba. c.76 Artiglierie ricche di metallo. c.136 Artiglierie da ri$petto. c.136 Artiglierie da la$$are $opra le piazze. c.147 Artiglierie gran tempo v$ate nel Regno della China. c.152 Artiglierie come $i di$pen $ino $opra le piazze. c.137 Artiglierie come cu$todite in tempo di pace. c.147 Artiglierie in barba quando $i operano. c.259 Artiglierie nelle piazze $trette. c.290 Artiglierie per dife$a delle batterie. c.279 Archimede non manco Illu$tre Mecanico, che eccellente Mate- matico. c.195 Armeria a che parte di vento $i deue voltare. c.146 Ar$enale di Venetia ca$a di Marte. c.256 Archimi$ti, & inne$tigatori del moto perpetuo. c.137 Arcobu$ieri come deuono offendere il nemico. c.279 Affedio $otto Famago$ta. c.70 Auertimen ti da con$eruare le monitioni. c.145 Auertimento nel tra$mutare le materie. c.171 Auertimen ti che $i deuono hauere nel fortificare. c.173 Auertimen to di molta importanza. c.272 B Balle di lana, & d'altra materia. c.71 Baluar di doppi. c.186 Baluardi $taccati dalla cortina. c.<*> Barconi per condur le pietre. c.191 Batterie in barba. c.76 Batterie quanto penetrino ne terrapieni. c.79 Batterie fatte alla punta del baluardo. c.272 Batterie fatte all'improui$o. c.274 Batterie come $i difendino. c.278 Benefici che neapporta la Fortezza. c.67 Benefici, che $i riceuon dalle Fortezze. c.101 Benefici che apportano i mantelletti. c.140 Beneficio della Fortezza po$ta $opra il monte. c.181 Be$tialità de gli huomini. c.166 Bittume $chiuma d'acqua, che già $eruiua per calcina. c.151 Bombar dieri come $i po$$ono coprire. c.259 Buono effetto, che ne apportano le gran piazze. c.72 C Cannoniere de fianchi, come $i faccino. c.19 Cannoniere, & auertimenti per fabricarle. c.19 Cannoniera traditora, che parte della fronte deue $coprire. c.19 Cannoniere del $ianco, e $ua dife$a. c.40 Cannoniere come $i faccino. c.44 <pb> Cannonniere, come difegnate. c.48 Cannoniere co'denti. c.48 Cannoniera, che ba<*>e in batteria. c.75 Cannoniera, come $i facoino. c.80 Cannoniere $icure f<*> c.81 Cannoniere, come $i taglino <*>e' parapetti. c.85 Cannonierè nel $ianco non imb<*>cate. c.88 Cannomere ba$$e $icure. c.90 Cannoniere in ba<*>ba. c.94 Cannonier<*> legna<*> $opra l<*> m<*>glia. c.260 Cannoniera in barba a pral'ore<*> c.76 Cannoniere coperte con legnann. c.289 Cannonier<*> coperte. c.180 Cagioni delle ruine de' te<*>apieri. c.25 Cagioni per lequali $i fanno i parapetti. c.79 Cagioni delle <*> $e opinioni. c.61 Caualieri, e$ua dife$a. c.<*> Caualieri, & oppo$itioni fattegli. c.258 Caualieri, & beneficio, ch<*> apporta. c.259 Caualieri vtili. c.90 Caualieri con duplicata dife$a. c.94 Cauali<*> difendono tutte le piazze. c.177 Cauamenti da fare per cono$cerei $iti. c.62 Cau$a perche la $cienza del $orti$icare, è inte$a da pochi. c.111 Cau$e per lequali $i fanno i parapetti. c.79 Cauatione della fo$$a. c.118 Cariole v<*>li$$ime. c.124 Ca$tello di Bre$cia. c.182 Ca$tello di Bre$cia. c.291 Ca$$a fatta co' pali fittl. c.189 Carretta vtile per portar la terra. c.219 Circolo nece$$ario per formare le piante. c.7 Circoli, & loro $compartimenti. c.15 Cinque modi d'offe$a $i fa con la Zappa. c.64 Cinque modi per fa<*>ricare i merloni. c.86 Cinque oppo$itioni fatte al fianco con vna $ol piazza. c.90 chi non è adulatore, è pouero di robba, & ricco dinemici. c.255 colubrine lunghe, & ricche di metallo. c.69 combattere, & lauorare $ono opere difficili. c.278 come $i deuono fare le muraglie. c.25 compo$itione della Fortezza. c.35 Commodo per $coprire tutti i baluardi. c.52 commodo per caricare, & $caricare pietre. c.191 come $i deuono fare le dife$e delle Fortezze di monte. c.182 commodità, che deuono hauere i Bombardieri. c.22 Come $i di$egnino le Fortezze in pianta. c.22 come il nemico po$$a piantare l'artiglieria. c.67 come $i troui il diametro, & il vento delle palle dell'artiglieria. carte 294. come $i po$$a $ortire nella fo$$a. c.265 come $i faccino le palancate. c.276 come $i dia il vento alle palle. c.281 come $i deue coprire il Bombardiero. c.288 come $i liuelli. c.195 come $i compagni la forza, con la velocità. c.240 Comparatione tra i difen$ori, & li offen$ori. c.75 con$ulte per terminare le fabriche. c.65 contra$carpa, & $ua commodità. c.83 contra$carpa quando viene $couata. c.95 contrafo$$a. c.100 contraforti a cugno. c.128 conto da fare per il numero de difen$ori. c.149 contra$carpa artificiata, & $uo effetto. c.179 continuo moto delle acque, e $uo effetto. c.188 contra$carpa come $couata dal fianco. c.19 conforme al $ito $i deue fare la dife$a. c.24 Corpi di guardia con le $ue commodità. c.131 Co$imo Gran Duca di To$cana. c.33 cunetta, come $i pa$$i per $ortire. c.257 cunetta nella fo$$a. c.101 cunetta, & $ua dife$a. c.40 D Dife$a, & $ue mi$ure. c.7 Dife$e del baluardo, doue $i piglino. c.9 Dife$a della contra$carpa. c.9 Dife$a per li angoli diuer $i. c.13 Dife$a del quinto angolo. c.15 Dife$a de' fianchi. c.18 Dife$a che deuono fare l'artiglierie. c.19 Dife$a contro le batterie. c.35 Dife$a per coprire il fianco, con la gola del baluardo. c.37 Dife$a della cunetta con li denti. c.40 Dife$a de ceualieri. c.52 Dife$a della Fortezza a$$imigliata al gioco delli $cachi. c.65 Dife$a della Fortezza quanto lenga. c.67 Dife$a come danno$a alla Fortezza. c.67 Dife$a per li gua$tatori. c.71 Dife$a della fronte del baluardo. c.75 Dife$a, & $uo e$$empio. c.89 Dife$a della cunerta. c.101 Dife$a contro i petardi. c.132 Dife$a del riuellmo. c.177 Dife$a cauata nel taglio del monte. c.182 Dife$a principale, & non cono$<*>iuta. c.260 Dife$a vtile da fare nella l ortezza. c.261 Dife$a delle ritirate. c.272 Dife$a delle ba<*>e. c.279 Dife$a de g<*>bbio<*>. c.288 Dife$e antiche, come a$$icurare. c.257 Dife$e alte per copr<*>e le piazze. c.78 Dife$e antiche, come $i <*> ernino. c.107 Dife$e corte, & $ue imp<*> c.67 Dife$e $uperiori con facil<*>à $i re$taurano. c.261 Dife$e $tabili. c.178 Dife$e dalle batterie fatte dal fianco. c.267 Dife$e delle batterie fatte con le periere. c.267 Dife$e reali. c.270 Dife$e fiancheggiate, fatte con le palancate. c.276 Diritto della gola del fianco. c.24 Dirittura della gola del fianco. c.74 Di<*>egno nece$$ario in tutte le profe$$ioni. c.32 Di$ordini delle fabriche, da che dipendino. c.65 Difficult<*> nell'imboccare i fianchi. c.69 Difficultà che ha il nemico nel piantare l'artiglieria. c.81 Di$pen$are le materie al $uo luogo. c.117 Difetti, che accadono alle guardie delle porte. c.135 Di$ordine che apportano i pezzi d'artiglierie poco diferenti di palla. c.137 Di$ordini che accadono nelle fonderie. c.137 Difficultà del fondare $otto l'acqua. c.191 Differenza che è tra il Mattematico, & il Meccanico. c.196 Diuer $i modi da alzare l'acqua. c.226 Doue $i deuono pigliare le mi$ure della Fortezza. c.19 Due co$e $i ricercano per $aper fortificare. c.111 Due opinioni per a$$icurare le Fortezze. c.175 Di che portata di palla deuono e$$ere l'artiglierie. c.137 Diligentie del nemico nell'auicinar$i. c.83 Decliuio fatto con le pietre. c.184 Del battere li alloggiamenti. c.109 Da che accadono le ruine delle muraglie. c.121 Depo$ito da tenere la poluere. c.148 Diligenze da v$are nella Fortezza che a$petti l'a$$edio. c.256 Di$ordini che accadono nell'operare l'artiglierie. c.259 Difen$ori in tre co$e deuono mo$trare il valore, & l'ingegno. carte 267. Della poca pratica del Bombardiero. c.288 E Eccellentia dell'Ingegnero Militare. c.274 Edificij per pe$tare la poluere. c.148 Effetto della larghezza della fo$$a. c.78 Effetto buono del fianco, doue po$$ino $tare tre pezzi d'artiglie- ria. c.78 Effetto che fa il di$egno. c.32 Effetti che dipendono dalla pratica. c.116 Elettione dello ingegnero. c.112 Errore fatto con$ueto da Bombardieri. c.282 E$$empio che è tra la forza, & la velocità. c.238 E$$empio della dife$a. c.89 E$$erciti che hanno l'ale. c.141 F Fabrica del liuello de bombardieri. c.283 Facilita del voltare la bocca del pezzo. c.288 Fanò per mo$trare la $trada a Marinari la notte. c.186 Fattura delle ca$$e, da fondare $otto l'acque. c.190 Feritoie fatte in tre modi. c.84 Fianco, che parte della fo$$a deue $coprire. c.90 Fianco, & $ue con$iderationi. c.74 Fianchi battuti per il trauer$o. c.179 Fianco, & $uo o$$icio. c.44 Fianco piccolo. c.46 <pb> Fianchi, e $uo officio. c.160 Fondi difereati delle acoue. c.188 Forma quadra, come <*> fortifichi. c.173 Forma delle col<*> c.136 Forma del ca<*> c.52 Fortezz, po$ta <*> al monte. c.105 Fortezza in piano. c.106 Fortezza $opra al monte e$po$ta alla zappa. c.107 Fortezza fatta <*> lia Natur<*>, & da<*>l'Arte. c.182 Fortezze nece$$ar<*>e lopra la bocca de porti. c.186 Fortezza con le moderne dife$e. c.18 Fortezze vtili a tutti i Prencipi. c.62 Fortezze antiche. c.83 Forte fatto con legname. c.126 Forti fatti con tronconi d'alberi. c.163 Fo$$a troppo larga. c.98 Fo$$a, & $ua giu$ta larghezza. c.96 Fo$$a come $i po$$a profondare. c.100 Fo$$a madre della Fortezza. c.168 Fo$$a doue è vtile, con l'acqua. c.168 Fo$$a $enza l'acqua. c.99 Forza accompagnata con la velocuà. c.287 Fuochi al tificiati, non vtili<*> a difen$ori. c.257 G Gabioni de'più $icuri. c.288 Geometria nece$<*>ai la a tutte le pro$e$$ioni. c.1 Goletta Fortezza. c.69 Gola del baluardo. c.91 Gola della cannoniera. c.<*>8 Grandezza del corpo del Sole. c.104 Gro$$ezza della $pa<*>a. c.74 Gro$$ezza del parapetto. c.79 Gua$tatori come $i facci<*>o lauorare. c.255 Guido Vbaldo dal Monte. c.196 H Hvomi<*>i che po$$ono $tare $otto l'acqua. c.132 Huomini buoni per l'e$$ercitio del Bombardiere. c.280 I IL Signor Giulio Sauorgnano. c.70 Il nemico $i fa la $trada in due modi. c.78 Il diauolo inuentore dell'artiglierie. c.152 Il Medico, & l'Ingegnero Militare, nõ deue e$$ere adulatore. 255 Imperfettioni delli angoli acuti. c.15 Imperfettioni del fianco $coperto. c.19 Imperfettioni delle dife$e fatte con la muraglia. c.44 Imperfettioni delle dife$e corte. c.69 Imperfettioni delle contra$carpe fatte con buona muraglia. carte 71. Imperfettioni delle dife$e ba$$e. c.80 Imperfettioni del fianco $enza $palla. c.161 In due modi $i po$$ono piantare le Fortezze. c.114 In due modi $i po$$ono fare le ca$$e per fondare $opra il fondo delle acque. c.188 In due modi $i po$$ono metto le pietre in opera. c.192 In tre modi può il Bombardiero operare l'arteglierie. c.288 L L'a dulatione è la dottrina delli ignoranti. c.255 La lieua è l anima delli $trumenti. c.286 La maggiore offe$a e quella della Z. ppa. c.64 La maggior dife$a, che $i po$$a darealla Fortezza. c.94 L'angolo interiore del baluardo. c.9 La perfetti ne della Fortezza. c.77 Larghezza del fianco. c.47 Larghezza della gola del baluardo. c.73 Larghezza della piazza del fianco. c.85 Larghezza della fo$$a. c.99 Larghezza delle ritirate. c.271 L'artig$ierie per qual parte condotte in Italia. c.152 L'arte del Bombardiero. c.280 La $cienza del forti$icare comparata al gioco dalli $cachi. c.62 La verirà partori$ce odio. c.255 La virtù è vna mercantia, che non $i perde ne' naufragi del ma- re. c.254 Leuare in di$egno vn pae$e. c.296 Leuar le piante. c.299 Leuar le piante delle Fortezze. c.360 Legnam buono per far pali. c.<*> Le cortine angolari. c.1<*>9 Le Nau<*>, & le G<*>lere non po$$ono contra$tare con le Fortezze. carte 284. Liangoliacuti apportano le dife$e deboli. c.75 L'Ingegnero d<*> $apere operare. c.112 Liena nella tag<*>a, & $ua ragione. c.203 Liuella, & <*> $uo. c.19<*> L'opere fatte ne deuono in$egnare. c.24 L'o<*>ine buono da fortificare. c.62 Lunghezza della $palla. c.49 L'v<*> de ca<*>heri. c.156 L'v$o de cauaheri. c.186 L'huomo in$atiabile. c.151 M Mae$tro che ne in $egna a di$egnare. c.32 Materie dalle quah ne dipende la per fettione, & anco l'im per fettione dell'opere. c.62 Materia per fabricare la muraglia. c.128 Materiah $eparati per far la poluere. c.148 Membri della Fortezza comparati a quelli del corpo humano. carte 18. Merloni, e $ue gro$$ezze. c.19 Merloni, & $ua altezza. c.35 Merloni <*>camiciati di muraglia. c.40 Merloni di che materia fatti. c.85 Merloni alti, & in camiciati di muro, $ono del tutto imperfetti, e danno$i. c.91 Merloni alti $on ruino$i. c.180 Mettere il pezzo a $egno. c.283 Meze cannoniere. c.251 Mezi potenti per imparare a di$egnare. c.32 Mine, & $uoi effetti. c.272 Mi$ura delle piazze. c.73 Mi$urare le di$tanze. c.295 Mi$urare i monti. c.296 Modelli nece$$arij in tutte l'opere. c.37 Modo facile da piantare la Fortezza. c.116 Modo da far na$cer l'herbe. c.123 Modo facile per repedonare le muraglie. c.175 Moli, & cagioni delle ruine loro. c.193 Molti $i $ono ingannati dall'effetto delle $carpe delle muraglie, & de terrapieni. c.22 Moto della taglia. c.209 Multiplicatione della poluere. c.104 Munitioni per dife$a della Fortezza. c.278 Munitioni per il viuere de Soldati. c.143 Muraglie nociue intorno i caualieri. c.156 Muraglia angolare nella contra$carpa. c.102 N Nelle occa$ioni di fe$te $i deue fare buona guardia. c.78 Nelle fortificationi $i deue tra$mutare le materie per il $er- uitio della dife$a, & offe$a del nemico. c.62 Nelle Fortezze piccole la fo$$a con l'acqua $arà vtile. c.100 Nome di Mecanico honorato. c.196 Non $i deuono fabricare baluardi imperfetti. c.173 Non $i deuono fare i tiri infruttuo$i. c.260 Non $i deue perdere la piazza infruttuo$amente. c.271 Numero delle pa$$a della muraglia, che và nella Fortezza. c.118 Numero de lauoranti. c.120 Nuouo modo per dar fuoco all'artiglierie. c.103 Nuoua inuentione da coprire l'artiglierie. c.139 Nuouo $trumento da mi$urare. c.292 O Offe$a che $i fa al nemico. c.259 Offe$a che ne può fare il nemico. c.64 Offe$a delle batterie in tre modi. c.64 Offe$e da fare al nemico quando dà l'a$$alto. c.278 Officio della muraglia. c.35 Officio del fianco c.40 Officio del parapetto. c.79 Officio del fianco. c.89 Officio delle due piazze. c.91 Opinione, che non $ia $cienza l'ordine delle fortificationi. c.61 Oppo$itioni alle longhe dife$e. c.67 Oppo$itioni fatte a' fianchi con due piazze. c.89 <pb> Oppo$itioni fatte a' caualieri. c.95 Oppo$itioni fatte alla fo$$a. c.97 Oppo$itioni fatte alle dife$e angolari. c.163 Oppo$itioni fatte al caualiere. c.290 Oppo$itioni fatte alle cannoniere alte. c.179 Opera della Zappa, come $i a$$icuti. c.178 Opere a giornata. c.120 Opere prime da fare nella Fortezza. c.123 Ordine da tenere per far le conf<*>e. c.62 Ordine per far lauorare li operanti. c.71 Ordine per proueder al bi$og<*> de lauoranti. c.129 Ordine per far la muraglia. c.128 Ordine da fare andare la calcina $otto l'acqua. c.193 Ordine da fare lauorare molti lauoranti. c.270 Ordine da e$$ettuare la dife$a. c.272 Orecchioni quadri imperfetti. c.160 Ottima dife$a $anao le pie re nella $pianata. c.102 Otto co$e de<*>e $apere il bomb<*>iero. c.281 P Parapetto $icuro. c.44 Parapetti col pendere in fuori. c.43 Parapetto col pendere in dentro. c.84 Parapetto alto <*> oppo$itioni fatteli. c.79 Pendere della piazza del baluardo. c.94 Pendere del muro per di dentio. c.128 Per bagnar la terra. c.123 Perche tante opinioni del fortificare. c.62 Perfettione de fianchi. c.44 Per $apere il tempo, & la $pe$a per far la Fortezza. c.116 Pe$o perpendicolare $o$tentato facilmente. c.25 Pe$o del corpo d'vn piede d'acqua. c.226 Pezzi d'artiglieria, inutili per dife$a della Fortezza. c.136 Pianta di otto baluardi. c.7 Piatta forma, doue, & come vtile. c.159 Piazza grande, & $uo beneficio. c.272 Piazze come $i po$$ono coprire. c.182 Piazze delle cortine più ba$$e di quelle de'baluardi. c.95 Pietre gro$$e per fondare $otto l'acque. c.191 Poco $pende c<*>i ben forti<*>ca. c.273 Poluere, come $i deue maneggiare. c.89 Ponti della Fortezza. c.131 Ponti come $i fanno gagliardi. c.127 Ponte leuatoio alzato dalla $entinella. c.134 Ponte che $i alza $enza bulzoni. c.134 Ponte leuatoio co'bulzoni di $otto. c.133 Porte delle Fortezze antiche. c.154 Porte della Fortezza, e doue fatte. c.52 Porte delle $ortite co i ra$trelli. c.257 Preparameati da fare in tempo di $o $petto. c.256 Pre$a di Famago$ta. c.72 Premio conu<*>niente alle guardie negligenti. c.135 Pratica per de$criuere la ritondità della $palla. c.49 Pratica del bombar diero. c.286 Prencipi grandi dilettar $i del di$egno. c.32 Principali con$iderationi nel terminare l'opere. c.24 Principali con$iderationi nel determinare la Fortezza. c.171 Prima cagione della congregatione de gli huomini. c.151 Prime artiglierie portate in Italia. Proportione, & bellezza della Fortezza. c.173 Proui$ioni del viuere. c.119 Puntelli la$$ati nel corpo della muraglia. c.171 Purpurelle nece$$arie, nelle Fortezze po$te $opra l'acque. c.188 Q Qvalità che deue hauere l'Ingegnero. c.113 Quattro que$iti intorno l'v$o dell'artiglierie. c.103 R Ragioni per terminare l'altezze delle muraglie. c.77 Ragioni del parapetto col pendere in fuori. c.83 Ragioni per formare le dife$e. c.84 Ra$trello di ferro vtili$$imo. c.124 Ra$trello mobile. c.277 Regola per fare il profilo. c.28 Reuell ni per dife$a delle porte. c.131 Reuellini vtili nelle dife$e longhe. c.177 Reuellini, e $uo officio. c.155 Reuellini, e $ue imperfettioni. c.155 Reuellini moderni vtili nelle Fortezze. c.177 Rimedij per a$$icurare i denti delle cannoniere. c.48 Rimedij contro le batterie. c.64 Rimedio doue fo$$ero le piazze $trette. c.74 Rimedio per le piazze $trette. c.85 Rimedio contro i petardi. c.135 Rimedio per i pezzi, che $i caricano per la culatta. c.137 R<*>proua del liuello. c.284 R<*>rate $et<*>za <*>pedire le piazze. c.27<*> R<*> delle batt<*> c.265 Ru<*>ne che dene antiae <*>ere l'Ingegnero. c.267 Ruotoli mob<*>h per la <*>a. c.275 Ruotoh come $i denoho maneggiare. c.275 S SA chetti, o lanterne per tirare con l'artigherie. c.67 Sapere punteggiare il pezzo. c.281 Sa$$i no<*>iui al nea<*>co. c.64 Se<*>pe fattein <*> modi. c.124 Scarpe come $i $acc<*>. c.163 Scarpe, & $uo effetto. c.25 Scarpe quanto re$tringhino le piazze. c.28 Scarpe de terrapieni. c.25 Scarpe, e $uoi effe<*>ti. c.74 Sentinelle, & ronde ella Fortezza. c.143 Sentinelle, & $uo officio. c.135 Sicurta de difen$ori. c.257 Si conclude e$$ere $cienza il fortificare. c.62 Siti da fortificare $empre con oppo$itioni. c.62 Siti doue $i denono fatei caualieri. c.37 Siti $opra il Mare. c.186 Sito fauoreuole al nemico. c.67 Sito, e $ue c<*>co$tanze. c.171 Sito perfetto $opra il Mare, o $opra il Monte. c.171 Sopra a che $ito $i denono fare due piazze. c.12 Sopra le prazze non deue e$$ r<*>muraglia. c.178 Sopre$e fatte in tre modi. c.135 Sortite doue $i deuono fare. c.22 Sortite $otto il ponte. c.260 Sortite nece$$arie da fare in tutti i fianchi, e ma$$ime doue la fo$$a è a$ciutta. c.88 Spalla, & fronte del baluardo. c.9 Sperienza da fare nelle cauationi. c.117 Spe$a che anderà per fabricare la muraglia. c.119 Spianata alzata con le pietre. c.77 Spianata fatta co i $a$$i. c.183 Squadra de bombard eri. c.293 Squadra zotta. c.17 Staggie per fare li alzati delle muraglie, & de terrapieni. c.123 Stampa antichi$$ima nella China. c.152 $trade $otterranee. c.28.c.274 $trade delle ronde. c.28 $trade, & $ortite coperte. c.37 $trade $otterranee. c.64 $trade delle ronde. c.81 $trade $otterranee. c.83 $trada coperta. c.88 $trada coperta. c.102 $trada del $occor$o. c.182 $trumento per manegiare l'artiglierie. $tudij doue l'Ingegnero $i deue adoperare. c.111 T Tardanza del moto della vite. c.209 Tempo nel quale $i ritira il pezzo. c.104 Terrapieno delle cortine più ba$$o di quello del baluardo. 265 Terrapieni come $i deuono fare. c.122 Terra, elegnami, ottima monitione. c.257 Tirare giu$to con artiglieria. c.281 Tirare in tempo di notte. c.285 Tiri dell'artiglieria, & $uoi effetti. c.92 Tiri di leuata. c.283 Tiri a gioia, per gioia. c.283 Tiri per il liuello dell'anima. c.284 Tiri come $i aggiu$tino. c.284 Tta$portare i di$egni in diuer$e grandezze. c.18 Tre pezzi d'artiglieria per cia$cun fianco. c.74 Tre co$e $on nece$$arie per $aper fortificare. c.113 Tre modi per far lauorare. c.120 Tronconi d'alberi vtili per fare le dife$e. c.163 V Vantaggio de difen$ori nel coprir$i. c.81 Viaggio del cor$o delle palle. c.104 Vna cannoniera per ogni piazza del fianco, deue e$$ere $icura. carte 19 Vna piazza per fianco, doue $i deue fare. c.40 Vn $ol capo deue comandare. c.120 V$o cattiuo nel $eccare le forme dell'artiglieria. c.137 Vtilità nel fare l'opere a vn tanto il pa$$o. c.121 Z Zatte fatte per con$eruare il terrapieno. c.278 Erletto vtile nelle fabriche. c.121 <HEAD><I>IL FINE DELLATAVOLA.</I></HEAD> <pb> <fig> <p n=>1</p> <HEAD>DELLE</HEAD> <HEAD>FORTIFICATIONI</HEAD> <HEAD>DI BVONAIVTO LORINI</HEAD> <HEAD>NOBILE FIORENTINO.</HEAD> <HEAD>LIBRO PRIMO.</HEAD> <HEAD>Doue $i mo$tra con facili$sime regole la $cienza, con la prat- tica del fortificare, & $i dichiarano le ragioni di tutte le parti delle Fortezze.</HEAD> <HEAD><I>DE' PRIMI PRINCIPII DI GEOMETRIA. CAP. I.</I></HEAD> <p>ESSENDO la Geometria non $olo vtile, ma nece$$aria, come quella ch'è fonda-<marg>Geome- tria nece<*> $aria in tu<*> te le ope- rationi.</marg> mento di tutte le no$tre operationi, ella $i deue perciò molto $timare, douēdo$i ma$$imamente co'l mezo di lei dar principio a quanto s'è propo$to di trattare ne' $eguenti Libri, atte$o che $enza tal mezo $aria impo$$ibile potere e$$equire, ne meno ben'intendere alcuna co$a, poi che anco i Calzolai, & gli e$$ecutori de' più ba$$i e$$ercitij $ono nece$$itati di formare, & d'intendere i lineamenti, co' quali $i debbono rappre$entare quelle $uper$icie, e forme, che vogliono fare, e tanto più s'a$petta $apere a coloro, che de$iderano dedicar$i a opere reali, e mol to più degne, come $ono le Fortificationi, doue $i tratta della con$eruatione de gli Stati, & della dife- $a de' popoli, e ma$$ime contra le infedeli, e barbare genti, no$tri communi nimici; Però che da que- $ta $cienza dipendono le più ch<*>are, e facili dimo$trationi, che occorrerà fare, potendo$i con quelle, non $olo rappre$entare realmente tutte le co$e create dalla natura, ma anco quelle che vorremo co'l valore, & con l'artificio del no$tro ingegno ritrouare; & à quelle aggiungere, ò diminuire, e giudicar le lor perfettioni, ò imperfettioni, $i come fu$$ero fatte reali, che $enza tal mezo $i tratteria del<*> im- po$$ibile il poter'in$egnare, ne mo$trare alcuna co$a nell'e$$er $uo, $i come diffu$amente $i dirà, quan- do tratteremo del di$egno, che và con la $te$$a $cienza; e douendo$i ragionare di tal principio, $i mo- $trerà i corpi formati da $emplici linee, conforme però a quanto giudicheremo poter $eruire per in- telligenza di quello che $i douerà trattare nella pre$ente Opera, per e$$er que$to principio delle Ma- tematiche $cientie, cagione principale di arriuare a tutte le maggiori, & più occulte intelligenze del- la natura. E però tratteremo quì $olo di tre co$e; cioè del punto, della linea, & delle $uperficie. <HEAD>DIFFINITIONE I.</HEAD> <p>Eprima del punto notato con A. dico, che $e bene egli è il principio, & il termine di tutte le li- nee, non per que$to $i comprende in e$$o parte alcuna di gro$$ezza, larghezza, ò profondità, <fig> ma come co$a indiui$ibile $i deue $empre con$iderare, perche non $erue ad altro, che ad vn $emplice termine per le diui$ioni, ouero per gli compartimenti de' corpi. <HEAD>DIFFINITIONE II.</HEAD> <p>La linea è vna continua e$ten$ione da vn punto ad vn'altro, e come $i di$$e $enza larghezza, gro$- $ezza, ne profondità, con che $i circon$criuono tutte le fi- <fig> gure, che dall'idea vengono formate: ne $i deue in e$$a con$iderare alcuna parte di materia, ò corpo, ma $empre imaginarla, come $emplice lunghezza BC, $i che non attenda ad altro, che rappre$entare quelle forme, che $i vorranno fare. <fig> <HEAD>DIFFINITIONE III.</HEAD> <p>Le linee parallele, $ono due, ò più, come $i vede da <27>$te due lettere FD, GE, tirate egualmente lon tane l'vna dall'altra, $i che andãdo in infinito per lunghezza, non $i po$$ano mai cōgiungere in$ieme. <foot>A</foot> <p n=>2</p> <HEAD>DIFFINITIONE IIII.</HEAD> <p>L'Angolo, s'appella quella parte, doue due linee $i vengono a eongiungere in$ieme, cloè la IH, HK, che $i congiungono in H, doue formano in tal parte l'angolo. <fig> <HEAD>DIFFINITIONE V.</HEAD> <p>La diuer$ità de gli angoli, potrà e$$ere in tre modi, cioè, l'acuto per L, l'ottu$o per M, & il re$to per N, doue la linea perpēdicolare fa l'vno, e l'altro angolo retto NN, & l'acuto L, $arà il minore del retto, l'ottu$o M, il maggiore. <fig> <HEAD>DIFFINITIONE VI.</HEAD> <p>E$$endo l'angolo retto quello, che vien formato da due linee, che vna $tia in piano, e l'altra gli ca$chi perpendicolare, & que$to $olo è angolo determinato, e perfetto in tutte le fabriche: & $i de- $criue la $ua fattura in que$to modo, cioè $ia AB, la linea in pia- no, laquale $i deue compartire in due parti BDA, notando il punto D, doue $i vorrà formar l'angolo, e dipoi fermata la pun- ta del compa$$o in A, e con l'altra allargando$i $ino al B, $i tirerà il $emícircolo BH, e $imilmente dalla parte B, l'altro $emicir- colo AF, e doue que$te due linee $i verranno ad inter$ecare in- <fig> $ieme (cioè in C) iui $arà il principio della linea retta, che ca$che- rà perpendicolare $opra il punto, D, $i che la parte, CB, $arà $empre vguale alla CA; Et così l'angolo retto BDC, all'ADC, che pre$upponemo dimo$trare. <HEAD>DIFFINITIONE VII.</HEAD> <p>Il cerchio, ò il circolo è vna figura piana, contenuta da vna $o la linea, chiamata circonferenza, in mezo della quale è il punto C, dal quale tutte le linee rette, che vanno alla circonferenza AB, $ono tra loro vguali, & quel punto è detto centro del cer- chio. <fig> <HEAD>DIFFINITIONE VII.</HEAD> <p>Il triangolo equilatero è formato con tre linee vguali, che $i congiungono alle lor te$te NMO, $errando la $uperficie P. <fig> <p n=>3</p> <p>Il triangolo appellato i$ochele, è formato con due linee egua li, cioè per per le RS, SQ, & la $ua RQ, ineguale. <fig> <p>Il triangolo di tre lati ineguali, chiamato $caleno, è fatto con tre linee ineguali, che $ono TV, VS, ST. <fig> <HEAD>DIFFINITIONE IX.</HEAD> <p>Il triangolo ortogonio, vien formato con l'angolo retto B, per la parte BA, BC, con la diagonale AC, la quale è la me- tà d'vn quadro perfetto. <fig> <p>Seque l'ambligonio, che può e$$er di tre lati ineguali, & con l'angolo retto E, per le parti ED, DF, FE, che è la metà d'vn quadro largo. <fig> <p>La forma G, vien detta rombo, formata con due angoli ot- tu$i, & con due acuti di lati eguali. <fig> <HEAD>DIFFINITIONE X.</HEAD> <p>Il quadro perfetto E, vien formato con quattro linee vgua- li, con gli angoli retti da cia$chedu<*> delle $ue parti. <fig> <p>Il quadro lungo FG, vien formato con due linee paralel- e, & le $ue te$te congiunte con due altre linee perpendicolari ad angoli retti. <fig> <foot>A 2</foot> <p n=>4</p> <HEAD>DIVERSI COMPARTIMENTI DI CIR COLI.</HEAD> <p>Il circolo HI, ouero la linea circolare, che forma perfettamēte la rotōdita de'corpi sferici, $opra il $uo centro A, $i compartirà $empre per metà, tirando la linea CB, che pa$$i $opra ed e$$o $uo centro, che tanto $arà lo $patio della $uperficie AH, quanto A I. <fig> <p>Sarà forma circolare la più perfetta di tutte le altre, atte$o che viē formata con vna $ola linea $opra il $uo centro, doue nece$$ariamente viene d'ogni intorno ad e$$er tirata con egual proportione, $enza al- lontanar$egli, o auuicinar$egli più in vna parte che nell'altra. Et però tutti i compartimenti, che $i faranno dal predetto centro alla $ua circonferenza, verranno tra loro eguali; $eruēdone tal forma per fondamento, & per $icura guida in tutte le operationi, nel for- mare quelli corpi, o $uperficie, che ne po$$ono occorrere, e ma$$i- me per cauare gli angoli, che nelle $eguēti Fortezze $i mo$treran- no. E prima per lo più facile proporremo il voler dal pre$ente circolo AB, cauare il quadro perfetto, dalquale $e ne potrà haue- re la regola da compartire tutte l'altre forme di angoli diuer$i; cioè comparti$ca$i la detta circonferenza in quattro parti egua- li AC, & BC, tirando le linee da vn punto all'altro, $i hauera for mato il predetto quadro. <fig> <p>Et volendo formare le figure di cinque, o di $ei angoli, & gli al tri, che $eguono, $i compartirà $empre la circonferenza in quel numero di parti, ouero angoli, che $i vorrà, tirando$i poi le linec nel modo, che s'è detto. Et que$to $i chiama compartire per prat tica. <p>Ci $ono anco altri modi, & altre regole di far tali compartimen ti, per theorica, liquali mo$treremo, non perche $ia nece$$ario il $aperli, ma $i noteranno, come piaceuolezze Geometriche; atte- $o, che il vero, & giu$to compartimento è quello, che $i fa con l'apertura del compa$$o per prattica. Et prima per de$criuere il pentangolo, ch'è figura di cinque angoli, $i formerà il circo- lo di quella grandezza, che douerà e$$er fatto il $uo diametro, che poniamo $ia il CD, diametro perpendicolare, & la EF, ori zontale, $i che venga a compartire in quattro parti eguali la $ua circonferenza; compartendo poi vna delle due parti del mezo diametro, in mezo; che $arà in F, doue $i fermerà vna punta del compa$$o, allargando l'altra $ino alla circonferenza di mezo in D, & tirando il $emicircolo ED, $i noterà il $egno E, dalqua- le $i tirerà vna linea retta, $ino al D, che $arà ED, laquale ver- rà ad e$$ere vna delle cinque parti del quintangolo, o pentango lo, che doueuamo mo$trare. <fig> <p>Il compartimento de' $ei angoli $arà il più facile; atte$o che di tutti i citcoli de$critti co'l compa$$o, la $ua circonferenza contie- ne $ei volte quanto $arà la $ua apertura, da che auien poi, che il compa$$o $ia appellato $e$to. <fig> <p>Il $ettimo angolo, che $egue, $i trouerà, $e con la $te$$a apertu- ra del compa$$o $i noterà la linea BC, nella $ua circonferenza no tando poi la metà di quella, che $arà in D, doue $i tirerà la linea perpendicolare $opra il $uo centro, che $arà AD, & replicata $et- te volte nella circonferenza, formerà la figura propo$ta de gli $et- te angoli. <p n=>5</p> <p>Si potrà ancora per regola generale compartire qual $i voglia circolo, in quante parti vorremo, cioè $e vorremo for mai e i cinque angoli, comparti$ca$i prima il circolo in quat tro parti eguali A,B,C,D, & dopò $i comparti$ca la circon- ferenza di vna di e$$e quattro parti, che diremo $ia BC, in cinque, delle quali parti $e ne deono pigliar quattro, che $a- rà in E, & tirar la linea retta EB, che $arà vna delle cinque parti di tutta la circonferenza. Et per concluderla, $e vor- rai i $ei, o i $ette, ouero gli otto angoli, & quanti $i vorrà fa- re, $i cōpartirà $empre vna di e$$e quattro parti del circolo, in quel numero di angoli, colquale le vorrai cōpartire, & pi- gliandone poi $olo quattro di e$$e parti, $i tirerà la linea dia- metrale, che $empre $arà vna delle predette parti, con che an derà compartito tutto il circolo; $i come anco $i vede nella parte ED, per la DF, che $erue per la figura di $ei angoli. <fig> <p>Et $e ci fu$$e propo$to voler da vna data circonfe- renza, o quadro, cauarne vn'altra egualmente propor tionata per la metà meno, cioè dal circolo A, B, C, D, $opra il centro R, cauarne vn'altro, che contenga la metà della $ua $uperficie, tirin$i le linee diametrali A, B, C, D, & i lati del quadro, da vn punto all'altro, co me $i vede, de$criuendo$i poi il $econdo circolo dētro ad e$$o quadro EG, HF, che $arà la metà del primo, che $i doueua mo$trare; & $e dentro a que$ta $econda circonferenza $i tireranno le quattro linee, $i formerà il $econdo quadro, che $arà ancora e$$o per la metà del primo, & $imilmente il terzo circolo, che $arà la quar- ta parte del primo. <fig> <p>Dal corpo circolare $i caua, come s'è detto, l'an- golo retto, che è veramente l'anima di tutte le opera- tioni, che $i fanno sì nell'v$o de gli $tormenti Geome trici da mi$urare, come anco nell'Archittetura, nel fa- bricare gli edificij publici, & priuati, con quella mag- gior bellezza, & commodità, che $i de$idera; & però tutte le forme (benche di lati ineguali, doue $i po$$a da vna parte formar e$$o angolo retto) $i po$$ono co'l mezo di quello proportionare, & mi- $urare. <p>Si come per e$$empio $i vedrà per li tre differenti angoli, cioè il triangolo di lati eguali A, B, C, $i riduce in vn quadro lungo co'l tirar la linea perpendicolare CH, $opra la ba$e RB, $i che in H, venga a formar l'angolo retto, & tirando con lo $te$$o ango lo la parte AD, & DC, eguale alla parte della ba$e HB, $i for- merà il propo$to quadro lungo AD, CH, per e$$ere eguale la <*>a$e DC, alla HB, & il triangolo G, al triangolo F. <fig> <p>Segue il $econdo triangolo di lati ineguali, cioè A, B, C, che diui$a l'altezza C, $opra la ba$e AB, in due parti eguali, che $arà in F, & tra$portando la parte, ouero l'altezza di FC, alle te$te di e$$a ba$e, cioè in BD, & AE, ad angoli retti, co'l tirar la linea DE, $i verrà a formare il quadro lungo AB, DE, eguale al triangolo detto A, B, C, per e$$er eguale il triangolo N, all'O, & H, all' I. <fig> <p n=>6</p> <p>E per il terzo, & vltimo TSC, con l'angolo retto S, e$$en- do CT, la diagonale del quadro, $i compartira la SC, in due par- ti, cioè in D, & tra$portando la DC, in TV, ad angolo retto $o- pra la ba$e ST, co'l tirare la DV, $i verrà a formare il quadro lun- go DV, TS, eguale al triangolo TSC, per e$ter $imilmente egua li i due triangoli AR. <fig> <p>Ci re$ta per vltimo a mo$trare, come $i formino in quattro modi gli ouati, cioè co'triangoli, & co' quadrangoli, & cir- coli. E prima formi$i $opra la ba$e AB, i due triangoli di lati eguali, cioè ABD, & ABC, douendo$i fare il C, cen tro per tirare la parte del circolo EG, & $imilmente D, per tirare la FH, & BA, per le te$te HE, & GF. <fig> <p>Segue i due quadri RS, da formare il propo$to ouato, cioè per la parte della circonferenza PQ, $i farà il cen- tro L, & $imilmente per la NOM, & per le te$te PO, & QN, RS. <fig> <p>Et poi il terzo con i tre circoli per la circonferenza FI, il centro $arà C, & per la HLD, le te$te LI, FH, vengo- no fatte da gli $te$$i circoli. <fig> <p>Si potrà formare il propo$to ouato $emplicemente, con vna corda doppia, $enza alcuna delle dette o$$eruationi de' circoli, o delli angoli, cioè cōparti$ca$i $opra vn piano la lun- ghezza, che $egli vorrà dare, per e$$empio $arà DC, in or- to parti, delle quali $e piglierà $ei, che $aranno le AB, la- $ciandone da cia$cuna delle $ue te$te, vna, cioè AC, BD, doue $i ficcheranno i due cauicchi, o chiodi, AB, a quali $i auolgerà doppiamente vna corda $ottile, ouero $pago ben legato alle $ue te$te, $i che venga così doppio, lungo lo $pa- tio AD, cioè di parti $ette, pigliando$i poi vn'altro cauic- chió, o chiodo, & con la $ua punta me$$o nella te$ta tra e$$e due corde, $i andarà tenendole così tirate, de$criuendo la linea DE, CD, co'l fare $correr $empre la detta corda così doppia tra i due cauicchi AB, con laquale $i verrà a formare, $i come altrui piacerà, la forma del circolo ouato. <fig> <p n=>7</p> <p>Que$to è quanto ne occorre dire intorno alla de$erittione de propo$ti corpi Geometri, & chi vor- rà chiaramente vedere le ragioni di tal $ua proportione, con le regole del mi$urargli, sì in $uperficie, come anco di tutto il corpo, potrà leggere il $econdo, & il quinto Libro di Co$mo Bartoli in materia del mi$urare, doue trouerà la chiarezza di tutte le $ue parti, con molti altri particolari molto vtili, sì per la $cienza, come per la pratica di quello, che $egue. <HEAD>REGOLA PER FORMARELE PIANTE</HEAD> <HEAD>DELLE FORTEZZE, CON LE LOR MISVRE.</HEAD> <HEAD>CAP. I.</HEAD> <p>SOGLIONO e$$ere le regole di non poco giouamento a tutti, per lo molto be- neficio, che da e$$e $i trahe, e ma$$ime da' principianti nelle Fortificationi, con li- quali pre$uppongo al pre$ente ragionare; perche da quelle $i viene a po$$edere il vero fondamento della $cienza, & in$ieme à tener memoria delle parti più no- tabili, che $i ricercano nell'operare; Et concorrendoci la dilettatione, $i verrà ad apprendere e$$a $cienza, con quella maggior facilità, che $i po$$a de$iderare, e particolarmente nel comporre, e de$criuere le $eguenti piante; atte$o che dipen- dendo que$te da'lineamenti, e da compartimenti di circoli, $empre, che $i $aprà la proportione di vna $ola di e$$e piante di Fortezza, ouer corpo di baluardo, $i potranno $apere tut- te le altre, che occorreranno far$i; accre$cendole, ò $minuendole, conforme a $iti, come al $uo luogo $i dirà. Et prima proporremo voler formare vna pianta d'vna Forrezza di lati eguali, $i come anco $aranno le altre che $eguono, cioè che i baluardi vengano egualmente di$tanti l'vno dall'altro, doue $arà nece$$ario di de$criuere vn circolo $opra la carta, ouero altra materia, in cui $i vorrà formare e$- $a pianta; & quello egualmente compartire in tante parti, quanti $aranno i baluardi, che $i vorranno<marg>Circolore ce$$ario <21> formarele piante del la Fortez- za. Pianta pri ma di otro baluardi. Dife$e, e fa cilità del- le lor mi- $ure.</marg> fabricare; & però diremo d'hauer de$critto con la punta mobile del compa$$o il circolo, che per lo diametro AB, $i vede, con la linea morta, fatta di punti; ilqual circolo, per e$$empio, s'intenda di voler compartire in otto parti, per formare otto baluardi, che $aranno notati per LRS, con gli al- tri, che $eguono; e tirate che $i haueranno le linee rette, da vn punto all'altro, $i $aranno formati gli otto angoli, $opra li quali $i debbono de$criuere i $uoi baluardi, con quelle mi$ure, & proportioni, che più li po$$ano apportare dife$a; e$$endo però nece$$ario prima deliberare la $orte della mi$ura, con che $i vorrà formare, e mi$urare tutto il corpo della Fortezza; onde per pigliar la più familiare, ci $er- uiremo del braccio Fiorentino, ouero del pa$$o Vinitiano, ilqual pa$$o contiene tre di e$$e braccia, & il pa$$o cinque piedi, $i comene' due $eguenti di$egni $i vede, per AB, mi$ura d'vn piede Vinitia- no, compartito in dodeci oncie, e per CD. il mezo braccio Fiorentino; con lequali mi$ure $aranno formati tutti i di$egni della pre$ente opera. Et hauendo $tabilito (come s'è detto) la mi$ura, della quale ci vorremo $eruire, $i douerà poi $tabilire la lunghezza delle dife$e, che $i vorranno dare a e$$a Fortezza, cioè quanto douerà e$$ere la di$tantia dal fianco (luogo delle artiglierie) alla punta dell'an- golo inferiore dell'altro baluardo, che gli $arà incontro; ilquale deue e$$er guardato, e dife$o da e$$e artiglierie, dipendendo da que$ta mi$ura, ouero di$tantia tutta la perfettione, & la imperfettione del-<marg>Dalle dife $e formate cō propor tionate mi $ure cō for me all'of- fe$a, ne di- pende la p fettione della For- tezza. Dife$e, e $ue imper fettioni. La dife$a delle For- tezze non vuole e$- $er meno di 160. pa$ $i, ne più di 180.</marg> la Fortezza; perche e$$endo fatta con troppa lunga dife$a, le artiglierie de'fianchi non vi potrebbono fare quella gran pa$$ata, che bi$ogneria nelle dife$e di terra, ò d'altra materia, che il nimico face$$e per trauer$are, & impadronir$i del fo$$o, ne meno arriuarebbono le palle di piombo da mo$chetto, me$$e nelli $acchetti, per tirare con le artiglierie, a offe$a di e$$o nimico, come anco all'incontro, e$$en do fatta la dife$a troppo corta (dopo che $i doueria fabricare più numero di baluardi) i $uoi fianchi verrebbono e$po$ti all'e$$ere imboccati, e per con$eguenza ammazzati i Bombardièri da gli archibu- gieri nimici, che $tanno di fuori a$co$i, e coperti intorno la contra$carpa, & ancora le piazze de'ba- luardi verrebbono piccole, e con a$$ai deboli dife$e, e tanto più facendo a proportione piccolo il fian co; effetti tutti da fuggire, volendo bene, e con ragione fortificare, e ma$$ime in piano, & in $ito e$po- $to à potente nimico, come del tutto a $uo luogo $e n'a$$egneranno le ragioni, e $olo al pre$ente dire- mo, che la detta dife$a dal fianco alla punta del baluardo, $ia di pa$$i 180. che $arà delle più lunghe, che $i debbon fare, quali $ono braccia intorno a 540. & però volendo per e$$empio formare gli otto angoli detti di $opra, $i farà che cia$cuna delle otto parti $ieno i detti pa$$i cento ottanta, cioè, $i com- partirà per e$$empio la RS, in noue parti vguali, che cia$cuna di quelle $arà di pa$$a venti, con lequa li $i noterà la $cala AB, di pa$$a cento, cōpartendola poi in quelle più minute parti, che $i potrà, e per lo meno in dieci, come $i vede; & que$ta $arà la giu$ta, e real mi$ura di detta pianta con la propo$ta di- <p n=>8</p> <fig> <p n=>9</p> fe$a di cento ottanta pa$$i, per e$$ere le dette parti RS, eguali d'ogn'intorno alla $ua circonferenza, & la di$tanza, che dee e$$ere dal $ianco d'vn baluardo alla punta dell'altro HV, che è la lunghezza della detta dife$a, & douendo$i con la propo$ta $cala mi$urare, & proportionare li membri con tutto il corpo della Fortezza, daremo principio al baluardo, come capo di e$$o corpo; ilquale và formato $opra gli angoli in que$to modo, cioè. Pigli$i dalla $cala la lunghezza di pa$$i trenta, ouero braccia nouanta, & fermi$i la punta del compa$$o $opra l'angolo L, & con l'altra da ogni parte $i notino i punti GH, che $arà la larghezza della gola del baluardo, ouero il $uo angolo interiore LHG, & ìl $imile $i farà $opra tutti gli altri angoli de' baluardi: pigliando poi vna $quad<*>a, $i tirerà la<marg>L'angolo in teriore del baluardo, come $i fac- cia.</marg> linea HI, pur lunga pa$$i trenta almeno, che cadda nel detto punto H, & faccia angolo retto $opra la linea, ouer cortina HN, & il $imile $i farà all'altro fianco GM, & $opra tutti gli altri angoli interiori de'baluardi, tirando $empre que$te prime linee col lapis, acciò $i po$$ano cor- reggere, quando $i piglia$$e errore nel tirarle, ma$$ime per leuar quelle, che non deuono re$tar deicritte con l'inchio$tro, compito che $arà il di$egno, $i come per le linee punteggiate $i ve- drà. Et per formare i detti baluardi $i dee $empre pigliar la dife$a delle $ue fronti più lontane<marg>Dife$a del baluardo, doue $i de- ue pigliare.</marg> dal fianco, che $i potrà, cioè nella lunghezza della cortina, & que$to $i farà per accre$cere e$- $a dife$a, perche $endo pre$a al mezo della cortina ($i come ancora $i può fare nel propo$to ottangolo, & tanto più ne gli altri, che $eguono) tal parte di cortina, (cioè la $ua piazza di dentro) verrà a fare l'officio, che fa il fianco; & ma$$ime co'l $uo caualiere nello $copri- re, & nel difendere il fo$$o, con la fronte del baluardo. Nondimeno per mo$trare quanta $ia la differenza nel pigliare e$$a dife$a dal terzo, o dal mezo di detta cortina, formeremo al pre$ente i $uoi baluardi, cauati dal terzo; cioè $i compartirà cia$cuna cortina in tre parti, co- me $i vede, per la NH, in PO, doue po$ta la riga $opra il punto O, & al fine della linea del<marg>Fronte del baluardo formata per la inter$eca tione di due linee.</marg> fianco I, $e ne tirerà vn'altra, che vada in infinito, & $imilmente dall'altra parte tirando la ZM, e doue $i inter$echerà $opra la prima Q, iui $arà l'angolo inferiore, ouero la punta del baluardo MQI. Et per formare le $palle, ouero orecchioni, che vengano a coprire quella parte del fianco, doue deuono $tar l'artiglierie, $i compartirà la linea MG, (che dicemmo e$$er trenta pa$$i) in tre parti; due delle quali $e ne darà per la gro$$ezza della $palla, che $a-<marg>Spalla, e frōte del ba luardo, co- me $i deue formare.</marg> rà MY, & vna alla larghezza del fianco YG, & in vltimo $i formerà (per $errare il baluardo) il mezo circolo X &. Ma pigliando la dife$a dal mezo della cortina, come per VT, $i vede e$- $er formato l'angolo K, benche alquanto più acuto dell'altro primo, $i potria per ciò compor- tare, venendo la contra$carpa $couata dal fianco, che nella dife$a cauata dal terzo non $i può, $i come $i vede per <24> <05>, ilqual fo$$o $i dee formare in que$to modo, cioè, $i faccia largo, in-<marg>Difefa del- la cōtra$car pa, & $ue cō $iderationi.</marg> contro l'angolo Q, del baluardo, pa$$i trenta, che $arà <G>*w</G>, e potendo far, che la contra$car- pa <24> <05>, venga $pazzata dal fianco, $i tirerà a tal $ua dirittura; ma non potendo$i, $i farà al- manco paralella alla fronte Q &, $i che la parte M <28>, non $ia più $tretta della Q <G>*w</G>, che $aria a$$ai più imperfettione, che non e$$ere tal parte $coperta, $endo guardata dalle altre piaz- ze, & caualieri di $opra. <pb> <fig> <pb> <fig> <p n=>12</p> <HEAD>PIANTA DI SETTE ANGOLI. CAP. II.</HEAD> <p>Se vorremo formare il $ett angolo, ouero vna fortezza con $ette baluardi, $i potrebbe $enza alcuna alteratione ($aluo che di pigliar la dife$a al mezo della cortina) v$ar le precedenti mi$ure a$$egna te a gli otto angoli, per e$$er que$ta forma compo$ta di angoli, che $i po$$ono chiamare ottu$i, co- me $aranno tutti dal $ettimo in sù, atte$o che nel $e$to, & nel quinto, che $eguono a ba$$o i loro baluar di verrebbono troppo acuti, & di fronte molto lunga, che apporterebbe non poca imperfettione alla Fortezza; & per ciò e$$equire $i de$criua $opra il centro A, il circolo BD, compartito in $ette parti <fig> <p n=>13</p> come $i vede. Ma per variare dife$a, & farla più vtile proporremo farla di pa$$i 160. onde $i $compar- ti$ca in 8. parte la linea EQ, & cia$cuna $arà 20. pa$$i, con li quali $i formerà la $cala TS, di pa$-<marg>Dife$a del $ettimo an- golo.</marg> $i 100. e volendo formare i baluardi, $i noterà da'due lati l'angolo interiore di pa$$i trenta, come s'è detto, e $i vede per EFI, formando con la $te$$a mi$ura le linee, che fanno l'angolo retto del fianco FH, & IR, $opra la cortina PI, $eguendo il re$to con le di gia dette mi$ure, e propor- tioni. <HEAD>PIANTA DI SEI ANGOLI. CAP. III.</HEAD> <p>Se la Fortezza $arà fabricata con $ei baluardi, e che la lunghezza della $ua dife$a debba e$$ere di<marg>Dife$a del $e$to augo- lo.</marg> braccia cinquecento cinquanta, $i douerà compartire vna delle $ue parti, che per e$$empio, $arà <fig> <p n=>14</p> AB, in vndici, che cia$cuna $arà braccia cinquanta, $i che con quattro di e$$e parti $i potrà fa<*> <marg>Dife$a del la fronte dal terzo della cor- tina.</marg> ra la fcala di braccia ducento; e per formare i baluardi proporremo voler pigliar la dife$a dal quarto della cortina, che $arà FO, de$criuendo la fronte G, benche $i po$$a anco pigliare detta dife$a dal terzo PQ, formando la fronte H, & $i acqui$terebbe lo $patio PF, doue potria $tare di più vn pezzo d'art<*>glieria, per tal $ua dife$a, nondimeno l'angolo H, verrà alquanto di troppa acutezza. Ma douendo$i fabricare quella parte, che viene $coperta dal nemico, con la $emplice terra, & alquanto circolare per maggior $ua $icurezza, $i potrà comportare tal $ua acutezza, & tanto più venendo la $ua muraglia da ba$lo, coperta dall'altezza della contra$carpa, come al $uo luogo $i dirà. <fig> <p n=>15</p> <HEAD>PIANTA VLTIMA DI CINQVE</HEAD> <HEAD>ANGOLI. CAP. IIII.</HEAD> <p>QVESTA pianta $i può chiamar l'vltima di quelle, che $i deuono fortificare, at- te$o che la forma quadrata, e ma$$ime la triangolare, per l'vltimo corpo formato $olo con tre linee, non $i po$$ono, ne $i deuono fortificare, $e già non occorre$$e<marg>Imperfet- tione del quarto, e terzo an- golo. Dife$a del quinto an golo.</marg> fabricare Forti campali, fatti con la $emplice terra, per impedire il pa$$o delle $trade, e de' fiumi, nel volere a$$ediare vna Fortezza, ouero fortificare vn $ito montuo$o, non e$po$to $e non a b<*>tterie da mano, $i come al fine del $econdo Libro $i mo$trerà. E per formar que$to quinto angolo proporremo voler fare le $ue dife$e lunghe braccia cinquecento venti, benche quanto più e$$e $aranno lunghe ne gli angoli a- cuti, tanto più $i potranno far venire le piazze larghe, e le fronti de'baluardi ottu$i; $tante la lun- ghezza di e$$e dife$e, ma ne apportano poi le oppo$itioni già dette. Però formi$i la $cala, per laqua- le $i dene compartire in tredeci parti vno de'lati del detto angolo, ilquale $ia il $egnato AB, & cia$cuna di e$$e $arà braccia quaranta, formandone la $ua $cala. In quanto poi a formare i baluardi, & a fuggire quell'acutezza de gli angoli, che per natura apporta la $opra$eritta forma, $i potrà tirare la prima linea del fianco CF, di biaccia $ettantacinque, che $ono pa$$i 25. & per fuggire anco l'a- cutezza de baluardi, $i potria re$tringere la $ua gola, & farla di pa$$i 40. almanco, & fare li fianchi con vna $ol piazza, pigliando la di$e$a dal quinto, che $arà BR, QC, & $i formera la fronte FSD, $opra l'angolo interiore ACE. Auertendo che le mi$ure già a$$egnate alla Fortezza, non $i deuo- no $minuire $e non per nece$$ità del $ito, & per l'acutezza dell'angolo interiore, doue s'ha da pian- tare il baluardo, acciò non venga con troppo lunghe fronti, & anco per l'accutezza dell'angolo infe- riore, per le ragioni dette, & che $i diranno. Ne deue e$$ere tenuto per co$a $uper<*>ua la dimo$tratio- ne de lincamenti nel de$criuere le $udette quattro piante, anzi come fondamento nece$$ario, $i deuo- no bene ricono$cere, per intendere li effetti delle di$e$e che $i po$$ono dare alle fronti de' baluardi $tante la diuer$ità delli angoli, & per preualei$i $ompre delle miglio<*>, & più commode per l'artiglie- rie de' fianchi, & come s'è detto <*>ggire liangoli, che perla troppa accutezza pote$$ero e$$ere dife$i. <HEAD>DEL COMPARTIMENTO DE</HEAD> <HEAD>CIRCOLI, E PROPORTIONI, CHE SI RITROVANO NELLE DIVERSITA DE GLI ANGOLI.</HEAD> <HEAD>CAP. V.</HEAD> <p>DALLA proportione, che $i trouerà e$$ere ne'compartimenti de'corpi sfe- rici formati con vna $emplice linea, de$eritta intorno al $uo centro, $i caue- rà $empre $enza alcun'errore la proportione di qual $i voglia altro corpo,<marg>Comparti m<*> di circoli, & per<*>ttio- ni de gli angoli.</marg> o $uperficie, dipendendo il tutto da' compartimenti, cauati da e$$a $ua cir- conferenza; perche e$$endo eguali, o ineguali tra loro, verranno propor- tionatamente $empre $imili tutti quelli, che da e$$i dipenderanno: benche di maggiore, o di minore grandezza, come più piacerà, conforme però alle mi$ure della $cala, che $i fara nel $ormare i di$egni, ouero e$$equire l'opera, che anda$$e fatta reale. E perche al pre$ente ne occorre tratcare delle di- uer$ità de gli angoli, che po$$ono occorrere nelle Fortificationi, nel $ituarli $opra i baluardi, $arà nece$$ario l'hauere cognitione della diuer$ità, che $i ritroua fra loro, e cono$cere per theorica le perfettioni, & imperfettioni, che po$$ono apportare in atto pratico; e per e$$equir, for- mi$i il detto ci colo $opra il centro A, $i che la $ua circonferenza $ia la CD, la metà del- la quale $i compartirà in cento ottanta gradi, che $arà quella parte del Zodiaco, DGC, che $tà $opra il no$tro Orizonte, e compartendo meza tal circonferenza in tre parti, e tira- ta la linea al $uo centro, $i hauerà formato il triangolo di lati eguali, notato per 3, che $arà AFC,<marg>Augoli di d<*> me, con<*>i $noi gradi</marg> cioè di gradi $e$$anta $opra e$$o Orizonte CD, e compartendola in due $i formerà il quadro con l'angolo retto $egnato per 4. che $arà AGC, di gradi nouanta<*>, & il quinto angolo $a- <foot>C 2</foot> <p n=>16</p> <fig> <p n=>17</p> rà, ACH, di gradi cento ottanta; il $e$to angolo $arà, ACI, di gradi cento venti; il $ettimo ACL, di gradi cento venti otto, e l'ottauo, ACM, di gradi cento trentacinque; e quanto poi al nono, decimo, & ad altri, che $eguono, $i potrà con tale ordine di compartimenti, e numeri, $apere la forma, e natura di tutti gli altri, che po$$ono occorrere; $i che vengano in vltimo con le due linee a far$i tanto ottu$i, che $i conuerta in vna $ola retta, & eguale al detto $uo Orizonte, che $arà al fine de' gradi cēto ottanta. Potendo$i ancora vedere nell'altra parte $otto e$$o Orizonte CD, gli angoli ca- uati da tutta la circonferenza di e$$o circolo, e notati co'l lor numero, cioè dal quinto, $ino al quar- todecimo eguali nelle loro ba$i a' primi detti di $opra; co'l mezo de' quali, e de' $udetti gradi $i potrà $empre fondatamente, non $olo nelle di$pute, ma nelle operationi determinare le dife$e della Fortez- za $enza aloun'errore. <HEAD>STRVMENTO DA PIGLIARE GLI</HEAD> <HEAD>ANGOLI, ET DA TRASPORTARGLI IN DIVERSE</HEAD> <HEAD>GRANDEZZE. CAP. VI.</HEAD> <p>QVANDO che con la intelligenza de lineamenti, che per Theorica dobbiamo intendere, $i aggiungera poi la pratica dell'operare per e$$equire quanto, che ne $eguenti libri $i mo$trerà, l'operationi veranno non $olo facili, ma diletteuo- li, e ciò $i farà col mezo delli $trumenti Matematici, & tra li più facili $arà la $quadra zotta per formare non $olo i di$egni, ma l'i$te$$e opere reali, e tale $tru mento viene fabricato di metallo con l'o$$eruanza della forma circolare, doue con$i$te la perfettione di tutti li altri $trumenti, perche $compartito in due par- ti la circonferenza, $i che il diametro, ouero l'Orizonte, che pa$$a $opra al cen- tro dal quale tutte le linee, che $i tireranno da e$$o centro alla circonferenza $aranno vguali, & $imil- mente formerano gli $uoi angoli, e benche in picciola forma, $aranno però $empre tra loro vguali in ogni grandezza, & proportione di mi$ura, laquale $quadra $i vede nel $eguente di$egno per ABC,<marg>Squadrazot ta, cō la $ua fattura.</marg> e deue e$$er fabricata, e con molta diligenza compo$ta, cioè fatta con due righe a modo di compa$$o cōgiūte in$ieme nelle te$te, ouero nel cētro A; & alquanto lontano deue e$$er congiunto il $emicirco- lo DE, cōpartito in cento ottanta gradi, che $arà v guale al $opra$critto, doue $i potranno vedere tutti gli angoli, come s'è detto. Auertendo, che la te$ta del $emicircolo E, $ia inca$$ata, e ferma immobile <fig> <foot>C 3</foot> <p n=>18</p> riella parte di fuori del bracoio AB, come $i vede in E, & il $imile nell'altra CA, in G, doue A, $arà il centro del Mondo. Et il $emicircolo EGD, $opra al no$tro orizonte DE, doue $em- pre ci ritrouiamo, sì che allargando il braccio AC, venga a $correre per il detto $emicircolo $ino al fine della $ua te$ta D, & e$$endo A, centro, & AD, la metà del diametro DE, la proportio- ne, che hauerà l'angolo AGE, nell'aprire, & nel $errare il braccio AC, $arà $empre l'i$te$$a dell' ABC; e$$endoui $olo differenza la grandezza dello $tromento, che mo$tra l'angolo in mag- giore, o in minor forma, benche per la proportione delle $ue mi$ure $ia $empre vno $te$io, & nelle occa$ioni apporterà il commodo di tra$portare i di$egni di grandi in piccoli, ouero di piccoli in gran <marg><*> modo di tra$portare <*> di$egni, e ridurli pro- portionata- mēre in di- <*>er$e gran- dezze.</marg> di, conforme a e$$e mi$ure, non occorrendo $aper'altro, che il numero de gradi della $ua ba$e EG, che $enza alcun'errore, ne mo$trerà la forma dell'angolo contenuto $opra il detto centro A, acciò $i po$$a tra$portar da vn di$egno all'altro, o tirare le corde d'vn baluardo, ouero tutto il corpo della Fortezza, nel di$egnare i $uoi fondamenti; e per e$$empio diremo voler al pre$ente formare l'angolo retto, però $i allargherà la parte mobile C, per in$ino al $egno I, $i che venga $opra la linea A I, cioè al fine de nouanta gradi, & $i hauera formato il detto angolo retto ABI, $i come ancora aprendola per in$ino R, a gradi cent'otto. Douendo però principiare la decina, non dalla parte D, ma dall' E, & ciò s'e fatto per errore, benche non $i po$$a fallare, e$$endo numerato per decine, & ciò fatto haueremo il quinto angolo, & in S, il $e$to; e con tal'ordine $i e$$equiranno tutti gli altri, che occorreranno, potendo per via de' numeri $apere la forma, e la natura de detti an- goli, per poterli fortificare. <HEAD>COME SI DEVONO FORMARE LE</HEAD> <HEAD>PIAZZE, ET LE DIFESE DELLA FORTEZZA.</HEAD> <HEAD>CAP. VII.</HEAD> <p>HABBIAMO di $opra mo$trato l'ordine da formare il corpo della Fortezza de$critto con vna $emplice linea, & notato la proportione di tutti i $uoi mem- bri e$teriori, con li quali ella $i deue difendere, & al pre$ente mo$treremo il modo per formare le membra interiori, $i che tutto il detto $uo corpo venga ridotto a quella perfettione che $i de$idera, per difender$i, & per ciò effettuare $i mo$treranno i due $eguenti baluardi, che $aranno vguali all'ottangolo, det- to di $opra (benche di forma maggiore) e que$to per poter vedere più di$tin- <marg>Dife$a de' fiachi prin- <*>ipali$$ima nelle Fortez ze.</marg> tamente le mi$ure, & le proportioni delle $ue piazze, e dife$e; e ma$$ime quel- le de' fianchi, doue deuono $tare l'artiglierie; poi che come parte di molta importanza non vi $i v$erà mai tanta diligenza, che ba$ti, e$$endo que$ti gli occhi del baluardo, che è capo del corpo della Fortezza, peroche perdendogli, o re$tando impediti, non potrebbe $coprire il nimico per offenderlo, & tenerlo lontano; onde potra$$i a$$imigliare e$$a Fortezza al corpo humano, che for- mato proportionatamente con li membri gagliardi, hauerà $empre molta forza nel difender$i; e <marg>Membri del la Fortezza a$$omigliati a q<*> del corpo huma ho.</marg> però s'intenderà il baluardo, come capo, i fianchi come occhi, le piazze delle artiglierie, come braccia, le cortīne, come corpo capace da contenere in $e tutte le parti interiori, & nece$$arie per mantener$i, & in vltimo le $ortite $aranno le gambe. Si che dato a vn così fatto corpo tanto $piri- to, che ba$ti a con$eruare le $ue forze (che $arà quel namero di $oldati, & monitioni, che al $uo luo- go diremo) verrà a riceuere la $ua maggiore perfettione. Et per non errare in alcuna parte nel for- mare e$$o corpo, ci doueremo gouern are non $olo con la ragione, & proportione delle materie; ma ancora con l'e$perienza delle offe$e riceuute da potente nimico, contro le quali anticipando le dife- $e, facil co$a $arà a con$eruar$i. Ne ci $eruiremo dell'v$o o$$eruato da coloro, che hanno per li tem- pi pa$$ati fortificato, con tanta $pe$a, e poca dife$a, e ma$$ime contro le batterie: Ne meno o$$er- ueremo tante, & così diuer$e opinioni $critte da altri Autori, ma sì bene ne piglieremo vna $ola <marg>La Fortezza deue e$$ere formata cō forme alle moderne of fe$e, & non all'v$oãtico</marg> per la migliore, come del tutto $e ne addurrà le ragioni nel Dialogo po$to nel fine di que$to Libro; Benche per l'ordinario $oglia hauere più credito quello, che vien fatto con l'autorità dell'v$o, che quello, che $i doueria fare con la e$perienza delli $ucce$$i. Nondimeno l'huomo $auio deue $empre pigliare la buona parte, e $enza pa$$ione alcuna la$ciar$i guidare non dall'v$anze, ma sì bene dalla ragione. E per de$criuer le parti interiori della propo$ta Fortezza, $i fono fermati i detti due ba- luardi AB, con la larghezza del $uo fo$$o, e contra$carpa MO. Et prima per mo$trare la gro$- $ezza, che deue hauere la muraglia intorno a predetti baluardi, e cortine, $i tiri vna $econda linea paralella alla prima (che $i di$$e nel de$criuere le dette piante) & lontana per lo più, tre braccia, <p n=>19</p> che tanto proporremo $ia la gro$$ez za di e$$a murag<*>a, benchetal gro$$ezza vada nel fondamento, e per formare dipoi il fianco, $i tirerà la linea IE, paralella alla parte di fuori NG, & lontana brac- cia vent<*>vno, che $arà la gro$$ezza de' merloni TV, che deuono coprire le cannoniere IFD, con tutta la piazza KL. E per fare e$$e cannoniere $i deue auuertire, che le artiglierie della piazza IE,<marg>Dife$a che deuone fa re le can- noniere del fianco</marg> die$$o fianco, non deuono $coprire altro, che la larghezza del $o$$o, che $arà la parte oppo$ita della contra$carpa ML, però $i formerà prima quella vicino alla cortina, tirando la linea del $egno I, che termini nell'angolo della contra$carpa M, (come per la punteggiata $i vede) notando $olo quella parte, che viene nella gro$$ezza del merlone, dipoi tirerà vna $econda linea ver$o la $palla, lon- tana dalla prima circa tre braccia, che $i inter$echi $opra il mezo di quella, prima tanto, che $copra la lunghezza della cortina, e $i verrà hauer formata la cannoniera IN, larga in bocca da ogni parte per lo manco vn pa$$o, ouero conforme a quanto verrà per i$coprire la detta parte della contra$carpa<marg>Cãnonie- re <*> fian co<*> come $i formino</marg> M; & nel mezo doue e$$e lince $aranno inter$ecate, $i allargherà (per lo più) due piedi, che $arà la larghezza della $ua gola, & il $<*>nile $i farà nel formare la $econda cannoniera di mezo, cioè la prima linea F. deue corri$pondere, ouero $coprire il detto angolo M; la $econda, che $arà nel mezo douerà $imilmente $coprire la detta larghezza, & per lo manco la metà della lunghezza della corti- na. & per la terza, & vltima cannoniera vieino alla $palla, $i douerà tirare la linea DG, che corri- $ponda lontano dall'angolo della muraglia Q, $opra al piano del fo$$o pa$$i dodici almanco, accio-<marg>Vna cãne- <*> fi<*> ne <*> <*></marg> che que$ta cannoniera venga coperta, & $icura dall'e$$ere imboccata, douendo prima hauer tirato, come $i di$$e, il diritto della gola GC, che corri$ponda alla $palla del baluardo oppo$ito, doue è il $egno P, come per la linea punteggiata $i vede, che corri$ponde alla dirittura del fianco, eque$to perche andando $opra alla muraglia dell'angolo inferiore del baluardo Q, alzato il terrapieno con grande $carpa, come anco và d'ogni intomo, que$ta nel ritirar$i in dentro, come anco fa la $carpa di e$$a muraglia maggiormente, rende $coperto tai parte di fianco, $i che acco$tato$i il nimico, $opra alla contra $carpa dirimpetto, non po$$a in modo alcuno $coprire detta cannoniera, addimandata perciò la traditora, la quale battendo nelle batterie, ella ne apporta ottima dife$a, & tanto più perche ta- gliando il nimico il detto angolo Q, e cadendo la muraglia re$terà di apertura circa a tre pa$$i, & poi la $carpa del terrapieno, che $ara almanco quattro pa$$i, & vno che è lo $patio della $trada delle ronde, che in tutto fanno pa$$iotto, che quattro $oli ne re$terà per maggior $icurtà del cuoprire, ol- tre a che il nemico con la Zappa, & mine può anco più in dentro taghare, & fare rouinare e$$o an- golo, e tanto più e$$endo di forma acuta, e però come s'è detto il pezzo E, di detta cannoniera de- ue $coprire li dodici pa$$a in dentro lontano dall'angolo detto. Douendo$i però auertire, che tale mi$ura, & rincontri di $coprimento, $i deue $empre pigliare $opra al piano del pagliolo, doue douerà $tare il detto pezzo, e però facendo il fianco con due piazze, tale o$$eruanza $i farà $olo alla piazza ba$$a, e non a quella da alto per e$$ere tal pezzo a$$ai più coperto, & non e$po$to all'impedimento<marg>Auertimē to nel for mare le cã noniere dl fianco.</marg> della $carpa della muraglia GC, come è il primo da ba$$o per e$$ere tal piazza $uperiore ritirata in dentro, e commoda al coprir$i, come ne piace. In quanto poi al volere $couare con que$te cannonie- re la dirittura della contra$carpa OM, que$to $uccederà molte volte diuer$amente, conforme però alla natura de gli angoli, $opra li quali $i fortifica, $e già non $i vole$$e fare il fo$$o $tretto incontro la $palla, & largo ver$o la punta del baluardo; opera, che per molte cagioni non i$taria bene; benche in<marg>La cagio- ne <21>che la cō<*>ra$ear- pa molte volte ven ga $couata dalle arti- glietie del fianco. Im<21>f <*>tio ne cel fian co quãco che fo$$e $coperta dalla $pia- nata.</marg> que$ta pianta particolarmente la detta contra$carpa po$$a venire $couata dal fianco, $e però le fronti de $uoi baluardi piglia$$ero la di$e$a dal mezo della cortina, come $i di$$e poter$i fare, & $i vede per l'angolo Q, delle due linee punteggiate. Et perche $i vegga chiaramente ancora il di$ordine, che $eguirebbe, quando $i vole$$e $empre fare, che la contrafearpa veni$$e $coperra dal fianco, $i che po- te$$ero le $ue cannoniere $coprire l'angolo O, dico che $arebbe nece$$ario faril tiro IOX, & in- coriere in tre notabili$$imi di$ordini; cioè prima $i verrà ad allargare il doppio più la bocca della can- noniera N; $econdo indebolire il merlone T; terzo, & vltimo, che è di a$$ai maggiore importan- za, $i verrà a dar commodo al nemico, che $tando coperto nella lunghezza della contra$carpa, & lar- ghezza della $pianata XM, potrà prima con li mo$chettieri ber$<*>liare, & ammazzare i bombar- dieri, & con l'artiglierie poi, hauer quel tanto più commodo da potere imboccare, & rouinare i fian- chi, potendole piantare così da vicino, e con tanto maggiore $patio, onde $i vede manife$to, che $a- ria di$ordine grandi$$imo $enza vtile alcuno, ma$$ime potendo tal parte di contra$carpa e$$er $coper- ta, e dife$a da caualieri, & d'altre piazze di $opra, come $i dirà. E per tornare alla fattura di detta pianta, $i douerà auertire, che nel formare la grò$$ezza de' due merloni TV; Il primo $egnato T,<marg>Diuer$e gro <*>ze di merlo- ni.</marg> vuole e$$ere il terzo più gro$$o, che non $arà l'altro V, come quello, che a$$ai più viene e$po<*> al- l'e$$er $coperto, & offe$o dal nimico; E però nel formare la piazza di e$$o fianco, $i douerà tirare, come s'è dētto, la linea di dentro EI, laquale deue e$$ere più lunga di quella di fuori NG, per lo meno braccia noue, cioè $ei almanco ne deue ri$altare dentro la cortina, e far l'angolo I, e tre braccia ver$o la $palla E. Et que$to $i fa, accioche i bombardieri habbiano in tal luogo $patio com- modo di poterui $tare, & da maneggiare i pezzi con le manouelle; la larghezza di tutta la piazza <foot>C 4</foot> <p n=>20</p> <fig> <p n=>21</p> <fig> <p n=>22</p> <marg>Cōmo<*>i- tà, che de- uono ha- uere i bō- bardieri nelle piaz ze, per ma neggiarei pezzi. La $ortita $i deue fa- re nella. più coper ta parte della For- tezza.</marg> KE, $i farà al più braccia trenta, & la lunghezza dall'altra parte LK, verrà circa a quaranta<*>ei, per allungar$i la linea IL, nella te$ta L, douendo e$$er tirata alla dirittura dell'angolo M, ac- cioche la ca$$a del pezzo dell'artiglleria non po$$a nel ritirar$i vrtare nella muraglia. Si deue poi di- $egnare la $trada LH, che pa$$a $otto il terrapieno larga braccia noue, & in vltimo la $ortita RS, laquale $i farà fopra l'i$te$$o piano della piazza, doue $i di$cenderà nel fo$$o, per lo diritto della gola GC, cioè da alto l'entrata $arà KS, & da ba$$o in R, $arà l'v$cita con la porta G, $otto la can- noniera, & nel più coperto luogo della Fortezza. Perlaqual $ortita doueranno poter pa$$are non $olo gli huomini a cauallo, ma ancora i pezzi delle artiglierie; però bi$ogna che $ia commoda, $aci- le, e $icura per potere e$$equire i $eruitij di maggior importanza, come $ono il $ortire in tutte le oc- ca$ioni fuori, e dentro della Fortezza, per la dife$a del fo$$o. Et formate, che $i haueranno le can- noniere, le $trade, le piazze, e la $ortita, $i tireranno le linee paralelle lontane due braccia in circa, che $arà la gro$$ezza del muro, che deue circondare e$$e piazze per $o$tentare il terrapieno. Et que- $te muraglie di piazze, & di $trade coperte s'intendono far$i ne' fianchi, fatti con due piazze, cioè <marg>In qual $i- to di For- tezza $i de uonofabri care due piazze <21> fianco.</marg> la ba$$a, & l'alta: lequali due piazze $i deuono $empre fabricare nelle Fortezze, che habbiano la fo$- $a profonda, e ma$$ime $enza l'acqua, & che la gola del baluardo $ia di grandezza capace, accioche la Fortezza con co$i principale, & duplicata dife$a po$$a effettuare l'vfficio $uo, e ciò fara, quando le $ue piazze verranno coperte. E però nelle fortificationi antiche, $tante le moderne of- fe$e, non c'è altra co$a da o$$eruare, $e non la dife$a delle due piazze, & quella de' caualieri, e con- tramine, nondimeno occorrendo douere fortificare in $ito padulo$o, e che la fo$$a non $i po$$a pro- fondare in tal ca$o $i potrà fabricare vna $ol piazza, ma che venga più ba$$a, & coperta dalli orecchio ni, che $i potrà. <HEAD>COME SI DEVONO DISEGNARE</HEAD> <HEAD>LE PIANTE DELLE FORTEZZE, CHE</HEAD> <HEAD>MOSTRINO LA SCARPA DELLE MVRAGLIE, ET</HEAD> <HEAD>de' terrapieni con la gro$$ezza de' loro parapetti. Cap. VIII.</HEAD> <p>TRA tutti i difegni, & particolarmente quelli, che con maggior facilità, nel formare le For- tezze, verranno a mo$trare tutte le lor parti con apparenti, & chiare mi$ute, $aranno $empre i più lodati, intendendo per le $ue parti, prima il fondamento: dipoi tutta la $carpa, che và nell'altezza, e nella gro$$ezza delle muraglie, e nelle difefe di tetra, con laquale dimo$tra- tione, $i vedranno interiormente ancora tutti gli effetti, che douerà fare e$$a Fortezza, auanti che $i fabrichi, cioè quanto vengano lunghe le dife$e, e grandi le piazze, & quanto ne viene ad e$$ere <marg>Molti $o- no re$tati ingannati <21> non an- tiuedere gli effetti delle $car- pe.</marg> con$ummato da i ritiramenti detti fatti a $carpa. Doue molti $ono re$tati ingannati, hauendo fabricato conforme alle mi$ure della pianta, $enza hauere anteui$to il ri$tringere delle piazze, lequali al fine $ono re$tate molto difetto$e; onde è conuenuto poi rifare e$$a $carpa, ouero per fuggire il di$ordine della duplicata $pe$a, farne vn'altro maggiore, formando la muragiia, & il terrapieno con poca $carpa, & rouino$i$$ima. Ma formandofi bene, e con le giu$te mi$ure e$$a pianta, $i potrà $empre antiuedere tutti gli inconuenienti, $enza fare alcun'errore neli'e$- $equire l'opera, con quella maggior facilità, che $i po$$a de$iderare, ma$$ime potendo$i con la $cala mi$urare ogni $ua minima parte. Et per ciò fare $i formerà il $opra$eritto baluardo $o- pra l'angolo interiore A, con vna $ola linea, (come $i di$$e nel primo capitolo.) Et prima <marg>Doue $i de uono pi- glia<*>e le mi$ure nel la Fortez- za.</marg> $i deue $apere, che in due modi principali, $i po$$ono formare i di$egni, con che $i douerà rappre$entare le piante delle Fortezze, cioè, che moftrino le mi$ure nel fondamento, $opra il piano del fondo della fo$$a, $i come mo$tra il di$egno; $econdariamente, che mo$trino e$- $e $ue mi$ure $opra il plano del $ito. In quanto al primo, benche venga v$ato per maggior facilità, nondimeno douendo$i di$egnare la pianta della Fortezza, non $opra il piano del fon- do del fo$$o, per non e$$er$i ancor cauato; ma $opra il piano del $ito, per douerlo cauare, $i potria nel pigliare tall $ue mi$ure nel fondo incorrere in qualche errore, cioè per quello che di più occupa la $carpa della muraglia, da fare $otto il piano di e$$o $ito, benche tal diuer$ità accada $olo per quanto tiene la larghezza del fianco, & la gro$$ezza della $palla; cioè piglian- do$i le $ue mi$ure da ba$$o nel piano della fo$$a, e non $opra il $ito, il detto fianco $i verrebbe quel tan- to più ad allargare, quanto che importa$$e la $carpa della cortina, & quel del diritto della $palla, <marg>Come $i di$egni la Fortezza ī pianta.</marg> e $imilmente e$$a $palla verrebbe più $tretta la quantità di detta $ua $carpa. In quanto poi alla fronte del baluardo, e $ua cortina que$te $i con$eruano con vna $te$$a proportione ritirando$i di $opra, & allargando$i di $otto vgualmente. Et però $arà $empre bene terminare que$te $ue mi- <p n=>23</p> <fig> $ure $opra il piano del $ito, doue $i doucrà di$egnare la Fortezza. Et per o$$eruare l'ordine nel de$cri- uere e$$e piante, proporremo hauer formato, per e$$empio, il baluardo, con vna $emplice linea, come <p n=>24</p> $i di$$e, & che la $ua muraglia nel fondame<*>nto debba e$$er gro$$a tre braccia, e vada alto diciotto, con la metà di $carpa. E poi con vna $econda<*> linea $i noti la detta $carpa, che $arà di nouebraccia, & ap- pre$$o con vn'altra terza linea, pur parale<*>lla, lontana vn braccio, e mezo, che mo$trerà la gro$$ezza di detta muraglia al fine della predetta $ua<*>ltezza, $i che lo $patio D, contenuto con le tre line e $arà la $carpa, con la gro$$ezza della muragli<*>, laquale $carpa non èv$ata fare per quanto tiene la larghez- za del fianco, con la lunghezza del dir<*>o della $palla; e que$to perche e$$endo il fianco tra due mura glie $errato, vien giudicato, che po$$a<*> $icuro, $enza la detta grande $carpa; & per il diritto della $palla, dicono, che tale $carpa impedi<*> e la vi$ta della cannoniera nello $coprire il fo$$o. Ma e$$endo que$to vn'v$o male inte$o, e di mol<*>d anno, giudico per ciò e$$ernece$$ario fare in tal parte la $te$$a $carpa, che $i farà nelle altre, ò alme<*>on vn terzo della $ua altezza; perche aggiungendogli la ba$e, e fermo piede, apporta $icurtà a tur<*>l'<*>pera, che è quello, che $i deue $empre procurar di fare, e ma$- <marg>Diritto del- la gola del hanco fatto con la $car- pa.</marg> $ime in parte così important<*>, No<*> mendo luogo di verità, l'oppo$itione fatta alla $earpa di detto diritto, cioè, che occupi la vi$ta al <*> la <*>noniera, perche fa la $te$$a linea, che douera fare il tiro per i$coprire, e difendere la fronte del <*>alt to ba<*>ardo, come s'è detto nel $opra$critto Capitolo; oltre a che tale $carpa ne a$$icura li alzat<*>, det errapieni. Segue poi $opra l'altezza di detta muraglia, che $i pre$uppone, $ia circa il piano del $ito dopo la $trada delle ronde, come $i dirà, l'alzato dello $carpone, che douerà fare il terrapieno $ino a<*>ll'altezza delle piazze con le lor dife$e, ilquale pre$upporremo va- da alto braccia dieci, al più, e ma$$im e nelle cortine, che douerãno e$$ere più ba$$e che non $arà quello de baluardi, e fatte con altrotant<*>, di $carpa, la quale $carpa $i vedrà per la quarta linea paralella alla <marg><*> del <*>pieno. did<*>tro.</marg> terza, cioè lo $patio C, $eguer, er vltimo da fare nella fronte del baluardo la gro$$ezza del parapet- to di braccia diciotto, bencheb a$terebbe di quindici, & quello della cortina $olo di dodici, come $i ve- de per lo $patio B, pa<*> petto del baluardo, & P, quello della cortina, quanto poi alle partinteriori, che $ono le $trade coperte NO, vanno alle piazze ba$$e de fianchi, con la $ortita LI, que$te $tra- de, & $ortite vanno coperte col $uo volto $otto al terrapieno, re$tando libere le dette piazze de fian- chi MT, cioè $coperte di $opra, e dauanti coperte con l'altezze de' merloni, doue $ono le $ue can- noniere (nel modo che al $uo luogo $i dirà) la larghezza poi che douerà re$tare nella gola del baluar- do A, tra l'vna, e l'altra piazza, dopo le $ue dife$e, douerà e$$ere venti pa$$a, douendo$i però fare l'angolo interiore del baluardo largo a linea retta $e$$anta pa$$a. Seguono le cortine, e parapetti PQ, con le piazze terrapienate VZ, & i due caualieri FG, ma fatte le $ue piazze con l'angolo retto ver$o il baluardo oppo$ito, come $i dirà. <HEAD>COME SI DEVONO FONDARE LE</HEAD> <HEAD>MVRAGLIE; ET PER CHE SI DEVE FARE LA SCARPA A QVELLE DELLE FORTEZZE.</HEAD> <HEAD>CAP. IX.</HEAD> <p>TVTTI quelli, che fanno fabricare, doueriano al parer mio $empre riguarda- <marg>Principali cō$ideratio- ni nel termi nare le ope re.</marg> re a due principali co$e; prima alla $tabilità dell'opera, acciò la fabrica $i con- $erui lungo tempo; poi alla commodità dell'v$o, a che $arà dedicata. In quan- to alla prima, chedara al no$tro propo$ito, bi$ognerà con molta diligenza ri- guardare al $uo fondamento; atte$o, che formando vna machina di materia graue, & non le facendo $otto il $o$tegno proportionato al $uo pe$o, $aremo certi, che to$to andrà in ruina; e però $i deuono fare li fondamenti delle mura- glie tanto profondi, e gro$$i, che ba$tino a poter $o$tentare tutto il corpo della <marg>C<*>forme al la naturade' $iti $i deue v$ar diligen za nel $on- dar la mura- glia.</marg> fabrica, conforme però $empre alla natura del $ito. Perche douendo fondare $opra il $a$$o, ò altra materia dura, ogni qualità di fondamento ne $eruirà, pur che il principio della muraglia $ia $empre più gro$$o del re$to, $i che po$$a far ba$e, e fermo piede a e$$o $uo corpo, & accadendo fondare in luo- go paludo$o, dopo alla profondità, e larghezza, che $i darà di più alla $ua pianta, $i deue prima riem- pire il $uo fondamento di $pe$$i, e lunghi pali di legname verde, liquali vi $ieno fitti con gli $tromenti nominati battipali, $i che l'vno tocchi l'altro con la te$ta, evenghino a formare il piano, e il principio <marg>La e$perien za delle ope re fatte ne deue am— mae$trare.</marg> della muraglia, che $i deue fare con pietre gro$$e, e bene $pianate; douendo$i ancora $empre riguar- dare alla natura della materia, con la quale $i douerà operare, e particolarmente $eruir$i della e$pe- rienza dell'opere antiche; & ancora $apere, che in due modi $oli e$$e muraglie po$$ono $o$tentare il pe$o loro, $opra il detto $uo fondamento; il primo $arà quello, che $i po$erà perpendicolare, come $o- <p n=>25</p> no le fabriche delle Torri, e de Palazzi, doue che ogni mediocre gro$$ezza di muraglia $arà atta a $o$tētar qual $i voglia grã pe$o, pur che il fondamento $tia fermo, ouer calando po$$a farlo egualmen- te da ogni parte. Il $econdo è quello, che deue e$$er $o$tentato dalle muraglie della Fortezza, che $a- rà il terrapieno, perche non perpendicolare $e gli po$a $opra, ma per fianco la viene a violentare, do-<marg>Pe$o per- pendicolo re facil n<*> teviene $o $tētato dal bu on $on- damento. Pe$o nō <21> pendicola re difficil- mente viē $o$tentato Terrapie- ni, & eff<*>t ti delle$ue altezze.</marg> ue che e$$a muraglia non ha altra maggior potenza, $e non quella, che gliapporta la gro$$ezza, e la durezza del $uo corpo, $i che facendola perpendicolare, come quelle delle propo$te Torri, e Palazzi, facil co$a $arebbe, che de$$e la volta, & anda$$e in ruina per lo pe$o che riceue. Et que$to così fatto di$ordine, $i vede naturalmente accadere in tutte le altezze compo$te di materia frangibile, e$po$te al moto, & alla ruina, $i come è la terra, e le pietre non ben fermate; perche ($i come l'e$perienza ne mo$tra) $empre che tal $ua altezza non habbia $o$tegno, o $carpa fatta con l'arte, ouero che con la $te$$a $ua materia non $e ne habbia fatta nel cadere tanta, che per natura li ba$ti a poter$i $o$tentare, non ha mai fine tal $ua ruina, venendo$i con la detta $carpa a con$eruar$i ancora gli $te$$i monti na- turali. E volendo con l'arte $upplire a tal difetto, $arà nece$$ario formare la muraglia della Fortez- za con tanta $carpa, che ba$ti, come s'è detto, $i che venga a fare vn corpo conden$ato dall'arte, & dalla natura della calcina, che po$$a $o$tentare il terrapieno, con laqual $carpa $i vienc a formare vna linea immobile, che $i oppone a quella mobile, che pote$$e $are il moto della terra, o altra materia, sì per lo $uo proprio pe$o, come ancora aiutata dalle pioggie, per lequali e$$a terra $i viene a mollificare $otto, e a far$i mobile, e mancandole poi il $o$tegno del $uo fondamento, viene a pigliare il moto, e a<marg>La cagio- ne delle ruine de' terrapieni</marg> concorrere a quella parte più debile, che $arà ver$o il fo$$o, doue deue e$$er $abricata la detta mura- glia; la quale con la $ua $carpa verrà a fare lo $te$$o effetto, che fanno i puntelli de' traui, che $i mettono alle facciate, ouero alle pareti delle ca$e, quando per la rottura delle $ue muraglie mo$trano voler ruinare, i quali puntelli così me$$i a $carpa $i oppongono al moto della ruina, che anco lei fa la $te$$a linea, e $o$tengono qual $i voglia pe$o; E però tanto quanto $arà maggiore la detta $carpa, tanto più farà migliore effetto, ma$$ime per l'altra $carpa, che $i douerà la$ciare di dentro al terrapieno natura-<marg>Effetto del le $carpe.</marg> le; acciò venga ad e$$ere manco ruino$o. Et e$$endo diuer$e le occa$ioni nel fabricare que$te $carpe, sì per le loro altezze, come per la diuer$ità delle materie, con che $aranno fabricate per $eruitio della Fortezza; $i mo$trerà per li $eguenti profili la loro diuer$ità, cioè AB, $i $uppone $ia l'altezza della muragli<*>, che habbia la $carpa AC, che $arà di ogni cinque di altezza vno di $carpa, & il $econdo<marg>Diuer$e forme di $carpe.</marg> F, ne hauerà d'ogni quattro vno, cioè vn quarto della $ua altezza DE, & il $egnato GHI, ne hauerà vn terzo, & lo MLR, ne hauerà la metà, che $arà d'ogni quattro due. Il $egnato PQS, due terzi, l'altro NOT, i cinque $e$ti, & l'vltimo VXY, $arà vguale alla $ua altezza. Auerten- do$i, che parte di que$te $carpe deuono $eruire per le altezze delle muraglie, e parte per lo terrapieno;<marg>Scarpe, che po$$o no $eruire per le mu- raglie. Come $i deue fare il piano della gro$ $ezza del muro. Scarpe da v$are nel- le altezze de' terra- pieni.</marg> cioè, quelle delle muraglie $aranno dal quinto per in$ino alla metà, douendo$i e$$a muraglia fabrica- re con tanto pendere in dentro nel piano della $ua gro$$ezza, quanto $arà la $carpa, che hauerà di fuo ri, cioè, che le $taggie, con che verranno tirate le corde, faccino $empre angolo retto con detta $ua gro$$ezza; & particolarmente tutti i quadroni di pietra lauorata, e $quadrata, che $i metteranno in opera per la camicia di fuori, da $ua po$ta vengano a far la $carpa, che deue hanere. Perche in tal modo tutte le pietre così congiunte, e concatenate in$ieme verranno con tutto il corpo della mura- glia vnitamente ad oppor$i a qual $i voglia moto di pe$o, per $o$tentarlo. In quanto alla $carpa de' terrapieni, $i farà conforme alla bontà della terra; & particolarmente all'altezza in che doueranno andare; perche douendogli fare alti, per e$$empio, vn pa$$o, $e gli potrebbe dare d'ogni quattro tre; almanco, ma a quelli, che vanno alti più, non $e gli deue mai dar meno d'altro tanto $carpa, quanto $arà e$$a $ua altezza, come $i di$$e, perche dalla ruina di que$ta così fatta opera dipende la perdita delle dife$e, & in$ieme quella della Fortezza. <fig> <p n=>26</p> <fig> <p n=>27</p> <fig> <p n=>28</p> <HEAD>PROFILO GRATICOLATO, CHE MOSTRA TVTTE LE SCARPE.</HEAD> <HEAD>ET LE ALTEZZE DELLA FORTEZZA.</HEAD> <HEAD>CON LA LARGHEZZA, ET LA PROFONDITA' DEL FOSSO.</HEAD> <HEAD>CAP. X.</HEAD> <p>Se dalla facilità delle dimo$trationi dipende la facilità dell'intendere quello, che $i <*>uol mo$trare, crederò, che il $eguente di$egno in profilo $ia molto à propo$ito, perche vedendo in quello la forma, con la ragione apparente di tut- te le $ue parti, non potrà e$$ere (al parer mio) più facile, nè più chiaro, ma$$ime e$$endo fatto con vna $ola $emplice linea, doue non può na$cere errore, ne con- tradittione alcuna di mi$ure, per e$$er tutto il $uo corpo mi$urato con la propo- $ta graticola, fatta à quadretti, e cia$cuno di quelli vn pa$$o per ogni ver$o, doue $i po$$ono vedere tutte le altezze, le lunghezze, & le profondità, & $apere il nu- mero de pa$$i quadri della terra, che va cauata per fare la fo$$a, & parimente la muraglia, con tutte le <marg>Regola per fo<*>mare il pro$ilo.</marg> $ue dife$e, e $uoi terrapieni. Hor per formare que$ta graticola, l'ordine più facile $arà veder prima la lunghezza dello $patio, che $i douera mo$trare in di$egno, laquale $ia parte della piazza di dentro, & parte della $pianata di fuori, & fatto il conto della larghezza della fo$$a, e della $carpa de parapetti, & d'altro, proporremo e$$ere in tutto $e$$anta quattro pa$$a, e tanto almanco doueremo fare longo e$$o profilo, mi$urando la longhezza della carta con vn compa$$o aperto $i che in otto volte la mi$uri tut- ta, e tale apertura $arà otto pa$$a, laquale apertura $compartita poi in otto parti, cia$cheduna di que- $te $arà vn pa$$o, con ilquale $i deuono formare li detti quadretti della graticola, e prima $i deueno ti- rare dua linee morte per lungo $opra alla carta, lontane quãto douerà e$$ere l'altezza de terrapieni, & profondità della fo$$a, che in tutto proporremo $ia pa$$i dodici, & $i anderà da ogni parte punteggian do con la $te$$a apertura $opra e$$e linee, tirate ad angoli retti, $i che per ogni ver$o la graticola venga con i $uoi quadretti vguali d'vn pa$$o, pigliando la linea di mezo BX, qual proporremo e$$er il pia- no della campagna, doue $i propone $ia piantata la Fortezza, & doue $i doueranno pigliare tutte le $ue mi$ure, & $i darà principio, per e$$empio alla parte di dentro, cioè per la linea GV, $i mo$trerà la piazza con alquanto di pendere, & per la GE, l'altezza del parapetto, laquale $i farà con tanta $carpa, che facilmente $i po$$a $alire $opra la $ua gro$$ezza DE, che $arà pa$$a $ei, quale ancor'e$$a deue pendere tanto, che le acque piouane po$$ano $correre di dentro della Fortezza, e non di fuori ver$o la fo$$a per lo molto danno, che po$$ono cau$are nelle altezze del terrapieno DB, po$to $opra la muraglia della cortina BA, cioè BD, $arà lo $carpone del terrapieno po$to $opra il piano del- la campagna BR, che è quella parte $coperta dal nemico, & non e$po$ta alle ruine per le batterie, laquale viene $o$tentata, ouero a$$icurata dall'altezza della muraglia AB, qual $i propone al pre- $ente, che $ia guale alla profondità della fo$$a AM, nel fondo, & da alto BR, compre$a la lar- ghezza della $trada coperta PR, doue circa al mezo di tal $ua larghezza $i vede la cunetta RS, con la dife$a HI, e la contra$carpa MN, con la banchetta NO, & $alita OP, $opra la detta $trada PQ, coperta dall'alzato QR, doue poi $egue il piano della campagna RXB. Inquanto <marg>Dife$e della Fortezza.</marg> alle mi$ure già $i è detto, che cia$cuno de predetti quadri è vn pa$$o per ogni ver$o, e potendo$i con tanta facilità numerare, non occorre replicar'altro; ma $i bene mo$trare ancora per lo $econdo profi- lo non graticolato la ragione delle dette dife$e e$$er cauata da quelle maggiori offe$e, che può fare il <marg>Strade $ot- terranee, e $ua offe$a.</marg> nemico. Et prima $i deue pre$uporre, che e$$o nemico, $i po$$a auicinare alla contra$carpa con fo$$e, e con $trade coperte, $i come $i vede per XY, doue và buttando il terreno, alzando$i da quella parte oue può e$$ere of$e$o, nellaquale altezza và facendo $pe$$i bu$i, ouer feritoie, per lequali con gli archi- bugi viene a ber$agliare i difen$ori, $empre che $i vengano a $coprire $opra le dife$e del parapetto della Fortezza; come $i vede per XV, dallaquale offe$a deuono e$$i difen$ori non $olo cauarne la dife$a, ma con lo $te$$o ordine o$$endere il nemico, cioè, col mezo d'vna trinciera, che bi$ogna fabri- care con la $emplice terra, $opra la gro$$ezza del parapetto GC, come $ta la FDE, doue $i potrà $empre $icuramente ber$agliare il nemico, e tenerlo lontano dal fo$$o, e ma$$ime $e con le $trade $ot- terranee vole$$e sboccare nella fo$$a, come per la; & R, $i vede. E tanto più offe$a ne farebbe, quando che ritroua$$e la contra$carpa fatta con buona muraglia, cioè la RS; $i come con poco giu- dicio è $tato v$ato di fare in molti luoghi; Potendo$i in e$$a cauar molte feritoie, e ber$agliare i difen- $ori, che non $olo $i $copri$$ero d'alto $opra i parapetti; ma che per le $ortite vole$$ero venire nella <p n=>29</p> fo$$a; $i come già auenne a Famago$ta; aggiungendo$egli ancora la commodità di tagliare detta mu- raglia, e di get<*>are la terra nella fo$$a, per farui la trauer$a; allaquale offe$a, la trinciera fatta, come s'è detto, $opra il parapetto giouarà molto, $i come ancora farà quella po$ta $opra la cunetta MN, ma$- $ime potendo$i i difen$ori non $olo a$$icurar$i dall'offe$a de gli archibugi; ma ancora dalle batterie. E da que$to $i potrà vedere di quanto beneficio $ia la $trada delle ronde H, laquale doppo l'appor-<marg>Strada delle ronde, e $uo beneficio.</marg> tarne commodo in tempo di pace di poter i$coprire, e ben guardare la fo$$a con le ronde, e $entinelle, $i viene anco per e$$a ad a$$icurare l'altezza della $carpa del terrapieno HG, in tempo di guerra, perche e$$endo battuta la muraglia IZ, non caderà $e non lo $patio dell'angolo ZIH, re$tando $icura la ba$e di e$$o $carpone con la $ua altezza, e con la dife$a di $opra, che è tutto quel maggior be- neficio, che più $i po$$a de$iderare per la con$eruatione della Fortezza. <fig> <foot>D</foot> <p n=>30</p> <fig> <p n=>31</p> <fig> <p n=>32</p> <HEAD>PRATICA PER DISSEGNARE</HEAD> <HEAD>IN PROSPETTIVA TVTTE LE COSE ELEVATE DAL PIANO.</HEAD> <HEAD>CAP. XI.</HEAD> <p>Per che $pe$$e volte $uole auenire di formare i di$egni delle Fortezze, o d'al tra co$a in pro$pettiua, acciò mo$trino le parti dell'opera come $tanno, ouero co me deuono $tare, $arà nece$$ario $apere almeno la pratica di quella pro$pettiua più commune, che ba$ti per e$$equire quanto s'è propo$to, e particolarmente per l'introduttione del di$egno, ilquale non $olo è vtile, ma ancora molto ne- ce$$ario, sì in que$ta profe$$ione del fortificare, come anco in tutte le altre, do- <marg>Di$egno e$- $er nece$$a- rio i tutte le profe$$ioni.</marg> ue però cia$cuno $i doueria affaticare per impararlo; atte$o che da lui dipenda la vera intelligontia di tutte le co$e: potendo$i con que$to mo$trare quella mag- gior perfettione, che po$$a hauere l'ingegno dell'huomo, sì nell'imitare l'opere maiauiglio$e fatte dalla Natura, e dall'Arte, come anco per mo$trare a tutti, e per far'intendere ogni $uo concetto. E pe- rò il di$egno è di tanto valore, che chi ben lo po$$iede potrà con verità dire, e$$erli molto facile l'e$$e- <marg>Effetti, che fà il di$e- gno.</marg> quire perfettamente tutte l'opere, che proporrà voler fare. Perche con que$to non $olo $i mo$trano tutte le inuentioni, e fondamenti di e$$e (approuando il bene, & emendando il male.) Ma $i rappre- $entano i $iti de' pae$i, cioè la terra, & il mare, e quanto la Natura, & l'Arte habbiano operato; e del tutto $opra vna $emplice carta $e ne fa la $ua apparente dimo$tratione, come realmente $tà, o doue- rà $tare. Potendo$i ancora vedere quanto e$$o di$egno $ia non $olo vtile, ma nece$$ario, e particolar- mente nell'e$plicare, & nel fare intendere i no$tri concetti, come per e$$empio $arebbe, $e $i vole$$e con le $emplici parole rappre$entare, e dare ad intendere la fabrica di vna Città fatta, o d'altra co$a da far$i, $i tratterebbe dell'impo$$ibile non $olo, che pote$$ero e$$er giudicate le $ue perfettioni, & im- perfettioni, ma ne anco cono$ciuta la $ua propria forma, come all'incontro $i fa mo$tiandola in di- $egno fatto con le mi$ure. Et però $i deue imparare a di$egnare, perche (come ho detto) il di$egno è molto vtile per tutte le profe$$ioni, & ma$$ime a coloro, che deuono comandare, e fare e$$equire ope- <marg>Ottimo mae $tro per in- $egnare a di $egnare. Mezi poten ti per impa rare a di$e- gnare.</marg> re grandi; E per impararlo nō $i potrà ricorrere al miglior mae$tro, quanto che $ia la Natura, perche con l'o$$eruatione di lei $i vedranno o$$eruati tutti que' marauiglio $i effetti, che $i po$$ono con l'Ar- te v$are sì ne' compartimenti, & ne' lineamenti mirabilmente fatti in tutti i corpi, & in ogni genere, come nelle diuer$ità de' colori, & ombre cau$ate dalla più, o dalla minor re$$e$$ione del Sole, doue che eccellente Mae$tro vien tenuto quello, che $olo li sà imitare. E volendo e$$equir que$to, giouarà mol- to la dilettatione dell'operare, con l'applicatione della volontà, perche da que$ta $uccederà la prati- ca della mano, laquale obedirà all'intelletto; doue $i potrà con la lunghezza di e$$a pratica $empre per- uenire a quel grado d'eccellenza, che molti con tal mezo hanno fatto, con acqui$tare (dopo le ricchez ze, & honori in vita) vn'eterna memoria de'nomi loro. Ma ben dico a' Soldati (a' quali pretendo par- lare) non e$$er nece$$ario l'imparare que$ta $cienza del di$egno, così per eccellenza; ma $i bene non e$$erne ignoranti; perche propongo non gli habbia accadere l'hauere a competere co' $ecreti dell'Ar te nel formar le $tatue, & nel valer$i de gli $curci cauati dalle lontane pro$pettiue; ma bene deue $a- pere di$egnare con lincamenti qual $i voglia fabrica, e $tromento, che nelle attioni della guerra $i po$- $a v$are, e $aper mettere in carta vn $ito, ouer pae$e proportionatamente con le $ue mi$ure, cioè imi- tare i monti, e'l piano, e i fiumi co'l mare, & con gli $cogli, e quegli ombreggiare con quella $te$$a diligenza, che $i vede operare dalle ombre cau$ate dal Sole, come s'è detto; E quanto in cio $arà maggiore la $ua intelligenza, tanto più gli $arà facile l'a$cendere virtuo$amente a que' gradi, che de- $idera. E chi di$prezzerà, e farà poca $tima della intelligenza del di$egno, con dire, che è fattura da Mecanici, e da gente di ba$$a conditione, dico $enza alcun dubbio, que$ti tali e$$ere in grand'er- rore, e per con$equenza poter mancare di perfettione nel comandare; perche chi non $aprà fare vn di$egno, non lo $aprà ne anco bene intendere; $i che hauendo per via di di$egno da ricono$cere vn $ito, ouero far fabricare vna Fortezza, bi$ognerà pure, non $apendolo, che $i rapporti a chilo sà, & in cambio di comandare, obedire a vn mecanico, di che $e ne parlerà a $uo luogo. E però il di$egno è nece$$ario a tutti, e particolarmente a' Signori grandi, de' quali pure ancora molti o$$eruano quel- la così lodeuole v$an za de' no$tri antichi, nel fare imparare a di$egnare i loro figliuoli. Tal che tutti <marg>Principi grandi di- lettar$i del di$egno.</marg> li più gran Capitani, e Duchi, e gli $te$$i Imperatori hanno po$$eduta que$ta $cienza; e per non nomi- nar molti sì antichi, come moderni, $olo ne ricorderemo due, che pure hanno regnato a' no$tri tem- pi. Et prima la felice memoria del gran Carlo V. ilquale $i gloriaua di $aper di$egnare, e far modelli, <p n=>33</p> perche diceua, che intendendo col di$egno la Co$mografia, era $icuro di non e$$ere ingannato da coloro, che gli mo$trauano i di$egni de' pae$i, doue douea caminare con gli e$$erciti; & ancora nelle<marg>Co$imo gra Duca padre de' virtuo$i.</marg> piante delle Fortezze, che $i doueuano fabricare. Il $econdo fù il Gran Duca Cofimo Medici di feli- ce memoria, ilquale non $olo fi deue nella $cienza del di$egno particolarmente chiamar Prencipe vir- tuo$o, ma Padre liberali$$imo de'virtuo$i; $i come ne po$$ono far fede le grandi, e molto belle impre- $e da lui ordinate, e felicemente fatte, sì nelle attioni del fabricare Fortezze, come ancora nel fare al- tre fabriche reali per mo$trare la grandezza, & la bellezza dell'animo $uo, co'l ridurre all'antico $plendore le belle $cientie dell'Architettura, Scultura, e Pittura, $i come dall'opere fatte $i puo vede- re nella Ci<*>a di Firenze, e ne gli altri Stati à lui $ottopo$ti, & il tutto e$$equito con la $ua molta pru- denza, co'l mezo del di$egno, tanto da e$$o Signore apprezzato, & o$$eruato. E $e vn'Imperato- re, & vn Duca così grandi non i$degnarono d'impiegar qualche parte del tempo in così fatto vir- tuo$o e$$ercitio, tanto più lo deue fare qual $i voglia per$ona, o $ia Signore, ò gentil'huomo priua- to, mo$trando co'l mezo della virtù la nobiltà dell'animo $uo, che è la vera, e più reale dimo$tra- tione, che $i po$$a fare. Et per dar principio a quanto s'è detto, nel di$egnare le fabriche, ò altra co$a, che vorremo mo$trare in pro$pettiua, proporremo per e$$empio, voler formare vna muraglia fatta con diuer$i angoli, come $arà la $eguente, la quale ne $eruirà per regola di tutte le altre, che <fig> accaderanno di$egnare. Douendo così fatte pro$pettiue mo$trar d'appre$$o la loro propria altez- za; però $i formano tutte con le linee paralelle sì per l'altezza, come per larghezza di qual $i voglia fabrica, po$ta però perpendicolare $opra il $uo piano, perche hauendo in qualche parte la $car- pa, $i d<*>erà, come s'è mo$trato nel $opra$critto profilo, benche $enza graticola; cioè, fia la lun- ghezza della muraglia, che vorremo di$egnare AN, che per e$$empio habbia noue angoli, oue- ro $ia $torta in noue parti, la qual lunghezza $arà tirata con due linee paralelle lontane tanto quanto deue e$$er gro$$a e$$a muraglia, che douerà e$$er mi$urata con la $cala LD; e doue que$te linee $i <foot>E</foot> <p n=>34</p> verranno ad inter$ecare in$ieme, iui formeranno i detti $uoi angoli, come $i vede per CE, FI, E per mo$trare la $ua altezza $i piglierà quel numero delle braccia, che hauerà da e$$ere, e co'l com- pa$$o $i andeià punteggiando $otto i detti angoli, come $i vede per AB, CD, tirando le lince, che ca$chino perpendicolari, $i che tirate in infinito vengano $empre tra loro paralelle', come $i vede per le due AT, CS, cioe e$$er tanto di$tante la parte AC, quanto la TS, dipendendo da que- $to la più $alda, & la più vniuer$ale regola, che in tal dimo$tratione $i po$$a fare, contorme però alla materia, della quale $i trattera ne' $eguenti Libri. E tirando dall'vno all'altro punto per lunghezza la linea BD, DG, & l'altre, che $eguono, $i haucrà formato la detta muraglia, doue $i vede l'al- tezza $ua per diuer$e vi$te, cioè per di dentro, e di fuori, come $e fo$$e fabricata reale in campagna; pre$upponendo$i, che l'occhio di chi la riguarda $ia così eleuato dal piano, e in parte, che la po$$a $coprire per di dentro GV, coprendo lo $patio DV, l'altezza di fuori CD, come ancora $i ve- de ne gli altri angoli. E quando $i doue$$e mo$trare tutta, ò parte di e$$a muraglia, fatta a $carpa, $i e$$equirà conforme alle mi$<*>re nel modo, che fi vede nella parte NO, & al fine della NP. Et que$to ba$ti per la detta dimo$tratione. <fig> <p n=>35</p> <HEAD>COME DEVONO ESSER FABRICATE</HEAD> <HEAD>TVTTE LE MVRAGLIE, CHE VANNO EATTE NEL CORPO DELLA FORTEZZA.</HEAD> <HEAD>CAP. XII.</HEAD> <p>Con la dimo$tratione d'vn $olo baluardo, che faremo, come $i vede per il $e- guente di$egno, $i potrà comprendere tutto il corpo della Fortezza; perche<marg>Compo$i- tione del- la Fortez- za. Officio della mu- raglia fat- ta nella Fortezza.</marg> ordinariamente ella non è altro, che vna quantità di baluardi, accommodati con tal'ordine, che l'vno po$$a difendere l'altro. Et prima $i deue $apere, che tutta la muraglia, che viandarà fatta, non ha da $eruire ad altro effetto, $aluo, che a $o$tentare i terreni con le altezze delle $ue $carpe, acciò non po$$ano ruinare, sì per la grauezza dello $te$$o $uo corpo, come per le molte violentie, che può ri- ceuere dalle acque, & altre ingiurie de' tempi, & non e$$ere vtile altra co$a con- tra le batterie, che le altezze de' terrapieni, e le dife$e fatte con la $emplice terra, con tanta $car- pa, che da $ua po$ta $i po$$a $o$tentare. E però il baluardo propo$to $arà formato $opra l'angolo<marg>Ottima di fe$a con- tra le bat- terie.</marg> A, che mo$tra le $ue piazze da alto, lequali re$teranno quel tanto più $trette, quanto che dalle al- tezze delle $ue $carpe ne verrà con$umato; cioè le mi$ure della Fortezza $i doueranno $empre inten- dere (come $i di$$e) $opra il piano della campagna, doue la $carpa della muraglia fatta da ba$$o, $i deue allargare co'l $uo fondamento di fuori ver$o il fo$$o. In quanto all'altezza di e$$a muraglia, $a- rà la CD, eimerloni del fianco PS, $i doueranno fare della materia, che al $uo luogo $i dirà, con le tre cannoniere RTV: & d'intorno alla piazza ba$$a VR, & ancora alla lunghezza della $trada XZ, $i douerà (come $i vede) far la $ua muraglia; laquale $i potrà mi$urare con la $cala. Re$tando (per dar fine al baluardo) il far $olo la $ortita NK, doue dal piano di detta $trada<marg>Muraglia delle $tra- de coper- te, e $orti- te. Altezza de'merlo- ni.</marg> ZX, & la piazza del fianco XN, s'a$cenda per la $cala NK; & $i vada fuori per la porta K, che terminerà $opra il piano del fo$$o tirando la $ua larghezza HD, con la cunetta GF, e $ua dife$a EF, con la $trada coperta della contra$carpa HI, nel modo, che più particolarmente al $uo luogo $i dirà. Quanto poi all'altezza, & alla proportione de' due merloni QS, deuono e$$ere quel tanto più ba$$i della parte P, che $tando $opra all'altra piazza $uperiore $i po$$a $coprire al- manco i due terzi del fo$$o incontro la cortina, ba$tando che vengano al più otto piedi, $opra il pia- no della piazza RV. <fig> <foot>E 2</foot> <p n=>36</p> <fig> <p n=>37</p> <HEAD>COME DEVONO ESSER FATTE LE</HEAD> <HEAD>STRADE COPERTE, ET LE PIAZZE DE BALVARDI.</HEAD> <HEAD>CAP. XIII.</HEAD> <p>VOLENDO non $olo bene intendere l'ordine di formare in di$egno ibaluar- di, ma $aperli fabricare in opera reale, $arà nece$$ario ancora formare il $uo mo- dello, $i che con l'ordine della materia del rilieuo, & delle proportioni apparen- ti di tutte le lor parti, $e gli po$$a far $opra quel $icuro giudicio, che bi$ogna,<marg>Modelli nece$$ari auanti s'in cominci l'opera. Strade, e $ortite co- perte. Dife$a ne- ce$$aria, che deue c<*> prire la piazza del la gola del baluardo.</marg> auanti, che s'incominci l'opera. E per e$$equire $i mo$trerà al pre$ente le $ue $trade, e $ortite coperte co'l volto fatto $opra la $ua muraglia, come nel prece- dente di$egno $i vede per la PQ, con la $ortita OK, laquale co'l $uo volto di dentro deue venire alta noue braccia, come anco $arà la larghezza della $ua $trada; douendo poi re$tar que$ti volti coperti dalle altezze de' terrapieni, $i come $tà l'altra parte ES, e la piazza del baluardo, Y, & H, $ia fatta con le $ue dife$e AD, douendo re$tare $olo la piazza ba$$a del fianco C, e $opra la $palla deue e$$er fatto la cannoniera in barba FG, ma a$$ai ineglio $arà farui e$$a cannoniera di terra per potere alzare dalle parti il $uo parapetto, e que$to per- che la$ciandoui quella ba$$ezza G, $i viene a $coprire dentro la piazza del baluardo, $eruendone an- co que$ta cannoniera per il tran$ito della $trada delle ronde, rigirando d'intorno al fianco per di den- tro FN, per ritorn are in detta $trada nell'angolo della cortina, ouero $i farà la $trada $opra i dua<marg>Caualicre & $ua piaz za. Sito doue $i deue fi- bricar li caualieri.</marg> merloni delle cannoniere del fianco. Segue poi la dife$a I, $opra la detta piazza C, laqual dife$a deue coptire la larghezza della piazza, ouer del tran$ito, che re$terà nella gola del baluardo; acciò i difen$ori vengano $icuri dall'offe$e de' tiri che vi può fare il nemico. Et perche i caualieri nelle For- tezze vengono molto lodati per la dife$a, che apportano, non $olo nel dominare tutte le piazze den- tro la Fortezza, ma ancora nel difendere il fo$$o con tutta la $pianata, fuori della contra$carpa; $i do- uerà perciò procurare di fabricargli in quella parte doue meno po$$ano occupare le piazze delle gole de' baluardi; e che più vengano a fare l'vfficio loro nello $coprire, & nell'offendere il nemico sì da lon tano, come da pre$$o. Et però $i deuono fabricare $opra i fianchi al principio delle cortine, come per lo $egnato LTV, $i vede, $i che la $ua piazza LV, $ia larga, e lunga per lo meno diciotto pa$$a, & larga almanco dodici, $enza la gro$$ezza del $uo parapetto, acciò commodamente vi po$- $auo $tare l'artiglierie al numero di $ei pezzi, cioè due per fianco da ogni parte, & due per fronte, douendo$i però fabricare e$$o caualiere con l'angolo retto, ver$o la fronte del baluardo oppo$toli, & non come $i vede nel pre$ente di$egno per e$$ere pur troppo $coperte, & imboccate le $ue cannonie- re VL, quanto alla $ua altezza, que$ta (come altroue $i dirà) deue e$$ere tanto che $olo le dette arti-<marg>Caualiere & $ua al- tezza.</marg> glierie per fianco po$$ano $coprire la fo$$a dirimpeto al detto baluardo, che douerà e$$ere circa a tre pa$$a $opra la piazza della cortina re$tando tra e$$a cortina, & il caualiere lo $patio della $trada delle ronde NX. <fig> <foot>E 3</foot> <p n=>38</p> <fig> <p n=>39</p> <HEAD>COME DEVE ESSER FABRICATO IL</HEAD> <HEAD>CORPO DEL BALVARDO RIDOTTO AL SVO FINE, e come deuono e$$er fatte le $ortite, e le dife$e nella fo$$a.</HEAD> <HEAD>CAP. XIIII.</HEAD> <p>Idi$egni, & ancora l'i$te$$e Fortezze s'intenderanno $empre fornite, ogni volta, che $o- pra le piazze po$$ano $tare l'a<*>tigiierie coperte, per offendere il nemico; e che i difen- <fig> <p n=>40</p> $ori re$tino copcrti dalle altezze de' parapetti, $atti di $emplice terra, comenel $eguente bal<*>- do $i vedrà, cioè la $ua principal piazza $arà la $egnata A, con alquanto di pendere ver$o il centro della Fortezza, e libera da ogni impedimento; & al $imile l'altre piazze ba$$e de' $ianchi XY, man- <marg>Il fo$$o ap porta prin cipali$$i— ma dife$a alla For- tezza. Difefa del la cunetta</marg> candoci $olo i $uoi caualieri. E perchenelle Fortezze il fo$$o è vna delle $ue principali dife$e, e ma$$i- me quando in e$$o i difen$ori ci potranno $ortire, e $tare coperti, $ara perciò molto nece$$ario il pro- curare la commodità di e$$e $ortite, non $olo per potere dalle piazze de' fianchi di$cendere in e$$o fo$$o; ma ancora per poterui caminare, e $tar coperti $otto la trinciera, ouer dife$a fatta $opra la cu- netta, laqual $i deue fabricare della $<*>e$ia materia, che $arà il fondo della fo$$a, o $ia di $a$$o, o di tuffo; ma non di terra $ottopo$ta alla Zappa, che e$$endo terra $i leuarà via, e $i farà di muraglia gro$$a, cioè da ba$$o tre braccia, e da alto vno e mezo, dandole tutta la $carpa di fuori; E perche nello $tare i difen $ori dietro a que$ta dife$a non po$$ino e$$er offe $i per fianco dal nemico, che fu$ie incontro la contra- $carpa O, per $couare la parte DE, la detta trinciera $i farà a denti di $ega, ma alquanto rari, co- <marg>Cunetta $i curi$$ima fatta a den ti di $ega. Strade co- perte $o— pra il pia- no della fo$$a.</marg> me $i vede per li $egnati P, e tra l'vno, el'altro $i farà in detta gro$$ezza $pe$ie feritoic, $i che gli ar- chibugieri vi po$$ano $tare coperti, & in$ieme $coprire il nemico, $i come $tanno i punti H; E perche ancora i detti difen$ori po$$ano caminare da vn dente all'altro, $enza e$lere $coperti $i potrà fare la $trada ba$$a DE, cauata $otto il piano della fo$$a, co' ri$alti N. Auertendo però, che i vacui, oue- ro $patij L, cheverranno tra l'vno, e l'altro dente, $iano commodi, $i che li fianchi della Fortezza, ouero i caualieri gli po$$a $coprire. E que$ta $trada farà capo a tutti i fianchi, doue $imilmente $arà la $trada torta, come per EG, $i vede far te$ta alla porta K, della $ortita, & il $imile $arà all'altra parte FV, ma con la trinciera fatta in altro modo, cioè $emplicemente con li $oli denti, e $enza $tra- da ba$$a, come $tà la DF; benchevenga manco coperta, & in tal modo tutta la larghezza BC, della fo$$a, con la $ua contra$carpa RT, $arà ottimamente guardata, e dife$a; ma$$ime con l'aiuto della larghezza, & profondità della cunetta M, come più oltre $i dirà. <HEAD>BALVARDO, CON VNA SOL PIAZZA</HEAD> <HEAD>PER FIANCO. CAP. XV.</HEAD> <p>Gia che $ino al pre$ente habbiamo propo$to douer$i $abricare i fianchi de ba- luardi con due piazze $upponendole per le ragioni, che $i diranno, a$$ai più vtili che non è vna $ola, al pre$ente tratteremo di detta piazza $ola, poi che non in ogni luogo, non $e ne po$$on fabricare due, $tante la diuer$ità de $iti, $i per la <marg>Vna $ol piazza do ue $i deue fare.</marg> piccolezza delle gole de baluardi, come per la poca profondità della fo$$a, e tanto più in luogo padulo$o, & in $iti tali po$$iamo fare vna $ol piazza, come $i di$$e, procurando di coprirla il più $i può col $uo Orecchione, ouero $palla, e perche tutto il fine di chi fortifica deue e$$ere, di fabricare le di$e$e $icure, onde perciò $i deue porre ogni $uo maggiore $tudio nella con$eruatione de fianchi, poi che que$ti non de- <marg>V$ficio del fianco.</marg> uono fare altro, $e non di$coprire la larghezza, & la profondità della fo$$a per difenderla, perche $co prendo fuori, è nece$$ario, che per la $te$$a linea, ouer vi$ta venghino $cambieuolmente $coperti, & offe$i, con tanto maggiore offe$a, quanto è maggiore il $ito, & le forze, che ha il nemico di $uori, & benche le cannoniere di e$$a piazza non veni$$ero $coperte, ne imboccate per fronte dalla campagna, <marg>Offe$a prï cipale alle cannonie- re del fian co.</marg> cioè per quanto tiene la larghezza della fo$$a, potendo$i però $coprire per trauer$o, e tagliare li an- goli de $uoi merloni que$ta, è for$e maggiore offe$a della prima, e tanto più potendo$i il nemico al- zare per meglio $coprire, e tagliare e$$e cannoniere, e que$to $i intenda doue i fianchi non hanno il $uo orecchione. E la ruina con la perdita della dife$a $arà tanto più certa, quanto e$$i merloni fu$$ero alti, come per l'ordinario $i $uol $are, doue è vna $ol piazza per coprire la piazza della gola del ba- luardo, e perche tal<*> altezza, e$$endo di terra, $i $uole fortificare, & a$$icurare con vna camicia di mu- <marg>Merloni incamicia ti, con la muraglia, dano$i$$i— mi.</marg> raglia, opera la più danno$a, che $i po$$a fare, riceuendo i difen$ori duplicata offe$a, però doue $i po$$ono far due piazze, elle vi $i faccino, ne $i deue riguardare a $pe$a, benche non $ia molto mag- giore, e $olo $i guardi alla $idurtà della dife$a. Ma douendo fare della nece$$ità virtù nel fortificare, $opra a $iti imperfetti, ouero ri$taurare Fortezze, con baluardi piccoli, $i potrà e$iequire nel modo, che nel pre$ente baluardo $i vede, per ABE, benche fatto con le $te$$e proportioni, & mi$ure già dette nelle forme reali, & doue le due piazze AB, vengono coperte dalli Orecchioni, & da me rlo- ni a$$ai $icuri, $e però $arãno fatti ba$$i, la muraglia d'intorno $i mo$tra per le due linee paralelle I, & la $ua $carpa per di fuori H, la $carpa poi del terrapieno e la G, & la gro$$ezza del parapetto EF, la $ortita da ogni parte de' fianchi $i vede per la di$ce$a CD, & per l'v$cita da ba$$o nella fo$$a DV, andando que$te coperte con vn volto, come $i di$$e di $opra, & potendo fabricare que$ti baluardi con tale ordine, e che la fo$$a fo$$e piena d'acqua <*>iua, $arebbono a$$ai $icuri, e tanto più, $e i merloni Y, <p n=>41</p> non vengano, come $i di$$e alti per coprire la piazza X, cioè che non pa$$ino 7. biedi venendo li fian- chi a$$ai gagliardi $tante la dife$a de' $uoi orechioni. <fig> <HEAD>BALVARDO CON VNA SOL</HEAD> <HEAD>PIAZZA, RIDOTTO AL SVO FINE.</HEAD> <HEAD>CAP. XVI.</HEAD> <p>Per che chiaramente $i veda l'opera ridotta al $uo fine, $i mo$tra il $eguente baluardo in pro$pettiua con tutte l'altezze delle muraglie, & de terrapieni, cioè per AB, l'altezza di e$$a muraglia, e per C, la $carpa, & l'alzato del terrapieno, & D, la gro$$ezza del pa- rapetto. Re$ta da con$iderare, come $i debba terminare la piazza PQ, del baluardo, ilquale per nece$$ità $i deue fare con gran pendere, $tante la ba$$ezza, in che deuono $tare le piazze <p n=>42</p> de' fianchi TX, EV, e che lo $patio EZ, venga coperto da merloni di e$$e piazze, da che dipen de tutta la difficultà, & la imperfettione dell'opera, come $i dirà nel $eguente Dialogo, circa alla dife- $a della fronte per il commodo della piazza in piano NYL, & pagliolo di mezo N, per tenerui due pezzi in barba in tempo di pace, que$ti $i farà con tutte le $ue commodità, come anco $ono fatte le due $ortite TH, & il piano della piazza, & pagliolo EF, VG, del fianco col pendere ver$o le <fig> cannoniere, che non po$$ono e$$ere più commode, e per mo$trare $pe$$o la piaga acciò venga cono- $ciuta, dico che volendo fare il piano della piazza FG, co$i ba$$a che l'artiglierie vengano il più co- perte, che $i può, & non incorrere nell'oppo$itione dette dell'altezza de' merloni, $i deue $opra a quel piano, fabricare il re$to della larghezza TV, EX, e que$to piano ver$o la parte della fronte P, tanto quanto $i farà con manco pendere, apporterà più commodo a difen$ori, come anco la di$ce$a XE, per in$ino $opra al piano del $ito di dentro Q, $i che $tante tal ba$$ura la piazza della gola re$ti coperta, & $icura per lo $patio della larghezza de' fianchi, e però dico, che la principale cau$a per la- quale la $ola piazza viene difetto$a; è l'altezza della piazza, e terrapieno $opra alla muraglia di tut<*>o <p n=>43</p> il corpo del baluardo, perche facendolo alto, come $i douerebbe, & douendo tenere ba$$e le canno- niere de' fianchi, da tali contrarij ne dipende il troppo pendere della piazza de'baluardi, & poi nel<marg>Fianchicon vna $ol piaz 72 perche dauno$i.</marg> difender$i col mezo della ritirata, viene a mancare il commodo, & la materia per tal ba$$ura, dal che ne può accadere di$ordine pur troppo grande, come altroue s'è detto, & antiuedendolo $i douera fug girlo, & eleggere il manco male, quale $arà, fare le cannoniere b<*>$$e, & la piazza proportionata al commodo di quella dife$a che conuiene far$i per coprirla, & a$$icu<*>ar$i dali'offe$e il più che $i può. <HEAD>DISEGNI IN PROFILO, CHE MOSTRANO</HEAD> <HEAD>IL PARAPETTO, FATTO COL PENDERE IN FVORI, conforme a che viene v$ato fare. CAP. XVII.</HEAD> <p>Ha tanto potere l'v$o in tutte le co$e, che $e bene vien cono$ciuto l'errore, non per que$to $i emenda, ma con o$tinata volonta <*> và continuando, $i come acca- de nelle fortificationi, nel fabricare i parapetti, con a$$ai pendere in fuori, cō di- re e$$ere nece$$ario, che i difen$ori po$$ano $coprire la contra$carpa, ilquale $co- primento, non niego, che egli non $ia nece$$ario, ma $i bene bia$imo il modo, con che vien fatto, & con tanto danno de' difen$ori, poi che per i$coprire ilne- mico, quando s'è fatto padrone del ciglio della contra$carpa li difen$ori, & i più valoro$i per $eruii $i della commodità, che vanamente li vien preparata per offendere il $uo nemico, e$$i $i vengono a far commodo ber$aglio, per far$i ammazzare, come qua$i in<marg>Parapetti col pondere in mori, dã- no che ap- portano.</marg> tutte le e$pugnationi accadute s'è per i$perienza vi$to; co$a, che non auerebbe, $e a e$$i difen$ori fo$- $e pronto quel commodo, & quel vantaggio, che conuiene, cioè che la dife$a veni$$e cauata dall'offe- $a, & $e ciò vien detto poter$i fare col mezo del parapetto detto, dicono il vero, perche con quella mal compo$ta terra $i riparano $olo il petto, ma non già la te$ta, che più importa, poi che co$i facil-<marg>Parapetti male intefi quanto dan no apporta- no.</marg> mente, con ferite mortali $i vengono a perdere, come $i di$$e, i più valoro$i Soldati, volendo$i $coprire per offenderè il nemico, che $ta coperto $otto le trinciere, e perche la materia è di molta importan- za, non $arà perciò tenuto $ouerchio il replicare più volte la $te$$a co$a; e però, oltre a quello, che s'è detto, & che $i dirà, mo$treremo i pre$enti due di$egni, prima per ABF, il parapetto EF, col <fig> <p n=>44</p> pendere in fuorì conforme a l'v$o, doue la linea E <G>*w</G>, fatta puntegiata, che va paralella al pian<*> della piazza HI, $i vede che $olo re$ta la gro$$ezza del parapetto $imile a vn cugno, quale $olo con <marg>Parape to- col pend <*> in f<*> ri- <*> <*> con $i cura <*>fe$a.</marg> la parte F, fa dife$a alla detta piazza HI, & lo $patio EF, la metà è inutile, hora veda$i di ri- durre que$to cofi fatro parapetto con la $te$$a dife$a, nell'apportare commodo a difen $ori di $coptire, & difendere la contra$carpa, & potere con gli arcobugi combattere del pari, cioè, che e$$i difen$ori po$sino $tare coperti dietro alla trinciera con $pe$$e feritoie, per i$coprire, & offendere il nemico, come anco e$$o nemico $ta fuori per offendere li difen$ori, & perciò fare dico, che l'i$te$$o parapet- to EF, ne può $eruire. Preualendo$i $olo della maggiore altezza dell'angolo F, & que$to ridur- lo in vna trincìera, come $i vede nel $econdo profilo per PX, leuando via tutto il pendere XO, come parte inutile, $i che re$ti il piano OX, doue i difon$oli $tando $opra la banchetta S, potran- no per le feritoie PX, $coprire, & offendere il fuo nemico, re$tando coperti, come conniene, e per l'aba$$amento di que$to parapetto, non venendo la piazza di dentro HI, $icura dalle palle, e batterie, ma$$ime alzando $i il nemico fuori con i caualieri, che pote$$ero offendere i difen$ori, fi douerà per- ciò abba$$are la detta piazza tanto, che ba$ti, come $i vede per <28>, 2<12> & nel $econdo profilo per T &, facendo le due ban chette SR, $i che $tando i difen$ori $opra la piazza T &, vengano co- perti dall'altezza ZV, & que$to particolarmente $i deue fare ma$$ime, doue il $ito di fuori fu$$e con qualche eminenza, & anco quando le piazze del terrapieno dentro nella Fortezza non fu$$ero molto più alte della muraglia, perche e$$endo e$$e piazze alte, $tante il beneficio della materia cauata dalla fo$$a, elle ne apporteranno beneficio tale, che co$i fatto abba$$amento non fo$$e co$i nece$$a- rio, nondimeno per tutte l'occafioni, che po$$ono occorrere nelle dife$e delle Fortezze l'altezza ho- ne$ta della terra, è $empre vtile, ma$$ime $atta con grande $carpa, e doue $i po$$ono tagliare le canno- niere conforme all'occorrenza nell'operarui l'artiglierie, benche $olo tale altezza ne'baluardi appor ti l'imperfettione già detta, doue $ono i fianchi de baluardi con vna $ol piazza. <HEAD>DELLE PIV NOTABILI PERFETTIONI, ET IMPERFETTIONI DE' FIANCHI.</HEAD> <HEAD>CAP. XVIII.</HEAD> <p>Gia che noi $appiamo, che i fianchi $ono gli occhi del baluardo, che è la te- $ta del corpo della Fortezza (come $i di$$e) dobbiamo $apere, per con$e- quen za, che venendo impedito, ouero priuato di luce e$$o corpo, egli non $i può difendere; perche non vedendo il $uo nemico, manco lo potrà offende- re; e però con ogni diligenza $i deuono fabricare tanto $icuri dall'e$$er'of- <marg>O$$icio de' fianchi.</marg> $e$i, quanto che ba$ti a poter far l'officio loro, che $olo $arà, lo $coprire, e di- fendere la larghezza del fo$$o, in$ieme con la fronte del baluardo oppo$ito. Ma per le molte diuer$ità, che po$$ono auenire nel formare que$ti fianchi, $i deue $apere, che la loro perfettione dipende $olo in due co$e, cioè e$$er gran- <marg>Perfettione de' fianchi.</marg> di, e coperti, $i che la $ua piazza venga capace di tre pezzi d'artiglieria, e per lo meno due ne fian- chi non reali, li quali fianchi vogliono e$$ere coperti da $icuri$$ime $palle, e da gagliardi merloni; & all'oppo$ito i fianchi piccoli, e mal dife$i, e $coperti, $aranno i più imperfetti, come quelli, che <marg>Impfettio- ne de' fian- chi.</marg> vengono coperti dalle gro$$e muraglie, & e$po$ti alle ruine, per le batterie; $i come è $tato v$ato dal- la maggior parte da coloro, che hanno per il pa$$ato fortificato. La qual muraglia viene a fare due effetti contrari a quel $eruitio, che $i deue de$iderare; cioè e$$ere fabricato l'opera con gran $pe$a, e danno della dife$a. Perche e$$endo battuta, non $olo le $ue ruine vengono a cau$are la perdita di <marg>Imperfettio ne delle di- fe$e fatte di muraglia.</marg> e$$e $ue dife$e; male rotture, ouero frangimenti delle pietre perco$$e dalle palle dell'artiglierie, $par- gendo$i per le piazze, feri$cono, & ammazzano i difen$ori, doue che la dife$a $i tra$muta in offe$a. E però cono$cendo $i con la ragione, e con l'e$perienza il danno, lo dobbiamo fuggire; e ma$$ime potendolo fare con molto $paragno, e facilità dell'opera; & in que$to propo$ito $i mo$treranno tre ordini di fianchi, che $aranno de' meglio inte$i, liquali $eruiranno, conforme a'$iti, oue occorrerà fortificare, come $i dirà nel quarto Libro; e prima il $eguente $arà il più reale fatto con due merlo- ni, e tre cannoniere, li quali $i mo$trano per, AB, con e$$e tre cannoniere IQR, ela prima con <marg>Forma, e di- fe$e dlle cã noniere con la larghez- za della lor gola.</marg> la dirittura de' due lati IE, deue $coprire l'angolo della contra$carpa, e l'altra MD, tutta la cortina, $i che la gola di mezo S, venga al più due piedi larga; benche $te$$e meglio venti vn'on- cia. Et il $imile $i farà nella $econda QG, & l'altra parte OF, ba$terà, che $copra la metà, ò più della cortina; la terza, & vltima RH, deue corri$pondere vicino all'angolo della fronte del ba- luardo, come s'è detto, $i che $empre re$ti coperta dalle offe$e, che li pote$$e fare il nemico, facen- <p n=>45</p> dogli la $ua bocca CH, larga braccia tre in circa, $i come $aranno l'altre, non o$tante che que- $te larghezze vengano fatte da $ua po$ta, conforme alle dette dife$e, cioè alla lunghezza, & al- la larghezza del fo$$o, con la gro$$ezza di e$$i merloni. Et quanto più gli angoli, che formano la gola di mezo verranno ottu$i, tanto più $icuri re$teranno dall'e$$er tagliati, & allargati dalle batte- rie del nimico, lequali faranno nel tirarci gli i$te$$i effetti, che $i veggono per le linee de punti <fig> ISE, che $arà lo $patio, e la dirittura e$po$ta all'e$$ere imboccata, ancor che que$ta fia fattura <foot>F</foot> <p n=>46</p> <marg>Fíanco lar go $olopa$ $i $ette, e fatto con vn $ol mer lone, oue potran $ta re tre pez- zi d'arti— glieria.</marg> molto difficile, sì per la di$tanza, come per la $trettezza, & per la gro$$ezza del merlone, fatto di materia frangibile, non e$po$ta a ruine. E per lo pre$ente $econdo di$e gno proporremo, che ne occorra formare vn fianco largo $olo pa$$i $ette, che $ono braccia vinti vno, cioè noue meno del $o- pra$critto, nondimeno dobbiamo ancora procurare di poterui tenere tre pezzi d'artiglieria, e con l'indu$tria $upplire alla $trettezza del $ito, $i che e$$i pezzi po$$ano $tare commodi, e coperti. E pe- rò $i deue allargare la piazza dentro la cortina, e $eruir$i d'vn merlone con due cannoniere; cioè $ia la larghezza del fianco AD, & il ri$alto della piazza dentro e$$a cortina QN, di braccia noue, formando la bocca della prima cannoniera il più $i potrà ver$o l'angolo N, come $i vede per GE; <fig> e per fare il merlone M, $i tiri la linea DF, doue $i verrà a formare la $econda cannoniera DFP, cioè conforme alla dife$a, che $i piglierà dalla larghezza del fo$$o, doue re$terà $patio commodo per <p n=>47</p> due pezzi d'artiglieria, che deue per lo meno e$$ere di braccia dodici, cioè vn pezzo douerà $tare al- la parte P, che $arà il più coperto, & il più $icuro dall'offe$a del nimico, $coprendo $olo quanto $i di$$e della fronte del baluardo; & il $econdo $tarà in F, che $coprirà per lo meno la metà, & il terzo che $tara alla prima cannoniera GE, $coprirà tutta la larghezza del fo$$o; ilqual numero ternario<marg>Effetto buono del fiaco doue po$$ino $ta re tre pez- zi d'arti— glieria. Fianco lar go pa$$a cī que doue $tarãno $o lo due pez zi d'arti— glieria.</marg> $arà perfetto nella dife$a de' fianchi, perche $empre $enza interuallo di tempo $i potranno conti- nuare i tiri l'vn dopo l'altro per offendere il nemico. E per il terzo, & vltimo di$egno, che $i farà per la dimo$tratione de' fianchi $arà il pre$ente, ilquale $i pre$uppone, che per la nece$$ità, & $tret- tezza del $ito, che ne può occorrere di fortificare, non pote$$e venire più largo di braccia quindeci, ouero pa$$a cinque, e$$endo però nece$$ario ri$altare a$$ai dentro la cortina MI, e $imilmente fare due cannoniere; ma $olo per lo commodo di due pezzi d'artiglieria, e formare il merlone più gro$- $o, che $i potrà, cioè la larghezza del fianco ver$o il fo$$o $arà BC, e di dentro la piazza FI, con la prima cannoniera MG; e per la $econda $i potrà tirare la linea RD, che corri$ponda vicino all'angolo della fronte del baluardo oppo$ito; perche douendoui $tare $olo due pezzi d'artiglieria, <fig> $arà nece$$ario. che ne re$ti $empre vno coperto, e $icuro dall'e$$ere imboccato, come s'è detto, ben- che $i pote$$e $coprire parte della larghezza del fo$$o, con fare più che $i può largo lo $patio RF, potendo però e$$o pezzo re$tar $empre coperto nell'auicinar$i all'angolo F, ma tanto più ficura- mente re$terà coperto, $e $i ingro$$erà il merlone A, co'l tirare la EQD, re$tando $olo EF, per la larghezza della bocca di dentro, cioè che la parte FQD, corri$ponda al mezo della corti- na, ela EQC, dentro all'angolo della fronte del baluardo. E per compita intelligenza del for- <p n=>48</p> <marg>Come $i di $egnino le canoniere</marg> mare que$ti fianchi, $i mo$trerà l'ordine particolare di di$egnare le cannoniere con la lunghezza & con la larghezza della lor tromba; e per vltimo la ragola del de$eriuere la rotondita della $ua $pal- la. Eprima delle cannoniere, lequali mo$treremo poter$i fare in tre modi, cioè; Si douerà hauer pre- parate $ei ha$te, ouero bacchette, come $ono quella de' mo$chetti, e tanta corda, che ba$ti da tirar le lor linee. E perciò e$$equire pre$upporremo e$$er $opra il $ito, & $opra la piazza del piano della For- tezza, & hauer di$egnato la gro$$ezza de' merloni, che per e$$empio, $arà AP, doue nel mezo $i ficchino in piedi due di e$$e ha$te, lontane almeno ventidue oncie, che $aranno le BE, e dopo $tando $opra la piazza, ver$o la cortina in Q, $i traguardi dall'ha$te E, l'angolo della contra$car- pa oppo$ita, e doue $i ri$contrerà, iui $i ficcherà la terza bacchetta, che $arà la A, douendo$i $i- milmente piantare la quarta Q, che verrà $opra la piazza, $i che e$$endo tirata la linea AB, (che è la metà della gro$$ezza del merlone) & che venga a dirittuta all'altra metà QE, allargando$i ver$o la $palla tanto, che $i $copra tutta la cortina, che pre$upponiamo $ia in P, per la PB, ti- rando, come s'è detto, l'altra parte ER, $i che venga eguali a la dirittura PB, e lontana la lar- ghezza BE, $i verrà ad hauer formato la larghezza della bocca di dentro PQ, e quella di fuori AR; e quando che nel pigliar que$ti traguardi dall'vna all'altra baccheta per le dette dife$e occor- re$$e rimouere le prime due di mezo BE; $i rimoueranno, conforme a quanto $arà bi$ogno, co'l tra$portarle da quella banda, che più ne apporterà la giu$tezza di e$$e dife$e; pur che la $trettezza della gola BE, $ia $empre nel mezo della gro$$ezza del merlone, e non più $tretta di ventidue on- <fig> cic, & al più due piedi. Segue il $econdo modo, benche con le $te$$e mi$ure, e dife$e; ma $olo dif- ferente nella gola di mezo, proponendo far que$ta non con li due angoli BE, ma con li quattro <marg>Gola della cãnoniera fatta con quattro an goli.</marg> HI, FG, per il quadro lungo GI, FH, per più fortezza di e$$a gola; cioè piantin $i le due bac- chette CD, lontane vn piede, e $i faccino i traguardi con le altre PQ, AR, tirando le corde CPA, DQR, col piantare le quattro bacchette GI, FH, lontane daì centro C, due piedi, e mezo da ogni parte $egnando le linee GI, FH, che formeranno il detto quadro lungo cinque piedi, benche $i pote$$e far di quattro; ma la $ua larghezza FG, HI, douerà e$$ere almeno due pie- di. Nondimeno a me più $odisfa la prima, che que$ta, per hauere il vapore del tiro più e$ito, e man- co contra$to nel pa$$are, non o$tante l'e$$er più gagliardo; perche e$$endo i due angoli BE, ottu$i, $aranno $icuri a ba$tanza. Segue per vltimo del fianco, il fare i denti nella gola delle cannoniere, e <marg>Cannonie re fatte co' denti.</marg> ma$$ime da quella parte doue il nemico può $coprire, i quali denti $ono da $ua po$ta inutili, benche fatti nel $a$$o viuo; perche $e bene molti fo$$ero i tiri, che face$$e il nemico, è gran $orte però che an- co con la palla d'vno colpi$ca nel detto dente, dando o più innanzi, o più in dietro; e quando pur ci col <marg>I denti $ono non $olo inuti- li, ma dan- no$i nelle cãnoniere</marg> pirà, chiara co$a è, che lo taglierà, e manderà in pezzi, con molto danno de difen$ori per le $caglie, che pa$$eranno dentro, e tanto più e$$endo di muraglia; perche re$tando così tagliata, con facilita viene a rouinare tutto, & ad impedire la cannoniera; e non colpendo i detti tiri ne' propo$ti denti, la palla viene a balzare dall'vna all'altra parte, $enza far tanto danno. Ma perche tutti i di$ordini, che vengono anteui$ti, hanno il lor rimedio; come $arà in que$to nell'a$$icurare, per quanto $i può, la <marg>Rimedio <21> a$$icurare i dēti, e le cãnoniere</marg> gola delle cannoniere, e particolarmente quelle fatte co' denti; e que$to rimedio dico poter$i fare con legni quadri, e gro$$i di rouere, fitti in piedi dalle parti della gola, cioè nelle bu$e fatte a po$ta $o- pra il $uo piano, come per LV, YT, $i vede; lequali bu$e vogliono e$$er fatte nella muraglia, oue- ro terra, e profonde almeno due piedi, mettendoui poi dentro e$$i legni, che douerebbono e$$er gro$$i per quadro almeno vn piede, e lunghi quanto $arà alta la cannoniera. E qu ndo que$ti legni fo$$ero dalle batterie tagliati, facil co$a $arà il rimetterne altri di nuouo, che doucranno e$$er preparati; do- <p n=>49</p> uendo$i però auertire, che le bocche di fuori delle cannoniere vogliono efser fatte alquanto più lar- ghe, cioè tanto quanto e$$i legni verranno a ri$altare fuori di e$$i denti, ouer gola della cannoniera. E que$to è quanto ne occorre al pre$ente in tal materia, e perche ella è la più importante che $i po$$a trattare d'intorno alle forti$icationi, ci rimetteremo a quanto ancora $e ne dirà nel $eguente Dialo- go, e nel Se$to, & vltimo Libro al $econdo capitolo. In quanto poi al formare la rotondità della $palla, che cuopre il fianco, que$ta $arà fattura facili$$ima; e tanto più, quando venga e$$equito $enza regola alcuna: ma con vna $emplice corda, tirata per la metà del $uo diametro, cioè, che $ia con vna<marg>Pratica <21> formarele rotondità delle $pal- le del fian co. Regola <21> formare ef $a rotondi tà.</marg> delle $ue te$te attaccata a vn cauicchio $itto nel $uo centro, & con l'altra poi fare il circolo, ouer la ro- tondità, che douerà hauere e$$a $palla; ilqual circolo, tanto quanto verra breue, cioè con minor cir- conferenza, tanto più la $palla verrà bene inte$a; po$cia che la lunghezza, che le apporta$$e la $ua cir- conferenza le noceria, sì per far$<*> di $opra il $uo terrapieno $tretto, come anco per accre$cer la fronte del baluardo; perche $olo la $ua larghezza ne può giouare. Nondimeno volendo formare e$$o cir- colo, con regola, dico douer$i tirare la larghezza del fianco AB, & il $uo diritto BC; pigliando$i <fig> poivna $quadra, con laquale $i deue tirare la GD, con l'angolo retto $opra la CB, che è la di- rittura della $palla, $i che termini in D, $opra la fronte DL, e compartita dopo e$$a linea in me- zo, che $arà $u'l punto. E $i tirarà con la detta $quadra la $econda linea diametrale EG, che formi l'angolo retto E, come prima $i formò in C, & hauendo tirato la linea del fianco AH, $i tirerà<marg>Lunghea- za della $palla.</marg> la terza linea dal punto C, all' H, & doue $i inter$echerà $opra la EG, che $arà in F, iui verrà ad e$$er'il centro, per la circonferenza della $palla CID, $i che la fua lunghezza GI, fia circa pa$- $a quattordici $opra il piano del $ito, come $i di$$e. <foot>G</foot> <pb> <fig> <pb> <fig> <p n=>52</p> <HEAD>FORTEZZA D'OTTO BALVARDI, RIDOTTA AL SVO FINE.</HEAD> <HEAD>GAP. XIX.</HEAD> <p>Dal numero de baluardi fabricati con le lor cortine, che d'ogni intorno $erri- no vna circonfcrenza, e che l'vno con l'altro $i po$$a proportionatamente di- fendere, ne verrà formata la Fortezza, $i come nella pa$$ata ptanta, per lo $uo <marg>Larghez- za del ter- rapteno delle cor- tiue.</marg> diametro AB, $i vede. In quanto al terrapieno CD, dene per la lunghez- za delle cortine, e$ler di $opra largo almeno dieci pa$la, benche que$to $i $accia conforme alla quantita della materia da cauare dalla fo$la, co'l fabricare anco- ra i $uoi caualieri EF, acciò $i po$$a ($tando $opra le $ue piazze) $coprire il fo$- $o con la fronte de' baluardi GH, & in$ieme ancora di$endere le $ue piaz ze ZK. Et que$te altezze di dentro de' terrapieni BL, $i deuono fare con tanta $eaipa, che commo- damente $i po$$a da per tutto $alire $opra e$$e piazze. Mo$trando$i ancora per TV, le porte delle $or- tite, e per MN, la larghezza della fo$$a, & per O, la $trada coperta, & per PQ, la $pianata di fuori. <HEAD>PIANTA DI NOVE BALVARDI.</HEAD> <HEAD>CAP. XX.</HEAD> <p>QVELLI, che vogliono fabricar Fortezze, deuono hauerne prima tanta p<*>ati- ca, e $cienza, che facili$$imamente po$$ano formar$i nell'idea tutte le lor parti, auanti che faccino l'opera, e quelle chiaramente vedere, e con$iderare, $i come vede$$ero l'opera fatta reale, perche non hauendo tale pratica, non sò con qual fondamento po$$ano ordinare, & e$$equire. Doue, che $pe$$o accade per tal difetto, che $i vedano alcuni imitare gli orbi, che volendo caminare vanno cer- cando la $trada, e$$endogli difficile il trouarla $enza la guida. Si come è acca- duto a molti nel fabricar Fortezze, con diuer$i di$ordini per mancamento di ta- le intelligenza, ne<*>ar, & nel disfar l'opere non bene antiuedute. E però formando$i con la $cienza, la pianta compiuta in tutte le $ue parti, & poi $apere per pratica fare effettuare l'opera, con preue- dere tutte le difficultà, che po$$ono accadere per la diuer$ità delle materie, il tutto pa$$erà con buoni$- $imo fine. E$$endo prima nece$$ario mo$trare in di$egno tutto il corpo di e$$a Fortezza, acciò non $o- lo $i venga con ragioni apparenti, a confermare la buona opinione di coloro, che la intendono; ma ancora a $atisfare a chi non intende; e tanto più facendo$i (come $empre $i deue) il $uo modello, & profilo. In quanto al corpo della propo$ta Fortezza, $i mo$trerà prima i $uoi membri, cioè i baluard<*> per HG, fatti tutti al $olito con due piazze, per cia$cun fianco, $aluo che il $egnato &, che ne ha <marg>Dife$a de' caualieri. Perfetta $ituatione & forma de' caua- lieri<*>. Porte del la Fortez- za.</marg> vna $ola, della quale al $uo luogo $i parlera. Seguono poi i caualieri, che $ono KL, MN, mo- $trando$i in$ieme l'effetto di parte de' $uoi tiri, nel difendere il fo$$o, le fronti de' baluardi, & la cam- pagna; oltre a fare vna $econda, & anticipata dife$a, quando fo$$e per$o vn baluardo, nel difendere la $ua piazza, come per O, $i vede, i quali caualieri con la $ua forma, & col $ito, $aranno i più vtili, e meglio inte$i, che in altro modo $i po$$ano fare. Seguono le porte CT, che ba$teriano fu$$ero tre, & po$te al mezo delle cortine, ma tanto ba$$e, che non veni$$ero $coperte dalla campagna; ben che anco $i pote$$ero fare $otto il caualiere, onde veni$$ero coperte dalla $palla del fianco del baluar- do, che più commodamente potriano (in tempo di bi$ogno) $eruire per $ortite, benche di que$te $e ne tratterà nel $eguente Libro. Si douerà poi compartire le $ue $trade; & prima quella dell'arme FG. Formando nel mezo d'intorno il centro A, la piazza principale VX, co'l $uo tempio X, e le no- ue $trade mae$tre, che deuono <*>iferire a tutti i baluardi, & a e$$o centro. Doue $i douerà fare vn portico, ouer loggia con qualche notabil fabrica, $i che $tandoui $otto i Signori Capi, po$$ano in ogni <marg>Cōmodi- tà notabi- le per $co priretutti i baluardi</marg> occorrenza vedere tutti i predetti baluardi; & doue occorre$$e il di$ordine, rimediarui. Seguono poi come $i vede le altre piazze D, & le $trade trauer$ali B. Ne $i deue in alcun modo fare, che le $tra- de, che riferi$cano alle porte, vadino rettamente alla piazza, che $aria erorre non piccolo; perche non è bene per molti ri$petti, che $ubito entrato dentro la porta $i venga a $coprire immediate le parti principali della Fortezza, o Città; e per così breue, e retta $trada poterui correre $enza alcuno impe- dimento. Segue ancora la parte di fuori, che $arà la larghezza della fo$$a PQ, con la $ua profon- <p n=>53</p> dità PR, ouero altezza della contra$carpa $atta con la $ua $trada coperta S, e la banchetta, che verrà al mezo in circa dell'altezza di detta contra$carpa, $i come nel profilo graticolato $i mo$trò; & poi la $ua cunetta, che douerà venir piena d'acqua $ortiua, fatta alla dirittura de' fianchi, onde da <*>i re$ti $empre $coperta, e $couata. E che la dife$a della trinciera, che vi $i deue fare ver$o le cortine, venga intorno al mezo della larghezza di e$$a fo$la, e ma$$ime incontro le fronti de'baluardi. Et per vltimo nella $pianata di fuori $i douera $empre procurar di cauarne quella quantita di terra buona, che vi fu$$e, & in quella maggior lontananza, che $i potrà, tornando poi a riempir tal cauamento con $a$$i, ouero con altra materia non $ottopo$ta alla Zappa, & al commodo del nemico, per cop<*>$i dalle offe$e della Fortezza, come a $uo luogo $i dità. Douendo$i anco fabticate la dife$a di detta $trada coperta ST, con alquanto di buona terra per di$opra, in larghezza di pa$$a due almeno; onde i det- ti $a$$i della $pianata non po$$ano (tirandoui il nemico) offendere i difen$ori, che vi fu$$ero $ortiti. per la $ua dife$a, fabricando incontro a cia$cuna cortina, le piazze angulari T, pur $opra il piano di e$$a $trada ST, doue i difen$ori po$$ono cauare alquanto di commodità nel difendere e$$a $piana- ta; e ma$$ime, $e dopo l'hauer fatto vna $ortita fuori, e ritirando$i, vi $i po$$ano $aluare, $empre che l'artiglierie de' fianchi, o de' caualieri doue$$ero $couare la detta $trada, per offendere i nemici, che per$eguita$$ero e$$i difen$ori. Benche $i po$$ino $aluare nella fo$$a per la commodità della banchet- ta, fatta nella detta contra$carpa; ma per a$$icurar$i quel tanto più, le dette piazze angulari non $i deuono $prezzare. E con que$to daremo fine alle propo$te regole di formare le piante delle For- tezze. <fig> <foot>H</foot> <pb> <fig> <pb> <fig> <p n=>56</p> <HEAD>DIALOGO, DOVE SI DESCRIVE</HEAD> <HEAD>IL RAGIONAMENTO FATTO DA VN CONTE CON LAVTORE.</HEAD> <HEAD>Nelquale in cinque giornate $i riepilogano tutte le mi$ure, e proportioni a$$egnate alle Fortezze, ricercando$i le cagioni, & le ragioni di tutte le $ue parti.</HEAD> <HEAD>CONTE.</HEAD> <p>Hora cono$co, che deuo non più dolermi de' venti contra- ri, ma tenergli obligo grande, poi che mi hanno con la nauc $pinto tra que$ti $cogli, venendo di Leuante per andare a Ve- netia, che per fuggire il continuo trauaglio del mare giudicai e$$er bene ritirarmi in que$ta Città di Zara, per a$pettare più commodo pa$$aggio di Galere. Perche non $olo hauerò la de- $iderata commodità, ma riceuerò molto più contento di ha- uer trouato vn sì caro amico, qual voi mi $iete. AVTORE. Buo- na fortuna $arà la mia $empre, che hauerò occa$ione difarle co$a grata, per e$$ere io così vbligato alle molte corte$ie riceuute da lei, però la prego che pigli il po$$e$$o di ca$a mia, e come $ua $ene$erua. CO. Molto volontieri accetto la vo$tra offerta, e particolarmente per e$$equir quello, che delibera$$imo gli anni pa$sati, quando era- uamo a Corfù, che fu di fare vn acconcio, e lungo ragionamento $opra il modo di fortificare. E però que$ti pochi giorni, che $tarò con voi, de$idero gli $pendiamo in così fatti di$cor$i; perche $entirò a$sai più $odisfattione, che s'io $te$$i in continue fe- $te. E per tal cagione non mi voglio vbligare ad alcuno di que$ti Clari$$imi Signori Rettori, acciò non impedi$cano que$to mio de$iderio. AV. Sento gran piacere di cote$ta $ua volontà, è però me le offeri$co $empre pronto per darle tutte quelle $odi$- fattioni, che potrò, conforme però alle forze del mio ingegno. Ne mi può inuitare a co$a, che mi $ia più grata di que$to; atte$o, che cia$cuno per i$tinto naturale parla volontieri della $ua profe$$ione. Ma ella entri in ca$a, e poi, che hauerà pre$o ripo$o, e che haueremo de$inato, daremo principio a ragionare delle Fortificationi; e così $e- guiremo tutti i giorni, che ella $tarà quì. <p n=>61</p> <HEAD>GIORNATAI.</HEAD> <HEAD>CONTE.</HEAD> <p>DAPOI, che per conuentione di gia fatta dobbiamo ragionare delle Fortificationi, a me pare nece$$ario, che diamo principio con qualche buon ordine, cominciando da' primi principij, per arriuarea quel $ine, che ci concedera la breuita del tempo, che po- trò $tar con voi. Atte$o, che de$idero cauarne qualche buon frutto, e chiarirmi di mol- ti dubbi, che tengo in que$ta materia. Ma vorrei per maggior mia intelligenza due co- $e da voi, cioè la facilità delle dimo$trationi, e che non vi ri$erbiate alcuna nuoua inuentione, $otto prete$to di $ecreto, che meriti $tare occulto (ilche non conuiene tra gli amici) oltre che non ho anco fede alcuna in que' tali, che dicono voler far gran co$e, e poi tacciono il modo, per non i$coprire l'in- uentione, ouero per dar più riputatione alle loro opinioni. Perche il no$tro de$iderio è il più delle vol<marg>Il non vo- ler con$e- rire la $ua opinione è cagione pricipali$- $ima, che vēganofat ti molti er rori.</marg> te così vano, che formandoci nell'idea qualche concetto di quelle co$e, che più $i de$ideramo, facili$- $imamente re$tiamo dalla propria affettione ingannati, non hauendo la ragione il $uo luogo. E que- $to non auiene quando e$$i concetti, ouero inuentioni $i conferi$cono con gli amici, che ne habbiano qualche intelligenza, per cercare di $coprire le imper$ettioni. AV. In quanto al $uo primo de$ide- rio intorno alla facilità delle dimo$trationi, crederò di $odisfarla; perche le voglio far vedere vn Li- bro, che di già ho $critto, $opra que$ta materia, doue con ordine (al parer mio) a$$ai facile, ho trattato de' primi principij per in$ino a quel fine, che più ho giudicato e$$er nece$$ario; $opra ilqual Libro gior nalmente potremo ragionare; e $pero, che re$terà $odisfatto. In quanto poi al trattare de' $ecreti, non accade che ella dubiti punto, perche non ho mai $tabilita alcuna co$a, che prima non l'habbia confe- rita, e di$putata con altri, per certificarmi del $olito inganno della propria affettione, che ella dice. CO. Ho molto caro que$ta conformità di opinione; ma di gratia mo$tratemi que$to vo$tro Libro. AV. Que$to è il Libro propo$to, e dopo hauerlo ella veduto con $ua commodità potrà dare al no$tro <*>agionamento quel principio, che più le piacerà. CO. Certo io non haurei $aputo dimandare ordi- ne, che più di que$to mi $odisface$$e nel formare le piante delle Fortezze, doue $arà campo $patio$o, per vedere, & per ragionare $opra tutte le lor parti. Ma vi prego auanti, che noi entriamo ne' di$cor$i $opra le lor regole, che mi dichiariate prima, per maggior mia $odisfattione le cagioni dalle quali a-<marg>Opinione che l'ordi ne del for- tificare nō $ia $cienza</marg> uengono tante, e così diuer$e opinioni, nel formare e$$e Fortezzes perche oltre il non hauer mai tro- uato Autore alcuno, che ne habbia $critto, ilquale $i cōformi con gli altri, ne anco ho vi$to alcuna For tezza, allaquale non vengan fatte infinite oppo$itioni, E quello, che più m'apporta marauiglia è, che $entendone di$putare, vedo e$$er pochi quelli, che concorrino in vna $te$$a opinione. E perciò da mol ti è $tato detto, que$ta non e$$ere $cienza, per non hauere i $uoi fondamenti certi, e demo$trabili, co- me hanno le altre; ma che il tutto venga terminato col $emplice giuditio di coloro, che pretendono d'intendere il modo del combattere; onde $tante tante, e co$i diuer$e opinioni, pare che le Fortezze vengano fabricate a ca$o, & che $i pote$$e anco fare $enza, poi che il petto de gli huomini, è la vera, &<marg>Cagione delle diuer $ità deile opinioni <20> gli Serit tori.</marg> la real dife$a. AV. Se ne' ragionamenti, ouero nelle di$pute, che $i $ogliono fare, vengon da vna del- le due parti negati i primi principij, per certo l'altra non può, ne debbe di$putare, veden do$i da que- $to, $egno manife$to di poca intelligenza; perche nel trattarne $aria, come $i dice, il voler pe$tar l'ac- qua nel mortaio, che dopo vna lunga fatica nō $i faria altro, che di chiara, farla diuenir torbida; ma$- $ime per e$$ere (al parer mio) que$ta $ua, o d'altri opinione molto a$tratta dalla ragione; atte$o, che que $ta è $cienza fondata, come $ono tutte l'altre $opra i $uoi termini reali, e demon$trabili, i quali pur $o- no facili, e noti, come più auanti le dirò. E prima intorno alla diuer$ità delle opinioni de gli Scritto- ri, che dice hauer letto, non è marauiglia, che tallettura le apporti confu$ione nella mente, poi che la maggior parte di e$$i hanno $critto diuer$amente quello, c'hanno inte$o da altri, $enza fondamento di $cienza, o di prattica. Non $apendo io trouare, che alcuno di loro habbia mai fatto fabricar Fortez ze, è ma$$ime con quelle dife$e, che $i ricercano contro le moderne offe$e, & che cō la e$perienza de $ucce$$i accaduti mo$trino operare con quelle ragioni che conuengono per bene fortificare. Nondi- meno la lor fatica non può $e non giouare, pur che l'accorto Lettore $appia tra le molte loro opinio- ni fare elettione della migliore. In quanto poi alle di$cordanze fatte da coloro, che ne vogliono di-<marg>Cau$a per la quale ne dipēdono tãte, e co- si diuer$e opinioni del modo del fortifi- care.</marg> $putare, & che nō $i cōfrontano di opinioni; que$to dipēde dalle cau$e $udette, cioè che pochi di loro intendono le ragioni, e ma$$ime quegli, che meno $anno, $ogliono e$$ere i più o$tinati, $i come il più delle volte $ono coloro, c'hanno qualche autorità; perche andando gli di$putanti a gui$a de gli orbi, che cercano la $trada, non è gran fatto, $e trauiano, perche vedendola caminerebbono liberamente a quel fine, che la ragione, e la natura delle materie ne mo$tra; poi che conforme a' $iti, & alle offe$e, che fa il nimico, $i deono formare le Fortezze, e non $opra le imaginationi concette nell'animo, oue- ro fondate $opra all'e$perienza di qualche ca$o $eguito in vn'e$pugnatione, che non $i dee addur per regola, $tante le diuer$ità delle occa$ioni de' $iti predetti, e delle materie. CO. Non voglio, che pe- $tiamo l'acqua, ma $i bene che la di$tilliamo per farla più chiara, laqual chiarezza mo$treremo con la <foot>I</foot> <p n=>62</p> dichiaratione del dubbio da me piopo$to, atte$o che $e i<*> tene$$i, che qu<*> haueile i $uoi teimini, non procurerei altianenti d'intenderne le cagion<*>; e miconten<*> che il volgo ne ragiona. Ma $olo ho detto que$to per appoitarmi marauiglia tante<*> uer$e, $apendo chevna $ola dee e$lere la buona, $i che non intendendo$ene la ragione, <*> tare, che le Fortezze non fo$$ero nece$iarie, per non apportare quel $eruitio a<*> per di$e$a de' Prencipi. Ma prima per maggior mia $edistattiond, de$idero, che di<*> to intorno al fondamento della $cienza, con proportionarla a qual he altra approuata<*> a mo$trare più chiaramente le cagioni di dette contradittioni, non venir da altro, che dal non <*> inte$a da molti, i quall per mo$trare di e$$ere $oldati, ne parlano, e $i promettono for$e più di qu<*> che $i e$tende il loro $apere. AV. Se noi dobbramo trattare della comparati<*> ne dell'altre<*> que$ta del fortificare, per certo non $i potia ritrouare la più $imile quanto $ia quella della Med<*>, <marg>la $cienza del fortifi care e cō- parata a <27>l la del me- dico Fi$i- co. Siti da $or tificare pa tilcono sē pre diqual che imper fetrione, e però vēgo no a$$imi- gliati ad vn'huomo amalato. Materie da le quali di pende la <21> $etione, & la im<21>$er- tione del $ito da for tificare. Si conclu- de e$$er la forti$ica— tione $ciē- za. Le Fortez ze vēgono a fare l'of- ficio che fa vn'e$$er cito in cã- pagna.</marg> perche l'vna con l'altra pare, che molto $i conlaccia in tutte le co$e. Atte$o, che volendo il <*> dicare, e$anare l'indi$po$itione del no$tro corpo, e nece$lario che prima cono$ca la natura della com- ple$$ione, e poi quella dell'humor $uper$luo, che ha generato il male, & in$ieme $apeigli applicare quelle $orti di medicamenti, che per natura $aranno contra<*>ij al detto humoie, per temp<*>arle<*>$i che e$$o corpo venga a liberar$i da e$$a $ua indi$po$itione. Cosi nel <*>orti$icare $i dee $empre pre$upp<*> che il $ito $ia il corpo amalato, $endo $empre con qualche impertettione, allaquale $i deono applicare i medicamenti. E prima con$iderare la $ua comple$$ione, cioè $e $ara $a$io, o terra, & e$$endo di <*> $arà a$$ai robu$to, e facile con ogni $emplice medicamēto a con$eruarlo gagliardo. Ma $e di tena $ot- topo$ta alla Zappa, $arà all'oppo$ito per natura molto debole, e facile a riceuere il male, $i che trã$mu- tando le con$iderationi, che dee hauere il Medico in quelle, che dee hauere vn'Ingegnere militare, nel ricono$cere le imperfettioni del $ito, $i potra ($enza alcun dubbio) applicare cosi potenti medica- menti, che faccino al corpo della Fortezza tanto beneficio, che $ia ba$teuole a cō$eruarlo. E pero dal- le co$e narrate concluderemo, che que$ta, di cui trattiamo, $ia non pur $cienza, come la medicina <*> ancora Arte; perche ella è facoltà in quanto che dipende ogni $ua perfettione in atto, da vari acciden ti della guerra, e da diuer$i $iti, in cui ci bi$ogna $ondar e$$e Fortezze. Scienza è $enza dubbio, hauen- do i $uoi fondamenti, & ogni formal perfettione dalle Matematiche, lequali pure $ono $cienze cono- $ciute per le lor certe dimo$trationi. Di modo, che mentr'ella in $egna, e Scienza; mentre poi con cer- te, e determinate regole, ne propone il fine indubitato di fortificare, e di difendere vn $ito, ella è Ar- te. E pa$$ando poi all'atto pratico, nel trouar molte dirlicoltà della materia con laqual $i opera, di- uien pure Scienza. Ma tutto ciò pre$uppo$to, come co$a chiara, e da non e$$er tenuta in dubbio ap- pre$$o coloro, che $anno, affermiamo di più, che ella è $cienza nece$$aria a' Principi, & alle Repu- bliche, per con$eruatione de'loro Stati; perche niente può e$$erci in que$to di maggior chiarezza, che l'e$perienza, o$$eruata in ogni tempo, & in tutte le maniere delle Signotie, e de gli Imperij; e maggiormente da coloro, che non hanno potere di nutrir le loro Militie continuamente $tipendiate $otto le colonie, come v$auano i Romani, & al pre$ente v$a il Turco; benche anco da que$ti furono, & $ono v$ate le Fortezze, lequali vengono a fare l'officio, che proprio fanno gli e$$erciti in campa- gna, Cioè nel combattere co'l nimico, & oppor$egli per trattenerlo, e fargli perdere il tempo, co'l dar agio al $uo Prencipe di vnir le $ue forze, & di $occorrerle, ouero diuertire in altre parti la guer- ra; e que$to fa co'l mezo della Fortezza, & col poco numero di $oldati, benche il nimico $ia padro- ne della campagna con gro$$i$$imo e$$ercito: Si che quando poianco $i perde$$e e$$a Fortezza, il $uo Principe non hauerebbe per$o il principal neruo delle forze, che è l'e$$ercito, & ma$$ime ha- uendo altre Fortezze da ritirar$i, & da dar tempo al tempo, & da godere il $uo bene$icio; ma <*>icro- uando$i $enza Fortezze, & a douer$i con$idare nel petto de Soldati, & nel $olo e$$ercito, benche po- tente, & venendo a perdere vn fatto d'arme, che pur nel combattere $i giuoca con la Fortuna, $i <marg>Le Fortez ze vtili$$i- me a tutti i potētati.</marg> può perdere con l'e$iercito ogni $peranza di poter$i più difendere; $i come già auenne al Soldano $oggiogato da Selim; & ancora al tempo de' Romani $i sà quanto le Fortezze fo$lero di notabil be- neficio per la con$eruatione di quella potenti$$ima Republica, hauendo le Fortezze interrotto il fe- lice progre$$o della guerra, che gli faceua Annibale, nell'e$$er$i trattenuto, & per$o troppo tempo nel volere e$pugnare alquante rocche, e Fortezze v$ate a que'tempi; Si che il Senato Romano heb- be tempo di preparar$i alla dife$a, & di con$eruare la $ua libertà. Si come anco auenne a Ma$$unino nel voler e$pugnare la famo$a Città di Aquileia, auanti che pa$$a$$e più oltre, per far$i Tiranno di quel Senato; doue per l'incommodo del viuere, & d'altri patimenti del $uo e$lercito, che a$$edia- ua la Città, re$tò egli $te$$o a$$ediato dalla fame, onde da $uoi Capitani fù nel proprio pa- diglione co'l figliuolo vcci$o; & con la $ua morte venne in$ieme liberata la Citta di Aqui- leia, & a$$icurato ll Senato dalle in$idie del Tiranno. In quanto poi a' progre$$i di guerra fatti dal Turco, e ma$$ime ne' tempi no$tri, già $appiamo e$$er $tate le Fortezze di notabil beneficio, an- <marg>Fortezze fabricate dal Turco.</marg> cora a' Prencipi, che con e$$o con$inano, nel con$eruar$i po$$e$$ori de' loro Stati, benche a$$ai meno potenti, che $enza tal mezo non haueriano fatto, $tante che quello, ilquale è con forze potenti pa- dron della campagna, è anco padron delle Città, & d'altri luoghi non fortificati, e quello, che molto <p n=>63</p> importa, è il poter$i $eruire delle munitioni del viuere, che vi $aranno non potendo il Prencipe, ne ineno i va$$alli $aluarle, onde $i perde il tutto con duplicato danno $enza il mezo della Fortezza. Do- ue anco per tal cagione $i vedono per molte e$perienze, e$$ere non poco prezzate, e cu$todite le l or- tezze dal Turco in tante parti, e frontiere del $uo $tato, e ma$$ime nell'Vngheria. Et particolarmente, per quanto $i dice, in Per$ia ne ha fabricate $ette, per la con$ei uatione di quegh Stati nuouamente acqui$tati, hauendo ridotte in colonie quelle prouincie, doue con molta $acilita, $e ne $a po$$e$$ore. Si che da que$to $i può comprendere, che $e quel pae$e fo$$e $tato dal Per$iano anticipatamente a$$icu- rato con le dette Fortezze, e dopo $aputole cu$todire, come al pre$ente $i $a; il Turco non haueria fa<*>to così gran progre$lo, e ma$$ime con tante incommodita per la lunghezza del viaggio. Adun- que hon dee hauer luogo la ragione di coloro che vogliono, che $ia bene l'e$$er le prouincie $enza Fortezze, con dire che perdendo$i e$$e prouincie, facilmente $i po$lono anco con la $te$$a facilita riac- qui$taie, e ma$$ime co'l fauore, & aiuto de' popoli va$$alli; Atte$o, che doue non $ono le Fortezze, il nimico le può fare, onde con la facilità dell'acqui$tare il po$$e$$o con tutte le monitioni, & le com- modità del pac$e, $i può per gli $ucce$$i, e ragioni dette, acqui$tar$i la intera $icuita di e$$o po$$e$$o. E tanto più non conuenendo$i a' Prencipi <*>porre al tutto ogni loro $peranza nella fedelta de' lor va$$alli; benche di già aueni$$e ben fatto a que$ia Illu$tri$$ima Signoria di VENETIA, nello Sta- to di Terraferma, & al Signor Duca d'Vrbino, & ad altri Principi, per e$$er$i mutati i tempi con le opinioni, & per e$$er cre$ciuto il de$iderio di veder nouità nelle co$e. E però da quanto ho detto ci doueremo certificare e$$ere le Fortezze non $olo vtili, ma nece$$arie, $i come con altre a$$ai maggio- ri, e più fondate ragioni $i può mo$trare. CO. Non po$$o, ne voglio negare, che l'arte del fortifi- <*>are non $ia ancora $cienza, douendo$i, come dice$ti, o$$eruar la natura delle materie, che propor- tionate vengano à fare vn corpo, cosi preparato per li $uoi difen$iui, che non habbia troppo da te- mere il male, che gli poto$$e lare il $uo nimico. Ma è ben vero, che pochi$$imi al parer mio, $ono quelli, che intendano, e $i $appiano valer di tal proportione, douendo dipendere que$ta loro intelli- genza da vna lunga prattica, & gratia riceuuta dalla natura; per e$$er molti quelli, che $enza tali con$iderationi, o fondamenti, $i la$cino guidare $olo dall'v$o, o$$eruato per lo pa$$ato nel giudi- care, & nel $abricare Fortezze $enza riguardare alle oppo$itioni, alle quali $ottogiacciono. Ma potendo$i con le regole così chiare (come dite) rimediare à così fatta confa$ione apporteria vn beneficio molto grande a' Principi, per la dife$a de'loro Stati; E però vorrei, che mi dichia- ra$te l'ordine, che $i dee tenere. AV. L'ordine buono, per far bene tutte le opere, è il con$idera-<marg>Il buon'or dine nel di terminare le Fortez- ze, dipēde dal ricono $cere pri- ma il loro $ine. Nel fortifi care $i dee sepre tra$- matare la materia a danno del nimico, & a ben<*>$i— cio de' di- $en$ori. Ordine da t. nere per con$ultar $opra il $i- to per deli berare di fabricare la Fortez- za.</marg> re prima il $uo fine, doue $i viene a ricono$cere tutte quelle cagioni, che $tanno più per nuocere; perche cono$cendole, facil co$a è il guardar$ene, & fuggirle; $i che volendo noi fabricare vna Fortezza, $appiamo, che il $uo fine è $olo per poter$i difendere con poca gente, da numero grande de' nimici, che ne vole$iero offendere, e che tutta que$ta $ua dife$a dee e$$ere cauata dall'offe$a, che anticipatamente $i hauerà ricono$ciuto poter$i riceuere da e$$o nimico, conforme alla materia & al $ito, atto a pigliare o più, o meno il male, che può cau$are l'opera della zappa, e batterie. E però il medicamento per la $ua con$eruatione $arà il tra$mutare la natura delle dette materie, o $ia $a$$o, ò terra $empre a beneficio della Fortezza, & a danno del nimico, CO. L'ordine con le con$ideratio- ni, che dite douer$i tenere per fabricar la Fortezza, a me pare molto buono, ma non e$$endo io così capace d'intendere que' particolari, che $eguono, $arà bene, che mi dichiarate meglio le più princi- pali con$iderationi, che $i deono hauere, per e$$equire que$ti $uoi principij. AV. Se dalle offe$e, che $i cono$cerà poter riceuere, $aranno cauate le dife$e, $i verrà $enza dubbio alcuno a formare la For- tezza in tutta perfettione; & per ciò fare; $i dourà $apere e$$er nece$$ario, auanti che il Prencipe $i metta a fare operare co$a alcuna, do pò che hauerà $tabilito il $ito (che $arà, doue la commodità, oue- ro la nece$$ità lo $pingerà a fabricare la Fortezza) dee farevnire in$ieme tutti i $uoi Capi da Guerra, & gl'Ingegneri militari, che l'haueranno da con$igliare, & trasferiti $opra e$$o $ito, deono tener lo i$te$$o ordine, che tengono i medici nella per$ona d'vn Signore oppre$$o da qualche graue infermi- tà, per cono$cere il male, & per applicargli que' medicamenti più gioueuoli, conformi alla natura della $ua comple$$ione, per farlo guarire, come di $opra $i propo$e; ma non già pretendo, che $i e$$e- qui$ca quello, che e$$i Medici molte volte fanno, poi che in cambio di guarire, ammazzano gli infer- mi, con le loro non conuenienti ricette, cioè per non cono$cere la natura del male, atte$o, che i giudi- cij, che $i faranno $opra il $ito della Fortezza, non deono e$$ere $ottopo$ti a tal'errore, potendo$i con l'e$perienza de' cauamenti vedere interiormente la materia, ouero infermità di e$$o $ito. Pre$up-<marg>Cauamēti da fareper cono$cer la materia che $t à $ot to il $ito.</marg> ponendo però ancora, che tutti coloro, che $aranno introdotti in così fatti ragionamenti, & di$pute (ma$$ime gl'Ingegnieri) $appiano per prattica le cau$e, & gli efferti di tutte le offe$e, & la natura delle materie, & i rimedij, che $i deono fare, $i che con gli effetti $ieno cosi buoni Medici, che $appiano proportionare la natura de gli ingredienti delle medicine, ouero delle dife$e, con quelle del male, che antiuederanno poter riceuere, acciò ba$ti a liberar$i. E perche meglio la intenda verre- mo a i particolari; Cioè. Dee $apere, che la Fortezza può in quattro modi riceuere offe$a dal $no nimico. Et prima con la ZAPPA. Secondo con le Batterie; terzo co'l lungo A$$edio; <foot>I 2</foot> <p n=>64</p> quarto, & vltimo, per via di tradimenti. Fra le quali offe$e due $ole $ono le magg<*>cioè Zappa, c <marg>La mag— giore o$$e $a è quella della Zap- pa. Cique mo di di offe- $a con la Zappa. L'offe$a <20>l le batterie puo e$$ere in tre mo- di.</marg> Batterie: ma la più tremenda $arà la Zappa, che $i deue intendere in$ieme col badile benche $<*>loven- ga nominata la Zappa; douendo$i ancora $apere gli effetti di que$te offe$e, e lo<*>.<*> dunque principio dalla prima, che $arà la zappa, con laquale il nimico ci può offendere in cinque modi; cioè $opra il piano del $ito con trauer$e, ouero trinciere $torte, per caminare coperto, & per ac- co$tar$i alla contra $carpa del fo$$o. Secondo con l'altezza de' monti di terra, ouero de caualieri, per i$coprire le piazze dentro alla Fortezza. Terzo cauar le $trade $otterrance, e pa$$ar $otto la con- tra$carpa, e sboccare da ba$$o $opra il piano del fo$$o. Quarto, far trauer$a nella larghezza di detta fo$$a co'l buttarui la terra, che $i potra portare per le dette $trade. Quinto, & vltimo tagliar la mu- raglia, & entrar $otto al baluardo, e co' cauamenti farui i $orni, per metterui i barili della poluere, e minarlo, e con le rouine far$i $trada da montarui $opra. Ma con le Batterie puo offendere $olo in tre modi, cioè, leuar le dife$e con l'imboccare i fianchi. Secondo, tagliar la muraglia nel più ba$$o, che $i può, cioè, al mezo dell'altezza $ua, nelle fronti, & ne gli angoli de' baluardi, per $arle cadere con la dife$a, che tiene di $opra, $i che quella materia ruinata li renda commoda $alita per $alirui, & per impadronir$i delle piazze. Terzo, & vltimo, è operare l'artiglieria $opra a' caualieri, che $i fanno di fuori, per i$coprire, e battere per fronte, e per fianco le piazze dentro della Fortezza. Quanto poi all'a$$edio, & a' tradimenti, $ara facil co$a l'a$$icurar$ene, perche, l'vno co'l buon pre$idio, & abon- danti munitioni della Fortezza, $i a$$icurerà, & l'altro con la buona militia, e $opra tutto, cō la $perien- za, & ingegno del capo, che la dee comandare; ilquale e$$endo $oldato di honore, & i$perimentato, non potrà mancare dell'obligo $uo. Onde $apute que$te diuer$ità d'offe$e, che contengono tutte le qualità di malatie, che può hauere il corpo della Fortezza, $i doueranno $apere i $uoi rimedij, i quali <marg>Rimedij contra l'o- pera della Zappa.</marg> $aranno que$ti. E prima per l'opra detta della Zappa, cioè nell'acco$tar$i con le trinciere coperte alla contra$carpa; dico, che a que$ta offe$a $ottogiacciono tutte le Fortezze, che hanno la terra di fuori, doue non è altro miglior rimedio, che dopo il farui la fo$la larga, e profonda, farui commode, e $pe$- $e $ortite, & in$ieme procurare, che nella contra$carpa; & nella parte della $pianata di fuori, $ia cauata quella maggior quantità di terra, che $arà po$$ibile, e portata dentro la Fortezza, & poi tiempire co' <marg>I $a$$i e$$er molto no- ciui per lo nimico.</marg> $a$$i, & rialzare e$$a $pianata a quella altezza, che farà dibi$ogno, per e$$ere i $a$$i (cosi $ino$$i) di dãno notabili$$imo al nimico, e la terra all'oppo$ito per la $ua dife$a. E però quando tutta la $pianata fu$$e $otto co'l $a$$o viuo, e fermo; e per di $opra fu$$e tutta coperta di mede$imi $a$$i $mo$$i in quella mag- giore quantità, che $i pote$$e fare, que$ta $arebbe veramete la più gagliarda, & la migliore dife$a, che $i pote$$e de$iderare. Secondo, per l'altezza de' monti, & de caualieri, che il nimico può fare di fuori, <marg>Offe$a che può fare il nimico co' caualieri.</marg> per i$coprire, & per battere dentro le piazze. Que$ta tal'opera con difficultà $i potrà impedire, hauen do il nimico la commodità della terra, benche ancora (non hauendola) la po$$a portare da lontano, $e bene con e$trema difficultà. Dee$i però impedire tal $ua fattura, con le artiglierie po$te $opra i caua- lieri della Fortezza, & far le contrabatterie, a$$icurando le dette piazze con le altezze de' parapetti fatti con la $emplice terra. Terzo nel far le caue, e le $trade $otterrance per tagliare la contra$carpa, & per entrare nella fo$$a, non e$$endoui il $a$$o, non $i può impedire tal lauoro; ma $i bene l'effetto del- <marg>Offe$a del le $trade$o teranee.</marg> l'opera con la larghezza, & con la profondità della fo$$a, e con le $pe$$e $ortite, e particolarmente con la grandezza, & la perfettione de' fianchi de' baluardi, co' commodi, e $pe$$i caualieri, ne' quali $ieno molti pezzi d'artiglieria coperti, & a$$ai $icuri apporteranno grandi$$ima dife$a. Quarto, che $ara la trauer$a di e$$a fo$$a, a que$ta offe$a, le dife$e dette con le commode, & cō le coperte $ortite $arà il $uo $icuro rimedio. Quinto, & vltimo nell e$$ere tagliata la muraglia, per cauarui i forni, e per minale le piazze, dico, che $i deono v$are le contramine, lequali $i doueranno hauer fatte anticipate, o aimeno nello $te$$o tempo che le fa il nimico, ben che $ia $attura pericolo$a, & di molto incommodo per li di- fen$ori in quel tempo a far tal'opera, delle quali $e ne parlerà nel $e$to libro. Quanto poi alle offe$e delle batterie nell'imboccare de' fianchi, il primo rimedio $arà farli coperti con la $ua $palla rotonda, <marg>Rimedij contra le batterie.</marg> con la gro$$ezza del merlone, e lunghe le trombe delle $ue cannoniere, lequali deono e$$ere coperte con la fabrica di detto merlone, fatto di materia non e$po$ta a ruine per le batterie. Segue poi le ruine, che fanno nel battere, nel tagliare la muraglia delle fronti de' baluardi; doue non vien coperto dalla contra$carpa, $i dee nel fabricare la Fortezza alzare quella parte, che può e$$ere $coperta dal ni- mico, non di muraglia, ma di terra fatta con molta $carpa, $i che ne a$$icuri dalla detta ruina; douen- do$i perciò fare la muraglia $olo da ba$$o tanto alta, quanto $arà la profondità della fo$$a, & con tanta gro$$ezza, e $carpa, $i che ba$ti a $o$tentare il terrapieno, che gli dee $tar $opra. Terzo, & vltimo nello $coprire, & nel battere con le altezze de' caualierile piazze dentro della Fortezza: que$ta tale offe$a poco $i dee $timare, $empre che gli alzati delle dife$e di e$$a Fortezza $ieno fatti con la $emplice terra, come $i è detto, & con quella gro$$ezza, & altezza, che fa di bi$ogno. Si che al pre$ente le douerà ba$tare, quanto ho di già detto, per vn'apparente ritratto di quello ho da dirle, per leuarle i dubi, che ha mo$trato hauere nelle Fortezze. CO. Io re$to molto $o- disfatto dell'ordine, e delle ragioni dette, per lequali mi hauete chiarito molte difficultà, di che più non mi marauiglio delle imperfettioni così notabili, che $i ritrouano nelle Fortezze, ne <p n=>65</p> meno de' con$u$i di$cor$i $atti da quelli, che con poco fondamento ne trattano; benche $iano $tati nelle Guerre, e che $i vogliono far Mae$tri per hauer vi$to, e non inte$o, o $aputo con$iderare le cau- $e de gli effetti $eguiti. E veramente confe$$o, che gli errori accaduti nel fabricare e$le Fortezze, vengono ad e$$ere cau$ati dal poco antiuedere le offe$e farte da forze potenti, $i che non è maraui- glia $e $ono re$tati ingannati. E però non o$tante la comparatione fatta da voi della $cienza del me- dicare, po$$iamo con più reale $imilitudine comparare que$ta del forti$icare al giuoco de gli Scacchi,<marg>Di$e$e d ! la Fortez- za compa- rate a<*> co de<*> Scacchi.</marg> perche $i come è buono giuocatore quelli, ch'auanti, che moua la pedina, od altro pezzo, antiuede tutta quella offe$a, che gli può fare il $uo auer$ario, procurando $empre di vincere il giuoco, ouero al meno leuarlo del pari; cosi $arà buono Forti$icatore, ouero Ingegnere militare quello, che accommo- derà le di$e$e conforme all'offe$e, che gli potrà fare il nimico, come hauete detto. E pero il giuoco è belli$$imo, $empre che co' fatti $i habbia tanto ingegno, e pratica di $aperlo ben giuocare, e nō con le parole, & con l'autorità, $i come molti fanno. In quanto poi alla elettione de gl'Ingegnieri, & de' Capi da Guerra, che hauete detto douer$i fare, dico e$$er que$to ottimo rimedio per ritrouare il ma- le, & per $aperlo leuare; ma per quella e$perienza, che molte volte ho vi$to in cosi fatte cō$ulte; dico,<marg>Come $i douerãno $are le con $ulter<21> $a- bricar le Fortezze.</marg> Che il Prencipe, che vorrà fabricare la Fortezza, $i mette ad vn gran ri$ico: cioè, che il giudicio non venga rettamente fatto conforme al $uo $eruitio, perche può accadere, che le opinioni propo$te da per$onaggi d'autorità, a' quali per l'ordinario vien lor dato tal carico, non $ieno per le cau$e dette buone, ne bene inte$e; con tutto ciò alcuna volta da e$$i vengono di$putate, e mantenute, non per ri- cono$cere, & approuare le migliori ragioni ($i come $i conuerria) ma $olo per mantenere la propria opinione, non volendo mo$trare di errare. E perciò molte volte vengono prodotti e$$empi accadu- ti nell'e$pugnationi, molto lontani dalla verità, e $olo acconci per portare la propria opinione, e per meglio ingannare il Prencipe, con far$i tenere per prattichi, $i che di giudici non appa$$ionati, che douerebbero e$$ere, $i fanno parte. E però vorrei per fuggire que$ti così fatti di$ordini, che cia$cuno nel grado, che tiene, face$$e l'vfficio $uo, cioè che il capo principale co$tituito dal Prin- cipe, con gli altri Capi da Guerra fu$$ero $emplici giudici delle opinioni, che vengono propo$te, per- che nel far tra le molte, la elettione della migliore, con$i$te il $apere. Douendo$i poi darne il carico della e$$ecutione ad vn $olo, & al più prattico Ingegnere, ilquale dee dar gli ordini a gli operanti, e far lo $te$$o effetto, che fa il Mae$tro di Capella nel far cantare i mu$ici, & al Signore con l'autorità tocca di far prouedere tutte le nece$$arie proui$ioni, e materie bi$ogneuoli nel fare operare; co'l di$tribuire gli vffici conforme alle profe$$ioni, onde poi non venga ad hauere altra briga, $e non di ca$tigar gli inobedienti, e come Signore, e Prencipe riueder $pe$$o l'opera, e $e viene e$$equita conforme a gli ordini $tabiliti; e non con altro fine, $e non che l'opera $i faccia pre$to, e bene, e$$endo $empre $uo tut to l'honore. Ma volendo e$$o Signore, e$$er giudice, e parte, co'l fare e$$equire, come lngegnere, e molte volte con poca $eienza, e meno prattica, ne può accadere quello, che accaderia al corpo no- $tro, quando il capo vole$$e far l'v$$icio de' piedi, cioè il tutto andrebbe a roue$clo. Ma di$tribuen- do$i gli vffici, $i che cia$cuno faccia la parte $ua; il tutto regolatamente con ottimo fine $arà e$$equi- to. Ema$$ime quando gli e$$ecutori $aranno e$po$ti alla pena del ca$tigo, come al beneficio del pre-<marg>Cau$eprin cipali de' di$ordini delle fabri che.</marg> mio, onde cia$cuno $i guarderà da gli errori, e quando pur ne veni$$ero fatti, pre$to $i $coprono, & $i emendano; co$a, che non auuiene, quando il Signore ne fu$$e l'autore, doue i di$ordini $ono tenuti occulti, ne $i ritroua alcuno, che (per quanto tien cara la propria vita) ardi$ca di parlarne. AV. Be- ne e $auiamente ella ha detto, ma è impo$$ibile ciò fare; per due cagioni; prima perche molte volte i giudicij, e le deliberationi $ono fatte da chi non intende il negotio. Secondo, quelli che hanno l'autorità $uprema, $i pre$umono $aper tutte le co$e bene, e di poter comandarle $enza fare errore; Co$a, che anco facilmente gli riu$cirebbe, quando $i vole$$e gouernare co'l con$iglio di quegli, che con l'e$perienza hanno mo$trato di $apere. Ma perche, que$ti vogliono e$$er $oli, & ammini$trare il tutto (e for$e, per qualche lor fine) non è gran fatto, che poi ne vēgano i di$ordini da lei'detti, e di più ancora $ieno per$eguitati con barbare maniere coloro, che intendono, e che vole$$ero riguardare all'opere loro. In vltimo per concluderla, $aria vn volere riformare il mondo (il cui dominio molte volte, $i vede e$$er gouernato a ca$o) E ma$$ime quando noi ci crede$$imo di voler regolare gli in- tere$$i dell'altrui pa$$ioni. Nondimeno que$ti così fatti pen$ieri non toccano a noi, ma $i bene a Prin- cipi, che per lo proprio loro intere$$e deono leuare le così danno$e occa$ioni, doue $i tratta il $eruitio di cotanta importanza, come è il fabricar Fortezze. Ma facendo all'oppo$ito l'a$$icuro, che co'l pec- cato ne fanno a$$ai pre$to la penitenza, sì per il molto te$oro, e tempo, che inutilmente $pendono, co- me anco per $oggiacere a grandi$$imi di$ordini, che po$$ono $uccedere dalla tardanza, di ridur la For tezza quanto prima a buona dife$a. Et però la$ciamone il pen$iero a chi tocca; e torniamo al no$tro ragionamento, cioè di dar principio a'$eguenti venti Capitoli, che $aranno i principali, contenuti in que$to primo Libro. <foot>I 3</foot> <p n=>66</p> <HEAD>MISVRE, ETPROPORTIONI</HEAD> <HEAD>DELLE DIFESE DELLA FORTEZZA.</HEAD> <HEAD>GIORNATA II.</HEAD> <p>1 La dife$a delle artiglierie dal fianco alla punta del baluardo deu'e$$ere pa$$a cento cinquanta al- manco, & al più, per nece$$ità cento ottanta, douendo$i fuggire tal di$tanza co$i longa ma$$ime quando i baluardi non veni$$ero ben guardati da caualieri. <p>2 L'angolo interiore del baluardo da cia$cuna parte $ia pa$$a trenta: cioè in tutto $e$$anta almeno per diametro, & que$to ma$$ime, doue $i faranno due piazze per fianco. <p>3 Il fianco con la $palla braccia nouanta, ouero pa$ia trenta. <p>4 Il fianco $olo $ia largo braccia trenta, ouero pa$$a dieci. <p>5 Le $palle pa$$a venti, che $arà la metà più del fianco, e di forma circolare. <p>6 La dirittura della gola del fianco braccia trenta, e che pigli la dife$a dal fine della rotondità della $palla nella fronte del baluardo oppo$ito. <p>7 La fronte del baluardo pigli la dife$a dal terzo della cortina per il meno. E più dentro a e$$a cor- tina, conforme a l'angulo ottu$o. <p>8 Sopra la $palla $i faccia vna cannoniera, laqual vien detta in barba. <p>9 L'altezza delle muraglie, ma$$ime quelle de baluardi deue e$$ere pa$$a $ei ò almeno cinque, & con la metà di $carpa, il $uo terrapieno di $opra $ia alto al più quattro, douendofi però fare que- $te altezze di terra, conforme a' $iti, & alla quantità della materia, che $i potrà cauare di $uori, alla quale altezza $e le deue dare altrotanto di $carpa. <p>10 Il parapetto de baluardi $i farà gro$$o pa$$a cinque, & al più $ei, & quello delle cortine $i facci quattro pa$$a. <p>11 La piazza del fianco larga braccia venti otto. <p>12 Tre cannoniere per cia$cun fianco con due merloni. <p>13 A cia$cuna piazza ba$$a del fianco $i faccia la $ua $trada coperta con la $ortita per di$cendere nel- la fo$$a, & fabricando vna $ol piazza per fianco, $i farà la $ortita $opra al piano della detta piazza. <p>14 A tutti i fianchi $i faccino due piazze, $empre però che la forma, & il $ito lo conceda. <p>15 Si fabrichino i caualieri vicino al fianco $opra la cortina, è tanto alti, che le $ue artiglierie po$$ino $olo $coprire per fianco il fondo della fo$la incontro il baluardo oppo$ito. <p>16 Il fo$$o $i faccia largo nel più $tretto braccia nouanta, intendendo$i tale larghezza in bocca, cioè $opra al $ito, doue $on pre$e tutte le mi$ure, & la proportione del corpo della Fortezza, & $i pro- fondi il più $i può, douendo il $uo fondo re$tare ò col $a$$o, ò con l'acqua viua. <p>17 La cunetta nella fo$$a $i faccia larga braccia dodici, e tanto profonda, che troui l'acqua, ò il $a$$o. <p>18 La contra$carpa $ia fatta co'l muro $enza calcina, $e però vi $aranno pietre viue da farla, & la ter- ra del $ito non buona da $o$tentar$i, ma$$ime venendo violentata dalle acque $ortiue. <p>19 La $trada coperta $i dee cauare nel taglio del $ito, ouero coprirla con alzare la contra$carpa. <p>20 La $pianata di fuori $i dee $empre alzare con $a$$i, leuandone prima la terra buona. <p>QVESTE $ono (Signor Conte) le principali mi$ure, ele proportioni della Fortezza, ridotte in venti Capi, $opra le quali potremo, con $ua commodità, di$correre, $eruendo$i de gli $te$$i di$egni del Libro per le loro dimo$trationi. CO. Per le molte occa$ioni, che mi $ono occor$e, nell'hauer vi$to l'ordine, che tiene il Turco, con la $ua potenza nell'e$pugnation delle Fortezze, mi $o- no venute più volte diuer$e con$iderationi per ritrouar rimedio da poter me- glio re$i$tere a detta $ua potenza: però de$idero l'occa$ione di e$plicare $opra di ciò qualche mio concetto, & in$ieme d'intendere l'opinione vo$tra, acciò $e ne po$$a trarre qualche notabile auertimento, & ordine di miglior dife$a: pur che l'ingegno mio corri$ponda a que$ta volontà. AV. Segua pure allegramente, perche $enza alcuna difficultà $pe- ro, che que$ti no$tri ragionamenti non $aranno fatti indarno: perche con la $cienza, & con la prat- tica ho $peranza, che tratteremo di così buon'ordine di dife$a, che $e ne potrà $perare ogni felice $ucce$$o, non $olo per poter ben $eruire que$ta Illu$tri$s. Sig. di Venetia, che è l'antimuraglia della Chri$tianità, contra a i più potenti $uoi nimici, ma ancora di tutti gli altri Principi Chri$tiani, per di- fe$a di Santa Chie$a, & honore di DIO. CO. Da che a me tocca dar principio, anderò di$cor- <p n=>67</p> rendo Capitolo per Capitolo, & liberamente ci farò quelle oppo$itioni, che mi parranno conuenien- ti in quelle parti della Fortezza, doue cono$cerò poter$i fare <*> igliore dife$a, timettendomi però $em p e alla più $ana opinione. E prima trattando voi nel primo Capitolo delle di$e$e, che deuono fare<marg>La di$e$a della <*> tezza dee e$$ere al- manco pal $a cento or taota, & al più ducen- to. Oppo$itio ne alle di- fe$e lūghe</marg> l'artiglierie de' fianchi, dite voler che tal di$e$a $ia cento cinquanta pa$$a, ò al più cento ottanta, da che, per mia opinione, $i potrebbe in que$ta parte dare alla Fortezza maggior vantaggio, cioè fare più corte <*> $ue di$e$e per accre$cergli forza, giudicando non poter' errare, nell'imitare il vantag- gio, che cerca $empre il nimico nell'offendere co'tiri più corti, cio<*> che i difen$<*> $i po$$ino di$ende- re con gli archibugi, detti mo$chettoni; atte$o, che con cue$ta qualita d'armi habbia vi$to fare a$lai maggior danno al nimico, che non $e gli $a con l'artiglicria; perche co' detti a<*>chibugi $i ammazza- no gli huomini, & con le artiglierie $e $a loto a$$ai più paura, che danno. E però quando que$ta dife$a fo$$e lunga $olo cento venti pa$$a, al pater mio, $taiebbe a$$ai meglio, benche più o meno otto, o dieci pa$ia (a vn cosi fato tiro) importi poco. AV. Que$ta non è quella buona $trada, $opra la quale con molte ragioni noi ci <*>amo di gia incaminati, ne meno quella, che ella $te$$a ha approuata per difen- der$i contro a potente forza, & hauendo tale opinione, verrebbe a mo$trare, che le l o<*>tezze di già v$a<marg>Di$au<*>rag gio della Fortezza fatta cō le dife$e cor te.</marg> te, & particolarmente con le dife$e corte, fu$$eio perfette; co$a, che nō <*>perche con la ragione, & con la e$pei ienza vengono tenute nō $olo imper$ette, ma danno$e; & $e bene la di$e$a della Fortezza, de- ue e$$er cauata dall'o$$e$a, che le può fare il nimico, que$to $i dee intendere in quanto all'effetto; per- che in quanto al modo $arebbe il pen$iero molto vano; atte$o, che i di$en$ori della Fortezza per il po co numero, non po$$ono operare quella quantità d'arme offen$iue, & particolarmente i detti archibu- gi, che può il nimico potente, padrone della campagna, onde con$iderando, come dobbiamo per le offe$e riceuute con tanto no$tro danno, almeno dire, hauere imparato a no$tre $pe$e, cioè dal male pa$$ato cauarne il bene per l'auenire. Ma prima per intelligenza di que$to, douera $apere. Che il Prin- cipe ad altro effetto non fa fabricare la Fortezza, $e non per potei $i con poca gente difendere a tutte<marg>Beneficij, che ne <*>p- p<*>ta la Fortezza.</marg> l'hore da vn numero grande di nimici, che all'improui$o, o in altro modo veni$$e per o$fenderlo. E que$ta dife$a $empre $uccede, quando la Fortezza $arà fabricata con le $ue dife$e, tanto proportio- nate, & gagliarde in ca$cuna parte, che po$$a apportare il commodo, per e$$empio, a dieci $oldati per difender$i da cento, perche douendo combattere del pari i dieci co cento (che tanto, & più $i propone $iano $empre gli of$en$ori, che non $ono i difen$ori) la Fortezza non $olo $arebbe di niun valore, ma di danno a$$ai, non potendo e$$equire il detto $uo fine, come interuerrebbe nel fabricarla con le dife- $e corte, di cento venti pa$$a come ella propone, doue non vi $i potriano fare quelle commodità di piazze, & grandezza di fianchi, che $on tanto nece$$arij, e doue anco $i verrebbe a fabricare<marg>Dife$e co- me dano$e alla For- tezza. Sito, doue il nimico potrà piã- tare l'arti- glieria per imbocca- re i $iã chi.</marg> a$$ai più baluardi, con tanta debole zza di dife$a, che per i$pendere a$$ai, & fortificare male, non $i po- trebbe fare opera più a propo$ito, ma$$ime in $ito piano, & fabricare conforme alle moderne ofe$e. E pero è nece$$ario, che le dife$e $ieno fatte lunghe al tiro d'artiglieria per lo molto vantaggio, che hanno i difen$ori delle piazze fatte, & coperte con $icure dife$e, nece$$itando il nimico, che la vorrà offendere, di operare ancor egli l'artiglierie; & ma$$imenel ri$tringer$i in poco fito, volendo $copri- re i fianchi, & doue non po$$a v$are le $ue forze, & quelle che v$era $ieno con quel maggiore incom- modo, che $e gli po$$a dare, che è la $trettez za della piazza, doue non può fabricare i ripari nece$$ari per difender$i dalle contrabatterie, & dalle $ortite, che po$$ono farei difen$ori; perche $e e$$o nimico vorrà piantare le $ue artiglierie per battere il fianco, $arà nece$$itato $eruir$i $olo di quel poco $patio, che è $opra la contra$carpa, incontro l'angolo inferiore del baluardo per quanto è la larghezza della fo$$a, & imboccare la gola della cannoniera, che $arà larga al più due piedi, che e$$endo lontano du-<marg>Difficultà del,' iboc- care i $ian- chi. Come il ni mico po$$a piatare l'- artiglierie a danno de difen$ori.</marg> gento venti pa$$a almeno, li $uoi tiri $aranno dificili con l'artiglierie, e tanto più con li mo$chetti. Si per la larghezza della fo$$a, pa$$ato l'angolo del baluardo oppo$ito, come per la cōtra$carpa, & $tra da coperta, & anco parte della $pianata, douendo$i il nimico a$$icurare con corpi di guardia, e $orze conuenienti per defender$i dalle $ortite, che po$$ono fare li defen$ori, Benche anco egli po$$a pian- tare l'artiglieria $opra la $trada coperta, ma dopo che hauerà de$trutto tutte le dife$e della Fortezza, è ma$$ime del fianco, fattura molto dificile in Fortezza moderna, & fabricata con l'ordine detto, è che $i dirà, $tante l'offe$a, che $empre può riceuere da difen$ori, con ogni qualità d'arme, è tanto più per l'v$o dell'artiglierie, che l'vna, & l'altra parte $arà nece$$itata operare. Et volendo offendere il ni- mico che $tia fuori della fo$$a nella detta parte, ouero nella fo$$a coperto con trinciere, o trauer$e fat-<marg>Sacchetti, cuero lan- t<*>rne fatte cō rete di $ilo di fer- ro pienedi palle da mo$chet— to.</marg> te di terra, o di altra materia, $i doueranno operare le palle, & hauendo in detta fo$$a a tirare a gli huomini, & ma$$ime ne gli a$$alti per le batterie, $i e$$equirà co' $acchetti, ouero lanterne fatte di re- te di filo di ferro ben $errate, pieni di palle da mo$chetto, onde $i faranno a$$ai più giu$ti i tiri offen$i- ui, che non potrà far il nimico, per le ragionidette; Et perche meglio re$ti $odisfatta di così fatta di- fe$a, col $eguente di$egno le mo$trerò breuemente l'effetto, che può fare la Fortezza per e$$a $ua di- fe$a, & in$ieme l'offe$a del $uo nimico; cioè $ia il fianco A, il qual dee $coprire $olo la larghezza del fo$$o, che $arà nella più lunga di$tanza incontro l'angolo del baluardo oppo$ito al fine della contra- $carpa, CD, lontana da e$$o fianco circa ducento venti pa$$a. Et di fuori il nimico $i verrà in di- <foot>I 4</foot> <p n=>68</p> <fig> <p n=>69</p> uer$i modi $empre acco$tando alla Fortezza con le trinciere, e $trade coperte fatte col cauamento d'vna o più fo$$e col buttar la terra da quella parte, oue la Fortezza lo può offendere, come per, EFH, $i vede, pigliando le diritture di e$$e $trade $uo<*> delle pante de baluardi, G, accioche le lor fronti non lo po$$ano $coprire, ne battere. E pero egli poi fabrica in più luoghi, & in diuer$e di- $tanze caualieri, & altre piazze coperte, per le $ue artiglierie, cercando con e$ie leuar le dife$e della Fortezza, & in vltimo acco$tato$i alla contra$carpa batte, & imbocca i fianchi de' baluardi, perche impediti quelli, viene a re$tare (come ella sa) patron della maggior parte della fo$$a; e piantaui l'arti- gherie HI lontane dalla contra$carpa per e$$empio trenta pa$$a, per poterui dalle paiti cauare le trincere, & il commodo per li corpi di guardia, come di $opra $i di$$e, e venendo fatto la batteria in tallontananza, conuiene non con mo$chettoni offender$i, ma con l'artiglierie, done i bombardieri dal fianco, A, non $aranno co$i facilmente ber$agliati dal nimico, ma$$ime dalla contra$carpa, CD, come e$$o nimico $empre procura di fare, CO. Gia sò per i$perienza, che il nimico cerca $empre con ogni $uo vantaggio di offendere, & all'oppo$ito quanto $ia nece$$ario, che i difen$ori cer- chino anco e$$i di vantaggiar$i nella dife$a. Ma ditemi di gratia $e in vna dife$a co$i longa e$$o ne- mico entra$$e nella fo$$a, con quel numero grande di gua$tatori, che puo per e$$equire l'opera d'vna trauer$a, & entrar $otto, & tagliar la muraglia, come gli impedirete voi tal'opera co' $emplici tiri del- le vo$tre artiglierie? che pur $i sa, che non fanno effetto notabile, hauendo più volte vi$to tirare ne gli $quadroni delle fanterie, & mold tiri pa$$are, & ficcar$i in terra $enza offendere alcuno, per e$$ere la palla piccola, ancor che da cinquanta, alla comparatione de' vacui, che $i trouano dall'uno, & l'al- tro fante; $i che in que$ta vo$tra lontananza, e ma$$ime di 180. pa$$i non potendo$i tirar con catene, o lanterne piene di $caglie, ne meno $eruir$i de gli archibugieri, crederò, che parte del fo$$o re$tera indife$o. AV. Quando che per offendere il nimico i difen$ori non pote$$ero v$are altro, che le $em- plici palle, ouero lanterne, o catene, ella hauerebbe qualche ragione per e$$er la palla molto fallace, & le catene, & lanterne inutili per la di$tanza, $tante l'impedimento, & il contra$to, che gli fa l'aria. Ma douerà $apere, che $olo $i dee $timare l'offe$a della palla nel pa$$are trinciere, & nel disfar machine. Et per offender molti, $i dee (come di$$i di $opra) tirare con $acchetti pieni di palle di piombo per lo meno di due oncie di pe$o l'vna, & $opra il tutto v$ar pezzi ricchi di metallo, detti colubrinette lun- ghe di canna, con poluere finà, & non di più, che da dodici in$ino a diciotto libre di palla, con le qua-<marg>Colubri- nette lun- ghe, & rie che di m<*>- tallo vtili nella For- tezza per l'u$o de' $acchetti pieni di palle di piombo. Come $i po$$adifen dere la For tezza con gli archi- bugi. Notabili imperfet- tioni ap- portano al la Fortez- za le dife- $e corte.</marg> li $i farà offe$a grandi$$ima, pa$$ando commodamente tal di$tanza. Doue, che con vn pezzo da di- ciotto libre di palla <*>potra tirare cento palle, che $aranno di a$$ai più offe$a, che $e fu$$ero cento mo- $chettate, ouero archibugiate, potendo$i con tre ordinari pezzi, che $tanno $opra la piazza del fianco, fare a$$ai più dife$a, che non farebbono ducento archibugieri, di cui ella ne fa tanta $tima. Et però $i dourà v$are $olo le palle de gli archibugi, nel modo $udetto, per hauere il vantaggio dell'arme, ma$$i- me $apendo$i, che le palle di due oncie, accommodate, & ben legate in vn $acchetto, & tirate con det- ti pezzi ben caricati, & con poluere fina, ariueranno alla dife$a detta; & co$i $par$e offenderanno mol ti, come auuiene a coloro, che per le lagune vanno tirando a gli vccelli con pallini. E tanto più, quan- to e$$e palle $aranno ben tonde, & di buon pe$o, non pa$$ando però quattro oncie, $i che per offe$a del nimico $coperto non può e$$er maggiore, ne più $icura per li difen$ori. E però $i douerà ricono$ce- re la perfettione, & il vantaggio, che $i caua dalle dife$e, hone$tamente lunghe, & ma$$ime con la commodità del poter pigliare e$$a dife$a al mezo della cortina, done i difen$ori po$$ono $tare, e con gli archibugi, & coi pezzi piccoli, difendere il fo$$o con la fronte del baluardo; re$tando i fianchi $i- curi per la lor lontananza; che all'oppo$ito auiene nelle dife$e corte, che ella pretende fare, intenden- do però di parlare di quelle l ortezze po$te in piano, & non aiutate dalla natura del $ito, & e$po$te a forze potenti, ilche per tre capi principali cono$cere $i può; cioè, Vengono ad e$$er fatte con più $pe- $a, douendo$i fabricare più numero di baluardi. Secondo i fianchi vengono più $tretti, & mal co- perti; & in vltimo le piazze di dentro $trette, & non capaci per farui dife$e reali, con le $olite ritirate, & altri $eruitij nece$$ari; & per confermatione di quanto ho detto, $i douerà riguardare a' $ucce$$i, cioè quello, che non ha pre$entialmente ancor ella vi$to nelle guerre di Fiandra, potrà hauere inte$o, con quanta facilità habbiano i nimici leuate le dife$e de' fianchi, sì de' torrioni, ouero delle meze lu- ne, come de' baluardi piccoli, & vicini l'vno all'altro. Ma la$ciamo da parte quelle impre$e $eguite in Fiandra per e$$er$i guerreggiato in quelle parti con forze deboli, & trattiamo di quelle fatte dal<marg>Im<29>$e fat- te dal Tur co. Imperfet- tione della fortifica— tionedella Goletta.</marg> Turco, & particolarmente alla Goletta, a Famago$ta, & a Nico$ia, & altre piazze tenute ine$pugna- bili, allequali $olo dobbiamo riguardare per formare la no$tra Fortezza. E prima della Goletta per e$$ergli $tato fatto la nuoua aggiunta, & fortificata con più baluardi, che non conueniua al $uo poco fito, i quali vennero sì vicini l'vno all'altro, & con le dife$e sì corte, che riu$cirono deboli$$imi, $endo $tati imboccati, ruinati i fianchi, & bei$agliati i loro bombardieri da gli archibugieri nimici, che co- perti $tauano $otto la contra$carpa, donde ne causò tanta timidità a' difen$ori, che $i per$ero in brie- ue tempo vili$$imamente. Si che $e tal Fortezza haue$$e hauuto $olo due baluardi reali per cia$cu- na delle due parti da Terra $erma, & dalle duever$o il Mare, & $tagno, le $ue cortine fatte angolari, & <p n=>70</p> fiancheggiate, e d'ogn'intorno cō gro$$e dife$e fabricate con buona terra, che vi $i poteua portare, $e ben di lontano, le $ue piazze $arebbono venute grandi, & $icure, come all'oppo$ito erano piccole, & mal dife$e: benche da molti fo$$e tenuta Fortezza ine$pugnabile, per hauer $ei baluardi, e $olo con cento pa$$a di dife$a. In quanto alla Fortezza di Famago$ta forti$icata all'antica con $uoi torrioni, <marg>Fortezza di Famago $ta.</marg> ouero meze lune, di ottima materia per re$i$tere contra le batterie, & per e$$er la $ua muraglia gro$$i$- $ima fatta col tuffo: nondimeno per hauer poca piazza, re$tarono facilmente indi$e$i, & particolar- mente per la poca lunga dife$a di e$$i torrioni, onde non $olo voniuano impedite le loro artiglierie per e$$ere da quelle del nimico imboccate, & $caualcate, ma i bombardieri ancora ber$agliati, e mor- ti dalle archibugiate, tirate lor da' nimici, che $tauano coperti $otto la detta contra$carpa, & a$$ai più $icuri per offendere, che non i$tauano i difen$ori per difender$i, $i come ella $te$$a ne puo far fede, e$- $endoui$i ritrouata pre$ente alla $ua e$pugnatione, deiche $e ne dee gloriare per lo molto valore v$a- to da tutti i $uoi difen$ori. In quanto all'e$pugnatione di Nico$ia (che $egui prima) che pure era Fortezza moderna, & fabricata co' $uoi baluardi, & con le $ue dife$e reali$$ime, & bene inte$e; dico, non e$$ere $eguito tal di$ordine, $e non dal poco numero de' $uoi difen$ori, & ma$$ime $oldati pagati, quali non arriuauano al numero di mille trecento, che non erano atti a guardare vndici baluardi, con che era fortificato il circuito della Fortezza, ma ne anco vn $olo, $i come è noto a tutti; & pera- uentura for$e più a<*>ei, che ad alcun'altro, che l'hauerà vi$ta, di che mi $arà grato intenderne il $uo parere. CO. Fù la Fortezza di Nico$ia vi$ta da me, due me$i auanti, che il Turco vianda$$e $otto col $uo e$$ercito, & d'ogni intorno molto bene con$iderata. Doue non $enza marauiglia vidi la più reale, & la meglio inte$a opera (benche di terra) che al parer mio $i pote$$e fare; e tanto più venendo- <marg>Il Sig. Giu lio Sauor- gniano.</marg> mi detto e$$er $tata fabricata dall'Illu$tri$s. Sig. Giulio Sauorgnano $olo in otto me$i di tempo, e con tanta facilità, doue che re$tai molto affettionato al nome di vn co$i eccellente, & Illu$tri$$imo Si- gnore. Ma perche Dio molte volte permette, che $eguino così fatti di$ordini, acciò chiaramente $i veda la in$tabilità, di que$te felicità, e grandezze mondane: E però perme$$e che quella Fortezza fu$$e poi co$i debilmente dife$a. Ma per tornar al propo$ito no$tro, che fù della lunghezza delle di- fe$e, dico, che non per altra cagione hò fatto tale oppo$itione, $e non per intendere, & per certificar- mi delle cagioni particolari, & con le ragioni $apere, perche $ia meglio operare più in vn modo, che in vn'altro, benche io $ape$$i il buono effetto delle dife$e hone$tamente lunghe, & quanto importi il vantaggio dell'armi a' difen$ori, però re$to molto $odisfatto, & ma$$ime con l'e$perienza da me vi$ta nell'a$$edio, & nella e$pugnatione di Famago$ta, doue furono e$$equiti dal nimico tutti i particolari, che di già hauete detto; & $e ben quella non era fortificatione reale, nondimeno $i vide il mal $uc- ce$$o di quelle dife$e corte, fatte tra l'vno e l'altro di quei torrioni, ouer meze lune, & ogni huomo (benche di mediocre ingegno) può giudicare quanto maggior re$i$tenza, & dife$a hauerebbe fatto tal Fortezza, s'ella fu$$e $tata fabricata alla moderna co' $uoi baluardi; perche hauendo fatto sì ga- gliarda dife$a in quel modo, che $taua (& con tanto valore) il nimico non $e ne $aria impadronito. AV. Già sò come $taua il $ito, & forma della Città po$ta da vna parte $opra del mare. Ma dicami di gratia, come $eguì quella e$pugnatione? CO. Con molto mio gran di$piacere mi ricordo del $uc- ce$$o di quella Guerra, non $olo per lo proprio mio danno nell'e$$erui $tato fatto $chiauo, & per l'in- finite per$one, che hò vi$to patire, & mi$erabilmente morire. Ma per $odisfarui non mancherò di dirui tutti que' più notabili particolari, che la memoria mia hà con$eruato. Et prima douete $apere come pa$sò l'e$pugnatione di quella così gran Fortezza di Nico$ia, e con quanta facilità fu$$e nello $patio di quarantacinque giorni pre$a, che fù $olo per lo mancamento de' $oldati, come hauete det- to. Dipoi venne l'e$$ercito $otto Famago$ta a' 22. Settembre 1570. fermando$i nel primo arriuo <marg>A$$edio $otto Fa— mago$ta.</marg> circa tre miglia lontano dalla Città, ilquale e$$ercito dicono, che era di ducento mila $oldati, & nel principio cominciarono a far $correrie, inuitando noi altri difen$ori a combattere, & con la $olita lo- ro arte addimandando il po$$e$$o della Città, con molte offe$e, & minaccie. Ma riu$cendogli vano il pen$iero per le gagliarde ri$po$te fattegli da quei Signori, che l'haueuano in cu$todia, confidati nel- la molta, anzi certa $peranza del $occor$o delle armate della Lega, che di già $apeuano e$$ere in pro- cinto per vnir$i, incominciarono e$$i nimici acco$tar$i ver$o la Città, venendo coperti con trinciere, alzate da quella parte, doue poteuano e$$ere offe$i dalle no$tre artiglierie, lequali trinciere erano fat- te da quaranta mila gua$tatori, con vn'ordine di lauoro, che era impo$$ibile impedirglielo, per veni- re $empre auanti con monti di terra, a$$ai più alti, che non erano i lauoratori, onde $i vedeuano i mon- ti caminare alla volta del fo$$o $enza veder$i gli operari per potergli offendere; & quando $i furono <marg>Dieci for- ti con $et- tanta pez- zi d'arti— glieria. Cōtrabat- teria.</marg> (così coperti) acco$tati a tiro d'artiglieria, fabricarono dieci forti dirimpetto a diuer$i torrionì della Fortezza, & doue più vedeuano poter offendere; $opra i quali monti piantarono $ettanta pezzi di gro$$a artiglieria, per leuarne non $olo quelle deboli dife$e de' fianchi, che $i erano cauatitra le corti- ne, & i torrioni, ma ancora per batterne le piazze, & le ca$e della Città. A' quali forti era molto be- ne corri$po$to dalle no$tre artiglierie, facendo contrabatteria per lo $patio di due giorni, doue $e gli imboccaron quindeci pezzi d'artiglieria, & $e gli ammazzò da trenta mila per$one; ma per lo man- <p n=>71</p> camento della poluere, in che ci vedeuamo incorrere, dubitando del tardo $occorfo ($i come auen- ne) fù cagione, che le no$tre artiglierie non poteuano più far tal'effetto, e$$endo $tati nece$$itati a li- mitare i tiri, cioè tirar $olo con trenta pezzi al giorno, e cia$cun pezzo non tirar più che trenta tiri: & in parte, che $i comincio a indebolire tal dife$a, i Turchi in maggior numero, & abondanti di tutte le monitioni, incominciarono a pigliar maggior animo, e $empre più $i acco$tauano $otto la contra- $carpa, con tagliarla per impadronir$i del $o$$o, hauendo con le batterie di detti $orti leuate le dife- $e a quattro torrioni, & ad vna cortina, oue che poteuano $tar nel fo$$o $enza e$$ere o$$e$i per fianco, e $olo di $opra $e gli poteua far qualche danno c<*>' $a$$i, & co' fuochi artificiati: e quello che apportò grande offe$a a' difen$ori, fu che trouando il nimico la contra$carpa fatta di muraglia a$$ai gagliar- da, dopo hauer fatto per di dentro larghe, e profonde $trade $otterranee, $i $eruì di detta muraglia<marg>Imperfet- tioni della cōtra$car- pa fatta di buona mu raglia.</marg> per dife$a, facendoui $pe$$i buchi, ouero feritoie, oue me$$e vna quantità grande de' migliori archi- bugieri, i quali così coperti, e $icuri ber$agliauano tutti que' difen$ori, che non $olo $i $copriuano $o- pra le dife$e da alto, ma che $ortiuano nella fo$$a per difenderla, & ancora per leuarne la materia but- tataui dal nimico, re$tando morti $enza veder alcuno. E volendo vn'Ingegnere con certa $ua in- uentione di tauole gro$$e, che commodamente nel cammare $i $pingeuano auanti, a$$icurar $e, e gli al- tri da tale offe$a, non gli giouò, re$tandoui morto, perdendo$i in tutto la dife$a di e$$o fo$$o; nelqua- le per la $ua larghezza, e profondità era po$ta tutta la no$tra $peranza, e re$tatone il nimico padrone, ci fece le trauer$e con $acchi di cottone, fra$che, e terra me$colata con l'acqua, cominciando a ta- gliar la muraglia da ba$$o, e a cauar le mine per farla ruinare, e tirar a ba$$o quella poca piazza, che n'era di $opra re$tata, per le ritirate di gia fatte, onde $i veniua a far commoda $trada per $alirui, & impadronir$ene. Doue che, con le $te$$e offe$e di cauamenti, & delle $trade $otterranee fu da no<*> $empre ributtato indietro, e per quanto $i e$tendeuano le forze no$tre combatteuamo tutti $enza co- no$cere fatica, ne paura di morte. E perche entrando il nimico nel fo$$o coperto dalle dette trauer- $e, le no$tre artiglierie non lo poteuano $coprire, ne offendere per fianco, fu ri$oluto offenderlo per quanto $i poteua co' fuochi artificiati, buttandogli a ba$$o in molti modi, e particolarmente con due legni a cicogna a gui$a d'vna fromba, per i$tar coperti, i quali fuochi fecero molto effetto, benche il nimico $i anda$$e coprendo con tauoloni, & altro. Ma non contento il barbaro di hauerci leuato le dife$e, & impadronito$i del fo$$o, e $pianatoci la $trada, con la ruina delle mine, $i incrudeliua $empre più per le offe$e, che riceueua, ma$$ime quando più pen$aua di hauerci a$tretti, & impediti a poterci difendere, non parendogli po$$ibile, che $i pochi difen$ori, e tanto del continuo affaticati, e mal con- dotti per le dette ruine, pote$$ero più re$i$tere a così potenti $ue forze; onde fece di nuouo fabricare<marg>Altri $ette caualieri.</marg> altri $ette caualieri, ouer forti lontani circa ottanta pa$$a dalla Fortezza. Sendo $tati gli altri dieci detti di $opra, ducento cinquanta almeno; i quali altri $ette caualieri furono fabricati con vna $traor- dinaria facilità, con tutto che fo$$e molto offe$o dalla no$tra artiglieria $opra la $pianata, $empre che $i veniua a $coprire. Fece prima in cia$cun luogo, oue volea far l'alzato del caualiere, vna trinciera<marg>Ordine di far lauora re i gua$ta tori.</marg> alta tanto, che ba$taua a coprire i lauoranti, e lunga quanto vol$e far' i caualieri, accommodando e$- $i lauoranti, ouero gua$tatori così coperti a fila per fila, onde co' loro badili cia$cuno poteua buttar la terra al piè dell'altro; e poi $alendo per gradi, gli vltimiver$o la Fortezza la buttauano tant'alto, che veniuano coperti $empre, & andauano auanti; e caminando il monte per ingro$fare i caualieri, quanto a lor piaceua, $i che, come s<*>è detto, tal'opera non $i poteua far più facile, ne più $icura; $o- pra i quali caualieri piantarono ottanta pezzi d'artiglieria gro$$a, hauendo leuata quella de' primi dieci, co' quali batteuano con tanto furore, che a gli otto di Luglio $i numerò con la notte cinque mi- la cannonate, che di$tru$$ero talmente le no$tre dife$e, che alcuno non vi poteua comparire, non $olo per li tiri dell'artiglierie, ma per la continua tempe$ta delle archibugiate tirateui da' nimici, che $ta- uano coperti nella $pianata, e $otto la contra$carpa; & e$$endo noi al tri hormai ridotti in pochi, e dal- le continue fatiche impotenti, con tutto che la $peranza del $occor$o ci da$$e virtù, e forza, ci ridu- ce$$imo a far le ritirate $opra a' palchi fatti di legnami, $eruendo$i (non hauendo terra, ne $ito) de<marg>Balle di la na, e di cot tone per dife$a.</marg> gli $tramazzi, di balle di lana, e di cottone con altre materie per rifar le dife$e, combattendo non $o- lo i $oldati, & i terrieri, ma le donne, e i putti ancora co'l $ommini$trare di quello faceua bi$ogno, of- fendendo $empre il nimico con l'i$te$$e offe$e, che e$$o offendeua noi, e ma$$ime con le mine: per- che e$$endo ridotto il combattere in $ito così $tretto, il $uo gran numero poco poteua operare, $e non nel poter $pe$$o rinfre$care i combattenti (vantaggio pur troppo grande) non dimeno fù nece$$itato per dife$a delle no$tre offe$e in dar gli a$$alti, alzar più le trauer$e del fo$$o, cauando la terra dentro al muro della contra$carpa oue fu fatto tanto vacuo, che commodamente ci piantarono molti padi- glioni, $enza che noi altri di dentro li pote$$imo $coprire: piantando ancora $ette pezzi d'artiglie- ria $opra il detto muro per compire di leuarne quelle poche dife$e, che s'andauano rifacendo la notte, lequali dife$e ce le $pianaua, con far' entrar $otto i gua$tatori coperti con palchi di tauole, co- perte con pelle di bufali fre$che a gui$a di te$tuggini, per difender$i da'fuochi, i quali gua$tatori con<marg>Dife$a per li gua$ta— tori.</marg> la zappa tirauano a ba$$o la materia con che erano fatte le no$tre dife$e. Et già tutte le co$e erano <p n=>72</p> venute all'e$tremo, ne $i trouaua più da mangiare altro, che pane di faua, e accto con acqua, e$$en- do$i mangiati caualli, a$ini, & altre be$tie, che vi $i trouauano. E $ollecitando più che mai il nimi- co di cauar $otto, & di fare nuoue mine, conducendo nella fo$$a nel mezo della cortina, doue era la maggior batteria, vn monte di terra alto quanto era la muraglia: fece incontro ad vn torrione $opra la contra$carpa vn caualiere, armato di fuori con gomene gro$$e, ilqual pa$$aua d'altezza il detto tor- rione, onde che da tutte le parti erauamo $coperti, e ber$agliati, e ci trouauamo e$$er rima$ti $olo con cinquecento $oldati Italiani $ani, ma $tanchi dalle lunghe fatiche, & i Greci e$$er morti la maggior parte de' migliori: E quello, che più importaua do<*> l'e$$er disfatta, e $ignoreggiata dal nimico tut- ta la Fortezza, ci riducemmo $olo con $ette barili di poluere, doue che fu$$imo nece$$itati con quel- <marg>Pre$a di Fa mago$ta.</marg> le più honorate conditioni, che $i potette, render$i. Onde poi ne $egui al $olito, il mancare il Tur- co della fede, e delle prome$$e fatte, e con crudeltà più che barbara, chi non fu dall'empie $ue mani mi$erabilmente morto, re$tò $chiauo, per $entire con tutte le mi$e<*>ie duplicata morte. Et que$to fu il fine di quell'a$$edio. AV. Molto compa$$ioneuole fu veramente que$to $ucce$$o infelice, ne $i dee incòlpare di negligenza que$ti Eccellenti$$imi Signori, perche l'ordine lo<*>o fu buono, e bene in- te$o, ma cattiui, ouero mal fortunati gli e$$ecutori. Et per dir meglio è piaciuto così al Signore Id- dio. Ma la$ciamo hormai que$to ragionamento, e ritorniamo al no$tro $olito. CO. Per li ca$i $e- guiti (in quanto alla fortificatione di che trattiamo) non debbo negare, che le dife$e lunghe a pro- <marg>Buono ef- fetto che apportano le piazze grandi.</marg> portione de' tiri delle artiglierie, non $ijno meglio delle corte, e che dalla grandezza de' fianchi (doue ne dipende la larghezza delle piazze) $i po$$ono cauare tutte le commodità per li difen$ori, sì per fare le dife$e $icure, come per poter far $empre nuoue ritirate; & occorrendo perdere le piaz- ze (come $i dice) a palmo, a palmo, e far perdere il tempo al nimico, & a$pettare il nece$$ario $oc- cor$o dal $uo Prencipe, $enza l'aiuto del quale, tengo per certo, che alcuna Fortezza non $i po$$a in lunghezza di tempo con$eruare; perche gli a$$ediati vanno giornalmente non $olo con$umando le munitioni nece$$arie, ma ancora le loro proprie vite, venendone $empre ammazzati, ancorche gli a$- $edianti nimici $ieno e$po$ti a molti incommodi, e di$ordini, nel con$umar$i per diuer$i ca$i, che gli po$$ono occorrere, nondimeno il ri$ico, & il molto di$auantaggio, è $empre di coloro, che $i ritroua- no ri$errati nella Fortezza. AV. Ho molto caro, che re$tiate $odisfatto, e che con l'e$perienza de' $ucce$$i vengano approuate le ragioni da me propo$te nell'ordine del fortificare. E però con $ua buo- na gratia daremo fine perhoggi a que$to no$tro primo ragionamento. <fig> <p n=>73</p> <HEAD>GIORNATA III.</HEAD> <HEAD>AVTORE.</HEAD> <p>SIAMO (Signor Conte) hormai vieini all'hora del no$tro $olito ragiona- mento $opra le fortificationi; nondimeno potremo prima goder alquanto que$ta così diletteuole vi$ta, che cireca il $ito, ch'è d'intorno a que$ta Città, e particolarmente que$to così bel canale di mare, per doue pa$$a del continuo gran numero di nauili per e$$er il pa$$o di quelli, che vengono di Leuante, & il $imile di Ponente ver$o Venetia, benche le naui gro$$e pa$$ino alla larga fuori di que$ti $cogli, per i$chena del Mare di que$to Golfo. Ma ditemi di gratia, come le piacciono que$ti pae$i della Dalmatia? e particolarmente que$to contado di Zara? CO. Alla comparatione di que$ti altri pae$i di Le- uante vicini à que$te marine, a me pare che la Dalmatia $ia commodamente fertile. Ma partendo$i da' giardini dell'Italia, l'vno, & l'altro pare $terile a $ua comparatione, non $olo per e$$ere que$ti pae- $i aridi, e $ecchi per la care$tia delle acque dolci, ma per e$$ere la maggior parte $a$$o nudo. In quan- to a que$to contado di Zara (per quanto ho vi$to di la da que$ti Colli, doue è vna larga, e $patio$a campagna, con a$$ai ca$telli, e ville) lo giudico a$$ai abondante, e diletteuole; per le belle caccie, che ci $ono d'ogni qualità d'vccelli, & d'animali; ma venendomi detto che tutta, ouero la maggior parte di e$$a campagna vien po$$eduta dal Turco, e che il $uo confine non è più lontano di due mi- glia, molto mi di$piace la mi$eria di que$ti poueri popoli, vedendogli così da vicino trauagliati da così barbari nimici. AV. Egli è più che vero quanto ella ha detto, perche del continuo gli vien tolto quel poco di re$iduo, che gli è re$tato, e$$endo dentro que$ti confini habitati da publici ladri, e da pe$$ima generatione di huomini, viuendo di rapine, e $enza ri$petto di giu$titia, ne di religione, e$$endo Turchi, e Martello$$i, e Scocchi; & ma$$ime di quelli, che $otto il nome di e$$i Scocchi fanno molti danni, facendo i veri Scocchi $olo danno a' Turchi, & a'$uoi va$$alli, per natura tra loro capi- tali$$imi nimici, doue vn giorno ne potria per loro cagione $ucceder qualche notabil nouità. Ma la- $ciamo da parte que$to ragionamento, e oiamo principio al no$tro $olito, douendo ella $eguitare $o- pra il $eguente Capitolo. CO. Seguirò dunque il $econdo, doue dite voler far larga la gola del ba- luardo, ouero il $uo angolo interiore braccia nouanta almeno, & al più cento quindici, che $ono pa$-<marg>Larghez- zadella go la del ba- luardo.</marg> $a trentacinque, che a me parrebbe doue$$e e$$ere al più braccia nouanta; $tante che la larghezza di que$ta $ua gola ne apporta la lunghezza delle fronti de' baluardi con l'angolo acuto, che è di danno alla dife$a. AV. La larghezza della gola del baluardo $i dee $empre fare conforme alla commodi- tà delle piazze de' fianchi, e del tran$ito de' $oldati, per poterui pa$$are in ordinanza, e particolar- mente conforme all'acutezza, & all'ottu$ità de gli angoli, $opra li quali $i douerà fortificare; perche fortificando, per e$$empio $opra il quinto, la gola (per natura dell'angolo) verrà a$$ai più $tretta, che non verria $opra all'ottauo, ouero al decimo, benche fatte con l'i$te$$a mi$ura. E però in tal ca- $o bi$ogna $empre aiutar$i con quell'artificio, che più $arà nece$$ario, e ma$$ime nel far l'angolo del fianco ottu$o $opra la cortina. E per determinare que$te larghezze con qualche ragione, dico, che volendo fare i fianchi de' baluardi (benche fatti con vna $ol piazza) $i ricerca per la gro$$ezza de' merloni almeno pa$$a $ette, e noue per la larghezza della piazza, ouero pagliuolo, oue deono $tare<marg>Mi$<*> par <*>olari <20>l le piazze.</marg> l'artiglierie, e quattro almeno per la gro$$ezza d'vna trinciera, accioche le palle dell'artiglierie del nimico pa$$ando per le cannoniere non $couino tutta la piazza del baluardo, come $i dirà, che $om- mati $ono pa$$a venti, & altrettanti ne verran dall'altra parte, che $arà quaranta, $enza la piazza, ouet il tran$ito di mezo, che vuol'e$$ere almanco venti, & in tutto $ara $e$$anta, che s'intendono a retta li- nea, da vn fianco all'altro $patio dificile a fare $opra li anguli acuti $enza coprire parte della piazza da ba$$o, e farne vna $ola, e quãto poi all'imperfettione, che anco apporta tal larghezza (nel far veni- re le fronti de' baluardi tropo lunghe) bi$ogna $empre in tal ca$o far' elettione del minor male, che $arà la lunghezza di e$$e fronti. CO. Molta larghezza a$$egnate a que$te gole di baluardi, per la commodità de' fianchi, & delle $trade; ma e$$endo nece$$arie nelle Fortezze reali, e bene inte$e, bi$o- gnerà come dice$ti fare vna $ol piazza. Et perciò $eguirò il terzo Capitolo, oue dite voler fare la larghezza del fianco con la $ua $palla di braccia nouanta $opra il piano del $ito, $i come s'intende tutte le altre mi$ure della Fortezza. Però dico, che dipendendo da que$to la maggiore, & la princi-<marg>Larghez— za del fian co, e della $palla.</marg> pal dife$a della Fortezza, vorrei che ancora $i face$$e maggiore. AV. Sopra gli angoli ottu$i $i po$- $ono ben far maggiori due, o tre pa$$a; benche non $ia nece$$ario, potendo$i in cambio di que$to far pigliar quel tanto di più la dife$a della fronte del baluardo nella lunghezza della cortina, che $arà perfettione non piccola di e$$a $ua dife$a. In quanto al coprire co' volti vna parte della piazza ba$$a, come di$$i, $i che l'altra di $opra venga commoda per tutti i $eruitij; que$to $i dee fare $olo per nece$- <p n=>74</p> <marg>Rimedio da far <21> ne <*> do- ue le piaz- ze de' fian chi fu$$ero $trette.</marg> $ità, e partlcolarmente, che e$$a piazza non venga coperta più d'vn terzo <*> che dall'altezza de' merloni vengano anco coperti, & a$$icurati e$$i volti dalle <*> me nel fargli ba$$i, e che cia$<*>un pezzo d'artiglieria habbia il $uo. E ca$o che $i dou<*>coptire più di detta larghezza, $arà a$$ai meglio far la piazza $ola, per nō inco<*>ere nelle imp<*>oni, che <*>- no le ca$ematte. CO. Segue co'lquarto ancora il quinto Capitolo, oue trattate della larghezz<*> del fianco, con la gro$$ezza della $palla del baluardo, e dite volere, che il fianco $ia vn terzo meno del la $palla, e la $palla il doppio più del fianco, e perche chiaramente noi ci intendiamo, parlaremo $opra <marg>Grãdezza del $tanco, ç $palla.</marg> il di$egno di due baluardi del $ettimo Capitolo di que$to vo$tro primo Libro, cioè la linea, NY di e$$o fianco la fate lunga braccia nouanta, e la compartite in tre parti, che vna ne date al fianco, NG, e l'altre due alla $palla, CI. Ma ditemi di gratia, Quando non $i vole$$e fare il <*>nco con la $palla così lungo, e che $i face$$e di $olo braccia $ettanta, non $i potrebbe compartire per metà? Cioè vna parte darla al fianco, e l'altra alla $palla, doue $i verrebbe a fuggire l'acutezza del baluardo, e la piaz- za, oue $tanno l'artiglierie $i potrebbe $ar maggiore, e più capace per li tre pezzi, che vi volete tene- re. AV. Que$te mi$ure non $i deono terminare così facilmente con la $empli<*>e imaginatione, ma $i bene con quelle ragioni, che $i ricercano per la commodita delle piazze; douendo$i molto bene con- $iderare la $carpa, che $i dee dare all'altezza della muraglia, e del terrapieno, e quanto la piazza di $o- pra $i venga a ri$tringere per e$$a $carpa, per $apere poi $e re$terà capace per que $eruitij nece$iari, che dee apportare; e di que$<*>o particolarmente $e ne dee fare la dimo$tratione in di$egno fatto in profilo, con la $ua $cala per mi$urarlo, & per ricono$cere (auanti che $i faeccia l'opera) gli errori, che <marg>Tre pezzi di artiglie ria per cia $cun fiã<*>, e i loro e$- fetti.</marg> po$$ono accadere. In quanto alla larghezza del fianco, $empre, che venga capace per tie pezzi d'ar- tiglieria, non $i dee de$iderare maggiore, e ma$$ime facendo$i con danno delle altre piazze della For- tezza; atte$o, che cia$cuno di e$$i tie pezzi ha il $uo officio, cioè il primo, vicino alla co<*>tina, dee $co- prire la larghezza del fo$$o. <*>$econdo di mezo il $imile. Il terzo, che $arà vicino alla dirittura del- la $palla, dee $coprire dentro l'angolo della fronte del baluardo oppo$ito, per i$tar $empre $icuro dalle offe$e del nimico, e battere in batteria come di gia ho detto; e tal numero di pezzi $arà commodi$$i- mo, $endoci $empre vn tiro, che del continuo potrà of$endere il nimico; cioe quando il primo tirerà, il terzo $arà ricaricato, & accommodato per $pararlo, e poi il $econdo. Nondimeno potendo fare il fianco con quattro pezzi, $aria ben fatto, pur che la piazza di $opra della $ua $palla veni$$e commo- da per vn pezzo, che vi deue $tare in barba, ilchenon $arebbe conforme al conto da lei fatto, cioè di fare lunga tutta la prima linea del fianco braccia $ettanta, e partirla per meta, $i che trentacinque ne verria $olo alla $palla, & il $imile al fianco, ilquale per le ragioni dette non $tarebbe $e non bene. Ma in quanto poi alla $palla douerà $apere, che per l'altezza della $carpa del $uo ter rapieno và ri$tretto braccia quindici, e diciotto per la gro$$ezza del $uo parapetto, che $arà braccia trentatre; $endoci poi <marg>Effetto <20>l- le $carpe nel ri$trin- gere le piazze.</marg> la $trada delle ronde, e le $carpe di dentro del parapetto, doue ne và con$umato di più $ei, e $ommati in$ieme faranno braccia trentanoue, che tanto $i viene a ri$tringere la detta piazza, doue facendola trentacinque, ne verrebbono a mancare quattro braccia, dopo quella della piazza del pezzo in bar- ba, che dee e$$ere almeno diciotto. E però è nece$$ario $ar maggiore la $palla, che il fianco, perche $i come e$$a $palla $i và ri$tringendo, così all'oppo$ito il fianco $i allarga per la ritirata, & per la $carpa, <marg>Gro$$ezza della $pal- la nece$$a- ria <21> copri re il fiãco.</marg> che fa la cortina in dentro. Si che il fianco con la $palla non $i douera far mai meno di braccia no- uanta; ma$$ime fortificando in piano Fortezza reale, benche $i pote$$e fare di braccia 75. ma per ne- ce$$ità, come a $uo luogo dirò, $i farà $empre la $palla il doppio più del fianco. CO. Non po$$o $e non approuare que$te così chiare ragioni, per volerui voi a$$icurare dalle batterie con tanta $car- pa, e gro$$ezza di dife$a, come è molto nece$$ario. AV. Segua dunque. CO. Seguirò il $e$to Ca- pitolo, per lo quale dite, che $i debba tirare la dirittura della gola del $ianco GC, che $i vede nel det- <marg>Dirittura della gola del fiãco, e $ua difefa.</marg> to di$egno, larga braccia trenta al più; e pigli la dife$a al $egno &, della fronte oppo$ita, laqual dife- $a a me pareua $te$$e meglio pigliarla nell'angolo Q della fronte, perche l'vltimo pezzo del fianco, D, haurebbe meglio potuto $coprire tutta la detta fronte, & ancora la dirittura, GC, poteua $er- uire di braccia venti lunga, per poter meglio far lo $te$$o effetto dello $coprire il nimico $empre, che $i vole$$e acco$tare. AV. Crederò, che altrimenti non $i debba più ricordare dell'officio del fianco, ne d'hauerlo approuato e$$er l'occhio del corpo della Fortezza, poi ch'ella và proponendo due opi- nioni, e tutte di contrario effetto; dicendo, che l'vltimo pezzo vicino alla $palla pigli la dife$a alla punta del baluardo, per potere i$coprire più il nimico. Secondariamente vuole far più corta la gola del fianco, per fare lo $te$$o effetto; e non $i accorge, che viene a incorrere in due errori, che cia$cuno di e$$i apporta notabili$$ima offe$a; poi che è nece$$ario $e vuole, che tutte le parti di e$$o fianco $co- prino per offendere il nimico, quando $arà $opra la contra$carpa, doue per la $te$$a vi$ta può ancora e$$o nimico $coprire il fianco, e con più vantaggio offenderlo, quanto $arà maggiore il $ito, che hau- <marg>Notabili con$idera- tioni della dife$a del fianco.</marg> rà di fuori, doue potrà tenere più pezzi di artiglieria, & imboccare la no$tra con la morte de' bom- bardieri; $i che il fianco ne potrebbe re$tare come inutile, e per con$equenza la fronte del baluardo in poter del nimico; e tanto più commodo gli $aria a imboccare le cannoniere, quando che la dirittura della gola del fianco $i face$$e più corta, come dite, atte$o che con quello che gli viene a con$umare la <p n=>75</p> $carpa del $uo terrapieno, non potria coprire e$$o fianco, come bi$ogna; e ma$$ime quando che con batterie, o con Zappe veni$$e ad e$$er tagliata la punta del baluardo, doue la detta vltima cannonie- ta vicino alla $palla, re$terebbe $empre $coperta; Il che non $i dee fare in alcun modo, per e$$er quel- la parte, oue con$i$te la principal dife$a della Fortezza, douendo $olo e$$a cannoniera $coprire il ni- mico, quando vorra entrar $otto la muraglia, ouer $alire per le ruine $atteui con le batterie, chia- mando$i perciò que$ta tal dife$a battere in batteria; e però le artiglierie, che $taranno ne' fianchi, $e<marg>Cannonie ra da bat- tere in bat teria.</marg> $aranno tre pezzi, due $oli deono $coprire la larghezza del fo$$o incontro all'angolo della fronte del- l'altro baluardo, & il terzo re$ti $empre coperto dal detto angolo, come $i di$$e. In quanto <*> oi per i$coprire, e difendere tutta la contra$carpa, & le altre parti di $uoti, que$to dee fare gli alt<*> pezzi d'artiglieria, che $aranno $opra le piazze da alto de' baluardi, & de caualieri. CO. Douendo$i con tanta diligenza fabricare, e con$eruare que$ti $ianchi, non debbo negare, che leragioni da voi pro- po$te non $ieno più che buone. Nondimeno ho più volte $entito di$putare $opra que$ta parte di di- fe$a, ne ho in<*>$o mai tenerla in que$ta cosi gran $tima, che voi la tenete, ne ancor $i vede nell ope- re deile Fortezze fatte; perche molti dicono, che i fianchi $i vengono $empre a far da $ua po$ta nelle ruine, che fa il nimico con le batterie, cau$ando i vacui dentro delle muraglie, lequali da ogni parte $i vengono a poter fiancheggiare; e tanto più con l'indu$tria delle trinciere angolari, che vi $i fan- no; concluden<20>o in $omma, che doue $ono genti da combattere $i difenda ogni co$a, e ma$$ime do- ue $ono le piazze commode, per far le ritirate, e che il vero riparo $ia il petto dell'huomo; nondime- no cono$co que$ta tal dife$a e$$er molto pericolo$a, e particolarmente per lo mancamento de' difen- $ori, $i come il più delle volte auiene, e tanto più contro a forze potenti. AV. I di$cor$i di que$ti tali, che dite, $i po$$ono chiamare, come $i dice, ca$telli in aria, che il più delle volte $ogliono fare coloro, che $ono di po<*>o ingegno, & di meno valore; e benche que$to non $ia ragionamento da pro- porre, per e$$ere del tutto vano, nondimeno per $ua $odisfattione le dirò, che $tante le ragioni pro- po$te, $i potrebbe con la $te$$a cattiua opinione dire e$$er del tutto $ouerchie le molte $pe$e, che fan- no i Prencipi nelle fabriche delle lor Fortezze per difender$i contra le batterie, & nell'a$$icurar$i dal- le ruine; perche $e da que$te offe$e ne $uccede la dife$a, $i doueria all'oppo$ito di quell, $i fa de$ide- rare, che il nimico face$$e gran batteria, e ruine, acciò veni$$e a far maggiori i fianchi, per poter$i di- fend<*>e: $i che volendo con le parole, e con le opere far male, non sò come $i po$$a ordinare, & e$$e- quire meglio, $apendo ella, & ancora tutti gli altri, $e ben fo$$ero di poca prattica, che per le batte- rie, & per le ruine $i perdono le Fortezze; e $e pure $i difendono qualche tempo per le buone piazze, & pel valore de' difen$ori, nondimeno $i dice il male del corpo della Fortezza, e$$ere incurabile, <*> molto vicino a morte, mentre che i nimici comincino a poter $alire, e pigliarne il po$$e$$o per le $tra- de fatte $opra le ruine delle batterie; atte$o, che le dife$e, che $i fanno nelle ritirate, vengono il più delle volte a $eruire per poco tempo. Che la vera dife$a $ia il petto de gli huomini, que$to lo con-<marg>Cōparatio ne del nu- mero <20> gli offen$ori co' difen- $ori della Fortezza.</marg> cedo, $empre però che $i combatta del pari, e che i difen$ori non po$$ano mancare, $i come non man- ca a chi offende. Ma $e del pari $arà, che di fuori $ieno cinquanta, o $e$$antamila, e più a$$ai, ma$$i- me e$$endo gente barbare, come $ono li Turchi, & di dentro ve ne $ia cinque, ò $ei mila, $arà a propor tione buona la dife$a del petto de' difen$ori, & i fianchi fatti nelle ruine delle batterie. CO. Ben- che io vada $upponendo qualche di$cor$o, che $ia $tato fatto, $e ben con poca ragione, & con minor $ondamento, non ve ne douete marauigliare, atte$o che co'l mezo d'opinioni così $trauaganti, che vanno attorno, de$idero $i cono$ca meglio la perfettione dell'opera, che bi$ogna fare per $eruitio della Fortezza. AV. Altro non de$idero, $e non che la ragione preuaglia alle cattiue opinioni; ma $eguite di gratia il propo$ito no$tro. CO. Segue il $ettimo Capitolo, doue dite; che la fronte del ba- luardo dee pigliare la dife$a dal terzo della cortina, delche e$$endomi que$ta mattina me$$o a di$egna re vn quinto angolo, per vedere l'effetto, che mi faceua tal dife$a, mi venne formato vn baluardo co-<marg>Dife$a del le fronti. Differēza delle dife- $e ne gli angoli acu ti.</marg> sì acuto, che lo giudicai e$$ere imperfetto, e non vol$i altrimenti cōpire tutta la pianta, parendomi fat tura $ouerchia, non $olo per l'acutezza dell'angolo, facile all'e$$ere tagliato, ma per la troppa lunghez za delle $ue fronti; e però a me parrebbe $i doue$$e pigliare tal dife $a dal fianco, come da quello, che la dee guardare, e difendere. AV. Nō $olo è nece$$ario pigliare la dife$a dal terzo della cortina, come ho detto, ma sēpre che $i potrà dal mezo ancora, accioche gli archibugieri po$$ano, $tãdo $opra quella parte di cortina, difendere la fo$$a incōtro al baluardo. Quanto poi alle difficultà, che dice hauer ritro uate nel quinto angolo, ha ragione di oppor$i a tal dife$a, come <27>llo, che per natura è formato $opra i<marg>Dife$a del quinto an- golo. Dife$a del la diuer$i- tà de gli angoli. Il fiãco nō dee $coua- re la fron- te del ba- luardo.</marg> più imperfetti angoli, che $i po$$ano fortificare; nondimeno tal $ua imperfettione $i potrà correggere in tre modi; cioè; tirare la linea del fianco, & della $palla, $olo lunga venticinque pa$$a, e che pigli la di fe$a dal quinto della cortina. Al $e$to, & al $ettimo angolo, poi nō douerà cō ragione oppor$i a tal $ua dife$a, e tãto meno a gli altri, che $eguono di angoli sēpre più ottu$i, $i come è dal nono in sù, a' quali $i può pigliare la dife$a dal mezo, e più di e$$a cortina. Che po$$a poi ba$tare, che il fianco $olo difenda la fronte del baluardo, $enza pigliare la dife$a dentro la cortina, dico, che $aria imperfettione grãdi$- $ima; perche $e bene e$$o fiãco nō $coua la fronte, parendo a lei e$$ere così l'officio $uo; nōdimeno per due cagioni $arebbe $couãdo dife$a imperfetta. La prima è, che $olo i tre pezzi del fiãco difendereb- <p n=>76</p> bono la fronte del baluardo. Seconda, che la detta fronte non $arebbe dife$a in batteria. Quanto al- la prima $i perderebbe la dife$a di que' pezzi, che po$$ono $tare $opra quella parte di co<*>a, che $arà pre$a per dife$a, ouero dal caualiere, che vi $arà fabricato, che pure $ono d<*> principali$$ime per of- fendere il nimico, e ma$$ime co' mo$chettoni, $empre che egli vole$$e entrare nel fo$<*>o, e $otto la mu- <marg>Il battere in batteria è nece$$a- rio in tut- te le For- tezze.</marg> raglia. Secondariamente non $i potrebbe battere in batteria, cioè le artiglierie, che fo$$ero in tal luo- go non potrebbono $coprire dentro i vacui delle ruine, che puo fare il nimico con le batterie, o con le mine nella fronte del baluardo; e che in quelle non $olo vole$$e mettere i gua$tatori con le Zappe per tirare a ba$$o il terrapieno, per far più larga, e più commoda $alita; ma per impedirlo ancora $em- pre, che vole$$e dar l'a$$alto, per $alire $opra la piazza, & impadronir$i di e$$o baluardo. Et que$ta di- fe$a chiamata battere in batteria, è molto nece$laria in tutte le Fortezze; e tanto più farà tal'effetto, quanto che $i potrà pigliare dentro la cortina, conforme però all'ottu$ita, ouero acutezza de gli an- goli, $opra li quali $i dourà fortificare. CO. Già che re$to $odisfatto di que$te vo$tre così importan- ti con$iderationi, & non mi occorrendo $opra il pre$ente Capitolo dire altro, le proporrò l'ottauo, che $egue, doue dite voler fare vna piazza $opra la dirittura del fianco, e volete che vi po$$a $tare com <marg>Cannonie ra in bar- ba $opra la $palla.</marg> modamente vn pezzo d'artiglieria; laquale chiamate in barba, e ne fate tanta $tima per la commodi- tà, che apporta non $olo per la dife$a della fo$$a; ma per battere in batteria la fronte del baluardo, di- fe$a per le ragioni dette molto buona, benche quel vocabolo in barba, molto mi di$piaccia. Intendo po$te in barba quelle artiglierie, che non $ono coperte dalle cannoniere; ma che il $emplice parapetto della piazza $ia tanto ba$$o che la canna del pezzo ci po$$a giuocar $opra, doue non $olo viene $coper- to il detto pezzo; ma la metà dell'altezza delle $ue ruote; & ancora quello, ch'è peggio, i bombardie- ri, che l'hanno da maneggiare, co$a molto nociua, e da fuggire; e però vorrei, che vi $i face$$e la $ua cannoniera, con la $emplice terra, ouero con altra materia più $tabile, e $icura per li difen$ori; atte$o, che anco da' gabbioni non vengano a$$icurati. AV. Il coprire l'artiglieria più che $i può, & in$ieme i difen$ori, è ottima co$a, però mi piace que$ta $ua opinione, & in quanto alla materia del fare le det- te cannoniere, al $uo luogo ne tratteremo sì, che ne re$terà $odisfatto. CO. Non voglio mancare <marg>Imperfet- tioni delle artiglierie po$te i bar ba.</marg> con que$ta occa$ione di mo$trarui la pianta d'vn baluardo, che già mi fu data da vn'Ingegnere mol- to mio amico, ilquale ha i $uoi fianchi così agiati, che $opra la $palla vi po$$ono $tare tre pezzi di ar- tiglieria, dopo a due del fianco, i quali tutti tre fanno gli $te$$i effetti, che fanno i vo$tri, cioè la piaz- <fig> za del fianco è larga braccia $edici, che è la quinta parte della $palla, laquale è di forma quadra co'l $uo diritto, doue come potete vedere $ono tre cannoniere; e però de$idero intendere l'opinione vo- $tra. AV. Que$to baluardo $i può a$$omigliare ad vn grande, e robu$to huomo, ma che habbia im- pedite le braccia per difender$i per hauere i $uoi fianchi deboli, & e$$ere non $olo piccoli, ma mal di- <p n=>77</p> fe$i, $i come per le due cannoniere, DC, della piazza ba$$a $i vede, cioè per la debolezza del $uo merlone; come anco dall'e$$ere coperto dalla $palla con dife$e del tutto imperfette, & ma$$ime le tre cannoniere per la larghezza della $palla, che pur troppo vengono $coperte, douendo $eruire per fian- co, però e$$endo e$$o fianco co$i angu$to, & la $palla qua$i inutile per e$$ere tali $ue dife$e $cop<*>te, perciò la tengo imperfetta. CO. Gia che il fianco $i viene a far piccolo, e mal dife$o, la$cieremo da parte tale ordine di fortificare, e $eguiremo il nono Capitolo, doue trattate delle altezze delle cortine co'lloro terrapieno, cioè, volete, che la muraglia $ia alta pa$$a $ei dal piano del fo$$o $ino<marg>Altezza<*> le cortine co' loro terrapi<*>ni</marg> al piano della $trada delle ronde, dandole la metà di $carpa, l'altezza poi del terrapieno volete $ia quattro pa$$a, & che habbia la $ua $carpa naturale. Quanto all'altezza della muraglia a me molto piace, venendo $icuri$$ima dalle $calate; ma il voler poi, che termini $opra il piano della contra- $carpa, mi par che $ia fatta indarno vna gran $pe$a, che per nece$$ita bi$ogna fare nel profondare il fo$$o al meno di più due pa$$a di quello, che è $ouerchio, potendo$i fare più alta la detta mura- glia $opra e$$o piano di due pa$$a, $i che il fo$$o venga profondo $olo quattro, e ma$$ime, che non in tutti i luoghi $i può $empre fare tal $uo cauamento, sì per l'impedimento dell'acque $ortiue, come del $a$$o viuo. Circa poi alla $carpa, che proponete fare con vna $ola linea, vorrei che fo$- $e fatta con due ordini di $carpa; cioè il primo doueria e$$ere $opra il piano del fo$$o, all'altezza di quattro pa$$i, con ogni cinque d'altezza, tre di $carpa, done $i metterà il $uo cordone, & il re- $tante, che $arà due pa$$a, $i faccia di ogni quattro vno; atte$o che con que$te due $carpe $i vie- ne a dar difficultà al nimico nell'appoggiarui le $cale, che caricate di genti, non potendo$i $o- $tentare $opra la muraglia anderebbono in pezzi, co$a che non auerria e$$endo vna $ola $carpa, do- ne ogni debile $cala potrebbe $o$tentar grandi$$imo pe$o. AV. Sopra due oppo$itioni $atte da lei intorno alla profondità del fo$$o, & dell'altezza della muraglia, debbo ri$pondere; E prima<marg>Se è bene- ficio fare l altezza della ma- raglia con vna $ola $carpa, ouero cō due.</marg> della muraglia le dico, che anco l'ordine delle due $carpe propo$te da lei po$$ono $eruire, perche facendo la prima da ba$$o d'ogni cinque d'altezza tre di $carpa, e perla $econda dal cordone in sù d'ogni quattro vno, doue verrà ad hauerne in tutta la $ua altezza la metà, come di$$i; benche quella d'alto con manco $carpa venga più e$po$ta alle ruine; nondimeno il ri$alto, che fa la lar- ghezza della $trada delle ronde, $arà $empre per $icurtà, e per ba$a del terrapieno di $opra, ogni volta però, che ruina$$e la detta altezza dal cordone in sù, e però l'vna come l'altra può $eruire; Benche io face$$i elettione $empre di quella fatta con vna $ola $carpa, benche anco, non $i face$$e la detta $trada delle ronde, perche la terrei per imperfettione non piccola il non a$$icurar$i dalle rui- ne, atte$o che de' due inconuenienti $i dee $empre eleggere quello ne apporta meno male, $e pe- rò inconueniente è il dare al nimico qualche difficultà nell'appoggiar le $cale, & ma$$ime in ta- le altezza, & anco quando fo$$e a$$ai meno, importando molto più il fare, che e$$a muraglia po$$a e$$equire l'officio $uo, $i come è il $o$tentare, & a$$icurare il terrapieno dalle ruine, perche ruinan-<marg>La perfet- tione del- la Fortez- za cō$i$$e in non e$- $ere e$po- $ta alle rui ne.</marg> do, non $olo le piazze re$teriano indife$e, & $coperte; ma quella materia $i verrebbe deltutto a tra$- mutare a commodo del nimico, nel fargli $trada, e facile $alita per impadronir$i di e$$a piazza, e del- la Fortezza in$ieme: e però, come $i dirà, e$$endo la $carpa queila, che ne a$$icura, non $i dee mai mancare di farla grande, ma non più della metà della $ua altezza, e con tutte quelle perfettioni, che $i ricercano, e non $olo nell'alzato della muraglia; ma ancora di dentro nel taglio del $uo terrapie- no naturale, $i che alle occorrenze $i po$$a da $ua po$ta $o$tentare, quando per diuer$i accidenti gli veni$$e leuato il $o$tegno di e$$a muraglia. Quanto poi alla profondità della fo$$a, che pro- ponete douere e$$ere quattro pa$$a; dico che non doueria mai e$$er meno di cinque; benche<marg>Cōtra$car pa, e $pia- nata alza- ta cō $a$$i.</marg> doue occorre$$e fuggire la grande $pe$a della $ua cauatione, e$$endo $a$$o, $i dourà di$pen- $are la materia di e$$i $a$$i, che $i caueranno ad alzarne la contra$carpa con buona parte del- la $pianata per lo meno vn pa$$o, $i che $i venga con molto $paragno di $pe$a, e di tempo a profondare la fo$$a, & ad alzare e$$a contra$carpa, & a far la $pianata di materia molto nociua al nimico, pur che l'altezza della muraglia venga il più coperta, che $i può, ma$$i- me doue i terrapieni $aranno alti. CO. E$$endo le $carpe quelle, che con$eruano le altez- ze della terra, e di qual $i voglia altra materia, non $i potrà errare a farle grandi, e ma$- $ime anco ne gli alzati de' terrapieni, vedendo$i per i$perienza que$to ne gli alzati de' monti, fatti con l'arte, ne' quali non ce$$a mai la ruina $ino à tanto, che non ha fatto la $ua $car- pa naturale; nondimeno è anco facile a montarui $opra, $i come con migliore occa$ione più auanti vi dirò, & $olo al pre$ente de$idero, che mi mo$triate più chiaramente l'opinione vo- $tra intorno a que$ta profondità di fo$$o, atte$o che non in tutti i luoghi $i po$$a profonda- re i $ei pa$$a da voi detti, per le diuer$ità de' $iti, e doue le acque $ortiue, o il $a$$o im-<marg>Ragioni nel deter- minare le altezze <20>l la mura— glia.</marg> pedi$ca il cauamento, come di$$i. AV. Si de$idera la profondità della fo$$a per due ca- gioni. La prima per poter fare la muraglia tanto alta, che venga $icura dalle $calate. Se- conda, che venga coperta dalla contra$carpa, e però non vorrebbe e$$er mai meno di cin que pa$$a, e la fo$$a profonda quattro, $e $i potrà, & $e fo$$e bi$ogno fare anco per nece$- <foot>K</foot> <p n=>78</p> $ità, parte dell altezza di detta muraglia, che re$ta$$e $copeita dal nimico, la f<*>ei cosi $<*> le, & al $uo terrapieno di dentro darei tanta $carpa, che non $o$$e elpo$$a alle rume. In quan- to poi alle offe$e, che po$$ono auenire per le $calate, di che moiti fanno tanta $tima, que$ta da me per diuer$e ragioni non è tenuta in molta con$ideratione, ma$$ime quando occorre$$e for- tificare $iti non commodi per far la detta altezza, perche in tempo di pace per le ruberie, gia $appiamo, che l'altezza della contra$carpa, la larghezza, & profond<*>ta della cunetta piena d'acqua no apporta $icurezza; oltre, che quando face$$e dibi$ogno $i può fare ancora vna $e- conda cunetta al piè della muraglia, pre$upponendo, che $ia fondata $opra il $a$$o, o cosi ba$- $a, che po$$a con$eruar$i, & in tal modo $i verra a leuare l'oppo$itione, e ma$$ime per la difficul- tà del maneggiare le $cale; benche in tempo di guerra ciederò, che i diten$ori non conce- dano mai altra $trada al nimico, $e non quella, che $i fara per forza di batterie, cioe per le ruine de' terrapieni, $i che in tutti i modi, doue $i la$cia$$e di fotificare vn fito per oppo$ition di $calate in altezza di cinque pa$$a, & anco meno di muraglia, $i verrebbe a imputare pur troppo di viltà, o di mancamento di fede i $uoi difen$ori, cioè, che haue$$ero intendimento co'l nimico, cuero che haue$$ero abbandonate le nece$larie guardie, sì per dormire, come ancora per e$$ere ab$enti per occa$ioni di fe$te baccanali, che in tal ca$o ogni Fortezza ($e be- ne alta di muraglia) può e$$er rubata, $i come auenne al forte di Camolia a Siena; benche fo$- <marg>Nell'occa $ion di $e- $te $i dee cō più dili getia guar dar la For tezza.</marg> $e di poca altezza; di$ordini molto difficili a poter $uccedere per la fedeltà de' $oldati, e di- ligenza de' loro capi, che pur $anno, che in tutti i tempi $i dee far diligenti$$ima guardia, e tanto più in tempo di fe$te, e doue con l'occa$ione de' trattenimenti $i vni$cono molte gentī in$ieme; e però $olo $i dee hauer riguardo alle batterie, dallequali non ci po$$iamo difen- dere, $e non con lo $tar ba$$o con la muraglia, ne $i dee hauer ri$petto in tal ca$o alla più $pe$a della cauatione del fo$$o, $e ben fo$$e co'l $a$$o, ma$$ime apportandone quella materia tanto be- neficio. CO. L'opera dell'alzar la contra$carpa co' $a$$i molto mi piace, perche con tal altezza $i viene a fuggire l'ecce$$iua $pe$a, che $i doueria fare nel profondar la fo$$a, ma$$ime doue $i ri- troua e$$o $a$$o. In quanto poi all'altezza del terrapieno, che $egue $opra la detta muraglia, & $o- pra il piano del $ito; dico non douei$i far così alto, ne con tanta $carpa, perche tal $ua altezza cau$a, che i tiri dell'artiglierie vanno di ficco, e $i re$tringon le piazze. AV. Sopra le tre oppo- $itioni fatte da lei ri$ponderò, & le dirò prima, che le altezze delle piazze, ouer de terrapieni del- le Fortezze, $tanno $empre bene, sì per coprire le $trade, & le ca$e di dentro, come ancora per di- $pen$are la materia, che $i cauerà della fo$$a; $tante, che dalla $ua larghezza, e profondità ne vien fabricata la Fortezza. Circa poi al tirar di ficco per la detta $ua altezza, que$to vien fatto con molto beneficio della dife$a; atte$o che le piazze da alto deono, non $olo coprire le parti in- teriori della Fortezza, ma ancor da pre$$o, e da lungi $coprire per fianco, e per fronte il $uo ni- <marg>Altezza<20>l le dife$e vtili alla Fortezza. Beneficio, che ne ap- porta la $carpagrã de.</marg> mico; benche coperto dall'altezza delle trinciere, e per ciò fare vengono molto lodati i caualieri; douendo poi $eruire per la dife$a del fo$$o, $tante la $icurtà delle piazze de' fianchi. In quan- to al re$tringer e$$e piazze, per la grande $carpa, le dico, che non per altra cagione vengo- no de$iderate le piazze larghe nelle Fortezze, $e non per poter con$eruare le dife$e, cioè, dopo hauer riceuuto la batteria con le ruine, che pote$$ero accadere, poter dipoi con la commodità di e$$a piazza farui le ritirate, per fiancheggiare, e difendere e$$e ruine; ma potendo$i leuare le cau$e di que$te ruine, co$a certa è che ogni mediocre piazza ne potrà $eruire, $tante la $icurtà, che $i propone di fare co'l mezo della $carpa grande, che $i dee dare alla $ua altezza, e tanto più nelle piazze de' baluardi d'vna Fortezza reale, doue due, ne anco tre pa$$a di più, o di minor larghezza per far tale a$$icuratione non ne puo appor- tare incommodo alcuno; re$tando i fianchi con le lor piazze da alto di tanto maggior lar- <marg>Quanto la $carpa, & il parapet to re$trin ga la piaz za. In due mo di il nimi- co $i può far la $tra- da per en- trar nella Fortezza.</marg> ghezza, ben che $e gli re$tringa la $palla; laqual però re$ta commodi$$ima, e$$endo fatta larga pa$$a venti $opra il piano del $ito, e perdendo$ene $ei con la $trada delle ronde, e $et- te con la gro$$ezza del parapetto, e della $carpa di dentro, che in tutto $arà tredeci, $i che $ette in circa ne re$ta per la piazza della barba, che è quanto può far dibi$ogno in qual $i voglia occorrenza di dife$a. E però $tante tali ragioni, potremo con verità mo$trare e$$er ripo$ta la vera $icurtà delle Fortezze $olo nel poter con$eruar con la grande $carpa le $ue dife$e; atte- $o che il nimico non $e ne impadronirà mai, $e prima non $i farà la $trada da montar $o- pra le $ue piazze; laquale $trada $i può far $olo in due modi, cioè co'l mezo delle $cale, e $opra le ruine, che $i face$$e con le batterie, o con le mine. In quanto alle $cale, di que$te po- co $i dee temere in Fortezza reale; ma $i bene, e pur a$$ai $i dee riguardare alle $ue ruine; dalle qua- li a$$icurandoci, la Fortezza re$ta come ine$pugnabile, o almeno delle più gagliarde; CO. Douen- do$i con così e$qui$ita diligentia con$eruare que$te dife$e, non $i potrà mai fallare a farle $tabili, e $i- cure, accioche ogni parte della Fortezza po$$a e$$equire l'officio $uo, & per compita mia $odisfattio- ne auanti, che diamo fine al prefente Capitolo, de$idero $aper da voi il rimedio d'vna offe$a, non <p n=>79</p> piccola, $i come $aria, quando che il nimico veni$$e con batterie, o con mine, a tagliar la punta del baluardo, doue il vacuo cau$ato dalla $ua ruina non pote$$e e$$er $coperto, ne dife$o da' fianchi, $i che <*>ettendoci e$$o nimico gua$tatori, benche in poco numero, po$$ono nondimeno $icuramente in brieue tempo aggrandire il detto vacuo, & cacciar$i $otto la piazza, e dar commodo poi a molti di e$$i gua$tatori per minare il baluardo. AV. Que$ta è vna offe$a non piccola, & il $uo rimedio puo e$$er in diuer$i modi. E prima fa ottimo beneficio la $carpa grande della muraglia, & del terrapieno di $opra, & a que$ta offe$a $e $i hauera anco fabricato la contramina nel fondamento della muraglia, quando $i fabrica la Fortezza, nel modo, che $i vede nelle Fortezze vecchie, i difen$ori potranno ri- ceuere molto benefitio, come $i dirà nel $e$to Libro. CO. Gia che re$to $odisfatto $eguirò il deci- mo Capitolo, doue trattate della gro$$ezza del parapetto, il qual volete $ia $ei pa$$a, che a me piace- ria $e fo$$e ancor più, atte$o, che non può apportare $e non vtilità, perche il nimico nel far le batterie<marg>Della gro$ $ezza del parapetto</marg> non $olo $i $erue de' cannoni rinforzati, & delle colubrine ricche di metallo; ma opera con poluere fina, doue fa pa$$ate incredibili, e però è bene di a$$icurar$i con la $ua gro$$ezza, acciò non accada quello, che è accaduto in alcuna Fortezza nell'Vngheria, oue quando riceuettero la batteria $olamen te $i accor$ono della debolezza del parapetto, & del bi$ogno di prouedere la terra per ringro$$arlo. AV. Dicami di gratia quanta è $tata la maggior pa$$ata, che s'habbia vi$to fare alle palle delle arti- glierie nelle gro$$ezze de' terrapieni, & de parapetti? CO. Le pa$$ate, come $apete $ono $empre di-<marg>Batterie ne' terra- pieni, e quanto vi penetri d<*> tro la pal- la.</marg> uer$e, cioè conforme alla bontà della terra, & dell'artificio, con che viene ad e$$ere po$ta in opera; e però nelle batterie fatte in hone$ta di$tanza di pa$$a cento, e cento cinquanta ho vi$to pa$$ar la palla dodici, & quindici piedi, e ma$$ime doue i parapetti $on fatti di fre$co, & non bene pe$tato la terra, è tanto più come di$$i $eruendo$i il nimico di cannoni rinforzati, & caricati con poluere fina. AV. Be- <*>e ha detto; ma $egua $e le occorre dire altro $opra e$$o parapetto. CO. Pur troppo mi occorre dir- <*>e, e ma$$ime della $ua altezza, douendo e$$ere piedi $ei co'l pendere in dentro; per la quale mi pare,<marg>Oppo$itio <*>e fatta al l'altezza del para- petto co'l pēdere in dentro.</marg> che vogliate in cambio di coprire i difen$ori $errargli, come $i dice in vna $cattola, acciò non po$$a- no vedere, ne e$$ere vi$ti. E però vi po$$o ben concedere, che il nimico non potrà offendere, come anco dee e$$ere conce$$o a me, che il nimico non potrà e$$er offe$o, doue che impadronito$i della con- tra$carpa, e coperto$i dall'offe$e del fianco, non sò come $e gli po$$a impedire l'opera del buttar la terra nella fo$$a, per far la trauer$a, e ma$$ime incontro le fronti de' baluardi. AV. Non potendo$i per l'altezza di que$to parapetto operare gli archibugi, ne meno l'artiglierie a offe$a del nimico, ella haurebbe ragione; benche l'officio $uo principale non dee e$$er que$to; ma $i bene per coprire, & per a$$icurare le piazze della Fortezza, e difendere non $olo il petto, ma la te$ta de' difen$ori, effettuan-<marg>Officio <20>l parapetto</marg> do$i que$to $olo per la $ua altezza, doue ancora ne dipende il commodo da $coprire il nimico, con tut te quelle maggiori commodità, che $i po$$on de$iderare, co'l mezo però del pendere in dentro, che daremo alla $ua gro$$ezza; laquale già $i pre$uppone, che al più $ia $ei pa$$i, & l'altezza piedi $ei; cioè vn pie più alta d'vn huomo douendo tale altezza e$$er fatta, non per pendicolare, ma con tanta $car- pa, che $i po$$a $alirui $opra. Laquale per tre cagioni principali dee e$$ere fatta co'l pendere in den-<marg>Cagioni pricipali, <21> le quali $i dee fare il parapet to co'l pē- dere in dē tro.</marg> tro. La prima è, che la $ua maggiore altezza di fuori dee coprire i difen$ori, quando vorranno tagliar le cannoniere per adoperar l'artiglierie. La $econda difendere dalle acque piouane l'altez- za della $carpa di fuori del terrapieno. Terza, che più d'ogn'altra co$a importa, è che tutta la det- ta $ua gro$$ezza di $ei pa$$i, $i verrà $empre a oppore a' tiri, che può fare il nimico, con le batterie: e que$ti così fatti beneficij non $i cauano da' parapetti fatti co'l pendere in $uori, come $i è v$ato di fare; perche piantando il nimico le $ue artiglierie $opra a caualieri, e alquanto lontane dalla contra- $carpa, i $uoi tiri non po$$ono mai venire paralelli al pendere di e$$a $ua gro$$ezza: ma la vengono a $cauezzare, & a pa$$are nella parte di $opra più debole, e $couare la piazza, con danno notabili$$i- mo de' difen$ori, & que$to ma$$ime, quando il $ito di fuori fo$$e eminente, o almeno a liuello, & e$- $endo anco più ba$$o, il nimico $i può alzare con li detti caualieri, come più auanti con l'e$perienza le farò vedere. Quanto poi alla commodità, che vien de$iderata per gli archibugieri, $i che po$$ano per fronte $coprire la $trada coperta della contra$carpa que$ta è vna dife$a, che per li $ucce$$i già mol<marg>Si mo$tra il parapet to ba$$o co'l pēde- re in fuori e$$ere mol to nociuo.</marg> te volte vi$ti, $i potria con più vero $ignificato chiamar offe$a, atte$o che a$$ai maggior vantaggio hauerà $empre il nimico di fuori, per lo gran numero di archibugieri, & per la grandezza del $ito più commodo, & più $icuro per coprir$i, che non haueranno i difen$ori dopo il far$i ber$aglio con le loro te$te, venēdo così facilmente tolti di mira, e morti, come $i vide auenire a Famago$ta, & altro- ue, $i che in tutte le attioni, che po$$ono occorrere a beneficio de' difen$ori, il parapetto ba$$o co'l pendere in fuori è molto nociuo. Ne per $ua dife$a $i troua altra più potente ragione, che l'v$o di farlo in quel modo, nè $i dee opporre alla $ua altezza, & al $uo pendere in dentro, cō dire, che gli archi bugieri, ne meno l'artiglierie nō vi $i po$$ano adoprare, perche è tutto all'oppo$ito, $tãte che vi $i po$- $ono v$are con grandi$$imo vantaggio, & $icurtà; e prima de gli archibugieri dico, che potendo$i da per tutto $alire $opra l'altezza d'e$$o parapetto, & a beneplacito de' difen$ori coprir$i, & i$coprir$i nel- l'a$cēderui $opra più, o meno, <21> offendere il nimico, ma$$ime fabricãdoui $opra la trinciera già detta, <foot>K 2</foot> <p n=>80</p> & in tal modo $i verrà a far la dife$a conforme all'offe$a, da che ne dipende la per$ettione della For- tezza. In quanto poi alle artigherie $i mo$<*>erà la facilita del tagliar le cannoni<*>e, & in$ieme farle conforme al bi$ogno, $i che $iando i di<*> così coperti, non so che p ù $i po$$a de$iderare, & tut- to ciò per lo commodo, & bene$icio, che appotta <*>tezza, & <*>ezza <*> parapetto. CO. Quando vedio il $uo di$egno, <*> il pro<*>o, potrò più f<*>nd <*>tamente dire l'op<*>piene mia di que- $to vo$tio nuouo modo di$orti$icare; benche io veda qualche <*> taghare le can noniere, che dite dou<*>$i farenella g<*> $iezza del parapetto; $i che <*> ruin<*>e, ma$$ime douendo$i far la loro altezza con poca $carpa, per non le allargar troppo, <*> per la molta vio- lenza cau$ata dal vapore de' titi nello $parar$i le $ue artiglierie, che anco la m<*>glia ne<*>ue altera- tione. AV. Le dimo$t<*>ationi de' di$egni $a<*>anno da lei vi$te, e con quella <*> aggior chiarezza, che de$idera, re$tara $odis$atto di quanto <*> ho propo$to. <*> prima per maggio<*>gentia le dirò l'v$o difetto$o, che ne apporta la <*>za del parapetto, $atto co'l $uo pendere in $uori, $i come vie- ne v$ato di fare, & poi $eguiro con le dichiarationi propo$te, mo$trando imper$ettione di tal $ua <marg>Imperfet- tioni d<*> parapetti ba$$i, e di- fe$a de' ga bioni.</marg> ba$$ezza. Per la quale dico, che alcuno non può negare, che cila non $ia piu ba$$a, che non è l'altez- za d'vn huomo, nè che que$ia po$$a di$ondere, non $olo la te$<*>a, ma il potto de d<*> e tanto meno ne $egua la dife$a per la $ua g<*>$iezza per lo pondere di fuori, con che vien fatto; doue chiara- mente $i vedrà, che $olo la minima, & la più d<*>bil parte di tal $ua gro$<*>ezza, $i oppone <*>o$$e$a delle batterie. Et $e le Fortezze vengono fabricate $olo co'l fine, che ne app<*>tino <*>curta di po<*>ere con pochi difen$ori difender$i da numero grande di ni<*>ci; non sò come que$to po$$a $uccedere, $tante le $ne deboli, & in util dife$e, ma$$ime nece$$itando i difen$ori a douere $tare in parte cosi alta, e far$i commodo ber$aglio al nimico, che pur con la e$perienza $i<*> tante volte vi$to, non acco$tai$i mai al- la Fortezza, $e prima non vien coperto da commode dife$e, fatte di terra, per non e<*>ere o<*>o$o; do- uendo i difen$ori tanto più a$$icurar$i a proportione delle minori lor forze; Nondimono $i va com- portando e$$e dife$e così malamente inte$e, e $olo per potere $coprire, e far belle botte con gli archi- bugi, nel tirare a gli offen$ori; ne ci acc<*>giamo, che $olo a i nimi<*>o tocca a far e$$e botte, ber$a- gliando, e ferendo $empre i difen$ori nella $ionte, doue in <*>ttuo$amente vengano morti i più va- loro$i $oldati della Fortezza; e $imilmente volendo poi v$ar le $ue artiglierie in barba, vengono così facilmente, non $olo in boccare, e $caualcate, ma morti i $uoi bombardieri, giouando anco poco la dife$a de' gabbioni con che po$$on v<*>nir coperte. E $e di que$to la e$perienza delle e$pugnationi della Goletta, di Famago$ta, & vltimamente di Giauarino non ne hau<*> certificati, per certo non crederei alla ragione; ma perche e$$a e$perienza ne dee e$$er $icuri$$ima guida, doueremo per ciò re- $tar capaci, che contro all'offe$e, e ma$$ime dell'artiglierie, $i ricercano dife$e così proportionate, che po$$ano riceuer l'offe$a, & con$eruar$i con la $icurta de' lor difen$ori; ma e$$endo le dife$e della Fortezza fatte deboli, $i che da pochi tiri del nimico vengano pa$$ate, e di$trutte con la morte de' di- fen$ori, & hauerle immediate a rifarle di nuouo in tempo così bi$ogno$o per difender$i, non sò co- me po$$a la Fortezza e$$equir l'officio $uo. E $e il parapetto co'l pendere in fuori, & con la poca al- tezza di dentro, fu cosi fabricato anticamente, e giudicato buono, fu perche non di terra, ò di pie- tre cotte, ò di materia frangibile venne formato; ma di pietre gro$$e, e larghe riquadrate, $i che co- me vn la$trico d'vn corpo $olido di muraglia (con tal pendere) pote$$e riceuer le botte delle bat- terie, $enza che le palle vi $i ferma$$ero; ma $i bene percotendoui sbalza$$ero in alto $enza offela alcuna, dal che poi con l'e$perienza $i vede non riu$<*>ire, re$tando $olo il commodo del potere i di- fen$ori $coprire la contra$carpa, che è dife$a imperfetti$$ima, per le tante e$perienze vi$te. E pe- rò douendo$i dall'offe$a cauar la dife$a, potremo con l'opera propo$ta del parapetto, $atto co'l pendere in dentro, fabricar $opra la $ua gro$$ezza la detta trinciera, & a$$icurar$i, sì che da tutte le parti vi $i potrà $tare alla dife$a co'l tagliar le $ue cannoniere, e feritoie, & $eruir$ene confornle al- l'occorrenza; e ma$$ime nel tra$mutare i tiri $empre a quella parte, doue il nimico $arà più $coper- <marg>Cōmodi- tà grandi$ $ima di <*>o ter sēpre offendere il nimico co' tiri <20>l l'artigli<*> ria. Ordine <21> fabricare le canno- niere nel- la gro$$ez za de' pa- rapetti.</marg> to; e però tengo non poter$i fare la più certa, ne la più $icura dife$a di que$ta. E per l'altezza, & ruina, che ella dice poter auenire nel taglio, & nell'altezze delle propo$te cannoniere per lo vapore, nello $parare de pezzi, a que$to ci po$$ono e$$ere molti rimedi. Et prima fatto, che $i haurà il taglio di e$$a cannoniera, $i douerà auanti hauere preparato tanti tauoloni di buon legname, o graticci fat- ti con vimini, che ba$tino a fortificar da ogni parte le cannoniere; lequali ba$teranno $ieno in altez- za di quattro piedi, & di lunghezza tanto, quanto $arà la lor tromba, o alquanto meno, douendo$i fermare con pali, ouero con cauicchi lunghi, con alquanto di rampino alla te$ta, & fitti nel terra- pieno, $i che po$$ano $tare gagliardamente in piedi; potendo$i ancora di $opra fermare le lor te$te co' puntelli per trauer$o, e ma$$ime armandole con le dette tauole gro$$e. Ma $i dee auertire a due co$e, cioè, che e$$i graticci, o altro $ieno $maltati, ouero imboccati con terra impa$tata con alquanto di calcina, accioche il fuoco men le offenda, ma$$ime co'l tenerli bagnati, e che in parte oue $i taglia il parapetto per fare la cannoniera non $i tagli mai la parte della $carpa di fuori, ma vi $i la$ci vn piede, ò due di gro$$ezza, e bi$ognando $i fortifichi, acciò non ca$chi <p n=>81</p> $ino a tanto, che la cannoniera non $arà del tutto compita di dentro; & il pezzo accommodato $opra <*>o pagliuolo tanto alto, che ba$<*>ia $coprire, e a re$tare coperto per $para<*> accioche il nimico non <*> po$$a oftendere, ma che l'offe$a, che riceuera, $ia maggiore per e$$ere ina$pettata; e que$ta così <*> commodit<*> $i potra hauer $olo dal parapetto $atto co'l pendere in dentro, potendoui i difen$o-<marg>I difen$o- ri <21> lo pen dere in de tro del pa rapetto nō p<*>$$ono e$ fere $co<21>- ti dal <*>mi co nel ta- gliare le cannon<*>- re. Cannon<*> re $icur<*> me fatte di legname.</marg> <*> $tare a lauorare per tagliare le dette cannoniere, $enza che il nimico g<*> po$$a vedere. Et ma$$ime quando nel tagliarle $i pa$$era $otto la trinciera, $enza aprirla di $opra, $o$tentando la terra $otto con tauoloni o al<*> legni per <*>auer$o, $i che $i incont<*>ino anco con altri po$ti in piedi dalle parti. <*>oten- do$i ancora $erui<*>$i delle cannoniere tagliate nella $emplice terra; laquale $i pre$uppone, che $ia $tata ben po$ta, e conden$ata dall arte, e dalla natura, e ma$$ime doue il taglio non vadi più alto d'vn pa$- $o per di fuori, benche con la frequenza de' tiri $i venga facilmente ad allargare. Ma quando $i dou- ranno fabricare dette cannoniere anticipatamente, & che $i voglia, $ieno $tabili per la frequenza di molti tiri, $i come $aranno quelle de' caualieri, & delle cortine, per doue la fronte de' baluardi piglie- rà la dife$a, in tal ca$o $i $aranno con pezzi di traui, e ma$$ime di rouere gro$$i ben concatenati in$ie- me; ouero fatte con l'i$te$$a $emplice terra, alzata a cor$o per cor$o con vimine, ben conden$ata & pe- $tata, come $i mo$trera quando tratterremo delle cannoniere. CO. Si potria far molte di que$te cannoniere, & poi riempirle di terra, $i che al bi$ogno non $i doue$$e $e non votarle, & operarui l'ar- tiglierie, potendo tornarle a riempire, e a cauaine altre, come hauete detto per tener $empre traua-<marg>Come $i po$$a o$$en dere il ni- mico im- proui$amē te. Difficoltà del nimico nel p<*>tar l'artiglie— rie.</marg> gliato il nimico, & per offenderlo, doue meno $i $arà dife$o, co$a che a me molto piace, e$$endo que- $ta la più $icura dife$a, che $i $ia mai v$ata fare. Perche molto più facilmente i difen$ori po$$ono da vn luogo all'altro tra$portare l'artiglierie co'l mutarle per più $icura dife$a, e que$to per le commodi- ta de gli alzati, & delle dife$e delle piazze fatte intorno la l'ortezza, ilche non potra fare e$$o nimico, douendo in ogni luogo che vorrà piantare le $ue artiglierie, far nuoue trinciere, e $trade coperte per condurle, & dipoi far le $ue piazze ben dife$e, che pur $ono opere molto difficili per lo gran numero de'lauoranti, che gli vengono morti. E con$iderato tutti que$ti particolari, $i douerà dipoi vedere, e giudicare qual $ia la migliore opinione di fortificare. E perciò de$idero, che di$corri<*>o con qual- che e$$empio di di$egno, dell'ordine, che tiene il nimico in $ito piano, sì nell'acco$tar$i alla Fortezza, come poi per e$pugnarla con le maggiori of$e$e; e ma$$ime in fortificatione fatta alla moderna, e con- forme a quel buono ordine, che pretendete. Et paragonato tal'ordine con quello, che $i è v$ato per lo pa$$ato, $i po$$a cō più chiarezza vedere i $uoi difetti per correggerli in quelle parti, che più fara bi $ogno, non $olo nell'opere fatte, ma per quelle da fare. AV. Molto mi piace que$ta vo$tra opinione e$$endo conforme a quãto le mo$trerò, e prima formerò que$to profilo, che mo$trerà l'v$o de gli alza- ti delle muraglie, & de terrapieni con le lor dife$e fatte all'antica, come ella propo$e; e prima la, FE, $arà l'alzato della cortina, o fronte del baluardo, cioè per in$ino al cordone, E, ha per ogni cinque di altezza vno di $carpa in circa, e dal cordone in sù ED, lo faceuano perpendicolare co'l $uo pa- rapetto, DC, co'l pendere ver$o la contra$carpa in gro$$ezza di quindeci in venti piedi, & la $ua al- tezza di dentro, CB, alta quattro piedi $opra la piazza, AB, $i che l'archibugiero vi po$$a $tare, e $coprire il nimico, che fo$$e $opra la detta contra$carpa; e que$ta è la vera forma, & v$o del modo delle fortificationi v$ate; doue non $olo i di$en$ori vengono, come $i di$$e, per i$coprire, a far$i ber$a- glio, & e$por$i alla maggiore offe$a, ma l'altezza della muraglia ED, viene ancora e$$a e$po$ta all'e$- $ere battuta, come parte più $coperta, $tante la $ua forma così perpendicolare, che per natura è rui- no$i$$ima, e facile a fare con la $ua materia da ba$$o commoda $alita al nimico, ad impadronir$i della Fortezza. Poi co'l $eguente $econdo profilo le mo$tro il più $icuro modo di fortificare, come ella per $ua chiarezza mi ricercò. Perche vi $i vede non $olo la facilità, ma ancora la $tabilità delle dife- $e contra le più potenti offe$e, che ne po$$a fare il nimico con le batterie, & opera della Zappa; e pri- ma $i douerà con$iderare l'altezza della muraglia, GI, con la metà di $carpa, che ne apporta $icur- tà grandi$$ima per difender$i non $olo dalle $calate, ma dalle batterie, venendo coperta dall'altezza della contra$carpa, FA, Cioè la $ua maggior altezza, I, termina $opra il piano del $ito, IB, & in$ieme la $carpa del terrapieno naturale, GI, che $i taglia nel profondar la fo$$a, laqual ne a$$icure- rà tanto più del moto, e della ruina, che vi pote$$e $uccedere, che $arà vno de' maggiori benefici, che po$$a riceuere la Fortezza. Segue dipoi il ri$alto, I, che $arà la $trada delle ronde, e lo $carpone del terrapieno, IY, dalla quale altezza $e ne dee cauare la $icurtà delle dife$e, come $i di$$e, cioè,<marg>Strade del le ronde.</marg> della gro$$ezza, YN, del parapetto, con tanto pendere ver$o il centro della Fortezza, che le ac- que piouane vi po$$ino $correre, sì per a$$icurare tanto più l'altezza della $carpa di fuori da e$$e ac-<marg>Altezza <20>l terrapie - no co'l $uo parapetto co'l pende re in den- tro.</marg> que, che gli $ono molto nociue, come anco per coprire, & per a$$icurare la dife$a: e$$endo la $ua al- tezza di dentro, NQ, $opra la piazza, QZ, la larghezza del fo$$o $arà, GF, & l'altezza della contra$carpa, FT, co'l ri$alto, XS, e di $opra la $trada coperta, TV, $otto il piano del $ito, AB, cioè l'altezza, AV, che $arà otto piedi, e doue $i po$$a di$cendere per in$ino $opra al $econdo ri$alto, ouer banchetta, XS, della contra$carpa; e que$to $i dee fare, acciò ch'e$$endo i difen$ori $ortiti fuori, e ritrouando$i $opra la $pianata, $i po$$ano $empre, che haue$$ero la carica dal nimico, ri- <foot>K 3</foot> <p n=>82</p> <fig> <p n=>83</p> tirare a $aluamento nella fo$$a, cioe prima po$$ono di$cendere nella $trada coperta, T, V, e per più<marg>Cōmedi- ti, & <*> ulla coua $carpa, co la $ua $tra- da coperta</marg> $icurtà ancora e$$endo in gro$$o numero, di$cendere $opra la banchetta, XS, re$tando $olo l'altez- za della contra$carpa, XF, laquale douerebbe e$$ere fatta con vn muro a $ecco con la metà di $ear- pa, oue non $i po$$a di$cendere nella fo$$a, $e non per le $cale, o per li ponti fatti di legname a po$ta, e $eruir$ene $olo in tempo di guerra, per douer$i in tempo di pace leuare ogni commodita di poter con facilità di$cendere in detta fo$$a, e con que$to $chiuar l'occa$ioni de' trattati, & de rubbament<*>, ben- che la larghezza, & la profondità della cunetta, che douerà e$$er piena d'acqua, ne a$$icuri in mag- gior parte. Quanto poi all'offe$a, che fa il nimico per e$pugnare la Fortezza, gia $appiamo, che pri- ma $i accampa co'l $uo e$$ercito tanto lontano, che venga $icuro da' tiri dell'artiglierie de' dilen$ori,<marg>Diligenze vlate dal nimico nel l'acco<*>ar- $i alla For tezza.</marg> e che per acco$tar$i gli è nece$$ario far$i le $trade coperte con le trinciere alzate da quella parte, doue può e$$ere offe$o, $i come al quartodecimo Capitolo $i mo$trò. Si che condotto$i tanto vicino può co' caualieri (con che poi $i alza) offendere con le $ue artiglierie, con lequali non $olo cerca d'impe- dire le dife$e de' fianchi de' baluardi; ma di $coprire, & di battere le piazze, e le ca$e di dentro; e con gli archibugieri ancora acco$tando$i con le dette trinciere alla contra$carpa cerca di offendere e$$i difen$ori, acciò non po$$ino $ortir fuori, ne meno $coprir $opra le dife$e da alto delle piazze de' ter-<marg>Srade $ot- terranee fatte dal nimico.</marg> rapieni. Et ancora con cauamenti di $trade $otterranee del tutto coperte, può pa$$are $otto la contra- $carpa, & isboccar nel fo$$o, con grandi$$ima offe$a, per la commodità di riempirlo, ò trauer$arlo in- contro le fronti de' baluardi: onde per abbreuiarla dico, che tutta la maggior offe $a viene dal nimi- co v$ata co'l mezo della Zappa, nel con$eruar$i coperto con la $emplice terra; doué $e con tale e$$em-<marg>La mag— g<*> <*>lla dēlla Zap- pa. Fortezze v$ate per lo pa$$ato $ottopofte alle ruine, & a <21>dere le dife$e.</marg> pio noi fabricheremo la Fortezza, $i che i difen$ori po$$ano $tando, come $i di$$e, coperti, e non $olo difender$i, ma per la commodità delle dife$e ancora offendere, per certo non $i potra de$iderar me- glio. E però torneremo à replicare, che o$$eruando $i l'v$o pa$$ato del fortificare, $aremo certi, che il nimico con le batterie ne $pianerà tutta l'altezza della muraglia dal cordone in sù con la gro$$ezza del parapetto, $i che quelle ruine gli verranno a far la $trada per $alire, & per impadronir$i della For- tezza; e tanto più e$$en do il $uo parapetto fatto co'l pendere in fuori, come per la linea, NL, $i ve- de, e tirandoci e$$o nimico dentro con l'artiglierie la $ua gro$$ezza non $i oppone al tiro; ma $olo la parte angolare di $opra, PN, più debole, viene $cauezzata, & pa$$ata con la morte de' difen$ori, e$$endo la piazza $couata dalle palle, come chiaramente $i vede fare il tiro, DC, pa$$ando la grof- $ezza del parapetto in, PN, con la palla, che $pazza la piazza, QZ, & e$$endo que$ta dimo$tra- tione certa, e reale proporrò, che non po$$a e$$er negata, e ma$$ime che la gro$$ezza, PL, del para- petto, che re$ta da ba$$o, non $ia del tutto inutile; di$ordine, che non $eguiria, $e fo$$e fatto con la<marg>Ragioni addotte <21> la fabrica de' para— petti co'l pendere in fuori.</marg> propo$ta altezza, LYN, che debbe e$$ere di più, cioè la, LY, che $i oppone al detto tiro; doue anco $i vede non e$$er buona quella ragione, che viene addotta intorno al parapetto co'l pendere in fuori, cioè, che i difen$ori po$$ano $tare in, N, e con gli archibugi $coprire la contra$carpa, FA, pre$upponendo per grandi$$ima dife$a, che veramente non è poi che $olo per fianco, col mezo de ba- <fig> <p n=>84</p> luardi, & de caualieti, $i dee $timare tale dife$a, & non que$ta per fronte, perche ella è tanto vtile, quanto che alcuna volta nece$$ita il nimico nell'auicinar$i, & fermar$i in quella parte allo $tarui più co perto, benche $i cuopra con ogniminima gro$$ezza di trincera, & $e co$i per fronte li difen$ori di den tro vi terranno per e$$empio cento mo$chettieri, & co$i $coperti per di fuori, come $i vede, vene po- <marg>Il parapet to fatto co'l pēde- re in den- tro vtili$- $imo per l' v$o <20>ll'ar tiglierie, & de gli archibu— gieri. Ragionifō date neì formare le dife$e.</marg> tranno $tare mille, e coperti$$imi dalle trinciere, doue da' difen$ori non viene vi$to, $e non il fumo de gli archibugi, come appare per, EE. E perche, da que$to modo di offe$a, $i dee con $icuri$$imo fon- damento cauare tutte quelle maggiori dife$e, che $i po$$ono de$iderare, voglio perciò con l'altezza, e con la gro$$ezza del parapetto, fatto co'l pendere in dentio, potermi non $olo a$$icurare da qual $i voglia batteria, ma ancora potere offendere il nimico con gli archibugi nello $te$$o modo coperto, e $icuro, che v$a e$$o nimico per offendere i difen$ori, cioè, che co'l mezo della gro$$ezza, & dell'altez- za della trinciera. R. fatta $opra il parapetto, YN, $e ne caui non $olo la $icurtà delle piazze, e de' $uoi difen$ori, ma la commodita del poterci operare l'artiglierie, & gli archibugi, con quel maggior vantaggio, e $icurtà, che $i po$$a de$iderare, co$a che non auiene ne' parapetti fatti ba$$i, e co'l pende- re in fuori, come propo$i voler mo$trare. CO. A$$icurando$i le dife$e della Fortezza, & in$ieme i di- fen$ori, non sò che più $i po$$a fare, e ma$$ime potendo$iv$are con tanto vantaggio la dife$a dell'ar- tiglierie, & archibugi; ma per maggior $odisfattione de$idero, che mi dichiariate il modo più partico- lare da e$$equir due co$e, cioè, come $i formino le feritoie in detta trinciera, R, e $e battuta dal ni- mico potrà e$$er ruinata, & in vltimo mi replichiate ancora con qual maggior facilità, e $icurezza $i po$$ano tagliare le cannoniere, & feritoie nella gro$$ezza di detti parapetti, per operarui l'artiglierie, & arcobu$i, $i come in parte dice$te di $opra. AV. Il modo da fare que$te feritoie può e$$er diuer$o, <marg>In tre mo- di $i po$$o no fare le feritoie ne parapetti per li arco bugieri.</marg> poi che vanno fatte nella $emplice terra, in gro$$ezza di tre, o di quattro piedi, e ciò $i farà in tre modi principali, e prima, con le tauolette $ottile fare vna forma a modo d'vna piramide lunga conforme a detta gro$$ezza, & la parte $tretta farla voltare dauãti per la gro$$ezza della trincera, sì che per di den tro venga la ba$e con la maggior bocca, che douerà e$$ere larga circa a mezo braccio in quadro, & la parte di fuori tanto, che la bocca dell'arcobu$o po$$a $coprire il nimico, alzandoui poi la terra $opra almeno vn piede, $i che la te$ta del $oldato venga coperta, & per il $econdo modo, $i potranno fabri- care delle piramidette, non con le tauole $ottili, ma con le vimine, & per il terzo, $i farà ancora vna for ma di legno, che fitta nel parapetto, ouero pe$tatoui bene la terra humida intorno, e cauato e$$a for- ma re$ti il vacuo della feritoia, laquale $i con$eruerà, e ma$$ime $e con detta terra impa$tata $arà me- $colata cō la paglia, od altra co$a, che la tenga vnita, e tali feritoie $i faranno in teiupo di $o$petto in quel maggior numero, che $i potrà, & quelle col graticcio, & con la $emplice terra $aranno le più $i- cure, & potendo $tare i difen$ori co$i coperti, come procura di $tare il nimico di fuori, la dife$a $arà con quel vantaggio, che conuiene, e tanto più potendo e$$i difen$ori anco con tal'ordine $coprire il fondo della fo$$a. Quanto al danno, che il nimico vi può fare con la batteria, nel con$umare le trince- re, & ammazzare i difen$ori, che vi $te$$ero per fare la detta dife$a. Dico prima per la $icurtà de di- fen$ori, que$ti co$i e$po$ti, e$$endo arcobu$ieri, non conuiene che faccino contrabatterie con l'artiglie <marg>Comodo de difen$o ri nel po- ter$i co- prire, & cō$eruare la dife$a.</marg> rie nemiche, perche $arebbe pazzia pur troppo grande, potendo $i a lor po$ta $aluare, & coprir$i, anco con vn pa$$o $olo che faccino indietro per la larghezza della banchetta, hauendo tempo da ciò fare, poi che il nimico, ne con$uma pure a$$ai auanti che habbia accommodato le $ue artiglierie, & poi an- co quando farà la batteria, e$$i difen$ori lo po$$ono offendere, $i per non e$$ere $coperti, come per po- tere con tanto vantaggio, mutar luogo, & all'improui$o ferire e$$o nimico; circa alla ruina, co$a certa è, che dalle cannonate $arà pa$$ato la detta trincera; e per gli bu$i, & per le sbrofature della terra, che farà le palle ver$o la piazza; la trincera $i verrà a sba$$are, di$ordine che la notte con facilità $i re$tau- ra con la $te$$a terra, $i che, come opera morta, non può apportare alcun danno. Quanto poi al taglia- <marg>Facilità <20>l tagliar le cannonie- re nelle gro$$ezze de' para- petti.</marg> re le cannoniere nella gro$$ezza del parapetto, que$to $arà opera facili$$ima, $tante il detto $uo pen- dere in dentro, doue i lauoranti $taranno $empre coperti, e cauando la terra, e me$$a da parte, forme- ranno la cannoniera, co'l $uo pendere in fuori, $enza però aprirla dauanti, $e prima non $i hauerà compito di dentro la $ua gola, e fortificata con tauoloni gro$$i, ouer tronchi d'alberi, come $i di$$e, $i che po$$ano non $olo $o$tentare il taglio del terreno, ma le botte dell'artiglierie tirate dal nimico, contro lequali, la trinciera po$ta $opra il parapetto ne farà ottimo $eruitio, pa$$andoui $otto la detta cannoniera, dalla quale $e ne riceuerà quella maggior dife$a, che $i po$$a fare, ma$$ime per offende- re il nimico all'improui$o da quella parte, che meno dubiterà, per non vedere auanti $egno alcuno di cannoniere, o doue po$$ano e$$er l'artiglierie per offenderlo. CO. Mi re$ta l'addimandarui l'of- ficio di quella porta, che mo$trate per lo $egno. Q. fatta dentro nel terrapieno naturale. AV. Quel- la mo$tra la larghezza, & l'altezza divna $trada, che $i douerebbe fare, quando $i fabrica la Fortezza; cioè da vn fianco all'altro $i dee circondare intorno la fronte del baluardo, e lontana dalla muraglia circa $ei pa$$a, $opra il piano del fo$$o, o doue il nimico pote$$e sboccare con cauamenti di mine $ot- terranee, come $i di$$e, $i che $erua per contramina, opera delle più vtili, che $i po$$a fare nella For- tezza, potendo$i con e$$a $empre $coprire quello, che opera$$e il nimico, & impedirgli il poter ve- <p n=>85</p> nir auanti, con l'andare ad incontrarlo, acciò non habbia tempo di fabricare i forni per le mi- ne, alla quale $trada $i douera fare $pe$$i e$alatoi; con la commodita del potere andarui da ogni par- te per le piazze ba$$e de' fianchi, ouero per la $emplice $ortita. CO. Re$to molto $odisfatto della dimo$tratione, & dell'ordine del di$egno, e mi rallegro, che noi habbiamo cosi bene $pe$o que$ta giornata in ragionamento così vtile, per lo $eruitio delle Fortezze. E con que$to faremo fine, & an- deremo $opra il porto per vedere, che Galee $ono aniuate, e che nuoue ne portino. <HEAD>GIORNATA IIII.</HEAD> <HEAD>AVTORE.</HEAD> <p>Gia, che s'auicina l'hora del no$tro ragionamento, potremo in que$to mezo così breuemente di$correre intorno il $ito di que$ta Città, perche hauendo il giorno pa$$ato di$cor$o $o pra il $uo Contado, mi $arà grato ancora d'intendere la $ua opinione intorno a que$ta fortificatione. CO. Quanto al $ito a me pare molto buono, per hauere il mare, che la circonda da tre parti, e dall'altra per hauere il $a$$o viuo $otto, e $opra, $i come è tutta la $pianata, & il pae$e vicino, ilquale apporta da $e $te$$o dife$a grandi$$ima, non potendo$i il nimico valere dell'opera della Zappa, per coprir$i con la terra ad acco$tar$i; onde pare, che la natura habbia anticipato, e proui$to al bi$ogno di que$ta così importante Fortezza, & aiutata poi dall'arte, $i come veggo, che hauete fatto voi nel formare le $ue dife$e commode, e $icure contro le batterie, $i potrà metter que$ta nel numero delle più gagliarde Fortezze, che $i $ieno fabricate, po- tendo$i ma$$ime $occorrere per via del mare. AV. E ben nece$$ario, che que$ta Fortezza $ia gagliar<marg>Fortezza di Zara.</marg> da, & aiutata dall'arte, e dalla natura, e$$endo $ola tra le Fortezze de' Chri$tiani $ottopo$ta a tutte l'hore a gli improui$i a$$alti di potenti forze, come $ono quelle del Turco. CO. Le dire$e fatte di terra $opra le piazze del forte, a me piacciono molto, & il $uo fo$$o e$$endo de' più larghi, emeglio dife$o, che per ancora io habbia vi$to, e particolarmente per e$$er cauato la maggior parte nel $a$io viuo, & alzata la $ua $pianata di fuori con le pietre dell'i$te$$o $a$$o. E però molto me ne allegro, per $eruitio non $olo di que$ta Illu$tri$$ima Signoria, ma di tutta l'Italia. E que$to ba$ti, perche è hormai tempo di $eguire la no$tra impre$a, che $arà l'vndecimo Capitolo, oue volete, che $i faccino due piazze per cia$cun fianco, doue però il $ito lo concede, & che la ba$$a venga larga pa$$a noue al- meno, laqual larghezza de$idererei, che $o$$e il più $i può, accioche nel ritirar$i, che fanno i pezzi<marg>Larghez— za della piazza del fianco.</marg> delle artiglierie, quando $i $parano, vi re$ti $patio commodo non $olo per maneggiare i pezzi, & per fargli ritornare al $uo luogo; ma che vi re$ti tanta larghezza di $trada, che commodamente vi $i po$- $a pa$$are con quel numero di gente, che può occorrere nel $ortir fuori per la dife$a del fo$$o, e ma$- $ime, perche molte volte occorre far que$to, quando le artiglierie vengono operate. AV. Non re- ca $e non vtile la larghezza della piazza. Ma quando occorre $ortificare $opra gli angoli alquanto acuti, doue vien $tretta la gola del baluardo (non volendo far l'angolo interiiore troppo grande, e<marg>Ragioni<20>l la larghez za della piazza del $ianco.</marg> che le $ue fronti non venghino troppo lunghe) $i debbano fare le dette piazze per lo meno larghe venti otto braccia, come ho detto; e perche ella ne $appia la ragione $i pre$uppone, che il pezzo del- l'artiglieria con la $ua canna, e ca$$a $ia lunga circa diecibraccia, e che nello $pararlo $i ritiri $ei, che faranno $edici, re$tandone $olo dodici per la larghezza della $trada, benche facendo il pagliuolo, ouero piano della piazza con alquanto di pendere ver$o la cannoniera, & il $uo pezzo ricco di metal- lo, $i ritirerà meno, e ritornerà al $uo luogo con più facilità. CO. Mi piace il conto, e la ragione; ma ditemi, $e ne occorre$$e fortificare $opra qualche forma d'angolo, che per l'acutezza, & per la $tretezza non $i pote$$e cauare la piazza così larga, come ci dobbiamo gouernare, non potendo$i far più $tretta? AV. Quando le gole de baluardi vengono $trette, $i dee far $olo vna piazza; ouero per fuggire molte $ue oppo$itioni, che al $uo luogo dirò, $i potrà coprire con vn volto la terza parte di quella da ba$$o. CO. Molti particolari mi occorron dirle $opra que$te $ue due piazze; ma perche<marg>Rimedio doue le piazze de baluardi vengono $trette.</marg> $e ne dee trattare con altra occa$ione, gli trala$cierò al pre$ente, $eguirò il duodecimo Capitolo, do- ue volete, che $i fa<*> i merloni, che coprono la piazza del fianco, gro$$i per di $opra almeno braccia diciotto, con tre cannoniere; e però vorrei $apere, di che materia gli volete fare (benche il giorno pa$$ato ne tratta$$imo, ma breuemente) e anco mi $arà grato intendere, $e il fianco non fo$$e più lar- go di $ette pa$$a, ouero bracci ventuno $e egli $arà capace delli dua merloni con le tre cannoniere, AV. In quanto alla materia, che prima le debbo dire, per fabricare e$$i merloni, dico, che quella che<marg>Merloni & cō che ma teria fabri cati.</marg> per $ua natura $arà manco ruino$a, & che ceda alla forza delle palle, $arà la meglio, E però come $i di$$e, la terra $o$tentata, & concatenata col legname, verrà a fare la migliore, & la più $icura opera, come al $uo luogo $i dirà, e per darle al pre$ente qualche $atisfatione d'intorno alli due que$iti fatti- <p n=>86</p> mi, Dico che per fabricare que$ti merloni bi$ogna preualer$i di quelle comodità, & materie che $i <marg>Merlani $i po$$ono fa bricare in cique mo- di.</marg> po$$ono hauere, & $aper fare elettione delle meglio conforme al bi$ogno, e però ciò $i può e$$equire in cinque modi, il Primo con la muraglia, e terra, $econdo con pali di legno $itti, terzo con tauoloni, quarto con graticci fatti di bacherte d'alberi, quinto & vltimo con vimine. E prima quello fatto con la muraglia, e terra, dico douer$i fabricare la metà della $ua altezza di muro tutto ma$iccio; ma fatto con mattoni, & altre pietre cotte beni$$imo frantumate, & impa$tate con la calcina conforme a che $i <marg>Merloni fatti con muraglia è terta.</marg> fanno li terazzi in Venetia, ma con vna camicia per di fuori gro$$a quanto è longo vn mattone, o qua- drello, e però $e il merlone anda$$e alto per e$$empio $ei piedi, li primi tre $opra al piano della canno- niera, $i faranno con detta materia, & li altri tre $i alzino cō la $emplice terra con le $ue lotte da ogni parte doue $iano le radiche di gramigna; $i potrebbe anco fare que$ta muraglia con li tufi frantuma- ti in cambio di mattoni co$i impa$tati con la calcina, ouero con quadroni di e$$i tufi tanto gro$$i, & co$i ben concatenati in$ieme, che po$ti in opera le palle dell'artiglierie, colpendoui dentro, non li po$$a $muouere; ma $olo frãtumare. Segue il $ecōdo modo, che $arà con li pali fittiui d'ogni intorno, <marg>Merloni fatti con pali fitti è cōcatena- ti in$ieme.</marg> come $i mo$trerà nel pre$ente di$egno, AB, longhezza del merlone, GH. gro$$ezza &. BD. al- tezza de pali fitti d'ogni intorno, & concatenati in$ieme, $i con li chiodi longhi, come anco con la $ua catena d'ogni intorno per di dentro, & per di fuori; li pali debbono e$$ere di tronchi d'alberi verdi, & de più gro$$i che $i po$$ono hauere, e a que$ti $i deue $egare a $quadra vna delle $ue te$te, & all'al- tra farui la punta per ficcarli in terra col battipal, Ma volendo fortificare il merlone con due file di pa li, $arà nece$$ario per non alterare il terrapieno cauare vna fo$$a, & metteui per ordini e$$i pali, $enza batterli ne farui la punta, come $i vede per il $egnato, LM, & d'ogni intorno poi tornare a rimet- tere la terra al $uo luo go beni$$imo pe$tata, $i che poi con le dette catene, & chiodi venghino vniti, & ben concatenati in$ieme, come $i propo$e, accioche venendo perforati dalle palle nemiche, $tieno $al- di $enza di$unir$i per $o$tentare il co po della terra di dentro, con quella di $opra di tutta l'altezza del <fig> <marg>Merloni fatti cō li tauoloni.</marg> merlone. Segue il terzo modo per aficurare li merloni con le $ue cannoniere, cioè con li tauoloni, con- giunti in$ieme, & ben concatenati, con le catene, & cerchi di ferro, come $i vede per. AB. gro$$ezza del merlone, & F & longhezza, cerchiato d'ogni intorno per di fuori con li tre cerchi, o legature, ARQ, fatte angolari, come $i vede per YX. & con le trauer$e, ouer catene di dentro EI. & F. HG. SR. & pieno poi con boni$$ima terra, & ben pe$ta a quella altezza che $i vorrà, $i hauerà for- <p n=>87</p> mato vn merlone doue non $i pote$$ero ficare li pali, che $arà gagliardi$$imo, le atto a riceuere molte cannonate $enza far ruina, ma $olo e$$ere sbu$ato. Segue il quarto modo, che $arà con li graticci, <fig> que$ti $i fermeranno con i $uoi pali fitti dalle parti della cannoniera, e anco con cauichi col fuo<marg>Cãnonie- re fatte cō li gratici. Cãnonie- re fatte co le vimine.</marg> rampino alla tefta, ficcando l'altra nel terrapieno, e per vltimo, $i potranno fare le parti della cannoniera con le vimine, me$$e nella terra a cor$o per cor$o, mentre $i alza il merlone, o para- petto delle cortine, o doue $i vorrà operare l'artiglierie, come $i dirà quando $i tratterà della dife$a delle Fortezze. CO. Il tutto mi piace $aluo che il fare quella muraglia per la metà dell'altezza del merlone, poi che battuta, le $ue $caglie benche di opera morta, po$$ono fare danno a i difen$ori. AV. Venendo que$ta $orte di muraglia co$i coperta e $otterrata $otto la terra, non $e li può fare ta- le oppo$itione, perche colpendoci le palle circa al mezo della $ua larghezza, $caglia alcuna non ne può accadere e$$endoui $opra tanta terra, e $olo e$$e palle frantumeranno quella materia, & per- deranno la lor forza cafcando al ba$$o, e quando pure colpi$$ero ne cantoni della cannoniera, può bene e$$ere tagliato e$$o cantone, ma $enza ruina, facendo l'effetto che anco farebbe nella terra, o legname, oltre a che que$te co$i fatte cannoniere, $tante la Fortezza del corpo di detta materia <p n=>88</p> <marg>Cãnonie- re de fian- chi, non e$po$$e al- l'<*>ere im boccate.</marg> elle $i po$$ono per di $opra $icuramente coprire, con i legni pertrauer$o, e per longo $o$tentati $opra derta <*>glia, & del tutto a$$icu<*>are i bombardieri venendo$i per di $opra a riempire li vacui di dette cannoniere, & fare vna trauer$a $olida, doue non potranno e$sere imboccate, & li bom- bardieri commodamente $copriranno, & difenderanno l'altezza, & la larghezza della fo$$a, che è tutto quel beneficio, che $i de$idera dal fianco; mi re$ta $olo dirle d'intorno al $econdo que$ito, cioè $e la larghezza della piazza del fianco, non fu$$e largha più di $ette pa$$i, $e in tale $patio, $i pote$- $ero fabricate li dua merloni per accomodarui tre pezzi d'artiglieria, doue dico di nò; ma $i bene vi $i può farui $tare li tre pezzi, come già ho mo$trato al Capitolo decimo $e$to. CO. Cono$cendo$i le cau$e delle ruine di tali dife$e, & tra$mutando le materie cattiue in buone per formare que$ti vo- $tri tnerloni, $i potranno fare l'opere con molta facilità, & $icurtà, $i come è nece$$ario fare in que$te parti co$i importanti, doue con$i$te la dife$a della Fortezza. E poi che dalla $perienza, & dalla co- pia delle inuentioni, che debbon abbondare nello ingegnero militare, ne depende la $icurtà di e$$a dife$a, de$idero perciò $apere $e fu$$e bene fare alle bocche delle cannoniere i denti, come in molte Fortezze $i veggono, doue le palle tirateui dal nimico vrtando in detti denti, $i fermino $enza sbri- $ciare dentro, & far danno a bombardieri. AV. La fattura de denti, che vengono fatti nelle boc- <marg>Denti, che vengon<*> fatti alle bocche <20>l le canno- niere, ap- portauo ruina.</marg> che o gole delle cannoniere, è la più vana opera, che $i po$$a fare, echi gli v$a fare, ouero approui per buoni, mo$tia di non hauere veduto gli effetti delle cannonate, cioè, delle palle nel battere la mura- glia, <*>che $e le haue$$e vedure non farrebbero alcuno fondamento nella re$i$tenza di e$$i denti, ne meno haurebbe paura dello sbri$ciare delle palle, perche quando pure la palla vi inue$ti$ce dentro, certa co$a è, che il dente anderebbe in pezzi, & quando da vna parte, o dall'altra e$$a palla vi colpi- $ce, $empre ella ne primi tiri $i caccia o poco, o a$$ai nella muraglia, $enza far troppo sbri$ciamento, e tanto meno gli altri tiri, che $eguono, che del tutto vi entrano dentro, $e già il merlone da ogni par- te non fo$$e tagliato entro a vn $a$$o viuo, che pochi$$imi $e ne trouano, e però douendo e$$ere la di- fe$a delle cannoniere fatta di terra, & di legnami, tanto più $arà vana l'opera de detti denti. CO. Adunque $e i bombardieri nimici $ono co$i ottimi cauadenti, non $i dee $timare tal dife$a, e que$to ba$ti per lo pre$ente Capitolo, $eguendo il terzodecimo, doue volete, che in cia$cuno di predetti fianchi $i faccia vna $ortita commoda, $i che per la dirittura della $palla $i po$$a di$cendere nella fo$- <marg>Sortite ne ce$$arie di fare a cia- $eun <*>- co.</marg> $a, che per lo commodo, & per lo beneficio de' difen$ori, $i dee molto lodare, e$$endo vna delle prin- cipali commodità, che $i faccia nella Fortezza, benche venga fatta con molta $pe$a; laquale anco in parte $i potrebbe fuggire, e ma$$ime quella della muraglia, con che $i fanno le $trade coperte, che pa$$ano $otto i terrapieni. In que$to modo, cioè, che dalla piazza del baluardo $i di$cende$$e ver$o la $palla, come nel baluardo, che vi mo$trai la giornata pa$$ata al Capitolo ottauo; ma per di$cender poinel fo$$o, giudico non poter$i fare il più commodo, ne il più coperto pa$$o, che per l'a$ce$a della $cala da voi fatta, benche io habbia $entito lodare vna $ortita, che per la cannoniera vicino alla $pal- la $i de$cendeua nella fo$$a per vn ponte fatto di legname po$ticcio, fermato $opra traui fitti nel di- ritto del muro per di fuori della gola del fianco, e molto facile da leuare, & da porre. Pure io vor- rei, che le cannoniere fu$$ero libere, e $enza alcuno impedimento, $i come ancora per nece$$ità deo- no e$$ere le $ortite. AV. In quanto alle $pe$e, che $i fanno nelle $trade, & nelle $ortite, dico, che an- cora a me piacerebbe molto il poterle fuggire, doue però $i pote$$e fare $enza danno della Fortezza. Ma facendo in e$$a alcuna parte difetto$a, e male inte$a per i$paragnare e$$a $pe$a, ne potria $ucce- dere la perdita delle altre bene inte$e, $i come auerrebbe, fabricandola conforme al detto baluardo, per veder$i chiaramente non poter'apportar quelle commodità, che $i ricercano, e ma$$ime della <marg>Str<*>da co- perta vici no al fiãco nece$$aria</marg> $trada nell'impedire la piazza; e$$endo anco nece$$ario che vi $ia vn luogo coperto, e vacuo, accio- che in tempo di pioggie po$$ano $tare al coperto non $olo i difen$ori di e$$o fianco, ma le monitioni della poluere, & d'altro, per poterle operare, conforme al bi$ogno. Circa poi alla $ortita, dico, che douendo cia$cun membro del corpo della Fortezza e$$er perfettamente libero a poter far l'officio $uo, $arà non $olo nece$$ario, che vi $ieno fabricati, ma che ancora po$$ino e$$equir e$$o officio, $enza alcuno impedimento; e ma$$ime il fianco, e le $ortite; perche e$$endo l'vno l'occhio, e le braccia, e l'altro le gambe di e$$o corpo, i quali impediti, cia$cuno può giudicar quanta imperfettione appor- terebbe alla lor dife$a, $tante, che in vno $te$$o tempo e$$i membri deono e$$equir tal loro officio, cioè quando il nimico $i auicina alla contra$carpa, per far la trauer$a al fo$$o, nella qual'opera la For- tezza gli dee dare tutre quelle maggior difficuità, che $i potrà, per fargli perdere il tempo da effet- tuar tal'opera, dalla quale ne dipende la $ua principal $icurtà; però trattando$i di co$a di cotanta im- portanza, e doue con$i$te la $icurtà, & la perdita delle Fortezze, non $i dee riguardare a $pe$a, ma $i bene a quel fine, a che vien fatta tal'opera, cioè a poter$i difendere co'l tenere il $uo nimico fuori del- la fo$$a, che principalmente $i fa co'l mezo de' fianchi, e delle $ortite. CO. Quando l'opere ven- gono bene e$$equite, le $pe$e non deono e$$ere di niuna con$ideratione, ma$$ime e$$endo fatte da' Prencipi, e per dife$a de' loro Stati, però $eguirò il quartodecimo Capitolo, doue volete che ne fian- chi de baluardi $i faccino due piazze, come più volte s'è detto, que$te a me non pincciono, benche il <p n=>89</p> $ito da lui propo$to, fo$$e più che buono; & $e ne ragionamenti pa$$ati ho ciò taciuto, l'ho fatto per<marg>14</marg> dirne l'opinion mià con la pre$ente occa$ione, e que$to per hauere inte$o da molti, molte ragioni a$-<marg><*>- po$itioni fatte al fiã co cō due piazze.</marg> $ai potenti nel mo$trare, che le due piazze non $olo $ono inutili, ma ancor danno$e, $tante le $eguen- ti $ei oppo$itioni. <p>E prima, Perche la piazza d'alto impedi$ce quella da ba$$o, nell'operare le $ue arti-<marg>Oppo$itio ni fatte a' fianchi fat ti con due piazze.</marg> glierie, per li fuochi, che vi vengono a cadere, cau$ati da gli $troppatori acce$i, doue ne può $ucceder l'incendio della poluere, che da ba$$o $i maneggia per cari- care i pezzi, con la morte de' bombardieri, & de loro aiutanti, oltre il fumo, che gli occupa la vi$ta. <p>Seconda, La piazza ba$$a viene ad apportare commodo al nimico, per rubarla, poten- doui $alire con le $cale, per e$$er così poco eleuata $opra il piano della fo$$a. <p>Terza, Similmente viene e$$a piazza per tal $ua ba$$ezza a far$i inutile, $empre che il nimico faccia la trauer$a nella fo$$a, per non potere $coprire. <p>Quarta, I difen$ori, che $taranno nella piazza ba$$a, $aranno offe$i dalle ruine, che po$$ono cader d'alto. <p>Quinta, Si viene con le due piazze a ri$tringer la gola del baluardo. <p>Se$ta, & vltima, La piazza d'alto dopo, che tirerà di ficco, non $coprirà più della metà della lunghezza della fo$$a, per e$$er $ituata così in dentro nella piazza del baluardo. <p>E però de $idero molto, che vi timouiate da que$ta vo$tra opinione, e che fabrichiate la Fortezza con vna $ol piazza per cia$cun fianco. AV. Molto volontieri mi muterò di opinione, $empre che le $ue ragioni $ieno migliori delle mie; e per cono$cere e$$a ragione, le addimando la cagione per laqua-<marg>Officio <20>l fianco.</marg> le i fianchi vengono fabricati nella Fortezza? CO. Il fianco è fatto per difendere il fo$$o, e però è nece$$ario poter con$eruare la $ua dife$a. AV. Ella ha detto bene, perche per$o, o impedito il fian- co, viene ad e$$ere per$a la dife$a della fo$$a, e de' baluardi, re$tando la Fortezza in cattiui$$imo $tato. E per ricono$cere meglio la verità di quanto ho detto, voglio per via d'e$$empio domandarle, Se due huomini di egual valore doue$$ero con vna qualità $te$$a di arme combattere in$ieme, e che vno<marg>E$$empio della dife $a.</marg> di loro haue$$e $olo vn'occhio, vorrei $aper qual di que$ti due combattenti hauerà più vantaggio? CO. Certo quello, che hauerà tutti due gli occhi, perche l'altro, che ne ha vn $olo, gli può e$$er tol- to con vna ferita, ouer impedito dal $angue, che $opra gli cade$$e per le ferite, che riceue$$e nella te- $ta, $i che facilmente può re$tare orbo, & impotente a poter$i difendere. AV. Per $e $te$$a s'è data la $entenza contra nell'approuare i fianchi de' baluardi fatti con due piazze, perche $i come già di$$i, il fianco nel corpo della Fortezza fa lo $te$$o officio, che fanno gli occhi nella no$tra te$ta, $eruendoci le due piazze per li due occhi, onde per$a vna, po$$a re$tar l'altra per far lo $te$$o officio. Et per ri$ol- uer le $ei oppo$itioni fatte da lei, & da altri contro alle due piazze, le replicherò l'i$te$$e oppo$itioni, & mo$trerò con ragioni naturali, & ancora cauate dalla $perienza l'effetto molto contrario. <p>E prima, che la piazza d'alto impedi$ca co'l fuoco quella da ba$$o; Que$to così fatto di$ordine $i<marg>Si ri$pōde per dife$a delle der- te oppo$i- tioni.</marg> può con facilità fuggire, ma$$ime per non e$$er nece$$ario, che in vno $te$$o tempo $i $parino l'arti- glierie dell'vna, e dell'altra (benche quando occorre$$e $i po$$ono v$are) perche gli $troppatori, che ella dice cadere a ba$$o acce$i, $i deono far di maniera, così duri, e bagnati, che vadino a ca- $care a$$ai più da lungi, che non $arà larga la piazza ba$$a. Et ancora, che in $imili occa$ioni molte volte $i faccia $enza e$$i $troppatori, caricando i pezzi co' $uoi $cartozzi di carta; nondimeno dico, che i pezzi ordinari po$$ono, e deono $eruire $enza correre in tal di$ordine; perche v$ando i bombar dieri, e loro aiutanti quella diligenza, che deono v$are nel tenere i barili dalla poluere lungi da' pez-<marg>Come $i <20>e maneg giar la pol uere. Officio delle due piazze del fianco.</marg> zi in luogo $icuro, e portar le loro cariche ben coperte, con la $icurtà ancora delle lumiere di detti pezzi, $i verranno del tutto ad a$$icurar$i. Nondimeno propongo che vna $ol piazza (e ma$$ime la ba$$a) po$$a $eruire, e l'altra più alta con le $ue dife$e, $erua non $olo per coprire dentro la gola del baluardo, ma per $upplire al mancamento di quella da ba$$o $empre che ella riceue$$e qualche impe- dimento per poterla ri$taurare, & in$ieme continuare a offendere il nimico. Co$a, che non può fa- re vna $ol piazza, benche $i proponga di far la ritirata co' gabbioni, per e$$er dife$a del tutto inutile, come a $uo luogo le dirò. Ne meno dee hauer luogo l'oppo$itione del fumo, per e$$er'impedi- mento, che non $i può fuggire in qual $i voglia modo, che $i operino l'artiglierie, sì da' nimici, co- me da' difen$ori, però il maggior beneficio $i riccuerà $olo dal vento, che con più pre$tezza lo por- ti via. <foot>L</foot> <p n=>90</p> <p>Secondo, che la piazza ba$$a po$$a con le $calate e$$er rubata. Dico e$$er que$ta oppo$itione put troppo debole, poi che quando anco la cannoniera nō <*> più citre pa$$a, $opra il piano della fo$$a, <marg>Cãnonie- re ba$$e, come $i a$ $icurino.</marg> ella $i può a$$icurare, come s'è detto col faiui $otto vn cauamonto largo quanto tiene lo $patio del fianco, & profondo quanto $i vuole, facendoui il ponte per la $ortita, $i che in ogni ba$$ezza, che ven ghino le cannoniere, elle po$$ono e$$ere a$$icurate, nè $i dee attendere ad altro, $e non che vengano coperte dalle batterie nimiche, che que$to importa, e non il pericolo dolle $calate, perche non sò che mai per tale offe$a in detto luogo $i $ian per$e Fortezze, che $e ciò accado$$e, molto poco diligenti $arebbono i difen$ori, e$$endo quella vna parte, che vien guardata, e cu$todita a$$ai più dell altre. <p>Terzo, che po$$a re$tar la detta piazza ba$$a orbata con la trauer$a, che facc$$e il nimico nella fo$$a, dico che que$ta oppo$itione non ha alcun fondamento; perche prima $i dee $en pre procu- rare che il fianco po$$a con quel maggior vantaggio, che $i de$idera, offendere il $uo nimico, e ma$$i- me quando $tà per isboccar nella fo$$a, $i come è proprio $uo o$$icio, laqual' ofre$a $i farà, quan- do i $uoi tiri vadino meno di ficco, e che $ieno più coperti, $i che po$$a impedire tal'opera, ouero dare ad e$$o nimico quelle maggior difficultà, che $i può. E quando poi la trauer$a veni$$e fatta, all'hora a le dife$e delle piazze $uperiori tocca a fare il principal officio loro, e ma$$ime alli ca- <marg>Caualiere vtile <21> im pedire l'o pera delle trauer$e.</marg> ualieri per fianco, che per la maggior loro altezza $coprono il nimico, e tanto più $eruendo$i in tal ca$o d'alcuni cannoni da cinquanta, che $tante la gro$$ezza della palla, maggiormente viene violen- tato l'opera della trauer$a per $coprire il nimico. <p>Quarto, i difen$ori, che ella dice, douere $tare nella piazza ba$$a e$po$ti all'offe$e delle ruine di quella di $opra. Dico, che e$$endo l'altezza di dentro fatta con la $emplice terta, cioè quella parte e$po$ta all'e$$ere $coperta, e battuta, non può cau$are alcuna ruina, ne danno a i difen$ori, poten- do$i anco $empre $enza pericolo ri$taurare quello, che veni$$e gua$to, $tante la $trada coperta da ba$- $o, come anco $i po$$ono $er za alcuna dificultà re$taurare quelle della $econda piazza di $opra, ve- nendo coperta da tutta la $palla, & orecchione per e$$ere co$i ritirata in dentro. <p>Quinto, che le due piazze venghino a ri$tringere la gola del baluardo. Que$to è vero, ma $e vorre- mo con$iderare le cau$e, per lequali noi de$ideriamo larga la piazza di e$$a gola, troueremo che tal ri- $tringimento è fatto conforme al bi$ogno di quello che più $i de$idera, che è di con$eruare la $ua di- fe$a. Già che ella non mi può negare, che facendo$i il fianco con vna $ola piazza, non $i ricerchian- <marg>In tutti i fianchi è necc$$ario far due piazze.</marg> cora $patio commodo da poter ritirar$i prima in dentro, con la dife$a de' merloni, & delle cannoniere di e$$o fianco, $empre che fo$$e battuto, e ruinato; $i come facilmente può accadere per la molta $ua altezza di fuori, & in$ieme poi dopo lo $patio della piazza, che $i ricerca per le $ue artiglierie, non $i debba fare vna $econda dife$a di gabbioni, o d'argine di terra, per a$$icurare il re$to della piazza del- la gola dalle palle tirate dal nimico, che pa$$a$$ino per la larghezza delle cannoniere, offe$a non co- no$ciuta da color o, che $enza e$perienza, & $olo con l'auttorità, e co' fauori vogliono fare l'Ingegne- ro, perche volendo coprire la gola del baluardo $iante la $ua ba$$ezza, per il pendere, & altezza, che fuori $i può fare il nimico, conuiene ciò fare con vna trinciera, con gabbioni, che pure $i viene a far due piazze, con certezza di non potere operare $e non vna, che $arà quella dauanti, che venendo $coperta, re$ta co$i pre$to inutile, di$ordine, che non $uccede ne' fianchi fatti con due piazze, doue per le ragioni dette, $i con$erua $empre la $ua dife$a duplicata, e con la maggior $icurtà delle $ue ruine, re$tando la larghezza della gola $empre larga, quanto $i ricerca per lo pa$$o di a$$ai gente in ordinanza per la dife$a della fronte del baluardo, cioè per le batterie, & a$$alti. <p>Se$to, & vltimo, che la piazza da alto tiri di ficco, e non po$$a $coprire più del terzo della lunghez- za della fo$$a, le dico, che in quanto al tirar di ficco, in que$ta parte ell'ha la $te$$a oppo$itione, che il più delle volte ha la piazza $ola, perche $e la piazza $uperiore viene alquanto più alta, ella è com- moda, e $icura per dife$a della fronte del baluardo, doue in tale altezza, $tante la lontananza, & l'e$- $ere a$$ai coperta, il $uo tiro non $i può addimandare di ficco. Quanto poi allo $coprire il fondo del- <marg>Cãnonie- re del fian co, chepar te <20>lla fo$ $a deono $coprire.</marg> la fo$$a, que$to $i fa $enza alcuna dificultà, per far$i il merlone della piazza inferiore co$i ba$$o, che non impedi$ce la vi$ta alla piazza $uperiore, laquale ba$ta, che $copra dua terzi della lunghezza di e$- $a fo$$a per longhezza della cortina, $coprendo il re$to l'altro fianco oppo$ito, e però, da quanto s'è detto, $opra al fianco fatto con le due piazze, e che diremo, $opra alla piazza $ola, $i douerà rico- no$cere le ragioni, & poi $tabilire quello, che più $i ricerca per beneficio della Fortezza, & non per lo $paragno del danaro, benche la differenza non $ia molta, oltre a che il Prencipe $penda $empre po <marg>Cique op- po$itioni fatte al fiã co d'vna $ola piaz- za.</marg> co quando fortifica bene; e perche $i veda chiaramente, e$$a ragione farò altre cinque oppo$itioni $o- pra al fianco fatto con vna $ol piazza, ne i $iti però, doue $e ne po$$ono far due, & ma$$ime in Fortezze moderne. <p>Prima, Che i tiri del nimico pa$$ando per la larghezza delle cannoniere $coueranno la gola del baluardo, e daranno nella $chiena a bombardieri dell'altro fian- co. <p n=>91</p> <p>Seconda, Venendo alte le cannoniere $opra il piano del fo$$o oltre all'e$$ere $coperte dalla $pianata le bocche, & molte volte anco la $ua muraglia da ba$$o, & venendo battuta, con la $ua ruina $i perde la dife$a del tutto, che qua$i è irremediabile, do- uendo$i fare vna a$$ai gran ritirata, doue $i perde non $olo la piazza di dentro; ma<marg>Offe$a nō ancora co no$ciuta.</marg> la vi$ta della fo$$a, & quando anco la piazza $ola $i fa ba$$a, con tanta più facilità il nimico $copa la gola del baluardo, & feri$ce per $chiena l'altro fianco. <p>Terza, Vicino alla piazza di $opra non $arà luogo coperto dall'offe$e delle pioggie, pernon conuenir$i in tal parte alzar$i con trabacche, o con padiglioni. <p>Quarta, La $ortita $i farà con incommodo grandi$$imo, ma$$ime doue la fo$$a $arà profonda, venendo dificile a poterui tran$itare per la $ua rapidezza, oltre all'incom- modo, che darà alla piazza di $opra. <p>Quinta, & vltima è, che douendo $i fabricare la piazza del baluardo con a$$ai pende- re ver$o il piano della Fortezza, acciò la piazza del fianco venga più ba$$a, & più coperta che $i può, tal pendere, & ba$$ezza di piazza impedi$ce il potere fabricare le ritirate per la dife$a delle batterie, come $i dirà nel $e$to Libro, e que$ta difficultà accaderà non $olo per non e$$erui terra; ma per la ba$$ezza del $ito, doue conuerrà ritirar$i, $i che il nimico re$terà pur troppo $uperiore, nō $olo di $ito, ma etiandio di commodità per offenderne, & doue anco li difen$ori perderanno il commodo non $olo di potere perdere la piazza a palmo, a palmo (come $i $uol dire) ma $aranno nece$$itati molte volte per mancamento di materia, & incommodità di $ito a po- ter fare a pena vna $ola ritirata e con tutti i di$auantaggi, e que$ta vltima oppo$i- tione non o$tante l'altre doueria mo$trare a tutti, le imperfettioni d'vna $ol piazza, doue il nimico vi può riceuere co$i notabil beneficio per offenderne. <p>Etperche la verità è chiara per $e $te$$a, ella potrà con la $ua prudenza antiuedere i di$ordini che po$$ono accadere, e ma$$ime dell'e$$ere $coperte le cannoniere, & far$i tanto più ruino$e, & inutili, quando che li $uoi merloni vengono alti, come il più delle volte conuiene fare per coprire la piazza<marg>Merloni alti. $ono imperfet- ti. Merloni incamicia ti di muro $ono im<21>- fetti$$imi.</marg> di dentro della gola del baluardo, e perche non ruinino da $ua po$ta, e$$endo di terra, conuiene a$$icu- rarli con vna camicia di muraglia, che come $i di$$e, non $i può fare la più imperfetta, ne la più danno- $a opera con duplicato danno de difen$ori. CO. Que$te $ono oppo$itioni di non poca con$idera- tione, & molto facili al contrape$arle per fare giuditio della migliore opinione, che $arà il procurare di fare il fianco con le due piazze in Fortezze, doue i baluardi le po$$ano riceuere, & che il pa$$o della $ua gola non venga impedito, benche anco $i po$$a $empre (come $i di$$e) coprire parte della piazza ba$$a con vno volto, che $arebbe coperto dal merlone; circa al commodo di fabricare le ritirate, con- fe$$o, che il pendere a$$ai della piazza impedi$ca molto e$$a ritirata, e tanto più il volerne far più d'v- na; nondimeno potendo$ene fare vna $ola, & commoda, tengo non $ia nece$$ario il farne altre, poi- che impatronendo$i il nimico della prima i difen$ori $taranno molto male, e però in pochi$$ime e$pu- gnationi s'è vi$to farle duplicate, benche facendole $arebbe con duplicata dife$a. AV. Quando la Fortezza vien dife$a da veri $oldati, & che ftimino più l'honore, & il $eruitio del $uo Prencipe, che non fanno la propria vita, la dife$a $i dee continuare, perdendo$i honoratamente, nondimeno ciò $i dee fare con giuditio, e ma$$ime quando $i a $pettano i $occor$i, & che $ia nece$$ario il trattenere, & il far perder tempo al nimico per giorni, & hore, e non fare quello, che in Vngheria accaddè alla di- fe$a, & alla perdita di Agria, e d'altre Fotezze, che $e haue$$ero trattenuto il nimico vn'ò due gior- ni di più, venendo il $occor$o $i poteuano $aluare. CO. Se appre$$o a que$te vo$tre ragioni mi vole- te dar compita $odisfattione, de$idero, che mi mo$triate in di$egno quanto hauete detto, perche verrò ancor con più fondamento a ricono$cere le cagioni principali, che ci concorrono, si per la di- fe$a, come per l'offe$a. AV. Douendole compiacere, verrò in$ieme a $odisfare al de$iderio mio, che è di mo$trarle la $eguente pianta de' due baluardi, che $aranno de meglio inte$i, e doue $i vedranno le lor maggiori dife$e cauate dalla ragione dell'offe$a. E però replicando in qualche parte l'i$te$$e co$e dette, mi douerà $cu$are, perche non $olo lo fo per l'importanza della materia di che $i tratta, come ancora per mo$trarle con più chiarezza la buona prattica del fortificare. Cioè per lo baluardo $egnato, A, potrà vedere il fianco con vna $ol piazza, e l'altro, B, con due, dallaquale dimo$tra- tione $i vederà l'offe$a, che fa il nimico in vna $ol piazza, quando $i viene acco$tando alla contra- $carpa con trinciere, e con caualieri, come $empre fa per battere, & impedire le dife$e, e ma$$ime <foot>L 2</foot> <p n=>92</p> <fig> <marg>Effetto de' tiri dell'ar tiglierie del nimi- co nello $couare la piazza del baluardo.</marg> nell'imboccare i fianchi, nel modo che $i mo$tra per le trinciere, CD, & per l'attiglierie, che batto no il fianco, GH, che pur $i vede con l'e$perienza pa$$ar i tiri per la larghezza della gola delle canno niere, e $couare tutta la larghezza della piazza del baluardo, e per i$chena offender i bombardieri, & altre genti, che $aranno nell'altra piazza del fianco E, $i che cia$cuna delle due piazze de' fianchi cou la larghezza della gola del baluardo verrà da vn $olo tiro $couata, cō la morte di coloro, che vi $terãno <p n=>93</p> <fig> alla dife$a. CO. Benche l'offe$a $ia grandi$$ima, nondimeno vò confiderando, che pochi po$$ono e$$ere i tiri, che così giu$tamente po$$ano pa$$are per la larghezza di due piedi $oli, che è la gola del- la cannoniera, douendo per le longhe dife$e, che date alla Fortezza, il nimico $tar tanto lontano da e$$o fianco, come $i di$$e, doue che per tal di$tantia i tiri non po$$ono venire così giu$ti, come $ariano e$$endo più vicini. AV. In quanto alla lontananza $i pre$uppone, che il nimico prãti le $ue artiglieric <p n=>94</p> <marg>Canonie- re e piaz- za dupli- catamēte iboccate.</marg> vicino alla contra $carpa a venti pa$$a, e che $i po$$a alzare co' caualieri tanto, che i $uoi tiri po$$ano fare l'effetto detto. Circa poi alla di$$icultà nel far e$$i tiri così giu$ti, le dico che ba$ta $olo in vn giorno pa$$ar con due, o con tre tiri; liquali $on ba$tanti a tenere in continuo timore i di$en$ori, che non $taranno mai alla dife$a di tal parte, $e non per forza, e con molto poco ordine, e $eruitio di <*> dife$a; e tanto più pa$$eranno i detti tiri, quando per la continuata batteria le cannoniere $i veni$ie- ro allargare nello $cantonare, e frantumare i detti $uoi merloni. E per tal cau$a dico e$$er nece$$a- <marg>Nece$$ità, che indu- ce al fare due piaz- ze alli fiã chi.</marg> rio, benche il fianco $ia fatto con vna $ol piazza, a fare vna trinciera di dentro per trauer$o da ogni parte per lo $patio, NO, doue pure per l'i$te$$a nece$$ità $i viene a fare due piazze; ma con poco $er uitio, venendo quella di dentro impedita dall'altezza di quella di fuori, oltre a re$tare con le di già dette oppo$itioni di ruine, che non $aria quando la prima piazza co' due merloni, GK, veni$$e quattro pa$$a più ba$$a, accioche l'altra di $opra pote$$e $coprire il piano della fo$$a, e difenderla, co- me $i vede nell'altro baluardo, B, per la dife$a, L, doue le $ue cannoniere $aranno $empre prepa- rate; benche la bocca di fuori doue$$e $tar turata, per poterle dipoi con facilità aprire, e $eruir$ene al- <marg>La gola <20>l baluardo dee sēpre re$tare co perta.</marg>l'occorrenze, $i che la piazza co'l tran$ito, M, della gola del baluardo re$ti $empre coperta con la $icurtà dell'altro fianco, acciò i difen$ori po$$ano $enza timore $tare alle loro a$$ignate dife$e, e non douer pen$ar ad altro, che offendere il lor nimico. Douendo$i ancora auertire, che $opra le $palle del fianco non è bene l'accommodarui il pezzo dell'artiglieria in barba. come viene v$ato; atte$o che facendo$i ba$$o il parapetto, ouero la banchetta, F, tal ba$$ezza darà $empre commodità al nimico <marg>Cãnonie- ra $opra al la $palla.</marg> di $coprire, & di $couar dentro la piazza, come per lo tiro, XFO, $i vede, e però vi $i dee fare la $ua cannoniera, come $ta all'altro baluardo, B, laquale non $arà $coperta per non douere ella $co- prire altro, che la fronte del baluardo oppo$to, $eruendo commodamente per lo pa$$o delle ronde. Segue poi la dife$a de' caualieri, PQ, con le due cannoniere, H<G>*w</G>, tra la cortina, & il fianco, e le <marg>La mag— gior dife- $a, che $i po$$a dare alla For- tezza.</marg> due altre del mezo della cortina, che $couano le fronti de' baluardi. Dife$e le più commode, & le più $icure, che per ancora $ieno $tatev$ate, potendo$i con dicinoue pezzi d'artiglieria da cia$cuna parte difendere il fo$$o, e la fronte de' baluardi. Seguon' ancora le trinciere la$ciate nel cauamento della fo$$a; $i che v$cendo della Fortezza per le $ortite frpo$$a caminare per tutto, FI, &, IKR, coperti$$imo per la dife$a della cunetta, e$$endo la larghezza della fo$$a, TS, & V, banchetta della contra$carpa, & la, Z, $trada coperta. CO. Già che re$to $odisfatto della dimo$tratione, & delle ragioni del di$egno, mi re$ta $olo l'addimandarui dell'opinione, che tenete intorno al pendere <marg>Il pendere delle piaz- ze de' ba- Juardi, elo ro effetto.</marg> delle piazze, & de terrapieni delle Fortezze; cioè, $e que$te piazze deono e$$er fatte in piano, ouero co'l pendere in dentro. AVT. Le piazze de' terrapieni della Fortezza deono $em- pre alquanto pendere in dentro, e que$to per due cagioni; e prima, perche i difen$ori vi po$- $ano $tare più coperti dall'offe$e del nimico, quando $i alza$$e di fuori co' caualieri. Seconda, per dare ancora e$ito all'acque piouane, acciò non faccino danno; ma fabricando$i il fianco con vna $ola piazza, conuiene fare tutta la piazza della gola con tanto pendere quanto $i douerà fare la piazza del fianco ba$$a, acciò venga meno $coperta, nondimeno longo al parapetto della fronte, $i dee la$ciare vno $patio, piano, largo circa otto pa$$a per poterui al bi$ogno operare l'artiglieria in tempo di dife- $a, & nel mezo $opra l'angolo inferiore, $i dee anco la$ciare vn pagliolo fatto con la i$te$$a terra, e commodo per due pezzi d'artiglieria da tenerui in barba in tempo di pace, come $i mo$trò di $opra al quintodecimo Capitolo. Ilre$to poi della piazza dee e$$ere col pendere, VX, & $olo le piazze de i fianchi, NE, & l'altre che deono e$$ere in piano col pendere ver$o le cannoniere $i che vengano <marg>15</marg> il più coperte, che $i può, come $i di$$e. CO. Non occorrendomi altro $opra il pre$ente Capitolo, $eguirò il quintodecimo; doue volete, che $opra cia$cuna gola di baluardo $i facci da ogni parte vn <marg>De' caua- lieri.</marg> caualiere, che po$$a $coprire, e battere non $olo la campagna; ma il fo$so, e la fronte dell'altro ba- luardo oppo$to; laqual dife$a molto mi piacerebbe, $e però non $i impedi$ce il pa$so, per poter libe- ramente pa$sar con molta gente, & andare $opra la piazza di e$$o baluardo, per e$$equire que' nece$- $ari $eruitij, che bi$ognano nel tempo del combattere, & del difendere la Fortezza. AV. Se $opra il mezo della gola del baluardo $i face$$e $olo vn caualiere, que$to veramente farebbe l'effetto, che di- <marg>I caualie- ri apporta no duplica ta dife$a al la Fortez- za.</marg> te; ma facendouene due: cioè vno per parte, come s'è detto, $i la$cierà vno $patio tra l'vno, e l'altro di pa$$a trenta, doue re$terà $trada commoda per andar $opra il baluardo apportando que$ti caualieri oltre la propo$ta di$e$a, vn'altro beneficio di non poca importanza, che $arà non $olo dife$a anticipa- ta alle piazze de' baluardi; ma vna $econda Fortezza, fian cheggiando$i d'ogni intorno tutti l'vn con l'altro, e $enza impedimento alcuno delle piazze. CO. Già veggo, che que$ti vo$tri caualieri po$- $ono fare gli effetti da voi detti, nello $couare la campagna, & nel fare vna $econda dife$a; ma con$i- derato all'offe$e, che po$$ono riceuere dal nimico, non sò qual $ia la ragione, per laquale ne facciate tanta $tima; perche $e e$$i $coprono tutta la campagna, $enza alcun dubbio ci ca$ca la con$eguenza, che tutta e$$a campagna $copra loro; e tanto più per far$i ber$aglio al nimico, che $arà a$$ai più po- tente. AV. Tutti i caualieri, & le altre piazze eminenti non e$po$ti alle ruine per le batterie per e$- $er fatti con grande $carpa, e con la $emplice terra, e non $oggetti all'offe$a della Zappa per e$$er den <p n=>95</p> tio al recinto della Fortezza, $ono perfettamente buoni. Perche non $olo da quelli il nimico viene molto otle$o da lungi; <*> da pre<*> ancora, e tanto più nell'acco$<*> alla contra$carpa, potendo da ogni parte e$$er battuto per fianco. CO. La fatica, che fate nel mo<*> armi la dife$a di que$ti vo$tri caualieri, poco mi gioua, atte$o che de$idero $olo mi mo$triate, come $i po$$ono ditendere dal nimico, che hauera a$$ai maggior piazza, e quantita d'artiglieria per offenderli. AV. L'oppo$itioni, che fate<marg>Oppo$i— tioni che vengono fatte a' ca ualieri.</marg> al caualiere nell' e$$ere $coperto, e nel far$i ber$aglio, e non poter re$i$tere alle contrabatterie, che dite poterli fare il nimico, in apparenza veramente paiono grandi, nondimeno cono$ciuti gli effetti, che $uccedono realmente nel combattere, $i vedra la verita di quanto ho propo$to, e da lei $te$$a $ara giu- dicato il caualiere e$$ere di quella ottima dife$a, che $i a$petta al nome $uo; perche $e bene per la $ua al tezza mo$tra d'e$$ere a$$ai più $coperto, che non $ono l'altre piazze, que$to non è, ma$$ime per la dife- $a, che fa per fianco da ogni parte, alla quale dife$a $olo douemo riguardare, ma$$ime perche il caua- liere non $i dee fabricare più alto cō la $ua piazza, $e non per quãto le $ue artiglierie po$$ino $coprire,<marg>Altezza <20>l caualiere, & il $<*>o of ficio.</marg> come $i di$$e, il fo$$o incontro la fronte del baluardo oppo$ito, doue anco per tal vi$ta $i $uole tagliare alquanto il parapetto della cortina in $tiancio, oltre che, il terrapieno di e$$e cortine $opra il piano della muraglia, $i dee fare $empre almeno la meta più ba$$o col $uo parapetto, che non $ara quello del baluardo, cioè $e $arà pa$$i quattro $opra al piano di detta muraglia, nella cortina $i faccia dua, acciò<marg>Dife$e, & piazze <20>l le cortine deono e$- $ere più ba$$e, che non $ono <27>lle delli baluardi.</marg> che il caualiere, & l'altre dife$e po$$ino più $coprire, & re$tare coperte; Quanto alla dife$a, che può far per fronte e$$o caualiere, & all'offe$a, che può riceuere, que$ta non dee e$$ere in con$ideratione no tabile, perche non douemo $eruir$ene $e non nel principio dell'offe$a, che ne farà il nimico, per di- $tùrbarlo nell'auicinar$i, & poi per offenderlo improui$amente con tiri rubati, & contrabatteria in- a$pettata, doue i caualieri ne apportano la principal dife$a, oltre a quella de' fianchi. In quanto al van raggio, che ella dice hauere e$$o nimico nel fare la batteria ad vn baluardo, egli non potrà hauere mol to più grandezza di piazza coperta da offendere di quello, che haueranno i difen$ori, perche $e e$$o nimico fabricherà trinciere, e caualieri per fare tale effetto, di già i difen$ori le haueranno anticipa- tamente fabricati, e $aranno i primi a l'offendere, & ad impedirgli l'opera. E volendo e$$i difen$ori far<marg>Notabile beneficio, che appor tano le di $e$e di tut ta la For- tezza.</marg> contrabatteria, haueranno $empre quattro di e$$i caualieri, e quattro fronti di baluardi, con due corti- ne, con le dife$e $icure, & a$$ai più commode, che non hauerà il nimico, e potranno combattere per fronte non $olo del pari ma con vantaggio, $empre però, che nella Fortezza $ia quella proui$ione d'ar tiglierie, di poluere, e di palle, che $arà nece$$ario, per fare quel gran numero de' tiri, che potrà faie il nimico. In quanto poi all'offe$a per fianco, per la commodità del tra$mutar i tiri, la Fortezza riceue- rà co'l beneficio de' caualieri vantaggio notabili$$imo; perche non potendo il nimico offendere, $e nō per quanto $arà la larghezza della fo$$a, i difen$ori oltre a' due caualieri, che $ono per cia$cuna corti- na, hanno ancora i due fianchi, così reali, e coperti, che potranno con vantaggio fare ogni gran dife- $a. Si che proponendo ella la dificultà del non potere v$are l'artiglierie nella Fortezza $opra i caua- lieri, que$to non può $uccedere da altro, che dal mancamento della monitione, e non per far$i ber$a- glio, potendo per le ragioni dette i difen$ori combattere con a$$ai vantaggio, pur che non $i debba re$tare per lo detto mancamento; e quando pure per diuer$e cagioni, che pote$$ero occorrere, non $i pote$$e fare le contrabatterie, il caualiere ne $eruirà per dife$a del fo$$o, operando$i le $ue artiglierie $olo per fianco, ma$$ime potendoui$i facili$$imamente cauar le $ue cannoniere: $i che per certificarla delle oppo$itioni, & delle difficultà da lei propo$te, vederà poter$i operare, e con vantaggio le artiglie rie in tutte le parti della Fortezza, e con que' maggiori commodi, che po$$ono apportar le occa$ioni. CO. Dal poter così facilmente tra$mutare l'artiglierie davn luogo all'altro, con tagliar le cannonie-<marg>Beneficio, che $i caua dalle can- noniere, che vengo no taglia- te nelle gro$$ezze de' para- petti.</marg> re per fronte, e per fianco, e riturare quelle, che veni$$ero più offe$e, giudico poter$i far molto danno al nimico; e tanto più, quando $i po$$a offendere per fianco, & all'improui$o (come s'è detto) $i che nece$$ariamente gli bi$ogni $empre $tar coperto da tutte le parti; ma volendo poi far contrabatterie, doue $ia nece$$ario lo $tar $aldo co' tiri alla dirittura di quelli del nimico, per poterli imboccare, e $ca- ualcare, non sò qual parte hauerà maggior vantaggio, doue dubito, che a e$$o nimico, per $tar più ba$$o, tocchi e$$o vantaggio dell'offe$a. AV. Se i difen$ori haueranno antiui$to l'offe$a, & preparato la dife$a, come $i dirà nel $e$to Libro, & che le monitioni non manchino loro, il vantaggio $aià di e$- $i difen$ori, $e però la Fortezza $arà fabricata con le dife$e reali già dette, & che oltre alle monitioni vi $ia difen$ori a ba$tanza, & ma$$ime che po$$ino riceuere il $occor$o. Quanto poi al vantaggio del $ito, $e bene par che i difen$ori $ieno in parte più alta, e più commodi all'e$$er ber$agliati, non è per que$to, che habbiano il di$auantaggio, perche tanto più $coprono, & offendono il nimico; ilquale non hauerà luogo $icuro, $e non per quel poco numero, che $tarà coperto $otto gli alzati delle $ue di- fe$e, per e$$er i tiri della Fortezza qua$i di ficco, & all'oppo$ito auiene a'difen$ori, che quanto più $a- ranno lontani dalle loro dife$e, tanto più gli pa$$eranno alte le palle $opra la te$ta, che $aranno tirate da e$$o $uo nimico; e que$to per hoggi ne ba$ti. <p n=>96</p> <HEAD>GIORNATA V.</HEAD> <HEAD>CONTE.</HEAD> <p>Gia' che il giorno pa$$ato noi ragionammo del $ito di que$ta Città di Zara, e del- le commodità, che la natura le concede; de$idero che anco al pre$ente noi di- $corriamo alquanto intorno le qualità di que$ti $uoi habitatori, che ne $eruira per lo $olito no$tro diporto, auanti che $i dia principio a ragionar delle <*>orter- ze, e$$endo cosi fatto di$cor$o de$iderato da me, per e$$ermi $ta mattina ritroua- to alla Piazza, e vi$to molta di que$ta gente pae$ana, & al parermio, non poco differenti di natura; atte$o che gli huomini, che habitano in que$ti $cogli, li ve- do molto a$tratti dalle attioni Militari, e pur troppo alla quiete de dicati; $i co- me all'oppo$ito, vedo poi que$ti della Città, e del Contado di terra ferma molto dediti alle armi; $i che tal diuer$ità di co$tumi in genti cosi robu$te, e feroci, e d'vno $te$$o pae$e, e che $ieno poi tra di loro tanto differenti, mi è d'ammiratione. AV. Alcuna di que$te diuer$ita di nature non gli dee apportar marauiglia; atte$o, che tutti i pae$i vengono da e$$a natura priuilegiati di qualche benefi- cio; però in quanto alle buone comple$$ioni de gli habitanti $i vede, che doue $ono l'arie $alutifere, i corpi de gli huomini ne vengon così bene comple$$ionati, che $e ben nati in parte $terile, $i vedono però far$i così robu$ti, e di comple$$ione gagliarda, e que$to per lo buon nutrimento de' cibi, che producono e$$e buone arie, e luoghi montuo$i; come all'oppo$ito auiene ne'luoghi, che $ono al pia- no, e paludo$i; benche molto fertili. In quanto poi alle inclinationi di e$$i habitanti, elle $i fanno conforme all'habito; atte$o, che que$ti così man$ueti, che dimorano in que$te i$ole, e $cogli vicini, non pratticando con fore$tieri, e non hauendo altri con chi combattere, che co' pe$ci, per e$$er la maggior parte eccellenti pe$catori; non è gran fatto, che cauati di tale e$$ercitio, $i come anco del- l'adoperare il remo da vogare, rie$chino inutili, non e$$endo in altra co$a e$$ercitati; ma que$ti poi della Città, e di teria ferma, che in cambio di remi, o di reti, gli conuiene operare l'arcobugio; ben- che vadino à coltiuar le loro po$$e$$ioni; non è marauiglia, $e così dediti all'arme ella gli vede, & an- co a riu$cir così perfetti $oldati a cauallo, poi che ci concorre non $olo la natura del pae$e, che pro- duce (per le ragioni dette) gli huomini gagliardi, e bellico$i, ma anco l'occa$ione del douerne- ce$$ariamente e$$ercitar$i nel difender$i, & nell'offendere i loro nimici; Si come ancora auiene ne gli animali, poi che le lepri, & le altre $aluaticine, che dimorano ne' detti $cogli, non $anno ne anco mol- to correre, ne $aluar$i, per non cono$cere per prattica i cani, & i cacciatori lor nimici; $i come cono- $cono que$ti di terra ferma, che così $pe$$o lor conuiene con la fuga $aluar$i, per lo che la e$perien- za, e ma$$ime l'v$o fatto per nece$$ità fa dotto, & accorto non $olo gli huomini, ma ancora gli ani- <marg>16</marg> mali. CO. Già che $i vede la verità di quanto hauete detto, non occorre in que$to particolare re- plicar' altro, e però $eguirò il $e$todecimo Capitolo, doue determinate la larghezza, che dee haue- <marg>Larghez- za <20>l fo$$o</marg> re il fo$$o intorno la Fortezza, materia molto da me de$iderata, per chiarirmi di diuer$e opinioni, che molti tengono $opra tal dife$a, e particolarmente due, che $ono l'vna con l'altra contrarie. Cioè, la prima è, che il fo$$o $ia largo, e profondo, come ancor dite voi. La $econdà è, che vogliono, che tutta la $ua contra $carpa $ia $couata da' tiri de' fianchi de' baluardi; co$a che a me pare impo$$ibile, quando però $i fortifica $opra gli angoli, che habbino dell'acuto, non volendo, che il fo$$o $ia a$$ai più $tretto mcontro la $palla del baluardo, che non $arà pa$$ato il mezo della $ua fronte, che $arebbe imperfettione grandi$$ima. E però de$idero chiarirmi di tal di$ordine, e del modo da fuggirlo. AV. Que$ti così fatti giudici, dipendono dalla poca intelligenza del fortificare, che hanno coloro, che propongono douer$i fare tal dife$a, perche non intendendo le offe$e, meno po$$ono ricono$cere non $olo le dife$e, ma ne anco le forme, che deono hauere: perche cono$cendole vedrebbono le im- perfettioni, che $uccedono nelle diuer$ità del fortificare, ne metterebbono per regola quelle parti, che molte volte per il mancamento del $ito, o delle forme bi$ogni alterare, e fare della nece$$ità vir- tù, & eleggere il minor male. In quanto all'opinione di coloro, che dicono voler la contra$carpa $ia $couata dalle artiglierie de' fianchi; Dico che potendo$i $empre far que$to, $enza che e$$e artiglie- <marg>Cōtra$car pa nelli an goli acuti nō potere, e$$ere pa- ralella al- le frōti de' baluardi. Dife$a del la contra- $carpa.</marg> rie veni$$ero $coperte, & imboccate dalla $pianata, $aria opera buona; ma è impo$$ibile, $e già e$$o fo$- $o, non $i face$$e il terzo più $tretto. Si che volendo $opra del quinto, & del $e$to angolo far tale ef- fetto, $arebbe nece$$ario fare il fo$$o a$$ai più $tretto incontro la $palla del fianco del baluardo, che non $arebbe incontro al $uo angolo inferiore, che e tutto contrario al bi$ogno, douendo in tal parte e$$ere più largo, e que$to per non dar commodità al nimico di fare in quella $trettezza la trauer$a, e re$tare a$$ai più coperto nella parte larga. In quanto alla dife$a, che $i ricerca per la contra$carpa, que$ta potrà e$$er fatta da altri pezzi, che $taranno nelle piazze di $opra; e m<*>me da' caualieri, e per la larghezza, e profondità della $o$$a non occorre replicare al<*>o, dipendendone la $icurtà della For- <p n=>99</p> tezza, quãdo però i fianchi vengono coperti, e $icuri dall' e$$ere imboccati fuori da e$$a $ua larghezza, <21>che $e pote$$ero $coprire la contra$carpa, cioè per trauer$o, ne $uccederebbe, che e$$a contra$carpa, e parte della $pianata $coprirebbe, & imboccherebbe i pezzi del fiãco, e tãto $arebbe maggiore l'offe- $a, che nō $aria la dife$a, quãto fo$$e maggiore lo $patio, e la piazza, che haue$$e il nimico di fuori, co- me $i mo$trò nel $ettimo Capitolo. E però nelle diuer$ità de gli angoli $i dee sēpre cōportare, che la detta cōtra$carpa vēga dife$a dalle altre piazze, che $arãno $uperiori al fianco, e particolarmēte daìla cãnoniera, che $i farà nella cortina <21> i$couare la frōte del baluardo, $i che in tal modo il nimico vēga nece$$itato, volēdo imboccare i fiãchi, piãtar le $ue artiglierie nella maggior di$tãza, e $trettezza del $i- to. CO. Nō $i può mai fare errore alcuno nel coprire, & nell'a$$icurare la dife$a del fiãco, e $opra le al tre piazze tagliare in molte parti i parapetti, e formar le cãnoniere, $i che di fuori nō $i vegga $egnale alcuno. Quãto poi all'offe $a, che fa il nimico cō la Zappa, e ma$$ime <21> riēpire e$$o fo$$o; ho cō l'el per<*> za molte volte vi$to nō $i acco$tar mai alla cōtra$carpa, $e prima nō è beni$$imo coperto dalle trincie- re, & dalle $trade $otterranee, ne mai entra nella fo$$a, che $imilmēte prima nō vi habbia buttato dētro tãta terra, o altra materia, che lo po$$a coprire; e però nō $olo le $icurtà de' fiãchi cō la larghezza, e pro fondità della fo$$a $ono nece$$arie; ma anco le cōmode, e $pe$$e $ortite. Perciò crederei, che facēdolo ancor più largo di trēta pa$$a, che tal $ua larghezza apporterebbe a <30>portione più dife$a alla Fortez- za. AV. Se bē dalla larghezza della fo$$a par che dipēda la dife$a della Fortezza <21> la difficultà, che ap- porta al nimico nel farci la trauer$a; nō dimeno molti $ono di opinione, che <21> quattro cagioni la trop pa<*>$ua larghezza ci po$$a nuocere. E prima e$$o nimico può più facilmēte $coprire la muraglia <21> farui dētro la batteria. Secōdo, $e la fo$$a fo$$e molto larga potrebbe $tãdoui dētro, batterne, e leuarne le di<marg>Oppo$itio ni farte al- la larghez za della fo$$a.</marg> fe$e de' fiãchi. Terzo, $tãdo $opra la $pianata incōtro l'angolo del baluardo, hauerà più piazza <21> bat- terne i fiãchi. Quarta, & vltima le bocche delle cãnoniere verrãno più larghe, e <21> cō$eguēza i merloni più deboli, cō la facilità dell'imboccarle, onde quãdo $i ttatta$$e di larghezze $u <21> flue, $arebbe a$$ai me glio far la fo$$a più profonda, oue nō $olo $i fuggirebbono le dette oppo$itioni, ma $i verrebbe a $ar le cortine più alte. CO. Se la larghezza del fo$$o in $ito piano $arà terminata cō <27>ll'hone$to $patio, che $i cōuiene, crederò le quattro oppo$itioni fatte, $arãno di poco valore. Perche so ancor'io, che facēdo- lo largo $ettãta, o ottãta pa$$a, le oppo$itioni $arebbono più che vere. Ma facēdolo trētacinque, o qua- rãta pa$$a largo in bocca, nō sò ricono$cere alcuna $ua dife$a, che a$$ai non $erua a beneficio de' difen $ori, che nō faria al $uo nimico. E prima, che <21> la $ua larghezza $i po$$a $coprire, e battere più a ba$$o la muraglia della Fortezza, crederò che il rimedio $ia facili$$imo alzando la contra$carpa, e parte della $pianata cō le pietre, ouero cō altra materia nō buona <21> dife$a, $aluo che $opra la $trada coperta, $i co- me di già hauete fatto al Forte di <27>$ta Città di Zara. Secondariamēte, che il nimico po$$a far batteria $tãdo nella fo$$a; Que$ta mi par'opera tãto di$$icile a e$$equirla, che perciò nō $i dee $timare. Nōdime- no proporremo, che la fo$$a $ia larga dieci, o quindeci pa$$a di più di <27>llo che vien tenuta $icura. Veg- ga$i però $e in que$ta più larghezza il nimico ci $i po$sa trincierare, e coprire a ba$tanza, e che numero di pezzi vi po$sa mettere <21> offendere, e dall'altra parte a quante offe$e vēgano e$po$ti; pre$upponen- do$i che le dife$e della Fortezza $ieno reali, e con le $ortite cōmode; doue $e io nō m'ingãno, ne anco due pezzi il nimico vi può accōmodare, e tãto mal coperti dalle no$tre offe$e, che poco danno potria- no fare, $e già e$$o nimico nō ne haue$$e leuato le dife$e, lequali e$$endo fatte cō la sēplice terra, la ten go fattura molto difficile; benehe in tal ca$o poco giouerebbe il fo$$o molto largo, o $tretto. Ma in tut- te le occa$ioni dico e$$ere al nimico più vãtaggio piãtar le $ue artiglierie nella gro$$ezza della contra- $carpa, che nel valer$i della larghezza del fo$$o, doue tãto dãnno, e trauaglio ne può riceuere. In quan to poi alle bocche delle cãnoniere venendo più larghe dell'ordinario circa vn piede, <27>$to poco $i dec $timare, sì per conto dell'imboccarle, come <21> far piu debole il $uo merlone; ma$$ime potendo$i tenere più largo il fianco vn pa$$o per far più gro$$i, & gagliardi e$$i merloni; & vltiniamēte circa del dar più piazza al nimico, $tãdo fuori $opra la $pianata <21> offendere il fianco. Dico, che e$$endo in talluogo dieci pa$$a di più, o di meno di larghezza, non li porta cōmodo, nè incōmodo nel piantare le $ue arti- glierie, potēdo $i $empre accōmodare in diuer$i modi per piantarui due pezzi di più, ma non già potrà<marg>Larghez- za vtile <20>l la fo$$a.</marg> fuggire il trauaglio, & il dãno, che riceuerà da' difen$ori nel riēpire, ouero far la trauer$a a dieci pa$- $a di larghezza di più di fo$$o, che per neee$$ità li cōuerrà fare, volēdo$i acco$tare alla muraglia; e pe- rò douendo fare elettione della $trettezza, ouero della profondità della fo$$a, eleggerei $empre, per le<marg>Strettezza della fo$- $a apporta non poca imperfet- tione.</marg> ragioni dette, la $ua larghezza. E mi di$piace l'opinion di coloro, che vorrebbono il fo$$o largo $olo pa$$a vēti, e profondo il più che $i può, ma$$ime in $ito piano, $apēdo che il nimico nō ha da fare opera più difficile, quãto che il farui dētro tãta trauer$a, che gli ba$ti <21> coprire i gua$tatori, che po$$ano en- trãdo $otto, tagliar la muraglia, e cō le mine far cadere il terrapieno <21> far$i $cala, e $alire $opra la piaz- za del baluardo, doue che tãto, quãto fi farà più $tretto, tãto mãco trauer$a hauerãno da fare, che all'- oppo$ito intrauerrà, e$sēdo fatto di hone$ta larghezza, come ho detto. Ma <21>che molti parlano di que $ta parte di dife$a opponendo alla $ua larghezza $enza ragioni apparenti, de$idero che mi mo$triate qualche e$$empio di lineamenti, onde con l'e$perienza $i veggano gli effetti di e$$a $ua dife$a. AV. Ec- <foot>M</foot> <p n=>98</p> cogli vn profilo, che mo$tra l'altezza della Fortezza, AB. Doue prima proporremo, che il fo$$o, <marg>Effetto <20>l la larghez za <20>lla fo$ $a nello $coprire la mura— glia.</marg> BC, $ia $olo largo pa$$a venti, e l'altezza della contra$carpa $ia, CD, & il piano della $pianata di fuori, DT, Nelqual fo$$o pre$upporiemo, che il nimico $ia acco$tato alla contra$carpa, D, per e$$empio, a pa$$i quindeci, che $arà doue il $egno. E, per i$coprire il piede della muraglia, B, $iane- ce$$itato alzar$i con vna piazza, o trinciera di altezza della linea, EF, $i che la parte $uperiore, F, $ia la vi$ta, che pa$$i $opra la contra$carpa, D, e termini al, B, fondamento della muraglia; la- qual'altezza proporremo $ia di piedi ventidue. Et $e il fo$$o fu$$e più largo pa$$a cinque, cioè pa$$a venticinque, come per, BM, $i vede, e che il nimico in detta di$tanza, che $arà in, O, vole$$e $co- prire detto fondamento, $i douerà alzare per quanto contiene la linea, OP, e$$endo la $ua vi$ta la, PLB, laqual'altezza $arà piedi dici$ette; e $e il detto fo$$o fu$$e largo pa$$a trenta, che $arà, BN, $tando il nimico in detta lontananza al $egno, Q, douerà alzare la trinciera, QR, per la vi$ta RIB, che $arà piedi quindeci; e quando il fo$$o ancora fu$$e largo pa$$a trentacinque, che $arebbe, BG, e$- $o nimico hauerà da alzare l'altezza, TS, $i che $copra per la dirittura, SEB; laqual'altezza $ia piedi tredeci. E con tal proportione $i può $empre vedere l'effetto di qual $i voglia larghezza, o $tret- <fig> tezza di fo$$a, conforme a quella lontananza, o viciuanza, che fo$$e più commoda al nimico per pian- tare le $ue artiglierie, per battere tutta l'altezza, ouero parte di e$$a muraglia. Doue $aperemo $enza errore alcuno anco da que$to l'altezza de' caualieri, & delle trinciere, che e$$o potrà fare, $i che al pre- $ente per le larghezze, & per le di$tanze dette vederemo, che e$$endo largo il fo$$o pa$$a venti, e vo- lendo e$$o nimico in detta di$tanza far batteria, gli conuerrà alzar$i piedi ventidue; e $e $arà largo ven ticinque $i alzerà piedi dici$ette, e s'è largo trenta, $i douerà alzare quindeci, e $e fo$$e ancora largo trentacinque, douerà alzar$i $olo piedi tredeci, che volendo $coprire la metà dell'altezza di e$$a mu- raglia nel farui la batteria, $i douerà alzare la metà manco. Hora dicami per concludere di $aper qual $ia meglio il fo$$o largo, o $tretto, cioè qual delle due difficultà $arà maggiore a e$$o nimico, o alzar$i <marg>Se $ia me- glio la fo$ $a $tretta, o larga.</marg> in, ST, $olo tredici piedi $opra il piano della $pianata per far la detta batteria, & l'hauere a riempi- re pa$$a trentacinque di larghezza di fo$$a, ouero alzar$i ventidue piedi in, FE, per douerne riem- pire $olo venti di e$$i pa$$a. CO. Senza dubbio alcuno è a$$ai meglio il douer$i alzare $opra la $pia- nata ventidue piedi, per non douere riempire più di venti pa$$a di larghezza di fo$$o, che non $aria al- zando$i $olo tredici piedi, e douerne poi riempire trentacinque pa$$a; atte$o, che il douer$i alzare in tal parte noue piedi di più con trinciere, o caualieri, non è difficile, e$sendo opera, che con qualche <marg>Larghez- za vtili$$i- ma della fo$$a.</marg> commodità $i fa di notte. Ma il douer riempire, ouero trauer$are quindeci pa$sa di più di larghez- za di fo$sa, mi par non vi $ia proportione alcuna di douerla proporre per beneficio del nimico, che offende, e$sendo la più difficile impre$a quella del far la detta trauer$a, per l'incommodo dell'operare in luogo così $tretto, e per le occi$ioni, che vēgon fatte di coloro, che operano; ma$$ime doue i fianchi $ono grandi, e coperti, e doue $empre i difen$ori po$$ono con l'artiglierie, & con le $ortite offendere tal parte; $i che tengo molto caro que$ta vo$tra dimo$tratione potendomene $eruire in qual $i voglia <marg>Fo$$a trop po, larga, nō poter$i difendere</marg> ordine di dife$a. Ma dicami di gratia $e la fo$$a $i face$$e tanto larga in bocca, non apporterà ella difficultà a difen $ori in potere con gli arcobugi da parapetti offendere i nimici, quando fu$$ero $opra la contra$carpa, & tanto più douendo$i alzare la detta contra$carpa, & fare tal dife$a per il decliuio anco più da lungi. AV. Se i difen$ori, per tale larghezza non pote$$ero offendere il nimico, $arebbe danno pur troppo grande, ma ciò dalle larghezze dette non può accadere, perche e$$endo per e$$em- pio la fo$$a trentacinque pa$$a larga in bocca, & la gro$$ezza del parapetto con le $carpe del terrapie- <p n=>99</p> no, & della muraglia pa$$a venti, che in tutto $aranno quarantacinque pa$$a che è di$tanza p<*>r troppo commoda per ogni tiro. Ma v$ando$i mo$chetti, come è $olito $a<*>$i, quando tal di$tanza fo$$e la metà di più, ella non apporter<*>bbe difficultà alcuna, e ma$$ime nel difendere tutto il decliuio, che $ì<marg><*>argher- z<*> <20> la fo$ $a propor tion<*>ta al la di$e$a, <*> arco <*>.</marg> face$$e per alzare e$$a contra$carpa, ben che $ia vanità e$pre$$a il credere di potere offendere il nimi- co in tal parte, perche egli $arebbe più che matto, $e nell'acco$tarui$i non veni$ie coperto con le trin- ciere, & con le $trade $otterance, e però $i dee attendere $olo al potere battere, & ferire e$$o nimico per lo $patio della $trada <*>operta, & nello sboccare nella $o$$a, doue difficilmente $i può coprire. CO. Re$to $odistatto del di$egno, & della $ua ragione, e però voglio, ch'ella veda vn'altro nuouo di$e- gno, & inuentione di fe$$a diferente a$$ai dalla $ua, laquale $arà dife$a con quell'ordine di baluardi, che di $opra vi mo$trai, $opra ilqual fo$$o de$idero d'intendere la vo$tra opinione. AV. La maggior lunghezza di que$to fo$$o, DC, FG, da ogni parte intorno l'angolo del baluardo, ne può appor- tare qualche beneficio nelle dife$e corte, douendo il nimico $tare quel tanto più lontauo dalla Fortez za, e ma$$ime da fianchi per imboccargli, cioè in E per $coprire il fianco del baluardo, A; nondi- meno ci vedo vna non piccola oppo$itione, cioè quando il nimico con caue $otterrance, o altro, $i fo$- $e acco$tato alla contra$carpa, H, e che trauer$a$$e la fo$sa più lunga in, F, lo $patio cauato, FG, gli $eruirebbe per piazza commodi$$ima, doue potria piantare l'artiglierie da ba$so in, F, e d'alto in, N, per battere il fianco del baluardo, $i che con <27>$te due piazze, potrebbe far notabili$$imo dãno alla Fortezza. In quãto a baluardetti <27>$ti farãno a$sai buono effetto, e$sēdo trinciere, che l'vna parte difen de l'altra, pur che il nimico cacciãdoui$i $otto nō $e ne po$sa $eruire <21> dife$a propria. Ma che apporti-<marg>Il fo$$o sē za acqua e$$ere piu vtile <21> la dife$a che non è il pieno d'- acqua.</marg> no cōmodità a difen$ori di potere v$cire fuori, & cō$eruarui$i, cō forze tali, da potere anco impedire a e$so nimico nell'auicinar$i. CO. Mi re$ta vn dubbio nō pieccolo intorno al fo$so, che è di $aper qual $ia il più $icuro, cioè l'a$ciutto sēza acqua, ouero il pieno d'acqua. AV. Que$ta è vna di$puta, che molti di- cono nō e$sere ancora terminata; ma ī quãto a me la tēgo terminati$$ima, cioè, che lo a$ciuto $ia il più $icuro, e difen$ibile. Perche dal fo$so sēza acqua $i caua il cōmodo di poterlo cō le $ortite difendere, <fig> e ma$$ime cō l'aiuto delle $trade coperte, & delle trīciere, che $i fa a mezo della $ua larghezza $opra la cunetta ver$o la muraglia, la qual cunetta <21> a$$icurar$i dalle mine, dee e$$er cauata tãto ba$$a, che il $uo fon do $ia nel $a$$o viuo, ouero nell'acqua $ortiua, <21> le ragioni dette. In quãto poia <27>llo, che $arà pieno <foot>M 2</foot> <p n=>100</p> d'acqua, dico che può e$$ere fatto in diuer$i modi, cloè, $e $arà con l'acqua morta, benche $ortiua, ap- <marg>L'acqua morta nel la fo$$a ap porta l'a- <*>a cattiua</marg> porterà l'aria cattiua, ma$$ime, perche facilmente $i corrompono, non hauendo moto notabile, & pe- netrando ne pozzi di dentro, beuendone poi i poueri $oldati, & gli al<*>ri s'infettano di malatia, do- ne ne ri$ulta la morte di molti, e ma$$ime la $tate, ne tempi caldi, e tanto più doue concorrono l'ac- que de canali, che vi $ia macerato lini, e però $i dee procurare di condurui l'acqua viua di qualche fiume, e ben che in tempo di guerra ella po$$a e$$ere diuertita, in tale occa$ione ba$ta poi, che la fo$- <marg>Nelle For tezze pic- <*> il fo$ $o cō l'ac- qua è vti- $i$$imo.</marg> $a re$ti piena d'acqua, o $ia morta, o viua, non per que$to re$terà, che la $ua dife$a non $ia buona, co- me giudico e$$ere nelle Fortezze piccole, doue la fo$$a è larga, e profonda, e tanto più $evi $i pote$- $e far pa$$are l'acqua d'vn fiume corrente indiuertibile, che que$ta $arebbe in tutta perfettione; ma pochi $iti vi $i ritroua, doue $i ritroui tal commodita. CO. Già, che vengo $odistatto di quanto habbiamo di$cor$o intorno la larghezza del fo$$o, mi re$ta per vltimo di que$to Capitolo l'addiman- darui dell'ordine, che terre$te in $ito, doue fo$$e nece$$ario il fortificarlo, e che per l'acque $ortiue vicine alla $uperficie della terra, ouero per lo $a$$o viuo, non $i pote$$e profondare la fo$$a, per fa- re tanto alta la contra$carpa, che pote$$e coprire la muraglia dalle offe$e del nimico. AV. Più volte s'è detto, che il $o$$o vorrebbe e$$er profondo almeno cinque pa$$a. Ma quando pure per ne- ce$$ità $i doue$$e piantare vna Fortezza, doue $olo fu$$ero per e$$empio, piedi dodici di terra, o altra materia, e che poi $i ritroua$$ino le acque $ortiue, che impedi$$ero il cauamento, per fabricare la For- tezza con la fo$$a profonda, prima con$idererei alla natura del $ito, & all'effetto del cor$o delle acque, <marg>Fo$$a, co- me $i po$- $a profon dare, do- ue il $ito $ia paludo $o.</marg> $i de' fiumi, $e ve ne fu$$ero, come quelle che $corrono per le pioggie, & farci ricono$cere, co'l me- zo della liuellarione, il pendere, ouer decliuio, che ha il $ito, e cio vi$to, farei poi cauare vn fo$$o di profondità, & di lunghezza tale, che veni$$e ad abba$$are le dette acque $ortiue, tanto che pote$$e fare quel maggior cauamento, & quel fondo alla fo$la della Fortezza, che $i potrà oltre al fare ado- perare gli $trumenti pe<*> alzare, & per $eccare le dette acque, a parte, per parte, mentre $i farà il caua- mento, che douendo$i alzare tre, e quattro piedi, ciò $i fa con facilità, e per fare che il fo$$o veni$$e anco più ba$$o col $uo fondo, farci alzare la contra$carpa, con la materia più $a$$o$a, & più cattiua, <fig> dando per di fuori quel pendere alla ip<*>anata, che conuerrà alla $ua altezza, $i che veni$$e poco di$i- mile dal piano, accioche il nimico non ne pote$$e riceuere beneficio per coprir$i quan do $i vole$$e auicinare alla Fortezza, e però il predetto decliuio col $uo piano douerà corri$pondere $otto al para- petto della Fortezza, come nel pre$ente di$egno $i vede. E prima la linea puntegiata, P, N, H, mo$tra il piano del $ito, & l'altezza da farui, $ia. L, MN. Col $uo pendere, MN. qual vada a corri$pondere $otto al parapetto della Fortezza, A, e$$endo l'altezza della Fortezza AB, &, BI, la larghezza della fo$$a, & la profondità, GH, fatta meza a$ciutta, & il re$to con l'acqua, cioè, la parte, FG, a$ciutta con la dife$a, H, & la, DE, $arà l'altra parte con l'acqua, & con la profon- dità, ES, & $i farà lungo il fondamento della muraglia, CR, la cunetta, BC, capace a riceue- re le ruine, che pote$$ero cadere per cagion delle batterie, & que$ta parte di fo$$a a$ciutta s'intende <marg>Fo$$a, & con$idera tioni <21> la $ua dife$a.</marg> fare nelle fo$$e grande, e reali, e doue $ia il modo da fare le trinciere trauer$ali per i difen$ori, che $a- ranno alla di$e$a, H, $i che il nimico per fianco non gli po$$a $coprire, ne offendere dalla contra- $carpa, come $i mo$trò al Capitolo 8. E perche la $perienza in a$$ai luoghi m'ha fatto cono $cere la difficultà del mancamento della materia, nel fare tale alzato, debbo perciò mo$trare il rimedio fat- <marg>Contra— fo$$a.</marg> to, & che $i dee fare con duplicato beneficio, cioè per alzare il cugnio, L, M, N, o sba$$ato al fine dell'angolo, N, l'altro cugno, N, P, O, è fatto vna contrafo$sa, & da quel cauamento la miglio- re terra, ne $erue per fabricare le piazze, & le dife$e della Fortezza, & con la più cattiua $i facci al det- to alzato dì fuori, come anco $i dee fare nel cauamento della fo$sa, e quando vi $i ritroua$se il $a$so, que$to $i cauerà $enza impedimento d'acqua, con duplicato beneficio. CO. Vn $ito, che io teneua per infortificabile, & del tutto imperfetto, lo vedo al pre$ente con tanta facilità ridotto a perfettio- ne, che ardi$co dire, e$sere le $ue dife$e più gagliarde, che non $ono quelle, doue la fo$sa è più profon- da, e tanto più, quando $i pote$se fabricare l'altezza della contra$carpa, & del decliuio di fuo<*>i, M, N, di $a$$i viui, e che il cauamento, P, O, fo$$e il più $i può lontano e balso con l'acqua viua, <p n=>101</p> AV. Mi piace, che $iate re$tato $odisfatto. CO. Segue il decimo$ettimo Capitolo, doue volete ordinariamente $i faccia la cunetta pa$$ato il mezo della fo$$a, e dife$a della $ua trinciera, della qua- le non o$tante l'hauerne di $opra trattato, $eguendo però l'ordine, mi conuiene ragionare $opra a e$$a trinciera, che fate per di dentro, per $icurtà della cunetta; laquale a me non pare, che $tia bene il farla<marg>La cunet- ta nella fo$$a. Di$e$a del la cunetta di che de- ue e$$er $atta.</marg> con la terra, $e però terra $i ritroua$$e nel fondo di detta fo$$a. E que$to dico, accioche il nimico non $e ne pote$$e mai $eruire; e però $i douera fabricare di materia frangibile, $i come è il tuffo, oue- ro le pietre cotte, & ancora cauata nello $te$$o $ito del taglio del fo$$o, proponendo però che $ia ma- teria $a$$o$a; e $e fu$$e ruino$a, vi farei la camicia di muro. In quanto poi alla $ua gro$$ezza, non mi curerei, che fo$$e molta, ma $i ben tanto alta, che pote$$e coprire i difen$ori da gli alzati, che pote$$e- ro fare i nimici, per fronte $opra la contra$carpa; e $opra tutto tengo $ia nece$$ario, che venga co- perta ancora per fianco, come di $opra hauete detto. AV. Le ho mo$trato per il precedente di$e- gno de' due baluardi il rimedio facili$$imo dell' a$$icurar$i da tale offe$a con la trinciera, & dife$a fat- ta $opra la cunetta co' denti, ouero ri$alti cauati nel taglio della fo$$a, $i che con la $trada di den- tro alquanto ba$$a $i potrà non $olo $tare alla dife$a, ma caminar per tutto, oue farà dibi$ogno, $en- za l'e$$ere $coperti, come $i di$$e. CO. Quando que$ta vo$tra trinciera, e $trada non po$$a nelle occorrenze $eruire al commodo del nimico, ma che il tutto venga dalle piazze, & da caualieri del- la Fortezza $coperto, e dife$o, giudico e$$ere vna delle principali dife$e della Fortezza. Ma dite- mi $e è po$$ibile, che i difen$ori con la commodità di que$te $ortite, e $trade po$$ino cauare, e por- tar via quella terra, che il nimico può buttare dalla contra$carpa nella fo$$a per fare le trauer$e, at- te$o che ho da molti inte$o dire, che tal'opera $i può fare. AV. La ragione è chiara di nò: perche quelli, che pre$umono di far que$to, non intendono le offe$e, ma $i fondano $opra le loro vanc opi- nioni, & ma$$ime contra la potenza del Turco, perche la difficultà di tal'opera dipende da molte ca- gioni, e particolarmente da tre; cioè dal poco numero de' difen$ori alla comparatione del nimico. Seconda dalla $trettezza del $ito di dentro sì del fo$$o, come delle $ortite, doue non $i può con mol- ta gente lauorare. Terza $arà per douer$i $coprire i difen$ori alle molte offe$e del nimico nel pi- gliar la materia, che può gittar nel fo$$o, & non hauer luogo da metterla, però è opera molto dif- ficile per liberar$ene. CO. Già sò, che tal'opera da' difen$ori, non può perfettamente e$$ere e$- $equita, nè $i può impedire, che il nimico potente non faccia la trauer$a; ma $i bene darli tutte le maggiori difficultà: e però de$idero $apere la dife$a con la quale voi vi opporre$ti a que$ta offe- $a, per rendergli tal difficultà. AV. E$$endo le Fortezze fatte (come di già ho detto) per trat-<marg>Beneficij, che appor tano le Fortezze.</marg> tenere, e per far perdere il tempo al nimico, dalquale tempo ne dipendono molti di$ordini, come il mancamento delle monitioni. E particolarmente per li $occor$i, che in detto tempo può rice- uere la Fortezza dal $uo Prencipe, ouero che la guerra $i diuerti$ca in altre parti. E però $empre che co'l mezo del fo$$o, o di altre parti della Fortezza $i po$$a con la natura del $ito, & con diligenza dell'arte aggiunger dife$a, & offe$a contra il nimico, que$ta $arà la miglior fortificatione, che $i potrà fare. In quanto poi a poter dare nell'opera della trauer$a difficul- tà ad e$$o nimico, dico che $i può trauagliarlo molto con le mine per la commodità delle $tra- de coperte. CO. Que$ta $arebbe ancor marauiglio$a dife$a, quando $i pote$$e fare, $i come<marg>Impedi— mēti da da re al nimi co nel fa- re la tra- uer$a del- la fo$$a.</marg> credo: e però mi $ono imaginato più volte, mentre che il nimico getta la terra nel fo$$o, $i po$- $a entrar $otto, e metterui vno, o due barili di poluere con la$ciarglielo coprire, i quali bari- li haurei voluto, che cia$cuno fu$$e me$$o in altri maggiori va$i, $i che $te$$e $o$tentato in me- zo, acciò non piglia$$e nello $tar $otto la terra troppa humidità, ma la difficultà mia $taua in potergli dare il fuoco; e però haueua ancor pen$ato di darglielo in due modi, cioè a termi- ne con i $toppini, o altre materie; ouero tirarui dentro con l'artiglierie con palle affocate, & ancora piene di fuochi artificiati, $i come ho inte$o, hauer già fatto v$are il Re di Polonia, per abbruciar le dife$e fatte di legname, & di terra d'vna Fortezza, ch'egli e$pugnò. E $e be- ne pare, che que$ta $ia opera fallace, pure l'ingegno co'l valore dell'huomo è tale, che $e ne può $perare la facilità dell'opera, ancor che più difficile $o$$e, ma$$ime potendo$i mettere il fuo- co a termine di vn giorno, e per quanto $i vuole. AV. Molto belle, & vtili fattioni $i po$$ono fare con le mine, & con le contramine, le quali $i deono e$$equire con quella vigilanza, & ingegno, che la nece$$ità ricerca, conforme al $ito, & alle occa$ioni. Et $e bene il nimico en- trato ch'è nella fo$$a, pare che po$$a molto operar con danno de' difen$ori; nondimeno e$$i difen$ori antiuedendo l'offe$a, $i po$$ono vantaggiare di dife$a, e rimediarci con gli $te$$i ca- uamenti. Perche combattendo$i $otto la terra può giouare a$$ai più l'ingegno ad e$$i difen$o- ri, che la forza al nimico, o almeno combattere del pari; e però ella $eguiti. CO. Dire-<marg>La cōtra- lcarpadec e$$ere fat- ta $enza buona mu raglia.</marg> mo del decimo ottauo Capitolo, doue volete, che la contra$carpa non $i facci di muraglia con calcina, ma che $ia $emplicemente muro $ecco, laquale a me molto piace, e douerebbe pia- cere a tutti, $apendo$i l'auenimento di quella, che era fatta intorno la fo$$a di Famago$ta; ma e$$endo fatta di muro $ecco, e tirandoui$i con le no$tre artiglierie, la po$$iamo ruinare con dan- <foot>M 3</foot> <p n=>102</p> no del nimico, e $tarebbe beni$simo quando ancora fo$$e tale altezza di contra$carpa nel $emplice taglio del $ito, cioè $enza muraglia, e$$endo però materia non ruino$a per le acque. Ma ca$o, che bi$ogna$$e farui la contra$carpa, e non vi fo$$e molta commodità di pietre, e per nece$$ita $i dou<*>$$e fare di calcina, che ri$olutione pigliare$te in tal ca$o? AV. Farei il muro gro$$o $olo vn piede, e <marg>Muraglia angola<*>e nella con- tra$carra. Come dee e$$ere il muro de'- la contra- $carpa, e $uo officio.</marg> mezo, e lo farei non retto, ma a denti di $ega con $pe$$i angoletti, $i che dandogli dentro co' no$<*>i tiri di artiglieria, lo po$$iamo ruinare co'l leuare tal dife$a al nimico in poterlo $coprire per offender- lo; ma è ben vero, che $i douerà fare $enza calcina, facendolo però retto, e $olo di fuori imboccarlo con e$$a calcina, perche oltre che $i viene a con$eruare molto tempo, mo$tra in apparenza <*>$ier mu<*>a- glia buona, e bella. Ma $i dee auertire, che tutto il corpo della contra$carpa ne dee apportare tre no- tabili beneficij. Prima e$$er tanto alta, che copra la muraglia il più $i può. Secondo, che dia com- modità a' difen$ori della Fortezza, che $ortendo fuori po$$ano poi ritirar$i a $aluamento coperti, e di- $cendere nella fo$$a. Terzo, & vltimo, che all'oppo$ito po$$a impedire il nimico a poter far tale effet- to di di$cendere in detta fo$$a; perche potendo far que$to ad ogni $uo beneplacito, potria ancora con qualche intendimēto, che haue$$e cō le guardie della Fortezza, (e ma$$ime in tempi o$ouri, e piouo$i) all'improui$o a$cender in e$sa fo$sa, e per le $ortite, & per altri luoghi apertigli, entrar nella Fortez- za. Et però douendo$i $empre d'ogni minimo dubbio di quello pote$$e accadere leuarne l'occa$io- ne, $i douerà fare parte dell'altezza di e$$a contra$carpa con la detta muraglia, cioè $opra il piano del fo$$o con la metà di $carpa in altezza di tre pa$$i al più, & il re$to con vn ri$alto, o $trada coperta per poterui$i $aluare i difen$ori nel ritirar$i nella fo$$a, oue doueran' e$$ere per il meno in tre luoghi fatte le loro $trade co'l ponte di legno da leuare, & da porre, cioè incontro il fianco, & al mezo del- <marg>Ponti di le gno <21> $or- tir fuori della fo$$a Ca$e mat- te nō vtili.</marg> la cortina, douendo$i fare que$ti ponti commodi, e gagliardi, $i che anco vi po$$a pa$$are la caualle- ria, e quel legname non $i terrà mai in tali luoghi, $e non in tempo, che farà dibi$ogno v$are le $or- tite, e que$to fi farà per leuare l'occafioni de' di$ordini detti; CO. Benche io re$ti $odisfatto, de- fidero però ancora $aper $e è bene il fabricare in detta contra$carpa le ca$e matte, $i come ho vi$to e$$ere $tato v$ato in diuer$e Fortezze, dicendo$i, che con quelle $i può fare notabil'offe$a al nimico, $empre che con le $trade $otterranee vole$$e sboccare, & entrar nella fo$$a. AV. La dife$a delle ca$e matte $arà $empre imperfetta in qual $i voglia parte della Fortezza, che $aranno fabricate; atte$o che e$$endo piazze coperte di $opra con volti di muraglia, e non hauendo e$$alatione, il vapore cau$ato dalla poluere partori$ce tanta alteratione a' bombardieri, & a loro aiutanti, che con molta difficultà vi po$$ono $tare, oltre che dal fumo vengon $offocati, benche $olo gli arcobugi vi $i opera$$ero. E tan- to più tale imperfettione farà nelle ca$ematte fatte (come dite) fuori, $otto la contra$carpa venen- do così facile all'e$$ere $offocate, ouer coperte dalla terra, che il nimico butta$$e nella fo$$a, e però tal dife$a non $i dee hauere in molta con$ideratione, $e già la nece$$ità del $ito non ne sforza$$e à v$arle, ma ver$o la Fortezza, e con que' maggiori e$$alatoi, che vi $i pote$$ero fare con l'v$arui per la dife$a $olo i mo$chetti. CO. Già che la e$perienza ne mo$tra l'effetto di quanto hauete detto, $eguirò il decimonono Capitolo; per lo qual volete, che la $trada coperta, che vien fatta $opra la contra$carpa, <marg>Strada co- perta <20>lla cōtra$car- pa.</marg> $ia cauata $otto la $uperficie, ouer piano del $ito, & a me parrebbe fu$$e meglio coprire la detta $trada con vn'alzato di terra, o altra materia, perche non $olo $i verrebbe a fare lo $te$$o effetto del coprire, ma $i verrebbe ancora a fare alta la contra$carpa, e profondo il fo$$o. AV. Sempre, che $i facci tale <marg>Dife$a del la $trada copertafat ta con ter- ra buona.</marg> altezza con tanto pendere ver$o la $pianata, che non po$$a far dife$a a'nemici, non $arà $e non ben fatto tale alzato, e ma$$ime quando vien fatto di $a$$i viui, e tanto più apporterebbe dife$a, quanto che fu$$ero alti, e $i allontana$$ero da e$$a contra$carpa, & ancora che quando $otto a $a$$i non fo$$e terra, ma altri $a$$i, e materia non e$po$ta alla Zappa. Con tutto ciò ella douerà $apere, e$$ere nece$- $ario, che per vn pa$$o di gro$$ezza del para petto di e$$a $trada, cioè nella parte di $opra, $ia $olo terra, accioche i tiri de' nimici non face$$ero andare detti $a$$i nella fo$$a con offe$a de' difen$ori. CO. Douendo que$ta $trada coperta apportare tutte le maggiori commodità a' difen$ori, è ben douere a$$icurarla con la trinciera fatta di buona terra, e che il $uo piano venga tanto ba$$o, che anco vn'huo mo a cauallo re$ti coperto dalla $pianata. Segue il vente$imo, & vltimo Capitolo, per lo quale pro- ponete, che la $pianata fuori della contra$carpa $ia fatta, come più volte s'è detto, di $a$$i, e con <marg>Spianata fuori <20>lla cōtra$car- pa.</marg> manco terra, che $i può, che al parer mio è opera molto gioueuole, e tanto più apporterà dife$a, quanto verrà da tutte le parti lontana dalla Fortezza. Ma quel pendere, che propone$ti darle di fuo- ri, à me non piace, poi che con vna trinciera, o trauer$a il nimico $i può a$$ai più commodamente co- prire, che non faria, $e la $pianata $te$se in piano, ouero haue$$e il pendere ver$o la Fortezza. AV. Già le ho detto, e$$ere tutte l'opere e$po$te a qualche oppo$itione, ma che $i dee $empre fare elettio- <marg>Ottima di fe$a che fannoi $a$ $i nella $pianata.</marg> ne di quello, che meno $tà per nocere, e ma$$ime $apendo, che tale alzato fatto in pendere $i fa $olo per mancamento del $ito, sì per non poter$i profondare la fo$$a, come anco per leuarne la ter- ra buona, e tutto per dare a' difen$ori più agio per coprir$i, & d'offendere il nimico nell'auicinar$i, benche pochi$$imo beneficio può e$$o nimico riceuer da tal pendere. E ma$$ime doue in cinquan- ta, o cento pa$$a di lunghezza non $ia più di vno, o di due pa$$a di pendere, che a pena $i di$cerne <p n=>103</p> dal piano, e tanto meno e$$endo fatto co' $a$$i, doue apportandone $empre notabile beneficio, $a- ria nece$$ario il farlo in tutti i $iti, e Fortezze per la $ua dife$a. Et que$to ne ba$ti per la pre$ente giornata, e fine de' propo$ti venti Capitoli. CO. Con molta mia $odisfattione habbiamo trattato di quello, che più de$iderauo. Et però $e cosi vi piace andiamo à riuedere la fabrica, & a goder la vi$ta di tanta gente, che con tanto bell'ordine e$$equi$cono l'opera loro. <HEAD>GIORNATA VI.</HEAD> <HEAD>Doue $itratta delle più notabili imperfettioni, che po$$ono hauere le Forrezze, & appre$$o i lor rimedij.</HEAD> <HEAD>AVTORE.</HEAD> <p>HAVENDO il giorno pa$$ato dato fine al ragionamento de' Capitoli, parmi al pre$ente, che habbiamo a$$ai più abondanza di tempo, che di concetti per di- $pen$arlo con quella commune $odisfattione, che $i è fatto ne' giorni pa$$ati <*> però proponga ella quello, che più le piace. CO. Douendo toccare a me pro- porre, voglio vediate, che non la materia, ma $i bene il tempo c'è per mancare. E però prima, che io tratti d'altro ragionamento, & per il no$tro $olito diporto de$idero, che mi dichiariate parte de gli effetti, che fanno i tiri dell'artiglierie. Perche e$$endo $tato que$ta mattina a veder tirare que$ti bombardieri al ber$a- glio, $ono andato con$iderando quattro co$e, cioè al rimedio, che nel dare il fuoco al pezzo, non e$- $ali fuori dalla lumiera tanto vapore, ouer fiamma, che non $olo po$$a dare aui$o al nimico, ma tempo da poter$i faluare, auanti che arriui la palla ad offenderlo. Secondo, $e il pezzo $i ritira nell'v$cire tutto il vapore dalla $ua bocca, ouero nello $te$$o tempo, che e$ce la palla. Terzo, $e $i può $apere il tempō che corre, v$cita che $arà e$$a palla dalla bocca del pezzo a ferire in di$tanza di quattro, o cin- quecento pa$$a. La quarta, & vltima co$a è il $apere per propria mia curio$ità, almeno vno auicinar$i alla verità intorno alla proportion<*>, che $i truoui tra la velocità del cor$o della palla, quando e$ce fuo-<marg>Quattro <27> $iti intor- no l'v$o <20>l l'artiglie- rie. Vapore <*> ch e$cefuo ri della lu- miera de pezzi del- l'artiglie- rie. Remedio.</marg> ri della bocca del pezzo, con quello del cor$o del corpo $olare ($e corpo però $i dee chiamare.) AV. beli$$imi $ono i quattro que$iti da lei fatti, mo$trando per chiari$$imo $egno, ch'ella và $pendendo il rempo in pen$ieri nobili, e virtuo$i, e però debbo procurare di darle ogni po$$ibile $odisfattione. E prima quanto al vapore, che ella dice hauer vi$to v$cire fuori della bocca del pezzo, dico e$$ere que- $to vn di$ordine grandi$$imo, quando ma$$ime la lumiera $ia fatta larga per la frequenza dello $para- re il pezzo, perche oltre all'indebolir$i il tiro per la pol<*>e, che fa quel vapore, laquale vanamente fi perde, il pezzo ancora tarda allo $parar$i, & molte volte quando il nimico n'è auertito egli $can$a l'offe$a. Il remedio di que$to, è prima rifare le dette lumiere con le vite <fig> di ferro sbu$ato, conforme al $olito, e poi $enza ade$care, ouero empie- re la lumiera con la poluere doppo hauere caricato il pezzo, $e gli darà il fuoco col mezo d'vn grillo, cioè cannetta piramidale fatta in vn pez- zo $olido di metallo bucato dentro, & che il buco habbia vna bocca $ola, che $arà da ba$$o, come per il pre$ente di$egno $i vede, AB, è la lun- ghezza di circa a tre dita, &, TV, gro$$ezza della ba$e, doue non pa$$a il buco; ma $olo alla parte piramidale, B, ilqual buco non douerà e$$e- re più largo della gro$$ezza d'vna <18>enna $ottile da $criuere, & hauendo preparato, vn pezzo di catenetta di ferro, o di ottone, lunga circa a vn braccio, & ad ogni te$ta fermatoui vna palla di piombo d'vna libra in circa di pe$o, & fatta prima pa$$are la detta catenetta per il manico SD, della cannetta, & piena dentro di poluere fina, e turata la bocca, B, con la cera, $i metterà nella lumiera del pezzo, & la catenella a caualcione della culatta, sì che vgualmente le due pendino a ba$$o da ogni parte, & ade$cato con la $te$$a polue- re il piccolo focone, che $i vede per lo buco nel mezo al fine del manico tra le due lettere, AC, $eli darà il fuoco, che corri$ponderà alla poluere di dentro, laquale come vn razzo correrà advrtare, & a<marg>Nuouomo do <21> dare fuoco all'- artiglierie</marg> ferire nella poluere della camera del pezzo, & immediate la farà ardere, & $parare, $altando la can- netta, come vn griilo in dietro, che trattenuta da detta catenetta, e pe$o delle due palle re$terà $opra l'i$te$$a culata. CO. Per certo que$to è vn modo molto facile, e $icuro per rimediare a tale imper- fettione, e però $egua la dichiaratione del $econdo que$ito. AV. Per $apere il tempo, nel quale il pezzo dell'artiglieria fa la ritirata nello $parar$i, que$to dalla ragione, & dalla e$perienza ne vien mo- <foot>M 4</foot> <p n=>104</p> <marg>Temponel quale $i re tira il pez- zo nello $parar$i.</marg> $trato, cioè, in quello i$tante quando la palla, & il vapore e$ee dalla bocca, perche vrtando e$$o vapo- re nell'aria, laquale $e gli oppone, & ritrouando$i la canna del pezzo mobile $opra le $ue ruote, vie- ne per tale oppo$itione vrtata, & fatta ritirare. Perche la poluere, ouero per dir meglio il $alnitro, che col mezo del fuoco $i conuerte in aria, che è la $ua a<*>ima, multiplicando$i ogni parte, per e$$em- <marg>Multipli— catione <20>l la poluere, & $uo ef- fetto. Tempodel viaggio <20>l la palla, che e$ce fuori <20>lla bocca del pezzo.</marg> pio in mille, da che ne cau$a quella marauiglio$a violēza, che $i vede, $tante li due elementi co$i tra lo ro contrari, cioè l'humidità del $alnitro, & la $ecchezza del fuoco, ilqual fa lo $te$$o e$ietto, che fanno i fulgori cele$ti; e però tanto maggiore o minore $arà la ritirata, quanto che la canna del pezzo $arà ricca, o pouera di metallo, venendo a$$ai trattenuta daila $ua grauezza. Quanto poi al terzo que$ito, che è di $apere il tempo, che cō$uma la palla nell'v$eire dalla bocca del pezzo, & nell'arriuare al $egno doue dee ferire, ilquale $upporremo $ia di pa$$i cinquecento, dico <*>$$e<*>mi certificato con l'e$perien- za, che $tando lontano dal pezzo co$i da vna parte in detta lontananza, & fatto dare il fnoco, e $ubito vi$to il fumo v$cire dalla bocca di e$$o pezzo, contai $ino al numero di $ei, & al fine vidi la palla fe- rire in terra, & in$ieme $entij il tuono; e perche il modo del contare può e$$ere diuer$o, $i dee però fa- re con lo $te$$o tempo, che batte il pol$o non alterato della mano, con ilquale $i hauerà il giu$to tem- po, che ella de$idera $apere. Re$ta per vltimo il dichiararle la proportione del tempo, che $i ritroua tra la velocità del corpo della palla di ferro v$<*>ita fuori della bocca del pezzo, alla velocità del cor$o Solare; Di que$ta materia, io non ne po$$o parlare per prattica, ne accertarla di alcuna verità, ma per teorica con vn certo appre$$amento io le diro l'opinion mia, rimettendomi alla relatione di qu<17>lli, <marg>E$$empio, per mo$tra re la dife- rēza tra il cor$o <20>lle palle a <27>l- lo del cor- $o <20>l Sole.</marg> che l'anderanno a mi$urare, e però per vno abozzamento di quello, che le po$$o dire, ella s'imagini due monti fatti artificiati d'vna vguale altezza, & larghezza, che $ieno $opra vno $te$$o piano, & che l'vn di quelli $ia di miglio, & l'altro $ia fatto di quelli palloni da vento, con che $i giuoca, & la propor tione, che $arà dal numero de grani del miglio a quello delli palloni da vento, $arà tra il cor$o delle palle tratte dall'artiglierie, alla velocità del cor$o del Sole, cioè, il Sole farà in vn tempo $te$$o il nume ro delle miglia, che $ono i grani del miglio, & le palle dell'artiglierie il numero delli palloni detti. E per venire a particolari di quella ragione, che le po$$o a$$egnare, dico, che dall'o$$eruanza del moto del Sole, & da quello del cor$o delle palle douemo procurare di $apere prima la velocità del cor$o del Sole, e ciò $apremo con l'o$$eruanza del tempo, che corre la mattina nello $coprir$i $opra al no$tro Orizonte, & o$$eruato per via de numeri contati con la proportione del battere del pol$o non altera- to, cioè nello $puntare e$$o $uo corpo, $ino allo $coprir$i tutto, $tà il tempo che $i conta $ino a cento $et- <marg>Conto fat to intorno la grandez za del cor po Sola<*>e.</marg> tanta, & e$$endo e$$o corpo Solare cento $e$$anta volte maggiore di que$to globo terre$tre, ilquale per diametro dicono e$$ere trentaun mila miglia, e cinquecento, onde per trouare la grandezza del diametro del corpo Solare multiplicherremo 160. via 31500. e trouerremo fare cinque milioni, & cento quaranta migliaia di miglia, che tanto è il diametro del Sole. Hora veda$i la proportione, che $i ritroua tra il tempo, che con$umma la palla dell'artiglieria per lo $patio $olo di mezo miglio, ch'è nel contare per in$ino al numero $ei, con quello del Sole, ch'è nel contare $ino a cento $ettanta volte, che fa il viaggio di miglia cinque milioni, & cento quaranta migliaia, e ciò $aperemo per la regola del tre, commune a chi intende l'aritmetica. Ma perche que$to no$tro di$cor$o è del tutto inutile, $i che per non infa$tidire me, ne lei, lo la$cieremo per attendere a co$e di maggior frutto. CO. Ben mi vò del continuo certificando, non e$$ere dalla Natura fatta alcuna co$a, che non venga ricono$ciu ta, e dominata dal giudicio dell'huomo con le cagioni, & effetti $uoi, ma$$ime co'l mezo delle mate- matiche $cienze, doue $i và così bene imitando, e proportionando tutte le co$e, che chiaramente ven gono inte$e dal no$tro intelletto, e$$endo però que$to priuilegio, e gratia conce$$a da $ua Diuina Mae $tà all'huomo, come $uperiore a tutte l'altre creature; e però dee non $olo intendere, ma bene opera- re, e pa$$are di perfettione e$$e creature. AV. Se con retto giudicio noi cerca$$imo dalle co$e natu- rali trarre quel vero ritratto, nel quale noi dobbiamo riguardare, per cono$cere quanto fia grande l'obligo, che ha l'huomo nell'intendere per operar bene; per certo pochi $arebbono quegli, che da loro $te$$i non $i ricono$ce$$ero per troppo vili, viuendo infruttuo$amente. Ne meno poi all'incon- tro $i dee in$uperbire nel pretender di $apere a$$ai, $tante che anco la natura ha conce$$o a' più vili animaletti tanto $apere, che ne hanno in$egnato molti e$$ercitij, e ma$$ime quelli, che $ono à no$tro beneficio, come $i vede dalle Api, che fanno il mele, il verme, che fa la $eta, & il ragno nel far le re- ti: li quali pure non $appiamo imitare; poi che dalle Api, ouero pecchie, non $i può negare, che non $i $ia imparato, non $olo il buono ordine del gouerno delle bene ordinate famiglie, ma etiandio del- le Republiche, e come $i deon di$pen$are gli offici, e quanto che gli in feriori deono obedire, e riue- rire i $uoi $uperiori, e ma$$ime il $uo Re, o Prencipe. E però dal loro e$$ercitìo $i vede, e non $enza marauiglia, con quanta obidienza venga o$$eruata nell'andare alle $ue hore, e tempi a cercar tra mil- le, e diuer$e qualità di fiori, e cauarne la occulta quinta e$$entia, & con quanta indu$tria la portino $opra le $ottili$$ime lor gambe, $i che le ali non venghino impedite a far il nece$$ario viaggio. E quan- to venga o$$eruata ne gli officij di quelle, che re$tano al gouerno delle loro habitationi, fabricate con tanta arte, ma$$ime nel riceuer la materia, e quella riporre ne' propri luoghi, e poi fare il comparti- <p n=>105</p> mento de' due liquori, così l'vno dall'altro diuer$o di natura. Cioè quel del mele, e della cera, con l'altra compo$itione ancora, con che hanno prima fabricato le loro ca$e, o per dir meglio, tutto il corpo della Città co'l Regio alloggiamento del lor Re po$to in luogo conueuiente, con le $ue porte, e continue guardie, come a ben guardata Città $i richiede; $i che doppo vno così chiaro, e viuo e$$em- pio di bene ordinata Republica, ne danno con l'opera, & con le fatiche loro il mele da cibarci, & da medicarci, & appre$$o la cera, che ne $erue non $olo da con$eruar la luce nelle tenebre della notte, ma continuamente per honorare le co$e $acre, e così grate al Signore Iddio, & in tanta abondanza, quanto fa dibi$ogno. Segue poi l'artificio del verme, che fa la $eta, doue $i vede doppia maraui- glia, sì nella con$eruatione del $uo genere nel na$cere, & nel nutrir$i, e che così pre$to compartendo il tempo così brieue nel mangiare, & nel dormire, venga a tanta perfettione, che fatto$i vno anima- letto così piccolo, la$ci poi il proprio cibo, e ripo$o, e $i ritira in luogo $olitario, oue po$$a effettuare l'opera $ua, doue $enza alcuno nutrimento fabrica con la propria ma<*>ria del $uo piccoli$$imo ventre tante centinaia di braccia di filo di $eta, e così ben compo$ta, & auolta in$ieme in forma proportio- nata, che anco la più artificio$a mano di huomo, non vi potria aggiunger perfettione, e $errato$i co- là dentro viene ad hauer$i fabricato la ca$a, & in$ieme la $epoltura, oue dee morire: $e già egli non viene co'l beneficio della $orte ad e$$er ri$eruato, per far l'oua, ouer $eme della $ua $chiatta, che in tal ca$o, come obidiente $i fa poi la porta, & e$ce fuori, e pagato il debito, benche con l'ali mo$tri di voler volare, nondimeno muore, hauendo $odisfatto all'obligo $uo, ch'era di fabricare il filo del- la $eta; $i che ridotto poi con humano ingegno in diuer$e forme, e colori, $e ne po$$ono ve$tire, & adornare non $olo i Re, e gl'Imperatori, ma i $ommi Sacerdoti per honorare il culto Diuino. Se- gue per vltimo l'artificio del ragno, doue dall'opra $ua $i $ono cauati i veri termini geometri, e la forma circolare compartita con lineamenti così ben proportionati, tirati dal centro alla $ua circon- ferenza, dopo l'in$egnarne il modo da te$$ere le tele, & da far le reti da pigliar gli vccelli; e que$to ne ba$ti intorno a tal materia. CO. Benche così improui$ainente noi habbiamo trattato di così no- bile materia nel con$iderare le opere marauiglio$e della Natura, ne ho però $entito molto contento; benche e$pre$$amente $i veda deriuar que$ta marauiglia dal poco $aper di quegli huomini, che non $olo cercano d'intendere più di quelle così vil creature, ma ne anco ricono $cer la prouidenza, & la $omma perfettione del $uo Creatore, che pure ha fatto que$te, con tutte le altre marauiglie $olo a no$tro beneficio. E perche è hormai tempo di tornare a ripigliar nuoua materia, & $pendere, non come Filo$ofi, ma come $oldati, que$ta vltima giornata più vtilmente, che $i può al no$tro propo$ito, però de$idero, che ragioniamo alquanto $opra le imperfettioni delle Fortezze antiche, & del rime- dio, che vi $i può v$are, accioche contro alle moderne offe$e elle non rie$cano, non $olo inutili; ma ancor danno$e. AV. Benche tal materia vada trattata nel terzo Libro, nondimeno al pre$ente pro- curerò di $odisfarla. Ma per intelligenza di quanto m'accade a dire, bi$ogna prima ricono$cere la diuer$ità delle cagioni, che apportano le imperfettioni, per ritrouare la natura del male, e $aperlo c<*>- rare, lequali $i po$$ono, per quattro capi principali, $apere, cioè a che forze venga e$po$ta la Fortez- za, & in che $ito $arà piantata, & alla forma delle $ue dife$e: & in vltimo alla materia con che $arà<marg>Quattro capi da c¯ $id<*>rare <21> giudicare la <21>fettio- ne, & la im perfettio- ne <20> le For tezze.</marg> compo$ta. In quanto alla prima, che $ono le forze a che $arà e$po$ta, $i dee $apere, che contra alla potenza del Turco $i ricerca vna Fortezza fatta reale, cioè, con le $ue dife$e, & con le $ue piazze vgualmente gagliarde, ma facendole per qualche nece$$ità rappezzate, potrebbono $olo $eruire con- tro a forze men potenti. In quanto al $ito, $e $arà in monte non e$po$to alla Zappa, per e$$ere $a$$o, que$ta $i potria facilmente accommodare contro ogni potenza, pur che non $ia $ignoreggiato da altri monti vicini, e tanto più $arà la Fortezza buona, quanto hauerà gran piazza di dentro, e doue fo$$e commodità di poter$i coprire dall'offe$e, quando però fo$$e in qualche parte $coperta. Ma e$- $endo in piano e$po$to alla Zappa, con le dife$e fatte all'antica, bi$ogneria v$arui molta diligenza. In quanto alla forma, $empre che hauerà i $uoi fianchi, & le $ue piazze commode per il manco per due pezzi d'artiglieria, e che l'vna parte con l'altra $i po$$a $coprire, e difendere, tanto più $arà vtile; e ma$$ime quando vi $i po$$a fare quel numero d'alloggiamenti, che bi$ogna, e che venghino co- perti; benche quanto alle artiglierie, que$te $i po$$ono accommodare per tutto, e$$endo però $ituata in monte; perche quando non $i po$$ono mettere a cauallo $opra le ruote, $i mettono $opra i caual- letti, e quando $i caricano per la culatta, pur che la piazza $erua per a$$icurare le dife$e, e che la $ua muraglia venga coperta, e $icura dalle batterie. Et in vltimo della materia, e$$endo nel $a$$o viuo con la commodità di e$$e $ue dife$e, non e$po$te a ruina, $i potrà dire e$$ere la Fortezza nel numero<marg>Vãtaggio delle piaz ze hella Fortezza di mōte <21> accommo darui l'ar- tiglierie.</marg> delle più $icure; & all'oppo$ito $arà, e$$endo terra, o altra co$a, e$po$ta all'opera della Zappa. CO. A tutti i mali $empre $i $uole ritrouare qualche rimedio; E però cono$ciute le imperfettioni crede- rò poter$i fare a$$ai giouamento, $i come $arebbe molto nece$$ario, perche ogni Prencipe non ha il modo di fare nuoue Fortezze, e $e pure l'ha, non può molte volte hauere il tempo. Però è bene ri- trouare i propo$ti rimedi, acciò la Fortezza di già fatta non venga del tutto inutile. E per far que- $to ne proporrò vna po$ta in $ito piano con piccoli baluardetti, e lontani l'vn dall'altro, con le $ue <p n=>106</p> <marg>Fortezza po$ta ī pia no fatta al l'antica, & e$po$ta al- l'opera del la Zappa. Rimedij.</marg> dife$e $trette, e deboli fatte di muraglia; & per dí fuo<*>i habbia il fo$$o $trctto, e la $pianata con tutto il $ito di ottima terra, oue il nimico po$$a con la Zappa, e batteria leuar le di$e$e, e ridurla in bricue tempo in $uo potere. AV. Que$te $ono infirmità, che pure hanno i rimedi, i quali $aranno tanto gio ucuoli al corpo della Fortezza, quanto che hauerà $ito dentro capace di $ar piazze, e ritirate comu<*> o di. Et prima per quanto a' $uoi baluaidetti piccoli, e lontani l'vn dall'altro, per e$$empio pa$$a ducen- to cinquanta. Il $uo rimedio $arà allargare, e profondare la $o$$a quanto $i potrà, e con quella teria far dentro la Fortezza le piazze grandi con alte, e gro$$e dife$e; e particolarmente $opra cia$euna c<*> tina fabricare due caualieri più vicini alla muraglia, che $i può, e non vorrebbono e$$ere più lontani l'vn dall'altro di cento pa$$a. E tanto, quanto que$ti caualieri $aranno più grandi, e con gran piazza di dentro, $aranno $empre più vtili, e ma$$ime da quelle parti ver$o la fo$$a, e fronte del baluardo, che hauerà da difendere, oue vi po$$ino $tare almeno quattro pezzi d'artiglieria, che per fianco non i$co- prino $e non la larghezza della fo$$a, e poi le piazze di dentro; $coprino per fronte la campagna. CO. Sarebbe al parer mio a$$ai meglio fabricare nel mezo di que$ta cortina vn baluardo, o vna piatta for- ma, perche apporterebbe maggior dife$a co' $uoi $ianchi, che $couerebbono tutta la fo$$a, e difende- rebbono a$$ai meglio la fronte de detti baluardetti. AV. Que$ta $arebbe vn opera, & vna $pe$a non molto vtile, come di già è $tato in alcuna Fortezza fatto, perche $e vien fabricato il baluardo, ò la piatta forma nel mezo, e che anco i $uoi fianchi po$$in difendere il fo$$o, e le fronti de baluardetti, le addimando però, che ha da e$$ere quello, che difenda que$to nucuo baluardo? CO. Lo difenderà il fianco de' baluardetti vecchi, & ancora il caualiere, che proponete fare. AV. I fianchi de' baluar- di antichi $ono $empre per l'ordinario piccoli, cioè di dodici, o $edici pa$$a, e tutti di muraglia e$po- $ta a ruina per le batterie, $i che in poco tempo può perdere la dife$a, doue la fronte del nuouo ba- luardo re$ta poi indife$a, & in potere del nimico. Quanto alla dife$a del caualiere non $arebbe $e non buoua. Ma facendo voi<*> conto di quello, che co$terebbe vn baluardo per cortina, e due caua- lieri, trouerete e$$ere la $te$$a $pe$a, o poco meno, che il fabricare tutti i baluardi di nuouo, con la- quale $pe$a $i verrà a fare vna Fortezza rappezzata con le dife$e tanto corte, che per le ragioni dette $ariano imperfette, perche per$i i detti baluardetti, la Fortezza $tarebbe molto male, e$$endogli il nimi co così $otto, non gli re$tando altra dife$a, che quella del caualiere. E però non è bene fabricare vn <marg>N<*> è bene che vn ba- luardo ga- gliardo $ia dife$o da vn debole.</marg> baluardo gagliardo per douerlo poi far difendere da vn debole, atte$o che per$o il debole, il gagliar- do diuenta non $olo deboli$$imo, ma inutile, oltre che la $pe$a $arebbe buttata con dnplicato danno; e però le Fortezze vogliono $empre hauer' egual dife$a, ne e$$ere in vna parte gagliarde, e n<*>altra deboli. CO. Non e$$endo vtile per le ragioni dette da voi di fare il baluardo a mezo della cortina, e ricercando la nece$$ità il ritrouare qualche rimedio per a$$icurare tal parte, accioche con la $ua di- fe$a ne po$$a apportare beneficio, de$idero mi mo$triate il modo da e$$equirla. AV. In quanto al- l'imperfettione della poca larghezza del fianco, ci $ono i $uoi rimedi, ben che di non molto gioua- mento per non poter$i allargare $enza ri$tringere la $ua piazza, ouero la gola del baluardo, $e già non $i riface$$e di nuouo tutta la fronte; & i modi, ouero i rimedi più facili, & più $icuri, potrete vedere per il $eguente di$egno, doue prima $i mo$trano due baluardi piccoli, e $enza la $palla, che cuopra il <fig> fianco, come per OM, & ED, $i vede, con la cortina, EC, del $econdo baluardo, <G>*d</G> <05>, qua- li $i pre$uppone, che habbiano le dife$e lunghe pa$$a ducento trenta, e che le fronti, DY, piglino le dife$e dal mezo della cortina, A. In quanto alla $ua imperfettione già $i vede e$$ere la gola $iret- <p n=>107</p> ta, i fianchi piccoli, & e$po$ti all'e$$ere imboccati, è dife$a alquanto lunga, e per rimediare alle dette<marg>Baluardi all'antica cō picciol fianco, go- la $trètta, e lunga di fe$a. Come $i ri medij alle imperfet- tioni delle dife$e anti che.</marg> impeifettioni le mo$trerò due modi da $cortar la dife$a, e tre per allargare il fianco, & vno per accre- $cere la gola. E prima della gola C <G>*d</G>, dico non e$$erui altro miglior rimedio, che il ri$aitare co'l fianco in fuori, come per, <G>*d</G> <G>*w</G>, $i vede, benche volendo far due piazze $i pote$$e coprire parte di quella da ba$$o con vn volto, come già ella di$$e. In quanto al cre$cere e$$i fianchi, e coprirli con la lor $palla, la migliore elettione $ara il farci di nuouo la fronte, cioè ri$altare lo $patio BR & <05> <22>, e formare la fronte, RQ<22>, con le $ue due $palle, V <28>. Secondariamente $i può accre$cere il det- to fianco con la$ciare il baluardo nella $ua grandezza, e parte della larghezza del fianco ri$altare in dentro la cortina, EF, tagliando l'angolo, EFG. Si che la ba$e, EF, $i faccia fianco per $copri- re, & per difendere la fronte del baluardo oppo$toli, re$tando la parte, E, per i$coprire, & per di- fendere la lunghezza della cortina, ma$$ime potendolo coprire co'l ri$alto della $palla, H. Te<*>zo, & vltimo $i potrà accre$cere e$$o fianco co'l far ri$altare in dentro la gola, benche que$ta per ri$trin- gere troppo la piazza $ia alquanto difetto$a, cioe fare il ri$alto, IR, ouero, OR, con l'angolo, OP. In quanto poi allo $corciare le dife$e de' tiri del fianco, E, alla punta del baluardo, Q, la più vtile $arà fabricare i caualieri, $i che i tiri delle lor piazze po$$ano $couare le dette fronti, come $i vede fare per li $egnati, &, Q, &, Y. Potendo$i ancora per vltimo; come $i mo$trerà nel terzo Li- bro, cauare due fianchi nella lunghezza della cortina, e fare vna gola rouer$a co' fianchi vicini, e gran di, conforme alla dife$a, che pigliera la fronte del baluardo. CO. Il ritirar$i in dentro co'l fianco ver$o la cortina è opera molto facile; ma come dite $i viene à con$umare la piazza, $i che e$$endo il baluardo piccolo ne re$tera poca: nondimeno $timo a$$ai più il detto fianco che $ia commodo, e co- perto, che non faccio la larghezza della gola, potendo$i fare con vna $ol piazza; per laquale potreb- be anco $eruire la gola, $e bene fo$$e larga $olo pa$$a trenta; douendo$i per tale nece$$ità far elettione del manco male. E per di$correre alquanto intorno alle dife$e v$ate in que$te così fatte Fortificatio-<marg>Muraglia fatta sēza $carpa, e $ua imper fettione.</marg> ni, le addimando la cagione per laquale fu fabticata quella parte di muraglia po$ta $opra al cordone $enza $carpa, e così ruino$a per e$$ere $coperta, & e$po$ta a manife$ta ruina, doue al parer mio que$ta opera fa contrari o effetto di quello, che doueria fare. AV. In que$to particolare non cono$co ra- gione alcuna, che mi $odisfacci in fare l'altezza della muraglia, con le due $carpe, $e non per non ri- <fig> $tringere le piazze dentro la Fortezza, benche $ia e$pre$$a vanità, perche la piazz<*> è $empre larga, quando è $icura di non e$$ere con$umata dal nimico; cioè, che non ruinino le $ue dife$e, e non hauerà <p n=>108</p> a rifarle con le ritirate, come $i di$$e, doue perciò vengono nece$$arie le gran piazze, cioè quelle de' baluardi. Ma perche meglio intendiate que$te altezze con le lor dife$e, che hanno, e doueriano haue- re, le tornerò à mo$trare il pre$ente profilo, cioè per, CD, piano della fo$$a, &, CB, altezza del cordone della cortina, &, BA, muraglia del cordone in sù, &, AE, gro$$ezza del $uo parapet- to, EP, altezza della parte di dentro $opra la piazza, PH, laqual gro$$ezza $oleua e$$ere fatta tut- <marg>Imperfet- tioni del- le dife$e, e $uoi rime dij.</marg> ta di muraglia $opra a'volti, che $i $o$tentano nelle larghezze de' contraforti, ouero $peroni, la quale cra opera delle più deboli, e di maggior $pe$a, che $i pote$$e fare; nondimeno il $uo rimedio $arà faci- li$$imo, perche tagliando $opra il cordone la $carpa, BF, $i hauerà a$$icurato l'alzato di fuori, BA, dalle ruine, che ci fariano le batterie nel tagliare lo $patio contenuto nell'angolo, ABI, e per il pa- rapetto $i dee tirare la gro$$ezza, FG, fatta con la $emplice terra, con l'alzato della parte di dentro, GL, che $arà $opra il piano della piazza, OL, ilqual piano $i potrà $empre alzare, o abba$$are, con- forme al bi$ogno del coprir$i più, o meno dall'offe$e, che pote$$e fare il nimico; $i che la dife$a di e$$o nuouo parapetto venga a e$$ere $imile al $eguente $econdo di$egno, notato per, CG, $ua gro$$ezza, & per BC, altezza per di dentro $opra la piazza, AB, e per di fuori la $carpa tagliata, GH, con la $ua muraglia da ba$$o, HL, po$ta $opra il piano della fo$$a, LN. In quanto alla dife$a già $i vede, ch e$$endo fatto e$$o parapetto co'l pendere in fuori, CP, e tirandoci dentro il nimico con le $ue artiglierie lo viene a pa$$ar nella più debil parte, SC, come per lo tiro, NS, $i vede $couar la <fig> palla, Q, la plazza AB, & il re$to della $ua maggior gro$$ezza, SP, re$ta inutile per non oppor$i al detto tiro, co$a che non $uccederà, quando $e gli aggiunga l'altezza, PG, e facendoui dipoi la trinciera DEF, per la dife$a de gli archibugieri, come più volte s'è detto, la propo$ta Fortezza $arà <p n=>109</p> a$$ai buona, $e però i $uoi fianchi $aranno benc inte$i, e fabrícati. CO. Già ho vi$to la facilità del rimedio di tal parte di dife$a, de$idero che ragioniamo ancora di quelle Fortezze, che $ono pian- tate $opra diuei $i $iti di monti, come s'e propo$to, e che mi dichiariate qual $ia la più imperfetta, e le cagioni di tal $ua imper$ettione. AV. I $iti montuo$i po$$ono per tre principali cau$e apportare alla<marg>Fortezze $ituate $o- pra i mon ti, e loro imperfet- tioni.</marg> Fortezza cattiua dife$a. E prima quando che $otto fo$$e terra, od'altra materia e$po$ta alla Zappa, che pote$$e e$$ere minata. Seconda, quando che fo$$e $ignoreggiato da altri $iti di più eleuatione, e doue $i pote$$e da quelli battere, non $olo le altezze di fuori delle $ue corte, ma le ca$e di dentro. Ter- za; & vltima, quando che il detto $ito fo$$e di forma piccolo, e non capace a poterli far le $ue nece$$a- rie dife$e, con quelle piazze, & con quelli alloggiamenti, che $ono nece$$ari per la commodità de' di- fen$ori. In quanto al $ito e$po$to alla Zappa, que$to $i dee fuggire, come imperfetti$$imo, ne ci è alcu- na maniera di rimedio, che ne po$$a dare $peranza di dife$a, ma$$ime in $ito montuo$o. CO. E$$en-<marg>Sito dimō te e$po$to alla Zap- pa imper- fetti$$imo.</marg> do a tutti i mali qualche rimedio, $i potrà anco ritrouare a que$to, cioè all'imperfettione del $ito, $e be- ne in monte e$po$to alla Zappa, doue le mine fanno effetto della ruina, e $olo per non ritrouare luo- go aperto da e$$alare il vapore, & vento cau$ato dal $alnitro, e douendo per la molta $ua forza far$i ltrada, $enz'alcun dubbio, quanto quella materia di $a$$i, o di terra gli farà maggiore re$i$tentia, ne cau$era maggiore ruina; ma all'oppo$ito poi $uccede, ritrouando e$$o vapore $trada da e$$alare, non fa danno alcuno. E però doue il nimico può tagliare le $trade $otterrance, e far le mine, $i deono fare $pe$$i pozzi, e contramine, sì per dar luogo al detto vapore, come per ritrouare il nimico, & impedir- gli l'opera del cauamento. AV. Il rimedio è buono, ma la $icurtà della $ua dife$a $i dee $empre tene-<marg>Contrami ne.</marg> re dubbia, e leuare l'occa$ioni de' ri$ichi così importanti; atte$o che $empre non $i incontrano i caua- menti delle contramine, ne anco i pozzi, che faccino $trada al vapore, e ma$$ime doue i $iti, & le piazze $ono $trette. Circa alla $econda imperfettione, che $arà, quando il $ito fo$$e da altri $iti, ouero monti<marg>Sito $co<21> to davn'al tro $upe- riore, e $uo rime- dio.</marg> vicini $ignoreggiato, que$to è vn difetto, che ha più $icuro rimedio, ma$$ime quando le $ue piazze $a- ranno capaci da poterui$i ritirare, e fare le dife$e tanto alte, e $icure, che ba$tino a coprir$i, potendo$i ancora abba$$are e$$e piazze, e $arle co'l pendere in dentro; e per a$$icurare la muraglia in tal ca$o bi$o gna profondare la fo$$a, e con quelle pietre, che $i cauano alzare la contra$carpa, & il decliuo di fuori tanto, che ba$ti; Douendo$i ancora doppo l'hauer fatto que$to, a$$icurare la detta muraglia con ta- gliarla a $carpa, tanto che battuta non po$$a fare ruina, ne dãno a'difen$ori, alzando le $ue dife$e con<marg>Sito $tret- to, & e$po $to alla Zappa im- perfetti$si mo.</marg> la terra, come s'è detto. Ma e$$endo il $ito piccolo, & e$po$to ad offe$a, que$to $arà da fuggire, come il primo di terra e$po$ta alla Zappa, e non da farne alcuno capitale. CO. Viconcedo quanto hauete detto di poter coprire, e con$eruare le piazze dalle batterie de' $iti di fuori, che pote$$ero $coprire den tro nella Fortezza. Ma come coprirete le ca$e, & gli alleggiamenti de' $oldati, che $aranno in detta Fortezza; $i che il nimico non li batta, & non gli riduca in ruina, co$a che rende non $olo $pauento, ma incommodo pur troppo notabile a' difen$ori. AV. Credo che non $olo ella non habbia mai vi$to; ma ne anco inte$o, che alcuna Fortezza $i $ia pre$a, per e$$ergli $tate battute le ca$e. E $e que$ta offe$a<marg>Del batte re li allo- giamenti, & $uoi ri- medij.</marg> fo$$e tanto $pauento$a, e terribile, come ella ha detto, alcuna Fortezza non $e ne potrebbe di$endere, per e$$ere $empre più alte le ca$e, che non $ono i $uoi terrapieni; del che s'e molte volte con l'e$perien- za vi$to non tornar conto al nimico di con$umare la monitione, in far così fatte batterie, perche do- po il gran numero de' tiri, che vuole vna ca$a auanti, che $i butti in terra, gli habitanti non potendo $tare nelle $tanze da alto $i ritirano a $aluamento da ba$$o, e doue più vengono coperti, e $enza di$or- dine alcuno di e$$i difen$ori, ma$$ime trouando$i molti modi da coprir$i con l'abba$$ar$i, ouero alzar$i con le trauer$e di terra, è di legnami da quella parte, doue po$$ono e$$ere offe$i. CO. Quando la For tezza vien $ignoreggiata da qualche $ito eminente, e che dentro vi $ia il popolo di più forza, che non $arà la Militia de' $oldati fora$tieri, che vi fu$$ero al pre$idio; per certo dubiterei a$$ai di tale offe$a, perche vedendo$i gli habitanti del luogo ruinar le proprie ca$e, e di$trugger la Città con tanta poca $icurtà della lor vita, potria e$$er che la di$peratione co'l timore di peggior $ucce$$o, ne cau$a$$e $olle- uatione tale, che i $oldati fora$tieri doue$$ero a$$ai più temere d'e$$i terrazzani di dentro, che del ni- mico di fuori; e ma$$ime quando $i guerreggia$$e tra Chri$tiani. E però $i dee molto bene auertire a tal di$ordine, con antiuederlo auanti, & ordinare il $uo più $icuro rimedio, che $arà dopo fare gli alza- ti delle trauer$e fatti di terfa, od'altra materia (come dice$te) l'a$$icurar$i dal popolo, che $pe$$e volte, è così volubile, ma$$ime doue $i ritrouano le fattioni. Perche quanto al progre$$o del nimico, sò be- ni$$imo, che non piglierà già mai la Fortezza nel combatterla, $e prima non $i farà la $trada $opra le ruine delle batterie, onde per e$$a po$$a caminare con quel numero di genti, che $ia di forze $uperiore a' difen$ori, che $tando in $ito montuo$o è impre$a difficili$$ima allo effettuar$i: Potendo e$$i difen- der$i da a$$ai nimici, e ma$$ime quando con giudicio $aranno fabricate, & v$ate le $ue dife$e. AV. Quando il Capitano, o altro per$onaggio da guerra, a cui dal $uo Prencipe gli $ia $tato dato la cu$to- dia della Fortezza, hauerà ben preui$to, come dee, non $olo all'offe$a del $uo nimico, ma alle attioni, che pote$$e fare il popolo a e$$o $oggetto, non dee temer di co$a alcuna. Potendo$i a$$icurare da e$$o popolo, con quel de$tro modo, che $i conuiene con l'hauer l'occhio $empre a' capi, e con tenerli di$u- <p n=>110</p> niti, & hauer la bor$a aperta, perche le $pie, che del continuo dee tenere in quelle parti, doue più s'ha- uerà $o$petto: $i che quando dal $ito viene fatta gagliarda la dife$a della Fortezza, per e$sere eleuata dal piano, e non e$po$ta alla Zappa, ne alle batterie, $i potrà ben poi comportare qualche altra imper- fettione, che tene$se nell'e$sergli battute le ca$e di dentro, benche per far que$to $ia al nimico, moni- tione, e tempo vanamente con$umato per le cau$e de rimedij detti, e $olo $i dee riguardare, che le mo- nitioni del viuere, e da combattere non po$$ino mancare. CO. E$sendo il $ito per natura forte, e con l'arte poi aggiuntoui quelle maggiori perfettioni, che ricerca la $ua dife$a, e poi che a' difen$ori non manchino le monitioni, que$ta $i potrà chiamare ine$pugnabile, e tanto più, che per diuer$e cau- <marg>Alle For- tezze di mōte po$- $ono man- car l'ac- que.</marg> $e gli e$serciti potenti non vi po$sono $tar lungo tempo $otto per a$sediarla. Ma vò dubitando $olo del mancamento dell'acqua da bere, per non ritrouar$i acqua viua nella maggior parte de' $iti mon- tuo$i, e di$uniti da gli altri monti, doue è nece$sario valer$i $olo delle ci$terne; lequali dopo il poterui mancarl'acque, per e$$ere in poca quantità, e ma$$ime non pioucndo $pe$so, po$sono anco e$ser facil- mente gua$te, & auelenate; onde mancando que$te per certo i difen$ori non $i potrebbono con$erua- re, benche abbondino molto da mangiare. E però vorrei, che troua$$imo il più facile, e $icuro modo <marg>I più $icu- ri rimedij acciò non manchi i'- ac<13>ua nel- la Fortez- za.</marg> da con$eruare e$se acque. AV. Que$ta con$ideratione <*> molto buona, & nece$saria, & il più $icuro modo $arà il fabricarui vn pozzo, benche $i doue$$e cauar nel $a$$o viuo, e farlo profondo quaranta, e cinquanta pa$$a, $i che arriui a liucllo delle acque $ortiue, che $arà opera facile trouando$i il $a$$o, affi- loni, cioè cor$o per cor$o commodo a cauarlo, e con picconi tagliarlo, e ritondare il $uo vacuo; ilquale dee e$$er per lo meno 2. pa$$a di diametro, con la $ua ruota da mangano po$ta di $opra da tirar la mate ria con vna corda, nel modo che $i fa con $ecchi da cauar l'acqua de gli alt<*>i pozzi, accommodando e$$a ruota, che non po$$a $correre $e non da quella patte, oue $arà il pe$o, $endoci il $uo ritegno nell'a$<*> $o, $i che punti in vn'altra più piccol ruota dentata; e que$to ritegno $i vada $empre mutando a quel- la parte, doue $arà il pe$o de' $a$$i, che $i tireranno in alto, & il più $i può vadino vicino alla circonfe- renza di detto vacuo, per maggior $icurta de' lauoranti da ba$$o, e ma$$ime nel mutar il detto tirare con l'a$$o della ruota $empre a quella parte, doue non $i lauorerà, per douer$i fare il $uo $o$tegno mo- bile, & i va$i doue $i metteranno le pietre attaccati alla corda, $ieno fatti gagliardi$$imi, e ben ferrati. Portando$i poi e$$e pietre $opra la $pianata di fuori della fo$$a, della Fortezza in quella parte, doue più po$$ano rendere difficile il pa$$o al nimico. E quando non $i pote$$e fabricare e$$o pozzo, sì per e$- $ere in $ito maritimo, e doue da ba$$o $orge$$ero l'acque $al$e, come anco $e vi fo$$e il $a$$o intero, e difficile a tagliare, in tal ca$o $i dourà far quel maggior numero di ci$terne, che $i potrà, e tenerle ben $errate con gratelle di ferro, e di bocca tanto alta, che alcuno non vi po$$a buttar $porchezzo dentro, ma ben vi $ia la $ua portella da $errare, & d'aprire per trarne l'acqua co' $ecchi, & la $ua catena di fer- ro dentro. Douendo ogni me$e mutar ci$terna nel cauar le $ue acque, acciò $i vengano co'l moto a con$eruar$i migliori. Ne dee mai il Prencipe confidar$i d'hauer fatto vna, o due ci$terne nella Fortez za, benche grande, per lo molto pericolo, che corron<*>d e$$er corrotte, ouero auelenate. Ma $i bene farne cinque, o $ei, cioè in diuer$i luoghi più remoti, e lontani, oue po$$ano e$$er fatte batterie, acciò non $i rompino, per lo tremar del $ito cau$ato anco dal tuono, che fa nello $pararui vicino l'artiglierie. E que$ta quantità di ci$terne s'intenda $iano fatte $olo per il bi$ogno della Militia; perche doue fu$$e- ro i terrazani, $i pre$uppone, che tutti quelli, che hanno il modo debbano nelle loro ca$e far$ene, $i co me ancor $i deon fare nelle $trade publiche per il $eruitio commune, circa al modo del fabricar que$te ci$terne; benche po$$a e$$er diuer$o; nondimeno a me più piacerebbe, $i caua$$e nel corpo del $ito vn vacuo quadro per ogni ver$o dieci pa$$i, & quattro profondo; a$$icurando il $uo fondo con vno $mal- to, ouer terrazzo gro$$o vn piede fatto di calcina, e matton pe$to, beni$$imo battuto. Et d'intorno poi fattoui la muraglia, cioè per di fuori, ver$o e$$o terrazzo, con la $ua camicia d'vna pietra cotta, e per di dentro ripiena del mede$imo terrazzo in gro$$ezza alineno di due piedi, a quella maggiore altezza, che pote$$e andarl'acqua. E poi compartito il predetto quadro per metà, cioè cauarne vn'altro nel mezo; quale $i douerà fare con otto pila$tri, cioè vno $opra a cia$cun'angolo, & altri quattro nel mezo delle $ue facciate, $opra i quali $i douera fabricare vn volto, nel mezo del quale $i farà la bocca della ci $terna. E perche que$to $econdo quadro dee e$$er tutto circondato di muraglia per $o$tentare il $ab- bione, del quale dee e$$er pieno il primo, però $i fabricherà dall'vno all'altro pila$tro vn muro a $ecco, con quadroni di pietra viua, $i che po$$a $o$tentare quel $abbione, e che nel $econbo quadro po$$a pa$- $ar l'acqua purgata, che v$cirà dal $abbione. Douendo$i però auertire, che $e nella Fortezza non fo$$e tanta quantità di copertumi di ca$e, o di magazini, che non pote$$ero $upplire a riceuer tanta acqua, che po$$a $eruire a con$eruar piene le ci$terne; $arà nece$$ario pigliar le acque, che corrono per le $tra- de, o per le piazze, doue in tal ca$o $i dee fabricar fu<*>ri del corpo della ci$terna vna con$erua da rice- uere l'acqua, che vi concorrerà, $i che po$$a depor la materia, che porta$$e co'l $uo cor$o, e poi pa$$i per vna gratticola nel detto $abbione; douendo anco e$$o $abbione e$$er del migliore, cioè del più grani- to, e di acqua dolce. CO. Già che il $ito po$to in monte dee e$$er di $a$$o viuo, e di grandezza capa- ce da farui le nece$$arie $ue dife$e, e che così facilmente $i po$$a a$$icurare, <*>e ma$$ime che dopo alle <p n=>111</p> nece$$arie monitioni, non vi po$$a mancar l'acque da bere, re$to $odisfatto non $olo di que$to, ma di tutti gli antecedenti ragionamenti da voi fatti, re$tandone con obligo perpetuo. E perche domatti- na $i parte vna Galea per Venetia, debbo dar principio di pen$are al mio viaggio, e di quanto in e$$o mi occorre per li miei particolari bi$ogni, però muterò concetto di ragionamento con dirui, che mi $ouiene d'hauer lettere da mio figliuolo Caualiere di Malta $crittemi da Napoli a Corfù, $i come in que$ta potere vedere, pregandomi, che quando $arò arriuato in Venetia, v$i ogni diligenza in com- prargli que' libri, che vi $ono, che trattino delle Fortificationi, & altri, doue po$$a imparare qualche co$a intorno a que$ta profe$$ione, & ancora ch'io gli $criua l'ordine, che dee tenere per acqui$tar tan- ta intelligentia, che ba$ti a potere effettua<*>e que$ta $ua volontà; però vi prego, che mi vogliate $opra di ciò dare qualche con$iglio non $olo della qualità de' libri, che debbo comperare, ma dell'ordine, che dee tenere in que$to $uo virtuo$o de$iderio. E $e bene que$ta mia dimanda è molto diuer$a da' $oliti no$tri concetti; nondimeno trattando$i del proprio mio intere$$e, re$to $icuro, che ancora di que $to mi darete $odisfattione; atte$o che e$$endo e$$o mio figliuolo Soldato, e di non poca a$pettatio- ne, a me pare gli $ia nece$$ario po$$edere tale profe$$ione, con que' mezi, che $i conuiene a nobile im- pre$a, con laquale $i può $empre fare $trada, per arriuare a gli honori, perche molto più mi contento la$ciarlo pouero, e virtuo$o, che ricco ignorante. AV. Que$to è quel fine, che doueriano hauere tut- ti i padri; ma e$$endo $uo figliuolo non degenererà da lei, & non hauerà alcuna difficultà di con$egui- re quanto de$ideta. Circa a'libri, che la dice douer comperare, le dico, che tutti $ono buoni, a chi pa- tientemente li legge, perche da cia$cuno $i può $empre imparare; però potra valer$i non $olo di quelli, che trattan<*> di Fortificatione, ma anco delle Matematiche, e di quelli, che trattano delle attioni Mili- tari, e gli giouerà anco molto la lettura delle hi$torie, per gli e$$empi delle co$e $ucce$$e. Quanto poi al con$iglio per e$$equire tale $tudio, ella sà meglio di me, che principalmente ci vogliono due co$e, che $ono l'inclinatione naturale, & vna ri$oluta volontà d'intenderne le ragioni, perche non c'è alcuna co $a co$i difficile, che l'huomo non la po$$a con l'intelletto apprendere, e concorrendoui la dilettatione,<marg>Due co$e principali $i ricerca- no <21> vole re impara re a Forti ficare.</marg> $i viene a fare vna prattica tale, che tutte le fatiche $i rendono non $olo facili, ma di non poco conten- to; e perciò il $apere di$egnare $arà principali$$imo mezo, atte$o che con quello $i faccino le dimo$tra- tioni delle forme, & inuentioni delle opere. E però $i dee $aper di$egnare vn $ito, conforme alla natu- ra, o dall'arte fatto, come di$$i di $opra. E per intendere poi le ragioni del fortificare, $arà nece$$ario intendere anco bene l'ordine, che tiene il nimico nell'offendere. E per tal cagione deue procurare di vedere operare in atto prattico, e conuer$are con quelli, che $anno; atte$o, che que$ta $cienza, e prattī ca è tutta fondata $opra le forme de' $iti, e delle offe$e, che può fare il nimico; perche $e ella $i pote$$e <*>n$egnare perfettamente con le regole generali, come $i fanno tutte le altre, ne auerrebbe, che dino- bili$$ima che è, per e$$ere po$$eduta da pochi, non $e ne tenerebbe molto conto, e$$endo inte$a da mol <*>i. Ma perche altta $cienza non $i truoua, che come que$ta, debba dipendere dall'acutezza dell'intel-<marg>Cau$a per che la $ciē za del for tificare, è inte$a da pochi.</marg> letto dell'huomo, nell'antiuedere quello, che può fare l'ingegno, e la forza d'infiniti altri, per la dife- $a delle Città, e de gli $tati, è ben douere, che ella $ia non poco honorata, & apprezzáta, ma$$imenon trattando$i attioni ciuili, doue l'auttorità delle leggi, o la equità de' giudici po$$a temperare il danno, e le di$cordie; ma a$$olutamente $i tratta non $olo della morte di gran numero di per$one, ma la per- dita de gli $tati, e grandezza del $uo Prencipe. Sendo però nece$$itati confidar$i nel $apere di quelli, che po$$eggono e$$a $cienza. Si che, chi vorrà e$$ere buono lngegnere Militare, e perfetto $oldato, non gli $ara bi$ogno (dopo la fatica fatta intorno a que$to $tudio) andar$i a dottorare a Padoa, ne a<marg>Studij per andare à dottorar$i per $apere fortifica— re.</marg> Bologna, ma doue $i fa guerra, e $i difendano, & e$pugnino le Fottezze, & iui ri$oluer molti dubbi, per li $ucce$$i, che vedrà accadere dalle batterie, & dall'opera della Zappa, conforme a' $iti, & alle mate- rie, perche da que$ti $ucce$$i terrà più $alda memoria, che non fara del loggere molti libri. CO. Mol- to perfetta è que$ta vo$tra regola, ma veggiamo pure e$$e<*> ci molti l<*>gegneri, e per$onaggi titolati da guerra, li quali $e bene con verità non hanno mai vi$to batterie, ne meno guerra, e $olo per aui$o ne parlino; nōdimeno ordinano, e fanno fabricare Fortezze, e ne trattano come mae$tri, & il $imile vedia mo auenire ne' Capitani, che comandano le Militie, doue molti di loro con l'e$$ercitio $olo, & con lo $tudio, che vi fanno in tempo di pace, e$$equi$cono tal carico for$e con più facilità, e fondamento di coloro, che vi $ono inuecchiati, e tutto co'l mezo dell'acutezza dell'ingegno loro. AV. Non niego, che l'ingegno dell'huomo non po$$a e$$er tale, che per di$cor$o naturale, & per le informationi hauu- te da diuer$i, e per l'hi$torie de' $ucce$$i pa$$ati, non $i po$$a formare nell'Idea non $olo il fatto, come è pa$$ato, ma ancora aggiungere, e $minuire quello, che pote$$e e$$ere cau$a di miglior fortuna, cono- $cendo gli errori occor$i, & il vantaggio per$o. Ma è ben vero, che que$ti tali $ono molto pochi, & il numero di chi pretende $apere è pur a$$ai, e però $pe$$e volte $i veggono far dell'opere a rouer$cio di quello, che con miglior giuditio doueriano e$$er fatte; e que$to accade a coloro, che confidati nelle lo ro male fondate opinioni, voglion<*> far quella profe$$ione, che non $anno, procurando i carichi per fauori, e per altre $trade indirette, benche pre$to la verità $i faccia cono$cere co'l mezo dell'opere lo- ro. CO. Crederò, che non ci $ia alcun Prencipe, che $olo $i muoua per fauori, o per paiole a dare vn <p n=>110</p> <marg>Belli$$imo e$sēpionel far clettio ne <20>llo In gegniere. E$perien- za, che <20>b bon haue- re quelli, chevoglio no far for ti$icare.</marg> così importante carico di fabricare vna Fortezza, $e prima non habbia con qualche e$perienza vi$to il $apere di chi l'ha da far e$$equire, e $i come nelle infermità graui $i cercano medici di maggiore e$perienza, acciò re$titui$cano la $anità, così nel bi$ogno del fabricare le Fortezze $i dee $eruir$i di quelli, che con l'e$perienza delle opere hanno mo$trato di $apere, e però giudico coloro, che voglio- no fare profe$$ione di $aper Fortificare, bi$ogna che habbino con l'e$perienza vi$to a$$ai, sì nel fabri- care, come nell'e$pugnare le Fortezze, ouero che la natura gli $ia $tata così benigna, che l'habbia do tato d'vn'ingegno tale, che $e bene non ha vi$te le e$pugnationi, le $appia realmente giudicare, e $ap pia ricono$cer non $olo gli errori $ucce$$i, ma $coprire ancora quelli, che pote$$ero $eguire: Atte$o che non concorrendoci e$$a natura, tengo, che $ia impo$$ibile, che po$$a e$$ere buono Ingegnere Mi- litare, benche habbia vi$to molte guerre, e que$to per le tante, & diuer$e maniere di offe$e, e di dife- $e, che $i v$ano, e $i po$$ono v$are, come $i vede auenire con gli ef$etti; perche $e bene $ono molti, che vanno alla Guerra, & anco vi $ieno dimorati lunghi$$imo tempo; nondimeno pochi$$uni poi $ono co- loro, che intendano, e $appiano le cau$e, e le ragioni della dife$a, & dell'offe$a conforme a'$iti, & altri particolari, per poter$i chiamare Ingegnieri Militari. Onde petò non e<*>arauiglia, che pochi $ieno quelli, che $anno, e tanto più in que$ta no$tra età, che pur per lo pa$$ato, a me pare, che $urge$$ero in diuer$e Città d'Italia a$$ai più huomini d'ingegno, che al pre$ente non $anno, e non $olo in que$ta profeffione, ma nelle altre ancora, ne sò ritrouar la cagione, da che que$to auenga. AV. De gli huo- mini d'ingegno credo ve ne $iano al pre$ente, ancor più di quello, che per il pa$$ato ci $i ritrouaua; ma non già fiori$cono que$ti, come quelli. Perche ella sà beni$$imo, che quando na$ce vn'arbore, oue ro pianta, che per natura $ia atta a produrre $rutti e$qui$iti, e non e$$endo poi da gli agrieoltori aiuta- to, va facendo e$$i $uoi frutti nel modo, che la natura gli concede; & e$$endo i Signori grandi gli agri- coltori; i quali molte volte non curando$i di coltiuare e$$e piante, con darli quegli alimenti, che più $ono atti a far produrr' ottimi frutti, non è marauiglia, che poco $ia il numero di chi sà, come ella di- ce. CO. Quando le virtù non vengono apprezzate, $i che quelli, i quali la natura hà priuilegiati di buono ingegno, non habbian' occa$ione di e$perimentar$i nell'opere: per certo à me pare, che que$ti tali manchino a loro $te$$i, $endo il Mondo così grande, oue $i può co'l mutar fortuna, cercar di ritro- uar$i in quelle parti, che con l'occa$ioni $i po$$a mo$trare il valore della virtù, ma$$ime in que pae$i, doue il bi$ogno fa, che per nece$$ità i Prencipi apprezzano e$$a virtù per lo proprio loro intere$$e. Ma $endo horamai tempo di dar fine a que$ti no$tri ragionamenti, douendo que$ta $era partir con l'occa- $ione di que$te Galee, piglierò da lei licentia, rendendoli infinite gratie delle corte$ie riceuute, doue ne re$to con molto obligo, e con de$iderio di farle $empre co$a grata. <HEAD>Il fine del Primo Libro.</HEAD> <p n=>113</p> <HEAD>DELLE</HEAD> <HEAD>FORTIFICATIONI DI BVONAIVTO LORINI NOBILE FIORENTINO.</HEAD> <HEAD>LIBRO SECONDO.</HEAD> <HEAD>Doue $i tratta della pratica di fabricare la Fortezza in opera reale.</HEAD> <HEAD>DISCORSO INTORNO ALL'ORDINE DELL'OPERARE.</HEAD> <HEAD>CAP. I.</HEAD> <p>SOGLIONSI $empre allegramente comportare tutte le fatiche, che $i fanno ne gli $tudi, e que$to $olo per po$$edere i termini, ele ragioni delle $cienze cō le quali l'huomo $i vuole introdurre, e farne profe$$ione; ma$$rme $pinto da quel fi- ne, che deue e$$ere commune a tutti, cioè di giouare al publico, & di godere quel frutto dell'honore, che $i acqui$ta co'l mezo del ben'operare. E però ha- uendo noi nel precedente primo Libro trattato a ba$tanza di que' principij, che per $cienza $i debbono intendere per $aper ben'ordinare, e formare in di$egno le piante delle Fortezze, nel pre$ente per compimento di quanto $i de$idera, trat teremo della prattica, con laquale $i deue ben fortificare. Aui$ando però cia$cuno, che $i vorrà mette- re a tale impre$a, che in modo alcuno non $i voglia confidare nel $aper tirare $olo quattro linee, oue-<marg>Qualità, che deue hauere l'— Ingegnere</marg> ro formare vn di$egno copiato da vn'altro; perche volendo ornar$i del titolo d'Ingegnere Militare è nece$$ario non $olo hauer la $cien za, ma ancora la pratica, cioè dopo al po$$edere quanto s'è detto, hauer vi$to diuer$e opere fatte; perche hauendo il fondamento della $cienza, verrà immediate a po$- $edere e$$a prattica, dallaquale dipende la facilità, & la perfettione dell'operare. E però volendo ben fabricare vna Fortezza, è nece$$ario $aper tre co$e; Cioè formar il di$egno, ouer modello $enza im- perfettioni. Seconda $apere ordinare, e comandare a gli e$$ecutori. Terza, & vltima far$i vbidire.<marg>Tre co$e nece$$arie per $aper forti$icare</marg> Quanto alla prima proponemo, che ba$ti l'intelligenza di quanto s'e detto nell'antecedente primo Libro, & ancor quello, che $i dirà nel terzo, e quarto, che $eguono. E per la $econda habbia da $up- plire il pre$ente. Et per l'vltima del far$i vbìdire $i deue $empre pre$upporre, che il Prencipe, a cui $i $erue dia tanta autorità, che ba$ti a poterlo fare, benche l'vbidienza particolarmente dipenda dalla corte$ia, & dal buon giudicio di chi comanda, atte$o che comandando, ouero ordinando a gli e$$e-<marg>La vera v- bidiēza di pende da chi coman da.</marg> cutori le opere a rouer$cio di quello, che con facilità $i potria meglio operare, con difficulta poi $i viene vbidito, e non per cau$a de gli e$$ecutori, perche non intendono; ma di coloro, che con poco giudicio pre$umon comandare. E $opra il tutto è nece$$ario di procurar $empre, che il pouero hab- bia la mercede delle $ue fatiche, $i che comandando con buon'ordine, e premiando, e ca$tigando chi merita, $enza dubbio alcuno tutte l'opere $i ridurranno a felici$$imo fine; perche non $olo $i deue co- mandare come $uperiore, e padrone dell'opera, ma come padre de gli e$$ecutori, e que$to non o$tan- te l'autorità, che deue hauere, ma come Maeftro $appia ordinare a tutti il $uo officio, antiuedendo le difficultà, che po$$ono $uccedere non $olo nel principio, ma nel mezo, & nel fine dell'opera, accioche ella po$$a caminare in grandezza, e perfettione. E però $arà bene hauere anco notitia di tutti gli e$-<marg>L'Ingegne re deue $a per opera re, & in- tēdere tut ti gli e$$er citij.</marg> $ercitij appartenenti alla fabrica, ò almeno non e$$erne ignorante; ma non già dico, che $i debbon far manualmente, ma $i bene $apere le cagioni, che concorrono nell'operare; non douendo$i $degnare al- cuno, benche $ia Signore Illu$tre, d'applicar l'animo a così fatti e$$ercitij, ne gli deue $prezzare per vi li, atte$o, che dall'opēra di que$ti non $olo dipenda l'honore di chi comanda, ma ancora il $eruitio del <foot>N</foot> <p n=>114</p> Prencipe, perche douendo comandare <*> muratori, è nece$$ario $apere la natura delle calcine, & de $abbioni; & il miglior ordine per far la muraglia, con la elettione di quella materia, che $arà più per- fetta per apportare fortezza all'opera. E per il taglia pietre bi$ogna $apere la diuer$ità delle pietre con l'ordine del dominarle conforme all'occorrenze. Et per lo marangone $apere ancora la natura de' legnami, e come, e quando $i vogliono tagliare per con$eruar$i nelle opere, & in vltimo da' lauo- ratori della terra $apere qual $ia la buona per farne le dife$e alla Fortezza. E tutte que$te intelligen- ze $aranno facili a coloro, che $i diletteranno di vedere operare, & di ricercar le cau$e de gli effetti, che nelle dette materie naturalmente $i veggono alla giornata $uccedere, e giouerà ancora molto il dilettar$i di lauorare con le proprie mani, come fabricar modelli di rilieuo, che rappre$entino l'opere da far$i; e a coloro che $prezza$$ero l'intelligenza di così fatti e$$ercitij, con dire, che $ieno troppo vi- li, & officio $olo da proti, e da murari; dirò, con buona gratia loro, non e$$ere degni, che il Prencipe gli confidi l'opera d'vna Fortezza. <HEAD>COME SI DEBBA PIANTARE LA</HEAD> <HEAD>FORTEZZA SOPRA IL SITO, DOVE HA DA ESSERE FABRICATA IN OPERA REALE.</HEAD> <HEAD>CAP. II.</HEAD> <p>QVANDO $i hauerà $tabilito il $ito, & cono$ciuto $otto il piano, con cauamenti, <marg>Cauamēti da fare <21> $apere la natura del $ito, doue $i dee for- tificare.</marg> che $i debbono fare in diuer$i luoghi, & certificato$i della qualità della mate ria, che vi $i troua, $i $tabilirà il termine del fondo della fo$$a, $i che $i troui il $a$$o, ò l'acqua viua, & con $ultato l'ordine da tenere per formare il corpo della Fortez- za, con tutte le $ue membra atte al poter$i difendere, conforme all'offe$e, che può ri&cgrave;euere, $i deue fabricare il $uo modello, di quella maggior grandezza, che $i può, $i che meglio po$$a mo$trare l'effetto delle dife$e già con$ultate, & $tabili- te, facendo$i anco prima abondanti prouigioni di tutte le co$e nece$$arie, che occorrerà per e$$equire l'opera, & $i darà principio al tirare le corde, per $egnare $opra la $uperficie del campo piano, ò altra forma, che hauerà e$$o $ito, la forma de' fondamenti in quella lunghezza, che anderanno fatti con- forme alla proportione della pianta, Benche il modo di tirare que$te corde po$$a e$$ere diuer$o, con- <marg>In due mo di $i po$$o no pianta re le For- rezze.</marg> forme però al $ito: nondimeno $i potrà $icuramente e$$equire ne' due $otto$critti modi, i quali ne $er- uiranno in tutti i luoghi, e con quella maggiore facilità, che $i po$$a de$iderare. E prima $i potrà piantare la Fortezza per via di traguardi $tando nel centro della $ua circonferenza, e$$endo però po- $ta in $ito piano, e $enza impedimento di fabriche, ò d'altro, che po$$a interrompere la vi$ta; cioè, $i dee $pianare beni$$imo la carta, doue $arà fatta la pianta in di$egno $opra vna tauola, laquale bi- $ogna che $ia fermata nel mezo con vn cauicchio, ò ba$tone tanto alto, che ba$ti; e fitto in terra $o- pra il detto centro, come per e$$empio $i vede nel $eguente di$egno; e $tando e$$a tauola ben liuella- ta in piano, pre$upporremo $ia il $uo centro A; douendo $i poi hauer tante gucchie $enza capo, oue- ro pomolo, che ba$tino, le quali conuiene ficcare $opra cia$cun'angolo interiore de' baluardi, e par- ticolarmente vna nel mezo nel detto centro A, lequali gucchie, ouero aghi, vogliono e$$ere delle più lunghe, che $i faccino, e fitte perpendicolari $opra il piano di e$$a pianta, potendo anco $eruire vna dioptra fermata in e$$o centro, con due traguardi, ò mire, nelle $ue te$te, come $tà quella de gli A$trolabi: & accommodata, che $arà que$ta tauola, $i hauerà prima anticipatamente mi$urato con vna, ò più corde la lunghezza dal centro A, alla di$tanza B, doue termina l'angolo interiore del baluardo, & in$ieme la lunghezza di e$$o baluardo, BS, facendo al fine di cia$cuna mi$ura vn cappio da poterla fermare nel $uo cauicchio, come $i dirà; la qual corda $i deue legare da ba$$o al pa- lo, che $o$tenta il di$egno della pianta, e farla poi tirare alla dirittura, e vi$ta, che ne mo$trerà i detti aghi, ò gucchie, ò traguardi, AB, che per e$$empio proporremo termini al $egno, R, cioè nel- la di$tanza detta, AB, doue $i fermerà vn cauicchio, e $i $eguiterà a tirare $opra la $te$$a dirittu- ra l'altra parte della corda mi$urata del baluardo, BS, che $arà la, RE, fermando $imilmente in, E, l'altro cauicchio; e così $i anderà facendo di mano in mano a tutti i baluardi $enza muouere la detta pianta. E fatto que$to $i hauerà anticipatamente mi$urato vn'altro pezzo di corda, che $arà la lunghezza d'vna delle parti, RP, che forma la cortina, doue $arà notato alle te$te la larghezza dell'angolo interiore, PO, NR, e tirata e$$a corda dall'vno all'altro de' primi detti cauicchi $i no- terà là doue va a terminare il fianco con la lunghezza della cortina, ON, e così $i farà d'ogni intor- no. Pigliando poi vna terza corda, doue $arà terminata la mi$uta di tutta la fronte del baluardo co' $uoi fianchi, fermando vna delle $ue te$te, per e$$empio al cauicchio, N, e tirata a $quadra $opra <p n=>115</p> la cortina NO, $i noterà il $egnale, & il fine delle nouanta braccia, che dicemmo douer e$$er tutto il fianco c<*>'l cauicchio, D, e$$endo, E, l'angolo della fronte di gia notato, & il $imile $i farà dall'al- tra parte, G, & a tutti gli altri baluardi; douendo$i poi d'ogni intorno $otto a e$$e corde far caua- re vna fe$$etta per $egnale del fondamento non più larga d'vn piede, di$criuendo$i la $palla con la piazza del fianco, & le $trade coperte, come per li due baluardi, LM, $i vede. Et con tal'ordine, & $enza alcuno errore $i pianterà pre$to la Fortezza, e tanto più, quanto $i haueranno molte cor- de mi$urate, conforme alle mi$ure del di$egno, & huomini $perimentati in formare d intorno tutte le $ue parti. E quando non $i haue$$e tante corde, che ba$ta$lero, $i potrà fare con le biffe, che $o- no bacchette fitte in teria, con vn poco di carta in cima, e cosi diritte l'vna alquanto lontana dall'al- <fig> tra, $i tireranno le diritture mi$urate con le pertiche. Et quando le dife$e della Fortezza non fu$$e- ro di lati eguali, $i mi$ureranno le lunghezze delle dette corde a proportione della pianta, e nel ti- rarle, e fermarle con la regola infallibile de detti traguardi, non $i potrà fallare in alcuna parte. Se- <foot>N 2</foot> <p n=>118</p> faranno 55260. e multiplicato que$to numero con quello de' baluardi con che $i vorrà fabricare la For tezza, laquale proporremo debba e$$ere di $ette, ne verran 386820. che tante pa$$a quadre di terra, ò d'altra materia $i douerà cauare in tutto il fo$$o della Fortezza fatta co' $ette baluardi. E per $apere il <marg>Intera ca- uatione <20>l la fo$$a do ue $iã $ette baluardi.</marg> co$to proporremo di hauere fatto come s'e detto, più volte, & in diuer$i modi la e$perienza cō le ope re, e che co$ti in tutto dalla $uperficie al fondo, e nella maggiore, e minore di$tãza lire $ei il pa$$o, e pe rò multiplichi$i 386820. per $ei ne verran 2320920. che partite per $ette faranno $cudi 331560. Segue la fattura della muraglia per laquale $i ini$urera la metà del baluardo, e cortina, cioè lo $pacio AM, $a- rà pa$$a 147. e douendo andare alta pa$$a $ei, & e$$er più ba$$o il $uo fondamento mezo pa$$o, $arà in tutto $ei e mezo, andãdo gro$$a da ba$$o al più cinque piedi, e da alto due, $i douerà multiplicare l'al- tezza con la lunghezza, cioè $ei e mezo per cento quaranta$ette, ne verrà nouecento cinquanta- <marg>Numero delle pa$- $a <20>lla mu raglia.</marg> cinque, che raddoppiate faranno mille nouecento diece; e multiplicate per $ette ne verranno tre- dici mille trecento $ettanta pa$$i quadri $uperficiali di muraglia della detta gro$lezza, che $arà pro- portionata piedi tre e mezo in tutte le cortine, e baluardi; che co$tando $cudi due il pa$$o compu- tando tutte le $pe$e del co$to, e condotte delle materie cōn le $ue opere, e la maggior gro$$ezza con la minore, $i $penderà $cudi venti$ei mila $ettecento quaranta. Et più per il muretto delle ronde e$- $endo alto piedi due e mezo, e gro$$o vno, ne anderà fatto d'intorno a tutta la Fortezza pa$$a mille ottocento nouanta di lunghezza, e co$tando con le $ue la$tre di $opra lire $ette il pa$$o, co$terà $cudi mille ottocentó nouanta. Segue dipoi la muraglia interiore, che và fatta per le commodità delle <fig> $ortite, e piazze de' fianchi con le $trade coperte; e prima per la YX, che deue e$$ere coperta co'l $uo volto, e pa$$ar $otto il terrapieno nella piazza XZ, laquale porremo $ia lunga pa$$a trenta, e larga, & alta tre; la muraglia poi da tutte due le parti douerà e$$ere alta per e$$empio due pa$$i co'l $uo fondamento per in$ino all'impo$ta del volto, dandogli due piedi di e$$o fondamento, che tanto $i propone, che ba$ti; cioè otto piedi d'altezza dal pieno della $trada, alla detta impo$ta; do- uendo e$$ere la freccia dell'arco, ouero il mezo diametro di $ette piedi, che con gli otto detti faran- no quindeci, cioè i tre pa$$i propo$ti; e douendo que$ta muraglia e$$ere gro$$a mezo pa$$o $i multi- plicherà la lunghezza d'vna parte con la $ua altezza, cioè due via trenta farà $e$$anta, e raddoppiato per l'altro muro farà cento venti, & il volto poi e$$endo di diametro tre pa$$a, & vno e mezo di $e$to $arà per linea retta pa$$a quattro, e mezo, che multiplicati per trenta, faran cento trentacinque, che $arà fatta con l'i$te$$a $pe$a dell'altra muraglia. Segue dipoi la circonferenza da tre parti della piazza <p n=>119</p> ZX, doue porremo, che la $ua muraglia $ia lunga pa$$a trentaotto, & alta due co'l $uo fondamento; che $ummata farà pa$$a quadri $uperficiali in gro$$ezza di due piedi e mezo $ettanta$ei, come s'è det- to. Segue ancora la $trada $ortita, & Q, la quale $endo lunga pa$$a ventidue, e la $ua muraglia, e volto vi anderà pa$$a cento $ettanta $ei di muro. E $ummate le quattro dette mi$ure $aranno pa$$a cinque- cento $ette, e raddoppiati $arãno mille quattordici, che tãta muraglia $i douerà fare interiormēte per cia$cun baluardo in dette $trade, e piazze; e multiplicati per $ette $aranno $ette mila nouantaotto; e valutata lire diece il pa$$o, co$terà in tutto $cudi dieci mila cento quaranta. Segue per vltimo la mu- raglia de'merloni, e cannoniere, che $endo i fianchi larghi pa$$a dodici co'l ri$alto, che fa la $ua mura glia dentro la cortina, e gro$$o $ei e mezo, & alto $opra il piano della piazza due, tutto il $uo corpo $a- rà pa$$a quadri cento cinquanta, e co$tando la materia del matton pe$to, ouero terra ro$$a impa$tata<marg>Spe$a che ander<*> $a bricare la fortezza de i $ette baluardi.</marg> con calcina $cudi tre il pa$$o, con la fattura della ca$$a co$terà $cudi quattro cento cinquanta, che rad- doppiati $aranno nouecento, e multiplicati per $ette ne verranno $ei mila trecento, che tanti $cudi co $teranno i merloni, e cannoniere de'quattordici fianchi del $ettimo angolo. <p>Et più per alloggiamenti, e magazeni, e per due porte principali co corpi di guardia $cudi trentacin- que mila. <p>E per legnami da far ponti, & altro, $cudi tre mila. <p>Et più per le proui$ioni de' mini$tri, e capi della fabrica, $cudi tre mila. <p>E $ummati tutti que$ti numeri $aranno 408504. che tanto co$terà la propo$ta Fortezza di $ette ba- luardi. Quanto alla cognitione del tempo, che $i de$idera $apere per poter ridurla in buona dife$a, lo $apremo $empre, che ne $arà noto il numero de'lauoranti, che $i potranno mettere in opera, perche e$$endo noue mila ottocento operanti, come $i dirà, e che d'intorno della Fortezza $i po$$a far lauora- re in vn'i$te<*>o tempo, & ordine, molto pre$to $i ridurrà in dife$a, facendo le compagnie di cinquanta huomini co'l $uo capo, e con$egnandogli per e$$empio vna parte di cauamento di pa$$a diece vicino<marg>Ordine <21> redur la fortezza, in dife$a, ī otto gior- ni di tēpo.</marg> al $egno delle corde tirate, e larga il $imile, accioche cauino, e portino la terra dentro al $egno di e$$e corde alzando la $carpa del terrapieno, che deue hauer la Fortezza con quell'ordine, che $i dirà, onde venghino con quella maggior pre$tezza, e facilità a fare parte del cauamento della fo$$a, & alzare il terrapieno della Fortezza, & a formar le $ue dife$e, lequali e$$endo il detto primo cauamēto fatto pro fondo due pa$$a, $i alzeranno $opra il piano del $ito, almanco due pa$$a e mezo, per cre$cere la terra $mo$$a, $i che con le due pa$$a del propo$to cauamento, $i farà nello $pacio di otto giorni (che i detti lauoranti debbono d'ogni intorno la Fortezza hauer cauato e$$a lor parte) l'alzato di quattro pa$$a e mezo, doue che da tale altezza e$$a Fortezza ne può riceuer dife$a più che mediocre, e ma$$ime per incur$ioni di nemici. Quanto poi al tempo di ridurre tutto il corpo della Fortezza in buoua dife$a, ouero dar fine al cauamento della fo$$a con tutte le $ue piazze, e muraglie, lo $apremo $empre che ne $arà noto il numero delle pa$$a cube di terra da cauar della fo$$a, e muraglia da farci d'intorno, co'l numero appre$$o de'lauoranti, che $i potranno hauere, con l'o$$eruanza però dell'opera, che cia$cun lauorante potrà fare il giorno conforme al $uo e$$ercitio, che il tutto $i douerà $aper co'l mezo della e$periēza fatta, cauando da e$$o tempo le Fe$te, & i giorni, che po$$ono e$$ere impediti dalle pioggie. <HEAD>DELLORDINE CHE SIDEVE TENERE</HEAD> <HEAD>NEL METTERE IN OPERA GRAN NVMERO DI LAVORANTI, E COME HANNO DA FARE I TERRAPIENI, E LE DIFESE.</HEAD> <HEAD>CAP. IIII.</HEAD> <p>QVANDO $i vorrà dar principio all'opera della fabrica, $i douerà hauer fatto pri-<marg>E nece$$a- rio prima fare il mo- dello. Alloggia- menti per li lauoran- ti. Proui$ioni del vinere Accommo dar le $tra de.</marg> ma il Modello, che in forma grãde mo$tri come deue $tare la Fortezza con tutte le $ue parti cōpite; e dipoi prouedere di tãti alloggiamenti, che po$$ino ba$tare a tutti i lauorãti, i quali alloggiamēti per molte cagioni debbono e$$ere vicino all' opera; & in$ieme fare i $uoi magazini, doue abbōdãtemēte $ieno proui$te tutte le monitioni nece$$arie a fabricare, co'$uoi monitioneri da tenerne cōto, nel di- $pē$arle; e $opra tutto, che le vettouaglie appartenēti al viuere de gli huomini, e ma$$ime pane, e vino, nō po$$a mãcare, & $tare a hone$ti prezzi. E$sēdo ancor be ne l'v$ar molta diligenza nell'accōmodare le $trade, che $ieno facili a cōdur le materie; e quando che <foot>N 4</foot> <p n=>120</p> il $ito, ò per natura, ò per arte, ne concede$$e di poterci $eruire di canali nauigabili, $i doueranno fare, non riguardando à $pe$a, per il molto beneficio, che apporteranno alla <*>abrica nel potere con le barche condurre tutte le co$e nece$$arie, si per il $eruitio di e$$a fabrica, come per la commodità della Fortezza, e $uoi habitanti, con l'a$$icurarci da' di$ordini, che $pe$$o $ogliono occorrere quando <marg>Similitudi ne d'intor- no al pro- uedere al bi$ogno <20>l li lauorãti.</marg> mancano le proui$ioni, e ma$$ime nel principio delle opere. E però deue quello, che hauera il carico di fare e$$equire, imitare quelli, che vegliono fare vn pa$to, ouero banchetto $ollenne a vn numero di amici, e parenti; iquali auanti, che li conuitino, fanno prima tutte le proui$ioni, & poi fanno ve- nire e$$i conuitanti, $i che non habbino altro da fare, che $entar$i à tauola apparecchiata con quanto $i ricerca. E $e con que$to e$$empio $i prouedera al bi$ogno della fabrica, cioe che venuti i lauoran- ti, non habbino incommodo alcuno nel metter$i à lauorare, $i farà l'opera con pre$tezza, e $o- <marg>Si debbo- no elegger buoni mi- niftri.</marg> disfattione di tutti. Douendo$i però auertire, che per far que$to ci fà molto di bi$ogno della prati- ca, e diligenza de' mini$tri; perche da que$ti ne dipende l'e$$ecutione de gli ordini; e però $i deb- bono eleggere huomini pratici, & atti a quell'e$$ercito, e carico, che gli $arà a$$egnato, e che il pagamento, ò proui$ione, che $e gli darà, $ia tanto, che cia$cuno nel grado $uo po$$a commodamen- te viuere; accioche quando manca$$ino di quella fedeltà, allaquale $ono tenuti, $i po$$ino giu$tamen- te ca$tigare. Poi quanto all'ordine dell'e$$equire, $i deue anco in que$to imitare i Mu$ici, cioè, che cia- $cuno con l'ordine, e mi$ura datagli dal mae$tro, faccia la parte $ua. Sarà dunque nece$$ario, che <marg>Vn $ol ca- po e prati- co deue co mandare.</marg> gli ordini del fab<*>icare dipendino da vn $olo, e pratico Ingegnere, $i che a$$egnate ch'egli hauerà le parti, tutti po$$iuo con vn'i$te$$a regola, e proportione e$$equire l'opera, perche facendo altrimenti, ne na$cerà fempre di quelle confu$ioni, c'hò vi$to con la e$perienza $uccedere. Douendo però e$$o Ingegnere, ouer $opraintendente e$$equire quello che dal Principe, ò da' $uoi Rappre$entati $arà $ta<*> con maturo con$iglio deliberato, con antiuedere i di$ordini, e procurare il rimedio auanti, che $uccedano. Et per dar principio proporremo, come $i di$$e, di voler ridurre la Fortezza quanto pri- ma in buona dife$a, però $arà nece$$ario hauer tanti lauoranti, che d'ogni intorno $i po$$a in vn me- de$imo tempo far'il cauamento della fo$$a, il numero de'quali douemo cauare da' pa$$i, che circonde- <marg>Numero de'lauoran ti, che deb- bono lauo- rare a pa$- $a.</marg> rà la Fortezza, che per e$$empio diremo $ia mille nouecento $e$$anta pa$$a, $endo fatta con $ette ba- luardi, e che $i debba far lauorare a vn tanto il pa$$o quadro; e facendo$i le parti di pa$$a dieci, per lunghezza v'anderan parti cento nouanta$ette, e volendoui per cia$cuna mettere vna compagnia di trentacinque huomini che in tutto ve ne anderà $ei mila, & ottocento, & tanti lauoranti bi$ognerà prouedere a$$egnãdo a ogni compagnia il $uo capo, alquale $ia dato l'ordine del lauoro, che haueran no da fare, e $e a ogni otto compagnie $arà prome$$o vēti ducati di donatiuo doppo il $uo ordinario pagamento, a quella c'hauerà, in capo di otto giorni, cauato più numero di pa$$i cubi di terra, l'opera $i anderà facendo con maggior pre$tezza, e con a$$ai beneficio del Principe, perche ciafcuna compa- <marg>Tre modi di far lauo rare.</marg> gnia, fuori dell'ordinario $i affaticherà per hauer nō $olo l'vtile, ma l'honore ancora, douendo e$$i ca- pi tenere il $uo $egnale in vna banderuola, co'l nome del baluardo, ò cortina doue lauorerà, accioche tutti i lauoranti po$$ino ricono$cere la $ua parte, che ancora $eruirà per il ri$contro de gli $criuani, e pagatori, che debbono tenere diligente cura, che tutti lauorino al $uo luogo. Ci $ono anco due altri <marg>Opera a giornata. Opera a ferlini.</marg> modi di far lauorare, cioè co'ferlini, & in vltimo a giornata. El'opera, che $i darà a fare a vn tanto il pa$$o, douerà e$$er la cauatione della fo$$a, come s'e detto, e co' ferlini $i potrà far portare le pietre, & altre materie nō così facili a mi$urarle. Quanto all'v$o dell'opere a giornata, que$te $i debbono il più $i può fuggire per il poco lauoro, che $i fà, $aluo però quelle, che per nece$$ità bi$ogna tenere da $pia- nare la terra, bagnarla, e pe$tarla. E però a me molto piace, quando $arà $tradata la fabrica, il dare al- l'incanto il detto cauamento, e portare la materia al $uo luogo, cioè dare vn tãto del pa$$o a que' capi de'lauoranti, che per manco prezzo li toccherà di far l'opera; e doue per diuer$e cagioni nō fu$$e, chi <marg>A'lauoran ti $ienogiu $tamēte pa gate le lo- ro merce- di.</marg> piglia$$e tal carico, v$erei i ferlini nel modo che al $uo luogo $i dirà. Auertendo $empre, che i poueri huomini, in qual $i voglia modo che lauorino, $iano giu$tamente $odisfatti della lor mercede. Nè $i deue mai hauer de$iderio di acqui$tar la gratia del Principe a cui $i $erue, con gli $paragni fatti con poca con$cienza; douendo$i tal gratia procurare $olo co'l mezo delle opere ben fatte, & e$$equite con quella diligenza, e $olicitudine, che fi ricerca. E per nō errare nel torre a' poueri per dare al Principe, ouero al Principe per dare al pouero, come più $i conuerria; il miglior mezo $arà il dar l'opera, come <marg>Non $i dia- no all'incã to l'opere della mu- raglia.</marg> hò detto all'incanto, $aluo però le muraglie, che a me nō piace $i faccino fabricarein tal modo, perche $i fanno pe$$imi lauori, nè è di $paragno, ma danno notabile delle fabriche; atte$o, che facēdo vna mu raglia gro$$a, e mal compo$ta, non per que$to viene a e$$ere gagliarda, conforme all'opinione di chi l'ordina, e tanto manco facendola $ottile; douendo tal'opera e$$er fatta da buoni mae$tri, e pagati a giornata, co'l farli $eruire a'detti ferlinãti, acciò gli abondino le materie, e quegli che le danno all'in- cãto $ono cau$a, che i buoni mae$tri non lauorano, ma fanno il $ollicitatore, ouero imbrogliatore del l'opera; perche douendo guadagnare di quella loro mercantia, ma$$ime pigliando per l'ordinario le fabriche a prezzi ba$$i, $ono nece$$itati andar cercando tutti i manuali, e gente non buona per $eruir$e ne a far l'e$$ercitio del muratore, per $pendere manco nelle loro giornate, $i che a $pe$e del Principe <p n=>121</p> molti diuentano mae$tri, onde per ciò $i fanno le fabriche rouino $e auanti, che $ieno compite. Per farpoi i prezzia gli operãti nel portare, ouero cauare dette materie, $arà facili$$imo co'l mezo dell'e-<marg>Da che pro- cedano le rouine delle muraglie.</marg> $perienza. E prima nel cauamento della terra, ò altra materia, che $i vole$$e pagare a pa$$i; $i farà ope- rare con tante opere che ba$tino, come gia s'e detto nel precedente Capitolo. Potendo alla giornata andare alzando i detti prezzi conforme alle $alite, e lunghezze de' viaggi, che bi$ognera fare, acciò le giornate ordinarie $ieno ben $pe$e. E per li ferlinanti, $i deue v$are monete fatte di piombo $tampate<marg>Forma de' ferhni.</marg> almanco da vna parte, de' quali $e ne farà quel numero, che bi$ognerà; e differenti sì di grãdezza, co- me di $tampa per potere far portare diuer$e materie in più luoghi, & a far diuer$i prezzi. Per ciò è ne ce$$ario trouar huomini fidati, che li di$tribui$cano a'lauoranti, cioe il Di$pen$atore, ouero pagato- re deue tener $empre vna $orte di e$$i ferlini, fermando$i doue hà da e$$ere portato la materia, & in parte, che pa$$ano gli operanti carichi, gli darà il $uo ferlino, ilquale buttato c'hauerà a ba$$o il cari- co, $e ne ritornerà per vn'altra $trada, per non impedire gli altri, che vengono carichi; tenēdo e$$o pa- gatore appre$$o di $e vn caualletto di legno, doue nel mezo $arà vn $oftegno angolare, che come cētro equilibrerà vna tauola, che $tarà alla $imilitudine delle braccia di vna bilancia, & a vna delle $ue te- $te $i metterà vna pietra di quel pe$o, che douera e$$ere il zerletto, ò altro $trumento pieno cō che $i<marg>Zerletto $trumēto v- tili$$imo.</marg> porterà la materia, laquale proporremo $ia di libre cinquanta, $i come nel pre$ente di$egno per DE <fig> $i vede il caualletto, & A angolo doue $i regge la tauola BC equilibrata, & alla te$ta B $arà la pietra, e $opra all'altra C $i douera po$are il carico, quando però $i vedrà non e$$ere al $uo pe$o, laqual ta- uola equilibrata lo mo$trerà $empre, che il detto pe$o di terra $ia con la pietra eguale, ilche non e$- $endo farà buttare la materia al $uo luogo sēza pagarglila, nè fare altra di$puta. Quãto al prezzo del pagamento $i douerà vedere quanti viaggi $i può fare vn'hora, e quante hore del giorno $i lauora, e quanto merita per la $ua mercede il dì lauorãdo a giornata, valutando i detti ferlini, ouero viaggi a tanti al $oldo, quãti con la detta i$perienza fatta più volte, $i vedrà, che meriti. E quando che $opra al lauoro fu$$e molta gente, e che vn pagatore non pote$$e $upplire, e ne bi$ogna$$ero due, ò più: do- uerà cia$cuno fare il $uo pa$$o co'detti caualletti, acciò che douendo i lauoranti pa$$ar $olo da quello, non $i po$$ino far pagare più d'vna volta. E con tal'ordine di operare hò fatto molte opere con ma- rauiglio$a pre$tezza; atte$o, che chi vuole lauorare può guadagnare l'opera $ua, conforme alla fati- ca, che fa, & i più poltroni per la vergogna, e proprio danno $i anderanno cō Dio, ò faranno l'obligo loro. Ma è ben vero, che bi$ogna molto hauer l'occhio a'rubbamenti sì de' mini$tri, che di$pen$ano i ferlini, come anco de'fal$ificatori. Si procurerà però d'hauer mini$tri di bnona vita, e pagargli bene, acciò fallando s'habbia cau$a di ca$tigargli meglio; e per li fal$arij, il depo$itario, che hauerà nelle mani tutta la $omma de'ferlini, deue tenere diligente conto del pe$o, e particolarmente di quelli, che cō$egna a'pagatori, e ripigliandogli con l'i$te$$o pe$o, $i $aprà $empre $e mancano, ò cre$cono, cioè $e mancheranno $arà $egno che i lauoranti gli haueranno nelle mani per a$pettare, che $i faccia altro la uoro a maggior prezzo, benche in tal ca$o $i muti $tãpa, ma $e cre$ceranno, $arà $egno manife$to, che vengano fal$ificati. Quanto a'pagamēti sì di e$$i ferlini, come ancora nel ridurli in buona moneta per<marg>Facilità di ri$cuotere, e tenir conto de' ferlini.</marg> la mercede de'poueri operanti, $i propone $iano tanti e$$i pagatori, quãte $aranno le diuer$ità de' lauo ri, che $i faranno, douendo come $i di$$e anco e$$er diuer$e le $tampe di e$$i ferlini. E perche non po$- $ino, nè debbino mancare, deue il depo$itario $tar $empre alla $ua banca, & hauer'a$$ai pia$trette di piombo bollate con vno per in$ino a diece bolli, cioè vno dirà diece ferlini, e diece bolli per e$$empio diranno cento, e così in tutte le $tãpe. E quando gli operarij anderanno a cambiarli, gli $arà dato cō forme al numero tante pia$tre, ò bolli di piombo, quanto importeranno e$$i fuoi ferlini guadagnati,<marg>Pagamento de' ferlini a buona mo- neta.</marg> & in tal modo i ferlini non potranno mãcare a'pagatori. Et il Camerlengo, che deue ogni due giorni pagare in buona moneta, non hauerà cagione di cōtar molto; ma $aputo dal Proto della fabrica, ò al- <p n=>122</p> tri, c'haueranno il carico di fare i prezzi del pagamento, il numero de' ferlini, che $i doueranno d<*> al $oldo, $aprà immediate quanto deue pagare, hauendo il $uo $criuano, che noti il nome di <*> <marg>Vtile del dar l'opera a vn tanto il pa$$o.</marg> co'l premio, che gli viene pagato. Ma perche l'arte del rubbare piace a molti, giudico e$$er $empre bene leuarne ogni occa$ione. E però a me molto piace, come hò detto, il far lauorare a vn tanto il p<*> $o, e ma$$ime all'incanto, ouero far prezzo di accordo co'capi de'lauoranti, che $i chiamano condutto ri, co'quali non $i hà d'hauere altra briga, $e non il Sabbato $era far mi$urare il lauoro fatto, e pagar- li conforme alle conuentioni; doue in tal ca$o il Principe deue tenere $olo buoni, e pratici mi<*>, co'ri$contri delle loro mi$ure. E perche in que$to ancora non po$$a interuenire inganno, $i potra $em pre far fare le mi$ure generali, doue $i vederãno e$pre$$amente e$$i inganni. E per e$$equire quanto di $opra $i è detto, proponga$i prima di hauere dato a diuer$i capi tutti i lauori, che $i debbono fare nella Fortezza, fuor che l'opera della muraglia. E che per manco briga anco cia$cuno di e$$i habbia da pro uedere tutti gli $trumēti che farãno di bi$ogno per lauorare; e que$to ma$$ime per fuggire le $traordi- <marg>Che gli $tru mēti da por tar la terra, o $a$$i $ieno de' lauoran ti.</marg> narie $pe$e, che fà il Principe nel mantenere la monitione di e$$i $trumenti, per e$$er cu$toditi cō poco amore, venendo rubbati, ouero rotti, per e$$ere del publico, Del che e$$endo da'monitionieri cō$egna ti a'capi, co'l tenerne conto, & metter li a co$to del lor pagamento, ouero che e$$i $e gli debbino pro- uedere, dandogli per ciò fare ogni commodità, il tutto pa$$erà felicemente; e ma$$ime quando il la- uoro $ara bene $tradato, & ordinato; e che non manchino le nece$$arie proui$ioni. Si che cia$cu<*> conduttore, o altri mini$tri po$$a co'$uoi lauoranti e$$equire l'officio e carico, che tiene. Douendo$i <marg>Come $i debbono fa re li terra- pieni, e qua li $ieno le prime ope- re.</marg> poi $empre procurare che l'opera, che $i anderà $acendo alla giornata, venga fatta con la dife$a della Fortezza, cioè, con la prima e miglior terra, che $i cauerà della fo$$a, $i anderà alzando la $carpa del terrapieno; & in$ieme, particolarmente fare le piazze de'fianchi, con le dife$e de' merloni, e canno- niere, $trade coperte, e $ortita con le $ue porte, sì per non hauer dipoi a far doppia fattura nel tor- nare a ricauare la terra, che fu$$e po$ta in opera, doue vanno e$$e $trade, porte, e $ortite, come an<*>- <fig> ra che la Fortezza $i po$$a, quanto prima difendere; per dipender la dife$a da e$$i fianchi, come $i di$$e; douendo$i anco appre$$o cō que$ta prima opera di terra, ne' detti luoghi farci la $ua muraglia, $eguitando$i poi gli alzati de'terrapieni. E perche meglio venga tal'ordine inte$o, proponga$i, e$$er $opra il $ito, & hauer tirato le corde, e $egnato i fondamenti di tutte le parti della Fortezza, come nel <p n=>123</p> baluardo AB $i vede, & nel modo che nel precedente capitolo s'e detto, cioè nella lunghezza del fo$$o $i haueran $egnate le parti, che $i doueranno dare a cia$cun capo, come nel di$egno per CD $i vede, lequali parti $i potranno fare per larghezza almanco dieci pa$$a, & per lunghezza il $imile; one- ro $i con$egnerà tutta la cauatione d'vn baluardo à quello, che hauerà pre$o il carico di tal'opera.<marg>Con$egna re le parti a lauoran ti. Come $i debbono accommo dar le $tag gie del ter rapieno.</marg> Ilqual capo, ò altri, deono co'l cauamento della prima, & della miglior terra, dopo l'hauer fatto i fian chi alzare lo $carpone, conforme alle $taggie terminate, lequali $i fermeranno circa à vn pa$io dentro al $egno delle corde tirate, con che $i di$egnò la pianta, accioche il pe$o del terrapieno, che vi $i alze- rà, non po$$a ruinare mancandogli il piede, e ma$$ime nel cauard la fo$$a, $eruendone poi tale ri$alto, ò banchetta per la $trada delle ronde, & di dar luogo al corpo della muraglia da farui. Et douendo$i alzare e$$o $ito, doue non $i pote$$e per l'impedimento del $a$$o viuo, ouero delle acque $ortiue, cauar la fo$$a tanto profonda, quanto face$$e bi$ogno, in tal ca$o le $taggie $i metteranno tanto più in fuo- ri, quanto douerà con $umare la $carpa di tal'alzato, da far$i di più $opra il piano del $ito, cioè, oue $i douerà alzar la muraglia, con la contra$carpa; douen do$i però in tutti i modi auertire, che nel cauar<marg>Auuerti- mēto <21> ca uar la fo$- la.</marg> la fo$$a, ouero fondar le dette prime parti di cauationi, di la$$are grandi$$ima $carpa al taglio del ter- reno naturale, e tanto più e$$endo rouino$o; $i che po$$a $o$tentare il pe$o del terrapieno da far di $o- pra, $ino che ci $i farà la $ua muraglia. E con tal'ordine $i anderà cauando d'ogni intorno, e con tan ta larghezza incontro i fianchi, che $i po$$a con e$$i $coprire il cauamento delle fronti de' baluardi, $i- no al fondo che douera hauere il fo$so, accio la Fortezza $i po$sa in breue tempo direndere, & dipoi<marg>Opere pri me da $a- re nella Fortezza.</marg> commodamente ridurla al $uo fine, come per il baluardo B, e caualieri RH $i vede, auuertendo$i ancora, che mentre $i anderà alzando il detto terrapieno à $uolo per $uolo, di fare che la parte della $carpa di fuori $ia $empre più alta, che non $ara il terrapieno di dentro, acciò le acque piouane ci po$- $ino $correre $enza far danno a e$sa $carpa, e $opra il tutto far le chiauiche, e duplicati e$salatoi per<marg>Auuerti— mēto per acque pro <*>e. Ordine da fare i ter- rapieni. Modo di far na$cer l'herbe $o pra i terra pieni.</marg> e$se acque, come quelle che $ono cau$a principali$$ima delle rouine di tal'opera. Quanto all'ordine del fabricare que$ti terrapieni, $i dee per la gro$sezza di otto pa$sa bagnare, & pe$tar beni$$imo la zerra a $uolo per $uolo, e non più gro$so di mezo piede. E perche chiaramente $i veda l'ordine di fare e$so terrapieno, $i mo$trera per il pre$ente di$egno, cioè per il $egno H primo $uolo, ò cor$o $pianato e battuto, & AB, che $egue di $opra, doppo che viene così $pianato e pe$to co' piedi, douera e$sere ancora pe$tato beni$$imo co' pe$toni, come $i vede per il $econdo $uolo, che và auanti per la terra battuta CD $opra la parte EF, doue $i debbono fare i quadretti con quella terra, che $arà por- zata, i quali $i faranno con arginetti alti vn palmo, e larghi per ogni ver$o in circa à dieci piedi, e $i $a- ranno con facilità con vna zappa larga, ò badile nel farci buttare la terra per la $ua lunghezza, e lar- ghezza, $i che i primi EF $i po$$ino empire d'acqua, e in parte $i $eguiti il cor$o CD nel buttare la terra; laquale andando $empre auanti verrà à $orbire quell'acqua, che vuole, & il re$to la $pinge <fig> innanti entrando ne gli altri quadretti G, doue $i continuerà à portar acqua, $empre però che la<marg>Modo per bagnare la terra, e cōdē $arla in$ieme.</marg> terra non $ia da $ua po$ta tenera per le pioggie, e così a cor$o per cor$o $i e$sequirà per in$ino al fine della $ua altezza, e que$to così fatto lauoro bagnato, e bene $pianato, fa fare vna vnione, e corpo $oll- di$$imo alla terra, che $e anco non $i batte$$e co' pe$toni, e $olo co'l $pianarla e pe$tarla co' piedi de gli <p n=>124</p> operanti potrebbe $eruire, ma con cor$i, ouer $uoli $ottili$$imi, $i verria a far l'opera $tabile, e tanto più battendola, $i che l'vno con l'altro cor$o $i venga a vnire, e con$olidar$i in$ieme, e fai $i vno $te$$o <marg>L'alzato delle $ear pe poter$i fare in tre modi.</marg> corpo $enza potere più in vna parte che nell'altra riceuer l'acqua. Si potrà anco in tre modi far i det- ti alzati di $carpe per accommodar$i alla nece$$ità, per le diuer$e nature de' terreni, & altre incommo dità, che po$$ono e$$ere $opra il $ito, doue $i douerà fabricare. E prima e$$endo la terra areno$a, e cat- tiua, vi $i potriano mettere delle vimine, cioè vn $uolo in ogni dua cor$i, e che vi $ieno di$te$e alquan <marg>Scarpe di terra forti ficate in tre modi.</marg> to rare, in larghezza almanco di tre pa$$i, con partè delle $ue cime in fuori, $i che po$$ino germoglia- re, & la parte gro$$a alquanto in dentro per potere poi tagliare, & regolare la $carpa. Il $econdo ino- do, $arà fare per di fuori vna camicia gro$la mezo braccio, fatta di buona terra, & bene impa$tata, con le radice di gramigna tagliate in piccoli pezzi, & bene battuta la terra per di dentro, e per di fuori a cor$o per cor$o mentre $i alza la piazza, & $i farà la detta $carpa diritta, ma$$ime col mezo d'vna cor- da, e non hauendo la gramigna, $i opererà di quel pulone di $ieno che re$ta nelle cappanne, & nelle mangiatoie de caualli; Il terzo modo, $i potrà fare con le lotte tagliate più larghe, & longhe, che $i potrà e che vi $ia le radiche di gramigna, & me$$e in opera come $i fa con mattoni ouer pietre cotte, cioè vna lotta per longo, & l'altra per trauer$o, e ben bagnate, & battute per di fuori, & per di dentro, con le quali lotte $i potria anco la$tricare la $uperficie della gro$$ezza de parapetti, e anco l'altezze delle grande $carpe fermandole con li cauichi di legno $ottile, ma è opera da fare quando la terra per le pioggie è humida, & pre$to $i farà il prato, & oltre alla bellezza, con$eruerà l'opera, guardan- do$i però, che alcuna $orte di animali non vi vadi pa$colando. E per non la$ciar indietro alcuna co- $a, che po$$a portare facilità all'opera, $i mo$treranno i $eguenti $trumenti per lauorare, e portare la terra, ò altra materia per $eruitio della fabrica, i quali $trumenti $aranno i più facili, che $i po$$ino operare. Cioè il Zappone, & il picco è molto vtile, doue la terra fo$$e dura, e $a$$o$a; la Zappa $erue <marg>La pala, e la zappa $ono due $trumenti che fanno e disfanno la Fortez- za. Ra$trello di ferro ot timo per $pianare la terra.</marg> <*>oue non $ono $a$$i, e la marra per $pianare, e tirare la terra $mo$$a doue più bi$ogna, la pala, ouero badile $i opera per buttare e$$a terra lontano, e caricarla per portarla via in diuer$i modi, la qual pala in$ieme con la Zappa $ono que' due $trumenti, che fanno, e disfanno la Fortezza, per non hauer il maggiore, nè più potente nemico; la vanga è $trumento molto vtile doue non è il $a$$o, perche $erue per Zappa, & badile nel tagliare, e caricare la terra. Il ra$trello fatto di ferro co'l manico di legno $erue marauiglio$amente in vn'i$te$$o tempo a due effetti molto nece$$arij, cioè prima $piana la terra nel fare i cor$i del terrapieno, acciò $i po$ia pe$tar co' pe$toni, ouero co' piedi. Secondariamente in vn'i$te$$o tempo caua le pietre, che vi fo$iero dentro, hauendo i $uoi denti $pe$$i di ferro; onde ogni minimo $a$$o vien cauato fuori, & è $tato ritrouato da me l'v$o di que$to ra$trello nella fortificatione di Zara, doue non era altra terra, che $a$$o$a, co'l quale $enza molta $pe$a, e perdimento di tempo $i veniua à nettare, & far buona; e con fim$$e bene$icio s'è operato a Bergamo, a Bre$cia, & in altre Fortezze, doue ho fatto fabricare. La conchetta fatta di $alice $ottile, ouero di lamiera di ferro, è ottima per portare calcina, & altre materie; le due $orte di barelle $ono buone a portare tutte le ma- <marg>Carriole vtili perle $trade pia ne. Zerletto buono per portare di uer$e ma- terie.</marg> terie, sì per le $trade piane come per li ponti erti; la carriola è $trumento più d'ogn'altro facile, per- che caricata $i viene a $o$tentare il pe$o $empre $opra a vn punto nella circonferenza della $ua ruota, caminando però in piano, doue e$$o pe$o vien dominato da vna mediocre potenza, ouero tra$porta- to da vn luogo all'altro con facilità; & il $imile farà il carro con la forza d'vn cauallo, ò altro anima- le. Segue il zerletto fatto, e conte$to con vimini, $trumento più d'ogn'altro commodo, & vtile per portare $opra la $chiena dell'huomo pietre, ò terra co'l quale $i fà opera grandi$$ima. Segue per vl- timo il pe$tone da pe$tare a $uolo per $uolo la terra, come s'è detto, e vuole e$$ere fatto di buon le- gname, e tanto graue, che commodamente venga alzato dalla mediocre forza d'vn'huomo, e la $ua te$ta da ba$$o non deue e$$er molto larga, accioche pigli manco $uperficie di terra<*>, e più facilmente po$$a abba$$are, e far vnire in$ieme l'vno con l'altro cor$o. E però da quanto s'è detto, $i deue rac- corre, e vedere quanto $ia nece$$aria la $cienza in$ieme con la pratica a quelli, che vogliono ordinare e comandare l'opera d'vna Fortezza; atte$o che co'l mezo di e$$a pratica $i deuono formare nell'idea il corpo della Fortezza, con tutte le $ue parti, e quelle giudicare, come ella fu$$e realmente fabrica- ta. E que$to per poter confermare, ouero emendare quanto farà bi$ogno per la $ua compita per- fettione; acciò $i proueda a gli accidenti quali $ogliono $pe$$o occorrere a danno dell'opera, sì per la diuer$ità delle mi$ure, come delle materie nell'effettuare l'officio loro, che e$$endo anticipatamente preui$ti, $e gli può rimediare, el'opera $i farà con pre$tezza, e facilità. E particolarmente $i con$i- dererà ancora a que' di$ordini, che po$$ono occorrere, quando $i doue$$e fabricar la Fortezza alla campagna, e frontiera del nemico, cioè riguardare doppo il commodo de gli operanti, alla $icurta della loro vita, & in$ieme all'honore, e $eruitio del $uo Prencipe. Perche in ca$o di $o$petto, dico e$$er nece$$ario che la prima opera da fare $ia quella d'vn Forte di dife$a, e di grandezza conforme <marg>Forte da fare per la $icurtà de' lauoranti.</marg> al bi$ogno, e fabricato in luogo commodo, con tanti alloggiamenti di tauole, e coperti di coppi, che po$$ino ba$tare; i quali alloggiamenti, $i potranno fabricare alla Città, ò doue fu$$e il commodo delle tauole; e poi $egnati tutti co'l $uo $egno differente, $i deuono ridurre in fa$ci, e co' loro trauamenti <pb> <fig> <p n=>126</p> portarli $opra il $ito da fortificare, & immediate rime$$i in $ieme hauer formato e$$i alloggiamenti. Quanto alla fabrica del propo$to Forte que$ta $i potrà effettuare in più modi, cioe, $e il $ito $ara di <marg>Forte fat- to co' tra- ui.</marg> terra buona, $i farà con vna a$$ai alta, e gagliarda trinciera co'l $uo fo$$o di forma angolare, ouero co' $uoi baluardetti; Ma e$$endo il $ito co'l $a$$o, ouero con non molta commodita di terra, in tal ca- $o, $i potrà fare co' traui; cioè doue $i fabricaranno gli alloggiamenti, iui $i facci il Forte co' detti tra- ui in plano l'vno $opra l'altro, in quella forma di grandezza, & altezza, che $i vorra; e $ortificati di dentro, $i che po$$ino gagliardamente $tare vniti in$ieme, e ma$$ime nelle loro te$te, e contra$egnati, onde disfatto, e portato $opra il $ito, & ritornato nella $ua forma, $i habbia immediate formato il For te con e$$i alloggiamenti, douendoci$i appre$$o mettere tutte quelle arme, & artiglierie, e ma$$ime mo $chettoni, che più bi$ogneranno per la $ua dife$a, e per tenere il nemico lontano. E quando $opra <marg>Forte fat- to co' trō- coni d'al- beri, e ter- ra gagliar di$$imo.</marg> ò vicino al $ito fu$$ero quantità d'alberi da tagliare, $i potrebbe con molta $icurta $abricare il detto Forte co' tronconi e pedali di e$$i alberi, cioè tagliati i rami, e $uoi pedali in pezzi lunghi almanco vn pa$$o, e non con la manara, ma con la $ega $egati, $i che le te$te più gro$$e pof$ino (vnite in$ieme) for- mare egualmente l'altezza di fuori del Forte, douendo per ciò e$$ere $tiuati egualmente l'vno $opra l'altro; acciò non ci $i po$$a $alire $opra; e per di dentro ne' vacui, che verranno tra l'vno e l'altro le- gno, riempire con terra beni$$imo pe$tata, e tra le te$te di fuori accommodarci delle lotte herbo$e a cor$o per cor$o, in modo che $i po$$ino difendere dalle acque piouane, & il legname dal fuoco, che il nemico ci pote$$e buttare, e ma$sime facendo alquanto di fo$$o da ba$$o, come $i deue $empre fa- re, e che il tutto ne venga a$$icurare $ino a tanto che la Fortezza $ia ridotta in buona dife$a, perche poi $i deue disfare, e $eruir$i di e$$o legname in altre occorenze. Onde $eguendo$i con l'ordine detto l'opera delle Fortezze, $i potrà $empre $icuramente ridurre a perfetto fine qual $i voglia grande, ben- che difficile impre$a; come già propo$i douer$i fare nel principio della nuoua Fortezza di Palma, do- ue $i <*>ria, con a$$ai più breuita di tempo, e notabili$$imo $paragno di $pe$a, e$$equito quell'opera. Ma perche poco gioua il $apere con la buona volontà di ben $eruire a quelli, a cui non vien poi pre$tata autorità di far operare, re$terò perciò $odisfatto di non hauere in tal negotio mancato all'obligo mio, nel ricordare il buon'ordine da far tal'opera, e con quella fedeltà e verità che doueuo; benche for$e non grata a tutti, e ma$$ime a quegli che pretendeuano con la $emplice autorità, non potere er- rare. Nondimeno e$$endo per altro quella Fortezza beni$simo $ituata, & inte$a d'intorno la $ua pianta, con così perfette dife$e; dico, che ridotta al $uo fine, quella $arà vna delle più belle, e gagliar- de piazze da guerra, che per ancora $ia $tata fabricata. E doue veramente $i $corgerà l'antica gran- dezza de gli animi di que$ti Eccellenti$$imi Senatori, sì nell'eregger da' fondamenti in vna campa- gna vna Città, e Fortezza con noue baluardi reali$simi, & di circuito d'intorno la $ua muraglia piu di tre miglia, come ancora nella cauatione d'vn fo$$o, ouer canale nauigabile di a$$ai miglia di lun- ghezza, e tutto per la publica commodità, e difefa non $olo di que$to loro felici$simo $tato, ma di tutta l'Italia, contro i più potenti $uoi nemici. <HEAD>COME SI DEBBONO FABRICARE</HEAD> <HEAD>IPONTI.</HEAD> <HEAD>CAP. V.</HEAD> <p>DOVENDOSI nel fabricar le Fortezze, v$are nece$$ariamente i ponti $em- plicemente fatti di legname, per potere $opra e$$i a$cendere, e di$cendere gli operanti, nel portare la terra, & altre materie, con che $i formano le $ue dife$e, $arà nece$$ario hauer di tal fattura tanta intelligenza, che po$$a ba$tare a far l'o- pera così facile, e $icura, quanto $i ricerca per la $icurtà della vita di e$$i operan- ti; Cioè; che il ponte venga gagliardo, & anco commodo con larghezza tale, che ne po$$a apportare $trada $icura, non $olo a quelli che a$cenderanno cari- chi, come a chi de$cenderà $carico, hauendo riguardo al gran pe$o che per la molta gente debbono $o$tentare, & al moto che fanno nel caminarui $opra, quali ponti $aranno fa- cili, & anco gagliardi, quelli fabricati $opra i caualetti, come per il $egnato, A, $i vede, cioè tra l'vno, e l'altro caualetto $ian po$ati tauoloni longhi d'albero, o d'altri legni leggieri, acciò $ieno facili a ma- neggiarli, ne carichino tanto il ponte. Ma a$$ai più $peditiua $arà in ogni maniera di ponti, di tre <marg>Fatturade ponti.</marg> pa$$a d'altezza, $ino a cinque, fabricarli con legni fitti in terra, nominati colonne, ouero can dele, per- che fermati lontani tre pa$$a al più, dalle due parti, del ponte per longhezza, & per larghezza quanto $i vorrà, che $arà conforme alla longhezza delle a$$e da metterui di $opra, & che da ba$$o detti legni $iano più lontani vn pa$$o in detta larghezza, per poterli $tando in piedi fare $tare col pendere ver$o l'vno all'altro, & che da ba$$o faccino ba$e, per maggior fermezza, & $icurtà del ponte, & mettendo <p n=>127</p> le $ue trauer$e fermate all'vna, & all'altra colonna a modo di forca, & <*>oi dalle parti, & nel mezo la $ua filagna il tutto ben confitto con chiodi gro$$i, e per di $opra $i metteranno per trauer$o le det- te tauole, ouero a$$e $imilmente da ogni parte fermate con chiodi, che $ara il piano del ponte, ilqua- le deue <*>ere comodo al poterui caminare $opra con le carriole piene di terra. Quanto alla Fortez- za di querto ponte deue dipendere dall'e$$ere bene fitte in terra le $ue colonne, & bene incatenate<marg>Fermezza del ponte.</marg> con dette trauer$e, & filagne. Et $opra il tutto, che da ba$$o vi $ieno le $ue sbarre, incrociate che piglino le colonne, che $on rincontro l'vna ali'altra, $i che facendo il ponte alcun moto per il pe$o delli operari, tutte le dette trauer$e, & sbarre vnitamente po$$ino $tar $alde, & tenere vnito il pon- te, come $e fo$$e d'vn $ol pezzo, douendo$i auertire, che e$$i ponti non $i deuono mai auuicinar$i<marg>Auuerti— menti per fabricare i pon<*>i.</marg> con la loro te$ta di $opra a due pa$$i almanco alla cima della muraglia, ouero $carpa del terrapieno della Fortezza, douendo in tal di$tantia e$$ere il $uo ponte leuatoio per potere leuare la $era que' ta- uoloni, che fanno il tran$ito nella Fortezza, e la mattina rimetterli, acciò la notte, $e bene vi deue $tare $empre la $entinella, non po$$a pa$$are aleuno dentro al recinto della Fortezza. <fig> <HEAD>COME SI DE BBE FARELA</HEAD> <HEAD>MVRAGLIA INTORNO LA FORTEZZA.</HEAD> <HEAD>CAP. VI.</HEAD> <p>Di gia douemo $apere, che la prima, e principale dife$a della Fortezza è quella, che gli fa la $emplice terra; e però que$ta deue e$$ere $empre la prima po$ta in opera. Poi quanto alla muraglia, che vi $i hà da fare, deue $olo $er- uire per $o$tegno, e dife$a di e$$a terra, la qual muraglia $i douerà fabricare gro$$a, ò $ottile, conforme alla buona, ò cattiua materia del $ito, doue $arà piantata la Fortezza, benche la maggior gro$$ezza non vorrebbe pa$$are cin- que piedi nel $uo fondamento, e nella $ua maggior altezza tre. E quando fa- ce$$e di bi$ogno per mancamento di terren naturale, vi $i debbono fare i $uoi $peroni, ouero contraforti a cuneo, cioè più $tretti per di dentro, che di fuora, i quali rende- ranno gran fortezza e$$endo fabrica ti, come nel $eguente di$egno $i vederà per AB, cioè la fac- <p n=>128</p> ciata di fuori $opra il fo$$o, e gli $peroni CD, per di dentro al terrapieno fatto con la terra $mo$$a; <marg>Speroni, ouero con traforti à cuneo per fetti$$imi. Doue $i deuono fa re gli $pe- roni. Effetti che fanno gli $peroni a cuneo. Materia <21> fabricar la muraglia. Pietre vi- ue nō buo ne contra le batte— rie. Pietremot te ouer tuf fi perfetti.</marg> perche e$$endo naturale non vi occorre e$$i $peroni, i quali $i faranno lontani l'vno dall'altro al più due pa$$a, e lunghi quanto bi$ogna, conforme all'altezza della $carpa, che deue hauere la <*>ra- glia di fuori. Circa la $ua fortezza con$i$te nella parte di dentro EF, cioè che $ia più la<*>ga del- la parte di fuori. CD. Fra i quali $peroni FD, EC, aggrauando$i il corpo della terra, che de- ue e$$ere $o$tentata, verrà la muraglia a fare l'i$te$$o effetto, che fanno gli archi contra il pe$o, cioè quantò più la terra $i verrà ad aggrauare tra i due contraforti, tanto $i verrà in $e $te$$a a conden $are per il contra$to e ritegno, che le fanno le due parti CE, DF, non potendo il corpo che pa$$a per la gola più larga EF, pa$$are per la bocca più $tretta CD, $i che per la detta <*>agione dell'arco il proprio pe$o della terra farà $tare ancora più ferma, e $tabile la muraglia. La materia con che $i fabricherà e$$a muraglia, potrà e$$ere di quattro $orti, cioè, pietra viua, pietra morta, mattoni cot- ti, & ghiara $emplice impa$tata con calcina. E prima la pietra viua, e ma$$ime quella macigna faci- le a romper$i, $arà la peggiore di tutte, e facendone i quadroni gro$$i, e riquadrati farà a$$ai bella e buona l'opera, ma non $i deue e$porre alle batterie; le pietre morte, ouero il tuffo $aranno le mi- gliori, e maf$ime potendone fare i detti quadroni, pur che $ieno di natura che $i con$eruino contra le ingiurie de' tempi; & il mede$imo farà la pietra cotta, ouero mattoni. La ghiara di fiume $a- rà perfetta per empire i fondamenti, & ancora di $opra le gro$$ezze di dentro de' muri, con far- gli la camicia di fuori di dette pietre cotte, ò d'altro, e riempir nel mezo con detta ghiara impa- $tata con calcina, la quale fa ottima pre$a, & tanto più e$$endo calcina forte, cioè, che non tardi <marg>Ghiara di fiumi otti- ma per far inuraglie.</marg> molto a far la pre$a: E così fatto lauoro viene chiainato getto, & il $uo muro calci$truccio. E do- ue fo$$ero le calcine bianche, e tarde a fare la pre$a, vi $i deue v$are la terra ro$la in cambio di $ab- bione, la qual terra vuole e$$ere di colore $carlatto, che $i troua tra le pietre macìgne, ouer $a$$i gro<*> di color bianco, in luoghi aridi, & accompagnata la gra$$èzza di detta calcina, viene l'vno contrario all'altro a cagionare pre$ta, & ottima pre$a; bene è vero che non vuole e$$ere e$po$ta al <marg>Terra ro$- $a per far muraglia.</marg> calore del Sole, ma $otto terra, e dentro a muraglie gro$$e, fa opera perfetta, e di fuori doue bat- te il Sole, $i muri la $ua camicia con calcina fatta co'l $abbione. L'ordine buono che $i deue tene- <fig> re nel fabricare que$te muraglie, $arà il far fare da pratici mae$tri la camicia di fuori, e per di den- <marg>Ordine <21> far la mu- raglia.</marg> tro non hauendo ghiara, $i riempirà a cor$o per cor$o con buone pietre, e $caglie per $errare i bu$i, ma $opra il tutto pe$tate beni$$imo con vn pi$tone, come $i vede per AB, con la $ua te$ta A, & manichi CD, ilquale vuole e$$er fatto di legno forte, come è il rouere, e non più gro$$a la $ua te- $ta A, di quattro oncie, e tanto graue che vn'huomo lo po$$a facilmente maneggiare. Douendo$i <marg>Il pendere della gro$ $ezza del muro per di dentro.</marg> auertire, che tutte le gro$$ezze delle muraglie fatte a $carpa nella Fortezza, deuono $empre e$$er fatte co'l piano di e$$a $ua gro$$ezza a $quadra con la facciata dauanti, cioè, che tutte le pietre qua- dre me$$e in opera formino la $carpa, che deue hauere l'altezza di fuori; perche in tal modo e$$a mu- raglia vienē a fare $empre forza con la den$ità del $uo corpo, contro il pe$o, che deue $o$tentare, e $a- <p n=>129</p> re (come $i di$$e) la $ua $carpa l'i$te$$o officio che fanno i puntelli nelle ca$e rouino$e, cioè con la $ua te$ta incontrare, & oppor$i al pe$o, che vole$se ca$care. <fig> <HEAD>COME SI DEVONO FABRICARE</HEAD> <HEAD>LE PORTE DELLA FORTEZZA, ET COME DEVONO ESSER FATTI I CORPI DI GVARDIA.</HEAD> <HEAD>CAP. VII.</HEAD> <p>Sono $tate diuer$e l'opinioni circa al $ito, doue $i deuono fabricare le porte nella Fortezza, onde pare che a due luoghi $olo $i riguardi, cioè al mezo del- la cortina, & vicino al fianco del baluardo, e perche nel fabricare que$te por- te conuiene hauere tre principali con$iderationi, alle quali douemo riguarda- re, accioche elle ne apportino quella commodità del tran$ito, & $icurtà della<marg>Porte della Fortezza do ue $i deuo- no fare.</marg> dife$a che $i deue de$iderare, e però la prima con$ideratione $arà, ch'elle ven- gano coperte sì, che dalla $pianata non po$sano e$sere battute: La $econda, che $ieno commode per i pa$segieri, e ma$$ime per li carri: la terza, & vltima è che non $i occupi col ponte, che atrauer$a la fo$sa la vi$ta a fianchi per la dife$a delle fronti de' ba- luardi oppo$iti, e però ci atterremo alle dette due opinioni, come le più comode di $ito, che $ia intor- no alla Fortezza. E prima al mezo della cortina proporremo di volere fabricare la porta, la quale nelle fo$$e piene d'acqua, ne apporta comodità grandi$$ima, sì perche il ponte non impedi$ce la di-<marg>Porta fatta al mezo del la cortina.</marg> fe$a de' dua fianchi, come ancora per poterui fare $otto la $ortita co$i coperta, & dife$a ($e però il $ito lo concederà per l'altezza del ponte, & delle acque) come al $uo luogo $i dirà; La porta propo- $ta col $uo ponte, $arà la $egnata BG, cioè AB, porta col ponte leuatoio, & AG, lunghezza del ponte, che trauer$a la fo$$a, ilquale con la $ua altezza non deue coprire il fianco, EL, per la di- fe$a della fronte O, & però que$ti ponti $i deuono fabricare più ba$$i, che $i può, & fatti di legna- me fermati $opra a pila$tri di muraglia. E per tal cagione doue le fo$$e non $aranno profonde, la $or- tita $otto, non vi $i potrà fare, ma$$ime e$$endoui l'acqua, e douendo$i a cia$cuna porta fabricare il $uo corpo di guardia, bi$ogna che i Soldati, che vi doueranno $tare alla $ua dife$a, vi habbino la $te$$a<marg>Corpi di guardia con la $ua como dità.</marg> comodità, che haranno ne proprij alloggiamenti, cioè da dormire, & da fare altri $eruitij nece$$ari, & que$to non $olo per quel numero, che $arà dibi$ogno in tempo di pace, ma anco in tempo di guer- ra, & però e$$o corpo di guardia deue e$$ere fabricato, come $i vede per BCD, & lo $patio B, $a- rà doue i Soldati douranno $tare il giorno per dife$a della porta, & le due parti D, $on doue la not- te poi $i ripo$arano, quando e$$a porta A, $arà $errata, il tran$ito $arà BC, doue è la porta di den- tro C, col $uo ra$trello, come anco $arà alla parte di fuori del ponte in MG. E perche que$ti cor- pi di guardia vengono da due parti $epolti nel terrapieno, doue ne dipende l'humidità, & per con-<marg>Corpi di guardia, co- me $i a$$icu- rino dall'hu midità.</marg> $eguenza le infermità de' poueri Soldati, $arà però nece$$ario fabricare ver$o e$$o terrapieno la muraglia doppia, come $i vede per lo colore nero, che mo$tra lo $patio, & il vacuo da re$tare tra l'vna, & l'altra muraglia, $i che l'humidità non po$$a penetrare la $econda, circa poi all'altezza del $uo couerto, ò tetto que$to non vorrebbe e$$er più alto della dife$a del parapetto di terra $opra la cortina, dando l'e$ito alle acque piouane, $i che $corrano in altre parti lontano dalla mu- <foot>O</foot> <p n=>130</p> <fig> raglia, & ma$$ime col mezo delle gorne di pietra, $i che po$$ino apportare il beneficio, che $i de$idera. <p>Quanto alla $econda opinione del fabricare le porte vicino a fianchi de' baluardi, que$te $ono <fig> $tate fatte da molti nella $emplice cortina, & vicino all'angolo del fianco, dieci, o dodici pa$$i, che è il <p n=>131</p> più cattiuo $ito della <*>ortezza, perche venendo il ponte, che attrauer$a la fo$$a, co$i vieino al fianco, cuero alla $palla, egli fa commodi$$ima trauer$a, & riparo al nimico, non potendo il fianco oppo$ito $coprire ne difendere la fo$$a del baluardo, errore pur troppo grande, & tanto piu e$$endo detti ponti fabricati, co' volti di muraglia a$$ai gagliarda, come $i vede in buona parte delle Fortezze vecchie. E<marg>Porte fa- bricate de tro la cor- tina fincō tro l'orec- chione del baluardo.</marg> però la porta $i deue rabticare vicino all' angolo del fianco, & tanto ritirate dentio la cortina, che non po$$ano e$$ere o$$e$e venendo coperte per fionte dall' orecchione del baluardo, come nel pre$ente di- $egno $i vede, cioè per A, la porta ritirata dentro la cortina GR, lo $patio IA, & per fronte co- perta dall'orecchione FH, re$tando tutto fianco, la longhezza IA, ouero LM, Il corpo di guar- dia, doue il giorno deuono $tare i Soldati, $arà lo $patio D, co' $uoi camini, & il luogo da dormire la notte $aranno i dua apartamenti C, & la $trada di mezo AB, & intorno a que$ta $abrica $i doue-<marg>Altezza del corpo di guardia</marg> rà auertire, che dalle parti, doue il teriapieno $i appoggia alla muraglia, non po$$a cau$are l'humidi- tà (come $i di$$e) il volto poi da fare dentro per lo $patio DN, $i deue impo$tare $opra i piloni, che $i vedono, & per lungo da vn pila$tro all'altro da ogni parte, $i farà vna trauer$a con balau$tri di pietra, o di legname forte, la$ciando $olo dalle te$te l'entrata, & que$to $i deue fare, accioche l'arme che $a-<marg>Di$e$a del corpo di guardia.</marg> ranno attaccate alle ra$treliere da cia $cuna parte del detto corpo di guardia., non po$$ino $eruire per lo nimico, che ina$pettatamente vi entra$$e dentro, come molte volte è accaduto col mezo di diuer$i $tratagemi, che e$$endo i difen$ori fuori del cor$o della $trada di mezo per tale impedimento, che ri- ceue il nimico nel pa$$are a prendere le dettearme, e$$i difen$ori po$$ino commodamente hauere il rempo da pigliarle, & da $eruir$ene per lor dife$a. E perche molte volte $opra a que$te co$i fatte porte vi $i deue fabricare il caualiere, & quando elli non $i pote$$e fare alquanto più lontano ver$o la cortina, $i potrà alzare $opra a' volti del mede$imo corpo di guardia, & per liberarlo dall'humidità $i<marg>Corpi di guardia di fe$i dal<*>- humidita delle ac- que.</marg> farà in que$to modo, cioè; bi$ogna fabricare i volti di forma piramidale, $i per e$$ere più gagliardi, co- me anco penpoterui di $opra farli con la muraglia angolare, della $te$$a forma, che hanno i coperti de' tetti, con aggiun gerui nel mezo quel muro, che farà dibi$ogno, accioche d'ogni parte po$ia vgual mente hauere il $uo pendere, & piouere; e ciò fatto, $i copra tutto di coppi, come ordinariamente $i fanno gli altri tetti delle ca$e, ma che e$$i coppi o tegole $ieno de' migliori, e ben cotti, & fermati in<marg>Modo faci le per a$$i- curare i volti dimu raglia dal- l'humidita</marg> calcina, cioè murati $i che tra i coppi, & il muro del volto non re$ti vacuo, e ciò fatto, & ordinato l'e- $alatione dell'humidità dell'acqua, che po$$a $correre a ba$$o per di fuori della muraglia, $i metterà $o pra a' detti coppi vn $uolo di calcinacci vgualmente alto mezo braccio, ponendo cura di non altera- re, ne di rompere i detti coppi, & $opra a detti calcinacci, ouer ruinacci $i anderà alzando la terra a cor$o, per cor$o, & ben pe$tata, come $i di$$e, a quella altezza, che douerà andare la piazza del caualie re. Re$ta che trattiamo della $trada, che $i deue fare, dalla contra$carpa di fuori della fo$$a, per venire commodamente alla detta porta, douendo$i perciò fabricare il ponte QP, che trauer$a parte della fo$$a col $uo ponte leuatoio S, fatto come $i dirà, la qual fo$$a $i pretende $ia circa alla metà della<marg>Ponte che pa$$a <21> la metà del- la larghez za della fo$$a.</marg> $ua larghezza, $enza l'acqua. Il ponte come $i vede, $i farà rincontro al mezo della cortina, & che va- di a finire in quella parte, doue terminerà l'acqua, & doue principia la fo$$a a$ciutta, cioè al $egno Q, dirizzando poi la $trada $ino alla porta, lungo la cortina QG, laquale $i può ageuolmente coprirla con la trinciera QF, che $arà vtili$$ima, & $icuramente guardata da i fianchi, e que$to ne ba$ti in- torno alle porte. <HEAD>COME DEVONO ESSERE</HEAD> <HEAD>FABRICATI I PONTI, CHE TRAVER SANO LA</HEAD> <HEAD>FOSSA DELLA FOR TEZZA, ET COME SI deuono a$$icurare le porte. CAP. VIII.</HEAD> <p>GRANDISSIMA diligenza conuiene v$are nel $abricare que$ti ponti, poi che (come $i di$$e) e$$i fanno la $trada, per doue s'entra nella Fortezza, e pe- rò quanto più ba$si, & più coperti $i faranno, tanto più e$$a $trada verrà $icura. Gli antichi nelle lor Fortezze pare, che da que$ti ponti riceue$$e- ro la principal $icurtà, e per a$$icurarli fabricarono il reuellino alla te$ta di<marg>Reuellini fabricati<21> dife$a del- le porte.</marg> fuori, che era l'entrata, doue con duplicate porte, fo$$a & ponti veniuano a $icurare l'entrata nella Fortezza; Diligenza di di$c$a, che non v$auano nel- l'altre parti, benche $enza fianchi, e que$to perche $i confidauano $olo nelle al- tezze, & nelle gro$$ezze delle muraglie per difender$i dalle torri andanti, & altre machine bellice, per non hauere anco prouato le ruine fatte con l'artiglierie, ba$tando $olo l'a$$icurar$i dalle $opre$e, <foot>O 2</foot> <p n=>132</p> & $tratagemi, che pote$$ero riceucre per via delle porte; Ma conforme alle modeme o$$e$e, <*> pre$ente non dobbiamo co$i dubitare del tran$ito di e$$e porte, ma$$ime in tempo di guerta, ma $i bene per le ruine fatte da le batterie, e però $empre, che il ponte venga commodo per il tran$ito, & che non faccia trauer$a nell'impedire la dife$a de' fianchi, come s'e detto, egli $ara ben fabricato; E perche anco in que$ti no$tri tempi abbondano le inuentioni, & gli $tratagemi, che $i v$ano nel <marg>Dife$a cō- <*>o a' Pe- tardi.</marg> tempo di pace, ma$$ime col mezo del Petardo, dal quale cono$eiuto la $ua offe$a, facil co$a farà al prouedere a la dife$a, cioè $olo fare che il nimico non $i po$$a nel giorno, ne manco la notte furtiua- mente auicinar $i alla porta, e però $i mo$treranno i mezi d'a$$icurar$i per li due $eguenti di$egni; E prima per AB, la lunghezza del ponte, & per C, la porta della Fortezza, <*> $uo ponte leua- toio BC, & il $econdo ponte leuatoio, che $i deue fare $opra alla cunetta NO, quale in tutti i tempi ne a$$icura, leuando$i la parte HI, con li due bulzoniordinarij FG, E per venire a parti- colari dico, che il ponte principale deue e$$ere, come $i di$$e, fabricato $opra i pila$tri NO, & dal- l'vno all'altro per trauer$o me$$oui li traui di rouere, $opra a' quali per lungo $e ne deuono mettere tre file, cioè vna da ogni parte, & l'altra nel mezo co' $uoi tauoloni di $opra, sì che venga a fare il piano AB, circa alla larghezza, que$ta douerebbe e$$er commoda per il pa$$o di due carri, che s'incontra$$ero, douendoui dalle parti e$$ere il $uo appoggio, come $i vede, & alla re$ta di $uori AP, vi $i deuono fare i $uoi ra$trelli con la $alita P, che a$cende $opra al piano del $ito di fuori della <marg>Ponte le- uatoio al mezo del ponte, che atrauer$a la fo$$a.</marg> fo$$a, sì che lo $patio PA, che $arà la $trada coperta, & fatta tanto ba$$a, che gli huomini vi $tia- no coperti dalla $pianata; In quanto alla fattura del detto ponte leuatoio HI, que$to viene alza. to da i due bulzoni col $uo contrape$o, che $i $o$tenta $opra le due colonne, & alla trauer$a GF; E perche la perfettione di e$$o ponte con$i$te nel potere e$$ere alzato dalla $entinella, che $tà $opra la porta D, ema$$ime per le $opre$e del giorno, onde bi$ogna perciò fare fermare vna terza colon- na, in piè, $imile alla $egnata QR, & alla te$ta $ia fermato il ferro S <G>*p</G>, quale all'altra parte, che moleggierà, hauerà la pre$a Q, e fermato que$to legno in piedi dalla parte de$tra del ponte, <fig> <marg>Come la $entinella di dentro po$$a leua re il pon- te leuato- io di fuori</marg> come per e$$empio $i vede per & E, $i che la te$ta di dentro del bulzone GX, camini per dirittu- ra RQ, & arriuato alla pre$a del ferro Q, che $i retirerà, & pa$$ato e$$a te$ta, il ferro tornerà al $uo luogo, & piglierà $otto il legno per vna pia$tra d'altro ferro, & lo terrà $aldo in piano, come $tà al pre$ente XE, col ponte ba$$o HI. E quando la detta $entinella vorrà alzare il ponte, per im- pedire il pa$$o, tirerà il filo di ferro ED, che $arà con la $ua te$ta da ba$$o attaccato con vn pezzo di catenella in <G>*p</G> $opra la pre$a Q, di detto ferro che tirato la pre$a detta, la$$erà i bulzoni, quali non più $o$tentati anderanno col $uo contrape$o a ba$$o, & immediate s'alzerà il ponte HI, do- uendo $apere, che que$ti co$i fatti ponti leuatoi, $ono vtili$$imi $opra alle fo$$e piene d'ac- qua, ma nelle a$ciutte, in tempo di notte poco beneficio ci po$$ono apportare, è $olo il gior- no, perche potendo la notte il nimico di$cendere nella fo$$a, & auicinar$i alla porta, & <p n=>133</p> con vna fcaletta attaccarui il Petardo, il ponte re$ta di niuno vtile, benche e$$endo in detta fo$$a la cu<marg>Ponte le- uatoto nel mezo del- la fo$$a $en za l'acqua, è inutile <21> le $epre$e di notte, Remedio.</marg> netta piena d'acqua, que$ta ne potrà apportare beneficio, nondimeno anco a que$to è il $uo remedio, cioè intomo al ponte leuatoio della porta $opra al piano della $o$$a $i deue fare vn ra$trello di legni gagliardi, & forti, come in detto di$egno $i vede pei KL, rigirando intorno sì, che anco $otto al ponte tra l'vno, & l'altro pila$tro non $i po$$a pa$$are, & auicinar$i alla porta, che è il principale reme- dio, come di$$i di $opra. <p>E perche que$ti co$i fatti ponti vengono $coperti per di fuori, $tante l'altezza de' bulzoni, & facil- mente po$$ono e$$ere rotti da vn tiro d'artiglieria, ho perciò fatto l'i$te$$o ponte, ma $enza bulzoni, a$$ai più comodo, & $icuro, & di minore $pe$a del primo detto, come nel $econdo di$egno per AB, $i <fig> vede, nella $onghezza del ponte CD, $tando i $uoi bulzoni $otto al ponte equilibrati dal pe$o, co- me$i vede per il ponte, & bulzoni in$ieme per MG, FK, ponte leuatoio, & GH, FI, i bul-<marg>Pōte leua toio, fatto co' bulze- ni me$$i $otto il pia no di e$$o ponte.</marg> zoni dopij col contrape$o IH, dalla parte di dentro più gro$$a, & le te$te $ottili compre$e in detto ponte NK, che fanno l'armatura per $o$tentare le tauole ferrate, quale ponte viene equilibrato, $opra le te$te dell'a$$o FG, doue $ono i $uoi perni ò poli di ferro, nel modo che $ono nelle ruote de' molini, po$ando$i $opra alle te$te de' legni di rouere, doue $on confitti i tauoloni, che $anno il piano, che d'amendue le parti vanno per lungo, come $i di$$e di $opra, & $i vede per lo pezzo TV, con l'a$$o $olo TX, po$ar$i mobile in T, & le te$te $aranno le 16. 17. andando i bulzoni ver$o la parte VC, e $i douerà auertire, che $otto all'a$$o detto 16. 17. vi vuole vn terzo pi- la$tro, come $i vede per il $egnato Q, nel mezo a i dua 11. 12. che viene a $tare tra li due bulzoni dopij nel vacuo OL, cioè, in O, doue ha da pa$$are la terza filagna per Fortezza del piano, che con la te$ta deue $u$tentare nel mezo l'a$$o in O, e per maggior Fortezza del ponte, & per<marg>Come $i deue equi librare il ponte le- uatoio.</marg> potere i bulzoni da ogni parte toccare $olo i tauoloni, che $aranno $opra al piano del ponte, $enza impedimento delle trauer$e <*>e con tale ordine pre$upporremo hauere equilibrato il ponte, $i che la parte, & pe$o GH, $ia eguale alla GM, $opra i due poli GF, che come $i di$$e, $i mo$trano in opera per 16. 17. E per alzare, & sba$$are que$to ponte, $i hauerà preparato dua pezzi di catena di ferro lunghe quanto bi$ogna, l'vna delle te$te di cia$cuna s'attacherà all'e$tremità de' due bulzoni, come per HI, $i vede, & all'altra te$ta $i fermerà vna campanella, ouero cerchietto di ferro NP, & po$to il ponte al $uo luogo, le te$te di $opra doue $ono le due campanelle, $i faranno prima pa$$are per vn buco, fatto ne' tauoloni CV, pre$upponendo che il ponte leuatoio AB, pe$i alquanto meno de' bulzoni, col $uo contrape$o, & che la$ciati e$$i bulzoni $enza $o$tegno, vadino da lor po$ta a ba$$o, & $i alzi il ponte; e per tornarlo a ba$$o, ciò $i farà con tirare la te$ta con li anelli delle due ca- tene, $i abbraccia come anco con vn mulinello; E perche dalle pioggie, e dal tempo a$ciutto na$ce al- teratione del pe$o, facendo$i più ò meno graue il ponte, s'aggiungerà il pe$o a detti bulzoni, che con- uerrà per la maggior grauezza di e$$o ponte: E douendo$i que$to ponte poter alzare, come $i di$- $e dalla $entinella, che $tà $opra la porta E, tirando vn filo di ferro, ciò $i farà, col mezo di due <foot>O 3</foot> <p n=>134</p> rampini di ferro, con la pre$a angolare da vna te$ta, e dall'altra, $i po$$a conficcare mobile $otto li ta- uoloni del ponte, nel modo che $tanno quelli co' quali i mercatanti $o$tentano gli $portelli delle lor botteghe, che alzando e$$o $portello vrta la te$ta del ferro la quale gli dà luogo, e $ubito pa$$ato tol- na con la parte angulare a pigliare il legno, e lo $o$tenta in$ino à tanto che e$$o $portello non è tor- nato a rialzare & ad vrtare, $i che la pre$a del ferro re$ti libera, la quale pre$a $i mo$tra per Y, & que$ti due rampini me$$i in opera. Si che quando le te$te de bulzoni $ieno al lor luogo, vengano da quelli $o$tentato, e tirato poi il filo di ferro, i rampini la$$ino la te$$a de bulzoni, quali andando a ba$$o <marg>Ponte le- uatoio, al- zato dalla $entinella, the $ta $o- pra la por ta.</marg> $i verrà ad alzare il ponte. Il modo per ciò fare, $i vede per 6. 7. rampini attaccati, li quali $i preten- de che tengano $o$pe$i i detti bulzoni, e tirato il filo 3. 20. inue$tito con vna catenella alla $ua te$ta nella girella ò cichigniuola 3. che $ta immobile, & e$$a te$ta fermata alla $tanghetta di ferro 5. 2. che fa lieua, e $i $o$tenta in 4. $i che la parte 4. 2. $i fa lieua dell'altra 5. 4. Doue tirato detto fi- lo la te$ta 2. anderà ver$o 3. & l'altra te$ta 5. anderà all'oppo$ito, e con due verghette di ferro, tirerà le te$te angulari de i due rampini 6. 7. i quali la$cieranno i detti bulzoni, e come $i propo$e $i alzerà il ponte. Si potrebbe anco alzare, & sba$$are e$$o ponte con le due ruote me$$e alla te$ta del- l'a$$o RS, longo quanto $arà largo il ponte, e tanto più quanto occupera li razi di e$$e ruote, doue $i $o$tentano $opra $uoi poli, e con vna catena che $i auolti al mezo in 13. con vna te$ta, & l'al- tra ataccata a due bulzoni, $i che facendo girare e$$e due ruote per li razi, o manipoli che auanzano fuori della $ua circonferenza, $i tiri in alto e$$i bulzoni, per mandar giù il ponte, & per alzarlo ciò fac- cia il propio pe$o, per potere fare l'effetto detto. <HEAD>COME SI POSS ANO ALZARE I</HEAD> <HEAD>PONTI LEVATOI, DELLE PORTE DELLA</HEAD> <HEAD>FORTEZZA, SENZA BVLZONI. CAP. IX.</HEAD> <p>RESTA in materia di ponti leuatoi, il trattare di quelli delle porte principal? della Fortezza, e mo$trare a$$ai maggior facilità, & $icurtà nell'alzarli, ouero sba$$arli che al pre$ente non $i fa, benche quanto alla facilità, con li bulzoni che pa$$ano al trauer$o per la gro$$ezza della muraglia, elli $ono a$$ai comodi, & fa- <marg>Ponti leua tori delle porte, co- ine fi deb- bono alza re.</marg> cili, ma non $icuri; e que$to per due cagioni. E prima, ri$altando con le $ue te$te fuori della muraglia quella parte di legno che re$ta $coperto, oltre che pre$to $i marci$ce, può e$$ere da vn tiro d'artiglieria $pezzato, & fatto inutile. E quel- lo, che più importa è, che nel fare li vacui per trauer$o della muraglia, per doue i bulzoni deuono pa$$are, ella $i viene a tagliare da due parti, & formare vn merlone di$unito dall'altra muraglia, gro$$o quanto è larga la porta, ne $i $o$tenta $e non $opra ad vn piede di muraglia che è <fig> l'impo$ta dell'arco $opra al vano di e$$a porta, e ben che tal parte non $ia molto e$po$ta a batteria, pe- rò potria e$$ere per più cau$e d'incomodo e di danno pure a$$ai; oltre a que$to e$$i bulzoni impedi- <p n=>135</p> $cono il potere accomodare le Saracine$che, che $on tanto vtili a tutte le porte. E per rimediare a ta- li inconuenienti, dico, e$$ere bene non v$are più i predetti bulzoni; ma $olo vn contrape$o da ogni parte, e con vna $emplice taglia, inue$titaui vna fune, che con doppia forza tiri a ba$$o il con- trape$o, & alzi il ponte, che nel pre$ente di$egno $i vede per EF, CD, e perche la dimo$tra- tione $ia più chiara, $i mo$trerà in profilo da vna parte, l'ordine dell'alzare il detto ponte, intenden- do$i che il $imile debba e$$er fatto dall'altra parte, cioe, per AH, $i pre$uppone la gro$$ezza della mu reglia, & per CH, il taglio, che vi $i dene fare, che $arà largo circa a mezo piede & alto vno; tanto che vi pa$$ino due catene, e non vna $ola, come e l'v$o, e que$to perche e$$endo attaccate le $ue te$te al cantone del ponte F, l'altre di $opra deuono pa$$are per vna taglia larga vn braccio per dia- metro, e fermata di dentro con $uoi poli $opra a due modiglioni, come $ta la $egnata H, all'altezza conueniente $opra al piano R, del corpo di guardia, & ad vna delle te$te più lunga di dette catene, $i deue attaccare il contrape$o R, di quella grauezza, che con l'e$perienza $i trouerà più giu$ta, per equilibrate cō amendue le parti, el pe$o del ponte, & alquanto meno per poterlo con più ageuolezza poi calare giù. Alla te$ta poi della $ecōda catena più corta $i attaccherà la taglia I, qual vorra e$$er pic ciola, & di metallo, come anco douera e$$ere l'altra grãde, co'$uoi razi, & poli, tutti d'vn pezzo, nella quale taglia, che $arà di mezo piede di diametro $i inue$tirà la te$ta d'vna fune, che $i attacherà alquã to lontano ad vn ferro, fermato nella muraglia, $otto il corpo di guardia, che $arà in T, re$tando l'al-<marg>Pōte leua- toio con facilità al- zato.</marg> tra te$ta S, libera, la qual tirata da vno ò più $oldati, che con doppia forza da ogni parte tirerà la $e- conda carena, e in$ieme la prima tirata dal contrape$o R, che anderà a ba$$o, alzeranno vnitamente il ponte $enza alcuna difficultà, poi che con la forza, per e$$empio di due putti, cioe, vno per parte $arà ba$tante ad alzarlo. E perche il contrape$o K, po$$a andare tanto a ba$$o, quanto $ara lunga la cate- na, FG, $i farà da ogni parte la bucca R, $unile alla bocca d'vn pozzo di quella profondita, che fa- rà dibi$ogno la quale non douerà dare alcuno impedimento. <HEAD>DISCORSO INTORNO LE SOPRESE, CHE SI FANNO alle Fortezze. Cap. X.</HEAD> <p>Poi che trattiamo intorno all'a$$icurare le porte delle Fortezze (come s'è detto) da ru- bamenti, & da gli $tratagemi, che ne v$a fare l'accorto nemico, parmi co$a conuenien te che parliamo alquanto $omariamente della diuer$ità di e$$e $opre$e, & del remedio che vi $i deue fare, & replicando alcuna co$a intorno al modo d'a$$icurar$ene, e$$en- do materia di tanto momento, non $arà $e non bene; e però douemo prima $apere in quanti modi il nemico, ne può prendere la Fortezza, sì di giorno, come di notte, e ciò<marg>Sopre$e po$$ono e$ $ere fatte in tre mo- di.</marg> proporremo po$$a fare in tre modi; cioè, il giorno con ingannare le guardie delle porte, e la notte col petardo, & con le $cale. Hor quanto al primo delle porte, e dell'ingannare il giorno le guardie, di- co, che doue $ieno Capitani, officiali, e $oldati, che $eruino a fin di honore il $uo Prencipe non $i de- ue dubitare di tal di$ordine; perche facendo fare alle $entinelle l'officio loro, col dare aui$o al corpo di guardia delle truppe di pedoni, caualli, carrozze, e carri, che fuori dell'ordinario vengo-<marg>Sentinelle qual deb- ba e$$ere il $uo o$$icio</marg> no in$ieme, o non molto di$co$to gli vni da gli altri, per certo il capo, che $arà in guardia, li ricono$ce- rà prima, e li farà pa$$are tanto lungi l'vno da gli altri, per quanto tiene la longhezza del ponte, & del corpo di guardia, acciò non vi $i po$$a fare alcuna violenza; e tanto più facendo in tali occa$ioni, $tare i Soldati con l'arme in mano: ma quando le $entinelle $tanno a dormire, ouero intorno ad vna panca a giuocare, ò a veder giuocare, e che $olo poi piglino l'arme in mano quando pa$$a qualche rappre$entante del Prencipe, ilche $oglion fare per cerimonia, & non per bi$ogno, per certo le porte<marg>Diffetto, che può accadere a $oldati, che $tãno alla guar- dia delle porte. Remedio contro li petardi.</marg> $aranno poco $icure, $empre che il nemico $i voglia preualere dell'ingegno, & dell'occa$ione. Hor ve- nendo all'offe$a de' Petardi, in tēpo di notte dico, che il più $icuro rimedio $ara di prohibire al nemi- co, che non $i po$$a auicinare alla porta, come di $opra s'e detto col mezo d'vn ra$trello. E però anco in ogni occa$ione le Saracine$che $ono vtili$$ime in tutte le Fortezze: $empre che la $entinella, che $tà $opra alla porta, non po$$a e$$ere impedita di farla cadere a ba$$o, e che habbia tempo da poter ciò ef- fettuare. Rimedio $icuri$$imo $arà ancora l'accomodare ogni $era vn pezzo di catenetta legata al $o$tegno della Saracine$ca, & al catenaccio della porta, $i che aprendo$i, e ma$$ime con violenza, ca- $chi la Saracine$ca. Circa al terzo, & vltimo modo, ch'è quello delle $calate, dico, che di que$to poco $i deue temere, $tante l'altezza delle muraglie, & larghezza della cunetta, che $empre $i deue con$er- uare nelle fo$$e, che $ieno $enza acqua, & aggiuntoui il comodo, che ne apportano le $trade delle ron- de, per doue i difen$ori nel caminare po$$ono $coprire da per tutto il fondo della fo$$a, onde la $icur- tà non può e$$ere maggiore, e però accadendo vna tale perdita o $opre$a per mancamento de' difen-<marg>Premio cō ueniente a $oldati nō diligēti al fare l'vffi- tio loro.</marg> $ori conuerebbe à tutti gli offitiali, & Soldati, che fu$$ero di guardia, mettere loro al collo vna collana di quell'oro, che $i fila a Montagnana, cioè, di canape. <foot>O 4</foot> <p n=>136</p> <HEAD>COME SI DEVONO</HEAD> <HEAD>DISPENSARE LE ARTIGLIERIE</HEAD> <HEAD>SOPRA I FIANCHI, E PIAZZE della Fortezza. Cap. XI.</HEAD> <p>ESSENDOSI ne' precedenti Capitoli trattatoa ba $tanza dell' ordine, che $i dene tenere nel fabricare, e ridurre a fine la Fortezza, $ara ancor bene trattare della qualità, e quantita dell'artiglierie, che vi $i deuo- no mettere per $ua dife$a. E perche que$ta $i fa in di- uer$i modi, e con diuer$i pezzi, $ara nece$$ario hauer- ne cognitione per $aperne dipoi fare quella migliore elettione che $i ricerca; e pero $i douera anco $apere il <marg>Artiglie- rie ricche di metallo vtili$$ime.</marg> nome de' più vtili, che $i po$$ono v$are con la gro$$ezza del $uo metallo, e lunghezza della canna, e pe$o della palla, che tirano; e le migliori $aranno quelle, che conforme alla $ua palla $aranno lunghe di canna, e ricche di me tallo, perche dalla proportionata lunghezza ne cagiona il tirare più lonta- no; e la ricchezza, e pe$o del $uo metallo ne apporta $icurtà del pezzo po- tendolo caricare sforzatamente; e con poluere fina $enza paura di farlo <*>ppare, e nello $pararlo $i ritirerà a$$ai manco, alche ne può $eruire minor piazza, & ancora nel frequentare i $uoi tiri, non $i ri$calderà molto la can- na, $i che l'vna con l'altra ne cagiona dopo la $icurtà della vita di chi gli ma- neggia, il tiro gagliardo, & al nemico di maggiore offe$a. E per intelli- <marg>Pezzi gro$ $i inutili nelle For- tezze.</marg> genza dell'elettione de'pezzi più vtili per la dife$a della Fortezza, $i douerà $apere, che i pezzi gro$$i da venti libre di palla in sù $ono inutili, $eruendo $olo al nemico per farne batterie, e rouinare muraglie; ma i difen$ori, che $olo debbono far contrabatterie, pa$$ar dife$e fatte con la terra, e rouinare machine mobili, e $opra il tutto potere con pre$tezza, e giu$tezza tirare da lontano per amazzare, e di$turbare il nemico, nelche a$$ai più vtilità $i ca- ueranno da' pezzi non reali, che da' reali; perche tanto effetto ne fa vna co lubrinetta da venti libre di palla, e anco da 14. quanto farà vn pezzo da cin quanta, benche per tirare nelle trauer$e, & nelle trinciere nimiche le palle più gro$$e vi faccino più vacuo, & maggiore ruina, e però per li altri bene- ficij de l'ordinaria dife$a, che a tutte l'hore accade, li pezzi piccoli, come s'è detto, $aranno più vtili, sì perche con$uma manco munitione, viene ma- neggiata da manco numero di huomini, e tira giu$to con frequentar più i <marg>Pezzi pic- toli vtili$- $imi per di fe$a della Fortezza.</marg> tiri. E però pezzi piccoli $aranno $empre i migliori, perche la buona dife- $a con$i$te $olo nel poter fare $pe$$i tiri, e $tare coperti, cioè potere con quel maggior vantaggio, che $i può offendere, & in vn'i$te$$o tempo difen- der$i. E perche meglio $i po$$ino cono$cere que$ti così fatti pezzi, ne mo- $treremo vno in di$egno, ilquale proporremo $ia vn $agro, ò per dir meglio <marg>Colubri- netta. Lunghez- za della cã na e gro$- $ezza del metallo.</marg> vna colubrinetta delle più vtili, e $icure, che $i po$$ino v$are nella Fortezza, per le ragioni dette; cioè la $ua lunghezza AB, $arà l'anima, e gro$$ezza della palla, che porterà, douendo e$$ere lungo palle trenta$ei per in$ino a quaranta, & nella culatta A. gro$$o il metallo palle, tre, & due terzi al più, & alli orechioni, tre, & alla bocca facendo$i di meza palla per parte, la fa- rei meno, perche tal gro$$ezza in tal parte è $uperflua. In quanto all'arti- glierie da di$pen$are, $opra alle piazze della Fortezza, que$te douerrebbo- <marg>Artiglie- rie vtili <21> di$e$a del- la Fortez- za.</marg> no e$$ere, $olo di tre generi, cioè falconi, $agri, & colubrinette da dodici, $ino a diciotto libre di palla, come s'è detto, bēche vi bi$ogni anco alquanti cannoni da cinquanta, & colubrine da trenta, & periere, ma in poco nu- mero; perche i cannoni, come $i di$$e, $ono $olo vtili per tirare nelle trauer- $e, le colubrine $opra a i caualieri, per poter fare qualche tiro sforzato, & le periere, maneuole per dife$a delle batterie, de quali pezzi $traordinari <marg>Artiglie- rie da ri- $petto.</marg> $e ne potrà tenere vna dozzina per $orte, & almanco due dozzine di falco- ni da $ei, è da tre da ri$petto, douendo$i auertire di $chiuare la confu$ione, <fig> <p n=>137</p> che $pe$$o accade nella diuer$ità delle bocche, & pe$o delle palle, e que$to accade quando nella For- tezza $ono pezzi, di portata di balle non molto diferenti, come $arebbe da dodici, & da quattordici, è $imili, $i che bi$ogni per cono$cerle $eruir$i della bilancia, benche $i operi $empre la trafiliera; non di-<marg>Di$ordini quando i pezzi $on poco diffe <*> di pal la. Come' $i di$pen$ino l'artiglie- rie $opra le piazze.</marg> meno $i può incorrere in diuer$i inconuenienti; Quanto poi al modo di di$pen$arle $opra le piazze, dico che $opra al fianco, che habbia due piazze, alla ba$$a $i deue nel la prima cannoniera ver$o la cor- tina mettere vna colubrinetta da diciotto, & all'altre due cannoniere $i dee porte due $acri da dodici, alla piazza di $opra, $i metteranno le $te$ie, & in occa$ione di douere tirare a <*> inciere vi $i potrà met- tere vn cannone, $opra all'orecchione $i metta vn pezzo da diciotto, & $opra al caualiere per fianco $i accomodera anco due pezzi da diciotto per dife$a della fo$$a, & dall'altra parte $agri da dodici, co- me anco $i farà per fronte, doue i falconi da $ei, & anco da tre vi $ono vtili$$ini per tirare a la campa- gna con più giu$ti, & più $pe$$i tiri, è ma$$ime nel principio, quando il nemico s'auicina, ò $corre per la $pianata, & tali qualità d'artiglieria $ono molto vtili anco nell'altre dife$e, che occorrono far$i $o- para le piazze de baluardi, & delle cortine col mezo delle cannoniere, che $i anderanno tagliando ne parapetti, per poterli comodamente tra$portare da vn luogo, all'altro. Ne deuo con que$ta occa$io- ne del trattare $opra l'artiglierie, mancare di non ricordare a que Prencipi, & Signori che nelle lor<marg>Di$ordini che acca- dono, nel- le fonde- rie.</marg> fonderie le fanno buttare; ll notabile danno che molte volte procurano fare a $e $te$$i, nel voler$i van taggiare del prezzo del denaro, ouero del pe$o del metallo, che $i da per calo a fonditori, perche cre- dendo $paragnare, perdono pure a$$ai, nece$$itando e$$i fonditori per $aluar$i a fare giochi di te$ta, cioè, non fondere bene il metallo, & non lo nettare dalle feccie, che egli fa per di $opra, ne anco v$ar- ui vna minima diligenza, acciò non cali, & quello, che a$$ai importa vi mettono le criuelature molto mal nettate, onde $i vedono a$$ai pezzi co$i $pugno$i, & mal netti dentro, che douertiiano fare paura a tutti que' bombardieri, che hanno giudicio, & che le hanno da maneggiare in fattione; & que$to<marg>v$o catti- uo nel $ec- care le for me dall'ar tiglierieal fuoco.</marg> molte volte an <*>ora accade per la pe$tifera v$anza, introdutta in molte fonderie di Italia, cioè fare le forme, & in pochi giorni $eccarle al fuoco, e $ubito fare il getto, aiutando$i i fonditori poi col martel- lo, & con le toppe, o ta$$elli a cuoprire le magagne, che vengono nelle canne, & tanto più ciò fanno quando i pezzi $ono ricchi di metallo, a$$icurando$i nella lor gro$$ezza, onde il Prencipe viene a rice- uere il danno duplicato, cioè, vanamente con$uma il metallo, & fa pezzi non $izuri, & $conci al con- durli per viaggio, o a manegiarli $opra la $ua piazza, che bene $pe$$o vna colubrinetta moderna pe$e- rà il doppio e più, che non fa vna delle vecchie, & $arà anco meno $icura. E però $i doueria leuare l'occa$ioni di co$i fatti di$ordini, & attendere con più cura anco alla bontà, & lega del metallo. <HEAD>COME SI POSSONO CARICARE I PEZZI PER LA CVLATTA.</HEAD> <HEAD>CAP. XII.</HEAD> <p>Sono i pezzi dell'artiglierie, che vengono caricati per la culatta molto v$ati nelle galere, & va$$elli armati per apportare commodità a'bombardieri, cioè nel caricarli, re$tar coperti, & ancora per gli $pe$$i $uoi tiri; nondimeno nel mo- do che $ono v$ati, vengono deboli per lo $uentar che fa la poluere nella $ua cu- latta, non apportando per ciò quel $eruitio, che bi$ogneria, e cono$cendo$i la ca gione di tal'effetto, dico poterci$i fare così notabil fimedio, che non $olo ver- ranno perfetti $opra i detti va$$elli armati, ma molto a propo$ito per dife$a del- la Fortezza; i quali difetti $uccedono $olo per debolezza di e$$a $ua culatta, e<marg>Imperfet- tione de' pezzi, che $i carica- no per la culatta.</marg> cattiua vnione, che fa il ma$colo nella camera del pezzo, doue la poluere viene a $uentare da quella parte v$cendone il vapore cau$ato dal $alnitro, che deue $pingere la palla ver$o la bocca, onde a pro- portione di detto $pirame $i viene a $minuire la forza del tiro, ma rimediato a que$to, e$$o tiro $arà dell'i$te$$a forza de gli altri, che $i caricano dauanti; e quando ancora manca$$e in qualche minima parte, $arà tanto il beneficio, che apporta per la $icurtà de' bombardieri nel caricargli, e nel tirargli pre$to, che $e gli potrà comportare qualche imperfettione, $e però n'haue$$e. Et per far tal rimedio,<marg>Rimedio per tal'im perfettio- ne.</marg> $i getterà la canna di e$$i pezzi con la $ua anima, che pa$$i egualmente per la culatta, $i come fa per la bocca, nel modo che nel $eguente primo di$egno per ABL, $i vede, lunghezza della canna, doue per l'anima di mezo AB, $corre la palla, la quale in que$ta $orte di pezzi non doueria pa$$are 12. li- bre di pe$o, & i più commodi $aranno da $ei, e da tre, facendo$i la parte della culatta AL, lunga quattro palle, & il $imile gro$$a per il diametro HG, e $i caricherà co'l ma$colo PO, e cuneo X,<marg>Di che pe- $o di palla $i debbo- no far i pezzi da caricar$i <21> la culatta.</marg> &, cioè il ma$colo $i farà gro$$o in PR, vna palla, e tre quarti, onde commodamente po$$a nella $ua te$ta far'i due ri$alti, ouer denti P, & il primo $arà lungo vn terzo di palla, che $arà quella parte, che deue entrare nell'anima del pezzo, al fine del quale termina la poluere, & di $opra la $ua lumiera per darli il fuoco, li dua re$alti, ouero denti, doueranno e$$ere d'vn quarto di palla per parte entrando giu $tamente la gro$$ezza della te$ta del ma$culo, N, nella camera del pezzo. AB, & e$$endo li due <p n=>138</p> re$alti PR, vn quarto di palla l'vno, da ogni parte faranno la gro$$ezza d'vna palla, & con quella ch'entra nell'anima faranno due gro$$ezze, che $i di$$e douere e$$ere il ma$culo OS, benche per lun- ghezza SR, deue e$$ere alquanto piramidale, el quale entrato nel vacuo delia culatta, come $i ve- de per il $egnato co'punti per LN, & me$$o il cugno X &, al $uo luogo con e $ta nel pezzo VT, per la te$ta T, il pezzo $arà preparato per daili il fuoco. Que$to cugno deue e$$er tondo, & fatto con e$qui$ita diligenza col mezo del tornio, di perfetta ritondita benche $ia piranridale, come anco bi$o- gna che $ia fatto il vacuo di e$$a femina con due ri$alti dentro la camera $i che la femina $i congiunga <fig> col ma$chio $iggilati in$ieme, come anco deue fare il cugno di ferro T, acciò il vapore non e$ali. Il quale cugno $i metterà al $uo luogo, come $i vede, & $i cauerà col mezo d'vn maglio, fatto di legno forte $imile al $egnato X. E per caricate commodam ente que$to pezzo per di dietro, $i douerà haue- <fig> re preparato il $uo $couolo <G>*w</G>, con la lanata, & gli $cartocci, i quali $i faranno di carta, e $opra al fine della poluere $i metterà la $ua palla, e poi $i legherà anco la te$ta da quella parte, come prima $i $arà fatto all'altra, col mezo d'vna forma di legno, con la quale $i faranno e$$i $cartocci, impa$tando la te- <p n=>139</p> $ia della carta di $uoli & poi $i empino con la $ua poluere, come $i vede per lo $egnato, <09> <G>*p</G>, & il $e-<marg>S<*>- <*> <*> pezzo.</marg> gno, <09>, $ara la telta, doue fu me$$o la palla, che deue andare auanti, & la parte di dietro <G>*p</G>, $pinta al $uo luogo dalla te$ta del ma$culo, come $i vede per N, proponendo e$$erelo $cartoccio in A, che $a ra la parte <G>*p</G>, $otto la lumiera, & la palla <09>, auanti, come $i di$$e. Si po$$ono anco caricare que$$o ge- nere di pezzi con vn $olo cugno quadro, come $i vede nel $econdo di$egno nella culatta della canna, AB, per la te$ta del cugno, E, <*> $uo luogo, ilquale cugno vuole e$$ere di ferro, come doue-<marg>Cugni vo gliono e$- $ere di fer 10.</marg> riano e$$er tutti, $tante l'e$$ere più $icuro dal romper$i, che non e il metallo di getto. Il cugno $i vede per RS, lunghezza, & T, gro$$ezza nel <*>zo fabricato con diligenza, ben triuellato, & liuellato da ogni parte co'$uoi angoli perfetti, come anco va fabricato la femina nella culatta del pezzo. L'ordine del caricarli $arà, come s'e detto di $opra, ma non tanto $icuro, che non e$alino, pure ne pezzi piccoli ce ne potremo $eruire, potendoci anco più a$$icurare, che meno e$ali da quella parte il vapore, ch'è tutta l'oppo$itione, che hanno que$ti co$i fatti pezzi, perche non e$alando, pur troppo perfetti ver- rebbono nell'v $arli nelle dife$e. Onde per a$$icurar$i il più, che $i può, $i douerà adoperare due cu- gni, cioè il primo fatto di metallo col getto, & che habbia vn cuccone nel mezo della $ua lunghez- za, & larghezza, che entri $iggllato per tre dita nell'anima del pezzo, potendoui fare anco vn dente,<marg>Altro me do più fa- cile, & più $icuro per caricare i pezzi.</marg> cioè, nel pezzo col triuello, & nel cugno fatto al tornio farlo venire giu$tamente, e$$endo buttato $o- pra la forma di cera, & il $econdo cugno $ia di ferro, conforme al detto, & cacciato col maglio nella femina, ouero nel vacuo, che re$ta dopo hauer me$$o il primo co$i inca$$ato col cuccone nell'anima. Il pezzo $arà a$$ai $icuro, $i operera con a$$ai più facilità. & $icurtà, che non $i fara il primo detto; e tanto più $icuro $arà il pezzo a non i$uentare, $e nel mettere il primo cugno s'hauerà vn tondello di rela da por$i alla te$ta del cuccone, $i che entri nella camera del pezzo, & empia per forza il ri$alto det 10, d'ogni intorno con la forza del $econdo cugno, acciò il pezzo non i$uenti, & que$to $ara il più fa- cile, & il più $icuro modo, che $i po$$a v$are, mutando a ogni tiro il $uo tondello, e $e que$ta qualita di pezzi $arà me$$a a cauallo, $opra i caualetti, come $i mo$trerà nel $e$to Libro, cioè, $opra le $ue forcole di ferro d'vn $ol pezzo OP, (e non di due, come $ono le $egnate MK, e$$endo $olo buone per falconi da vna libra di palla,) potranno $eruire cosi fatti pezzi in ogni $tretta, & angu$ta piazza con quel maggior beneficio, che $i po$$a de$iderare. <HEAD>COME SI DEVONO COPRIRE LE</HEAD> <HEAD>ARTIGLIERIE CO' MANTELLETTI.</HEAD> <HEAD>CAP. XIII.</HEAD> <p>VOLENDO, che le artiglierie, quali deuono $tare $opra le piazze della Fortez za, $tiano $empre preparate, accioche in ogni improui$a occa$ione po$$ino offen dere il nemico, $arà nece$$ario procurare, che le $ue ruote, e letto $i con$eruino,<marg>l'artiglie rie della Fortezza vogliono <*>ar sēpre preparate</marg> accioche dall'acque, & altre ingiurie del tempo non venghino corrotte, perche corrompendo$i, non $olo apporterebbe danno della $pe$a di trentacinque, e qua ranta $cudi, che co$ta al Prencipe vno di e$$i letti; ma quello che a$$ai più impor- ta, venendo l'occa$ione di adoperare e$$o pezzo; e che nel volerlo $parare ca- $chi in terra, $i viene in vn'i$te$$o tempo a perdere non $olo l'aiuto, di quella di- fe$a; ma la piazza doue $i ritroua, re$ta con la $ua ruina impedita. Et e$$endo $i per il pa$$ato viate alcu- ne forme di mantelletti molto inutili, si per il poco loro coprimento, come per impedire il pezzo nel poterlo $parare, non $enza a$$ai perdimento di tempo. Però ho trouato vna nuoua forma di mantel- letto, accioche il pezzo re$ti coperto, e libero a poterlo in ogni pre$ta occorrenza $parare; e perciò $i<marg>Noua in- uētione di mãtelletti <21> coprire l'artiglie- rie. Regola <21> fablicare i matelletti</marg> prouederà di quella quantità d tauole di larice, ò di ca$tagno, che farà bi$ogno, ouero altra $orte di legname difficile a corromper$i, & in$ieme tanti morali, ouero correnti non più gro$$i per qua- dro, di quattro dita, quanti faran bi$ogno per il numero dell'artiglierie, che $i vorran coprire. E però proporremo di volere coprire il pezzo $egnato A, oue $i douerà pigliare il diametio PQ, delle $ue ruote, e de$criuendo in terra $opra vn piano con vna linea, come per BC, $ivede, $opra ilquale co' detti moraletti, ò correnti $i deue formare la figura pentagona, cioè l'armatura, che da ogni parte $i douerà $o$tentare nella te$ta dell'a$$o delle ruote, come $i dirà, laquale armatura, oue- ro tellaro deue e$$ere per il manco vn'oncia più larga, che non $arà il diametro della ruota, accio- che $tando il mantelletto $opra il pezzo $i po$$a fare caminare, e che le $ue ruote non tocchino al- cuna parte delle tauole di e$$o mantelletto. Auertendo$i, che la parte DEF, $arà quella, che ha da fare il coperto di $opra. E le parti paralelle FH, EG, deuono andare ver$o terra, & e$$e- re lunghe manco mezo piede, che non $arà il fine della circonferenza della ruota, cioè le due te$te <p n=>140</p> GH, manco della circonferenza C, formando con gli i$te$$i conenti la cioniera EH, <*> onde la $ua inter$ecatione di mezo faccia il centro, e che tutte l'altre te$$e $ieno <*> con l'altra al mezo della $ua gro$$ezza, accioche non faccino ri$alto, ò impedime<*> alle <*> che vi deuono e$$ere confitte $opra; e fatti, che $aranno i due tellari, $e ne faranno due altti ango- lari, come $i vede per MPQ, eguali al DEF, douendo$i poi po$are e$$i tellari da tutte duch parti $opra le te$te dell'a$$o N, e $o$tentar$i nel detto $uo centro $otto l'angolo O, accom<*> dando poi ancora i due altri angoli da ogni parte $opra la ca$$a, $i che la canna del pezzo dente le due ruote PS, venga nel mezo; e $inulmente l'angolo S, e$ermate le te$$e di dietto con la ch<*> ue S, che $i vede pa$$ar la ca$$a dall'vna parte all'altra, e la parte dauanti <*> $i deue ancor <*> $o$tentare con vna intaccatura $opra la detta ca$$a, come $i vede per RFS, & accommodati al $uo luogo que$ti tellari, vi $i conficcheranno le tauole, le quali deuono e$$ere affilate da ogni par- te, e $mu$$ate, accioche po$te in opera, $i congiunga l'vna gro$$ezza con l'altra, co<*> $oprapo$$e per la $mu$$atura, che $i vede per VS, nel modo, che $tanno quelle del mantelletto compito, $e- gnato <G>*p</G> <09>, $i che l'acqua piouana, $e bene agitata da potenti venti, non vi po$$a penetrar den- tro. Si farà poi il capuccio &, che copra la culatta del pezzo, ilquale bi$ogna, che $i po$$a lena- re, e porre co'l $uo ganzetto, e rincontri di cantinelle, e $imilmente andera coperta la ca$$a <05>, & ancora la parte X, per quanto tiene l'altezza delle ruote con la rotondità dell'vltima tauola, & il tutto co' chiodi deue e$$ere beni$$imo confitto, come per le linee punteggiate $i vede, e$$endo da tut- te due le parti il $o$tegno $opra il centro <09>, come $i di$$e. La parte poi dauanti <G>*w</G> $i deue copri<*> re, con tante tauole comme$$e in$ieme, che ba$tino, $o$tentando$i dalle te$te con quattro chia- uette di ferro co' $uoi ganzetti fatti come $tanno le ZY; e $imilmente $i douerà coprire per vlti- mo l'altra parte. E $òpra la culatta del pezzo, e ver$o la bocca $i taglieran le tauole del colmo, accio $i po$$a alzare, & abba$$are la canna di e$$o pezzo, conforme alla commodità, che $i ricer- ca per potere i$coprire la mira, per $pararlo in tutte le occorrenze. E con tal'ordine $i hauerà for- mato il propo$to mantelletto vtili$$imo, e nece$$ario $opra a tutti i pezzi dell'artiglierie, che de- uono $tar $opra le piazze per le ragioni dette, dalqual mantelletto $e ne caueran tre notabili$$imi <marg>Beneficii che appor tano i mã telletti.</marg> beneficij. E prima con$eruerà le ruote, co'l letto del pezzo dalle ingiurie de' tempi. Secondo, i bombardieri $taranno $empre coperti dalle archibugiate, che il nemico li pote$$e tirare per la lar- ghezza delle cannoniere, $parando$i il pezzo $enza leuare il mantelletto. Terzo, & vltimo, leuando il mantelletto dal pezzo, fara alloggiamento commodi$$imo per li bombardieri. <fig> <p n=>141</p> <fig> <p n=>142</p> <HEAD>MISVRE, EPESO DELLE PALLE</HEAD> <HEAD>DI FERRO, CHE PORTANO LE ARTIGLIERIE.</HEAD> <HEAD>CAP. XIIII.</HEAD> <p>Li colibri, ouero $agome che da i bombardieri vengono operati, $ono tra di loro tanto diferenti, che tra molte non $e ne troua anco due che $i cōfaccino, e que$to accade da tre cagioni, ouero in conuenienti. E prima per la molta diferenza di pe$o, che $i ritroua tra le palle benche d'vna $te$$a gro$$ezza, $tante la più, o manco den$ità del ferro; la $econda è, che molte volte per non e$$ere ben ton de, $i piglia il $uo diametro non giu$to; la terza, & vltima $ono anco molti che pigliano il diametro <fig> <p n=>143</p> delle bocche de' pezzi $enza il $uo nece$$ario vento. Ma la prima cau$a detta, e la principale $tante la varieta del pe$o del ferro colato, & diligenza v$ata da fonditori nel buttarle nelle lor forme. E però per fuggire i di$ordini che po$$ono accadere, deue ogni bombardiero, hauere la $ua trafiliera, ouero $tampa cauata in vn pezzo di lamiera di ferro, doue $ia cauato il vacuo che occupa il diametro, & gro$$ezza della palla del pezzo, che douerà operare, col $uo vento, ilquale $i potrà tiouare in due mo- di. E prima con lo $compartire il diametro della palla in $ette parti eguali, & vna di e$$e, in tre, & vna di e$$e tre $arà il vento, che dee hauere la palla, cioè quel tanto di diametro manco. Il $econdo modo $i caua col pe$o, cioè $i sbatte dieci per cento, $i che $e vna bocca $arà da cento libre di ferro, la $ua palla douerà e$$ere nouanta. Ma la più $icura $arà l'v $o della trafiliera per cia$cun pezzo. <HEAD>COME SI DEVONO FABRICARE</HEAD> <HEAD>GLI ALLOGGIAMENTI PER LI SOLDATI, E DOVE HANNO DA STARE LE MONITIONI.</HEAD> <HEAD>CAP. XV.</HEAD> <p>Gia' che $in'hora habbiamo atte$o a formare il corpo della Fortezza, con tut- ti i $uoi membri così proportionati tra di loro; potremo perciò re$tar $icuri, che egli po$$a far molta dife$a, ma$$ime e$$endo proui$to di tutte le arme ne- ce$$arie per e$$a $ua dife$a. Et perche vn corpo, benche $ia grande, & ottima-<marg>I Soldati $o no lo $piri- to <20>l corpo della For— tezza. Alloggia— menti.</marg> mente proportionato, non $i può $enza il vigore dello $pirito vitale giamai di- fendere, che così proporremo $ia la Fortezza, che non habbia tanti Soldati difen$ori, quanti $i ricerca per la $ua dife$a, però $arà nece$$ario al pre$ente prouedere di alloggiamenti, e proui$ioni per il viuere di e$$i Soldati. E pri- ma tratteremo de gli alloggiamenti, i quali $i deuono fabricare anticipata- mente conforme al numero de' Soldati, che doueranno habitare nella Forrezza, sì in tempo di pace come di guerra. Eque$to lo $apremo dalla quantità delle $entinelle, & altre fattioni, che $i deuono<marg>Conto de' Soldati da pre$idiar la Fortezza.</marg> fare; pero proporremo, che la Fortezza $ia fabricata con $ette baluardi, e che $opra cia$cuno debbino $tare tre $entinelle, cioè vna $opra l'angolo della fronte, & vna da ogni parte $opra la $palla de' fian- chi, & di più vn'altra nel mezo di cia$cuna cortina, talche anderanno ventiotto $entinelle, e poi $opra la piazza di cia$cun baluardo $arà vn corpo di guardia, & alla piazza de' Signori, e quella delle porte, che proporremo $ieno tre, che $ummate faranno in tutto $entinelle trentanoue; e douendole mutare<marg>Sentinelle, e ronde del- la Fortezza.</marg> quattro volte per notte, ci bi$ognerà cento cinquanta$ei Soldati, e di più douendo del continuo la notte caminare due ronde ordinarie $enza le $traordinarie, e che cia$cuna di e$$e $ia accompagnata, e l'vna camini al contrario dell'altra, facendo quattro mute, doue ci vorran $edici Soldati di più del- le dette $entinelle, che $ummati con li cento cinquanta$ei, faranno cento $ettantadue, che tanti Sol- dati per nece$$ità bi$ogna, che $tiano in guardia $enza i capi, & officiali per poterli cambiare; e douen- do$i $tare vn giorno in fattione, e due fuori, come $i v$a nelle Fortezze ben guardate, ci vorrà in tut- to cinquecento $edici fanti, e perche $empre ne manca qualched'vno nelle compagnie, e ma$$ime per gli amalati, $i potranno accre$cere in$ino al numero di cinquecen to cinquanta, per li quali dob- biamo nece$$ariamente fabricare gli alloggiamenti, e tanto commodi, che re$tringendo$i in tempo<marg>Pre$idio del la Fortezza.</marg> di guerra, ve ne po$sino $tar molti di più, conforme al bi$ogno, i quali alloggiamenti potranno e$- $ere fabricati in diuer$i modi, sì di $ito, come di forma. E prima del $ito, dico che hauendo fortifi- cato vna Città, o terra habitata $arà bene di farli $par$i in più parti, sì per $tar vicino alle piazze de' baluardi, come ancora per fuggire le molte liti, e di$ordini che po$$ono accadere co'terrazzani. Ma e$$endo la Fortezza libera doue non $ia altri habitanti che gli $te$$i Soldati, $i potranno fabricare que $ti alloggiamenti vicino al mezo della $ua circonferenza. E prima $opra il $uo centro $i douerà fabri-<marg>Habitatio— ne del capo della Fortez za.</marg> care l'habitatione del capo principale, che hauerà da comandare alla Militia, per la quale habitatione fi formerà vna pianta commoda, $i che con quella maggior facilità che $ia po$$ibile, $i po$$a $coprire in vn'i$tante tutte le piazze principali della Fortezza, e ma$$ime de'baluardi. E que$to $i potrà fare in più modi, per le diritture delle $trade, che dal centro di e$$a ca$a debbono andare a riferire a cia- $cun baluardo, $i come $tando nel mezo della $ala per gli incontri di porte, e fine$tre $i $copriranno le dette parti nel modo che nella $eguente pianta $i vede. Cioè il $egno A, $arà centro della Fortezza, e della $ala, per la propo$ta habitatione, e doue terminano le $ette linee ne' $ette baluardi, che $i di$$e hauer la Fortezza; e che cia$cuna formi la $ua $trada, onde $tando $opra il detto centro la vi$ta che pa$$era per la porta della camera I, e la fine$tra L, $copra il fine della dirittura C, che $arà la piaz- <p n=>144</p> za del baluardo; e $imilmenre DE, FG, e BH. Quanto poi alla grandezza di detta pianta con tutte le $ue parti $i potrà $aper co'l mezo della $ua $cala $egnata N, di braccia venti; oue ne $arà chiaro il tutto. Proponendo, che $olo le $tanze del $econdo $olaro $i debbino habitare, atte$e che non douendo la fabrica andar molto in alto, per non $i far ber$aglio dell'artiglierie del nemico; $i fa- rà il primo $olaro con tutte le $ue appartenenze, e di $opra i $uoi copertumi, ma tanto alto, che vi va- da la $offitta, nella quale $i potrà (e ma$$ime nel colmo) cauare a$$ai $tanze per la $eruitù, & altre com- modità. Quanto alle $tanze terrene, cioè le prime da ba$$o debbano $eruire per le monitioni, e par- ticolarmente di vini, & aceti, come parte più remota dallo $trepito delle artilglierie. Potendo $i anco- ra cauare $otto i $uoi volti con $tanze $otterranee, e$$endo però il $ito a $ciutto, e non paludo$o, tenen- do nel primo di $opra altre monitioni da mangiare, come carni $alate, & altre co$e di più importan- za per il viuere, e douendo$i fabricare i detti volti per a$$icurare dal fuoco la fabrica, $i faranno i $uoi pila$tri a$$ai gagliardi, cioè, conformi alle larghezze, e lunghezze delle $tanze di $opra, douendoui- $i ancora fare i $uoi incontri di fine$tre, accioche l'aria po$$a pa$$are, e rinouar$i per la con$eruatio- <fig> ne di e$$e monitioni; e perche meglio $i comprenda il tutto, $i mo$trerà per il $eguente di$egno la detta fabrica come ha da $tare con la $ua altezza, e pro$pettiua di fuori, cioè doue $ono i due pila$tri, $arà l'entrata da ba$$o $otto la $cala luogo delle monitioni, e la $alita della $cala $opra il primo piano <p n=>145</p> $arà la porta delle propo$te $tanze habitabili. Gli alloggiamenti de' Soldati $i faranno fare intor-<marg>Alleggia- <*>ent: d<*> S<*>dati.</marg> no all'habitatione del capo, che ha da comandare, cioe formare vna piazza per il manco larga qua- ranta pa$$a d'ogni intorno, come per EF, $ivede, con le dette $<*>ade, & alloggiamenti, doppi con due $olari almanco, e portici da ogni parte, come $ta la AB, CD. Auuertendo, che per li corridori di e$$i portici, ogni alloggiamento habbia la $ua entiata libera, e che $opra le cantonate, o doue $arà più commodo, e di maaco impedim<17>nro, $iano $abricate le $eale publiche; e $imil- mente i $uoi nece$$arij fatti di maniera, che non rendmo cattiuo fetore, e$$endo per di dentro da alto parte aperti, e che da ba$$o le acque piouane portino via le immonditie. E quando que$ti al- loggiamenti fo$$ero fabricati vicino alle porte, e piazze de' baluardi, $tariano anco b<*>e; e ma$- fime da quella parte più e$po$ta all'offe$a del nemico; e tanto piu quando che la Fortezza fu$$e <fig> grande, ouero habitata da' terrazzani. I magazini oue $i deue tenere il formento, & altre biaue, $i<marg>Magazeni</marg> faranno in luogo doue non $entino l'humidita, & in parte più remota, che $i potrà, e particolar- mente che i $uoi balconi $ieno po$ti da quella parte, che po$$ino pigliare i più $ani, e temperati venti. E douendo$i fare que$ti magazini con due $olari, cioè quel di $opra $eruirà per li formen- ti, o altre biaue, & in quel primo da ba$$o $i potranno tenere diuer$e altre monitioni, benche an- co in que$ti $i douerà fuggire l'humidità, tenendo$i alquanto alto co'l $uo $olaro, con l'a$$icurarlo dalle acque piouane, ma$$ime facendo tale altezza co' carboni, perche non $olo terranno a$ciut- to il detto luogo, ma faranno monitione più che nece$$aria, non e$$endo e$po$to a corrottione. Douendo$i auuertire, che la con$eruatione de' formenti, & altre biaue con$i$te particolarmente in quattro co$e, cioè, che $ieno ben $ecchi, e criuellati, e netti di terra, e poluere, e che non $iano am-<marg>Auertimē to da con- $eruare i formenti.</marg> montati in tanta altezza, che $i po$$ino ri$caldare dentro, e corromper$i; & in vltimo che i migliori venti ritenghino purificata l'aria, laquale vuol'e$$er però temperata. Douendo$ene fare ancora vicino a que$ti due altri, grandi, tanto che ba$ti, cioè, in vno $i fabricheranno i molini a $ecco, fatti da macinare con forza di caualli, ouero di huomini, come $i dirà nel quinto Libro: e nell'altro $i faranno i forni per cuocere il pane, con le $ue $tanze di $opra, fatte in volto, nellequali $i terran- no diuer$e $orti di biaue: & appre$$o a que$ti $e ne farà vn'altro terzo, doue $i metterà gran quan- tità di legne da $uoco, e $opra il tutto in molti luoghi $i faccia dupplicata proui$ione di carboni. E poi anco vi $i faccia vna commoda, e bene inte$a fonderia d'artiglierie, e da buttar le palle di ferro.<marg>Fonderia.</marg> <foot>P</foot> <p n=>146</p> <marg>Armeria po$ta ver- $o l'aria tē perata.</marg> E per l'armeria, e luogo doue deuono $tare le armi per armare la fanteria, & caualleria, $i elegger à il più bel $ito della Fortezza, & a me piacerebbe, che fo$$e nell'i$te$$a habitatione doue habitera il ca- po principale, il quale deue e$$ere voltato a buona parte d'aria temperata, conforme alla natura del pae$e. E che vi $iano tante fine$tre, e ri$contri, che l'aria po$$a hauere il $uo e$ito, e $opra il tutto $ia tanto larga, e lunga, che cia$cuna $orte di arme $tia da $ua po$ta bene accommodata per con$eruar$i netta, e con quegli adornamenti e compartimenti, che $i ricerca. Douendo$i con molta diligenza a$$icurare i $uoi coperti, $i che nel tempo di pioggie l'acque non ci po$$ino penetrare, perche pa$$an- <marg>Coperti di piōbo vti- li$$imi.</marg> do farebbono danno troppo notabile, e$$endo per tal'effetto buoni i coperti fatti di piombo, che è anco nece$$aria monitione nella Fortezza. <fig> <p n=>147</p> <HEAD>COME SI DEVONO CVSTODIRE</HEAD> <HEAD>L'ARTIGLIERIE NELLE FORTEZZE IN TEMPO DI PACE. CAP. XVI.</HEAD> <p>Il numero dell'artiglierie che $i deuono tenere preparate per dife$a delle For- tezze in tempo di pace, deue e$$ere conforme al $ito, & al pericolo dell'-<marg>E$$erciti, che hanno le ali.</marg> e$$ere a$$alita all'improui$o, come $ono quelle po$te $opra al mare, e$po$te a e$- $ere offe$e da e$$erciti, che hanno l'ale, che $ono l'armate delle galere, & delle na ui portate dal vento col mezo delle vele, quali armate benche $ieno in pae$i a$- $ai lontani po$$ono però arriuare a$$ai più pre$to, che non $arà la nuoua della $ua venuta, e però in que$te Fortezze l'artiglieria $i deue tenere per $empre pre<marg>Artiglie— ria, che $i deuela $cia re $opra le piazze in tempo di pace.</marg> parata alle $ue po$te, e ma$$ime rincontro le bocche del porto, e doue il nemico pote$$e arriuare. Diligenza che non occorre v$are nelle altre Fortezze di terra Ferma, e tanto manco in quelle lontane dalle frontiere del nemico, benche in que$te $i debba $olo attendere alla dife$a per le $opre$e, come $i di$$e che $i fanno in tempo di notte, cioè con le $calate, & con li Petardi, doue per le $calate è nece$$ario potere in ogni occorrenza, $couare le fronti de' baluardi con le $ue cortine, e per ciò fare $opra a ogni fianco $i deue tenere vn pezzo, che $pazzi la cortina, & $opra a e$$a cortina tenerne dua, cioè vno per parte doue le dette fronti de' baluardi pigliano le dife$e, & accomodati co- perti dalle $ue canoniere, $i che occorrendo la notte il bi$ogno, ogni $oldato di guardia li po$$a dar fuo co, & il tiro facci l'effetto dello $couare, & $e e$$i pezzi $aranno caricati con li $achetti pieni di palle di piombo faranno effetto vtili$$imo. Oltre a que$ti pezzi $e ne deue tenere almanco vn per caualiere,<marg>Artiglie,- rie, come $i deuouo alogare, & accomoda re in tēpo di pace.</marg> per battere la campagna, ouero $opra l'angolo de'baluardi, doue $i di$$e douer $i la$ciare il pagliolo, per adoperarui il pezzo in barba, e che po$$a $coprire tutta la $pianata, & que$ti $eruiranno, ma$$ime per la dife$a del giorno, il re$to poi de gli altri pezzi, come $i di$$e, $i deuono accomodare in luogo co- perto, in vn magazino, o ar$enaletto, fabricato iui vicino, ouero doue non fo$$ero e$$i magazini capa- ci del numero de pezzi, que$ti $i deuono $caua<*>care, & a cia$cuno contra$$egnare la $ua ca$$a, & le $ue ruote, & metterle bene $tiuate in detti magazini, perche co$i terranno poco luogo, & la canna del pez zo $i la$ci $opra lo $te$$o $uo pagliolo, $opra a dua caualetti della $te$$a, & più altezza, che non era pri- ma $opra al $uo a$$o, & ruote, accioche $enza perdere molto tempo $i po$$a all'occorenza rimettere a cauallo il pezzo, ilquale douerà $tare, come $i vede nel pre$ente di$egno, cioè per CD, i caualetti, & per AB, la canna del pezzo, co' $uoi cugni da ogni parte, acciò non po$$a ruotolare. <fig> <foot>P 2</foot> <p n=>148</p> <HEAD>COME SI DEVONO FARE I</HEAD> <HEAD>DEPOSITI PER TENERVI LA POLVERE.</HEAD> <HEAD>CAP. XVLI.</HEAD> <p><marg>La polue- re è l'ani- ma della Fortezza.</marg> RESTA per compimento delle fabriche da fare nella Fortezza, prouedere in luoghi $icuri, doue $i po$$ino fare i depo$iti per tenerui la poluere, quale po$$ia- mo dire e$$ere l'anima della Fortezza. Que$ta co$i nece$$aria munitione douerà e$$ere molto abbondante, al meno i $uoi materiali, cioè il $alnitro, che douerà <marg>Materiali $eparati <21> fuggire il pericolo, che $i cor- re nel tene re grã quã tità di pol uere fatta.</marg> e$$ere $ei volte in più quantità, che non $arà il zolfo, & il carbone, & il tutto ot- timamente purgato, & raffinato, cioè il $alnitro, e il zolfo, $aluando$i il carbone fatto di bachette giouane d'auellane, che altri chiamano nociuole, o di $ermen ti, co$i come re$ta quando è cotto, & ogn'vno $i $erbi da $ua po$ta, in appartati magazini $icuri dall'humidità, & voltati al più temperato vento, e perche nel con$eruare $traordi- naria quantità di poluere fatta, $i corre tre ri$ichi, prima quel dello $pauento$o, & danno$i$$imo incendio, il $econdo, il re$tare priuato di co$i nece$$aria monitione, e per vltimo ella facilmente $i gua $ta, sì per l'humidità del luogo, doue molte volte $i $uol tenere, come anco del $uo propio $alnitro, ch'e$$endo $pirito humido per natura, & aiutato dal luogo, oue $i tiene, tanto più facilmente $i conuer <marg>Poluere gua$ta nō e ma i<*> nel- la prima $ua bontà, oltre che <29>$to $i tor na a gua- $tare. Edificij da pe$tare, & cōporre la poluere. Depo$iti da tenere la poluere</marg> te in acqua, re$tan do il zolfo, & il carbone, che $ono $piriti morti, li quali per natura loro non fanno altro effetto, che riceuere, & con$eruare il fuoco, e $e bene la poluere co$i gua$ta, & $neruata $i può tor nare a rifare con nuouo $alnitro, che vi $i aggiunge, conforme alla leggierezza in che re$ta, $i perde pe rò e$$o $alnitro, ne la poluere torna mai in quella bontà, che era di prima, oltre all'e$$ere facili$$ima al tornar$i a rigua$tare. E però in tempo di pace non doueriano i Prencipi procurare di farne $e non quella quantità, che $i giudicherà potere ba$tare in vn me$e o dua in tempo di guerra, sì che $e ne po$$a fare della nuoua, laquale $i anticipa in tempo di $o$petto, douendo in ogni Fortezza fare i $uoi edificij da fabricarne, hauendo preparato i materiali, come s'è detto. Auertendo però, che nel luogo dell'edificio, doue $aranno i pe$toni, & le macine per pe$tare, & per incorporare in$ieme i detti mate- riali, che non vi $i tenga, $e non pochi$$ima quantità di poluere, & $olo quella, $otto i pe$toni, & alle macine, perche $pe$$e volte accadono incendij, & però con tale auertenza $i potrà fuggire il mag- gior male, circa al modo di fabricare que$ti depo$iti per la cu$todia, & per la $icurtà di e$$a poluere. Li quali deuono e$$ere $ituati lontani il più $i può dalle ca$e, & vicini a'corpi di guardia, accioche <fig> <p n=>149</p> dalle $entinelle vengano $coperti, & $ia difficile l'acco$tar$i alla lor porta, & al potere sbucare la lor muraglia. La forma di que$ti depo$iti deue e$$ere quadra, per poter $i il più $i puo $coprire vgual- mente le $ue parti, & la grandezza non deue e$$ere più di quello che fara bi$ogno, per quel numero di barili di poluere, che vi $i vorrà tenere, il qual numero non deue anco e$$ere co$i grande, che appic- ciandoui$i il fuoco, $i per malignita de gli huomini, come per accidenti naturali di rulmini, non po$$a e$$ere la ruina delli edificij della Città, o del Ca$tello, doue $arà, & però $ene deuono fabricare in<marg>D<*>po$itipic cio<*>, & lon <*> l'vno <*>all<*>altro.</marg> più luoghi, & lontani l'vno dall'altro. L'ordine da tenere per fabricarli $i può vedere ne' pre$enti due di$egni, cioè per AB, la pianta nella quale $i vedono due fondamenti, cioe il primo di fuoti, $ara il recinto per $icurtà di quello di dentro IF, GE, doue deue $tare la poluere, e perciò tra l'vno, & l'altro $i la $eia lo $patio dell'andito HI, EF, largo circa a quattro piedi, la larghezza del depo$ito di dentro, $i farà per ogni ver$o, circa a tre pa$$a, il $uo muro gro$$o d<*>a piedi, & quel di fuori quat- tro, con $carpa d'vn piede, fino all'altezza di $ei, che doueria e$$ere fatta con quadroni di pietre vi- ue, come $i vede nel $econdo di$egno per NV. Circa all'altezza ella $i fara $olo tanto, che $tando fuori $opra la $pianata, $ia $coperto il manco che $i può il colmo del $uo couerto, e per più $icurta del- la poluere, il piano del depo$ito di dentro, col detto andito $i $ara $opra al piano del $ito all'altezza<marg>Piano delde po$i<*>o, doue ha da $tare la poluereal to da terra.</marg> della detta $carpa di fuori NV, riempiendo dentro con li calcinacci, & d'altra materia, accioche l'humidità non vi po$$a a$cendere, & la porta Q. $opra l'i$te$$o piano, $i che volendoui montare, ciò $i facci con vna $cala mobile fatta di legno; il depo$ito di dentro $i coprirà con vn volto, il mezo del quale verrà ad e$$ere la crociera L, & la porta da entrarui $arà nella parte EF; $i faranno ne canto- ni EF, HI, le fine$tre piccole, cioè due piedi per quadro, con le lor feriate più $trette, che $i potrà, & con vna rete di rame $aranno a$$icurate, che anco dall'andito non po$$a e$$er buttato alcuna co$a, doue $tà la poluere. Sopra all'andito poi $i faccino per ogni facciata due fine$tre alquanto maggio- ri, com<*> $i vede per CD, ouero PO, nell'altezza del depo$ito RN, & que$te $i deuono potere aprire per di fuori con vna $caletta, & $errarle col $uo catenaccio, & chiaue, e cio $i farà di giorno ne' tempi buoni, acciò l'aria po$$a e$alare, & rinouar$i dentro, & que$to per non hauere occa$ione d'haue re ad aprire la porta Q, & entrare dentro alcuno, $e non quando $i vorra riuedere la poluere. <HEAD>DELLE MVNITIONI, CHE SI</HEAD> <HEAD>DEVONO TENERE NELLA FOR TEZZA PER IL VIVERE DE' SOLDATI, ET ALTRO.</HEAD> <HEAD>CAP. XVIII.</HEAD> <p>Vana, & del tutto inutile $aria ogni $pe$a, & fatica fatta nel formare vn così bene proportionato corpo di Fortezza; e me$$oui dopo alle arme tanti difen$ori, che ba- $tino a difenderla, $e poi non vi $i mette$$ero tutte quelle munitioni nece$$arie al vit to humano; poi che per il mancamento di e$$e vengono e$tinte le forze de gli huo- mini benche potenti$$ime, non potende $i in alcun modo difendere dalla fame, per laquale $arebbono nece$$itati ca$care nelle mani, e potere del $uo nemico, e ma$$ime $e e$$a Fortezza $arà per natura, & arte difficile ad e$pugnarla a viua forza, doue non re$ta a e$$o ne-<marg>Monitionī nece$$arie <21> il viuer de' Soldati. Meglio $a- ria al Prenci pe il non ha uer Fortez- za, che ha- uerla tenen- dola mal proui$ta.</marg> mico altra $peranza, $e non per via di lungo a$$edio co$trignerla eridurla in $uo potere. Si che a$$ai di più beneficio $arebbe al Prencipe, il non hauer Fortezza, che hauerla, e tenerla mal proui$ta, e tan- to più e$$endo alle frontiere del $uo nemico; e però quando la Fortezza $arà ridotta in dife$a, $i deue dopo l'hauerui me$$e quelle arme, e difen$ori, che di già s'e detto, mettergli vn capo da Guerra, che comandi, ilquale non deue hauere manco e$perienza, che valore nelle attioni Militari; & in$ieme $i deuono mettere abondantemente tutte le $otto$critte munitioni, acciò po$$a con ferma $peranza di felice dife$a a$pettare il $uo nemico, e non hauere altra paura, che dell'ira del Signore Iddio, dalla quale facilmente $e ne potrà a$$icurare col mezo della carità, della religione, & della buona giu$titia. E però <21> la prima proui$ione $i deue trouare tãti religio$i, che ba$tino <21> la cu$todia delle anime: E di- poi medici, e cirugici $perimētati, cō vna $picieria fornita di tutti i medicamenti, & in tutta <21>fettione. <p>Grano, ouero formento, che non po$$a man- care per vn'anno a mille Soldati per ba- luardo, con le $eguenti altre munitioni. <p>Acqua viua $icura dall'e$$ere auelenata, & $tabile, per bere. <p>Legne per cuocere il pane, & altro. <p>Ri$i a$$ai. <p>Miglio, che $i con$erua molto tempo. <p>Legumi d'ogni $orte, e particolarmente faua, e fa$uoli. <p>Sale tanto che ba$ti. <foot>P 3</foot> <p n=>150</p> <p>Oglio a$$ai numero di botte, ma che ogni cinque, o $ei anni $i rinoui; perche col tempo $i fa vie- to, & non è più buon da mangiare, ne da con- dire le viuande, & $erue $olamente per li medi- camenti, facendo$i col lungo tempo, come bal $amo. <p>Vini grechi, malua$ie, & altre $orti in quantità. <p>Aceto in a$$ai cuantità. <p>Vue $ecche, a$lai botte, e bene $tiuate. <p>Carne di porco $alata, e particolarmente gra$$i a$$ai. <p>Pe$ce $alato. <p>Formaggio d'ogni $orte. <p>Seuo da fare diuer$i $eruitij. <p>Biade d'ogni $orte per dare a caualli. <p>Fieno, e paglia a$$ai. <p>E tutte le $opra$eritte munitioni deuono e$$ere anno per anno, o quando $i cono$cerà il bi$o- gno rinouate, e cu$todite, e reui$te con quel- la diligenza, che $i ricerca. <HEAD>MVNITIONI DIVERSE</HEAD> <HEAD>DI FERRAMENTI, LEGNAME, ET ALTRO.</HEAD> <p>RVOTE, ca$$e, & a$$ili triplicati per cia$cun pezzo d'artiglieria co' $noi ferramenti. <p>Legnami, & <p>Tauoloni gro$$i d'olmo da ri$petto. <p>Trani di diuer$e gronezze, e lunghezze di legna- me da con$eruar$i lungo tēpo in a$$ai numero. <p>Tauole gro$$e d'ogni $orte, e $ottili di buon le- gname a$$ai migliara, & ma$$ime d'alberi, & di pioppe, per farne le dife$e per $o$tentarè la terra, & ottima munitione $arà il piantare allo intorno, $opra i terrapieni, della Fortezza gran quantità d'alberi, & fargli ben cu$todire, & con$eruare. <p>Trauicelli correnti, & altri legni di rouere da fic- care in terra. <p>Legni a$$ai da far manichi a Zappe, & a Badili. <p>Tutti gli $trumenti da marangoni, ouero legna- iuoli in a$$ai numero. <p>Tutti i <29> paramēti doppi <21> due botteghe da fabro <p>Di tutte le $orti di gro$$ezze di ferri da lauorare, e acciali, e ma$$ime <21> gettar palle d'artiglieria. <p>Chioderia d'ogni gro$$ezza, a$$ai numero di bari <p>Lamiere di ferro d'ogni $orte, e filo di ferro. (li. <p>Zape larghe, e $trette, e Badili da lauorare la terra. <p>Picchi, mazze, e pali di ferro con tutti gli $tru- menti da lauorar le pietre. <p>Piombo numero grande di migliara. <p>Argani d'ogni $orte per alzare, e $tra$cinare pe$i, con le $ue taglie. <p>Canapi, e corde d'ogni $orte. <p>Canape, $toppa, e capecchio molte balle. <p>Tele, lane, e lini per ve$tire i Soldati. <p>Tele di caneuacci gro$$e per far pagliericci, e $ac- chi per empire di terra a$$ai numero. <p>Balle di lana numero a$$ai. <p>Corbetti, zerletti, e conchetti di lame di ferro per portare terra & altro. <p>Curri ouer rotoli di $orbo. <p>Scale d'ogni $orte. <p>Lanterne, e lanternoni. <p>Pe$toni da pe$tar la terra. <p>Ra$trelli di ferro da $pianarla, e nettarla. <p>Carboni forti per le fucine in gran quantità. <p>Carboni di rouere da far fuoco a$$ai magazini. <p>Carbone per far la poluere. <p>Poluere fatta, e fina. <p>Salnitro raffinato, magazini pieni. <p>Solfo. <p>E di tutti que$ti materiali con le palle, che porte- ranno le artiglierie, ne $iano tanti nella Fortez za, che cia$cun pezzo po$$a tirare per il manco ottocento tiri, come $i di$$e. <HEAD>ARMARIA.</HEAD> <p>Artiglieria della $orte già detta. <p>Archibugi da po$ta, che portino tutti vna i$te$$a palla, e con tutte le $ue commodità. <p>Archibugi ordinarij, e non molto corti, e che por tino buona munitione, con le $ue forme da fa- re le palle, e mazzi di caricature, e$$en do più $i- cure, che le fia$che. <p>Pietra viua, e breccie di fiume per far palle d'arti- glieria in ca$o di nece$$ità, man can do quelle di ferro, ò il piombo per fare i pallini. <p>Pezzi di catene, e quadrelli di ferro. <p>Lanterne fatte di filo di ferro. <p>Trombe di fuoco a$$ai. <p>Balle di fuoco, che dando in terra $i rompino, e faccino l'effetto. <p>Pignatte, & altri va$i pieni di fuoco artificiato. <p>Tutti i materiali, e commodità da fare e$$i fuochi. <p>Cor$aletti, e pia$trini con le $ue celate per fare le in camiciate, ouer $ortite. <p>Petti a botta, e $cudi per ricono$cere, e difendere le batterie. <p>Picche a$$ai, & ogn'altra $orte d'arme corte da ha$te. <p>Spadonia due mani, e meze $pade. <HEAD><I>Il fine del Secoudo Libro.</I></HEAD> <p n=>151</p> <HEAD>FORTIFICATIONI</HEAD> <HEAD>DI BVONAIVTO LORINI</HEAD> <HEAD>NOBILE FIORENTINO.</HEAD> <HEAD>LIBRO TERZO.</HEAD> <HEAD>Doue $i mo$trano le diuer$ità delle dife$e antiche con le moderne, & $i dichiarano le cau$e di tali $ue diuer$ità.</HEAD> <HEAD><I>Ragionamento intorno all'inuentioni del fortificare.</I></HEAD> <HEAD>CAP. I.</HEAD> <p>SE VORREMO con$iderare alle fatiche di già fatte, nel mo$trare il modo del Fortificare, troueremo, non e$$ere ancora arriuati a mezo del camino, cioè a quel fine a cui deuono riguardare quelli, che vogliono fare profe$$ione di Ingegnieri Militari; perche quello, che pre$ume e$$ere nel numero di chi sà ordinare, e co- mandare la fabrica d'vna Fortezza, douerà $apere beni$$imo molte forme di di- fe$e, poi che nell'e$$equire non gli ponno $eruire a pieno gli auertimenti dati<marg>Di$$icultà per mo$tra re quanto occorre nel fortifi care.</marg> per l'vniuer$ale intelligenza; perche il più delle volte occorre obedire a' $iti $tra- uaganti; nondimeno co'l mezo del pre$ente Libro cercheremo di $upplire a quanto può occorrere. Benche e$$endo l'occa$ioni così diuer$e, $ia co$a difficile poterlo fare compi- tamente, dipendendo da que$ta difficoltà la nobiltà della $cienza, per la quale bi$ogna che la viuacità dell'ingegno, di chi douerà operare, $uppli$ca a quello che con l'i$te$$a $cienza non $i può in$egna- re; e que$to per douer$i molte volte improui$amente ri$oluere, & ordinare dife$e ina$pettate. Et pe- rò tanto quanto le deliberationi $aranno più improui$e, & ordinate con buono fondamento, tanto più $arà degno di lode, e d'honore il $uo autore; $tante che trattando$i di perdita, o con$eruatione di Stati, e di popoli, non sò qual'altro officio, o comando po$$a e$$er a que$to $uperiore, e per con$e- quenza il più nobile. E per e$$equire quanto $i è propo$to, mo$traremo la diuer$ità delle Fortezze co'l di$correre alquanto intorno a i primi principij dell'v$o del fortificare, hor per vedere in tal materia quali fo$$ero le cau$e, per le quali i no$tri primi padri diedero principio a fabricare le dife$e trouere- mo, che la nece$$ità li in du$$e, a ciò fare per difender$i, non $olo contro alle ingiurie de tempi, ma an-<marg>Il bittume erala $chia ma del l'ac qua in Egi to e fa<*> l'effetto<20>l la calcina, che al pre $ente non fa. Prima a- gione del- la congre- gatione de gli homini L'huom<*> in$atiabile è pegiore de gli ani- mali irra- gioneuoli.</marg> cora dalli animali nociui. Onde contro alle ingiurie del tempo, che $ono le pioggie, il freddo, & il cal- do fabricarono i loro primi palazzi, li quali non furono altro, che sēplici capanne, fatte di legname: & contra gli animali, fu di cinger$i allo intorno con vno $teccato fatto pur di legname, con quell'ordine di tagliarlo, & di metterlo in opera, che la nece$$ità li mo$traua, onde da contrarij tali, po$$iamo cre- dere, che la congregatione, & con$ortio de gli huomini haue$$e principio, per poter$i l'vno cō l'altro pre$tare aiuto, che poi moltiplicando, $i fabricarono le Ca$tella, & le Città con muraglie di pietre, & bittume, che era $chiuma d'acqua, che nell'Egitto faceua l'effetto della calcina, & que$te non per di- fender$i più da $aluatichi animali, come prima, ma dalli $te$$i huomini, fatti$i per l'ingordigia, & per la rapacità delle altrui facultà, a$$ai peggiori de gli $te$$i animali, onde poi moltiplicando le genti, & l'ambitione del dominar$i l'vno l'altro, n'è accaduto, che l'huomo nō ha il maggior nimico dello $te$ $o huomo, doue nō $i attēde, ne $i procura altro, $e nō la de$trutione del propio genere. Co$a cōtraria alla natura di tutti gli animali. Laōde veggiamo in que$ti no$tri tēpi, che nō ba$tano per difender$i le Ca$tella fabricate cō muraglie gro$i$$ime, co' torrioni, & meze lune <21> re$i$tere, come prima faceuano cōtro li arieti, & torri andãti, & a diuer$e altre machine bellice. Ma hoggi cōniene fabricare, oltre alle <foot>P 4</foot> <p n=>152</p> muraglie li terrapieni, & baluardi grandi$$imi per a$$icurarci dalla diabolica inuentione d'e$$e arti- glierie, ne anco con tal mezo ciò po$$iamo permetterci d'e$$er $icuri, si che in que$ta no$tra eta, $<*>el- be tenuto co$a ridicolo$a, & giuoco anco da putti la dife$a da far$i contro a'detti $trumenti be<*>li, & ma$$ime di quelle torri andanti, oltre a gli elefanti, che portauano $opra la $chiena vn ca$tello benche picciolo, pieno di Soldati armati con bale$tre, & dardi, che in campagna douenano rappre$entare tan te Fortezze ambulatorie, che per le no$tre artiglierie, & per li mo$chetti, $ariano ber$agli pur troppo commodi, $i che come $i $piega ne' $otto$eritti ver$i, e$$e artiglier ie non $olo de$truggono le machi- ne, ma i monti $te$$i de terrapieni, benche $o$tentati da forti$$ime muraglie, quali al $ine ca$cano a ba$$o, & fanno riuerenza a e$$e artiglieric. <p>In no$tro arbitrio le bombarde $ono, Le qual pur a $entir, $e l'elefante S'appro$$ima a vn miglio io gliel perdono. <p>A tutte l'altre machine, che inante Soleano far$i, dato hanno licenza, Vince arieti, falci, e torri erranti. <p>Ade$$o $ol per e$$e $i fa $enza, Tanto è il timore doue và in per$ona, Ch'ogni edificio gli fa riuerenza. <p>Regina de le machine, e corona Trouata fu per man d'vn'Alchimi$ta Se vero è quel, che'l Tede$co ragiona. <p>Vno in Colonia hauea poluere pi$ta Per acqua forte far di$$olutiua Di $alnitro, cinabrio, e allume mi$ta. <p>Poi nel mortaio, doue ella condiua Per netta la tener, fermò vn tagliero, Che a ca$o $igillato la copriua. <p>Dando$i intorno poi come Ingegnero De l'arte a racconciar'il $uo fornello, Et a$$ettar la boccia, a tal me$tiero <p>Anco improui$amente vn gran quadrello Sopra il mortaio già coperto pone Non già pen$ando ciò, che auuenne a quello. <p>E quando hà il $uoco acce$o co'lcarbone Per il vetro a$ciugar c'hauea lutato, Prende ripo$o, e fa colattione <p>Mentre che mangia; il fuoco fomentato. Scintillando qua, e là com'è $uo v$o, Dà vna fauilla in $u'l mortar $errato. <p>Sù l'orlo vn pò di poluere è rinchiu$o S'accende, e pa$$a, il fuoco cre$ce, e $uppia, E'l $a$$o $pinge, e fa nel tetto vn bu$o. <p>L'artifice ciò vi$to meglio aggroppa, E aggiunge per allume carbone atto, E $olfo per cinabro ancora incorpa. <p>Sei, cinque, e quattro prima po$e in atto, Gli mette in pietra bu$a, e fa che arda, Tal che di ca$a $ua fece vn sbaratto, <p>Nacque così fratello, la bombarda, Di quel che venne le co$e iterando, C'hebbe duo' figli $coppietto, e $pingarda. <p>Que$ta diabolica arte dette bando A gli altri ordegni, hor le Città $errate Apre a nemici, che van $accheggiando, <p><*>E fà tremar co'l $uon le $quadre armate. <p>Nondimeno per quanto poi s'è inte$o, $i può tenere diuer$a opinione e for$e più certa, poi che $ap piamo e$$er gran tempo prima in v$o l'artiglierie nel Regno della China, che non erano in Europa; <marg>Artiglie- rie grã tē- po fa v$a- te prima nella Chi- na, che <*>$ $ero cono $ciute nel- l'Europa. Il Diauo- lo inuento re dell'ar- tiglierie.</marg> come chiaramente s'è inte$o da Portughe$i, da gli Spagnoli, e Ca$tigliani, che $coper$ero le Indie da quella parte, dicendo, che l'artiglierie, per quanto $i truoua $critto nelle antiche Scritture di quel Regno, fu inuentata da vno Vite loro primo Re, & che ciò gli fu$$e in$egnato da vno $pirito, per e$- $er'egli $tato vn gran Nigromante, doue fabricò non $olo i pezzi dell'artiglierie, ma ancora la pol- uere, & le me$$e in v$o per difender$i contro a Tartari, loro antichi nimici. E que$to $i può credere, perche in quelle parti il Diauolo ha $empre dominato que' poueri popoli, adorandolo come $e $o$$e Iddio, benche $appiano, che $ia vno $pirito maligno, & ciò fanno accioche facci lor manco male. Et circa all'artiglierie, tanto più ciò $i può credere, quanto che nell'i$te$$o Regno $i vedono pezzi an- tichi$$imi, buttati di metallo, con la in$crittione della loro antichità, oltre a che nel Regno del Pegù, già intorno a 1500. anni che da predetti Chini era dominato, vi fur la $ciati alcuni pezzi, liquali poi da Portughe$i furono trouati, e$$endoui improntato l'impre$a con lettere della China, che faceuano chiaro e$$ere tali pezzi $tati fatti in quel Regno. Oltre alla inuentione dell'artiglierie, & d'altre di- uer$e qualità d'arme da dife$a, & da offe$a che poco tempo fa $i v$ano in Europa, crano in v$o nella <marg>L'v$o del- la $tampa antichi$$i- mo nel Reame <20>l la China.</marg> China già lungo tempo fa, come ancora la $tampa, veggendo$i per confermatione di que$ta verità, in quel nobile Regno libri $tampati già più di due mila anni fa, da che $i può credere, che tali inuen- tioni $iano poi venute di là in que$te parti dell'Europa; Et que$to per lo comertio de mercatanti; per- che auanti che i Portughe$i, gli Spagnuoli, & Ca$tigliani detti $copri$$ero quelle parti delle Indie Orientali, le $petierie veniuano in que$te no$tre parti per via del mare ro$$o, & per l'Arabia felice, do- ue i mercatan ti di quà, e ma$$ime i Tede$chi con li Turchi, e altri andauano con le flotte a rincontrare <marg>L'artiglie- rie <21> qua- le $trada potette ca pitare nel- l'Europa.</marg> quelle de gli Indiani, da quali veniuano portate e$$e $petie, & con tale occa$ione di comertio dall'vna natione con l'altra, da mercatanti $i è venuto in cognitione dell'vna & dell'altra inuentione, & que- $to può e$$ere accaduto per via di carte, o di tele dipinte, o $tampate, & capitate in mano d'huomini giuditio$i, e pieni d'inuentioni, come $ono gli Allemani. Facile co$a fu poi il redurre a per$ettione, sì <p n=>153</p> l'v$o dell'artiglierie, come quello della $tampa, re$tando $olo il modo di far la poluere, & anco que$ta, in i$eritto, & in oilegno $i puo comprendere; & for$e ella fu in quelle parti dalli $te$$i mercatanti, cō- pera, che $enza $apere anco gli ingredienti, li accorti Alchimi$ti me$$a nell'acqua poteuano di$unire il $alnitro dal zolfo, & dal carbone, & oltre al cono$cerli, & al de$tinguerli altresi $apere la lor quan- tità. Que$ta diabolica arma fu portata in Italia l'anno 1389. & prima venne alle mani de' Signori<marg>Prime ar- tigherie portate in Italia, & a cui date.</marg> <*>inetiani, pre$entatale loro da vn Tede$co, che $ene $eruirono contro a Genoue$i, co' quali guerreg- giauano, che erano venuti fino nelle lor lagune, a vi$ta di Venetia, & e$$a nuoua machina fu d'a$$ai be <*>ficio a Signori Vinetiani, & di $pauento grande a lor nimici, per la nouità di $tromento tanto $pa- uenteuole in que' tempi anco a quelli propi, che l'v$auano per propria dife$a, benche fu$$ero pezzi piccoli, come $on le periere, ch'erano anco mal fatte, come dicono e$$ere quelle della China di me- tallo gettato $enza troppa proportione, e for$e anco di ferro fatte, con le verghe cerchiate, & $aldate, come $imilmente $e ne veggono hoggidi in alcune Fortezze antiche, & que$te erano chiamate bom- barde. <HEAD>PRIMA FORTIFICATIONE</HEAD> <HEAD>FATTA CON TORRE QVADRE.</HEAD> <HEAD>CAP. II.</HEAD> <p>La prima dife$a, ouero inuentione di fortificare fu fatta co' recinti di muraglie, e $pe$$e Torri di forma quadra, ri$altando il corpo della fua gro$$ezza tanto in fuori, che poteuano difender$i l'vna con l'altra, e$$endo ancora, come s'è detto, fattaci la $ua $trada, e ne' merli le bale$triere, onde facilmente con le bale$tre offen deua- no il $uo nemico, quando di fuori vicino a quelle $i voleua acco$tare, v$ando anco- ra gli $porti in fuori, e ma$$ime $opra le porte fatte co' $uoi modiglioni, doue era- no i vacui tra l'vno, e l'altro, detti appiombatoi, per li quali faceuano ca$care pie- tre gro$$e, come quì di $otto $i vede, cioè per le cortine DC, & i Torrioni AB. <fig> <p n=>154</p> <HEAD>FORTIFICATIONE FATTA</HEAD> <HEAD>CO TORRIONI TONDI.</HEAD> <HEAD>CAP. III.</HEAD> <p>MENTRE, che con l'e$perienza del combattere andauano cre$cendo l'o$$e$e, viddero, che le dette torri quadre non crano molto $icure per la facilità, che era nel tagliare i $uoi angoli, e farle rouinare, come anco per non potere difen- dere la $ua faccia di fuori. Però cominciarono a v$are i torrioni di forma ro- tonda, detti al pre$ente meze lune, e di forma, ouer diametro a$$ai grandi, dan- do alla $ua muraglia da ba$$o tanta $carpa, e gro$$ezza, che veni$$e $icura dal- l'e$$ere tagliata, e fatta ruinare, & in cambio di merli ci fecero il $uo parapet- to pur dell'i$te$$a muraglia, ma con $pe$$e feritoie, come nel $eguente di$egno $i vede, dando$i principio, qua $i in que' tempi all'v$o dell'artiglierie, dette bombarde, benche con po ca offe$a poi che gli $te$$i, che l'operauano, ne re$tauano $pauentati, come s'è detto; nondimeno $tan- te tale offe$a i difen$ori non i$tauano più $icuri ne coperti dietro imerli, perche da l'i$te$$a lor dife$a di muraglia veniuano offe$i. <fig> <HEAD>DIFESA DE REVELLINI, E PERCHE FVRONO</HEAD> <HEAD>POSTI IN VSO. CAP. IIII.</HEAD> <p>Stante l'v$o di que' tempi nel fabricare i detti torrioni tondi, credettero haue- re fatto a$$ai gran dife$a, per e$$ere la forma circolare egualmente gagliarda, onde parue che più non re$ta$$e a fare per $icurtà della Forrezza, $e non ben <marg>Porte del- le Fortez- ze diligen temente guardate.</marg> cu$todire le porte, le quali con diuer$i $trattagemi veniuano occupate, & pigliate, onde ne accadeua la perdita del Ca$tello, o della Città. Et però fabricarono in mezo tra li torrioni la porta, & rincontro fuori del fo$$o vn terzo torrione, quale addimãdarono riuellino apportando a e$$a porta la mag gior dife$a, che far $i pote$$e, poi che li nemici doueuano pa$$are per due por- te, & due ponti, $opra a due fo$$e guardate, & dife$e in que' tempi con a$$ai facilità, e ma$$ime perche il corpo di guardia che $taua fuori difendeua non $olo il primo ponte, ma daua aui$o a difen$ori della porta, quando $i doueuano preparare alla dife$a, circa al modo che tene- <p n=>155</p> <fig> uano a fabricare e$$i Reuellini, $i vede per il $egnato BF, lontano dalla cortina, & porta A, per lo $patio della larghez za della fo$$a tra i due torrioni, NL, $i che il principio della piazza del Reuel- lino B, era il fine del ponte BA, la larghezza della fo$$a che anco circondaua il Reuellino per<marg>Reuelline & $uo o$$i- cio.</marg> EH, FG, col $uo ponte DC, che per meglio potere difendere tutte le parti, fecero d'ogni in- torno alla rotondità del Reuellino LIF, & la gola IE, CL, li $ua modiglioni che $porgeuano in fuori con liapiombatoi comodi da difender$i con le pietre, e con ogni qualità d'arme da tirare. Nondimeno que$ta co$i fatta dife$a, in que$ti no$tri tempi rie$ce, non $olo la più imperfetta, ma la più nociua, che $i po$$a fare; perche oltre al non potere difendere la rotondità della fo$$a, & fronte F,<marg>Reuellini & $ue imper- fettioni.</marg> come anco non $i può gli altri torrioni, tutto il vacuo di e$$a fo$$a GLI, $erue per lo nimico, $tan- doui coperto, non potendo i difen$ori $coprire, ne difendere tal parte, onde con cauamenti di mine $i viene a far patrone della piazza del Reuellino, & pa$$andoui $otto $empre coperto $i può impadro- nir$i della porta A, & della Città, & que$to per l'v$o dell'artiglierie, con le quali da lontano lieua- no le dife$e, & da pre$$o $i entra $otto con la Zappa, e con li cauamenti delle $trade $otterranee, & con le ruine delle mine $i fa la $trada per entrar dentro. <HEAD>FORTIFICATIONE FATTA CO' BALVARDI. CAP. V.</HEAD> <p>EDOPO l'hauere e$perimentato i detti torrioni tondi, ritrouarono ancora in parte l'imper- fettioni de' primi, cioè, che la parte della $ua circonferenza di fuori non era $coperta, ne di- fe$a da' difen$ori, formando i tiri non $olo delle bale$tre, ma delle artiglierie vn'angolo di fuori, n el quale poteuano $tare i nemici coperti, e $icuri. Però conforme alla grandezza del detto an- <fig> <p n=>156</p> golo, fecero la muraglia, e formarono la fronte del baluardo, me$$o per quanto vien detto in v$o da' France$i, ilquale chiamarono Belringardo, facendolo però di forma piccola, e con lunghe cortine, come $i vede per AB, cortina, e DC, baluardi. <HEAD>FORTIFICATIONE CO' BALVARDI, E CAVALIERI IN MEZO LA CORTINA.</HEAD> <HEAD>CAP. VI.</HEAD> <p>CRESCENDO $empre più con la e$perienza la malitia de gli huomini nell'of- fender$i, ponendo ogni $uo $tudio, & ingegno per ritrouare noue inuentioni d'accre$cere l'offe$a, e ma$$ime nel rinforzare le batterie per leuare le dife$e, & douendo anco i difen$ori ampliare, & a$$icurare le dife$e, giudicarono e$$ere vti- <marg>L'v$o de caualieri.</marg> le il caualiere, che caualiere dimandarono vn monte di terra circondato da vna muraglia, doue in cima era vna piazza capace, con le dife$e del parapetto, a te- nerui l'artiglierie per potere difendere più da pre$$o le fronti de' baluardi BC, con la piazza di detto caualiere A, po$to nel mezo della cortina. Ma perche que$ti caualieri veniuauo incamiciati d'ogni intorno con gro$$a muraglia per $o$tentare il terrapie- <marg>Muraglia in torno al ca- ualiero, a$- $a<*>ociua.</marg> no col $uo parapetto, come anco in alcune Fortezze vecchie $e ne vedono, doue dalle batterie con facilità veniuano ruinati con la morte de di$en$ori, e perciò al pre$ente $e ne fanno due per cortina con la $emplice terra. <fig> <HEAD>FORTIFICATIONE FATTA CON LA PIATTA FORMA.</HEAD> <HEAD>CAP. VII.</HEAD> <p>Era la dife$a del $opra$critto caualiere molto commoda, e facile, $e però $i fu$$e potuta con$eruare; $i come poi con l'e$perienza $i vede non poter$i fare, sì per e$- $ere $coperta, e ber$agliata dal nemico, come ancora e$$endo fatto, e dife$o da mu- raglia, veniua facilmente ad e$$ere e$po$to alla ruina con perdita delle dife$e, e$- $endo cauate nella gro$$ezza di e$$a $ua muraglia, onde ca$cata a terra re$taua la piccola piazza $coperta, e fatta inutile. E però parue, che fu$$e a$$ai meglio ri$al- tare fuori nel fo$$o pur nel mezo della cortina, e formare vn baluardetto, che piglia$$e le di$e$e da' due principali fianchi, e venendo di angolo ottu$o, lo addimandarono piattaforma, come $i vede per il $egnato D. <p n=>157</p> <fig> <HEAD>FORTEZZA FABRICATA CON MODERNI BALVARDI.</HEAD> <HEAD>CAP. VIII.</HEAD> <p>DALLE imperfettioni cono$ciute nelle piazze picciole, & dalla debolezza delle $ue dife$e, $e n'è cauato quel beneficio, che ne apporta la e$perienza, nel ridurre l'opere a quella perfettione, che $i de$idera, ma$$ime in materia delle fortifica- tioni, doue $i tratta della $alute de gli huomini, & delli Stati de' Prencipi; & per ciò fare habbiamo $ino al pre$ente trattato nel pre$ente Libro, delle dife$e anti- che, fatte con quelle imperfettioni, che far $i $ogliono tutte le co$e ne' lor primi principij. E però al pre$ente anderemo mo$trãdo quelle dife$e più $icure, che dal la e$perienza $ono $tate cono$ciute per le più vtili, che far $i po$$ano contra le moderne offe$e, oltre alla facilità, & allo $paragno del danaro nell'effettuare l'opera, e per ciò fare, è nece$$ario, che conforme a $iti, & all'offe$e, $i formino e$$e dife$e, e non con quella con$ideratione, che alcuni hanno detto, cioè conforme alle forze del Prencipe, che la può offendere; perche $e bene il Prencipe confinante fo$$e debole di forze, egli $i può confederare con altri potenti, & v$are quelle maggiori forze, che v$ar $i po$$ono, e però conuiene fabricare dife$e Reali, cioè gran fianchi, per fare grande, & coperte le $ue piazze, & $imilmente cauare con gran larghezza, & con gran profondità la <fig> fo$$a, accioche i difen$ori po$$ino con$eruare e$$e dife$e contro alle batterie, & che il poco numero po$$a re$i$tere al grande, col mezo della Fortezza, bene ordinata, e fabricata $opra i pre$enti due ba- <p n=>158</p> luardi LM, non occorre replicare altro, e$$en do$i hormai mo$trato la grandezza del fianco BC, con la $palla DE, & la $ortita GC, fatta con vna $ol piazza per fianco. <HEAD>FORTEZZA CON LA FRONTE PIATTA AL MEZO DELLA CORTINA. CAP. IX.</HEAD> <p>Dove $i ritrouano le dife$e lunghe di già habbiamo mo$trato poterui$i rime diare, col mezo de' caualieri, e delle piatte forme; ma perche que$te $ogliono e$$ere nelle Fortezze antiche, con tanta poca piazza, & dife$a, che poco beneficio ne ap- portano, ma$$ime per la dife$a della piatta forma: onde e$$endo nece$$ario, che le di fe$e nuoue, che $i aggiungono alla Fortezza $iano di più valore, & di più $icurta, che non $ono le vecchie. E però pre$upporremo l'hauere a difendere la fronte di dua baluardi AB, & che piglino la dife$a tanto dentro la cortina, che vi $i po$- <marg>Frōte piat ta.</marg> $a cauare la $palla ED, & il fianco GF, con la fronte piatta CGE, $i che il fianco G, po$$a difendere la fronte del baluardo A, d'ogni parte doue re$terà la longhezza della cortina libera, $i che i due fianchi de' baluardi la po$$ano $couare, & difendere, & le $ue fronti verranno, come s'e det- to, doppiamente dife$e, ch'è quanto $i può de$iderare, ma$$ime fabricando i caualieri IL, e ben che re$ti la parte della cortina DH, non $coperta da e$$o fianco G, nondimeno venendo e$$a parte $icura, e ben dife$a da baluardi, non $ara oppo$itione notabile, e $olo $i potrà correggere l'an- golo C, & dirizzare la muraglia da vn fianco all'altro della fronte piatta, come $i vede per la linea punteggiata di GF, $i che l'vn con l'altro $i po$$ano difendere. <fig> <HEAD>FORTEZZA FATTA CON LA PIATTAFORMA NELLE</HEAD> <HEAD>CORTINE ANGOLARI. CAP. X.</HEAD> <p>VENGONO a e$$ere le piatteforme bia$imate nelle Fortezze $olo per la $trettezza de' $uoi fianchi, e $palle; ma fabricando que$te $ue dife$e eguali a quelle de' baluardi, e ma$$ime reali, alcuno non le potrà con ragione fare oppo$itione, anzi tanto più $i do- ueriano lodare, quanto che le $ue fronti vengono più corte, & ottu$e con la $ua gola, non meno larga di 40. pa$$a per potere con vna $ol piazza co$i coperta commodamen- te da ogni parte operarui l'artiglierie, e che nel mezo re$ti $patio commodo per lo tran$ito de' difen$ori, e quando anco i baluardi fo$$ero fabricati $opra le cortine rette, o $opra gli <p n=>159</p> angoli molto ottu$i, la dife$a non potrebbe e$$ere più $icura, quanto $arebbe con la propo$ta piatta- forma, come nel pre$ente di$egno $i vede per li due baluardi AB, e la CD, cortina, doue nel<marg>Piattafor- ma vtile con le di- fe$e reali.</marg> mezo $i vede l'angolo in feriore F, e l'altro interiore E, laqual piattaforma potra pigliar la dife$a dal mezo della cortina MN; e$$endo ancora le fronti sì di e$$a come de' baluardi con dife$a dupli- cata. Douendo$i però auuertire, che quando ne occoriera fabricare la piatta forma $opra a cortine angolari, di non pigliar mai la dife$a della $ua fronte, da' fianchi de' baluardi, $i come molti con po- co antiuedere hanno fatto, perche l'artiglierie d'vn fianco non potranno mai $couare e$$a fronte, che il tiro non vada ad imboccare l'altro fianco del baluardo oppo$ito, delche quando anco non gli fa- ce$$e danno notabile, $arebbe tanto il timore de' bombardieri, che vi $te$$ero per l'offe$a delle $ue proprie artiglierie, che non $aria di quelle del nemico, doue ne potrà $uccedere di$ordine non pic- colo, ma pigliando la detta dife$a dentro al mezo della cortina M, tal fronte verrà dife$a in batte- ria, e re$terà il tutto ottimamente guardato, & a$$icurato. <fig> <HEAD>FORTEZZA FATTA CON LE CORTINE ANGOLARI.</HEAD> <HEAD>CAP. XI.</HEAD> <p>SOPRA gli angoli ottu$i, e linee rette $i potranno fabricare le cortine angola- ri, con le quali $i formerà la più gagliarda Fortezza, che $i po$$a fare, poi che la<marg>Le cortine angolari. apportano ottima di- fe$a.</marg> metà della lunghezza di e$$e $ue cortine farà l'i$te$o effetto di dife$a, che fa il fianco nel difendere la fronte del baluardo, come nel $eguente di$egno $i ve- de, cioè per CE, lunghezza della cortina, FD, la ritirata dell'angolo di me- zo con la gro$$ezza del $uo parapetto MD, onde tutta la parte ML, co'l fianco RL, difenderà la fronte GH. Benche $opra così fatta forma di di- fe$a ne po$$ono e$$ere fatte due oppo$itioni. E prima, che le dife$e da alto ven- gono facili$$imamente ad e$$ere imboccate, & impedite. Seconda, che co'l ritiramento in dentro<marg>Oppo$itio ni.</marg> per l'angolo FD, che fa la cortina, $i viene a con$umare la piazza alla Fortezza; nondimeno alla pri- ma $i ri$ponde, che in que$te così fatte piante le dife$e da alto non apportano oppo$itione, come po$- $ono accadere nelle cortine rette, perche le angolari po$$ono con le $ue cannoniere guardare per fianco il fo$$o HO, con la fronte del baluardo HG, doue che fuori di tal larghezza vengono $i- cure dall'e$$ere imboccate. Quanto al re$tringer della piazza, dico, che $aria bene poter perdere in tutte le cortine lo $patio dell'angolo di mezo FD, di circa pa$$a venti, per acqui$tare la metà di e$- $a cortina, che ne $erua per commodo fianco; doue non $i può negare, che per dife$a della fronte GH, non $ia molto più vtile la lunghezza di e$$a cortina con le $ue cannoniere LM, che non è il ri$tringer della piazza DF, laqual piazza nel perder$i non apporta incommodo alcuno, ma $i ben commodità notabile per la dife$a. E però potendo$i fare tal dife$a in tutte le Fortezze, cioè hauere <p n=>160</p> il commodo da fortificare $opra gli angoli a$$ai ottu$i, e linee rette, doue $i potrà far pigliare la dife a del mezo della cortina, sì che po$$a dare alla Fortezza quella dife$a che $i può de$iderare, perche co'l pigliarla in tal parte, $i può co' pezzi piccoli d'artiglieria, & anco co'mo$chettoni $copar la fo$$a cō la frōte del baluardo, che gli è rīcōtro, re$tãdo i $uoi $iãchi $icuri dalle oppo$itioni dell'e$$ere imboccati. <fig> <HEAD>FORTEZZA FATTA CO' BALVARDI, CHE HANNO LI orecchioni quadri. CAP. XII.</HEAD> <p>Tra la diuer$ità delle opinioni, che corrono $opra al modo del forti ficare, pare ad alcuni, che gli orecchioni, che $i fanno per coprire i fianchi, $i faccino di forma qua- dra, dicendo che gli angoli, non $olo per di $opra rendono maggiore la piazza, ma che <marg>Orechio- ni quadri imper$etti</marg> coprano anco più il fianco. Beneficij del tutto vani, e $enza alcuna ragione imagina- ti, perche contro alle batterie, le forme angolari vengono pur troppo facili alla ruina, e cadendo, la parte della muraglia, che re$ta poi tra l'vno, & l'altro angolo, re$tando di$unita, conuiene, che ancor da $ua po$ta cada, $i che nel cadere dell'angclo, $i viene a di$coprire il fianco, e tanto più quando poi va giù e$$a muraglia tutta, con parte del terrapieno, ch'è tutto all'op- po$ito di quello, che debbiamo procurare di fare. <fig> <p n=>161</p> <HEAD>FORTEZZA FATTA CO' BALVARDI</HEAD> <HEAD>SENZA SPALLA.</HEAD> <HEAD>CAP. XIII.</HEAD> <p>FVRONO iprimi inuentori del fabricare i baluardi, come di $opra $i è mo$tra- to, non capaci della buona dife$a, come quelli; che non haueuano notitia delle offe$e, che in que$ti noftri tempi vengono v$ate, però formarono i baluardi $en<marg>Imperfer- tione del fianco $en za $palla, che lo co- pra.</marg> za $palla, come per li due $egnati GH, $i vede, da' quali $i potrà fare giudi- cio, quanto le cannoniere de' fianchi venghino $coperte, e facili all'e$$ere im- boccate con la ruina della muraglia in$ieme co' merloni, e cannoniere IK, ve- nendo tal parte $coperta da tutta la $pianata di fuori; e però e$$endo la Fortez- za reale, & e$po$ta alle offe$e $enza l'aiuto del $ito, vi $i deue fare la $ua $palla, come s'è detto, e per la $egnata M, $i vede; e que$to ma$$ime per fare la $ortita coperta, e che la piaz- za, e cannoniere del fianco venghino $imilmente coperte, & a$$ai più $icure, $i che il nemico non le<marg>Baluardi $taccati dalle cor- tine.</marg> po$$a $coprire, ne imboccare. Si $ono ancora v$ati $abricare i baluardi $taccati dalle cortine, i quali benche in apparenza mo$trino apportar commoda dife$a, cioè dicono, che perdendo$i il baluardo, il nemico con difficultà può entrar dentro il recinto della Fortezza, per l'impedimento di tal di$unio- ne, e$$endoci vna $trada di mezo larga circa $ei pa$$a, laquale vien dife$a da gli altri baluardi, che gli $ono incontro. Volendo ancora, che per tale $trada $e ne caui il commodo di $ortir fuori, & che in tempo di pace po$$ino $tar $enza le $entinelle, ò guardie, e ma$$ime nelle Città habitate, per non ci $i potere andar $opra, $tando $errate, ouero rimurate le $ue porte; ilche è vanità e$pre$$a; perche quanto alla prima del non potere il nemico pa$$ar dentro la Fortezza, dico sēpre che chi $arà padron del ba- luardo, $arà ancora padrone di e$$a $trada, pòtend<*> gli facilmente far trauer$a la materia de gli angoli de' fianchibattuti, che da ogni parte ca$cheranno, oltra che con facilità, con l'i$te$$a terra del baluar do $i può coprire, $i che la dife$a de' fianchi de gli altri baluardi re$terebbe inutile, hauendo e$$o nemi co tanta commodita di cacciat$i $otto al terrapieno di dentro, e con le mine far$i $trada per impadro- nir$i della Fortezza, con l'aiuto della pre$a del di$unito baluardo. Quanto poi alla $ortita que$ta $a- rebbe commoda, come all'oppo$ito $aria incommodi$$ima la dife$a del $uo fianco, e ma$$ime per il primo pezzo ver$o la cortina, oue difficilmente potrebbe $copar la contra$carpa, ouero $coprir l'ango- lo incontro la punta dell'altro baluardo, non hauendo ritirata a quella dirittura, e$$endo in parte così debile, & e$po$to a ruina, $endogli tagliato l'angolo, che forma la detta $trada; oltra che il fianco $i <fig> douerebbe fare ò tanto $tretto, che veni$$e inutile, ouero tanto largo con la $ua $palla, che la fronte del baluardo re$ta$$e molto lunga, e di corpo $proportionato, $tante la larghezza di più delli detti $ei <foot>Q</foot> <p n=>162</p> pa$$a, benche non $i po$$a v$ar $e non nelle cortine rette, $enza duplicato di$ordine. <*>i$one ancora molti altri modi di cortine, e dife$e di baluardi $trauaganti, come $e ne vedono i Libri pieni, quali come fatiche inutili le la$$eremo; douendo, come fù la no$tra prima intentione, trattar $olo di quelle più reali, e miglior dife$e, che v$ar $i po$$ano nelle Fortezze, $i come di gia con l'aiuto del Signore Iddio pretendo hauer fatto. Re$tando $olo di trattare alquanto delle Fortezze non reali, cioè de' For- ti, che $pe$$o $i $ogliono fabricare $opra a' $iti per natura difen$ibili, doue ogni $orte di dife$a non reale, ne può $eruire, non e$$endo e$po$ti $e non a batteria da mano; però mo$treremo al pre$ente i $e- guenti, i quali il più delle volte vengono v$ati in campagna fatti con la $emplice terra per impadro- nir$i de' pa$$i delle $trade, e de' fiumi, e ma$$ime per a$$ediare Città, ò Fortezze; le mi$ure e propor- tioni de' quali $i faranno $empre conformi alle occa$icni. <HEAD>FORTE FATTO SOPRA CINQVE ANGOLI, CON DIVERSE DIFESE.</HEAD> <HEAD>CAP. XIIII.</HEAD> <p>SI POSSONO fare que$ti cesì fatti Forti, con differenti dife$e, conforme pe<*> $empre al $ito, & all'offe $a, che gli potrà fare il nemico, douendo$i $empre a$$icura<*> le cannoniere de' $uoi fianchi, con la gro$$ezza del merlone, lequali cannoniere non vegliono e$$ere manco di due. Quanto poi alla $ua grandezza $i potrà per la $cala AB, che mo$tra la mi$ura delle braccia $apere, tutte le $ae parti, & in$ieme che tu<*>e le regole, e proportioni cō$i$tono $olo nel $ar gli cuelle c<*>inodità, che $i ricercano conforme al $ito, come $i di$$e. Circa alla $ua fabrica dico, che facendogh $opra a' $iti montuo$i, $i co- <fig> <p n=>163</p> ueranno fare n<*>l t<*>glio di e$$o $ito: E douendo fabricargli in $ito piano, $i potranno fabricare in<marg>Come $i de- uono tabri care le al <*> ze de lle <*> pe ne' Forti di terra.</marg> quattro modi, olu e a quanto $i di$$e nel Secondo Libro, al quarto Capitolo, cioè far l'altezza della $ua $carpa di fuori con la $emplice terra; $econdo far detta $carpa con le lotte; terzo farla con le man- nocchie, che $ono manipoli di $copa, ouero fra$che $ottili di legname verde piegati, & auuoltati con la $ua cima, $i che legati faccino mazocchia, e me$$i in opera per lungo con la detta $ua te$ta pie- gata di fuori, come fo$$ero pietie cotte, e così vnite con la terra a cor$o per cor$o alzare l'opera di dentro ben pe$ta, & il migliore legname da fare tal'opera $arà la $copa, ouero vimini di legno per natura forte. E per il quarto, & vltimo, dico poter$i far tal'alzato con tronconi, e rami d'alberi egualmente alle $ue te$te tagliati, ouer $egati, e ma$$ime quella parte che $tara di fuori; riempiendo per di dentro i vacui con terra ben pe$ta, e per di fuori con lotte, $i che l'opera venga $tabile, e $icu- ra dal fuoco, come di $opra $i di$$e. Circa al miglior $eruitio, che cia$cuna di que$te materie po$$a pre$tare all'opera, $i $aperà, che la terra commodamente bagnata, e pe$tata beni$$imo, e con vimi- ne dentro ben collegate, apporterà vtili$$imo $eruitio, come anco apportano i detti alberi, co'loro tronconi me$$i in opera, e ma$$ime nel modo, che $i v$a in Vngheria, & in Tran$iluania, doue in quelle parti è douitia di legnami, che me$$i in opera, come $i di$$e, cioè con le $ue te$te per di fuori<marg>Tronconi d'alberi vti li per fabri- care le For- tezze. Forti fatti coa trōconi d'alberi ga- gliardi$$imi. Altezza d<*> forti.</marg> $egate, & bene $tiuate, con la terra di dentro ben pe$tata, sì che non $olo non apportino il commo- do per $alirui $opra, ne meno che il fuoco gli po$$a a<*> dere; li quali non $olo deuono e$$ere dife$i dalla detta terra, ma ancora dalle acque, che di dentro $i deuono poter buttare, che pa$$i tra detti legna- mi $enza di$ordine dell'opera, $i che venendo anco $icura dalla Zappa, & dall'artiglieria la Fortezza $i viene con poca $pe$a a fare qua$i ine$pugnabile. Quanto all'altezza delle cortine, & alla grandez- za de baluardetti, que$ti $i faranno quanto più alti, e commodi di piazza, che $i potrà, ne d'altez- za vorrebbono e$$ere meno di tre pa$$a, benche potendo profondare la fo$$a $i deuono fare alte quat- no pa$$a, male dife$e de parapetti con le lor piazze di dentro, vorriano e$$ere $uperiori alla campa- gna il più $i può, per potere i difen$ori hauere quel più vantaggio di $coprire, & offendere il ne- mico. <HEAD>FORTE FATTO A STELLA</HEAD> <HEAD>CON SEI ANGOLI, CAP. XV.</HEAD> <p>SE ALLE dife$e angolari $aranno leuate l'oppo$itioni, a che vengono e$po$te, cioè che il nemico non po$$a, cacciando$i $otto gli angoli AB, $tar coperto, e con la Zappa penetrar dentro per cauar le mine, per certo que$te così fatte forme $ariano vtili$$ime, $tante che tutte le parti della $ua circonferenza $i fanno fianco per guar-<marg>Oppo$itioni alle dife$e angolari.</marg> dar$i, e difender$i l'vna con l'altra. Quanto all'oppo$itione, que$ta non $i può fuggi- re, e ma$$ime in $ito piano, e doue le dife$e de' parapetti fu$$ero gro$$e; $tante la lun- ghezza delle trombe che conuerrebbe dare alle cannoniere, lequali non potriano $coprire $e non da lontanō, poi che volendo con e$$e $coprire da pre$$o il fondo del fo$$o, $arebbe ne- ce$$ario ch'il pendere con la bocca della cannoniera veni$$e per di fuori tanto ba$$a, che face$$e anco $trada per doue il nemico vi pote$$e $alire. Ma è ben vero, che le due cannoniere dell'angolo A, $i po$$ono accommodare per i$coprire da ba$$o, ma non già tanto che ba$ti $icuramente, benche $i po$- $ano far coperte con tronchi gro$$i di rouere, e dare al fo$$o incontro al detto angolo, alquanto mag- gior profondità, nondimeno come $i di$$e que$ta co$i fatta dife$a $arà la più imperfetta, e tanto più doue il fo$$o fo$$e $enza acqua, $i che il nemico non haue$$e difficultà nel pa$$arlo, & non cac- ciarui$i $otto, e ma$$ime vicino alli angoli, doue re$terebbe coperti$$imo, e però d'ogni parte, doue è l'angolo vi $i deuono fare i $uoi fianchetti, acciò l'vno con l'altro po$$a $coprire, & difendere tutto il fondo della fo$$a, benche in detti fianchi non pote$$ero $tare $e non mo$chet- tieri. <fig> <foot>Q 2</foot> <p n=>164</p> <fig> <HEAD>FORTE FABRICA TO SOPR A</HEAD> <HEAD>VN QVADRO LVNGO DIFESO DA DVE BALVARDETTI.</HEAD> <HEAD>CAP. XVI.</HEAD> <p>SOPRA alla forma de gli angoli più acuti $i formeranno le più deboli dife$e: ma fa- bricandogli ne' $iti montuo$i, ogni forma, e dife$a ne $eruirà, pur che dentro re$ti $i- to capace per le piazze, & per gli alloggiamenti nece$$ari; & anco più $arà gagliar- do, quanto che tali $ue dife$e $i potranno cauare nel $a$$o viuo del corpo del monte, ma$$ime co' $uoi fianchetti, per le ragioni di $opradette. <p n=>165</p> <fig> <HEAD>FORTE FATTO SOPRA VN TRIANGOLO</HEAD> <HEAD>CON TRE BALVARDETTI.</HEAD> <HEAD>CAP. XVII.</HEAD> <fig> <p>Le forme triangulari, $e bene pare, che $iano inforticabili, nondimeno e$$endo gran- di, & fabricando$i al mezo delle tre cortine i tre denti, ouero baluarderti, che pi- glino la dife$a vicino a' lor fianchi, $aranno perciò di$en$ibili $empre, che la parte della cortina, che re$ta gli po$$a di$endere, catiando però la dife$a, sì che $i po$$a $co- prire il fondo della $o$$a, ma$$ime e$$endo $enza acqua. <foot>Q 3</foot> <p n=>166</p> <fig> <HEAD>CASE, OVER O PALAZZI FATTI</HEAD> <HEAD>IN FOR TEZZA.</HEAD> <HEAD>CAP. XVIII.</HEAD> <p>Con l'occa$ione di formare que$ti così fatti Forti campali, voglio per li due $e- guenti di$egni mo$trare, come e con quanta facilità $i potranno fabricare an- cora le ca$e, ouero palazzi della villa, acciò $i po$$ino difendere, e $aluare i $uoi habitanti da' nemici, che gli vole$$ero offendere; e ma$$ime per $eruitio di quelli, che habitano lontano dalle Città, & vicino a i confini, doue il <marg>Be$tialità di huomi- ni, che pa$ $a il termi ne de' più $aluatici animali.</marg> più delle volte $ogliono habitare genti di mala vita, & v$e a viuere di rapine, lequali diaboliche genti, non $olo non re$tano contente nel torre la, robba, ma il più delle volte ( con $celerata mano ) $i compiacciono di le- uarne in$ieme la vita, $i che pa$$ano i termini naturali de' più $ilue$tri animali, venendo non $olo le publiche $trade, male proprie ca$e da e$$i viclentate, come $i vede accadere in molti luoghi; e però volendo$i $eruire di così fatta riparatione, e fabriche, la forma quadra $arà commoda; come nel $e- guente primo di$egno $i vederà, cioè per li quattro cantoni TV, SG, oue deuono e$$ere fabrica- te, le $tanze, che formano i quattro baluardi co'l $uo fo$$o, e dipoi intorno alle parti interiori, $ivede per AB, il ponte, che attrauer$a la larghezza del fo$$o, e fa te$ta in A, porta de<*>la $ala C, deue d'intorno $i ritrouano $edici camere, che po$$ono e$$ere in quattro appartamenti co' $uoi incontri <p n=>167</p> HLK, di porte, e fine$tre. Le $tanze angolari MN, chevengono a $ormare i detti baluardi $i po$- $ono riquadrare, cioè la maggiore N, come $tà la parte O, oue $i farà vn luogo per diuer$i $erui- tij, e ma$$ime per $alire nella $offitta di $opra; e la $cala principale per a$cendere al $econdo piano $arà DXP, cioè la porta, & entrata da ba$$o $arà D, e la $alita di $opra P. In quanto alla dife$a di fuo- ri già $i vedono gli otto fianchi, che cia$cheduno $copri la fronte, e la fo$$a, che gli $tà oppo$ta, cioè per il $egnato Q, la parte RS, e $imilmente E, la GF, che deue pigliare la dife$a dall'angolo di <fig> e$$o fianco, doue $aranno cauate nella gro$$ezza della muraglia tante feritoie, che ba$tino a tenerci quel numero di falconetti, ò mo$chettoni, che farà bi$ogno per la dife$a, e ma$$ime $opra cia$cun pia- no di appartamento; douendo poi le $tanze; & habitationi da ba$$o hauer le $ue fine$tre con gro$$e, e $icure ferrate, $i che non $olo non vi $i po$$a entrare, ma ne anco vi $i po$$a buttar dentro fuochi artifi- ciati. <p n=>168</p> <p>E potendo$i con tal'ordine formare diuer$e piante, $i moftrerà ancora la $eguente fatta di più pic- cola e priuata habitatione, cioè per B, porta doue è il $uo ponte leuatoio con $ette camere $opra il $alone A, $enza i piccoli lucghi C, cauatine gli angoli, ilqual $alone riceuerà lume dalle tre fine- $tre nella te$ta FD, e dalle due nel mezo delle quali è la detta porta B, & il re$to delle dife$e co'l $uo fo$$o di fuori $aranno fatte, come s'è detto di $opra. Ma ben $i deue auuertire, che e$$endo le cortine molto corte, le dife$e delle fronti non $i potranno pigliare dall'angolo del fianco, come $i di$- $e, ma $i bene d'alle $ue fine$tre. <fig> <HEAD>IN QVANTI MODI SI POSSA FARE IL FOSSO</HEAD> <HEAD>D'INTORNO LE FORTEZZE REALI.</HEAD> <HEAD>CAP. XIX.</HEAD> <p>Già che la fo$$a per le ragioni dette, è madre della Fortezza, poi che ella partori$ce con <marg>Fo$$a ma- dre della Fortezza. Fo$$a per fetta, co- me ha da e$$ere lar- ga.</marg> la materia, che vien cauata dal $uo corpo, anco il corpo della Fortezza con tutti i $uoi membri, dobbiamo perciò con molta diligenza attendere a ridurla a quella maggior perfettione, che $i ricerca per dife$a dell'vna, & dell'altra parte, laquale perfettione dipende da tre co$e, cioè e$$er larga, profonda, & ben dife$a, quanto alla larghezza già s'è detto alla quinta giornata del Dialogo a ba$tanza, cioè che debba e$$er tanto, che dalli arcobugi de difen$ori po$$a e$$er dife$a la contra$carpa, e tirarui di punto in bianco; circa alla profondita, <p n=>169</p> que$ta tanto quanto $arãno maggiori, le piazze di dentro, ma$$ime quelle de fianchi $aranno cōmo- de, & $icure per la dife$a, e tanto più potendo venire tutta l'altezza della muraglia coperta dalla con- tra$carpa, e però e$$endo profonda $ei pa$$a, & che nel fondo $ia o l'acqua viua, o il $a$$o, que$ta $arà la più perfetta, e tanto più poi quando i fianchi de baluardi $aranno reali, & non e$po$ti alla ruina, ne a perdere le dife$e per le batterie nimiche, con l'aiuto anco de caualieri, & delle $ortite, e tutto per te- ne$e il nemico lontano, ouero farli perdere quel più tempo, che $i potrà, & farli la maggiore offe$a, come $i dirà nel Se$to Libro. E ben che $i $ia mo$trato diuer$i profili per fare anco con pratica la di- <fig> uer$ità delle $ue dife$e, $i mo$trerà al pre$ente anco li $eguentitre profili, e prima per AL, $i vedrà la larghezza del fo$$o, mezo a$ciuto, & mezo pieno d'acqua, che $arà il più vtile, & il più difen$iuo, cioè la parte di fuori HI, e tutta la cunetta piena d'acqua con quella più profondità che $i potrà, & l'altra parte FA, con la dife$a GF, è $enza l'acqua. Circa l'altezza della muraglia AB, & CD, parapetto, non occorre replicare altro, e $olo attenderemo alla contra$carpa LM, & $trada coperta NM, con la $ua dife$a NO. Que$ta $trada coperta MN, $i deue fare concaua nel me- zo, $i che nella ba$$ura, che $i vede, po$$ino concorrere le acque piouane, & hauere il $uo e$alatore, acciò non gua$tino la contra$carpa ML, la banchetta da ba$$o L, vi $i deue $empre fare per con$eruatione di e$$a contra$carpa, $tante il moto, che fanno l'acque della cunetta IH, che $em- pre con$uma quella parte. <p>Segue il $econdo profilo, che mo$tra la larghezza della fo$$a per IE, con la cunetta IH, pie- na d'acqua, HF, è il re$to della fo$$a a$ciutta con la dife$a G, contra$carpa IL, & $trada co- perta LMO, $otto la muraglia ED, $i farà la cunetta. FE, la quale $arà commoda per ri, <fig> ceuere le ruine, che per le batterie vi potranno cadere, $i che non faccino $trada al ne- mico. <p>Segue per vltimo il terzo profilo, che $i mo$tra per BC, con la fo$$a tutta piena d'acqua, & $i pre$uppone, che $ia in $ito paludo$o, e doue poco $i po$$a profondare, e che per coprire l'altezza della muraglia AB, il più $i può, conuenga alzare la contra$carpa EF, & fare il decliuio FG, <p n=>170</p> <fig> $opra al piano del $ito DG, ilquale alzato, come $i di$$e nel Dialogo del primo Libro alla quarta giornata, $i farà con la più cattiua materia, profondando la fo$$a, $i che l'acque vi $tieno alte per il manco vn pa$$o, & che habbiano il $uo cor$o, acciò che non $i infettino per le ragioni dette. <HEAD>Il fine del Terzo Libro.</HEAD> <p n=>171</p> <HEAD>DELLE</HEAD> <HEAD>FORTIFICA TIONI</HEAD> <HEAD>DI BVON AIVTO LORINI</HEAD> <HEAD>NOBILE FIORENTINO.</HEAD> <HEAD>LIBRO QVARTO.</HEAD> <HEAD>Doue $i mo$tra l'ordine che $i deue tenere per fortificare diuer$i $iti, & rimodernare le Fortezze antiche.</HEAD> <HEAD>DISCORSO INTORNO ALL'OPERE PER RIDVRLE</HEAD> <HEAD>ALLA LORO PERFETTIONE.</HEAD> <HEAD>CAP. I.</HEAD> <p>PERFETTO, & eccellente Ingegnere Militare, e capo da Guerra farà quel- lo, che con facilità, e molta prudenza $aprà v$are le di già dette dife$e, e pian- tare la Fortezza conforme al $ito, che vorrà fortificare, co'l preualei $i di tutti que' vantaggi, che dalla natura, è materia di e$$o $ito li potranno e$$ere con-<marg>Principali cō$idera— tioni nel fortificare vn $ito.</marg> ce$$i; e doue vedrà poterriceuere maggiori offe$e, iui voltare le $ue migliori, & più duplicate dife$e. E però $arà molto nece$$ario nel fabricare la Fortezza leuare al nemico tutte le commodità del potere offendere, ò almanco darli quelle maggiori difficultà, & impedimenti, che $i potrà leuandogli la materia, che li può apportar beneficio, e particolarmente la terra buona, e portarla dentro; e di fuori, alman-<marg>Auertimē to nel tra$ mutare la materia a beneficio de' difen- $ori. Diuer$ita di $iti.</marg> co per cinquanta pa$$a lontano dalla $trada coperta nella $pianata alzar$i co' $a$$i. Importando mol- to il $apere tra$mutare al nemico e$$a materia di buona in cattiua, & a' difen$ori di cattiua in buona, $i che quella chene può apportare offe$a, ne apporti dife$a. E per ciò fare, douemo imitare quelli che $anno bene giuocare a' $cacchi nell' antiuedere l'offe$e, & a$$icurar$i il giuoco, come $i di$$e nel Primo Libro, gouernando$i $empre però conforme a'naturali effetti delle materie, con la e$perienza de' $ucce$$i, & approbare tutte quelle co$e, che $aranno dalla ragione, e dal tempo certificate per buo- ne. In quanto a' $iti da fortificare, que$ti po$$ono e$$ere di tre $orti, cioè $opra l'acque, sì del mare, co- me di laghi, ò fiumi; $econdariamente in piano; terzo, & vltimo in monte. Circa poi al giudicio, che $i deue fare per $apere quale $ia il meglio, e più $icuro, $i riguarderà prima a quelle circon$tanze, per le<marg>Circo$tan ze che de- ue hauere il $ito do- ue $arapiã tata la For tezza.</marg> quali la Fortezza ne po$$a riccuere beneficio, che proporremo e$$ere quattro. Cioè, ch'ella po$$a e$$ere fabricata con dife$e reali, e non e$po$te alla Zappa, e che $ia il più $i può difficilc all'e$$ere a$$e- diata, & vltimamente per con$eguenza facile all'e$$ere $occor$a. Douendo$i particolarmente ancor $apere, che le più facili per e$$ere $occor$e, $ono quelle po$te $opra il mare, & vicine alle montagne, che per le valli nelle quali $ono per l'ordinario le $trade, & pa$$i $tretti, commode all'e$$ere dife$e dalli $te$$i montanari prattichi delli $iti, e$$endo però va$$alli, o confederati del Prencipe, che po$$iede la Fortezza. Nondimeno il $ito po$to $opra al mare $arà il più perfetto. Quanto a quello del monte<marg>Sito per- fetto po— $to $oprail mare, e $o- pra il mon te.</marg> e$$endo però in luogo che po$$a a$$icurare il pae$e co' $uoi habitanti, dopò à quello del mare $arà il $econdo da e$$ere molto $timato, poi che e$$endo $opra il $a$$o, come $i propone, vi $i può fabricare la Fortezza ine$pugnabile, e$$en do ancor difficile l'a$iediarla, e tanto più quando hauerà valle, ò colli- ne appre$$o. Quella poi che $arà po$ta in piano, $arà la più offen$ibile, ma$$ime e$$endo e$po$ta alla Zappa, nella quale bi$ogna $upplire a tutte le difficultà con la grandezza, erealità delle $ue dife$e, in- $ieme con vn gagliardo pre$idio, e con l'altre circon$tanze, che di gia $i $ono dette. <p n=>172</p> <HEAD>SITO IN PIANO DA FOR TIFICARE.</HEAD> <HEAD>CAP. II.</HEAD> <p><marg>Da Fortez za deue ha uer dētro $ito a ba- $tanza, & e$$ere d'v- na egual dife$a.</marg> SPESSO $uole occorrere hauere a fortificare vn Ca$tello, ò Città fabricata all'anti- ca, come per e$$empio $i vede nella $eguente pianta per la circonferenza fatta con le due linee paralelle, e $uoi torrioni. E douendo$i nel fortificare così fatte piazze il più delle volte allargar$i in fuori per accre$cere dife$e, ouero $ito di dentro, $i ricerca- no perciò molte con$iderationi auanti, che $i faccia alcuna deliberatione, e le princi- pali $aranno que$te; cioè prima, che dentro venga $ito, e piazza a ba$tanza sì per la commodità della <fig> dife$a, come per gli habitanti, e di quelli del pae$e, che vi po$$ono concorrere in tempo di guerra. Seconda, che tutti i baluardi, e dife$e $ieno d'vn'i$te$$a perfettione, perche e$$endone tra molti bene <p n=>173</p> inte$i vno imperfetto, e più de gli altri mal dife$o, $i douerà credere, che da quel $olo ne po$$a $ucce- dere la perdita di tutti gli altri; & in vltimo, che per quanto $i può, $i deue riguardare allo $paragno<marg>Sparagno d ll'opera re. Proportio ne e bel- lezza del- la Fortez- za in che con$i$ta. Auertimē to, che $i deue haue re nel for- ci$icare v- na Città $errata cō muraglia vecchia.</marg> della $pe$a nel $eruir$i delle muraglie, e terrapieni fatti, e$$endo però e$$e muraglie buone, e $icure, le quali po$$ono $olo $eruire per le lunghezze delle cortine. Douendo$i appre$$o $apere, che la pro- portione, e bellezza di que$ta Archittettura Militare non deue e$$er giudicata da' proportienati $uoi compartimenti, & adornamenti di fregi, ouero cornici; ma $i bene nel vedere vn corpo grande, e ro- bu$to piantato con quella mae$tà, e dife$a, che gli bi$ogna conforme all'offe$a, che pote$te riceuero da potente nemico; e tanto più quanto $i vedrà la facilità delle $ue di$e$e, que$ta sì fatta Architettu- ra $arà tenuta in $uprema bellezza, e perfettione. Douendo$i però molto bene auertire, che fortifi- cando$i vna Città, ò altro luogo circondato, e $errato con muraglia vecchia, di non di$truggere pri- ma e$$a muraglia per douer poi rifarla nuoua con le $ue dife$e; perche re$tando così aperta, in quel tempo ne potria $uccedere la perdita del tutto; e ma$$ime per la lunghezza di e$$o tempo, che può correre auanti che con la nuoua dife$a $i po$$a ridurre in $tato $icuro. E però $i doueranno compar- tire fuori della muraglia, e doue per necc$$ità bi$ogneranno, i $uoi baluardi, ouero ba$tioni da far di terra, $ituandoli al $uo luogo. Et ridotti di$en$ibili co' $uoi $ianehi, e piazze commode, per poter di- fender$i, & offendere, $i doueranno poi fabricar le cortine a parte per parte, $enza la$$are la Città, o altro luogo aperto, & andar finendo la cauatione di tutta la fo$$a, disfacendo, o la$$ando oue bi$ogne- rà, la $ua muraglia vecchia in parte, che $i rifarà la nuoua; Cioè proponga$i, che la parte della mura- glia vecchia AB, HI, $ia co' $uoi angoli commodi per piantarui i baluardi, e farla $eruire per cor tina, e nel re$to non e$$endoci parte alcuna che ne $erua, come per e$$empio $arà RS, aggiuntogli la SB, $i formerà la quarta cortina. Ma per quello che $egue poinella circonferenza CLI, $i douerà del tutto fabricar di nuouo, sì per dare a gli vltimi due baluardi CI, proportionata dife$a, come per e$$ere la dife$a de gli angoli della muraglia vecchia PO, MN, non proportionata a quel- la de' baluardi: onde $arà nece$$ario fortificar que$to $ito d'ogni intorno con otto baluardi reali, e di vna egual potenza, cioè di $altare in fuori, e de$criuere la circonferenza CQI, $opra laquale con le di gia dette regole $i douerà compartire e$$i $uoi baluardi, come $i vede; ilqual circolo $i deue $empre fare, quando $opra le cortine fatte di nuouo, $i douerà piantare i baluardi, forman do$i per e$$o le pro-<marg>Non $i de- uono mai fabricare baluardi imperfetti p$paragna re la$pe$a.</marg> portioni delle dife$e, che doueranno tra di loro hauere. Ne $i deue mai per $aluare vna cortina vec- chia, o parte di e$$a, piantare vn baluardo più imperfetto de gli altri per le ragioni dette, perche mol- re volte per fuggire vn poco di $pe$a, s'è fabricata la Fortezza imperfetta, doue è conuenuto doppo il fatto disfare le parti male inte$e con duplicata $pe$a. <HEAD>SITO STRAVAGANTE, ETFORTIFICATIONE</HEAD> <HEAD>ANTICA POSTA IN PIANO, DA FOR TIFIGARE.</HEAD> <HEAD>CAP. III.</HEAD> <p>PROPORREMO $imilmente l'hauere a fortificare vna terra circondata d'v- na muraglia antica po$ta in $ito, e benche in piano, $ia perciò a$$ai $trauagante; poi che non $i deue ri$altare in fuori nelle $ue cantonate, ouero angoli, e que- $to per la vicinanza d'vn fiume, e che vi $ia da vna parte, & dall'altra alture, o ba$$ure, non potendo$i anco preualere della muraglia vecchia, $tante la $ua de- bolezza, e volendo con ogni po$$ibile $paragno di $pe$a fortificare que$to luo- go, & ridurlo in $icurtà, anderemo pen $ando al modo di farlo, & non potendo<marg>Come $i forti$ichi vna forma quadra cō $paragno, e perfettio ne.</marg> o non volendo allargarei in fuori $arà nece$$ario, che $tiamo $opra allo $te$$o re- cinto, e tanto più per preualerci della fo$$a, & del terrapieno antico. E però vi fabricheremo $olo quattro baluardi, cioè vno nel mezo della longhezza di cia$cuna cortina, che $aranno i $egnati EF, GH, e per la ragione, che $i dirà $i fonderanno i $uoi fianchi fuori $opra all'orlo della contra$car- pa, doue verranno le gole de baluardi MX, longhe pa$$a quaranta; e perche nelli angoli della mu- raglia, & del terrapieno vecchio AD, BC, non $i può ri$altare in fuori, perche oltre a quanto s'è detto $i $concerterebbe tutta la dife$a, con pur troppo gran recinto, & fattura non e$$endo nece$$a- ria, e però ridurremo e$$i cantoni in baluardi, col ri$altare da ogni parte dentro la muraglia, & il ter- rapieno vecchio, tanto quanto $i vorrà fare grande il fianco con la $palla, come $i vede per I <28>, go- la I, fianco, & IL, $palla, che in tutto $i farà pa$$a venticinque, & la detta gola, pa$$a quaran- ta, come $i di$$e per farui vna $ol piazza per fianco, doue $i verrà a intaccare, & a tagliare il terrapie- no vecchio per quanto tiene la forma del cugno ILQ, & co$i $i intenda fare a tutti li altri tre ba- luardi DCB, e de$critto il fianco, & la $palla anco delli altri quattro baluardi, che $i fanno di nuo- <foot>R</foot> <p n=>174</p> uo GH, EF, $i tlreranno le cortine dall'vno all'altro fianco, come $i vede IM, XS, doue i fianchi $i vengono l'vno con l'altro a $coprire, e con tal ordine $i $aranno fabricate le dife$e, & le piaz ze di otto baluardi, e $olo con la fattura di quattro fatti in pianta, douendo$i poi allargare, & profon- dare la fo$$a quanto farà dibi$ogno, & per fine farui poi la $ua muraglia, con maggior commodità, $i chel'opera de terrapieni piazze, & dife$e, $i po$$a con$eruare. <fig> <p n=>175</p> <HEAD>Come $i deuono repedonare, & forti$icare le muraglie vecchie. Cap. IIII.</HEAD> <p>Gia che trattiamo intorno al modo da rimodernare le Fortezze antiche, giudico<marg>Modo faci le p repe- donare, & per a$$icu- rare le mu raglie vec chie. Pūtellialla muraglia vecchia, come $i de</marg> e$$er nece$sario mo$trare il modo da repedonare, & fortificare le loro muraglie vec- chie, per fuggire la $pe$a nel disfarle, e poi tornarle a rifare col $uo terrapieno, pro- ponendo poterci $eruire de l'opera fatta, $enza aprire la Fortezza, & a$sicurare e$- $a muraglia, come s'ella fo$se tutta nuoua, e perche que$te muraglie antiche per l'or dinario $ono $tate fabricate con poca $carpa, & anco con poco fondamento, ma$si- me $tante la profondità, con che al pre$ente $i fanno le fo$se: mo$trerò quello, che più volte ho con <fig> l'e$periēza fatto operare, & $uà fattura nō $olo facile, ma ancor $icura nel fare vnire la muraglia vecchia con la nuoua, & con vna $te$$a potentia $o$iētare ogni gran pe$o del terrapieno, e per e$s empio dell'opera da fare, $i mo$tra il pre$ente di$egno, che per AB, ne rappre$en ta la muraglia vecchia da repedonare il $uo fondamen- to GE, AM, con l'aggiungerui per di fuori tãta $carpa, che la vēga ad a$$icurare, & in$ieme cō la muraglia vec- chia, a $ultētare ogni graue pe$o del terrapieno. E per ciò fare $i douerà per la lunghezza della muraglia da repedonare, fermare tre $taggie, con quella $carpa, che douerà hauere tutta la muraglia nuoua, cioè vna da ogni te$ta, & vna nel mezo, le quali pre$upporremo fac cino la $carpa HL, & nel dar principio $i comincierà da vna te$ta, & a parte per parte $i e$$e quirà, per lo $patio $olo d'otto, o di dicci pa$$a per volta, & s'anderà puntel lando prima la muraglia vecchia per di fuori con traui tanto lunghi, che le te$te pa$$ino il mezo della altezza di e$$a muraglia, & l'altra te$ta del traue $i fermi da ba$- $o tanto lontana dal fondamento, $i che vi $i po$$a caua re il fondamento, che farà dibi$ogno per la nuoua mu- raglia, cioè più dello $patio di FE, & a$$icurato detta muraglia vecchia, $e le farà cauare e$so fondamēto $ot- to per in$ino al mezo della $ua gro$$ezza, che $arà AC, & in parte che $i farà que$to cauamento a ogni due pa$ $a per lunghezza, vi $i fermeranno dentro i puntelli di rouere, come $i vede peril $egnato MG, bē fermati al- le $ue te$te cō pezzi di tauoloni, & ben calcati con vna mazza di ferro, $i anderà a$$icurando, tutto lo $patio di quella parte del fondamento principiato, & immediate vi $i farà $otto la nuoua muraglia EF, tanto larga che vi $i po$sa la$ciare la bãchetta FL, alzando la muraglia con la $ua $carpa LH, per in$ino a O, piano del fonda- mento vecchio AG, & dentro al corpo del muro $i la$- $erano i puntelli MG, e beni$$imo $errato $otto la $ua muraglia nuoua con la vecchia, mettendo poi il $econ- do puntello NL, con hauer prima per lungezza fatta tagliare in dentro la muraglia vecchia, alla parte di $o- pra L, almanco vn piede, e que$ti co$i fatti puntelli di rouere $i la$$eranno $imilmente murati nella gro$sezza della muraglia da fare, $i che immediate $i a$$icuri l'o- pera conforme alla più o manco debolezza della mura glia vecchia, & grauezza del terrapieno da $u$tentare. Quali $ecōdi puntelli NL, deuono e$sere beni$simo $errati $otto il taglio L, e cō tale ordine $i anderà $egui- tando la fabrica dello $carpone della muraglia LH, <21>in$ino al cordone HI, doue $arà tagliato vgual-<marg>uono met- tere. Puntelli di rouere $ot to il fonda mento. Pūtelli la$ $ati nelcor po della muraglia.</marg> mente nel muro vecchio il cugno HIL, & poi $errate bene l'vna cō l'altra muraglia, come $i di$$e per a$$icurare tutta l'opera, & cō quella bellezza, & Fortezza che $i può de$iderare, <21>che mētre che la mu raglia nuoua può riceuere violenza dal moto, e dal pe$o della vecchia, col terrapieno, che le $tà di $o- pra, i detti pūtelli di rouere, che vi $ono dētro, $o$tēgono tutto e$so pe$o, e moto, che pote$se occorre- re, & quãdo poi e$sa muraglia hauerà col tēpo fatto e$sa pre$a, tãto più duplicatamēte l'opera $i nuo ua, come la vecchia verrà $icura, e con tal ordine $i potranno rimodernare, & fortificare tutte le cor- <foot>R 2</foot> <p n=>176</p> tine vecchie a pezzo per pezzo, $eruendocii primi puntelli longhi de traui, che $i mi$$ero per di fuo- ri, per l'altre parti, che s'anderanno facendo, tra$portandogli conforme al bi$ogno, poi che la mura- glia fatta, re$ta $icuri$$ima $enza, $tante quelli, che vi $i la$ciorno dentro murati. <HEAD>FORTEZZA ANTICA, DOVE VI SI DEBBA</HEAD> <HEAD>ACCRESCERE LE SVE DIFESE.</HEAD> <HEAD>CAP. V.</HEAD> <p>In alcuni luoghi $i vedono Fortezze fabricate all'antica, co' baluardi, $enza orecchioni, & in tanta lontananza l'vno dall'altro, ch'è impo$$ibile potere con l'artiglierie de fianchi arriuare alla punta dell'altro baluardo oppo$ito, come chiaramente per lo pre$ente di$egno $i può vedere per li due baluardi TV, PS, douendo l'artiglierie del fianco PQ, arriuare alla punta dell'altro ba- luardo Z, che per e$$empio $iano ducento cinquanta pa$$a; Si che $tante la <marg>Dãno, che po$$ono apportare le Fortez- ze non di- fe$e.</marg> piccolezza de' baluardi, e la debolezza delle $ue dite$e, viene a e$$ere Fortezza qua$i inutile, o almanco nel numero delle più imperfette. Onde a me pare, che il Prencipe, che la po$$iede facci errore grande a non prouederui, e che la continua $pe$a, che egli fa nel tenerui il pre$idio, & le monitioni da guerra, gli po$la apportare danno duplicato, perche viuen- do con $peranza d'hauere vna Fortezza, per $icurta del $uo $tato, e che poi all'improui$o il nemico la a$$ali$ca, e per la debolezza $ua la prenda, $i hauerà per$o la $pe$a fatta, & dato al detto nemico <fig> quello, che $e gli doueria torre, e però $e il Signore Iddio, non ne hauerà leuato il ceruello, $i che egli voglia, che noi $te$$i procuriamo la propia ruina, vi $i deue perciò rimediare per cōmun beneficio con quelle più fondate ragioni che $i può, e per venire a particolari, pre$upporemo douer$i con rappezza- menti, e non con dife$e reali a$$icurare la propo$ta Fortezza, e che per ciò fare corrino due opinio- ni, e prima che $i debba allargare, e profondare la fo$$a, e con quella terra accre$cere le piazze di den- <marg>Due op<*>- nioni per a$$icurare la Fortez- za.</marg> tro, e farne i parapetti, & i caualieri, pre$upponendo che que$to ba$ti. E per la $econda opinione contro la prima $i mo$tra, non ba$tare tale opera, perche $tante la dife$a di que' piccioli, e deboli fian chi, il nemico $i può cacciar $otto la cortina, o doue più gli piace, & e$$ere $icuro dall'offe$a, $i de caua lieri, come dell'altre piazze $uperiori, e con cauamenti delle mine, far$i $trada $opra le ruine per en- trare, & impadronir$i della Fortezza. E per rimediare a tale oppo$itione, dico, che $i deue $empre procurare di potere offendere il nemico, quando egli $ia nella fo$$a, e que$to $olo $i può fare per fian- <p n=>177</p> co, e con le dife$e corte, e perciò mo$treremo che con l'opera $olo della $emplice terra po$$iamo ri-<marg>Con l'opera di terra $i può a$$icura re la Fortez za. Reuelinimo derni vtili i tutte le For tezze.</marg> d<*>re que$ta Fortezza a tale dife$a, che $i potra tenere nel numero delle più gagliarde, benche al pre- $ente ella $ia delle più deboli, e que$to, perche tutte le $ue parti, le faremo diuentare fianchi, con la fa- brica d'vn Reuelino moderno, che $ara ABC, che pretendo douer$i fabricare al mezo della corti- na, $opra la contra$carpa, cioe $ia la cortina TP, il Reuelino A, la $ua gola BC, lontano dalla cortina FH, circa a venti pa$$a, que$to Reuelino, benche $i facci con la $emplice terra, $i farà però in forma di baluardo, cioè con trentacinque pa$ia almeno di gola, e venticin que al più tra il fianco, e la $palla, & lo $patio della fo$$a vecchia, che e FB, CH, a que$ta da ogni parte $i fara la $ua trin- ciera che cuopra il tran$ito dalla porta, ouero $ortita G, per andare $opra la piazza del Reuelino BC, e fabricato que$to Reuelino, che le $ue fronti piglino la dife$a almeno a venticinque pa$$a den- tro la cortina, e lontano dal fianco de baluardi, dobbiamo procurare, che venga da ogni parte dife$o dalla fortificatione vecchia, come $i pre$uppo$e, e perciò da cia$cuna di e$$e parti $i deue fare l'accre- $cimento della dife$a del fianco PQ, $ino a PO, con alzar$i alquanto la piazza, & sba$$are a quel- la vi$ta il parapetto della cortina per meglio potere $coprire la fronte del Reuelino, $i che l'vltimo pez zo, che $arà in O, po$$a $coprire la detta fronte, e quello, che $i mo$tra da vna parte, s'intenda da tut-<marg>Dife$a del Reuelino.</marg> te l'altre. Re$ta il procurare la dife$a duplicata alle fronti de baluardi vecchi, che ciò $i farà con la fat- tura del caualiero MN, da fare $opra la porta, ouero $ortita, detta G, laquale $i farà in altezza tale, che ella po$$a $coprire le dette fronti $enza più alterare il parapetto della cortina, e con tali opere di terra gia vediamo e$$ere tutte le parti ridotte in fianchi, come $i propo$e, cioè l'vna difende l'altra a ti ro anco di mo$chettone, e come $i vede il Reuclino co $uoi fianchi EF, e fronte EA, difende la fo$$a, e i baluardi vecchi, & e$$a murglia, e terrapieno vecchio $cambieuolmente difende e$$o Reueli- no. Re$ta l'a$$icurare il Reuelino dalle offe$e che per di fuori gli può fare il nemico, e ciò $i farà con la<marg>Riuelino co me s'a$$icuri</marg> <*>laig hezza, & còn la profondità della fo$$a LIR, laquale deue e$$ere piena d'acqua, che vada d'in- torno la $ua gola $ino alla muraglia della cortina. Circa all'altezza di que$ti Reuelini, ella non vor- rebbe e$$ere più d'vn pa$$o $opra al piano del $ito di fuori, & e$$endo e$$o $ito alto, $i farà vguale, e ciò $i faccia, perche venga più $icuro dalle offe$e, & meglio dife$o dalle piazze di dentro. Quanto al re$to del fo$$o $e egli $i potra fare mezo a$ciutto, e mezo d'acqua per longhezza $olo della cortina, per po- terlo meglio difendere con le $ortite, $arà bene, $e non farlo tutto con l'acqua, & $eruir$i della materia per fare le piazze, & le dife$e di dentro più commode, che $i potrà. Douendo$i auertire, che lo $patio della fo$$a non cauata, per quanto tiene la fronte del baluardo, è non $olo inutile, ma danno$o, perche non può $eruire $e non al commodo del nemico, $tante le ruine che v<*> po$$ono ca$care, & farle $trada. <HEAD>FORTEZZA ANTICA IN SITO PIANO DOVE SI DEBBA accre$cere, & a$$icurare le $ue dife$e. CAP. VI.</HEAD> <p>Nel precedente capitolo habbiamo mo$trato, come $i deue rimediare alle di- fe$e longhe, e mal $icure delle Fortezze antiche, al pre$ente, benche trattia- mo dell'i$te$$a materia, $i mo$trerà perciò il rimedio con qualche diuer$ità, e trattando di co$a tanto importante, $arà bene il $apere variare la dife$a, con-<marg>Reuelini vtī li nelle dife $e lunghe.</marg> forme a $iti, & all'opere fatte, e ma$$ime col mezo delli $te$$i Reuelini vtili$$i- mi più d'ogni altra co$a nelle dife$e lūghe però pre$upporemo di hauere ad a$$icurare la Fortezza, che habbia i $uoi baluardi lontani, come per le due lettere AB, $i vede, & che $ieno con due piazze per cia$cuno de lor fian- chi, & a$$ai commode, come $ono le BC, e però oltre allo allargare, & al profondare la fo$$a d'ogni intorno, & $eruir$i di quella terra per farne le piazze co'lor parapet- ti, $i deue anco fabricare i due caualieri per cortina, come $i vede per QR, $coprendo per fianco XX, le fronti de baluardi EP, faranno dife$a boni$$ima, come anco faranno dall'altra parte, $o- pra la piazza de'baluardi, e parte del fo$$o, oltre alla dife$a pe<*> fronte, benche que$ta non $timo<marg>Caualieri, che $copra- no, e difen- dano da tut te leparti.</marg> molto. Perche la vera, & la più vtile dife$a è quella, che $olo fcopre, & difende la larghezza, e profondità della fo$$a, e però non potendo $eruire i fianchi CD, de baluardi per dife$a della fron- te dell'altro oppo$ito, $tante la lontananza, $i fabricherà vn $emplice Reuelino moderno, che mo- derno li chiamo per e$$ere angolari, e dife$i da tutte le parti, contrarij alle forme circulari, come $i di$$e di $opra al quinto Capitolo. Il pre$ente Reuelino $i farà pure nel mezo della cortina, e di lar- ghezza di gola capace per potere operarui l'artiglierie da ogni parte de fianchi, come $i di$$e. Ma. $olo que$to $i farà lontano dalla cortina quattro, o $ei pa$$a, cioè tanto che la porta della $ortita Z,<marg>Reuelino vi cino allamu raglia, e per che.</marg> venga per di fuori coperta dall'offe$e della contra$carpa, & che l'artiglierie de fianchi de baluardi po$iino $couare la cortina, come $i vede per HG, nella cortina CF, cō la $ortita Z, dou'è il $uo cor po di guardia, & alloggiamēti <21> tenerla guardata in tēpo di dife$a, che in tēpo di pace ella deue $tare <foot>R 3</foot> <p n=>178</p> murata. I fianchi di que$to Reuelino, $i potrãno anco fare sēza l'orecchione, come $i vede p HI, cōla fronte IK, che piglia la dife$a nō $olo da' fianchi de'baluardi, ma ancora dalle cortine. La mate<*>a poi <fig> da fabricare e$$o Reuelino, $i cauerà dalla profondità, e dalla larghezza, che deue hauere il $uo fo$$o, ilquale douerà e$$ere, e d'auantaggio, largo, e profondo, come è l'altro, cioè almeno pa$$i venti nel fon <marg>Reuellino & $ua altezza.</marg> do, e pieno d'acqua, che $arà lo $patio MNL. L'altezza di que$to Reuelino non deue pa$<*>re l'alt<*>z za della contra$carpa, cioè del ciglio che copre la $trada coperta, $i chela $ua piazza venga $icura da poter fare da ogni parte l'officio $uo, che è di difendere tutta la fo$$a, doue anco i fianch<*> de baluar- di faranno l'i$te$$o effetto, con dife$e duplicate, & $icure, come $i pre$uppo$e. Auertendo però, che $opra alle piazze $uperiori, e ma$$ime doue deuono $tare l'artiglierie, non $ia alcuna muraglla, e <marg>Sopra alle piazze, do- ue $ono l'ar tiglierie nō vi deue e$$er muraglia.</marg> doue fu$$ero come in tali fortificationi antiche $ono, elle $i faranno disfare, e rifare e$le di$e$e con la $emplice terra, $aluo però alle piazze ba$$e de fianchi, coperte da merloni, ch'e$$endo tutti ma$icci di muraglia, ella $i deue $olo sba$$are circa a tre piedi, & rifare tale altezza con la detta terra, e condot- te per di fuori, $i che le palle tirateui dal nemico, non po$$ano mandare le ruine nella detta piazza, & offendere i difen$ori. <HEAD>FORTEZZA ANTICA DA RESTAVRARE, POSTA SOTTO A VN COLLE, CHE LA DOMINA DA vna parte, e dall'altra vi corre vn fiume, che l'a$$icura.</HEAD> <HEAD>CAP. VII.</HEAD> <p>Col mezo della diuer$ità de'$iti, & delle dife$e, $i vengono a $coprire, le imper- fettioni di e$$e dife$e, non venendo proportionate all'offe$e, che po$lono rice- uere, onde l'Ingegnero Militare; viene à fare quella pratica che conuiene, come <marg>Sopra a due capi $i deuo no $tabilire le dife$e.</marg> Soldato nell'antiuedere l'offe$a, che li può fare il nemico, e poi come Ingegne- ro deue $apere fabricare la dife$a conforme alla materia, & alla detta offe$a, e però proporremo di volere con l'opera della terra a$$icurare la propo$ta Fortez- za antica, $i che con rimodernare il più $i può le $ue dife$e, ella $i po$$a difende- re, non o$tante l'offe$a che ella può riceuere da quella parte del colle, e$$endo l'altre a$$icurate dal fiume; cioè la parte e$po$ta $i vede per lo $patio 1. 2. 3. dife$o da baluardi, e do- ue è vna $ol piazza per cia$cuno di e$$i fianchi, come $i vede per ED, fianco & C, piazza $coper- ta dall'eminenza di fuori AE, come anco $i pretende $iano gli altri fianchi, e piazze di dentro co- perte da parapetti di muraglia, conforme a l'v$o di que' tempi. In quanto al remedio, già $i sà, che li para petti di muraglia $i deuono disfare, e rifarli in tanta gro$$ezza, & altezza che po$$ino $icura- mente coprire e$$e piazze; Re$ta la principal co$a da con$iderare e terminare, che $ono que$ti $uoi <p n=>179</p> $ianchi con vna $ol piazza, $tante l'eminenza detta, & il nō hauere li orecchioni, che le cuopra, e <*>en- che vi $i fabrichino i $uoi merloni, e$$i vengono con le bocche delle $ue cannoniere $coperti <*>lla<marg><*></marg> campagna, per le quali bocche potendo pa$$are i tiri dell'artiglierie nemiche, non $olo e$$imerioni verrebono ruinati, con la perdita delle dife$e, ma la piazza, & la gola del baluardo X, $arebbe $pazzata, che è oppo$itione pur troppo grande, & delle maggiori che po$$a hauere la Fortezza, ma$- $ime fuori doue $ono l'eminenze del $ito. Eper remediare a tal'offe$e ci po$$ono e$$ere due principa- li opinioni. Prima per coprire le dette cannoniere, alzare la contra$carpa con quella terra che $i ca-<marg><*></marg> uerà per aliargare, & per profondare la fo$$a; La $econda opinione $ia, che i fianchi che al pre$ente $o- no fatti con vna $ol piazza $i reduchino con due, e$$endoui la fo$$a profonda, & le piazze deile go<*>e de baluardi capaci per dette due piazze. In quanto alla prima opinione, que$ta $arebbe la più catti- ua che $i pote$$e hauere, perche $i farebbe tutto all'oppo$ito di quello, che per nece$$ità conuiene fa- re, cioè in cambio di rimediare all'imperfettione del $ito, & fare le dife$e conforme all'o$$e$e, $i forti- ficherebbe a beneficio del nemico, atte$o che, $e la Natura ha fatto l'eminenza del $ito di $uori, doue<marg><*></marg> e$$o nemico ne può $coprire & battere, $i verrebbe dalli $te$$i difen$ori a fare con l'arte tale alzato, che $erui$$e poi da pre$$o al nemico per coprir$i, & ber$agliare con li mo$chetti i difen$ori, oltre il dare a e$$o nemico più commodità di terra da buttare nella fo$$a, e farui la trauer$a, & anco oltre al- l'e$$ere da noi $te$$i procurati tali di$ordini, non per que$to potremo neanco coprire il fianco, $e non <fig> <foot>R 4</foot> <p n=>180</p> <marg>Merloni al ti $on roui no$i. Cannonie re del fian cocoperte con l'aba$- $are tutta la piazza del baluar do.</marg> per fronte, cioè per quanto tiene la larghezza della fo$$a oppo$ita, & non per il trauer$o che tie- ne la lunghezza della cortina, e fronte del baluardo, $tante l'eminenza che potrel be hauere il $ito fuori AB, laquale offe$a trauer$ale è delle più nociue, perche co$i fatte batterie tagliano i cantoni delle cannoniere, & fanno ruinare i merloni con la perdita della dife$a, e tanto più douendoli fare alti per coprire la piazza di dentro, doue conuiene farci d'intorno la cainicia di mur glia, che anco que$ta è la più danno$a opera, che $i po$$a fare nella l'ortezza, a danno de difen$ori, e però dico e$$er nece$$ario il tener$i ba$io con la piazza di detti fianchi, & ridutli con due piazze, come $i vede per IG, e$$endo la prima I, coperta per e$$ere ba$$a, & con i $uoi merloni fatti con la meta della $ua al- tezza di calci$truzzo, & l'altra parte di $opra con la terra, come $i di$ie nel Dialogo alla quarta giorna ta, doue la $icuità non potrà e$lere maggiore. In quanto poi alla piazza $uperiore GO, que$ta ve- nendo coperta col $emplice parapetto di terra, doue $i po$$ono $empre tagliare le $ue cannoniere per tre pezzi, con quella facilità, & $icurtà che più volte s'è detto, oltre all'e$$ere co$r coperte per trauer$o dali'orecchione, che vien fatto per lo $patio O <01> <G>*w</G>, tal dife$a non $i può de$iderare, ne più com- moda, ne più $icura, $i che con l'aiuto de caualieri HLP, la Fortezza da tal parte verrà ottimamen te dife$a $tante anco la larghezza, e profondità della fo$$a, & delle $ue acque, perche nelle Fortez- ze antiche, e di grandezza commode, rare volte $e ne tiouano che non habbino le $ue due piazze per fianco, e però doue elle $ono fatte, e ma$$ime contro l'eminenze, de $iti vi $i deuono la$$are, & a$$icu- rarle con la $emplice terra. Circa all'altre parti del $iume non occorre trattarne, ba$tandoui li ordi- narij parapetti, $empre però che il nemico non $i po$$a accampare fuori nella parte RQ, e che non vihabbi commodità notabile per offenderne. <HEAD>SITO IN PIANO DA FORTIFICARE, CHE DA VNA PARTE SIA VN FIVME CHE L'ASSICVRI, ET DALL'ALTRA VN MONTE CHE LO BATTA.</HEAD> <HEAD>CAP. VIII.</HEAD> <p>Sara il $ito, & la forma della pre$ente fortificatione a$$ai differente dalla $op<*>a$critta, poi che $i douerà piantare la Fortezza da $uoi fondamenti, do- uendo$i per nece$$ità fortificare, benche e$$o $ito $ia imperfetto, sì per e$$ere po$to $opra a pa$$o di frontiera, come ancora per e$$ere Città, o altro luogo habitato da'$uoi cittadini, doue $ia nece$$ario fortificarlo, però bi$ogna fare della nece$$ita virtù, come $i douerà nella propo$ta pianta, laqual $e bene è $i- tuata $opra il fiume P, che $i propone $ia reale, e che le $ue acque non po$$i- no e$$ere diuertite; nondimeno e$$endo dall'altra parte il monte, ò colle X, che lo può battere, & apportare non poca offe$a, non $i può negare, che e$$o $ito non $ia con qualche imperfettione, la quale $arà tanto maggiore, quanto verrà ad e$$ere la vici- <marg>Le piazze della For- tezza $i po$$ono coprire.</marg> nanza di tal $ua offe$a. E però proporremo la Città, ò villa da fortificare $ia la $egnata BC, EF, lontana da e$$o colle pa$$a trecento, nella quale di$tanza, $e bene il nemico non potrà commodamen- te battere la muraglia, potrà però $coprire e battere le ca$e di dentro, benche le piazze della Fortez- za $i po$$ino coprire con parte di e$$e ca$e. Quanto all'opera della $ua fortificatione cono$cendo$i di già, che la vicinanza di e$$o colle ne può nuocere, dobbiamo cercare di allontanar$ene, e da quel- la parte fabricare la più gagliarda dife$a. E per de$criuere i $uoi baluardi, proporremo non $i poter $eruire della muraglia vecchia, $e non di quella parte EF, po$ta $opra il detto fiume, ma$$ime do- uendo$i allontanare dal colle X, per il manco lo $patio CIBH, doue $arà nece$$ario allargare il $ito di dentro, e formare gli angoli ottu$i dalle due parti NOMG, & in$ieme fabricare i $ei ba- luardi reali, e li due HI, oppo$ti al detto colle $i faranno con la $ua cortina A, angolare, ouero la fronte piatta co' due fianchi LT, benche $i pote$$e anco fare la detta $ola cortina angolare co $uoi caualieri. Circa la parte EF, $opra il fiume, e$$endo reale, come s'è propo$to, ba$terà fabri- carci i due baluardetti VS, come $i vede. <p n=>181</p> <fig> <HEAD>FORTEZZA POSTA SOPRA VN MONTE.</HEAD> <HEAD>CAP. IX.</HEAD> <p>Per le ragioni dette, la Fortezza $ituata $opra il monte, $arà la più forte di tutte, $empre però, che le altezze delle $ue cortine $ieno tagliate nel viuo del $ito, ve- nendo per natura, & arte $icura dalle batterie, e Zappa, proponendo$i, che e$$o $i- to habbia $otto il $a$$o viuo, e che l'acqua da bere non gli po$la mancare. E perche $pe$$o $uole occorrere a $ortificare que$ti così fatti $iti, $arà perciò di non poco beneficio per intelligenza di tal'opera, mo$trare co'l $eguente di$egno, la forma delle migliori dife$e, con quelle con$iderationi, & auertimenti, che più po$$ino apportare perfetto fine. E però proporremo di douer fortificare alla moderna vna Rocca antica $opra vn mon- <p n=>182</p> te, che fu$$e per e$$empio da vna parte del circuito d'vna Città po$ta in piano, come per AM, $ive- de, e NQS, monte, con la Rocca in cima YX. E prima douemo con$iderare al bene$icio, che può apportare tal $ito fortificato, cioè vedere, $e per$a la Città, e$$o $i potrà non $olo difender$i, e con$eruar$i, ma riceuer $occor$i, così potenti da poter co'l $uo mezo e$$equire quanto di già $ucce$$e <marg>Ca$tello di Bre$cia cau$a del- la <*>icupe- ratione <*>l la Citta.</marg> a France$i, nel con$eruar$i il Ca$tello di Bre$cia, e con quello pei ripigliare la Città, che prima haue- uano per$a, doue $i ricerca la commodità di $ormare le $ue dife$e tanto commode, e $icure, che ba$ti- no, & in$ieme poter riceuere e$$o $occor$o, $i che doue la natura pote$$e mancare, ricono$cendo$i il di$etto, $i po$$a con l'altte $upplire a quanto ricerca il bi$ogno. E però dico che e$$endo la propo$ta Rocca YX, di $ito $tretto, e non capace a poterci $tare quella quantità di Soldati, che $i conuiene nel poter ripigliare la Città, come $i propo$e, $arà necc$lario allargar$i, & accre$cere le piazze per il commodo della dife$a, e farci quella quantita di alloggiamenti, e magazini, che fara bi$ogno. E per far que$to $i douerà obedire al $ito, ilquale propoiremo, che le due parti NOS, po$te ver$o la Città A, $iano con a$$ai pendere, ouero $alita, ma non già tanta che da per tutto non $i po$$a a$cen- dere, e di$cendere, benche con qualche difficultà, e dalle due altre parti FGS, per di fuori, $iano così dirupate, che venghino difficili$$ime a poterci $alire, e ma$$ime dalla parte QS. E però $opra al detto monte ver$o la Città, $i formeranno le due cortine, co' quattro fianchi, cioè li due mezi ba- <marg>Come $i deuono $a re le di$e- $e nelle Fortezze di monte.</marg> luardi DF, el'intero E, che $i potrebbe far $enza gli orecchioni con la loro $palla di pa$$a diciot- to, con quella lunghezza di cortina, e dife$a, che $arà più commoda non volendo pa$$ar cento cin- quanta pa$$a. La larghezza poi della fo$$a, $i douerà fare conforme al pendere del monte, perche la contra$carpa deue e$$er così proportionatamente lontana dalle $ronti de'baluandi, che $tando $o- pra le $ue piazze $i po$$a $coprire tutto il detto pendere, ma $olo per fianco, cioè la piazza D, $co- pra la BO, e la E, la BN, e che l'altezza della muraglia di detti baluardi non venga $coperta dal piano della Città, in di$tanza d'vn tiro d'artig<*>ieria. E però il fo$$o douerà e$$ere chca quattor- dici pa$$a largo nel più $trezto $opra al fondo, douendolo $ar tanto più profondo, cioè di cinque pa$$a, alzando$i $opra la muraglia con lo $carpone di terra, quanto $ara bi$ogno, $i che le piazze po$- <marg>Come $i po$$ino co prire le piazze.</marg> $ino far l'effetto dello $coprire, come $i di$ie. E ca$o, che fuori fu$$ero $iti eminenti, che $copri$$e- ro le dette piazze, $i douera con maggiore alzato di dife$a da tal parte, co'l pendere in dentro di e$- $e piazze far che venghino a re$tar coperte, e doue farà bi$ogno, e ma$$ime nelle cortine farui le tra- uer$e, da pa$$arci $otto, acciò i difen$ori po$$ino $tare $icuramente alle loro di$e$e, e tener il nemico lontano, per quanto $arà largo e$$o pendere, & $alita del monte, ilquale douerà e$$ere beni$$imo $pia- nato, e denudato dalla terra, co'l farci $opra vn $uolo di $a$$i più alto che $i potrà, e que$to almanco per la metà della $ua lunghezza, come $i vede, i quali $a$$i, per le ragioni altroue dette, faranno vna dife$a per eccellenza buona, fabricandoui vna commoda $trada, come $tà la BC, che riferi$ce al- la porta C, della Fortezza. Quanto poi alle due parti, che <*> e$tano di fuori NQS; e$$endo co- <marg>Di$e$a ca- uata nel ta glio del mōte, co'l $uo pende re $coper- to.</marg> me $i propo$e, così dirupate, e fatte per natura $icure da poterci $alire, ogni mediocre dife$a, che $e gli faccia da alto, ne potrà a$$icurare, pur che e$$a dife$a $ia cauata nel taglio del monte, e non e$po$ta alla ruina, e ma$$ime non ci potendo fare il fo$$o, come per DL, $i vede, douendo$i però auertire, che tutta l'altezza del monte ND, $i po$$a $empre dalle dife$e da alto $coprire, benche fu$$e dirupati$$ima, acciò che alcuno non vi po$$a $alire $enza e$$ere dalle $entinelle $coperto; e per tal cagione $i doueranno tagliare tutti i $a$$i, che $porge$$ero in fuori, e riempire i vacui, che anda$- $ero in dentro, onde alcuno non vi po$$a $tar coperto $enza e$$ere e$po$to all'of$e$a de' $a$$i, che da <marg>Le Fortez ze di mon te $i po$$o no difen- dere co' $a$$i. Strada del $occor$o, e come fat ta.</marg> alto i difen$ori getta$$ero, co'quali in così fatti $itr $i tiene il nemico lontano; nè $i deue dubitare d'altro che delle rubberie, e tradimenti, da' quali con la diligenza della $pianata, e $pe$$e $entinelle, & ronde cene potremo a$$icurare. Re$ta per vltimo trattare della $trada per poter dalla banda di fuori QS, riceuere i $occor$i, laquale $trada $i douerà cauare nel viuo del monte, e così fiancheg- giata, che $i po$$a commodamente difendere, e ma$$ime dalla parte $uperiore, e doue $ia il commo- do da fare $pe$$i corpi di guardie, porte, e ponti leuatoi, e $opra il tutto, che la porta vltima da ba$- $o $ia beni$$imo $coperta e di$e$a, e$$endo la $ua v$cita da alto la a$ce$a VL, con parte della $tra- da, che di$cende a ba$$o LQ. Si che accommodato il propo$to $ito con le di già dette dife$e, e <marg>Fortezza per natura & arte ga- gliardi$$i- ma. Altezza del $ito vã taggio de' difen$ori.</marg> commodità, $i potrà con verità dire di hauer formato vna Fortezza per natura, & per arte delle più gagliarde, che $i po$$ino fare, non e$$endo le $ue dife$e e$po$te alla ruina per batterie, o Zappa, e $tando i difen$ori $empre a caualiere del $uo nemico, $tante che hanno per l'altezza del $ito no- tabili$$imi vantaggi, prima nel coprir$i da' tiri del nemico, doue ogni piccola gro$$ezza di dife$a gli può $aluare, perche venendo fatti e$$i tiri da ba$so all'alto, le palle pa$$eranno $opra la te$ta di e$- $i difen$ori, re$tando coperti nel ritirar$i $olo vn pa$so in dentro, che all'oppo$ito auuiene al nemico, perche tanto quanto $i verrà allontanare dalle $ue dife$e, verrà più $coperto, $tando però in piano, oltra le molte altre commodità, che $i ritrouano in que$ti $iti nel far duplicate piazze d'artiglierie, come $i vede poter$i fare nel ca$tel vecchio di $opra YX, e più da ba$so nella $ua contra$carpa, e fo$so, che pur tutte così a caualiere, po$sono $coprire, e difendere la $alita del pendere fatto co' <p n=>183</p> $ <*>anati dalla fo$sa, e d'altre parti, doue percotendoci le palle dell'artiglierie de' difen$ori vengo-<marg>Spianata di <*> di gran di$$imo dan no al nemi- co.</marg> no i pezzi, e $caglie di e$$i fa$$i a $uolare da ogni parte con la morte di chi ci $i ritroua$se appre$so; $i come auuerrebbe nella dife$a del propo$to ca$tello di Bre$cia fatto da me, doue non può re$tare al nemico altra $peranza per impadronir$ene, $e non per tradimento, ò per lungo a$sedio co$tringerlo per fame; che pur $ono $ucce$$i difficili$$imi all'e$$ettuar$i, e ma$$ime doue il gouerno, ele prournoni $ono buoni$$ime, e che l'acque da beuere, come $i di$se, non vi po$$ino mancare, e però oltre alle ci- $terne vi $i doueria fabricare vn pozzo, benche vi anda$se molto profondo, e cauato nel $a$so vi- uo, perche andando le pietre a cor$o per cor$o l'vna $opra l'altra, il cauamento $arà facile. <fig> <p n=>184</p> <HEAD>PROFILO D'VNA FORTEZZA POSTA SOPRA VN MONTE, Laqual viene battuta da vn'altro monte. CAP. X.</HEAD> <p>LA FORTEZZA $ituata in monte, benche $ia e$po$ta all'offe$a d'vn altro mente, e fu$$e alquanto di maggiore altezza, non $i deue per que$to tenere imper $etta, at<*>- $o che e$$endo que$ti monti l'vno incontro all'altro, bi$ogna per nece$$ità, che vi $i <marg>Bene$icio <20>l le Eortezze di Monte.</marg> interponga nel mezo vna valle, laquale tanto quanto $arà più larga, e pro$onda tan- to più $eruira per $icura fo$$a, e dife$a della Fortezza. Per coprir$i poi dalle dette of- fe$e, que$ta $arà opera facili$$ima. E prima proporremo $ia il monte da fortificare l'altezza ID, & il piano di $opra GL, e l'altro oppo$ito $ia IH, $i che la di$tanza di e$$i $arà lo $patio HD, e per e$$empio di ducent<*> cinquanta pa$$a largo. E per fabricare que$ta Fortezza, $i douerà procurare di cauare la maggior parte dell'altezza delle $ue cortine nel taglio viuo del monte, ch'e$$endo $a$$o, o altra materia non e$po$ta alla Zappa, la Fortezza $arà nel numero delle più ga- <marg>Altezza del le cortine.</marg> gliarde; l'altezza delle dette cortine, vogliono e$$ere fuori di $calata, cioè alte cinque pa$$i, col $uo pa rapetto tutto di terra in quella gro$$ezza, & altezza, che occorerà conforme ah'offe$e, che vi potrà <marg>Larghezza della fo$$a.</marg> fare il nemico, la larghezza della fo$$a douera e$$ere tale, che i difen$ori, quali $taranno alla dife$a de parapetti de baluardetti detti angulari, che vi $aranno, o almanco le $entinelle po$$ino $coprire per <marg>Il decliuio di fuori de- ue per $iãco e$$ere $cop- to da difen- $ori. Decliuiofat to co li $a$$<*> perfettoper la di$e$a.</marg> fianco fuori della contra$carpa il decliuio DM. E non venendo $coperto da e$$i difen$ori $arebbe pur troppo gran fallo, perche bi$ognarebbe tenere e$$e $entinelle doppie fuori, $opra la contra$car- pa, e però tanto quanto e$$o decliuio $arà più $coperto, con la $alita del re$to del monte, tanto più $i- cura $arà la Fortezza, e però il pendere di e$$o monte deue e$$ere eguale, $i che non vi re$ti ba$$ure, doue alcuno vi po$$a $tare coperto, & e$$endouene $i riempiranno con le pietre $mo$$e, e tutta la ter- ra, che vi $arà $i leuerà, & $i portarà dentro la Fortezza rialzando da per tutto, con detti $a$$i egual- mente, che non $i può fare la migliore ne la più $icura dife$a. <fig> <HEAD>MONTE DA FOR TIFICARE POSTO SOPRA IL MARE, E CHE da vna parte po$$a e$$er offe$o da Terra Ferma. CAP. XI.</HEAD> <p>Fra tutti i $iti, che $i po$$ono fortificare, quelli po$ti $opra al mare ne apporteran- <marg>Perfettione delle Fortez ze po$te $o- pra il mare. Lenaui, & le galere non po$$ono cō- tra$tare con le mnragl<*>.</marg> no più beneficio, sì per il commodo dell'e$$ere $occor$i, come anco per la facilità nell'a$$icurargli, come di $opra $i di$se, perche hauendo il porto doue po$sono $or- gere, e $tar $icuri i nauilij, che da tutte le parti del mondo portano abondanza delle co$e nece$$arie per la con$eruatione de gli habitanti, e per la $icurtà ancora $ono perfetti$$imi, poi che con ogni $orte di dife$a $i po$$ono con l'aiuto delle acque di- fendere, non potendo le Galere, ne ancora le Naui ($e ben grandi, & ottimamente armate di artiglieria) competere con le muraglie, e piazze terrapienate, e ma$$ime quando $i troua fuori l'impedimento delle porporelle; ouer molo $otto acqua, che impedi$cono a va$selli l'acco- $tar$i alla muraglia, non po$sono anco con la loro altezza far ponti $opra e$se muraglie per entrar <p n=>186</p> nella Fortezza. E però proporremo di volere fortificare il $udetto $ito, ilquale faccia peni$ola $o pra il mare, e che da vna parte $ia la bocca, ouero entrata del porto, onde da tre parti venga circon dato dalle acque; e la quarta $ia da Terra Ferma, per doue può riceuere la maggiore o$$e$a. E pri- ma $i con$ideri all'entrata di e$$o porto, cioè la parte MN, e$$endo la $ua larghezza LM, e quel- la poi da Terra Ferma BC, il re$to CO, $arà la parte $opra al mare. E douendo voltar la fron- te con le maggiori offe$e, a quella parte doue più può e$$ere offe$a, $ara nece$$ario forti$icare il colle del monte CD, doue nella maggior $ua altezza, $i fabricherà il Forte, ouer ca$tello X, e nel re- $to i tre baluardi, co' $uoi fianchi coperti, conforme all'offe$a che potranno riceuere, e particolar- mente nella maggior $alita, ouer di$ce$a del colle HK, far le $ue trauer$e, $i che vi $i po$$a $tare alla dife$a delle $ue piazze. Fabricando$i anco il fo$$o co'l $uo $carpone angolare DE, accioche da. tutte le parti $i po$$ino difendere, e che il tutto venga per fianco $coperto dalle piazze di dentro del- la Fortezza, onde il nemico non po$$a in alcuna parte <*>tarci coperto, e ma$$ime $otto gli angoli di detto $carpone fuori del fo$$o, douendo$i in tal parte cauar tutta la terra buona, e portarla dentro, e la$$are i $a$$i nel modo, che $i vede per G. Quanto al re$to che $egue $opra al mare CO, e$$endo- <marg>Fortezza nece$$aria $opra la bocca del porto.</marg> ci le riue alte, e dirupate, ogni $emplice dife$a potrà $eruire, benche $opra la bocca di e$$o porto $i debba fabricare vn $econdo Forte, come $tà il $egnato, & doue del continuo $tieno guardie, & arti- glierie preparate per la dife$a, come anco deuono $tare $opra il primo detto, e tanto più e$$endoci la commodità d'vn'altro colle. Ne' quali Forti $i terranno le più importanti munitioni, e $i fara in vno de gli angoli il $uo Fanale O, acciò $tando la notte acce$o, i Marinari po$$ino entrar $icuri in porto. <marg>Fanò per mo$trare la $trada a' marinari.</marg> Il re$to della Forti$i catione, che $egue $opra e$$o porto, $i farà $emplicemente co'baluardi non reali, & il $uo Molo BE, con la porporella ZV, cioè vn'argine di $a$$i coperto dall'acqua, onde i va$$elli non vi po$$ino pa$$ar $opra per auuicinar$i alla muraglia RT. <HEAD>FORTEZZA POSTA IN SI TO PIANO SOPRA IL MARE.</HEAD> <HEAD>CAP. XII.</HEAD> <p>Se alla perfettione del $ito (che per natura po$$a giouare alla Fortezza $i ag- gìungerà l'arte con gli auertimenti detti, potremo con $aldo fondamento di- re e$$ere arriuati a quel $egno di potente dife$a, che $i po$$a de$iderare; per- che e$$endo $opra il mare, e da vna parte a Terra Ferma, hauerà in $e tutte le maggiori commodità, che le bi$ogna, sì per la dife$a, come ancora per il <marg>Per$ettio- ni che ap- portano i $iti di ma- re.</marg> benencio de gli habitanti; perche e$$endo $ituata $opra $coglio circondato dal mare, $arebbe bene a$$ai più forte, e $icura dall'o fe$e del nemico; ma non participerebbe di quel bene$icio, che de$iderano e$$i habitanti, e quelli del pae$e per la libertà del tran$ito, che $i troua in Terra Ferma, doue non $i $tà all'arbitrio della fortuna del mare. E però tanto quanto quella parte da Terra $ara più peni$ola, ouero di $ito ri$tretto, e che venga $icura dalla Zappa, tanto $arà maggiore la $ua perfettione; come per e$$empio $i vede nel $eguente di$egno, e$$endo la propo$ta parte ver$o terra, la larghezza AB, doue $ia il $a$$o viuo. Nellaquale $i potranno formare i tre baluardi doppi, cioè EF, KI, HG, co'l $uo fo$$o largo per il manco trentacinque pa$$a nel fondo, & alto $ei, e $ia tal $ua larghezza meza piena d'acqua, come per MN, $i vede, e la $ua $pianata di fuori AB, tutta alzata con pietre $mo$$e. La propo$ta dife$a co'baluardi doppi s'è fatta per mo$trare la varietà delle forme; nondi- <marg>Baluardi doppi.</marg> meno re$terei $odisfatto $olo d'vn ordine di baluardi, ma con la cortina angolare tra l'vno e l'altro, $i che la metà della lunghezza le veni$$e a $eruire per fianco, & aggiuntoui i $uoi caualieri la dife- $a $arà perfetti$$ima, e ma$$ime facendo e$$i baluardi con le contramine $otto, nel modo detto. E quan <marg>Cortina angolare. Di$unione de' baluar di. Strade $ot teranee, e forni da minar la piazza.</marg> do $i vole$$ero fabricare così doppi, come $i vede, $i potria fare la gola del baluardo di mezo K, a$- $ai più larga, e commoda, & accommodati l'vno con l'altro in maniera di$uniti con vn volto $otto la $ua $palla, che perduto il primo I, re$ti il $econdo K, libero con la $ua fronte, e$$endo però e$$o primo fatto con duplicate mine, cioè cauato $otto la piazza con $pe$$e $trade $otterranee, e forni da minarlo, accioche quando il nemico $e ne fu$$e impadronito, $i po$$a dando il fuoco ad e$$e mine mandarlo in aria, e disfarlo con $uo grandi$$imo danno, re$tando la fronte dell'altro baluardo libe- ra, e dife$a doppiamente. Alla parte poi da Mare HR, EQ, $arà bene fare le $ue dife$e buone, e ma$$ime i due fianchi RQ, che po$$ono e$$ere imboccati dal $ito AB, & il re$to non e$po$to a tal parte, $i potrà fare come $i vede con le dife$e angolari. E perche alla te$ta di fuori $i propone, che $ia il $ito DT, commodo per farui vna ritirata, oue non $arà fuori di propo$ito farci vn Forte, nel- quale $i tenghino tutte le munitioni, e co$e più nece$$arie, fabricando la $ua fronte così gagliarda ver$o la Città, come $e fu$$e $ola, & e$po$ta a Terra ferma, laqual dife$a $arà co' duè baluardi OP, e cortina angolare, con la $ua fo$$a larga, e la maggior parte piena d'acqua, che $arà doue è il pon- <p n=>187</p> <fig> <pb> <fig> <p n=>188</p> <marg>Porporel- la nece$$a- ria a le For tezze po- $te $oprail mare.</marg> te CS, con la dife$a T; douendo$i a$$icurare per quanto $i potrà la dife$a dell angolo XV, che può e$$ere battuto dalla Città nello $patio & X. Douera$$i ancora auertire, che d'egni intorno do- ue batton l'onde marine, e doue i nauilij $i pote$$ero acco$tare alla muraglia, di farci la detta $ua por porella, per a$$icurar$i dalle improui$e offe$e, che $enza tale impedimento $i correrebbon grandi$$imi ri$ichi. E que$to è quanto in materia del fortificare ne occorre dire. <HEAD>COME SI DEVONO FONDARE LE MVRAGLIE SOTTO L'ACQVA, Ouero fabricare vn molo nel fondo del Mare. CAP. XIII.</HEAD> <p>Pvo' occorrere molte volte nel fabricar Fortezze, e ma$$ime $opra $iti di mare, hauere a fondare qualche parte della $ua muraglia, doue le acque $icno pro$on de, ouero per il principale commodo, e beneficio, fabricarui il Molo, $i che i nauilij vi po$$ino $orgere, e $tar $icuri dalle fortune de'venti. E per e$$ettuare <marg>Di<*>erēza grade nel fondare in terga fer- ma, e in mare. Contra il continuo moto del l'acque nō $i può $ar $icura re$i $tenza.</marg> così fatte fabriche, $i douerà prima $apere quanta $ia la differenza di tal'opera a quelle, che vanno fondate in Terra ferma, che $olo deuono $o$tentare il pro- prio pe$o del corpo della $ua muraglia, atte$o che que$te doueranno fare non $olo l'i$te$$o effetto, ma a$$ai più, douēdo$i difendere dal cōtinuo moto delle ac- que, ilqual $i vede e$$ere tanto potente, che contro la $ua violenza, ne anco gli i$te$$i $cogli fatti dalla natura di pietre gro$$i$$ime, e con per$etto ordine collegate, e congiunte in$ieme, $i po$lono difendere di non e$$ere disfatti. E con$iderato all'ordine di e$$a natura nel formare que$ti $cogli per re$i$tere a così fatto moto, troueremo e$$ere i $uoi fondamenti a$$ai più gro$$i, e potenti, che non $aranno l'al- tre parti $uperiori. E però nel formare la muraglia $otto acqua bi$ognerà $opra il tutto, che $ia com- po$ta di materia così $olida, e gagliarda, che po$$a fare ogni maggior re$i$tenza. E per e$$equire pro- porremo douer fondar $opra al mare, o fiume corrente, doue $iano due pa$$i di profondità d'acqua, & in$ieme, che il fondo po$ia e$$ere vna delle quattro $eguenti nature di materie, cioè $a$$o, creta, $abbio- ne, o fango, nel che per ciò bi$ognerà gouernar$i con quella i$te$$a e$perienza, che la natura ne in$e- gna, cioè $opra al $a$$o, & alla creta forte potremo fondare, ma non $opra al fango, e $abbione, per e$- $ere e$po$to al moto delle acque che lo con$umano e portano via, e ma$$ime doue l'acqua troua da vna parte re$i$tenza in materia dura, $i che re$tando la muraglia $enza $o$tegno, bi$ogneria per ne- ce$$ità, che anda$$e in ruina. E per fuggire così fatti di$ordini, $arà nece$lario di pen$are al modo, con che $i deue cauare, e nettare il $uo fondamento, cioè di farlo $tabile, e $icuro; e per ciò fare vi $a- <marg>In due mo di $i po$$o no fare <*> ca <*> <21> fon dare $ot<*> acqua. Ca$$e fat- te co' pali fitti.</marg> ranno due mezi, cioè ca$$e di tauole, e di pali fitti, che d'ogni intorno al $ito $i fanno, lequali doueran- no e$$er piene di terra, acciò po$$ino $o$tentare, e ritenere le acque, che non pa$$ino nel vacuo circon- dato, che douerà re$tare a$ciutto per cauare la detta materia mobile. E prima tratteremo delle ca$le fatte co' pali fitti, per lequali $i deuono hauere preparati i pali tanto lunghi, e gro$$i, che ba$tino con- forme al fondo delle acque, $i che circa alla metà della loro lunghezza venghino $itti nel fondo, quali $aranno buoni d'ogni $orte di legno, $e però $aranno verdi; douendo anco e$$er diritai di eguale grof- $ezza, e $e fo$$e po$$ibile quadri, accioche $i veni$$ero a congiungere l'vno appre$$o l'altro per più $icu ro ritegno della terra, di che doueranno e$$ere piene le ca$$e. Ma i pali che $i doueranno dipoi ficcare $opra il piano, e larghez za del cauato fondamento per $o$tegno della fabrica, doueranno e$$er $atti <marg>Legname da fare i pali.</marg> di legno forte, & i migliori $aranno di rouere, o di ca$tagno. Ma e$$endo, come s'e detto, verdi, ogni legno $arà cōmodamente buono, fra' quali, l'albera $arà il più debole, douendo e$$i pali e$$ere $im<*> $egnato AB, cioè alla te$ta A, $i douerà mettere l'anello di ferro D, accampanato, accioche $i po$ia <fig> <p n=>189</p> facilmente cauare, e mettere $empre ne gli altri, che $i doueranno ficcare, il quale anello ne $erui $o- lo a con$eruare la detta te$ta $alda, & atta a riceuere le botte, che vi $i daranno co'l maglio del battipa lo, che nel $eguente Libro $i mo$trerà, & alla punta $ua B, e$$endo il detto fondo di materia dura, e $a$ $o$a, $i metterà a cia$cuno di e$$i pali la punta di ferro con le tre alette piramidali CE, che vanno $alda<marg>Punte di fer ro da mette re ne'pali.</marg> te $opra la punta E, e$$endo l'alette C, cioè quelle che vanno con$itte nella gro$$ezza del palo, come $i vede per B. E per fabricare la propo$ta ca$$a, $i deue prima $opra a tutti gli angoli ficcare vn palo, e dipoi dall'vno all'altro fermare le $ue guide, lequali vanno con$itte $opra la te$ta di e$$i pali, $i che venghino alte dal piano delle acque per il manco tre piedi, come nel $eguēte di$egno $i vede per AB,<marg>Ca$$a co' pa li $itti p fer- mare il fon- damento.</marg> CD, parte di $uori fermando le dette guide dalla parte di dentro, doue $i terminerà la larghezza del- la ca$$a DF, che per e$$empio $arà larga vn pa$$o, circondando egualmente l'altra prima, onde $i ven- ga a formare il circuito IL, QI, che $arà quello $pacio che $i deue $eccare per cauare il fondamen- to, e piantarui la detta muraglia, douen do $i mettere ad ogni pa$$o e mezo di lunghezza la $ua chiaue, come per FD, LE, $i vede, cioe piena che $arà la detta ca$$a di buona terra, ò creta, non $i po$$a per il pe$o allargare in bocca, ficcandogli poi i $uoi pali per di dentro, $i che l'vno venga a congiunger$i <fig> con l'altto, e ma$$ime ne gli angoli QI, LF, douendo$i poi conficcare tutti nella detta guida con chio di lunghi. E ca$o, che i detti pali non fu$$ero tanto diritti, $i che l'vno po$$a appre$$o l'altro ritenere <foot>S</foot> <p n=>190</p> la terra, ò getto di muraglia, che vi $i vole$$e buttare per riempire e$$e ca$$e, vi $i ficcerauno delle tauole in piedi per di dentro, che $opraponendo$i in$ieme venghino ad a$$icurare, e <*>tenere o$$a ma- teria, e ma$$ime per il moto delle acque che gli è molto nociuo. E dato fine a que$ta prima opera, e cauata l'acqua che $i re$terà morta nel mezo IF, $i cauerà, come anco poi $i farà del fango ò $abbione, che vi $i $arà $otto, e trouãdo materia, e che bi$ogna$$e profondar$i più co'l cauamēte, li potra da ba$- <marg>Ca$$e dop- pie per po- ter$i co' ca- uamēti pro $ondare.</marg> $o fare vna $econda ca$$a, con molti puntelli di traui, $i che l'vna parte $o$tenti l'altra, doue $i cauera quanto farà di bi$ogno, benche la fermezza del $uo fondamento principalmente deue con$i$tere ne gli $pe$$i e lunghi pali, che vì $i deuono ficcare. Douendo$i però nel principio far la pianta, e per vl- timo con tauoloni gro$$i di rouere bene $pianati per di $opra a'pali, e con pietie gro$$e, $i darà princi- pio a fondare la muraglia. E quando $i doue$$e cauare, ouer fondare vn molo, ò altra co$a, e che $otto <marg>Ca$$e mobi li fatte con tauole.</marg> le acque fo$$e il $a$$o mobile, e non vi $i pote$$ero ficcare i detti pali, $i deuono v$are le ca$$e ritrouate da me per e$$equire tal'opere, che $arà con molta facilità, e $paragno di legnami, e ma$$ime doue le acque non $aranno molto profonde, potendo$i e$$e ca$$e operare a$iai volte, e $empre però che ne oc- corra cauar porti, ò altri canali, come hò fatto a Zara; cioè dopo me$$e in opera, e piene di creta con hauere $eccata l'acqua, e cauato il fondo cōtenuto dentro il $uo circuito, $i deuono poi far votare dal- la detta creta, e rimettere le ca$$e in altre parti, riempiendole però $empre con l'i$te$$a materia & or- dine che $i dirà; e prima $i faranno le dette ca$$e nel modo, che quì $i vede in di$egno, cioè fatto il $uo telaro con legni diritti, lunghi, e quadri, ma non molto gro$$i, acciò $i po$$ino più facilmente <marg>Fattura del le ca$$e fat- te con tauo le.</marg> maneggiare, $i formerà vn quadro lungo quanto $aranno i detti legni, che facilmente $i po$$ino di- poi tra$portare da vn luogo ali'altro, la $ua lunghezza $arà AH, e largh ezza HI, con l'altezza II, douendo le te$te di que$ti legni e$$ere beni$$imo inca$$ate, e confitte l'vna con l'altra, come $i <fig> vede, e $opra il tutto concatenate nel mezo DE, dalle te$te, e per lungo acciò la ca$$a, piena che $a- <marg>Auertimēti nel far le ca$$e.</marg> rà, non $i po$$a aprire, ouero allargare con le $ue tauole: e particolarmente la chiaue da ba$$o RP, doueria e$$ere per coltello, fatta di tauoloni gro$$i, e ben con$itti, e $mu$$ati dalla parte di $otto, accio- che tra la terra, & e$$o legno non re$ti vacuo per doue l'acqua po$$a pa$$are, $i come farebbe e$$endo detta chiaue gro$$a, e quadra, e per ciò mettendoci catenette di ferto $ottili, e ben confitte nelle $ue te$te, $i farà opera vtile e $icura. E quando $i haueranno fatti tanti telari, che ba$tino a circondare il $ito, che $i vorrà fondare, $i anderanno mettendo in opera, cioè che l'vna te$ta $i congiunga con l'al- tra, e che venghino a $errare lo $pacio che $i vorrà $eccare, e cauare; & hauendo difficultà in far $tare $otto l'acqua il detto telaro per la $ua leggierezza, $i potranno mettere due pezzi di tauole per cia$cu na te$ta in piano nella larghezza di $opra AB, HI, $i che caricati con pietre po$$a $tar fermo al $uo luogo; douendo poi hauer tante tauole che ba$tino a circondare per di dentro da ogni parte e$$i tela- <marg>Auertimēti nel mettere in opera le ca$$e.</marg> ri diritte, e ben refilate, e pianate per la $ua lunghezza, acciò $i venghino a congiungere l'vna con l'altra, $i come fanno le doghe delle botti; cioè debbono $tare in opera come $i vede per AD, e $o- lo con fit<*> di $opra con vn picciol chiodo, mandandole prima a ba$$o per BC, con vn maglio di le- <p n=>191</p> gno, cīoe tanto quanto potranno andare, e$$endoci terra, e $e $arà $a$$o $i anderà almanco otturando quegli $pacij, che $ara l'incqualita del fondo, & il $imile per tutto, riempiendole poi con la miglior ter ra, doue $i potra $icuramente $eccare, e cauare il propo$to fondo, e poi riempirlo di muraglia buttan- doui dentro pietre, ouero calcma forte impa$tata con ghiara gro$la: benche dalle parti di fuori $ia nece$latio far la $ua camicia di quadroni gro$$i, e che faccia pre$to buona pre$a, potendo $i ancora in tal ca$o far le ca$ie doppie, & empirle con l'$$te$la materia, e la$cia$le per fortezza del fondamento.<marg>Di$$colta del fondare come $i po$ $a $upplire.</marg> E per intelligenza di quello, che ne può occonere, douemo $apere, che pa$$ando due pa$$i di pro- fondità d'acqua, doue $i vorra fondare, non $i potranno v$are i detti pali fitti, nè ca$le, $e gia non $i haue$$e la commodita di pali da ficcare, che fo$$ero a$lai lunghi, nondimeno tal'opera può venire molto difficile, ma$$ime douendo$i $eccar l'acque, come auuerebbe ancora operando le ca$$e. Benche in tal ca$o $i po$lono fare per di dentro le contraca$$e, con trauer$e di traui, che incatenino l'vna par- te con l'altra, & ancora con molti altri rimedij, che la nece$$it<*> nell operare fa inuentare nell'anti- uedere a'di$ordini, che pe$louo $uccedere; e $opra il tutto giouera il tener$i largo co'l fondamento.<marg>Come $i de ue operare ne'gra fōdi.</marg> E quando pure il fondo fo$$e di natura tale, che non vi $i pote$iero v$are le dette palate e ca$$e, $i po- trà operare co'<*>buttarci pietre gro$$e per riempire il fondo, e farci poi l'opera che $i vorrà fare per di $opra all'alzato di dette pietre, ilqual fondamēto $arà molto gagliardo, e $icuro per re$i$tere al con<marg>Le pietre gro$$e, equa dre sō otti- me per fare li fondamē ti, ouero il molo.</marg> tinuo moto delle acque, e ma$$ime in tempo di fortuna di mare, per la larghezza della $ua piãta da ba$ $o, doue $i potra poi $ecuramente piantare ogni graue pe$o di qual $i voglia corpo di fabrica. Benche per e$$equire $ia nece$lario hauere il commodo delle pietre, lequali tanto quanto più $aranno gro$ie, eriquadrate dalla natura, e con a$$ai larga pianta, e po$te in opera bene $pianate, tanto più $icurtà ne apporteranno. E ca$o che e$$e pietre $i doue$lero condurre per acqua, $i doueran prima fabricare tanti barconi piatti che ba$tino, ouero accommodarne due in$ieme, come nel $eguente di$egno per<marg>Barconi per condur le pietre.</marg> FC, $i vede, $ortiti $opra alla caua delle pietre, doue $i propone $ia il commodo di cauare le pietre buone per tal'opera, cioè $opra a e$$i barconi, ouer piatte, douera e$$ere accommodato il $olaro di $aldi$$imo legname, e dalla parte della poppa CF, $i accommodi la ruota B, con la quale $i deue ti-<marg>Commodo <21> caricare e di$caricar le pietre.</marg> rar dentro le pietre $opra il ponte, come per la E, $i vede, tirata dalla corda EB, e con tal ordine, caricate le due piatte, e condotte$i poi $opra la fabrica del molo da fare, $i douerà con l'i$te$$a ruota <fig> <foot>S 2</foot> <p n=>192</p> potere non $olo di$caricare e$$e pietre, ma $o$penderle, e calarle a ba$$o nel fondo delle cque, oue do- ueranno e$$er po$te in opera, con l'edificio fabricato con quattro traui HD, a' quali $otto la con- giuntione delle loro te$te D, in H, $arà attaccato vna taglia inue$tita con la corda, $i che da vna parte po$$a pigliar le pietre co'l mezo d'vna liuella, ò tanaglia, come $i dirà, e mandarle a ba$$o, con la maggior facilità che $i po$$a de$iderare. E per ciò e$$equire fa dibi$ogno d'vno $trumento, che non <marg>In due mo- di $i po$$a- no mãdar le pietre in o- pera, e la$- $arle libene.</marg> $olo $o$tenga e$$e piette, ma che po$ate da ba$$o al $uo luogo, le la $ci in libertà; e que$to $i potra fare in due modi, cioè con la liuella FG, e con la tanaglia DCH, douendo que$to $trumento e$$er fa- bricato tutto di ferro. E prima la liuella và come $i vede compo$ta di tre pezzi oltra il manico, cioè i due primi NG, CF, i quali doueranno da ba$$o nella ba$e CA, e$$er vn terzo più gro$$i, che <fig> <marg>Fabrica & v$o della li- uella.</marg> non $aranno in ED, che $arà quella parte, che và me$$a nella inca$$atura da fare al mezo della pie- tra, $imilmente fatta più larga in fondo, che non $arà in bocca, $i come è il $olito; e perche la detta li- uella $i po$$a da $ua po$ta $taccare, $i fabricherà il terzo pezzo di mezo IB, nel modo che $tà MLO, $i che mandata la pietra al $uo luogo, $i po$$a con vna corda, che $arà attaccata all'anello I, tirare, e cauar detto pezzo, acciò $ubito po$$a v$cir la liuella, cioè la ba$e CA, $enza il pezzo B, che $arà di larghezza eguale alla ED, & alla bocca della $ua ca$$a; onde con la propo$ta facilità $i potrà con la taglia attaccata al manico H, fermato nell'a$$o GF, mandare co'l mezo della ruota, & edificio <marg>Tanaglia da mandare a ba$$o le pie tre, e qual $i voglia pe$o</marg> detto, a ba$$o qual $i voglia quantità di pietre che farà bi$ogno. E per l'v$o della tanaglia, già che $i ve de la $ua forma, e pre$a che deue far nella pietra, non occorre dirne altro, $aluo ricordare, che douerà e$$er fabricata tanto gagliarda che ba$ti a $o$tentare il pe$o, ilquale più che $arà graue, tanto più $arà meglio $o$tentato dalla pre$a, e bocca CD, per le braccia FG, e tirata per la taglia HL, per alza- re, ouero mandare a ba$$o il pe$o delle pietre, lequali $empre che $i po$eranno al $uo luogo, e che la tanaglia re$ti libera da e$$o pe$o, $i verrà da $ua po$ta a $taccare, e ma$$ime quando con vna corda $arà tirata vna delle $ue bocche, come $i di$$e douer far$i alla liuella. E douendo$i con e$qui$ita diligen- <marg>Huomo $ot- to acquaper accōmodar pietre, & in che modo.</marg> za fondare così fatte fabriche, $i deue prima fare che detti quadroni di pietra $i po$ino da ba$$o l'vno $opra l'altro $pianati, & il più $i può congiunti in$ieme. E per ciò fare $i manderà $otto vn'huomo per accommodarli in que$to modo, cioè; Si douerà far fabricare vna bigoncia, ouer ma$tello di legno forti$$imo, e ben cerchiato di ferro, accommodato co'l fondo all'insù, e con la bocca ver$o la pie- tra, e con tanto pe$o che lo po$$a fare $tar $otto acqua, legato però di $opra alla corda, e di $otto alla taglia, lontano dalla pietra con la $ua bocca, circa tre piedi, doue po$$a $tare e$$o huomo, e con vn pa- letto di ferro dirizzare e $pianare eia$cuna pietra, $tando con parte della vita in detto ma$tello, e ma$$i <p n=>193</p> me con la te$ta, doue $arà il vacuo pieno di aria, nel modo che fi dirà al Capitolo decimoquinto del qumto Libro. E quando poi ne bi$ogna$$e operare calcina me$colata con pietre piccole per riempi-<marg>Ordine da far andar la calcina $ot- to l'acqua.</marg> re i vacui che fu$lero re$tati tra l'vna e l'altra pietra, e ma$$ime nel mezo del fondamento, & anco- ra quando ne occorre$$e riempir rotture, & vacui fatti $otto a fabriche vecchie, $i potrà ciò fare commodamente con vna tromba, ouer canale fatto con tauole $errato da tutte le parti, $aluo che dalle $ue te$te, & in quella lunghezza che farà bi$ogno, laqual tromba, $i manderà con vna di e$$e te$te nel fondo, doue $i vorrà riempire, e per l'altra che douerà e$$er di bocca più larga, fi butterà la materia, laquale and età al $uo luogo $enza che il moto delle acque po$$a portar via la calcina, e $i verrà à $are vn'opera, non $olo facile, ma $icura, e ma$$ime doue fu$$ero per di fuori le dette ca$$e, ouero l'vnione delle propo$te pietre. Quanto poi all'altezza della muraglia, che douerà $tar $opra. il piano delle acque, & anco parte di quella da ba$$o; $i deue fabricare con ogni $orte di diligenza, e ma$$ime percotendoci l'onde marine, lequali qua$i con perpetuo moto la vengono a tormentare eosi fattamente, che in breue tempo vien molte volte ridotta ruino$a, benche fatta con gro$$i$$i- me pietre riquadrate. Ma ricono$ciute le cagioni delle dette ruine, $i potrà aggiungerui rimedio,<marg><*>au$e delle ruine de' moli.</marg> che tal'opera $i po$$a con$eruare lungo tempo, cioè con$iderata la natura del moto delle acque, che percotendoci dentro, come $i di$$e, viene di prima a cauar la calcina, che ritroua tra l'vna e l'altra commi$$ura; e penetrando $empre più indentro, moue al fine e$$e pietre, che di$unendo$i l'v- na da l'altra cagionano la di$truttione di tutta la fabrica, nō potendo così di$unite re$i$tere al contra $to che le fa il moto delle acque, e tanto più in tempi di fortuna di mare. E però è nece$$ario, ricor-<marg>Remedio.</marg> rere all'arte, e leuare le prime cagioni di tale di$ordini: che $arà fare l'altezza della muraglia con lun- ghi, e gro$$i quadroni di pietra $quadrati, e bene $pianati, onde venga tal $ua altezza fatta d'ogni $ei cinque almanco di $carpa, accioche le botte dell'onde marine non <*>itrouino contra$to nell'vrtarui dentro; ma che l'altezza del muro gli venga a cedere, e nece$$itare e$$e acque a $correre $opra la $ua $carpa, la quale deue dipendere $olo dalla gro$$ezza del muro, che douerà e$$er fatta ad angolo retto con la faccia di fuori, come altroue $i di$$e, cagionando da que$to pendere il piano dalle commi$$u- re delle pietre in tanta eleuatione $opra il piano delle acque, che co'l $uo moto non ci potrà colpire dentro, nè manco cauarne la calcina, per di$unir la fabrica, e farli danno; e perche le commi$$ure, chevengono per te$ta di e$$e pierre, non po$$ono riceuere il beneficio del detto pendere, però in tal ca$o $i douera a$$icurar quella parte ancora con l'impiombarci di fuori verghette $ottili di rame, oue- ro ripiene di piombo, che non $i po$$a cauare, $i che le commi$$ure venghino così coperte, e dife$e dall'onde marine, che il corpo della fabrica ne re$ti $icuro, come $i propo$e douer e$$ere per la $ua con feruatione. E per li di$egni quì a piè notati, $i mo$trerà l'ordine del maneggiare le dette pietre, cioè $tra$cinarle $opra li curri, e tauoloni, come per la E, $i vede, e$$endo A, tauoloni di rouere, e B, curri, ouer rotoli di fra$$ino, ò $orbolare, C, palo di ferro. <HEAD>Il fine del Quarto Libro.</HEAD> <foot>S 3</foot> <p n=>194</p> <fig> <p n=>195</p> <HEAD>DELLE</HEAD> <HEAD>FOR TIFIC ATIONI DIBVONAIVTO LORINI NOBILE FIORENTINO.</HEAD> <HEAD>LIBRO QVINTO.</HEAD> <HEAD>Doue con facili$sime dimo$trationi $i dichiarano le $cien- ze delle Mecaniche, e la pratica di fabricare, con le più certe regole, diuer$i $trumenti, e ma- chine per alzare con poca forza grandi$simi pe$i.</HEAD> <HEAD>RAGIONAMENTO INTORNO AL BENEFICIO CHE APPORTA QVESTA SCIENZA.</HEAD> <HEAD>CAP. I.</HEAD> <p>GIOVAND O $ommamēte in tutte l'attioni, e bi$ogni della no$tra vita, la $cien za delle Mecaniche, fù ben douere, che anticamente da' Rè, e Principi grandi fu$$e tenuta in molta $tima, e che da e$$i fu$$ero molto honorati, e premiati gli Ingegneri, & Architetti, che con tanta facilità, co'l mezo di e$$a $cienza, face- uano opere marauiglio$e, $uperando con l'arte la natura di tutti i corpi graui, nel dominarli, e farli alzare per via di machine, contro il $uo moto naturale. E però con molta ragione fù da'. Filo$ofi detto, che $i come la bontà dell'oro veniua cono$ciuta co'l cimento del fuoco; così l'ingegno dell'huomo co'l me-<marg>Tutte le o- pere maraui glio$e dipē- dono dalle Matemati- che di$cipli ne.</marg> zo delle Matematiche, lequali $endo la Teorica, e le Mecaniche la Pratica, deue per ciò il Mecani- co che ordina, e fà e$$equire l'opere a publico beneficio e$$er degno d'ogni honore, poi che da e$$o $ono $tate ritrouate tutte le belle, e commode inuentioni, che $i trouano e$$ere in v$o per $eruitio commune; $i come è $tato il lauorare la terra, fabricar molini, carri, e nauilij con tante altre machi- ne, e $trumenti bellici. Oltra il bell'artificio del fabricar le ca$e, e le Città, e quelle fortificare, ac- cioche gli habitanti vi $i con$eruino non manco commodi, che $icuri. Vedendo$i poi per accre$cere l'adornamento di e$$e Città tra$portare, & alzare colonne, & aguglie d'vn $ol pezzo di pietra di $mi- $urata altezza, e gro$$ezza, c con tanta facilità, che la Natura par che venga a cedere all'Arte. E però<marg>Archimede non manco illu$tre Ma- tematico, che eccellē te Mecani- co.</marg> cono$cendo Archimede (che fù non manco illu$tre Mecanico, che eccellente Matematico) il valore dell'Arte, $criuendo al Re Hierone di Sicilia, che gli era parente di$$e, che ogni pe$o $i poteua moue- re, e tra$portare, e $i vantò mouere que$to globo terre$tre, $e però fu$$e $tato po$$ibile hauer luogo oue fermar$i, confidato$i $olo nelle dimo$trationi Matematiche. E per dar $aggio di $e al Rè de$idero$o di vedere qualche e$perienza, comperò Archimede vna naue, e la caricò a$$ai, & acco$tato$ele di poi, e con la forza d'vna mano co'l mezo d'vna certa $ua machina fatta con più ruote; e duplicate lieue,<marg>E$periēza fatta da Ar chimede.</marg> la tirò in terra facendola caminare $i come fu$$e $tata $o$tentata $opra le acque. Delche marauigliato- $i Hierone, e cono$ciuta la potenza dell'Arte, pregò Archimede, che vole$$e fabricare ogni $orte di machine da guerra, $i come fece, lequali machine furono poi quelle che dife$ero Siragu$a, e fecero<marg>Archimede difende la patria.</marg> tanto danno all'e$$ercito, & armata de'Romani, doue che Archimede hauria $aluato $e $te$$o, e la pa- tria $e haue$$e potuto difender$i dalla fame cau$ata da vn così lungo a$$edio. Si che in tempo di guer- la, e di pace que$ta $cienza è molto nece$$aria, e deue tenere il primo luogo. E douendo noi trattare ci cesi importante materia, & in$ieme in$egnare con le più $icure regole il modo di operare co$e sì <p n=>196</p> marauiglio$e, $aria nece$$ario, nel principio di que$to no$tro trattato, fare vn lungo di$eor$o intorno al fond mento della $cienza, cioè alla dimo$tratione della bilancia ò $tadera, per e$$er lei $ola l'anima di tutte le machine, e $trumēti che $i po$$ono ritrouare riducendo$i il tutto alla lieua, dalla quale $i tra he vna e$qui$ita inteiligenza, per cono$cere, e ri$oluere qual $i voglia difficultà, che nell'operare po- te$$e occorrere. Ma perche da graui Autori ne è $tato trattato a pieno, e ma$$ime vltimamēte dal Sig. <marg>Guido Vbal do dal Mon- te.</marg> Guido Vbaldo dal Monte, che ne ha $eritto con quel bell'ordine, e facilità, che $i può de$iderare; e non douendo appropriarmi l'altrui fatiche, mi rapporterò a e$$o Signore, & anderò $olo mo$tran- do $ommariamente con quella maggior $acilita, e breuità che potrò, quegli ef$etti della lieua, cioè nelle taglie, nella vite, e nell'a$$e, e nella ruota, che più po$$ono $eruire per intelligenza di quanto ne occorre dire in materia dell'inue$tigare, e fabricare le propo$te machine, e quelle $apere proportiona tamente non $olo comporre, & <*>dinare, ma con quella chiarezza, che ancor $i ricerca, $aper co'l compa$$o ritrouare la foiza, cioè la multiplicatione delle $ue licue, accioche poi nell'effettuar l'ope- ra in forma reale, non $i venga a re$tare ingannati di tal $ua forza, come $pe$$o accade a quelli, che confidano $olo nella facilità, che mo$trano i Modelli piccoli, $enza $apere i nece$iarij $uoi fondamē- ti. Ma prima, che più auanti procediamo, $arà nece$$ario auertire alla differenza, che $i ritroua tra il puro Mate matico $peculatiuo, & il Mecanico praticō. E perche le dimo$trationi, e proportioni, che <marg>Diferenza che è tra il Mate mati- co, & il Me- canico.</marg> $i ritrouano tra le lince $uperficie, e corpi imaginarij, e $eparati dalla materia, non ri$pondono cosi e$qui$itamente, quando alle co$e materiali $i applicano, cioè che i concetti mentali del Matematico non riceuono nè $ono $ottopo$ti a quegli impedimenti, che di $ua natura $empre porta $eco congiun ti la materia, con che opera il Mecanico; per que$to, $e bene la dimo$tratione Matematica ne per- $uade nece$$ariamente, che per e$$empio, con vna linea che habbia la di$tanza dal $o$tegno alla for- za quadrupla della di$tanza tra il pe$o, & il $o$tegno, e che con la quarta parte della forza $i po$$a le- uare il pe$o, nondimeno venendo poi a farne la e$perienza in materia, come $aria $eruendoci d'vn traue per lieua, douemo far con$ideratione del pe$o di e$$o traue ancora, e con$iderare, che $endo la maggior parte di e$$o traue ver$o la forza, e la minore ver$o il pe$o, verrà con la $ua maggior grauità ad accre$cer forza alla potenza per alzare, ò $o$tentare e$$o pe$o. La onde per l'oppo$ito, in altri ca$i l'i$te$$a materia potria apportare impedimento grandi$$imo; come $aria ancora nel douer far moue- re ruote materiali intorno i $uoi a$$i, che dall'inegual $uo proprio pe$o po$lono e$$ere impedite; e ma$ $ime ancora $o$tentando $i $opra a tali a$$i, ouer poli, non ben giu$ti, nè concentrati, che il tutto può apportare difficultà al moto. Doue che il puro Matematico $e le imagina di niuna grauità, e girate in torno con linee, e punti indiui$ibili. E però il giudicio del Mecanico, che deue ordinare, e coman- dare a gli e$$ecutori dell'opera, con$i$te in grandi$$ima parte nel $apere preuedere le difficultà, che ap- portano le diuer$ità delle materie, con che $i conuiene operare: e tãto più deue in ciò e$$er cauto quã- to che di tali impedimenti accidentali non $e ne può dar regola $icura; onde effettualmente $i deue credere, che $e Archimede non fu$$e, come s'è detto, $tato così accorto Mecanico, come eccellente Matematico, non hauerebbe con le $ue marauiglio $e machine, & altre ingegno$e inuentioni acqui- $tato$i tanto honore. Adunque per le co$e dette ricorderò a quelli, che $i vorranno porre a così fatte impre$e nel giudicare, ouero comãdare l'e$$ecutione, di qual $i voglia machina, e$$erli nece$$ario non $olo hauer cognitione delle Matematiche, ma ancora e$$ere aueduto, e pratico Mecanico nel farle e$- $equire con le di già dette con$iderationi. Nè $ia alcuno, ben che Signor grande, che $i $degni, $e con <marg>Nome di Me canico hono rati$$imo.</marg> nome di Mecanico veni$$e nominato, perche, come da Plutarco, e da altri graui Autori è $tato detto, e$$o nome è honorato appartenendo$i $olo a huomini di grande in gegno, e valore, e che $appino co'l $enno, e con la mano ritrouare e mettere a e$$ecutione opere grandi, e ma$$ime alla Militia apparte- nenti; la$$ando per breuità da parte di tanti Principi, e famo$i Capitani, che co'l mezo di tale $cienza hanno meritato eterna memoria de'nomi loro. E perche nella lettura della propo$ta materia conuie- ne con vocaboli molte volte non inte$i da tutti, nominare diuer$i membri, con che vengono compo- $te le $eguenti machine, $arà però quì appre$$o dichiarato il lor $ignificato. <HEAD>DIFFINITIONI.</HEAD> <HEAD>LIEVA.</HEAD> <p>Lieua, è quella $tanga di legno, ò d'altra materia, che hauendo in vn'e$tremità il pe$o, e nell'altra la forza, e doue $arà $o$tentata, tra e$$o pe$o e forza in qual $i voglia parte della $ua lunghezza, quiui $arà il $uo $o$tegno. <HEAD>POSSANZA.</HEAD> <p>Po$$anza, è quella facoltà, che dà principio al moto, che può e$$er la forza d'vno, ò più huomini, ouero animali. <HEAD>ORIZONTE.</HEAD> <p>Orizonte, è quella $uperficie piana, che non inchina ver$o il centro da ni$$una parte. <p n=>197</p> <HEAD>ASSE.</HEAD> <p>A$$e, è quel legno, intorno alquale $i $o$tengono, e girano le ruote. <HEAD>RAZI.</HEAD> <p>Sono que' mezi diametri di legno, che con vna delle $ue te$te tien f<*>renza della ruota, e ma$$ime de' carri; e l'altra vien fitta nel dado di mezo, per il centro delquale pa$$a l'a$$e, che poi $o$tenta la ruota co'l pe$o del carro, o d'altro $trumento. <HEAD>DELLA LIEVA.</HEAD> <HEAD>PROPOSITIONE I.</HEAD> <p>DOVENDO noi venire a trattar della lieua, prima pre$upporremo con Ar- chimede nel Primo Libro dell'equiponderanti, che i pe$i eguali appiccati in di- $tanze eguali, pe$ino egualmente. <p>Come $e per e$$empio haue$$i- mo la linea AB, $o$tenuta nel me- zo dal $o$tegno C, nella cui e$tre- mità $iano i pe$i eguali EF, que- $ti pe$aranno egualmente, $i che la lieua $tarà equilibrata $opra al pia- no del $uo orizonte $enza inchina- re più da vna parte, che dall'altra. Di maniera, che potremo $imilmen te dire, che la forza po$ta in B, per $o$tentare il pe$o E, deue e$$ere ad e$$o eguale, nè che la lieua così v$ata ci dia alcuno aiuto. <fig> <HEAD>COROLARIO.</HEAD> <p>Dalle co$e dichiarate è ma- nife$to, che quanto più $i allon tanerà la forza dal $o$tegno, ouero ad e$$o $i auuicinerà il pe $o, con tanto minore, ouero maggior forza $arà $o$tenuto, perche cre$cendo pere$$empio la di$tanza CB, ouero diminuendo la CA, $i verrà con l'i$te$$a proportione a diminuire la for- za del pe$o, $i che po$sa venir proportionato con la po$sanza B. <fig> <p>Et accioche quanto s'è detto più $en$atamente $i comprenda, ho voluto $oggiungere la $eguente figura, per laquale viene rappre$entata vna lieua materiale, che $arà la $egnata AB, $o$tentata nel centro I, la cui di$tanza IA, $ia diui$a in $ei parti eguali, cioè ID, HG, FE, A, e che cia- $cuna di e$se parti, $iano eguali alla IC, dico che la linea AB, $arà come $i di$se, equilibrata co' due pe$i LM, ma leuando poi vno di e$$i, cioè il $egnato M, e re$tando L, al $uo luogo, la po$$anza che lo <fig> douerà $o$tentare po$ta alla te$ta della lieua in A, verrà a $entir tanto manco, quanto $arà la propor tione tra CI, & IA, doue che e$sa po$sanza A, verrà a e$servn $e$to. E però e$sendo la detta po$- $anza A, di libre cinquanta, ne $o$tenterà in C, trecento, equilibrando però il pe$o della lieua BI, l'altra parte IA, $i che la grauezza della $ua materia non apporta alteratione alcuna, che non ci e$sen do la parte BC, $aria la grauezza della parte IA, per augmento della po$sanza A, e $e e$sa po$- $anza $arà po$ta in E, douerà e$sere di libre $e$santa, perche così è la proportione della di$tanza tra il $o$tegno I, e pe$o C, alla di$tanza IE, cioè di cinque volte di più, che multiplicate per $e$santa <p n=>198</p> faranno trecento, come $i di$$e e$$ere il pe$o, e $e in F, $arà $ettantacinque, & in G, di libre cento, & in H, di cento cinquanta. Ma e$$endo in D, $arà trecento, eguale al pe$o, come $i propo$e. <HEAD>PROPOSITIONE.</HEAD> <p>Si può v$are la lieua in vn'altro modo, cioè che in vna e$tremità $ia il $o$tegno, e nell'altra la forza, & il pe$o attaccato in qual $i voglia luogo, tra la forza, & il $o- $tegno, nel qual ca$o, la forza al pe$o hà la mede$ima proportione, che la di$tanza trail $o$tegno e'l pe$o a tutta la lieua. <p>Come per e$$empio $ia la lieua BA, il cui $o$tegno A, enell'altra e$tremità B, la forza, & il pe$o D, che $ia appiccato nel punto C, di- co che $e tutta la lieua AB, $arà due volte maggiore della AC, la metà della forza po$ta in B, $o$terrà il pe$o; e parimente $e e$$o pe$o $arà appiccato in E, di modo che la linea BA, fu$$e tripla della di$tanza AE, ba$teria la terza parte della forza; e $imil- mente e$$endo BA, $ei volte maggiore di AD, la $e$ta parte della forza po$ta in B, $o$terrà l'i$te$- $o pe$o, benche di più la grauezza della lieua. <fig> <HEAD>COROLARIO.</HEAD> <p>Di quì $i fà manife$ta la cagione del problema di Ari$totele, quando due per$one portano vn pe$o legato a vna $tanga, che $opra le $palle dell'vno, e dell'altro $i po$i, cioè quello che hauerà il pe$o più vicino, durerà tanto più fatica dell'altro, che l'hauerà più lontano, quanto $arà la di$tanza dal centro del pe$o alla po$$anza che lo $o$tenta, come per e$$empio, ripigliando la mede$ima figura $upponia- mo, che la $tanga, ouer lieua AB, po$i $opra le due $palle ne'punti BA; cioè che il $o$tegno A, $ia vna $econda po$$anza eguale alla B. E perche la di$tanza BA, è doppia alla AC, la forza in A, e$$endo il pe$o D, attaccato in C, $arà la metà di e$$o pe$o, come anco $arà all'altra parte B. E però tutto verrà a e$$ere egualmente $o$tenuto dalle due $palle BA; Ma $e poi e$$o pe$o fu$$e attaccato nel punto E, e che la di$tanza BA, $ia tripla alla AE, con la terza parte $olo della forza po$ta in B, $i douerà $o$tentare: e così verrà a durare il doppio più fatica la A, $i come è la di$tanza BE, doppia della EA. Finalmente $e il pe$o fu$$e appiccato in D, e$$endo BA, cinque volte maggio- re di AD, i cinque $e$ti rimanenti toccheranno alla $palla A, & alla B, vn $e$to $olo, che $arà egua le alla detta di$tanza BD, cioè cinque volte maggiore della DA; dal che finalmente concludere- mo, che portando$i il pe$o con vna $tanga $opra le $palle di due huomini per vna $trada piana, l'vno porterà $empre più fatica dell'altro a proportione della di$tanza, che $arà tra il centro del pe$o D, alla po$$anza che lo douerà $o$tentare, che bi$ognaua mo$trare. <p>Ma $e il propo$to pe$o fu$$e dalle due po$$anze $o$tentato, & portato per vna $trada non piana, ma erta ouero in pendere, l'effetto $aria molto contrario, benche dalle ragioni, & dimo$trationi Ma- tematiche ciò non $ia approbato, perche $i confonderebbe il tutto, poi che il Matematico per fare le $ue dimo$trationi certe, & vere, $uppone $empre ciò fare con le $emplice linee a$tratte dalla materia, e che la grauezza del pe$o, $ia $o$tentata $opra al piano dell'Orizonte, doue non po$$a acca- dere alcuna di quelle diuer$ità, che apporta il moto, & pe$o de i corpi materiali, & i $iti $trauaganti, attendendo $olo al fondamento della ragione, dal che ne dipende e$$ere le dimo$trationi Matemati- che, nel primo grado di verità: ma perche con la $cienza, è nece$$ario la pratica nelle co$e materiali, con lequali $i elequi$cono l'opere reali, e ma$$ime le machine per leuare pe$i, & altro, doue in cam- bio di linee bi$ogna $eruir$i de'traui di legno, & con ferramenti di pe$o $trauaganti, come s'e detto, & $i dirà, & non hauendo co$i fatta pratica, con la $cienza $ola $i potranno bene di$egnare e$$e ma- chine in carta con le $ue chiare dimo$trationi, ma venendo$i poi a fare l'opera, l'effetto $arà molto di- uer$o, e $olo per la diuer$ità della materia, & non che le dimo$trationi già fatte po$$ino fallare, e per confermatione di tale diuer$ità, e ma$$ime de $iti per doue $i deue tra$portare il pe$o, proporremo, <p n=>199</p> che con la forza di due huomini $i voglia col mezo d'vna $tanga, portare vn pe<*>o, nel di$cendere per vna $cala, ouero a$cendere per vna $trada montuo$a, e per e$lempio $ia la $cala ML, doue li due huo. mini $o$tentino con la $palla la $tanga AB, col pe$o C, attaccatoui al mezo in D, onde dico, co me di $opra $i mo$trò, che caminando per vna $trada piana, ambidue e$$i huomini egualmente $o$ten- terebbono la metà di e$$o pe$o, ma di$cendendo per la detta $cala ML. L'huomo che $ara da ba$- $o $opra la $palla B, $entirà a proportione tanto più pe$o, che non farà l'altro di $opra in A, quan- to $arà il pendere di e$$a $cala, quale e$$endo per e$$empio, per la metà della $ua altezza, e$$o huomo da ba$$o, $o$tenterà la metà più del pe$o, che $arà conforme al perpendicolo D<*>, lo $patio EG, & e$$endo la $trada, ouero la $cala più ripita, cioè tre quarti della $ua altezza, $i che il centro del pe$o C, ca$chi $opra H, vn quarto di pe$o $olo tocherà a $o$tentare all'huomo di $opra, $opra la $palla, A. E per concluderla dico $e po$$ibile fo$$e, che il detto pe$o CD, ca$ca$le paralello alla longhez- za della $tanga DB, certa co$a $arebbe che la po$$anza di $opra A, non $olo non $entirebbe alcu- na parte di e$$o pe$o, ma ne anco della metà della $tanga DA, attendendo la grauezza $empre al $uo centro, $tante l'e$$ere attaccato e$$o pe$o C, nel mezo in D, & $o$tentato dalle due te$te AB, che e$$endo per il conuer$o il pe$o $compartito egualmente in due parti, & fermato alle due dette te- $te, & poi $o$tentato nel mezo in D, egli $i $o$tenterebbe in ogni eleuatione equilibrando$i da $ua po$ta, come $i mo$trerà, perche l'effetto che fa da vna parte lo fa anco dall'altra. <fig> <HEAD>PROPOSITIONE III.</HEAD> <p>Ne mi par di trala$ciare con $ilentio in que$to luogo, quella belli$$ima $pecula- tione, che fa Ari$totele nelle $ue Mecaniche intorno la bilancia, con$iderando il luogo del $o$tegno, cioè $e $arà nella mede$ima linea retta, che $ono i centri della graui tà de'pe$i, ò pure $e $arà di $otto, ouero di $opra; Percioche $e il pūto del $o$tegno, d'in- torno alquale $i fa il moto, $arà po$to di $opra alla linea retta, che cōgiūga i cētri delle grauità de pe$i, la bilancia non $tarà mai ferma, $enon po$ta equidi$tante all'Orizonte. <p>Come nella prima $eguente figura $i vede, doue la linea AB, $i congiunge con le te$te ne i centri <p n=>200</p> delle grauità de'pe$i BA, il cui centro di mezo $ia C, con la CD, perpendicolo $o pra la DB, eguale alla DA, con la egua- lità de'pe$i AB, i quali mouendo$i dal $uo luogo, come in EF, e dapoi la $ciati, dico, che ritorneranno al $uo primo luo- go AB, egualmente di$tanti dall'orizon te. Perche e$$endo C, centro della linea perpendicolare CD, che forma il mezo diametro del circolo DH, la bilancia EF, che $i ritrouerà in tale eleuatione, il centro della $ua grauità $ara in G. Et al- lontanando $i dal $uo centro naturale D, lo $pacio di DG, e$$endo CD, il perpen- dicolare della grauezza de'pe$i EF, $arà per ciò nece$$ario, che la CE, ritorni nella CD, luogo naturale del centro del $uo pe$o. <fig> <p>Ma quando il punto, ouer centro del $o$tegno fu$$e po$to di $otto, la bilancia $tara ferma $empre che $arà equidi$tãte dall'orizonte, & inchinandola da vna banda, non ritornerà altrimenti nel pri- mo $ito, ma ca$cherà a ba$$o ver$o quel- la parte doue è $tata inchinata; come da que$ta $econda figura $i può vedere, do- ue po$to il punto del $o$tegno C, la bi- lancia AB, equidi$tante dall'orizonte non $i mouerà. Ma $e $arà in chinata, co- me $i vede per EF, cioè in G, non ri- tornerà più per $e $te$$a equidi$tante al- l'orizonte, ma da quella banda doue $a- rà in chinata ver$o la DH, ca$cherà giù del tutto, perche nella inchinatione il pe$o F, $i và di$co$tando dalla linea perpendicolare CD, de- $criuendo co'l mezo diametro CG, il $emicircolo DH, nè $i fermerà $ino che e$$o mezo diametro CG, non $ia fatto retto co'l perpendicolare DC, cioè l'intero DH, e$$endo il $uo centro C. <fig> <HEAD>PROPORTIONE IIII.</HEAD> <p>La bilancia po$ta egualmēte di$tante dall'orizōte, e che habbia nell'e$tremità delle $ue te$te pe$i eguali, & egualmēte lontani dal cētro collocati, iui $i fermerà, $i come anco farà $e $arà mo$$a, cioè alzata, ò abba$$ata, e douū que verrà la$ciata, rimarrà ferma. <p>Di quanto fin quì s'è detto della in$tabilità de'pe$i nelle bilancie, n'è $olo cagione il non e$$ere il pūto del $o$tegno nella mede$ima li- nea retta, $o$tentata nel cētro naturale della $ua grauità. Ma $e fu$$ero que$ti tre punti, cioè i due pe$i AB, $opra il centro C, nell'- i$te$$a linea AB, come $i vede; e doue $i tro- ua il $uo $o$tegno: in que$to ca$o in qualun- que inchinatione, che $i ponga la bilancia, el la $tarà $empre ferma; $i come per e$$empio, $arebbe nel $ito GE, ouero MN, & in QR, & in OT, e finalment<*> nella perpendicola- rè SP, e que$to auuiene, perche non $i mouē- do dal luego $uo il centio della libra C, i pe$i $empre in cia$cuna parte doue $i troueranno $i auuicinano, e di$co$tano egualmente dalla perpendicolare tirata dal centro del mondo, delquale effetto $e ne può vedere la e$periē- za in vna bilancia e$qui$itamente fabricata; & oltre a ciò, diu er$e ragioni ne $ono addot- te dal Sig. Guido Vbaldo nelle $ue Mecaniche. <fig> <p n=>201</p> <HEAD>DELLA TAGLIA.</HEAD> <HEAD>PROPOSITIONE I.</HEAD> <p>Se vna taglia $arà con vna $ola girella po$ta di $opra, e ch'intorno a e$$a $ia inue$ti- ta la corda, in vn'e$tremità dellaquale $ia attaccato il pe$o da $o$tentar$i, e nell'al- tra venga po$ta la forza, dico che e$$a forza $arà eguale al pe$o. <p>L'applicatione di que$to $trumento all'atto prattico $i $corge nella $eguente $igura, doue $i vede al troncon dell'albero attaccata la taglia FEG, d'vna $ola girella, e intorno di e$$a inue$tita la corda CE, GB, e nell'e$tremità B, applccato il pe$o A, dico, che per $o$tenere detto pe$o, la fotza po $ta in C, douerà e$$ere a e$$o pe$o eguale, perche que$to viene a fare il mede$imo effetto della lieua <fig> dichiarata di $opra; $tante che il diametro della girella viene a fai$i vna lieua perpetua, che $empre $tà paralella all'orizonte, il cui $oftegno è po$to in mezo, che altro non è che l'a$$e, intorno a cui gira la girella, come più di$tintamente mo$tra l'altra figura, nellaquale il punto I, è centro dell'a$$e HNG, e$erue come per $o$tegno della lieua FC, che è diametro della girella, & auuoltatoci la corda, che pendendo da' punti FC, $ia in vno de'$uoi capi po$to il pe$o, e nell'altro la forza, $arà il mede$imo, che $e nell'e$tremità CF, fu$$ero po$ti due eguali pe$i, perche le due di$tanze tra il pe$o, & il $o$tegno, & il $o$tegno alla forza, cioè la CI, IF, $ono eguali, la forza però douerà, come s'è propo$to, e$$ere eguale al pe$o. Da che po$$iamo raccorre, che tale $trumento non ci apporta così per $e $te$$o aiuto alcuno, ma $olamen- te il commodo per e$$ercitare la no$tra forza intorno ad e$$o, cioè è di qualche vtilità, quando $i alza il pe$o, co'l tirare all'ingiù la corda, do- ue riceuiamo aiuto dal moto, e grauità di tutto il no$tro corpo, che al- l'oppo$ito douendo$i alzare il pe$o nel tirarlo all'insù, ci $i ricerca tutta la forza delle braccia, e del $olleuare il proprio pe$o di e$$o no$tro cor- po. <fig> <foot>T</foot> <p n=>202</p> <HEAD>PROPOSITIONE II.</HEAD> <p>Se la corda $arà condotta d'intorno ad vna girella della taglia, doue $ia attaccato vn pe$o, e ch'e$$a taglia $i $o- $tenti da ba$$o $opra la corda, e che cō vna delle $ue te$te ven- ga attaccato in alto a qual $i voglia $o$tegno, & all'altra $ia la po$$anza, che $o$tenga il pe$o. Dico e$$ere la po$$anza la metà manco del pe$o. <fig> <p>Sia la girella BD, doue $opra il $uo centro C, venga attaccato il pe$o O, $i che $tia perpendicolare $otto la girella BND, $o$ten- tata dalla corda CNF, laquale con vna delle $ue te$te venga attacca- ta à vn ferro, ò altro $o$tegno po$to in alto, che $arà in F, & all'altra te- $ta G, proporremo $ia la potenza, che deue $o$tenere il pe$o O. Dico e$$ere e$$a po$$anza G, la metà manco del pe$o O. E que$to modo di v$are la taglia da ba$$o non è altro, che l'v$o della lieua dichiarata di $o pra, che è quãdo in vna e$tremità è il $o$tegno, e nell'altra la forza, & il pe$o nel mezo, e$$endo che tirando$i la corda G, $i viene ad alzare il punto D, $tando fermo il B, di maniera, che il diametro BCD, $i viene a fare la lieua, il cui $o$tegno è B, e la forza in D, & il pe$o in C; e perche tutto e$$o diametro DC, è doppio al $emidiametro BC, la forza $arà la metà del pe$o, come $i doueua mo$trare. <HEAD>PROPOSITIONE III.</HEAD> <p>Se con due girelle po$te in due taglie, cioè, ch'vna $ia at- taccata in alto, e l'altra $ia da ba$$o $o$tentata dalla cor- da, e che cia$cuna $ia inue$tita, e con vna delle $ue te$te attaccata alla taglia di $opra, e l'altra tenuta dalla po$$an- za, che douerà $o$tentare il pe$o, dico e$$ere la po$$anza la. metà manco del pe$o. <fig> <p n=>203</p> <p>Sia la prima taglia con la girella FH, attaccata di $opra al $o$tegno G, e la $econda da ba$$o BD, & in cia$cuna $ia inue$tita la corda, cioè con vna delle $ue te$te legata alla taglia di $opra in E, $otto al $uo centro A, & all'altra te$ta L, $ia la po$ianza, che deue $o$ten- tare il pe$o S, attaccato in N, al centro C, della taglia BD, la po$$anza M, $ara la metà manco del pe$o S, atte$o che s'e$$a po$$anza M, fo$$e po$ta in F, per la ragion detta, $aria $imilmente per la metà del pe$o, toccando l'altra metà al $o$tegno E, $i che e$$endo F, eguale all' H, $opra il centro A, $arà parimente eguale la po$$anza in M, alla me- tà del pe$o S, come $i propo$e voler mo$trare, e di più ancora che la taglia di $opra non apporta alcuna forza alla potenza, ma $olo c<*>modo per alzare il pe$o nel tirare la corda da alto a ba$$o. Et aggiungen do al- le due girelle la terza, cioè la $econda di $opra CB, il cui centro $ia E, e $o$tegno D, doue $ia inue$tita la corda in tutte, cioè, con vna delle $ue telte legata alla taglia da ba$$o P, & inue$tita nella IL, FG, BC, $i che all'altra te$ta, che $arà Q, $ia la po$$anza per $o$tentare il pe$o A, attaccato $otto il centro H, e$$a po$$anza $arà vn terzo del pe$o; poi che per la ragion detta di $opra, la corda BG, $o$tiene l'i$te$$o pe- $o che la CQ, doue che $tando la po$$anza in qual $i voglia parte alla detta corda BG, farà l'i$te$$a forza nel tirare all'insù, che farà $tando alla te$ta Q, e tirare a ba$$o; nelche la girella BC, aggiunta di $opra non fà altro beneficio che potere con commodità far forza al pe$o nel ti- rare a ba$$o la corda per alzarlo, ouero $o$tentarlo; ma l'altre due $o$ten- gano il pe$o con le tre corde IF, LP, BG, la onde a cia$cheduna cor- da tocca la terza parte della forza, e perche la corda CQ, fa l'i$te$$o; che la BG, $arà la forza in Q, la terza parte del pe$o A. <fig> <foot>T 2</foot> <p n=>204</p> <p>E $e con le quattro girelle QP, FE, $i vorrà $o$tentare il pe$o A, attaccando vna delle te$te della corda alla girella della taglia di $opra GH, $otto il centro F, in P, & inue$tita, come per la SR, GH, TV, CB, $i vede, $i che l'altra te$ta, doue deue $tare la po$tanza, $ia la N. Dico, che e$$a po$$anza $arà la quarta parte del pe$o. <fig> <p>Seguono le due taglie, con cinque girelle, cioè le tre da alto BCD. E le due da ba$$o EG, doue <*>n- ue$tita la corda, come $i vede, e con vna delle $ue te$te legata alla taglia di $otto $opra al centro E, in S, e l'altra $ia A, doue deue e$$ere la po$- $anza per $o$tentare il pe$o H, at- taccato alla taglia GE, che $tia per- pendicolare, come doueria ancora $ta- re la taglia di $opra attaccata in D, dico e$$ere la po$$anza A, la quinta parte del pe$o H, ma accommodan- do$i le due taglie al contrario, cioè $e quella di$opra con tre girelle BCD, fo$$e po$ta da ba$$o, doue $i attacca$$e il detto pe$o, e l'altra con le due girel- le GE, fo$$e po$ta di $opra attaccata al $uo $o$tegno, la po$$anza A, tiran- do all'insù $aria la $e$ta parte del pe$o H, nel $o$tentarlo. <p>E $e con due taglie, e $ei girelle, <*> cui centri $iano CDE, cioè della pri- ma attaccata di $opra, e dell'altra da ba$$o, $iano i centri NGT, doue deue e$$ere attaccato il pe$o A, & in- ue$titeui le corde, come $i vede. Dico e$$ere la po$$anza B, la $e$ta parte del pe$o A, come è manife$to dalle co$e dichiarate. <p>Quanto poi a gli effetti che $ucce- dono nel mettere in atto prattico le propo$te forze, dico, che po$$ono e$$ere in molte parti differenti, per ca- gione delle grauezze delle materie, con lequali il Mecanico viene a ope- rare, come nel principio $i di$$e; la- qual differenza particolarmente può dipendere dal pe$o della taglia da ba$$o, e della corda, e ma$$ime quan- do fo$$e gro$$a e nuoua, cioè non v$a- ta, che veni$$e a contra$tare la taglia, e tanto più quando che gli a$$etti, $o- pra li quali $i $o$tenta, & volge la gi- rella, non fo$$ero comme$$i nel $uo centro, e fatti tondi con quella dili- genza che $i ricerca, e $pecialmente ancora che le corde non $i venghino a fregare l'vna con l'altra nel tirare il pe$o. Nondimeno a tutto $i ritroua rimedio, cioè alla taglia, $i douerà <p n=>205</p> <fig> $aputo la grauezza del $uo pe$o proportionare con la po$- $anza conforme al pe$o principale, che $i hauerà da alza- re, e la corda $empre che $arà più $ottile, benche più debo- le, $arà maggiore la forza che farà, nondimeno deue e$$e- re tanto gro$$a, che $ia $icura a $o$tentare il pe$o, e confor- me ancora al numero delle girelle, che $aranno da ogni parte nelle due taglie, perche quanto più $aranno, tanto manco $arà il pe$o, che douerà cia$cheduna fo$tenta- re. <p>Et acciò che le corde non $i po$$ano fiegare l'vna con l'altra, $i doueià a proportione della lor doppia gro$$ez- za fabricare la girella da ba$$o D, minore della C, di $opra, e $imilmente la terza E, della D. Etancora è da auertire, che que$te girelle deuono e$$er per$ettamente tonde, e co'l $uo dado di bronzo, ouer bronzino bu$ato, e concentrato nel mezo, per doue deue entrare l'a$$e con di ligenza lauorata, $i che $imilmente venga di perfetta ro- tondità, e di non $uper$lua gro$$ezza. <p>E perche $empre $i è trattato $olo della forza del $o$ten tare e$$o pe$o, $i potria dubitare, che molta differenza fo$- $e nell'alzarlo; ilche non è, pur che $iano v$ate le di già dette diligenze nel compartimento, e fabriche delle ta- glie; perche alla forza, che è ba$tante a $o$tentare il pe$o, ogni minima giunta che $e gli faccia, ba$terà per effettua- re il moto, & alzare e$$o pe$o. <p>Quanto poi alla velocità dell'operare, $i vede manife- $to, che doue $i ritroua la forza, iui è la tardanza, come all'oppo$ito, con la velocità $ta la poca forza a proportio- ne della multiplicatione delle lieue, ouer corde, piglian- do cia$cuna la $ua parte del pe$o per le ragioni dette; e que$to s'intenda per tutte le $orti di $trumenti, e machi- ne da poter$i fare, come più di<*>u$amente in al<*>o luogo $i dirà. <foot>T 3</foot> <p n=>206</p> <HEAD>DELLA LIEV A NELL' ASSO</HEAD> <HEAD>DELLA RVOTA.</HEAD> <HEAD>CAP. II.</HEAD> <p>Con lo $trumento della ruota $i po$$ono alzare graui$$imi pe$i, conforme però alla grandezza della lieua, cioè larghezza del $uo diametro, potendo$i in molti modi v$are la $ua forza, benche in tutti $i ritrouerà $empre la proportione, che $arà dal mezo diametro dell'a$$e, doue deue e$$ere attaccato il pe$o, al mezo diametro del- la ruota, doue $arà po$ta la po$$anza, cioè $ia il diametro della ruota TV, doue d'intorno alla $ua circonferenza $iano po$te le braccia TF, VG, per poterla volta re co'razi fermati $opra la gro$$ezza dell'a$$e CS, allaqual gro$$ezza proporremo ancora $ia auuol- tata vna delle te $te della corda CX, & all'altro $ia attaccato il pe$o L, però dico, che tante volte quante il mezo diametro BC, entrerà nel mezo diametro della ruota BA, tanto douerà e$$er mi- <fig> nore la po$$anza N, nel $o$tenere il pe$o L, $i che entrando la CB, nella BA, per e$$empio $ette volte, la po$$anza N, po$ta in A, $arà la $ettima parte del pe$o L. E quando e$$a po$$anza fu$$e attaccata in D, haueria a proportione anco manco di lieua, ouer forza, quanto $arà dalla perpendi- colare DO, alla AN, cioè la RE. E $e po$ta in &, $arà $imilmente manco la MA, quanto la li- nea MC, rimane più breue della C&, e tanto la forza &, douerà e$$er minore della AM, $e per <p n=>207</p> vltimo, e$$a po$$anza fu$$e po$ta in E, $i che veni$$e a v$ar l<*>$ua forza perpendicolare, certa co$a è, che non haueria alcuna forza nel far voltare la ruota, ouero $o$tentare il propo$to pe$o, poi che ve- nendo e$$a po$lanza E, a ca$care rettamente $opra il centro dell'a$$e B, non potrà già mai cau$are moto alcuno alla ruota, ouero fare forza per $o$tentare il pe$o L. Ma $i bene haueria forza $e dalla po$$anza d'vn'huomo fu$$e tirata con la $emplice mano attaccata alla pre$a ET, ouero con vna cor- da, e non perpendicolare, come s'è detto ma orizontalmente, doue che tanto $arebbe la $ua forza, quanto che veni$$e ad auuicinar$i all'angolo retto con la perpendicolare EP. <p>Et perche con maggior chiarezza $i po$$a con la $cienza veder l'ef$etto della pratica, $i mo$trerà per il $eguente di$egno la propo$ta ruota fabricata con la materia del legno e ferro, come deue $tare per e$$equire quanto $i è propo$to. Benche in molti altri modi con diuer$a fattura, e moti $i po$$a o- perare, come particolarmente $ono quelle dentate, che per forza d'acqua, ò d'altro edificio fanno vol tare le macine da formento, & ancora le ruote de'mangani, lequali benche così diferenti, nondi- meno in tutte $i ritroua l'i$te$ia proportione, che è dal pe$o al $o$tegno, e dal $o$tegno alla po$$anza, <fig> come $i di$$e, cioè $ia AB, la lunghezza dell'a$$e, & BC, la $ua maggiore gro$$ezza co'l centro V, doue da tutte le te$te RE, deue e$$er po$to il $uo polo di ferro da $o$tentar$i ne' due $o$tegni E, $opra al qual'a$$e ancora $i deue $o$tentare immobile il diametro della ruota GF, co'$uoi razi dup- plicati, e fermati, come $i vede, al qual'a$$e dalla parte IC, $arà auuolto la te$ta della corda M, & all'altra attaccato il pe$o O, cioè in N, & e$$endo la po$$anza attaccata per e$$empio alle braccia po$te alla circonferenza della ruota in HI, ouero KL, la forza $o$terrà il pe$o O, & hauerà con e$$o l'i$te$$a proportione, che $i ritrouerà tra il mezo diametro dell'a$$e VC, al mezo diametro della ruota, come $i di$$e. Si potrà ancora con più veloce moto alzare il pe$o O, $enza la lieua della ruota, cioè con vna maniccia di ferro angolare po$ta alla te$ta dell'a$$e, come per ER, QT, $i vede, cioè ER, $o$tegno, e polo, e RQ, lieua, QT, braccio della lieua, doue deue $tare la po$ianza per voltar- lo, laquale hauerà l'i$te$$a proportione co'l pe$o, che $arà tra QR, & VC, mezo diametro dell'a$- $e. Ma ritrouando$i e$$a ruota po$ta $emplicemente $opra l'a$$e, e pigliando il moto nel voltarlo, $i douerà $apere, che detto moto augmenterà $empre a$$ai la potenza, a proportione però della $ua grandezza, pur che la forza del $uo proprio moto non $ia $uperata dal pe$o, che douerà alzare. <foot>T 4</foot> <p n=>208</p> <HEAD>DELLA LIEVA NELL'ARGANO.</HEAD> <HEAD>CAP. III.</HEAD> <p>Altra differenza non $i ritroua tra l'argano, e la ruota $opra$critta, che la po$itura dell'a$$e; atte$o, che que$to viene ad e$$er po$to perpendicolare, e quello in piano; non- dìmeno il perpendicolare $i può voltare con a$$ai maggiori, e duplicate lieue, e per con $equenza far più forza; e però l'argano viene ad e$$ere $<*>rumento molto cōmodo, e fa- cile nelle operationi, potendolo commodamente con poca fattura fabricare, e tra$por- <fig> <p n=>209</p> tare da vn luogo all'altro, e con molta facilità metterlo in opera. Circa la $ua forza dico, che potrà <*>er grande quanto $i vuole, ma$$ime per la dupplicatione delle $ue lieue, potendo$i voltare con quat tro $tanghe, doue po$$on $tare molte potenze nel far la forza per alzare il pe$o, e con a$$ai maggior commodità d'aumento di e$$a forza, che in qual $i voglia altro $trumento $i po$$a fare, e ma$$ime ope- rando$i co'l mezo della vite, ò delle taglie. E per la dichiaratione di que$to $ia AB, l'a$$e, che de- ue perpendicolare formar l'argano, po$to nella ca$$a ST, nelqual'a$$e, nella parte da alto riquadra- ta deue $tar la $tanga LI, in quella lunghezza, che $i vorranno le lieue HI, HL. Et e$$endo da ba$$o DE, auuolta la corda GF, dico per <*>ragioni più volte dette, che tante volte, quanto che il mezo diametro CD, doue $ara auuolto la detta corda, entrerà nella lieua PI, tanto douerà e$- $er manco la potenza peralzare il pe$o, & altro tanto manco ancora per la $econda lieua L, oltra il poterui aggiungere vn'altra, e più $tanghe come $i vede nell'argano fabricato per QV, con le $ue $tanghe ouero lieue LI, QR, douendo$i tener tirato la te$ta della corda G, per alzare, ouero $tra$cinare il pe$o, che douera e$$ere attaccato all'altra te$ta F. <HEAD>DELLA LIEVA CON LA VITE.</HEAD> <HEAD>CAP. IIII.</HEAD> <p>Tra tutte le machine, ouero $trumenti, che far $i po$$ano per alzare pe$i, ò da fare altri effetti, que$ta della Vite $arà la più facile, e di maggior forza; perche vi concorre nella $ua operatione non $olo le dupplicate lieue dell'argano, ma quello che molto importa $i viene con la potenza non ad alzare il pe$o perpen- dicolare (doue è nece$$ario, che e$$a potenza li $ia eguale) ma à $tra$cinarlo per vn piano di poca eleuatione, $i come è il piano de'vermi co' quali vengono fa- bricate e$$e vite. E però tanto quanto que$ti $uoi vermi $aranno fatti con man- co eleuatione, tanto più facilmente co'l mezo della lunghezza della lieua $i po- trà dominare ogni grandi$$imo pe$o nell'alzarlo, ò abba$$arlo; benche per la $olita con$equenza co'l moto più tardo. E perche deuono e$$er bene inte$e le cagioni, dalle quali dipende la poca ò molta for- za, che è la velocità, e tardanza che $i fa nell'alzare, ouero $tra$cinare e$$i pe$i, co'l mezo delle lieue, delle taglie, e della vite; prima della lieua (benche con que$ta $i fabrichino tutti gli $trumenti, ma di- uer$amente operata) diremo che vn'huomo può v$ar pre$tezza nell'alzare vn pe$o, ma $olo di gra- uezza quanto comporterà la $ua natural forza; come per e$$empio, s'è mo$trato, ch'e$$endo e$$a lie- ua $o$tentata nel mezo della $ua lunghezza, e che a vna delle $ue te$te venga attaccato vn pe$o, & dall'altra $ia la potenza eguale a e$$o pe$o, con facilità lo verrà ad alzare, con l'i$te$$a velocità che $a- rà il moto di e$$a potenza, e$$endo egualmente lontani dal centro del $o$tegno. Ma $e la potenza vor- rà con doppia manco forza alzare il pe$o, $arà nece$$ario, che la lunghezza della parte $ua della lieua $ia il doppio più, che non $arà l'altra dal $o$tegno al pe$o, e per con$eguenza il moto più tardo, per douer fare la $ua te$ta il doppio maggior $emicircolo, qual andrà cre$cendo conforme alla duplica-<marg>Moto delle taglie.</marg> tione di e$$e lieue. Segue lo $trumento della taglia, co'l<*>mezo dellaquale proporremo ritrouarci in ci- ma a vna torre, e volere dal $uo piano da ba$$o tirare in alto vn pe$o co'l mezo d'vna corda inue$tita in vna taglia d'vna $ola girella, doue concorrendoui $olo la forza naturale d'vn'huomo, o più, $arà $empre e$$a forza eguale al pe$o, & alla velocità del moto, conforme all'altezza della torre eguale al- la lunghezza di e$$a corda. Ma $e con doppia, ò più potenze $i vorrà tirare e$$o pe$o, per la $ua grauez- za, $arà nece$$ario v$ar più taglie, & addoppiamenti di corde, le quali quanto più verranno di lun- ghezza duplicate, tanto più verrà il pe$o alzato co'l moto tardo, e con minor po$$anza, come chiara- mente s'è vi$to. Re$ta la con$ideratione dell'v$o della vite, per e$$empio dellaquale proporremo di hauer a portare $opra l'altezza d'vn monte vn pe$o, e che $olo ci $ia vna $trada, qual vada rettamente alla dirittura di tal altezza, laqual $trada, benche $ia la più corta e $pedita, $arà per ciò la più diffici- le; douendo molte volte la po$$anza e$$ere eguale al pe$o. Ma $e d'intorno a e$$o monte $aranno fatte le $trade, come $i $uol dire a lumaca, la po$$anza $arà $empre maggior del pe$o nel tirarlo, e $tra- $cinarlo in alto a proportione della lunghezza, e piano di e$$a $trada, come $arà anco la $ua tardanza. Ne $arà ancora fuori di propo$ito $apere la differenza della forza, che corre nell'alzare o $tra$cinare i<marg>Tardãzzdel moto della vite.</marg> pe$i per diuer$i piani. E prima nell'alzarli perpendicolare già $i sà, che la potenza gli deue e$$ere eguale, e volendo poi $tra$cinarli per vna $trada piana $enz<*>alcuno aiuto di ruotoli, ò altro, vna po$$anza ne $tra$cinerà quattro, cioè $e vn'huomo farà forza per cinquanta libre, ne $tra$cinerà du- cento, ma $e co'l mezo di ruotoli, o ruote di carri, $i vorrà $tra$cinare, ouer condurre pe$o per la pro- po$ta $trada, la detta po$$anza ne $tra$cinerà ventiquattro; e tanto più quando il pe$o hauerà pre$o il moto, e che il piano della $trada $ia $enza alcuno impedimento, cioè conden$ato, che egualmente $i <p n=>210</p> po$$a $o$tentare, $i come farebbe $e camina$$e $opra tauoloni di rouere bene $pianati, e liuellati, oue il pe$o $o$tentato da detti ruotoli, ouer ruote di carri, $i viene $empre a po$are $opra a vn punto, sì per la rotondità delle ruote, come per il piano dell'orizonte, doue deue caminare, onde dalla pro- portione che $i ritroua dalla $trada che và perpendicolare a quella del piano $i potrà cauare la rego- la della forza che hauerà la potenza in chia$cheduna eleuatione, come anco $i mo$terà. E do- uendo co'l mezo di tali proportioni dichiarare la forza della vite, $i mo$trerà prima la $ua fattura, la- <fig> quale proporremo voler fabricare nella rotondità della gro$$ezza del legno AF. Formando la par- te del circolo FI, $i che A, $ia il centro che $arà il mezo diametro FA, della gro$$ezza, ilqua- le compartito in tre parti eguali GH, e tirate le linee AH, AG, verremo ad hauere forma- to tre cugni, liquali tanto quanto più $aranno di forma acuta, cioè con manco ba$e, tanto più <p n=>211</p> apporteranno forza alla vite, cioè la $trada più piana, oue deue caminare il pe$o. E però co<*>parti$ca$i vna delle dette tre parti in quattro, come $i vede per FG, $eruendoci poi di vna di e$$e per la $alita della $trada, ouero vermi della vite che $arà la LA, ouero il cugno FLA, e$$endo la $ua te$ta FL, e $alita del pe$o $opra il piano FA, cioè vna delle dodici parti della propo$ta quarta parte del circolo FI, e$$endo la FL, la metà della gro$$ezza del verme, come alla te$ta della vite CB, $i ve- de per BD, e BE, la $ua intera gro$$ezza, con laquale $i fabricherà la propo$ta vite, con l'i$te$$a proportione d'intorno per tutto la $ua altezza nel modo, che $i vede $tare la VT, cioè TS, $ua gro$- $ezza, e da ba$$o VR, per doue và attaccato il pe$o. Quanto poi al re $to della $ua fattuta, che $arà la madre vite NO, co'l $uo $o$tegno, e guide EF. Dico, che douerà e$$er fatta come $tà la PQ, cioè nella gro$$ezza de' due tauoloni XY, formar il quadro cerchiato di ferro d'ogni intorno co $uoi orecchioni, ouer pre$e per la lieua $opra i quattro cantoni TV, RS. Douendo $imilmente e$$ere fabricato il detto $uo $o$tegno, cioè vn quadro $imile, ma $enza madre vite, e $olo co'l vacuo H, per doue $emplicemente deue pa$$ar la vite, e per li $uoi due canaletti ST, deuono entrare le due te$te, delle verghette di ferro EF, onde come guide faccino, che la vite $i alzi, ò $i abba$$i $enza voltar$i, douendo$i $olo voltare la madre vite, cioè la parte del ri$alto NO, $opra FE, $uo $o$tegno <fig> nel modo, che $i vedenel precedente $trumento $opra i due caualletti AD, BC, & a due tauoloni EF, con la vite NO, che pa$$a per la madre H, voltata dalle due $tanghe, ouer lieue RS, VK, per alzare il pezzo d'artiglieria Q. E per $apere la forza, che potrà fare così fatto $trumento con le lieue e con la vite, daremo principio dalle lieue, e vederemo quanti mezi diametri della gro$$ezza del- la vite PO, entr ino n<*>lla lunghezza della SR, che e$$endo trenta$ei, proporremo poi che $tando in <p n=>212</p> R, la po$$anza d'vn'huomo, ouero d'vn'animale, che faccia forza per cinquanta libre, doue $i doue- rà multiplicare trenta$ei per cinquanta, che farà mille ottocento, come anco douerà fare l'al<*> lieua VK, & addoppiato que$to numero farà tre mila $eicento libre, che $arà la $emplice forza delle lieue RS, VK, con la proportione PO, mezo diametro della vite, e$$endoci poi di più la forza di e$$a vite, laquale $ommariamente per li compartimenti della $ua eleuatione, e ragioni dette, farà triplicata forza delle lieue, cioè tievolte di più, ma fabricando e$$a vite di fer- ro, e non più gro$$a di due oncie, e che $otto la madre vite NO, $ia vn cerchio di ferro bene $pia- nato, e $opra al $o$tegno FE, vn'altro $imil cerchio, ma di bronzo, $i che con perfetto piano venghino l'vno $opra l'altro a<*>aminare, la vite farà $empre da $ua po$ta forza almanco tre volte, & vn terzo di più delle dette $ue lieue, onde co'l propo$to $trumento, e po$$anza $i potrà alzare pe- $o di dodici mila libre nel far voltar la madre vite IF, con le lieue RS, VK, e corde KL, RM, e$$endo però lo $trumento alto; e non $i poter voltare $tando la potenza $opra il piano del $uo ori- zonte. <HEAD>STRVMENTO OVERO ARGAGNO</HEAD> <HEAD>CON LA VITE, E RVOTE</HEAD> <HEAD>PER ALZARE VN PESO.</HEAD> <HEAD>CAP. V.</HEAD> <p>In molti modi $i po$$ono fabricare que$te $orti di $trumenti di forma piccoia; e commoda da portare $opra carri per alzare artiglierie, ouero l'i$te$$o car- ro, quando fu$$e $trauolto, ò $epolto nel fango, con altri $eruitij che po$$ono occorrere, nellequali operationi $i farà $empre l'i$te$$a forza, conforme alla proportione che $arà tra la po$$anza al $o$tegno, etra'l $o$tegno al pe$o, che $arà con quelle multiplicationi di lieue, che $e gli daran per via di ruote, e rocchelli, come $i vede nel $eguente $trumento fatto con la vite AB, alzata dalle ruote po$te nella ca$$a FD, e $o$tentata dal caualletto FHI. Quan- to alla $ua fattura, dico douer$i prima fabricare e$$a ca$$a con tauoloni di gagliardi$$imo legname; cioè il fondo G, e coperto D, lunghi almanco piedi due, e larghi oncie diece, e gro$$i due on- cie, e con le $ue colonnelle po$tene' quattro angoli, $imilmente gagliardi$$ime, e ben colligate, Fabricando la prima ruota, che nel $uo centro $ia la madre vite TV, con oncie due di ri$alto da cia$cuna parte, e che $ia forti$icato con due cerchi di ferro, po$ando$i poi con vna delle $ue parti per di $otto a vn'altro cerchio di ferro, douc per il mezo po$$a pa$$are la vite nel bu$o che ancora $i deue fare nel tauolone, douendo e$$ere il detto cerchio, come $tà il $egnato P, co' $uoi denti $i- milmente di ferro, che deuono, come $i di$$e, entrare ne' canali della vite, acciò non $i volti nell'o- perare, douendo far tal'effetto la prima ruota TV, $atta voltare dalla $econda S, per il rocchel- lo K, nel pigliare i denti <G>*d</G>, per il moto del $econdo rocchello L, fatto voltare dalla maniccia M, po$ta alla te$ta dell'a$$e di e$$o rocchello, ilqual $i douerà $o$tentare ne'due pezzi di legno XX, eguali a' $egnati NO, cioè il $egnato O, $tara comme$$o di $otto, e di $opra nella ca$ia, ma lo N, douerà e$$er $olo fermato per di $otto, cioè nel fondo, e$$endo il detto a$$e $<*>gnato RZ, eguale al ML, co'l $uo rocchello Z, di quattro $oli denti, come $arà il primo K, benche vn quarto in circa più gro$$o per e$$er maggior la ruota TV, che hauerà d'intorno per e$$empio trentadue denti, e la S, ne hauerà venti otto. Circa la forza poi che potrà far la detta maniccia Q &, ouero <07> 2 per alzare il pe$o C, dico, che $e la po$lanza po$ta in <07>, $arà per e$$empio di libre trenta, e che tutta la lunghezza della maniccia <07> 2 fu$$e diece volte più lunga, che non $arà largo il mezo diametro del rocchello L, il detto rocchello farà forza per trecento libre: e$- $endo ancora il mezo diametro della ruota S, quattro volte più di e$$o rocchello, l'altro poi K, farà forza per mille ducento, ilquale facendo voltare l'altra $econda ruota doue è la madre vite, che $imilmente proporremo e$$er il $uo mezo diametro quattro volte di diù del rocchello, verrà a far forza alla detta $ua madre per libre quattro mila ottocento, & aggiuntoui le tre forze, evn ter- zo, che dicemmo far la vite, la po$$anza <07>, potrà alzare il pe$o C, di libre $edici mila ottan- ta. E quando que$ta vite fu$$e fabricata di ferro, come $i di$$e, e $imile a quelle di legno, e non <p n=>213</p> più gro$$a di due oncie, e con la madre vite, ruote, fu$i, e rocchelli con e$qui$ita diligenza la- uorati, tale $trumento alzerà molto maggior pe$o, pur che venga ancor $icuro a poterlo $o$ten- tare, e $arà anco facile da portar per viaggio, ò doue occorre$$e, $opra carri, o $opra $chiena, d'animali. <fig> <p n=>214</p> <HEAD>ARGAGNO CON LA</HEAD> <HEAD>MARTINETTA.</HEAD> <HEAD>CAP. VI.</HEAD> <p>QVESTO $trumenuo viene mol- to v$ato da'bombardieri, & an- co da quelli, che co' carri condu- cono mercantie, e particolarmen- te in Fiandra, oue in que' pae$i hò più volte vi$to alzare, e met- tere a cauallo gro$$i$$imi pezzi d'artiglierie, ben- che tale $trumento fu$$e fabricato di forma piccio- la, cioè con la ca$$a lunga, e $tretta di legno forti$- $imo, doue $ta coperto il palo dentato di ferro con le r<*>ote, e rocchelli, alzando$i il pe$o con la te$ta della $tanga qual vien fatta a meza luna per poterlo pigliare. Ma volendolo fabricare di forma maggio- re, e tutto dilegname, per operarlo $opra a vn ca- ualletto, doue come per AL, $i vede pa$$are per la ca$$a CB, $o$tentata dal caualletto HI, per alzare il pe$o M, co'l mezo delle $ue ruote, tre rocchelli, cioè nel primo fu$o, doue è il $uo rocchel- lo NO, che fà voltare la ruota PQ, & il $e- condo Q, fà voltare l'altra ruota ST, laquale co'l $uo terzo rocchello viene ad alzar la $tanga dentata VK. Quanto alla $ua forza $i proponga $ia l'i$te$$a detta di $opra, $enza l'accre$cimento, che apporta la vite, che $arà di libre quattro mila otto- cento, e$$endo que$ta più, ò manco conforme al- la grandezza de' diametri delle ruote, e lunghez- za della maniccia, doue con$i$te la multiplicatione delle lieue, con la forza dell'alzare il pe$o per le ra- gioni dette. <fig> <p n=>215</p> <HEAD>ARGAGNO OVE SI OPERA CON</HEAD> <HEAD>LA VITE PERPETVA, RVOTE, E TAGLIE.</HEAD> <HEAD>CAP. VII.</HEAD> <p>Con que$ta $orte di machine, ouero $trumenti da leuare, o $tra$cinare pe$i, $i po$$ono fare tutte le maggiori forze, conforme però alla multiplicatione delle lieue per il numero delle ruo<*>e, vite, e taglie, con che $i verranno a fabricare; perche facendolo per e$$empio con $ei ruote dentate, che l'vna venga collocata doppo l'altra, e fatte voltare co' rocchelli po$ti ne' $uoi a$$i, & aggiuntoci la vite perpetua, e taglie, come $i dirà, $enzã dubbio alcuno, non $olo $i potrà con e$$o $tra$cinare per terra vna naue carica, come già fece Archimede, ma fare ancora effetto di maggior forza, pur che i $o$tegni, e le multiplicationi de' cana- pi, con quai $arà legato il pe$o, $iano $icuri a poterlo $o$tentare; perche la ragione del componimen- to, e fabrica dello $trumento è certi$$ima, per far qual $i voglia gran forza, come $i propo$e. Quan- to al pre$ente che $i $o$tenta $opra il caualletto F, venendo fabricato con due $ole ruote DC, co- me $i di$$e ne gli altri due antecedenti, $i potrà comprendere chiaramente tal $ua fattura, e$$endoci aggiunta la vite perpetua, come per MN, da ba$$o $i vede, che douerà e$$ere conforme alla QR, con la $ua maniccia VZ, che và inca$$ata con le te$te TV, come $tà la P, e$$endo la prima ruo- ta C, eguale alla po$ta nell'a$$e 11, 15, doue $i ritroua il rocchello 4, e la $econda D, $arà la 9, co'l $uo a$$e 10, 13, oue nel mezo 8, và auuoltata la corda K, delle due taglie EH, per alzare il pe$o L, co'lmezo del primo a$$e AB, ouero 12, 14, doue nella te$ta A, và fer- mata la madre vite perpetua Q, benche $emplicemente, come $i di$$e, $i pote$$e v$are la manic- cia 6, 7, con manco forza. Circa la forza che potrà fare il propo$to $trumento, dico ch'e$$endo la po$$anza po$ta alla te$ta della maniccia O, e che faccia per e$$empio forza di trenta libre, e la lun ghezza OP, di e$$a maniccia, $ia dieci mezi diametri più della madre vite M, iui la po$$anza fa- rà forza per trecento libre. Ma accre$cendo detta vite tre forze e vn terzo, la detta $ua madre M, farà forza per mille, & e$$endo il $uo mezo diametro due volte più che non è quello del rocchello di dentro $egnato per 2, nell'a$$e 12, 14, e$$o rocchello farà forza per due mila libre nel far vol- tar la prima ruota C, laquale hauendo il $uo mezo diametro quattro volte maggiore del rocchello nel $uo a$$e, farà con e$so rocchello forza per otto mila nel far girare la $econda ruota D, il mezo diametro dellaquale ancora e$sendo tre volte più di quello dell'a$se K, farà in e$so forza per venti- quattro mila libre, nel tirare la corda inue$tita nelle due taglie EH, con quattro girelle in tutto, cioè la E, attaccata di $opra al caualletto F, el'altra da ba$$o H, doue $arà attaccato il pe$o L, laqual corda così inue$tita per le ragioni dette accre$cerà quattro volte di più forza, doue e$sendo$i fatto con le lieue, e vite dello $trumento forza per ventiquattro mila, verranno a e$$ere con que$to ac- cre$cimento nouanta$ei mila, che tante libre di pe$o potià alzar il propo$to $trumento; laqual forza $i vede dipendere dalla grandezza de' diametri della vite, e ruote con la multiplicatione delle lieue, come $i propo$e; douendo$i però auertire di far $empre i $o$tegni proportionati al pe$o, con quella $i- cur ezza delle ruote, a$$i, e rocchelli che $i ricercano, per ilche $aria nece$$ario, che il tutto fu$$e con buoni$$imo ferro, e molta diligenza fabricato; ma con quella proportione, fortezza, e grandezza, che $i ricerca conforme a' pe$i che $i vorranno alzare, e per $tra$cinare douerà e$$er $o$tentato lo $trumen- to da' $erri delle due te$te. <p n=>216</p> <fig> <p n=>217</p> <HEAD>STRVMENTO FATTO CON RVOTA, E CASSETTE PER ALZAR L'ACQVA.</HEAD> <HEAD>CAP. VIII.</HEAD> <fig> <p>In diuer$i modi $i potrà alzar l'acqua conforme alle commodità, che più ne oc- correrà per il nece$$ario v$o $uo, come per li $eguenti edificij $i vedrà. E prima $i propone douer$i cauar e$$a acqua dal fondo d'vna fo$$a, e condurla in cima a vna muraglia, ò terrapieno d'vna Fortezza, ò altra fabrica, oue $i potrà operare con vna quãtità di ca$$ette, attaccate a due catene, che venghino $o$tentate dal l'a$$e d'vna ruota, che nel voltar$i, alzerà da vna parte le dette ca$$ette piene d'ac qua, e dall'altra le manderà a ba$$o per riempir$i; cioè $ia il pozzo $egnato S, do- ue la $ua acqua $i debba alzar $opra al piano ZO, con le ca$$ette RSG, $o$ten- tate dall'a$$e IG, doue $ia la ruota DC, $o$tentata $o pra la ba$e PO, AZ, cioè $opra al $o$tegno <foot>V</foot> <p n=>218</p> AZ, e B, $o$tegno dell'a$$e AB, $otto alquale viene fabricato la ba$e dello $trumento co'l $uo contra pe$o della pietra N, che ri$altando dalla parte dauanti in fuori ZP, co'l pe$o dell'acqua, cioè tanto che l'a$le della ruota co'l perpendicolare delle catene, e ca$<*>te ca$chi $opra l'acqua, e che non po$$a trabboccare. Fabricando la circonferenza della ruota CD, doppia con le tau<*>le, come $tà la EV, e che dall'vna all'altra $i mettino i $uoi $calini, mezo piede di$<*>nti, accioche $i po<*> c<*>n le mani, e co'piedi voltare; douendo$i fabricare le propo$te ca$$ette con tauole $ottili, e di grandezza conforme alla quantità dell'acqua, che $i vorrà alzare, & alla potenza, ouero forza con che $i vorra fa re e$$equire nel voltare la ruota, & appre$$o fabricare dette due catene, nel modo, che per il pezzo YX, $i vede, cioè di verghette di ferro di lunghezza di mezo piede alman<*>o, ouero tanto a punto quanto $arà gro$$a vna delle quattro parti del quadro dell'a$$e, che per e<*>mpio $arà la $egnata IH, & in- ca$$ata la te$ta dell'vno, e dell'altro pezzo, $i come fu$$e vn compa$$o Tede$<*>o, acciò $i po$$a piegare d'intorno al detto a$$e, doue $aranno fatti i $uoi bu$etti da fermar<*>i per cia$cun ferro la te$ta della $ua ca$$etta, nel modo che per RS, $i vede; e voltando la ruota per lidetti $ealini, e braccia EF, a$cen- deranno le ca$$ette SG, piene, e nel voltar$i in G, $i vuoteranno ca$cando l'acqua nella gorna LM, e di$cenderanno vuote dalla parte di dentro Q, e nel voltar$i da ba$$o in S, $i torneranno a riem- pir$i continuando a portar l'acqua in alto. <HEAD>STRVMENTO DA ALZAR</HEAD> <HEAD>LA TERRA IN ALTO.</HEAD> <HEAD>CAP. IX.</HEAD> <p>Si potrà commodi$$imamente con detta ruota alzare terra, ò pietre, e qual $i vo- glia materia co'ce$ti, ouer corbelli, che da vna parte da ba$$o $i attaccheranno al- la catena pieni, e tirati in alto, e votati $i rimanderanno a ba$$o, come $i dirà. Però $ia l'a$$e AB, che per li poli CD, $i $o$tenga, e la parte B, $ia tonda, e con le verghette di ferro per lo lungo, nō più lontane di due oncie, $i che e$$endoci $o- pra la catena BE, $i po$$a con le $ue maglie, ouero anelli, ritenere, e non $corre- re per il pe$o: laqual catena douerà e$$er fatta piana conforme alla GF, & i ce$ti da operare proporremo $ian come il $egnato NIL, con la corda attaccata IL, e $uo rampino H. E per e$$equire l'opere proporremo, che la catena ca$chi perpendicolare, e che la ruota <fig> volti da vna delle parti di e$$a catena, $empre l'vna a$cenderà, e l'altra di$cēderà. E che a quella parte che a$cenderà, $i anderà da ba$$o attaccando a gli anelli i detti ce$ti pieni per il $uo rampino H, ha- uendone quel numero, che farà bi$ogno. Et arriuati di $opra, doue $i propone $ia il $uo $olaro, deuo- <p n=>219</p> no gli operanti di$taccare e$$i ce$ti portandogli a votare doue anderà tal materia, e poi ritornando- gli attaccare per l'i$te$io rampino dentro a quell'altra parte di catena, che anderà a ba$$o, e con tal'or- dine $i farà l'opera con molta pre$tezza, e $paragno, e ma$$ime nel portare le materie in quelle altez- <*>e di$$icili a farui i ponti, ouero doue non $i ritroua$$ero huomini a ba$tanza da operare conforme al- l'ordinario. <HEAD>STRVMENTO ET ORDINE FACILIS- SIMO PER PORTAR DENTR O LA TERR A, DA TERRAPIENAR LE FORTEZZE.</HEAD> <HEAD>CAP. X.</HEAD> <p>Per non e$$ere in me altro fine, che di giouare a publico $eruitio, vengo con infi- nito contento a mo$trar que$te mie inuentieni, e tanto più mo$trando opere reali fondate $epra la ragione, & l'e$perienza, onde $e ne può riceuere quel maggior be- neficio, che per la facilità, e $paragno delle opere $i po$$a de$iderare, e particolar- mente nel fabricare le Fortezze, doue $i $pende tanto te$oro, e $i iuinano i poueri contadini. E però ricordando il modo da e$$equire in maggior parte tal'opera con duplicato $paragno di danari, & huomini, $odisfarà almanco a me $te$$o, & a quegli ancora che cono$ceranno, & apprezzeranno le virtù. Et per e$$equire, dico, e$$ere la facilità dell operare principali$$imo, mezo, per ilquale l'opere vengono perfertamente fatte, e ma$$ime con pre $tezza, come per molte cagioni $i deue fare. E per ciò propongo, che nel voler da vn luogo all'altro portar terra, ò altra materia, e$$ere nece$$ario operare co'più facili $trumenti, che $aranno le carret-<marg>Carrete faci le per portar terra, ò altra materia.</marg> te, per ridurre la grauezza di e$$a materia $opra a vn punto, onde con ogni minima po$$anza venga a pigliare il moto, e tanto più ancora viene a $uccedere e$$o moto, quando che il piano dell'orizonte, oue douera e$$ere incaminata la carretta, verrà ad hauer alquanto di pendere ver$o oue deue andare; perch'e$$endo $opra le ruote per le ragioni dette e$$o pe$o attenderà $empre al $uo cētro, & a pigliare il moto $enza altra po$$anza. E però con que$te infallibili ragioni vengo a mo$trare, che co'l mezo del la propo$ta carretta $i potrà portar la terra dentro la Fortezza, cioè con alquanto di dipendenza, che $i douerà dare al piano della fo$$a per quãto $arà la $ua larghezza, e $imilmente al terrapieno di dentro doue $i condurrà di $opra e$$a carretta carica, con la $emplice forza di due huomini, cioè tirandola in alto con la ruota, $opra il piano della piazza del terrapieno, laquale hauendo l'i$te$$o pendere ver$o il centro della Fortezza, $i potrà condurre con la propo$ta forza de'detti due huomini. E per far que$to, formi$i la carretta PO, $imile a quelle tirate da vn cauallo, $aluo che la $ua ca$$a, ch'e dalla parte di die tro MN, vuol'e$$ere il doppio più alta, che non $arà dauanti QR, con la tauola TQ, da $errarli da tal parte la bocca con la trauer$a VR, che $i $o$tenta nelle due pre$e di ferro confitte nelle parti di detta ca$$a RV, laqual ca$$a douerà e$$ere tanto grande, che po$$a portare circa libre mille di pe$o; douēdo le $ue due ruote S, e$$er $imili a quelle delle carrozze, e la $ua $tanga IK, $eruire per timone, doue da cia- $<*>una parte douerà $tare vn'huomo, & all'arriuo della catena L, $i deue attaccare la corda per tirar- la in alto con l'i$te$$a ruota, che di $opra $i mo$trò al $ettimo Capitolo, ma co'l $uo a$$e $atto nel modo che $i vede per EH, & alla te$ta F, và fermata detta fuota, e nel ri$alto, ouero G, $i deue auuoltare la corda, come $i dirà. E prima proponga$i di voler fabricare vna Fortezza, e che il piano della fo$$a, per e$$empio $ia NP, e TL, parte dello fcarpone, che $i la$cia nel profondare e$$a fo$$a, oue dipoi va fa- b<*>icata la $ua muraglia all'altezza C, e doue $i la$cia il ri$alto, ouer la banchetta per far la $trada delle ronde, e$$endo poi CM, parte della $carpa dell'altezza delle piazze, che deuono e$$ere $opra al piano del $ito, fatte con la $emplice terra, e $carpa, che $i di$ie ne'precedenti Libri, doue al fine $ia la larghez za BG, del terrapieno. E però dico, che volendo condurre la terra con le canet<*>e dal piano della fo$$a $opra la detta piazza, $arà nece$$ario far tre co$e, cioè il p<*>dere del piane della fo$$a TS, ver$o la Fortez za, come $i vede per PT, nella parte PS, cioè per ogni vent<*>que pa$ia $e ne darà vno dipendere, come $i douerà fare ancora di $opra nella larghezza della piazza BG. Secondafiamēte bi$ogn<*> anere tanti traui, che ba$tino doppiamente po$ti, e ritti in piede di $opra le due $carpe dell'altezz, della For- tezza, come per la parte AB, $i vede, i quali traui deuono e$$er larghi vn piede, e gro$$i mezo, e nella $ua larghezza da ogni parte $ia confitto vna cantinella, ouero tauola gro$la di fuori, onde $i venghi a fare canale di mezo, che $i vede per DO, nel traue AB, nelquale deue caminare la ruota della carretta. E douendo$i fare detti traui di pezzi per le grandi altezze, e molta $carpa che $i deue dare alla $ali- ta $i atte$teranno in$ieme, come $i vede per CI, e po$ti in opera per AB, NI, co'$uoi caualletti $otto <foot>V 2</foot> <p n=>220</p> come $tà LD, $i che $tieno immobili nel $o$tentare il pe$o della carretta, e venghino facili a tra$mu- tar$i da vn luogo all'altro, cioè mandarli auanti conforme all'opera del cauamento. Terzo, & vltimo fabricar la ruota co'l$uo $o$tegno, ouer telaro IH, KE, laqual ruera vuol'e$$ere di di<*>metto dieci piedi co'l $uo a$$e EH, e doue $i auuolta la corda in G, $ia gro$$a almanco vn piede, la $ua lunghezzza <fig> & altezza deue e$$ere tanto che commodamente ci po$$ino pa$$ar $otto le carrette piene, e tornar$ene vuote in que$to modo; cioè, i lauoranti, che zapperanno la terra, e $taranno alla parte VX, taglian- do l'altezza XYZV, deuono co'badili caricare la carretta R, che $arà fatta caminare $opra tauo- loni, $e però ci fo$$ero $a$$i, ò fango da impedire la $trada alle ruote; e quando $arà al principio del- <p n=>221</p> la $alita AN, vi $i attaccherà la corda co'l $uo vncino, laqual $arà tirata dalla ruota E, come per BD, $i vede, $i che quando la carretta arriuerà $opra il piano BG, vi $ia da due altri huomini, che per il detto pendere del piano IX, la conduchino nella parte G, doue leuata la $tanga RV, ò alzati due ferri, $i aprirà la portella, e la carretta da $ua po$ta $arà ritenuta da vn legno, e da quella parte darà la volta, e $i vuoterà ca$cando a ba$$o la materia, e dipoi tirandola indietro, in que$to tempo la ruota ne hauerà tirata in alto vn'altra carretta carica, laquale mentre $i an derà, come s'è det to a $caricare, $i riman derà a ba$$o per l'i$te$$a $trada, oue la ruota correrà da $ua po$ta, e porterà la te$ta della corda co'l $uo anello per ritirare l'altra piena, e con tal'ordine $empre a$cenderanno pie- ne, e di$cenderanno vuote; douendo però hauere cia$cuno di que$ti edificij tante carrette che ba$ti- no, onde ne $ia $empre vna piena da tirar di $opra, e così $i anderà operando, e tra$portando auanti l'edificio conforme alla commodità de' lauoranti, nel potere co'badili caricar e$se carrette $enza par tir$i dal $uo lauoro. Douendo$i auertire, che vogliono e$ser piene egualmente, acciò venghino equi- librate, benche dauanti può e$sere vn legno in piè da leuare, e porre, acciò non po$sa dar la volta $e non al $uo tempo, & ancora che il pendere de' traui BA, voglia e$$er la metà di più $carpa, che non $arà la $ua altezza. La onde con la fatica di otto huomini, che da ogni parte proporremo, ma- neggino le carrette, e due alla ruota, che $aranno dieci, $i porterà terra, ò altra materia almanco per trenta, e$$endoci poi quelli che zappano, e caricano, e con$eruano il detto pendere, che $aranno gli ordinarij lauoranti da zappare, e caricar la terra, e $i verrà $enza fattura di ponti ad e$sequire l'o- pera della Fortezza, e fuggire non $olo la molta $pe$a di e$$i ponti, e ma$$ime nelle grandi altezze, e l'ecce$iue $pe$e di ce$te, ouer corbelli, e carriole, & altro con che $i porta al $olito la terra, ma molti altri di$ordini che po$sono $uccedere. Si potrà ancora in altro modo, quando che occorre$se pi- gliar la terra fuori della fo$$a, o nella contra$carpa, & attrauer$are la fo$$a, far caminar que$te car- rette cariche di terra, cioè, $opra a due canapi tirati paralelli, con gli argani e taglie, e da vna te$ta legati a $o$tegni gagliardi di pali, o d'altra co$a atta a $o$tentare, e facile a rimuouerla. Douendo però le ruote delle propo$te carrette e$sere alquanto più gro$$e dell'ordinario, e di legno dolce, e concaue, $i come a punto $ono le girelle delle taglie, e tal concauità $i douerà fare con tauole gro$$e confitte da ogni parte per di fuori, e bene $mu$$ate di dentro, accioche e$$o canale $ia a$$ai più largo in bocca, che non $arà in fondo, cioè della gro$$ezza di e$$a ruota. E per e$$e quire tal opera, $i doue- rà auertire che la carretta $i deue $empre caricare, e di$caricare $tando $opra ad e$$i due canapi, e benche ci vadã due fatture nel portar la terra per empirle, e dipoi vuotarle di $opra, col portarla doue farà bi$ogno, $arà però operatione molto vtile, per non hauer altra fattura nello edificio che tirar li due canapi, è $enza impedire la dife$a della Fortezza, douendo e$$e carrette nel voltar$i di $opra $tar alquanto alte dal terrapieno, e dar la volta $enza poter ritornare indietro, $e non quando $aranno $ca riche, e da ba$$o poi $tar tanto ba$$e e commode, che con le carriole, o altri $trumenti $i po$$ino empi- re, e ma$$ime co'l mezo d'vn ponte per fare tal effetto, douendo, come s'è detto, il tutto e$$ere mobi- le, e facile a tra$portare da vn luogo all'altro. <HEAD>EDIFICIO PER PORTARE</HEAD> <HEAD>LA TERRA DENTRO LA FORTEZZA.</HEAD> <HEAD>CAP. XI.</HEAD> <p>DOVENDOSI per le ragioni dette non poco $timare la facilità dell'operare, ma$$ime quando vi concorre lo $paragno della $pe$a, e la $icurtà della Fortez- za, ma$$ime nel fuggire i ponti, che fanno co$i commoda $trada, e po$$ono apportare molti inconuenienti, i quali col mezo del pre$ente edificio $i potran- no fuggire, & preualer$i della facilità, & $paragno detto; della $pe$a, poi che per facilità non $o, che più vi $i po$$a aggiungere, ne manco per la $icurtà del- la Fortezza nell'e$$equire l'opera del cauamento in ogni tempo, & occa$ione, & in quella profondità, che $i vorrà, non $olo per cauare la fo$$a, ma qual $i vo- glia profondità di pozzo, o contramina, l'edificio propo$to vien fabricato col mezo d'vn canapo, quale trauer$ando la fo$$a, ne $erue per $trada, per doue deue caminare il pe$o della terra col mezo d'vna ca$$a quadra che $e li apra il fondo, e portata col mezo d'vna fune e taglie $opra il canapo det- to, quale $arà con vna delle $ue te$te fermato à vn palo fitto in terra fuori $opra la contra$carpa, co- me $i vede per A, & l'altra te$ta dentro la Fortezza auolta, & tirata dal ruotolo B, $o$tentata in <foot>V 3</foot> <p n=>222</p> <fig> <marg>Quattro co $e da proue dere per o- perare l'edi ficio.</marg> quell'altezza che $i vorrà, dalla meza capra DEF, come anco deue e$$ere dalla parte di fuori C, e prima $i hauerà proui$to quattro co$e, cioè le due taglie RQ, la ruota G, la ca$$a T, & per vltimo vna fune di tanta gro$$ezza, & lunghezza che ba$ti, le due girelle, o taglie, la più grande Q, deue $correre per il canapo, che pa$$erà tra l'vna e l'altra, come $i vede in opera per H, & nella ta- glia piccola R, deue pa$$are la fune più $ottile &, pa$$ando la $ua te$ta per vn'altra taglia, che hauerà da ba$$o il rampino per pigliare il manico e pre$a della ca$$a I, & e$$a te$ta di fune venga fer mata a vn'altro rampino, che $ara alla taglia piccola di $opra &, come anco $i vede per R, & l'al- tra te$ta di e$$a fune pa$$erà per la terza taglia, me$$a da alto nella capra in P, $o$tentando$i il cana- po nel vacuo $uperiore O, la qual te$ta $arà poi inue$tita nell'a$$o della ruota G, quale facendo$i voltare a braccia col mezo de cauicchi, ouer manipoli, che $aranno d'intorno alla $ua circōferenza, tirerà la fune, & alzerà la ca$$a I, piena di terra per in$ino alla taglia di $opra, e $ubito la taglia maggiore di $opra col detto pe$o della ca$$a $arà tirata, e $correrà per il canapo $opra al terrapieno vicino al $o$tegno D, doue $i aprirà da $ua po$ta, o col mezo d'vna corda $i la$cierà il fondo di det- ta ca$$a, & immediate $i $uoterà, & la$ciando libera la ruota G, e$$a ca$$a da $ua po$ta tornerà, d'onde $i partì, cioè nel fondo della fo$$a, quale $taccata, & rattaccatone vn'altra piena, che vi douerà e$$er preparata $empre, $enza perdere tempo, $i condurrà $opra la terra, ò altra materia, che $i cauerà della fo$$a, potendo$i con facilità mutar luogo, e tra$portare il canapo, & la ruota oue $i vorrà; e perche venghino cono$ciuti tutti li mezi, con i quali $i deue operare, $i mo$tra per OMN, la meza capra, doue di $opra O, $i deue $o$tentare il canapo, & $otto nella taglia P, pa$$are la fune tirata dalla ruota, il ruotolo Y, & li due legni X, è quello con che $i deue tirare il canapo e $o$tentarlo, co- me $i vede in B, e per S, $i vede il fondo della ca$$a, che s'apre in due parti, & per la $egnata V, $i mo$tra aperta col ferro Z, con che $i $erra al $egno 3, & apre nel tirare vna corda, per il T, ca$$a in piede con le quattro catene, o ferri, con l'anello X, $i attacca al rampino della ta- glia R. <p n=>223</p> <HEAD>ALTRO EDIFICIO PER</HEAD> <HEAD>ALZARE LA TERRA, ET BVTTARLA</HEAD> <HEAD>DENTRO SOPRA IL TERRAPIENO DA FARE.</HEAD> <HEAD>CAP. XII.</HEAD> <p>Il pre$ente edificio fabricato con due $oli legni, che li $eruono per gambe, farà l'i$te$$o effetto, che far $uole vn'huomo che $ia il più gagliardo, & robu$to, nel pigliare vn pe$o, & con forza di braccia, & di $chiena alzarlo, e buttarlo da $e<marg>Forza molto artificio$a.</marg> lontano, e ciò $i vede, per i due legni, ouer meza capra DBE, che col mezo d'vna corda con le $ue taglie tirate da vna ruota, $i alza la ca$$a col pe$o della ter- ra, & $i butta dentro la I ortezza, come dell'altra parte $i vede 8, 6, 4, con la ca$$a 10, 5, e per venire a particolari della ragione per la demo$tratione di e$$a forza, dico, douere e$$ere $o$tentata que$ta meza capra da vna trauer$a in terra, che li $erua per ba $a, che $ara la $egnata ED, e poi dalle tre corde, che per tale effetto $i adi- mandano venti; dua delle quali $ono FG, che $o$tentano la capra per la te$ta B, mentre che ella co$i ba$$a $tà con detta $ua te$ta $opra alla fo$$a per pigliare, e tirare il pe$o della terra me$$a nella ca$- $a A, qual ca$$a verrà tirata per in$ino al numero 14, con la po$$anza della ruota C, & col me- zo della fune, con vna te$ta auoltata all'a$$o di e$$a ruota, che pa$$a per la taglia B, & da ba$$o per la $econda taglia, oue è attaccato la detta ca$$a, che con duplicata forza, $tante la ragione delle taglie viene alzata per in$ino al $egno 14, e perche douendo dare la te$ta B, della capra la volta B 12, con a$$ai maggior moto di quello, che viene tirato nel voltar$i la ruota C, conuiene $o$tentare la <fig> <foot>V 4</foot> <p n=>224</p> ca$$a, e ciò $i farà col mezo de la pre$a mobile del ferro $egnato per OR, cioè la te$ta R, $i fer- merà nelluogo, che $i vede nella capra, che è in terra NKL, per il $egno 15, e$$endo la te$ta O, angulare, che $tando mobile, nel pa$$are la taglia della ca$$a la viene a pigliare per la $ta$ta di fer- ro 18, attaccata alla taglia, come $i vede per 16, e $o$tentando la ca$$a col pe$o mentre fa il mo- to B, 12, ella $i apre nel fondo, come $i vede dall'altra parte per 4, 10, & il fondo 5, aper- to, e $ubito $caricato il pe$o del contrape$o da ba$$o 1, 3, nel ritornare al $uo luogo, e centro, da $ua po$ta tirerà la te$ta 4, e tornerà come $taua prima B, doue la pre$a del ferro M, la$cierà e$$a ca$$a, che da $e $te$$a và al fondo della fo$$a la$ciando anco la ruota C, libera, & e$$endo $ul fondo della fo$$a trouerà vn'altra ca$$a piena, quale immediate $i tornerà attaccare per empire la vota, e co$i $enza perder tempo $arà vna ca$$a, che porterà, & butterà la terra dentro, & l'altra $i empirà per fare l'i$te$$o effetto. Re$ta per chiarezza di quanto s'è detto, ricono$cere la facilità de' mezi con che $i viene a operare, quali $ono prima la meza capra, LKN, la ruota Y, col $uo a$$o VY, la ca$$a T, & il fondo che $i apre S, tirata dalla taglia P, le co<*>de che $o$tengono l'edifitio BFG, addimandate venti, que$te $ono inte$e da tutti, come $arà anco, la terza BH, doue alla te- $ta da ba$$o, è attaccato il contrape$o I, qual viene $o$tentato dalla taglia H, in quella altezza che farà dibi$ogno, $i che da quanto s'è detto $i potrà chiaramente vedere l'ordine con la facilità da e$- $equire quanto $i è propo$to. <HEAD>STRVMENTO PER ALZARE GRAN</HEAD> <HEAD>QVANTITA D'ACQVA, E SECCAR PALVDI.</HEAD> <HEAD>CAP. XIII.</HEAD> <p>SE ALLA po$$anza, con che $i douerà alzare il pe$o dell'acqua, $arà accompa- gnato proportionatamente il moto della ruota, ouer volante, $i che ancora co'l moto naturale, ouer grauezza del $uo corpo, po$$a multiplicare la forza, per <marg>Grauezza del pe$o ri- dotto $opra al $ao cetro, affacilita il moto.</marg> certo la propo$ta inuentione dell'alzar l'acque $arà facili$$ima, e di molta vtilità; e que$to dico douer $uccedere per e$$ere la $ua principale ragione, e fondamento il ridurre, $i come pre$uppongo fare, tutto il pe$o della grauezza dello $trumen- to mobile $opra a vn punto, e $imilmente quello dell'acqua che douerà alzare, doue per le cagioni più volte dette $i verrà con poca forza a farle pigliare il moto, cioè $ia fabrica- ta la ruota di piombo co'l$uo fu$o di ferro nel modo che $i mo$trera al capitolo vige$imo, doue $i tratterà della fabrica de'molini, il diametro del quale $i vedrà per AB, & HC, fu$o co'$uoi razi, e puntelli di $otto HKB. Douendo$i auertire, che la te$ta del fu$o H, non deue e$$ere la $egnata C, per douere e$$ere $o$tentato dal traue di $otto FC, $i che gli auanzi tanto di $opra che po$$a pigliare la gro$$ezza dello $cudo, ouero ruota piccola OZ, ma douerà in$ieme con la volante AB, e$$er libera $eruendo l'altro traue di $opra. DE, per $o$tentare la tanaglia OM, <07> Z, $opra il centro C, onde $tando la po$$anza po$ta alla te$ta I, della lieua ILK, po$$a apri- re, e $errare la tanaglia MO, $i che la $ua pre$a MN, per le dette parti NO, po$<*>a vrtando nel cerchio dentato di ferro far pigliar il moto al detto $cudo, & alla volante, nel modo che nel detto Capitolo $i mo$trerà. Quanto poi all'ordine di fare a$cendere l'acqua, dico douer$i v$are le ca$$ette, che piene $i $o$ten tino $opra al moto di più ruote, come per PT, $i vede a$cender piene $opra le ruote 2 X, e vuotar$i nel voltar$i in T, di$cendendo vuote BQ, co'l riem pir$i in P, <marg>Grandezza delle ca$$ette & $ua forma.</marg> doue $i propone $ia l'acqua PQ. Douendo que$te ca$$ette e$$er fatte nel modo che per la $egnata 2 e 7, cioè la $ua lungh<*>zza di $opra, che $i propone $ia di due piedi, & vn terzo, e la 7 6 $ua larghezza, & altezza circa otto oncie con la $ua bocca 25, e 14 larga oncie $ei al più, oue de- ue entrare, & v$cire l'acqua, douendo la parte di fuori 12 e$$ere quattro oncie più alta, & il $imile più lunga del $uo fondo 3, 8, cioè che faccia la $carpa 2, 3, e que$to $i deue fare, accioche non $olo per la $ua altezza nel voltar$i la detta ca$$etta, come per T, $i vede, l'acqua, che ne v$ci- rà, vada in quella maggior eleuatione che $i potrà, votando$i nella gorna, ò canale che la deue riceuere, ma che la $ua maggior lunghezza per la $carpa detta 2 3 apporti commodità nello $tare l'vna appre$$o l'altra vnite $enza impedir$i nell'empir$i, e votar$i. In quanto al $uo fondo douerà e$$ere di piedi due, come per 21, e 22 $i vede, e $i douerà compartire in tre parti, che re$te- rann'otto oncie per parte, e quella di mezo $arà la $egnata 20, nellaquale $i douerà come $i vede ficcare quatt<*>o femine di arpioni di ferro, fatte $i come $tà 25; e $imilmente $i douerà far tutte le <p n=>225</p> <fig> altre ca$$ette, cioè di tauole non molto gro$$e, di legname di noce, ò d'altra $orte per natura gagliar- do, e non molto greue; $i deue poi dell'i$te$$o legname far quella quantità di tauolette che farà bi- $ogno per la lunghezza della catena, e doue doueranno e$$ere attaccate le dette ca$$ette, come per il pezzo 16, 17 $i vede, e di gro$$ezza d'vna tauola ordinaria, e largo otto oncie, & vn piede lun- go, nelquaie $i doueranno fermare i quattro ma$chietti, ouero poli eguali alle dette femine, come $tà il 18, e 19, e della forma che è il 26; e fatte le dette tauolette, $i faran due catene di ferro co' pezzi eguali, e $nodati, $i come $tà la 27, e 28, cioè per 36, e 23, di lunghezza di otto oncie eguale alla larghezza di dette tauolette che co'chiodi vi deuono e$$ere confitte di $opra, e$$endogli i $uoi bu$i nel modo che $i vede per 12, e 13, cioè le tauole attaccate alla catena per 39, 40, e 14, e 15, doue per li detti ma$chietti vengono fermate le ca$$ette, che non deuono poter v$cire, e$- $endo accommodato per di fuori a tutte il gancetto 56, che le tenga al $uo luogo. La fabrica dello $cudo come s'è detto deue per di $opra hauere il $uo cerchio dentato di ferro, $i che i denti non $ieno più lunghi di meza oncia al più, e la metà manco alti, i quali denti $i potriano per maggior commo- dità fabricare di pezzi, cioè fare il cerchio bu$ato $egnato 52, 53, & i pezzi con tre denti, come $tà il 51, con la $ua gamba 54, da mettere ne'detti bu$i, onde con vn'i$te$$o ordine, e mi$ura $i formi la circonferenza dentata: dall'altra parte poi a detto $cudo doueranno e$$ere i $uoi denti, come per 48, 49, $i vede co'l $uo bu$o quadro nel mezo 50; doue lo $cudo deue $tar fermato nella te$ta del fu$o <p n=>226</p> della detta volante, $enza $oprauanzare il $uo piano, per non impedire l'effetto della tanaglia MO, Segue l'altro fu$o YV, co'l rocchello NO, che $i fabricherà, come per il $egnato 45 47 $i<*> co' $uoi poli di ferro dalle te$te giu$ti$$imi, & il rocchello 47, di diametro oncie diece, e l'altra te$ta 46, deue hauere il $uo quadro lungo, e largo per cia$cuna delle $ue quattro parti oncie ot- to, cioè eguale, $imilmente alla larghezza delle dette tauolette, come $i vede nello $trumento per V <05>, nelvoltar$i, e $i volti $emp<*>e con vna tauoletta, laqual deue con la catena far l'o$$icio del t<*>a- re in alto le ca$s<*>tte piene e farle andar a ba$so vuote, come $i di$se. Le ruote, che deuono $o- $<*>ntare le ca$iette piene, doueranno e$ser $imili alla $egnata per 31, 32, di diametro di due piedi, e gro$sa mezo, con due cerchietti di $erro, cioè vno per parte di forma perfetta circola- re, co' $uoi a$$i di ferro 33, 34, d'vn $olo pezzo, $i che po$ando$i $opra al $o$tegno & &, co- me $i vede per X 2, le ca$$ette, che pa$$eranno tra le due guide RS, non po$$ino hauere al- cun contra$to, ò ritegno; ma con moto facili$$imo $opra le mobili ruote a$cendino piene di ac- qua, come $i propo$e; douendo l'vltima ruota po$ta da ba$so nell'acqua, e $opra i due traui fitti- ui, accompagnar la detta catena con le ca$sette, tenendole $empre al $uo luogo diritte le guide RS. Re$ta in vltimo $apere la po$sanza po$ta in I, per la lieua IL, con la detta tanaglia, che da'vna parte $empre di MO, ouero dalla parte di dentro Z <07>, $pinga, e faccia voltare lo $cudo per la ruota dentata con la $ua volante da ba$so. E perche $e ne tratterà al capitolo $opra allega- to, non $i dirà al pre$ente altro, douendo$i ricordare il pe$o dell'acqua per $apere la quan- <marg>Pe$o d'vn piede qua- dro d'acqua.</marg> tità, che $i potrà alzare, cioè ogni piede quadro è libre ottantaquattro, e $tabilito il nume- ro de' piedi, che $e ne vorrà alzare, $i $aperà tutto il $uo pe$o con la potenza detta. E pe- rò nel pre$ente non $i tratterà d'altro, che della $empliee fabrica dello $trumento, come di già $i è e$sequito. Ricordando ancora che l'eleuatione delle guide, per doue deuono a$cendere le ca$sette $opra le ruote, cioè PT, vorrebbe e$ser d'ogni $ei d'altezza otto di $carpa, ò al- manco eguale a e$sa $ua altezza. Et ancora per facilitar il moto, $i potria alzare la propo$ta acqua vn piede e mezo di più, e quando $i anderà votando nella gorna, po$$a poi rettamente v$cire per vna bocca tanto $tretta da ba$$o, che del continuo habbia vna i$te$$a forza, conforme alla quanti- tà di e$$a acqua, che $i alzerà, e dia in certe pallette, che d'ogni intorno alla volante fuori del piombo $i potriano accommodare, cioè nella ruota di tauole, doue $i deue $o$tentare e$$o piombo, onde in di$tanza d'vn palmo venghino angolari, e come denti di $ega, douendo l'acqua quando ci hauerà rettamente vrtato, poterne v$cire per di fuori, & andare al $uo liuello, e camino, $enza fare alcun contra$to al moto di e$$a volante, che apporterà notabili$$ima facilità, potendo$i dire volere con tal'ordine auuicinar$i al moto perpetuo, benche in vano, $aluo che $opra al cor$o de' fiumi, $e però moto perpetuo $i deue chiamar quello, che viene e$po$to all'alteratione delle materie de gli elementi. <HEAD>STRVMENTO CON DVE</HEAD> <HEAD>TROMBE PER ALZARE L'ACQVA.</HEAD> <HEAD>CAP. XIIII.</HEAD> <p>In molti modi $i po$$ono alzare l'acque, nel $ituar le lieue, acciò la po- <marg>Diuer$i mo- di per alzare l'acqua.</marg> tenza venga con più, ò manco forza, e tempo a fare a$cendere il $uo pe$o contro al natural moto, & in tutte quelle altezze, che ne potranno ap- portare commodità. E particolarmente que$to $i potrà e$$equire in due mo- di, cioè con va$i di diuer$e forme, e materie, e con le trombe di legno, ouer canne di metallo, come $i dirà, $i che dando l'aria luogo al corpo dell'acqua, venga l'vno, e l'altro nece$$itato a v$cir fuori per vna i$te$$a bocca di $opra. E prima trattaremo dell'v$o delle trombe fatte di legno, cioè di voler cauare l'acqua dalla profondità d'vn pozzo con la tromba AB, laquale $aria bene fu$$e di due pez- zi, cioè alla parte A, che deue andare da ba$$o nell'acqua, deue e$$ere congiunto vn pezzo dell'i$te$$a tromba lungo al più due braccia, ma triuellato di dentro con ogni diligenza, ac- cioche il ma$colo con l'animella, che in tal parte deue operare per far $alir l'acqua, $igilli il $uo vacuo con perfetta rotondità, $i che l'aria con l'acqua non po$$a pa$$are per alcun'altra parte, che per la detta $ua animella. Ilqual pezzo $i deue congiungere con l'altro lungo di $opra con vn cerchio di ferro $ottile, e tagliente da tutte due le $ue parti, che douer<*> e$- <p n=>227</p> $ere di manco diametro, che non $arà la gro$$ezza della tromba, tanto che $i po$$a da vna te- $ta far entrare nella metà della gro$$ezza del legno del pezzo di $otto, & l'altra nell'altra te$ta del pezzo di $opra, onde congiunti in$ieme l'vno con l'altro, l'aria non vi po$$a $pirare; e di fuori poi $i metteranno le $ue trauer$e, accioche le due parti di tromba $i con$eruino diritte, e non $i po$$ino torcere. E me$$a que$ta tromba nel pozzo in piedi, che $i deue $o$tentare <fig> nel fondo $opra li due legni CD, cioè B, $arà la bocca di $opra con la ha$ta FH, laqua- le douerà e$$ere di ferro $ottile tanto che ba$ti co'l $uo ma$colo GI, accioche la gro$$ezza della te$ta H, vada da ba$$o, $i che la te$ta F, venga a e$$ere la T, $opra al pozzo doue $a- rà attaccato la lieua TR, che $i $o$tenterà $opra al $o$tegno S, allaquale $tando la potenza in R, nell'alzare, & abba$$are la te$ta T, $i farà montar l'acqua, che per V, $i vede $caturir fuori della tromba I; douendo$i auertire che alla bocca da ba$$o della tromba deue e$- $ere la $ua animella S, fermata nel pozzo E, douendo que$ta riceuere l'acqua, e l'altra del- l'anima GL, pur fatta di legno, ò d'altra materia la deue alzare. Ma volendo con due trombe PQ, alzar molt'acqua co'l mezo di duplicate lieue, come $i vede per PQ, fabri- <p n=>228</p> cheranno le due lieue GA, doue e$$endo la po$$anza nella parte O, tirando a ba$$o, & alzando il legno, farà andare la te$ta co'l pe$o della lieua B, in ST, e di $opra la C, in XV, $e- guitando con l'i$te$$o moto in D, con la $econda lieua FH, formando cia$cuna te$ta di e$$e lieue il $uo $emicircolo, come $i vede, per lequali la po$$anza O, hauerà l'i$te$$a porportione a'due pe$i KL, po$ti $opra alle trombe, & al $o$tegno N, per alzar l'acqua con le due ha$te LPKQ, delle trombe PQ, come per R, $i vede, cioè $e la po$$anza O, farà forza per venti libre, per le ragioni dette ne farà in D, per $e$$anta, & in H, ouero in I, per cento ottanta; & in vltimo per cia$cuna te$ta della KL, proporremo faccia per ducento per alzare la propo$ta acqua. <HEAD>STRVMENTO PER ALZAR L'ACQVA</HEAD> <HEAD>IN ALTO CON LA TROMBA.</HEAD> <HEAD>E CANNE DI METALLO.</HEAD> <HEAD>CAP. XV.</HEAD> <p>Per fabricare il propo$to $trumento, formi$i di metallo il pezzo della tromba AB, cō la lunghezza della $ua bocca AC, per e$$empio quanto $arà vn $agro da dodici libre di palla, e con la tortuo$ità della $ua te$ta DE, che come campana vada com- me$$a nella parte B, della tromba, doue dentro in D, $ia comme$$a l'animella S, e$$endo il ma$colo, che deue entrare nella detta tromba il circolare ML, attaccato alle tre branche di ferro MLN, con la $ua ha$ta, ouer manico NO; nelqual ma- <fig> <p n=>229</p> $colo deue $tare la $econda animella R, che $arà il pezzo QF, doue $i vedono i bu$i, ne'qu<*>li van- no le te$te delle dette tre branche con l'animella di mezo I, fatta come $tala T, che deue $tare nel vacuo V, att<*>ccata dalla parte X, per le due bertouelle, ouer pre$e mobili Y. Etaccommodata que$ta tromba in piano $opra ad vna pietra $otto all'acqua, e ben collegata come $i vede per PO, con la canna QR, tanto lunga quanto $i douerà alzare l'acqua, $i potra con la lieua GF, DI, e potenza po$ta in H, fare a$cendere il pe$o dell'acqua R, con la di gia detta proportione: cioè $e la po$$anza H, $arà di venti libre, & e$$endo la lieua GF, due volte e meza più della FE, la te- $ta E, ouero D, ne farà forza per cinquanta; e per la $econda lieua DC, e$$endo il $uo $o$te- gno I, & il doppio la DI, che non è la IC, doue $arà attaccato l'ha$ta MC, ne hauerà cen- to per far montar l'acqua. <HEAD>STRV MENTO PER ALZARE</HEAD> <HEAD>L'ACQVA CO'L MOTO DELLA RVOTA.</HEAD> <HEAD>CAP. XVI.</HEAD> <p>SI DOVERA fabricar la tromba di metallo co'l $uo capuccio, ouero cam- pana, come s'è detto nell'antecedente, & appre$$o il $uo ma$colo FM, & me$$a in opera non per piano, ma ritta perpendicolare, come per R, $i ve- de $o$tenuto da'due pali TV, che $aranno fitti, ò in qual $i voglia altro modo fermati nel fondo dell'acqua, doue $arà me$$o il $uo ma$colo $o$ten- tato da ba$$o dal triangolo M, con le tre verghe $imilmente di ferro, che deuono $tar fuori della tromba, come per SL, $i vede, e$$endo alle $ue te- $te di $opra GHI, fermato il $econdo triangolo, nel quale douerà e$$ere attaccatto il manico LQ, che per la $ua te$ta Q, così torta deue e$$ere alzato dal rocchello QG, nel voltar la ruota FB, $i che doppo l'e$$ere alzato, e ca$cando da $ua po$ta, $i venga a far montar l'acqua, cioè quando $i alzerà la te$ta Q, l'animella F, così $er- rata co'l $uo va$o fa<*>à montar l'acqua $pingendola auanti per aprir$i, la $econda animella di $opra alla te$ta della tromba, e quando ca$cherà a ba$$o, $i aprirà la prima per riceuer l'acqua, e $i $erre- rà la $econda per ritenerla, $i che verrà a montare a quella altezza che più $i vorrà, come per N, $i vede, con la po$$anza po$ta alla maniccia C, della ruota volante di piombo BF, con l'i$te$$a pro- portione, più volte detta. <fig> <p n=>230</p> <fig> <p n=>231</p> <HEAD>STRVMENTO PER ALZARE</HEAD> <HEAD>LACQVA ASSAI IN ALTO COL MOTO DELLA</HEAD> <HEAD>RVOTA, POSTA SOPRA IL CORSO DI ESSE ACQVE.</HEAD> <HEAD>CAP. XVII.</HEAD> <p>Sara la potenza cagionata dal moto dell'acque, nel far vol- tar la ruota, la migliore, e più $icura di qual $i voglia altra, e$$endo il vero moto perpetuo da molti con l'arte vanamen- te cercato. E però con due trombe fabricare nel modo det- to, & vnite in$ieme, $i potrà far montar le acque per vna $o- la canna, come $i vede, cioè per QN, PO, & HI, il $uo capuccio, doue $otto $arà l'animella, vnendo$i l'acqua in L, & v$cendo per M, in quella maggiore altezza che $i vorrà per la potenza po- $ta nella maniccia VT, della ruota AB, voltata dal cor$o delle acque con le $ue pale CD, conforme alle ruote de'Molini; laqual ruota non doueria e$- $ere di più diametro, che di $ei piedi, accioche con più velocità venga a dar tutta la $ua volta, e $pingere, e cauare i due ma$coli per l'ha$<*>e di ferro RT, SV, la maniccia po$ta nell'a$$e della ruota $opra al $o$tegno X, $arà, come $i vede per il $egnato YK, cioè la parte piramidale EF, entra nell'a$- $e, e FG, $uo $o$tegno GK, lieua da vna parte, GY, lieua dall'altra, e doue in KY, vengono attaccate l'ha$te de'ma$coli, come $i è detto. <fig> <p n=>232</p> <HEAD>STRVMENTI NE QVALI POSSONO</HEAD> <HEAD>STAR GLI HVOMINI SOTTO ACQVA.</HEAD> <HEAD>CAP. XVIII.</HEAD> <p>La compita perfettione di tutte le opere, con$i$te $olo nella facilità dell'e$$equirle, ac- ciò apportino quel commodo, e beneficio a che vengono dedicate. Gli propo$ti $tru- menti da poter $tar $otto acqua, bēche po$$a parere co$a difficile l'e$$equirli, nondime- no vedendo$i con l'e$perienza la facilità, e $icurtà, che po$$ono apportare, $i doueran- no per ciò non poco apprezzare per li bi$ogni che po$$ono occorrere sì nel ripe$care artiglierie nel mare, come anco qual $i voglia altra co$a che fo$$e $opra naui, ò altri va$$elli $ommer$i, & anco poter legare e$$i va$$elli con canapi per tirargli fuori, oltra alla molta commodità, & vti- <fig> lità del pe$care coralli. E per la fabrica di e$$i $trumenti dico, e prima del maggio<*>e BC, $i formerà vn quadro lungho di buo ni$$imi tauoloni, largo il $uo vacuo di dē- tro vn braccio e mezo, e lungo ouero alto due, e venga così ben comme$$o, e cerchiato di ferro, che in modo alcuno non vi po$$a penetrar l'acqua, ò per dir meglio v$cirne l'aria che dentro vi doue rà e$$ere ri$errata nel mandarlo $otto con la bocca LK, in giù tirato dal pe$o A, che $i propone $ia vna pietra graue a ba- $tanza, laquale deue e$$ere $o$tentata, ò per dir meglio, deue $o$tentare co'l $uo pe$o il detto $trumento LKC, da ogni parte per le legature del ferro BCN; e nella inter$ecatione, ouero crociera, che fanno, nel mezo di $opra $ia attac- cato la taglia con la girella FE, doue $ia inue$tita la corda FEG, che con vna te$ta douerà e$$ere legata alla banda d'vn va$ello, e con l'altra mandar'a ba$- $o nel fondo dell'acqua lo $trumento, e tirarlo di $opra cōforme al bi$ogno. Do- uendo $i auertire di far l'altezza BK, com moda, acciò che l'huomo che vi $arà dentro po$$a veder fuori per le fine$trel- le IH, doue $aranno i cri$talli, & an- cora v$cir, e tornar dentro, doue l'acqua non pa$$erà l'altezza delle lettere LK. Il $econdo $trumento $i farà con la tromba di corame OR, con le $ue armature di dentro fatte co'cerchi di ferro, & ha$te per lo lungo, come per HG, $i vede, la- qual tromba douerà e$$er lunga quanto $arà profonda l'acqua, & attaccata con vna corda auuoltata all'antenna RP, do- ue da ba$$o alla te$ta R, $arà attaccato lo $taffone di ferro RS, e pe$o d'vn piombo, ò pietra S, $o- pra alquale potrà $tare vn'huomo a caualcione ve$tito cō vna ve$te di pelle di capra, cioè di quelle cō che $i fanno gli vtri da portar oglio, cō laqual ve$te $i deue legare le maniche da mano, come $i fanno le maniche di maglia, & alla cintura $tretta, & a$$ettara, che non po$$a penetrarui l'acqua tenēdo la te- $ta nel vacuo $otto la detta trōba, doue $aranno i cri$talli, da'quali riceuerà lume, e tenendo le braccia libere fuori potrà far tutte quelle operationi, che vorrà, facendo intendere co'l parlare a quelli che $a- ranno di $opra alla bocca PO, quanto gli occorrerà, e$$endo $o$tentato dalla corda GTV, inue$tita <p n=>233</p> nella taglia T, attaccata allo $taffone ST, & all'antenna per lungo Y, doue e$$endo legato di$o- pra alla detta antenna dell'albero della barca la te$ta G, con l'altra V, $i potra abba$$are, ò alzare l'huomo con l'edificio conforme al bi$ogno. <HEAD>STRVMENTO DA FICCAR</HEAD> <HEAD>PALI. CAP. XIX.</HEAD> <p>In diuer$i modi $i po$$ono ficcare i pali dentro i fiumi, ò in altre acque, ouero $iti paludo$i, per f<*> i $ondamenti de' ponti, ò ripari contro il cor$o dell'acque. Nondimono il <*> v$ato è lo $trumento detto il ca<*>tello co'lm<*>glio, i<*>qual po$to con la $ua b<*> <*>a barche piatte, ouero $opra al $ito, $i $uol'operare con la forza di <*>ticinque, ò trenta huomini, nel tirare cia$<*>un la $ua corda attaccata a vna te$ta d'vn canape gro$$o in<*>ito n<*>lla taglia di $opra, e dall'altra te$ta da ba$<*>o attaccato alla pre$a del maglio. Doue che con molta $pe$a, e fatica di det- ti huomini $i ven<*>a a operare. <*> però hò pen$ato co'lmezo pure dell'i$te$$o ca- <*>ello, ma di diuer$a lieua, e forza alzare il maglio, e fuggire la $pe$a di tanti huomini co'l fare l'i$te$$o effetto, & anco di vantaggio co'l mezo del moto, e heua della ruota, e compartimento del pe$o, per le girelle, e $uo $o$tegno. Cioè $ia GF, il dametro della ruota di piedi dieci, che $i $o$tenta co'$uoi razi $opra l'a$$e A, e $o$tentato ancora in B, da ogni parte $opra la ba$e del propo$to ca$tello, come $i vede, e$$en do il $uo maglio K, doue nel manico, ouer pre$a I, e attaccata la te$ta del canape, e per di $opra nell'altezza R, viene inue$tito nella taglia STV, e nell'altra te$ta <*>, douerà e$$ere attaccata vna girella, nellaquale $arà inue$tito ancora vn $econdo canape, ma più $ottile del primo, e ch'vna del- le $ue te$te $ia legata da ba$$o in L, el'altra auuolta all'a$$e A, doue $tando due huomini da cia$eu- na parte, e voltando la ruota per le maniccie DE, tenendo vn'altro huomo nella mano de$tra la te- $la di e$$o canape H, e tirandolo in parte che $i volge l'a$$e, alzerà il maglio a quella altezza che vor- r<*>, e quando a e$$o parerà di farlo ca$care per battere il palo, butterà quella parte del canape, che $i ha uerà raccolto nella mano $ini$tra $opra l'a$$e, e farà la botta tenendo $empre la $ua te$ta, e ritirandola del continuo batterà il palo a $uo beneplacito. La forza di que$ta ruota dico, che $tando i quattro huomini alle due maniccie BC, e facendo cia$cuno forza per quaranta libre, e e$$endo la lieua BC, vn terzo di più di mezo diametro dell'a$$e A, faranno in tutto forza per ducento dodici libre, e con la lieua della ruota FG, che $i propone $ia di piombo, e di hone$to pe$o, cioè eguale a quello del ma- glio K, porremo, che ne augmenti la metà di più, che $arà trecento tre libre, e perche altrettanto $arà la potenza del $o$tegno L, la ruota adunque con gli huomini farà forza alla taglia T, di $eicento $ei li- bre, che tanto potrà far$i graue il detto maglio, benche ba$ti $ia di libre quattrocento. E quando $i vo- le$$e che que$to maglio ca$ca$<*>e da $ua po$ta, e che la te$ta del canape re$ta$$e $olo la pre$a HI, $i do- uerà fabricare il maglio, come per L, $i vede doue nel vacuo di mezo và inca$$ato la pre$a di ferro K, che $tà come il $egnato MN, cioè il ferro che piglia il maglio $arà ABC, con la pre$a D, e chia- ue E, da fermare l'v no, e l'altro pezzo al $uo luogo, come è la IH, HS, con la $ua mola di $otto FG, e con le due guide QR, eguali a quelle del maglio XT &, doue $i vede il canape attaccato V, e la corda legata X, che tirata da ba$$o in Y, ca$cherà $empre il maglio NO, facendo poi nel modo detto ca$care la pre$a M, che da $ua po$ta ripiglierà e$$o maglio L, come $i vede. <foot>X</foot> <p n=>235</p> <HEAD>STRVMENTO DA CAVARE</HEAD> <HEAD>IL FANGO SOTTO LACQVA.</HEAD> <HEAD>CAP. XX.</HEAD> <p>ESSENDO le città, che godono il beneficio de' porti nauigabili, molto dalla na- tura priuile giate per il cōmodo, & commun beneficio, che da e$$i $i caua, però è ben douere che con l'arte ancora $i con$erui, & augmenti tal $ua commodità, e ma$$ime nel con$eruare la profondità delle $ue acque, acciò i naullij ci po$$ino $tare, non $olo commodi, ma $icuri; e per ciò fare è nece$$ario fabricare gli $tru menti buoni per tale effetto, come $arà il pre$ente; ilquale per e$$ere più d'ogni altro vtili$$imo, e facile, hò voluto porre in di$egno, benche non vi $ia altro di mia inuentione del badile, ouer tanaglia doppia, e l'accre$cimēto della lieua ne <fig> <foot>X 2</foot> <p n=>236</p> $uoi manichi e$$endo per altro in v$o nel cauare li canali di Venetia. E'que$to $trumento po$to $opra al barcone di forma quadro lungo commodi$$imo, e $icuro da $o$tentar$i $opra l'acqua, doue nel mezo del piano di $opra $tà $ituata la vite AB, pa$$ata per la madre C, laquale è dommata dalla lieua CB, po$ta $opra l'a$$e NG, che $i $o$tiene dalle parti FG, & alla te$ta BS, vengon'atta<*>- cati i due legni perpendicolari BX, VS, alla te$ta da ba$lo, de' quali $i viene a $o$tentare le patti della tanaglia LK, in YV, con le due braccia doppie, & eguali di lunghezza MH, doue $i vedo- no i $uoi rincontri T, 93 perla fortezza nell'aprire, e $errare e$$a tanagna. In quanto alla fu<*> ope- ratione, $empre che la tanaglia così aperta calerà a ba<*>o $opra al fondo pa$$ando la lunghezza del $uo manico HT, per il ri$alto, ouer vacuo O, e tirando$i con l'argano 28 la te$ta della corda <*>, che deue pa$$ar per la taglia 4, $i verrà per le tre taglie SX, & H, con l'altra parte che non $i vede, a $errar la tanaglia cacciando$i le $ue bocche $otto il fango, che $i viene a riempire non $i potendo alza re per e$$ere dalla vite tenuta immobile la lieua CB, <*> quando poi $errata $i volterà la vite P, per le $ue lieue Q, verrà la potenza ad alzar la tanaglia piena di fango con l'i$te$$a proportione, che $arà tra la potenza C, e$o$tegno N, al pe$o B, e più la $orza della vite con le $ue lieue PQ, & alzata che $arà la tanaglia, e me$$agli $otto la burchiella, $i aprirà poi con l'<*>gano 6 11, e lieue 5 10, con l'aprirla, e $errarla come $i di$$e. Douendo$i auert<*>e, che dalla parte <g>*d</g> vuol'e$$ere vn ritegno, cioè vn palo fitto, $i che lo $trumento non po$la dar indietro, e che l'altezza del ca$$one $ia a$$ai più dalla parte dauanti <09> 69, doue $arà il pe$o, che non $ara di dietro <07>. Et ancora non volendo v$ar l'ar- gano detto per la incommodità del voltarlo, douendoci e$$ere vn'alloggiamento per gli operanti, $i potra v$arla ruota dentata BC, nell'a$$e AD, douenell'vncino E, $i douerà attaccare la te$ta dela corda <*>, laqual ruota $i farà voltare co'l rocchello NF, emaniccie ML, GH, che deuono e<*>ere eguali nella lieua GH, con le $ue pre$e HI, che $i accommoderanno nell'i$te$$o luogo dell'- argano, ouero dauanti nello $pacio Q<05>. <HEAD>STRVMENTO DA PESTARE</HEAD> <HEAD>LA POLVERE.</HEAD> <HEAD>CAP. XXI.</HEAD> <p>Dve $orti di edificij $ono $empre nece$$ari nelle Fortezze, cioè da pe$tar la poluere, e da macinare formento. E prima tratteremo del pe$tar la poluere, che $i può e$- $equire in diuer$i modi, e$$endo però i più vtili quelli fatti lauorar dal cor$o delle ac- que, e doue non $i ritroua sì fatta commodità, è nece$$ario $eruir$i della forza de gli gli huomini, ouero animali. Douendo$i auertire, che que$ti edificij vogliono nel pe$tare dare $pe$$i colpi, ma non troppo gagliardi, e co'l pe$tone dilegno forte, co- <marg>Strumento vtile, che và co'l moto dell'acque.</marg> me anco doueriano e$$ere i mortari, accioche nel battere non $i venga a ri$caldare, e pigliare il fuoco, e ma$$ime quando s'in corporano in$ieme i $uoi materiali, cioè il $alnitro co'l zolfo, & il carbone. Sia il propo$to $trumento fabricato con la ruota dentata FG, $opra l'a$$e AB, po$to perpendicolare, la- qual ruota deue far voltare il rochello O, con la volante, ouer ruota di piombo HI, po$ta $opra il $econdo a$$e, ouero fu$o QO, co'lquale $i deue alzare; e far lauorare gli otto pe$toni VT, ne'morta- ri NM, cioè l'a$$e propo$to QO, $arà il $egnato da ba$$o AB, conle otto branche GK, le quali hauendo il taglio, ouero incauatura GI, deuono come $i vede per TS, dare $opra la te$ta V, del legno mobile, e doue $arà attaccata la corda V, che pa$$erà per la girella R, e l'altra te$ta $i at- tacchera al pe$tone, $i come $tà nello $trumento per KS, tra i due legni R, onde voltando$i l'a$$e la branca ST, fara il $emicircolo SX, e la te$ta del detto legno, ouer bilico farà il VX, $i che nell'inter- $ecatione X, verrà a la$ciar$i, e far dar' il colpo al maglio, ilquale $arà tanto alto quanto $arà la di- $tanza VX; e con tal'ordine $i farà lauorare tutti gli altri pe$toni dando la botta l'vn doppo l'altro, cioè due per volta, onde in vna $ol volta che dia il rocchello, habbino tutti fatta la $ua botta con la forza d'vn cauallo po$to alla lieua DC, in CE, nel voltar la detta ruota dentata EG. E volendo fuggire la fattura del detto bilico VX, e corda VR, $i potranno fare i pe$toni più lunghi, e che cia- $cuno da alto habbia il $uo braccio, $i che voltando $i l'a$$e al contrario po$$a la te$ta della lieua TS, in SV, alzare il detto pe$tone con l'i$te$$o ordine nel fargli dar la botta, che $arà più libera, & a$$ai meglio. E tanto più $e in cima alla detta branca GK, $arà me$$o vna girella, che po$$a $correre, e non contra$tare con la pre$a del pe$tone. <p n=>237</p> <fig> <HEAD>MOLINO DA MACINAR FORMENTO.</HEAD> <HEAD>CAP. XXII.</HEAD> <p>In tre co$e gli huomini $peculatiui, e for$e troppo arditi nel pre$umer$i $apere, molto s'ingannano, cioè nel voler con l'arte imitar l'opere fatte da gli occulti $ecreti della Natura, e ma$$ime gli Alchimi$ti, che pretēdono affi$$are il Mercu- rio, ouero conuertire la Luna nel Sole, cioè far l'oro. Secondar amente creder di poter trouare il moto perpetuo; e per vltimo con le diuer$e foggie de'Molini voler accompagnar la forza con la velocità, come per la perfettione di tali $tru menti $i ricerca. E però non è marauiglia $e l'Alchimi$ta di così lungo s'ingan-<marg>Alchimi$ti, & inue$tiga- tori del mo- to perpetuo.</marg> na, diuentan do di ricco pouero; & il curio $o del moto perpetuo diuenta matto perpetuo, ma $olo a fabricatori de' Moliniè conce$$o poter$i con$eruare con qualche credito, $empre però che $i contentino del poco, nè $i pre$umino arrichire nel $uperare con l'artificio del moto delle lieue quello dell'acque correnti; ma perche in ogni luogo non $i ritroua il commodo di e$$e acque, $arà nece$$ario l'opera di tale $trumēto in qual $ivoglia modo fatto, e $arà ancora molto vtile il procu rar di fabricarlo con quelle più fondate ragioni, che dalla $cienza, & arte vengono approbate. E pe- rò $ia il propo$to Molino DHQ, cioè $emplicemente fatto con la ruota PO, $cudo EF, co'l $uo <foot>X 3</foot> <p n=>238</p> rocchello G, che $i $o$tenta con la macina Q, $opra il traue HI, ilqual Molino $arà de'più faci- li, che $i po$$ino v$are. Quanto al pre$ente $uo di$egno $i deue riguardare come non compito, e ma$- $ime le circo$tanze, che vanno intorno allla macina, douendo eliere il mede$imo che $ono gii altri v$ati; ma $olo riguardi$i alla forma, & effetto del moto, douendo e$$er l'altre $ue appartenenze per l'v- $o del macinare d'intorno al $o$tegno NL, l'i$te$$o delle macine ordinarie, e note a tutti. Quanto poi <fig> alla forza, dico che la ruota, ouero volante PO, deue e$$ere alta dodici piedi almanco, e graue vna volta e mezo quanto $arà la macina di $opra Q, che $i pre$ume $ia di diametro di tre piedi EL, $ia di ventiquattro denti, & il rocchello di otto: $i che quando la ruota per la potenza po$ta alla manic- cia BC, hauerà dato vna volta, la macina ne habbia dato tre con l'i$te$$a proportione d'intorno alla forza, che $arà AB, ER; benche ci $ia il contra$to del diametro del rocchello, con quello della ma- cina, che $olo all'elperienza ci dobbiamo riportare. E quando ancora $i face$$e manco largo il diame- tro EF, dello $cudo, cioè con $edici denti la ruota, ouer volante anderà più veloce, e con maggior forza, come farà ancora la macina Q. <HEAD>MOLINO CON LA VOLANTE IN</HEAD> <HEAD>PIANO DI NOTABILISSIMO BENEFICIO.</HEAD> <HEAD>CAP. XXIII.</HEAD> <p><marg>E$sēpio del- la di$agua- glianza che $i ritroua tra la forza, ela velocità.</marg> IL $egreto di tutti gli inuentori delle machine de'Molini, & altro è di cercare $olo, come $i di$le, di poter accō pagnare la forza cō la velocità, co$a in vero dif- $icili$$ima; perche douendo$i vn i$te$$a potenza multiplicare in molte, che po$$i- no l'vna doppo l'altra alzare, ouero portare vn pe$o, è nece$$ario, che $imilmen- te $i multiplichi il tempo, come per e$$empio $aria $e $i doue$$e tra$portare vn pe$o di mille libre da vn luogo all'altro, con la $emplice forza d'vn $olo huo- mo, ilquale ne porterà $olo vna parte che $arà cinquanta libre. Eperò bi$o- gnerebbe, che e$$o pe$o fo$$e compartito in venti parti, $i che con venti volte di tempo <*>e di $trada pote$$e e$$er portato: e così auuiene con l'operatione di qual $i voglia $orte di <p n=>239</p> $trumenti, ò machine, come di $opra $i è detto, perche multiplicando$i la forza per le lieue, $i multi- plica ancora il tempo nel compartire il pe$o; nōdimeno la pratica che $i fà con l'e$perienza delle gra- uezze de corpi, $i ve de, che in molte co$e $i può augumētare la velocità con la potenza; e que$to $i po- <fig> <foot>X 4</foot> <p n=>240</p> trà fare in due modi, cioè nel ridurre e$$o pe$o $opra a vn punto facile a pigliare il moto. Secondaria- <marg>Come<*> par- te $i po$$i ac- compagnar la forza con la velocità.</marg> mente, che il moto dello $te$$o pe$o aiuti la po$$anza per alzar$i perpendicolare, ouero mouer circo- larmente vn'altro pe$o non a $e $uperiore, $i come in que$ta no$tra inuentione della ruota volante in piano $i può vedere; cioè $ia la ruota co'l diametro OP, laquale vorria e$$ere di pio<*> con vna <*> gual gro$$ezza, elarghezza, e dell'i$te$$o pe$o che $arà la macina A, che deue e$$er voltata dallo $eu- do C, erocchello B, co'l moto della maniccia CD, e lieua EG, doue il $uo $o$tegno $arà F, con la po$$anza d'vn'huomo po$ta in G, quale farà l'i$te$$a forza nel far voltare la maniccia CD, con la volante OP, e $cudo CD, che $arà la proportione da GF, a FE, ouero de' due $emidia- <marg>Doppio mo to, e forza p voltar la ma- niccia della ruota.</marg> metri HI, LK; potendo$i ancora con vn'altra $econda lieua po$ta dall'altra parte della volante, che $i- milmente pigli con vn'altra ha$ta di ferro il manico D, della maniccia, come fi la ED, & in tal mo- do la detta maniccia $arà da tutte le parti del $uo circolo $pinta, e voltata con vn continuo moto, co- me più auanti $i mo$trerà, facendo cō la lieua l'effetto di quelle, che $i operano a braccio nel voltar le ruote di pietra per arruotare i $erri. Quanto alla fattura di que$to $trumento il fu$o di mezo CN, $arà il $egnato & X, che deue e$$er di ferro riquadrato, e piramidale, cioè più gro$$o dalla parte di $otto &, doue ci $i deue po$are, e $o$tentare il pe$o della volante, come $i vede per M; e però la detta punta &, douerà e$$er d'acciaio, & il $uo $o$tegno N, di metallo, ò d'altra materia, che manco $i con$umi, ben- che facilmēte $i po$$a mutare, e nelqual fu$o deue andare da tal parte fitto vn'ottangolo di legno for te, e ben cerchiato di ferro, come $$à il $egnato R, che deue $o$tentare gli otto puntelli, che hanno da reggere la ruota, ouer volante, come $i vede in opera per M, e di $opra l'altro quadro T, doue $aianno comme $$i i quattro razi da $o$tentar $imilmente e$$a ruota, e$$endo la parte V, rotonda, che deue pa$$are, e $o$tentar$i perpen dicolare in vn vacuo d'vn legno eguale alla $ua gro$$ezza, doue fia dentro vn'anello di ottone, acciò non habbia nel girare e$$o fu$o alcun contra$to, & alla te$ta Y, de- ue e$$ere me$$o la femina della maniccia Q, come in opera $i vede per la C. Le forme con che $i po$$ono fare e$$e maniccie, $aranno in quattro modi, e prima la meza circolare Q, che è la più facile nel voltar$i d'intorno al $uo centro con vna i$te$$a po$$anza, come s'è detto la $econda $arà la $egna- ta 14, con manco volta, e di più lunghezza fuori del $uo circolo, laquale $arà ancora e$$a vtile in det- to $trumento; la terza $arà la 13, con a$$ai manco volta, e commoda a farla voltare a braccio, per non poter la molta lunghezza del $uo ferro cedere alla forza, e leuarla al $uo centro. Quarta, & vlti- ma $arà l'angolare 7 12 1, laquale hauerà di lieua la parte dell'angolo 12 7, e $empre che dalla po$$anza $arà per la $ua pre$a 12 1, voltata ad angolo retto, come per 1, e 5 $i vede, e$$a po$$anza $arà $empre eguale alla proportione di detta lieua, & al $uo pe$o, come $i vede e$$ere eguale la 9 al 7, & il 7 al 12. E per e$$empio di tutti gli altri moti che po$$ono occorrere, $i deue $apere la diuer$ità del- la forza; perche $e la po$$anza fu$$e collocata come per 14 $i vede, $arà la $ua lieua manco lo $pacio & 11, cioè 11 e 7, e $imilmente 13, che $aria 8 e 7, e pa$$ando per $opra al centro 7, come $i vede per 1, e 2 non faria forza alcuna. Si che molta con$ideratione, e diligenza $i ricerca nel dar il moto a co- sì fatte machine, doue particolarmente l'e$perienza fà $empre più $icuro il mae$tro. <HEAD>DIMOSTRATIONI DE' PIV FACILI</HEAD> <HEAD>E GAGLIARDI MOTI, CHE SI POSSINO VSARE NELLE PRECEDENTI MACHINE SI PER accre$cerli forza, come anco velocità.</HEAD> <HEAD>CAP. XXIIII.</HEAD> <p>ESSENDO così diuer$i gli ordini de'moti, con che $i vengono a far'operare i già detti $trumenri, cioè co'l mezo della forza dell'huomo, ouero di animali, & anco co'l moto delle acque: doueremo per ciò $apere, che il meglio di tutti è quello con che più $i potrà accre$cere forza alla po$$anza, e velocità al pe$o, per e$$ere (come $i di$$e) que$te due co$e tra di loro molto contrarie. E per tal cagione il moto cau$a- to dal cor$o naturale delle acque, $arà $empre il più perfetto apportãdone con la lor quantità, la forza; e per il cor$o la velocità. E però con$iderato alle cau$e e$$equite dalla natura di e$- $e acque, dalle quali ne dipende l'vno, e l'altro effetto, potremo con l'arte auuicinar$i alquanto ad e$$a natura, cioè $e l'acqua con la quantità, e moto fà tale e$$etto, $i potrà ben trouar qualche materia così proportionatamente compo$ta in$ieme, che con la quantità del $uo pe$o, & artificio$o moto $i po$$a <p n=>241</p> $olo auuicinare all'effetto di tal'elemento; e per ciò fare, non po$$o ricono$cere il più potente mezo, quanto che con la ruota volante, che s'è mo$trata nel precedente Capitolo, nè altra difficultà ne oc- corre, $e non il poterli dare e$$o moto con vna potenza continuata, laqual difficultà douera ancora <fig> e$$ere però facilitata con la dimo$tratione, & ordine de'due pre$enti ordini di moti, cloè il primo $a- rà il detto, con lo $cudo, doue per di $opra al $uo piano $i ritroua il cerchio dentato di ferro, come per <p n=>242</p> il $egnato BC, $i vede, ilqual $cudo $i propone e$$er fermato nella te$ta del fu$o di ferro, cioè nel centro doue è il vacuo quadro nella $ua gro$$ezzza, come $i è mo$trato per il 50, nel di$egno de<*> zar l'acqua al Capitolo decimo con la fattura di detto cerchio di ferro dentato, e come anco $i vede in que$to per GB. In quanto al moto, dico douer dipender dalla lieua KI, & IH, co'due brac- cia eguali HB, e HC, che per le te$te BC, tirano le due verghe di ferro BF, che vengo<*>o inca$$ate in$ieme nella chiaue $opta al centro A. E per maggior intelligenza $i mo$treranno e$$e verghe per le due RS, cioè alla parte Q, vanno vnite in$ieme con la chiaue XT, andando la t<*> $ta T, di $otto $opra al centro, ouer te$ta di detto fu$o; e nello $tile R, vanno attaccate le <*> delle braccia BF, & appre$$o doue $i vede vn buco, vanno due cacciatori di ferro, che deuono $pingere e far voltar lo $cudo, eguale al $egnato VZ, cioè la parte V, và fermata nel buco fatto nel la verga, come $tà la EF, e la te$ta Z, deue del continuo $tar $opra al detto cerchio dentato, co- me $i vede per le DG. Si che e$$endo il re$to della chiaue A, nel traue di $opra con la chiauetta Y, me$$a nella parte X, come $i vede nel detto di$egno al decimo Capitolo per DE; $i potrà poi far' operare con lo $pingere la te$ta K, della lieua sì dalla de$tra, come dalla $ini$tra, cioè $e ver$o M, la te$ta anderà in O, e $pingerà il cacciatore GF, che farà voltar lo $cudo vrtando ne' denti G, & l'altro ED, tornerà in dietro per ripigliar e$$i denti, quando l'altro gli la $cierà, per far continuar il mo- to egualmente, conforme alla proportione della velocità, e forza della lieua KO, OH. Poi al $e- condo modo, che $arà il moto fatto con la maniccia fermata nella te$ta del fu$o, ouero a$$e della ruo- ta, come hanno quelle mole con che $i airuotano i coltelli, & altri ferri, e nel pre$ente di$egno $i vede per 352, comme$$o nella te$ta del fu$o 34, cioè il 2, $arà la pre$a della maniccia, laqual $arà fatta voltare da due lieue 2 18 22, el'altra 28 12; lequali lieue verranno $empre con la loro po- tenza ad accompagnare il moto circolare di detta maniccia, che è quello che $i và ricercando, atte$o- che doue vna lieua manca, l'altra $uppli$ce, formando vn quadro nel far la loro forza nel tirare innan zi, & indietro cia$cuna delle due parti nel voltare lo $cudo 64, che $i propone $ia dentato di fuori nella $ua circonferenza, acciò ne po$$a $eruire per molini, come s'è mo$trato, & ancora hauēdo i $uoi denti di $otto ne $eruirà per eccellenza a fare vn'edificio d'vna $ega da legname, ò altro. Circa la $ua potenza, già che $i è trattato tante volte della proportione di que$te lieue, nō occorre replicare altro, $e non che $arà conforme oue verrà ad e$$er $ituata e$$a potenza nella lieua 11 12, cioè in 15, e 16, vedendo$i la proportione de'$emicircoli, doue $i potrà accre$cere, & $minuire e$$a po$$anza; potendo la velocità e$$er $empre l'i$te$$a, che $arà la maggiore da poter$i fare, e ma$$ime con l'aiuto della vo- lante, che $i propone vi $ia da ba$$o, come nel precedente di$egno $i può vedere. <HEAD>PONTE DA FARSI CON LE</HEAD> <HEAD>BARCHE PER PASSARE VN FIVME.</HEAD> <HEAD>CAP. XXV.</HEAD> <p>L'ORDINE buono del fabricare i ponti di legname $opra i fiumi, deue e$$ere mol- to $timato, poi che dalla $tabilità, e fortezza di quelli ne dipende il commodo da pa$- $ar gli e$$erciti con tutti que' preparamenti, e munitioni ad e$$i nece$$arij; $i come al- l'oppo$ito e$$endo fatti ruino$i, ne può dipendere la perdita del tutto; e però tal'o- pera deue e$$ere con molta diligenza prima con$iderata, con l'antiuedere i di$ordi- ni che po$$ono occorrere, sì per la natura del fondo, e cor$o dell'acque del fiume, come anco delle commodità del $ito, e qualità de'legnami da potere operare, e ma$$ime con quella pre$tez- za che $i ricerca nel ridur l'opera compita. E prima proporremo di douer fabricare il $eguente pon- te, e di hauer quella commodità di barche, che farà bi$ogno, lequali $ieno condotte con l'e$$ercito $opra le carrette, come per la $egnata N, $i vede, & ancora di quella quantità di tauoloni gro$$i da farui $opra il piano della $trada, oue $i douerà caminare; e prima $i deue fare elettione del $ito, e fuggir l'e$treme larghezze, & ancora la molta profondità dell'acque con la $ua velocità, e ma$$ime douendo$i fabricare e$$o ponte, co'pali fitti $opra al letto del fiume, $i come è nece$$ario fare per più cagioni. E trouato il $ito, doue $ia anco alle due riue la commodità de gli alberi da fermarui$i i $o$tegni, cioè le legature del ponte, prima $i piglierà giu$tamente la mi$ura della larghezza di e$$o fiume, accommodãdo poi tante barche in$ieme per lunghezza della riua contro al cor$o delle acque, per quanto $arà la detta larghezza. E perche que$te barche non $i doueriano toccar l'vna con l'altra, acciò che le acque nel pa$$are non ci veni$$ero a contra$tare, etanto più menando il $iume a f<*>- <p n=>243</p> conda, ouero $e vi fu$$e buttato dal nemico legnami, ò altre immonditie, che non potendo pa$tare tra l'vna, e l'altra barca ne cau$erebbe la rottura del ponte; douendo e$$e barche $tar$i lontane l'vna dall'altra quanto è la $ua larghezza, $arà bene il forti$icarle da ogni parte con tra<*>i hone$tamente gro$$i, e lunghi, e che l'vno con l'altro $i po$$a con le $ue te$te incatenare con due $ta<*>oni di <*>erro, co- me per HG, $i vede, & ancora nel traue KL, entrando la te$ta G, nella doppia inca$$atura dell' H, & incōtrãdo$i i $uoi buchi, vi $i metterà la $ua chiaue a$$ai gagliarda, che non po$$a v$cire, doue che verranno a far l'vno con l'altro legno l'effetto delle bertouelle, ouero inca$$atura d'vn compa$$o di ferro. E congiunto l'vno con l'altro traue doppiamente per lunghezza del ponte $opra le dette bar- che, come nella parte EC, DF, $i vede, e beni$$imo fermati alle $ponde di e$$e barche vi $i metterãno $opra i $uoi tauoloni, che vorranno e$$er lunghi per il manco dodici piedi, e fatti come $ta il $egnato I. Ma perche la larghezza del ponte non vor<*>a e$$er manco di tre pa$$a, $i potranno e$$i tauoloni met- ter per lungo, e $eruir$i di più corti per poterli meglio maneggiare, $i che la gro$$ezza della catena fatta con detti traui $<*>a da ogni parte il termine della $ua larghezza, douendo e$$i tauoloni per tè$ta, doue $arà il $uo buco, e$$er confitti con vn chiodo $opra le $ponde di e$$e barche, e $opra altre trauer- $e, che <*> metteranno, $i che non $i po$$ino piegare nè mouere nel caminarui $opra. Le legature del- le te$te AB, e DE, di e$$o ponte $i doueranno fare prima con canapi, e dipoi con $icuri$$ime catene di ferro, e ben $errate con buone chiaui, che vn'huomo $olo non le po$$a aprire, benche vi $i debba del continuo far buona guardia. <fig> <HEAD>PONTE FATTO SOPRA I</HEAD> <HEAD>TRAVI INC ATENATI.</HEAD> <HEAD>CAP. XXVI.</HEAD> <p>Si potrà ancora non hauendo commodità di barche fabricare il ponte $opra a gli i$te$$i traui, ò altri legni gagliardi, e bene incatenati in$ieme, come s'è detto, cioè hauendo pre$o la larghezza del fiume $i fabricherà il ponte lungo la riua LM, legando il cantone S, all'albero R, & accommodato$i al trauer$o dal- l'vna, el'altra catena i $uoi tauoloni legati per te$ta con la fune, come $i vede per QS, nel pezzo fatto RP, douendo e$$i tauoloni e$$er gro$$i almanco tre oncie e con le $ue inca$$ature dalle te$te TV, $i che piglino a punto la gro$$ezza di detti traui, ò catene. Douendo$i ancora hauer proui$to di tanti pali da ficcare, $i che da cia$cuna parte a ogni due pa$$a al più di lunghezza $ene po$$a ficcar'vno, e dipoi $i allargherà dalla riua la te$ta M, <p n=>244</p> acciò che il cor$o dell'acque lo faccia attrauer$are, come per MI, $i vede, & immediate legar'itre $uoi cantoni, cioè EFA, $icuri$$imamente, come $i di$$e, e dipoi ficcar'i detti pali, $i che $oprauan- zino con le lor te$te almanco due piedi $opra al piano del ponte, e che da vna te$ta all'altra $i po$$a <fig> tirare vna corda, accioche faccia appoggio, ouer riparo a quelli che vi camineranno $opra, come per la parte DL, CA, $i vede; douendo$i ancora per maggior fortezza con vna corda gro$$a legar cia- $cun palo alla detta catena, $i che tanto più quanto il ponte verrà caricato con gran pe$o, tanto più $tia forte, & immobile, pur che i detti tauoloni non $i po$$ino $torcere; e però deuono e$$ere di le- gname gro$$i, ouero hauer vna terza catena $otto nel mezo tra le due prime, che $arà $icuri$$imo a $o- $tentare artiglierie, pur che i ferri con che i traui vengono l'vn con l'altro incatenati $ieno gro$$i, e gagliardi, & ben confitti, come con facilità $i po$$ono fare, ma$$ime $o$tentando$i maggior parte del pe$o $opra a'detti pali legati, come $i è detto. <p n=>245</p> <HEAD>PONTE FABRIC ATO SOPRA</HEAD> <HEAD>DVE, OPIV CANAPI.</HEAD> <HEAD>CAP. XXVII.</HEAD> <p>Si potrà con molta facilità fabricare il ponte $opra due canapi, ouer gomene gro$- $e, cioè $imili a quelle, con che $i vengono a legare le ancore per a$$icurar le naui, o galere contra le fortune del mare. Ilqual ponte non $olo $arà facili$$imo a por- tarlo, ma $icuri$$imo nell'operarlo, poi che per la $ua fattura non occorre proue- dere altro che de' canapi DB, AC, e le taglie con le $ue corde DF, CE, con gli argani HG, e tauoloni ML, i quali $i deuono mettere in opera, co- me nella parte del ponte fatto NO, $i vede, cioè e$$endo le $ue te$te co'l canale, ouero pre$a de' canapi, e buchi fatti, doue con vna corda, come $i di$$e, $i deuono legare, & vnire co' detti canapi. In quanto poia'pali, che dalle parti vanno fitti nel fondo del fiume, e che le $ue te$te $oprauanzino al piano del ponte per far l'appoggio detto, & alle te$te le legature co'cana- pi, come $i fece nel precedente delle catene fatte co'trau<*>. Que$ti $enza portargli con l'e$$ercito $i troueranno da tagliare, e fabricare per tutto, e ma$$ime lungo la <*>iua de <*>umi, doue $i deuono met- tere in opera. Ma ben $i deue auertire, che a vn ponte commodo a pa$$ar caualleria, e fanteria, & anco artiglieria, due canapi non potranno $eruire, e però $i farà con tre, cioè vno nel mezo, ac- ciò che i tauoleni non $i po$$ino $torcere per il pe$o, benche per più commodità, e $icurtà $i doue$$e fare il ponte con quattro di e$$i canapi, conforme all'ordine detto. E quando non $i vole$$ero le- gare con le corde i pali fitti di fuori, $i potrà dall'vno all'altro palo per trauer$o della larghezza del <fig> ponte, attrauer$are e$$i canapi con legni lunghi a ba$tanza, e legati per le $ue due te$te à pali fitti, che $aranno egualmente incontro l'vno a l'altro, $i che e$$e trauer$e verranno non $olo a $o$tentare le gomene co' tauoloni; ma a collegare, e fortificare il ponte, che potrà $o$tentare ogni graue pe$o, come s'è propo$to, benche per tali trauer$e il $uo piano verrà ineguale per il pa$$o delle artiglierie: nondimeno in tutti i modi $i deuono ficcar beni$$imo i pali, e le legature, che in qual $i voglia modo ci $i faranno di $opra co'l canape, o trauer$e, non po$$ino $correre nè allentar$i, ma ch'e$$i pali $ieno <p n=>246</p> nece$$itati per il pe$o a $lar più $aldi, doue $aranno fitti. E quando ch'il cor$o del fiume fu$$e veloce, e che $i dubita$<*>e, che porta$$e materie di legname, ò altro, $i fortificherà e$$o ponte con $pe$$e an- chore, ouer pali fitti ver$o il cor$o delle acque con $icuri$$imi canapi attaccati al ponte, che non $i po$$a piegare per il pe$o di e$$e materie, ò moto di acque. Ma douendo$i $eruire del detto ponte per poco $pacio di tempo, cioè per il pa$$o $olo dell'e$$ercito, non occorrerà molto temere delle dette ma terie portate dall'acque, come ancora del $uo cre$cimento; e douendo e$$er $tabile per molti giorni bi$ogneria fo$$e po$to $opra le barche, che fo$$ero alte dal piano di e$$e acque, con la $icurtà de' pali fitti da tutte le parti, e con buoni$$ime trauer$e, che anco $i potriano conficcare con chiodi gro$$i a e$$i pali, facen doui però alle loro te$$e le $ue mor$e, ouero intaccature, $i che il chiodo non po$$a $entir tutto il pe$o. Douendo$i però auertire, che per mettere in v$o que$ti ponti nel pa$$are li fiumi, è nece$$ario prima come s'è detto $apere la $ua giu$ta larghezza, perche venendo il ponte più corto $arebbe inutile, & douendo $eruire per il pa$lo d'vno e$$ercito, potrebbe tal errore e$$ere cau$a, di troppo grande di$ordine, e però $i debbono pigliare prima le $ue giu$te mi$ure con li $trumenti come $i mo$trerà nel fine del $e$to libro. <HEAD>SCALA DOPPIA FATTA</HEAD> <HEAD>CON LE CORDE.</HEAD> <HEAD>CAP. XXVIII.</HEAD> <p>SARANNO le $cale portabili, e da e$$er maneggiate dalla forza di due huomini al più commodi$$ime, e nece$$arie da tenere tra le munitioni della Fortezza per li mol ti $eruitij, che alle occa$ioni $e ne po$$ono trare, douendo$i però $apere che la per- fettione della $ua fattura dipende da tre co$e, cioè che la $ia facile a maneggiarla, commoda per poterui $alir molta gente, e $icura a poter $o$tentare il pe$o; e per e$- $equir que$to hò trouato vna nuoua foggia, come per la $otto$critta $i vede, cioè per AB, lunghezza, e BC, larghezza, laqual larghezza non vorria e$$er manco d'vn braccio eme- zo, con la gro$$ezza delle $ue $taggie di legno, laqual $cala $i deue poter piegare in mezo per lungo, cioè cia$cuna delle $ue trauer$e FGE, $aran di due pezzi congiunti nel mezo con vna bertouela a$$ai g<*>gliarda, $i che la parte AB, po$$a ca$car $opra l'altra DC, eche la $cala re$ti largha per metà per la commodità del portarla, douendo dall'altra parte oppo$ita ad e$$e bertouelle e$$ere vn gancetto da $errare, & aprire per maggior fortezza. In quanto all'ordine dell'ac commodarci la corda, con che vi $i deuono fare gli $calini, cioè la $cala con due $alite, douerà e$$er'e$$e quito nel modo, che dalla parte di $otto deue $tare conforme al pezzo fatto IK. E prima davna $taggia all'altra tirare gli $calini co'l <fig> <p n=>247</p> fermare e$$a corda $opra al volto di cia $cun $uo cantone doue va pregata, e fermata con la<*>ffetta di f<*>rro $egnata Q, laquale con le due punte va fitta nella $taggia, $i che nella rotondita della te$ta per di dentro venga a re$tar $errata la gro$$ezza della corda che douerà e$$ere al più mez'oncia, come per NO, $i vede, & e$$endo poi l'altro pezzo da vno $calino all'altro per il mezo della $ua lunghezza IL, beni$$imo tirata, $i hauera formata la $cala propolta, douendo$i ancora fortificare le dette <*>taggie dalla parte di $otto, che douerà e$$er quella da po$are ver$o la muraglia con la corda AB, e CD, beni$$imo tirata, come s'è detto, & ancora nel mezo G, alzata con vn cugnio di legno, che e$$endo la $cala ritta, e carica di huomini nel piegar$i debba e$$a corda riceuere il pe$o, & a$$icurare la lun- gheza di e$$i $uoi legni, come s'è propo$to. <HEAD>SCALA SECRETA</HEAD> <HEAD>CAP. XXIX.</HEAD> <p>Sara la pre$ente Scala molto commoda da portare, & ancora nel tenerla occulta $enza e$$er cono$ciuta per $cala, $tando però $errata, come $tà la EF, eguale alla AB, ma $eruirà per $alirci poca gente. In quanto alla $ua fattura già $i vede e$$er'vn pezzo di legno di abete, ò d'altra $orte buono, e tondo egualmente $egato per il me- zo della $ua lunghezza, e di dentro incauato a tutte due le parti, $i che po$$an'in det- ta cauatura, ò canali entrarci tutti i $uoi $calini, i quali $i fermano con le $ue chiauette di ferro per te$ta, che deuono pa$$are la gro$$ezza di detta rotendità, benche la te$ta de gli $calini de- ue e$$er fortificata con vn cerchietto di ferro, $e già da cia$cuna di e$$e $ue te$te non $i vole$$e mette- re la $taffa di ferro $egnata IG, cioè nella parte IH, entra la te$ta dello $calino e$$endo confitto <fig> dall'altra L, & il pezzo apuntito G, entri per la gro$$ezza del legno nel fondo del canale, pie- gandolo poi di fuora, $i che re$ti la $nodatura H, libera per far'aprire, e $errare la $cala, come $i vorrà. Potendo$i fare ancora i detti $calini di ferro $ottili con la detta $nodatura H, da cia$cuna te$ta, che $aria più gagliarda, e commoda. <HEAD>SCALEO.</HEAD> <HEAD>CAP. XXX.</HEAD> <p>QVESTA $orte di $cala vien commoda, ma non tanto $icura, quando bi$ogneria, $e però non $i face$$ero i $uoi $calini di legno tanto gro$$i e gagliardi, che ba$ta$$ino a $o$tentare il pe$o, ma per e$$ere facile il fabricarla e portarla, non $arà $e non di $er- uitio il $uo v$o, pur che la $ua lunghezza CD, $ia fatta di buon legname, e la $ua gruccia da ba$$o EF, che gli deue $eruire per piedi, $ia gagliarda, acciò non $i po$$a voltare dalle bande la $cala nel $alirci $opra, $i come $enza e$$a farebbe, e per tal cau- $a anco dalla te$ta D, $e ne potrà fare vn'altra $econda per maggiore fermezza. E con que$to dare- <p n=>248</p> <fig> mo fine al pre$ente libro, e $i come vien terminato con le $cale, così re$teremo certi che co'l me- zo di così lunghe fatiche hauer almanco mo$trato a gli altri di più felice ingegno la $trada di a$cen- dere alle più e$qui$ite con$iderationi per $eruitio della dife$a delle Fortezze, accioche tanto più ne $egua quel notabile e commun beneficio, che nel principio $i propo$e. <HEAD>Il fine del Quinto Libro.</HEAD> <fig> <pb> <fig> <p n=>253</p> <HEAD>DELLE</HEAD> <HEAD>FORTIFICATIONI</HEAD> <HEAD>DIBVONAIVTO LORINI.</HEAD> <HEAD>LIBRO SESTO.</HEAD> <HEAD>DOVE SI TRATTA DELLA DIFESA DELLE FORTEZZE, ET dell'v$o dell'artiglierie, con la pratica, che deuono hauere i bombardieri, & il modo del leuare le piante, e mi$urare di$tantie, con altri particolari nece$$arij, per bene effettuare la detta dife$a.</HEAD> <fig> <HEAD>Di$cor$o d'intorno alla pre$ente materia.</HEAD> <p>Per non la $ciare alcuna co$a indietro, che po$$a apportare beneficio all'vniuer- $ale intelligenza d'intorno le Fortificationi, sì per la Teorica, come per la pra- tica che deue hauere l'Ingegnero Militare, $i tratterà in que$to Se$to, & vltimo Libro della dife$a delle Fortezze, perche hauendo trattato nelli an- tecedenti cinque Libri del modo di fabricarle, & del ridurle a perfettione, con le $ue arme, & munitioni, pare $ia anco nece$$ario mo$trare il modo da effettuare la $ua dife$a, poi che in que$ta con$i$te tutto il beneficio, che può de$iderare il Pren cipe doppo l'hauerla con tanta $pe$a fatta fabricare, & cu- $todire, cioè che nel tempo, che egli poi la conuerrà far difendere contra i $uoi nemici, po$$a ciò fare con quel maggior vantaggio, che apportar deue e$$a Fortezza, e$$endo fabricata con dife$e fatte conforme all'offe$e, come $i di$$e, sì che il poco numero de difen$ori po$$a difender$i da numero grandi$$imo dinemici, e perche l'artiglierie, & l'opera della Zappa, e badile, $ono i me- zi principali$$imi per e$fettuare tal dife$a, tratteremo dell'v$o dell'vno, & dell'altro di que$ti $tru- menti, cioè, come $i deuono operare, con quella facilità, & maggior $icurtà, che $i deue de$ide- rar, & che dalla c$perienza s'è potuto imparare, sì che $i venga a dare al nemico tutte quelle diffi- cultà, che $i a$petta dall'ingegno, & dal valore de' difen$ori, e tutto per trattenere, & far perde<*> tempo a e$$o nemico neli'auicinar$i alla fo$$a, & alla muraglia, e ciò $i farà con l'antiuedere.<marg>L'antiue- dere l'offe- $e, & anti- cipatamen te prepara rele dife$e.</marg> <*>offe$e, & hauere anticipatamente preparato la dife$a; e per ciò fare, prima tratteremo dell'v- $o dell'artiglierie, e$$endo nece$$ario $aperle operare, perche col mezo della $perienza, & del- la pratica $i $anno li effetti de' tiri, & doue po$$ono ferire le $ue palle, conforme alle lontananze, e benche co$i fatti particolari s'a$pettino $apere al $emplice bombardiero, non $i douerà però $degnare il capo da guerra, che li deue comandare, l'applicare à que$ta pratica, non $olo lo $tudio; ma l'e$perienza, perche comandando co$a, che non intenda con difficultà potrà e$$ere obbedito, ma$$ime da gente ine$perte, come molte volte accade, che hanno $olo il nome del bombardiero, oltre a que$to, il $apere fare operare con buon'ordine, la <foot>Y 3</foot> <p n=>254</p> Zappa, & il badile, cioè fare le contramine, & le ritirate con le dife$e fatte con la $emplice terra, que- <marg>Sapere con buono or- dine far la- uorare i gua$tatoti.</marg> $ta $atà opera dalla quale ne dipende la $icurtà de' di$en$ori, & della Fortezza, (come $i dirà,) il $a- per poi leuar le piante, & pigliare in di$egno vn pae$e col mi$urare le di$tantie, il tutto apporterà be- ne$icio per e$$ettuare e$$a dife$a, & nel dare al nemico ogni difficulta, $tante la pratica del pae$e, e ciò con ogni no$tro potere $i anderà mo$trando nel pre$ente Libro, e con quelle più certe, & facili di- mo$trationi anderemo facilitando rutte quelle difficultà, che in tali opere $ogliono accadere, e do- uendo$i trattare di materia alquanto difficile, doue conuenga far que$iti, & replicare le ragioni per far chiaro la demo$tratione, & intēderne il perche, introdurremo vna $ecōda per$ona $otto nome d'Ami- co, &<21> via di Dialogo, $i effettuerà il di$cor$o di tutto il presēte Lib. d'intorno alle materie propo$te. <HEAD>RAGIONAMENTO FATTO</HEAD> <HEAD>DALL' AVTORE CON VN'AMICO, D'INTORNO LA MATERIA PROPOSTA. Cap. I.</HEAD> <HEAD>AMICO.</HEAD> <p>OINCONTRO felici$$imo da me tanto de$iderato, poi che dopo a vna pe- regrinatione di trenta anni continui, arriuato che fui in Piorenza per pren- dere ripo$o, & godere la tanto da me de$iderata libertà, non prima inte$i, che voi vi ritrouauate quì in Venetia, non potei contenermi di non partirmi, & trasferirmi quì, per vederui, & godeila per alcuni giorni; tanto potere ha l'amore dell'amico ver$o il vero, & cordiale amico, come pretendo e$$erle io. AVTORE. L'allegrezza che al pre$ente $ento, è $tata da me de$iderata in tut- to il tempo $cor$o, che voi $iete $tato fuori d'Italia; $enza maihauere inte$o nuo ua alcuna delbene e$$ere $uo; e però dicami doue è $tato, e che hauete fatto nello $patio di tanti anni- AM. Maggior commodo $i ricerca per poterli raccontare, quanto m'è accaduto, e al pre$ente le ba$ti $apere, che io del cōtinuo ho nauigato, e circondato la maggior parte della terra, ma$$ime ver$o l'In- die Orientali, e quello che m'è occor$o, e $tato con fortuna tanto varia, quanto $uole apportare la im- men$ità di que' mari, & pae$i incogniti, habitati in buona parte da genti, che $ono huomini alle fattez ze, nel re$to poi, più lontani dall'humanità, che le fiere, & animali indomiti; & benchehabbi $campà- to il pericolo di perdermi, & di venire cibo loro, non ho potuto però fuggire il ri$ico pur troppo mani fe$to di re$tare preda del Mare, & cibo de pe$ci, hauendo più voite naufragato, e perduto il tutto fuo- ri che la vita, re$tando con le $ole ve$timenta pouero, e $emiuiuo; ma in que$ti co$i fatti $pauento$i nau <marg>Ia Virtù, è vna mer- cantia, che non $i pde ne anco p fortuna di mare.</marg> fragi, non per$i già mai la ottima mercantia da voi acqui$tata, cioè la cognitione delle Mattemati- che $cienze, e ma$$ime dell'Architettura Militare, doue non prima che arriuauo nelle Città, e luoghi frequentati da huomini ciuili, ero $ouenuto, non $olo al bi$ogno; ma con tanta abbondanza, che non $olo mi rinfrancai del per$o, ma al fine poi mi $on ritrouato con tanta abbondanza di robba, e anco di honore, che ben al pre$ente mi po$$o contentare, e come priuato Gentil'huomo attendere a godere la libertà, & $pendere il tempo per il $eruitio dell'anima, & poi del corpo, & rendere continue gratie alla Mae$tà del Sig. Iddio, delli in$initi beneficijriceuuti. AV. Se i fatti corri$ponderanno alle paro- le, & che il $en$o $i $ottometta alla ragione, nel di$prezare l'ambitioni, & le facultà $uper$lue, conten- tandoui di quello che po$$edete, per certo voi $iete tornato con più ricchezze, che non fanno le Flot te, che vengono in Spagna con le naue cariche d'oro, onde con duplicato contento vivedo, & alla giornata non mancherà tempo di raccontarmi i partlcolari accidenti accadutoli in que$ti $uoi viaggi, & in$ieme, che al $olito, & antico no$tro co$tume $pendiamo e$$o tempo in qualche vtile, & virtuo$o ragionamento d'intorno alle Fortificationi. AM. A me $aranno ancora grati$$imi tali ragionamenti, poi che a tutti gli huomini piace trattare della lor propria profe$$ione; ina dicami lei prima, che co$a ella ha fatto in que$to tempo $cor$o. AV. Ben conuiene per commune $atisfatione, che ancora lei $appi, come da me è $tato di$pen$ato e$$o tempo, e però doppo l'e$$ere $tato quattro anni in Fiandra, e tornato poi mi po$i al $eruitio di que$ti Signori Veneriani, doue anco mi ritrouo al pre$ente. AMICO. Buona elettione face$ti, poi che hauete nauigato $icuramente lontano da gli $co- gli, & $enza paura de' venti contrari. AV. Non $ono mancati iventi contrari, ne gli incontri del- li $cogli, anco occulti di que$ta mia nauigatione da lei tenuta co$i facile, e $icura, come non man- cano a quelli che praticano perle corti, & appre$$o i Signori, doue molte volte $i $corrono più ina- $pettate forrune, che non $i fa ne' Mari vicinia' Giapone$i, e ciò vien cau$ato dalli adulatori, quali benche $iano a Prencipi di molto danno, $on però a$$ai grati all'orecchie loro, onde per non dare in que$ti $cogli co$i con artificio coperti, fuggij ilviaggio di Piacenza, & dirizai il cor$o ver$o Verona, <foot>parendomi</foot> <pb> <HEAD>DELLE</HEAD> <HEAD>FORTIFICATIONI</HEAD> <HEAD>DI BVONAIVTO LORINI, NOBILE FIORENTINO.</HEAD> <HEAD>Libro Se$to</HEAD> <HEAD>DOVE SI TRATTA DELLA DIFESA DELLE FORTEZZE, ET $i mo$trano tutti quegli auuertimenti, & inuentioni, con le quali i Difen$ori $i po$$ono difendere, con quel maggior vantaggio, che $i può de$iderare, per $icurtà della Fortezza.</HEAD> <HEAD><I>ET OLTRE A CIO' SI MOSTRA L'ORDINE DEL MISVRARE le distanze & leuar le Piante, con altri particolari nece$$ari per effettuare quanto s'è propo$to.</I></HEAD> <HEAD>AL SERENISSIMO GRAN</HEAD> <HEAD>DVCA DI TOSCANA</HEAD> <HEAD>CON PRIVILEGI.</HEAD> <fig> <p>IN VENETIA, M DC IX. <p>Pre$$o France$co Rampazetto. <pb> <HEAD>AL SERENIS SIMO</HEAD> <HEAD>D. COSIMO MEDICI GRAN DVCA DI TOSCANA.</HEAD> <HEAD>SIGNORE, E PADRON</HEAD> <HEAD>mio $empre colendi$simo.</HEAD> <p>POICHE per natura, cioè per dono $ingolari$$imo di Dio, nac- qur Va$allo di V. A. S. e per volontà le viuo deuoti$$imo Ser- uitore: è ben giu$to, che con qualche $egno le mo$tri in$ie- me con que$ta mia deuotione il de$iderio, che io ho di $eruir- la. Ma$$imamente hauendo io dalla felice, e $empre glorio$a memoria del gran Co$mo di V. A. Sereni$$ima Auo, riceuuto tutti que' fauori, e quegli aiuti, che già per introdurmi in que$ti Studi di Fortificatio- ne mi bi$ognarono. Ne ciò mi fu punto difficile ad impetrare: e$$endo $tato quel Prencipe veramente Eccel$o, e fautore di tutti quelli che nelle virtù $i vol$ero impiegare, perche fu di quella liberalità, di quella genero$ità & di quella pru- denza, della quale è l'A. V. S. hormai cono$ciuta, e predicata in$ieme, con il nome herede; ma torno a'miei debiti: perche non può hngua mortale a $uf- ficienza parlare di quella Sereni$$ima & Inuitti$$ima Ca$a: Si aggiugne a tante gratie da me riceuute il gran numero delle corte$ie, le quali ha in diuer$e occa- $ioni, & in diuer$i tempi la felice memoria del Sereni$$imo Gran Duca Don Fer- dinando $uo Padre nella mia per$ona conferito; così piaccia a Chri$to N. S. dargli il Paradi$o con perpetua felicità. Que$te $on dunque le cagioni, le quali mi hanno e per$ua$o, e comandato, che io lededichi que$te mie nuoue fatiche del mo- do di fortificare, e di difendere le Fortezze. Ne que$to ho io ardito fare con pre- $uppo$ito, che l'A. V. S. po$$a mai hauerne bi$ogno: $apendo molto bene, quan- ti e quali $ono i $oggetti, che ella tiene di tal profe$$ione a'$uoi $eruitij; e quanto è cote$to felici$$imo Stato per Natura atto a difender$i: e per Arte ine$pugnabile; oltre che abonda di sì numerofa, ben di$ciplinata, ingegno$a, e valoro$a mili- tia, ch'è atti$$ima ad e$$equir così per terra, come per mare ogni più difficile impre$a. E quello, che dee a tutti recar marauiglia, e $tupore, è in tal gui$a tut- to il $uo Stato vnito, che può V. A. S. in tre, ouero in quattro giorni al più mettere in$ieme vn'e$$ercito di cinquantamila $oldati. Si che pare, che la Natu- ra, e l'Arte habbiano di pari amore gareggiato per difenderlo, & a$$icurarli quan- to è da Dio $tato alla $ua cura, & alla $ua prudenza raccomandato; perche la Na- tura l'ha da vna parte d'alti$$imi monti, & dall'altra di larghi$$imi mari cinta; e con l'Arte poi vi $ono fabricate tante e così gagliarde Fortezze, l'vna all'altra vicina, e sì ben munite e pre$idiate, che in poco tempo, quando anche il nemico con potenti$- $ime forze vi entra$$e, gli mancherebbono le vettouaglie, & ilmodo di con$eruarci$i. <foot>Y 2</foot> <pb> <HEAD>REGISTRO</HEAD> <TABLE> <ROW><COL>a fogli quattro.</COL><COL>I fogli quattro.</COL><COL>S fogli tre.</COL></ROW> <ROW><COL>A fogli due.</COL><COL>K fogli tre.</COL><COL>T fogli quattro.</COL></ROW> <ROW><COL>B fogli vno.</COL><COL>L fogli due.</COL><COL>V fogli quattro.</COL></ROW> <ROW><COL>C fogli quattro.</COL><COL>M fogli quattro.</COL><COL>X fogli quattro.</COL></ROW> <ROW><COL>D fogli vno.</COL><COL>N fogli quattro.</COL><COL>Y fogli quattro.</COL></ROW> <ROW><COL>E fogli tre.</COL><COL>O fogli quattro.</COL><COL>Z fogli quattro.</COL></ROW> <ROW><COL>F fogli vno.</COL><COL>P fogli quattro.</COL><COL>Aa fogli quattro.</COL></ROW> <ROW><COL>G fogli vno.</COL><COL>Q fogli tre.</COL><COL>Bb fogli due.</COL></ROW> <ROW><COL>H fogli vno.</COL><COL>R fogli quattro.</COL></ROW> </TABLE> <p>Auertendo che la diuer$ità de' Quaderni è eagionata dalle Figure grandi. <fig> <p>IN VENETIA, M DC IX. <p>Pre$$o France$co Rampazetto. <pb> <p>Et a gran ragione certo, poi che tra l'Arte e la Natura sì bella gara $i vede; e$- $endo ltalia il giardin del mondo, e la To$cana qua$i il centro; e come cuore de<*> poter dare vigore evita a tutte le $ue parti. Però $e bene que$ta opera mia non le è nece$$aria; $upplico nondimeno con ogni debita $ommi$$ione, e riuerenza l'A. V. S. che $i compiaccia gradirla, e porla fra l'altre inuenrioni, che in tal pro- po$ito le $oprauanzano: E $opra al tutto da lei de$idero, che accettar voglia la deuotione della mia volontà: e tenermi nel numero de'$uoi minimi Seruitori. E con tal fine le prego da Dio que' mede$imi beni, che clla i$te$$a $i de$idera. <p>Di Venetia il dì 25. Febraro 1609. <p><I>Della Serenità Vo$tra</I> <p><I>Humili$$imo Seruo</I> <p><I>Buonaiuto Lorini.</I> <p n=>255</p> parendomi in quel porto potere $tar $icuro, benche iui anco habbi $entito il romore di non piccola<marg>La verita partori$ce odio.</marg> bora$ca, poiche la verità partori$ce l'odio, & l'ignoranza col mezo dell'adulatione preuale, e tieneil primo luogo: AM. Per certo $evi $iate potuto di$trigare dalli adulatori, che $ono per natura per-<marg>Chi non è a lulatore è pouerodi roba, & ric co di nemi ci.</marg> $ecutori de virtuo$i, & dell'i$te$$a verità, ch'è la più pretio$a, & potente co$a, che $ia nel Mondo, hauete fuggito vn $pauento$o $coglio, benche (al parer mio) $enza alcun'vtil vo$tro, perche $e non $iate $tato ancor voi adulatore con l'attendere a compiacere all'openioni de' $uperiori, & non al publico benc$icio, po$$o credere che $iate pouero di robba, & ricco $olo di nemici, & per$ecutori, ne mi pare che $i conuenga, cioè volere per $ar bene a chi for$e non lo cono$ce, o non lo $lima, far male a $e $te$io, poi ch'e buona co$a il $apere di$$unulare a luogo, e tempo, ne $i da in $coglio per adu- lare, ma molte volte $i fuggono li cattiui incontri, & $t acqui$ta la gratia de Signori, che co$i voglio- no, atte$o che il Mondo è corrotto, perche ogn'huomo attende $olo al proprio intere$$e, e perciò non la virtù, ma chisàmeglio ingannare, & $imulare viene e$altato, perche $o io che douendo$i trattare con qualche per$onaggio di alturità di alcuna $cienza, ò con$ultare $opra a qualche fabrica di For- tezza, & non intendendo eglile ragioni, & conuenendo per buon fine farli cono$cere l'errore, quan do haue$se cattiua opinione, (benche ciò $i faccia con quella maggior de$trezza, & riuerenza che $i deue) non perciò $i fugge il di$guftarlo, pretendendo e$$ere notato d'ignoranza; la onde moltevol- te accade, che volendo con la $ua alturità portare la propria opinione, ne re$ta nemico, o almanco male affetto, ne altro procura che leuare il credito a chi sà, & publicarlo per ignorante; sì che pa- re che il Mondo vada alla rouer$a, e però è nece$sario e$sere bandiera di campanile, & $econ- dare li altrui humori per accattare beniuolenza, che que$ta è hoggila vera $trada per e$sere tenuto valent'huomo; e $e bene $i fa danno al Prencipe, que$to non molto importa, poi che il più delle vol- te egli $te$so n'è principal cagione. AV. La vo$tra opinione a me non piace, parendomi contro a ogni rermine di ragione, & divera virtù, poi che non $i riguarderebbe $e non al'vtil proprio, e non al cō- mun beneficio, come $i deue, e per ilquale noi douemo anco $pendere la propria vita; e però come<marg>Il Medico & I'Inge- gnero Mi- litare non deuono a- dulare.</marg> altroue di$$i, l'adulatione, & l'andare a compiacenza, non deue e$$ere conce$$o ad alcuno, e ma$$ime al Medico, & al'Ingegnero Militare, perche il Medico per compiacere all'apettito dell'a- malato, lo amazza, & l'Ingegnero per non mo$trare liberamente quello, che con ragione $i deue fa- re per $eruitio del $uo Prencipe, può fare perdere a lui lo $tato, & ad infiniti altri la vita; onde perciò que$ti tali huomini $i fanno degni di $eueri$$imo ca$tigo, mancando all'obligo loro. AM. Dicami di gratia, $tante il di$cor$o da voi fatto, $e il Medico o l'Ingegnero falla$$e per ignoranza, come molte volte accade, che ca$tigo le dare$ti. AV. Que$ti operando conforme al$apere, & poca pratica loro, non $on degni di ca$tigo; ma $i bene coloro che cō fauori immeriteuoli gli introducono in co$i importante carico, e perche anco non a que$ti fauori deue riguardare il Prencipe, ma $i bene all'opere, & $perienze da loro fatte, che altrimenti facendo egli ne farà col peccato la penitenza; ma la$ciamo andare co$i fatto ragionamento, che for$e non vi aggrada poi che hauete detto douer$ian-<marg>L'adulatio ne, è la dot trina de gl'ignorãti</marg> dare a compiacenza, laquale con verità po$$iamo dire e$$ere la dottrina dell'ignoranti, & la ruina di tutte le co$e, che for$e ciò permette il Signore Iddio per ca$tigarne, e però pare che $ia (co- me dice$ti) necc$iario mo$trare di credere, che i Signori faccino ogni co$a bene, & ciò approba- re $olo per accattare beniuolenza, e tanto più quando l'alturità, & non la ragione ha luogo, & con que$to fine, e$$endo horamai l'hora tarda, & il tempo fre$co, potremo v$cire di ca$a, & per diporto andare a vedere le co$e più notabili di que$ta Città, e quando poi il giorno $eguente li tor- nerà commodo, daremo principio a trattare di materia più vtile, & a propo$ito al no$tro fine, che farà non $olo di non offendere alcuno, ma di giouare, e far beneficio a tutti. <fig> <foot>Y 4</foot> <p n=>256</p> <HEAD>SI DISCORRE INTORNO A PREPA RAMENTI DA FARSI NELLA FORTEZZA, QVANDO ASPETTA D'ESSERE combattuta dal nemico, CAP. II.</HEAD> <HEAD>AVTORE.</HEAD> <p>Poi che non $iete $tato più in Venetia, & che con guida pratica $iete andato à vedere le co$e più notabili, ditemi di gratia quello, che hauete vi$to, & che le pare di que$ta co$i famo$a, & marauiglio$a Città, benche in co$i breue $patio di tempo non po$$a hauere notato $e non qualche parte del $uo $ito, quale $i de- ue riguardare come per vn miracolo fatto dalla Natura. AM. Dalla longa pra- tica fatta nel vedere molte Città, ho imparato vn modo facili$$imo per vedere pre$to e bene il $ito, sì di fuori, come di dentro, e que$to fò col farmi in$egnare <marg>Sito mara- uiglio$o di Veneti<*>.</marg> il più alto campanile ò torre, e montatoui $opra, $cuopro d'ogn' intorno il tutto, e per ciò fare $ono andato $opra al campanile di S.Marco, di doue ho vi$to quanto può far l'atte, & la Natura, cioè il Mare viuo da vna parte di fuori, & per di dentro il morto, detto le lagune, $eparate col mezo d'vn Lido fatto da e$$a Natura, & con$eruato con l'Arte, con opera marauiglio$a, onde la Citta benche $enza recinto di muraglia per e$$ere aperta da tutte le parti, re$ta però dife$a, & $icura, $eruendogli per Fortezza, vna continua larghezza, & profondità d'acque, con la vicinanza poi d'vn pae$e così piano, e fertile quanto è la Lombardia, $i che $tante il $ito del Mare e quello di Terra Fer- ma, & de'fiumi Regali, che vi concorrono, que$ta Città gode l'abbondantia di tutte le co$e per il commodo di così numero$o popolo; la doue credo, che altra Città del mondo non $e li po$$a parago- nare, $aluo che il Guinzai nell'Indie, luogo po$to in $ito $imile, ma non già così forte, e$$endo in quel- la li ponti, che fanno $trada per andare in Terra Ferma, che in que$ta non $i può $e non per barca, dal che ne na$ce che $ia il $ito ine$pugnabile, $tante e$$e lagune, & i fondi co$i variati, & incerti. Oltre à tal <marg>L'Ar$ena- le di Vene- tia, è la ca- fa di Marte</marg> vi$ta $ono $tato nell'Ar$enale, o per dir meglio in ca$a di Marte, per hauer vi$to apparato co$i ine$ti- mabile, sì d'arme d'ogni $orte, come di Galee in tanto numero, c'hauendo huomini d'armarle, co- me credo, che habbiano que$ti Illu$tri$$imi Signori, e$$i po$$ono competere con qual $i voglia poten- tato d'Europa. AV. Mirallegro che habbiate con tanta diligenza vi$to, & notato così fatte mara- glie, e perche è horamai tempo che applichiamo il no$tro ragionamento à concetti più vtili, come $i di$$e, date principio à quella materia, che più vi piacerà. AM. Poi ch'a me date la elettione, de$ide- ro che di$corriamo $opra d'vna materia for$e non trattata con ordine da ne$$uno, benche ella $ia delle più importanti per $eruitio de' Prencipi, cioè delle con$iderationi, & proui$ioni da far$i in vna Fortezza, che a$petti il nemico per combatterla, e però $opra di ciò vorrei che ne dice$ti la vo$tra opi- nione. AV. Molte $ono le con$iderationi, & le proui$ioni che far deue il capo da guerra, che haue- rà hauuto dal $uo Prencipe il carico di cu$todire, & difendere la Fortezza. Ilquale con l'Ingegnerô <marg>Prepara- menti da far$i nella Fortez&zgrave;a, che a$petti il nemico.</marg> Militare, che $empre deue hauere appre$$o, douerà prima ricono$cere a parte per parte, tutte le piazze & li fianchi con le dife$e di e$$a Fortezza, in$ieme con le $ortite, fo$$e, & contra$carpe di fuori, riueden do anco tutte le munitioni, sì peril viuere de' Soldati, quanto per la dife$a della Fortezza, come $i di$- $e al fine del Secondo Libro; inoltre $e$ono in quella quantita, che fa dibi$ogno, & $e con$eruate in quella bontà, $i che po$$ino, li difen$ori hauere il $uo nece$$ario alimento; e fatto que$to, $i accommo deranno tutti gli alloggiamenti, che faranno dibi$egno à quel numero di Soldati, che vi conuerrà $tare per dife$a della Fortezza, e$po$ta d'ogn'intorno all'ofle$a, quali non vorrebbono e$$er manco di ottocento per ogni baluardo Reale; alli quali alloggiamenti $i prouederanno li $uoi caualletti, & pa- gliaricci con le $chiauine, & altri vten$ili, & commodi per il viuere; con quel buon'ordine, che con- uiene, accioche durando l'a$$edio, le munitioni nece$$arie per il viuere non manchino, e ma$$ime poi nel di$pen$arle $ia v$ato quella diligenza che $i conuiene; oltre a que$to $i riuedino tutte le munitioni della poluere, & in che quantità, e bontà $i ritroua, e $imilmente i $uoi materiali per farne della nuo- ua, cioè $olfo, carbone, & $alnitro, doue deuono e$$ere preparati gli edificij per pe$tare, & incorporare <marg>Diligenze da v$are nella For- t<*>zza, che a$petta e$- $ere com- battuta dal nemico.</marg> e$$i materiali, & a$$icurar$i che la poluere non po$$a mancare; circa all'artiglierie già $e n'è trattato a ba$tanza nel Secondo Libro, sì d'intorno al numero, come alla qualità loro, ricorderò $olo, che $i de- ue vedere, $e elle hanno, li $uoi letti buoni, & ruote doppie da ri$petto, & che nella munitione $ia pre- parato legname da farne dinuouo, sì che non po$$ino mancare, come anco non deuono mancare ta- uoloni, & altri legni per fare i nece$$arij paglioli, & altro; $i deue anco fare la ra$$egna delle palle per cadauno pezzo, e che ve ne $iano in abbondanza, & $cielte con la $ua trafiliera fatta colvento, che <p n=>257</p> deue hauere la bocca del pezzo, & poi $tiuate a montoni, $i che conforme a pezzi dell'artiglieria vi $iano in monti, & $i po$$ino pigliare $enza errore, & leuate quelle non ben tonde e mal gettate per $uggire i di$ordini, che po$$ono accadere in far crepare i pezzi, Circa alla reui$ione che dicemo do- uer$i fare d'intorno alle di$e$e. Prima $i riuedino li parapetti, & $e $ono inquella altezza e gro$$ez- za che ba$ti, & $e le piazze de'fianchi, & per tutto doue deuono $tare per l'ordinario l'artiglierie, vi $i ritrouano le $ue cannoniere, e $e $ono commode, & $icure, e particolarmente doue fu$ie mura- glia e$po$ta all'e$$ere battuta con danno delle piazze, e de difen$ori, $i disfaccia, & $i ritorni a fare l'alzato con la $emplice terra, come più volte s'è detto, & $i dirà, & accommodati li pezzi alle $ue po- $te con i $uoi paglioli, & con$egnati a bombardieri, & aiutanti con tutti i loro $trumenti, $i attenderà al riuedere le $ortite, & farui la commodità, & $icurtà del poter $ortire, sì nella fo$$a (e$$endo a$ciut- ta) come anco per dife$a della $trada coperta; e prima $i farà $muraie le porte da ba$$o di e$$e $ortite, che sboccano nella fo$$a, rifacendoui la $ua porta di legno a$$ai gagliarda, & con $icuri catenacci, e per<marg>Porte delle $ortite con li ra$trelli</marg> di fuori il $uo ra$trello, che apporterà in ogni occorrenza ottimo beneficio; $i douerà procurare, che chi $orti$ce po$$a caminare per la fo$$a più coperto, che $i può, e ma$$ime longo la cunetta da vn fian- co all'altro per la linea, che fa la dife$a delle fronti de baluardi, come $i dira nel Capitolo $eguente, doue $iano le $ue trinciere dife$e, & $coperte da difen$ori di dentro, come $i di$$e anco nel Primo Li- bro; ne $i deue mancare di diligenza in fare i ponti di legno mobili per pa$$are la cunetta, quali ponti doueranno e$$ere almanco rincontro alli orecchioni de baluardi, & accommodati in modo che per<marg>Come <*> po$sa $orti re fudri del la cunetia col $uo po te mobile.</marg> longo $i po$$ino rititare ver$o la cortina, col mezo d'vn pezzo di cauamento tanto longo, & profon- do con l'acqua, che il ponte, o zatta di legno vi po$$a $tare mobile, & che nello $pingere auantiatra- uer$i poi la cunetta, per il commodo deltran$ito, come anco nel ritornare dentro, $eruitio che $i po- trà fare $empre con la dife$a delle dette trinciere. Re$ta per vltimo riuedere fuori la $pianata, & do- ue fu$$ero fo$$e profonde, & commode alnemico per trinciere da $tarui coperto, come in molti luo- ghi $ono, quali $i faranno riempire; e per concluderla $i deue con ogni diligenza preparare il com- modo, $i che i difen$ori po$$ino $ortire fuori, & poi ritirar$i, con quella maggior commodità, & $icur- ta che $i de$idera, & hauendo in$ieme fatto accommodare l'artiglierie per battere la $pianata, che è offe$a qual $i fa nel principio, doue $i po$$ono operare in barba, & fatto tagliare prima, e poi riempire le cãnoniere nelle gro$$ezze de parapetti per frōte, & $eruir$i di e$$e artiglierie $tando coperte per of- fendere il nemico da pre$$o, e ma$$ime all'improui$o, per non mo$trare auanti alcun $egno di tale of- $e$a per fronte, $tante il potere aprire, & $errare e$$e cannoniere, & tra$mutare i pezzi che poi veni$le- ro offe$i dal nemico nel fare contrabatteria, e ma$$ime quando ne vorrà leuar le dife$e. In quanto all'altre proui$ioni di legnami, Zappe, badili, & ce$ti, con a$$ai quantità di pezze di tela gro$$a da far $achetti, & di pietre macigne per far palle d'artiglierie al bi$ogno già $e n'è detto al $uo luogo, douen do ma$$ime e$$er preparate tutte le co$e per dife$a delle batterie, come $i dirà. In quanto alla proui- $ione de fuochi artificiati, di que$ti $e ne deue fare poco capitale; poi che molte volte per la $trettez- <*>a delle piazze, & confu$ioni dell'operargli, hanno fatto più offe $a a difen$ori, che li adoperano, che<marg>Fuochi artificiati molte vol te nociui <*> quelli, che $e ne $eruo no per di- fe$e, Proui$ioni d'intorno alle di$e$e antiche.</marg> non hanno fatto a'nemici. AM. Que$ti auertimenti e proui$ioni $ono più che nece$$arie, ma parmi e$$er fatti per le Fortezze moderne; e con$iderato quanto deuono e$$ere diuer$e in Fortezze fabrica- te all'antica, $arà bene il trattar particolarmente di que$te, poi che non vi e$$endo quelle commodità di piazze e fianchi, che $ono nelle Fortezze moderne, cōuiene che chi le ha da di$endere, faccia della nece$$ità virtù; e però $opra di ciò de$idero, che mi dica l'opinion $ua, cioè d'intorno al preualer$i del- le dife$e angu$te con quel maggior vantaggio, che $i può, AV. Pur tropo male accorto $arà quel Prencipe, che $i condurrà al prouedere alle dife$e antiche quando il $uo nemico verrà per offender- lo; e però $i pretende, che elle $iano rimodernate nel modo, che $i di$$e nel Quarto Libro, e ca$o che ciò non $ia fatto, deue l'Ingegnero prima leuare tutte l'altezze delle muraglie, che $ono $opra le piaz- ze, doue hanno da $tare l'artiglierie, $i che le $caglie, & le $ue ruine non po$$ino amazzare li difen$o- ri, e particolarmente li bombardieri, & rifare li alzati delle dife$e con la $emplice terra, quale douerà<marg>Principa'e auertimen to per la $i curta de di fen$ori.</marg> far cauare dalla fo$$a per allargarla, e pro$ondarla il più $i può, per apportare alla Fortezza duplica- to bene$icio; Oltre a que$to con l'i$te$la terra (e bi$egnando anco con quella de gli horti di dentro). $i deuono fabricare le dife$e, & ma$$ime de' caualieri, che per fianco po$$ino $coprire il più $i può la fo$$a, si che e$$endo nella Fortezza terra, & legnamia ba$tanza per potere tramutare, & rinouare e$- $e dife$e, ella $arà ottima enece$$aria munitione. Oltre a que$te co$i fatte reparation, iin ogni angolo, ò<marg>Terra, & legnami or tima moni tione nelia Fortezza.</marg> cantone di muraglia, $i procurerà ridurla che faccia l'officio del fianco, facendo$i la $ua cannoniera coperta per di $opra con legni e terra, e quando la piazza fu$$e piccola $i metterà il pezzo a cauallo $opra al caualletto, che li mo$trerò. Quanto poi alla dife$a, che $i potrà aggiungere fuori della fo$$a, que$ta come $i di$$e nel Quarto Libro, $i farà con li Reuellini, da quali ne riceueremo grandi$$ima di- fe$a, e però nelle Fortezze antiche que$ta de Reuellini doueria e$iere la prima opera, che vi $i face$- $e. AM. Il potere adoperare l'artiglierie $opra al caualletto da voi inuentato con tanto beneficio della dife$a, e ma$$ime $opra li torrioni e piazze piccole, $arà dife$a vtili$$ima, e perciò de$idero vedere <p n=>258</p> la fabrica di e$$o caualletto. AV. Per il pre$ente di$egno ella vedrà quanto de$idera, cioè per AB, il pezzo $opra la ba$e del caualletto GFH, $o$tentando$i $ul zocco E, nella forcata di $erro CD che piglia li due $uoi orecchioni. Que$to co$i fatto caualletto và fabricato co'legni dirouere, $enza politia alcuna, ma che $olo venga bene concatenata l'vna te$ta con l'altra, il zocco E, che come$i di$$e $o$tenta il pezzo AB, $ivede ruori per il $egnato T &, nelbuco di mezo S, và la gamba della <fig> forcola VR, $o$tentando$i il pezzo $opra li $uoi orecchioni nelle forcate DC, ilzocco va ferma- to $opta la crociera FGH, con li fuoi rincontii, ouero puntelli MNO, e perche la culatta d<*> pezzo A, venga anco $o$tentata, e facile al potere alzare e sba$$are la bocca die$$o pezzo, & fare li tiri, che occorrono far$i, $e gli fa il $o$tegno PQ, LI, & con li $oliti cugni RK, $i farà l'ef- fetto detto colmezo della manouella, & voltarlo, e cio con facilità $o$tentando$i il piede della forco- la R, nel $ondo della beca S, doue èvna pia$tra di ferro gro$$a tanto, che ba$ta, quale rende mo- bilee$$a forcata col pelo del pezzo $opra. AM. Re$to $atisfatto della inuentione. Ma ci vedo due difficultà nello $parar$i il pezzo, e prima per non potere fare la $ua ritirata, doue tocca tutto il tor- <marg>Oppo$itio ni fatte al caualletto.</marg> mento a gli orecchioni, nel $o$tentare tal moto, e però dubito, che non potranno re$r$tere; oltre a que$to douendo$i alzare, ò sba$$are la bocca, non $i potrà fare molte volte con li $oli due cugni. AV. Già preuiddi il tormento, che poteuano $entire li orecchioni, e que$to $olo ne' pezzi più gro$- $i, come $ono li $agri, ouero colubrinerte; ma non a falconi da tre e da $ei, poi che con la e$perienza vengono operati $opra le prue delle Galere, $imilmente $opra l'i$te$$e forcate di ferro, e volendo $er- uir$i di pezzi maggiori, già ho preui$to con la fattura della braga di ferro TVK, che entrando il pomolo della culatta A, nel vacuo K, & all' altra parte pigli con le due gambe TV, per di fuori la forcola CD, $opra la te$ta del zocco, & $errate con le due chiaui XX, come $i vedeper ZH. per certo que$ta co$i fatta braga leucrà a gl'orecchioni ogni cōtra$to che po$$a fare il pezzo nello $pa rar$i, ne l'impedirà al potere alzare, e voltare la bocca, & farla girare da ogni parte. Quanto poi al- la difficultà, che ella propone potere accadere nel fare i tiri, alti, o ba$$i, e che perciò la gro$$ezza de' cugni non ba$tino, que$to non può accadere, perche $e l'artiglieria douerà $tare in $ito piano, ella non $i deue alzare, o sba$$are, $e non per quanto è alto il terrapieno della Fortezza, & profondo il fo$$o, a che $olo ba$ta alzare la bocca, o sba$$arla circa a quattro dita, & li cugni $ono alti mezo pie- de, e quando que$ti pezzi $i doue$$ero adoperare in $iti montuo$i, $i fa il $uo pagliolo col pendere confo<*>me alle parti, che deue $coprire, & ferire; e tanto più commodamente $i viene a leuare le due oppo$itioni da lei fatte, quando alla te$ta della crociera del caualletto, che $opra vi $i po$a il zocco, <p n=>259</p> vi $i mettino due ruote, come quelle che $tanno $otto il cannone, che $i tiene in Galca, $otto la cor- $ia, cioè con ruote gro$$e tutte d'vn pezzo, alte circa vn braccio, con lequali $i potrà tra$portare il ca- ualletto col $uo pezzo $opra, doue vorremo, e que$to co$i fatto caualletto ne apporta cinque $traor- dinarij beneficij, e prima come di$$i ogni piccola piazza ne potrà $eruire, $econdo, vn $ol bombar-<marg>Beneficij, che ne ap- porta il ca- ualletto.</marg> diero può maneggiare il pezzo, terzo con manco poluere farà i tiri gagliardi, & più giu$ti, quarto & vltimo, il bombardiero potrà $tare $empre coperto, e $icuro, perche non $olo nel caricare il pezzo $i può voltare la bocca fuori della cannoniera, & re$tare coperto dall'altezza del parapetto; ma cari- cato poi, & addirizzato la canna per la lunghezza della cannoniera, nel pigliare la mira, per ferire il<marg>Come il bō bardiere $i può copri- re.</marg> nemico, $i può facili$$imamente coprire in due modi dalle mo$chettate, e prima col $uo $tramazetto, $opra alquale dorme la notte, fare vna balletta, e me$$a $opra la forcata, $i che re$ti vn vacuo tra lo $tramazzo, & la ritondità del metallo, che po$$a $coprire la mira, & doue vorrà da lontano tirare, e non volendo $eruir$i di e$$o $tramazzetto, potrà accommodare due pezzi di tauoloni gro$$i, che alle te$te $i congiunghino per coltello, e doue $ia l'apertura, per la mira ba$$a, allargando$i l'altre due te- $te quanto $i vuole; e fermato que$to così fatto triangolo, o piramide $opra gli orecchioni CD, della forcola con la te$ta piramidale in fuori, il bombardiero re$terà $icuri$$imo dalle arcobu$ate, ouer mo$chettate, che $ono la maggiore offe$a, che riceua. AM. Poi che con tanta facilità hauete leua- to l'oppo$itioni, & mo$trato co$i notabile beneficio nell'operare que$ta $orte di pezzi, che $ono li più vtili per la dife$a, giudico e$$er bene l'v$are que$ti caualletti in tutte le Fortezze, e ma$$ime in tempo di pace, doue $i douera $caualcare l'altre, che $ono $opra le ca$$e, & le ruote, & $aluarle ne' maga- zini per non le la$$are co$i inutilmente marcire, perche mancando poi in tempo di guerra, $i incorre<marg>Di$ordini, che accado no nell'ope rare l'arti- glicrie.</marg> ne' di$ordini, che più volte s'è vi$to, ma$$ime alla Goletta, & a Carmagnuola, che ca$cando nello <*>parare la canna per terra, l'artiglieria con la piazza re$tò inutile. AV. Que$to è vn di$ordine pur troppo grande, e poco cono$ciuto; ma hauendo $ene trattato nel Secondo Libro, non occorre repli- care altro, e con que$to daremo fine per hoggi al pre$ente ragionamento. <HEAD>SIRAGIONA DELL A DIFESA</HEAD> <HEAD>DA FARE QVANDO IL NÈMICO SI VIENE</HEAD> <HEAD>AVICIN ANDO ALLA FORTEZZA PER LEVAR le dife$e, & per impatronir$i della fo$$a. CAP. III.</HEAD> <HEAD>AMICO.</HEAD> <p>DESIDERO, $tante la materia che trattammo il giorno pa$$ato, che al pre$en te trattiamo della dife$a, che deuono fare i difen$ori, quando il nemico $i va aui cinando alla Fortezza, e $opra a tali particolari vorrei, che $pende $$imo il pre- $ente ragionamento, e però date quel principio, che più vi piace. AV. Per l'ordinario quando il Generale dell'e$$ercito nemico $i auicina a vi$ta della For- tezza, che pretende e$pugnare, egli fa quella maggiore mo$tra, che può, & v$a tutti gli artificij po$$ibili, per mettere terrore a difen$ori, quali come Soldati di valore, non deuono ad altro riguardare $e non all'offe$a, & alla de$truttione di e$$o nemico; e perche ciò accada, conuiene con la grandezza dell' animo accompagnare l'ingegno, & la pratica nell' antiuedere l'offe$e, & anticipatamente hauere preparato la dife$a, quale e$$endo anti- ui$ta, facil co$a $arà il difender$i, con quel vantaggio, che deue apportare la Fortezza bene inte$a, do- ue $i pre$uppone $iano $tate accommodate tutte l'artiglierie, & preparati i $uoi bombardieri, con<marg>La prima ohe$a, che $i fa al ne- mico. Artiglierie in barba, q ando $i deuonov$a re.</marg> quelle proui$ioni, che $i ricercano, per adoperarle. Eprima quelle po$te $opra la piazza, & angolo del baluardo, & $opra li caualieri, che per $ronte, & in barba po$$ono $coprire e$$o nemico, sì nello $correre per la campagna, come nel dar principio a cauamenti delle trinciere, & alzati di terra per co- prir$i, & auicinar$i alla Fortezza, e ma$$ime per impedirgli l'opera de' caualieri, che farà per leuarne più commodamente le dife$e; e benche tali opere venghino fatte la notte, nondimeno tanto quanto potrà e$$ere l'impedimento, & l'offe$a che $e li potra fare tanto maggiore $arà il danno, & perdi- mento del tempo, che riceuerà e$$o nemico, e que$to $i deue fare, non $olo con l'artiglierie accommo- date in dette parti $opra a'paglioli tanto alti, che ba$ti al potere tirare in barba, (come $i di$$e,) ma con le $ortite $i po$$ono i difen$ori armati alla leggiera, con pia$trini fare pur troppo nobili impre$e,<marg>Offe$e con le $ortite.</marg> & nece$$itare e$$o nemico, al non poter venire auanti, $e non gagliardo, e con li $uoi corpi di guardia; e ciò faranno e$$i difen$ori $empre, che po$$ino $ortire fuori, & fermar$i, e anco alloggiare $opra la <p n=>260</p> contra $carpa, $tante la dife$a della $trada coperta, & alcuni Reuellinetti, che vi$i potria fare $opra il piano di c$$a $trada, $i che il nemico debba $empre con $o$petto venire auanti, e che la paura, & il danno venga compartita, non douendo i di$en$ori mancare di tirar la notte palle di fuoco, doue giu- dicherà e$$ere il nemico, & hauere preparato altri pezzi per tirare; oue immediate $i potrà offender- <marg>No $i deuo no con l'ar riglierie fa- re tiri in- fruttuo$i. Artiglierie in barba quando nō $i deuono v$are. Officio de' fianchi.</marg> lo, e non per que$to dico douer$i fare tiri in darno, & infruttuo $amente con$umare la munitione, che $aria vergogna, e danno, e tal dife$a con l'artiglierie in barba $i deue fare, $ino che il nemico con trinciere, & altro $i va coprendo per auicinar$i, ma auicinato, & che habbi piantato le $ue artiglierie per leuarne le dife$e d'appre$$o, all'hora deuono idifen$ori sba$$are i pezzi con li $uoi paglioli, & $er- uir$ene alle po$te fatte, doue $ono le cannoniere, (come $i di$$e) e ma$$ime quando s'e auicinato alla fo$$a, con $trade $otterranee, e accommodato d'ogni intorno alla contra$carpa i $uoi mo$chettieri per ber$agliare i difen$ori, all'hora li fianchi de' baluardi, & i caualieri deuono far l'offieio loro, e tanto magglore offe$a $i farà al nemico, quanto che con li già detti tiri rubati per le cannoniere de' para- petti tenute prima $errate, & aprirle poi, $i potrà improui$amēte offenderlo, e anco cō tiri in barba nel tra$mutare i pezzi fuori della vi$ta di quelli delnemico, douendo però i difen$ori con$eruare le $or- tite, con le quali (come $i di$$e) potranno fare dife$a grandi$$ima, $empre che la fo$$a $ia $enza l'acqua, e però $i deuono (e$$e $ortite) fabricare in tutti li fianchi de' baluardi, e che $ieno più commode, e coperte che $i può, & e$$endo la fo$$a con l'acqua, $i potranno v$are le zatte, ouero $ortire $otto al <marg>Sortite al mezo della cortina $ot to il ponte della porta Le Sortite apportano molta dife $a. Dife$a mol to princi- palcnō o$- $eruata.</marg> ponte della porta al mezo della cortina, doue $opra ad e$$e acque $i può fare la $trada con le dette zat- te immobili, che $arà a$$ai coperta, e $icura. AM. Que$ta sì fatta $ortita, co$i coperta da per tut- to, non è $tata anco fatta in alcuna Fortezza, benche ella $ia delie più vtili, che $i po$$a de$iderare, e però doue $i po$$ono fare, cioè che venghino $coperte e dife$e dal fianco, non deue mai il Prencipe mancare difarle, poi che col mezo delle $ortite li difen$ori $i con$eruano a$$ai tempo patroni della fo$$a, & alnemico nello $cannare la contra$carpa per sboccarui dentro po$$ono dare tutte le mag- giori difficultà, perche prima l'apertura vien fatta $tretta, doue pochi nemici vi po$$ono $tare a com- battere, & lauorare, $i che e$$endo li difen$ori patroni della fo$$a, po$$ono difendere, & impedire ta- li sboccature, e ma$$ime con fuochi di trombe, & arme d'ha$te, douendo$i però e$$i difen$ori poter$i coprire dall' offe$e, che li pote$$e fare il nemico per fianco, $empre che $i fo$$e impatronito della $tra- <marg>Dife$a del- la fo$$amol to vtile al- la Fortezza</marg> da coperta, & della contra$carpa oppo$ita, benche in tal parte il nemico anch'e gli venga molto e$po- $to all'offe$e della Fortezza. AV. oempre che li difen$ori po$$ino con$eruare le dife$e de' fianchi, & delle piazze $uperiori de' caualieri per e$$er fabricate con la $emplice terra, e con grande $carpa, come $i di$$e, & che le $ortite $iano commode col tran$ito della fo$$a coperto con la $ua trinciera, e$$a fo$$a $i potrà difendere, con dife$a $traordinaria, dal che ne può dipendere la $alute della Fortezza. AM. Già che trattiamo della dife$a de'$ianchi, & della fo$$a, de$idero che ella mì mo$tri il modo di fabricare quelle cannoniere, che dite veler tagliare nelle gro$$ezze de' parapetti di terra, e ben che le habbi di già vi$te nel Terzo Libro, hoperciò de$iderio di riuederle, & meglio con$iderarle, e ma$- <marg>Cannonie re, come $i faccino ne parapetti.</marg> $ime col modo di adoperarle nell'occa$ione di que$ta dife$a. AV. Il modo per fabricare que$te cannoniere può e$$ere diuer$o, & le più ordinarie $ono, come $i vede nel pre$ente difegno per PO, CD, bocche di dentro, col $uo merlone di mezo RZ, LE, con l'altre due bocche di fuori QL, EA. L'ordine da formare e$$e cannoniere con le $ue mi$ure, $i mo$trò nel Primo Libro, & al pre$en- te $olo le mo$trerò, come deuono e$$ere fortificate, & a$$icurate: sì che nello $pararui il pezzo del- l'artiglieria, e pa$$ando la palla con la violenza del vapore, ($tante la $trettezza della gola FB,) la terra, con che deuon' e$$ere fabricate que$te cannoniere, po$$a re$i$tere $enza ruina, e tanto più per li tiri con che il nemico ci può colpire dentro, e perciò proporremo volere fabricare que$te canno- niere nella gro$$ezza del parapetto della piazza $uperiore del fianco d'vn baluardo, doue $i farà il ta- glio nella terra, come $i vede RS, OL, e tanto più largo quanto occuperà la gro$$ezza de' pali, o tauoloni da ficcare dalle parti, come per l'altra $egnata CD, EA, $i vede con la $ua catena da alto BG, e perche il pe$o del terreno, ma$$ime nel pe$tarlo di dentro per lo $patio ZR, non po$$a fare violenza a' detti pali, egli $i deuono $o$tentare con le chiaui HI, TV, fermate alla te$ta di dentro $opra le te$te de' pali fitti di fuori IK, e quando que$te cannoniere $aranno fabricate in <marg>Cãnoniere fatte, & ri- piene di terra.</marg> que$to modo, e ma$$ime nelle piazze $uperiori de' fianchi, & nelle cortine, e altre parti per fronte, doue le dife$e de parapetti $aranno non più di quattro pa$$i, & $i potranno riempire di terra $enza pe$tarla, $i che per di fuori non $i veda $egno di cannoniera, douendo re$tar coperte da e$$a terra tut- te le te$tede' pali fitti, con le $ue catene, $i che in tempo del bi$ogno non $i debba fare altro, che ca- uarla, & accommodarui il $uo pezzo d'artiglieria, $i potriano anco con più beneficio della dife$a, fa- bricare que$te cannoniere, con vn $olo angolo, cioè $eruir$i della metà della $ua lunghezza, doue $i verrà a fuggire l'oppo$itione del contra$to, che riceue il moto della palla, & del vapore nell'v$cir fuori della bocca del pezzo, $tante la $trettezza, che $i ritroua al mezo delle cannoniere $opra$critto, ma è ben vero che que$te meze cannoniere ne' para petti gro$$i $ei, o $ette pa$$i, volendo $coprire tutta la larghezza della fo$$a. la bocca dauanti vdrria troppo larga, e facile all'e$$ere imboccata, non, <pb> dimeno, in quelle de parapetti gro$$i (come s'è detto) circa à quattro pa$$i, che $on $icure, $i <*> v$are, e tanto più neile dife$e da alto, che con commodità $i re$taurano. Que $te meze cannoniere<marg><*> <*> <*> re$tua rano con $a- cilità.</marg> vedono per il $eguente di$egno, cioè per EF, bocca $trctta di dentro, AB, l'altra bocca laig di$uo- ri, la quale non vorrebbe e$$ere di larghezza più di$ette piedi, & quella di dentro dueal più, <*>- tificate con gli $uoì tauoloni o altro, come $ta la cannoniera doppia, AG, cioe la parte, AB, EF, con la bocca larga dauanti AE, e per di dentro la $tretta BF. AM. Que$ta meza cannoniera molto mi piace per la facilità dell'adoperarui l'artiglierie $enza detrimento del cor$o & forza della palla, ne anco della cannoniera; che non e$$endo violentata dal vapore della poluere nello $pinger fuori la detta pala $i verrà a con$eruare, & il bombardiero col pezzo re$terà a$$ai più $icuro e coperto. Ma di- temi di gratia, come potrete fortificare que$te cannoniere con li pali e tauoloni, doue fu$$e $otto la muraglia gro$$a, come molte volte accade. AV. Aggiungerei all'arte maggiore artificio, e fabri-<marg>Cannoniere fortificate $opra la gro$ $ezza delle muraglie.</marg> cherei que$te meze cannoniere con li tauoloni, armati con le $ue pianete, come $i vede, per OP, IK, ba$e, & KI, PH, alzato, che $arà vna parte della gola della cannoniera, fatta con tauoloni confitti nell' armatura HI, PK, e fabricate egualmente due di que$te armature, come $i vede per l'altra parte AB, CD, quali mettendole l'vna appre$$o l'altra, cioè la parte di fuori della te$ta IV, oppo$ta alla DA, che come $i vede, formino l'i$te$$a cannoniera AB, CD, $i che per di fuori le parti dell'armatura HB, & BC, formino l'altra bocca $tretta EF, riempiendo poi con la terra ben pe$tata, lo $patio di detta ba$e da ogni parte CS, PO, $i hauerà fatto la cannonie- ra $icura, per non potere li tauoloni dalle parti EF, e$$ere violentati dal pe$o della terra, che deuono <fig> <p n=>262</p> <fig> $o$tentare, $o$tentando $il'i$te$$o pe$o $opra alle ba$e ES, OP, e col mezo delle catene NH, LI, $i $o$tenta l'altezza da ogni parte della gola della cannoniera, & di que$te co$i fatte armature, $e ne douerebbono fabricar molte, e tenerle nelle munitioni per $eruir$ene al bi$ogno, & e$sendoui legna- mi, $i douerãno fabricare nel tempo anco che occorrerà metterli in opera, e$$endo fattura a$$ai facile. AM. Poi che trattiamo d'intorno la dife$a de' fianchi, & della $icurtà delle $ue artiglierie, che è la più importante che $ia nella Fortezza, è ben douere non la$ciare indietro alcuna co$a che ne po$$a e$$er gioueuole; e benche voi mi habbiate mo$trato tutti i modi più ragioneuoli per a$$icurare tal parte, nondimeno e$$endomi trouato que$ta mattina a di$correre con vn Soldato venuto di Fiandra, & adi- <marg>E$pugnatio- ne di O$ten- da.</marg> mãdatogli delle fattioni occor$e in diuer$i luoghi; e ma$$imè nell'e$pugnatione di O$tenda, egli dopò vari di$cor$i, conclu$e e$$ere molto vtile, le piazze alte e il tirare di ficco, & operare l'artigliarie in bar- ba $enza cannoniere, o dife$a di merloni, e $olo quando il bi$ogno lo ricerca$$e coprir$i con $emplici gabbioni, e perche il $en$o nō viene appagato dalla ragione, de$idero che dichiarate que$ta co$i fatta dife$a. AVT. La e$perienza che $i vede accadere in vn $ito particolare, non ne deue fare regola generale, come par che facciano quelli che non cono$cono la ragione, doue perciò ne accadono tante confu$ioni del modo del fortificare, poi che le ragioni vengono portate a ca$o, e $enza giu- dicio, $olo con dire di hauer ciò veduto. In quanto a gli effetti delle dife$e vi$te nella e$pugnatione di O$tenda, il Soldato con chi hauete di$cor$o, non ha cattiua opinione, ne $i può negare, che le piazze alte, & il tirare in batba non apporta$$e vtile dife $a, in quel $ito, $tante la $ua ba$$ezza, e ma$$ime di fuo ri, doue conuenirà alzar$i per $coprire i difen$ori di dentro, come anco e$$i difen$ori per coprir$i, & potere offendere erano nece$$itati alzar$i, ma$$ime per fronte doue conueniua offendere, & difender- $i, poi che li offen$ori non poteuano attrauer$are la fo$$a nebattere le piazze ba$$e de fianchi; perche la maggior dife$a dipendeua dal fu$$o e reflu$lo dell'acque del mare, e peròcon caualieri, & aprocci di alzati di terra, o d'altra materia con artificio compo$ta, $i attendeua andare auanti, & a$tringere i di$en$ori al ritirar$i con nuoui alzati di dife$e, onde chi $i ritrouaua più alto, & a caualiere, benche i tiri anda$$ino di ficco hauena maggior vantaggio, & ammazzauano il nemico ancorche fo$$ero co- perti $otto le di$e$e, e non con la $emplice palla: ma con palline di piombo, & altre co$e di ferro che <p n=>263</p> $i $pandeuano, con grande vcci$ione, benche le palle gro$$e de cannoni fu$$ero molto vtili a difen- $ori nel de$truggere le machine fatte dal nemico, che $otto al piano del $ito, col mezo della zappa, come è il $olito non poteua auicinar$i coperto, ma per di $opra con i monti fatti di materia portata lontano, li conueniua $eruir$i & difender$i contro i difen$ori, e contro l'acqua del mare; e per conclu- derla facendo $i ogni giorno noue dife$e, sì di aprocci come di ritirate, nō $i poteua operare l'artiglie rie alle $ue cannoniere, ma doue $i poteua, rubbare i tiri & con$eruarli, $ino che il nemico li sforzaua a mutar luogo, e ciò accadeua, per il $ito ba$lo & pieno d'acque, (per la maggior parte deltempo) appre$$o a gli altri $iti, ancorche ba$$i per natura di quel pae$e, quali hanno però per di fuori la ter- ra a$ciutta; e particolarmente dirò di quello del ca$tello d'Anuer$a, fatto nel tempo che ero là, a que- $to furono fabricate due piazze per fianco, doue sì nella ba$$a, come nell'alta non erano cannoniere; & la ragione perche ciò fu fatto, non fu a ca$o, ma con giuditio, perche quel ca$telloè piantato da vna parte $opra il fiume Schelda, con la $ua fo$$a piena dell'acqua di e$$o fiume, e perche non molto $otto il piano della terra $i ritrouano le acque $ortiue, giudicarono que' Signori & Ingegneri che vi $i ritrouorno, che fu$$e bene ajutare la profondità di e$$a fo$$a, con alzare la contra$carpa, con terra po$ticcia, & per di fuori ridurla in pendere, doue viene per tal $ua altezza à coprire buona parte della muraglia, & particolarmente la piazza ba$$a del $ianco; $i che le $ue artiglierie non e$$endo $coperte $e non $opra la $trada coperta, parue a e$$i Signori che fu$$ero $icure à $tare così in barba, & $imilmente anco la piazza $uperiore potendole $empre coprire con li gabbioni, ancorche que$ta $ia dife$a a$$ai più contro li mo$chettoni che non è contro l'artigliarie, pure fu fatta co$i. Benche in ogni occorrenza vi $i po$$ono fabricare i $uoi merloni e cannoniere per e$$erui la terra $opra al piano delle piazze, e perche meglio intendiate tali dife$e, per il pre$ente di$egno vi mo- $trerò vno de' fianchi di e$$o ca$tello, & altri modi che $i v$ano, & che $i doueranno v$are per $icurtà delle artiglierie & de bombardieri; oltre a quello che s'è detto, e prima il fianco AB; ne <fig> <p n=>264</p> rappre$enta quelli fatti nel Ca$tello d'Anuer$a con la $ua piazza ba$la EF, il parapetto in barba, FG, alto $opra il piano di detta piazza, quanto è l'altezza della canna del pezzo $opra il $uo paglio- <marg>Fianco del Ca$tello d'Anuer$a</marg> lo; il piano S, è la $u$perficie dell' acqua della fo$$a; & l'altezza della piazza SB, quale non arriua a tre pa$$a; la piazza $uperiore, è la $egnata AC, col $uo parapetto AD; e parte della corti- na $i vede per NP, & il vacuo N, è come vn fianchetto che fecero nel parapetto di terra per $coprire a ba$$o il fondo della fo$$a al piè del diritto dell' orecchione TH, la $palla quadra $arà la HI, & la fronte IL, con l'altezza della muraglia IO, e $opra il parapetto IC. Il $econdo di$egno TX, mo$tra il fianco $enza la $palla, & con vna $ola piazza QX, doue l'artiglierie vi$tanno in bar- ba per lo $patio QR, pretendendo che la piazza QR, per e$$ere ritirata tanto indentro venga co- perta dall'altezza ZR, che li fa $palla, & a vn bi$ogno per coprire la parte RQ, pretendono po- <marg>Tianco $en za orec- chione, & $enza mer- loni.</marg> ter$i $eruire de i gabbioni po$ti in K &. Il pendere di que$to $ianco è tale che l'artiglierie po$$ino $coprire almeno la metà della lunghezza del fo$$o, come $i vede per QS, con l'altezza $opra al fo$$o ST: Nondimeno que$to co$i fatto fianco, è $coperti$$imo, ne $i può a$$icurare con gabbioni $e non per poco tempo, cioè da tiri dell' artiglierie nemiche, ne vi può $tare $e non vn pezzo coper- to in RZ; & nel primo fianco detto, ne potrà $tare due, cioè nella piazza ba$$a in G, & nella $u- periore in C. AM. E come fare$tia coprire tutti que$ti fianchi, & l'artiglierie, per $coprire e difendere la fo$$a. AV. Le coprirei con la terra, & con il legname, cioè farei le cannoniere non più alte di quattro piedi, & da ogni parte armerei la longhezza della $ua gola, con tauoloni gro$$i, & <marg>Fianchi $at ti con ter- ra, & legna me.</marg> non hauēdone mi $eruirei di a$$e ordinarie, e per longo, a parte per parte le vnirei in$ieme, come $e ne vede due per li numeri, 9, 2, &, 8, 3, conlegate con le trauer$e, 7, 6, 5, 4, le quali trauer$e vor- rebbono e$$er alquãto gagliarde, & daba$$o tãto lōghe che $i pote$$ino ficcare tre piedi $otto il piano della cannoniera, & alla bocca di dentro metterei due pezzi di traui, che auanza$$ino anco per di $opra tre altri piedi come $i vede per 3, 2, 1, e me$$i in opera al $uo luogo, come $i vede per 11, 20, con li quattro traui per trauer$o 15, 12, 16, 17, & con li due altri, che alquanto $i inca$- $ino in detti tauoloni, & poi ben fermati nel corpo della terra, che prima da ogni parte della cannoniera vi deue e$$ere $tata ben pe$tata, & conden$ata, $iche i detti traui re$tino $epolti per li due terzi della lor gro$$ezza; & poi con altri traui po$tiui $opra per longhezza della cannoniera, come $i vede per li 25, 26, 23, 24, che cadauno di loro deue e$$ere co$i per longo in ca$$ato ne quattro <marg>Traui $o- pra le can- noniere.</marg> primi per trauer$o, con vna intaccatura che $ia vn terzo dentro la $ua gro$$ezza, $i che la gro$$ezza de primi da ba$$o per trauer$o vi entri dentro, & cō chiodi di ferro tanto lunghie gro$$i che ba$li, $i con- ficheranno $opra a tutte e$$e inca$$ature, acciò che i traui l'vno con l'altro $i venghino tutti a vnire, & a re$tare immobili, re$tando coperta la cannoniera, doue $i vede la bocca per di fuori 27, 28, longhez- za, & 27, 25, altezza, che non vorebbe e$$ere più di quattro piedi e mezo, & la bocca di dētro tra i due traui in piedi 21, 22, ba$terà di tre piedi alta, $i che per tutto la $ua longhezza 24, 25, $i $copra $olo l'al- tezza della contra$carpa, & la metà almanco della longhezza del fo$$o, le tre cannoniere, che $i $uppo ne $iano nel fianco, $i vedono per 29, 31, 34, che $arà la parte di dentro, cō li $uoi traui che per di $opra fanno la palancata 30, 32, 33, cō altri traui<21>lōgo, &<21>vltimo $ia alzato cō la terra egualmēte $opra a e$$e cãnoniere col $uo pēdere ver$o la fo$$a, come $i vede<21>30, 35, 36, 33, laqual terra farà l'e$$etto di vna trauer$a $olida, che rēderà $icuri$$ima la piazza di e$$o fiãco cō le $ue artiglierie po$te nelle boche 1, 2, 3. AM. Quãdo le pallenemiche ferirãno i detti tauoloni, & traui, credo che da e$$e verrãno redut ti in pezzi cō offe $a de difen$ori. AV. Quãto alle palle, che feriranno in detti tauoloni nelle gole delle cãnoniere<21>certo elle $i caccierãno dentro, & $i $epelirano nella terra, come anco farãno colpendo, p linea retta nella dirittura del piano della gola della cãnoniera<21>e$$er ba$$a, e il nemico alto, & venēdo rotto alcuna di e$$e a$$e, facil co$a $arà a conficcaruene vn'altra, & prima riempire i buchi co i $achetti <marg>Sicurtà del le canno- niere-</marg> pieni di terra. Circa a traui, che $ono<21>lōgo <13>$tinō po$$ono riceuere alteratione per batterie, poiche il $uo piano, è paralello a i tiri che far vi puo il nemico, e tãto più e$sēdoui $opra vna altezza di cre piedi almãco di terra, doue le palle nō po$$ono hauere in contro, ma sbri$ciare, & arare, che e$$endo $opra le cãnoniere la palancata de traui, nō pa$$erà anco dētro $opra la piazza la sbro$$atura della terra, ne re- $ta e$po$to altra parte $e nō la te$ta<21>di fuori 21, 26, quale $i deue beni$$imo $mu$$are, $i che e$$e palle nō vi po$$ino vrtare, e tãto mãco cō la dife$a di e$$a terra, & l'e$$ere cōgiūti tutti li traui in$ieme $enza potere fare moto alcuno. AM. Re$to molto $odisfatto, e tengo che q$te $iano le più facili, & le più $icu re cãnoniere, che $i po$$an fare, benche pare, che<21>farle civada molto legname, quale legname trouã <marg>Legnami delle ca$e, che $i roui nano tutti buoni per fare le can noniere.</marg> do$i ī tutte le ca$e che $i disfanno tal pui$ione, & cōmodità nō puòmãcare ī alcuna Fortezza. AV. Ol tre a quãto viho mo$trato<21>dife $a delle piazze delle Fortezze voglio farui vedere vna facilità,<21>an- cora nō cono$ciuta, cioè come $i po$$a difedere<21>via di $ortite il fōdo della fo$$a, cō tãto vãtaggio de difen$ori quãto $i può de$iderare, & ciò potrà vedere nel di$egno de' due baluardi AB, doue<21>e$sēpio $i vede le $ue fronti PC, EL, pigliare la dife$a nella cortina OM, in QS, &<21>tal dirittura dico douer$i $opra il piano della fo$$a fabricare la trinciera angolare GIF, che vēga da ogni parte dife$a da fianchi MO, laquale vuole e$$ere<21>di dentro alta almanco $ei piedi, $i che i di$en$ori vi po$$ino $tare coperti; & la $ua gro$$ezza ba$terà d'vn pa$$o, doue all' altezza di quattro piedi vi$iano fatte $pe$$e feritoie, co- <p n=>265</p> me $i vede, quali deuono e$$ere fortificate con legname bene concatenato, & vnito con la terra, sì che<marg>Di$e$a mol to vule da f re be'la fo$$a cō le $ottite.</marg> elle venghino coperte, ne po$$ino $coprire altro cheil fondo di tutta la $o$la, & l'altezza $opra al pia- no della $tra da coperta, doue i difen$ori, che $ortiranno per li fianchi MO, $taranno coperti$$imi $tando con li lor mo$chettoninello $pacio IH, IF, & faranno al nemico, che vorrà entrar nella fo$$a, la maggiore offe$a, che far $e li po$$a, oltre a fianchi, & alle piazze $uperiori de caualieri, e tal dife$a $i può fare anco nelle fo$$e, che fu$$ero con l'acqua, potendo$i tal parte rincontro la cortina, tenere al- ta, sì che venga a$ciutta, ma$$ime doue la muraglia non fu$$e molto ba$sa, perche e$$endo con l'ac- qua corrēte; ba$ta che vi corra con l'i$te$$a larghezza, che fa d'ogni intorno alle fronti de baluardi, poi<marg>Come $i po$$a $or- tire & di- fendere le fo$$e con Pacqua.</marg> che tra la cortina, & l'angolo che fanno i fianchi, e$$e acque vi depongono, & atterrano per non viha- <*>ere cor$o, & vi fanno bo$co di cannelle, sì che con la fattura di co$i fatte trinciere $i riceueran- no duplicati beneficij, auertendo però, che la parte di fuori LDP, $ia alzata con tanta $carpa, che i $ianchi la $coprino, e ma$$ime nell'angolo D, e ca$o che la fo$$a fu$$e $enza l'acqua, & che vi fu$$e aimezo la $ua cunetta, $i po$$ono fare altre trinciere, & $trade coperte per $ortire $opra la $trada co-<marg>Terapieno delle corti- ne più ba$- $o di quel- lo de ba- luardi.</marg> perta, ma che il tutro venga $coperto da' fianchi, come già di$$i nel Primo Libro. E con tale occa- $ione dell'aggiungere dife$a alle Fortezze, dico che ciò $i farà anco quando l'altezza del terrapieno della cortina $i farà vn pa$$o più ba$io, che non $arà quello del baluardo, e que$to s'intenda doue le fo$$e $on profonde, & i detti terrapieni alti' $opra al piano della campagna tre o quattro pa$$i, per- che'le dife$e de baluardi verranno più commode, come anco quelle de caualieri, che con manco al- rezza verranno con maggior piazza, & più commodi allo $coprire la fo$$a, non douendo perciò il pa- rapetto di e$$e cortine, e$$er più gro$$o di quattro pa$$a, come già di$$i nel Primo Libro. AM. Poi che ogni giorno $i và inuentando co$e nuoue per dife$a delle Fortezze, credo che di quà a cinquan- ta anni $i $arà tra$mutato quello che al pre$ente viene v$ato, $tante il variare dell'offe$e. AV. L'or- dine del fortificare $arà $empre col mezo de fianchi, & con quelle dife$e, che al pre$ente $i v$ano. Ma fatte di terra, & di legnami, & la Zappa, & non le batterie, $arà $timata, & v$ata, sì per offe$a, co- me per dife$a, e perche po$$iamo andare a godere le delitie di que$ta Città, daremo fine per hora al no$tro ragionamento. <HEAD>SI DISC ORRE D'INTORNO LA</HEAD> <HEAD>DIFESA DELLE RVINE, CHE FANNO LE BATTERIE, ET DEL MODO DA FARE LE ritirate. CAP. III.</HEAD> <HEAD>AMICO.</HEAD> <p>DOVENDO noi con ordine $eguitare l'incominciata materia d'intorno le dife$e delle Fortezze, conuiene al pre$ente, che trattiamo del modo, come $i deuono di- fendere le ruine delle batterie, e fare le ritirate, & hauendo voi mo$trato nel Dialo- go del Primo, e Secondo Libro, l'ordine che tiene ilnemico, quando è arriuato $o- pra la contra$carpa, sì per farne la batteria, come con le trinciere offendere i difen- $ori, ber$aglian dogli con li mo$chetti, ba$terà al pre$ente, che trattiamo delle dife-<marg>Come $i po$$a anti- uedere la quantità della ruina che può fa re la batte- ria.</marg> $e, & ritirate, $tante le dette ruine. Ma prima de$idero, che con qualche dimo$tratione mi facciate ve- dere la quantità della ruina, che può accadere nella Fortezza conforme al $ito, & alla materia. AV. Ella non poteua fare, ne il più bello, ne il più vtile que$ito per indrizzare il no$tro ragionamento à quella facilità, e chiarezza, che in co$a co$i importante $i ricerca, perche antiue dute e$$e ruine vi $i può facilmente rimediare, e come $i dice, far che la piaga antiueduta a$$ai men doglia, poi che antici- patamente $i preuede, & $i prepara il remedio. In quanto alle grandezze di e$$e ruine, que$te $aranno $empre cōforme a l'altezza, & $carpa che hauerà la muraglia col $uo terrapieno, e $e occorrerà diuer$i tà alcuna, ella dipenderà dalla materia, più o manco mobile; nōdimeno tutte $i $o$tentano $opra la $ua $carpa naturale, nè hauerà fine la ruina per in$ino a tanto, che non $i $arà fatto la ba$e $otto almanco<marg>La $trada delle rōde con lagran de $carpa che $i dà al la mura- glia, & al terrapieno ne a$$icura dalle rui— ne.</marg> quanto $arà la $ua altezza, e per e$empio di que$to pre$upportemo che il nemico ne po$$a $coprire la metà dell'altezza della muraglia AB, che $arà in H, & $opra à tai piano la batta e tagli, e ca$cando la parte $uperiore, HB, ca$cherà in$ieme il terrapieno, cioè la parte della gro$$ezza DE, del parapetto facēdo le $ue ruine la $carpa OIF, che $aià eguale alla $ua altezza, come $i propo$e, quãdo il nemico fa ce$$e più alto la batteria, che ciò fare lo nece$$ita$$e l'altezza della cōtra$carpa, non potrebbe ca$care a ba$$o altro che la gro$$ezza della muraglia, & la larghezza della $trada delle ronde, $i che dall'altezza della contra$carpa, & larghezza della $trada detta veniamo ad a$$icurare le dife$a della Fortezza, $tãte <foot>Z</foot> <p n=>266</p> la $carpa naturale, che $i dà all'alzato del terrapieno CD. AM. Al pre$ente vedo il beneficio, che ne apportano le grandi $carpe, che ella dà all'altezze delle muraglie, e terrapieni della Fortezza, e però $eguitate. AVTORE. Poi che per le grandi $carpe $i $o$tentano l'altezze de' mon- ti, tanto più douemo con tale e$$empio mo$tratoci dalla natura, procurare d'a$$icurare l'altez- ze delle dife$e della Fortezza; e perche vediate l'effetto contrario che fa la poca $carpa, che dar $i $oleua a tali altezze, riguardi il $econdo di$egno, pur con l'altezza della muraglia, e ter- <fig> rapieno fimile, ma con poca $carpa, e $enza la $trada delle ronde, che facendoui il nemico la batteria pure al mezo dell'altezza NO, cioè in V, viene a cadere la gro$$ezza del parapetto PR, & bat- tendo la parte TO, ca$cherà la gro$$ezza PQ, doue in tutti li modi le ruine $on tali, che il parapetto fatto re$ta inutile, e tanto più, quando fu$$e manco gro$$o di quattro pa$$i, e che l'al- tezza OP, della $ua terra non haue$$e $carpa naturale. AMICO. Ditemi di gratia, come potrà capire il corpo della terra, e muraglia VO, PR, che caderà a ba$$o, nello $patio angolare NZV. AV. Quando $arà ripieno e$$o angolo, la materia $oprabondante, che caderà à ba$$o, farà ba- $e, sì che verrà a trattenere l'altra, che potria ruinare per in$ino al detto $egno; e battendo il nemico alquanto più alto, come con maggior facilità potrà fare, cioè nel mezo tra VT, la det- ta ba$e verrà capace, & a riceuere tutte e$$e ruine della batteria, oltre a quelle, che vi farà poi il nemico con la Zappa, e fornelli nel tirarle a ba$$o, per far$i più commoda la $trada; e però da <p n=>267</p> quanto s'è detto vi potrete certificare, di quanto beneficio apporti alla Fortezza la $trada deile ron- de con la grande $carpa della muraglia, e terrapieno, come $i propo$e. AM. Que$to era vno de' principali errori, che face$$ero gli antichi nel fabricare le Fortezze, cioè nel dare poca $carpa, con- fidando$i, $olo vanamente nelle gro$$ezze delle muraglie, e ciò faceuano per non perdere piazza di $opra, non $apendo allargare la pianta col fondamento, quanto bi$ognaua, e $e ciò $apeuano, il confidar$i nella gro$$ezza di dette lor muraglie, li faceua fare tale errore; Circa poi alle batterie, che $i riceuono dalnemico, que$te non $ono tanto danno $e quando $on fatte ba$le, come credeua, perche battendo la muraglia $opra al piano della fo$$a, non sò che più materia po$$a ca$care, che $e egli la batte$$e al mezo della $ua altezza, poi che la prima ruina, che ca$ca fa ba$e all'altra, che $e-<marg>Ef$etti di ruin<*>, che deue $ipe- re l'Inge, goero <*> tare.</marg> gue, & in tutti i modi non pa$la la $ua $carpa naturale. AV. La muraglia della Fortezza deue e$$ere dalla contra$carpa coperta il più $i può, e venendo per e$$empio $coperta vn pa$$o, o poco più, e$- $endoui $opra la $trada delle ronde, & il terreno ritirato con grande $carpa, non potrà accadere ruina per le ragioni dette, ma $coperta al mezo della $ua altezza, e$$e ruine $ariano, come s'è mo- $trato, e re$tando $otto a tal piano la muraglia $alda, ella ne apporterà molto beneficio, cioè im- pedirà al nemico l'opera della Zappa nel caccia r$i $<*>tto le ruine; beneficio che nō $i riceuerebbe $e e$$a muraglia fu$$e $coperta, e battuta $opra al piano della fo$$a: perche tutta andrebbe in ruina, & non impedirebbe l'opera della Zappa, e però $i debbono $empre antiuedere l'offe$e con quelle ra- gioni, che ne mo$tra prima la natura delle materie, & l'i$te$$a e$perienza. AM. De$idero $apere con qual maggior commodo po$$ono i difen$ori $coprire, & offendere il nemico, mentre egli procu<marg>In tre co$e deuono li difen$ori mo$trare l'inge<*>, & if valo- ie.</marg> ra co' più valoro$i Soldati montare $opra le ruine della batteria. AV. In tre co$e i difen$ori deuo- no mo$trare il valore, & l'ingegno; e prima impedire il nemico nell'entrare, & impatronir$i della fo$$a, poi darle tutte le maggiori difficultà, nel volerui fare la trauer$a, per montar $opra la bat- teria, & impatronir$i della piazza; Circa allo $coprir$i l'vna parte, e l'altra per offender$i. In que$to il vantaggio deue e$$ere de' difen$ori, conforme però al $ito, & alla materia, e particolar- mente alle difele fatte anticipare, e benche in quanto al $ito e$$endo in piano il nemico, $i può al- zare fuori con i caualieri, & procurare di $coprire dentro li difen$ori, quali con le trauer$e, o alzati di dife$e, $i deuono coprire. Circa alla materia già $appiamo, che $i può antiuede- re la $ua ruina, $tante il luogo della batteria, & $carpa naturale; Re$ta di ricono$cere il com- modo, col quale i difen$ori po$$ino offendere i nemici mentre vogliono montare $opra le rui ne del- la batteria, e que$to $coprimento non $i può fare per fronte, $e non con difficultà, e danno grandi$- $imo, perche e$$endo i difen$ori alti $i verrebbono a fare da loro $te$$i pur troppo cōmodo ber$aglio, benche ruina co$i fatta con la $emplice batteria non po$$a tirare a ba$$o tutto il parapetto, nè fare $coprire la piazza, ma $i bene ciò può accadere col mezo delle mine, e però la maggiore dife$a, che in tal parte potranno fare li difen$ori $arà quella per fianco da ogni parte della batteria, & poi con li caualieri, & piazze del fianco del baluardo oppo$ito, che è principali$$ima, e ciò non $olo $i fa con le palle d'artiglieria, ma $coprendo$i i nemici $i v$erãno i $achetti pieni di palle di piombo. AM. Que$ta è dife$a a$lai buona, ma hauendo fatto il nemico la trauer$a nella fo$$a, & del continuo attendendo con la batteria all'imboccare, & tormentarui il fianco, come potrà e$lo fianco far tal dife$a. AV. Se il nemico hauerà alzato la trauer$a tanto, che ella po$$a coprire la $alita della batteria, per certo egli non potrà $coprire ne offendere il fianco, benche doue la muraglia, & terrapieni $ono alti, $ia opera molto difficile, & $olo potrebbe e$$er fatta dalle forze Turche$che<marg>Dife$a del- le bitterie fatte dal fianco, & dal caual. e re.</marg> $tante il numero grande de gua$tatori che e$$i v$ano, nōdimeno nelli fianchi doue $ono due piazze vi re$tono $empre dua pezzi d'Artiglieria detti traditori, che non po$$ono e$$ere impediti, con liqua li pezzi, quando non pote$$ero $coprire la $alita della batteria, potranno però $empre tirare in quel- la parte della trauer$a di $opra più $ottile, & pa$$arla con danno notabile del nemico, come anco fa ranno le piazze $uperiori, e ma$$ime del caualiere (come di$$i) potendo$i con tali tiri, benche al- quanto di ficco $coprire il nemico, & offenderlo anco coperto cō la trauer$a, per le palle che taglie- ranno, da alto la $ua gro$$ezza, oltre a che $i offende anco con le già dette palle di piombo, di pe$o di meza libra l'vna, me$$e ne' $achetti ben legate con filo di ferro. AM. Poi che hò inte$o il mo- do della dife$a, de$idero in$ieme che mi mo$triate l'ofte$e, che ne fa il nemico con le rui- ne delle batterie, & il modo da difenderle con le mtirate fatte $opra l'i$te$$a piazza. AV.<marg>Dife$a del- la batter a col mezo della pro. pria piaz- za.</marg> In que$to con$i$te la principal dife$a, perche oltre alla ruina fatta con le batterie, e$$o ne- mico con la zappa, & con le mine, è forni, $i và facilitando la $trada, & in$ieme leua a' difen- $ori le dife$e, quali non hauendo prima proueduto$i d'vn'altra anticipata dife$a, co'l mezo del- la ritirata, $taranno con a$iai pericolo di perder$i, e perche ciò non accada, tratteremo del modo di fabricare e$$e ritirate, con le $ue dife$e, quali ne potranno $eruire in tutti i $iti, e que$to vi mo$trerò in cinque diuer$i modi, e prima per il pre$ente di$egno AB, quale pro- porremo che ne rappre$enti la fronte d'vn baluardo moderno, doue $ia $tata fatta la batteria CD, &, ca$cata parte della gro$$ezza DE, CF, del $uo parapetto con la ruina- <foot>Z 2</foot> <p n=>268</p> <fig> naturale, $enza che il nemico con la Zappa, & mine, l'habbi fornito di tirare tutto al ba$$o e che li difen$ori habbino fabricato la $ua ritirata GH, & che HI, $iano due fianchetti, cioè <fig> <p n=>269</p> vno per parte, laquale ritirata vien fatta con la terra da cauar$i nello $patio EL, in profondità al- manco due pa$$i $otto il piano della piazza del baluardo, laqual dife$a, o trinciera GH, non deue pa$$are l'altezza del parapetto di fuori, $i che il nemico non la po$$a $coprire. AM. Que$ta co$i fat- ta ritirata mi piacerebbe $e ella fu$$e fatta più lontana dal parapetto re$tato, perche venendo li due fianchi EI, piccoli, non $olo vi po$$ono per di $opra $fare pochi difen$ori, ma ne anco nel fondo di e$$a, non è $patio da poterui $tare alcuno: che pure que$ti co$i coperti, po$$ono con diuer$e arme fare molta offe$a al nemico, hauendo il commodo del tran$ito co$i baffo. AV. Bene, e $auiamente hauete oppo$to, e per $uggire tale oppo$itione, vi farò vedere il $ecōdo di$egno, & ritirata nella fron- te HI, per la batteria DE, la ritirata di dentro $arà ABC, di forma angolare, doue l'vna par- te con l'altra $i difende. AM. Ne anco que$ta $econda ritirata mi $atisfà, $tante l'oppo$itioni fat- te da voi nelle dife$e angolari, per non potere li difen$ori $coprire, ne offendere il nemico, quando vi entra $otto, ne douemo fare alcun conto del poco $patio, che re$ta alle te$te AB, non potendo $coprire il piede delia trinciera FCG, ne meno l'angolo C. AV. Già che co$i bene cono$cete, l'oppo$itione, & anco gli altri la po$$ono antiuedere, le propongo in$ieme il terzo di$egno, doue per. la batteria ZY, $arà la ritirata VQ, ST, non $olo fiancheggiata dalle parti, ma tutta la $ua lun- ghezza $i potrà l'vna con l'altra parte difendere. AM. Que$ta co$i fatta dife$a in apparenza pare a$- $ai gagliarda, ma la giudico dell'i$te$$a natura dell'altra, poi che cacciando$i il nemico $otto a gli an- goli QS, li difen$ori non li po$$ono $coprire, ne manco offendere, onde con la Zappa può il nemi- co caçciar$i $empre più $otto, & de$truggere la dife$a, e però e$$endo la parte SQ, diritta, e $enza l'angolo R, al parer mio $arebbe a$$ai $icura que$ta dife$a. AV. Poi che mirate, à giu$to $egno, è ben douere, che anco io ci dia dentro, e però le mo$trerò il quarto di$egno, che per la batteria KL, $i vede la ritirata PO, MN, quale forma il fianco da ogni parte di larghezza almanco di otto pa$$i, il cauamento di mezo S 2, $arà fatto in due parti, cioè quella contigua al parapetto do- uerà e$$ere più ba$$a al manco vn pa$$o più dell'altra S, $i che col mezo della trinciera 7, 8, vi po$- $ino $tare duplicati difen$ori, laqual trinciera deue e$$er fatta, non di terra, ma di legname, che vie- ne chiamata palancata, qual $i farà mobile, come di $otto vimo$trerò. E per dar finea quanto pro- <fig> ponemo, il $eguente di$egno $arà il quinto, el'vltimo con la ritirata ZX, & X, che fa l'effetto del $o- pra$critto, e più e$$endo la parte & X, angolare d'ogni intorno, $i potrãno fare le cannoniere, & feri- toie coperte con legname bene concatenato & a$$icurato con la terra, $i che la dife$a non potria e$- $er maggiore, sì nel poterui $tare li difen$ori coperti, come per poter$i anco $eruire, non $olo delli<marg>Dife$a del- le batterie con le Pe- riere.</marg> archibu$i, e pezzetti d'artiglierie maneuole, cioè Periere, sì che $parato vn pezzo $e ne po$$a $pinge- re auanti vn'altro carico, mētre che il primo $i ricarica cō <27>lle materie più offen$iue, che $i adoperano ne' tiri corti, ouero $iano li pezzi fatti da caricare <21> la culata, quali nō $i douerãno muouere, e $arãno al bi$ogno l'effetto della trīciera, mettēdo $opra le ruote $tramazzi, o balle d'altra materia, che re$i$ta <foot>Z 3</foot> <p n=>270</p> <fig> all'offe$e, che potranno fare gli offen$ori conforme al $ito, e tanto più quando il parapetto veni$$e <marg>Conclu$io- ne della di fe$a piùrea le.</marg> tutto tirato a ba$$o, come $i deue proporre, e che il ne mico pote$$e battere con l'artiglieria, ma$$ime la fronte della ritirata <28>, quale perciò $i farà tanto gagliarda, & $icura di ruina che ba$ti. AM. Siete arriuato a quel pa$$o, doue de$idero che ci fermiamo, per ricono$cere tutte le offe$e, & dife$e, che $i po$$ono fare, e però prima ditemi d'intorno al terminare que$te ritirate, le con$iderationi, che $i deuono hauere per fabricarle. AV. Nel fabricare que$te trinciere, $i deue attendere a tre co$e principali, e prima antiueduta l'offe$a, che ne vuol fare il nemico, $i deue attendere a fare la ritirata commoda per poterui $tare a$$ai difen$ori, & che per fronte, doue più facilmente potrà e$$ere offe$a, vi $ieno fatte le dife$e più $icure, che $i potrà, & che anco per fianco da ogni parte $i po$$a col van- taggio del $ito, coprire per con$eruare e$$e dife$e, & $coprire il nemico, & farli quella maggiore offe- $a, che $i potrà, mentre vorrà montare $opra le ruine della batteria; e que$ta offe$a, come $i di$$e non $i può fare per fronte, perche il pendere di e$$e ruine non potrà mai e$$ere tanto, che per di $opra <marg>Dife$a del- la batteria per fiancc.</marg> po$$a e$$ere $coperto, non volendo i difen$ori re$tare $coperti, & molto offe$i, ma $i beneper fianco, e ma$$ime quando con mine, & altro $arà con$umato tutto il parapetto, & intaccata la piazza, e però $i deue fare la ritirata tanto larga, & profonda, che ba$ti; cioè larga per con$eruare la dife$a in ogni occorrenza di maggior ruina di quello, che prima $i giudicò, & profonda per potere con duplicata dife$a offendere il nemico, e ma$$ime col primo cauamento dauanti più ba$$o, per a$$icurarci anco dalle mine, e tanto più con l'aiuto della muraglia re$tataui $otto, $i che in parte che e$$i difen$ori vi $tanno con graue danno del nemico, e$$i non venghino fatti volare per l'aria, & il modo per a$$icurar- $i di que$to tratteremo con altra occa$ione. AM. Molto gagliarde $i po$$ono fabricare que$te riti- rate, $empre però che nel tempo del bi$ogno $i po$$a effettuare l'opera, che $i propone di fare, con quella facilità, che $i de$idera, e que$ta fattura la tengo molto per difficile, $tante la $tretezza del $ito, & il douerci lauorare con a$$ai lauoranti, & in tempo di tanta confu$ione, e doue conuiene combatte- <marg>Cōbattere & lauora- re $on far- ture molto diuer$e.</marg> re, e lauorare, che $ono fatture tra di loro tanto contrarie, quanto è dalla maggior facilità alla mag- gior difficultà. AV. Nō fu mai opera tãto difficile, che dall'ingegno dell'huomo non venga facilitata, e que$to in materia di dife$a $i farà con l'antiuedere il male, & hauere preparato il rimedio, con quell'ordine più facile, $i che l'opera del nemico non preuaglia a quella de' difen$ori. In quanto al la e$ecutione, doue con$i$te l'eccelenza dell'lngegnero Militare, que$ta, oltre al notare prima tutti <*> progre$$i del nemico, $i deue in quella parte, doue $i vedrà potere riceuere la batteria, hauer prepara- to gli huomini, sì Soldati come gua$tatori, poi che in $imile occa$ione conuiene anco all'i$te$$o Pren- cipe lauorare, & proui$ta che $ia que la quantità di $trumenti, sì di Zappe, e badili, ce$ti, o $achetti, che <marg>Ordine da fare lauora fe molti o- peranti in frto ftretto & $enza cō fu$ione.</marg> potranno bi$ognare per mane ggiare, e portare la terra $i noterà il termine del lauoro da fare, e $com- partiti gli officij à quelli più pratichi, e di miglior giuditio, $i darà principio alla dife$a auanti l'offe$a, $i che il terrapieno di dentro non po$$a cadere con la muraglia, ma ne $erua per farne la ritirata gia detta. In que$to modo, cioc li lauoranti, che haueranno da operare, doppo l'hauer $egnato li termi- ni detti con l'alzato dell'opera da fare, e con$egnato li $trumenti per maneggiare la terra, cioè Zappa, badili, e corbeli, $achetti, o altro $i metteranno li lauoranti in file doppie, che $aranno quelli, che <p n=>271</p> doueranno portar via la terra, e ciò faccino $enza muouer$i, $tando tra di loro in lontananza com- moda da poter$i $porgere il ce$to, o $achetto pieno di terra, qual vada con la fila doue s'ha da butta- re, & l'altra fila poi rimandi detti ce$ti vuoti al cauamento, doue con ordine $taranno quelli, che zap- perano, & tornerano a riempire li ce$ti, & in tal modo $i farà vn moto qua$i perpetuo, nel portare la terra, $enza occupare altra piazza, $e non per quanto terranno e$$e file, e $enza alcuna confu$ione, douendo$i però cambiare gli huomini, acciò la fatica venga $compartita, E perche l'opera venga fatta conforme alla dife$a da fare, $i farà che da ogni parte $tiano Sopra$tanti intelligenti, che $ap- piano comandare, e far$i obedire con quella de$trezza, e corte$ia, che conuiene, v$ando però il rigo- re, & l'alturità quando farà bi$ogno; perche dall'obedienza dipende l'e$ecutione in tutte le co$e, e con tale ordine, & numero di file, anco in vna notte $i farà grandi$$ima opera, oltre a quella, che $i potrà fare il giorno. AM. Non è dubio alcuno, che dall'ordine buono vengono facilitate tutte le co$e, benche difficili, onde per compita mia $atisfattione vorrei, che mi mo$tra$te con più chiara di- mo$tratione e$$e batterie con le $ue ruine, e ritirate. AV. Già ho fatto il pre$ente di$egno, doue <fig> per AB, $i vede la larghezza della batteria con le $ue ruine M, & ritirata EF, CD, e do- uendo$i $apere le ragioni delle larghezze, altezze, & profondità di que$te ritirate, dico, e prima cir- ca alla larghezza, deue l'Ingegnero fare il conto con ordine tale, che eglinon perda la piazza in-<marg>Non $i de- ue perdere piazza in- fruttuo$a- mente.</marg> fruttuo $amente, ne manco li ritirata venga tanto angu$ta, che i difen$ori non vi habbiano poi il commodo per difender$i; sì che il nemico facilmente con nuoua ruina li faccia perdere le dife$e fat- ie, $tante l'opera della Zappa, & della mina; e però nelle piazze commode de baluardi moderni e$$a ritirata nō vorrebbe e$$er fatta indentro mãco di dodici pa$$i, e più, $e più $i potrà, per $tar lōtano dalla<marg>Larghezza della ritira ta.</marg> ruina, oltre a che nel rifarui la $ua dife$a, nō la douer fondare $opra la terra ruino$a, e ma$$ime perfrō te, doue ha da e$$ere più gagliarda, e volēdo$i profondare due pa$$i, dalla parte di dētro vi vorrà altre- tanto di $carpa, & dall'altra ver$o la ruina, $e ne la$$erà anco più, per la $icurtà dell'altezza del terreno re$tato di fuori, che copre i difen$ori dall'offe$e della cãpagna, $i che il fondo verrà largo almanco $ei pa$$i, doue per duplicata dife$a, li difen$ori vi po$$ino $tare cōmodi cō ogni $orte d'arme <21> offendere <foot>Z 4</foot> <p n=>272</p> il nemico nello $coprir$i $opra la batteria, & nell'impedirli l'opera della Zappa nel cacciar$i $otto l'ar- gine del terrapieno re$tato, i quali difen$ori potranno e$$er dife$i in ogni occorrenza da vna palanca- ta mobile, come $i di$$e, & $i vede per IL, pur che nello $patio IG, LH, vi $ia luogo capace per a$$ai difen$ori, & che po$$ino v$are picche, e meze picche, & arcobu$i, & haucre il commodo da ogni parte d'vna $trada coperta, & $icura per potere e$iere $occor$i, e con$eruare quella dife$a, oltre a quella di $opra, che $arà la principale, douendo nella detta ritirata poter$i sba$tar più per im- <marg>Principale dife$a delle ritirate.</marg> pedire il cauamento delle mine, che vi farà il nemico; e però la principale dife$a $i fara col mezo del commodo della ritirata, & $icurtà dell'altra trinciera della piazza $uperiore, e ma$$ime per fianco EF, CD, come $i di$$e. AM. Non è dubio che quanto $ono maggiori le ritirate, tanto migliore $arà il commodo per $are la dife $a più $icura, & non e$$ere impedita per le ruine delle mine, come vengono le ritirate, che $i fanno angu$te di piazza; ma ditemi in gratia, quando il nemico hauerà di- $trutto tutto il parapetto vecchio per quanto tiene la batteria AB, e che po$$a per di fuori $coprire la piazza di dentro, (come anco di $opra $i propo$e) in tal ca$o, che $orte di dife$a fare $ti a detta ri- <marg>Ordine da effettuare la di$e$a.</marg> tirata, ma$$ime per fronte, doue può e$$er battuta con l'artiglieria. AV. A que$ta offe$a bi$ogna hauer preparato la dife$a d'vn parapetto fatto con la $emplice terra, & a$$ai indentro, e fatto con tan- ta $carpa, che non po$$a ruinare, & attendere alla dife$a per fianco, & in tal parte con$eruar$i più ba$$o, che $i può, per e$$ere quel tanto più coperto, e particolarmente con palancate, & altri ripari di legnami, e terra; e doue re$ti il commodo a' difen$ori di $tarui ba$$i, & coperti per potere $empre $coprire il nemico, quando $i auicina, & of$enderlo con continui tiri, sì d'arcobu$i, come anco di Periere. AM. Poi che dall opera della Zappa, viene fabricata la Fortezza, couemo anco crede- re, che da e$$o $trumento ella venga de$trutta, quando però i difen$ori non la $aperanno anticipata- mente meglio operare per difender$i, perche il nemico per auicinar$i, non $olo $i a$$icura con le $tra- de $otterranee, & nella fo$$a con la trauer$a N, e poi per le ruine delle batterie $i fa e$$a $trada, e tanto più poi col mezo delle mine per entrare nella Fortezza, e però come dice$te, è nece$$ario la $i- curtà de' fianchi, & la dife$a de' caualieri con le grandi $carpe, sì nelle muraglie, come nelle altezze de'terrapieni, per a$$icurar$i dalle gran ruine, per le quali temo $olo delle mine, che con altra occa- <marg>Batterie al la pūra del baluardo.</marg> $ione ne tratteremo; de$iderando al pre$ente, che di$corriamo $opra le batterie, che il nemico fa nel- la punta del baluardo, doue fatto ruinare l'angolo, egli nel dare l'a$$alto, vi $tà molto più coperto, che non $tà nell'altre batterie già dette, non lo potendo li fianchi de baluardi $coprire, ne manco of- fendere; sì che è bene il procurare $opra a tale offe$a qualche rimedio. AV. Buoni$$ima è la vo- $tra opinione, e $arà $empre quando applicherete l'animo per $eruitio della dife$a delle Fortezze, e ma$$ime di tanta importanza, come è que$ta, e perche già anco pen$ai a tale offe$a, e formai il pre- $ente baluardo con la battetia ABC, doue l'angolo vien tagliato per lo $patio XX, che con la ruina dello $patio TC, s'è fatto ba$e; nondimeno $tante la detta grande $carpa, che $i dà alle mo- derne Fortezze, la ruina non può e$$ere tanto grande, che li due fianchi, e caualieri non la po$$ino <marg>Perfettio— ne delle piazzegrã de.</marg> in buona parte $coprire, e però in Fortezze co$i fatte, non torna al nemico quel beneficio, che dite, al fare in tal parte la batteria, douendo fare due trauer$e, & i difen$ori nel fare la ritirata, la fanno in parte, che manco occupa la piazza del baluardo, e doue per tal dirittura, & il commodo di farne a$$ai $enza impedire le piazze de' fianchi, oltre alla dife$a grandi$$ima, che fanno li due caualieri, e per di$correre anco $opra a que$ta dife$a, $i deue, come di$$i anticipare la ritirata, & il cauamento BAC, ba$$o almanco a due pa$$a, oltre al $econdo sba$$amento D, ver$o l'angolo: sì che poten- do $i vada a ritrouare la muraglia $alda per a$$icurar$i quel tanto più dal cauamento delle mine; la <marg>Auertimē- to di mol- ta impor- tanza.</marg> $ua dife$a, ouero palancata $arà la SP, & la dife$a poi del primo cauamento SD, PE, $ara HGI, & DEF, $carpone più che naturale la$ciato per $o$tegno di e$$a dife$a, & oltre a que$ta pri- ma ritirata $i può fare l'altra $econda MN &, & la terza ancora POQ, $i che con la quarta, che è quella de' due caualieri VZ, già fatta la $icurtà della piazza del baluardo non potrà e$$er mag- <marg>Ritirate sē za impedi- re lepiazze de' fiãchi.</marg> giore, $enza impedimento alcuno delle piazze de' fianchi, (come $i propo$e,) ma è ben vero, che per ciò fare, non vi bi$ogna hauere care$tia di terra, ne indugiare a fare tale opera, quando il ne- mico s'è fatto patrone della piazza del baluardo. AM. Molto gagliarde, & ben $ituate $ono que- $te ritirate, & le $timo a$$ai, $e però n'è conce$$o il poterne fare. Ma più $timo il lauoro, che può fa- re il nemico, come di$$i, col cauamento delle mine, con le quali può di$truggere e$$e ritirate, ben- che habbia poi difficultà al montarui $opra. AV. Già più volte ho detto, che dalla Zappa, & dal badile $i riceue la maggiore offe$a, come anco la maggior dife$a, e ciò accade a quelli, che con più antiuedere, & giuditio la $anno meglio adoperare, e però circa alle mine la dife$a principale, è la con- tramina, perche quelli che prima $i ritrouano patroni del $ito, doue $i ha da fare il forno per la mina, <marg>Dife$a del- le mine.</marg> haranno riceuuto il maggior beneficio, poi che da pochi huomini $i difende, & $i con$erua, e per ciò fare gli antichi v$auano nel fabricare le loro Fortezze, farui prima $opra al fondamento la $ua con- tramina, e ma$$ime nelle fronti de' baluardi, e ciò apportaua ottima dife$a; ma perche in que$ti no- $tri tempi, pare che il proporre di fare l'opere con poca $pe$a, $ia $ommamente grato, e ciò è ben fat- <p n=>273</p> <fig> to, ma non deue e$$ere con danno della dife$a, perche poco $pende chi ben fortifica, e poi che que$te<marg>Poco $pen de chi ben fortifica.</marg> contramine non $i fanno con l'opera della Fortezza, giudico e$$er nece$$ario prouedere almanco in tempo di $o$perto, à tal dife$a, con le $ue $trade $otterranec, acciò i difen$ori $i con$eruino patroni, il più $i può, nel fondo delle batterie, e benche que$ta $arà tenuta per co$a difficile, nondimeno $i de- ue $empre attendere a quello, che ne può giouare, & credere, che con l'ingegno $i po$$a $uperare la forza, e perciò vi voglio farvedere vn modo facili$$imo da fare $trade $otterranee molto vtili a' di-<marg>Strade $or- teraneeche feruono p cōtramina</marg> fen$ori per fare contramine, e ma$$ime per di$cendere ne i cauamenti fatti $otto le ritirate, e ciò $i ve- drà nel detto di$egno per la $trada $otterranea, notata con li punti IYM, douendo però la porta E, che sbocca nella ritirata PS, e$$ere più per fianco, & $icuramente dife$a la $ua bocca E, che ciò $i può fare con trauer$e, & con l'i$te$$e palancate. AM. Se ella mi mo$tra il modo di fare que- $te $trade $otterance, potrò dire hauer vi$to co$a ina$pettata, e da me tenuta, $e non per difficile, al- manco perpoco $icura. AV. Anzi voglio che la teniate, non $olo per $icuri$$ima, ma per tanto facile, che ogni ru$tico villano la $aperà fare; e perciò e$equire, dico, che doue $i ha da fare la $trada $otterrauca, veglio che $i caui vna fo$$a a quella profondità, che douerà terminare il piano di e$$a <p n=>274</p> $trada, e perche le fo$$e profonde non $olo $i cauano con grande $carpa da egni parte, ma $i incomin- ciano tanto più larghe in bocca, che à quella ba$$ezza, doue hanno da andare i iauoranti, po$$ino but- tar fuori la terra col badile, & vi $i po$$a anco perciò la $ciare vna banchetta per parte, $i che non $i re- $tringa il terminato cauamento, & che la terra $i po$$a anco poi buttata per due mani di badili, cioè $opra a e$$e banchette, e per vltimo $opra al piano del $ito, doue prima $i buttaua, & acciò che il $en- $o re$ti capace dalla e$perienza, nel $opra$critto di$egno per RI; FE, le mo$tro il cauamento in bocca del fo$$o da fare, la banchetta Ja $ciata da ogni parte $arà la SC, & BT, $eguitando a caua- re lo $patio TS, BC, $ino $opra al fondo della $trada, che vorremo fare, quale proporremo $ia il notato per GQ, e largo quanto $i vorrà, cioè VX, e fatto que$to cauamento, ouero a parte per parte per non impedire tutta la piazza, $i hauerà tanti traui, o altri legni, che me$$i per trauer$o con le te$te $opra alle due banchette TS, come per P, $i vede, $i faccia il palco, ouero couerto $tabi- le, al vacuo della $trada PQ, che ciò $i potrà fare co$i gagliardo, e $icuro, for$e più che non $areb- <marg>Come $i cuoprino le $trade $otterance</marg> be vn volto di muraglia; $opra alli quali legni $i tornerà poi a riempire, & fare il $uo terrapieno, & $i redurrà la piazza al piano di prima, e per dar lume à detta $trada $otterranea, $i la$cieranno i vacui à modo di bocche di pozzo, armati con legnami, & poi con le $ue feriate, sì che li difen$ori po$$ino combattere $opra, & $otto la terra, che è quel maggior beneficio, che $i po$$a appoitare per la di$e$a delle Fortezze. AM. Non poteuo intendere, ne veder co$a, che più mi fo$$e grata, quanto il fare le dife$e delle ritirate con tanta facilità, e $icurtà, sì nel fare lauorare gran numero di lauoranti in poco $ito, & $en za alcuna cōfu$ione, come anco nel fabricare le $tarade $otterranee, onde non po$$o ne deuo de$iderare altro al pre$ente, e con que$to daremo fine, & andaremo a metterci in ordine per il viaggio di Bergamo da principiar$i diman da mattina. <HEAD>SI TRATTA SOPRA AL MODO DI FABRICARE LE DIFESE MOBILI, PER OPPORSI CO NTRO LI ASSALTI FATTI $opra le batterre. CAP. III.</HEAD> <HEAD>AMICO.</HEAD> <p>QVANDO ne' giorni pa$$ati erauamo à Venetia, trattammo d'intorno le rui- ne che fanno le batterie, & delle ritirate che vi deuono fare i difen$ori per dife- $a di e$se. Hora de$idero ch'andiamo inue$tigando, qualche artifitio$o ordine per facilitare la dife$a, & preparare anticipatan ente il modo da difender $i, & of- fendere il più $i può, e que$to al parer mio $i douerebbe c$equire con le dife$e mobili, acciò che in ogni improui$a occa$ione elle ne po$$ino $eruire, e ma$$ime quando per poca diligenza de' difen$ori accade$$ero ruine ina$pettate; e $i come <marg>Ecc<*>llenza dello Inge gnero Mili rare.</marg> il Medico mo$tra la $ua eccellentia nel $anare, ouero prolongare la vita à vno oppre$$o dal male, te- nuto da altri per incurabile; così vorrei che anco l'Ingegnero procura$$e la $alute della Fortezza, benche ridotta, come $i $uo dire, all'e$tremo. AV. Que$to è quel fine, che doueria e$$ere in turti gli huomini, cioè nella profe$$ione, che fanno, procurar $empre il <18>ublico beneficio, & a que$to at- tendere con la frequenza dello $tudio, & dell'opere, e tanto più quando ciò $i fa per difendere le Por- tezze contro i nemici di Santa Chie$a, & à honore del Signore Iddio, per ilquale $eruitio mi $ono af- faticato già quarant'anni continui; e benche, come debile $trumento non po$$a arriuare á quella per- fettione che de$idero, le darò nondimeno in que$to particolare quella maggiore $atisfattione, che potrò, e prima proporremo douer difendere vna piazza, doue po$la accadere il perdere le dife$e, e non $olo per il poco antiuedere de' difen$ori, re$tare $coperti, ma non hauer materia commoda da <marg>Dife$a del. le batrerie <*> fare all'- improui$o</marg> poter$i coprire; e per fuggire vn tal di$ordine, & non douer$i confidare per vltimo refugio nelli $tra- mazzi, e ca$$e, & altri legnami, co$i alla refu$a me$$i in$ieme, per non hauere altro riparo, ma prima hauere proueduto le dife$e a$$ai più $icure per poter$ene $eruire in ogni improui$a occorrenza, ben che ciò $i po$$a fare con carri carichi con balle piene d'ogni $orte di materie leggieri, c che re$tino all'offe$e, & ancora con le $emplici balle di lana, o d'altro, ben legate per poterle fare rotolare per coprire li difen$ori; ma perche molte volte $i viene ad intrigare le piazze, & apportare di$ordini non piccoli, e però vivoglio mo$trare per li $eguenti di$egni, diuer$i modi da fabricare anticipata- mente le dife$e mobili di già propo$te, & conferuarle poi ne' magazini per $eruir$ene al bi$ogno, e prima col mezo de' ruotoli $imili al pre$ente EF, longhezza, & PG, gro$$ezza, quali $i de- <p n=>275</p> <fig> uono fabricare, come le botte, ma in quella maggior lunghezza, che $i può, cioè in cambio di doghe<marg>Ruotoli <21> fare dife$e mobili.</marg> $i adoperino trauicelli bene $quadrati, & congiunti in$ieme d'intorno a due cerchi di botte, d'intor- no a quali $i fermeranno i detti legni, hauendo anco preparato tre cerchi di ferro per metterli di fuo- ri, & poi $errare in$ieme i detti legni, la longhezza de quali $i vede per PF, & l'altezza LE, $er- rati con li cerchi di ferro PG, QH, IR, douendo però e$$ere il ruotolo alquanto più gro$$o da vna te$ta, che non $arà dall'altra, acciò li cerchi vi $i po$$ino metter ben $errati; circa all'altezza, ouero gro$$ezza di e$$i ruotoli que$ta douerà e$$ere tanta, che li difen$ori po$$ino re$tar coperti, cioè al più vn pa$$o, e almanco quattro piedi, e di co$i fatti ruotoli, ouero botte $enza fondo, $e ne deuono fa- bricare tanti, che $i po$$a circondare qual $i voglia grande $patio di batteria, & poi allogarli ne'ma- gazini, e quando in tempo di bi$ogno, occorrerà adoperarli, $i deuono rizzare in piedi, & empirli di<marg>Come $ide uono acco modare li ruotoli per $eruir$ene nella dife$a</marg> letame con a$$ai paglia, o materia non molto graue, & poi tornarli a di$tendere in terra, hauendo pre parato a$$ai pali longhi, quanto $arà il ruotolo PF, e ben diritti, & apuntati, e $e ne ficchera da ogni te$ta per forza di maglio, quanti ve ne potranno entrare, come per la te$ta EL, $i vede, e nel condur <13>ue$ti ruotoli $opra alla batteria, $i anderanno $pingendo auanti da l'i$te$$i difen$ori, e bi$o- gnando, opereranno due manouelle, $tando $empre coperti, potendo$i con que$ti ruotoli $opra la<marg>Ordine da operare e$- $i ruotoli.</marg> batteria formare vna trinciera fiancheggiata, qual farà dife$a grandi$$ima, e que$to con $opramette- re le $ue te$te lontane l'vna dall'altra, quanto bi$ogna, $i che li archobu$ieri vi po$$ino $tare coperti, e come per cannoniere po$$ino per $ianco, e da ogni parte $coprire il nemico. AM. Que$ta dife$a è molto facile & vtile, potendo$i fare anco contro l'artiglierie, & formare vna trincie a con tanti fian- chi, quanto $arà il numero de' ruotoli. Ma ditemi in corte$ia, e$$endo que$ti di forma rotonda, $i po- tranno ben mandare auanti, $tando li difen$ori $empre coperti, come s'e detto; ma potendo anco<marg>Come $i de ue $pigere auanti, & fermare il ruotolo.</marg> nel ruotolarli, $correre pur troppo auanti, ouero nell'vltimo mancarli $otto la terra, & ca$care a ba$lo per le ruine, in tal ca$o come vi potrete a$$icurare? AV. Que$to è rimedio facili$$imo, e ma$$i- me colmezo di due corde, o catene col $uo rampino di ferro da attaccare, & di$taccare; oltre a que- $to facendolo ruotolare $opra a due tauoloni, alla te$ta de quali $ia fermata vna trauer$a, o guancia- letto dell'i$te$$o legno, il ruotolo caminerà $opra al tauolone, & $i fermerà al $uo luogo, ben che $em-<marg>Ruotoli co me $i facci- no ruirare in dietro & fermari</marg> pre vi $iano nece$$arie le corde, o catene di ferro, non $olo per ritenerlo, ma per poterlo ritirare indie- tro, che ciò anco $i farà facilmente con ba$toni rampinati, come v$ano li zattieri per le fiumare, nel ti- rare, & rattenere i legni. E que$to ne ba$ti d'intorno a'ruotoli, douendoui mo$trare la dife$a delle palancate, & de'ra$trelli mobili. E prima delle palancate, non trattando però di quelle, che per l'or- dinario $i fabricano in Francia, & in Fiandra per impedire il pa$$o, sì nel pa$$are la fo$$a, come nel- l'entrare nella Fortezza $opra li parapetti, & dife$e di terra, perche quelli $i fanno immobili, cioè con<marg>Palancare mobili, che $i po$$ene <*> per dife$a i <*> ti l luoghi della For- tezza.</marg> pali $pe$$i fitti in terra, & con trauer$e dall'vno, & all'altro $olo per impedire il pa$io; Ma que$te che al pre$ente vi mo$trerò, non folo $ono mobili, & impedi$cono il pa$$o, ma quello, che più im- porta, po$$ono fare dife$a, e parapetto alli difen$ori in tutti li luoghi dentro, e fuori della Fortezza, come per la $egnata AB, $i vede, longhezza, & QR, altezza, fatta con li legni lunghi per tra- uer$o $imili al $egnato MN, $o$tentati da piedi$talli con la $ua forcella, come $i vede per ST, & <p n=>276</p> il piede$tallo, ouero ba$e LKD, & forcella EF, & G, larghezza eguale alla gro$$ezza delle dette trauer$e, che deuono congiunger$i, & fermar$i nella forcella, per le pre$e PO, fatte con li cugni fitti nella trauer$a, come $i vede per XS, acciò che non $olo la ba$e KL, CD, tenga $al- da l'altezza della palancata BT, ma anco l'i$te$$e trauer$e con dette pre$e PO, eguali in gro$$ez- za alla longhezza FG, acciò venga a con$eruar$i in$ieme, co$i vnita, come $e ella fu$$e d'vn $olpez- zo. Circa alla gro$$ezza di e$$e trauer$e, ba$ta che re$i$tino alle mo$chettate, e per l'altezza, tanto che li difen$ori venghino coperti, e po$$ino $coprire il nemico, $empre che vorranno, e que$to per li $patij che faranno re$tare tra due, o più trauer$e, come per YX, $i vede, e quanto maggiori $aran- no le ba$e, & le forcelle, tanto più $icura $arà la palancata al $o$tentare gli vrti, e carica che pote$$e <fig> <marg>Ruote da mettere fotto la pa lancata per fare mobi- le la $ua di- fe$a. Con le pa- lancate $i po$$ono fa rele dife$e fiancheg— giate.</marg> fare il nemico, benche $i può a$$icurare con i puntelli per di dentro; In quanto alla lunghezza que- $ta $i farà tanto che li legni $i po$$ino maneggiare, que$te così fatte palancate $i po$$ono anco fare ca- minare col mezo di quattro ruote di legno me$$e due per parte nellegno CD, di e$$a ba$e, con a$- $ai commoda, & $icura dife$a, e ma$$ime per dife$a del fondo della fo$$a $enza l'acqua, ouero e$$en- doui l'acqua operarle $opra le zatte di legno, potendo col numero delle parti RT, di e$$e palanca- te, formare dife$e angolari, o fiancheggiate, come $i di$$e per poter$i congiungere la te$ta dell'vna con l'altra palancata con fpe$$i rampini di ferro gagliardi $imili a'$egnati &, me$$i alle te$te QR, e fabricando$i con commodità a$$ai parte di que$te palancate, e con$eruate ne' magazini, in tempo di dife$a faranno ottimo $eruitio a' difen$ori, ma$$ime anco per dife$a delle batterie. Re$ta per vlti- <p n=>277</p> mo, la dimo$tratione del Ra$trello, quale farà l'i$te$$o effetto della palancata, ma non con tanta $icur ta per la gro$$ezza del legname, con che $i po$$ono fare contro le mo$chettate, potendo$i però an- co col Ra$trello a$$icurar$i con diuer$e materie da leuare, e porre conforme all'occorrenza dell'offe- $a da mano, e ma$$ime per a$$icurare il pa$lo d'vna batteria, e per di fuori $opra alla $trada coperta<marg><*>$trello mobile per <*> di denuo, co me per di fuori della Fortezza. Fabricid. <*> ra$uello.</marg> per poterui$i fermare i difen$ori, in tempo di notte, & tenere il nemico lontano. Que$ti ra$trelli mo- bili deuono e$lere fabricati in due parti, cioè il piano della ba$e, in terra, & il ra$trello alto $o$tentato, come $i vede nel $econdo di$egno SE, AB; ba$e, & AF, BC, altezza del ra$trello, quale vie- ne vnito, & attaccato con la ba$e, $opra la parte AB, con tre bertouelle, ouer bandelle attaccate alle trauer$e AGB, quali bertouelle deuono e$$ere, come $tà la $egnata B, e ben confitte da ogni parte, $i che $i po$$a abba$$are & alzare l'altezza AF, BC, $opra alla ba$e AE, BS, & co- $i ba$$e, occupando poco luogo, $i potrà anco fabricare a$$ai numero di que$ti ra$trelli, & con- $eruarli ne'magazini, & al bi$ogno portarli poi doue $ara il bi$ogno per la dife$a, e $olo con alzare detta parte AF, fermata con li $uoi puntelli EF, IH, BC, quali $aranno attaccati cou vn'al- tra bertouella più piccola alle te$te FHC, & da ba$$o $i fermeranno nella intaccatura delle tra- uer$e EID, con la $ua chiauetta da leuare, e porre. AM. Que$ta dife$a $i può fare anch'ella a$- $ai gagliarda, poi che in cambio di correnti, o moraletti ritti in piedi, vi $i po$$ono mettere tauoloni gro$$i per trauer$o, con le $ue feritoie, $i che li difen$ori venghino coperti, & che po$$ino $coprire, & offendere; onde per ciò re$to $atisfatto d'intorno a così commoda, & facile dife$a, che ne può $erui- re in molti luoghi, sì nella Fortezza, come anco fuori per impedire il tran$ito al nemico, & vi prego per compita mia $atisfattione, che mi mo$triate anco il modo da poter con$eruare l'altezze delle $carpe di terra, che $i fanno nelle ritirate, perche cacciandoui$i poi $otto il nemico con la Zappa, $i fa la $trada per ruinare e$$e dife$e, onde $arebbe vtili$$ima co$a l'a$$icurare e$$i alzati di terra, contro a ta le offe$a, e ciò facendo potremo dire hauere aggiunto dife$a tale alla Fortezza, che poco più $i po$$a de$iderare dall'ingegno, & valore de' difen$ori. AV. Que$ta, è offe$a a$$ai grande, ne per ancora s'è trouato alcun rimedio, nondimeno hauendoci io a$$ai pen$ato, parmi d'hauere preparato il rime<marg>Zatte$abri cate per cō $eruatione delle altez- ze delle fcarpe, che $i fanno nel terra- pieno, per le ritirate.</marg> dio, e que$to co'lmezo di legni longhi, & di non troppa gro$$ezza vniti in$ieme a foggia di zatte, come nel pre$ente di$egno $i vede per AB, lunghezza, & AE, larghezza, circa alla longhezza elle $i faranno di due pezzi, il primo ML, douerà e$$ere almanco vn pa$$o più lungo, che non $a- rà l'altezza della $carpa del terreno, & l'altro pezzo LI, ba$terà $ia lungo quattro piedi, ilquale pezzo và attaccato alla te$ta LG, con due bertouelle $imili alla $egnata XX, ilqual pezzo co$i mobile ne potrà $eruire per due effetti, e prima innanzi che $i alzi la zatta $opra alla $carpa della ter- <fig> <p n=>278</p> ra da fortificare, $i farà vn cauamento da ba$$o, $i che la longhezza del pa$$o, che $arà di più che non <marg>Come $i merta in opera la zatta.</marg> è la $ua altezza FG, vi entri dentro, & rizzata la zatta, come $i vede per LM, $i tornera a <*> m- pire il detto cauamento pe$tandoui bene la terra, e perche per di $opra, è il pezzo mobile GH, $pia- nato $opra il piano della piazza, e caricato di terra $o$tenta la parte dell'altezza di fnori, facendo- ui per di $opra il parapetto con la terra; ouero alzare di più la piazza, & non volendo ciò fare, <*>epo- trà anco $eruire l'i$te$$a parte di legno GH, LI, per parapetto alzandola, e$icndoui le $ue <*> & per $o$tentare poi l'altezza GF, $i potra v$are per ogni zatta due legni, che $eruino di denuo per catena, quali legni doueranno e$ler longhi due pa$$i, come $tà il $egnato QN, & che alla te$ta N, habbi il $uo rampino di ferro gagliardo per pigliare vno anello fitto in detta zatta, & all'altra te$ta farui a modo di croce dell'i$te$$o legno, come $i vede per PQ, e cauato vna $o$$etta nella gro$- $ezza del terrapieno profonda due piedi, $otto il piano di detta piazza vi $i mettera e$$a chiaue, tor- nando la terra al $uo luogo, e ben pe$tata, & con l'altra te$ta pigli la zatta di dentro, come s'e detto per tenerla $alda, e tale opera $i fa $icuramente venendo fatta ne' cauamenti $otto terra, deue vi fi potrà $tare a$$ai coperto, e fabricando quel numero di zatte, che po$lono far dibi$ogno, $i potrà ar- mare, & a$$icurare li alzati di e$$e $carpe, & a$$icurare il più $i può le ritirate dette dall'opera della <marg>Monitione perfetta da tenere pre parata nel la Fortez- za. Come $i a$ $icuri dall'- opera della Zappa.</marg> Zappa. AM. Que$te zatte, ouer foderi, come vengono nominati in To$cana, e$$endo fabricate, sì che po$$ino e$$ere maneggiate, & me$$e in opera, come proponete, ne apporteranno l'i$te$io, e me- glio $eruitio che non fa la muraglia, ma cacciando$i il nemico $otto più d'vn pa$$o, che non $arà lon- gola detta zatta, ella non li impedirà l'opera della Zappa. AV. E vero quanto dite, ma $i po$$ono fa- re più lunghe, che arriuino $ino al $aldo della muraglia non battuta, sì che po$$ino apportare tanto maggior $icurtà, benche perciò $i deue anco procurare la dife $a con le contramine, come $i di$le. AM. Que$le zatte, & anco le contramine non po$$ono e$$er fatte da per tutto, doue il nemico di fuori, con a$$ai più corto viaggio fa il cauamento delle mine, nondimeno il rimedio è buono, non $olo contro la Zappa, ma contro le batterie, pur che $i anticipi il tempo da poterle effettuare. AV. Non douemo confidarci di poterci del tutto a$$icurare, ma $i bene trattenere il nemico per a$pettare li nece$$arij $occor$i, come $i di$$e, per non perder$i co$i vilmente, come $i $on per$e molte Fortezze, perche il combattere $otto terra, (doue le forze potenti non $i po$$ono v$are,) li difen$ori haueran- no molto maggior commodo per difender$i, pur che anticipatamente habbino fatto $olo vna con- tramina commoda, poi che col mezo di quella vi $i po$$ono fare diuer$e $trade, e con legn ami $o$ten tare il couerto, a$$icurato tanto che ba$ti, e per ciò effettuare bi$ogria hauere tre co$e, cioè pre$tezza, ordine buono, & le materie con li $trumenti preparati. AM. Ditemi di gratia, oltre alle dife$e det- te, qual maggiore offe$a $i può fare al nemico nel volere egli montare $opra le ruine delle batterie. <marg>Offe$e, che $i po$$ono fare al ne- mico, ne gli a$$alti $opra le batterie.</marg> AV. Quando il nemico ne ha fatto la batteria, & che con$orme al$ito, & alla materia $ara accaduta la ruina, egli con quella maggior pre$tezza che potra, darà l'a$$alto, acciò che li difen$ori non habbi- no tempo drreparar$i, e potendo in$ieme anco alzar$i con vn caualiere per $coprire ma$$ime per fian- co e$$i difen $ori, procurerà di offenderli, almanco con pezzi piccoli, quando però ciò potrà fare $en- za offendere li $uoi proprij, onde è nece$$ario, come $i di$$e, hauere preparato le dife$e, per non douere in quel tempo fare altro, che attendere all'offe$a del nemico, e perche trattiamo di co$a co$i importante ella mi douerà $cu$are $e replicharò alcuna co$a detta, cioè che li difen$ori non po$$ono fare la più $icura dife$a, che quella per fianco da ogni parte delle ruine della batteria, e non e$$endo $coperti di fuori per fronte dal nemico, la dife$a di mezo $arà vtile, potendoui$i anco fare e$$i fian- chi, con le dette palancate, o altro, benche venendo anco $coperti per fronte, il nemico non tirerà mai in tal parte, quando li $uoi daranno l'a$lalto; doue anco li ra$trelli, & le dette palancate mobili $a ranno vtili$$imi; quanto alla dife$a de' fianchi de baluardi; que$ta realmente deue e$$ere; la principa- le, e tãto più quãdo $aranno quelli fatti cō due piazze, che $iano cōmode, perche oltre alla maggior quantirà de pozzi d'artiglieria, che vi potranno $tare, $aranno a$$ai coperti, & $icuri, che ciò non $arà in vna piazza $ola, perche nella piazza ba$la i $uoi tiri faranno maggiore offe$a, poi che non vanno <marg>Fianchi cō due piazze effetto che fanno.</marg> tanto di ficco, non douendo $coprire, ne anco e$lere $coperti $e non per lo $patio della larghezza, & della pro$ondità della fo$la, doue daranno alnemico quella maggior difficultà nell'entiare in e$$a fo$$a, & farui la trauer$a, & fatta poianco con li cannoni pa$larla, & farui molto danno, co$a che co$i $icurameute non può fare la piazza $ola alta, e tanto manco venendo $coperta, come il più del- le volte $ono, ma$$ime le $ue cannoniere, oltre a che in dette due piazze vi $tanno due pezzi, detti traditori, che $coprendo $olo nella batteria delle $ronti, il nemico re$la da que$ti $en pre <*> per $chiena, non li potēdo con le $ue batterie $cop<*>ire, ne meno offendere; circa all'altre o$$e$e dell'altre piazze $uperiori, ma$$ime de caualieri, que$te anco, ben che tirino di ficco, fanno però a$$ai cife$a, e <marg>Modo di difendere le batterie.</marg> tanto più quando meglio po$tono $coprire le ruine della batteria $opra l'alzato della trauer$a, po$$o- no anco li difen$ori col mezo delle $ortite, (e ma$$ime nelle fo$le a$ciutte) fare molto $eruitio, $em- pre però, che in e$$e fo$$e $iano accommodate le dife$e per $tarui coperti, & $ortire $opra la $trada co- perta, (come $i di$$e,) e per tornare $opra alle dife$e delle batterie, dico douer$i que$te armare d'ogni <p n=>279</p> intorno, e ma$$ime ne' $uoi fianchi, e poi $opra tutta la ruina, & circuito della batteria, con li arco- bu$i, con ordine tale, che $parati i primi po$$mo li $econdi $ubintrare, ouero per fuggire la confu$ione<marg><*> arcobu- <*> come deuono of fendere il nemico.</marg> del moto, $i faccino $tare in fila per trauer$o della piazza, & che l'vno doppo l'altro vada a $parare, & torni al $uo luogo, & carichi l'arcobu$o, sì che $enza perdere alcun tempe, $empre con vna continua tempe$ta d'arcobu$ate il nemico venga offe$o; e ciò tanto più potranno i difen$ori fare con $icurta, quando le dife$e fatte $opra a e$$a batteria, non venga $coperta dal nemico per fronte, & doue $i po$- $a fare e$$a dife$a, con legnami, & artificij detti, sì che i difen$ori po$$ino re$tare coperti il più $i può, & $coprire facilmente, etenere il nemico lontano, e che nell'a$cendere $opra la batteria venga da ogni parte offe$o, & $opra al tutto che per fianco vi $iano almanco due, o più Periere, e ma$$ime di quelle, che $i caricano per la culatta con i cugni, & con i $uoi $achetti, o lanterne, per potere $ubito $parato vna, $pingere auanti l'altra; e quando la piazza fu$$e angu$ta, come il più delle volte $ono, per le longhe batterie, e ruine e$$e Periere $i metteranno mobili $opra il $uo caualletto, tenendole tutte<marg>Come $i o- perino l'ar tiglierie <21> dife$a della batteria. Dife$a con legnami pieni di pū te di ferro tirati con bale$troni. Fuochi ar- tifitiati pe- ricolo$i al maneggiar li.</marg> due alla po$ta; doue anco nello $patio, che occupa $otto la ba$e di detti caualletti, potranno $tare al- cuni arcobu$ieri co$i ba$$i per offendere tanto più il nemico; & oltre acui$ta offe$a, $i potrà per fron te buttare pietre, & legnami d'ogni $orte pieni di punte di chiodi confittiui da ogni parte, douendo e$$er buttati col mezo d'vn bale$trone con l'arco d'vn legno, come d'vna antenna di barca, o come diuer$amente v$auano gli antichi, nel tirare non $olo li verrettoni, ma li traui, che $ono machine faci- li, & $tando alquanto da lontano, non occupano la piazza; $i po$$ono anco adoperare fuochi artificia- ti, ma que$ti come $i di$$e, molte volte hanno a$$ai più offe$o quegli $te$$i, che li maneggiano, che non hanno fatto il nemico, e però adoperandoli, $i buttino, non à mano, ma con vno $trumento fatto per tale effetto. AM. Mi piace la $acilità di operare in tal modo gli arcobu$i, e ma$$ime ne' $iti co$i $tret- ti, che $arà con la maggiore offe$a, che mai $ia $tata fatta; & mi aggrada in$ieme il buttare que' legna- mi pieni di punte di ferro, e ma$$ime contro a genti barbare, & nemici della Chri$tiana Fede. Eper- che horamai l'hora è tarda, potremo andare a vedere la fortificatione di que$ta Città di Bergamo, laquale alla vi$ta di fuori ella rappre$enta, la magnificenza, & grandezza d'vna di quelle più famo$e fabriche de gli antichi Romani. <HEAD>SI DISCORRE D'INTORNO</HEAD> <HEAD>LARTE MANVALE DE BOMBARDIERI, ET DELLA PRATICA, CHE DEVONO HAVERE nel maneggiare l'artiglierie. CAP. IIII.</HEAD> <HEAD>AMICO.</HEAD> <p>In tre co$e (al parer mio) con$i$te la $odisfattione dell'animo di quelli, che vanno in viaggio vedendo il Mondo. Prima nel con$iderare alla varieta dell'opere fatte dalla Natura, e dall'Arte, & all'vltimo, poterle conferire, con amici in- telligenti, e però, con compita mia $odisfattione, in que$to, benche breue viaggio fatto con voi da Vcnetra $in quì in Bergamo, po$$o dire hauer vi$to quanto e$$a Natura po$$a fare di bello, & di buono, $opra la terra, & in$ieme a quanto po$$a arriuare l'ingegno, e l'Arte de gli huomini, sì in Mare, come in Terra Ferma. Poi che in mare la Città di Venetia, (come ho detto) ne rap-<marg>Bellezza, & gãdez- za dello fla to & delle Città de' Si gnori Ve— netiani.</marg> pre$enta quanto $i può de$iderare, & in Terra Ferma, per il viaggio $olo ditre giornate ho vi$to cin- que così grandi, & nobili Citta $ituate, tra il monte, & il piano, come $ono Padoua, Vicenza, Vero- na, Bre$cia, & Bergamo, che fanno in que$ta parte corona a tutto que$to bello, & fertili$$imo piano della Lombardia, in di$tantia l'vna dall'altra Citta circa a trenta miglia, doue $i può comprendere quanta $ia la grandezza, & bellezza dello $tato di que$ta Sereni$$ima Republica in Terra Ferma. AV. La bellezza del pae$e, & appre$$o la magnificenza delle Città, da tanta nobiltà & numero$o popolo habitate, ella non può hauerne in co$i breue tempo cognitione, che hauendola voi realmēte, re$tere$te con a$lai più marauiglia, come anco farete quando, oltre alla bellezza, & alle gagliarde for- tificationi di e$$e Città, vederete dalla parte di mezo giorno cinque altre Fortezze a$lai gagliarde, che le fanno catena, & $icura dife$a, e tanto più col beneficio di que$te montagne, molte miglia in- dentro, habitate da numero$o popolo, & va$$alli fedeli$$imi di que$ta Sereni$$ima Republica, onde ben $i può dire, non e$lere per bellezza, fertilità, e fortezza altri Stati in tutta l'Europa, che di gran lunga v'arriui; e benche, per confermatione di que$to $i face$le vn lungo di$cor$o, $e ne direbbe poco, <p n=>280</p> e però $arà bene che $eguitiate il ragionamento, douendo dare principio a quella materia, che <*> piace. AM. Hauendo noi già trattato a ba$tanza d'intorno alla dife$a delle batterie, al pre$ente <*> rei, che di$corre$$imo dell'Arte manuale del bombardiere, e come meglio po$$ono con facilità, e giu- ditio maneggiare, & operare l'artiglierie, sì per propria dife$a, come per offendere il nemico. AV. <marg>L'arte del bōbardie- ro ricerca ingegno, & valore.</marg> L'Arte del bombardiere, e di a$$ai ingegno, e valore, douendo $apere col giuditio, e con la pratica offen dere il nemico, con arme $pauento$a anco a gh $te$si, che la maneggiano, e$$endo $imile a'fulgo- ri cele$ti, & anco più, poi che que$ta $pezza, & ruina le muraglie, benche gro$$i$$ime, onde e$iendo l'arte del bombardiere e$equita con l'ingegno, e col valore, li Prencipi ne riceuono molto beneficio, e però deuono v$are ogni diligenza in fare elettione d'huomini atti, & inclinati a tale e$iercitio, quali <marg>Elettione d'huomini per l'e$$er- citio del bōbardie- re.</marg> doueriano e$$ere di comple$$ione robu$ta, & e$$ercitati in me$tieri manuali, & di fatica, come è il fa- bro, marangoni, & tagliapietre, perche a que$ti, hauendo il callo alle mani, non fara lor male il ma- neggiare le manouelle, & li $arà facile il cono$cere l'imperfettioni delle ruote, & letti de'pezzi, e fa- perui rimediare; nondimeno anco da tutte l'altre profe$$ioni, & arti, $i può cauare huomini buoni à tale e$$ercitio, pur che lo faccino volentieri, e non per forza. AM. Poi che gli huomini, che fanno tal profe$$ione $on di tanto $eruitio, dicami quali $ono le principali co$e, che deuono $apere per e$ie- <marg>Otto cofe deue $ape- re il bom- bardiero.</marg> re buoni bombardieri, & per potere ben $eruire il $uo Prencipe. AV. Otto $ono le co$e, in che deue fare la pratica il bombardiere, prima $aper cono$cere il difetto di dentro, & di fuori della canna del- l'artiglierie, $econdo la imperfettione delle $ue ruote, & letto, e anco del pagliolo, terzo cono$cere la finezza, & bontà della poluere; quarto $aper fare le cazze, & operarle a proportione della bontà di e$- $a poluere, quinto compartire, & punteggiare la bocca per l'anima del pezzo, & $opra alle gioie fer- mare le $ue mire giu$te, $e$to $aperlo mettere a $egno conforme alla diuer$ità de'tiri, $ettimo $apere $caualcare, & caualcare il pezzo $opra le $ue ruote, & letto, ottauo, & vltimo $aper$i nelle fattioni co- prire dall'offe$e del nemico in parte, che caricherà, & maneggierà il $uo pezzo, ma$$ime dalle mo- $chettate, che pa$$ino per la gola delle cannoniere. AM. Mi piace la di$tintione delle otto co$e, che deue $apere il bombardiere, e tanto più $e le dichiarerete, sì che $i po$$a comprendere la pratica per e$$equirle. AV. Senza la dichiaratione, la materia che trattiamo $arebbe di ne$$un valore, e però cir <marg>Cono$cere il diffetto delle c<*>ne dell'arti— glierie</marg> ca al primo, che è cono$cere il diffetto delle canne, benche que$to principalmente $ia carico del Luo- gotenente del Generale deli'artiglieria, nondimono per e$$ere diligenza poco v$ata a far$i, il bombar- diere per $icurtà della propria $ua vita, $e ne deue certificare, e trouãdo il pezzo difetto$o, lo potrà li- $iutare, e far$ene dare vn'altro; il modo da ciò fare, egli piglierà l'ha$ta dello $tiuadore, o d'altro, & doppo l'hauere bene lauato, & nettato dentro la camera del pezzo, & a$ciugatala con la lanata, vi caccierà detta ha$ta, doue alla te$ta $ia attaccata, vna candeletta acce$a, e d'ogni intorno da per tutto, vedrà $e vi $on vermi, o magagne tali, che vi $i po$$a fermare il fuoco, e con $erua<*>ui$i; oltre a que$to douerà vedere la gro$$ezza, & ricchezza del metallo alla culata, non vi o$$en do notato il po$o delle li- bre, ciò potrà vedere con vn pezzo di $pago, e meglio $arà vna $tri$cia di carta, & circondare la culata $opra la lumiera, & $compartita poi la $ua lunghezza per il diametro della bocca, $i vedrà quante palle $arà; e trouandola pouera di metallo, e che nō $ia $icuro, lo douerà rifiutare, douendo anco cō lo $tiua- dore vedere $e è in camerato, o sboccato per $aper$i gouernare nel cari<*>arlo; e per la $econda co$a, che <marg>Cono$ce- rel'imper- fettione <20>l le ruote, & del letto.</marg> $arà cono$cere l'imperfettione delle ruote, & del $uo letto, e perciò prima vedià $e e$$e ruote $on com- pagne, & $e il legname è $icuro, perche e$$endo in alcuna parte marcio, o imperfetto, lo cono $eerà fa- cilmente; circa àl pagliolo cgli lo douerà $apere accommodare con alquanto pendere ver$o la canno- niera, acciò che il pezzo $i ritiri manco, & che $i po$$a fare ritornare al $uo luogo, quando $i $arà $pa- rato, & ricaricato; la terza co$a $arà il conofcere la bontà, o tri$tezza della poluere, e que$to lo potrà <marg>Poluere, & come $i co no$ca la $ua bontà.</marg> vedere in più modi col fuoco, & particolarmente in due co$e, cioè per il colore, & per il pe$o, perche e$$endo berettina, $arà $egno e$$erui a$$ai $alnitro, & e$$endo leggiera, & nera ve ne $arà poco, cioè fat- ta di quattro ad a$$o, ad a$lo, ouero per e$$ere $tata in luogo humido e$$o $uo $alnitro $arà e$alato, & conuertito in acqua, o in vapore, & re$tatoui il carbone, e il $olfo, e que$ta varietà della buona, & cat- tiua poluere, deue e$$ere ben cono$ciuta dal bombardiere, perche e$$endo cattiua farà li tiri deboli, & nel pezzo dentro re$terà a$$ai feccia e difficile al nettarlo; & all'oppo$ito accade quando la poluere fu$$e gagliarda, & fatta con $ei parte di $alnitro, e vna di $olfo, & vn'altra di carbone, & bene purgati e$$i $uoi ingredienti, & ottimamente pe$tata, e incorporata (dalche ne dipende la $ua perfettione,) ma <marg>Poluere, e come in al tro modo fi cono$ca la $ua bōtà</marg> caricando il pezzo con l'i$te$la cazza, e mi$ura, con che $i fa con l'altra poluere non gagliarda, $i ande- rà a ri$ico pur troppo manife$to, di farlo crepare, & amazzar $e $te$$o, & anco li aiutanti; e ma$$ime nelle fattioni, doue $i continua il tirare, & doue perciò conuiene rinfre$care i pezzi; e per certificar$i anco meglio della qualità di e$$a poluere, & ancora d'vna quantità di barili, che fu$$ero pieni di diuer $e $orti di poluere, $i deue $uori all'aria $opra a vna tauola, ben pianata e netta, far tanti monticelli di poluere di due oncie al più, quante $aranno le $orti della poluere, che $i douerà prouare, & lontani il più $i può l'vno dall'altro, $i farà la $ua $ementella per darli fuoco a vno per volta, & con diligenza no- ti$i la pre$tezza dèl pigliare il fuoco, e come $i lieua in alto, & la qualita del fumo che fa, perche $e la <p n=>281</p> fiamma $arà tarda, & non pre$to $i e$tingua, e farà poco $trepito, e molto fumo, $arà inditio di po- co $alnitro, e troppo carbone e $olfo, e $e doppo che la poluere $arà ar$a, re$terà nero il piano della tauola, il carbone $arà troppo, e $e re$ta macchiata, e onta, è $egno che nel $alnitro $arà gra$$o, & re- $tãdo alcuni granelli berettini $arà per e$$er il $olfo mal pe$to con la poluere, e que$to ne ba$ti d'mtor- no la poluere, douendo anco il bombardiero e$$er molto diligente, & intelligente nel $apere fare la $celta delle paile di ferro, che douerà operare, pigliando il diametro della bocca del $uo pezzo, e quello con diligenza de$eritto $opra vna carta, e tirato vna linea per e$$o diametro, la $compartirà in $ette parti, & l'vltima die$$e $compartirà in tre parti, vna delle quali $arà il vento, che deue hauere la<marg>Come $i dia il ven- to alle pal- le.</marg> palla di e$$o pezzo, cioè vn terzo manco di diametro di vna delle $ette parti, col quale farà la $ua tra- filiera cauata in vna lamiera di ferro, doue farà pa$$are tutte le palle, con che vorrà tirare, auertendo anco di $uggire quelle cornute, e mal buttate, perche po$$ono pa$$are per la trafiliera e poi nel pezzo,<marg>Sapere fa- rele cazze.</marg> hauer di$$icultà nell'entrare, & poi farlo crepare; e per la quarta co$a, che $arà $apere fare le cazze, di que$to non occorre entrare in demo$trationi, poi che è co$a pur troppo ordinaria, & $i pretende do- uere e$$er nota la $ua fattura, e $olo $i attenda al proportionare le mi$ure conforme al valore della poluere, che e$$endo berettina deue far paura al bombardiere, o almanco gouernar$i con giuditio;<marg>Sapere pū tare il pez- zo.</marg> Segue la quinta co$a, che $arà vna delle principali, cioè $apere punteggiare il pezzo, & $tabilire le mire $opra alla gioia dauanti, & alla culata di dietro, $i che oltre all'e$$ere al $uo luogo giu$te, cioè che la linea vi$uale venga paralella al centro dell'anima, & che le mire, per douc deue pa$$are e$$a vi$ta, $iano $tabili, & non più larghe $e non quanto $arà nece$$ario per potere $coprire il bet$a- glio, ouero il luogo, doue $i douerà ferire, e perciò elle $i deuono fare, come $i fanno le feritoie, cioè larghe da ogni parte, & $trette nel mezo, in que$to modo, cioè, accommodi$i il pezzo AB, à liuello $opra al $uo letto è pagliolo, & alla bocca $i metta vna sbarra fatta con vna tauoletta ben pia- nata, & che vi $tia con tutta la $ua gro$$ezza dentro ferma, e $igillata, come $i vede nella bocca IS, e con vn compa$$o con le punte a$$ai $ottili $i noti il centro della larghezza di e$$a bocca $opra à det- ta tauoletta, e poi con vn filo di $eta $ottile attaccatoui vn piombino, $o$tentato con la mano $opra la gioia G, $i faccia che detto filo tirato dal pe$o K, batta per a punto $opra al notato centro I, della sbarra, che $arà vn punto, qua$i della gro$$ezza di e$$o filo, & $enza muouere la mano, $i farà notare con vn punto da ogni parte nel metallo della circonferenza della bocca, doue batte il filo, nel ca$care libero $opra il detto centro I, e ciò fatto $i pigli vna riga $ottile di ottone, o ferro, & $i ti- ri da vn punto all'altro, con vno $tile d'acciaio, vna linea per il diametro perpendicolare di e$$a boc- ca, sì che copra e$$i tre punti, & re$ti il $egno della linea vi$ibile, e ma$$ime alla parte di $opra SG, e ciò fatto $i hauerà puntato $opra la gioia dauanti, e per hauere il centro giu$to dell'anima del pez- zo, & che la linea vi$uale di $opra per la lunghezza della canna, vada paralella à detto centro, doue<marg>Doue cof<*> $i$te il tira- re giu$to con l'arti- glierie.</marg> con$i$te la giu$tezza del tiro, $i farà fare al torno vn legno di perfetta rotondità, & dirittura lun- go almanco $ei piedi, e gro$$o tanto, che entri $igillato nella bocca, & anima del pezzo, e que- $to lo chiameremo vn ruotolo, che deue e$iere conforme al $egnato AB, quale oltre al torno per farlo ancora giu$tamente diritto, $i opererà vna riga, ouero regulo, sì che d'ogni intorno $i po$$a rincontrare la $ua dirittura $enza $uario alcuno; e quando que$to ruotolo non ru$$e giu$to al- la gro$$ezza, che bi$ogna per farlo entrar dentro l'anima, $i che non $i po$$a $torcere da alcuna par- te, $i potrà egualmente ringro$$are con cartoncini, o carta gro$$a auuoltatici intorno, & attaccati con la colla, auertendo però, che le te$te di e$$i cartoncini, o carta non $i $opramettino in$ieme; e fat- to que$to ruotolo, & $quadrate le $ue te$te, egli $i fermerà $opra a vn tauolino, alquanto più corto, che non $arà longo e$$o ruotolo, e con diligenza $pianate, & polite le dette te$te, vi $i notera il $uo centro con vn compa$$o $ottile, $i che con la te$ta mobile faccia egualmente la circonferenz<*> della gro$$ezza del ruotolo, e come $i di$$e nel punteggiare la bocca del pezzo, $i troui con li due piombini AF, BD, la lmea perpendicolare, & $i noti per il diametro nella gro$$ezza da ogni parte $enza muouere giamai il ruotolo, e fatto que$to, $i tirerà con l'i$te$$a diligenza vna linea per lunghezza, che ca$chi dall'vna, & dall'altra te$ta $opra a detti punti, & linee perpendicolari AD, e con tal'ordine $i hauerà $com- partito il centro del ruotolo, $i che venga a far$i eguale al centro dell'anima del pezzo, con il quale $i deue fare la $econda punteria alla culatta A. In que$to modo, cioè $i metta vna delle te$te del ruotolo nella bocca del pezzo per in$ino al mezo della $ua lunghezza, & $i fermi in modo, che la linea retta ti- rata per lunghezza $i confronti giu$tamente, con la perpendicolare della bocca $otto la gioia, che di- cemmo douer$i $egnare nella gro$$ezza del metallo, con lo $tile d'acciaio, e fermata che $ia, come per o$$empio $i vede nella bocca del pezzo B, & per BD, parte del ruotolo, che re$ta fuori, $i piglierà vn piombino, & per $o$tentarlo giu$tamente, $i che il moto della mano non apporti varietà, $i attac- cherà a vna bachetta con alquanto di forcella in cima, acciò po$$a ca$care libero, quando e$$a bachet- ta $arà fitta in terra, & che il filo $ia giu$tamente fermato $opra alla dirittura della linea del ruotolo DC, & che corri$ponda alla punteria della gioia B, come $i vede per il piom- bino EF, $o$tentato dalla bachetta GE, & in tal modo fermato $e ne farà mettere vn'altro <foot>Aa</foot> <p n=>282</p> <fig> $imile alla culata, che $arà PO, con la $econda bacchetta PQ, per terminarui la $econda mi- ra con quella più o$$eruanza, & giu$tezza che $i può, ciò $i farà anco col mezo della linea del ruoto- lo, che auanza fuori della bocca del pezzo B, per lunghezza della quale $i fermerà due pezzi di fi- lo di ferro, che faranno l'officio di due gemoni lunghi, circa a mezo braccio fitti in due buchi, che vi $i faranno, come $i vedono per DC, fermati perpendicolare, conforme al filo del piombino EF, e traguardando per il $econdo piombino PO, alla punteria della gioia B, & alli due fili di ferro DC, & perpendicolo EF, $i fermerà con tali rincontri il detto $econdo piombino PO, e notato doue batta la linea vi$uale $opra alla culata A, iui $i fermi la $econda mira, e con tale ordine $i punterà il pezzo $enza alcuno errore, $empre però che la canna non habbi imperfet- tione notabile nel $uo getto. AM. La diligenza da voi v$ata nel confrontare la linea vi$uale, che vada co$i giu$ta, & paralella $opra al centro dell'anima del pezzo, mi fa certificare, dell'errore pur troppo grande, che per l'ordinario fanno i bombardieri, nel puntare li pezzi, & anco poi nel traguardare dall'vna all'altra punteria, perche oltre all'errore, che commettono nel terminare il punto, che molte volte fanno $opra la gioia dauanti, alto, ouero con vna intaccatura di tanta lar- ghezza, che nel mettere il pezzo a $egno po$$ono fare tanta variatione, nel dar co$tiero da ogni par- te, che il ber$aglio, ben che grande, re$ta $icuro da e$$ere offe$o, e tanto più quando che la mira $o- <marg>Erroré fat to con$ue- to, da bom bardieri nel piglia- re la m<*></marg> pra la culata, viene pre$a, con tanta $emplicità tra le due vnghie de diti gro$$i della mano, doue mol- te volte per lunghezza della canna $i viene a fare vna ba$e $opra la gioia dauanti, e ben che picco- la, $i và moltiplicando conforme alla lontananza del tiro, v$cendo la linea vi$uale a$lai fuori del centro dell'anima, $i che per tirare a ca$o non $i può operar meglio, e cio au<*>e- ne, perche foi$e alcuno non ci ha me$$o cura, e que$to ne ba$ti d'intorno alla punterm de<*> <p n=>283</p> pezzi, e però $eguiremo la $e$ta co$a, che e il $aper mettere il pezzo à $egno, conforme alla lon- tananza, & diuer$ità de' tiri per farli giu$ti, cono$cendo $i da que$to, la $ufficienza, & il valore del<marg>Saper met tere il pez- zo a $egno conforme alla d<*>er$i tà de tiri.</marg> bombardiere, e per ciò fare de$idero intendere la $ua opinione, & di vedere quel $uo nuouo $tru- mento, col mezo del quale ella pre$uppone poter$i anco fare i tiri gin$ti. AV. In quattro modi de- ue il bombardiero $apere metter a $egno, & operare l'artiglierie per offendere il $uo nemico, quali $aranno que$ti, e prima ferire da lontano, cioè di volata, come $i fa quando nel principio il nemico $i auicina alla Fortezza, il $econdo tirare a gioia per gioia, che $ono i tiri ordinarij, quando e$$o nemi- co s'è auicinato, il terzo modo è, tirare per il liuello d'anima del pezzo, il quarto, & vltimo $arà, $ape- re tirare in tempo di notte, & ferire, doue s'è $coperto il giorno, e perche douemo ragionare de' tiri $trauaganti, come$ono la maggior parte di que$ti, procurerò facilitare il modo da effettuarli, col mezo dello $trumento propo$to, sì che a pieno il tutto intendiate, con chiarezza, & facilità, ma$$ime occorrendo molte volte in$egnare tal'arte a bombardieri, che hanno poca pratica, quali $i vanno poi facendo buoni col mezo della longa $perienza, $i come anco fanno li Comiti, & i Peoti delle na- ui nel $apere operare il bu$$olo per cono$cere i venti, & i $iti con le bocche de' porti, onde $i fanno poi buoni marinari, co$i il bombaidiere deue $apere operare la $quadra, & cono$cere i gradi con che viene $compartita, & $apere la lunghezza del tiro, che può fare il pezzo di punto in bianco, & per il liuello dell'anima, nell'alzare la bocca, quanto le porterà vn punto, ouer quello, che li con-<marg>Tiri di le- uata.</marg> uerrà dare di eleuatione per ferire più da lontano, che $arà $ino a meza $quadra, e que$ta è vna $emplice pratica, & $perienza fatta, e ma$$ime ne tiri di eleuata, e però conuiene al bombardiere hauere non poca memoria, dell'effetto, che egli $te$$o hauerà vi$to, ouero, che da altri con l'i$te$$a $perienza hauerà inte$o, e $opra al tutto conuiene hauere ottimo giuditio, nel cono$cere le di$tan- ze, & $aper giudicare con quello appre$$amento, che più $ipuò della $ua mi$ura, e tanto meglio $arà $apere auanti con gli $trumenti pigliarle, e perche pochi $ono quelli, che $appino operare e$$i $trumenti, come più auanti dirò, potrà ba$tare al pratico bombardiere far due, o al più, tre tiri col $uo pezzo, e con l'o$$eruanza del primo, & del $econdo nel vedere ferire la palla, potendo$i poi go- uernare nel tornare a mettere a $egno il pezzo a quella eleuatione, che li parerà conforme al più,<marg>Offeruãza del tirare di volata con l'arti- glierie.</marg> o manco alto, che hauerà vi$to fare alla palla, e però deue doppo l'hauere me$$o il pezzo a $egno al- largar$i da e$$o, tanto che il fumo non li po$$a impedire la vi$ta, doue feri$ce la botta, e facendo da- re il fuoco vedrà come s'è detto $e non al $econdo, almanco al terzo tiro, a che eleuatione lo deue mettere per fare honorata botta. In quanto al tirare a gioia per gioia, che $on tiri di circa a du-<marg>Tirare a gioia per gioia.</marg> gento pa$$i lontani, a que$ti non occorre altro migliormezo, che l'hauere punteggiato il pezzo con quelia diligenza, che già s'è detto. Il tirare poi per liuello dell'anima; in que$to occorrendoci pi<*> artificio, per fare il tiro giu$to, & non $i potendo ciò effettuare con la $emplice $quadra, ci $eruire- mo dello $trumento propo$to per tale effetto con quella pre$tezza, & facilità, con che conuienc ope-<marg>Fabricadel liuello per tirare a $e- gno, con l'artiglie- rie.</marg> rare nell'e$$ercitio del bombardiere, e prima che $i venga all'atto della pratica vi mo$trerò la fabri- c<*>, & l'v$o di e$$o $trumento quale $i vedrà per il pre$ente di$egno AB. Que$to deue e$- $ere fabricato di metallo, o di legno del più den$o, & di longhezza, circa a mezo brac- cio douendo fare l'effetto, che fa il liuello, e per poterlo fermare $opra alla ritondi- <fig> <foot>Aa 2</foot> <p n=>284</p> tà della canna del pezzo, $e li fanno le due ba$e RP, ON, circolari a propottione di e$$a roton- dità, & $opra al mezo giu$to di e$$e ba$e, deue e$$ere fermata la linda mobile AB, che deue $eruire per traguardo, e poterla alzare, & abba$$are da ogni parte, col mezo de' due perni po$ti in AC, che $corrono per il vacuo ST, & MR, & $opra a que$ta linda deue e$lere fabricato l'archipen- dolo ILE, con la trauer$a per di dietro HK, & $emicircolo dauanti per fare doppio archipen- dolo, che $arà IL, compartito almanco in $ei gradi per parte, & cia$cuno grado in cinque minuti, cioè per le parti GL, GI, e$$endo G, centro ouero linea media, doue deue terminare il $ei, o il dodici quando la grandezza dello $trum ento fu$$e capace per poterui de$criuere i numeri, il piom- bino, cioè la te$ta del $uo filo $i fermerà nell'angolo E, $i che quando il filo batte nell'angolo L, $opra la linea media, la longhezza della linda all'hora $arà a liuello, doue deue e$$ere fermata con le <marg>Riproua del liuello.</marg> due vite, & $i noterà da ogni parte il termine di e$$o $uo piano, quale per certificar$i che egli $ia giu- $to, $i farà la riproua, col traguardare da vna parte a vn $egno lontano, & notato, $i capouolti l'i$tru- mento, & $i torni a traguardare per l'altra te$ta, & $i veda $e il filo del piombino torna a battere nel $e- gno medio di prima, & ferendo la linea vi$uale nell'i$te$$o $egno notato, il liuello $arà giu$to, $e non $i emenderà il fallo; il $econdo piombino EF, po$to per di dietro $i douerà fermar$i $opra vna pun- ta notata nel mezo $opra la ba$e HK, quale poi ne mo$trerà da che parte pendono le ruote, & il <marg>Tiri per li- uello del- l'anima.</marg> letto del pezzo, benche tal pendere non farà mai alteratione alli tiri ordinari, che $ono a gioia, per gioia, $empre però che la canna $ia bene punteggiata, & le mire po$te al $uo luogo, co<*> $i di$$e, e per l'o$$eruanza poi de tiri per liuello dell'anima, la linea vi$uale deue pa$$are per la longhezza della lin- da<*> AB, & e$$er paralella alla detta anima, e per ciò fare in e$$a linda, de<*> e$$ere il commodo da po- tere traguardare per di $opra al $uo piano, & anco per di $otto, e perciò vi $i farà a ogni te$ta vn buco nel mezo della $ua larghezza, $aldandoui poi dentro vna punta, che ri$alti da ogni parte, & que$te ne $eruiranno per le mire, & alla te$ta B, $i farà il commodo di attaccarui il filo d'vn piombino, che $a- rà BX, quale ne deue $eruire per potere traguardare, e prima per la mira della culatta, & per le due punte di $otto la linda, sì che in vno $te$$o tempo la vi$ta pa$$i per la mira della gioia dauanti, co l'in- contro del filo del detto piombino, che $enza non $i potrebbe, per e$$ere ba$$a e$$a gioia, & aggiu- $tando co$i il liuello, e$$a no$tra linea vi$uale pa$$erà paralella à l'anima del pezzo, dal che ne accade la giu$tezza del tiro, potendo poi $ubito, per più commodità traguardare, $opra la linda al $egno, do- ue $i vorrà ferire da lontano, & fermato la bocca del pezzo a tal $egno con li ordinarij cugni $otto la $ua culatta, $e gli darà il fuoco, & in di$tantia hone$ta $i colpirà nell'i$te$$o $egno, che $i pre$e, e tanto più alto quanto $arà la gro$$ezza della metà del metallo nella culatta del pezzo, & l'altezza del li- uello, quali tiri $i faranno anco più giu$ti, con l'ordine che più auanti le mo$trerò $eruen<*>one il pre- <marg>Tirare per l'anima del pezzo, & dare nel $e gno.</marg> $ente liuello particolarmente, per tirare la notte, & ferire doue $i feri$ce il giorno. AM. De$idero, che mi facciate vedere que$to vo$tro modo da tirare, ancora più giu$tamente per l'anima <*>el pezzo. AV. La inuentione per ciò non è mia, ma è del Signor Girolamo Gale$e, Gentil'huomo virtuo$o, & gouernatore di que$ti Signori. Ilquale mi mo$trò tale inuentione, ma col mezo d'vna riga di ferro, come nel pre$ente di$egno $i vede per AB, con la piegatura quadrata nel mezo C, laquale riga di egual gro$$ezza, & perfetta dirittura vien me$$a in vn ruotolo $imile al $egnato DE, fatto di le- gno col torno, $i che giu$tamente entri nell'anima del pezzo, & che per il mezo al $uo centro, $ia ca- uato vn vacuo, doue anco giu$tamente entri vna delle parti della verga AC, come $i vede per la GE, e me$$o nel pezzo il ruotolo GF, con la verga FHI, & accommodato il pezzo, sì che traguardando per il vacuo I, per la lunghezza IH, d'vna linea $egnata $opra alla larghezza del ferro, ouero per la dirittura de gli angoli, a quel $egno, doue $i vorrà ferire, e datogli il fuoco per ra- gione naturale ferirà $empre nel $egno pre$o. E perche nel fabricare que$ta verga di ferro, & sbu- $are il ruotolo ci può accadere qualche difficultà, ho pen$ato di facilitare l'inuentione, & $erui<*>mi $olo del ruotolo, come vi mo$trai di $opra nel puntare il pezzo, e però e$$o ruotolo $arà il $egnato LM, intaccato nel mezo in O, tanto che vi $i po$$a metter l'occhio per traguardare per la linea $egnata $opra la $ua lunghezza LM, che corri$ponda da ogni te$ta $opra al centro X, doue $a- rà il diametro notato col piombino LX, come anco $arà all'altra te$ta MY, conforme a quello che $i di$$e nel detto ruotolo per punteggiare il pezzo; ilquale ruotolo ML, lungo otto piedi, o alman<*>o $ette, $ia con diligenza fabricato, douendo entrare per appunto, & quafi per forza nell'anima del pezzo acciò vi $tia diritto, come $i vede nel pezzo RP, po$to $opra il pagliolo VT, alla bocca <marg>Come $i facci la re- proua per <*> <*></marg> PQ, e fermato con la linea, che $i tirò per longhezza LM, $otto giu$tamente alla linea perpendi- colare della gioia, che $i fece, quando $i punteggiò, & accommodato il pezzo alla dirittura del be<*> $a- glio S, $i che la linea per doue $i traguarderà PQ, feri$ca in detto $egno, e per certificar$i della giu$tezza del tiro, quando $arà fermato il pezzo a quella dirittura $enza più muouerlo $i cauerà il <*>uo- tolo, & capo voltato $i tornerà a traguardare, & $e la $econda volta la vi$ta ferirà nell'i$te$$o $egno $i farà giu$to il tiro, cioè la palla ferirà più ba$$o quanto $arà la metà della $ua gro$$ezza, e trouando qualche di$uario nel fare tal riproua, con facilita $i emenderà e$$o ruotolo, & $i aggiu$terà per tutti i <p n=>285</p> <fig> tiri poi da fare con l'i$te$$o pezzo. AM. Tra le co$e più facili que$ta $arà facili$$ima, & per ragione naturale giu$ti$$ima, e con que$ta occa$ione de$idero che mi dica, $e il cor$o che fa la palla nell'v$ci- re della bocca del pezzo, faccia linea retta, come la de$criuete per QS, ouero come vogliono al- cuni, ella non $ia retta. AVT. Molti come dite, $ono di opinione, che ella non faccia linea ret- ta; ma al parer mio $e ciò accade, dico nòn dipendere dalla natura del tiro, ma $olo per accidente della palla, sì per non e$$ere ben tonda, come d'inegual pe$o, per e$$ere il ferro più den$o, o meno $pu- gno$o da vna parte che dall'altra, e perche que$ta è di$puta di ne$$un valore, la la$cieremo a coloro, che non haranno altro da fare, & attenderemo all'v$o del no$tro liuello de bombardieri, pre$uppo-<marg>Battere cō l'artiglierie in tēpo di notte, & fe rire doue $i vorrà.</marg> nendo volere con e$$o tirare con l'artiglierie la notte, & battere nell'i$te$$o luogo, doue il giorno ha- remo determinato; offe$a che può apportare a difen$ori molto beneficio in diuer$e occa$ioni; e per ciò fare, pre$upporemo, che i difen$ori habbino il giorno $coperto, doue il nemico vuole la notte pian tare le $ue artiglierie, o fabricare trinciere e caualieri; deuono e$$i difen$ori accommodare le $ue piaz ze, e paglioli doue non fu$$ero, ma$$ime per fronte, & doue il più delle volte $i ha il commodo di offen dere il nemico, quãdo meno temetale offe$a, e per far que$to, $i dee il giorno mettere a $egno quel nu mero di pezzi, che $i potranno operare, sì che feri$chino con le lor mire là, doue la notte vorremo bat tere, notando per far que$to quattro co$e cō ogni e$qui$ita diligenza; e prima, accommodato il pezzo, come $i dirà, $i deue hauere del colore nero, col $uo pennello non molto gro$$o, & d'ogn intorno a<marg>Come $i metta a $e- gno il pez- zo.</marg> quella circonferenza delle ruote, che $i po$ano $opra il pagliolo bene $pianato, $i facci vn $egno, e ciò $i faccia anco d'intorno la te$ta della ca$$a; la $econda co$a $arà, pigliare il detto liuello, & fermarlo al $uo luogo $opra la culatta, sì che le due mire della linda $i confrontino con le due altre del pezzo, col mezo del piombino dauanti, & che e$$a linda $ia $opra al $uo piano, come $i di$$e, & poi d'intorno alla $ua ba$e circolare, $i $egni $opra il metallo della canna col detto colore, $i che vi re$ti l'impronto giu- $to di e$$a ba$e, acciò che quando poi $i leuerà il liuello, $i po$$a tornare $opra l'i$te$$o luogo, doue era prima, & co$i fermato e$$o liuello, con la linda immobile al $uo luogo, $i noti doue batte il filo del piom bino dauanti, notando i gradi, & i minuti, & $imilmente $i noterà anco, doue ca$ca la punta dell'altro piombino, doue $otto $arà, oltre la punta detta, diuer$e linee, e numeri per ciò fare, e in$ieme $i noti $o pra a che venti $i fermi la lancetta della bu$$ola, & a quanti gradi o punti; la quarta & vltima co$a $arà hauere vn filo col $uo piombino, fermato $u la mira della gioia $opra la bocca del pezzo, $i che con la punta di e$$o $uo piombino tocchi il piano del pagliolo, & iui $i noterà vn pūto fatto cō vna brochet ta $enza te$ta notando anche dalla mira $ino $opra e$$o punto la longhezza del filo, & il tutto in $crit- to per cadaun pezzo, e con tale o$$eruanza nel ritornare il pezzo al $uo luogo $i potranno fare più tiri $opra al piano di detti paglioli, e potendo operare i pezzi, oue fu$$ero le cãnoniere, che già gli mo$trai douer$i fare ne parapetti, $i potrà offendere con duplicara commodità, & $icurtà. AM. La in- uentione è non $olo bella, ma vtile, e tanto più mi $arà grata, quando li hauerete leuato vna oppo$itio ne, che ci vedo nell'effettuare, quale è, che douendo$i in tempo di notte o$cura, poter vedere lume, per accommodare il pezzo al $uo luogo, non sò come ciò potrete fare $enza e$$ere $coperto, & of-<marg>Rimedio p coprir$i la notte dal- l'offe$a del nemico.</marg> fe$o dal nemico. AV. Il rimedio per coprir$i, e a$$ai facile potende$i coprire con diuer$e co$e, e pri- ma per veder lume <*> deue operare di quelle lanterne, che $i voltano, & tenerle $empre aper- te ver$o l'habitato della Fortezza, o Città; e per compita $icurtà $i preualeremo d'vna meza $pal- <foot>Aa 3</foot> <p n=>286</p> liera di quelli corami d'oro, che $i v$ano per paramenti, & $i tenga alzata con due ba$toni ver$o la $pianata doue è il nemico, la quale ne verrà a coprire, ma$$ime per quella poca altezza che conuer- rà, co$a che anco il giorno in alcune parti della Fortezza $i può fare, $empre che il colore di e$$o co- rame, o altra co$a $ia $imile alla terra, o all'her ba con che fu$$ero le dife$e, e tanto più tal copertura $i farà commo damente nelle bocche delle cannoniere cauate la notte, & occultate il giorno, & che per qualche bu$o $i pote$$e anco vedere l'opera del nemico, e ma$$ime e$$endo alquanto lontano, che non po$$a co$i ben vedere tale offe$a. Ma è ben vero, che per ciò fare ci vuole occa$ione, & ingegno da e$$e quire, & nō mo$trare a e$$o nemico $egno alcuno di nuoua dife$a, & con que$to daremo fine al pre$ente pur troppo lungo no$tro ragionamento, & ri$erberemo per il $eguente giorno, al dar fine a quello, che anco ne occorre dire d'intorno all'arte manuale de bombardieri. <HEAD>SI DISCORRE D'INTORNO</HEAD> <HEAD>ALLA FACILITA DEL METTERE</HEAD> <HEAD>A CAVALLO, ET DI SCAVALCARE VN pezzo d'artiglieria. CAP. V.</HEAD> <HEAD>AMICO.</HEAD> <p>Con infinito mio contento $ono andato vedendo la co$i vaga, & diletteuole vi- $ta, che è d'intorno a que$ta Città di Bergamo, doue $i $copre, & $ignoreggia, non $olo tutta que$ta ampia, & gran Pianura della Lombardia, ma la bellezza, & mae$treuole vaghezza di que$te colline co$i ben coltiuate; $egno manife$to della indu$tria, & dell'ingegno de' Bergama$chi, doue con la co$i nobile vi$ta da lontano, par che anco da pre$$o, ogni co$a aggradi$ca, e perche douemo $egui- tare a di$correre $opra l'arte del bombardiere, cioè d'intorno la facilità da v$are nel mettere a cauallo, & di $caualcare vn pezzo d'artiglieria, e però date, $opra a tal materia, quel principio che più vi piace. AV. Doppo alla pratica che deue hauere il bombardiere, nel $apere fare i tiri giu$ti, deue anco $apere con garbo, e giuditio maneggiate la manouella, ouero la lieua per dominare il graue pe$o dell'artiglierie, che è attione non $olo vtile, ma di a$$ai $atisfattione a chi vede operare, nel dominare con giuditio i pe$i; doue con l'ingegno $i viene a $uperare la Natu- <marg>Pratica del bōbardie- ro nel ma- neggiare vn pezzo d'artiglie- ria.</marg> ra, come $i di$$e e mo$trò nell'antecedente Quinto Libro, e perciò, tanto quanto che il bombardie- re $arà ricco d'inuentioni, tanto più $i farà degno di lode; & di premio, cioè à vn bi$ogno, doue non $iano le $olite commodità di lieue, & $calette, $aper$i anco $eruire di legni $trauaganti, come $ono i ta uoloni dello $te$$o pagliolo, per far lieua, e per $o$tegno v$are i pezzi dell'i$te$$i legni tagliati, & po$ti in piede, $i che la te$ta faccia $o$tegno alla lieua, & altri legni poi dupplicati, con le te$te congiunte in$ieme, e con vna trauer$a; $i venga a fare l'officio del caualletto, $i che $i $o$tegni, & $i maneggi con facilità ogni pezzo, come ho fatto, & vi$to fare, sì nel $caualcarlo, come anco nel metterlo a cauallo, e particolarmente anco $tando $opra le $ue ruote, poterlo fare caminare per $trade cattiue, & fango$e, benche il Prencipe, ouero il Generale dell'artiglieria non $i debba mai confidare in tali diligenze, per e$$ere pochi quelli, che le $appiano v$are, douendo$i però, $empre tenere preparata dupplicata <marg>Strumenti ordinarij <21> maneggia- rel'artiglie rie.</marg> munitione di tutti gli ordigni da maneggiare l'artiglierie, cioè martinette, lieua, capre, ruotoli, taglie, & canapi, & particolarmente le $calette con gli $calini di ferro, e perche que$te, anco po$$ono man- care, e ma$$ime per li viaggi lunghi in campagna, ho pen$ato a vn facili$$imo modo di potere da per tutto, trouare il commodo, per alzare il pezzo, benche ca$cato in vn fo$$o, o $eppelito nel fango, e tut- to col mezo della lieua, che (come $i di$$e) è l'anima di tutti gli $trumenti. AM. La lieua, è facile doppo la martinetta, ma il douere $o$tentare il pe$o per tornarlo ad alzare, quì batte la difficultà, & <marg>La li<*>uz è l'anima di rutti li $tru menti, e co me $i po$$a operare cō duplicata forza.</marg> la tardanza dell'operarla. AV. Già ho cono$ciuto la difficultà, & preparato il rimedio col mezo di due lieue, che in vn'i$te$$o tempo l'vna $o$tenga il pe$o dell'altra $enza fare $o$tegni, ma che $empre col mezo d'vna capra, & $caletta vna $ola ne $erua per quell'altezza, che $i vorrà alzare, ò sba$$are il pezzo, come nel pre$ente di$egno $i vede, cioè per AB, capra, & CD, pezzo, la $caletta $arà la ST, tutta di ferro, & le lieue VL, l'artifitio poi che ne apporta la facilità dell'operare e$$e due lieue, dipen de dalli due $taffoni QR, tutti di ferro, quali e$$endo attaccati a li due rampini G, del ferro GT, & la parte di $opra F, me$$e con le t<*>e pre$e $opra alla te$ta della capra, come $i vede per PO, qua- li pre$e con le tre brãche pigliano, e tēgono $errate in$ieme le tre te$te de' tre legni, con che viene fat ta la capra, & $otto il cētro D, corri$pondono li due rampini G, per l'ha$ta ED, che pa$$a per vn va- <p n=>287</p> cuo fatto tra l'vnione di e$$i legni OP, doue anco per più $icurtà $i metteranno due chiauette $i- milmente di ferro, che tenghino vniti e$$i legni, & attaccate a detti vncini G, le te$te R, delli $taffoni, come $i vede nella capra AB, per IK, $i legherà la parte della $caletta S, alli orec- chioni del pezzo N, & poi $i metteranno le te$te ferrate delle due lieue V. Vna da ogni parte, nelli $taffoni Q, in R, & l'altra per I, e pigliando con la detta te$ta vno delli $calini, come $i vede, & tirando a ba$$o l'altra te$ta L, della lieua LK, $i alzerà, & $i terrà $o$pe$o il pezzo CD, pro- ponendo conforme alla ragione già detta della lieua, che la parte KL, con la potenza L, $ia ta- le per alzare e$$o pe$o, che è operatione facili$$ima, & alzato per quanto $i può, l'altra lieua IM, pigli con la te$ta I, l'altro $calino, & faccia l'i$te$$o effetto, come deue $eguitare la pri- ma K, a ripigliare, & alzare la $ua parte al terzo $calino, & con tale ordine $i alze- <marg>Si accom- pagna la forza com la veloci- tà, nel do- minare li pe$i.</marg> rà pre$ti$$imo il pezzo, & $i verrà ad accompagnare la forza con la velocità, co$a per an- cora da ni$$uno fatta. AMICO. Que$ta è vna nuoua inuentione da alzare graui$$imi pe, $i con ordine non ancora v$ato, ma$$ime che $i può in ogni luogo anco in campagna, tro- uare il commodo da fare l'i$te$$a capra, non ci occorrendo altro, che tre pezzi di legno; che ogni albero ne può $eruire, come anco per fare le lieue, benche e$$e lieue con la $caletta, <fig> <foot>Aa 4</foot> <p n=>288</p> che mo$trate, per la $egnata DE, $i portino per l'ordinario appre$$o l'artiglierie. AV. Que$to $i può fare quando anco man ca$$ero nelli viaggi lunghi li detti $trumenti, e doue non fu$$e altro com modo che gli alberi del pae$e, atte$o che per li $taffoni può $eruire vn pezzo di canape, legato le $ue te$te ad vn ferro, o pezzo di legrio forte, come $i vede per X &, e per X, ferro, o legno $imile al X, la parte del canape &, $i può auuolgere d'intorno alla te$ta tre legni della capra B, & due pezzi di e$$i canapi faranno l'i$te$$o officio, che fanno li $taffoni di ferro già mo$trati; e con que$to fine de$idero, che andiamo di nuouo a godere il fre$co della $era, & la vi$ta di que$to co$i va- go pae$e, che tanto vi diletta, come anco deue dilettare a tutti quelli, che hanno ingegno, & che $an- no cono$cere la eccellenza dell'opere fatte dalla Natura, & dall'Arte. <HEAD>SIRAGIONA D'INTORNO</HEAD> <HEAD>ALLE DIFESE, CHE IL BOMBARDIERO</HEAD> <HEAD>DEVE SAPER FARE NELLE FATTIONI DELLE batterie, per $icurtà della propria vita. Cap. VI.</HEAD> <HEAD>AMICO.</HEAD> <p>In tempo di fattioni, quando i bombardieri $i ritrouano alle lor po$te, col $uo pezzo d'artiglieria per offendere il nemico, ho più volte vi$to accadere due di- <marg>Dalla po- ca pratica del bōbar- diero ne ac cade mol- te volte la dife$a del- l'artiglie— rie poco v- tile.</marg> $ordini, prima per non $i $apere e$$i bombardieri accommodar$i nel maneggia- re il pezzo, $ono mi$erabilmente ammazzati dalle mo$chettate, che li vengono tirate per la cannoniera, accadendo anco, per tal cau$a il $econdo di$ordine, cioè che i tiri, che $i fanno $on fallaci, & inutili, $parando il pezzo $enza vedere doue $i deue ferire, e però vorrei che $opra à tali di$ordini, mi dice$$i il modo con che e$$i bombardieri $i pote$$ero più a$$icurare, & in$ieme offendere il $uo nemico. AV. Dall'opera, & diligenza del pratico Ingegnero, deue dipendere la principale $icurtà de' bombardieri, sì nell'hauere ben fabricate, & coperte le cannoniere, come nel dare que' $aluti- feri ricordi, & auertimenti che $i ricercano ad e$$i bombardieri nel coprir$i, sì che po$$ino offen- <marg>Bōbardie- ro può in tre modi operare l'- artiglierie. Dife$a in barba dan no$i $$ima. Dife$a de gabbioni ordinarij non $icuri contro le batterie. Gabbioni de' più fi- curi. Sopra al piano del- le cãnonte re non $i debba te- ner mura- glia. Facilità di voltare la bocca del pezzo die- tro al para petto p ca ricarlo $en za perico- lo. Come $i deue copri re il bom- bardiero.</marg> dere il nemico, & $aluare $e $te$$i, e perche que$ta carità, & buono officio, poche volte viene fatta, o $aputa fare, le darò $opra di ciò quelli auertimenti, che più cono$cerò e$$ere gioueuoli; e perciò di- co, che in tre modi può occorrere al bombardiere di operare il $uo pezzo, cioe in barba $opra al pia- no, & gro$$ezza de' parapetti, $econdo coprir$i con li gabbioni, terzo col mezo de l'ordinarie can- noniere. Quanto al tirare in barba; que$to (come $i di$$e) $i fa con tiri lontani, e quando nel prin- cipio il nemico $i $copre, & $i và auicinando alla Fortezza, e non quando egli ne può ber$agliare, perche facendo $i li difen$ori ber$aglio, nello $tare $coperti, egli ne fanno col peccato, la penitenza; e tanto più quando il nemico ne può da pre$$o offendere con pezzi piccoli, & con li mo$chettoni, benche $i po$$ino adoperare li gabbioni pieni di terra, me$$i al $uo luogo, sì che due di e$$i faccino la cannoniera, e que$ti contro le mo$chettate ne a$sicureranno, ma non contro le cannonate, non e$- $endo però doppi, e molto gro$si, e tanto più facilmente $ariano $tracciati, & de$trutti, quando $i v$a$$ero in tal luogo $opra li parapetti, & in parte eminente, benche per nece$sità $i potrebbono fare alti al più quattro piedi, & in quella maggior larghezza, che $i può, & riempiti con la miglior terra, $e non pe$tata, almanco con $acchetti pieni, bene $tiuati, benche $ia opera difficile, & da fare in tem- po di notte, ma$sime quando il nemico è $otto a tiro di mo$chetto, & ne ber$aglia, e però in tal ca- $o la più $icura dife$a $i deue fare col mezo delle cannoniere, che dallo Ingegnero $aranno $tate anti- cipatamente fabricate, douendo però il bombardiero auertire al commodo con che egli deue ma- neggiare il $uo pezzo, e ma$$ime che vi $ia il pagliolo fatto di tauoloni di legno, con alquanto pende- re in ver$o la cannoniera, acciò il pezzo $i po$$a nello $pararlo ritirare $olo tanto, che la bocca e$ca fuori della cannoniera, sì che potendolo voltare, tanto che per caricarlo, re$ti dal parapetto coper- to, e perciò il $apere voltare e$lo pezzo li $ara molta $icurtà, & ciò farà, $tante la lunghezza della ca$- $a che li fa lieua, & il piano del pagliolo $o$tegno delle ruote, quali e$$endo circolari, & $o$tentando$i col $uo pe$o $opra vn punto, $i volterà facilmente per ogni parte. Re$ta la principale auuertenza, che deue hauere il bombardiere, nel $aper$i in tutte l'occorrenze coprire per lo $patio della canno- niera, e ma$$ime contro le mo$chettate, mentre che adirizza il pezzo, & piglia la mira, e ciò potrà fa- re in due modi, prima con l'i$te$$o $tramazzetto, doue la notte dorme $opra, que$to lo deue piegare in quattro volte, & l'vltima piegarla poi al riuer$o dell'altre piegature, sì che venga a fare vn'angolo, <p n=>289</p> & le te$te della $ua ba$e, $iano fermate $opra alla ca$$a, & orecchioni del pezzo, e tanto larghe, che $opra alla rotondità della canna re$ti $patio commodo da pigliare la mira, & $coprire il luogo, doue $i vorrà ferire da lontano. Il $econdo modo $i farà con due pezzi larghi di tauoloni, lunghi circa vn <*>accio congiunti con le te$te in$ieme, sì che faccino forma angolare, $imile ad vn couerto di coppi <fig> d'vna ca$a, e fortificati in$ieme con due trauer$e per di dentro la parte larga, $i metterà, doue $i di$$e douer$i mettere lo $tramazzetto; ma al contrario, douendo l'altezza angolare $tare per di fuori per- pendicolare, $opra alla rotondità nel mezo della canna, & nella congiuntura de'detti due tauoloni $ia la$$ato dalla parte $opra a e$$o metallo vna apertura, che $erua per $coprire le mire, & il luogo da ferire, & $i fermerà $tabile, sì che la larghezza della ba$e venga vicino alle ruote da ogni parte, & coprino lo $patio della larghezza della cannoniera, acciò che le mo$chettate tirateui non po$$i- no offendere; ilqual riparo co$i angolare $i potria anco fare con pezzi di legni gro$$i, che po$$ino re- $i$tere anco a' tiri d'artiglieria non reale, fermandoui però anco vna balla di materia, che re$i$ta tanto, che le palle che vi colpi$$ero dentro, perdino la forza, e per a$$icurar$i più realmente da' tiri dell'artiglierie, potria il bombardiere procurare di hauer legni gro$$i, e metterli per il trauer$o del- la larghezza delle cannoniere mettendone almanco quattro, con le te$te dentro a<*>a gro$$ezza del<marg>Il coprire le cãnonie le cō legni e terra, e di fe$a $icura.</marg> merlone, & poi per lun go coprire con traui lunghi congiunti in$ieme tutta la cannoniera con l'i$te$- $o pendere, che hauerà il piano da ba$$o, & non più alti di detto piano di tre, o quattro piedi, sì che $olo l'artiglierie po$$mo $coprire l'altezza della contra$carpa oppo$ita, & poi per di $opra $i alzi il più $i può con la terra $olida, acciò il tutto venga coperto, & $icuro dalle batterie, come $i mo$trò nel $econdo Capitolo $opra$critto. AM. Que$ti $ono ottimi auuertimenti, e però in$ieme vorrei $apere, come $i po$$ono operare l'artiglierie, doue molte volte conuiene tra$portarle $opra alle piaz- ze fatte dinuouo, e che non vi $iano fatti li $uoi paglioli, come accade nelle ritirate per dife$a delle betterie, doue non è tempo di farui e$$i $uoi paglioli. AV. Per prouedere a tal di$ordine, deue il Prencipe tenere nella munitione preparato vna quantità di paglioli mobili, come $i vede, ne'due <p n=>290</p> <marg>Paglioli mobili vti li$$imi per la dife$a.</marg> pre$enti di$egni per AB, pagliolo per l'attiglieric, che $ono a cauallo $opra il $uo letto, & ruote; quale $i farà al più due braccia lungo, di più che non $ara la ca$$a del pezzo, si che nello $parare, & nell'v$cire la palla $uori della bocca, la <*> della ca$$a B, po$la alquanto $correre per e$$o piano, & il re$to poi della longhezza BC, che $ara po$ticcio, & $ermato con le due bertouelle di $er- ro RP, $i alzerà la te$ta NE, che faccia il pendere, che $i vede NR, per l'altezza ND, col mezo del $o$tegno O, il qual pendere trattenerà la te$ta di detta ca$$a B, & leuerà buona parte della ritirata al pezzo, e quando il pagliolo fu$$e fatto immobile, e tutto col pendere ver$o la cannoniera, volendo$i a$$icurate, che nello $parare il pezzo, nel primo moto dell'v$eir $uori la palla, il tiro non veni$$e ba$$o, $i metterà vn zocco di legno quadro, alto vn terzo di braccio, $otto la te$ta della ca$$a B, e que$ti co$i $atti paglioli po$$ono apportare molti notabili beneficij per le di- fe$e già dette, e particolarmente quando vi $i accommoda$iero le quattro ruotelle, che $i vedono per GH, IL, che $eruiranno per condurli col $uo pezzo, $opra alle piazze fatte di nuouo, per dife$a <marg>Come $i po$$ino o- perare l'ar tiglierienel le piazze piccole.</marg> delle batterie, & nelle piazze $trette, doue per l'ordinario non $i po$$ono operare l'artiglierie $opra le ruote, $i potrà v $are il pezzo a cauallo, $opra il zocco, & caualletto, che $i mo$trò di fopra, che $arà $imile al $egnato MQ, $opra al zocco, ouer ceppo OI, & caualletto GF, $o$tentato dal- l'altro pagliolo LV, a$$ai più piccolo del primo, & $olo capace per quanto $ara la ba$e, o po<*>o più del caualletto, ilquale pagliolo, hauendo le $ue quattro ruote fatte d'vn $ol pezzo, d'vn tauo- lone gro$$o, $i potrà col $uo pezzo condurre in ogni luogo, e$$endo però pezzo piccolo, cioè falco- netto, o Periera, che ne $eruiranno nella angu$te piazze de' torrioni antichi, o fianchi con$umati dalle batterie, per farui con tal mezo, quella maggiore, & più $icura dife$a, che $i può. AM. Per compimento d'ogni mia maggiore $odisfattione in materia della dife$a delle Fortezze, mi re$ta con- ferire con voi alcune co$e d'intorno la dife$a de' caualieri, perche ritrouandomi il giorno pa$$ato co sì a ca$o, a $entire vn Di$cor$o fatto da vn di que$ti Signori con$iglieri da guerra, con due Inge- <marg>Oppo$itio ni fatte a caualieri.</marg> gnieri, e per quanto $i potcua comprendere tenuti, da e$$o Signore in gran veneratione d'intelli- genza, e$$endo concordi d'opinione, e trattando della dife$a de caualieri, ri$ol$ero che e$$i caualie- ri $ono, non $olo inutili, ma danno$i in tutte le Forrezze, onde intendendo concetti, al parer mio, molto $trauaganti, re$tai tra me $te$$o confu$o, vedendo huomini co$i $timati per intelligenti nelle fortificationi, che poi tene$$ero co$i cattiua opinione; cioè conclu$ero e$$ere li caualicri inutili, per- che tale officio nello $coprire, & battere la campagna per fronte, & per dife$a della fo$$a per fian- co, lo poteua fare le $emplici piazze de' terrapieni delle cortine per e$$ere ordinariamente $empre più alte, che non è il piano della campagna, onde da per tutto ella $i $copre, & $i batte a caualiere; circa allo $coprire per fianco la fo$$a rin<*>ontro la fronte del baluardo oppo$ito, l'i$te$$o parapetto della cortina di$$ero, che apporta tal commodità potendoui$i tagliare le cannoniere per il trauer$o <marg>Tre oppo- $itioni fat- <*>e al caua- liere.</marg> della $ua gro$$ezza. E per mo$trare e$$ere il caualiere anco danno$o li fecero tre oppo$itioni, e pri- ma, che impediua la piazza, poi il tran$ito, e che con la $ua altezza $i faceua ber$aglio alle batterie nemiche, onde ho voluto conferir con voi tal nouità di opinioni, acciò ne dica l'opinion $ua. AV. Già ho detto, che gli Ingegnieri, quali vogliono peruenir a qualche grado d'honore, & di ricchez- za, non conuiene in que$ti tempi (doue la virtù non e$$ercitata, $i conuerte nel $uo contra- rio, e volentieri $i accompagna con li $imulatori, per hauere più credito) $tare $u la rigoro- $ità di mantenere opinioni, benche buone, ma $eguire la più facile, & $icura $trada, che è il non contradire a'$uoi $uperiori, perche altrimenti facendo $i fa contrario effetto, poi che (come più vol- <*>e s'è detto) non all'opere $i riguarda, ma alla $uperiorità di chi $e ne fa autore, circa alle oppo$itio- ni fatte alli caualieri, & il proporre che l'officio $uo lo po$$a fare l'ordinarie piazze della Fortezza, e$$endo più alte del piano della campagna, que$ta è bene opinione da non andare a compiacenza, <marg>Si ri$pon- de alle det- re tre op- po$itioni.</marg> $e però non $i vole$le operare, come nemico del $uo Prencipe, poi che $i nega la dife$a de caualieri, che doppo a quella de fianchi de baluardi ella è la principal della Fortezza, e per farui cono$cere la vanità di tale co$i cattina opinione nel proporre poter$i $eruire delle ordinarie altezze delle piazze delle cortine, vi dico che per fronte ne po$$ono $eruire, ma con poco beneficio, perche auicinan- do$i il nemico con ogni minimo alzato di trinciera, egli $i verrebbe a coprire, ma a que$ta dife$a per fronte non douemo riguardare, ma $i bene a quella per fianco per dife$a della fo$$a rincontro la fronte del baluardo oppo$ito, per la quale volendo$i que$ti $eruire delle cannoniere tagliate per lun go del parapetto della cortina, è impo$$ibile per due cau$e ciò poter e$$equire con dife$a della For- tezza, e prima nel tagliare le cannoniere, ma$$ime in parapetti moderni, per le quali volendo i bombardieri $coprire tal parte li conuerrebbe fare e$$e cannoniere lunghe di tromba, circa a do- dici pa$$i, la $econda difficoltà è, che volendo anco $coprire il fondo della fo$$a, oltre alla detta lun- ghezza conuerrebbe fare la bocca della cannoniera con tanta larghezza, & ba$$ezza nel tagliare an- co la muraglia, che più $arebbe $imile a vna porta, che a vna bocca di cannoniera, e tanto più, e$$endo la fo$$a larga, & li baluardi $opra gli angoli alquanto acuti; In quanto ali'oppo$itioni fatte al caualiere, e prima dell'occuparela piazza; que$ta è vanità, poi che $e bene in larghezza vie- <p n=>291</p> ne a occupare per la quantità della $carpa che $i da all'altezza della terra da ogni parte, a e$$a piazza, $i fabrica poi per di $opra il doppio più grande, done po$$ono $tare $ei pezzi almanco d'artiglieria, de'quali a ba$$o prima non ne poteuano $tare, ne anco tre, & è $enza a'<*>un beneficio, come s'è det- to, quanto poi all'occupare il tran$ito, per que$to $i fa la $trada per di dentro ver$o la Fortezza, ol- tre à che per tutto la longhezza della cortina per la $earpa grande del $uo terrapieno, $i fa commoda a$ce$a, & di$ce$a; e per vltimo che per la $ua altezza $i faccino ber$aglio, $e que$ta ofte$a, & dife$a,<marg>Altezza di caualiere.</marg> veni$$e inte$a non $e li farebbe tale oppo$itione, perche tanto quanto è maggiore la $ua altezza, tan- to più li difen$ori vengono coperti, & $ieuri, benche dife$i da $ottil p<*>apetto, pa$$ando le palle $opra alle lor te$te, ouer dando nella te<*>ra, che $i $o$tenta con $carpa naturale, e$$a palla vi $i perde $enza fare ruina. Ma non per que$to $i deue fare troppo alto il caualiere, si per acqui$tare maggior piazza dentro $enza ritirar$i troppo per la grande $carpa (come anco) accio li ti<*>i non vadino tanto di ficco, e ma$$ime quelli per fianco, & però la $ua altezza $i deue, come s'è detto fare tanto, che le<marg>Vtile altez za del cauz liere. Officio del l'artiglie- rie po$te $opra al ca ualiere.</marg> artiglierie po$$ino $coprire il fondo della fo$$a del baluardo oppo$ito, che $arà circa a due pa$$i $opra al parapetto della cortina. In quanto alla perfettione della dife$a di que$ti caualieri, ella è princi- pali$$ima, poi che fanno l'officio d'vna $econda Fortezza, con anticipata dife$a da tutte le parti, cioè per fianco da vna parte per dife$a della fo$$a, doue $taranno tre pezzi d'artiglieria, & vno $i- curi$$imo ver$o la cortina, non douendo le $ue cannoniere $coprire, $e non la larghezza della fo$$a, e per tal vi$ta potrà $olo e$$ere offe$o, e$$endo $empre commode le $ue dife$e per ri$taurarle, & dall'altra parte, $e ne accommoderanno altri tre, o almanco due, che $imilmente per fianco difen- dino la prazza del baluardo vicino, & in quel mezo per fronte, ne $taranno due altri per $coprire, & battere la campagna con quella maggior $icurtà, & beneficio, che po$$ino de$iderare i difen$ori da vn vero, & perfetto caualiere. AM. Que$to no$tro vltimo ragionamento fatto in materia di di- fe$a, m'è $tato molto grato, come anco $ono $tati tutti gli altri, & ve ne rendo infinite gratie. E do- uendo domattina metter$i in viaggio per la $trada di Crema, & de gli Orci, & doue a vol piacerà anderò a mettermi in ordine, de$iderando molto vedere il piano, & il pae$e di que$ta bella Lombar- dia, e particolarmente quelle co$i importanti Fortezze. <HEAD>SI DISCORRE D'INTORNO</HEAD> <HEAD>AL MISVRARE LE DISTANTIE, ET LEVARE</HEAD> <HEAD>LE PIANTE DELLE FORTEZZE, ET METTERE in di$egno le frontiere d'vna Prouincia. Cap. VII.</HEAD> <HEAD>AMICO.</HEAD> <p>Se i viaggi, che $i fanno per vedere le diuer$ità de'Pae$i, fu$$ero come que- $to, fatto vltimamente da noi, per certo alcuno non douerebbe riguarda- re, ne a $pe$a, o fatica per farli; poi che $i và caminando per pianura co- $i grande, è fertile, & per $trade tanto commode, & diritte che non $olo $i fa lieue la fatica del corpo; ma l'intelletto con la vi$ta ricono$ce con duplica- to contento il viaggio auanti che $i faccia. Oltre al vedere la diuer$ità di tanti fiumi, & canali, che con tanto artificio, & diuer$ità del cor$o delle $ue acque apporta, oltre al diletto, marauiglia, in vedere $pandere e$$e $ue ac- que per li campi, & adacquarli; dal che ne cau$a la fertilità del raccolto; & $i può dire, che in que$to Pae$e gli habitanti facciano piouere à lor po$ta, e$$endomi certificato della verità di quel pronerbio, che pioue in Bre$ciana. Quanto poi alle bene inte$e fabriche del- le Fortezze, fattemi da voi vedere, che fanno frontiera alle già dette Città, non ne parlarò, per-<marg>Ca$tello di Bre$cia.</marg> che ne direi poco, & ma$$imamente di que$to co$i famo$o Ca$tello di Bre$cia; doue pare che la Natura, & l'Arte habbiano gareggiato in$ieme, a chi di loro più l'habbia potuto ridurre ine$pu- gnabile; e poi che que$te $ono opere fatte da voi, nel rimodernare l'antiche $ue dife$e, non ne di- rò altro, $eruendomi i $uoi $critti $opra le fortificationi per mo$trarmi le ragioni, con le quali e$$e. opere $ono $tate fatte. E que$to ne ba$ti intorno a tal materia; Re$tando con de$iderio d'intende- re da voi l'ordine più facile, & più giu$to da mi$urare le di$tantie, & di leuare le piante delle For- tezze. AV. Sento contento che $iate re$tato $odisfatto del viaggio fatto, & delle Fortezze vedu- te. Quanto all ordine del mi$urare le di$tantie, & leuare le piante, procurerò anco $odisfarui, e ma$$ime con la facilità, & chiarezza che conuiene al Soldato in tutti i $uoi affari. E per venire a <p n=>292</p> particolari d'intorno al mi$urare le di$tanze, dico douei$i attendere $olo alla proportione c'hanno gli angoli tra diloro, & $ap<*>li con diligenza formare; e ciò $i fa colmezo de gli $trumenti Ma- rematici, & tra i molti che $i v$ano, voglio farui vedere vna nuoua inuentione di $trumento, che <marg>Nuouo $trumento da mi$ura- re le di$tan ze.</marg> per facilità, & per giu$tezza pa$$erà tutti gli altri; poiche per facilità egli è vn pezzo dilegno, co- me $ono quelle mi$ure d'vn braccio, con che i mercanti mi$urano il panno; & per la giu$tezza, dico, che potendo$i colmezo $uo formare qual $i voglia grandezza di angolo, o ba$a, dal che ne accade la certezza delle mi$ure, & quello che a$$ai $i deue apprezzare è, che e$$e mi$ure $i potranno fare $enza il mezo di numeri, & moltiplicationi di conti, & con quella o$$eruanza, doue manco po$- $ono accadere errori. E per venire a particolari, prima douemo intendere la forma, & la fattura dello $trumento, per lo quale $i deue fabricare vn legno circa vn braccio e vn quarto; deue e$$ere di legno forte, cioè di bu$$o, ouero hebano, & di gro$$ezza per quadro vna delle trentadue parti della $ua longhezza, bene pulito, & $quadrato; vi $i deue poi aggiongere quella parte, che vi và fatta di metallo, cioè di ottone, o d'argento; $i che la longhezza del legno venga a fare la gam- <marg>Strumēto adimanda to mezo bale$trino.</marg> ba d'vn bale$trino, & le righe di metallo i bracci; E perche da vna parte $ola e$$e righe fanno l'of- ficio del bale$trino, adimanderemo que$to $trumento mezo bale$trino, quale $i vede nel $eguente di$egno, cioè per AB; $i mo$tra la lunghezza, & la gro$$ezza del legno, & alla te$ta A, $ono fermate le righe di metallo inca$$ate in$ieme, come $ono le $quadre zotte, & come $i vede in A, & in G; la parte da ba$$o deue e$$ere fermata nell'anello quadro, che $corre per la longhezza del legno, & fa piegare le due righe in quella forma d'angolo, che $i vuole, re$tando la terza riga AX, da $ua po$ta, quale poi nelle operationi ne apporterà il commodo di leuare le piante con e$qui$ita diligenza, & facilità. Nel $econdo di$egno $i mo$tra il mezo bale$trino aperto, co- me deue $tare, per mi$urare le di$tanze, & far tutte l'altre operationi, cioè ES, longhezza della gamba di legno, & FIC, bale$trino aperto, che fa l'angolo retto ECI, quando l'anel- lo IO, viene fermato al $uo luogo, con la vite, O; l'altra riga, ouero braccio $arà EF, e douendo$i con que$to $trumento poter fare tutte le mi$ure, che po$$ono accadere all'Ingegnero Militare, conuiene ridurlo al $uo fine, cioè graduarlo, & ancora col mezo d'vn piombino, che do- uerà e$$ere attaccato nel centro E, $i po$$a operare, come $i dirà, & per la graduatione, $i $com- partirano le parti della $quadra CEF, con tutta la longhezza della gamba ES, in decine di numeri, come $e tal parti fu$$ero due $cale altimitre; poi che col mezo loro douemo fare le più fa- cili, & $icure mi$ure; cioè con vn compa$$o $i faccia la larghezza d'vna decina, oue $i potrà nel mezo $egnaiui dieci gradi con le piccole virgole, & la larghezza di e$$e decine $i po$$a fare tanto quanto è il mezo diametro della circonferenza, doue le te$te delle righe $ono inca$$ate in$ieme; co- me per e$$empio $i vede nella parte dell'angolo X & <G>*w</G>, e que$to al pre$ente ne ba$ti per la $ca- la altimitra, e douendoci anco $eruire l'i$trumento per quadrante, & non vi $i potendo fare la for- ma del quadro perfetto, ma $olo la metà, che $arà la $ua diagonale, ouero $chianciana, cioè la riga CI, doue conuiene in detta parte de$criuere tutta la graduatione, che và nelle parti del quadran- te, che $i $uppone $ia oppo$to all'angolo CEI, che $arà CKI, & per de$criuer e$$o quadrante, & tra$portar poi la $ua graduatione $opra la detta parte IC, $i deue formare in carta reale, bene $pianata $opra vna tauola, vn circolo eguale di diametro a centri CI, & formata la circonferen- za, $i che $compartitola in quattro parti eguali a' centri de' $uoi angoli, cadino $opra alli CEI, ouero que$ti dello $trumento cadino $opra a quelli de$critti nella carta, che $aranno i più giu$ti; e ciò fatto $i tirino due lince paralelle d'ogn'intorno, o almanco alla parte CKI, & che la prima di dentro $i parta da centri ICK, come deue fare l'altra di $opra, & $opia l'angolo di tal parte CKI, $i deue graduare il quadrante, cioè in fe$$anta gradi per lato, $i che da tutte due le parti il $e$$anta termini $opra l'angolo K, e que$te linee, per più giu$tezza $i tireranno morte con vna punta $ottile di compa$$o, & de$critti i gradi, e tagliata la carta d'ogn'intorno al quadro, sì che i centri $i po$$ino rincontrare per di dentro al quadro, ella $i fermerà $opra al bale$trino aperto, co- me $i vede, & con la cera da $igillare, $i farà che detta carta vi $tia immobile, hauendo prima $opra e$$a carta de$critto la diagonale, ouero $chianciana del quadro CI, & tirato tutte le linee della graduatione delle due parti dette KIC, o almanco a ogni meza decina, con vna riga di $er- ro $ottile, & vna punta d'acciaio, sì che $enza alcuno errore riferi$chino al centro E, & pa$$i- no $opra il diametro IC, e per de$criuere la graduatione $opra e$$o diametro, con la detta punta $ottile d'acciaio $i puntera $opra a cia$cuna linea, aggrauando la detta punta con la mano, accioche re$ti il $egno $otto nel metallo, ouero da vna parte con la penna, & inchio$tro vi $i $egnino; & poi le- uato e$$a carta con l'i$te$$a riga, & punta, $i tornino a formare le linee viue per la larghezza della ri- ga IC, doue tra le due linee paralelle $i de$criuino li $uoi minuti, & $opra anco i numeri delle deci- ne, come nel di$egno $i vede; & douendo que$to $trumento $eruire a bombardieri per mettere a $e- gno l'a<*>iglierie a quella eleuatione, che gli occorre per ferire il nemico, il quadrante de$critto non $arebbe da loro bene inte$o, poi che hanno in v$o quello cauato dalla quarta parte del cerchio, do- <p n=>293</p> ue $i caua il de$critto MNL, $compartito in dodici parti & cia$cuna parte in cinque minuti, come anco con più commodità $i $eruono della $emplice quarta parte del circolo INC, $i che il $e$to<marg>Squadra de bom- bardieri.</marg> grado viene da ogni parte $opra al centro di mezo N, e per de$criuere anco que$to co$i fatto qua- drante $opra al no$tro $trumento $enza confu$ione della graduatione fatta, ciò $i farà $opra a e$$a carta, de$criuendoui e$$o quadrante CNI, con l'i$te$$a regola col mezo della riga, dal centro E, alla circonferenza detta fi noteranno i gradi, & i minuti, $opra la gro$$ezza della riga del diametro CI, nella parte ST, $i che il filo del piombino EK, ne $erua a tutto, & oltre alle operationi <fig> <p n=>294</p> dette; potremo con que$to $trumento $apere il pe$o delle palle di ferro dell'artiglierie, & appre$$<*>il vento che $e gli douerà dare, cioè quanto la palla deue e$$ere più $tretta, che non $arà larga la <marg>Come $i trouino diamen i dello palle dell'arti- glierie, col $uo vento.</marg> bocca del pezzo, & tal mi$ura $i farà nel rouer$o dell'angolo, che fanno le due righe ECI, nel- l'apertura dell'angolo EI, $otto al $uo centro C, doue $arà da ogni parte tirato vna linea, che formeranno l'angolo per doue $aranno notati i diametri delle palle col numero delle libre del $uo pe$o, che da ogni parte terminerà $opra a i $uoi punti, & poi $i deue con il compa$$o, da vn punto all'altro pigliare i detti diametri, & per trouare il vento, da vna parte $ola $arà notato vna $econda linea, la lontananza che $arà tra e$$a alla prima, $ara il vento che $i dene dare a tutte le palle, e per trouare que$ti diametri $arà da parte notato vna linea piccola, che farà il diametro d'vna palla, che pe$i vna libra, & da ogni te$ta hauerà vn punto, ne quali allargando le punte d'vn compa$$o da l'v- no all'altro $i hauerà pigliato e$$o diametro, allargando poi tanto le due righe, che le due punte di e$$o compa$$o ent<*>ino ne'due altri punti, che $aranno alle te$te delle due prime linee, & doue $arà notato il $egno d'vna libra di palla; e ciò fatto, $i fermi l'angolo con la vite O, & tutti gli al- tri punti, & diametri $aranno conforme alle bocche de' pezzi del pe$o della palla, che vi $ara no- tato, & rincontro nella terza linea, $arà anco il vento, come $i di$$e, che terminerà al punto nota- toui, $i che col detto compa$$o $i trouerà l'vna, & l'altra co$a, cioè la gro$$ezza delle palle, & il $uo vento, che voleuimo $apere. AM. Circa al quadrante il numero di $e$$anta gradi, con che lo $compartite, a me molto piace, apportandone le graduationi grandi molta facilità, & giu$tezza, ma$$ime nelle multiplicationi, & proportioni, che $i caua nelle quantità de' numeri, nel fuggire i re$idui, e però quando anco l'i$trumento fu$$e per la $ua grandezza, capace a graduarlo in cento par- ti, $aria a$$ai meglio, perche con più realità di conti vengono fatte le mi$urationi, ma$$ime le grandi, doue le proportioni, che hanno tra di loro gli angoli, $i trouano con maggior facilità, quanto poi al quadrante de bombardieri, della quarta parte del cerchio $compartito in $ei parti per lato, que$to per loro, è commodo, perche il $e$to punto gli apporta quella maggiore eleuatione, & tiro che po$- $a fare il pezzo dell'artiglieria, pur che e$$e parti, $i diuidino almanco in cinque minuti per potere pigliare con più diligenza e$$e eleuationi, doue il filo del piombino batte tra l'vno, e l'altro grado. In quanto alle mi$ure delle palle col $uo vento que$ta o$$eruanza $arà a$$ai commoda, e $opra al tut- to la facilità del mi$urare, molto mi piace, ma parmi circa al mi$urare vederci vna difficultà non pic- cola, quale accaderà nel traguardare per il piano delle mire, poi che parte di que$te verranno fer- mate $opra alle righe alte, & poi $opra la gamba dilegno che è ba$$a, & non andando i traguardi pa- ralelli all'Orizonte conuiene che le mi$urationi non venghino giu$te. AV. Buona opinione è la vo$tra, & il rimedio è di già preparato, qual $i farà col mezo d'vna riga $imilmente di metallo, & del- l'i$te$$a larghezza laquale $i vede al $uo luogo, nel detto di$egno per la graduata doue è QR, che inca$$ata nel legno $i deue potere alzare, dalla parte EI, ouero EF, $i che $tando tutta la $ua lun- ghezza CE, 6, con vno $te$$o piano dell'altre righe, le mire non haranno l'oppo$itione da voi fatta, douendo$i anco nel re$to della longhezza 7, 8, accommodare vn'altra di e$$e righe, co$i graduata, ma inca$$ata, & fermata nel legno, e que$to non folo per accompagnare l'altra prima QR, mobile, ma douendo l'anello poter$i fermare alquanto fuori dell'angolo retto, quando occo- re$le, & $tare la prima riga alta, nel mi$urare le di$tanze è bene che l'anello po$$a $correre, & che re- $tino ba$$i i numeri de gradi di detta $cala altimitra 7, 8, ne può per tal ba$$ura accadere errori, ma$$ime che in tal parte non pa$$i la linea vi$uale, $tante la grandezza delle ba$e, che $i deuono fare; e perche vediate chiaramente tutte le parti di e$$o mezo bale$trino, e come deuono e$$ere me$$e al $uo luogo, ho fatto il terzo di$egno DT, che mo$tra il rouer$o, & con li $uoi pezzi da parte, che vi vanno inca$$ati, cioè la prima riga 24, 25, che deue e$$ere mobile per porerla alzare, come $i di$$e, & $i vede per la TV, alzata col mezo di due ma$chietti, la te$ta larga de quali $arà 1, 3, dentro la gro$$ezza dellegno, la quale $pinta con l'vnghia d'vn dito della mano in dentro, tanto che e$$a riga $i alzi all'altezza dell'altre, e perche e$$i ma$chietti hanno all'altra te$ta $ottile la $ua vite, quale deue entrare nella madre vite, doue $ono i bucchi notati 4, 5, le quali vite fermate nelle due parti 3, 5, 1, 2, $i che la $ua lunghezza non ri$alti $opra la gro$$ezza del legno, ne impe- di$ca l'anello nell'andare in sù, o in giù, e per più chiarezza $i veda la riga 25, 24, doue $ono i bucchi, & li ma$chietti 22, l'altra riga da inca$$are immobile $arà la 28, 29. In quanto alle mi- re per traguardare, elle $i deuono fare di metallo, & in tre modi, come $i vede per la 13, con le due gambe, doue po$$a entrare la larghezza delle righe, per poterui $correre per la lunghezza, & $o- pra $ia il $uo giumone 14, & di que$te $e ne faranno due, le $econde mire $aranno le $egnate per 30, fatte come vn quadro lungo da vna parte qual va $egato per quadro in croce, sì che per e$$i tagli $i po$$a traguardare da ogni parte $opra al centro E, la $ua gamba 32, $i farà tonda, & di gro$$ezza tale, che po$$a entrarene' bucchi del detto centro E, doue $arà la madre vite, acciò che con la vite di detto piede, la mira $tia ferma al $uo luogo, e non po$$a ca$care quando $i vuole ope- rare l'i$trumento, il terzo traguardo, o mira $arà la 15, 17, fatta per di $opra a modo d'vna lunet- <p n=>295</p> ta con vna punta nel mezo, che ca$chi $opra al centro de gli angoli, come deuono cadere tutte l'al- tre, & fatte d'vna $te$$a altezza. Re$ta il ricono$cere la forma dell'anello di già detto, doue per di $opra vien fermata la te$ta I, del mezo bale$trino, come nel primo di$egno in H, $i vede $opra l'anello X, quale $pinto in sù fa l'angolo ECI, e tutti quelli che ne occorrono, e fermato in O, deue fare l'angolo retto, $i che la te$ta della vite entri dentro nel legno, acciò re$ti immobile quan- do $i vuole, laqual vite $i deue far venire alla parte de$tra $otto l'angolo, acciò non impedi$ca il tra- guardare, & oltre al detto anello, $i farà al fin della gamba, il $uo ca$$ettino di metallo per tenerui le mire, & il piombino <07>, col $uo filo di $eta <07>, 11, la te$ta del quale deue pa$$are per il buco d'vna cannetta di ottone, come è la 10, 11, & che $ia tanto $ottile che entri nel buco del cen- tro E, la ca$$etta propo$ta $arà per la 21, 19, & 19, 17, altezza, & la longhezza 17, 18, la te$ta che $i $erra 15, 16, col mezo di vna molla, che $erra, & apre nella parte 20, e me$$a al $uo luogo, come $ta la R <07>, $i douerà da due parti $aldarui $opra vn pezzo di verga eguale alle al- tre per potere traguardare da vna te$ta all'altra $opra vno $te$$o piano, il pezzo $aldato $i vede per 6, 5, douendo il $imile e$$er fatto all'altra parte oppo$ita all'angolo CE, cioè ver$o la man $mi- $tra, come ancora $i douerà aggiungere tal gro$$ezza, ma dell'i$te$$o legno, all'altra te$ta che $i vede per V. AM. La fattura dello $trumento, è $tata a$$ai bene da me inte$a, $tante le co$i diligenti di- mo$trationi da voi fatte, pur che con l'i$te$$a facilità po$$a intendere il modo di operarlo, e perciò de$idero che mi mo$triate la pratica, per ciò fare. AV. Molto bene intenderete il tutto, poi che il modo dell'operare non potrà e$$er più facile, ne più giu$to, come già li di$$i, e prima in tutte l'ope- rationi da fare, conuiene hauere preparato vn ba$tone da ficcare in terra, con vna mor$etta di ferro con la $ua vite per pigliare la gamba di legno di e$$o $trumento, & tenerla ferma immobile, e per la prima dimo$tratione vi voglio mo$trare il modo da liuellare vn $ito, quale proporremo, $ia il piano EF, doue fermato in terra il piede del ba$tone E, & alla te$ta F, che vi $arà la detta mor$etta $i fermerà la gamba dell'i$trumento, con l'angolo perpendicolare col $uo piombino, come $i vede per<marg>Come $i li uelli.</marg> BG, e ca$cando e$$o piombino BH, $opra al centro O, $i la $cierà fermare, e poi traguardando per il <*>ano della gamba $opra l'altezze del metallo, doue $opra le te$te $aranno le $ue mire, $i farà notare, oue batterà la linea vi$uale BG, laquale $i pre$uppone, che dia nella pertica CD, nel $egno C, & mi$urato poi l'altezza C, con quella dell'i$trumento EF, la diuer$ità, che $i ri- trouerà tra l'vna, & l'altra mi$ura, $arà la inegualità del piano, cioè quando la DC, fu$$e per e$- $empio cinque piedi, & EF, quattro, il $egno D, ouero il $ito $arebbe più ba$$o vn piede, che e$$endo eguali e$$o $ito, $arà $imilmente con l'i$te$$o piano della linea vi$uale, e per certificar$i che la liuellatione $ia giu$ta, $i farà la riproua, cioè $i leuerà l'i$trumento, $enza muouere il ba$tone, & $i capouolterà la BH, per traguardare di nuouo per la parte oppo$ita alla prima, & aggiu$tato il li- uello, $i che il filo torni a battere $opra al $uo $egno, & ferendo la vi$ta nell'i$te$$o luogo C, il li- uello $arà giu$to, & variando nel dare più ba$$o, o più alto il difetto verrà dall'angolo della $qua- dra BIO, qual potrà e$$ere $otto $quadra, o $opra a $quadra, & facile al coreggerlo per via della<marg>Riproua per aggiu- $tare il li- uello.</marg> vite, & ridurlo, con tale e$perienza con l'angolo perfetto, come $i deue fare nel prin cipio per ter- minare il luogo da fermare l'anello con la detta $ua vite. AM. L<*>ordine del liuellare è a$$ai facile, come è anco il coreggere la $quadra, e però $eguitate d'intorno al modo da mi$urare le di$tanze. AV. Voglio prima per facilitare l'intelligenza delle co$e più difficili, mo$trarui l'ordine da mi$ura- re le di$tanze $opra a vn $ito piano, con ilquale ordine $i potrà poi mi$urare qual $i voglia altro $ito, di altezza, o di profondità, e per ciò fare, pre$upporremo voler $apere la lontananza che è dal $egno A, al B, & ritrouando$i in A, $i fermerà il ba$tone in terra con l'i$trum ento fermato nella mor- $etta, & non con l'angolo perpendicolare, ma in piano, & $enza piombino, come $i vede per OP,<marg>Mi$urare le di$tãze.</marg> con la $quadra OZM, e traguardando per le mire fermate al $uo luogo per la dirittura della gam- ba OP, al $egno B, & per tal vi$ta fermato lo $trumento, $i traguarderà poi per l'altra parte ON, con l'i$te$$a mira O, che dicemmo douere e$$ere tagliata in croce, a qualche $egno, qual pre$upporremo $ia il C, cioè vn ba$tone, o pertica fitta in terra; e ca$o che nel detto $patio AC, fu$$e qualche impedimento di ca$e, o d'alberi, che $i oppone$ie alla vi$ta, come alcuna volta accade, & che la ba$e AC, non pote$$e venire con l'angolo <*>etto eguale a quello dello $ttumento, e$$o an- golo $i potrà alquanto alterare, ma poco $otto, o $opra a $quadra, col fermare l'anello con la vite, più in giù, o più in sù $opra la gamba, & tornato a fermare le parti dello $trumento, cioè che la gamba OB, per le mire feri$ca il $egno A, (come $i di$$e,) & il braccio ON, l'altro $egno C, & $enza muouere l'i$trumento, $i faccia mi$urare con pa$$i, o altra mi$ura la longhezza della ba$e AC, che vorremo fare, e per e$$empio diremo, che ella $ia pa$$i $e$$anta, doue $i rermerà vna bac<*>etta, e per tal dirittura $i fermeranno altre tre bachette fitte in terra, & ben diritte, $i che la linea vi$uale, che pa$$a per le mire ON, le incontri tutte da vna parte, come $i vede per la OG, che pa$$a per le bachette LIH, e ciò fatto lieui$i il ba$tone con l'i$trumento fermato nella mor$etta $enza alte- rare il $uo angolo, & $i torni a piantare $opra al termine delle $e$$anta pa$$a, e tanto manco quanto i <foot>$o$$anta</foot> <p n=>298</p> principio dell'altezza L, cercheremo di $apere tal mi$ura, con vna $econda po$itione, e però ci re- tireremo in dietro $opra l'i$te$$o piano, e per e$$empio doue è il $egno X, pianteremo il ba$tone col $uo $trumento, che come $i di$$e, $i vede per ZQR, & per la gamba ZQ, torneremo à traguardare, alla cima del monte nell'i$te$$o $egno A, & $ermato l'i$trumento $opra a tal vi$ta, no- teremo $opra a quanti gradi batterà il filo del piombino PQ, & pre$upporemo, che ca$chi $opra al trenta, cioè in P, che è la metà dell'altra parte del quadrante nell'ombra ver$a, doue cadendo il piombino in tal parte, la proportione della mi$ura $i và radoppiando, $i che li trenta gradi fanno l'i$te$$o effetto de' $e$$anta primi dell'ombra retta, e però, $i termini doue batte la linea vi$uale ZA, $opra il piano del $ito, e ciò $i farà col traguardare dall'altra parte Q, dello $trumento, $enza muo- uerlo, & la vi$ta terminerà in &, e però dico e$$ere dell'i$te$$a proportione l'angolo, che fa il per- pendicolo del piombino QO, $opra il piano PR, con la $ua ba$e P &, all'altezza perpendico- lare AL, del monte, & alla ba$e L &, cioè per due volte tale altezza, & facendo mi$urare lo $pa- tio dalla prima po$itura S, cioè da doue termina la linea vi$uale TA, in terra, che $arà in R, che per modo d'e$$empio diremo e$$ere dal $egno R, al &, pa$$i cento, che tanto $arà l'altezza del mon- te per il perpendicolare AL, che voleuamo $apere, e per hauere la mi$ura della ba$e HL, di e$$o monte, $i farà mi$urare lo $patio H, termine dell'a$ce$a HA, $ino in R, e trouando e$$ere tale di$tanza pa$$i 35, quali $i trarranno dal centro, ne re$terà 65, e tante pa$$a $arà la ba$e, & L. AM. Ho molto bene vi$to la facilità, & la giu$tezza delle mi$ure mediante la proportione delli an- goli, per i numeri mo$tratici dal filo del piombino, ma facendo voi le dimo$trationi con la più fa- cile o$$eruanza, cioè in fare cadere e$$o filo $opra le parti medie, & più commode, che occorren- do poinon potere hauere il commodo di fare le po$itioni co$i proportionate, o l'hauere a $er- uir$i, delle multiplicationi, & $compartimenti di numeri, molti ciò non $apranno effettuare. AV. Con l'e$$empio di quanto ho detto, $i po$$ono fare tutte le mi$ure, e particolarmente nel pri- mo mo$trato, col mezo del formare gli angoli, & vna parte mi$urare col pa$lo, o altra mi$ura, & l'altra con la $cala altimitra, & con la $emplice vi$ta, e per trattare in tal materia di quelle difficulta, che ne po$$ono occorrere $opra diuer$i $iti da mi$urare, col mezo del quadrante, prima pre$upporre- mo di volere mi$urare l'altezza d'vna torre, come $i vede nel detto di$egno per 7, 9, altezza della torre, e doue $opra al piano 7, 8, ci po$$iamo acco$tare al $uo pie de, & lontano da e$$o quan- to ne tornerà commodo fermeremo il ba$tone $opra al $egno 11, con l'i$trumento nella $ua mor$etta, come $i di$$e di $opra, e traguardando per la $ua gamba, alla $ommità dell'altezza di e$$a torre, che $arà 11, & 9, diremo che il piombino batta $opra a venti gradi, quali e$$endo l'altez- za parte delli $e$$anta gradi, con che $i graduò le parti del quadrante, l'altezza della torre 7, 9, $a- rà con la ba$e 7, 11, con l'i$te$$a proportione ch'è dal venti al $e$$anta, cioè e$$a ba$e $arà vn terzo di detta altezza, & facendo mi$urare dal $egno 11, doue $i pretende, come $i di$$e, che termini la li- nea vi$uale, & trouando che tal di$tanza 11, 7, $ia dodici pa$$i; l'altezza della torre 7, 9, $arà pa$$i 36, e quando vole$$imo ciò $apere per via di moltiplicationi, per tutti que' numeri in diferenti, che ne può $egnare il piombino, ciò potremo $apere col mezo della regola deltre, per le tre quanti- tà, che ci $ono note, cioè la prima di 20. gradi del quadrante per l'ombra retta, la $econda i 60. gradi con che è $compartito e$$o quadrante, la terza $arà il 12, ba$a, ouer di$tanza, che è dallo $trumen- to, & piè della torre, onde moltiplicando la $econda quantità, che è 60, col dodici ne verrà 720, che partito per 20, ne re$terà 36, che $ono la quantità delle pa$$a della torre già detta, & ritro- uandoci col no$tro $trumento $opra la torre, & fermato, come $i vede per 1, 3, 6, con la $ua gam- ga 1, 4, per di fuori ver$o il piano, & ferendo da ba$$o la linea vi$uale 1, 4, nel $egno 8, & che il filo del piombino 1, 5, ca$chi $opra al 2, cioè al 60, che è la parte media, la di$tan- za dal $egno 8, al piede 7, della torre $arà eguale alla $ua altezza, la quale col mezo d'vna cor- da, & d'vn pe$o attaccatoui, e mandata a ba$$o dalla cima Q, al piede 7, & tornata in al- to, e mi$urata $aperemo e$$a $ua altezza, & in$ieme la di$tanza del piano 7, 8, e perche anco re- $tiate $odisfatto nell'intender la diuer$ità delle mi$ure lontane, che occorre$$e a fare $tando $opra al monte, o altroue pre$upporremo di ritrouarci $opra al detto monte A, & per le mi$urationi fatte, $apere l'altezza AH, della $ua di$ce$a, cioè che ella $ia pa$$i 130, fermeremo il ba$tone con lo $trumento, come $i vede per BO, $i che per la parte dell'angolo DE, po$$iamo fare andarè la linea vi$uale il più paralello alla di$ce$a del monte, che $i potrà, come per la DH, $i vede, & fer- mato lo $trumento $i noterà doue batte il filo del piombino DI, che $upporremo $ia $opra a 36. gradi, onde $aperemo che l'i$te$$a proportione, che $arà dal 35. alli 60. gradi con che è $cōpartito il quadran <marg>Come$i mi $uri con la $cala alti- mitra, do- ue non $i pofsa aui- cinar$i.</marg> te, $arà tra la perpēdicolare del filo DI, alla ba$e IE, ouero dall'altezza AL, alla ba$e LH, e per troua re la quãtità, delle pa$$a di e$$e due parti incognite, $i lieui lo $trumēto dalla mor$etta, & $i po$i $piana- to $opra a vn foglio reale di carta, doue $ia circa al mezo della $ua larghezza tirato vna linea retta, & poi da ba$$o vn'altra per il trauer$o, che $i parta dalla re$ta della prima, & faccia angolo retto, de$critto cō quell'ordine, che $i mo$tro nel principio del Primo Lib. $i che l'angolo $ia pfettamēte retto; pigli$i <p n=>299</p> poi lo $trumento, & $i metta il centro D, $opra la te$ta di e$$a prima linea, & $i tiri per di $opra il filo del piombino attaccato al $uo luogo, & fermato la gamba $i che tirato e$$o filo $i po$i $opra a i detti 35. gradi, & che venga $opra alla detta linea giu$ti$$imo; accioche e$$o filo, che douerà e$$ere alquanto longo, facci l'effetto della linea che $i parte dal centro dell'i$trumento, come pri- ma faceua il piombino O, I, & poi $i tirerà vna terza linea conforme a quella, che $i fece vi$uale, <*> $opra dal centro D, & E, & vada in infinito, $i che cada $opra la $econda linea angolare da ba$$o, e ciò fatto con quelia diligenza che conuiene, con vna riga giu$ta, & vna punta $ottile di compa$$o $i tiri la terza linea, & haueremo $ormato vn'angolo eguale al DEI, ouero all'altezza del monte LA, & ba$a LH, nè re$ta altro da fare, $e non $compartire e$$a terza linea, che pro- porremo $ia la AH, con quel numero di pa$ia, che $i troua l'altezza della $alita del monte, cioè in 130. & $compartita a decine ella ne $eruirà per $cala altimitra per mi$urare non $olo la perpendicola- re AL, ma la ba$e HL, che è quello, che cercauamo $apere con la notitia d'vna parte; come an- co $i può trouare per la regola detta, mediante la po$itura che $i face$le AR, $i che il filo del piom- bino cade$le $opra al 60. numero medio, & poi col numero delle pa$$a della ba$e RH, $tante le inter$igationi del piombino per le due vedute AR, & AH, e per vltimo douendo mo$trarle l'ordine da mi$urare le di$tanze più longhe, e ciò $i farà con l'i$te$$a regola; che $tando noi $opra al- l'altezza del monte A, & voler $apere la lontananza $ino in &, $opra al piano H &, $i traguar- di a quel $egno, & notato doue batte il filo del piombino, e batten do $opra al numero 30. dico che per le tre quantità di numeri, che ne $on noti, cioè 30. della graduatione, centro dell'altezza del- la perpendicolare del monte, & li 60. gradi, con che è $compartito il quadrante, & come $i di$$e multiplico 100. per 60. & ne viene 600. che partito per 60. vi viene 200. che $ono le pa$$a L &, e quando anco ci ritroua$$imo $opra à vna torre, troueremo $imilmente con l'i$te$$a regola, e con la notitia della mi$ura del piano, l'altezza di e$$a torre, benche que$ta $i po$$a mi$urare con vna cor- da, come $i di$$e. AM. L'ordine da operare il quadrante $i può dire che $ia noto a tutti, poi che ci $ono molti autori, che lo mo$trano, e$$endomi $tato molto grato la facilità delle mi$ure fatte con la po$itione nel formare l'angolo, & $aper le di$tanze, con tanta facilità e giu$tezza col mezo della $cala altimitra, douendo anco non poco apprezzare l'hauer vi$to il modo da mi$urare, per via di li- neamenti il perpendicolare, & ba$e de monti, che è mi$ura delle più incognite, & re$to $olo de$ide- ro$o, che mi mo$triate il modo del leuare le piante. AV, Per effettuare il $uo de$iderio, le mo$tre- tò prima il modo di mettere in di$egno vn $ito d'vna campagna, o pae$e, perche dalla facilità di que$to intenderete meglio quelle difficultà, che pote$$ero accadere nel leuare le piante delle For- tezze, o altri recinti di Città, ò Ca$telli, e per ciò effettuare la figura, che vedete nel pre$ente di$e- gno con diuerfe linee circondata, ne rappre$enterà e$$a campagna con fo$$e, o $trade d'ogni intor- no, che po$$ono $eruire per confini, come $ono le parti ABC, & NML, e quello che $egue,<marg>Come $ipi gli in di$e- gno i confi ni d'vna frontiera.</marg> & douendo $opra vna carta, & in quella grandezza, che $i vorrà tra$portare tutto e$$o circuito, con gl'i$te$$i angoli, e mi$ura, apriremo al $olito il mezo bale$trino $enza fermarlo con la vite, ma con i <*>oi bracci mobili, fermandolo nella mor$etta $opra al ba$tone, che $i vede KT, & $trumento SVY, auertendo che deue $tare in piano, & con le righe, ouero bracci per di $otto, ver$o il piano del $ito, e perche $i po$$a terminare la vi$ta $opra a cadauno delli angoli, non vi e$$endo $egnali, vi $i farà mettere in piedi vna pertica; & per dar principio, pre$upporemo fare la prima po$itura $opra l'angolo N, doue $i fermerà il ba$tone con l'i$trumento, che $i vede per 4, 3, cioè gamba, & 4, 2, 1, bracci, che $i deuono allargare, & $errar$i conforme alle parti dell'angolo da pigliare, co- me $i vede per le due parti NM, & NA, $i che per la dirittura delle righe, la vi$ta della riga, o braccio 4, 1, feri$ca nel $egno M, & l'altro braccio 4, 2, feri$ca nel A, e ciò fatto, $i lieui l'i$trumento dalla $ua mor$etta, & come egli $tà aperto, $i po$i $opra al piano d'vna carta reale, & $i tiri leggiermente vna linea da ogni parte, $i che vi $i formi l'i$te$$o angolo, e perche con la po$itura di que$to, & di tutti li altri angoli, douemo de$criuerli con la grandezza delle lor parti, onde connie- ne far mi$urare e$$e parti, & volendo in parte che $i lieua la pianta de$criuerla giu$tamente $opra la<marg>Leuar le piante, & porle in di $egno con la $ua mi$u ra.</marg> carta, $i hauerà fatto la $ua $cala altimitra, conforme alla $ua grandezza con quella del circuito di e$- $a campagna, come $i dirà, e però diremo e$$ere la parte NM, pa$$a 80, termineremo la $ua li- nea di tal longgezza, come anco l'altra parte NA, che $ia pa$$a 65, che tanto $i tirerà in lon- ghezza, e ciò fatto $i tornerà l'i$trumento, $opra al ba$tone nella $ua mor$etta, & $i anderà per la $e- conda po$itione, e per e$$empio, $opra l'altro angolo A, $i che vno de' $uoi bracci, $i fermi alla di- rittura della parte mi$urata, cioè alla AN, & l'altro $i adirizzi alla parte AB, & agiu$tato per tal vi$ta, $i tornerà a leuare lo $trumento, & po$arlo $opra e$$a carta, $i che il braccio $ini$tro $ia $opra al- la $econda linea AN, & all'altro $i tiri la terza linea AB, con la mi$ura della $ua longhezza, & con taleordine, $i andrà circondando d'ogni intorno, & formare il detto di$egno principiando da vna parte della carta, si che ella re$ti capace di tutta la grandezza del $ito, e quando ciò non $i vo- glia, o non $i po$$a fare, $i noteranno $emplicemente i $uoi angoli con la mi$ura della lor longhezza, <foot>Bb 2 & poi</foot> <p n=>299</p> fatta col rincontro delie bachette DEF, come $i di$$e, douendo$i pero accommodare l'i$trumen- to, non in piano, ma con la $ua gamba in quella eleuatione, che hauerà la $alita del monte, si che $olo il $uo braccio venga in piano, come $i vede per NP, gamba, & NO, braccio per il quale traguar- dando $i formerà la ba$e col mezo delle bachette DEF, con l'i$te$$o ordine detto, $<*>luo che ritro- <*>do il piano da ba$$o ineguale; e per formare e$$o angolo con la $ua mi$ura giu$ta egli $i mi$urerà col mezo d'vna corda tirata, $i che venga in piano, & paralello alla linea vi$uale, & $i e$$equira $enza alcuno errore, come anco $i $arà, $tando $opra al monte per mi$urare la $ua a$ee$a, ouero di$ce$a QZ, $eruendo$i della ba$e ZX, $opra a e$$o monte, con la prima po$itura SY, gamba della $quadra, & angolo SX, per la ba$e ZX, con l'o$$eruanza delle tre bachette 1, 2, 3, & in fine per la $e- conda po$itura, & linea trauer$ale TQ, $opra al braccio VR, $apremo l'altezza della di$ce$a, che voleuamo $apere. AM. Que$to modo di mi$urare è co$i chiaro, e facile, che vna $ola regola ne $ar- ue in tutte le occorrenze d'ogni longa di$tanza, pur che la longhezza della gamba ne po$$a $eruire, benche, come dice$ti, $i po$$ino fare maggiori le mi$ure, cioè di canne, o pa$$i triplicati, onde ne re$to $odisfatto, e tanto più re$terei quando pote$$imo mi$urare, & $apere il perpendicolo dell'altezza del monte, & la quantità della $ua ba$e $opra al piano. AV. Potremo $apere l'vna, & l'altra mi$ura, e que$to le mo$trerò far$i anco col mezo del quadrante, come nel $eguente di$egno potrete ve- dere, cioè per AH, altezza del monte, proponendo ritrouarei $opra al piano H &, & pian- tato il ba$tone $opra al legno X, con l'i$trumento nella mor$etta perpendicolare col $uo piombi- no, come $i vede per BTY, & piombino BS, traguardando per la gamba, all'altezza del mon- te al $egno A, e fermato $opra a tale vi$ta l'i$trumento $i noterà, doue batte il filo del piombino BS, $opra la ba$e, ouero diagonale TY, & per facilitare l'e$$empio pre$up poremo, che batta $opra l'angolo medio, cioè in I, che $arà $ul numero 60, & l'intiera diui$i one d'vna delle parti del quadrante, onde e$$endo eguali tra di loro i due angoli IBY, & BIT, $arà $imilmente egua- le l'altezza del monte nel $uo perpendicolare AL, con la ba$e LR, e perch e l'vna, & l'altra par- te, n'è incognita, cioè dentro il corpo del monte, per non ci potere auicinare al termine da ba$$o del <fig> <foot>Bb princi-</foot> <p n=>300</p> & poi con più commodità $i formerà il $uo di$egno, notando il vento della prima po$itura per volta- re per il $uo ver$o, & farui la $ua bu$$ola: e que$to è quanto mi occorre dirle d'intorno al formare co$i fatti di$egni, douendogli mo$trare il modo da leuare le piante delle Fortezze, e douendo con vna $ola dimo$tratione farle vedere le difficultà, che po$$ono accadere nel leuare in di$<*>gno le Fortezze antiche, & le moderne, per il pre$ente di$egno $i potrà vedere la dife$a del baluardo CE, con i $uoi fianchi coperti dalli orecchioni, & l'altro HO, $coperto $enza e$$i orecehioni, & il terzo cor- po di dife$a, $arà la più antica, cioè il torrione & Z, & per leuare que$te piante, $i deue attendere con diligenza a tre co$e principali, e prima pigliare li angoli giu$ti, $econda mi$urare tutte le parti, terza & vltima, notare le dife$e che pigliano le fronti de baluardi da ogni parte nella lunghezza del- <marg>Per leuare le piante delle For- vezze a tre co$e $i de- ue attende re.</marg> le cortine, circa al pigliare li angoli, $i o$$eruerà l'ordine detto; ma perche molte volte le linee, che fanno le cortine, $i inter$ecano nel mezo della piazza, & gola del baluardo, o torrione, doue in parte co$i ba$$a per le dife$e de parapetti, che vi $on d'intorno, non $i può $coprire la dirittura di e$$e cor- tine, onde conuiene aitar$i con l'arte, in que$to modo; e prima pre$upporemo dar principio, per le- uare le piante, $opra al torrione AR, & per potere $opra al mezo della $ua gola R, pigliare l'an- golo delle due cortine, a$cenderemo $opra l'altezza del parapetto, cioè $opra la parte S, doue corri$ponde la dirittura della cortina & Y, & per tal dirittura $i facci fermare due bachette fitte nell'altro parapetto rincontro $opra &, lontane l'vna dall'altra tanto, quanto $arà gro$$o e$$o para- petto, o merloni di cannoniere, & poi $i vada dall'altra parte in T, per pigliare la dirittura della cortina QO, & $opra all'altro parapetto, o dife$a &, $i fermino altre due bachette, & per vltimo $i de$cenderà $opra la piazza nel mezo della gola, o doue $i inter$echeranno le due linee mo$trate nel rincontro delle quatt<*>o bachette, iui $i fermerà il ba$tone, che $arà in R, & con l'ordine detto, $i pi- glierà l'angolo, & $i de$criuerà $opra la carta, con la mi$ura della longhezza delle cortine, & gro$$ez- za delle dife$e, e larghezza della piazza, sì nella gola, come anco per la longhezza RV, & lar- ghezza TS, e ciò fatto, $i $eguiti a mi$urare la longhezza della cortina & O, auertendo di no- tare a quante pa$$a pigli la dife$a la fronte MP, del baluardo oppo$ito, quale pre$upporremo termi- ni al $egno Q, & lontana dal fianco del torrione &, quanto $arà, $eguendo il re$to QO, & $o- pra la gola del baluardetto HOM, $i pigli l'angolo N, nel modo detto, con la longhezza de fian- chi PO, & HI, col diametro per la longhezza MN, $eguitando nella cortina a mi$urare; $ino a doue la fronte GD, dell'altro baluardo piglia la dife$a, che $arà in L, notando tal mi$ura, come <fig> <p n=>301</p> $i farà ancora $ino in K, doue la fronte IM, del primo baluardetto piglia e$$a dife$a, & $i $eguiti $i- no al fine della cortina C, & doppo l'hauere pre$o l'angolo $opra al mezo della gola di que$to vl- timo baluardo $i mi$urerà tutta la longhezza CD, & la larghezza del fianco, & della $palla, e poi appartatamente l'vna, & l'altra con le $ue fronti DFG, ne $i potrà fallare anco al pigliare il detto angolo GFD, benche que$to venga formato dal termine delle dife$e, che $i pigliano nella corti- na, & dalla longhezza de fianchi, & $palle CD, EF, & in fine notato la lunghezza della piazza XG, con la gro$$ezza delle dife$e, & longhezza delli orecchioni, con la larghezza poi delle piazze de terrapieni delle cortine AB, $i hauerà e$$equito quella diligenza, che $i deue d'ogni intorno la Fortezza per di dentro, re$tando la larghezza della fo$$a con la $ua contra$carpa, & $trada coperta per di fuori, che e$$endo e$$a fo$$a piena d'acqua, & non volendo mi$urare la $ua larghezza con vna cor- da $i potrà tal $ua larghezza pigliare $opra la $trada coperta per lo $patio di <28> <G>*w</G> con la dirittura di e$$a contra$carpa con quella della fronte del baluardo, $empre però che vadino paralelle, e propo- nendo con tale ordine $i $ia d'ogni intorno notati li angoli, & le mi$ure della Fortezza, & che poi in ca$a con commodità vogliamo fare il di$egno della $ua pianta, douemo prima preparare la carta in quella grandezza, che vorremo, & fare la $ua $cala altimitra, $i che la Fortezza con tutte le $ue parti, vi $i po$$a commodamente de$criuere, e per non fallare al fare que$ta $eala, dalla quale ne dipende la perfettione del di$egno, $i vedrà quanto $arà a vn dipre$$o larga, & longa la Fortezza col $uo fo$$o, e parte della $pianata, & fermata la carta $opra vna tauola; come per e$$empio $i vede per la $egna- ta TS, ella $i $compartirà per quel numero di pa$$i, che $arà, ò tutta, o parte della Fortezza, che vorremo mettere in di$egno, & da tale $compartimento $e ne hauera la $cala, che $i vede notata in detta carta, con la quale $i anderà formando il torrione Q, e il baluardetto P, & l'altro baluar- do V, con le $ue cortine, & dife$e conforme alli angoli, & mi$ure notate, onde come $i vede non deue e$$ere alcuna varietà di mi$ura, o proportione $e non dalla piccola forma alla grande, come $tà la EY, & ER, con l'altre che $eguono, e$$ere in tutto $imile alla Fortezza reale MQMK, & GL, e que$to ne ba$ti d'intorno al leuare le piante. AM. Poi che con tante particolari diligenze mi hauete mo$trato il modo da leuare le piante, col mezo dello $trumento, re$ta per vltimo, che mi dichiariate, come $i po$$a leuare in di$egno i confini d'vna frontiera, tra vno $tato e l'altro, $enza il n ezo di $trumento, o altra fattura apparente, & che po$$a arrecare $o$petto a nemici, poi che a di- fen$ori importa a$$ai, il $apere il pae$e, con i pa$$i de fiumi, & gl'impedimenti delle lagune, & delle $trade commode, o incommode per doue il nemico pote$$e pa$$are, come anco a e$$i difen$ori, non $olo per il riceuere i $occor$i, ma cercare ogni maggior vantaggio per impedire, o trauagnare e$$o nemico. AV. Molto a propo$ito è tal diligenza, & vi dirò quello che io $te$$o ho fatto, non molti anni $ono, cioè occorrendo a quel Prencipe, che mi comandaua, $apere da che parte il nemico po- te$$e con più commodo entrare nel $uo ftato, & come all'oppo$ito $e gli poteua impedire, & darle quel maggiore trauaglio, che col mezo delle $ue forze, & del $ito $i poteua fare, onde per e$$e quire $rdeue prima $tabilire l'ordine da tener$i, sì per leuare il $o$petto, come per fuggire que pericoli, che<marg>Come $i metta in di $eguo vna fr <*>tiera sē za $trumē- to.</marg> po$$ono accadere, quale ordine $arà il caminare come viandante, cioè e$$ere a cauallo, & hauere al- manco vn $eruitore e$perto, che vada a piede; & nell'effettuare il $eruitio, conuiene far quattro co$e, e prima mi$urare con quella più diligenza che $i può, il viaggio; $econda pigliare il vento in tutte le volte per le diriture, o fo$$e, & argini, e fiumi che $i trouano; terza notare in di$egno tutti i $iti, sì di ca$e, come di ville con i $uoi nomi, e particolarmente de pa$$i difficili, & notare la larghezza delle $trade, & l'altezza de gli argini, & de fiumi con la profondità delle $ue acque, quarta, & vltima ha- uere qualche pratica di giudicare le lontananze di altri pa$$i, $tagni, o fiumi, che fu$$ero fuori, & al- quanto lontani dal viaggio, che $i fa, per metterli anco que$ti in di$egno: Circa a particolari d a e$$e- quire le quattro dette co$e, dico, che per la prima del mi$urare, que$to $i fa co' pa$$i andanti, $i del pedone, come anco del cauallo, che camini moderatamente, & per tenere a mente i numeri de pa$- $i, deue il pedone hauere la $ua corona, & a ogni cento mandare a ba$$o vn $egno; e per la $econda co- $a del pigliare i venti, deue il patrone hauere l'oriolo da Sole d'auorio, o d'altra co$a, con la lanzet- ta della Tramontana più grande, che $i può, $i che per di fuori d'ogni intorno vi $ieno gli otto venti, e tanto lontani l'vno dall'altro, che vi $i po$$a notare tre linee, che $comparti$cano in quattro parti tale lontananza, per potere $apere le quarte da vn vento all'altro, per doue correrà la dirittura della $tra- da, argini, fiumi, o altro per notarli, in que$to modo $i hauerà vna carta non molto larga, ma longa, & fattone vn ruotolo, da vna te$ta $i darà principio a notare quello, che $i troua per doue $i cami- na, notando prima il vento, & poi la dirittura, ò forma circolare che haue$$e la $trada, & al fine i pa$- $i della longhezza, tirando vna linea col lapis, doue $i po$$a de$criuere e$$i pa$$i, & il vento, per doue $arà voltata, cioè i pa$$i col numero, & il vento, con vna $illaba, cioè $e $arà per leuante $i metta. L. con quelle quarte d'appre$$amento, che harà con l'altro vento propinquo, & appre$$o $i notino tut- te le co$e notabili del $ito, come $i di$le, ouero $i notino da parte col $uo contra$egno. E perche mol- te volte non conuiene operare l'oriolo, o la bu$$oletta per non dar $o$petto a gli habitanti del luogo, <p n=>302</p> ci potremo preualere della vi$ta del cor$o $olare, e cono$ciuto il Leuante, & il Ponente $apremo il Mezo giorno, & la parte della Tramontana, & con quc$ti potremo notare li altri venti, e quando an- co fu$$e nuuolo, & il Sole coperto, $i riguardi alle colombare, che $empre $on po$te a mezo giorno, & a quella parte delle facciate delle ca$e con la muraglia più negra, che $arà ver$o la tramontana, con i quali $egni $i hauerà l'appre$$amento de venti, & doue non $aranno le ca$e, & in campagna $i e$$equirà con la bu$$oletta, auertendo che nel tirare le linee per il viaggio che $i fa, elle vadino $tor- cendo$i alla de$tra, o alla $ini$tra, come vanno $opra al $ito. In quanto alla quarta, & vltima co$a che è $apere giudicare le lontananze, doue non vi $i pote$$e andare; in que$to affare, la miglior regola $i cauerà dal giuditio, nel $aper proportionare, & moltiplicare, le parti delle longhezze più note con il tutto, benche lontane, e ma$$ime de luoghi notabili, quali anco $i po$$ono $apere dalli $te$$i villani del pae$e, & anco più commodamente certificar$i del tutto, $e come cacciatori, o arcobu$ieri per ti- rare a gli vccelli, o altri animali, anderemo riuedendo il tutto. AM. L'ordine da voi detto a$$ai mi piace del notare tutti li particolari, ma mi pare poi di$$icil co$a formare il di$egno, benche ciò $i faccia in ca$a, & con tutte le commodità, e que$to per douere tra$portare con ordine tante $orti di linee, e co$i diferenti, che mi pare fattura pur troppo e$po$ta a errori notabili. AV. Sempre che venga inte$o l'ordine di quello, che $i opera, non $i farà mai errore, e però ella $i imagini di vedere vna carta piena di linee, numeri, & $chizzi di di$egni, que$to non ha da portare confu$ione, poi che ogni dirittura, & continuatione di linee ne rappre$enta il viaggio fatto conforme al $ito, che và $i- no al fine della carta, & iui notato con vna lettera dell'al$abeto, & con l'i$te$$a $i torna a principiare da ba$$o, $i che poi in ca$a, accommodato la carta in quella grandezza, che $i vuole, & conforme alle mi$ure fatte, $i faccia la $cala altimitra, e con l'ordine detto $i anderà de$criuendo il viaggio, princi- piando doue $i fece la prima o$$eruanza, & con vna bu$$ola grande $i ritroueranno i venti, acciò le li- nee $i tornino $opra alla $ua dirittura, & col compa$$o e riga $i tireranno e$$e linee longhe conforme alle pa$$a notate, con tutti i particolari del $ito (come $i di$$e) de$criuendo il tutto, prima con il lapis, & $tabilito il circuito, $i tirerà poi al $uo fine con l'inchio$tro, & colori, accio che chiaramente ne rappre$enti e$$o $ito, $i come egli $tà naturalmente, & che col compa$$o $i po$$a mi$urare tutte e$$e $ue parti, e perche habbiamo trattato a ba$tanza d'intorno a tutto quello, che de$ideraui d'intende- re, $arà bene, per no$tro diporto, che leggiamo le lettere venute da Fiorenza per intendere qualche nuoua di quelle parti, e però pigliate que$ta che viene a voi. AM. Pur troppo di nuouo intendo, aui$and mi ella la morte del mio cari$$imo fratello, che era la mia compagnia, e tutto il mio bene: on- de il diporto, che mi hauete accennato, non $arà altro, che il con$iderare la perdita grande, che ho fatto al pre$ente, e$$endo re$tato $olo, & priuo di colui, per cui mi conuerrà pa$$ar il tempo in me$titia, & dolore, & viuere $con$olato. AV. Già $apeua io, che'l fine del pa$$are il tempo era la morte; poi- che egli più non ritorna. Onde po$$iamo ben veder noi quanto fragile, & caduca $ia l'humana no- $tra Natura: & però $e hauete inte$o da e$$a lettera la morte di vo$tro fratello, non la douete per ciò tener per co$a nuoua, poi che egli ha pagato quel debito, che tutti douemo pagare, ma $i bene ac- cettar l'aui$o per vn ricordo, & (per dir meglio) per vna citatione, mandataci dal gran Tribunale di Sua Diuina Mae$ta, con la quale ci fa intendere, che a noi ancora fra poco tempo ci conuerrà compa- rire auanti a quella, per renderle conto $tretti$$imo della vita, che haueremo malamente $pe$a, onde conuiene prima ben confultare le no$tre ragioni, & cercare di fuggire quella $entenza, che ne può far andare in quelle habitationi, doue $opra la porta è $critto; V$cite di $peranza voi ch'entrate; poi- che habbiamo tempo per difenderci cō le opere buone, $tando nel no$tro libero arbitrio il $aluarci, & l'andare a goder, doppo que$ta fragil vita, quelle eterne felicità, che Dio ci ha di già preparate nel Cielo. Però non più alle fortificationi terrene, & alle vanita di que$to fallace $ecolo, alle quali ci tra- hono le no$tre ambitioni, ma voglio che attendiamo ad a$$icurar l'anima no$tra con v$are l'inge- gno, & l'opera per fabricare ne no$tri petti vna Fortezza, e pre$idiarla di $anti pen$ieri, e di opere buone per difenderci dalle $tratageme, & in$idie del Diauolo, no$tro comun nemico, per re$tar vitto- rio$i del Regno del Cielo. Il che $enza dubbio otteneremo, & ne riportaremo glorio$a vittoria, quando po$tpo$ta ogni viltà, & codardia d'animo, con ri$oluto volere ci sforzaremo mediante l'aiu- to Diuino (che deue $empre e$$er da noi inuocato) di $uperare le grandi in$idie, che ci tende e$$o no- $tro comun, & potente nemico, con la $peranza certa, che douemo hauere nella bontà; & mi$ericor- dia del Signore: di modo che douendo noi re$tituire que$ta no$tra vita, la quale ci è $tata impre$tata, & non donata, ciò po$$iamo fare liberi quanto più $i può da quello $pauento, che ci apporta la pro- pria con$cienza, aggrauata dal peccato; anzi come quelli, che doppo vna longa prigionia $on po$ti in libertà, co$i a noi ben morendo parra di e$$ere fatti liberi, che pure è veri$$imo quel detto del no- $tro Diuin Poeta, cioè <p>La morte è fin d'vna prigione o$cura, <p>A<*>imi gentili, a gli altri è noia, <p>C<*>no po$to nel $ango ogni lor cura, <p n=>303</p> <p>AM. Vinto dalla ragione, e temperato il dolore, confe$$o e$$er nece$$ario per fuggire il timore della morte, mutar la cattiua vita in buona, & non $tar nel fango, che $ono li vitij, & l'habito fatto nell'of- fendere Iddio, doue $i viue, come fanno li anima li brutti, e però cōuiene mutar regi$tro, & preparar$i alla dife$a, per le male opere fatte, & non con l'i$cu$are il fallo, ma con quella penitenza, & pentimen- to che la debolezza, & la fragilità no$tra potrà comportare, farne la penitenza, $i che il no$tro com- mun nemico perda quelle ragioni, che contro di noi ha acqui$tate, poi che e$$o Poeta $oggiunge, <p>Però chi di $uo $tato cura; ò teme, Proueggia ben, mentr'è l'arbitrio intero Fondare in loco $tabile $ua $peme; <p>AV. Et que$to tanto più douemo far noi, con diligenza, quanto che $iamo di molto a Iddio obliga- ti per le tante gratie ticeuute da quella benigni$$ima mano, oltre che ci ritrouiamo in vna età da non perdere più il tempo, & col Poeta dire, <p>E quanto po$$o al fine mi apparecchio Pen$ando'l breue viuer mio; nel quale, Stamane ero vn fanciullo, & hor $on vecchio, <p>Che più d'vn giorno è la vita mortale Nubilo, e breue, freddo e pien di noia, Che può bella parer, ma nulla vale; <p>Io per me voglio confe$$arui la verità de' miei trauagli, ne quali $pe$$o ho detto tra me $te$$o, quel- <*>o cheeg li $oggiunge, qua$i bia$iman do la vita, <p>Quanti felici $on già morti in fa$ce, Quanti mi$eri in vltima vecchiezza. Alcun dice; Beato è, chi non na$ce, <p>Benche que$to $ia vn modo, che attende al di$perato, & non (come douemo) cioè voler patire per amore del no$tro Creatore, che pur troppo ha patito per noi, poi che na$ciamo Chri$tiani, e tanto cari a $ua Diuina Mae$tà, che per farci degni della Cele$te Patria, di Signore $upremo, sì fece non $olo $eruo, ma e$po$to a tutte le maggior mi$erie; e però affatichiamoci, anco più per acqui$tare il Cielo, di quello, che non habbiamo fatto nell'a$$icurare le Fortezze, doue $i perde $olo il corpo co- ruttibile, & e$po$to a tante calamità, & attendiamo (come $i di$$e) alla $alute dell'anima per non hauerci poi a dolere di noi $te$$i, quando il pentimento $arà del tutto vano, & non $olo fru$tatorio, ma per augumento di pena, che il Signore Iddio ne guardi, douendoci confidare in lui, & dire con l'i$te$$o Poeta, <p>Ma tarde non fur mal gratle diuine; In quelle $pero, ch'in me ancor faranno Alte operationi, e pellegrine, <p>E con que$ti pen$ieri, e de$ideri, con$olate voi $te$$o in que$ta perdita del fratello, ricono$endo il tut- to dal voler d'Iddio. AM. Re$to con$olato dalle vo$tre parole, che $ono da vero amico, & mi quieto in tutto quello, che piace à $ua Diuina Mae$tà; e perche conuiene che io mi prepari per tor- narmene a Fiorenza, doue vengo chiamato, $ia quì il fine de' no$tri ragionamenti, de quali procu- rerò tenere fre$ca memoria, e ma$$ime di que$ti vltimamente fatti, e co$i $pero che anco farete voi, e for$e quelli, che leggeranno que$ti vo$tri $critti, acciò che il Signore Iddio $ia $empre laudato. <HEAD>Il fine del Se$to, & vltimo Libro.</HEAD>