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Version vom 2009-02-14
author Klaus Thoden <kthoden@mpiwg-berlin.mpg.de>
date Thu, 02 May 2013 11:08:12 +0200
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     <author>Del Bruno, Raffaelo</author>
     <title>Ristretto delle cose piu&#039; notabili della citta&#039; di Firenze</title>
     <date>1767</date>
     <place>Firenze</place>
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     <lang>it</lang>
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<chap>

<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>
<p id="id2780548" type="head"><s id="id2780556">RISTRETTO <lb></lb>
DELLE COSE PIU&#039; NOTABILI <lb></lb>
<emph type="italics">DELLA CITTA&#039;</emph> <lb></lb>
DI FIRENZE <lb></lb>
<emph type="italics">SETTIMA IMPRESSIONE</emph> <lb></lb>
All&#039;ILLUSTRISSIMO SIGNORE <lb></lb>
GIUSEPPE RICCARDI <lb></lb>
PATRIZIO FIORENTINO <lb></lb>
MARCHESE DI CHIANNI, E RIVALTO <lb></lb>
SIGNORE DI MONTE VASO, E MELA.</s></p>

<figure id="id2780498"></figure>

<p id="id2782429" type="main"><s id="id2780493">IN FIRENZE. MDCCLXVII. <lb></lb>
Nella Stamperia di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Stecchi, <lb></lb>
e Anton-Giuſeppe Pagani. <lb></lb></s></p>

<p id="id2782444" type="main"><s id="id2780478">Per il Carlieri all&#039;Inſegna di San Luigi.</s>
<s id="id2780479"><emph type="italics">Con Licenza de&#039; Superiori.</emph></s></p>

</chap>
<pb></pb>

<pb pagenum="III"></pb>
<chap>
<figure id="id2780463"></figure> <lb></lb>
<p id="id2780454" type="main"><s id="id2780453"><emph type="italics">ILLUSTRISSIMO SIGNORE.</emph></s></p>

<p id="id2780448" type="main"><s id="id2780444">QUANTE VOLTE <lb></lb>
queſt&#039;operetta ha avuta la ſor-<lb></lb>
te di comparire agli occhi del <lb></lb>
<arrow.to.target n="a0"></arrow.to.target>

<pb pagenum="IV"></pb>
Pubblico, s&#039;è veduta mai ſem-<lb></lb>
pre col nome luminoſo in fron-<lb></lb>
te di qualche illuſtre Perſo-<lb></lb>
naggio.</s><s id="id2782464"> In queſta ſettima com-<lb></lb>
parſa Ella ha il felice riſcon-<lb></lb>
tro mercè il favore, che le a-<lb></lb>
vete accordato, <expan abbr="Illustrissimo">Illuſtriſs.</expan> Si-<lb></lb>
gnore di fregiarſi glorioſamen-<lb></lb>
te dell&#039;inclito Nome Voſtro. </s><lb></lb>
<s id="id2782466">Qual poteva ſperar mai più a-<lb></lb>
morevole Protettore?</s><s id="id2782468"> Voi di <lb></lb>
antica ſplendida famiglia, i cui <lb></lb>
ragguardevoli Antenati ſi ſo-<lb></lb>
no ſingolarmente diſtinti nel-<lb></lb>
la magnificenza delle Fabbri-<lb></lb>
che, nella ſontuoſità delle fu-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a1"></arrow.to.target>

<pb pagenum="V"></pb>
pellettili, nella rarità delle pre-<lb></lb>
zioſe raccolte di pitture, di <lb></lb>
Sculture, d&#039;intagli, avete qua-<lb></lb>
ſi col ſangue ereditata la no-<lb></lb>
biliſſima inclinazione a ſi fat-<lb></lb>
ti ineſtimabili Teſori.</s><s id="id2780149"> Voi na-<lb></lb>
to tra le grandezze d&#039;un ma-<lb></lb>
gnifico Palazzo, ove dagli <lb></lb>
Eſteri non meno, che da&#039; Cit-<lb></lb>
tadini s&#039;ammirano due rare <lb></lb>
ſceltiſſime Biblioteche, e di <lb></lb>
belle edizioni, e di ſingolari <lb></lb>
Codici manoſcritti, avete por-<lb></lb>
tato fin dalla Cuna il bel ge-<lb></lb>
nio a quelle maraviglie, che <lb></lb>
rendono celebri le Città, ed <lb></lb>
<arrow.to.target n="a2"></arrow.to.target>

<pb pagenum="VI"></pb>
attraggono la curioſità de&#039; <lb></lb>
culti viaggiatori.</s><s id="id2780118"> Voi, nobil-<lb></lb>
mente educato avete con l&#039;<lb></lb>
aſſidua applicazione alle bell&#039;<lb></lb>
arti, e ſpezialmente al diſe-<lb></lb>
gno, e al tocco in penna au-<lb></lb>
mentata nel bell&#039;animo voſtro <lb></lb>
la ſtima, e l&#039;aſſetto verſo sì <lb></lb>
pregevoli Monumenti, in cui <lb></lb>
gareggiano mirabilmente la <lb></lb>
Natura e l&#039;Arte.</s><s id="id2846482"> Degnate-<lb></lb>
vi dunque Illuſtriſſimo Signo-<lb></lb>
re, d&#039;accoglierla benigna-<lb></lb>
mente ſotto gli auſpici favo-<lb></lb>
revoli della voſtra generoſa <lb></lb>
protezione, mentre io in atto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a3"></arrow.to.target>

<pb pagenum="VII"></pb>
d&#039;offerirvela umilmente m&#039; <lb></lb>
inchino.</s></p>

<p id="id2780755" type="foot"><s id="id2781983"><foot.target id="a0"></foot.target>a 2 Pub-</s></p>

<p id="id2781836" type="foot"><s id="id2781808"><foot.target id="a1"></foot.target>pel-</s></p>

<p id="id2781718" type="foot"><s id="id2781678"><foot.target id="a2"></foot.target>a 3 at-</s></p>

<p id="id2781403" type="foot"><s id="id2781348"><foot.target id="a3"></foot.target>d&#039;of-</s></p>

<p id="id2764050" type="main"><s id="id2764033">Di <expan abbr="Vostra Signoria">V. S.</expan> Illuſtriſſima<lb></lb>
Firenze 20. Giugno 1767.</s></p>

<p id="id2846428" type="main"><s id="id2781321"><emph type="italics">Devotiſſimo Servitore</emph><lb></lb>
Jacopo Carlieri </s></p>
</chap>

<pb pagenum="VIII"></pb>

<chap>
<figure id="id2779139"></figure> <lb></lb>
<p id="id2798324" type="main"><s id="id2798329">JACOPO CARLIERI <lb></lb>
AL LETTORE.</s></p>

<p id="id2795515" type="main"><s id="id2799494">C<emph type="italics">Ompariſce per la Settima volta <lb></lb>
alla luce il</emph> Riſtretto delle coſe più <lb></lb>
notabili di Firenze, <emph type="italics">il di cui primo <lb></lb>
eſemplare fù compoſto dal Dottor Raf-<lb></lb>
faello del Bruno per ornamento della <lb></lb>
Patria, e per comodo de&#039; Foreſtieri. </emph></s><lb></lb>
<s id="id2799497"><emph type="italics">Egli traſſe dagli Scrittori più accre-<lb></lb>
ditati, e dalla viva voce de&#039; Profeſ-<lb></lb>
ſori più pratici quanto ſcriſſe, e ſe <lb></lb>
nella preſente edizione ſi troverà coſa <lb></lb>
diſcrepante dalle altre, ſovvengavi, <lb></lb>
benigno Lettore, che nel variarſi de&#039; <lb></lb>
tempi, ſi variano le coſe, onde alcu-<lb></lb> 
ne ſone mutate di poſto, altre accre-</emph> <lb></lb>
<arrow.to.target n="a4"></arrow.to.target>

<pb pagenum="IX"></pb>
<emph type="italics">ſciute, altre ſono tutte nuove, ed al-<lb></lb>
tre ancora meglio chiarite, al che fa-<lb></lb>
r non è mancato chi di buon genio ſi <lb></lb>
è aſſunto il peſo, per ſervire a queſta <lb></lb>
inclita Patria, ed a chi viene a ve-<lb></lb>
derla.</emph></s><s id="id2780805"> <emph type="italics">Vero però è, che nel preſente <lb></lb>
accreſcimento non ſi è creduto di poter <lb></lb>
ſoddiſfare alle richieſte di molti, che <lb></lb>
averebbero deſiderato alcune più minu-<lb></lb>
te Notizie, ed una ſcelta delle In-<lb></lb>
ſcrizioni più ragguardevoli, perchè eſ-<lb></lb>
ſendoſi prefiſſo il primo Autore, e chi <lb></lb>
ha continuato, di non iſcrivere un am-<lb></lb>
pio Trattato, ma di fare un ſemplice <lb></lb>
Riſtretto delle coſe più notabili per di-<lb></lb>
rezione puramente de&#039; Forestieri, è sta-<lb></lb>
to creduto, che altrimenti facendo, ſa-<lb></lb>
rebbe un troppo deviarſi dal principale <lb></lb>
iſtituto.</emph></s><s id="id2781691"> <emph type="italics">Che per quelli, che amaſſero <lb></lb>
di meglio informarſi di quanto contie-<lb></lb>
ne queſta Città, copioſa in vero di co-<lb></lb>
ſe rare, poſſono ritrovarlo, benchè ſpar-<lb></lb>
ſamente nelle Opere de&#039; due famoſi Bor-<lb></lb>
ghini: cioè ne&#039; Trattati di Monſignor <lb></lb>
Vincenzio, e nel Ripoſo di Raffaello, <lb></lb>
nel Mini, nel Giambullari, nel Bocchi, <lb></lb>
nelle aggiunte del Cinelli in quanto <lb></lb>
ſcriße Ferdinando Leopoldo del Miglio-<lb></lb>
re nella ſua Fiorenza illuſtrata, e in</emph> <lb></lb>
<arrow.to.target n="a5"></arrow.to.target>

<pb pagenum="X"></pb>
<emph type="italics">quanto ne ha pubblicato modernamen-<lb></lb>
te il celebre Padre Richa nelle ſue <lb></lb>
Notizie ſtoriche delle Chieſe, <expan abbr="eccetera">ecc.</expan> non <lb></lb>
tralaſciando eziandio le Opere di Gior-<lb></lb>
gio Vaſari, di Filippo Baldinucci, e la <lb></lb>
ſcelta di Architetture antiche e mo-<lb></lb>
derne della Città di Firenze, di freſco <lb></lb>
ampliata, e pubblicata; ſiccome per <lb></lb>
quello, che riguarda la pietà, e il di-<lb></lb>
vin culto il Giamboni nel Diario ſacro <lb></lb>
che eſattamente diſteſe.</emph></s><s id="id409484"> <emph type="italics">Ma ciò non, <lb></lb>
oſtante credeſi, che ſia neceſſaria la <lb></lb>
preſente Operetta, dove ſi troveranno <lb></lb>
Notizie non più meße in luce, e quel-<lb></lb>
lo, che è effetto del tempo, il molto, <lb></lb>
che è ſtato aggiunto, e variato, dopo <lb></lb>
che ſcrißero i prenominati Autori.</emph></s><s id="id2770942"> <emph type="italics">E <lb></lb>
perchè ſi è coll&#039;eſperienza riconoſciu-<lb></lb>
to, che molti Foreſtieri gradiſcono di <lb></lb>
vedere le Fabbriche ſuburbane, e ſpe-<lb></lb>
cialmente le Reali Ville: a tale effetto <lb></lb>
ſi è ſtimato di far coſa grata lo aggiu-<lb></lb>
gnere per Seconda Parte una ſuccinta <lb></lb>
Relazione della vicina Campagna.</emph></s><s id="id2846480"> <emph type="italics">Im-<lb></lb>
perciocchè ſe ſi voleße ſtendere la cu-<lb></lb>
rioſità di alcuno ad oſſervare le Fab-<lb></lb>
briche del Territorio Fiorentino, ve-<lb></lb>
drebbe forſe con maraviglia quanto è <lb></lb>
magnifico in queſto genere il genio del-</emph> <lb></lb>
<arrow.to.target n="a6"></arrow.to.target>

<pb pagenum="XI"></pb>
<emph type="italics">la Nazione.</emph></s><s id="id2789536"> <emph type="italics">Ed in ciò fare ci ha re-<lb></lb>
cato qualche giovamento il Compendio <lb></lb>
che ne compilò il Cavaliere Anton Fran-<lb></lb>
ceſco Marmi, al quale, come nelle co-<lb></lb>
ſe della Città, ſi è aggiunto non <lb></lb>
poco.</emph></s></p>

<p id="id2788001" type="foot"><s id="id2788004"><foot.target id="a4"></foot.target><emph type="italics">ſciu-</emph></s></p>

<p id="id2787654" type="foot"><s id="id2787657"><foot.target id="a5"></foot.target><emph type="italics">quan-</emph></s></p>

<p id="id2786675" type="foot"><s id="id2786678"><foot.target id="a6"></foot.target><emph type="italics">la</emph></s></p>

<p id="id2785625" type="main"><s id="id2785628"><emph type="italics">Si è poi diviſo in tre ſole giornate <lb></lb>
quanto ſi propone a vederſi nella Cit-<lb></lb>
tà, non perchè non ſi creda, che vi <lb></lb>
voglia un tempo maggiore; ma per a-<lb></lb>
dattarſi a quelli, che di paſſaggio quà <lb></lb>
giungono; che per altro ognuno può <lb></lb>
ſpartire ſecondo che gli aggrada, e <lb></lb>
che eſige la propria convenienza, in <lb></lb>
quei giorni, che vorrà, quanto gradi-<lb></lb>
rà di vedere: conoſcendo però noi, che <lb></lb>
la ſola Real Galleria richiede per oſ-<lb></lb>
ſervarſi più tempo di quello, che ſi è <lb></lb>
diviſato per tutta l&#039;intera Città: ap-<lb></lb>
punto come fanno i Foreſtieri più culti <lb></lb>
e che più guctano il buono; vivete fe-<lb></lb>
lici.</emph></s></p>
</chap>

<pb pagenum="XII"></pb>

<chap>
<figure id="id2783286"></figure>
<p id="id2783289" type="main"><s id="id2783143"><emph type="italics">Molte gran coſe in piccol faſcio ſtringo.</emph></s></p>
<p id="id2781032" type="main"><s id="id2781035">Petrarca Trionfo della <expan abbr="Fama">Fam.</expan> <expan abbr="capitolo">cap.</expan>. 2.</s></p>
<figure id="id2780984"></figure>

<pb pagenum="1"></pb>
<figure id="id2780713"></figure> <lb></lb>
<p id="id2781884" type="head"><s id="id2781886">DEll&#039;ORIGINE <lb></lb>
E <lb></lb>
DE&#039; PROGRESSI <lb></lb>
<emph type="italics">DELLA CITTA&#039;</emph> <lb></lb>
DI FIRENZE. </s></p>

<figure id="id2781618"></figure>

<p id="id2781620" type="main"><s id="id2781630">l&#039;Origine di queſta noſtra Città per <lb></lb>
le diverſe opinioni degli Scrittori <lb></lb>
ſi è renduta incerta, e dubbioſa. </s><lb></lb>
<s id="id2781634">Stimarono alcuni eſſer ella deri-<lb></lb>
vata da&#039; Soldati di Silla; altri da&#039; Triumvi-<lb></lb>
ri; altri da&#039; Popoli Fieſolani.</s><s id="id2781375"> Nè vi man-<lb></lb>
cò chi credeſſe, Ercole Libico eſſerne ſta-<lb></lb>
to il Fondatore.</s><s id="id2781326"> Qualunque però di così <lb></lb>
varie opinioni ſia la più vera, a me per <lb></lb>
ora non è permeſſo d&#039;inveſtigarlo.</s><s id="id2787887"> Certo <lb></lb>
è, che ſecondo L&#039;autorità di Giulio Fron-<lb></lb>
tino, e di altri ſolenni Autori uniti alla <lb></lb>
comune ſicura credenza, a Firenze già fon-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a7"></arrow.to.target>

<pb pagenum="2"></pb>
data fu dedotta anticamente da&#039; Triumviri <lb></lb>
la Colonia de&#039; Romani, popolata non dal-<lb></lb>
l&#039;infima plebe, ma da&#039; più ſcelti Soldati <lb></lb>
di Ceſare; e che da Floro è annoverata <lb></lb>
Firenze fra&#039; più ſplendidi Municipi d&#039;Ita-<lb></lb>
lia.</s><s id="id2764210"> Quindi è, che i Fiorentini nutrirono <lb></lb>
in ogni tempo ſpiriti nobili, e generoſi, <lb></lb>
e niuna impreſa, benchè difficile, e gran-<lb></lb>
de, intentata laſciarono, per acquiſtare a, <lb></lb>
ſe medeſimi gloria, ed alla Patria orna-<lb></lb>
mento, e ſplendore.</s><s id="id2846464"> Scoſſo il duro giogo <lb></lb>
di eſſere ad altri ſoggetti, dopo la caduta <lb></lb>
dell&#039;Imperio Occidentale nel quinto ſeco-<lb></lb>
lo, procurarono di vivere in libertà; per <lb></lb>
conſervar la quale, non meno, che per di-<lb></lb>
latare i confini del proprio dominio, furo-<lb></lb>
no forzati ad abbattere l&#039;audacia de&#039; loro <lb></lb>
nemici, disfacendo Caſtella, eſpugnando <lb></lb>
Città, e riducendo ſotto il loro comando <lb></lb>
Popoli interi.</s><s id="id2785319"> Fatti pertanto potenti, non <lb></lb>
temerono di ſoſtenere oſtinatiſſime guerre, <lb></lb>
contra i primi potentati d&#039;Italia, ripor-<lb></lb>
tandone bene ſpeſſo ſegnalate vittorie, le <lb></lb>
quali ſenz&#039;alcun dubbio non ſarebbero così <lb></lb>
toſto ceſſate, ſe le diſcordie civili non ne <lb></lb>
aveſſero il corſo impedito.</s><s id="id2783350"> Queſte furono, <lb></lb>
che tolſero a&#039; grandi il Governo, e &#039;l tra-<lb></lb>
mutarono di Ariſtocratico in Popolare, e <lb></lb>
di Popolare lo riduſſero a Principato: av-<lb></lb>
vegnachè la Repubblica ne&#039; primi tempi, <lb></lb>
ſolamente dagli Ottimati ſi governaſſe, in-<lb></lb>
di dal Popolo, però nobile, e potente, e <lb></lb>
non già vile, e minuto, ſe non nella ri-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a8"></arrow.to.target>

<pb pagenum="3"></pb>
voluzione de&#039; Ciompi dell&#039;anno 1378. che <lb></lb>
ebbe corta durata; e dipoi nel ſecolo deci-<lb></lb>
moſeſto per divina diſpoſizione, da Princi-<lb></lb>
pi ottimi, e clementiſſimi cominciò ad eſ-<lb></lb>
ſer governata.</s><s id="id2779193"> Ora ſiccome nel coraggio, <lb></lb>
e nel governo furono i Fiorentini ſomiglian-<lb></lb>
tiſſimi a&#039; Romani; così procurarono in, <lb></lb>
ogni altra coſa d&#039;imitarli.</s><s id="id2846472"> Ebbero come <lb></lb>
Roma, il Teatro, l&#039;Anfiteatro, il Cam-<lb></lb>
pidoglio, il Foro, le Terme, gli Acqui-<lb></lb>
dotti, e fecondo alcuni anche Il Tempio <lb></lb>
di Marte.</s><s id="id2780981"> Dicono, che coſtumaſſero gli <lb></lb>
ſteſſi Giuochi, e l&#039;iſteſſe Feſte pubbliche, e <lb></lb>
onoraſſero pure come lor tutelare il mede-<lb></lb>
ſimo Dio Marte.</s><s id="id2780752"> Così ne&#039; tempi poſterio-<lb></lb>
ri, quando ebbero la felice ſorte di cono-<lb></lb>
ſcere, e di abbracciare la Religione Orto-<lb></lb>
doſſa, edificarono nobiliſſime Chieſe, ſon-<lb></lb>
tuoſi Palazzi, Giardini vaghiſſimi, che qua-<lb></lb>
ſi gareggiano con quei di Roma.</s><s id="id2781956"> Coltiva-<lb></lb>
rono, come i Romani, in ſommo grado <lb></lb>
le Armi, e le Lettere.</s><s id="id2781798"> Nelle Armi riuſci-<lb></lb>
rono valoroſiſſimi Soldati, e condottieri <lb></lb>
d&#039;Eſerciti di gran nome.</s><s id="id2781701"> Sono innumera-<lb></lb>
bili quelli, che ne&#039; tempi antichi, e mo-<lb></lb>
derni ebbero l&#039;onore d&#039;eſſer creati Cava-<lb></lb>
lieri da Imperadori, e Monarchi, per ri-<lb></lb>
compenſa del loro valore, e ad alcuni non <lb></lb>
ſon mancate Sovranità ragguardevoliſſime, <lb></lb>
ed anche Regie, e le dignità prime del <lb></lb>
Mondo.</s><s id="id2781042"> Moltiſſimi quelli, che nelle Re-<lb></lb>
gioni anche più barbare, e più lontane ſi <lb></lb>
renderono formidabili, e nel medeſimo tem-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a9"></arrow.to.target>

<pb pagenum="4"></pb>
po glorioſi.</s><s id="id2781046"> Nè poſſiamo tacere, che tut-<lb></lb>
to il nuovo Mondo ha il ſuo nome da, <lb></lb>
un Fiorentino.</s><s id="id2822482"> Ma che diremo noi degli <lb></lb>
uomini letterati?</s><s id="id2822486"> Dopo l&#039;invaſione de&#039; Bar-<lb></lb>
bari nell&#039;Italia, rimaſero le Scienze, e l&#039;<lb></lb>
Arti più nobili ſepolte in una profonda, <lb></lb>
ignoranza: mercè però de&#039; Fiorentini riſor-<lb></lb>
ſero a nuova vita, ripigliando il lor primie-<lb></lb>
ro ſplendore.</s><s id="id2787617"> Quindi ſi vedde, quaſi diſ-<lb></lb>
ſi, rinata la Poesia, e l&#039;eloquenza Latina, <lb></lb>
e Greca, e prender vita la letteratura Toſ-<lb></lb>
cana.</s><s id="id2768544"> Rifiorì la Filoſofia di Platone, e, <lb></lb>
con eſſa ogni altra ſcienza più ragguarde-<lb></lb>
vole.</s><s id="id2774223"> Le Mattematiche, e le Filoſofie ſor-<lb></lb>
montarono al ſommo grado per mezzo <lb></lb>
del gran Galileo inventore del Teloſcopio, <lb></lb>
Microſcopio, ed altri inſtrumenti, mercè <lb></lb>
de&#039; quali ampliò le cognizioni fino allora, <lb></lb>
limitate della Filoſofia, ed Aſtronomia an-<lb></lb>
cora per via delle nuove ſcoperte da eſſo <lb></lb>
fatte in cielo; e l&#039;Jus Civile dall&#039;interpe-<lb></lb>
trazione del noſtro Accurſio incominciò <lb></lb>
grandemente a riſorgere.</s><s id="id2782643"> Così fecero la <lb></lb>
Pittura, la Scultura, e l&#039;Architettura, nel-<lb></lb>
le quali tant&#039;oltre s&#039;avanzarono i Fiorenti-<lb></lb>
ni, che a loro giuſtamente ſi dee la lode <lb></lb>
di primi maeſtri, e di reſtauratori di sì <lb></lb>
bell&#039;Arti.</s><s id="id2781028"> E ſe nell&#039;Armi, e nelle Lettere <lb></lb>
grandemenre fiorirono, quanto più ſi ſegna-<lb></lb>
larono nella pietà, e religione!</s><s id="id2781030"> Sopra il <lb></lb>
numero di dugento ſono quei, che già Cit-<lb></lb>
tadini di queſta Patria, ora del Cielo, col <lb></lb>
titolo di Beati, o di Santi s&#039;adorano fu-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a10"></arrow.to.target>

<pb pagenum="5"></pb>
gli Altari.</s><s id="id2780771"> Gran quantità di Chieſe ſi con-<lb></lb>
tano, buona parte delle quali ſono Parroc-<lb></lb>
chie, molti Monaſteri di Monache sì in Cit-<lb></lb>
tà, che Suburbani; non meno di Religioſi <lb></lb>
Clauſtrali, Conſervatorj di Fanciulle pove-<lb></lb>
re, e di uomini mendicanti, Spedali per <lb></lb>
l&#039;uno, e l&#039;altro ſeſſo d&#039;Infermi, e Pelle-<lb></lb>
grini, Oratorj, e Confraternite di Secola-<lb></lb>
ri, alcune delle quali alla ſcarcerazione dei <lb></lb>
Prigioni, altre al ſovvenimento de&#039; Poveri <lb></lb>
Vergognoſi, altre all&#039;Eſercizio di varie Ope-<lb></lb>
re di Miſericordia, ed alcune ad inſegnare <lb></lb>
a&#039; poveri Fanciulli la Dottrina Criſtiana con <lb></lb>
gran fervore attendono.</s><s id="id2781784"> Vi ſono Accade-<lb></lb>
mie di gran nome, e fra queſte la Sacra <lb></lb>
Accademia Fiorentina, e la tanto famoſa <lb></lb>
della Cruſca, Regina, e moderatrice della <lb></lb>
lingua Italiana.</s><s id="id2781694"> Quella degli Apatiſti, che <lb></lb>
per adunarſi ſempre pubblicamente, e dar-<lb></lb>
viſi ad ognuno ſacolta di recitarvi in qual-<lb></lb>
ſivoglia Idioma, è ſtimata il ſeminario <lb></lb>
de&#039; belli ingegni.</s><s id="id2781639"> Vi è ancora la Società <lb></lb>
Bottanica eretta a comodo e benefizio di <lb></lb>
queſta utile Profeſſione.</s><s id="id2781420"> Finalmente per <lb></lb>
rendere una Città in ogni parte compita, <lb></lb>
hanno fatto a gara l&#039;Arte, e la Natura; <lb></lb>
quella con tanti abbellimenti eſteriori, di <lb></lb>
ſtrade ſpazioſe, e ben laſtricate, di ſontuo-<lb></lb>
ſi Edifizj, di tante belle Pitture, e Statue di <lb></lb>
cui è ripiena la Città noſtra; queſta col-<lb></lb>
l&#039;amenità del ſito, ov&#039;ell&#039;è collocata, e <lb></lb>
circondata da fertiliſſimi colli; irrigata dal <lb></lb>
Fiume Arno, in luogo d&#039;aria ſottile sì, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a11"></arrow.to.target>

<pb pagenum="6"></pb>
ma ſalubre, e producitrice di nobiliſſimi <lb></lb>
ingegni.</s><s id="id2793478"> Onde non è maraviglia s&#039;ella <lb></lb>
meriti il giuſto encomio, che le hanno da-<lb></lb>
to gli Scrittori più nobili, di bella, e di <lb></lb>
magnifica, di fiore delle Città, e di mae-<lb></lb>
ſtra delle Scienze, e dell&#039;Arti, qual nuo-<lb></lb>
va Atene in Italia.</s><s id="id2770745"> Ora diaſi comincia-<lb></lb>
mento alla Prima Giornata.</s></p>

<figure id="id2791835"></figure>

<p id="id409623" type="foot"><s id="id409626"><foot.target id="a7"></foot.target>A da-</s></p>

<p id="id2782715" type="foot"><s id="id2782718"><foot.target id="a8"></foot.target>vo-</s></p>

<p id="id2779032" type="foot"><s id="id2777740"><foot.target id="a9"></foot.target>A 2 po</s></p>

<p id="id2777746" type="foot"><s id="id2814620"><foot.target id="a10"></foot.target>gli</s></p>

<p id="id2742673" type="foot"><s id="id2742676"><foot.target id="a11"></foot.target>A 3 ma</s></p>

<p id="id2784795" type="foot"><s id="id2784797">IPR-</s></p>
</chap>

<pb pagenum="7"></pb>

<chap>

<figure id="id2809913"></figure> <lb></lb>

<p id="id2801454" type="head"><s id="id2801456">PRIMA <lb></lb>
GIORNATA.</s></p>

<p id="id2780779" type="main"><s id="id2780782">IN cui partendoſi il Foreſtiero dall&#039;Al-<lb></lb>
bergo, potrà viſitare l&#039;inſigne Chie-<lb></lb>
ſa Metropolitana, chiamata</s></p>

<p id="id2781818" type="main"><s id="id2781774">SANTA MARIA DEL FIORE.</s><s id="id2781776"> Ed avvegna-<lb></lb>
chè queſta gran Chieſa vinca di pregio tut-<lb></lb>
te le Fabbriche della Città, fa di meſtie-<lb></lb>
re oſſervare in eſſa diſtintamente tutto ciò, <lb></lb>
che la rende ſopra d&#039;ogni altra mirabile, <lb></lb>
e ſingolare.</s><s id="id2764105"> Primieramente s&#039;eſtende la <lb></lb>
ſua lunghezza a braccia dugenſeſſanta, la <lb></lb>
larghezza delle Tribune a cenſeſſantaſei; e <lb></lb>
quella delle Navate a ſettantuna; l&#039;altez-<lb></lb>
za dal piano della terra ſino alla ſommi-<lb></lb>
tà della Croce, a braccia dugentodue; poi-<lb></lb>
chè fino al piano della Lanterna, ella è al-<lb></lb>
ta cencinquantaquattro braccia; il tempio <lb></lb>
della Lanterna trentaſei, la Palla quattro, <lb></lb>
e otto braccia la Croce.</s><s id="id2799329"> Finalmente tutto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a13"></arrow.to.target>

<pb pagenum="8"></pb>
il giro di queſto grand&#039;Edifizio aſcende <lb></lb>
a braccia milledugentottanta.</s><s id="id2785823"> Per di fuo-<lb></lb>
ri è tutta incroſtata di marmi con bell&#039;or-<lb></lb>
dine diviſati.</s><s id="id2767561"> La facciata ancora era qua-<lb></lb>
ſi per metà incroſtata di marmi, adornata <lb></lb>
di molte ſtatue, e baſſi rilievi, fatta con <lb></lb>
diſegno di Giotto; eſſa fu demolita l&#039;anno <lb></lb>
1586. ſenza ſaperſene il motivo, e fu dato <lb></lb>
principio ad un&#039;altra di diſegno dell&#039;Ac-<lb></lb>
cademia Fiorentina, la quale eſſendo ad una <lb></lb>
certa altezza condotta, fu di nuovo disfat-<lb></lb>
ta l&#039;anno 1688., ed allora con l&#039;occaſio-<lb></lb>
ne delle Reali Nozze del Gran Principe <lb></lb>
Ferdinando di Toſcana colla Gran Princi-<lb></lb>
peſſa Violante Beatrice di Baviera fu dipin-<lb></lb>
ta a freſco, come ritrovaſi di preſente.</s><s id="id2805274"> Le <lb></lb>
ſtatue, che erano nell&#039;antica facciata Got-<lb></lb>
tica, parte altrove, ed una porzione den-<lb></lb>
tro la Chieſa in nicchie furono collocate; e <lb></lb>
tra queſte i quattro Evangeliſti alti più del <lb></lb>
naturale fatti da Donatello, i quali oggi ſi <lb></lb>
veggono nelle Cappelle della Tribuna di <lb></lb>
mezzo.</s><s id="id2780810"> Per ſette gran Porte vi ſi ha l&#039;in-<lb></lb>
greſſo, tre delle quali nella facciata, e quat-<lb></lb>
tro lateralmente, abbellite di vaghi lavori, <lb></lb>
ed intagli, tra&#039; quali è molto in pregio una <lb></lb>
Madonna di marmo alta più del vivo con <lb></lb>
due Angioli in atto riverente di Giovanni <lb></lb>
da Piſa, ſopra la Porta dirimpetto alla Ca-<lb></lb>
nonica; e la Nunziata di Moſaico di ma-<lb></lb>
no del Ghirlandaio ſopra la Porta del fian-<lb></lb>
co verſo la via de&#039; Servi.</s><s id="id2789531"> Rileva ſopra que-<lb></lb>
ſto Edifizio la gran Cupola di figura otta-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a14"></arrow.to.target>

<pb pagenum="9"></pb>
gona, la cui bellezza, e grandezza rende <lb></lb>
l&#039;occhio di chi la mira per lo ſtupore at-<lb></lb>
tonito; nè per quanto ſe ne ragioni, ſi giun-<lb></lb>
ge mai a lodarne una parte.</s><s id="id2846457"> Queſta è la <lb></lb>
Cupola sì famoſa, della quale il divin Mi-<lb></lb>
chelagnolo ebbe a dire, poterſi appena imi-<lb></lb>
tare, non che ſuperare coll&#039;arte.</s><s id="id2786824"> Finalmen-<lb></lb>
te l&#039;Architettura di tutto queſto compoſto <lb></lb>
è oltremodo maraviglioſa; imperciocchè <lb></lb>
in quell&#039;età coſtumandoſi di fabbricare alla <lb></lb>
Gotica, fu al certo mirabil coſa, che gl&#039;in-<lb></lb>
gegnoſi Artefici ſi diſcoſtaſſero da una ma-<lb></lb>
niera sì barbara, ed all&#039;ottima degli anti-<lb></lb>
chi Romani s&#039;avvicinaſſero.</s><s id="id2802895"> Or quelto gran-<lb></lb>
de Edifizio ebbe cominciamento l&#039;anno <lb></lb>
1294. o come altri con maggior ragion <lb></lb>
vogliono l&#039;anno 1296. eſſendo prima in <lb></lb>
queſto luogo una non piccola Chieſa molto <lb></lb>
divota, eretta in onore di Santa Repara-<lb></lb>
ta, per ricordanza dell&#039;inſigne Vittoria ot-<lb></lb>
tenutaſi l&#039;anno 407. nel giorno a lei dedi-<lb></lb>
cato, contra Radagaſio Re de&#039; Goti.</s><s id="id2786682"> Il pri-<lb></lb>
mo Architetto fu Arnolſo diſcepolo di Ci-<lb></lb>
mabue, ſotto la direzione del quale inco-<lb></lb>
minciataſi queſta Fabbrica, in cencinquan-<lb></lb>
taquattr&#039;anni fu da altri valenti uomini ſuoi <lb></lb>
ſucceſſori quaſi all&#039;ultima perfezione con-<lb></lb>
dotta.</s><s id="id2770751"> Ma la gran Cupola fu parto dell&#039;in-<lb></lb>
gegno maraviglioſo di Filippo di Ser Bru-<lb></lb>
nelleſco.</s><s id="id2792048"> Architetto, che ne&#039; ſuoi tempi <lb></lb>
non ebbe uguale.</s><s id="id2792052"> La Lanterna di eſſa fu <lb></lb>
meſſa ſu da Baccio d&#039;Agnolo, e la Palla, <lb></lb>
e la Croce da Andrea Verrocchio.</s><s id="id2783831"> Ammi-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a15"></arrow.to.target>

<pb pagenum="10"></pb>
rata l&#039;eſterior bellezza entreremo in Chie-<lb></lb>
ſa, il pavimento della quale è tutto di mar-<lb></lb>
mi di varj colori, diviſati con mirabil di-<lb></lb>
ſegno.</s><s id="id2789398"> Quello della Navata di mezzo è di <lb></lb>
Franceſco da San Gallo, e quello intorno <lb></lb>
al Coro è fatto col diſegno di Michel&#039;An-<lb></lb>
gelo, ed il rimanente credeſi di Giuliano di <lb></lb>
Baccio d&#039;Agnolo.</s><s id="id2823109"> Quivi prima d&#039;ogn&#039;al-<lb></lb>
tra coſa, potrà l&#039;erudito Foreſtiero volger <lb></lb>
l&#039;occhio alle varie Iſcrizioni, e memorie, <lb></lb>
che vi ſi trovano.</s><s id="id2794368"> A man deſtra evvi il <lb></lb>
Ritratto del menzionato Brunelleſco ſcolpi-<lb></lb>
to in marmo; a cui ſegue il Ritratto di <lb></lb>
Giotto reſtauratore della Pittura, con Epi-<lb></lb>
taffi, il primo di Carlo Aretino, il ſecon-<lb></lb>
do d&#039;Agnolo Poliziano.</s><s id="id2789177"> Succedono altre<lb></lb>
memorie d&#039;uomini illuſtri, come di Pier <lb></lb>
da Farneſe Capitano de&#039; Fiorentini, di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <lb></lb>
Luigi Marſilj eminente Teologo, del Car-<lb></lb>
dinal Pietro Corſini, e dopo queſto l&#039;Effi-<lb></lb>
gie ſcolpita in marmo del gran Marſilio Fi-<lb></lb>
cino rinnovatore della Filoſofia di Platone. </s><lb></lb>
<s id="id2789179">Cosi a mano ſiniſtra ſono dipinte due fi-<lb></lb>
gure, rappreſentanti Niccolò da Tolentino, <lb></lb>
che è di Andrea del Caſtagno, e Giovanni <lb></lb>
Acuto Opera di Paolo Uccello: e dirimpet-<lb></lb>
to al Farneſe è ſituato il Depoſito di Don <lb></lb>
Pietro di Toledo Vicerè di Napoli.</s><s id="id2799484"> Merita <lb></lb>
anche oſſervazione un quadro antico, in cui <lb></lb>
è dipinto il divino Poeta Dante di mano <lb></lb>
dell&#039;Orcagna, quivi eſpoſto per Decreto del-<lb></lb>
la Repubblica Fiorentina, quale è l&#039;unica <lb></lb>
memoria pubblica, che vi ſia di queſto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a16"></arrow.to.target>

<pb pagenum="11"></pb>
Maeſtro della Toſcana Poeſta.</s><s id="id2781858"> E` queſta <lb></lb>
Chieſa diviſa in tre navate, alle quali cor-<lb></lb>
riſpondono tre Tribune di forma ottagona, <lb></lb>
e in ciaſcuna d&#039;eſſe ſono cinque Cappelle. </s><lb></lb>
<s id="id2781860">Nella Tribuna di mezzo prima ſi oſſervino <lb></lb>
nelle quattro Cappelle laterali i quattro Evan-<lb></lb>
geliſti di mano di Donatello, accennati di <lb></lb>
ſopra, e dipoi in quella di mezzo il Cena-<lb></lb>
colo di Giovanni Baldinucci con due altri <lb></lb>
laterali di mano di Bernardino Poccetti. </s><lb></lb>
<s id="id2781864">Paſſando all&#039;altra Tribuna detta della Cro-<lb></lb>
ce, può vederſi l&#039;Immagine di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſep-<lb></lb>
pe nella Cappella ad eſſo dedicata di mano <lb></lb>
di Lorenzo Credi, e i due Quadri laterali; <lb></lb>
cioè il Tranſito di Mauro Soderini, e lo <lb></lb>
Spoſalizio di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ferretti.</s><s id="id2781649"> S&#039;innalza ſopra <lb></lb>
le dette Tribune la gran Cupola, per di <lb></lb>
dentro tutta dipinta con maraviglioſa inven-<lb></lb>
zione da Federigo Zuccheri, e da Giorgio <lb></lb>
Vaſari.</s><s id="id2781910"> Corriſponde per di ſotto il Coro, <lb></lb>
diſegno di Filippo Brunelleſco, eſeguito da <lb></lb>
Giuliano di Baccio d&#039;Agnolo, della mede-<lb></lb>
ſima forma d&#039;ordine Ionico, e di marmi <lb></lb>
di varj colori.</s><s id="id2798931"> Reſta queſto coronato da, <lb></lb>
un belliſſimo fregio, ſoſtenuto da più colon-<lb></lb>
ne, l&#039;imbaſamento delle quali è arricchito <lb></lb>
di baſſirilievi, parte de&#039; quali ſono di Bac-<lb></lb>
cio Bandinelli, e parte di Giovanni dell&#039;Ope-<lb></lb>
ra.</s><s id="id2782578"> In teſta del medeſimo Coro ſi vede un <lb></lb>
Criſto Crocifiſſo, di mano di Benedetto da <lb></lb>
Maiano Scultore antico e valente.</s><s id="id2782587"> Poſano <lb></lb>
ſopra l&#039;Altare tre grandi Statue di mar-<lb></lb>
mo, ſcolpite da Baccio Bandinelli, rappre-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a17"></arrow.to.target>

<pb pagenum="12"></pb>
ſentanti Iddio Padre in atto ſedere, ed <lb></lb>
a&#039; ſuoi piedi un Criſto morto, ſoſtenuto da <lb></lb>
un Angiolo.</s><s id="id2768399"> Due figure in vero belliſſime, <lb></lb>
e condotte dal medeſimo Baccio a mag-<lb></lb>
gior perfezione delle prime, rappreſentanti <lb></lb>
Adamo, ed Eva col Serpente, erano col-<lb></lb>
locate dietro queſto Altare, in luogo delle <lb></lb>
quali ſtate rimoſſe, e poſte nella gran Sa-<lb></lb>
la di Palazzo Vecchio, fu meſſa una Pie-<lb></lb>
tà di mano del Buonarroti, che, ſebbene <lb></lb>
non condotta a fine, moſtra tuttavia l&#039;ec-<lb></lb>
cellenza del Profeſſore.</s><s id="id2798736"> Ne&#039; pilaſtri delle <lb></lb>
Tribune, come ancora nelle mura delle <lb></lb>
navate ſi vedono alcune nicchie, o taber-<lb></lb>
nacoli di marmo miſto fatti col diſegno di <lb></lb>
Bartolommeo Ammannati, entro de&#039; quali <lb></lb>
ſono gli Apoſtoli, ſcolpiti in marmo da <lb></lb>
Maeſtri eccellentiſſimi, cioè: il <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo <lb></lb>
ſcultura di Iacopo Tatti Fiorentino, detto <lb></lb>
il Sanſovino, il <expan abbr="San">S.</expan> Matteo di Vincenzio Roſ-<lb></lb>
ſi, il <expan abbr="San">S.</expan> Andrea di Andrea Ferrucci, il <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo di Vincenzio Roſſi, il <expan abbr="San">S.</expan> Pie-<lb></lb>
tro del Bandinelli, il <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evange-<lb></lb>
liſta di Benedetto da Rovezzano, il <expan abbr="San">S.</expan> Ia-<lb></lb>
copo Minore, e il <expan abbr="San">S.</expan> Filippo di Giovanni <lb></lb>
dell&#039;Opera.</s><s id="id2802910"> Ha queſta Baſilica due Orga-<lb></lb>
ni, che ſono di rariſſima perfezione, e la <lb></lb>
Porta di bronzo della Sagreſtia tutta ſtoria-<lb></lb>
ta di ſacre Immagini, inſigne lavoro di <lb></lb>
Lorenzo Ghiberti; ed altre opere degne <lb></lb>
di ſtima, le quali potrà il Foreſtiero da ſe <lb></lb>
medeſimo oſſervare.</s><s id="id2782639"> Una ſola coſa parmi <lb></lb>
neceſſario avvertire, ed è, che ſe per ſorte <lb></lb>
<arrow.to.target n="a18"></arrow.to.target>

<pb pagenum="13"></pb>
quivi non ſi vedranno in gran copia gli ab-<lb></lb>
bellimenti eſteriori, che a&#039; noſtri tempi ſi co-<lb></lb>
ſtumano, ſi ſcorgerà nondimeno un bel <lb></lb>
compoſto, a cui tutte le parti nobilmente <lb></lb>
corriſpondono, ed una maeſtoſa bellezza, <lb></lb>
che, ſenz&#039;altro ornamento, l&#039;occhio ſom-<lb></lb>
mamente diletta.</s><s id="id2781392"> Oltre però il materiale, <lb></lb>
degna ſi è queſta Chieſa di ſomma venera-<lb></lb>
zione per le inſigni Reliquie di tanti San-<lb></lb>
ti, che vi ſi adorano.</s><s id="id2791429"> Sono tra eſſe le più <lb></lb>
coſpicue,una parte della Croce, un Chio-<lb></lb>
do, e una Spina della Corona di Noſtro <lb></lb>
Signore, ripoſte in Reliquiarj di gran pre-<lb></lb>
gio.</s><s id="id2786449"> Evvi il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi Veſcovo <lb></lb>
Fiorentino, e di molti altri ſnoi ſucceſſori, <lb></lb>
e diſcepoli; di <expan abbr="San">S.</expan> Podio, di <expan abbr="San">S.</expan> Stefano nono <lb></lb>
Pontefice, e de&#039; Santi Martiri Abdon, e <lb></lb>
Sennen.</s><s id="id2778964"> Evvi inoltre un Pollice di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Batiſta, con alquante ſue Ceneri; una par-<lb></lb>
te di Braccio di Sant&#039;Andrea Apoſtolo, ed <lb></lb>
altre ancora ſenza numero deſcritte già dal-<lb></lb>
l&#039;Arcidiacono Minerbetti.</s><s id="id2782600"> Ma non minor <lb></lb>
venerazione le rende il Divin culto, che <lb></lb>
da tanti ſacri Miniſtri religioſamente s&#039;oſ-<lb></lb>
ſerva.</s><s id="id2781475"> Quarantadue Canonici, e fra que-<lb></lb>
ſti cinque Dignità; ſeſſanta e più Cappella-<lb></lb>
ni; cento Cherici Eugeniani, e nelle feſte <lb></lb>
e ſolennità accreſcendo il numero ſeſſanta <lb></lb>
altri Cherici del nuovo Seminario Fioren-<lb></lb>
tino, celebran quivi continovamente gli <lb></lb>
Ufizj Divini, con tal decoro, e ſplendore, <lb></lb>
che quello d&#039;ogni altra Cattedrale d&#039;Italia <lb></lb>
non ſolo agguaglia, ma ſupera di gran lun-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a19"></arrow.to.target>

<pb pagenum="14"></pb>
ga.</s><s id="id2764317"> Oltre di ciò, che queſta Chleſa s&#039;è <lb></lb>
renduta celebre per molti, e ſingolari av-<lb></lb>
venimenti quivi accaduti ne&#039; ſecoli trapaſſa-<lb></lb>
ti.</s><s id="id2767738"> Fra queſti parmi notabile, che quivi <lb></lb>
Federigo Terzo Imperatore, inſieme col <lb></lb>
Re d&#039;Ungheria, e il Duca d&#039;Auſtria, creaſ-<lb></lb>
ſe più Cavalieri a Spron d&#039;Oro, e molti <lb></lb>
di queſta Patria: che Carlo Ottavo vi ſta-<lb></lb>
biliſſe concordia co&#039; Fiorentini: che due Som-<lb></lb>
mi Pontefici Martino V. ed Eugenio IV. <lb></lb>
ſolennemente vi celebraſſero.</s><s id="id2766773"> Che Pio II. <lb></lb>
e Leone X. v&#039;aſſiſteſſero più volte alle ſa-<lb></lb>
cre funzioni: ma più d&#039;ogni altro, che, <lb></lb>
quivi ſi celebraſſe l&#039;anno 1439. il Concilio <lb></lb>
Eucumenico Fiorentino, famoſo per l&#039;in-<lb></lb>
tervento del mentovato Eugenio IV. del-<lb></lb>
Imperator Paleologo, del Patriarca di Co-<lb></lb>
ſtantinopoli, e di tanti Primati della Gre-<lb></lb>
cia; ma più famoſo per l&#039;unione ſtabilita-<lb></lb>
vi della Chieſa Greca colla Latina, ſicco-<lb></lb>
me dall&#039;Inſcrizione in marmo preſſo alla <lb></lb>
Sagreſtia ſi può vedere.</s><s id="id2762003"> Per queſte, ed al-<lb></lb>
tre cagioni non è maraviglia, ſe queſta <lb></lb>
Chieſa gode inſigni prerogative, tralle qua-<lb></lb>
li è molto ſingolare, che tanti Cherici, <lb></lb>
dopo il ſervizio di nove anni preſtato alla <lb></lb>
medeſima, per Bolla d&#039;Eugenio IV. e per <lb></lb>
conferma di detta Bolla fatta da <expan abbr="San">S.</expan> Pio V. <lb></lb>
dopo il Concilio di Trento, vengano pro-<lb></lb>
moſſi al Sacerdozio, benchè non ſiano prov-<lb></lb>
veduti di alcun Benefizio, o d&#039;altra rendi-<lb></lb>
ta Eccleſiaſtica.</s><s id="id2766977"> Uſcendo di Chieſa trovaſi <lb></lb>
appreſſo il </s></p>

<p id="id2787506" type="foot"><s id="id2787508"><foot.target id="a13"></foot.target>A 4 il</s></p>

<p id="id2787514" type="foot"><s id="id2787517"><foot.target id="a14"></foot.target>go-</s></p>

<p id="id2779123" type="foot"><s id="id2779125"><foot.target id="a15"></foot.target>A 5 ra-</s></p>

<p id="id2779131" type="foot"><s id="id2779134"><foot.target id="a16"></foot.target>Mae-</s></p>

<p id="id2820237" type="foot"><s id="id2820239"><foot.target id="a17"></foot.target>A 6 ſen-</s></p>

<p id="id2820245" type="foot"><s id="id2781726"><foot.target id="a18"></foot.target>qui-</s></p>

<p id="id2781732" type="foot"><s id="id2781734"><foot.target id="a19"></foot.target>ga.</s></p>

<p id="id2781740" type="foot"><s id="id2785128">CAM-</s></p>

<pb pagenum="15"></pb>

<p id="id2766979" type="main"><s id="id2766981">CAMPANILE, la cui circonferenza è cento <lb></lb>
braccia, e l&#039;altezza cenquarantaquattro.</s><s id="id2786709"> E&#039; <lb></lb>
in iſola da ogni parte fino da&#039; fondamenti, <lb></lb>
ed è incroſtato tutto di marmi di diverſi <lb></lb>
colori, con bel diſegno diſtinti.</s><s id="id2769795"> In quat-<lb></lb>
tro nicchie da ogni lato poſano quattro <lb></lb>
Statue, delle quali quelle che riguardano la <lb></lb>
Piazza, e l&#039;altre due ſopra la Porta ſono <lb></lb>
di mano di Donatello.</s><s id="id2767438"> Fu condotta queſta <lb></lb>
gran Torre col diſegno di Giotto, ed è sì <lb></lb>
vaga, e sì mirabile la ſua ſtruttura, che <lb></lb>
certamente nel Mondo non ſi trova l&#039;egua-<lb></lb>
le.</s><s id="id2770386"> Dirimpetto alla Chieſa del Duomo, è <lb></lb>
quella di</s></p>

<p id="id2785134" type="main"><s id="id2785137">SAN GIOVANNI antico Battiſtero, e non, <lb></lb>
già come alcuni hanno creduto con inſuſſi-<lb></lb>
ſtenti ragioni Tempio di Marte; poichê ta-<lb></lb>
le da&#039; più culti eſtimar non ſi può per <lb></lb>
gli errori che ravviſanſi nella ſua interna <lb></lb>
Architettura.</s><s id="id2785164"> Eſſo è di forma ottagona, ed <lb></lb>
in queſta guiſa ſi ſolevano in antico fabbri-<lb></lb>
care i Tempj per uſo del Batteſimo.</s><s id="id2791731"> Per <lb></lb>
di ſuora è iſolato, ed incroſtato di varj <lb></lb>
marmi.</s><s id="id2791740"> Per tre Porte vi ſi ha l&#039;ingreſſo, <lb></lb>
l&#039;impoſte delle quali tutte di bronzo, ſo-<lb></lb>
no di sì maraviglioſa bellezza, e con tal <lb></lb>
maeſtrìa lavorate, che Michelagnolo Buo-<lb></lb>
narroti ſoleva dire, che ſarebbero ſtate be-<lb></lb>
ne alle Porte del Paradiſo.</s><s id="id2777366"> Quella, che, <lb></lb>
riguarda la Chieſa del Duomo, e altresì <lb></lb>
quella dirimpetto all&#039;Opera, ſono ambedue <lb></lb>
condotte da Lorenzo Ghiberti, ma la ter-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a21"></arrow.to.target>

<pb pagenum="16"></pb>
za più antica fu fatta da Andrea Piſano. </s><lb></lb>
<s id="id2777368">Sono effigiate in eſſe alcune Storie del Te-<lb></lb>
ſtamento Vecchio, e Nuovo, di baſſorilie-<lb></lb>
vo, fatte con tale eccellenza, che reſta <lb></lb>
l&#039;occhio attonito per lo ſtupore.</s><s id="id2783511"> Sopra la <lb></lb>
Porta principale vi ſono tre Statue di mar-<lb></lb>
mo, che rappreſentano il Batteſimo di <lb></lb>
Criſto, incominciate dal Sanſovino, e per-<lb></lb>
fezionate da Vincenzio Danti, di cui ſono <lb></lb>
l&#039;altre tre Statue di bronzo, rappreſentanti <lb></lb>
la Decollazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta ſopra la <lb></lb>
Porta, che è dirimpetto al Bigallo.</s><s id="id2781606"> Ma <lb></lb>
ſopra la Porta verſo l&#039;Opera ſono maravi-<lb></lb>
glioſe le tre figure di bronzo, che rappre-<lb></lb>
ſentano <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, che diſputa con, <lb></lb>
un Fariſeo, e con un Dottore della Leg-<lb></lb>
ge antica, e ſono di mano di Giovanſran-<lb></lb>
ceſco Ruſtici.</s><s id="id409613"> Poſſono ancora notarſi le <lb></lb>
due Colonne di Porfido, poſte avanti la <lb></lb>
Porta principale, donate già da&#039; Piſani alla <lb></lb>
Città di Firenze: e le catene, che pendo-<lb></lb>
no, con altre, che ſi veggono ad alcune <lb></lb>
Porte della Città, ſono un trofeo del va-<lb></lb>
lor Fiorentino quando conquiſtarono il Por-<lb></lb>
to Piſano, che ſervivano a chiuderlo.</s><s id="id2808981"> En-<lb></lb>
trando in Chieſa ſi vedono ſedici groſſe <lb></lb>
Colonne di belliſſimo granito, con Capi-<lb></lb>
telli, e Pilaſtri, ſopra de&#039; quali ricorre un <lb></lb>
terrazzino, che circonda quaſi tutta la <lb></lb>
Chieſa.</s><s id="id2828080"> Sotto l&#039;Arco della Tribuna, ove <lb></lb>
è ſituato l&#039;Altar maggiore, è ſtata ulti-<lb></lb>
mamente alzata la ſtatua di marmo del <lb></lb>
Precurſore, in atto d&#039;eſſer portato allas <lb></lb>
<arrow.to.target n="a22"></arrow.to.target>

<pb pagenum="17"></pb>
celeſte Gloria, con più Angioli pur di <lb></lb>
marmo, opera tutta di Girolamo Ticciati, <lb></lb>
celebre Scultore, e Architetto de&#039; noſtri <lb></lb>
tempi; di cui pure è lo ſpazioſo Presbite­<lb></lb>
rio eretto davanti il predetto Altar mag­<lb></lb>
giore, lavorato di finiſſimi marmi, ed ar­<lb></lb>
ricchito di medaglioni, e di Baſſirilievi di <lb></lb>
marmo.</s><s id="id2780004"> La volta poi è tutta fatta a Mo­<lb></lb>
ſaico, per opera d&#039;Andrea Taſi, diſcepolo <lb></lb>
di Cimabue, che in quei tempi ebbe la <lb></lb>
ſua ſtima.</s><s id="id2785305"> Vi è, oltre varj ornamenti un <lb></lb>
Battiſtero molto vago, e di belliſſimi mar­<lb></lb>
mi adorno, nella nicchia del quale vedeſi <lb></lb>
un <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta di marmo fatto da Giuſep­<lb></lb>
pe Piamontini valente Scultore.</s><s id="id2781968"> Ed è da no­<lb></lb>
tarſi, che un magnifico Battiſtero era prima <lb></lb>
nel mezzo del Tempio, della forma ottago­<lb></lb>
na del quale n&#039;è rimaſto il ſegno.</s><s id="id2808014"> Dirimpet­<lb></lb>
to al detto Battiſtero vi è il ſepolcro orna­<lb></lb>
to di varie Statue di Baldaſſar Coſſa, già Pa­<lb></lb>
pa ſotto nome di Giovanni Vigeſimoſecondo, <lb></lb>
o come altri vogliono, Vigeſimoterzo, mor­<lb></lb>
to in Firenze l&#039;anno 1419. dopo aver ri­<lb></lb>
nunziato il Pontificato avanti al Concilio di <lb></lb>
Coſtanza.</s><s id="id2784582"> L&#039;intaglio di queſto Sepolcro è <lb></lb>
opera di Donatello celebre Scultore de&#039; ſuoi <lb></lb>
tempi, di cui parimente è la Santa Maria <lb></lb>
Maddalena Penitente nell&#039;Altare appreſſo. </s><lb></lb>
<s id="id2784585">Finalmente in queſto Tempio ſono molte <lb></lb>
Reliquie inſigni, e ſpecialmente il Dito in­<lb></lb>
dice di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, e un Braccio di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb>
Filippo Apoſtolo, che ſi tengono in ſom­<lb></lb>
ma venerazione, come altresi molte ſupel­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a23"></arrow.to.target>

<pb pagenum="18"></pb>
lettili ſacre, e argenti d&#039;ineſtimabil valo­<lb></lb>
re.</s><s id="id2777584"> Uſcendo di Chieſa per la Porta dell&#039;<lb></lb>
Opera, ſi trova una Colonna poco diſtan­<lb></lb>
te, eretta in quel luogo l&#039;anno di noſtra <lb></lb>
ſalute 408. per ricordanza di quell&#039;inſi­<lb></lb>
gne miracolo, che ſecondo alcuni operò <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Zenobi Veſcovo Fiorentino, alloraquan­<lb></lb>
do trasferendoſi alla Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Salvatore <lb></lb>
il ſuo Corpo dall&#039;inſigne Collegiata di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb>
Lorenzo, nel toccar quivi la Bara un <lb></lb>
Olmo ſecco incontanente divenne freſco, e <lb></lb>
verdeggiante.</s><s id="id2743209"> Si vede addirimpetto il</s></p>

<p id="id2743213" type="foot"><s id="id2743215"><foot.target id="a21"></foot.target>za</s></p>

<p id="id2743221" type="foot"><s id="id2743223"><foot.target id="a22"></foot.target>ce-</s></p>

<p id="id2791524" type="foot"><s id="id2791527"><foot.target id="a23"></foot.target>let-</s></p>

<p id="id2791533" type="main"><s id="id2791535">PALAZZO DELL&#039; ARCIVESCOVO, fatto col <lb></lb>
diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſi, che ha la <lb></lb>
ſua entratura nell&#039;altra ſtrada, ed è oſſer­<lb></lb>
vabile la magnifica Scala, e l&#039;Atrio, che <lb></lb>
mette nella gran Sala, dipinto eccellente­<lb></lb>
mente da Pietro Anderlini, collo sfondo di <lb></lb>
Vincenzio Meucci a ſpeſe di <expan abbr="Monſignore">Monſig.</expan> Giu­<lb></lb>
ſeppe Maria Martelli, a cui dobbiamo an­<lb></lb>
cora il riſtoramento di</s></p>

<p id="id2782660" type="main"><s id="id2782662">SAN SALVADORE, Chieſa tenuta da una, <lb></lb>
divotiſſima Congregazione di Sacerdoti uti­<lb></lb>
li molto alla diſciplina Eccleſiaſtica, ed è <lb></lb>
ornata di Pitture a freſco de&#039; migliori pro­<lb></lb>
feſſori di queſti tempi.</s><s id="id2791168"> Andando per via <lb></lb>
de&#039; Martelli s&#039;incontrano le abitazioni de&#039; <lb></lb>
Martelli, e degli Arnaldi, nella prima del­<lb></lb>
le quali eravi una ſtatua di Donatello, la <lb></lb>
quale al preſente ritrovaſi nel Palazzo del <lb></lb>
<expan abbr="Signore">Sig.</expan> Balì Martelli, ed è creduto il più ec­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a24"></arrow.to.target>

<pb pagenum="19"></pb>
cellente lavoro del ſuo ſcalpello: e nella, <lb></lb>
ſeconda vi ſono eſquiſite Pitture.</s><s id="id2784421"> Indi tro­<lb></lb>
vaſi la Chieſa de&#039; Geſuiti detta</s></p>

<p id="id2784427" type="foot"><s id="id2784430"><foot.target id="a24"></foot.target>cel-</s></p>

<p id="id2784436" type="main"><s id="id2786898">SAN GIOVANNINO dedicata a<expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evangeliſta.</s><s id="id2786902"> Era queſta Chieſa aſſai picco­<lb></lb>
la, prima che foſſe conceduta ai detti Pa­<lb></lb>
dri, ma intorno all&#039;anno 1580. coll&#039;opera <lb></lb>
e col diſegno di Bartolommeo Ammannati <lb></lb>
celebre Scultore e Architetto Fiorentino, <lb></lb>
fu oltremodo accreſciuta e adornata.</s><s id="id2786791"> Im­<lb></lb>
perciocchè quell&#039;artefice molto pio e reli­<lb></lb>
gioſo a niuna ſpeſa e fatica perdonò, per­<lb></lb>
chè queſt&#039;opera foſſe condotta al ſuo fine. </s><lb></lb>
<s id="id2786795">Ammirano gl&#039;intendenti l&#039;eſquiſitezza dell&#039;<lb></lb>
Architettura, ed il bell&#039;ordine di tutte le <lb></lb>
parti di queſto ſacro edifizio.</s><s id="id2783473"> Ha la fac­<lb></lb>
ciata aſſai vaga, tutta di pietre ſerene, e <lb></lb>
dentro vi ſono nelle Cappelle varj orna­<lb></lb>
menti di ſtucchi, con belle Tavole, in una <lb></lb>
delle quali di mano d&#039;Aleſſandro Allori, <lb></lb>
detto il Bronzino, è dipinta la Cananea; <lb></lb>
in un&#039;altra, che è la prima a mano deſtra, <lb></lb>
la tavola dell&#039;Altare è del Paſſignano, e <lb></lb>
nella Cappella degli Ammannati v&#039;è un&#039; <lb></lb>
altra tavola di Aleſſandro Allori rappreſen­<lb></lb>
tante la ſtoria de&#039; figli di Zebedeo.</s><s id="id2802605"> L&#039;Altar <lb></lb>
maggiore è ſtato modernamente rinnova­<lb></lb>
to, la di cui Tavola di un Crocifiſſo, è di <lb></lb>
mano di eccellente Profeſſore; lo sfondo del­<lb></lb>
la volta fatta modernamente, è di mano <lb></lb>
di Agoſtino Veracini.</s><s id="id2786881"> Vicino a queſta Chie­<lb></lb>
ſa, ed al principio di Via larga è il famoſo </s></p>

<p id="id2798093" type="foot"><s id="id2798096">PA-</s></p>

<pb pagenum="20"></pb>
<p id="id2786885" type="main"><s id="id2786888">PALAZZO DE&#039; MEDICI, oggi del Marcheſe <lb></lb>
Riccardi, fatto già fabbricare da Coſimo <lb></lb>
Padre della Patria, col diſegno di Miche­<lb></lb>
lozzo.</s><s id="id2785980"> Non può ſpiegarſi abbaſtanza quan­<lb></lb>
to ſia bello e magnifico, nè può compren­<lb></lb>
derlo facilmente chi non lo mira.</s><s id="id2784399"> Vedonſi <lb></lb>
le due facciate tutte di pietre forti in tre <lb></lb>
ordini diviſate.</s><s id="id2784407"> Dal piano della terra fino <lb></lb>
alle prime fineſtre l&#039;ordine è ruſtico, o <lb></lb>
Toſcano, con bozze aſſai rilevate.</s><s id="id2787837"> Sopra <lb></lb>
di queſto ſegue il Dorico, a cui ſuccede il <lb></lb>
Corintio; ma in fronte di sì nobile Edifi­<lb></lb>
zio vedeſi un Cornicione d&#039;incredibil va­<lb></lb>
ghezza, che da per tutto lo circoada.</s><s id="id2783101"> Non <lb></lb>
meno vaghe ſono le fineſtre da baſſo, gli <lb></lb>
ornamenti delle quali, come altresì il Cor­<lb></lb>
nicione, ſi credono fatti col diſegno del <lb></lb>
Buonnarroti.</s><s id="id2783117"> Entrando per la porta principa­<lb></lb>
le trovaſi la prima Loggia, nel fregio della <lb></lb>
quale ſono alcuni tondi, entrovi figure di <lb></lb>
marmo di Donatello, e le pareti tutte fu­<lb></lb>
rono fatte adornare l&#039;anno 1715. dal Mar­<lb></lb>
cheſe Franceſco Riccardi, di Baſſirilievi, di <lb></lb>
Statue, di Baſti, e d&#039;inſcrizioni antiche <lb></lb>
Greche, e Latine, a foggia di Muſeo.</s><s id="id2763826"> A <lb></lb>
man deſtra vi è una Scala molto comoda, <lb></lb>
e nobile fatta col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta <lb></lb>
Foggini Scultore e Architetto Fiorentino.</s><s id="id2763840"> E&#039; <lb></lb>
pure a man ſiniſtra una Scala belliſſima fat­<lb></lb>
ta a chiocciola, che dal terreno conduce, <lb></lb>
fino alla ſommità del Palazzo.</s><s id="id2769051"> Penetrando <lb></lb>
poi nelle ſtanze, quanti ornamenti di <lb></lb>
pregio vi s&#039;ammirano!</s><s id="id2769055"> Quante prezioſe <lb></lb>
<arrow.to.target n="a26"></arrow.to.target>

<pb pagenum="21"></pb>
ſupellettili degne di tanto Palazzo!</s><s id="id2769058"> Ve­<lb></lb>
draſſi la belliſſima Galleria dipinta nella <lb></lb>
volta a freſco da Luca Giordano famoſo <lb></lb>
Pittore, e in eſſa una bella e copioſa rac­<lb></lb>
colta di Cammei e d&#039;intaglj di Medaglie, <lb></lb>
e altre prezioſe antichità; allato alla quale <lb></lb>
è una copioſa e ſcelta Libreria di mano­<lb></lb>
ſcritti, e di libri impreſſi, parte della quale <lb></lb>
fu meſſa inſieme dal celebre Riccardo Ric­<lb></lb>
cardi, e parte fu già del Senator Marcheſe <lb></lb>
Vincenzio Capponi, da cui l&#039;ereditarono <lb></lb>
i preſenti poſſeſſori, i quali vanno ſempre <lb></lb>
aumentandola.</s><s id="id2769259"> Si mireranno inoltre i nuo­<lb></lb>
vi accreſcimenti di ſervizj baſſi molto como­<lb></lb>
di; e finalmente ſi vedrà creſciuta doppia­<lb></lb>
mente la principal Facciata verſo la Via <lb></lb>
Larga, coll&#039;iſteſs&#039;ordine e Architettura dell&#039;<lb></lb>
antica.</s><s id="id2742616"> E&#039; famoſo queſto Palazzo non ſolo <lb></lb>
per la ſua bellezza, ma eziandio per eſſe­<lb></lb>
re ſtato in ogni tempo ricetto di grandiſſi­<lb></lb>
mi perſonaggi, eſſendoviſi trattenuti Som­<lb></lb>
mi Pontefici, Imperadori, e Re, oltre un <lb></lb>
novero grande di Principi (di che ſi legge <lb></lb>
la memoria in un Cartello di marmo nei <lb></lb>
primo Cortile, fatta dal celebre Abate An­<lb></lb>
tommaria Salvini) e per molti avveni­<lb></lb>
menti accadutivi, e deſcritti largamente, <lb></lb>
dal Giovio e da varj Scrittori de&#039; tempi an­<lb></lb>
dati.</s><s id="id2798090"> Dirimpetto a queſto ſi vede il</s></p>

<p id="id2798102" type="foot"><s id="id2798104"><foot.target id="a26"></foot.target>ſu-</s></p>

<p id="id2798110" type="main"><s id="id2798113">PALAZZO fatto fabbricare dal Cardinale <lb></lb>
Bandino Panciatichi, col diſegno del Ca­<lb></lb>
valier Carlo Fontana, e appreſſo il </s></p>
<p id="id2827276" type="foot"><s id="id2827278">PA-</s></p>

<pb pagenum="22"></pb>
<p id="id2798115" type="main"><s id="id2798117">PALAZZO del Marcheſe Pier Luigi Cappo­<lb></lb>
ni, con bella facciata di Gherardo Silvani, <lb></lb>
che è ſtato internamente accreſciuto e ri­<lb></lb>
modernato nel Cortile che è diſegno di Lui­<lb></lb>
gi Orlandi, e di poi s&#039; incontra il</s></p>

<p id="id2827284" type="main"><s id="id2827286">PALAZZO del Marcheſe Prior Ruberto <lb></lb>
Capponi fatto col diſegno di Ferdinando <lb></lb>
Ruggieri.</s><s id="id2790193"> Quindi dalla medeſima parte ſi <lb></lb>
trova il</s></p>

<p id="id2790199" type="main"><s id="id2790202">PALAZZO de&#039; Marcheſi Coppoli eretto con <lb></lb>
vago e bel diſegno del Silvani Architetto <lb></lb>
Fiorentino, ultimamente accreſciuto e den­<lb></lb>
tro e fuori quaſi della metà, dal fu Sena­<lb></lb>
tor Camillo Coppoli.</s><s id="id2763041"> E ſeguitando il cam­<lb></lb>
mino dalla parte oppoſta s&#039; incontra la</s></p>

<p id="id2763047" type="main"><s id="id2763050">LIBRERIA O BIBLIOTECA MARUCELLIANA <lb></lb>
fondata a pubblico vantaggio dal fu Fran­<lb></lb>
ceſco Marucelli, ed anmentata da Monſi­<lb></lb>
gnor Franceſco Marucelli, la quale ſtà a­<lb></lb>
perta la mattina ne&#039; giorni di Lunedì, Mer­<lb></lb>
coledì, e Venerdì, ne&#039; quali non è aperta <lb></lb>
la Biblioteca Megliabechiana.</s><s id="id2803731"> E paſſegian­<lb></lb>
do tutta quella bella ſtrada piena di nobili <lb></lb>
abitazioni, ſi giunge alla Piazza, e Chieſa <lb></lb>
di</s></p>

<p id="id2768705" type="main"><s id="id2768708">SAN MARCO de&#039; Padri Domenicani dell&#039;<lb></lb>
Oſservanza.</s><s id="id2768712"> Tra gli ornamenti più ſingo­<lb></lb>
lari vi s&#039;ammirano le belle Tavole, tutte <lb></lb>
di mano d&#039;eccellenti Maeſtri.</s><s id="id2768720"> Nell&#039;entrare <lb></lb>
<arrow.to.target n="a28"></arrow.to.target>

<pb pagenum="23"></pb>
a man deſtra, vi è una divota Madonna di <lb></lb>
Pietro Cavallini Romano, che per venera­<lb></lb>
zione ſtà coperta.</s><s id="id2768150"> La ſeconda dov&#039;è dipin­<lb></lb>
to <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo d&#039;Aquino, è di Santi di <lb></lb>
Tito.</s><s id="id2826423"> La terza è del celebre <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Bartolom­<lb></lb>
meo della Porta. Nella quarta ſi vede una <lb></lb>
Madonna lavorata a Moſaico.</s><s id="id2826435"> E finalmente <lb></lb>
la quinta, dov&#039;è <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, è di ma­<lb></lb>
no di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2788164"> Parimente a man <lb></lb>
ſiniſtra la prima è del Paggi Lombardo, la <lb></lb>
ſeconda del Paſſignano, la terza del loda­<lb></lb>
to <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Bartolommeo, e la quarta del Ci­<lb></lb>
goli; dopo la quale ſegue la belliſſima Cap­<lb></lb>
pella di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino Arciveſcovo di Firen­<lb></lb>
ze, fatta fabbricare con ſomma magnifi­<lb></lb>
cenza da Averardo, e Antonio Salviati. </s><lb></lb>
<s id="id2788167">Ella è tutta di marmi nobilmente lavorati <lb></lb>
col diſegno di Giovanni Bologna.</s><s id="id2797510"> Tre bel­<lb></lb>
le Tavole di Pittori eccellenti ne adornano <lb></lb>
vagamente le tre facciate; quella di mezzo <lb></lb>
è opera d&#039;Aleſſandro Allori, quella che <lb></lb>
rappreſenta il Lebbroſo riſanato in cornu <lb></lb>
Evangelii, è di Franceſco Poppi, l&#039;altra <lb></lb>
di Batiſta Naldini.</s><s id="id2788624"> In ciaſcuna di queſte <lb></lb>
facciate ſi mirano due belliſſime Statue di <lb></lb>
Marmo, che in tutto aſcendono al numero <lb></lb>
di ſei, di mano del Francavilla, diſcepolo <lb></lb>
del mentovato Giovanni Bologna, ed al­<lb></lb>
trettanti Baſſirillievi di bronzo, di mano di <lb></lb>
<expan abbr="Fra">Fr.</expan> Domenico Portigiani, fatti ſul diſegno <lb></lb>
del Maeſtro, da cui fu fatta la Figura di <lb></lb>
bronzo che è in Sagreſtia, quale rappre­<lb></lb>
ſenta il Santo giacente; nell&#039;urna ſotto l&#039;Al­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a29"></arrow.to.target>

<pb pagenum="24"></pb>
tare ſta ripoſto il di lui ſacro Corpo.</s><s id="id2765604"> Fi­<lb></lb>
nalmente corona queſta Capella una Cu­<lb></lb>
poletta tutta adorna di ſtucchi, e di vaghe <lb></lb>
Pitture di mano del famoſo Poccetti.</s><s id="id2765618"> Avan­<lb></lb>
ti a queſta Cappella ſon dipinte due Storie <lb></lb>
dell&#039;Eſpoſizione e Traslazione di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Anto­<lb></lb>
nino di mano del Paſſignano.</s><s id="id2796217"> Ella ha me­<lb></lb>
ritato d&#039;eſſer deſcritta e pubblicata colla <lb></lb>
ſtampa dal celebre Antiquario Dottore An­<lb></lb>
tofranceſco Gori.</s><s id="id2788258"> Allato a queſta vi è la <lb></lb>
Cappella de&#039; Serragli, ancor eſſa ragguarde­<lb></lb>
vole, nonmeno per la ſtruttura di finiſſimi <lb></lb>
marmi, de&#039; quali ſino al pavimento è ri­<lb></lb>
coperta, quanto per varj ornamenti di <lb></lb>
Statue, e di Pitture, che nobilmente l&#039;<lb></lb>
adornano.</s><s id="id2788589"> La Soffitta è tutta intagliata, e <lb></lb>
riccamente dorata, collo stondo aſſai ben <lb></lb>
condotto, uſcito dal pennello di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> An­<lb></lb>
tonio Pucci.</s><s id="id2788606"> Segue dipoi la Tribuna con <lb></lb>
un bello Altar maggiore corredato di ric­<lb></lb>
chiſſimi argenti.</s><s id="id2800411"> E&#039; degno di memoria, che <lb></lb>
quì furono ſepolti il Conte Giovanni Pico <lb></lb>
della Mirandola, che fu chiamato la Feni­<lb></lb>
ce degl&#039;ingegni, ed Agnolo Poliziano uo­<lb></lb>
mo letteratiſſimo, e ſingolare.</s><s id="id2800430"> Non meno <lb></lb>
però della Chieſa è ragguardevole il Con­<lb></lb>
vento, fatto fabbricare da Coſimo, e Lo­<lb></lb>
renzo de&#039; Medici, col diſegno di Micheloz­<lb></lb>
zo.</s><s id="id2801648"> Nel primo Chioſtro ſono le lunette, <lb></lb>
tutte dipinte da eccellenti Maeſtri, e ſpe­<lb></lb>
cialmente da Bernardino Poccetti, dal Roſ­<lb></lb>
ſelli, dal Tiarini, e dal Boſchi.</s><s id="id2784094"> Bella e <lb></lb>
copioſa Libreria vi ſi conſerva, ove fra gli <lb></lb>
<arrow.to.target n="a30"></arrow.to.target>

<pb pagenum="25"></pb>
altri, ſono di pregio moltiſſimi Manoſcrit­<lb></lb>
ti, alcuni de&#039; quali è fama, che foſſero <lb></lb>
già di Niccolò Niccoli, che è da annove­<lb></lb>
rarſi fra quelli, da&#039; quali le Lettere Greche <lb></lb>
riconoſcono il loro riſorgimento.</s><s id="id2791411"> Fu queſto <lb></lb>
Convento ſempre tenuto in grande ſtima, <lb></lb>
non ſolo per l&#039;oſſervanza reſtauratavi da <lb></lb>
<expan abbr="Fra">Fr.</expan> Girolamo Savonarola, ma eziandio per <lb></lb>
avervi dimorato moltiſſimi Religioſi di ſan­<lb></lb>
ta vita, in converſazione de&#039; quali ſoleva <lb></lb>
Coſimo Padre della Patria ſpeſſe volte tratte­<lb></lb>
nerſi, vedendoviſi ancora le ſtanze, ove abita­<lb></lb>
va.</s><s id="id2788526"> Dirimpetto a queſta Chieſa per la Porta <lb></lb>
laterale è il Palazzo altrimenti chiamato il</s></p>

<p id="id2751630" type="foot"><s id="id2751632"><foot.target id="a28"></foot.target>a man</s></p>

<p id="id2751639" type="foot"><s id="id2751642"><foot.target id="a29"></foot.target>ta-</s></p>

<p id="id2751649" type="foot"><s id="id2764216"><foot.target id="a30"></foot.target>al-</s></p>

<p id="id2764223" type="main"><s id="id2764226">CASINO da <expan abbr="San">S.</expan> Marco, fatto fabbricare dal <lb></lb>
Gran Duca Franceſco I. intorno all&#039;anno <lb></lb>
1570. col diſegno del Buontalenti.</s><s id="id2764238"> E&#039; ſer­<lb></lb>
vito ne&#039; tempi andati per abitazione de&#039; <lb></lb>
Principi del Sangue, eſſendo provveduto di <lb></lb>
tutte le commodità, che a tali Perſonag­<lb></lb>
gi ſi convengono, e preſentemente vi ſono <lb></lb>
poſte le Compagnie della Guardia Nobile, <lb></lb>
di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R</expan>.</s><s id="id2764240"> Accanto a queſto Caſino è <lb></lb>
degna di eſſere veduta la</s></p>

<p id="id2788353" type="main"><s id="id2788356">COMPAGNIA DI <expan abbr="San">S.</expan> GIOVAN BATISTA, detta <lb></lb>
dello Scalzo, per le molte eccellenti Pit­<lb></lb>
ture a freſco d&#039;Andrea Vannucchi, detto <lb></lb>
Andrea del Sarto, e del Franciabigio, che <lb></lb>
ne adornano il Cortile.</s><s id="id2788373"> Siccome la Tavola, <lb></lb>
che rappreſenta San Giovanbatiſta in, <lb></lb>
atto di battezzare il Salvadore nel Giorda­<lb></lb>
<arrow.to.target n="ab30"></arrow.to.target>

<pb pagenum="26"></pb>
no, la quale è di mano di Lorenzo di <lb></lb>
Credi.</s><s id="id2795050"> Camminando per eſſa ſtrada a ma­<lb></lb>
no deſtra ſi trova il</s></p>

<p id="id2804650" type="foot"><s id="id2804653"><foot.target id="ab30"></foot.target>B no,</s></p>

<p id="id2795059" type="main"><s id="id2795062">GIARDINO de&#039; Semplici, che dal Gran <lb></lb>
Duca Coſimo Primo con regia ſpeſa fu <lb></lb>
fabbricato.</s><s id="id2783540"> Belliſſimo è queſto in tutte le <lb></lb>
ſue parti, e non minore è il pregio di eſſo <lb></lb>
per le piante delle più rare, e ſingolari, <lb></lb>
che nel Mondo ſi trovino; avvegnachè <lb></lb>
quel magnanimo Principe, acciocchè in Fi­<lb></lb>
renze non mancaſſe a&#039; Profeſſori di Medi­<lb></lb>
cina la cognizione dell&#039;Erbe, e Piante, <lb></lb>
medicinali, da ogni parte più remota le fe <lb></lb>
venire, e quivi con ſomma diligenza con­<lb></lb>
ſervare.</s><s id="id2773047"> L&#039;anno 1718. fu trasferita in que­<lb></lb>
ſto Giardino, per benigno reſcritto di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> <lb></lb>
Reale l&#039;Accademia di Bottanica nuova­<lb></lb>
mente inſtituita all&#039;uſo e cuſtodia della <lb></lb>
quale la felice memoria di Franceſco Pri­<lb></lb>
mo lo concedette.</s><s id="id2738391"> Appreſſo vi è la</s></p>

<p id="id2738396" type="main"><s id="id2738399">CAVALLERIZZA, ove ſono i Cavalli di <lb></lb>
maneggio e della Scuderia di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> Reale, <lb></lb>
che in gran numero, ed in un aſſai co­<lb></lb>
modo luogo vi ſi mantengono.</s><s id="id2783006"> In queſto <lb></lb>
ancora ſi apprende dalla Nobiltà Fioren­<lb></lb>
tina, e foreſtiera ſotto la direzione di <lb></lb>
un Cavallerizzo ſpeſato dall&#039;<expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> l&#039;Ar­<lb></lb>
te di cavalcare, e di correr la lancia.</s><s id="id2788316"> A <lb></lb>
queſto effetto fu dal Gran Principe Ferdi­<lb></lb>
nando fatto reſtaurare, ed accreſcere un bel <lb></lb>
loggiato, perchè nel tempo del crudo in­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a31"></arrow.to.target>

<pb pagenum="27"></pb>
verno, o di pioggia, ſi poſſa tuttavia con­<lb></lb>
tinovare un eſercizio sì nobile.</s><s id="id2783799"> Contiguo <lb></lb>
è il</s></p>

<p id="id2783805" type="foot"><s id="id2783808"><foot.target id="a31"></foot.target>verno,</s></p>

<p id="id2783815" type="main"><s id="id2783819">SERRAGLIO de&#039; Lioni, dove da molto <lb></lb>
tempo in quà ſi ſon ſempre cuſtodite, e,<lb></lb>
mantenute molte Fiere indomite d&#039;ogni <lb></lb>
ſorta, come Leoni, Orſi, Tigri, Pantere, <lb></lb>
Tori ſalvatici, ed altri ſimili; i quali di poi <lb></lb>
ſi eſercitano nelle Cacce, che dentro un <lb></lb>
ampio moderno Cortile, alla preſenza di <lb></lb>
molti ſpettatori, ſi ſogliono fare.</s><s id="id2811882"> Dirim­<lb></lb>
petto a queſto è lo</s></p>

<p id="id2811888" type="main"><s id="id2811892">SPEDALE di San Matteo, altrimenti det­<lb></lb>
to di Lemmo, poichè intorno all&#039;Anno <lb></lb>
1290. fu fondato da Lemmo Balducci di <lb></lb>
Monte Catini, dove ſono curati molti in­<lb></lb>
fermi con gran diligenza, e carità; e per <lb></lb>
la via detta del Cocomero ſi trova il</s></p>

<p id="id2768022" type="main"><s id="id2768025">PALAZZO de&#039; Marcheſi Gerini; ricco di <lb></lb>
ſingolari Pitture, accreſciuto, e rimoderna­<lb></lb>
to magnificamente, ed il</s></p>

<p id="id2761730" type="main"><s id="id2761733">PALAZZO de&#039; Baroni Ricaſoli, fabbricato <lb></lb>
con buona Architettura moderna; ſicco­<lb></lb>
me il</s></p>

<p id="id2761745" type="main"><s id="id2761749">TEATRO per le Opere, appartenente all&#039;<lb></lb>
antichiſſima Famiglia degli Ughi, rifabbri­<lb></lb>
cato più magnificamente, e rinnuovato <lb></lb>
fino da fondamenti.</s><s id="id2793314"> E addirimpetto vi è la</s></p>
<p id="id2789015" type="foot"><s id="id2789018">B 2 ABI-</s></p>

<pb pagenum="28"></pb>

<p id="id2793317" type="main"><s id="id2793319">ABITAZIONE de&#039; Gondi accreſciuta mo­<lb></lb>
dernamente.</s><s id="id2789006"> E andando verſo la via de&#039; <lb></lb>
Servi, è quivi vicina la</s></p>

<p id="id2789025" type="main"><s id="id2789028">OPERA DEL DUOMO, dove ſi conſervano, <lb></lb>
oltre i ricchiſſimi Arredi Sacri, molte Sta­<lb></lb>
tue, e Baſſirilievi di gran pregio, ed un <lb></lb>
Archivio di grande importanza.</s><s id="id2789030"> Quivi con­<lb></lb>
tiguo è il</s></p>

<p id="id2769296" type="main"><s id="id2769300">PALAZZO del Senator Filippo, e Fratelli <lb></lb>
Guadagni, che ha nobile facciata, fatta, <lb></lb>
nello ſcorſo ſecolo con diſegno del Silvani, <lb></lb>
e comodi, e vaſti appartamenti, accreſciu­<lb></lb>
ti di freſco con una nuova magnifica ſcala <lb></lb>
dal Senatore Filippo Guadagni vivente.</s><s id="id2785460"> Ma <lb></lb>
nell&#039;entrare in Via de&#039; Servi s&#039;incontra, <lb></lb>
prima a man dritta la</s></p>

<p id="id2785469" type="main"><s id="id2785472">ABITAZIONE de&#039; Naldini fabbricata in, <lb></lb>
queſti tempi; e di poi il</s></p>

<p id="id2765939" type="main"><s id="id2765942">PALAZZO del Marcheſe Incontri, di mae­<lb></lb>
ſtoſa Architettura Toſcana, in faccia al <lb></lb>
quale vi ſono i</s></p>

<p id="id2765955" type="main"><s id="id2765958">PALAZZI di due rami della Famiglia de&#039; <lb></lb>
Pucci; il primo de&#039; quali d&#039;ordine com­<lb></lb>
poſito è di Aleſſandro, e Fratelli Pucci, <lb></lb>
diſegnato con bella, e vaga Architettura, <lb></lb>
dal famoſo Paolo Falconieri Cavaliere in­<lb></lb>
tendentiſſimo; e l&#039;altro accanto del Mar­<lb></lb>
cheſe Emilio Pucci, che ha ſeguitato l&#039;or­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a33"></arrow.to.target>

<pb pagenum="29"></pb>
dine del primo.</s><s id="id2821403"> Tenendoſi però per la Via <lb></lb>
de&#039; Servi, a man dritta è la Chieſa di</s></p>
<p id="id2821412" type="foot"><s id="id2821415"><foot.target id="a33"></foot.target>dine</s></p>

<p id="id2782042" type="main"><s id="id2782046">SAN MICHELE VISDOMINI, dove abitano <lb></lb>
Monaci Celeſtini.</s><s id="id2782051"> Sono in queſta da oſſer­<lb></lb>
varſi alcune Tavole molto belle, e ſpe­<lb></lb>
cialmente la natività di Noſtro Signore di <lb></lb>
mano dell&#039;Empoli, accanto alla quale è <lb></lb>
una Vergine di mano di Jacopo da Pontor­<lb></lb>
mo aſſai ſtimata; ſiccome due Tavole del <lb></lb>
Poppi, e una del Paſſignano.</s><s id="id2769174"> Dipoi vol­<lb></lb>
gendo ſi trova il</s></p>

<p id="id2769181" type="main"><s id="id2769184">PALAZZO del Senator Marcheſe Lorenzo, <lb></lb>
e Fratelli Pucci, che ha nobili appartamen­<lb></lb>
ti, e ſi giugne all&#039;Arciſpedale di</s></p>

<p id="id2828293" type="main"><s id="id2828296">SANTA MARIA NUOVA, edificato dalla no­<lb></lb>
bil Famiglia de&#039; Portinari intorno all&#039;Anno <lb></lb>
1287.</s><s id="id2828306"> La facciata di queſto nobile Edifizio, <lb></lb>
a cui fu dato principio nel ſecolo decimo­<lb></lb>
ſeſto col diſegno del Buontalenti, è oltre­<lb></lb>
modo mirabile.</s><s id="id2798834"> Reſta nel mezzo del Log­<lb></lb>
giato la Chieſa, nelle pareti della quale ſi <lb></lb>
vedono dipinte due Storie da Lorenzo <lb></lb>
Bicci, che rappreſentano la funzione della <lb></lb>
Sagra, che già ne fece Martino V. Sommo <lb></lb>
Pontefice.</s><s id="id2798856"> Quattro belliſſime Tavole ne <lb></lb>
adornano gli Altari.</s><s id="id2774231"> Dalla deſtra è la pri­<lb></lb>
ma di mano del Ficherelli, detto Ripoſo, <lb></lb>
e la ſeconda del Paggi.</s><s id="id2774242"> A man ſiniſtra, <lb></lb>
la prima Tavola rappreſenta un San Lo­<lb></lb>
dovico Re di Francia, che guariſce dalle <lb></lb>
<arrow.to.target n="a34"></arrow.to.target>

<pb pagenum="30"></pb>
gavine, ed è fattura del Volterrano; e la <lb></lb>
ſeconda, ov&#039;è dipinta la Depoſizione di <lb></lb>
Croce, è opera del Bronzino.</s><s id="id2786601"> All&#039;Altar <lb></lb>
maggiore fabbricato di marmi Carrareſi, in­<lb></lb>
tarſiati di belliſſime pietre, vi è un Ciborio <lb></lb>
parimente di pietre, di pregio, e di bel­<lb></lb>
lezza non ordinaria.</s><s id="id2791126"> Da un de&#039; lati è lo <lb></lb>
Spedale degli Uomini, e dall&#039;altro quel <lb></lb>
delle Donne, ambedue fabbricati colla <lb></lb>
medeſima Architettura.</s><s id="id2791138"> Ed avvegnachè mol­<lb></lb>
tiſſimi infermi continovamente ci ſi riceva­<lb></lb>
no, grandiſſime, e molte ſono l&#039;abitazio­<lb></lb>
ni con bell&#039;ordine diſpoſte, acciò facile, <lb></lb>
rieſca agli Aſtanti il provvedere detti inſer­<lb></lb>
mi di quanto loro abbiſogna.</s><s id="id2785642"> In queſto <lb></lb>
luogo convivono ancora moltiſſimi Giovani <lb></lb>
che da varie parti concorrono, per appren­<lb></lb>
dere co&#039; veri precetti la pratica della Medi­<lb></lb>
cina e della Chirurgia, ſotto la diſciplina, <lb></lb>
degli ottimi profeſſori, che vi ſi ſtipendia­<lb></lb>
no; e preſtando nel medeſimo tempo il <lb></lb>
loro ſervizio, ſempre lo rendono più ce­<lb></lb>
lebre, non ſolo in Firenze ma per tutta, <lb></lb>
l&#039;Italia, uſcendone Maeſtri eccellentiſſimi <lb></lb>
nell&#039;Arte loro.</s><s id="id2789235"> Moltiſſimi ancora ſono i <lb></lb>
ſerventi, che aſſiſtono notte, e giorno; mol­<lb></lb>
ti i Medici, che giornalmente intervengo­<lb></lb>
no alla cura di queſt&#039;infermi.</s><s id="id2747334"> Molti gli <lb></lb>
ſpirituali e temporali ajuti, che ſi ricevo­<lb></lb>
no in queſto luogo, premendo alla Pietà <lb></lb>
ſingolare di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> Reale la ſalute del cor­<lb></lb>
po, e il profitto degli ſtudenti, ma di lun­<lb></lb>
ga mano aſſai più quella dell&#039;Anima.</s><s id="id2783360"> Non <lb></lb>
<arrow.to.target n="a35"></arrow.to.target>

<pb pagenum="31"></pb>
deveſi però tralaſciare, come per render <lb></lb>
queſto Spedale in tutte le ſue parti ragguar­<lb></lb>
devole, è ſtato nuovamente arrichito di una <lb></lb>
copioſa libreria pubblica, ripiena ſpecial­<lb></lb>
mente di Libri alla Medicina ſpettanti, e <lb></lb>
di ogni ſorta di erudizione, ſiccome di un <lb></lb>
bel Teatro Anatomico; il tutto fabbricato <lb></lb>
con ſomma magnificenza, e ſpeſa non or­<lb></lb>
dinaria.</s><s id="id2781173"> E dirimpetto all&#039;abitazione delle <lb></lb>
Monache ſerventi lo Spedale, ſi vede la</s></p>

<p id="id2781182" type="foot"><s id="id2769073"><foot.target id="a34"></foot.target>B 3 ga-</s></p>

<p id="id2769080" type="foot"><s id="id2769083"><foot.target id="a35"></foot.target>deve-</s></p>

<p id="id2769090" type="main"><s id="id2769093">ABITAZIONE de&#039; Bargigli fabbricata col di­<lb></lb>
ſegno di Bernardino Ciurini.</s><s id="id2768041"> Ma proſeguen­<lb></lb>
do per la via detta di Sant&#039;Egidio fino al <lb></lb>
canto di via della pergola, e degno d&#039;oſ­<lb></lb>
ſervazione il</s></p>

<p id="id2768056" type="main"><s id="id2768059">PALAZZO de&#039; Martellini, grandemente <lb></lb>
lodato dal Bocchi, e preſſo a queſto trova­<lb></lb>
ſi la detta Via della Pergola, dov&#039;è la <lb></lb>
Chieſa e Oſpizio di</s></p>

<p id="id2846487" type="main"><s id="id2846490">SAN TOMMASO D&#039;AQUINO in cui ricevon­<lb></lb>
ſi tutti i poveri Pellegrini Oltramontani, <lb></lb>
i quali con Patente del proprio Veſcovo, <lb></lb>
portanſi a viſitare i Luoghi Santi d&#039;Italia. </s><lb></lb>
<s id="id2846494">E&#039; grandiſſima la Carità colla quale da <lb></lb>
perſone nobili, e pie ſon ricevuti, e ſervi­<lb></lb>
ti, onde è, che ritornati alla Patria quei, <lb></lb>
che vi furono ammeſſi, non ſi ſaziano di <lb></lb>
commendarlo.</s><s id="id2788295"> Si eſercitano ancora in que­<lb></lb>
ſto luogo tutte altre opere di Miſericor­<lb></lb>
dia con ſingolar pietà, ed affetto non or­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a36"></arrow.to.target>

<pb pagenum="32"></pb>
dinario.</s><s id="id2846398"> La Chieſa è tutta incroſtata con <lb></lb>
buon guſto di ſcagliola, che fa bella moſtra, <lb></lb>
e maſſimamente le due Colonne dell&#039;Al <lb></lb>
tare finte di verde antico.</s><s id="id2846412"> La Tavola è di <lb></lb>
mano di Santi di Tito; e la volta è tutta <lb></lb>
vagamente dipinta.</s><s id="id2846421"> Allato a queſto Oſpi­<lb></lb>
zio è il</s></p>

<p id="id2784538" type="foot"><s id="id2784541"><foot.target id="a36"></foot.target>B 4 dina-</s></p>

<p id="id2784548" type="main"><s id="id2784551">TEATRO per le opere, più di prima ab­<lb></lb>
bellito, in occaſione delle Nozze del Gran <lb></lb>
Principe Ferdinando di Toſcana, colla Prin­<lb></lb>
cipeſſa Violante Beatrice di Baviera, e mo­<lb></lb>
dernamente colla protezione di Franceſco <lb></lb>
Primo di felice memoria reſtaurato co&#039; pal­<lb></lb>
chetti nuovi di muraglia dipinti dentro dal <lb></lb>
Gianrè, e fuori dallo Stagi, le figure del­<lb></lb>
la volta, e tendone dallo Zocchi, l&#039;Archi­<lb></lb>
tettura dal Mannaioni, e gli Scenarj nuovi <lb></lb>
dal Bibbìena.</s><s id="id2785198"> E proſeguendo per Via del­<lb></lb>
la Pergola in quella di Cafaggiuolo, ſi ve­<lb></lb>
de la</s></p>

<p id="id2789368" type="main"><s id="id2789370">CHIESA, e MONASTERO de&#039; Camaldolenſi. </s><lb></lb>
<s id="id2789373">La Chieſa è ſtata rifatta di nuovo.</s><s id="id2789377"> La vol­<lb></lb>
ta è tutta dipinta a freſco di mano di Aleſ­<lb></lb>
ſandro Gherardini.</s><s id="id2789387"> Anche il Monaſtero è <lb></lb>
ſtato reſtaurato, e nella Libreria, ove ſi <lb></lb>
conſervano rari <expan abbr="manoscritti">MSS.</expan>, è uno sſondo di <lb></lb>
Luca Giordano.</s><s id="id2742648"> Nell&#039;orto ſi vede il prin­<lb></lb>
cipio del famoſo Tempio della Famiglia de­<lb></lb>
gli Scolari, tanto lodato da Giorgio Vaſa­<lb></lb>
ri, Architettura del Brunelleſco.</s><s id="id2742664"> Rimpetto <lb></lb>
a queſto Monaſtero corriſponde il <lb></lb>
<arrow.to.target n="a37"></arrow.to.target>

<pb pagenum="33"></pb>
PALAZZO de&#039; Marcheſi Giugni, già de&#039; Fi­<lb></lb>
renzuoli, fatto col diſegno dell&#039;Amman­<lb></lb>
nato, edifizio in ogni parte ragguardevo­<lb></lb>
le.</s><s id="id2742668"> Ed entrando in via de&#039; Servi, evvi il</s></p>

<p id="id2829679" type="foot"><s id="id2829682"><foot.target id="a37"></foot.target>PA-</s></p>

<p id="id2793488" type="main"><s id="id2793491">PALAZZO de&#039; Marcheſi Niccolini, fatto con <lb></lb>
buon diſegno; e adorno di molte ſtatue <lb></lb>
antiche, oltre uno ſtudio copioſiſſimo di <lb></lb>
Medaglie.</s><s id="id2793506"> E verſo la Nunziata ſi trova la <lb></lb>
Chieſa della</s></p>

<p id="id2793514" type="main"><s id="id2799994">CONCEZIONE, Congrega di Sacerdoti nobi­<lb></lb>
litata di fabbrica in queſti tempi.</s><s id="id2800002"> E quaſi <lb></lb>
addirimpetto il</s></p>

<p id="id2800008" type="main"><s id="id2800011">PALAZZO de&#039; Grifoni molto nobile, e ſi­<lb></lb>
gnorile, che i Padroni dicono eſſerne ſta­<lb></lb>
to l&#039;Architetto il Buontalenti.</s><s id="id2800023"> Eſſo intro­<lb></lb>
duce in una Piazza, che ha preſo il nome <lb></lb>
dalla vicina Chieſa della Nunziata.</s><s id="id2788557"> E&#039; que­<lb></lb>
ſta da due lati chiuſa da due gran Logge, <lb></lb>
il diſegno delle quali è del famoſa Brunel­<lb></lb>
leſco.</s><s id="id2788559"> Nel mezzo di eſſa ſopra una Baſe, <lb></lb>
di marmo ſi erge un bel Cavallo, ſopra <lb></lb>
il quale è la Statua di Ferdinando Primo <lb></lb>
Gran Duca di Toſcana, gettato in bron­<lb></lb>
zo da Giovanni Bologna Fiammingo, ce­<lb></lb>
lebre Scultore.</s><s id="id2782899"> Sono bensì di Pietro Tac­<lb></lb>
ca le due Fontane di bronzo, che adorna­<lb></lb>
no la medeſima Piazza.</s><s id="id2782911"> Sotto una di que­<lb></lb>
ſte due Logge vi è lo</s></p>

<p id="id2782919" type="main"><s id="id2770569">SPEDALE degl&#039;Innocenti, aſſai celebre per <lb></lb>
<arrow.to.target n="a38"></arrow.to.target>


<pb pagenum="34"></pb>

l&#039;inſigne carità, che vi ſi eſercita di alle­<lb></lb>
vare moltiſſimi fanciulli eſpoſti, che ſenza <lb></lb>
un tal ajuto, facilmente perirebbero.</s><s id="id2770594"> Fu <lb></lb>
fondato queſto Spedale intorno all&#039;Anno <lb></lb>
1420., e ne diede il diſegno il poc&#039;anzi <lb></lb>
nominato Brunelleſco.</s><s id="id2791185"> Le ſue abitazioni <lb></lb>
ſono aſſai comode, e ben diſpoſte.</s><s id="id2791191"> Nelle <lb></lb>
due Chieſe, che una è per gli Uomini, e <lb></lb>
l&#039;altra per le Donne, molte belle Pitture <lb></lb>
ſi trovano; come altresì nel loggiato di <lb></lb>
mano di Bernardino Poccetti ſi vedono al­<lb></lb>
cune Pitture a freſco.</s><s id="id2770536"> E&#039; governato queſto <lb></lb>
Spedale da perſone nobili.</s><s id="id2770543"> Preſeggono que­<lb></lb>
ſte al governo di moltiſſime Perſone preſſo <lb></lb>
al numero di tremila, oltre la ſoprinten­<lb></lb>
denza di altri Spedali ad eſſo ſubordinati. </s><lb></lb>
<s id="id2770546">In faccia poi alla medeſima Piazza ſi trova <lb></lb>
la Santiſſima</s></p>

<p id="id2747357" type="foot"><s id="id2747360"><foot.target id="a38"></foot.target>B 5 l&#039;</s></p>

<p id="id2747367" type="main"><s id="id2747371">NUNZIATA; nella deſcrizione della quale <lb></lb>
mi ſia lecito, che per breve ſpazio di tem­<lb></lb>
po io mi dilunghi fuor dell&#039;uſato.</s><s id="id2747383"> Era <lb></lb>
queſta Chieſa ne&#039; tempi antichi un piccolo <lb></lb>
Oratorio poſto fuor di Firenze, in queſto <lb></lb>
luogo, che era detto il Cafaggio.</s><s id="id2799964"> Or ta­<lb></lb>
le piccolo Oratorio con alcuna parte di ter­<lb></lb>
reno ivi contiguo, fu conceduto a quei ſet­<lb></lb>
te nobili Fiorentini, che abbandonata la <lb></lb>
Patria ſi erano ritirati nell&#039;aſpro Monte Se­<lb></lb>
nario, ove menando vita eremitica, e ſo­<lb></lb>
litaria, avevano fondata la Religione de&#039; Ser­<lb></lb>
vi di Maria, ed il motivo fu, acciò quei <lb></lb>
buoni Religioſi, che da per tutto aveano <lb></lb>
<arrow.to.target n="a39"></arrow.to.target>

<pb pagenum="35"></pb>
ſparſa la fama della lor ſantità, più da vi­<lb></lb>
cino ſantificaſſero col loro eſempio i loro <lb></lb>
Concittadini.</s><s id="id2796259"> Ma perchè troppo anguſto <lb></lb>
era quel luogo, in riguardo alle molte per­<lb></lb>
ſone, che vi erano venute ad abitare, fu <lb></lb>
di biſogno fabbricar nuovo Convento, e <lb></lb>
nuova Chieſa; al che fare, la povertà di <lb></lb>
quei Religioſi baſtante non era.</s><s id="id2829708"> Perciò ad <lb></lb>
un&#039;opera sì buona e ſanta, furono dal Som­<lb></lb>
mo Pontefice tutt&#039;i Fedeli eſortati, tra&#039; qua­<lb></lb>
li ſopra di ogni altro ſi ſegnalò Chiariſſimo <lb></lb>
Falconieri nobiliſſimo Cittadino di queſta <lb></lb>
Patria, creduto Padre di Santa Giuliana, <lb></lb>
e Fratello del Beato Aleſſio; imperciocchè <lb></lb>
a niuna ſpeſa, o fatica perdonando, ſom­<lb></lb>
miniſtrò qualunque ſoccorſo più opportuno, <lb></lb>
perchè tal opra toſſe al ſuo fine condotta. </s><lb></lb>
<s id="id2829712">Terminata la fabbrica, avvenne quel gran <lb></lb>
prodigio, per lo quale è celebre queſta <lb></lb>
Chieſa per tutto il Mondo.</s><s id="id2791445"> Avevano quei <lb></lb>
buoni Padri dato a dipingere a freſco ad <lb></lb>
un Pittore (di cui ancora è incerto il no­<lb></lb>
me; altri chiamandolo Bartolommeo, al­<lb></lb>
tri Giovanni, altri credendolo Pietro Caval­<lb></lb>
lini Romano) un&#039;Immagine di Noſtra <lb></lb>
Signora in atto di eſſere dall&#039;Angiolo An­<lb></lb>
nunziata.</s><s id="id409632"> Il buon Pittore, che la figura <lb></lb>
dell&#039;Angiolo avea compita, e rimanevagli <lb></lb>
ſolo ad effigiare della gran Vergine il Vol­<lb></lb>
to, ſtava tra ſe ſteſſo dubbioſo, con qual <lb></lb>
arte poteſſe eſprimere quell&#039;Aſpetto Divi­<lb></lb>
no, che i Seraſini innamora.</s><s id="id409656"> In queſto <lb></lb>
mentre fu ſopraffatto dal ſonno, da cui <lb></lb>
<arrow.to.target n="a40"></arrow.to.target>

<pb pagenum="36"></pb>
ſvegliatoſi,mirò toſto con ſuo ſtupore co­<lb></lb>
lorito il bel Sembiante della gran Vergine <lb></lb>
Madre di tal bellezza, e tanta divozione <lb></lb>
ſpirante, che ſolo doveſſe crederſi coſa di <lb></lb>
Paradiſo.</s><s id="id2791503"> Attonito dunque, e ſorpreſo da <lb></lb>
maraviglia incredibile, ad alta voce gridò <lb></lb>
più volte: Miracolo, Miracolo.</s><s id="id2791513"> Il che ſen­<lb></lb>
tito da&#039; circoſtanti, e dipoi ſparſoſi per la, <lb></lb>
Città, cagionò ſubitamente un tal concorſo <lb></lb>
di Popolo, che ben toſto ne fu la Chieſa <lb></lb>
ripiena; e perchè niuno di queſto fatto du­<lb></lb>
bitar poteſſe, operò Iddio per mezzo di <lb></lb>
queſta Immagine infiniti miracoli, che tut­<lb></lb>
tavia, mercè della Divina bontà, vanno <lb></lb>
creſcendo in gran numero.</s><s id="id409271"> Ora venendo <lb></lb>
noi alla deſcrizione della Chieſa: vedeſi al <lb></lb>
primo ingreſſo un bel Loggiato con belle <lb></lb>
e ben proporzionate Colonne, fatto fabbri­<lb></lb>
care dalla Famiglia de&#039; Pucci con diſegno del <lb></lb>
Caccini ſcultore.</s><s id="id409293"> Sotto il Loggiato ſono tre <lb></lb>
Porte.</s><s id="id409299"> Quella a man deſtra conduce nella <lb></lb>
Cappella di San Baſtiano dell&#039;iſteſſa Fami­<lb></lb>
glia Pucci, eretta ancor eſſa con diſegno <lb></lb>
del ſopraddetto Caccini, adorna di tre, <lb></lb>
belle Tavole, colorite da Maeſtri eccellenti, <lb></lb>
e ſpecialmente quella di San Baſtiano di <lb></lb>
mano di Antonio del Pollaiolo, ed altresì <lb></lb>
di alcune Statue di marmo di mano del <lb></lb>
Novelli Scultore.</s><s id="id2781145"> Vi ſono ancora molte <lb></lb>
memorie di uomini illuſtri di queſta nobil <lb></lb>
Famiglia, e ſpecialmente di Lorenzo, Ro­<lb></lb>
berto, e Antonio Pucci tre inſigni Cardi­<lb></lb>
nali, che viſſero quaſi in un tempo mede­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a41"></arrow.to.target>

<pb pagenum="37"></pb>
ſimo.</s><s id="id2791108"> L&#039;altra Porta a man ſiniſtra condu­<lb></lb>
ce in un Ricetto dov&#039;è la Sagreſtia, ed <lb></lb>
in un Chioſtro aſſai grande e vago.</s><s id="id2812416"> In fac­<lb></lb>
cia di queſto Chioſtro ſi vede ſopra la por­<lb></lb>
ta, che va in Chieſa, la famoſa Madonna <lb></lb>
del Sacco, dipinta da Andrea del Sarto con <lb></lb>
tutta la perfezione dell&#039;arte.</s><s id="id2812434"> E&#039; fama fra <lb></lb>
gl&#039;intendenti, che queſta ſia la miglior&#039;o­<lb></lb>
pera, e più perfetta, che quel famoſo Ar­<lb></lb>
tefice conduceſſe.</s><s id="id2812448"> E in vero chiunque at­<lb></lb>
tentamente la mira, reſta fuor di modo at­<lb></lb>
tonito per lo ſtupore; ond&#039;è, che Michel <lb></lb>
Agnolo Buonarroti, ed il celebre Tiziano <lb></lb>
non ſi ſaziavano mai di rimirarla, e di com­<lb></lb>
mendarla in eſtremo.</s><s id="id2787487"> L&#039; altre Lunette del <lb></lb>
medeſimo Chioſtro ſono ancor eſſe dipinte <lb></lb>
da buoni Artefici.</s><s id="id2787496"> Il Poccetti, e il Roſſel­<lb></lb>
li grandemente vi faticarono, e molto an­<lb></lb>
cora il Salimbeni Saneſe.</s><s id="id2784057"> Sono in queſte <lb></lb>
effigiati i fatti più ſingolari de&#039; ſette Fonda­<lb></lb>
tori, e ne&#039; peducci delle volte i Ritratti de­<lb></lb>
gli Uomini più inſigni dell&#039;Ordine de&#039; Ser­<lb></lb>
vi.</s><s id="id2784076"> In queſto Chioſtro è una gran Cappel­<lb></lb>
la in volta, eretta già dalla Famiglia Ma­<lb></lb>
cinghi, della quale reſtano le Armi negli <lb></lb>
angoli, che paſſata dipoi in quei Religioſi, <lb></lb>
ſerviva loro di Capitolo; ma adornata da <lb></lb>
eſſi modernamente, ed abbellita di pitture a <lb></lb>
freſco per ogni parte; è ſtata deſtinata al <lb></lb>
culto delle ſante Immagini de&#039; ſette Beati <lb></lb>
Fondatori del loro Ordine, dipinte in Tavo­<lb></lb>
le di aſſai antica, e ſemplice maniera; e <lb></lb>
perchè ſono oggi le dette Immagini aſſai <lb></lb>
<arrow.to.target n="a42"></arrow.to.target>

<pb pagenum="38"></pb>
ſcolorite dal tempo, a fine di meglio con­<lb></lb>
ſervarle, ſono ſtate unite tutte inſieme in <lb></lb>
un Quadro, che poſa ſull&#039;Altare, ma ſpar­<lb></lb>
tite una dall&#039;altra da un nuovo ornamen­<lb></lb>
to riccamente dorato, e coperte di criſtalli. </s><lb></lb>
<s id="id2784079">La terza Porta del loggiato, che è la prin­<lb></lb>
cipale, nel mezzo conduce in un piccol Cor­<lb></lb>
tile, o Chioſtro tutto dipinto da&#039; più rari <lb></lb>
artefici di quei tempi.</s><s id="id2766558"> Queſti ſono Andrea <lb></lb>
del Sarto (il ritratto del quale ſcolpito in <lb></lb>
marmo coll&#039;iſcrizione vedeſi a mano ſini­<lb></lb>
ſtra) Aleſſio Baldovinetti, il Roſſo, Jacopo <lb></lb>
da Pontormo, il Franciabigio, e Coſimo <lb></lb>
Roſſellini.</s><s id="id2766581"> D&#039;Andrea è la Storia de&#039; Magi, <lb></lb>
la Natività della Madonna, quella ove ſi <lb></lb>
porge a baciare a&#039; circoſtanti la Reliquia di <lb></lb>
San Filippo, con tutte l&#039;altre a man ſini­<lb></lb>
ſtra, che i fatti più ſegnalati di San Filippo <lb></lb>
Benizi mirabilmente rappreſentano.</s><s id="id2751668"> D&#039;A­<lb></lb>
leſſio Baldovinetti è la ſtoria della Natività <lb></lb>
del Signore: del Roſſellini è quando San <lb></lb>
Filippo ha la viſione di Maria Vergine: <lb></lb>
del Roſſo è l&#039;Aſſunzione della Madonna: <lb></lb>
del Pontormo la Viſitazione della medeſi­<lb></lb>
ma: e del Franciabigio lo Spoſalizio della <lb></lb>
Vergine con San Giuſeppe.</s><s id="id2821433"> Parimente in <lb></lb>
queſto Cortile ſi vedono innumerabili Voti, <lb></lb>
altri dipinti in tavole, altri eſpreſſe in fi­<lb></lb>
gure al naturale.</s><s id="id2821446"> Entrando in Chieſa, ve­<lb></lb>
deſi al primo aſpetto la ſoffitta tutta d&#039;in­<lb></lb>
tagli dorati ſopra fondo bianco, nel mezzo <lb></lb>
della quale è un gran quadro, rappreſen­<lb></lb>
tante l&#039;Aſſunzione della Vergine al Cielo, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a43"></arrow.to.target>

<pb pagenum="39"></pb>
di mano del Volterrano.</s><s id="id2765910"> Nelle pareti, tra <lb></lb>
&#039;l fregio della ſoffitta, e il cornicione, ſono <lb></lb>
dodici quadri dipinti a freſco dell&#039;Ulivelli, <lb></lb>
dove ſi rappreſentano alcuni Miracoli più <lb></lb>
ſingolari, operati per interceſſione di Maria. </s><lb></lb>
<s id="id2765914">A man ſiniſtra nell&#039;entrare in Chieſa ſi <lb></lb>
trova la Cappella della Santiſſima Nunziata <lb></lb>
(nel muro della quale è dipinto il di lei <lb></lb>
Volto miracoloſo) latta di marmi vagamen­<lb></lb>
te intagliati col diſegno di Michelozzo. </s><lb></lb>
<s id="id2765916">Quanto ſia ricca, e adorna queſta Cappel­<lb></lb>
la non ſi può ſpiegare abbaſtanza.</s><s id="id2789434"> E&#039; l&#039;<lb></lb>
Altare d&#039;argento maſſiccio nobilmente la­<lb></lb>
vorato, il gradino parimente d&#039;argento, e <lb></lb>
tutto diviſato di gioie, e pietre prezioſe. </s><lb></lb>
<s id="id2789438">In un belliſſimo Tabernacolo è una teſta <lb></lb>
del Salvadore mirabilmente dipinta da An­<lb></lb>
drea del Sarto.</s><s id="id2787721"> Sopra due gran pilaſtri po­<lb></lb>
ſa un ricco architrave, o cornicione d&#039;ar­<lb></lb>
gento, da cui pende una cortina di lavoro <lb></lb>
eccellente, ſotto la quale una mantellina, <lb></lb>
parimente d&#039;argento, che tien coperta la <lb></lb>
Sagra Immagine.</s><s id="id2767390"> Inoltre tanti e tanti ſono <lb></lb>
gli ornamenti di queſta Cappella, che è ma­<lb></lb>
lagevole il poterli diſtintamente deſcrivere: <lb></lb>
perchè i vaſi, i doppieri, le lampane tutte <lb></lb>
d&#039;argento ſono moltiſſime; ſenza numero <lb></lb>
ſono i Voti, che vi ſi vedono appeſi; in <lb></lb>
contraſſegno delle grazie, che dalla Vergi­<lb></lb>
ne ſi diſpenſano giornalmente.</s><s id="id2767423"> Contiguo al­<lb></lb>
la detta Cappella è un Oratorio di forma <lb></lb>
quadrata nobilmente arricchito.</s><s id="id2783949"> Ha le pa­<lb></lb>
reti incroſtate di pietre prezioſe, e ſpecial­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a44"></arrow.to.target>

<pb pagenum="40"></pb>
mente d&#039;agate, calcedoni orientali, e dia­<lb></lb>
ſpri, che rappreſentano alcuni ſimboli di <lb></lb>
noſtra Signora.</s><s id="id2783976"> Allato a queſta Cappella vi <lb></lb>
è quella fatta fabbricare dal Marcheſe, e <lb></lb>
Senatore Franceſco Feroni, col diſegno di <lb></lb>
Giovan Batiſta Foggini tutta incroſtata di <lb></lb>
marmi, e adorna di varie Statue; la Ta­<lb></lb>
vola dell&#039;Altare è dipinta da Carlo Lotti <lb></lb>
Pittor Veneziano con ſingolar diligenza; di <lb></lb>
mano di Giuſeppe Piamontini ſono le <lb></lb>
due Statue rappreſentanti il Penſiero, e la <lb></lb>
Fortuna marittima, e di mano dell&#039;An­<lb></lb>
dreozzi ſono l&#039;altre due, che figurano la <lb></lb>
Fedeltà, e la Navigazione.</s><s id="id2738416"> Di Carlo Mar­<lb></lb>
cellini è il San Domenico, e del Cateni il <lb></lb>
San Franceſco, e le Medaglie di bronzo do­<lb></lb>
rato ſono di Maſſimiliano Soldani Benzi; le <lb></lb>
due Iſcrizioni, che ſi vedono ſotto i due <lb></lb>
Depoſiti, ſono dettate dall&#039;erudite penna <lb></lb>
del celebre Anton Maria Salvini.</s><s id="id2738442"> Seguitano <lb></lb>
appreſſo, benchè con ordine aſſai diverſo, <lb></lb>
altre Cappelle adornate di belle tavole, tral­<lb></lb>
le quali è molto ragguardevole quella del <lb></lb>
Giudizio d&#039;Aleſſandro Allori, detto il Bron­<lb></lb>
zino; quella della Crocifiſſione dello Stra­<lb></lb>
dano: e la quarta di Pietro Perugino, o <lb></lb>
come altri vogliono, dell&#039;Albertinelli.</s><s id="id2799314"> Sic­<lb></lb>
come nella Croce della Navata è aſſai vaga <lb></lb>
la Cappella de&#039; Tedaldi, eretta ad onore di <lb></lb>
San Filippo Benizi, colla Tavola dipinta dal <lb></lb>
Volterrano, e con altre pitture a freſco dell&#039;<lb></lb>
Ulivelli.</s><s id="id2769410"> Da un ricetto quivi accanto ſi per­<lb></lb>
viene alla grandioſa Sagreſtia ultimamente <lb></lb>
<arrow.to.target n="a45"></arrow.to.target>

<pb pagenum="41"></pb>
reſtaurata, e quaſi del tutto rinnovata, <lb></lb>
a ſpeſe di particolari, come ſi legge da una <lb></lb>
Iſcrizione ſotto l&#039;Altare.</s><s id="id2769439"> Oſſerviſi in eſſa <lb></lb>
la Pittura della Volta, della Tribuna delle <lb></lb>
parti laterali, e della facciata interna rile­<lb></lb>
vata a foggia di Stucchi da Pietro Giarrè, <lb></lb>
e la Tavola dell&#039;Altare opera di Ceſare <lb></lb>
Dandini.</s><s id="id2796569"> Il diſegno de&#039; nuovi comodi Ar­<lb></lb>
marj è di Filippo Ciocchi Architetto, eſe­<lb></lb>
guito da <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Andrea Caſciani per i legna­<lb></lb>
mi; e per i ferramenti da <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Poggi <lb></lb>
ambedue Laici di queſto Convento.</s><s id="id2778729"> Ritor­<lb></lb>
nando a man deſtra, nella prima Cappella <lb></lb>
della Famiglia del Palagio adorna di varj <lb></lb>
marmi, è una tavola dell&#039;Empoli, che è <lb></lb>
ſtimata la miglior opera da eſſo fatta.</s><s id="id2778747"> Nel­<lb></lb>
la ſeconda vi è una Tavola dipinta da Pier <lb></lb>
Dandini Profeſſore di molto pregio.</s><s id="id2778757"> Ma la <lb></lb>
terza Cappella tutta incroſtata di marmi con <lb></lb>
bel diſegno intagliati, e nobilmente arric­<lb></lb>
chita, fu fatta fabbricare dal Marcheſe Fab­<lb></lb>
brizio Colloredo del Friuli, col diſegno del <lb></lb>
Nigetti: la Tavola è di mano del Vignali, <lb></lb>
e la Cupola del Volterrano.</s><s id="id2761775"> Ognuna delle <lb></lb>
ſeguenti Cappelle ha qualche coſa di ſin­<lb></lb>
golare, e ſpecialmente quella de&#039; Bandinel­<lb></lb>
li, prima de&#039; Pazzi, dov&#039;è di marmo un <lb></lb>
Criſto morto, ſoſtenuto da Dio Padre, o­<lb></lb>
pera inſigne di Baccio Bandinelli.</s><s id="id2767448"> In faccia <lb></lb>
a queſta, è in luogo poco oſſervato la Cap­<lb></lb>
pella di Santa Barbera; ove ſi vedono mol­<lb></lb>
te memorie ſepolcrali di Signori di conto <lb></lb>
di varie Provincie Oltramontane, tra le quali <lb></lb>
<arrow.to.target n="a46"></arrow.to.target>

<pb pagenum="42"></pb>
v&#039;è il Ritratto dello Stradano Pittore aſſai <lb></lb>
celebre in marmo.</s><s id="id2767482"> Degna non di minore <lb></lb>
oſſervazione è la Cappella de&#039; Falconieri, <lb></lb>
che fa Croce alla Navata deſtra.</s><s id="id2801604"> Conſe­<lb></lb>
crata era alla Immacolata Concezione di <lb></lb>
Maria Vergine, e dal 1760. in cui i com­<lb></lb>
padroni ſi determinarono di reſtaurarla, <lb></lb>
come è al preſente, è conſecrata a Ma­<lb></lb>
ria Santiſſima Addolorata, al Beato Aleſſio <lb></lb>
ed a <expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana Falconieri.</s><s id="id2801629"> Il diſegno di <lb></lb>
queſta Cappella riſtabilita quaſi da&#039; Fonda­<lb></lb>
menti è di Filippo Ciocchi Architetto, la <lb></lb>
Tavola dell&#039;Altare, e lo sſondo è di Vin­<lb></lb>
cenzo Meucci, ed i due Quadri Laterali di <lb></lb>
Giuſeppe Griſon.</s><s id="id2811852"> Gli altri bene inteſi ador­<lb></lb>
namenti, come la Scalinata, Balauſtro, <lb></lb>
Menſa, e Ciborio dell&#039;Altare, la Caſſa, o <lb></lb>
ſia Cancellata di Bronzo dorato, in cui ſtà <lb></lb>
ripoſto il Corpo di <expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana, contribuiſ­<lb></lb>
cono a renderla più vaga, e fanno riſalta­<lb></lb>
re l&#039;ottimo guſto e diſcernimento del <expan abbr="Signore">Sig.</expan>
 Mar­<lb></lb>
cheſe Abbate Antonio Niccolini, alla di cui <lb></lb>
aſſiſtenza e direzione i Signori Falconieri <lb></lb>
di Roma appoggiorono il reſtauramento <lb></lb>
di eſſa Cappella.</s><s id="id412168"> Al fine della Navata, ſi <lb></lb>
trova una Tribuna aſſai grande di figura ro­<lb></lb>
tonda con bella Cupola, e rilevata, fatta <lb></lb>
col diſegno di Leon Batiſta Alberti nobile <lb></lb>
Fiorentino, a ſpeſe di Lodovico Gonzaga <lb></lb>
ſecondo Marcheſe di Mantova.</s><s id="id2776481"> E&#039; in oggi <lb></lb>
queſta Tribuna tutta adornata di ſtucchi, <lb></lb>
come altresì la Cupola, dipinta da Baldaſ­<lb></lb>
ſar Franceſchini, detto il Volterrano.</s><s id="id2776496"> Ha <lb></lb>
<arrow.to.target n="a47"></arrow.to.target>

<pb pagenum="43"></pb>
queſto inſigne Pittore dipinto la Vergine, <lb></lb>
quando Aſſunta in Cielo vien coronata dal­<lb></lb>
la Santiſſima Trinità.</s><s id="id2785576"> Intorno intorno ha <lb></lb>
dipinti i Patriarchi, i Profeti, e i Santi del <lb></lb>
Teſtamento Vecchio, con alcuni altri del <lb></lb>
Nuovo, che prima della Vergine erano paſ­<lb></lb>
ſati alla Gloria, recedendo in queſto dall&#039;<lb></lb>
uſo di quaſi tutti i Pittori, che nel dipi­<lb></lb>
gnere Storie antiche, meſcolano ſpeſſe vol­<lb></lb>
te perſone, che viſſero molti ſecoli dopo. </s><lb></lb>
<s id="id2785579">Finalmente in queſta grand&#039;opera è lau­<lb></lb>
dabile non meno l&#039;invenzione, e il diſe­<lb></lb>
gno, che la vaghezza del colorito.</s><s id="id2798343"> Corri­<lb></lb>
ſponde alla cupola il Coro de&#039; Frati, i qua­<lb></lb>
li, oltre al numero di cento, con ſommo <lb></lb>
decoro, e con eſquiſitezza di canto, vi ce­<lb></lb>
lebrano gli Ufizi Divini.</s><s id="id2798361"> Nove Cappelle ſi <lb></lb>
trovano intorno al Coro, molte delle quali <lb></lb>
ſono adorne di marmi, e di belliſſime Ta­<lb></lb>
vole.</s><s id="id2777431"> Nella feconda Cappella a man deſtra <lb></lb>
vi è una Tavola del Bilivelti, nella quale è <lb></lb>
dipinto lo Spoſalizio di Santa Caterina.</s><s id="id2777444"> Nel­<lb></lb>
la terza la Tavola del Cieco nato è di ma­<lb></lb>
no del Paſſignano.</s><s id="id2777454"> Nella quarta, che fu <lb></lb>
fabbricata a proprie ſpeſe di Giovanni Bo­<lb></lb>
logna, oltre l&#039;eſſer tutta incroſtata di pie­<lb></lb>
tre ſerene, e marmi, ſono di ſtima gran­<lb></lb>
de le Statue, i Baſſirilievi di bronzo, e le <lb></lb>
tre Tavole, una del Paggi, l&#039;altra del Li­<lb></lb>
gozzi, e la terza del Paſſignano.</s><s id="id2787200"> Siccome <lb></lb>
è ammirabile il Crocifiſſo di bronzo, fatto <lb></lb>
ſopra un modello dello ſteſſo Giovanni Bo­<lb></lb>
logna.</s><s id="id2787214"> Nella ſeſta la Tavola della Reſurre­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a48"></arrow.to.target>

<pb pagenum="44"></pb>
zione è d&#039;Agnolo Bronzino.</s><s id="id2787230"> Nell&#039;ottava <lb></lb>
il San Michele di mano del Pignoni pittor <lb></lb>
celebre; e nella nona la Natività di Maria <lb></lb>
Vergine, fatta da Aleſſandro Allori, il cui <lb></lb>
figliuolo Criſtofano dipinſe uno de&#039; quadri la­<lb></lb>
terali, che è tenuto in gran pregio.</s><s id="id2765572"> L&#039;Al­<lb></lb>
tar maggiore è molto ricco e magnifico. </s><lb></lb>
<s id="id2765575">Ha il Ciborio grande d&#039;argento, di bellez­<lb></lb>
za, e di pregio conſiderabile; ſiccome un <lb></lb>
Paliotto parimente d&#039;argento con figure di <lb></lb>
baſſorilievo, che ſolamente adopraſi nelle <lb></lb>
feſte ſolenni, nelle quali, tanti ſono i va­<lb></lb>
ſi, i doppieri, le ſtatue, e gli ornamenti <lb></lb>
prezioſi, che vi ſi vedono, che certamente <lb></lb>
non hanno pari.</s><s id="id2785495"> Sul piano del Presbiterio <lb></lb>
poſano due magnifici Depoſiti di marmo, <lb></lb>
uno del Veſcovo Angelo Marzimedici colla <lb></lb>
Statua al naturale di mano di Franceſco da <lb></lb>
Sangallo; e l&#039;altro del Senatore, e poi Sa­<lb></lb>
cerdote Donato dell&#039;Antella inſigne benefat­<lb></lb>
tore della Chieſa, ove la ſtatua è di Gio­<lb></lb>
van Batiſta Foggini, e l&#039;Iſcrizione del Se­<lb></lb>
natore e Auditore Filippo Buonarroti.</s><s id="id2768972"> Que­<lb></lb>
ſta Chieſa verſo la fine del paſſato ſecolo ſu <lb></lb>
adornata di ſtucchi, e pilaſtri incroſtati di <lb></lb>
marmi con diſegno di Pier Franceſco Sil­<lb></lb>
vani, del quale pure è l&#039;Altar maggiore e <lb></lb>
la Soffitta; e i medaglioni furon dipinti a <lb></lb>
freſco da Piero Dandini per legato del <lb></lb>
detto Senatore dell&#039;Antella.</s><s id="id2781529"> In ſomma ella <lb></lb>
è in tutte le ſue parti ragguardevole, nè vi <lb></lb>
è foreſtiero, che non ſi porti a viſitarla. </s><lb></lb>
<s id="id2781533">Il convento poi è molto comodo e magni­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a49"></arrow.to.target>

<pb pagenum="45"></pb>
fico per lo notabile accreſcimento fattovi ul­<lb></lb>
timamente; ed ivi pure ſon degne d&#039;eſſer <lb></lb>
vedute sì la Libreria nuovamente fabbrica­<lb></lb>
ta, perchè, oltre alla copia de&#039; Libri, vi ſi <lb></lb>
aggiungono molti ornamenti, che la ren­<lb></lb>
dono ſingolare; come anco nel Chioſtro in­<lb></lb>
teriore la Cappella della famoſa Accademia <lb></lb>
del Diſegno, per la Tavola dell&#039;Altare, che <lb></lb>
è del Paſſignano, e per due quadri a freſco, <lb></lb>
che ſono opera di Giorgio Vaſari, e di San­<lb></lb>
ti di Tito.</s><s id="id2802954"> Partendoſi da queſto Santuario <lb></lb>
per la ſtrada dietro la Chieſa ſi trova il</s></p>

<p id="id2778278" type="foot"><s id="id2778282"><foot.target id="a39"></foot.target>ſpar-</s></p>

<p id="id2778289" type="foot"><s id="id2778292"><foot.target id="a40"></foot.target>B 6 ſve-</s></p>

<p id="id2778299" type="foot"><s id="id2778302"><foot.target id="a41"></foot.target>ſimo</s></p>

<p id="id2778309" type="foot"><s id="id2778312"><foot.target id="a42"></foot.target>ſco-</s></p>

<p id="id2787663" type="foot"><s id="id2787666"><foot.target id="a43"></foot.target>di</s></p>

<p id="id2787673" type="foot"><s id="id2787677"><foot.target id="a44"></foot.target>men-</s></p>

<p id="id2787684" type="foot"><s id="id2787687"><foot.target id="a45"></foot.target>re-</s></p>

<p id="id2787694" type="foot"><s id="id2787697"><foot.target id="a46"></foot.target>v&#039; è</s></p>

<p id="id2782001" type="foot"><s id="id2782005"><foot.target id="a47"></foot.target>queſto</s></p>

<p id="id2782012" type="foot"><s id="id2782015"><foot.target id="a48"></foot.target>zione</s></p>

<p id="id2782022" type="foot"><s id="id2782025"><foot.target id="a49"></foot.target>fico</s></p>

<p id="id2782032" type="main"><s id="id2782036">PALAZZO del Marcheſe Franceſco Cappo­<lb></lb>
ni, che e ſtato alzato in queſto ſecolo col <lb></lb>
diſegno del Cavalier Carlo Fontana.</s><s id="id2785532"> E&#039; que­<lb></lb>
ſto Palazzo uno de&#039; maggiori della Città, <lb></lb>
con facciata molto nobile, e di lunga di­<lb></lb>
ſteſa.</s><s id="id2785545"> Entrati dentro ſi vede la grande e <lb></lb>
magnifica ſcala aperta, e ornata di ſtatue, <lb></lb>
e di ſtucchi, e colla gran Volta dipinta da <lb></lb>
Matteo Bonechi: vi ſono nobiliſſimi appar­<lb></lb>
tamenti con Pittore, e addobbi ricchiſſimi, <lb></lb>
e d&#039;ottimo guſto.</s><s id="id2808182"> Nella Sala ſono dipin­<lb></lb>
te dal medeſimo tre Storie di fatti illuſtri <lb></lb>
operati da alcuni de&#039; Capponi, che ſono <lb></lb>
molto celebri, e ſi può ſcendere la detta <lb></lb>
Scala molto comoda e bella, che di giù <lb></lb>
conduce fino alla ſommità del Palazzo, a <lb></lb>
cui è unito un vaſto e delizioſo Giardino <lb></lb>
con un bel Salvatico, e uccelliera nobiliſ­<lb></lb>
ſima.</s><s id="id413832"> Quaſi in faccia vi è il <lb></lb>
<arrow.to.target n="a50"></arrow.to.target>

<pb pagenum="46"></pb>
PALAZZO de&#039; Marcheſi Guadagni aſſai va­<lb></lb>
go, e di bella Architettura, e fornito di <lb></lb>
copioſa Libreria.</s><s id="id413854"> Nel Ricetto della Sala <lb></lb>
terrena v&#039;è uno sfondo dipinto a freſco <lb></lb>
dal Volterrano, opera ſingolare, che rap­<lb></lb>
preſenta San Martino a cavallo.</s><s id="id413867"> E andan­<lb></lb>
do per la ſtrada, che conduce verſo la, <lb></lb>
Porta a Pinti ſi vede il</s></p>

<p id="id2826382" type="foot"><s id="id2826385"><foot.target id="a50"></foot.target>PA-</s></p>

<p id="id2826392" type="main"><s id="id2826395">PALAZZO de&#039; Conti della Gherardeſca, <lb></lb>
che ſu già di Bartolommeo Scala Storico <lb></lb>
Fiorentino, ma creſciuto, ed abbellito aſ­<lb></lb>
ſai da queſti Signori, e di contro il</s></p>

<p id="id2826413" type="main"><s id="id2826416">GIARDINO del Duca Salviati molto deli­<lb></lb>
zioſo, e poco lontano il</s></p>

<p id="id2762718" type="main"><s id="id2762721">GIARDINO de&#039; Padri Geſuiti, appreſſo al­<lb></lb>
la lor Caſa, dove fanno il terzo anno di <lb></lb>
Noviziato i Padri della Provincia Romana, <lb></lb>
ed accanto il</s></p>

<p id="id2762736" type="main"><s id="id2762739">PALAZZO de&#039; Marcheſi Ximenes d&#039;Ara­<lb></lb>
gona ancor eſſo di buona capacità, e con <lb></lb>
delizioſo Giardino, e non molto lungi il <lb></lb>
Monaſtero, e Chieſa di</s></p>

<p id="id2793776" type="main"><s id="id2793780">SANTA MARIA MADDALENA DE&#039; PAZZI.</s><s id="id2793783"> Nell&#039;<lb></lb>
ingreſſo di queſta Chieſa ſi vede a man <lb></lb>
deſtra la belliſſima Cappella de&#039; Neri, che <lb></lb>
ben può dirſi tale per le Pitture di Ber­<lb></lb>
nardino Poccetti, il quale, ſe in ogni o­<lb></lb>
pera ſua ſi moſtrò ſingolare, in queſta ſpe­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a51"></arrow.to.target>

<pb pagenum="47"></pb>
cialmente ſuperò ſe medeſimo.</s><s id="id2769317"> Ammirano <lb></lb>
gl&#039;intendenti, ſopra d&#039;ogni altra coſa, la <lb></lb>
bella Cupoletta, ove è dipinto il Paradiſo <lb></lb>
perchè in eſſa ſono innumerabili le figure <lb></lb>
de&#039; Santi, ma così bene, e con tal arte <lb></lb>
diſpoſte, che la moltitudine non genera <lb></lb>
confuſione, ma reca diletto, e vaghezza. </s><lb></lb>
<s id="id2769319">All&#039;Altare di detta Cappella è una Tavola <lb></lb>
del Paſſignano; e finalmente non vi man­<lb></lb>
ca ornamento, che la poſſa render più va­<lb></lb>
ga.</s><s id="id2803745"> Paſſando per un Cortile ſi entra in <lb></lb>
Chieſa, la Soffitta della quale è tutta dipin­<lb></lb>
ta da Jacopo Chiaviſtelli.</s><s id="id2803757"> Ha una ſola Na­<lb></lb>
vata, ma però ripartita in varie Cappelle, <lb></lb>
in ciaſcuna delle quali ſi vedono Tavole di <lb></lb>
Pittori aſſai ragguardevoli.</s><s id="id2803772"> Ma di gran lun­<lb></lb>
ga ſuperiore in bellezza, ed in pregio è la <lb></lb>
Cappella maggiore, nella quale ſta ripoſto <lb></lb>
il Corpo di Santa Maria Maddalena de&#039; Paz­<lb></lb>
zi Nobil Fiorentina.</s><s id="id2779153"> Ella è tutta incroſtata <lb></lb>
di marmi miſti de&#039; più nobili, e de&#039; più <lb></lb>
vaghi, che in tali Edifizj s&#039;adoprano.</s><s id="id2779164"> So­<lb></lb>
no fra gli altri ornamenti molto ammirabi­<lb></lb>
li, dodici Colonna di diaſpro di Sicilia, i <lb></lb>
capitelli, e imbaſamenti delle quali fon di <lb></lb>
bronzo dorato.</s><s id="id2779180"> In alcuni ovati ſi vedono <lb></lb>
Baſſirilievi parimente di Bronzo, eſprimen­<lb></lb>
ti i fatti più ſegnalati della Santa, e que­<lb></lb>
ſti ovati fon retti da alcuni Angioletti di <lb></lb>
marmo del Marcellini.</s><s id="id2827305"> Nelle quattro nic­<lb></lb>
chie ſono quattro Statue di marmo, che <lb></lb>
figurano le quattro Virtù più ſingolari, che <lb></lb>
riſplendono in queſta Vergine.</s><s id="id2827320"> La Tavola <lb></lb>
<arrow.to.target n="a52"></arrow.to.target>

<pb pagenum="48"></pb>
dell&#039;Altar maggiore è di Ciro Ferri, di <lb></lb>
cui è il diſegno, e l&#039;Architettura della <lb></lb>
Capella.</s><s id="id2767648"> L&#039; altre due Tavole laterali ſono <lb></lb>
di mano di Luca Giordano, e la Cupola <lb></lb>
è opera di Pietro Dandini, ambedue Pitto­<lb></lb>
ri famoſi.</s><s id="id2767662"> In ſomma non vi è coſa che <lb></lb>
non ſia ragguardevole, e di gran pregio, <lb></lb>
avendo fatto a gara, per abbellire queſto <lb></lb>
Sacrario, l&#039;eſquiſitezza dell&#039;opere, e la <lb></lb>
ricchezza e nobiltà de&#039; materiali.</s><s id="id2789786"> Il Mo­<lb></lb>
naſtero abitato da nobili Vergini è ampio <lb></lb>
e magnifico, con un vaſto e vago Giardino. </s><lb></lb>
<s id="id2767666">Ripigliando il cammino, troviamo il Mo­<lb></lb>
naſtero di</s></p>

<p id="id2789804" type="foot"><s id="id2789808"><foot.target id="a51"></foot.target>cial-</s></p>

<p id="id2789814" type="foot"><s id="id2789818"><foot.target id="a52"></foot.target>dell&#039;</s></p>

<p id="id2789825" type="main"><s id="id2763954">SANTA MARIA DI CANDELI, colla Chieſa <lb></lb>
tutta rifatta di nuovo di ſtucchi dorati, col <lb></lb>
diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini, ove merita <lb></lb>
di eſſere oſſervata la Tavola dell&#039;Altar mag­<lb></lb>
giore mirabilmente condotta dal celebre <lb></lb>
Anton Domenico Gabbiani, oltre le altre <lb></lb>
tutte di valenti Pittori.</s><s id="id2763982"> Quindi per la ſtra­<lb></lb>
da detta di Pinti, è oſſervabile l&#039;ampia</s></p>

<p id="id2763991" type="main"><s id="id2809584">ABITAZIONE già de&#039; Caccini, oggi del <lb></lb>
Vernaccia, a cui è unito un delizioſo Giar­<lb></lb>
dino.</s><s id="id2809594"> E andando avanti s&#039; incontra la</s></p>

<p id="id2809599" type="main"><s id="id2809603">ABITAZIONE del Balì Roſſia, che ha la <lb></lb>
facciata di vago diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Fog­<lb></lb>
gini.</s><s id="id2809617"> E poi per Via di mezzo ſi giugne, <lb></lb>
alla parocchiale </s></p>

<p id="id2822418" type="foot"><s id="id2822422">CHIE-</s></p>

<pb pagenum="49"></pb>
<p id="id2809619" type="main"><s id="id2809622">CHIESA DI SANT&#039;AMBROGIO, dove abita­<lb></lb>
no Monache dell&#039;Ordine di San Benedet­<lb></lb>
to.</s><s id="id2774444"> Una delle coſe da oſſervarſi in queſta, <lb></lb>
è la Cappella del Miracolo, detta così, <lb></lb>
perchè in eſſa conſervaſi parte del Sangue <lb></lb>
congelato di Noſtro Signore, ritrovato in <lb></lb>
un Calice, dove da un Sacerdote per inav­<lb></lb>
vertenza era ſtato laſciato del Vino conſa­<lb></lb>
grato, che in Sangue ſi vide miracoloſa­<lb></lb>
mente convertito, eſſendo ciò accaduto l&#039;<lb></lb>
anno di noſtra ſalute 1230.</s><s id="id2770343"> Vicino a que­<lb></lb>
ſta Chieſa ſi trovano nove Conventi di Mo­<lb></lb>
nache, ed uno di Religioſi Clauſtrali dell&#039;<lb></lb>
Ordine di San Franceſco di Paola, ma per <lb></lb>
non iſtraccare il Foreſtiero colla viſita di <lb></lb>
queſte Chieſe, benchè in eſſe ſi poteſſero <lb></lb>
oſſervare alcune Pitture di pregio, e ſpe­<lb></lb>
cialmente in quella di Monte Domini la <lb></lb>
Tavola di Santo Stefano del Cigoli, ſtima­<lb></lb>
ta dagli intendenti una delle più belle Pit­<lb></lb>
ture della Città; in quella delle Murate, <lb></lb>
nel cui vaſtiſſimo Monaſtero fabbricato dall&#039;<lb></lb>
antica Famiglia de&#039; Benci, ſu già educata <lb></lb>
Caterina de&#039; Medici Regina di Francia, al­<lb></lb>
cune Pitture di Fra Filippo Lippi; ed al­<lb></lb>
cune del Grillandajo in quella di San Jaco­<lb></lb>
po.</s><s id="id409412"> Appreſſo ſi può oſſervare la</s></p>

<p id="id2822429" type="main"><s id="id2822433">ABITAZIONF de&#039; Gabburri, ove ſono Pit­<lb></lb>
ture, Stampe, e diſegni ſingolariſſimi, e <lb></lb>
per Via Ghibellina la</s></p>

<p id="id2822446" type="main"><s id="id2822449">ABITAZIONE de&#039; Buonarroti, celebre per <lb></lb>
<arrow.to.target n="a54"></arrow.to.target>

<pb pagenum="50"></pb>
eſſere ſtata del Divin Michelagnolo, di cui <lb></lb>
conſervano alcune opere, e per la Galle­<lb></lb>
ria fatta da Michelagnolo il giovane di lui <lb></lb>
pronipote tanto inſigne letterato, che l&#039;<lb></lb>
arrichì di Pitture, e di coſe rariſſime.</s><s id="id2743180"> Ed <lb></lb>
in faccia il</s></p>

<p id="id2743187" type="foot"><s id="id2743190"><foot.target id="a54"></foot.target>C eſſere</s></p>

<p id="id2743198" type="main"><s id="id2743202">PALAZZO della Famiglia Del Sera edifica­<lb></lb>
to col diſegno di Pietro Giovannozzi.</s><s id="id2792205"> E <lb></lb>
poco dopo dall&#039;iſteſſa parte il</s></p>

<p id="id2792213" type="main"><s id="id2792217">PALAZZO de&#039; Baldinucci, che nel Corti­<lb></lb>
le ha una fonte colla ſalubre acqua di San­<lb></lb>
ta Croce.</s><s id="id2792228"> Indi ſi trova il</s></p>

<p id="id2792232" type="main"><s id="id2792236">PALAZZO de&#039; Conti Strozzi, che ha l&#039;in­<lb></lb>
greſſo principale nella ſtrada detta il Mer­<lb></lb>
cato di</s></p>

<p id="id2785328" type="main"><s id="id2785332">SAN PIFR MAGGIORE, la facciata, e Log­<lb></lb>
gia della qual Chieſa tutta di pietre ſere­<lb></lb>
ne, è molto vaga, e di belliſſima Archi­<lb></lb>
tettura, ideata da Matteo Nigetti.</s><s id="id2785348"> Sono in <lb></lb>
queſta Chieſa molte Tavole di Pittori eccel­<lb></lb>
lenti, e ſpecialmente una Nunziata aſſai <lb></lb>
bella, di mano del Franciabigio, la prima <lb></lb>
nell&#039;entrare a man deſtra.</s><s id="id2785366"> La ſeconda di <lb></lb>
Raffaellino del Sarto eſprime Maria Santiſ­<lb></lb>
ſima col Bambino, <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e San <lb></lb>
Giovan Gualberto; nella quinta conſer­<lb></lb>
vaſi con gran venerazione un Crocifiſſo di <lb></lb>
Baccio da Montelupo.</s><s id="id2769020"> Nella Cappella Pal­<lb></lb>
mieri, è di mano di Sandro Botticelli la, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a55"></arrow.to.target>

<pb pagenum="51"></pb>
Tavola, dove è dipinto il Paradiſo, con <lb></lb>
moltitudine di Angeli.</s><s id="id2802552"> Nella prima Cap­<lb></lb>
pella a mano ſiniſtra al nuovo Altare del <lb></lb>
Cattani, è una Tavola di Aleſſandro Ghe­<lb></lb>
rardini.</s><s id="id2802566"> Più di tutte però è mirabile la <lb></lb>
bella Tavola dell&#039;adorazione de&#039; Magi <lb></lb>
fatta dal Cigoli, una delle opere migliori <lb></lb>
di queſt&#039;inſigne Pittore.</s><s id="id2802580"> Preſſo a queſta <lb></lb>
è una delle Cappelle della Famiglia de&#039; Mar­<lb></lb>
cheſi Albizzi, ov&#039;è una Tavola, rappre­<lb></lb>
ſentante il Martirio di Santa Lucia, di ma­<lb></lb>
no del Volterrano.</s><s id="id2809756"> Un&#039;altra ſimile a <lb></lb>
quella del Cigoli ſu dipinta dal Paſſignano, <lb></lb>
ed è accanto alla Sagreſtia, la quale, ſeb­<lb></lb>
bene è di gran pregio, ſtimaſi nondimeno <lb></lb>
dagl&#039;intendenti interiore alla ſuddetta.</s><s id="id2809777"> Nel­<lb></lb>
la Cappella della Famiglia da Filicaja è il <lb></lb>
Depoſito del famoſo Senator Vincenzio da <lb></lb>
Filicaja con un&#039;Iſcrizione fatta da Bene­<lb></lb>
detto Averani.</s><s id="id2809795"> Il Criſto di rilievo che ſi <lb></lb>
vede in queſta Chieſa è di Baccio d&#039;Agno­<lb></lb>
lo.</s><s id="id2786834"> Poco diſtante da queſta Chieſa per il <lb></lb>
Borgo degl&#039;Albizzi è il</s></p>
<p id="id2786843" type="foot"><s id="id2786847"><foot.target id="a55"></foot.target>Ta-</s></p>

<p id="id2786854" type="main"><s id="id2786858">PALAZZO de&#039; Signori Aleſſandri moder­<lb></lb>
namente accreſciuto ſull&#039;antico diſegno, e <lb></lb>
decorato di ricchi appartamenti, e dalla, <lb></lb>
parte oppoſta vedeſi il</s></p>

<p id="id2767687" type="main"><s id="id2767690">PALAZZO del Marcheſe Albizzi, e di <lb></lb>
poi il</s></p>

<p id="id2767698" type="main"><s id="id2767702">PALAZZO Valori, paſſato già ne&#039; Guicciar­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a56"></arrow.to.target>

<pb pagenum="52"></pb>
dini, ed oggi negli Altoviti; nella facciata <lb></lb>
del quale ſopra varj Pilaſtri ſi vedono ſcol­<lb></lb>
piti in marmo i Ritratti di quindici Uomi­<lb></lb>
ni illuſtri di queſta noſtra Città a foggia <lb></lb>
de&#039; Termini degli Antichi.</s><s id="id2762027"> Gli uomini il­<lb></lb>
luſtri ſono gli appreſſo, cioè; nel primo or­<lb></lb>
dine da baſſo l&#039;Accurſio, il Torrigiano, <lb></lb>
Marſilio Ficino, Donato Accjajuoli, e Pier <lb></lb>
Vettori: nell&#039;ordine di mezzo, Amerigo <lb></lb>
Veſpucci, Leon Batiſta Alberti, Franceſco <lb></lb>
Guicciardini, Marcello Adriani, e Don <lb></lb>
Vincenzio Borghini: Nel ſuperiore, Dante, <lb></lb>
Petrarca, Boccaccio, Monſignor Giovanni <lb></lb>
dalla Caſa, e Luigi Alammanni.</s><s id="id2788646"> Quivi in <lb></lb>
mezzo della Via è una laſtra di marmo, <lb></lb>
poſta in memoria dell&#039;inſigne miracolo da <lb></lb>
San Zenobi operato in queſto luogo, nell&#039;<lb></lb>
aver riſuſcitato un Fanciullo.</s><s id="id2788665"> Appreſſo ſo­<lb></lb>
no le</s></p>

<p id="id2788672" type="foot"><s id="id2788675"><foot.target id="a56"></foot.target>C 2 dini,</s></p>

<p id="id2788683" type="main"><s id="id2788686">ABITAZIONI de&#039; Montalvi, e de&#039; Pazzi, <lb></lb>
ambedue diſegno dell&#039;Ammanato, e dipoi <lb></lb>
vi ſono i</s></p>

<p id="id2791917" type="main"><s id="id2791920">PALAZZI, l&#039;uno dirimpetto all&#039;altro, <lb></lb>
ambedue di ſtraordinaria bellezza, e am­<lb></lb>
bedue pure della Famiglia degli Strozzi. </s><lb></lb>
<s id="id2791923">Quello di più antica maniera ſi crede già <lb></lb>
alzato col diſegno del Brunelleſco, e ſu <lb></lb>
per l&#039;avanti della Famiglia de&#039; Pazzi; e <lb></lb>
facendo ivi angolo, colla loro Arme in <lb></lb>
fronte, ſi appella perciò da remotiſſimo tem­<lb></lb>
po il Canto de&#039; Pazzi.</s><s id="id2777381"> Il più bello però <lb></lb>
<arrow.to.target n="a57"></arrow.to.target>

<pb pagenum="53"></pb>
è quello, che per anco non è terminato. </s><lb></lb>
<s id="id2777384">Fu fabbricato col diſegno dello Scamozzi, <lb></lb>
nelle opere del quale pubblicate colla ſtam­<lb></lb>
pa, vedeſi delineato.</s><s id="id2777410"> Le fineſtre a terreno <lb></lb>
ſono del Buontalenti, e del Caccini è il <lb></lb>
Portone principale.</s><s id="id2777420"> La Facciata di verſo il <lb></lb>
Borgo degli Albizzi è fatta col diſegno del <lb></lb>
Buontalenti, ed è così bene inteſa, che i <lb></lb>
Profeſſori non ceſſano di lodarla.</s><s id="id2820266"> Il Cor­<lb></lb>
tile del medeſimo Palazzo è fatto con di­<lb></lb>
ſegno di Lodovico Cigoli: dal qual poco <lb></lb>
diſtante ſi trova</s></p>

<p id="id2820281" type="foot"><s id="id2820285"><foot.target id="a57"></foot.target>è</s></p>

<p id="id2820292" type="main"><s id="id2820296">SANTA MARIA IN CAMPO, divotiſſima <lb></lb>
Chieſa ricca d&#039;Indulgenze, Cattedrale del <lb></lb>
Veſcovo di Fieſole, che abita nel Palazzo <lb></lb>
contiguo, e quantunque nel mezzo della <lb></lb>
Citta, è Dioceſi Fieſolana.</s><s id="id2788777"> D&#039;ivi poco <lb></lb>
lungi ſi giunge alla Via detta dello Studio, <lb></lb>
poichè eſſa vi è lo</s></p>

<p id="id2788787" type="main"><s id="id2788790">STUDIO FIORENTINO, ove di continuo leg­<lb></lb>
gono pubblicamente varj Profeſſori di diver­<lb></lb>
ſe Scienze, come di Teologia, di Storia <lb></lb>
Sacra, e Profana, Giuriſorudenza, Mat­<lb></lb>
tematica, Filoſofia, Umanità, Lingua Gre­<lb></lb>
ca, Ebrea, e Toſcana.</s><s id="id2788465"> Quivi ancora han­<lb></lb>
no la loro Reſidenza le celebri Accademie <lb></lb>
Fiorentina, della Cruſca, e degli Apatiſti <lb></lb>
a cui confina il</s></p>

<p id="id2788480" type="main"><s id="id2788484">COLLEGGIO de&#039; Padri delle Scuole Pie, <lb></lb>
deſtinati ad ammaeſtrare la gioventù nelle <lb></lb>
<arrow.to.target n="a58"></arrow.to.target>

<pb pagenum="54"></pb>
Lettere, e nella Pietà, e poco diſtante ſi <lb></lb>
vede un</s></p>

<p id="id2768654" type="foot"><s id="id2768658"><foot.target id="a58"></foot.target>C 3 Let-</s></p>

<p id="id2768665" type="main"><s id="id2768669">PALAZZO del Duca Salviati molto agiato, <lb></lb>
e comodo.</s><s id="id2768675"> Quindi avanzandoſi col viaggio <lb></lb>
verſo della Badia, ſi laſcia da mano deſtra l&#039;</s></p>

<p id="id2768684" type="main"><s id="id2768688">ORATORIO DI SAN MARTINO, ove ſoglio­<lb></lb>
no congregarſi i Buonuomini.</s><s id="id2800307"> E&#039; celebre <lb></lb>
queſt&#039;Oratorio non ſolo per eſſere ſtato <lb></lb>
ſondato al tempo di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino Arciveſ­<lb></lb>
covo di Firenze, ed a ſua perſuaſione, e <lb></lb>
conſiglio, ma eziandio per le opere inſigni <lb></lb>
di miſericordia che di continuo vi ſi eſer­<lb></lb>
citano.</s><s id="id2800333"> Ed in vero è prodigio mirabile, <lb></lb>
della Provvidenza Divina, che queſta Ca­<lb></lb>
ſa ſenza fondo, o ferma rendita annuale, <lb></lb>
ma ſolamente provveduta di elemoſine, e <lb></lb>
di laſciti pii, giornalmente ſoccorra del ne­<lb></lb>
ceſſario tante povere famiglie onorate.</s><s id="id2799507"> La­<lb></lb>
ſciaſi a man ſiniſtra la Chieſa di</s></p>

<p id="id2799515" type="main"><s id="id2799519">SAN PROCOLO, dove ſi poſſono oſſer­<lb></lb>
vare alcune Tavole di pregio, e ſpecialmen­<lb></lb>
te la Nunziata di mano dell&#039;Empoli, quel­<lb></lb>
la dell&#039;Altar maggiore di Gaetano Piat­<lb></lb>
toli, in luogo di quella che vi fu una vol­<lb></lb>
ta d&#039;Andrea del Caſtagno, la quale è paſ­<lb></lb>
ſata nel Reſettorio de&#039; Padri di Badia, ſic­<lb></lb>
come del medeſimo è quella di <expan abbr="San">S.</expan> Luigi, <lb></lb>
e l&#039;altra del Pontormo, dov&#039;è dipinta la <lb></lb>
Vergine con Santa Barbera, e <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio; <lb></lb>
qui dirimpetto vi è un&#039;altro </s></p>
<p id="id2796987" type="foot"><s id="id2796990">PA-</s></p>

<pb pagenum="55"></pb>
<p id="id2799522" type="main"><s id="id2799525">PALAZZO del Duca Salviati, e di ſua, <lb></lb>
propria abitazione, che è l&#039;antico del ſuo <lb></lb>
proprio Ramo, poichè il primo, di cui po­<lb></lb>
co ſopra ſi è fatta menzione, lo ha eredi­<lb></lb>
tato dal Ramo finito di Roma ſul princi­<lb></lb>
pio del corrente ſecolo.</s><s id="id2796978"> In faccia ad eſſo <lb></lb>
per la Via detta del Palagio ſi ritrova la</s></p>

<p id="id2796997" type="main"><s id="id2797000">ABITAZIONE de&#039; Baroncini, condotta da <lb></lb>
Bernardino Ciurini molto pulitamente.</s><s id="id2797007"> Al­<lb></lb>
la fine di queſta ſtrada v&#039;è il</s></p>

<p id="id2797015" type="main"><s id="id2797018">PALAZZO del Podeſtà molto vaſto, in cui ſo­<lb></lb>
no le pubbliche carceri, e nel proſpetto di <lb></lb>
queſta ſtrada riſalta la Porta della Chieſa della</s></p>

<p id="id2789864" type="main"><s id="id2789867">BADIA FIORENTINA, dove abitano Mona­<lb></lb>
ci Caſinenſi dell&#039;Ordine di San Benedetto <lb></lb>
così chiamata per antonomaſia, per eſſere <lb></lb>
ſtata la prima Badia di Monaci ſondata <lb></lb>
in Firenze.</s><s id="id2789887"> La Conteſſa Villa Madre del <lb></lb>
Conte Ugo Marcheſe di Brandemburgo, e <lb></lb>
Vicario d&#039;Ottone Terzo Imperatore in <lb></lb>
Toſcana, moſſa da inſpirazione divina, a <lb></lb>
proprie ſpeſe fecela fabbricare, ed ella, ed <lb></lb>
il Figliuolo la dotarono di richiſſime rendi­<lb></lb>
te.</s><s id="id2828029"> Onde, in ſegno di gratitudine verſo il <lb></lb>
detto Conte Ugo loro Benefattore, intro­<lb></lb>
duſſero poi quei Monaci da gran tempo ad­<lb></lb>
dietro, e continovano tuttavia il coſtume <lb></lb>
di far celebrare ogni anno da un Giovane <lb></lb>
nobile l&#039;Orazione in ſua lode dopo la <lb></lb>
Meſſa grande nella mattina di Santo Steſa­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a60"></arrow.to.target>

<pb pagenum="56"></pb>
no Protomartire, antichiſſimo Contitolare <lb></lb>
di detta Badia, già fondata ſotto il princi­<lb></lb>
pal Titolo di Santa Maria.</s><s id="id2809189"> Il ſuo principio <lb></lb>
fu intorno al 990. fu poi nell&#039;anno 1285. <lb></lb>
col diſegno d&#039;Arnolfo, grandemente re­<lb></lb>
ſtaurata, ma nel paſſato ſecolo, col diſe­<lb></lb>
gno di Matteo Segaloni rinnovata quaſi da <lb></lb>
fondamenti, ſi è renduta vaga, quantun­<lb></lb>
que molto vi reſti da fare, per ri­<lb></lb>
durla a perfezione.</s><s id="id2809219"> Quella parte però, che <lb></lb>
terminata ſi vede molto bella appariſce, e <lb></lb>
magnifica.</s><s id="id2788840"> Alla nobiltà dell&#039;Architettura <lb></lb>
corriſponde l&#039;eleganza degli ornamenti. </s><lb></lb>
<s id="id2788843">Dalle due parti laterali vedonſi due Terraz­<lb></lb>
zini di pietra, con vaghi intagli dorati. </s><lb></lb>
<s id="id2788845">Sopra di quello a man deſtra è ſituato l&#039;<lb></lb>
organo, e ſopra l&#039;altro a ſiniſtra, una <lb></lb>
Tavola, dove è dipinta Maria Vergine Aſ­<lb></lb>
ſunta di mano di Giorgio Vaſari, la qua­<lb></lb>
le al tempo del Bocchi era poſta ſull&#039;Al­<lb></lb>
tar maggiore.</s><s id="id2769803"> E&#039; parimente di molte pre­<lb></lb>
gio la Soffitta, tutta fatta di finiſſimo in­<lb></lb>
taglio.</s><s id="id2769813"> La Tribuna, ſotto la quale è il <lb></lb>
Coro de&#039; Religioſi, è dipinta da Giovanni <lb></lb>
Ferretti.</s><s id="id2769824"> Le Tavole delle Cappelle ſono <lb></lb>
ancor eſſe di bellezza, e valuta.</s><s id="id2769832"> Quella <lb></lb>
di San Mauro a man deſtra è fatta da O­<lb></lb>
norio Marinari Pittore ſtimatiſſimo; ſiccome <lb></lb>
ſon oſſervabili le pitture di tutta la Cap­<lb></lb>
pella colorite da Vincenzio Meucci.</s><s id="id2769850"> Segue <lb></lb>
l&#039;altra di Giovambatiſta Naldini, ove ſi <lb></lb>
rappreſenta la venuta dello Spirito Santo. </s><lb></lb>
<s id="id2769853">A man ſiniſtra, di mano di Franceſco Sal­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a61"></arrow.to.target>

<pb pagenum="57"></pb>
viati ſi vede dipinto un Criſto, che porta <lb></lb>
la Croce al Calvario, e nella Cappella di­<lb></lb>
rimpetto a queſta evvi una Tavola di ma­<lb></lb>
no di Fra Filippo, in cui vedeſi un San <lb></lb>
Bernardo effigiato con ſingolar diligenza. </s><lb></lb>
<s id="id2769856">Sono eziandio conſiderabili tre Sepolcri d&#039;<lb></lb>
uomini ſegnalati; il primo ſi è del mento­<lb></lb>
vato Conte Ugo principal benefattore di <lb></lb>
queſta Chieſa.</s><s id="id2790343"> Furono ſcolpiti i marmi di <lb></lb>
queſto Sepolcro da Mino da Fieſole, e riu­<lb></lb>
ſcì tutta l&#039;opera di ſingolare artifizio: il <lb></lb>
ſecondo è del Cavaliere Bernardo Giugni: <lb></lb>
e il terzo di Giannozzo di Agnolo Pan­<lb></lb>
dolfini, Cavaliere, di gran nome in tempo <lb></lb>
di Repubblica la cui Famiglia è padrona, <lb></lb>
della Cappella, o Tribuna, ſituata preſſo il <lb></lb>
Veſtibolo di queſta Chieſa nella quale oſſer­<lb></lb>
viſi il Quadro ſopra la Porta interiormente <lb></lb>
di mano di Fra Bartolommeo Domenica­<lb></lb>
no.</s><s id="id2797666"> Poco diſtante da queſta trovaſi la</s></p>

<p id="id2797671" type="foot"><s id="id2797675"><foot.target id="a60"></foot.target>C 4 no</s></p>

<p id="id2797682" type="foot"><s id="id2797686"><foot.target id="a61"></foot.target>viati</s></p>

<p id="id2797693" type="main"><s id="id2797697">CHIESA NUOVA DE&#039; PADRI DELL&#039; ORATORIO <lb></lb>
DI SAN FILIPPO NERI, la quale dee ſervi­<lb></lb>
re per Oratorio, quando ſarà fabbricata la <lb></lb>
Chieſa grande.</s><s id="id2782489"> Fu queſta fatta col diſegno <lb></lb>
di Gherardo Silvani, e modernamente è <lb></lb>
ſtata arrichita di varj ornamenti di Pittura, <lb></lb>
e di Scultura di eccellenti Profeſſori, ſra&#039; <lb></lb>
quali d&#039;Antonio Puglieſchi è la Tavola, <lb></lb>
dell&#039;Altare maggiore, la Pietà di Aleſ­<lb></lb>
ſandro Cherardini, la Cupola di Niccolò <lb></lb>
Franceſco Lapi, e lo sſondo di Giovanni <lb></lb>
Sagreſtani.</s><s id="id2782524"> La Tavola, che oggi ſi vede<lb></lb>
<arrow.to.target n="ab61"></arrow.to.target>
 
<pb pagenum="58"></pb>
all&#039;Altare del Santo, è di mano di Anton <lb></lb>
Domenico Gabbiani, ſtatavi collocata non <lb></lb>
molti anni ſono, in luogo di altra, che <lb></lb>
vi era di Onorio Marinari. la quale fu a­<lb></lb>
dattata all&#039;Altar maggiore della Chieſa di <lb></lb>
San Firenze ivi contigua, ufiziata da&#039; Padri <lb></lb>
di detto Oratorio.</s><s id="id2789639"> I Baſſirilievi di marmo <lb></lb>
ſono parte di Antonio Montauti, e parte <lb></lb>
di Giovacchino Fortini, di cui ſono anche <lb></lb>
le Statue.</s><s id="id2778983"> In Sagreſtia è un Quadro mol­<lb></lb>
to ſtimato di Giovan Maria Morandi.</s><s id="id2778991"> La <lb></lb>
facciata di queſto Oratorio, che è tutta <lb></lb>
lavorata di pietra forte, e adornata di al­<lb></lb>
cune Figure di marmo, è ſtata ultima­<lb></lb>
mente condotta a fine col diſegno di Fer­<lb></lb>
dinando Ruggeri.</s><s id="id2779013"> Vedeſi avanti la mede­<lb></lb>
ſima il</s></p>

<p id="id2789596" type="foot"><s id="id2789600"><foot.target id="ab61"></foot.target>C 5 all&#039;</s></p>

<p id="id2779021" type="main"><s id="id2786458">PALAZZO de&#039; Gondi, che ha la Facciata <lb></lb>
di pietre a bozza molto nobile, con diſe­<lb></lb>
gno di Giuliano da San Gallo, che nella <lb></lb>
Sala vi fece un Cammino di baſſirilievi di <lb></lb>
gran perfezione, che per quanto non uſino <lb></lb>
in sì fatti luoghi, merita di ſtarvi, e di eſ­<lb></lb>
ſere ammirato.</s><s id="id2786484"> Di dove ſi paſſa alla</s></p>

<p id="id2786489" type="main"><s id="id2786493">PIAZZA DEL GRANO, così chiamata, atte­<lb></lb>
ſochè in un loggiato aſſai comodo, di Ar­<lb></lb>
chitettura Toſcana, vendeſi il Grano pub­<lb></lb>
blicamente, e di quì per ſtrada del Can­<lb></lb>
to a&#039; Soldani ſi giunge a</s></p>

<p id="id2766600" type="main"><s id="id2766603">SAN JACOPO TRA&#039; FOSSI dove non trovere­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a62"></arrow.to.target>

<pb pagenum="59"></pb>
mo già le belle Tavole d&#039;Andrea del Sar­<lb></lb>
to, che tanto eloquentemente furono cele­<lb></lb>
brate dal Bocchi, e da varj Scrittori di pri­<lb></lb>
mo grido, avvegnachè ſono già traſ­<lb></lb>
portate nel Real Palazzo de Pitti, ſolo eſ­<lb></lb>
ſendovi reſtato di eſſo Andrea che dipinſe <lb></lb>
da Giovane quella ove vedeſi l&#039;apparizione <lb></lb>
di Criſto in forma d&#039;Ortolano alla Madda­<lb></lb>
lena.</s><s id="id2766927"> Troveremo bensì le copie delle me­<lb></lb>
deſime, una delle quali è così bella, che <lb></lb>
ſebben copia, è nondimeno tenuta in gran <lb></lb>
pregio; e il quadro della Soffitta colorito <lb></lb>
dal Gherardini.</s><s id="id2766945"> Da queſta Chieſa ſi può <lb></lb>
andare per due ſtrade alla Piazza, e Chie­<lb></lb>
ſa di Santa Croce, che una detta Via de&#039; <lb></lb>
Benci, dove è l&#039;antico Palazzo de&#039; Peruz­<lb></lb>
zi, ora de&#039; Celleſi, dove abito l&#039;Impera­<lb></lb>
dore Paleologo, quando intervene al Con­<lb></lb>
cilio Fiorentino, e l&#039;altra detta Borgo San­<lb></lb>
ta Croce, nella quale ſono buone Fabbri­<lb></lb>
che, ed in ſpecie il</s></p>

<p id="id2769526" type="foot"><s id="id2769530"><foot.target id="a62"></foot.target>mo</s></p>

<p id="id2769537" type="main"><s id="id2769540">PALAZZO de&#039; Corſini, che ha molte belle <lb></lb>
Statue antiche nel Cortile; e quello de&#039; Di­<lb></lb>
ni ricco di Pitture, ſpecialmente di Santi <lb></lb>
di Tito, ed una ſingolariſſima d&#039;Andrea <lb></lb>
del Sarto.</s><s id="id2769560"> Giunti in fondo alle quali, ve­<lb></lb>
draſſi la Chieſa di</s></p>

<p id="id2814573" type="main"><s id="id2814577">SANTA CROCE de&#039; Frati Minori Conven­<lb></lb>
tuali.</s><s id="id2814584"> Tempio aſſai grande e magnifico, <lb></lb>
lungo dugenquaranta braccia, e largo ſet­<lb></lb>
tanta in cui ſi entra per porte, e ſu <lb></lb>
<arrow.to.target n="a63"></arrow.to.target>

<pb pagenum="60"></pb>
quella di mezzo oſſerveremo una Statua di <lb></lb>
bronzo, opera di Donatello, che rappre­<lb></lb>
ſenta San Lodovico Arciveſcovo di Toloſa.</s> <lb></lb>
<s id="id2814587">Fu queſto Tempio fabbricato intorno all&#039;<lb></lb>
Anno 1294. col diſegno d&#039;Arnolfo, che fu <lb></lb>
l&#039;Architetto del Duomo, benchè dipoi re­<lb></lb>
ſtaurato col diſegno di Giorgio Vaſari.</s><s id="id2766518"> La <lb></lb>
maggior parte de&#039; Foreſtieri concorre a <lb></lb>
queſta Ciheſa, tirata dal deſiderio di rimi­<lb></lb>
rare le Tavole, che l&#039;adornano, nelle qua­<lb></lb>
li la Paſſione tutta di Noſtro Signore, e la <lb></lb>
ſua Morte, e Reſurrezione è ſtata rappre­<lb></lb>
ſentata da&#039; primi Artefici di quei tempi. </s><lb></lb>
<s id="id2766522">Ora facendoci dalla Porta di mezzo, ben­<lb></lb>
chè l&#039;ordine dell&#039;iſtoria richiedeſſe comin­<lb></lb>
ciare d&#039;altrove, nella prima Tavola, che <lb></lb>
ſi trova a man deſtra, allato alla ſuddetta <lb></lb>
Porta, è dipinta la Depoſizione di Croce <lb></lb>
di Noſtro Signore, di mano di Franceſco <lb></lb>
Salviati; la ſeconda dov&#039;è la Crocifiſſione, <lb></lb>
è di Santi di Tito; appreſſo alla quale è <lb></lb>
il famoſo Sepolcro di Michelagnolo Buo­<lb></lb>
narrotti, Gentiluomo Fiorentino, Poeta, <lb></lb>
Scultore, Pittore, ed Architetto di gran <lb></lb>
nome.</s><s id="id2790614"> Vedonſi a piè dell&#039;Urna tre Statue <lb></lb>
di marmo, che rappreſentano la Scultura, <lb></lb>
l&#039;Architettura, e la Pittura in atto com­<lb></lb>
paſſionevole, e meſto: e ſopra l&#039;Urna la <lb></lb>
teſta, e il buſto di marmo del Buonarroti. </s><lb></lb>
<s id="id2790616">Fu queſt&#039;opera fatta da tre Maeſtri, cioè <lb></lb>
Giovanni dell&#039;Opera, Valerio Cioli, e Ba­<lb></lb>
tiſta del Cavaliere, del primo de&#039; quali è <lb></lb>
la Statua dell&#039;Architettura, del ſecondo <lb></lb>
<arrow.to.target n="a64"></arrow.to.target>

<pb pagenum="61"></pb>
quella della Scultura, e del terzo quella <lb></lb>
della Pittura; e di lui è pure il Ritratto di <lb></lb>
Michelagnolo.</s><s id="id2805260"> Sono dipoi da oſſervarſi le <lb></lb>
memorie del dotto Antiquario Senator Fi­<lb></lb>
lippo Buonarroti, e del noto Bottanico Pie­<lb></lb>
tro Micheli.</s><s id="id2791288"> Segue la terza Cappella, dov&#039; <lb></lb>
è dipinto da Giorgio Vaſari, quando Criſto <lb></lb>
porta la Croce al Calvario: la Tavola quar­<lb></lb>
ta rappreſenta l&#039;<foreign lang="la">Ecce Homo</foreign>, ed è fattu­<lb></lb>
ra di Jacopo di Meglio.</s><s id="id2791306"> Aleſſandro del Bar­<lb></lb>
biere dipinſe la quinta, in cui ſi figura la <lb></lb>
flagellazione alla Colonna; la ſeſta dov&#039;è <lb></lb>
dipinto Noſtro Signore quando fa Orazione <lb></lb>
nell&#039;Orto, è opera di Andrea del Minga; <lb></lb>
appreſſo la qnale è la Cappella de&#039; Caval­<lb></lb>
canti, ove ſi ammira ſcolpita in macigno <lb></lb>
la Vergine Annunziata dall&#039;Angiolo, fat­<lb></lb>
ta con ſingolare artifizio dal celebre Dona­<lb></lb>
tello; ed allato vi è il Sepolcro di Leonar­<lb></lb>
do Aretino, inſigne Scrittore d&#039;Iſtorie. </s><lb></lb>
<s id="id2791309">Finalmente la ſettima Cappella ha una Ta­<lb></lb>
vola già cominciata dal Cigoli, e finita dal <lb></lb>
Bilivelti, in cui ſi rappreſenta l&#039;entrata <lb></lb>
di Criſto in Geruſalemme.</s><s id="id2801992"> Nella Croce <lb></lb>
della navata trovaſi la Cappella de&#039; Barbe­<lb></lb>
rini, dov&#039;è ſepolto in eſſa Franceſco da <lb></lb>
Barberino, Dottore, e Poeta, ed in eſſa <lb></lb>
è una Tavola dipinta dal Naldini, che rap­<lb></lb>
preſenta quando San Franceſco riceve le <lb></lb>
Sacre Stimate; vi è anco la Cappella de&#039; <lb></lb>
Calderini allato alla Sagreſtia tutta incro­<lb></lb>
ſtata di marmi Carrareſi, e ornata di <lb></lb>
belle Pitture, la prima delle quali rappre­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a65"></arrow.to.target>

<pb pagenum="62"></pb>
ſentante <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo è del Paſſignano, e le <lb></lb>
Pitture a freſco di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni. </s><lb></lb>
<s id="id2801997">Paſſato l&#039;Altar maggiore, in cui di preſen­<lb></lb>
te conſervanſi le Sacre Oſſa della Beata <lb></lb>
Umiliana de&#039; Cerchi nobil Matrona Fioren­<lb></lb>
tina, Terziaria del medeſimo Ordine de&#039; <lb></lb>
Minori Conventuali, chiara per ſantità, e <lb></lb>
per miraceli, viſſuta intorno agli anni 1240. <lb></lb>
e l&#039;altre Cappelle di minor pregio, ſi tro­<lb></lb>
va la Cappella, o Tribuna de Niccolini, <lb></lb>
d&#039;ordine però diverſo dall&#039;altro, eretta, <lb></lb>
col diſegno dell&#039;Architetto <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio <lb></lb>
Doſio.</s><s id="id2769235"> E&#039; ella tutta incroſtata di marmi <lb></lb>
Carrareſi, bianchi e miſti, di diligente lavoro. </s><lb></lb>
<s id="id2769238">Di mano del Francavilla Scultor Fiammin­<lb></lb>
go, ſono le cinque Statue di marmo, che <lb></lb>
una figura Aron, e l&#039;altra Mosè, e la <lb></lb>
terza rappreſenta la Verginità, la quarta <lb></lb>
la Prudenza, e la quinta l&#039;Umiltà.</s><s id="id2783163"> Le due <lb></lb>
Tavole dipinte ſono di mano di Aleſſandro <lb></lb>
Allori, e le Pitture a ſreſco del Volterra­<lb></lb>
no, con gran perfezione condotte, non <lb></lb>
laſciando quella, ove di mano del Cigoli è <lb></lb>
dipinto Criſto morto, ſiccome l&#039;altra di <lb></lb>
Giacomo Ligozzi Veroneſe rappreſentante <lb></lb>
il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</s><s id="id2783192"> Dopo avere oſ­<lb></lb>
ſervato il Crocifiſſo di Donatello, che è <lb></lb>
nella Cappella in Teſta alla Crociata, paſ­<lb></lb>
ſeremo dalle ſette Cappelle della Navata <lb></lb>
deſtra alle ſette della ſiniſtra, del iſteſs&#039;or­<lb></lb>
dine, e Architettura.</s><s id="id2770776"> La prima, per non <lb></lb>
tornare indietro, ma ſeguitare fino all&#039;<lb></lb>
uſcir di Chieſa, ha una Tavola di mano <lb></lb>
<arrow.to.target n="a66"></arrow.to.target>

<pb pagenum="63"></pb>
del Vaſari, dov&#039; è dipinta la Venuta dello <lb></lb>
Spirito Santo; nella ſeconda di mano dello <lb></lb>
Stradano è figurata l&#039;Aſcenſione di Criſto <lb></lb>
al Cielo.</s><s id="id2779218"> Allato a queſto Altare, e dirim­<lb></lb>
petto al Sepolcro di Leonardo Aretino, è <lb></lb>
quello di Carlo Aretino, Poeta, e Segreta­<lb></lb>
rio della Repubblica.</s><s id="id2779233"> Del mentovato Va­<lb></lb>
ſari è l&#039;Apparizione agli Apoſtoli nella ter­<lb></lb>
za Cappella; nella quarta, e quinta, di San­<lb></lb>
ti di Tito ſono le due Tavole, che una, <lb></lb>
quando Gesù è a menſa co&#039; due Diſcepo­<lb></lb>
li, e l&#039;altra, quando reſuſcita dal Sepol­<lb></lb>
cro; nella ſeſta è di mano di Batiſta Nal­<lb></lb>
dini quando Chriſto è nel Sepolcro; e nel­<lb></lb>
la ſettima, quando Noſtro Signore và al <lb></lb>
Limbo de&#039; Santi Padri, fu dipinta da Agno­<lb></lb>
lo Allori, chiamato il Vecchio Bronzino. </s><lb></lb>
<s id="id2779236">Rimpetto alla memoria del Senator Buonar­<lb></lb>
roti ſi vede quella dell&#039;Architetto Aleſſan­<lb></lb>
dro Galilei, che è opera di Girolamo Tic­<lb></lb>
ciati, e dipoi ſi trova il Sepolcro del famo­<lb></lb>
ſo Galileo, dove è ancora il celebre Mat­<lb></lb>
tematico Vincenzo Viviani, che ordinò que­<lb></lb>
ſto Depoſito al ſuo Maeſtro, al che fu da­<lb></lb>
to eſecuzione l&#039;anno 1737. a ſpeſe della <lb></lb>
Famiglia Nelli erede di quella del Viviani. </s><lb></lb>
<s id="id2779239">Il diſegno è di Giulio Foggini; la quadra­<lb></lb>
tura di Anton Maria Fortini; il Buſto di <lb></lb>
<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini; l&#039;Aſtronomia di Vin­<lb></lb>
cenzio Foggini; e la Geometria di Girolamo <lb></lb>
Ticciati.</s><s id="id2795462"> Oltre a tante ſingolari pitture ſe <lb></lb>
ne trovano in queſta Chieſa alcune di Ci­<lb></lb>
mabue, e di Giotto, le quali, quantunque <lb></lb>
<arrow.to.target n="a67"></arrow.to.target>

<pb pagenum="64"></pb>
ſiano dalle moderne pitture ſuperate in bel­<lb></lb>
lezza, non è però, che non meritino di <lb></lb>
eſſer tenute in ſtima, per la venerazione <lb></lb>
a quei due primi Maeſtri, e reſtauratori <lb></lb>
della Pittura.</s><s id="id2807126"> E&#039; anche da oſſervarſi il Per­<lb></lb>
gamo tutto di marmo di Seravezza, inta­<lb></lb>
gliato da Benedetto da Majano.</s><s id="id2807137"> Sono in <lb></lb>
eſſo cinque Storiette de&#039; fatti più ſingolari <lb></lb>
di San Franceſco, ſcolpite in baſſorilievo, <lb></lb>
sì bene, e felicemente, che non hanno prez­<lb></lb>
zo.</s><s id="id2807155"> Ne&#039; vani, che ſono in mezzo de&#039; bec­<lb></lb>
catelli, ſi vedono cinque ſtatuette a ſedere <lb></lb>
di bellezza ſtraordinaria, che rappreſentano <lb></lb>
la Fede, la Speranza, la Carità, la For­<lb></lb>
tezza, e la Giuſtizia.</s><s id="id2807176"> Mirabile però fu l&#039;<lb></lb>
artifizio uſato nell&#039;adattar queſto Perga­<lb></lb>
mo ad una colonna, nella quale rimane <lb></lb>
incaſſato, eſſendochè la medeſima colonna <lb></lb>
ſia nel mezzo forata, e per una ſcala ac­<lb></lb>
conciavi dentro vi ſi aſcenda.</s><s id="id2767770"> Alla grandez­<lb></lb>
za della Chieſa corriſponde il Convento, <lb></lb>
di moltiſſime comode abitazioni ripieno, e <lb></lb>
continovamente abitato da più di ſeſſanta <lb></lb>
Religioſi, tra&#039; quali in ogni tempo fioriro­<lb></lb>
no Uomini ſegnalati, non ſolo in lettere, <lb></lb>
e in dignità più coſpicue, ma eziandio in <lb></lb>
ſantità di coſtumi.</s><s id="id2767802"> Sono in queſto Con­<lb></lb>
vento molte Confraternite di Secolari, tra <lb></lb>
le quali quella detta del Gesù, compoſta <lb></lb>
tutta di Nobili, il di cui vaſo è ſtato di­<lb></lb>
pinto vagamente da Lorenzo del Moro.</s><s id="id2766728"> In <lb></lb>
queſta Chieſa, e ne ſuoi Cimiterj è una <lb></lb>
quantità conſiderabile di Sepolture, e di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a68"></arrow.to.target>

<pb pagenum="65"></pb>
memorie di Famiglie primarie, e d&#039;inſi­<lb></lb>
gni Soggetti di Firenze, e d&#039;altrove.</s><s id="id2766757"> E&#039; <lb></lb>
fama, che Siſto V. Sommo Pontefice, nel <lb></lb>
tempo, che fu Religioſo, per molti anni <lb></lb>
quivi abitaſſe, leggendo Filoſofia.</s><s id="id2826876"> Gode <lb></lb>
queſto Convento il Privilegio, che uno de&#039; <lb></lb>
ſuoi Religioſi ſoſtenga il carico d&#039;Inquiſi­<lb></lb>
tore; dignità ragguardevole, ſoſtenuta in. <lb></lb>
Toſcana da&#039; Minori Conventuali, e ſempre <lb></lb>
da Soggetti di gran valore.</s><s id="id2826899"> Il Noviziato fu <lb></lb>
fatto edificare con gran magnificenza a pro­<lb></lb>
prie ſpeſe da Coſimo Padre della Patria, e <lb></lb>
nel Chioſtro appreſſo alla Chieſa vi è un&#039; <lb></lb>
Atrio, e una gran Cappella fatta edificare <lb></lb>
dalla Famiglia de&#039; Pazzi; mole di ſingolare <lb></lb>
Architettura, e ben degna di chi ne fece <lb></lb>
il diſegno, che fu il gran Brunelleſco.</s><s id="id2785997"> Dal­<lb></lb>
la qual Chieſa ſi fa paſſaggio alla</s></p>

<p id="id2786005" type="foot"><s id="id2786009"><foot.target id="a63"></foot.target>C 6 quel-</s></p>

<p id="id2786016" type="foot"><s id="id2786020"><foot.target id="a64"></foot.target>quel-</s></p>

<p id="id2786027" type="foot"><s id="id2786031"><foot.target id="a65"></foot.target>ſen-</s></p>

<p id="id2786038" type="foot"><s id="id2786042"><foot.target id="a66"></foot.target>del</s></p>

<p id="id2768080" type="foot"><s id="id2768084"><foot.target id="a67"></foot.target>ſiano</s></p>

<p id="id2768091" type="foot"><s id="id2768095"><foot.target id="a68"></foot.target>me-</s></p>

<p id="id2768102" type="main"><s id="id2768105">PIAZZA contigua, molto ampia, e rego­<lb></lb>
lare, e deſtinata principalmente al Giuoco <lb></lb>
del Calcio, proprio della Nobiltà Fiorentina <lb></lb>
in tempo di Carnovale.</s><s id="id2768121"> Compariſcono fu <lb></lb>
queſta Piazza (quando accade, che queſto <lb></lb>
ſi faccia ſolennemente) cinquantaquattro <lb></lb>
Nobili Giovani riccamente veſtiti, e in due <lb></lb>
Squadre diviſi, l&#039;una delle quali dal colore <lb></lb>
degli Abiti, e delle Inſegne ſi diſtingue <lb></lb>
dall&#039;altra.</s><s id="id2800372"> Capi di queſte ſono due Alfieri, <lb></lb>
più degli altri nobilmente addobbati, e ſer­<lb></lb>
viti da molti Paggi.</s><s id="id2800383"> Entrando in Campo <lb></lb>
preceduti da trombe, e da tamburi, a cop <lb></lb>
pia, e con bella ordinanza, giran dintorno <lb></lb>
<arrow.to.target n="a69"></arrow.to.target>

<pb pagenum="66"></pb>
il Teatro facendo moſtra di lor perſona; <lb></lb>
indi l&#039;uno dall&#039;altro diſpartendoſi, ſotto il <lb></lb>
proprio Padiglione ſi alloggiano.</s><s id="id2792068"> Intanto ſi <lb></lb>
dà il ſegno della Battaglia, e in un tempo <lb></lb>
medeſimo vedonſi dall&#039;una, e dall&#039;altra <lb></lb>
parte ſquadronati, a foggia di Eſercito.</s><s id="id2792084"> U­<lb></lb>
nite le Squadre, ſi getta in mezzo il Pal­<lb></lb>
lone, ed in un ſubito cerca l&#039;una di ſpin­<lb></lb>
gerlo verſo l&#039;altra, e dall&#039;altra vien riſo­<lb></lb>
ſpinto.</s><s id="id2792102"> Quei, che rimangon per retroguar­<lb></lb>
dia, ripigliando il Pallone, proccurano con <lb></lb>
ogni sforzo di trarlo fuor degli ſteccati, per <lb></lb>
la parte ad eſſi contraria, e quando ciò rie­<lb></lb>
ſca loro di poſta, s&#039;intende vinta la caccia. </s><lb></lb>
<s id="id2792106">Ben&#039;è vero, che avviſtiſene gli Avverſarj, <lb></lb>
corrono addoſſo all&#039;inimico, e afferratolo <lb></lb>
per le braccia, impediſcono, che più oltre <lb></lb>
s&#039;avanzi.</s><s id="id2764175"> Il ſimile fanno quelli, che ſon <lb></lb>
rimaſti alla difeſa del poſto, i quali men­<lb></lb>
tre non vengan ſorpreſi all&#039;improvviſo, ri­<lb></lb>
battono gagliardamente il Pallone, e riſo­<lb></lb>
ſpingono indietro chi tenta inoltrarſi da quel­<lb></lb>
la parte.</s><s id="id2764199"> Ora in queſta battaglia, mirabil <lb></lb>
coſa è il vedere, come ciaſcuno s&#039;ingegni <lb></lb>
di ſuperare, e di abbattere il ſuo contrario, <lb></lb>
urtandolo per farlo cadere, lottando, e pu­<lb></lb>
gnando ſeco, e varie ſtrattagemme uſando <lb></lb>
per vincere.</s><s id="id2798961"> Ma più mirabile ſi è il vede­<lb></lb>
re una ſquadra, che impadronita del cam­<lb></lb>
po nimico, e ſu&#039; confini della vittoria, in <lb></lb>
un momento riſoſpinta fuggire, e ſpeſſe <lb></lb>
volte rimaner ſuperata.</s><s id="id2798981"> In ſomma è Giuo­<lb></lb>
co queſto, dove fa pompa da una parte la <lb></lb>
<arrow.to.target n="a70"></arrow.to.target>

<pb pagenum="67"></pb>
vaghezza, e ricchezza di belle diviſe, col­<lb></lb>
la ſplendidezza degli ornamenti, e dall&#039;al­<lb></lb>
tra la robuſtezza, e agilità di chi opera. </s><lb></lb>
<s id="id2798985">Onde non è maraviglia, che vi concorra la <lb></lb>
maggior parte della Città, e rechi al pub­<lb></lb>
blico allegrezza, e diletto.</s><s id="id2794394"> Prima di uſcire <lb></lb>
da queſta Piazza ſi oſſervi la facciata della <lb></lb>
Caſa de&#039; Cocchi, che i Padroni dicono aver <lb></lb>
coſtante tradizione, che ſia diſegno di Bac­<lb></lb>
cio d&#039;Agnolo; ſiccome la Facciata della <lb></lb>
Caſa dell&#039;Antella, dipinta dal Paſſignano, <lb></lb>
e da Giovanni da San Ciovanni, ambedue <lb></lb>
Pittori famoſi, e nella medeſima Piazza ev­<lb></lb>
vi una Fonte, che meſce acqua perfettiſſi­<lb></lb>
ma, che viene dalla Collina d&#039;Arcetri, e <lb></lb>
paſſa il Fiume d&#039;Arno ſul Ponte a Ruba­<lb></lb>
conte.</s><s id="id2823125"> E volgendo a man deſtra trovaſi po­<lb></lb>
co diſtante la</s></p>

<p id="id2823133" type="foot"><s id="id2823136"><foot.target id="a69"></foot.target>il</s></p>

<p id="id2823143" type="foot"><s id="id2823147"><foot.target id="a70"></foot.target>va-</s></p>

<p id="id2823154" type="main"><s id="id2823157">CHIESA DI SAN SIMONE, la di cui Soffitta <lb></lb>
tutta d&#039;intaglio indorato fa vaga moſtra. </s><lb></lb>
<s id="id2823159">Nella teſtata ſopra la Porta ſi vede una Ta­<lb></lb>
vola molto bella di Batiſta Naldini, ov&#039;è <lb></lb>
dipinta la Depoſizione di Criſto dalla Cro­<lb></lb>
ce.</s><s id="id2789552"> Il San Girolamo, che dall&#039;Angiolo vien <lb></lb>
avviſato, è di mano del Marinari.</s><s id="id2789559"> Del Vi­<lb></lb>
gnali ſono le due Tavole, una dov&#039;è di­<lb></lb>
piato un San Bernardo, e l&#039;altra un San <lb></lb>
Franceſco.</s><s id="id2789571"> All&#039;Altar maggiore ſono di pre­<lb></lb>
gio le due Statue di marmo d&#039;Orazio Mo­<lb></lb>
ri.</s><s id="id2789582"> Preſſo a queſta Chieſa ſono le Prigioni <lb></lb>
delle Stinche, recinte da un&#039;altiſſima, e for­<lb></lb>
te muraglia, nelle cantonate delle quali vi <lb></lb>
<arrow.to.target n="a71"></arrow.to.target>

<pb pagenum="68"></pb>
ſono due Tabernacoli dipinti a freſco da <lb></lb>
Giovanni Mannozzi, detto Giovanni da San <lb></lb>
Giovanni.</s><s id="id2782845"> Ma conſiderando, che la viſita <lb></lb>
di tante Chieſe, ed altre coſe notabili ave­<lb></lb>
rà non poco defatigato il Foreſtiero, ſi cre­<lb></lb>
de bene dar fine al paſſeggio della prima <lb></lb>
Giornata.</s></p>

<p id="id2780233" type="foot"><s id="id2780236"><foot.target id="a71"></foot.target>ſo-</s></p>

<figure id="id2782867"></figure> <lb></lb>

<p id="id2780244" type="foot"><s id="id2780247">S E-</s></p>

</chap>

<chap>

<pb pagenum="69"></pb>

<figure id="id2782881"></figure> <lb></lb>

<p id="id2780256" type="head"><s id="id2780260">SECONDA <lb></lb>
GIORNATA.</s></p>

<p id="id2780266" type="main"><s id="id2780270">LA CHIESA DI SAN LORENZO darà <lb></lb>
principio alla ſeconda Giornata. </s><lb></lb>
<s id="id2780275">Giunti dunque alla Piazza, oſſer­<lb></lb>
veremo in faccia al Palazzo del <lb></lb>
Marcheſe della Stufa una Baſe di marmo, <lb></lb>
nel cui Baſſorilievo ſi rappreſenta, quando <lb></lb>
a Giovanni de&#039; Medici, valoroſiſſimo Capi­<lb></lb>
tano, e degno Padre del Granduca Coſi­<lb></lb>
mo Primo, ſono condotti molti Prigioni <lb></lb>
con varie ſpoglie.</s><s id="id2769592"> E&#039; queſta opera del Ca­<lb></lb>
valier Bandinelli, di cui pur anco è la Sta­<lb></lb>
tua, che ſulla Baſe dovevaſi collocare; la <lb></lb>
quale in oggi non ancora finita, nel Salo­<lb></lb>
ne del Palazzo Vecchio conſervaſi.</s><s id="id2769612"> Ma ve­<lb></lb>
nendo alla Chieſa; prima d&#039;introdurvi il <lb></lb>
Foreſtiero, ho giudicato a propoſito il dar­<lb></lb>
gli breve notizia di ciò, che avvenne nella <lb></lb>
ſua fondazione, zvvengachè ſia molto de­<lb></lb>
gno di ricordanza quanto di eſſa laſciarono <lb></lb>
ſcritto San Paolino, il Baronio, ed altri <lb></lb>
<arrow.to.target n="a73"></arrow.to.target>

<pb pagenum="70"></pb>
gravi Scrittori.</s><s id="id2805390"> Al tempo dell&#039;Imperador <lb></lb>
Teodoſio, Giuliana Vedova Fiorentina, non <lb></lb>
meno illuſtre per lo ſplendore del ſangue, <lb></lb>
che per l&#039;inſigne Religione, e Pietà, ac­<lb></lb>
ceſa di devozione verſo il glorioſo Martire <lb></lb>
San Lorenzo, volle colle proprie ſoſtanze <lb></lb>
fabbricar queſto Tempio, dedicandolo ad <lb></lb>
onore di quel Santo.</s><s id="id2802146"> Terminata appena la <lb></lb>
Fabbrica, giunſe per buona ſorte a Firen­<lb></lb>
ze il grande Arciveſcovo di Milano Sant&#039; <lb></lb>
Ambrogio; perlochè venne in penſiero a <lb></lb>
Giuliana di ricorrere al Santo Prelato, e in­<lb></lb>
ſtantemente pregarlo, acciò voleſſe conſa­<lb></lb>
crare la nuova Chieſa; e ciò ſec&#039;ella ben <lb></lb>
toſto, e con tanto affetto, e con tali, e <lb></lb>
tante dimoſtrazioni del ſuo grande zelo, che <lb></lb>
il Santo Arciveſcovo, ammirando la di lei <lb></lb>
virtù, e grandemente commendandola, di <lb></lb>
buona voglia condeſceſe alle ſue giuſte di­<lb></lb>
mande.</s><s id="id2846242"> Celebroſſi pertanto la Funzione <lb></lb>
della Sagra l&#039;anno del Signore 392., o co­<lb></lb>
me altri vogliono 393., e fu con tal ſod­<lb></lb>
disfazione del Popolo ſolennizzata, che da <lb></lb>
quel giorno in poi, per memoria di tal <lb></lb>
fatto, chiamoſſi queſta Chieſa, Baſilica <lb></lb>
Ambroſiana.</s><s id="id2846266"> Quindi ebbe origine la ſingo­<lb></lb>
lar venerazione, che a queſto Tempio por­<lb></lb>
tarono gli antichi Veſcovi di Firenze, ſra&#039; <lb></lb>
quali San Zanobi più d&#039;ogni altro ſi ſegna­<lb></lb>
lò, eleggendo quivi la ſepoltura, dove ſtet­<lb></lb>
te lungo tempo ripoſto prima, che alla <lb></lb>
Cattedrale foſſe trasferito il ſuo Corpo.</s><s id="id2846296"> A <lb></lb>
sì felici principj corriſpoſero con maggiore <lb></lb>
<arrow.to.target n="a74"></arrow.to.target>

<pb pagenum="71"></pb>
avanzamento i ſucceſſi di queſta Chieſa.</s><s id="id2801408"> Im­<lb></lb>
perciocchè eſſendo eretta in Collegiata in­<lb></lb>
ſigne, e di ampliſſimi privilegj, e ſingolari <lb></lb>
prerogative arricchita, ha in ogni tempo <lb></lb>
tenuto ſopra dell&#039;altre, dopo la Metropo­<lb></lb>
litana il primato.</s><s id="id2801430"> Sono in eſſa diciaſſette <lb></lb>
Canonici, e trentatre Cappellani, e grandiſ­<lb></lb>
ſimo numero di Cherici, che vi celebrano <lb></lb>
giornalmente i Divini Ufizi con non mi­<lb></lb>
nor decoro di quello facciaſi nella Chieſa <lb></lb>
Metropolitana; ed a tutti queſti preſiede <lb></lb>
un Prelato, col titolo di Priore, che per <lb></lb>
iſpecial Privilegio, in varie Feſte dell&#039;an­<lb></lb>
no gode l&#039;uſo de&#039; Pontificali.</s><s id="id2804412"> Paſſando poi <lb></lb>
ad oſſervare la bellezza di queſto Tempio, <lb></lb>
che, di vero è grandiſſima, per la mi­<lb></lb>
rabile Architettura di Filippo Brunelleſco, <lb></lb>
colla quale fu fabbricato, o piuttoſto vo­<lb></lb>
gliam dire rinnovato (giacchè l&#039;antico Tem­<lb></lb>
pio, intorno all&#039;anno 1420. rimaſe quaſi <lb></lb>
affatto deſolato dal fuoco) vedremo queſto <lb></lb>
Edifizio, che poſa ſopra un vago pavimen­<lb></lb>
to di marmo in tre Navate diviſo, e ſoſte­<lb></lb>
nuto di groſſe colonne di macigno, ſopra <lb></lb>
le quali poſano gli archi vagamente inta­<lb></lb>
gliati, come altresì il cornicione, e il fre­<lb></lb>
gio, che per tutta la Chieſa ricorrendo, <lb></lb>
vaga, e maeſtoſa la rendono.</s><s id="id2785772"> Ella è lunga <lb></lb>
braccia 144.</s><s id="id2785778"> Sopra la Porta del mezzo ſi <lb></lb>
vede l&#039;Arme de&#039; Medici, ſcolpita in pietra <lb></lb>
col diſegno del Buonarroti; di cui pari­<lb></lb>
mente è il diſegno del Terrazzino, e Sa­<lb></lb>
crario, dove ſi conſervano moltiſſime Reli­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a75"></arrow.to.target>

<pb pagenum="72"></pb>
quie inſigni, in prezioſi Reliquiarj d&#039;oro, <lb></lb>
e d&#039;argento, di criſtallo, e di altre ricche <lb></lb>
materie, tempeſtati di gioie.</s><s id="id2798875"> Belli ancora <lb></lb>
ſono i due Pergami nella Nave di mezzo, <lb></lb>
retti ciaſcuno da quattro colonnette di mar­<lb></lb>
mo, nelle facce de&#039; quali ſi vedono alcuni <lb></lb>
Baſſirilievi di bronzo, fatti da Donatello, <lb></lb>
con ſingolare artifizio, e ſommamente lo­<lb></lb>
dati dagl&#039;intendenti.</s><s id="id2798901"> Anco nelle Cappelle <lb></lb>
ſono di pregio alcune Tavole, tralle quali <lb></lb>
a mano deſtra molto ſi ſtima la Tavola dov&#039; <lb></lb>
è dipinta la Natività del Signore, di mano <lb></lb>
di Raffaello del Garbo, e l&#039;altra, che ſe­<lb></lb>
gue appreſſo, fatta dal Roſſo, in cui di­<lb></lb>
pinſe lo Spoſalizio di Noſtra Donna.</s><s id="id2803381"> Così <lb></lb>
a man ſiniſtra ſi vede la bella Tavola del <lb></lb>
Sogliani, dov&#039;ê dipinto in Croce Sant&#039;Ar­<lb></lb>
cadio, quella dell&#039;Empoli, che rappreſen­<lb></lb>
ta il Martirio di San Baſtiano, quella del <lb></lb>
Macchietti, ove è dipinta la venuta de&#039; Ma­<lb></lb>
gi, e quella in chiaro ſcuro di Frate Bar­<lb></lb>
tolommeo, ove ſi vede eſpreſſo al vivo il <lb></lb>
ſuo Ritratto, con altre appreſſo, che per <lb></lb>
brevità ſi tralaſciano.</s><s id="id2803421"> Più d&#039;ogni altra co­<lb></lb>
ſa però degne ſono d&#039;ammirazione le due <lb></lb>
Sagreſtie, ma ſpecialmente la nuova, detta <lb></lb>
altrimenti la Cappella de&#039; Principi, fatta <lb></lb>
col diſegno, e Architettura di Michelagno­<lb></lb>
lo Buonarroti.</s><s id="id2769117"> Quivi l&#039;arte ſendo giunta al <lb></lb>
colmo di ſua perfezione, chiaramente di­<lb></lb>
moſtra, quanto ſublime, e mirabile foſſe <lb></lb>
l&#039;ingegno di queſto divino Artefice.</s><s id="id2769134"> Ed in <lb></lb>
vero non può lodarſene abbaſtanza la mae­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a76"></arrow.to.target>

<pb pagenum="73"></pb>
ſtà, e la vaghezza.</s><s id="id2769153"> Sia in conſeguenza con­<lb></lb>
tento il Foreſtiero, che tralaſciando il di­<lb></lb>
viſare de&#039; ſuoi pregj, accenni ſolo il primo <lb></lb>
Sepolcro all&#039;entrare di Giuliano de&#039; Medici <lb></lb>
Duca di Nemours, e Fratello di Leone X., <lb></lb>
ſopra di cui v&#039;è il ſuo Simulacro di mano <lb></lb>
del Buonarroti, e le due Statue appreſſo <lb></lb>
che una il Giorno, l&#039;altra la Notte figura­<lb></lb>
no: il ſecondo fatto per Lorenzo de&#039; Medi­<lb></lb>
ci Duca d&#039;Urbino, di cui pure ſopra v&#039;è <lb></lb>
il ſuo Simnlacro della medeſima famoſa <lb></lb>
mano, l&#039;altre due Statue rappreſentano il <lb></lb>
Crepuſcolo, e l&#039;Aurora.</s><s id="id2788232"> Si vede ancora di <lb></lb>
mano di Michelagnolo una Madonna col <lb></lb>
bambino in braccio.</s><s id="id2788241"> E perchè fuori delle <lb></lb>
ſette Statue di mano del Buonarroti ſi ve­<lb></lb>
dono due Figure de&#039; Santi Coſimo, e Da­<lb></lb>
miano, ſappiaſi, che la prima è del Mon­<lb></lb>
torſoli, e la ſeconda di Raffaello da Mon­<lb></lb>
telupo, ambedue Scultori eccellenti.</s><s id="id2797925"> Di quì <lb></lb>
uſcendo oſſerveremo nella ſeconda Cappel­<lb></lb>
la l&#039;adorazione de&#039; Magi, opera di Giro­<lb></lb>
lamo Macchietti, e proſeguendo entreremo <lb></lb>
nella vecchia Sagreſtia, fabbricata col diſe­<lb></lb>
gno di Filippo di Ser Brunelleſco, di cui <lb></lb>
pur anco fu tutta l&#039;Architettura di queſto <lb></lb>
grande Edifizio, ſi oſſervino i quattro ton­<lb></lb>
di ne&#039; peducci della Volta di mano di Do­<lb></lb>
natello, le due piccole porte del medeſimo, <lb></lb>
in alcune nicchie San Lorenzo, Santo Ste­<lb></lb>
fano, San Coſimo, e San Damiano del <lb></lb>
medeſimo, e nel doſſale dell&#039;Altare un <lb></lb>
Baſſorilievo in bronzo del Brunelleſco.</s><s id="id2768416"> Quin­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a77"></arrow.to.target>

<pb pagenum="74"></pb>
di ſi vede un belliſſimo Sepolcro di porfido, <lb></lb>
per Piero, e Giovanni figli di Coſimo Pa­<lb></lb>
dre della Patria, adornato ne&#039; lati di ſoglia­<lb></lb>
mi di bronzo, fatti col diſegno d&#039;Andrea <lb></lb>
Verrocchio.</s><s id="id2768447"> Corriſponde queſto in una Cap­<lb></lb>
pella dedicata a Maria Santiſſuna, la di cui <lb></lb>
Immagine antica reſta coperta.</s><s id="id2768460"> Tornando <lb></lb>
verſo la Porta vedeſi dipinto a freſco nella <lb></lb>
Parete il martirio di San Lorenzo di ma­<lb></lb>
no d&#039;Agnolo Bronzino.</s><s id="id2786628"> Paſſata la Por­<lb></lb>
ta Laterale trovaſi il martirio di San Ba­<lb></lb>
ſtiano di mano dell&#039;Empoli.</s><s id="id2786630"> Nè laſcere­<lb></lb>
mo di dire, che la vaga Soffitta, la ricca, <lb></lb>
e nobil Cupola dipinta da Vincenzio Meuc­<lb></lb>
ci, il Campanile edificato da&#039; fondamenti, <lb></lb>
ed il riſtoramento della Chieſa ſotterranea, <lb></lb>
ſono opere fatte in queſti tempi dalla pietà <lb></lb>
della Gran Principeſſa Anna Maria Luiſa <lb></lb>
de&#039; Medici Elettrice Vedova Palatina del Re­<lb></lb>
no.</s><s id="id2786670"> Nell&#039;uſcir della porta, onde ſi va <lb></lb>
nella Canonica, ſi trova la Statua di <lb></lb>
Paolo Giovio Veſcovo di Nocera, e fa­<lb></lb>
moſo Scrittore d&#039;Iſtorie, ſcultura di Fran­<lb></lb>
ceſco da San Gallo; indi ſalendo per una <lb></lb>
Scala, che guida al Chioſtro di ſopra, tr­<lb></lb>
veremo la celebre, e per tutto il Mondo <lb></lb>
tanto rinomata</s></p>

<p id="id2810840" type="foot"><s id="id2810844"><foot.target id="a73"></foot.target>gra-</s></p>

<p id="id2810851" type="foot"><s id="id2810855"><foot.target id="a74"></foot.target>avan-</s></p>

<p id="id2810862" type="foot"><s id="id2810866"><foot.target id="a75"></foot.target>quie</s></p>

<p id="id2804582" type="foot"><s id="id2804586"><foot.target id="a76"></foot.target>ſtà,</s></p>

<p id="id2804593" type="foot"><s id="id2804597"><foot.target id="a77"></foot.target>D di</s></p>

<p id="id2804604" type="main"><s id="id2804608">LIBRERIA MEDICEO - LAURENZIANA, il cui <lb></lb>
vaſo lungo braccia ottanta, largo diciotto, <lb></lb>
e due terzi, e alto quattordici e mezzo, è <lb></lb>
così nobile, e maeſtoſo, e di sì rara, e <lb></lb>
perfetta Architettura, che molti valent&#039;uo­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a78"></arrow.to.target>

<pb pagenum="75"></pb>
mini, come il Bezelio, il Senator Nelli, <lb></lb>
Ferdinando Ruggieri, e Giuſeppe Ignazio <lb></lb>
Roſſi l&#039;hanno diſegnato, e pubblicato colle <lb></lb>
ſtampe.</s><s id="id2827687"> Fu alzato col diſegno di Michela­<lb></lb>
gnolo, ſervendo ciò per un degniſſimo en­<lb></lb>
comio.</s><s id="id2827698"> Prima dunque di penetrare là den­<lb></lb>
tro, trovaſi un bel ricetto in forma quadra <lb></lb>
nel quale è ſituata la Scala poſta ſu da <lb></lb>
Giorgio Vaſari e dal Tribolo per ben di­<lb></lb>
ciotto volte, e non mai per un miſterioſo <lb></lb>
ſilenzio di Michelagnolo potuta collocarſi <lb></lb>
nella ſua proporzionata ſituazione.</s><s id="id2827727"> Bella <lb></lb>
è la Porta, e belli ancora ſono gli orna­<lb></lb>
menti delle fineſtre, vaghiſſimo il cornicio­<lb></lb>
ne, l&#039;architrave, ed il fregio, e tutto in­<lb></lb>
ſieme è con nobil ſimetria diviſato.</s><s id="id2766453"> Alla <lb></lb>
bellezza del materiale corriſponde il pregio, <lb></lb>
e il valore de Manoſcritti, che ſopra certi <lb></lb>
banchi di noce, quarantaquattro per ban­<lb></lb>
da, in gran numero vi ſi conſervano.</s><s id="id2766472"> Ol­<lb></lb>
tre gli altri quattro nuovi ſcaffali poſti nel <lb></lb>
Corridore aggiunto da <expan abbr="Sua Maestà Cesarea">S. M. C.</expan> Franceſco I. <lb></lb>
di glorioſa memoria, ripieni ancor queſti <lb></lb>
di Manoſcritti.</s><s id="id2766491"> Sono queſti di lingue diver­<lb></lb>
ſe, e ſpecialmente Ebrea, Greca, Latina, <lb></lb>
Cineſe, Arabica, Caldea, Sitiaca, Toſca­<lb></lb>
na, Schiavona, Provenzale, e Franceſe <lb></lb>
antica, ne ſolo per la rarità, ma eziandio <lb></lb>
per l&#039;ornamento di Pitture e miniature <lb></lb>
ſingolariſſimi.</s><s id="id2767348"> Da queſti, come da rari e­<lb></lb>
ſemplari ſogliono i Letterati, e in ſpecie <lb></lb>
gli Oltramontani, diligentiſſimi oſſervatori, <lb></lb>
riſcontrare, o emendar quei difetti, che <lb></lb>
<arrow.to.target n="a79"></arrow.to.target>

<pb pagenum="76"></pb>
ſpeſſe volte ſcorrono nelle ſtampe, o che <lb></lb>
non furono da altri oſſervati, e pubblicare <lb></lb>
intereſſanti anecdoti.</s><s id="id2764877"> Or queſti Libri, parte <lb></lb>
da Coſimo Padre della Patria, Lorenzo ſuo <lb></lb>
fratello, Piero ſuo figliuolo, e parte da <lb></lb>
Lorenzo il Magnifico, da varie parti, e con <lb></lb>
grandiſſime ſpeſe procurati, ſpecialmente <lb></lb>
dalla Grecia, e all&#039;Aſia, furono poſcia <lb></lb>
ripoſti in queſto luogo da Clemente VII. <lb></lb>
che fondò la Libreria, e che indi nell&#039;an­<lb></lb>
no 1571. fu dal Granduca Coſimo I. ordi­<lb></lb>
nato che ſi teneſſe pubblicamente aperta a <lb></lb>
comune benefizio de&#039; Cittadini.</s><s id="id2764921"> Chi poi <lb></lb>
bramaſſe ſaperne il numero, e la lor qua­<lb></lb>
lità potrà comodamente appagare il ſuo de­<lb></lb>
ſiderio, mediante l&#039;Indice Generale ſtam­<lb></lb>
pato dal <expan abbr="Padre">P.</expan> Montfaucon, e meglio da&#039; Bi­<lb></lb>
bliotecarj Antommaria Biſcioni, e Dottor <lb></lb>
Giulianelli.</s><s id="id2808124"> L&#039;erudito viaggiatore informa­<lb></lb>
toſi dalla perizia del Bibliotecario del Prin­<lb></lb>
cipe troverà ad ogni Pluteo qualche raro <lb></lb>
Manoſcritto.</s><s id="id2808140"> I più ſingolari per l&#039;antichità <lb></lb>
ſono il Codice Siriaco al <expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> I.</s><s id="id2808144"> Quello <lb></lb>
del Vergilio al <expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> XXXIX.</s><s id="id2808148"> Al XLII. il <lb></lb>
Decamerone del Boccaccio.</s><s id="id2808156"> Quello dell&#039;<lb></lb>
Oroſio al LXV.</s><s id="id2808163"> Quello del Tacito al LXVIII. </s><lb></lb>
<s id="id2808166">Per la vaghezza dell&#039;ornato il <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Ambro­<lb></lb>
gio, il Lirano, Il Tolomeo, il Giulio Ce­<lb></lb>
ſare, la Vita di Lorenzo de&#039; Medici, Do­<lb></lb>
mizio Calderino, e l&#039;Argiropilo, e molti <lb></lb>
altri.</s><s id="id2791226"> Il ſopranominato Signor Dottor Giu­<lb></lb>
lianelli ha tradotta in volgare la Storia eſte­<lb></lb>
ſa di detta Libreria, da cui potrà aver mag­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a80"></arrow.to.target>

<pb pagenum="77"></pb>
giori notizie il viaggiatore.</s><s id="id2791252"> Da queſto luo­<lb></lb>
go ci porteremo a viſitare la</s></p>

<p id="id2791260" type="foot"><s id="id2791264"><foot.target id="a78"></foot.target>mi-</s></p>

<p id="id2791271" type="foot"><s id="id2791274"><foot.target id="a79"></foot.target>D 2 ſpeſſe</s></p>

<p id="id2783992" type="foot"><s id="id2783995"><foot.target id="a80"></foot.target>giori</s></p>

<p id="id2784003" type="main"><s id="id2784006">CAPPELLA, che deve riuſcire nel Coro, <lb></lb>
ma di preſente ha l&#039;ingreſſo dietro la <lb></lb>
Chieſa.</s><s id="id2784018"> Or queſta è la Cappella cotanto ce­<lb></lb>
lebre, che ſenza ingrandimento iperbolico, <lb></lb>
vien riputata nel Mondo unica, e ſingola­<lb></lb>
re.</s><s id="id2784033"> E in vero, ſe in altri Edifizj s&#039;am­<lb></lb>
mira la ſquiſitezza dell&#039;arte, in altri la <lb></lb>
ricchezza de&#039; materiali, ed in alcuni qual­<lb></lb>
che coſa di ſingolare, in queſta ſola Cap­<lb></lb>
pella tutte unite concorrono le prerogative <lb></lb>
più nobili: magnificenza d&#039;Architettura, <lb></lb>
pregio de&#039; materiali, bellezza, e perfezio­<lb></lb>
ne dell&#039;arte in ſommo grado.</s><s id="id2785083"> Per darne <lb></lb>
adunque alcuna breve notizia, diremo, che <lb></lb>
la circonferenza di tutta queſta maeſtoſa <lb></lb>
Cappella è braccia cenquarantaquattro, l&#039;<lb></lb>
altezza della Cupola braccia centoquattro, <lb></lb>
e il diametro quarantotto.</s><s id="id2785103"> L&#039; incroſtatura <lb></lb>
è di diaſpri, agate, calcedonj, lapislazzu­<lb></lb>
li, ed altre pietre prezioſe.</s><s id="id2785115"> Beliſſimi ſono <lb></lb>
i pilaſtri co&#039; capitelli di bronzo dorati.</s><s id="id2785122"> Mae­<lb></lb>
ſtoſi ſono i Sepolcri di granito orientale, <lb></lb>
ſopra ciaſcuno de&#039; quali poſa un guanciale <lb></lb>
di diaſpro tempeſtato di gioje, e ſopra quel­<lb></lb>
lo una corona reale, ancor eſſa ricca di <lb></lb>
gemme.</s><s id="id2747551"> In alcune nicchie di paragone ſon <lb></lb>
collocate altrettante Statue di bronzo dora­<lb></lb>
te, maggiori del naturale, che rappreſen­<lb></lb>
tano i Regnanti defunti.</s><s id="id2747566"> Di vaghiſſime com­<lb></lb>
meſſure vedonſi effigiate le Armi delle Cit­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a81"></arrow.to.target>

<pb pagenum="78"></pb>
tà ſottopoſte al Dominio de&#039; noſtri Reali <lb></lb>
Principi.</s><s id="id2747591"> In ſoma tali, e tanti ſono gli <lb></lb>
ornamenti di pregio, che vi ſi trovano, <lb></lb>
che non ci vuol meno della viſta per im­<lb></lb>
maginarſi una bellezza sì rara.</s><s id="id2767500"> Fu comin­<lb></lb>
ciata la Fabbrica l&#039;anno 1604. al tempo di <lb></lb>
Ferdinando Primo, e per quanto da molti <lb></lb>
Maeſtri giornalmente vi ſi lavori, molto vi <lb></lb>
reſta ancora, per renderla in tutto compi­<lb></lb>
ta, dovendo eſſere in eſſa collocato il pre­<lb></lb>
zioſo Ciborio, che ſi conſerva in Galleria, <lb></lb>
e del quale parleremo a ſuo luogo.</s><s id="id2767531"> Apreſ­<lb></lb>
ſo la Cappella è la</s></p>

<p id="id2767538" type="foot"><s id="id2767542"><foot.target id="a81"></foot.target>D 3 tà</s></p>

<p id="id2763441" type="main"><s id="id2763444">CASA de&#039; Nelli, nella quale eſiſte una co­<lb></lb>
pioſa raccolta di diſegni d&#039;Architettura di <lb></lb>
mano de&#039; più eccellenti profeſſori d&#039;Italia, <lb></lb>
ſiccome una raccolta di Manoſcritti de&#039; Ce­<lb></lb>
lebri Mattematici Galileo Galilei, Evange­<lb></lb>
liſta Torricelli, e Vincenzio Viviani.</s><s id="id2763469"> Da <lb></lb>
queſto luogo paſſeremo nella Via de&#039; Gino­<lb></lb>
ri, dov&#039;è il</s></p>

<p id="id2763481" type="main"><s id="id2763484">PALAZZO del Marcheſe Ginori, ripieno di <lb></lb>
nobili arredi, Pitture, ed altre rarità, e <lb></lb>
quello de&#039; Giraldi, che ha una copioſa e <lb></lb>
ſcelta Libreria.</s><s id="id2763500"> In eſſa ſtrada riſpondono <lb></lb>
gli Appartamenti fabbricati dal Marcheſe, <lb></lb>
Riccardi, e uniti al ſuo Palazzo in Via lar­<lb></lb>
ga, e da quella ci porteremo nella Via di <lb></lb>
San Gallo, oſſervando la Vaga facciata del</s></p>

<p id="id2827486" type="main"><s id="id2827489">PALAZZO de&#039; Marucelli Architettura di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a82"></arrow.to.target>

<pb pagenum="79"></pb>
Gherardo Silvani, e le due Arpie ſoſtenen­<lb></lb>
ti il Terrazzino di Raffaello Curradi entro vi <lb></lb>
ſono cinque grandi Camere dipinte dal Ric­<lb></lb>
ci Pittore Veneziano.</s><s id="id2827517"> In eſſa Via ſi tro­<lb></lb>
vano moltiſſimi Conventi, e Chieſe di Mo­<lb></lb>
nache, ciaſcheduna delle quali ha qualche <lb></lb>
coſa di ſingolare, e ſpecialmente quella di <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Appollonia la Volta della Tribuna della <lb></lb>
quale fu dipinta da Bernardino Poccetti; e <lb></lb>
quella di Sant&#039;Agata, dov&#039;è la bella Ta­<lb></lb>
vola di Aleſſandro Bronzino, nella quale <lb></lb>
ſon dipinte le Nozze di Cana Galilea.</s><s id="id2826267"> Noi <lb></lb>
però tralaſciando per minor briga del Fore­<lb></lb>
ſtiero il ragionare di quelli, nel paſſare dal <lb></lb>
Canto de&#039; Preti, oſſerveremo la nuova, e <lb></lb>
vaga Fabbrica dello</s></p>

<p id="id2826286" type="foot"><s id="id2826290"><foot.target id="a82"></foot.target>Ghe-</s></p>

<p id="id2826297" type="main"><s id="id2826301">SPEDALE DI GESU&#039; PELLEGRINO detta la Con­<lb></lb>
grega maggiore in cui ſi ricevono ſolamen­<lb></lb>
te Religioſi pellegrini; e dipoi ſeguitando <lb></lb>
il viaggio, giugneremo alla</s></p>

<p id="id2766793" type="main"><s id="id2766797">COMPAGNIA DI SAN MARCO detta del Melani <lb></lb>
di varj ornamenti abbellita, con moltiſſime <lb></lb>
Pitture, intaglj dorati, ed altre coſe di pre­<lb></lb>
gio.</s><s id="id2766812"> Unito a queſto Oratorio è uno Spedale, <lb></lb>
fabbricato per ricevere i Pellegrini Oltra­<lb></lb>
montani, ſimile a quello di <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo d&#039;<lb></lb>
Aquino, ma di più comode abitazioni ada­<lb></lb>
giato.</s><s id="id2766831"> Poco diſtante da queſto ſeguono lo</s></p>

<p id="id2766836" type="main"><s id="id2766840">SPEDALE DEGL&#039;INCURABILI molto capace, <lb></lb>
e adattato al biſogno, e lo Spedale o </s></p>

<p id="id2791798" type="foot"><s id="id2791802">D 4 CON-</s></p>

<pb pagenum="80"></pb>
<p id="id2766844" type="main"><s id="id2766848">CONSERVATORIO de&#039; Poveri queſtuanti, do­<lb></lb>
ve debbono raccettarſi, o tutti, o gra <lb></lb>
parte delle perſone dell&#039;uno, e dell&#039;al­<lb></lb>
tro ſeſſo, che per vivere neceſſitano dell&#039;<lb></lb>
altrui ſoccorſo; il qual luogo è chiamato <lb></lb>
di Bonifazio dal ſuo Fondatore Bonifazio <lb></lb>
Lupi nobiliſſimo Parmigiano, già Podeſtà <lb></lb>
di Firenze nel Secolo XIV.</s><s id="id2791791"> Dirimpetto al <lb></lb>
quale è il</s></p>

<p id="id2791809" type="main"><s id="id2788693">PALAZZO de&#039; Pandolfini, fatto fabbricare <lb></lb>
col diſegno di Raffaello da Urbino da Mon­<lb></lb>
ſignor Giannozzo Pandolfini Veſcovo di Tro­<lb></lb>
ja.</s><s id="id2788708"> Volgendo per la via delle Ruote, può <lb></lb>
oſſervarſi la piccola facciata della Caſa, <lb></lb>
che per propria abitazione ſi fabbricò il ce­<lb></lb>
lebre Pittore Santi di Tito.</s><s id="id2788724"> In teſta di eſſa <lb></lb>
ſi vede il</s></p>

<p id="id2788731" type="main"><s id="id2788735">CONSERVATORIO de&#039; Fanciulli Orfani, e <lb></lb>
Abbandonati.</s><s id="id2788741"> Ci conduremo per la Via di <lb></lb>
San Zanobi alla Via dell&#039;Acqua, dalla <lb></lb>
quale ſi paſſa a vedere la</s></p>

<p id="id2788752" type="main"><s id="id2826802">FORTEZZA DA BASSO, detta il Caſtello San <lb></lb>
Giovanbatiſta, nella quale conſervaſi una <lb></lb>
copioſa Armeria, oltre le coſe ſingolari, <lb></lb>
che vi ſi ammirano, faremo ſolamente <lb></lb>
menzione della nuova fonditura de&#039; Canno­<lb></lb>
ni che vi ſi eſercita, e che tanto facilita <lb></lb>
la manifattura, e ne aſſicura la riuſcita.</s><s id="id2826832"> Di <lb></lb>
quì paſſeremo al </s></p>

<p id="id2811464" type="foot"><s id="id2811468">CA-</s></p>

<pb pagenum="81"></pb>
<p id="id2826836" type="main"><s id="id2826839">CASINO del Marcheſe Riccardi in Gual­<lb></lb>
fonda, pieno di Statue antiche, e moder­<lb></lb>
ne, e di pitture eccellenti, tra le quali <lb></lb>
nella Cappella è la Volta a freſco del Vol­<lb></lb>
terrano, con un Giardino molto vaſto, e <lb></lb>
delizioſo, in cui ſi vede la ſtatua di Boni­<lb></lb>
fazio VIII., che prima era alla facciata <lb></lb>
del Duomo, eretta da&#039; Fiorentini per la be­<lb></lb>
nevolenza, che queſto Pontefice avea dimo­<lb></lb>
ſtrata alla loro Nazione.</s><s id="id2811447"> AIP uſcir di Gual­<lb></lb>
fonda, voltando a man ſiniſtra per la Piaz­<lb></lb>
za vecchia di Santa Maria Novella, e en­<lb></lb>
trando in via dell&#039;Amore, oſſerveremo la</s></p>

<p id="id2811475" type="main"><s id="id2811478">CASA fatta fabbricare con gli onorifici do­<lb></lb>
nativi di Luigi il grande Re di Francia, da Vin­<lb></lb>
cenzio Viviani primo Mattematico del Gran­<lb></lb>
duca Coſimo III. ultimo Scolare del Gali­<lb></lb>
leo.</s><s id="id2773959"> Nella facciata di queſta Caſa eretta, <lb></lb>
con diſegno del Senator <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Nelli, <lb></lb>
alla qual famiglia di preſente appartiene, <lb></lb>
con raro eſempio, ed in ſegno evidente <lb></lb>
d&#039;Uomo grato al Maeſtro, ed a&#039; generoſi <lb></lb>
Benefattori, vedremo ſopra la porta mag­<lb></lb>
giore, eſpoſta al pubblico la viva Effigie di <lb></lb>
bronzo in rilievo, gettato da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta <lb></lb>
Foggini, di queſt&#039;immortale Eroe Fioren­<lb></lb>
tino: e dall&#039;eſpreſſo ne&#039; Cartelloni laterali, <lb></lb>
come da un Compendio di Vita, ci verrà <lb></lb>
indicato parte delle notizie delle di lui ge­<lb></lb>
ſta.</s><s id="id2791334"> Soddisfattici d&#039;aver quì veduto una, <lb></lb>
memoria sì bella, tornando ſulla detta Piaz­<lb></lb>
za oſſerveremo il <lb></lb>
<arrow.to.target n="a85"></arrow.to.target>

<pb pagenum="82"></pb>
PALAZZO de&#039; Cerretani, dove è ſtata fab­<lb></lb>
bricata di nuovo una Galleria di antiche <lb></lb>
Statue, e dipinta vagamente da Vincenzio <lb></lb>
Meucci; e dipoi per corta ſtrada paſſeremo <lb></lb>
al Giardino, e Palazzo de&#039; Gaddi, ricchiſ­<lb></lb>
ſimo di Statue ſingolari, di pitture, e di <lb></lb>
medaglie; ed oſſervando il</s></p>

<p id="id2791384" type="foot"><s id="id2791387"><foot.target id="a85"></foot.target>D 5 PA-</s></p>

<p id="id2791395" type="main"><s id="id2764244">PALAZZO detto del Mondragone, ed in <lb></lb>
appreſſo quello de&#039; Venturi, diſegno del Buon­<lb></lb>
talenti, giugneremo alla Chieſa di</s></p>

<p id="id2764257" type="main"><s id="id2764260">SANTA MARIA NOVELLA de&#039; Padri Dome­<lb></lb>
nicani, una delle più belle di Firenze, lo­<lb></lb>
data da Michelagnolo Buonarroti, che co­<lb></lb>
me è fama tra noi, ſolea chiamarla la Spo­<lb></lb>
ſa.</s><s id="id2764280"> Promoſſe la Fabbrica di queſto Tem­<lb></lb>
pio Aldobrandino Cavalcanti Religioſo Do­<lb></lb>
menicano, e di gran credito, il qual dipoi <lb></lb>
fu Vicario di 5. Pontefici in Roma, e Ve­<lb></lb>
ſcovo d&#039;Orvieto.</s><s id="id2764301"> Morì in Firenze l&#039;anno <lb></lb>
3279. avanti che ſi deſſe principio alla, <lb></lb>
nuova Fabbrica, che ſeguì adì 18. Ottobre <lb></lb>
3279.</s><s id="id409319"> Gli Architetti furono Fra Siſto, e <lb></lb>
Fra Riſtoro da Campi Converſi Fiorentini <lb></lb>
intendentiſſimi d&#039;Architettura, e perfezio­<lb></lb>
nata circa l&#039;anno 1350., governando il Con­<lb></lb>
vento Fra Jacopo Paſſavanti, celebre, ed <lb></lb>
eloquente Scrittore.</s><s id="id409342"> Fondatore del Conven­<lb></lb>
to ne ſu il <expan abbr="Beato">B.</expan> Giovanni da Salerno, di cui <lb></lb>
è oſſervabile la bella Statua fatta da Giro­<lb></lb>
lamo Ticciati, e collocate nel mezzo del <lb></lb>
maggior Chioſtro.</s><s id="id409361"> Era queſti Diſcepolo di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a86"></arrow.to.target>

<pb pagenum="83"></pb>
San Domenico, mandato dal ſuo Maeſtro <lb></lb>
a Firenze per fondarvi la Religione, la <lb></lb>
quale ben preſto allignatavi, produſſe a que­<lb></lb>
ſta Città molti Uomini inſigni, che l&#039;una, <lb></lb>
e l&#039;altra illuſtrarono.</s><s id="id2793152"> Or queſto Tempio <lb></lb>
magnifico è diviſo in tre Navate, ſoſtenute <lb></lb>
da pilaſtri, e colonne, ſulle quali poſano <lb></lb>
gli archi delle volte, così ben rilevate, che <lb></lb>
oltre la maeſtà, e vaghezza, rendono mol­<lb></lb>
ta luce alla Chieſa.</s><s id="id2793176"> Nelle pareti delle Na­<lb></lb>
vate ſono le Cappelle tutte d&#039;un ordine. </s><lb></lb>
<s id="id2793179">In ciaſcuna di eſſe è una Tavola di Pittore <lb></lb>
eccellente.</s><s id="id2793191"> Incominciando dalla porta del <lb></lb>
mezzo, la prima a man deſtra, dov&#039;è di­<lb></lb>
pinta la Vergine Annunziata dall&#039;Angiolo, <lb></lb>
è di Santi di Tito.</s><s id="id2776961"> Segue il Martirio di <lb></lb>
San Lorenzo mirabilmente effigiato da Gi­<lb></lb>
rolamo Macchietti, e dopo queſto, la Na­<lb></lb>
tivita del Signore dipinta da Batiſta Naldini, <lb></lb>
di cui ſono l&#039;altre due ſeguenti, cioè quel­<lb></lb>
la della Purificazione di Maria Vergine, e <lb></lb>
l&#039;altra della Depoſizione di Croce di No­<lb></lb>
ſtro Signore.</s><s id="id2776992"> E&#039; anco di Santi di Tito il <lb></lb>
Lazzaro riſuſcitato, ſiccome del Ligozzi è <lb></lb>
la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Raimondo, che riſuſcita da <lb></lb>
morte un fanciullo.</s><s id="id2777006"> La Cappella degli Stroz­<lb></lb>
zi dipinta dal Lippi è ſtata di freſco reſtau­<lb></lb>
rata, e ornata.</s><s id="id2808768"> All&#039;Altar maggiore belliſ­<lb></lb>
ſime ſono le pitture del Coro fatte dal Gril­<lb></lb>
landajo.</s><s id="id2808778"> In ſette Storie da una parte ſi rap­<lb></lb>
preſenta la vita di Maria Vergine, ed in <lb></lb>
altre ſette dall&#039;altra, quella di San Gio­<lb></lb>
van Batiſta, ed in ciaſcuna furono ritratte <lb></lb>
<arrow.to.target n="a87"></arrow.to.target>

<pb pagenum="84"></pb>
da quel Pittore molte perſone di quei tem­<lb></lb>
pi, così bene, ed al vivo, che la natura <lb></lb>
vien ſuperata dall&#039;arte.</s><s id="id2808816"> Ripigliando l&#039;or­<lb></lb>
dine delle Cappelle, nella ſeconda a man ſi­<lb></lb>
niſtra nell&#039;entrar della porta, è dipinta la <lb></lb>
Samaritana, mirabilmente effigiata da Aleſ­<lb></lb>
ſandro Bronzino.</s><s id="id2795388"> Quelle, che ſono appreſ­<lb></lb>
ſo, ſono ambedue del Vaſari.</s><s id="id2795396"> Nella prima <lb></lb>
furono dipinti i Miſteri del Roſario, e nel­<lb></lb>
l&#039;altra la Riſurrezione di Criſto.</s><s id="id2795406"> In teſta <lb></lb>
poi della Croce è la Cappella de&#039; Gaddi d&#039;<lb></lb>
Architettura di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſio, con u­<lb></lb>
na Tavola di mano d&#039;Agnolo Bronzino, <lb></lb>
nella quale ſi rappreſenta quando Criſto ri­<lb></lb>
ſuſcita la figliuola dell&#039;Archiſinagogo; e ac­<lb></lb>
canto è la Cappella de&#039; Gondi incroſtata di <lb></lb>
varj marmi, dov&#039;è il famoſo Crocifiſſo di <lb></lb>
legno, ſcolpito con ſingolare artifizio da Fi­<lb></lb>
lippo di Ser Brunelleſco, il quale fu non <lb></lb>
meno nella Scultura, che nell&#039;Architettu­<lb></lb>
ra il più eccellente Maeſtro di quanti viſſe­<lb></lb>
ro ne&#039; ſuoi tempi.</s><s id="id2783655"> Ne&#039; due Tabernacoli di <lb></lb>
marmo, di architettura di Pier Franceſco <lb></lb>
Silvani, l&#039;uno rincontro all&#039;altro, ſituati <lb></lb>
alle colonne di mezzo, ſi vedono due bel­<lb></lb>
le Tavole, quella di San Pier Martire di­<lb></lb>
pinta dal Cigoli, e la ſeconda dall&#039;Empoli. </s><lb></lb>
<s id="id2783659">Nè ſi laſci di vedere la magnifica Sagreſtia, <lb></lb>
e chi guſta della pittura, l&#039;antica Tavola <lb></lb>
di Cimabue, che è la più famoſa opera di <lb></lb>
quel primo Padre, e riſtoratore di queſt&#039;ar­<lb></lb>
te, la quale è nella Cappella de&#039; Rucellai. </s><lb></lb>
<s id="id2783662">Dalla Chieſa paſſeremo nel Convento, ada­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a88"></arrow.to.target>

<pb pagenum="85"></pb>
giato di comode abitazioni, ed in cui ſon <lb></lb>
molte coſe degne d&#039;eſſer vedute da ciaſche­<lb></lb>
dun Foreſtiero.</s><s id="id2793354"> Primieramente ſi trova un <lb></lb>
Chioſtro aſſai grande, le cui Pareti furono <lb></lb>
dipinte tutte a verde terra di ſacre Iſtorie <lb></lb>
da Paolo, detto degli Uccelli, Pittore anti­<lb></lb>
co.</s><s id="id2793373"> E&#039; quivi ſituata la Cappella della Na­<lb></lb>
zione Spagnuola, già eretta dalla Famiglia <lb></lb>
Guidalotti per Capitolo di quei Padri, con <lb></lb>
pitture nelle pareti, e nella volta di mano <lb></lb>
di Taddeo Gaddi, e di Simone Memmi, <lb></lb>
fatta reſtaurare, ed abbellire ultimamente <lb></lb>
dal Padre Maeſtro Fra Salvadore d&#039;Aſcanio <lb></lb>
Spagnuolo, Miniſtro del Re Cattolico, il <lb></lb>
quale avendo commeſſo alla diligenza di <lb></lb>
Agoſtino Veracini il ripulimento delle ſud­<lb></lb>
dette antiche Pitture, le ha queſti ravviva­<lb></lb>
te mirabilmente.</s><s id="id2743792"> La Tavola di San Jacopo <lb></lb>
Apoſtolo, Tutelare della Cappella, è di <lb></lb>
mano del Bronzino; e il Crocifiſſo di mar­<lb></lb>
mo, collocato oggi ſull&#039;Altare, è opera <lb></lb>
del Pierotti.</s><s id="id2743810"> Paſſando al ſecondo Chioſtro, <lb></lb>
egli è lungo centodieci braccia, e largo no­<lb></lb>
vanta, e diviſo in cinquanta lunette, in <lb></lb>
molte delle quali per mano di Maeſtri ec­<lb></lb>
cellenti, e ſpecialmente di Santi di Tito, e <lb></lb>
del Poccetti, ſono eſpreſſi in pittura i fatti <lb></lb>
più ſingolari di San Domenico, e di Sant&#039; <lb></lb>
Antonino Arciveſcovo di Firenze, con alcu­<lb></lb>
ni Ritratti d&#039;Uomini illuſtri per Santità, <lb></lb>
che mentre viſſero, ſantificarono coll&#039;eſem­<lb></lb>
pio loro queſto Convento.</s><s id="id2751914"> Vicino al Chio­<lb></lb>
ſtro è ſituata la Spezieria, celebre in mol­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a89"></arrow.to.target>

<pb pagenum="86"></pb>
ti luoghi d&#039;Italia, avveguachè in eſſa, al <lb></lb>
pari d&#039;ogni gran Fonderia, ſi fabbrichino <lb></lb>
medicamenti chimici d&#039;ogui ſorte, olj, quin­<lb></lb>
teſſenze, e odori di ſingolar perfezione, <lb></lb>
come è ben noto a&#039; Profeſſori di queſt&#039;Ar­<lb></lb>
te.</s><s id="id2751955"> Salendo nel Dormentorio nuovamente <lb></lb>
di pitture abbellito, colla ſerie di tutt&#039;i <lb></lb>
Pontefici, e Cardinali di queſta inſigne Re­ <lb></lb>
ligione, trovaſi la Cappella detta del Papa, <lb></lb>
dipinta da Jacopo da Pontormo, e nella <lb></lb>
quale celebrarono quattro Sommi Pontefi­<lb></lb>
ci, cioè Martino V. Eugenio IV. Pio II. e <lb></lb>
Leone X.</s><s id="id2751957"> Preſſo a queſta è una copioſa Li­<lb></lb>
breria, dipoi il Noviziato fatto fabbricare <lb></lb>
dal Padre Aleſſio Strozzi inſigne Benefat­<lb></lb>
tore di queſto Convento.</s><s id="id2794875"> Dal quale uſcen­<lb></lb>
do s&#039;entra in una gran Piazza, ed in fac­<lb></lb>
cia di eſſa è ſituato lo Spedale di</s></p>

<p id="id2794887" type="foot"><s id="id2794891"><foot.target id="a86"></foot.target>San</s></p>

<p id="id2794898" type="foot"><s id="id2794901"><foot.target id="a87"></foot.target>D 6 da</s></p>

<p id="id2820306" type="foot"><s id="id2820309"><foot.target id="a88"></foot.target>gia-</s></p>

<p id="id2820317" type="foot"><s id="id2820320"><foot.target id="a89"></foot.target>ti</s></p>

<p id="id2820327" type="main"><s id="id2820331">SAN PAOLO de&#039; Convaleſcenti, dal quale <lb></lb>
paſſeremo in Via della Scala, dov&#039;è poſto <lb></lb>
il</s></p>

<p id="id2820343" type="main"><s id="id2820347">PALAZZO e GIARDINO del Marcheſe Ri­<lb></lb>
dolfi, nel quale ſuccederono per eredità i <lb></lb>
Canonici nobili Ferrareſi, de&#039; quali eſſendo <lb></lb>
eſtinta la famiglia, ſono ſtati ſucceſſori gli <lb></lb>
Stiozzi, che lo godono preſentemente; e <lb></lb>
da queſto giungeremo ſul Prato, dove ſan­<lb></lb>
no viſta da una parte tutte le Caſe d&#039;un <lb></lb>
ordine iſteſſo, e dall&#039;altra il</s></p>

<p id="id2792258" type="main"><s id="id2792261">CASINO e PALAZZO de&#039; Principi Corſini, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a90"></arrow.to.target>

<pb pagenum="87"></pb>
nell&#039;atrio del quale, che conduce ad uno <lb></lb>
ſpazioſo Giardino è ſtata poſta una bella <lb></lb>
raccolta di antiche Inſcrizioni.</s><s id="id2792286"> Rimpetto a <lb></lb>
queſto luogo comincia il corſo de&#039; Barberi, <lb></lb>
il quale va a terminare alla Porta alla Cro­<lb></lb>
ce, per lo ſpazio di due miglia.</s><s id="id2792301"> Cammi­<lb></lb>
nando pel Borgo, arriveremo alla Chieſa <lb></lb>
di</s></p>

<p id="id2801324" type="foot"><s id="id2801327"><foot.target id="a90"></foot.target>nell&#039;</s></p>

<p id="id2801334" type="main"><s id="id2801338">OGNISSANTI, dove abitano in gran nu­<lb></lb>
mero Frati Minori dell&#039;Oſſervanza di San <lb></lb>
Franceſco.</s><s id="id2801349"> Ha queſta Chieſa la facciata di <lb></lb>
pietre forti, con buon diſegno intagliate, <lb></lb>
per opera del Nigetti Architetto.</s><s id="id2801360"> Il baſſo­<lb></lb>
rilievo di terra cotta, ſituato ſopra la por­<lb></lb>
ta di mezzo, è di Luca della Robbia.</s><s id="id2801372"> Le <lb></lb>
Tavole degli Altari in gran numero, ſono <lb></lb>
tutte dipinte da buoni Maeſtri.</s><s id="id2801383"> Quelle pe­<lb></lb>
rò, che ſi tengono in maggiore ſtima, ſo­<lb></lb>
no l&#039;Aſcenſione di mano del Butteri; la <lb></lb>
Madonna col figlio in braccio di mano di <lb></lb>
Santi di Tito; e l&#039;altre due del Roſſelli; <lb></lb>
cioè, quella di Santa Eliſabetta Regina di <lb></lb>
Portogallo, e la ſeconda del Martirio di <lb></lb>
Sant&#039;Andrea.</s><s id="id2826948"> Conſervanſi ancora in que­<lb></lb>
ſta Chieſa molte Reliquie, e fra queſte la <lb></lb>
Cappa di San Franceſco, tenuta in ſomma <lb></lb>
venerazione.</s><s id="id2826963"> Dopo la Chieſa ne viene il <lb></lb>
Convento, in cui v&#039;è un bel Chioſtro con <lb></lb>
tutte le lunette dipinte a freſco, cinque <lb></lb>
delle quali ſono di Giovanni da San Gio­<lb></lb>
vanni; cioè, quella ove San Franceſco met­<lb></lb>
te in pace gli Aretini, quella in cui riſu­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a91"></arrow.to.target>

<pb pagenum="88"></pb>
ſcita una bambina caduta in una caldaia, <lb></lb>
quella dove riceve in braccio il Bambino <lb></lb>
Gesù, quella in cui ſana una cieca, e l&#039;<lb></lb>
altra ove predica ſopra un albero.</s><s id="id2804691"> Quella, <lb></lb>
che ſegue, è di Giovanni Garzia ſuo ſco­<lb></lb>
lare.</s><s id="id2804701"> L&#039;altre ſon dipinte dal Ligozzi, e dal <lb></lb>
Boſchi.</s><s id="id2804708"> Vi ſono in queſta contrada molte <lb></lb>
belle abitazioni, e la</s></p>

<p id="id2804716" type="foot"><s id="id2804720"><foot.target id="a91"></foot.target>ſcita</s></p>

<p id="id2804727" type="main"><s id="id2804731">CHIESA e SPEDALE di San Giovanni di <lb></lb>
Dio, tenuto da quei Religioſi con ſingolar <lb></lb>
pulitezza, e carità.</s><s id="id2790398"> In queſto ſito vi era <lb></lb>
la Caſa di Amerigo Veſpucci ritrovatore <lb></lb>
del nuovo Mondo.</s><s id="id2790408"> Seguitando la via del <lb></lb>
Corſo ſi giunge al</s></p>

<p id="id2790416" type="main"><s id="id2790420">PALAZZO de&#039; Ricaſoli fatto col diſegno di <lb></lb>
Michelozzo.</s><s id="id2790427"> Dipoi ſi arriva al</s></p>

<p id="id2790431" type="main"><s id="id2790435">PALAZZO e LOGGIATO de&#039; Rucellai, fatti <lb></lb>
ambedue col diſegno di Leon Batiſta Alber­<lb></lb>
ti.</s><s id="id2790445"> Ma uſcendo alquanto di ſtrada, a man <lb></lb>
deſtra ſi trova Parione, dov&#039;è il</s></p>

<p id="id2790454" type="main"><s id="id2801186">PALAZZO de&#039; Principi Corſini, in ſua vi­<lb></lb>
ſta magnifico, d&#039;Architettura Toſcana, ſat­<lb></lb>
to per la maggior parte col diſegno di Pier <lb></lb>
Franceſco Salviati.</s><s id="id2801202"> Egli è modernamente <lb></lb>
ſtato accreſciuto di appartamenti doppi, ſca­<lb></lb>
le, gallerie, ed altre comode abitazioni; <lb></lb>
onde chi lo vede ha occaſione di ammira­<lb></lb>
re una delle maggiori Fabbriche, e più con­<lb></lb>
ſpicue di queſta Città.</s><s id="id2801225"> La Sala maggiore <lb></lb>
<arrow.to.target n="a92"></arrow.to.target>

<pb pagenum="89"></pb>
è lunga braccia quaranta, e larga venticin­<lb></lb>
que, ed è ornata di varj colonnati, di ſta­<lb></lb>
tue antiche, e di buſti di marmo di mano <lb></lb>
d&#039;eccellenti Scultori.</s><s id="id2763506"> La volta è dipinta a <lb></lb>
maraviglia da Anton Domenico Gabbiani. </s><lb></lb>
<s id="id2763509">Conduce a queſta Sala, ed al piano no­<lb></lb>
bile del Palazzo una Scala fatta con bel <lb></lb>
diſegno da Anton Ferri, perchè comincian­<lb></lb>
do con due grandi branche, che ſi uniſco­<lb></lb>
no in un bel ricetto, va terminando in u­<lb></lb>
na, che è arricchita di nobile Architettura, <lb></lb>
di pietre e ſtatue belliſſime.</s><s id="id2763541"> Nel mentova­<lb></lb>
to piano nobile vi ſono otto appartamenti <lb></lb>
liberi, compoſti di camere, anticamere, e <lb></lb>
retrocamere, dipinte da più eccellenti Pro­<lb></lb>
feſſori, che hanno fatto a gara nel dimo­<lb></lb>
ſtrare l&#039;eccellenza di lor pennello.</s><s id="id2763564"> Sono <lb></lb>
ancora arricchiti di ſcale ſegrete, gallerie, <lb></lb>
gabinetti, ed altri ſervizj; e per comodità <lb></lb>
de&#039; medeſimi, evvi una Cappella dipinta <lb></lb>
tutta dal Gherardini, colla Tavola dell&#039;Al­<lb></lb>
tare di mano di Carlo Maratta.</s><s id="id2803799"> Il piano <lb></lb>
terreno è altresì dipinto da&#039; migliori Mae­<lb></lb>
ſtri.</s><s id="id2803808"> Ritornando nella medeſima ſtrada del <lb></lb>
Corſo, e laſciando a man ſiniſtra la</s></p>

<p id="id2803818" type="foot"><s id="id2803821"><foot.target id="a92"></foot.target>è lun-</s></p>

<p id="id2803829" type="main"><s id="id2803832">CHIESA DI SAN PAOLINO de&#039; Padri Carme­<lb></lb>
litani Scalzi, ridotta alla moderna, di Ar­<lb></lb>
chitettura aſſai vaga, e di buone pitture a­<lb></lb>
dorna; ſiccome l&#039;altra Chieſa di</s></p>

<p id="id2812454" type="main"><s id="id2812457">SAN PANCRAZIO, nella quale ſi vede un <lb></lb>
Sepolcro di marmi, ſimile a quello di No­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a93"></arrow.to.target>

<pb pagenum="90"></pb>
ſtro Signore, che ſi trova in Geruſalemme, <lb></lb>
anzi fatto coll&#039;iſteſſe miſure, e diſegno del­<lb></lb>
la Famiglia Rucellai; e una magnifica Cap­<lb></lb>
pella del Marcheſe Riccardi; paſſato l&#039;atrio <lb></lb>
(in cui mediante una rinnovazione di que­<lb></lb>
ſta Chieſa rimangono queſte due Cappelle) <lb></lb>
oſſerviſi nella ſeconda Cappella la Tavola <lb></lb>
del Paſſignano rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gual­<lb></lb>
berto, ſiccome all&#039;Altare della Crociata quel­<lb></lb>
la di Santi di Tito eſprimente <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba­<lb></lb>
tiſta, che predica alle Turbe, non laſcian­<lb></lb>
do di rimirare nell&#039;atrio la Tavola del Gril­<lb></lb>
landajo eſprimente i diecimila Martiri.</s><s id="id2807210"> Di <lb></lb>
qui perverremo al</s></p>

<p id="id2807216" type="foot"><s id="id2807220"><foot.target id="a93"></foot.target>ſtro</s></p>

<p id="id2807227" type="main"><s id="id2807231">CANTO DE&#039; TORNAQUINCI, dove è la bel­<lb></lb>
la Loggia di queſta Famiglia fatta col diſe­<lb></lb>
gno del Cigoli, oggi anneſſa al Palazzo de&#039; <lb></lb>
<expan abbr="Signori">Sigg.</expan> Marcheſi Corſi, e quivi s&#039;incontra il <lb></lb>
lodato</s></p>

<p id="id2807255" type="main"><s id="id2807258">PALAZZO degli Strozzi fatto fabbricare <lb></lb>
da Filippo Strozzi, con ſomma magnifi­<lb></lb>
cenza.</s><s id="id2780917"> Il primo diſegno di queſta fabbri­<lb></lb>
ca fu dato da Benedetto da Majano, ſebbe­<lb></lb>
ne poi proſeguito dal Cronaca, il quale nel­<lb></lb>
la parte interiore mutò ordine d&#039;architet­<lb></lb>
tura, avvegnachè per di fuori Toſcano, con <lb></lb>
bozze di pietra ſorte, di grandezza non or­<lb></lb>
dinaria, per di dentro ſia Dorico, e Co­<lb></lb>
rintio, come ſi vede nel Cortile.</s><s id="id2780950"> Rimane <lb></lb>
queſto Palazzo da ogni parte iſolato, ed <lb></lb>
ha nella ſommità un cornicione di raro ar­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a94"></arrow.to.target>

<pb pagenum="91"></pb>
tifizio.</s><s id="id2780973"> Le lumiere, o lanternoni di ſerro <lb></lb>
poſti ſu&#039; canti, furono lavorati dal Caparra. </s><lb></lb>
<s id="id2780976">Partendoſi dalla Via del Corſo, e cammi­<lb></lb>
nando verſo Arno, troveremo ſulla Piazza <lb></lb>
di Santa Trinita una belliſſima</s></p>

<p id="id2783045" type="foot"><s id="id2783048"><foot.target id="a94"></foot.target>ti-</s></p>

<p id="id2783055" type="main"><s id="id2783059">COLONNA di granito d&#039;ordine Dorico, qui­<lb></lb>
vi eretta l&#039;anno 1564. da Coſimo I. con a­<lb></lb>
vervi fatto collocare ſopra una Statua di por­<lb></lb>
fido, rappreſentante la Giuſtizia, di mano <lb></lb>
di Romolo del Dadda, in memoria (co­<lb></lb>
me ſi crede da molti) dell&#039;avere il men­<lb></lb>
tovato Granduca ricevuta in queſto luogo <lb></lb>
la nuova della preſa di Siena.</s><s id="id2783092"> Diceſi, che <lb></lb>
foſſe l&#039;ultima Colonna levata dalle Terme <lb></lb>
Antoniane, e donata al Granduca Coſimo <lb></lb>
I. da Pio IV.</s><s id="id2779285"> Dirimpetto alla Colonna ap­<lb></lb>
pariſce di vaga viſta il</s></p>

<p id="id2779293" type="main"><s id="id2779297">PALAZZO de&#039; Bartolini, fabbricato col di­<lb></lb>
ſegno di Baccio d&#039;Agnolo; dopo del qua­<lb></lb>
le dall&#039;iſteſſa parte ſi vede il gran</s></p>

<p id="id2779310" type="main"><s id="id2779314">PALAZZO degli Spini, diviſo in più caſe, <lb></lb>
una parte delle quali abitato da&#039; <expan abbr="Signori">Sigg.</expan> Ba­<lb></lb>
gnani, e incontro ad eſſo la Chieſa de&#039; Mo­<lb></lb>
naci Vallombroſani, chiamata</s></p>

<p id="id2779331" type="main"><s id="id2779335">SANTA TRINITA, la quale benchè fabbri­<lb></lb>
cata in tempo, che la buona Architettura <lb></lb>
non era per anco riſorta, è tuttavia da&#039; Pro­<lb></lb>
feſſori molto lodata.</s><s id="id2762082"> Sono in eſſa alcune <lb></lb>
Tavole di bellezza non ordinaria, e ſpecial­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a95"></arrow.to.target>

<pb pagenum="92"></pb>
mente nella Cappella degli Strozzi Pittura <lb></lb>
dell&#039;Empoli.</s><s id="id2762106"> E&#039; anco da lodarſi in queſta <lb></lb>
Cappella la volta dipinta a freſco da Ber­<lb></lb>
nardino Poccetti, e le due Statue di mano <lb></lb>
del Caccini.</s><s id="id2762120"> Sono altresi ragguardevoli le <lb></lb>
Pitture di Aleſſio Baldovinetti nel Coro de&#039; <lb></lb>
Monaci, dove furono effigiati al naturale, <lb></lb>
molti uomini illuſtri, che in quel tempo <lb></lb>
vivevano: ſiccome quelle del Grillandajo nel­<lb></lb>
la Cappella de&#039; Saſſetti.</s><s id="id2807269"> Anco la Tavola <lb></lb>
del Paſſignani, nella quale è dipinto un Cri­<lb></lb>
ſto morto, è degna di molta lode.</s><s id="id2807280"> Nel <lb></lb>
Tabernacolo dell&#039;Altar maggiore ſi conſer­<lb></lb>
va il Crocifiſſo, che già era nella Chieſa <lb></lb>
di San Miniato preſſo alla Città, e di cui <lb></lb>
ſi favella nella ſeconda parte di queſto li­<lb></lb>
bro.</s><s id="id2807301"> Il Presbiterio avanti il detto Altare, ſu <lb></lb>
diſegnato dal Buontalenti con maraviglioſo <lb></lb>
artifizio, del quale pur anco è il diſegno <lb></lb>
della bella Facciata di queſta Chieſa, tutta <lb></lb>
di pietre ſorti.</s><s id="id2807321"> Più d&#039;ogni altro però s&#039; <lb></lb>
ammira la Cappella degli Uſimbardi, incro­<lb></lb>
ſtata di marmi Carrareſi, e d&#039;altre pietre, <lb></lb>
con due Sepolcri di diaſpro nero, ſopra de&#039; <lb></lb>
quali poſano due buſti di marmo, che ſono i <lb></lb>
ritratti di due Prelati di quella Caſa, ſcol­<lb></lb>
piti da Felice Palma, famoſo artefice de&#039; ſuoi <lb></lb>
tempi.</s><s id="id2762162"> Del medeſimo Palma è il Croci­<lb></lb>
fiſſo di bronzo poſto all&#039;Altare in una nic­<lb></lb>
chia di nero diaſpro.</s><s id="id2762174"> Le due Tavole de&#039; la­<lb></lb>
ti ſon dipinte da Criſtofano Allori, e dall&#039;<lb></lb>
Empoli; e le Lunette a freſco da Giovan­<lb></lb>
ni da San Giovanni.</s><s id="id2762189"> Il baſſorilievo di bron­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a96"></arrow.to.target>

<pb pagenum="93"></pb>
zo, dov&#039;è ſcolpito il Martirio di San Loren­<lb></lb>
zo, è fattura di Tiziano Aſpetti da Padova, <lb></lb>
Maeſtro del Palma.</s><s id="id2826319"> Laſciando il Ponte a <lb></lb>
Santa Trinita, del quale ragioneremo nel­<lb></lb>
la ſeguente Giornata, e camminando lung&#039; <lb></lb>
Arno verſo il Ponte Vecchio, a man ſini­<lb></lb>
ſtra poco fuori di ſtrada, viſiteremo la Chie­<lb></lb>
ſa de&#039;</s></p>

<p id="id2826343" type="foot"><s id="id2826346"><foot.target id="a95"></foot.target>men-</s></p>

<p id="id2826354" type="foot"><s id="id2826358"><foot.target id="a96"></foot.target>zo,</s></p>

<p id="id2826365" type="main"><s id="id2826369">SANTI APOSTOLI, una delle più antiche <lb></lb>
di Firenze.</s><s id="id2805419"> Quatunque ella non ſia mol­<lb></lb>
to grande, è nondimeno di nobile Archi­<lb></lb>
tettura, e molto commendata dal Buonar­<lb></lb>
ruoti.</s><s id="id2805434"> Vi è una Tavola dipinta dal Vaſari, <lb></lb>
per la Concezione di Maria Vergine.</s><s id="id2805442"> Sono <lb></lb>
lodati i due Sepolcri, e ſpecialmente quel­<lb></lb>
lo preſſo la Sagreſtia, lavorato da Bene­<lb></lb>
detto di Rovezzano.</s><s id="id2805455"> Anco nella Cappella <lb></lb>
del Sagramento ſonovi di Luca della Robbia <lb></lb>
vaghi ornamenti di terra cotta.</s><s id="id2805466"> Proſeguen­<lb></lb>
do il cammino ſi vede il</s></p>

<p id="id2805473" type="main"><s id="id2805477">PALAZZO già de&#039; Borgherini ora de&#039; Si­<lb></lb>
gnori del Turco Roſſelli diſegno di Baccio <lb></lb>
d&#039;Agnolo, e nella Sala vi è un Cammino <lb></lb>
di pietra ſerena di gran mole, lavorato a <lb></lb>
baſſirilievi d&#039;eſquiſito lavoro da Benedetto <lb></lb>
da Rovezzano.</s><s id="id2794032"> Dipoi paſſato il Palazzo <lb></lb>
degli Acciajuoli, dopo qualche tratto di <lb></lb>
ſtrada ſi giunge alla grande</s></p>

<p id="id2794044" type="main"><s id="id2794048">FABBRICA DEGLI UFIZJ, o Magiſtrati del­<lb></lb>
la Città, la quale ordinata dal Granduca<lb></lb>
<arrow.to.target n="ab96"></arrow.to.target>

<pb pagenum="94"></pb>
Coſimo I. col diſegno di Giorgio Vaſari, <lb></lb>
Pittore, e Architetto Aretino, riuſcì, come <lb></lb>
ſi vede, bella, e ragguardevole in ogni <lb></lb>
parte.</s><s id="id2737226"> L&#039;Architettura di tutto queſt&#039;Edi­<lb></lb>
fizio è d&#039;ordine Dorico, abbellito di con­<lb></lb>
ci, e pietre, lavorate con pulitezza non <lb></lb>
ordinaria.</s><s id="id2737240"> Nelle nicchie, che per di fuori <lb></lb>
ſi mirano, avea diviſato il Granduca Coſimo <lb></lb>
di collocare le Statue de&#039; più illuſtri Citta­<lb></lb>
dini di queſta Patria: ma non potè adem­<lb></lb>
pire il bel diſegno prevenuto dalla morte. </s><lb></lb>
<s id="id2737244">Sotto il loggiato, che ſoſtenuto da colon­<lb></lb>
ne e pilaſtri, gira tutta la Fabbrica, ſono <lb></lb>
le reſidenze di varj Magiſtrati, uniti inſie­<lb></lb>
me per comodo univerſale, e di quivi con <lb></lb>
nobile ſcala fatta modernamente ſi ſale, <lb></lb>
alla pubblica</s></p>

<p id="id2794057" type="foot"><s id="id2794061"><foot.target id="ab96"></foot.target>Co-</s></p>

<p id="id2737285" type="main"><s id="id2780844">LIBRFRIA MAGLIABECHIANA fondata a be­<lb></lb>
nefizio pubblico dal celebratiſſimo Antonio <lb></lb>
Magliabechi, la più copioſa di libri d&#039;ogni <lb></lb>
ſorta che ſia nella Città, e che molto me­<lb></lb>
rita d&#039;eſſer veduta, ed oſſervata.</s><s id="id2780862"> Il primo <lb></lb>
appartamento ſopra il Loggiato a cui ſi ſa­<lb></lb>
le per una ſcala ſotto detto Loggiato ſerve <lb></lb>
per lo più per Officine, e Botteghe di quel­<lb></lb>
li artefici, che giornalmente lavorano per <lb></lb>
uſo della Galleria, e Guardaroba di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. <lb></lb>
R.</expan>, e ſpecialmente di eccellenti quadri <lb></lb>
e altri lavori in pietre dure, condotti all&#039;<lb></lb>
ultima perfezione.</s><s id="id2780896"> Sono i lavoranti di nu­<lb></lb>
mero ſeſſanta in circa, e vengon diretti dal <lb></lb>
Signor Coſimo Siries, figlio di <expan abbr="Messer">Mr.</expan> Luigi <lb></lb>
<arrow.to.target n="a97"></arrow.to.target>

<pb pagenum="95"></pb>
celebre Orafo, e Intagliatore in pietre du­<lb></lb>
re.</s><s id="id2737308"> Il ſecondo appartamento, che ſu ag­<lb></lb>
giunto qualche tempo dopo, col diſegno di <lb></lb>
Bernardo Buontalenti, ſerve per la celebre <lb></lb>
Imperiale</s></p>

<p id="id2737324" type="foot"><s id="id2737328"><foot.target id="a97"></foot.target>cele-</s></p>

<p id="id2737335" type="main"><s id="id2737339">GALLERIA, la quale è diviſa in due cor­<lb></lb>
ridori, lungo ciaſcuno 210. paſſi, che fra di <lb></lb>
loro ſi comunicano, mediante un altro <lb></lb>
corridore in faccia alla fabbrica, lungo 70. <lb></lb>
paſſi.</s><s id="id2742684"> Di verſo la ſtrada rieſcono i fineſtra­<lb></lb>
ti di criſtalli, ſeparati l&#039;uno dall&#039;altro da <lb></lb>
varie colonne, e pilaſtri.</s><s id="id2742696"> La volta di queſti <lb></lb>
tre corridori è diviſa in tanti ſpazj quanti <lb></lb>
ſono i fineſtrati, e detti ſpazj ſono dipinti <lb></lb>
a freſco da diverſi Pittori.</s><s id="id2742712"> Nel corridore <lb></lb>
deſtro, facendoci dalla Facciata, ſono di­<lb></lb>
pinte grotteſche di varie invenzioni: e nel <lb></lb>
ſiniſtro, con figure ſimboliche ſi rappreſen­<lb></lb>
tano le Scienze, e le Arti, più nobili, in­<lb></lb>
torno alle quali ſono i Ritratti d&#039;uomini <lb></lb>
illuſtri di queſta Città, che in ſommo gra­<lb></lb>
do le profeſſarono.</s><s id="id2742744"> Or queſta nobile in­<lb></lb>
venzione può ſervire all&#039;intendente Fo­<lb></lb>
reſtiero d&#039;una ſuccinta notizia de&#039; più <lb></lb>
rari ſoggetti, che fiorirono in queſta Pa­<lb></lb>
tria, perchè quivi vedrà quali ſiano ſta­<lb></lb>
ti i Filoſofi, e i Mattematici più rino­<lb></lb>
mati: quali i Poeti, e gli Oratori più <lb></lb>
celebri: i Legiſti, e i Medici più ſingolari: <lb></lb>
gli Scrittori di varia erudizione: gli uomi­<lb></lb>
ni più accreditati nella prudenza, nel go­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a98"></arrow.to.target>

<pb pagenum="96"></pb>
verno: quei, che ſi ſegnalarono nell&#039;armi: <lb></lb>
quegli, che negli onori, e dignità più coſ­<lb></lb>
picue: i Santi, i Beati: i Fondatori di Re­<lb></lb>
ligione: e così ſeguitando in ciaſcuna Pro­<lb></lb>
feſſione, potrà appagare la ſua curioſità. </s><lb></lb>
<s id="id2742746">Inoltre affiſſi alle pareti di ciaſchedun cor­<lb></lb>
ridore ſi vedono moltiſſimi quadri, in cui <lb></lb>
ſono i Ritratti d&#039;uomini in armi, o in <lb></lb>
lettere ſingolari, e ſpecialmente de&#039; Princi­<lb></lb>
pi della Real Caſa de&#039; Medici.</s><s id="id2742772"> Appoggia­<lb></lb>
ti alle pareti poſano nel piano ſopra baſi <lb></lb>
moltiſſimi buſti di marmo con teſte antiche <lb></lb>
trammezzate da Statue intere, con belliſſi­<lb></lb>
ma ordinanza diſpoſte, di pregio, e di bel­<lb></lb>
lezza non ordinaria.</s><s id="id2742794"> Tralle teſte è molto <lb></lb>
conſiderabile la ſerie degl&#039;Imperadori Ro­<lb></lb>
mani, cominciando da Giulio Ceſare ſino a <lb></lb>
Pupieno, compreſovi <expan abbr="Marco">M.</expan> Agrippa, l&#039;Anti­<lb></lb>
noo, e l&#039;Albino; tralle Statue è degna d&#039;<lb></lb>
oſſervazione, e di ſtima il Bacco di Michel­<lb></lb>
agnolo, che non ha da invidiare all&#039;anti­<lb></lb>
che.</s><s id="id2741802"> Molte ancora ſono le Teſte delle Don­<lb></lb>
ne Auguſte, non meno ſtimabili di quelle <lb></lb>
de&#039; Ceſari; ed inoltre ſono ammirate dagl&#039;<lb></lb>
intendenti le due Teſte di Cicerone, e di <lb></lb>
Seneca, come altresì quella d&#039;Aleſſandro <lb></lb>
Magno, ſcolpite con ſingolar maeſtria.</s><s id="id2741827"> So­<lb></lb>
no ancora degne di particolare attenzione <lb></lb>
due Statue di bronzo antichiſſime, e d&#039;ec­<lb></lb>
cellente manifattura, delle quali una, che <lb></lb>
rappreſenta un Idolo, è di maniera Greca, <lb></lb>
e l&#039;altra, che figura un Dittatore, o altro <lb></lb>
<arrow.to.target n="a99"></arrow.to.target>

<pb pagenum="97"></pb>
perſonaggio in atto di parlare al Popolo, <lb></lb>
dimoſtra a caratteri Etruſchi, che nel lem­<lb></lb>
bo della veſte ſi ſcorgono, eſſere ſtata fatta <lb></lb>
dagli antichi Etruſchi.</s><s id="id2742830"> Oſſervate queſte coſe, <lb></lb>
che ſono eſpoſte alla viſta d&#039;ognuno, paſ­<lb></lb>
ſeremo alle ſtanze, dove non ſi ha l&#039;in­<lb></lb>
greſſo ſenza ſpecial commiſſione di chi vi <lb></lb>
ſopraintende, ed in una di eſſe, che a ri­<lb></lb>
guardo della ſituazione, ſuol eſſere la prima <lb></lb>
troveremo gran numero di piccoli quadri di <lb></lb>
varj eccellenti Pittori, Idoletti, e Lucerne <lb></lb>
di bronzo antiche, e diverſe bizzarie pro­<lb></lb>
dotte dalla natura; alcuni lavori di pietre <lb></lb>
dure, e prezioſe; una colonna d&#039;alabaſtro <lb></lb>
orientale alta quattro braccia, tutta d&#039;un&#039; <lb></lb>
pezzo, e maeſtrevolmente lavorata, ed è <lb></lb>
queſta la maggiore delle molte, che ſi ve­<lb></lb>
dono in varj luoghi d&#039;Italia, e nella me­<lb></lb>
deſima Galleria; e finalmente un Candela­<lb></lb>
bro, o come da noi ſi chiama, una Lu­<lb></lb>
miera d&#039;Ambra, in cui ſono diſpoſte varie <lb></lb>
piccole figurette, e ritratti d&#039;Ambra bian­<lb></lb>
ca.</s><s id="id2808242"> Da queſta paſſeremo alla ſtanza, che <lb></lb>
ſeguitando l&#039;ordine preſo, diremo ſeconda <lb></lb>
ove ammireremo infiniti quadri de&#039; più fa­<lb></lb>
moſi Maeſtri nell&#039;arte.</s><s id="id2808258"> Ve ne ſono tra <lb></lb>
queſti in gran numero di Pittori Fiammin­<lb></lb>
ghi, fatti con ſomma diligenza, propria <lb></lb>
di tutti gli Artefici di queſta nazione; vi ſo­<lb></lb>
no ancora due lavori di pietre dure; un <lb></lb>
Gabinetto e una Tavola: nella terza ſi <lb></lb>
trovano diverſi ſtrumenti mattematici, la­<lb></lb>
vorati con gran perfezione, e due Globi l&#039;<lb></lb>
<arrow.to.target n="a100"></arrow.to.target>

<pb pagenum="98"></pb>
uno celeſte, e l&#039;altro terreſtre di ſmiſura­<lb></lb>
ta grandezza.</s><s id="id2763318"> Evvi ancora un pezzo di ca­<lb></lb>
lamita orientale di tal forza, che oltre al <lb></lb>
tenere attaccate a ſe una dopo l&#039;altra più <lb></lb>
chiavi, ſoſtiene 40. libre di ferro.</s><s id="id2763333"> E&#039; pari­<lb></lb>
mente degno di maraviglia un ſpecchio u­<lb></lb>
ſtorio della maggior grandezza, che finora <lb></lb>
ſi ſia veduta in altro ſimile ſtrumento, col <lb></lb>
quale vanno tuttavia facendoſi belliſſime <lb></lb>
ſperienze.</s><s id="id2763356"> Nella quarta ſi vedono molti <lb></lb>
quadri non inferiori di pregio, e di bellez­<lb></lb>
za a quelli, che avremo veduto finora, ed <lb></lb>
in gran parte della Scuola Fiorentina; ſic­<lb></lb>
come alcuni vaſi d&#039;avorio lavorati al tor­<lb></lb>
nio; piccolo ſaggio di centinaja di pezzi che <lb></lb>
ne poſſeggono queſti Reali Principi.</s><s id="id2791857"> Vi ſo­<lb></lb>
no ancora alcuni Stipi, o Scrigni prezioſi <lb></lb>
per la materia, ma più ammirabili per lo <lb></lb>
lavoro; ed in uno di queſti ſi oſſerva la <lb></lb>
Vita di Noſtro Signore effigiata in piccole <lb></lb>
figure dipinte ſopra pietre prezioſe; ma <lb></lb>
quel che rende maggiore ſtupore ſi è, il <lb></lb>
veder dentro del medeſimo una macchina <lb></lb>
mobile di più facce, in una delle quali vi <lb></lb>
è un lavoro di pietre commeſſe; nella fe­<lb></lb>
conda la Depoſizione dalla Croce del Sal­<lb></lb>
vadore in baſſorilievo di cera, tratto dal <lb></lb>
modello del Buonarroti; nella terza il Ce­<lb></lb>
nacolo mirabilmente eſpreſſo in figurine pic­<lb></lb>
cole d&#039;ambra; nella quarta la Crocifiſſio­<lb></lb>
ne parimente ſcolpita in ambra; e nella <lb></lb>
ſommità di queſto Stipo, v&#039;è un Organo, <lb></lb>
e un Oriuolo, che maggiormente lo ren­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a101"></arrow.to.target>

<pb pagenum="99"></pb>
dono maraviglioſo.</s><s id="id2778013"> Vorrebbe adeſſo l&#039;or­<lb></lb>
dine, e la ſituazione delle ſtanze, che s&#039; en­<lb></lb>
traſſe a parlare della Tribuna; ma ſi con­<lb></lb>
tenti il Foreſtiero, che ſoſpendendo per <lb></lb>
qualche poco di tempo di favellarne, ſi paſſi <lb></lb>
ad un&#039; altra ſtanza, che diremo la quin­<lb></lb>
ta.</s><s id="id2778041"> In queſta vedremo una grandiſſima quan­<lb></lb>
tità di finiſſimi vaſi di Porcellana, di Bab­<lb></lb>
bagauro, terra Egizia molto rara, e due <lb></lb>
grandiſſime Urne di Bucchero del Cile tut­<lb></lb>
te terre che molto ſi ſtimano in queſti Pae­<lb></lb>
ſi.</s><s id="id2794108"> Nella ſeſta s&#039; ammirano, oltre a 200. <lb></lb>
Ritratti di Pittori eccellenti, procurati da <lb></lb>
varie parti d&#039;Europa, con iſpeſa incredi­<lb></lb>
bile, e diligenza non ordinaria.</s><s id="id2794123"> Quello <lb></lb>
però che gli rende maggiormente ſtimabi­<lb></lb>
li ſi è, l&#039;eſſer tutti di propria mano di <lb></lb>
quegli ſteſſi Maeſtri, di cui rappreſentano <lb></lb>
al vivo il ſembiante.</s><s id="id2794143"> Evvi ancora la Statua <lb></lb>
del Cardinale Leopoldo de&#039; Medici di mar­<lb></lb>
mo, fatta da <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Battiſta Foggini, e qui­<lb></lb>
vi collocata, per aver egli procurata cosi <lb></lb>
bella, e numeroſa raccolta di Quadri, e lo <lb></lb>
sfondo di eſſa è dipinto da Pier Dandini. </s><lb></lb>
<s id="id2794146">Dipoi paſſeremo alla ſettima ſtanza, nella <lb></lb>
quale vi ſono dieci Scrigni di Granatiglia <lb></lb>
ove ſi conſervano Camei, e Medaglie an­<lb></lb>
tiche, e moderne, ed alle pareti diverſi <lb></lb>
Quadri di eccellenti Pittori, la maggior <lb></lb>
parte di conſiderabile grandezza, colla vol­<lb></lb>
ta dipinta da Giovanni Ferretti.</s><s id="id2740671"> Paſſando <lb></lb>
nella ottava ſtanza che volgarmente chia­<lb></lb>
maſi Tribuna, ſi trovano compendiati in <lb></lb>
<arrow.to.target n="a102"></arrow.to.target>

<pb pagenum="100"></pb>
eſſa i maggiori pregi della natura, e dell&#039;<lb></lb>
arte, i prodigi della Pittura, e della Scol­<lb></lb>
tura, e tuttociò, che di bello di ricco, e <lb></lb>
di prezioſo può trovarſi nel Mondo.</s><s id="id2794162"> Ve­<lb></lb>
donſi ſei Statue di marmo, le più perſet­<lb></lb>
te, e più belle, al parere degli intendenti <lb></lb>
di quante mai ſi ſiano vedute ne&#039; noſtri <lb></lb>
tempi, come di ciò fanno fedi l&#039;infinite <lb></lb>
copie di eſſe, che in varie forme ſparſe <lb></lb>
vanno pel Mondo, ſervendo a&#039; Profeſſori <lb></lb>
quantunque di primo nome, di perfetto <lb></lb>
modello, ed eſemplare alle loro opere in­<lb></lb>
ſigni.</s><s id="id2794201"> Più dell&#039;altre però ſi tiene in pre­<lb></lb>
gio la belliſſima Statua di Venere, detta <lb></lb>
volgarmente la Venere de&#039; Medici, che ne&#039; <lb></lb>
paſſati ſecoli fu ſenza dubbio la maraviglia <lb></lb>
di Roma, ed ora ſi può dire uno de&#039; pro­<lb></lb>
digi di queſta Città; ed in vero chiunque, <lb></lb>
attentamente l&#039;oſſerva ne reſta ſorpreſo di <lb></lb>
maniera che ſparſaſene la fama nel Mondo <lb></lb>
non vi è Foreſtiero che quà non giunga che <lb></lb>
non deſideri di vederla.</s><s id="id2740722"> Dopo aver eſami­<lb></lb>
nata queſta puol dirſi famoſa Statua, e con <lb></lb>
eſſa due altre Veneri, anch&#039;eſſe belliſſime <lb></lb>
benchè di non sì rara eccellenza come la <lb></lb>
prima, e inoltre il gruppo de&#039; Lottatori, l&#039;<lb></lb>
Arrotino, ed il Fauno, ci porteremo ad <lb></lb>
oſſervare una Tavola di pietre, e gioje <lb></lb>
commeſſa, di così bello, e così ricco lavo­<lb></lb>
ro, che l&#039;occhio non ſa diſtinguere, ſe l&#039;<lb></lb>
eccellenza, e perfezione dell&#039;opera vinca <lb></lb>
il valor delle gemme, e delle pietre pre­<lb></lb>
zioſe, che nobilmente l&#039;adornano, o dal <lb></lb>
<arrow.to.target n="a103"></arrow.to.target>

<pb pagenum="101"></pb>
valore di eſſe ſia vinta l&#039;eccellenza, e per­<lb></lb>
fezione dell&#039;opera.</s><s id="id2783589"> Parimente di gioje, e <lb></lb>
di pietre dure è compoſto un Gabinetto, <lb></lb>
o Studiolo; ma queſte non ſon lavorate in <lb></lb>
piano di Tavola, ma di rilievo, moſtran­<lb></lb>
do la lor grandezza, ed eccellenza.</s><s id="id2783608"> E&#039; ſo­<lb></lb>
ſtenuto il Gabinetto da quattordici colonne <lb></lb>
di lapislazzulo, con baſi, e capitelli d&#039;oro <lb></lb>
maſſiccio, incroſtato di perle, e turchine. </s><lb></lb>
<s id="id2783610">Tra una colonna, e l&#039;altra vi ſono baſſi­<lb></lb>
rilievi pur d&#039;oro, e nella parte ſuperiore <lb></lb>
belliſſime laſtre de&#039; più perfetti diaſpri, or­<lb></lb>
nati intorno di topazzi, e ſmeraldi ba­<lb></lb>
laſci, acque di mare, zaffiri, criſoliti, che <lb></lb>
a ſomiglianza di chiodi, moſtrano di tener <lb></lb>
lo Studiolo unito, ma nella parte più ec­<lb></lb>
celſa, e più nobile di eſſo ſiede, qual Re­<lb></lb>
gina di tutte l&#039;altre gioje. una perla di <lb></lb>
ſmiſurata grandezza.</s><s id="id2782370"> Tutto queſto però non <lb></lb>
ſa il maggior pregio dello Scrigno, con­<lb></lb>
ſervandoſi nelle parti interiori di eſſo quaſi <lb></lb>
tremila tra Cammei, ed intagli, la mag­<lb></lb>
gior parte antichi, ed in pietre prezioſe, <lb></lb>
tutti legati in oro.</s><s id="id2782393"> Queſti come coſa tan­<lb></lb>
to rara, ed altrettanto ſottopoſta a per­<lb></lb>
derſi, non ſi ſanno vedere ſenza ſpecial <lb></lb>
permiſſione di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></s><s id="id2782396"> All&#039;intorno poi di <lb></lb>
queſta famoſiſſima Tribuna ricorre un pic­<lb></lb>
colo palchetto, ſopra di cui poſano figuret­<lb></lb>
te di marmo, di bronzo, e di porfido, tut­<lb></lb>
te antiche, e della più eccellente maeſtria: <lb></lb>
e molti buſti, e teſte di criſtallo di rocca, <lb></lb>
di calcidonio, e d&#039;agata, prezioſe per la <lb></lb>
<arrow.to.target n="a104"></arrow.to.target>

<pb pagenum="102"></pb>
materia, e per lo lavoro; ma ſopra tutte <lb></lb>
è mirabile una ſcolpita in turchina della <lb></lb>
vecchia rocca, rappreſentante l&#039;effigie di <lb></lb>
Tiberio Imperatore.</s><s id="id2767615"> Ammirato, che avre­<lb></lb>
mo tuttociò, che è ſtato da noi ſuccinta­<lb></lb>
mente deſcritto, finora, proſeguiremo ad <lb></lb>
oſſervare attentamente i Quadri, che alle <lb></lb>
pareti ſi vedono appeſi.</s><s id="id2768468"> Sono queſti de&#039; più <lb></lb>
famoſi Maeſtri nell&#039;arte, e di lor ſapere <lb></lb>
il miglioramento: Raffaello, Tiziano, An­<lb></lb>
drea del Sarto, e Paolo Veroneſe ve n&#039;han­<lb></lb>
no il maggior numero; poi ve ne ſono bel­<lb></lb>
liſſimi pezzi di Michelagnolo, de&#039; Caracci, <lb></lb>
del Vandich, del Rubens, del famoſo Ol­<lb></lb>
bino di Baſilea, del Tintoretto, e tre pez­<lb></lb>
zi del Gherardoun Olandeſe, che per la <lb></lb>
loro bellezza hanno meritato di ſtare a fron­<lb></lb>
te coll&#039;opere de&#039; più rinomati Maeſtri.</s><s id="id2768514"> In <lb></lb>
alcuni Armadi ſegreti ſi conſervano molti <lb></lb>
vaſi di criſtallo di rocca terſiſſimi, e di no­<lb></lb>
tabile grandezza, urne di lapislazzuli, ed <lb></lb>
altri gran pezzi d&#039;agate, e di diaſpri tut­<lb></lb>
ti maeſtrevolmente lavorati, e adornati d&#039;<lb></lb>
oro e gioje.</s><s id="id2780024"> Nella nona ed ultima ſtanza, <lb></lb>
chiamata l&#039;Armeria ſegreta, conſervanſi <lb></lb>
belliſſime armature d acciajo, e varj ſtru­<lb></lb>
menti militari di ſingolare artifizio.</s><s id="id2780041"> Vi è <lb></lb>
ancora una ſtanza ſeparata dall&#039;altre, do­<lb></lb>
ve ſi vede il gran Ciborio, che deve ſer­<lb></lb>
vire per la Cappella di San Lorenzo quando <lb></lb>
ſarà terminata.</s><s id="id2780058"> Egli è tutto di pietre, e gio­<lb></lb>
je commeſſe, delle più rare, e prezioſe, <lb></lb>
che ſi poſſano in un tal lavoro conſiderare <lb></lb>
<arrow.to.target n="a105"></arrow.to.target>

<pb pagenum="103"></pb>
ammirandoſi ſopra ogni altra coſa la mae <lb></lb>
ſtria, colla quale fu condotta queſt&#039;opera <lb></lb>
a quella maraviglioſa bellezza.</s><s id="id2763370"> Di ſimil la­<lb></lb>
voro è la parte anteriore dell&#039;Altare, o <lb></lb>
vogliamo dire il Paliotto, che pur ivi con­<lb></lb>
ſervaſi.</s><s id="id2763383"> Quivi per ora finiſcono le nove ſtanze <lb></lb>
di queſta celebre Galleria, non eſſendo per <lb></lb>
anco terminate l&#039;altre, che vanno prepa­<lb></lb>
randoſi, in una delle quali ſaranno ripoſti <lb></lb>
i bronzi, conſiſtenti in alcune Statue, e <lb></lb>
Teſte in gran numero d&#039;Idoletti, e di va­<lb></lb>
rj ſtrumenti uſati ne&#039; Sacriſizj de&#039; Gentili, <lb></lb>
ed in altri frammenti dell&#039;antichità erudi­<lb></lb>
ta, raccolti da varie parti dal Mondo con <lb></lb>
grandiſſima ſpeſa, e diligenza non ordina­<lb></lb>
ria; e in un altra circa 130. Volumi, do­<lb></lb>
ve con ſommo ſtudio, e particolare aſſi­<lb></lb>
ſtenza di celebri profeſſori, ſi vedono rac­<lb></lb>
colti, ed a ſuo luogo diſpoſti innumerabili <lb></lb>
diſegni, e moltiſſimi penſieri, e capricci, <lb></lb>
come eſſi chiamano, de&#039; più rari Artefici <lb></lb>
de&#039; noſtri tempi; il tutto per opera del Car­<lb></lb>
dinal Leopoldo.</s><s id="id2793427"> E quì non ſarà diſcaro al <lb></lb>
Foreſtiero il ſapere, che promoſſaſi l&#039;Ope­<lb></lb>
ra del Muſeo Fiorentino contenente inciſe <lb></lb>
in Rame le Statue, Pitture più ſingolari, <lb></lb>
Medaglie, e Cammei di queſta Imperial <lb></lb>
Galleria, per mano di eccellenti Profeſſori <lb></lb>
in quell&#039;Arte, colla deſcrizione Iſtorica, e <lb></lb>
Filologica dell&#039;eruditiſſimo Dottore Anton <lb></lb>
Franceſco Gori, Sacerdote, Teologo, e pub­<lb></lb>
blico Lettore, d&#039;Iſtoria in queſta Univerſi­<lb></lb>
tà Fiorentina, e continovata per quello <lb></lb>
<arrow.to.target n="a106"></arrow.to.target>

<pb pagenum="104"></pb>
riguarda le notizie de&#039; Profeſſori contenuti <lb></lb>
nella ſtanza de Pittori dipinti di lor pro­<lb></lb>
pria mano dal ſu Franceſco Moüche la mag­<lb></lb>
gior parte inciſi dal celebre noſtro Carlo Gre­<lb></lb>
gori.</s><s id="id2790019"> Vedeſi al preſente per Illuſtrazione <lb></lb>
non tanto di eſſa Galleria, che della no­<lb></lb>
ſtra Città, di tutto in nove Tomi compita. </s><lb></lb>
<s id="id2790022">Preſſo alla Galleria ſi può paſſare ad un</s></p>

<p id="id2790037" type="foot"><s id="id2790041"><foot.target id="a98"></foot.target>ver-</s></p>

<p id="id2790048" type="foot"><s id="id2790052"><foot.target id="a99"></foot.target>per-</s></p>

<p id="id2790060" type="foot"><s id="id2785371"><foot.target id="a100"></foot.target>E uno</s></p>

<p id="id2785379" type="foot"><s id="id2785382"><foot.target id="a101"></foot.target>dono</s></p>

<p id="id2785390" type="foot"><s id="id2785394"><foot.target id="a102"></foot.target>E 2 eſſa</s></p>

<p id="id2785402" type="foot"><s id="id2785406"><foot.target id="a103"></foot.target>valore</s></p>

<p id="id2785413" type="foot"><s id="id2785417"><foot.target id="a104"></foot.target>E 3 ma-</s></p>

<p id="id2785425" type="foot"><s id="id2785429"><foot.target id="a105"></foot.target>ammi-</s></p>

<p id="id2785436" type="foot"><s id="id2785440"><foot.target id="a106"></foot.target>E 4 ri-</s></p>

<p id="id2787753" type="main"><s id="id2787757">CORRIDORE coperto, fatto fabbricare dal <lb></lb>
Granduca Coſimo I. col diſegno di Giorgio <lb></lb>
Vaſari, o come meglio ha creduto uno <lb></lb>
Scrittore moderno, col diſegno del Buon­<lb></lb>
talenti, il quale diede il modello per le <lb></lb>
ſtanze della Galleria, e ſpecialmente della <lb></lb>
Tribuna.</s><s id="id2787783"> E&#039; queſto Corridore ſecento paſſi <lb></lb>
e cominciando dal Palazzo Pitti, conduce <lb></lb>
fino alla Galleria, e al Palazzo Vecchio. </s><lb></lb>
<s id="id2787785">Dopo avere ammirate le molte coſe, che <lb></lb>
abbiamo finora deſcritte, dando un&#039;occhia­<lb></lb>
ta al</s></p>

<p id="id2787806" type="main"><s id="id2787810">PALAZZO iſolato per la Ruota Fiorentina, <lb></lb>
ed altri Giudici delle cauſe civili, che ha <lb></lb>
per tutti appartamento ſeparato con gran <lb></lb>
comodo della Giudicatura, proſeguiremo il <lb></lb>
camino verſo la</s></p>

<p id="id2786523" type="main"><s id="id2786526">PIAZZA DEI GRANDUCA, ove in primo luo­<lb></lb>
go oſſerveremo il</s></p>

<p id="id2786535" type="main"><s id="id2786538">PALAZZO VECCHIO, fabbricato col diſegno d&#039;<lb></lb>
Arnolſo, quel famoſo Architetto di varie <lb></lb>
<arrow.to.target n="a107"></arrow.to.target>

<pb pagenum="105"></pb>
fabbriche di queſta noſtra Città, e ſpecial­<lb></lb>
mente del Duomo.</s><s id="id2786563"> E dando prima un&#039;oc­<lb></lb>
chiata alla magnificenza di queſta Fabbri­<lb></lb>
ca, oſſerveremo la bella Torre, o Cam­<lb></lb>
panile alto braccia cencinquanta, ſoſtenuto <lb></lb>
da quattro colonne groſſiſſime, le quali tan­<lb></lb>
to più rendono mirabile queſto Edifizio. </s><lb></lb>
<s id="id2786566">Dipoi nell&#039;ingreſſo, o ringhiera del Palaz­<lb></lb>
zo ammireremo a man deſtra nell&#039;entrare <lb></lb>
la grande Statua di marmo di mano del <lb></lb>
Bandinelli, che rappreſenta quando Ercole <lb></lb>
abbatte Cacco.</s><s id="id2782949"> Simile in bellezza, e di mag­<lb></lb>
gior perfezione è quella di Davidde ſcolpi­<lb></lb>
ta dal Buonarroti, e benchè fatta negli an­<lb></lb>
ni ſuoi giovenili, è dagl&#039;intendenti per o­<lb></lb>
pera ſingolare celebrata.</s><s id="id2782969"> Dopo queſte due <lb></lb>
Statue, ſi trovano due Figure, o Termini <lb></lb>
parimente di marmo, uno di mano del <lb></lb>
Bandinelli, e l&#039;altro di Vincenzo Roſſi ſuo <lb></lb>
ſcolare, amendue fatti con grandiſſima di­<lb></lb>
ligenza.</s><s id="id2782992"> Entrando nel Cortile del Palazzo, <lb></lb>
vedeſi in mezzo una Fontana di Porfido, <lb></lb>
ſopra la quale ſcherza un Fanciullo ſcolpito <lb></lb>
di bronzo, di mano d&#039;Andrea Verrocchio. </s><lb></lb>
<s id="id2782995">Era queſto Cortile anticamente ſoſtenuto da <lb></lb>
Colonne di mattone, ma eſſendo quaſi del <lb></lb>
tutto guaſte, coll&#039;acuto ingegno di Miche­<lb></lb>
lozzo Michelozzi furono ſoſtituite quelle di <lb></lb>
pietra ſorte che lo ſoſtengono di preſente, <lb></lb>
lavorate con belle grotteſche, ſenza danno <lb></lb>
veruno della fabbrica.</s><s id="id2805318"> Tra le coſe degne <lb></lb>
di lode vi è una Statua di Ercole, che uc­<lb></lb>
cide Cacco, di mano di Vincenzio Roſſi da <lb></lb>
<arrow.to.target n="a108"></arrow.to.target>

<pb pagenum="106"></pb>
Fieſole, non inferiore a quella del Bandi­<lb></lb>
nelli ſuo Maeſtro.</s><s id="id2805346"> Salendo al primo appar­<lb></lb>
tamento, trovaſi un magnifico Salone di <lb></lb>
non ordinaria grandezza, lungo braccia <lb></lb>
90., e largo braccia 37., la Soffitta del <lb></lb>
quale, come altresì le pareti, ſon di­<lb></lb>
pinte da Giorgio Vaſari con ſingolar mae­<lb></lb>
ſtria; in trentanove quadri della Soffitta con <lb></lb>
belli intaglj, e ornamenti dorati, ſi rappre­<lb></lb>
ſentano l&#039;azioni, e i fatti più ſegnalati <lb></lb>
della noſtra Real Caſa de&#039; Medici, madre <lb></lb>
ſccondiſſima d&#039;uomini illuſtri, e di cele­<lb></lb>
bratiſſimi Eroi.</s><s id="id2786756"> Nelle pareti ſi vede dipin­<lb></lb>
to a freſco la guerra e preſa di Siena, la <lb></lb>
Battaglia fieriſſima di Marciano, l&#039;aſſedio <lb></lb>
di Piſa; ed altre memorabili impreſe.</s><s id="id2786772"> E <lb></lb>
negli angoli del predetto Salone, ſi vedono <lb></lb>
quattro grandiſſimi quadri dipinti a olio, <lb></lb>
due de&#039; quali ſon di mano del Ligozzi, e <lb></lb>
gli altri due del Cigoli, e del Paſſignano. </s><lb></lb>
<s id="id2786759">In uno di quei del Ligozzi ſi rappreſenta <lb></lb>
quando <expan abbr="San">S.</expan> Pio V. incorona Coſimo I. cre­<lb></lb>
andolo Granduca di Toſcana, e ornandolo <lb></lb>
di Corona e Manto Reale.</s><s id="id2786358"> E nell&#039;altro <lb></lb>
ſono figurati que&#039; dodici Fiorentini, che da <lb></lb>
varj Potentati del Mondo, in un medeſimo <lb></lb>
tempo furono mandati Ambaſciadori a Bo­<lb></lb>
nifazio VIII. Sommo Pontefice, de&#039; quali <lb></lb>
cantò il Verino:</s></p>

<p id="id2786383" type="foot"><s id="id2786387"><foot.target id="a107"></foot.target>fab-</s></p>

<p id="id2786395" type="foot"><s id="id2786399"><foot.target id="a108"></foot.target>E 5 Fie-</s></p>

<p id="id2786406" type="main"><s id="id2786410"><emph type="italics"><emph type="quote"><foreign lang="la">Romanae merito Antiſtes Bonifacius Urbis, <lb></lb>
Cum Florentinos diverſis partibus Orbis <lb></lb>
Vidiſſet Romae, Regum mandata ferentes, <lb></lb>
Terrarum ſemen, tum quinta elementa vocavit.</foreign></emph></emph></s></p>

<p id="id2778807" type="foot"><s id="id2778810">In</s></p>

<pb pagenum="107"></pb>
<p id="id2778817" type="main"><s id="id2778821">
In quello del Cigoli mirabilmente ſi rap­<lb></lb>
preſenta quando Coſimo ancor giovanetto <lb></lb>
di 18. anni fu eletto Duca di Firenze, e da <lb></lb>
tutti i Senatori, che lo eleſſero inchinato <lb></lb>
per Principe, e Sovrano: e finalmente in <lb></lb>
quello del Paſſignani ſi dimoſtra la ſolenne <lb></lb>
funzione celebrata in Firenze, quando il <lb></lb>
medeſimo Coſimo preſe l&#039;Abito della Re­<lb></lb>
ligione di Santo Stefano Papa, e Martire, <lb></lb>
della quale fu egli primo Fondatore, e Gran <lb></lb>
Maeſtro.</s><s id="id2783395"> Sono in faccia di eſſa tre grandi <lb></lb>
Statue di marmo maggiori del naturale, <lb></lb>
cioè quella di Leon X. Sommo Pontefice <lb></lb>
nella nicchia del mezzo, quella di Giovan­<lb></lb>
ni de&#039; Medici Padre di Coſimo a man de­<lb></lb>
ſtra, e quella del Duca Aleſſandro a man <lb></lb>
ſiniſtra, ſiccome da&#039; lati ſi vede la Statua <lb></lb>
di Clemente VII. e a rincontro quella del <lb></lb>
Granduca Coſimo I. tutte di marmo del <lb></lb>
Cavalier Bandinelli.</s><s id="id2783433"> Bella ancora, anzi ſo­<lb></lb>
pra tutte ammirabile è la Statua della Vit­<lb></lb>
toria, che ha ſotto di ſe un prigione, di <lb></lb>
mano del Buonarroti, il quale deſtinata <lb></lb>
l&#039;avea per lo Sepolcro di Papa Giulio II. <lb></lb>
ma non avendola affatto terminata, laſciol­<lb></lb>
la in Firenze.</s><s id="id2783460"> Seguono a queſta i ſei grup­<lb></lb>
pi di Vincenzio Roſſi, ne&#039; quali ſi rap­<lb></lb>
preſentano le forze d&#039;Ercole, e ſpecial­<lb></lb>
mente quando ſoffoga Anteo, quando uc­<lb></lb>
cide il Centauro, quando getta Diomede <lb></lb>
a&#039; Cavalli, che lo divorino, quando porta <lb></lb>
il Porco vivo in ſpalla, quando ajuta ad At­<lb></lb>
lante reggere il Cielo, e quando vince la <lb></lb>
<arrow.to.target n="a109"></arrow.to.target>

<pb pagenum="108"></pb>
Regina delle Amazzoni; opere tutte degne <lb></lb>
di lode, e nelle quali, come ſcrive il Bor­<lb></lb>
ghini, ſi veggono belliſſime, e fiere attitu­<lb></lb>
dini, e gran diligenza nell&#039;arte; tra queſte <lb></lb>
Statue fu collocato circa l&#039;anno 1720. il <lb></lb>
gruppo di Adamo e di Eva, col Serpente, <lb></lb>
di mano di Baccio Bandinelli, rimoſſo, co­<lb></lb>
me addietro ſi diſſe, dal Coro della Metro­<lb></lb>
politana.</s><s id="id2780705"> Da queſta all&#039;altre ſtanze paſ­<lb></lb>
ſando del medeſimo appartamento, oſſer­<lb></lb>
veremo molte belle pitture a freſco del men­<lb></lb>
tovato Vaſari, col diſegno del quale fu <lb></lb>
queſto Palazzo in gran parte riordinato. </s><lb></lb>
<s id="id2780708">Salendo agli appartamenti di ſopra, nella <lb></lb>
Sala chiamata dell&#039;Oriuolo, troveremo una <lb></lb>
Figura di marmo, che rappreſenta un Da­<lb></lb>
vidde di mano di Donatello, ed un&#039;altra <lb></lb>
di San <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta ſopra la porta dell&#039;U­<lb></lb>
dienza di mano di Benedetto da Majano, <lb></lb>
ambedue grandemente lodate da&#039; Profeſſori. </s><lb></lb>
<s id="id2780712">Da queſta ſtanza s&#039;entra nella richiſſima</s></p>

<p id="id2788428" type="foot"><s id="id2788431"><foot.target id="a109"></foot.target>E 6 Re-</s></p>

<p id="id2788439" type="main"><s id="id2788443">GUARDAROBA di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> piena di coſe <lb></lb>
prezioſe, di vaſi d&#039;oro, e d&#039;argento, e <lb></lb>
di ſuppellettili, e ornamenti belliſſimi, nel­<lb></lb>
la deſcrizione de&#039; quali molto tempo ſi po­<lb></lb>
trebbe impiegare, ed intero volume richie­<lb></lb>
derebbeſi per chi voleſſe ad una ad una <lb></lb>
deſcrivere l&#039;innumerabili coſe, che vi ſi <lb></lb>
trovano.</s><s id="id2789464"> Diremo ſolo, come di coſa più <lb></lb>
rara, trovarſi in queſto luogo le famoſe <lb></lb>
Pandette di Giuſtiniano, chiamate in oggi <lb></lb>
le Pandette Fiorentine, e ſtimate più d&#039;un <lb></lb>
<arrow.to.target n="a110"></arrow.to.target>

<pb pagenum="109"></pb>
teſoro da chi riguarda la rarità, ed eccel­<lb></lb>
lenza d&#039;un manoſcritto sì celebre, ſiccome <lb></lb>
l&#039;originale della Concordia della Chieſa <lb></lb>
Latina colla Greca, ſeguita in Firenze nel <lb></lb>
Concilio Ecumenico l&#039;anno 1429. ſottoſ­<lb></lb>
critta dal Pontefice Eugenio IV. e dall&#039;<lb></lb>
Imperatore Giovanni Paleologo, e da tan­<lb></lb>
ti illuſtri, e dotti Prelati.</s><s id="id2789468"> Ritornando nella <lb></lb>
medeſima ſtanza, o Sala dell&#039;Oriuolo, paſ­<lb></lb>
ſeremo nella</s></p>

<p id="id2783217" type="foot"><s id="id2783221"><foot.target id="a110"></foot.target>teſoro</s></p>

<p id="id2783229" type="main"><s id="id2783232">SALA dell&#039;udienza vecchia, in cui vedre­<lb></lb>
mo dipinte a freſco alcune belle Storie di <lb></lb>
mano di Franceſco Salviati, che rappreſen­<lb></lb>
tano alcuni fatti più ſingolari di Furio Cam­<lb></lb>
millo, valoroſo Campione, che in tante <lb></lb>
gloriose impreſe a favor della Patria ſi ſe­<lb></lb>
gnalò.</s><s id="id2783260"> E di poi oſſerveremo la</s></p>

<p id="id2783265" type="main"><s id="id2783269">CAPPELLA tutta dipinta dal Grillandajo, <lb></lb>
nella quale conſervanſi molte Reliquie in­<lb></lb>
ſigni.</s><s id="id2783280"> Vedute queſte, ed altre coſe nel Pa­<lb></lb>
lazzo Vecchio, faremo ritorno nella mede­<lb></lb>
ſima Piazza, per oſſervare in eſſa la bella</s></p>

<p id="id2788931" type="main"><s id="id2788934">LOGGIA detta de&#039; Lanzi veramente gran­<lb></lb>
dioſa, fabbricata col diſegno d&#039;Andrea Or­<lb></lb>
cagna, Pittore, Scultore, e Architetto Fio­<lb></lb>
rentino nell&#039;età ſua valentiſſimo.</s><s id="id2788951"> Sotto <lb></lb>
gli archi di queſta loggia ſi vedono tre <lb></lb>
belle ſtatue, ciaſcheduna delle quali merita <lb></lb>
ſomma lode.</s><s id="id2788965"> La prima ſcolpita in bronzo <lb></lb>
per mano di Donatello, rappreſenta Giu­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a111"></arrow.to.target>

<pb pagenum="110"></pb>
ditta, appiè della quale giace Oloferne im­<lb></lb>
merſo nel ſonno, ſopra cui queſta Amaz­<lb></lb>
zone ſi vede vibrare il colpo per recidere il <lb></lb>
capo all&#039;inimico.</s><s id="id2788999"> Nella ſeconda Statua, <lb></lb>
ancor eſſa ſcolpita in bronzo da Benvenuto <lb></lb>
Cellini, vien figurato un Perſeo, che ha <lb></lb>
nella deſtra il ferro, e nella ſiniſtra la te­<lb></lb>
ſta di Meduſa reciſa dal buſto, tutta gron­<lb></lb>
dante di ſangue, e ſenza ſpirito, giacente <lb></lb>
appiè dell&#039;ucciſore.</s><s id="id2808061"> E&#039; commendata queſta <lb></lb>
figura in ogni ſua parte, e ben dimoſtra <lb></lb>
il valore di Benvenuto, il quale per avviſo <lb></lb>
degl&#039;intendenti, cosi felicemente conduſſe <lb></lb>
l&#039;opera, che non un bronzo inſenſibibile, <lb></lb>
ma una figura viva, ed animata raſſembra. </s><lb></lb>
<s id="id2808065">Degno ancora di molta lode ſi è il Baſſo­<lb></lb>
rillievo di bronzo, che ſerve di ornamento <lb></lb>
alla baſe, nel quale ſi vedono Andromeda, <lb></lb>
e Perſeo, con aſte figure, che tutta l&#039;I­<lb></lb>
ſtoria compitamente dimoſtrano.</s><s id="id2808106"> Nella ter­<lb></lb>
za, che è più d&#039;ogni altra ſtimabile, e <lb></lb>
di maggior perfezione, per quello, che ne <lb></lb>
dicono i Proteſſori, s&#039;ammira un gruppo <lb></lb>
di tre figure di marmo, mirabilmente ſcol­<lb></lb>
pite da Giovanni Bologna, e denotante il <lb></lb>
Ratto d&#039;una Sabina.</s><s id="id2783728"> Nel vecchio caduto <lb></lb>
a terra per l&#039;impeto del ſuo nemico, vien <lb></lb>
figurato il Padre della fanciulla, in atto d&#039;<lb></lb>
impedire la fuga al rapitore; nel giovane <lb></lb>
di corpo robuſto, e d&#039;aſpetto fiero, e ri­<lb></lb>
pien di furore, ſi rappreſenta un Soldato <lb></lb>
Romano, che in occaſione de&#039; giuochi pub­<lb></lb>
blici nella nuova Città di Roma celebrati, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a112"></arrow.to.target>

<pb pagenum="111"></pb>
rapiſce al Padre una donzella Sabina; E nel­<lb></lb>
la femmina tenera, e delicata, ma piena <lb></lb>
di timore, e ſpavento, ſi dimoſtra la don­<lb></lb>
zella rapita, ſcorgendoſi a maraviglia in <lb></lb>
queſto gruppo rappreſentate le tre età, cioè <lb></lb>
la gioventù, la virilità, e la vecchiezza <lb></lb>
talmentechè in tutte tre le figure ſi ricono­<lb></lb>
ſce una vivezza sì grande, che chiunque <lb></lb>
fiſſamente le mira, non ſi ſazia di com­<lb></lb>
mendarle in eſtremo, non eſſendo di mi­<lb></lb>
nor pregio un Baſſorillievo nella baſe fatto <lb></lb>
con ſomma induſtria, e diligenza, tutta l&#039;<lb></lb>
Iſtoria del rapimento delle Sabine rappre­<lb></lb>
ſentante.</s><s id="id2770854"> Camminando più oltre, ſul can­<lb></lb>
to del Palazzo, e quaſi in mezzo la Piaz­<lb></lb>
za ſi trova la</s></p>

<p id="id2770866" type="foot"><s id="id2770869"><foot.target id="a111"></foot.target>dit-</s></p>

<p id="id2770877" type="foot"><s id="id2770881"><foot.target id="a112"></foot.target>ra-</s></p>

<p id="id2770888" type="main"><s id="id2770892">FONTANA fatta dal Granduca Coſimo I. <lb></lb>
col diſegno, e induſtria dell&#039;Ammannati, <lb></lb>
e da Filippo Baldinucci negli eruditi ſuoi <lb></lb>
Decennali, deſcritta colle ſeguenti parole. </s><lb></lb>
<s id="id2770896"><emph type="quote">Appariſce nel mezzo d&#039;un gran vaſo pie­<lb></lb>
no di limpidiſſime acque ſgorganti da <lb></lb>
molti zampilli, il qual vaſo è figurato <lb></lb>
per Mare, il gran Coloſſo del Nettun­<lb></lb>
no, alto dieci braccia, ſituato ſopra un <lb></lb>
Carro, tirato da quattro Cavalli mari­<lb></lb>
ni, due di marmo bianco, e due di mi­<lb></lb>
ſtio, molto belli e vivaci; il Nettunno <lb></lb>
ha tra le gambe trè figure di Tritoni, <lb></lb>
che inſieme con eſſo poſano ſopra una <lb></lb>
gran conca marina in luogo di carro.</emph></s><s id="id2779095"><emph type="quote"> Il <lb></lb>
vaſo è di otto facce di marmo miſtio, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a113"></arrow.to.target>


<pb pagenum="112"></pb>
quattro minori. e quattro maggiori: <lb></lb>
Le quattro minori ſon vagamente arric­<lb></lb>
chite con figure di fanciulli, ed altre co­<lb></lb>
ſe di bronzo, come chiocciole marine, <lb></lb>
cornucopie, cartelle, e ſimili.</emph></s><s id="id2792131"><emph type="quote"> S&#039;alza­<lb></lb>
no ſul piano delle medeſime certi imba­<lb></lb>
ſamenti, ſopra ciaſcheduno de&#039; quali po­<lb></lb>
ſa una Statua di metallo maggiore del <lb></lb>
naturale, e ſono in tutte quattro: due fem­<lb></lb>
mine, che rappreſentano Teti, e Dori, <lb></lb>
e due maſchi figurati per due Dei mari­<lb></lb>
ni.</emph></s><s id="id2792162"><emph type="quote"> All&#039;una, e all&#039;altra parte di cia­<lb></lb>
ſcheduna di queſte face minori, ſono due <lb></lb>
Satiri di metallo in varie, e belliſſime <lb></lb>
attitudini.</emph></s><s id="id2792176"><emph type="quote"> Le quattro facce maggiori ſon <lb></lb>
tanto più baſſe, quanto baſti per poterſi <lb></lb>
da chiccheſia godere la limpidezza dell&#039;<lb></lb>
acqua, la quale ſtraboccando grazioſa­<lb></lb>
mente, è ricevuta da alcune belle nic­<lb></lb>
chie.</emph></s><s id="id2778870"><emph type="quote"> Nel gran vaſo, ed in ſomma in <lb></lb>
tutto è così ben diſpoſta, e con tanta <lb></lb>
maeſtà ordinata, che è proprio una ma­<lb></lb>
raviglia.,,</emph></s><s id="id2792179"> Vicino alla Fontana, ſopra <lb></lb>
una gran baſe di marmo, è una belliſſima</s></p>

<p id="id2778891" type="foot"><s id="id2778895"><foot.target id="a113"></foot.target>quat-</s></p>

<p id="id2778903" type="main"><s id="id2778906">STATUA Equeſtre di bronzo, di mano di <lb></lb>
Giovanni Bologna fatta erigere l&#039;anno 1594. <lb></lb>
dal Granduca Ferdinando I. alla glorioſa <lb></lb>
memoria di Coſimo ſuo Genitore: adorna­<lb></lb>
no le facciate di queſta Baſe trè Baſſirilievi <lb></lb>
di bronzo, in uno de&#039; quali ſi rappreſen­<lb></lb>
ta la Coronazione del mentovato Grandu­<lb></lb>
ca Coſimo, da eſſo meritata <emph type="italics"><foreign lang="la">Ob zelum Re-</foreign></emph> <lb></lb>
<arrow.to.target n="a114"></arrow.to.target>


<pb pagenum="113"></pb>

<emph type="italics"><foreign lang="la">ligionls, præcipuumque Juſitiæ ſtudium</foreign></emph>, come <lb></lb>
ſi legge nell&#039;Inſcrizione.</s><s id="id2790645"> Nel ſecondo la <lb></lb>
glorioſa entrata nella Città di Siena, ub­<lb></lb>
bidiente al ſuo commando, dopo la conſe­<lb></lb>
guita Vittoria.</s><s id="id2790660"> E nel terzo, quando dal <lb></lb>
Senato Fiorentino, eſſendo egli ancor gio­<lb></lb>
vanetto, ne fu creato Duca di Firenze, <lb></lb>
laſciando luogo nella quarta facciata ad una <lb></lb>
nobile, ed altrettanto erudita Iſcrizione del <lb></lb>
ſeguente tenore.</s></p>

<p id="id2790683" type="foot"><s id="id2790687"><foot.target id="a114"></foot.target>li-</s></p>

<p id="id2790694" type="main"><s id="id2790698"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Coſino Medici Magno Etruriæ Duci Primo <lb></lb>
Pio Felici <lb></lb>
Invicto Juſto Clementi Sacræ Militiæ Paciſq; <lb></lb>
In Etruria Authori.</emph></emph></foreign></s><s id="id2785675"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote"> Patri &amp; Principi optimo <lb></lb>
Ferdinandus F. Magnus Dux III. erexit <lb></lb>
A.M.D.L.XXXXIIII.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2785692" type="main"><s id="id2785695">In queſta Piazza è da oſſervarſi preſſo la <lb></lb>
Statua Equeſtre di Coſimo la facciata del <lb></lb>
Palazzo degli Uguccioni, diſegno maravi­<lb></lb>
glioſo per quanto credeſi di Michelagnolo, <lb></lb>
o pure di Andrea Palladio per eſſere ſimi­<lb></lb>
le alla maniera dell&#039;ultimo.</s><s id="id2785719"> Appreſſo ſi <lb></lb>
trova la Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Romolo, la cui por­<lb></lb>
ta fu fatta col diſegno del Taſſo.</s><s id="id2785731"> Dirimpet­<lb></lb>
to a Palazzo Vecchio ſi trova pure un&#039;al­<lb></lb>
tra Chieſa dedicata a <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia, nella qua­<lb></lb>
le la Tavola dell&#039;Altar maggiore è del Ca­<lb></lb>
valier Curradi, ed il ritrovamento di eſſa <lb></lb>
Santa in due Quadri laterali, opera del <lb></lb>
Martinelli.</s><s id="id411328"> Da queſta Piazza faremo paſ­<lb></lb>
ſagio alla vicina Chieſa di </s></p>

<p id="id2784446" type="foot"><s id="id2784450">OK-</s></p>

<pb pagenum="114"></pb>
<p id="id411332" type="main"><s id="id411336">ORSAMMICNELE, la quale acquiſtò forma <lb></lb>
di Chieſa, o ſivvero Oratorio, dacchè nell&#039;<lb></lb>
anno 1737. fu deliberato di chiuder le Log­<lb></lb>
ge, che erano ſotto queſta gran Fabbrica, <lb></lb>
in venerazione maggiore di quella Imma­<lb></lb>
gine di Maria Santiſſima, che collocata è <lb></lb>
ſull&#039;antico Altare di marmi, che vi ſi ve­<lb></lb>
de, lavorato colla direzione di Andrea Or­<lb></lb>
cagna.</s><s id="id411382"> E perchè è certiſſimo, che queſto <lb></lb>
luogo fu per avanti adoperato per Piazza, <lb></lb>
e per mercato del grano, e delle biade, <lb></lb>
che ſi traſportavano ſotto le dette Logge <lb></lb>
(lo che dette poi motivo di alzare queſta <lb></lb>
gran Torre per commodo di pubblico Gra­<lb></lb>
najo intorno al 1337. col diſegno di Giotto, <lb></lb>
e proſeguito da Taddeo Gaddi) ſono anda­<lb></lb>
ti immaginandoſi alcuni, che il nome di <lb></lb>
Orſammichele, ſia un volgare traportato da <lb></lb>
<emph type="italics"><foreign lang="la">Horreum Sancti Michaelis</foreign></emph> voce, che non ſi <lb></lb>
vede uſata in veruna antica ſcrittura, che <lb></lb>
faccia di queſto luogo menzione; ma ſibbe­<lb></lb>
ne Orto San Michele, per poſpoſizione ac­<lb></lb>
cidentale da <expan abbr="San">S.</expan> Michele in Orto.</s><s id="id2789945"> Atteſochè <lb></lb>
ſino dal 1100. era ivi una Chieſa Parocchiale, <lb></lb>
intitolata: San Michele in Orto, da cui pren­<lb></lb>
deva la poſpoſta denominazione di Orto San <lb></lb>
Michele tutta quella aggiacente Contrada. </s><lb></lb>
<s id="id411387">In luogo della quale antica Chieſa, demo­<lb></lb>
lita per farvi la ſuddetta Torre del grano, <lb></lb>
fu intorno a 120. anni dopo rifatta dalla <lb></lb>
parte oppoſta l&#039;altra Chieſa ſotto lo ſteſſo <lb></lb>
titolo di San Michele in Orto, oggi detta <lb></lb>
di San Carlo, commecche vi ſi aduna la</s></p>

<p id="id2784457" type="foot"><s id="id2784461">Con-</s></p>

<pb pagenum="115"></pb>
<p id="id2784469" type="main"><s id="id2784472"> <lb></lb>
Confraternita della Nazione Lombarda, la <lb></lb>
quale milita ſotto la protezione di San Car­<lb></lb>
lo Cardinale Borromeo, nella qual Confra­<lb></lb>
ternita ſi vede interiormente ſopra la Porta <lb></lb>
una Tavola di Buon-Amico Buffalmacco ce­<lb></lb>
lebre nelle Novelle del Boccaccio.</s><s id="id2784498"> E&#039; que­<lb></lb>
ſto grande Edifizio da ogni parte iſolato, <lb></lb>
e con belliſſima proporzione, ed ottima <lb></lb>
Architettura condotto.</s><s id="id2784513"> Ha per di fuori quat­<lb></lb>
tordici Nicchie, o Tabernacoli, in varie <lb></lb>
foggie intagliati, ed in cui furono colloca­<lb></lb>
te diverſe Statue, alcune di bronzo, ed al­<lb></lb>
cune di marmo, lavorate dai più rari, ed <lb></lb>
eccellenti Maeſtri, che fioriſſero in queſta <lb></lb>
noſtra Città.</s><s id="id412069"> Sono adunque di Lorenzo <lb></lb>
Ghiberti celebre Scultore tre Statue di bron­<lb></lb>
zo, cioè il San Matteo Apoſtolo, il Santo <lb></lb>
Stefano preſſo la porta principale, e il San <lb></lb>
<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta dalla parte oppoſta.</s><s id="id412091"> Baccio da <lb></lb>
Montelupo fece la bella Statua di bronzo di <lb></lb>
San Giovanni Evangeliſta; e Donatello ne <lb></lb>
fece tre di marmo, le quali ſon tenute in <lb></lb>
gran pregio, come opere veramente mara­<lb></lb>
viglioſe.</s><s id="id412112"> La prima è il San Pietro Apo­<lb></lb>
ſtolo, la ſeconda il San Marco Evangeliſta, <lb></lb>
la terza il San Giorgio, Statua, che non <lb></lb>
ha pari.</s><s id="id412126"> Perlochè non è maraviglia, ſe le <lb></lb>
Repubbliche di Venezia, e di Genova, ed <lb></lb>
altri Principi dell&#039;Europa più volte ne fe­<lb></lb>
cero iſtanza, offerendo gran ſomma di de­<lb></lb>
naro, perchè foſſe loro conceduta.</s><s id="id2798747"> Anco <lb></lb>
Nanni, o Giovanni d&#039;Antonio, diſcepolo di <lb></lb>
Donatello ne fece tre, cioè i quattro San­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a116"></arrow.to.target>

<pb pagenum="116"></pb>
ti dentro un ſol Tabernacolo, il San Fi­<lb></lb>
lippo Apoſtolo, ed il Santo Eligio Veſco­<lb></lb>
vo, chiamato comunemente Santo Lo.</s><s id="id2798779"> d&#039;<lb></lb>
Andrea Verrocchio è il San Tommaſo Apo­<lb></lb>
ſtolo, che mette il dito nel Coſtàto di Cri­<lb></lb>
ſto, opera molto ſtimabile, allato alla quale <lb></lb>
è la Statua di San Luca Evangeliſta di ma­<lb></lb>
no di Giovanni Bologna, ſcolpita in bron­<lb></lb>
zo con ſingolare artifizio.</s><s id="id2798807"> In Chieſa ſi ve­<lb></lb>
de un Tabernacolo, o Cappella iſolata, tut­<lb></lb>
ta di marmi vagamente intagliati, ed ab­<lb></lb>
bellita di baſſirilievi, per opera, diſegno, e <lb></lb>
induſtria di Andrea Orcagna; e nel predet­<lb></lb>
to Tabernacolo s&#039;adora la detta di ſopra <lb></lb>
immagine di Maria Vergine molto antica <lb></lb>
dipiuta da Ugolino Saneſe, e tenuta ne&#039; tem­<lb></lb>
pi andati in ſomma venerazione, avvegna­<lb></lb>
chè fino al tempo della terribile, e ſpaven­<lb></lb>
toſa peſte del 1348. che infettò la maggior <lb></lb>
parte del Mondo, incominciaſſe grandemen­<lb></lb>
te a fiorire il di lei culto, concorrendovi <lb></lb>
grandiſſimo popolo con larghe offerte, dal­<lb></lb>
le quali in breviſſimo tempo ſi potettero ac­<lb></lb>
cumulare più di trecentomila fiorini d&#039;o­<lb></lb>
ro, parte impiegati in ſovvenimento de&#039; <lb></lb>
poveri, e parte nell&#039;adornare queſta Chie­<lb></lb>
ſa.</s><s id="id2768605"> Dietro l&#039;Altare vi è un baſſorilievo dell&#039;<lb></lb>
Orcagna, Architetto del Tabernacolo, ove <lb></lb>
ha egli eſpreſſo a maraviglia il ſuo ritratto. </s><lb></lb>
<s id="id2768609">Sono ancora ſopra l&#039;Altar maggiore tre <lb></lb>
Statue di marmo, cioè Sant&#039;Anna, la San­<lb></lb>
tiſſima Vergine, ed il Bambino Gesù, di <lb></lb>
mano di Franceſco da Sangallo; ſiccome <lb></lb>
<arrow.to.target n="a117"></arrow.to.target>

<pb pagenum="117"></pb>
ne&#039; pilaſtri alcune belle pitture moderne, <lb></lb>
tralaſciando le antiche di Agnolo Gaddi, e <lb></lb>
di Jacopo del Caſentino, da cui fu dipinta <lb></lb>
la volta.</s><s id="id413899"> Vi è inoltre un Criſto Crocifiſſo <lb></lb>
di legno, avanti al quale il grande Arci­<lb></lb>
veſcovo Santo Antonino ſoleva da giovanet­<lb></lb>
to giornalmente fare orazione.</s><s id="id413915"> Nelle ſtan­<lb></lb>
ze ſopra la Chieſa fu dal Granduca Coſimo <lb></lb>
I. l&#039;anno 1569. eretto il pubblico e gene­<lb></lb>
rale Archivio di Firenze, dove ſi conſerva­<lb></lb>
no innumerabili Scritture, ed iſtrumenti <lb></lb>
pubblici, con grandiſſima fedeltà, e diligen­<lb></lb>
za non ordinaria, eſſendo degno di ſpecial <lb></lb>
menzione il metodo, che vi ſi pratica. </s><lb></lb>
<s id="id413919">Tutti i Notai della Città, e dello Stato han­<lb></lb>
no un termine prefiſſo, ſecondo la diſtan­<lb></lb>
za, dentro del quale ſono obbligati di man­<lb></lb>
dar quivi una copia autentica di ogni Con­<lb></lb>
tratto, che rogano, oltre al porli, come è <lb></lb>
comune in tatti i Paeſi, ai lor Protocolli, <lb></lb>
e quando muore il Notaio, i ſuoi Proto­<lb></lb>
colli ſi pongono in queſto Archivio, e le <lb></lb>
copie autentiche ne&#039; vaſti ſaloni ſopra la <lb></lb>
fabbrica iſolata di Mercato Nuovo; ſicchè <lb></lb>
ognun vede la prudente cautela di eſſer ſem­<lb></lb>
pre in due luoghi ſeparati tutti i Contratti. </s><lb></lb>
<s id="id413922">Proſeguendo il viaggio per la Via de&#039; Cal­<lb></lb>
zaiuoli, detta il Corſo degli Adimari, o <lb></lb>
pure per Calimala, chiamata in oggi cor­<lb></lb>
rottamente Calimara, luogo un tempo fa­<lb></lb>
moſo per l&#039;abbondanza del traffico, o ne­<lb></lb>
gozio, che quivi ſi eſercitava, ed anco di <lb></lb>
preſente ſi eſercita, arriveremo in <lb></lb>
<arrow.to.target n="a118"></arrow.to.target>

<pb pagenum="118"></pb>
MERCATO VECCHIO, che per iſcherzo chia­<lb></lb>
maſi il Giardino di Firenze, per le molte <lb></lb>
delizie, che in abbondanza vi ſi trovano, <lb></lb>
e delle quali la Città noſtra al pari d&#039;ogni <lb></lb>
altra è copioſa.</s><s id="id2785204"> Quivi ſi è veduta fino a&#039; <lb></lb>
noſtri tempi, ſopra una Colonna di grani­<lb></lb>
to una Statua di pietra di mano di Dona­<lb></lb>
tello, rappreſentante la Dovizia; ma eſſen­<lb></lb>
do divenuta aſſai lacera dal tempo, è con­<lb></lb>
venuto rimoverla, e collocarvi altra Statua <lb></lb>
ſimile, ſcolpita da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini; e <lb></lb>
più oltre una Loggia deſtinata alla vendita <lb></lb>
del peſce, fatta quivi fabbricare dal Gran­<lb></lb>
duca Coſimo I., e dipoi modernamente ac­<lb></lb>
creſciuta.</s><s id="id2785250"> Vi ſono ancora molte Torri di <lb></lb>
non ordinaria grandezza, in gran parte del­<lb></lb>
le quali rieſcono le abitazioni degli Ebrei, <lb></lb>
riſtrette ad un luogo chiamato il</s></p>

<p id="id2785267" type="foot"><s id="id2785271"><foot.target id="a116"></foot.target>ti</s></p>

<p id="id2785278" type="foot"><s id="id2785282"><foot.target id="a117"></foot.target>ne&#039;</s></p>

<p id="id2785289" type="foot"><s id="id2782734"><foot.target id="a118"></foot.target>MER-</s></p>

<p id="id2782742" type="main"><s id="id2782745">GHETTO, ove per l&#039;avanti era un&#039;infame <lb></lb>
poſtribolo, di cui fanno menzione gli Scrit­<lb></lb>
tori citati dal Baldinucci nella Vita del Buon­<lb></lb>
talenti.</s><s id="id2782760"> Queſto Ghetto è ſtato ampliato con <lb></lb>
abitazioni aſſai comode.</s><s id="id2782768"> Laſciando di viſi­<lb></lb>
tare alcune Chieſe, che nel riſtretto di Mer­<lb></lb>
cato ſi trovano, giungeremo per la Via del <lb></lb>
Corſo al</s></p>

<p id="id2782784" type="main"><s id="id2782788">PALAZZO de&#039; Marcheſi Corſi, già de&#039; Tor­<lb></lb>
nabuoni, modernamente accreſciuto, degno <lb></lb>
per certo di eſſere oſſervato, principalmen­<lb></lb>
re per l&#039;ampia Galleria, che gli aggiugne <lb></lb>
comodo, e bellezza; dopo il quale ſi tro­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a119"></arrow.to.target>

<pb pagenum="119"></pb>
vano, quello de&#039; Giacomini, la cui Archi­<lb></lb>
tettura, opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſi, è ſin­<lb></lb>
golare; quello degli Antinori; quello de&#039; Pa. <lb></lb>
ſquali con più altri.</s><s id="id2789703"> Preſſo ad eſſi è la <lb></lb>
Chieſa di</s></p>

<p id="id2789711" type="foot"><s id="id2789714"><foot.target id="a119"></foot.target>va-</s></p>

<p id="id2789722" type="main"><s id="id2789726">SAN MICHELE BERTELDE, oggi detta agli <lb></lb>
Antinori, dove abitano Padri Teatini, fat­<lb></lb>
ta da&#039; fondamenti reſtaurare dal Cardinal <lb></lb>
Decano Carlo de&#039; Medici, col diſegno di <lb></lb>
Matteo Nigetti Architetto, e di Gherardo <lb></lb>
e Pier Franceſco Silvani.</s><s id="id2789748"> Queſta ſi può <lb></lb>
annoverare tra le più vaghe, e più ador­<lb></lb>
ne della noſtra Città.</s><s id="id2789759"> Ed invero comin­<lb></lb>
ciando dalla Facciata di pietre forti, ne fa <lb></lb>
queſta giuſta Teſtimonianza.</s><s id="id2789770"> Sonovi in eſ­<lb></lb>
ſa due Statue di marmo nelle nicchie, più <lb></lb>
grandi del naturale, come altresì ſopra la <lb></lb>
Porta due altre aſſai belle.</s><s id="id2768867"> Maggiori però, <lb></lb>
e di più vaga apparenza ſono gl&#039;interiori <lb></lb>
ornamenti, imperciocchè diviſati con Archi­<lb></lb>
tettura d&#039;ordine compoſito, ed arricchiti di <lb></lb>
pietre ſerene, lavorate con ſingolar pulitez­<lb></lb>
za.</s><s id="id2768890"> Procedendo adunque coll&#039;iſteſs&#039;ordine <lb></lb>
dell&#039;alter coſe da noi finora deſcritte, oſ­<lb></lb>
ſerveremo primieramente le Cappelle tutte <lb></lb>
incroſtate di marmi, e adorne di belle pit­<lb></lb>
ture a freſco, e di Tavole molto ſtimate. </s><lb></lb>
<s id="id2768894">Nella prima all&#039;entrare a man deſtra, ve­<lb></lb>
dremo la Tavola del martirio dell&#039;Apoſto­<lb></lb>
lo Sant&#039;Andrea, di mano del Ruggieri.</s><s id="id2768923"> La <lb></lb>
ſeconda, dov&#039;è dipinto l&#039;Arcangiolo San <lb></lb>
Michele, è del Vignali.</s><s id="id2768933"> E nella terza Mat­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a120"></arrow.to.target>

<pb pagenum="120"></pb>
teo Roſſellini dipinſe San Gaetano, e Sant&#039; <lb></lb>
Andrea Avellino ſuo Compagno, due lu­<lb></lb>
mi chiariſſimi di queſta inſigne Religione. </s><lb></lb>
<s id="id2768936">Accanto a queſta Cappella è il Sepolcro <lb></lb>
coll&#039;Iſcrizione, e Ritratto dell&#039;Avvocato A­<lb></lb>
goſtino Coltellini Fondatore della celebre <lb></lb>
Accademia degli Apatiſti.</s><s id="id2846323"> In faccia poi del­<lb></lb>
la Croce di mano d&#039;Ottavio Vannini è di­<lb></lb>
pinta l&#039;adorazione de&#039; Magi; e alla Cappel­<lb></lb>
la che ſegue, di mano del Roſſellini vi è <lb></lb>
una Tavola della Natività di Noſtro Signo­<lb></lb>
re.</s><s id="id2846346"> L&#039;Altar maggiore, poſto nella Tribuna <lb></lb>
di mezzo, trall&#039;altre coſe di pregio, ha un <lb></lb>
ricchiſſimo Ciborio d&#039;argento, opera di Be­<lb></lb>
nedetto Petrucci.</s><s id="id2846361"> Bello ancora, e grande­<lb></lb>
mente ſtimato è il Criſto di bronzo di ma­<lb></lb>
no di Franceſco Suſini, e vaga viſta rende <lb></lb>
la Cupola della Tribuna, dipinta dal Padre <lb></lb>
Galletti Religioſo dello ſteſſo Collegio, che <lb></lb>
ha pur dipinta tutta la volta della Chieſa. </s><lb></lb>
<s id="id2846365">Seguitando dall&#039;altra mano, nella Cappel­<lb></lb>
la vicina all&#039;Altar maggiore vi è una Tavola <lb></lb>
dipinta dal mentovato Roſſellini, e in fac­<lb></lb>
cia alla Croce, un&#039;altra ſimile del Bilivel­<lb></lb>
ti di gran bellezza.</s><s id="id2787534"> Quì non diſpiaccia all&#039;<lb></lb>
erudito Foreſtiero d&#039;oſſervare alcune dotte <lb></lb>
Inſcrizioni ſopra la nobiliſſima famiglia de&#039; <lb></lb>
Bonſi, che eſſendo da Firenze paſſata in <lb></lb>
Francia, non ſolo vi acquiſtò Titoli, e Do­<lb></lb>
minj ragguardevoli, ma in breve tempo <lb></lb>
diede alla Chieſa di Biſiers ſei Veſcovi, e <lb></lb>
al Vaticano due Porporati.</s><s id="id2787566"> Nell&#039;altra Cap­<lb></lb>
pella Ignazio Hugford colorì Sent&#039;Andrea <lb></lb>
<arrow.to.target n="a121"></arrow.to.target>

<pb pagenum="121"></pb>
Avellino in atto di eſſere colpito dall&#039;acci­<lb></lb>
dente apopletico.</s><s id="id2787590"> Nella Cappella di mezzo, <lb></lb>
Pietro da Cortona dipinſe la bella Tavola <lb></lb>
del Martirio di San Lorenzo.</s><s id="id2787600"> Adornano an­<lb></lb>
cora queſta Chieſa quattordici Statue di mar­<lb></lb>
mo, che dodici rappreſentano gli Apoſtoli, <lb></lb>
ed altrettanti Baſſirilievi a piè di quelle.</s><s id="id2790238"> Fi­<lb></lb>
nalmente non vi è coſa, chè non accreſca <lb></lb>
vaghezza, e non iſpiri maeſtà, e decoro. </s><lb></lb>
<s id="id2790242">Anco la Libreria, che è nel Collegio, è <lb></lb>
degna di eſſer veduta, non ſolo per la co­<lb></lb>
pia de&#039; Libri, ma eziandio per la rarità de&#039; <lb></lb>
medeſimi.</s><s id="id2790265"> Siccome merita di eſſer veduta <lb></lb>
la Sagreſtia molto ornate, e pulita.</s><s id="id2790273"> Cam­<lb></lb>
minando verſo il Canto de&#039; Carneſecchi, <lb></lb>
ſopra di una gran baſe ſi vede la Statua <lb></lb>
chiamata comunemente il</s></p>

<p id="id2790288" type="foot"><s id="id2790292"><foot.target id="a120"></foot.target>teo</s></p>

<p id="id2790299" type="foot"><s id="id2790303"><foot.target id="a121"></foot.target>Avel-</s></p>

<p id="id2790311" type="main"><s id="id2790314">CENTAURO, ſcolpita in marmo da Gio­<lb></lb>
vanni Bologna, che rappreſenta Ercole in <lb></lb>
atto di uccidere Neſſo Centauro.</s><s id="id2790326"> Bella ſen­<lb></lb>
za dubbio, e molto lodata dagl&#039;intendenti <lb></lb>
è queſta Statua, cavata da un ſol pezzo; <lb></lb>
e chi contempla l&#039;eſpreſſione della forza, <lb></lb>
che fanno amendue queſte figure, Ercole <lb></lb>
per abbattere, e ſuperare il Centauro, e <lb></lb>
quello per fuggirli di ſotto; come altresì, <lb></lb>
chi oſſerva le diſſicultà ſuperate da quell&#039;<lb></lb>
Artefice, nel condurre a fine un lavoro sì <lb></lb>
grande, con quella perfezione, che vi ſi <lb></lb>
vede, ingenuamente confeſſa, eſſer queſta <lb></lb>
non ſolo una delle Opere migliori di que­<lb></lb>
ſto raro Maeſtro; ma eziandio di quanti <lb></lb>
<arrow.to.target n="a122"></arrow.to.target>

<pb pagenum="122"></pb>
dopo di lui ſon viſſuti ne&#039; noſtri tempi.</s><s id="id2784866"> Da <lb></lb>
queſto luogo paſſeremo a</s></p>

<p id="id2784874" type="foot"><s id="id2784878"><foot.target id="a122"></foot.target>F do-</s></p>

<p id="id2784885" type="main"><s id="id2784889">SANTA MANIA MAGGIORE, dove ſtanno i <lb></lb>
Padri Carmelitani della Congregazione di <lb></lb>
Mantova, e nella quale vi ſono da oſſer­<lb></lb>
vare molte Tavole di pregio.</s><s id="id2768728"> In primo luo­<lb></lb>
go è da ſtimarſi grandemente la Tavola di <lb></lb>
mano del Cigoli, dov&#039;è dipinto Sant&#039;Al­<lb></lb>
berto Carmelitano in atto di liberare dal <lb></lb>
naufragio uno, che già pericolava nell&#039;ac­<lb></lb>
qua; ed anco quella del Pugliani, che, <lb></lb>
rappreſenta la Maddalena Penitente in atto <lb></lb>
di comunicarſi.</s><s id="id2768757"> E&#039; anco degna di lode la <lb></lb>
Cappella de&#039; Carneſecchi, la volta della <lb></lb>
quale ſu dipinta da Bernardino Poccetti, e <lb></lb>
le due Statue di marmo furono lavorate <lb></lb>
dal Caccini: ſiccome quella degli Orlandi­<lb></lb>
ni, dov&#039;è la Tavola del Bilivelti, ed al­<lb></lb>
cune Pitture a freſco di mano del Volter­<lb></lb>
rano.</s><s id="id2768787"> Ragguardevoli ancora ſono le due <lb></lb>
Tavole, che appreſſo ſeguono, quella di <lb></lb>
Santa Maria Maddalena de&#039; Pazzi di mano <lb></lb>
d&#039;Onorio Marinari, e l&#039;altra di San Fran­<lb></lb>
ceſco dipinta da Matteo Roſſelli.</s><s id="id2768806"> Una ſin­<lb></lb>
golar memoria era già in queſta Chieſa, <lb></lb>
oggi perita, cioè il Monumento ſtato fatto <lb></lb>
a Salvino di Armato degli Armati nel 1317. <lb></lb>
collo ſpecifico titolo d&#039;Inventore degli Oc­<lb></lb>
chiali.</s><s id="id409799"> Nel Chioſtro del Convento ſi vede <lb></lb>
in un canto una delle quattro Colonne che <lb></lb>
reggevano il Sepolcro di Ser Brunetto La­<lb></lb>
tini Maeſtro di Dante, la quale ha l&#039;Ilcri­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a123"></arrow.to.target>

<pb pagenum="123"></pb>
zione, che lo dimoſtra chiaramente.</s><s id="id409828"> Preſ­<lb></lb>
ſo queſta Chieſa vi è il</s></p>

<p id="id409836" type="foot"><s id="id409840"><foot.target id="a123"></foot.target>zio-</s></p>

<p id="id409848" type="main"><s id="id409851">PALAZZO,già de&#039; Gondi, paſſato dipoi ne&#039; <lb></lb>
Corſini Orlandini, ed oggi nella Famiglia <lb></lb>
del Beccuto Orlandini, ſtato modernamen­<lb></lb>
te accreſciuto, e ridotto alla forma, che di <lb></lb>
preſente ſi vede.</s><s id="id409872"> Per di dentro è così no­<lb></lb>
bilmente adornato, e di comode abitazio­<lb></lb>
ni arricchito, che può con ragione ugua­<lb></lb>
gliarſi a&#039; più ſplendidi Palazzi di queſta <lb></lb>
Città.</s><s id="id2783846"> La Sala non ſolo nella volta, ma <lb></lb>
anco nelle pareti è dipinta per mano di <lb></lb>
Pietro Dandini.</s><s id="id2783857"> Il Gherardini, il Gabbiani, <lb></lb>
ed altri Profeſſori più accreditati hanno di­<lb></lb>
pinto l&#039;altre ſtanze contigue, che adornate <lb></lb>
di ſtucchi, e di prezioſi arredi, rieſcono va­<lb></lb>
ghe oltremodo.</s><s id="id2783876"> Sulla Piazza di eſſa Chieſa <lb></lb>
di Santa Maria Maggiore è ſituato il</s></p>

<p id="id2783885" type="main"><s id="id2783889">PALAZZO Strozzi, oggi de&#039; Martini, e non <lb></lb>
lontano da queſto è quello de&#039; Marcheſi <lb></lb>
Malaſpina modernamente abbellito con buon <lb></lb>
diſegno.</s><s id="id2783903"> Proſſima è la Fabbrica del nuovo</s></p>

<p id="id2783908" type="main"><s id="id2783912">SEMINARIO FIORENTINO, promoſſa, ed in­<lb></lb>
camminata con buon guſto di Architettura <lb></lb>
dalla pia memoria del fu Monſignor Tom­<lb></lb>
maſo Buonaventura de&#039; Conti della Ghe­<lb></lb>
rardeſea, Arciveſcovo di Firenze, e condot­<lb></lb>
ta a buon ſegno, dopo la ſua morte, con <lb></lb>
aggiunta di comodi appartamenti per i Pre­<lb></lb>
cettori, e per gli Studenti Cherici, che vi <lb></lb>
<arrow.to.target n="a124"></arrow.to.target>

<pb pagenum="124"></pb>
ſi allevano.</s><s id="id2763866"> All&#039;ingreſſo della ſeconda Por­<lb></lb>
ta è degno di eſſer veduto un belliſſimo Cro­<lb></lb>
cifiſſo di Bronzo di Gianbologna, laſciato <lb></lb>
al Seminario in legato dal fu Agoſtino Cer­<lb></lb>
retani, Canonico della Metropolitana, in <lb></lb>
memoria del Canto e delle Caſe de&#039; Cerre­<lb></lb>
tani, che furono quivi, e rimaſero ſerrate <lb></lb>
nella nuova Fabbrica di queſto Seminario, </s><lb></lb>
<s id="id2763869">E quì faremo fine alla ſeconda Giornata <lb></lb>
per poter nella ſeguente ultimare l&#039;inco­<lb></lb>
minciato paſſeggio, ed oſſervare le altre <lb></lb>
coſe, che ci reſtano da vedere.</s></p>

<p id="id2763938" type="foot"><s id="id2763942"><foot.target id="a124"></foot.target>F 2 ſi al-</s></p>

<figure id="id2763918"></figure> <lb></lb>

<p id="id2787363" type="foot"><s id="id2787366">TER-</s></p>

</chap>

<chap>

<pb pagenum="125"></pb>

<figure id="id2763932"></figure> <lb></lb>

<p id="id2787375" type="head"><s id="id2787379">TERZA <lb></lb>
GIORNATA.</s></p>

<p id="id2787385" type="main"><s id="id2787389">LA Città di Firenze, laſciato da <lb></lb>
parte quel che fu ne&#039; tempi del­<lb></lb>
la Gentilità, ebbe dipoi così <lb></lb>
piccol recinto d&#039;abitazioni, che <lb></lb>
il primo cerchio, così chiama­<lb></lb>
to dagli Scrittori, fu ſolamente riſtretto ad <lb></lb>
alquante contrade preſſo a Mercato vecchio: <lb></lb>
ma creſcendo gli abitatori in gran nume­<lb></lb>
ro, e non potendo capire in un luogo co­<lb></lb>
tanto anguſto, fu coſtretta a dilatare i con­<lb></lb>
fini, i quali in più volte accreſciuti, giun­<lb></lb>
ſero finalmente a quel ſegno, che a&#039; no­<lb></lb>
ſtri giorni ſi vede.</s><s id="id2787441"> In uno di queſti accre­<lb></lb>
ſcimenti della Città è fama appreſſo gli <lb></lb>
Scrittori antichi, e moderni, eſſerſi dato <lb></lb>
principio a fabbricare in quella parte, che <lb></lb>
riman di là d&#039;Arno verſo Mezzogiorno, <lb></lb>
alla quale dipoi furono aggiunti tutti i Sob­<lb></lb>
borghi già fuori della Città, ed ora in eſſa <lb></lb>
compreſi.</s><s id="id2786244"> E perchè foſſe comodo il paſſag­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a126"></arrow.to.target>

<pb pagenum="126"></pb>
gio dall&#039;una parte all&#039;altra, furono in va­<lb></lb>
rj tempi fabbricati quattro Ponti, i quali <lb></lb>
dipoi caduti nella rovinoſa inondazione, che <lb></lb>
feguì l&#039;anno 1333. furono fatti reſtaurare <lb></lb>
coll&#039;induſtria, e modello di Taddeo Gaddi, <lb></lb>
e in altri tempi rinnovati, come diremo a <lb></lb>
ſuo luogo.</s><s id="id2786284"> Di queſta parte adunque, che <lb></lb>
rimane di là d&#039;Arno, ragioneremo nella <lb></lb>
preſente Giornata, con quella ſteſſa brevi­<lb></lb>
tà, colla quale abbiamo finora proceduto <lb></lb>
nelle paſſate.</s><s id="id2786304"> Pertanto partendoci dall&#039;Al­<lb></lb>
bergo, c&#039;invieremo verſo il Ponte Vecchio, <lb></lb>
e oſſerveremo la Loggia di</s></p>

<p id="id2786317" type="foot"><s id="id2786321"><foot.target id="a126"></foot.target>F 3 gio</s></p>

<p id="id2786328" type="main"><s id="id2786332">MERCATO NUOVO,fatta fabbricare dal Gran­<lb></lb>
duca Coſimo I. fin dall&#039;anno 1548. col di­<lb></lb>
ſegno di Bernardo Taſſo Architetto.</s><s id="id411417"> Il prin­<lb></lb>
cipale intento di queſto magnanimo Princi­<lb></lb>
pe fu di provvedere al comodo de&#039; Mercan­<lb></lb>
ti Fiorentini, acciò nelle ore proporziona­<lb></lb>
te, ridotti in queſto luogo poteſſero più fa­<lb></lb>
cilmente i loro negozj concludere.</s><s id="id411440"> Sopra <lb></lb>
alle ſcalee di queſta Loggia vi è un Cigna­<lb></lb>
le di bronzo, che getta acqua per bocca, <lb></lb>
fatto da Pietro Tacca, ſul modello di quel <lb></lb>
di marmo, che ſi conſerva in Galleria, o­<lb></lb>
pera molto ſtimata da&#039; Profeſſori.</s><s id="id411462"> E ſopra <lb></lb>
a queſto magnifico Loggiato evvi l&#039;Archi­<lb></lb>
vio delle copie autentiche, o piuttoſto pri­<lb></lb>
mi Originali di tutti i Contratti, che ſi ro­<lb></lb>
gano nello Stato, come ſi è detto in altro <lb></lb>
luogo.</s><s id="id411485"> Camminando più oltre, ſi trovano <lb></lb>
molte Botteghe d&#039;Arte di ſeta, che fu ſem­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a127"></arrow.to.target>

<pb pagenum="127"></pb>
pre eſercitata in Firenze con ſomma lode, <lb></lb>
e perfezione; onde da eſſa ſi ſogliono prov­<lb></lb>
vedere molte Città d&#039;Europa, e una gran <lb></lb>
parte dell&#039;Aſia.</s><s id="id411512"> Dopo queſte ſi trova la <lb></lb>
Chieſa, e Convento di</s></p>

<p id="id411520" type="foot"><s id="id411524"><foot.target id="a127"></foot.target>pre</s></p>

<p id="id411531" type="main"><s id="id411535">SANTO STEEANO, dove abitano Religioſi <lb></lb>
Agoſtiniani della Congregazione di Lecce­<lb></lb>
to, quale circa l&#039;anno 1640. fu con gran­<lb></lb>
diſſima ſpeſa reſtaurato dai Marcheſi Barto­<lb></lb>
lommei, che ne godono il Padronato.</s><s id="id411555"> Nel­<lb></lb>
la Facciata vedonſi le veſtigia della prima <lb></lb>
opera a freſco di Giovanni da San Giovan­<lb></lb>
ni.</s><s id="id411569"> Entrati in Chieſa trovanſi molte Ta­<lb></lb>
vole, e Pitture di pregio, fra le quali è <lb></lb>
da annoverarſi quella di Santi di Tito all&#039;<lb></lb>
Altare della Madonna della Cintola, ove ef­<lb></lb>
figiò Maria Vergine, Sant&#039;Agoſtino, ed al­<lb></lb>
tri Santi di queſt&#039;Ordine.</s><s id="id2747415"> Siccome deve <lb></lb>
farſi menzione del bel Paliotto all&#039;Altar <lb></lb>
maggiore di bronzo Corintio, dove in baſ­<lb></lb>
ſo rilievo fece Pietro Tacca il Martirio di <lb></lb>
Santo Stefano Protomartire.</s><s id="id2747433"> Da queſto luo­<lb></lb>
go ſi paſſa al</s></p>

<p id="id2747441" type="main"><s id="id2747444">PONTE VECCHIO, rifabbricato nel 1345. <lb></lb>
come ſi legge nel Cartello affiſſo alla Log­<lb></lb>
gia di eſſo a Ponente, nel muro che guar­<lb></lb>
da Mezzogiorno, cioè:</s></p>

<p id="id2747459" type="main"><s id="id2747463"><emph type="italics"><emph type="quote">Nel trentatre dopo il millcteccento <lb></lb>
Il Pente cadde per dilnvio d&#039;acque<lb></lb>
Poi dodici anni come al Comun piacque <lb></lb>
Rifatto fu con queſto adornamento.</emph></emph></s></p>

<p id="id2747490" type="foot"><s id="id411581">F 4 Ap-</s></p>

<pb pagenum="128"></pb>
<p id="id411589" type="main"><s id="id411592">
Appiè di eſſo Ponte vi è una</s></p>

<p id="id411600" type="main"><s id="id411604">STATUA di marmo, di maniera Greca <lb></lb>
aſſai bella, chiamata Aleſſandro Magno, o <lb></lb>
come alcuni vogliono, un Aiace grondan­<lb></lb>
te di ſangue, e morto per le ferite dateſi <lb></lb>
di ſua mano.</s><s id="id411623"> Da man ſiniſtra ſi trova la <lb></lb>
Via de&#039; Bardi, in cui tra gli altri è il</s></p>

<p id="id411632" type="main"><s id="id411636">PALAZZO del Marcheſe Tempi nobilmen­<lb></lb>
te adornato, ampliato, ed abbellito dentro <lb></lb>
con ottimo guſto; in faccia al quale vede­<lb></lb>
ſi la Chieſa di</s></p>

<p id="id2772933" type="main"><s id="id2772936">SANTA MARIA SOPR&#039;ARNO, nella quale è <lb></lb>
una bella Tavola dell&#039;Empoli, rappreſen­<lb></lb>
tante un miracolo di Maria Vergine; ed <lb></lb>
avanzando più oltre, ſi giugne al</s></p>

<p id="id2772953" type="main"><s id="id2772957">PALAZZO del fu Senatore Conte Ferrante <lb></lb>
Capponi, fatto edificare dal famoſo Nicco­<lb></lb>
lò da Uzano, col diſegno di Lorenzo di <lb></lb>
Bicci, entro del quale ſi vede il buſto di <lb></lb>
eſſo Niccolò, opera inſigne di Donatello <lb></lb>
con iſcrizione adeguata a così potente Con­<lb></lb>
cittadino; ſiccome appiè della Scala un Leo­<lb></lb>
ne di porfido, che è creduto opera ſingo­<lb></lb>
lare degli antichi Etruſchi; e dipoi ſi paſ­<lb></lb>
ſa alle</s></p>

<p id="id2772998" type="main"><s id="id2773002">ABITAZIONI de&#039; Canigiani, e quindi a ma­<lb></lb>
no deſtra alle </s></p>

<p id="id409707" type="foot"><s id="id409710">ABI-</s></p>

<pb pagenum="129"></pb>
<p id="id2773006" type="main"><s id="id2773009">ABITAZIONI de&#039; Mozzi.</s><s id="id2773022"> Queſte eſſendo <lb></lb>
ſtate alzate nell&#039;antico a foggia di Palaz­<lb></lb>
zo, o ſia di Torre con merli, moſtrano <lb></lb>
quella magnificenza, che fu capace di dar <lb></lb>
ricetto nel 1273. al Pontefice Gregorio X. <lb></lb>
e dipoi nel 1279. al Cardinale Latino Orſi­<lb></lb>
ni, Legato del Papa, a fermar la Pace tra <lb></lb>
i Guelfi, e i Ghibellini.</s><s id="id409690"> Quindi proſeguen­<lb></lb>
do il cammino per lo Fondaccio di San Nic­<lb></lb>
colò, ſi vede ripieno anch&#039;eſſo di Caſe aſ­<lb></lb>
ſai comode, e ſignorili; tralle quali è il</s></p>

<p id="id409718" type="main"><s id="id409722">PALAZZO de&#039; Gianni, fabbricato all&#039;anti­<lb></lb>
ca, ma per entro rimodernato aſſai bene, <lb></lb>
internandoſi con un delizioſo Giardino, e,<lb></lb>
con bella grotta ſulla collina detta Monte­<lb></lb>
cucco, che va fino alle mura della Città. </s><lb></lb>
<s id="id409727">Si paſſa poi dal</s></p>

<p id="id409747" type="main"><s id="id409751">PALAZZO de&#039; Marcheſi Vitelli, alla</s></p>

<p id="id409756" type="main"><s id="id409760">CHIESA PRIORALE DI SAN NICCOLO&#039;, det­<lb></lb>
to d&#039;Oltrarno, nella cui facciata è collo­<lb></lb>
cata una Cartella di pietra, con inſcrizione <lb></lb>
inciſa, degna di oſſervazione, contenendo <lb></lb>
la memoria della deplorabile inondazione, <lb></lb>
che fece l&#039;acqua d&#039;Arno per le Campagne <lb></lb>
adiacenti, e nella Città nell&#039;anno 1557. ne&#039; <lb></lb>
ſeguenti verſi Latini:</s></p>

<p id="id2809818" type="main"><s id="id2809821"><foreign lang="la"><emph type="italics">Fluctibus undivagis, Pelago, ſimiliſque procellis, <lb></lb>
Huc tumidis præceps irruit Arnus aquis,<lb></lb>
Proſiravitque ſuæ, ſpumanti gurgite, Floræ <lb></lb>
Oppida, agros, fontes, mœnia, Templa, viros.</emph></foreign></s></p>

<p id="id2809850" type="foot"><s id="id2809854">F 5 In</s></p>

<pb pagenum="130"></pb>
<p id="id2809862" type="main"><s id="id2809865">
In queſta Chieſa trovanſi alcune Tavole di <lb></lb>
merito, tra le quali l&#039;Abramo di Aleſſan­<lb></lb>
dro Allori, la Preſentazione al Tempio di <lb></lb>
Batiſta Naldini, la venuta dello Spirito San­<lb></lb>
to di Jacopo del Meglio, e del Poppi lo Spo­<lb></lb>
ſalizio di Maria Vergine.</s><s id="id2809892"> Preſſo ad eſſa è il</s></p>

<p id="id2809897" type="main"><s id="id2809901">PALAZZO de&#039; Serriſtori molto magnifico: <lb></lb>
di dove tornando indietro per i Renai, ſi <lb></lb>
vede in faccia il maeſtoſo</s></p>

<p id="id2768285" type="main"><s id="id2768289">PALAZZO de&#039; Baroni del Nero, alzato in <lb></lb>
parte col diſegno di Tommaſo del Nero; e <lb></lb>
accanto ad eſſo il</s></p>

<p id="id2768301" type="main"><s id="id2768305">PONTE detto ALLE GRAZIE, per una Cap­<lb></lb>
pella di grandiſſima devozione, che ha il ti­<lb></lb>
tolo di Santa Maria delle Grazie di padro­<lb></lb>
nato dei Signori Alberti, de&#039; quali è il Pa­<lb></lb>
lazzo oppoſto, di freſco rifatto, e amplia­<lb></lb>
to ſommamente.</s><s id="id2768329"> Chiamaſi anche il Ponte <lb></lb>
a Rubaconte, dal nome di Meſſer Ruba­<lb></lb>
conte da Mandella Podeſtà di Firenze <lb></lb>
che diè mano a farlo edificare.</s><s id="id2768345"> Si può an­<lb></lb>
che oſſervare ſulla Piazza de&#039; Mozzi la</s></p>

<p id="id2768353" type="main"><s id="id2768357">CHIESA, e Caſa de&#039; Padri Miniſtri degli <lb></lb>
Infermi di San Gregorio; e in faccia ad eſ­<lb></lb>
ſa Caſa l&#039;</s></p>

<p id="id2768370" type="main"><s id="id2768373">ABITAZIONE degli Scarlatti, che è Archi­<lb></lb>
tettura di Alfonſo Parigi.</s><s id="id2790461"> Tornando noi ver­<lb></lb>
ſo il Ponte Vecchio, troveremo a man ſini­<lb></lb>
ſtra la Chieſa di </s></p>

<p id="id2768197" type="foot"><s id="id2768200">SAN-</s></p>

<pb pagenum="131"></pb>
<p id="id2790464" type="main"><s id="id2790469">SANTA FELICITA; ſulla di cui Piazza eſi <lb></lb>
ſte una Colonna di granito, ſopra la quale <lb></lb>
vi è la Statua di San Pietro Martire, eretta <lb></lb>
quivi ad onor ſuo dall&#039;antica famiglia de&#039; <lb></lb>
Roſſi nel Secolo XIII. per aver eſſo in Fi­<lb></lb>
renze colla ſua predicazione, ed eſempio <lb></lb>
fatto gran frutto, ed anco in ſegno delle <lb></lb>
vittorie avuteſi da&#039; Cattolici contro gli Ere­<lb></lb>
tici Manichei, propriamente padri degli Al­<lb></lb>
bigenſi.</s><s id="id2790523"> La detta Statua del Santo Martire <lb></lb>
è ſtata non a molto rifatta in luogo dell&#039;<lb></lb>
antica, che vi era, quaſi disfatta dal tem­<lb></lb>
po; ed è di mano di Antonio Montauti. </s><lb></lb>
<s id="id2790526">Entrando in Chieſa, troveremo alcune Ta­<lb></lb>
vole dipinte da eccellenti Maeſtri, di alcu­<lb></lb>
ne delle quali daremo brevemente notizia. </s><lb></lb>
<s id="id2790529">La prima, che è in molta ſtima, è la Ta­<lb></lb>
vola della Cappella de&#039; Capponi di mano <lb></lb>
di Jacopo da Pontorme, che molto vi di­<lb></lb>
pinſe, ed evvi un Ritratto ſomigliantiſſimo <lb></lb>
di San Carlo Borromeo d&#039;eccellente pen­<lb></lb>
nello, collocato in un ornamento di pie­<lb></lb>
tre di gran pregio, fatto col diſegno del <lb></lb>
famoſo Vignola; ſiccome altresì la Tavola <lb></lb>
di Bernardino Poccetti nella Cappella de&#039; Ca­<lb></lb>
nigiani.</s><s id="id2793221"> E&#039; anco mirabile un Ritratto d&#039;A­<lb></lb>
leſſandro Barbadori nella Cappella già de&#039; <lb></lb>
Barbadori, ora del Principe di Paleſtrina, <lb></lb>
di moſaico, con ammirabile eccellenza con­<lb></lb>
dotto, nè ſi dubita, che ſia opera del fa­<lb></lb>
moſo Marcello Provenzale.</s><s id="id2793245"> Appreſſo ſegue <lb></lb>
la Cappella de&#039; Cioli, dove di mano del <lb></lb>
Volterrano è dipinta l&#039;Aſſunzione di Maria <lb></lb>
<arrow.to.target n="a130"></arrow.to.target>

<pb pagenum="132"></pb>
Vergine con le Sante Caterina da Siena, e <lb></lb>
Margherita da Cortona.</s><s id="id2793272"> Dipoi quella de&#039; <lb></lb>
Guicciardini, ove ſi vede una belliſſima Ta­<lb></lb>
vola di mano di Simone Pignoni, che rap­<lb></lb>
preſenta un San Luigi Re di Francia, che <lb></lb>
ſerve a menſa alcuni Poveri da eſſo convi­<lb></lb>
tati.</s><s id="id2793295"> Nel Coro vi ſono tre Tavole di Pa­<lb></lb>
dronato pure de&#039; <expan abbr="Signori">Sigg.</expan> Guicciardini, quali <lb></lb>
ſono pure degli appreſſo autori, cioè: la <lb></lb>
Crocifiſſione del Carletti, la Reſurrezione <lb></lb>
del Tempeſta, e la Natività di Gherardo <lb></lb>
Vanhonhout Fiammingo, autore ſtato fino <lb></lb>
al preſente occulto.</s><s id="id2768180"> Dietro a queſta Chie­<lb></lb>
ſa ſopra la Coſta a San Giorgio, reſtano <lb></lb>
due Conventi, e Chieſe di Monache; una <lb></lb>
di eſſe intitolata</s></p>

<p id="id2768208" type="foot"><s id="id2768212"><foot.target id="a130"></foot.target>F 6 Ver-</s></p>

<p id="id2768220" type="main"><s id="id2768223">SAN GIROLAMO, ove vedonſi due antiche <lb></lb>
Tavole, una delle quali rappreſentante San <lb></lb>
Girolamo, e l&#039;altra l&#039;Annunziazione, am­<lb></lb>
bedue di Ridolfo del Ghirlandaio, ſiccome <lb></lb>
di eſſo ſono i Tondi ſopra le medeſime; <lb></lb>
l&#039;altra lo</s></p>

<p id="id2768248" type="main"><s id="id2768252">SPIRITO SANTO, che è molto adorna di <lb></lb>
ſtucchi dorati.</s><s id="id2768259"> Vedeſi all&#039;Altar maggiore <lb></lb>
la bella Tavola di mano di Anton Domeni­<lb></lb>
co Gabbiani, e la Tavola di San Giovan <lb></lb>
Gualberto Opera del Paſſignano, come al­<lb></lb>
tresì la</s></p>

<p id="id2787900" type="main"><s id="id2787904">CHIESA de&#039; Padri Agoſtiniani Scalzi mol­<lb></lb>
to linda, fatta fabbricare dalla <expan abbr="gloriosa memoria">gl. mem.</expan> di <lb></lb>
Madama Criſtina di Lorena, moglie del <lb></lb>
<arrow.to.target n="a131"></arrow.to.target>

<pb pagenum="133"></pb>
Granduca Ferdinando I., e Principeſſa di <lb></lb>
gran prudenza, bontà, e vita eſemplare. </s><lb></lb>
<s id="id2787909">Di quì dato uno ſguardo alla delizioſa ve­<lb></lb>
duta della ſottopoſta Città, e delle adiacen­<lb></lb>
ti Colline, proſeguendo il viaggio per la <lb></lb>
via de&#039; Guicciardini, vedaſi il</s></p>

<p id="id2787952" type="foot"><s id="id2787955"><foot.target id="a131"></foot.target>Gran-</s></p>

<p id="id2787963" type="main"><s id="id2787967">PALAZZO de&#039; Franceſchi, al preſente del <lb></lb>
Conte Lorenzi, con diſegno di Anton Fer­<lb></lb>
ri, ed il</s></p>

<p id="id2787979" type="main"><s id="id2787983">PALAZZO de&#039; Guicciardini, che include l&#039;<lb></lb>
antica Abitazione, dove nacque San Filip­<lb></lb>
po Benizi, del che è la memoria nella <lb></lb>
facciata, e ſi giunge al</s></p>

<p id="id2787999" type="main"><s id="id2809225">PALAZZO de&#039; Pitti, che è uno de&#039; più fa­<lb></lb>
moſi Edifizj, che ſi veggano in tutta l&#039;<lb></lb>
Italia, e fuori, come affermano molti eru­<lb></lb>
diti Scrittori, e maſſimamente Filippo Bal­<lb></lb>
dinucci nella deſcrizione del nuovo model­<lb></lb>
lo, e diſegno, che già fece di queſto Pa­<lb></lb>
lazzo il virtuoſiſſimo Paolo Falconieri.</s><s id="id2809255"> Que­<lb></lb>
ſto sì maeſtoſo Edifizio venne incomincia­<lb></lb>
to col diſegno di Filippo di Ser Brunelleſco <lb></lb>
a ſpeſe di Luca Pitti Gentiluomo Fioren­<lb></lb>
tino, e però è ſtato detto fino al dì d&#039;og­<lb></lb>
gi de&#039; Pitti; quantunque fino al tempo del <lb></lb>
Granduca Coſimo I., e di Leonora di To­<lb></lb>
ledo ſua moglie, che lo comprò, diveniſſe <lb></lb>
abitazione de&#039; Granduchi Regnanti.</s><s id="id2809290"> Di que­<lb></lb>
ſto Edifizio adunque dovendo noi ragiona­<lb></lb>
re, difficilmente potremo in un breve ri­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a132"></arrow.to.target>

<pb pagenum="134"></pb>
ſtretto tutte le ſue parti deſcrivere, e ſpe­<lb></lb>
cialmente le Statue, e le Pitture inſigni, <lb></lb>
che nobilmente l&#039;adornano, e l&#039;altre co­<lb></lb>
ſe di pregio, che vi ſi trovano, e lo ren­<lb></lb>
dono mirabile, e ſingolare.</s><s id="id2809332"> Primieramen­<lb></lb>
te la Facciata di queſto Palazzo lunga brac­<lb></lb>
cia 250. circa, ed alta a proporzione, e <lb></lb>
tutta incroſtata di bozze di pietre forti, d&#039;<lb></lb>
ordine ruſtico; ma così ben diviſato, che <lb></lb>
vi riſplende una maeſtoſa bellezza.</s><s id="id2797548"> E&#039; ſtato <lb></lb>
nell&#039;anno 1765. accreſciuto dalla parte di <lb></lb>
Ponente di nuovi appartamenti, e comodi <lb></lb>
neceſſari per la venuta del Reale Sovrano <lb></lb>
Pietro Leopoldo, ed aggiuntovi ſulla ſcor­<lb></lb>
ta della medeſima Architettura una loggia <lb></lb>
ove vi ſi trattengono i Soldati della Guar­<lb></lb>
dia.</s><s id="id2797578"> In tale congiuntura è ſtata appianata, <lb></lb>
e reſa più agevole la ſalita della Piazza, e <lb></lb>
dal principio di quella oſſervaſi rutto il <lb></lb>
Palazzo, qual fa leggiadra comparſa.</s><s id="id2797595"> Più <lb></lb>
vaga però rieſce in viſta la Loggia, ed <lb></lb>
il Cortile, fatto col diſegno dell&#039;Am­<lb></lb>
mannato, perchè, mutato l&#039;ordine del­<lb></lb>
la prima Architettura, con tale avvedu­<lb></lb>
tezza che non diſconviene all&#039;opera già co­<lb></lb>
minciata, ſi vede il primo Appartamento <lb></lb>
di forma Dorica, il ſecondo d&#039;ordine Jo­<lb></lb>
nico, ed il terzo di Corinto, tutti e tre <lb></lb>
adornati di varie Colonne, di belliſſimi Fre­<lb></lb>
gi, e d&#039;un richiſſimo Cornicione.</s><s id="id2786045"> In fac­<lb></lb>
cia poi del Cortile, v&#039;è una grotta, den­<lb></lb>
tro la quale ſi trova una Peſchiera di for­<lb></lb>
ma ovata, con varj zampilli d&#039;acque, le <lb></lb>
<arrow.to.target n="a133"></arrow.to.target>

<pb pagenum="135"></pb>
quali pare, che ſcaturiſcano dalla terra, al <lb></lb>
cenno di Mosè, ivi rapprereſentato in una <lb></lb>
grande Statua di porfido.</s><s id="id2786081"> Adornano anco­<lb></lb>
ra la Facciata due altre Pile con ſue Fon­<lb></lb>
tane vagamente intagliate: come altresì due <lb></lb>
grandi Statue di marmo, che una rappre­<lb></lb>
ſenta Paſquino, che ſoſtiene Aleſſandro, l&#039;<lb></lb>
altra Ercole, che ha ſuperato Anteo, a­<lb></lb>
mendue di maniera Greca molto ſtimate. </s><lb></lb>
<s id="id2786085">Appariſce al pari del primo piano di queſto <lb></lb>
Regio Palazzo un gran Vivajo, nel quale <lb></lb>
ſcherzano alcuni Putti di marmo ſopra <lb></lb>
Cigni, e nel mezzo di eſſo s&#039;alza una <lb></lb>
gran tazza di pozzolana, nella quale ver­<lb></lb>
ſano in gran copia le acque da varie <lb></lb>
bande: perlochè grande è il diletto, che <lb></lb>
di ſubito arreca queſta Fontana a chi en­<lb></lb>
tra nel mentovato Cortile.</s><s id="id2786144"> Paſſando poſcia <lb></lb>
ne&#039; Reali Appartamenti, ſono le ſtanze dell&#039;<lb></lb>
Appartamento Granducale, e moltiſſime, <lb></lb>
altre tutte dipinte, e adorne di ſtucchi di <lb></lb>
mano de&#039; più rari Maeſtri, fra&#039; quali prin­<lb></lb>
cipalmente s&#039;annoverano Pietro Berettini <lb></lb>
da Cortona, Ciro Ferri, <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> Gio­<lb></lb>
vanni, il Volterrano, Bernardino Poccetti, <lb></lb>
Giordano, il Gabbiani, ed altri.</s><s id="id2797987"> Non ſtarò <lb></lb>
quì a deſcrivere ad una ad una tutte le <lb></lb>
ſtanze, e l&#039;infinite coſe di pregio, che vi <lb></lb>
ſi trovano per non diſcoſtarmi dalla riſtret­<lb></lb>
tezza prefiſſami, e baſterà ſolo accennare, <lb></lb>
che i più ricchi, e prezioſi addobbi, le più <lb></lb>
ſtimabili Pitture, che in qualunque gran <lb></lb>
Regia ſi poſſono deſiderate, quivi ſi tro­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a134"></arrow.to.target>

<pb pagenum="136"></pb>
vano in grandiſſima copia, come l&#039;iſteſſo <lb></lb>
Foreſtiero potrà ocularmente conoſcere, <lb></lb>
aggiungendo ſplendore, ed ornamento le <lb></lb>
rimodernazioni fattevi con ottimo guſto a&#039; <lb></lb>
principali Quartieri, ed Abitazioni in oc­<lb></lb>
caſione della venuta del noſtro Auguſtiſſimo <lb></lb>
Sovrano Pietro Leopoldo.</s><s id="id2798058"> Ne deveſi tace­<lb></lb>
re la numeroſa Libreria, che in queſto Pa­<lb></lb>
lazzo ſi conſerva, dove non ſolo i Libri <lb></lb>
più ſcelti, ma eziandio i manoſcritti più ſin­<lb></lb>
golari abbondano, fra&#039; quali vi è una rara <lb></lb>
moltiplicità di Codici Orientali, che ha dato <lb></lb>
motivo ad un&#039;Opera inſigne ſtampata di <lb></lb>
freſco, la quale ne fa un eſatto, e molto <lb></lb>
erudito Indice.</s><s id="id2789246"> Dal Palazzo faremo paſ­<lb></lb>
ſaggio al contiguo</s></p>

<p id="id2789254" type="foot"><s id="id2789257"><foot.target id="a132"></foot.target>ſtret-</s></p>

<p id="id2789265" type="foot"><s id="id2789269"><foot.target id="a133"></foot.target>qua-</s></p>

<p id="id2789277" type="foot"><s id="id2789280"><foot.target id="a134"></foot.target>vano</s></p>

<p id="id2789288" type="main"><s id="id2789292">GIARDINO DI BOBOLI, il più vago, e de­<lb></lb>
lizioſo di quanti ſiano in queſta noſtra Cit­<lb></lb>
tà, avvegnachè la magnificenza coll&#039;ame­<lb></lb>
nità, e l&#039;abbondanza coll&#039;induſtria nobil­<lb></lb>
mente in queſto luogo gareggiano.</s><s id="id2789313"> La ſua <lb></lb>
circonferenza fino alle mura della Città per <lb></lb>
lunghiſſimo tratto ſi ſtende, nella quale il <lb></lb>
colle, e il piano, il domeſtico, ed il ſal­<lb></lb>
vatico ſcherzano gentilmente.</s><s id="id2789333"> Egli è divi­<lb></lb>
ſato, come ſi vede, in boſchetti, in pra­<lb></lb>
ti, in lunghi viali, e fontane,</s><s id="id2789336"> Lo adorna­<lb></lb>
no moltiſſime Statue, ed è ripieno di al­<lb></lb>
beri, di fiori d&#039;ogni ſorta, e d&#039;infinite, <lb></lb>
piante d&#039;agrumi.</s><s id="id2789356"> Vedeſi dunque in primo <lb></lb>
luogo un Teatro, che riſponde di faccia <lb></lb>
al Palazzo, circondato da mura in forma <lb></lb>
<arrow.to.target n="a135"></arrow.to.target>

<pb pagenum="137"></pb>
di mezzo ovato, nel quale, per i paſſati <lb></lb>
tempi, belliſſimi ſpettacoli, e feſte magni­<lb></lb>
fiche ſono ſtate rappreſentate con grande <lb></lb>
applauſo.</s><s id="id2790100"> Intorno a queſto Teatro reſta una <lb></lb>
gran parte del ſelvatico, che lo rende più <lb></lb>
maeſtoſo; dopo il quale, per lunghi viali <lb></lb>
tutti coperti di piante, e per un largo, e <lb></lb>
ſpazioſo ſtradone, ſi giunge ad una Fon­<lb></lb>
tana iſolata, di cui nè più vaga, nè più <lb></lb>
dilettevol coſa ſi può vedere.</s><s id="id2790127"> Ella è figu­<lb></lb>
rata per l&#039;Oceano, e perciò ſopra una <lb></lb>
Tazza di Granito, larga dodici braccia per <lb></lb>
ogni verſo, ſi vede una Statua di marmo <lb></lb>
maggiore del naturale, che rappreſenta <lb></lb>
Nettunno, e a piè di eſſo tre altre Statue <lb></lb>
a ſedere, ſignificanti i tre Fiumi Gange, <lb></lb>
Nilo, ed Eufrate, che verſano gran copia <lb></lb>
d&#039;acqua nella Tazza, da cui per ſotterra­<lb></lb>
nei condotti paſſa ad altre fonti, ed in va­<lb></lb>
rj ſcherzi per lo Giardino ſi ſparge, opera <lb></lb>
inſigne condotta a fine dal celebre Giovan­<lb></lb>
ni Bologna.</s><s id="id2790179"> Parimente in un gran vivajo <lb></lb>
ſi vede un altro Nettuno ſcolpito in bron­<lb></lb>
zo, ſopra varj moſtri marini di marmo, <lb></lb>
di mano di Stoldo Lorenzi, da quei, che <lb></lb>
intendono molto lodato.</s><s id="id2787246"> Vi ſi trova anco­<lb></lb>
ra una Grotta, ne&#039; quattro angoli della <lb></lb>
quale, col diſegno ed invenzione del Buon­<lb></lb>
talenti, furono collocate quattro Statue di <lb></lb>
marmo, di mano di Michelagnolo Buo­<lb></lb>
narruoti, ma però ſolamente abbozzate, le <lb></lb>
quali doveano ſervire pel ſepolcro di Papa <lb></lb>
Giulio II. e che dal Nipote di Michelagno­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a136"></arrow.to.target>

<pb pagenum="138"></pb>
lo furono donate al Granduca Franceſco. </s><lb></lb>
<s id="id2787249">Vi ſono inoltre alcune Statue d&#039;altri fa­<lb></lb>
moſi Maeſtri, che rendon più vaga la Grot­<lb></lb>
ta, che adorna di ſpugne lavorate in varie <lb></lb>
forme, nella rozzezza di quei materiali di­<lb></lb>
moſtra una bellezza non ordinaria.</s><s id="id2787310"> Ha la <lb></lb>
volta tutta dipinta di mano di Bernardino <lb></lb>
Poccetti, con sì leggiadre, e bizzarre in­<lb></lb>
venzioni, che in un medeſimo tempo reca <lb></lb>
terrore, e diletto; avvegnachè quell&#039;inge­<lb></lb>
gnoſo Pittore, ajutato in parte da una na­<lb></lb>
turale apertura, che reſta nella volta, finſe <lb></lb>
che la medeſima volta ſembraſſe di rovina­<lb></lb>
re, e che da quelle feſſure uſciſſero varj <lb></lb>
animali, i quali non dipinti, ma veri, e na­<lb></lb>
turali raſſembrano.</s><s id="id2800436"> Del reſto chi voleſſe <lb></lb>
deſcrivere tutte le Statue, che vi ſono ſenza <lb></lb>
numero (molte delle quali furono lavo­<lb></lb>
rate da mano eccellente, come quella di <lb></lb>
Morgante, e Barbino, ritratti al naturale <lb></lb>
da Valerio Cioli ) e l&#039;altre coſe più rag­<lb></lb>
guardevoli, che adornano queſto Giardino, <lb></lb>
non così preſto terminerebbe, ma di gran <lb></lb>
tempo avrebbe biſogno, come appunto ri­<lb></lb>
chiedeſi, a chi deſidera minutamente tutte <lb></lb>
le coſe oſſervare di queſto luogo.</s><s id="id2800480"> Dopo <lb></lb>
avere ammirato il Regio Palazzo, e Giar­<lb></lb>
dino di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> ci porteremo alla Chie­<lb></lb>
ſa di</s></p>

<p id="id2800495" type="foot"><s id="id2800499"><foot.target id="a135"></foot.target>di</s></p>

<p id="id2800506" type="foot"><s id="id2800510"><foot.target id="a136"></foot.target>lo</s></p>

<p id="id2800517" type="main"><s id="id2800521">SAN FELICE IN PIAZZA, oſſervando prima <lb></lb>
la Colonna di marmo miſtio di Seravezza, <lb></lb>
eretta in queſto luogo dal Granduca Cofi­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a137"></arrow.to.target>

<pb pagenum="139"></pb>
mo I. per ricordanza della Vittoria ottenu­<lb></lb>
ta nell&#039;inſigne battaglia di Marciano.</s><s id="id2800551"> In <lb></lb>
Chieſa poi ſi trovano alcune Tavole di rag­<lb></lb>
guardevoli Pittori.</s><s id="id2809631"> Primieramente alla Cap­<lb></lb>
pella Baldocci, la prima a man ſiniſtra, ſi <lb></lb>
vede dipinto quando Criſto libera San Pietro <lb></lb>
dal naufragio, di mano di Salvador Roſa; <lb></lb>
e alla Cappella del Roſario ſi crede di ma­<lb></lb>
no dell&#039;Empoli effigiato San Pier Martire, <lb></lb>
e San Diacinto.</s><s id="id2809657"> Da Giovanni da San Gio­<lb></lb>
vanni con belliſſima maniera fu dipinto San <lb></lb>
Felice Prete, Titolare di queſta Chieſa; e <lb></lb>
all&#039;Altar maggiore di mano di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Gio­<lb></lb>
vanni ſi veggono figurati nella Tavola mol­<lb></lb>
ti Santi.</s><s id="id2809680"> Così nelle Cappelle che ſeguono <lb></lb>
a man deſtra, v&#039;è una Tavola dipinta da <lb></lb>
Ridolfo del Grillandajo, una del Vignali, <lb></lb>
e una di Pier di Coſimo.</s><s id="id2809695"> Uſcendo di queſta <lb></lb>
Chieſa, volgaſi a man ſiniſtra, dove poco <lb></lb>
diſtante ritroveremo una Piazza grande, e <lb></lb>
ſpazioſa; e in faccia di eſſa la Chieſa, e <lb></lb>
il Convento, dove abitano Religioſi Ago­<lb></lb>
ſtiniani, chiamata</s></p>

<p id="id2809720" type="foot"><s id="id2809724"><foot.target id="a137"></foot.target>mo</s></p>

<p id="id2809731" type="main"><s id="id2809735">SANTO SPIRITO, fabbricata col diſegno di <lb></lb>
Filippo di Ser Brunelleſco, quell&#039;inſigne <lb></lb>
Architetto col modello del quale s&#039;ammi­<lb></lb>
rano fatte tante belliſſime Fabbriche in Fi­<lb></lb>
renze, ed altrove.</s><s id="id2804460"> E&#039; l&#039;Architettura di <lb></lb>
queſto gran Tempio d&#039;ordine Corintio, con <lb></lb>
ſomma perfezione condotta, e perciò vaga, <lb></lb>
e maeſtoſa appariſce al pari d&#039;ogni altro <lb></lb>
Edifizio di queſta noſtra Città.</s><s id="id2804480"> La ſua lun­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a138"></arrow.to.target>

<pb pagenum="140"></pb>
ghezza a cenſeſſanta braccia ſi ſtende, e la <lb></lb>
larghezza a cinquantaquattro.</s><s id="id2804500"> Vien diviſo <lb></lb>
in tre Navate, ripartite da belliſſime Colon­<lb></lb>
ne di pietra bigia tutte d&#039;un pezzo, ſopra <lb></lb>
le quali l&#039;Architrave, il Fregio, e il Cor­<lb></lb>
nicione da pertutto nobilmente ricorrono. </s><lb></lb>
<s id="id2804505">Con buona ordinanza diſpoſte le Cappelle <lb></lb>
ſi veggono, e adornate di belliſſime Tavo­<lb></lb>
le, delle quali daremo ſuccinta notizia. </s><lb></lb>
<s id="id2804509">Cominciando a man deſtra vi è una Ma­<lb></lb>
donna di marmo, col Criſto morto in col­<lb></lb>
lo, preſane l&#039;imitazione da quella di Mi­<lb></lb>
chelagnolo Buonarroti, che in oggi è poſta <lb></lb>
in San Pietro di Roma.</s><s id="id2804552"> Più oltre di ma­<lb></lb>
no del Franciabigio fu colorita la Nunziata, <lb></lb>
e alla Cappella che ſegne ſi vede dipinto da <lb></lb>
Giovanni Stradano il Salvadore del Mondo, <lb></lb>
che diſcaccia i Profanatori dal Tempio, o­<lb></lb>
pera invero grandemente lodata.</s><s id="id2804573"> Del Paſſi­<lb></lb>
gnani è il Martirio di Santo Steſano eſpreſ­<lb></lb>
ſo mirabilmente, e di Pier di Coſimo è la <lb></lb>
Tavola della Viſitazione con molti Santi, <lb></lb>
alla Cappella di Neri Capponi; Sandro Bot­<lb></lb>
ticelli dipinſe i tre Arcangioli; e Aurelio <lb></lb>
Lomi l&#039;Adorazione de&#039; Magi.</s><s id="id2780330"> Dopo queſta <lb></lb>
ſi trova una Tavola alla Cappella de&#039; Vet­<lb></lb>
tori, dipinta da Giotto, a cui tanto dee <lb></lb>
la Pittura, che per ſua mano riſorſe.</s><s id="id2780344"> La <lb></lb>
Vergine nella ſeguente Cappella ſu dipinta <lb></lb>
da Ridolfo del Grillandajo, e la Nunziata <lb></lb>
dal mentovato Botticelli.</s><s id="id2780358"> Si vede appreſſo <lb></lb>
la Cappella del Santiſſimo Sagramento, tut­<lb></lb>
ta incroſtata di marmi Carrareſi, lavorati <lb></lb>
<arrow.to.target n="a139"></arrow.to.target>

<pb pagenum="141"></pb>
con bel diſegno, e con varj ornamenti dal <lb></lb>
Sanſovino il vecchio.</s><s id="id2780387"> Alla Cappella degli <lb></lb>
Antinori il Salvatore condotto al Calvario, <lb></lb>
è opera del Grillandajo.</s><s id="id2780397"> Più oltre ſi vede <lb></lb>
nella Cappella de&#039; Cavalcanti, adornata di <lb></lb>
marmi, la Tavola d&#039;Agnolo Bronzino, dov&#039; <lb></lb>
è dipinto quando Criſto in forma d&#039;Orto­<lb></lb>
lano appariſce alla Maddalena: e d&#039;Aleſſan­<lb></lb>
dro Allori ſuo Nipote ſono i Martiri, e l&#039;<lb></lb>
altra Tavola in cui è effigiato il Salvadore, <lb></lb>
quando pronunzia la ſentenza dell&#039;Adulte­<lb></lb>
ra: e finalmente, il Criſto ignudo di mar­<lb></lb>
mo, che tien la Croce, fu copiato da Tad­<lb></lb>
deo Landini, da uno del Buonarroti che <lb></lb>
è nella Chieſa della Minerva di Roma. </s><lb></lb>
<s id="id2780399">Reſta a dire della Cappella maggiore, quan­<lb></lb>
to bella per l&#039;Architettura, altrettanto per <lb></lb>
la materia magnifica, e ricca.</s><s id="id2809945"> E&#039; eſſa ſitua­<lb></lb>
ta in mezzo della Tribuna, da ogni parte <lb></lb>
Iſolata, ed ha la forma d&#039;un piccolo Tem­<lb></lb>
pio, imperciocchè ſopra varie belliſſime Co­<lb></lb>
lonne s&#039;erge una Cupoletta, ſotto la qua­<lb></lb>
le è ſituato l&#039;Altare, lavorato di pietre <lb></lb>
dure, e prezioſe, commeſſe con ſingolare <lb></lb>
artifizio, come altresì il Ciborio dell&#039;iſteſſo <lb></lb>
lavoro.</s><s id="id2809980"> Reſta dietro all&#039;Altare il Coro di <lb></lb>
marmi Carrareſi, e ornato di varie Statue <lb></lb>
di marmo ſcolpite da Giovanni Caccini, che <lb></lb>
diè il modello di tutta queſt&#039;opera, nella <lb></lb>
quale dalla nobil Famiglia de&#039; Michelozzi, <lb></lb>
che ne fu la fondatrice, grandiſſime ſomme <lb></lb>
di denaro furono impiegate.</s><s id="id2810008"> Dalla banda <lb></lb>
ſiniſtra rimane la Sagreſtia con un belliſſi­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a140"></arrow.to.target>

<pb pagenum="142"></pb>
mo ricetto avanti, fabbricata col diſſegno <lb></lb>
del Cronaca, in cui tra gli altri ornamenti <lb></lb>
vedeſi una bella Tavola di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Filippo Lip­<lb></lb>
pi, dove con vago colorito dipinſe la Ver­<lb></lb>
gine col Figliuolo in collo, e con Angioli, <lb></lb>
e Santi d&#039;attorno.</s><s id="id2810047"> Un&#039;altra ſe ne trova <lb></lb>
di mano d&#039;Aleſſandro Allori, con alcune <lb></lb>
Pitture a freſco di Bernardino Poccetti; e <lb></lb>
in ſomma è queſto luogo degno di molta <lb></lb>
lode.</s><s id="id2788044"> Ammirano ancora quei, che inten­<lb></lb>
dono, il Campanile della Chieſa, condot­<lb></lb>
to col modello di Baccio d&#039;Agnolo; ſicco­<lb></lb>
me i Chioſtri, ed il Convento, nel quale <lb></lb>
ſi trovano alcune Pitture di pregio.</s><s id="id2788065"> Ritor­<lb></lb>
nando per l&#039;iſteſſa via, cammineremo ver­<lb></lb>
ſo il Canto alla Cuculia, che fa croce a <lb></lb>
quattro belle, e ſpazioſe contrade, e ſpe­<lb></lb>
cialmente a quella detta de&#039; Serragli, dove <lb></lb>
ſono molti Palazzi, fra&#039; quali il</s></p>

<p id="id2788089" type="foot"><s id="id2788093"><foot.target id="a138"></foot.target>ghezza</s></p>

<p id="id2788100" type="foot"><s id="id2788104"><foot.target id="a139"></foot.target>con</s></p>

<p id="id2788112" type="foot"><s id="id2788115"><foot.target id="a140"></foot.target>mo</s></p>

<p id="id2788123" type="main"><s id="id2788126">PALAZZO DE&#039; CASTELLI aſſai commodo, <lb></lb>
e ſignorile; e l&#039;</s></p>

<p id="id2788135" type="main"><s id="id2788138">ABITAZIONE degli Antinori, nella quale, <lb></lb>
ſono ben diſpoſte molte Inſcrizioni Etruſche, <lb></lb>
Romane, e Greche, con altri ſtimabili mo­<lb></lb>
numenti di antichità in marmi, e bronzi. </s><lb></lb>
<s id="id2788142">E per fianco corriſponde il</s></p>

<p id="id2788159" type="main"><s id="id2751694">PALAZZO de&#039; Marcheſi Rinuccini adornato <lb></lb>
principalmente di lavori di Girolamo Tic­<lb></lb>
ciati, e abbondante di ricchiſſimi arredi, con <lb></lb>
una copioſa Libreria.</s><s id="id2751710"> E&#039; pur di fianco il </s></p>

<p id="id2751742" type="foot"><s id="id2751746">PA-</s></p>

<pb pagenum="143"></pb>
<p id="id2751715" type="main"><s id="id2751717">PALAZZO del Conte Pecori di vaga ſtrut­<lb></lb>
tura.</s><s id="id2751730"> Chi ſi voleſſe alquanto dilungare per <lb></lb>
Via Chiara, una delle quattro ſtrade, paſ­<lb></lb>
ſando dall&#039;</s></p>

<p id="id2751753" type="main"><s id="id2751757">ABITAZIONE del Balì del Roſſo, ricca <lb></lb>
di pitture ſingolariſſime, con un delizioſo <lb></lb>
Giardino; potrebbe viſitare la Chieſa, e <lb></lb>
Monaſtero di</s></p>

<p id="id2751774" type="main"><s id="id2751778">SANTA CHIARA,dove ſono fra l&#039;altre, <lb></lb>
due Tavole di molta ſtima.</s><s id="id2751786"> La prima di <lb></lb>
mano di Pietro Perugino, dov&#039;è un Cri­<lb></lb>
ſto morto colle Marie; la ſeconda di ma­<lb></lb>
no di Lorenzo di Credi, in cui egli dipin­<lb></lb>
ſe la Natività del Signore.</s><s id="id2751805"> Dirimpetto alla <lb></lb>
detta Chieſa è quella delle</s></p>

<p id="id2751812" type="main"><s id="id2751816">CONVERTITE, dov&#039;e di mano del Poc­<lb></lb>
cetti una Natività del Signore, ed una Ta­<lb></lb>
vola dipinta da Sandro Botticelli.</s><s id="id2770398"> Ma ſegui­<lb></lb>
tando il viaggio incominciato, troveremo <lb></lb>
la Chieſa, ed il Convento dove abitano Fra­<lb></lb>
ti Carmelitani, detta il</s></p>

<p id="id2770413" type="main"><s id="id2770416">CARMINE, di grandezza conſiderabile.</s><s id="id2770420"> Eli&#039; <lb></lb>
è di ſtruttura antica, benchè nel principio <lb></lb>
del Secolo paſſato foſſe in gran parte reſtau­<lb></lb>
rata, e di belliſſime Pitture da Bernardino <lb></lb>
Poccetti arricchita.</s><s id="id2770439"> Vedeſi adunque nella <lb></lb>
prima Cappella a man deſtra una Tavola, <lb></lb>
creduta di mano di Bernardino Monaldi, <lb></lb>
dove ſi rappreſenta il Funerale celebrato a <lb></lb>
<arrow.to.target n="a142"></arrow.to.target>

<pb pagenum="144"></pb>
Sant&#039;Alberto Carmelitano.</s><s id="id2770467"> Nella terza l&#039;<lb></lb>
Adorazione de&#039; Magi, figurata dal Paſſigna­<lb></lb>
no: e nella quarta rappreſentò Giorgio Va­<lb></lb>
ſari un Criſto morto in Croce, appiè del <lb></lb>
quale v&#039;è la Vergine addolorata, e la Mad­<lb></lb>
dalena piangente.</s><s id="id2770490"> Di Girolamo Macchietti <lb></lb>
è la Tavola dell&#039;Aſſunzione di Noſtra Si­<lb></lb>
gnora con gli Apoſtoli intorno al Sepolcro <lb></lb>
condotta con ſomma induſtria: e dopo <lb></lb>
queſta la Natività del Signore, è opera de­<lb></lb>
gna dell&#039;inſigne pennello di Santi di Tito. </s><lb></lb>
<s id="id2770495">In teſta al lato deſtro della crociata ſi tro­<lb></lb>
va la Cappella de&#039; Brancacci, dove di pre­<lb></lb>
ſente è la devozione della Madonna del Car­<lb></lb>
mine.</s><s id="id2770530"> Nelle pareti di queſta ſono dipinte <lb></lb>
a treſco alcune Storie di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Apoſto­<lb></lb>
lo, le quali di vero meritano ſomma lode. </s><lb></lb>
<s id="id2770535">Fu cominciata l&#039;opera da Maſolino, e poi <lb></lb>
condotta a perfezione da Maſaccio ſuo di­<lb></lb>
ſcepolo, il quale vinſe di gran lunga il Mae­<lb></lb>
ſtro; e fu il primo, che apriſſe la ſtrada <lb></lb>
alla buona, e moderna maniera di dipigne­<lb></lb>
re, levando in parte le durezze, e le altre <lb></lb>
imperfezioni dell&#039;arte, e molto più fatto <lb></lb>
avrebbe, ſe la morte ſul fiore dell&#039;età ſua <lb></lb>
non lo aveſſe tolto al Mondo.</s><s id="id2785875"> E&#039; queſta <lb></lb>
Cappella un monumento, che ha dato re­<lb></lb>
gola a tale arte nel Mondo, onde non ſi <lb></lb>
laſci d&#039;oſſervare.</s><s id="id2785890"> Tralaſciando alcune Ta­<lb></lb>
vole antiche, e di pregio minore, entrere­<lb></lb>
mo nel Coro per rimirare un bel Sepolcro <lb></lb>
di marmi, fatto da Benedetto da Rovez­<lb></lb>
zano pel magnifico Pier Soderini, che fu <lb></lb>
<arrow.to.target n="a143"></arrow.to.target>

<pb pagenum="145"></pb>
eletto Gonfaloniere perpetuo della Repub­<lb></lb>
lica Fiorentina.</s><s id="id2785925"> Dirimpetto alla Cappella <lb></lb>
Brancacci nel ſiniſtro lato della crociata, ſi <lb></lb>
trova una belliſſima e ricchiſſima Cappella, <lb></lb>
fabbricata dalla Famiglia Corſini, nella qua­<lb></lb>
le con ſoleniſſima pompa fu trasferito il <lb></lb>
Corpo di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea Corſini degniſſimo ram­<lb></lb>
pollo di queſta Eccellentiſſima Proſapia, che <lb></lb>
ſu Religioſo, e Priore di queſto Conven­<lb></lb>
to, e dipoi Veſcovo di Fieſole.</s><s id="id2799343"> E&#039; queſta <lb></lb>
Cappella tutta incroſtata di marmi bianchi <lb></lb>
di Carrara, e di miſtj di Seravezza, con <lb></lb>
Pilaſtri, Fregi, e Cornicione d&#039;Architettu­<lb></lb>
ra compoſita.</s><s id="id2799362"> In faccia, e quaſi ſopra all&#039;<lb></lb>
Altare, il quale rimane alquanto iſolato, <lb></lb>
è una Tavola di marmo bianco, lavorata <lb></lb>
con grande eccellenza da Giovambatiſta <lb></lb>
Foggini, che in queſte, ed in altre opere <lb></lb>
ſue ha dato ſaggio del ſuo vivace intendi­<lb></lb>
mento.</s><s id="id2799389"> E&#039; figurato il Santo fra le nuvole, <lb></lb>
in atto d&#039;eſſer rapito al Cielo da varj An­<lb></lb>
gioletti, parte de&#039; quali poſano ſopra l&#039;Ur­<lb></lb>
na, dove è ripoſto il di lui ſacro Corpo, <lb></lb>
e parte ſi ſoſtengono per aria con belle <lb></lb>
attitudini, eſprimendo nel volto il giubbi­<lb></lb>
lo, che ſentono nel portare quella grand&#039;<lb></lb>
Anima alla Gloria celeſtiale.</s><s id="id2799422"> Sopra queſta <lb></lb>
gran Tavola ſi vede un Dio Padre, pari­<lb></lb>
mente ſcolpito in marmo da Carlo Mar­<lb></lb>
cellini Scultore ingegnoſo, ed in mezzo all&#039;<lb></lb>
Urna un Baſſorilievo d&#039;eccellente lavoro. </s><lb></lb>
<s id="id2799428">Anche nelle due bande laterali ſono due <lb></lb>
Tavole di marmo, di mano dello ſteſſo Fog­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a144"></arrow.to.target>

<pb pagenum="146"></pb>
gini, in una delle quali è figurato il Santo <lb></lb>
diſceſo dal Cielo per aſſiſtere all&#039;Eſercito <lb></lb>
Fiorentino, quando nella famoſa battaglia <lb></lb>
d&#039;Anghiari meſſe in fuga, e ſuperò l&#039;E­<lb></lb>
ſercito di Filippo Maria Viſconti Duca di <lb></lb>
Milano, condotto da Niccolò Piccinino ſuo <lb></lb>
Generale: e nell&#039;altra ſi rappreſenta, quan­<lb></lb>
do nel celebrare la prima Meſſa gli com­<lb></lb>
parve la Santiſſima Vergine con grandiſſimo <lb></lb>
ſtuolo di Angioli, proferendo verſo il San­<lb></lb>
to quelle parole:</s> <s id="id2799432"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Servus meus es tu, quia <lb></lb>
elegi te, &amp; in te gloriabor</emph></emph></foreign>.</s><s id="id2789073"> La Cupola è <lb></lb>
tutta dipinta da Luca Giordano.</s><s id="id2789079"> Belliſſima <lb></lb>
è l&#039;invenzione, vago il colorito, e nelle <lb></lb>
tante figure, che vi ſi vedono, ſi conoſce <lb></lb>
l&#039;eccellenza del Pennello di queſto veloce <lb></lb>
Autore.</s><s id="id2789098"> Non paſſeremo ſotto ſilenzio le <lb></lb>
memorie, che quivi ſi trovano degli Uomi­<lb></lb>
ni illuſtri di queſta Famiglia, e ſpecialmen­<lb></lb>
te de&#039; due Porporati già defunti, la fama <lb></lb>
de&#039; quali ſarà eterna nella memoria de&#039; Po­<lb></lb>
ſteri.</s><s id="id2789122"> Il primo ſu Piero Corſini, Veſcovo <lb></lb>
di Volterra, e poi di Firenze; l&#039;altro ſu <lb></lb>
Neri Corſini, Veſcovo d&#039;Arezzo, Zio del <lb></lb>
Sommo Pontefice Clemente XII.</s><s id="id2789137"> Nel vol­<lb></lb>
tare verſo la Porta, ſi trova alla Cappella <lb></lb>
de&#039; Carucci la Tavola dipinta da Batilta <lb></lb>
Naldini, in cui vien figurato Criſto, quan­<lb></lb>
do riſuſcita il figliuolo della Vedova di <lb></lb>
Naim.</s><s id="id2789159"> Dipoi ſegue di mano del Butteri la <lb></lb>
Storia del Centurione, che chiede a Criſto <lb></lb>
la ſanità pel figliuolo, e l&#039;ottiene.</s><s id="id2791547"> Del men­<lb></lb>
tovato Naldini ſono le due Tavole appreſ­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a145"></arrow.to.target>

<pb pagenum="147"></pb>
ſo.</s><s id="id2791566"> In una è Criſto, che fa orazione nell&#039;<lb></lb>
Orto, e nell&#039;altra l&#039;Aſcenſione del mede­<lb></lb>
ſimo al Cielo, amendue ſtimate grande­<lb></lb>
mente, perchè in vero ſon mirabili, ed in <lb></lb>
ogni parte perfette.</s><s id="id2791585"> Bella ancora è la Ta­<lb></lb>
vola di Gregorio Pagani, dove ſi rappre­<lb></lb>
ſenta il ritrovamento della Santa Croce: <lb></lb>
come altresi quella della Nunziata di ma­<lb></lb>
no del Poccetti; di cui pur anco ſono gli <lb></lb>
Apoſtoli dipinti a freſco nelle pareti della <lb></lb>
Chieſa, e negli ſpazj tra l&#039;una, e l&#039;altra <lb></lb>
Cappella.</s><s id="id2791617"> Alla bellezza, e grandezza di <lb></lb>
queſta Chieſa corriſponde il Convento ca­<lb></lb>
paciſſimo di gran numero di Religioſi, che <lb></lb>
di continovo vi dimorano.</s><s id="id2791632"> Ha due Chioſtri <lb></lb>
molto ſpazioſi, in uno de&#039; quali è dipinta <lb></lb>
la vita del gran Proſeta Elia, e di varj <lb></lb>
Santi Carmelitani; e nel ſecondo vi è una <lb></lb>
lunetta belliſſima del lodato Poccetti, che <lb></lb>
rappreſenta il miracoloſo fuoco ſceſo dal <lb></lb>
Cielo per avvampare il Sacrifizio offerto da <lb></lb>
Elia al vero Dio.</s><s id="id2791663"> Alla Chieſa del Carmi­<lb></lb>
ne è vicina quella di</s></p>

<p id="id2791671" type="foot"><s id="id2791675"><foot.target id="a142"></foot.target>Sant&#039;</s></p>

<p id="id2784599" type="foot"><s id="id2784602"><foot.target id="a143"></foot.target>eletto</s></p>

<p id="id2784610" type="foot"><s id="id2784614"><foot.target id="a144"></foot.target>G gini,</s></p>

<p id="id2784621" type="foot"><s id="id2784625"><foot.target id="a145"></foot.target>ſo.</s></p>

<p id="id2784633" type="main"><s id="id2784637">SAN FREDIANO, Chieſa ancor eſſa antica <lb></lb>
e Collegiata di Canonici, nella quale ſi tro­<lb></lb>
vano alcune Tavole di ragguardevoli Mae­<lb></lb>
ſtri; tra le quali la prima a mano dritta <lb></lb>
di Pier di Coſimo rappreſentante Maria San­<lb></lb>
tiſſima col Bambino Gesù, che ſpoſa San­<lb></lb>
ta Caterina, dopo quella del Paſſignano fi­<lb></lb>
gurante Criſto, che riſana il Paralitico, ne <lb></lb>
ſegue del Ghirlandajo una Pietà con San <lb></lb>
<arrow.to.target n="a146"></arrow.to.target>

<pb pagenum="148"></pb>
Girolamo, e San Frediano, dipoí l&#039;altra <lb></lb>
belliſſima di Lorenzo Lippi eſprimente il <lb></lb>
martirio di Sant&#039;Andrea, e finalmente l&#039;<lb></lb>
altra di Lorenzo di Credi, ove ſono e­<lb></lb>
ſpreſſi altri Santi, e San Lorenzo ſulla Gra­<lb></lb>
ticola.</s><s id="id2784708"> Poco diſtante è il</s></p>

<p id="id2784712" type="foot"><s id="id2784716"><foot.target id="a146"></foot.target>G 2 Gi-</s></p>

<p id="id2784724" type="main"><s id="id2784727">PALAZZO del Marcheſe Scipione, e Fra­<lb></lb>
telli Capponi, dove è anche oſſervabile un <lb></lb>
Muſeo copioſo di coſe naturali.</s><s id="id2784740"> Quindi i</s></p>

<p id="id2784744" type="main"><s id="id2784748">MONACI CISTERCIENSI, i quali hanno fab­<lb></lb>
bricato un bel Tempio alla maniera mo­<lb></lb>
derna col diſegno del Colonnello Cerruti <lb></lb>
di Roma, giacchè l&#039;antico era molto an­<lb></lb>
guſto, e ſenza alcun&#039;ornamento.</s><s id="id2784768"> Tutte le <lb></lb>
Cappelle ſono ornate di ſtucchi, e di belle <lb></lb>
e vaghe pitture, di mano del Dandini, <lb></lb>
del Gherardini, d&#039;Antonio Franchi, e d&#039;al­<lb></lb>
tri valenti Profeſſori.</s><s id="id2784786"> La Cupola è dipinta <lb></lb>
con ſingolar maeſtria per mano di Anton <lb></lb>
Domenico Gabbiani eccellenre Pittore, alla <lb></lb>
riſerva de&#039; Peducci, quali ſono di Matteo <lb></lb>
Bonechi, e nel Cortile, o Chioſtro conti­<lb></lb>
guo alla Chieſa, è una Statua di marmo <lb></lb>
di San Bernardo, di Giuſeppe Piamontini. </s><lb></lb>
<s id="id2784789">In queſto Convento abitavano già le Mo­<lb></lb>
nache degli Angioli, che in oggi ſono nel <lb></lb>
Monaſtero di Ceſtello in Pinti, ed in que­<lb></lb>
ſto preſe l&#039;Abito, viſſe, e morì Santa Ma­<lb></lb>
ria Maddalena de&#039; Pazzi, la cui Cella tut­<lb></lb>
tavia conſervata, ſi tiene in gran venera­<lb></lb>
zione.</s><s id="id2828369"> Sulla Piazza di queſta Chieſa è ſta­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a147"></arrow.to.target>

<pb pagenum="149"></pb>
to dal Cranduca Coſimo III. fatto fabbrica <lb></lb>
re modernamente col diſegno di Giovam­<lb></lb>
batiſta Foggini un</s></p>

<p id="id2828395" type="foot"><s id="id2828399"><foot.target id="a147"></foot.target>to</s></p>

<p id="id2828406" type="main"><s id="id2828410">GRANAIO pubblico, edifizio in vero ma­<lb></lb>
gnifico, e comodo per tal&#039;uſo.</s><s id="id2828418"> Da queſto <lb></lb>
luogo faremo paſſaggio al</s></p>

<p id="id2828426" type="main"><s id="id2828429">PONTE ALLA CARRAIA, e camminando <lb></lb>
lung&#039;Arno, la cui viſta è belliſſima per molti <lb></lb>
Palazzi, che vi ſi trovano, arriveremo al <lb></lb>
vago, e comodo</s></p>

<p id="id2828446" type="main"><s id="id2828449">PONTE A SANTA TRINITA, fatto fabbrica­<lb></lb>
re dal Granduca Coſimo I., col diſegno <lb></lb>
di Bartolommeo Ammannati, Scultore, ed <lb></lb>
Architetto Fiorentino, dopo l&#039;inondazione <lb></lb>
precipitoſa, che ſeguì l&#039;Anno 1557. con <lb></lb>
danno univerſale della Città, e con rovina <lb></lb>
totale di queſto Ponte.</s><s id="id2828476"> Or tale induſtria <lb></lb>
adoprò l&#039;ingegnoſo Architetto in queſta <lb></lb>
gran Fabbrica, che al parere degl&#039;intenden­<lb></lb>
ti è rieſcito il più bello, e più leggiadro <lb></lb>
Ponte, che dar ſi poſſa.</s><s id="id2828496"> Gli fece gli Ar­<lb></lb>
chi di figura ovata, acciò ne&#039; fianchi del Pon­<lb></lb>
te riuſciſſe l&#039;apertura più capace, e più vo­<lb></lb>
ta, ed armò le pile di ſaldiſſimi ſcogli con <lb></lb>
angoli acuti, perchè fendendoſi l&#039;acque <lb></lb>
nel taglio degli angoli, poteſſero con mag­<lb></lb>
gior velocità, e ſenza punto di reſiſtenza <lb></lb>
paſſare.</s><s id="id410329"> Vi divisò tre ſtrade, quella del <lb></lb>
mezzo più baſſa per i cocchi, e cavalli, e <lb></lb>
l&#039;altre due per comodo de&#039; paſſeggieri, che <lb></lb>
<arrow.to.target n="a148"></arrow.to.target>

<pb pagenum="150"></pb>
ſenza alcuno impedimento vi poſſono cam­<lb></lb>
minare.</s><s id="id410358"> E&#039; adorno queſto Ponte di quattro <lb></lb>
Figure di marmo, che rappreſentano le <lb></lb>
quattro Stagioni dell&#039;Anno.</s><s id="id410369"> Il Verno nel­<lb></lb>
la perſona di un vecchio ignudo, e treman­<lb></lb>
te, è opera di Taddeo Landini.</s><s id="id410380"> L&#039; Autun­<lb></lb>
no, e la State ſono di mano di Giovanni <lb></lb>
Caccini, e quella della Primavera fu lavo­<lb></lb>
rata dal Francavilla Fiammingo.</s><s id="id410394"> In faccia <lb></lb>
a queſto Ponte rimane la bella ſtrada detta <lb></lb>
Via Maggio, in cui fra gli altri riguardevo­<lb></lb>
li, è molto conſiderabile il</s></p>

<p id="id410411" type="foot"><s id="id410414"><foot.target id="a148"></foot.target>G 3 ſen-</s></p>

<p id="id410422" type="main"><s id="id410426">PALAZZO degli Zanchini, dove fra l&#039;altre <lb></lb>
coſe di pregio vi è una Statua del ſoprad­<lb></lb>
detto Francavilla, che rappreſenta Giaſone <lb></lb>
col Vello d&#039;oro.</s><s id="id410441"> Volgendo, è da vedere <lb></lb>
la Chieſa chiamata di</s></p>

<p id="id410449" type="main"><s id="id410453">SAN IACOPO ſopr&#039;Arno, dove abitano o­<lb></lb>
ra i Padri della Miſſione, che ſebbene anti­<lb></lb>
ca, è nondimeno di buona Architettura, <lb></lb>
e adorna in oggi di ſtucchi, e di nuove <lb></lb>
Tavole, rieſce molto vaga.</s><s id="id410473"> Siccome ſono­<lb></lb>
vene nella Sagreſtia alcune antiche, e pre­<lb></lb>
giatiſſime.</s><s id="id410484"> Poco diſcoſto evvi la celebratiſ­<lb></lb>
ſima Libreria Strozziana, ſommamente co­<lb></lb>
pioſa di rariſſimi Manoſcritti, ſpezialmente <lb></lb>
riguardanti la Città noſtra; nè degli ultimi <lb></lb>
ciuque ſecoli vi reſta molto da deſiderare. </s><lb></lb>
<s id="id410489">Vi è altresì quautità di cartapecore aſſai <lb></lb>
antiche, e uno ſcelto numero di libri ſtam­<lb></lb>
pati, principalmente d&#039;Iſtorie.</s><s id="id410517"> Queſta è po­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a149"></arrow.to.target>

<pb pagenum="151"></pb>
ſta nella ſignorile abitazione del tanto be­<lb></lb>
nemerito delle buone Lettere Carlo Tom­<lb></lb>
maſo Strozzi, che non poco ha aggiunto <lb></lb>
in queſta Libreria, meſſa inſieme da&#039; ſuoi <lb></lb>
illuſtri Antenati.</s><s id="id410551"> E quì termineremo la <lb></lb>
terza, ed ultima Giornata, ſupponendomi, <lb></lb>
che il Foreſtiero appieno ſoddisfatto di quan­<lb></lb>
to ha potuto ſinora oſſervare, ſtanco dal <lb></lb>
viaggio voglia far ritorno all&#039;Albergo.</s></p>
<p id="id410572" type="foot"><s id="id410576"><foot.target id="a149"></foot.target>ſta</s></p>

<p id="id410584" type="main"><s id="id410587">Ed eccovi, amico Lettore, un breve, e <lb></lb>
ſuccinto racconto delle coſe più notabili di <lb></lb>
Firenze in tre giornate diſtinto, che ſe di <lb></lb>
molte notizie lo troverete manchevole, <lb></lb>
ſovvengavi, che abbiamo nel principio ac­<lb></lb>
cennato d&#039;aver noi intrapreſa queſta fatica <lb></lb>
ſolamente per uſo, e comodo del Fore­<lb></lb>
ſtiero, il quale ne&#039; pochi giorni, che ſi trat­<lb></lb>
tiene in queſta Città, proccura ſolo di ve­<lb></lb>
dere, e d&#039;intendere le coſe più ragguarde­<lb></lb>
voli, e le meno importanti, e più difficili <lb></lb>
a vederſi non cura, o non ha tempo di a­<lb></lb>
giatamente oſſervare. </s></p>
<figure id="id410643"></figure> <lb></lb>

<p id="id410664" type="foot"><s id="id410668">G 4 PAR-</s></p>

</chap>

<chap>

<pb pagenum="152"></pb>

<figure id="id410658"></figure> <lb></lb>

<p id="id410676" type="head"><s id="id410680">PARTE SECONDA <lb></lb>
<emph type="italics">CONTENENTE</emph> <lb></lb>
LE COSE PIU&#039; NOTABILI <lb></lb>
DELLA CAMPAGNA SUBURBANA <lb></lb>
DI FIRENZE. </s></p>

<figure id="id410703"></figure><lb></lb>

<p id="id410706" type="main"><s id="id410709">ALLA vaghezza, e nobiltà <lb></lb>
delle Contrade, e Fabbri­<lb></lb>
che, che ſinora brevemen­<lb></lb>
te ſi ſon fatte oſſervare al <lb></lb>
noſtro Foreſtiero dentro di <lb></lb>
Firenze, corriſponde la cir­<lb></lb>
convicina Campagna, e il Diſtretto, che <lb></lb>
piuttoſto una continovazione dell&#039;iſteſſa Cit­<lb></lb>
tà ſi potrebbe con ragione chiamare, per <lb></lb>
le molte, e così ſpeſſe abitazioni, che da <lb></lb>
ogni parte, o ſia nella pianura, o nelle <lb></lb>
<arrow.to.target n="a151"></arrow.to.target>

<pb pagenum="153"></pb>
ameniſſime colline, che con diſcreta di­<lb></lb>
ſtanza da Tramontana, Levante, e Mez­<lb></lb>
zogiorno la circondano, alzate ſi vedono; <lb></lb>
meſcolate con tanti belli, e maeſtoſi Palaz­<lb></lb>
zi, da&#039; noſtri Cittadini. ove loro Tenute <lb></lb>
poſſeggono, edificati: onde il leggiadriſſimo <lb></lb>
Arioſto tutto ſtupcre, e ſenza veruna iper­<lb></lb>
bole, in oſſervandole, cantò:</s></p>

<p id="id410798" type="foot"><s id="id410802"><foot.target id="a151"></foot.target>ame-</s></p>

<p id="id410809" type="main"><s id="id410813"><emph type="italics"><emph type="quote">A veder pien di tante Ville i Colli, <lb></lb>
Par, che &#039;l terren ve le germogli, come <lb></lb>
Vermene germogliar ſuole, e rampolli.</emph></emph></s></p>

<p id="id410829" type="main"><s id="id410832"><emph type="italics"><emph type="quote">Se dentro a un mur ſotto un medeſmo nome, <lb></lb>
Fuſſer raccolti i tuoi Palagj ſparſi, <lb></lb>
Non ti ſarien da pareggiar due Rome.</emph></emph></s></p>

<p id="id410850" type="main"><s id="id410853">Or che dir ſi potrebbe in oggi, che dal <lb></lb>
tempo dell&#039;Arioſto al preſente ſono tanto <lb></lb>
creſciute di numero, ed abbellite le fabbri­<lb></lb>
che?</s><s id="id410858"> La coltivazione poi de&#039; terreni è sì re­<lb></lb>
golata, e linda, che non cede a veruna <lb></lb>
dell&#039;Europa, a tal che gli Oltramontani non <lb></lb>
hanno dubitato di credere i noſtri Poderi <lb></lb>
altrettanti Giardini, così ben coltivati ſi ve­<lb></lb>
dono, e con tant&#039;ordine fatte in eſſi le pian­<lb></lb>
tate di Viti, Ulivi, Gelſi, e d&#039;ogni altra <lb></lb>
qualunque ſorte d&#039;Alberi, e Frutti, eſſen­<lb></lb>
do ſempre mai ſtata non minor cura de&#039; <lb></lb>
noſtri Cittadini in tenere ben cuſtodite le <lb></lb>
loro Tenute, di quel che ella ſia in tutte <lb></lb>
le più ſerie loro applicazioni; anzi molti <lb></lb>
della più fiorita Cittadinanza, ſi ſon gloria­<lb></lb>
ti di laſciar precetti, e regole, che molto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a152"></arrow.to.target>

<pb pagenum="154"></pb>
utili ſino a&#039; noſtri tempi ſi provano.</s><s id="id410938"> Un Lui­<lb></lb>
gi Alamanni fece in verſo la ſua Coltiva­<lb></lb>
zione Toſcana, e dedicolla al Re Franceſco <lb></lb>
I.</s><s id="id410939"> E Giovanni Vettorio Soderini, con Ber­<lb></lb>
nardo Davanzati, ci diedero proſittevoli <lb></lb>
ammaeſtramenti ſopra la poſta delle Viti. </s><lb></lb>
<s id="id410970">E il dotto Pier Vettori ſopra quella degli <lb></lb>
Ulivi, come primo Inventore dell&#039;Uovola­<lb></lb>
ie.</s><s id="id410973"> E l&#039;Agricoltura di Pier Creſcenzi fu <lb></lb>
tradotta nella Fiorentina favella, e il Te­<lb></lb>
daldi, e l&#039;Adriani, ed altri fecero parimen­<lb></lb>
te opere di Agricoltura.</s><s id="id410989"> Ma ritornando al <lb></lb>
noltro propoſito, in queſta ſeconda Parte <lb></lb>
per ſecondare il primo inſtituto, trattere­<lb></lb>
mo, quanto ſi può brevemente del più <lb></lb>
ragguardevole, o ſia delle Chieſe, o delle <lb></lb>
Ville, che nel Diſtretto di Firenze ſi tro­<lb></lb>
vano, e che per la facilità, o brevità del­<lb></lb>
la ſtrada, ſuburbane poſſono chiamarſi; ri­<lb></lb>
ſerbando a migliore occaſione di render <lb></lb>
ragguagliato il noſtro Foreſtiero, con mag­<lb></lb>
giore eſtenſione di quanto può eſſer degno <lb></lb>
di vederſi nella Campagna Fiorentìna.</s><s id="id411039"> On­<lb></lb>
de conducendolo fuori di ciaſcheduna Por­<lb></lb>
ta della Città, gli anderemo dimoſtrando <lb></lb>
quel che vi è da oſſervarſi per quella par­<lb></lb>
te.</s><s id="id411057"> Adunque per dar principio con queſto <lb></lb>
intrapreſo ordine dalla</s></p>

<p id="id411066" type="foot"><s id="id411070"><foot.target id="a152"></foot.target>G 5 uti-</s></p>

<p id="id411077" type="main"><s id="id411081">PORTA ROMANA, detta volgarmente a San <lb></lb>
Pier Gattolini; voltando a mano ſiniſtra, <lb></lb>
alla fine d&#039;uno ſtradone coperto di Olmi, <lb></lb>
ſi trova la Chieſa della </s></p>

<p id="id411218" type="foot"><s id="id411221">MA-</s></p>

<pb pagenum="155"></pb>
<p id="id411084" type="main"><s id="id411088">MADONNA DELLA PRCE, di buona Archi­<lb></lb>
tettura, già antico Oratorio delle Monache <lb></lb>
di Santa Felicita, le quali a contemplazio­<lb></lb>
ne della Granducheſſa Criſtina, lo cedero­<lb></lb>
no a&#039; Monaci di San Bernardo della Nazione <lb></lb>
Franzeſe Riformati, detti Fuliacenſi, ovve­<lb></lb>
ro Foglianti, da lei introdotti in queſto Sta­<lb></lb>
to, fabbricando loro il comodo Convento, <lb></lb>
che vi è, e facendovi Loggiati attorno alla <lb></lb>
Chieſa, con eſſervi mantenuti i Religioſi di <lb></lb>
tutto il biſognevole dalla Caſa Reale.</s><s id="id411151"> In <lb></lb>
oggi la Chieſa è ſtata del tutto mutata, e <lb></lb>
ſerrate le due Loggie laterali.</s><s id="id411162"> La Cupolet­<lb></lb>
ta dell&#039;Altar maggiore è dipinta da Livio <lb></lb>
Meus Fiammingo, e il quadro della Soffitta, <lb></lb>
ove è la Madonna con Angioli, e San Ber­<lb></lb>
nardo in atto di adorazione, con altre fi­<lb></lb>
gure, fra le quali una rappreſentante la <lb></lb>
Pace, è di mano di Luca Giordano, Ope­<lb></lb>
ra molto ſtimata, benchè preſentemente, <lb></lb>
alquanto denigrata, ſiccome la Cupola per <lb></lb>
fuoco, che abbruciò tutto il Coro.</s><s id="id411201"> Ritor­<lb></lb>
nando alla Porta ſuddetta della Città, ſi ve­<lb></lb>
de quaſi incontro alla medeſima, nella ter­<lb></lb>
minazione di un lungo Viale, la</s></p>

<p id="id411229" type="main"><s id="id411232">VILLA IMPERIALE.</s><s id="id411235"> Ma prima di giunger­<lb></lb>
vi, ſi veggono nel ſuo ingreſſo ſopra due <lb></lb>
piediſtalli erette l&#039;Aquile Imperiali, e nel <lb></lb>
corpo delle medeſime l&#039;Arme della Caſa <lb></lb>
Reale de&#039; Medici, con quella della Grandu­<lb></lb>
cheſſa Maria Maddalena di Auſtria, e nell&#039;<lb></lb>
altre due baſi alzate dalla patte ſuperiore <lb></lb>
<arrow.to.target n="a154"></arrow.to.target>

<pb pagenum="156"></pb>
di detti Vivai in quella a mano deſtra un <lb></lb>
Leone, che con una zampa tiene un glo­<lb></lb>
bo, rappreſenta lo Stato Fiorentino, e nel­<lb></lb>
la ſiniſtra la Lupa, che allatta, figura lo Sta­<lb></lb>
to Saneſe.</s><s id="id411294"> In poca diſtanza vi ſono due <lb></lb>
Vivai grandi, di ſemirotonda figura, nella <lb></lb>
parte ſuperiore de&#039; quali ſi vedono di ſpu­<lb></lb>
gne, e a grotteſca due figure proſteſe di <lb></lb>
proporzione giganteſca, rappreſentanti i Fiu­<lb></lb>
mi dell&#039;Arno, e dell&#039;Arbia, i quali te­<lb></lb>
nendo un vaſo, cade da eſſo l&#039;acqua nel <lb></lb>
Vivaio.</s><s id="id411667"> Vi ſono di pietra all&#039;intorno, ſo­<lb></lb>
pra a quattro piediſtalli, le Statue di Ome­<lb></lb>
ro, e di Virgilio, di Dante, e del Petrar­<lb></lb>
ca.</s><s id="id411683"> Queſto ornato dà ingreſſo al Viale ſo­<lb></lb>
praddetto a dolce ſalita poco meno di un <lb></lb>
miglio, ombroſo per i Lecci, e Cipreſſi, <lb></lb>
che dall&#039;una e l&#039;altra parte con bella or­<lb></lb>
dinanza vi ſono ſtati poſti; alla fine del <lb></lb>
quale ſi entra in un grandiſſimo Prato di <lb></lb>
figura ſemirotonda, chiuſo da balauſtrate, <lb></lb>
di pietra, con Statue di ſimil materia; e <lb></lb>
nell&#039;apertura di mezzo, ve ne ſono due di <lb></lb>
marmo di gran proporzione, che una rappre­<lb></lb>
ſenta un Atlante col Globo ſugli omeri, e l&#039;<lb></lb>
altra un Giove con fulmine alla mano.</s><s id="id411733"> In <lb></lb>
teſta a detto Prato ſi erge li Imperial Villa <lb></lb>
di delizie della Granducheſſa di Toſcana, <lb></lb>
ampliata, e ornata dalla predetta Arcidu­<lb></lb>
cheſſa Maria Maddalena, poi dalla Gran­<lb></lb>
ducheſſa Vittoria accreſciuta da Mezzogior­<lb></lb>
no di Appartamenti, e di due Saloni; e <lb></lb>
ripiena d&#039;ogni ſorta di ricca ſupellettile, di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a155"></arrow.to.target>

<pb pagenum="157"></pb>
Quadri, ed altre galanterie, di porcellane, <lb></lb>
buccheri, d&#039;Idoletti, e ſimiglanti rarità <lb></lb>
antiche, che in diverſi Gabinetti, e Mez­<lb></lb>
zanini con bell&#039;ordine poſte s&#039;ammirano. </s><lb></lb>
<s id="id411738">Ivi ſono anneſſi due Giardini con belli <lb></lb>
ſpartimenti di fiori, e fontane d&#039;acqua, di­<lb></lb>
viſato l&#039;uno, e l&#039;altro di piante d&#039;Aranci <lb></lb>
domeſtici, vi ſono molte antiche, e mo­<lb></lb>
derne Statue.</s><s id="id411811"> Sopra il detto Palazzo in <lb></lb>
un Colle più rilevato in poca diſtanza, ſi <lb></lb>
vede un antico Monaſtero di Religioſe del­<lb></lb>
l&#039;Ordine di San Franceſco, detto di</s></p>

<p id="id411827" type="foot"><s id="id411831"><foot.target id="a154"></foot.target>G 6 di</s></p>

<p id="id411839" type="foot"><s id="id411842"><foot.target id="a155"></foot.target>Qua-</s></p>

<p id="id411850" type="main"><s id="id411854">SAN MATTEO IN ARCETRI; il qual Terri­<lb></lb>
torio produce ottimi, e delicati vini, detti <lb></lb>
Verdee, e vi hanno le loro delizioſe Vil­<lb></lb>
le i Mannelli, i Cattani, i Guicciardini, i <lb></lb>
Capponi, i Naldini, ed altri molti, ſicco­<lb></lb>
me i Delci, i Ricci a Pozzolatico, i Tem­<lb></lb>
pi al Poggio alla Scaglia; e quivi vicina è <lb></lb>
la Villa de&#039; Covoni di magnifica Architet­<lb></lb>
tura.</s><s id="id411889"> De&#039; Nerli è quella preſſo a Santa <lb></lb>
Margherita a Montici; e nel Colle delle Ro­<lb></lb>
ſe ſono le Ville degli Antinoti, de&#039; Conti <lb></lb>
Bardi, de&#039; Grifoni, e d&#039;altri.</s><s id="id411904"> Tornandoſe­<lb></lb>
ne il Foreſtiero per la Strada Romana, ve­<lb></lb>
drà in primo luogo a man ſiniſtra altro <lb></lb>
Convento di nobili Religioſe dell&#039;Ordine di <lb></lb>
Sant&#039;Agoſtino, detto volgarmente di</s></p>

<p id="id411925" type="main"><s id="id411929">SAN GAGGIO, ma in proprio ſigniſicato <lb></lb>
San Cajo, fondato dalla famiglia de&#039; Corſi­<lb></lb>
ni, ove ſi conſervano più inſigni Reliquie.<lb></lb>
<arrow.to.target n="ab155"></arrow.to.target>

<pb pagenum="158"></pb>
La Tavola dell&#039;Altar maggiore, ove è il <lb></lb>
Martirio di Santa Caterina, titolare di que­<lb></lb>
ſto Monaſtero, è di mano di Lodovico Ci­<lb></lb>
goli.</s><s id="id411975"> Mezzo miglio avanzandoſi per la det­<lb></lb>
ta ſtrada a mano deſtra, vedeſi altro Con­<lb></lb>
vento di Monache dell&#039;Ordine di Sant&#039;A­<lb></lb>
goſtino, detto il</s></p>

<p id="id411942" type="foot"><s id="id411946"><foot.target id="ab155"></foot.target>La</s></p>

<p id="id411992" type="main"><s id="id411996">PORTICO, ove è una bella Chieſa, eſſen­<lb></lb>
do l&#039;oggetto noſtro, che il Foreſtiero veda <lb></lb>
la nobil Fabbrica della</s></p>

<p id="id412008" type="main"><s id="id412012">CERTOSA, fatta col diſegno dell&#039;Orca­<lb></lb>
gua, o come vuole il Vaſari, di alcuno de&#039; <lb></lb>
ſuoi diſcepoli.</s><s id="id412024"> Queſta è ſituata in una Col­<lb></lb>
linetta da ogni parte iſolata.</s><s id="id412031"> Vi ſi ſale <lb></lb>
dalla parte di Mezzogiorno per una lunga <lb></lb>
ſtrada, o ſcala fatta a baſtoni, in teſta al­<lb></lb>
la quale vi è un Portone, che introduce <lb></lb>
in un primo Chioſtro, e di quivi in Chie­<lb></lb>
fa, ove vedeſi un nobile pavimento, e ſof­<lb></lb>
fitta, e bello Altare, e a man ſiniſtra ſi <lb></lb>
entra in altro grandiſſimo Chioſtro, il quale <lb></lb>
dà introduzione a molte Celle, colle ſue <lb></lb>
attenenze, ſecondo l&#039;inſtituto di queſti E­<lb></lb>
remiti.</s><s id="id412213"> Nel Chioſtro vi ſono dipinte a fre­<lb></lb>
ſco da Jacopo da Pontormo molte Figure <lb></lb>
della Paſſione.</s><s id="id412224"> Nella ſtanza del Refettorio <lb></lb>
di mano del medeſimo vi è un Quadro a <lb></lb>
olio con Criſto a tavola, con Cleofas, e <lb></lb>
Luca, grandi al naturale, eſſendovi fra quei <lb></lb>
che ſervono, ſtati ritratti alcuni Converſi; <lb></lb>
e ſopra la Porta, che va nel Chioſtro di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a156"></arrow.to.target>

<pb pagenum="159"></pb>
fuori, vi è una Pietà con due Angioli, e <lb></lb>
dalla parte di dentro un San Lorenzo di <lb></lb>
mano del Bronzino.</s><s id="id412268"> Nella ſtanza del Ca­<lb></lb>
pitolo vi e un Crocifiſſo colla Madonna, e <lb></lb>
la Maddalena appiè della Croce, e Angio­<lb></lb>
li in aria di Mariotto Albertinelli Pittore ne&#039; <lb></lb>
ſuoi tempi di credito.</s><s id="id412287"> Vi ſi conſervano ſo­<lb></lb>
pra centoventi Reliquie.</s><s id="id412293"> Ve ne ſono mol­<lb></lb>
te inſigni, una gran parte delle quali furo­<lb></lb>
no donate dal celebre Niccola Acciajuoli, <lb></lb>
gran Siniſcalco de&#039; Regni di Sicilia, e Ge­<lb></lb>
ruſalemme, avutele egli pure in dono dal <lb></lb>
Re d&#039;Aragona, e parte fattele venire di <lb></lb>
Grecia, come la Teſta di San Silveſtro Pa­<lb></lb>
pa, e quella di San Giovan-Griſoſtomo, e <lb></lb>
parte del Cranio di San Dioniſio Areopagi­<lb></lb>
ta.</s><s id="id412331"> Fu queſto Niccola il Fondatore della <lb></lb>
Certoſa, intorno all&#039;anno 1364. ed accreb­<lb></lb>
be quella di Napoli; in una ſtanza ſotter­<lb></lb>
ranea ſono le Sepolture di Caſa Acciaiuoli, <lb></lb>
la quale lontana di quivi ſette miglia in <lb></lb>
Valdipeſa poſſiede una gran Tenuta&#039;, e un <lb></lb>
magnifico Palazzo detto</s></p>

<p id="id412361" type="foot"><s id="id412364"><foot.target id="a156"></foot.target>fuo-</s></p>

<p id="id412372" type="main"><s id="id412376">MONTE GUFONI riccamente addobbato, e <lb></lb>
di lunghi Viali, e di un Giardino con Fon­<lb></lb>
tane e ſcherzi d&#039;acqua, ornato, e reſo de­<lb></lb>
lizioſo.</s><s id="id412391"> Nel ritornarſene il Foreſtiero per <lb></lb>
l&#039;iſteſſa ſtrada a Firenze, dalla parte di <lb></lb>
Tramontana quaſi incontro alla Certoſa, <lb></lb>
oſſervi la magnifica Villa, detta Collazzi, <lb></lb>
de&#039; Dini, con nobile Architettura di San­<lb></lb>
ti di Tito, che dipinſe la Tavola della Cap­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a157"></arrow.to.target>

<pb pagenum="160"></pb>
pella; ſiccome a man ſiniſtra prima di en­<lb></lb>
trare in Città un bel Palazzo de&#039; Miche­<lb></lb>
lozzi, ma molto più il poſto, ove è fab­<lb></lb>
bricato, che è ſenza comparazione il mi­<lb></lb>
gliore, che ſia all&#039;intorno di Firenze, go­<lb></lb>
dendoſi di quivi quaſi tutta la Città, e nel­<lb></lb>
la più pittoreſca veduta, onde è detto Bel­<lb></lb>
loſguardo.</s><s id="id412459"> Poco lontana è un&#039;altra Villa <lb></lb>
de&#039; Borgherini, e degli Strozzi un&#039;altra, <lb></lb>
a San Vito, e nel colle vicino detto di Ma­<lb></lb>
rignolle le Ville de&#039; Corſi, de&#039; Capponi, <lb></lb>
de&#039; Gianfigliazzi, e di altri; ſiccome preſ­<lb></lb>
ſo alle Campora le Ville del Principe di <lb></lb>
Forano, e de&#039; Serſelli, e ſcendendo da <lb></lb>
queſti colli per Belloſguardo, vi è</s></p>

<p id="id412492" type="foot"><s id="id412496"><foot.target id="a157"></foot.target>pel-</s></p>

<p id="id412504" type="main"><s id="id412508">SAN FRANCESCO DI PAOLA; ove abitano <lb></lb>
Frati del ſuo Ordine, Chieſa di gran de­<lb></lb>
vozione.</s><s id="id412518"> Fuor della</s></p>

<p id="id412522" type="main"><s id="id412526">PORTA A SAN FREDIANO, il Monaſtero, <lb></lb>
che a man ſiniſtra ſi vede poſto ſopra una <lb></lb>
Collina, è intitolato San Bartolommeo, e <lb></lb>
vi ſtanno i Monaci di</s></p>

<p id="id412543" type="main"><s id="id412546">MONTE OLIVETO.</s><s id="id412549"> La Tavola dell&#039;Altar <lb></lb>
maggiore, in cui è figurato l&#039;entrare di <lb></lb>
Noſtro Signore in Geruſalemme, e di ma­<lb></lb>
no di Santi di Tito, ed è una delle belle <lb></lb>
opere, che egli abbia fatto; quella ove è <lb></lb>
il Beato Bernardo Tolomei, è di mano <lb></lb>
del Pignoni, e una ve n&#039;è del Paſſignano. </s><lb></lb>
<s id="id412553">Delle due Statue di marmo, la Vergine, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a158"></arrow.to.target>

<pb pagenum="161"></pb>
Veſtale, che tiene in mano un vaglio per <lb></lb>
l&#039;acqua Santa, è mano del Caccini, e <lb></lb>
l&#039;altra alla ſiniſtra, che rappreſenta Clau­<lb></lb>
dia, è di Scultore Fiammingo.</s><s id="id412607"> Nella <lb></lb>
Cappella de&#039; Capponi, che ſtà ſotto la Chie­<lb></lb>
ſa, vi è una Tavola della Riſurrezione, di <lb></lb>
mano di Raffaellino del Garbo, ben man­<lb></lb>
tenuta.</s><s id="id412626"> In vicinanza di detto Monaſtero <lb></lb>
verſo Ponente, ſi vede un delizioſo Caſi­<lb></lb>
no del Duca Strozzi, con un Salvatico che <lb></lb>
ſcende ſino alla ſtrada maeſtra, e dalla <lb></lb>
parte di Ponente vi è un Monaſtero detto</s></p>

<p id="id412647" type="foot"><s id="id412651"><foot.target id="a158"></foot.target>Ve-</s></p>

<p id="id412659" type="main"><s id="id412662">SAN PIERO A MONTICELLI, di Religioſe <lb></lb>
della Regola di San Benedetto.</s><s id="id412670"> Dilungan­<lb></lb>
doſi per detta ſtrada, vedonſi in qualche <lb></lb>
lontananza a man ſiniſtra, molte belle <lb></lb>
Ville, fra le quali in ſpecie ſono degne d&#039;<lb></lb>
eſſere oſſervate quella de&#039; Torrigiani a San <lb></lb>
Martino alla Palma, quella de&#039; Capponi, <lb></lb>
e l&#039;altra, che diſcoſto cinque miglia in cir­<lb></lb>
ca da Firenze ſulla ſiniſtra mano ſta ſitua­<lb></lb>
ta in un rilevato poſto, del Macheſe Ric­<lb></lb>
cardi, detta Caſtel Pulci, che per l&#039;accre­<lb></lb>
ſcimento della nuova magnifica Fabbrica <lb></lb>
fatta dal fu Marcheſe Coſimo Riccardi, è <lb></lb>
delle più belle e delle maggiori di Toſca­<lb></lb>
na, alla quale vi ſi và per un lungo viale <lb></lb>
di Cipreſſi, che principia dalla ſtrade ma­<lb></lb>
eſtra.</s><s id="id412735"> Due miglia ſcoſtandoſi, quaſi ſull&#039;<lb></lb>
Arno ſi vede l&#039;antica</s></p>

<p id="id412744" type="main"><s id="id412748">BADIA DI SAN SALVADORE DI SETTIMO, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a159"></arrow.to.target>

<pb pagenum="162"></pb>
fabbricata, come vuole il Vaſari, col diſe­<lb></lb>
gno di Niccola Piſano.</s><s id="id412769"> Chi la ſondaſſe è <lb></lb>
incerto, e i noſtri Storici in ciò ſono di­<lb></lb>
ſcordanti.</s><s id="id412780"> Alcuni le danno per Fondatore <lb></lb>
il conte Ugo di Magdeburgo, ed altri un <lb></lb>
Conte Lotario, da cui ſi vuole che diſcen. <lb></lb>
dano i Contalberti, che poi donarono la <lb></lb>
Badia dello Stale nell&#039;Alpi a queſto Mona­<lb></lb>
ſtero.</s><s id="id412801"> In antico è ſtata uſſiziata da&#039; Mona­<lb></lb>
ci neri di San Benedetto, che godevano <lb></lb>
grandiſſimi Privilegj, ed eſenzioni, conceſ­<lb></lb>
ſi loro dagli Imperadori Ottone Terzo, dal <lb></lb>
Secondo, e Terzo Arrigo; ſimiglianti n&#039; <lb></lb>
ebbero da&#039; Pontefici Paſquale Secondo, Leo­<lb></lb>
ne Nono, Urbano, e Calliſto Secondo, <lb></lb>
Gregorio Settimo, Clemente, e Aleſſandro <lb></lb>
Terzo.</s><s id="id412836"> Gregorio Nono confermati loro i <lb></lb>
medeſimi Privilegj, l&#039;anno 1236. la dette <lb></lb>
a&#039; Monaci Ciſtercienſi, che vi ſono, come <lb></lb>
dimoſtra un&#039;Iſcrizione poſta ſopra la por­<lb></lb>
ta Maggiore di queſto Monaſtero, e un&#039; <lb></lb>
altra più diſtinta ſe ne vede in marmo a­<lb></lb>
vanti la ſtanza del Capitolo.</s><s id="id412864"> L&#039;Altar mag­<lb></lb>
giore è tutto di pietre commeſſe, e vi ſo­<lb></lb>
no due Tavole e Tempera di Domenico <lb></lb>
Grillandajo, e nel Chioſtro alcune Viſioni <lb></lb>
del Conte Ugo furono dipinte dal Puglio. </s><lb></lb>
<s id="id412868">E&#039; memorabile queſta Badia per lo miraco­<lb></lb>
loſo ſucceſſo di San Pietro Igneo, così <lb></lb>
detto dal fuoco, che ben due volte a piedi <lb></lb>
ſcalzi ſopra una gran pira acceſo, ſenza <lb></lb>
nocumento alcuno paſſeggiò il Santo, per <lb></lb>
convincere di Simonia un certo Pietro, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a160"></arrow.to.target>

<pb pagenum="163"></pb>
Veſcovo Fiorentino, e vi ſe ne vede me­<lb></lb>
moria in un antico marmo; ſiccome fuori <lb></lb>
della Porta principale della Chieſa ſe ne <lb></lb>
vede altra a un Sepolcro pure di marmo. <lb></lb>
che vien creduta d&#039;Huilla, e Gaſdia, que­<lb></lb>
ſta Madre di Ugo, e quella Moglie; ma <lb></lb>
Niccolò Baccetti Abate Ciſtercienſe nella <lb></lb>
ſua ſtoria di queſta Badia è di parere, che <lb></lb>
l&#039;una foſſe Moglie di Bulgario, e Madre <lb></lb>
di Ugo Toſcano, e l&#039;altra Moglie del me­<lb></lb>
deſimo Ugo Pronipote di Lotario.</s><s id="id412961"> In que­<lb></lb>
ſta Chieſa vi è in <foreign lang="la">Cornu Evangelii</foreign> la Cap­<lb></lb>
pella del Santiſſimo dipinta tutta a freſco da <lb></lb>
Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, e dall&#039;iſteſſa <lb></lb>
parte della Cappella, che ne ſuccede v&#039;è <lb></lb>
una belliſſima Tavola di mano di Frate <lb></lb>
Bartolommeo di San Marco.</s><s id="id412988"> In detta Chie­<lb></lb>
ſa ſi conſerva con gran venerazione, fra l&#039;<lb></lb>
altre Reliquie, il Corpo di San Quintino <lb></lb>
martirizzato ſotto l&#039;Imperatore Maſſimia­<lb></lb>
no, e miracoloſamente ſcoperto in detto <lb></lb>
luogo l&#039;Anno 1157. in non molta diſtan­<lb></lb>
za dal Monaſtero di Settimo, che così ſi <lb></lb>
chiama, quaſi <emph type="italics"><foreign lang="la">Septimo ab Urbe lapide</foreign>;</emph> pren­<lb></lb>
dendo le miglia Romane antiche.</s><s id="id413030"> Verſo <lb></lb>
Ponente ſi vedono ne&#039;due Poggi di Signa <lb></lb>
molte e belle Ville, e così l&#039;una all&#039;altra <lb></lb>
unite, che ſembra un&#039;altra Città.</s><s id="id413045"> Quella <lb></lb>
di Caſtelletti de&#039; Cavalcanti nel Poggio ver­<lb></lb>
ſo Tramontana, che vien ſeparato dall&#039;<lb></lb>
altro Colle pel Fiume Arno, è la più ma­<lb></lb>
gnifica, onde ebbe il nome di Caſtello, <lb></lb>
ſiccome ancora alcun&#039;altre.</s><s id="id413068"> E nel Colle <lb></lb>
<arrow.to.target n="a161"></arrow.to.target>

<pb pagenum="164"></pb>
di quà dal Fiume quelle de&#039; Pandolfini, <lb></lb>
che nell&#039;anno 1494. dettero ricetto a Car­<lb></lb>
lo VIII. e ad altri gran Perſonaggi; quella <lb></lb>
de&#039; Salviati alle Selve, e de&#039; Pucci, detta <lb></lb>
Belloſguardo, perchè reſta ſull&#039;eminenza <lb></lb>
del Poggio, ed ha una veduta di Campa­<lb></lb>
gna belliſſima, con nobili, e delizioſi din­<lb></lb>
torni.</s><s id="id413112"> In detto Poggio vi ſono due Con­<lb></lb>
venti di Religioſi uno di</s></p>

<p id="id413121" type="foot"><s id="id413125"><foot.target id="a159"></foot.target>fab-</s></p>

<p id="id413132" type="foot"><s id="id413136"><foot.target id="a160"></foot.target>Ve-</s></p>

<p id="id413144" type="foot"><s id="id413147"><foot.target id="a161"></foot.target>di</s></p>

<p id="id413155" type="main"><s id="id413158">SANTA MARIA DELLE SELVE de&#039; Carmeli­<lb></lb>
tani Riformati, detti della Congregazione <lb></lb>
di Mantova.</s><s id="id413168"> L&#039;altro detto</s></p>

<p id="id413172" type="main"><s id="id413176">SANTA LUCIA è Chieſa de&#039; Padri della <lb></lb>
Riforma di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco da pochi meſi re­<lb></lb>
ſtaurata e abbellita; nella quale vi ſono <lb></lb>
agli Altari di belle Tavole.</s><s id="id413192"> Ma eſſendo <lb></lb>
noi quì diſcoſto da Firenze ſopra otto mi­<lb></lb>
glia, per iſtare ſull&#039;iſtituto noſtro, è or­<lb></lb>
mai tempo, che per l&#039;iſteſſa ſtrada dal no­<lb></lb>
ſtro Foreſtiero facciaſi ritorno a Firenze, <lb></lb>
per la quale troverà Villa del Marcheſe <lb></lb>
della Stufa, e oſſerverà vicino alla Porta <lb></lb>
un&#039;altra commoda Villa de&#039; Tempi detta <lb></lb>
Verzaja, andando fuori la</s></p>

<p id="id413228" type="main"><s id="id413232">PORTA AL PRATO.</s><s id="id413235"> Veggaſi, uſcendo pri­<lb></lb>
ma dalla Porticciuola delle Mulina, a man <lb></lb>
ſiniſtra, poſta alla fine del Borgo di Ogniſ­<lb></lb>
ſanti, il</s></p>

<p id="id413251" type="main"><s id="id413254">GIADINO, detto la Vaga Loggia, di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A.
<arrow.to.target n="a162"></arrow.to.target>

<pb pagenum="165"></pb>
 R.</expan>, che ſebbene non è terminato, vi è <lb></lb>
molta delizia nelle piante d&#039;Agrumi, sì <lb></lb>
a boſchetto, quanto in gran vaſi collocate <lb></lb>
con buon ordine ſopra pilaſtri di un lun­<lb></lb>
go foſſo, ove ſcorre l&#039;acqua dell&#039;Arno <lb></lb>
contigua, quivi voltata, e incanalata.</s><s id="id413292"> Fuor <lb></lb>
di queſto Giardino, proſeguendo il viaggio <lb></lb>
per la ſtrada lungo la riva dell&#039;Arno, s&#039; <lb></lb>
entra in un diritto viale di Pini, che por­<lb></lb>
ta alle</s></p>

<p id="id413311" type="foot"><s id="id413315"><foot.target id="a162"></foot.target>R.,</s></p>

<p id="id413322" type="main"><s id="id413326">CASCINE, Poſſeſſione della Real Caſa di <lb></lb>
Toſcana, non più diſcoſta da Firenze di <lb></lb>
un miglio, ove ſono ſpazioſe Praterie, e <lb></lb>
ameniſſimi Boſchetti con più viali; il qual <lb></lb>
luogo è frequentato da&#039; Cittadini, e Popo­<lb></lb>
lo noſtro, ſpecialmente nella Primavera. </s><lb></lb>
<s id="id413329">Vedutoſi queſto luogo può oſſervarſi an­<lb></lb>
che un antico Monaſtero di Monache Ci­<lb></lb>
ſtercienſi, detto di</s></p>

<p id="id413365" type="main"><s id="id413368">SAN DONATO IN POLVEROSA, o a Torri, po­<lb></lb>
ſto in poca diſtanza dalle Caſcine per la <lb></lb>
parte di Tramontana.</s><s id="id413380"> Fuori di queſta Por­<lb></lb>
ta è da vederſi la magnifica Villa del</s></p>

<p id="id413388" type="main"><s id="id413392">POGGIO A CAIANO di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> ſituata <lb></lb>
a man deſtra ſopra una piccola eminenza <lb></lb>
di terreno, che la ſolleva, e rende godi­<lb></lb>
bile la pianura, che per le parti di Levan­<lb></lb>
te, Ponente, e Tramontana la circonda, <lb></lb>
e da quella di Mezzogiorno è con buona <lb></lb>
diſtanza ſtaccata da&#039; Poggi di Carmignano, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a163"></arrow.to.target>

<pb pagenum="166"></pb>
rinomati per la bontà de&#039; vini.</s><s id="id413434"> Queſta, <lb></lb>
Villa fu principiata per lo Magnifico Lo­<lb></lb>
renzo de&#039; Medici Padre di Leon X. il qua­<lb></lb>
le la non terminata Fabbrica volle finire, <lb></lb>
e ſpezialmente l&#039;ornato, e le Pitture del <lb></lb>
Salone grande in parte, che poi il Grandu­<lb></lb>
ca Franceſco fece condurre a fine, e ri­<lb></lb>
durre tutta queſta gran Fabbrica alla perfe­<lb></lb>
zione, che ella è, ſeguitando il primo mo­<lb></lb>
dello di Giuliano da San Gallo.</s><s id="id413473"> Queſta <lb></lb>
Villa ha in tutte le ſue parti del magnifico. </s><lb></lb>
<s id="id413479">Evvi un Salone con volta a mezza bot­<lb></lb>
te, tutta riccamente ſtuccata, o per me­<lb></lb>
glio dire, da Giuliano da San Gallo getta­<lb></lb>
ta di materie, che veniſſero intagliate, in <lb></lb>
venzione da lui unicamente imparata a Ro­<lb></lb>
ma.</s><s id="id413504"> Tutto il detto Salone è dipinto da <lb></lb>
Andrea del Sarto, dal Franciabigio, e da <lb></lb>
Jacopo da Pontormo.</s><s id="id413514"> L&#039;Iſtoria quando Ce­<lb></lb>
ſare è preſentato di varj donativi in Egitto <lb></lb>
da molte Nazioni, alludendo queſto fatto <lb></lb>
al Magnifico Lorenzo de&#039; Medici, che fu <lb></lb>
di rari animali, e tra gli altri di una Gi­<lb></lb>
raffa preſentato da Gaitbeio Soldano d&#039;E­<lb></lb>
gitto, nel 1748. e detta Giraffa è deſcrit­<lb></lb>
ta dal Poliziano nelle ſue meſcolanze eru­<lb></lb>
dite; fu laſciata imperfetta detta pittura <lb></lb>
da Andrea, e terminolla Aleſſandro Allo­<lb></lb>
ri:</s><s id="id413519"> Il Franciabigio vi dipinſe in altra Fac­<lb></lb>
ciata, quando Cicerone, dopo l&#039;eſilio, fu <lb></lb>
in Campidoglio chiamato Padre della Pa­<lb></lb>
tria: alludendo queſta al ritorno di Coſi­<lb></lb>
mo Medici il Vecchio in Firenze.</s><s id="id413575"> Nell&#039;al­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a164"></arrow.to.target>

<pb pagenum="167"></pb>
ra Facciata il Franciabigio medeſimo vi di­<lb></lb>
pinſe, quando Tito Quinzio Flaminio Con­<lb></lb>
ſolo Romano, orando nel Conſiglib degli <lb></lb>
Achei, contro l&#039;Oratore degli Etoli, e del <lb></lb>
Re Antioco, diſſuaſe la lega, che diſegna­<lb></lb>
vano concludere gli Oratori con gli Achei <lb></lb>
medeſimi.</s><s id="id413615"> Queſto fatto pure allude alla <lb></lb>
Dieta di Cremona, in cui il Magnifico Lo­<lb></lb>
renzo de&#039; Medici diſturbò i diſegni de&#039; Ve­<lb></lb>
neziani, bramoſi di condurſi al poſſeſſo dell&#039;<lb></lb>
Italia tutta.</s><s id="id413634"> E Aleſſandro Allori fece la <lb></lb>
Pittura, che rappreſenta la Cena di Siface <lb></lb>
Re de&#039; Numidi, fatta a Scipione dopo che <lb></lb>
egli ebbe rotto Asdrubale in Iſpagna, al­<lb></lb>
ludendo al glorioſo viaggio del Magnifico <lb></lb>
Lorenzo al Re di Napoli, da cui fu gene­<lb></lb>
roſamente convitato.</s><s id="id413661"> Le due teſtate dove <lb></lb>
ſono gli occhi, che danno lume, furono <lb></lb>
dipinte da Jacopo Pontormo, e vi è un <lb></lb>
Vertunno, co&#039; ſuoi Agricoltori, con un pen­<lb></lb>
nato in mano bello e naturale, e l&#039;Iſtoria <lb></lb>
di Pomona, e Diana con altre Dee, che <lb></lb>
per eſſer pitture fatte a concorrenza de&#039; ſo­<lb></lb>
prannominati Pittori, ſono delle più belle <lb></lb>
che uſciſſero dal ſuo pennello.</s><s id="id413697"> Da quelle <lb></lb>
ſuddette teſtate del Salone ſi ha l&#039;ingreſſo <lb></lb>
in due Gallerie, ordinate dal Gran Principe <lb></lb>
Ferdinando, per formare per mezzo di <lb></lb>
queſte riccamente ornate, la comunicazio­<lb></lb>
ne alli quattro Appartamenti, de&#039; quali vien <lb></lb>
compoſta queſta Real Villa.</s><s id="id413722"> Dal detto Sa­<lb></lb>
lone facendoſi paſſaggio in un altro di mi­<lb></lb>
nor proporzione ornato a ſtucchi, è ſtata <lb></lb>
<arrow.to.target n="a165"></arrow.to.target>

<pb pagenum="168"></pb>
dipinta nella ſua volta da Anton Demeni­<lb></lb>
co Gabbiani, la Toſcana, che conduce da­<lb></lb>
vanti a Giove Coſimo Padre della Patria, <lb></lb>
rimoſtrando aver eſſo quietate le civili di­<lb></lb>
ſcordie, ſcacciati dalla Patria i vizj, e in­<lb></lb>
trodottavi la Pace, e le Virtù, e domanda <lb></lb>
a Giove, che lo collochi fra gli Eroi; e in <lb></lb>
molti medaglioni attorno vi ſono ritratti i <lb></lb>
glorioſi Antenati della Real Caſa de&#039; Medici. </s><lb></lb>
<s id="id413729">La Tavola della Cappella, che è ſul Prato, <lb></lb>
ove è una Pietà, è di Giorgio Vaſari.</s><s id="id413789"> In <lb></lb>
poca diſtanza dal Palazzo vi ſono belliſſi­<lb></lb>
me ſtalle, lunghe ciaſcheduna più di cen­<lb></lb>
toventi paſſi, e ſopra queſte ſi vede un Cor­<lb></lb>
ridore alto, e lungo l&#039;iſteſſo, per lo quale <lb></lb>
ſtanno ſcompartite Camere per alloggi del <lb></lb>
ſervizio baſſo.</s><s id="id413817"> Scendendo il Foreſtiero dal­<lb></lb>
la parte di Tramontana, paſſeggi per gli a­<lb></lb>
meniſſimi viali, che dal Poggio a Caiano <lb></lb>
l&#039;uno in un altro mettendo, conducono <lb></lb>
alle Caſcine, ove vedeſi una Fabbrica per <lb></lb>
uſo del Fattore, e del copioſo Beſtiame <lb></lb>
grande, e nel ſuo genere bella, e tutta cir­<lb></lb>
condata da un largo foſſo d&#039;acqua corren­<lb></lb>
te.</s><s id="id2737376"> Vi ſono dentro un gran Cortile tutti i <lb></lb>
comodi neceſſarj.</s><s id="id2737383"> Quivi ſi fanno copioſe <lb></lb>
ricolte di ſquiſiti Riſi, co&#039; ſuoi Edifizi per <lb></lb>
pulirgli.</s><s id="id2737394"> Proſeguendo verſo Tramontana <lb></lb>
per i viali coperti, che vi ſono, ſi giunge <lb></lb>
a un luogo ſopra tutti gli altri delizioſo, e <lb></lb>
ameno, detto le Pavoniere, e ſerve in og­<lb></lb>
gi per far correre i Daini, i quali in un bar­<lb></lb>
co murato con boſcaglia, e foſſi d&#039;acque, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a166"></arrow.to.target>

<pb pagenum="169"></pb>
ſon quivi nutriti in molta copia, conſiſten­<lb></lb>
do in più viali lunghi ciaſcheduno circa a <lb></lb>
ottocento paſſi, e rimettendoſi in ſtrada <lb></lb>
maeſtra a mano dritta, che conduce ad <lb></lb>
altra Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> detta</s></p>

<p id="id2737450" type="foot"><s id="id2737454"><foot.target id="a163"></foot.target>ri-</s></p>

<p id="id2737461" type="foot"><s id="id2737465"><foot.target id="a164"></foot.target>tra</s></p>

<p id="id2737472" type="foot"><s id="id2737476"><foot.target id="a165"></foot.target>di-</s></p>

<p id="id2737483" type="foot"><s id="id2737487"><foot.target id="a166"></foot.target>ſon</s></p>

<p id="id2737495" type="main"><s id="id2737499">ARTIMINO, O VILLA FERDINANDA, da Fer­<lb></lb>
dinando I. di queſto nome, e Terzo Gran­<lb></lb>
duca di Toſcana, che da&#039; fondamenti la fece <lb></lb>
fabbricare col diſegno di Bernardo Buonta­<lb></lb>
lenti l&#039;anno 1594. la quale è beniſſimo in­<lb></lb>
teſa, sì nello ſcompartimento de&#039; Quartie­<lb></lb>
ri nobili, come per quelli della Famiglia. </s><lb></lb>
<s id="id2737504">Non vi è Cortile, ma due belli Saloni po­<lb></lb>
ſti in mezzo da un ricetto, illuminati per <lb></lb>
alti fineſtroni.</s><s id="id2737539"> E&#039; ſituata in un&#039;ottima emi­<lb></lb>
nenza di un Colle volto a Levante, e il <lb></lb>
divertimento maggiore, che ſi ritrae in det­<lb></lb>
ta villeggiatura, che per lo più ſi fa in <lb></lb>
tempo d&#039;Autunno, ſi è la Caccia ſpecial­<lb></lb>
mente de&#039; Daini.</s><s id="id2737562"> Quelli di pelame bianco <lb></lb>
in un piccolo Barco, detto la Pineta, di <lb></lb>
due miglia di giro vi ſi conſervano.</s><s id="id2737573"> Ve n&#039; <lb></lb>
è un altro di circuito di ſopra trentadue mi­<lb></lb>
glia, detto il Barco Reale, diſtendendoſi <lb></lb>
dalle falde del Poggio d&#039;Artimino, fino a&#039; <lb></lb>
Poggi di Vinci nella Valdinievole.</s><s id="id2737591"> Sono <lb></lb>
fuori di queſta Porta altre due Ville di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. <lb></lb>
A. R.</expan> una detta la</s></p>

<p id="id2737602" type="main"><s id="id2737606">PETRAIA, di gratiſſimo ſoggiorno ſpecial­<lb></lb>
mente nel tempo della Primavera; il ſuo <lb></lb>
ingreſſo principale è a Tramontana, per un <lb></lb>
<arrow.to.target n="a167"></arrow.to.target>

<pb pagenum="170"></pb>
Prato chiuſo da ſolti Cipreſſi in difeſa de&#039; <lb></lb>
venti; ha nel mezzo un Cortile tutto di­<lb></lb>
pinto di fatti militari; vi ſono nelle due <lb></lb>
fiancate due Logge, che introducono negli <lb></lb>
appartamenti nobili; queſte ſono dipinte con <lb></lb>
ottimo colorito, e diſegno dal Volterrano, <lb></lb>
e rappreſentano alcune azioni di Coſimo I. <lb></lb>
e di Ferdinando II. Gran Duchi.</s><s id="id2737663"> A Mez­<lb></lb>
zogiorno, Levante, e Ponente vi ſono tre <lb></lb>
altre Porte principali, che introducono in <lb></lb>
uno ſpazioſo ripiano di Giardino, di dove <lb></lb>
godeſi come in Teatro, con tutta quella <lb></lb>
belliſſima Campagna, la Città noſtra.</s><s id="id2737686"> Da <lb></lb>
queſta ſi diſcende in un altro, ove è un <lb></lb>
gran Vivaio; e quindi in un terzo, che ter­<lb></lb>
mina con un ſalvatico.</s><s id="id2737701"> Da Tramnntana <lb></lb>
ſtendendoſi fino alla Villa del Cavalier Car­<lb></lb>
lini, e ſeguitando verſo l&#039;altra Villa di Ca­<lb></lb>
ſtello, come ſi dirà ſotto, vi ſono vigne <lb></lb>
tutte circondate di muraglia, di ſopra due <lb></lb>
miglia di circonſerenza, con ordine, e ſe­<lb></lb>
parazione di magliuoli venuti di diverſi Pae­<lb></lb>
ſi, anche remotiſſimi, e nella ſommità del­<lb></lb>
le medeſime vi è un Caſino di dove ſi go­<lb></lb>
de una belliſſima veduta.</s><s id="id2737742"> In poca diſtanza <lb></lb>
di quivi ſul Poggio verſo Ponente, vi è un <lb></lb>
Convento di Carmelitani della Congregazio­<lb></lb>
ne di Mantova, detto</s></p>

<p id="id2737758" type="foot"><s id="id2737762"><foot.target id="a167"></foot.target>H Pra-</s></p>

<p id="id2737770" type="main"><s id="id2737773">SANTA LUCIA ALLA CASTELLINA, con No­<lb></lb>
viziato, ove è un Quadro di Marla Vergi­<lb></lb>
ne nel Coro, del ſuddetto Volterrano.</s><s id="id2737786"> Ve­<lb></lb>
dutaſi dal Foreſtiero la Petraia, non laſci di <lb></lb>
vedere ancora </s></p>

<p id="id2738247" type="foot"><s id="id2738251">CA-</s></p>

<pb pagenum="171"></pb>

<p id="id2737788" type="main"><s id="id2737789">CASTELLO, altra Villa, come ſi è detto, <lb></lb>
del Granduca, antica della Famiglia de&#039; Me­<lb></lb>
dici, ma accreſciuta dal Granduca Coſimo <lb></lb>
I. dalla parte di Levante, col diſegno di Nic­<lb></lb>
colò, detto il Tribolo.</s><s id="id2737826"> Queſta è poſta al­<lb></lb>
le radici di Monte Morello; ha davanti u­<lb></lb>
no ſpazioſo Prato, con due gran Vivai ſpar­<lb></lb>
titi da un Ponte, che cammina a un viale <lb></lb>
piantato di Cipreſſi, il quale mette ſulla <lb></lb>
ſtrada maeſtra di Prato.</s><s id="id2737849"> Nella volta della <lb></lb>
Loggia a man ſiniſtra dentro il Cortile al­<lb></lb>
cune Iſtorie degli Dei antichi e Arti libera­<lb></lb>
li, lavorate a olio ſulla calcina ſecca, ſono <lb></lb>
di mano di Jacopo da Pontormo.</s><s id="id2737868"> Per gli <lb></lb>
Appartamenti vi ſono diſtribuite belle Sup­<lb></lb>
pellettili, e Quadri, e vi è una pittura <lb></lb>
a ſreſco di Baldaſſarre Franceſchini nella <lb></lb>
volta del ricetto, ſalite le prime ſcale, di <lb></lb>
ottimo colorito.</s><s id="id2737891"> Da Tramontana, uſcendo <lb></lb>
di detto Palazzo, ſi entra in un vaſto e <lb></lb>
delizioſo Giardino, trovandoſi prima uno <lb></lb>
ſpazioſiſſimo Prato.</s><s id="id2737907"> La prima gran Fonta­<lb></lb>
na, ove è l&#039;Ercole di marmo, che ſcop­<lb></lb>
pia Anteo, dalla cui bocca eſce in gran <lb></lb>
copia l&#039;acqua, è di mano di Bartolom­<lb></lb>
meo Ammannati, eſſendo il reſtante della <lb></lb>
Fonte diſegno, e ſattura del Tribolo, co­<lb></lb>
me di lui ancora è l&#039;altra Fontana in mez­<lb></lb>
zo al Boſchetto de&#039; lauri, piena di ſiniſſimi <lb></lb>
intagli, e Baſſirilievi; nella cima della qua­<lb></lb>
le vi è una Statuetta di Femmina nuda <lb></lb>
di bronzo, rappreſentante una Venere, <lb></lb>
dalla cui chioma, che ſi tien raccolta entro <lb></lb>
<arrow.to.target n="a169"></arrow.to.target>

<pb pagenum="172"></pb>
le mani; cade acqua.</s><s id="id2737969"> Intorno alla <lb></lb>
detta Fonte vi è un imbrecciato in ſorma <lb></lb>
rotonda tutto chiuſo da un ſedere di pie­<lb></lb>
tra bigia, e per lo medeſimo vi ſono oc­<lb></lb>
cultate fiſtolette, dalle quali vengono zam­<lb></lb>
pilli gentiliſſimi d&#039;acqua.</s><s id="id2737993"> Queſta belliſſima <lb></lb>
Fontana è cinta d&#039;ogn&#039;intorno da un ſal­<lb></lb>
vatico di alti e folti Cipreſſi, Lauri, e <lb></lb>
Mortelle, i quali girando intorno, danno <lb></lb>
forma di un Laberinto, facendo però proſ­<lb></lb>
pettiva all&#039;altra Fontana dell&#039;Ercole, e <lb></lb>
per di ſopra, ad una Porta, ove pure ſo­<lb></lb>
no rari zampilli d&#039;acqua; queſta vien meſ­<lb></lb>
ſa in mezzo da due bei Pili, o Fontane <lb></lb>
diſpoſte ne&#039; mezzi tra la detta Porta, e le <lb></lb>
cantonate.</s><s id="id2738036"> Di quivi ſi ſa paſſaggio in un <lb></lb>
ampio e delizioſo Giardino, ripieno de&#039; più <lb></lb>
nobili agrumi, e piante di fiori più pelle­<lb></lb>
grine.</s><s id="id2738051"> Intorno alla detta Porta vi è una <lb></lb>
Grotta grande, e ricchiſſima di ſpugne, e <lb></lb>
per eſſe adattativi diverſi uccelli, condotta <lb></lb>
anch&#039;eſſa dal Tribolo.</s><s id="id2738067"> Vi ſono tre grandiſ­<lb></lb>
ſime Pile ſcavate, e intagliate d&#039;un pezzo <lb></lb>
ſolo, una nella teſtata, e l&#039;altre due per <lb></lb>
fianco all&#039;entrare; ſopra le quali vi ſono <lb></lb>
ſcolpiti al naturale diverſi animali quad­<lb></lb>
rupedi fieri, e domeſtici, fino ad un Ele­<lb></lb>
fante, un Alce, un Unicorno, una Giraffa, <lb></lb>
ed altri molti intruppati con buona diſpo­<lb></lb>
ſizione, e da alcuni de&#039; medeſimi viene <lb></lb>
a cadere acqua nelle ſuddette pile, ove ſo­<lb></lb>
no intagli di Peſci, e nicchi marini.</s><s id="id2738113"> La <lb></lb>
detta Grotta è chiuſa da cancellate di ſer­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a170"></arrow.to.target>

<pb pagenum="173"></pb>
ro, le quali aperte, quando ſi voglia dar <lb></lb>
l&#039;acqua agli zampilli, che tra le ſpugne <lb></lb>
di ſopra, nel pavimento, e da&#039; lati vi ſo­<lb></lb>
no, ſerranſi con violenza anch&#039;eſſi per <lb></lb>
forza d&#039;acqua.</s><s id="id2738149"> Queſta Grotta è in mezzo <lb></lb>
a due Fontane nel medeſimo muro collo­<lb></lb>
cate, che ribattono all&#039;altre due del Giar­<lb></lb>
dino, ove è il Boſchetto e Laberinto.</s><s id="id2738165"> Dal <lb></lb>
ſuddetto Giardino ſi ſale a un ſalvatico di <lb></lb>
Cipreſſi, Lecci, ed Allori con bell&#039;ordine <lb></lb>
piantati, e quivi ſi vede un gran Vivajo, <lb></lb>
in mezzo al quale vi è un&#039; iſoletta, e in <lb></lb>
eſſa un Vecchio tremante figurato il Monte <lb></lb>
Apennino di bronzo, fatto dall&#039;Amman­<lb></lb>
nato, dalle cui chiome cade acqua; diſe­<lb></lb>
gno e lavoro del Tribolo, del quale ſi vede <lb></lb>
in un Pratello fuori del Giardino, dalla <lb></lb>
parte di Levante una Quercia molto artifi­<lb></lb>
cioſa, e tutta giuochi d&#039;acqua, fatti dal <lb></lb>
medeſimo.</s><s id="id2738217"> Molto più vi ſarebbe da veder­<lb></lb>
ſi in detta Villa, e Giardini; ma avendo <lb></lb>
noi forſe troppo obbligato il Foreſtiero a, <lb></lb>
paſſeggiare per i medeſimi, rimettendolo ſul­<lb></lb>
la ſtrada di Firenze, potrà tener quella <lb></lb>
per ricondurviſi, che paſſa ſotto la Villa <lb></lb>
della Petraja, ove vedrà di paſſaggio due</s></p>

<p id="id2738258" type="foot"><s id="id2738262"><foot.target id="a169"></foot.target>H 2 le</s></p>

<p id="id2738269" type="foot"><s id="id2738273"><foot.target id="a170"></foot.target>ro,</s></p>

<p id="id2738281" type="main"><s id="id2738285">CONVENTI, uno di Religioſe Camaldolen­<lb></lb>
ſi, detto di Boldrone: e pochi paſſi inol­<lb></lb>
trandoſi, un altro di Fanciulle Nobili, che <lb></lb>
vi s&#039;introducono ſopra i ſette anni per edu­<lb></lb>
cazione, alle quali è permeſſo, piacendo <lb></lb>
loro, non ſoddisfatte di quell&#039;Inſtituto di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a171"></arrow.to.target>

<pb pagenum="174"></pb>
vita, uſcire ſenza però potervi aver regreſ­<lb></lb>
ſo, non facendo mai Voti, come le altre <lb></lb>
Religioſe.</s><s id="id2738332"> Queſto luogo era per l&#039;addietro <lb></lb>
una Villa detta la Quiete, della Grandu­<lb></lb>
cheſſa Criſtina.</s><s id="id2738343"> Pervenne dopo la ſua mor­<lb></lb>
te in Donna Eleonora Ramirez di Montal­<lb></lb>
vo, che fu la Fondatrice, e Inſtitutrice <lb></lb>
di quel vivere Religioſo, ed eſſendo ſtato <lb></lb>
lungo tempo queſto Conſervatorio ſenza <lb></lb>
propria Chieſa, valendoſi per un Corrido­<lb></lb>
re di quella del ſopraccennato Convento <lb></lb>
delle Camaldolenſi, la Granducheſſa Vitto­<lb></lb>
ria, fecevi la Chieſa, che vi è con la Fo­<lb></lb>
reſteria, Rimeſſe, e Stalle, per renderlo <lb></lb>
comodo alle occaſioni di trattenerviſi, lo <lb></lb>
cui eſempio ſeguendo la Principeſſa Anna <lb></lb>
Maria Luiſa Elettrice Palatina, lo ha ulti­<lb></lb>
mamente ampliato di nobile appartamento, <lb></lb>
e arrichito di delizioſo Giardino, chiaman­<lb></lb>
doſi queſto luogo tuttavia coll&#039;antico nome <lb></lb>
la Quiete.</s><s id="id2740803"> Molte altre belle e comode <lb></lb>
Ville reſterebbero quì da vederſi come quel­<lb></lb>
la de&#039; Paſquali al luogo detto Quarto, quel­<lb></lb>
la de Lanfredini in oggi del Principe Corſi­<lb></lb>
ni a Ranieri, ed a Quinto quelle de&#039; Tor­<lb></lb>
rigiani, Dragomanni, Bartolini, e Guardi­<lb></lb>
ni, e del Marcheſe Ginori quella nominata</s></p>

<p id="id2740832" type="foot"><s id="id2740835"><foot.target id="a171"></foot.target>H vita,</s></p>

<p id="id2740843" type="main"><s id="id2740847">DOCCIA, la quale ha delizioſi anneſſi, ove <lb></lb>
modernamente dal fu Marcheſe Senator <lb></lb>
Carlo Ginori è ſtata introdotta in poca di­<lb></lb>
ſtanza da detta Villa la fabricazione non, <lb></lb>
ſolo di ogni qualità di Piatterie, Vaſi, ed <lb></lb>
<arrow.to.target n="a172"></arrow.to.target>

<pb pagenum="175"></pb>
altre Terraglie fine per uſo comune, ma di <lb></lb>
finiſſime Porcellane d&#039;ogni ſorta con ſin­<lb></lb>
golare induſtria, ed ottima riuſcita delle <lb></lb>
quali ſe ne vede una gran raccolta in una <lb></lb>
ſtanza, diſpoſte a forma di Galleria accre­<lb></lb>
ſciuta notabilmente dal Senatore Marcheſe <lb></lb>
Lorenzo Figlio.</s><s id="id2740906"> A Seſto evvi quella del <lb></lb>
Marcheſe Corſi; a Colonnata quella del <lb></lb>
Conte del Benino, fabbricata dal Senatore <lb></lb>
Ferrante Capponi, ove ſi veggono in una <lb></lb>
vaga Galleria i diſegni di quella di Verſa­<lb></lb>
glies del Re Criſtianiſſimo: a Querceto, del <lb></lb>
Balì del Roſſo, e nella Valle di Marina <lb></lb>
quella de&#039; Conti Zefferini, che per il vaſto <lb></lb>
Giardino, per i molti ſalvatici, e per la <lb></lb>
ricchezza dell&#039;acque è degna di eſſer ve­<lb></lb>
duta; e in appreſſo quella del Duca Salvia­<lb></lb>
ti.</s><s id="id2740954"> Tornando a rimettere in iſtrada il Fo­<lb></lb>
reſtiero attenendoſi a mano ſiniſtra, paſſa­<lb></lb>
to il Ponte a Rifredi, oſſervi le Ville de&#039; <lb></lb>
Gondi, e de&#039; Giorgi, de&#039; Panciatichi, e d&#039;<lb></lb>
altri, e ritornando alla Città per la</s></p>
<p id="id2740976" type="foot"><s id="id2740980"><foot.target id="a172"></foot.target>altre</s></p>

<p id="id2740987" type="main"><s id="id2740991">PORTA A SAN GALLO, fuori della quale è <lb></lb>
ſtato alzato ultimamente un maeſtoſo Arco <lb></lb>
Trionſale di bella, e vaga architettura in <lb></lb>
onore del fu Noſtro Reale Sovrano Franceſ­<lb></lb>
co I. di glorioſa memoria, ed in occaſione <lb></lb>
del ſuo ſolenne ingreſſo in queſta Domi­<lb></lb>
nante ſeguito la ſera del dì 20. Gennajo <lb></lb>
1729.</s><s id="id2741025"> E camminando fuori di eſſa Porta, <lb></lb>
oſſervi dalla parte di Tramontana la rino­<lb></lb>
mata, ed antica Villa di </s></p>
<arrow.to.target n="a173"></arrow.to.target>

<pb pagenum="176"></pb>
<p id="id2741027" type="main"><s id="id2741029">CAREGGI, cioè Campo Regio, pure di <lb></lb>
<expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> col diſegno di Michelozzo, fatta <lb></lb>
fabbricare da Coſimo Padre della Patria. </s><lb></lb>
<s id="id2741033">Quivi il Magnifico Lorenzo de&#039; Medici, e <lb></lb>
Giovanni e Piero ſuoi figli facevano le vir­<lb></lb>
tuoſe Accademie con Marſilio Ficino, det­<lb></lb>
to il novello Platone, ed Angelo Polizia­<lb></lb>
no, Pico della Mirandola, l&#039;Argiropolo, <lb></lb>
Ermolao Barbaro, lo Scala, ed altri dotti <lb></lb>
Uomini dell&#039;età loro.</s><s id="id2741085"> Preſſo a Firenze a <lb></lb>
mano ſiniſtra, ſalendo per un&#039;erta ſtrada, <lb></lb>
da quel Tabernacolo, che vi è dipinto da <lb></lb>
Livio Meus, s&#039;arriva al</s></p>

<p id="id2741101" type="foot"><s id="id2741104"><foot.target id="a173"></foot.target>H 4 CA-</s></p>

<p id="id2741112" type="main"><s id="id2741116">CONVENTO de&#039; Cappuccini a Montughi, i <lb></lb>
quali hanno all&#039;uſo del lor rigido Inſtituto, <lb></lb>
una bella Chieſa, e un comodo Conven­<lb></lb>
to, ed Orto.</s><s id="id2741131"> Quivi pure ſono belle, e <lb></lb>
nobili Ville, come quella del Marcheſe Ge­<lb></lb>
rini, Riccardi, Capponi, e de&#039; Corſi, e <lb></lb>
quella degli Strozzi, celebre per le tante <lb></lb>
Inſcrizioni antiche, Greche, e Latine, che <lb></lb>
vi ſono.</s><s id="id2741153"> Vi è anco un Convento di Reli­<lb></lb>
gioſe detto</s></p>

<p id="id2741162" type="main"><s id="id2741165">SANTA MARTA, che vivono ſotto la Re­<lb></lb>
gola del Beato Giovanni da Como, o da <lb></lb>
Medda, Fondatore de&#039; Frati umiliati, nella <lb></lb>
di cui Chieſa all&#039;altare maggiore Batiſta <lb></lb>
Naldini vi eſpreſſe la Reſſurezione di Laz­<lb></lb>
zaro; ſiccome mettendoſi ſulla ſtrada mae­<lb></lb>
ſtra di Bologna, ſi vede altro </s></p>
<arrow.to.target n="a174"></arrow.to.target>

<pb pagenum="177"></pb>
<p id="id2741167" type="main"><s id="id2741169">CONVENTO de&#039; Padri della Madre di Dio, <lb></lb>
delle Scuole Pie, ove hanno il Noviziato. </s><lb></lb>
<s id="id2741174">La Chieſa vagamente ornata, l&#039;abitazione <lb></lb>
molto comoda, e la vigna ben coltivata, <lb></lb>
e pulita rendono queſto luogo aſſai gradito <lb></lb>
a chi lo vede.</s><s id="id2741224"> Quindi paſſando da diverſe <lb></lb>
Ville, e tornando ſulla ſtrada maeſtra tro­<lb></lb>
vaſi</s></p>

<p id="id2741236" type="foot"><s id="id2741240"><foot.target id="a174"></foot.target>CON-</s></p>

<p id="id2741248" type="main"><s id="id2741252">PRATOLINO, Villa di ſomma amenità nel <lb></lb>
tempo di State.</s><s id="id2741259"> Queſta gran Fabbrica, col <lb></lb>
diſegno di Bernardo Buontalenti, e di Fran­<lb></lb>
ceſco ſuo Figliuolo, fu da&#039; fondamenti per <lb></lb>
lo Granduca Franceſco I. fatta, e condot­<lb></lb>
ta quaſi al finimento, che ha in oggi; ſic­<lb></lb>
come lo teſtifica una bella Iſcrizione, che <lb></lb>
ſi legge nel mezzo della volta della gran <lb></lb>
Sala, del ſeguente tenore:</s></p>

<p id="id2741292" type="main"><s id="id2741296"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Fontibus, Vivariis <lb></lb>
Xyſtis has Ædes <lb></lb>
Franc. Med. Magn. Dux Etruriae II. <lb></lb>
Exornavit Hilaritatique <lb></lb>
Et ſui amicorumque ſuorum <lb></lb>
Remiſſioni animi dicavit <lb></lb>
Anno Dom. M.D.LXXV.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2741332" type="main"><s id="id2741335">Per ſcale ſcoperte raddoppiate ſi ſale al <lb></lb>
primo, e nobil piano dalla parte di Tra­<lb></lb>
montana, le quali mettono in un Teraz­<lb></lb>
zino, o ripiano pure ſcoperto, e per una <lb></lb>
bella Porta in un ampio Salone in volta <lb></lb>
a mezza botte, e poi in un Salotto tutto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a175"></arrow.to.target>

<pb pagenum="178"></pb>
dipinto a freſco; ſiccome il Salone è orna­<lb></lb>
to in parte di ſtucchi, e di Pitture.</s><s id="id2741377"> Dall&#039;<lb></lb>
uno e l&#039;altro ſi ha l&#039;ingreſſo per ogni <lb></lb>
parte in più Appartamenti; alcuni dipinti <lb></lb>
a freſco d&#039;Architettura, altri abbigliati ric­<lb></lb>
camente di buoni quadri, e ſtudioli, e d&#039;<lb></lb>
ogni nobile qualità di ſuppellettili.</s><s id="id2741379"> Vi è un <lb></lb>
Organo in una di queſte Camere chiamato <lb></lb>
<foreign lang="la"><emph type="italics">Hydraulico</emph></foreign>, che ſenza opera di vento dato­<lb></lb>
gli a mano con mantici ha queſto uficio <lb></lb>
dall&#039;acqua con volgere certa chiave.</s><s id="id2741423"> Nel <lb></lb>
ſecondo piano vi è un Teatro per Opere <lb></lb>
aſſai ſignorile.</s><s id="id2741434"> Sono poi innumerabili gli <lb></lb>
ſcherzi, e giuochi d&#039;acque, e le copioſe <lb></lb>
Fontane, Grotte, e altro, che in un tal <lb></lb>
genere, sì dalla parte di mezzogiorno, co­<lb></lb>
me da quella di Tramontana, e ſotto il <lb></lb>
Palazzo, e per lo Boſco ad ogni piccola <lb></lb>
diſtanza trovanſi grazioſamente diſpoſte, <lb></lb>
onde troppo lungo eſſendo il darne una <lb></lb>
giuſta, ed adequata idea, a chi perſonal­<lb></lb>
mente non ſi porta a mirarle, meglio ſa­<lb></lb>
rà conſigliare il foreſtiero ad ivi portarſi, il <lb></lb>
che agevolmente potrà fare ſpecialmente <lb></lb>
nei tempi eſtivi, e di Primavera.</s><s id="id2741486"> Due <lb></lb>
Eremi di gran devozione ſi trovano in,<lb></lb>
queſte parti, il primo detto</s></p>

<p id="id2741498" type="foot"><s id="id2741501"><foot.target id="a175"></foot.target>H 5 di-</s></p>

<p id="id2741509" type="main"><s id="id2741513">MONTE SENARIO, ove ebbe miracoloſamen­<lb></lb>
te principio da&#039; ſette Beati Romiti Nobili <lb></lb>
Fiorentini la Religione de&#039; Servi di Maria <lb></lb>
Vergine, l&#039;anno 1233. e quivi <expan abbr="San">S.</expan> Filppo <lb></lb>
Benizi noſtro Cittadino, lungo tempo ſtet­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a176"></arrow.to.target>

<pb pagenum="179"></pb>
te a far penitenza ſull&#039;alto giogo di quel <lb></lb>
Monte, veſtito di una folta ſelva di Abe­<lb></lb>
ti.</s><s id="id2741553"> In mezzo di eſſa ſta il Convento degli <lb></lb>
Eremiti dell&#039;Ordine da eſſo ampliato de&#039; <lb></lb>
Servi di Maria Vergine; e vedonſi nel re­<lb></lb>
cinto le ſette Grotte de&#039; Beati Fondatori, <lb></lb>
e quella del Santo Propagatore, ove fece­<lb></lb>
ro lunga dimora; coſe, che muovono lo <lb></lb>
ſtupore inſieme, e la divozione.</s><s id="id2741582"> Il ſecon­<lb></lb>
do a piè del Monte Senario è l&#039;antico, e <lb></lb>
celebre</s></p>

<p id="id2741593" type="foot"><s id="id2741597"><foot.target id="a176"></foot.target>te</s></p>

<p id="id2741604" type="main"><s id="id2741608">MONASTERO DI BUONSOLLAZZO, tutto rin­<lb></lb>
novato dalla Real Munificenza di Conſimo <lb></lb>
III. ove abitano in oggi Monaci Ciſtercien­<lb></lb>
ſi della ſtretta Oſſervanza, quivi riſtabilita <lb></lb>
da&#039; Monaci fatti venire dal medeſimo dalla <lb></lb>
famoſa Badia della Trappa.</s><s id="id2741632"> Nel ritorno a <lb></lb>
Firenze, quaſi tre miglia diſcoſto da Pra­<lb></lb>
tolino, ſulla mano diritta fuori della mae­<lb></lb>
ra ſtrada, vi è un</s></p>

<p id="id2741648" type="main"><s id="id2741652">CONVENTO di Cappuccini, detto la Con­<lb></lb>
cezione di Maria Vergine, o i Cappuccini <lb></lb>
di ſopra, a diſtinzione di quelli di Montu­<lb></lb>
ghi, che ſi chiamano i Cappuccini di ſotto. </s><lb></lb>
<s id="id2741656">Dalla mano ſiniſtra, più inoltrandoſi verſo <lb></lb>
Firenze ſi vede la bella Villa del Duca <lb></lb>
Salviati di nuove delizie, ed ornamenti <lb></lb>
magnifici arricchita, al Ponte alla Badia, <lb></lb>
così detto, perchè quaſi in faccia, paſſato <lb></lb>
il Ponte di Mugnone, ſi ſale per una drit­<lb></lb>
ta ſtrada alla </s></p>

<p id="id2741960" type="foot"><s id="id2741964">H 6 BA-</s></p>


<pb pagenum="180"></pb>
<p id="id2741659" type="main"><s id="id2741663">BADIA DI SAN BARTOLOMMEO, ſervita lun­<lb></lb>
go tempo per Cattedrale di Fieſole, poi <lb></lb>
ufiziata da&#039; Monaci di San Benedetto: ma <lb></lb>
eſſendo quaſi dal tempo, e dalle guerre in <lb></lb>
poſitura di minacciar rovina, Coſimo de&#039; <lb></lb>
Medici Padre della Patria, ſopra quaſi le <lb></lb>
rovine di quel Santuario, a proprie ſpeſe, <lb></lb>
col diſegno di Filippo di Ser Brunelleſco, <lb></lb>
fabbricò una bella Chieſa, e Monaſtero a&#039; <lb></lb>
Canonici Lateraneſi, che già vi erano, a <lb></lb>
contemplazione di un tal Padre Don Ti­<lb></lb>
moteo da Verona eccellente Predicatore di <lb></lb>
quell&#039;Ordine, e per meglio godere la ſua <lb></lb>
converſazione, vi fece un appartamento per <lb></lb>
proprio uſo.</s><s id="id2741765"> Vi è una prezioſa Libreria con <lb></lb>
Manoſcritti, e Libri da Canto fermo molto <lb></lb>
ſingolari.</s><s id="id2741776"> Unita alla Chieſa vi è una Cap­<lb></lb>
pella, ove ſu martirizzato il Santo Veſcovo <lb></lb>
di Fieſole Romolo, e ſi moſtrano alcune <lb></lb>
gocciole di ſangue ſparſo nel ſuo Martirio; <lb></lb>
vi è altresì un pozzo, che è una parte, <lb></lb>
di un antico Cimiterio di Santi Martiri.</s><s id="id2741870"> In <lb></lb>
detta Cappella vi ſi conſerva un miracoloſo <lb></lb>
Crocifiſſo, il quale ſi dice per antica tradi­<lb></lb>
zione, che fu dato al Santo Veſcovo Ro­<lb></lb>
molo dall&#039;Apoſtolo San Pietro, e che par­<lb></lb>
lò a San Filippo Benizzi con dirgli:</s> <s id="id2741779"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Vade <lb></lb>
ad Fratres Matris meæ in Monte Senario.</emph></emph></foreign></s> <lb></lb>
<s id="id2741781">Nel Refettorio di queſti Padri vi è una <lb></lb>
pittura a freſco fatta da Giovanni da San <lb></lb>
Giovanni, in cui vien rappreſentato Noſtro <lb></lb>
Signore a Tavola ſervito da Angioli, molto <lb></lb>
curioſa per la ſemplicità, quivi uſata dal <lb></lb>
<arrow.to.target n="a178"></arrow.to.target>

<pb pagenum="181"></pb>
Pittore, per altro eccellentiſſimo.</s><s id="id2741938"> Non lun­<lb></lb>
gi da queſta inſigne Badia, ſono le magni­<lb></lb>
fiche Ville de&#039; Palmieri, e de&#039; Marcheſi Gua­<lb></lb>
dagni.</s><s id="id2741953"> E poi tirando a Tramontana vi è <lb></lb>
una</s></p>

<p id="id2741972" type="foot"><s id="id2741976"><foot.target id="a178"></foot.target>Pit-</s></p>

<p id="id2741983" type="main"><s id="id2741987">CHIESETTA, ove ſi conſerva una mira­<lb></lb>
coloſiſſima Immagine d&#039;un Crocifiſſo ritro­<lb></lb>
vato modernamente; e detto luogo ſi chia­<lb></lb>
ma Fonte Lucente, nominato dal Polizia­<lb></lb>
no nella Lamia; ed a Levante vi è</s></p>

<p id="id2742009" type="main"><s id="id2742013">SAN DOMENICO, Chieſa dell&#039;Ordine ſuo <lb></lb>
più ſtretto, ove è Noviziato, e vivono con <lb></lb>
grandiſſima eſemplarità molti Religioſi, i <lb></lb>
quali hanno un comodo Convento fondato <lb></lb>
intorno all&#039;anno 1406. dal Beato Fra Gio­<lb></lb>
vanni Domenici a ſpeſe della nobiliſſima <lb></lb>
Famiglia degli Agli, e quivi Sant&#039;Antoni­<lb></lb>
no fu il primo, che veſtiſſe l&#039;Abito di San <lb></lb>
Domenico.</s><s id="id2742049"> Sono in queſta Chieſa alcune <lb></lb>
Pitture buone: tra le antiche, ſi vede quel­<lb></lb>
la alla Cappella de&#039; Gaddi della Coronazio­<lb></lb>
ne della Madonna di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Giovanni Ange­<lb></lb>
lico; quella della Natività di Pietro Perugi­<lb></lb>
no; e un&#039;altra del Sogliani; fra le moder­<lb></lb>
ne quella della Nunziata di Jacopo da Em­<lb></lb>
poli, e tutta la volta della Chieſa dipinta <lb></lb>
da Lorenzo del Moro.</s><s id="id2742085"> Poco ſopra ſalendo <lb></lb>
il Monte, ſi vede una bella Villa fabbrica­<lb></lb>
ta già da Giovanni di Coſimo de&#039; Medici <lb></lb>
col diſegno di Michelozzo, la quale è in <lb></lb>
oggi de&#039; Borgherini; avendo l&#039;iſteſſo Gio­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a179"></arrow.to.target>

<pb pagenum="182"></pb>
vanni fatto col diſegno del medeſimo Mi <lb></lb>
chelozzo fabbricare, poco ſopra alla ſua <lb></lb>
Villa, una</s></p>

<p id="id2742127" type="foot"><s id="id2742131"><foot.target id="a179"></foot.target>vanni</s></p>

<p id="id2742139" type="main"><s id="id2742142">CHIESA, E CONVENTO A&#039; FRATI DI SAN <lb></lb>
GIROLAMO; i quali ebbero prencipio in Fi­<lb></lb>
renze da Carlo Conte di Montegranelli cir­<lb></lb>
ca l&#039;anno 1407. che ha culto di Beato; <lb></lb>
ma da Clemente IX, furono ſoppreſſi, ed <lb></lb>
è poſſeduto in oggi detto luogo da&#039; Bardi. </s><lb></lb>
<s id="id2742146">In detta Chieſa è degno di oſſervazione <lb></lb>
un Sepolcro di Franceſco Ferrucci Fieſolano <lb></lb>
eccellente e ſingolare Scultore in Porfido, <lb></lb>
nel quale ſi vede il ſuo ritratto da lui pure <lb></lb>
ſcolpito in Porfido.</s><s id="id2742186"> Finalmente ſi giunge <lb></lb>
ſopra la cima di Fieſole, ove è la</s></p>

<p id="id2742195" type="main"><s id="id2742198">CATTEDRALE, la Canonica, ed il Palazzo <lb></lb>
del Veſcovo di Fieſole; e non molto vi ſi <lb></lb>
vede di antico, fuori che alcuni frammen­<lb></lb>
ti della Rocca, e delle Mura; avendo l&#039;<lb></lb>
anno 1010. i Fiorentini dato il ſacco, co­<lb></lb>
me è noto per le Storie, e demolito tutto. </s><lb></lb>
<s id="id2742205">La Chieſa è fabbricata l&#039;anno 1028. dal <lb></lb>
Veſcovo Jacopo Bavaro, di diſegno Gotico. </s><lb></lb>
<s id="id2742209">Nella Tribuna, o Altar maggiore, ſtata <lb></lb>
traſportata nella parete a ſiniſtra entrando <lb></lb>
in Chieſa, e collocata in un ornato di pietra <lb></lb>
ſerena, vi ſi conſervano le Reliqnie di San­<lb></lb>
to Romolo in una caſſa di marmo miſchio, <lb></lb>
la Teſta del quale, con un braccio ſi eſpo­<lb></lb>
ne il dì feſtivo di detto Santo.</s><s id="id2742260"> Vi ſono le <lb></lb>
Reliquie ancora di quattro ſuoi compagni <lb></lb>
<arrow.to.target n="a180"></arrow.to.target>

<pb pagenum="183"></pb>
martiri: buona parte della Teſta di San <lb></lb>
Donato di Scozia Veſcovo di Fieſole, e la <lb></lb>
Cattedra di Sant&#039;Andrea Corſini, altro Veſ­<lb></lb>
covo di queſto luogo, la quale e ſpecie di <lb></lb>
Reliquia, come ſtata di già occupata dal <lb></lb>
Santo nelle ſacre funzioni Veſcovili.</s><s id="id2742302"> La <lb></lb>
Tavola all&#039;Altare di San Tommaſo della <lb></lb>
Famiglia Guadagni, e di mano del Volter­<lb></lb>
rano; e l&#039;intero, e baſſorillievo di mar­<lb></lb>
mo alla Cappella di Monſignor Salutati, è <lb></lb>
opera di Mino da Fieſole, Scultore bene <lb></lb>
accreditato de&#039; ſuoi tempi; e quelle all&#039;Al­<lb></lb>
tare di Mezzo tra le due ſcale ſono di ma­<lb></lb>
no di Andrea Ferucci pure da Fieſole.</s><s id="id2742338"> Nel­<lb></lb>
la Chieſa di</s></p>

<p id="id2742345" type="foot"><s id="id2742349"><foot.target id="a180"></foot.target>mar-</s></p>

<p id="id2742357" type="main"><s id="id2742360">SANT&#039;ALESSANDRO,che in antico chia­<lb></lb>
mavaſi di San Pietro in Geruſalemme, vi <lb></lb>
è il Corpo di detto Santo, che fu Veſco­<lb></lb>
vo di queſta Città, e martirizzato nel Bo­<lb></lb>
logneſe intorno all&#039;anno 502.</s><s id="id2742380"> Incontro al­<lb></lb>
la Cattedrale ſi è il</s></p>

<p id="id2742388" type="main"><s id="id2742392">PALAZZO del Veſcovo, che è Conte di <lb></lb>
Turicchi, ed ha vaſta Dioceſi, e vi è un <lb></lb>
molto ben regolato Seminario per i Che­<lb></lb>
rici.</s><s id="id2742407"> Sopra il più alto di Fieſole evvi un</s></p>

<p id="id2742412" type="main"><s id="id2742416">CONVENTO di riformati di San Franceſco <lb></lb>
aſſai grande, fondato dalla Famiglia del <lb></lb>
Palagio, ove anticamente era la Rocca <lb></lb>
de Fieſolani.</s><s id="id2742431"> La Tavola della Concezione <lb></lb>
in detta Chieſa è di mano di Pietro di Co­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a181"></arrow.to.target>

<pb pagenum="184"></pb>
ſimo, e ve ne ſono altre buone.</s><s id="id2742452"> Scen­<lb></lb>
dendo è la Chieſa di</s></p>

<p id="id2742459" type="foot"><s id="id2742463"><foot.target id="a181"></foot.target>ſi-</s></p>

<p id="id2742471" type="main"><s id="id2742474">SANTA MARIA POEMERANA, la quale ſe­<lb></lb>
condo l&#039;Ammirato, veniva ad eſſere qua­<lb></lb>
ſi nel mezzo della Città di Fieſole.</s><s id="id2742487"> Ivi <lb></lb>
ſono molte Indulgenze come lo dimoſtra <lb></lb>
una Cartella di Marmo.</s><s id="id2742497"> Verſo Levante, <lb></lb>
qualche tratto diſcoſto dalla Cattedrale, vi <lb></lb>
è un altro</s></p>

<p id="id2742509" type="main"><s id="id2742512">CONVENTO di Zoccolanti, detto alla <lb></lb>
Doccia, fondato da Giuliano Davanzati noſtro <lb></lb>
Cittadino: e tanto in queſto luogo, che <lb></lb>
per l&#039;adiacenti Colline non più diſcoſte da <lb></lb>
Firenze di due miglia, vi ſono ſparſe Vil­<lb></lb>
le molto commode, e grandioſe.</s><s id="id2742537"> Piglian­<lb></lb>
do la ſtrada, che conduce alla ſopradetta <lb></lb>
Badia di Canonici Lateraneſi, ſi giunge ad <lb></lb>
altro Convento di Monache, detto</s></p>

<p id="id2742552" type="main"><s id="id2742556">SANTA MARIA DEL FIORE DI LAPO, le qua­<lb></lb>
li vivono ſotto la Regola di Sant&#039;Agoſti­<lb></lb>
no, ed in antico avevano il loro Conven­<lb></lb>
to, dov&#039;è oggi quello de&#039; riformati a Fie­<lb></lb>
ſole, circa l&#039;anno 1334.</s><s id="id2742576"> Nella loro Chie­<lb></lb>
ſa non vi è di conſiderabile, ſe non la <lb></lb>
Tavola di mano di Aleſſandro Allori, ove <lb></lb>
è la Madonna con alcuni Santi, ed il Pa­<lb></lb>
dre Eterno.</s><s id="id2742595"> E di quivi ritornandoſene il <lb></lb>
noſtro Foreſtiero in Firenze, ſi troverà fuo­<lb></lb>
ri della </s></p>
<p id="id2742912" type="foot"><s id="id2742916">POR-</s></p>

<pb pagenum="185"></pb>
<p id="id2742598" type="main"><s id="id2742599">PORTA A PINTI, ove nella Chieſa di San <lb></lb>
Gervagio è una Tavola di Santi di Tito; <lb></lb>
e ſi può oſſervare la Villa de&#039; Guadagni di <lb></lb>
nobile Architettura, con altre molte.</s><s id="id2742905"> Quin­<lb></lb>
di andando alla</s></p>

<p id="id2742923" type="main"><s id="id2742927">PORTA ALLA CROCE.</s><s id="id2742930"> Tutto quel tratto di <lb></lb>
pianura, che vi è, paſſeggiando per la <lb></lb>
ſtrada diritta, che conduce al Caſentino, e <lb></lb>
in altri luoghi, è coltivata per la maggior <lb></lb>
parte a Orti. La prima Villa ſulla ſiniſtra <lb></lb>
mano è del Marcheſe del Monte.</s><s id="id2742954"> Poco <lb></lb>
più in fu voltando per quella parte ſi tro­<lb></lb>
va un Convento di Monache detto</s></p>

<p id="id2742966" type="main"><s id="id2742970">SAN SALVI, da cui piglia la denomina­<lb></lb>
zione l&#039;adiacente pianura.</s><s id="id2742976"> Queſto fu già <lb></lb>
uno de&#039; primi Monaſterj de&#039; Valombroſani, <lb></lb>
che lo cederono alle Monache dette di Fa­<lb></lb>
enza l&#039;anno 1529. nel dimolirſi un loro <lb></lb>
antico Convento, per piantarvi la Fortez­<lb></lb>
za di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanbatiſta, volgarmente detta <lb></lb>
da Baſſo, che vi è al preſente.</s><s id="id2743004"> Nel Refet­<lb></lb>
torio di eſſo Monaſtero di San Salvi, dall&#039;<lb></lb>
immortal pennello di Andrea dal Sarto, <lb></lb>
ſi vide dipinto in un arco San Benedetto, <lb></lb>
San Giovan Gualberto, San Salvi Veſcovo, <lb></lb>
e San Bernardo degli Uberti Monaco, e <lb></lb>
Cardinale; e nel mezzo in un tondo è <lb></lb>
rappreſentata la Trinità.</s><s id="id2743034"> In faccia del me­<lb></lb>
deſimo v&#039;è un cenacolo di noſtro Signo­<lb></lb>
re, che ſi reputa per la miglior pittura, <lb></lb>
che Andrea faceſſe a&#039; ſuoi giorni; anzi con­<lb></lb>
<arrow.to.target n="a183"></arrow.to.target>

<pb pagenum="186"></pb>
venendo rovinare per lo detto aſſedio con <lb></lb>
molti altri ſuburbani Conventi, e Caſa­<lb></lb>
menti, anche la Chieſa di San Salvi, con <lb></lb>
ſue abitazioni, a contemplazione di così <lb></lb>
belle Pitture, fu il Refettorio laſciato in <lb></lb>
piedi; ma per l&#039;introdotta Clauſura di Mo­<lb></lb>
nache, non ſi poſſono vedere ſenza ſpe­<lb></lb>
cial licenza.</s><s id="id2743092"> Nella Chieſa vi è una Tavo­<lb></lb>
la con Criſto in Croce, e alcuni Santi di <lb></lb>
mano di Franceſco Morandini da Poppi. </s><lb></lb>
<s id="id2743096">Meno d&#039;un miglio diſcoſto da San Salvi <lb></lb>
ſi trova a piè di quegli ameni Poggi un <lb></lb>
altro Convento di Monache detto</s></p>

<p id="id2743117" type="foot"><s id="id2743120"><foot.target id="a183"></foot.target>ve-</s></p>

<p id="id2743128" type="main"><s id="id2743132">SAN BALDASSARRE, che vivono ſotto la <lb></lb>
Regola di Sant&#039;Agoſtino; e ſalendo ſulla <lb></lb>
ſiniſtra, ſe ne trova un altro dell&#039;Ordine <lb></lb>
di San Benedetto, intitolato</s></p>

<p id="id2743148" type="main"><s id="id2743152">SAN MARTINO A MAIANO, ove è la Ta­<lb></lb>
vola dell&#039;Altar maggiore dipinta dal Gril­<lb></lb>
landaio, beniſſimo conſervata.</s><s id="id2743233"> Per tutto <lb></lb>
queſto tratto di Pianura, e di Colline ſi <lb></lb>
vedono, come negli altri luoghi già de­<lb></lb>
ſcritti, belli Caſamenti, e Ville, che vi <lb></lb>
poſſeggono i Vitelli, i Gaddi, Albizzi, Sal­<lb></lb>
viati, Bonſi, Cerretani, Franceſchi, ed i <lb></lb>
Fiaſchi, e ſopra tutte Gamberaia, de&#039; Cap­<lb></lb>
poni, che ha belliſſimi dintorni, e quelle <lb></lb>
degli Strozzi, de&#039; Pucci, degli Incontri, <lb></lb>
e d&#039;altri.</s><s id="id2743271"> Un&#039;altra molto bella, ma non <lb></lb>
terminata, vedeſi a Rovezzano de&#039; Bartolini. <lb></lb>
Fuori della </s></p>
<arrow.to.target n="a184"></arrow.to.target>

<pb pagenum="187"></pb>
<p type="main"><s id="id2743275">PORTA A SAN NICCOLO&#039;, paſſato il Fiu­<lb></lb>
me, nominato dalla Chieſa Parrocchiale, <lb></lb>
che è nel Borgo dentro Pianura,, abbon­<lb></lb>
dante di ottimi frutti nominata pian di Ri­<lb></lb>
poli, e tale ſi chiama una</s></p>

<p id="id2743314" type="foot"><s id="id2743317"><foot.target id="a184"></foot.target>POR-</s></p>

<p id="id2743325" type="main"><s id="id2743329">BADIA DI SAN BARTOLOMMEO de&#039; Monaci <lb></lb>
Valombroſani, che quaſi nel centro di que­<lb></lb>
ſto piano è poſta con un comodo Mona­<lb></lb>
ſtero, ove fa ſua reſidenza il generale di <lb></lb>
quell&#039;ordine, e fu già Monaſtero di Donne. </s><lb></lb>
<s id="id2743333">Alla deſtra mano, voltando da una bella <lb></lb>
Villa de&#039; Marcheſi Niccolini, già de&#039; ban­<lb></lb>
dini, in non molta diſtanza ſi vede il Mo­<lb></lb>
naſtero, detto il</s></p>

<p id="id2743366" type="main"><s id="id2743370">PARADISO.</s><s id="id2743373"> Queſto è un venerabiliſſimo <lb></lb>
Convento di Religioſe dell&#039;Ordine di Santa <lb></lb>
Brigida.</s><s id="id2743384"> Non vi è nella Chieſa coſa alcuna, <lb></lb>
che meriti rifleſſione, fuorchè una Madon­<lb></lb>
na, che ſta in mezzo di Santa Brigida, e <lb></lb>
di Sant&#039;Antonino, di mano di Tom­<lb></lb>
maſo da San Frediano, Pittore molto ac­<lb></lb>
creditato de&#039; ſuoi tempi.</s><s id="id2743408"> Un altro Coven­<lb></lb>
to detto.</s></p>

<p id="id2743415" type="main"><s id="id2743419">SANTA MARIA DEL BIGALLO, è diſcoſto da <lb></lb>
queſto più di due miglia, ſulla ſtrada mae­<lb></lb>
ſtra d&#039;Arezzo per Levante, che fino al <lb></lb>
1503. ſi mantenne a uſo di Spedale di Pa­<lb></lb>
dronato de&#039; Capitani del Bigallo, che da <lb></lb>
eſſo preſero eglino un tal nome, e poi ce­<lb></lb>
duto fu alle Monache dette di Caſignano, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a185"></arrow.to.target>

<pb pagenum="188"></pb>
per la minacciante rovina dell&#039;antico loro <lb></lb>
Convento in quel luogo: e militano ſotto <lb></lb>
la Regola di San Benedetto con grande oſ­<lb></lb>
ſervanza.</s><s id="id2743472"> Per tutto queſto delizioſo Piano, <lb></lb>
e adiacenti Colline vi ſono Caſamenti, e <lb></lb>
Ville molto belle, in ſpecie quelle de&#039; Pit­<lb></lb>
ti, Uſimbardi, Palmieri, Marcheſi da Ca­<lb></lb>
ſtiglione, Ganacci, Marcheſi Capponi da <lb></lb>
San Frediano, ed altri, tirando ſulla mano <lb></lb>
diritta per la ſtrada maeſtra del Chianti, ſi <lb></lb>
vedono le Ville de&#039; Niccolini a Montauto, <lb></lb>
e degli Ugolini a San Martino, che è bel­<lb></lb>
la oltremodo, e per l&#039;altra parte le Ville <lb></lb>
di Lonchio, e di Belmonte, che furono <lb></lb>
del celebre Conte Lorenzo Magalotti, ora <lb></lb>
de&#039; Venturi.</s><s id="id2743522"> Poco più di cinque miglia da <lb></lb>
Firenze diſcoſto ſi arriva a</s></p>

<p id="id2743530" type="foot"><s id="id2743534"><foot.target id="a185"></foot.target>per</s></p>

<p id="id2743542" type="main"><s id="id2743546">LAPEGGI, Villa già del Cardinale Fran­<lb></lb>
ceſco Maria de Medici, e dipoi della Gran <lb></lb>
Principeſſa Violante Beatrice di Baviera, <lb></lb>
degna di vederſi per i belli Appartamenti, <lb></lb>
prezioſi quadri, e ricchi mobili, de&#039; quali <lb></lb>
e abbondantemente fornita.</s><s id="id2743569"> In una di quel­<lb></lb>
le ſtanze ſi ammira un copioſiſſimo nume­<lb></lb>
ro di vaſellamenti di fina Porcellana, diſ­<lb></lb>
poſta fra altre galanterie di gran pregio. </s><lb></lb>
<s id="id2743572">Dalla parte di Tramontana in poca diſtan­<lb></lb>
za da Lappeggi, ſopra una bella eminenza <lb></lb>
vi è Ligliano, Caſamento per l&#039;Agente, o <lb></lb>
Fattore di quella Tenuta, che ha Giardini <lb></lb>
molto vaghi.</s><s id="id2743604"> Sopra di uno ſpogliato Pog­<lb></lb>
gio tra Mezzogiorno, e Levante, ſi vede la </s></p>

<p id="id2744047" type="foot"><s id="id2744050">CHIE-</s></p>

<pb pagenum="189"></pb>
<p id="id2743609" type="main"><s id="id2743611">CHIESA DI SANTA MARIA DELL&#039;IMPRUNE­<lb></lb>
TA, rinomatiſſima per la miracoloſa Im­<lb></lb>
magine di Maria Vergine, che vi è; e <lb></lb>
che portata a proceſſione in tutte le paſſate <lb></lb>
calamità nella Città noſtra, ſempre ſi ſono <lb></lb>
ottenute le domandate grazie.</s><s id="id2743645"> Miracoloſiſſi­<lb></lb>
mo ſi è il ritrovamento di detta Immagine: <lb></lb>
e quì ci piace di dirlo, quaſi come ce lo <lb></lb>
riferiſce Franceſco Rondinelli nella Rela­<lb></lb>
zione dell&#039;ultimo Contagio di Firenze. </s><lb></lb>
<s id="id2743649">Volevano quei Popoli fare una Chieſa in <lb></lb>
onore della Vergine, e poſta mano all&#039;<lb></lb>
opera, rovinava la notte quello, che lavo­<lb></lb>
ravano il giorno.</s><s id="id2743681"> Perlochè accortiſi, non <lb></lb>
eſſer volontà di Dio, che ſi edificaſſe in <lb></lb>
quel luogo la Chieſa, fatte orazioni, furo­<lb></lb>
no inſpirati a pigliar due Giovenchi non <lb></lb>
domi, e appiccato loro al giogo alcune,<lb></lb>
pietre, riſolverono, che dove ſi fermaſſe­<lb></lb>
ro, quivi per avventura ſarebbe ſtato il luo­<lb></lb>
go eletto da Dio per edificarla.</s><s id="id2743713"> I Gioven­<lb></lb>
chi ſtraſcinando le pietre, ſi fermarono in <lb></lb>
quel piano; ove è la Chieſa al preſente, <lb></lb>
ed i circoſtanti allora datiſi a cavare i fon­<lb></lb>
damenti, mentre che uno di quei mano­<lb></lb>
vali lavorava di forza, ſi udì una voce la­<lb></lb>
mentevole, onde tutti attoniti corſero qui­<lb></lb>
vi, e trovarono queſta Immagine di Maria <lb></lb>
Vergine col Figliuolo in braccio.</s><s id="id2743749"> Queſta <lb></lb>
tradizione vien confermata da un marmo <lb></lb>
di baſſorilievo antichiſſimo, il quale è ſotto <lb></lb>
il Tabernacolo della Madonna: dove ſcol­<lb></lb>
pito il ritrovamento di eſſa nella maniera <lb></lb>
<arrow.to.target n="a187"></arrow.to.target>

<pb pagenum="190"></pb>
raccontata, eſſendo oſcuro il tempo preci­<lb></lb>
ſo, nel quale accadeſſe tal Prodigio.</s><s id="id2743855"> Vi ſo­<lb></lb>
no grandi Iudulgenze, e Privilegj concedu­<lb></lb>
ti da molti Pontefici, e nel giorno di San­<lb></lb>
to Luca vi è un gran concorſo di Popolo, <lb></lb>
e vi ſi fa una groſſa Fiera.</s><s id="id2743874"> E&#039; ufiziata la <lb></lb>
detta Chieſa da dieci Cappellani con un <lb></lb>
Pievano, che hanno l&#039;obbligazione di dir­<lb></lb>
vi quotidianamente il Divino Ufizio, e fu <lb></lb>
fondata dall&#039;antica Famiglia de&#039; Buondel­<lb></lb>
monti, che ſino al preſente hanno la libe­<lb></lb>
ra collazione di quelle Cappellanie, e l&#039;ele­<lb></lb>
zione del Pievano.</s><s id="id2743905"> La Chieſa è in oggi tut­<lb></lb>
ta mutata, e riccamente adornata, con <lb></lb>
Soffitta tutta meſſa a oro, rotta da tre qua­<lb></lb>
dri, che ſono ſtati fatti da tre de&#039; più ec­<lb></lb>
cellenti Pittori di Firenze, il primo de&#039; qua­<lb></lb>
li è di Tommaſo Redi, quello di mezzo <lb></lb>
inſigne lavoro di Antonio Puglieſchi, ed il <lb></lb>
terzo di Cammillo Sagreſtani.</s><s id="id2743937"> E&#039; degna di <lb></lb>
eſſer veduta la Sagreſtia, per la ricchezza <lb></lb>
de&#039; ſacri arredi, che ivi ſi conſervano; e <lb></lb>
chi voleſſe più minuta informazione di tut­<lb></lb>
to ciò, che appartiene a queſta Chieſa, e <lb></lb>
all&#039;Immagine, che in eſſa ſi venera, e al­<lb></lb>
la devozione, che ſempre vi hanno avuta <lb></lb>
i Fiorentini, potrà vederne le Memorie <lb></lb>
Iſtoriche, ſtampate da Giuſeppe Manni in <lb></lb>
Firenze l&#039;anno 1713.</s><s id="id2743977"> All&#039;intorno vi ſono <lb></lb>
molti Caſamenti, e per tutto quel tratto <lb></lb>
di ſtrada, che dalla ſuddetta Chieſa ricon­<lb></lb>
duce a Firenze.</s><s id="id2743992"> Camminando verſo la </s></p>

<p id="id2744058" type="foot"><s id="id2744062"><foot.target id="a187"></foot.target>rac-</s></p>

<p id="id2744070" type="foot"><s id="id2744073">POR-</s></p>

<pb pagenum="191"></pb>
<p id="id2743994" type="main"><s id="id2743996">PORTICELLA DI SAN GIORGIO, vi ſono <lb></lb>
Ville molto belle; fra le quali quella a <lb></lb>
Mezzomonte de&#039; Principi Corſini nella qua­<lb></lb>
le ſonovi due sfondi degni di ſtima, uno <lb></lb>
dell&#039;Albano, e l&#039;altro di Giovanni da San <lb></lb>
Giovanni.</s><s id="id2744027"> Vi ſono Poſſeſſioni ben fornite <lb></lb>
di Uliveti, e frutti d&#039;ogni ſorte, e vi pro­<lb></lb>
ducono quei terreni ſquiſiti Vini.</s><s id="id2744039"> Ritorna­<lb></lb>
to in Firenze fuori</s></p>

<p id="id2744081" type="main"><s id="id2744085">PORTICCIUOLA A SAN MINIATO, che è po­<lb></lb>
co diſtante da <expan abbr="San">S.</expan> Giorgio.</s><s id="id2744092"> Queſta per un&#039; <lb></lb>
erta ſalita, conduce a due Chieſe venera­<lb></lb>
biliſſime, e ad alcune Ville circonvicine.</s><s id="id2744104"> La <lb></lb>
prima Chieſa in teſta alla ſalita è detta</s></p>

<p id="id2744112" type="main"><s id="id2744116">SAN FRANCESCO AL MONTE, già de&#039; Frati <lb></lb>
Minori Oſſervanti, ora de&#039; Padri del Ritiro <lb></lb>
della Provincia Riformata di Toſcana, i <lb></lb>
quali, levatine tutti gli ornamènti l&#039;han­<lb></lb>
no ridotta ad uno ſtato di povera ſempli­<lb></lb>
cità, propria del loro inſtituto; la quale <lb></lb>
con ottimo diſegno di Simone del Polla­<lb></lb>
juolo fu fatta fabbricare intorno all&#039;anno <lb></lb>
1350. da Caſtello Quarateſi, come ne fa <lb></lb>
fede un&#039;Iſcrizione poſta davanti l&#039;Altar <lb></lb>
maggiore nel pavimento.</s><s id="id2744160"> Non ha, che <lb></lb>
una ſola Navata con ſei Cappelle per parte <lb></lb>
ed una di fianco all&#039;Altar maggiore in den­<lb></lb>
tro, con ſuoi archi per di ſuora di Pietra <lb></lb>
ruſtica, e ſuo Corniccione, che ricorre in­<lb></lb>
torno la Chieſa, e per l&#039;arco maggiore <lb></lb>
della Tribuna.</s><s id="id2744188"> La Tavola della Nunziata <lb></lb>
<arrow.to.target n="a189"></arrow.to.target>

<pb pagenum="192"></pb>
è di mano di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico Domeni­<lb></lb>
cano, e quella della Natività di noſtro Si­<lb></lb>
gnore è di Giovanni Antonio Sogliani.</s><s id="id2744216"> Sop­<lb></lb>
ra la Porta della Sagreſtia la Pietà di terra <lb></lb>
cotta è di mano di Luca della Robbia, e <lb></lb>
accanto alla porta maggiore ſi oſſervi il <lb></lb>
Buſto di marmo bianco di Marcello Virgi­<lb></lb>
lio Segretario della Repubblica Fiorentina, <lb></lb>
e gran Letterato, con un bello Epitaffio, </s><lb></lb>
<s id="id2744219">Queſta Chieſa è poſta in tale eminenza, e <lb></lb>
vicinanza inſieme della Città, che quaſi in <lb></lb>
pianta di quivi, e con pittoreſca proſpetti­<lb></lb>
va ſi gode, con una gran parte de&#039; Villag­<lb></lb>
gi da noi ſin quì deſcritti.</s><s id="id2744263"> Dal ſuo Fon­<lb></lb>
datore fu raccomandata all&#039;Arte de&#039; Mer­<lb></lb>
catanti, e laſciato entrate pel ſuo manteni­<lb></lb>
mento.</s><s id="id2744277"> Uſcendo per la Porta del fianco di <lb></lb>
detta Chieſa, e camminando pochi paſſi a <lb></lb>
man ritta per una Porta della Fortezza, <lb></lb>
che intorno all&#039;anno 1526. con diſegno di <lb></lb>
Michelagnolo Buonarruoti fu fatta, benchè <lb></lb>
tirata a fine dal Tribolo, ſi arriva all&#039;al­<lb></lb>
tra antichiſſima, e venerabiliſſima</s></p>

<p id="id2744307" type="foot"><s id="id2744310"><foot.target id="a189"></foot.target>è di</s></p>

<p id="id2744318" type="main"><s id="id2744322">CHIESA DI SAN MINIATO, poſta ſopra, e <lb></lb>
nel mezzo di detta Fortezza, che per ogni <lb></lb>
parte tutta ſi gode.</s><s id="id2744333"> Ma prima di deſcrive­<lb></lb>
re com&#039;ella ſia al preſente, sì eſterior­<lb></lb>
mente, che interiormente; ci piace di non <lb></lb>
paſſare ſotto ſilenzio alcuna notizia di ſua <lb></lb>
grande antichità, e origine.</s><s id="id2744352"> Nella perſecu­<lb></lb>
zione de&#039; Criſtiani ſotto Decio, trovandoſi <lb></lb>
San Miniato con alcuni compagni a far <lb></lb>
<arrow.to.target n="a190"></arrow.to.target>

<pb pagenum="193"></pb>
penitenza nel poggio, ove è oggi la ſua <lb></lb>
Chieſa, che in quei tempi altro non v&#039;era, <lb></lb>
che un piccolo Oratorio dedicato all&#039;Apo­<lb></lb>
ſtolo San Pietro, e all&#039;intorno boſcaglia; <lb></lb>
il Tiranno con doni, ed offerte d&#039;ingran­<lb></lb>
dimento, lo tentò a rimuoverſi dalla Re­<lb></lb>
ligione Criſtiana, ma nulla valendo a fran­<lb></lb>
gere la coſtante Fede del Santo, dopo di­<lb></lb>
verſi martirj, da&#039; quali per alcun tempo <lb></lb>
Iddio lo preſervò, gli fece tagliar la teſta <lb></lb>
in un luogo detto fino a&#039; noſtri giorni San­<lb></lb>
ta Candida, detta dal Candidato de&#039; Mar­<lb></lb>
tiri; ma il Santo preſala nelle mani paſsò <lb></lb>
l&#039;Arno, e ſalito in queſto Poggio, rendè <lb></lb>
nel ſudderto Oratorio l&#039;Anima a Dio: qui­<lb></lb>
vi fu ſeppellito il ſuo corpo; e da&#039; Fioren­<lb></lb>
tini, poichè paleſemente divennero Criſtia­<lb></lb>
ni, fabbricata una Chieſa al ſuo Nome. </s><lb></lb>
<s id="id2744358">Ma queſta sì nobile, e grande, che ſi ve­ <lb></lb>
de al preſente, fu alzata nell&#039;anno 1013. <lb></lb>
a&#039; 26. d&#039;Aprile con conſiglio d&#039;Ildebran­<lb></lb>
do Veſcovo Fiorentino, e coll&#039;aſſenſo, e <lb></lb>
perſuaſione di Sant&#039;Arrigo primo Impera­<lb></lb>
dore, e ſecondo Re di Germania, e di <lb></lb>
Santa Cunegonda ſua moglie, che la do­<lb></lb>
tarono di molte tenute, e con ſolenne <lb></lb>
pompa vi fecero traslatare il Corpo di San <lb></lb>
Miniato nell&#039;Altare, che è ſotto le volta <lb></lb>
della medeſima Chieſa; la quale da&#039; Fioren­<lb></lb>
tini fu data in cura a&#039; Conſoli dell&#039;Arte <lb></lb>
de&#039; Mercatanti.</s><s id="id2744502"> E&#039; ſpartita queſta in tre <lb></lb>
navate, e vi ſono due ſcale di pietra ruſti­<lb></lb>
ca quaſi al mezzo della Chieſa, per dove <lb></lb>
<arrow.to.target n="a191"></arrow.to.target>

<pb pagenum="194"></pb>
ſi ſale al Presbiterio, e Coro, fatto ſull&#039;<lb></lb>
antica coſtumanza della primitiva Chieſa. </s><lb></lb>
<s id="id2744506">Queſto è tutto di marmi, e porfidi inta­<lb></lb>
gliati, e intramezzati; e dietro all&#039;Altare <lb></lb>
vi ſono cinque fineſtroni ſerrati di traſpa­<lb></lb>
rentiſſimo marmo; e nella lunetta ſemi­<lb></lb>
rotonda di Moſaico col Padre Eterno, ſi <lb></lb>
vede a mano ſiniſtra l&#039;Effigie di San Mi­<lb></lb>
niato.</s><s id="id2744560"> Davanti le volte, e ove elle ter­<lb></lb>
minano, pure iſolata vi è una Cappella <lb></lb>
di marmo, fatta fare da Pietro de&#039; Medici, <lb></lb>
ove è un partimento d&#039;ottangoli belliſſimo. <lb></lb>
lavorato da Luca della Robbia.</s><s id="id2744579"> A man ſi­<lb></lb>
niſtra la belliſſima Cappella, che ſi vede <lb></lb>
dedicata a San Jacopo di Portogallo, con <lb></lb>
partimento tutto di marmi, e porfidi, co­<lb></lb>
me ſono la Cattedra Epiſcopale, e il Se­<lb></lb>
polcro, lavorati da Antonio Roſſellini Scul­<lb></lb>
tore di quei tempi rinomatiſſimo, e vi è <lb></lb>
queſto Epitaffio:</s></p>

<p id="id2744611" type="foot"><s id="id2744615"><foot.target id="a190"></foot.target>pe-</s></p>

<p id="id2744622" type="foot"><s id="id2744626"><foot.target id="a191"></foot.target>I ſi</s></p>

<p id="id2744634" type="main"><s id="id2744637"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Regia Stirps Iacobus nomen Luſitana propago <lb></lb>
Inſignis ſorma ſumma pudicitia<lb></lb>
Cardineus tituli morum nitor optima vita <lb></lb>
Ifta fuere mihi mors juvenem rapuit.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2744666" type="main"><s id="id2744669"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Vixit An. XXV. M. XI. D. X. Obiit Anno <lb></lb>
Salutis M. CCCC. LIX.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2744681" type="main"><s id="id2744684">Nella volta, chè è ſenza ſpigoli, l&#039;iſteſſo <lb></lb>
Luca della Robbia fece in quattro tondi ne&#039; <lb></lb>
Cantoni i quattro Evangeliſti, e in quello <lb></lb>
di mezzo lo Spirito Santo.</s><s id="id2744699"> Di mano d&#039;<lb></lb>
Antonio del Pollajuolo è la Tavola a olio, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a192"></arrow.to.target>

<pb pagenum="195"></pb>
entrovi <expan abbr="San">S.</expan> Jacopo, <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Euſtachio, e <expan abbr="San">S.</expan> Vin­<lb></lb>
cenzio: eſſendo di Pietro ſuo fratello alcu­<lb></lb>
ni Profeti dipinti a olio nel muro di detta <lb></lb>
Cappella, ſiccome in un mezzo tondo la <lb></lb>
Nunziata.</s><s id="id2744735"> E nella Sagreſtia alcune azioni <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto dipinte a freſco, ſono di <lb></lb>
mano di Spinello Spinelli.</s><s id="id2744746"> Queſta Chieſa <lb></lb>
di cui ſi è fatto lungo ragionamento, ſer­<lb></lb>
vita di Sepoltura a più Martiri, fu negli <lb></lb>
antichi tempi ufiziata da&#039; Monaci di <expan abbr="San">S.</expan> Ba­<lb></lb>
ſilio, poi da quelli di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto dell&#039;<lb></lb>
Ordine di Clugni, o Cluniacenſi, e fra <lb></lb>
eſſi ſtette alcun tempo <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto <lb></lb>
Fiorentino de&#039; Signori di Petrojo dopo d&#039;<lb></lb>
avere magnanimamente perdonato al ne­<lb></lb>
mico, che aveva ammazzato Ugo ſuo fra­<lb></lb>
tello, riſcontratollo poco ſotto a San Miniato, <lb></lb>
ove è una memoria del generoſo fatto già <lb></lb>
noto, in un Tabernacolo con Iſcrizione, e <lb></lb>
Crocifiſſo, che chinò la teſta, il quale era <lb></lb>
in quei tempi nella ſuddetta Chieſa, nella <lb></lb>
mentovata Cappella di mezzo, e ora in <lb></lb>
quella di Santa Trinita dentro la Città de&#039; <lb></lb>
Monaci del ſuo Ordine, come è ſtato det­<lb></lb>
to in quel luogo.</s><s id="id2744824"> L&#039; anno 1373. a&#039; 27. del <lb></lb>
meſe d&#039;Agoſto ſotto Gregorio XI. uſciti <lb></lb>
molto prima i Monaci Cluniacenſi di detta <lb></lb>
Chieſa, vennero ad ufiziarla i Monaci bian­<lb></lb>
chi di Monte Uliveto, i quali vi ſtettero fi­<lb></lb>
no al 1542. che di quivi partirono al tem­<lb></lb>
po del Granduca Coſimo I. e in detta oc­<lb></lb>
caſione levarono le oſſa di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato.</s><s id="id2744857"> Era <lb></lb>
tale la venerazione verſo queſto antichiſſimo <lb></lb>
<arrow.to.target n="a193"></arrow.to.target>

<pb pagenum="196"></pb>
Tempio di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, che <expan abbr="San">S.</expan> Frediano Veſ­<lb></lb>
covo di Lucca ſoleva ogni anno col ſuo <lb></lb>
Clero, nel giorno feſtivo di queſto Santo <lb></lb>
Martire, andare a viſitarlo; e i Veſcovi <lb></lb>
Fiorentini ebbero per coſtume in antico, <lb></lb>
dopo aver preſo il lor ſolenne poſſeſſo, di <lb></lb>
farvi immediatamente la Viſita.</s><s id="id2744903"> Quivi ſo­<lb></lb>
no ſtate modernamente fabbricate ſemplici, <lb></lb>
ma comode ſtanze per uſo degli Eſercizj <lb></lb>
ſpirituali di Sant&#039;Ignazio, ſotto la direzio­<lb></lb>
ne de&#039; Padri Geſuiti in varj tempi dell&#039;an­<lb></lb>
no.</s><s id="id2744925"> E ciò baſti per iſtruzione al noſtro Fo­<lb></lb>
reſtiero, il quale ſi avverte, che oltre a&#039; <lb></lb>
nobiliſſimi Palagi, e ſontuoſe Chieſe, che <lb></lb>
ſono nel Contado Fiorentino in maggior <lb></lb>
diſtanza delle quì deſcritte, vi ſono i tre <lb></lb>
famoſi Santuarj, cioè la Vallombroſa, il <lb></lb>
Sacro Eremo di Camaldoli, e il Santo Mon­<lb></lb>
te dell&#039;Alvernia, ove nel primo <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Gualberto, nel ſecondo <expan abbr="San">S.</expan> Romualdo, lun­<lb></lb>
ga penitenza fecero, e fondarono i loro <lb></lb>
Ordini; e nel terzo <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco ricevè da <lb></lb>
Gesù Criſto le Sacre Stimate; luoghi tutti <lb></lb>
tre di ſingolariſſima devozione.</s></p>

<p id="id2744979" type="foot"><s id="id2744983"><foot.target id="a192"></foot.target>entro-</s></p>

<p id="id2744991" type="foot"><s id="id2744995"><foot.target id="a193"></foot.target>I 2 Tem-</s></p>

<p id="id2745002" type="main"><s id="id2745006"><emph type="italics">IL FINE.</emph></s></p>
<p id="id2745014" type="foot"><s id="id2745018">IN-</s></p>
</chap>

<chap>

<pb pagenum="197"></pb>

<p id="id2745031" type="head"><s id="id2745035">INDICE</s></p>

<p id="id2745039" type="main"><s id="id2745042">delle coſe più notabili, che ſono <lb></lb>
deſcritte nel preſente Riſtretto.</s></p>

<p id="id2745051" type="head"><s id="id2745055">A</s></p>

<p id="id2745059" type="main"><s id="id2745062">A<emph type="italics">Bbandonati, Chieſa, e Conſervatorio.</emph> a car­<lb></lb>
te 80.</s></p>
<p id="id2745077" type="main"><s id="id2745081"><emph type="italics">Abitazione degli Antinori,</emph> 142.</s></p>
<p id="id2745091" type="main"><s id="id2745094"><emph type="italics">Arnaldi.</emph> 18.</s></p>
<p id="id2745104" type="main"><s id="id2745108"><emph type="italics">Bargigli.</emph> 31.</s></p>
<p id="id2745117" type="main"><s id="id2745121"><emph type="italics">Baroncini.</emph> 55.</s></p>
<p id="id2745130" type="main"><s id="id2745134"><emph type="italics">Buonarroti.</emph> 49.</s></p>
<p id="id2745143" type="main"><s id="id2745147"><emph type="italics">Caccini.</emph> 48.</s></p>
<p id="id2745156" type="main"><s id="id2745160"><emph type="italics">Canigiani.</emph> 128.</s></p>
<p id="id2745169" type="main"><s id="id2745173"><emph type="italics">Gabburri.</emph> 49.</s></p>
<p id="id2745182" type="main"><s id="id2745186"><emph type="italics">Gondi.</emph> 28.</s></p>
<p id="id2745195" type="main"><s id="id2745199"><emph type="italics">Martelli.</emph> 18.</s></p>
<p id="id2745208" type="main"><s id="id2745212"><emph type="italics">Montalvi.</emph> 52.</s></p>
<p id="id2745221" type="main"><s id="id2745225"><emph type="italics">Mozzi.</emph> 128.</s></p>
<p id="id2745234" type="main"><s id="id2745238"><emph type="italics">Naldini.</emph> 28.</s></p>
<p id="id2745248" type="main"><s id="id2745251"><emph type="italics">Nelli.</emph> 78.</s></p>
<p id="id2745261" type="main"><s id="id2745264"><emph type="italics">Pazzi.</emph> 52.</s></p>
<p id="id2745274" type="main"><s id="id2745277"><emph type="italics">Roffia.</emph> 48.</s></p>
<p id="id2745287" type="main"><s id="id2745290"><emph type="italics">Roſſo.</emph> 143.</s></p>
<p id="id2745300" type="main"><s id="id2745304"><emph type="italics">Scarlatti.</emph> 130.</s></p>
<p id="id2745313" type="main"><s id="id2745317"><emph type="italics">Accademia degli Apatiſti.</emph> 53.</s></p>
<p id="id2745327" type="main"><s id="id2745331"><emph type="italics">di Bottanica.</emph> 26.</s></p>
<p id="id2745340" type="main"><s id="id2745344"><emph type="italics">della Cruſca.</emph> 53.</s></p>

<p id="id2745353" type="foot"><s id="id2745357">I 4 <emph type="italics">Ac-</emph></s></p>

<pb pagenum="198"></pb>
<p id="id2745370" type="main"><s id="id2745374"><emph type="italics">Accademia Fiorentina.</emph> 53.</s></p>
<p id="id2745387" type="main"><s id="id2745390"><emph type="italics"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agata. Chieſa, e Monaſtero.</emph> 79.</s></p>
<p id="id2745401" type="main"><s id="id2745405"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> <emph type="italics">Agoſtino. Chieſa, e Convento.</emph> 132.</s></p>
<p id="id2745416" type="main"><s id="id2745420"><emph type="italics"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Aleſſandro. Chieſa di Fieſole.</emph> 183.</s></p>
<p id="id2745430" type="main"><s id="id2745434"><emph type="italics">Aleſſandro Magno. Statua.</emph> 127.</s></p>
<p id="id2745444" type="main"><s id="id2745448"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> <emph type="italics">Ambrogio, Chieſa, e Monaſtero.</emph> 49.</s></p>
<p id="id2745460" type="main"><s id="id2745463"><emph type="italics"><expan abbr="Santi">SS.</expan> Apoſtoli. Chieſa,</emph> 93.</s></p>
<p id="id2745473" type="main"><s id="id2745477"><emph type="italics">Archivio Fiorentino.</emph> 119.</s></p>
<p id="id2745487" type="main"><s id="id2745490"><emph type="italics">Artimino. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 169.</s></p>

<p id="id2745500" type="head"><s id="id2745504">B</s></p>

<p id="id2745507" type="main"><s id="id2745511">B<emph type="italics">Adia di Buonſollazzo.</emph> a carte 179.</s></p>
<p id="id2745522" type="main"><s id="id2745526"><emph type="italics">di Fieſole.</emph> 180.</s></p>
<p id="id2745536" type="main"><s id="id2745539"><emph type="italics">di Firenze.</emph> 55.</s></p>
<p id="id2745549" type="main"><s id="id2745552"><emph type="italics">di Ripoli.</emph> 187.</s></p>
<p id="id2745562" type="main"><s id="id2745565"><emph type="italics">di Settimo.</emph> 161.</s></p>
<p id="id2745575" type="main"><s id="id2745578"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Baldaſſarre. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 186.</s></p>
<p id="id2745589" type="main"><s id="id2745593"><emph type="italics">Barco Reale.</emph> 169.</s></p>
<p id="id2745602" type="main"><s id="id2745606"><emph type="italics">Baſe di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</emph> 69.</s></p>
<p id="id2745616" type="main"><s id="id2745620"><emph type="italics">Bigallo. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 187.</s></p>
<p id="id2745630" type="main"><s id="id2745634"><emph type="italics">Boldrone. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 173.</s></p>

<p id="id2745644" type="head"><s id="id2745648">C</s></p>

<p id="id2745651" type="main"><s id="id2745655">C<emph type="italics">Ampanile del Duomo.</emph> a carte 15.</s></p>
<p id="id2745666" type="main"><s id="id2745670"><emph type="italics">di Palazzo Vecchio.</emph> 103.</s></p>
<p id="id2745679" type="main"><s id="id2745683"><emph type="italics">Cappella de&#039; Sereniſſimi Principi.</emph> 77.</s></p>
<p id="id2745693" type="main"><s id="id2745697"><emph type="italics">di Palazzo Vecchio.</emph> 109.</s></p>
<p id="id2745707" type="main"><s id="id2745710"><emph type="italics">degli Spagnuoli.</emph> 85.</s></p>
<p id="id2745720" type="main"><s id="id2745724"><emph type="italics">Cappuccini di Montughi, Chieſa, e Convento.</emph> <lb></lb>
176.</s></p>
<p id="id2745737" type="main"><s id="id2745741"><emph type="italics">di Sopra. Chieſa, e Convento.</emph> 179.</s></p>
<p id="id2745751" type="main"><s id="id2745755"><emph type="italics">Carceri.</emph> 55. 67.</s></p>
<p id="id2745764" type="main"><s id="id2745768"><emph type="italics">Careggi. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 176.</s></p>
<p id="id2745778" type="main"><s id="id2745781"><emph type="italics">Carmine. Chieſa, e Convento.</emph> 143.</s></p>

<p id="id2745792" type="foot"><s id="id2745795"><emph type="italics">Ca-</emph></s></p>

<pb pagenum="199"></pb>
<p id="id2745806" type="main"><s id="id2745810"><emph type="italics">Caſa del Viviani Mattematico.</emph> 81.</s></p>
<p id="id2745824" type="main"><s id="id2745828"><emph type="italics">Caſcine.</emph> 165.</s></p>
<p id="id2745837" type="main"><s id="id2745841"><emph type="italics">Caſino de&#039; Principi Corſini.</emph> 86.</s></p>
<p id="id2745851" type="main"><s id="id2745855"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco-</emph> 25.</s></p>
<p id="id2745864" type="main"><s id="id2745868"><emph type="italics">del Marcheſe Riccardi.</emph> 81.</s></p>
<p id="id2745878" type="main"><s id="id2745882"><emph type="italics">Caſtellina. Convento, e Chieſa.</emph> 169.</s></p>
<p id="id2745892" type="main"><s id="id2745896"><emph type="italics">Caſtello. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 171.</s></p>
<p id="id2745906" type="main"><s id="id2745910"><emph type="italics">Cavallerizza.</emph> 26.</s></p>
<p id="id2745919" type="main"><s id="id2745923"><emph type="italics">Centauro. Statua.</emph> 121.</s></p>
<p id="id2745932" type="main"><s id="id2745936"><emph type="italics">Certoſa, Chieſa, e Convento.</emph> 158.</s></p>
<p id="id2745947" type="main"><s id="id2745950"><emph type="italics">Ceſtello. Chieſa, e Convento.</emph> 148.</s></p>
<p id="id2745961" type="main"><s id="id2745965"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara. Chieſa, e Monaſtero.</emph> 143.</s></p>
<p id="id2745975" type="main"><s id="id2745979"><emph type="italics">Cignale di Mercato nuovo.</emph> 126.</s></p>
<p id="id2745988" type="main"><s id="id2745992"><emph type="italics">Colonna di <expan abbr="San">S.</expan> Felice in Piazza.</emph> 136.</s></p>
<p id="id2746002" type="main"><s id="id2746006"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita.</emph> 131.</s></p>
<p id="id2746015" type="main"><s id="id2746019"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</emph> 17.</s></p>
<p id="id2746029" type="main"><s id="id2746032"><emph type="italics">di Mercato vecchio.</emph> 116.</s></p>
<p id="id2746042" type="main"><s id="id2746046"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita.</emph> 91.</s></p>
<p id="id2746055" type="main"><s id="id2746059"><emph type="italics">Compagnia del Gesù.</emph> 62.</s></p>
<p id="id2746069" type="main"><s id="id2746072"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta detta lo Scalzo.</emph> 25.</s></p>
<p id="id2746083" type="main"><s id="id2746086"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco.</emph> 79.</s></p>
<p id="id2746096" type="main"><s id="id2746100"><emph type="italics">Concezione. Congrega.</emph> 33.</s></p>
<p id="id2746109" type="main"><s id="id2746113"><emph type="italics">Conſervatorio de&#039; Poveri.</emph> 80.</s></p>
<p id="id2746123" type="main"><s id="id2746127"><emph type="italics">de&#039; Fanciulli Orfani.</emph> 80.</s></p>
<p id="id2746136" type="main"><s id="id2746140"><emph type="italics">Convertite. Chieſa, e Monaſtero.</emph> 149.</s></p>
<p id="id2746150" type="main"><s id="id2746154"><emph type="italics">Corridore de&#039; Pitti.</emph> 104,</s></p>
<p id="id2746164" type="main"><s id="id2746168"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, Chieſa, e Convento.</emph> 59.</s></p>
<p id="id2746178" type="main"><s id="id2746182"><emph type="italics">Cupola del Duomo.</emph> 8.</s></p>

<p id="id2746191" type="head"><s id="id2746195">D</s></p>

<p id="id2746198" type="main"><s id="id2746202">D<emph type="italics">Occia, Chieſa, e Convento.</emph> a carte 184.</s></p>
<p id="id2746213" type="main"><s id="id2746217"><emph type="italics">Doccia, Villa del Ginori, ove è la fab­<lb></lb>
brica delle Porcellane.</emph> 174.</s></p>

<p id="id2746231" type="foot"><s id="id2746234">I 4 <emph type="italics">S. Do-</emph></s></p>

<pb pagenum="200"></pb>
<p id="id2746248" type="main"><s id="id2746251"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Domenico di Fieſole. Chieſa, e Convento.</emph> <lb></lb>
181.</s></p>
<p id="id2746268" type="main"><s id="id2746272"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Donato in Polveroſa, Chieſa, e Monaſte­<lb></lb>
ro.</emph> 165.</s></p>
<p id="id2746286" type="main"><s id="id2746289"><emph type="italics">Duomo. Metropolitana.</emph> 7. <lb></lb>
<emph type="italics">di Fieſole.</emph> 188.</s></p>

<p id="id2746309" type="head"><s id="id2746312">F</s></p>

<p id="id2746316" type="main"><s id="id2746320">F<emph type="italics">Abbrica degli Ufizj.</emph> a carte 93.</s></p>
<p id="id2746331" type="main"><s id="id2746335"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Felice in Piazza. Chieſa, e Mona­<lb></lb>
ſiero.</emph> 138.</s></p>
<p id="id2746348" type="main"><s id="id2746352"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita. Chieſa, e Monaſiero.</emph> 131.</s></p>
<p id="id2746362" type="main"><s id="id2746366"><emph type="italics">Fieſole.</emph> 182.</s></p>
<p id="id2746376" type="main"><s id="id2746380"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri. Oratorio, e Caſa,</emph> 59.</s></p>
<p id="id2746390" type="main"><s id="id2746394"><emph type="italics">Fontana di Piazza del Granduca.</emph> 118.</s></p>
<p id="id2746404" type="main"><s id="id2746407"><emph type="italics">Fonte Lucente. Chieſa.</emph> 181.</s></p>
<p id="id2746417" type="main"><s id="id2746421"><emph type="italics">Fortezza da Baſſo.</emph> 80.</s></p>
<p id="id2746431" type="main"><s id="id2746435"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Fieſole. Chieſa, e Convento.</emph> <lb></lb>
183.</s></p>
<p id="id2746448" type="main"><s id="id2746452"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco al Monte. Chieſa, e Convento.</emph> <lb></lb>
191.</s></p>
<p id="id2746465" type="main"><s id="id2746469"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola. Chieſa, e Convento.</emph> <lb></lb>
160.</s></p>
<p id="id2746482" type="main"><s id="id2746485"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Frediano, Chieſa, e Monaſtero.</emph> 147.</s></p>

<p id="id2746496" type="head"><s id="id2746500">G</s></p>

<p id="id2746503" type="main"><s id="id2746507"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan></emph> G<emph type="italics">Aggio, Chieſa, e <expan abbr="Monastero">Monaſt.</expan>,</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 157.</s></p>
<p id="id2746523" type="main"><s id="id2746527"><emph type="italics">Galleria di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 95.</s></p>
<p id="id2746536" type="main"><s id="id2746540"><emph type="italics">Ghetto degli Ebrei.</emph> 118.</s></p>
<p id="id2746550" type="main"><s id="id2746554"><emph type="italics">Giardino di Boboli.</emph> 136.</s></p>
<p id="id2746563" type="main"><s id="id2746567"><emph type="italics">de&#039; Salviati.</emph> 46.</s></p>
<p id="id2746576" type="main"><s id="id2746580"><emph type="italics">de&#039; Semplici.</emph> 25.</s></p>
<p id="id2746589" type="main"><s id="id2746593"><emph type="italics">della Voga Loggia.</emph> 164.</s></p>

<p id="id2746603" type="foot"><s id="id2746606"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan></emph></s></p>

<pb pagenum="201"></pb>
<p id="id2746617" type="main"><s id="id2746621"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta. Chieſa.</emph> 15.</s></p>
<p id="id2746635" type="main"><s id="id2746639"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evangeliſta. Padri Geſuiti.</emph> 19.</s></p>
<p id="id2746649" type="main"><s id="id2746653"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo. Chieſa.</emph> 132. 182.</s></p>
<p id="id2746663" type="main"><s id="id2746667"><emph type="italics">Granaio pubblico.</emph> 149.</s></p>
<p id="id2746676" type="main"><s id="id2746680"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gregorio. Chieſa, e Caſa.</emph> 130.</s></p>
<p id="id2746690" type="main"><s id="id2746694"><emph type="italics">Guardaroba di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 108.</s></p>

<p id="id2746704" type="head"><s id="id2746707">I</s></p>

<p id="id2746711" type="main"><s id="id2746715"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan></emph> I<emph type="italics">Acopo ſopr&#039;Arno. Chieſa.</emph> a carte 150.</s></p>
<p id="id2746731" type="main"><s id="id2746735"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo tra&#039; Foſſi. Chieſa.</emph> 58.</s></p>
<p id="id2746745" type="main"><s id="id2746749"><emph type="italics">Imperiale. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 155.</s></p>
<p id="id2746758" type="main"><s id="id2746762"><emph type="italics">Impruneta. Chieſa.</emph> 189.</s></p>

<p id="id2746772" type="head"><s id="id2746776">L</s></p>

<p id="id2746779" type="main"><s id="id2746783">L<emph type="italics">Apo. Chieſa, e Monaſtero.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 190.</s></p>
<p id="id2746794" type="main"><s id="id2746798"><emph type="italics">Lappeggi. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 188.</s></p>
<p id="id2746808" type="main"><s id="id2746812"><emph type="italics">Libreria di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 134.</s></p>
<p id="id2746821" type="main"><s id="id2746825"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</emph> 74.</s></p>
<p id="id2746834" type="main"><s id="id2746838"><emph type="italics">Magliabechiana.</emph> 94.</s></p>
<p id="id2746848" type="main"><s id="id2746851"><emph type="italics">Marucelliana.</emph> 222.</s></p>
<p id="id2746861" type="main"><s id="id2746864"><emph type="italics">dclla <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata.</emph> 45.</s></p>
<p id="id2746874" type="main"><s id="id2746878"><emph type="italics">degli Strozzi.</emph> 150.</s></p>
<p id="id2746887" type="main"><s id="id2746891"><emph type="italics">Loggia, detta de&#039; Lanzi</emph> 109.</s></p>
<p id="id2746900" type="main"><s id="id2746904"><emph type="italics">de&#039; Tornaquinci.</emph> 90.</s></p>
<p id="id2746914" type="main"><s id="id2746918"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo. Chieſa inſigne.</emph> 69.</s></p>
<p id="id2746928" type="main"><s id="id2746931"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia, Chieſa, e Monuſtero.</emph> 164. 170.</s></p>

<p id="id2746942" type="head"><s id="id2746946">M</s></p>

<p id="id2746949" type="main"><s id="id2746953">M<emph type="italics">Adonna dello Pace. Chieſa</emph> a carte 154.</s></p>
<p id="id2746964" type="main"><s id="id2746968"><emph type="italics">Magiſtrati di Firenze.</emph> 93.</s></p>
<p id="id2746978" type="main"><s id="id2746982"><emph type="italics">Majano. Monaſero, e Chieſa.</emph> 186.</s></p>
<p id="id2746992" type="main"><s id="id2746996"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Marco, Convento, e Chieſa.</emph> 22.</s></p>
<p id="id2747006" type="main"><s id="id2747010"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria in Campo. Chieſa.</emph> 53.</s></p>

<p id="id2747020" type="foot"><s id="id2747024">I 5 <emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Ma-</emph></s></p>

<pb pagenum="202"></pb>
<p id="id2747037" type="main"><s id="id2747040"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria di Candeli. Monaſtero, e Chieſa</emph> 48.</s></p>
<p id="id2747055" type="main"><s id="id2747058"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 46.</s></p>
<p id="id2747069" type="main"><s id="id2747073"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maggiore. Convento,e Chieſa.</emph> 122.</s></p>
<p id="id2747083" type="main"><s id="id2747087"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella. Convento. e Chieſa.</emph> 82.</s></p>
<p id="id2747098" type="main"><s id="id2747102"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Premerana. Chieſa di Fieſole.</emph> 184.</s></p>
<p id="id2747112" type="main"><s id="id2747116"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria ſopr&#039;Arno.</emph> 128.</s></p>
<p id="id2747126" type="main"><s id="id2747130"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> <expan abbr="Maria">M.</expan> delle Selve. Chieſa, e Convento.</emph> 164.</s></p>
<p id="id2747140" type="main"><s id="id2747144"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Marta. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 176.</s></p>
<p id="id2747154" type="main"><s id="id2747158"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Mattino. Oratorio.</emph> 54.</s></p>
<p id="id2747168" type="main"><s id="id2747171"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Matteo in Arcetri. <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan> e Chieſa.</emph> 156.</s></p>
<p id="id2747182" type="main"><s id="id2747186"><emph type="italics">Mercato Nuovo.</emph> 126.</s></p>
<p id="id2747195" type="main"><s id="id2747199"><emph type="italics">Vecchio.</emph> 118.</s></p>
<p id="id2747208" type="main"><s id="id2747212"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michele Berteldi. Chieſa.</emph> 119.</s></p>
<p id="id2747222" type="main"><s id="id2747226"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michele Visdomini. <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan> e Chieſa.</emph> 29.</s></p>
<p id="id2747236" type="main"><s id="id2747240"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Miniato al Monte. Chieſa.</emph> 192.</s></p>
<p id="id2747250" type="main"><s id="id2747254"><emph type="italics">Miracolo di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Amhrogio.</emph> 49.</s></p>
<p id="id2747264" type="main"><s id="id2747267"><emph type="italics">Monaci Camaldolenſi,</emph> 33.</s></p>
<p id="id2747277" type="main"><s id="id2747281"><emph type="italics">Ciſtercienſi.</emph> 148.</s></p>
<p id="id2747291" type="main"><s id="id2747295"><emph type="italics">Monte Cucco.</emph> 129.</s></p>
<p id="id2747304" type="main"><s id="id2747308"><emph type="italics">Gufoni. Villa.</emph> 159.</s></p>
<p id="id2747318" type="main"><s id="id2747321"><emph type="italics">Senario. Eremo, e Chieſa.</emph> 178.</s></p>
<p id="id2747604" type="main"><s id="id2747608"><emph type="italics">Uliveto, Monaſtero, e Chieſa.</emph> 160.</s></p>

<p id="id2747619" type="head"><s id="id2747622">N</s></p>

<p id="id2747626" type="main"><s id="id2747630"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan></emph> N<emph type="italics">Iccolò oltr&#039;Arno. Chieſa.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 129.</s></p>
<p id="id2747646" type="main"><s id="id2747650"><emph type="italics"><expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata. Chieſa, e Convento.</emph>34.</s></p>

<p id="id2747660" type="head"><s id="id2747663">O</s></p>

<p id="id2747667" type="main"><s id="id2747671">O<emph type="italics">Gniſſanti. Convento, e Chieſa.</emph> 87.</s></p>
<p id="id2747682" type="main"><s id="id2747686"><emph type="italics">Origine di Firenze.</emph> 1.</s></p>
<p id="id2747695" type="main"><s id="id2747699"><emph type="italics">Orſan-Michele. Chieſa.</emph> 114.</s></p>
<p id="id2747709" type="main"><s id="id2747713"><emph type="italics">Opera del Duomo.</emph> 28.</s></p>

<p id="id2747723" type="foot"><s id="id2747726"><emph type="italics">Pa-</emph></s></p>

<pb pagenum="203"></pb>
<p id="id2747744" type="head"><s id="id2747747">P</s></p>

<p id="id2747751" type="main"><s id="id2747755">P<emph type="italics">Adri delle Scuole Pie.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 53.</s></p>
<p id="id2747766" type="main"><s id="id2747769"><emph type="italics">Loro Noviziato al Pellegrino.</emph> 177.</s></p>
<p id="id2747779" type="main"><s id="id2747783"><emph type="italics">Palazzo degli Albizi.</emph> 51.</s></p>
<p id="id2747792" type="main"><s id="id2747796"><emph type="italics">degli Aleſſandri.</emph> 51.</s></p>
<p id="id2747806" type="main"><s id="id2747810"><emph type="italics">degli Altoviti.</emph> 52.</s></p>
<p id="id2747819" type="main"><s id="id2747823"><emph type="italics">Antinori.</emph> 119.</s></p>
<p id="id2747832" type="main"><s id="id2747836"><emph type="italics">Arciveſcovo.</emph> 18.</s></p>
<p id="id2747846" type="main"><s id="id2747849"><emph type="italics">Baldinucci.</emph> 50.</s></p>
<p id="id2747859" type="main"><s id="id2747862"><emph type="italics">Bartolini.</emph> 91.</s></p>
<p id="id2747872" type="main"><s id="id2747875"><emph type="italics">Beccuto Orlandini.</emph> 123.</s></p>
<p id="id2747885" type="main"><s id="id2747889"><emph type="italics">Borgherini.</emph> 93.</s></p>
<p id="id2747898" type="main"><s id="id2747902"><emph type="italics">Capponi.</emph> 22. 45. 128. 148.</s></p>
<p id="id2747911" type="main"><s id="id2747915"><emph type="italics">Caſelli.</emph> 142.</s></p>
<p id="id2747925" type="main"><s id="id2747928"><emph type="italics">Cerretani.</emph> 82.</s></p>
<p id="id2747938" type="main"><s id="id2747942"><emph type="italics">Coppoli.</emph> 22.</s></p>
<p id="id2747951" type="main"><s id="id2747955"><emph type="italics">Corſi.</emph> 118.</s></p>
<p id="id2747964" type="main"><s id="id2747968"><emph type="italics">Corſini.</emph> 59. 86. 88.</s></p>
<p id="id2747978" type="main"><s id="id2747981"><emph type="italics">Franceſchi.</emph> 133.</s></p>
<p id="id2747991" type="main"><s id="id2747995"><emph type="italics">Gerini.</emph> 27.</s></p>
<p id="id2748004" type="main"><s id="id2748008"><emph type="italics">Gherardeſca.</emph> 46.</s></p>
<p id="id2748017" type="main"><s id="id2748021"><emph type="italics">Giacomini.</emph> 118.</s></p>
<p id="id2748030" type="main"><s id="id2748034"><emph type="italics">Gianni.</emph> 129.</s></p>
<p id="id2748043" type="main"><s id="id2748047"><emph type="italics">Ginori.</emph> 78.</s></p>
<p id="id2748056" type="main"><s id="id2748060"><emph type="italics">Giugni.</emph> 33.</s></p>
<p id="id2748070" type="main"><s id="id2748073"><emph type="italics">Gondi.</emph> 58.</s></p>
<p id="id2748083" type="main"><s id="id2748086"><emph type="italics">Grifoni.</emph> 33.</s></p>
<p id="id2748096" type="main"><s id="id2748099"><emph type="italics">Guadagni.</emph> 28. 46.</s></p>
<p id="id2748109" type="main"><s id="id2748112"><emph type="italics">Guicciardini.</emph> 133.</s></p>
<p id="id2748122" type="main"><s id="id2748126"><emph type="italics">Incontri.</emph> 28.</s></p>
<p id="id2748135" type="main"><s id="id2748139"><emph type="italics">Malaſpina.</emph> 123.</s></p>
<p id="id2748148" type="main"><s id="id2748152"><emph type="italics">Martellini.</emph> 31.</s></p>
<p id="id2748161" type="main"><s id="id2748165"><emph type="italics">Martini.</emph> 123.</s></p>

<p id="id2748174" type="foot"><s id="id2748178">I 6 <emph type="italics">Ma</emph></s></p>

<pb pagenum="204"></pb>
<p id="id2748190" type="main"><s id="id2748194"><emph type="italics">Palazzo Marucelli.</emph> 78.</s></p>
<p id="id2748207" type="main"><s id="id2748211"><emph type="italics">Mondragone.</emph> 82.</s></p>
<p id="id2748220" type="main"><s id="id2748224"><emph type="italics">Nero.</emph> 130.</s></p>
<p id="id2748233" type="main"><s id="id2748237"><emph type="italics">Niccolini.</emph> 33.</s></p>
<p id="id2748246" type="main"><s id="id2748250"><emph type="italics">Panciatichi.</emph> 21.</s></p>
<p id="id2748260" type="main"><s id="id2748263"><emph type="italics">Pandolfini.</emph> 80.</s></p>
<p id="id2748273" type="main"><s id="id2748276"><emph type="italics">Paſquali.</emph> 119.</s></p>
<p id="id2748286" type="main"><s id="id2748290"><emph type="italics">Pecori.</emph> 43.</s></p>
<p id="id2748299" type="main"><s id="id2748303"><emph type="italics">Pitti.</emph> 133.</s></p>
<p id="id2748312" type="main"><s id="id2748316"><emph type="italics">Poteſtà.</emph> 55.</s></p>
<p id="id2748325" type="main"><s id="id2748329"><emph type="italics">Pucci.</emph> 28. 29.</s></p>
<p id="id2748338" type="main"><s id="id2748342"><emph type="italics">Ricaſoli.</emph> 178.</s></p>
<p id="id2748352" type="main"><s id="id2748356"><emph type="italics">Riccardi.</emph> 20.</s></p>
<p id="id2748365" type="main"><s id="id2748369"><emph type="italics">Ridolfi.</emph> 86.</s></p>
<p id="id2748378" type="main"><s id="id2748382"><emph type="italics">Rinuccini.</emph> 142.</s></p>
<p id="id2748391" type="main"><s id="id2748395"><emph type="italics">Rucellai.</emph> 88.</s></p>
<p id="id2748404" type="main"><s id="id2748408"><emph type="italics">Salviati.</emph> 53.</s></p>
<p id="id2748417" type="main"><s id="id2748421"><emph type="italics">Sera.</emph> 50.</s></p>
<p id="id2748430" type="main"><s id="id2748434"><emph type="italics">Serriſtori.</emph> 130.</s></p>
<p id="id2748444" type="main"><s id="id2748447"><emph type="italics">Spini.</emph> 91.</s></p>
<p id="id2748457" type="main"><s id="id2748460"><emph type="italics">Strozzi.</emph> 51. 52. 90.</s></p>
<p id="id2748470" type="main"><s id="id2748474"><emph type="italics">Tempi.</emph> 128.</s></p>
<p id="id2748483" type="main"><s id="id2748487"><emph type="italics">Valori.</emph> 51.</s></p>
<p id="id2748496" type="main"><s id="id2748500"><emph type="italics">Vecchio.</emph> 104.</s></p>
<p id="id2748509" type="main"><s id="id2748513"><emph type="italics">Veſcovo di Fieſole.</emph> 182.</s></p>
<p id="id2748523" type="main"><s id="id2748526"><emph type="italics">Vitelli.</emph> 129.</s></p>
<p id="id2748536" type="main"><s id="id2748539"><emph type="italics">Ximenes.</emph> 46.</s></p>
<p id="id2748549" type="main"><s id="id2748553"><emph type="italics">Zanchini.</emph> 150.</s></p>
<p id="id2748562" type="main"><s id="id2748566"><emph type="italics"><expan abbr="San">S,</expan> Pancrazio. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 89.</s></p>
<p id="id2748576" type="main"><s id="id2748580"><emph type="italics">Pandette Fiorentine.</emph> 108.</s></p>
<p id="id2748589" type="main"><s id="id2748593"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Paolino, Convento, e Chieſa.</emph> 89.</s></p>
<p id="id2748604" type="main"><s id="id2748607"><emph type="italics">Paradiſo, Monaſtero, e Chieſa.</emph> 187.</s></p>
<p id="id2748618" type="main"><s id="id2748621"><emph type="italics">Petraia. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 168, </s></p>

<p id="id2748650" type="foot"><s id="id2748654"><emph type="italics">Piaz-</emph></s></p>

<pb pagenum="205"></pb>
<p id="id2748623" type="main"><s id="id2748626"><emph type="italics">Piazza di Santa Croce.</emph> 65.</s></p>
<p id="id2748665" type="main"><s id="id2748669"><emph type="italics">del Granduca.</emph> 104.</s></p>
<p id="id2748678" type="main"><s id="id2748682"><emph type="italics">del Grano.</emph> 104.</s></p>
<p id="id2748692" type="main"><s id="id2748695"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella.</emph> 86.</s></p>
<p id="id2748705" type="main"><s id="id2748709"><emph type="italics">della Santiſſima Nunziata.</emph> 34.</s></p>
<p id="id2748719" type="main"><s id="id2748722"><emph type="italics">de&#039; Pitti.</emph> 133.</s></p>
<p id="id2748732" type="main"><s id="id2748736"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pier Maggiore. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 30.</s></p>
<p id="id2748746" type="main"><s id="id2748750"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Piero a Monticelli. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 161.</s></p>
<p id="id2748761" type="main"><s id="id2748765"><emph type="italics">Poggio a Caiano. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 165.</s></p>
<p id="id2748775" type="main"><s id="id2748779"><emph type="italics">Ponte alla Carraia.</emph> 149.</s></p>
<p id="id2748788" type="main"><s id="id2748791"><emph type="italics">alle Grazie.</emph> 130.</s></p>
<p id="id2748801" type="main"><s id="id2748804"><emph type="italics">a <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita.</emph> 149.</s></p>
<p id="id2748814" type="main"><s id="id2748817"><emph type="italics">Vecchio.</emph> 127.</s></p>
<p id="id2748827" type="main"><s id="id2748831"><emph type="italics">Porta alla Croce.</emph> 185.</s></p>
<p id="id2748840" type="main"><s id="id2748844"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Frediano.</emph> 160.</s></p>
<p id="id2748853" type="main"><s id="id2748857"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Gallo.</emph> 175.</s></p>
<p id="id2748866" type="main"><s id="id2748870"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò.</emph> 187.</s></p>
<p id="id2748880" type="main"><s id="id2748883"><emph type="italics">al Prato.</emph> 164.</s></p>
<p id="id2748893" type="main"><s id="id2748896"><emph type="italics">Romana, o ſia di <expan abbr="San">S.</expan> Piero in Gattoli­<lb></lb>
no.</emph> 154.</s></p>
<p id="id2748910" type="main"><s id="id2748914"><emph type="italics">Porticciola a San Giorgio.</emph> 191.</s></p>
<p id="id2748923" type="main"><s id="id2748927"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Miniato.</emph> 191.</s></p>
<p id="id2748936" type="main"><s id="id2748940"><emph type="italics">delle Mulina.</emph> 164.</s></p>
<p id="id2748949" type="main"><s id="id2748953"><emph type="italics">a Pinti.</emph> 185.</s></p>
<p id="id2748962" type="main"><s id="id2748966"><emph type="italics">Portico. Monaſiero, e Chieſa.</emph> 158.</s></p>
<p id="id2748977" type="main"><s id="id2748980"><emph type="italics">Pratolino. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 177.</s></p>
<p id="id2748990" type="main"><s id="id2748994"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Procolo. Chieſa.</emph> 54.</s></p>

<p id="id2749004" type="head"><s id="id2749007">Q</s></p>

<p id="id2749011" type="main"><s id="id2749015">Q<emph type="italics">Uiete, Conſervatorio, e Chieſa.</emph> <expan abbr="carte">car.</expan> 174.</s></p>

<p id="id2749026" type="head"><s id="id2749030">R</s></p>
<p id="id2749034" type="main"><s id="id2749037">R<emph type="italics">Uota Fiorentina.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 104.</s></p>

<p id="id2749048" type="foot"><s id="id2749052"><emph type="italics">Sa-</emph></s></p>

<pb pagenum="206"></pb>
<p id="id2749069" type="head"><s id="id2749072">S</s></p>

<p id="id2749076" type="main"><s id="id2749080">S<emph type="italics">Ala di Udienza.</emph> 109.</s></p>
<p id="id2749091" type="main"><s id="id2749094"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvadore. Chieſa.</emph> 18.</s></p>
<p id="id2749104" type="main"><s id="id2749108"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvi. Monaſtero, e Chieſa.</emph> 185.</s></p>
<p id="id2749119" type="main"><s id="id2749122"><emph type="italics">Serraglio de&#039; Leoni.</emph> 27.</s></p>
<p id="id2749132" type="main"><s id="id2749136"><emph type="italics">Seminario Fiorentino.</emph> 123.</s></p>
<p id="id2749145" type="main"><s id="id2749149"><emph type="italics">Fieſolano.</emph> 189.</s></p>
<p id="id2749159" type="main"><s id="id2749162"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Simone. Chieſa.</emph> 67.</s></p>
<p id="id2749172" type="main"><s id="id2749176"><emph type="italics">Spedale de&#039; Convaleſcenti.</emph> 86.</s></p>
<p id="id2749186" type="main"><s id="id2749190"><emph type="italics">di San Giovanni di Dio.</emph> 88.</s></p>
<p id="id2749199" type="main"><s id="id2749203"><emph type="italics">degl&#039;Incurabili.</emph> 79.</s></p>
<p id="id2749213" type="main"><s id="id2749216"><emph type="italics">degl&#039;Innocenti.</emph> 33.</s></p>
<p id="id2749226" type="main"><s id="id2749230"><emph type="italics">di San Marco per i Pellegrini.</emph> 79&#039;</s></p>
<p id="id2749240" type="main"><s id="id2749243"><emph type="italics">di Santa Maria Nuova.</emph> 29.</s></p>
<p id="id2749253" type="main"><s id="id2749257"><emph type="italics">di San Matteo.</emph> 27.</s></p>
<p id="id2749266" type="main"><s id="id2749270"><emph type="italics">de&#039; Preti</emph> 79.</s></p>
<p id="id2749279" type="main"><s id="id2749283"><emph type="italics">di San Tommaſo d&#039;Aquino.</emph> 31.</s></p>
<p id="id2749293" type="main"><s id="id2749297"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Spirito. Convento, e Chieſa.</emph> 139.</s></p>
<p id="id2749307" type="main"><s id="id2749311"><emph type="italics">Spirito Santo. Monaſiero, e Chieſa.</emph> 132.</s></p>
<p id="id2749321" type="main"><s id="id2749325"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Stefano Monaſiero, e Chieſa.</emph> 127.</s></p>
<p id="id2749336" type="main"><s id="id2749339"><emph type="italics">Studio Fiorentino.</emph> 53.</s></p>

<p id="id2749349" type="head"><s id="id2749353">T</s></p>

<p id="id2749356" type="main"><s id="id2749360">T<emph type="italics">Eatro di Via del Cocomero</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 27.</s></p>
<p id="id2749371" type="main"><s id="id2749374"><emph type="italics">di Via della Pergola.</emph> 137.</s></p>
<p id="id2749384" type="main"><s id="id2749388"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita. Chieſa.</emph> 91.</s></p>

<p id="id2749398" type="foot"><s id="id2749401">INDI-</s></p>

<pb pagenum="207"></pb>

<p id="id2749415" type="head"><s id="id2749419">INDICE</s></p>

<p id="id2749423" type="main"><s id="id2749426">Degli Uomini Illuſtri nelle loro reſ­<lb></lb>
pettive Arti nominati nel pre­<lb></lb>
ſente Riſtretto.</s></p>

<p id="id2749439" type="head"><s id="id2749443">A</s></p>

<p id="id2749446" type="main"><s id="id2749450">A<emph type="italics">Lberti Leon Batiſia Architetto a carta</emph> <lb></lb>
42. 88.</s></p>
<p id="id2749464" type="main"><s id="id2749468"><emph type="italics">Albertinelli Mariotto Pittore.</emph> 40. 159.</s></p>
<p id="id2749477" type="main"><s id="id2749481"><emph type="italics">Albano Pittore</emph> 191.</s></p>
<p id="id2749490" type="main"><s id="id2749494"><emph type="italics">Allori Agnolo Pittore.</emph> 43. 63. 74. 84. 140.</s></p>
<p id="id2749504" type="main"><s id="id2749508"><emph type="italics">Aleſſandro Pittore, detto il Bronzino</emph> 19. <lb></lb>
23. 30. 40. 44. 62. 79. 84. 85. 130. <lb></lb>
141. 159. 166. 167. 184.</s></p>
<p id="id2749525" type="main"><s id="id2749528"><emph type="italics">Criſtofano Pittore.</emph> 44. 92.</s></p>
<p id="id2749538" type="main"><s id="id2749542"><emph type="italics">Ammannati Bartolommeo Scultore e Archi­<lb></lb>
tetto.</emph> 12. 19. 33. 111. 134. 149. <lb></lb>
171. 173.</s></p>
<p id="id2749559" type="main"><s id="id2749562"><emph type="italics">Anderlini Pietro Pittore</emph> 18.</s></p>
<p id="id2749572" type="main"><s id="id2749576"><emph type="italics">Andrea Piſano Scultore.</emph> 15.</s></p>
<p id="id2749586" type="main"><s id="id2749590"><emph type="italics">Andreozzi Scultore.</emph> 40.</s></p>
<p id="id2749599" type="main"><s id="id2749603"><emph type="italics">Arnolfo Pittore.</emph> 9&#039; 56. 60. 104.</s></p>
<p id="id2749613" type="main"><s id="id2749617"><emph type="italics">Aſpetti Tiziano Scultore.</emph> 93. 100.</s></p>
<p id="id2749627" type="main"><s id="id2749631"><emph type="italics">Averani Benedetto.</emph> 51.</s></p>

<p id="id2749640" type="head"><s id="id2749644">B</s></p>

<p id="id2749648" type="main"><s id="id2749651">B<emph type="italics">Accio d&#039;Agnolo Architetto.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 9. 50. <lb></lb>
67. 93. 142.</s></p>
<p id="id2749665" type="main"><s id="id2749669"><emph type="italics">Baccio da Montelupo Scultore.</emph> 50. 115.</s></p>
<p id="id2749678" type="main"><s id="id2749682"><emph type="italics">Baldovinetti Aleſſio Pittore.</emph> 38. 92.</s></p>
<p id="id2749693" type="main"><s id="id2749696"><emph type="italics">Bandinelli Baccio Scultore.</emph> 11. 12. 41. 69. <lb></lb>
105. 107. 108.</s></p>

<p id="id2749709" type="foot"><s id="id2749713"><emph type="italics">Bal-</emph></s></p>

<pb pagenum="208"></pb>
<p id="id2749724" type="main"><s id="id2749728"><emph type="italics">Baldinucci.</emph> 11. 111.</s></p>
<p id="id2749740" type="main"><s id="id2749744"><emph type="italics">Del Barbiere Aleſſandro Pittore.</emph> 61.</s></p>
<p id="id2749755" type="main"><s id="id2749758"><emph type="italics">Bardi Donato di Betto, detto Donatello Scul­<lb></lb>
tore.</emph> 6. 11. 15. 17. 18. 20. 90. 62. 72. <lb></lb>
73. 108. 109. 115. 138.</s></p>
<p id="id2749775" type="main"><s id="id2749779"><emph type="italics">Barocci Jacopo, detto Vignola Architetto.</emph> <lb></lb>
131.</s></p>
<p id="id2749791" type="main"><s id="id2749795"><emph type="italics">Fra Bartolomeo Pittore.</emph> 57. 72. 163.</s></p>
<p id="id2749805" type="main"><s id="id2749808"><emph type="italics">Benedetto da Majano Scultore.</emph> 11. 64. <lb></lb>
90. 108.</s></p>
<p id="id2749821" type="main"><s id="id2749825"><emph type="italics">Benedetto da Rovezzano Scultore.</emph> 12. 93. 144.</s></p>
<p id="id2749834" type="main"><s id="id2749838"><emph type="italics">Berrettini Pietro da Cortona Pittore.</emph> 121. 135.</s></p>
<p id="id2749848" type="main"><s id="id2749852"><emph type="italics">Di Bicci Lorenzo Pittore.</emph> 29. 128.</s></p>
<p id="id2749861" type="main"><s id="id2749865"><emph type="italics">Bilivelti Antonio Pittore.</emph> 43. 61. 120. 122.</s></p>
<p id="id2749875" type="main"><s id="id2749879"><emph type="italics">Bonechi Matteo Pittore.</emph> 45. 148.</s></p>
<p id="id2749888" type="main"><s id="id2749892"><emph type="italics">Botticelli Sandro Pittore.</emph> 50. 140. 143.</s></p>
<p id="id2749902" type="main"><s id="id2749905"><emph type="italics">Boſchi Fabbrizio Pittore.</emph> 24. 88.</s></p>
<p id="id2749916" type="main"><s id="id2749919"><emph type="italics">Bronzino. Vedi Aleſſandro Allori.</emph></s></p>
<p id="id2749928" type="main"><s id="id2749932"><emph type="italics">Buffalmacco Buonamico Pittore.</emph> 115.</s></p>
<p id="id2749941" type="main"><s id="id2749945"><emph type="italics">Buonarruoti Filippo <expan abbr="Senatore">Senat.</expan> e Auditore.</emph> 44.</s></p>
<p id="id2749955" type="main"><s id="id2749959"><emph type="italics">Michelagnolo Pittore, Scultore, Architetto, <lb></lb>
e Poeta.</emph> 10. 14. 22. 48. 58. 69. <lb></lb>
71. 73. 76. 93. 96. 102. 105. 107. <lb></lb>
113. 137. 140. 192.</s></p>
<p id="id2749978" type="main"><s id="id2749982"><emph type="italics">Buontalenti Bernardo Architetto.</emph> 25. 29. 33. <lb></lb>
53. 95. 104. 137. 169. 175.</s></p>
<p id="id2749995" type="main"><s id="id2749998"><emph type="italics">Franceſco Architetto.</emph> 175.</s></p>
<p id="id2750008" type="main"><s id="id2750012"><emph type="italics">Butteri Giammaria Pittore.</emph> 87. 146.</s></p>

<p id="id2750022" type="head"><s id="id2750025">C</s></p>

<p id="id2750029" type="main"><s id="id2750033">C<emph type="italics">Accini Giovanni Architetto.</emph> a carte 36. <lb></lb>
53. 92. 122. 141. 150: 166.</s></p>
<p id="id2750047" type="main"><s id="id2750050"><emph type="italics">Caliari Paolo detto il Veroneſe. Pittore.</emph> 102.</s></p>
<p id="id2750061" type="main"><s id="id2750065"><emph type="italics">Di Cambio Arnolſo Architetto.</emph> 9. 56. 60. 104.</s></p>

<p id="id2750075" type="foot"><s id="id2750079"><emph type="italics">Ca-</emph></s></p>

<pb pagenum="209"></pb>
<p id="id2750090" type="main"><s id="id2750093"><emph type="italics">Caparra.... Scultore.</emph> 91.</s></p>
<p id="id2750106" type="main"><s id="id2750110"><emph type="italics">Caracci Annibale. Pittore.</emph> 102.</s></p>
<p id="id2750120" type="main"><s id="id2750124"><emph type="italics">Carletti.... Pittore.</emph> 132.</s></p>
<p id="id2750133" type="main"><s id="id2750137"><emph type="italics">Carlo Aretino Scultore.</emph> 10.</s></p>
<p id="id2750146" type="main"><s id="id2750150"><emph type="italics">Del Caſtagno Andrea Pittore.</emph> 10. 53.</s></p>
<p id="id2750160" type="main"><s id="id2750164"><emph type="italics">Cateni <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Camillo Scultore.</emph> 40.</s></p>
<p id="id2750174" type="main"><s id="id2750177"><emph type="italics">Del Cavalier Batiſia Scultore.</emph> 60.</s></p>
<p id="id2750188" type="main"><s id="id2750192"><emph type="italics">Cavallini Pietro Pittore.</emph> 23. 35.</s></p>
<p id="id2750201" type="main"><s id="id2750205"><emph type="italics">Cellini Benvenuto Scultore.</emph> 110.</s></p>
<p id="id2750214" type="main"><s id="id2750218"><emph type="italics">Cerruti.... Architetto.</emph> 148.</s></p>
<p id="id2750228" type="main"><s id="id2750232"><emph type="italics">Chiaviſtelli Jacopo Pittore.</emph> 47.</s></p>
<p id="id2750242" type="main"><s id="id2750245"><emph type="italics">Cigoli Lodovico Pittore.</emph> 23. 49. 51. 53. <lb></lb>
60. 61. 82. 90. 106. 122. 158.</s></p>
<p id="id2750258" type="main"><s id="id2750262"><emph type="italics">Cimabue Giovanni Pittore.</emph> 63. 84.</s></p>
<p id="id2750272" type="main"><s id="id2750275"><emph type="italics">Cioli Valerio Scultore.</emph> 60. 138. 182.</s></p>
<p id="id2750285" type="main"><s id="id2750289"><emph type="italics">Ciocchi Filippo Architetto.</emph> 41. 42.</s></p>
<p id="id2750298" type="main"><s id="id2750302"><emph type="italics">Ciurini Bernardino Architetto.</emph> 31. 55.</s></p>
<p id="id2750312" type="main"><s id="id2750315"><emph type="italics">Di Credi Lorenzo Pittore.</emph> 11. 25. 140. 148.</s></p>
<p id="id2750325" type="main"><s id="id2750329"><emph type="italics">Curradi. Scultore</emph> 79. 113.</s></p>

<p id="id2750339" type="head"><s id="id2750342">D</s></p>

<p id="id2750346" type="main"><s id="id2750350">D<emph type="italics">El Dadda Romolo Scultore.</emph> a carte 91.</s></p>
<p id="id2750360" type="main"><s id="id2750364"><emph type="italics">Dandini Pietro Pittore.</emph> 40. 41. 44. 48. 99. <lb></lb>
123. 148.</s></p>
<p id="id2750377" type="main"><s id="id2750381"><emph type="italics">Danti Vincenzio Scultore.</emph> 16.</s></p>
<p id="id2750390" type="main"><s id="id2750394"><emph type="italics">Donatello. Vedi Bardi.</emph></s></p>
<p id="id2750402" type="main"><s id="id2750406"><emph type="italics">Doſi <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Architetto.</emph> 18. 62. 84. 119.</s></p>

<p id="id2750416" type="head"><s id="id2750420">E</s></p>

<p id="id2750423" type="main"><s id="id2750427">E<emph type="italics">Mpoli Pittore,</emph> a carte 29. 41. 54. 71. <lb></lb>
74. 84. 98. 128. 139.</s></p>

<p id="id2750441" type="head"><s id="id2750445">F</s></p>

<p id="id2750448" type="main"><s id="id2750452">F<emph type="italics">Alconieri <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Paolo Architetto</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 28. <lb></lb>
133.</s></p>
<p id="id2750473" type="main"><s id="id2750477"><emph type="italics">Ferretti Giovanni Pittore.</emph> 11. 56. 99.</s></p>

<p id="id2750487" type="foot"><s id="id2750490"><emph type="italics">Ferri</emph></s></p>

<pb pagenum="210"></pb>
<p id="id2750502" type="main"><s id="id2750506"><emph type="italics">Ferri Antonio Architetto.</emph> 89.</s></p>
<p id="id2750519" type="main"><s id="id2750523"><emph type="italics">Ciro Pittore.</emph> 48. 135.</s></p>
<p id="id2750532" type="main"><s id="id2750536"><emph type="italics">Ferucci Andrea Scultore.</emph> 12. 183.</s></p>
<p id="id2750545" type="main"><s id="id2750549"><emph type="italics">Pranceſco Scultore</emph> 182.</s></p>
<p id="id2750559" type="main"><s id="id2750563"><emph type="italics">Ficherelli Pittore detto ripoſo.</emph> 29.</s></p>
<p id="id2750573" type="main"><s id="id2750577"><emph type="italics">Filippo di Ser Brunelleſco Pittore e Architet­<lb></lb>
to.</emph> 9. 11. 32. 34. 52. 65. 71. 73. 84. <lb></lb>
133. 139. 180.</s></p>
<p id="id2750594" type="main"><s id="id2750598"><emph type="italics">Foggini Giovan Batiſta Scultore e Architetto</emph> <lb></lb>
20. 40. 44. 48. 63. 81. 99. 118. 145. <lb></lb>
144. 148.</s></p>
<p id="id2750614" type="main"><s id="id2750618"><emph type="italics">Giulio Architetto.</emph> 63.</s></p>
<p id="id2750627" type="main"><s id="id2750631"><emph type="italics">Vincenzio Scultore.</emph> 64.</s></p>
<p id="id2750641" type="main"><s id="id2750644"><emph type="italics">Fontana <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Carlo Architetto.</emph> 21. 45.</s></p>
<p id="id2750654" type="main"><s id="id2750658"><emph type="italics">Fortini Anton Maria Scultore.</emph> 63.</s></p>
<p id="id2750667" type="main"><s id="id2750671"><emph type="italics">Gioacchino Scultore.</emph> 58.</s></p>
<p id="id2750681" type="main"><s id="id2750684"><emph type="italics">Francavilla Pietro Scultore.</emph> 24. 62. 146.</s></p>
<p id="id2750694" type="main"><s id="id2750698"><emph type="italics">Franceſchini Baldaſſarre detto il Volterrano.</emph> <lb></lb>
30. 39. 40. 41. 42. 46. 51. 62. 81. <lb></lb>
122. 131. 170. 171. 182.</s></p>
<p id="id2750715" type="main"><s id="id2750718"><emph type="italics">Franceſco da San Gallo Scultore.</emph> 10. 44. <lb></lb>
74. 116.</s></p>
<p id="id2750732" type="main"><s id="id2750735"><emph type="italics">Franchi Antonio Pittore.</emph> 148.</s></p>
<p id="id2750745" type="main"><s id="id2750749"><emph type="italics">Franciabigio.... Pittore.</emph> 25. 38. 50. 140. <lb></lb>
166. 167.</s></p>

<p id="id2750761" type="head"><s id="id2750765">G</s></p>

<p id="id2750769" type="main"><s id="id2750772">G<emph type="italics">Abbiani Anton Domenico Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> <lb></lb>
48. 58. 89. 123. 132. 135. 148. 168.</s></p>
<p id="id2750787" type="main"><s id="id2750790"><emph type="italics">Gaddi Agnolo Pittore.</emph> 116.</s></p>
<p id="id2750800" type="main"><s id="id2750804"><emph type="italics">Taddeo Pittore.</emph> 85. 114. 126.</s></p>
<p id="id2750813" type="main"><s id="id2750817"><emph type="italics">Galletti <expan abbr="Padre">P.</expan> Filippo Maria Teatino Pittore.</emph> <lb></lb>
120.</s></p>

<p id="id2750829" type="foot"><s id="id2750833"><emph type="italics">Galli</emph></s></p>

<pb pagenum="211"></pb>
<p id="id2750845" type="main"><s id="id2750848"><emph type="italics">Galli Bibbiena Antonio Pittore e Architetto.</emph> <lb></lb>
32.</s></p>
<p id="id2750864" type="main"><s id="id2750868"><emph type="italics">Del Garbo Raffaello Pittore.</emph> 71. 161.</s></p>
<p id="id2750878" type="main"><s id="id2750881"><emph type="italics">Garzia Giovanni Pittore.</emph> 88.</s></p>
<p id="id2750891" type="main"><s id="id2750895"><emph type="italics">Gherardini Aleſſandro Pittore.</emph> 32. 50. 56. <lb></lb>
59. 89. 123. 148.</s></p>
<p id="id2750908" type="main"><s id="id2750912"><emph type="italics">Gherardoun.... Pittore Olandeſe.</emph> 102.</s></p>
<p id="id2750922" type="main"><s id="id2750926"><emph type="italics">Ghiberti Lorenzo Scultore.</emph> 12. 15. 115.</s></p>
<p id="id2750936" type="main"><s id="id2750939"><emph type="italics">Gianrè Domenico Pittore.</emph> 32. 41.</s></p>
<p id="id2750949" type="main"><s id="id2750953"><emph type="italics">Giordano Luca Pittore.</emph> 21. 32. 48. 135. <lb></lb>
146. 155.</s></p>
<p id="id2750966" type="main"><s id="id2750970"><emph type="italics">Giotto Pittore.</emph> 8. 15. 63. 114. 140.</s></p>
<p id="id2750979" type="main"><s id="id2750983"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">Fr.</expan> Giovanni Pittore.</emph> 139.</s></p>
<p id="id2750993" type="main"><s id="id2750996"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">Fr.</expan> Giovanni Angelico Pittore.</emph> 187. 148.</s></p>
<p id="id2751006" type="main"><s id="id2751010"><emph type="italics">Giovanni d&#039;Antonio detto Nanni Scultore.</emph> <lb></lb>
115.</s></p>
<p id="id2751022" type="main"><s id="id2751026"><emph type="italics">Giovan Bologna Scultore.</emph> 23. 33. 43. 110. <lb></lb>
112. 116. 121. 124. 137.</s></p>
<p id="id2751039" type="main"><s id="id2751042"><emph type="italics">Giovanni da Piſa Scultore.</emph> 8.</s></p>
<p id="id2751052" type="main"><s id="id2751056"><emph type="italics">Giovannozzi Pietro Architetto.</emph> 50.</s></p>
<p id="id2751066" type="main"><s id="id2751069"><emph type="italics">Giuliano di Baccio di Agnolo.</emph> 11.</s></p>
<p id="id2751079" type="main"><s id="id2751083"><emph type="italics">Giuliano da San Gallo Architetto.</emph> 58. 166.</s></p>
<p id="id2751092" type="main"><s id="id2751096"><emph type="italics">Gori Dottore Anton Franceſco.</emph> 103.</s></p>
<p id="id2751106" type="main"><s id="id2751110"><emph type="italics">Gregori Carlo Inciſore in Rame.</emph> 104.</s></p>
<p id="id2751120" type="main"><s id="id2751124"><emph type="italics">Ghirlandajo Ridolfo Pittore.</emph> 8. 49. 83. 92. <lb></lb>
109. 132. 139. 140. 141. 147. 186.</s></p>
<p id="id2751137" type="main"><s id="id2751141"><emph type="italics">Domenico Pittore.</emph> 162.</s></p>
<p id="id2751151" type="main"><s id="id2751154"><emph type="italics">Ghiberti Lorenzo</emph> 12. 15.</s></p>
<p id="id2751164" type="main"><s id="id2751168"><emph type="italics">Griſon Giuſeppe Pittore.</emph> 42.</s></p>

<p id="id2751178" type="head"><s id="id2751182">H</s></p>

<p id="id2751185" type="main"><s id="id2751189">H<emph type="italics">ugford Ignazio Pittore.</emph> 120.</s></p>

<p id="id2751200" type="head"><s id="id2751204">I</s></p>

<p id="id2751207" type="main"><s id="id2751211">I<emph type="italics">Acopo del Caſentino Pittore</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 116. 169.</s></p>
<p id="id2751223" type="foot"><s id="id2751226"><emph type="italics">Ia-</emph></s></p>

<pb pagenum="212"></pb>
<p id="id2751237" type="main"><s id="id2751241"><emph type="italics">Iacopo da Empoli Pittore.</emph> 181.</s></p>
<p id="id2751254" type="main"><s id="id2751258"><emph type="italics">Iacopo da Pontormo.</emph> 29. 38. 63. 86. 131 <lb></lb>
158. 166. 167. 171.</s></p>

<p id="id2751271" type="head"><s id="id2751275">L</s></p>

<p id="id2751278" type="main"><s id="id2751282">L<emph type="italics">Andini Taddeo Scultore</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 141. 150.</s></p>
<p id="id2751293" type="main"><s id="id2751297"><emph type="italics">Lapi Niccolò Franceſco Pittore.</emph> 57.</s></p>
<p id="id2751307" type="main"><s id="id2751311"><emph type="italics">Ligozzi Jacopo Pittore.</emph> 62. 83. 88. 106.</s></p>
<p id="id2751321" type="main"><s id="id2751325"><emph type="italics">Lippi Fra Filippo Pittore.</emph> 49. 56. 83. 142.</s></p>
<p id="id2751334" type="main"><s id="id2751338"><emph type="italics">Lippi Lorenzo Pittore.</emph> 148.</s></p>
<p id="id2751348" type="main"><s id="id2751352"><emph type="italics">Lomi Aurelio Pittore.</emph> 140.</s></p>
<p id="id2751361" type="main"><s id="id2751365"><emph type="italics">Lorenzi Stoldo Scultore.</emph> 137.</s></p>
<p id="id2751374" type="main"><s id="id2751378"><emph type="italics">Lotti Carlo Pittore</emph> 40.</s></p>

<p id="id2751388" type="head"><s id="id2751392">M</s></p>

<p id="id2751395" type="main"><s id="id2751399">M<emph type="italics">Acchietti Girolamo Pittore</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 71. 73. <lb></lb>
83. 144.</s></p>
<p id="id2751413" type="main"><s id="id2751416"><emph type="italics">Mannajoni Giulio Ingegnere e Pittore.</emph> 32.</s></p>
<p id="id2751426" type="main"><s id="id2751430"><emph type="italics">Mannozzi Giovanni detto Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Gio­<lb></lb>
vanni Pittore.</emph> 62. 67. 68. 87. 92. 97. <lb></lb>
127. 139. 165. 180. 191.</s></p>
<p id="id2751447" type="main"><s id="id2751451"><emph type="italics">Maratta Carlo Pittore.</emph> 89.</s></p>
<p id="id2751460" type="main"><s id="id2751464"><emph type="italics">Marcellini Carlo Scultore.</emph> 40. 47. 145.</s></p>
<p id="id2751474" type="main"><s id="id2751478"><emph type="italics">Marcello Provenzale Pittore.</emph> 131.</s></p>
<p id="id2751487" type="main"><s id="id2751491"><emph type="italics">Marinari Onorio Pittore.</emph> 58. 67. 122.</s></p>
<p id="id2751500" type="main"><s id="id2751504"><emph type="italics">Martinelli Pittore.</emph> 113.</s></p>
<p id="id2751514" type="main"><s id="id2751518"><emph type="italics">Maſaccio Pittore.</emph> 144.</s></p>
<p id="id2751527" type="main"><s id="id2751531"><emph type="italics">Maſolino Pittore.</emph> 144.</s></p>
<p id="id2751541" type="main"><s id="id2751545"><emph type="italics">Di Meglio Iacopo Pittore.</emph> 61. 130.</s></p>
<p id="id2751554" type="main"><s id="id2751558"><emph type="italics">Memmi Simone Pittore.</emph> 85.</s></p>
<p id="id2751568" type="main"><s id="id2751571"><emph type="italics">Meucci Vincenzio Pittore.</emph> 18. 42. 56. 74. 82.</s></p>
<p id="id2751581" type="main"><s id="id2751585"><emph type="italics">Meus Livio Pittore.</emph> 155. 176.</s></p>
<p id="id2751595" type="main"><s id="id2751598"><emph type="italics">Michelozzi Michelozzo Architetto.</emph> 20. 24. <lb></lb>
39. 86. 105. 176. 181.</s></p>
<p id="id2751611" type="main"><s id="id2751615"><emph type="italics">Del Minga Andrea Pittore.</emph> 61.</s></p>

<p id="id2751830" type="foot"><s id="id2751834"><emph type="italics">Mino</emph></s></p>

<pb pagenum="213"></pb>
<p id="id2751845" type="main"><s id="id2751848"><emph type="italics">Mino da Fieſole Scultore.</emph> 57. 183.</s></p>
<p id="id2751862" type="main"><s id="id2751866"><emph type="italics">Monaldi Bernardino Pittore.</emph> 144.</s></p>
<p id="id2751875" type="main"><s id="id2751879"><emph type="italics">Montauti Antonio Scultore.</emph> 58. 139.</s></p>
<p id="id2751889" type="main"><s id="id2751892"><emph type="italics">Montorſoli..... Scultore.</emph> 73.</s></p>
<p id="id2751971" type="main"><s id="id2751975"><emph type="italics">Morandi Giovan Maria Pittore.</emph> 58.</s></p>
<p id="id2751985" type="main"><s id="id2751988"><emph type="italics">Morandini Franceſco Pittore detto il Poppi.</emph> <lb></lb>
23. 29. 186.</s></p>
<p id="id2752002" type="main"><s id="id2752005"><emph type="italics">Mori Orazio.</emph> 67.</s></p>
<p id="id2752015" type="main"><s id="id2752018"><emph type="italics">Del Moro Lorenzo Pittore.</emph> 64. 187.</s></p>
<p id="id2752028" type="main"><s id="id2752032"><emph type="italics">Moiiche Franceſco.</emph> 104.</s></p>

<p id="id2752042" type="head"><s id="id2752045">N</s></p>

<p id="id2752049" type="main"><s id="id2752053">N<emph type="italics">Aldini <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 24. <lb></lb>
56. 61. 63. 67. 83. 130. 146. 176.</s></p>
<p id="id2752067" type="main"><s id="id2752071"><emph type="italics">Nelli <expan abbr="Senatore">Senat.</expan> <expan abbr="carte">car.</expan> Batiſta.</emph> 81.</s></p>
<p id="id2752081" type="main"><s id="id2752085"><emph type="italics">Del Nero Tommaſo Architetto.</emph> 130.</s></p>
<p id="id2752095" type="main"><s id="id2752099"><emph type="italics">Niccolò Piſano Architetto.</emph> 162.</s></p>
<p id="id2752109" type="main"><s id="id2752113"><emph type="italics">Niccolò detto il Tribolo Scultore.</emph> 75. 171. <lb></lb>
172. 198.</s></p>
<p id="id2752126" type="main"><s id="id2752130"><emph type="italics">Nigetti Marco Architetto.</emph> 40. 50. 87. 119.</s></p>
<p id="id2752139" type="main"><s id="id2752143"><emph type="italics">Novelli Antonio Scultore.</emph> 36.</s></p>

<p id="id2752153" type="head"><s id="id2752156">O</s></p>

<p id="id2752160" type="main"><s id="id2752164">O<emph type="italics">Lbino di Baſilea Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 102.</s></p>
<p id="id2752175" type="main"><s id="id2752179"><emph type="italics">Dell&#039;Opera Giovanni Scultore.</emph> 11. 12. 60.</s></p>
<p id="id2752188" type="main"><s id="id2752192"><emph type="italics">Orcagna Andrea Pittore, Scultore, e Archi­<lb></lb>
tetto.</emph> 10. 109. 114. 116. 157.</s></p>
<p id="id2752206" type="main"><s id="id2752210"><emph type="italics">Orlandi Architetto.</emph> 22.</s></p>

<p id="id2752219" type="head"><s id="id2752223">P</s></p>

<p id="id2752227" type="main"><s id="id2752230">P<emph type="italics">Agani Gregorio Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 147.</s></p>
<p id="id2752241" type="main"><s id="id2752245"><emph type="italics">Paggi <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Pittore Lombardo.</emph> 23. <lb></lb>
29. 43.</s></p>
<p id="id2752258" type="main"><s id="id2752262"><emph type="italics">Palladio Andrea Architetto.</emph> 113.</s></p>
<p id="id2752271" type="main"><s id="id2752275"><emph type="italics">Palma Felice Scultore.</emph> 92.</s></p>
<p id="id2752285" type="main"><s id="id2752288"><emph type="italics">Paolo Veroneſe Pittore.</emph> 102.</s></p>

<p id="id2752299" type="foot"><s id="id2752302"><emph type="italics">Pa-</emph></s></p>

<pb pagenum="214"></pb>
<p id="id2752313" type="main"><s id="id2752317"><emph type="italics">Parigi Alfonſo Architetto.</emph> 30.</s></p>
<p id="id2752331" type="main"><s id="id2752335"><emph type="italics">Paſſignani Domenico Pittore.</emph> 23. 24. 29. 43. <lb></lb>
46. 51. 62. 67. 92. 106. 132. 140. <lb></lb>
143. 147. 160.</s></p>
<p id="id2752351" type="main"><s id="id2752355"><emph type="italics">Petrucci Benedetio Scultore.</emph> 120.</s></p>
<p id="id2752364" type="main"><s id="id2752368"><emph type="italics">Piamontini Giuſeppe Scultore.</emph> 17. 46. 148.</s></p>
<p id="id2752378" type="main"><s id="id2752382"><emph type="italics">Piattoli Gaetano Pittore.</emph> 54.</s></p>
<p id="id2752392" type="main"><s id="id2752395"><emph type="italics">Piero di Coſimo Pittore.</emph> 140. 147. 183.</s></p>
<p id="id2752406" type="main"><s id="id2752409"><emph type="italics">Pietro Perugino Pittore.</emph> 40. 143. 181.</s></p>
<p id="id2752419" type="main"><s id="id2752423"><emph type="italics">Pierotti..... Pittore.</emph> 85.</s></p>
<p id="id2752432" type="main"><s id="id2752436"><emph type="italics">Pignoni Simone</emph> 43. 132. 160.</s></p>
<p id="id2752445" type="main"><s id="id2752449"><emph type="italics">Poccetti Bernardino Pittore.</emph> 11. 24. 34. 36. <lb></lb>
46. 79. 85. 92. 122. 131. 135. 138. <lb></lb>
142. 143. 147.</s></p>
<p id="id2752465" type="main"><s id="id2752469"><emph type="italics">Poliziano Agnolo.</emph> 10.</s></p>
<p id="id2752478" type="main"><s id="id2752482"><emph type="italics">Del Pollajolo Antonio Pittore.</emph> 36. 194.</s></p>
<p id="id2752492" type="main"><s id="id2752495"><emph type="italics">Pietro Pittore.</emph> 144.</s></p>
<p id="id2752505" type="main"><s id="id2752509"><emph type="italics">Simone detto il Cronaca Scultore, e Ar­<lb></lb>
chitetto.</emph> 141.</s></p>
<p id="id2752522" type="main"><s id="id2752526"><emph type="italics">Della Porta Fra Bartolommeo Pittore.</emph> 23.</s></p>
<p id="id2752536" type="main"><s id="id2752540"><emph type="italics">Portigiani Fra Domenico Scultore.</emph> 23.</s></p>
<p id="id2752549" type="main"><s id="id2752553"><emph type="italics">Pucci <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Pittore.</emph> 24.</s></p>
<p id="id2752563" type="main"><s id="id2752566"><emph type="italics">Pugliani.... Pittore.</emph> 122.</s></p>
<p id="id2752576" type="main"><s id="id2752580"><emph type="italics">Puglieſchi Antonio Pittore.</emph> 57. 190.</s></p>
<p id="id2752590" type="main"><s id="id2752594"><emph type="italics">Puglio.... Pittore.</emph> 162.</s></p>

<p id="id2752603" type="head"><s id="id2752607">R</s></p>

<p id="id2752611" type="main"><s id="id2752614">R<emph type="italics">Aſſaello da Montelupo Scultore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 73.</s></p>
<p id="id2752626" type="main"><s id="id2752630"><emph type="italics">Raſſaello da Urbino Architetto.</emph> 80. 102.</s></p>
<p id="id2752640" type="main"><s id="id2752644"><emph type="italics">Redi Tommaſo Pittore.</emph> 190.</s></p>
<p id="id2752654" type="main"><s id="id2752658"><emph type="italics">Ricci Baſtiano Pittore.</emph> 79.</s></p>
<p id="id2752668" type="main"><s id="id2752671"><emph type="italics">Fra Riſtoro Architetto.</emph> 82.</s></p>
<p id="id2752682" type="main"><s id="id2752685"><emph type="italics">Della Robbia Luca Scultore.</emph> 87. 95. 192. <lb></lb>
194.</s></p>

<p id="id2752698" type="foot"><s id="id2752701"><emph type="italics">Roſa</emph></s></p>

<pb pagenum="215"></pb>
<p id="id2752713" type="main"><s id="id2752717"><emph type="italics">Roſa Salvadore Pittore.</emph> 139.</s></p>
<p id="id2752730" type="main"><s id="id2752734"><emph type="italics">Roſſelli Matteo. Pittore.</emph> 23. 24. 36. 87. 122.</s></p>
<p id="id2752744" type="main"><s id="id2752748"><emph type="italics">Roſſellini Antonio Scultore.</emph> 144.</s></p>
<p id="id2752758" type="main"><s id="id2752762"><emph type="italics">Coſimo Pittore.</emph> 38.</s></p>
<p id="id2752772" type="main"><s id="id2752776"><emph type="italics">Matteo Pittore.</emph> 120.</s></p>
<p id="id2752785" type="main"><s id="id2752789"><emph type="italics">Roſſi Vincenzio Scultore.</emph> 12. 105. 107.</s></p>
<p id="id2752799" type="main"><s id="id2752803"><emph type="italics">Roſſo.... Pittore.</emph> 38. 71.</s></p>
<p id="id2752813" type="main"><s id="id2752817"><emph type="italics">Rubens Pietro Paolo Pittore.</emph> 102.</s></p>
<p id="id2752826" type="main"><s id="id2752830"><emph type="italics">Ruggieri Ferdinando <expan abrr="Architetto">Archit.</expan></emph> 22. 58. 119.</s></p>
<p id="id2752840" type="main"><s id="id2752843"><emph type="italics">Ruſtici Giovan Franceſco Scultore.</emph> 16.</s></p>

<p id="id2752854" type="head"><s id="id2752858">S</s></p>

<p id="id2752861" type="main"><s id="id2752865">S<emph type="italics">Agreſtani Giovanni Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 57.</s></p>
<p id="id2752876" type="main"><s id="id2752880"><emph type="italics">Cammillo Pittore.</emph> 140.</s></p>
<p id="id2752890" type="main"><s id="id2752893"><emph type="italics">Salimbeni Ventura Pittore.</emph> 37.</s></p>
<p id="id2752903" type="main"><s id="id2752907"><emph type="italics">Salviati Franceſco Pittore.</emph> 56. 60. 88. 109.</s></p>
<p id="id2752917" type="main"><s id="id2752921"><emph type="italics">Salvini Abate Antommaria.</emph> 21. 40.</s></p>
<p id="id2752930" type="main"><s id="id2752934"><emph type="italics">Sanſovino Scultore.</emph> 12. 16. 141.</s></p>
<p id="id2752944" type="main"><s id="id2752948"><emph type="italics">Santi di Tito Pittore.</emph> 23. 32. 45. 59. 60. <lb></lb>
63. 80. 83. 85. 87. 90. 127. 144. 160. <lb></lb>
164. 185.</s></p>
<p id="id2752964" type="main"><s id="id2752967"><emph type="italics">Del Sarto Andrea Vannucchi Pittore.</emph> 25. 37. <lb></lb>
38. 59. 166. 185.</s></p>
<p id="id2752980" type="main"><s id="id2752984"><emph type="italics">Raffaellino.</emph> 50.</s></p>
<p id="id2752993" type="main"><s id="id2752997"><emph type="italics">Scammozzi.... Architetto.</emph> 53.</s></p>
<p id="id2753007" type="main"><s id="id2753010"><emph type="italics">Segaloni Matteo Architetto.</emph> 56.</s></p>
<p id="id2753020" type="main"><s id="id2753024"><emph type="italics">Silvani Gherardo Architetto.</emph> 22. 28. 57. 79. <lb></lb>
84. 119.</s></p>
<p id="id2753036" type="main"><s id="id2753040"><emph type="italics">Silvani Pier Franceſco.</emph> 44. 82. 87.</s></p>
<p id="id2753050" type="main"><s id="id2753054"><emph type="italics">Fra Siſto Architetto.</emph> 82.</s></p>
<p id="id2753064" type="main"><s id="id2753068"><emph type="italics">Sogliani <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Pittore.</emph> 71. 192.</s></p>
<p id="id2753077" type="main"><s id="id2753081"><emph type="italics">Soldani Benzi Maſſimiliano Scultore.</emph> 40.</s></p>
<p id="id2753091" type="main"><s id="id2753095"><emph type="italics">Soderini Mauro.</emph> 11.</s></p>
<p id="id2753105" type="main"><s id="id2753108"><emph type="italics">Spinello Spinelli Pittore.</emph> 195.</s></p>

<p id="id2753118" type="foot"><s id="id2753122"><emph type="italics">Staggi</emph></s></p>

<pb pagenum="216"></pb>
<p id="id2753133" type="main"><s id="id2753137"><emph type="italics">Staggi... Pittore.</emph> 32.</s></p>
<p id="id2753150" type="main"><s id="id2753154"><emph type="italics">Stradano Giovanni Pittore.</emph> 40. 42. 63. 140.</s></p>
<p id="id2753164" type="main"><s id="id2753168"><emph type="italics">Suſini Franceſco Scultore.</emph> 120.</s></p>

<p id="id2753178" type="head"><s id="id2753181">T</s></p>

<p id="id2753185" type="main"><s id="id2753189">T<emph type="italics">Acca Pietro Scultore.</emph> a <expan abbr="carte">c.</expan> 33. 126. 127.</s></p>
<p id="id2753200" type="main"><s id="id2753204"><emph type="italics">Taſi Andrea Scultore.</emph> 17.</s></p>
<p id="id2753213" type="main"><s id="id2753217"><emph type="italics">Taſſo Bernardo Architetto.</emph> 113. 126.</s></p>
<p id="id2753227" type="main"><s id="id2753231"><emph type="italics">Tatti Iacopo, vedi Sanſovino.</emph></s></p>
<p id="id2753240" type="main"><s id="id2753244"><emph type="italics">Tempeſta.... Pittore.</emph> 132.</s></p>
<p id="id2753254" type="main"><s id="id2753257"><emph type="italics">Tiarini Pittore.</emph> 24.</s></p>
<p id="id2753267" type="main"><s id="id2753271"><emph type="italics">Ticciati Girolamo Scultore.</emph> 17. 63. 82. 142.</s></p>
<p id="id2753281" type="main"><s id="id2753284"><emph type="italics">Tintoretto.... Pittore.</emph> 102.</s></p>
<p id="id2753294" type="main"><s id="id2753298"><emph type="italics">Tommaſo da <expan abbr="San">S.</expan> Fridiano Pittore,</emph> 187.</s></p>

<p id="id2753308" type="head"><s id="id2753312">V</s></p>

<p id="id2753315" type="main"><s id="id2753319">V<emph type="italics">Andik Pittore</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 102.</s></p>
<p id="id2753330" type="main"><s id="id2753333"><emph type="italics">Vannini Ottavio Pittore.</emph> 120</s></p>
<p id="id2753343" type="main"><s id="id2753347"><emph type="italics">Vannucchi Andrea, vedi del Sarto.</emph></s></p>
<p id="id2753355" type="main"><s id="id2753359"><emph type="italics">Vaſari Giorgio Pittore.</emph> 11. 32. 45, 56. 60. <lb></lb>
63. 75. 82. 94. 104. 106. 108. 144. <lb></lb>
158. 168.</s></p>
<p id="id2753375" type="main"><s id="id2753379"><emph type="italics">Vanhonhout Gherardo Pittore Fiammingo,</emph> 132.</s></p>
<p id="id2753389" type="main"><s id="id2753393"><emph type="italics">Uccelli Paolo Pittore.</emph> 10. 85.</s></p>
<p id="id2753402" type="main"><s id="id2753406"><emph type="italics">Veracini Agoſtino Pittore.</emph> 19. 85.</s></p>
<p id="id2753416" type="main"><s id="id2753420"><emph type="italics">Verocchio Andrea Architetto</emph> 9. 73. 105. 114.</s></p>
<p id="id2753430" type="main"><s id="id2753433"><emph type="italics">Ugolino Saneſe Pittore,</emph> 116.</s></p>
<p id="id2753444" type="main"><s id="id2753447"><emph type="italics">Vignali.... Pittore.</emph> 41. 67. 119. 137.</s></p>
<p id="id2753457" type="main"><s id="id2753461"><emph type="italics">Ulivelli Coſimo Pittore</emph> i 39. 40.</s></p>

<p id="id2753471" type="head"><s id="id2753475">Z</s></p>

<p id="id2753478" type="main"><s id="id2753482">Z<emph type="italics">Occhi Giuſeppe Pittore.</emph> a <expan abbr="carte">car.</expan> 32.</s></p>
<p id="id2753493" type="main"><s id="id2753497"><emph type="italics">Zuccheri Federigo Pittore.</emph> 11.</s></p>

<p id="id2753507" type="main"><s id="id2753510">IL FINE. <lb></lb>
</s></p></chap>

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<pb></pb>

</body><back></back></text>
</archimedes>