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Version vom 2009-02-14
author | Klaus Thoden <kthoden@mpiwg-berlin.mpg.de> |
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date | Thu, 02 May 2013 11:08:12 +0200 |
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<?xml version="1.0"?> <archimedes xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" > <info> <author>Del Bruno, Raffaelo</author> <title>Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze</title> <date>1767</date> <place>Firenze</place> <translator></translator> <lang>it</lang> <cvs_file>l217.xml</cvs_file> <locator></locator> <echodir>/permanent/echo/guide/L217</echodir> </info> <text> <front></front> <body> <chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <p id="id2780548" type="head"><s id="id2780556">RISTRETTO <lb></lb> DELLE COSE PIU' NOTABILI <lb></lb> <emph type="italics">DELLA CITTA'</emph> <lb></lb> DI FIRENZE <lb></lb> <emph type="italics">SETTIMA IMPRESSIONE</emph> <lb></lb> All'ILLUSTRISSIMO SIGNORE <lb></lb> GIUSEPPE RICCARDI <lb></lb> PATRIZIO FIORENTINO <lb></lb> MARCHESE DI CHIANNI, E RIVALTO <lb></lb> SIGNORE DI MONTE VASO, E MELA.</s></p> <figure id="id2780498"></figure> <p id="id2782429" type="main"><s id="id2780493">IN FIRENZE. MDCCLXVII. <lb></lb> Nella Stamperia di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Stecchi, <lb></lb> e Anton-Giuſeppe Pagani. <lb></lb></s></p> <p id="id2782444" type="main"><s id="id2780478">Per il Carlieri all'Inſegna di San Luigi.</s> <s id="id2780479"><emph type="italics">Con Licenza de' Superiori.</emph></s></p> </chap> <pb></pb> <pb pagenum="III"></pb> <chap> <figure id="id2780463"></figure> <lb></lb> <p id="id2780454" type="main"><s id="id2780453"><emph type="italics">ILLUSTRISSIMO SIGNORE.</emph></s></p> <p id="id2780448" type="main"><s id="id2780444">QUANTE VOLTE <lb></lb> queſt'operetta ha avuta la ſor-<lb></lb> te di comparire agli occhi del <lb></lb> <arrow.to.target n="a0"></arrow.to.target> <pb pagenum="IV"></pb> Pubblico, s'è veduta mai ſem-<lb></lb> pre col nome luminoſo in fron-<lb></lb> te di qualche illuſtre Perſo-<lb></lb> naggio.</s><s id="id2782464"> In queſta ſettima com-<lb></lb> parſa Ella ha il felice riſcon-<lb></lb> tro mercè il favore, che le a-<lb></lb> vete accordato, <expan abbr="Illustrissimo">Illuſtriſs.</expan> Si-<lb></lb> gnore di fregiarſi glorioſamen-<lb></lb> te dell'inclito Nome Voſtro. </s><lb></lb> <s id="id2782466">Qual poteva ſperar mai più a-<lb></lb> morevole Protettore?</s><s id="id2782468"> Voi di <lb></lb> antica ſplendida famiglia, i cui <lb></lb> ragguardevoli Antenati ſi ſo-<lb></lb> no ſingolarmente diſtinti nel-<lb></lb> la magnificenza delle Fabbri-<lb></lb> che, nella ſontuoſità delle fu-<lb></lb> <arrow.to.target n="a1"></arrow.to.target> <pb pagenum="V"></pb> pellettili, nella rarità delle pre-<lb></lb> zioſe raccolte di pitture, di <lb></lb> Sculture, d'intagli, avete qua-<lb></lb> ſi col ſangue ereditata la no-<lb></lb> biliſſima inclinazione a ſi fat-<lb></lb> ti ineſtimabili Teſori.</s><s id="id2780149"> Voi na-<lb></lb> to tra le grandezze d'un ma-<lb></lb> gnifico Palazzo, ove dagli <lb></lb> Eſteri non meno, che da' Cit-<lb></lb> tadini s'ammirano due rare <lb></lb> ſceltiſſime Biblioteche, e di <lb></lb> belle edizioni, e di ſingolari <lb></lb> Codici manoſcritti, avete por-<lb></lb> tato fin dalla Cuna il bel ge-<lb></lb> nio a quelle maraviglie, che <lb></lb> rendono celebri le Città, ed <lb></lb> <arrow.to.target n="a2"></arrow.to.target> <pb pagenum="VI"></pb> attraggono la curioſità de' <lb></lb> culti viaggiatori.</s><s id="id2780118"> Voi, nobil-<lb></lb> mente educato avete con l'<lb></lb> aſſidua applicazione alle bell'<lb></lb> arti, e ſpezialmente al diſe-<lb></lb> gno, e al tocco in penna au-<lb></lb> mentata nel bell'animo voſtro <lb></lb> la ſtima, e l'aſſetto verſo sì <lb></lb> pregevoli Monumenti, in cui <lb></lb> gareggiano mirabilmente la <lb></lb> Natura e l'Arte.</s><s id="id2846482"> Degnate-<lb></lb> vi dunque Illuſtriſſimo Signo-<lb></lb> re, d'accoglierla benigna-<lb></lb> mente ſotto gli auſpici favo-<lb></lb> revoli della voſtra generoſa <lb></lb> protezione, mentre io in atto <lb></lb> <arrow.to.target n="a3"></arrow.to.target> <pb pagenum="VII"></pb> d'offerirvela umilmente m' <lb></lb> inchino.</s></p> <p id="id2780755" type="foot"><s id="id2781983"><foot.target id="a0"></foot.target>a 2 Pub-</s></p> <p id="id2781836" type="foot"><s id="id2781808"><foot.target id="a1"></foot.target>pel-</s></p> <p id="id2781718" type="foot"><s id="id2781678"><foot.target id="a2"></foot.target>a 3 at-</s></p> <p id="id2781403" type="foot"><s id="id2781348"><foot.target id="a3"></foot.target>d'of-</s></p> <p id="id2764050" type="main"><s id="id2764033">Di <expan abbr="Vostra Signoria">V. S.</expan> Illuſtriſſima<lb></lb> Firenze 20. Giugno 1767.</s></p> <p id="id2846428" type="main"><s id="id2781321"><emph type="italics">Devotiſſimo Servitore</emph><lb></lb> Jacopo Carlieri </s></p> </chap> <pb pagenum="VIII"></pb> <chap> <figure id="id2779139"></figure> <lb></lb> <p id="id2798324" type="main"><s id="id2798329">JACOPO CARLIERI <lb></lb> AL LETTORE.</s></p> <p id="id2795515" type="main"><s id="id2799494">C<emph type="italics">Ompariſce per la Settima volta <lb></lb> alla luce il</emph> Riſtretto delle coſe più <lb></lb> notabili di Firenze, <emph type="italics">il di cui primo <lb></lb> eſemplare fù compoſto dal Dottor Raf-<lb></lb> faello del Bruno per ornamento della <lb></lb> Patria, e per comodo de' Foreſtieri. </emph></s><lb></lb> <s id="id2799497"><emph type="italics">Egli traſſe dagli Scrittori più accre-<lb></lb> ditati, e dalla viva voce de' Profeſ-<lb></lb> ſori più pratici quanto ſcriſſe, e ſe <lb></lb> nella preſente edizione ſi troverà coſa <lb></lb> diſcrepante dalle altre, ſovvengavi, <lb></lb> benigno Lettore, che nel variarſi de' <lb></lb> tempi, ſi variano le coſe, onde alcu-<lb></lb> ne ſone mutate di poſto, altre accre-</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a4"></arrow.to.target> <pb pagenum="IX"></pb> <emph type="italics">ſciute, altre ſono tutte nuove, ed al-<lb></lb> tre ancora meglio chiarite, al che fa-<lb></lb> r non è mancato chi di buon genio ſi <lb></lb> è aſſunto il peſo, per ſervire a queſta <lb></lb> inclita Patria, ed a chi viene a ve-<lb></lb> derla.</emph></s><s id="id2780805"> <emph type="italics">Vero però è, che nel preſente <lb></lb> accreſcimento non ſi è creduto di poter <lb></lb> ſoddiſfare alle richieſte di molti, che <lb></lb> averebbero deſiderato alcune più minu-<lb></lb> te Notizie, ed una ſcelta delle In-<lb></lb> ſcrizioni più ragguardevoli, perchè eſ-<lb></lb> ſendoſi prefiſſo il primo Autore, e chi <lb></lb> ha continuato, di non iſcrivere un am-<lb></lb> pio Trattato, ma di fare un ſemplice <lb></lb> Riſtretto delle coſe più notabili per di-<lb></lb> rezione puramente de' Forestieri, è sta-<lb></lb> to creduto, che altrimenti facendo, ſa-<lb></lb> rebbe un troppo deviarſi dal principale <lb></lb> iſtituto.</emph></s><s id="id2781691"> <emph type="italics">Che per quelli, che amaſſero <lb></lb> di meglio informarſi di quanto contie-<lb></lb> ne queſta Città, copioſa in vero di co-<lb></lb> ſe rare, poſſono ritrovarlo, benchè ſpar-<lb></lb> ſamente nelle Opere de' due famoſi Bor-<lb></lb> ghini: cioè ne' Trattati di Monſignor <lb></lb> Vincenzio, e nel Ripoſo di Raffaello, <lb></lb> nel Mini, nel Giambullari, nel Bocchi, <lb></lb> nelle aggiunte del Cinelli in quanto <lb></lb> ſcriße Ferdinando Leopoldo del Miglio-<lb></lb> re nella ſua Fiorenza illuſtrata, e in</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a5"></arrow.to.target> <pb pagenum="X"></pb> <emph type="italics">quanto ne ha pubblicato modernamen-<lb></lb> te il celebre Padre Richa nelle ſue <lb></lb> Notizie ſtoriche delle Chieſe, <expan abbr="eccetera">ecc.</expan> non <lb></lb> tralaſciando eziandio le Opere di Gior-<lb></lb> gio Vaſari, di Filippo Baldinucci, e la <lb></lb> ſcelta di Architetture antiche e mo-<lb></lb> derne della Città di Firenze, di freſco <lb></lb> ampliata, e pubblicata; ſiccome per <lb></lb> quello, che riguarda la pietà, e il di-<lb></lb> vin culto il Giamboni nel Diario ſacro <lb></lb> che eſattamente diſteſe.</emph></s><s id="id409484"> <emph type="italics">Ma ciò non, <lb></lb> oſtante credeſi, che ſia neceſſaria la <lb></lb> preſente Operetta, dove ſi troveranno <lb></lb> Notizie non più meße in luce, e quel-<lb></lb> lo, che è effetto del tempo, il molto, <lb></lb> che è ſtato aggiunto, e variato, dopo <lb></lb> che ſcrißero i prenominati Autori.</emph></s><s id="id2770942"> <emph type="italics">E <lb></lb> perchè ſi è coll'eſperienza riconoſciu-<lb></lb> to, che molti Foreſtieri gradiſcono di <lb></lb> vedere le Fabbriche ſuburbane, e ſpe-<lb></lb> cialmente le Reali Ville: a tale effetto <lb></lb> ſi è ſtimato di far coſa grata lo aggiu-<lb></lb> gnere per Seconda Parte una ſuccinta <lb></lb> Relazione della vicina Campagna.</emph></s><s id="id2846480"> <emph type="italics">Im-<lb></lb> perciocchè ſe ſi voleße ſtendere la cu-<lb></lb> rioſità di alcuno ad oſſervare le Fab-<lb></lb> briche del Territorio Fiorentino, ve-<lb></lb> drebbe forſe con maraviglia quanto è <lb></lb> magnifico in queſto genere il genio del-</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a6"></arrow.to.target> <pb pagenum="XI"></pb> <emph type="italics">la Nazione.</emph></s><s id="id2789536"> <emph type="italics">Ed in ciò fare ci ha re-<lb></lb> cato qualche giovamento il Compendio <lb></lb> che ne compilò il Cavaliere Anton Fran-<lb></lb> ceſco Marmi, al quale, come nelle co-<lb></lb> ſe della Città, ſi è aggiunto non <lb></lb> poco.</emph></s></p> <p id="id2788001" type="foot"><s id="id2788004"><foot.target id="a4"></foot.target><emph type="italics">ſciu-</emph></s></p> <p id="id2787654" type="foot"><s id="id2787657"><foot.target id="a5"></foot.target><emph type="italics">quan-</emph></s></p> <p id="id2786675" type="foot"><s id="id2786678"><foot.target id="a6"></foot.target><emph type="italics">la</emph></s></p> <p id="id2785625" type="main"><s id="id2785628"><emph type="italics">Si è poi diviſo in tre ſole giornate <lb></lb> quanto ſi propone a vederſi nella Cit-<lb></lb> tà, non perchè non ſi creda, che vi <lb></lb> voglia un tempo maggiore; ma per a-<lb></lb> dattarſi a quelli, che di paſſaggio quà <lb></lb> giungono; che per altro ognuno può <lb></lb> ſpartire ſecondo che gli aggrada, e <lb></lb> che eſige la propria convenienza, in <lb></lb> quei giorni, che vorrà, quanto gradi-<lb></lb> rà di vedere: conoſcendo però noi, che <lb></lb> la ſola Real Galleria richiede per oſ-<lb></lb> ſervarſi più tempo di quello, che ſi è <lb></lb> diviſato per tutta l'intera Città: ap-<lb></lb> punto come fanno i Foreſtieri più culti <lb></lb> e che più guctano il buono; vivete fe-<lb></lb> lici.</emph></s></p> </chap> <pb pagenum="XII"></pb> <chap> <figure id="id2783286"></figure> <p id="id2783289" type="main"><s id="id2783143"><emph type="italics">Molte gran coſe in piccol faſcio ſtringo.</emph></s></p> <p id="id2781032" type="main"><s id="id2781035">Petrarca Trionfo della <expan abbr="Fama">Fam.</expan> <expan abbr="capitolo">cap.</expan>. 2.</s></p> <figure id="id2780984"></figure> <pb pagenum="1"></pb> <figure id="id2780713"></figure> <lb></lb> <p id="id2781884" type="head"><s id="id2781886">DEll'ORIGINE <lb></lb> E <lb></lb> DE' PROGRESSI <lb></lb> <emph type="italics">DELLA CITTA'</emph> <lb></lb> DI FIRENZE. </s></p> <figure id="id2781618"></figure> <p id="id2781620" type="main"><s id="id2781630">l'Origine di queſta noſtra Città per <lb></lb> le diverſe opinioni degli Scrittori <lb></lb> ſi è renduta incerta, e dubbioſa. </s><lb></lb> <s id="id2781634">Stimarono alcuni eſſer ella deri-<lb></lb> vata da' Soldati di Silla; altri da' Triumvi-<lb></lb> ri; altri da' Popoli Fieſolani.</s><s id="id2781375"> Nè vi man-<lb></lb> cò chi credeſſe, Ercole Libico eſſerne ſta-<lb></lb> to il Fondatore.</s><s id="id2781326"> Qualunque però di così <lb></lb> varie opinioni ſia la più vera, a me per <lb></lb> ora non è permeſſo d'inveſtigarlo.</s><s id="id2787887"> Certo <lb></lb> è, che ſecondo L'autorità di Giulio Fron-<lb></lb> tino, e di altri ſolenni Autori uniti alla <lb></lb> comune ſicura credenza, a Firenze già fon-<lb></lb> <arrow.to.target n="a7"></arrow.to.target> <pb pagenum="2"></pb> data fu dedotta anticamente da' Triumviri <lb></lb> la Colonia de' Romani, popolata non dal-<lb></lb> l'infima plebe, ma da' più ſcelti Soldati <lb></lb> di Ceſare; e che da Floro è annoverata <lb></lb> Firenze fra' più ſplendidi Municipi d'Ita-<lb></lb> lia.</s><s id="id2764210"> Quindi è, che i Fiorentini nutrirono <lb></lb> in ogni tempo ſpiriti nobili, e generoſi, <lb></lb> e niuna impreſa, benchè difficile, e gran-<lb></lb> de, intentata laſciarono, per acquiſtare a, <lb></lb> ſe medeſimi gloria, ed alla Patria orna-<lb></lb> mento, e ſplendore.</s><s id="id2846464"> Scoſſo il duro giogo <lb></lb> di eſſere ad altri ſoggetti, dopo la caduta <lb></lb> dell'Imperio Occidentale nel quinto ſeco-<lb></lb> lo, procurarono di vivere in libertà; per <lb></lb> conſervar la quale, non meno, che per di-<lb></lb> latare i confini del proprio dominio, furo-<lb></lb> no forzati ad abbattere l'audacia de' loro <lb></lb> nemici, disfacendo Caſtella, eſpugnando <lb></lb> Città, e riducendo ſotto il loro comando <lb></lb> Popoli interi.</s><s id="id2785319"> Fatti pertanto potenti, non <lb></lb> temerono di ſoſtenere oſtinatiſſime guerre, <lb></lb> contra i primi potentati d'Italia, ripor-<lb></lb> tandone bene ſpeſſo ſegnalate vittorie, le <lb></lb> quali ſenz'alcun dubbio non ſarebbero così <lb></lb> toſto ceſſate, ſe le diſcordie civili non ne <lb></lb> aveſſero il corſo impedito.</s><s id="id2783350"> Queſte furono, <lb></lb> che tolſero a' grandi il Governo, e 'l tra-<lb></lb> mutarono di Ariſtocratico in Popolare, e <lb></lb> di Popolare lo riduſſero a Principato: av-<lb></lb> vegnachè la Repubblica ne' primi tempi, <lb></lb> ſolamente dagli Ottimati ſi governaſſe, in-<lb></lb> di dal Popolo, però nobile, e potente, e <lb></lb> non già vile, e minuto, ſe non nella ri-<lb></lb> <arrow.to.target n="a8"></arrow.to.target> <pb pagenum="3"></pb> voluzione de' Ciompi dell'anno 1378. che <lb></lb> ebbe corta durata; e dipoi nel ſecolo deci-<lb></lb> moſeſto per divina diſpoſizione, da Princi-<lb></lb> pi ottimi, e clementiſſimi cominciò ad eſ-<lb></lb> ſer governata.</s><s id="id2779193"> Ora ſiccome nel coraggio, <lb></lb> e nel governo furono i Fiorentini ſomiglian-<lb></lb> tiſſimi a' Romani; così procurarono in, <lb></lb> ogni altra coſa d'imitarli.</s><s id="id2846472"> Ebbero come <lb></lb> Roma, il Teatro, l'Anfiteatro, il Cam-<lb></lb> pidoglio, il Foro, le Terme, gli Acqui-<lb></lb> dotti, e fecondo alcuni anche Il Tempio <lb></lb> di Marte.</s><s id="id2780981"> Dicono, che coſtumaſſero gli <lb></lb> ſteſſi Giuochi, e l'iſteſſe Feſte pubbliche, e <lb></lb> onoraſſero pure come lor tutelare il mede-<lb></lb> ſimo Dio Marte.</s><s id="id2780752"> Così ne' tempi poſterio-<lb></lb> ri, quando ebbero la felice ſorte di cono-<lb></lb> ſcere, e di abbracciare la Religione Orto-<lb></lb> doſſa, edificarono nobiliſſime Chieſe, ſon-<lb></lb> tuoſi Palazzi, Giardini vaghiſſimi, che qua-<lb></lb> ſi gareggiano con quei di Roma.</s><s id="id2781956"> Coltiva-<lb></lb> rono, come i Romani, in ſommo grado <lb></lb> le Armi, e le Lettere.</s><s id="id2781798"> Nelle Armi riuſci-<lb></lb> rono valoroſiſſimi Soldati, e condottieri <lb></lb> d'Eſerciti di gran nome.</s><s id="id2781701"> Sono innumera-<lb></lb> bili quelli, che ne' tempi antichi, e mo-<lb></lb> derni ebbero l'onore d'eſſer creati Cava-<lb></lb> lieri da Imperadori, e Monarchi, per ri-<lb></lb> compenſa del loro valore, e ad alcuni non <lb></lb> ſon mancate Sovranità ragguardevoliſſime, <lb></lb> ed anche Regie, e le dignità prime del <lb></lb> Mondo.</s><s id="id2781042"> Moltiſſimi quelli, che nelle Re-<lb></lb> gioni anche più barbare, e più lontane ſi <lb></lb> renderono formidabili, e nel medeſimo tem-<lb></lb> <arrow.to.target n="a9"></arrow.to.target> <pb pagenum="4"></pb> po glorioſi.</s><s id="id2781046"> Nè poſſiamo tacere, che tut-<lb></lb> to il nuovo Mondo ha il ſuo nome da, <lb></lb> un Fiorentino.</s><s id="id2822482"> Ma che diremo noi degli <lb></lb> uomini letterati?</s><s id="id2822486"> Dopo l'invaſione de' Bar-<lb></lb> bari nell'Italia, rimaſero le Scienze, e l'<lb></lb> Arti più nobili ſepolte in una profonda, <lb></lb> ignoranza: mercè però de' Fiorentini riſor-<lb></lb> ſero a nuova vita, ripigliando il lor primie-<lb></lb> ro ſplendore.</s><s id="id2787617"> Quindi ſi vedde, quaſi diſ-<lb></lb> ſi, rinata la Poesia, e l'eloquenza Latina, <lb></lb> e Greca, e prender vita la letteratura Toſ-<lb></lb> cana.</s><s id="id2768544"> Rifiorì la Filoſofia di Platone, e, <lb></lb> con eſſa ogni altra ſcienza più ragguarde-<lb></lb> vole.</s><s id="id2774223"> Le Mattematiche, e le Filoſofie ſor-<lb></lb> montarono al ſommo grado per mezzo <lb></lb> del gran Galileo inventore del Teloſcopio, <lb></lb> Microſcopio, ed altri inſtrumenti, mercè <lb></lb> de' quali ampliò le cognizioni fino allora, <lb></lb> limitate della Filoſofia, ed Aſtronomia an-<lb></lb> cora per via delle nuove ſcoperte da eſſo <lb></lb> fatte in cielo; e l'Jus Civile dall'interpe-<lb></lb> trazione del noſtro Accurſio incominciò <lb></lb> grandemente a riſorgere.</s><s id="id2782643"> Così fecero la <lb></lb> Pittura, la Scultura, e l'Architettura, nel-<lb></lb> le quali tant'oltre s'avanzarono i Fiorenti-<lb></lb> ni, che a loro giuſtamente ſi dee la lode <lb></lb> di primi maeſtri, e di reſtauratori di sì <lb></lb> bell'Arti.</s><s id="id2781028"> E ſe nell'Armi, e nelle Lettere <lb></lb> grandemenre fiorirono, quanto più ſi ſegna-<lb></lb> larono nella pietà, e religione!</s><s id="id2781030"> Sopra il <lb></lb> numero di dugento ſono quei, che già Cit-<lb></lb> tadini di queſta Patria, ora del Cielo, col <lb></lb> titolo di Beati, o di Santi s'adorano fu-<lb></lb> <arrow.to.target n="a10"></arrow.to.target> <pb pagenum="5"></pb> gli Altari.</s><s id="id2780771"> Gran quantità di Chieſe ſi con-<lb></lb> tano, buona parte delle quali ſono Parroc-<lb></lb> chie, molti Monaſteri di Monache sì in Cit-<lb></lb> tà, che Suburbani; non meno di Religioſi <lb></lb> Clauſtrali, Conſervatorj di Fanciulle pove-<lb></lb> re, e di uomini mendicanti, Spedali per <lb></lb> l'uno, e l'altro ſeſſo d'Infermi, e Pelle-<lb></lb> grini, Oratorj, e Confraternite di Secola-<lb></lb> ri, alcune delle quali alla ſcarcerazione dei <lb></lb> Prigioni, altre al ſovvenimento de' Poveri <lb></lb> Vergognoſi, altre all'Eſercizio di varie Ope-<lb></lb> re di Miſericordia, ed alcune ad inſegnare <lb></lb> a' poveri Fanciulli la Dottrina Criſtiana con <lb></lb> gran fervore attendono.</s><s id="id2781784"> Vi ſono Accade-<lb></lb> mie di gran nome, e fra queſte la Sacra <lb></lb> Accademia Fiorentina, e la tanto famoſa <lb></lb> della Cruſca, Regina, e moderatrice della <lb></lb> lingua Italiana.</s><s id="id2781694"> Quella degli Apatiſti, che <lb></lb> per adunarſi ſempre pubblicamente, e dar-<lb></lb> viſi ad ognuno ſacolta di recitarvi in qual-<lb></lb> ſivoglia Idioma, è ſtimata il ſeminario <lb></lb> de' belli ingegni.</s><s id="id2781639"> Vi è ancora la Società <lb></lb> Bottanica eretta a comodo e benefizio di <lb></lb> queſta utile Profeſſione.</s><s id="id2781420"> Finalmente per <lb></lb> rendere una Città in ogni parte compita, <lb></lb> hanno fatto a gara l'Arte, e la Natura; <lb></lb> quella con tanti abbellimenti eſteriori, di <lb></lb> ſtrade ſpazioſe, e ben laſtricate, di ſontuo-<lb></lb> ſi Edifizj, di tante belle Pitture, e Statue di <lb></lb> cui è ripiena la Città noſtra; queſta col-<lb></lb> l'amenità del ſito, ov'ell'è collocata, e <lb></lb> circondata da fertiliſſimi colli; irrigata dal <lb></lb> Fiume Arno, in luogo d'aria ſottile sì, <lb></lb> <arrow.to.target n="a11"></arrow.to.target> <pb pagenum="6"></pb> ma ſalubre, e producitrice di nobiliſſimi <lb></lb> ingegni.</s><s id="id2793478"> Onde non è maraviglia s'ella <lb></lb> meriti il giuſto encomio, che le hanno da-<lb></lb> to gli Scrittori più nobili, di bella, e di <lb></lb> magnifica, di fiore delle Città, e di mae-<lb></lb> ſtra delle Scienze, e dell'Arti, qual nuo-<lb></lb> va Atene in Italia.</s><s id="id2770745"> Ora diaſi comincia-<lb></lb> mento alla Prima Giornata.</s></p> <figure id="id2791835"></figure> <p id="id409623" type="foot"><s id="id409626"><foot.target id="a7"></foot.target>A da-</s></p> <p id="id2782715" type="foot"><s id="id2782718"><foot.target id="a8"></foot.target>vo-</s></p> <p id="id2779032" type="foot"><s id="id2777740"><foot.target id="a9"></foot.target>A 2 po</s></p> <p id="id2777746" type="foot"><s id="id2814620"><foot.target id="a10"></foot.target>gli</s></p> <p id="id2742673" type="foot"><s id="id2742676"><foot.target id="a11"></foot.target>A 3 ma</s></p> <p id="id2784795" type="foot"><s id="id2784797">IPR-</s></p> </chap> <pb pagenum="7"></pb> <chap> <figure id="id2809913"></figure> <lb></lb> <p id="id2801454" type="head"><s id="id2801456">PRIMA <lb></lb> GIORNATA.</s></p> <p id="id2780779" type="main"><s id="id2780782">IN cui partendoſi il Foreſtiero dall'Al-<lb></lb> bergo, potrà viſitare l'inſigne Chie-<lb></lb> ſa Metropolitana, chiamata</s></p> <p id="id2781818" type="main"><s id="id2781774">SANTA MARIA DEL FIORE.</s><s id="id2781776"> Ed avvegna-<lb></lb> chè queſta gran Chieſa vinca di pregio tut-<lb></lb> te le Fabbriche della Città, fa di meſtie-<lb></lb> re oſſervare in eſſa diſtintamente tutto ciò, <lb></lb> che la rende ſopra d'ogni altra mirabile, <lb></lb> e ſingolare.</s><s id="id2764105"> Primieramente s'eſtende la <lb></lb> ſua lunghezza a braccia dugenſeſſanta, la <lb></lb> larghezza delle Tribune a cenſeſſantaſei; e <lb></lb> quella delle Navate a ſettantuna; l'altez-<lb></lb> za dal piano della terra ſino alla ſommi-<lb></lb> tà della Croce, a braccia dugentodue; poi-<lb></lb> chè fino al piano della Lanterna, ella è al-<lb></lb> ta cencinquantaquattro braccia; il tempio <lb></lb> della Lanterna trentaſei, la Palla quattro, <lb></lb> e otto braccia la Croce.</s><s id="id2799329"> Finalmente tutto <lb></lb> <arrow.to.target n="a13"></arrow.to.target> <pb pagenum="8"></pb> il giro di queſto grand'Edifizio aſcende <lb></lb> a braccia milledugentottanta.</s><s id="id2785823"> Per di fuo-<lb></lb> ri è tutta incroſtata di marmi con bell'or-<lb></lb> dine diviſati.</s><s id="id2767561"> La facciata ancora era qua-<lb></lb> ſi per metà incroſtata di marmi, adornata <lb></lb> di molte ſtatue, e baſſi rilievi, fatta con <lb></lb> diſegno di Giotto; eſſa fu demolita l'anno <lb></lb> 1586. ſenza ſaperſene il motivo, e fu dato <lb></lb> principio ad un'altra di diſegno dell'Ac-<lb></lb> cademia Fiorentina, la quale eſſendo ad una <lb></lb> certa altezza condotta, fu di nuovo disfat-<lb></lb> ta l'anno 1688., ed allora con l'occaſio-<lb></lb> ne delle Reali Nozze del Gran Principe <lb></lb> Ferdinando di Toſcana colla Gran Princi-<lb></lb> peſſa Violante Beatrice di Baviera fu dipin-<lb></lb> ta a freſco, come ritrovaſi di preſente.</s><s id="id2805274"> Le <lb></lb> ſtatue, che erano nell'antica facciata Got-<lb></lb> tica, parte altrove, ed una porzione den-<lb></lb> tro la Chieſa in nicchie furono collocate; e <lb></lb> tra queſte i quattro Evangeliſti alti più del <lb></lb> naturale fatti da Donatello, i quali oggi ſi <lb></lb> veggono nelle Cappelle della Tribuna di <lb></lb> mezzo.</s><s id="id2780810"> Per ſette gran Porte vi ſi ha l'in-<lb></lb> greſſo, tre delle quali nella facciata, e quat-<lb></lb> tro lateralmente, abbellite di vaghi lavori, <lb></lb> ed intagli, tra' quali è molto in pregio una <lb></lb> Madonna di marmo alta più del vivo con <lb></lb> due Angioli in atto riverente di Giovanni <lb></lb> da Piſa, ſopra la Porta dirimpetto alla Ca-<lb></lb> nonica; e la Nunziata di Moſaico di ma-<lb></lb> no del Ghirlandaio ſopra la Porta del fian-<lb></lb> co verſo la via de' Servi.</s><s id="id2789531"> Rileva ſopra que-<lb></lb> ſto Edifizio la gran Cupola di figura otta-<lb></lb> <arrow.to.target n="a14"></arrow.to.target> <pb pagenum="9"></pb> gona, la cui bellezza, e grandezza rende <lb></lb> l'occhio di chi la mira per lo ſtupore at-<lb></lb> tonito; nè per quanto ſe ne ragioni, ſi giun-<lb></lb> ge mai a lodarne una parte.</s><s id="id2846457"> Queſta è la <lb></lb> Cupola sì famoſa, della quale il divin Mi-<lb></lb> chelagnolo ebbe a dire, poterſi appena imi-<lb></lb> tare, non che ſuperare coll'arte.</s><s id="id2786824"> Finalmen-<lb></lb> te l'Architettura di tutto queſto compoſto <lb></lb> è oltremodo maraviglioſa; imperciocchè <lb></lb> in quell'età coſtumandoſi di fabbricare alla <lb></lb> Gotica, fu al certo mirabil coſa, che gl'in-<lb></lb> gegnoſi Artefici ſi diſcoſtaſſero da una ma-<lb></lb> niera sì barbara, ed all'ottima degli anti-<lb></lb> chi Romani s'avvicinaſſero.</s><s id="id2802895"> Or quelto gran-<lb></lb> de Edifizio ebbe cominciamento l'anno <lb></lb> 1294. o come altri con maggior ragion <lb></lb> vogliono l'anno 1296. eſſendo prima in <lb></lb> queſto luogo una non piccola Chieſa molto <lb></lb> divota, eretta in onore di Santa Repara-<lb></lb> ta, per ricordanza dell'inſigne Vittoria ot-<lb></lb> tenutaſi l'anno 407. nel giorno a lei dedi-<lb></lb> cato, contra Radagaſio Re de' Goti.</s><s id="id2786682"> Il pri-<lb></lb> mo Architetto fu Arnolſo diſcepolo di Ci-<lb></lb> mabue, ſotto la direzione del quale inco-<lb></lb> minciataſi queſta Fabbrica, in cencinquan-<lb></lb> taquattr'anni fu da altri valenti uomini ſuoi <lb></lb> ſucceſſori quaſi all'ultima perfezione con-<lb></lb> dotta.</s><s id="id2770751"> Ma la gran Cupola fu parto dell'in-<lb></lb> gegno maraviglioſo di Filippo di Ser Bru-<lb></lb> nelleſco.</s><s id="id2792048"> Architetto, che ne' ſuoi tempi <lb></lb> non ebbe uguale.</s><s id="id2792052"> La Lanterna di eſſa fu <lb></lb> meſſa ſu da Baccio d'Agnolo, e la Palla, <lb></lb> e la Croce da Andrea Verrocchio.</s><s id="id2783831"> Ammi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a15"></arrow.to.target> <pb pagenum="10"></pb> rata l'eſterior bellezza entreremo in Chie-<lb></lb> ſa, il pavimento della quale è tutto di mar-<lb></lb> mi di varj colori, diviſati con mirabil di-<lb></lb> ſegno.</s><s id="id2789398"> Quello della Navata di mezzo è di <lb></lb> Franceſco da San Gallo, e quello intorno <lb></lb> al Coro è fatto col diſegno di Michel'An-<lb></lb> gelo, ed il rimanente credeſi di Giuliano di <lb></lb> Baccio d'Agnolo.</s><s id="id2823109"> Quivi prima d'ogn'al-<lb></lb> tra coſa, potrà l'erudito Foreſtiero volger <lb></lb> l'occhio alle varie Iſcrizioni, e memorie, <lb></lb> che vi ſi trovano.</s><s id="id2794368"> A man deſtra evvi il <lb></lb> Ritratto del menzionato Brunelleſco ſcolpi-<lb></lb> to in marmo; a cui ſegue il Ritratto di <lb></lb> Giotto reſtauratore della Pittura, con Epi-<lb></lb> taffi, il primo di Carlo Aretino, il ſecon-<lb></lb> do d'Agnolo Poliziano.</s><s id="id2789177"> Succedono altre<lb></lb> memorie d'uomini illuſtri, come di Pier <lb></lb> da Farneſe Capitano de' Fiorentini, di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <lb></lb> Luigi Marſilj eminente Teologo, del Car-<lb></lb> dinal Pietro Corſini, e dopo queſto l'Effi-<lb></lb> gie ſcolpita in marmo del gran Marſilio Fi-<lb></lb> cino rinnovatore della Filoſofia di Platone. </s><lb></lb> <s id="id2789179">Cosi a mano ſiniſtra ſono dipinte due fi-<lb></lb> gure, rappreſentanti Niccolò da Tolentino, <lb></lb> che è di Andrea del Caſtagno, e Giovanni <lb></lb> Acuto Opera di Paolo Uccello: e dirimpet-<lb></lb> to al Farneſe è ſituato il Depoſito di Don <lb></lb> Pietro di Toledo Vicerè di Napoli.</s><s id="id2799484"> Merita <lb></lb> anche oſſervazione un quadro antico, in cui <lb></lb> è dipinto il divino Poeta Dante di mano <lb></lb> dell'Orcagna, quivi eſpoſto per Decreto del-<lb></lb> la Repubblica Fiorentina, quale è l'unica <lb></lb> memoria pubblica, che vi ſia di queſto <lb></lb> <arrow.to.target n="a16"></arrow.to.target> <pb pagenum="11"></pb> Maeſtro della Toſcana Poeſta.</s><s id="id2781858"> E` queſta <lb></lb> Chieſa diviſa in tre navate, alle quali cor-<lb></lb> riſpondono tre Tribune di forma ottagona, <lb></lb> e in ciaſcuna d'eſſe ſono cinque Cappelle. </s><lb></lb> <s id="id2781860">Nella Tribuna di mezzo prima ſi oſſervino <lb></lb> nelle quattro Cappelle laterali i quattro Evan-<lb></lb> geliſti di mano di Donatello, accennati di <lb></lb> ſopra, e dipoi in quella di mezzo il Cena-<lb></lb> colo di Giovanni Baldinucci con due altri <lb></lb> laterali di mano di Bernardino Poccetti. </s><lb></lb> <s id="id2781864">Paſſando all'altra Tribuna detta della Cro-<lb></lb> ce, può vederſi l'Immagine di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſep-<lb></lb> pe nella Cappella ad eſſo dedicata di mano <lb></lb> di Lorenzo Credi, e i due Quadri laterali; <lb></lb> cioè il Tranſito di Mauro Soderini, e lo <lb></lb> Spoſalizio di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ferretti.</s><s id="id2781649"> S'innalza ſopra <lb></lb> le dette Tribune la gran Cupola, per di <lb></lb> dentro tutta dipinta con maraviglioſa inven-<lb></lb> zione da Federigo Zuccheri, e da Giorgio <lb></lb> Vaſari.</s><s id="id2781910"> Corriſponde per di ſotto il Coro, <lb></lb> diſegno di Filippo Brunelleſco, eſeguito da <lb></lb> Giuliano di Baccio d'Agnolo, della mede-<lb></lb> ſima forma d'ordine Ionico, e di marmi <lb></lb> di varj colori.</s><s id="id2798931"> Reſta queſto coronato da, <lb></lb> un belliſſimo fregio, ſoſtenuto da più colon-<lb></lb> ne, l'imbaſamento delle quali è arricchito <lb></lb> di baſſirilievi, parte de' quali ſono di Bac-<lb></lb> cio Bandinelli, e parte di Giovanni dell'Ope-<lb></lb> ra.</s><s id="id2782578"> In teſta del medeſimo Coro ſi vede un <lb></lb> Criſto Crocifiſſo, di mano di Benedetto da <lb></lb> Maiano Scultore antico e valente.</s><s id="id2782587"> Poſano <lb></lb> ſopra l'Altare tre grandi Statue di mar-<lb></lb> mo, ſcolpite da Baccio Bandinelli, rappre-<lb></lb> <arrow.to.target n="a17"></arrow.to.target> <pb pagenum="12"></pb> ſentanti Iddio Padre in atto ſedere, ed <lb></lb> a' ſuoi piedi un Criſto morto, ſoſtenuto da <lb></lb> un Angiolo.</s><s id="id2768399"> Due figure in vero belliſſime, <lb></lb> e condotte dal medeſimo Baccio a mag-<lb></lb> gior perfezione delle prime, rappreſentanti <lb></lb> Adamo, ed Eva col Serpente, erano col-<lb></lb> locate dietro queſto Altare, in luogo delle <lb></lb> quali ſtate rimoſſe, e poſte nella gran Sa-<lb></lb> la di Palazzo Vecchio, fu meſſa una Pie-<lb></lb> tà di mano del Buonarroti, che, ſebbene <lb></lb> non condotta a fine, moſtra tuttavia l'ec-<lb></lb> cellenza del Profeſſore.</s><s id="id2798736"> Ne' pilaſtri delle <lb></lb> Tribune, come ancora nelle mura delle <lb></lb> navate ſi vedono alcune nicchie, o taber-<lb></lb> nacoli di marmo miſto fatti col diſegno di <lb></lb> Bartolommeo Ammannati, entro de' quali <lb></lb> ſono gli Apoſtoli, ſcolpiti in marmo da <lb></lb> Maeſtri eccellentiſſimi, cioè: il <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo <lb></lb> ſcultura di Iacopo Tatti Fiorentino, detto <lb></lb> il Sanſovino, il <expan abbr="San">S.</expan> Matteo di Vincenzio Roſ-<lb></lb> ſi, il <expan abbr="San">S.</expan> Andrea di Andrea Ferrucci, il <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo di Vincenzio Roſſi, il <expan abbr="San">S.</expan> Pie-<lb></lb> tro del Bandinelli, il <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evange-<lb></lb> liſta di Benedetto da Rovezzano, il <expan abbr="San">S.</expan> Ia-<lb></lb> copo Minore, e il <expan abbr="San">S.</expan> Filippo di Giovanni <lb></lb> dell'Opera.</s><s id="id2802910"> Ha queſta Baſilica due Orga-<lb></lb> ni, che ſono di rariſſima perfezione, e la <lb></lb> Porta di bronzo della Sagreſtia tutta ſtoria-<lb></lb> ta di ſacre Immagini, inſigne lavoro di <lb></lb> Lorenzo Ghiberti; ed altre opere degne <lb></lb> di ſtima, le quali potrà il Foreſtiero da ſe <lb></lb> medeſimo oſſervare.</s><s id="id2782639"> Una ſola coſa parmi <lb></lb> neceſſario avvertire, ed è, che ſe per ſorte <lb></lb> <arrow.to.target n="a18"></arrow.to.target> <pb pagenum="13"></pb> quivi non ſi vedranno in gran copia gli ab-<lb></lb> bellimenti eſteriori, che a' noſtri tempi ſi co-<lb></lb> ſtumano, ſi ſcorgerà nondimeno un bel <lb></lb> compoſto, a cui tutte le parti nobilmente <lb></lb> corriſpondono, ed una maeſtoſa bellezza, <lb></lb> che, ſenz'altro ornamento, l'occhio ſom-<lb></lb> mamente diletta.</s><s id="id2781392"> Oltre però il materiale, <lb></lb> degna ſi è queſta Chieſa di ſomma venera-<lb></lb> zione per le inſigni Reliquie di tanti San-<lb></lb> ti, che vi ſi adorano.</s><s id="id2791429"> Sono tra eſſe le più <lb></lb> coſpicue,una parte della Croce, un Chio-<lb></lb> do, e una Spina della Corona di Noſtro <lb></lb> Signore, ripoſte in Reliquiarj di gran pre-<lb></lb> gio.</s><s id="id2786449"> Evvi il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi Veſcovo <lb></lb> Fiorentino, e di molti altri ſnoi ſucceſſori, <lb></lb> e diſcepoli; di <expan abbr="San">S.</expan> Podio, di <expan abbr="San">S.</expan> Stefano nono <lb></lb> Pontefice, e de' Santi Martiri Abdon, e <lb></lb> Sennen.</s><s id="id2778964"> Evvi inoltre un Pollice di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batiſta, con alquante ſue Ceneri; una par-<lb></lb> te di Braccio di Sant'Andrea Apoſtolo, ed <lb></lb> altre ancora ſenza numero deſcritte già dal-<lb></lb> l'Arcidiacono Minerbetti.</s><s id="id2782600"> Ma non minor <lb></lb> venerazione le rende il Divin culto, che <lb></lb> da tanti ſacri Miniſtri religioſamente s'oſ-<lb></lb> ſerva.</s><s id="id2781475"> Quarantadue Canonici, e fra que-<lb></lb> ſti cinque Dignità; ſeſſanta e più Cappella-<lb></lb> ni; cento Cherici Eugeniani, e nelle feſte <lb></lb> e ſolennità accreſcendo il numero ſeſſanta <lb></lb> altri Cherici del nuovo Seminario Fioren-<lb></lb> tino, celebran quivi continovamente gli <lb></lb> Ufizj Divini, con tal decoro, e ſplendore, <lb></lb> che quello d'ogni altra Cattedrale d'Italia <lb></lb> non ſolo agguaglia, ma ſupera di gran lun-<lb></lb> <arrow.to.target n="a19"></arrow.to.target> <pb pagenum="14"></pb> ga.</s><s id="id2764317"> Oltre di ciò, che queſta Chleſa s'è <lb></lb> renduta celebre per molti, e ſingolari av-<lb></lb> venimenti quivi accaduti ne' ſecoli trapaſſa-<lb></lb> ti.</s><s id="id2767738"> Fra queſti parmi notabile, che quivi <lb></lb> Federigo Terzo Imperatore, inſieme col <lb></lb> Re d'Ungheria, e il Duca d'Auſtria, creaſ-<lb></lb> ſe più Cavalieri a Spron d'Oro, e molti <lb></lb> di queſta Patria: che Carlo Ottavo vi ſta-<lb></lb> biliſſe concordia co' Fiorentini: che due Som-<lb></lb> mi Pontefici Martino V. ed Eugenio IV. <lb></lb> ſolennemente vi celebraſſero.</s><s id="id2766773"> Che Pio II. <lb></lb> e Leone X. v'aſſiſteſſero più volte alle ſa-<lb></lb> cre funzioni: ma più d'ogni altro, che, <lb></lb> quivi ſi celebraſſe l'anno 1439. il Concilio <lb></lb> Eucumenico Fiorentino, famoſo per l'in-<lb></lb> tervento del mentovato Eugenio IV. del-<lb></lb> Imperator Paleologo, del Patriarca di Co-<lb></lb> ſtantinopoli, e di tanti Primati della Gre-<lb></lb> cia; ma più famoſo per l'unione ſtabilita-<lb></lb> vi della Chieſa Greca colla Latina, ſicco-<lb></lb> me dall'Inſcrizione in marmo preſſo alla <lb></lb> Sagreſtia ſi può vedere.</s><s id="id2762003"> Per queſte, ed al-<lb></lb> tre cagioni non è maraviglia, ſe queſta <lb></lb> Chieſa gode inſigni prerogative, tralle qua-<lb></lb> li è molto ſingolare, che tanti Cherici, <lb></lb> dopo il ſervizio di nove anni preſtato alla <lb></lb> medeſima, per Bolla d'Eugenio IV. e per <lb></lb> conferma di detta Bolla fatta da <expan abbr="San">S.</expan> Pio V. <lb></lb> dopo il Concilio di Trento, vengano pro-<lb></lb> moſſi al Sacerdozio, benchè non ſiano prov-<lb></lb> veduti di alcun Benefizio, o d'altra rendi-<lb></lb> ta Eccleſiaſtica.</s><s id="id2766977"> Uſcendo di Chieſa trovaſi <lb></lb> appreſſo il </s></p> <p id="id2787506" type="foot"><s id="id2787508"><foot.target id="a13"></foot.target>A 4 il</s></p> <p id="id2787514" type="foot"><s id="id2787517"><foot.target id="a14"></foot.target>go-</s></p> <p id="id2779123" type="foot"><s id="id2779125"><foot.target id="a15"></foot.target>A 5 ra-</s></p> <p id="id2779131" type="foot"><s id="id2779134"><foot.target id="a16"></foot.target>Mae-</s></p> <p id="id2820237" type="foot"><s id="id2820239"><foot.target id="a17"></foot.target>A 6 ſen-</s></p> <p id="id2820245" type="foot"><s id="id2781726"><foot.target id="a18"></foot.target>qui-</s></p> <p id="id2781732" type="foot"><s id="id2781734"><foot.target id="a19"></foot.target>ga.</s></p> <p id="id2781740" type="foot"><s id="id2785128">CAM-</s></p> <pb pagenum="15"></pb> <p id="id2766979" type="main"><s id="id2766981">CAMPANILE, la cui circonferenza è cento <lb></lb> braccia, e l'altezza cenquarantaquattro.</s><s id="id2786709"> E' <lb></lb> in iſola da ogni parte fino da' fondamenti, <lb></lb> ed è incroſtato tutto di marmi di diverſi <lb></lb> colori, con bel diſegno diſtinti.</s><s id="id2769795"> In quat-<lb></lb> tro nicchie da ogni lato poſano quattro <lb></lb> Statue, delle quali quelle che riguardano la <lb></lb> Piazza, e l'altre due ſopra la Porta ſono <lb></lb> di mano di Donatello.</s><s id="id2767438"> Fu condotta queſta <lb></lb> gran Torre col diſegno di Giotto, ed è sì <lb></lb> vaga, e sì mirabile la ſua ſtruttura, che <lb></lb> certamente nel Mondo non ſi trova l'egua-<lb></lb> le.</s><s id="id2770386"> Dirimpetto alla Chieſa del Duomo, è <lb></lb> quella di</s></p> <p id="id2785134" type="main"><s id="id2785137">SAN GIOVANNI antico Battiſtero, e non, <lb></lb> già come alcuni hanno creduto con inſuſſi-<lb></lb> ſtenti ragioni Tempio di Marte; poichê ta-<lb></lb> le da' più culti eſtimar non ſi può per <lb></lb> gli errori che ravviſanſi nella ſua interna <lb></lb> Architettura.</s><s id="id2785164"> Eſſo è di forma ottagona, ed <lb></lb> in queſta guiſa ſi ſolevano in antico fabbri-<lb></lb> care i Tempj per uſo del Batteſimo.</s><s id="id2791731"> Per <lb></lb> di ſuora è iſolato, ed incroſtato di varj <lb></lb> marmi.</s><s id="id2791740"> Per tre Porte vi ſi ha l'ingreſſo, <lb></lb> l'impoſte delle quali tutte di bronzo, ſo-<lb></lb> no di sì maraviglioſa bellezza, e con tal <lb></lb> maeſtrìa lavorate, che Michelagnolo Buo-<lb></lb> narroti ſoleva dire, che ſarebbero ſtate be-<lb></lb> ne alle Porte del Paradiſo.</s><s id="id2777366"> Quella, che, <lb></lb> riguarda la Chieſa del Duomo, e altresì <lb></lb> quella dirimpetto all'Opera, ſono ambedue <lb></lb> condotte da Lorenzo Ghiberti, ma la ter-<lb></lb> <arrow.to.target n="a21"></arrow.to.target> <pb pagenum="16"></pb> za più antica fu fatta da Andrea Piſano. </s><lb></lb> <s id="id2777368">Sono effigiate in eſſe alcune Storie del Te-<lb></lb> ſtamento Vecchio, e Nuovo, di baſſorilie-<lb></lb> vo, fatte con tale eccellenza, che reſta <lb></lb> l'occhio attonito per lo ſtupore.</s><s id="id2783511"> Sopra la <lb></lb> Porta principale vi ſono tre Statue di mar-<lb></lb> mo, che rappreſentano il Batteſimo di <lb></lb> Criſto, incominciate dal Sanſovino, e per-<lb></lb> fezionate da Vincenzio Danti, di cui ſono <lb></lb> l'altre tre Statue di bronzo, rappreſentanti <lb></lb> la Decollazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta ſopra la <lb></lb> Porta, che è dirimpetto al Bigallo.</s><s id="id2781606"> Ma <lb></lb> ſopra la Porta verſo l'Opera ſono maravi-<lb></lb> glioſe le tre figure di bronzo, che rappre-<lb></lb> ſentano <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, che diſputa con, <lb></lb> un Fariſeo, e con un Dottore della Leg-<lb></lb> ge antica, e ſono di mano di Giovanſran-<lb></lb> ceſco Ruſtici.</s><s id="id409613"> Poſſono ancora notarſi le <lb></lb> due Colonne di Porfido, poſte avanti la <lb></lb> Porta principale, donate già da' Piſani alla <lb></lb> Città di Firenze: e le catene, che pendo-<lb></lb> no, con altre, che ſi veggono ad alcune <lb></lb> Porte della Città, ſono un trofeo del va-<lb></lb> lor Fiorentino quando conquiſtarono il Por-<lb></lb> to Piſano, che ſervivano a chiuderlo.</s><s id="id2808981"> En-<lb></lb> trando in Chieſa ſi vedono ſedici groſſe <lb></lb> Colonne di belliſſimo granito, con Capi-<lb></lb> telli, e Pilaſtri, ſopra de' quali ricorre un <lb></lb> terrazzino, che circonda quaſi tutta la <lb></lb> Chieſa.</s><s id="id2828080"> Sotto l'Arco della Tribuna, ove <lb></lb> è ſituato l'Altar maggiore, è ſtata ulti-<lb></lb> mamente alzata la ſtatua di marmo del <lb></lb> Precurſore, in atto d'eſſer portato allas <lb></lb> <arrow.to.target n="a22"></arrow.to.target> <pb pagenum="17"></pb> celeſte Gloria, con più Angioli pur di <lb></lb> marmo, opera tutta di Girolamo Ticciati, <lb></lb> celebre Scultore, e Architetto de' noſtri <lb></lb> tempi; di cui pure è lo ſpazioſo Presbite<lb></lb> rio eretto davanti il predetto Altar mag<lb></lb> giore, lavorato di finiſſimi marmi, ed ar<lb></lb> ricchito di medaglioni, e di Baſſirilievi di <lb></lb> marmo.</s><s id="id2780004"> La volta poi è tutta fatta a Mo<lb></lb> ſaico, per opera d'Andrea Taſi, diſcepolo <lb></lb> di Cimabue, che in quei tempi ebbe la <lb></lb> ſua ſtima.</s><s id="id2785305"> Vi è, oltre varj ornamenti un <lb></lb> Battiſtero molto vago, e di belliſſimi mar<lb></lb> mi adorno, nella nicchia del quale vedeſi <lb></lb> un <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta di marmo fatto da Giuſep<lb></lb> pe Piamontini valente Scultore.</s><s id="id2781968"> Ed è da no<lb></lb> tarſi, che un magnifico Battiſtero era prima <lb></lb> nel mezzo del Tempio, della forma ottago<lb></lb> na del quale n'è rimaſto il ſegno.</s><s id="id2808014"> Dirimpet<lb></lb> to al detto Battiſtero vi è il ſepolcro orna<lb></lb> to di varie Statue di Baldaſſar Coſſa, già Pa<lb></lb> pa ſotto nome di Giovanni Vigeſimoſecondo, <lb></lb> o come altri vogliono, Vigeſimoterzo, mor<lb></lb> to in Firenze l'anno 1419. dopo aver ri<lb></lb> nunziato il Pontificato avanti al Concilio di <lb></lb> Coſtanza.</s><s id="id2784582"> L'intaglio di queſto Sepolcro è <lb></lb> opera di Donatello celebre Scultore de' ſuoi <lb></lb> tempi, di cui parimente è la Santa Maria <lb></lb> Maddalena Penitente nell'Altare appreſſo. </s><lb></lb> <s id="id2784585">Finalmente in queſto Tempio ſono molte <lb></lb> Reliquie inſigni, e ſpecialmente il Dito in<lb></lb> dice di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, e un Braccio di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Filippo Apoſtolo, che ſi tengono in ſom<lb></lb> ma venerazione, come altresi molte ſupel<lb></lb> <arrow.to.target n="a23"></arrow.to.target> <pb pagenum="18"></pb> lettili ſacre, e argenti d'ineſtimabil valo<lb></lb> re.</s><s id="id2777584"> Uſcendo di Chieſa per la Porta dell'<lb></lb> Opera, ſi trova una Colonna poco diſtan<lb></lb> te, eretta in quel luogo l'anno di noſtra <lb></lb> ſalute 408. per ricordanza di quell'inſi<lb></lb> gne miracolo, che ſecondo alcuni operò <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Zenobi Veſcovo Fiorentino, alloraquan<lb></lb> do trasferendoſi alla Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Salvatore <lb></lb> il ſuo Corpo dall'inſigne Collegiata di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Lorenzo, nel toccar quivi la Bara un <lb></lb> Olmo ſecco incontanente divenne freſco, e <lb></lb> verdeggiante.</s><s id="id2743209"> Si vede addirimpetto il</s></p> <p id="id2743213" type="foot"><s id="id2743215"><foot.target id="a21"></foot.target>za</s></p> <p id="id2743221" type="foot"><s id="id2743223"><foot.target id="a22"></foot.target>ce-</s></p> <p id="id2791524" type="foot"><s id="id2791527"><foot.target id="a23"></foot.target>let-</s></p> <p id="id2791533" type="main"><s id="id2791535">PALAZZO DELL' ARCIVESCOVO, fatto col <lb></lb> diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſi, che ha la <lb></lb> ſua entratura nell'altra ſtrada, ed è oſſer<lb></lb> vabile la magnifica Scala, e l'Atrio, che <lb></lb> mette nella gran Sala, dipinto eccellente<lb></lb> mente da Pietro Anderlini, collo sfondo di <lb></lb> Vincenzio Meucci a ſpeſe di <expan abbr="Monſignore">Monſig.</expan> Giu<lb></lb> ſeppe Maria Martelli, a cui dobbiamo an<lb></lb> cora il riſtoramento di</s></p> <p id="id2782660" type="main"><s id="id2782662">SAN SALVADORE, Chieſa tenuta da una, <lb></lb> divotiſſima Congregazione di Sacerdoti uti<lb></lb> li molto alla diſciplina Eccleſiaſtica, ed è <lb></lb> ornata di Pitture a freſco de' migliori pro<lb></lb> feſſori di queſti tempi.</s><s id="id2791168"> Andando per via <lb></lb> de' Martelli s'incontrano le abitazioni de' <lb></lb> Martelli, e degli Arnaldi, nella prima del<lb></lb> le quali eravi una ſtatua di Donatello, la <lb></lb> quale al preſente ritrovaſi nel Palazzo del <lb></lb> <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Balì Martelli, ed è creduto il più ec<lb></lb> <arrow.to.target n="a24"></arrow.to.target> <pb pagenum="19"></pb> cellente lavoro del ſuo ſcalpello: e nella, <lb></lb> ſeconda vi ſono eſquiſite Pitture.</s><s id="id2784421"> Indi tro<lb></lb> vaſi la Chieſa de' Geſuiti detta</s></p> <p id="id2784427" type="foot"><s id="id2784430"><foot.target id="a24"></foot.target>cel-</s></p> <p id="id2784436" type="main"><s id="id2786898">SAN GIOVANNINO dedicata a<expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evangeliſta.</s><s id="id2786902"> Era queſta Chieſa aſſai picco<lb></lb> la, prima che foſſe conceduta ai detti Pa<lb></lb> dri, ma intorno all'anno 1580. coll'opera <lb></lb> e col diſegno di Bartolommeo Ammannati <lb></lb> celebre Scultore e Architetto Fiorentino, <lb></lb> fu oltremodo accreſciuta e adornata.</s><s id="id2786791"> Im<lb></lb> perciocchè quell'artefice molto pio e reli<lb></lb> gioſo a niuna ſpeſa e fatica perdonò, per<lb></lb> chè queſt'opera foſſe condotta al ſuo fine. </s><lb></lb> <s id="id2786795">Ammirano gl'intendenti l'eſquiſitezza dell'<lb></lb> Architettura, ed il bell'ordine di tutte le <lb></lb> parti di queſto ſacro edifizio.</s><s id="id2783473"> Ha la fac<lb></lb> ciata aſſai vaga, tutta di pietre ſerene, e <lb></lb> dentro vi ſono nelle Cappelle varj orna<lb></lb> menti di ſtucchi, con belle Tavole, in una <lb></lb> delle quali di mano d'Aleſſandro Allori, <lb></lb> detto il Bronzino, è dipinta la Cananea; <lb></lb> in un'altra, che è la prima a mano deſtra, <lb></lb> la tavola dell'Altare è del Paſſignano, e <lb></lb> nella Cappella degli Ammannati v'è un' <lb></lb> altra tavola di Aleſſandro Allori rappreſen<lb></lb> tante la ſtoria de' figli di Zebedeo.</s><s id="id2802605"> L'Altar <lb></lb> maggiore è ſtato modernamente rinnova<lb></lb> to, la di cui Tavola di un Crocifiſſo, è di <lb></lb> mano di eccellente Profeſſore; lo sfondo del<lb></lb> la volta fatta modernamente, è di mano <lb></lb> di Agoſtino Veracini.</s><s id="id2786881"> Vicino a queſta Chie<lb></lb> ſa, ed al principio di Via larga è il famoſo </s></p> <p id="id2798093" type="foot"><s id="id2798096">PA-</s></p> <pb pagenum="20"></pb> <p id="id2786885" type="main"><s id="id2786888">PALAZZO DE' MEDICI, oggi del Marcheſe <lb></lb> Riccardi, fatto già fabbricare da Coſimo <lb></lb> Padre della Patria, col diſegno di Miche<lb></lb> lozzo.</s><s id="id2785980"> Non può ſpiegarſi abbaſtanza quan<lb></lb> to ſia bello e magnifico, nè può compren<lb></lb> derlo facilmente chi non lo mira.</s><s id="id2784399"> Vedonſi <lb></lb> le due facciate tutte di pietre forti in tre <lb></lb> ordini diviſate.</s><s id="id2784407"> Dal piano della terra fino <lb></lb> alle prime fineſtre l'ordine è ruſtico, o <lb></lb> Toſcano, con bozze aſſai rilevate.</s><s id="id2787837"> Sopra <lb></lb> di queſto ſegue il Dorico, a cui ſuccede il <lb></lb> Corintio; ma in fronte di sì nobile Edifi<lb></lb> zio vedeſi un Cornicione d'incredibil va<lb></lb> ghezza, che da per tutto lo circoada.</s><s id="id2783101"> Non <lb></lb> meno vaghe ſono le fineſtre da baſſo, gli <lb></lb> ornamenti delle quali, come altresì il Cor<lb></lb> nicione, ſi credono fatti col diſegno del <lb></lb> Buonnarroti.</s><s id="id2783117"> Entrando per la porta principa<lb></lb> le trovaſi la prima Loggia, nel fregio della <lb></lb> quale ſono alcuni tondi, entrovi figure di <lb></lb> marmo di Donatello, e le pareti tutte fu<lb></lb> rono fatte adornare l'anno 1715. dal Mar<lb></lb> cheſe Franceſco Riccardi, di Baſſirilievi, di <lb></lb> Statue, di Baſti, e d'inſcrizioni antiche <lb></lb> Greche, e Latine, a foggia di Muſeo.</s><s id="id2763826"> A <lb></lb> man deſtra vi è una Scala molto comoda, <lb></lb> e nobile fatta col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta <lb></lb> Foggini Scultore e Architetto Fiorentino.</s><s id="id2763840"> E' <lb></lb> pure a man ſiniſtra una Scala belliſſima fat<lb></lb> ta a chiocciola, che dal terreno conduce, <lb></lb> fino alla ſommità del Palazzo.</s><s id="id2769051"> Penetrando <lb></lb> poi nelle ſtanze, quanti ornamenti di <lb></lb> pregio vi s'ammirano!</s><s id="id2769055"> Quante prezioſe <lb></lb> <arrow.to.target n="a26"></arrow.to.target> <pb pagenum="21"></pb> ſupellettili degne di tanto Palazzo!</s><s id="id2769058"> Ve<lb></lb> draſſi la belliſſima Galleria dipinta nella <lb></lb> volta a freſco da Luca Giordano famoſo <lb></lb> Pittore, e in eſſa una bella e copioſa rac<lb></lb> colta di Cammei e d'intaglj di Medaglie, <lb></lb> e altre prezioſe antichità; allato alla quale <lb></lb> è una copioſa e ſcelta Libreria di mano<lb></lb> ſcritti, e di libri impreſſi, parte della quale <lb></lb> fu meſſa inſieme dal celebre Riccardo Ric<lb></lb> cardi, e parte fu già del Senator Marcheſe <lb></lb> Vincenzio Capponi, da cui l'ereditarono <lb></lb> i preſenti poſſeſſori, i quali vanno ſempre <lb></lb> aumentandola.</s><s id="id2769259"> Si mireranno inoltre i nuo<lb></lb> vi accreſcimenti di ſervizj baſſi molto como<lb></lb> di; e finalmente ſi vedrà creſciuta doppia<lb></lb> mente la principal Facciata verſo la Via <lb></lb> Larga, coll'iſteſs'ordine e Architettura dell'<lb></lb> antica.</s><s id="id2742616"> E' famoſo queſto Palazzo non ſolo <lb></lb> per la ſua bellezza, ma eziandio per eſſe<lb></lb> re ſtato in ogni tempo ricetto di grandiſſi<lb></lb> mi perſonaggi, eſſendoviſi trattenuti Som<lb></lb> mi Pontefici, Imperadori, e Re, oltre un <lb></lb> novero grande di Principi (di che ſi legge <lb></lb> la memoria in un Cartello di marmo nei <lb></lb> primo Cortile, fatta dal celebre Abate An<lb></lb> tommaria Salvini) e per molti avveni<lb></lb> menti accadutivi, e deſcritti largamente, <lb></lb> dal Giovio e da varj Scrittori de' tempi an<lb></lb> dati.</s><s id="id2798090"> Dirimpetto a queſto ſi vede il</s></p> <p id="id2798102" type="foot"><s id="id2798104"><foot.target id="a26"></foot.target>ſu-</s></p> <p id="id2798110" type="main"><s id="id2798113">PALAZZO fatto fabbricare dal Cardinale <lb></lb> Bandino Panciatichi, col diſegno del Ca<lb></lb> valier Carlo Fontana, e appreſſo il </s></p> <p id="id2827276" type="foot"><s id="id2827278">PA-</s></p> <pb pagenum="22"></pb> <p id="id2798115" type="main"><s id="id2798117">PALAZZO del Marcheſe Pier Luigi Cappo<lb></lb> ni, con bella facciata di Gherardo Silvani, <lb></lb> che è ſtato internamente accreſciuto e ri<lb></lb> modernato nel Cortile che è diſegno di Lui<lb></lb> gi Orlandi, e di poi s' incontra il</s></p> <p id="id2827284" type="main"><s id="id2827286">PALAZZO del Marcheſe Prior Ruberto <lb></lb> Capponi fatto col diſegno di Ferdinando <lb></lb> Ruggieri.</s><s id="id2790193"> Quindi dalla medeſima parte ſi <lb></lb> trova il</s></p> <p id="id2790199" type="main"><s id="id2790202">PALAZZO de' Marcheſi Coppoli eretto con <lb></lb> vago e bel diſegno del Silvani Architetto <lb></lb> Fiorentino, ultimamente accreſciuto e den<lb></lb> tro e fuori quaſi della metà, dal fu Sena<lb></lb> tor Camillo Coppoli.</s><s id="id2763041"> E ſeguitando il cam<lb></lb> mino dalla parte oppoſta s' incontra la</s></p> <p id="id2763047" type="main"><s id="id2763050">LIBRERIA O BIBLIOTECA MARUCELLIANA <lb></lb> fondata a pubblico vantaggio dal fu Fran<lb></lb> ceſco Marucelli, ed anmentata da Monſi<lb></lb> gnor Franceſco Marucelli, la quale ſtà a<lb></lb> perta la mattina ne' giorni di Lunedì, Mer<lb></lb> coledì, e Venerdì, ne' quali non è aperta <lb></lb> la Biblioteca Megliabechiana.</s><s id="id2803731"> E paſſegian<lb></lb> do tutta quella bella ſtrada piena di nobili <lb></lb> abitazioni, ſi giunge alla Piazza, e Chieſa <lb></lb> di</s></p> <p id="id2768705" type="main"><s id="id2768708">SAN MARCO de' Padri Domenicani dell'<lb></lb> Oſservanza.</s><s id="id2768712"> Tra gli ornamenti più ſingo<lb></lb> lari vi s'ammirano le belle Tavole, tutte <lb></lb> di mano d'eccellenti Maeſtri.</s><s id="id2768720"> Nell'entrare <lb></lb> <arrow.to.target n="a28"></arrow.to.target> <pb pagenum="23"></pb> a man deſtra, vi è una divota Madonna di <lb></lb> Pietro Cavallini Romano, che per venera<lb></lb> zione ſtà coperta.</s><s id="id2768150"> La ſeconda dov'è dipin<lb></lb> to <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo d'Aquino, è di Santi di <lb></lb> Tito.</s><s id="id2826423"> La terza è del celebre <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Bartolom<lb></lb> meo della Porta. Nella quarta ſi vede una <lb></lb> Madonna lavorata a Moſaico.</s><s id="id2826435"> E finalmente <lb></lb> la quinta, dov'è <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, è di ma<lb></lb> no di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2788164"> Parimente a man <lb></lb> ſiniſtra la prima è del Paggi Lombardo, la <lb></lb> ſeconda del Paſſignano, la terza del loda<lb></lb> to <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Bartolommeo, e la quarta del Ci<lb></lb> goli; dopo la quale ſegue la belliſſima Cap<lb></lb> pella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Arciveſcovo di Firen<lb></lb> ze, fatta fabbricare con ſomma magnifi<lb></lb> cenza da Averardo, e Antonio Salviati. </s><lb></lb> <s id="id2788167">Ella è tutta di marmi nobilmente lavorati <lb></lb> col diſegno di Giovanni Bologna.</s><s id="id2797510"> Tre bel<lb></lb> le Tavole di Pittori eccellenti ne adornano <lb></lb> vagamente le tre facciate; quella di mezzo <lb></lb> è opera d'Aleſſandro Allori, quella che <lb></lb> rappreſenta il Lebbroſo riſanato in cornu <lb></lb> Evangelii, è di Franceſco Poppi, l'altra <lb></lb> di Batiſta Naldini.</s><s id="id2788624"> In ciaſcuna di queſte <lb></lb> facciate ſi mirano due belliſſime Statue di <lb></lb> Marmo, che in tutto aſcendono al numero <lb></lb> di ſei, di mano del Francavilla, diſcepolo <lb></lb> del mentovato Giovanni Bologna, ed al<lb></lb> trettanti Baſſirillievi di bronzo, di mano di <lb></lb> <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Domenico Portigiani, fatti ſul diſegno <lb></lb> del Maeſtro, da cui fu fatta la Figura di <lb></lb> bronzo che è in Sagreſtia, quale rappre<lb></lb> ſenta il Santo giacente; nell'urna ſotto l'Al<lb></lb> <arrow.to.target n="a29"></arrow.to.target> <pb pagenum="24"></pb> tare ſta ripoſto il di lui ſacro Corpo.</s><s id="id2765604"> Fi<lb></lb> nalmente corona queſta Capella una Cu<lb></lb> poletta tutta adorna di ſtucchi, e di vaghe <lb></lb> Pitture di mano del famoſo Poccetti.</s><s id="id2765618"> Avan<lb></lb> ti a queſta Cappella ſon dipinte due Storie <lb></lb> dell'Eſpoſizione e Traslazione di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anto<lb></lb> nino di mano del Paſſignano.</s><s id="id2796217"> Ella ha me<lb></lb> ritato d'eſſer deſcritta e pubblicata colla <lb></lb> ſtampa dal celebre Antiquario Dottore An<lb></lb> tofranceſco Gori.</s><s id="id2788258"> Allato a queſta vi è la <lb></lb> Cappella de' Serragli, ancor eſſa ragguarde<lb></lb> vole, nonmeno per la ſtruttura di finiſſimi <lb></lb> marmi, de' quali ſino al pavimento è ri<lb></lb> coperta, quanto per varj ornamenti di <lb></lb> Statue, e di Pitture, che nobilmente l'<lb></lb> adornano.</s><s id="id2788589"> La Soffitta è tutta intagliata, e <lb></lb> riccamente dorata, collo stondo aſſai ben <lb></lb> condotto, uſcito dal pennello di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> An<lb></lb> tonio Pucci.</s><s id="id2788606"> Segue dipoi la Tribuna con <lb></lb> un bello Altar maggiore corredato di ric<lb></lb> chiſſimi argenti.</s><s id="id2800411"> E' degno di memoria, che <lb></lb> quì furono ſepolti il Conte Giovanni Pico <lb></lb> della Mirandola, che fu chiamato la Feni<lb></lb> ce degl'ingegni, ed Agnolo Poliziano uo<lb></lb> mo letteratiſſimo, e ſingolare.</s><s id="id2800430"> Non meno <lb></lb> però della Chieſa è ragguardevole il Con<lb></lb> vento, fatto fabbricare da Coſimo, e Lo<lb></lb> renzo de' Medici, col diſegno di Micheloz<lb></lb> zo.</s><s id="id2801648"> Nel primo Chioſtro ſono le lunette, <lb></lb> tutte dipinte da eccellenti Maeſtri, e ſpe<lb></lb> cialmente da Bernardino Poccetti, dal Roſ<lb></lb> ſelli, dal Tiarini, e dal Boſchi.</s><s id="id2784094"> Bella e <lb></lb> copioſa Libreria vi ſi conſerva, ove fra gli <lb></lb> <arrow.to.target n="a30"></arrow.to.target> <pb pagenum="25"></pb> altri, ſono di pregio moltiſſimi Manoſcrit<lb></lb> ti, alcuni de' quali è fama, che foſſero <lb></lb> già di Niccolò Niccoli, che è da annove<lb></lb> rarſi fra quelli, da' quali le Lettere Greche <lb></lb> riconoſcono il loro riſorgimento.</s><s id="id2791411"> Fu queſto <lb></lb> Convento ſempre tenuto in grande ſtima, <lb></lb> non ſolo per l'oſſervanza reſtauratavi da <lb></lb> <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Girolamo Savonarola, ma eziandio per <lb></lb> avervi dimorato moltiſſimi Religioſi di ſan<lb></lb> ta vita, in converſazione de' quali ſoleva <lb></lb> Coſimo Padre della Patria ſpeſſe volte tratte<lb></lb> nerſi, vedendoviſi ancora le ſtanze, ove abita<lb></lb> va.</s><s id="id2788526"> Dirimpetto a queſta Chieſa per la Porta <lb></lb> laterale è il Palazzo altrimenti chiamato il</s></p> <p id="id2751630" type="foot"><s id="id2751632"><foot.target id="a28"></foot.target>a man</s></p> <p id="id2751639" type="foot"><s id="id2751642"><foot.target id="a29"></foot.target>ta-</s></p> <p id="id2751649" type="foot"><s id="id2764216"><foot.target id="a30"></foot.target>al-</s></p> <p id="id2764223" type="main"><s id="id2764226">CASINO da <expan abbr="San">S.</expan> Marco, fatto fabbricare dal <lb></lb> Gran Duca Franceſco I. intorno all'anno <lb></lb> 1570. col diſegno del Buontalenti.</s><s id="id2764238"> E' ſer<lb></lb> vito ne' tempi andati per abitazione de' <lb></lb> Principi del Sangue, eſſendo provveduto di <lb></lb> tutte le commodità, che a tali Perſonag<lb></lb> gi ſi convengono, e preſentemente vi ſono <lb></lb> poſte le Compagnie della Guardia Nobile, <lb></lb> di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R</expan>.</s><s id="id2764240"> Accanto a queſto Caſino è <lb></lb> degna di eſſere veduta la</s></p> <p id="id2788353" type="main"><s id="id2788356">COMPAGNIA DI <expan abbr="San">S.</expan> GIOVAN BATISTA, detta <lb></lb> dello Scalzo, per le molte eccellenti Pit<lb></lb> ture a freſco d'Andrea Vannucchi, detto <lb></lb> Andrea del Sarto, e del Franciabigio, che <lb></lb> ne adornano il Cortile.</s><s id="id2788373"> Siccome la Tavola, <lb></lb> che rappreſenta San Giovanbatiſta in, <lb></lb> atto di battezzare il Salvadore nel Giorda<lb></lb> <arrow.to.target n="ab30"></arrow.to.target> <pb pagenum="26"></pb> no, la quale è di mano di Lorenzo di <lb></lb> Credi.</s><s id="id2795050"> Camminando per eſſa ſtrada a ma<lb></lb> no deſtra ſi trova il</s></p> <p id="id2804650" type="foot"><s id="id2804653"><foot.target id="ab30"></foot.target>B no,</s></p> <p id="id2795059" type="main"><s id="id2795062">GIARDINO de' Semplici, che dal Gran <lb></lb> Duca Coſimo Primo con regia ſpeſa fu <lb></lb> fabbricato.</s><s id="id2783540"> Belliſſimo è queſto in tutte le <lb></lb> ſue parti, e non minore è il pregio di eſſo <lb></lb> per le piante delle più rare, e ſingolari, <lb></lb> che nel Mondo ſi trovino; avvegnachè <lb></lb> quel magnanimo Principe, acciocchè in Fi<lb></lb> renze non mancaſſe a' Profeſſori di Medi<lb></lb> cina la cognizione dell'Erbe, e Piante, <lb></lb> medicinali, da ogni parte più remota le fe <lb></lb> venire, e quivi con ſomma diligenza con<lb></lb> ſervare.</s><s id="id2773047"> L'anno 1718. fu trasferita in que<lb></lb> ſto Giardino, per benigno reſcritto di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> <lb></lb> Reale l'Accademia di Bottanica nuova<lb></lb> mente inſtituita all'uſo e cuſtodia della <lb></lb> quale la felice memoria di Franceſco Pri<lb></lb> mo lo concedette.</s><s id="id2738391"> Appreſſo vi è la</s></p> <p id="id2738396" type="main"><s id="id2738399">CAVALLERIZZA, ove ſono i Cavalli di <lb></lb> maneggio e della Scuderia di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> Reale, <lb></lb> che in gran numero, ed in un aſſai co<lb></lb> modo luogo vi ſi mantengono.</s><s id="id2783006"> In queſto <lb></lb> ancora ſi apprende dalla Nobiltà Fioren<lb></lb> tina, e foreſtiera ſotto la direzione di <lb></lb> un Cavallerizzo ſpeſato dall'<expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> l'Ar<lb></lb> te di cavalcare, e di correr la lancia.</s><s id="id2788316"> A <lb></lb> queſto effetto fu dal Gran Principe Ferdi<lb></lb> nando fatto reſtaurare, ed accreſcere un bel <lb></lb> loggiato, perchè nel tempo del crudo in<lb></lb> <arrow.to.target n="a31"></arrow.to.target> <pb pagenum="27"></pb> verno, o di pioggia, ſi poſſa tuttavia con<lb></lb> tinovare un eſercizio sì nobile.</s><s id="id2783799"> Contiguo <lb></lb> è il</s></p> <p id="id2783805" type="foot"><s id="id2783808"><foot.target id="a31"></foot.target>verno,</s></p> <p id="id2783815" type="main"><s id="id2783819">SERRAGLIO de' Lioni, dove da molto <lb></lb> tempo in quà ſi ſon ſempre cuſtodite, e,<lb></lb> mantenute molte Fiere indomite d'ogni <lb></lb> ſorta, come Leoni, Orſi, Tigri, Pantere, <lb></lb> Tori ſalvatici, ed altri ſimili; i quali di poi <lb></lb> ſi eſercitano nelle Cacce, che dentro un <lb></lb> ampio moderno Cortile, alla preſenza di <lb></lb> molti ſpettatori, ſi ſogliono fare.</s><s id="id2811882"> Dirim<lb></lb> petto a queſto è lo</s></p> <p id="id2811888" type="main"><s id="id2811892">SPEDALE di San Matteo, altrimenti det<lb></lb> to di Lemmo, poichè intorno all'Anno <lb></lb> 1290. fu fondato da Lemmo Balducci di <lb></lb> Monte Catini, dove ſono curati molti in<lb></lb> fermi con gran diligenza, e carità; e per <lb></lb> la via detta del Cocomero ſi trova il</s></p> <p id="id2768022" type="main"><s id="id2768025">PALAZZO de' Marcheſi Gerini; ricco di <lb></lb> ſingolari Pitture, accreſciuto, e rimoderna<lb></lb> to magnificamente, ed il</s></p> <p id="id2761730" type="main"><s id="id2761733">PALAZZO de' Baroni Ricaſoli, fabbricato <lb></lb> con buona Architettura moderna; ſicco<lb></lb> me il</s></p> <p id="id2761745" type="main"><s id="id2761749">TEATRO per le Opere, appartenente all'<lb></lb> antichiſſima Famiglia degli Ughi, rifabbri<lb></lb> cato più magnificamente, e rinnuovato <lb></lb> fino da fondamenti.</s><s id="id2793314"> E addirimpetto vi è la</s></p> <p id="id2789015" type="foot"><s id="id2789018">B 2 ABI-</s></p> <pb pagenum="28"></pb> <p id="id2793317" type="main"><s id="id2793319">ABITAZIONE de' Gondi accreſciuta mo<lb></lb> dernamente.</s><s id="id2789006"> E andando verſo la via de' <lb></lb> Servi, è quivi vicina la</s></p> <p id="id2789025" type="main"><s id="id2789028">OPERA DEL DUOMO, dove ſi conſervano, <lb></lb> oltre i ricchiſſimi Arredi Sacri, molte Sta<lb></lb> tue, e Baſſirilievi di gran pregio, ed un <lb></lb> Archivio di grande importanza.</s><s id="id2789030"> Quivi con<lb></lb> tiguo è il</s></p> <p id="id2769296" type="main"><s id="id2769300">PALAZZO del Senator Filippo, e Fratelli <lb></lb> Guadagni, che ha nobile facciata, fatta, <lb></lb> nello ſcorſo ſecolo con diſegno del Silvani, <lb></lb> e comodi, e vaſti appartamenti, accreſciu<lb></lb> ti di freſco con una nuova magnifica ſcala <lb></lb> dal Senatore Filippo Guadagni vivente.</s><s id="id2785460"> Ma <lb></lb> nell'entrare in Via de' Servi s'incontra, <lb></lb> prima a man dritta la</s></p> <p id="id2785469" type="main"><s id="id2785472">ABITAZIONE de' Naldini fabbricata in, <lb></lb> queſti tempi; e di poi il</s></p> <p id="id2765939" type="main"><s id="id2765942">PALAZZO del Marcheſe Incontri, di mae<lb></lb> ſtoſa Architettura Toſcana, in faccia al <lb></lb> quale vi ſono i</s></p> <p id="id2765955" type="main"><s id="id2765958">PALAZZI di due rami della Famiglia de' <lb></lb> Pucci; il primo de' quali d'ordine com<lb></lb> poſito è di Aleſſandro, e Fratelli Pucci, <lb></lb> diſegnato con bella, e vaga Architettura, <lb></lb> dal famoſo Paolo Falconieri Cavaliere in<lb></lb> tendentiſſimo; e l'altro accanto del Mar<lb></lb> cheſe Emilio Pucci, che ha ſeguitato l'or<lb></lb> <arrow.to.target n="a33"></arrow.to.target> <pb pagenum="29"></pb> dine del primo.</s><s id="id2821403"> Tenendoſi però per la Via <lb></lb> de' Servi, a man dritta è la Chieſa di</s></p> <p id="id2821412" type="foot"><s id="id2821415"><foot.target id="a33"></foot.target>dine</s></p> <p id="id2782042" type="main"><s id="id2782046">SAN MICHELE VISDOMINI, dove abitano <lb></lb> Monaci Celeſtini.</s><s id="id2782051"> Sono in queſta da oſſer<lb></lb> varſi alcune Tavole molto belle, e ſpe<lb></lb> cialmente la natività di Noſtro Signore di <lb></lb> mano dell'Empoli, accanto alla quale è <lb></lb> una Vergine di mano di Jacopo da Pontor<lb></lb> mo aſſai ſtimata; ſiccome due Tavole del <lb></lb> Poppi, e una del Paſſignano.</s><s id="id2769174"> Dipoi vol<lb></lb> gendo ſi trova il</s></p> <p id="id2769181" type="main"><s id="id2769184">PALAZZO del Senator Marcheſe Lorenzo, <lb></lb> e Fratelli Pucci, che ha nobili appartamen<lb></lb> ti, e ſi giugne all'Arciſpedale di</s></p> <p id="id2828293" type="main"><s id="id2828296">SANTA MARIA NUOVA, edificato dalla no<lb></lb> bil Famiglia de' Portinari intorno all'Anno <lb></lb> 1287.</s><s id="id2828306"> La facciata di queſto nobile Edifizio, <lb></lb> a cui fu dato principio nel ſecolo decimo<lb></lb> ſeſto col diſegno del Buontalenti, è oltre<lb></lb> modo mirabile.</s><s id="id2798834"> Reſta nel mezzo del Log<lb></lb> giato la Chieſa, nelle pareti della quale ſi <lb></lb> vedono dipinte due Storie da Lorenzo <lb></lb> Bicci, che rappreſentano la funzione della <lb></lb> Sagra, che già ne fece Martino V. Sommo <lb></lb> Pontefice.</s><s id="id2798856"> Quattro belliſſime Tavole ne <lb></lb> adornano gli Altari.</s><s id="id2774231"> Dalla deſtra è la pri<lb></lb> ma di mano del Ficherelli, detto Ripoſo, <lb></lb> e la ſeconda del Paggi.</s><s id="id2774242"> A man ſiniſtra, <lb></lb> la prima Tavola rappreſenta un San Lo<lb></lb> dovico Re di Francia, che guariſce dalle <lb></lb> <arrow.to.target n="a34"></arrow.to.target> <pb pagenum="30"></pb> gavine, ed è fattura del Volterrano; e la <lb></lb> ſeconda, ov'è dipinta la Depoſizione di <lb></lb> Croce, è opera del Bronzino.</s><s id="id2786601"> All'Altar <lb></lb> maggiore fabbricato di marmi Carrareſi, in<lb></lb> tarſiati di belliſſime pietre, vi è un Ciborio <lb></lb> parimente di pietre, di pregio, e di bel<lb></lb> lezza non ordinaria.</s><s id="id2791126"> Da un de' lati è lo <lb></lb> Spedale degli Uomini, e dall'altro quel <lb></lb> delle Donne, ambedue fabbricati colla <lb></lb> medeſima Architettura.</s><s id="id2791138"> Ed avvegnachè mol<lb></lb> tiſſimi infermi continovamente ci ſi riceva<lb></lb> no, grandiſſime, e molte ſono l'abitazio<lb></lb> ni con bell'ordine diſpoſte, acciò facile, <lb></lb> rieſca agli Aſtanti il provvedere detti inſer<lb></lb> mi di quanto loro abbiſogna.</s><s id="id2785642"> In queſto <lb></lb> luogo convivono ancora moltiſſimi Giovani <lb></lb> che da varie parti concorrono, per appren<lb></lb> dere co' veri precetti la pratica della Medi<lb></lb> cina e della Chirurgia, ſotto la diſciplina, <lb></lb> degli ottimi profeſſori, che vi ſi ſtipendia<lb></lb> no; e preſtando nel medeſimo tempo il <lb></lb> loro ſervizio, ſempre lo rendono più ce<lb></lb> lebre, non ſolo in Firenze ma per tutta, <lb></lb> l'Italia, uſcendone Maeſtri eccellentiſſimi <lb></lb> nell'Arte loro.</s><s id="id2789235"> Moltiſſimi ancora ſono i <lb></lb> ſerventi, che aſſiſtono notte, e giorno; mol<lb></lb> ti i Medici, che giornalmente intervengo<lb></lb> no alla cura di queſt'infermi.</s><s id="id2747334"> Molti gli <lb></lb> ſpirituali e temporali ajuti, che ſi ricevo<lb></lb> no in queſto luogo, premendo alla Pietà <lb></lb> ſingolare di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> Reale la ſalute del cor<lb></lb> po, e il profitto degli ſtudenti, ma di lun<lb></lb> ga mano aſſai più quella dell'Anima.</s><s id="id2783360"> Non <lb></lb> <arrow.to.target n="a35"></arrow.to.target> <pb pagenum="31"></pb> deveſi però tralaſciare, come per render <lb></lb> queſto Spedale in tutte le ſue parti ragguar<lb></lb> devole, è ſtato nuovamente arrichito di una <lb></lb> copioſa libreria pubblica, ripiena ſpecial<lb></lb> mente di Libri alla Medicina ſpettanti, e <lb></lb> di ogni ſorta di erudizione, ſiccome di un <lb></lb> bel Teatro Anatomico; il tutto fabbricato <lb></lb> con ſomma magnificenza, e ſpeſa non or<lb></lb> dinaria.</s><s id="id2781173"> E dirimpetto all'abitazione delle <lb></lb> Monache ſerventi lo Spedale, ſi vede la</s></p> <p id="id2781182" type="foot"><s id="id2769073"><foot.target id="a34"></foot.target>B 3 ga-</s></p> <p id="id2769080" type="foot"><s id="id2769083"><foot.target id="a35"></foot.target>deve-</s></p> <p id="id2769090" type="main"><s id="id2769093">ABITAZIONE de' Bargigli fabbricata col di<lb></lb> ſegno di Bernardino Ciurini.</s><s id="id2768041"> Ma proſeguen<lb></lb> do per la via detta di Sant'Egidio fino al <lb></lb> canto di via della pergola, e degno d'oſ<lb></lb> ſervazione il</s></p> <p id="id2768056" type="main"><s id="id2768059">PALAZZO de' Martellini, grandemente <lb></lb> lodato dal Bocchi, e preſſo a queſto trova<lb></lb> ſi la detta Via della Pergola, dov'è la <lb></lb> Chieſa e Oſpizio di</s></p> <p id="id2846487" type="main"><s id="id2846490">SAN TOMMASO D'AQUINO in cui ricevon<lb></lb> ſi tutti i poveri Pellegrini Oltramontani, <lb></lb> i quali con Patente del proprio Veſcovo, <lb></lb> portanſi a viſitare i Luoghi Santi d'Italia. </s><lb></lb> <s id="id2846494">E' grandiſſima la Carità colla quale da <lb></lb> perſone nobili, e pie ſon ricevuti, e ſervi<lb></lb> ti, onde è, che ritornati alla Patria quei, <lb></lb> che vi furono ammeſſi, non ſi ſaziano di <lb></lb> commendarlo.</s><s id="id2788295"> Si eſercitano ancora in que<lb></lb> ſto luogo tutte altre opere di Miſericor<lb></lb> dia con ſingolar pietà, ed affetto non or<lb></lb> <arrow.to.target n="a36"></arrow.to.target> <pb pagenum="32"></pb> dinario.</s><s id="id2846398"> La Chieſa è tutta incroſtata con <lb></lb> buon guſto di ſcagliola, che fa bella moſtra, <lb></lb> e maſſimamente le due Colonne dell'Al <lb></lb> tare finte di verde antico.</s><s id="id2846412"> La Tavola è di <lb></lb> mano di Santi di Tito; e la volta è tutta <lb></lb> vagamente dipinta.</s><s id="id2846421"> Allato a queſto Oſpi<lb></lb> zio è il</s></p> <p id="id2784538" type="foot"><s id="id2784541"><foot.target id="a36"></foot.target>B 4 dina-</s></p> <p id="id2784548" type="main"><s id="id2784551">TEATRO per le opere, più di prima ab<lb></lb> bellito, in occaſione delle Nozze del Gran <lb></lb> Principe Ferdinando di Toſcana, colla Prin<lb></lb> cipeſſa Violante Beatrice di Baviera, e mo<lb></lb> dernamente colla protezione di Franceſco <lb></lb> Primo di felice memoria reſtaurato co' pal<lb></lb> chetti nuovi di muraglia dipinti dentro dal <lb></lb> Gianrè, e fuori dallo Stagi, le figure del<lb></lb> la volta, e tendone dallo Zocchi, l'Archi<lb></lb> tettura dal Mannaioni, e gli Scenarj nuovi <lb></lb> dal Bibbìena.</s><s id="id2785198"> E proſeguendo per Via del<lb></lb> la Pergola in quella di Cafaggiuolo, ſi ve<lb></lb> de la</s></p> <p id="id2789368" type="main"><s id="id2789370">CHIESA, e MONASTERO de' Camaldolenſi. </s><lb></lb> <s id="id2789373">La Chieſa è ſtata rifatta di nuovo.</s><s id="id2789377"> La vol<lb></lb> ta è tutta dipinta a freſco di mano di Aleſ<lb></lb> ſandro Gherardini.</s><s id="id2789387"> Anche il Monaſtero è <lb></lb> ſtato reſtaurato, e nella Libreria, ove ſi <lb></lb> conſervano rari <expan abbr="manoscritti">MSS.</expan>, è uno sſondo di <lb></lb> Luca Giordano.</s><s id="id2742648"> Nell'orto ſi vede il prin<lb></lb> cipio del famoſo Tempio della Famiglia de<lb></lb> gli Scolari, tanto lodato da Giorgio Vaſa<lb></lb> ri, Architettura del Brunelleſco.</s><s id="id2742664"> Rimpetto <lb></lb> a queſto Monaſtero corriſponde il <lb></lb> <arrow.to.target n="a37"></arrow.to.target> <pb pagenum="33"></pb> PALAZZO de' Marcheſi Giugni, già de' Fi<lb></lb> renzuoli, fatto col diſegno dell'Amman<lb></lb> nato, edifizio in ogni parte ragguardevo<lb></lb> le.</s><s id="id2742668"> Ed entrando in via de' Servi, evvi il</s></p> <p id="id2829679" type="foot"><s id="id2829682"><foot.target id="a37"></foot.target>PA-</s></p> <p id="id2793488" type="main"><s id="id2793491">PALAZZO de' Marcheſi Niccolini, fatto con <lb></lb> buon diſegno; e adorno di molte ſtatue <lb></lb> antiche, oltre uno ſtudio copioſiſſimo di <lb></lb> Medaglie.</s><s id="id2793506"> E verſo la Nunziata ſi trova la <lb></lb> Chieſa della</s></p> <p id="id2793514" type="main"><s id="id2799994">CONCEZIONE, Congrega di Sacerdoti nobi<lb></lb> litata di fabbrica in queſti tempi.</s><s id="id2800002"> E quaſi <lb></lb> addirimpetto il</s></p> <p id="id2800008" type="main"><s id="id2800011">PALAZZO de' Grifoni molto nobile, e ſi<lb></lb> gnorile, che i Padroni dicono eſſerne ſta<lb></lb> to l'Architetto il Buontalenti.</s><s id="id2800023"> Eſſo intro<lb></lb> duce in una Piazza, che ha preſo il nome <lb></lb> dalla vicina Chieſa della Nunziata.</s><s id="id2788557"> E' que<lb></lb> ſta da due lati chiuſa da due gran Logge, <lb></lb> il diſegno delle quali è del famoſa Brunel<lb></lb> leſco.</s><s id="id2788559"> Nel mezzo di eſſa ſopra una Baſe, <lb></lb> di marmo ſi erge un bel Cavallo, ſopra <lb></lb> il quale è la Statua di Ferdinando Primo <lb></lb> Gran Duca di Toſcana, gettato in bron<lb></lb> zo da Giovanni Bologna Fiammingo, ce<lb></lb> lebre Scultore.</s><s id="id2782899"> Sono bensì di Pietro Tac<lb></lb> ca le due Fontane di bronzo, che adorna<lb></lb> no la medeſima Piazza.</s><s id="id2782911"> Sotto una di que<lb></lb> ſte due Logge vi è lo</s></p> <p id="id2782919" type="main"><s id="id2770569">SPEDALE degl'Innocenti, aſſai celebre per <lb></lb> <arrow.to.target n="a38"></arrow.to.target> <pb pagenum="34"></pb> l'inſigne carità, che vi ſi eſercita di alle<lb></lb> vare moltiſſimi fanciulli eſpoſti, che ſenza <lb></lb> un tal ajuto, facilmente perirebbero.</s><s id="id2770594"> Fu <lb></lb> fondato queſto Spedale intorno all'Anno <lb></lb> 1420., e ne diede il diſegno il poc'anzi <lb></lb> nominato Brunelleſco.</s><s id="id2791185"> Le ſue abitazioni <lb></lb> ſono aſſai comode, e ben diſpoſte.</s><s id="id2791191"> Nelle <lb></lb> due Chieſe, che una è per gli Uomini, e <lb></lb> l'altra per le Donne, molte belle Pitture <lb></lb> ſi trovano; come altresì nel loggiato di <lb></lb> mano di Bernardino Poccetti ſi vedono al<lb></lb> cune Pitture a freſco.</s><s id="id2770536"> E' governato queſto <lb></lb> Spedale da perſone nobili.</s><s id="id2770543"> Preſeggono que<lb></lb> ſte al governo di moltiſſime Perſone preſſo <lb></lb> al numero di tremila, oltre la ſoprinten<lb></lb> denza di altri Spedali ad eſſo ſubordinati. </s><lb></lb> <s id="id2770546">In faccia poi alla medeſima Piazza ſi trova <lb></lb> la Santiſſima</s></p> <p id="id2747357" type="foot"><s id="id2747360"><foot.target id="a38"></foot.target>B 5 l'</s></p> <p id="id2747367" type="main"><s id="id2747371">NUNZIATA; nella deſcrizione della quale <lb></lb> mi ſia lecito, che per breve ſpazio di tem<lb></lb> po io mi dilunghi fuor dell'uſato.</s><s id="id2747383"> Era <lb></lb> queſta Chieſa ne' tempi antichi un piccolo <lb></lb> Oratorio poſto fuor di Firenze, in queſto <lb></lb> luogo, che era detto il Cafaggio.</s><s id="id2799964"> Or ta<lb></lb> le piccolo Oratorio con alcuna parte di ter<lb></lb> reno ivi contiguo, fu conceduto a quei ſet<lb></lb> te nobili Fiorentini, che abbandonata la <lb></lb> Patria ſi erano ritirati nell'aſpro Monte Se<lb></lb> nario, ove menando vita eremitica, e ſo<lb></lb> litaria, avevano fondata la Religione de' Ser<lb></lb> vi di Maria, ed il motivo fu, acciò quei <lb></lb> buoni Religioſi, che da per tutto aveano <lb></lb> <arrow.to.target n="a39"></arrow.to.target> <pb pagenum="35"></pb> ſparſa la fama della lor ſantità, più da vi<lb></lb> cino ſantificaſſero col loro eſempio i loro <lb></lb> Concittadini.</s><s id="id2796259"> Ma perchè troppo anguſto <lb></lb> era quel luogo, in riguardo alle molte per<lb></lb> ſone, che vi erano venute ad abitare, fu <lb></lb> di biſogno fabbricar nuovo Convento, e <lb></lb> nuova Chieſa; al che fare, la povertà di <lb></lb> quei Religioſi baſtante non era.</s><s id="id2829708"> Perciò ad <lb></lb> un'opera sì buona e ſanta, furono dal Som<lb></lb> mo Pontefice tutt'i Fedeli eſortati, tra' qua<lb></lb> li ſopra di ogni altro ſi ſegnalò Chiariſſimo <lb></lb> Falconieri nobiliſſimo Cittadino di queſta <lb></lb> Patria, creduto Padre di Santa Giuliana, <lb></lb> e Fratello del Beato Aleſſio; imperciocchè <lb></lb> a niuna ſpeſa, o fatica perdonando, ſom<lb></lb> miniſtrò qualunque ſoccorſo più opportuno, <lb></lb> perchè tal opra toſſe al ſuo fine condotta. </s><lb></lb> <s id="id2829712">Terminata la fabbrica, avvenne quel gran <lb></lb> prodigio, per lo quale è celebre queſta <lb></lb> Chieſa per tutto il Mondo.</s><s id="id2791445"> Avevano quei <lb></lb> buoni Padri dato a dipingere a freſco ad <lb></lb> un Pittore (di cui ancora è incerto il no<lb></lb> me; altri chiamandolo Bartolommeo, al<lb></lb> tri Giovanni, altri credendolo Pietro Caval<lb></lb> lini Romano) un'Immagine di Noſtra <lb></lb> Signora in atto di eſſere dall'Angiolo An<lb></lb> nunziata.</s><s id="id409632"> Il buon Pittore, che la figura <lb></lb> dell'Angiolo avea compita, e rimanevagli <lb></lb> ſolo ad effigiare della gran Vergine il Vol<lb></lb> to, ſtava tra ſe ſteſſo dubbioſo, con qual <lb></lb> arte poteſſe eſprimere quell'Aſpetto Divi<lb></lb> no, che i Seraſini innamora.</s><s id="id409656"> In queſto <lb></lb> mentre fu ſopraffatto dal ſonno, da cui <lb></lb> <arrow.to.target n="a40"></arrow.to.target> <pb pagenum="36"></pb> ſvegliatoſi,mirò toſto con ſuo ſtupore co<lb></lb> lorito il bel Sembiante della gran Vergine <lb></lb> Madre di tal bellezza, e tanta divozione <lb></lb> ſpirante, che ſolo doveſſe crederſi coſa di <lb></lb> Paradiſo.</s><s id="id2791503"> Attonito dunque, e ſorpreſo da <lb></lb> maraviglia incredibile, ad alta voce gridò <lb></lb> più volte: Miracolo, Miracolo.</s><s id="id2791513"> Il che ſen<lb></lb> tito da' circoſtanti, e dipoi ſparſoſi per la, <lb></lb> Città, cagionò ſubitamente un tal concorſo <lb></lb> di Popolo, che ben toſto ne fu la Chieſa <lb></lb> ripiena; e perchè niuno di queſto fatto du<lb></lb> bitar poteſſe, operò Iddio per mezzo di <lb></lb> queſta Immagine infiniti miracoli, che tut<lb></lb> tavia, mercè della Divina bontà, vanno <lb></lb> creſcendo in gran numero.</s><s id="id409271"> Ora venendo <lb></lb> noi alla deſcrizione della Chieſa: vedeſi al <lb></lb> primo ingreſſo un bel Loggiato con belle <lb></lb> e ben proporzionate Colonne, fatto fabbri<lb></lb> care dalla Famiglia de' Pucci con diſegno del <lb></lb> Caccini ſcultore.</s><s id="id409293"> Sotto il Loggiato ſono tre <lb></lb> Porte.</s><s id="id409299"> Quella a man deſtra conduce nella <lb></lb> Cappella di San Baſtiano dell'iſteſſa Fami<lb></lb> glia Pucci, eretta ancor eſſa con diſegno <lb></lb> del ſopraddetto Caccini, adorna di tre, <lb></lb> belle Tavole, colorite da Maeſtri eccellenti, <lb></lb> e ſpecialmente quella di San Baſtiano di <lb></lb> mano di Antonio del Pollaiolo, ed altresì <lb></lb> di alcune Statue di marmo di mano del <lb></lb> Novelli Scultore.</s><s id="id2781145"> Vi ſono ancora molte <lb></lb> memorie di uomini illuſtri di queſta nobil <lb></lb> Famiglia, e ſpecialmente di Lorenzo, Ro<lb></lb> berto, e Antonio Pucci tre inſigni Cardi<lb></lb> nali, che viſſero quaſi in un tempo mede<lb></lb> <arrow.to.target n="a41"></arrow.to.target> <pb pagenum="37"></pb> ſimo.</s><s id="id2791108"> L'altra Porta a man ſiniſtra condu<lb></lb> ce in un Ricetto dov'è la Sagreſtia, ed <lb></lb> in un Chioſtro aſſai grande e vago.</s><s id="id2812416"> In fac<lb></lb> cia di queſto Chioſtro ſi vede ſopra la por<lb></lb> ta, che va in Chieſa, la famoſa Madonna <lb></lb> del Sacco, dipinta da Andrea del Sarto con <lb></lb> tutta la perfezione dell'arte.</s><s id="id2812434"> E' fama fra <lb></lb> gl'intendenti, che queſta ſia la miglior'o<lb></lb> pera, e più perfetta, che quel famoſo Ar<lb></lb> tefice conduceſſe.</s><s id="id2812448"> E in vero chiunque at<lb></lb> tentamente la mira, reſta fuor di modo at<lb></lb> tonito per lo ſtupore; ond'è, che Michel <lb></lb> Agnolo Buonarroti, ed il celebre Tiziano <lb></lb> non ſi ſaziavano mai di rimirarla, e di com<lb></lb> mendarla in eſtremo.</s><s id="id2787487"> L' altre Lunette del <lb></lb> medeſimo Chioſtro ſono ancor eſſe dipinte <lb></lb> da buoni Artefici.</s><s id="id2787496"> Il Poccetti, e il Roſſel<lb></lb> li grandemente vi faticarono, e molto an<lb></lb> cora il Salimbeni Saneſe.</s><s id="id2784057"> Sono in queſte <lb></lb> effigiati i fatti più ſingolari de' ſette Fonda<lb></lb> tori, e ne' peducci delle volte i Ritratti de<lb></lb> gli Uomini più inſigni dell'Ordine de' Ser<lb></lb> vi.</s><s id="id2784076"> In queſto Chioſtro è una gran Cappel<lb></lb> la in volta, eretta già dalla Famiglia Ma<lb></lb> cinghi, della quale reſtano le Armi negli <lb></lb> angoli, che paſſata dipoi in quei Religioſi, <lb></lb> ſerviva loro di Capitolo; ma adornata da <lb></lb> eſſi modernamente, ed abbellita di pitture a <lb></lb> freſco per ogni parte; è ſtata deſtinata al <lb></lb> culto delle ſante Immagini de' ſette Beati <lb></lb> Fondatori del loro Ordine, dipinte in Tavo<lb></lb> le di aſſai antica, e ſemplice maniera; e <lb></lb> perchè ſono oggi le dette Immagini aſſai <lb></lb> <arrow.to.target n="a42"></arrow.to.target> <pb pagenum="38"></pb> ſcolorite dal tempo, a fine di meglio con<lb></lb> ſervarle, ſono ſtate unite tutte inſieme in <lb></lb> un Quadro, che poſa ſull'Altare, ma ſpar<lb></lb> tite una dall'altra da un nuovo ornamen<lb></lb> to riccamente dorato, e coperte di criſtalli. </s><lb></lb> <s id="id2784079">La terza Porta del loggiato, che è la prin<lb></lb> cipale, nel mezzo conduce in un piccol Cor<lb></lb> tile, o Chioſtro tutto dipinto da' più rari <lb></lb> artefici di quei tempi.</s><s id="id2766558"> Queſti ſono Andrea <lb></lb> del Sarto (il ritratto del quale ſcolpito in <lb></lb> marmo coll'iſcrizione vedeſi a mano ſini<lb></lb> ſtra) Aleſſio Baldovinetti, il Roſſo, Jacopo <lb></lb> da Pontormo, il Franciabigio, e Coſimo <lb></lb> Roſſellini.</s><s id="id2766581"> D'Andrea è la Storia de' Magi, <lb></lb> la Natività della Madonna, quella ove ſi <lb></lb> porge a baciare a' circoſtanti la Reliquia di <lb></lb> San Filippo, con tutte l'altre a man ſini<lb></lb> ſtra, che i fatti più ſegnalati di San Filippo <lb></lb> Benizi mirabilmente rappreſentano.</s><s id="id2751668"> D'A<lb></lb> leſſio Baldovinetti è la ſtoria della Natività <lb></lb> del Signore: del Roſſellini è quando San <lb></lb> Filippo ha la viſione di Maria Vergine: <lb></lb> del Roſſo è l'Aſſunzione della Madonna: <lb></lb> del Pontormo la Viſitazione della medeſi<lb></lb> ma: e del Franciabigio lo Spoſalizio della <lb></lb> Vergine con San Giuſeppe.</s><s id="id2821433"> Parimente in <lb></lb> queſto Cortile ſi vedono innumerabili Voti, <lb></lb> altri dipinti in tavole, altri eſpreſſe in fi<lb></lb> gure al naturale.</s><s id="id2821446"> Entrando in Chieſa, ve<lb></lb> deſi al primo aſpetto la ſoffitta tutta d'in<lb></lb> tagli dorati ſopra fondo bianco, nel mezzo <lb></lb> della quale è un gran quadro, rappreſen<lb></lb> tante l'Aſſunzione della Vergine al Cielo, <lb></lb> <arrow.to.target n="a43"></arrow.to.target> <pb pagenum="39"></pb> di mano del Volterrano.</s><s id="id2765910"> Nelle pareti, tra <lb></lb> 'l fregio della ſoffitta, e il cornicione, ſono <lb></lb> dodici quadri dipinti a freſco dell'Ulivelli, <lb></lb> dove ſi rappreſentano alcuni Miracoli più <lb></lb> ſingolari, operati per interceſſione di Maria. </s><lb></lb> <s id="id2765914">A man ſiniſtra nell'entrare in Chieſa ſi <lb></lb> trova la Cappella della Santiſſima Nunziata <lb></lb> (nel muro della quale è dipinto il di lei <lb></lb> Volto miracoloſo) latta di marmi vagamen<lb></lb> te intagliati col diſegno di Michelozzo. </s><lb></lb> <s id="id2765916">Quanto ſia ricca, e adorna queſta Cappel<lb></lb> la non ſi può ſpiegare abbaſtanza.</s><s id="id2789434"> E' l'<lb></lb> Altare d'argento maſſiccio nobilmente la<lb></lb> vorato, il gradino parimente d'argento, e <lb></lb> tutto diviſato di gioie, e pietre prezioſe. </s><lb></lb> <s id="id2789438">In un belliſſimo Tabernacolo è una teſta <lb></lb> del Salvadore mirabilmente dipinta da An<lb></lb> drea del Sarto.</s><s id="id2787721"> Sopra due gran pilaſtri po<lb></lb> ſa un ricco architrave, o cornicione d'ar<lb></lb> gento, da cui pende una cortina di lavoro <lb></lb> eccellente, ſotto la quale una mantellina, <lb></lb> parimente d'argento, che tien coperta la <lb></lb> Sagra Immagine.</s><s id="id2767390"> Inoltre tanti e tanti ſono <lb></lb> gli ornamenti di queſta Cappella, che è ma<lb></lb> lagevole il poterli diſtintamente deſcrivere: <lb></lb> perchè i vaſi, i doppieri, le lampane tutte <lb></lb> d'argento ſono moltiſſime; ſenza numero <lb></lb> ſono i Voti, che vi ſi vedono appeſi; in <lb></lb> contraſſegno delle grazie, che dalla Vergi<lb></lb> ne ſi diſpenſano giornalmente.</s><s id="id2767423"> Contiguo al<lb></lb> la detta Cappella è un Oratorio di forma <lb></lb> quadrata nobilmente arricchito.</s><s id="id2783949"> Ha le pa<lb></lb> reti incroſtate di pietre prezioſe, e ſpecial<lb></lb> <arrow.to.target n="a44"></arrow.to.target> <pb pagenum="40"></pb> mente d'agate, calcedoni orientali, e dia<lb></lb> ſpri, che rappreſentano alcuni ſimboli di <lb></lb> noſtra Signora.</s><s id="id2783976"> Allato a queſta Cappella vi <lb></lb> è quella fatta fabbricare dal Marcheſe, e <lb></lb> Senatore Franceſco Feroni, col diſegno di <lb></lb> Giovan Batiſta Foggini tutta incroſtata di <lb></lb> marmi, e adorna di varie Statue; la Ta<lb></lb> vola dell'Altare è dipinta da Carlo Lotti <lb></lb> Pittor Veneziano con ſingolar diligenza; di <lb></lb> mano di Giuſeppe Piamontini ſono le <lb></lb> due Statue rappreſentanti il Penſiero, e la <lb></lb> Fortuna marittima, e di mano dell'An<lb></lb> dreozzi ſono l'altre due, che figurano la <lb></lb> Fedeltà, e la Navigazione.</s><s id="id2738416"> Di Carlo Mar<lb></lb> cellini è il San Domenico, e del Cateni il <lb></lb> San Franceſco, e le Medaglie di bronzo do<lb></lb> rato ſono di Maſſimiliano Soldani Benzi; le <lb></lb> due Iſcrizioni, che ſi vedono ſotto i due <lb></lb> Depoſiti, ſono dettate dall'erudite penna <lb></lb> del celebre Anton Maria Salvini.</s><s id="id2738442"> Seguitano <lb></lb> appreſſo, benchè con ordine aſſai diverſo, <lb></lb> altre Cappelle adornate di belle tavole, tral<lb></lb> le quali è molto ragguardevole quella del <lb></lb> Giudizio d'Aleſſandro Allori, detto il Bron<lb></lb> zino; quella della Crocifiſſione dello Stra<lb></lb> dano: e la quarta di Pietro Perugino, o <lb></lb> come altri vogliono, dell'Albertinelli.</s><s id="id2799314"> Sic<lb></lb> come nella Croce della Navata è aſſai vaga <lb></lb> la Cappella de' Tedaldi, eretta ad onore di <lb></lb> San Filippo Benizi, colla Tavola dipinta dal <lb></lb> Volterrano, e con altre pitture a freſco dell'<lb></lb> Ulivelli.</s><s id="id2769410"> Da un ricetto quivi accanto ſi per<lb></lb> viene alla grandioſa Sagreſtia ultimamente <lb></lb> <arrow.to.target n="a45"></arrow.to.target> <pb pagenum="41"></pb> reſtaurata, e quaſi del tutto rinnovata, <lb></lb> a ſpeſe di particolari, come ſi legge da una <lb></lb> Iſcrizione ſotto l'Altare.</s><s id="id2769439"> Oſſerviſi in eſſa <lb></lb> la Pittura della Volta, della Tribuna delle <lb></lb> parti laterali, e della facciata interna rile<lb></lb> vata a foggia di Stucchi da Pietro Giarrè, <lb></lb> e la Tavola dell'Altare opera di Ceſare <lb></lb> Dandini.</s><s id="id2796569"> Il diſegno de' nuovi comodi Ar<lb></lb> marj è di Filippo Ciocchi Architetto, eſe<lb></lb> guito da <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Andrea Caſciani per i legna<lb></lb> mi; e per i ferramenti da <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Poggi <lb></lb> ambedue Laici di queſto Convento.</s><s id="id2778729"> Ritor<lb></lb> nando a man deſtra, nella prima Cappella <lb></lb> della Famiglia del Palagio adorna di varj <lb></lb> marmi, è una tavola dell'Empoli, che è <lb></lb> ſtimata la miglior opera da eſſo fatta.</s><s id="id2778747"> Nel<lb></lb> la ſeconda vi è una Tavola dipinta da Pier <lb></lb> Dandini Profeſſore di molto pregio.</s><s id="id2778757"> Ma la <lb></lb> terza Cappella tutta incroſtata di marmi con <lb></lb> bel diſegno intagliati, e nobilmente arric<lb></lb> chita, fu fatta fabbricare dal Marcheſe Fab<lb></lb> brizio Colloredo del Friuli, col diſegno del <lb></lb> Nigetti: la Tavola è di mano del Vignali, <lb></lb> e la Cupola del Volterrano.</s><s id="id2761775"> Ognuna delle <lb></lb> ſeguenti Cappelle ha qualche coſa di ſin<lb></lb> golare, e ſpecialmente quella de' Bandinel<lb></lb> li, prima de' Pazzi, dov'è di marmo un <lb></lb> Criſto morto, ſoſtenuto da Dio Padre, o<lb></lb> pera inſigne di Baccio Bandinelli.</s><s id="id2767448"> In faccia <lb></lb> a queſta, è in luogo poco oſſervato la Cap<lb></lb> pella di Santa Barbera; ove ſi vedono mol<lb></lb> te memorie ſepolcrali di Signori di conto <lb></lb> di varie Provincie Oltramontane, tra le quali <lb></lb> <arrow.to.target n="a46"></arrow.to.target> <pb pagenum="42"></pb> v'è il Ritratto dello Stradano Pittore aſſai <lb></lb> celebre in marmo.</s><s id="id2767482"> Degna non di minore <lb></lb> oſſervazione è la Cappella de' Falconieri, <lb></lb> che fa Croce alla Navata deſtra.</s><s id="id2801604"> Conſe<lb></lb> crata era alla Immacolata Concezione di <lb></lb> Maria Vergine, e dal 1760. in cui i com<lb></lb> padroni ſi determinarono di reſtaurarla, <lb></lb> come è al preſente, è conſecrata a Ma<lb></lb> ria Santiſſima Addolorata, al Beato Aleſſio <lb></lb> ed a <expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana Falconieri.</s><s id="id2801629"> Il diſegno di <lb></lb> queſta Cappella riſtabilita quaſi da' Fonda<lb></lb> menti è di Filippo Ciocchi Architetto, la <lb></lb> Tavola dell'Altare, e lo sſondo è di Vin<lb></lb> cenzo Meucci, ed i due Quadri Laterali di <lb></lb> Giuſeppe Griſon.</s><s id="id2811852"> Gli altri bene inteſi ador<lb></lb> namenti, come la Scalinata, Balauſtro, <lb></lb> Menſa, e Ciborio dell'Altare, la Caſſa, o <lb></lb> ſia Cancellata di Bronzo dorato, in cui ſtà <lb></lb> ripoſto il Corpo di <expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana, contribuiſ<lb></lb> cono a renderla più vaga, e fanno riſalta<lb></lb> re l'ottimo guſto e diſcernimento del <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Mar<lb></lb> cheſe Abbate Antonio Niccolini, alla di cui <lb></lb> aſſiſtenza e direzione i Signori Falconieri <lb></lb> di Roma appoggiorono il reſtauramento <lb></lb> di eſſa Cappella.</s><s id="id412168"> Al fine della Navata, ſi <lb></lb> trova una Tribuna aſſai grande di figura ro<lb></lb> tonda con bella Cupola, e rilevata, fatta <lb></lb> col diſegno di Leon Batiſta Alberti nobile <lb></lb> Fiorentino, a ſpeſe di Lodovico Gonzaga <lb></lb> ſecondo Marcheſe di Mantova.</s><s id="id2776481"> E' in oggi <lb></lb> queſta Tribuna tutta adornata di ſtucchi, <lb></lb> come altresì la Cupola, dipinta da Baldaſ<lb></lb> ſar Franceſchini, detto il Volterrano.</s><s id="id2776496"> Ha <lb></lb> <arrow.to.target n="a47"></arrow.to.target> <pb pagenum="43"></pb> queſto inſigne Pittore dipinto la Vergine, <lb></lb> quando Aſſunta in Cielo vien coronata dal<lb></lb> la Santiſſima Trinità.</s><s id="id2785576"> Intorno intorno ha <lb></lb> dipinti i Patriarchi, i Profeti, e i Santi del <lb></lb> Teſtamento Vecchio, con alcuni altri del <lb></lb> Nuovo, che prima della Vergine erano paſ<lb></lb> ſati alla Gloria, recedendo in queſto dall'<lb></lb> uſo di quaſi tutti i Pittori, che nel dipi<lb></lb> gnere Storie antiche, meſcolano ſpeſſe vol<lb></lb> te perſone, che viſſero molti ſecoli dopo. </s><lb></lb> <s id="id2785579">Finalmente in queſta grand'opera è lau<lb></lb> dabile non meno l'invenzione, e il diſe<lb></lb> gno, che la vaghezza del colorito.</s><s id="id2798343"> Corri<lb></lb> ſponde alla cupola il Coro de' Frati, i qua<lb></lb> li, oltre al numero di cento, con ſommo <lb></lb> decoro, e con eſquiſitezza di canto, vi ce<lb></lb> lebrano gli Ufizi Divini.</s><s id="id2798361"> Nove Cappelle ſi <lb></lb> trovano intorno al Coro, molte delle quali <lb></lb> ſono adorne di marmi, e di belliſſime Ta<lb></lb> vole.</s><s id="id2777431"> Nella feconda Cappella a man deſtra <lb></lb> vi è una Tavola del Bilivelti, nella quale è <lb></lb> dipinto lo Spoſalizio di Santa Caterina.</s><s id="id2777444"> Nel<lb></lb> la terza la Tavola del Cieco nato è di ma<lb></lb> no del Paſſignano.</s><s id="id2777454"> Nella quarta, che fu <lb></lb> fabbricata a proprie ſpeſe di Giovanni Bo<lb></lb> logna, oltre l'eſſer tutta incroſtata di pie<lb></lb> tre ſerene, e marmi, ſono di ſtima gran<lb></lb> de le Statue, i Baſſirilievi di bronzo, e le <lb></lb> tre Tavole, una del Paggi, l'altra del Li<lb></lb> gozzi, e la terza del Paſſignano.</s><s id="id2787200"> Siccome <lb></lb> è ammirabile il Crocifiſſo di bronzo, fatto <lb></lb> ſopra un modello dello ſteſſo Giovanni Bo<lb></lb> logna.</s><s id="id2787214"> Nella ſeſta la Tavola della Reſurre<lb></lb> <arrow.to.target n="a48"></arrow.to.target> <pb pagenum="44"></pb> zione è d'Agnolo Bronzino.</s><s id="id2787230"> Nell'ottava <lb></lb> il San Michele di mano del Pignoni pittor <lb></lb> celebre; e nella nona la Natività di Maria <lb></lb> Vergine, fatta da Aleſſandro Allori, il cui <lb></lb> figliuolo Criſtofano dipinſe uno de' quadri la<lb></lb> terali, che è tenuto in gran pregio.</s><s id="id2765572"> L'Al<lb></lb> tar maggiore è molto ricco e magnifico. </s><lb></lb> <s id="id2765575">Ha il Ciborio grande d'argento, di bellez<lb></lb> za, e di pregio conſiderabile; ſiccome un <lb></lb> Paliotto parimente d'argento con figure di <lb></lb> baſſorilievo, che ſolamente adopraſi nelle <lb></lb> feſte ſolenni, nelle quali, tanti ſono i va<lb></lb> ſi, i doppieri, le ſtatue, e gli ornamenti <lb></lb> prezioſi, che vi ſi vedono, che certamente <lb></lb> non hanno pari.</s><s id="id2785495"> Sul piano del Presbiterio <lb></lb> poſano due magnifici Depoſiti di marmo, <lb></lb> uno del Veſcovo Angelo Marzimedici colla <lb></lb> Statua al naturale di mano di Franceſco da <lb></lb> Sangallo; e l'altro del Senatore, e poi Sa<lb></lb> cerdote Donato dell'Antella inſigne benefat<lb></lb> tore della Chieſa, ove la ſtatua è di Gio<lb></lb> van Batiſta Foggini, e l'Iſcrizione del Se<lb></lb> natore e Auditore Filippo Buonarroti.</s><s id="id2768972"> Que<lb></lb> ſta Chieſa verſo la fine del paſſato ſecolo ſu <lb></lb> adornata di ſtucchi, e pilaſtri incroſtati di <lb></lb> marmi con diſegno di Pier Franceſco Sil<lb></lb> vani, del quale pure è l'Altar maggiore e <lb></lb> la Soffitta; e i medaglioni furon dipinti a <lb></lb> freſco da Piero Dandini per legato del <lb></lb> detto Senatore dell'Antella.</s><s id="id2781529"> In ſomma ella <lb></lb> è in tutte le ſue parti ragguardevole, nè vi <lb></lb> è foreſtiero, che non ſi porti a viſitarla. </s><lb></lb> <s id="id2781533">Il convento poi è molto comodo e magni<lb></lb> <arrow.to.target n="a49"></arrow.to.target> <pb pagenum="45"></pb> fico per lo notabile accreſcimento fattovi ul<lb></lb> timamente; ed ivi pure ſon degne d'eſſer <lb></lb> vedute sì la Libreria nuovamente fabbrica<lb></lb> ta, perchè, oltre alla copia de' Libri, vi ſi <lb></lb> aggiungono molti ornamenti, che la ren<lb></lb> dono ſingolare; come anco nel Chioſtro in<lb></lb> teriore la Cappella della famoſa Accademia <lb></lb> del Diſegno, per la Tavola dell'Altare, che <lb></lb> è del Paſſignano, e per due quadri a freſco, <lb></lb> che ſono opera di Giorgio Vaſari, e di San<lb></lb> ti di Tito.</s><s id="id2802954"> Partendoſi da queſto Santuario <lb></lb> per la ſtrada dietro la Chieſa ſi trova il</s></p> <p id="id2778278" type="foot"><s id="id2778282"><foot.target id="a39"></foot.target>ſpar-</s></p> <p id="id2778289" type="foot"><s id="id2778292"><foot.target id="a40"></foot.target>B 6 ſve-</s></p> <p id="id2778299" type="foot"><s id="id2778302"><foot.target id="a41"></foot.target>ſimo</s></p> <p id="id2778309" type="foot"><s id="id2778312"><foot.target id="a42"></foot.target>ſco-</s></p> <p id="id2787663" type="foot"><s id="id2787666"><foot.target id="a43"></foot.target>di</s></p> <p id="id2787673" type="foot"><s id="id2787677"><foot.target id="a44"></foot.target>men-</s></p> <p id="id2787684" type="foot"><s id="id2787687"><foot.target id="a45"></foot.target>re-</s></p> <p id="id2787694" type="foot"><s id="id2787697"><foot.target id="a46"></foot.target>v' è</s></p> <p id="id2782001" type="foot"><s id="id2782005"><foot.target id="a47"></foot.target>queſto</s></p> <p id="id2782012" type="foot"><s id="id2782015"><foot.target id="a48"></foot.target>zione</s></p> <p id="id2782022" type="foot"><s id="id2782025"><foot.target id="a49"></foot.target>fico</s></p> <p id="id2782032" type="main"><s id="id2782036">PALAZZO del Marcheſe Franceſco Cappo<lb></lb> ni, che e ſtato alzato in queſto ſecolo col <lb></lb> diſegno del Cavalier Carlo Fontana.</s><s id="id2785532"> E' que<lb></lb> ſto Palazzo uno de' maggiori della Città, <lb></lb> con facciata molto nobile, e di lunga di<lb></lb> ſteſa.</s><s id="id2785545"> Entrati dentro ſi vede la grande e <lb></lb> magnifica ſcala aperta, e ornata di ſtatue, <lb></lb> e di ſtucchi, e colla gran Volta dipinta da <lb></lb> Matteo Bonechi: vi ſono nobiliſſimi appar<lb></lb> tamenti con Pittore, e addobbi ricchiſſimi, <lb></lb> e d'ottimo guſto.</s><s id="id2808182"> Nella Sala ſono dipin<lb></lb> te dal medeſimo tre Storie di fatti illuſtri <lb></lb> operati da alcuni de' Capponi, che ſono <lb></lb> molto celebri, e ſi può ſcendere la detta <lb></lb> Scala molto comoda e bella, che di giù <lb></lb> conduce fino alla ſommità del Palazzo, a <lb></lb> cui è unito un vaſto e delizioſo Giardino <lb></lb> con un bel Salvatico, e uccelliera nobiliſ<lb></lb> ſima.</s><s id="id413832"> Quaſi in faccia vi è il <lb></lb> <arrow.to.target n="a50"></arrow.to.target> <pb pagenum="46"></pb> PALAZZO de' Marcheſi Guadagni aſſai va<lb></lb> go, e di bella Architettura, e fornito di <lb></lb> copioſa Libreria.</s><s id="id413854"> Nel Ricetto della Sala <lb></lb> terrena v'è uno sfondo dipinto a freſco <lb></lb> dal Volterrano, opera ſingolare, che rap<lb></lb> preſenta San Martino a cavallo.</s><s id="id413867"> E andan<lb></lb> do per la ſtrada, che conduce verſo la, <lb></lb> Porta a Pinti ſi vede il</s></p> <p id="id2826382" type="foot"><s id="id2826385"><foot.target id="a50"></foot.target>PA-</s></p> <p id="id2826392" type="main"><s id="id2826395">PALAZZO de' Conti della Gherardeſca, <lb></lb> che ſu già di Bartolommeo Scala Storico <lb></lb> Fiorentino, ma creſciuto, ed abbellito aſ<lb></lb> ſai da queſti Signori, e di contro il</s></p> <p id="id2826413" type="main"><s id="id2826416">GIARDINO del Duca Salviati molto deli<lb></lb> zioſo, e poco lontano il</s></p> <p id="id2762718" type="main"><s id="id2762721">GIARDINO de' Padri Geſuiti, appreſſo al<lb></lb> la lor Caſa, dove fanno il terzo anno di <lb></lb> Noviziato i Padri della Provincia Romana, <lb></lb> ed accanto il</s></p> <p id="id2762736" type="main"><s id="id2762739">PALAZZO de' Marcheſi Ximenes d'Ara<lb></lb> gona ancor eſſo di buona capacità, e con <lb></lb> delizioſo Giardino, e non molto lungi il <lb></lb> Monaſtero, e Chieſa di</s></p> <p id="id2793776" type="main"><s id="id2793780">SANTA MARIA MADDALENA DE' PAZZI.</s><s id="id2793783"> Nell'<lb></lb> ingreſſo di queſta Chieſa ſi vede a man <lb></lb> deſtra la belliſſima Cappella de' Neri, che <lb></lb> ben può dirſi tale per le Pitture di Ber<lb></lb> nardino Poccetti, il quale, ſe in ogni o<lb></lb> pera ſua ſi moſtrò ſingolare, in queſta ſpe<lb></lb> <arrow.to.target n="a51"></arrow.to.target> <pb pagenum="47"></pb> cialmente ſuperò ſe medeſimo.</s><s id="id2769317"> Ammirano <lb></lb> gl'intendenti, ſopra d'ogni altra coſa, la <lb></lb> bella Cupoletta, ove è dipinto il Paradiſo <lb></lb> perchè in eſſa ſono innumerabili le figure <lb></lb> de' Santi, ma così bene, e con tal arte <lb></lb> diſpoſte, che la moltitudine non genera <lb></lb> confuſione, ma reca diletto, e vaghezza. </s><lb></lb> <s id="id2769319">All'Altare di detta Cappella è una Tavola <lb></lb> del Paſſignano; e finalmente non vi man<lb></lb> ca ornamento, che la poſſa render più va<lb></lb> ga.</s><s id="id2803745"> Paſſando per un Cortile ſi entra in <lb></lb> Chieſa, la Soffitta della quale è tutta dipin<lb></lb> ta da Jacopo Chiaviſtelli.</s><s id="id2803757"> Ha una ſola Na<lb></lb> vata, ma però ripartita in varie Cappelle, <lb></lb> in ciaſcuna delle quali ſi vedono Tavole di <lb></lb> Pittori aſſai ragguardevoli.</s><s id="id2803772"> Ma di gran lun<lb></lb> ga ſuperiore in bellezza, ed in pregio è la <lb></lb> Cappella maggiore, nella quale ſta ripoſto <lb></lb> il Corpo di Santa Maria Maddalena de' Paz<lb></lb> zi Nobil Fiorentina.</s><s id="id2779153"> Ella è tutta incroſtata <lb></lb> di marmi miſti de' più nobili, e de' più <lb></lb> vaghi, che in tali Edifizj s'adoprano.</s><s id="id2779164"> So<lb></lb> no fra gli altri ornamenti molto ammirabi<lb></lb> li, dodici Colonna di diaſpro di Sicilia, i <lb></lb> capitelli, e imbaſamenti delle quali fon di <lb></lb> bronzo dorato.</s><s id="id2779180"> In alcuni ovati ſi vedono <lb></lb> Baſſirilievi parimente di Bronzo, eſprimen<lb></lb> ti i fatti più ſegnalati della Santa, e que<lb></lb> ſti ovati fon retti da alcuni Angioletti di <lb></lb> marmo del Marcellini.</s><s id="id2827305"> Nelle quattro nic<lb></lb> chie ſono quattro Statue di marmo, che <lb></lb> figurano le quattro Virtù più ſingolari, che <lb></lb> riſplendono in queſta Vergine.</s><s id="id2827320"> La Tavola <lb></lb> <arrow.to.target n="a52"></arrow.to.target> <pb pagenum="48"></pb> dell'Altar maggiore è di Ciro Ferri, di <lb></lb> cui è il diſegno, e l'Architettura della <lb></lb> Capella.</s><s id="id2767648"> L' altre due Tavole laterali ſono <lb></lb> di mano di Luca Giordano, e la Cupola <lb></lb> è opera di Pietro Dandini, ambedue Pitto<lb></lb> ri famoſi.</s><s id="id2767662"> In ſomma non vi è coſa che <lb></lb> non ſia ragguardevole, e di gran pregio, <lb></lb> avendo fatto a gara, per abbellire queſto <lb></lb> Sacrario, l'eſquiſitezza dell'opere, e la <lb></lb> ricchezza e nobiltà de' materiali.</s><s id="id2789786"> Il Mo<lb></lb> naſtero abitato da nobili Vergini è ampio <lb></lb> e magnifico, con un vaſto e vago Giardino. </s><lb></lb> <s id="id2767666">Ripigliando il cammino, troviamo il Mo<lb></lb> naſtero di</s></p> <p id="id2789804" type="foot"><s id="id2789808"><foot.target id="a51"></foot.target>cial-</s></p> <p id="id2789814" type="foot"><s id="id2789818"><foot.target id="a52"></foot.target>dell'</s></p> <p id="id2789825" type="main"><s id="id2763954">SANTA MARIA DI CANDELI, colla Chieſa <lb></lb> tutta rifatta di nuovo di ſtucchi dorati, col <lb></lb> diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini, ove merita <lb></lb> di eſſere oſſervata la Tavola dell'Altar mag<lb></lb> giore mirabilmente condotta dal celebre <lb></lb> Anton Domenico Gabbiani, oltre le altre <lb></lb> tutte di valenti Pittori.</s><s id="id2763982"> Quindi per la ſtra<lb></lb> da detta di Pinti, è oſſervabile l'ampia</s></p> <p id="id2763991" type="main"><s id="id2809584">ABITAZIONE già de' Caccini, oggi del <lb></lb> Vernaccia, a cui è unito un delizioſo Giar<lb></lb> dino.</s><s id="id2809594"> E andando avanti s' incontra la</s></p> <p id="id2809599" type="main"><s id="id2809603">ABITAZIONE del Balì Roſſia, che ha la <lb></lb> facciata di vago diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Fog<lb></lb> gini.</s><s id="id2809617"> E poi per Via di mezzo ſi giugne, <lb></lb> alla parocchiale </s></p> <p id="id2822418" type="foot"><s id="id2822422">CHIE-</s></p> <pb pagenum="49"></pb> <p id="id2809619" type="main"><s id="id2809622">CHIESA DI SANT'AMBROGIO, dove abita<lb></lb> no Monache dell'Ordine di San Benedet<lb></lb> to.</s><s id="id2774444"> Una delle coſe da oſſervarſi in queſta, <lb></lb> è la Cappella del Miracolo, detta così, <lb></lb> perchè in eſſa conſervaſi parte del Sangue <lb></lb> congelato di Noſtro Signore, ritrovato in <lb></lb> un Calice, dove da un Sacerdote per inav<lb></lb> vertenza era ſtato laſciato del Vino conſa<lb></lb> grato, che in Sangue ſi vide miracoloſa<lb></lb> mente convertito, eſſendo ciò accaduto l'<lb></lb> anno di noſtra ſalute 1230.</s><s id="id2770343"> Vicino a que<lb></lb> ſta Chieſa ſi trovano nove Conventi di Mo<lb></lb> nache, ed uno di Religioſi Clauſtrali dell'<lb></lb> Ordine di San Franceſco di Paola, ma per <lb></lb> non iſtraccare il Foreſtiero colla viſita di <lb></lb> queſte Chieſe, benchè in eſſe ſi poteſſero <lb></lb> oſſervare alcune Pitture di pregio, e ſpe<lb></lb> cialmente in quella di Monte Domini la <lb></lb> Tavola di Santo Stefano del Cigoli, ſtima<lb></lb> ta dagli intendenti una delle più belle Pit<lb></lb> ture della Città; in quella delle Murate, <lb></lb> nel cui vaſtiſſimo Monaſtero fabbricato dall'<lb></lb> antica Famiglia de' Benci, ſu già educata <lb></lb> Caterina de' Medici Regina di Francia, al<lb></lb> cune Pitture di Fra Filippo Lippi; ed al<lb></lb> cune del Grillandajo in quella di San Jaco<lb></lb> po.</s><s id="id409412"> Appreſſo ſi può oſſervare la</s></p> <p id="id2822429" type="main"><s id="id2822433">ABITAZIONF de' Gabburri, ove ſono Pit<lb></lb> ture, Stampe, e diſegni ſingolariſſimi, e <lb></lb> per Via Ghibellina la</s></p> <p id="id2822446" type="main"><s id="id2822449">ABITAZIONE de' Buonarroti, celebre per <lb></lb> <arrow.to.target n="a54"></arrow.to.target> <pb pagenum="50"></pb> eſſere ſtata del Divin Michelagnolo, di cui <lb></lb> conſervano alcune opere, e per la Galle<lb></lb> ria fatta da Michelagnolo il giovane di lui <lb></lb> pronipote tanto inſigne letterato, che l'<lb></lb> arrichì di Pitture, e di coſe rariſſime.</s><s id="id2743180"> Ed <lb></lb> in faccia il</s></p> <p id="id2743187" type="foot"><s id="id2743190"><foot.target id="a54"></foot.target>C eſſere</s></p> <p id="id2743198" type="main"><s id="id2743202">PALAZZO della Famiglia Del Sera edifica<lb></lb> to col diſegno di Pietro Giovannozzi.</s><s id="id2792205"> E <lb></lb> poco dopo dall'iſteſſa parte il</s></p> <p id="id2792213" type="main"><s id="id2792217">PALAZZO de' Baldinucci, che nel Corti<lb></lb> le ha una fonte colla ſalubre acqua di San<lb></lb> ta Croce.</s><s id="id2792228"> Indi ſi trova il</s></p> <p id="id2792232" type="main"><s id="id2792236">PALAZZO de' Conti Strozzi, che ha l'in<lb></lb> greſſo principale nella ſtrada detta il Mer<lb></lb> cato di</s></p> <p id="id2785328" type="main"><s id="id2785332">SAN PIFR MAGGIORE, la facciata, e Log<lb></lb> gia della qual Chieſa tutta di pietre ſere<lb></lb> ne, è molto vaga, e di belliſſima Archi<lb></lb> tettura, ideata da Matteo Nigetti.</s><s id="id2785348"> Sono in <lb></lb> queſta Chieſa molte Tavole di Pittori eccel<lb></lb> lenti, e ſpecialmente una Nunziata aſſai <lb></lb> bella, di mano del Franciabigio, la prima <lb></lb> nell'entrare a man deſtra.</s><s id="id2785366"> La ſeconda di <lb></lb> Raffaellino del Sarto eſprime Maria Santiſ<lb></lb> ſima col Bambino, <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e San <lb></lb> Giovan Gualberto; nella quinta conſer<lb></lb> vaſi con gran venerazione un Crocifiſſo di <lb></lb> Baccio da Montelupo.</s><s id="id2769020"> Nella Cappella Pal<lb></lb> mieri, è di mano di Sandro Botticelli la, <lb></lb> <arrow.to.target n="a55"></arrow.to.target> <pb pagenum="51"></pb> Tavola, dove è dipinto il Paradiſo, con <lb></lb> moltitudine di Angeli.</s><s id="id2802552"> Nella prima Cap<lb></lb> pella a mano ſiniſtra al nuovo Altare del <lb></lb> Cattani, è una Tavola di Aleſſandro Ghe<lb></lb> rardini.</s><s id="id2802566"> Più di tutte però è mirabile la <lb></lb> bella Tavola dell'adorazione de' Magi <lb></lb> fatta dal Cigoli, una delle opere migliori <lb></lb> di queſt'inſigne Pittore.</s><s id="id2802580"> Preſſo a queſta <lb></lb> è una delle Cappelle della Famiglia de' Mar<lb></lb> cheſi Albizzi, ov'è una Tavola, rappre<lb></lb> ſentante il Martirio di Santa Lucia, di ma<lb></lb> no del Volterrano.</s><s id="id2809756"> Un'altra ſimile a <lb></lb> quella del Cigoli ſu dipinta dal Paſſignano, <lb></lb> ed è accanto alla Sagreſtia, la quale, ſeb<lb></lb> bene è di gran pregio, ſtimaſi nondimeno <lb></lb> dagl'intendenti interiore alla ſuddetta.</s><s id="id2809777"> Nel<lb></lb> la Cappella della Famiglia da Filicaja è il <lb></lb> Depoſito del famoſo Senator Vincenzio da <lb></lb> Filicaja con un'Iſcrizione fatta da Bene<lb></lb> detto Averani.</s><s id="id2809795"> Il Criſto di rilievo che ſi <lb></lb> vede in queſta Chieſa è di Baccio d'Agno<lb></lb> lo.</s><s id="id2786834"> Poco diſtante da queſta Chieſa per il <lb></lb> Borgo degl'Albizzi è il</s></p> <p id="id2786843" type="foot"><s id="id2786847"><foot.target id="a55"></foot.target>Ta-</s></p> <p id="id2786854" type="main"><s id="id2786858">PALAZZO de' Signori Aleſſandri moder<lb></lb> namente accreſciuto ſull'antico diſegno, e <lb></lb> decorato di ricchi appartamenti, e dalla, <lb></lb> parte oppoſta vedeſi il</s></p> <p id="id2767687" type="main"><s id="id2767690">PALAZZO del Marcheſe Albizzi, e di <lb></lb> poi il</s></p> <p id="id2767698" type="main"><s id="id2767702">PALAZZO Valori, paſſato già ne' Guicciar<lb></lb> <arrow.to.target n="a56"></arrow.to.target> <pb pagenum="52"></pb> dini, ed oggi negli Altoviti; nella facciata <lb></lb> del quale ſopra varj Pilaſtri ſi vedono ſcol<lb></lb> piti in marmo i Ritratti di quindici Uomi<lb></lb> ni illuſtri di queſta noſtra Città a foggia <lb></lb> de' Termini degli Antichi.</s><s id="id2762027"> Gli uomini il<lb></lb> luſtri ſono gli appreſſo, cioè; nel primo or<lb></lb> dine da baſſo l'Accurſio, il Torrigiano, <lb></lb> Marſilio Ficino, Donato Accjajuoli, e Pier <lb></lb> Vettori: nell'ordine di mezzo, Amerigo <lb></lb> Veſpucci, Leon Batiſta Alberti, Franceſco <lb></lb> Guicciardini, Marcello Adriani, e Don <lb></lb> Vincenzio Borghini: Nel ſuperiore, Dante, <lb></lb> Petrarca, Boccaccio, Monſignor Giovanni <lb></lb> dalla Caſa, e Luigi Alammanni.</s><s id="id2788646"> Quivi in <lb></lb> mezzo della Via è una laſtra di marmo, <lb></lb> poſta in memoria dell'inſigne miracolo da <lb></lb> San Zenobi operato in queſto luogo, nell'<lb></lb> aver riſuſcitato un Fanciullo.</s><s id="id2788665"> Appreſſo ſo<lb></lb> no le</s></p> <p id="id2788672" type="foot"><s id="id2788675"><foot.target id="a56"></foot.target>C 2 dini,</s></p> <p id="id2788683" type="main"><s id="id2788686">ABITAZIONI de' Montalvi, e de' Pazzi, <lb></lb> ambedue diſegno dell'Ammanato, e dipoi <lb></lb> vi ſono i</s></p> <p id="id2791917" type="main"><s id="id2791920">PALAZZI, l'uno dirimpetto all'altro, <lb></lb> ambedue di ſtraordinaria bellezza, e am<lb></lb> bedue pure della Famiglia degli Strozzi. </s><lb></lb> <s id="id2791923">Quello di più antica maniera ſi crede già <lb></lb> alzato col diſegno del Brunelleſco, e ſu <lb></lb> per l'avanti della Famiglia de' Pazzi; e <lb></lb> facendo ivi angolo, colla loro Arme in <lb></lb> fronte, ſi appella perciò da remotiſſimo tem<lb></lb> po il Canto de' Pazzi.</s><s id="id2777381"> Il più bello però <lb></lb> <arrow.to.target n="a57"></arrow.to.target> <pb pagenum="53"></pb> è quello, che per anco non è terminato. </s><lb></lb> <s id="id2777384">Fu fabbricato col diſegno dello Scamozzi, <lb></lb> nelle opere del quale pubblicate colla ſtam<lb></lb> pa, vedeſi delineato.</s><s id="id2777410"> Le fineſtre a terreno <lb></lb> ſono del Buontalenti, e del Caccini è il <lb></lb> Portone principale.</s><s id="id2777420"> La Facciata di verſo il <lb></lb> Borgo degli Albizzi è fatta col diſegno del <lb></lb> Buontalenti, ed è così bene inteſa, che i <lb></lb> Profeſſori non ceſſano di lodarla.</s><s id="id2820266"> Il Cor<lb></lb> tile del medeſimo Palazzo è fatto con di<lb></lb> ſegno di Lodovico Cigoli: dal qual poco <lb></lb> diſtante ſi trova</s></p> <p id="id2820281" type="foot"><s id="id2820285"><foot.target id="a57"></foot.target>è</s></p> <p id="id2820292" type="main"><s id="id2820296">SANTA MARIA IN CAMPO, divotiſſima <lb></lb> Chieſa ricca d'Indulgenze, Cattedrale del <lb></lb> Veſcovo di Fieſole, che abita nel Palazzo <lb></lb> contiguo, e quantunque nel mezzo della <lb></lb> Citta, è Dioceſi Fieſolana.</s><s id="id2788777"> D'ivi poco <lb></lb> lungi ſi giunge alla Via detta dello Studio, <lb></lb> poichè eſſa vi è lo</s></p> <p id="id2788787" type="main"><s id="id2788790">STUDIO FIORENTINO, ove di continuo leg<lb></lb> gono pubblicamente varj Profeſſori di diver<lb></lb> ſe Scienze, come di Teologia, di Storia <lb></lb> Sacra, e Profana, Giuriſorudenza, Mat<lb></lb> tematica, Filoſofia, Umanità, Lingua Gre<lb></lb> ca, Ebrea, e Toſcana.</s><s id="id2788465"> Quivi ancora han<lb></lb> no la loro Reſidenza le celebri Accademie <lb></lb> Fiorentina, della Cruſca, e degli Apatiſti <lb></lb> a cui confina il</s></p> <p id="id2788480" type="main"><s id="id2788484">COLLEGGIO de' Padri delle Scuole Pie, <lb></lb> deſtinati ad ammaeſtrare la gioventù nelle <lb></lb> <arrow.to.target n="a58"></arrow.to.target> <pb pagenum="54"></pb> Lettere, e nella Pietà, e poco diſtante ſi <lb></lb> vede un</s></p> <p id="id2768654" type="foot"><s id="id2768658"><foot.target id="a58"></foot.target>C 3 Let-</s></p> <p id="id2768665" type="main"><s id="id2768669">PALAZZO del Duca Salviati molto agiato, <lb></lb> e comodo.</s><s id="id2768675"> Quindi avanzandoſi col viaggio <lb></lb> verſo della Badia, ſi laſcia da mano deſtra l'</s></p> <p id="id2768684" type="main"><s id="id2768688">ORATORIO DI SAN MARTINO, ove ſoglio<lb></lb> no congregarſi i Buonuomini.</s><s id="id2800307"> E' celebre <lb></lb> queſt'Oratorio non ſolo per eſſere ſtato <lb></lb> ſondato al tempo di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Arciveſ<lb></lb> covo di Firenze, ed a ſua perſuaſione, e <lb></lb> conſiglio, ma eziandio per le opere inſigni <lb></lb> di miſericordia che di continuo vi ſi eſer<lb></lb> citano.</s><s id="id2800333"> Ed in vero è prodigio mirabile, <lb></lb> della Provvidenza Divina, che queſta Ca<lb></lb> ſa ſenza fondo, o ferma rendita annuale, <lb></lb> ma ſolamente provveduta di elemoſine, e <lb></lb> di laſciti pii, giornalmente ſoccorra del ne<lb></lb> ceſſario tante povere famiglie onorate.</s><s id="id2799507"> La<lb></lb> ſciaſi a man ſiniſtra la Chieſa di</s></p> <p id="id2799515" type="main"><s id="id2799519">SAN PROCOLO, dove ſi poſſono oſſer<lb></lb> vare alcune Tavole di pregio, e ſpecialmen<lb></lb> te la Nunziata di mano dell'Empoli, quel<lb></lb> la dell'Altar maggiore di Gaetano Piat<lb></lb> toli, in luogo di quella che vi fu una vol<lb></lb> ta d'Andrea del Caſtagno, la quale è paſ<lb></lb> ſata nel Reſettorio de' Padri di Badia, ſic<lb></lb> come del medeſimo è quella di <expan abbr="San">S.</expan> Luigi, <lb></lb> e l'altra del Pontormo, dov'è dipinta la <lb></lb> Vergine con Santa Barbera, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio; <lb></lb> qui dirimpetto vi è un'altro </s></p> <p id="id2796987" type="foot"><s id="id2796990">PA-</s></p> <pb pagenum="55"></pb> <p id="id2799522" type="main"><s id="id2799525">PALAZZO del Duca Salviati, e di ſua, <lb></lb> propria abitazione, che è l'antico del ſuo <lb></lb> proprio Ramo, poichè il primo, di cui po<lb></lb> co ſopra ſi è fatta menzione, lo ha eredi<lb></lb> tato dal Ramo finito di Roma ſul princi<lb></lb> pio del corrente ſecolo.</s><s id="id2796978"> In faccia ad eſſo <lb></lb> per la Via detta del Palagio ſi ritrova la</s></p> <p id="id2796997" type="main"><s id="id2797000">ABITAZIONE de' Baroncini, condotta da <lb></lb> Bernardino Ciurini molto pulitamente.</s><s id="id2797007"> Al<lb></lb> la fine di queſta ſtrada v'è il</s></p> <p id="id2797015" type="main"><s id="id2797018">PALAZZO del Podeſtà molto vaſto, in cui ſo<lb></lb> no le pubbliche carceri, e nel proſpetto di <lb></lb> queſta ſtrada riſalta la Porta della Chieſa della</s></p> <p id="id2789864" type="main"><s id="id2789867">BADIA FIORENTINA, dove abitano Mona<lb></lb> ci Caſinenſi dell'Ordine di San Benedetto <lb></lb> così chiamata per antonomaſia, per eſſere <lb></lb> ſtata la prima Badia di Monaci ſondata <lb></lb> in Firenze.</s><s id="id2789887"> La Conteſſa Villa Madre del <lb></lb> Conte Ugo Marcheſe di Brandemburgo, e <lb></lb> Vicario d'Ottone Terzo Imperatore in <lb></lb> Toſcana, moſſa da inſpirazione divina, a <lb></lb> proprie ſpeſe fecela fabbricare, ed ella, ed <lb></lb> il Figliuolo la dotarono di richiſſime rendi<lb></lb> te.</s><s id="id2828029"> Onde, in ſegno di gratitudine verſo il <lb></lb> detto Conte Ugo loro Benefattore, intro<lb></lb> duſſero poi quei Monaci da gran tempo ad<lb></lb> dietro, e continovano tuttavia il coſtume <lb></lb> di far celebrare ogni anno da un Giovane <lb></lb> nobile l'Orazione in ſua lode dopo la <lb></lb> Meſſa grande nella mattina di Santo Steſa<lb></lb> <arrow.to.target n="a60"></arrow.to.target> <pb pagenum="56"></pb> no Protomartire, antichiſſimo Contitolare <lb></lb> di detta Badia, già fondata ſotto il princi<lb></lb> pal Titolo di Santa Maria.</s><s id="id2809189"> Il ſuo principio <lb></lb> fu intorno al 990. fu poi nell'anno 1285. <lb></lb> col diſegno d'Arnolfo, grandemente re<lb></lb> ſtaurata, ma nel paſſato ſecolo, col diſe<lb></lb> gno di Matteo Segaloni rinnovata quaſi da <lb></lb> fondamenti, ſi è renduta vaga, quantun<lb></lb> que molto vi reſti da fare, per ri<lb></lb> durla a perfezione.</s><s id="id2809219"> Quella parte però, che <lb></lb> terminata ſi vede molto bella appariſce, e <lb></lb> magnifica.</s><s id="id2788840"> Alla nobiltà dell'Architettura <lb></lb> corriſponde l'eleganza degli ornamenti. </s><lb></lb> <s id="id2788843">Dalle due parti laterali vedonſi due Terraz<lb></lb> zini di pietra, con vaghi intagli dorati. </s><lb></lb> <s id="id2788845">Sopra di quello a man deſtra è ſituato l'<lb></lb> organo, e ſopra l'altro a ſiniſtra, una <lb></lb> Tavola, dove è dipinta Maria Vergine Aſ<lb></lb> ſunta di mano di Giorgio Vaſari, la qua<lb></lb> le al tempo del Bocchi era poſta ſull'Al<lb></lb> tar maggiore.</s><s id="id2769803"> E' parimente di molte pre<lb></lb> gio la Soffitta, tutta fatta di finiſſimo in<lb></lb> taglio.</s><s id="id2769813"> La Tribuna, ſotto la quale è il <lb></lb> Coro de' Religioſi, è dipinta da Giovanni <lb></lb> Ferretti.</s><s id="id2769824"> Le Tavole delle Cappelle ſono <lb></lb> ancor eſſe di bellezza, e valuta.</s><s id="id2769832"> Quella <lb></lb> di San Mauro a man deſtra è fatta da O<lb></lb> norio Marinari Pittore ſtimatiſſimo; ſiccome <lb></lb> ſon oſſervabili le pitture di tutta la Cap<lb></lb> pella colorite da Vincenzio Meucci.</s><s id="id2769850"> Segue <lb></lb> l'altra di Giovambatiſta Naldini, ove ſi <lb></lb> rappreſenta la venuta dello Spirito Santo. </s><lb></lb> <s id="id2769853">A man ſiniſtra, di mano di Franceſco Sal<lb></lb> <arrow.to.target n="a61"></arrow.to.target> <pb pagenum="57"></pb> viati ſi vede dipinto un Criſto, che porta <lb></lb> la Croce al Calvario, e nella Cappella di<lb></lb> rimpetto a queſta evvi una Tavola di ma<lb></lb> no di Fra Filippo, in cui vedeſi un San <lb></lb> Bernardo effigiato con ſingolar diligenza. </s><lb></lb> <s id="id2769856">Sono eziandio conſiderabili tre Sepolcri d'<lb></lb> uomini ſegnalati; il primo ſi è del mento<lb></lb> vato Conte Ugo principal benefattore di <lb></lb> queſta Chieſa.</s><s id="id2790343"> Furono ſcolpiti i marmi di <lb></lb> queſto Sepolcro da Mino da Fieſole, e riu<lb></lb> ſcì tutta l'opera di ſingolare artifizio: il <lb></lb> ſecondo è del Cavaliere Bernardo Giugni: <lb></lb> e il terzo di Giannozzo di Agnolo Pan<lb></lb> dolfini, Cavaliere, di gran nome in tempo <lb></lb> di Repubblica la cui Famiglia è padrona, <lb></lb> della Cappella, o Tribuna, ſituata preſſo il <lb></lb> Veſtibolo di queſta Chieſa nella quale oſſer<lb></lb> viſi il Quadro ſopra la Porta interiormente <lb></lb> di mano di Fra Bartolommeo Domenica<lb></lb> no.</s><s id="id2797666"> Poco diſtante da queſta trovaſi la</s></p> <p id="id2797671" type="foot"><s id="id2797675"><foot.target id="a60"></foot.target>C 4 no</s></p> <p id="id2797682" type="foot"><s id="id2797686"><foot.target id="a61"></foot.target>viati</s></p> <p id="id2797693" type="main"><s id="id2797697">CHIESA NUOVA DE' PADRI DELL' ORATORIO <lb></lb> DI SAN FILIPPO NERI, la quale dee ſervi<lb></lb> re per Oratorio, quando ſarà fabbricata la <lb></lb> Chieſa grande.</s><s id="id2782489"> Fu queſta fatta col diſegno <lb></lb> di Gherardo Silvani, e modernamente è <lb></lb> ſtata arrichita di varj ornamenti di Pittura, <lb></lb> e di Scultura di eccellenti Profeſſori, ſra' <lb></lb> quali d'Antonio Puglieſchi è la Tavola, <lb></lb> dell'Altare maggiore, la Pietà di Aleſ<lb></lb> ſandro Cherardini, la Cupola di Niccolò <lb></lb> Franceſco Lapi, e lo sſondo di Giovanni <lb></lb> Sagreſtani.</s><s id="id2782524"> La Tavola, che oggi ſi vede<lb></lb> <arrow.to.target n="ab61"></arrow.to.target> <pb pagenum="58"></pb> all'Altare del Santo, è di mano di Anton <lb></lb> Domenico Gabbiani, ſtatavi collocata non <lb></lb> molti anni ſono, in luogo di altra, che <lb></lb> vi era di Onorio Marinari. la quale fu a<lb></lb> dattata all'Altar maggiore della Chieſa di <lb></lb> San Firenze ivi contigua, ufiziata da' Padri <lb></lb> di detto Oratorio.</s><s id="id2789639"> I Baſſirilievi di marmo <lb></lb> ſono parte di Antonio Montauti, e parte <lb></lb> di Giovacchino Fortini, di cui ſono anche <lb></lb> le Statue.</s><s id="id2778983"> In Sagreſtia è un Quadro mol<lb></lb> to ſtimato di Giovan Maria Morandi.</s><s id="id2778991"> La <lb></lb> facciata di queſto Oratorio, che è tutta <lb></lb> lavorata di pietra forte, e adornata di al<lb></lb> cune Figure di marmo, è ſtata ultima<lb></lb> mente condotta a fine col diſegno di Fer<lb></lb> dinando Ruggeri.</s><s id="id2779013"> Vedeſi avanti la mede<lb></lb> ſima il</s></p> <p id="id2789596" type="foot"><s id="id2789600"><foot.target id="ab61"></foot.target>C 5 all'</s></p> <p id="id2779021" type="main"><s id="id2786458">PALAZZO de' Gondi, che ha la Facciata <lb></lb> di pietre a bozza molto nobile, con diſe<lb></lb> gno di Giuliano da San Gallo, che nella <lb></lb> Sala vi fece un Cammino di baſſirilievi di <lb></lb> gran perfezione, che per quanto non uſino <lb></lb> in sì fatti luoghi, merita di ſtarvi, e di eſ<lb></lb> ſere ammirato.</s><s id="id2786484"> Di dove ſi paſſa alla</s></p> <p id="id2786489" type="main"><s id="id2786493">PIAZZA DEL GRANO, così chiamata, atte<lb></lb> ſochè in un loggiato aſſai comodo, di Ar<lb></lb> chitettura Toſcana, vendeſi il Grano pub<lb></lb> blicamente, e di quì per ſtrada del Can<lb></lb> to a' Soldani ſi giunge a</s></p> <p id="id2766600" type="main"><s id="id2766603">SAN JACOPO TRA' FOSSI dove non trovere<lb></lb> <arrow.to.target n="a62"></arrow.to.target> <pb pagenum="59"></pb> mo già le belle Tavole d'Andrea del Sar<lb></lb> to, che tanto eloquentemente furono cele<lb></lb> brate dal Bocchi, e da varj Scrittori di pri<lb></lb> mo grido, avvegnachè ſono già traſ<lb></lb> portate nel Real Palazzo de Pitti, ſolo eſ<lb></lb> ſendovi reſtato di eſſo Andrea che dipinſe <lb></lb> da Giovane quella ove vedeſi l'apparizione <lb></lb> di Criſto in forma d'Ortolano alla Madda<lb></lb> lena.</s><s id="id2766927"> Troveremo bensì le copie delle me<lb></lb> deſime, una delle quali è così bella, che <lb></lb> ſebben copia, è nondimeno tenuta in gran <lb></lb> pregio; e il quadro della Soffitta colorito <lb></lb> dal Gherardini.</s><s id="id2766945"> Da queſta Chieſa ſi può <lb></lb> andare per due ſtrade alla Piazza, e Chie<lb></lb> ſa di Santa Croce, che una detta Via de' <lb></lb> Benci, dove è l'antico Palazzo de' Peruz<lb></lb> zi, ora de' Celleſi, dove abito l'Impera<lb></lb> dore Paleologo, quando intervene al Con<lb></lb> cilio Fiorentino, e l'altra detta Borgo San<lb></lb> ta Croce, nella quale ſono buone Fabbri<lb></lb> che, ed in ſpecie il</s></p> <p id="id2769526" type="foot"><s id="id2769530"><foot.target id="a62"></foot.target>mo</s></p> <p id="id2769537" type="main"><s id="id2769540">PALAZZO de' Corſini, che ha molte belle <lb></lb> Statue antiche nel Cortile; e quello de' Di<lb></lb> ni ricco di Pitture, ſpecialmente di Santi <lb></lb> di Tito, ed una ſingolariſſima d'Andrea <lb></lb> del Sarto.</s><s id="id2769560"> Giunti in fondo alle quali, ve<lb></lb> draſſi la Chieſa di</s></p> <p id="id2814573" type="main"><s id="id2814577">SANTA CROCE de' Frati Minori Conven<lb></lb> tuali.</s><s id="id2814584"> Tempio aſſai grande e magnifico, <lb></lb> lungo dugenquaranta braccia, e largo ſet<lb></lb> tanta in cui ſi entra per porte, e ſu <lb></lb> <arrow.to.target n="a63"></arrow.to.target> <pb pagenum="60"></pb> quella di mezzo oſſerveremo una Statua di <lb></lb> bronzo, opera di Donatello, che rappre<lb></lb> ſenta San Lodovico Arciveſcovo di Toloſa.</s> <lb></lb> <s id="id2814587">Fu queſto Tempio fabbricato intorno all'<lb></lb> Anno 1294. col diſegno d'Arnolfo, che fu <lb></lb> l'Architetto del Duomo, benchè dipoi re<lb></lb> ſtaurato col diſegno di Giorgio Vaſari.</s><s id="id2766518"> La <lb></lb> maggior parte de' Foreſtieri concorre a <lb></lb> queſta Ciheſa, tirata dal deſiderio di rimi<lb></lb> rare le Tavole, che l'adornano, nelle qua<lb></lb> li la Paſſione tutta di Noſtro Signore, e la <lb></lb> ſua Morte, e Reſurrezione è ſtata rappre<lb></lb> ſentata da' primi Artefici di quei tempi. </s><lb></lb> <s id="id2766522">Ora facendoci dalla Porta di mezzo, ben<lb></lb> chè l'ordine dell'iſtoria richiedeſſe comin<lb></lb> ciare d'altrove, nella prima Tavola, che <lb></lb> ſi trova a man deſtra, allato alla ſuddetta <lb></lb> Porta, è dipinta la Depoſizione di Croce <lb></lb> di Noſtro Signore, di mano di Franceſco <lb></lb> Salviati; la ſeconda dov'è la Crocifiſſione, <lb></lb> è di Santi di Tito; appreſſo alla quale è <lb></lb> il famoſo Sepolcro di Michelagnolo Buo<lb></lb> narrotti, Gentiluomo Fiorentino, Poeta, <lb></lb> Scultore, Pittore, ed Architetto di gran <lb></lb> nome.</s><s id="id2790614"> Vedonſi a piè dell'Urna tre Statue <lb></lb> di marmo, che rappreſentano la Scultura, <lb></lb> l'Architettura, e la Pittura in atto com<lb></lb> paſſionevole, e meſto: e ſopra l'Urna la <lb></lb> teſta, e il buſto di marmo del Buonarroti. </s><lb></lb> <s id="id2790616">Fu queſt'opera fatta da tre Maeſtri, cioè <lb></lb> Giovanni dell'Opera, Valerio Cioli, e Ba<lb></lb> tiſta del Cavaliere, del primo de' quali è <lb></lb> la Statua dell'Architettura, del ſecondo <lb></lb> <arrow.to.target n="a64"></arrow.to.target> <pb pagenum="61"></pb> quella della Scultura, e del terzo quella <lb></lb> della Pittura; e di lui è pure il Ritratto di <lb></lb> Michelagnolo.</s><s id="id2805260"> Sono dipoi da oſſervarſi le <lb></lb> memorie del dotto Antiquario Senator Fi<lb></lb> lippo Buonarroti, e del noto Bottanico Pie<lb></lb> tro Micheli.</s><s id="id2791288"> Segue la terza Cappella, dov' <lb></lb> è dipinto da Giorgio Vaſari, quando Criſto <lb></lb> porta la Croce al Calvario: la Tavola quar<lb></lb> ta rappreſenta l'<foreign lang="la">Ecce Homo</foreign>, ed è fattu<lb></lb> ra di Jacopo di Meglio.</s><s id="id2791306"> Aleſſandro del Bar<lb></lb> biere dipinſe la quinta, in cui ſi figura la <lb></lb> flagellazione alla Colonna; la ſeſta dov'è <lb></lb> dipinto Noſtro Signore quando fa Orazione <lb></lb> nell'Orto, è opera di Andrea del Minga; <lb></lb> appreſſo la qnale è la Cappella de' Caval<lb></lb> canti, ove ſi ammira ſcolpita in macigno <lb></lb> la Vergine Annunziata dall'Angiolo, fat<lb></lb> ta con ſingolare artifizio dal celebre Dona<lb></lb> tello; ed allato vi è il Sepolcro di Leonar<lb></lb> do Aretino, inſigne Scrittore d'Iſtorie. </s><lb></lb> <s id="id2791309">Finalmente la ſettima Cappella ha una Ta<lb></lb> vola già cominciata dal Cigoli, e finita dal <lb></lb> Bilivelti, in cui ſi rappreſenta l'entrata <lb></lb> di Criſto in Geruſalemme.</s><s id="id2801992"> Nella Croce <lb></lb> della navata trovaſi la Cappella de' Barbe<lb></lb> rini, dov'è ſepolto in eſſa Franceſco da <lb></lb> Barberino, Dottore, e Poeta, ed in eſſa <lb></lb> è una Tavola dipinta dal Naldini, che rap<lb></lb> preſenta quando San Franceſco riceve le <lb></lb> Sacre Stimate; vi è anco la Cappella de' <lb></lb> Calderini allato alla Sagreſtia tutta incro<lb></lb> ſtata di marmi Carrareſi, e ornata di <lb></lb> belle Pitture, la prima delle quali rappre<lb></lb> <arrow.to.target n="a65"></arrow.to.target> <pb pagenum="62"></pb> ſentante <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo è del Paſſignano, e le <lb></lb> Pitture a freſco di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni. </s><lb></lb> <s id="id2801997">Paſſato l'Altar maggiore, in cui di preſen<lb></lb> te conſervanſi le Sacre Oſſa della Beata <lb></lb> Umiliana de' Cerchi nobil Matrona Fioren<lb></lb> tina, Terziaria del medeſimo Ordine de' <lb></lb> Minori Conventuali, chiara per ſantità, e <lb></lb> per miraceli, viſſuta intorno agli anni 1240. <lb></lb> e l'altre Cappelle di minor pregio, ſi tro<lb></lb> va la Cappella, o Tribuna de Niccolini, <lb></lb> d'ordine però diverſo dall'altro, eretta, <lb></lb> col diſegno dell'Architetto <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio <lb></lb> Doſio.</s><s id="id2769235"> E' ella tutta incroſtata di marmi <lb></lb> Carrareſi, bianchi e miſti, di diligente lavoro. </s><lb></lb> <s id="id2769238">Di mano del Francavilla Scultor Fiammin<lb></lb> go, ſono le cinque Statue di marmo, che <lb></lb> una figura Aron, e l'altra Mosè, e la <lb></lb> terza rappreſenta la Verginità, la quarta <lb></lb> la Prudenza, e la quinta l'Umiltà.</s><s id="id2783163"> Le due <lb></lb> Tavole dipinte ſono di mano di Aleſſandro <lb></lb> Allori, e le Pitture a ſreſco del Volterra<lb></lb> no, con gran perfezione condotte, non <lb></lb> laſciando quella, ove di mano del Cigoli è <lb></lb> dipinto Criſto morto, ſiccome l'altra di <lb></lb> Giacomo Ligozzi Veroneſe rappreſentante <lb></lb> il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</s><s id="id2783192"> Dopo avere oſ<lb></lb> ſervato il Crocifiſſo di Donatello, che è <lb></lb> nella Cappella in Teſta alla Crociata, paſ<lb></lb> ſeremo dalle ſette Cappelle della Navata <lb></lb> deſtra alle ſette della ſiniſtra, del iſteſs'or<lb></lb> dine, e Architettura.</s><s id="id2770776"> La prima, per non <lb></lb> tornare indietro, ma ſeguitare fino all'<lb></lb> uſcir di Chieſa, ha una Tavola di mano <lb></lb> <arrow.to.target n="a66"></arrow.to.target> <pb pagenum="63"></pb> del Vaſari, dov' è dipinta la Venuta dello <lb></lb> Spirito Santo; nella ſeconda di mano dello <lb></lb> Stradano è figurata l'Aſcenſione di Criſto <lb></lb> al Cielo.</s><s id="id2779218"> Allato a queſto Altare, e dirim<lb></lb> petto al Sepolcro di Leonardo Aretino, è <lb></lb> quello di Carlo Aretino, Poeta, e Segreta<lb></lb> rio della Repubblica.</s><s id="id2779233"> Del mentovato Va<lb></lb> ſari è l'Apparizione agli Apoſtoli nella ter<lb></lb> za Cappella; nella quarta, e quinta, di San<lb></lb> ti di Tito ſono le due Tavole, che una, <lb></lb> quando Gesù è a menſa co' due Diſcepo<lb></lb> li, e l'altra, quando reſuſcita dal Sepol<lb></lb> cro; nella ſeſta è di mano di Batiſta Nal<lb></lb> dini quando Chriſto è nel Sepolcro; e nel<lb></lb> la ſettima, quando Noſtro Signore và al <lb></lb> Limbo de' Santi Padri, fu dipinta da Agno<lb></lb> lo Allori, chiamato il Vecchio Bronzino. </s><lb></lb> <s id="id2779236">Rimpetto alla memoria del Senator Buonar<lb></lb> roti ſi vede quella dell'Architetto Aleſſan<lb></lb> dro Galilei, che è opera di Girolamo Tic<lb></lb> ciati, e dipoi ſi trova il Sepolcro del famo<lb></lb> ſo Galileo, dove è ancora il celebre Mat<lb></lb> tematico Vincenzo Viviani, che ordinò que<lb></lb> ſto Depoſito al ſuo Maeſtro, al che fu da<lb></lb> to eſecuzione l'anno 1737. a ſpeſe della <lb></lb> Famiglia Nelli erede di quella del Viviani. </s><lb></lb> <s id="id2779239">Il diſegno è di Giulio Foggini; la quadra<lb></lb> tura di Anton Maria Fortini; il Buſto di <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini; l'Aſtronomia di Vin<lb></lb> cenzio Foggini; e la Geometria di Girolamo <lb></lb> Ticciati.</s><s id="id2795462"> Oltre a tante ſingolari pitture ſe <lb></lb> ne trovano in queſta Chieſa alcune di Ci<lb></lb> mabue, e di Giotto, le quali, quantunque <lb></lb> <arrow.to.target n="a67"></arrow.to.target> <pb pagenum="64"></pb> ſiano dalle moderne pitture ſuperate in bel<lb></lb> lezza, non è però, che non meritino di <lb></lb> eſſer tenute in ſtima, per la venerazione <lb></lb> a quei due primi Maeſtri, e reſtauratori <lb></lb> della Pittura.</s><s id="id2807126"> E' anche da oſſervarſi il Per<lb></lb> gamo tutto di marmo di Seravezza, inta<lb></lb> gliato da Benedetto da Majano.</s><s id="id2807137"> Sono in <lb></lb> eſſo cinque Storiette de' fatti più ſingolari <lb></lb> di San Franceſco, ſcolpite in baſſorilievo, <lb></lb> sì bene, e felicemente, che non hanno prez<lb></lb> zo.</s><s id="id2807155"> Ne' vani, che ſono in mezzo de' bec<lb></lb> catelli, ſi vedono cinque ſtatuette a ſedere <lb></lb> di bellezza ſtraordinaria, che rappreſentano <lb></lb> la Fede, la Speranza, la Carità, la For<lb></lb> tezza, e la Giuſtizia.</s><s id="id2807176"> Mirabile però fu l'<lb></lb> artifizio uſato nell'adattar queſto Perga<lb></lb> mo ad una colonna, nella quale rimane <lb></lb> incaſſato, eſſendochè la medeſima colonna <lb></lb> ſia nel mezzo forata, e per una ſcala ac<lb></lb> conciavi dentro vi ſi aſcenda.</s><s id="id2767770"> Alla grandez<lb></lb> za della Chieſa corriſponde il Convento, <lb></lb> di moltiſſime comode abitazioni ripieno, e <lb></lb> continovamente abitato da più di ſeſſanta <lb></lb> Religioſi, tra' quali in ogni tempo fioriro<lb></lb> no Uomini ſegnalati, non ſolo in lettere, <lb></lb> e in dignità più coſpicue, ma eziandio in <lb></lb> ſantità di coſtumi.</s><s id="id2767802"> Sono in queſto Con<lb></lb> vento molte Confraternite di Secolari, tra <lb></lb> le quali quella detta del Gesù, compoſta <lb></lb> tutta di Nobili, il di cui vaſo è ſtato di<lb></lb> pinto vagamente da Lorenzo del Moro.</s><s id="id2766728"> In <lb></lb> queſta Chieſa, e ne ſuoi Cimiterj è una <lb></lb> quantità conſiderabile di Sepolture, e di <lb></lb> <arrow.to.target n="a68"></arrow.to.target> <pb pagenum="65"></pb> memorie di Famiglie primarie, e d'inſi<lb></lb> gni Soggetti di Firenze, e d'altrove.</s><s id="id2766757"> E' <lb></lb> fama, che Siſto V. Sommo Pontefice, nel <lb></lb> tempo, che fu Religioſo, per molti anni <lb></lb> quivi abitaſſe, leggendo Filoſofia.</s><s id="id2826876"> Gode <lb></lb> queſto Convento il Privilegio, che uno de' <lb></lb> ſuoi Religioſi ſoſtenga il carico d'Inquiſi<lb></lb> tore; dignità ragguardevole, ſoſtenuta in. <lb></lb> Toſcana da' Minori Conventuali, e ſempre <lb></lb> da Soggetti di gran valore.</s><s id="id2826899"> Il Noviziato fu <lb></lb> fatto edificare con gran magnificenza a pro<lb></lb> prie ſpeſe da Coſimo Padre della Patria, e <lb></lb> nel Chioſtro appreſſo alla Chieſa vi è un' <lb></lb> Atrio, e una gran Cappella fatta edificare <lb></lb> dalla Famiglia de' Pazzi; mole di ſingolare <lb></lb> Architettura, e ben degna di chi ne fece <lb></lb> il diſegno, che fu il gran Brunelleſco.</s><s id="id2785997"> Dal<lb></lb> la qual Chieſa ſi fa paſſaggio alla</s></p> <p id="id2786005" type="foot"><s id="id2786009"><foot.target id="a63"></foot.target>C 6 quel-</s></p> <p id="id2786016" type="foot"><s id="id2786020"><foot.target id="a64"></foot.target>quel-</s></p> <p id="id2786027" type="foot"><s id="id2786031"><foot.target id="a65"></foot.target>ſen-</s></p> <p id="id2786038" type="foot"><s id="id2786042"><foot.target id="a66"></foot.target>del</s></p> <p id="id2768080" type="foot"><s id="id2768084"><foot.target id="a67"></foot.target>ſiano</s></p> <p id="id2768091" type="foot"><s id="id2768095"><foot.target id="a68"></foot.target>me-</s></p> <p id="id2768102" type="main"><s id="id2768105">PIAZZA contigua, molto ampia, e rego<lb></lb> lare, e deſtinata principalmente al Giuoco <lb></lb> del Calcio, proprio della Nobiltà Fiorentina <lb></lb> in tempo di Carnovale.</s><s id="id2768121"> Compariſcono fu <lb></lb> queſta Piazza (quando accade, che queſto <lb></lb> ſi faccia ſolennemente) cinquantaquattro <lb></lb> Nobili Giovani riccamente veſtiti, e in due <lb></lb> Squadre diviſi, l'una delle quali dal colore <lb></lb> degli Abiti, e delle Inſegne ſi diſtingue <lb></lb> dall'altra.</s><s id="id2800372"> Capi di queſte ſono due Alfieri, <lb></lb> più degli altri nobilmente addobbati, e ſer<lb></lb> viti da molti Paggi.</s><s id="id2800383"> Entrando in Campo <lb></lb> preceduti da trombe, e da tamburi, a cop <lb></lb> pia, e con bella ordinanza, giran dintorno <lb></lb> <arrow.to.target n="a69"></arrow.to.target> <pb pagenum="66"></pb> il Teatro facendo moſtra di lor perſona; <lb></lb> indi l'uno dall'altro diſpartendoſi, ſotto il <lb></lb> proprio Padiglione ſi alloggiano.</s><s id="id2792068"> Intanto ſi <lb></lb> dà il ſegno della Battaglia, e in un tempo <lb></lb> medeſimo vedonſi dall'una, e dall'altra <lb></lb> parte ſquadronati, a foggia di Eſercito.</s><s id="id2792084"> U<lb></lb> nite le Squadre, ſi getta in mezzo il Pal<lb></lb> lone, ed in un ſubito cerca l'una di ſpin<lb></lb> gerlo verſo l'altra, e dall'altra vien riſo<lb></lb> ſpinto.</s><s id="id2792102"> Quei, che rimangon per retroguar<lb></lb> dia, ripigliando il Pallone, proccurano con <lb></lb> ogni sforzo di trarlo fuor degli ſteccati, per <lb></lb> la parte ad eſſi contraria, e quando ciò rie<lb></lb> ſca loro di poſta, s'intende vinta la caccia. </s><lb></lb> <s id="id2792106">Ben'è vero, che avviſtiſene gli Avverſarj, <lb></lb> corrono addoſſo all'inimico, e afferratolo <lb></lb> per le braccia, impediſcono, che più oltre <lb></lb> s'avanzi.</s><s id="id2764175"> Il ſimile fanno quelli, che ſon <lb></lb> rimaſti alla difeſa del poſto, i quali men<lb></lb> tre non vengan ſorpreſi all'improvviſo, ri<lb></lb> battono gagliardamente il Pallone, e riſo<lb></lb> ſpingono indietro chi tenta inoltrarſi da quel<lb></lb> la parte.</s><s id="id2764199"> Ora in queſta battaglia, mirabil <lb></lb> coſa è il vedere, come ciaſcuno s'ingegni <lb></lb> di ſuperare, e di abbattere il ſuo contrario, <lb></lb> urtandolo per farlo cadere, lottando, e pu<lb></lb> gnando ſeco, e varie ſtrattagemme uſando <lb></lb> per vincere.</s><s id="id2798961"> Ma più mirabile ſi è il vede<lb></lb> re una ſquadra, che impadronita del cam<lb></lb> po nimico, e ſu' confini della vittoria, in <lb></lb> un momento riſoſpinta fuggire, e ſpeſſe <lb></lb> volte rimaner ſuperata.</s><s id="id2798981"> In ſomma è Giuo<lb></lb> co queſto, dove fa pompa da una parte la <lb></lb> <arrow.to.target n="a70"></arrow.to.target> <pb pagenum="67"></pb> vaghezza, e ricchezza di belle diviſe, col<lb></lb> la ſplendidezza degli ornamenti, e dall'al<lb></lb> tra la robuſtezza, e agilità di chi opera. </s><lb></lb> <s id="id2798985">Onde non è maraviglia, che vi concorra la <lb></lb> maggior parte della Città, e rechi al pub<lb></lb> blico allegrezza, e diletto.</s><s id="id2794394"> Prima di uſcire <lb></lb> da queſta Piazza ſi oſſervi la facciata della <lb></lb> Caſa de' Cocchi, che i Padroni dicono aver <lb></lb> coſtante tradizione, che ſia diſegno di Bac<lb></lb> cio d'Agnolo; ſiccome la Facciata della <lb></lb> Caſa dell'Antella, dipinta dal Paſſignano, <lb></lb> e da Giovanni da San Ciovanni, ambedue <lb></lb> Pittori famoſi, e nella medeſima Piazza ev<lb></lb> vi una Fonte, che meſce acqua perfettiſſi<lb></lb> ma, che viene dalla Collina d'Arcetri, e <lb></lb> paſſa il Fiume d'Arno ſul Ponte a Ruba<lb></lb> conte.</s><s id="id2823125"> E volgendo a man deſtra trovaſi po<lb></lb> co diſtante la</s></p> <p id="id2823133" type="foot"><s id="id2823136"><foot.target id="a69"></foot.target>il</s></p> <p id="id2823143" type="foot"><s id="id2823147"><foot.target id="a70"></foot.target>va-</s></p> <p id="id2823154" type="main"><s id="id2823157">CHIESA DI SAN SIMONE, la di cui Soffitta <lb></lb> tutta d'intaglio indorato fa vaga moſtra. </s><lb></lb> <s id="id2823159">Nella teſtata ſopra la Porta ſi vede una Ta<lb></lb> vola molto bella di Batiſta Naldini, ov'è <lb></lb> dipinta la Depoſizione di Criſto dalla Cro<lb></lb> ce.</s><s id="id2789552"> Il San Girolamo, che dall'Angiolo vien <lb></lb> avviſato, è di mano del Marinari.</s><s id="id2789559"> Del Vi<lb></lb> gnali ſono le due Tavole, una dov'è di<lb></lb> piato un San Bernardo, e l'altra un San <lb></lb> Franceſco.</s><s id="id2789571"> All'Altar maggiore ſono di pre<lb></lb> gio le due Statue di marmo d'Orazio Mo<lb></lb> ri.</s><s id="id2789582"> Preſſo a queſta Chieſa ſono le Prigioni <lb></lb> delle Stinche, recinte da un'altiſſima, e for<lb></lb> te muraglia, nelle cantonate delle quali vi <lb></lb> <arrow.to.target n="a71"></arrow.to.target> <pb pagenum="68"></pb> ſono due Tabernacoli dipinti a freſco da <lb></lb> Giovanni Mannozzi, detto Giovanni da San <lb></lb> Giovanni.</s><s id="id2782845"> Ma conſiderando, che la viſita <lb></lb> di tante Chieſe, ed altre coſe notabili ave<lb></lb> rà non poco defatigato il Foreſtiero, ſi cre<lb></lb> de bene dar fine al paſſeggio della prima <lb></lb> Giornata.</s></p> <p id="id2780233" type="foot"><s id="id2780236"><foot.target id="a71"></foot.target>ſo-</s></p> <figure id="id2782867"></figure> <lb></lb> <p id="id2780244" type="foot"><s id="id2780247">S E-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="69"></pb> <figure id="id2782881"></figure> <lb></lb> <p id="id2780256" type="head"><s id="id2780260">SECONDA <lb></lb> GIORNATA.</s></p> <p id="id2780266" type="main"><s id="id2780270">LA CHIESA DI SAN LORENZO darà <lb></lb> principio alla ſeconda Giornata. </s><lb></lb> <s id="id2780275">Giunti dunque alla Piazza, oſſer<lb></lb> veremo in faccia al Palazzo del <lb></lb> Marcheſe della Stufa una Baſe di marmo, <lb></lb> nel cui Baſſorilievo ſi rappreſenta, quando <lb></lb> a Giovanni de' Medici, valoroſiſſimo Capi<lb></lb> tano, e degno Padre del Granduca Coſi<lb></lb> mo Primo, ſono condotti molti Prigioni <lb></lb> con varie ſpoglie.</s><s id="id2769592"> E' queſta opera del Ca<lb></lb> valier Bandinelli, di cui pur anco è la Sta<lb></lb> tua, che ſulla Baſe dovevaſi collocare; la <lb></lb> quale in oggi non ancora finita, nel Salo<lb></lb> ne del Palazzo Vecchio conſervaſi.</s><s id="id2769612"> Ma ve<lb></lb> nendo alla Chieſa; prima d'introdurvi il <lb></lb> Foreſtiero, ho giudicato a propoſito il dar<lb></lb> gli breve notizia di ciò, che avvenne nella <lb></lb> ſua fondazione, zvvengachè ſia molto de<lb></lb> gno di ricordanza quanto di eſſa laſciarono <lb></lb> ſcritto San Paolino, il Baronio, ed altri <lb></lb> <arrow.to.target n="a73"></arrow.to.target> <pb pagenum="70"></pb> gravi Scrittori.</s><s id="id2805390"> Al tempo dell'Imperador <lb></lb> Teodoſio, Giuliana Vedova Fiorentina, non <lb></lb> meno illuſtre per lo ſplendore del ſangue, <lb></lb> che per l'inſigne Religione, e Pietà, ac<lb></lb> ceſa di devozione verſo il glorioſo Martire <lb></lb> San Lorenzo, volle colle proprie ſoſtanze <lb></lb> fabbricar queſto Tempio, dedicandolo ad <lb></lb> onore di quel Santo.</s><s id="id2802146"> Terminata appena la <lb></lb> Fabbrica, giunſe per buona ſorte a Firen<lb></lb> ze il grande Arciveſcovo di Milano Sant' <lb></lb> Ambrogio; perlochè venne in penſiero a <lb></lb> Giuliana di ricorrere al Santo Prelato, e in<lb></lb> ſtantemente pregarlo, acciò voleſſe conſa<lb></lb> crare la nuova Chieſa; e ciò ſec'ella ben <lb></lb> toſto, e con tanto affetto, e con tali, e <lb></lb> tante dimoſtrazioni del ſuo grande zelo, che <lb></lb> il Santo Arciveſcovo, ammirando la di lei <lb></lb> virtù, e grandemente commendandola, di <lb></lb> buona voglia condeſceſe alle ſue giuſte di<lb></lb> mande.</s><s id="id2846242"> Celebroſſi pertanto la Funzione <lb></lb> della Sagra l'anno del Signore 392., o co<lb></lb> me altri vogliono 393., e fu con tal ſod<lb></lb> disfazione del Popolo ſolennizzata, che da <lb></lb> quel giorno in poi, per memoria di tal <lb></lb> fatto, chiamoſſi queſta Chieſa, Baſilica <lb></lb> Ambroſiana.</s><s id="id2846266"> Quindi ebbe origine la ſingo<lb></lb> lar venerazione, che a queſto Tempio por<lb></lb> tarono gli antichi Veſcovi di Firenze, ſra' <lb></lb> quali San Zanobi più d'ogni altro ſi ſegna<lb></lb> lò, eleggendo quivi la ſepoltura, dove ſtet<lb></lb> te lungo tempo ripoſto prima, che alla <lb></lb> Cattedrale foſſe trasferito il ſuo Corpo.</s><s id="id2846296"> A <lb></lb> sì felici principj corriſpoſero con maggiore <lb></lb> <arrow.to.target n="a74"></arrow.to.target> <pb pagenum="71"></pb> avanzamento i ſucceſſi di queſta Chieſa.</s><s id="id2801408"> Im<lb></lb> perciocchè eſſendo eretta in Collegiata in<lb></lb> ſigne, e di ampliſſimi privilegj, e ſingolari <lb></lb> prerogative arricchita, ha in ogni tempo <lb></lb> tenuto ſopra dell'altre, dopo la Metropo<lb></lb> litana il primato.</s><s id="id2801430"> Sono in eſſa diciaſſette <lb></lb> Canonici, e trentatre Cappellani, e grandiſ<lb></lb> ſimo numero di Cherici, che vi celebrano <lb></lb> giornalmente i Divini Ufizi con non mi<lb></lb> nor decoro di quello facciaſi nella Chieſa <lb></lb> Metropolitana; ed a tutti queſti preſiede <lb></lb> un Prelato, col titolo di Priore, che per <lb></lb> iſpecial Privilegio, in varie Feſte dell'an<lb></lb> no gode l'uſo de' Pontificali.</s><s id="id2804412"> Paſſando poi <lb></lb> ad oſſervare la bellezza di queſto Tempio, <lb></lb> che, di vero è grandiſſima, per la mi<lb></lb> rabile Architettura di Filippo Brunelleſco, <lb></lb> colla quale fu fabbricato, o piuttoſto vo<lb></lb> gliam dire rinnovato (giacchè l'antico Tem<lb></lb> pio, intorno all'anno 1420. rimaſe quaſi <lb></lb> affatto deſolato dal fuoco) vedremo queſto <lb></lb> Edifizio, che poſa ſopra un vago pavimen<lb></lb> to di marmo in tre Navate diviſo, e ſoſte<lb></lb> nuto di groſſe colonne di macigno, ſopra <lb></lb> le quali poſano gli archi vagamente inta<lb></lb> gliati, come altresì il cornicione, e il fre<lb></lb> gio, che per tutta la Chieſa ricorrendo, <lb></lb> vaga, e maeſtoſa la rendono.</s><s id="id2785772"> Ella è lunga <lb></lb> braccia 144.</s><s id="id2785778"> Sopra la Porta del mezzo ſi <lb></lb> vede l'Arme de' Medici, ſcolpita in pietra <lb></lb> col diſegno del Buonarroti; di cui pari<lb></lb> mente è il diſegno del Terrazzino, e Sa<lb></lb> crario, dove ſi conſervano moltiſſime Reli<lb></lb> <arrow.to.target n="a75"></arrow.to.target> <pb pagenum="72"></pb> quie inſigni, in prezioſi Reliquiarj d'oro, <lb></lb> e d'argento, di criſtallo, e di altre ricche <lb></lb> materie, tempeſtati di gioie.</s><s id="id2798875"> Belli ancora <lb></lb> ſono i due Pergami nella Nave di mezzo, <lb></lb> retti ciaſcuno da quattro colonnette di mar<lb></lb> mo, nelle facce de' quali ſi vedono alcuni <lb></lb> Baſſirilievi di bronzo, fatti da Donatello, <lb></lb> con ſingolare artifizio, e ſommamente lo<lb></lb> dati dagl'intendenti.</s><s id="id2798901"> Anco nelle Cappelle <lb></lb> ſono di pregio alcune Tavole, tralle quali <lb></lb> a mano deſtra molto ſi ſtima la Tavola dov' <lb></lb> è dipinta la Natività del Signore, di mano <lb></lb> di Raffaello del Garbo, e l'altra, che ſe<lb></lb> gue appreſſo, fatta dal Roſſo, in cui di<lb></lb> pinſe lo Spoſalizio di Noſtra Donna.</s><s id="id2803381"> Così <lb></lb> a man ſiniſtra ſi vede la bella Tavola del <lb></lb> Sogliani, dov'ê dipinto in Croce Sant'Ar<lb></lb> cadio, quella dell'Empoli, che rappreſen<lb></lb> ta il Martirio di San Baſtiano, quella del <lb></lb> Macchietti, ove è dipinta la venuta de' Ma<lb></lb> gi, e quella in chiaro ſcuro di Frate Bar<lb></lb> tolommeo, ove ſi vede eſpreſſo al vivo il <lb></lb> ſuo Ritratto, con altre appreſſo, che per <lb></lb> brevità ſi tralaſciano.</s><s id="id2803421"> Più d'ogni altra co<lb></lb> ſa però degne ſono d'ammirazione le due <lb></lb> Sagreſtie, ma ſpecialmente la nuova, detta <lb></lb> altrimenti la Cappella de' Principi, fatta <lb></lb> col diſegno, e Architettura di Michelagno<lb></lb> lo Buonarroti.</s><s id="id2769117"> Quivi l'arte ſendo giunta al <lb></lb> colmo di ſua perfezione, chiaramente di<lb></lb> moſtra, quanto ſublime, e mirabile foſſe <lb></lb> l'ingegno di queſto divino Artefice.</s><s id="id2769134"> Ed in <lb></lb> vero non può lodarſene abbaſtanza la mae<lb></lb> <arrow.to.target n="a76"></arrow.to.target> <pb pagenum="73"></pb> ſtà, e la vaghezza.</s><s id="id2769153"> Sia in conſeguenza con<lb></lb> tento il Foreſtiero, che tralaſciando il di<lb></lb> viſare de' ſuoi pregj, accenni ſolo il primo <lb></lb> Sepolcro all'entrare di Giuliano de' Medici <lb></lb> Duca di Nemours, e Fratello di Leone X., <lb></lb> ſopra di cui v'è il ſuo Simulacro di mano <lb></lb> del Buonarroti, e le due Statue appreſſo <lb></lb> che una il Giorno, l'altra la Notte figura<lb></lb> no: il ſecondo fatto per Lorenzo de' Medi<lb></lb> ci Duca d'Urbino, di cui pure ſopra v'è <lb></lb> il ſuo Simnlacro della medeſima famoſa <lb></lb> mano, l'altre due Statue rappreſentano il <lb></lb> Crepuſcolo, e l'Aurora.</s><s id="id2788232"> Si vede ancora di <lb></lb> mano di Michelagnolo una Madonna col <lb></lb> bambino in braccio.</s><s id="id2788241"> E perchè fuori delle <lb></lb> ſette Statue di mano del Buonarroti ſi ve<lb></lb> dono due Figure de' Santi Coſimo, e Da<lb></lb> miano, ſappiaſi, che la prima è del Mon<lb></lb> torſoli, e la ſeconda di Raffaello da Mon<lb></lb> telupo, ambedue Scultori eccellenti.</s><s id="id2797925"> Di quì <lb></lb> uſcendo oſſerveremo nella ſeconda Cappel<lb></lb> la l'adorazione de' Magi, opera di Giro<lb></lb> lamo Macchietti, e proſeguendo entreremo <lb></lb> nella vecchia Sagreſtia, fabbricata col diſe<lb></lb> gno di Filippo di Ser Brunelleſco, di cui <lb></lb> pur anco fu tutta l'Architettura di queſto <lb></lb> grande Edifizio, ſi oſſervino i quattro ton<lb></lb> di ne' peducci della Volta di mano di Do<lb></lb> natello, le due piccole porte del medeſimo, <lb></lb> in alcune nicchie San Lorenzo, Santo Ste<lb></lb> fano, San Coſimo, e San Damiano del <lb></lb> medeſimo, e nel doſſale dell'Altare un <lb></lb> Baſſorilievo in bronzo del Brunelleſco.</s><s id="id2768416"> Quin<lb></lb> <arrow.to.target n="a77"></arrow.to.target> <pb pagenum="74"></pb> di ſi vede un belliſſimo Sepolcro di porfido, <lb></lb> per Piero, e Giovanni figli di Coſimo Pa<lb></lb> dre della Patria, adornato ne' lati di ſoglia<lb></lb> mi di bronzo, fatti col diſegno d'Andrea <lb></lb> Verrocchio.</s><s id="id2768447"> Corriſponde queſto in una Cap<lb></lb> pella dedicata a Maria Santiſſuna, la di cui <lb></lb> Immagine antica reſta coperta.</s><s id="id2768460"> Tornando <lb></lb> verſo la Porta vedeſi dipinto a freſco nella <lb></lb> Parete il martirio di San Lorenzo di ma<lb></lb> no d'Agnolo Bronzino.</s><s id="id2786628"> Paſſata la Por<lb></lb> ta Laterale trovaſi il martirio di San Ba<lb></lb> ſtiano di mano dell'Empoli.</s><s id="id2786630"> Nè laſcere<lb></lb> mo di dire, che la vaga Soffitta, la ricca, <lb></lb> e nobil Cupola dipinta da Vincenzio Meuc<lb></lb> ci, il Campanile edificato da' fondamenti, <lb></lb> ed il riſtoramento della Chieſa ſotterranea, <lb></lb> ſono opere fatte in queſti tempi dalla pietà <lb></lb> della Gran Principeſſa Anna Maria Luiſa <lb></lb> de' Medici Elettrice Vedova Palatina del Re<lb></lb> no.</s><s id="id2786670"> Nell'uſcir della porta, onde ſi va <lb></lb> nella Canonica, ſi trova la Statua di <lb></lb> Paolo Giovio Veſcovo di Nocera, e fa<lb></lb> moſo Scrittore d'Iſtorie, ſcultura di Fran<lb></lb> ceſco da San Gallo; indi ſalendo per una <lb></lb> Scala, che guida al Chioſtro di ſopra, tr<lb></lb> veremo la celebre, e per tutto il Mondo <lb></lb> tanto rinomata</s></p> <p id="id2810840" type="foot"><s id="id2810844"><foot.target id="a73"></foot.target>gra-</s></p> <p id="id2810851" type="foot"><s id="id2810855"><foot.target id="a74"></foot.target>avan-</s></p> <p id="id2810862" type="foot"><s id="id2810866"><foot.target id="a75"></foot.target>quie</s></p> <p id="id2804582" type="foot"><s id="id2804586"><foot.target id="a76"></foot.target>ſtà,</s></p> <p id="id2804593" type="foot"><s id="id2804597"><foot.target id="a77"></foot.target>D di</s></p> <p id="id2804604" type="main"><s id="id2804608">LIBRERIA MEDICEO - LAURENZIANA, il cui <lb></lb> vaſo lungo braccia ottanta, largo diciotto, <lb></lb> e due terzi, e alto quattordici e mezzo, è <lb></lb> così nobile, e maeſtoſo, e di sì rara, e <lb></lb> perfetta Architettura, che molti valent'uo<lb></lb> <arrow.to.target n="a78"></arrow.to.target> <pb pagenum="75"></pb> mini, come il Bezelio, il Senator Nelli, <lb></lb> Ferdinando Ruggieri, e Giuſeppe Ignazio <lb></lb> Roſſi l'hanno diſegnato, e pubblicato colle <lb></lb> ſtampe.</s><s id="id2827687"> Fu alzato col diſegno di Michela<lb></lb> gnolo, ſervendo ciò per un degniſſimo en<lb></lb> comio.</s><s id="id2827698"> Prima dunque di penetrare là den<lb></lb> tro, trovaſi un bel ricetto in forma quadra <lb></lb> nel quale è ſituata la Scala poſta ſu da <lb></lb> Giorgio Vaſari e dal Tribolo per ben di<lb></lb> ciotto volte, e non mai per un miſterioſo <lb></lb> ſilenzio di Michelagnolo potuta collocarſi <lb></lb> nella ſua proporzionata ſituazione.</s><s id="id2827727"> Bella <lb></lb> è la Porta, e belli ancora ſono gli orna<lb></lb> menti delle fineſtre, vaghiſſimo il cornicio<lb></lb> ne, l'architrave, ed il fregio, e tutto in<lb></lb> ſieme è con nobil ſimetria diviſato.</s><s id="id2766453"> Alla <lb></lb> bellezza del materiale corriſponde il pregio, <lb></lb> e il valore de Manoſcritti, che ſopra certi <lb></lb> banchi di noce, quarantaquattro per ban<lb></lb> da, in gran numero vi ſi conſervano.</s><s id="id2766472"> Ol<lb></lb> tre gli altri quattro nuovi ſcaffali poſti nel <lb></lb> Corridore aggiunto da <expan abbr="Sua Maestà Cesarea">S. M. C.</expan> Franceſco I. <lb></lb> di glorioſa memoria, ripieni ancor queſti <lb></lb> di Manoſcritti.</s><s id="id2766491"> Sono queſti di lingue diver<lb></lb> ſe, e ſpecialmente Ebrea, Greca, Latina, <lb></lb> Cineſe, Arabica, Caldea, Sitiaca, Toſca<lb></lb> na, Schiavona, Provenzale, e Franceſe <lb></lb> antica, ne ſolo per la rarità, ma eziandio <lb></lb> per l'ornamento di Pitture e miniature <lb></lb> ſingolariſſimi.</s><s id="id2767348"> Da queſti, come da rari e<lb></lb> ſemplari ſogliono i Letterati, e in ſpecie <lb></lb> gli Oltramontani, diligentiſſimi oſſervatori, <lb></lb> riſcontrare, o emendar quei difetti, che <lb></lb> <arrow.to.target n="a79"></arrow.to.target> <pb pagenum="76"></pb> ſpeſſe volte ſcorrono nelle ſtampe, o che <lb></lb> non furono da altri oſſervati, e pubblicare <lb></lb> intereſſanti anecdoti.</s><s id="id2764877"> Or queſti Libri, parte <lb></lb> da Coſimo Padre della Patria, Lorenzo ſuo <lb></lb> fratello, Piero ſuo figliuolo, e parte da <lb></lb> Lorenzo il Magnifico, da varie parti, e con <lb></lb> grandiſſime ſpeſe procurati, ſpecialmente <lb></lb> dalla Grecia, e all'Aſia, furono poſcia <lb></lb> ripoſti in queſto luogo da Clemente VII. <lb></lb> che fondò la Libreria, e che indi nell'an<lb></lb> no 1571. fu dal Granduca Coſimo I. ordi<lb></lb> nato che ſi teneſſe pubblicamente aperta a <lb></lb> comune benefizio de' Cittadini.</s><s id="id2764921"> Chi poi <lb></lb> bramaſſe ſaperne il numero, e la lor qua<lb></lb> lità potrà comodamente appagare il ſuo de<lb></lb> ſiderio, mediante l'Indice Generale ſtam<lb></lb> pato dal <expan abbr="Padre">P.</expan> Montfaucon, e meglio da' Bi<lb></lb> bliotecarj Antommaria Biſcioni, e Dottor <lb></lb> Giulianelli.</s><s id="id2808124"> L'erudito viaggiatore informa<lb></lb> toſi dalla perizia del Bibliotecario del Prin<lb></lb> cipe troverà ad ogni Pluteo qualche raro <lb></lb> Manoſcritto.</s><s id="id2808140"> I più ſingolari per l'antichità <lb></lb> ſono il Codice Siriaco al <expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> I.</s><s id="id2808144"> Quello <lb></lb> del Vergilio al <expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> XXXIX.</s><s id="id2808148"> Al XLII. il <lb></lb> Decamerone del Boccaccio.</s><s id="id2808156"> Quello dell'<lb></lb> Oroſio al LXV.</s><s id="id2808163"> Quello del Tacito al LXVIII. </s><lb></lb> <s id="id2808166">Per la vaghezza dell'ornato il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ambro<lb></lb> gio, il Lirano, Il Tolomeo, il Giulio Ce<lb></lb> ſare, la Vita di Lorenzo de' Medici, Do<lb></lb> mizio Calderino, e l'Argiropilo, e molti <lb></lb> altri.</s><s id="id2791226"> Il ſopranominato Signor Dottor Giu<lb></lb> lianelli ha tradotta in volgare la Storia eſte<lb></lb> ſa di detta Libreria, da cui potrà aver mag<lb></lb> <arrow.to.target n="a80"></arrow.to.target> <pb pagenum="77"></pb> giori notizie il viaggiatore.</s><s id="id2791252"> Da queſto luo<lb></lb> go ci porteremo a viſitare la</s></p> <p id="id2791260" type="foot"><s id="id2791264"><foot.target id="a78"></foot.target>mi-</s></p> <p id="id2791271" type="foot"><s id="id2791274"><foot.target id="a79"></foot.target>D 2 ſpeſſe</s></p> <p id="id2783992" type="foot"><s id="id2783995"><foot.target id="a80"></foot.target>giori</s></p> <p id="id2784003" type="main"><s id="id2784006">CAPPELLA, che deve riuſcire nel Coro, <lb></lb> ma di preſente ha l'ingreſſo dietro la <lb></lb> Chieſa.</s><s id="id2784018"> Or queſta è la Cappella cotanto ce<lb></lb> lebre, che ſenza ingrandimento iperbolico, <lb></lb> vien riputata nel Mondo unica, e ſingola<lb></lb> re.</s><s id="id2784033"> E in vero, ſe in altri Edifizj s'am<lb></lb> mira la ſquiſitezza dell'arte, in altri la <lb></lb> ricchezza de' materiali, ed in alcuni qual<lb></lb> che coſa di ſingolare, in queſta ſola Cap<lb></lb> pella tutte unite concorrono le prerogative <lb></lb> più nobili: magnificenza d'Architettura, <lb></lb> pregio de' materiali, bellezza, e perfezio<lb></lb> ne dell'arte in ſommo grado.</s><s id="id2785083"> Per darne <lb></lb> adunque alcuna breve notizia, diremo, che <lb></lb> la circonferenza di tutta queſta maeſtoſa <lb></lb> Cappella è braccia cenquarantaquattro, l'<lb></lb> altezza della Cupola braccia centoquattro, <lb></lb> e il diametro quarantotto.</s><s id="id2785103"> L' incroſtatura <lb></lb> è di diaſpri, agate, calcedonj, lapislazzu<lb></lb> li, ed altre pietre prezioſe.</s><s id="id2785115"> Beliſſimi ſono <lb></lb> i pilaſtri co' capitelli di bronzo dorati.</s><s id="id2785122"> Mae<lb></lb> ſtoſi ſono i Sepolcri di granito orientale, <lb></lb> ſopra ciaſcuno de' quali poſa un guanciale <lb></lb> di diaſpro tempeſtato di gioje, e ſopra quel<lb></lb> lo una corona reale, ancor eſſa ricca di <lb></lb> gemme.</s><s id="id2747551"> In alcune nicchie di paragone ſon <lb></lb> collocate altrettante Statue di bronzo dora<lb></lb> te, maggiori del naturale, che rappreſen<lb></lb> tano i Regnanti defunti.</s><s id="id2747566"> Di vaghiſſime com<lb></lb> meſſure vedonſi effigiate le Armi delle Cit<lb></lb> <arrow.to.target n="a81"></arrow.to.target> <pb pagenum="78"></pb> tà ſottopoſte al Dominio de' noſtri Reali <lb></lb> Principi.</s><s id="id2747591"> In ſoma tali, e tanti ſono gli <lb></lb> ornamenti di pregio, che vi ſi trovano, <lb></lb> che non ci vuol meno della viſta per im<lb></lb> maginarſi una bellezza sì rara.</s><s id="id2767500"> Fu comin<lb></lb> ciata la Fabbrica l'anno 1604. al tempo di <lb></lb> Ferdinando Primo, e per quanto da molti <lb></lb> Maeſtri giornalmente vi ſi lavori, molto vi <lb></lb> reſta ancora, per renderla in tutto compi<lb></lb> ta, dovendo eſſere in eſſa collocato il pre<lb></lb> zioſo Ciborio, che ſi conſerva in Galleria, <lb></lb> e del quale parleremo a ſuo luogo.</s><s id="id2767531"> Apreſ<lb></lb> ſo la Cappella è la</s></p> <p id="id2767538" type="foot"><s id="id2767542"><foot.target id="a81"></foot.target>D 3 tà</s></p> <p id="id2763441" type="main"><s id="id2763444">CASA de' Nelli, nella quale eſiſte una co<lb></lb> pioſa raccolta di diſegni d'Architettura di <lb></lb> mano de' più eccellenti profeſſori d'Italia, <lb></lb> ſiccome una raccolta di Manoſcritti de' Ce<lb></lb> lebri Mattematici Galileo Galilei, Evange<lb></lb> liſta Torricelli, e Vincenzio Viviani.</s><s id="id2763469"> Da <lb></lb> queſto luogo paſſeremo nella Via de' Gino<lb></lb> ri, dov'è il</s></p> <p id="id2763481" type="main"><s id="id2763484">PALAZZO del Marcheſe Ginori, ripieno di <lb></lb> nobili arredi, Pitture, ed altre rarità, e <lb></lb> quello de' Giraldi, che ha una copioſa e <lb></lb> ſcelta Libreria.</s><s id="id2763500"> In eſſa ſtrada riſpondono <lb></lb> gli Appartamenti fabbricati dal Marcheſe, <lb></lb> Riccardi, e uniti al ſuo Palazzo in Via lar<lb></lb> ga, e da quella ci porteremo nella Via di <lb></lb> San Gallo, oſſervando la Vaga facciata del</s></p> <p id="id2827486" type="main"><s id="id2827489">PALAZZO de' Marucelli Architettura di <lb></lb> <arrow.to.target n="a82"></arrow.to.target> <pb pagenum="79"></pb> Gherardo Silvani, e le due Arpie ſoſtenen<lb></lb> ti il Terrazzino di Raffaello Curradi entro vi <lb></lb> ſono cinque grandi Camere dipinte dal Ric<lb></lb> ci Pittore Veneziano.</s><s id="id2827517"> In eſſa Via ſi tro<lb></lb> vano moltiſſimi Conventi, e Chieſe di Mo<lb></lb> nache, ciaſcheduna delle quali ha qualche <lb></lb> coſa di ſingolare, e ſpecialmente quella di <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Appollonia la Volta della Tribuna della <lb></lb> quale fu dipinta da Bernardino Poccetti; e <lb></lb> quella di Sant'Agata, dov'è la bella Ta<lb></lb> vola di Aleſſandro Bronzino, nella quale <lb></lb> ſon dipinte le Nozze di Cana Galilea.</s><s id="id2826267"> Noi <lb></lb> però tralaſciando per minor briga del Fore<lb></lb> ſtiero il ragionare di quelli, nel paſſare dal <lb></lb> Canto de' Preti, oſſerveremo la nuova, e <lb></lb> vaga Fabbrica dello</s></p> <p id="id2826286" type="foot"><s id="id2826290"><foot.target id="a82"></foot.target>Ghe-</s></p> <p id="id2826297" type="main"><s id="id2826301">SPEDALE DI GESU' PELLEGRINO detta la Con<lb></lb> grega maggiore in cui ſi ricevono ſolamen<lb></lb> te Religioſi pellegrini; e dipoi ſeguitando <lb></lb> il viaggio, giugneremo alla</s></p> <p id="id2766793" type="main"><s id="id2766797">COMPAGNIA DI SAN MARCO detta del Melani <lb></lb> di varj ornamenti abbellita, con moltiſſime <lb></lb> Pitture, intaglj dorati, ed altre coſe di pre<lb></lb> gio.</s><s id="id2766812"> Unito a queſto Oratorio è uno Spedale, <lb></lb> fabbricato per ricevere i Pellegrini Oltra<lb></lb> montani, ſimile a quello di <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo d'<lb></lb> Aquino, ma di più comode abitazioni ada<lb></lb> giato.</s><s id="id2766831"> Poco diſtante da queſto ſeguono lo</s></p> <p id="id2766836" type="main"><s id="id2766840">SPEDALE DEGL'INCURABILI molto capace, <lb></lb> e adattato al biſogno, e lo Spedale o </s></p> <p id="id2791798" type="foot"><s id="id2791802">D 4 CON-</s></p> <pb pagenum="80"></pb> <p id="id2766844" type="main"><s id="id2766848">CONSERVATORIO de' Poveri queſtuanti, do<lb></lb> ve debbono raccettarſi, o tutti, o gra <lb></lb> parte delle perſone dell'uno, e dell'al<lb></lb> tro ſeſſo, che per vivere neceſſitano dell'<lb></lb> altrui ſoccorſo; il qual luogo è chiamato <lb></lb> di Bonifazio dal ſuo Fondatore Bonifazio <lb></lb> Lupi nobiliſſimo Parmigiano, già Podeſtà <lb></lb> di Firenze nel Secolo XIV.</s><s id="id2791791"> Dirimpetto al <lb></lb> quale è il</s></p> <p id="id2791809" type="main"><s id="id2788693">PALAZZO de' Pandolfini, fatto fabbricare <lb></lb> col diſegno di Raffaello da Urbino da Mon<lb></lb> ſignor Giannozzo Pandolfini Veſcovo di Tro<lb></lb> ja.</s><s id="id2788708"> Volgendo per la via delle Ruote, può <lb></lb> oſſervarſi la piccola facciata della Caſa, <lb></lb> che per propria abitazione ſi fabbricò il ce<lb></lb> lebre Pittore Santi di Tito.</s><s id="id2788724"> In teſta di eſſa <lb></lb> ſi vede il</s></p> <p id="id2788731" type="main"><s id="id2788735">CONSERVATORIO de' Fanciulli Orfani, e <lb></lb> Abbandonati.</s><s id="id2788741"> Ci conduremo per la Via di <lb></lb> San Zanobi alla Via dell'Acqua, dalla <lb></lb> quale ſi paſſa a vedere la</s></p> <p id="id2788752" type="main"><s id="id2826802">FORTEZZA DA BASSO, detta il Caſtello San <lb></lb> Giovanbatiſta, nella quale conſervaſi una <lb></lb> copioſa Armeria, oltre le coſe ſingolari, <lb></lb> che vi ſi ammirano, faremo ſolamente <lb></lb> menzione della nuova fonditura de' Canno<lb></lb> ni che vi ſi eſercita, e che tanto facilita <lb></lb> la manifattura, e ne aſſicura la riuſcita.</s><s id="id2826832"> Di <lb></lb> quì paſſeremo al </s></p> <p id="id2811464" type="foot"><s id="id2811468">CA-</s></p> <pb pagenum="81"></pb> <p id="id2826836" type="main"><s id="id2826839">CASINO del Marcheſe Riccardi in Gual<lb></lb> fonda, pieno di Statue antiche, e moder<lb></lb> ne, e di pitture eccellenti, tra le quali <lb></lb> nella Cappella è la Volta a freſco del Vol<lb></lb> terrano, con un Giardino molto vaſto, e <lb></lb> delizioſo, in cui ſi vede la ſtatua di Boni<lb></lb> fazio VIII., che prima era alla facciata <lb></lb> del Duomo, eretta da' Fiorentini per la be<lb></lb> nevolenza, che queſto Pontefice avea dimo<lb></lb> ſtrata alla loro Nazione.</s><s id="id2811447"> AIP uſcir di Gual<lb></lb> fonda, voltando a man ſiniſtra per la Piaz<lb></lb> za vecchia di Santa Maria Novella, e en<lb></lb> trando in via dell'Amore, oſſerveremo la</s></p> <p id="id2811475" type="main"><s id="id2811478">CASA fatta fabbricare con gli onorifici do<lb></lb> nativi di Luigi il grande Re di Francia, da Vin<lb></lb> cenzio Viviani primo Mattematico del Gran<lb></lb> duca Coſimo III. ultimo Scolare del Gali<lb></lb> leo.</s><s id="id2773959"> Nella facciata di queſta Caſa eretta, <lb></lb> con diſegno del Senator <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Nelli, <lb></lb> alla qual famiglia di preſente appartiene, <lb></lb> con raro eſempio, ed in ſegno evidente <lb></lb> d'Uomo grato al Maeſtro, ed a' generoſi <lb></lb> Benefattori, vedremo ſopra la porta mag<lb></lb> giore, eſpoſta al pubblico la viva Effigie di <lb></lb> bronzo in rilievo, gettato da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta <lb></lb> Foggini, di queſt'immortale Eroe Fioren<lb></lb> tino: e dall'eſpreſſo ne' Cartelloni laterali, <lb></lb> come da un Compendio di Vita, ci verrà <lb></lb> indicato parte delle notizie delle di lui ge<lb></lb> ſta.</s><s id="id2791334"> Soddisfattici d'aver quì veduto una, <lb></lb> memoria sì bella, tornando ſulla detta Piaz<lb></lb> za oſſerveremo il <lb></lb> <arrow.to.target n="a85"></arrow.to.target> <pb pagenum="82"></pb> PALAZZO de' Cerretani, dove è ſtata fab<lb></lb> bricata di nuovo una Galleria di antiche <lb></lb> Statue, e dipinta vagamente da Vincenzio <lb></lb> Meucci; e dipoi per corta ſtrada paſſeremo <lb></lb> al Giardino, e Palazzo de' Gaddi, ricchiſ<lb></lb> ſimo di Statue ſingolari, di pitture, e di <lb></lb> medaglie; ed oſſervando il</s></p> <p id="id2791384" type="foot"><s id="id2791387"><foot.target id="a85"></foot.target>D 5 PA-</s></p> <p id="id2791395" type="main"><s id="id2764244">PALAZZO detto del Mondragone, ed in <lb></lb> appreſſo quello de' Venturi, diſegno del Buon<lb></lb> talenti, giugneremo alla Chieſa di</s></p> <p id="id2764257" type="main"><s id="id2764260">SANTA MARIA NOVELLA de' Padri Dome<lb></lb> nicani, una delle più belle di Firenze, lo<lb></lb> data da Michelagnolo Buonarroti, che co<lb></lb> me è fama tra noi, ſolea chiamarla la Spo<lb></lb> ſa.</s><s id="id2764280"> Promoſſe la Fabbrica di queſto Tem<lb></lb> pio Aldobrandino Cavalcanti Religioſo Do<lb></lb> menicano, e di gran credito, il qual dipoi <lb></lb> fu Vicario di 5. Pontefici in Roma, e Ve<lb></lb> ſcovo d'Orvieto.</s><s id="id2764301"> Morì in Firenze l'anno <lb></lb> 3279. avanti che ſi deſſe principio alla, <lb></lb> nuova Fabbrica, che ſeguì adì 18. Ottobre <lb></lb> 3279.</s><s id="id409319"> Gli Architetti furono Fra Siſto, e <lb></lb> Fra Riſtoro da Campi Converſi Fiorentini <lb></lb> intendentiſſimi d'Architettura, e perfezio<lb></lb> nata circa l'anno 1350., governando il Con<lb></lb> vento Fra Jacopo Paſſavanti, celebre, ed <lb></lb> eloquente Scrittore.</s><s id="id409342"> Fondatore del Conven<lb></lb> to ne ſu il <expan abbr="Beato">B.</expan> Giovanni da Salerno, di cui <lb></lb> è oſſervabile la bella Statua fatta da Giro<lb></lb> lamo Ticciati, e collocate nel mezzo del <lb></lb> maggior Chioſtro.</s><s id="id409361"> Era queſti Diſcepolo di <lb></lb> <arrow.to.target n="a86"></arrow.to.target> <pb pagenum="83"></pb> San Domenico, mandato dal ſuo Maeſtro <lb></lb> a Firenze per fondarvi la Religione, la <lb></lb> quale ben preſto allignatavi, produſſe a que<lb></lb> ſta Città molti Uomini inſigni, che l'una, <lb></lb> e l'altra illuſtrarono.</s><s id="id2793152"> Or queſto Tempio <lb></lb> magnifico è diviſo in tre Navate, ſoſtenute <lb></lb> da pilaſtri, e colonne, ſulle quali poſano <lb></lb> gli archi delle volte, così ben rilevate, che <lb></lb> oltre la maeſtà, e vaghezza, rendono mol<lb></lb> ta luce alla Chieſa.</s><s id="id2793176"> Nelle pareti delle Na<lb></lb> vate ſono le Cappelle tutte d'un ordine. </s><lb></lb> <s id="id2793179">In ciaſcuna di eſſe è una Tavola di Pittore <lb></lb> eccellente.</s><s id="id2793191"> Incominciando dalla porta del <lb></lb> mezzo, la prima a man deſtra, dov'è di<lb></lb> pinta la Vergine Annunziata dall'Angiolo, <lb></lb> è di Santi di Tito.</s><s id="id2776961"> Segue il Martirio di <lb></lb> San Lorenzo mirabilmente effigiato da Gi<lb></lb> rolamo Macchietti, e dopo queſto, la Na<lb></lb> tivita del Signore dipinta da Batiſta Naldini, <lb></lb> di cui ſono l'altre due ſeguenti, cioè quel<lb></lb> la della Purificazione di Maria Vergine, e <lb></lb> l'altra della Depoſizione di Croce di No<lb></lb> ſtro Signore.</s><s id="id2776992"> E' anco di Santi di Tito il <lb></lb> Lazzaro riſuſcitato, ſiccome del Ligozzi è <lb></lb> la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Raimondo, che riſuſcita da <lb></lb> morte un fanciullo.</s><s id="id2777006"> La Cappella degli Stroz<lb></lb> zi dipinta dal Lippi è ſtata di freſco reſtau<lb></lb> rata, e ornata.</s><s id="id2808768"> All'Altar maggiore belliſ<lb></lb> ſime ſono le pitture del Coro fatte dal Gril<lb></lb> landajo.</s><s id="id2808778"> In ſette Storie da una parte ſi rap<lb></lb> preſenta la vita di Maria Vergine, ed in <lb></lb> altre ſette dall'altra, quella di San Gio<lb></lb> van Batiſta, ed in ciaſcuna furono ritratte <lb></lb> <arrow.to.target n="a87"></arrow.to.target> <pb pagenum="84"></pb> da quel Pittore molte perſone di quei tem<lb></lb> pi, così bene, ed al vivo, che la natura <lb></lb> vien ſuperata dall'arte.</s><s id="id2808816"> Ripigliando l'or<lb></lb> dine delle Cappelle, nella ſeconda a man ſi<lb></lb> niſtra nell'entrar della porta, è dipinta la <lb></lb> Samaritana, mirabilmente effigiata da Aleſ<lb></lb> ſandro Bronzino.</s><s id="id2795388"> Quelle, che ſono appreſ<lb></lb> ſo, ſono ambedue del Vaſari.</s><s id="id2795396"> Nella prima <lb></lb> furono dipinti i Miſteri del Roſario, e nel<lb></lb> l'altra la Riſurrezione di Criſto.</s><s id="id2795406"> In teſta <lb></lb> poi della Croce è la Cappella de' Gaddi d'<lb></lb> Architettura di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſio, con u<lb></lb> na Tavola di mano d'Agnolo Bronzino, <lb></lb> nella quale ſi rappreſenta quando Criſto ri<lb></lb> ſuſcita la figliuola dell'Archiſinagogo; e ac<lb></lb> canto è la Cappella de' Gondi incroſtata di <lb></lb> varj marmi, dov'è il famoſo Crocifiſſo di <lb></lb> legno, ſcolpito con ſingolare artifizio da Fi<lb></lb> lippo di Ser Brunelleſco, il quale fu non <lb></lb> meno nella Scultura, che nell'Architettu<lb></lb> ra il più eccellente Maeſtro di quanti viſſe<lb></lb> ro ne' ſuoi tempi.</s><s id="id2783655"> Ne' due Tabernacoli di <lb></lb> marmo, di architettura di Pier Franceſco <lb></lb> Silvani, l'uno rincontro all'altro, ſituati <lb></lb> alle colonne di mezzo, ſi vedono due bel<lb></lb> le Tavole, quella di San Pier Martire di<lb></lb> pinta dal Cigoli, e la ſeconda dall'Empoli. </s><lb></lb> <s id="id2783659">Nè ſi laſci di vedere la magnifica Sagreſtia, <lb></lb> e chi guſta della pittura, l'antica Tavola <lb></lb> di Cimabue, che è la più famoſa opera di <lb></lb> quel primo Padre, e riſtoratore di queſt'ar<lb></lb> te, la quale è nella Cappella de' Rucellai. </s><lb></lb> <s id="id2783662">Dalla Chieſa paſſeremo nel Convento, ada<lb></lb> <arrow.to.target n="a88"></arrow.to.target> <pb pagenum="85"></pb> giato di comode abitazioni, ed in cui ſon <lb></lb> molte coſe degne d'eſſer vedute da ciaſche<lb></lb> dun Foreſtiero.</s><s id="id2793354"> Primieramente ſi trova un <lb></lb> Chioſtro aſſai grande, le cui Pareti furono <lb></lb> dipinte tutte a verde terra di ſacre Iſtorie <lb></lb> da Paolo, detto degli Uccelli, Pittore anti<lb></lb> co.</s><s id="id2793373"> E' quivi ſituata la Cappella della Na<lb></lb> zione Spagnuola, già eretta dalla Famiglia <lb></lb> Guidalotti per Capitolo di quei Padri, con <lb></lb> pitture nelle pareti, e nella volta di mano <lb></lb> di Taddeo Gaddi, e di Simone Memmi, <lb></lb> fatta reſtaurare, ed abbellire ultimamente <lb></lb> dal Padre Maeſtro Fra Salvadore d'Aſcanio <lb></lb> Spagnuolo, Miniſtro del Re Cattolico, il <lb></lb> quale avendo commeſſo alla diligenza di <lb></lb> Agoſtino Veracini il ripulimento delle ſud<lb></lb> dette antiche Pitture, le ha queſti ravviva<lb></lb> te mirabilmente.</s><s id="id2743792"> La Tavola di San Jacopo <lb></lb> Apoſtolo, Tutelare della Cappella, è di <lb></lb> mano del Bronzino; e il Crocifiſſo di mar<lb></lb> mo, collocato oggi ſull'Altare, è opera <lb></lb> del Pierotti.</s><s id="id2743810"> Paſſando al ſecondo Chioſtro, <lb></lb> egli è lungo centodieci braccia, e largo no<lb></lb> vanta, e diviſo in cinquanta lunette, in <lb></lb> molte delle quali per mano di Maeſtri ec<lb></lb> cellenti, e ſpecialmente di Santi di Tito, e <lb></lb> del Poccetti, ſono eſpreſſi in pittura i fatti <lb></lb> più ſingolari di San Domenico, e di Sant' <lb></lb> Antonino Arciveſcovo di Firenze, con alcu<lb></lb> ni Ritratti d'Uomini illuſtri per Santità, <lb></lb> che mentre viſſero, ſantificarono coll'eſem<lb></lb> pio loro queſto Convento.</s><s id="id2751914"> Vicino al Chio<lb></lb> ſtro è ſituata la Spezieria, celebre in mol<lb></lb> <arrow.to.target n="a89"></arrow.to.target> <pb pagenum="86"></pb> ti luoghi d'Italia, avveguachè in eſſa, al <lb></lb> pari d'ogni gran Fonderia, ſi fabbrichino <lb></lb> medicamenti chimici d'ogui ſorte, olj, quin<lb></lb> teſſenze, e odori di ſingolar perfezione, <lb></lb> come è ben noto a' Profeſſori di queſt'Ar<lb></lb> te.</s><s id="id2751955"> Salendo nel Dormentorio nuovamente <lb></lb> di pitture abbellito, colla ſerie di tutt'i <lb></lb> Pontefici, e Cardinali di queſta inſigne Re <lb></lb> ligione, trovaſi la Cappella detta del Papa, <lb></lb> dipinta da Jacopo da Pontormo, e nella <lb></lb> quale celebrarono quattro Sommi Pontefi<lb></lb> ci, cioè Martino V. Eugenio IV. Pio II. e <lb></lb> Leone X.</s><s id="id2751957"> Preſſo a queſta è una copioſa Li<lb></lb> breria, dipoi il Noviziato fatto fabbricare <lb></lb> dal Padre Aleſſio Strozzi inſigne Benefat<lb></lb> tore di queſto Convento.</s><s id="id2794875"> Dal quale uſcen<lb></lb> do s'entra in una gran Piazza, ed in fac<lb></lb> cia di eſſa è ſituato lo Spedale di</s></p> <p id="id2794887" type="foot"><s id="id2794891"><foot.target id="a86"></foot.target>San</s></p> <p id="id2794898" type="foot"><s id="id2794901"><foot.target id="a87"></foot.target>D 6 da</s></p> <p id="id2820306" type="foot"><s id="id2820309"><foot.target id="a88"></foot.target>gia-</s></p> <p id="id2820317" type="foot"><s id="id2820320"><foot.target id="a89"></foot.target>ti</s></p> <p id="id2820327" type="main"><s id="id2820331">SAN PAOLO de' Convaleſcenti, dal quale <lb></lb> paſſeremo in Via della Scala, dov'è poſto <lb></lb> il</s></p> <p id="id2820343" type="main"><s id="id2820347">PALAZZO e GIARDINO del Marcheſe Ri<lb></lb> dolfi, nel quale ſuccederono per eredità i <lb></lb> Canonici nobili Ferrareſi, de' quali eſſendo <lb></lb> eſtinta la famiglia, ſono ſtati ſucceſſori gli <lb></lb> Stiozzi, che lo godono preſentemente; e <lb></lb> da queſto giungeremo ſul Prato, dove ſan<lb></lb> no viſta da una parte tutte le Caſe d'un <lb></lb> ordine iſteſſo, e dall'altra il</s></p> <p id="id2792258" type="main"><s id="id2792261">CASINO e PALAZZO de' Principi Corſini, <lb></lb> <arrow.to.target n="a90"></arrow.to.target> <pb pagenum="87"></pb> nell'atrio del quale, che conduce ad uno <lb></lb> ſpazioſo Giardino è ſtata poſta una bella <lb></lb> raccolta di antiche Inſcrizioni.</s><s id="id2792286"> Rimpetto a <lb></lb> queſto luogo comincia il corſo de' Barberi, <lb></lb> il quale va a terminare alla Porta alla Cro<lb></lb> ce, per lo ſpazio di due miglia.</s><s id="id2792301"> Cammi<lb></lb> nando pel Borgo, arriveremo alla Chieſa <lb></lb> di</s></p> <p id="id2801324" type="foot"><s id="id2801327"><foot.target id="a90"></foot.target>nell'</s></p> <p id="id2801334" type="main"><s id="id2801338">OGNISSANTI, dove abitano in gran nu<lb></lb> mero Frati Minori dell'Oſſervanza di San <lb></lb> Franceſco.</s><s id="id2801349"> Ha queſta Chieſa la facciata di <lb></lb> pietre forti, con buon diſegno intagliate, <lb></lb> per opera del Nigetti Architetto.</s><s id="id2801360"> Il baſſo<lb></lb> rilievo di terra cotta, ſituato ſopra la por<lb></lb> ta di mezzo, è di Luca della Robbia.</s><s id="id2801372"> Le <lb></lb> Tavole degli Altari in gran numero, ſono <lb></lb> tutte dipinte da buoni Maeſtri.</s><s id="id2801383"> Quelle pe<lb></lb> rò, che ſi tengono in maggiore ſtima, ſo<lb></lb> no l'Aſcenſione di mano del Butteri; la <lb></lb> Madonna col figlio in braccio di mano di <lb></lb> Santi di Tito; e l'altre due del Roſſelli; <lb></lb> cioè, quella di Santa Eliſabetta Regina di <lb></lb> Portogallo, e la ſeconda del Martirio di <lb></lb> Sant'Andrea.</s><s id="id2826948"> Conſervanſi ancora in que<lb></lb> ſta Chieſa molte Reliquie, e fra queſte la <lb></lb> Cappa di San Franceſco, tenuta in ſomma <lb></lb> venerazione.</s><s id="id2826963"> Dopo la Chieſa ne viene il <lb></lb> Convento, in cui v'è un bel Chioſtro con <lb></lb> tutte le lunette dipinte a freſco, cinque <lb></lb> delle quali ſono di Giovanni da San Gio<lb></lb> vanni; cioè, quella ove San Franceſco met<lb></lb> te in pace gli Aretini, quella in cui riſu<lb></lb> <arrow.to.target n="a91"></arrow.to.target> <pb pagenum="88"></pb> ſcita una bambina caduta in una caldaia, <lb></lb> quella dove riceve in braccio il Bambino <lb></lb> Gesù, quella in cui ſana una cieca, e l'<lb></lb> altra ove predica ſopra un albero.</s><s id="id2804691"> Quella, <lb></lb> che ſegue, è di Giovanni Garzia ſuo ſco<lb></lb> lare.</s><s id="id2804701"> L'altre ſon dipinte dal Ligozzi, e dal <lb></lb> Boſchi.</s><s id="id2804708"> Vi ſono in queſta contrada molte <lb></lb> belle abitazioni, e la</s></p> <p id="id2804716" type="foot"><s id="id2804720"><foot.target id="a91"></foot.target>ſcita</s></p> <p id="id2804727" type="main"><s id="id2804731">CHIESA e SPEDALE di San Giovanni di <lb></lb> Dio, tenuto da quei Religioſi con ſingolar <lb></lb> pulitezza, e carità.</s><s id="id2790398"> In queſto ſito vi era <lb></lb> la Caſa di Amerigo Veſpucci ritrovatore <lb></lb> del nuovo Mondo.</s><s id="id2790408"> Seguitando la via del <lb></lb> Corſo ſi giunge al</s></p> <p id="id2790416" type="main"><s id="id2790420">PALAZZO de' Ricaſoli fatto col diſegno di <lb></lb> Michelozzo.</s><s id="id2790427"> Dipoi ſi arriva al</s></p> <p id="id2790431" type="main"><s id="id2790435">PALAZZO e LOGGIATO de' Rucellai, fatti <lb></lb> ambedue col diſegno di Leon Batiſta Alber<lb></lb> ti.</s><s id="id2790445"> Ma uſcendo alquanto di ſtrada, a man <lb></lb> deſtra ſi trova Parione, dov'è il</s></p> <p id="id2790454" type="main"><s id="id2801186">PALAZZO de' Principi Corſini, in ſua vi<lb></lb> ſta magnifico, d'Architettura Toſcana, ſat<lb></lb> to per la maggior parte col diſegno di Pier <lb></lb> Franceſco Salviati.</s><s id="id2801202"> Egli è modernamente <lb></lb> ſtato accreſciuto di appartamenti doppi, ſca<lb></lb> le, gallerie, ed altre comode abitazioni; <lb></lb> onde chi lo vede ha occaſione di ammira<lb></lb> re una delle maggiori Fabbriche, e più con<lb></lb> ſpicue di queſta Città.</s><s id="id2801225"> La Sala maggiore <lb></lb> <arrow.to.target n="a92"></arrow.to.target> <pb pagenum="89"></pb> è lunga braccia quaranta, e larga venticin<lb></lb> que, ed è ornata di varj colonnati, di ſta<lb></lb> tue antiche, e di buſti di marmo di mano <lb></lb> d'eccellenti Scultori.</s><s id="id2763506"> La volta è dipinta a <lb></lb> maraviglia da Anton Domenico Gabbiani. </s><lb></lb> <s id="id2763509">Conduce a queſta Sala, ed al piano no<lb></lb> bile del Palazzo una Scala fatta con bel <lb></lb> diſegno da Anton Ferri, perchè comincian<lb></lb> do con due grandi branche, che ſi uniſco<lb></lb> no in un bel ricetto, va terminando in u<lb></lb> na, che è arricchita di nobile Architettura, <lb></lb> di pietre e ſtatue belliſſime.</s><s id="id2763541"> Nel mentova<lb></lb> to piano nobile vi ſono otto appartamenti <lb></lb> liberi, compoſti di camere, anticamere, e <lb></lb> retrocamere, dipinte da più eccellenti Pro<lb></lb> feſſori, che hanno fatto a gara nel dimo<lb></lb> ſtrare l'eccellenza di lor pennello.</s><s id="id2763564"> Sono <lb></lb> ancora arricchiti di ſcale ſegrete, gallerie, <lb></lb> gabinetti, ed altri ſervizj; e per comodità <lb></lb> de' medeſimi, evvi una Cappella dipinta <lb></lb> tutta dal Gherardini, colla Tavola dell'Al<lb></lb> tare di mano di Carlo Maratta.</s><s id="id2803799"> Il piano <lb></lb> terreno è altresì dipinto da' migliori Mae<lb></lb> ſtri.</s><s id="id2803808"> Ritornando nella medeſima ſtrada del <lb></lb> Corſo, e laſciando a man ſiniſtra la</s></p> <p id="id2803818" type="foot"><s id="id2803821"><foot.target id="a92"></foot.target>è lun-</s></p> <p id="id2803829" type="main"><s id="id2803832">CHIESA DI SAN PAOLINO de' Padri Carme<lb></lb> litani Scalzi, ridotta alla moderna, di Ar<lb></lb> chitettura aſſai vaga, e di buone pitture a<lb></lb> dorna; ſiccome l'altra Chieſa di</s></p> <p id="id2812454" type="main"><s id="id2812457">SAN PANCRAZIO, nella quale ſi vede un <lb></lb> Sepolcro di marmi, ſimile a quello di No<lb></lb> <arrow.to.target n="a93"></arrow.to.target> <pb pagenum="90"></pb> ſtro Signore, che ſi trova in Geruſalemme, <lb></lb> anzi fatto coll'iſteſſe miſure, e diſegno del<lb></lb> la Famiglia Rucellai; e una magnifica Cap<lb></lb> pella del Marcheſe Riccardi; paſſato l'atrio <lb></lb> (in cui mediante una rinnovazione di que<lb></lb> ſta Chieſa rimangono queſte due Cappelle) <lb></lb> oſſerviſi nella ſeconda Cappella la Tavola <lb></lb> del Paſſignano rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gual<lb></lb> berto, ſiccome all'Altare della Crociata quel<lb></lb> la di Santi di Tito eſprimente <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba<lb></lb> tiſta, che predica alle Turbe, non laſcian<lb></lb> do di rimirare nell'atrio la Tavola del Gril<lb></lb> landajo eſprimente i diecimila Martiri.</s><s id="id2807210"> Di <lb></lb> qui perverremo al</s></p> <p id="id2807216" type="foot"><s id="id2807220"><foot.target id="a93"></foot.target>ſtro</s></p> <p id="id2807227" type="main"><s id="id2807231">CANTO DE' TORNAQUINCI, dove è la bel<lb></lb> la Loggia di queſta Famiglia fatta col diſe<lb></lb> gno del Cigoli, oggi anneſſa al Palazzo de' <lb></lb> <expan abbr="Signori">Sigg.</expan> Marcheſi Corſi, e quivi s'incontra il <lb></lb> lodato</s></p> <p id="id2807255" type="main"><s id="id2807258">PALAZZO degli Strozzi fatto fabbricare <lb></lb> da Filippo Strozzi, con ſomma magnifi<lb></lb> cenza.</s><s id="id2780917"> Il primo diſegno di queſta fabbri<lb></lb> ca fu dato da Benedetto da Majano, ſebbe<lb></lb> ne poi proſeguito dal Cronaca, il quale nel<lb></lb> la parte interiore mutò ordine d'architet<lb></lb> tura, avvegnachè per di fuori Toſcano, con <lb></lb> bozze di pietra ſorte, di grandezza non or<lb></lb> dinaria, per di dentro ſia Dorico, e Co<lb></lb> rintio, come ſi vede nel Cortile.</s><s id="id2780950"> Rimane <lb></lb> queſto Palazzo da ogni parte iſolato, ed <lb></lb> ha nella ſommità un cornicione di raro ar<lb></lb> <arrow.to.target n="a94"></arrow.to.target> <pb pagenum="91"></pb> tifizio.</s><s id="id2780973"> Le lumiere, o lanternoni di ſerro <lb></lb> poſti ſu' canti, furono lavorati dal Caparra. </s><lb></lb> <s id="id2780976">Partendoſi dalla Via del Corſo, e cammi<lb></lb> nando verſo Arno, troveremo ſulla Piazza <lb></lb> di Santa Trinita una belliſſima</s></p> <p id="id2783045" type="foot"><s id="id2783048"><foot.target id="a94"></foot.target>ti-</s></p> <p id="id2783055" type="main"><s id="id2783059">COLONNA di granito d'ordine Dorico, qui<lb></lb> vi eretta l'anno 1564. da Coſimo I. con a<lb></lb> vervi fatto collocare ſopra una Statua di por<lb></lb> fido, rappreſentante la Giuſtizia, di mano <lb></lb> di Romolo del Dadda, in memoria (co<lb></lb> me ſi crede da molti) dell'avere il men<lb></lb> tovato Granduca ricevuta in queſto luogo <lb></lb> la nuova della preſa di Siena.</s><s id="id2783092"> Diceſi, che <lb></lb> foſſe l'ultima Colonna levata dalle Terme <lb></lb> Antoniane, e donata al Granduca Coſimo <lb></lb> I. da Pio IV.</s><s id="id2779285"> Dirimpetto alla Colonna ap<lb></lb> pariſce di vaga viſta il</s></p> <p id="id2779293" type="main"><s id="id2779297">PALAZZO de' Bartolini, fabbricato col di<lb></lb> ſegno di Baccio d'Agnolo; dopo del qua<lb></lb> le dall'iſteſſa parte ſi vede il gran</s></p> <p id="id2779310" type="main"><s id="id2779314">PALAZZO degli Spini, diviſo in più caſe, <lb></lb> una parte delle quali abitato da' <expan abbr="Signori">Sigg.</expan> Ba<lb></lb> gnani, e incontro ad eſſo la Chieſa de' Mo<lb></lb> naci Vallombroſani, chiamata</s></p> <p id="id2779331" type="main"><s id="id2779335">SANTA TRINITA, la quale benchè fabbri<lb></lb> cata in tempo, che la buona Architettura <lb></lb> non era per anco riſorta, è tuttavia da' Pro<lb></lb> feſſori molto lodata.</s><s id="id2762082"> Sono in eſſa alcune <lb></lb> Tavole di bellezza non ordinaria, e ſpecial<lb></lb> <arrow.to.target n="a95"></arrow.to.target> <pb pagenum="92"></pb> mente nella Cappella degli Strozzi Pittura <lb></lb> dell'Empoli.</s><s id="id2762106"> E' anco da lodarſi in queſta <lb></lb> Cappella la volta dipinta a freſco da Ber<lb></lb> nardino Poccetti, e le due Statue di mano <lb></lb> del Caccini.</s><s id="id2762120"> Sono altresi ragguardevoli le <lb></lb> Pitture di Aleſſio Baldovinetti nel Coro de' <lb></lb> Monaci, dove furono effigiati al naturale, <lb></lb> molti uomini illuſtri, che in quel tempo <lb></lb> vivevano: ſiccome quelle del Grillandajo nel<lb></lb> la Cappella de' Saſſetti.</s><s id="id2807269"> Anco la Tavola <lb></lb> del Paſſignani, nella quale è dipinto un Cri<lb></lb> ſto morto, è degna di molta lode.</s><s id="id2807280"> Nel <lb></lb> Tabernacolo dell'Altar maggiore ſi conſer<lb></lb> va il Crocifiſſo, che già era nella Chieſa <lb></lb> di San Miniato preſſo alla Città, e di cui <lb></lb> ſi favella nella ſeconda parte di queſto li<lb></lb> bro.</s><s id="id2807301"> Il Presbiterio avanti il detto Altare, ſu <lb></lb> diſegnato dal Buontalenti con maraviglioſo <lb></lb> artifizio, del quale pur anco è il diſegno <lb></lb> della bella Facciata di queſta Chieſa, tutta <lb></lb> di pietre ſorti.</s><s id="id2807321"> Più d'ogni altro però s' <lb></lb> ammira la Cappella degli Uſimbardi, incro<lb></lb> ſtata di marmi Carrareſi, e d'altre pietre, <lb></lb> con due Sepolcri di diaſpro nero, ſopra de' <lb></lb> quali poſano due buſti di marmo, che ſono i <lb></lb> ritratti di due Prelati di quella Caſa, ſcol<lb></lb> piti da Felice Palma, famoſo artefice de' ſuoi <lb></lb> tempi.</s><s id="id2762162"> Del medeſimo Palma è il Croci<lb></lb> fiſſo di bronzo poſto all'Altare in una nic<lb></lb> chia di nero diaſpro.</s><s id="id2762174"> Le due Tavole de' la<lb></lb> ti ſon dipinte da Criſtofano Allori, e dall'<lb></lb> Empoli; e le Lunette a freſco da Giovan<lb></lb> ni da San Giovanni.</s><s id="id2762189"> Il baſſorilievo di bron<lb></lb> <arrow.to.target n="a96"></arrow.to.target> <pb pagenum="93"></pb> zo, dov'è ſcolpito il Martirio di San Loren<lb></lb> zo, è fattura di Tiziano Aſpetti da Padova, <lb></lb> Maeſtro del Palma.</s><s id="id2826319"> Laſciando il Ponte a <lb></lb> Santa Trinita, del quale ragioneremo nel<lb></lb> la ſeguente Giornata, e camminando lung' <lb></lb> Arno verſo il Ponte Vecchio, a man ſini<lb></lb> ſtra poco fuori di ſtrada, viſiteremo la Chie<lb></lb> ſa de'</s></p> <p id="id2826343" type="foot"><s id="id2826346"><foot.target id="a95"></foot.target>men-</s></p> <p id="id2826354" type="foot"><s id="id2826358"><foot.target id="a96"></foot.target>zo,</s></p> <p id="id2826365" type="main"><s id="id2826369">SANTI APOSTOLI, una delle più antiche <lb></lb> di Firenze.</s><s id="id2805419"> Quatunque ella non ſia mol<lb></lb> to grande, è nondimeno di nobile Archi<lb></lb> tettura, e molto commendata dal Buonar<lb></lb> ruoti.</s><s id="id2805434"> Vi è una Tavola dipinta dal Vaſari, <lb></lb> per la Concezione di Maria Vergine.</s><s id="id2805442"> Sono <lb></lb> lodati i due Sepolcri, e ſpecialmente quel<lb></lb> lo preſſo la Sagreſtia, lavorato da Bene<lb></lb> detto di Rovezzano.</s><s id="id2805455"> Anco nella Cappella <lb></lb> del Sagramento ſonovi di Luca della Robbia <lb></lb> vaghi ornamenti di terra cotta.</s><s id="id2805466"> Proſeguen<lb></lb> do il cammino ſi vede il</s></p> <p id="id2805473" type="main"><s id="id2805477">PALAZZO già de' Borgherini ora de' Si<lb></lb> gnori del Turco Roſſelli diſegno di Baccio <lb></lb> d'Agnolo, e nella Sala vi è un Cammino <lb></lb> di pietra ſerena di gran mole, lavorato a <lb></lb> baſſirilievi d'eſquiſito lavoro da Benedetto <lb></lb> da Rovezzano.</s><s id="id2794032"> Dipoi paſſato il Palazzo <lb></lb> degli Acciajuoli, dopo qualche tratto di <lb></lb> ſtrada ſi giunge alla grande</s></p> <p id="id2794044" type="main"><s id="id2794048">FABBRICA DEGLI UFIZJ, o Magiſtrati del<lb></lb> la Città, la quale ordinata dal Granduca<lb></lb> <arrow.to.target n="ab96"></arrow.to.target> <pb pagenum="94"></pb> Coſimo I. col diſegno di Giorgio Vaſari, <lb></lb> Pittore, e Architetto Aretino, riuſcì, come <lb></lb> ſi vede, bella, e ragguardevole in ogni <lb></lb> parte.</s><s id="id2737226"> L'Architettura di tutto queſt'Edi<lb></lb> fizio è d'ordine Dorico, abbellito di con<lb></lb> ci, e pietre, lavorate con pulitezza non <lb></lb> ordinaria.</s><s id="id2737240"> Nelle nicchie, che per di fuori <lb></lb> ſi mirano, avea diviſato il Granduca Coſimo <lb></lb> di collocare le Statue de' più illuſtri Citta<lb></lb> dini di queſta Patria: ma non potè adem<lb></lb> pire il bel diſegno prevenuto dalla morte. </s><lb></lb> <s id="id2737244">Sotto il loggiato, che ſoſtenuto da colon<lb></lb> ne e pilaſtri, gira tutta la Fabbrica, ſono <lb></lb> le reſidenze di varj Magiſtrati, uniti inſie<lb></lb> me per comodo univerſale, e di quivi con <lb></lb> nobile ſcala fatta modernamente ſi ſale, <lb></lb> alla pubblica</s></p> <p id="id2794057" type="foot"><s id="id2794061"><foot.target id="ab96"></foot.target>Co-</s></p> <p id="id2737285" type="main"><s id="id2780844">LIBRFRIA MAGLIABECHIANA fondata a be<lb></lb> nefizio pubblico dal celebratiſſimo Antonio <lb></lb> Magliabechi, la più copioſa di libri d'ogni <lb></lb> ſorta che ſia nella Città, e che molto me<lb></lb> rita d'eſſer veduta, ed oſſervata.</s><s id="id2780862"> Il primo <lb></lb> appartamento ſopra il Loggiato a cui ſi ſa<lb></lb> le per una ſcala ſotto detto Loggiato ſerve <lb></lb> per lo più per Officine, e Botteghe di quel<lb></lb> li artefici, che giornalmente lavorano per <lb></lb> uſo della Galleria, e Guardaroba di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. <lb></lb> R.</expan>, e ſpecialmente di eccellenti quadri <lb></lb> e altri lavori in pietre dure, condotti all'<lb></lb> ultima perfezione.</s><s id="id2780896"> Sono i lavoranti di nu<lb></lb> mero ſeſſanta in circa, e vengon diretti dal <lb></lb> Signor Coſimo Siries, figlio di <expan abbr="Messer">Mr.</expan> Luigi <lb></lb> <arrow.to.target n="a97"></arrow.to.target> <pb pagenum="95"></pb> celebre Orafo, e Intagliatore in pietre du<lb></lb> re.</s><s id="id2737308"> Il ſecondo appartamento, che ſu ag<lb></lb> giunto qualche tempo dopo, col diſegno di <lb></lb> Bernardo Buontalenti, ſerve per la celebre <lb></lb> Imperiale</s></p> <p id="id2737324" type="foot"><s id="id2737328"><foot.target id="a97"></foot.target>cele-</s></p> <p id="id2737335" type="main"><s id="id2737339">GALLERIA, la quale è diviſa in due cor<lb></lb> ridori, lungo ciaſcuno 210. paſſi, che fra di <lb></lb> loro ſi comunicano, mediante un altro <lb></lb> corridore in faccia alla fabbrica, lungo 70. <lb></lb> paſſi.</s><s id="id2742684"> Di verſo la ſtrada rieſcono i fineſtra<lb></lb> ti di criſtalli, ſeparati l'uno dall'altro da <lb></lb> varie colonne, e pilaſtri.</s><s id="id2742696"> La volta di queſti <lb></lb> tre corridori è diviſa in tanti ſpazj quanti <lb></lb> ſono i fineſtrati, e detti ſpazj ſono dipinti <lb></lb> a freſco da diverſi Pittori.</s><s id="id2742712"> Nel corridore <lb></lb> deſtro, facendoci dalla Facciata, ſono di<lb></lb> pinte grotteſche di varie invenzioni: e nel <lb></lb> ſiniſtro, con figure ſimboliche ſi rappreſen<lb></lb> tano le Scienze, e le Arti, più nobili, in<lb></lb> torno alle quali ſono i Ritratti d'uomini <lb></lb> illuſtri di queſta Città, che in ſommo gra<lb></lb> do le profeſſarono.</s><s id="id2742744"> Or queſta nobile in<lb></lb> venzione può ſervire all'intendente Fo<lb></lb> reſtiero d'una ſuccinta notizia de' più <lb></lb> rari ſoggetti, che fiorirono in queſta Pa<lb></lb> tria, perchè quivi vedrà quali ſiano ſta<lb></lb> ti i Filoſofi, e i Mattematici più rino<lb></lb> mati: quali i Poeti, e gli Oratori più <lb></lb> celebri: i Legiſti, e i Medici più ſingolari: <lb></lb> gli Scrittori di varia erudizione: gli uomi<lb></lb> ni più accreditati nella prudenza, nel go<lb></lb> <arrow.to.target n="a98"></arrow.to.target> <pb pagenum="96"></pb> verno: quei, che ſi ſegnalarono nell'armi: <lb></lb> quegli, che negli onori, e dignità più coſ<lb></lb> picue: i Santi, i Beati: i Fondatori di Re<lb></lb> ligione: e così ſeguitando in ciaſcuna Pro<lb></lb> feſſione, potrà appagare la ſua curioſità. </s><lb></lb> <s id="id2742746">Inoltre affiſſi alle pareti di ciaſchedun cor<lb></lb> ridore ſi vedono moltiſſimi quadri, in cui <lb></lb> ſono i Ritratti d'uomini in armi, o in <lb></lb> lettere ſingolari, e ſpecialmente de' Princi<lb></lb> pi della Real Caſa de' Medici.</s><s id="id2742772"> Appoggia<lb></lb> ti alle pareti poſano nel piano ſopra baſi <lb></lb> moltiſſimi buſti di marmo con teſte antiche <lb></lb> trammezzate da Statue intere, con belliſſi<lb></lb> ma ordinanza diſpoſte, di pregio, e di bel<lb></lb> lezza non ordinaria.</s><s id="id2742794"> Tralle teſte è molto <lb></lb> conſiderabile la ſerie degl'Imperadori Ro<lb></lb> mani, cominciando da Giulio Ceſare ſino a <lb></lb> Pupieno, compreſovi <expan abbr="Marco">M.</expan> Agrippa, l'Anti<lb></lb> noo, e l'Albino; tralle Statue è degna d'<lb></lb> oſſervazione, e di ſtima il Bacco di Michel<lb></lb> agnolo, che non ha da invidiare all'anti<lb></lb> che.</s><s id="id2741802"> Molte ancora ſono le Teſte delle Don<lb></lb> ne Auguſte, non meno ſtimabili di quelle <lb></lb> de' Ceſari; ed inoltre ſono ammirate dagl'<lb></lb> intendenti le due Teſte di Cicerone, e di <lb></lb> Seneca, come altresì quella d'Aleſſandro <lb></lb> Magno, ſcolpite con ſingolar maeſtria.</s><s id="id2741827"> So<lb></lb> no ancora degne di particolare attenzione <lb></lb> due Statue di bronzo antichiſſime, e d'ec<lb></lb> cellente manifattura, delle quali una, che <lb></lb> rappreſenta un Idolo, è di maniera Greca, <lb></lb> e l'altra, che figura un Dittatore, o altro <lb></lb> <arrow.to.target n="a99"></arrow.to.target> <pb pagenum="97"></pb> perſonaggio in atto di parlare al Popolo, <lb></lb> dimoſtra a caratteri Etruſchi, che nel lem<lb></lb> bo della veſte ſi ſcorgono, eſſere ſtata fatta <lb></lb> dagli antichi Etruſchi.</s><s id="id2742830"> Oſſervate queſte coſe, <lb></lb> che ſono eſpoſte alla viſta d'ognuno, paſ<lb></lb> ſeremo alle ſtanze, dove non ſi ha l'in<lb></lb> greſſo ſenza ſpecial commiſſione di chi vi <lb></lb> ſopraintende, ed in una di eſſe, che a ri<lb></lb> guardo della ſituazione, ſuol eſſere la prima <lb></lb> troveremo gran numero di piccoli quadri di <lb></lb> varj eccellenti Pittori, Idoletti, e Lucerne <lb></lb> di bronzo antiche, e diverſe bizzarie pro<lb></lb> dotte dalla natura; alcuni lavori di pietre <lb></lb> dure, e prezioſe; una colonna d'alabaſtro <lb></lb> orientale alta quattro braccia, tutta d'un' <lb></lb> pezzo, e maeſtrevolmente lavorata, ed è <lb></lb> queſta la maggiore delle molte, che ſi ve<lb></lb> dono in varj luoghi d'Italia, e nella me<lb></lb> deſima Galleria; e finalmente un Candela<lb></lb> bro, o come da noi ſi chiama, una Lu<lb></lb> miera d'Ambra, in cui ſono diſpoſte varie <lb></lb> piccole figurette, e ritratti d'Ambra bian<lb></lb> ca.</s><s id="id2808242"> Da queſta paſſeremo alla ſtanza, che <lb></lb> ſeguitando l'ordine preſo, diremo ſeconda <lb></lb> ove ammireremo infiniti quadri de' più fa<lb></lb> moſi Maeſtri nell'arte.</s><s id="id2808258"> Ve ne ſono tra <lb></lb> queſti in gran numero di Pittori Fiammin<lb></lb> ghi, fatti con ſomma diligenza, propria <lb></lb> di tutti gli Artefici di queſta nazione; vi ſo<lb></lb> no ancora due lavori di pietre dure; un <lb></lb> Gabinetto e una Tavola: nella terza ſi <lb></lb> trovano diverſi ſtrumenti mattematici, la<lb></lb> vorati con gran perfezione, e due Globi l'<lb></lb> <arrow.to.target n="a100"></arrow.to.target> <pb pagenum="98"></pb> uno celeſte, e l'altro terreſtre di ſmiſura<lb></lb> ta grandezza.</s><s id="id2763318"> Evvi ancora un pezzo di ca<lb></lb> lamita orientale di tal forza, che oltre al <lb></lb> tenere attaccate a ſe una dopo l'altra più <lb></lb> chiavi, ſoſtiene 40. libre di ferro.</s><s id="id2763333"> E' pari<lb></lb> mente degno di maraviglia un ſpecchio u<lb></lb> ſtorio della maggior grandezza, che finora <lb></lb> ſi ſia veduta in altro ſimile ſtrumento, col <lb></lb> quale vanno tuttavia facendoſi belliſſime <lb></lb> ſperienze.</s><s id="id2763356"> Nella quarta ſi vedono molti <lb></lb> quadri non inferiori di pregio, e di bellez<lb></lb> za a quelli, che avremo veduto finora, ed <lb></lb> in gran parte della Scuola Fiorentina; ſic<lb></lb> come alcuni vaſi d'avorio lavorati al tor<lb></lb> nio; piccolo ſaggio di centinaja di pezzi che <lb></lb> ne poſſeggono queſti Reali Principi.</s><s id="id2791857"> Vi ſo<lb></lb> no ancora alcuni Stipi, o Scrigni prezioſi <lb></lb> per la materia, ma più ammirabili per lo <lb></lb> lavoro; ed in uno di queſti ſi oſſerva la <lb></lb> Vita di Noſtro Signore effigiata in piccole <lb></lb> figure dipinte ſopra pietre prezioſe; ma <lb></lb> quel che rende maggiore ſtupore ſi è, il <lb></lb> veder dentro del medeſimo una macchina <lb></lb> mobile di più facce, in una delle quali vi <lb></lb> è un lavoro di pietre commeſſe; nella fe<lb></lb> conda la Depoſizione dalla Croce del Sal<lb></lb> vadore in baſſorilievo di cera, tratto dal <lb></lb> modello del Buonarroti; nella terza il Ce<lb></lb> nacolo mirabilmente eſpreſſo in figurine pic<lb></lb> cole d'ambra; nella quarta la Crocifiſſio<lb></lb> ne parimente ſcolpita in ambra; e nella <lb></lb> ſommità di queſto Stipo, v'è un Organo, <lb></lb> e un Oriuolo, che maggiormente lo ren<lb></lb> <arrow.to.target n="a101"></arrow.to.target> <pb pagenum="99"></pb> dono maraviglioſo.</s><s id="id2778013"> Vorrebbe adeſſo l'or<lb></lb> dine, e la ſituazione delle ſtanze, che s' en<lb></lb> traſſe a parlare della Tribuna; ma ſi con<lb></lb> tenti il Foreſtiero, che ſoſpendendo per <lb></lb> qualche poco di tempo di favellarne, ſi paſſi <lb></lb> ad un' altra ſtanza, che diremo la quin<lb></lb> ta.</s><s id="id2778041"> In queſta vedremo una grandiſſima quan<lb></lb> tità di finiſſimi vaſi di Porcellana, di Bab<lb></lb> bagauro, terra Egizia molto rara, e due <lb></lb> grandiſſime Urne di Bucchero del Cile tut<lb></lb> te terre che molto ſi ſtimano in queſti Pae<lb></lb> ſi.</s><s id="id2794108"> Nella ſeſta s' ammirano, oltre a 200. <lb></lb> Ritratti di Pittori eccellenti, procurati da <lb></lb> varie parti d'Europa, con iſpeſa incredi<lb></lb> bile, e diligenza non ordinaria.</s><s id="id2794123"> Quello <lb></lb> però che gli rende maggiormente ſtimabi<lb></lb> li ſi è, l'eſſer tutti di propria mano di <lb></lb> quegli ſteſſi Maeſtri, di cui rappreſentano <lb></lb> al vivo il ſembiante.</s><s id="id2794143"> Evvi ancora la Statua <lb></lb> del Cardinale Leopoldo de' Medici di mar<lb></lb> mo, fatta da <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Battiſta Foggini, e qui<lb></lb> vi collocata, per aver egli procurata cosi <lb></lb> bella, e numeroſa raccolta di Quadri, e lo <lb></lb> sfondo di eſſa è dipinto da Pier Dandini. </s><lb></lb> <s id="id2794146">Dipoi paſſeremo alla ſettima ſtanza, nella <lb></lb> quale vi ſono dieci Scrigni di Granatiglia <lb></lb> ove ſi conſervano Camei, e Medaglie an<lb></lb> tiche, e moderne, ed alle pareti diverſi <lb></lb> Quadri di eccellenti Pittori, la maggior <lb></lb> parte di conſiderabile grandezza, colla vol<lb></lb> ta dipinta da Giovanni Ferretti.</s><s id="id2740671"> Paſſando <lb></lb> nella ottava ſtanza che volgarmente chia<lb></lb> maſi Tribuna, ſi trovano compendiati in <lb></lb> <arrow.to.target n="a102"></arrow.to.target> <pb pagenum="100"></pb> eſſa i maggiori pregi della natura, e dell'<lb></lb> arte, i prodigi della Pittura, e della Scol<lb></lb> tura, e tuttociò, che di bello di ricco, e <lb></lb> di prezioſo può trovarſi nel Mondo.</s><s id="id2794162"> Ve<lb></lb> donſi ſei Statue di marmo, le più perſet<lb></lb> te, e più belle, al parere degli intendenti <lb></lb> di quante mai ſi ſiano vedute ne' noſtri <lb></lb> tempi, come di ciò fanno fedi l'infinite <lb></lb> copie di eſſe, che in varie forme ſparſe <lb></lb> vanno pel Mondo, ſervendo a' Profeſſori <lb></lb> quantunque di primo nome, di perfetto <lb></lb> modello, ed eſemplare alle loro opere in<lb></lb> ſigni.</s><s id="id2794201"> Più dell'altre però ſi tiene in pre<lb></lb> gio la belliſſima Statua di Venere, detta <lb></lb> volgarmente la Venere de' Medici, che ne' <lb></lb> paſſati ſecoli fu ſenza dubbio la maraviglia <lb></lb> di Roma, ed ora ſi può dire uno de' pro<lb></lb> digi di queſta Città; ed in vero chiunque, <lb></lb> attentamente l'oſſerva ne reſta ſorpreſo di <lb></lb> maniera che ſparſaſene la fama nel Mondo <lb></lb> non vi è Foreſtiero che quà non giunga che <lb></lb> non deſideri di vederla.</s><s id="id2740722"> Dopo aver eſami<lb></lb> nata queſta puol dirſi famoſa Statua, e con <lb></lb> eſſa due altre Veneri, anch'eſſe belliſſime <lb></lb> benchè di non sì rara eccellenza come la <lb></lb> prima, e inoltre il gruppo de' Lottatori, l'<lb></lb> Arrotino, ed il Fauno, ci porteremo ad <lb></lb> oſſervare una Tavola di pietre, e gioje <lb></lb> commeſſa, di così bello, e così ricco lavo<lb></lb> ro, che l'occhio non ſa diſtinguere, ſe l'<lb></lb> eccellenza, e perfezione dell'opera vinca <lb></lb> il valor delle gemme, e delle pietre pre<lb></lb> zioſe, che nobilmente l'adornano, o dal <lb></lb> <arrow.to.target n="a103"></arrow.to.target> <pb pagenum="101"></pb> valore di eſſe ſia vinta l'eccellenza, e per<lb></lb> fezione dell'opera.</s><s id="id2783589"> Parimente di gioje, e <lb></lb> di pietre dure è compoſto un Gabinetto, <lb></lb> o Studiolo; ma queſte non ſon lavorate in <lb></lb> piano di Tavola, ma di rilievo, moſtran<lb></lb> do la lor grandezza, ed eccellenza.</s><s id="id2783608"> E' ſo<lb></lb> ſtenuto il Gabinetto da quattordici colonne <lb></lb> di lapislazzulo, con baſi, e capitelli d'oro <lb></lb> maſſiccio, incroſtato di perle, e turchine. </s><lb></lb> <s id="id2783610">Tra una colonna, e l'altra vi ſono baſſi<lb></lb> rilievi pur d'oro, e nella parte ſuperiore <lb></lb> belliſſime laſtre de' più perfetti diaſpri, or<lb></lb> nati intorno di topazzi, e ſmeraldi ba<lb></lb> laſci, acque di mare, zaffiri, criſoliti, che <lb></lb> a ſomiglianza di chiodi, moſtrano di tener <lb></lb> lo Studiolo unito, ma nella parte più ec<lb></lb> celſa, e più nobile di eſſo ſiede, qual Re<lb></lb> gina di tutte l'altre gioje. una perla di <lb></lb> ſmiſurata grandezza.</s><s id="id2782370"> Tutto queſto però non <lb></lb> ſa il maggior pregio dello Scrigno, con<lb></lb> ſervandoſi nelle parti interiori di eſſo quaſi <lb></lb> tremila tra Cammei, ed intagli, la mag<lb></lb> gior parte antichi, ed in pietre prezioſe, <lb></lb> tutti legati in oro.</s><s id="id2782393"> Queſti come coſa tan<lb></lb> to rara, ed altrettanto ſottopoſta a per<lb></lb> derſi, non ſi ſanno vedere ſenza ſpecial <lb></lb> permiſſione di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></s><s id="id2782396"> All'intorno poi di <lb></lb> queſta famoſiſſima Tribuna ricorre un pic<lb></lb> colo palchetto, ſopra di cui poſano figuret<lb></lb> te di marmo, di bronzo, e di porfido, tut<lb></lb> te antiche, e della più eccellente maeſtria: <lb></lb> e molti buſti, e teſte di criſtallo di rocca, <lb></lb> di calcidonio, e d'agata, prezioſe per la <lb></lb> <arrow.to.target n="a104"></arrow.to.target> <pb pagenum="102"></pb> materia, e per lo lavoro; ma ſopra tutte <lb></lb> è mirabile una ſcolpita in turchina della <lb></lb> vecchia rocca, rappreſentante l'effigie di <lb></lb> Tiberio Imperatore.</s><s id="id2767615"> Ammirato, che avre<lb></lb> mo tuttociò, che è ſtato da noi ſuccinta<lb></lb> mente deſcritto, finora, proſeguiremo ad <lb></lb> oſſervare attentamente i Quadri, che alle <lb></lb> pareti ſi vedono appeſi.</s><s id="id2768468"> Sono queſti de' più <lb></lb> famoſi Maeſtri nell'arte, e di lor ſapere <lb></lb> il miglioramento: Raffaello, Tiziano, An<lb></lb> drea del Sarto, e Paolo Veroneſe ve n'han<lb></lb> no il maggior numero; poi ve ne ſono bel<lb></lb> liſſimi pezzi di Michelagnolo, de' Caracci, <lb></lb> del Vandich, del Rubens, del famoſo Ol<lb></lb> bino di Baſilea, del Tintoretto, e tre pez<lb></lb> zi del Gherardoun Olandeſe, che per la <lb></lb> loro bellezza hanno meritato di ſtare a fron<lb></lb> te coll'opere de' più rinomati Maeſtri.</s><s id="id2768514"> In <lb></lb> alcuni Armadi ſegreti ſi conſervano molti <lb></lb> vaſi di criſtallo di rocca terſiſſimi, e di no<lb></lb> tabile grandezza, urne di lapislazzuli, ed <lb></lb> altri gran pezzi d'agate, e di diaſpri tut<lb></lb> ti maeſtrevolmente lavorati, e adornati d'<lb></lb> oro e gioje.</s><s id="id2780024"> Nella nona ed ultima ſtanza, <lb></lb> chiamata l'Armeria ſegreta, conſervanſi <lb></lb> belliſſime armature d acciajo, e varj ſtru<lb></lb> menti militari di ſingolare artifizio.</s><s id="id2780041"> Vi è <lb></lb> ancora una ſtanza ſeparata dall'altre, do<lb></lb> ve ſi vede il gran Ciborio, che deve ſer<lb></lb> vire per la Cappella di San Lorenzo quando <lb></lb> ſarà terminata.</s><s id="id2780058"> Egli è tutto di pietre, e gio<lb></lb> je commeſſe, delle più rare, e prezioſe, <lb></lb> che ſi poſſano in un tal lavoro conſiderare <lb></lb> <arrow.to.target n="a105"></arrow.to.target> <pb pagenum="103"></pb> ammirandoſi ſopra ogni altra coſa la mae <lb></lb> ſtria, colla quale fu condotta queſt'opera <lb></lb> a quella maraviglioſa bellezza.</s><s id="id2763370"> Di ſimil la<lb></lb> voro è la parte anteriore dell'Altare, o <lb></lb> vogliamo dire il Paliotto, che pur ivi con<lb></lb> ſervaſi.</s><s id="id2763383"> Quivi per ora finiſcono le nove ſtanze <lb></lb> di queſta celebre Galleria, non eſſendo per <lb></lb> anco terminate l'altre, che vanno prepa<lb></lb> randoſi, in una delle quali ſaranno ripoſti <lb></lb> i bronzi, conſiſtenti in alcune Statue, e <lb></lb> Teſte in gran numero d'Idoletti, e di va<lb></lb> rj ſtrumenti uſati ne' Sacriſizj de' Gentili, <lb></lb> ed in altri frammenti dell'antichità erudi<lb></lb> ta, raccolti da varie parti dal Mondo con <lb></lb> grandiſſima ſpeſa, e diligenza non ordina<lb></lb> ria; e in un altra circa 130. Volumi, do<lb></lb> ve con ſommo ſtudio, e particolare aſſi<lb></lb> ſtenza di celebri profeſſori, ſi vedono rac<lb></lb> colti, ed a ſuo luogo diſpoſti innumerabili <lb></lb> diſegni, e moltiſſimi penſieri, e capricci, <lb></lb> come eſſi chiamano, de' più rari Artefici <lb></lb> de' noſtri tempi; il tutto per opera del Car<lb></lb> dinal Leopoldo.</s><s id="id2793427"> E quì non ſarà diſcaro al <lb></lb> Foreſtiero il ſapere, che promoſſaſi l'Ope<lb></lb> ra del Muſeo Fiorentino contenente inciſe <lb></lb> in Rame le Statue, Pitture più ſingolari, <lb></lb> Medaglie, e Cammei di queſta Imperial <lb></lb> Galleria, per mano di eccellenti Profeſſori <lb></lb> in quell'Arte, colla deſcrizione Iſtorica, e <lb></lb> Filologica dell'eruditiſſimo Dottore Anton <lb></lb> Franceſco Gori, Sacerdote, Teologo, e pub<lb></lb> blico Lettore, d'Iſtoria in queſta Univerſi<lb></lb> tà Fiorentina, e continovata per quello <lb></lb> <arrow.to.target n="a106"></arrow.to.target> <pb pagenum="104"></pb> riguarda le notizie de' Profeſſori contenuti <lb></lb> nella ſtanza de Pittori dipinti di lor pro<lb></lb> pria mano dal ſu Franceſco Moüche la mag<lb></lb> gior parte inciſi dal celebre noſtro Carlo Gre<lb></lb> gori.</s><s id="id2790019"> Vedeſi al preſente per Illuſtrazione <lb></lb> non tanto di eſſa Galleria, che della no<lb></lb> ſtra Città, di tutto in nove Tomi compita. </s><lb></lb> <s id="id2790022">Preſſo alla Galleria ſi può paſſare ad un</s></p> <p id="id2790037" type="foot"><s id="id2790041"><foot.target id="a98"></foot.target>ver-</s></p> <p id="id2790048" type="foot"><s id="id2790052"><foot.target id="a99"></foot.target>per-</s></p> <p id="id2790060" type="foot"><s id="id2785371"><foot.target id="a100"></foot.target>E uno</s></p> <p id="id2785379" type="foot"><s id="id2785382"><foot.target id="a101"></foot.target>dono</s></p> <p id="id2785390" type="foot"><s id="id2785394"><foot.target id="a102"></foot.target>E 2 eſſa</s></p> <p id="id2785402" type="foot"><s id="id2785406"><foot.target id="a103"></foot.target>valore</s></p> <p id="id2785413" type="foot"><s id="id2785417"><foot.target id="a104"></foot.target>E 3 ma-</s></p> <p id="id2785425" type="foot"><s id="id2785429"><foot.target id="a105"></foot.target>ammi-</s></p> <p id="id2785436" type="foot"><s id="id2785440"><foot.target id="a106"></foot.target>E 4 ri-</s></p> <p id="id2787753" type="main"><s id="id2787757">CORRIDORE coperto, fatto fabbricare dal <lb></lb> Granduca Coſimo I. col diſegno di Giorgio <lb></lb> Vaſari, o come meglio ha creduto uno <lb></lb> Scrittore moderno, col diſegno del Buon<lb></lb> talenti, il quale diede il modello per le <lb></lb> ſtanze della Galleria, e ſpecialmente della <lb></lb> Tribuna.</s><s id="id2787783"> E' queſto Corridore ſecento paſſi <lb></lb> e cominciando dal Palazzo Pitti, conduce <lb></lb> fino alla Galleria, e al Palazzo Vecchio. </s><lb></lb> <s id="id2787785">Dopo avere ammirate le molte coſe, che <lb></lb> abbiamo finora deſcritte, dando un'occhia<lb></lb> ta al</s></p> <p id="id2787806" type="main"><s id="id2787810">PALAZZO iſolato per la Ruota Fiorentina, <lb></lb> ed altri Giudici delle cauſe civili, che ha <lb></lb> per tutti appartamento ſeparato con gran <lb></lb> comodo della Giudicatura, proſeguiremo il <lb></lb> camino verſo la</s></p> <p id="id2786523" type="main"><s id="id2786526">PIAZZA DEI GRANDUCA, ove in primo luo<lb></lb> go oſſerveremo il</s></p> <p id="id2786535" type="main"><s id="id2786538">PALAZZO VECCHIO, fabbricato col diſegno d'<lb></lb> Arnolſo, quel famoſo Architetto di varie <lb></lb> <arrow.to.target n="a107"></arrow.to.target> <pb pagenum="105"></pb> fabbriche di queſta noſtra Città, e ſpecial<lb></lb> mente del Duomo.</s><s id="id2786563"> E dando prima un'oc<lb></lb> chiata alla magnificenza di queſta Fabbri<lb></lb> ca, oſſerveremo la bella Torre, o Cam<lb></lb> panile alto braccia cencinquanta, ſoſtenuto <lb></lb> da quattro colonne groſſiſſime, le quali tan<lb></lb> to più rendono mirabile queſto Edifizio. </s><lb></lb> <s id="id2786566">Dipoi nell'ingreſſo, o ringhiera del Palaz<lb></lb> zo ammireremo a man deſtra nell'entrare <lb></lb> la grande Statua di marmo di mano del <lb></lb> Bandinelli, che rappreſenta quando Ercole <lb></lb> abbatte Cacco.</s><s id="id2782949"> Simile in bellezza, e di mag<lb></lb> gior perfezione è quella di Davidde ſcolpi<lb></lb> ta dal Buonarroti, e benchè fatta negli an<lb></lb> ni ſuoi giovenili, è dagl'intendenti per o<lb></lb> pera ſingolare celebrata.</s><s id="id2782969"> Dopo queſte due <lb></lb> Statue, ſi trovano due Figure, o Termini <lb></lb> parimente di marmo, uno di mano del <lb></lb> Bandinelli, e l'altro di Vincenzo Roſſi ſuo <lb></lb> ſcolare, amendue fatti con grandiſſima di<lb></lb> ligenza.</s><s id="id2782992"> Entrando nel Cortile del Palazzo, <lb></lb> vedeſi in mezzo una Fontana di Porfido, <lb></lb> ſopra la quale ſcherza un Fanciullo ſcolpito <lb></lb> di bronzo, di mano d'Andrea Verrocchio. </s><lb></lb> <s id="id2782995">Era queſto Cortile anticamente ſoſtenuto da <lb></lb> Colonne di mattone, ma eſſendo quaſi del <lb></lb> tutto guaſte, coll'acuto ingegno di Miche<lb></lb> lozzo Michelozzi furono ſoſtituite quelle di <lb></lb> pietra ſorte che lo ſoſtengono di preſente, <lb></lb> lavorate con belle grotteſche, ſenza danno <lb></lb> veruno della fabbrica.</s><s id="id2805318"> Tra le coſe degne <lb></lb> di lode vi è una Statua di Ercole, che uc<lb></lb> cide Cacco, di mano di Vincenzio Roſſi da <lb></lb> <arrow.to.target n="a108"></arrow.to.target> <pb pagenum="106"></pb> Fieſole, non inferiore a quella del Bandi<lb></lb> nelli ſuo Maeſtro.</s><s id="id2805346"> Salendo al primo appar<lb></lb> tamento, trovaſi un magnifico Salone di <lb></lb> non ordinaria grandezza, lungo braccia <lb></lb> 90., e largo braccia 37., la Soffitta del <lb></lb> quale, come altresì le pareti, ſon di<lb></lb> pinte da Giorgio Vaſari con ſingolar mae<lb></lb> ſtria; in trentanove quadri della Soffitta con <lb></lb> belli intaglj, e ornamenti dorati, ſi rappre<lb></lb> ſentano l'azioni, e i fatti più ſegnalati <lb></lb> della noſtra Real Caſa de' Medici, madre <lb></lb> ſccondiſſima d'uomini illuſtri, e di cele<lb></lb> bratiſſimi Eroi.</s><s id="id2786756"> Nelle pareti ſi vede dipin<lb></lb> to a freſco la guerra e preſa di Siena, la <lb></lb> Battaglia fieriſſima di Marciano, l'aſſedio <lb></lb> di Piſa; ed altre memorabili impreſe.</s><s id="id2786772"> E <lb></lb> negli angoli del predetto Salone, ſi vedono <lb></lb> quattro grandiſſimi quadri dipinti a olio, <lb></lb> due de' quali ſon di mano del Ligozzi, e <lb></lb> gli altri due del Cigoli, e del Paſſignano. </s><lb></lb> <s id="id2786759">In uno di quei del Ligozzi ſi rappreſenta <lb></lb> quando <expan abbr="San">S.</expan> Pio V. incorona Coſimo I. cre<lb></lb> andolo Granduca di Toſcana, e ornandolo <lb></lb> di Corona e Manto Reale.</s><s id="id2786358"> E nell'altro <lb></lb> ſono figurati que' dodici Fiorentini, che da <lb></lb> varj Potentati del Mondo, in un medeſimo <lb></lb> tempo furono mandati Ambaſciadori a Bo<lb></lb> nifazio VIII. Sommo Pontefice, de' quali <lb></lb> cantò il Verino:</s></p> <p id="id2786383" type="foot"><s id="id2786387"><foot.target id="a107"></foot.target>fab-</s></p> <p id="id2786395" type="foot"><s id="id2786399"><foot.target id="a108"></foot.target>E 5 Fie-</s></p> <p id="id2786406" type="main"><s id="id2786410"><emph type="italics"><emph type="quote"><foreign lang="la">Romanae merito Antiſtes Bonifacius Urbis, <lb></lb> Cum Florentinos diverſis partibus Orbis <lb></lb> Vidiſſet Romae, Regum mandata ferentes, <lb></lb> Terrarum ſemen, tum quinta elementa vocavit.</foreign></emph></emph></s></p> <p id="id2778807" type="foot"><s id="id2778810">In</s></p> <pb pagenum="107"></pb> <p id="id2778817" type="main"><s id="id2778821"> In quello del Cigoli mirabilmente ſi rap<lb></lb> preſenta quando Coſimo ancor giovanetto <lb></lb> di 18. anni fu eletto Duca di Firenze, e da <lb></lb> tutti i Senatori, che lo eleſſero inchinato <lb></lb> per Principe, e Sovrano: e finalmente in <lb></lb> quello del Paſſignani ſi dimoſtra la ſolenne <lb></lb> funzione celebrata in Firenze, quando il <lb></lb> medeſimo Coſimo preſe l'Abito della Re<lb></lb> ligione di Santo Stefano Papa, e Martire, <lb></lb> della quale fu egli primo Fondatore, e Gran <lb></lb> Maeſtro.</s><s id="id2783395"> Sono in faccia di eſſa tre grandi <lb></lb> Statue di marmo maggiori del naturale, <lb></lb> cioè quella di Leon X. Sommo Pontefice <lb></lb> nella nicchia del mezzo, quella di Giovan<lb></lb> ni de' Medici Padre di Coſimo a man de<lb></lb> ſtra, e quella del Duca Aleſſandro a man <lb></lb> ſiniſtra, ſiccome da' lati ſi vede la Statua <lb></lb> di Clemente VII. e a rincontro quella del <lb></lb> Granduca Coſimo I. tutte di marmo del <lb></lb> Cavalier Bandinelli.</s><s id="id2783433"> Bella ancora, anzi ſo<lb></lb> pra tutte ammirabile è la Statua della Vit<lb></lb> toria, che ha ſotto di ſe un prigione, di <lb></lb> mano del Buonarroti, il quale deſtinata <lb></lb> l'avea per lo Sepolcro di Papa Giulio II. <lb></lb> ma non avendola affatto terminata, laſciol<lb></lb> la in Firenze.</s><s id="id2783460"> Seguono a queſta i ſei grup<lb></lb> pi di Vincenzio Roſſi, ne' quali ſi rap<lb></lb> preſentano le forze d'Ercole, e ſpecial<lb></lb> mente quando ſoffoga Anteo, quando uc<lb></lb> cide il Centauro, quando getta Diomede <lb></lb> a' Cavalli, che lo divorino, quando porta <lb></lb> il Porco vivo in ſpalla, quando ajuta ad At<lb></lb> lante reggere il Cielo, e quando vince la <lb></lb> <arrow.to.target n="a109"></arrow.to.target> <pb pagenum="108"></pb> Regina delle Amazzoni; opere tutte degne <lb></lb> di lode, e nelle quali, come ſcrive il Bor<lb></lb> ghini, ſi veggono belliſſime, e fiere attitu<lb></lb> dini, e gran diligenza nell'arte; tra queſte <lb></lb> Statue fu collocato circa l'anno 1720. il <lb></lb> gruppo di Adamo e di Eva, col Serpente, <lb></lb> di mano di Baccio Bandinelli, rimoſſo, co<lb></lb> me addietro ſi diſſe, dal Coro della Metro<lb></lb> politana.</s><s id="id2780705"> Da queſta all'altre ſtanze paſ<lb></lb> ſando del medeſimo appartamento, oſſer<lb></lb> veremo molte belle pitture a freſco del men<lb></lb> tovato Vaſari, col diſegno del quale fu <lb></lb> queſto Palazzo in gran parte riordinato. </s><lb></lb> <s id="id2780708">Salendo agli appartamenti di ſopra, nella <lb></lb> Sala chiamata dell'Oriuolo, troveremo una <lb></lb> Figura di marmo, che rappreſenta un Da<lb></lb> vidde di mano di Donatello, ed un'altra <lb></lb> di San <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta ſopra la porta dell'U<lb></lb> dienza di mano di Benedetto da Majano, <lb></lb> ambedue grandemente lodate da' Profeſſori. </s><lb></lb> <s id="id2780712">Da queſta ſtanza s'entra nella richiſſima</s></p> <p id="id2788428" type="foot"><s id="id2788431"><foot.target id="a109"></foot.target>E 6 Re-</s></p> <p id="id2788439" type="main"><s id="id2788443">GUARDAROBA di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> piena di coſe <lb></lb> prezioſe, di vaſi d'oro, e d'argento, e <lb></lb> di ſuppellettili, e ornamenti belliſſimi, nel<lb></lb> la deſcrizione de' quali molto tempo ſi po<lb></lb> trebbe impiegare, ed intero volume richie<lb></lb> derebbeſi per chi voleſſe ad una ad una <lb></lb> deſcrivere l'innumerabili coſe, che vi ſi <lb></lb> trovano.</s><s id="id2789464"> Diremo ſolo, come di coſa più <lb></lb> rara, trovarſi in queſto luogo le famoſe <lb></lb> Pandette di Giuſtiniano, chiamate in oggi <lb></lb> le Pandette Fiorentine, e ſtimate più d'un <lb></lb> <arrow.to.target n="a110"></arrow.to.target> <pb pagenum="109"></pb> teſoro da chi riguarda la rarità, ed eccel<lb></lb> lenza d'un manoſcritto sì celebre, ſiccome <lb></lb> l'originale della Concordia della Chieſa <lb></lb> Latina colla Greca, ſeguita in Firenze nel <lb></lb> Concilio Ecumenico l'anno 1429. ſottoſ<lb></lb> critta dal Pontefice Eugenio IV. e dall'<lb></lb> Imperatore Giovanni Paleologo, e da tan<lb></lb> ti illuſtri, e dotti Prelati.</s><s id="id2789468"> Ritornando nella <lb></lb> medeſima ſtanza, o Sala dell'Oriuolo, paſ<lb></lb> ſeremo nella</s></p> <p id="id2783217" type="foot"><s id="id2783221"><foot.target id="a110"></foot.target>teſoro</s></p> <p id="id2783229" type="main"><s id="id2783232">SALA dell'udienza vecchia, in cui vedre<lb></lb> mo dipinte a freſco alcune belle Storie di <lb></lb> mano di Franceſco Salviati, che rappreſen<lb></lb> tano alcuni fatti più ſingolari di Furio Cam<lb></lb> millo, valoroſo Campione, che in tante <lb></lb> gloriose impreſe a favor della Patria ſi ſe<lb></lb> gnalò.</s><s id="id2783260"> E di poi oſſerveremo la</s></p> <p id="id2783265" type="main"><s id="id2783269">CAPPELLA tutta dipinta dal Grillandajo, <lb></lb> nella quale conſervanſi molte Reliquie in<lb></lb> ſigni.</s><s id="id2783280"> Vedute queſte, ed altre coſe nel Pa<lb></lb> lazzo Vecchio, faremo ritorno nella mede<lb></lb> ſima Piazza, per oſſervare in eſſa la bella</s></p> <p id="id2788931" type="main"><s id="id2788934">LOGGIA detta de' Lanzi veramente gran<lb></lb> dioſa, fabbricata col diſegno d'Andrea Or<lb></lb> cagna, Pittore, Scultore, e Architetto Fio<lb></lb> rentino nell'età ſua valentiſſimo.</s><s id="id2788951"> Sotto <lb></lb> gli archi di queſta loggia ſi vedono tre <lb></lb> belle ſtatue, ciaſcheduna delle quali merita <lb></lb> ſomma lode.</s><s id="id2788965"> La prima ſcolpita in bronzo <lb></lb> per mano di Donatello, rappreſenta Giu<lb></lb> <arrow.to.target n="a111"></arrow.to.target> <pb pagenum="110"></pb> ditta, appiè della quale giace Oloferne im<lb></lb> merſo nel ſonno, ſopra cui queſta Amaz<lb></lb> zone ſi vede vibrare il colpo per recidere il <lb></lb> capo all'inimico.</s><s id="id2788999"> Nella ſeconda Statua, <lb></lb> ancor eſſa ſcolpita in bronzo da Benvenuto <lb></lb> Cellini, vien figurato un Perſeo, che ha <lb></lb> nella deſtra il ferro, e nella ſiniſtra la te<lb></lb> ſta di Meduſa reciſa dal buſto, tutta gron<lb></lb> dante di ſangue, e ſenza ſpirito, giacente <lb></lb> appiè dell'ucciſore.</s><s id="id2808061"> E' commendata queſta <lb></lb> figura in ogni ſua parte, e ben dimoſtra <lb></lb> il valore di Benvenuto, il quale per avviſo <lb></lb> degl'intendenti, cosi felicemente conduſſe <lb></lb> l'opera, che non un bronzo inſenſibibile, <lb></lb> ma una figura viva, ed animata raſſembra. </s><lb></lb> <s id="id2808065">Degno ancora di molta lode ſi è il Baſſo<lb></lb> rillievo di bronzo, che ſerve di ornamento <lb></lb> alla baſe, nel quale ſi vedono Andromeda, <lb></lb> e Perſeo, con aſte figure, che tutta l'I<lb></lb> ſtoria compitamente dimoſtrano.</s><s id="id2808106"> Nella ter<lb></lb> za, che è più d'ogni altra ſtimabile, e <lb></lb> di maggior perfezione, per quello, che ne <lb></lb> dicono i Proteſſori, s'ammira un gruppo <lb></lb> di tre figure di marmo, mirabilmente ſcol<lb></lb> pite da Giovanni Bologna, e denotante il <lb></lb> Ratto d'una Sabina.</s><s id="id2783728"> Nel vecchio caduto <lb></lb> a terra per l'impeto del ſuo nemico, vien <lb></lb> figurato il Padre della fanciulla, in atto d'<lb></lb> impedire la fuga al rapitore; nel giovane <lb></lb> di corpo robuſto, e d'aſpetto fiero, e ri<lb></lb> pien di furore, ſi rappreſenta un Soldato <lb></lb> Romano, che in occaſione de' giuochi pub<lb></lb> blici nella nuova Città di Roma celebrati, <lb></lb> <arrow.to.target n="a112"></arrow.to.target> <pb pagenum="111"></pb> rapiſce al Padre una donzella Sabina; E nel<lb></lb> la femmina tenera, e delicata, ma piena <lb></lb> di timore, e ſpavento, ſi dimoſtra la don<lb></lb> zella rapita, ſcorgendoſi a maraviglia in <lb></lb> queſto gruppo rappreſentate le tre età, cioè <lb></lb> la gioventù, la virilità, e la vecchiezza <lb></lb> talmentechè in tutte tre le figure ſi ricono<lb></lb> ſce una vivezza sì grande, che chiunque <lb></lb> fiſſamente le mira, non ſi ſazia di com<lb></lb> mendarle in eſtremo, non eſſendo di mi<lb></lb> nor pregio un Baſſorillievo nella baſe fatto <lb></lb> con ſomma induſtria, e diligenza, tutta l'<lb></lb> Iſtoria del rapimento delle Sabine rappre<lb></lb> ſentante.</s><s id="id2770854"> Camminando più oltre, ſul can<lb></lb> to del Palazzo, e quaſi in mezzo la Piaz<lb></lb> za ſi trova la</s></p> <p id="id2770866" type="foot"><s id="id2770869"><foot.target id="a111"></foot.target>dit-</s></p> <p id="id2770877" type="foot"><s id="id2770881"><foot.target id="a112"></foot.target>ra-</s></p> <p id="id2770888" type="main"><s id="id2770892">FONTANA fatta dal Granduca Coſimo I. <lb></lb> col diſegno, e induſtria dell'Ammannati, <lb></lb> e da Filippo Baldinucci negli eruditi ſuoi <lb></lb> Decennali, deſcritta colle ſeguenti parole. </s><lb></lb> <s id="id2770896"><emph type="quote">Appariſce nel mezzo d'un gran vaſo pie<lb></lb> no di limpidiſſime acque ſgorganti da <lb></lb> molti zampilli, il qual vaſo è figurato <lb></lb> per Mare, il gran Coloſſo del Nettun<lb></lb> no, alto dieci braccia, ſituato ſopra un <lb></lb> Carro, tirato da quattro Cavalli mari<lb></lb> ni, due di marmo bianco, e due di mi<lb></lb> ſtio, molto belli e vivaci; il Nettunno <lb></lb> ha tra le gambe trè figure di Tritoni, <lb></lb> che inſieme con eſſo poſano ſopra una <lb></lb> gran conca marina in luogo di carro.</emph></s><s id="id2779095"><emph type="quote"> Il <lb></lb> vaſo è di otto facce di marmo miſtio, <lb></lb> <arrow.to.target n="a113"></arrow.to.target> <pb pagenum="112"></pb> quattro minori. e quattro maggiori: <lb></lb> Le quattro minori ſon vagamente arric<lb></lb> chite con figure di fanciulli, ed altre co<lb></lb> ſe di bronzo, come chiocciole marine, <lb></lb> cornucopie, cartelle, e ſimili.</emph></s><s id="id2792131"><emph type="quote"> S'alza<lb></lb> no ſul piano delle medeſime certi imba<lb></lb> ſamenti, ſopra ciaſcheduno de' quali po<lb></lb> ſa una Statua di metallo maggiore del <lb></lb> naturale, e ſono in tutte quattro: due fem<lb></lb> mine, che rappreſentano Teti, e Dori, <lb></lb> e due maſchi figurati per due Dei mari<lb></lb> ni.</emph></s><s id="id2792162"><emph type="quote"> All'una, e all'altra parte di cia<lb></lb> ſcheduna di queſte face minori, ſono due <lb></lb> Satiri di metallo in varie, e belliſſime <lb></lb> attitudini.</emph></s><s id="id2792176"><emph type="quote"> Le quattro facce maggiori ſon <lb></lb> tanto più baſſe, quanto baſti per poterſi <lb></lb> da chiccheſia godere la limpidezza dell'<lb></lb> acqua, la quale ſtraboccando grazioſa<lb></lb> mente, è ricevuta da alcune belle nic<lb></lb> chie.</emph></s><s id="id2778870"><emph type="quote"> Nel gran vaſo, ed in ſomma in <lb></lb> tutto è così ben diſpoſta, e con tanta <lb></lb> maeſtà ordinata, che è proprio una ma<lb></lb> raviglia.,,</emph></s><s id="id2792179"> Vicino alla Fontana, ſopra <lb></lb> una gran baſe di marmo, è una belliſſima</s></p> <p id="id2778891" type="foot"><s id="id2778895"><foot.target id="a113"></foot.target>quat-</s></p> <p id="id2778903" type="main"><s id="id2778906">STATUA Equeſtre di bronzo, di mano di <lb></lb> Giovanni Bologna fatta erigere l'anno 1594. <lb></lb> dal Granduca Ferdinando I. alla glorioſa <lb></lb> memoria di Coſimo ſuo Genitore: adorna<lb></lb> no le facciate di queſta Baſe trè Baſſirilievi <lb></lb> di bronzo, in uno de' quali ſi rappreſen<lb></lb> ta la Coronazione del mentovato Grandu<lb></lb> ca Coſimo, da eſſo meritata <emph type="italics"><foreign lang="la">Ob zelum Re-</foreign></emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a114"></arrow.to.target> <pb pagenum="113"></pb> <emph type="italics"><foreign lang="la">ligionls, præcipuumque Juſitiæ ſtudium</foreign></emph>, come <lb></lb> ſi legge nell'Inſcrizione.</s><s id="id2790645"> Nel ſecondo la <lb></lb> glorioſa entrata nella Città di Siena, ub<lb></lb> bidiente al ſuo commando, dopo la conſe<lb></lb> guita Vittoria.</s><s id="id2790660"> E nel terzo, quando dal <lb></lb> Senato Fiorentino, eſſendo egli ancor gio<lb></lb> vanetto, ne fu creato Duca di Firenze, <lb></lb> laſciando luogo nella quarta facciata ad una <lb></lb> nobile, ed altrettanto erudita Iſcrizione del <lb></lb> ſeguente tenore.</s></p> <p id="id2790683" type="foot"><s id="id2790687"><foot.target id="a114"></foot.target>li-</s></p> <p id="id2790694" type="main"><s id="id2790698"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Coſino Medici Magno Etruriæ Duci Primo <lb></lb> Pio Felici <lb></lb> Invicto Juſto Clementi Sacræ Militiæ Paciſq; <lb></lb> In Etruria Authori.</emph></emph></foreign></s><s id="id2785675"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote"> Patri & Principi optimo <lb></lb> Ferdinandus F. Magnus Dux III. erexit <lb></lb> A.M.D.L.XXXXIIII.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2785692" type="main"><s id="id2785695">In queſta Piazza è da oſſervarſi preſſo la <lb></lb> Statua Equeſtre di Coſimo la facciata del <lb></lb> Palazzo degli Uguccioni, diſegno maravi<lb></lb> glioſo per quanto credeſi di Michelagnolo, <lb></lb> o pure di Andrea Palladio per eſſere ſimi<lb></lb> le alla maniera dell'ultimo.</s><s id="id2785719"> Appreſſo ſi <lb></lb> trova la Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Romolo, la cui por<lb></lb> ta fu fatta col diſegno del Taſſo.</s><s id="id2785731"> Dirimpet<lb></lb> to a Palazzo Vecchio ſi trova pure un'al<lb></lb> tra Chieſa dedicata a <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia, nella qua<lb></lb> le la Tavola dell'Altar maggiore è del Ca<lb></lb> valier Curradi, ed il ritrovamento di eſſa <lb></lb> Santa in due Quadri laterali, opera del <lb></lb> Martinelli.</s><s id="id411328"> Da queſta Piazza faremo paſ<lb></lb> ſagio alla vicina Chieſa di </s></p> <p id="id2784446" type="foot"><s id="id2784450">OK-</s></p> <pb pagenum="114"></pb> <p id="id411332" type="main"><s id="id411336">ORSAMMICNELE, la quale acquiſtò forma <lb></lb> di Chieſa, o ſivvero Oratorio, dacchè nell'<lb></lb> anno 1737. fu deliberato di chiuder le Log<lb></lb> ge, che erano ſotto queſta gran Fabbrica, <lb></lb> in venerazione maggiore di quella Imma<lb></lb> gine di Maria Santiſſima, che collocata è <lb></lb> ſull'antico Altare di marmi, che vi ſi ve<lb></lb> de, lavorato colla direzione di Andrea Or<lb></lb> cagna.</s><s id="id411382"> E perchè è certiſſimo, che queſto <lb></lb> luogo fu per avanti adoperato per Piazza, <lb></lb> e per mercato del grano, e delle biade, <lb></lb> che ſi traſportavano ſotto le dette Logge <lb></lb> (lo che dette poi motivo di alzare queſta <lb></lb> gran Torre per commodo di pubblico Gra<lb></lb> najo intorno al 1337. col diſegno di Giotto, <lb></lb> e proſeguito da Taddeo Gaddi) ſono anda<lb></lb> ti immaginandoſi alcuni, che il nome di <lb></lb> Orſammichele, ſia un volgare traportato da <lb></lb> <emph type="italics"><foreign lang="la">Horreum Sancti Michaelis</foreign></emph> voce, che non ſi <lb></lb> vede uſata in veruna antica ſcrittura, che <lb></lb> faccia di queſto luogo menzione; ma ſibbe<lb></lb> ne Orto San Michele, per poſpoſizione ac<lb></lb> cidentale da <expan abbr="San">S.</expan> Michele in Orto.</s><s id="id2789945"> Atteſochè <lb></lb> ſino dal 1100. era ivi una Chieſa Parocchiale, <lb></lb> intitolata: San Michele in Orto, da cui pren<lb></lb> deva la poſpoſta denominazione di Orto San <lb></lb> Michele tutta quella aggiacente Contrada. </s><lb></lb> <s id="id411387">In luogo della quale antica Chieſa, demo<lb></lb> lita per farvi la ſuddetta Torre del grano, <lb></lb> fu intorno a 120. anni dopo rifatta dalla <lb></lb> parte oppoſta l'altra Chieſa ſotto lo ſteſſo <lb></lb> titolo di San Michele in Orto, oggi detta <lb></lb> di San Carlo, commecche vi ſi aduna la</s></p> <p id="id2784457" type="foot"><s id="id2784461">Con-</s></p> <pb pagenum="115"></pb> <p id="id2784469" type="main"><s id="id2784472"> <lb></lb> Confraternita della Nazione Lombarda, la <lb></lb> quale milita ſotto la protezione di San Car<lb></lb> lo Cardinale Borromeo, nella qual Confra<lb></lb> ternita ſi vede interiormente ſopra la Porta <lb></lb> una Tavola di Buon-Amico Buffalmacco ce<lb></lb> lebre nelle Novelle del Boccaccio.</s><s id="id2784498"> E' que<lb></lb> ſto grande Edifizio da ogni parte iſolato, <lb></lb> e con belliſſima proporzione, ed ottima <lb></lb> Architettura condotto.</s><s id="id2784513"> Ha per di fuori quat<lb></lb> tordici Nicchie, o Tabernacoli, in varie <lb></lb> foggie intagliati, ed in cui furono colloca<lb></lb> te diverſe Statue, alcune di bronzo, ed al<lb></lb> cune di marmo, lavorate dai più rari, ed <lb></lb> eccellenti Maeſtri, che fioriſſero in queſta <lb></lb> noſtra Città.</s><s id="id412069"> Sono adunque di Lorenzo <lb></lb> Ghiberti celebre Scultore tre Statue di bron<lb></lb> zo, cioè il San Matteo Apoſtolo, il Santo <lb></lb> Stefano preſſo la porta principale, e il San <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta dalla parte oppoſta.</s><s id="id412091"> Baccio da <lb></lb> Montelupo fece la bella Statua di bronzo di <lb></lb> San Giovanni Evangeliſta; e Donatello ne <lb></lb> fece tre di marmo, le quali ſon tenute in <lb></lb> gran pregio, come opere veramente mara<lb></lb> viglioſe.</s><s id="id412112"> La prima è il San Pietro Apo<lb></lb> ſtolo, la ſeconda il San Marco Evangeliſta, <lb></lb> la terza il San Giorgio, Statua, che non <lb></lb> ha pari.</s><s id="id412126"> Perlochè non è maraviglia, ſe le <lb></lb> Repubbliche di Venezia, e di Genova, ed <lb></lb> altri Principi dell'Europa più volte ne fe<lb></lb> cero iſtanza, offerendo gran ſomma di de<lb></lb> naro, perchè foſſe loro conceduta.</s><s id="id2798747"> Anco <lb></lb> Nanni, o Giovanni d'Antonio, diſcepolo di <lb></lb> Donatello ne fece tre, cioè i quattro San<lb></lb> <arrow.to.target n="a116"></arrow.to.target> <pb pagenum="116"></pb> ti dentro un ſol Tabernacolo, il San Fi<lb></lb> lippo Apoſtolo, ed il Santo Eligio Veſco<lb></lb> vo, chiamato comunemente Santo Lo.</s><s id="id2798779"> d'<lb></lb> Andrea Verrocchio è il San Tommaſo Apo<lb></lb> ſtolo, che mette il dito nel Coſtàto di Cri<lb></lb> ſto, opera molto ſtimabile, allato alla quale <lb></lb> è la Statua di San Luca Evangeliſta di ma<lb></lb> no di Giovanni Bologna, ſcolpita in bron<lb></lb> zo con ſingolare artifizio.</s><s id="id2798807"> In Chieſa ſi ve<lb></lb> de un Tabernacolo, o Cappella iſolata, tut<lb></lb> ta di marmi vagamente intagliati, ed ab<lb></lb> bellita di baſſirilievi, per opera, diſegno, e <lb></lb> induſtria di Andrea Orcagna; e nel predet<lb></lb> to Tabernacolo s'adora la detta di ſopra <lb></lb> immagine di Maria Vergine molto antica <lb></lb> dipiuta da Ugolino Saneſe, e tenuta ne' tem<lb></lb> pi andati in ſomma venerazione, avvegna<lb></lb> chè fino al tempo della terribile, e ſpaven<lb></lb> toſa peſte del 1348. che infettò la maggior <lb></lb> parte del Mondo, incominciaſſe grandemen<lb></lb> te a fiorire il di lei culto, concorrendovi <lb></lb> grandiſſimo popolo con larghe offerte, dal<lb></lb> le quali in breviſſimo tempo ſi potettero ac<lb></lb> cumulare più di trecentomila fiorini d'o<lb></lb> ro, parte impiegati in ſovvenimento de' <lb></lb> poveri, e parte nell'adornare queſta Chie<lb></lb> ſa.</s><s id="id2768605"> Dietro l'Altare vi è un baſſorilievo dell'<lb></lb> Orcagna, Architetto del Tabernacolo, ove <lb></lb> ha egli eſpreſſo a maraviglia il ſuo ritratto. </s><lb></lb> <s id="id2768609">Sono ancora ſopra l'Altar maggiore tre <lb></lb> Statue di marmo, cioè Sant'Anna, la San<lb></lb> tiſſima Vergine, ed il Bambino Gesù, di <lb></lb> mano di Franceſco da Sangallo; ſiccome <lb></lb> <arrow.to.target n="a117"></arrow.to.target> <pb pagenum="117"></pb> ne' pilaſtri alcune belle pitture moderne, <lb></lb> tralaſciando le antiche di Agnolo Gaddi, e <lb></lb> di Jacopo del Caſentino, da cui fu dipinta <lb></lb> la volta.</s><s id="id413899"> Vi è inoltre un Criſto Crocifiſſo <lb></lb> di legno, avanti al quale il grande Arci<lb></lb> veſcovo Santo Antonino ſoleva da giovanet<lb></lb> to giornalmente fare orazione.</s><s id="id413915"> Nelle ſtan<lb></lb> ze ſopra la Chieſa fu dal Granduca Coſimo <lb></lb> I. l'anno 1569. eretto il pubblico e gene<lb></lb> rale Archivio di Firenze, dove ſi conſerva<lb></lb> no innumerabili Scritture, ed iſtrumenti <lb></lb> pubblici, con grandiſſima fedeltà, e diligen<lb></lb> za non ordinaria, eſſendo degno di ſpecial <lb></lb> menzione il metodo, che vi ſi pratica. </s><lb></lb> <s id="id413919">Tutti i Notai della Città, e dello Stato han<lb></lb> no un termine prefiſſo, ſecondo la diſtan<lb></lb> za, dentro del quale ſono obbligati di man<lb></lb> dar quivi una copia autentica di ogni Con<lb></lb> tratto, che rogano, oltre al porli, come è <lb></lb> comune in tatti i Paeſi, ai lor Protocolli, <lb></lb> e quando muore il Notaio, i ſuoi Proto<lb></lb> colli ſi pongono in queſto Archivio, e le <lb></lb> copie autentiche ne' vaſti ſaloni ſopra la <lb></lb> fabbrica iſolata di Mercato Nuovo; ſicchè <lb></lb> ognun vede la prudente cautela di eſſer ſem<lb></lb> pre in due luoghi ſeparati tutti i Contratti. </s><lb></lb> <s id="id413922">Proſeguendo il viaggio per la Via de' Cal<lb></lb> zaiuoli, detta il Corſo degli Adimari, o <lb></lb> pure per Calimala, chiamata in oggi cor<lb></lb> rottamente Calimara, luogo un tempo fa<lb></lb> moſo per l'abbondanza del traffico, o ne<lb></lb> gozio, che quivi ſi eſercitava, ed anco di <lb></lb> preſente ſi eſercita, arriveremo in <lb></lb> <arrow.to.target n="a118"></arrow.to.target> <pb pagenum="118"></pb> MERCATO VECCHIO, che per iſcherzo chia<lb></lb> maſi il Giardino di Firenze, per le molte <lb></lb> delizie, che in abbondanza vi ſi trovano, <lb></lb> e delle quali la Città noſtra al pari d'ogni <lb></lb> altra è copioſa.</s><s id="id2785204"> Quivi ſi è veduta fino a' <lb></lb> noſtri tempi, ſopra una Colonna di grani<lb></lb> to una Statua di pietra di mano di Dona<lb></lb> tello, rappreſentante la Dovizia; ma eſſen<lb></lb> do divenuta aſſai lacera dal tempo, è con<lb></lb> venuto rimoverla, e collocarvi altra Statua <lb></lb> ſimile, ſcolpita da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini; e <lb></lb> più oltre una Loggia deſtinata alla vendita <lb></lb> del peſce, fatta quivi fabbricare dal Gran<lb></lb> duca Coſimo I., e dipoi modernamente ac<lb></lb> creſciuta.</s><s id="id2785250"> Vi ſono ancora molte Torri di <lb></lb> non ordinaria grandezza, in gran parte del<lb></lb> le quali rieſcono le abitazioni degli Ebrei, <lb></lb> riſtrette ad un luogo chiamato il</s></p> <p id="id2785267" type="foot"><s id="id2785271"><foot.target id="a116"></foot.target>ti</s></p> <p id="id2785278" type="foot"><s id="id2785282"><foot.target id="a117"></foot.target>ne'</s></p> <p id="id2785289" type="foot"><s id="id2782734"><foot.target id="a118"></foot.target>MER-</s></p> <p id="id2782742" type="main"><s id="id2782745">GHETTO, ove per l'avanti era un'infame <lb></lb> poſtribolo, di cui fanno menzione gli Scrit<lb></lb> tori citati dal Baldinucci nella Vita del Buon<lb></lb> talenti.</s><s id="id2782760"> Queſto Ghetto è ſtato ampliato con <lb></lb> abitazioni aſſai comode.</s><s id="id2782768"> Laſciando di viſi<lb></lb> tare alcune Chieſe, che nel riſtretto di Mer<lb></lb> cato ſi trovano, giungeremo per la Via del <lb></lb> Corſo al</s></p> <p id="id2782784" type="main"><s id="id2782788">PALAZZO de' Marcheſi Corſi, già de' Tor<lb></lb> nabuoni, modernamente accreſciuto, degno <lb></lb> per certo di eſſere oſſervato, principalmen<lb></lb> re per l'ampia Galleria, che gli aggiugne <lb></lb> comodo, e bellezza; dopo il quale ſi tro<lb></lb> <arrow.to.target n="a119"></arrow.to.target> <pb pagenum="119"></pb> vano, quello de' Giacomini, la cui Archi<lb></lb> tettura, opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſi, è ſin<lb></lb> golare; quello degli Antinori; quello de' Pa. <lb></lb> ſquali con più altri.</s><s id="id2789703"> Preſſo ad eſſi è la <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2789711" type="foot"><s id="id2789714"><foot.target id="a119"></foot.target>va-</s></p> <p id="id2789722" type="main"><s id="id2789726">SAN MICHELE BERTELDE, oggi detta agli <lb></lb> Antinori, dove abitano Padri Teatini, fat<lb></lb> ta da' fondamenti reſtaurare dal Cardinal <lb></lb> Decano Carlo de' Medici, col diſegno di <lb></lb> Matteo Nigetti Architetto, e di Gherardo <lb></lb> e Pier Franceſco Silvani.</s><s id="id2789748"> Queſta ſi può <lb></lb> annoverare tra le più vaghe, e più ador<lb></lb> ne della noſtra Città.</s><s id="id2789759"> Ed invero comin<lb></lb> ciando dalla Facciata di pietre forti, ne fa <lb></lb> queſta giuſta Teſtimonianza.</s><s id="id2789770"> Sonovi in eſ<lb></lb> ſa due Statue di marmo nelle nicchie, più <lb></lb> grandi del naturale, come altresì ſopra la <lb></lb> Porta due altre aſſai belle.</s><s id="id2768867"> Maggiori però, <lb></lb> e di più vaga apparenza ſono gl'interiori <lb></lb> ornamenti, imperciocchè diviſati con Archi<lb></lb> tettura d'ordine compoſito, ed arricchiti di <lb></lb> pietre ſerene, lavorate con ſingolar pulitez<lb></lb> za.</s><s id="id2768890"> Procedendo adunque coll'iſteſs'ordine <lb></lb> dell'alter coſe da noi finora deſcritte, oſ<lb></lb> ſerveremo primieramente le Cappelle tutte <lb></lb> incroſtate di marmi, e adorne di belle pit<lb></lb> ture a freſco, e di Tavole molto ſtimate. </s><lb></lb> <s id="id2768894">Nella prima all'entrare a man deſtra, ve<lb></lb> dremo la Tavola del martirio dell'Apoſto<lb></lb> lo Sant'Andrea, di mano del Ruggieri.</s><s id="id2768923"> La <lb></lb> ſeconda, dov'è dipinto l'Arcangiolo San <lb></lb> Michele, è del Vignali.</s><s id="id2768933"> E nella terza Mat<lb></lb> <arrow.to.target n="a120"></arrow.to.target> <pb pagenum="120"></pb> teo Roſſellini dipinſe San Gaetano, e Sant' <lb></lb> Andrea Avellino ſuo Compagno, due lu<lb></lb> mi chiariſſimi di queſta inſigne Religione. </s><lb></lb> <s id="id2768936">Accanto a queſta Cappella è il Sepolcro <lb></lb> coll'Iſcrizione, e Ritratto dell'Avvocato A<lb></lb> goſtino Coltellini Fondatore della celebre <lb></lb> Accademia degli Apatiſti.</s><s id="id2846323"> In faccia poi del<lb></lb> la Croce di mano d'Ottavio Vannini è di<lb></lb> pinta l'adorazione de' Magi; e alla Cappel<lb></lb> la che ſegue, di mano del Roſſellini vi è <lb></lb> una Tavola della Natività di Noſtro Signo<lb></lb> re.</s><s id="id2846346"> L'Altar maggiore, poſto nella Tribuna <lb></lb> di mezzo, trall'altre coſe di pregio, ha un <lb></lb> ricchiſſimo Ciborio d'argento, opera di Be<lb></lb> nedetto Petrucci.</s><s id="id2846361"> Bello ancora, e grande<lb></lb> mente ſtimato è il Criſto di bronzo di ma<lb></lb> no di Franceſco Suſini, e vaga viſta rende <lb></lb> la Cupola della Tribuna, dipinta dal Padre <lb></lb> Galletti Religioſo dello ſteſſo Collegio, che <lb></lb> ha pur dipinta tutta la volta della Chieſa. </s><lb></lb> <s id="id2846365">Seguitando dall'altra mano, nella Cappel<lb></lb> la vicina all'Altar maggiore vi è una Tavola <lb></lb> dipinta dal mentovato Roſſellini, e in fac<lb></lb> cia alla Croce, un'altra ſimile del Bilivel<lb></lb> ti di gran bellezza.</s><s id="id2787534"> Quì non diſpiaccia all'<lb></lb> erudito Foreſtiero d'oſſervare alcune dotte <lb></lb> Inſcrizioni ſopra la nobiliſſima famiglia de' <lb></lb> Bonſi, che eſſendo da Firenze paſſata in <lb></lb> Francia, non ſolo vi acquiſtò Titoli, e Do<lb></lb> minj ragguardevoli, ma in breve tempo <lb></lb> diede alla Chieſa di Biſiers ſei Veſcovi, e <lb></lb> al Vaticano due Porporati.</s><s id="id2787566"> Nell'altra Cap<lb></lb> pella Ignazio Hugford colorì Sent'Andrea <lb></lb> <arrow.to.target n="a121"></arrow.to.target> <pb pagenum="121"></pb> Avellino in atto di eſſere colpito dall'acci<lb></lb> dente apopletico.</s><s id="id2787590"> Nella Cappella di mezzo, <lb></lb> Pietro da Cortona dipinſe la bella Tavola <lb></lb> del Martirio di San Lorenzo.</s><s id="id2787600"> Adornano an<lb></lb> cora queſta Chieſa quattordici Statue di mar<lb></lb> mo, che dodici rappreſentano gli Apoſtoli, <lb></lb> ed altrettanti Baſſirilievi a piè di quelle.</s><s id="id2790238"> Fi<lb></lb> nalmente non vi è coſa, chè non accreſca <lb></lb> vaghezza, e non iſpiri maeſtà, e decoro. </s><lb></lb> <s id="id2790242">Anco la Libreria, che è nel Collegio, è <lb></lb> degna di eſſer veduta, non ſolo per la co<lb></lb> pia de' Libri, ma eziandio per la rarità de' <lb></lb> medeſimi.</s><s id="id2790265"> Siccome merita di eſſer veduta <lb></lb> la Sagreſtia molto ornate, e pulita.</s><s id="id2790273"> Cam<lb></lb> minando verſo il Canto de' Carneſecchi, <lb></lb> ſopra di una gran baſe ſi vede la Statua <lb></lb> chiamata comunemente il</s></p> <p id="id2790288" type="foot"><s id="id2790292"><foot.target id="a120"></foot.target>teo</s></p> <p id="id2790299" type="foot"><s id="id2790303"><foot.target id="a121"></foot.target>Avel-</s></p> <p id="id2790311" type="main"><s id="id2790314">CENTAURO, ſcolpita in marmo da Gio<lb></lb> vanni Bologna, che rappreſenta Ercole in <lb></lb> atto di uccidere Neſſo Centauro.</s><s id="id2790326"> Bella ſen<lb></lb> za dubbio, e molto lodata dagl'intendenti <lb></lb> è queſta Statua, cavata da un ſol pezzo; <lb></lb> e chi contempla l'eſpreſſione della forza, <lb></lb> che fanno amendue queſte figure, Ercole <lb></lb> per abbattere, e ſuperare il Centauro, e <lb></lb> quello per fuggirli di ſotto; come altresì, <lb></lb> chi oſſerva le diſſicultà ſuperate da quell'<lb></lb> Artefice, nel condurre a fine un lavoro sì <lb></lb> grande, con quella perfezione, che vi ſi <lb></lb> vede, ingenuamente confeſſa, eſſer queſta <lb></lb> non ſolo una delle Opere migliori di que<lb></lb> ſto raro Maeſtro; ma eziandio di quanti <lb></lb> <arrow.to.target n="a122"></arrow.to.target> <pb pagenum="122"></pb> dopo di lui ſon viſſuti ne' noſtri tempi.</s><s id="id2784866"> Da <lb></lb> queſto luogo paſſeremo a</s></p> <p id="id2784874" type="foot"><s id="id2784878"><foot.target id="a122"></foot.target>F do-</s></p> <p id="id2784885" type="main"><s id="id2784889">SANTA MANIA MAGGIORE, dove ſtanno i <lb></lb> Padri Carmelitani della Congregazione di <lb></lb> Mantova, e nella quale vi ſono da oſſer<lb></lb> vare molte Tavole di pregio.</s><s id="id2768728"> In primo luo<lb></lb> go è da ſtimarſi grandemente la Tavola di <lb></lb> mano del Cigoli, dov'è dipinto Sant'Al<lb></lb> berto Carmelitano in atto di liberare dal <lb></lb> naufragio uno, che già pericolava nell'ac<lb></lb> qua; ed anco quella del Pugliani, che, <lb></lb> rappreſenta la Maddalena Penitente in atto <lb></lb> di comunicarſi.</s><s id="id2768757"> E' anco degna di lode la <lb></lb> Cappella de' Carneſecchi, la volta della <lb></lb> quale ſu dipinta da Bernardino Poccetti, e <lb></lb> le due Statue di marmo furono lavorate <lb></lb> dal Caccini: ſiccome quella degli Orlandi<lb></lb> ni, dov'è la Tavola del Bilivelti, ed al<lb></lb> cune Pitture a freſco di mano del Volter<lb></lb> rano.</s><s id="id2768787"> Ragguardevoli ancora ſono le due <lb></lb> Tavole, che appreſſo ſeguono, quella di <lb></lb> Santa Maria Maddalena de' Pazzi di mano <lb></lb> d'Onorio Marinari, e l'altra di San Fran<lb></lb> ceſco dipinta da Matteo Roſſelli.</s><s id="id2768806"> Una ſin<lb></lb> golar memoria era già in queſta Chieſa, <lb></lb> oggi perita, cioè il Monumento ſtato fatto <lb></lb> a Salvino di Armato degli Armati nel 1317. <lb></lb> collo ſpecifico titolo d'Inventore degli Oc<lb></lb> chiali.</s><s id="id409799"> Nel Chioſtro del Convento ſi vede <lb></lb> in un canto una delle quattro Colonne che <lb></lb> reggevano il Sepolcro di Ser Brunetto La<lb></lb> tini Maeſtro di Dante, la quale ha l'Ilcri<lb></lb> <arrow.to.target n="a123"></arrow.to.target> <pb pagenum="123"></pb> zione, che lo dimoſtra chiaramente.</s><s id="id409828"> Preſ<lb></lb> ſo queſta Chieſa vi è il</s></p> <p id="id409836" type="foot"><s id="id409840"><foot.target id="a123"></foot.target>zio-</s></p> <p id="id409848" type="main"><s id="id409851">PALAZZO,già de' Gondi, paſſato dipoi ne' <lb></lb> Corſini Orlandini, ed oggi nella Famiglia <lb></lb> del Beccuto Orlandini, ſtato modernamen<lb></lb> te accreſciuto, e ridotto alla forma, che di <lb></lb> preſente ſi vede.</s><s id="id409872"> Per di dentro è così no<lb></lb> bilmente adornato, e di comode abitazio<lb></lb> ni arricchito, che può con ragione ugua<lb></lb> gliarſi a' più ſplendidi Palazzi di queſta <lb></lb> Città.</s><s id="id2783846"> La Sala non ſolo nella volta, ma <lb></lb> anco nelle pareti è dipinta per mano di <lb></lb> Pietro Dandini.</s><s id="id2783857"> Il Gherardini, il Gabbiani, <lb></lb> ed altri Profeſſori più accreditati hanno di<lb></lb> pinto l'altre ſtanze contigue, che adornate <lb></lb> di ſtucchi, e di prezioſi arredi, rieſcono va<lb></lb> ghe oltremodo.</s><s id="id2783876"> Sulla Piazza di eſſa Chieſa <lb></lb> di Santa Maria Maggiore è ſituato il</s></p> <p id="id2783885" type="main"><s id="id2783889">PALAZZO Strozzi, oggi de' Martini, e non <lb></lb> lontano da queſto è quello de' Marcheſi <lb></lb> Malaſpina modernamente abbellito con buon <lb></lb> diſegno.</s><s id="id2783903"> Proſſima è la Fabbrica del nuovo</s></p> <p id="id2783908" type="main"><s id="id2783912">SEMINARIO FIORENTINO, promoſſa, ed in<lb></lb> camminata con buon guſto di Architettura <lb></lb> dalla pia memoria del fu Monſignor Tom<lb></lb> maſo Buonaventura de' Conti della Ghe<lb></lb> rardeſea, Arciveſcovo di Firenze, e condot<lb></lb> ta a buon ſegno, dopo la ſua morte, con <lb></lb> aggiunta di comodi appartamenti per i Pre<lb></lb> cettori, e per gli Studenti Cherici, che vi <lb></lb> <arrow.to.target n="a124"></arrow.to.target> <pb pagenum="124"></pb> ſi allevano.</s><s id="id2763866"> All'ingreſſo della ſeconda Por<lb></lb> ta è degno di eſſer veduto un belliſſimo Cro<lb></lb> cifiſſo di Bronzo di Gianbologna, laſciato <lb></lb> al Seminario in legato dal fu Agoſtino Cer<lb></lb> retani, Canonico della Metropolitana, in <lb></lb> memoria del Canto e delle Caſe de' Cerre<lb></lb> tani, che furono quivi, e rimaſero ſerrate <lb></lb> nella nuova Fabbrica di queſto Seminario, </s><lb></lb> <s id="id2763869">E quì faremo fine alla ſeconda Giornata <lb></lb> per poter nella ſeguente ultimare l'inco<lb></lb> minciato paſſeggio, ed oſſervare le altre <lb></lb> coſe, che ci reſtano da vedere.</s></p> <p id="id2763938" type="foot"><s id="id2763942"><foot.target id="a124"></foot.target>F 2 ſi al-</s></p> <figure id="id2763918"></figure> <lb></lb> <p id="id2787363" type="foot"><s id="id2787366">TER-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="125"></pb> <figure id="id2763932"></figure> <lb></lb> <p id="id2787375" type="head"><s id="id2787379">TERZA <lb></lb> GIORNATA.</s></p> <p id="id2787385" type="main"><s id="id2787389">LA Città di Firenze, laſciato da <lb></lb> parte quel che fu ne' tempi del<lb></lb> la Gentilità, ebbe dipoi così <lb></lb> piccol recinto d'abitazioni, che <lb></lb> il primo cerchio, così chiama<lb></lb> to dagli Scrittori, fu ſolamente riſtretto ad <lb></lb> alquante contrade preſſo a Mercato vecchio: <lb></lb> ma creſcendo gli abitatori in gran nume<lb></lb> ro, e non potendo capire in un luogo co<lb></lb> tanto anguſto, fu coſtretta a dilatare i con<lb></lb> fini, i quali in più volte accreſciuti, giun<lb></lb> ſero finalmente a quel ſegno, che a' no<lb></lb> ſtri giorni ſi vede.</s><s id="id2787441"> In uno di queſti accre<lb></lb> ſcimenti della Città è fama appreſſo gli <lb></lb> Scrittori antichi, e moderni, eſſerſi dato <lb></lb> principio a fabbricare in quella parte, che <lb></lb> riman di là d'Arno verſo Mezzogiorno, <lb></lb> alla quale dipoi furono aggiunti tutti i Sob<lb></lb> borghi già fuori della Città, ed ora in eſſa <lb></lb> compreſi.</s><s id="id2786244"> E perchè foſſe comodo il paſſag<lb></lb> <arrow.to.target n="a126"></arrow.to.target> <pb pagenum="126"></pb> gio dall'una parte all'altra, furono in va<lb></lb> rj tempi fabbricati quattro Ponti, i quali <lb></lb> dipoi caduti nella rovinoſa inondazione, che <lb></lb> feguì l'anno 1333. furono fatti reſtaurare <lb></lb> coll'induſtria, e modello di Taddeo Gaddi, <lb></lb> e in altri tempi rinnovati, come diremo a <lb></lb> ſuo luogo.</s><s id="id2786284"> Di queſta parte adunque, che <lb></lb> rimane di là d'Arno, ragioneremo nella <lb></lb> preſente Giornata, con quella ſteſſa brevi<lb></lb> tà, colla quale abbiamo finora proceduto <lb></lb> nelle paſſate.</s><s id="id2786304"> Pertanto partendoci dall'Al<lb></lb> bergo, c'invieremo verſo il Ponte Vecchio, <lb></lb> e oſſerveremo la Loggia di</s></p> <p id="id2786317" type="foot"><s id="id2786321"><foot.target id="a126"></foot.target>F 3 gio</s></p> <p id="id2786328" type="main"><s id="id2786332">MERCATO NUOVO,fatta fabbricare dal Gran<lb></lb> duca Coſimo I. fin dall'anno 1548. col di<lb></lb> ſegno di Bernardo Taſſo Architetto.</s><s id="id411417"> Il prin<lb></lb> cipale intento di queſto magnanimo Princi<lb></lb> pe fu di provvedere al comodo de' Mercan<lb></lb> ti Fiorentini, acciò nelle ore proporziona<lb></lb> te, ridotti in queſto luogo poteſſero più fa<lb></lb> cilmente i loro negozj concludere.</s><s id="id411440"> Sopra <lb></lb> alle ſcalee di queſta Loggia vi è un Cigna<lb></lb> le di bronzo, che getta acqua per bocca, <lb></lb> fatto da Pietro Tacca, ſul modello di quel <lb></lb> di marmo, che ſi conſerva in Galleria, o<lb></lb> pera molto ſtimata da' Profeſſori.</s><s id="id411462"> E ſopra <lb></lb> a queſto magnifico Loggiato evvi l'Archi<lb></lb> vio delle copie autentiche, o piuttoſto pri<lb></lb> mi Originali di tutti i Contratti, che ſi ro<lb></lb> gano nello Stato, come ſi è detto in altro <lb></lb> luogo.</s><s id="id411485"> Camminando più oltre, ſi trovano <lb></lb> molte Botteghe d'Arte di ſeta, che fu ſem<lb></lb> <arrow.to.target n="a127"></arrow.to.target> <pb pagenum="127"></pb> pre eſercitata in Firenze con ſomma lode, <lb></lb> e perfezione; onde da eſſa ſi ſogliono prov<lb></lb> vedere molte Città d'Europa, e una gran <lb></lb> parte dell'Aſia.</s><s id="id411512"> Dopo queſte ſi trova la <lb></lb> Chieſa, e Convento di</s></p> <p id="id411520" type="foot"><s id="id411524"><foot.target id="a127"></foot.target>pre</s></p> <p id="id411531" type="main"><s id="id411535">SANTO STEEANO, dove abitano Religioſi <lb></lb> Agoſtiniani della Congregazione di Lecce<lb></lb> to, quale circa l'anno 1640. fu con gran<lb></lb> diſſima ſpeſa reſtaurato dai Marcheſi Barto<lb></lb> lommei, che ne godono il Padronato.</s><s id="id411555"> Nel<lb></lb> la Facciata vedonſi le veſtigia della prima <lb></lb> opera a freſco di Giovanni da San Giovan<lb></lb> ni.</s><s id="id411569"> Entrati in Chieſa trovanſi molte Ta<lb></lb> vole, e Pitture di pregio, fra le quali è <lb></lb> da annoverarſi quella di Santi di Tito all'<lb></lb> Altare della Madonna della Cintola, ove ef<lb></lb> figiò Maria Vergine, Sant'Agoſtino, ed al<lb></lb> tri Santi di queſt'Ordine.</s><s id="id2747415"> Siccome deve <lb></lb> farſi menzione del bel Paliotto all'Altar <lb></lb> maggiore di bronzo Corintio, dove in baſ<lb></lb> ſo rilievo fece Pietro Tacca il Martirio di <lb></lb> Santo Stefano Protomartire.</s><s id="id2747433"> Da queſto luo<lb></lb> go ſi paſſa al</s></p> <p id="id2747441" type="main"><s id="id2747444">PONTE VECCHIO, rifabbricato nel 1345. <lb></lb> come ſi legge nel Cartello affiſſo alla Log<lb></lb> gia di eſſo a Ponente, nel muro che guar<lb></lb> da Mezzogiorno, cioè:</s></p> <p id="id2747459" type="main"><s id="id2747463"><emph type="italics"><emph type="quote">Nel trentatre dopo il millcteccento <lb></lb> Il Pente cadde per dilnvio d'acque<lb></lb> Poi dodici anni come al Comun piacque <lb></lb> Rifatto fu con queſto adornamento.</emph></emph></s></p> <p id="id2747490" type="foot"><s id="id411581">F 4 Ap-</s></p> <pb pagenum="128"></pb> <p id="id411589" type="main"><s id="id411592"> Appiè di eſſo Ponte vi è una</s></p> <p id="id411600" type="main"><s id="id411604">STATUA di marmo, di maniera Greca <lb></lb> aſſai bella, chiamata Aleſſandro Magno, o <lb></lb> come alcuni vogliono, un Aiace grondan<lb></lb> te di ſangue, e morto per le ferite dateſi <lb></lb> di ſua mano.</s><s id="id411623"> Da man ſiniſtra ſi trova la <lb></lb> Via de' Bardi, in cui tra gli altri è il</s></p> <p id="id411632" type="main"><s id="id411636">PALAZZO del Marcheſe Tempi nobilmen<lb></lb> te adornato, ampliato, ed abbellito dentro <lb></lb> con ottimo guſto; in faccia al quale vede<lb></lb> ſi la Chieſa di</s></p> <p id="id2772933" type="main"><s id="id2772936">SANTA MARIA SOPR'ARNO, nella quale è <lb></lb> una bella Tavola dell'Empoli, rappreſen<lb></lb> tante un miracolo di Maria Vergine; ed <lb></lb> avanzando più oltre, ſi giugne al</s></p> <p id="id2772953" type="main"><s id="id2772957">PALAZZO del fu Senatore Conte Ferrante <lb></lb> Capponi, fatto edificare dal famoſo Nicco<lb></lb> lò da Uzano, col diſegno di Lorenzo di <lb></lb> Bicci, entro del quale ſi vede il buſto di <lb></lb> eſſo Niccolò, opera inſigne di Donatello <lb></lb> con iſcrizione adeguata a così potente Con<lb></lb> cittadino; ſiccome appiè della Scala un Leo<lb></lb> ne di porfido, che è creduto opera ſingo<lb></lb> lare degli antichi Etruſchi; e dipoi ſi paſ<lb></lb> ſa alle</s></p> <p id="id2772998" type="main"><s id="id2773002">ABITAZIONI de' Canigiani, e quindi a ma<lb></lb> no deſtra alle </s></p> <p id="id409707" type="foot"><s id="id409710">ABI-</s></p> <pb pagenum="129"></pb> <p id="id2773006" type="main"><s id="id2773009">ABITAZIONI de' Mozzi.</s><s id="id2773022"> Queſte eſſendo <lb></lb> ſtate alzate nell'antico a foggia di Palaz<lb></lb> zo, o ſia di Torre con merli, moſtrano <lb></lb> quella magnificenza, che fu capace di dar <lb></lb> ricetto nel 1273. al Pontefice Gregorio X. <lb></lb> e dipoi nel 1279. al Cardinale Latino Orſi<lb></lb> ni, Legato del Papa, a fermar la Pace tra <lb></lb> i Guelfi, e i Ghibellini.</s><s id="id409690"> Quindi proſeguen<lb></lb> do il cammino per lo Fondaccio di San Nic<lb></lb> colò, ſi vede ripieno anch'eſſo di Caſe aſ<lb></lb> ſai comode, e ſignorili; tralle quali è il</s></p> <p id="id409718" type="main"><s id="id409722">PALAZZO de' Gianni, fabbricato all'anti<lb></lb> ca, ma per entro rimodernato aſſai bene, <lb></lb> internandoſi con un delizioſo Giardino, e,<lb></lb> con bella grotta ſulla collina detta Monte<lb></lb> cucco, che va fino alle mura della Città. </s><lb></lb> <s id="id409727">Si paſſa poi dal</s></p> <p id="id409747" type="main"><s id="id409751">PALAZZO de' Marcheſi Vitelli, alla</s></p> <p id="id409756" type="main"><s id="id409760">CHIESA PRIORALE DI SAN NICCOLO', det<lb></lb> to d'Oltrarno, nella cui facciata è collo<lb></lb> cata una Cartella di pietra, con inſcrizione <lb></lb> inciſa, degna di oſſervazione, contenendo <lb></lb> la memoria della deplorabile inondazione, <lb></lb> che fece l'acqua d'Arno per le Campagne <lb></lb> adiacenti, e nella Città nell'anno 1557. ne' <lb></lb> ſeguenti verſi Latini:</s></p> <p id="id2809818" type="main"><s id="id2809821"><foreign lang="la"><emph type="italics">Fluctibus undivagis, Pelago, ſimiliſque procellis, <lb></lb> Huc tumidis præceps irruit Arnus aquis,<lb></lb> Proſiravitque ſuæ, ſpumanti gurgite, Floræ <lb></lb> Oppida, agros, fontes, mœnia, Templa, viros.</emph></foreign></s></p> <p id="id2809850" type="foot"><s id="id2809854">F 5 In</s></p> <pb pagenum="130"></pb> <p id="id2809862" type="main"><s id="id2809865"> In queſta Chieſa trovanſi alcune Tavole di <lb></lb> merito, tra le quali l'Abramo di Aleſſan<lb></lb> dro Allori, la Preſentazione al Tempio di <lb></lb> Batiſta Naldini, la venuta dello Spirito San<lb></lb> to di Jacopo del Meglio, e del Poppi lo Spo<lb></lb> ſalizio di Maria Vergine.</s><s id="id2809892"> Preſſo ad eſſa è il</s></p> <p id="id2809897" type="main"><s id="id2809901">PALAZZO de' Serriſtori molto magnifico: <lb></lb> di dove tornando indietro per i Renai, ſi <lb></lb> vede in faccia il maeſtoſo</s></p> <p id="id2768285" type="main"><s id="id2768289">PALAZZO de' Baroni del Nero, alzato in <lb></lb> parte col diſegno di Tommaſo del Nero; e <lb></lb> accanto ad eſſo il</s></p> <p id="id2768301" type="main"><s id="id2768305">PONTE detto ALLE GRAZIE, per una Cap<lb></lb> pella di grandiſſima devozione, che ha il ti<lb></lb> tolo di Santa Maria delle Grazie di padro<lb></lb> nato dei Signori Alberti, de' quali è il Pa<lb></lb> lazzo oppoſto, di freſco rifatto, e amplia<lb></lb> to ſommamente.</s><s id="id2768329"> Chiamaſi anche il Ponte <lb></lb> a Rubaconte, dal nome di Meſſer Ruba<lb></lb> conte da Mandella Podeſtà di Firenze <lb></lb> che diè mano a farlo edificare.</s><s id="id2768345"> Si può an<lb></lb> che oſſervare ſulla Piazza de' Mozzi la</s></p> <p id="id2768353" type="main"><s id="id2768357">CHIESA, e Caſa de' Padri Miniſtri degli <lb></lb> Infermi di San Gregorio; e in faccia ad eſ<lb></lb> ſa Caſa l'</s></p> <p id="id2768370" type="main"><s id="id2768373">ABITAZIONE degli Scarlatti, che è Archi<lb></lb> tettura di Alfonſo Parigi.</s><s id="id2790461"> Tornando noi ver<lb></lb> ſo il Ponte Vecchio, troveremo a man ſini<lb></lb> ſtra la Chieſa di </s></p> <p id="id2768197" type="foot"><s id="id2768200">SAN-</s></p> <pb pagenum="131"></pb> <p id="id2790464" type="main"><s id="id2790469">SANTA FELICITA; ſulla di cui Piazza eſi <lb></lb> ſte una Colonna di granito, ſopra la quale <lb></lb> vi è la Statua di San Pietro Martire, eretta <lb></lb> quivi ad onor ſuo dall'antica famiglia de' <lb></lb> Roſſi nel Secolo XIII. per aver eſſo in Fi<lb></lb> renze colla ſua predicazione, ed eſempio <lb></lb> fatto gran frutto, ed anco in ſegno delle <lb></lb> vittorie avuteſi da' Cattolici contro gli Ere<lb></lb> tici Manichei, propriamente padri degli Al<lb></lb> bigenſi.</s><s id="id2790523"> La detta Statua del Santo Martire <lb></lb> è ſtata non a molto rifatta in luogo dell'<lb></lb> antica, che vi era, quaſi disfatta dal tem<lb></lb> po; ed è di mano di Antonio Montauti. </s><lb></lb> <s id="id2790526">Entrando in Chieſa, troveremo alcune Ta<lb></lb> vole dipinte da eccellenti Maeſtri, di alcu<lb></lb> ne delle quali daremo brevemente notizia. </s><lb></lb> <s id="id2790529">La prima, che è in molta ſtima, è la Ta<lb></lb> vola della Cappella de' Capponi di mano <lb></lb> di Jacopo da Pontorme, che molto vi di<lb></lb> pinſe, ed evvi un Ritratto ſomigliantiſſimo <lb></lb> di San Carlo Borromeo d'eccellente pen<lb></lb> nello, collocato in un ornamento di pie<lb></lb> tre di gran pregio, fatto col diſegno del <lb></lb> famoſo Vignola; ſiccome altresì la Tavola <lb></lb> di Bernardino Poccetti nella Cappella de' Ca<lb></lb> nigiani.</s><s id="id2793221"> E' anco mirabile un Ritratto d'A<lb></lb> leſſandro Barbadori nella Cappella già de' <lb></lb> Barbadori, ora del Principe di Paleſtrina, <lb></lb> di moſaico, con ammirabile eccellenza con<lb></lb> dotto, nè ſi dubita, che ſia opera del fa<lb></lb> moſo Marcello Provenzale.</s><s id="id2793245"> Appreſſo ſegue <lb></lb> la Cappella de' Cioli, dove di mano del <lb></lb> Volterrano è dipinta l'Aſſunzione di Maria <lb></lb> <arrow.to.target n="a130"></arrow.to.target> <pb pagenum="132"></pb> Vergine con le Sante Caterina da Siena, e <lb></lb> Margherita da Cortona.</s><s id="id2793272"> Dipoi quella de' <lb></lb> Guicciardini, ove ſi vede una belliſſima Ta<lb></lb> vola di mano di Simone Pignoni, che rap<lb></lb> preſenta un San Luigi Re di Francia, che <lb></lb> ſerve a menſa alcuni Poveri da eſſo convi<lb></lb> tati.</s><s id="id2793295"> Nel Coro vi ſono tre Tavole di Pa<lb></lb> dronato pure de' <expan abbr="Signori">Sigg.</expan> Guicciardini, quali <lb></lb> ſono pure degli appreſſo autori, cioè: la <lb></lb> Crocifiſſione del Carletti, la Reſurrezione <lb></lb> del Tempeſta, e la Natività di Gherardo <lb></lb> Vanhonhout Fiammingo, autore ſtato fino <lb></lb> al preſente occulto.</s><s id="id2768180"> Dietro a queſta Chie<lb></lb> ſa ſopra la Coſta a San Giorgio, reſtano <lb></lb> due Conventi, e Chieſe di Monache; una <lb></lb> di eſſe intitolata</s></p> <p id="id2768208" type="foot"><s id="id2768212"><foot.target id="a130"></foot.target>F 6 Ver-</s></p> <p id="id2768220" type="main"><s id="id2768223">SAN GIROLAMO, ove vedonſi due antiche <lb></lb> Tavole, una delle quali rappreſentante San <lb></lb> Girolamo, e l'altra l'Annunziazione, am<lb></lb> bedue di Ridolfo del Ghirlandaio, ſiccome <lb></lb> di eſſo ſono i Tondi ſopra le medeſime; <lb></lb> l'altra lo</s></p> <p id="id2768248" type="main"><s id="id2768252">SPIRITO SANTO, che è molto adorna di <lb></lb> ſtucchi dorati.</s><s id="id2768259"> Vedeſi all'Altar maggiore <lb></lb> la bella Tavola di mano di Anton Domeni<lb></lb> co Gabbiani, e la Tavola di San Giovan <lb></lb> Gualberto Opera del Paſſignano, come al<lb></lb> tresì la</s></p> <p id="id2787900" type="main"><s id="id2787904">CHIESA de' Padri Agoſtiniani Scalzi mol<lb></lb> to linda, fatta fabbricare dalla <expan abbr="gloriosa memoria">gl. mem.</expan> di <lb></lb> Madama Criſtina di Lorena, moglie del <lb></lb> <arrow.to.target n="a131"></arrow.to.target> <pb pagenum="133"></pb> Granduca Ferdinando I., e Principeſſa di <lb></lb> gran prudenza, bontà, e vita eſemplare. </s><lb></lb> <s id="id2787909">Di quì dato uno ſguardo alla delizioſa ve<lb></lb> duta della ſottopoſta Città, e delle adiacen<lb></lb> ti Colline, proſeguendo il viaggio per la <lb></lb> via de' Guicciardini, vedaſi il</s></p> <p id="id2787952" type="foot"><s id="id2787955"><foot.target id="a131"></foot.target>Gran-</s></p> <p id="id2787963" type="main"><s id="id2787967">PALAZZO de' Franceſchi, al preſente del <lb></lb> Conte Lorenzi, con diſegno di Anton Fer<lb></lb> ri, ed il</s></p> <p id="id2787979" type="main"><s id="id2787983">PALAZZO de' Guicciardini, che include l'<lb></lb> antica Abitazione, dove nacque San Filip<lb></lb> po Benizi, del che è la memoria nella <lb></lb> facciata, e ſi giunge al</s></p> <p id="id2787999" type="main"><s id="id2809225">PALAZZO de' Pitti, che è uno de' più fa<lb></lb> moſi Edifizj, che ſi veggano in tutta l'<lb></lb> Italia, e fuori, come affermano molti eru<lb></lb> diti Scrittori, e maſſimamente Filippo Bal<lb></lb> dinucci nella deſcrizione del nuovo model<lb></lb> lo, e diſegno, che già fece di queſto Pa<lb></lb> lazzo il virtuoſiſſimo Paolo Falconieri.</s><s id="id2809255"> Que<lb></lb> ſto sì maeſtoſo Edifizio venne incomincia<lb></lb> to col diſegno di Filippo di Ser Brunelleſco <lb></lb> a ſpeſe di Luca Pitti Gentiluomo Fioren<lb></lb> tino, e però è ſtato detto fino al dì d'og<lb></lb> gi de' Pitti; quantunque fino al tempo del <lb></lb> Granduca Coſimo I., e di Leonora di To<lb></lb> ledo ſua moglie, che lo comprò, diveniſſe <lb></lb> abitazione de' Granduchi Regnanti.</s><s id="id2809290"> Di que<lb></lb> ſto Edifizio adunque dovendo noi ragiona<lb></lb> re, difficilmente potremo in un breve ri<lb></lb> <arrow.to.target n="a132"></arrow.to.target> <pb pagenum="134"></pb> ſtretto tutte le ſue parti deſcrivere, e ſpe<lb></lb> cialmente le Statue, e le Pitture inſigni, <lb></lb> che nobilmente l'adornano, e l'altre co<lb></lb> ſe di pregio, che vi ſi trovano, e lo ren<lb></lb> dono mirabile, e ſingolare.</s><s id="id2809332"> Primieramen<lb></lb> te la Facciata di queſto Palazzo lunga brac<lb></lb> cia 250. circa, ed alta a proporzione, e <lb></lb> tutta incroſtata di bozze di pietre forti, d'<lb></lb> ordine ruſtico; ma così ben diviſato, che <lb></lb> vi riſplende una maeſtoſa bellezza.</s><s id="id2797548"> E' ſtato <lb></lb> nell'anno 1765. accreſciuto dalla parte di <lb></lb> Ponente di nuovi appartamenti, e comodi <lb></lb> neceſſari per la venuta del Reale Sovrano <lb></lb> Pietro Leopoldo, ed aggiuntovi ſulla ſcor<lb></lb> ta della medeſima Architettura una loggia <lb></lb> ove vi ſi trattengono i Soldati della Guar<lb></lb> dia.</s><s id="id2797578"> In tale congiuntura è ſtata appianata, <lb></lb> e reſa più agevole la ſalita della Piazza, e <lb></lb> dal principio di quella oſſervaſi rutto il <lb></lb> Palazzo, qual fa leggiadra comparſa.</s><s id="id2797595"> Più <lb></lb> vaga però rieſce in viſta la Loggia, ed <lb></lb> il Cortile, fatto col diſegno dell'Am<lb></lb> mannato, perchè, mutato l'ordine del<lb></lb> la prima Architettura, con tale avvedu<lb></lb> tezza che non diſconviene all'opera già co<lb></lb> minciata, ſi vede il primo Appartamento <lb></lb> di forma Dorica, il ſecondo d'ordine Jo<lb></lb> nico, ed il terzo di Corinto, tutti e tre <lb></lb> adornati di varie Colonne, di belliſſimi Fre<lb></lb> gi, e d'un richiſſimo Cornicione.</s><s id="id2786045"> In fac<lb></lb> cia poi del Cortile, v'è una grotta, den<lb></lb> tro la quale ſi trova una Peſchiera di for<lb></lb> ma ovata, con varj zampilli d'acque, le <lb></lb> <arrow.to.target n="a133"></arrow.to.target> <pb pagenum="135"></pb> quali pare, che ſcaturiſcano dalla terra, al <lb></lb> cenno di Mosè, ivi rapprereſentato in una <lb></lb> grande Statua di porfido.</s><s id="id2786081"> Adornano anco<lb></lb> ra la Facciata due altre Pile con ſue Fon<lb></lb> tane vagamente intagliate: come altresì due <lb></lb> grandi Statue di marmo, che una rappre<lb></lb> ſenta Paſquino, che ſoſtiene Aleſſandro, l'<lb></lb> altra Ercole, che ha ſuperato Anteo, a<lb></lb> mendue di maniera Greca molto ſtimate. </s><lb></lb> <s id="id2786085">Appariſce al pari del primo piano di queſto <lb></lb> Regio Palazzo un gran Vivajo, nel quale <lb></lb> ſcherzano alcuni Putti di marmo ſopra <lb></lb> Cigni, e nel mezzo di eſſo s'alza una <lb></lb> gran tazza di pozzolana, nella quale ver<lb></lb> ſano in gran copia le acque da varie <lb></lb> bande: perlochè grande è il diletto, che <lb></lb> di ſubito arreca queſta Fontana a chi en<lb></lb> tra nel mentovato Cortile.</s><s id="id2786144"> Paſſando poſcia <lb></lb> ne' Reali Appartamenti, ſono le ſtanze dell'<lb></lb> Appartamento Granducale, e moltiſſime, <lb></lb> altre tutte dipinte, e adorne di ſtucchi di <lb></lb> mano de' più rari Maeſtri, fra' quali prin<lb></lb> cipalmente s'annoverano Pietro Berettini <lb></lb> da Cortona, Ciro Ferri, <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> Gio<lb></lb> vanni, il Volterrano, Bernardino Poccetti, <lb></lb> Giordano, il Gabbiani, ed altri.</s><s id="id2797987"> Non ſtarò <lb></lb> quì a deſcrivere ad una ad una tutte le <lb></lb> ſtanze, e l'infinite coſe di pregio, che vi <lb></lb> ſi trovano per non diſcoſtarmi dalla riſtret<lb></lb> tezza prefiſſami, e baſterà ſolo accennare, <lb></lb> che i più ricchi, e prezioſi addobbi, le più <lb></lb> ſtimabili Pitture, che in qualunque gran <lb></lb> Regia ſi poſſono deſiderate, quivi ſi tro<lb></lb> <arrow.to.target n="a134"></arrow.to.target> <pb pagenum="136"></pb> vano in grandiſſima copia, come l'iſteſſo <lb></lb> Foreſtiero potrà ocularmente conoſcere, <lb></lb> aggiungendo ſplendore, ed ornamento le <lb></lb> rimodernazioni fattevi con ottimo guſto a' <lb></lb> principali Quartieri, ed Abitazioni in oc<lb></lb> caſione della venuta del noſtro Auguſtiſſimo <lb></lb> Sovrano Pietro Leopoldo.</s><s id="id2798058"> Ne deveſi tace<lb></lb> re la numeroſa Libreria, che in queſto Pa<lb></lb> lazzo ſi conſerva, dove non ſolo i Libri <lb></lb> più ſcelti, ma eziandio i manoſcritti più ſin<lb></lb> golari abbondano, fra' quali vi è una rara <lb></lb> moltiplicità di Codici Orientali, che ha dato <lb></lb> motivo ad un'Opera inſigne ſtampata di <lb></lb> freſco, la quale ne fa un eſatto, e molto <lb></lb> erudito Indice.</s><s id="id2789246"> Dal Palazzo faremo paſ<lb></lb> ſaggio al contiguo</s></p> <p id="id2789254" type="foot"><s id="id2789257"><foot.target id="a132"></foot.target>ſtret-</s></p> <p id="id2789265" type="foot"><s id="id2789269"><foot.target id="a133"></foot.target>qua-</s></p> <p id="id2789277" type="foot"><s id="id2789280"><foot.target id="a134"></foot.target>vano</s></p> <p id="id2789288" type="main"><s id="id2789292">GIARDINO DI BOBOLI, il più vago, e de<lb></lb> lizioſo di quanti ſiano in queſta noſtra Cit<lb></lb> tà, avvegnachè la magnificenza coll'ame<lb></lb> nità, e l'abbondanza coll'induſtria nobil<lb></lb> mente in queſto luogo gareggiano.</s><s id="id2789313"> La ſua <lb></lb> circonferenza fino alle mura della Città per <lb></lb> lunghiſſimo tratto ſi ſtende, nella quale il <lb></lb> colle, e il piano, il domeſtico, ed il ſal<lb></lb> vatico ſcherzano gentilmente.</s><s id="id2789333"> Egli è divi<lb></lb> ſato, come ſi vede, in boſchetti, in pra<lb></lb> ti, in lunghi viali, e fontane,</s><s id="id2789336"> Lo adorna<lb></lb> no moltiſſime Statue, ed è ripieno di al<lb></lb> beri, di fiori d'ogni ſorta, e d'infinite, <lb></lb> piante d'agrumi.</s><s id="id2789356"> Vedeſi dunque in primo <lb></lb> luogo un Teatro, che riſponde di faccia <lb></lb> al Palazzo, circondato da mura in forma <lb></lb> <arrow.to.target n="a135"></arrow.to.target> <pb pagenum="137"></pb> di mezzo ovato, nel quale, per i paſſati <lb></lb> tempi, belliſſimi ſpettacoli, e feſte magni<lb></lb> fiche ſono ſtate rappreſentate con grande <lb></lb> applauſo.</s><s id="id2790100"> Intorno a queſto Teatro reſta una <lb></lb> gran parte del ſelvatico, che lo rende più <lb></lb> maeſtoſo; dopo il quale, per lunghi viali <lb></lb> tutti coperti di piante, e per un largo, e <lb></lb> ſpazioſo ſtradone, ſi giunge ad una Fon<lb></lb> tana iſolata, di cui nè più vaga, nè più <lb></lb> dilettevol coſa ſi può vedere.</s><s id="id2790127"> Ella è figu<lb></lb> rata per l'Oceano, e perciò ſopra una <lb></lb> Tazza di Granito, larga dodici braccia per <lb></lb> ogni verſo, ſi vede una Statua di marmo <lb></lb> maggiore del naturale, che rappreſenta <lb></lb> Nettunno, e a piè di eſſo tre altre Statue <lb></lb> a ſedere, ſignificanti i tre Fiumi Gange, <lb></lb> Nilo, ed Eufrate, che verſano gran copia <lb></lb> d'acqua nella Tazza, da cui per ſotterra<lb></lb> nei condotti paſſa ad altre fonti, ed in va<lb></lb> rj ſcherzi per lo Giardino ſi ſparge, opera <lb></lb> inſigne condotta a fine dal celebre Giovan<lb></lb> ni Bologna.</s><s id="id2790179"> Parimente in un gran vivajo <lb></lb> ſi vede un altro Nettuno ſcolpito in bron<lb></lb> zo, ſopra varj moſtri marini di marmo, <lb></lb> di mano di Stoldo Lorenzi, da quei, che <lb></lb> intendono molto lodato.</s><s id="id2787246"> Vi ſi trova anco<lb></lb> ra una Grotta, ne' quattro angoli della <lb></lb> quale, col diſegno ed invenzione del Buon<lb></lb> talenti, furono collocate quattro Statue di <lb></lb> marmo, di mano di Michelagnolo Buo<lb></lb> narruoti, ma però ſolamente abbozzate, le <lb></lb> quali doveano ſervire pel ſepolcro di Papa <lb></lb> Giulio II. e che dal Nipote di Michelagno<lb></lb> <arrow.to.target n="a136"></arrow.to.target> <pb pagenum="138"></pb> lo furono donate al Granduca Franceſco. </s><lb></lb> <s id="id2787249">Vi ſono inoltre alcune Statue d'altri fa<lb></lb> moſi Maeſtri, che rendon più vaga la Grot<lb></lb> ta, che adorna di ſpugne lavorate in varie <lb></lb> forme, nella rozzezza di quei materiali di<lb></lb> moſtra una bellezza non ordinaria.</s><s id="id2787310"> Ha la <lb></lb> volta tutta dipinta di mano di Bernardino <lb></lb> Poccetti, con sì leggiadre, e bizzarre in<lb></lb> venzioni, che in un medeſimo tempo reca <lb></lb> terrore, e diletto; avvegnachè quell'inge<lb></lb> gnoſo Pittore, ajutato in parte da una na<lb></lb> turale apertura, che reſta nella volta, finſe <lb></lb> che la medeſima volta ſembraſſe di rovina<lb></lb> re, e che da quelle feſſure uſciſſero varj <lb></lb> animali, i quali non dipinti, ma veri, e na<lb></lb> turali raſſembrano.</s><s id="id2800436"> Del reſto chi voleſſe <lb></lb> deſcrivere tutte le Statue, che vi ſono ſenza <lb></lb> numero (molte delle quali furono lavo<lb></lb> rate da mano eccellente, come quella di <lb></lb> Morgante, e Barbino, ritratti al naturale <lb></lb> da Valerio Cioli ) e l'altre coſe più rag<lb></lb> guardevoli, che adornano queſto Giardino, <lb></lb> non così preſto terminerebbe, ma di gran <lb></lb> tempo avrebbe biſogno, come appunto ri<lb></lb> chiedeſi, a chi deſidera minutamente tutte <lb></lb> le coſe oſſervare di queſto luogo.</s><s id="id2800480"> Dopo <lb></lb> avere ammirato il Regio Palazzo, e Giar<lb></lb> dino di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> ci porteremo alla Chie<lb></lb> ſa di</s></p> <p id="id2800495" type="foot"><s id="id2800499"><foot.target id="a135"></foot.target>di</s></p> <p id="id2800506" type="foot"><s id="id2800510"><foot.target id="a136"></foot.target>lo</s></p> <p id="id2800517" type="main"><s id="id2800521">SAN FELICE IN PIAZZA, oſſervando prima <lb></lb> la Colonna di marmo miſtio di Seravezza, <lb></lb> eretta in queſto luogo dal Granduca Cofi<lb></lb> <arrow.to.target n="a137"></arrow.to.target> <pb pagenum="139"></pb> mo I. per ricordanza della Vittoria ottenu<lb></lb> ta nell'inſigne battaglia di Marciano.</s><s id="id2800551"> In <lb></lb> Chieſa poi ſi trovano alcune Tavole di rag<lb></lb> guardevoli Pittori.</s><s id="id2809631"> Primieramente alla Cap<lb></lb> pella Baldocci, la prima a man ſiniſtra, ſi <lb></lb> vede dipinto quando Criſto libera San Pietro <lb></lb> dal naufragio, di mano di Salvador Roſa; <lb></lb> e alla Cappella del Roſario ſi crede di ma<lb></lb> no dell'Empoli effigiato San Pier Martire, <lb></lb> e San Diacinto.</s><s id="id2809657"> Da Giovanni da San Gio<lb></lb> vanni con belliſſima maniera fu dipinto San <lb></lb> Felice Prete, Titolare di queſta Chieſa; e <lb></lb> all'Altar maggiore di mano di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Gio<lb></lb> vanni ſi veggono figurati nella Tavola mol<lb></lb> ti Santi.</s><s id="id2809680"> Così nelle Cappelle che ſeguono <lb></lb> a man deſtra, v'è una Tavola dipinta da <lb></lb> Ridolfo del Grillandajo, una del Vignali, <lb></lb> e una di Pier di Coſimo.</s><s id="id2809695"> Uſcendo di queſta <lb></lb> Chieſa, volgaſi a man ſiniſtra, dove poco <lb></lb> diſtante ritroveremo una Piazza grande, e <lb></lb> ſpazioſa; e in faccia di eſſa la Chieſa, e <lb></lb> il Convento, dove abitano Religioſi Ago<lb></lb> ſtiniani, chiamata</s></p> <p id="id2809720" type="foot"><s id="id2809724"><foot.target id="a137"></foot.target>mo</s></p> <p id="id2809731" type="main"><s id="id2809735">SANTO SPIRITO, fabbricata col diſegno di <lb></lb> Filippo di Ser Brunelleſco, quell'inſigne <lb></lb> Architetto col modello del quale s'ammi<lb></lb> rano fatte tante belliſſime Fabbriche in Fi<lb></lb> renze, ed altrove.</s><s id="id2804460"> E' l'Architettura di <lb></lb> queſto gran Tempio d'ordine Corintio, con <lb></lb> ſomma perfezione condotta, e perciò vaga, <lb></lb> e maeſtoſa appariſce al pari d'ogni altro <lb></lb> Edifizio di queſta noſtra Città.</s><s id="id2804480"> La ſua lun<lb></lb> <arrow.to.target n="a138"></arrow.to.target> <pb pagenum="140"></pb> ghezza a cenſeſſanta braccia ſi ſtende, e la <lb></lb> larghezza a cinquantaquattro.</s><s id="id2804500"> Vien diviſo <lb></lb> in tre Navate, ripartite da belliſſime Colon<lb></lb> ne di pietra bigia tutte d'un pezzo, ſopra <lb></lb> le quali l'Architrave, il Fregio, e il Cor<lb></lb> nicione da pertutto nobilmente ricorrono. </s><lb></lb> <s id="id2804505">Con buona ordinanza diſpoſte le Cappelle <lb></lb> ſi veggono, e adornate di belliſſime Tavo<lb></lb> le, delle quali daremo ſuccinta notizia. </s><lb></lb> <s id="id2804509">Cominciando a man deſtra vi è una Ma<lb></lb> donna di marmo, col Criſto morto in col<lb></lb> lo, preſane l'imitazione da quella di Mi<lb></lb> chelagnolo Buonarroti, che in oggi è poſta <lb></lb> in San Pietro di Roma.</s><s id="id2804552"> Più oltre di ma<lb></lb> no del Franciabigio fu colorita la Nunziata, <lb></lb> e alla Cappella che ſegne ſi vede dipinto da <lb></lb> Giovanni Stradano il Salvadore del Mondo, <lb></lb> che diſcaccia i Profanatori dal Tempio, o<lb></lb> pera invero grandemente lodata.</s><s id="id2804573"> Del Paſſi<lb></lb> gnani è il Martirio di Santo Steſano eſpreſ<lb></lb> ſo mirabilmente, e di Pier di Coſimo è la <lb></lb> Tavola della Viſitazione con molti Santi, <lb></lb> alla Cappella di Neri Capponi; Sandro Bot<lb></lb> ticelli dipinſe i tre Arcangioli; e Aurelio <lb></lb> Lomi l'Adorazione de' Magi.</s><s id="id2780330"> Dopo queſta <lb></lb> ſi trova una Tavola alla Cappella de' Vet<lb></lb> tori, dipinta da Giotto, a cui tanto dee <lb></lb> la Pittura, che per ſua mano riſorſe.</s><s id="id2780344"> La <lb></lb> Vergine nella ſeguente Cappella ſu dipinta <lb></lb> da Ridolfo del Grillandajo, e la Nunziata <lb></lb> dal mentovato Botticelli.</s><s id="id2780358"> Si vede appreſſo <lb></lb> la Cappella del Santiſſimo Sagramento, tut<lb></lb> ta incroſtata di marmi Carrareſi, lavorati <lb></lb> <arrow.to.target n="a139"></arrow.to.target> <pb pagenum="141"></pb> con bel diſegno, e con varj ornamenti dal <lb></lb> Sanſovino il vecchio.</s><s id="id2780387"> Alla Cappella degli <lb></lb> Antinori il Salvatore condotto al Calvario, <lb></lb> è opera del Grillandajo.</s><s id="id2780397"> Più oltre ſi vede <lb></lb> nella Cappella de' Cavalcanti, adornata di <lb></lb> marmi, la Tavola d'Agnolo Bronzino, dov' <lb></lb> è dipinto quando Criſto in forma d'Orto<lb></lb> lano appariſce alla Maddalena: e d'Aleſſan<lb></lb> dro Allori ſuo Nipote ſono i Martiri, e l'<lb></lb> altra Tavola in cui è effigiato il Salvadore, <lb></lb> quando pronunzia la ſentenza dell'Adulte<lb></lb> ra: e finalmente, il Criſto ignudo di mar<lb></lb> mo, che tien la Croce, fu copiato da Tad<lb></lb> deo Landini, da uno del Buonarroti che <lb></lb> è nella Chieſa della Minerva di Roma. </s><lb></lb> <s id="id2780399">Reſta a dire della Cappella maggiore, quan<lb></lb> to bella per l'Architettura, altrettanto per <lb></lb> la materia magnifica, e ricca.</s><s id="id2809945"> E' eſſa ſitua<lb></lb> ta in mezzo della Tribuna, da ogni parte <lb></lb> Iſolata, ed ha la forma d'un piccolo Tem<lb></lb> pio, imperciocchè ſopra varie belliſſime Co<lb></lb> lonne s'erge una Cupoletta, ſotto la qua<lb></lb> le è ſituato l'Altare, lavorato di pietre <lb></lb> dure, e prezioſe, commeſſe con ſingolare <lb></lb> artifizio, come altresì il Ciborio dell'iſteſſo <lb></lb> lavoro.</s><s id="id2809980"> Reſta dietro all'Altare il Coro di <lb></lb> marmi Carrareſi, e ornato di varie Statue <lb></lb> di marmo ſcolpite da Giovanni Caccini, che <lb></lb> diè il modello di tutta queſt'opera, nella <lb></lb> quale dalla nobil Famiglia de' Michelozzi, <lb></lb> che ne fu la fondatrice, grandiſſime ſomme <lb></lb> di denaro furono impiegate.</s><s id="id2810008"> Dalla banda <lb></lb> ſiniſtra rimane la Sagreſtia con un belliſſi<lb></lb> <arrow.to.target n="a140"></arrow.to.target> <pb pagenum="142"></pb> mo ricetto avanti, fabbricata col diſſegno <lb></lb> del Cronaca, in cui tra gli altri ornamenti <lb></lb> vedeſi una bella Tavola di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Filippo Lip<lb></lb> pi, dove con vago colorito dipinſe la Ver<lb></lb> gine col Figliuolo in collo, e con Angioli, <lb></lb> e Santi d'attorno.</s><s id="id2810047"> Un'altra ſe ne trova <lb></lb> di mano d'Aleſſandro Allori, con alcune <lb></lb> Pitture a freſco di Bernardino Poccetti; e <lb></lb> in ſomma è queſto luogo degno di molta <lb></lb> lode.</s><s id="id2788044"> Ammirano ancora quei, che inten<lb></lb> dono, il Campanile della Chieſa, condot<lb></lb> to col modello di Baccio d'Agnolo; ſicco<lb></lb> me i Chioſtri, ed il Convento, nel quale <lb></lb> ſi trovano alcune Pitture di pregio.</s><s id="id2788065"> Ritor<lb></lb> nando per l'iſteſſa via, cammineremo ver<lb></lb> ſo il Canto alla Cuculia, che fa croce a <lb></lb> quattro belle, e ſpazioſe contrade, e ſpe<lb></lb> cialmente a quella detta de' Serragli, dove <lb></lb> ſono molti Palazzi, fra' quali il</s></p> <p id="id2788089" type="foot"><s id="id2788093"><foot.target id="a138"></foot.target>ghezza</s></p> <p id="id2788100" type="foot"><s id="id2788104"><foot.target id="a139"></foot.target>con</s></p> <p id="id2788112" type="foot"><s id="id2788115"><foot.target id="a140"></foot.target>mo</s></p> <p id="id2788123" type="main"><s id="id2788126">PALAZZO DE' CASTELLI aſſai commodo, <lb></lb> e ſignorile; e l'</s></p> <p id="id2788135" type="main"><s id="id2788138">ABITAZIONE degli Antinori, nella quale, <lb></lb> ſono ben diſpoſte molte Inſcrizioni Etruſche, <lb></lb> Romane, e Greche, con altri ſtimabili mo<lb></lb> numenti di antichità in marmi, e bronzi. </s><lb></lb> <s id="id2788142">E per fianco corriſponde il</s></p> <p id="id2788159" type="main"><s id="id2751694">PALAZZO de' Marcheſi Rinuccini adornato <lb></lb> principalmente di lavori di Girolamo Tic<lb></lb> ciati, e abbondante di ricchiſſimi arredi, con <lb></lb> una copioſa Libreria.</s><s id="id2751710"> E' pur di fianco il </s></p> <p id="id2751742" type="foot"><s id="id2751746">PA-</s></p> <pb pagenum="143"></pb> <p id="id2751715" type="main"><s id="id2751717">PALAZZO del Conte Pecori di vaga ſtrut<lb></lb> tura.</s><s id="id2751730"> Chi ſi voleſſe alquanto dilungare per <lb></lb> Via Chiara, una delle quattro ſtrade, paſ<lb></lb> ſando dall'</s></p> <p id="id2751753" type="main"><s id="id2751757">ABITAZIONE del Balì del Roſſo, ricca <lb></lb> di pitture ſingolariſſime, con un delizioſo <lb></lb> Giardino; potrebbe viſitare la Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero di</s></p> <p id="id2751774" type="main"><s id="id2751778">SANTA CHIARA,dove ſono fra l'altre, <lb></lb> due Tavole di molta ſtima.</s><s id="id2751786"> La prima di <lb></lb> mano di Pietro Perugino, dov'è un Cri<lb></lb> ſto morto colle Marie; la ſeconda di ma<lb></lb> no di Lorenzo di Credi, in cui egli dipin<lb></lb> ſe la Natività del Signore.</s><s id="id2751805"> Dirimpetto alla <lb></lb> detta Chieſa è quella delle</s></p> <p id="id2751812" type="main"><s id="id2751816">CONVERTITE, dov'e di mano del Poc<lb></lb> cetti una Natività del Signore, ed una Ta<lb></lb> vola dipinta da Sandro Botticelli.</s><s id="id2770398"> Ma ſegui<lb></lb> tando il viaggio incominciato, troveremo <lb></lb> la Chieſa, ed il Convento dove abitano Fra<lb></lb> ti Carmelitani, detta il</s></p> <p id="id2770413" type="main"><s id="id2770416">CARMINE, di grandezza conſiderabile.</s><s id="id2770420"> Eli' <lb></lb> è di ſtruttura antica, benchè nel principio <lb></lb> del Secolo paſſato foſſe in gran parte reſtau<lb></lb> rata, e di belliſſime Pitture da Bernardino <lb></lb> Poccetti arricchita.</s><s id="id2770439"> Vedeſi adunque nella <lb></lb> prima Cappella a man deſtra una Tavola, <lb></lb> creduta di mano di Bernardino Monaldi, <lb></lb> dove ſi rappreſenta il Funerale celebrato a <lb></lb> <arrow.to.target n="a142"></arrow.to.target> <pb pagenum="144"></pb> Sant'Alberto Carmelitano.</s><s id="id2770467"> Nella terza l'<lb></lb> Adorazione de' Magi, figurata dal Paſſigna<lb></lb> no: e nella quarta rappreſentò Giorgio Va<lb></lb> ſari un Criſto morto in Croce, appiè del <lb></lb> quale v'è la Vergine addolorata, e la Mad<lb></lb> dalena piangente.</s><s id="id2770490"> Di Girolamo Macchietti <lb></lb> è la Tavola dell'Aſſunzione di Noſtra Si<lb></lb> gnora con gli Apoſtoli intorno al Sepolcro <lb></lb> condotta con ſomma induſtria: e dopo <lb></lb> queſta la Natività del Signore, è opera de<lb></lb> gna dell'inſigne pennello di Santi di Tito. </s><lb></lb> <s id="id2770495">In teſta al lato deſtro della crociata ſi tro<lb></lb> va la Cappella de' Brancacci, dove di pre<lb></lb> ſente è la devozione della Madonna del Car<lb></lb> mine.</s><s id="id2770530"> Nelle pareti di queſta ſono dipinte <lb></lb> a treſco alcune Storie di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Apoſto<lb></lb> lo, le quali di vero meritano ſomma lode. </s><lb></lb> <s id="id2770535">Fu cominciata l'opera da Maſolino, e poi <lb></lb> condotta a perfezione da Maſaccio ſuo di<lb></lb> ſcepolo, il quale vinſe di gran lunga il Mae<lb></lb> ſtro; e fu il primo, che apriſſe la ſtrada <lb></lb> alla buona, e moderna maniera di dipigne<lb></lb> re, levando in parte le durezze, e le altre <lb></lb> imperfezioni dell'arte, e molto più fatto <lb></lb> avrebbe, ſe la morte ſul fiore dell'età ſua <lb></lb> non lo aveſſe tolto al Mondo.</s><s id="id2785875"> E' queſta <lb></lb> Cappella un monumento, che ha dato re<lb></lb> gola a tale arte nel Mondo, onde non ſi <lb></lb> laſci d'oſſervare.</s><s id="id2785890"> Tralaſciando alcune Ta<lb></lb> vole antiche, e di pregio minore, entrere<lb></lb> mo nel Coro per rimirare un bel Sepolcro <lb></lb> di marmi, fatto da Benedetto da Rovez<lb></lb> zano pel magnifico Pier Soderini, che fu <lb></lb> <arrow.to.target n="a143"></arrow.to.target> <pb pagenum="145"></pb> eletto Gonfaloniere perpetuo della Repub<lb></lb> lica Fiorentina.</s><s id="id2785925"> Dirimpetto alla Cappella <lb></lb> Brancacci nel ſiniſtro lato della crociata, ſi <lb></lb> trova una belliſſima e ricchiſſima Cappella, <lb></lb> fabbricata dalla Famiglia Corſini, nella qua<lb></lb> le con ſoleniſſima pompa fu trasferito il <lb></lb> Corpo di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Corſini degniſſimo ram<lb></lb> pollo di queſta Eccellentiſſima Proſapia, che <lb></lb> ſu Religioſo, e Priore di queſto Conven<lb></lb> to, e dipoi Veſcovo di Fieſole.</s><s id="id2799343"> E' queſta <lb></lb> Cappella tutta incroſtata di marmi bianchi <lb></lb> di Carrara, e di miſtj di Seravezza, con <lb></lb> Pilaſtri, Fregi, e Cornicione d'Architettu<lb></lb> ra compoſita.</s><s id="id2799362"> In faccia, e quaſi ſopra all'<lb></lb> Altare, il quale rimane alquanto iſolato, <lb></lb> è una Tavola di marmo bianco, lavorata <lb></lb> con grande eccellenza da Giovambatiſta <lb></lb> Foggini, che in queſte, ed in altre opere <lb></lb> ſue ha dato ſaggio del ſuo vivace intendi<lb></lb> mento.</s><s id="id2799389"> E' figurato il Santo fra le nuvole, <lb></lb> in atto d'eſſer rapito al Cielo da varj An<lb></lb> gioletti, parte de' quali poſano ſopra l'Ur<lb></lb> na, dove è ripoſto il di lui ſacro Corpo, <lb></lb> e parte ſi ſoſtengono per aria con belle <lb></lb> attitudini, eſprimendo nel volto il giubbi<lb></lb> lo, che ſentono nel portare quella grand'<lb></lb> Anima alla Gloria celeſtiale.</s><s id="id2799422"> Sopra queſta <lb></lb> gran Tavola ſi vede un Dio Padre, pari<lb></lb> mente ſcolpito in marmo da Carlo Mar<lb></lb> cellini Scultore ingegnoſo, ed in mezzo all'<lb></lb> Urna un Baſſorilievo d'eccellente lavoro. </s><lb></lb> <s id="id2799428">Anche nelle due bande laterali ſono due <lb></lb> Tavole di marmo, di mano dello ſteſſo Fog<lb></lb> <arrow.to.target n="a144"></arrow.to.target> <pb pagenum="146"></pb> gini, in una delle quali è figurato il Santo <lb></lb> diſceſo dal Cielo per aſſiſtere all'Eſercito <lb></lb> Fiorentino, quando nella famoſa battaglia <lb></lb> d'Anghiari meſſe in fuga, e ſuperò l'E<lb></lb> ſercito di Filippo Maria Viſconti Duca di <lb></lb> Milano, condotto da Niccolò Piccinino ſuo <lb></lb> Generale: e nell'altra ſi rappreſenta, quan<lb></lb> do nel celebrare la prima Meſſa gli com<lb></lb> parve la Santiſſima Vergine con grandiſſimo <lb></lb> ſtuolo di Angioli, proferendo verſo il San<lb></lb> to quelle parole:</s> <s id="id2799432"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Servus meus es tu, quia <lb></lb> elegi te, & in te gloriabor</emph></emph></foreign>.</s><s id="id2789073"> La Cupola è <lb></lb> tutta dipinta da Luca Giordano.</s><s id="id2789079"> Belliſſima <lb></lb> è l'invenzione, vago il colorito, e nelle <lb></lb> tante figure, che vi ſi vedono, ſi conoſce <lb></lb> l'eccellenza del Pennello di queſto veloce <lb></lb> Autore.</s><s id="id2789098"> Non paſſeremo ſotto ſilenzio le <lb></lb> memorie, che quivi ſi trovano degli Uomi<lb></lb> ni illuſtri di queſta Famiglia, e ſpecialmen<lb></lb> te de' due Porporati già defunti, la fama <lb></lb> de' quali ſarà eterna nella memoria de' Po<lb></lb> ſteri.</s><s id="id2789122"> Il primo ſu Piero Corſini, Veſcovo <lb></lb> di Volterra, e poi di Firenze; l'altro ſu <lb></lb> Neri Corſini, Veſcovo d'Arezzo, Zio del <lb></lb> Sommo Pontefice Clemente XII.</s><s id="id2789137"> Nel vol<lb></lb> tare verſo la Porta, ſi trova alla Cappella <lb></lb> de' Carucci la Tavola dipinta da Batilta <lb></lb> Naldini, in cui vien figurato Criſto, quan<lb></lb> do riſuſcita il figliuolo della Vedova di <lb></lb> Naim.</s><s id="id2789159"> Dipoi ſegue di mano del Butteri la <lb></lb> Storia del Centurione, che chiede a Criſto <lb></lb> la ſanità pel figliuolo, e l'ottiene.</s><s id="id2791547"> Del men<lb></lb> tovato Naldini ſono le due Tavole appreſ<lb></lb> <arrow.to.target n="a145"></arrow.to.target> <pb pagenum="147"></pb> ſo.</s><s id="id2791566"> In una è Criſto, che fa orazione nell'<lb></lb> Orto, e nell'altra l'Aſcenſione del mede<lb></lb> ſimo al Cielo, amendue ſtimate grande<lb></lb> mente, perchè in vero ſon mirabili, ed in <lb></lb> ogni parte perfette.</s><s id="id2791585"> Bella ancora è la Ta<lb></lb> vola di Gregorio Pagani, dove ſi rappre<lb></lb> ſenta il ritrovamento della Santa Croce: <lb></lb> come altresi quella della Nunziata di ma<lb></lb> no del Poccetti; di cui pur anco ſono gli <lb></lb> Apoſtoli dipinti a freſco nelle pareti della <lb></lb> Chieſa, e negli ſpazj tra l'una, e l'altra <lb></lb> Cappella.</s><s id="id2791617"> Alla bellezza, e grandezza di <lb></lb> queſta Chieſa corriſponde il Convento ca<lb></lb> paciſſimo di gran numero di Religioſi, che <lb></lb> di continovo vi dimorano.</s><s id="id2791632"> Ha due Chioſtri <lb></lb> molto ſpazioſi, in uno de' quali è dipinta <lb></lb> la vita del gran Proſeta Elia, e di varj <lb></lb> Santi Carmelitani; e nel ſecondo vi è una <lb></lb> lunetta belliſſima del lodato Poccetti, che <lb></lb> rappreſenta il miracoloſo fuoco ſceſo dal <lb></lb> Cielo per avvampare il Sacrifizio offerto da <lb></lb> Elia al vero Dio.</s><s id="id2791663"> Alla Chieſa del Carmi<lb></lb> ne è vicina quella di</s></p> <p id="id2791671" type="foot"><s id="id2791675"><foot.target id="a142"></foot.target>Sant'</s></p> <p id="id2784599" type="foot"><s id="id2784602"><foot.target id="a143"></foot.target>eletto</s></p> <p id="id2784610" type="foot"><s id="id2784614"><foot.target id="a144"></foot.target>G gini,</s></p> <p id="id2784621" type="foot"><s id="id2784625"><foot.target id="a145"></foot.target>ſo.</s></p> <p id="id2784633" type="main"><s id="id2784637">SAN FREDIANO, Chieſa ancor eſſa antica <lb></lb> e Collegiata di Canonici, nella quale ſi tro<lb></lb> vano alcune Tavole di ragguardevoli Mae<lb></lb> ſtri; tra le quali la prima a mano dritta <lb></lb> di Pier di Coſimo rappreſentante Maria San<lb></lb> tiſſima col Bambino Gesù, che ſpoſa San<lb></lb> ta Caterina, dopo quella del Paſſignano fi<lb></lb> gurante Criſto, che riſana il Paralitico, ne <lb></lb> ſegue del Ghirlandajo una Pietà con San <lb></lb> <arrow.to.target n="a146"></arrow.to.target> <pb pagenum="148"></pb> Girolamo, e San Frediano, dipoí l'altra <lb></lb> belliſſima di Lorenzo Lippi eſprimente il <lb></lb> martirio di Sant'Andrea, e finalmente l'<lb></lb> altra di Lorenzo di Credi, ove ſono e<lb></lb> ſpreſſi altri Santi, e San Lorenzo ſulla Gra<lb></lb> ticola.</s><s id="id2784708"> Poco diſtante è il</s></p> <p id="id2784712" type="foot"><s id="id2784716"><foot.target id="a146"></foot.target>G 2 Gi-</s></p> <p id="id2784724" type="main"><s id="id2784727">PALAZZO del Marcheſe Scipione, e Fra<lb></lb> telli Capponi, dove è anche oſſervabile un <lb></lb> Muſeo copioſo di coſe naturali.</s><s id="id2784740"> Quindi i</s></p> <p id="id2784744" type="main"><s id="id2784748">MONACI CISTERCIENSI, i quali hanno fab<lb></lb> bricato un bel Tempio alla maniera mo<lb></lb> derna col diſegno del Colonnello Cerruti <lb></lb> di Roma, giacchè l'antico era molto an<lb></lb> guſto, e ſenza alcun'ornamento.</s><s id="id2784768"> Tutte le <lb></lb> Cappelle ſono ornate di ſtucchi, e di belle <lb></lb> e vaghe pitture, di mano del Dandini, <lb></lb> del Gherardini, d'Antonio Franchi, e d'al<lb></lb> tri valenti Profeſſori.</s><s id="id2784786"> La Cupola è dipinta <lb></lb> con ſingolar maeſtria per mano di Anton <lb></lb> Domenico Gabbiani eccellenre Pittore, alla <lb></lb> riſerva de' Peducci, quali ſono di Matteo <lb></lb> Bonechi, e nel Cortile, o Chioſtro conti<lb></lb> guo alla Chieſa, è una Statua di marmo <lb></lb> di San Bernardo, di Giuſeppe Piamontini. </s><lb></lb> <s id="id2784789">In queſto Convento abitavano già le Mo<lb></lb> nache degli Angioli, che in oggi ſono nel <lb></lb> Monaſtero di Ceſtello in Pinti, ed in que<lb></lb> ſto preſe l'Abito, viſſe, e morì Santa Ma<lb></lb> ria Maddalena de' Pazzi, la cui Cella tut<lb></lb> tavia conſervata, ſi tiene in gran venera<lb></lb> zione.</s><s id="id2828369"> Sulla Piazza di queſta Chieſa è ſta<lb></lb> <arrow.to.target n="a147"></arrow.to.target> <pb pagenum="149"></pb> to dal Cranduca Coſimo III. fatto fabbrica <lb></lb> re modernamente col diſegno di Giovam<lb></lb> batiſta Foggini un</s></p> <p id="id2828395" type="foot"><s id="id2828399"><foot.target id="a147"></foot.target>to</s></p> <p id="id2828406" type="main"><s id="id2828410">GRANAIO pubblico, edifizio in vero ma<lb></lb> gnifico, e comodo per tal'uſo.</s><s id="id2828418"> Da queſto <lb></lb> luogo faremo paſſaggio al</s></p> <p id="id2828426" type="main"><s id="id2828429">PONTE ALLA CARRAIA, e camminando <lb></lb> lung'Arno, la cui viſta è belliſſima per molti <lb></lb> Palazzi, che vi ſi trovano, arriveremo al <lb></lb> vago, e comodo</s></p> <p id="id2828446" type="main"><s id="id2828449">PONTE A SANTA TRINITA, fatto fabbrica<lb></lb> re dal Granduca Coſimo I., col diſegno <lb></lb> di Bartolommeo Ammannati, Scultore, ed <lb></lb> Architetto Fiorentino, dopo l'inondazione <lb></lb> precipitoſa, che ſeguì l'Anno 1557. con <lb></lb> danno univerſale della Città, e con rovina <lb></lb> totale di queſto Ponte.</s><s id="id2828476"> Or tale induſtria <lb></lb> adoprò l'ingegnoſo Architetto in queſta <lb></lb> gran Fabbrica, che al parere degl'intenden<lb></lb> ti è rieſcito il più bello, e più leggiadro <lb></lb> Ponte, che dar ſi poſſa.</s><s id="id2828496"> Gli fece gli Ar<lb></lb> chi di figura ovata, acciò ne' fianchi del Pon<lb></lb> te riuſciſſe l'apertura più capace, e più vo<lb></lb> ta, ed armò le pile di ſaldiſſimi ſcogli con <lb></lb> angoli acuti, perchè fendendoſi l'acque <lb></lb> nel taglio degli angoli, poteſſero con mag<lb></lb> gior velocità, e ſenza punto di reſiſtenza <lb></lb> paſſare.</s><s id="id410329"> Vi divisò tre ſtrade, quella del <lb></lb> mezzo più baſſa per i cocchi, e cavalli, e <lb></lb> l'altre due per comodo de' paſſeggieri, che <lb></lb> <arrow.to.target n="a148"></arrow.to.target> <pb pagenum="150"></pb> ſenza alcuno impedimento vi poſſono cam<lb></lb> minare.</s><s id="id410358"> E' adorno queſto Ponte di quattro <lb></lb> Figure di marmo, che rappreſentano le <lb></lb> quattro Stagioni dell'Anno.</s><s id="id410369"> Il Verno nel<lb></lb> la perſona di un vecchio ignudo, e treman<lb></lb> te, è opera di Taddeo Landini.</s><s id="id410380"> L' Autun<lb></lb> no, e la State ſono di mano di Giovanni <lb></lb> Caccini, e quella della Primavera fu lavo<lb></lb> rata dal Francavilla Fiammingo.</s><s id="id410394"> In faccia <lb></lb> a queſto Ponte rimane la bella ſtrada detta <lb></lb> Via Maggio, in cui fra gli altri riguardevo<lb></lb> li, è molto conſiderabile il</s></p> <p id="id410411" type="foot"><s id="id410414"><foot.target id="a148"></foot.target>G 3 ſen-</s></p> <p id="id410422" type="main"><s id="id410426">PALAZZO degli Zanchini, dove fra l'altre <lb></lb> coſe di pregio vi è una Statua del ſoprad<lb></lb> detto Francavilla, che rappreſenta Giaſone <lb></lb> col Vello d'oro.</s><s id="id410441"> Volgendo, è da vedere <lb></lb> la Chieſa chiamata di</s></p> <p id="id410449" type="main"><s id="id410453">SAN IACOPO ſopr'Arno, dove abitano o<lb></lb> ra i Padri della Miſſione, che ſebbene anti<lb></lb> ca, è nondimeno di buona Architettura, <lb></lb> e adorna in oggi di ſtucchi, e di nuove <lb></lb> Tavole, rieſce molto vaga.</s><s id="id410473"> Siccome ſono<lb></lb> vene nella Sagreſtia alcune antiche, e pre<lb></lb> giatiſſime.</s><s id="id410484"> Poco diſcoſto evvi la celebratiſ<lb></lb> ſima Libreria Strozziana, ſommamente co<lb></lb> pioſa di rariſſimi Manoſcritti, ſpezialmente <lb></lb> riguardanti la Città noſtra; nè degli ultimi <lb></lb> ciuque ſecoli vi reſta molto da deſiderare. </s><lb></lb> <s id="id410489">Vi è altresì quautità di cartapecore aſſai <lb></lb> antiche, e uno ſcelto numero di libri ſtam<lb></lb> pati, principalmente d'Iſtorie.</s><s id="id410517"> Queſta è po<lb></lb> <arrow.to.target n="a149"></arrow.to.target> <pb pagenum="151"></pb> ſta nella ſignorile abitazione del tanto be<lb></lb> nemerito delle buone Lettere Carlo Tom<lb></lb> maſo Strozzi, che non poco ha aggiunto <lb></lb> in queſta Libreria, meſſa inſieme da' ſuoi <lb></lb> illuſtri Antenati.</s><s id="id410551"> E quì termineremo la <lb></lb> terza, ed ultima Giornata, ſupponendomi, <lb></lb> che il Foreſtiero appieno ſoddisfatto di quan<lb></lb> to ha potuto ſinora oſſervare, ſtanco dal <lb></lb> viaggio voglia far ritorno all'Albergo.</s></p> <p id="id410572" type="foot"><s id="id410576"><foot.target id="a149"></foot.target>ſta</s></p> <p id="id410584" type="main"><s id="id410587">Ed eccovi, amico Lettore, un breve, e <lb></lb> ſuccinto racconto delle coſe più notabili di <lb></lb> Firenze in tre giornate diſtinto, che ſe di <lb></lb> molte notizie lo troverete manchevole, <lb></lb> ſovvengavi, che abbiamo nel principio ac<lb></lb> cennato d'aver noi intrapreſa queſta fatica <lb></lb> ſolamente per uſo, e comodo del Fore<lb></lb> ſtiero, il quale ne' pochi giorni, che ſi trat<lb></lb> tiene in queſta Città, proccura ſolo di ve<lb></lb> dere, e d'intendere le coſe più ragguarde<lb></lb> voli, e le meno importanti, e più difficili <lb></lb> a vederſi non cura, o non ha tempo di a<lb></lb> giatamente oſſervare. </s></p> <figure id="id410643"></figure> <lb></lb> <p id="id410664" type="foot"><s id="id410668">G 4 PAR-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="152"></pb> <figure id="id410658"></figure> <lb></lb> <p id="id410676" type="head"><s id="id410680">PARTE SECONDA <lb></lb> <emph type="italics">CONTENENTE</emph> <lb></lb> LE COSE PIU' NOTABILI <lb></lb> DELLA CAMPAGNA SUBURBANA <lb></lb> DI FIRENZE. </s></p> <figure id="id410703"></figure><lb></lb> <p id="id410706" type="main"><s id="id410709">ALLA vaghezza, e nobiltà <lb></lb> delle Contrade, e Fabbri<lb></lb> che, che ſinora brevemen<lb></lb> te ſi ſon fatte oſſervare al <lb></lb> noſtro Foreſtiero dentro di <lb></lb> Firenze, corriſponde la cir<lb></lb> convicina Campagna, e il Diſtretto, che <lb></lb> piuttoſto una continovazione dell'iſteſſa Cit<lb></lb> tà ſi potrebbe con ragione chiamare, per <lb></lb> le molte, e così ſpeſſe abitazioni, che da <lb></lb> ogni parte, o ſia nella pianura, o nelle <lb></lb> <arrow.to.target n="a151"></arrow.to.target> <pb pagenum="153"></pb> ameniſſime colline, che con diſcreta di<lb></lb> ſtanza da Tramontana, Levante, e Mez<lb></lb> zogiorno la circondano, alzate ſi vedono; <lb></lb> meſcolate con tanti belli, e maeſtoſi Palaz<lb></lb> zi, da' noſtri Cittadini. ove loro Tenute <lb></lb> poſſeggono, edificati: onde il leggiadriſſimo <lb></lb> Arioſto tutto ſtupcre, e ſenza veruna iper<lb></lb> bole, in oſſervandole, cantò:</s></p> <p id="id410798" type="foot"><s id="id410802"><foot.target id="a151"></foot.target>ame-</s></p> <p id="id410809" type="main"><s id="id410813"><emph type="italics"><emph type="quote">A veder pien di tante Ville i Colli, <lb></lb> Par, che 'l terren ve le germogli, come <lb></lb> Vermene germogliar ſuole, e rampolli.</emph></emph></s></p> <p id="id410829" type="main"><s id="id410832"><emph type="italics"><emph type="quote">Se dentro a un mur ſotto un medeſmo nome, <lb></lb> Fuſſer raccolti i tuoi Palagj ſparſi, <lb></lb> Non ti ſarien da pareggiar due Rome.</emph></emph></s></p> <p id="id410850" type="main"><s id="id410853">Or che dir ſi potrebbe in oggi, che dal <lb></lb> tempo dell'Arioſto al preſente ſono tanto <lb></lb> creſciute di numero, ed abbellite le fabbri<lb></lb> che?</s><s id="id410858"> La coltivazione poi de' terreni è sì re<lb></lb> golata, e linda, che non cede a veruna <lb></lb> dell'Europa, a tal che gli Oltramontani non <lb></lb> hanno dubitato di credere i noſtri Poderi <lb></lb> altrettanti Giardini, così ben coltivati ſi ve<lb></lb> dono, e con tant'ordine fatte in eſſi le pian<lb></lb> tate di Viti, Ulivi, Gelſi, e d'ogni altra <lb></lb> qualunque ſorte d'Alberi, e Frutti, eſſen<lb></lb> do ſempre mai ſtata non minor cura de' <lb></lb> noſtri Cittadini in tenere ben cuſtodite le <lb></lb> loro Tenute, di quel che ella ſia in tutte <lb></lb> le più ſerie loro applicazioni; anzi molti <lb></lb> della più fiorita Cittadinanza, ſi ſon gloria<lb></lb> ti di laſciar precetti, e regole, che molto <lb></lb> <arrow.to.target n="a152"></arrow.to.target> <pb pagenum="154"></pb> utili ſino a' noſtri tempi ſi provano.</s><s id="id410938"> Un Lui<lb></lb> gi Alamanni fece in verſo la ſua Coltiva<lb></lb> zione Toſcana, e dedicolla al Re Franceſco <lb></lb> I.</s><s id="id410939"> E Giovanni Vettorio Soderini, con Ber<lb></lb> nardo Davanzati, ci diedero proſittevoli <lb></lb> ammaeſtramenti ſopra la poſta delle Viti. </s><lb></lb> <s id="id410970">E il dotto Pier Vettori ſopra quella degli <lb></lb> Ulivi, come primo Inventore dell'Uovola<lb></lb> ie.</s><s id="id410973"> E l'Agricoltura di Pier Creſcenzi fu <lb></lb> tradotta nella Fiorentina favella, e il Te<lb></lb> daldi, e l'Adriani, ed altri fecero parimen<lb></lb> te opere di Agricoltura.</s><s id="id410989"> Ma ritornando al <lb></lb> noltro propoſito, in queſta ſeconda Parte <lb></lb> per ſecondare il primo inſtituto, trattere<lb></lb> mo, quanto ſi può brevemente del più <lb></lb> ragguardevole, o ſia delle Chieſe, o delle <lb></lb> Ville, che nel Diſtretto di Firenze ſi tro<lb></lb> vano, e che per la facilità, o brevità del<lb></lb> la ſtrada, ſuburbane poſſono chiamarſi; ri<lb></lb> ſerbando a migliore occaſione di render <lb></lb> ragguagliato il noſtro Foreſtiero, con mag<lb></lb> giore eſtenſione di quanto può eſſer degno <lb></lb> di vederſi nella Campagna Fiorentìna.</s><s id="id411039"> On<lb></lb> de conducendolo fuori di ciaſcheduna Por<lb></lb> ta della Città, gli anderemo dimoſtrando <lb></lb> quel che vi è da oſſervarſi per quella par<lb></lb> te.</s><s id="id411057"> Adunque per dar principio con queſto <lb></lb> intrapreſo ordine dalla</s></p> <p id="id411066" type="foot"><s id="id411070"><foot.target id="a152"></foot.target>G 5 uti-</s></p> <p id="id411077" type="main"><s id="id411081">PORTA ROMANA, detta volgarmente a San <lb></lb> Pier Gattolini; voltando a mano ſiniſtra, <lb></lb> alla fine d'uno ſtradone coperto di Olmi, <lb></lb> ſi trova la Chieſa della </s></p> <p id="id411218" type="foot"><s id="id411221">MA-</s></p> <pb pagenum="155"></pb> <p id="id411084" type="main"><s id="id411088">MADONNA DELLA PRCE, di buona Archi<lb></lb> tettura, già antico Oratorio delle Monache <lb></lb> di Santa Felicita, le quali a contemplazio<lb></lb> ne della Granducheſſa Criſtina, lo cedero<lb></lb> no a' Monaci di San Bernardo della Nazione <lb></lb> Franzeſe Riformati, detti Fuliacenſi, ovve<lb></lb> ro Foglianti, da lei introdotti in queſto Sta<lb></lb> to, fabbricando loro il comodo Convento, <lb></lb> che vi è, e facendovi Loggiati attorno alla <lb></lb> Chieſa, con eſſervi mantenuti i Religioſi di <lb></lb> tutto il biſognevole dalla Caſa Reale.</s><s id="id411151"> In <lb></lb> oggi la Chieſa è ſtata del tutto mutata, e <lb></lb> ſerrate le due Loggie laterali.</s><s id="id411162"> La Cupolet<lb></lb> ta dell'Altar maggiore è dipinta da Livio <lb></lb> Meus Fiammingo, e il quadro della Soffitta, <lb></lb> ove è la Madonna con Angioli, e San Ber<lb></lb> nardo in atto di adorazione, con altre fi<lb></lb> gure, fra le quali una rappreſentante la <lb></lb> Pace, è di mano di Luca Giordano, Ope<lb></lb> ra molto ſtimata, benchè preſentemente, <lb></lb> alquanto denigrata, ſiccome la Cupola per <lb></lb> fuoco, che abbruciò tutto il Coro.</s><s id="id411201"> Ritor<lb></lb> nando alla Porta ſuddetta della Città, ſi ve<lb></lb> de quaſi incontro alla medeſima, nella ter<lb></lb> minazione di un lungo Viale, la</s></p> <p id="id411229" type="main"><s id="id411232">VILLA IMPERIALE.</s><s id="id411235"> Ma prima di giunger<lb></lb> vi, ſi veggono nel ſuo ingreſſo ſopra due <lb></lb> piediſtalli erette l'Aquile Imperiali, e nel <lb></lb> corpo delle medeſime l'Arme della Caſa <lb></lb> Reale de' Medici, con quella della Grandu<lb></lb> cheſſa Maria Maddalena di Auſtria, e nell'<lb></lb> altre due baſi alzate dalla patte ſuperiore <lb></lb> <arrow.to.target n="a154"></arrow.to.target> <pb pagenum="156"></pb> di detti Vivai in quella a mano deſtra un <lb></lb> Leone, che con una zampa tiene un glo<lb></lb> bo, rappreſenta lo Stato Fiorentino, e nel<lb></lb> la ſiniſtra la Lupa, che allatta, figura lo Sta<lb></lb> to Saneſe.</s><s id="id411294"> In poca diſtanza vi ſono due <lb></lb> Vivai grandi, di ſemirotonda figura, nella <lb></lb> parte ſuperiore de' quali ſi vedono di ſpu<lb></lb> gne, e a grotteſca due figure proſteſe di <lb></lb> proporzione giganteſca, rappreſentanti i Fiu<lb></lb> mi dell'Arno, e dell'Arbia, i quali te<lb></lb> nendo un vaſo, cade da eſſo l'acqua nel <lb></lb> Vivaio.</s><s id="id411667"> Vi ſono di pietra all'intorno, ſo<lb></lb> pra a quattro piediſtalli, le Statue di Ome<lb></lb> ro, e di Virgilio, di Dante, e del Petrar<lb></lb> ca.</s><s id="id411683"> Queſto ornato dà ingreſſo al Viale ſo<lb></lb> praddetto a dolce ſalita poco meno di un <lb></lb> miglio, ombroſo per i Lecci, e Cipreſſi, <lb></lb> che dall'una e l'altra parte con bella or<lb></lb> dinanza vi ſono ſtati poſti; alla fine del <lb></lb> quale ſi entra in un grandiſſimo Prato di <lb></lb> figura ſemirotonda, chiuſo da balauſtrate, <lb></lb> di pietra, con Statue di ſimil materia; e <lb></lb> nell'apertura di mezzo, ve ne ſono due di <lb></lb> marmo di gran proporzione, che una rappre<lb></lb> ſenta un Atlante col Globo ſugli omeri, e l'<lb></lb> altra un Giove con fulmine alla mano.</s><s id="id411733"> In <lb></lb> teſta a detto Prato ſi erge li Imperial Villa <lb></lb> di delizie della Granducheſſa di Toſcana, <lb></lb> ampliata, e ornata dalla predetta Arcidu<lb></lb> cheſſa Maria Maddalena, poi dalla Gran<lb></lb> ducheſſa Vittoria accreſciuta da Mezzogior<lb></lb> no di Appartamenti, e di due Saloni; e <lb></lb> ripiena d'ogni ſorta di ricca ſupellettile, di <lb></lb> <arrow.to.target n="a155"></arrow.to.target> <pb pagenum="157"></pb> Quadri, ed altre galanterie, di porcellane, <lb></lb> buccheri, d'Idoletti, e ſimiglanti rarità <lb></lb> antiche, che in diverſi Gabinetti, e Mez<lb></lb> zanini con bell'ordine poſte s'ammirano. </s><lb></lb> <s id="id411738">Ivi ſono anneſſi due Giardini con belli <lb></lb> ſpartimenti di fiori, e fontane d'acqua, di<lb></lb> viſato l'uno, e l'altro di piante d'Aranci <lb></lb> domeſtici, vi ſono molte antiche, e mo<lb></lb> derne Statue.</s><s id="id411811"> Sopra il detto Palazzo in <lb></lb> un Colle più rilevato in poca diſtanza, ſi <lb></lb> vede un antico Monaſtero di Religioſe del<lb></lb> l'Ordine di San Franceſco, detto di</s></p> <p id="id411827" type="foot"><s id="id411831"><foot.target id="a154"></foot.target>G 6 di</s></p> <p id="id411839" type="foot"><s id="id411842"><foot.target id="a155"></foot.target>Qua-</s></p> <p id="id411850" type="main"><s id="id411854">SAN MATTEO IN ARCETRI; il qual Terri<lb></lb> torio produce ottimi, e delicati vini, detti <lb></lb> Verdee, e vi hanno le loro delizioſe Vil<lb></lb> le i Mannelli, i Cattani, i Guicciardini, i <lb></lb> Capponi, i Naldini, ed altri molti, ſicco<lb></lb> me i Delci, i Ricci a Pozzolatico, i Tem<lb></lb> pi al Poggio alla Scaglia; e quivi vicina è <lb></lb> la Villa de' Covoni di magnifica Architet<lb></lb> tura.</s><s id="id411889"> De' Nerli è quella preſſo a Santa <lb></lb> Margherita a Montici; e nel Colle delle Ro<lb></lb> ſe ſono le Ville degli Antinoti, de' Conti <lb></lb> Bardi, de' Grifoni, e d'altri.</s><s id="id411904"> Tornandoſe<lb></lb> ne il Foreſtiero per la Strada Romana, ve<lb></lb> drà in primo luogo a man ſiniſtra altro <lb></lb> Convento di nobili Religioſe dell'Ordine di <lb></lb> Sant'Agoſtino, detto volgarmente di</s></p> <p id="id411925" type="main"><s id="id411929">SAN GAGGIO, ma in proprio ſigniſicato <lb></lb> San Cajo, fondato dalla famiglia de' Corſi<lb></lb> ni, ove ſi conſervano più inſigni Reliquie.<lb></lb> <arrow.to.target n="ab155"></arrow.to.target> <pb pagenum="158"></pb> La Tavola dell'Altar maggiore, ove è il <lb></lb> Martirio di Santa Caterina, titolare di que<lb></lb> ſto Monaſtero, è di mano di Lodovico Ci<lb></lb> goli.</s><s id="id411975"> Mezzo miglio avanzandoſi per la det<lb></lb> ta ſtrada a mano deſtra, vedeſi altro Con<lb></lb> vento di Monache dell'Ordine di Sant'A<lb></lb> goſtino, detto il</s></p> <p id="id411942" type="foot"><s id="id411946"><foot.target id="ab155"></foot.target>La</s></p> <p id="id411992" type="main"><s id="id411996">PORTICO, ove è una bella Chieſa, eſſen<lb></lb> do l'oggetto noſtro, che il Foreſtiero veda <lb></lb> la nobil Fabbrica della</s></p> <p id="id412008" type="main"><s id="id412012">CERTOSA, fatta col diſegno dell'Orca<lb></lb> gua, o come vuole il Vaſari, di alcuno de' <lb></lb> ſuoi diſcepoli.</s><s id="id412024"> Queſta è ſituata in una Col<lb></lb> linetta da ogni parte iſolata.</s><s id="id412031"> Vi ſi ſale <lb></lb> dalla parte di Mezzogiorno per una lunga <lb></lb> ſtrada, o ſcala fatta a baſtoni, in teſta al<lb></lb> la quale vi è un Portone, che introduce <lb></lb> in un primo Chioſtro, e di quivi in Chie<lb></lb> fa, ove vedeſi un nobile pavimento, e ſof<lb></lb> fitta, e bello Altare, e a man ſiniſtra ſi <lb></lb> entra in altro grandiſſimo Chioſtro, il quale <lb></lb> dà introduzione a molte Celle, colle ſue <lb></lb> attenenze, ſecondo l'inſtituto di queſti E<lb></lb> remiti.</s><s id="id412213"> Nel Chioſtro vi ſono dipinte a fre<lb></lb> ſco da Jacopo da Pontormo molte Figure <lb></lb> della Paſſione.</s><s id="id412224"> Nella ſtanza del Refettorio <lb></lb> di mano del medeſimo vi è un Quadro a <lb></lb> olio con Criſto a tavola, con Cleofas, e <lb></lb> Luca, grandi al naturale, eſſendovi fra quei <lb></lb> che ſervono, ſtati ritratti alcuni Converſi; <lb></lb> e ſopra la Porta, che va nel Chioſtro di <lb></lb> <arrow.to.target n="a156"></arrow.to.target> <pb pagenum="159"></pb> fuori, vi è una Pietà con due Angioli, e <lb></lb> dalla parte di dentro un San Lorenzo di <lb></lb> mano del Bronzino.</s><s id="id412268"> Nella ſtanza del Ca<lb></lb> pitolo vi e un Crocifiſſo colla Madonna, e <lb></lb> la Maddalena appiè della Croce, e Angio<lb></lb> li in aria di Mariotto Albertinelli Pittore ne' <lb></lb> ſuoi tempi di credito.</s><s id="id412287"> Vi ſi conſervano ſo<lb></lb> pra centoventi Reliquie.</s><s id="id412293"> Ve ne ſono mol<lb></lb> te inſigni, una gran parte delle quali furo<lb></lb> no donate dal celebre Niccola Acciajuoli, <lb></lb> gran Siniſcalco de' Regni di Sicilia, e Ge<lb></lb> ruſalemme, avutele egli pure in dono dal <lb></lb> Re d'Aragona, e parte fattele venire di <lb></lb> Grecia, come la Teſta di San Silveſtro Pa<lb></lb> pa, e quella di San Giovan-Griſoſtomo, e <lb></lb> parte del Cranio di San Dioniſio Areopagi<lb></lb> ta.</s><s id="id412331"> Fu queſto Niccola il Fondatore della <lb></lb> Certoſa, intorno all'anno 1364. ed accreb<lb></lb> be quella di Napoli; in una ſtanza ſotter<lb></lb> ranea ſono le Sepolture di Caſa Acciaiuoli, <lb></lb> la quale lontana di quivi ſette miglia in <lb></lb> Valdipeſa poſſiede una gran Tenuta', e un <lb></lb> magnifico Palazzo detto</s></p> <p id="id412361" type="foot"><s id="id412364"><foot.target id="a156"></foot.target>fuo-</s></p> <p id="id412372" type="main"><s id="id412376">MONTE GUFONI riccamente addobbato, e <lb></lb> di lunghi Viali, e di un Giardino con Fon<lb></lb> tane e ſcherzi d'acqua, ornato, e reſo de<lb></lb> lizioſo.</s><s id="id412391"> Nel ritornarſene il Foreſtiero per <lb></lb> l'iſteſſa ſtrada a Firenze, dalla parte di <lb></lb> Tramontana quaſi incontro alla Certoſa, <lb></lb> oſſervi la magnifica Villa, detta Collazzi, <lb></lb> de' Dini, con nobile Architettura di San<lb></lb> ti di Tito, che dipinſe la Tavola della Cap<lb></lb> <arrow.to.target n="a157"></arrow.to.target> <pb pagenum="160"></pb> pella; ſiccome a man ſiniſtra prima di en<lb></lb> trare in Città un bel Palazzo de' Miche<lb></lb> lozzi, ma molto più il poſto, ove è fab<lb></lb> bricato, che è ſenza comparazione il mi<lb></lb> gliore, che ſia all'intorno di Firenze, go<lb></lb> dendoſi di quivi quaſi tutta la Città, e nel<lb></lb> la più pittoreſca veduta, onde è detto Bel<lb></lb> loſguardo.</s><s id="id412459"> Poco lontana è un'altra Villa <lb></lb> de' Borgherini, e degli Strozzi un'altra, <lb></lb> a San Vito, e nel colle vicino detto di Ma<lb></lb> rignolle le Ville de' Corſi, de' Capponi, <lb></lb> de' Gianfigliazzi, e di altri; ſiccome preſ<lb></lb> ſo alle Campora le Ville del Principe di <lb></lb> Forano, e de' Serſelli, e ſcendendo da <lb></lb> queſti colli per Belloſguardo, vi è</s></p> <p id="id412492" type="foot"><s id="id412496"><foot.target id="a157"></foot.target>pel-</s></p> <p id="id412504" type="main"><s id="id412508">SAN FRANCESCO DI PAOLA; ove abitano <lb></lb> Frati del ſuo Ordine, Chieſa di gran de<lb></lb> vozione.</s><s id="id412518"> Fuor della</s></p> <p id="id412522" type="main"><s id="id412526">PORTA A SAN FREDIANO, il Monaſtero, <lb></lb> che a man ſiniſtra ſi vede poſto ſopra una <lb></lb> Collina, è intitolato San Bartolommeo, e <lb></lb> vi ſtanno i Monaci di</s></p> <p id="id412543" type="main"><s id="id412546">MONTE OLIVETO.</s><s id="id412549"> La Tavola dell'Altar <lb></lb> maggiore, in cui è figurato l'entrare di <lb></lb> Noſtro Signore in Geruſalemme, e di ma<lb></lb> no di Santi di Tito, ed è una delle belle <lb></lb> opere, che egli abbia fatto; quella ove è <lb></lb> il Beato Bernardo Tolomei, è di mano <lb></lb> del Pignoni, e una ve n'è del Paſſignano. </s><lb></lb> <s id="id412553">Delle due Statue di marmo, la Vergine, <lb></lb> <arrow.to.target n="a158"></arrow.to.target> <pb pagenum="161"></pb> Veſtale, che tiene in mano un vaglio per <lb></lb> l'acqua Santa, è mano del Caccini, e <lb></lb> l'altra alla ſiniſtra, che rappreſenta Clau<lb></lb> dia, è di Scultore Fiammingo.</s><s id="id412607"> Nella <lb></lb> Cappella de' Capponi, che ſtà ſotto la Chie<lb></lb> ſa, vi è una Tavola della Riſurrezione, di <lb></lb> mano di Raffaellino del Garbo, ben man<lb></lb> tenuta.</s><s id="id412626"> In vicinanza di detto Monaſtero <lb></lb> verſo Ponente, ſi vede un delizioſo Caſi<lb></lb> no del Duca Strozzi, con un Salvatico che <lb></lb> ſcende ſino alla ſtrada maeſtra, e dalla <lb></lb> parte di Ponente vi è un Monaſtero detto</s></p> <p id="id412647" type="foot"><s id="id412651"><foot.target id="a158"></foot.target>Ve-</s></p> <p id="id412659" type="main"><s id="id412662">SAN PIERO A MONTICELLI, di Religioſe <lb></lb> della Regola di San Benedetto.</s><s id="id412670"> Dilungan<lb></lb> doſi per detta ſtrada, vedonſi in qualche <lb></lb> lontananza a man ſiniſtra, molte belle <lb></lb> Ville, fra le quali in ſpecie ſono degne d'<lb></lb> eſſere oſſervate quella de' Torrigiani a San <lb></lb> Martino alla Palma, quella de' Capponi, <lb></lb> e l'altra, che diſcoſto cinque miglia in cir<lb></lb> ca da Firenze ſulla ſiniſtra mano ſta ſitua<lb></lb> ta in un rilevato poſto, del Macheſe Ric<lb></lb> cardi, detta Caſtel Pulci, che per l'accre<lb></lb> ſcimento della nuova magnifica Fabbrica <lb></lb> fatta dal fu Marcheſe Coſimo Riccardi, è <lb></lb> delle più belle e delle maggiori di Toſca<lb></lb> na, alla quale vi ſi và per un lungo viale <lb></lb> di Cipreſſi, che principia dalla ſtrade ma<lb></lb> eſtra.</s><s id="id412735"> Due miglia ſcoſtandoſi, quaſi ſull'<lb></lb> Arno ſi vede l'antica</s></p> <p id="id412744" type="main"><s id="id412748">BADIA DI SAN SALVADORE DI SETTIMO, <lb></lb> <arrow.to.target n="a159"></arrow.to.target> <pb pagenum="162"></pb> fabbricata, come vuole il Vaſari, col diſe<lb></lb> gno di Niccola Piſano.</s><s id="id412769"> Chi la ſondaſſe è <lb></lb> incerto, e i noſtri Storici in ciò ſono di<lb></lb> ſcordanti.</s><s id="id412780"> Alcuni le danno per Fondatore <lb></lb> il conte Ugo di Magdeburgo, ed altri un <lb></lb> Conte Lotario, da cui ſi vuole che diſcen. <lb></lb> dano i Contalberti, che poi donarono la <lb></lb> Badia dello Stale nell'Alpi a queſto Mona<lb></lb> ſtero.</s><s id="id412801"> In antico è ſtata uſſiziata da' Mona<lb></lb> ci neri di San Benedetto, che godevano <lb></lb> grandiſſimi Privilegj, ed eſenzioni, conceſ<lb></lb> ſi loro dagli Imperadori Ottone Terzo, dal <lb></lb> Secondo, e Terzo Arrigo; ſimiglianti n' <lb></lb> ebbero da' Pontefici Paſquale Secondo, Leo<lb></lb> ne Nono, Urbano, e Calliſto Secondo, <lb></lb> Gregorio Settimo, Clemente, e Aleſſandro <lb></lb> Terzo.</s><s id="id412836"> Gregorio Nono confermati loro i <lb></lb> medeſimi Privilegj, l'anno 1236. la dette <lb></lb> a' Monaci Ciſtercienſi, che vi ſono, come <lb></lb> dimoſtra un'Iſcrizione poſta ſopra la por<lb></lb> ta Maggiore di queſto Monaſtero, e un' <lb></lb> altra più diſtinta ſe ne vede in marmo a<lb></lb> vanti la ſtanza del Capitolo.</s><s id="id412864"> L'Altar mag<lb></lb> giore è tutto di pietre commeſſe, e vi ſo<lb></lb> no due Tavole e Tempera di Domenico <lb></lb> Grillandajo, e nel Chioſtro alcune Viſioni <lb></lb> del Conte Ugo furono dipinte dal Puglio. </s><lb></lb> <s id="id412868">E' memorabile queſta Badia per lo miraco<lb></lb> loſo ſucceſſo di San Pietro Igneo, così <lb></lb> detto dal fuoco, che ben due volte a piedi <lb></lb> ſcalzi ſopra una gran pira acceſo, ſenza <lb></lb> nocumento alcuno paſſeggiò il Santo, per <lb></lb> convincere di Simonia un certo Pietro, <lb></lb> <arrow.to.target n="a160"></arrow.to.target> <pb pagenum="163"></pb> Veſcovo Fiorentino, e vi ſe ne vede me<lb></lb> moria in un antico marmo; ſiccome fuori <lb></lb> della Porta principale della Chieſa ſe ne <lb></lb> vede altra a un Sepolcro pure di marmo. <lb></lb> che vien creduta d'Huilla, e Gaſdia, que<lb></lb> ſta Madre di Ugo, e quella Moglie; ma <lb></lb> Niccolò Baccetti Abate Ciſtercienſe nella <lb></lb> ſua ſtoria di queſta Badia è di parere, che <lb></lb> l'una foſſe Moglie di Bulgario, e Madre <lb></lb> di Ugo Toſcano, e l'altra Moglie del me<lb></lb> deſimo Ugo Pronipote di Lotario.</s><s id="id412961"> In que<lb></lb> ſta Chieſa vi è in <foreign lang="la">Cornu Evangelii</foreign> la Cap<lb></lb> pella del Santiſſimo dipinta tutta a freſco da <lb></lb> Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, e dall'iſteſſa <lb></lb> parte della Cappella, che ne ſuccede v'è <lb></lb> una belliſſima Tavola di mano di Frate <lb></lb> Bartolommeo di San Marco.</s><s id="id412988"> In detta Chie<lb></lb> ſa ſi conſerva con gran venerazione, fra l'<lb></lb> altre Reliquie, il Corpo di San Quintino <lb></lb> martirizzato ſotto l'Imperatore Maſſimia<lb></lb> no, e miracoloſamente ſcoperto in detto <lb></lb> luogo l'Anno 1157. in non molta diſtan<lb></lb> za dal Monaſtero di Settimo, che così ſi <lb></lb> chiama, quaſi <emph type="italics"><foreign lang="la">Septimo ab Urbe lapide</foreign>;</emph> pren<lb></lb> dendo le miglia Romane antiche.</s><s id="id413030"> Verſo <lb></lb> Ponente ſi vedono ne'due Poggi di Signa <lb></lb> molte e belle Ville, e così l'una all'altra <lb></lb> unite, che ſembra un'altra Città.</s><s id="id413045"> Quella <lb></lb> di Caſtelletti de' Cavalcanti nel Poggio ver<lb></lb> ſo Tramontana, che vien ſeparato dall'<lb></lb> altro Colle pel Fiume Arno, è la più ma<lb></lb> gnifica, onde ebbe il nome di Caſtello, <lb></lb> ſiccome ancora alcun'altre.</s><s id="id413068"> E nel Colle <lb></lb> <arrow.to.target n="a161"></arrow.to.target> <pb pagenum="164"></pb> di quà dal Fiume quelle de' Pandolfini, <lb></lb> che nell'anno 1494. dettero ricetto a Car<lb></lb> lo VIII. e ad altri gran Perſonaggi; quella <lb></lb> de' Salviati alle Selve, e de' Pucci, detta <lb></lb> Belloſguardo, perchè reſta ſull'eminenza <lb></lb> del Poggio, ed ha una veduta di Campa<lb></lb> gna belliſſima, con nobili, e delizioſi din<lb></lb> torni.</s><s id="id413112"> In detto Poggio vi ſono due Con<lb></lb> venti di Religioſi uno di</s></p> <p id="id413121" type="foot"><s id="id413125"><foot.target id="a159"></foot.target>fab-</s></p> <p id="id413132" type="foot"><s id="id413136"><foot.target id="a160"></foot.target>Ve-</s></p> <p id="id413144" type="foot"><s id="id413147"><foot.target id="a161"></foot.target>di</s></p> <p id="id413155" type="main"><s id="id413158">SANTA MARIA DELLE SELVE de' Carmeli<lb></lb> tani Riformati, detti della Congregazione <lb></lb> di Mantova.</s><s id="id413168"> L'altro detto</s></p> <p id="id413172" type="main"><s id="id413176">SANTA LUCIA è Chieſa de' Padri della <lb></lb> Riforma di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco da pochi meſi re<lb></lb> ſtaurata e abbellita; nella quale vi ſono <lb></lb> agli Altari di belle Tavole.</s><s id="id413192"> Ma eſſendo <lb></lb> noi quì diſcoſto da Firenze ſopra otto mi<lb></lb> glia, per iſtare ſull'iſtituto noſtro, è or<lb></lb> mai tempo, che per l'iſteſſa ſtrada dal no<lb></lb> ſtro Foreſtiero facciaſi ritorno a Firenze, <lb></lb> per la quale troverà Villa del Marcheſe <lb></lb> della Stufa, e oſſerverà vicino alla Porta <lb></lb> un'altra commoda Villa de' Tempi detta <lb></lb> Verzaja, andando fuori la</s></p> <p id="id413228" type="main"><s id="id413232">PORTA AL PRATO.</s><s id="id413235"> Veggaſi, uſcendo pri<lb></lb> ma dalla Porticciuola delle Mulina, a man <lb></lb> ſiniſtra, poſta alla fine del Borgo di Ogniſ<lb></lb> ſanti, il</s></p> <p id="id413251" type="main"><s id="id413254">GIADINO, detto la Vaga Loggia, di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. <arrow.to.target n="a162"></arrow.to.target> <pb pagenum="165"></pb> R.</expan>, che ſebbene non è terminato, vi è <lb></lb> molta delizia nelle piante d'Agrumi, sì <lb></lb> a boſchetto, quanto in gran vaſi collocate <lb></lb> con buon ordine ſopra pilaſtri di un lun<lb></lb> go foſſo, ove ſcorre l'acqua dell'Arno <lb></lb> contigua, quivi voltata, e incanalata.</s><s id="id413292"> Fuor <lb></lb> di queſto Giardino, proſeguendo il viaggio <lb></lb> per la ſtrada lungo la riva dell'Arno, s' <lb></lb> entra in un diritto viale di Pini, che por<lb></lb> ta alle</s></p> <p id="id413311" type="foot"><s id="id413315"><foot.target id="a162"></foot.target>R.,</s></p> <p id="id413322" type="main"><s id="id413326">CASCINE, Poſſeſſione della Real Caſa di <lb></lb> Toſcana, non più diſcoſta da Firenze di <lb></lb> un miglio, ove ſono ſpazioſe Praterie, e <lb></lb> ameniſſimi Boſchetti con più viali; il qual <lb></lb> luogo è frequentato da' Cittadini, e Popo<lb></lb> lo noſtro, ſpecialmente nella Primavera. </s><lb></lb> <s id="id413329">Vedutoſi queſto luogo può oſſervarſi an<lb></lb> che un antico Monaſtero di Monache Ci<lb></lb> ſtercienſi, detto di</s></p> <p id="id413365" type="main"><s id="id413368">SAN DONATO IN POLVEROSA, o a Torri, po<lb></lb> ſto in poca diſtanza dalle Caſcine per la <lb></lb> parte di Tramontana.</s><s id="id413380"> Fuori di queſta Por<lb></lb> ta è da vederſi la magnifica Villa del</s></p> <p id="id413388" type="main"><s id="id413392">POGGIO A CAIANO di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> ſituata <lb></lb> a man deſtra ſopra una piccola eminenza <lb></lb> di terreno, che la ſolleva, e rende godi<lb></lb> bile la pianura, che per le parti di Levan<lb></lb> te, Ponente, e Tramontana la circonda, <lb></lb> e da quella di Mezzogiorno è con buona <lb></lb> diſtanza ſtaccata da' Poggi di Carmignano, <lb></lb> <arrow.to.target n="a163"></arrow.to.target> <pb pagenum="166"></pb> rinomati per la bontà de' vini.</s><s id="id413434"> Queſta, <lb></lb> Villa fu principiata per lo Magnifico Lo<lb></lb> renzo de' Medici Padre di Leon X. il qua<lb></lb> le la non terminata Fabbrica volle finire, <lb></lb> e ſpezialmente l'ornato, e le Pitture del <lb></lb> Salone grande in parte, che poi il Grandu<lb></lb> ca Franceſco fece condurre a fine, e ri<lb></lb> durre tutta queſta gran Fabbrica alla perfe<lb></lb> zione, che ella è, ſeguitando il primo mo<lb></lb> dello di Giuliano da San Gallo.</s><s id="id413473"> Queſta <lb></lb> Villa ha in tutte le ſue parti del magnifico. </s><lb></lb> <s id="id413479">Evvi un Salone con volta a mezza bot<lb></lb> te, tutta riccamente ſtuccata, o per me<lb></lb> glio dire, da Giuliano da San Gallo getta<lb></lb> ta di materie, che veniſſero intagliate, in <lb></lb> venzione da lui unicamente imparata a Ro<lb></lb> ma.</s><s id="id413504"> Tutto il detto Salone è dipinto da <lb></lb> Andrea del Sarto, dal Franciabigio, e da <lb></lb> Jacopo da Pontormo.</s><s id="id413514"> L'Iſtoria quando Ce<lb></lb> ſare è preſentato di varj donativi in Egitto <lb></lb> da molte Nazioni, alludendo queſto fatto <lb></lb> al Magnifico Lorenzo de' Medici, che fu <lb></lb> di rari animali, e tra gli altri di una Gi<lb></lb> raffa preſentato da Gaitbeio Soldano d'E<lb></lb> gitto, nel 1748. e detta Giraffa è deſcrit<lb></lb> ta dal Poliziano nelle ſue meſcolanze eru<lb></lb> dite; fu laſciata imperfetta detta pittura <lb></lb> da Andrea, e terminolla Aleſſandro Allo<lb></lb> ri:</s><s id="id413519"> Il Franciabigio vi dipinſe in altra Fac<lb></lb> ciata, quando Cicerone, dopo l'eſilio, fu <lb></lb> in Campidoglio chiamato Padre della Pa<lb></lb> tria: alludendo queſta al ritorno di Coſi<lb></lb> mo Medici il Vecchio in Firenze.</s><s id="id413575"> Nell'al<lb></lb> <arrow.to.target n="a164"></arrow.to.target> <pb pagenum="167"></pb> ra Facciata il Franciabigio medeſimo vi di<lb></lb> pinſe, quando Tito Quinzio Flaminio Con<lb></lb> ſolo Romano, orando nel Conſiglib degli <lb></lb> Achei, contro l'Oratore degli Etoli, e del <lb></lb> Re Antioco, diſſuaſe la lega, che diſegna<lb></lb> vano concludere gli Oratori con gli Achei <lb></lb> medeſimi.</s><s id="id413615"> Queſto fatto pure allude alla <lb></lb> Dieta di Cremona, in cui il Magnifico Lo<lb></lb> renzo de' Medici diſturbò i diſegni de' Ve<lb></lb> neziani, bramoſi di condurſi al poſſeſſo dell'<lb></lb> Italia tutta.</s><s id="id413634"> E Aleſſandro Allori fece la <lb></lb> Pittura, che rappreſenta la Cena di Siface <lb></lb> Re de' Numidi, fatta a Scipione dopo che <lb></lb> egli ebbe rotto Asdrubale in Iſpagna, al<lb></lb> ludendo al glorioſo viaggio del Magnifico <lb></lb> Lorenzo al Re di Napoli, da cui fu gene<lb></lb> roſamente convitato.</s><s id="id413661"> Le due teſtate dove <lb></lb> ſono gli occhi, che danno lume, furono <lb></lb> dipinte da Jacopo Pontormo, e vi è un <lb></lb> Vertunno, co' ſuoi Agricoltori, con un pen<lb></lb> nato in mano bello e naturale, e l'Iſtoria <lb></lb> di Pomona, e Diana con altre Dee, che <lb></lb> per eſſer pitture fatte a concorrenza de' ſo<lb></lb> prannominati Pittori, ſono delle più belle <lb></lb> che uſciſſero dal ſuo pennello.</s><s id="id413697"> Da quelle <lb></lb> ſuddette teſtate del Salone ſi ha l'ingreſſo <lb></lb> in due Gallerie, ordinate dal Gran Principe <lb></lb> Ferdinando, per formare per mezzo di <lb></lb> queſte riccamente ornate, la comunicazio<lb></lb> ne alli quattro Appartamenti, de' quali vien <lb></lb> compoſta queſta Real Villa.</s><s id="id413722"> Dal detto Sa<lb></lb> lone facendoſi paſſaggio in un altro di mi<lb></lb> nor proporzione ornato a ſtucchi, è ſtata <lb></lb> <arrow.to.target n="a165"></arrow.to.target> <pb pagenum="168"></pb> dipinta nella ſua volta da Anton Demeni<lb></lb> co Gabbiani, la Toſcana, che conduce da<lb></lb> vanti a Giove Coſimo Padre della Patria, <lb></lb> rimoſtrando aver eſſo quietate le civili di<lb></lb> ſcordie, ſcacciati dalla Patria i vizj, e in<lb></lb> trodottavi la Pace, e le Virtù, e domanda <lb></lb> a Giove, che lo collochi fra gli Eroi; e in <lb></lb> molti medaglioni attorno vi ſono ritratti i <lb></lb> glorioſi Antenati della Real Caſa de' Medici. </s><lb></lb> <s id="id413729">La Tavola della Cappella, che è ſul Prato, <lb></lb> ove è una Pietà, è di Giorgio Vaſari.</s><s id="id413789"> In <lb></lb> poca diſtanza dal Palazzo vi ſono belliſſi<lb></lb> me ſtalle, lunghe ciaſcheduna più di cen<lb></lb> toventi paſſi, e ſopra queſte ſi vede un Cor<lb></lb> ridore alto, e lungo l'iſteſſo, per lo quale <lb></lb> ſtanno ſcompartite Camere per alloggi del <lb></lb> ſervizio baſſo.</s><s id="id413817"> Scendendo il Foreſtiero dal<lb></lb> la parte di Tramontana, paſſeggi per gli a<lb></lb> meniſſimi viali, che dal Poggio a Caiano <lb></lb> l'uno in un altro mettendo, conducono <lb></lb> alle Caſcine, ove vedeſi una Fabbrica per <lb></lb> uſo del Fattore, e del copioſo Beſtiame <lb></lb> grande, e nel ſuo genere bella, e tutta cir<lb></lb> condata da un largo foſſo d'acqua corren<lb></lb> te.</s><s id="id2737376"> Vi ſono dentro un gran Cortile tutti i <lb></lb> comodi neceſſarj.</s><s id="id2737383"> Quivi ſi fanno copioſe <lb></lb> ricolte di ſquiſiti Riſi, co' ſuoi Edifizi per <lb></lb> pulirgli.</s><s id="id2737394"> Proſeguendo verſo Tramontana <lb></lb> per i viali coperti, che vi ſono, ſi giunge <lb></lb> a un luogo ſopra tutti gli altri delizioſo, e <lb></lb> ameno, detto le Pavoniere, e ſerve in og<lb></lb> gi per far correre i Daini, i quali in un bar<lb></lb> co murato con boſcaglia, e foſſi d'acque, <lb></lb> <arrow.to.target n="a166"></arrow.to.target> <pb pagenum="169"></pb> ſon quivi nutriti in molta copia, conſiſten<lb></lb> do in più viali lunghi ciaſcheduno circa a <lb></lb> ottocento paſſi, e rimettendoſi in ſtrada <lb></lb> maeſtra a mano dritta, che conduce ad <lb></lb> altra Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> detta</s></p> <p id="id2737450" type="foot"><s id="id2737454"><foot.target id="a163"></foot.target>ri-</s></p> <p id="id2737461" type="foot"><s id="id2737465"><foot.target id="a164"></foot.target>tra</s></p> <p id="id2737472" type="foot"><s id="id2737476"><foot.target id="a165"></foot.target>di-</s></p> <p id="id2737483" type="foot"><s id="id2737487"><foot.target id="a166"></foot.target>ſon</s></p> <p id="id2737495" type="main"><s id="id2737499">ARTIMINO, O VILLA FERDINANDA, da Fer<lb></lb> dinando I. di queſto nome, e Terzo Gran<lb></lb> duca di Toſcana, che da' fondamenti la fece <lb></lb> fabbricare col diſegno di Bernardo Buonta<lb></lb> lenti l'anno 1594. la quale è beniſſimo in<lb></lb> teſa, sì nello ſcompartimento de' Quartie<lb></lb> ri nobili, come per quelli della Famiglia. </s><lb></lb> <s id="id2737504">Non vi è Cortile, ma due belli Saloni po<lb></lb> ſti in mezzo da un ricetto, illuminati per <lb></lb> alti fineſtroni.</s><s id="id2737539"> E' ſituata in un'ottima emi<lb></lb> nenza di un Colle volto a Levante, e il <lb></lb> divertimento maggiore, che ſi ritrae in det<lb></lb> ta villeggiatura, che per lo più ſi fa in <lb></lb> tempo d'Autunno, ſi è la Caccia ſpecial<lb></lb> mente de' Daini.</s><s id="id2737562"> Quelli di pelame bianco <lb></lb> in un piccolo Barco, detto la Pineta, di <lb></lb> due miglia di giro vi ſi conſervano.</s><s id="id2737573"> Ve n' <lb></lb> è un altro di circuito di ſopra trentadue mi<lb></lb> glia, detto il Barco Reale, diſtendendoſi <lb></lb> dalle falde del Poggio d'Artimino, fino a' <lb></lb> Poggi di Vinci nella Valdinievole.</s><s id="id2737591"> Sono <lb></lb> fuori di queſta Porta altre due Ville di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. <lb></lb> A. R.</expan> una detta la</s></p> <p id="id2737602" type="main"><s id="id2737606">PETRAIA, di gratiſſimo ſoggiorno ſpecial<lb></lb> mente nel tempo della Primavera; il ſuo <lb></lb> ingreſſo principale è a Tramontana, per un <lb></lb> <arrow.to.target n="a167"></arrow.to.target> <pb pagenum="170"></pb> Prato chiuſo da ſolti Cipreſſi in difeſa de' <lb></lb> venti; ha nel mezzo un Cortile tutto di<lb></lb> pinto di fatti militari; vi ſono nelle due <lb></lb> fiancate due Logge, che introducono negli <lb></lb> appartamenti nobili; queſte ſono dipinte con <lb></lb> ottimo colorito, e diſegno dal Volterrano, <lb></lb> e rappreſentano alcune azioni di Coſimo I. <lb></lb> e di Ferdinando II. Gran Duchi.</s><s id="id2737663"> A Mez<lb></lb> zogiorno, Levante, e Ponente vi ſono tre <lb></lb> altre Porte principali, che introducono in <lb></lb> uno ſpazioſo ripiano di Giardino, di dove <lb></lb> godeſi come in Teatro, con tutta quella <lb></lb> belliſſima Campagna, la Città noſtra.</s><s id="id2737686"> Da <lb></lb> queſta ſi diſcende in un altro, ove è un <lb></lb> gran Vivaio; e quindi in un terzo, che ter<lb></lb> mina con un ſalvatico.</s><s id="id2737701"> Da Tramnntana <lb></lb> ſtendendoſi fino alla Villa del Cavalier Car<lb></lb> lini, e ſeguitando verſo l'altra Villa di Ca<lb></lb> ſtello, come ſi dirà ſotto, vi ſono vigne <lb></lb> tutte circondate di muraglia, di ſopra due <lb></lb> miglia di circonſerenza, con ordine, e ſe<lb></lb> parazione di magliuoli venuti di diverſi Pae<lb></lb> ſi, anche remotiſſimi, e nella ſommità del<lb></lb> le medeſime vi è un Caſino di dove ſi go<lb></lb> de una belliſſima veduta.</s><s id="id2737742"> In poca diſtanza <lb></lb> di quivi ſul Poggio verſo Ponente, vi è un <lb></lb> Convento di Carmelitani della Congregazio<lb></lb> ne di Mantova, detto</s></p> <p id="id2737758" type="foot"><s id="id2737762"><foot.target id="a167"></foot.target>H Pra-</s></p> <p id="id2737770" type="main"><s id="id2737773">SANTA LUCIA ALLA CASTELLINA, con No<lb></lb> viziato, ove è un Quadro di Marla Vergi<lb></lb> ne nel Coro, del ſuddetto Volterrano.</s><s id="id2737786"> Ve<lb></lb> dutaſi dal Foreſtiero la Petraia, non laſci di <lb></lb> vedere ancora </s></p> <p id="id2738247" type="foot"><s id="id2738251">CA-</s></p> <pb pagenum="171"></pb> <p id="id2737788" type="main"><s id="id2737789">CASTELLO, altra Villa, come ſi è detto, <lb></lb> del Granduca, antica della Famiglia de' Me<lb></lb> dici, ma accreſciuta dal Granduca Coſimo <lb></lb> I. dalla parte di Levante, col diſegno di Nic<lb></lb> colò, detto il Tribolo.</s><s id="id2737826"> Queſta è poſta al<lb></lb> le radici di Monte Morello; ha davanti u<lb></lb> no ſpazioſo Prato, con due gran Vivai ſpar<lb></lb> titi da un Ponte, che cammina a un viale <lb></lb> piantato di Cipreſſi, il quale mette ſulla <lb></lb> ſtrada maeſtra di Prato.</s><s id="id2737849"> Nella volta della <lb></lb> Loggia a man ſiniſtra dentro il Cortile al<lb></lb> cune Iſtorie degli Dei antichi e Arti libera<lb></lb> li, lavorate a olio ſulla calcina ſecca, ſono <lb></lb> di mano di Jacopo da Pontormo.</s><s id="id2737868"> Per gli <lb></lb> Appartamenti vi ſono diſtribuite belle Sup<lb></lb> pellettili, e Quadri, e vi è una pittura <lb></lb> a ſreſco di Baldaſſarre Franceſchini nella <lb></lb> volta del ricetto, ſalite le prime ſcale, di <lb></lb> ottimo colorito.</s><s id="id2737891"> Da Tramontana, uſcendo <lb></lb> di detto Palazzo, ſi entra in un vaſto e <lb></lb> delizioſo Giardino, trovandoſi prima uno <lb></lb> ſpazioſiſſimo Prato.</s><s id="id2737907"> La prima gran Fonta<lb></lb> na, ove è l'Ercole di marmo, che ſcop<lb></lb> pia Anteo, dalla cui bocca eſce in gran <lb></lb> copia l'acqua, è di mano di Bartolom<lb></lb> meo Ammannati, eſſendo il reſtante della <lb></lb> Fonte diſegno, e ſattura del Tribolo, co<lb></lb> me di lui ancora è l'altra Fontana in mez<lb></lb> zo al Boſchetto de' lauri, piena di ſiniſſimi <lb></lb> intagli, e Baſſirilievi; nella cima della qua<lb></lb> le vi è una Statuetta di Femmina nuda <lb></lb> di bronzo, rappreſentante una Venere, <lb></lb> dalla cui chioma, che ſi tien raccolta entro <lb></lb> <arrow.to.target n="a169"></arrow.to.target> <pb pagenum="172"></pb> le mani; cade acqua.</s><s id="id2737969"> Intorno alla <lb></lb> detta Fonte vi è un imbrecciato in ſorma <lb></lb> rotonda tutto chiuſo da un ſedere di pie<lb></lb> tra bigia, e per lo medeſimo vi ſono oc<lb></lb> cultate fiſtolette, dalle quali vengono zam<lb></lb> pilli gentiliſſimi d'acqua.</s><s id="id2737993"> Queſta belliſſima <lb></lb> Fontana è cinta d'ogn'intorno da un ſal<lb></lb> vatico di alti e folti Cipreſſi, Lauri, e <lb></lb> Mortelle, i quali girando intorno, danno <lb></lb> forma di un Laberinto, facendo però proſ<lb></lb> pettiva all'altra Fontana dell'Ercole, e <lb></lb> per di ſopra, ad una Porta, ove pure ſo<lb></lb> no rari zampilli d'acqua; queſta vien meſ<lb></lb> ſa in mezzo da due bei Pili, o Fontane <lb></lb> diſpoſte ne' mezzi tra la detta Porta, e le <lb></lb> cantonate.</s><s id="id2738036"> Di quivi ſi ſa paſſaggio in un <lb></lb> ampio e delizioſo Giardino, ripieno de' più <lb></lb> nobili agrumi, e piante di fiori più pelle<lb></lb> grine.</s><s id="id2738051"> Intorno alla detta Porta vi è una <lb></lb> Grotta grande, e ricchiſſima di ſpugne, e <lb></lb> per eſſe adattativi diverſi uccelli, condotta <lb></lb> anch'eſſa dal Tribolo.</s><s id="id2738067"> Vi ſono tre grandiſ<lb></lb> ſime Pile ſcavate, e intagliate d'un pezzo <lb></lb> ſolo, una nella teſtata, e l'altre due per <lb></lb> fianco all'entrare; ſopra le quali vi ſono <lb></lb> ſcolpiti al naturale diverſi animali quad<lb></lb> rupedi fieri, e domeſtici, fino ad un Ele<lb></lb> fante, un Alce, un Unicorno, una Giraffa, <lb></lb> ed altri molti intruppati con buona diſpo<lb></lb> ſizione, e da alcuni de' medeſimi viene <lb></lb> a cadere acqua nelle ſuddette pile, ove ſo<lb></lb> no intagli di Peſci, e nicchi marini.</s><s id="id2738113"> La <lb></lb> detta Grotta è chiuſa da cancellate di ſer<lb></lb> <arrow.to.target n="a170"></arrow.to.target> <pb pagenum="173"></pb> ro, le quali aperte, quando ſi voglia dar <lb></lb> l'acqua agli zampilli, che tra le ſpugne <lb></lb> di ſopra, nel pavimento, e da' lati vi ſo<lb></lb> no, ſerranſi con violenza anch'eſſi per <lb></lb> forza d'acqua.</s><s id="id2738149"> Queſta Grotta è in mezzo <lb></lb> a due Fontane nel medeſimo muro collo<lb></lb> cate, che ribattono all'altre due del Giar<lb></lb> dino, ove è il Boſchetto e Laberinto.</s><s id="id2738165"> Dal <lb></lb> ſuddetto Giardino ſi ſale a un ſalvatico di <lb></lb> Cipreſſi, Lecci, ed Allori con bell'ordine <lb></lb> piantati, e quivi ſi vede un gran Vivajo, <lb></lb> in mezzo al quale vi è un' iſoletta, e in <lb></lb> eſſa un Vecchio tremante figurato il Monte <lb></lb> Apennino di bronzo, fatto dall'Amman<lb></lb> nato, dalle cui chiome cade acqua; diſe<lb></lb> gno e lavoro del Tribolo, del quale ſi vede <lb></lb> in un Pratello fuori del Giardino, dalla <lb></lb> parte di Levante una Quercia molto artifi<lb></lb> cioſa, e tutta giuochi d'acqua, fatti dal <lb></lb> medeſimo.</s><s id="id2738217"> Molto più vi ſarebbe da veder<lb></lb> ſi in detta Villa, e Giardini; ma avendo <lb></lb> noi forſe troppo obbligato il Foreſtiero a, <lb></lb> paſſeggiare per i medeſimi, rimettendolo ſul<lb></lb> la ſtrada di Firenze, potrà tener quella <lb></lb> per ricondurviſi, che paſſa ſotto la Villa <lb></lb> della Petraja, ove vedrà di paſſaggio due</s></p> <p id="id2738258" type="foot"><s id="id2738262"><foot.target id="a169"></foot.target>H 2 le</s></p> <p id="id2738269" type="foot"><s id="id2738273"><foot.target id="a170"></foot.target>ro,</s></p> <p id="id2738281" type="main"><s id="id2738285">CONVENTI, uno di Religioſe Camaldolen<lb></lb> ſi, detto di Boldrone: e pochi paſſi inol<lb></lb> trandoſi, un altro di Fanciulle Nobili, che <lb></lb> vi s'introducono ſopra i ſette anni per edu<lb></lb> cazione, alle quali è permeſſo, piacendo <lb></lb> loro, non ſoddisfatte di quell'Inſtituto di <lb></lb> <arrow.to.target n="a171"></arrow.to.target> <pb pagenum="174"></pb> vita, uſcire ſenza però potervi aver regreſ<lb></lb> ſo, non facendo mai Voti, come le altre <lb></lb> Religioſe.</s><s id="id2738332"> Queſto luogo era per l'addietro <lb></lb> una Villa detta la Quiete, della Grandu<lb></lb> cheſſa Criſtina.</s><s id="id2738343"> Pervenne dopo la ſua mor<lb></lb> te in Donna Eleonora Ramirez di Montal<lb></lb> vo, che fu la Fondatrice, e Inſtitutrice <lb></lb> di quel vivere Religioſo, ed eſſendo ſtato <lb></lb> lungo tempo queſto Conſervatorio ſenza <lb></lb> propria Chieſa, valendoſi per un Corrido<lb></lb> re di quella del ſopraccennato Convento <lb></lb> delle Camaldolenſi, la Granducheſſa Vitto<lb></lb> ria, fecevi la Chieſa, che vi è con la Fo<lb></lb> reſteria, Rimeſſe, e Stalle, per renderlo <lb></lb> comodo alle occaſioni di trattenerviſi, lo <lb></lb> cui eſempio ſeguendo la Principeſſa Anna <lb></lb> Maria Luiſa Elettrice Palatina, lo ha ulti<lb></lb> mamente ampliato di nobile appartamento, <lb></lb> e arrichito di delizioſo Giardino, chiaman<lb></lb> doſi queſto luogo tuttavia coll'antico nome <lb></lb> la Quiete.</s><s id="id2740803"> Molte altre belle e comode <lb></lb> Ville reſterebbero quì da vederſi come quel<lb></lb> la de' Paſquali al luogo detto Quarto, quel<lb></lb> la de Lanfredini in oggi del Principe Corſi<lb></lb> ni a Ranieri, ed a Quinto quelle de' Tor<lb></lb> rigiani, Dragomanni, Bartolini, e Guardi<lb></lb> ni, e del Marcheſe Ginori quella nominata</s></p> <p id="id2740832" type="foot"><s id="id2740835"><foot.target id="a171"></foot.target>H vita,</s></p> <p id="id2740843" type="main"><s id="id2740847">DOCCIA, la quale ha delizioſi anneſſi, ove <lb></lb> modernamente dal fu Marcheſe Senator <lb></lb> Carlo Ginori è ſtata introdotta in poca di<lb></lb> ſtanza da detta Villa la fabricazione non, <lb></lb> ſolo di ogni qualità di Piatterie, Vaſi, ed <lb></lb> <arrow.to.target n="a172"></arrow.to.target> <pb pagenum="175"></pb> altre Terraglie fine per uſo comune, ma di <lb></lb> finiſſime Porcellane d'ogni ſorta con ſin<lb></lb> golare induſtria, ed ottima riuſcita delle <lb></lb> quali ſe ne vede una gran raccolta in una <lb></lb> ſtanza, diſpoſte a forma di Galleria accre<lb></lb> ſciuta notabilmente dal Senatore Marcheſe <lb></lb> Lorenzo Figlio.</s><s id="id2740906"> A Seſto evvi quella del <lb></lb> Marcheſe Corſi; a Colonnata quella del <lb></lb> Conte del Benino, fabbricata dal Senatore <lb></lb> Ferrante Capponi, ove ſi veggono in una <lb></lb> vaga Galleria i diſegni di quella di Verſa<lb></lb> glies del Re Criſtianiſſimo: a Querceto, del <lb></lb> Balì del Roſſo, e nella Valle di Marina <lb></lb> quella de' Conti Zefferini, che per il vaſto <lb></lb> Giardino, per i molti ſalvatici, e per la <lb></lb> ricchezza dell'acque è degna di eſſer ve<lb></lb> duta; e in appreſſo quella del Duca Salvia<lb></lb> ti.</s><s id="id2740954"> Tornando a rimettere in iſtrada il Fo<lb></lb> reſtiero attenendoſi a mano ſiniſtra, paſſa<lb></lb> to il Ponte a Rifredi, oſſervi le Ville de' <lb></lb> Gondi, e de' Giorgi, de' Panciatichi, e d'<lb></lb> altri, e ritornando alla Città per la</s></p> <p id="id2740976" type="foot"><s id="id2740980"><foot.target id="a172"></foot.target>altre</s></p> <p id="id2740987" type="main"><s id="id2740991">PORTA A SAN GALLO, fuori della quale è <lb></lb> ſtato alzato ultimamente un maeſtoſo Arco <lb></lb> Trionſale di bella, e vaga architettura in <lb></lb> onore del fu Noſtro Reale Sovrano Franceſ<lb></lb> co I. di glorioſa memoria, ed in occaſione <lb></lb> del ſuo ſolenne ingreſſo in queſta Domi<lb></lb> nante ſeguito la ſera del dì 20. Gennajo <lb></lb> 1729.</s><s id="id2741025"> E camminando fuori di eſſa Porta, <lb></lb> oſſervi dalla parte di Tramontana la rino<lb></lb> mata, ed antica Villa di </s></p> <arrow.to.target n="a173"></arrow.to.target> <pb pagenum="176"></pb> <p id="id2741027" type="main"><s id="id2741029">CAREGGI, cioè Campo Regio, pure di <lb></lb> <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> col diſegno di Michelozzo, fatta <lb></lb> fabbricare da Coſimo Padre della Patria. </s><lb></lb> <s id="id2741033">Quivi il Magnifico Lorenzo de' Medici, e <lb></lb> Giovanni e Piero ſuoi figli facevano le vir<lb></lb> tuoſe Accademie con Marſilio Ficino, det<lb></lb> to il novello Platone, ed Angelo Polizia<lb></lb> no, Pico della Mirandola, l'Argiropolo, <lb></lb> Ermolao Barbaro, lo Scala, ed altri dotti <lb></lb> Uomini dell'età loro.</s><s id="id2741085"> Preſſo a Firenze a <lb></lb> mano ſiniſtra, ſalendo per un'erta ſtrada, <lb></lb> da quel Tabernacolo, che vi è dipinto da <lb></lb> Livio Meus, s'arriva al</s></p> <p id="id2741101" type="foot"><s id="id2741104"><foot.target id="a173"></foot.target>H 4 CA-</s></p> <p id="id2741112" type="main"><s id="id2741116">CONVENTO de' Cappuccini a Montughi, i <lb></lb> quali hanno all'uſo del lor rigido Inſtituto, <lb></lb> una bella Chieſa, e un comodo Conven<lb></lb> to, ed Orto.</s><s id="id2741131"> Quivi pure ſono belle, e <lb></lb> nobili Ville, come quella del Marcheſe Ge<lb></lb> rini, Riccardi, Capponi, e de' Corſi, e <lb></lb> quella degli Strozzi, celebre per le tante <lb></lb> Inſcrizioni antiche, Greche, e Latine, che <lb></lb> vi ſono.</s><s id="id2741153"> Vi è anco un Convento di Reli<lb></lb> gioſe detto</s></p> <p id="id2741162" type="main"><s id="id2741165">SANTA MARTA, che vivono ſotto la Re<lb></lb> gola del Beato Giovanni da Como, o da <lb></lb> Medda, Fondatore de' Frati umiliati, nella <lb></lb> di cui Chieſa all'altare maggiore Batiſta <lb></lb> Naldini vi eſpreſſe la Reſſurezione di Laz<lb></lb> zaro; ſiccome mettendoſi ſulla ſtrada mae<lb></lb> ſtra di Bologna, ſi vede altro </s></p> <arrow.to.target n="a174"></arrow.to.target> <pb pagenum="177"></pb> <p id="id2741167" type="main"><s id="id2741169">CONVENTO de' Padri della Madre di Dio, <lb></lb> delle Scuole Pie, ove hanno il Noviziato. </s><lb></lb> <s id="id2741174">La Chieſa vagamente ornata, l'abitazione <lb></lb> molto comoda, e la vigna ben coltivata, <lb></lb> e pulita rendono queſto luogo aſſai gradito <lb></lb> a chi lo vede.</s><s id="id2741224"> Quindi paſſando da diverſe <lb></lb> Ville, e tornando ſulla ſtrada maeſtra tro<lb></lb> vaſi</s></p> <p id="id2741236" type="foot"><s id="id2741240"><foot.target id="a174"></foot.target>CON-</s></p> <p id="id2741248" type="main"><s id="id2741252">PRATOLINO, Villa di ſomma amenità nel <lb></lb> tempo di State.</s><s id="id2741259"> Queſta gran Fabbrica, col <lb></lb> diſegno di Bernardo Buontalenti, e di Fran<lb></lb> ceſco ſuo Figliuolo, fu da' fondamenti per <lb></lb> lo Granduca Franceſco I. fatta, e condot<lb></lb> ta quaſi al finimento, che ha in oggi; ſic<lb></lb> come lo teſtifica una bella Iſcrizione, che <lb></lb> ſi legge nel mezzo della volta della gran <lb></lb> Sala, del ſeguente tenore:</s></p> <p id="id2741292" type="main"><s id="id2741296"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Fontibus, Vivariis <lb></lb> Xyſtis has Ædes <lb></lb> Franc. Med. Magn. Dux Etruriae II. <lb></lb> Exornavit Hilaritatique <lb></lb> Et ſui amicorumque ſuorum <lb></lb> Remiſſioni animi dicavit <lb></lb> Anno Dom. M.D.LXXV.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2741332" type="main"><s id="id2741335">Per ſcale ſcoperte raddoppiate ſi ſale al <lb></lb> primo, e nobil piano dalla parte di Tra<lb></lb> montana, le quali mettono in un Teraz<lb></lb> zino, o ripiano pure ſcoperto, e per una <lb></lb> bella Porta in un ampio Salone in volta <lb></lb> a mezza botte, e poi in un Salotto tutto <lb></lb> <arrow.to.target n="a175"></arrow.to.target> <pb pagenum="178"></pb> dipinto a freſco; ſiccome il Salone è orna<lb></lb> to in parte di ſtucchi, e di Pitture.</s><s id="id2741377"> Dall'<lb></lb> uno e l'altro ſi ha l'ingreſſo per ogni <lb></lb> parte in più Appartamenti; alcuni dipinti <lb></lb> a freſco d'Architettura, altri abbigliati ric<lb></lb> camente di buoni quadri, e ſtudioli, e d'<lb></lb> ogni nobile qualità di ſuppellettili.</s><s id="id2741379"> Vi è un <lb></lb> Organo in una di queſte Camere chiamato <lb></lb> <foreign lang="la"><emph type="italics">Hydraulico</emph></foreign>, che ſenza opera di vento dato<lb></lb> gli a mano con mantici ha queſto uficio <lb></lb> dall'acqua con volgere certa chiave.</s><s id="id2741423"> Nel <lb></lb> ſecondo piano vi è un Teatro per Opere <lb></lb> aſſai ſignorile.</s><s id="id2741434"> Sono poi innumerabili gli <lb></lb> ſcherzi, e giuochi d'acque, e le copioſe <lb></lb> Fontane, Grotte, e altro, che in un tal <lb></lb> genere, sì dalla parte di mezzogiorno, co<lb></lb> me da quella di Tramontana, e ſotto il <lb></lb> Palazzo, e per lo Boſco ad ogni piccola <lb></lb> diſtanza trovanſi grazioſamente diſpoſte, <lb></lb> onde troppo lungo eſſendo il darne una <lb></lb> giuſta, ed adequata idea, a chi perſonal<lb></lb> mente non ſi porta a mirarle, meglio ſa<lb></lb> rà conſigliare il foreſtiero ad ivi portarſi, il <lb></lb> che agevolmente potrà fare ſpecialmente <lb></lb> nei tempi eſtivi, e di Primavera.</s><s id="id2741486"> Due <lb></lb> Eremi di gran devozione ſi trovano in,<lb></lb> queſte parti, il primo detto</s></p> <p id="id2741498" type="foot"><s id="id2741501"><foot.target id="a175"></foot.target>H 5 di-</s></p> <p id="id2741509" type="main"><s id="id2741513">MONTE SENARIO, ove ebbe miracoloſamen<lb></lb> te principio da' ſette Beati Romiti Nobili <lb></lb> Fiorentini la Religione de' Servi di Maria <lb></lb> Vergine, l'anno 1233. e quivi <expan abbr="San">S.</expan> Filppo <lb></lb> Benizi noſtro Cittadino, lungo tempo ſtet<lb></lb> <arrow.to.target n="a176"></arrow.to.target> <pb pagenum="179"></pb> te a far penitenza ſull'alto giogo di quel <lb></lb> Monte, veſtito di una folta ſelva di Abe<lb></lb> ti.</s><s id="id2741553"> In mezzo di eſſa ſta il Convento degli <lb></lb> Eremiti dell'Ordine da eſſo ampliato de' <lb></lb> Servi di Maria Vergine; e vedonſi nel re<lb></lb> cinto le ſette Grotte de' Beati Fondatori, <lb></lb> e quella del Santo Propagatore, ove fece<lb></lb> ro lunga dimora; coſe, che muovono lo <lb></lb> ſtupore inſieme, e la divozione.</s><s id="id2741582"> Il ſecon<lb></lb> do a piè del Monte Senario è l'antico, e <lb></lb> celebre</s></p> <p id="id2741593" type="foot"><s id="id2741597"><foot.target id="a176"></foot.target>te</s></p> <p id="id2741604" type="main"><s id="id2741608">MONASTERO DI BUONSOLLAZZO, tutto rin<lb></lb> novato dalla Real Munificenza di Conſimo <lb></lb> III. ove abitano in oggi Monaci Ciſtercien<lb></lb> ſi della ſtretta Oſſervanza, quivi riſtabilita <lb></lb> da' Monaci fatti venire dal medeſimo dalla <lb></lb> famoſa Badia della Trappa.</s><s id="id2741632"> Nel ritorno a <lb></lb> Firenze, quaſi tre miglia diſcoſto da Pra<lb></lb> tolino, ſulla mano diritta fuori della mae<lb></lb> ra ſtrada, vi è un</s></p> <p id="id2741648" type="main"><s id="id2741652">CONVENTO di Cappuccini, detto la Con<lb></lb> cezione di Maria Vergine, o i Cappuccini <lb></lb> di ſopra, a diſtinzione di quelli di Montu<lb></lb> ghi, che ſi chiamano i Cappuccini di ſotto. </s><lb></lb> <s id="id2741656">Dalla mano ſiniſtra, più inoltrandoſi verſo <lb></lb> Firenze ſi vede la bella Villa del Duca <lb></lb> Salviati di nuove delizie, ed ornamenti <lb></lb> magnifici arricchita, al Ponte alla Badia, <lb></lb> così detto, perchè quaſi in faccia, paſſato <lb></lb> il Ponte di Mugnone, ſi ſale per una drit<lb></lb> ta ſtrada alla </s></p> <p id="id2741960" type="foot"><s id="id2741964">H 6 BA-</s></p> <pb pagenum="180"></pb> <p id="id2741659" type="main"><s id="id2741663">BADIA DI SAN BARTOLOMMEO, ſervita lun<lb></lb> go tempo per Cattedrale di Fieſole, poi <lb></lb> ufiziata da' Monaci di San Benedetto: ma <lb></lb> eſſendo quaſi dal tempo, e dalle guerre in <lb></lb> poſitura di minacciar rovina, Coſimo de' <lb></lb> Medici Padre della Patria, ſopra quaſi le <lb></lb> rovine di quel Santuario, a proprie ſpeſe, <lb></lb> col diſegno di Filippo di Ser Brunelleſco, <lb></lb> fabbricò una bella Chieſa, e Monaſtero a' <lb></lb> Canonici Lateraneſi, che già vi erano, a <lb></lb> contemplazione di un tal Padre Don Ti<lb></lb> moteo da Verona eccellente Predicatore di <lb></lb> quell'Ordine, e per meglio godere la ſua <lb></lb> converſazione, vi fece un appartamento per <lb></lb> proprio uſo.</s><s id="id2741765"> Vi è una prezioſa Libreria con <lb></lb> Manoſcritti, e Libri da Canto fermo molto <lb></lb> ſingolari.</s><s id="id2741776"> Unita alla Chieſa vi è una Cap<lb></lb> pella, ove ſu martirizzato il Santo Veſcovo <lb></lb> di Fieſole Romolo, e ſi moſtrano alcune <lb></lb> gocciole di ſangue ſparſo nel ſuo Martirio; <lb></lb> vi è altresì un pozzo, che è una parte, <lb></lb> di un antico Cimiterio di Santi Martiri.</s><s id="id2741870"> In <lb></lb> detta Cappella vi ſi conſerva un miracoloſo <lb></lb> Crocifiſſo, il quale ſi dice per antica tradi<lb></lb> zione, che fu dato al Santo Veſcovo Ro<lb></lb> molo dall'Apoſtolo San Pietro, e che par<lb></lb> lò a San Filippo Benizzi con dirgli:</s> <s id="id2741779"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Vade <lb></lb> ad Fratres Matris meæ in Monte Senario.</emph></emph></foreign></s> <lb></lb> <s id="id2741781">Nel Refettorio di queſti Padri vi è una <lb></lb> pittura a freſco fatta da Giovanni da San <lb></lb> Giovanni, in cui vien rappreſentato Noſtro <lb></lb> Signore a Tavola ſervito da Angioli, molto <lb></lb> curioſa per la ſemplicità, quivi uſata dal <lb></lb> <arrow.to.target n="a178"></arrow.to.target> <pb pagenum="181"></pb> Pittore, per altro eccellentiſſimo.</s><s id="id2741938"> Non lun<lb></lb> gi da queſta inſigne Badia, ſono le magni<lb></lb> fiche Ville de' Palmieri, e de' Marcheſi Gua<lb></lb> dagni.</s><s id="id2741953"> E poi tirando a Tramontana vi è <lb></lb> una</s></p> <p id="id2741972" type="foot"><s id="id2741976"><foot.target id="a178"></foot.target>Pit-</s></p> <p id="id2741983" type="main"><s id="id2741987">CHIESETTA, ove ſi conſerva una mira<lb></lb> coloſiſſima Immagine d'un Crocifiſſo ritro<lb></lb> vato modernamente; e detto luogo ſi chia<lb></lb> ma Fonte Lucente, nominato dal Polizia<lb></lb> no nella Lamia; ed a Levante vi è</s></p> <p id="id2742009" type="main"><s id="id2742013">SAN DOMENICO, Chieſa dell'Ordine ſuo <lb></lb> più ſtretto, ove è Noviziato, e vivono con <lb></lb> grandiſſima eſemplarità molti Religioſi, i <lb></lb> quali hanno un comodo Convento fondato <lb></lb> intorno all'anno 1406. dal Beato Fra Gio<lb></lb> vanni Domenici a ſpeſe della nobiliſſima <lb></lb> Famiglia degli Agli, e quivi Sant'Antoni<lb></lb> no fu il primo, che veſtiſſe l'Abito di San <lb></lb> Domenico.</s><s id="id2742049"> Sono in queſta Chieſa alcune <lb></lb> Pitture buone: tra le antiche, ſi vede quel<lb></lb> la alla Cappella de' Gaddi della Coronazio<lb></lb> ne della Madonna di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Giovanni Ange<lb></lb> lico; quella della Natività di Pietro Perugi<lb></lb> no; e un'altra del Sogliani; fra le moder<lb></lb> ne quella della Nunziata di Jacopo da Em<lb></lb> poli, e tutta la volta della Chieſa dipinta <lb></lb> da Lorenzo del Moro.</s><s id="id2742085"> Poco ſopra ſalendo <lb></lb> il Monte, ſi vede una bella Villa fabbrica<lb></lb> ta già da Giovanni di Coſimo de' Medici <lb></lb> col diſegno di Michelozzo, la quale è in <lb></lb> oggi de' Borgherini; avendo l'iſteſſo Gio<lb></lb> <arrow.to.target n="a179"></arrow.to.target> <pb pagenum="182"></pb> vanni fatto col diſegno del medeſimo Mi <lb></lb> chelozzo fabbricare, poco ſopra alla ſua <lb></lb> Villa, una</s></p> <p id="id2742127" type="foot"><s id="id2742131"><foot.target id="a179"></foot.target>vanni</s></p> <p id="id2742139" type="main"><s id="id2742142">CHIESA, E CONVENTO A' FRATI DI SAN <lb></lb> GIROLAMO; i quali ebbero prencipio in Fi<lb></lb> renze da Carlo Conte di Montegranelli cir<lb></lb> ca l'anno 1407. che ha culto di Beato; <lb></lb> ma da Clemente IX, furono ſoppreſſi, ed <lb></lb> è poſſeduto in oggi detto luogo da' Bardi. </s><lb></lb> <s id="id2742146">In detta Chieſa è degno di oſſervazione <lb></lb> un Sepolcro di Franceſco Ferrucci Fieſolano <lb></lb> eccellente e ſingolare Scultore in Porfido, <lb></lb> nel quale ſi vede il ſuo ritratto da lui pure <lb></lb> ſcolpito in Porfido.</s><s id="id2742186"> Finalmente ſi giunge <lb></lb> ſopra la cima di Fieſole, ove è la</s></p> <p id="id2742195" type="main"><s id="id2742198">CATTEDRALE, la Canonica, ed il Palazzo <lb></lb> del Veſcovo di Fieſole; e non molto vi ſi <lb></lb> vede di antico, fuori che alcuni frammen<lb></lb> ti della Rocca, e delle Mura; avendo l'<lb></lb> anno 1010. i Fiorentini dato il ſacco, co<lb></lb> me è noto per le Storie, e demolito tutto. </s><lb></lb> <s id="id2742205">La Chieſa è fabbricata l'anno 1028. dal <lb></lb> Veſcovo Jacopo Bavaro, di diſegno Gotico. </s><lb></lb> <s id="id2742209">Nella Tribuna, o Altar maggiore, ſtata <lb></lb> traſportata nella parete a ſiniſtra entrando <lb></lb> in Chieſa, e collocata in un ornato di pietra <lb></lb> ſerena, vi ſi conſervano le Reliqnie di San<lb></lb> to Romolo in una caſſa di marmo miſchio, <lb></lb> la Teſta del quale, con un braccio ſi eſpo<lb></lb> ne il dì feſtivo di detto Santo.</s><s id="id2742260"> Vi ſono le <lb></lb> Reliquie ancora di quattro ſuoi compagni <lb></lb> <arrow.to.target n="a180"></arrow.to.target> <pb pagenum="183"></pb> martiri: buona parte della Teſta di San <lb></lb> Donato di Scozia Veſcovo di Fieſole, e la <lb></lb> Cattedra di Sant'Andrea Corſini, altro Veſ<lb></lb> covo di queſto luogo, la quale e ſpecie di <lb></lb> Reliquia, come ſtata di già occupata dal <lb></lb> Santo nelle ſacre funzioni Veſcovili.</s><s id="id2742302"> La <lb></lb> Tavola all'Altare di San Tommaſo della <lb></lb> Famiglia Guadagni, e di mano del Volter<lb></lb> rano; e l'intero, e baſſorillievo di mar<lb></lb> mo alla Cappella di Monſignor Salutati, è <lb></lb> opera di Mino da Fieſole, Scultore bene <lb></lb> accreditato de' ſuoi tempi; e quelle all'Al<lb></lb> tare di Mezzo tra le due ſcale ſono di ma<lb></lb> no di Andrea Ferucci pure da Fieſole.</s><s id="id2742338"> Nel<lb></lb> la Chieſa di</s></p> <p id="id2742345" type="foot"><s id="id2742349"><foot.target id="a180"></foot.target>mar-</s></p> <p id="id2742357" type="main"><s id="id2742360">SANT'ALESSANDRO,che in antico chia<lb></lb> mavaſi di San Pietro in Geruſalemme, vi <lb></lb> è il Corpo di detto Santo, che fu Veſco<lb></lb> vo di queſta Città, e martirizzato nel Bo<lb></lb> logneſe intorno all'anno 502.</s><s id="id2742380"> Incontro al<lb></lb> la Cattedrale ſi è il</s></p> <p id="id2742388" type="main"><s id="id2742392">PALAZZO del Veſcovo, che è Conte di <lb></lb> Turicchi, ed ha vaſta Dioceſi, e vi è un <lb></lb> molto ben regolato Seminario per i Che<lb></lb> rici.</s><s id="id2742407"> Sopra il più alto di Fieſole evvi un</s></p> <p id="id2742412" type="main"><s id="id2742416">CONVENTO di riformati di San Franceſco <lb></lb> aſſai grande, fondato dalla Famiglia del <lb></lb> Palagio, ove anticamente era la Rocca <lb></lb> de Fieſolani.</s><s id="id2742431"> La Tavola della Concezione <lb></lb> in detta Chieſa è di mano di Pietro di Co<lb></lb> <arrow.to.target n="a181"></arrow.to.target> <pb pagenum="184"></pb> ſimo, e ve ne ſono altre buone.</s><s id="id2742452"> Scen<lb></lb> dendo è la Chieſa di</s></p> <p id="id2742459" type="foot"><s id="id2742463"><foot.target id="a181"></foot.target>ſi-</s></p> <p id="id2742471" type="main"><s id="id2742474">SANTA MARIA POEMERANA, la quale ſe<lb></lb> condo l'Ammirato, veniva ad eſſere qua<lb></lb> ſi nel mezzo della Città di Fieſole.</s><s id="id2742487"> Ivi <lb></lb> ſono molte Indulgenze come lo dimoſtra <lb></lb> una Cartella di Marmo.</s><s id="id2742497"> Verſo Levante, <lb></lb> qualche tratto diſcoſto dalla Cattedrale, vi <lb></lb> è un altro</s></p> <p id="id2742509" type="main"><s id="id2742512">CONVENTO di Zoccolanti, detto alla <lb></lb> Doccia, fondato da Giuliano Davanzati noſtro <lb></lb> Cittadino: e tanto in queſto luogo, che <lb></lb> per l'adiacenti Colline non più diſcoſte da <lb></lb> Firenze di due miglia, vi ſono ſparſe Vil<lb></lb> le molto commode, e grandioſe.</s><s id="id2742537"> Piglian<lb></lb> do la ſtrada, che conduce alla ſopradetta <lb></lb> Badia di Canonici Lateraneſi, ſi giunge ad <lb></lb> altro Convento di Monache, detto</s></p> <p id="id2742552" type="main"><s id="id2742556">SANTA MARIA DEL FIORE DI LAPO, le qua<lb></lb> li vivono ſotto la Regola di Sant'Agoſti<lb></lb> no, ed in antico avevano il loro Conven<lb></lb> to, dov'è oggi quello de' riformati a Fie<lb></lb> ſole, circa l'anno 1334.</s><s id="id2742576"> Nella loro Chie<lb></lb> ſa non vi è di conſiderabile, ſe non la <lb></lb> Tavola di mano di Aleſſandro Allori, ove <lb></lb> è la Madonna con alcuni Santi, ed il Pa<lb></lb> dre Eterno.</s><s id="id2742595"> E di quivi ritornandoſene il <lb></lb> noſtro Foreſtiero in Firenze, ſi troverà fuo<lb></lb> ri della </s></p> <p id="id2742912" type="foot"><s id="id2742916">POR-</s></p> <pb pagenum="185"></pb> <p id="id2742598" type="main"><s id="id2742599">PORTA A PINTI, ove nella Chieſa di San <lb></lb> Gervagio è una Tavola di Santi di Tito; <lb></lb> e ſi può oſſervare la Villa de' Guadagni di <lb></lb> nobile Architettura, con altre molte.</s><s id="id2742905"> Quin<lb></lb> di andando alla</s></p> <p id="id2742923" type="main"><s id="id2742927">PORTA ALLA CROCE.</s><s id="id2742930"> Tutto quel tratto di <lb></lb> pianura, che vi è, paſſeggiando per la <lb></lb> ſtrada diritta, che conduce al Caſentino, e <lb></lb> in altri luoghi, è coltivata per la maggior <lb></lb> parte a Orti. La prima Villa ſulla ſiniſtra <lb></lb> mano è del Marcheſe del Monte.</s><s id="id2742954"> Poco <lb></lb> più in fu voltando per quella parte ſi tro<lb></lb> va un Convento di Monache detto</s></p> <p id="id2742966" type="main"><s id="id2742970">SAN SALVI, da cui piglia la denomina<lb></lb> zione l'adiacente pianura.</s><s id="id2742976"> Queſto fu già <lb></lb> uno de' primi Monaſterj de' Valombroſani, <lb></lb> che lo cederono alle Monache dette di Fa<lb></lb> enza l'anno 1529. nel dimolirſi un loro <lb></lb> antico Convento, per piantarvi la Fortez<lb></lb> za di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanbatiſta, volgarmente detta <lb></lb> da Baſſo, che vi è al preſente.</s><s id="id2743004"> Nel Refet<lb></lb> torio di eſſo Monaſtero di San Salvi, dall'<lb></lb> immortal pennello di Andrea dal Sarto, <lb></lb> ſi vide dipinto in un arco San Benedetto, <lb></lb> San Giovan Gualberto, San Salvi Veſcovo, <lb></lb> e San Bernardo degli Uberti Monaco, e <lb></lb> Cardinale; e nel mezzo in un tondo è <lb></lb> rappreſentata la Trinità.</s><s id="id2743034"> In faccia del me<lb></lb> deſimo v'è un cenacolo di noſtro Signo<lb></lb> re, che ſi reputa per la miglior pittura, <lb></lb> che Andrea faceſſe a' ſuoi giorni; anzi con<lb></lb> <arrow.to.target n="a183"></arrow.to.target> <pb pagenum="186"></pb> venendo rovinare per lo detto aſſedio con <lb></lb> molti altri ſuburbani Conventi, e Caſa<lb></lb> menti, anche la Chieſa di San Salvi, con <lb></lb> ſue abitazioni, a contemplazione di così <lb></lb> belle Pitture, fu il Refettorio laſciato in <lb></lb> piedi; ma per l'introdotta Clauſura di Mo<lb></lb> nache, non ſi poſſono vedere ſenza ſpe<lb></lb> cial licenza.</s><s id="id2743092"> Nella Chieſa vi è una Tavo<lb></lb> la con Criſto in Croce, e alcuni Santi di <lb></lb> mano di Franceſco Morandini da Poppi. </s><lb></lb> <s id="id2743096">Meno d'un miglio diſcoſto da San Salvi <lb></lb> ſi trova a piè di quegli ameni Poggi un <lb></lb> altro Convento di Monache detto</s></p> <p id="id2743117" type="foot"><s id="id2743120"><foot.target id="a183"></foot.target>ve-</s></p> <p id="id2743128" type="main"><s id="id2743132">SAN BALDASSARRE, che vivono ſotto la <lb></lb> Regola di Sant'Agoſtino; e ſalendo ſulla <lb></lb> ſiniſtra, ſe ne trova un altro dell'Ordine <lb></lb> di San Benedetto, intitolato</s></p> <p id="id2743148" type="main"><s id="id2743152">SAN MARTINO A MAIANO, ove è la Ta<lb></lb> vola dell'Altar maggiore dipinta dal Gril<lb></lb> landaio, beniſſimo conſervata.</s><s id="id2743233"> Per tutto <lb></lb> queſto tratto di Pianura, e di Colline ſi <lb></lb> vedono, come negli altri luoghi già de<lb></lb> ſcritti, belli Caſamenti, e Ville, che vi <lb></lb> poſſeggono i Vitelli, i Gaddi, Albizzi, Sal<lb></lb> viati, Bonſi, Cerretani, Franceſchi, ed i <lb></lb> Fiaſchi, e ſopra tutte Gamberaia, de' Cap<lb></lb> poni, che ha belliſſimi dintorni, e quelle <lb></lb> degli Strozzi, de' Pucci, degli Incontri, <lb></lb> e d'altri.</s><s id="id2743271"> Un'altra molto bella, ma non <lb></lb> terminata, vedeſi a Rovezzano de' Bartolini. <lb></lb> Fuori della </s></p> <arrow.to.target n="a184"></arrow.to.target> <pb pagenum="187"></pb> <p type="main"><s id="id2743275">PORTA A SAN NICCOLO', paſſato il Fiu<lb></lb> me, nominato dalla Chieſa Parrocchiale, <lb></lb> che è nel Borgo dentro Pianura,, abbon<lb></lb> dante di ottimi frutti nominata pian di Ri<lb></lb> poli, e tale ſi chiama una</s></p> <p id="id2743314" type="foot"><s id="id2743317"><foot.target id="a184"></foot.target>POR-</s></p> <p id="id2743325" type="main"><s id="id2743329">BADIA DI SAN BARTOLOMMEO de' Monaci <lb></lb> Valombroſani, che quaſi nel centro di que<lb></lb> ſto piano è poſta con un comodo Mona<lb></lb> ſtero, ove fa ſua reſidenza il generale di <lb></lb> quell'ordine, e fu già Monaſtero di Donne. </s><lb></lb> <s id="id2743333">Alla deſtra mano, voltando da una bella <lb></lb> Villa de' Marcheſi Niccolini, già de' ban<lb></lb> dini, in non molta diſtanza ſi vede il Mo<lb></lb> naſtero, detto il</s></p> <p id="id2743366" type="main"><s id="id2743370">PARADISO.</s><s id="id2743373"> Queſto è un venerabiliſſimo <lb></lb> Convento di Religioſe dell'Ordine di Santa <lb></lb> Brigida.</s><s id="id2743384"> Non vi è nella Chieſa coſa alcuna, <lb></lb> che meriti rifleſſione, fuorchè una Madon<lb></lb> na, che ſta in mezzo di Santa Brigida, e <lb></lb> di Sant'Antonino, di mano di Tom<lb></lb> maſo da San Frediano, Pittore molto ac<lb></lb> creditato de' ſuoi tempi.</s><s id="id2743408"> Un altro Coven<lb></lb> to detto.</s></p> <p id="id2743415" type="main"><s id="id2743419">SANTA MARIA DEL BIGALLO, è diſcoſto da <lb></lb> queſto più di due miglia, ſulla ſtrada mae<lb></lb> ſtra d'Arezzo per Levante, che fino al <lb></lb> 1503. ſi mantenne a uſo di Spedale di Pa<lb></lb> dronato de' Capitani del Bigallo, che da <lb></lb> eſſo preſero eglino un tal nome, e poi ce<lb></lb> duto fu alle Monache dette di Caſignano, <lb></lb> <arrow.to.target n="a185"></arrow.to.target> <pb pagenum="188"></pb> per la minacciante rovina dell'antico loro <lb></lb> Convento in quel luogo: e militano ſotto <lb></lb> la Regola di San Benedetto con grande oſ<lb></lb> ſervanza.</s><s id="id2743472"> Per tutto queſto delizioſo Piano, <lb></lb> e adiacenti Colline vi ſono Caſamenti, e <lb></lb> Ville molto belle, in ſpecie quelle de' Pit<lb></lb> ti, Uſimbardi, Palmieri, Marcheſi da Ca<lb></lb> ſtiglione, Ganacci, Marcheſi Capponi da <lb></lb> San Frediano, ed altri, tirando ſulla mano <lb></lb> diritta per la ſtrada maeſtra del Chianti, ſi <lb></lb> vedono le Ville de' Niccolini a Montauto, <lb></lb> e degli Ugolini a San Martino, che è bel<lb></lb> la oltremodo, e per l'altra parte le Ville <lb></lb> di Lonchio, e di Belmonte, che furono <lb></lb> del celebre Conte Lorenzo Magalotti, ora <lb></lb> de' Venturi.</s><s id="id2743522"> Poco più di cinque miglia da <lb></lb> Firenze diſcoſto ſi arriva a</s></p> <p id="id2743530" type="foot"><s id="id2743534"><foot.target id="a185"></foot.target>per</s></p> <p id="id2743542" type="main"><s id="id2743546">LAPEGGI, Villa già del Cardinale Fran<lb></lb> ceſco Maria de Medici, e dipoi della Gran <lb></lb> Principeſſa Violante Beatrice di Baviera, <lb></lb> degna di vederſi per i belli Appartamenti, <lb></lb> prezioſi quadri, e ricchi mobili, de' quali <lb></lb> e abbondantemente fornita.</s><s id="id2743569"> In una di quel<lb></lb> le ſtanze ſi ammira un copioſiſſimo nume<lb></lb> ro di vaſellamenti di fina Porcellana, diſ<lb></lb> poſta fra altre galanterie di gran pregio. </s><lb></lb> <s id="id2743572">Dalla parte di Tramontana in poca diſtan<lb></lb> za da Lappeggi, ſopra una bella eminenza <lb></lb> vi è Ligliano, Caſamento per l'Agente, o <lb></lb> Fattore di quella Tenuta, che ha Giardini <lb></lb> molto vaghi.</s><s id="id2743604"> Sopra di uno ſpogliato Pog<lb></lb> gio tra Mezzogiorno, e Levante, ſi vede la </s></p> <p id="id2744047" type="foot"><s id="id2744050">CHIE-</s></p> <pb pagenum="189"></pb> <p id="id2743609" type="main"><s id="id2743611">CHIESA DI SANTA MARIA DELL'IMPRUNE<lb></lb> TA, rinomatiſſima per la miracoloſa Im<lb></lb> magine di Maria Vergine, che vi è; e <lb></lb> che portata a proceſſione in tutte le paſſate <lb></lb> calamità nella Città noſtra, ſempre ſi ſono <lb></lb> ottenute le domandate grazie.</s><s id="id2743645"> Miracoloſiſſi<lb></lb> mo ſi è il ritrovamento di detta Immagine: <lb></lb> e quì ci piace di dirlo, quaſi come ce lo <lb></lb> riferiſce Franceſco Rondinelli nella Rela<lb></lb> zione dell'ultimo Contagio di Firenze. </s><lb></lb> <s id="id2743649">Volevano quei Popoli fare una Chieſa in <lb></lb> onore della Vergine, e poſta mano all'<lb></lb> opera, rovinava la notte quello, che lavo<lb></lb> ravano il giorno.</s><s id="id2743681"> Perlochè accortiſi, non <lb></lb> eſſer volontà di Dio, che ſi edificaſſe in <lb></lb> quel luogo la Chieſa, fatte orazioni, furo<lb></lb> no inſpirati a pigliar due Giovenchi non <lb></lb> domi, e appiccato loro al giogo alcune,<lb></lb> pietre, riſolverono, che dove ſi fermaſſe<lb></lb> ro, quivi per avventura ſarebbe ſtato il luo<lb></lb> go eletto da Dio per edificarla.</s><s id="id2743713"> I Gioven<lb></lb> chi ſtraſcinando le pietre, ſi fermarono in <lb></lb> quel piano; ove è la Chieſa al preſente, <lb></lb> ed i circoſtanti allora datiſi a cavare i fon<lb></lb> damenti, mentre che uno di quei mano<lb></lb> vali lavorava di forza, ſi udì una voce la<lb></lb> mentevole, onde tutti attoniti corſero qui<lb></lb> vi, e trovarono queſta Immagine di Maria <lb></lb> Vergine col Figliuolo in braccio.</s><s id="id2743749"> Queſta <lb></lb> tradizione vien confermata da un marmo <lb></lb> di baſſorilievo antichiſſimo, il quale è ſotto <lb></lb> il Tabernacolo della Madonna: dove ſcol<lb></lb> pito il ritrovamento di eſſa nella maniera <lb></lb> <arrow.to.target n="a187"></arrow.to.target> <pb pagenum="190"></pb> raccontata, eſſendo oſcuro il tempo preci<lb></lb> ſo, nel quale accadeſſe tal Prodigio.</s><s id="id2743855"> Vi ſo<lb></lb> no grandi Iudulgenze, e Privilegj concedu<lb></lb> ti da molti Pontefici, e nel giorno di San<lb></lb> to Luca vi è un gran concorſo di Popolo, <lb></lb> e vi ſi fa una groſſa Fiera.</s><s id="id2743874"> E' ufiziata la <lb></lb> detta Chieſa da dieci Cappellani con un <lb></lb> Pievano, che hanno l'obbligazione di dir<lb></lb> vi quotidianamente il Divino Ufizio, e fu <lb></lb> fondata dall'antica Famiglia de' Buondel<lb></lb> monti, che ſino al preſente hanno la libe<lb></lb> ra collazione di quelle Cappellanie, e l'ele<lb></lb> zione del Pievano.</s><s id="id2743905"> La Chieſa è in oggi tut<lb></lb> ta mutata, e riccamente adornata, con <lb></lb> Soffitta tutta meſſa a oro, rotta da tre qua<lb></lb> dri, che ſono ſtati fatti da tre de' più ec<lb></lb> cellenti Pittori di Firenze, il primo de' qua<lb></lb> li è di Tommaſo Redi, quello di mezzo <lb></lb> inſigne lavoro di Antonio Puglieſchi, ed il <lb></lb> terzo di Cammillo Sagreſtani.</s><s id="id2743937"> E' degna di <lb></lb> eſſer veduta la Sagreſtia, per la ricchezza <lb></lb> de' ſacri arredi, che ivi ſi conſervano; e <lb></lb> chi voleſſe più minuta informazione di tut<lb></lb> to ciò, che appartiene a queſta Chieſa, e <lb></lb> all'Immagine, che in eſſa ſi venera, e al<lb></lb> la devozione, che ſempre vi hanno avuta <lb></lb> i Fiorentini, potrà vederne le Memorie <lb></lb> Iſtoriche, ſtampate da Giuſeppe Manni in <lb></lb> Firenze l'anno 1713.</s><s id="id2743977"> All'intorno vi ſono <lb></lb> molti Caſamenti, e per tutto quel tratto <lb></lb> di ſtrada, che dalla ſuddetta Chieſa ricon<lb></lb> duce a Firenze.</s><s id="id2743992"> Camminando verſo la </s></p> <p id="id2744058" type="foot"><s id="id2744062"><foot.target id="a187"></foot.target>rac-</s></p> <p id="id2744070" type="foot"><s id="id2744073">POR-</s></p> <pb pagenum="191"></pb> <p id="id2743994" type="main"><s id="id2743996">PORTICELLA DI SAN GIORGIO, vi ſono <lb></lb> Ville molto belle; fra le quali quella a <lb></lb> Mezzomonte de' Principi Corſini nella qua<lb></lb> le ſonovi due sfondi degni di ſtima, uno <lb></lb> dell'Albano, e l'altro di Giovanni da San <lb></lb> Giovanni.</s><s id="id2744027"> Vi ſono Poſſeſſioni ben fornite <lb></lb> di Uliveti, e frutti d'ogni ſorte, e vi pro<lb></lb> ducono quei terreni ſquiſiti Vini.</s><s id="id2744039"> Ritorna<lb></lb> to in Firenze fuori</s></p> <p id="id2744081" type="main"><s id="id2744085">PORTICCIUOLA A SAN MINIATO, che è po<lb></lb> co diſtante da <expan abbr="San">S.</expan> Giorgio.</s><s id="id2744092"> Queſta per un' <lb></lb> erta ſalita, conduce a due Chieſe venera<lb></lb> biliſſime, e ad alcune Ville circonvicine.</s><s id="id2744104"> La <lb></lb> prima Chieſa in teſta alla ſalita è detta</s></p> <p id="id2744112" type="main"><s id="id2744116">SAN FRANCESCO AL MONTE, già de' Frati <lb></lb> Minori Oſſervanti, ora de' Padri del Ritiro <lb></lb> della Provincia Riformata di Toſcana, i <lb></lb> quali, levatine tutti gli ornamènti l'han<lb></lb> no ridotta ad uno ſtato di povera ſempli<lb></lb> cità, propria del loro inſtituto; la quale <lb></lb> con ottimo diſegno di Simone del Polla<lb></lb> juolo fu fatta fabbricare intorno all'anno <lb></lb> 1350. da Caſtello Quarateſi, come ne fa <lb></lb> fede un'Iſcrizione poſta davanti l'Altar <lb></lb> maggiore nel pavimento.</s><s id="id2744160"> Non ha, che <lb></lb> una ſola Navata con ſei Cappelle per parte <lb></lb> ed una di fianco all'Altar maggiore in den<lb></lb> tro, con ſuoi archi per di ſuora di Pietra <lb></lb> ruſtica, e ſuo Corniccione, che ricorre in<lb></lb> torno la Chieſa, e per l'arco maggiore <lb></lb> della Tribuna.</s><s id="id2744188"> La Tavola della Nunziata <lb></lb> <arrow.to.target n="a189"></arrow.to.target> <pb pagenum="192"></pb> è di mano di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico Domeni<lb></lb> cano, e quella della Natività di noſtro Si<lb></lb> gnore è di Giovanni Antonio Sogliani.</s><s id="id2744216"> Sop<lb></lb> ra la Porta della Sagreſtia la Pietà di terra <lb></lb> cotta è di mano di Luca della Robbia, e <lb></lb> accanto alla porta maggiore ſi oſſervi il <lb></lb> Buſto di marmo bianco di Marcello Virgi<lb></lb> lio Segretario della Repubblica Fiorentina, <lb></lb> e gran Letterato, con un bello Epitaffio, </s><lb></lb> <s id="id2744219">Queſta Chieſa è poſta in tale eminenza, e <lb></lb> vicinanza inſieme della Città, che quaſi in <lb></lb> pianta di quivi, e con pittoreſca proſpetti<lb></lb> va ſi gode, con una gran parte de' Villag<lb></lb> gi da noi ſin quì deſcritti.</s><s id="id2744263"> Dal ſuo Fon<lb></lb> datore fu raccomandata all'Arte de' Mer<lb></lb> catanti, e laſciato entrate pel ſuo manteni<lb></lb> mento.</s><s id="id2744277"> Uſcendo per la Porta del fianco di <lb></lb> detta Chieſa, e camminando pochi paſſi a <lb></lb> man ritta per una Porta della Fortezza, <lb></lb> che intorno all'anno 1526. con diſegno di <lb></lb> Michelagnolo Buonarruoti fu fatta, benchè <lb></lb> tirata a fine dal Tribolo, ſi arriva all'al<lb></lb> tra antichiſſima, e venerabiliſſima</s></p> <p id="id2744307" type="foot"><s id="id2744310"><foot.target id="a189"></foot.target>è di</s></p> <p id="id2744318" type="main"><s id="id2744322">CHIESA DI SAN MINIATO, poſta ſopra, e <lb></lb> nel mezzo di detta Fortezza, che per ogni <lb></lb> parte tutta ſi gode.</s><s id="id2744333"> Ma prima di deſcrive<lb></lb> re com'ella ſia al preſente, sì eſterior<lb></lb> mente, che interiormente; ci piace di non <lb></lb> paſſare ſotto ſilenzio alcuna notizia di ſua <lb></lb> grande antichità, e origine.</s><s id="id2744352"> Nella perſecu<lb></lb> zione de' Criſtiani ſotto Decio, trovandoſi <lb></lb> San Miniato con alcuni compagni a far <lb></lb> <arrow.to.target n="a190"></arrow.to.target> <pb pagenum="193"></pb> penitenza nel poggio, ove è oggi la ſua <lb></lb> Chieſa, che in quei tempi altro non v'era, <lb></lb> che un piccolo Oratorio dedicato all'Apo<lb></lb> ſtolo San Pietro, e all'intorno boſcaglia; <lb></lb> il Tiranno con doni, ed offerte d'ingran<lb></lb> dimento, lo tentò a rimuoverſi dalla Re<lb></lb> ligione Criſtiana, ma nulla valendo a fran<lb></lb> gere la coſtante Fede del Santo, dopo di<lb></lb> verſi martirj, da' quali per alcun tempo <lb></lb> Iddio lo preſervò, gli fece tagliar la teſta <lb></lb> in un luogo detto fino a' noſtri giorni San<lb></lb> ta Candida, detta dal Candidato de' Mar<lb></lb> tiri; ma il Santo preſala nelle mani paſsò <lb></lb> l'Arno, e ſalito in queſto Poggio, rendè <lb></lb> nel ſudderto Oratorio l'Anima a Dio: qui<lb></lb> vi fu ſeppellito il ſuo corpo; e da' Fioren<lb></lb> tini, poichè paleſemente divennero Criſtia<lb></lb> ni, fabbricata una Chieſa al ſuo Nome. </s><lb></lb> <s id="id2744358">Ma queſta sì nobile, e grande, che ſi ve <lb></lb> de al preſente, fu alzata nell'anno 1013. <lb></lb> a' 26. d'Aprile con conſiglio d'Ildebran<lb></lb> do Veſcovo Fiorentino, e coll'aſſenſo, e <lb></lb> perſuaſione di Sant'Arrigo primo Impera<lb></lb> dore, e ſecondo Re di Germania, e di <lb></lb> Santa Cunegonda ſua moglie, che la do<lb></lb> tarono di molte tenute, e con ſolenne <lb></lb> pompa vi fecero traslatare il Corpo di San <lb></lb> Miniato nell'Altare, che è ſotto le volta <lb></lb> della medeſima Chieſa; la quale da' Fioren<lb></lb> tini fu data in cura a' Conſoli dell'Arte <lb></lb> de' Mercatanti.</s><s id="id2744502"> E' ſpartita queſta in tre <lb></lb> navate, e vi ſono due ſcale di pietra ruſti<lb></lb> ca quaſi al mezzo della Chieſa, per dove <lb></lb> <arrow.to.target n="a191"></arrow.to.target> <pb pagenum="194"></pb> ſi ſale al Presbiterio, e Coro, fatto ſull'<lb></lb> antica coſtumanza della primitiva Chieſa. </s><lb></lb> <s id="id2744506">Queſto è tutto di marmi, e porfidi inta<lb></lb> gliati, e intramezzati; e dietro all'Altare <lb></lb> vi ſono cinque fineſtroni ſerrati di traſpa<lb></lb> rentiſſimo marmo; e nella lunetta ſemi<lb></lb> rotonda di Moſaico col Padre Eterno, ſi <lb></lb> vede a mano ſiniſtra l'Effigie di San Mi<lb></lb> niato.</s><s id="id2744560"> Davanti le volte, e ove elle ter<lb></lb> minano, pure iſolata vi è una Cappella <lb></lb> di marmo, fatta fare da Pietro de' Medici, <lb></lb> ove è un partimento d'ottangoli belliſſimo. <lb></lb> lavorato da Luca della Robbia.</s><s id="id2744579"> A man ſi<lb></lb> niſtra la belliſſima Cappella, che ſi vede <lb></lb> dedicata a San Jacopo di Portogallo, con <lb></lb> partimento tutto di marmi, e porfidi, co<lb></lb> me ſono la Cattedra Epiſcopale, e il Se<lb></lb> polcro, lavorati da Antonio Roſſellini Scul<lb></lb> tore di quei tempi rinomatiſſimo, e vi è <lb></lb> queſto Epitaffio:</s></p> <p id="id2744611" type="foot"><s id="id2744615"><foot.target id="a190"></foot.target>pe-</s></p> <p id="id2744622" type="foot"><s id="id2744626"><foot.target id="a191"></foot.target>I ſi</s></p> <p id="id2744634" type="main"><s id="id2744637"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Regia Stirps Iacobus nomen Luſitana propago <lb></lb> Inſignis ſorma ſumma pudicitia<lb></lb> Cardineus tituli morum nitor optima vita <lb></lb> Ifta fuere mihi mors juvenem rapuit.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2744666" type="main"><s id="id2744669"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Vixit An. XXV. M. XI. D. X. Obiit Anno <lb></lb> Salutis M. CCCC. LIX.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2744681" type="main"><s id="id2744684">Nella volta, chè è ſenza ſpigoli, l'iſteſſo <lb></lb> Luca della Robbia fece in quattro tondi ne' <lb></lb> Cantoni i quattro Evangeliſti, e in quello <lb></lb> di mezzo lo Spirito Santo.</s><s id="id2744699"> Di mano d'<lb></lb> Antonio del Pollajuolo è la Tavola a olio, <lb></lb> <arrow.to.target n="a192"></arrow.to.target> <pb pagenum="195"></pb> entrovi <expan abbr="San">S.</expan> Jacopo, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Euſtachio, e <expan abbr="San">S.</expan> Vin<lb></lb> cenzio: eſſendo di Pietro ſuo fratello alcu<lb></lb> ni Profeti dipinti a olio nel muro di detta <lb></lb> Cappella, ſiccome in un mezzo tondo la <lb></lb> Nunziata.</s><s id="id2744735"> E nella Sagreſtia alcune azioni <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto dipinte a freſco, ſono di <lb></lb> mano di Spinello Spinelli.</s><s id="id2744746"> Queſta Chieſa <lb></lb> di cui ſi è fatto lungo ragionamento, ſer<lb></lb> vita di Sepoltura a più Martiri, fu negli <lb></lb> antichi tempi ufiziata da' Monaci di <expan abbr="San">S.</expan> Ba<lb></lb> ſilio, poi da quelli di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto dell'<lb></lb> Ordine di Clugni, o Cluniacenſi, e fra <lb></lb> eſſi ſtette alcun tempo <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto <lb></lb> Fiorentino de' Signori di Petrojo dopo d'<lb></lb> avere magnanimamente perdonato al ne<lb></lb> mico, che aveva ammazzato Ugo ſuo fra<lb></lb> tello, riſcontratollo poco ſotto a San Miniato, <lb></lb> ove è una memoria del generoſo fatto già <lb></lb> noto, in un Tabernacolo con Iſcrizione, e <lb></lb> Crocifiſſo, che chinò la teſta, il quale era <lb></lb> in quei tempi nella ſuddetta Chieſa, nella <lb></lb> mentovata Cappella di mezzo, e ora in <lb></lb> quella di Santa Trinita dentro la Città de' <lb></lb> Monaci del ſuo Ordine, come è ſtato det<lb></lb> to in quel luogo.</s><s id="id2744824"> L' anno 1373. a' 27. del <lb></lb> meſe d'Agoſto ſotto Gregorio XI. uſciti <lb></lb> molto prima i Monaci Cluniacenſi di detta <lb></lb> Chieſa, vennero ad ufiziarla i Monaci bian<lb></lb> chi di Monte Uliveto, i quali vi ſtettero fi<lb></lb> no al 1542. che di quivi partirono al tem<lb></lb> po del Granduca Coſimo I. e in detta oc<lb></lb> caſione levarono le oſſa di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato.</s><s id="id2744857"> Era <lb></lb> tale la venerazione verſo queſto antichiſſimo <lb></lb> <arrow.to.target n="a193"></arrow.to.target> <pb pagenum="196"></pb> Tempio di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, che <expan abbr="San">S.</expan> Frediano Veſ<lb></lb> covo di Lucca ſoleva ogni anno col ſuo <lb></lb> Clero, nel giorno feſtivo di queſto Santo <lb></lb> Martire, andare a viſitarlo; e i Veſcovi <lb></lb> Fiorentini ebbero per coſtume in antico, <lb></lb> dopo aver preſo il lor ſolenne poſſeſſo, di <lb></lb> farvi immediatamente la Viſita.</s><s id="id2744903"> Quivi ſo<lb></lb> no ſtate modernamente fabbricate ſemplici, <lb></lb> ma comode ſtanze per uſo degli Eſercizj <lb></lb> ſpirituali di Sant'Ignazio, ſotto la direzio<lb></lb> ne de' Padri Geſuiti in varj tempi dell'an<lb></lb> no.</s><s id="id2744925"> E ciò baſti per iſtruzione al noſtro Fo<lb></lb> reſtiero, il quale ſi avverte, che oltre a' <lb></lb> nobiliſſimi Palagi, e ſontuoſe Chieſe, che <lb></lb> ſono nel Contado Fiorentino in maggior <lb></lb> diſtanza delle quì deſcritte, vi ſono i tre <lb></lb> famoſi Santuarj, cioè la Vallombroſa, il <lb></lb> Sacro Eremo di Camaldoli, e il Santo Mon<lb></lb> te dell'Alvernia, ove nel primo <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Gualberto, nel ſecondo <expan abbr="San">S.</expan> Romualdo, lun<lb></lb> ga penitenza fecero, e fondarono i loro <lb></lb> Ordini; e nel terzo <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco ricevè da <lb></lb> Gesù Criſto le Sacre Stimate; luoghi tutti <lb></lb> tre di ſingolariſſima devozione.</s></p> <p id="id2744979" type="foot"><s id="id2744983"><foot.target id="a192"></foot.target>entro-</s></p> <p id="id2744991" type="foot"><s id="id2744995"><foot.target id="a193"></foot.target>I 2 Tem-</s></p> <p id="id2745002" type="main"><s id="id2745006"><emph type="italics">IL FINE.</emph></s></p> <p id="id2745014" type="foot"><s id="id2745018">IN-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="197"></pb> <p id="id2745031" type="head"><s id="id2745035">INDICE</s></p> <p id="id2745039" type="main"><s id="id2745042">delle coſe più notabili, che ſono <lb></lb> deſcritte nel preſente Riſtretto.</s></p> <p id="id2745051" type="head"><s id="id2745055">A</s></p> <p id="id2745059" type="main"><s id="id2745062">A<emph type="italics">Bbandonati, Chieſa, e Conſervatorio.</emph> a car<lb></lb> te 80.</s></p> <p id="id2745077" type="main"><s id="id2745081"><emph type="italics">Abitazione degli Antinori,</emph> 142.</s></p> <p id="id2745091" type="main"><s id="id2745094"><emph type="italics">Arnaldi.</emph> 18.</s></p> <p id="id2745104" type="main"><s id="id2745108"><emph type="italics">Bargigli.</emph> 31.</s></p> <p id="id2745117" type="main"><s id="id2745121"><emph type="italics">Baroncini.</emph> 55.</s></p> <p id="id2745130" type="main"><s id="id2745134"><emph type="italics">Buonarroti.</emph> 49.</s></p> <p id="id2745143" type="main"><s id="id2745147"><emph type="italics">Caccini.</emph> 48.</s></p> <p id="id2745156" type="main"><s id="id2745160"><emph type="italics">Canigiani.</emph> 128.</s></p> <p id="id2745169" type="main"><s id="id2745173"><emph type="italics">Gabburri.</emph> 49.</s></p> <p id="id2745182" type="main"><s id="id2745186"><emph type="italics">Gondi.</emph> 28.</s></p> <p id="id2745195" type="main"><s id="id2745199"><emph type="italics">Martelli.</emph> 18.</s></p> <p id="id2745208" type="main"><s id="id2745212"><emph type="italics">Montalvi.</emph> 52.</s></p> <p id="id2745221" type="main"><s id="id2745225"><emph type="italics">Mozzi.</emph> 128.</s></p> <p id="id2745234" type="main"><s id="id2745238"><emph type="italics">Naldini.</emph> 28.</s></p> <p id="id2745248" type="main"><s id="id2745251"><emph type="italics">Nelli.</emph> 78.</s></p> <p id="id2745261" type="main"><s id="id2745264"><emph type="italics">Pazzi.</emph> 52.</s></p> <p id="id2745274" type="main"><s id="id2745277"><emph type="italics">Roffia.</emph> 48.</s></p> <p id="id2745287" type="main"><s id="id2745290"><emph type="italics">Roſſo.</emph> 143.</s></p> <p id="id2745300" type="main"><s id="id2745304"><emph type="italics">Scarlatti.</emph> 130.</s></p> <p id="id2745313" type="main"><s id="id2745317"><emph type="italics">Accademia degli Apatiſti.</emph> 53.</s></p> <p id="id2745327" type="main"><s id="id2745331"><emph type="italics">di Bottanica.</emph> 26.</s></p> <p id="id2745340" type="main"><s id="id2745344"><emph type="italics">della Cruſca.</emph> 53.</s></p> <p id="id2745353" type="foot"><s id="id2745357">I 4 <emph type="italics">Ac-</emph></s></p> <pb pagenum="198"></pb> <p id="id2745370" type="main"><s id="id2745374"><emph type="italics">Accademia Fiorentina.</emph> 53.</s></p> <p id="id2745387" type="main"><s id="id2745390"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Agata. Chieſa, e Monaſtero.</emph> 79.</s></p> <p id="id2745401" type="main"><s id="id2745405"><expan abbr="Sant'">S.</expan> <emph type="italics">Agoſtino. Chieſa, e Convento.</emph> 132.</s></p> <p id="id2745416" type="main"><s id="id2745420"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Aleſſandro. Chieſa di Fieſole.</emph> 183.</s></p> <p id="id2745430" type="main"><s id="id2745434"><emph type="italics">Aleſſandro Magno. Statua.</emph> 127.</s></p> <p id="id2745444" type="main"><s id="id2745448"><expan abbr="Sant'">S.</expan> <emph type="italics">Ambrogio, Chieſa, e Monaſtero.</emph> 49.</s></p> <p id="id2745460" type="main"><s id="id2745463"><emph type="italics"><expan abbr="Santi">SS.</expan> Apoſtoli. Chieſa,</emph> 93.</s></p> <p id="id2745473" type="main"><s id="id2745477"><emph type="italics">Archivio Fiorentino.</emph> 119.</s></p> <p id="id2745487" type="main"><s id="id2745490"><emph type="italics">Artimino. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 169.</s></p> <p id="id2745500" type="head"><s id="id2745504">B</s></p> <p id="id2745507" type="main"><s id="id2745511">B<emph type="italics">Adia di Buonſollazzo.</emph> a carte 179.</s></p> <p id="id2745522" type="main"><s id="id2745526"><emph type="italics">di Fieſole.</emph> 180.</s></p> <p id="id2745536" type="main"><s id="id2745539"><emph type="italics">di Firenze.</emph> 55.</s></p> <p id="id2745549" type="main"><s id="id2745552"><emph type="italics">di Ripoli.</emph> 187.</s></p> <p id="id2745562" type="main"><s id="id2745565"><emph type="italics">di Settimo.</emph> 161.</s></p> <p id="id2745575" type="main"><s id="id2745578"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Baldaſſarre. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 186.</s></p> <p id="id2745589" type="main"><s id="id2745593"><emph type="italics">Barco Reale.</emph> 169.</s></p> <p id="id2745602" type="main"><s id="id2745606"><emph type="italics">Baſe di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</emph> 69.</s></p> <p id="id2745616" type="main"><s id="id2745620"><emph type="italics">Bigallo. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 187.</s></p> <p id="id2745630" type="main"><s id="id2745634"><emph type="italics">Boldrone. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 173.</s></p> <p id="id2745644" type="head"><s id="id2745648">C</s></p> <p id="id2745651" type="main"><s id="id2745655">C<emph type="italics">Ampanile del Duomo.</emph> a carte 15.</s></p> <p id="id2745666" type="main"><s id="id2745670"><emph type="italics">di Palazzo Vecchio.</emph> 103.</s></p> <p id="id2745679" type="main"><s id="id2745683"><emph type="italics">Cappella de' Sereniſſimi Principi.</emph> 77.</s></p> <p id="id2745693" type="main"><s id="id2745697"><emph type="italics">di Palazzo Vecchio.</emph> 109.</s></p> <p id="id2745707" type="main"><s id="id2745710"><emph type="italics">degli Spagnuoli.</emph> 85.</s></p> <p id="id2745720" type="main"><s id="id2745724"><emph type="italics">Cappuccini di Montughi, Chieſa, e Convento.</emph> <lb></lb> 176.</s></p> <p id="id2745737" type="main"><s id="id2745741"><emph type="italics">di Sopra. Chieſa, e Convento.</emph> 179.</s></p> <p id="id2745751" type="main"><s id="id2745755"><emph type="italics">Carceri.</emph> 55. 67.</s></p> <p id="id2745764" type="main"><s id="id2745768"><emph type="italics">Careggi. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 176.</s></p> <p id="id2745778" type="main"><s id="id2745781"><emph type="italics">Carmine. Chieſa, e Convento.</emph> 143.</s></p> <p id="id2745792" type="foot"><s id="id2745795"><emph type="italics">Ca-</emph></s></p> <pb pagenum="199"></pb> <p id="id2745806" type="main"><s id="id2745810"><emph type="italics">Caſa del Viviani Mattematico.</emph> 81.</s></p> <p id="id2745824" type="main"><s id="id2745828"><emph type="italics">Caſcine.</emph> 165.</s></p> <p id="id2745837" type="main"><s id="id2745841"><emph type="italics">Caſino de' Principi Corſini.</emph> 86.</s></p> <p id="id2745851" type="main"><s id="id2745855"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco-</emph> 25.</s></p> <p id="id2745864" type="main"><s id="id2745868"><emph type="italics">del Marcheſe Riccardi.</emph> 81.</s></p> <p id="id2745878" type="main"><s id="id2745882"><emph type="italics">Caſtellina. Convento, e Chieſa.</emph> 169.</s></p> <p id="id2745892" type="main"><s id="id2745896"><emph type="italics">Caſtello. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 171.</s></p> <p id="id2745906" type="main"><s id="id2745910"><emph type="italics">Cavallerizza.</emph> 26.</s></p> <p id="id2745919" type="main"><s id="id2745923"><emph type="italics">Centauro. Statua.</emph> 121.</s></p> <p id="id2745932" type="main"><s id="id2745936"><emph type="italics">Certoſa, Chieſa, e Convento.</emph> 158.</s></p> <p id="id2745947" type="main"><s id="id2745950"><emph type="italics">Ceſtello. Chieſa, e Convento.</emph> 148.</s></p> <p id="id2745961" type="main"><s id="id2745965"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara. Chieſa, e Monaſtero.</emph> 143.</s></p> <p id="id2745975" type="main"><s id="id2745979"><emph type="italics">Cignale di Mercato nuovo.</emph> 126.</s></p> <p id="id2745988" type="main"><s id="id2745992"><emph type="italics">Colonna di <expan abbr="San">S.</expan> Felice in Piazza.</emph> 136.</s></p> <p id="id2746002" type="main"><s id="id2746006"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita.</emph> 131.</s></p> <p id="id2746015" type="main"><s id="id2746019"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</emph> 17.</s></p> <p id="id2746029" type="main"><s id="id2746032"><emph type="italics">di Mercato vecchio.</emph> 116.</s></p> <p id="id2746042" type="main"><s id="id2746046"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita.</emph> 91.</s></p> <p id="id2746055" type="main"><s id="id2746059"><emph type="italics">Compagnia del Gesù.</emph> 62.</s></p> <p id="id2746069" type="main"><s id="id2746072"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta detta lo Scalzo.</emph> 25.</s></p> <p id="id2746083" type="main"><s id="id2746086"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco.</emph> 79.</s></p> <p id="id2746096" type="main"><s id="id2746100"><emph type="italics">Concezione. Congrega.</emph> 33.</s></p> <p id="id2746109" type="main"><s id="id2746113"><emph type="italics">Conſervatorio de' Poveri.</emph> 80.</s></p> <p id="id2746123" type="main"><s id="id2746127"><emph type="italics">de' Fanciulli Orfani.</emph> 80.</s></p> <p id="id2746136" type="main"><s id="id2746140"><emph type="italics">Convertite. Chieſa, e Monaſtero.</emph> 149.</s></p> <p id="id2746150" type="main"><s id="id2746154"><emph type="italics">Corridore de' Pitti.</emph> 104,</s></p> <p id="id2746164" type="main"><s id="id2746168"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, Chieſa, e Convento.</emph> 59.</s></p> <p id="id2746178" type="main"><s id="id2746182"><emph type="italics">Cupola del Duomo.</emph> 8.</s></p> <p id="id2746191" type="head"><s id="id2746195">D</s></p> <p id="id2746198" type="main"><s id="id2746202">D<emph type="italics">Occia, Chieſa, e Convento.</emph> a carte 184.</s></p> <p id="id2746213" type="main"><s id="id2746217"><emph type="italics">Doccia, Villa del Ginori, ove è la fab<lb></lb> brica delle Porcellane.</emph> 174.</s></p> <p id="id2746231" type="foot"><s id="id2746234">I 4 <emph type="italics">S. Do-</emph></s></p> <pb pagenum="200"></pb> <p id="id2746248" type="main"><s id="id2746251"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Domenico di Fieſole. Chieſa, e Convento.</emph> <lb></lb> 181.</s></p> <p id="id2746268" type="main"><s id="id2746272"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Donato in Polveroſa, Chieſa, e Monaſte<lb></lb> ro.</emph> 165.</s></p> <p id="id2746286" type="main"><s id="id2746289"><emph type="italics">Duomo. Metropolitana.</emph> 7. <lb></lb> <emph type="italics">di Fieſole.</emph> 188.</s></p> <p id="id2746309" type="head"><s id="id2746312">F</s></p> <p id="id2746316" type="main"><s id="id2746320">F<emph type="italics">Abbrica degli Ufizj.</emph> a carte 93.</s></p> <p id="id2746331" type="main"><s id="id2746335"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Felice in Piazza. Chieſa, e Mona<lb></lb> ſiero.</emph> 138.</s></p> <p id="id2746348" type="main"><s id="id2746352"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita. Chieſa, e Monaſiero.</emph> 131.</s></p> <p id="id2746362" type="main"><s id="id2746366"><emph type="italics">Fieſole.</emph> 182.</s></p> <p id="id2746376" type="main"><s id="id2746380"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri. Oratorio, e Caſa,</emph> 59.</s></p> <p id="id2746390" type="main"><s id="id2746394"><emph type="italics">Fontana di Piazza del Granduca.</emph> 118.</s></p> <p id="id2746404" type="main"><s id="id2746407"><emph type="italics">Fonte Lucente. Chieſa.</emph> 181.</s></p> <p id="id2746417" type="main"><s id="id2746421"><emph type="italics">Fortezza da Baſſo.</emph> 80.</s></p> <p id="id2746431" type="main"><s id="id2746435"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Fieſole. Chieſa, e Convento.</emph> <lb></lb> 183.</s></p> <p id="id2746448" type="main"><s id="id2746452"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco al Monte. Chieſa, e Convento.</emph> <lb></lb> 191.</s></p> <p id="id2746465" type="main"><s id="id2746469"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola. Chieſa, e Convento.</emph> <lb></lb> 160.</s></p> <p id="id2746482" type="main"><s id="id2746485"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Frediano, Chieſa, e Monaſtero.</emph> 147.</s></p> <p id="id2746496" type="head"><s id="id2746500">G</s></p> <p id="id2746503" type="main"><s id="id2746507"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan></emph> G<emph type="italics">Aggio, Chieſa, e <expan abbr="Monastero">Monaſt.</expan>,</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 157.</s></p> <p id="id2746523" type="main"><s id="id2746527"><emph type="italics">Galleria di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 95.</s></p> <p id="id2746536" type="main"><s id="id2746540"><emph type="italics">Ghetto degli Ebrei.</emph> 118.</s></p> <p id="id2746550" type="main"><s id="id2746554"><emph type="italics">Giardino di Boboli.</emph> 136.</s></p> <p id="id2746563" type="main"><s id="id2746567"><emph type="italics">de' Salviati.</emph> 46.</s></p> <p id="id2746576" type="main"><s id="id2746580"><emph type="italics">de' Semplici.</emph> 25.</s></p> <p id="id2746589" type="main"><s id="id2746593"><emph type="italics">della Voga Loggia.</emph> 164.</s></p> <p id="id2746603" type="foot"><s id="id2746606"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan></emph></s></p> <pb pagenum="201"></pb> <p id="id2746617" type="main"><s id="id2746621"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta. Chieſa.</emph> 15.</s></p> <p id="id2746635" type="main"><s id="id2746639"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evangeliſta. Padri Geſuiti.</emph> 19.</s></p> <p id="id2746649" type="main"><s id="id2746653"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo. Chieſa.</emph> 132. 182.</s></p> <p id="id2746663" type="main"><s id="id2746667"><emph type="italics">Granaio pubblico.</emph> 149.</s></p> <p id="id2746676" type="main"><s id="id2746680"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gregorio. Chieſa, e Caſa.</emph> 130.</s></p> <p id="id2746690" type="main"><s id="id2746694"><emph type="italics">Guardaroba di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 108.</s></p> <p id="id2746704" type="head"><s id="id2746707">I</s></p> <p id="id2746711" type="main"><s id="id2746715"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan></emph> I<emph type="italics">Acopo ſopr'Arno. Chieſa.</emph> a carte 150.</s></p> <p id="id2746731" type="main"><s id="id2746735"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo tra' Foſſi. Chieſa.</emph> 58.</s></p> <p id="id2746745" type="main"><s id="id2746749"><emph type="italics">Imperiale. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 155.</s></p> <p id="id2746758" type="main"><s id="id2746762"><emph type="italics">Impruneta. Chieſa.</emph> 189.</s></p> <p id="id2746772" type="head"><s id="id2746776">L</s></p> <p id="id2746779" type="main"><s id="id2746783">L<emph type="italics">Apo. Chieſa, e Monaſtero.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 190.</s></p> <p id="id2746794" type="main"><s id="id2746798"><emph type="italics">Lappeggi. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 188.</s></p> <p id="id2746808" type="main"><s id="id2746812"><emph type="italics">Libreria di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 134.</s></p> <p id="id2746821" type="main"><s id="id2746825"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</emph> 74.</s></p> <p id="id2746834" type="main"><s id="id2746838"><emph type="italics">Magliabechiana.</emph> 94.</s></p> <p id="id2746848" type="main"><s id="id2746851"><emph type="italics">Marucelliana.</emph> 222.</s></p> <p id="id2746861" type="main"><s id="id2746864"><emph type="italics">dclla <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata.</emph> 45.</s></p> <p id="id2746874" type="main"><s id="id2746878"><emph type="italics">degli Strozzi.</emph> 150.</s></p> <p id="id2746887" type="main"><s id="id2746891"><emph type="italics">Loggia, detta de' Lanzi</emph> 109.</s></p> <p id="id2746900" type="main"><s id="id2746904"><emph type="italics">de' Tornaquinci.</emph> 90.</s></p> <p id="id2746914" type="main"><s id="id2746918"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo. Chieſa inſigne.</emph> 69.</s></p> <p id="id2746928" type="main"><s id="id2746931"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia, Chieſa, e Monuſtero.</emph> 164. 170.</s></p> <p id="id2746942" type="head"><s id="id2746946">M</s></p> <p id="id2746949" type="main"><s id="id2746953">M<emph type="italics">Adonna dello Pace. Chieſa</emph> a carte 154.</s></p> <p id="id2746964" type="main"><s id="id2746968"><emph type="italics">Magiſtrati di Firenze.</emph> 93.</s></p> <p id="id2746978" type="main"><s id="id2746982"><emph type="italics">Majano. Monaſero, e Chieſa.</emph> 186.</s></p> <p id="id2746992" type="main"><s id="id2746996"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Marco, Convento, e Chieſa.</emph> 22.</s></p> <p id="id2747006" type="main"><s id="id2747010"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria in Campo. Chieſa.</emph> 53.</s></p> <p id="id2747020" type="foot"><s id="id2747024">I 5 <emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Ma-</emph></s></p> <pb pagenum="202"></pb> <p id="id2747037" type="main"><s id="id2747040"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria di Candeli. Monaſtero, e Chieſa</emph> 48.</s></p> <p id="id2747055" type="main"><s id="id2747058"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 46.</s></p> <p id="id2747069" type="main"><s id="id2747073"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maggiore. Convento,e Chieſa.</emph> 122.</s></p> <p id="id2747083" type="main"><s id="id2747087"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella. Convento. e Chieſa.</emph> 82.</s></p> <p id="id2747098" type="main"><s id="id2747102"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Premerana. Chieſa di Fieſole.</emph> 184.</s></p> <p id="id2747112" type="main"><s id="id2747116"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria ſopr'Arno.</emph> 128.</s></p> <p id="id2747126" type="main"><s id="id2747130"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> <expan abbr="Maria">M.</expan> delle Selve. Chieſa, e Convento.</emph> 164.</s></p> <p id="id2747140" type="main"><s id="id2747144"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Marta. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 176.</s></p> <p id="id2747154" type="main"><s id="id2747158"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Mattino. Oratorio.</emph> 54.</s></p> <p id="id2747168" type="main"><s id="id2747171"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Matteo in Arcetri. <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan> e Chieſa.</emph> 156.</s></p> <p id="id2747182" type="main"><s id="id2747186"><emph type="italics">Mercato Nuovo.</emph> 126.</s></p> <p id="id2747195" type="main"><s id="id2747199"><emph type="italics">Vecchio.</emph> 118.</s></p> <p id="id2747208" type="main"><s id="id2747212"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michele Berteldi. Chieſa.</emph> 119.</s></p> <p id="id2747222" type="main"><s id="id2747226"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michele Visdomini. <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan> e Chieſa.</emph> 29.</s></p> <p id="id2747236" type="main"><s id="id2747240"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Miniato al Monte. Chieſa.</emph> 192.</s></p> <p id="id2747250" type="main"><s id="id2747254"><emph type="italics">Miracolo di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Amhrogio.</emph> 49.</s></p> <p id="id2747264" type="main"><s id="id2747267"><emph type="italics">Monaci Camaldolenſi,</emph> 33.</s></p> <p id="id2747277" type="main"><s id="id2747281"><emph type="italics">Ciſtercienſi.</emph> 148.</s></p> <p id="id2747291" type="main"><s id="id2747295"><emph type="italics">Monte Cucco.</emph> 129.</s></p> <p id="id2747304" type="main"><s id="id2747308"><emph type="italics">Gufoni. Villa.</emph> 159.</s></p> <p id="id2747318" type="main"><s id="id2747321"><emph type="italics">Senario. Eremo, e Chieſa.</emph> 178.</s></p> <p id="id2747604" type="main"><s id="id2747608"><emph type="italics">Uliveto, Monaſtero, e Chieſa.</emph> 160.</s></p> <p id="id2747619" type="head"><s id="id2747622">N</s></p> <p id="id2747626" type="main"><s id="id2747630"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan></emph> N<emph type="italics">Iccolò oltr'Arno. Chieſa.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 129.</s></p> <p id="id2747646" type="main"><s id="id2747650"><emph type="italics"><expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata. Chieſa, e Convento.</emph>34.</s></p> <p id="id2747660" type="head"><s id="id2747663">O</s></p> <p id="id2747667" type="main"><s id="id2747671">O<emph type="italics">Gniſſanti. Convento, e Chieſa.</emph> 87.</s></p> <p id="id2747682" type="main"><s id="id2747686"><emph type="italics">Origine di Firenze.</emph> 1.</s></p> <p id="id2747695" type="main"><s id="id2747699"><emph type="italics">Orſan-Michele. Chieſa.</emph> 114.</s></p> <p id="id2747709" type="main"><s id="id2747713"><emph type="italics">Opera del Duomo.</emph> 28.</s></p> <p id="id2747723" type="foot"><s id="id2747726"><emph type="italics">Pa-</emph></s></p> <pb pagenum="203"></pb> <p id="id2747744" type="head"><s id="id2747747">P</s></p> <p id="id2747751" type="main"><s id="id2747755">P<emph type="italics">Adri delle Scuole Pie.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 53.</s></p> <p id="id2747766" type="main"><s id="id2747769"><emph type="italics">Loro Noviziato al Pellegrino.</emph> 177.</s></p> <p id="id2747779" type="main"><s id="id2747783"><emph type="italics">Palazzo degli Albizi.</emph> 51.</s></p> <p id="id2747792" type="main"><s id="id2747796"><emph type="italics">degli Aleſſandri.</emph> 51.</s></p> <p id="id2747806" type="main"><s id="id2747810"><emph type="italics">degli Altoviti.</emph> 52.</s></p> <p id="id2747819" type="main"><s id="id2747823"><emph type="italics">Antinori.</emph> 119.</s></p> <p id="id2747832" type="main"><s id="id2747836"><emph type="italics">Arciveſcovo.</emph> 18.</s></p> <p id="id2747846" type="main"><s id="id2747849"><emph type="italics">Baldinucci.</emph> 50.</s></p> <p id="id2747859" type="main"><s id="id2747862"><emph type="italics">Bartolini.</emph> 91.</s></p> <p id="id2747872" type="main"><s id="id2747875"><emph type="italics">Beccuto Orlandini.</emph> 123.</s></p> <p id="id2747885" type="main"><s id="id2747889"><emph type="italics">Borgherini.</emph> 93.</s></p> <p id="id2747898" type="main"><s id="id2747902"><emph type="italics">Capponi.</emph> 22. 45. 128. 148.</s></p> <p id="id2747911" type="main"><s id="id2747915"><emph type="italics">Caſelli.</emph> 142.</s></p> <p id="id2747925" type="main"><s id="id2747928"><emph type="italics">Cerretani.</emph> 82.</s></p> <p id="id2747938" type="main"><s id="id2747942"><emph type="italics">Coppoli.</emph> 22.</s></p> <p id="id2747951" type="main"><s id="id2747955"><emph type="italics">Corſi.</emph> 118.</s></p> <p id="id2747964" type="main"><s id="id2747968"><emph type="italics">Corſini.</emph> 59. 86. 88.</s></p> <p id="id2747978" type="main"><s id="id2747981"><emph type="italics">Franceſchi.</emph> 133.</s></p> <p id="id2747991" type="main"><s id="id2747995"><emph type="italics">Gerini.</emph> 27.</s></p> <p id="id2748004" type="main"><s id="id2748008"><emph type="italics">Gherardeſca.</emph> 46.</s></p> <p id="id2748017" type="main"><s id="id2748021"><emph type="italics">Giacomini.</emph> 118.</s></p> <p id="id2748030" type="main"><s id="id2748034"><emph type="italics">Gianni.</emph> 129.</s></p> <p id="id2748043" type="main"><s id="id2748047"><emph type="italics">Ginori.</emph> 78.</s></p> <p id="id2748056" type="main"><s id="id2748060"><emph type="italics">Giugni.</emph> 33.</s></p> <p id="id2748070" type="main"><s id="id2748073"><emph type="italics">Gondi.</emph> 58.</s></p> <p id="id2748083" type="main"><s id="id2748086"><emph type="italics">Grifoni.</emph> 33.</s></p> <p id="id2748096" type="main"><s id="id2748099"><emph type="italics">Guadagni.</emph> 28. 46.</s></p> <p id="id2748109" type="main"><s id="id2748112"><emph type="italics">Guicciardini.</emph> 133.</s></p> <p id="id2748122" type="main"><s id="id2748126"><emph type="italics">Incontri.</emph> 28.</s></p> <p id="id2748135" type="main"><s id="id2748139"><emph type="italics">Malaſpina.</emph> 123.</s></p> <p id="id2748148" type="main"><s id="id2748152"><emph type="italics">Martellini.</emph> 31.</s></p> <p id="id2748161" type="main"><s id="id2748165"><emph type="italics">Martini.</emph> 123.</s></p> <p id="id2748174" type="foot"><s id="id2748178">I 6 <emph type="italics">Ma</emph></s></p> <pb pagenum="204"></pb> <p id="id2748190" type="main"><s id="id2748194"><emph type="italics">Palazzo Marucelli.</emph> 78.</s></p> <p id="id2748207" type="main"><s id="id2748211"><emph type="italics">Mondragone.</emph> 82.</s></p> <p id="id2748220" type="main"><s id="id2748224"><emph type="italics">Nero.</emph> 130.</s></p> <p id="id2748233" type="main"><s id="id2748237"><emph type="italics">Niccolini.</emph> 33.</s></p> <p id="id2748246" type="main"><s id="id2748250"><emph type="italics">Panciatichi.</emph> 21.</s></p> <p id="id2748260" type="main"><s id="id2748263"><emph type="italics">Pandolfini.</emph> 80.</s></p> <p id="id2748273" type="main"><s id="id2748276"><emph type="italics">Paſquali.</emph> 119.</s></p> <p id="id2748286" type="main"><s id="id2748290"><emph type="italics">Pecori.</emph> 43.</s></p> <p id="id2748299" type="main"><s id="id2748303"><emph type="italics">Pitti.</emph> 133.</s></p> <p id="id2748312" type="main"><s id="id2748316"><emph type="italics">Poteſtà.</emph> 55.</s></p> <p id="id2748325" type="main"><s id="id2748329"><emph type="italics">Pucci.</emph> 28. 29.</s></p> <p id="id2748338" type="main"><s id="id2748342"><emph type="italics">Ricaſoli.</emph> 178.</s></p> <p id="id2748352" type="main"><s id="id2748356"><emph type="italics">Riccardi.</emph> 20.</s></p> <p id="id2748365" type="main"><s id="id2748369"><emph type="italics">Ridolfi.</emph> 86.</s></p> <p id="id2748378" type="main"><s id="id2748382"><emph type="italics">Rinuccini.</emph> 142.</s></p> <p id="id2748391" type="main"><s id="id2748395"><emph type="italics">Rucellai.</emph> 88.</s></p> <p id="id2748404" type="main"><s id="id2748408"><emph type="italics">Salviati.</emph> 53.</s></p> <p id="id2748417" type="main"><s id="id2748421"><emph type="italics">Sera.</emph> 50.</s></p> <p id="id2748430" type="main"><s id="id2748434"><emph type="italics">Serriſtori.</emph> 130.</s></p> <p id="id2748444" type="main"><s id="id2748447"><emph type="italics">Spini.</emph> 91.</s></p> <p id="id2748457" type="main"><s id="id2748460"><emph type="italics">Strozzi.</emph> 51. 52. 90.</s></p> <p id="id2748470" type="main"><s id="id2748474"><emph type="italics">Tempi.</emph> 128.</s></p> <p id="id2748483" type="main"><s id="id2748487"><emph type="italics">Valori.</emph> 51.</s></p> <p id="id2748496" type="main"><s id="id2748500"><emph type="italics">Vecchio.</emph> 104.</s></p> <p id="id2748509" type="main"><s id="id2748513"><emph type="italics">Veſcovo di Fieſole.</emph> 182.</s></p> <p id="id2748523" type="main"><s id="id2748526"><emph type="italics">Vitelli.</emph> 129.</s></p> <p id="id2748536" type="main"><s id="id2748539"><emph type="italics">Ximenes.</emph> 46.</s></p> <p id="id2748549" type="main"><s id="id2748553"><emph type="italics">Zanchini.</emph> 150.</s></p> <p id="id2748562" type="main"><s id="id2748566"><emph type="italics"><expan abbr="San">S,</expan> Pancrazio. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 89.</s></p> <p id="id2748576" type="main"><s id="id2748580"><emph type="italics">Pandette Fiorentine.</emph> 108.</s></p> <p id="id2748589" type="main"><s id="id2748593"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Paolino, Convento, e Chieſa.</emph> 89.</s></p> <p id="id2748604" type="main"><s id="id2748607"><emph type="italics">Paradiſo, Monaſtero, e Chieſa.</emph> 187.</s></p> <p id="id2748618" type="main"><s id="id2748621"><emph type="italics">Petraia. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 168, </s></p> <p id="id2748650" type="foot"><s id="id2748654"><emph type="italics">Piaz-</emph></s></p> <pb pagenum="205"></pb> <p id="id2748623" type="main"><s id="id2748626"><emph type="italics">Piazza di Santa Croce.</emph> 65.</s></p> <p id="id2748665" type="main"><s id="id2748669"><emph type="italics">del Granduca.</emph> 104.</s></p> <p id="id2748678" type="main"><s id="id2748682"><emph type="italics">del Grano.</emph> 104.</s></p> <p id="id2748692" type="main"><s id="id2748695"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella.</emph> 86.</s></p> <p id="id2748705" type="main"><s id="id2748709"><emph type="italics">della Santiſſima Nunziata.</emph> 34.</s></p> <p id="id2748719" type="main"><s id="id2748722"><emph type="italics">de' Pitti.</emph> 133.</s></p> <p id="id2748732" type="main"><s id="id2748736"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pier Maggiore. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 30.</s></p> <p id="id2748746" type="main"><s id="id2748750"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Piero a Monticelli. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 161.</s></p> <p id="id2748761" type="main"><s id="id2748765"><emph type="italics">Poggio a Caiano. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 165.</s></p> <p id="id2748775" type="main"><s id="id2748779"><emph type="italics">Ponte alla Carraia.</emph> 149.</s></p> <p id="id2748788" type="main"><s id="id2748791"><emph type="italics">alle Grazie.</emph> 130.</s></p> <p id="id2748801" type="main"><s id="id2748804"><emph type="italics">a <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita.</emph> 149.</s></p> <p id="id2748814" type="main"><s id="id2748817"><emph type="italics">Vecchio.</emph> 127.</s></p> <p id="id2748827" type="main"><s id="id2748831"><emph type="italics">Porta alla Croce.</emph> 185.</s></p> <p id="id2748840" type="main"><s id="id2748844"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Frediano.</emph> 160.</s></p> <p id="id2748853" type="main"><s id="id2748857"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Gallo.</emph> 175.</s></p> <p id="id2748866" type="main"><s id="id2748870"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò.</emph> 187.</s></p> <p id="id2748880" type="main"><s id="id2748883"><emph type="italics">al Prato.</emph> 164.</s></p> <p id="id2748893" type="main"><s id="id2748896"><emph type="italics">Romana, o ſia di <expan abbr="San">S.</expan> Piero in Gattoli<lb></lb> no.</emph> 154.</s></p> <p id="id2748910" type="main"><s id="id2748914"><emph type="italics">Porticciola a San Giorgio.</emph> 191.</s></p> <p id="id2748923" type="main"><s id="id2748927"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Miniato.</emph> 191.</s></p> <p id="id2748936" type="main"><s id="id2748940"><emph type="italics">delle Mulina.</emph> 164.</s></p> <p id="id2748949" type="main"><s id="id2748953"><emph type="italics">a Pinti.</emph> 185.</s></p> <p id="id2748962" type="main"><s id="id2748966"><emph type="italics">Portico. Monaſiero, e Chieſa.</emph> 158.</s></p> <p id="id2748977" type="main"><s id="id2748980"><emph type="italics">Pratolino. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 177.</s></p> <p id="id2748990" type="main"><s id="id2748994"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Procolo. Chieſa.</emph> 54.</s></p> <p id="id2749004" type="head"><s id="id2749007">Q</s></p> <p id="id2749011" type="main"><s id="id2749015">Q<emph type="italics">Uiete, Conſervatorio, e Chieſa.</emph> <expan abbr="carte">car.</expan> 174.</s></p> <p id="id2749026" type="head"><s id="id2749030">R</s></p> <p id="id2749034" type="main"><s id="id2749037">R<emph type="italics">Uota Fiorentina.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 104.</s></p> <p id="id2749048" type="foot"><s id="id2749052"><emph type="italics">Sa-</emph></s></p> <pb pagenum="206"></pb> <p id="id2749069" type="head"><s id="id2749072">S</s></p> <p id="id2749076" type="main"><s id="id2749080">S<emph type="italics">Ala di Udienza.</emph> 109.</s></p> <p id="id2749091" type="main"><s id="id2749094"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvadore. Chieſa.</emph> 18.</s></p> <p id="id2749104" type="main"><s id="id2749108"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvi. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 185.</s></p> <p id="id2749119" type="main"><s id="id2749122"><emph type="italics">Serraglio de' Leoni.</emph> 27.</s></p> <p id="id2749132" type="main"><s id="id2749136"><emph type="italics">Seminario Fiorentino.</emph> 123.</s></p> <p id="id2749145" type="main"><s id="id2749149"><emph type="italics">Fieſolano.</emph> 189.</s></p> <p id="id2749159" type="main"><s id="id2749162"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Simone. Chieſa.</emph> 67.</s></p> <p id="id2749172" type="main"><s id="id2749176"><emph type="italics">Spedale de' Convaleſcenti.</emph> 86.</s></p> <p id="id2749186" type="main"><s id="id2749190"><emph type="italics">di San Giovanni di Dio.</emph> 88.</s></p> <p id="id2749199" type="main"><s id="id2749203"><emph type="italics">degl'Incurabili.</emph> 79.</s></p> <p id="id2749213" type="main"><s id="id2749216"><emph type="italics">degl'Innocenti.</emph> 33.</s></p> <p id="id2749226" type="main"><s id="id2749230"><emph type="italics">di San Marco per i Pellegrini.</emph> 79'</s></p> <p id="id2749240" type="main"><s id="id2749243"><emph type="italics">di Santa Maria Nuova.</emph> 29.</s></p> <p id="id2749253" type="main"><s id="id2749257"><emph type="italics">di San Matteo.</emph> 27.</s></p> <p id="id2749266" type="main"><s id="id2749270"><emph type="italics">de' Preti</emph> 79.</s></p> <p id="id2749279" type="main"><s id="id2749283"><emph type="italics">di San Tommaſo d'Aquino.</emph> 31.</s></p> <p id="id2749293" type="main"><s id="id2749297"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Spirito. Convento, e Chieſa.</emph> 139.</s></p> <p id="id2749307" type="main"><s id="id2749311"><emph type="italics">Spirito Santo. Monaſiero, e Chieſa.</emph> 132.</s></p> <p id="id2749321" type="main"><s id="id2749325"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Stefano Monaſiero, e Chieſa.</emph> 127.</s></p> <p id="id2749336" type="main"><s id="id2749339"><emph type="italics">Studio Fiorentino.</emph> 53.</s></p> <p id="id2749349" type="head"><s id="id2749353">T</s></p> <p id="id2749356" type="main"><s id="id2749360">T<emph type="italics">Eatro di Via del Cocomero</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 27.</s></p> <p id="id2749371" type="main"><s id="id2749374"><emph type="italics">di Via della Pergola.</emph> 137.</s></p> <p id="id2749384" type="main"><s id="id2749388"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita. Chieſa.</emph> 91.</s></p> <p id="id2749398" type="foot"><s id="id2749401">INDI-</s></p> <pb pagenum="207"></pb> <p id="id2749415" type="head"><s id="id2749419">INDICE</s></p> <p id="id2749423" type="main"><s id="id2749426">Degli Uomini Illuſtri nelle loro reſ<lb></lb> pettive Arti nominati nel pre<lb></lb> ſente Riſtretto.</s></p> <p id="id2749439" type="head"><s id="id2749443">A</s></p> <p id="id2749446" type="main"><s id="id2749450">A<emph type="italics">Lberti Leon Batiſia Architetto a carta</emph> <lb></lb> 42. 88.</s></p> <p id="id2749464" type="main"><s id="id2749468"><emph type="italics">Albertinelli Mariotto Pittore.</emph> 40. 159.</s></p> <p id="id2749477" type="main"><s id="id2749481"><emph type="italics">Albano Pittore</emph> 191.</s></p> <p id="id2749490" type="main"><s id="id2749494"><emph type="italics">Allori Agnolo Pittore.</emph> 43. 63. 74. 84. 140.</s></p> <p id="id2749504" type="main"><s id="id2749508"><emph type="italics">Aleſſandro Pittore, detto il Bronzino</emph> 19. <lb></lb> 23. 30. 40. 44. 62. 79. 84. 85. 130. <lb></lb> 141. 159. 166. 167. 184.</s></p> <p id="id2749525" type="main"><s id="id2749528"><emph type="italics">Criſtofano Pittore.</emph> 44. 92.</s></p> <p id="id2749538" type="main"><s id="id2749542"><emph type="italics">Ammannati Bartolommeo Scultore e Archi<lb></lb> tetto.</emph> 12. 19. 33. 111. 134. 149. <lb></lb> 171. 173.</s></p> <p id="id2749559" type="main"><s id="id2749562"><emph type="italics">Anderlini Pietro Pittore</emph> 18.</s></p> <p id="id2749572" type="main"><s id="id2749576"><emph type="italics">Andrea Piſano Scultore.</emph> 15.</s></p> <p id="id2749586" type="main"><s id="id2749590"><emph type="italics">Andreozzi Scultore.</emph> 40.</s></p> <p id="id2749599" type="main"><s id="id2749603"><emph type="italics">Arnolfo Pittore.</emph> 9' 56. 60. 104.</s></p> <p id="id2749613" type="main"><s id="id2749617"><emph type="italics">Aſpetti Tiziano Scultore.</emph> 93. 100.</s></p> <p id="id2749627" type="main"><s id="id2749631"><emph type="italics">Averani Benedetto.</emph> 51.</s></p> <p id="id2749640" type="head"><s id="id2749644">B</s></p> <p id="id2749648" type="main"><s id="id2749651">B<emph type="italics">Accio d'Agnolo Architetto.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 9. 50. <lb></lb> 67. 93. 142.</s></p> <p id="id2749665" type="main"><s id="id2749669"><emph type="italics">Baccio da Montelupo Scultore.</emph> 50. 115.</s></p> <p id="id2749678" type="main"><s id="id2749682"><emph type="italics">Baldovinetti Aleſſio Pittore.</emph> 38. 92.</s></p> <p id="id2749693" type="main"><s id="id2749696"><emph type="italics">Bandinelli Baccio Scultore.</emph> 11. 12. 41. 69. <lb></lb> 105. 107. 108.</s></p> <p id="id2749709" type="foot"><s id="id2749713"><emph type="italics">Bal-</emph></s></p> <pb pagenum="208"></pb> <p id="id2749724" type="main"><s id="id2749728"><emph type="italics">Baldinucci.</emph> 11. 111.</s></p> <p id="id2749740" type="main"><s id="id2749744"><emph type="italics">Del Barbiere Aleſſandro Pittore.</emph> 61.</s></p> <p id="id2749755" type="main"><s id="id2749758"><emph type="italics">Bardi Donato di Betto, detto Donatello Scul<lb></lb> tore.</emph> 6. 11. 15. 17. 18. 20. 90. 62. 72. <lb></lb> 73. 108. 109. 115. 138.</s></p> <p id="id2749775" type="main"><s id="id2749779"><emph type="italics">Barocci Jacopo, detto Vignola Architetto.</emph> <lb></lb> 131.</s></p> <p id="id2749791" type="main"><s id="id2749795"><emph type="italics">Fra Bartolomeo Pittore.</emph> 57. 72. 163.</s></p> <p id="id2749805" type="main"><s id="id2749808"><emph type="italics">Benedetto da Majano Scultore.</emph> 11. 64. <lb></lb> 90. 108.</s></p> <p id="id2749821" type="main"><s id="id2749825"><emph type="italics">Benedetto da Rovezzano Scultore.</emph> 12. 93. 144.</s></p> <p id="id2749834" type="main"><s id="id2749838"><emph type="italics">Berrettini Pietro da Cortona Pittore.</emph> 121. 135.</s></p> <p id="id2749848" type="main"><s id="id2749852"><emph type="italics">Di Bicci Lorenzo Pittore.</emph> 29. 128.</s></p> <p id="id2749861" type="main"><s id="id2749865"><emph type="italics">Bilivelti Antonio Pittore.</emph> 43. 61. 120. 122.</s></p> <p id="id2749875" type="main"><s id="id2749879"><emph type="italics">Bonechi Matteo Pittore.</emph> 45. 148.</s></p> <p id="id2749888" type="main"><s id="id2749892"><emph type="italics">Botticelli Sandro Pittore.</emph> 50. 140. 143.</s></p> <p id="id2749902" type="main"><s id="id2749905"><emph type="italics">Boſchi Fabbrizio Pittore.</emph> 24. 88.</s></p> <p id="id2749916" type="main"><s id="id2749919"><emph type="italics">Bronzino. Vedi Aleſſandro Allori.</emph></s></p> <p id="id2749928" type="main"><s id="id2749932"><emph type="italics">Buffalmacco Buonamico Pittore.</emph> 115.</s></p> <p id="id2749941" type="main"><s id="id2749945"><emph type="italics">Buonarruoti Filippo <expan abbr="Senatore">Senat.</expan> e Auditore.</emph> 44.</s></p> <p id="id2749955" type="main"><s id="id2749959"><emph type="italics">Michelagnolo Pittore, Scultore, Architetto, <lb></lb> e Poeta.</emph> 10. 14. 22. 48. 58. 69. <lb></lb> 71. 73. 76. 93. 96. 102. 105. 107. <lb></lb> 113. 137. 140. 192.</s></p> <p id="id2749978" type="main"><s id="id2749982"><emph type="italics">Buontalenti Bernardo Architetto.</emph> 25. 29. 33. <lb></lb> 53. 95. 104. 137. 169. 175.</s></p> <p id="id2749995" type="main"><s id="id2749998"><emph type="italics">Franceſco Architetto.</emph> 175.</s></p> <p id="id2750008" type="main"><s id="id2750012"><emph type="italics">Butteri Giammaria Pittore.</emph> 87. 146.</s></p> <p id="id2750022" type="head"><s id="id2750025">C</s></p> <p id="id2750029" type="main"><s id="id2750033">C<emph type="italics">Accini Giovanni Architetto.</emph> a carte 36. <lb></lb> 53. 92. 122. 141. 150: 166.</s></p> <p id="id2750047" type="main"><s id="id2750050"><emph type="italics">Caliari Paolo detto il Veroneſe. Pittore.</emph> 102.</s></p> <p id="id2750061" type="main"><s id="id2750065"><emph type="italics">Di Cambio Arnolſo Architetto.</emph> 9. 56. 60. 104.</s></p> <p id="id2750075" type="foot"><s id="id2750079"><emph type="italics">Ca-</emph></s></p> <pb pagenum="209"></pb> <p id="id2750090" type="main"><s id="id2750093"><emph type="italics">Caparra.... Scultore.</emph> 91.</s></p> <p id="id2750106" type="main"><s id="id2750110"><emph type="italics">Caracci Annibale. Pittore.</emph> 102.</s></p> <p id="id2750120" type="main"><s id="id2750124"><emph type="italics">Carletti.... Pittore.</emph> 132.</s></p> <p id="id2750133" type="main"><s id="id2750137"><emph type="italics">Carlo Aretino Scultore.</emph> 10.</s></p> <p id="id2750146" type="main"><s id="id2750150"><emph type="italics">Del Caſtagno Andrea Pittore.</emph> 10. 53.</s></p> <p id="id2750160" type="main"><s id="id2750164"><emph type="italics">Cateni <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Camillo Scultore.</emph> 40.</s></p> <p id="id2750174" type="main"><s id="id2750177"><emph type="italics">Del Cavalier Batiſia Scultore.</emph> 60.</s></p> <p id="id2750188" type="main"><s id="id2750192"><emph type="italics">Cavallini Pietro Pittore.</emph> 23. 35.</s></p> <p id="id2750201" type="main"><s id="id2750205"><emph type="italics">Cellini Benvenuto Scultore.</emph> 110.</s></p> <p id="id2750214" type="main"><s id="id2750218"><emph type="italics">Cerruti.... Architetto.</emph> 148.</s></p> <p id="id2750228" type="main"><s id="id2750232"><emph type="italics">Chiaviſtelli Jacopo Pittore.</emph> 47.</s></p> <p id="id2750242" type="main"><s id="id2750245"><emph type="italics">Cigoli Lodovico Pittore.</emph> 23. 49. 51. 53. <lb></lb> 60. 61. 82. 90. 106. 122. 158.</s></p> <p id="id2750258" type="main"><s id="id2750262"><emph type="italics">Cimabue Giovanni Pittore.</emph> 63. 84.</s></p> <p id="id2750272" type="main"><s id="id2750275"><emph type="italics">Cioli Valerio Scultore.</emph> 60. 138. 182.</s></p> <p id="id2750285" type="main"><s id="id2750289"><emph type="italics">Ciocchi Filippo Architetto.</emph> 41. 42.</s></p> <p id="id2750298" type="main"><s id="id2750302"><emph type="italics">Ciurini Bernardino Architetto.</emph> 31. 55.</s></p> <p id="id2750312" type="main"><s id="id2750315"><emph type="italics">Di Credi Lorenzo Pittore.</emph> 11. 25. 140. 148.</s></p> <p id="id2750325" type="main"><s id="id2750329"><emph type="italics">Curradi. Scultore</emph> 79. 113.</s></p> <p id="id2750339" type="head"><s id="id2750342">D</s></p> <p id="id2750346" type="main"><s id="id2750350">D<emph type="italics">El Dadda Romolo Scultore.</emph> a carte 91.</s></p> <p id="id2750360" type="main"><s id="id2750364"><emph type="italics">Dandini Pietro Pittore.</emph> 40. 41. 44. 48. 99. <lb></lb> 123. 148.</s></p> <p id="id2750377" type="main"><s id="id2750381"><emph type="italics">Danti Vincenzio Scultore.</emph> 16.</s></p> <p id="id2750390" type="main"><s id="id2750394"><emph type="italics">Donatello. Vedi Bardi.</emph></s></p> <p id="id2750402" type="main"><s id="id2750406"><emph type="italics">Doſi <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Architetto.</emph> 18. 62. 84. 119.</s></p> <p id="id2750416" type="head"><s id="id2750420">E</s></p> <p id="id2750423" type="main"><s id="id2750427">E<emph type="italics">Mpoli Pittore,</emph> a carte 29. 41. 54. 71. <lb></lb> 74. 84. 98. 128. 139.</s></p> <p id="id2750441" type="head"><s id="id2750445">F</s></p> <p id="id2750448" type="main"><s id="id2750452">F<emph type="italics">Alconieri <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Paolo Architetto</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 28. <lb></lb> 133.</s></p> <p id="id2750473" type="main"><s id="id2750477"><emph type="italics">Ferretti Giovanni Pittore.</emph> 11. 56. 99.</s></p> <p id="id2750487" type="foot"><s id="id2750490"><emph type="italics">Ferri</emph></s></p> <pb pagenum="210"></pb> <p id="id2750502" type="main"><s id="id2750506"><emph type="italics">Ferri Antonio Architetto.</emph> 89.</s></p> <p id="id2750519" type="main"><s id="id2750523"><emph type="italics">Ciro Pittore.</emph> 48. 135.</s></p> <p id="id2750532" type="main"><s id="id2750536"><emph type="italics">Ferucci Andrea Scultore.</emph> 12. 183.</s></p> <p id="id2750545" type="main"><s id="id2750549"><emph type="italics">Pranceſco Scultore</emph> 182.</s></p> <p id="id2750559" type="main"><s id="id2750563"><emph type="italics">Ficherelli Pittore detto ripoſo.</emph> 29.</s></p> <p id="id2750573" type="main"><s id="id2750577"><emph type="italics">Filippo di Ser Brunelleſco Pittore e Architet<lb></lb> to.</emph> 9. 11. 32. 34. 52. 65. 71. 73. 84. <lb></lb> 133. 139. 180.</s></p> <p id="id2750594" type="main"><s id="id2750598"><emph type="italics">Foggini Giovan Batiſta Scultore e Architetto</emph> <lb></lb> 20. 40. 44. 48. 63. 81. 99. 118. 145. <lb></lb> 144. 148.</s></p> <p id="id2750614" type="main"><s id="id2750618"><emph type="italics">Giulio Architetto.</emph> 63.</s></p> <p id="id2750627" type="main"><s id="id2750631"><emph type="italics">Vincenzio Scultore.</emph> 64.</s></p> <p id="id2750641" type="main"><s id="id2750644"><emph type="italics">Fontana <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Carlo Architetto.</emph> 21. 45.</s></p> <p id="id2750654" type="main"><s id="id2750658"><emph type="italics">Fortini Anton Maria Scultore.</emph> 63.</s></p> <p id="id2750667" type="main"><s id="id2750671"><emph type="italics">Gioacchino Scultore.</emph> 58.</s></p> <p id="id2750681" type="main"><s id="id2750684"><emph type="italics">Francavilla Pietro Scultore.</emph> 24. 62. 146.</s></p> <p id="id2750694" type="main"><s id="id2750698"><emph type="italics">Franceſchini Baldaſſarre detto il Volterrano.</emph> <lb></lb> 30. 39. 40. 41. 42. 46. 51. 62. 81. <lb></lb> 122. 131. 170. 171. 182.</s></p> <p id="id2750715" type="main"><s id="id2750718"><emph type="italics">Franceſco da San Gallo Scultore.</emph> 10. 44. <lb></lb> 74. 116.</s></p> <p id="id2750732" type="main"><s id="id2750735"><emph type="italics">Franchi Antonio Pittore.</emph> 148.</s></p> <p id="id2750745" type="main"><s id="id2750749"><emph type="italics">Franciabigio.... Pittore.</emph> 25. 38. 50. 140. <lb></lb> 166. 167.</s></p> <p id="id2750761" type="head"><s id="id2750765">G</s></p> <p id="id2750769" type="main"><s id="id2750772">G<emph type="italics">Abbiani Anton Domenico Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> <lb></lb> 48. 58. 89. 123. 132. 135. 148. 168.</s></p> <p id="id2750787" type="main"><s id="id2750790"><emph type="italics">Gaddi Agnolo Pittore.</emph> 116.</s></p> <p id="id2750800" type="main"><s id="id2750804"><emph type="italics">Taddeo Pittore.</emph> 85. 114. 126.</s></p> <p id="id2750813" type="main"><s id="id2750817"><emph type="italics">Galletti <expan abbr="Padre">P.</expan> Filippo Maria Teatino Pittore.</emph> <lb></lb> 120.</s></p> <p id="id2750829" type="foot"><s id="id2750833"><emph type="italics">Galli</emph></s></p> <pb pagenum="211"></pb> <p id="id2750845" type="main"><s id="id2750848"><emph type="italics">Galli Bibbiena Antonio Pittore e Architetto.</emph> <lb></lb> 32.</s></p> <p id="id2750864" type="main"><s id="id2750868"><emph type="italics">Del Garbo Raffaello Pittore.</emph> 71. 161.</s></p> <p id="id2750878" type="main"><s id="id2750881"><emph type="italics">Garzia Giovanni Pittore.</emph> 88.</s></p> <p id="id2750891" type="main"><s id="id2750895"><emph type="italics">Gherardini Aleſſandro Pittore.</emph> 32. 50. 56. <lb></lb> 59. 89. 123. 148.</s></p> <p id="id2750908" type="main"><s id="id2750912"><emph type="italics">Gherardoun.... Pittore Olandeſe.</emph> 102.</s></p> <p id="id2750922" type="main"><s id="id2750926"><emph type="italics">Ghiberti Lorenzo Scultore.</emph> 12. 15. 115.</s></p> <p id="id2750936" type="main"><s id="id2750939"><emph type="italics">Gianrè Domenico Pittore.</emph> 32. 41.</s></p> <p id="id2750949" type="main"><s id="id2750953"><emph type="italics">Giordano Luca Pittore.</emph> 21. 32. 48. 135. <lb></lb> 146. 155.</s></p> <p id="id2750966" type="main"><s id="id2750970"><emph type="italics">Giotto Pittore.</emph> 8. 15. 63. 114. 140.</s></p> <p id="id2750979" type="main"><s id="id2750983"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">Fr.</expan> Giovanni Pittore.</emph> 139.</s></p> <p id="id2750993" type="main"><s id="id2750996"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">Fr.</expan> Giovanni Angelico Pittore.</emph> 187. 148.</s></p> <p id="id2751006" type="main"><s id="id2751010"><emph type="italics">Giovanni d'Antonio detto Nanni Scultore.</emph> <lb></lb> 115.</s></p> <p id="id2751022" type="main"><s id="id2751026"><emph type="italics">Giovan Bologna Scultore.</emph> 23. 33. 43. 110. <lb></lb> 112. 116. 121. 124. 137.</s></p> <p id="id2751039" type="main"><s id="id2751042"><emph type="italics">Giovanni da Piſa Scultore.</emph> 8.</s></p> <p id="id2751052" type="main"><s id="id2751056"><emph type="italics">Giovannozzi Pietro Architetto.</emph> 50.</s></p> <p id="id2751066" type="main"><s id="id2751069"><emph type="italics">Giuliano di Baccio di Agnolo.</emph> 11.</s></p> <p id="id2751079" type="main"><s id="id2751083"><emph type="italics">Giuliano da San Gallo Architetto.</emph> 58. 166.</s></p> <p id="id2751092" type="main"><s id="id2751096"><emph type="italics">Gori Dottore Anton Franceſco.</emph> 103.</s></p> <p id="id2751106" type="main"><s id="id2751110"><emph type="italics">Gregori Carlo Inciſore in Rame.</emph> 104.</s></p> <p id="id2751120" type="main"><s id="id2751124"><emph type="italics">Ghirlandajo Ridolfo Pittore.</emph> 8. 49. 83. 92. <lb></lb> 109. 132. 139. 140. 141. 147. 186.</s></p> <p id="id2751137" type="main"><s id="id2751141"><emph type="italics">Domenico Pittore.</emph> 162.</s></p> <p id="id2751151" type="main"><s id="id2751154"><emph type="italics">Ghiberti Lorenzo</emph> 12. 15.</s></p> <p id="id2751164" type="main"><s id="id2751168"><emph type="italics">Griſon Giuſeppe Pittore.</emph> 42.</s></p> <p id="id2751178" type="head"><s id="id2751182">H</s></p> <p id="id2751185" type="main"><s id="id2751189">H<emph type="italics">ugford Ignazio Pittore.</emph> 120.</s></p> <p id="id2751200" type="head"><s id="id2751204">I</s></p> <p id="id2751207" type="main"><s id="id2751211">I<emph type="italics">Acopo del Caſentino Pittore</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 116. 169.</s></p> <p id="id2751223" type="foot"><s id="id2751226"><emph type="italics">Ia-</emph></s></p> <pb pagenum="212"></pb> <p id="id2751237" type="main"><s id="id2751241"><emph type="italics">Iacopo da Empoli Pittore.</emph> 181.</s></p> <p id="id2751254" type="main"><s id="id2751258"><emph type="italics">Iacopo da Pontormo.</emph> 29. 38. 63. 86. 131 <lb></lb> 158. 166. 167. 171.</s></p> <p id="id2751271" type="head"><s id="id2751275">L</s></p> <p id="id2751278" type="main"><s id="id2751282">L<emph type="italics">Andini Taddeo Scultore</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 141. 150.</s></p> <p id="id2751293" type="main"><s id="id2751297"><emph type="italics">Lapi Niccolò Franceſco Pittore.</emph> 57.</s></p> <p id="id2751307" type="main"><s id="id2751311"><emph type="italics">Ligozzi Jacopo Pittore.</emph> 62. 83. 88. 106.</s></p> <p id="id2751321" type="main"><s id="id2751325"><emph type="italics">Lippi Fra Filippo Pittore.</emph> 49. 56. 83. 142.</s></p> <p id="id2751334" type="main"><s id="id2751338"><emph type="italics">Lippi Lorenzo Pittore.</emph> 148.</s></p> <p id="id2751348" type="main"><s id="id2751352"><emph type="italics">Lomi Aurelio Pittore.</emph> 140.</s></p> <p id="id2751361" type="main"><s id="id2751365"><emph type="italics">Lorenzi Stoldo Scultore.</emph> 137.</s></p> <p id="id2751374" type="main"><s id="id2751378"><emph type="italics">Lotti Carlo Pittore</emph> 40.</s></p> <p id="id2751388" type="head"><s id="id2751392">M</s></p> <p id="id2751395" type="main"><s id="id2751399">M<emph type="italics">Acchietti Girolamo Pittore</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 71. 73. <lb></lb> 83. 144.</s></p> <p id="id2751413" type="main"><s id="id2751416"><emph type="italics">Mannajoni Giulio Ingegnere e Pittore.</emph> 32.</s></p> <p id="id2751426" type="main"><s id="id2751430"><emph type="italics">Mannozzi Giovanni detto Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Gio<lb></lb> vanni Pittore.</emph> 62. 67. 68. 87. 92. 97. <lb></lb> 127. 139. 165. 180. 191.</s></p> <p id="id2751447" type="main"><s id="id2751451"><emph type="italics">Maratta Carlo Pittore.</emph> 89.</s></p> <p id="id2751460" type="main"><s id="id2751464"><emph type="italics">Marcellini Carlo Scultore.</emph> 40. 47. 145.</s></p> <p id="id2751474" type="main"><s id="id2751478"><emph type="italics">Marcello Provenzale Pittore.</emph> 131.</s></p> <p id="id2751487" type="main"><s id="id2751491"><emph type="italics">Marinari Onorio Pittore.</emph> 58. 67. 122.</s></p> <p id="id2751500" type="main"><s id="id2751504"><emph type="italics">Martinelli Pittore.</emph> 113.</s></p> <p id="id2751514" type="main"><s id="id2751518"><emph type="italics">Maſaccio Pittore.</emph> 144.</s></p> <p id="id2751527" type="main"><s id="id2751531"><emph type="italics">Maſolino Pittore.</emph> 144.</s></p> <p id="id2751541" type="main"><s id="id2751545"><emph type="italics">Di Meglio Iacopo Pittore.</emph> 61. 130.</s></p> <p id="id2751554" type="main"><s id="id2751558"><emph type="italics">Memmi Simone Pittore.</emph> 85.</s></p> <p id="id2751568" type="main"><s id="id2751571"><emph type="italics">Meucci Vincenzio Pittore.</emph> 18. 42. 56. 74. 82.</s></p> <p id="id2751581" type="main"><s id="id2751585"><emph type="italics">Meus Livio Pittore.</emph> 155. 176.</s></p> <p id="id2751595" type="main"><s id="id2751598"><emph type="italics">Michelozzi Michelozzo Architetto.</emph> 20. 24. <lb></lb> 39. 86. 105. 176. 181.</s></p> <p id="id2751611" type="main"><s id="id2751615"><emph type="italics">Del Minga Andrea Pittore.</emph> 61.</s></p> <p id="id2751830" type="foot"><s id="id2751834"><emph type="italics">Mino</emph></s></p> <pb pagenum="213"></pb> <p id="id2751845" type="main"><s id="id2751848"><emph type="italics">Mino da Fieſole Scultore.</emph> 57. 183.</s></p> <p id="id2751862" type="main"><s id="id2751866"><emph type="italics">Monaldi Bernardino Pittore.</emph> 144.</s></p> <p id="id2751875" type="main"><s id="id2751879"><emph type="italics">Montauti Antonio Scultore.</emph> 58. 139.</s></p> <p id="id2751889" type="main"><s id="id2751892"><emph type="italics">Montorſoli..... Scultore.</emph> 73.</s></p> <p id="id2751971" type="main"><s id="id2751975"><emph type="italics">Morandi Giovan Maria Pittore.</emph> 58.</s></p> <p id="id2751985" type="main"><s id="id2751988"><emph type="italics">Morandini Franceſco Pittore detto il Poppi.</emph> <lb></lb> 23. 29. 186.</s></p> <p id="id2752002" type="main"><s id="id2752005"><emph type="italics">Mori Orazio.</emph> 67.</s></p> <p id="id2752015" type="main"><s id="id2752018"><emph type="italics">Del Moro Lorenzo Pittore.</emph> 64. 187.</s></p> <p id="id2752028" type="main"><s id="id2752032"><emph type="italics">Moiiche Franceſco.</emph> 104.</s></p> <p id="id2752042" type="head"><s id="id2752045">N</s></p> <p id="id2752049" type="main"><s id="id2752053">N<emph type="italics">Aldini <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 24. <lb></lb> 56. 61. 63. 67. 83. 130. 146. 176.</s></p> <p id="id2752067" type="main"><s id="id2752071"><emph type="italics">Nelli <expan abbr="Senatore">Senat.</expan> <expan abbr="carte">car.</expan> Batiſta.</emph> 81.</s></p> <p id="id2752081" type="main"><s id="id2752085"><emph type="italics">Del Nero Tommaſo Architetto.</emph> 130.</s></p> <p id="id2752095" type="main"><s id="id2752099"><emph type="italics">Niccolò Piſano Architetto.</emph> 162.</s></p> <p id="id2752109" type="main"><s id="id2752113"><emph type="italics">Niccolò detto il Tribolo Scultore.</emph> 75. 171. <lb></lb> 172. 198.</s></p> <p id="id2752126" type="main"><s id="id2752130"><emph type="italics">Nigetti Marco Architetto.</emph> 40. 50. 87. 119.</s></p> <p id="id2752139" type="main"><s id="id2752143"><emph type="italics">Novelli Antonio Scultore.</emph> 36.</s></p> <p id="id2752153" type="head"><s id="id2752156">O</s></p> <p id="id2752160" type="main"><s id="id2752164">O<emph type="italics">Lbino di Baſilea Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 102.</s></p> <p id="id2752175" type="main"><s id="id2752179"><emph type="italics">Dell'Opera Giovanni Scultore.</emph> 11. 12. 60.</s></p> <p id="id2752188" type="main"><s id="id2752192"><emph type="italics">Orcagna Andrea Pittore, Scultore, e Archi<lb></lb> tetto.</emph> 10. 109. 114. 116. 157.</s></p> <p id="id2752206" type="main"><s id="id2752210"><emph type="italics">Orlandi Architetto.</emph> 22.</s></p> <p id="id2752219" type="head"><s id="id2752223">P</s></p> <p id="id2752227" type="main"><s id="id2752230">P<emph type="italics">Agani Gregorio Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 147.</s></p> <p id="id2752241" type="main"><s id="id2752245"><emph type="italics">Paggi <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Pittore Lombardo.</emph> 23. <lb></lb> 29. 43.</s></p> <p id="id2752258" type="main"><s id="id2752262"><emph type="italics">Palladio Andrea Architetto.</emph> 113.</s></p> <p id="id2752271" type="main"><s id="id2752275"><emph type="italics">Palma Felice Scultore.</emph> 92.</s></p> <p id="id2752285" type="main"><s id="id2752288"><emph type="italics">Paolo Veroneſe Pittore.</emph> 102.</s></p> <p id="id2752299" type="foot"><s id="id2752302"><emph type="italics">Pa-</emph></s></p> <pb pagenum="214"></pb> <p id="id2752313" type="main"><s id="id2752317"><emph type="italics">Parigi Alfonſo Architetto.</emph> 30.</s></p> <p id="id2752331" type="main"><s id="id2752335"><emph type="italics">Paſſignani Domenico Pittore.</emph> 23. 24. 29. 43. <lb></lb> 46. 51. 62. 67. 92. 106. 132. 140. <lb></lb> 143. 147. 160.</s></p> <p id="id2752351" type="main"><s id="id2752355"><emph type="italics">Petrucci Benedetio Scultore.</emph> 120.</s></p> <p id="id2752364" type="main"><s id="id2752368"><emph type="italics">Piamontini Giuſeppe Scultore.</emph> 17. 46. 148.</s></p> <p id="id2752378" type="main"><s id="id2752382"><emph type="italics">Piattoli Gaetano Pittore.</emph> 54.</s></p> <p id="id2752392" type="main"><s id="id2752395"><emph type="italics">Piero di Coſimo Pittore.</emph> 140. 147. 183.</s></p> <p id="id2752406" type="main"><s id="id2752409"><emph type="italics">Pietro Perugino Pittore.</emph> 40. 143. 181.</s></p> <p id="id2752419" type="main"><s id="id2752423"><emph type="italics">Pierotti..... Pittore.</emph> 85.</s></p> <p id="id2752432" type="main"><s id="id2752436"><emph type="italics">Pignoni Simone</emph> 43. 132. 160.</s></p> <p id="id2752445" type="main"><s id="id2752449"><emph type="italics">Poccetti Bernardino Pittore.</emph> 11. 24. 34. 36. <lb></lb> 46. 79. 85. 92. 122. 131. 135. 138. <lb></lb> 142. 143. 147.</s></p> <p id="id2752465" type="main"><s id="id2752469"><emph type="italics">Poliziano Agnolo.</emph> 10.</s></p> <p id="id2752478" type="main"><s id="id2752482"><emph type="italics">Del Pollajolo Antonio Pittore.</emph> 36. 194.</s></p> <p id="id2752492" type="main"><s id="id2752495"><emph type="italics">Pietro Pittore.</emph> 144.</s></p> <p id="id2752505" type="main"><s id="id2752509"><emph type="italics">Simone detto il Cronaca Scultore, e Ar<lb></lb> chitetto.</emph> 141.</s></p> <p id="id2752522" type="main"><s id="id2752526"><emph type="italics">Della Porta Fra Bartolommeo Pittore.</emph> 23.</s></p> <p id="id2752536" type="main"><s id="id2752540"><emph type="italics">Portigiani Fra Domenico Scultore.</emph> 23.</s></p> <p id="id2752549" type="main"><s id="id2752553"><emph type="italics">Pucci <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Pittore.</emph> 24.</s></p> <p id="id2752563" type="main"><s id="id2752566"><emph type="italics">Pugliani.... Pittore.</emph> 122.</s></p> <p id="id2752576" type="main"><s id="id2752580"><emph type="italics">Puglieſchi Antonio Pittore.</emph> 57. 190.</s></p> <p id="id2752590" type="main"><s id="id2752594"><emph type="italics">Puglio.... Pittore.</emph> 162.</s></p> <p id="id2752603" type="head"><s id="id2752607">R</s></p> <p id="id2752611" type="main"><s id="id2752614">R<emph type="italics">Aſſaello da Montelupo Scultore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 73.</s></p> <p id="id2752626" type="main"><s id="id2752630"><emph type="italics">Raſſaello da Urbino Architetto.</emph> 80. 102.</s></p> <p id="id2752640" type="main"><s id="id2752644"><emph type="italics">Redi Tommaſo Pittore.</emph> 190.</s></p> <p id="id2752654" type="main"><s id="id2752658"><emph type="italics">Ricci Baſtiano Pittore.</emph> 79.</s></p> <p id="id2752668" type="main"><s id="id2752671"><emph type="italics">Fra Riſtoro Architetto.</emph> 82.</s></p> <p id="id2752682" type="main"><s id="id2752685"><emph type="italics">Della Robbia Luca Scultore.</emph> 87. 95. 192. <lb></lb> 194.</s></p> <p id="id2752698" type="foot"><s id="id2752701"><emph type="italics">Roſa</emph></s></p> <pb pagenum="215"></pb> <p id="id2752713" type="main"><s id="id2752717"><emph type="italics">Roſa Salvadore Pittore.</emph> 139.</s></p> <p id="id2752730" type="main"><s id="id2752734"><emph type="italics">Roſſelli Matteo. Pittore.</emph> 23. 24. 36. 87. 122.</s></p> <p id="id2752744" type="main"><s id="id2752748"><emph type="italics">Roſſellini Antonio Scultore.</emph> 144.</s></p> <p id="id2752758" type="main"><s id="id2752762"><emph type="italics">Coſimo Pittore.</emph> 38.</s></p> <p id="id2752772" type="main"><s id="id2752776"><emph type="italics">Matteo Pittore.</emph> 120.</s></p> <p id="id2752785" type="main"><s id="id2752789"><emph type="italics">Roſſi Vincenzio Scultore.</emph> 12. 105. 107.</s></p> <p id="id2752799" type="main"><s id="id2752803"><emph type="italics">Roſſo.... Pittore.</emph> 38. 71.</s></p> <p id="id2752813" type="main"><s id="id2752817"><emph type="italics">Rubens Pietro Paolo Pittore.</emph> 102.</s></p> <p id="id2752826" type="main"><s id="id2752830"><emph type="italics">Ruggieri Ferdinando <expan abrr="Architetto">Archit.</expan></emph> 22. 58. 119.</s></p> <p id="id2752840" type="main"><s id="id2752843"><emph type="italics">Ruſtici Giovan Franceſco Scultore.</emph> 16.</s></p> <p id="id2752854" type="head"><s id="id2752858">S</s></p> <p id="id2752861" type="main"><s id="id2752865">S<emph type="italics">Agreſtani Giovanni Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 57.</s></p> <p id="id2752876" type="main"><s id="id2752880"><emph type="italics">Cammillo Pittore.</emph> 140.</s></p> <p id="id2752890" type="main"><s id="id2752893"><emph type="italics">Salimbeni Ventura Pittore.</emph> 37.</s></p> <p id="id2752903" type="main"><s id="id2752907"><emph type="italics">Salviati Franceſco Pittore.</emph> 56. 60. 88. 109.</s></p> <p id="id2752917" type="main"><s id="id2752921"><emph type="italics">Salvini Abate Antommaria.</emph> 21. 40.</s></p> <p id="id2752930" type="main"><s id="id2752934"><emph type="italics">Sanſovino Scultore.</emph> 12. 16. 141.</s></p> <p id="id2752944" type="main"><s id="id2752948"><emph type="italics">Santi di Tito Pittore.</emph> 23. 32. 45. 59. 60. <lb></lb> 63. 80. 83. 85. 87. 90. 127. 144. 160. <lb></lb> 164. 185.</s></p> <p id="id2752964" type="main"><s id="id2752967"><emph type="italics">Del Sarto Andrea Vannucchi Pittore.</emph> 25. 37. <lb></lb> 38. 59. 166. 185.</s></p> <p id="id2752980" type="main"><s id="id2752984"><emph type="italics">Raffaellino.</emph> 50.</s></p> <p id="id2752993" type="main"><s id="id2752997"><emph type="italics">Scammozzi.... Architetto.</emph> 53.</s></p> <p id="id2753007" type="main"><s id="id2753010"><emph type="italics">Segaloni Matteo Architetto.</emph> 56.</s></p> <p id="id2753020" type="main"><s id="id2753024"><emph type="italics">Silvani Gherardo Architetto.</emph> 22. 28. 57. 79. <lb></lb> 84. 119.</s></p> <p id="id2753036" type="main"><s id="id2753040"><emph type="italics">Silvani Pier Franceſco.</emph> 44. 82. 87.</s></p> <p id="id2753050" type="main"><s id="id2753054"><emph type="italics">Fra Siſto Architetto.</emph> 82.</s></p> <p id="id2753064" type="main"><s id="id2753068"><emph type="italics">Sogliani <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Pittore.</emph> 71. 192.</s></p> <p id="id2753077" type="main"><s id="id2753081"><emph type="italics">Soldani Benzi Maſſimiliano Scultore.</emph> 40.</s></p> <p id="id2753091" type="main"><s id="id2753095"><emph type="italics">Soderini Mauro.</emph> 11.</s></p> <p id="id2753105" type="main"><s id="id2753108"><emph type="italics">Spinello Spinelli Pittore.</emph> 195.</s></p> <p id="id2753118" type="foot"><s id="id2753122"><emph type="italics">Staggi</emph></s></p> <pb pagenum="216"></pb> <p id="id2753133" type="main"><s id="id2753137"><emph type="italics">Staggi... Pittore.</emph> 32.</s></p> <p id="id2753150" type="main"><s id="id2753154"><emph type="italics">Stradano Giovanni Pittore.</emph> 40. 42. 63. 140.</s></p> <p id="id2753164" type="main"><s id="id2753168"><emph type="italics">Suſini Franceſco Scultore.</emph> 120.</s></p> <p id="id2753178" type="head"><s id="id2753181">T</s></p> <p id="id2753185" type="main"><s id="id2753189">T<emph type="italics">Acca Pietro Scultore.</emph> a <expan abbr="carte">c.</expan> 33. 126. 127.</s></p> <p id="id2753200" type="main"><s id="id2753204"><emph type="italics">Taſi Andrea Scultore.</emph> 17.</s></p> <p id="id2753213" type="main"><s id="id2753217"><emph type="italics">Taſſo Bernardo Architetto.</emph> 113. 126.</s></p> <p id="id2753227" type="main"><s id="id2753231"><emph type="italics">Tatti Iacopo, vedi Sanſovino.</emph></s></p> <p id="id2753240" type="main"><s id="id2753244"><emph type="italics">Tempeſta.... Pittore.</emph> 132.</s></p> <p id="id2753254" type="main"><s id="id2753257"><emph type="italics">Tiarini Pittore.</emph> 24.</s></p> <p id="id2753267" type="main"><s id="id2753271"><emph type="italics">Ticciati Girolamo Scultore.</emph> 17. 63. 82. 142.</s></p> <p id="id2753281" type="main"><s id="id2753284"><emph type="italics">Tintoretto.... Pittore.</emph> 102.</s></p> <p id="id2753294" type="main"><s id="id2753298"><emph type="italics">Tommaſo da <expan abbr="San">S.</expan> Fridiano Pittore,</emph> 187.</s></p> <p id="id2753308" type="head"><s id="id2753312">V</s></p> <p id="id2753315" type="main"><s id="id2753319">V<emph type="italics">Andik Pittore</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 102.</s></p> <p id="id2753330" type="main"><s id="id2753333"><emph type="italics">Vannini Ottavio Pittore.</emph> 120</s></p> <p id="id2753343" type="main"><s id="id2753347"><emph type="italics">Vannucchi Andrea, vedi del Sarto.</emph></s></p> <p id="id2753355" type="main"><s id="id2753359"><emph type="italics">Vaſari Giorgio Pittore.</emph> 11. 32. 45, 56. 60. <lb></lb> 63. 75. 82. 94. 104. 106. 108. 144. <lb></lb> 158. 168.</s></p> <p id="id2753375" type="main"><s id="id2753379"><emph type="italics">Vanhonhout Gherardo Pittore Fiammingo,</emph> 132.</s></p> <p id="id2753389" type="main"><s id="id2753393"><emph type="italics">Uccelli Paolo Pittore.</emph> 10. 85.</s></p> <p id="id2753402" type="main"><s id="id2753406"><emph type="italics">Veracini Agoſtino Pittore.</emph> 19. 85.</s></p> <p id="id2753416" type="main"><s id="id2753420"><emph type="italics">Verocchio Andrea Architetto</emph> 9. 73. 105. 114.</s></p> <p id="id2753430" type="main"><s id="id2753433"><emph type="italics">Ugolino Saneſe Pittore,</emph> 116.</s></p> <p id="id2753444" type="main"><s id="id2753447"><emph type="italics">Vignali.... Pittore.</emph> 41. 67. 119. 137.</s></p> <p id="id2753457" type="main"><s id="id2753461"><emph type="italics">Ulivelli Coſimo Pittore</emph> i 39. 40.</s></p> <p id="id2753471" type="head"><s id="id2753475">Z</s></p> <p id="id2753478" type="main"><s id="id2753482">Z<emph type="italics">Occhi Giuſeppe Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 32.</s></p> <p id="id2753493" type="main"><s id="id2753497"><emph type="italics">Zuccheri Federigo Pittore.</emph> 11.</s></p> <p id="id2753507" type="main"><s id="id2753510">IL FINE. <lb></lb> </s></p></chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> </body><back></back></text> </archimedes>