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author | Klaus Thoden <kthoden@mpiwg-berlin.mpg.de> |
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date | Wed, 29 Nov 2017 16:55:37 +0100 |
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<?xml version="1.0"?> <archimedes xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" > <info> <author>Del Bruno, Raffaelo</author> <title>Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze</title> <date>1719</date> <place>Firenze</place> <translator></translator> <lang>it</lang> <cvs_file>l207m.xml</cvs_file> <locator></locator> <echodir>/permanent/echo/guide/L207m</echodir> </info> <text> <front></front> <body> <chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <p id="id410227" type="head"><s id="id410220">RISTRETTO <lb></lb> DELLE COSE <lb></lb> <emph type="italics">PIU` NOTABILI</emph> <lb></lb> DELLA CITTA` <lb></lb> DI FIRENZE. </s></p> <p id="id1563645" type="main"><s id="id1563647">Terza Impreſſione,. </s></p> <p id="id1563650" type="main"><s id="id1563651">ALL'ALTEZZA ELETTORALE <lb></lb> <emph type="italics">DELLA <expan abbr="SERENISSIMA">SERENISS.</expan></emph><lb></lb> ANNA MARIA <lb></lb> LUISA <lb></lb> ELETTRICE PALATINA <lb></lb> DEL RENO <lb></lb> NATA G. PRINCIPESSA <lb></lb> DI TOSCANA.</s></p> <p id="id411196" type="main"><s id="id411198">IN FIRENZE. MDCCXVIIII.</s></p> <p id="id411203" type="main"><s id="id411206">Nella Stamperìa di Giuſeppe Manni.</s></p> <p id="id411213" type="main"><s id="id411217">Per il Carlieri. all'Inſegna di San Luigi </s></p> <p id="id1563721" type="main"><s id="id1563722"><emph type="italics">Con Licenza de' Superiori</emph>.</s></p> </chap> <chap> <pb></pb> <pb pagenum="III"></pb> <p id="id411236" type="main"><s id="id410421">ALTEZZA <lb></lb> ELETTORALE.</s></p> <p id="id410427" type="main"><s id="id410430">ESCE Per la ter-<lb></lb> za volta alla, <lb></lb> luce queſto <emph type="italics">Ri-<lb></lb> ſtretto delle coſe <lb></lb> più notabili della <lb></lb> Città di Firen-<lb></lb> ze</emph>; fatto già per comodo, ed <lb></lb> inſtruzione de' Foreſtieri; ed <lb></lb> <arrow.to.target n="a0"></arrow.to.target> <pb pagenum="IIII"></pb> eſce ſotto i feliciſſimi Reali <lb></lb> Auſpicj di <expan abbr="VOSTRA ALTEZZA">V. A.</expan> ELETTO- <lb></lb> RALE; che dopo di aver ri-<lb></lb> piene della gloria di queſta, <lb></lb> inclita Patria le più famoſe, <lb></lb> Provincie dell'Europa, le ha <lb></lb> ora, non ſenza ſpecial dono <lb></lb> della Sovrana Provvidenza, <lb></lb> reſtituito uno de' fregi ſuoi più <lb></lb> eccelſi, e più rari: che non, <lb></lb> tanto ſi pregia Firenze dell'a-<lb></lb> menità del ſuo ſito, o della, <lb></lb> fertilità del ſuolo, o della va-<lb></lb> ghezza della ſua ſtruttura,; <lb></lb> non tanto della Magnificenza <lb></lb> delle ſue Fabbriche, in molte, <lb></lb> e molte delle quali la magna-<lb></lb> nima generoſità de' glorioſi <lb></lb> Maggiori di <expan abbr="VOSTRA ALTEZZA">V. A.</expan> ELETTO-<lb></lb> RALE mirabilmente riſplen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a1"></arrow.to.target> <pb pagenum="V"></pb> de; nè tanto finalmente delle <lb></lb> innumerabili illuſtri Memorie <lb></lb> de' ſuoi più ragguardevoli Cit-<lb></lb> tadini, o de' ſuoi Auguſti Re-<lb></lb> gnanti, per cui Ell'è sì gran-<lb></lb> de - <emph type="italics">che per Terra, e per Mare <lb></lb> batte l'ali</emph> - quanto di avere, <lb></lb> <expan abbr="VOSTRA ALTEZZA">V. A.</expan> ELETTORALE viva, <lb></lb> e preſente Ella ſi rallegra, e ſi <lb></lb> pregia, e vanne altiera, e fa-<lb></lb> ſtoſa.</s><s id="id411321"> Queſto giuſtiſſimo ſen-<lb></lb> timento, che rende ben degno <lb></lb> d'approvazione, non che di <lb></lb> ſcuſa, l'ardire,che ho avuto,di <lb></lb> porre in fronte a queſta Ope-<lb></lb> retta un Nome sì Auguſto, e <lb></lb> sì grande, mi giova ſperare, <lb></lb> che ſia per muovere l'animo <lb></lb> generoſo di <expan abbr="VOSTRA ALTEZZA">V. A.</expan> ELETTO-<lb></lb> RALE a gradire più aſſai del <lb></lb> <arrow.to.target n="a2"></arrow.to.target> <pb pagenum="VI"></pb> dono, ch'è piccoliſſimo, il mio <lb></lb> umiliſſimo riſpetto, che non <lb></lb> può eſſer maggiore; ed a me, <lb></lb> ed a tutta la mia Caſa conce-<lb></lb> dere benignamente l'alto fa-<lb></lb> vore della ſua Real Protezio-<lb></lb> ne, che io imploro, a piè del-<lb></lb> l'Auguſto ſuo Trono inchi-<lb></lb> nandomi profondamente.</s></p> <p id="id411402" type="foot"><s id="id411405"><foot.target id="a0"></foot.target>§ 2 eſce</s></p> <p id="id411413" type="foot"><s id="id411416"><foot.target id="a1"></foot.target>de;</s></p> <p id="id411424" type="foot"><s id="id411427"><foot.target id="a2"></foot.target>§3 do-</s></p> <p id="id411435" type="main"><s id="id411438">Di <expan abbr="VOSTRA ALTEZZA">V. A.</expan> ELETTORALE</s></p> <p id="id411443" type="main"><s id="id411447"><emph type="italics"><expan abbr="Umiliſsimo">Umiliſs.</expan> <expan abbr="Devotiſsimo">Devotiſs.</expan> ed <expan abbr="Obbligatiſs">Obbligatiſs.</expan> Servo</emph><lb></lb> Carlo Maria Carlieri.</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="VII"></pb> <p id="id411478" type="main"><s id="id411482">CARLO MARIA <lb></lb> CARLIERI <lb></lb> AL LETTORE.</s></p> <p id="id411492" type="main"><s id="id411496">I<emph type="italics">O Ti preſento per la terza, <lb></lb> volta riſtampato il preſente</emph> <lb></lb> Riſtretto delle coſe più no- <lb></lb> tabili di Firenze, <emph type="italics">compoſto <lb></lb> già dal <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Dottor Raffaello del Bruno, <lb></lb> Profeſſore di Leggi, e Accademico Apa-<lb></lb> tiſta.</emph></s><s id="id411533"> <emph type="italics">Si compiacque egli, per ornamento <lb></lb> della Patria, e per comodo de' Foreſtie-<lb></lb> ri, di compilare queſte notizie, tratte, <lb></lb> dagli Scrittori più accreditati, e dalla <lb></lb> viva voce de' Profeſſori più pratici, <lb></lb> ma non volle già, che fuſse paleſato il <lb></lb> ſuo nome, amando più di rimanere in-<lb></lb> cognito, che di comparire ſulle Stam-<lb></lb> pe, con altra inſegna, che della ſua, <lb></lb> profeſſione.</emph></s><s id="id411577"> <emph type="italics">Io però in queſta nuova edi-<lb></lb> zione, da una parte ho voluto ſoddisfare</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a3"></arrow.to.target> <pb pagenum="VIII"></pb> <emph type="italics">al ſuo genio, con tacere il ſuo nome nel <lb></lb> Fronteſpizio del Libro; ma dall'altra <lb></lb> non ho voluto mancare al mio debito, <lb></lb> di far paleſe chi tanto corteſemente ſi <lb></lb> compiacque di favorirmi, e però nella, <lb></lb> preſente Lettera ho giudicato bene il dar-<lb></lb> ne contezza, ſupponendomi di far giu-<lb></lb> ſtizia al ſuo merito, con pubblicarlo per <lb></lb> Autore di così belle notizie, applaudite <lb></lb> dall'univerſale, e ritrovate molto uti-<lb></lb> li da ciaſcheduno.</emph></s></p> <p id="id411651" type="foot"><s id="id411654"><foot.target id="a3"></foot.target>§ 4 <emph type="italics">al</emph></s></p> <p id="id411667" type="main"><s id="id411671"><emph type="italics">Se in queſta terza impreſſione poi ſi <lb></lb> troverà coſa diſcrepante dalle altre due, <lb></lb> ſovvenga al Lettore, che nel variarſi de' <lb></lb> tempi, ſi variano le coſe, onde altre ſi <lb></lb> ſon mutate di poſto, altre accreſciute, <lb></lb> ed altre ancora meglio chiarite, per lo <lb></lb> che è biſognato levare, aggingnere, e, <lb></lb> dichiarare, ciò che ſi è trovato man-<lb></lb> chevole.</emph></s><s id="id411710"> <emph type="italics">Vero però è, che in queſto nuo-<lb></lb> vo accreſcimento non ſi è potuto ſodiſ-<lb></lb> fare alle richieſte di molti, che ave-<lb></lb> rebbono deſiderato nel preſente Libro, <lb></lb> alcune più minute notizie, ed una ſcelta <lb></lb> d'Inſcrizioni più riguardevoli, perchè <lb></lb> eſſendoſi l'Autore preſiſso di non iſcrive-<lb></lb> re un trattato eſatto, ma di fare un,</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a4"></arrow.to.target> <pb pagenum="VIIII"></pb> <emph type="italics">ſemplice riſtretto delle coſe più notabili, <lb></lb> per direzione puramente de' Foreſtieri, <lb></lb> ba creduto, che altrimenti facendo, ave-<lb></lb> rebbe deviato dal ſuo principale iſti-<lb></lb> tuto.</emph></s><s id="id411783"> <emph type="italics">Oltre che non mancando nel pre-<lb></lb> ſente Libro le notizie più neceſſarie, ha <lb></lb> ſtimato bene di rimetterſi nel reſto a, <lb></lb> quel tanto, che più diffuſamente ſi leg-<lb></lb> ge, o nella Firenze illuſtrata di Fer-<lb></lb> dinando Leopoldo del Migliore, o in al-<lb></lb> tre ſomiglianti Opere, delle quali ha, <lb></lb> dato notizia nella ſua Prefazione.</emph></s><s id="id411820"> <emph type="italics">Io <lb></lb> poi avendo per eſperienza riconoſciuto, <lb></lb> che la maggior parte de' Foreſtieri gra-<lb></lb> diſce molto di vedere le vicine Ville, <lb></lb> e ſpecialmente quelle delle AA. Reali <lb></lb> de' Noſtri Principi, ho creduto a pro-<lb></lb> poſito l'aggiugnere al preſente Riſtret-<lb></lb> to per Seconda Parte, una ſuccinta, <lb></lb> ma ben'eſatta relazione della Suburba-<lb></lb> na Campagna, e ſuoi luoghi più riguar-<lb></lb> devoli, compoſta dal <expan abbr="Signor">Sig.</expan> <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Anton <lb></lb> Franceſco Marmi Gentiluomo ſtudioſo <lb></lb> d'Anticbità, ed ornato di varia eru-<lb></lb> dizione, che pur anco a mia iſtanza, <lb></lb> compiacqueſi, di faticare nella raccol-<lb></lb> ta di queſte notizie, e ſpero con ta-</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a5"></arrow.to.target> <pb></pb> <emph type="italics">le aggiunta di aver pienamente ſodiſ-<lb></lb> fatto alla curioſità, di chi che ſia, ed <lb></lb> in particolare de' Foreſtieri, per comodo <lb></lb> de' quali ſi è da me principalmente pro-<lb></lb> curato la Stampa di queſto Libro; e vi-<lb></lb> vi ſano.</emph></s></p> <p id="id411943" type="foot"><s id="id411946"><foot.target id="a4"></foot.target><emph type="italics">ſem-</emph></s></p> <p id="id411957" type="foot"><s id="id411961"><foot.target id="a5"></foot.target>§ 5 <emph type="italics">le</emph></s></p> <p id="id411974" type="main"><s id="id411978"><foreign lang="la">REimprimatur etiam cum additio-<lb></lb> nibus.</foreign></s><lb></lb> <s id="id411989"><foreign lang="la"><emph type="italics">Horatius de Mazzeis Vic. Gen.</emph></foreign></s></p> <p id="id411997" type="main"><s id="id412001"><foreign lang="la">Imprimatur iterum.</foreign></s><lb></lb> <s id="id412009"><foreign lang="la"><emph type="italics">Magiſt. F. B. Bernardius Min. Conv. <lb></lb> Vic. Gen. S. Off.</emph></foreign></s></p> <p id="id412028" type="main"><s id="id412032"><emph type="italics">F.</emph></s><s id="id412038"> <emph type="italics">Buonarroti.</emph> </s></p> </chap> <chap> <pb></pb> <p id="id412052" type="head"><s id="id412056">INDICE</s></p> <p id="id412060" type="head"><s id="id412063">A</s></p> <p id="id412067" type="index"><s id="id412071">A<emph type="italics">Ccademia degli Apatiſti a carte</emph> 46.</s></p> <p id="id412083" type="index"><s id="id412087"><emph type="italics">di Bottanica a</emph> 22.</s></p> <p id="id412096" type="index"><s id="id412100"><emph type="italics">della Cruſca a</emph> 46.</s></p> <p id="id412109" type="index"><s id="id412113"><emph type="italics">Fiorentina a</emph> 46.</s></p> <p id="id412122" type="index"><s id="id412126"><emph type="italics">Agnolo Allori Pittore a</emph> 38. 63.</s></p> <p id="id412136" type="index"><s id="id412140"><emph type="italics">detto il Bronzino a</emph> 30. 107.</s></p> <p id="id412149" type="index"><s id="id412153"><emph type="italics">Agnolo Gaddi Pittore a</emph> 90.</s></p> <p id="id412162" type="index"><s id="id412166"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino. Chieſa, e Convento a</emph> 100.</s></p> <p id="id412177" type="index"><s id="id412180"><emph type="italics">Aleſsandro Allori Pittore a</emph> 17. 20. 19. 31. <lb></lb> 38. 49. 59. 62. 107. 108. 123. 130. 156.</s></p> <p id="id412194" type="index"><s id="id412198"><emph type="italics">Aleſſandro del Barbiere Pittore a</emph> 36.</s></p> <p id="id412208" type="index"><s id="id412212"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Aleſsandro. Chieſa di Fieſole a</emph> 154.</s></p> <p id="id412222" type="index"><s id="id412226"><emph type="italics">Aleſsandro Gherardini Pittore a</emph> 20. 32. 42. <lb></lb> 43. 47. 66. 95. 113.</s></p> <p id="id412239" type="index"><s id="id412243"><emph type="italics">Aleſſandro Magno. Statua a</emph> 97.</s></p> <p id="id412253" type="index"><s id="id412257"><emph type="italics">Aleſsio Baldovinetti Pittore a</emph> 16. 68.</s></p> <p id="id412267" type="index"><s id="id412271"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Ambrogio. Chieſa a</emph> 34.</s></p> <p id="id412281" type="index"><s id="id412284"><emph type="italics">Andrea del Caſtagno Pittore a</emph> 45.</s></p> <p id="id412294" type="index"><s id="id412298"><emph type="italics">Andrea Ferrucci Scultore a</emph> 154.</s></p> <p id="id412308" type="index"><s id="id412312"><emph type="italics">Andrea del Minga Pittore a</emph> 37.</s></p> <p id="id412321" type="index"><s id="id412325"><emph type="italics">Andrea Orcagna Pittore, Scultore, e Archi-<lb></lb> tetto a</emph> 84. 89. 122.</s></p> <p id="id412338" type="index"><s id="id412342"><emph type="italics">Andrea Piſano Scultore a</emph> 15.</s></p> <p id="id412352" type="index"><s id="id412356"><emph type="italics">Andrea del Sarto Pittore a</emph> 21. 26. 28. 35. <lb></lb> 42. 77. 130. 156.</s></p> <p id="id412369" type="index"><s id="id412373"><emph type="italics">Andrea Taſi a</emph> 16.</s></p> <p id="id412382" type="index"><s id="id412386"><emph type="italics">Andrea Verrocchio Scultore a</emph> 56. 81. 89.</s></p> <p id="id412396" type="index"><s id="id412399"><emph type="italics">Andreozzi Scultore a</emph> 28.</s></p> <p id="id412409" type="index"><s id="id412413"><emph type="italics">Anton Domenico Gabbiani Pittore a</emph> 34. 66. <lb></lb> 95. 100. 113. 131.</s></p> <p id="id412426" type="foot"><s id="id412429">A 3</s></p> <pb></pb> <p id="id412434" type="index"><s id="id412438"><emph type="italics">Anton Ferri Architetto a</emph> 66.</s></p> <p id="id412451" type="index"><s id="id412455"><emph type="italics">Anton Franchi Pittore a</emph> 113.</s></p> <p id="id412464" type="index"><s id="id412468"><emph type="italics">Anton Montauti Scultore a</emph> 43.</s></p> <p id="id412478" type="index"><s id="id412481"><emph type="italics">Anton del Pollaiolo Pittore a</emph> 16. 166.</s></p> <p id="id412491" type="index"><s id="id412495"><emph type="italics">Anton Puglieſchi Pittore a</emph> 43.</s></p> <p id="id412505" type="index"><s id="id412509"><emph type="italics">Anton Roſsellini Scultore a</emph> 166.</s></p> <p id="id412519" type="index"><s id="id412522"><emph type="italics"><expan abbr="Santi">SS.</expan> Apoſtoli. Chieſa a</emph> 69.</s></p> <p id="id412533" type="index"><s id="id412536"><emph type="italics">Archivio Fiorentino a</emph> 90.</s></p> <p id="id412546" type="index"><s id="id412550"><emph type="italics">Arnolfo di Cambio Archit. a</emph> 10. 35. 43. 80.</s></p> <p id="id412560" type="index"><s id="id412563"><emph type="italics">Artimino. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 132.</s></p> <p id="id412573" type="index"><s id="id412577"><emph type="italics">Aurelio Lomi Pittore a</emph> 107.</s></p> <p id="id412586" type="head"><s id="id412590">B</s></p> <p id="id412594" type="index"><s id="id412598">B<emph type="italics">Accio d'Agnolo Architetto a</emph> 68. 108.</s></p> <p id="id412609" type="index"><s id="id412613"><emph type="italics">Baccio Bandinelli Scultore a</emph> 12. 29. 52. <lb></lb> 80. 81. 83.</s></p> <p id="id412625" type="index"><s id="id412629"><emph type="italics">Baccio da Montelupo Scultore a</emph> 88.</s></p> <p id="id412638" type="index"><s id="id412642"><emph type="italics">Badia di Buonſollazzo a</emph> 151.</s></p> <p id="id412652" type="index"><s id="id412656"><emph type="italics">di Fieſole a</emph> 151.</s></p> <p id="id412666" type="index"><s id="id412669"><emph type="italics">di Firenze a</emph> 43.</s></p> <p id="id412679" type="index"><s id="id412682"><emph type="italics">di Ripoli a</emph> 158.</s></p> <p id="id412692" type="index"><s id="id412695"><emph type="italics">di Settimo a</emph> 125.</s></p> <p id="id412705" type="index"><s id="id412708"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Baldaſſarre. Monaſtero di Monache a</emph> 157.</s></p> <p id="id412719" type="index"><s id="id412723"><emph type="italics">Baldaſſarre Franceſchini Pittore a</emph> 27. 29. <lb></lb> 30. 38. 47. 49. 94. 134. 135. 154.</s></p> <p id="id412737" type="index"><s id="id412740"><emph type="italics">Bartolommeo Ammannati <expan abbr="Scultore">Scult.</expan> e <expan abbr="Architetto">Archit.</expan> a</emph> <lb></lb> 17. 33. 86. 101. 114. 135. 137. 148.</s></p> <p id="id412753" type="index"><s id="id412757"><emph type="italics">Fra Bartolommeo della Poſta Pittore a</emph> 19.</s></p> <p id="id412767" type="index"><s id="id412771"><emph type="italics">Batiſta del Cavaliere Scultore a</emph> 36.</s></p> <p id="id412781" type="index"><s id="id412785"><emph type="italics">Batiſta Naldini Pittore a</emph> 37. 38. 42. 44. <lb></lb> 62. 112.</s></p> <p id="id412798" type="index"><s id="id412802"><emph type="italics">Benedetto da Maiano Scult. a</emph> 12. 39. 67. 83.</s></p> <p id="id412812" type="index"><s id="id412816"><emph type="italics">Benedetto Petrucci a</emph> 92.</s></p> <p id="id412825" type="foot"><s id="id412829"><emph type="italics">Bene-</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id412838" type="index"><s id="id412842"><emph type="italics">Benedetto da Rovezzano Scultore a</emph> 69. 110.</s></p> <p id="id412855" type="index"><s id="id412859"><emph type="italics">Benvenuto Cellini Scultore a</emph> 85.</s></p> <p id="id412868" type="index"><s id="id412872"><emph type="italics">Bernardino Monaldi Pittore a</emph> 109.</s></p> <p id="id412882" type="index"><s id="id412886"><emph type="italics">Bernardino Poccetti Pittore a</emph> 20. 23. 26. <lb></lb> 33. 63. 68. 94. 99. 105. 108. 109. 113.</s></p> <p id="id412898" type="index"><s id="id412902"><emph type="italics">Bernardo Buontalenti Architetto a</emph> 19. 21. <lb></lb> 46. 48. 68. 79. 104. 133. 140.</s></p> <p id="id412915" type="index"><s id="id412919"><emph type="italics">Bernando Taſſo Architetto a</emph> 97.</s></p> <p id="id412929" type="index"><s id="id412933"><emph type="italics">Bigallo. Monaſtero di Monache a</emph> 158.</s></p> <p id="id412943" type="index"><s id="id412947"><emph type="italics">Bilivelti Pittore a</emph> 30. 37. 93. 94.</s></p> <p id="id412957" type="index"><s id="id412960"><emph type="italics">Boldrone. Monaſtero di Monache a</emph> 137.</s></p> <p id="id412971" type="index"><s id="id412975"><emph type="italics">Boſcbi Pittore a</emph> 20.</s></p> <p id="id412984" type="index"><s id="id412988"><emph type="italics">Bronzino Pittore, vedi Agnolo Allori.</emph></s></p> <p id="id412996" type="index"><s id="id413000"><emph type="italics">Butteri Pittore a</emph> 65. 112.</s></p> <p id="id413010" type="head"><s id="id413014">C</s></p> <p id="id413018" type="index"><s id="id413021">C<emph type="italics">Ampanile del Duomo a</emph> 14.</s></p> <p id="id413032" type="index"><s id="id413036"><emph type="italics">di Palazzo vecchio a</emph> 80.</s></p> <p id="id413046" type="index"><s id="id413050"><emph type="italics">Caparra Scultore a</emph> 67.</s></p> <p id="id413059" type="index"><s id="id413063"><emph type="italics">Cappella de' Sereniſſimi Principi a</emph> 57.</s></p> <p id="id413073" type="index"><s id="id413077"><emph type="italics">Cappuccini di Montui. Chieſa, e <expan abbr="Convento"><expan abbr="Convento">Conv.</expan></expan> a</emph> 139.</s></p> <p id="id413088" type="index"><s id="id413091"><emph type="italics">di ſopra. Chieſa, e Convento a</emph> 151.</s></p> <p id="id413102" type="index"><s id="id413106"><emph type="italics">Careggi, Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 138.</s></p> <p id="id413115" type="index"><s id="id413119"><emph type="italics">Caracci Pittore a</emph> 77.</s></p> <p id="id413128" type="index"><s id="id413132"><emph type="italics">Carlo Fontana Architetto a</emph> 19. 32.</s></p> <p id="id413142" type="index"><s id="id413146"><emph type="italics">Carlo Lotti Pittore a</emph> 28.</s></p> <p id="id413155" type="index"><s id="id413159"><emph type="italics">Carlo Maratta Pittore a</emph> 66.</s></p> <p id="id413168" type="index"><s id="id413172"><emph type="italics">Carlo Marcellini Scultore a</emph> 28. 111.</s></p> <p id="id413182" type="index"><s id="id413186"><emph type="italics">Carmine. Chieſa, e Convento a</emph> 109.</s></p> <p id="id413196" type="index"><s id="id413200"><emph type="italics">Caſa del Viviani Mattematico a</emph> 60.</s></p> <p id="id413210" type="index"><s id="id413214"><emph type="italics">Caſcine a</emph> 128.</s></p> <p id="id413223" type="index"><s id="id413227"><emph type="italics">Caſe de' Canigiani a</emph> 98.</s></p> <p id="id413237" type="index"><s id="id413240"><emph type="italics">de' Mozzi. ivi.</emph></s></p> <p id="id413248" type="index"><s id="id413252"><emph type="italics">Caſino di <expan abbr="San">S.</expan> Marco a</emph> 21.</s></p> <p id="id413262" type="foot"><s id="id413266"><emph type="italics">del</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id413274" type="index"><s id="id413278"><emph type="italics">del Marcheſe Riccardi a</emph> 60.</s></p> <p id="id413292" type="index"><s id="id413296"><emph type="italics">Caſtellina. Chieſa, e Convento a</emph> 134.</s></p> <p id="id413306" type="index"><s id="id413310"><emph type="italics">Caſtello. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 134.</s></p> <p id="id413320" type="index"><s id="id413324"><emph type="italics">Centauro. Statua a</emph> 93.</s></p> <p id="id413333" type="index"><s id="id413337"><emph type="italics">Cerruti Architettto a</emph> 113.</s></p> <p id="id413347" type="index"><s id="id413350"><emph type="italics">Certoſa. Chieſa, e Convento a</emph> 222.</s></p> <p id="id413361" type="index"><s id="id413364"><emph type="italics">Ceſtello. Chieſa, e Convento a</emph> 113.</s></p> <p id="id413375" type="index"><s id="id413379"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara. Monaſtero di Monache a</emph> 109.</s></p> <p id="id413389" type="index"><s id="id413393"><emph type="italics">Chieſa nuova de' <expan abbr="Padri">PP.</expan> dell'Oratorio a</emph> 43.</s></p> <p id="id413403" type="index"><s id="id413407"><emph type="italics">Chieſa de' Padri delle Scuole Pie a</emph> 46.</s></p> <p id="id413417" type="index"><s id="id413421"><emph type="italics">Cignale di Mercato nuovo a</emph> 97.</s></p> <p id="id413431" type="index"><s id="id413434"><emph type="italics">Cigoli Pittore a</emph> 19. 35. 37. 38. 47. 63. 82. <lb></lb> 94. 122.</s></p> <p id="id413447" type="index"><s id="id413451"><emph type="italics">Cimabue Pittore a</emph> 10. 16. 38.</s></p> <p id="id413460" type="index"><s id="id413464"><emph type="italics">Ciro Ferri a</emph> 34.</s></p> <p id="id413473" type="index"><s id="id413477"><emph type="italics">Colonna di <expan abbr="San">S.</expan> Felice in Piazza a</emph> 105.</s></p> <p id="id413487" type="index"><s id="id413491"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita a</emph> 99.</s></p> <p id="id413500" type="index"><s id="id413504"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni a</emph> 16.</s></p> <p id="id413514" type="index"><s id="id413518"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita a</emph> 67.</s></p> <p id="id413527" type="index"><s id="id413531"><emph type="italics">Compagnia di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta dello Scalzo a</emph> 21.</s></p> <p id="id413541" type="index"><s id="id413545"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco a</emph> 59.</s></p> <p id="id413554" type="index"><s id="id413558"><emph type="italics">Concilio Fiorentino a</emph> 13.</s></p> <p id="id413568" type="index"><s id="id413571"><emph type="italics">Convertite. Monaſtero di Monache a</emph> 109.</s></p> <p id="id413582" type="index"><s id="id413586"><emph type="italics">Coſimo Roſſellini Pittore a</emph> 27. 92. 93.</s></p> <p id="id413596" type="index"><s id="id413599"><emph type="italics">Criſtofano Allori Pittore a</emph> 31. 69.</s></p> <p id="id413610" type="index"><s id="id413613"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Croce. Chieſa, e Convento a</emph> 35.</s></p> <p id="id413624" type="index"><s id="id413627"><emph type="italics">Cronaca Scultore a</emph> 67. 108. 162.</s></p> <p id="id413637" type="index"><s id="id413641"><emph type="italics">Cupola del Duomo a</emph> 10.</s></p> <p id="id413650" type="head"><s id="id413654">D</s></p> <p id="id413658" type="index"><s id="id413662">D<emph type="italics">Occia. Chieſa, e Convento a</emph> 155.</s></p> <p id="id413674" type="index"><s id="id413677"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Domenico. Chieſa, e Convento a</emph> 153.</s></p> <p id="id413688" type="index"><s id="id413691"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> Domenico Portigiani Scultore a</emph> 20. </s></p> <p id="id413722" type="foot"><s id="id413725"><emph type="italics">Do-</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id413695" type="index"><s id="id413698"><emph type="italics">Donatello Scultore a</emph> 11. 14. 16. 18. 37. <lb></lb> 54. 84. 88. 90.</s></p> <p id="id413736" type="index"><s id="id413740"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Donato in Polveroſa. Chieſa, e Monaſtero di <lb></lb> Monache a</emph> 128.</s></p> <p id="id413753" type="index"><s id="id413757"><emph type="italics">Duomo. Chieſa Metropolitana a</emph> 9.</s></p> <p id="id413767" type="index"><s id="id413771"><emph type="italics">di Fieſole a</emph> 154.</s></p> <p id="id413780" type="head"><s id="id413784">E</s></p> <p id="id413788" type="index"><s id="id413792">E<emph type="italics">Mpoli Pittore a</emph> 29. 45. 50. 54. 63. 68 <lb></lb> 69. 106.</s></p> <p id="id410317" type="head"><s id="id410320">F</s></p> <p id="id410324" type="index"><s id="id410327">F<emph type="italics">Abbrica degl'Uſizj a</emph> 70.</s></p> <p id="id410338" type="index"><s id="id414068"><emph type="italics">Federigo Zuccheri Pittore a</emph> 11.</s></p> <p id="id414076" type="index"><s id="id414080"><emph type="italics">Felice Palma Scultore a</emph> 69.</s></p> <p id="id414089" type="index"><s id="id414092"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Felice in Piazza. Chieſa a</emph> 105.</s></p> <p id="id414101" type="index"><s id="id414105"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita. Chieſa a</emph> 99.</s></p> <p id="id414114" type="index"><s id="id414117"><emph type="italics">Ficherelli Pittore a</emph> 49.</s></p> <p id="id414126" type="index"><s id="id414130"><emph type="italics">Fieſole a</emph> 154.</s></p> <p id="id414140" type="index"><s id="id414143"><emph type="italics">Filippo di Ser Brunelleſco Pittore, e Archi-<lb></lb> tetto a</emph> 11. 23. 55. 63. 101. 106. 151.</s></p> <p id="id414157" type="index"><s id="id414161"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> Filippo Lippi Pittore a</emph> 35. 44. 108. 113.</s></p> <p id="id414171" type="index"><s id="id414174"><emph type="italics">Fonderia di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 79.</s></p> <p id="id414184" type="index"><s id="id414188"><emph type="italics">Fontana di Piazza del <expan abbr="Gran Duca">G. D.</expan> a</emph> 86.</s></p> <p id="id414197" type="index"><s id="id414201"><emph type="italics">Fonte Lucente. Chieſa a</emph> 153.</s></p> <p id="id414211" type="index"><s id="id414215"><emph type="italics">Fortezza da Baſſo a</emph> 60.</s></p> <p id="id414225" type="index"><s id="id414228"><emph type="italics">Francavilla Pittore a</emph> 20. 37. 115.</s></p> <p id="id414238" type="index"><s id="id414242"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco. Chieſa, e <expan abbr="Monastero">Mon.</expan> di Monache a</emph> 35.</s></p> <p id="id414252" type="index"><s id="id414256"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Fieſole. Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan> a</emph> 155.</s></p> <p id="id414267" type="index"><s id="id414271"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco al Monte. Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan> a</emph> 162.</s></p> <p id="id414281" type="index"><s id="id414285"><emph type="italics">Franceſco Morandini Pittore a</emph> 157.</s></p> <p id="id414295" type="index"><s id="id414299"><emph type="italics">Franceſco Pagni Pittore a</emph> 65.</s></p> <p id="id414309" type="index"><s id="id414313"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola. Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan> a</emph> 124.</s></p> <p id="id414323" type="foot"><s id="id414327"><emph type="italics">Fran-</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id414336" type="index"><s id="id414340"><emph type="italics">Franceſco Salviati Pittore a</emph> 36. 44. 84.</s></p> <p id="id414354" type="index"><s id="id414357"><emph type="italics">Franceſco da Sangallo Scultore a</emph> 31. 90.</s></p> <p id="id414368" type="index"><s id="id414371"><emph type="italics">Franceſco Suſini Scultore a</emph> 92.</s></p> <p id="id414382" type="index"><s id="id414385"><emph type="italics">Franciabigio Pittore a</emph> 27. 47. 107. 130.</s></p> <p id="id414395" type="index"><s id="id414399"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Friano. Chieſa a</emph> 113.</s></p> <p id="id414409" type="head"><s id="id414412">G</s></p> <p id="id414416" type="index"><s id="id414420"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan></emph> G<emph type="italics">Aggio. Chieſa, e <expan abbr="Monastero">Mon.</expan> di Monache a</emph> 122.</s></p> <p id="id414437" type="index"><s id="id414441"><emph type="italics">Galleria di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 70.</s></p> <p id="id414450" type="index"><s id="id414454"><emph type="italics">Gherardo Silvani a</emph> 43.</s></p> <p id="id414464" type="index"><s id="id414468"><emph type="italics">Gherardoun Olandeſe Pittore a</emph> 77.</s></p> <p id="id414478" type="index"><s id="id414481"><emph type="italics">Ghetto degl'Ebrei a</emph> 91.</s></p> <p id="id414491" type="index"><s id="id414495"><emph type="italics">Giardino di Boboli a</emph> 103.</s></p> <p id="id414504" type="index"><s id="id414508"><emph type="italics">del Marcheſe Corſini a</emph> 64.</s></p> <p id="id414518" type="index"><s id="id414522"><emph type="italics">de' Padri Geſuiti a</emph> 32.</s></p> <p id="id414532" type="index"><s id="id414536"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova a</emph> 50.</s></p> <p id="id414545" type="index"><s id="id414549"><emph type="italics">del Marcheſe Riccardi a</emph> 60.</s></p> <p id="id414559" type="index"><s id="id414563"><emph type="italics">del Duca Salviati a</emph> 32.</s></p> <p id="id414572" type="index"><s id="id414576"><emph type="italics">de' Semplici a</emph> 22.</s></p> <p id="id414585" type="index"><s id="id414589"><emph type="italics">della Vaga Loggia a</emph> 128.</s></p> <p id="id414599" type="index"><s id="id414602"><emph type="italics">Giorgio Vaſari Pittore a</emph> 11. 32. 36. 38. 44. <lb></lb> 62. 69. 70. 79. 81. 83. 109. 131.</s></p> <p id="id414616" type="index"><s id="id414620"><emph type="italics">Giotto Pittore a</emph> 11. 14. 38. 107.</s></p> <p id="id414630" type="index"><s id="id414634"><emph type="italics">Giovacchino Fortini Scultore a</emph> 43.</s></p> <p id="id414643" type="index"><s id="id414647"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Angelico Pittore a</emph> 153. 163.</s></p> <p id="id414656" type="index"><s id="id414660"><emph type="italics"><expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Antonio Sogliani <expan abbr="Pittore">Pitt.</expan> a</emph> 54. 153. 163.</s></p> <p id="id414670" type="index"><s id="id414674"><emph type="italics">Giovanni d'Antonio Scultore a</emph> 89.</s></p> <p id="id414683" type="index"><s id="id414687"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> Giovanni Pittore a</emph> 106.</s></p> <p id="id414696" type="index"><s id="id414700"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giovan Batiſta. Chieſa a</emph> 14.</s></p> <p id="id414710" type="index"><s id="id414714"><emph type="italics">Giovan Batiſta Foggini Scultore, e Architetto <lb></lb> a</emph> 18. 28. 31. 34. 35. 74. 111. 114.</s></p> <p id="id414728" type="index"><s id="id414732"><emph type="italics">Giovan Batiſta Marmi Pittore a</emph> 133.</s></p> <p id="id414742" type="index"><s id="id414746"><emph type="italics">Giovan Bologna Scultore a</emph> 19. 23. 30. 85. <lb></lb> 87. 89. 93. 104.</s></p> <p id="id414758" type="foot"><s id="id414762"><emph type="italics"><expan abbr="Giovanni">Gio:</expan></emph></s></p> <pb></pb> <p id="id414771" type="index"><s id="id414775"><emph type="italics"><expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Caccini <expan abbr="Architetto">Archit.</expan> a</emph> 68. 94. 108. 115. 125.</s></p> <p id="id414788" type="index"><s id="id414792"><emph type="italics">Giovan Cammillo Cateni Scultore a</emph> 28.</s></p> <p id="id414802" type="index"><s id="id414806"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evangeliſta. Chieſa de' Padri Ge-<lb></lb> ſuiti detta <expan abbr="San">S.</expan> Giovannino a</emph> 16.</s></p> <p id="id414820" type="index"><s id="id414824"><emph type="italics">Giovan Franceſco Ruſtici Scultore a</emph> 15.</s></p> <p id="id414834" type="index"><s id="id414838"><emph type="italics">Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> <expan abbr="Pittore">Pitt.</expan> a</emph> 41. 69. 106. 152.</s></p> <p id="id414848" type="index"><s id="id414852"><emph type="italics">Giovan Maria Morandi Pittore a</emph> 43.</s></p> <p id="id414861" type="index"><s id="id414865"><emph type="italics">Giovanni dell'Opera Scultore a</emph> 12. 36.</s></p> <p id="id414875" type="index"><s id="id414878"><emph type="italics">Giovanni Sagreſtani Pittore a</emph> 43.</s></p> <p id="id414888" type="index"><s id="id414892"><emph type="italics">Giovanni Stradano Pittore a</emph> 29. 38. 62. 107.</s></p> <p id="id414902" type="index"><s id="id414906"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo. Chieſa a</emph> 153.</s></p> <p id="id414916" type="index"><s id="id414919"><emph type="italics">Girolamo Macchietti Pittore a</emph> 62. 110.</s></p> <p id="id414929" type="index"><s id="id414933"><emph type="italics">Giuliano da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo Architetto a</emph> 129. 130.</s></p> <p id="id414943" type="index"><s id="id414946"><emph type="italics">Giuoco del Calcio a</emph> 39.</s></p> <p id="id414956" type="index"><s id="id414960"><emph type="italics">Giuſeppe Piamontini Scultore a</emph> 16. 28. 114.</s></p> <p id="id414970" type="index"><s id="id414974"><emph type="italics">Granaio Pubblico a</emph> 114.</s></p> <p id="id414983" type="index"><s id="id414987"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gregorio. Chieſa a</emph> 99.</s></p> <p id="id414997" type="index"><s id="id415001"><emph type="italics">Gregorio Pagni Pittore a</emph> 113.</s></p> <p id="id415010" type="index"><s id="id415014"><emph type="italics">Grillandaio a</emph> 10. 35. 62. 68. 84. 100. 106. <lb></lb> 107. 116.</s></p> <p id="id415026" type="index"><s id="id415030"><emph type="italics">Guardaroba di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 83.</s></p> <p id="id415040" type="head"><s id="id415043">I</s></p> <p id="id415047" type="index"><s id="id415051">I<emph type="italics">Acopo del Caſentino Pittore a</emph> 90.</s></p> <p id="id1606727" type="index"><s id="id1606730"><emph type="italics">Iacopo Chiaviſtelli Pittore a</emph> 33.</s></p> <p id="id1606740" type="index"><s id="id1606744"><emph type="italics">Iacopo da Empoli Pittore a</emph> 153.</s></p> <p id="id1606754" type="index"><s id="id1606758"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo tra' Foſſi. Chieſa a</emph> 42.</s></p> <p id="id1606768" type="index"><s id="id1606772"><emph type="italics">Iacopo di Meglio Pittore a</emph> 36.</s></p> <p id="id1606781" type="index"><s id="id1606785"><emph type="italics">Iacopo da Pontormo Pittore a</emph> 27. 45. 50. 64. <lb></lb> 99. 123. 130. 135.</s></p> <p id="id1606798" type="index"><s id="id1606802"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo Sopr'Arno. Chieſa a</emph> 115.</s></p> <p id="id1606812" type="index"><s id="id1606816"><emph type="italics">Imperiale. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 120.</s></p> <p id="id1606825" type="index"><s id="id1606829"><emph type="italics">Impruneta. Chieſa a</emph> 160.</s></p> <p id="id1606839" type="foot"><s id="id1606843"><emph type="italics">La-</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id1606857" type="head"><s id="id1606861">L</s></p> <p id="id1606865" type="index"><s id="id1606868">L<emph type="italics">Apo. Chieſa, e <expan abbr="Monastero">Mon.</expan> di Monache a</emph> 156.</s></p> <p id="id1606880" type="index"><s id="id1606884"><emph type="italics">Lappeggio. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 159.</s></p> <p id="id1606893" type="index"><s id="id1606897"><emph type="italics">Leon Batiſta Alberti Architetto a</emph> 29. 65.</s></p> <p id="id1606908" type="index"><s id="id1606911"><emph type="italics">Libreria della Badia di Fieſole a</emph> 152.</s></p> <p id="id1606922" type="index"><s id="id1606925"><emph type="italics">de' Camaldolenſi a</emph> 32.</s></p> <p id="id1606935" type="index"><s id="id1606939"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce a</emph> 40.</s></p> <p id="id1606948" type="index"><s id="id1606952"><emph type="italics">de' Guadagni a</emph> 32.</s></p> <p id="id1606961" type="index"><s id="id1606965"><emph type="italics">Laurenziana a</emph> 56.</s></p> <p id="id1606974" type="index"><s id="id1606978"><emph type="italics">del Magliabechi a</emph> 43.</s></p> <p id="id1606988" type="index"><s id="id1606992"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco a</emph> 20.</s></p> <p id="id1607001" type="index"><s id="id1607005"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella a</emph> 64.</s></p> <p id="id1607014" type="index"><s id="id1607018"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova a</emph> 50.</s></p> <p id="id1607028" type="index"><s id="id1607031"><emph type="italics">della Nunziata a</emph> 31.</s></p> <p id="id1607041" type="index"><s id="id1607045"><emph type="italics">del Riccardi a</emph> 18.</s></p> <p id="id1607054" type="index"><s id="id1607058"><emph type="italics">dei Padri Teatini a</emph> 93.</s></p> <p id="id1607067" type="index"><s id="id1607071"><emph type="italics">di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 103.</s></p> <p id="id1607080" type="index"><s id="id1607084"><emph type="italics">Ligozzi Pittore a</emph> 30. 62. 82.</s></p> <p id="id1607094" type="index"><s id="id1607097"><emph type="italics">Livio Meus Pittore a</emph> 120.</s></p> <p id="id1607107" type="index"><s id="id1607111"><emph type="italics">Loggia detta de' Lanzi a</emph> 84.</s></p> <p id="id1607120" type="index"><s id="id1607124"><emph type="italics">Lorenzo di Bicei Pittore a</emph> 49. 98.</s></p> <p id="id1607134" type="index"><s id="id1607137"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo. Chieſa Inſigne a</emph> 52.</s></p> <p id="id1607148" type="index"><s id="id1607151"><emph type="italics">Lorenzo di Credi Pittore a</emph> 109. 113.</s></p> <p id="id1607161" type="index"><s id="id1607165"><emph type="italics">Lorenzo Ghiberti Scultore a</emph> 15. 88.</s></p> <p id="id1607174" type="index"><s id="id1607178"><emph type="italics">Lorenzo di Moro Pittore a</emph> 153.</s></p> <p id="id1607188" type="index"><s id="id1607191"><emph type="italics">Luca Giordano <expan abbr="Pittore">Pitt,</expan> a</emph> 18. 32. 34. 112. 120.</s></p> <p id="id1607201" type="index"><s id="id1607205"><emph type="italics">Luca della Robbia a</emph> 65. 69. 163. 165. 166.</s></p> <p id="id1607215" type="index"><s id="id1607218"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia. Chieſa, e Convento a</emph> 127.</s></p> <p id="id1607229" type="index"><s id="id1607233"><emph type="italics">Luoghi pii quanti in Firenze a</emph> 8.</s></p> <p id="id1607242" type="head"><s id="id1607246">M</s></p> <p id="id1607250" type="index"><s id="id1607253">M<emph type="italics">Adonna della Pace. Chieſa a</emph> 119.</s></p> <p id="id1607265" type="index"><s id="id1607269"><emph type="italics">Madonna della Toſsa. Chieſa a</emph> 139.</s></p> <p id="id1607279" type="foot"><s id="id1607283"><emph type="italics">Magi-</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id1607292" type="index"><s id="id1607295"><emph type="italics">Magiſtrati di Firenze a</emph> 70.</s></p> <p id="id1607309" type="index"><s id="id1607313"><emph type="italics">Maiano. Chieſa, e <expan abbr="Monastero">Mon.</expan> di Monache a</emph> 157.</s></p> <p id="id1607323" type="index"><s id="id1607327"><emph type="italics">Marcellini Scultore a</emph> 34.</s></p> <p id="id1607337" type="index"><s id="id1607340"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Marco. Chieſa a</emph> 19.</s></p> <p id="id1607350" type="index"><s id="id1607354"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria di Candeli. Chieſa a</emph> 34.</s></p> <p id="id1607364" type="index"><s id="id1607368"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de' Pazzi. Chieſa a</emph> 33.</s></p> <p id="id1607378" type="index"><s id="id1607382"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maggiore. Chieſa a</emph> 94.</s></p> <p id="id1607392" type="index"><s id="id1607396"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella. Chieſa a</emph> 61.</s></p> <p id="id1607406" type="index"><s id="id1607410"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Premerana. Chieſa di Fieſole a</emph> 155.</s></p> <p id="id1607421" type="index"><s id="id1607424"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria delle Selve. Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan> a</emph> 127.</s></p> <p id="id1607435" type="index"><s id="id1607439"><emph type="italics">Mario Balaſſi Pittore a</emph> 93.</s></p> <p id="id1607449" type="index"><s id="id1607453"><emph type="italics">Mariotto Albertinelli Pittore a</emph> 29. 123.</s></p> <p id="id1607462" type="index"><s id="id1607466"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Marta. Chieſa, e <expan abbr="Monastero">Mon.</expan> di Monache a</emph> 139.</s></p> <p id="id1607477" type="index"><s id="id1607480"><emph type="italics">Maſaccio Pittore a</emph> 110.</s></p> <p id="id1607490" type="index"><s id="id1607494"><emph type="italics">Maſolino Pittore a</emph> 110.</s></p> <p id="id1607504" type="index"><s id="id1607508"><emph type="italics">Maſſimiliano Soldani a</emph> 28.</s></p> <p id="id1607518" type="index"><s id="id1607521"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Matteo in Arcetri. Chieſa, e Monaſtero di <lb></lb> Monache a</emph> 121.</s></p> <p id="id1607535" type="index"><s id="id1607539"><emph type="italics">Matteo Nigetti Architetto a</emph> 65. 91.</s></p> <p id="id1607548" type="index"><s id="id1607552"><emph type="italics">Matteo Roſselli Pittore a</emph> 19. 20. 26. 65.</s></p> <p id="id1607563" type="index"><s id="id1607566"><emph type="italics">Matteo Roſsellini Pittore a</emph> 92. 94.</s></p> <p id="id1607576" type="index"><s id="id1607580"><emph type="italics">Mercato Nuovo a</emph> 97.</s></p> <p id="id1607590" type="index"><s id="id1607593"><emph type="italics">Vecchio a</emph> 90.</s></p> <p id="id1607603" type="index"><s id="id1607606"><emph type="italics">Michelagnolo Buonarruoti Pittore, Scultore, <lb></lb> e Architetto a</emph> 17. 36. 54. 55. 56. 71. <lb></lb> 74. 77. 80. 83. 104. 107. 163.</s></p> <p id="id1607622" type="index"><s id="id1607626"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Micbele Berteldi, o Antinori. Chieſa a</emph> 91.</s></p> <p id="id1607637" type="index"><s id="id1607641"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michele Viſdomini. Chieſa a</emph> 50.</s></p> <p id="id1607651" type="index"><s id="id1607655"><emph type="italics">Michelozzo Architetto a</emph> 17. 20. 27. 65. 153.</s></p> <p id="id1607665" type="index"><s id="id1607668"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Miniato. Chieſa a</emph> 163.</s></p> <p id="id1607678" type="index"><s id="id1607682"><emph type="italics">Mino da Fieſole Scultore a</emph> 44. 154.</s></p> <p id="id1607692" type="index"><s id="id1607696"><emph type="italics">Monaci Camaldolenſi. Chieſa a</emph> 32.</s></p> <p id="id1607706" type="index"><s id="id1607710"><emph type="italics">Ciſtercienſi, vedi Ceſtello.</emph></s></p> <p id="id1607719" type="foot"><s id="id1607722"><emph type="italics">Mona-</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id1607731" type="index"><s id="id1607735"><emph type="italics">Monaſterj di Clauſtrali, e di <expan abbr="Monastero">Mon.</expan> quanti a</emph> 8.</s></p> <p id="id1607749" type="index"><s id="id1607753"><emph type="italics">Monte Gufoni. Villa a</emph> 124.</s></p> <p id="id1607762" type="index"><s id="id1607766"><emph type="italics">Monte Senario. Eremo a</emph> 150.</s></p> <p id="id1607776" type="index"><s id="id1607780"><emph type="italics">Monte Uliveto. Chieſa a</emph> 123.</s></p> <p id="id1607790" type="index"><s id="id1607793"><emph type="italics">Montorſoli Scultore a</emph> 55.</s></p> <p id="id1607803" type="head"><s id="id1607807">N</s></p> <p id="id1607811" type="index"><s id="id1607815">N<emph type="italics">Iccola Piſano Architetto a</emph> 125.</s></p> <p id="id1607826" type="index"><s id="id1607830"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Niccolò oltr'Arno. Chieſa a</emph> 98.</s></p> <p id="id1607841" type="index"><s id="id1607844"><emph type="italics">Niccolò <expan abbr="detto">d.</expan> il Tribolo <expan abbr="Architetto">Archit.</expan> a</emph> 135. 136. 161.</s></p> <p id="id1607855" type="index"><s id="id1607858"><emph type="italics">Novelli Scultore a</emph> 26.</s></p> <p id="id1607868" type="index"><s id="id1607872"><emph type="italics"><expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata. Chieſa a</emph> 24.</s></p> <p id="id1607882" type="index"><s id="id1607886">O</s></p> <p id="id1607890" type="index"><s id="id1607893">O<emph type="italics">Gniſsanti. Chieſa a</emph> 65.</s></p> <p id="id1607905" type="index"><s id="id1607909"><emph type="italics">Olbino di Baſilea Pittore a</emph> 77.</s></p> <p id="id1607919" type="index"><s id="id1607922"><emph type="italics">Onorio Marinari Pittore a</emph> 41. 44. 94.</s></p> <p id="id1607932" type="index"><s id="id1607936"><emph type="italics">Orcagna, vedi Andrea.</emph></s></p> <p id="id1607944" type="index"><s id="id1607948"><emph type="italics">Origine di Firenze a</emph> 5.</s></p> <p id="id1607957" type="index"><s id="id1607960"><emph type="italics">Orſammichele. Chieſa a</emph> 88.</s></p> <p id="id1607971" type="index"><s id="id1607974"><emph type="italics">Ottavio Vannini Pittore a</emph> 92.</s></p> <p id="id1607984" type="head"><s id="id1607988">P</s></p> <p id="id1607992" type="index"><s id="id1607995">P<emph type="italics">Alazzo de' Bartolini a</emph> 68.</s></p> <p id="id1608006" type="index"><s id="id1608010"><emph type="italics">de' Marcheſi Capponi a</emph> 19. 32. 98.</s></p> <p id="id1608020" type="index"><s id="id1608024"><emph type="italics">del Marcheſe Corſini a</emph> 64. 65.</s></p> <p id="id1608034" type="index"><s id="id1608037"><emph type="italics">de' Corſini Orlandini a</emph> 94.</s></p> <p id="id1608048" type="index"><s id="id1608051"><emph type="italics">de' Conti della Gherardeſca a</emph> 32.</s></p> <p id="id1608061" type="index"><s id="id1608065"><emph type="italics">del Marcheſe Giugni a</emph> 33.</s></p> <p id="id1608075" type="index"><s id="id1608079"><emph type="italics">del Marcheſe Guadagni a</emph> 32.</s></p> <p id="id1608089" type="index"><s id="id1608093"><emph type="italics">de' Ghuicciardini a</emph> 46.</s></p> <p id="id1608102" type="index"><s id="id1608106"><emph type="italics">del Marcheſe Incontri a</emph> 50.</s></p> <p id="id1608116" type="index"><s id="id1608120"><emph type="italics">del Martellini a</emph> 48.</s></p> <p id="id1608129" type="foot"><s id="id1608133"><emph type="italics">del</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id1608142" type="index"><s id="id1608145"><emph type="italics">del Baron del Nero a</emph> 99.</s></p> <p id="id1608159" type="index"><s id="id1608162"><emph type="italics">del Marcheſe Niccolini a</emph> 32.</s></p> <p id="id1608173" type="index"><s id="id1608176"><emph type="italics">del Cardinal Panciatichi a</emph> 18.</s></p> <p id="id1608186" type="index"><s id="id1608190"><emph type="italics">del Senator Pandolſini a</emph> 60.</s></p> <p id="id1608200" type="index"><s id="id1608204"><emph type="italics">del Podeſtà a</emph> 45.</s></p> <p id="id1608213" type="index"><s id="id1608217"><emph type="italics">de' Pitti, oggi di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 100.</s></p> <p id="id1608226" type="index"><s id="id1608230"><emph type="italics">del Pucci a</emph> 50.</s></p> <p id="id1608240" type="index"><s id="id1608243"><emph type="italics">del Ricaſoli a</emph> 65.</s></p> <p id="id1608253" type="index"><s id="id1608257"><emph type="italics">del Marcheſe Riccardi a</emph> 17.</s></p> <p id="id1608267" type="index"><s id="id1608270"><emph type="italics">del Marcheſe Ridolſi a</emph> 64.</s></p> <p id="id1608281" type="index"><s id="id1608284"><emph type="italics">del Rucellai a</emph> 65.</s></p> <p id="id1608294" type="index"><s id="id1608297"><emph type="italics">del Duca Salviati a</emph> 46.</s></p> <p id="id1608307" type="index"><s id="id1608311"><emph type="italics">del Senatore Scarlatti a</emph> 99.</s></p> <p id="id1608320" type="index"><s id="id1608324"><emph type="italics">del Cavaliere Serristori a</emph> 98.</s></p> <p id="id1608334" type="index"><s id="id1608337"><emph type="italics">degli Spini a</emph> 68.</s></p> <p id="id1608347" type="index"><s id="id1608350"><emph type="italics">degli Strozzi a</emph> 46. 47.</s></p> <p id="id1608360" type="index"><s id="id1608364"><emph type="italics">del <expan abbr="Senatore">Sen.</expan> e Marcheſe Tempi a</emph> 98.</s></p> <p id="id1608374" type="index"><s id="id1608377"><emph type="italics">Vecchio a</emph> 80.</s></p> <p id="id1608387" type="index"><s id="id1608390"><emph type="italics">degli Zanchini a</emph> 115.</s></p> <p id="id1608400" type="index"><s id="id1608404"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pancrazio. Chieſa a</emph> 67.</s></p> <p id="id1608414" type="index"><s id="id1608418"><emph type="italics">Pandette Fiorentine a</emph> 84.</s></p> <p id="id1608427" type="index"><s id="id1608431"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Paolino. Chieſa a</emph> 66.</s></p> <p id="id1608441" type="index"><s id="id1608445"><emph type="italics">Paolo Veroneſe Pittore a</emph> 77.</s></p> <p id="id1608455" type="index"><s id="id1608458"><emph type="italics">Paradiſo. Chieſa, e Monaſtero di <expan abbr="Monastero">Mon.</expan> a</emph> 158.</s></p> <p id="id1608469" type="index"><s id="id1608473"><emph type="italics">Paſſignano Pittore a</emph> 19. 30. 32. 33. 41. 47. <lb></lb> 50. 68. 82. 107. 109. 113. 124.</s></p> <p id="id1608486" type="index"><s id="id1608490"><emph type="italics">Petraia. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 133.</s></p> <p id="id1608500" type="index"><s id="id1608503"><emph type="italics">Piazza di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce a</emph> 40.</s></p> <p id="id1608513" type="index"><s id="id1608517"><emph type="italics">del Gran Duca a</emph> 80.</s></p> <p id="id1608526" type="index"><s id="id1608530"><emph type="italics">del Grano a</emph> 42.</s></p> <p id="id1608539" type="index"><s id="id1608543"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella a</emph> 64.</s></p> <p id="id1608552" type="index"><s id="id1608556"><emph type="italics">della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata a</emph> 23.</s></p> <p id="id1608566" type="index"><s id="id1608570"><emph type="italics">de' Pitti a</emph> 100.</s></p> <p id="id1608579" type="foot"><s id="id1608583"><emph type="italics">Pie-</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id1608592" type="index"><s id="id1608595"><emph type="italics">Pietro Bertini Pittore a</emph> 102.</s></p> <p id="id1608609" type="index"><s id="id1608612"><emph type="italics">Pietro Cavallini Pittore a</emph> 19. 25.</s></p> <p id="id1608622" type="index"><s id="id1608626"><emph type="italics">Pietro da Cortona Pittore a</emph> 93.</s></p> <p id="id1608635" type="index"><s id="id1608639"><emph type="italics">Pietro di Coſimo a</emph> 106. 107. 155.</s></p> <p id="id1608649" type="index"><s id="id1608653"><emph type="italics">Pietro Dandini Pittore a</emph> 29 31. 34. 95. 113.</s></p> <p id="id1608663" type="index"><s id="id1608666"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pier Maggiore. Chieſa a</emph> 47.</s></p> <p id="id1608676" type="index"><s id="id1608680"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pietro a Monticelli <expan abbr="Monaſtero">Monaſt</expan> di Monache a</emph> 125.</s></p> <p id="id1608691" type="index"><s id="id1608695"><emph type="italics">Pietro Perugino Pittore a</emph> 29. 109. 153.</s></p> <p id="id1608704" type="index"><s id="id1608708"><emph type="italics">Pietro del Pollaiolo Pittore a</emph> 166.</s></p> <p id="id1608718" type="index"><s id="id1608721"><emph type="italics">Pietro Tacca Scultore a</emph> 23. 97.</s></p> <p id="id1608731" type="index"><s id="id1608735"><emph type="italics">Poggi Pittore a</emph> 19. 30. 49.</s></p> <p id="id1608744" type="index"><s id="id1608748"><emph type="italics">Poggio a Caiano. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 129.</s></p> <p id="id1608758" type="index"><s id="id1608761"><emph type="italics">Ponte alla Carraia a</emph> 114.</s></p> <p id="id1608771" type="index"><s id="id1608775"><emph type="italics">alle Grazie a</emph> 99.</s></p> <p id="id1608784" type="index"><s id="id1608788"><emph type="italics">a <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita a</emph> 114.</s></p> <p id="id1608797" type="index"><s id="id1608801"><emph type="italics">Vecchio a</emph> 98.</s></p> <p id="id1608810" type="index"><s id="id1608814"><emph type="italics">Poppi Pittore a</emph> 50.</s></p> <p id="id1608823" type="index"><s id="id1608827"><emph type="italics">Porta alla Croce a</emph> 156.</s></p> <p id="id1608836" type="index"><s id="id1608840"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Fridiano a</emph> 124.</s></p> <p id="id1608850" type="index"><s id="id1608853"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Gallo a</emph> 138.</s></p> <p id="id1608863" type="index"><s id="id1608866"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò a</emph> 158.</s></p> <p id="id1608876" type="index"><s id="id1608880"><emph type="italics">al Prato a</emph> 128.</s></p> <p id="id1608889" type="index"><s id="id1608893"><emph type="italics">Romana a</emph> 119.</s></p> <p id="id1608902" type="index"><s id="id1608906"><emph type="italics">Porticciuola a <expan abbr="San">S.</expan> Giorgio a</emph> 162.</s></p> <p id="id1608915" type="index"><s id="id1608919"><emph type="italics">a <expan abbr="San">S.</expan> Miniato a</emph> 162.</s></p> <p id="id1608928" type="index"><s id="id1608932"><emph type="italics">Portico. Chieſa, e <expan abbr="Monastero">Mon.</expan> di Monache a</emph> 122.</s></p> <p id="id1608943" type="index"><s id="id1608946"><emph type="italics">Pratolino. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 140.</s></p> <p id="id1608956" type="index"><s id="id1608960"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Procolo. Chieſa a</emph> 45.</s></p> <p id="id1608970" type="index"><s id="id1608973"><emph type="italics">Pugliani Pittore a</emph> 94.</s></p> <p id="id1608983" type="index"><s id="id1608987"><emph type="italics">Puglio Pittore a</emph> 126.</s></p> <p id="id1608996" type="head"><s id="id1609000">Q</s></p> <p id="id1609004" type="index"><s id="id1609008">Q<emph type="italics">Uiete. Chieſa, e Monaſtero di Monache <lb></lb> a</emph> 137.</s></p> <p id="id1609022" type="foot"><s id="id1609026"><emph type="italics">Raſ-</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id1609041" type="head"><s id="id1609045">R</s></p> <p id="id1609049" type="index"><s id="id1609052">R<emph type="italics">Affaello del Garbo Pittore a</emph> 54. 127.</s></p> <p id="id1609064" type="index"><s id="id1609067"><emph type="italics">Raffaello da Montelupo Scultore a</emph> 55.</s></p> <p id="id1609077" type="index"><s id="id1609081"><emph type="italics">Raffaello da Urbino a</emph> 60. 77.</s></p> <p id="id1609090" type="index"><s id="id1609094"><emph type="italics">Fra Riſtoro Architetto a</emph> 61.</s></p> <p id="id1609104" type="index"><s id="id1609108"><emph type="italics">Romolo del Dadda Scultore a</emph> 67.</s></p> <p id="id1609118" type="index"><s id="id1609121"><emph type="italics">Roſſo Pittore a</emph> 27. 54.</s></p> <p id="id1609131" type="index"><s id="id1609135"><emph type="italics">Rubens Pittore a</emph> 77.</s></p> <p id="id1609145" type="index"><s id="id1609148"><emph type="italics">Ruggieri Pittore a</emph> 92.</s></p> <p id="id1609158" type="index"><s id="id1609162"><emph type="italics">Ruota Fiorentina a</emph> 42.</s></p> <p id="id1609171" type="head"><s id="id1609175">S</s></p> <p id="id1609179" type="index"><s id="id1609183">S<emph type="italics">Alimbeni Pittore a</emph> 26.</s></p> <p id="id1609194" type="index"><s id="id1609197"><emph type="italics">Salvador Roſa Pittore a</emph> 106.</s></p> <p id="id1609207" type="index"><s id="id1609211"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvi. Monastero di Monache a</emph> 156.</s></p> <p id="id1609221" type="index"><s id="id1609225"><emph type="italics">Sandro Botticelli Pittore a</emph> 47. 107. 109.</s></p> <p id="id1609234" type="index"><s id="id1609238"><emph type="italics">Sanſovino Scultore a</emph> 15. 107.</s></p> <p id="id1609248" type="index"><s id="id1609252"><emph type="italics">Santi di Tito Pittore a</emph> 19. 32. 36. 38. 48. <lb></lb> 62. 63. 65. 110. 124.</s></p> <p id="id1609265" type="index"><s id="id1609268"><emph type="italics">Scamozzi Architetto a</emph> 46.</s></p> <p id="id1609278" type="index"><s id="id1609282"><emph type="italics">Serraglio de' Lioni a</emph> 22.</s></p> <p id="id1609291" type="index"><s id="id1609295"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Simone. Chieſa a</emph> 41.</s></p> <p id="id1609305" type="index"><s id="id1609309"><emph type="italics">Simone Pignoni Pittore a</emph> 30. 100. 124.</s></p> <p id="id1609318" type="index"><s id="id1609322"><emph type="italics">Simone del Pollaiolo, vedi Cronaca.</emph></s></p> <p id="id1609330" type="index"><s id="id1609334"><emph type="italics">Fra Siſto Architetto a</emph> 61.</s></p> <p id="id1609344" type="index"><s id="id1609347"><emph type="italics">Spedale degli Abbandonati a</emph> 60.</s></p> <p id="id1609357" type="index"><s id="id1609361"><emph type="italics">di Bonifazio a</emph> 60.</s></p> <p id="id1609370" type="index"><s id="id1609374"><emph type="italics">de' Convaleſcenti a</emph> 64.</s></p> <p id="id1609384" type="index"><s id="id1609387"><emph type="italics">degl'Incurabili a</emph> 59.</s></p> <p id="id1609397" type="index"><s id="id1609401"><emph type="italics">degl'Innocenti a</emph> 23.</s></p> <p id="id1609410" type="index"><s id="id1609414"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco a</emph> 59.</s></p> <p id="id1609423" type="index"><s id="id1609427"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova a</emph> 48.</s></p> <p id="id1609437" type="index"><s id="id1609440"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Matteo a</emph> 23.</s></p> <p id="id1609450" type="foot"><s id="id1609453"><emph type="italics">de'</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id1609462" type="index"><s id="id1609466"><emph type="italics">de' Preti a</emph> 59.</s></p> <p id="id1609479" type="index"><s id="id1609482"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo d'Aquino a</emph> 48.</s></p> <p id="id1609492" type="index"><s id="id1609496"><emph type="italics">Spezieria di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella a</emph> 63.</s></p> <p id="id1609506" type="index"><s id="id1609510"><emph type="italics">Spinello Spinelli Pittore a</emph> 166.</s></p> <p id="id1609519" type="index"><s id="id1609523"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito. Chieſa a</emph> 106.</s></p> <p id="id1609533" type="index"><s id="id1609536"><emph type="italics">Spirito Santo. Chieſa a</emph> 100.</s></p> <p id="id1609547" type="index"><s id="id1609550"><emph type="italics">Stalle de' Cavalli di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> a</emph> 21.</s></p> <p id="id1609560" type="index"><s id="id1609564"><emph type="italics">Stanzone delle Commedie a</emph> 48.</s></p> <p id="id1609574" type="index"><s id="id1609577"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Steſano. Chieſa a</emph> 97.</s></p> <p id="id1609587" type="index"><s id="id1609591"><emph type="italics">Stoldo Lorenzi Scultore a</emph> 104.</s></p> <p id="id1609600" type="index"><s id="id1609604"><emph type="italics">Studio Fiorentino a</emph> 46.</s></p> <p id="id1609614" type="head"><s id="id1609618">T</s></p> <p id="id1609622" type="index"><s id="id1609625">T<emph type="italics">Addeo Gaddi Architetto a</emph> 96.</s></p> <p id="id1609636" type="index"><s id="id1609640"><emph type="italics">Taddeo Landini Scultore a</emph> 108. 119.</s></p> <p id="id1609649" type="index"><s id="id1609653"><emph type="italics">Tintoretto Pittore a</emph> 77.</s></p> <p id="id1609663" type="index"><s id="id1609667"><emph type="italics">Tiziano Aſpetti Scultore a</emph> 69. 77.</s></p> <p id="id1609677" type="index"><s id="id1609680"><emph type="italics">Tommaſo da <expan abbr="San">S.</expan> Friano Pittore a</emph> 158.</s></p> <p id="id1609691" type="index"><s id="id1609694"><emph type="italics">Tribolo Scultore, vedi Niccolò.</emph></s></p> <p id="id1609703" type="index"><s id="id1609707"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita. Chieſa a</emph> 68.</s></p> <p id="id1609717" type="head"><s id="id1609720">V</s></p> <p id="id1609724" type="index"><s id="id1609728">V<emph type="italics">Alerio Cioli Scultore a</emph> 16. 105. 148.</s></p> <p id="id1609739" type="index"><s id="id1609742"><emph type="italics">Vandich Pittore a</emph> 77.</s></p> <p id="id1609752" type="index"><s id="id1609756"><emph type="italics">Venere. Statua a</emph> 75.</s></p> <p id="id1609765" type="index"><s id="id1609769"><emph type="italics">Ugolino Saneſe Pittore a</emph> 89.</s></p> <p id="id1609779" type="index"><s id="id1609783"><emph type="italics">Vignali Pittore a</emph> 29. 42. 92. 106.</s></p> <p id="id1609793" type="index"><s id="id1609796"><emph type="italics">Vincenzio Danti Scultore a</emph> 15.</s></p> <p id="id1609806" type="index"><s id="id1609810"><emph type="italics">Vincenzio Roſſi Scultore a</emph> 81. 83.</s></p> <p id="id1609820" type="index"><s id="id1609824"><emph type="italics">Vincenzio Viviani Mattematico a</emph> 60.</s></p> <p id="id1609833" type="index"><s id="id1609837"><emph type="italics">Ulivelli Pittore a</emph> 27. 29.</s></p> <p id="id1609847" type="index"><s id="id1609850"><emph type="italics">Volterrano, vedi Baldaßar Franceſchini.</emph></s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="1"></pb> <p id="id1609868" type="head"><s id="id1609872">INTRODUZIONE <lb></lb> AL RISTRETTO <lb></lb> DELLE COSE PIU` NOTABILI <lb></lb> DELLA CITTA` <lb></lb> DI FIRENZE.</s></p> <p id="id1609887" type="main"><s id="id1609891">E` Comun ſentimento de-<lb></lb> gli Uomini Savj, che <lb></lb> chiunque intraprende, <lb></lb> lo ſcrivere di quelle co-<lb></lb> ſe, che ſurono già da, <lb></lb> eruditi Scrittori, con, <lb></lb> ſommo ſtudio, e ſingo-<lb></lb> lar diligenza, illuſtrate, <lb></lb> non ſolo il tempo inu-<lb></lb> tilmente conſumi, ma <lb></lb> più di biaſimo ſia meritevole, che di lode: <lb></lb> avvenga che ſe le fatiche di qualſisia Profeſ-<lb></lb> ſore, non per altra cagione ſi ſogliono eſ-<lb></lb> <arrow.to.target n="a7"></arrow.to.target> <pb pagenum="2"></pb> <arrow.to.target n="a9"></arrow.to.target> porre pubblicamente alla luce, ſe non per-<lb></lb> chè trar ſe ne poſsa giovamento, o dilet-<lb></lb> to; qual utile, o qual diletto puote arreca-<lb></lb> re colui, il quale, nè per la novità delle <lb></lb> coſe, di cui ragiona, nè per la vaghezza, e <lb></lb> l'ornamento dello ſtile, o per altra coſa de-<lb></lb> gna di lode, in qualche parte riguardevole <lb></lb> ſi rende?</s><s id="id1573932"> Se così è, o Lettore, già prevedo <lb></lb> la taccia, che ſenza dubbio mi ſarà data, <lb></lb> nel pubblicare colle ſtampe queſt'Operetta. </s><lb></lb> <s id="id1573946">Diranno molti, e con ragione, che il nuo-<lb></lb> vamente trattare d'un argomento già trito, <lb></lb> non è ſtato altro, che un faticar ſenza frut-<lb></lb> to. </s><s id="id1573961">Ed invero, che non fecero ſopra il me-<lb></lb> deſimo ſoggetto tanti Scrittori di primo gri-<lb></lb> do?</s><s id="id1573972"> Ne ſcriſsero a maraviglia i due Borghi-<lb></lb> ni; Vincenzio l'uno ne' ſuoi Trattati, e, <lb></lb> Raffaello l'altro nel ſuo Ripoſo. </s><s id="id1573984">Il Mini, il <lb></lb> Giambullari, e il Bocchi ne compoſero vo-<lb></lb> lumi interi, di belliſſime erudizioni ripieni: <lb></lb> Molto vi faticò <expan abbr="Meſſer">Meſſ.</expan> Giovanni Cinelli: mol-<lb></lb> to ne diſſe Ferdinando Leopoldo del Miglio-<lb></lb> re: e l'erudito Filippo Baldinucci, quante <lb></lb> belle notizie non ce ne diede ne' ſuoi cele-<lb></lb> bri Decennali?</s><s id="id1574022"> E che dunque ho io mai pre-<lb></lb> teſo nel comporre, e pubblicare queſto Ri-<lb></lb> ſtretto?</s><s id="id1574032"> Forſe dir coſe nuove, o con ma-<lb></lb> niere più belle, di quello fecero i mento-<lb></lb> vati Scrittori?</s><s id="id1574044"> Queſta ſarebbe coſa da teme-<lb></lb> rario, o da uomo, che non abbia fior di giu-<lb></lb> dizio. Ho ſolamente creduto con queſto <lb></lb> breve compendio, d'alleggerir la fatica al <lb></lb> Foreſtiero, che abbia deſio d'informar-<lb></lb> ſi ſuccintamente delle coſe più ſingolari di <lb></lb> queſta noſtra Città: perchè avvertendo da <lb></lb> una parte, quanto diffuſamente ne hanno <lb></lb> <arrow.to.target n="a8"></arrow.to.target> <pb pagenum="3"></pb> <arrow.to.target n="a10"></arrow.to.target> ſcritto gli Autori ſopraccitati, e dall'altra <lb></lb> riflettendo al genio del Foreſtiero, il quale <lb></lb> per lo più ne' pochi giorni, che quì dimo-<lb></lb> ra, ſolo deſidera di vedere, e d'intender <lb></lb> le coſe più riguardevoli, e le meno impor-<lb></lb> tanti, o non cura, o non ha tempo d'agia-<lb></lb> tamente oſſervare; ho ſtimato neceſſariſſimo <lb></lb> il compendiar brevemente tutto quel, ch'è <lb></lb> di pregio, e di bellezza maggiore in queſta <lb></lb> noftra Città, laſciando indietro molte coſe, <lb></lb> o non degne di tanta oſſervazione, o che <lb></lb> per eſſere in caſe private, ſoggiacciono fa-<lb></lb> cilmente a mutarſi, e talora non ſi poſſono <lb></lb> comodamente vedere. </s><s id="id1574145">Reſta ſolo da avver-<lb></lb> tirvi, o Lettore, d'alcune coſe, e ſpecial-<lb></lb> mente dell'ordine da me tenuto nel diviſar <lb></lb> queſt'Opera.</s><s id="id1574160"> Immaginandomi, che il Fore-<lb></lb> ſtiero giunto a Firenze incontanente ſi con-<lb></lb> duca all'Albergo, e quivi prenda qualche ri-<lb></lb> poſo, ho giudicato ben fatto, prima ch'ei <lb></lb> parta di caſa, renderlo alquanto informato <lb></lb> d'alcune coſe, che più riguardano all'eſſen-<lb></lb> ziale, che al materiale d'una Città.</s><s id="id1574187"> E per <lb></lb> queſto, ho premeſſo un breve racconto, o <lb></lb> notizia, dell'origine di Firenze; del ſuo go-<lb></lb> verno; della ſua Religione, e d'altre coſe <lb></lb> più ſingolari; acciò da queſte, e da quel <lb></lb> tanto, ch'egli medeſimo oſſerverà, poſſa for-<lb></lb> mare quel buon concetto, e quella ſtima, <lb></lb> che merita una Città in tutte le ſue parti ri-<lb></lb> guardevole.</s></p> <p id="id1610251" type="foot"><s id="id1610254"><foot.target id="a7"></foot.target>A porre</s></p> <p id="id1610262" type="foot"><s id="id1610265"><foot.target id="a8"></foot.target>ſcritto</s></p> <p id="id1610273" type="margin"><s id="id1610276"><margin.target id="a9"></margin.target><emph type="italics">INTRODUZIONE.</emph></s></p> <p id="id1610288" type="margin"><s id="id1610291"><margin.target id="a10"></margin.target><emph type="italics">INTRODUZIONE.</emph></s></p> <p id="id1610302" type="main"><s id="id1610306">Uſcendo poſcia il Foreſtiero di caſa, prov-<lb></lb> veduto prima di buona guida, io l'introdu-<lb></lb> co a viſitar la Chieſa Metropolitana; sì per-<lb></lb> chè queſta è ſenza dubbio la fabbrica più <lb></lb> fingolare della Città, sì ancora perchè nel-<lb></lb> <arrow.to.target n="a11"></arrow.to.target> <pb pagenum="4"></pb> <arrow.to.target n="a12"></arrow.to.target> l'uſcir dall'Albergo, rieſce forſe più como-<lb></lb> da a viſitare.</s><s id="id1610350"> Dalla Chieſa del Duomo ſi fa <lb></lb> paſſaggio alla vicina di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, indi <lb></lb> ſeguitando il viaggio, per la via de' Martel-<lb></lb> li, e per via larga, appoco appoco vien in-<lb></lb> trodotto per tutt'i luoghi più riguardevoli <lb></lb> della Città, con tal ordine però, che quan-<lb></lb> to meno è poſſibile, s'eſca di ſtrada.</s><s id="id1610379"> Per-<lb></lb> chè poi difficilmente può farſi queſto viag-<lb></lb> gio in una ſola giornata, quando ſi vogliono <lb></lb> conſiderare con qualche ſorta d'applicazio-<lb></lb> ne, eziandìo ſolamente le coſe più rare, l'ho <lb></lb> diſteſo per minor briga di ciaſcheduno in, <lb></lb> tre giornate, diſtribuendo ad ognuna tanti <lb></lb> luoghi, quanti agiatamente ſi poſſano viſita-<lb></lb> re in un giorno.</s><s id="id1610415"> E' ben vero, ch'io non, <lb></lb> pretendo per queſto di ſoſtenere, che in due <lb></lb> giornate, e forſe in meno, non ſi poſſa da <lb></lb> un Foreſtiero ſcorrere la Città, e oſſervare <lb></lb> alla rinfuſa le coſe più ſingolari: il che quan-<lb></lb> do ſi voglia fare, non darà faſtidio, ch'io <lb></lb> m' abbia tutta la viſita in tre giornate di-<lb></lb> ſtinta, potendo per altro il Foreſtiero, colla <lb></lb> ſcorta di queſto Libro, eleggere que' luo-<lb></lb> ghi, dove il ſuo genio, o la curio-<lb></lb> fità lo traſporta, e tralaſcia-<lb></lb> re indietro le coſe, <lb></lb> meno impor-<lb></lb> tanti.</s><s id="id1610471"> Ma <lb></lb> venia-<lb></lb> mo <lb></lb> ormai <lb></lb> alle notizie <lb></lb> promeſ-<lb></lb> ſe.</s></p> <p id="id1610492" type="foot"><s id="id1610496"><foot.target id="a11"></foot.target>A a l'uſcir</s></p> <p id="id1610503" type="margin"><s id="id1610507"><margin.target id="a12"></margin.target><emph type="italics">INTRODUZIONE.</emph></s></p> <p id="id1610518" type="foot"><s id="id1610522">DEL-</s></p> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> </chap> <chap> <pb pagenum="5"></pb> <p id="id1610539" type="head"><s id="id1610543">DELL'ORIGINE <lb></lb> E DE' PROGRESSI <lb></lb> <emph type="italics">DELLA CITTA`</emph> <lb></lb> DI FIRENZE.</s></p> <p id="id1610562" type="main"><s id="id1610566">L'Origine di queſta noſtra Città, <lb></lb> per le diverſe oppinioni degli <lb></lb> Scrittori, s'è renduta incerta, <lb></lb> e dubbioſa.</s><s id="id1610580"> Stimarono alcuni, <lb></lb> eſſer ella derivata da' Soldati di <lb></lb> Silla; altri da' Triumviri; altri <lb></lb> da' Popoli Fieſolani.</s><s id="id1610594"> Nè vi mancò chi cre-<lb></lb> deſſe, Ercole Libio ſigliuol d'Oſiri eſſerne <lb></lb> ſtato il Fondatore.</s><s id="id1610605"> Qualunque però di così <lb></lb> varie oppinioni ſia la più vera, a me per ora <lb></lb> non è permeſſo d'inveſtigarlo.</s><s id="id1610617"> Certo è, che <lb></lb> Firenze fu Colonia antica de' Romani, po-<lb></lb> polata non dall'infima plebe, ma da' più <lb></lb> ſcelti Cavalieri, e Soldati più valoroſi di <lb></lb> quell'inſigne Città, aſſermandoci <expan abbr="Marco">M.</expan> Tullio, </s><lb></lb> <s id="id1574691"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Hi ſunt homines ex iis Coloniis, quas Feſulis <lb></lb> Sylla conſtituit, quas ego univerſas Civium eſſe <lb></lb> optimorum, & fortiſſimorum virorum ſentio.</emph></emph></foreign></s><lb></lb> <s id="id1574719">Quindi è, che i Fiorentini nutrirono in ogni <lb></lb> <arrow.to.target n="a13"></arrow.to.target> <pb pagenum="6"></pb> <emph type="italics">ORIGINE E PROGRESSI</emph></s></p> <p id="id1610680" type="foot"><s id="id1610684"><foot.target id="a13"></foot.target>A 3 tem-</s></p> <p id="id1610691" type="main"><s id="id1610695">tempo ſpiriti nobili, e generosi, e niuna im-<lb></lb> preſa, benchè difficile, e grande, intentata la-<lb></lb> ſciarono, per acquiſtare a ſe medeſimi glo-<lb></lb> ria, ed alla Patria ornamento, e ſplendore. <lb></lb> Scoſſo quaſi ſin da principio il duro giogo <lb></lb> d'eſſere ad altri ſoggetti, procurarono di <lb></lb> vivere in libertà; per conſervar la quale, <lb></lb> non meno, che per dilatare i confini del <lb></lb> proprio dominio, furono forzati ad ab-<lb></lb> battere l'audacia de' loro nemici, disfa-<lb></lb> cendo Caſtella, eſpugnando Città, e ridu-<lb></lb> cendo ſotto il loro comando Popoli interi. <lb></lb> Fatti pertanto potenti, non temerono di ſo-<lb></lb> ſtenere oſtinatiſſime guerre contra i primi <lb></lb> Potentati d'Italia, riportandone beneſpeſ-<lb></lb> ſo ſegnalate vittorie; le quali ſenz'alcun, <lb></lb> dubbio non farebbero così toſto ceſſate, ſe <lb></lb> le diſcordie civili non ne aveſſero il corſo <lb></lb> impedito.</s><s id="id1610775"> Queſte ſurono, che tolſero a' gran-<lb></lb> di il governo, e 'l tramutarono d'Ariſtocra-<lb></lb> tico in Popolare, e di Popolare lo riduſſero <lb></lb> a Principato: avvenga che la Repubblica ne' <lb></lb> primi tempi, ſolamente dagli Ottimati ſi go-<lb></lb> vernaſſe, indi dal Popolo, e poſcia per di-<lb></lb> vina diſpoſizione, e per comun benefizio, <lb></lb> da Principi ottimi, e clementiſſimi.</s><s id="id1610808"> Ora ſic-<lb></lb> come nel coraggio, e nel governo ſurono i <lb></lb> Fiorentini ſomigliantiſſimi a' Romani loro <lb></lb> Progenitori, così procurarono in ogni altra <lb></lb> coſa d'imitargli.</s><s id="id1610827"> Ebbero, come Roma, il Tea-<lb></lb> tro, il Campidoglio, il Foro, le Terme, gli <lb></lb> Aquidotti, ed il Tempio di Marte, de' qua-<lb></lb> li, fuorchè del Tempio, preſentemente ap-<lb></lb> pena il nome è rimaſo.</s><s id="id1610846"> Così ne' tempi mo-<lb></lb> derni edificarono nobiliſſime Chieſe, ſon-<lb></lb> tuoſi Palazzi, Giardini vaghiſsimi, che qua-<lb></lb> <arrow.to.target n="a14"></arrow.to.target> <pb pagenum="7"></pb> <emph type="italics">DI FIRENZE.</emph></s></p> <p id="id1610877" type="foot"><s id="id1610881"><foot.target id="a14"></foot.target>ſi diſſi,</s></p> <p id="id1610888" type="main"><s id="id1610892">ſi diſsi, gareggiano con quei di Roma.</s><s id="id1610895"> Co-<lb></lb> ſtumarono gl'iſteſsi Giuochi, e l'iſteſſe Fe-<lb></lb> ſte pubbliche, e riconobbero per Tutelare il <lb></lb> medeſimo Dio Marte.</s><s id="id1610910"> Coltivarono, come i <lb></lb> Romani, in ſommo grado l'armi, e le let-<lb></lb> tere.</s><s id="id1610920"> Nelle armi riuſcirono valoroſiſsimi Ca-<lb></lb> pitani, e Condottieri d'eſerciti di gran no-<lb></lb> me.</s><s id="id1610932"> Sono innumerabili quelli, che ne' tem-<lb></lb> pi antichi, e moderni ebber l'onore d'eſſer <lb></lb> creati Cavalieri da Sovrani Imperatori, e, <lb></lb> Monarchi, per ricompenſa del loro valore. </s><lb></lb> <s id="id1575042">Moltiſſimi quelli, che nelle regioni anche più <lb></lb> barbare, e più lontane, ſi renderono formi-<lb></lb> dabili, e nel medeſimotempo glorioſi.</s><s id="id1610961"> Ma che <lb></lb> diremo noi degli Uomini letterati?</s><s id="id1610970"> Dopo <lb></lb> l'invaſione de' Barbari nell'Italia, rimaſero <lb></lb> le Scienze, e l'Arti più nobili ſepolte in una <lb></lb> profonda ignoranza.</s><s id="id1610979"> Mercè però de' Fioren-<lb></lb> tini riſorſero a nuova vita, ripigliando il lor <lb></lb> primiero ſplendore.</s><s id="id1610990"> Quindi ſi vedde, quaſi <lb></lb> difsi, rinata la Poesìa, e l'Eloquenza Lati-<lb></lb> na, Greca, e Toſcana.</s><s id="id1611002"> Rifiorì la Filoſoſia, <lb></lb> di Platone, e con eſſa ogni altra Scienza più <lb></lb> riguardevole.</s><s id="id1611012"> Le Mattematiche ſormontaro-<lb></lb> no al ſommo grado, e l'Ius civile dall'in-<lb></lb> terpetrazione del noſtro Accurſio, incomin-<lb></lb> ciò grandemente a riſorgere.</s><s id="id1611029"> Così fecero la <lb></lb> Pittura, la Scultura, e l'Architettura; nel-<lb></lb> le quali tant'oltre s'avanzarono i Fiorenti-<lb></lb> ni, che a loro giuſtamente ſi dee la lode di <lb></lb> primi Maeſtri, e di reſtauratori di sì bell'Ar-<lb></lb> ti.</s><s id="id1611053"> Che ſe nell'Armi, e nelle Lettere gran-<lb></lb> demente fiorirono, quanto più ſi ſegnalaro-<lb></lb> no nella Pietà, e Religione!</s><s id="id1575178"> Sopra il nume-<lb></lb> ro di dugento ſon quei, che già Cittadini <lb></lb> di queſta Patria, ora del Cielo, col titolo <lb></lb> <arrow.to.target n="a15"></arrow.to.target> <pb pagenum="8"></pb> <emph type="italics">ORIGINE E PROGRESSI</emph></s></p> <p id="id1611092" type="foot"><s id="id1611096"><foot.target id="a15"></foot.target>A 4 di</s></p> <p id="id1611103" type="main"><s id="id1611107">di Beati, o di Santi s'adorano ſu gli Alta-<lb></lb> ri.</s><s id="id1611114"> I Luoghi poi di pietà, e divozione edi-<lb></lb> ſicati in Firenze, ſono ſenza numero.</s><s id="id1611122"> Più <lb></lb> di centocinquanta Chieſe ſi contano, trenta-<lb></lb> ſei delle quali ſon Parrocchie: ſeſsanta Mona-<lb></lb> ſterj di Monache tutti dentro della Città, ol-<lb></lb> tre quelli, che ſono fuor delle Porte: ventot-<lb></lb> to di Religioſi Clauſtrali; molti Conſervatorj <lb></lb> di Fanciulle povere, e d'Uomini mendican-<lb></lb> ti: ſei Spedali per gl'infermi: ſedici per li <lb></lb> Pellegrini: molti Oratorj: e ſopra cento <lb></lb> Confraternite di Secolari; altre delle quali <lb></lb> alla ſcarcerazione de' Prigioni; altre al ſov-<lb></lb> venimento de' Poveri vergognoſi; ed altre <lb></lb> all'eſercizio di altre opere di miſericordia <lb></lb> con gran fervore attendono.</s><s id="id1611179"> Finalmente per <lb></lb> render una Città in ogni parte compita, <lb></lb> hanno fatto a gara l'Arte, e la Natura. </s><lb></lb> <s id="id1575324">Quella con tanti abbellimenti eſteriori, di <lb></lb> ſtrade ſpazioſe, di ſontuoſi ediſizj, di tante <lb></lb> belle Pitture, e Statue, di cui è ripiena la <lb></lb> noſtra Città: Queſta coll'amenità del ſito, <lb></lb> ov'ell'è collocata, circondata da fertiliſſimi <lb></lb> Colli, irrigata dal Fiume Arno, in luogo <lb></lb> d'aria ſottile sì, ma ſalubre, e producitri-<lb></lb> ce di nobiliſſimi ingegni; onde non è ma-<lb></lb> raviglia s'ella meriti il giuſto encomio, che <lb></lb> le hanno dato gli Scrittori più nobili, <lb></lb> di bella, e di magnifica, di fiore <lb></lb> delle Città, e di maeſtra <lb></lb> dell'Arti.</s><s id="id1611241"> Ora <lb></lb> diaſi comincia-<lb></lb> mento alla </s></p> <arrow.to.target n="a16"></arrow.to.target> <p id="id1611263" type="foot"><s id="id1611267"><foot.target id="a16"></foot.target>PRI-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="9"></pb> <p id="id1611275" type="head"><s id="id1611279">PRIMA <lb></lb> GIORNATA.</s></p> <p id="id1611286" type="main"><s id="id1611290">IN Cui partendoſi il Foreſtiero <lb></lb> dall'Albergo, potrà (come più <lb></lb> comoda) viſitare l'inſigne Chie-<lb></lb> ſa Metropolitana, chiamata</s></p> <p id="id1611306" type="main"><s id="id1611310"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA DEL FIORE.</s><s id="id1611313"> Ed avvenga che <lb></lb> queſta gran Chieſa vinca di pregio tutte le <lb></lb> fabbriche della Città, fa di meſtiere oſserva-<lb></lb> re in eſſa diſtintamente tutto ciò, che la ren-<lb></lb> de ſopra d'ogni altra mirabile, e ſingolare. </s><lb></lb> <s id="id1575500">Primieramente s'eſtende la ſua lunghezza a <lb></lb> braccia dugentoſeſſanta; la larghezza delle <lb></lb> Tribune a centoſettantaſei; e quella delle <lb></lb> Navate a ſettantuna; l'altezza dal piano del-<lb></lb> la terra ſino alla ſommità della Croce, a braccia <lb></lb> dugentodue: poichè fino al piano della Lan-<lb></lb> terna, ell'è alta centocinquantaquattro brac-<lb></lb> cia; il Tempio della Lanterna trentaſei; la <lb></lb> Palla quattro, e otto braccia la Croce.</s><s id="id1611371"> Final-<lb></lb> mente tutto il giro di queſto grand'Edifizio <lb></lb> aſcende a braccia milledugentottanta.</s><s id="id1611382"> Per <lb></lb> di fuori è tutta incroſtata di marmi con bel-<lb></lb> l'ordine diviſati.</s><s id="id1611393"> La Facciata fu già in gran <lb></lb> parte incroſtata pure di marmi, e adorna di <lb></lb> belliſsime ſtatue, alcune delle quali dentro <lb></lb> in Chieſa furon di poi collocate: Vedeſi di <lb></lb> preſente tutta dipinta a freſco; ornamento <lb></lb> fatto l'Anno 1688. coll'occaſione delle Rea-<lb></lb> <arrow.to.target n="a17"></arrow.to.target> <pb pagenum="10"></pb> <arrow.to.target n="a22"></arrow.to.target> li Nozze del Sereniſsimo Gran Principe Fer-<lb></lb> dinando di Toſcana, di <expan abbr="gloriosa memoria">gl. mem.</expan> colla Sere-<lb></lb> niſsima Gran Principeſſa Violante Beatrice di <lb></lb> Baviera.</s><s id="id1611448"> Per ſette gran porte vi ſi ha l'in-<lb></lb> greſſo, tre delle quali nella facciata, e quat-<lb></lb> tro lateralmente, abbellite di vaghi lavori, <lb></lb> ed intagli, tra' quali è molto in pregio la, <lb></lb> Nunziata di Moſaico, di mano del Grillan-<lb></lb> dajo, ſopra la porta del fianco verſo la via, <lb></lb> de' Servi.</s><s id="id1611475"> Rilieva ſopra queſt'ediſizio la gran <lb></lb> Cupola di figura ottagona, la cui bellezza, <lb></lb> e grandezza, rende l'occhio di chi la mira <lb></lb> per lo ſtupore attonito: nè per quanto ſe ne <lb></lb> ſcriva, o ragioni, ſi giunge mai a lodarne, <lb></lb> una ſol parte.</s><s id="id1611498"> Queſta è la Cupola sì famoſa, <lb></lb> della quale il divin Michelagnolo ebbe a di-<lb></lb> re, poterſi appena imitare, non che ſupera-<lb></lb> re coll'arte.</s><s id="id1611514"> Finalmente l'Architettura di <lb></lb> tutto queſto compoſto è oltre modo maravi-<lb></lb> glioſa; imperciocchè in quell'età coſtuman-<lb></lb> doſi di fabbricare alla Gotica, fu al certo <lb></lb> mirabil coſa, che gl'ingegnoſi artefici tan-<lb></lb> to ſi diſcoſtaſſero da una maniera sì barba-<lb></lb> ra, ed all'ottima degli antichi Romani s'av-<lb></lb> vicinaſſero.</s><s id="id1611546"> Or queſto grand'ediſizio ebbe <lb></lb> cominciamento l'Anno 1294. o come altri <lb></lb> vogliono il ſuſſeguente, eſſendo prima in, <lb></lb> queſto luogo una piccola Chieſa molto di-<lb></lb> vota, eretta in onore di <expan abbr="Santa">S.</expan> Reparata, per ri-<lb></lb> cordanza dell'inſigne vittoria ottenutaſi nel <lb></lb> giorno a Lei dedicato, contra Radagafio Re <lb></lb> de' Goti.</s><s id="id1611577"> Il primo Architetto fu Maeſtro Ar-<lb></lb> nolfo di Cambio diſcepolo di Cimabue, ſot-<lb></lb> to la direzione del quale incominciataſi que-<lb></lb> fta fabbrica, in cento cinquantaquattr'anni, <lb></lb> fu da varj Architetti ſuoi ſucceſſori quaſi al-<lb></lb> <arrow.to.target n="a18"></arrow.to.target> <pb pagenum="11"></pb> <arrow.to.target n="a23"></arrow.to.target> l'ultima perfezione condotta.</s><s id="id1611615"> Ma la gran Cu-<lb></lb> pola fu parto dell'ingegno maraviglioſo di <lb></lb> Filippo di Ser Brunelleſco Architetto, che <lb></lb> ne' ſuoi tempi non ebbe uguale.</s><s id="id1611630"> Ammirata <lb></lb> l'eſterior bellezza entreremo in Chieſa, il <lb></lb> pavimento della quale è tutto di marmi di <lb></lb> varj colori diviſati con mirabil diſegno.</s><s id="id1611646"> Qui-<lb></lb> vi prima d'ogn'altra coſa, potrà l'erudito <lb></lb> Foreſtiero, volger l'occhio alle varie inſcri-<lb></lb> zioni, e memorie, che vi ſi ritrovano.</s><s id="id1611661"> A <lb></lb> man deſtra evvi il ritratto del menzionato <lb></lb> Brunelleſco ſcolpito in marmo; a cui ſegue <lb></lb> il ritratto di Giotto reſtauratore della Pittu-<lb></lb> ra con Epitaffio, il primo di Carlo Aretino, <lb></lb> il ſecondo d'Agnolo Poliziano.</s><s id="id1611685"> Succedono <lb></lb> altre memorie d'Uomini illuſtri, come di <lb></lb> Piero Farneſe Capitano de' Fiorentini, di Fra <lb></lb> Luigi Marſili eminente Teologo, del Cardi-<lb></lb> nal Pietro Corſini, e dopo queſto l'eſſigie, <lb></lb> ſcolpita in marmo del gran Marſilio Ficino, <lb></lb> rinnovatore della filoſofia di Platone.</s><s id="id1611713"> Così <lb></lb> a mano ſiniſtra ſono dipinte due figure, rap-<lb></lb> preſentanti Niccolò da Tolentino, e Giovan-<lb></lb> ni Acuto; e dirimpetto al Farneſe è ſituato <lb></lb> il Depoſito di <expan abbr="Don">D.</expan> Pietro di Toledo V. Re di <lb></lb> Napoli.</s><s id="id1611736"> E' queſta Chieſa diviſa in tre nava-<lb></lb> te, alle quali corriſpondono tre Tribune di <lb></lb> forma ottagona, e in ciaſcuna di effe ſono <lb></lb> cinque Cappelle.</s><s id="id1611752"> In quelle della Tribuna, <lb></lb> maggiore, ſervono per Tavole degli Altari <lb></lb> quattro grandi Statue di marmo, rappreſen-<lb></lb> tanti gli Evangeliſti, di mano di Donatello. <lb></lb> s'inalza ſopra le dette Tribune la gran Cu-<lb></lb> pola, per di dentro tutta dipinta con mara-<lb></lb> viglioſa invenzione, da Federigo Zuccheri. <lb></lb> e da Giorgio Vaſari.</s><s id="id1611783"> Corriſponde per di ſot-<lb></lb> <arrow.to.target n="a19"></arrow.to.target> <pb pagenum="12"></pb> <arrow.to.target n="a24"></arrow.to.target> to il Coro della medeſima forma d'ordine <lb></lb> Ionico, e di marmi di vari colori.</s><s id="id1611809"> Reſta, <lb></lb> queſto coronato da un belliſſimo fregio, ſo-<lb></lb> ſtenuto da più colonne, l'imbaſamento del-<lb></lb> le quali è arricchito di baſſi rilievi di ma-<lb></lb> no d'eccellenti Maeſtri, e ſpecialmente di <lb></lb> Giovanni dell'Opera.</s><s id="id1611832"> In teſta del medeſimo <lb></lb> Coro ſi vede un Criſto Crociſiſſo, di mano <lb></lb> di Benedetto da Maiano, Scultore antico, <lb></lb> e valente.</s><s id="id1611846"> Poſano ſopra l'Altare tre grandi <lb></lb> Statue di marmo, maggiori del naturale, <lb></lb> ſcolpite da Baccio Bandinelli, rappreſentan-<lb></lb> ti Iddio Padre in atto di ſedere, ed a' ſuoi <lb></lb> piedi un Criſto morto, ſoſtenuto da un An-<lb></lb> giolo: ed altresì del medeſimo Baccio, ſo-<lb></lb> no l'Adamo, ed Eva col Serpente dietro al-<lb></lb> l'Altare, figure invero belliſſime, condot-<lb></lb> te con maggior perfezione delle prime.</s><s id="id1611883"> Ne' <lb></lb> Pilaſtri delle Tribune, come ancora nelle, <lb></lb> mura delle navate, ſi vedono alcune nic-<lb></lb> chie, o tabernacoli di marmo miſto, entro <lb></lb> de' quali ſono gli Apoſtoli, ſcolpiti in mar-<lb></lb> mo da Maeſtri eccellentiſſimi.</s><s id="id1611907"> Ha queſta, <lb></lb> Baſilica due organi, che ſono di rariſsima <lb></lb> perfezione, come altre coſe degne di ſtima, <lb></lb> le quali potrà il Foreſtiero da ſe medeſimo <lb></lb> oſſervare, che per brevità ſi tralaſciano.</s><s id="id1611927"> Una <lb></lb> ſola coſa parmi neceſſario avvertire, ed è, <lb></lb> che ſe per ſorte quivi non ſi vedranno in, <lb></lb> gran copia gli abbellimenti eſteriori, che <lb></lb> a' noſtri tempi ſi coſtumano, ſi ſcorgerà non-<lb></lb> dimeno un bel compoſto, a cui tutte le par-<lb></lb> ti nobilmente corriſpondono, ed una maeſto-<lb></lb> ſa bellezza, che ſenz'altro ornamento, l'oc-<lb></lb> chio ſommamente diletta.</s><s id="id1611964"> Oltre però il ma-<lb></lb> teriale, degna ſi è queſta Chieſa di ſomma <lb></lb> <arrow.to.target n="a20"></arrow.to.target> <pb pagenum="13"></pb> <arrow.to.target n="a25"></arrow.to.target> venerazione, per l'inſigni Reliquie di tanti <lb></lb> Santi, che vi ſi adorano.</s><s id="id1611994"> Sono tra queſte le più <lb></lb> coſpicue, una parte della Croce, un Chio-<lb></lb> do, e una Spina della Corona di Noſtro Si-<lb></lb> gnore, ripoſte in Reliquiarj di pregio ineſti-<lb></lb> mabile.</s><s id="id1612013"> Evvi il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi Veſco-<lb></lb> vo Fiorentino, e di molti altri ſuoi Succeſ-<lb></lb> ſori, e Diſcepoli; di <expan abbr="San">S.</expan> Podio, di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano <lb></lb> Nono Ponteſice, e de' Santi Martiri Abdon, <lb></lb> e Senen.</s><s id="id1612033"> Evvi in oltre un Pollice di San, <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta, con alquante ſue Ceneri, una <lb></lb> parte di Braccio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Apoſtolo, ed <lb></lb> altre ancora ſenza numero, deſcritte già dal-<lb></lb> l'Arcidiacono Minerbetti.</s><s id="id1612053"> Ma non minor ve-<lb></lb> nerazione le rende il Divin culto, che da, <lb></lb> tanti ſacri Miniſtri religioſamente s'oſſerva. </s><lb></lb> <s id="id1576339">Quarantaquattro Canonici, e fra queſti cin-<lb></lb> que dignità; ſeſſanta,e più Cappellani,e cento- <lb></lb> ſeſſanta Cherici celebran quivi continuamen-<lb></lb> te gli Ufizj Divini, con tal decoro e ſplendo-<lb></lb> re, che quello d'ogni altra Cattedrale d'Italia <lb></lb> non ſolo agguaglia, ma ſupera di gran lun-<lb></lb> ga.</s><s id="id1612091"> Oltre di ciò, queſta Chieſa s'è renduta <lb></lb> celebre, per molti, e ſingolari avvenimenti <lb></lb> quivi accaduti ne' ſecoli trapaſſati.</s><s id="id1612104"> Fra que-<lb></lb> ſti parmi notabile, che quivi un Federigo <lb></lb> Terzo Imperatore, inſieme col Re d'Unghe-<lb></lb> ria, e il Duca d'Auſtria, creaſſe più Cava-<lb></lb> lieri a Spron d'oro, e molti di queſta Pa-<lb></lb> tria: Che Carlo Ottavo vi ſtabiliſſe concor-<lb></lb> dia co' Fiorentini: Che due Sommi Ponteſi-<lb></lb> ci Martino V. ed Eugenio IIII. ſolennemente <lb></lb> vi celebraſſero: Che Pio II, e Leon X. v'aſ-<lb></lb> ſiſteſſero più volte alle Sacre funzioni: Ma <lb></lb> più d'ogn'altro, che quivi ſi celebraſſe l'an-<lb></lb> no 1440. il Concilio Fiorentino, famoſo per <lb></lb> <arrow.to.target n="a21"></arrow.to.target> <pb pagenum="14"></pb> <arrow.to.target n="a26"></arrow.to.target> l'intervento del mentovato Eugenio IIII. del-<lb></lb> l'Imperator Paleologo, del Patriarca di Co-<lb></lb> ſtantinopoli, e di tanti Primati della Grecia; <lb></lb> ma più famoſo, per l'unione ſtabilitavi del-<lb></lb> la Chieſa Greca, e Latina, come dall'Infcri-<lb></lb> zione in marmo preſſo alla Sagreſtia ſi può <lb></lb> vedere.</s><s id="id1612197"> Per queſte, ed altre cagioni, non è <lb></lb> maraviglia, ſe queſta Chieſa gode inſigni <lb></lb> prerogative, tra le quali è molto ſingolare, <lb></lb> che tanti Cherici, dopo il ſervizio preſtato <lb></lb> alla medeſima, vengano promoſſi al Sacer-<lb></lb> dozio, benchè non ſiano provveduti d'alcun <lb></lb> Benefizio, o d'altra rendita Eccleſiaſtica,.</s><s id="id1612108"> Uſcendo di Chieſa trovaſi appreſſo il</s></p> <p id="id1612233" type="foot"><s id="id1612236"><foot.target id="a17"></foot.target>A 5 li</s></p> <p id="id1612244" type="foot"><s id="id1612248"><foot.target id="a18"></foot.target>l'ul-</s></p> <p id="id1612255" type="foot"><s id="id1612259"><foot.target id="a19"></foot.target>A 6 to</s></p> <p id="id1612266" type="foot"><s id="id1612270"><foot.target id="a20"></foot.target>vene-</s></p> <p id="id1612277" type="foot"><s id="id1612281"><foot.target id="a21"></foot.target>l'in-</s></p> <p id="id1612288" type="margin"><s id="id1612292"><margin.target id="a22"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1612303" type="margin"><s id="id1612307"><margin.target id="a23"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1612318" type="margin"><s id="id1612321"><margin.target id="a24"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1612332" type="margin"><s id="id1612336"><margin.target id="a25"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1612347" type="margin"><s id="id1612351"><margin.target id="a26"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1612362" type="main"><s id="id1612366">CAMPANILE, la cui circonferenza è cen-<lb></lb> to braccia, e l'altezza centoquarantaquattro.</s><lb></lb> <s id="id1612370">E' in iſola da ogni parte fino da' fondamen-<lb></lb> ti, ed è incroſtato tutto di marmi di diver-<lb></lb> ſi colori, con bel diſegno diſtinti.</s><s id="id1612386"> In quattro <lb></lb> nicchie da ogni lato poſano quattro ſtatue, <lb></lb> delle quali, quelle che riguardano la piazza, <lb></lb> e l'altre due ſopra la porta ſono di mano <lb></lb> di Donatello.</s><s id="id1612404"> Fu condotta queſta gran Tor-<lb></lb> re col diſegno di Giotto, ed è sì vaga, e sì <lb></lb> mirabile la ſua ſtruttura, che certamente nel <lb></lb> mondo non ſi trova l'eguale.</s><s id="id1612420"> Dirimpetto al-<lb></lb> la Chieſa del Duomo, è la Chieſa di</s></p> <p id="id1612429" type="main"><s id="id1612433"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIOVANNI.</s><s id="id1612435"> Unica reliquia dell'anti-<lb></lb> chità di Firenze, avvenga che di quei molti <lb></lb> ediſizj, che a ſomiglianza di Roma ſurono <lb></lb> fabbricati, niun altro fuori di queſto ſiaſi <lb></lb> conſervato.</s><s id="id1612455"> La Gentilità lo dedicò a Marte; <lb></lb> ma levata l'Idolatria, e ricevuta la Santa Fe-<lb></lb> de, fu com'altri hanno creduto, prima al <lb></lb> <arrow.to.target n="a27"></arrow.to.target> <pb pagenum="15"></pb> <arrow.to.target n="a29"></arrow.to.target> Salvadore, indi a <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta Protettore <lb></lb> della Città conſagrato.</s><s id="id1612488"> E' queſto Tempio di <lb></lb> figura ottagona, da ogni parte iſolato, e per <lb></lb> di fuori incroſtato di varj marmi.</s><s id="id1612500"> Per tre, <lb></lb> porte vi ſi ha l'ingreſſo, l'impoſte delle qua-<lb></lb> li tutte di bronzo, ſono di sì maraviglioſa <lb></lb> bellezza, e con tal maeſtria lavorate, che, <lb></lb> Michelagnolo Buonarruoti ſoleva dire, che ſa-<lb></lb> rebbero ſtate bene alle Porte del Paradiſo.</s><lb></lb> <s id="id1612520">Quella, che riguarda la Chieſa del Duomo, <lb></lb> e altresì quella dirimpetto all'Opera, ſono <lb></lb> ambedue condotte da Lorenzo Ghiberti, ma <lb></lb> la terza più antica fu fatta da Andrea Piſano.</s><lb></lb> <s id="id1612550">Sono effigiate in eſſe alcune Storie del Te-<lb></lb> ſtamento vecchio, e nuovo, di baſſo rilievo, <lb></lb> fatte con tal'eccellenza, che reſta l'occhio <lb></lb> attonito per lo ſtupore.</s><s id="id1612558"> Sopra la porta prin-<lb></lb> cipale vi ſono tre Statue di marmo, che rap-<lb></lb> preſentano il Batteſimo di Criſto, incomin-<lb></lb> ciate dal Sanſovino, e perfezionate da Vin-<lb></lb> cenzio Danti, di cui ſono l'altre tre Statue <lb></lb> di bronzo, rappreſentanti la Decollazione di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> ſopra la Porta, che è dirimpetto al Bi-<lb></lb> gallo.</s><s id="id1612590"> Ma ſopra la Porta verſo l'Opera ſono <lb></lb> maravigliofe le tre figure di bronzo, che rap-<lb></lb> preſentano <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batifta, che diſputa con <lb></lb> un Fariſeo, e un Dottore della Legge antica, <lb></lb> e ſono di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Franceſco Ruſtici.</s><lb></lb> <s id="id1612598">Poſſono ancora notarſi le due Colonne di Por-<lb></lb> fido, poſte avanti la porta principale, dona-<lb></lb> te già da' Piſani alla Città di Firenze.</s><s id="id1612625"> Entran-<lb></lb> do in Chieſa ſi vedono ſedici groſſe Colonne <lb></lb> di granito Orientale, con Capitelli, e pila-<lb></lb> ſtri, ſopra de' quali ricorre un terrazzino, <lb></lb> che circonda quaſi tutta la Chieſa.</s><s id="id1612645"> La volta <lb></lb> poi è tutta fatta a Moſaico, per opera d'An-<lb></lb> <arrow.to.target n="a28"></arrow.to.target> <pb pagenum="16"></pb> <arrow.to.target n="a30"></arrow.to.target> drea Tafi, Diſcepolo di Cimabue, antichiſſi-<lb></lb> mo Pittore, e per quello riguarda l'età, de-<lb></lb> gno di ſtima.</s><s id="id1612679"> Vi è in oggi, oltre varj or-<lb></lb> namenti, un Battiſtero molto vago, e di bel-<lb></lb> liſſimi marmi adorno, nella nicchia del qua-<lb></lb> le vi è un <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta di marmo fatto da <lb></lb> Giuſeppe Piamontini valente Scultore.</s><s id="id1612700"> Di-<lb></lb> rimpetto al detto Battiſtero, vi è il Sepolcro <lb></lb> ornato di varie Statue di Baldaſſarri Coſſa, <lb></lb> già Papa ſotto nome di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Vigeſimoſecon-<lb></lb> do, o come altri vogliono Vigeſimoterzo, <lb></lb> morto l'anno 1419. dopo eſſere ſtato depo-<lb></lb> ſto dal Pontificato nel Concilio di Coſtanza. </s><lb></lb> <s id="id1612730">l'intaglio di queſto Sepolcro è opera di Do-<lb></lb> natello celebre Scultore de' ſuoi tempi, il <lb></lb> quale per tal lavoro n'ebbe mille fiorini. </s><lb></lb> <s id="id1612740">Finalmente in queſto Tempio ſono molte Re-<lb></lb> liquie inſigni, e ſpecialmente il dito indice <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta, che ſi tiene in ſomma, <lb></lb> venerazione, come altresì molte ſuppellettili <lb></lb> ſacre, e argenti d'ineſtimabil valore.</s><s id="id1612762"> Uſcen-<lb></lb> do di Chieſa per la Porta dall'Opera, ſi tro-<lb></lb> va una Colonna, poco diſtante, eretta in, <lb></lb> quel luogo l'anno di noſtra ſalute 408. per <lb></lb> ricordanza di quell'inſigne miracolo, che <lb></lb> operò <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi Veſcovo Fiorentino, allora <lb></lb> quando trasferendoſi alla Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Salva-<lb></lb> dore il ſuo Corpo dall'inſigne Collegiata di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, nel toccar quivi la Bara un ol-<lb></lb> mo ſecco, incontanente divenne freſco, e, <lb></lb> verdeggiante.</s><s id="id1612807"> Camminandoſi per via de' Mar-<lb></lb> telli, trovaſi la Chieſa de' Geſuiti, volgar-<lb></lb> mente chiamata</s></p> <p id="id1612819" type="foot"><s id="id1612823"><foot.target id="a27"></foot.target>Sal-</s></p> <p id="id1612830" type="foot"><s id="id1612834"><foot.target id="a28"></foot.target>drea</s></p> <p id="id1612841" type="margin"><s id="id1612845"><margin.target id="a29"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1612856" type="margin"><s id="id1612860"><margin.target id="a30"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1612871" type="main"><s id="id1612875"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIOVANNINO.</s><s id="id1612877"> E' dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> <lb></lb> Evangeliſta.</s><s id="id1612884"> Era queſta Chieſa aſſai piccola, <lb></lb> <arrow.to.target n="a31"></arrow.to.target> <pb pagenum="17"></pb> <arrow.to.target n="a32"></arrow.to.target> prima che fuſſe conceduta a' detti Padri, ma <lb></lb> intorno all'anno 1580. coll'opera,e col di-<lb></lb> ſegno di Bartolommeo Ammannati, celebre <lb></lb> Scultore, e Architetto Fiorentino, fu oltre <lb></lb> modo accreſciuta, e adorna.</s><s id="id1612922"> Imperciocchè <lb></lb> quell'Arteſice molto pio, e religloſo, a niu-<lb></lb> na ſpeſa, e fatica perdonò, perchè in breviſ-<lb></lb> ſimo tempo queſt'opera fuſſe condotta al ſuo <lb></lb> fine.</s><s id="id1612941"> Ammirano gl'intendenti l'eſquiſitezza <lb></lb> dell'Architettura, ed il bell'ordine di tutte <lb></lb> le parti di queſto ſacro ediſizio.</s><s id="id1612952"> Ha la fac-<lb></lb> ciata aſſai vaga, tutta di pietre ſerene, e den-<lb></lb> tro vi ſono nelle Cappelle varj ornamenti di <lb></lb> ſtucchi, con belle Tavole; in una delle quali <lb></lb> di mano d'Aleſſandro Allori detto il Bronzino, <lb></lb> è dipinta la Cananea.</s><s id="id1612976"> Vicino a queſta Chieſa, <lb></lb> ed al principio di via Larga è il famoſo</s></p> <p id="id1612985" type="foot"><s id="id1612989"><foot.target id="a31"></foot.target>prima</s></p> <p id="id1612996" type="margin"><s id="id1613000"><margin.target id="a32"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1613011" type="main"><s id="id1613015">PALAZZO DE' MEDICI, oggi del Mar-<lb></lb> cheſe Riccardi, fatto già fabbricare da Coſi-<lb></lb> mo il Vecchio, Padre della Patria, col diſe-<lb></lb> gno di Michelozzo.</s><s id="id1613031"> Non può ſpiegarſi a ba-<lb></lb> ſtanza quanto ſia bello, e magnifico, ne può <lb></lb> comprenderlo facilmente chi non lo mira. </s><lb></lb> <s id="id1577609">Vedonſi le due facciate tutte di pietre forti <lb></lb> in tre ordini diviſate.</s><s id="id1613050"> Dal piano della terra <lb></lb> ſino alle prime fineſtre l'ordine è ruſtico, o <lb></lb> Toſcano, con bozze aſſai rilevate.</s><s id="id1613062"> Sopra di <lb></lb> queſto ſegue il Dorico, a cui ſuccede il Co-<lb></lb> rintio: ma in fronte di sì nobile ediſizio, ve-<lb></lb> deſi un cornicione d'incredibil vaghezza, <lb></lb> che da per tutto lo circonda.</s><s id="id1613080"> Non meno va-<lb></lb> ghe ſon le fineſtre da baſſo, gli ornamenti <lb></lb> delle quali, come altresì il cornicione, ſi cre-<lb></lb> dono fatti col diſegno del Buonarruoti.</s><s id="id1613096"> En-<lb></lb> trando per la porta principale trovaſi la pri-<lb></lb> <arrow.to.target n="a33"></arrow.to.target> <pb pagenum="18"></pb> <arrow.to.target n="a34"></arrow.to.target> ma loggia, nel fregio della quale ſono alcu-<lb></lb> ni tondi, entrovi figure di marmo di mano <lb></lb> di Donatello, e le muraglie tutte adornate <lb></lb> in queſt'Anno d'Inſcrizioni, e di Buſti anti-<lb></lb> chi a foggia di Muſeo.</s><s id="id1613137"> A man deſtra vi è <lb></lb> una ſcala fabbricata con magnificenza per cer-<lb></lb> to reale, col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta Fog-<lb></lb> gini, Scultore, e Architetto Fiorentino. </s><lb></lb> <s id="id1577740">E' pure a man ſiniſtra una ſcala belliſſima, <lb></lb> fatta a chiocciola, che dal terreno conduce <lb></lb> fino alla ſommità del Palazzo.</s><s id="id1613164"> Penetrando <lb></lb> poi nelle ſtanze, quanti ornamenti di pregio <lb></lb> vi s'ammirerà! Quante prezioſe ſupellettili <lb></lb> degne di qualſivoglia gran Regia!</s><s id="id1577769"> Vedraſſi <lb></lb> la belliſſima Gallerìa dipinta da Luca Gior-<lb></lb> dano Napoletano celebre Pittore de' noſtri <lb></lb> tempi: allato alla quale una copioſa, e ſcel-<lb></lb> ta Librerìa.</s><s id="id1613196"> Si mirerà in oltre i nuovi accre-<lb></lb> ſcimenti di ſtalle, e d'altre comodità; e fi-<lb></lb> nalmente ſi vedrà creſciuta doppiamente la <lb></lb> principal facciata verſo via Larga, coll'iſteſ-<lb></lb> s'ordine, e Architettura dell'antica.</s><s id="id1613216"> E' famo-<lb></lb> ſo queſto Palazzo, non ſolo per la ſua bellez-<lb></lb> za, ma eziandìo per eſſere ſtato in ogni tem-<lb></lb> po ricetto di grandiſſimi Perſonaggi, eſſen-<lb></lb> doviſi trattenuti Sommi Ponteſici, Imperato-<lb></lb> ri, e Rè, oltre un novero grande di Princi-<lb></lb> pi (di che ſi legge la memoria in un Cartel-<lb></lb> lo di marmo nel primo Cortile, fatta dal-<lb></lb> l'Abate Anton Maria Salvini) e per molti av-<lb></lb> venimenti accadutivi, deſcritti largamente, <lb></lb> dal Giovio, e da varj Scrittori de' tempi an-<lb></lb> dati.</s><s id="id1613265"> Dirimpetto a queſto, ſi vede il</s></p> <p id="id1613270" type="foot"><s id="id1613274"><foot.target id="a33"></foot.target>ma</s></p> <p id="id1613281" type="margin"><s id="id1613285"><margin.target id="a34"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1613296" type="main"><s id="id1613300">PALAZZO fatto nuovamente fabbricare <lb></lb> dal Cardinale Bandino Panciatichi col diſe-<lb></lb> <arrow.to.target n="a35"></arrow.to.target> <pb pagenum="19"></pb> <arrow.to.target n="a36"></arrow.to.target> gno del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Carlo Fontana, e la facciata del-<lb></lb> la Caſa del Marcheſe Pier Noferi Capponi a <lb></lb> quello contigua, ſommamente lodata dagli <lb></lb> Intendenti dell'Architettura, che vien credu-<lb></lb> ta opera di Bernardo Buontalenti.</s><s id="id1613344"> Proſe-<lb></lb> guendo il viaggio per via Larga, bella, e ſpa-<lb></lb> zioſa contrada, ed in cui ſon molti altri Palaz-<lb></lb> zi, ſi giunge finalmente alla Piazza, e Chieſa di</s></p> <p id="id1613362" type="foot"><s id="id1613365"><foot.target id="a35"></foot.target>gno</s></p> <p id="id1613372" type="margin"><s id="id1613376"><margin.target id="a36"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1613387" type="main"><s id="id1613391"><expan abbr="SAN">S.</expan> MARCO.</s><s id="id1613394"> Fu già queſta de' Monaci <lb></lb> Salveſtrini, e dipoi, per autorevole inter-<lb></lb> poſizione di Coſimo Padre della Patria, con-<lb></lb> ceduta a' Padri Domenicani dell'Oſſervanza, <lb></lb> intorno all'anno 1436. dal qual tempo fino <lb></lb> al dì d'oggi è creſciuta ſempre di pregio, <lb></lb> e di bellezza.</s><s id="id1613421"> Tra gli ornamenti più ſingo-<lb></lb> lari, s'ammirano le belle Tavole, tutte di <lb></lb> mano d'eccellenti Maeſtri.</s><s id="id1613432"> Nella prima al-<lb></lb> l'entrare a man deſtra, vi è una divota Ma-<lb></lb> donna di Piero Cavallini Romano, che per <lb></lb> venerazione ſta coperta.</s><s id="id1613446"> La ſeconda, dov'è <lb></lb> dipinto <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo d'Aquino, è di Santi <lb></lb> di Tito.</s><s id="id1613457"> La terza è del celebre Fra Bartolom-<lb></lb> meo della Porta.</s><s id="id1613464"> Nella quarta ſi vede una. <lb></lb> Madonna lavorata a Moſaico.</s><s id="id1613471"> E finalmente <lb></lb> la quinta, dov'è <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, è di mano di <lb></lb> Matteo Roſſelli.</s><s id="id1613481"> Parimente a man ſiniſtra, la <lb></lb> prima è del Paggi Lombardo: la ſeconda del <lb></lb> Paſſignano, e la quarta del Cigoli: dopo la <lb></lb> quale ſegue la belliſſima Cappella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> tonino Arciveſcovo di Firenze, fatta fabbri-<lb></lb> care con ſomma magnificenza da Averardo, <lb></lb> e Antonio Salviati, ricchiſſimi Gentiluomini <lb></lb> di queſta Città.</s><s id="id1613514"> Ella è tutta di marmi nobil-<lb></lb> mente lavorati col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Bologna. </s><lb></lb> <s id="id1578206">Tre belle Tavole di Pittori eccellenti, ne ador-<lb></lb> <arrow.to.target n="a37"></arrow.to.target> <pb pagenum="20"></pb> <arrow.to.target n="a39"></arrow.to.target> nano vagamente le tre facciate, in ciaſchedu-<lb></lb> na delle quali ſi mirano due belliſſime Statue <lb></lb> di marmo, che in tutto aſcendono al nume-<lb></lb> ro di ſei, di mano del Francavilla diſcepolo <lb></lb> del mentovato <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Bologna, ed altrettanti <lb></lb> baſſi rilievi di bronzo, di mano di Fra Do-<lb></lb> menico Portigiani, fatti ſul diſegno del Mae-<lb></lb> ſtro, da cui fu fatta la figura di bronzo, ſot-<lb></lb> to l'Altare, che rappreſenta il Santo giacen <lb></lb> te ſopra dell'Urna, nella quale ſta ripoſto il <lb></lb> Corpo.</s><s id="id1613586"> Finalmente corona queſta Cappella <lb></lb> una Cupoletta tutta adorna di ſtucchi, e di <lb></lb> vaghe pitture di mano del famoſo Bronzino. </s><lb></lb> <s id="id1578292">Allato a queſta v'è la Cappella de' Serragli, <lb></lb> ancor eſsa riguardevole, non meno per la. <lb></lb> ſtruttura di finiſſimi marmi, de' quali fino al <lb></lb> pavimento è ricoperta, quanto per varj or-<lb></lb> namenti di Statue, e di Pitture, che nobil-<lb></lb> mente l'adornano.</s><s id="id1613623"> Segue di poi la Tribuna, <lb></lb> dov'è poſto l'Altar maggiore nuovamente <lb></lb> reſtaurata, e adorna d'una Cupola dipinta <lb></lb> da Aleſsandro Gherardini.</s><s id="id1613638"> Ma tralaſciando <lb></lb> tanti ornamenti, che l'abbelliſcono, è degno <lb></lb> di memoria, che quì ſia ſepolto il Conte, <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Pico della Mirandola, che fu chiamato <lb></lb> la Fenice degl'ingegni, ed Agnolo Poliziano <lb></lb> nomo letteratiſſimo, e ſingolare.</s><s id="id1613660"> Non meno <lb></lb> però della Chieſa, è riguardevole il Conven-<lb></lb> to, fatto fabbricare da Coſimo, e da Loren-<lb></lb> zo de' Medici, col diſegno di Michelozzo. </s><lb></lb> <s id="id1578385">Nel primo Chioſtro ſono le lunette tutte di-<lb></lb> pinte da eccellenti Maeſtri, e ſpecialmente <lb></lb> da Bernardino Poccetti, dal Roſſelli, e dal <lb></lb> Boſchi.</s><s id="id1613692"> Bella, e copioſa Librerìa vi ſi conſer-<lb></lb> va, ove, fra gli altri, ſono di pregio moltiſ-<lb></lb> ſimi manoſcritti, alcuni de' quàli è fama, che <lb></lb> <arrow.to.target n="a38"></arrow.to.target> <pb pagenum="21"></pb> <arrow.to.target n="a40"></arrow.to.target> ſuffero già di Niccolò Niccoli, quegli, da cui <lb></lb> le Lettere Greche riconoſcono il loro riſor-<lb></lb> gimento.</s><s id="id1613731"> Fu queſto Convento ſempre tenu-<lb></lb> to in grande ſtima, non ſolo per l'offervan-<lb></lb> za regolare reſtauratavi da Fra Girolamo Sa-<lb></lb> vonarola, ma eziandìo per avervi dimorato <lb></lb> moltiſſimi Religioſi di ſanta vita, in conver-<lb></lb> ſazione de' quali ſoleva Coſimo Padre della <lb></lb> Patria ſpeſſe volte trattenerſi, vedendoviſi <lb></lb> ancora le ſtanze, ove abitava.</s><s id="id1613765"> Dirimpetto a <lb></lb> queſta Chieſa per la porta laterale è il Pa-<lb></lb> lazzo altrimenti chiamato il</s></p> <p id="id1613776" type="foot"><s id="id1613780"><foot.target id="a37"></foot.target>nano</s></p> <p id="id1613788" type="foot"><s id="id1613791"><foot.target id="a38"></foot.target>ſuffe-</s></p> <p id="id1613799" type="margin"><s id="id1613802"><margin.target id="a39"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1613813" type="margin"><s id="id1613817"><margin.target id="a40"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1613828" type="main"><s id="id1613832">CASINO da <expan abbr="San">S.</expan> Marco, fatto fabbricare, <lb></lb> dal Gran Duca Franceſco intorno all'anno <lb></lb> 1570. col diſegno del Buontalenti.</s><s id="id1613843"> Ammira-<lb></lb> no i Profeſſorì la nobile Architettura di que-<lb></lb> ſto edifizio, diviſato in tre ordini d'appar-<lb></lb> tamenti aſſai comodi.</s><s id="id1613859"> E' ſervito ne' tempi <lb></lb> andati per abitazione de' Principi del ſan-<lb></lb> gue, eſſendo provveduto di tutti quegli or-<lb></lb> namenti, e di tutte le comodità, che a tali <lb></lb> Perſonaggi ſi convengono.</s><s id="id1613879"> Accanto a que-<lb></lb> ſto Caſino è degna di eſſer veduta la</s></p> <p id="id1613887" type="main"><s id="id1613891">COMPAGNIA DI <expan abbr="SAN">S.</expan> <expan abbr="GIOVANNI">Gio:</expan> BATISTA det-<lb></lb> ta dello Scalzo, per le molte eccellenti Pit-<lb></lb> ture a freſco d'Andrea del Sarto, che ne, <lb></lb> adornano il Cortile.</s><s id="id1613906"> Dall'altra parte della <lb></lb> Chieſa ſono contigue le</s></p> <p id="id1613914" type="main"><s id="id1613918">STALLE de'Cavalli di maneggio di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> <lb></lb> che in gran numero, ed in un luogo aſſai co-<lb></lb> modo vi ſi mantengono.</s><s id="id1613929"> In queſto luogo an-<lb></lb> cora, s'apprende dalla Nobiltà Fiorentina, <lb></lb> ſotto la direzione d'un Cavallerizzo ſpeſato <lb></lb> <arrow.to.target n="a41"></arrow.to.target> <pb pagenum="22"></pb> <arrow.to.target n="a42"></arrow.to.target> da <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> l'Arte di cavalcare, e di correr <lb></lb> la lancia.</s><s id="id1613962"> A queſto eſſetto fu dal <expan abbr="SereniſSimo">SereniſS.</expan> <lb></lb> Gran Principe Ferdinando di <expan abbr="gloriosa memoria">glor. mem.</expan> fat-<lb></lb> to reſtaurare, ed accreſcere un bel loggia-<lb></lb> to, perchè nel tempo del crudo inverno, o <lb></lb> di pioggia, ſi poſſa tuttavia continuare un. <lb></lb> eſercizio sì nobile.</s><s id="id1613987"> Contiguo a queſte Stalle è il</s></p> <p id="id1613992" type="foot"><s id="id1613995"><foot.target id="a41"></foot.target>da</s></p> <p id="id1614002" type="margin"><s id="id1614006"><margin.target id="a42"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1614017" type="main"><s id="id1614021">GIARDINO de' Semplici, che dal <expan abbr="Gran">G.</expan> Du-<lb></lb> ca Coſimo Primo con regia ſpeſa fu fabbrica-<lb></lb> to.</s><s id="id1614032"> Belliſſimo è queſto Giardino in tutte le <lb></lb> ſue parti, e non minore è la bellezza di eſſo, <lb></lb> per le piante delle più rare, e ſingolari, che <lb></lb> nel mondo ſi trovano: avvenga che quel ma-<lb></lb> gnanimo Principe, acciocchè in Firenze non <lb></lb> mancaſſe a' Profeſſori di Medicina la cogni-<lb></lb> zione dell'erbe, e piante medicinali, da. <lb></lb> ogni parte più remota le ſe venire, e quivi <lb></lb> con ſomma diligenza conſervare.</s><s id="id1614069"> l'anno <lb></lb> 1718. fu trasferita in queſto Giardino, per be-<lb></lb> nigno reſcritto di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> l'Accademia di Bo-<lb></lb> tanica nuovamente inſtituita.</s><s id="id1614085"> Ma ritornan-<lb></lb> do alla Piazza di <expan abbr="San">S.</expan> Marco ſulla cantonata. <lb></lb> della via, che conduce alla Nunziata, è il</s></p> <p id="id1614097" type="main"><s id="id1614101">SERRAGLIO de' Lioni, dove da molto <lb></lb> tempo in quà ſi ſon ſempre cuſtodite, e man-<lb></lb> tenute molte Fiere indomite d'ogni ſorta, <lb></lb> come Orſi, Tigri, Pantere, Tori ſalvatici, ed <lb></lb> altri ſimili; i quali dipoi s'eſercitano nelle <lb></lb> Cacce, che dentro un ampio cortile, alla. <lb></lb> preſenza di molti ſpettatori, ſi ſogliono fare. </s><lb></lb> <s id="id1578988">E' antico in Firenze il coſtume di cuſtodir <lb></lb> ſimili animali in un ſerraglio, che per avan-<lb></lb> ti era dove di preſente è la Zecca.</s><s id="id1614142"> Rimpet-<lb></lb> to a queſto è lo <lb></lb> <arrow.to.target n="a43"></arrow.to.target> <pb pagenum="23"></pb> <arrow.to.target n="a44"></arrow.to.target> SPEDALE di <expan abbr="San">S.</expan> Matteo, altrimenti di Lem-<lb></lb> mo, ſondato intorno all'anno 1390. dove, <lb></lb> ſon curati molti infermi con molta diligen-<lb></lb> za, e carità.</s><s id="id1614178"> Ma proſeguendo il viaggio, ſi <lb></lb> giunge ad una Piazza, che ha preſo il nome <lb></lb> dalla vicina Chieſa della Nunziata.</s><s id="id1614190"> E' queſta <lb></lb> da due lati chiuſa da due gran Logge, il di-<lb></lb> ſegno delle quali è del famoſo Brunelleſco. <lb></lb> Nel mezzo della Piazza ſopra una Baſe di <lb></lb> marmo ſi ſcorge un bel Cavallo, e ſopra di <lb></lb> eſſo la Statua di Ferdinando Primo <expan abbr="Gran Duca">G. D.</expan> di <lb></lb> Toſcana, gettato in bronzo da <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Bologna <lb></lb> Fiammingo celebre Scultore de' ſuoi tempi. </s><lb></lb> <s id="id1579110">La voce, ed oppinione del volgo ha fatto <lb></lb> credere ad uno Scrittore, che il getto fuſſe <lb></lb> di Pietro Tacca, il che non è vero.</s><s id="id1614235"> Sono <lb></lb> di eſſo bensì le due Fontane di Bronzo, che <lb></lb> adornano la medeſima Piazza.</s><s id="id1614246"> Sotto una di <lb></lb> queſte due Loggie vi è lo</s></p> <p id="id1614253" type="foot"><s id="id1614257"><foot.target id="a43"></foot.target>SPE-</s></p> <p id="id1614264" type="margin"><s id="id1614268"><margin.target id="a44"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1614279" type="main"><s id="id1614283">SPEDALE degli Innocenti, aſſai celebre <lb></lb> per l'inſigne carità, che vi ſi eſercita di al-<lb></lb> levare moltiſſimi fanciulli eſpoſti, che ſenza <lb></lb> un tal'ajuto, facilmente perirebbero.</s><s id="id1614299"> Fu fon-<lb></lb> dato queſto Spedale intorno all'anno 1420. <lb></lb> e ne diede il diſegno il pocanzi nominato <lb></lb> Brunelleſco.</s><s id="id1614314"> Le ſue abitazioni ſono aſſai co-<lb></lb> mode, e ben diſpoſte.</s><s id="id1614321"> Nelle due Chieſe che <lb></lb> una è per gli uomini, e l'altra per le donne, <lb></lb> molte belle pitture ſi trovano; come altresì <lb></lb> nel loggiato, di mano di Bernardino Poccet-<lb></lb> ti ſi vedono alcune pitture a freſco.</s><s id="id1614341"> E' go-<lb></lb> vernato queſto Spedale per lo più da perſo-<lb></lb> ne nobili, e di grand'eſperienza, avvenga <lb></lb> che, per un maneggio cotanto importante, <lb></lb> ſingolar prudenza, e ſapere non ordinario ſi <lb></lb> <arrow.to.target n="a45"></arrow.to.target> <pb pagenum="24"></pb> <arrow.to.target n="a46"></arrow.to.target> richieda.</s><s id="id1614378"> Preſiedono queſti al governo di <lb></lb> moltiſſime perſone, preſſo al numero di tre-<lb></lb> mila, oltre la ſoprintendenza d'altri Spedali <lb></lb> ad eſſo ſubordinati.</s><s id="id1614394"> In faccia poi alla medeſi-<lb></lb> ma Piazza ſi trova la Chieſa della Santiſſima</s></p> <p id="id1614403" type="foot"><s id="id1614407"><foot.target id="a45"></foot.target>ri-</s></p> <p id="id1614414" type="margin"><s id="id1614418"><margin.target id="a46"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1614429" type="main"><s id="id1614433">NUNZIATA; Nella deſcrizione della qua-<lb></lb> le mi ſia lecito, che per breve ſpazio di tem-<lb></lb> po mi dilunghi fuor dell'uſato.</s><s id="id1614445"> Era queſta <lb></lb> Chieſa ne' tempi antichi un piccol'Oratorio <lb></lb> poſto ſuor di Firenze, in un luogo detto il Ca-<lb></lb> faggio.</s><s id="id1614460"> Or queſto piccol'Oratorio con al-<lb></lb> cuna parte di terreno ivi contiguo, fu con-<lb></lb> ceduto a quei ſette nobili Fiorentini, che ab-<lb></lb> bandonata la Patria, s'erano ritirati nel-<lb></lb> l'aſpro Monte Senario, ove menando vita <lb></lb> eremitica, e ſolitaria, avevano fondata la <lb></lb> Religione de' Servi di Maria; ed il motivo <lb></lb> fu, acciò quei buoni Religioſi, che da per <lb></lb> tutto aveano ſparſa la fama della lor Santità, <lb></lb> più da vicino ſantiſicaſsero col loro eſempio <lb></lb> i loro Concittadini.</s><s id="id1614504"> Ma perchè troppo angu-<lb></lb> ſto era quel luogo, in riguardo alle molte <lb></lb> perſone, che v'erano venute ad abitare, fu <lb></lb> biſogno fabbricar nuovo Convento, e nuova <lb></lb> Chieſa; al che fare, la povertà di que' Reli-<lb></lb> gioſi baſtante non era.</s><s id="id1614529"> Perciò ad un'opera <lb></lb> sì buona, e ſanta, furono dal Sommo Pon-<lb></lb> tefice tutt'i fedeli eſortati, tra' quali ſopra <lb></lb> d'ogn'altro ſi ſegnalò Chiariſſimo Falconie-<lb></lb> ri nobiliſſimo Cittadino di queſta Patria, cre-<lb></lb> duto Padre della <expan abbr="Beata">B.</expan> Giuliana, e Fratello del <lb></lb> <expan abbr="Beato">B.</expan> Aleſſio; imperciocchè, a niuna ſpeſa, o fa-<lb></lb> tica perdonando, ſomminiſtrò qualunque, <lb></lb> ſoccorſo più opportuno, perchè tal'opra. <lb></lb> foſſe al ſuo fine condotta.</s><s id="id1614570"> Terminata la fab-</s></p> <p id="id1614574" type="foot"><s id="id1614578">brica</s></p> <pb pagenum="25"></pb><p id="id1614585" type="main"><s id="id1614589"> <lb></lb> <arrow.to.target n="a54"></arrow.to.target> brica, avvenne quel gran prodigio, per lo <lb></lb> quale è celebre queſta Chieſa per tutto il <lb></lb> Mondo.</s><s id="id1614606"> Avevano quei buoni Padri dato a <lb></lb> dipingere a freſco ad un Pittore (di cui an-<lb></lb> cora è incerto il nome; altri chiamandolo <lb></lb> Bartolommeo, altri Giovanni, altri creden-<lb></lb> dolo Piero Cavallini Romano) un'Immagi-<lb></lb> ne di noſtra Signora, in atto di eſſere dal-<lb></lb> l'Angiolo annunziata.</s><s id="id1614634"> Il buon Pittore, che <lb></lb> la figura dell'Angiolo avea compita, e rima-<lb></lb> nevagli ſolo ad effigiare della gran Vergine <lb></lb> il volto, ſtava fra ſe ſteſſo dubbioſo, con. <lb></lb> qual'arte poteſs'eſprimere quell'aſpetto Di-<lb></lb> vino, che i Serafini innamora.</s><s id="id1614658"> In queſto <lb></lb> mentre fu ſopraffatto dal ſonno; da cui ſve-<lb></lb> gliatoſi, mirò toſto con ſuo ſtupore, colori-<lb></lb> to il bel ſembiante della gran Vergine Ma-<lb></lb> dre, di tal bellezza, e tanta divozione ſpi-<lb></lb> rante, che ſolo doveſse crederſi coſa di Pa-<lb></lb> radiſo.</s><s id="id1614686"> Attonito dunque, e ſorpreſo da ma-<lb></lb> raviglia incredibile, ad alta voce gridò più <lb></lb> volte:</s><s id="id1579668"><emph type="quote"> miracolo, miracolo.</emph></s><s id="id1614697"> Il che ſentito <lb></lb> da' circoſtanti, e di poi ſparſoſi per la Città, <lb></lb> cagionò ſubitamente un tal concorſo di po-<lb></lb> polo, che ben toſto ne fu la Chieſa ripiena: <lb></lb> e perchè niuno di queſto fatto dubitar poteſ-<lb></lb> ſe, operò Iddio per mezzo di queſta Imma-<lb></lb> gine infiniti miracoli, che tuttavia, mercè <lb></lb> della Divina bontà, vanno creſcendo in gran <lb></lb> numero.</s><s id="id1614733"> Ora venendo alla deſcrizione della <lb></lb> Chieſa, vedeſi al primo ingreſſo un bel Log-<lb></lb> giato, con belle,e ben proporzionate Colonne, <lb></lb> fatto fabbricare dalla famiglia de' Pucci.</s><s id="id1614748"> Sot-<lb></lb> to il loggiato ſono tre porte.</s><s id="id1614755"> Quella a man <lb></lb> deſtra, conduce nella Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Baſtiano <lb></lb> dell'iſteſſa famiglia Pucci, adorna di tre bel-<lb></lb> <arrow.to.target n="a47"></arrow.to.target> <pb pagenum="26"></pb> <arrow.to.target n="a55"></arrow.to.target> le Tavole, colorite da Maeſtri eccellenti, e <lb></lb> ſpecialmente quella di <expan abbr="San">S.</expan> Baſtiano di mano <lb></lb> d'Antonio del Pollaiolo, ed altresì d'alcune <lb></lb> ſtatue di marmo del Novelli Scultore.</s><s id="id1614798"> Vi ſo-<lb></lb> no ancora molte memorie d'Uomini illuſtri <lb></lb> di queſta nobil famiglia, e ſpecialmente di <lb></lb> Lorenzo, Roberto, e Antonio Pucci tre In-<lb></lb> ſigni Cardinali, che viſſero quaſi in un tem-<lb></lb> po medeſimo.</s><s id="id1614821"> l'altra porta a man ſiniſtra <lb></lb> conduce in un Ricetto, dov'è la Sagreſtìa. <lb></lb> de' paramenti, ed in un Chioſtro aſſai grande, <lb></lb> e vago.</s><s id="id1614837"> In faccia di queſto Chioſtro, è ſopra <lb></lb> la porta, che va in Chieſa, la famoſa Ma-<lb></lb> donna del Sacco, dipinta da Andrea del Sar-<lb></lb> to, con tutta la perfezione dell'arte.</s><s id="id1614853"> E' fama <lb></lb> fra gl'intendenti, che queſta ſia la migli-<lb></lb> or'opera, e più perſetta, che quel famoſo <lb></lb> Artefice conduceſſe.</s><s id="id1614868"> E in vero chiunque at-<lb></lb> tentamente la mira, reſta fuor di modo atto-<lb></lb> nito per lo ſtupore; ond'è che Michelagno-<lb></lb> lo Buonarroti, ed il celebre Tiziano non. <lb></lb> ſi ſaziavano mai di rimirarla, e di commen <lb></lb> darla in eſtremo.</s><s id="id1614891"> l'altre Lunette del mede <lb></lb> ſimo Chioſtro ſono ancor eſſe dipinte da buo-<lb></lb> ni Artefici.</s><s id="id1614902"> Il Poccetti, e il Roſſelli grande-<lb></lb> mente vi faticarono, e molto ancora il Sa-<lb></lb> limbeni Saneſe.</s><s id="id1614913"> Sono in queſte eſſigiati li <lb></lb> fatti più ſingolari de' ſette Fondatori, e ne' pe-<lb></lb> ducci delle volte i ritratti degli Uomini più <lb></lb> inſigni dell'Ordine de' Servi.</s><s id="id1614930"> La terza por-<lb></lb> ta del loggiato, ch'è la principale, nel mez-<lb></lb> zo, conduce in un piccol Cortile, o Chioſtro, <lb></lb> tutto dipinto da' più rari Artefici di quei <lb></lb> tempi.</s><s id="id1614948"> Queſti ſono Andrea del Sarto (il ri-<lb></lb> tratto del quale ſcolpito in marmo coll'iſcri-<lb></lb> zione, vedeſi a mano ſiniſtra) Aleſſio Baldo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a48"></arrow.to.target> <pb pagenum="27"></pb> <arrow.to.target n="a56"></arrow.to.target> vinetti, il Roſſo, Iacopo da Pontormo, il <lb></lb> Franciabigio, e Coſimo Roſſellini.</s><s id="id1614984"> D'Andrea <lb></lb> è la ſtoria de' Magi, la Natività della Ma-<lb></lb> donna, quella ove ſi porge a baciare a' cir-<lb></lb> coſtanti la reliquia di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo, con tutte <lb></lb> l'altre a man ſiniſtra, che i fatti più ſegna-<lb></lb> lati di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Benizi mirabilmente rap-<lb></lb> preſentano.</s><s id="id1615012"> D'Aleſſio Baldovinetti è la Sto-<lb></lb> ria della Natività del Signore: del Roſſellini <lb></lb> è quando <expan abbr="San">S.</expan> Filippo ha la viſione di Maria <lb></lb> Verg.</s><s id="id1615027"> Del Roſſo è l'Aſſunta della Madonna: <lb></lb> del Pontormo la Viſitazione della medeſima; <lb></lb> e del Franciabigio lo Spoſalizio della Vergi-<lb></lb> ne con San Giuſeppe.</s><s id="id1615043"> Parimente in queſto <lb></lb> Cortile ſi vedono innumerabili voti, altri di-<lb></lb> pinti in tavole, altri eſpreſſi in figure al na-<lb></lb> turale.</s><s id="id1615058"> Entrando in Chieſa, vedeſi al primo <lb></lb> aſpetto la ſoffitta tutta d'intagli dorati ſopra <lb></lb> ſondo bianco, nel mezzo della quale è un. <lb></lb> gran quadro, rappreſentante l'Aſſunzione, <lb></lb> della Vergine al Cielo, di mano del Volter-<lb></lb> rano.</s><s id="id1615082"> Nelle pareti, tra 'l fregio della ſoffitta, <lb></lb> e il cornicione, ſono dodici quadri dipinti <lb></lb> a freſco dall'Ulivelli, dove ſi rappreſentano <lb></lb> alcuni miracoli più ſingolari, operati per in-<lb></lb> terceſſion di Maria.</s><s id="id1615103"> A man ſiniſtra nell'en-<lb></lb> trare in Chieſa ſi trova la Cappella della San-<lb></lb> tiſſima Nunziata (nel muro della quale è di-<lb></lb> pinto il di lei volto miracoloſo) fatta di mar-<lb></lb> mi vagamente intagliati col diſegno di Mi-<lb></lb> chelozzo.</s><s id="id1615126"> Quanto ſia ricca, e adorna queſta <lb></lb> Cappella, non ſi può ſpiegare a baftanza. </s><lb></lb> <s id="id1580190">E' l'Altare d'argento maſſiccio nobilmente <lb></lb> lavorato, il gradino, parimente d'argento, è <lb></lb> tutto diviſato di gioie, e pietre prezioſe.</s><s id="id1615148"> In <lb></lb> un belliſsimo tabernacolo, è una teſta del <lb></lb> <arrow.to.target n="a49"></arrow.to.target> <pb pagenum="28"></pb> <arrow.to.target n="a57"></arrow.to.target> Salvadore, mirabilmente dipinta da Andrea <lb></lb> del Sarto.</s><s id="id1615175"> Sopra due grandi pilaſtri poſa un <lb></lb> ricco architrave, o cornicione d'argento, da <lb></lb> cui pende una cortina di lavoro eccellente, <lb></lb> ſotto la quale una mantellina, parimente d'ar-<lb></lb> gento, che tien coperta la Sacra Immagine. </s><lb></lb> <s id="id1580255">In oltre, tanti, e tanti ſon gli ornamenti di <lb></lb> queſta Cappella, ch'è malagevole il poter-<lb></lb> gli diſtintamente deſcrivere: perchè i vaſi, <lb></lb> i doppieri, le lampane tutte d'argento, ſon <lb></lb> ſenza numero; i voti, che vi ſi vedono ap-<lb></lb> peſi, in contraſſegno delle grazie, che dalla <lb></lb> Vergine ſi diſpenſano giornalmente, ſono in-<lb></lb> finiti.</s><s id="id1615227"> Contiguo alla detta Cappella, è un. <lb></lb> Oratorio di forma quadrata nobilmente ar-<lb></lb> ricchito.</s><s id="id1615238"> Ha le pareti incroſtate di pietre, <lb></lb> prezioſe, e ſpecialmente d'agate, calcedonj <lb></lb> orientali, e diaſpri, che rappreſentano alcu-<lb></lb> ni ſimboli di noſtra Signora.</s><s id="id1615255"> Allato a que-<lb></lb> ſta Cappella vi è quella fatta fabbricare dal <lb></lb> Marcheſe, e Senator Franceſco Feroni, col <lb></lb> diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta Foggini tutta incro-<lb></lb> ſtata di marmi, e adorna di varie Statue; la <lb></lb> Tavola dell'Altare è dipinta da Carlo Lotti <lb></lb> Pittor Veneziano con ſingolar diligenza; di <lb></lb> mano di Giuſeppe Piamontini ſono le due. <lb></lb> Statue rappreſentanti il Penſiero, e la Fortu-<lb></lb> na marittima, e di mano dell'Andreozzi ſono <lb></lb> l'altre due, che figurano la Fedeltà, e la. <lb></lb> Navigazione.</s><s id="id1615304"> Di Carlo Marcellini è il <expan abbr="San">S.</expan> Do-<lb></lb> menico, e del Cateni il <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e le <lb></lb> medaglie di bronzo dorato ſono di Maſsi-<lb></lb> miliano Soldani Benzi; le due iſcrizioni, che <lb></lb> ſi vedono ſotto li due Depoſiti ſono dettate <lb></lb> dall'erudita penna dell'Abate Anton Maria <lb></lb> Salvini.</s><s id="id1615331"> Seguitano appreſſo, benchè con or-<lb></lb> <arrow.to.target n="a50"></arrow.to.target> <pb pagenum="29"></pb> <arrow.to.target n="a58"></arrow.to.target> dine aſſai diverſo, altre Cappelle adornate di <lb></lb> belle Tavole, tra le quali è molto riguarde-<lb></lb> vole quella del Giudizio d'Aleſsandro Allo-<lb></lb> ri, detto il Bronzino; quella della Crocifiſsio-<lb></lb> ne dello Stradano; e la quarta di Pietro Pe-<lb></lb> rugino, o com'altri vogliono, dell'Alber-<lb></lb> tinelli.</s><s id="id1615378"> Siccome nella Croce della Navata, è <lb></lb> aſsai vaga la Cappella de' Tedaldi, eretta ad <lb></lb> onore di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Benizzi, colla Tavola. <lb></lb> dipinta dal Volterrano, e con altre pitture <lb></lb> a freſco dell'Ulivelli.</s><s id="id1615396"> Ritornando a man de-<lb></lb> ſtra, nella prima Cappella della famiglia del <lb></lb> Palagio adorna di varj marmi, è una Tavo-<lb></lb> la dell'Empoli, ch'è ſtimata la miglior'ope-<lb></lb> ra da eſso fatta.</s><s id="id1615416"> Nella ſeconda vi è una Ta-<lb></lb> vola dipinta da Pier Dandini, profeſsore di <lb></lb> molto pregio.</s><s id="id1615426"> Ma la terza Cappella tutta in-<lb></lb> croſtata di marmi con bel diſegno intagliati, <lb></lb> e nobilmente arricchita, fu fatta fabbricare <lb></lb> dal Marcheſe Fabbrizio Colloredo del Friu- <lb></lb> li: la Tavola è di mano del Vignali, e, <lb></lb> la Cupola del Volterrano.</s><s id="id1615449"> Ognuna delle ſe-<lb></lb> guenti Cappelle ha qualche coſa di ſingolare, <lb></lb> e ſpecialmente quella de' Bandinelli, prima <lb></lb> de' Pazzi, dov'è di marmo un Criſto morto, <lb></lb> ſoſtenuto da Dio Padre, opera inſigne di <lb></lb> Baccio Bandinelli.</s><s id="id1615473"> In faccia a queſta, è in <lb></lb> luogo poco oſservato la Cappella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Bar-<lb></lb> bera, ove ſi vedono molte memorie ſepol-<lb></lb> crali di Signori di conto di varie Provincie <lb></lb> Oltramontane.</s><s id="id1615491"> Al fine della Navata, ſi tro-<lb></lb> va una Tribuna aſsai grande di figura roton-<lb></lb> da con bella Cupola, e rilevata, fatta col <lb></lb> diſegno di Leon Batiſta Alberti Gentiluomo <lb></lb> Fiorentino, a ſpeſe di Lodovico Gonzaga, ſe-<lb></lb> condo Marcheſe di Mantova.</s><s id="id1615514"> E' in oggi que-<lb></lb> <arrow.to.target n="a51"></arrow.to.target> <pb pagenum="30"></pb> <arrow.to.target n="a59"></arrow.to.target> ſta Tribuna tutta adornata di ſtucchi, come <lb></lb> altresì la Cupola, dipinta da Baldaſſar Fran-<lb></lb> ceſchini, detto il Volterrano.</s><s id="id1615544"> Ha queſto in-<lb></lb> ſigne Pittore dipinto la Vergine, quando Aſ-<lb></lb> ſunta in Cielo, vien coronata dalla Santiſſi-<lb></lb> ma Trinità.</s><s id="id1615559"> Intorno intorno ha dipinti i <lb></lb> Patriarchi, i Profeti, e i Santi del Teſta-<lb></lb> mento Vecchio, con alcuni altri del Nuovo, <lb></lb> che prima della Vergine erano paſſati alla. <lb></lb> Gloria, recedendo in queſto dall'uſo di <lb></lb> quaſi tutt'i Pittori, che nel dipignere Sto-<lb></lb> rie antiche, meſcolano ſpeſſe volte perſone, <lb></lb> che viſſero molti ſecoli dopo.</s><s id="id1615591"> Finalmente, <lb></lb> in queſta grand'opera è laudabile, non me-<lb></lb> no l'invenzione, e 'l diſegno, che la vaghez-<lb></lb> za del colorito.</s><s id="id1615606"> Corriſponde alla Cupola il <lb></lb> Coro de' Frati, i quali, oltre al numero di <lb></lb> cento, con ſommo decoro, e con eſquisitez-<lb></lb> za di canto, vi celebrano gli Uſizj Divini.</s><s id="id1615622"> No-<lb></lb> ve Cappelle ſi trovano intorno al Coro, mol-<lb></lb> te delle quali ſon adorne di marmi, e di bel-<lb></lb> liſsime Tavole.</s><s id="id1615636"> Nella ſeconda Cappella a man <lb></lb> deſtra v'è una Tavola del Bilivelti, in cui è <lb></lb> dipinto lo Spoſalizio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina.</s><s id="id1615649"> Nella <lb></lb> terza la Tavola del Cieco nato è di mano del <lb></lb> Paſsignano.</s><s id="id1615659"> Nella quinta, che fu già fabbri-<lb></lb> cata a proprie ſpeſe di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Bologna, oltre <lb></lb> l'eſser tutta incroſtata di pietre ſerene, e, <lb></lb> marmi, ſono di ſtima grande le ſtatue, i baſ-<lb></lb> ſi rilievi di bronzo, e le tre Tavole, una del <lb></lb> Paggi, l'altra del Ligozzi, e la terza del Paſ-<lb></lb> ſignano: Siccome è ammirabile il Crocifiſſo <lb></lb> di bronzo, fatto ſopra un modello dello ſteſ-<lb></lb> ſo <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Bologna.</s><s id="id1615697"> Nella ſeſta la Tavola della <lb></lb> Reſurrezione è d'Agnolo Bronzino.</s><s id="id1615704"> Nell'ot-<lb></lb> tava il <expan abbr="San">S.</expan> Michele di mano del Pignoni Pit-<lb></lb> <arrow.to.target n="a52"></arrow.to.target> <pb pagenum="31"></pb> <arrow.to.target n="a60"></arrow.to.target> tor celebre; e nella nona la Natività di Ma-<lb></lb> ria <expan abbr="Vergine">Verg.</expan> fatta da Aleſſandro Allori, il cui <lb></lb> figliuolo Criſtofano dipinſe uno de' quadri <lb></lb> laterali, ch'è tenuto in gran pregio.</s><s id="id1615743"> l'Al-<lb></lb> tar maggiore è molto ricco, e magnifico. </s><lb></lb> <s id="id1580923">Ha il Ciborio grande d'argento, di bellez-<lb></lb> za, e di pregio conſiderabile; ſiccome un. <lb></lb> Paliotto parimente d'argento, con figure di <lb></lb> baſſo rilievo, che ſolamente adopraſi nelle <lb></lb> feſte ſolenni, nelle quali, tanti ſono i vaſi, <lb></lb> i doppieri, le Statue, e gli ornamenti pre-<lb></lb> zioſi, che vi ſi vedono, che certamente non <lb></lb> hanno pari.</s><s id="id1615782"> Sul piano del Preſbiterio poſa-<lb></lb> no due magnifici Depoſiti di marmo, uno del <lb></lb> Veſcovo Angelo Marzi, colla Statua al natu-<lb></lb> rale di mano di Franceſco da Sangallo; e l'al-<lb></lb> tro del Senatore, e poi Sacerdote Donato <lb></lb> dell'Antella, inſigne Benefattore della Chieſa.</s><lb></lb> <s id="id1615788">La ſtatua è di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta Foggini, e l'In-<lb></lb> ſcrizione del Senatore, e Auditore Filippo <lb></lb> Buonarroti.</s><s id="id1615818"> Queſta Chieſa è ſtata moderna-<lb></lb> mente adornata di ſtucchi, e di Pilaſtri in-<lb></lb> croſtati di marini, e d'alcuni medaglioni di-<lb></lb> pinti a freſco da Piero Dandini.</s><s id="id1615834"> In ſomma <lb></lb> ell'è in tutte le ſue parti riguardevole, e per <lb></lb> queſto ſi è renduta al Mondo famoſa, non <lb></lb> eſsendovi Foreſtiero, che non ſi porti a vi-<lb></lb> ſitarla.</s><s id="id1615853"> Il Convento poi, ove abitano in gran <lb></lb> numero i Religioſi, è molto comodo, e ma-<lb></lb> gnifico, per lo notabile accreſcimento fatto-<lb></lb> vi ultimamente; ed ivi pure ſon degne d'eſ-<lb></lb> ſer vedute, la Librerìa nuovamente fabbrica-<lb></lb> ta, perchè, oltre alla copia de' Libri, vi s'ag-<lb></lb> giungono molti ornamenti, che la rendono <lb></lb> ſingolare; e nel Chioſtro interiore la Cap-<lb></lb> pella della ſamoſa Accademia del Diſegno<lb></lb> <arrow.to.target n="a53"></arrow.to.target> <pb pagenum="32"></pb> <arrow.to.target n="a61"></arrow.to.target> per la Tavola dell'Altare, ch'è del Paſſigna-<lb></lb> no, e per due quadri a freſco, che ſono ope-<lb></lb> ra di Giorgio Vaſari, e di Santi di Tito.</s><s id="id1615917"> Par-<lb></lb> tendoſi da queſto luogo, laſceremo per bre-<lb></lb> vità, e minor tedio del Foreſtiero, tutta la <lb></lb> parte, che reſta dietro alla Chieſa, quantun-<lb></lb> que in eſſa vi ſi poteſse oſservare il</s></p> <p id="id1615939" type="foot"><s id="id1615942"><foot.target id="a47"></foot.target>B le</s></p> <p id="id1615950" type="foot"><s id="id1615954"><foot.target id="a48"></foot.target>vinet-</s></p> <p id="id1615961" type="foot"><s id="id1615965"><foot.target id="a49"></foot.target>B 2 Sal-</s></p> <p id="id1615972" type="foot"><s id="id1615976"><foot.target id="a50"></foot.target>dine</s></p> <p id="id1615983" type="foot"><s id="id1615987"><foot.target id="a51"></foot.target>B 3 ſta</s></p> <p id="id1615994" type="foot"><s id="id1615998"><foot.target id="a52"></foot.target>tor</s></p> <p id="id1616005" type="foot"><s id="id1616009"><foot.target id="a53"></foot.target>B 4 per</s></p> <p id="id1616016" type="margin"><s id="id1616020"><margin.target id="a54"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1616031" type="margin"><s id="id1616035"><margin.target id="a55"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1616046" type="margin"><s id="id1616049"><margin.target id="a56"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1616060" type="margin"><s id="id1616064"><margin.target id="a57"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1616075" type="margin"><s id="id1616079"><margin.target id="a58"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1616090" type="margin"><s id="id1616094"><margin.target id="a59"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1616105" type="margin"><s id="id1616109"><margin.target id="a60"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1616120" type="margin"><s id="id1616123"><margin.target id="a61"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1616134" type="main"><s id="id1616138">PALAZZO de' Marcheſi Guadagni aſsai <lb></lb> vago, e di bella Architettura, e fornito di <lb></lb> copioſa Librerìa, e il</s></p> <p id="id1616150" type="main"><s id="id1616154">PALAZZO del <expan abbr="Marcheſe">March.</expan> Scipione Capponi di <lb></lb> nuova ſtruttura, edificato col diſegno del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <lb></lb> Carlo Fontana, ſiccome i due Giardini, uno <lb></lb> del March.Salviati, l'altro de' Gieſuiti; e il</s></p> <p id="id1616177" type="main"><s id="id1616180">PALAZZO de' Conti della Gherardeſca, <lb></lb> che fu già di Bartolommeo Scala Storico <expan abbr="Fiorentino">Fior</expan>. </s><lb></lb> <s id="id1581493">Pertanto venendo per la via de' Servi, tra <lb></lb> molti, v'è aſsai riguardevole il</s></p> <p id="id1616197" type="main"><s id="id1616201">PALAZZO de' Marcheſi Niccolini, fatto <lb></lb> con buon diſegno, e adorno di molte Statue <lb></lb> antiche, oltre uno ſtudio copioſiſsimo di Me-<lb></lb> daglie; e volgendo a mezzo di detta ſtrada a <lb></lb> man ſiniſtra, ci condurremo alla</s></p> <p id="id1616224" type="main"><s id="id1616227">CHIESA, E MONASTERO DE' MONA-<lb></lb> CI CAMALDOLENSI.</s><s id="id1616233"> La Chieſa è ſtata. <lb></lb> rifatta di nuovo non è gran tempo.</s><s id="id1616241"> La vol-<lb></lb> ta è tutta dipinta a freſco di mano d'Aleſ-<lb></lb> ſandro Gherardini.</s><s id="id1616252"> Anche il Monaſtero è <lb></lb> ſtato reſtaurato, e nella Libreria, ove ſi con-<lb></lb> ſervano rari <expan abbr="Manoscritti">MSS.</expan> è uno sfondo di Luca Gior-<lb></lb> dano.</s><s id="id1616267"> Nell'orto ſi vede il principio del famo-<lb></lb> ſo Tempio della Famiglia delli Scolari, tanto <lb></lb> lodato da Giorgio Vaſari.</s><s id="id1616279"> Rimpetto a queſto <lb></lb> Monaſtero corriſponde il </s></p> <p id="id1616328" type="foot"><s id="id1616332">PA-</s></p> <pb pagenum="33"></pb> <p id="id1616339" type="margin"><s id="id1616342"><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1581652" type="main"><s id="id1581653">PALAZZO de' Giugni, fatto col diſe-<lb></lb> gno dell'Ammannato, edifizio in ogni par-<lb></lb> te riguardevole.</s><s id="id1616312"> Ma ſeguitando per la via <lb></lb> di Cafaggiuolo, uſciremo di ſtrada per viſi-<lb></lb> tare la Chieſa di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria degli Angeli, chia-<lb></lb> mata in oggi</s></p> <p id="id1616354" type="main"><s id="id1616357"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA MADDALENA DE' PAZZI. </s><lb></lb> <s id="id1581707">Nell'ingreſſo di queſta Chieſa ſi vede a man <lb></lb> deſtra la belliſsima Cappella de' Neri, che <lb></lb> ben può dirſi tale per le pitture di Bernar-<lb></lb> dino Poccetti, il quale, ſe in ogni opera. <lb></lb> ſua ſi moſtrò ſingolare, in queſta ſpecialmen-<lb></lb> te ſuperò ſe medeſimo.</s><s id="id1616386"> Ammirano gl'inten-<lb></lb> denti, ſopra d'ogni altra coſa, la bella Cupo-<lb></lb> letta, ove è dipinto il Paradiſo; perchè in <lb></lb> eſſa ſono innumerabili le figure de' Santi, <lb></lb> ma così bene, e con tal'arte diſpoſte, che <lb></lb> la moltitudine non genera confuſione, ma <lb></lb> reca diletto, e vaghezza.</s><s id="id1616414"> All'Altare di det-<lb></lb> ta Cappella è una Tavola del Paſſignano: <lb></lb> e finalmente non vi manca ornamento, che <lb></lb> la poſſa render più vaga.</s><s id="id1616429"> Paſſando per un. <lb></lb> Cortile s'entra in Chieſa, la ſoffitta della. <lb></lb> quale è tutta dipinta da Iacopo Chiaviſtelli. <lb></lb> Ha una ſola Navata, ma però ripartita in. <lb></lb> varie Cappelle, in ciaſcheduna delle qua-<lb></lb> li ſi vedono Tavole di Pittori aſſai riguar-<lb></lb> devoli.</s><s id="id1616456"> Ma di gran lunga ſuperiore in bel-<lb></lb> lezza, ed in pregio è la Cappella maggiore, <lb></lb> nella quale ſta ripoſto il Sacro Corpo incor-<lb></lb> rotto di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de' Pazzi Nobil <lb></lb> Fiorentina.</s><s id="id1616475"> Ella è tutta incroſtata di marmi <lb></lb> miſti, de' più nobili, e de' più vaghi, che <lb></lb> in tali edifizj s'adoprino.</s><s id="id1616487"> Sono fra gli altri <lb></lb> ornamenti molto ammirabili, dodici Colon-<lb></lb> <arrow.to.target n="a64"></arrow.to.target> <pb pagenum="34"></pb> <arrow.to.target n="a65"></arrow.to.target> ne di diaſpro di Sicilia, i capitelli, e im-<lb></lb> baſamenti delle quali ſon di bronzo dora-<lb></lb> to.</s><s id="id1616520"> In alcuni ovati ſi vedono baſſi rilievi pa-<lb></lb> rimente di bronzo, eſprimenti i fatti più ſe-<lb></lb> gnalati della Santa, e queſti ovati ſon retti <lb></lb> da alcuni Angioletti di marmo del Marcel-<lb></lb> lini.</s><s id="id1616540"> Nelle quattro nicchie ſono quatrro ſta-<lb></lb> tue di marmo, che figurano le quattro vir-<lb></lb> tù più ſingolari, che riſplenderono in que-<lb></lb> ſta Vergine.</s><s id="id1616556"> La Tavola dell'Altar maggio-<lb></lb> re è di Ciro Ferri, di cui è il diſegno, e l'ar-<lb></lb> chitettura della Cappella.</s><s id="id1616567"> L'altre due Tavo-<lb></lb> le laterali, ſono di mano di Luca Giordano, <lb></lb> e la Cupola è opera di Piero Dandini am-<lb></lb> bedue Pittori famoſi.</s><s id="id1616582"> In ſomma non v'è co-<lb></lb> ſa, che non ſia riguardevole, e di gran pre-<lb></lb> gio, avendo fatto a gara, per abbellire que-<lb></lb> ſto Sacrario, l'eſquiſitezza dell'opera, e la <lb></lb> ricchezza, e nobiltà de' materiali.</s><s id="id1616603"> Ripiglian-<lb></lb> do il cammino per la ſtrada già tralaſciata, <lb></lb> troviamo in primo luogo il Monaſtero di</s></p> <p id="id1616616" type="foot"><s id="id1616619"><foot.target id="a64"></foot.target>B 5 ne</s></p> <p id="id1616627" type="margin"><s id="id1616630"><margin.target id="a65"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1616641" type="main"><s id="id1616645"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA DI CANDELI, colla Chieſa <lb></lb> tutta riſatta di nuovo di ſtucchi dorati, col <lb></lb> diſegno di Giovambatiſta Foggini, ove me-<lb></lb> rita di eſſere oſſervata la Tavola dell'Altar <lb></lb> maggiore, mirabilmente condotta dal celebte <lb></lb> Anton Domenico Gabbiani, oltre le altre, <lb></lb> tutte di valenti Pitttori.</s><s id="id1616672"> Quindi paſſeremo <lb></lb> alla Parrocchiale</s></p> <p id="id1616679" type="main"><s id="id1616683">CHIESA DI <expan abbr="SANT'">S.</expan> AMBROGIO, dove abi-<lb></lb> tano Monache dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto. </s><lb></lb> <s id="id1582107">Una delle coſe da oſſervarſi in queſta Chie-<lb></lb> ſa, è la Cappella del Miracolo, detta così, <lb></lb> perchè in eſſa conſervaſi parte del Sangue, <lb></lb> <arrow.to.target n="a66"></arrow.to.target> <pb pagenum="35"></pb> <arrow.to.target n="a67"></arrow.to.target> congelato di <expan abbr="Nostro Signore">N. Sig.</expan> ritrovato in un Calice, <lb></lb> dove da un Sacerdote, per inavvertenza, era <lb></lb> ſtato laſciato del Vino conſecrato, che in. <lb></lb> Sangue miracoloſamente ſi vide convertito,eſ-<lb></lb> ſendo ciò accaduto l'an. di noſtra ſalute 1230. </s><lb></lb> <s id="id1616790">Vicino a queſta Chieſa ſi trovano nove Con-<lb></lb> venti di Monache, ed uno di Religioſi Clau-<lb></lb> ſtrali dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola, <lb></lb> ma per non iſtraccare il Foreſtiero colla vi-<lb></lb> ſita di queſte Chieſe, benchè in eſſe ſi po-<lb></lb> teſſero oſſervare alcune pitture di pregio, e <lb></lb> ſpecialmente in quella di Monte Domini <lb></lb> la Tavola di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano del Cigoli: in quel-<lb></lb> la delle Murate, nel cui Monaſtero fu già <lb></lb> educata Caterina de' Medici Regina di Fran-<lb></lb> cia, alcune pitture di Fra Filippo Lippi; ed <lb></lb> alcune del Grillandaio in quella di <expan abbr="San">S.</expan> Iaco-<lb></lb> po: tornando adunque indietro, potrà da-<lb></lb> re un'occhiata alla Chieſa delle Monache di</s></p> <p id="id1616798" type="foot"><s id="id1616801"><foot.target id="a66"></foot.target>con-</s></p> <p id="id1616809" type="margin"><s id="id1616812"><margin.target id="a67"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1616823" type="main"><s id="id1616827"><expan abbr="SAN">S.</expan> FRANCESCO, rinnovata con gran ma-<lb></lb> gnificenza dall'<expan abbr="Altezza">A.</expan> Reale del Gran Principe <lb></lb> Ferdinando di Toſcana di <expan abbr="gloriosa memoria">glor. mem.</expan> ſul mo-<lb></lb> dello fattone da Giovambatiſta Foggini; e <lb></lb> quivi potrà oſſervare, fra le altre Tavole, <lb></lb> quella dell'Altare ſituato in Cornu Epiſto-<lb></lb> læ, ch'è copia d'una delle più maraviglio-<lb></lb> ſe Opere d'Andrea del Sarto.</s><s id="id1616859"> Quindi paſ-<lb></lb> ſando alla Chieſa di</s></p> <p id="id1616867" type="main"><s id="id1616871"><expan abbr="SANTA">S.</expan> CROCE de' Frati Minori Conventuali; <lb></lb> entreremo in un Tempio aſſai grande, e ma-<lb></lb> gnifico, lungo dugenquaranta braccia, e lar-<lb></lb> go braccia ſettanta.</s><s id="id1616886"> Fu queſto ſabbricato in-<lb></lb> torno all'anno 1294. col diſegno d'Arnolſo, <lb></lb> che fu l'Architetto del Duomo, benchè dipoi <lb></lb> <arrow.to.target n="a68"></arrow.to.target> <pb pagenum="36"></pb> <arrow.to.target n="a73"></arrow.to.target> reſtaurato col diſegno di Giorgio Vaſari.</s><s id="id1619101"> La <lb></lb> maggior parte de' Foreſtieri concorre a que-<lb></lb> ſta Chieſa, tirata dalla curioſità di rimirare <lb></lb> quelle belliſſime Tavole, che l'adornano, <lb></lb> nelle quali la Paſſione tutta di <expan abbr="Nostro">N.</expan> Signore, e <lb></lb> la ſua Morte, e Reſurrezione è ſtata mira-<lb></lb> bilmente rappreſentata da' primi Arteſici di <lb></lb> quei tempi.</s><s id="id1619132"> Ora facendoci dalla porta di <lb></lb> mezzo, benchè l'ordine dell'Iſtoria richie-<lb></lb> deſſe cominciare d'altrove, nella prima Ta-<lb></lb> vola, che ſi trova a man deſtra, allato alla <lb></lb> ſuddetta porta, è dipinta la depoſizione di <lb></lb> Croce di <expan abbr="Nostro">N.</expan> Signore, di mano di Franceſco <lb></lb> Salviati; la ſeconda, dov'è la Crocifiſſione, <lb></lb> è di Santi di Tito; appreſſo alla quale è il <lb></lb> famoſo Sepolcro di Michelagnolo Buonarro-<lb></lb> ti Gentiluomo Fiorentino, Scultore, Pitto-<lb></lb> re, ed Architetto di sì gran nome, e di sì <lb></lb> grand'eccellenza, che non vi ha lingua, che <lb></lb> le ſue lodi poſſa baſtevolmente ſpiegare.</s><s id="id1619187"> Ve-<lb></lb> donſi a piè dell'Urna tre belle ſtatue di <lb></lb> marmo, che rappreſentano la Scultura, l'Ar-<lb></lb> chitettura, e la Pittura, in atto compaſſio-<lb></lb> nevole, e meſto: e ſopra l'Urna, la teſta, <lb></lb> e il buſto di marmo del Buonarroti.</s><s id="id1619211"> Fu <lb></lb> queſt'opera ſatta da tre Maeſtri, cioè Gio-<lb></lb> vanni dell'Opera, Valerio Cioli, e Batiſta <lb></lb> del Cavaliere, del primo de' quali è la ſtatua <lb></lb> dell'Architettura, del ſecondo quella della <lb></lb> Scultura, e del terzo quella della Pittura; e di <lb></lb> lui è pure il ritratto di Michelagnolo.</s><s id="id413816"> Se-<lb></lb> gue la terza Cappella, dov'è dipinto da Gior-<lb></lb> gio Vaſari, quando Criſto porta la Croce al <lb></lb> Calvario; la Tavola quarta rappreſenta l'<foreign lang="la">Ec-<lb></lb> ce Homo</foreign>, ed è ſattura di Iacopo di Meglio.</s> <lb></lb> <s id="id413850">Aleſſandro del Barbiere dipinſe la quinta, in <lb></lb> <arrow.to.target n="a69"></arrow.to.target> <pb pagenum="37"></pb> <arrow.to.target n="a74"></arrow.to.target> cui ſi ſigura la Flagellazione alla Colonna; <lb></lb> la ſeſta, dov'è dipinto <expan abbr="Nostro Signore">N. Sig.</expan> quando ſa Ora-<lb></lb> zione nell'Orto, è opera d'Andrea del Min-<lb></lb> ga; appreſſo la quale è la Cappella de' Ca-<lb></lb> valcanti, ove s'ammira ſcolpita in macigno <lb></lb> la Vergine Annunziata dall'Angiolo, ſatta <lb></lb> con ſingolare artiſizio dal celebre Donatello; <lb></lb> ed allato v'è il Sepolcro di Leonardo Areti-<lb></lb> no, inſigne Scrittore d'Iſtorie.</s><s id="id413892"> Finalmente. <lb></lb> la ſettima Cappella ha una Tavola già co-<lb></lb> minciata dal Cigoli, e ſinita dal Bilivelti, in <lb></lb> cui ſi rappreſenta l'entrata di Criſto in Ge-<lb></lb> ruſalemme il giorno delle Palme.</s><s id="id413911"> Nella Cro-<lb></lb> ce della Navata trovaſi la Cappella de' Bar-<lb></lb> berini, dov'è ſepolto Franceſco da Barberi-<lb></lb> no, Dottore, e Poeta inſigne, ed in eſſa è <lb></lb> una Tavola dipinta dal Naldini, che rappre-<lb></lb> ſenta quando <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco riceve le Sacre, <lb></lb> Stimate; v'è anco la Cappella de' Calderini <lb></lb> allato alla Sagreſtìa, tutta incroſtata di mar-<lb></lb> mi carrareſi, e ornata di belle pitture.</s><s id="id413949"> Paſ-<lb></lb> ſato l'Altar maggiore, in cui di preſente, <lb></lb> conſervanſi le Sacre Oſſa della <expan abbr="Beata">B.</expan> Umiliana <lb></lb> de' Cerchi Nobil Matrona Fiorentina, Terzia-<lb></lb> ria del medeſimo Ordine de' <expan abbr="Minori">Min.</expan> <expan abbr="Conventuali">Conv.</expan> chia-<lb></lb> ra per ſantità, e per miracoli, viſſuta intor-<lb></lb> no a gli anni 1240. e l'altre Cappelle di mi-<lb></lb> nor pregio; ſi trova la Cappella, o Tribuna <lb></lb> de' Niccolini, d'ordine però diverſo dall'al-<lb></lb> tre.</s><s id="id413991"> Quanto ſia bella, e di vaghezza ripie-<lb></lb> na, non ſi può ſpiegare a baſtanza.</s><s id="id413999"> E' ella <lb></lb> tutta incroſtata di marmi carrareſi, bianchi, <lb></lb> e miſti, ma di sì nobile, e diligente lavoro, <lb></lb> che non può l'uomo deſiderar di vantaggio. </s><lb></lb> <s id="id413995">Di mano del Francavilla Scultor Fiammingo, <lb></lb> ſono le cinque ſtatue di marmo, che una ſi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a70"></arrow.to.target> <pb pagenum="38"></pb> <arrow.to.target n="a75"></arrow.to.target> gura Aaron, e l'altra Mosè, e la terza rap-<lb></lb> preſenta la Verginità, la quarta la Pruden-<lb></lb> za, e la quinta l'Umiltà.</s><s id="id414048"> Le due Tavole di-<lb></lb> pinte ſono di mano d'Aleſsandro Allori, <lb></lb> e le pitture a freſco del Volterrano, con sì <lb></lb> gran perfezione condotte, che queſte ſole <lb></lb> baſterebbero per eternargli la ſama, laſcian-<lb></lb> do quella, ove di mano del Cigoli è dipinto <lb></lb> il Criſto morto.</s><s id="id1619226"> Alle ſette Cappelle della, <lb></lb> deſtra Navata, corriſpondono dalla ſiniſtra <lb></lb> altre ſette, dell'iſteſs'ordine, e Architettu-<lb></lb> ra.</s><s id="id1619241"> La prima, per non tornare indietro, ma <lb></lb> ſeguitare fin'all'uſcir di Chieſa, ha una Ta-<lb></lb> vola di mano del Vaſari, dov'è dipinta la <lb></lb> Venuta dello Spirito Santo; nella ſeconda di <lb></lb> mano dello Stradano, è figurata l'Aſcenſione <lb></lb> di Criſto al Cielo.</s><s id="id1619265"> Allato a queſto Altare, e <lb></lb> dirimpetto al Sepolcro di Leonardo Aretino, <lb></lb> è quello di Carlo Aretino, Poeta, e Segreta-<lb></lb> rio della Repubblica.</s><s id="id1619279"> Del mentovato Vaſari <lb></lb> è l'Apparizione a gli Apoſtoli nella terza. <lb></lb> Cappella; nella quarta, e quinta, di Santi di <lb></lb> Tito ſono le due Tavole, che una, quando <lb></lb> Giesù è a menſa con Cleofas, e Luca, e, <lb></lb> l'altra quando reſuſcita dal Sepolcro; nella <lb></lb> ſeſta è di mano di Batiſta Naldini quando <lb></lb> Criſto è collocato nel Sepolcro; e nella ſet-<lb></lb> tima quando <expan abbr="Noſtro">Noſt.</expan> Signore va al Limbo de' <lb></lb> Santi Padri, fu dipinta da Agnolo Allori, <lb></lb> chiamato il Vecchio Bronzino.</s><s id="id1619325"> Oltre queſte <lb></lb> pitture di ſingolare ſquiſitezza, e perfezione, <lb></lb> ſe ne trovano in queſta Chieſa alcune di Ci-<lb></lb> mabue, e di Giotto, le quali, quantunque, <lb></lb> ſiano dalle moderne pitture ſuperate in bel-<lb></lb> lezza, non è però, che non meritino d'eſ-<lb></lb> ſer tenute in grande ſtima, per la venera-<lb></lb> <arrow.to.target n="a71"></arrow.to.target> <pb pagenum="39"></pb> <arrow.to.target n="a76"></arrow.to.target> zione, che ſi dee a quei due primi maeſtri, <lb></lb> e reſtauratori della Pittura.</s><s id="id1619375"> E' ancora ma-<lb></lb> raviglioſo il Pergamo, tutto di marmo di Se-<lb></lb> ravezza, e vagamente intagliato da Benedet-<lb></lb> to da Maiano.</s><s id="id1619389"> Sono in eſſo cinque ſtoriette <lb></lb> de' ſatti più ſingolari di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, ſcol-<lb></lb> pite in baſſo rilievo, ma così bene, e feli <lb></lb> cemente, che non hanno prezzo.</s><s id="id1619405"> Ne' vani, <lb></lb> che ſono in mezzo de' beccatelli, ſi vedono <lb></lb> cinque ſtatuette a ſedere di bellezza ſtraor-<lb></lb> dinaria, che rappreſentano la Fede, la Spe-<lb></lb> ranza, la Carità, la Fortezza, e la Giuſtizia.</s><lb></lb> <s id="id1619410">Più mirabile però fu l'artifizio uſato, nel-<lb></lb> l'adattar queſto Pergamo ad una colonna, <lb></lb> nella quale rimane incaſſato, eſſendo che la <lb></lb> medeſima colonna ſia nel mezzo forata, e, <lb></lb> per una ſcala acconciavi dentro vi s'aſcenda. </s><lb></lb> <s id="id1585040">Alla grandezza della Chieſa corriſponde il <lb></lb> Convento, di moltiſſime comode abitazioni <lb></lb> ripieno, e continuamente abitato da più di <lb></lb> cento Religioſi, tra' quali in ogni tempo fio-<lb></lb> rirono Uomini ſegnalati, non ſolo in lettere, <lb></lb> e in dignità più coſpicue, ma eziandìo in, <lb></lb> ſantità di coſtumi.</s><s id="id1619476"> In queſta Chieſa, e ne' ſuoi <lb></lb> Cimiterj è una quantità conſiderabile di Se-<lb></lb> polture, e di memorie di Famiglie primarie, <lb></lb> e d'inſigni ſoggetti di Firenze, e d'altrove, <lb></lb> fra le quali appiè della Tribuna fatta dalla. <lb></lb> Famiglia degli Alberti, è il Sepolcro del Car-<lb></lb> dinale di queſta Caſa.</s><s id="id1619504"> E' ſama, che Siſto V. <lb></lb> Sommo Pontefice, nel tempo, che fu Reli-<lb></lb> gioſo, per molt'anni quivi abitaſſe, leggendo <lb></lb> Filoſofia.</s><s id="id1619520"> Gode queſto Convento il privilegio, <lb></lb> che uno de' ſuoi Religioſi ſoſtenga il carico di <lb></lb> Inquiſitore, dignità riguardevole, ſoſtenuta in <lb></lb> Toſcana da' Minori Conventuali, e ſempre da <lb></lb> <arrow.to.target n="a72"></arrow.to.target> <pb pagenum="40"></pb> <arrow.to.target n="a77"></arrow.to.target> ſoggetti di gran valore.</s><s id="id1619554"> Poſſiede queſto Con-<lb></lb> vento una copioſa Librerìa di antichiſſimi <lb></lb> manoſcritti, da cui gli eruditi hanno cavato <lb></lb> molte belle memorie.</s><s id="id1619570"> Preſſo il Noviziato <lb></lb> ſatto edificare con gran magnificenza a pro-<lb></lb> prie ſpeſe da Coſimo Padre della Patria, ev-<lb></lb> vi il Depoſito del famoſiſſimo Galileo Gali-<lb></lb> lei Fiorentino, le cui Opere l'hanno rendu-<lb></lb> to celebre per tutto il Mondo.</s><s id="id1619593"> Dalla Chie-<lb></lb> ſa ſi fa paſſaggio alla</s></p> <p id="id1619601" type="foot"><s id="id1619605"><foot.target id="a68"></foot.target>B 6 reilau-</s></p> <p id="id1619612" type="foot"><s id="id1619616"><foot.target id="a69"></foot.target>cui</s></p> <p id="id1619623" type="foot"><s id="id1619627"><foot.target id="a70"></foot.target>gura</s></p> <p id="id1619634" type="foot"><s id="id1619638"><foot.target id="a71"></foot.target>zione,</s></p> <p id="id1619645" type="foot"><s id="id1619649"><foot.target id="a72"></foot.target>ſog-</s></p> <p id="id1619656" type="margin"><s id="id1619660"><margin.target id="a73"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1619671" type="margin"><s id="id1619675"><margin.target id="a74"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1619686" type="margin"><s id="id1619690"><margin.target id="a75"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1619701" type="margin"><s id="id1619704"><margin.target id="a76"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1619715" type="margin"><s id="id1619719"><margin.target id="a77"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1619730" type="main"><s id="id1619734">PIAZZA contigua, circondata di ſtecco-<lb></lb> nati, e deſtinata principalmente al Giuoco <lb></lb> del Calcio, proprio della Nobiltà Fiorentina <lb></lb> in tempo di Carnovale.</s><s id="id1619750"> Compariſcono ſu <lb></lb> queſta Piazza (quando accade, che queſto <lb></lb> ſi faccia ſolennemente) cinquantaquattro <lb></lb> Nobili Giovani riccamente veſtiti, e in due <lb></lb> ſquadre diviſi, l'una delle quali, dal colore <lb></lb> degli Abiti, e dell'Inſegne, ſi diſtingue, <lb></lb> dall'altra.</s><s id="id1619777"> Capi di queſte ſono due Alfieri <lb></lb> più degli altri nobilmente addobbati, e ſer-<lb></lb> viti da molti paggi.</s><s id="id1619788"> Entrando in campo, <lb></lb> preceduti da trombe, e da tamburi, a cop-<lb></lb> pia a coppia, e con belliſſima ordinanza, <lb></lb> giran d'intorno il Teatro, ſacendo moſtra <lb></lb> di lor perſona; indi l'uno dall'altro diſpar-<lb></lb> tendoſi, ſotto il proprio Padiglione s'allog-<lb></lb> giano.</s><s id="id1619815"> Intanto ſi da il ſegno della Battaglia, <lb></lb> e in un tempo medeſimo, vedonſi dall'una, <lb></lb> e dall'altra parte ſquadronati, a foggia d'E-<lb></lb> ſercito.</s><s id="id1619831"> Unite le ſquadre, ſi getta in mezzo <lb></lb> il Pallone, ed in un ſubito cerca l'una di <lb></lb> ſpingerlo verſo l'altra, e dall'altra vien ri-<lb></lb> ſoſpinto.</s><s id="id1619847"> Quei, che rimangon per retroguar-<lb></lb> dia, ripigliando il Pallone, procurano con <lb></lb> <arrow.to.target n="a78"></arrow.to.target> <pb pagenum="41"></pb> <arrow.to.target n="a79"></arrow.to.target> ogni sforzo di trarlo fuor degli ſteccati, per <lb></lb> la parte ad eſſi contraria, e quando ciò rie-<lb></lb> ſca loro di poſta, s'intende vinta la caccia.</s> <lb></lb> <s id="id1619877">Ben'è vero, che avviſtiſene gli avverſarj, <lb></lb> corrono addoſſo all'Inimico, e aſſerratolo <lb></lb> per le braccia, impediſcono, che più oltre <lb></lb> s'avanzi.</s><s id="id1619897"> Il ſimile ſanno quelli, che ſon ri-<lb></lb> maſti alla diſeſa del poſto, i quali mentre, <lb></lb> non vengan ſorpreſi all'improvviſo, ribat-<lb></lb> tono gagliardamente il Pallone, e riſoſpin-<lb></lb> gono indietro, chi tenta inoltrarſi da quel-<lb></lb> la parte.</s><s id="id1619922"> Ora in queſta Battaglia, mirabil <lb></lb> coſa è il vedere, come ciaſcuno s'ingegni <lb></lb> di ſuperare, e d'abbattere il ſuo contrario, <lb></lb> urtandolo per ſarlo cadere, lottando, e pu-<lb></lb> gnando ſeco, e varie ſtrattagemme uſando <lb></lb> per vincere.</s><s id="id1619945"> Ma più mirabile ſi è il vedere <lb></lb> una ſquadra, che impadronita del campo ni-<lb></lb> mico, e ſu' conſini della vittoria, in un mo-<lb></lb> mento riſoſpinta fuggire, e ſpeſſe volte ri-<lb></lb> maner ſuperata.</s><s id="id1619965"> In ſomma è giuoco queſto, <lb></lb> dove ſa pompa da una parte la vaghezza, e <lb></lb> ricchezza di belle diviſe, colla ſplendidez-<lb></lb> za degli ornamenti, e dall'altra la robuſtez-<lb></lb> za, e agilità di chi opera.</s><s id="id1619986"> Onde non è ma-<lb></lb> raviglia, che vi concorra la maggior par-<lb></lb> te della città, e rechi al pubblico allegrez-<lb></lb> za, e diletto.</s><s id="id1620000"> Uſcendo dalla Piazza, in cui è <lb></lb> degna d'oſſervazione la ſacciata della caſa, <lb></lb> dell'Antella, dipinta dal Paſſignano, e da, <lb></lb> Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, ambedue Pittori <lb></lb> famoſi, e volgendo a man deſtra, trovaſi <lb></lb> poco diſtante la</s></p> <p id="id1620025" type="foot"><s id="id1620029"><foot.target id="a78"></foot.target>ogni</s></p> <p id="id1620036" type="margin"><s id="id1620040"><margin.target id="a79"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1620051" type="main"><s id="id1620055">CHIESA DI <expan abbr="SAN">S.</expan> SIMONE, la di cui ſof-<lb></lb> fitta tutta d'intaglio indorato, ſa vaga mo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a80"></arrow.to.target> <pb pagenum="42"></pb> <arrow.to.target n="a81"></arrow.to.target> ſtra.</s><s id="id1620080"> Nella teſtata ſopra la porta ſi vede, <lb></lb> una Tavola molto bella di Batiſta Naldini, <lb></lb> ov'è dipinta la depoſizione di Croce.</s><s id="id1620093"> Il <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo, che dall'Angiolo vien'avviſa-<lb></lb> to, è di mano del Marinari.</s><s id="id1620104"> Del Vignali <lb></lb> ſono le due Tavole, una, dov'è dipinto un <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo, e l'altra un <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco.</s><s id="id1620115"> Al-<lb></lb> l'Altar maggiore ſono di pregio le due ſta-<lb></lb> tue di marmo, e il Ciborio vagamente ſcol-<lb></lb> pito.</s><s id="id1620129"> Preſſo a queſta Chieſa ſono le prigio-<lb></lb> ni delle Stinche, recinte da un'altiſſima, e <lb></lb> forte muraglia.</s><s id="id1620141"> Ma ritornando ſu la Piazza, <lb></lb> piglieremo il cammino verſo la Chieſa di</s></p> <p id="id1620149" type="foot"><s id="id1620153"><foot.target id="a80"></foot.target>ſtra.</s></p> <p id="id1620160" type="margin"><s id="id1620164"><margin.target id="a81"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1620175" type="main"><s id="id1620179"><expan abbr="SAN">S.</expan> IACOPO FRA' FOSSI, dove non tro-<lb></lb> veremo già le belle Tavole d'Andrea del <lb></lb> Sarto, che tanto eloquentemente furono ce-<lb></lb> lebrate dal Bocchi, e da varj Scrittori di pri-<lb></lb> mo grido, avvenga che ſi ritrovino preſen-<lb></lb> temente nel Real Palazzo de' Pitti: trovere-<lb></lb> mo bensì le copie delle medeſime, una del-<lb></lb> le quali è così bella, che ſebben copia, è <lb></lb> nondimeno tenuta in gran pregio; e il qua-<lb></lb> dro della Soſſitta vagamente colorito dal <lb></lb> Gherardini.</s><s id="id1620223"> Seguitando il cammino, e la-<lb></lb> ſciato a man ſiniſtra il Corſo de' Tintori, <lb></lb> dov'abitano fino al numero di cento Coraz-<lb></lb> ze, che ſono Guardie a Cavallo di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> <lb></lb> giungeremo alla</s></p> <p id="id1620244" type="main"><s id="id1620248">PIAZZA DEL GRANO, così chiamata, <lb></lb> atteſo che in un loggiato aſſai comodo, <lb></lb> d'Architettura Toſcana, vendeſi il grano <lb></lb> pubblicamente, preſſo al quale è ſituato un</s></p> <p id="id1620265" type="main"><s id="id1620269">PALAZZO iſolato deſtinato per la Ruota <lb></lb> <arrow.to.target n="a82"></arrow.to.target> <pb pagenum="43"></pb> <arrow.to.target n="a83"></arrow.to.target> Fiorentina; dietro al quale ſi fabbrica pre-<lb></lb> ſentemente una comoda ſtanza, per collocar-<lb></lb> vi la copioſa, e ſcelta Librerìa del celebre, <lb></lb> Antonio Magliabechi, laſciata da lui al Pub-<lb></lb> blico.</s><s id="id1620308"> Di quì paſſeremo alla</s></p> <p id="id1620313" type="foot"><s id="id1620316"><foot.target id="a82"></foot.target>Fio-</s></p> <p id="id1620324" type="margin"><s id="id1620327"><margin.target id="a83"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1620338" type="main"><s id="id1620342">CHIESA NUOVA DE' <expan abbr="PADRI">PP.</expan> DELL'ORA-<lb></lb> TORIO DI <expan abbr="SAN">S.</expan> FILIPPO NERI, la quale, <lb></lb> dee ſervire per Oratorio, quando ſarà fab-<lb></lb> bricata la Chieſa grande.</s><s id="id1620357"> Fu queſta fatta col <lb></lb> diſegno di Gherardo Silvani, e modernamen-<lb></lb> te è ſtata arricchita di vari ornamenti di Pit-<lb></lb> tura, e di Scultura di eccellenti Profeſſori, <lb></lb> fra' quali è la Tavola dell'Altar maggiore, <lb></lb> d'Antonio Puglieſchi, e la Pietà d'Aleſſan-<lb></lb> dro Gherardini, e lo sfondo di Giovanni Sa-<lb></lb> greſtani.</s><s id="id1620390"> I baſſi rilievi di marmo ſono par-<lb></lb> te di Antonio Montauti, e parte di Giovac-<lb></lb> chino Fortini, di cui ſono anche le Statue.</s><s id="id1620402"> In <lb></lb> Sagreſtia è un Quadro inolto ſtimato di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> <lb></lb> Maria Morandi.</s><s id="id1620412"> Poco diſtante da queſta Chie-<lb></lb> ſa, e da quella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Apollinari, ſi trova la</s></p> <p id="id1620422" type="main"><s id="id1620425">BADIA FIORENTINA, dove abitano Mo-<lb></lb> naci Caſſineſi, dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, <lb></lb> così chiamata per antonomaſia, per eſſere, <lb></lb> ſtata la prima Badia di Monaci fondata in <lb></lb> Firenze.</s><s id="id1620445"> La Conteſſa V Villa Madre, col <expan abbr="Conte">Co:</expan> <lb></lb> Ugo Marcheſe di Brandemburgo, e Vicario <lb></lb> d'Ottone Terzo Imperatore in Toſcana, moſ-<lb></lb> ſa da inſpirazione Divina, a proprie ſpeſe <lb></lb> fecela fabbricare, ed ella, ed il figliuolo la <lb></lb> dotarono di ricchiſſime rendite.</s><s id="id1620469"> Il ſuo prin-<lb></lb> cipio fu intorno al 990. fu poi nell'anno <lb></lb> 1285. col diſegno d'Arnolſo, grandemen-<lb></lb> te reſtaurata, ma nel preſente Secolo, rin-<lb></lb> <arrow.to.target n="a84"></arrow.to.target> <pb pagenum="44"></pb> <arrow.to.target n="a86"></arrow.to.target> novata quaſi da' fondamenti, ſi è renduta va-<lb></lb> ga oltremodo, quantunque molto vi reſti <lb></lb> da fabbricare, per ridurla alla total perfe-<lb></lb> zione.</s><s id="id1620514"> Di quella parte però, che terminata <lb></lb> ſi vede, nè coſa più magnifica, nè meglio <lb></lb> inteſa ſi può mai deſiderare.</s><s id="id1620526"> Alla nobiltà <lb></lb> dell'Architettura corriſponde l'eleganza de-<lb></lb> gli ornamenti.</s><s id="id1620537"> Dalle due parti laterali ſi <lb></lb> vedono due Terrazzini di pietra, con vaghi <lb></lb> intagli dorati.</s><s id="id1620547"> Sopra di quello a man deſtra <lb></lb> è ſituato l'Organo, e ſopra l'altro a ſiniſtra, <lb></lb> una Tavola, dov'è dipinta <expan abbr="Maria Vergine">M. V.</expan> Aſſunta, <lb></lb> di mano di Giorgio Vaſari, la quale al tem-<lb></lb> po del Bocchi era poſta ſull'Altar maggiore. </s><lb></lb> <s id="id1620567">E' parimente di molto pregio la ſoffitta, tut-<lb></lb> ta fatta di finiſſimo intaglio.</s><s id="id1620576"> Le Tavole del-<lb></lb> le Cappelle ſono ancor eſſe di gran bellez-<lb></lb> za, e valuta.</s><s id="id1620587"> Quella di <expan abbr="San">S.</expan> Mauro a man de-<lb></lb> ſtra, è ſatta da Onorio Marinari Pittore ſti-<lb></lb> matiſſimo, molto caro a chi ſerive, per eſ-<lb></lb> ſere ſtato ſuo primo Maeſtro nel Diſegno.</s> <lb></lb> <s id="id1620590">Segue l'altra di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta Naldini, ove ſi <lb></lb> rappreſenta la Venuta dello Spirito Santo. </s><lb></lb> <s id="id1620595">A man ſiniſtra, di mano di Franceſco Sal-<lb></lb> viati ſi vede dipinto un Criſto, che porta, <lb></lb> la Croce al Calvario, e nella Cappella rim-<lb></lb> petto a queſta, evvi una Tavola di mano di <lb></lb> Fra Filippo, in cui vedeſi un <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo <lb></lb> effigiato con ſingolar diligenza.</s><s id="id1620637"> Sono ezian-<lb></lb> dio conſiderabili tre Sepolcri d'Uomini ſe-<lb></lb> gnalati; il primo ſi è del mentovato Conte <lb></lb> Ugo principal benefattore di queſta Chieſa. </s><lb></lb> <s id="id1620639">Furono ſcolpiti i marmi di queſto Sepolcro <lb></lb> da Mino da Fieſole, e riuſcì tutta l'opera <lb></lb> di maraviglioſo artifizio: il ſecondo è del <lb></lb> Cavaliere Bernardo Giugni, e il terzo di <lb></lb> <arrow.to.target n="a85"></arrow.to.target> <pb pagenum="45"></pb> <arrow.to.target n="a87"></arrow.to.target> Giannozzo d'Agnolo Pandolſini, Cavaliere <lb></lb> di gran nome in tempo di Repubblica, la <lb></lb> cui Famiglia è padrona della Cappella, o <lb></lb> Tribuna, ſituata preſſo al Veſtibolo di que-<lb></lb> ſta Chieſa.</s><s id="id1620702"> Rincontro alla Badia è l'antico</s></p> <p id="id1620707" type="foot"><s id="id1620711"><foot.target id="a84"></foot.target>novata</s></p> <p id="id1620718" type="foot"><s id="id1620722"><foot.target id="a85"></foot.target>Gian-</s></p> <p id="id1620729" type="margin"><s id="id1620733"><margin.target id="a86"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1620744" type="margin"><s id="id1620748"><margin.target id="a87"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1620759" type="main"><s id="id1620763">PALAZZO DEL PODESTA' molto vaſto, <lb></lb> e dove ſono le pubbliche Carceri.</s><s id="id1620770"> Seguitan-<lb></lb> do il viaggio verſo il canto de' Pazzi, da, <lb></lb> man ſiniſtra ſi laſcia l'</s></p> <p id="id1620783" type="main"><s id="id1620786">ORATORIO DI <expan abbr="SAN">S.</expan> MARTINO, ove ſo-<lb></lb> gliono congregarſi i Buonuomini.</s><s id="id1620794"> E' celebre <lb></lb> queſt'Oratorio, non ſolo per eſsere ſtato fon-<lb></lb> dato al tempo di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Arciveſcovo <lb></lb> di Firenze, e a ſua perſuaſione, e conſiglio, <lb></lb> ma eziandio per l'opere inſigni di miſericor-<lb></lb> dia, che di continuo vi ſi eſercitano.</s><s id="id1620818"> Ed in <lb></lb> vero è prodigio mirabile della Provvidenza <lb></lb> Divina, che queſta caſa ſenza ſondo, o fer-<lb></lb> ma rendita annuale, ma ſolamente provvedu-<lb></lb> ta di elemoſine, e di laſciti pii, giornalmen-<lb></lb> te provveda del neceſsario tante povere fa-<lb></lb> miglie onorate.</s><s id="id1620846"> Laſciaſi ancora a man deſtra <lb></lb> la Chieſa di</s></p> <p id="id1620854" type="main"><s id="id1620857"><expan abbr="SAN">S.</expan> PROCOLO, dove ſi potrebbero oſſer-<lb></lb> vare alcune Tavole di pregio, e ſpecialmen-<lb></lb> te la Nunziata di mano dell'Empoli, quella <lb></lb> dell'Altar maggiore d'Andrea del Caſtagno, <lb></lb> e l'altra del Pontormo, dov'è dipinta la, <lb></lb> Vergine con <expan abbr="Santa">S.</expan> Barbera, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio.</s><s id="id1620881"> Giun-<lb></lb> ti dunque alla cantonata, vedremo due</s></p> <p id="id1620888" type="main"><s id="id1620892">PALAZZI, l'uno dirimpetto all'altro, <lb></lb> ambidue di ſtraordinaria bellezza, e ambi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a88"></arrow.to.target> <pb pagenum="46"></pb> <arrow.to.target n="a89"></arrow.to.target> due pure della Famiglia degli Strozzi.</s><s id="id1620917"> Il <lb></lb> più bello però è quello, che per anco non <lb></lb> è terminato.</s><s id="id1620927"> Fu fabbricato col diſegno del-<lb></lb> lo Scamozzi, nell'Opere del quale pubblica-<lb></lb> te alla Stampa, vedeſi delineato.</s><s id="id1620939"> La faccia-<lb></lb> ta di verſo il Borgo degli Albizi, è ſatta, <lb></lb> col diſegno del Buontalenti, ed è così ben'in-<lb></lb> teſa, che i Profeſſori non ceſſano di lodarla. </s><lb></lb> <s id="id1620954">Poco diſtante da queſto luogo è un</s></p> <p id="id1620960" type="foot"><s id="id1620964"><foot.target id="a88"></foot.target>due</s></p> <p id="id1620971" type="margin"><s id="id1620974"><margin.target id="a89"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1620985" type="main"><s id="id1620989">PALAZZO del Duca Salviati molto agia-<lb></lb> to, e comodo; e dietro a queſto nella via, <lb></lb> detta volgarmente dello Studio, è il</s></p> <p id="id1621002" type="main"><s id="id1621006">CONVENTO de' <expan abbr="Padri">PP.</expan> delle Scuole Pie, de-<lb></lb> ſtinati ad ammaeſtrare la Gioventù nelle Let-<lb></lb> tere, e nella Pietà: e accanto a queſto è <lb></lb> l'Univerſità di Firenze, detta lo</s></p> <p id="id1621024" type="main"><s id="id1621028">STUDIO FIORENTINO, ove di conti-<lb></lb> nuo leggono pubblicamente varj Profeſſori <lb></lb> di diverſe Scienze, come di Teologìa, d'Iſto-<lb></lb> ria Sacra, e Profana, Giuriſprudenza, Mat-<lb></lb> tematica, Filoſofia, Umanità, e Lingue Greca, <lb></lb> Ebrea, e Toſcana.</s><s id="id1621052"> Quivi ancora hanno la, <lb></lb> loro Reſidenza le celebri Accademie, Fio-<lb></lb> rentina, della Cruſca, e degli Apatiſti.</s><s id="id1621063"> Pro-<lb></lb> ſeguendo il cammino per la medeſima via, <lb></lb> chiamata Borgo degli Albizi, ſi vedono mol-<lb></lb> ti Palazzi, quanto belli di fuora, altrettanto <lb></lb> per di dentro magnifici, e ſpecialmente il</s></p> <p id="id1621084" type="main"><s id="id1621088">PALAZZO Valori, in oggi de'Guicciardini, <lb></lb> nella facciata del quale ſopra vari Pilaſtri, <lb></lb> ſi vedono ſcolpiti in marmo i Ritratti di quin-<lb></lb> dici Uomini illuſtri di queſta noſtra Città.</s></p> <p id="id1621106" type="foot"><s id="id1621109">Quivi</s></p> <pb pagenum="47"></pb> <arrow.to.target n="a90"></arrow.to.target> <p id="id1621117" type="main"><s id="id1621120">Quivi in mezzo la via è una laſtra di mar. <lb></lb> mo, poſta in memoria dell'inſigne miraco-<lb></lb> lo da <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi operato in queſto luogo, con <lb></lb> aver riſuſcitato un fanciullo.</s><s id="id1621145"> Alla fine poi <lb></lb> della ſtrada, trovaſi la Piazza, e Chieſa di</s></p> <p id="id1621153" type="margin"><s id="id1621157"><margin.target id="a90"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1621168" type="main"><s id="id1621172"><expan abbr="SAN">S.</expan> PIER MAGGIORE, la facciata, e Log-<lb></lb> gia della quale tutta di pietre ſerene, è mol-<lb></lb> to vaga, e di belliſſima Architettura.</s><s id="id1621184"> Sono <lb></lb> in queſta Chieſa molte Tavole di Pittori ec-<lb></lb> cellenti, e ſpecialmente una Nunziata aſſai <lb></lb> bella, di mano del Franciabigio, la prima <lb></lb> nell'entrare a man deſtra.</s><s id="id1621202"> Nella Cappella. <lb></lb> Palmieri, è di mano di Sandro Botticelli la <lb></lb> Tavola, dove è dipinto il Paradiſo, con nu-<lb></lb> meroſa moltitudine d'Angeli figurati molto <lb></lb> in piccolo, e Maria Vergine coronata dal <lb></lb> ſuo Figliuolo.</s><s id="id1621225"> Nella prima Cappella a mano <lb></lb> ſiniſtra al nuovo Altare del Catani, è una. <lb></lb> Tavola di Aleſſandro Gherardini.</s><s id="id1621236"> Più di tut-<lb></lb> te però è mirabile la bella Tavola dell'ado-<lb></lb> razione de' Magi ſatta dal Cigoli, una del-<lb></lb> l'opere migliori di queſt'inſigne Pittore.</s><lb></lb> <s id="id1621230">Preſſo a queſta è una delle Cappelle della. <lb></lb> Famiglia de' Marcheſi Albizzi, ov'è una Ta-<lb></lb> vola, rappreſentante il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lucìa, <lb></lb> di mano del Volterrano.</s><s id="id1621269"> Un'altra ſimile, <lb></lb> a quella del Cigoli, fu dipinta dal Paſsi-<lb></lb> gnano, ed è accanto alla Sagreſtìa, la qua-<lb></lb> le, ſebbene è di gran pregio, ſtimaſi nondi-<lb></lb> meno dagl'intendenti inferiore alla ſuddetta.</s> <lb></lb> <s id="id1621275">Nella Cappella della Famiglia da Filicaia è <lb></lb> il Depoſito del famoſo Senatore Vincenzio <lb></lb> da Filicaia con un'Iſcrizione ſatta da Bene-<lb></lb> detto Averani.</s><s id="id1621305"> Poco diſtante da queſta Chie-<lb></lb> ſa, è la via chiamata di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Egidio, dov'è il </s></p> <p id="id1621344" type="foot"><s id="id1621347">PA-</s></p> <pb pagenum="48"></pb> <p id="id1621354" type="margin"><s id="id1621358"><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1587460" type="main"><s id="id1587461">PALAZZO de' Martellini, grandemente <lb></lb> lodato dal Bocchi, e preſſo a queſto trovaſi <lb></lb> la via della Pergola, dov'è la Chieſa, e Oſpi-<lb></lb> zio di</s></p> <p id="id1621369" type="main"><s id="id1621373"><expan abbr="SAN">S.</expan> TOMMASO D'AQUINO, in cui ri-<lb></lb> cevonſi tutt'i poveri Pellegrini Oltramonta-<lb></lb> ni, i quali con Patente del proprio Veſco-<lb></lb> vo, portanſi a viſitare i luoghi Santi d'Ita-<lb></lb> lia.</s><s id="id1587576" d="id1621405"> E' grandiſſima la Carità, colla quale da <lb></lb> perſone nobili, e pie ſon ricevuti, e ſer-<lb></lb> viti; onde è che ritornati alla Patria quei, <lb></lb> che vi furono ammeſſi, non ſi ſaziano di <lb></lb> commendarlo.</s><s id="id1621410"> Si eſercitano ancora in que-<lb></lb> ſto luogo tutte l'altre opere di miſericordia <lb></lb> con ſingolar pietà, ed aſſetto non ordinario.</s><lb></lb> <s id="id1621427">La Chieſa è tutta incroſtata con buon guſto <lb></lb> di ſcagliola, che ſa bella moſtra, e maſſima-<lb></lb> mente le due Colonne dell'Altare finte di <lb></lb> verde antico.</s><s id="id1621437"> La Tavola è di mano di San-<lb></lb> ti di Tito; e la volta è tutta vagamente di-<lb></lb> pinta.</s><s id="id1621448"> Allato a queſto Oſpizio è lo</s></p> <p id="id1621453" type="main"><s id="id1621457">STANZONE, o Teatro per le Comme-<lb></lb> die, più di prima abbellito, coll'occaſione <lb></lb> delle Nozze del Sereniſſimo <expan abbr="Graduca">G.</expan> Principe Fer-<lb></lb> dinando di Toſcana, colla Sereniſſima Prin-<lb></lb> cipeſſa di Baviera.</s><s id="id1621477"> Ma rientrando nella via <lb></lb> di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Egidio, trovaſi in faccia d'una Piazza <lb></lb> contigua l'Arciſpedale di</s></p> <p id="id1621490" type="main"><s id="id1621493"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA NUOVA, edificato dalla no-<lb></lb> bil famiglia de' Portinari intorno all'anno <lb></lb> 1287.</s><s id="id1621503"> La facciata di queſto nobil ediſizio, a <lb></lb> cui fu dato principio nel ſecolo paſſato col <lb></lb> diſegno del Buontalenti, è oltremodo mi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a93"></arrow.to.target> <pb pagenum="49"></pb> <arrow.to.target n="a94"></arrow.to.target> rabile.</s><s id="id1621533"> Reſta nel mezzo del loggiato la Chie-<lb></lb> ſa, nelle pareti della quale ſi vedono di-<lb></lb> pinte due Storie da Lorenzo di Bicci, che <lb></lb> rappreſentano la funzione della Sagra, fatta-<lb></lb> ne già da Martino V. Sommo Pontefice.</s> <lb></lb> <s id="id1621550">Quattro belliffime Tavole adornano gli Alta-<lb></lb> ri di queſto Tempio.</s><s id="id1621561"> Dalla deſtra è la pri-<lb></lb> ma di mano del Ficherelli detto Ripoſo, e <lb></lb> la ſeconda del Paggi.</s><s id="id1621572"> A man ſiniſtra la pri-<lb></lb> ma Tavola rappreſenta un <expan abbr="San">S.</expan> Lodovico Rè <lb></lb> di Francia, che guariſce dalle Gavine, ed è <lb></lb> fattura del Volterrano; e la ſeconda, ov'è <lb></lb> dipinta la depoſizione di Croce, è opera, <lb></lb> del Bronzino.</s><s id="id1621596"> All'Altar maggiore fabbrica-<lb></lb> to di marmi carrareſi, intarſiati di belliſſime <lb></lb> pietre, v'è un Ciborio parimente di pietre, <lb></lb> di pregio, e di bellezza non ordinaria.</s><s id="id1621611"> Da <lb></lb> un de' lati è lo Spedale degli Uomini, e, <lb></lb> dall'altro quel delle Donne, ambedue fab-<lb></lb> bricati colla medeſima Architettura.</s><s id="id1621626"> Ed av-<lb></lb> venga che moltiſſimi infermi continuamente <lb></lb> ci ſi ricevano, grandiſſime, e molte ſono <lb></lb> l'abitazioni con bell'ordine diſpoſte, acciò <lb></lb> facile rieſca agli Aſtanti il provvedere gl'In-<lb></lb> fermi di quanto loro abbiſogna.</s><s id="id1621651"> Sono in, <lb></lb> queſto luogo ſpeſati moltiſſimi Giovani, che <lb></lb> da varie parti concorrono, per apprendere <lb></lb> co' veri precetti, la pratica della Cirurgìa, <lb></lb> ſotto la diſciplina degli ottimi Profeſſori, <lb></lb> che vi ſi ſtipendiano; e preſtando nel medeſi-<lb></lb> mo tempo il loro ſervizio allo Spedale, ſem-<lb></lb> pre lo rendon più celebre, non ſolo in Fi-<lb></lb> renze, ma per tutta l'Italia, uſcendone Mae-<lb></lb> ſtri eccellentiſſimi nell'Arte loro.</s><s id="id1621691"> Moltiſſimi <lb></lb> ancora ſono i ſerventi, che aſſiſtono notte, e <lb></lb> giorno; molti i Medici, che giornalmente.<lb></lb> <arrow.to.target n="ab94"></arrow.to.target> <pb pagenum="50"></pb> <arrow.to.target n="a95"></arrow.to.target> intervengono alla cura di queſt'inſermi.</s><s id="id1621756"> Mol-<lb></lb> ti gli ſpirituali, e temporali aiuti, che ſi ri-<lb></lb> cevono in queſto luogo, premendo alla Pietà <lb></lb> ſingolare di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> noſtro clementiſſimo Si-<lb></lb> gnore la ſalute del corpo, e il proſitto degli <lb></lb> Studenti, ma di lunga mano aſſai più quella <lb></lb> dell'Anima.</s><s id="id1621783"> Non deveſi però tralaſciare, co-<lb></lb> me per render queſto Spedale in tutte le ſue <lb></lb> parti riguardevole, è ſtato nuovamente arric-<lb></lb> chito d'una copioſa Librerìa pubblica, ripi-<lb></lb> ena ſpecialmente di Libri alla Medicina, <lb></lb> ſpettanti, e d'ogni ſorta d'erudizione; an-<lb></lb> cora d'un Giardino di ſemplici ricco d'er-<lb></lb> be, e piante ſingolari; e parimente d'uno <lb></lb> ſpazioſo Campoſanto, con altro Spedale an-<lb></lb> neſſo per li Pazzi, il tutto fabbricato con, <lb></lb> ſomma magnificenza, e ſpeſa non ordinaria. </s><lb></lb> <s id="id1621790">Proſeguendo più oltre, ſi trova la Chieſa, <lb></lb> e Convento di</s></p> <p id="id1621703" type="foot"><s id="id1621707"><foot.target id="a93"></foot.target>rabile.</s></p> <p id="id1621714" type="margin"><s id="id1621718"><margin.target id="a94"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1621729" type="foot"><s id="id1621733"><foot.target id="ab94"></foot.target>C in-</s></p> <p id="id1621839" type="margin"><s id="id1621842"><margin.target id="a95"></margin.target><emph type="italics">PRIMA</emph></s></p> <p id="id1621854" type="main"><s id="id1621857"><expan abbr="SAN">S.</expan> MICHELE VISDOMINI, dove abitano <lb></lb> Monaci Celeſtini.</s><s id="id1621864"> Sono in queſta da oſſervar-<lb></lb> ſi alcune Tavole molto belle, e ſpecialmen-<lb></lb> te la Natività di <expan abbr="Nostro Signore">N. Sig.</expan> di mano dell'Em-<lb></lb> poli; allato alla quale è una Vergine di ma-<lb></lb> no di Iacopo da Pontormo aſſai ſtimata; ſic-<lb></lb> come due Tavole del Poppi, e una del Paſ-<lb></lb> ſignano.</s><s id="id1621892"> Rimpetto a queſta Chieſa, ſu le, <lb></lb> due cantonate verſo la via de' Calderai, tro-<lb></lb> vanſi due</s></p> <p id="id1621905" type="main"><s id="id1621909">PALAZZI; uno del Marcheſe Incontri <lb></lb> d'Architettura Toſcana, e l'altro della ſa-<lb></lb> miglia Pucci, d'ordine Compoſito, ambedue <lb></lb> di belliſſima viſta, e che rendono grand'or-<lb></lb> namento alla noſtra Città.</s><s id="id1621929"> Da queſto luogo <lb></lb> <arrow.to.target n="a96"></arrow.to.target> <pb pagenum="51"></pb> <arrow.to.target n="a97"></arrow.to.target> faremo ritorno all'Albergo, ſupponendomì, <lb></lb> che dalla viſita di tante Chieſe, ed altre, <lb></lb> coſe notabili già ſtanco il Fore-<lb></lb> ſtiero cerchi ripoſo; onde, <lb></lb> daremo fine alla pri-<lb></lb> ma Gior-<lb></lb> nata.</s></p> <p id="id1621981" type="foot"><s id="id1621984"><foot.target id="a96"></foot.target>fa-</s></p> <p id="id1621991" type="margin"><s id="id1621995"><margin.target id="a97"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <figure id="id1621997"></figure> </chap> <chap> <pb pagenum="52"></pb> <p id="id1622007" type="head"><s id="id1622011">SECONDA <lb></lb> GIORNATA.</s></p> <p id="id1622018" type="main"><s id="id1622022">LA CHIESA DI <expan abbr="SAN">S.</expan> LORENZO da-<lb></lb> rà principio alla ſeconda Giorna-<lb></lb> ta.</s><s id="id1622032"> Giunti dunque alla Piazza, <lb></lb> oſſerveremo una Baſe di marmo, <lb></lb> nel cui baſſo rilievo ſi rappreſen-<lb></lb> ta, quando a Giovanni de' Medi-<lb></lb> ci valoroſiſſimo Capitano, e degno Padre, <lb></lb> del Granduca Coſimo Primo, ſono condotti <lb></lb> molti prigioni con varie ſpoglie.</s><s id="id1622059"> E' queſt'ope-<lb></lb> ra del Cavalier Bandinelli, di cui pur anco <lb></lb> è la ſtatua, che ſulla Baſe dovevaſi colloca-<lb></lb> re; la quale in oggi non ancora finita, nel <lb></lb> ſalone del Palazzo Vecchio conſervaſi.</s><s id="id1622078"> Ma <lb></lb> venendo alla Chieſa; prima d'introdurvi il <lb></lb> Foreſtiero, ho giudicato a propoſito il dar-<lb></lb> gli breve notizia, di ciò, che avvenne nella <lb></lb> ſua fondazione, avvenga che ſia molto de-<lb></lb> gno di ricordanza, quanto di eſſa laſciarono <lb></lb> ſcritto San Paolino, il Baronio, ed altri gra-<lb></lb> vi Scrittori.</s><s id="id1622110"> Al tempo dell'Imperator Teo-<lb></lb> doſio, Giuliana Vedova Fiorentina, non, <lb></lb> meno illuſtre per lo ſplendore del ſangue, <lb></lb> che per l'inſigne Religione, e Pietà, acceſa <lb></lb> di devozione verſo il glorioſo Martire <expan abbr="San">S.</expan> Lo-<lb></lb> renzo, volle colle proprie ſoſtanze fabbri-<lb></lb> car queſto Tempio, dedicandolo ad onore <lb></lb> di quel Santo.</s><s id="id1622142"> Terminata appena la fabbri-<lb></lb> ca, giunſe per buona ſorte, a Firenze il gran-<lb></lb> de Arciveſcovo di Milano <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ambrogio; <lb></lb> <arrow.to.target n="a98"></arrow.to.target> <pb pagenum="53"></pb> <arrow.to.target n="a102"></arrow.to.target> perlochè venne in penſiero a Giuliana di ri-<lb></lb> correre al Santo Prelato, e inſtantemente, <lb></lb> pregarlo, acciò voleſſe conſegrare la nuova <lb></lb> Chieſa; e ciò ſec'ella ben toſto, e con, <lb></lb> tanto aſſetto, e con tali, e tante dimoſtra-<lb></lb> zioni del ſuo grande zelo, che il Santo Ar-<lb></lb> civeſcovo, ammirando la di lei virtù, e gran-<lb></lb> demente commendandola, di buona voglia <lb></lb> condeſceſe alle ſue giuſte dimande.</s><s id="id1622273"> Celebroſ-<lb></lb> ſi pertanto la ſunzione della Sagra, e fu con <lb></lb> tal ſodisſazione del popolo ſolennizzata, che <lb></lb> da quel giorno in poi, per memoria di tal <lb></lb> ſatto, chiamoſſi queſta Chieſa, Baſilica Am-<lb></lb> broſiana.</s><s id="id1622297"> Quindi ebbe origine la ſingolar <lb></lb> venerazione, che a queſto Tempio portaro-<lb></lb> no gli antichi Veſcovi di Firenze, ſra i qua-<lb></lb> li <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi più d'ogn'altro ſi ſegnalò, eleg-<lb></lb> gendo quivi la ſepoltura, dove ſtette lungo <lb></lb> tempo ripoſto, prima che alla Cattedrale fuſ-<lb></lb> ſe trasferito il ſuo Corpo.</s><s id="id1622326"> A sì felici prin-<lb></lb> cipj, corriſpoſero con maggiore avanzamen-<lb></lb> to i ſucceſſi di queſta Chieſa.</s><s id="id1622337"> Imperocchè <lb></lb> eſſendo eretta in Collegiata Inſigne, e d'am-<lb></lb> pliſſimi privilegi, e ſingolari prerogative ar-<lb></lb> ricchita, ha in ogni tempo tenuto ſopra del-<lb></lb> l'altre, dono la Cattedrale, il primato.</s><s id="id1622357"> So-<lb></lb> no in eſſa quattordici Canonici, quaranta, e <lb></lb> più Cappellani, e grandiſſimo numero di <lb></lb> Cherici, che vi celebrano giornalmente i Di-<lb></lb> vini Uſizi con non minor decoro di quello <lb></lb> facciaſi nella Chieſa Metropolitana; ed a tut-<lb></lb> ti queſti preſiede un Prelato, col titolo di <lb></lb> Priore, che per iſpecial privilegio, in varie <lb></lb> feſte dell'anno gode l'uſo de' Pontiſicali. </s><lb></lb> <s id="id1588719">Paſſando poi ad oſſervare la bellezza di que-<lb></lb> ſto Tempio, che di vero è grandiſſima, per <lb></lb> <arrow.to.target n="a99"></arrow.to.target> <pb pagenum="54"></pb> <arrow.to.target n="a103"></arrow.to.target> la mirabile Architettura, colla quale fu fab-<lb></lb> bricato, o più toſto vogliam dir rinnovato, <lb></lb> [già che l'antico Tempio, intorno all'anno <lb></lb> 1420. rimaſe quaſi affatto deſolato dal ſuoco] <lb></lb> vedremo queſto Ediſizio, che poſa ſopra un <lb></lb> vago pavimento di marmo in tre Navate di-<lb></lb> viſo, e ſoſtenuto da groſse colonne di ma-<lb></lb> cigno, ſopra le quali poſano gli archi vaga-<lb></lb> mente intagliati, come altresì il cornicione, e <lb></lb> il ſregio, che per tutta la Chieſa ricorrendo, <lb></lb> vaga, e maeſtoſa la rendono.</s><s id="id1622465"> Sopra la por-<lb></lb> ta del mezzo ſi vede l'Arme de' MEDICI, <lb></lb> ſcolpita in pietra col diſegno del Buonarro-<lb></lb> ti, di cui parimente è il diſegno del Terraz-<lb></lb> zino, e Sacrario, dove conſervanſi moltiſ-<lb></lb> ſime Reliquie inſigni, in prezioſi Reliquiarj <lb></lb> d'oro, d'argento, di criſtallo, e d'altre ric-<lb></lb> che materie, tempeſtati di gioie.</s><s id="id1622499"> Belliſsimi <lb></lb> ancora ſono i due Pergami nella Nave di <lb></lb> mezzo, retti ciaſcuno da quattro colonnette <lb></lb> di marmo, nelle ſacce de' quali, ſi vedono <lb></lb> alcuni baſsi rilievi di bronzo, fatti da Do-<lb></lb> natello, con ſingolare artifizio, e ſommamen-<lb></lb> te lodati dagl'intendenti.</s><s id="id1622526"> Anco nelle Cap-<lb></lb> pelle ſono di pregio alcune Tavole, tra le <lb></lb> quali a man deſtra molto ſi ſtima la Tavo-<lb></lb> la, dov'è dipinta la Natività del Signore, di <lb></lb> mano di Raſſaello del Garbo, e l'altra, che <lb></lb> ſegue appreſſo, ſatta dal Roſſo, in cui dipin-<lb></lb> ſe lo Spoſalizio di Noſtra Donna.</s><s id="id1622555"> Così a, <lb></lb> man ſiniſtra, ſi vede la bella Tavola del So-<lb></lb> gliani, dov'è dipinto in Croce <expan abbr="Sant'">S.</expan> Arcadio, <lb></lb> e quella dell'Empoli, che rappreſenta il mar-<lb></lb> tirio di <expan abbr="San">S.</expan> Baſtiano, con altre appreſſo, che <lb></lb> per brevità ſi tralaſciano.</s><s id="id1622579"> Più d'ogni altra <lb></lb> coſa però degne ſono d'ammirazione le due <lb></lb> <arrow.to.target n="a100"></arrow.to.target> <pb pagenum="55"></pb> <arrow.to.target n="a104"></arrow.to.target> Sagreſtìe, ma ſpeecialmente la nuova, detta <lb></lb> altrimenti la Cappella de' Principi, fatta col <lb></lb> diſegno, e Architettura di Michelagnolo <lb></lb> Buonarroti.</s><s id="id1622616"> Quivi l'arte ſendo giunta al <lb></lb> colmo di ſua perfezione, chiaramente dimo-<lb></lb> ſtra, quanto ſublime, e mirabile foſſe l'in-<lb></lb> gegno di queſto divino Artefice, che ſe in <lb></lb> ogni opera vinſe i Maeſtri più celebri, in, <lb></lb> queſta ſuperò ſe medeſimo.</s><s id="id1622640"> E di vero, chi <lb></lb> può lodare a baſtanza l'eccellenza, la mae-<lb></lb> stà, la grazia, e la vaghezza di queſta fab-<lb></lb> brica?</s><s id="id1622650"> Tentarono già molti eruditi Scrittori <lb></lb> di deſcrivere diſtintamente le ſue bellezze, <lb></lb> ma non giungendo ad una minima parte, <lb></lb> diedero a divedere, che nelle lodi di Miche-<lb></lb> lagnolo, e di queſt'opera inſigne, era man-<lb></lb> chevole, ed inſuſſiciente fino l'iſteſſa elo-<lb></lb> quenza.</s><s id="id1622679"> Siaſi dunque contento il Foreſtiero, <lb></lb> che tralaſciando il diviſare de' ſuoi pregi, <lb></lb> accenni ſolo, che il primo Sepolcro all'en-<lb></lb> trare è di Giuliano de' Medici Duca di Ne-<lb></lb> murs, e fratello di Leone X. e le due ſtatue <lb></lb> appreſſo, una il Giorno, l'altra la Notte fi-<lb></lb> gurano: e che nel ſecondo Sepolcro, ſatto <lb></lb> per Lorenzo de' Medici Duca d'Urbino, l'al-<lb></lb> tre due ſtatue rappreſentano il Crepuſcolo, <lb></lb> e l'Aurora.</s><s id="id1622721"> E perchè fuori delle ſette ſtatue <lb></lb> di mano del Buonarroti, ſi vedono due fi-<lb></lb> gure de' <expan abbr="Santi">SS.</expan> Coſimo, e Damiano, ſappia che <lb></lb> la prima è del Montorſoli, e la ſeconda di <lb></lb> Raſſaello da Montelupo, ambedue Scultori <lb></lb> eccellenti.</s><s id="id1622747"> Nella vecchia Sagreſtìa, fabbrica-<lb></lb> ta col diſegno di Filippo di Ser Brunelleſco, <lb></lb> di cui pur anco fu tutta l'Architettura di <lb></lb> queſto grande edifizio, ſi vede un belliſsimo <lb></lb> Sepolcro di porfido, adornato ne'lati, di fo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a101"></arrow.to.target> <pb pagenum="56"></pb> <arrow.to.target n="a105"></arrow.to.target> gliami di bronzo, fatti col diſegno d'An-<lb></lb> drea Verrocchio.</s><s id="id1622789"> Nell'uſcir della porta, on-<lb></lb> de ſi va nella Canonica, ſi trova la ſtatua <lb></lb> di Paolo Giovio Veſcovo di Nocera, e fa-<lb></lb> moſo Scrittor d'Iſtorie; indi ſalendo per una <lb></lb> ſcala, che guida al Chioſtro di ſopra, tro-<lb></lb> veremo la celebre, e per tutto il Mondo ri-<lb></lb> nomata</s></p> <p id="id1622818" type="foot"><s id="id1622822"><foot.target id="a98"></foot.target>per-</s></p> <p id="id1622829" type="foot"><s id="id1622833"><foot.target id="a99"></foot.target>C 3 la</s></p> <p id="id1622840" type="foot"><s id="id1622844"><foot.target id="a100"></foot.target>Sa-</s></p> <p id="id1622851" type="foot"><s id="id1622855"><foot.target id="a101"></foot.target>C 4 gliami,</s></p> <p id="id1622863" type="margin"><s id="id1622867"><margin.target id="a102"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1622878" type="margin"><s id="id1622882"><margin.target id="a103"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1622893" type="margin"><s id="id1622897"><margin.target id="a104"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1622908" type="margin"><s id="id1622912"><margin.target id="a105"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1622924" type="main"><s id="id1622927">LIBRERIA MEDICEO - LAURENZIA-<lb></lb> NA, il cui vaſo lungo braccia ottanta, e, <lb></lb> largo venti, è così nobile, e maeſtoſo, e, <lb></lb> di sì rara, e perfetta Architettura, che lin-<lb></lb> gua umana non ha lode baſtevole per com-<lb></lb> mendarla.</s><s id="id1622951"> Baſta il dire, che fu diſegno di <lb></lb> Michelagnolo, ſervendo ciò per un degniſ-<lb></lb> ſimo encomio.</s><s id="id1622962"> Prima dunque di penetrare <lb></lb> là dentro, trovaſi un bel ricetto in forma, <lb></lb> quadra, nel quale è ſituata la ſcala, così ben <lb></lb> diviſata, e acconcia, che da tre lati di eſſa <lb></lb> agiatamente ſi aſcende.</s><s id="id1622982"> Bella oltremodo è <lb></lb> la porta, e belli ancora ſono gli ornamenti <lb></lb> delle fineſtre, vaghiſsimo il cornicione, <lb></lb> l'architrave, ed il fregio, e tutto inſieme <lb></lb> è con sì nobil ſimetrìa diviſato, che reſta, <lb></lb> l'occhio di chi lo mira dallo ſtupore, e dal <lb></lb> diletto ſorpreſo.</s><s id="id1623010"> Alla bellezza del materiale <lb></lb> corriſponde il pregio, e il valore de' mano-<lb></lb> ſcritti, che ſopra certi banchi di noce, qua-<lb></lb> rantacinque per banda, in gran numero vi <lb></lb> ſi conſervano.</s><s id="id1623029"> Sono queſti di lingue diverſe, <lb></lb> e ſpecialmente Ebrea, Greca, Latina, Indi-<lb></lb> ana, Arabica, e Caldea, nè ſolo per la ra-<lb></lb> rità, ma eziandio per l'erudizione ſingola-<lb></lb> riſsimi.</s><s id="id1623049"> Da queſti, come da rari eſemplari, <lb></lb> ſogliono i Letterati, e in ſpecie gli Oltra-<lb></lb> <arrow.to.target n="a106"></arrow.to.target> <pb pagenum="57"></pb> <arrow.to.target n="a107"></arrow.to.target> montani, diligentiſsimi oſſervatori d'ogni <lb></lb> minuzia, riſcontrare, o emendar quei difet-<lb></lb> ti, che ſpeſſe volte ſcorrono nelle Stampe, <lb></lb> o che non furono da altri oſſervati.</s><s id="id1623089"> Or que-<lb></lb> ſti Libri parte da Coſimo Padre della Patria, <lb></lb> e parte da Lorenzo il Magnifico, da varie <lb></lb> parti, e con grandiſsime ſpeſe procurati, fu-<lb></lb> rono poſcia in queſto luogo da Clemente VII. <lb></lb> e dal Granduca Coſimo Primo ripoſti, e or-<lb></lb> dinati, e grandemente accreſciuti.</s><s id="id1623117"> Chi poi <lb></lb> bramaſſe ſaperne il numero, e la lor qualità <lb></lb> potrà comodamente appagare il ſuo deſide-<lb></lb> rio, mediante l'Indice generale, compilato <lb></lb> con molta accuratezza.</s><s id="id1623134"> Guglielmo Langio ne <lb></lb> fece uno particolare de' Manoſcritti Greci, <lb></lb> e Orientali, e <expan abbr="Monſignor">Monſ.</expan> Luca d'Holſtein Bibli-<lb></lb> otecario della Vaticana, de' più rari ne die <lb></lb> de il ſuo giudizio, come ſi può vedere in al-<lb></lb> cune Schede nella Librerìa dell'eruditiſſimo, <lb></lb> e da per tutto celebratiſſimo Antonio Ma-<lb></lb> gliabechi di <expan abbr="felice memoria">fel. mem.</expan> citate già dall'inſigne <lb></lb> Cardinale de Noris ne' Cenotaſii Piſani, per <lb></lb> occaſione del Vergilio Mediceo, gioia pre-<lb></lb> giatiſſima, e ornamento di queſta celebre, <lb></lb> Librerìa.</s><s id="id1623186"> Da queſto luogo ci porteremo a, <lb></lb> viſitare la</s></p> <p id="id1623194" type="foot"><s id="id1623198"><foot.target id="a106"></foot.target>montani,</s></p> <p id="id1623206" type="margin"><s id="id1623209"><margin.target id="a107"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1623221" type="main"><s id="id1623225">CAPPELLA, che deve riuſcire nel Coro, <lb></lb> ma di preſente ha l'ingreſſo dietro la Chie-<lb></lb> ſa.</s><s id="id1623236"> Or queſta è la Cappella cotanto celebre, <lb></lb> che ſenza ingrandimento iperbolico, vien ri-<lb></lb> putata nel Mondo unica, e ſingolare.</s><s id="id1623249"> E in <lb></lb> vero, ſe in altri ediſizi s'ammira la ſquiſitez-<lb></lb> za dell'arte, in altri la ricchezza de' mate-<lb></lb> riali, ed in alcuni qualche coſa di ſingolare, <lb></lb> in queſta ſola Cappella tutte unite concor-<lb></lb> <arrow.to.target n="a108"></arrow.to.target> <pb pagenum="58"></pb> <arrow.to.target n="a110"></arrow.to.target> rono le prerogative più nobili: magnificen-<lb></lb> za d'Architettura, pregio infinito de' mate-<lb></lb> riali, bellezza incomparabile, e perfezione <lb></lb> dell'arte in ſommo grado.</s><s id="id1623299"> Per darne adun-<lb></lb> que alcuna breve notizia, diremo, che la, <lb></lb> circonferenza di tutta queſta maeſtoſa Cappel-<lb></lb> la è braccia centoquarantaquattro, l'altezza <lb></lb> più di novanta, e il diametro quarantotto.</s> <lb></lb> <s id="id1623310">l'incroſtatura è di diaſpri, agate, calcedo-<lb></lb> nj, lapiſlazoli, ed altre pietre prezioſe.</s><s id="id1623327"> Bel-<lb></lb> liſſimi ſono i pilaſtri co' i capitelli di bron-<lb></lb> zo dorati.</s><s id="id1623337"> Maeſtoſi ſono i Sepolcri di grani-<lb></lb> to orientale, ſopra ciaſcuno de' quali poſa <lb></lb> un guancial di diaſpro tempeſtato di gioie, <lb></lb> e ſopra quello una corona reale, ancor eſſa <lb></lb> ricca di gemme.</s><s id="id1623357"> In alcune nicchie di para-<lb></lb> gone, ſon collocate altrettante Statue di bron-<lb></lb> zo dorate, maggiori del naturale, che rap-<lb></lb> preſentano i Regnanti defunti.</s><s id="id1623373"> Di vaghiſſi-<lb></lb> me commeſſure vedonſi effigiate le Arme, <lb></lb> delle Città ſottopoſte al dominio de' noſtri <lb></lb> Reali Principi.</s><s id="id1623388"> In ſomma tali, e tanti ſo-<lb></lb> no gli ornamenti di pregio, che vi ſi tro-<lb></lb> vano, che umano penſiero non è baſtevole <lb></lb> a immaginarſi una bellezza sì rara.</s><s id="id1623404"> Fu co-<lb></lb> minciata la fabbrica l'anno 1604. al tempo <lb></lb> di Ferdinando Primo, e per quanto da mol-<lb></lb> ti maeſtri giornalmente vi ſi lavori, molto <lb></lb> vi reſta ancora, per renderla in tutto compi-<lb></lb> ta, e allora ſarà in eſsa collocato il prezioſo <lb></lb> Ciborio, che ſi conſerva in Gallerìa, e del <lb></lb> quale parleremo a ſuo luogo.</s><s id="id1623436"> Dalla Piazza, <lb></lb> e Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, paſseremo nella via <lb></lb> de' Ginori, nella quale riſpondono gli appar-<lb></lb> tamenti fabbricati di nuovo dal Marcheſe, <lb></lb> Riccardi, e uniti al ſuo Palazzo in via larga, <lb></lb> <arrow.to.target n="a109"></arrow.to.target> <pb pagenum="59"></pb> <arrow.to.target n="a111"></arrow.to.target> e da quella ci porteremo nella via di <expan abbr="San">S.</expan> Gal-<lb></lb> lo, in cui ſi trovano moltiſſimi Conventi, <lb></lb> e Chieſe di Monache, ciaſcheduna delle qua-<lb></lb> li ha qualche coſa di ſingolare, e ſpecialmen-<lb></lb> te quella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agata, dov'è la bella Tavo-<lb></lb> la d'Aleſsandro Bronzino, nella quale fon, <lb></lb> dipinte le Nozze di Cana Galilea.</s><s id="id1623500"> Noi perô <lb></lb> tralaſciando per minor briga del Foreſtiero <lb></lb> il ragionare di quelli, nel paſsare dal canto <lb></lb> de' Preti, oſserveremo la nuova, e vaga fab-<lb></lb> brica dello</s></p> <p id="id1623519" type="foot"><s id="id1623523"><foot.target id="a108"></foot.target>C 5 rono</s></p> <p id="id1623531" type="foot"><s id="id1623535"><foot.target id="a109"></foot.target>e da</s></p> <p id="id1623542" type="margin"><s id="id1623546"><margin.target id="a110"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1623558" type="margin"><s id="id1623561"><margin.target id="a111"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1623573" type="main"><s id="id1623576">SPEDALE DI GIESU' PELLEGRINO, in <lb></lb> cui ſi ricevono ſolamente Religioſi pellegri-<lb></lb> ni; e dipoi, ſeguitando il viaggio, giungeremo <lb></lb> alla</s></p> <p id="id1623593" type="main"><s id="id1623596">COMPAGNIA DI <expan abbr="SAN">S.</expan> MARCO nuovamen-<lb></lb> te reſtaurata, e quanto mai dir ſi poſsa, di <lb></lb> varj ornamenti abbellita, avvenga che mol-<lb></lb> tiſſime ſiano le pitture, gl'intagli dorati, e <lb></lb> l'altre coſe di pregio, che vi ſi vedono. </s><lb></lb> <s id="id1623630">Unito a queſto Oratorio è uno Spedale, fab-<lb></lb> bricato per ricevere i Pellegrini Oltramon-<lb></lb> tani, ſimile a quello di <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo d'Aqui-<lb></lb> no, ma di più comode abitazioni nobilmen-<lb></lb> te adagiato.</s><s id="id1623637"> Ed in vero chi dentro penetra, <lb></lb> a rimirare tutte le Stanze con bell'ordine, <lb></lb> & magnificenza diſpoſte, non uno Spedale, <lb></lb> di poveri Pellegrini, ma un Ricetto di nobi-<lb></lb> liſſimi Perſonaggi lo crede; per lo che que-<lb></lb> ſto luogo riguardevole in ogni parte, non, <lb></lb> ha ſenza dubbio, che invidiare a gli Speda-<lb></lb> li più celebri dell'Italia.</s><s id="id1623669"> Poco diſtanti da, <lb></lb> queſto ſeguono due Spedali, ambedue per <lb></lb> gl'infermi, uno detto degl'Incurabili, l'al-<lb></lb> <arrow.to.target n="a112"></arrow.to.target> <pb pagenum="60"></pb> <arrow.to.target n="a113"></arrow.to.target> tro di Bonifazio, dirimpetto al quale è il <lb></lb> belliſſimo</s></p> <p id="id1623704" type="foot"><s id="id1623708"><foot.target id="a112"></foot.target>C 6 tro</s></p> <p id="id1623715" type="margin"><s id="id1623719"><margin.target id="a113"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1623730" type="main"><s id="id1623734">PALAZZO de' Pandolfini, fatto fabbrica-<lb></lb> re col diſegno di Raffaello da Urbino, da, <lb></lb> Monſignor Giannozzo Pandolfini Vescovo <lb></lb> di Troia, e intimo familiare di Leon De-<lb></lb> cimo.</s><s id="id1623754"> Volgendo per la via delle Ruote, in <lb></lb> faccia della quale si vede il</s></p> <p id="id1623761" type="main"><s id="id1623765">CONSERVATORIO de' fanciulli Orfani, <lb></lb> e abbandonati; ci condurremo per la via di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi alla via dell'Acqua, da cui ſi paſ-<lb></lb> ſa comodamente a vedere la</s></p> <p id="id1623781" type="main"><s id="id1623784">FORTEZZA DA BASSO, nella quale con-<lb></lb> ſervaſi una belliſſima, e copiosa Armerìa, <lb></lb> oltre le coſe ſingolari, che vi s'ammirano, <lb></lb> e che da noi con gran ragione ſi tacciono. </s><lb></lb> <s id="id1590379">Di quì paſſeremo al</s></p> <p id="id1623806" type="main"><s id="id1623810">CASINO del Marchese Riccardi in Gual-<lb></lb> fonda, pieno di Statue, antiche, e moder-<lb></lb> ne, e di pitture eccellenti, con un Giardino <lb></lb> degno di qualſivoglia gran Principe.</s><s id="id1623825"> All'u-<lb></lb> ſcir di Gualfonda, voltando a ſiniſtra per la <lb></lb> Piazza vecchia, e entrando in via dell'Amo-<lb></lb> re, oſserveremo la</s></p> <p id="id1623841" type="main"><s id="id1623845">CASA fatta fabbricare con gli onoriſici do-<lb></lb> nativi di Luigi il Grande Rè di Francia,da Vin-<lb></lb> cenzio Viviani primo <expan abbr="Matematico">Matem.</expan> del Regnante <lb></lb> Granduca, il Pio, ed ultimo Scolare di quel <lb></lb> perſpicaciſſimo Lince, Promotore di nuove <lb></lb> Scienze, ed Arti utiliſſime, e Riſtauratore <lb></lb> dell'Aſtronomia, della Geografia, della Mec-<lb></lb> <arrow.to.target n="a114"></arrow.to.target> <pb pagenum="61"></pb> <arrow.to.target n="a115"></arrow.to.target> canica, e della Filoſofia.</s><s id="id1623891"> Nella facciata di <lb></lb> questa, con raro eſempio, ed in ſegno evi-<lb></lb> dente d'Uomo grato al Maestro, ed a' gene-<lb></lb> roſi Benefattori, vedremo ſopra la porta, <lb></lb> maggiore, eſposta per la prima volta al pub-<lb></lb> blico, la viva Effigie di bronzo in rilievo <lb></lb> di quest'immortal Eroe Fiorentino: e dal-<lb></lb> l'eſpreſso ne' Cartelloni laterali, come da un <lb></lb> compendio di Vita, ci verrà indicato parte <lb></lb> delle notizie de' di lui ammirandi trovati. </s><lb></lb> <s id="id1623940">Soddisfattici d'aver quì veduto memoria de-<lb></lb> ſiderata per 50. anni da' Letterati Foreſtieri, <lb></lb> tornando fu detta Piazza, entreremo nella, <lb></lb> gran Chiesa di</s></p> <p id="id1623946" type="foot"><s id="id1623950"><foot.target id="a114"></foot.target>canica,</s></p> <p id="id1623958" type="margin"><s id="id1623962"><margin.target id="a115"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1623973" type="main"><s id="id1623977"><expan abbr="SANTA">S.</expan>MARIA NOVELLA de' Padri Domeni-<lb></lb> cani, una delle più belle non ſolo di Firen-<lb></lb> ze, ma quaſi diſſi d'Italia, lodata da Miche-<lb></lb> lagnolo Buonarroti, che, com'è ſama fra, <lb></lb> noi, ſolea chiamarla la Spoſa.</s><s id="id1623998"> Fu questa fab-<lb></lb> bricata intorno l'<expan abbr="anno">an.</expan> del Signore 1279. col di-<lb></lb> ſegno di Fra Siſto, e di Fra Riſtoro Con-<lb></lb> verſi di quell'Ordine, e Fiorentini intenden-<lb></lb> tiſsimi d'Architettura, e perfezionata circa, <lb></lb> l'anno 1350. governando il Convento <expan abbr="Fra">F.</expan> Ia-<lb></lb> copo Paſsavanti, celebre, ed eloquente Scrit-<lb></lb> tore.</s><s id="id1624030"> Promoſse la gran Fabbrica di queſto <lb></lb> Tempio il <expan abbr="Beato">B.</expan> Giovanni da Salerno, Diſcepo-<lb></lb> lo di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, mandato dal ſuo Maeſtro <lb></lb> a Firenze, per fondarvi la Religione, la, <lb></lb> quale ben preſto allignatavi, produſse a que-<lb></lb> ſta Città molti Uomini inſigni, che l'una, <lb></lb> e l'altra illuſtrarono.</s><s id="id1624058"> Or queſto Tempio ma-<lb></lb> gnifico è diviſo in tre Navate, ſoſtenute da <lb></lb> pilaſtri, e colonne, ſu le quali poſano gli <lb></lb> archi delle volte, così ben rilevate, che ol-<lb></lb> <arrow.to.target n="a116"></arrow.to.target> <pb pagenum="62"></pb> <arrow.to.target n="a119"></arrow.to.target> tre la maeſtà, e vaghezza, rendono molta <lb></lb> luce alla Chieſa.</s><s id="id1624096"> Nelle pareti delle Navate <lb></lb> ſono le Cappelle tutte d'un ordine, ed op-<lb></lb> poſte.</s><s id="id1624106"> In ciaſcuna di eſse è una Tavola di <lb></lb> Pittore eccellente.</s><s id="id1624113"> Incominciando dalla Por-<lb></lb> ta del mezzo, la prima a deſtra, dov'è di-<lb></lb> pinta la Vergine Annunziata dall'Angiolo, è <lb></lb> di Santi di Tito.</s><s id="id1624129"> Segue il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lo-<lb></lb> renzo mirabilmente effigiato da Girolamo <lb></lb> Macchietti: e dopo queſto, la Natività del <lb></lb> Signore dipinta da Batiſta Naldini, di cui <lb></lb> ſono l'altre due ſeguenti, cioè quella della <lb></lb> Purificazione di <expan abbr="Maria">M.</expan> Vergine, e l'altra della De-<lb></lb> poſizione di Croce di Noſtro Signore.</s><s id="id1624158"> E' anco <lb></lb> di Santi di Tito il Lazzero riſuſcitato, ſic-<lb></lb> come del Ligozzi è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Raimon-<lb></lb> do, che riſuſcita da morte un fanciullo.</s><s id="id1624173"> Al-<lb></lb> l'Altar maggiore belliſsime ſono le pitture <lb></lb> del Coro fatte dal Grillandaio.</s><s id="id1624184"> In fette Sto-<lb></lb> rie da una parte ſi rappreſenta la vita di Maria <lb></lb> Verg. ed in altre fette dall'altra, quella di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta, ed in ciaſcuna furono ritratte <lb></lb> da quel Pittore molte persone di quei tempi, <lb></lb> così bene, ed al vivo, che la natura vien, <lb></lb> ſuperata dall'arte.</s><s id="id1624210"> Ripigliando l'ordine del-<lb></lb> le Cappelle, la prima da man ſiniſtra nel-<lb></lb> l'entrar della Porta, ha una Tavola, dov'è <lb></lb> dipinto il Batteſimo di Giesù Cristo di ma-<lb></lb> no dello Stradano, a cui segue la Tavola, <lb></lb> della Sammaritana, mirabilmente effigiata da <lb></lb> Aleſſandro Bronzino.</s><s id="id1624237"> Quelle, che ſono ap-<lb></lb> preſso, ſono ambedue del Vaſari.</s><s id="id1624244"> Nella pri-<lb></lb> ma furono dipinti i Miſteri del Roſario, e <lb></lb> nell'altra la Reſurrezione di Cristo.</s><s id="id1624255"> In teſta <lb></lb> poi della Croce è la Cappella de' Gaddi, <lb></lb> belliſſima d'Architettura, con una Tavola <lb></lb> <arrow.to.target n="a117"></arrow.to.target> <pb pagenum="63"></pb> <arrow.to.target n="a120"></arrow.to.target> di mano d'Agnolo Bronzino, nella quale ſi <lb></lb> rappreſenta, quando Criſto riſuſcita la figli-<lb></lb> uola dell'Archiſinagogo; e accanto è la Cap-<lb></lb> pella de' Gondi incroſtata di varj marmi, do-<lb></lb> v'è il famoso Crociſiſso di legno, ſcolpito <lb></lb> con ſingolar artiſizio da Filippo di Ser Bru-<lb></lb> nelleſco, il quale fu non meno nella Scul-<lb></lb> tura, che nell'Architettura il più eccellente <lb></lb> Maeſtro di quanti viſsero ne' ſuoi tempi. </s><lb></lb> <s id="id1624335">Ne' due Tabernacoli di marmo, l'uno rin-<lb></lb> contro all'altro, ſituati alle colonne di mez-<lb></lb> zo, ſi vedono due belle Tavole, quella di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Pier Martire dipinta dal Cigoli, e la fe-<lb></lb> conda dell'Empoli.</s><s id="id1624339"> Dalla Chieſa paſseremo <lb></lb> nel Convento, adagiato di comode abitazio-<lb></lb> ni, ed in cui fon molte cose degne d'eſser <lb></lb> vedute da ciaſchedun Forestiero.</s><s id="id1624355"> Primiera-<lb></lb> mente ſi trova un Chioſtro lungo centodie-<lb></lb> ci braccia, e largo novanta, e diviſo in cin-<lb></lb> quanta lunette, in mole delle quali per ma-<lb></lb> no di Maeſtri eccellenti, e ſpecialmente di <lb></lb> Santi di Tito, e del Poccetti, ſono eſpreſsi <lb></lb> in pittura i fatti più ſingolari di <expan abbr="San">S.</expan> Dome-<lb></lb> nico, e di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Arciveſcovo di Fi-<lb></lb> renze, con alcuni ritratti d'Uomini illuſtri <lb></lb> per Santità, che mentre viſsero, ſantificaro-<lb></lb> no coll'eſempio loro queſto Convento.</s><s id="id1624401"> Vi-<lb></lb> cino al Chioſtro è ſituata la Spezierìa, cele-<lb></lb> bre in molti luoghi d'Italia, avvengachè in <lb></lb> eſsa, al pari d'ogni real Fonderìa, ſi fabbri-<lb></lb> chino medicamenti chimici d'ogni ſorte, olj, <lb></lb> quinteſsenze, e odori di ſingolar perfezione, <lb></lb> come è ben noto a' Profeſsori di quest'Arte. </s><lb></lb> <s id="id1624405">Salendo nel Dormentorio nuovamente di pit-<lb></lb> ture abbellito, colla ſerie di tutt'i Pontefici, <lb></lb> e Cardinali di queſta Inſigne Religione, tro-<lb></lb> <arrow.to.target n="a118"></arrow.to.target> <pb pagenum="64"></pb> <arrow.to.target n="a121"></arrow.to.target> vaſi la Cappella detta del Papa, dipinta da <lb></lb> Iacopo da Pontormo, e nella quale celebra-<lb></lb> rono quattro Sommi Pontefici, cioè, Marti-<lb></lb> no V. Eugenio IV. Pio II. e Leone X. </s><s id="id1624505">Preſ-<lb></lb> ſo a queſta è una copioſa Librerìa, degna <lb></lb> in vero di quei buoni Religioſi, che in ogni <lb></lb> tempo riuſcirono Letterati di primo nome; <lb></lb> e il Noviziato fabbricato dal <expan abbr="Padre">P.</expan> Aleſſio Stroz-<lb></lb> zi inſigne Benefattore di queſto Convento. </s><lb></lb> <s id="id162458">Dal quale uſcendo s'entra in una gran Piaz-<lb></lb> za, in mezzo della quale ſi vedono due Gu-<lb></lb> glie, e Piramidi di Porfido, ſoſtenute da, <lb></lb> quattro Tartarughe di bronzo.</s><s id="id1624510"> Sogliono in <lb></lb> queſto luogo come d'ogni altro più comodo, <lb></lb> rappreſentarſi i tornei, ed ogni anno per la <lb></lb> vigilia di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batista vi ſi corre il Palio <lb></lb> de' Cocchj.</s><s id="id1624528"> In faccia poi della Piazza, è ſi-<lb></lb> tuato lo Spedale di</s></p> <p id="id1624537" type="foot"><s id="id1624540"><foot.target id="a116"></foot.target>tre</s></p> <p id="id1624548" type="foot"><s id="id1624551"><foot.target id="a117"></foot.target>di</s></p> <p id="id1624559" type="foot"><s id="id1624562"><foot.target id="a118"></foot.target>vaſi</s></p> <p id="id1624570" type="margin"><s id="id1624574"><margin.target id="a119"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1624585" type="margin"><s id="id1624589"><margin.target id="a120"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1624601" type="margin"><s id="id1624604"><margin.target id="a121"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1624616" type="main"><s id="id1624620"><expan abbr="SAN">S.</expan> PAOLO de' Convaleſcenti; dal quale, <lb></lb> paſseremo in via della Scala, dov'è poſto il <lb></lb> bel</s></p> <p id="id1624632" type="main"><s id="id1624636">PALAZZO, E GIARDINO del <expan abbr="Marcheſe">March.</expan> Ri-<lb></lb> dolfi: e da queſto giungeremo ſul Prato, do-<lb></lb> ve fanno vaga viſta da una parte tutte le Ca-<lb></lb> ſe d'un ordine iſteſso, e dall'altra il</s></p> <p id="id1624656" type="main"><s id="id1624660">CASINO, E PALAZZO del <expan abbr="Marcheſe">March.</expan> Corſini, <lb></lb> che vi ha annesso uno ſpazioso Giardino. </s><lb></lb> <s id="id1624661">Rimpetto a queſto luogo comincia il Corſo<lb></lb> de' Cavalli, il quale va a terminare alla Por-<lb></lb> ta alla Croce, per lo ſpazio di due miglia. </s><lb></lb> <s id="id1624710">Camminando pel Borgo, arriveremo alla, <lb></lb> Chieſa di </s></p> <p id="id1624795" type="foot"><s id="id1624799">OGNIS-</s></p> <pb pagenum="65"></pb> <p id="id1624806" type="margin"><s id="id1624810"><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1591552" type="main"><s id="id1591553">OGNISSANTI, dove abitano in gran nu-<lb></lb> mero Frati Minori dell'Oſservanza di <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb> ceſco.</s><s id="id1624712"> Ha queſta Chieſa la facciata di pietre <lb></lb> forti, con buon diſegno intagliate, per ope-<lb></lb> ra del Nigetti Architetto.</s><s id="id1624724"> Il baſso rilievo di <lb></lb> terra cotta, ſituato sopra la Porta di mezzo, <lb></lb> è di Luca della Robbia.</s><s id="id1624735"> Le Tavole degli <lb></lb> Altari ſono in gran numero, tutte dipinte <lb></lb> da buoni Maeſtri.</s><s id="id1624746"> Quelle però, che ſi tengo-<lb></lb> no in maggiore ſtima, ſono l'Aſcenſione di <lb></lb> mano del Butteri, la Madonna col Figlio in <lb></lb> braccio di mano di Santi di Tito, e l'altre <lb></lb> due del Roſselli, cioè quella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Eliſabetta <lb></lb> Regina di Portogallo, e la ſeconda del Mar-<lb></lb> tirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea.</s><s id="id1624772"> Conſervanſi ancora in, <lb></lb> queſta Chieſa molte Reliquie, e fra queſte, <lb></lb> la Cappa di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, tenuta in ſomma <lb></lb> venerazione.</s><s id="id1624787"> Seguitando la via del Corſo ſi <lb></lb> giunge al</s></p> <p id="id1624822" type="main"><s id="id1624825">PALAZZO de' Ricaſoli, fatto col diſe-<lb></lb> gno di Michelozzo, e le facciate furon di-<lb></lb> pinte da Francesco Pagni, che molta lode, <lb></lb> ne riportò, anche da' Profeſſori di grido; e <lb></lb> poi s'arriva al</s></p> <p id="id1624846" type="main"><s id="id1624849">PALAZZO, E LOGGIATO de' Rucellai, <lb></lb> ambedue fatti col diſegno di Leon Bati-<lb></lb> ſta Alberti.</s><s id="id1624860"> Ma uſcendo alquanto di ſtrada, <lb></lb> a man deſtra ſi trova Parione, dove è il</s></p> <p id="id1624869" type="main"><s id="id1624873">PALAZZO del Marchese Corſini, in fua <lb></lb> viſta magnifico, d'Architettura Toſcana. </s><lb></lb> <s id="id1624922">Egli è modernamente ſtato accreſciuto di <lb></lb> appartamenti doppj, ſcale, gallerie, ed <lb></lb> altre comode abitazioni; onde chi il vede ha <lb></lb> <arrow.to.target n="a124"></arrow.to.target> <pb pagenum="66"></pb> <arrow.to.target n="a125"></arrow.to.target> occaſione d'ammirare una delle maggiori <lb></lb> fabbriche, e più coſpicue di queſta Città. </s><lb></lb> <s id="id1624930">La Sala maggiore è lunga braccia quaranta, <lb></lb> e larga venticinque, ed è ornata di varj co-<lb></lb> lonnati, di ſtatue antiche, e di busti di mar-<lb></lb> mo, di mano d'eccellenti Scultori.</s><s id="id1624932"> La gran <lb></lb> volta è dipinta a maraviglia da Anton Do-<lb></lb> menico Gabbiani, e tutto il compofto non <lb></lb> può eſsere nè più vago, nè più magnifico. </s><lb></lb> <s id="id1624950">Conduce a questa Sala, ed al piano nobile <lb></lb> del Palazzo una ſcala fatta con bel diſegno <lb></lb> da Anton Ferri; perchè cominciando con. <lb></lb> due grandi branche, che ſi uniſcono in un <lb></lb> bel ricetto, va terminando in una, che è <lb></lb> arricchita di nobile Architettura, di pietre, <lb></lb> e ſtatue belliſsime.</s><s id="id1624973"> Nel mentovato piano no-<lb></lb> bile vi ſono otto appartamenti liberi, com-<lb></lb> poſti di Sala, Camere, Anticamere, e Re-<lb></lb> trocamere, dipinte da più eccellenti Profeſ-<lb></lb> ſori, che hanno fra di loro fatto a gara nel <lb></lb> dimoſtrare l'eccellenza di lor pennello.</s><s id="id1624998"> So-<lb></lb> no ancora arricchiti di ſcale ſegrete, galle-<lb></lb> rìe, gabinetti, ed altri ſervizj; e per como-<lb></lb> dità de' medeſimi, evvi una Cappella dipin-<lb></lb> ta tutta dal Gherardini, colla Tavola dell'Al-<lb></lb> tare di mano di Carlo Maratta.</s><s id="id1625022"> Il Piano ter-<lb></lb> reno è altresì dipinto da' migliori Maestri, e <lb></lb> tali, e tanti ſono gli ornamenti, che abbel-<lb></lb> liſcono queſto Palazzo, che non può d'av-<lb></lb> vantaggio deſiderarſi.</s><s id="id1625041"> Ritornando nella me-<lb></lb> deſima ſtrada del Corſo, e laſciando a man <lb></lb> ſiniſtra la</s></p> <p id="id1625053" type="foot"><s id="id1625057"><foot.target id="a124"></foot.target>oc-</s></p> <p id="id1625064" type="margin"><s id="id1625068"><margin.target id="a125"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1625080" type="main"><s id="id1625083">CHIESA DI <expan abbr="SAN">S.</expan> PAOLINO de' Padri Car-<lb></lb> melitani Scalzi, ridotta alla moderna, d'Ar-<lb></lb> chitettura aſsai vaga; ſiccome l'altra Chie-<lb></lb> ſa di </s></p> <p id="id1625146" type="foot"><s id="id1625150"><expan abbr="San">S.</expan> PAN-</s></p> <pb pagenum="67"></pb> <p id="id1625158" type="margin"><s id="id1625162"><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1592059" type="main"><s id="id1592060"><expan abbr="SAN">S.</expan> PANCRAZIO, nella quale ſi vede un <lb></lb> Sepolcro di marmi, ſimile a quello di No-<lb></lb> ſtro Signore, che ſi trova in Geruſalemme, <lb></lb> anzi fatto coll'iſteſse miſure, e diſegno, dal-<lb></lb> la Famiglia de' Rucellai; e una magnifica, <lb></lb> Cappella del Marcheſe Riccardi; perverre-<lb></lb> mo al canto de'Tornaquinci, dov'è il tan-<lb></lb> to lodato</s></p> <p id="id1625173" type="main"><s id="id1625177">PALAZZO degli Strozzi, fatto fabbri-<lb></lb> care da Filippo Strozzi, con real magnifi-<lb></lb> cenza.</s><s id="id1625188"> Il primo diſegno di queſta fabbrica, <lb></lb> fu dato da Benedetto da Maiano, ſebbene di <lb></lb> poi proſeguito dal Cronaca, che nella parte <lb></lb> interiore mutò ordine d'Architettura, avven-<lb></lb> ga che per di fuori Toſcano, con bozze di <lb></lb> pietra forte, di grandezza non ordinaria, <lb></lb> per di dentro ſia Dorico, e Corintio, come <lb></lb> ſi vede nel Cortile.</s><s id="id1625219"> Rimane questo Palazzo <lb></lb> da ogni parte iſolato, ed ha nella ſommità <lb></lb> un cornicione di raro artifizio.</s><s id="id1625230"> Le lumiere, <lb></lb> o lanternoni di ferro poſti fu' canti, furon <lb></lb> lavorati dal Caparra, e da chiunque li vede, <lb></lb> ſon grandemente lodati.</s><s id="id1625244"> Partendoſi dalla via <lb></lb> del Corſo, e camminando vers'Arno, tro-<lb></lb> veremo ſu la Piazza di <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita una bel-<lb></lb> liſſima</s></p> <p id="id1625260" type="main"><s id="id1625263">COLONNA di granito d'ordine Dorico, <lb></lb> quivi eretta l'anno 1564. da Coſimo Primo, <lb></lb> con avervi fatto collocare ſopra una Statua <lb></lb> di porfido, rappreſentante la Giuſtizia, di <lb></lb> mano di Romolo del Dadda, in memoria, <lb></lb> [come ſi crede da molti] dell'aver il men-<lb></lb> tovato Granduca, ricevuta in questo luogo <lb></lb> la nuova della preſa di Siena.</s><s id="id1625294"> Dicesi che, <lb></lb> <arrow.to.target n="a128"></arrow.to.target> <pb pagenum="68"></pb> <arrow.to.target n="a129"></arrow.to.target> fuſse l'ultima Colonna levata dalle Terme <lb></lb> Antoniane, e donata al Granduca Coſimo <lb></lb> da Pio Quarto.</s><s id="id1625323"> Dirimpetto alla Colonna, <lb></lb> appariſce di vaga viſta il</s></p> <p id="id1625331" type="foot"><s id="id1625334"><foot.target id="a128"></foot.target>fuſse</s></p> <p id="id1625342" type="margin"><s id="id1625346"><margin.target id="a129"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1625357" type="main"><s id="id1625361">PALAZZO de' Bartolini, fabbricato col <lb></lb> diſegno di Baccio d'Agnolo; dopo del qua-<lb></lb> le dall'iſteſſa parte ſi vede il gran</s></p> <p id="id1625374" type="main"><s id="id1625378">PALAZZO degli Spini, oggi diviſo in <lb></lb> più caſe; e incontro ad eſſo la Chieſa de' <lb></lb> Monaci Vallombroſani, chiamata</s></p> <p id="id1625391" type="main"><s id="id1625395"><expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita, la quale, benchè fabbricata <lb></lb> in tempo, che la buona Architettura non, <lb></lb> era per anco riſorta, è tuttavia da' Profeſſo-<lb></lb> ri molto lodata.</s><s id="id1625410"> Sono in eſſa alcune Tavo-<lb></lb> le di bellezza non ordinaria, e ſpecialmente <lb></lb> nella Cappella degli Strozzi la Nunziata di <lb></lb> mano dell'Empoli.</s><s id="id1625424"> E' anco da lodarſi in, <lb></lb> questa Cappella la volta dipinta a freſco da <lb></lb> Bernardino Poccetti, e le due Statue di ma-<lb></lb> no del Caccini.</s><s id="id1625438"> Sono altresì riguardevoli le <lb></lb> Pitture di Aleſſio Baldovinetti nel Coro de' <lb></lb> Monaci, dove furono effigiati al naturale, <lb></lb> molti Uomini illuſtri, che in quel tempo <lb></lb> vivevano, ſi come quelle del Grillandaio <lb></lb> nella Cappella de' Saſſetti.</s><s id="id1625462"> Anco la Tavola <lb></lb> del Paſſignani, nella qual'è dipinto un Cri-<lb></lb> ſto morto, è degna di molta lode.</s><s id="id1625473"> Nel Ta-<lb></lb> bernacolo dell'Altar maggiore ſi conserva, <lb></lb> il Crocifiſso, che già era nella Chieſa di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Miniato preſſo, e fuor della Città, e di <lb></lb> cui ſi favella nella Seconda Parte di queſto <lb></lb> Libro.</s><s id="id1625496"> Il Presbiterio avanti il detto Altare, <lb></lb> fu diſegnato dal Buontalenti, con maravi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a130"></arrow.to.target> <pb pagenum="69"></pb> <arrow.to.target n="a131"></arrow.to.target> glioſo artifizio, del quale pur'anco è il di-<lb></lb> ſegno della bella facciata di queſta Chiesa, <lb></lb> tutta di pietre forti.</s><s id="id1625530"> Più d'ogn'altro però, <lb></lb> s'ammira la Cappella degli Uſimbardi, in-<lb></lb> croſtata di marmi carrareſi, e d'altre pietre, <lb></lb> con due Sepolcri di diaſpro nero, ſopra, <lb></lb> de' quali poſano due buſti di marmo, che <lb></lb> son ritratti di due Prelati di quella Caſa, <lb></lb> ſcolpiti da Felice Palma, famoſo artefice, <lb></lb> de' ſuoi tempi.</s><s id="id1625562"> Del medeſimo Palma è il <lb></lb> Crociſiſso di bronzo poſto all'Altare in una <lb></lb> Nicchia di nero diaſpro.</s><s id="id1625574"> Le due Tavole, <lb></lb> de' lati ſon dipinte da Criſtoſano Allori, e <lb></lb> dall'Empoli; e le lunette a freſco, da Gio-<lb></lb> vanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s><s id="id1625589"> Il baſso rilievo di <lb></lb> bronzo, dov'è ſcolpito il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lo-<lb></lb> renzo, è fattura di Tiziano Aſpetti da Pa-<lb></lb> dova, maeſtro del Palma.</s><s id="id1625605"> Laſciando il Pon-<lb></lb> te a <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita, del quale ragioneremo nella <lb></lb> ſeguente giornata, e camminando lung'Ar-<lb></lb> no vers'il Ponte Vecchio, a man ſiniſtra, <lb></lb> poco fuori di ſtrada, viſiteremo la Chieſa, <lb></lb> de'</s></p> <p id="id1625628" type="foot"><s id="id1625632"><foot.target id="a130"></foot.target>glioso</s></p> <p id="id1625640" type="margin"><s id="id1625643"><margin.target id="a131"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1625655" type="main"><s id="id1625658"><expan abbr="Santi">SS.</expan> APOSTOLI, una delle più antiche di <lb></lb> Firenze.</s><s id="id1625665"> Quantunque ella non ſia molto gran-<lb></lb> de, è nondimeno di nobile Architettura, <lb></lb> molto commendata dal Buonarroti.</s><s id="id1625677"> V'è una <lb></lb> Tavola dipinta dal Vaſari, per la Concezio-<lb></lb> ne di Maria Vergine.</s><s id="id1625687"> Sono lodati i due Se-<lb></lb> polcri, e ſpecialmente quello preſso alla Sa-<lb></lb> greſtìa, lavorato da Benedetto da Rovezza-<lb></lb> no.</s><s id="id1625702"> Anche nella Cappella del Sagramento <lb></lb> ſono di Luca della Robbia i vaghi ornamen-<lb></lb> ti di terra cotta.</s><s id="id1625712"> Proſeguendo il cammino <lb></lb> lung'Arno s'arriva alla gran </s></p> <p id="id1625845" type="foot"><s id="id1625848">FAB.</s></p> <pb pagenum="70"></pb> <p id="id1625856" type="margin"><s id="id1625860"><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1592819" type="main"><s id="id1592820">FABBRICA DEGLI UFIZJ, o Magiſtra-<lb></lb> ti della Città, la quale ordinata dal Grandu-<lb></lb> ca Coſimo primo col diſegno di Giorgio Va-<lb></lb> ſari, Pittore, e Architetto Aretino, riuſcì <lb></lb> come ſi vede, belliſſima, e riguardevole in <lb></lb> ogni parte.</s><s id="id1625758"> l'Architettura di tutto quest'edi-<lb></lb> fizio è d'ordine Dorico, abbellito di con-<lb></lb> ci, e pietre, lavorate con pulitezza non or-<lb></lb> dinaria.</s><s id="id1625773"> Nelle nicchie, che per di fuori ſi <lb></lb> mirano, avea diviſato il Gran Duca Coſimo <lb></lb> di collocare le Statue de' più illuſtri Cittadi-<lb></lb> ni di queſta Patria; ma non potè adempire <lb></lb> il bel diſegno prevenuto dalla morte.</s><s id="id1625793"> Sotto <lb></lb> il Loggiato, che, ſoſtenuto da colonne, e, <lb></lb> pilaſtri, gira tutta la fabbrica, ſono le reſi-<lb></lb> denze di varj Magiſtrati, uniti inſieme in, <lb></lb> queſto luogo per comodo univerſale.</s><s id="id1625813"> Il pri-<lb></lb> mo appartamento ſopra il Loggiato, ſerve <lb></lb> per lo più per officine, o botteghe di que-<lb></lb> gli Artefici, che giornalmente lavorano per <lb></lb> l'uso della Gallerìa, o Guardaroba di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> <lb></lb> ed il ſecondo appartamento, che fu aggiun-<lb></lb> to qualche tempo dopo, ſerve per la cele-<lb></lb> bre Reale</s></p> <p id="id1625871" type="main"><s id="id1625875">GALLERIA, la quale è diviſa in due cor-<lb></lb> ridori, lunghi ciaſcuno 210. paſſi, e larghi <lb></lb> dieci, che fra di loro ſi comunicano, medi-<lb></lb> ante un altro corridore in faccia alla fabbri-<lb></lb> ca, lungo ſettanta paſſi.</s><s id="id1625896"> Di verſo la ſtrada <lb></lb> rieſcono i fineſtrati di criſtalli, ſeparati l'uno <lb></lb> dall'altro da varie colonne, e pilaſtri.</s><s id="id1625908"> La, <lb></lb> volta di queſti tre corridori, è diviſa in tan-<lb></lb> ti ſpazi, quanti ſono i fineſtrati, e detti ſpa-<lb></lb> zj fon dipinti a freſco da diverſi Pittori.</s><s id="id1625924"> Nel <lb></lb> corridore deſtro, facendoci dalla facciata, <lb></lb> <arrow.to.target n="a134"></arrow.to.target> <pb pagenum="71"></pb> <arrow.to.target n="a135"></arrow.to.target> ſon dipinte grotteſche, di varie invenzioni: <lb></lb> e nel ſiniſtro, con figure ſimboliche ſi rap-<lb></lb> preſentano le Scienze, e l'Arti più nobili, <lb></lb> intorno alle quali ſono i ritratti d'Uomini <lb></lb> illustri di queſta Città, che in ſommo grado <lb></lb> le profeſsarono.</s><s id="id1625971"> Or queſta nobile invenzio-<lb></lb> ne può ſervire all'erudito Foreſtiero d'una <lb></lb> ſuccinta notizia de' più rari ſoggetti, che, <lb></lb> fiorirono in queſta Patria, perchè quivi ve-<lb></lb> drà quali ſiano ſtati i Filoſofi, e Matemati-<lb></lb> ci più rinomati, quali i Poeti, ed Oratori <lb></lb> più celebri, i Legiſti, e Medici più ſingola-<lb></lb> ri, gli Scrittori di varia erudizione, gli Uo-<lb></lb> mini più accreditati nella prudenza, e nel <lb></lb> governo, quei che ſi ſegnalarono nell'armi, <lb></lb> quegli, che negli onori, e dignità più coſpi-<lb></lb> cue, i Santi, e Beati, i Fondatori di Reli-<lb></lb> gioni, e così ſeguitando in ciaſcheduna pro-<lb></lb> feſſione, potrà appagare la ſua curioſità.</s><s id="id1626031"> In <lb></lb> oltre affiſſi alle pareti di ciaſchedun corrido-<lb></lb> re ſi vedono moltiſſimi Quadri, in cui ſo-<lb></lb> no i ritratti d'Uomini in armi, o in lettere <lb></lb> ſingolari, e ſpecialmente de' Principi della <lb></lb> Reale Caſa.</s><s id="id1626054"> Appoggiati alle pareti poſano <lb></lb> nel piano ſopra baſi di legno fregiate d'oro <lb></lb> moltiſſimi buſti di marmo con teſte antiche <lb></lb> framezzate da ſtatue intere, con belliſſima <lb></lb> ordinanza diſposte.</s><s id="id1626074"> I buſti ſono centodue, e <lb></lb> le ſtatue ſettantadue, tutte di pregio, e di <lb></lb> bellezza non ordinaria.</s><s id="id1626085"> Fra le teſte è molto <lb></lb> conſiderabile la ſerie degl'Imperadori Ro-<lb></lb> mani, cominciando da Giulio Ceſare fino a <lb></lb> Pupieno, compreſovi <expan abbr="Marco">M.</expan> Agrippa, l'Antinoo, <lb></lb> e l'Albino, e fra le ſtatue è degna d'oſser-<lb></lb> vazione, e di ſtima il Bacco di Michelagno-<lb></lb> lo, che non ha da invidiare all'antiche.</s></p> <p id="id1626114" type="foot"><s id="id1626118"><foot.target id="a134"></foot.target>ſon</s></p> <p id="id1626125" type="margin"><s id="id1626129"><margin.target id="a135"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1626140" type="foot"><s id="id1626144">Mol-</s></p> <pb pagenum="72"></pb> <arrow.to.target n="a143"></arrow.to.target> <p id="id1626152" type="main"><s id="id1626155">Molte ancora ſono le Teſte delle Donne Au-<lb></lb> guſte, non meno ſtimabili di quelle de' Ce-<lb></lb> ſari; ed in oltre ſono ammirate dagl'Inten-<lb></lb> denti le due teſte di Cicerone, e di Seneca, <lb></lb> come altresì quella d'Aleſsandro Magno, <lb></lb> ſcolpite con ſingolar maeſtria.</s><s id="id1626188"> Sono ancora <lb></lb> degne di particolar attenzione due Statue di <lb></lb> bronzo antichiſſime, e d'eccellente manifat-<lb></lb> tura, delle quali una, che rappresenta un Ido-<lb></lb> lo, è di maniera Greca; e l'altra, che figu-<lb></lb> ra un Dittatore, o altro perſonaggio in at-<lb></lb> to di parlare al popolo, dimoſtra a' caratte-<lb></lb> ri Etruſci, che nel lembo della veſte ſi ſcor-<lb></lb> gono, eſsere ſtata fatta dagli antichi Toſcani. </s><lb></lb> <s id="id1626200">Oſſervate queſte coſe, che ſono eſpoſte alla <lb></lb> viſta d'ognuno, paſſeremo alle ſtanze, dove <lb></lb> non ſi ha l'ingreſſo ſenza ſpecial commiſſio-<lb></lb> ne di chi vi ſoprantende, ed in una d'effe, <lb></lb> che a riguardo della ſituazione ſuol effer la <lb></lb> prima, troveremo gran numero di piccoli <lb></lb> quadri di varj eccellenti Pittori; Idoletti, e <lb></lb> Lucerne di bronzo antiche, e diverſe bizzar-<lb></lb> rìe prodotte dalla natura; alcuni lavori di <lb></lb> pietre dure, e prezioſe; una Colonna d'ala-<lb></lb> baſtro orientale alta quattro braccia, tutta <lb></lb> d'un pezzo, e maeſtrevolmente lavorata, ed <lb></lb> è queſta la maggiore delle molte, che ſi ve-<lb></lb> dono in varj luoghi d'Italia, e in queſta me-<lb></lb> deſima Gallerìa; e finalmente un Candelabro, <lb></lb> o come da noi ſi chiama una Lumiera d'Am-<lb></lb> bra, in cui ſono diſpoſte varie piccole figu-<lb></lb> rette, e ritratti d'Ambra bianca.</s><s id="id1626300"> Da que-<lb></lb> ſta paſſeremo alla ſtanza, che ſeguitando l'or-<lb></lb> dine preſo diremo ſeconda, ove ammirere-<lb></lb> mo infiniti quadri de' più ſamosi Maestri nel-<lb></lb> l'Arte.</s><s id="id1626320"> Ve ne ſono fra questi in gran nume-<lb></lb> <arrow.to.target n="a136"></arrow.to.target> <pb pagenum="73"></pb> <arrow.to.target n="a144"></arrow.to.target> ro di Pittori Fiamminghi, fatti con ſomma di-<lb></lb> ligenza, propria di tutti gli Artefici di queſta <lb></lb> Nazione, vi ſono ancora due lavori di pietre <lb></lb> dure; un Gabinetto, e una Tavola più bel-<lb></lb> li, e più perfetti di quei, che ſopra accen-<lb></lb> nammo: così nella terza ſi trovano diverſi <lb></lb> ftromenti matematici, lavorati con gran per-<lb></lb> fezione, e due Globi l'uno celeſte, e l'al-<lb></lb> tro terreſtre di ſmiſurata grandezza.</s><s id="id1626377"> Evvi <lb></lb> ancora un pezzo di calamita orientale di tal <lb></lb> forza, che oltre al tenere attaccate a ſe una <lb></lb> dopo l'altra più chiavi, ſoſtiene quaranta <lb></lb> libbre di ferro.</s><s id="id1626394"> E' parimente degno di ma-<lb></lb> raviglia un nuovo ſpecchio uſtorio della mag-<lb></lb> gior grandezza, che ſin'ora ſi ſia veduta in <lb></lb> altro ſimile ſtrumento, col quale vanno tut-<lb></lb> tavia facendoſi belliſsime ſperienze, che for-<lb></lb> ſe un giorno ſi pubblicheranno colle Stampe. </s><lb></lb> <s id="id1626444">Nella quarta ſi vedono molti quadri non in-<lb></lb> ſeriori di pregio, e di bellezza a quelli, che <lb></lb> avremo veduto ſin'ora, ed in gran parte, <lb></lb> della Scuola Fiorentina; ſiccome alcuni vaſi <lb></lb> d'avorio lavorati al tornio, piccolo faggio <lb></lb> di centinaia di pezzi, che ne poſſeggono que-<lb></lb> ſti Reali Principi.</s><s id="id1626448"> Ancora vi ſono alcuni <lb></lb> Stipi, o Scrigni prezioſi per la materia, ma <lb></lb> più ammirabili per lo lavoro, ed uno di <lb></lb> queſti può ſenza dubbio collocarſi degnamen-<lb></lb> te nella camera di qualſivoglia Monarca, che <lb></lb> ſerve a chi vuole d'inginocchiatoio, ed in-<lb></lb> ſieme dà occaſione di meditare la vita di <expan abbr="Nostro">N.</expan> Si-<lb></lb> gnore quivi effigiata in piccole figure dipin-<lb></lb> te ſopra pietre prezioſe; ma quel che rende <lb></lb> maggiore ſtupore, ſi è il veder dentro lo Sti-<lb></lb> po una macchina mobile di più facce, in una <lb></lb> delle quali vi è un lavoro di pietre commeſ-<lb></lb> <arrow.to.target n="a137"></arrow.to.target> <pb pagenum="74"></pb> <arrow.to.target n="a145"></arrow.to.target> ſe; nella ſeconda la deposizione dalla Croce <lb></lb> del Salvatore in baſſo rilievo di cera, tratto <lb></lb> dal modello del Buonarroti; nella terza il <lb></lb> Cenacolo mirabilmente eſpreſſo in figurine <lb></lb> piccole d'ambra; nella quarta la Crocifiſſio-<lb></lb> ne parimente ſcolpita in ambra: e nella ſom-<lb></lb> mità di queſto Stipo vi è un Organo, e, <lb></lb> un Oriuolo, che maggiormente lo rendono <lb></lb> maraviglioſo.</s><s id="id1626549"> Vorrebbe adeſſo l'ordine, e <lb></lb> la ſituazione delle ſtanze, che s'entraſſe a par-<lb></lb> lare della Tribuna; ma ſi contenti però il <lb></lb> Foreſtiero, che ſoſpendendo per qualche po-<lb></lb> co di tempo di favellarne, paſſi ad un'altra <lb></lb> ſtanza, che diremo la quinta.</s><s id="id1626574"> In questa ve-<lb></lb> dremo una grandiſsima quantità di finiſsimi <lb></lb> Vaſi di porcellana, di babbagauro, terra egi-<lb></lb> zia molto rara, e due grandissime Urne di <lb></lb> bucchero del Cile, tutte terre, che molto ſi <lb></lb> ſtimano in queſti Paeſi.</s><s id="id1626597"> Nella ſeſta s'ammira-<lb></lb> no oltre a dugento ritratti di Pittori eccellen-<lb></lb> ti, procurati da varie parti d'Europa, con <lb></lb> iſpeſa veramente incredibile, e diligenza non <lb></lb> ordinaria.</s><s id="id1626616"> Quello però, che li rende mag-<lb></lb> giormente ſtimabili, ſi è l'eſsere tutti di pro-<lb></lb> pria mano di quegli ſteſsi Maeſtri, di cui <lb></lb> rappreſentano al vivo il ſembiante; coſa in <lb></lb> vero rariſsima, e ſingolare, ſe ſi conſidera <lb></lb> la difficultà di porre inſieme un numero sì <lb></lb> grande d'originali di questa ſorta.</s><s id="id1626646"> Evvi an-<lb></lb> cora la ſtatua del Cardinale Leopoldo de' Me-<lb></lb> dici in marmo, fatta da <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta Foggi-<lb></lb> ni, e quivi collocata, per aver egli procura-<lb></lb> ta così bella, e numeroſa raccolta di quadri. </s><lb></lb> <s id="id1626710">Quì però non finiſcono le maraviglie; anzi <lb></lb> paſsando nella ſettima ſtanza, che volgar-<lb></lb> mente chiamasi la Tribuna, maggiormente <lb></lb> <arrow.to.target n="a138"></arrow.to.target> <pb pagenum="75"></pb> <arrow.to.target n="a146"></arrow.to.target> s'accreſcono; avvengachè ſi trovino compen-<lb></lb> diati in eſſa i maggiori pregi della natura, <lb></lb> e dell'arte, i prodigi della Pittura, e Scul-<lb></lb> tura, e tutto ciò, che di bello, e di ricco, e <lb></lb> di prezioſo può ritrovarſi nel Mondo.</s><s id="id1626714"> Ora <lb></lb> cominciando dalle coſe più rare, che certa-<lb></lb> mente ſono ſenza numero, vedremo ſei ſta-<lb></lb> tue di marmo, le più perfette, e più belle, <lb></lb> al parere degl'Intendenti, di quante mai ſi <lb></lb> siano vedute ne' nostri tempi, come di ciò <lb></lb> fanno fede l'infinite copie di effe, che in va-<lb></lb> rie forme ſi vedono ſparſe nel Mondo, ſer-<lb></lb> vendo a' profeſſori, quantunque di primo no-<lb></lb> me, di perfetto modello, ed eſemplare al-<lb></lb> le loro opere inſigni.</s><s id="id1626760"> Più dell'altre però ſi <lb></lb> tiene in pregio la belliſsima ſtatua di Vene-<lb></lb> re, detta volgarmente la Venere de' Medici, <lb></lb> che ne' paſſati ſecoli fu ſenza dubbio la mara-<lb></lb> viglia di Roma, ed ora ſi può dire uno de' pro-<lb></lb> digi di questa Città: che ſe della Venere di <lb></lb> Praſitele, quel celebre Scultore, ſi legge, <lb></lb> che da varie parti del Mondo concorrevano <lb></lb> genti alla Città di Gnido, per ammirare quel-<lb></lb> la bellezza, che in piccol Tempio collocata <lb></lb> recava agli ſpettatori venerazione, e diletto; <lb></lb> anco della noſtra Venere non inferiore a, <lb></lb> quella di Praſitele, anzi in un luogo più ſplen-<lb></lb> dido, e più magnifico ſituata, ſi può dir giu-<lb></lb> ſtamente, eſſer quaſi innumerabili le perſone, <lb></lb> che da ogni parte concorrono ad ammirare i <lb></lb> ſuoi pregj; mentre, qual'è quel Forestiero, <lb></lb> che della ſua bellezza informato, non pro-<lb></lb> curi con ogni ſtudio vederla, e vedendola, <lb></lb> non rimanga da maraviglia ſorpreſo?</s><s id="id1594002"> Dopo <lb></lb> aver contemplata queſta famoſa ſtatua, e con <lb></lb> effa due altre Veneri. anch'effe belliſsime, <lb></lb> <arrow.to.target n="a139"></arrow.to.target> <pb pagenum="76"></pb> <arrow.to.target n="a147"></arrow.to.target> benchè di non sì rara eccellenza come la pri-<lb></lb> ma, e in oltre il gruppo de' Lottatori, l'Ar-<lb></lb> rotino, ed il Fauno, ci porteremo ad oſſer-<lb></lb> vare una Tavola di pietre, e gioie commeſ-<lb></lb> ſe, di così bello, e così ricco lavoro, che <lb></lb> l'occhio umano non ſa diſtinguere, ſe l'ec <lb></lb> cellenza, e perfezione dell'opera vinca il <lb></lb> valor delle gemme, e delle pietre preziose, <lb></lb> che nobilmente l'adornano, o dal valor del-<lb></lb> le gemme ſia vinta l'eccellenza, e perfezio-<lb></lb> ne dell'opera.</s><s id="id1626910"> Parimente di gioie, e pie-<lb></lb> tre dure è compoſto un Gabinetto, o Stu-<lb></lb> diolo; ma queſte non ſon lavorate in piano <lb></lb> come la Tavola, ma di rilievo, moſtrando <lb></lb> la lor grandezza, ed eccellenza.</s><s id="id1626929"> E ſoſtenuto <lb></lb> il Gabinetto da quattordici colonne di la-<lb></lb> pislazzulo, con baſe, e capitelli d'oro maſ-<lb></lb> ſiccio, incroſtato di perle, e turchine.</s><s id="id1626945"> Fra <lb></lb> una colonna, e l'altra vi ſono baſſi rilievi <lb></lb> pur d'oro, e nella parte ſuperiore belliſſime <lb></lb> laſtre de' più perfetti diaſpri, ornati intorno <lb></lb> di topazzi, ſmeraldi, balaſſi, acque di mare, <lb></lb> zaffiri, criſoliti, e rubini, che a ſomiglian-<lb></lb> za di chiodi, moſtrano di tener lo Studiolo <lb></lb> unito; ma nella parte più eccelſa, e più no-<lb></lb> bile di effo ſiede, qual Regina di tutte l'al-<lb></lb> tre gioie, una perla di ſmiſurara grandezza. </s><lb></lb> <s id="id1627000">Tutto queſto però non fa il maggior pregio <lb></lb> dello Scrigno, conſervandoſi nelle parti in-<lb></lb> teriori di eſſo, quaſi tremila fra Cammei, ed <lb></lb> intagli, la maggior parte antichi, e in pie-<lb></lb> tre prezioſe, tutti legati in oro.</s><s id="id1627008"> Queſti pe-<lb></lb> rò come coſa troppo rara, ed altrettanto <lb></lb> ſottopoſta a perdersi, non ſi fanno vedere <lb></lb> ſenza ſpecial permiſſione di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></s><s id="id1627050"> All'in-<lb></lb> torno poi di queſta famoſiſſima Tribuna ri-<lb></lb> <arrow.to.target n="a140"></arrow.to.target> <pb pagenum="77"></pb> <arrow.to.target n="a148"></arrow.to.target> corre un piccolo palchetto, ſopra di cui po-<lb></lb> ſano figurette di marmo, di bronzo, e di <lb></lb> porfido, tutte antiche, e della più eccellente <lb></lb> maeſtria; e molti buſti, e teſte di criſtallo <lb></lb> di rocca, di calcidonio, e d'agata, prezioſe <lb></lb> e per la materia, e pel lavoro; ma ſopra, <lb></lb> tutte è mirabile una ſcolpita in turchina del-<lb></lb> la vecchia rocca, rappreſentante l'effigie di <lb></lb> Tiberio Imperatore.</s><s id="id1627080"> Ammirato che avere-<lb></lb> mo tutto ciò, che è ſtato da noi deſcritto <lb></lb> ſin'ora, proſeguiremo a contemplare atten-<lb></lb> tamente i quadri, che alle pareti ſi vedono <lb></lb> appeſi.</s><s id="id1627100"> Sono queſti de' più famoſi Maeſtri <lb></lb> nell'arte, e di lor ſapere il miglioramento: <lb></lb> Raffaello, Tiziano, Andrea del Sarto, e Pa-<lb></lb> olo Veroneſe ve n'hanno il maggior nume-<lb></lb> ro; poi ve ne ſono belliſſimi pezzi di Mi-<lb></lb> chelagnolo, de' Caracci, del Vandich, del Ru-<lb></lb> bens, del famoſo Olbino di Baſilea, del Tin-<lb></lb> toretto, e tre pezzi del Gherardoun Olande-<lb></lb> ſe, che per la loro bellezza hanno meritato <lb></lb> di ſtare a fronte coll'opere de' più rinomati <lb></lb> Maeſtri.</s><s id="id1627146"> Negli Scrigni di granatiglia, che ve-<lb></lb> dremo all'intorno, ſi conſervano le Medaglie <lb></lb> antiche, e moderne, ed in alcuni armadj ſe-<lb></lb> greti, molti vasi di criſtallo di rocca terſiſſi-<lb></lb> mi, e di ſmiſurata grandezza; Urne di la-<lb></lb> piſlazzuli, ed altri gran pezzi d'agate, e di-<lb></lb> aſpri tutti maeſtrevolmente lavorati, e ador-<lb></lb> nati d'oro, e di gioie: ma queſti, e le Me-<lb></lb> daglie non ſoglion moſtrarſi ſenza ſpecial per-<lb></lb> miſſione di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R</expan>. </s><s id="id1627215">Queſte, ed altre coſe <lb></lb> vedremo nella Tribuna, dalla quale parten-<lb></lb> doci, non però ſazj di rimirare le ſue bel- <lb></lb> lezze, ſaremo introdotti nell'ottava, ed ul-<lb></lb> tima ſtanza, chiamata l'Armeria ſegreta, do-<lb></lb> <arrow.to.target n="a141"></arrow.to.target> <pb pagenum="78"></pb> <arrow.to.target n="a149"></arrow.to.target> ve ſi conſervano belliffime armature d'acciaio, <lb></lb> e varj ſtrumenti militari di ſingolare artifi-<lb></lb> zio.</s><s id="id1627233"> Quì potrà l'occhio ſodisfarfi nel rimira-<lb></lb> re le tante ſorte d'armi, e le bizzarre inven-<lb></lb> zioni, colle quali furono fabbricate, ravvi-<lb></lb> ſando le diverſe maniere, ed uſanze di cia-<lb></lb> ſcheduna nazione, benchè barbara, e ſcono-<lb></lb> ſciuta; e finalmente tutto ciò, che di bel-<lb></lb> lo, e di perfetto ſi può trovare in queſto <lb></lb> genere, tutto vedrà compendiato in queſto <lb></lb> luogo, e con belliſsima ordinanza diſpo-<lb></lb> ſto.</s><s id="id1627274"> Vi è ancora una ſtanza ſeparata dall'al-<lb></lb> tre, dove ſi conſerva il gran Ciborio, che <lb></lb> deve ſervire per la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, <lb></lb> quando farà terminata.</s><s id="id1627290"> Egli è tutto di pie-<lb></lb> tre, e gioie commeſſe, delle più rare, e, <lb></lb> prezioſe, che ſi poſsano in un tal lavoro de-<lb></lb> ſiderare.</s><s id="id1627306"> Tralaſcio i finiſsimi intagli, e i tan-<lb></lb> ti ornamenti di pregio, che vi ſi trovano, <lb></lb> e ſolo ammiro la ſingolar maeſtrìa, colla qua-<lb></lb> le fu condotta queſt'opera a quella mara-<lb></lb> vigliosa bellezza, di cui certo non può ve-<lb></lb> derſi la maggiore.</s><s id="id1627330"> Di fimil lavoro è la parte <lb></lb> anteriore dell'Altare, o vogliam dire il Pa-<lb></lb> liotto, che pur anco ſi conſerva nella mede-<lb></lb> ſima ſtanza.</s><s id="id1627345"> E qui per ora finiſcono le otto <lb></lb> ſtanze di queſta celebre Gallerìa, non eſsen-<lb></lb> do per anco terminate l'altre ſtanze, che ſi <lb></lb> vanno preparando; in una delle quali, ſaran-<lb></lb> no ripoſti i Bronzi, conſiſtenti in alcune ſta-<lb></lb> tue, e teſte in gran numero d'Idoletti, e di <lb></lb> vari ſtrumenti uſati ne' Sacrifizj de' Gentili, <lb></lb> ed in altri frammenti dell'antichità erudita, <lb></lb> raccolti da varie parti del mondo con gran-<lb></lb> diſsima ſpeſa, e diligenza non ordinaria; e <lb></lb> in un'altra ſtanza centoventi Libri di fmi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a142"></arrow.to.target> <pb pagenum="79"></pb> <arrow.to.target n="a150"></arrow.to.target> ſurata grandezza, dove con ſommo ſtudio, <lb></lb> e particolare aſsiſtenza di celebri Profeſsori, <lb></lb> ſi vedono raccolti, ed a suo luogo diſpoſti <lb></lb> innumerabili diſegni, e moltiſsimi penſieri, <lb></lb> e capricci, come eſſi chiamano, de' più rari <lb></lb> Artefici de' noſtri tempi, il tutto per opera <lb></lb> del <expan abbr="Sereniſsimo">Sereniſs.</expan> Cardinal Leopoldo di <expan abbr="gloriosa memoria">glor. mem</expan>. </s><lb></lb> <s id="id1627436"> Preſſo alla Gallerìa ſi trovano le ſtanze della</s></p> <p id="id1627445" type="foot"><s id="id1627449"><foot.target id="a136"></foot.target>ro</s></p> <p id="id1627456" type="foot"><s id="id1627460"><foot.target id="a137"></foot.target>D ſe;</s></p> <p id="id1627468" type="foot"><s id="id1627472"><foot.target id="a138"></foot.target>s'ac-</s></p> <p id="id1627479" type="foot"><s id="id1627483"><foot.target id="a139"></foot.target>D. ben-</s></p> <p id="id1627491" type="foot"><s id="id1627494"><foot.target id="a140"></foot.target>corre</s></p> <p id="id1627502" type="foot"><s id="id1627506"><foot.target id="a141"></foot.target>D 3 ve</s></p> <p id="id1627514" type="foot"><s id="id1627517"><foot.target id="a142"></foot.target>ſurata</s></p> <p id="id1627525" type="margin"><s id="id1627529"><margin.target id="a143"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1627540" type="margin"><s id="id1627544"><margin.target id="a144"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1627556" type="margin"><s id="id1627559"><margin.target id="a145"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1627571" type="margin"><s id="id1627574"><margin.target id="a146"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1627586" type="margin"><s id="id1627590"><margin.target id="a147"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1627601" type="margin"><s id="id1627605"><margin.target id="a148"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1627616" type="margin"><s id="id1627620"><margin.target id="a149"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1627632" type="margin"><s id="id1627635"><margin.target id="a150"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1627647" type="main"><s id="id1627650">FONDERIA di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> dove ſi fabbri-<lb></lb> cano Olj, Balſami, Quinteſſenze, e varie for-<lb></lb> te di medicamenti di ſingolar perfezione, <lb></lb> che fin da' Principi grandi vengon deſidera-<lb></lb> ti, benchè non manchi la real munificenza <lb></lb> de' noſtri Sereniſſimi Padroni di diſpenſarne <lb></lb> giornalmente grandiſſima quantità.</s><s id="id1627679"> E' anco <lb></lb> degno d'oſſervazione in queſto luogo il</s></p> <p id="id1627688" type="main"><s id="id1627691">CORRIDORE coperto, fatto fabbricare, <lb></lb> dal <expan abbr="Gran">G.</expan> Duca Coſimo I. col diſegno di Gior-<lb></lb> gio Vaſari, o come meglio ha creduto uno <lb></lb> Scrittore moderno, col diſegno del Buon-<lb></lb> talenti, il quale diede il modello per le ſtan-<lb></lb> ze della Gallerìa, e ſpecialmente della Tri-<lb></lb> buna.</s><s id="id1627719"> E` lungo queſto Corridore ſecento paſ-<lb></lb> ſi, largo ſei, e alto più d'otto, e cominci-<lb></lb> ando dal Palazzo de' Pitti, conduce ſino al-<lb></lb> la Gallerìa, e al Palazzo Vecchio.</s><s id="id1627735"> Ha le, <lb></lb> pareti di dentro adornate di grandiffimi qua-<lb></lb> dri, dipinti a chiaroſcuro, ne' quali ſi rap-<lb></lb> preſentano l'azioni più glorioſe di Carlo <lb></lb> Quinto Imperadore, di Filippo Secondo Rè <lb></lb> delle Spagne, d'Enrico Quarto Rè di Fran-<lb></lb> cia, e di Ferdinando Secondo Granduca di <lb></lb> Toſcana.</s><s id="id1627766"> Dopo avere ammirate le molte co-<lb></lb> ſe, che abbiamo fin'ora deſcritte, proſeguire-<lb></lb> mo il cammino verso la </s></p> <p id="id1627807" type="foot"><s id="id1627811">PIAZ.</s></p> <pb pagenum="80"></pb> <p id="id1627819" type="margin"><s id="id1627822"><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1595147" type="main"><s id="id1595148">PIAZZA DEL GRANDUCA.</s><s id="id1627794"> E per-<lb></lb> chè molte ſono le coſe da oſſervarſi in que-<lb></lb> ſta Piazza ci faremo in primo luogo dal</s></p> <p id="id1627834" type="main"><s id="id1627838">PALAZZO VECCHIO, fabbricato col di-<lb></lb> ſegno d'Arnolfo, quel famoſo Architetto di <lb></lb> tante fabbriche di queſta noſtra Città, e ſpe-<lb></lb> cialmente della Chieſa del Duomo.</s><s id="id1627854"> E dando <lb></lb> prima un'occhiata alla magnificenza di que-<lb></lb> ſta fabbrica, oſserveremo la belliſſima Tor-<lb></lb> re, o Campanile, alto braccia centocinquan-<lb></lb> ta, e ſoſtenuto da quattro colonne groſſiſſi-<lb></lb> me, le quali tanto più rendono mirabile, e <lb></lb> prodigioſo queſt'Ediſizio.</s><s id="id1627882"> Dipoi nell'ingreſ-<lb></lb> ſo, o ringhiera del Palazzo ammireremo a <lb></lb> man deſtra nell'entrare, la grande ſtatua di <lb></lb> marmo di mano del Bandinelli, che rappre-<lb></lb> fenta quand'Ercole abbatte Cacco.</s><s id="id1627901"> Sono <lb></lb> amendue queſte figure di gran lunga maggio-<lb></lb> ri del naturale, ma così al vivo eſprimenti, <lb></lb> e di sì rara bellezza, che non ſi ſaziano i <lb></lb> Profeſsori d'ammirare il loro pregio.</s><s id="id1627921"> E di ve-<lb></lb> ro ſe riguardiamo alla figura dell'Ercole, <lb></lb> chi vidde mai un'altro Uomo di corpo più <lb></lb> robuſto, e più forte, di portamento più fie-<lb></lb> ro, di volto più maeſtoſo, e terribile?</s><s id="id1627960"> E ſe <lb></lb> quella di Cacco ſuperato dal ſuo nimico, chi <lb></lb> non gli ſcorge nel volto un affannoso timo-<lb></lb> re, ſimile a quello di colui, che dalla deſtra <lb></lb> nimica aſpetti il colpo fatale?</s><s id="id1627970"> Ma ſe bella, <lb></lb> e di grande ſtima è la ſtatua dell'Ercole, <lb></lb> belliſſima, e di maggior perfezione è quella <lb></lb> di David ſcolpita dal Buonarroti, e benchè <lb></lb> fatta negli anni ſuoi giovenili, è dagl'inten-<lb></lb> denti per opera ſingolare celebrata.</s><s id="id1627980"> E` il Da-<lb></lb> vid, come ſi vede, d'età florida, come appun-<lb></lb> <arrow.to.target n="a153"></arrow.to.target> <pb pagenum="81"></pb> <arrow.to.target n="a155"></arrow.to.target> to ce lo deſcrivono le Sagre Storie, quando <lb></lb> del Gigante Golìa riportò la ſegnalata <lb></lb> vittoria.</s><s id="id1628013"> Spira il ſembiante di queſto Santo Cam-<lb></lb> pione una maeſtoſa bellezza, e nella vaga, <lb></lb> ſimetria delle ſue membra, ſi ſcorge tutto <lb></lb> quello, che di bello, e di perfetto può formar <lb></lb> la natura nel corpo umano.</s><s id="id1628034"> Sebbene, qual'è <lb></lb> quel corpo umano, in cui ſi uniſcano in ſom-<lb></lb> mo grado, come in queſta figura, tutte le <lb></lb> perfezioni maggiori?</s><s id="id1628050"> Dopo queſte due ſta-<lb></lb> tue, ſi trovano due Figure, o Termini pari-<lb></lb> mente di marmo, uno di mano del Bandi-<lb></lb> nelli, l'altro di Vincenzio Roſſi ſuo ſcolare, <lb></lb> amendue fatti con grandiſſima diligenza.</s><s id="id1628067"> E <lb></lb> finalmente entrando nel Cortile del Palazzo, <lb></lb> vedeſi in mezzo una Fontana di porfido, ſo-<lb></lb> pra la quale ſcherza un Fanciullo ſcolpito in <lb></lb> Bronzo, di mano d'Andrea Verrocchio. </s><lb></lb> <s id="id1628080">E` ſoſtenuto queſto Cortile da groſſe colon-<lb></lb> ne di pietra ſorte, lavorate con belle grot-<lb></lb> teſche, e tra le coſe degne di lode vi è una <lb></lb> ſtatua d'Ercole, che uccide Cacco, di mano <lb></lb> di Vincenzio Roſſi da Fieſole, non inferiore <lb></lb> a quella del Bandinello ſuo maeſtro.</s><s id="id1628111"> Salen-<lb></lb> do al primo appartamento, trovaſi un magni-<lb></lb> fico Salone, di ſtraordinaria grandezza, la <lb></lb> ſoffitta del quale, come altresì le pareti, ſon <lb></lb> dipinte da Giorgio Vaſari con ſingolar mae-<lb></lb> ſtria.</s><s id="id1628134"> In trentanove quadri della ſoffitta, con <lb></lb> belliſſimi intagli, e ornamenti dorati, ſi rap-<lb></lb> preſentano l'azioni, e fatti più ſegnalati del-<lb></lb> la noſtra Città, e della Real Caſa felicemen-<lb></lb> te regnante, Madre fecondiſſima d'Uomini <lb></lb> illuſtri, e di celebratiſſimi Eroi.</s><s id="id1628160"> Nelle pare-<lb></lb> ti ſi vede dipinta a freſco la guerra, e preſa <lb></lb> di Siena, la Battaglia fieriſſima di Marciano, <lb></lb> <arrow.to.target n="a154"></arrow.to.target> <pb pagenum="82"></pb> <arrow.to.target n="a156"></arrow.to.target> l'aſsedio di Piſa, ed altre memorabili im-<lb></lb> preſe.</s><s id="id1628193"> Anco negli angoli del predetto Salo-<lb></lb> ne, ſi vedono quattro grandiſſimi quadri di-<lb></lb> pinti a olio, due de' quali ſon di mano del <lb></lb> Ligozzi, e gli altri due del Cigoli, e Paſſi-<lb></lb> gnano.</s><s id="id1628212"> In un di quei del Ligozzi ſi rappre-<lb></lb> ſenta quando <expan abbr="San">S.</expan> Pio Quinto incorona Co-<lb></lb> ſimo Primo, creandolo Granduca di Toſca-<lb></lb> na, ed ornandolo di Corona, e Manto rea-<lb></lb> le.</s><s id="id1628232"> E nell'altro, ſon figurati que' dodici Fio-<lb></lb> rentini, che da vari Potentati del Mondo, <lb></lb> in un medeſimo tempo furono mandati Am-<lb></lb> baſciadori a Bonifazio VIII. Sommo Ponte-<lb></lb> fice, de' quali cantò il Verino:</s></p> <p id="id1628255" type="foot"><s id="id1628259"><foot.target id="a153"></foot.target>to</s></p> <p id="id1628266" type="foot"><s id="id1628270"><foot.target id="a154"></foot.target>D 5 Paf-</s></p> <p id="id1628277" type="margin"><s id="id1628281"><margin.target id="a155"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1628293" type="margin"><s id="id1628296"><margin.target id="a156"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1628308" type="main"><s id="id1628312"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Romane merito Antiſtes Bonifacius Urbis, <lb></lb> Cum Florentinos diverſis partibus Orbis <lb></lb> Vidiſſet Roma, Regum mandata ferentes, <lb></lb> Terrarum ſemen, tu quinta elementa vocavit.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id1628333" type="main"><s id="id1628337">In quello del Cigoli mirabilmente ſi rap-<lb></lb> preſenta quando Coſimo, ancor giovanetto <lb></lb> di diciotto anni, ſu eletto Duca di Firenze, <lb></lb> e da tutti i Senatori inchinato per loro Prin-<lb></lb> cipe, e Sovrano: e finalmente in quello del <lb></lb> Paſſignani ſi dimoſtra la ſolenne funzione ce-<lb></lb> lebrata in Firenze, quando il medeſimo Co-<lb></lb> ſimo preſe l'Abito della Religione di <expan abbr="Santo">S.</expan> Ste-<lb></lb> fano Papa, e Martire, della quale fu egli il <lb></lb> primo Fondatore, e Gran Maeſtro.</s><s id="id1628378"> Ma che <lb></lb> diremo delle ſtatue, che vagamente adorna-<lb></lb> no la gran Sala?</s><s id="id1628420"> Sono in faccia di eſſa ver-<lb></lb> ſo la Piazza tre grandi ſtatue di marmo mag-<lb></lb> giori del naturale, cioè quella di Leon X. <lb></lb> Sommo Pontefice nella nicchia del mezzo, <lb></lb> quella di Giovanni de' Medici Padre di Co-<lb></lb> ſimo a man deſtra, e quella del Duca Aleſ-<lb></lb> ſandro a man sinistra, siccome da' lati ſi ve-<lb></lb> <arrow.to.target n="a157"></arrow.to.target> <pb pagenum="83"></pb> <arrow.to.target n="a158"></arrow.to.target> de la ſtatua di Clemente VII. e a rincontro <lb></lb> quella del Granduca Coſimo Primo, tutte di <lb></lb> mano del Cavalier Bandinelli.</s><s id="id1628439"> Bellissima an-<lb></lb> cora, anzi ſopra tutte ammirabile è la ſtatua <lb></lb> della Vittoria, che ha ſotto di ſe un prigio-<lb></lb> ne, di mano del Buonarroti, il quale deſti-<lb></lb> nata l'avea per lo Sepolcro di Papa Giulio <lb></lb> II. ma non avendola affatto terminata, la-<lb></lb> ſciolla in Firenze.</s><s id="id1628467"> Seguono a queſta i ſei <lb></lb> gruppi di mano di Vincenzio Roſſi, ne' qua-<lb></lb> li ſi rappreſentano le forze d'Ercole, e ſpe-<lb></lb> cialmente quando ſoffoga Anteo, quando <lb></lb> uccide il Centauro, quando getta Diomede <lb></lb> a' Cavalli, che il divorino, quando porta <lb></lb> il Porco vivo in iſpalla, quando aiuta ad <lb></lb> Atlante reggere il Cielo, e quando vince la <lb></lb> Regina dell'Amazzoni: Opere tutte degne <lb></lb> di lode, e nelle quali, come ſcrive il Bor-<lb></lb> ghini, ſi veggono belliſsime, e fiere attitu-<lb></lb> dini, e grandiſsima diligenza nell'arte.</s><s id="id1628514"> Da <lb></lb> queſta all'altre ſtanze paſſando del medeſimo <lb></lb> appartamento, vedremo molte belle pitture <lb></lb> a freſco del mentovato Vaſari, col diſegno <lb></lb> del quale fu queſto Palazzo in gran parte <lb></lb> riordinato.</s><s id="id1628536"> Ma ſalendo agli appartamenti di <lb></lb> ſopra, della Sala chiamata dell'Oriuolo, tro-<lb></lb> veremo una figura di marmo, che rappreſen-<lb></lb> ta un David di mano di Donatello, ed un'al-<lb></lb> tra di <expan abbr="San">S.</expan> Giovan Batiſta ſopra la porta del-<lb></lb> l'Audienza, di mano di Benedetto da Maia-<lb></lb> no, amendue grandemente lodate da' Profeſ-<lb></lb> ſori.</s><s id="id1628568"> Da queſta ſtanza s'entra nella ricchiſ-<lb></lb> ſima</s></p> <p id="id1628576" type="foot"><s id="id1628579"><foot.target id="a157"></foot.target>de</s></p> <p id="id1628587" type="margin"><s id="id1628590"><margin.target id="a158"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1628602" type="main"><s id="id1628606">GUARDAROBA del Granduca, piena di <lb></lb> coſe prezioſe, di vaſi d'oro, e d'argento, <lb></lb> <arrow.to.target n="a159"></arrow.to.target> <pb pagenum="84"></pb> <arrow.to.target n="a160"></arrow.to.target> e di ſuppellettili, e ornamenti belliſſimi, <lb></lb> nella deſcrizione de' quali molto tempo ſi <lb></lb> potrebbe impiegare, anzi un intero volume <lb></lb> richiederebbeſi per chi voleſse ad una ad <lb></lb> una deſcrivere l'innumerabili coſe, che vi <lb></lb> ſi trovano.</s><s id="id1628651"> Diremo ſolo, come di coſa a, <lb></lb> mio giudizio più rara, trovarſi in queſto <lb></lb> luogo l'originali Pandette di Giuſtiniano, <lb></lb> chiamate in oggi le Pandette Fiorentine, e <lb></lb> ſtimate più d'un teſoro da chi riguarda la <lb></lb> rarità, ed eccellenza d'un manoſcritto sì ce-<lb></lb> lebre.</s><s id="id1628678"> Ritornando nella medeſima ſtanza, o <lb></lb> Sala dell'Orivolo, paſseremo nella</s></p> <p id="id1628687" type="foot"><s id="id1628691"><foot.target id="a159"></foot.target>D 6 e di</s></p> <p id="id1628699" type="margin"><s id="id1628702"><margin.target id="a160"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1628714" type="main"><s id="id1628718">SALA dell'Udienza vecchia, in cui ve-<lb></lb> dremo dipinte a freſco alcune belliſſime, <lb></lb> Storie, di mano di Franceſco Salviati, che, <lb></lb> rappreſentano alcuni fatti più ſingolari di <lb></lb> Furio Cammillo, quel valoroſo Campione, <lb></lb> che in tante glorioſe impreſe a favor della <lb></lb> Patria ſi ſegnalò.</s><s id="id1628746"> E di poi oſserveremo la</s></p> <p id="id1628751" type="main"><s id="id1628755">CAPPELLA tutta dipinta dal Grillandaio, <lb></lb> e nella quale conſervansi molte Reliquie inſi-<lb></lb> gni.</s><s id="id1628765"> Vedute queſte, ed altre coſe nel Palaz-<lb></lb> zo Vecchio, faremo ritorno nella medeſima <lb></lb> Piazza, per oſſervare in eſsa la bella</s></p> <p id="id1628779" type="main"><s id="id1628783">LOGGIA, detta comunemente de' Lanzi, <lb></lb> fabbricata col diſegno d'Andrea Orcagna, <lb></lb> Pittore, Scultore, e Architetto Fiorentino <lb></lb> nell'età ſua valentiſſimo.</s><s id="id1628797"> Sotto gli archi di <lb></lb> queſta Loggia ſi vedono tre belle Statue, <lb></lb> ciaſcheduna delle quali merita ſomma lode. </s><lb></lb> <s id="id1628800">La prima ſcolpita in bronzo per mano di Do-<lb></lb> natello, rappreſenta Giuditta; a' piè della qua-<lb></lb> <arrow.to.target n="a161"></arrow.to.target> <pb pagenum="85"></pb> <arrow.to.target n="a163"></arrow.to.target> le giace Oloferne immerso nel ſonno, e, <lb></lb> per l'ubriachezza ſuora de' ſenſi.</s><s id="id1628840"> Sopra il <lb></lb> volto di quest'Amazone divina è un inſolito <lb></lb> ardire: e tutta piena di coraggio ſi vede vi-<lb></lb> brare il colpo, per recidere il capo all'Ini-<lb></lb> mico.</s><s id="id1628859"> Nella ſeconda Statua, ancor'eſsa ſcol-<lb></lb> pita in bronzo da Benvenuto Cellini, vien <lb></lb> figurato un Perſeo, c'ha nella deſtra il ſerro, <lb></lb> e nella ſiniſtra la teſta di Medusa reciſa dal <lb></lb> buſto, tutta grondante di ſangue, e ſenza <lb></lb> ſpirito, giacente a' piè dell'ucciſore.</s><s id="id1628884"> E` com-<lb></lb> mendata queſta figura in ogni ſua parte, e <lb></lb> ben dimoſtra il valore di Benvenuto, il qua-<lb></lb> le, per avviſo degli Intendenti, così felice-<lb></lb> mente condusse l'opera, che non un bronzo <lb></lb> inſenſibile, ma una figura viva, ed animata <lb></lb> raſſembra.</s><s id="id1628910"> Degno ancora di molta lode, ſi <lb></lb> è il baſſo rilievo di bronzo, che ſerve di or-<lb></lb> namento alla baſe, nel quale ſi vedono An-<lb></lb> dromeda, e Perſeo, con altre figure, che, <lb></lb> tutta l'Istoria compiutamente dimoſtrano. </s><lb></lb> <s id="id1628930">Nella terza, ch'è più d'ogn'altra ſtimabile, <lb></lb> e di maggior perfezione, per quello, che ne <lb></lb> dicono i Profeſſori, s'ammira un gruppo di <lb></lb> tre figure di marmo, mirabilmente ſcolpite <lb></lb> da <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Bologna, e denotanti il Ratto d'una <lb></lb> Sabina.</s><s id="id1628953"> Nel vecchio caduto a terra per l'im-<lb></lb> peto del ſuo nemico, vien figurato il Padre <lb></lb> della fanciulla, in atto d'impedire la fuga <lb></lb> al rapitore, e perciò col volto irato, ed in-<lb></lb> ſieme dolente, come ad un miſero padre ſi <lb></lb> conviene, a cui ſia tolta per forza la pro-<lb></lb> pria figlia.</s><s id="id1628980"> Nel giovane di corpo robuſto, <lb></lb> d'aſpetto fiero, e ripien di furore, ſi rap-<lb></lb> preſenta un Soldato Romano, che in occa-<lb></lb> ſtone de' giuochi publici, nella nuova Città <lb></lb> <arrow.to.target n="a162"></arrow.to.target> <pb pagenum="86"></pb> <arrow.to.target n="a164"></arrow.to.target> di Roma celebrati, rapiſce al padre una don-<lb></lb> zella Sabina, ch'era venuta con molte com-<lb></lb> pagne alla feſta.</s><s id="id1629023"> E nella femmina tenera, e <lb></lb> delicata, ma piena di timore, e ſpavento, <lb></lb> ſi dimoſtra la Donzella rapita: e finalmente <lb></lb> in tutte tre le fignre, ſi riconosce una vivez-<lb></lb> za sì grande, che chiunque fiſſamente le mi-<lb></lb> ra non ſi ſazia di commendarle in eſtremo, <lb></lb> come già fecero tant'eruditi Ingegni, chi in <lb></lb> proſa, e chi in verſi, eſaltando l'eccellenza <lb></lb> di queſt'opera inſigne, alla quale, perchè foſ-<lb></lb> ſe in ogni parte compiuta, fu aggiunto nel-<lb></lb> la baſe un baſſo rilievo, fatto con ſomma, <lb></lb> induſtria, e diligenza, dove tutta l'Iſtoria <lb></lb> del rapimento delle Sabine ſi rappreſenta. </s><lb></lb> <s id="id1629050">Camminando più oltre, ſul canto del Palaz-<lb></lb> zo, e quaſi in mezzo la Piazza ſi trova la</s></p> <p id="id1629088" type="foot"><s id="id1629092"><foot.target id="a161"></foot.target>le</s></p> <p id="id1629099" type="foot"><s id="id1629103"><foot.target id="a162"></foot.target>di</s></p> <p id="id1629110" type="margin"><s id="id1629114"><margin.target id="a163"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1629125" type="margin"><s id="id1629129"><margin.target id="a164"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1629140" type="main"><s id="id1629144">FONTANA fatta dal Granduca Coſimo <lb></lb> Primo, col diſegno, e industria dell'Am-<lb></lb> mannati, e da Filippo Baldinucci negli eru-<lb></lb> diti ſuoi Decennali, deſcritta colle ſeguen-<lb></lb> ti parole</s><s id="id1596719"><emph type="quote">,, Appariſce nel mezzo d'un gran <lb></lb> vaſo pieno di limpidiſſime acque ſgorganti <lb></lb> da molti zampilli, il qual vaſo è figurato <lb></lb> pel Mare, il gran Coloſſo del Nettunno, al-<lb></lb> to dieci braccia, ſituato Sopr'un Carro, ti-<lb></lb> rato da quattro Cavalli marini, due di mar-<lb></lb> mo bianco, e due di miſtio, molto belli, e <lb></lb> vivaci; il Nettunno ha tra le gambe tre ſi-<lb></lb> gure di Tritoni, che inſieme con eſſo poſa-<lb></lb> no ſopr'una gran conca marina in luogo di <lb></lb> Carro.</emph></s><s id="id1629206"><emph type="quote"> Il vaſo è di otto facce di marmo mi-<lb></lb> ſtio, quattro minori, e quattro maggiori.</emph></s><s id="id1629214"><emph type="quote"> Le <lb></lb> quattro maggiori fon vagamente arricchite <lb></lb> con figure di fancialli, ed altre coſe di bron-<lb></lb> <arrow.to.target n="a165"></arrow.to.target> <pb pagenum="87"></pb> <arrow.to.target n="a166"></arrow.to.target> zo, come chiocciole marine, cornucopie, <lb></lb> cartelle, e ſimili.</emph></s><s id="id1629246"><emph type="quote"> s'alzano ſul piano delle <lb></lb> medeſime certi imbaſamenti, ſopra ciaſche-<lb></lb> duno de' quali poſa una Statua di metallo <lb></lb> maggiore del naturale, e ſono in tutte quat-<lb></lb> tro: due femmine, che rappresentano Teti, <lb></lb> e Dori, e due maſchi figurati per due Dei <lb></lb> marini.</emph></s><s id="id1629273"><emph type="quote"> All'una, e all'altra parte di ciaſche-<lb></lb> duna di queſte faccie minori, ſono due Sa-<lb></lb> tiri di metallo, in varie, e belliſsime attitu-<lb></lb> dini.</emph></s><s id="id1629288"><emph type="quote"> Le quattro facce maggiori ſon tanto <lb></lb> più baffe, quanto baſti per poterſi da chic-<lb></lb> cheſſia godere la limpidezza dell'acqua, la <lb></lb> quale ſtraboccando grazioſamente, è ricevu-<lb></lb> ta da alcune belle nicchie.</emph></s><s id="id1629308"><emph type="quote"> Nel gran vaſo, <lb></lb> ed in ſomma in tutto è così ben diſposta, e <lb></lb> con tanta maeſtà ordinata, che è proprio una <lb></lb> maraviglia.</emph></s><s id="id1629323"> Vicino alla Fontana, ſopra una <lb></lb> gran Baſe di marmo, è una bellisſima</s></p> <p id="id1629332" type="foot"><s id="id1629336"><foot.target id="a165"></foot.target>zo,</s></p> <p id="id1629344" type="margin"><s id="id1629347"><margin.target id="a166"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1629359" type="main"><s id="id1629363">STATUA di bronzo, di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Bo-<lb></lb> logna fatta ereggere l'anno 1594. dal Gran-<lb></lb> duca Ferdinando Primo, alla glorioſa memo-<lb></lb> ria di Coſimo ſuo Genitore: adornando le <lb></lb> facciate di queſta Baſe tre baſſi rilievi di <lb></lb> bronzo, in un de' quali ſi rappreſenta la, <lb></lb> Coronazione del mentovato Granduca Coſi-<lb></lb> mo, da effo meritata <foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ob Zelum Religionis, pra-<lb></lb> cipuumque Iuſtitia Studium,</emph></emph></foreign> come ſi legge, <lb></lb> nell'inſcrizione.</s><s id="id1629410"> Nel ſecondo, la glorio-<lb></lb> ſa entrata nella Città di Siena, obbedien-<lb></lb> te al ſuo comando dopo la conſeguita Vit-<lb></lb> toria.</s><s id="id1629425"> E nel terzo, quando dal Senato Fio-<lb></lb> rentino, ancor Giovanetto ne ſu creato Du-<lb></lb> ca di Firenze, laſciando luogo nella quarta <lb></lb> facciata ad una nobile, ed erudita Inſcrizio-<lb></lb> ne del tenore ſeguente.</s></p> <p id="id1629446" type="foot"><s id="id1629450">Co-</s></p> <pb pagenum="88"></pb> <p id="id1629481" type="margin"><s id="id1629484">SECONDA</s></p> <p id="id16294890" type="main"><s id="id16294895"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Coſmo Medici Magno Etruria Duri Prime <lb></lb> Pio Felici<lb></lb> Invicto Iuſto Clementi Sacra Militia Paciſq;<lb></lb> In Etruria Authori. Patri & Principi optimo<lb></lb> Ferdinandus F. Magnus Dux III. erexit <lb></lb> A. M. D. L. XXXXIIII.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id1629544" type="main"><s id="id1629548">Da queſta Piazza farem paſſaggio alla vici-<lb></lb> na Chieſa di</s></p> <p id="id1629556" type="main"><s id="id1629560">ORSAMMICHELE, fabbricata nel luo-<lb></lb> go iſteſſo, dove per avanti era il Granaio <lb></lb> del Comune, e perciò detta <foreign lang="la"><emph type="italics">Horreum <expan abbr="San">S.</expan> Mi-<lb></lb> chaelis</emph></foreign>; o piuttoſto dall'antico nome <foreign lang="la"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Mi-<lb></lb> chaelis in horto</emph></foreign>, di poi chiamata corrottamen-<lb></lb> te Orſan Michele.</s><s id="id1629597"> E` questo grand'edifizio <lb></lb> da ogni parte iſolato, e con belliſſima pro-<lb></lb> porzione, ed ottima Architettura condotto. </s><lb></lb> <s id="id1629600">Ha per di fuori quattordici Nicchie, o Ta-<lb></lb> bernacoli, in varie fogge intagliati, ed in, <lb></lb> cui furono collocate diverse Statue, alcune <lb></lb> di bronzo, ed alcune di marmo, lavorate, <lb></lb> da i più rari, ed eccellenti Maestri, che fio-<lb></lb> riſsero in queſta noſtra Città.</s><s id="id1629630"> Sono adunque <lb></lb> di Lorenzo Ghiberti quel celebre Scultore, <lb></lb> che lavorò le Porte della Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb> vanni, tre Statue di bronzo, cioè di <expan abbr="San">S.</expan> Mat-<lb></lb> teo Apoſtolo, ed il <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano preſso la, <lb></lb> porta principale, e il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta dalla <lb></lb> parte oppoſta.</s><s id="id1629657"> Baccio da Montelupo fece, <lb></lb> la bella Statua di bronzo di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Evan-<lb></lb> gelista; e Donatello ne fece tre di marmo, <lb></lb> le quali ſon tenute in gran pregio, come, <lb></lb> opere veramente maraviglioſe.</s><s id="id1629675"> La prima è <lb></lb> il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Apoſtolo, la ſeconda il <expan abbr="San">S.</expan> Mar-<lb></lb> co Evangeliſta, e la terza il <expan abbr="San">S.</expan> Giorgio, ſta-<lb></lb> tua, che non ha pari, e che ſecondo il pa-<lb></lb> <arrow.to.target n="a168"></arrow.to.target> <pb pagenum="89"></pb> <arrow.to.target n="a170"></arrow.to.target> rere di tutti li Profeſſori, più ſi può commen-<lb></lb> dare, che immitare.</s><s id="id1629713"> Per lo che non è ma-<lb></lb> raviglia, ſe le Repubbliche di Venezia, e di <lb></lb> Genova, ed altri Principi dell'Europa più <lb></lb> volte ne faceſſero inſtanza, offerendo gran <lb></lb> ſomma di denaro, perchè foſſe loro conce-<lb></lb> duta.</s><s id="id1629736"> Anco Nanni, o Giovanni d'Antonio, <lb></lb> diſcepolo di Donatello ne fece tre, cioè i <lb></lb> Quattro Santi dentro un ſol Tabernacolo, il <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Apoſtolo, ed il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eligio Veſcovo, <lb></lb> chiamato comunemente <expan abbr="San">S.</expan> Lò.</s><s id="id1629740"> D'Andrea, <lb></lb> Verrocchio è il <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo Apostolo, che <lb></lb> mette il dito nel Coſtato di Criſto, opera, <lb></lb> molto ſtimabile; allato alla quale è la Statua <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Luca Evangeliſta di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Bo-<lb></lb> logna, ſcolpita in bronzo con ſingolare arti-<lb></lb> fizio.</s><s id="id1629781"> In Chieſa ſi vede un Tabernacolo, o <lb></lb> Cappella iſolata, tutta di marmi vagamente <lb></lb> intagliati, ed abbellita di baſſi rilievi, per <lb></lb> opera, diſegno, e induſtria d'Andrea Orca-<lb></lb> gna; e nel predetto Tabernacolo s'adora, <lb></lb> un'Immagine di Maria Vergine molto anti-<lb></lb> ca, dipinta da Ugolino Saneſe, e tenuta, <lb></lb> ne' tempi andati in ſomma venerazione, av-<lb></lb> venga che ſino al tempo della terribile, e <lb></lb> ſpaventoſa peſte del 1348. che infettò la mag-<lb></lb> gior parte del Mondo, incominciaſſe gran-<lb></lb> demente a fiorire il di lei culto, concorren-<lb></lb> dovi grandiſſimo popolo con larghe offerte, <lb></lb> dalle quali in breviſſimo tempo ſi poterono <lb></lb> accumulare più di trecentomila fiorini d'oro, <lb></lb> parte impiegati in ſovvenimento de' poveri, <lb></lb> e parte nell'adornar queſta Chieſa.</s><s id="id1629852"> Sono an-<lb></lb> cora ſopra l'Altar maggiore tre Statue di <lb></lb> marmo, cioè <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna, la Santiſſima Vergi-<lb></lb> ne, ed il Bambino Giesù, di mano di Fran-<lb></lb> <arrow.to.target n="a169"></arrow.to.target> <pb pagenum="90"></pb> <arrow.to.target n="a171"></arrow.to.target> ceſco da Sangallo; ſiccome ne' pilaſtri alcu-<lb></lb> ne belle pitture moderne, tralaſciando l'an-<lb></lb> tiche di Agnolo Gaddi, e di Iacopo del Ca-<lb></lb> ſentino, da cui fu dipinta la volta.</s><s id="id1629899"> Vi è in <lb></lb> oltre un Criſto Crocifiſſo di legno, avanti al <lb></lb> quale il grand'Arciveſcovo <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino ſo-<lb></lb> leva da giovanetto giornalmente fare orazio-<lb></lb> ne, quivi apprendendo, più che dalle ſcuo-<lb></lb> le terrene, la vera ſapienza, di cui fu egli <lb></lb> grandemente dotato.</s><s id="id1629927"> Nelle ſtanze ſopra la <lb></lb> Chieſa fu dal Granduca Coſimo Primo eret-<lb></lb> to il pubblico, e generale Archivio di Fi-<lb></lb> renze, dove ſi conſervano innumerabili Scrit-<lb></lb> ture, ed Inſtrumenti pubblici, con grandiſſi-<lb></lb> ma fedeltà, e diligenza non ordinaria.</s><s id="id1629952"> Pro-<lb></lb> ſeguendo il viaggio per la via de' Calzaiuo-<lb></lb> li, detta il Corſo degli Adimari, o pure per <lb></lb> Calimala, chiamata in oggi corrottamente, <lb></lb> Calimara, luogo un tempo famoſo per l'ab-<lb></lb> bondanza del traſſico, o negozio, che quivi <lb></lb> ſi eſercitava, ed anco di preſente s'eſercita, <lb></lb> arriveremo in</s></p> <p id="id1629983" type="foot"><s id="id1629987"><foot.target id="a168"></foot.target>rere</s></p> <p id="id1629995" type="foot"><s id="id1629998"><foot.target id="a169"></foot.target>ceſco</s></p> <p id="id1630006" type="margin"><s id="id1630010"><margin.target id="a170"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1630021" type="margin"><s id="id1630025"><margin.target id="a171"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1630037" type="main"><s id="id1630040">MERCATO VECCHIO, che per iſcherzo <lb></lb> chiamaſi il Giardino di Firenze, per le mol-<lb></lb> te delizie, che in abbondanza vi ſi trovano, e <lb></lb> delle quali la Città di Firenze al par d'ogn'al-<lb></lb> tra è copioſa.</s><s id="id1630061"> Quivi vedremo ſopra una, <lb></lb> Colonna di granito, una ſtatua di pietra, rap-<lb></lb> preſentante la Dovizia, di mano di Dona-<lb></lb> tello; e più oltre una Loggia, deſtinata alla <lb></lb> vendita del peſce, fatta quivi fabbricare dal <lb></lb> Granduca Coſimo Primo.</s><s id="id1630085"> Vi ſono ancora, <lb></lb> molte Torri di non ordinaria grandezza, in <lb></lb> una gran parte delle quali rieſcono l'abita-<lb></lb> zioni degli Ebrei, riſtrette ad un luogo chia-<lb></lb> mato il </s></p> <p id="id1630166" type="foot"><s id="id1630170">GHET-</s></p> <pb pagenum="91"></pb> <p id="id1630177" type="margin"><s id="id1630181"><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1597934" type="main"><s id="id1597936">GHETTO, ove per avanti era un infame <lb></lb> poſtribolo, di cui fanno menzione gli Scrit-<lb></lb> tori citati dal Baldinucci nella vita del Buon-<lb></lb> talenti.</s><s id="id1630133"> Queſto Ghetto è ſtato modernamen-<lb></lb> te molto ampliato, con abitazioni aſſai co-<lb></lb> mode.</s><s id="id1630144"> Laſciando di viſitar molte Chieſe, <lb></lb> che nel riſtretto di Mercato ſi trovano, per <lb></lb> non tediar maggiormente il Foreſtiero in co-<lb></lb> ſe di minore importanza, giungeremo per <lb></lb> la via del Corſo, alla Chieſa di</s></p> <p id="id1630192" type="main"><s id="id1630196"><expan abbr="SAN">S.</expan> MICHELE BERTELDE, oggi detta da-<lb></lb> gli Antinori, dove abitano <expan abbr="Padri">PP.</expan> Teatini, oſ-<lb></lb> ſervando prima molte belle fabbriche di Pa-<lb></lb> lazzi vicini alla Chieſa, e ſpecialmente quel-<lb></lb> lo de' Tornabuoni, ora de' Marcheſi Corſi, <lb></lb> quello de' Giacomini, la cui Architettura è <lb></lb> ſingolare, quello degli Antinori, e quello <lb></lb> de' Paſquali, con molti appreſſo.</s><s id="id1630232"> Or queſta <lb></lb> Chieſa, fatta da' fondamenti reſtaurare dal-<lb></lb> la felice memoria del Sereniſſimo Cardinal <lb></lb> Carlo de' Medici Principe religioſiſſimo, già <lb></lb> Decano del Sacro Collegio, col diſegno, e <lb></lb> induſtria di Matteo Nigetti Architetto, quan-<lb></lb> tunque ella non ſia molto grande, ſi può non-<lb></lb> dimeno annoverare tra le più vaghe, e più <lb></lb> adorne di queſta noſtra Città, per non dir <lb></lb> ancora dell'Italia.</s><s id="id1630272"> E di vero, cominciando <lb></lb> dalla facciata di pietre forti, è così nobile, e <lb></lb> leggiadro il ſuo diſegno, e lavoro, che cer-<lb></lb> tamente non può vederſi coſa, nè meglio <lb></lb> inteſa, nè più finita di quella.</s><s id="id1630292"> Sonovi due <lb></lb> Statue di marmo nelle nicchie, più grandi <lb></lb> del naturale, come altresì quelle ſopra la, <lb></lb> porta, che ſono aſſai belle.</s><s id="id1630307"> Maggiori però, <lb></lb> e di più vaga apparenza ſono gl'interiori or-<lb></lb> <arrow.to.target n="a174"></arrow.to.target> <pb pagenum="92"></pb> <arrow.to.target n="a176"></arrow.to.target> namenti, imperciocchè diviſati con Archi-<lb></lb> tettura d'ordine Compoſito, ed arricchiti di <lb></lb> pietre ſerene, lavorate con ſingolar pulitez-<lb></lb> za, oltre le ſtatue, e le pitture di pregio, <lb></lb> che vi ſi trovano, empiono l'occhio di chi <lb></lb> gli mira, di ſtupore, e diletto.</s><s id="id1630355"> Procedendo <lb></lb> adunque coll'iſteſs'ordine dell'altre coſe da <lb></lb> noi ſin'ora deſcritte, oſſerveremo primie-<lb></lb> ramente le Cappelle tutte incroſtate di mar-<lb></lb> mi, e adorne di belle pitture a freſco, e di <lb></lb> Tavole molto ſtimate.</s><s id="id1630378"> Nella prima all'en-<lb></lb> trare a man deſtra, vedremo la Tavola del <lb></lb> martirio dell'Apoſtolo <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea, di mano <lb></lb> del Ruggieri.</s><s id="id1630393"> La ſeconda, dov'è dipinto <lb></lb> l'Arcangiolo <expan abbr="San">S.</expan> Michele, è del Vignali.</s><s id="id1630400"> E <lb></lb> nella terza, Matteo Roſſellini dipinſe <expan abbr="San">S.</expan> Gae-<lb></lb> tano, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Avellino ſuo Compagno, <lb></lb> due lumi chiariſſimi di queſta inſigne Reli-<lb></lb> gione.</s><s id="id1630419"> Accanto a queſta Cappella è il Se-<lb></lb> polcro coll'Iſcrizione, e Ritratto dell'Avvo-<lb></lb> cato Agoſtino Coltellini Fondatore della ce-<lb></lb> lebre Accademia degli Apatiſti.</s><s id="id1630435"> In faccia, <lb></lb> poi delia Croce, di mano d'Ottavio Vanni-<lb></lb> ni è dipinta l'Adorazione de' Magi; e alla <lb></lb> Cappella, che ſegue, di mano del Roſſellini <lb></lb> v'è una Tavola della Natività di <expan abbr="Nostro Signore">N. Sig</expan>.</s><s id="id1630440"> L'Al-<lb></lb> tar maggiore, poſto nella Tribuna di mezzo, <lb></lb> fra l'altre cose di pregio, ha un ricchiſſimo <lb></lb> Ciborio d'argento, opera di Benedetto Pe-<lb></lb> trucci.</s><s id="id1630470"> Bello ancora, e grandemente ſtimato <lb></lb> è il Criſto di bronzo, di mano di Franceſco <lb></lb> Suſini, e vaga viſta rende la Cupola della, <lb></lb> Tribuna, dipinta da un Religioſo dell'iſteſso <lb></lb> Convento, che ha pur dipinta tutta la volta <lb></lb> della Chieſa.</s><s id="id1630494"> Seguitando dall'altra mano, <lb></lb> nella Cappella vicina all'Altar Maggiore, <lb></lb> <arrow.to.target n="a175"></arrow.to.target> <pb pagenum="93"></pb> <arrow.to.target n="a177"></arrow.to.target> vi è una Tavola dipinta dal mentovato Roſ-<lb></lb> ſellini, e in faccia alla Croce, un'altra ſimi-<lb></lb> le del Bilivelti di gran bellezza.</s><s id="id1630527"> Quì non, <lb></lb> diſpiaccia all'crudito Foreſtiero l'oſſervare <lb></lb> alcune dotte Inſcrizioni ſopra la nobiliſsima <lb></lb> famiglia de' Bonſi, che da Firenze paſſata in <lb></lb> Francia, non ſolo v'acquiſtò titoli, e Domi-<lb></lb> nj riguardevoli, ma in breve tempo diede <lb></lb> alla Chieſa di Biſiers ſei Veſcovi, e al Va-<lb></lb> ticano due Porporati.</s><s id="id1630558"> Nella Cappella, che ſe-<lb></lb> gue, l'Aſſunzione di Maria Verg. in Cielo <lb></lb> fu dipinta da Mario Balaſsi; e nell'altra, <lb></lb> ch'è appreſſo, Pietro da Cortona quel cele-<lb></lb> bre Pittore de' noſtri tempi, dipinſe la bel-<lb></lb> la Tavola del Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</s><s id="id1630582"> Ador-<lb></lb> nano ancora queſta Chieſa quattordici ſtatue <lb></lb> di marmo, che 12. rappreſentano gli Apo-<lb></lb> ſtoli; ed altrettanti baſsi rilievi a piè di quel-<lb></lb> le.</s><s id="id1630601"> Finalmente non v'è coſa, che non accre-<lb></lb> ſca vaghezza, e non iſpiri maeſtà, o deco-<lb></lb> ro.</s><s id="id1630612"> Anco la Librerìa, ch'è nel Convento, <lb></lb> è degna d'eſſer veduta, non ſolo per la co-<lb></lb> pia de' Libri, ma eziandio per la rarità <lb></lb> de' medeſimi.</s><s id="id1630628"> Camminando verſo il canto <lb></lb> de' Carneſecchi, ſopra d'una gran baſe ſi ve-<lb></lb> de la ſtatua, chiamata comunemente il</s></p> <p id="id1630642" type="foot"><s id="id1630646"><foot.target id="a174"></foot.target>na-</s></p> <p id="id1630653" type="foot"><s id="id1630657"><foot.target id="a175"></foot.target>vi</s></p> <p id="id1630664" type="margin"><s id="id1630668"><margin.target id="a176"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1630679" type="margin"><s id="id1630683"><margin.target id="a177"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1630694" type="main"><s id="id1630698">CENTAURO, ſcolpita in marmo da <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> <lb></lb> Bologna, che rappreſenta Ercole in atto d'uc-<lb></lb> cidere Neſſo Centauro.</s><s id="id1630710"> Bella ſenza dubbio, <lb></lb> e molto dagl'intendenti lodata è queſta Sta-<lb></lb> tua, cavata da un ſol pezzo; e chi contem-<lb></lb> pla l'eſpreſsione della forza, che fanno amen-<lb></lb> due queſte figure, Ercole per abbattere, e <lb></lb> ſuperare il Centauro, e quello per fuggirgli <lb></lb> di ſotto: come altresì, chi oſſerva le diſſi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a178"></arrow.to.target> <pb pagenum="94"></pb> <arrow.to.target n="a179"></arrow.to.target> cultà ſuperate da quell'Artefice, nel condur-<lb></lb> re a fine un lavoro sì grande, con quella per-<lb></lb> fezione, che vi ſi vede, ingenuamente con-<lb></lb> feſſa, eſſer queſta non ſolo una dell'Opere <lb></lb> migliori di queſto raro Maeſtro, ma ezian-<lb></lb> dio di quanti dopo di lui ſon viſſuti ne' no-<lb></lb> ſtri tempi.</s><s id="id1630783"> Da queſto luogo faremo ritorno <lb></lb> all'Albergo, viſitando prima la Chiesa di</s></p> <p id="id1630792" type="foot"><s id="id1630796"><foot.target id="a178"></foot.target>cultà</s></p> <p id="id1630803" type="margin"><s id="id1630807"><margin.target id="a179"></margin.target><emph type="italics">SECONDA</emph></s></p> <p id="id1630819" type="main"><s id="id1630822"><expan abbr="SANTA">S.</expan>MARIA MAGGIORE, dove ſtanno Pa-<lb></lb> dri Carmelitani della <expan abbr="Congregazione">Congregaz.</expan> di Manto-<lb></lb> va, e nella quale vi ſono da oſſervare molte <lb></lb> Tavole di pregio.</s><s id="id1630838"> In primo luogo è da ſti-<lb></lb> marſi grandemente la Tavola di mano del <lb></lb> Cigoli, dov'è dipinto <expan abbr="Sant'">S.</expan> Alberto Carmeli-<lb></lb> tano in atto di liberare dal naufragio uno, <lb></lb> che già pericolava nell'acqua; ed anco quel-<lb></lb> la del Pugliani, che rappreſenta la Maddale-<lb></lb> ma Penitente in atto di comunicarſi.</s><s id="id1630866"> E` an-<lb></lb> co degna di lode la Cappella de' Carneſec-<lb></lb> chi, la cui volta fu dipinta da Bernardino <lb></lb> Poccetti, e le due Statue di marmo furo-<lb></lb> no lavorate dal Caccini: ſiccome quella de-<lb></lb> gli Orlandini, dov'è la Tavola del Bilivel-<lb></lb> ti, ed alcune pitture a freſco di mano del <lb></lb> Volterrano.</s><s id="id1630896"> Riguardevoli ancora ſono le due <lb></lb> Tavole, che appreſſo ſeguono, quella di <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de' Pazzi di mano di <lb></lb> Onorio Marinari, e l'altra di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, <lb></lb> dipinta da Matteo Roſſellini.</s><s id="id1630916"> Preſſo queſta <lb></lb> Chieſa vi è il</s></p> <p id="id1630924" type="main"><s id="id1630927">PALAZZO de'Gondi, oggi de' Corſini <lb></lb> Orlandini, da' quali è ſtato modernamente, <lb></lb> accreſciuto, e ridotto alla forma, che di pre-<lb></lb> ſente ſi vede.</s><s id="id1630943"> Per di dentro è così nobil-<lb></lb> <arrow.to.target n="a180"></arrow.to.target> <pb pagenum="95"></pb> <arrow.to.target n="a181"></arrow.to.target> mente adornato, e di comode abitazioni ar-<lb></lb> ricchito, che può con ragione uguagliarſi <lb></lb> a' più ſplendidi Palazzi di queſta Città.</s><s id="id1630974"> La <lb></lb> Sala non ſolo nella volta, ma anco nelle pa-<lb></lb> reti è dipinta per mano di Pietro Dandini. </s><lb></lb> <s id="id1598970">Il Gherardini, il Gabbiani, ed altri profeſ-<lb></lb> ſori più accreditati hanno dipinto l'altre, <lb></lb> ſtanze contigue, che adornate di ſtucchi <lb></lb> dorati, e di prezioſi arredi, rieſcono <lb></lb> vaghe oltre modo.</s><s id="id1631005"> E quì per <lb></lb> ultimo faremo fine alla, <lb></lb> ſeconda Giornata <lb></lb> per poter me-<lb></lb> glio <lb></lb> nella ſeguen-<lb></lb> te ſodisfare la no-<lb></lb> ſtra curioſità intorno <lb></lb> all'altre coſe, <lb></lb> che reſtano <lb></lb> da vede-<lb></lb> re.</s></p> <p id="id1631044" type="foot"><s id="id1631048"><foot.target id="a180"></foot.target>mente</s></p> <p id="id1631055" type="margin"><s id="id1631059"><margin.target id="a181"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <figure id="id1631070"></figure> <p id="id1631071" type="foot"><s id="id1631074">TER-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="96"></pb> <p id="id1631091" type="head"><s id="id1631095">TERZA <lb></lb> GIORNATA.</s></p> <p id="id1631102" type="main"><s id="id1631106">LA Città di Firenze ne' primi tem-<lb></lb> pi della ſua fondazione ebbe co-<lb></lb> sì piccol recinto d'abitazioni, <lb></lb> che il primo cerchio, così chi-<lb></lb> amato dagli Scrittori, fu ſola-<lb></lb> mente riſtretto ad alcune poche <lb></lb> contrade preſſo a Mercato vecchio: ma cre-<lb></lb> ſcendo gli abitatori in gran numero, e non <lb></lb> potendo capire in un luogo cotanto anguſto, <lb></lb> fu coſtretta a dilatare i confini, i quali in, <lb></lb> più volte accreſciuti, giunſero finalmente a <lb></lb> quel ſegno, che a' noſtri giorni ſi vede.</s><s id="id1631154"> In <lb></lb> un di queſti accreſcimenti della Città, è fa-<lb></lb> ma appreſſo gli Scrittori antichi, e moderni, <lb></lb> eſſerſi dato principio a fabbricare in quella <lb></lb> parte, che riman di là d'Arno verſo ponen-<lb></lb> te, alla quale di poi furono aggiunti tutti i <lb></lb> Sobborghi già fuori della Città, ed ora in, <lb></lb> eſſa compreſi.</s><s id="id1631186"> E perchè fuſſe comodo il paſ-<lb></lb> ſaggio dall'una parte all'altra, furono in va-<lb></lb> rj tempi fabbricati quattro Ponti, quali di <lb></lb> poi caduti nella rovinoſa inondazione, che <lb></lb> ſeguì l'anno 1333. furono fatti reſtaurare, <lb></lb> coll'induſtria, e modello di Taddeo Gaddi, <lb></lb> e in altri tempi rinnovati, come diremo a <lb></lb> ſuo luogo.</s><s id="id1631217"> Di queſta parte adunque, che ri-<lb></lb> mane di là d'Arno, ragioneremo nella pre-<lb></lb> ſente Giornata, con quell'iſteſſa brevità, col-<lb></lb> la quale abbiamo ſin'ora proceduto nelle paſ-<lb></lb> <arrow.to.target n="a182"></arrow.to.target> <pb pagenum="97"></pb> <arrow.to.target n="a183"></arrow.to.target> ſate.</s><s id="id1631251"> Pertanto, partendoci dall'Albergo, c'in-<lb></lb> vieremo verſo il Ponte Vecchio, e oſſerve-<lb></lb> remo la Loggia di</s></p> <p id="id1631264" type="foot"><s id="id1631268"><foot.target id="a182"></foot.target>sate.</s></p> <p id="id1631276" type="margin"><s id="id1631279"><margin.target id="a183"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1631291" type="main"><s id="id1631295">MERCATO NUOVO, fatta fabbricare, <lb></lb> dal Granduca Coſimo Primo, ſin dall'anno <lb></lb> 1548. col diſegno di Bernardo Taſſo Archi-<lb></lb> tetto.</s><s id="id1631309"> Il principale intento di queſto ma-<lb></lb> gnanimo Principe, fu di provvedere al co-<lb></lb> modo de' Mercanti Fiorentini, acciò nell'ore <lb></lb> proporzionate, ridotti in queſto luogo, poteſ-<lb></lb> ſero più facilmente i loro negozi conclude-<lb></lb> re.</s><s id="id1631333"> Oggi però ſull'ora di mezzo giorno, vi <lb></lb> ſi raguna la maggior parte della Nobiltà Fio-<lb></lb> rentina, come ſi ſuol fare nelle Città princi-<lb></lb> pali d'Italia.</s><s id="id1631349"> Sopra alle ſcalee di queſta, <lb></lb> Loggia v'è un Cignale di bronzo, che getta <lb></lb> acqua per bocca, fatto da Pietro Tacca, ſul <lb></lb> modello di quel di marmo, che ſi conſerva <lb></lb> in Gallerìa, opera molto ſtimata da' Profeſ-<lb></lb> ſori.</s><s id="id1631373"> Camminando più oltre, ſi trovano mol-<lb></lb> te botteghe d'arte di Seta, che ſu ſempre <lb></lb> eſercitata in Firenze con ſomma lode, e per-<lb></lb> fezione, onde da eſſa ſi ſogliono provvedere <lb></lb> quasi tutte le Città d'Europa, e una gran, <lb></lb> parte dell'Aſia.</s><s id="id1631398"> Dopo queſte ſi trova la, <lb></lb> Chieſa, e il Convento di</s></p> <p id="id1631406" type="main"><s id="id1631410"><expan abbr="SANTO">S.</expan> STEFANO, dove abitano Religioſi Ago-<lb></lb> ſtiniani della Congregazione di Lecceto. </s><lb></lb> <s id="id1631420">E` queſta Chieſa antica, quantunque in oggi <lb></lb> ſi veda in gran parte reſtaurata dalla nobil <lb></lb> famiglia de' Bartolommei, ed è adorna d'al-<lb></lb> cune Tavole di qualche ſtima, che per bre-<lb></lb> vità ſi tralaſciano.</s><s id="id1631439"> Da queſto luogo ſi paſſa <lb></lb> al </s></p> <p id="id1631494" type="foot"><s id="id1631497">E PON-</s></p> <pb pagenum="98"></pb> <p id="id1631505" type="margin"><s id="id1631509"><emph type="italics">TERZA</emph></s></p> <p id="id1599542" type="main"><s id="id1599544">PONTE VECCHIO, ſtimato il più ſorte, <lb></lb> e il più gagliardo d'ogni altro Ponte; ſopra <lb></lb> del quale ſi vedono da ambedue le parti fab-<lb></lb> bricate molte botteghe, per uſo d'Orefice. </s><lb></lb> <s id="id1599563">A piè di queſto Ponte a man deſtra, nel luo-<lb></lb> go ſteſſo, dov'era prima la ſtatua di Marte, <lb></lb> che nel Tempio, oggi detto di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, <lb></lb> era da' Gentili adorata, vi è una</s></p> <p id="id1631520" type="main"><s id="id1631524">STATUA di marmo, di maniera greca, aſ-<lb></lb> ſai bella, chiamata Aleſſandro Magno; ſebbe-<lb></lb> ne in verità rappreſenta un Aiace grondan-<lb></lb> te di ſangue, e morto per le ſerite dateſi di <lb></lb> ſua mano, eſſendo chiaro nell'Iſtorie, che <lb></lb> il grande Aleſſandro, non dal ſerro, ma dal <lb></lb> veleno rimaſe ucciſo.</s><s id="id1631554"> Da man ſiniſtra ſi tro-<lb></lb> va la via de' Bardi, in cui fra gli altri è il</s></p> <p id="id1631563" type="main"><s id="id1631566">PALAZZO del Marchese Tempi nobilmen-<lb></lb> te adornato, in ſaccia all'antica Chieſa di <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Soprarno; e il</s></p> <p id="id1631579" type="main"><s id="id1631583">PALAZZO, che fu già di Niccolò da Uzano, <lb></lb> ora del Senator Conte Ferrante Capponi, fat-<lb></lb> to col diſegno di Lorenzo di Bicci, e le antiche</s></p> <p id="id1631597" type="main"><s id="id1631600">CASE de' Canigiani, e de' Mozzi: e pro-<lb></lb> ſeguendo il cammino per lo Fondaccio det-<lb></lb> to di <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò, ripieno anch'eſſo di Caſe <lb></lb> aſſai comode, e ſignorili, ſi giugne alla</s></p> <p id="id1631619" type="main"><s id="id1631622">CHIESA PRIORIA DI <expan abbr="SAN">S.</expan> NICCOLO' det-<lb></lb> to Oltrarno, preſſo alla quale è il</s></p> <p id="id1631632" type="main"><s id="id1631635">PALAZZO de' Serriſtori molto magniſico: <lb></lb> Di dove tornando indietro per li Renai, ſi ve-<lb></lb> de in ſaccia il maeſtoſo </s></p> <p id="id1631674" type="foot"><s id="id1631678">PA-</s></p> <pb pagenum="99"></pb> <p id="id1631685" type="margin"><s id="id1631689"><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1599794" type="main"><s id="id1599796">PALAZZO de' Baroni del Nero, alzato in <lb></lb> parte col diſegno di Tommaſo del Nero, e <lb></lb> accanto ad eſſo il</s></p> <p id="id1631700" type="main"><s id="id1631704">PONTE, detto ALLE GRAZIE, per <lb></lb> una Cappella di grandiſſima devozione, che <lb></lb> ha il titolo di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria delle Grazie, e al-<lb></lb> tramente il Ponte a Rubaconte, dal nome, <lb></lb> di Meſſ. Rubaconte da Mandello Podestà di <lb></lb> Firenze, che lo ſece ediſicare.</s><s id="id1631730"> Si può anche <lb></lb> oſſervare ſulla Piazza de' Mozzi il</s></p> <p id="id1631738" type="main"><s id="id1631741">MONASTERO de' Padri Miniſtri degl'In-<lb></lb> ſermi di <expan abbr="San">S.</expan> Gregorio; e in faccia ad eſſo il</s></p> <p id="id1631751" type="main"><s id="id1631755">PALAZZETTO del Senatore Scarlatti. <lb></lb> Tornando poi verſo il Ponte Vecchio, tro-<lb></lb> veremo a man ſinistra la Chieſa di</s></p> <p id="id1631767" type="main"><s id="id1631771"><expan abbr="SANTA">S.</expan> FELICITA; e ſi potrà oſſervare ſulla. <lb></lb> Piazza una Colonna di granito, ſopra la qua-<lb></lb> le vi è la ſtatua di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Martire, eretta <lb></lb> quivi ad onor ſuo, per avere in Firenze, <lb></lb> colla ſua predicazione, ed eſempio, fatto <lb></lb> gran frutto; ed anco in ſegno delle vitto-<lb></lb> rie avuteſi da' Cattolici contra gli Eretici <lb></lb> Manichei, propriamente Padri degli Al-<lb></lb> bigenſi.</s><s id="id1631808"> Entrando in Chieſa, troveremo al-<lb></lb> cune Tavole dipinte da eccellenti Maeſtri, <lb></lb> d'alcune delle quali daremo brevemente noti-<lb></lb> zia.</s><s id="id1631823"> La prima, ch'è in molta ſtima,è la Tavola <lb></lb> della Cappella de' Capponi, di mano di Ia-<lb></lb> copo da Pontormo, come altresì quella di <lb></lb> Bernardino Poccetti nella Cappella de' Ca-<lb></lb> nigiani.</s><s id="id1631842"> Belle ancora ſono le due Tavole vi-<lb></lb> cino al Sepolcro del Cardinale de' Roſſi, ſat-<lb></lb> <arrow.to.target n="a188"></arrow.to.target> <pb pagenum="100"></pb> <arrow.to.target n="a189"></arrow.to.target> te da Ridolfo del Grillandaio, e da Miche-<lb></lb> le ſuo figliuolo.</s><s id="id1631873"> E' anco mirabile un Ritrat-<lb></lb> to d'Aleſſandro Barbadori nella croce della <lb></lb> Navata a man ſiniſtra, di Moſaico, ma con <lb></lb> tal eccellenza condotto, che da molti vien <lb></lb> creduto dipinto in tela, ed è una delle più <lb></lb> bell'opere, che ſino al giorno d'oggi in, <lb></lb> tal genere ſi ſiano vedute.</s><s id="id1631901"> In oltre alla Cap-<lb></lb> pella de' Guicciardini ſi vede una belliſſi-<lb></lb> ma Tavola di mano di Simone Pignoni Pit-<lb></lb> tore ſtimatiſſimo, il quale con mirabile, <lb></lb> invenzione, e colorito aſſai vago, ha rap-<lb></lb> preſentato un <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Rè di Francia, che. <lb></lb> ſerve a Menſa alcuni Poveri da eſſo convi-<lb></lb> tati.</s><s id="id1631933"> Dietro a queſta Chieſa, ſopra la Coſta <lb></lb> a <expan abbr="San">S.</expan> Giorgio, reſtano due Conventi, e Chie-<lb></lb> ſe di Monache, una delle quali ſotto il tito-<lb></lb> lo dello</s></p> <p id="id1631950" type="foot"><s id="id1631954"><foot.target id="a188"></foot.target>E a te</s></p> <p id="id1631961" type="margin"><s id="id1631965"><margin.target id="a189"></margin.target><emph type="italics">TERZA</emph></s></p> <p id="id1631977" type="main"><s id="id1631980">SPIRITO SANTO, è ſtata riccamente. <lb></lb> adornata di Stucchi dorati; ed in eſſa ſi ve-<lb></lb> de all'Altar maggiore un belliſsimo quadro <lb></lb> di mano di Anton Domenico Gabbiani; co-<lb></lb> me altresì il</s></p> <p id="id1632001" type="main"><s id="id1632005">CONVENTO, e CHIESA de' Padri Ago-<lb></lb> ſtiniani Scalzi, ſatto ſabbricare dalla <expan abbr="gloriosa memoria">gl. mem.</expan> <lb></lb> di Madama Criſtina di Lorena, moglie del <lb></lb> Granduca Ferdinando Primo, e Principeſſa <lb></lb> di ſingolar prudenza, e di bontà di vita. <lb></lb> eſemplare.</s><s id="id1632029"> Di queſte Chieſe però tralaſce-<lb></lb> remo di ſar più diſtinta menzione, per proſe-<lb></lb> guire il viaggio verſo la Piazza, e</s></p> <p id="id1632042" type="main"><s id="id1632046">PALAZZO DE' PITTI, uno de' più mae-<lb></lb> ſtoſi ediſizj, che ſi veggano in tutta l'Italia, <lb></lb> <arrow.to.target n="a190"></arrow.to.target> <pb pagenum="101"></pb> <arrow.to.target n="a193"></arrow.to.target> e ſuori, come aſſermano giuſtamente molti <lb></lb> eruditi Scrittori, e maſsimamente Filippo <lb></lb> Baldinucci nella deſcrizione del nuovo mo-<lb></lb> dello, e diſegno, che già ſece di queſto Pa-<lb></lb> lazzo il virtuoſiſſimo Paolo Falconieri primo <lb></lb> Gentiluomo della Camera del Granduca di <lb></lb> Toſcana.</s><s id="id1632097"> Di queſto adunque sì maeſtoſo edi-<lb></lb> ſizio, incominciato col diſegno di Filippo <lb></lb> di Ser Brunelleſco, a ſpeſe di Luca Pitti <lb></lb> Gentiluomo Fiorentino, e perciò detto ſi-<lb></lb> no al dì d'oggi de' Pitti [quantunque ſino <lb></lb> al tempo del Granduca Coſimo Primo, e di <lb></lb> Leonora di Toledo ſua moglie, che lo com-<lb></lb> prò, diveniſſe abitazione de' Granduchi re-<lb></lb> gnanti] di queſto ediſizio, dico, dovendo <lb></lb> noi ragionare, diſſicilmente pottemo in un <lb></lb> breve riſtretto tutte le ſue parti deſcrivere, <lb></lb> imperciocchè, non la grandezza della mole, <lb></lb> in cui ben ſappiamo trovarſene in Italia, e <lb></lb> ſuori, moltiſſimi eguali, e ſorſe ancora mag-<lb></lb> giori, ma l'eſquiſitezza dell'Architettura, le <lb></lb> ſtatue, e le pitture inſigni, che nobilmente <lb></lb> l'adornano, e l'altre coſe di pregio, che vi <lb></lb> ſi trovano, il rendono ſopra d'ogni altro, <lb></lb> mirabile, e ſingolare.</s><s id="id1632177"> Primieramente la ſac-<lb></lb> ciata di queſto Palazzo lunga quanto la Piaz-<lb></lb> za, ed alta a proporzione, è tutta incroſta-<lb></lb> ta di grandi bozze di pietre ſorti, d'ordine <lb></lb> ruſtico; ma così ben diviſato, che vi riſplen-<lb></lb> de una maeſtoſa bellezza.</s><s id="id1632202"> Più vaga però rie-<lb></lb> ſce in viſta la Loggia, ed il Cortite, fatto <lb></lb> col diſegno dell'Ammannato, perchè, muta-<lb></lb> to l'ordine della prima Architettura, con-<lb></lb> tale avvedutezza però, che non diſconveniſ-<lb></lb> ſe all'Opera già cominciata, ſi vede il pri-<lb></lb> mo appartamento di forma Dorica, il ſecon-<lb></lb> <arrow.to.target n="a191"></arrow.to.target> <pb pagenum="102"></pb> <arrow.to.target n="a194"></arrow.to.target> do d'ordine Ionico, ed il terzo di Corintio, <lb></lb> tutti e tre adornati di varie Colonne, di bel-<lb></lb> liſſimi Fregi, e d'un ricchiſſimo Cornicione. </s><lb></lb> <s id="id1632280">In faccia poi del Cortile, v'è una grotta, <lb></lb> dentro la quale ſi trova una Peſchiera, di for-<lb></lb> ma ovata, con varj zampilli d'acque, le qua-<lb></lb> li pare che ſcaturiſcano dalla terra, al cenno <lb></lb> di Moſè, ivi rappreſentato in una grande <lb></lb> ſtatua di porſido.</s><s id="id1632283"> Adornano ancora la fac-<lb></lb> ciata due altre Pile, con ſue ſontane vaga-<lb></lb> mente intagliate; come altresì due grandi <lb></lb> ſtatue di marmo, che una rappreſenta Paſ-<lb></lb> quino, che ſoſtiene Aleſſandro, l'altra Er-<lb></lb> cole, che ha ſuperato Anteo, amendue di ma-<lb></lb> niera Greca molto ſtimate.</s><s id="id1632311"> Ma che diremo <lb></lb> della Fontana ſopra la grotta, al pari del pri-<lb></lb> mo piano di queſto Regio Palazzo?</s><s id="id1632320"> Vedeſi <lb></lb> un gran Vivaio, nel quale ſcherzano alcuni <lb></lb> bambini di marmo ſopra Cigni, e nel mez-<lb></lb> zo di eſſo s'alza una fonte, con una gran. <lb></lb> tazza di pozzolana, nella quale verſano in. <lb></lb> gran copia l'acque da varie bande; per lo che <lb></lb> grande è il diletto, che arreca queſta fontana <lb></lb> a chi di ſubito entra nel mentovato Cortile. </s><lb></lb> <s id="id1632340">Paſſando poſcia ne' Reali appartamenti, ve-<lb></lb> dremo coſe di maraviglia.</s><s id="id1632360"> Sono le ſtanze del <lb></lb> GRANDUCA Regnante, e molte ancora de-<lb></lb> gli altri PRINCIPI, tutte dipinte, e adorne <lb></lb> di ſtucchi, di mano de' più rari Maeſtri de' no-<lb></lb> ſtri tempi, fra' quali il ſamoſo Pietro Ber-<lb></lb> rettini da Cortona, più d'ogn'altro s'im-<lb></lb> mortalò.</s><s id="id1632387"> Bene è vero, che s'io voleſſi ad <lb></lb> una ad una deſcrivere tutte le ſtanze, e l'in-<lb></lb> ſinite coſe di pregio, che vi ſi trovano, trop-<lb></lb> po lungo, e proliſſo riuſcirei, e non un bre-<lb></lb> ve racconto, ma un intiero volume ſi richie-<lb></lb> <arrow.to.target n="a192"></arrow.to.target> <pb pagenum="103"></pb> <arrow.to.target n="a195"></arrow.to.target> derebbe.</s><s id="id1632426"> Baſterà ſolo accennare, che i più <lb></lb> ſicchi, e prezioſi addobbi, le più ſtimabili <lb></lb> pitture, che in qualunque gran Regia ſi poſ-<lb></lb> ſono deſiderare, quivi ſi trovano in grandiſ-<lb></lb> ſima copia, come l'iſteſſo Foreſtiero potrà <lb></lb> meglio ocularmente conoſcere, che io in que-<lb></lb> ſti ſogli rappreſentare.</s><s id="id1632456"> Non deeſi però paſ-<lb></lb> ſare ſotto ſilenzio, la copioſa raccolta di qua-<lb></lb> dri rariſsimi, fatta già dalla felice memoria <lb></lb> del Sereniſsimo Cardinal Leopoldo: e molto <lb></lb> meno ſi dee tacere la numeroſa Librerìa, <lb></lb> che in queſto Palazzo ſi conſerva, dove non <lb></lb> ſolo i Libri più ſcelti, ma eziandio i mano-<lb></lb> ſcritti più ſingolari abbondano.</s><s id="id1632489"> Di queſta. <lb></lb> Librerìa ſuole aver cura un ſoggetto quali-<lb></lb> ſicato, e di grand'erudizione, com'è appun-<lb></lb> to chi di preſente v'aſsiſte.</s><s id="id1632505"> Dal Palazzo fa-<lb></lb> remo paſſaggio al contiguo</s></p> <p id="id1632513" type="foot"><s id="id1632517"><foot.target id="a190"></foot.target>e ſuori,</s></p> <p id="id1632525" type="foot"><s id="id1632528"><foot.target id="a191"></foot.target>E 3 do</s></p> <p id="id1632536" type="foot"><s id="id1632540"><foot.target id="a192"></foot.target>derebbe.</s></p> <p id="id1632548" type="margin"><s id="id1632551"><margin.target id="a193"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1632563" type="margin"><s id="id1632566"><margin.target id="a194"></margin.target><emph type="italics">TERZA</emph></s></p> <p id="id1632578" type="margin"><s id="id1632582"><margin.target id="a195"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1632593" type="main"><s id="id1632597">GIARDINO DI BOBOLI, il più vago, <lb></lb> e delizioſo di quanti ſiano in queſta noſtra <lb></lb> Città; avvengachè la magniſicenza coll'ame-<lb></lb> nità, e l'abbondanza coll'induſtria nobil-<lb></lb> mente in queſto luogo garreggino.</s><s id="id1632618"> La ſua. <lb></lb> circonſerenza fino alle mura della Città per <lb></lb> lunghiſſimo tratto ſi ſtende, nella quale il <lb></lb> colle, e il piano, il domeſtico, ed il ſalva-<lb></lb> tico ſcherzano gentilmente.</s><s id="id1632638"> Egli è diviſato, <lb></lb> come ſi vede, in boſchetti, in prati, in lun-<lb></lb> ghi viali, e fontane.</s><s id="id1632649"> Lo adornano moltiſſi-<lb></lb> me ſtatue, ed è ripieno d'alberi, di fiori <lb></lb> d'ogni ſorta, e d'infinite piante d'agrumi. </s><lb></lb> <s id="id1632651">Vedeſi dunque in primo luogo un Teatro, <lb></lb> che riſponde di faccia al Palazzo; è circon-<lb></lb> dato da mura in forma di mezzo ovato, nel <lb></lb> quale per li paſſati tempi, belliſſimi ſpettaco-<lb></lb> <arrow.to.target n="a196"></arrow.to.target> <pb pagenum="104"></pb> <arrow.to.target n="a198"></arrow.to.target> li, e feſte magniſiche ſono ſtate rappreſen-<lb></lb> tate con grande applauſo.</s><s id="id1632700"> Intorno a queſto <lb></lb> Teatro reſta una gran parte del ſalvatico, <lb></lb> che lo rende più maeſtoſo; dopo il quale, <lb></lb> per lunghi viali tutti coperti di piante, e per <lb></lb> un largo, e ſpazioſo Stradone, ſi giunge ad <lb></lb> una Fontana iſolata, di cui nè più vaga, <lb></lb> nè più dilettevol coſa ſi può vedere.</s><s id="id1632728"> Ella è <lb></lb> figurata per l'Oceano, e perciò ſopra la. <lb></lb> Tazza di granito, larga dodici braccia per <lb></lb> ogni verſo, ſi vede una ſtatua di marmo <lb></lb> maggiore del naturale, che rappreſenta Net-<lb></lb> tunno, da' Poeti favoleggiato per Dio del <lb></lb> Mare, ed a' piè di eſſo tre altre ſtatue a ſe-<lb></lb> dere, ſigniſicanti i tre Fiumi più celebri, <lb></lb> cioè il Gange, il Nilo, e l'Eufrate, che ver-<lb></lb> ſano gran copia d'acqua nella Tazza, da cui, <lb></lb> per ſotterranei condotti, paſſa ad altre fon-<lb></lb> ti, ed in varj ſcherzi per lo giardino ſi ſpar-<lb></lb> ge.</s><s id="id1632780"> Or queſta belliſſima opera fu dal cele-<lb></lb> bre <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Bologna condotta con tal'eccellen-<lb></lb> za, che reſta in dubbio chi la vede, ſe più <lb></lb> debba lodare, o la rara invenzione, o la ma-<lb></lb> eſtrìa del lavoro, tanto l'una, che l'altra, <lb></lb> in perſetto grado s'ammirano.</s><s id="id1632805"> Parimente in <lb></lb> un gran Vivaio ſi vede un altro Nettunno <lb></lb> ſcolpito in bronzo, ſopra varj moſtri marini <lb></lb> di marmo, di mano di Stoldo Lorenzi, ope-<lb></lb> ra, da quei che intendono, molto lodata. </s><lb></lb> <s id="id1632810">Vi ſi trova ancora una Grotta, ne' quattro <lb></lb> angoli della quale, col diſegno, ed inven-<lb></lb> zione del Buontalenti, furono collocate quat-<lb></lb> tro ſtatue di marmo, di mano di Michela-<lb></lb> gnolo Buonarroti, ma però ſolamente abboz-<lb></lb> zate, le quali doveano ſervire pel Sepolcro <lb></lb> di Papa Giulio II, e che dal Nipote di Mi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a197"></arrow.to.target> <pb pagenum="105"></pb> <arrow.to.target n="a199"></arrow.to.target> chelagnolo, furono donate al Granduca. <lb></lb> Franceſco.</s><s id="id1632874"> Vi ſono inoltre alcune ſtatue d'al-<lb></lb> tri famoſi Maeſtri, che rendon più vaga la <lb></lb> Grotta, che adorna di ſpugne lavorate in va-<lb></lb> rie forme, nella rozzezza di quei materiali <lb></lb> dimoſtra una bellezza non ordinaria.</s><s id="id1632894"> Ha la <lb></lb> volta tutta dipinta, di mano di Bernardino <lb></lb> Poccetti, con sì leggiadre, e bizzarre inven-<lb></lb> zioni, che in un medeſimo tempo reca ter-<lb></lb> rore, e diletto; avvengachè quell'ingegnoſo <lb></lb> Pittore, aiutato in parte da una naturale. <lb></lb> apertura, che reſta nella volta, finſe, che <lb></lb> la medeſima volta ſembraſſe di rovinare, e <lb></lb> che da quelle ſeſſure uſciſſero varj animali, <lb></lb> i quali non dipinti, ma veri, e naturali raſ-<lb></lb> ſembrano.</s><s id="id1632937"> Del reſto chi voleſse deſcrivere <lb></lb> tutte le ſtatue, che vi ſono ſenza numero <lb></lb> [molte delle quali furono lavorate da mano <lb></lb> eccellente, come quella di Morgante, e Bar-<lb></lb> bino, ritratti al naturale da Valerio Cioli] <lb></lb> e l'altre coſe più riguardevoli, che adorna-<lb></lb> no queſto Giardino, non così preſto termi-<lb></lb> nerebbe, ma di gran tempo averebbe biſo-<lb></lb> gno, come appunto richiedeſi, a chi deſide-<lb></lb> ra minutamente tutte le coſe oſservare di <lb></lb> queſto luogo.</s><s id="id1632980"> Dopo aver ammirato il Regio <lb></lb> Palazzo, e Giardino de' Pitti, ci porteremo <lb></lb> alla Chieſa di</s></p> <p id="id1632991" type="foot"><s id="id1632995"><foot.target id="a196"></foot.target>E 4 li,</s></p> <p id="id1633003" type="foot"><s id="id1633007"><foot.target id="a197"></foot.target>che-</s></p> <p id="id1633014" type="margin"><s id="id1633018"><margin.target id="a198"></margin.target><emph type="italics">TERZA</emph></s></p> <p id="id1633030" type="margin"><s id="id1633033"><margin.target id="a199"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1633045" type="main"><s id="id1633048"><expan abbr="SAN">S.</expan> FELICE IN PIAZZA, oſservando pri-<lb></lb> ma la Colonna di marmo miſtio di Seravez-<lb></lb> za, eretta in queſto luogo dal Granduca Co-<lb></lb> ſimo Primo, per ricordanza della vittoria. <lb></lb> ottenuta nell'inſigne Battaglia di Marciano. </s><lb></lb> <s id="id1633050">In Chieſa poi ſi trovano alcune Tavole di <lb></lb> riguardevoli Pittori.</s><s id="id1633076"> Primieramente alla <lb></lb> <arrow.to.target n="a200"></arrow.to.target> <pb pagenum="106"></pb> <arrow.to.target n="a201"></arrow.to.target> Cappella Baldocci, la prima a man ſiniſtra, <lb></lb> ſi vede dipinto quando Criſto libera <expan abbr="San">S.</expan> Pie-<lb></lb> tro dal nauſragio, di mano di Salvador Ro-<lb></lb> ſa; e alla Cappella del Roſario ſi crede di <lb></lb> mano dell'Empoli eſſigiato il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Marti-<lb></lb> re, e <expan abbr="San">S.</expan> Diacinto.</s><s id="id1633119"> Da <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni <lb></lb> con belliſſima maniera ſu dipinto <expan abbr="San">S.</expan> Felice <lb></lb> Prete, Titolare di queſta Chieſa; e all'Altar <lb></lb> maggiore di mano di Fra <expan abbr="Giovanni">Gio;</expan> ſi veggono <lb></lb> figurati nella Tavola molti Santi.</s><s id="id1633138"> Così nelle <lb></lb> Cappelle, che ſeguono a man deſtra, v'è <lb></lb> una Tavola dipinta da Ridolſo del Grillan-<lb></lb> daio, una del Vignali, e una di Pier di Co-<lb></lb> fimo.</s><s id="id1633156"> Uſcendo di queſta Chieſa, in vece di <lb></lb> proſeguire il cammino verſo la Porta di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Pier Gattolini, ritornando indietro volge-<lb></lb> remo a man ſiniſtra, dove poco diſtante, ri-<lb></lb> troveremo una Piazza grande, e ſpazioſa, e in <lb></lb> faccia di eſsa la Chieſa, e il Convento, dove <lb></lb> abitano Religioſi Agoſtiniani, chiamata</s></p> <p id="id1633188" type="foot"><s id="id1633191"><foot.target id="a200"></foot.target>E 5 Cap-</s></p> <p id="id1633199" type="margin"><s id="id1633203"><margin.target id="a201"></margin.target><emph type="italics">TERZA</emph></s></p> <p id="id1633214" type="main"><s id="id1633218"><expan abbr="SANTO">S.</expan> SPIRITO, e fabbricata col diſegno del <lb></lb> famoſo Filippo di Ser Brunelleſco, quell'in-<lb></lb> ſigne Architetto, col modello del quale ſ'am-<lb></lb> mirano ſatte tante belliſsime fabbriche in Fi-<lb></lb> renze, ed altrove.</s><s id="id1633238"> E' l'Architettura di que-<lb></lb> ſto gran Tempio d'ordine Corintio, con ſom-<lb></lb> ma perfezione condotta, e perciò, vaga, e <lb></lb> maeſtoſa appariſce al pari d'ogn'altro Edi-<lb></lb> ſizio di queſta noſtra Città.</s><s id="id1633259"> La ſua lunghez-<lb></lb> za a centoſeſsanta braccia ſi ſtende, e la lar-<lb></lb> ghezza a cinquantaquattro.</s><s id="id1633270"> Vien diviſo in. <lb></lb> tre Navate, ripartite da belliſsime Colonne <lb></lb> di pietra bigia tutte d'un pezzo, ſopra le <lb></lb> quali, l'Architrave, il Fregio, e il Cornicione, <lb></lb> da per tutto nobilmente ricorrono.</s><s id="id1633288"> Con buo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a202"></arrow.to.target> <pb pagenum="107"></pb> <arrow.to.target n="a205"></arrow.to.target> na ordinanza diſpoſte le Cappelle ſi veggo-<lb></lb> no, adornate di belliſsime Tavole, delle qua-<lb></lb> li daremo ſuccinta notizia, per mantenere <lb></lb> quell'ordine ſin da principio intrapreſo.</s><s id="id1633323"> Co-<lb></lb> minciando a man deſtra vi è una Madonna <lb></lb> di marmo, col Criſto morto in collo, pre-<lb></lb> ſane l'imitazione da quella di Michelagnolo <lb></lb> Buonarroti, che in oggi è poſta in <expan abbr="San">S.</expan> Pietro <lb></lb> di Roma.</s><s id="id1633345"> Più oltre di mano del Franciabi-<lb></lb> gia ſu colorita la Nunziata, e alla Cappella, <lb></lb> che ſegue, ſi vede dipinto da Giovanni Stra-<lb></lb> dano il Salvatore del Mondo, che diſcaccia <lb></lb> dal Tempio quei, che in eſso vendevano, e <lb></lb> compravano, opera in vero grandemente lo-<lb></lb> data, perchè in tutte le ſue parti perſetta. </s><lb></lb> <s id="id1633350">Del Paſsignani è il Martirio di <expan abbr="Santo">S.</expan> Steſano, <lb></lb> eſpreſso mirabilmente, e di Pier di Coſimo <lb></lb> è la Tavola della Viſitazione con molti San-<lb></lb> ti, alla Cappella di Neri Capponi.</s><s id="id1633391"> Sandro <lb></lb> Botticelli dipinſe i tre Arcangioli; e Aure-<lb></lb> lio Lomi l'Adorazione de' Magi.</s><s id="id1633402"> Dopo que-<lb></lb> ſta ſi trova una Tavola alla Cappella de' Vet-<lb></lb> tori, dipinta da Giotto, a cui tanto dee la <lb></lb> Pittura, che per ſua mano riſorſe.</s><s id="id1633416"> La Ver-<lb></lb> gine nella ſeguente Cappella, fu dipinta da <lb></lb> Ridolſo del Grillandaio: e la Nunziata dal <lb></lb> mentovato Botticelli.</s><s id="id1633431"> Si vede appreſſo la. <lb></lb> Cappella del Santiſſimo Sagramento, tutta. <lb></lb> incroſtata di marmi carrareſi, lavorati con <lb></lb> bel diſegno, e con varj ornamenti dal San-<lb></lb> ſovino il Vecchio.</s><s id="id1633450"> Più oltre ſi vede nella. <lb></lb> Cappella de' Cavalcanti, adornata di mar-<lb></lb> mi, la Tavola d'Agnolo Bronzino, dov'è di-<lb></lb> pinto quando Criſto in ſorma d'Ortolano <lb></lb> appariſce alla Maddalena: e d'Aleſſandro Al-<lb></lb> lori ſuo nipote ſono i Martiri, e l'altra Ta-<lb></lb> <arrow.to.target n="a203"></arrow.to.target> <pb pagenum="108"></pb> <arrow.to.target n="a206"></arrow.to.target> vola, in cui ſi vede eſſigiato il Salvadore, <lb></lb> quando pronunzia la ſentenza contra l'adul-<lb></lb> tera: e ſinalmente, il Criſto ignudo di mar-<lb></lb> mo, che tien la Croce, fu coplato da Tad-<lb></lb> deo Landini, da uno del Buonarroti, ch'è <lb></lb> nella Chieſa della Minerva di Roma.</s><s id="id1633515"> Che, <lb></lb> diremo poi della Cappella maggiore, quanto <lb></lb> bella per l'Architettura, altrettanto per la ma-<lb></lb> teria, e magniſica, e ricca?</s><s id="id1633520"> Reſta ella in. <lb></lb> mezzo della Tribuna, da ogni parte iſolata, <lb></lb> ed ha la forma d'un piccolo Tempio, imper-<lb></lb> ciocchè ſopra varie belliſſime Colonne, s'er-<lb></lb> ge una vaga Cupoletta, ſotto la quale è ſi-<lb></lb> tuato l'Altare, lavorato di pietre dure, e <lb></lb> prezioſe, commeſſe con ſingolare artiſizio, <lb></lb> come altresì il Ciborio dell'iſteſſo lavoro. </s><lb></lb> <s id="id1633525">Reſta dietro all'Altare il Coro di figura ot-<lb></lb> tagona, tutto di marmi carrareſi, e ornato <lb></lb> di varie Statue di marmo, ſcolpite da <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> <lb></lb> Caccini, che diè il modello di tutta queſt'ope-<lb></lb> ra, nella quale dalla nobil famiglia de' Mi-<lb></lb> chelozzi, che ne fu la fondatrice, grandiſſi-<lb></lb> me ſomme di danaro furono impiegate.</s><s id="id1633535"> Dal-<lb></lb> la banda ſiniſtra rimane la Sagreſtia, fabbri-<lb></lb> cata col diſegno del Cronaca, in cui tra gli <lb></lb> altri ornamenti, vedremo una bella Tavola di <lb></lb> <expan abbr="Fra">F.</expan> Filippo Lippi, dove con vago colorito di-<lb></lb> pinſe la Vergine col Figliuolo in collo, con <lb></lb> Angioli, e Santi d'attorno.</s><s id="id1633613"> Un'altra ſe ne <lb></lb> trova di mano d'Aleſſandro Allori, con al-<lb></lb> cune pitture a freſco di Bernardino Poccet-<lb></lb> ti, e in ſomma è queſto luogo degno di mol-<lb></lb> ta lode.</s><s id="id1633632"> Ammirano ancora quei, che inten-<lb></lb> dono, il Campanile della Chieſa, perſezio-<lb></lb> nato col modello di Baccio d'Agnolo; ſic-<lb></lb> come i Chioſtri, ed il Convento, nel quale <lb></lb> <arrow.to.target n="a204"></arrow.to.target> <pb pagenum="109"></pb> <arrow.to.target n="a207"></arrow.to.target> ſi trova alcune pitture di pregio.</s><s id="id1633666"> Ritornan-<lb></lb> do per l'iſteſſa via, cammineremo verſo il <lb></lb> canto alla Cuculia, che ſa croce a quattro <lb></lb> belle, e ſpazioſe contrade, e ſpecialmente a <lb></lb> quella de'Serragli, dove ſono molti Palazzi. </s><lb></lb> <s id="id1633680">Chi ſi voleſſe alquanto dilungare per via. <lb></lb> Chiara, una delle dette quattro ſtrade, po-<lb></lb> trebbe viſitare la Chieſa, e Monaſtero di</s></p> <p id="id1633700" type="foot"><s id="id1633704"><foot.target id="a202"></foot.target>na</s></p> <p id="id1633711" type="foot"><s id="id1633715"><foot.target id="a203"></foot.target>E 6 vola,</s></p> <p id="id1633723" type="foot"><s id="id1633726"><foot.target id="a204"></foot.target>fi</s></p> <p id="id1633734" type="margin"><s id="id1633738"><margin.target id="a205"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1633749" type="margin"><s id="id1633753"><margin.target id="a206"></margin.target><emph type="italics">TERZA</emph></s></p> <p id="id1633764" type="margin"><s id="id1633768"><margin.target id="a207"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1633779" type="main"><s id="id1633783"><expan abbr="SANTA">S.</expan> CHIARA, dove ſono fra l'altre, due <lb></lb> Tavole di molta ſtima.</s><s id="id1633791"> La prima ſi è di ma-<lb></lb> no di Pietro Perugino, dov'è un Criſto mor-<lb></lb> to colle Marie; la ſeconda è di mano di Lo-<lb></lb> renzo di Credi, in cui egli dipinſe la Nativìtà <lb></lb> del Signore.</s><s id="id1633810"> Dirimpetto alla detta Chieſa è <lb></lb> quella delle</s></p> <p id="id1633818" type="main"><s id="id1633822">CONVERTITE, dov'è di mano del Poc-<lb></lb> cetti una Natività del Signore, ed una Ta-<lb></lb> vola dipinta da Sandro Botticelli.</s><s id="id1633834"> Ma ſegui-<lb></lb> tando il viaggio incominciato, troveremo <lb></lb> la Chieſa, ed il Convento, dov'abitano Frati <lb></lb> Carmelitani, detta il</s></p> <p id="id1633848" type="main"><s id="id1633852">CARMINE, dì grandezza poco inſeriore <lb></lb> a quella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce.</s><s id="id1633859"> Ell'è di ſtruttura più <lb></lb> toſto antica, benchè nel ſecolo paſſato foſſe <lb></lb> in gran parte reſtaurata, e di belliſſime pit-<lb></lb> ture arricchita.</s><s id="id1633875"> Vedeſi dunque nella prima <lb></lb> Cappella a man deſtra una Tavola di mano, <lb></lb> come ſi crede, di Bernardino Monaldi, do-<lb></lb> ve ſi rappreſenta il funerale celebrato a. <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Alberto Carmelitano.</s><s id="id1633894"> A queſta ſegue. <lb></lb> l'Adorazione de' Magi, figurata dal Paſſigna-<lb></lb> no: e nella terza rappreſentò Giorgio Vaſa-<lb></lb> ri un Criſto morto in Croce, appiè della. <arrow.to.target n="ab211"></arrow.to.target> <pb pagenum="110"></pb> <arrow.to.target n="a211"></arrow.to.target> quale v'è la Vergine addolorata, e la Mad-<lb></lb> dalena piangente.</s><s id="id1633941"> Di Girolamo Macchietti <lb></lb> è la Tavola dell'Aſſunzione di noſtra Signo-<lb></lb> ra con gli Apoſtoli d'intorno al Sepolcro, <lb></lb> condotta con ſomma induſtria: è dopo que-<lb></lb> ſta la Natività del Signore opera degna del-<lb></lb> l'inſigne pennello di Santi di Tito.</s><s id="id1633966"> In teſta <lb></lb> del lato deſtro della croce ſi trova la Cap-<lb></lb> pella de' Brancacci, dove di preſente vi è la <lb></lb> devozione della Madonna del Carmine.</s><s id="id1633981"> Nel-<lb></lb> le pareti di queſta ſono dipinte a ſreſco al-<lb></lb> cune Storie di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Apoſtolo, le quali <lb></lb> di vero meritano ſomma lode.</s><s id="id1633996"> Fu comincia-<lb></lb> ta l'opera da Maſolino, e poi condotta a. <lb></lb> perſezione da Maſaccio ſno diſcepolo, il quale <lb></lb> vinſe di gran lunga il Maeſtro; e fu il pri-<lb></lb> mo, che apriſſe la ſtrada alla buona, e mo-<lb></lb> derna maniera del dipignere, levando in par-<lb></lb> te le durezze, e le altre imperfezioni dell'ar-<lb></lb> te, e molto più fatto avrebbe, ſe la morte <lb></lb> ſul fiore dell'età ſua, che fu d'anni 26. non <lb></lb> l'aveſſe tolto dal Mondo.</s><s id="id1634037"> Tralaſciando alcu-<lb></lb> ne Tavole antiche, e di pregio minore, en-<lb></lb> treremo nel Coro per rimirare un bel Sepol-<lb></lb> cro di marmi, fatto da Benedetto da Rovez-<lb></lb> zano pel magniſico Pier Soderini, che fu elet-<lb></lb> to per lo ſuo gran merito Gonſaloniere per-<lb></lb> petuo della Repubblica Fiorentina.</s><s id="id1634065"> Dirim-<lb></lb> petto alla Cappella Brancacci nel ſiniſtro la-<lb></lb> to della croce, ſi trova una belliſſima, e ric-<lb></lb> chiſſima Cappella, nuovamente fabbricata. <lb></lb> dalla famiglia Corſini, nella quale già ſono <lb></lb> più annì, che con ſolenniſſima pompa, ed <lb></lb> apparati ſuperbi, fu trasſerito il Corpo di <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Corſini degniſſimo rampollo di <lb></lb> queſta Proſapia Illuſtriſſima, che ſu Religio-<lb></lb> <arrow.to.target n="a208"></arrow.to.target> <pb pagenum="111"></pb> <arrow.to.target n="a212"></arrow.to.target> fo di queſto Convento, e di poi Veſcovo <lb></lb> di Fieſole.</s><s id="id1634124"> E' queſta Cappella tutta incroſta-<lb></lb> ta di marmi bianchi di Carrara, e di miſtj <lb></lb> di Seravezza, con Pilaſtri, Fregi, e Corni-<lb></lb> cione d'Architettura compoſita.</s><s id="id1634141"> In faccia, <lb></lb> e quaſi ſopra l'Altare [il quale però rima-<lb></lb> ne alquanto iſolato] v'è una Tavola di mar-<lb></lb> mo bianco, lavorata con grand'eccellenza <lb></lb> da <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta Foggini, che in queſta, ed <lb></lb> in altre opere ſue, ha dato ſaggio del ſuo <lb></lb> vivace intendimento.</s><s id="id1634167"> E' figurato il Santo fra <lb></lb> le nuvole, in atto d'eſſere rapito al Cielo da <lb></lb> varj Angioletti, parte de' quali poſano ſo-<lb></lb> pra l'Urna, dov'è ripoſto il di lui Corpo, <lb></lb> e parte ſi ſoſtengono per aria con belle atti-<lb></lb> tudini, eſprimendo nel volto il giubbilo, che <lb></lb> ſentono nel portare quella grand'Anima. <lb></lb> alla Gloria Celeſtiale.</s><s id="id1634200"> Sopra queſta gran Ta-<lb></lb> vola ſi vede un Dio Padre, parimente ſcol-<lb></lb> pito in marmo da Carlo Marcellini Scultore <lb></lb> ingegnoſo, ed in mezzo all'Urna un baſſo <lb></lb> rilievo d'argento d'eccellente lavoro.</s><s id="id1634219"> An-<lb></lb> che nelle due bande laterali ſono due Ta-<lb></lb> vole di marmo, di mano dello ſteſſo Fog-<lb></lb> gini, in una delle quali è ſigurato il Santo <lb></lb> diſceſo dal Cielo per aſſiſtere all'eſercito <lb></lb> Fiorentino quando nella ſamoſa battaglia. <lb></lb> d'Anghiari meſſe in fuga, e ſuperò l'eſer-<lb></lb> cito di Filippo Maria Viſconti Duca di Mi-<lb></lb> lano, condotto da Niccolò Piccinino ſuo Ge-<lb></lb> nerale: e nell'altra ſi rappreſenta, quando <lb></lb> nel celebrare la prima Meſſa gli comparve <lb></lb> la Santiſſima Vergine con grandiſſimo ſtuo-<lb></lb> lo d'Angioli proferendo verſo il Santo quel-<lb></lb> le parole: </s><s id="id1602863"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Servus meus es tu, quia elegi te, <lb></lb> & in te gloriabor.</emph></emph></foreign></s><s id="id1602880"> Che diremo poi della Cu-<lb></lb> <arrow.to.target n="a209"></arrow.to.target> <pb pagenum="112"></pb> <arrow.to.target n="a213"></arrow.to.target> pola tutta dipinta da Luca Giordano Pittore <lb></lb> famoſo?</s><s id="id1634250"> Belliſſima è l'invenzione, vago il <lb></lb> colorito, e nelle tante figure, che vi ſi ve-<lb></lb> dono, ſi conoſce l'eccellenza di ſuo pennel-<lb></lb> lo, il quale con preſtezza non ordinaria, ed <lb></lb> eguale ſelicità, aveva prima terminata, e, <lb></lb> compita perfettamente l'opera, di quel che <lb></lb> altri l'abbiano appena abbozzata.</s><s id="id1634334"> Finalmen-<lb></lb> te non paſſeremo ſotto ſilenzio le memorie, <lb></lb> che quivi ſi trovano degli Uomini Illuſtri di <lb></lb> queſta Famiglia, e ſpecialmente de' due Por-<lb></lb> porati già defunti, la fama de' quali ſarà eter-<lb></lb> na nella memoria de' poſteri.</s><s id="id1634358"> Il primo ſu <lb></lb> Piero Corſini Auditore del Sacro Palazzo, <lb></lb> Veſcovo di Volterra, e poi di Firenze, aſ-<lb></lb> ſunto alla Porpora da Urbano V. Sommo <lb></lb> Ponteſice; ſu Legato in Germania, dove con-<lb></lb> chiuſe la Pace fra l'Imperatore Carlo IV. il <lb></lb> Rè d'Ungheria, e il Duca d'Auſtria, e do-<lb></lb> po molte fatiche, morì in Avignone l'anno <lb></lb> 1405.</s><s id="id1634394"> Il ſecondo fu Neri Corſini poc'anni ſo-<lb></lb> no deſunto, che dopo di avere ſoſtenuto mol-<lb></lb> te cariche, e ſpecialmente di Teſoriere del-<lb></lb> la Camera, ſu da Aleſſandro VII. eletto Car-<lb></lb> dinale, e di poi fatto Veſcovo d'Arezzo. </s><lb></lb> <s id="id1634396">Nel voltare della croce verſo la porta, ſi <lb></lb> trova alla Cappella de' Carucci la Tavola di-<lb></lb> pinta da Batiſta Naldini, in cui vien ſigura-<lb></lb> to Criſto, quando riſuſcita il figliuolo della <lb></lb> Vedova di Naim.</s><s id="id1634436"> Di poi ſegue di mano del <lb></lb> Butteri la Storia del Centurione, che chiede <lb></lb> a Criſto la ſanità pel ſigliuolo, e l'ottiene. </s><lb></lb> <s id="id1634450">Del mentovato Naldini ſono le due Tavole <lb></lb> appreſſo.</s><s id="id1634454"> In una è Criſto, che ſa orazione <lb></lb> nell'Orto, e nell'altra l'Aſcenſione del me-<lb></lb> deſimo al Cielo, amendue ſtimate grande-<lb></lb> <arrow.to.target n="a210"></arrow.to.target> <pb pagenum="113"></pb> <arrow.to.target n="a214"></arrow.to.target> mente, perchè di vero ſono mirabili, ed in <lb></lb> ogni parte perſette.</s><s id="id1634489"> Bella ancora è la Tavo-<lb></lb> la di Gregorio Pagni, dove ſi rappreſenta. <lb></lb> il ritrovamento della Santa Croce: come al-<lb></lb> tresì quella della Nunziata di mano del Poc-<lb></lb> cetti, di cui pur anco ſono gli Apoſtoli di-<lb></lb> pinti a ſreſco nelle pareti della Chieſa, e nel-<lb></lb> li ſpazj fra l'una, e l'altra Cappella.</s><s id="id1634518"> E que-<lb></lb> ſto è quanto potremo oſſervare in queſta. <lb></lb> Chieſa, alla bellezza, e grandezza della qua-<lb></lb> le, corriſponde il Convento capaciſſimo di <lb></lb> gran numero di Religioſi, che di continuo <lb></lb> vi dimorano.</s><s id="id1634542"> Ha due Chioſtri molto ſpazio-<lb></lb> ſi, in uno de' quali è dipinta la vìta del gran <lb></lb> Proſeta Elìa, e di varj Santi Carmelitani. </s><lb></lb> <s id="id1634545">Alla Chieſa del Carmine è vicina quella di</s></p> <p id="id1634550" type="foot"><s id="id1634553"><foot.target id="ab211"></foot.target>qua-</s></p> <p id="id1634560" type="foot"><s id="id1634563"><foot.target id="a208"></foot.target>fo</s></p> <p id="id1634571" type="foot"><s id="id1634574"><foot.target id="a209"></foot.target>pola</s></p> <p id="id1634582" type="foot"><s id="id1634586"><foot.target id="a210"></foot.target>mente,</s></p> <p id="id1634594" type="margin"><s id="id1634597"><margin.target id="a211"></margin.target><emph type="italics">TERZA</emph></s></p> <p id="id1634609" type="margin"><s id="id1634612"><margin.target id="a212"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1634624" type="margin"><s id="id1634628"><margin.target id="a213"></margin.target><emph type="italics">TERZA</emph></s></p> <p id="id1634639" type="margin"><s id="id1634643"><margin.target id="a214"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1634654" type="main"><s id="id1634658"><expan abbr="SAN">S.</expan> FRIANO, Chieſa ancor eſſa antica, e <lb></lb> Collegiata di Canonici, e nella quale ſi tro-<lb></lb> vano alcune Tavole di mano di Lorenzo di <lb></lb> Credi, del Paſſignani, e del Lippi, e d'al-<lb></lb> tri riguardevoli Maeſtri.</s><s id="id1634678"> Poco diſtante ſo-<lb></lb> no li</s></p> <p id="id1634685" type="main"><s id="id1634689">MONACI CISTERCIENSI, i quali hanno <lb></lb> fabbricato un bel Tempio alla maniera mo-<lb></lb> derna col diſegno del Colonnello Cerruti di <lb></lb> Roma, giacchè l'antico era molto anguſto, <lb></lb> e ſenza alcun'ornamento.</s><s id="id1634708"> Tutte le Cappelle <lb></lb> ſono ornate di ſtucchi, e di belle, e vaghe <lb></lb> pitture, di mano del Dandini, del Gherar-<lb></lb> dini, d'Antonio Franchi, e d'altri valenti Pro-<lb></lb> feſſori.</s><s id="id1634727"> La Cupola è dipinta con ſingolar ma-<lb></lb> eſtria, per mano d'Anton Domenico Gab-<lb></lb> biani eccellente Pittore, e nel Cortile, o Chio-<lb></lb> ſtro contiguo alla Chieſa, è una Statua di mar-<lb></lb> <arrow.to.target n="a215"></arrow.to.target> <pb pagenum="114"></pb> <arrow.to.target n="a216"></arrow.to.target> mo di <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo, di Giuſeppe Piamontini. <lb></lb> Nel Convento di queſti Padri abitavano già <lb></lb> le Monache degli Angioli, che in oggi ſono <lb></lb> nel Convento di Ceſtello in Pinti, ed in que-<lb></lb> ſto preſe l'Abito, viſſe, e morì <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Mad-<lb></lb> dalena de' Pazzi, la cui Cella tuttavia conſer-<lb></lb> vata, ſi tiene in ſomma venerazione.</s><s id="id1634789"> Su la <lb></lb> Piazza di queſta Chieſa è ſtato dal Grandu-<lb></lb> ca Coſimo Terzo Regnante, fatto fabbricare <lb></lb> modernamente col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta. <lb></lb> Foggini un</s></p> <p id="id1634808" type="foot"><s id="id1634812"><foot.target id="a215"></foot.target>mo</s></p> <p id="id1634820" type="margin"><s id="id1634823"><margin.target id="a216"></margin.target><emph type="italics">TERZA</emph></s></p> <p id="id1634835" type="main"><s id="id1634838">GRANAIO pubblico, edifizio in vero ma-<lb></lb> gniſico, e comodo per un tal uſo.</s><s id="id1634846"> Da que-<lb></lb> ſto luogo ſaremo paſſaggio al</s></p> <p id="id1634855" type="main"><s id="id1634859">PONTE ALLA CARRAIA, e cammi-<lb></lb> nando lung'Arno, la cui viſta è belliſsima <lb></lb> per molti Palazzi, che vi ſi trovano, arri-<lb></lb> veremo al</s></p> <p id="id1634875" type="main"><s id="id1634879">PONTE DI <expan abbr="SANTA">S.</expan> TRINITA, fatto di nuo-<lb></lb> vo fabbricare dal Granduca Coſimo Primo <lb></lb> col diſegno di Bartolomeo Ammannati, Scul-<lb></lb> tore, ed Architetto Fiorentino, dopo l'inon-<lb></lb> dazione precipitoſa, che ſeguì l'anno 1557. <lb></lb> con danno univerſale della Città, e con ro-<lb></lb> vina totale di queſto Ponte.</s><s id="id1634907"> Or tale indu-<lb></lb> ſtria adoprò l'ingegnoſo Architetto in que-<lb></lb> ſta gran fabbrica, che al parere degl'inten-<lb></lb> denti, è riuſcito il più bello, e più leggia-<lb></lb> dro Ponte, non ſolo di Firenze, ma ezian-<lb></lb> dio di quanti ſi vedano nella Toſcana.</s><s id="id1634932"> Gli <lb></lb> fece gli Archi di figura ovata acciò ne' ſian-<lb></lb> chi del Ponte riuſciſſe l'apertura più capa-<lb></lb> ce, e più vota, ed armò le pile di ſaldiſsi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a217"></arrow.to.target> <pb pagenum="115"></pb> <arrow.to.target n="a218"></arrow.to.target> mi ſcogli con angoli acuti, perchè fendendo-<lb></lb> ſi l'acque nel taglio degli angoli, poteſſero <lb></lb> con maggior velocità, e ſenza punto di re-<lb></lb> ſiſtenza paſſare.</s><s id="id1634979"> Vi divisò tre ſtrade, quel-<lb></lb> la del mezzo più baſſa per li Cocchj, e Ca-<lb></lb> valli, e l'altre due per comodo de' paſſeg-<lb></lb> gieri, che ſenz'alcun impedimento vi poſſo-<lb></lb> no camminare.</s><s id="id1635000"> E' adorno queſto Ponte di <lb></lb> quattro Figure di marmo, che rappreſenta-<lb></lb> no le quattro Stagioni dell'Anno.</s><s id="id1635011"> Il Verno <lb></lb> nella perſona di un vecchio ignudo, e tre-<lb></lb> mante, è opera di Taddeo Landini.</s><s id="id1635021"> L'Autun-<lb></lb> no, e la State, ſono di mano di Giovanni <lb></lb> Caccini, e quella della Primavera fu lavora-<lb></lb> ta dal Francavilla Fiammingo.</s><s id="id1635035"> In ſaccia di <lb></lb> queſto Ponte rimane la bella ſtrada detta via <lb></lb> Maggio, in cui fra gl'altri belliſsimi, è mol-<lb></lb> to conſiderabile il</s></p> <p id="id1635052" type="foot"><s id="id1635055"><foot.target id="a217"></foot.target>mi</s></p> <p id="id1635063" type="margin"><s id="id1635066"><margin.target id="a218"></margin.target><emph type="italics">GIORNATA.</emph></s></p> <p id="id1635078" type="main"><s id="id1635082">PALAZZO degli Zanchini, dove fra l'al-<lb></lb> tre coſe di pregio vi è una ſtatua del ſo-<lb></lb> pradetto Francavilla, che rappreſenta Giaſo-<lb></lb> ne col vello d'oro.</s><s id="id1635098"> E' anco da vedere la. <lb></lb> Chieſa chiamata di</s></p> <p id="id1635105" type="main"><s id="id1635109"><expan abbr="SAN">S.</expan> IACOPO ſopr'Arno, dove abitavano <lb></lb> già Canonici Regolari di <expan abbr="San">S.</expan> Salvadore, ed <lb></lb> ora i Padri della Miſſione, che ſebbene an-<lb></lb> tica, è nondimeno di buon'Architettura, <lb></lb> e adorna in oggi di ſtucchi, e di nuove. <lb></lb> Tavole, rieſce molto vaga.</s><s id="id1635133"> E quì termi-<lb></lb> neremo la terza, ed ultima Giornata, ſuppo-<lb></lb> nendomi, che il Foreſtiero appieno ſodiſ-<lb></lb> fatto di quanto ha potuto ſin'ora oſſervare, <lb></lb> ſtanco dal viaggio voglia far ritorno al-<lb></lb> l'Albergo.</s></p> <p id="id1635157" type="foot"><s id="id1635161">Ed</s></p> <pb pagenum="116"></pb> <arrow.to.target n="a219"></arrow.to.target> <p id="id1635168" type="main"><s id="id1635172">Ed eccovi, amico Lettore, un breve, e ſuc-<lb></lb> cinto racconto delle coſe più notabili di Fi-<lb></lb> renze in tre Giornate diſtinto, che ſe di mol-<lb></lb> te notizie lo troverete manchevole, ſovven-<lb></lb> gavi ciò, che abbiamo nella Preſazione accen-<lb></lb> nato, cioè d'aver noi intrapreſa queſta. <lb></lb> fatica ſolamente per uſo, e comodo <lb></lb> del Foreſtiero, il quale ne' po-<lb></lb> chi giorni, che ſi trattiene, <lb></lb> in queſta Città, procura. <lb></lb> ſolo di vedere, <lb></lb> e d'inten. <lb></lb> dere, <lb></lb> le <lb></lb> coſe più <lb></lb> riguardevoli, <lb></lb> e le meno impor-<lb></lb> tanti, e più diſſicili a veder-<lb></lb> ſi, non cura, o non ha <lb></lb> tempo d'agiata-<lb></lb> mente oſſer-<lb></lb> vare.</s></p> <figure id="id1635250"></figure> <p id="id1635260" type="margin"><s id="id1635264"><margin.target id="a219"></margin.target><emph type="italics">TERZA</emph></s></p> <p id="id1635275" type="foot"><s id="id1635279">PAR-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="117"></pb> <figure id="id1635283"></figure> <p id="id1635296" type="head"><s id="id1635300">PARTE SECONDA <lb></lb> <emph type="italics">CONTENENTE</emph> <lb></lb> LE COSE PIU' NOTABILI <lb></lb> DELLA CAMPAGNA <lb></lb> SUBURBANA <lb></lb> DI FIRENZE.</s></p> <p id="id1635325" type="main"><s id="id1635328">ALLA Vaghezza, e nobiltà delle <lb></lb> contrade, e fabbriche, che, <lb></lb> fin'ora brevemente ſi ſon fat-<lb></lb> te oſservare al noſtro Foreſtie-<lb></lb> ro dentro di Firenze, corriſ-<lb></lb> ponde la circonvicina Campa-<lb></lb> gna, e il ſuo diſtretto; che più toſto una. <lb></lb> continuazione dell'iſteſsa Città ſi potrebbe. <lb></lb> con ragione chiamare, per le molte, e così <lb></lb> ſpeſse abitazioni, che da ogni parte, o ſia <lb></lb> nella pianura, o nelle ameniſsime colline, <lb></lb> che con diſcreta diſtanza da Tramontana, Le-<lb></lb> vante, e Mezzogiorno la circondano, al-<lb></lb> zate ſi vedono; meſcolate con tanti belli, e <lb></lb> maeſtoſi Palazzi da' noſtri Cittadini, ove lo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a220"></arrow.to.target> <pb pagenum="118"></pb> <arrow.to.target n="a221"></arrow.to.target> ro tenute poſseggono, edificati: onde illeg-<lb></lb> giadriſsimo Arioſto tutto ſtupore, e ſenza. <lb></lb> veruna iperbole, in oſſervandole, così cantò.</s></p> <p id="id1635419" type="foot"><s id="id1635422"><foot.target id="a220"></foot.target>ro</s></p> <p id="id1635430" type="margin"><s id="id1635434"><margin.target id="a221"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1635445" type="main"><s id="id1635449"><emph type="italics"><emph type="quote">A veder pien di tante Ville e colli, <lb></lb> Par, che 'l terren ve le germogli, come <lb></lb> Vermene germogliar ſuole, e rampolli.</emph></emph></s></p> <p id="id1635464" type="main"><s id="id1635468"><emph type="italics"><emph type="quote">Se dentro a un mur ſotto un medeſmo nome, <lb></lb> Fuſſer raccolti i tuoi Palagi ſparſi, <lb></lb> Non ti ſarien da pareggiar due Rome.</emph></emph></s></p> <p id="id1635485" type="main"><s id="id1635489">La coltivazione poi de' terreni è sì gentile, <lb></lb> e pulita, che non cede ad alcuna dell'Euro-<lb></lb> pa, tanti Giardini ſono ſtati ſpeſſe volte cre-<lb></lb> duti i noſtri Poderi dagli Oltramontani; co-<lb></lb> sì ben coltivati ſi veggono, e con tant'or-<lb></lb> dine, e delicatura fatte le piantate delle Vi-<lb></lb> ti, degli Ulivi, de' Gelſi, e de' frutti, che <lb></lb> belli, e ſaporiti in gran copia ſi guſtano; <lb></lb> eſſendo ſempre mai ftata non minor cura. <lb></lb> de' noſtri Cittadini in tenere ben cuſtodite <lb></lb> le loro tenute, di quel che ella ſia in tutte <lb></lb> le più ſerie loro applicazioni; anzi molti del-<lb></lb> la più fiorita Cittadinanza, ſi ſon gloriati di <lb></lb> laſciare precetti, e regole, che molto utili <lb></lb> fino a' noſtri tempi ſi provano.</s><s id="id1635554"> Un Luigi <lb></lb> Alamanni non fece in verſo la ſua coltiva-<lb></lb> zione Toſcana, e dedicolla al Rè Franceſco <lb></lb> Primo?</s><s id="id1635558"> E <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Vettorio Soderini, con Ber-<lb></lb> nardo Davanzati non ci dettero profittevoli <lb></lb> ammaeſtramenti ſopra la poſta delle Viti? </s><lb></lb> <s id="id1635560">E il dotto Pier Vettori ſopra quella degli <lb></lb> Ulivi?</s><s id="id1635562"> E l'Agricoltura di Pier Creſcenzi non <lb></lb> ſu ella tradotta nella Fiorentina Favella, e <lb></lb> da Baſtian de' Roſsi Accademico della Cru-<lb></lb> ſca, poi ricorretta, e ridotta?</s><s id="id1635564"> Ritornando <lb></lb> al noſtro propoſito, in queſta ſeconda Par-<lb></lb> te: per ſecondare il primo inſtituto, tratte-<lb></lb> <arrow.to.target n="a222"></arrow.to.target> <pb pagenum="119"></pb> <arrow.to.target n="a223"></arrow.to.target> remo quanto ſi può brevemente del più ri-<lb></lb> guardevole, o ſia delle Chieſe, o delle Vil-<lb></lb> le, che nel diſtretto di Firenze ſi trovano, <lb></lb> e che per la facilità, o brevità della ſtrada, <lb></lb> ſuburbane poſſono chiamarſi; riſerbando noi <lb></lb> a miglior'occaſione di render ragguagliato <lb></lb> il noſtro Foreſtiero, con maggior'eſtenſione <lb></lb> di quanto può eſſer degno di vederſi nella <lb></lb> Campagna Fiorentina.</s><s id="id1635659"> Onde conducendolo <lb></lb> fuori di ciaſcheduna Porta della Città, gli <lb></lb> anderemo dimoſtrando, quel che vi è da oſ-<lb></lb> ſervarſi per quella parte; e per dar princi-<lb></lb> pio con queſto intrapreſo ordine dalla</s></p> <p id="id1635681" type="foot"><s id="id1635685"><foot.target id="a222"></foot.target>remo</s></p> <p id="id1635692" type="margin"><s id="id1635696"><margin.target id="a223"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1635708" type="main"><s id="id1635711">PORTA ROMANA, detta volgarmente a <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Pier Gattolini.</s><s id="id1635718"> Voltando a mano ſiniſtra, <lb></lb> alla fine d'uno ſtradone coperto d'Olmi, ſi <lb></lb> trova la Chieſa della</s></p> <p id="id1635730" type="main"><s id="id1635734">MADONNA DELLA PACE, di buona <lb></lb> Architettura, già antico Oratorio delle Mo-<lb></lb> nache di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita, le quali a contemplazio-<lb></lb> ne della Sereniſsima Madama Criſtina di Lo-<lb></lb> rena, Moglie del Sereniſſimo Granduca Fer-<lb></lb> dinando Primo, lo cederono a' Monaci di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo della Nazione Franzeſe Riforma-<lb></lb> ti, detti Fuliacenſi, o vero Foglianti, che <lb></lb> <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> col conſenſo del Sereniſſimo Grandu-<lb></lb> ca Coſimo Secondo, c'introduſſe, e fab-<lb></lb> bricò loro il piccolo, ma comodo Conven-<lb></lb> to, che vi è, riduſſe il ſopraddetto Oratorio <lb></lb> in molto miglior forma, facendovi loggiati <lb></lb> attorno alla Chieſa, con eſſervi mantenuti i <lb></lb> Religioſi di tutto il biſognevole dalla Reale <lb></lb> Caſa.</s><s id="id1635798"> In oggi la Chieſa è ſtata del tutto mu-<lb></lb> tata, e ſerrate le due logge laterali.</s><s id="id1635807"> La Cu-<lb></lb> <arrow.to.target n="a224"></arrow.to.target> <pb pagenum="120"></pb> <arrow.to.target n="a225"></arrow.to.target> poletta dell'Altar Maggiore è dipinta da Li-<lb></lb> vio Meus Fiammingo, e il quadro della ſof-<lb></lb> fitta, ov'è la Madonna con Angioli, e <expan abbr="San">S.</expan> Ber-<lb></lb> nardo in atto d'adorazione, con altre figure, <lb></lb> fra le quali una rappreſentante la Pace, è di <lb></lb> mano di Luca Giordano da Napoli, Opera <lb></lb> molto ſtimata, benchè preſentemente alquan-<lb></lb> to denigrata, ſiccome la Cupola per fuoco <lb></lb> che abbruciò tutto il Coro.</s><s id="id1635860"> Ritornando alla <lb></lb> Porta ſuddetta della Città, ſi vede quaſi in-<lb></lb> contro alla medeſima, nella terminazione di <lb></lb> un lungo ſtradone la</s></p> <p id="id1635877" type="foot"><s id="id1635880"><foot.target id="a224"></foot.target>po-</s></p> <p id="id1635888" type="margin"><s id="id1635891"><margin.target id="a225"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1635903" type="main"><s id="id1635907">VILLA IMPERIALE.</s><s id="id1635910"> Ma prima di giun-<lb></lb> gervi, ſi veggono nel ſuo ingreſſo due Vivaj <lb></lb> diviſi da un Ponte, e ſopra due piediſtalli <lb></lb> vi ſtanno erette l'Aquile Imperiali, e nel <lb></lb> corpo delle medeſime, vi è l'Arme della. <lb></lb> Caſa Reale, e quella di Madama Maria Mad-<lb></lb> dalena d'Auſtria, e nell'altre due baſe al-<lb></lb> zate dalla parte ſuperiore di detti Vivaj in <lb></lb> quella a mano deſtra un Leone, che con una <lb></lb> zampa tiene un Globo, rappreſenta lo Stato <lb></lb> Fiorentino, e nella ſiniſtra la Lupa, che, <lb></lb> allatta, figura lo Stato Saneſe.</s><s id="id1635960"> In poca di-<lb></lb> ſtanza vi ſono due altri Vivaj più grandi, <lb></lb> di ſemirotonda figura, perchè ſono altresì di-<lb></lb> viſi da un altro Ponte, nella parte, ſuperio-<lb></lb> re de' quali ſi vedono di ſpugne, e a grot-<lb></lb> teſca due figure proſteſe di proporzione gi-<lb></lb> ganteſca, rappreſentanti i Fiumi dell'Arno, <lb></lb> e dell'Arbia, i quali tenendo un vaſo, cade <lb></lb> da eſſo l'acqua nel Vivaio.</s><s id="id1635998"> Vi ſono di pie-<lb></lb> tra tra gli uni, e gli altri Vivaj ſopra quat-<lb></lb> tro piediſtalli, le ſtatue di Omero, e di Vir-<lb></lb> gilio, di Dante, e del Petrarca.</s><s id="id1636013"> Queſto or-<lb></lb> <arrow.to.target n="a226"></arrow.to.target> <pb pagenum="121"></pb> <arrow.to.target n="a227"></arrow.to.target> nato dà ingreſſo allo ſtradone ſopradetto a. <lb></lb> dolce ſalita lungo poco meno d'un miglio, <lb></lb> ombroſo per i Lecci, Cipreſſi, ed altri Al-<lb></lb> beri di verzura perpetua, che dall'una al-<lb></lb> l'altra parte con bella, e artificioſa ordinan-<lb></lb> za vi ſono ſtati poſti; alla fine del quale ſi <lb></lb> entra in un grandiſſimo Prato di figura ſe-<lb></lb> mitonda chiuſo da balauſtrate di pietra, con <lb></lb> iſtatue di fimil materia, e nell'apertura di <lb></lb> mezzo, ve ne ſono due di gran proporzio-<lb></lb> ne di marmo: una rappreſenta un Atlante <lb></lb> col Globo ſu gli omeri, e l'altra un Giove <lb></lb> con fulmine alla mano.</s><s id="id1636085"> In teſta a detto Pra-<lb></lb> to ſi erge l'Imperiale Villa di delizie delle <lb></lb> Granducheſſe di Toſcana, ampliata, e orna-<lb></lb> ta dalla predetta Madama l'Arciducheſſa Ma-<lb></lb> ria Maddalena moglie del Granduca Coſimo <lb></lb> Secondo, poi dalla Granducheſſa Vittoria <lb></lb> accreſciuta da Mezzogiorno di appartamen-<lb></lb> ti, e di due Saloni, e ripiena d'ogni ſorta <lb></lb> di ricca ſuppellettile di Quadri, ed altre ga-<lb></lb> lanterìe, di porcellane, buccheri, d'Idoletti, <lb></lb> e ſimiglianti rarità antiche, che in diverſi <lb></lb> gabinetti, e mezzanini con bell'ordine diſ-<lb></lb> poſte s'ammirano.</s><s id="id1636140"> Ivi ſono anneſſi due giar-<lb></lb> dini con belli ſpartimenti di fiori, e fontane <lb></lb> d'acqua, diviſato l'uno, e l'altro di piante <lb></lb> d'Aranci domeſtici, che rendono odoroſa <lb></lb> freſcura nel tempo d'Eſtate; vi ſono molte <lb></lb> antiche, e moderne ſtatue.</s><s id="id1636165"> Sopra il detto <lb></lb> Palazzo in un Colle più rilevato in poca di-<lb></lb> ſtanza, ſi vede un antico Monaſtero di Re-<lb></lb> ligioſe dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, detto di</s></p> <p id="id1636181" type="foot"><s id="id1636185"><foot.target id="a226"></foot.target>nato</s></p> <p id="id1636193" type="margin"><s id="id1636197"><margin.target id="a227"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1636208" type="main"><s id="id1636212"><expan abbr="SAN">S.</expan> MATTEO IN ARCETRI, il qual Ter-<lb></lb> ritorio produce ottimi, e delicati vini, det-<lb></lb> <arrow.to.target n="a228"></arrow.to.target> <pb pagenum="122"></pb> <arrow.to.target n="a229"></arrow.to.target> ti Verdee, oltre ogni ſorta di frutte più ra-<lb></lb> re; e vi hanno loro delizioſiſsime Ville i <lb></lb> Mannelli, Lanfredini, Taddei, Rinuccini, <lb></lb> Bartolommei, Guicciardini, d'Elci, Marzi-<lb></lb> medici, e Ricci in Pozzolatico, e i Tempi <lb></lb> al Poggio alla Scaglia, e i Nerli quella sì <lb></lb> magnifica preſſo <expan abbr="San">S.</expan> Margherita a Montici. </s><lb></lb> <s id="id1636285">Tornandoſene il Foreſtiero per l'iſteſſo ſtra-<lb></lb> done già detto, e mettendoſi ſu la ſtrada. <lb></lb> Romana, vedrà in primo luogo a man ſini-<lb></lb> ſtra altro Convento di nobili Religioſe del-<lb></lb> l'Ordine di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino, detto volgarmen-<lb></lb> te di</s></p> <p id="id1636289" type="foot"><s id="id1636292"><foot.target id="a228"></foot.target>F ti</s></p> <p id="id1636300" type="margin"><s id="id1636304"><margin.target id="a229"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1636315" type="main"><s id="id1636319"><expan abbr="SAN">S.</expan> GAGGIO, ma in proprio ſignificato <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Caio, fondato dalla famiglia de' Corſini, <lb></lb> ove ſi conſervano più inſigni Reliquie.</s><s id="id1636331"> La <lb></lb> Tavola dell'Altar maggiore, ove è il Mar-<lb></lb> tirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina d'Aleſſandria, Titolare <lb></lb> di queſto Monaſtero, è di mano di Lodovi-<lb></lb> co Cigoli.</s><s id="id1636350"> Mezzo miglio avanzandoſi per <lb></lb> la detta ſtrada a mano deſtra, vedeſi altro <lb></lb> Convento di Monache dell'Ordine di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ago-<lb></lb> ſtino detto il</s></p> <p id="id1636366" type="main"><s id="id1636370">PORTICO, ove non è coſa di conſidera-<lb></lb> zione da oſſervarſi, eſſendo l'oggetto noſtro, <lb></lb> che il Foreſtiero veda la nobil Fabbrica. <lb></lb> della</s></p> <p id="id1636387" type="main"><s id="id1636391">CERTOSA, fatta col diſegno dell'Orga-<lb></lb> gna, o come vuole il Vaſari, di alcuno <lb></lb> de' ſuoì Diſcepoli.</s><s id="id1636403"> Queſta è ſituata in una. <lb></lb> Collinetta da ogni parte iſolata.</s><s id="id1636410"> Vi ſi ſale <lb></lb> a Mezzogiorno per una lunga ſtrada, o ſca-<lb></lb> la fatta a baſtoni, in teſta alla quale vi è un <lb></lb> <arrow.to.target n="a230"></arrow.to.target> <pb pagenum="123"></pb> <arrow.to.target n="a232"></arrow.to.target> Portone, che introduce in un primo Chio-<lb></lb> ſtro, e di quivi in Chieſa, ove vedeſi un. <lb></lb> nobile pavimento, e foſſitta, e bello Altare, <lb></lb> e a man ſiniſtra ſi entra in altro grandiſſimo <lb></lb> Chioſtro, il quale dà introduzione a molte <lb></lb> Celle, con le ſue attenenze, ſecondo l'inſti-<lb></lb> tuto di queſti Eremiti.</s><s id="id1636466"> Nel Chioſtro vi ſo-<lb></lb> no dipinte a freſco da Iacopo da Pontormo <lb></lb> molte figure della Paſſione.</s><s id="id1636477"> Nella ſtanza del <lb></lb> Refettorio, di mano del medeſimo vi è un <lb></lb> Quadro a olio con Criſto a tavola, con Cle-<lb></lb> ofas, e Luca, grandi al naturale, eſſendovi <lb></lb> fra quei, che ſervono ritratti alcuni Conver-<lb></lb> ſi, e ſopra la porta, che va nel Chioſtro di <lb></lb> fuori, vi è una Pietà con due Angioli, e. <lb></lb> dalla parte di dentro un <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo di ma-<lb></lb> no del Bronzino.</s><s id="id1636513"> Nella ſtanza del Capitolo <lb></lb> vi è un Crocifiſſo con la Madonna, e la. <lb></lb> Maddalena a piè della Croce, e Angioli in <lb></lb> aria di Mariotto Albertinelli Pittore ne' ſuoi <lb></lb> tempi di credito.</s><s id="id1636532"> Vi ſi conſervano ſopra. <lb></lb> cento venti Reliquie.</s><s id="id1636539"> Ve ne ſono molte in-<lb></lb> ſigni, una gran parte delle quali furono do-<lb></lb> nate dall'inſigne Niccola Acciaioli, Gran Si-<lb></lb> niſcalco de' Regni di Sicilia, e di Geruſalem-<lb></lb> me, avutele egli pure in dono dal Rè d'Ara-<lb></lb> gona, e parte fattele venire di Grecia, co-<lb></lb> me la Teſta di <expan abbr="San">S.</expan> Silveſtro Papa, e quella. <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Griſoſtomo, e parte del Cranio <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Dioniſio Areopagita.</s><s id="id1636576"> Fu queſto Nic-<lb></lb> cola il Fondatore della Certoſa, intorno al-<lb></lb> l'anno 1364. accrebbe quella di Napoli, e. <lb></lb> in una ſtanza ſotterranea ſono le ſepolture <lb></lb> di Caſa Acciaioli, la quale lontano di quivi <lb></lb> ſette miglia in Valdipeſa poſſiede una gran <lb></lb> tenuta, e un magnifico Palazzo detto </s></p> <p id="id1636701" type="foot"><s id="id1636705"><foot.target id="a230"></foot.target>Por-</s></p> <p id="id1636713" type="foot"><s id="id1636716">MON-</s></p> <p id="id1636724" type="margin"><s id="id1636728"><margin.target id="a232"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <pb pagenum="124"></pb> <p id="id1636739" type="margin"><s id="id1636743"><emph type="italics">PARTA</emph></s></p> <p id="id1605785" type="main"><s id="id1605786">MONTE GUFONI riccamente addobbato, <lb></lb> e di lunghi viali, e di un bel Giardino con fon-<lb></lb> tane, e ſcherzi d'acqua, ornato, e reſo de-<lb></lb> lizioſo.</s><s id="id1636634"> Nel ritornarſene il Foreſtiero per <lb></lb> l'iſteſſa ſtrada a Firenze, dalla parte di Tra-<lb></lb> montana quaſi incontro alla Certoſa, oſſer-<lb></lb> vi la magnifica Villa detta Collazi, de' Dini, <lb></lb> ſiccome a man ſiniſtra, prima di entrare in. <lb></lb> Città, un bel Palazzo de' Signori Micheloz-<lb></lb> zi, ma molto più il poſto, ov'è fabbricato, <lb></lb> che è ſenza comparazione il più bello, che <lb></lb> fia all'intorno di Firenze, godendoſi di qui-<lb></lb> vi quaſi tutta la Città, e nella più pittore-<lb></lb> ſca veduta, onde è detto Belloſguardo.</s><s id="id1636680"> Po-<lb></lb> co lontana è un'altra Villa de' Signori Bor-<lb></lb> gherini, e de' Signori Strozzi altra a <expan abbr="San">S.</expan> Vi-<lb></lb> to, ſotto alla qual Villa, ſcendendo alla me-<lb></lb> tà di quel poggio, vi è</s></p> <p id="id1636754" type="main"><s id="id1636758"><expan abbr="SAN">S.</expan> FRANCESCO DI PAOLA, ove abita-<lb></lb> no Frati del ſuo Ordine, Chieſa di gran de-<lb></lb> vozione.</s><s id="id1636769"> Fuor della</s></p> <p id="id1636773" type="main"><s id="id1636777">PORTA A <expan abbr="SAN">S.</expan> FRIDIANO, il Monaſtero, <lb></lb> che a man ſiniſtra ſi vede poſto ſopra una <lb></lb> bella Collina è titolato <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo, e <lb></lb> vi ſtanno i Monaci bianchi di</s></p> <p id="id1636794" type="main"><s id="id1636798">MONTE ULIVETO.</s><s id="id1636801"> La Tavola dell'Al-<lb></lb> tar maggiore, in cui è figurato l'entrare di <lb></lb> Noſtro Signore in Gieruſalemme, è di ma-<lb></lb> no di Santi di Tito, ed è una delle bell'ope-<lb></lb> re, che egli abbia fatto; quella ov'è il Bea-<lb></lb> to Bernardo Tolomei, è di mano del Pigno-<lb></lb> ni, e una ve n'è del Paſſignano.</s><s id="id1636830"> Delle due <lb></lb> ſtatue di marmo; la Vergine Veſtale, che.</s></p> <p id="id1636838" type="foot"><s id="id1636841">tiene</s></p> <pb pagenum="125"></pb> <arrow.to.target n="a234"></arrow.to.target> <p id="id1636849" type="main"><s id="id1636853"> tiene in mano un vaglio per l'Acqua ſan-<lb></lb> ta, è di mano del Caccini, e l'altra alla ſi-<lb></lb> niſtra, che rappreſenta Claudia, è di Sculto-<lb></lb> re Fiammingo.</s><s id="id1636876"> Nella Cappella de' Capponi, <lb></lb> che ſta ſotto la Chieſa, vi è una Tavola del-<lb></lb> la Reſurrezione di mano dì Raffaellino del <lb></lb> Garbo, ben mantenuta.</s><s id="id1636891"> In vicinanza di det-<lb></lb> to Monaſtero verſo Ponente, ſi vede un de-<lb></lb> lizioſo Caſino del Signor Duca Strozzi, con <lb></lb> un Salvatico, che ſcende ſino alla ſtrada. <lb></lb> maeſtra, e dalla patte di Ponente vi è un. <lb></lb> Monaſtero detto</s></p> <p id="id1636916" type="margin"><s id="id1636920"><margin.target id="a234"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1636931" type="main"><s id="id1636935"><expan abbr="SAN">S.</expan> PIETRO A MONTICELLI, di Reli-<lb></lb> gioſe della Regola di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto.</s><s id="id1636943"> Di-<lb></lb> lungandoſi per detta ſtrada, vedonſi in qual-<lb></lb> che lontananza a man ſiniſtra, ſpecialmente <lb></lb> di belle Ville de' noſtri Gentiluomini, ma, <lb></lb> fra le molte oſſerviſi quella de' Torrigiani a <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Martino alla Palma, de' Capponi, e l'al-<lb></lb> tra, che diſcoſto cinque miglia in circa da <lb></lb> Firenze ſu la ſiniſtra mano ſta ſituata in un <lb></lb> rilevato poſto, del Marcheſe Riccardi, detta <lb></lb> Caſtel Pulci, alla quale l'uomo vi ſi condu-<lb></lb> ce per un lungo Viale di Cipreſſi, che prin-<lb></lb> cipia dalla maeſtra ſtrada.</s><s id="id1636993"> Due miglia ſco-<lb></lb> ftandoſi, quaſi ſull'Arno ſi vede l'antica</s></p> <p id="id1637002" type="main"><s id="id1637006">BADIA DI<expan abbr="SAN">S.</expan> SALVADORE DI SETTI-<lb></lb> MO, fabbricata, come vuole il Vaſari, col<lb></lb> diſegno di Niccola Piſano.</s><s id="id1637017"> Chi la fondaſſe <lb></lb> è incerto, e i noſtri Storici in ciò ſono di-<lb></lb> ſcordanti.</s><s id="id1637028"> Alcuni le danno per Fondatore <lb></lb> il Conte Ugo di Magdeburgo, ed altri un <lb></lb> Conte Lotario, da cui ſi vuole, che diſcen-<lb></lb> dano i Contalberti, che poi donarono la.</s></p> <p id="id1637044" type="foot"><s id="id1637047">F 3 Ba-</s></p> <pb pagenum="126"></pb> <p id="id1637055" type="main"><s id="id1637059"> <arrow.to.target n="a236"></arrow.to.target> Badia dello Stale nell'Alpi a queſto Mona-<lb></lb> ſtero.</s><s id="id1637073"> In antico è ſtata ufiziata da' Monaci <lb></lb> neri di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, che godevano grandiſ-<lb></lb> ſimi privilegi, ed eſenzioni, conceſſigli da-<lb></lb> gl'Imperatori Ottone Terzo, dal Secondo, <lb></lb> e Terzo Arrigo; ſimiglianti n'ebbero da' Pon-<lb></lb> tefici Paſquale Secondo, Leone Nono, Ur-<lb></lb> bano, e Caliſto Secondo, Gregorio Settimo, <lb></lb> Clemente, e Aleſſandro Terzo.</s><s id="id1637106"> Gregorio <lb></lb> Nono confermati loro i medeſimi privilegj, <lb></lb> l'anno 1236. la dette a' Monaci Ciſtercienſi, <lb></lb> che vi ſono ſino al preſente, come dimoſtra <lb></lb> un'iſcrizione poſta ſopra la Porta maggiore <lb></lb> di queſto Monaſtero, e un'altra più diſtinta <lb></lb> ſe ne vede in marmo avanti la ſtanza del Ca-<lb></lb> pitolo.</s><s id="id1637138"> L'Altar maggiore è tutto di pietre <lb></lb> commeſſe, e vi ſono due Tavole a tempera <lb></lb> di Domenico Grillandaio, e nel Chioſtro al-<lb></lb> cune Viſioni del Conte Ugo furono dipinte <lb></lb> dal Puglio.</s><s id="id1637157"> E' memorabile queſta Badia per <lb></lb> il miracoloſo ſucceſſo di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Igneo, co-<lb></lb> sì detto dal fuoco, che ben due volte a pie-<lb></lb> di ſcalzi ſopra una gran pira acceſo, ſenza <lb></lb> nocumento alcuno paſseggiò il Santo, per <lb></lb> convincere di ſimonia un certo Pietro Ve-<lb></lb> ſcovo Fiorentino, e vi ſe ne vede memoria <lb></lb> in un antico marmo: ſiccome fuori della, <lb></lb> Porta principale della Chieſa ſe ne vede, <lb></lb> altra a un Sepolcro pure di marmo, che, <lb></lb> vien creduto d'Huilla, e Gaſdia, queſta Ma-<lb></lb> dre di Ugo, e quella Moglie; ma Niccolò <lb></lb> Baccetti Abate Ciſtercienſe nella ſua Storia <lb></lb> di queſta Badia è di parere, che l'una fuſſe <lb></lb> Moglie di Bulgario, e Madre di Ugo Toſca-<lb></lb> no, e l'altra Moglie del medeſimo Ugo Pro-<lb></lb> nepote di Lotario.</s><s id="id1637226"> In detta Chieſa ſi conſer-<lb></lb> <arrow.to.target n="a235"></arrow.to.target> <pb pagenum="127"></pb> <arrow.to.target n="a237"></arrow.to.target> va con gran venerazione fra l'altre Reliquie. <lb></lb> il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Quintino ſotto l'Imperatore <lb></lb> Maſſimiano martirizzato, e miracoloſamen-<lb></lb> te ſcoperto in detto luogo l'anno 1157. in. <lb></lb> non molta diſtanza dal Monaſtero di Settimo, <lb></lb> che così ſi chiama [<foreign lang="la"><emph type="italics">quaſi ſeptimo ab Urbe la-<lb></lb> pide</emph></foreign>; prendendo le miglia Romane antiche.] </s><lb></lb> <s id="id1606538">Verſo Ponente ſi vedono nelli due Poggi di <lb></lb> Signa molte, e belle Ville, e così l'una. <lb></lb> all'altra unite, che ſembra un'altra Città. </s><lb></lb> <s id="id1606553">Quella di Caſtelletti de' Cavalcanti nel Pog-<lb></lb> gio verſo Tramontana, che vien ſeparato <lb></lb> dall'altro Colle pel Fiume Arno, è la più <lb></lb> magnifica, onde ebbe il nome di Caſtello, <lb></lb> ſiccome ancora alcune altre.</s><s id="id1637313"> E nel Colle di <lb></lb> quà dal Fiume quelle del <expan abbr="Senator">Sen.</expan> Pandolfo Pan-<lb></lb> dolfini, che nell'anno 1494 dettero ricetto a <lb></lb> Carlo Ottavo, e ad altri gran Perſonaggi; <lb></lb> quella de' Salviati, e de' Pucci, detta Bello-<lb></lb> ſguardo, perchè reſta ſull'eminenza del Pog-<lb></lb> gio, ed ha una veduta di Campagna belliſ-<lb></lb> ſima, ove vi ſono giuochi d'acque, e viali <lb></lb> ſpazioſi, che a queſta nobil Villa per ogni <lb></lb> parte conducono.</s><s id="id1637356"> In detto Poggio vi ſono <lb></lb> due Conventi di Religioſi, uno di</s></p> <p id="id1637364" type="foot"><s id="id1637368"><foot.target id="a235"></foot.target>va</s></p> <p id="id1637375" type="margin"><s id="id1637379"><margin.target id="a236"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1637391" type="margin"><s id="id1637394"><margin.target id="a237"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1637406" type="main"><s id="id1637410"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA DELLE SELVE de' Carmelita-<lb></lb> ni Riformati, detti della Congregazione di <lb></lb> Mantova.</s><s id="id1637420"> L'altro detto</s></p> <p id="id1637424" type="main"><s id="id1637427"><expan abbr="SANTA">S.</expan> LUCIA è de' Padri della Riforma di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco.</s><s id="id1637434"> Ma eſſendo noi quì diſcoſto da <lb></lb> Firenze ſopra otto miglia, per iſtare ſulle. <lb></lb> regole dell'inftituto noſtro, è oramai tem-<lb></lb> po, che per l'iſteſſa ſtrada dal noſtro Fore-<lb></lb> ſtiero facciaſi ritorno a Firenze, riſerbando <lb></lb> <arrow.to.target n="a238"></arrow.to.target> <pb pagenum="128"></pb> <arrow.to.target n="a239"></arrow.to.target> in altra Giornata di fargli godere ciò che <lb></lb> è più conſiderabile fuor della</s></p> <p id="id1637480" type="foot"><s id="id1637484"><foot.target id="a238"></foot.target>F 4 in</s></p> <p id="id1637491" type="margin"><s id="id1637495"><margin.target id="a239"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1637507" type="main"><s id="id1637510">PORTA AL PRATO.</s><s id="id1637513"> Veggaſi, uſcendo <lb></lb> prima dalla Porticciuola delle Mulina, a man <lb></lb> ſiniſtra, poſta alla fine del Borgo d'Ogniſſanti, il</s></p> <p id="id1637526" type="main"><s id="id1637529">GIARDINO detto la Vaga Loggia, del Gran-<lb></lb> duca, che ſebbene non è terminato, vi è <lb></lb> molta delizia nelle belle piante d'Agrumi, <lb></lb> sì a boſchetto, quanto in gran vaſi colloca-<lb></lb> te con bell'ordine ſopra pilaſtri di un lungo <lb></lb> foſſo, ove ſcorre l'acqua dell'Arno contigua, <lb></lb> quivi voltata, e incanalata, e nelle due te-<lb></lb> ſtate veramente fa una gentil veduta.</s><s id="id1637563"> Fuor <lb></lb> di queſto Giardino, proſeguendo il viaggio <lb></lb> per la ſtrada lungo la riva dell'Arno, s'en-<lb></lb> tra in un diritto ſtradone coperto d'Alberi, <lb></lb> di Pini, che porta alle</s></p> <p id="id1637583" type="main"><s id="id1637586">CASCINE, poſſeſſione della Real Caſa di <lb></lb> Toſcana, non più diſcoſto da Firenze d'un <lb></lb> miglio, ove ſono ſpazioſe Praterìe, e ame-<lb></lb> niſſimi Boſchetti con più viali; il qual luo-<lb></lb> go ſopra ogni altro ſuburbano, è frequenta-<lb></lb> to da' Cittadini, e popolo noſtro, ſpecialmen-<lb></lb> te nella Primavera, in cui ſi rende d'incom-<lb></lb> parabile amenità.</s><s id="id1637620"> Viſtoſi queſto luogo, e ſe <lb></lb> n'averà la curioſità, anche un antico Mona-<lb></lb> ſtero di Religioſe Ciſtercienſi. detto di</s></p> <p id="id1637634" type="main"><s id="id1637638"><expan abbr="SAN">S.</expan> DONATO IN POLVEROSA, o a Tor-<lb></lb> ri, poſto in poca diſtanza dalle Caſcine per <lb></lb> la parte di Tramontana: in altra giornata il <lb></lb> Foreſtiero non laſci d'arrivare, o per l'iſteſ-<lb></lb> ſa ſtrada, che conduce, e imbocca in quella <lb></lb> di Piſtoia, o per dove ella comincia alla Por-<lb></lb> <arrow.to.target n="a240"></arrow.to.target> <pb pagenum="129"></pb> <arrow.to.target n="a241"></arrow.to.target> ta mentovata del Prato, lontano da Firenze <lb></lb> dieci miglia tutte in pianura, alla nobile, <lb></lb> e magnifica Villa del</s></p> <p id="id1637688" type="foot"><s id="id1637692"><foot.target id="a240"></foot.target>ta</s></p> <p id="id1637699" type="margin"><s id="id1637703"><margin.target id="a241"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1637714" type="main"><s id="id1637718">POGGIO A CAIANO, del Granduca, ſi-<lb></lb> tuata a mano deſtra ſopra una piccola emi-<lb></lb> nenza di terreno, che la ſolleva, e rende, <lb></lb> godibile alla pianura, da cui per la parte, <lb></lb> di Levante, Ponente, e Tramontana vien. <lb></lb> circondata, e da quella di Mezzogiorno, <lb></lb> e con buona diſtanza ſtaccata da' Poggi di <lb></lb> Carmignano, rinomati per la bontà de' vini. </s><lb></lb> <s id="id1637728">Queſta Villa fu principiata per lo Magnifico <lb></lb> Lorenzo de' Medici Padre di Giovanni, che <lb></lb> ſu Leon X. che la non terminata fabbrica. <lb></lb> volle egli finire, e ſpecialmente l'ornato, e <lb></lb> pitture del Salon grande in parte, che poi <lb></lb> il Granduca Franceſco fece condurre a fine, <lb></lb> e ridurre tutta queſta gran fabbrica alla per-<lb></lb> fezione, che ella è, ſeguitando il primo mo-<lb></lb> dello di Giuliano da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo.</s><s id="id1637784"> Queſta Villa <lb></lb> ſebbene non è vaſta, ha in tutte le ſue par-<lb></lb> ti del magnifico.</s><s id="id1637795"> Ella è circondata da un. <lb></lb> gran Prato, ed è ſerrato di muraglia ſorte, <lb></lb> ſopra la quale vi ſi paſseggia per un Terraz-<lb></lb> zino ſcoperto, che da principio dal primo <lb></lb> piano, ove ſono gli appartamenti nobili, e <lb></lb> in queſti vi ſi ſale da ſcale doppie a baſtoni, <lb></lb> le quali introducono in un Terrazzino a ba-<lb></lb> lauſtri, che rigira d'ogni intorno alla Villa, <lb></lb> con Portici ſotto da paſseggiarvi al coperto, <lb></lb> e queſto introduce in una Loggetta anch'eſ-<lb></lb> ſa aperta con volta a mezza botte, ornata a <lb></lb> roſoni di terra cotta, all'uſo di Luca della <lb></lb> Robbia.</s><s id="id1637849"> Da detta loggetta s'entra in un ri-<lb></lb> cetto, e da queſto nel gran Salone preaccen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a242"></arrow.to.target> <pb pagenum="130"></pb> <arrow.to.target n="a245"></arrow.to.target> nato, la cui volta è a mezza botte, come <lb></lb> dichiamo noi, tutta riccamente ſtuccata, o <lb></lb> per meglio dire da Giuliano da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo get-<lb></lb> tata di materie, che veniſſero intagliate, in-<lb></lb> venzione da lui unicamente imparata a Ro-<lb></lb> ma.</s><s id="id1637895"> Tutto il detto Salone è dipinto da An-<lb></lb> drea del Sarto, dal Franciabigio, e da Ia-<lb></lb> copo da Pontormo.</s><s id="id1637907"> L'Iſtoria, quando Ce-<lb></lb> ſare è preſentato in Egitto da molte nazioni <lb></lb> di varj donativi: alludendo queſto fatto al <lb></lb> Magnifico Lorenzo de' Medici, che fu di ra-<lb></lb> ri animali, e tra gli altri d'una Giraffa, det-<lb></lb> ta in latino <foreign lang="la"><emph type="italics">Camalopardalis</emph></foreign>, preſentato da. <lb></lb> Gaitbeio Soldano d'Egitto nel 1487. e detta <lb></lb> Giraffa è deſcritta dal Poliziano nelle ſue. <lb></lb> meſcolanze erudite; ſu laſciata imperfetta. <lb></lb> detta pittura da Andrea, e terminolla Aleſ-<lb></lb> ſandro Allori.</s><s id="id1637957"> Il Franciabigio vi dipinſe in <lb></lb> altra facciata, quando Cicerone dopo l'eſi-<lb></lb> lio ſu in Campidoglio chiamato Padre della <lb></lb> Patria: alludendo queſta Storia al ritorno <lb></lb> di Coſimo Medici il Vecchio in Firenze. </s><lb></lb> <s id="id1607374">Nell'altra facciata il Franciabigio medeſimo <lb></lb> vi dipinſe, quando Tito Quinto Flaminio <lb></lb> Conſolo Romano, orando nel Conſiglio de-<lb></lb> gli Achei, contro l'Oratore degl'Etoli, e <lb></lb> del Rè Antioco, diſſuaſe la lega, che diſe-<lb></lb> gnavano concludere gli Oratori con gli Achei <lb></lb> medeſimi.</s><s id="id1638005"> Queſto fatto pure allude alla. <lb></lb> dieta di Cremona, in cui il Magnifico Loren-<lb></lb> zo de' Medici diſturbò i diſegni de' Venezia-<lb></lb> ni, bramoſi di condurſi al poſſeſſo dell'Ita-<lb></lb> lia tutta.</s><s id="id1638024"> E Aleſſandro Allori, fece la pittu-<lb></lb> ra, che rappreſenta la Cena di Siface Rè <lb></lb> de' Numidi, fatta a Scipione, dopo ch'egli <lb></lb> ebbe rotto Aſdrubale in Iſpagna: E quelto <lb></lb> <arrow.to.target n="a243"></arrow.to.target> <pb pagenum="131"></pb> <arrow.to.target n="a246"></arrow.to.target> pure allude al glorioſo viaggio del Magnifi-<lb></lb> co Lorenzo al Rè di Napoli, da cui ſu ge-<lb></lb> neroſamente convitato.</s><s id="id1638068"> Le due teſtate, do-<lb></lb> ve ſono gli occhi, che danno lume, furono <lb></lb> dipinte da lacopo da Pontormo, e vi è un <lb></lb> Vertunno, co' ſuoi Agricoltori, con un pen-<lb></lb> nato in mano bello, e naturale, e l'Iſtoria <lb></lb> di Pomona, e Diana con altre Dee, che per <lb></lb> eſſer pitture fatte a concorrenza de' ſopran-<lb></lb> nominati pittori, ſono delle più belle, che <lb></lb> uſciſſero dal ſuo pennello.</s><s id="id1638104"> Da queſte ſuddet-<lb></lb> te teſtate del Salone ſi ha l'ingreſſo in due <lb></lb> Gallerìe, ordinate dal <expan abbr="Serenissimo Granduca">Ser. G.</expan> Principe Ferdi-<lb></lb> nando di <expan abbr="gloriosa memoria">gl. mem.</expan> di raro, e delicato guſto <lb></lb> sì nell'Architettura, come in ogn'altro ge-<lb></lb> nere di virtudi, degne d'un Principe ſuo pa-<lb></lb> ri: per formare per mezzo di queſte Galle-<lb></lb> rìe riccamente ornate, la comunicazione al-<lb></lb> li quattro appartamenti, de' quali vien com-<lb></lb> poſta queſta Real Villa.</s><s id="id1638145"> Dal detto Salone fa-<lb></lb> cendoſi paſſaggio in un altro, di minor pro-<lb></lb> porzione ornato a ſtucchi, è ſtata dipinta <lb></lb> nella ſua volta da Anton Domenico Gabbia-<lb></lb> ni, Pittor Fiorentino, la Toſcana, che con-<lb></lb> duce d'avanti a Giove, Coſimo Padre della <lb></lb> Patria, rimoſtrando aver'eſſo quietate le ci-<lb></lb> vili diſcordie, ſcacciati dalla Patria i vizj. <lb></lb> e introdottavi la pace, e le virtù, e doman-<lb></lb> da perciò a Giove, che lo collochi fra gli <lb></lb> Eroi; e in molti medaglioni attorno vi ſo-<lb></lb> no ritratti i glorioſi Antenati della Real Ca-<lb></lb> ſa de' Medici.</s><s id="id1638199"> La Tavola della Cappella di <lb></lb> ſul Prato, ove è una Pietà, è di Giorgio <lb></lb> Vaſari.</s><s id="id1638209"> In poca diſtanza dal Palazzo vi ſono <lb></lb> belliſſime ſtalle, lunghe ciaſcheduna più di <lb></lb> centoventi paſſi, e ſopra queſte ſi vede un <lb></lb> <arrow.to.target n="a244"></arrow.to.target> <pb pagenum="132"></pb> <arrow.to.target n="a247"></arrow.to.target> Corridore alto, e lungo l'iſteſso, per il qua-<lb></lb> le ſtanno ſcompartite Camere per alloggi <lb></lb> de' ſervitori dell'A. <expan abbr="San">S.</expan></s><s id="id1638280"> Scendendo il Fore-<lb></lb> ſtiero dalla parte di Tramontana, paſseggi <lb></lb> per gli ameniſſimi viali, che dal Poggio a. <lb></lb> Caiano l'uno in un altro mettendo, condu-<lb></lb> cono alle Caſcine, ove vedeſi una fabbrica <lb></lb> per uſo del Fattore, e del copioſo beſtia-<lb></lb> me, che vi è, grande, e nel ſuo genere bel-<lb></lb> la, e tutta circondata da un largo foſso <lb></lb> d'acqua corrente.</s><s id="id1638282"> Vi ſono dentro a un gran <lb></lb> Cortile, tutt'i comodi, che a quell'azien-<lb></lb> da ſon neceſsarj, e nel mezzo del medeſimo, <lb></lb> un bel Vivajo, per abbeverare il beſtiame. </s><lb></lb> <s id="id1638305">Quivi ſi ſanno copioſe ricolte di ſquiſiti Ri-<lb></lb> ſi, co' ſuoi edifizj per pulirgli.</s><s id="id1638307"> Proſeguendo <lb></lb> verſo Tramontata per li viali coperti, che vi <lb></lb> ſono, ſi giunge a un luogo ſopra tutti gli <lb></lb> altri delizioſo, e ameno, detto le Pavonie-<lb></lb> re, e ſerve in oggi per far correre i Daini, <lb></lb> i quali in un Barco murato con boſcaglia, e <lb></lb> foſſi d'acque, ſon quivi nutriti in molta co-<lb></lb> pia, conſiſtendo in più viali lunghi ciaſche-<lb></lb> duno circa a ottocento paſſi: e eſsendo il <lb></lb> noſtro Foreſtiero quaſi al termine delle Ca-<lb></lb> ſcine, potrà per gl'iſteſſi viali, o per altri <lb></lb> far ritorno al Poggio a Caiano, e rimetten-<lb></lb> doſi in ſtrada maeſtra, da eſſe entrare in. <lb></lb> una a mano deſtra, che lo condurrà [aven-<lb></lb> done la curioſità] ad un'altra Villa del Gran-<lb></lb> duca, detta</s></p> <p id="id1638376" type="foot"><s id="id1638379"><foot.target id="a242"></foot.target>F 5 nato,</s></p> <p id="id1638387" type="foot"><s id="id1638390"><foot.target id="a243"></foot.target>pu-</s></p> <p id="id1638398" type="foot"><s id="id1638401"><foot.target id="a244"></foot.target>f 6 Cor-</s></p> <p id="id1638409" type="margin"><s id="id1638413"><margin.target id="a245"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1638424" type="margin"><s id="id1638428"><margin.target id="a246"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1638440" type="margin"><s id="id1638443"><margin.target id="a247"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1638455" type="main"><s id="id1638458">ARTIMINO, O VILLA FERDINANDA, <lb></lb> dal Sereniſſimo Ferdinando Primo di queſto <lb></lb> nome, e Terzo Granduca di Toſcana, che <lb></lb> da' fondamenti la fece fabbricare col diſegno <lb></lb> <arrow.to.target n="a248"></arrow.to.target> <pb pagenum="133"></pb> <arrow.to.target n="a249"></arrow.to.target> di Bernardo Buontalentí l'anno 1594. in quel <lb></lb> tempo rinomatiſſimo Architettore; la quale <lb></lb> è beniſſimo inteſa, sì nello ſcompartimento <lb></lb> de' Quartieri nobili, come per quelli della <lb></lb> Famiglia.</s><s id="id1638508"> Non vi è Cortile, ma due bei Sa-<lb></lb> loni poſti in mezzo da un ricetto, illumina-<lb></lb> ti per alti fineſtroni.</s><s id="id1638520"> E' ſituata in un'ottima <lb></lb> eminenza di un Colle volto a Levante, e il <lb></lb> divertimento maggiore, che ſi ritrae dal-<lb></lb> l'<expan abbr="Sua Altezza Reale">A. S. R.</expan> in detta villeggiatura, che per lo <lb></lb> più ſi ſa in tempo d'Autunno, ſi è la Cac-<lb></lb> cia ſpecialmente de' Daini.</s><s id="id1638543"> Quelli di pelame <lb></lb> bianco in un piccolo Barco detto la Pineta, <lb></lb> di due miglia di giro vi ſi conſervano.</s><s id="id1638553"> Ve <lb></lb> n'è un'altro di circuito di ſopra trentadue <lb></lb> miglia detto il Barco Reale, diſtendendoſi <lb></lb> dalle ſalde del Poggio d'Artimino ſino a' Pog-<lb></lb> gi di Vinci nella Valdinievole, e vi ſono <lb></lb> compreſe dentro di eſſo, Chieſe Curate, in-<lb></lb> tere Poſſeſſioni, e boſcaglie.</s><s id="id1638581"> Viſtoſi dal cu-<lb></lb> rioſo Foreſtiero tutto quello, che ci è par-<lb></lb> ſo bene, anche per ſemplice notizia ſua ad-<lb></lb> ditargli, potrà tornarſene a Firenze, e in. <lb></lb> altra giornata traſferirſi per la Porta al Pra-<lb></lb> to a due altre Ville pure del Granduca, po-<lb></lb> co diſtanti l'una dall'altra: la prima, che ſi <lb></lb> trova ſituata in diſcreta eminenza di Monte <lb></lb> Morello è la</s></p> <p id="id1638619" type="foot"><s id="id1638623"><foot.target id="a248"></foot.target>di</s></p> <p id="id1638630" type="margin"><s id="id1638634"><margin.target id="a249"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1638645" type="main"><s id="id1638649">PETRAIA, di gratiſſimo ſoggiorno ſpe-<lb></lb> cialmente nella Primavera.</s><s id="id1638656"> Il ſuo ingreſſo <lb></lb> principale è a Tramontana, per un prato <lb></lb> chiuſo da folti Cipreſſi in difeſa de' venti: <lb></lb> ha nel mezzo un Cortile tutto dipinto di fat-<lb></lb> ti Militari; vi ſono nelle due fiancate due, <lb></lb> loggie, che introducono nelli Appartamenti <lb></lb> <arrow.to.target n="a250"></arrow.to.target> <pb pagenum="134"></pb> <arrow.to.target n="a251"></arrow.to.target> nobili: queſte ſono dipinte con ottimo co-<lb></lb> lorito, e diſegno da Baldaſſar Franceſchini <lb></lb> di Volterra, detto il Volterrano, e rappre-<lb></lb> ſentano alcune azioni di Coſimo Primo, e, <lb></lb> di Ferdinando Secondo Granduchi.</s><s id="id1638715"> A Mez-<lb></lb> zogiorno, Levante, e Ponente, vi ſono tre <lb></lb> altre porte particolari, che introducono in <lb></lb> un ſpazioſo Ripiano di Giardino, di dove <lb></lb> godeſi come in Teatro, con tutta quella bel-<lb></lb> liſsima Campagna, la Città noſtra.</s><s id="id1638738"> Da que-<lb></lb> ſta ſi diſcende in un altro, ove è un gran. <lb></lb> Vivaio; e quindi in un terzo, che termina <lb></lb> con un ſalvatico.</s><s id="id1638753"> Da Tramontana ſtenden-<lb></lb> doſi ſino alla Villa del Cavalier Carlini, e <lb></lb> ſeguitando verſo l'altra Villa di Caſtello, <lb></lb> come ſi dirà ſotto, vi ſono Vigne tutte cir-<lb></lb> condate di muraglia, di ſopra due miglia di <lb></lb> circonferenza, con ordine, e ſeparazione di <lb></lb> magliuoli di diverſi Paeſi, anche remotiſsi-<lb></lb> mi, venuti, e nella ſommità delle medeſime <lb></lb> vi è un Caſino, di dove ſi gode una belliſ-<lb></lb> ſima veduta.</s><s id="id1638794"> In poca diſtanza di quivi ſul <lb></lb> poggio verſo Ponente, vi è un Convento di <lb></lb> Carmelitani, della Congregazione di Manto-<lb></lb> va, detto</s></p> <p id="id1638810" type="foot"><s id="id1638814"><foot.target id="a250"></foot.target>no-</s></p> <p id="id1638822" type="margin"><s id="id1638825"><margin.target id="a251"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1638837" type="main"><s id="id1638840"><expan abbr="SANTA">S.</expan> LUCIA ALLA CASTELLINA, con. <lb></lb> Noviziato, ove è un Quadro di Maria Ver-<lb></lb> gine nel Coro, di Baldaſſar Franceſchini. </s><lb></lb> <s id="id1608387">Viſtoſi dal Foreſtiero la Petraia, non laſci <lb></lb> di vedere ancora</s></p> <p id="id1638861" type="main"><s id="id1638865">CASTELLO, altra Villa, come ſi è detto, <lb></lb> del Granduca, antica della Famiglia de' Me-<lb></lb> dici, ma accreſciuta dal Granduca Coſimo, <lb></lb> dalla parte di Levante, col diſegno di Nic-<lb></lb> <arrow.to.target n="a252"></arrow.to.target> <pb pagenum="135"></pb> <arrow.to.target n="a255"></arrow.to.target> colò detto il Tribolo.</s><s id="id1638900"> Queſta è poſta alla <lb></lb> radici di Monte Morello; ha d'avanti uno <lb></lb> ſpazioſo Prato con due grandi Vivai ſparti-<lb></lb> ti da un Ponte, che cammina a un viale, <lb></lb> piantato di Cipreſsi, che mette ſulla ſtrada <lb></lb> maeſtra di Prato.</s><s id="id1638922"> Nella volta della Loggia <lb></lb> a man ſiniſtra dentro il Cortile alcune Iſto-<lb></lb> rie degli Dei antichi, e Arti liberali, lavo-<lb></lb> rate a olio ſulla calcina ſecca, ſono di mano <lb></lb> di Iacopo da Pontormo.</s><s id="id1638941"> Per gli appartamen-<lb></lb> ti vi ſono diſtribuite belle ſuppellettili, e. <lb></lb> Quadri, e vi è una pittura a freſco di Bal-<lb></lb> daſſare Franceſchini nella volta del ricetto <lb></lb> ſalite le prime ſcale, di un ottimo colorito. </s><lb></lb> <s id="id1638943">Da Tramontana uſcendo di detto Palazzo <lb></lb> s'entra in un vaſto, e delizioſo Giardino, <lb></lb> trovandoſi prima uno ſpazioſiſsimo Prato. </s><lb></lb> <s id="id1638945">La prima gran Fontana, ove è l'Ercole di <lb></lb> marmo, che ſcoppia Anteo, dalla cui boc-<lb></lb> ca eſce in gran copia l'acqua, è di mano <lb></lb> di Bartolommeo Ammannati, eſſendo il re-<lb></lb> ſtante della fonte diſegno, e fattura del Tri-<lb></lb> bolo, ſiccome è altresì l'altra Fontana in. <lb></lb> mezzo al Boſchetto de' lauri, piena di finiſ-<lb></lb> ſimi intagli, e baſſi rilievi, nella cima del-<lb></lb> la quale, vi è una ſtatuetta di femmina nu-<lb></lb> da di bronzo, rappreſentante una Venere, <lb></lb> dalla cui chioma, che ſi tien raccolta entro <lb></lb> le mani, cade acqua.</s><s id="id1639026"> Intorno alla detta Fon-<lb></lb> te vi è un imbrecciato in forma rotonda tut-<lb></lb> to chiuſo da un ſedere di pietra bigia, e, <lb></lb> per lo medeſimo vi ſono occultate ſiſtolette, <lb></lb> dalle quali vengono zampilli gentiliſſimi d'ac-<lb></lb> qua.</s><s id="id1639049"> Queſta belliſſima Fontana è cinta d'o-<lb></lb> gn'intorno da un ſalvatico di alti, e folti <lb></lb> Cipreſſi, Lauri, e Mortelle, i quali girando <lb></lb> <arrow.to.target n="a253"></arrow.to.target> <pb pagenum="136"></pb> <arrow.to.target n="a256"></arrow.to.target> intorno, danno forma d'un laberinto, facen-<lb></lb> do però proſpettiva all'altra Fontana del-<lb></lb> l'Ercole, e per di ſopra, ad una porta, ove <lb></lb> pure ſono rari zampilli d'acqua; queſta vien <lb></lb> meſſa in mezzo da due bei Pili, o Fontane <lb></lb> diſpoſte ne' mezzi tra la detta porta, e le, <lb></lb> cantonate.</s><s id="id1639106"> Di quivi ſi fa paſſaggio in un'am-<lb></lb> plo, e delizioſo Giardino, ripieno de' più <lb></lb> nobili agrumi, e piante di fiori più pelle-<lb></lb> grine.</s><s id="id1639122"> Intorno alla detta porta, vi è una. <lb></lb> Grotta grande, e ricchiſſima di ſpugne, e, <lb></lb> per eſſe adattativi diverſi uccelli, condotta <lb></lb> anch'eſſa dal Tribolo.</s><s id="id1639138"> Vi ſono tre grandiſ-<lb></lb> ſime pile ſcavate, e intagliate d'un pezzo <lb></lb> ſolo, una nella teſtata, e l'altre due per <lb></lb> fianco all'entrare; ſopra le quali, vi ſono <lb></lb> ſcolpiti al naturale diverſi animali quadrupe-<lb></lb> di fieri, e domeſtici, fino a un Elefante, <lb></lb> un Alce, un Unicorno, una Giraffa, e altri <lb></lb> molti ſieri, e domeſtici intruppati, con buo-<lb></lb> na diſpoſizione, e da alcuni di queſti cade <lb></lb> acqua ne' ſuddetti pili, ove ſono intagli di <lb></lb> peſci, e nicchj marini.</s><s id="id1639184"> La detta Grotta è <lb></lb> chiuſa da Cancellati di ferro, i quali aperti, <lb></lb> quando ſi voglia dar l'acqua a gli zampilli, <lb></lb> che tra le ſpugne di ſopra, nel pavimento, <lb></lb> e da i lati vi ſono, ſerranſi con violenza. <lb></lb> anch'eſſi per forza d'acqua.</s><s id="id1639208"> Queſta Grotta <lb></lb> è in mezzo a due Fontane nel medeſimo mu-<lb></lb> ro collocate, che ribattono all'altre due del <lb></lb> Giardino, ove è il Boſchetto a Laberinto. </s><lb></lb> <s id="id1639210">Dal ſuddetto Giardino ſi ſale a un ſalvatico <lb></lb> di Cipreſſi, Lecci, e Allori con bell'ordine <lb></lb> piantati, e quivi ſi vede un gran Vivaio, in <lb></lb> mezzo al quale vi è un'iſoletta, e in eſſa un <lb></lb> Vecchio tremante figurato il Monte Appen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a254"></arrow.to.target> <pb pagenum="137"></pb> <arrow.to.target n="a257"></arrow.to.target> nino di bronzo, fatto dall'Ammannato, dal-<lb></lb> le cui chiome cade acqua, diſegno, e lavo-<lb></lb> ro il reſtante del Tribolo, dal quale ſi vede <lb></lb> in un Pratello fuori del Giardino dalla par-<lb></lb> te di Levante una Quercia molto artificio-<lb></lb> ſa, e tutta giuochi d'acqua, fatti dal mede-<lb></lb> ſimo.</s><s id="id1639289"> Molto più vi ſarebbe da vederſi in. <lb></lb> detta Villa, e Giardini, ma avendo noi for-<lb></lb> ſe troppo obbligato il Foreſtiero a paſſeg-<lb></lb> giare per i medeſimi, rimettendo ſulla ſtra-<lb></lb> da di Firenze, potrà tener quella per ricon-<lb></lb> durviſi, che paſſa ſotto la Villa della Petra-<lb></lb> ia, ove vedrà di paſſaggio due</s></p> <p id="id1639320" type="foot"><s id="id1639324"><foot.target id="a252"></foot.target>colò</s></p> <p id="id1639331" type="foot"><s id="id1639335"><foot.target id="a253"></foot.target>in-</s></p> <p id="id1639342" type="foot"><s id="id1639346"><foot.target id="a254"></foot.target>nino</s></p> <p id="id1639354" type="margin"><s id="id1639358"><margin.target id="a255"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1639369" type="margin"><s id="id1639373"><margin.target id="a256"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1639384" type="margin"><s id="id1639388"><margin.target id="a257"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1639400" type="main"><s id="id1639403">CONVENTI, uno di Religioſe Camaldo-<lb></lb> lenſi detto Boldrone: e pochi paſſi inoltran-<lb></lb> doſi, un altro di Fanciulle nobili, che vi s'in-<lb></lb> troducono ſopra i ſette anni per educazione, <lb></lb> alle quali è permeſso, piacendo loro, non. <lb></lb> ſodisfatte di quell'Inſtituto di vita, uſcire, <lb></lb> ſenza però potervi aver regreſso, non fa-<lb></lb> cendo mai Voti, come l'altre Religioſe. </s><lb></lb> <s id="id1639450">Queſto luogo era per l'addietro una Villa <lb></lb> detta la Quiete, della Sereniſſima Grandu-<lb></lb> cheſsa Maria Creſtina di Lorena, moglie del <lb></lb> Granduca Ferdinando Primo.</s><s id="id1639454"> Pervenne do-<lb></lb> po la ſua morte in Donna Eleonora Rami-<lb></lb> rez di Montalvo, che ſu la Fondatrice, e, <lb></lb> Inſtitutrice di qnel vivere religioſo, ed eſ-<lb></lb> ſendo ſtato lungo tempo queſto Conſervato-<lb></lb> rio ſenza propria Chieſa, valendoſi per un <lb></lb> corridore di quella del ſopra accennato Con-<lb></lb> vento delle Camaldolenſi, la Sereniſſima. <lb></lb> Granducheſsa Vittoria, fecevi la Chieſa, <lb></lb> che vi è, con la Foreſterìa, Rimeſse, e Stal-<lb></lb> le, e queſto luogo Religioſo, ſi domanda.</s></p> <p id="id1639501" type="foot"><s id="id1639504">ancor</s></p> <pb pagenum="138"></pb> <arrow.to.target n="a258"></arrow.to.target> <p id="id1639512" type="main"><s id="id1639516">ancor coll'antico nome la Quiete.</s><s id="id1639526"> Molt'al-<lb></lb> tre belle, e comode Ville reſterebbero quì <lb></lb> da vederſi, ma lunga opera ſarebbe a fare <lb></lb> una ſemplice ricordanza, tra l'infinite, che <lb></lb> ſon diſpoſte per le pendici de' poggi di Ca-<lb></lb> ſtello, ſino alla Città di Prato, anche delle <lb></lb> più riguardevoli, come a Rinieri, luogo tra <lb></lb> Caſtello, e la Petraia, quella de' Lanfredini, <lb></lb> in oggi del Marcheſe Corſini: a Quinto quel-<lb></lb> le de' Torrigiani, Dragomanni, Bartolini, <lb></lb> e Ginori, e l'antica Villa de' Guardini det-<lb></lb> ta la Mula, a Seſto quella del Marcheſe Cor-<lb></lb> ſi, così celebre, e magnifica; a Colonnata <lb></lb> quella del Conte del Benino, e del Roſso, <lb></lb> e nella Valle di Marina quella del Duca <lb></lb> Salviati.</s><s id="id1639591"> Tornando noi a rimettere in ſtra-<lb></lb> da il Foreſtiero, come aviamo di ſopra detto, <lb></lb> tenga quella, ch'è a mano ſiniſtra paſsato il <lb></lb> Ponte a Rifredi, la quale conduce per la</s></p> <p id="id1639608" type="margin"><s id="id1639612"><margin.target id="a258"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1639623" type="main"><s id="id1639627">PORTA A <expan abbr="SAN">S.</expan> GALLO in Firenze: cam-<lb></lb> minando per eſsa oſservi dalla parte di Tra-<lb></lb> montana la rinomata, e antica Villa di</s></p> <p id="id1639640" type="main"><s id="id1639643">CAREGGI, cioè Campo Regio, pur dell'<expan abbr="Altezza Reale">A. <lb></lb> R.</expan> del Granduca col diſegno di Michelozzo <lb></lb> fabbricata da Coſimo Padre della Patria. </s><lb></lb> <s id="id1639645">Quivi il Magnifico Lorenzo de' Medici, Gio-<lb></lb> vanni, Giuliano, e Piero ſuoi ſigli facevano <lb></lb> le virtuoſe Accademie con Marſilio Ficino, <lb></lb> detto il Novello Platone, e la ſua Anima, <lb></lb> Angelo Poliziano, Pico della Mirandola, <lb></lb> l'Argiropolo, Ermolao Barbaro, lo Scala, ed <lb></lb> altri dotti Uomini dell'età loro.</s><s id="id1639683"> Preſso a <lb></lb> Firenze a mano ſiniſtra, ſalendo per un'er-<lb></lb> ta ſtrada da quel Tabernacolo, che vi è, s'ar-<lb></lb> riva al </s></p> <p id="id1639766" type="foot"><s id="id1639770">CON-</s></p> <pb pagenum="139"></pb> <p id="id1639778" type="margin"><s id="id1639781"><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1609385" type="main"><s id="id1609387">CONVENTO de' Cappuccini, i quali <lb></lb> hanno all'ufo del loro rigido Inſtituto, una <lb></lb> bella Chieſa, comodo Convento, e Orto. </s><lb></lb> <s id="id1609401">Quivi pure ſono belle, e nobili Ville, co-<lb></lb> me quella del Marcheſe Gerini, Marcheſe <lb></lb> Riccardi, Marcheſe Capponi, e Marcheſe <lb></lb> Corſi, e quella degli Strozzi celebre per le <lb></lb> tante Inſcrizioni antiche Greche, e Latine, <lb></lb> che vi ſono; diſtribuite in queſto anno con <lb></lb> buono ordine ſotto il Loggiato del Cortile, <lb></lb> ove prima erano allo ſcoperto.</s><s id="id1639758"> Vi è anco <lb></lb> un Convento di Religioſe detto</s></p> <p id="id1639793" type="main"><s id="id1639797"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARTA, che vivono ſotto la Regola <lb></lb> del Beato Giovanni da Como, o da Medda, <lb></lb> Fondatore de' Monaci Umiliati: ſiccome met-<lb></lb> tendoſi fu la ſtrada maeſtra di Bologna, ſi <lb></lb> vede altro</s></p> <p id="id1639816" type="main"><s id="id1639820">CONVENTO de' Padri della Madre d'Id-<lb></lb> dio delle Scuole Pie, ove hanno il Novizia-<lb></lb> to.</s><s id="id1639831"> Ma perciocchè obblighiamo il Foreſtie-<lb></lb> ro a trasferirſi nuovamente per queſta parte <lb></lb> di Tramontana alla Villa magnifica, e delizio-<lb></lb> ſa di Pratolino del Sereniſſimo Granduca, <lb></lb> quì in tal congiuntura accenneranſi per ſem-<lb></lb> plice ſua notizia alcuni altri luoghi all'in-<lb></lb> torno di Fieſole, e delle adiacenti Colline. </s><lb></lb> <s id="id1639870">Per la Porta dunque a <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, così nomi-<lb></lb> nata da una Chieſa di queſto titolo, e Con-<lb></lb> vento de' <expan abbr="Padri">PP.</expan> Agoſtiniani, che prima dell'aſ-<lb></lb> ſedio di Firenze del 1530. era in eſsere, e <lb></lb> per lo detto accidente rovinata, poſta dove <lb></lb> è in oggi una piccola Chieſa a mano dritta <lb></lb> fuori della Città, nominata la Madonna del-<lb></lb> la Toſsa, facendo il Foreſtiero la ſtrada di <lb></lb> <arrow.to.target n="a261"></arrow.to.target> <pb pagenum="140"></pb> <arrow.to.target n="a262"></arrow.to.target> Bologna per quaſi ſei miglia alla dritta vedrà <lb></lb> poco diſcoſto dalla medeſima ſtrada</s></p> <p id="id1639922" type="foot"><s id="id1639926"><foot.target id="a261"></foot.target>Bo-</s></p> <p id="id1639933" type="margin"><s id="id1639937"><margin.target id="a262"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1639948" type="main"><s id="id1639952">PRATOLINO, Villa di ſomma amenità <lb></lb> nel tempo di State, ove fra le freſcure d'una <lb></lb> boſcaglia d'Abeti, e d'altri Alberi ombroſi, <lb></lb> e delle copioſe acque, che in tante, e mara-<lb></lb> viglioſe Fontane ſi veggono ſgorgare, ſi <lb></lb> ſchermiſce l'uomo in quella cocente ſtagio-<lb></lb> ne dalla tedioſità del caldo.</s><s id="id1639982"> Queſta gran, <lb></lb> fabbrica, col diſegno di Bernardo Buonta-<lb></lb> lenti, e di Meſser Franceſco ſuo figliuolo, fu <lb></lb> da i fondamenti per lo Granduca Franceſco <lb></lb> Primo fatta, e condotta al finimento quaſi <lb></lb> che ella è in oggi; ſiccome lo teſtifica una <lb></lb> nobile, e bella Inſcrizione, che ſi legge nel <lb></lb> mezzo della volta della gran Sala, del ſeguen-<lb></lb> te tenore</s></p> <p id="id1640019" type="main"><s id="id1640022"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Fontibus, Vivariis<lb></lb> Xyſtis bas Edes Franc.<lb></lb> Med. Mag. Dux Etruria II.<lb></lb> Exornavit Hilaritatiq;<lb></lb> Et ſui amicorumq; ſuorum<lb></lb> Remiſſioni animi dicavit<lb></lb> Anno Dom. MD.LXXV.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id1640102" type="main"><s id="id1640106">Per ſcale ſcoperte raddoppiate ſi ſale al primo, <lb></lb> e nobil piano dalla parte di Tramontana, le <lb></lb> quali mettono prima in un Terrazzino, o ri-<lb></lb> piano pure ſcoperto, e per una bella porta in <lb></lb> un amplo Salone in volta di mezza botte, e <lb></lb> poi in un Salotto tutto dipinto a freſco, ſicco-<lb></lb> me il Salone ornato in parte di ſtucchi, e di <lb></lb> pitture.</s><s id="id1640137"> Dall'uno, e l'altro, ſi ha l'ingreſso <lb></lb> per ogni parte in più, e belle Camere; alcu-<lb></lb> ne dipinte a freſco d'Architettura, altre ab-<lb></lb> bigliate riccamente di buoni quadri, ſtudio-<lb></lb> <arrow.to.target n="a263"></arrow.to.target> <pb pagenum="141"></pb> <arrow.to.target n="a273"></arrow.to.target> li, e d'ogni nobile qualità di ſuppellettile.</s><s id="id1640174"> Vi <lb></lb> è un Organo in una di quelle Camere chiama-<lb></lb> to dagli antichi <foreign lang="la">hydraulico</foreign>, che ſenza opera <lb></lb> di vento datogli a mano con mantici, ha que-<lb></lb> ſto ufficio dall'acqua, col volgere certa chia-<lb></lb> ve.</s><s id="id1640196"> Nel ſecondo piano vi è un Teatro per <lb></lb> Commedie aſſai sfogato, e grande.</s><s id="id1640204"> Ma uſci-<lb></lb> to il Foreſtiero dal Palazzo, veda gl'innume-<lb></lb> rabili ſcherzi, e giuochi d'acque, e le co-<lb></lb> pioſe Fontane, Grotte, e altro, che in un <lb></lb> tal genere, sì dalla parte di Mezzogiorno, <lb></lb> come da quella di Tramontana, e ſotto il Pa-<lb></lb> lazzo, e per lo Boſco ad ogni poca diſtanza <lb></lb> ſtanno collocate: e perchè da Franceſco de' <lb></lb> Vieri noſtro Cittadino in vita del Granduca <lb></lb> Frandeſco ne fu fatta una bella deſcrizione; <lb></lb> ci è paruto bene valerci noi quì delle ſue no-<lb></lb> tizie, in quella parte, che da' Sereniſſimi <lb></lb> Granduchi, Succeſſori di Franceſco fino da <lb></lb> quel tempo, non ſono ſtate variate, o per <lb></lb> altro accidente perdute, o demolite le fon-<lb></lb> tane di queſta Villa; e in ogni accreſcimen-<lb></lb> to, o variazione delle medeſime, ci diſco-<lb></lb> ſtiamo dal predetto Autore, che non con-<lb></lb> tento d'una materiale relazione, volle dotta-<lb></lb> mente, ſu` medeſimi penſieri filoſofando, ca-<lb></lb> varne frutti di moralità; i quali eſprimere <lb></lb> inteſe ſempremai con le ſue favole la miſte-<lb></lb> rioſa Gentilità.</s><s id="id1640301"> Dirimpetto dunque alla por-<lb></lb> ta dinanzi di Tramontana della Villa, vi è <lb></lb> uno ſpazioſiſſimo Prato di figura ſemiovale <lb></lb> chiuſo per di ſotto da una gran cancellata <lb></lb> di ferro, tramezzata da ſei pilaſtri incroſtatì <lb></lb> di grotteſco, che fa proſpettiva all'entratu-<lb></lb> ra della Villa, e al gran Vivaio, che è nella <lb></lb> ſua ſommità: ſalendo dolcemente da i lati <lb></lb> <arrow.to.target n="a264"></arrow.to.target> <pb pagenum="142"></pb> <arrow.to.target n="a274"></arrow.to.target> è chiuſo, o per meglio dire ornato da folti <lb></lb> Abeti, e da Statue, e Aguglie con diſcreta <lb></lb> diſtanza poſte.</s><s id="id1640362"> Il gran Monte Appennino è <lb></lb> ſignificato per lo Gigante, che a ſedere di <lb></lb> pietra ruſtica fatto ſi vede, ſopra il Vivaio, <lb></lb> ove in larga copia per una ganaſcia del Dra-<lb></lb> go, che è ſotto il medeſimo Gigante, ſi ver-<lb></lb> ſa l'acqua nel Vivaio, la qual figura è di <lb></lb> tanta mole, che ſe ella ſuſse ritta in piedi, <lb></lb> ſarebbe circa a trentaſei braccia, ed è tutta <lb></lb> vota, eſsendovi nel corpo della medeſima, <lb></lb> una piccola ſtanza ornata di grotteſca con <lb></lb> ſpugne, nicchi, e madreperle, e con diverſi <lb></lb> ſcherzi d'acqua.</s><s id="id1640412"> Dietro all'Appennino vi è <lb></lb> un grandiſſimo Drago volante, che deve vo-<lb></lb> mitare acqua in gran copia; e ſotto a que-<lb></lb> ſto ſi vede uno ſpazioſo terrazzino ſcoperto, <lb></lb> dal quale per due ſcalette ornate di ſpugne, <lb></lb> e con ſpilli d'acqua, ſi ſcende a una Grotta, <lb></lb> al piano del Vivaio; con più giuochi d'ac-<lb></lb> qua.</s><s id="id1640444"> Da queſta parte voltandoſi a Tramon-<lb></lb> tana ſi vedono tre lunghiſſimi Viali, che ſal-<lb></lb> gono ad un Laberinto di ſtrade ameniſſime <lb></lb> per l'ombra degli Abeti, ed altri Alberi di <lb></lb> verzura perpetua.</s><s id="id1640464"> La Fontana di mezzo ha <lb></lb> un Giove, il quale da un de' lati tiene un'<lb></lb> Aquila di marmo nero, e dall'altro lato ha <lb></lb> in mano un fulmine d'oro, che getta acqua <lb></lb> dinanzi, e di dietro; e per di ſopra conti-<lb></lb> nua in ſalita il viale per quaſi mezzo miglio <lb></lb> di più, facendoviſi di preſente un cancello <lb></lb> di ſerro, per dargli veduta in drittura del <lb></lb> viale di ſotto: nell'altre due fonti vi ſono <lb></lb> due ſpugne ben'alte di Corſica, che buttano <lb></lb> acqua in gran copia dalle loro ſommità.</s><s id="id1640507"> Scen-<lb></lb> dendo a mano dritta quaſi incontro per fian-<lb></lb> <arrow.to.target n="a265"></arrow.to.target> <pb pagenum="143"></pb> <arrow.to.target n="a275"></arrow.to.target> co al Monte Appennino dentro il Boſco, vi <lb></lb> è la Cappella in ſeangolo, ornata galante-<lb></lb> mente di ſtucchi, con cupoletta circondata <lb></lb> da loggia, e dentro vi è un Quadro gran-<lb></lb> de per Tavola dell'Aſſunta di Maria Vergi-<lb></lb> ne, copiata da <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta Marmi dall'ori-<lb></lb> ginale d'Andrea del Sarto, che è nel Palaz-<lb></lb> zo de' Pitti.</s><s id="id1640561"> A quella mano ſcendendo più <lb></lb> a baſſo vi è un Perſeo di marmo, che ſiede <lb></lb> ſopra d'un ſerpente di marmo miſchio, che <lb></lb> getta acqua per bocca, ed è poſato ſopra <lb></lb> d'un monte di ſpugne: vi è una Statua d'un E-<lb></lb> ſculapio, che tiene in mano una ſerpe, che <lb></lb> getta acqua, e in vicinanza un'Orſa con ſuoi <lb></lb> orſacchini, che getta pure acqua per bocca. </s><lb></lb> <s id="id1640563">Finalmente s'arriva fu la ſtrada, che da Fi-<lb></lb> renze a queſta Real Villa conduce, ove ſi <lb></lb> vedono capaciſſime ſtalle, rimeſſe, e quartie-<lb></lb> ri per la famiglia, e ſervitù di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R</expan>. </s><s id="id1640565">Ri-<lb></lb> tornatoſene il Foreſtiero dalla viſita de' ſud-<lb></lb> detti luoghi, potrà vedere dalla parte di Le-<lb></lb> vante, trovandoſi alle ſcale del Palazzo, en-<lb></lb> trando per un cancello, che è quivi di fian-<lb></lb> co, col giuoco della palla a corda, e col pal-<lb></lb> lottolaio, un altro alla Tedeſca, detto della <lb></lb> Gioſtra; correndo in giro due a ſedere, e <lb></lb> due a cavallo, che con la lancia in mano <lb></lb> corrono l'anello, che dalle due parti latera-<lb></lb> li ſta appeſo.</s><s id="id1640654"> Paſſandoſi poi alla parte di <lb></lb> Mezzogiorno per lo mezzo del Salone, e <lb></lb> Salotto, ſi ſcende per due altre ſcale aperte <lb></lb> aovate, per le quali ſonovi in gran copia <lb></lb> occultati zampilli d'acqua, ſiccome nel pia-<lb></lb> no di ſotto, ove è la Grotta maggiore, det-<lb></lb> ta il Diluvio, dalli innumerabili ſcherzi, e <lb></lb> giuochi d'acqua, che con proprio riſico dal <lb></lb> <arrow.to.target n="a266"></arrow.to.target> <pb pagenum="144"></pb> <arrow.to.target n="a276"></arrow.to.target> Foreſtiero quivi per ogni parte ſi veggone. </s><lb></lb> <s id="id1640725">Entrato queſti dentro, all'incontro della por-<lb></lb> ta, vedrà una Grotta particolare, detta la <lb></lb> Galatea, fatta in poſitura di minacciar rovi-<lb></lb> na, e tutta di madreperle, con un mare <lb></lb> d'acqua con varj ſcogli coperti di coralli, <lb></lb> e di marine chiocciole.</s><s id="id1640730"> Fra detti ſcogli ap-<lb></lb> pariſce un Tritone, ſonando una Chiocciola <lb></lb> Marina, e in detto tempo ſi apre uno ſco-<lb></lb> glio, del quale n'eſce fuori l'iſteſsa Galatea <lb></lb> ſopra una nicchia d'oro tirata da due Delfi-<lb></lb> ni, i quali gettano acqua per bocca, e nel <lb></lb> medeſimo tempo eſcono da altri due luoghi, <lb></lb> due Conchiglie, che gettano acqua nel mez-<lb></lb> zo, e accompagnano alla riva del Mare la <lb></lb> detta Galatea.</s><s id="id1640768"> Nella detta grotta grande da <lb></lb> uno de' lati vi ſono due Tavolini in nicchie <lb></lb> di marmi miſchj con pittura, e quelle nic-<lb></lb> chie ſono ornate di varj nicchietti, e ſpu-<lb></lb> gne marine.</s><s id="id1640787"> I detti Tavolini gettano acqua <lb></lb> in gran polla, facendo la figura d'un fanale <lb></lb> di vetro.</s><s id="id1640796"> Vedonſi in queſta Grotta più ol-<lb></lb> tre un Corbezzolo, e un Agrifoglio con va-<lb></lb> rj animali di bronzo in due nicchie ſimili a <lb></lb> quelle di ſopra, due altre grandi di Moſaico <lb></lb> d'oro ſono a rincontro alla detta Grotta, <lb></lb> e vi fon nicchie, e ſpugne con duoi gran-<lb></lb> diſſimi monti ſimilmente di ſpugne, che get-<lb></lb> tano grandiſſima copia d'acqua, e in teſta <lb></lb> alle medeſime, vi ſono due Arpìe di Moſai-<lb></lb> co, che buttano molt'acqua bagnando chi <lb></lb> ſta a vedere.</s><s id="id1640841"> Dall'altro lato di detta Grot-<lb></lb> ta grande verſo l'entrata vi ſono due pile, <lb></lb> ſopra le quali ſtanno altresì due Arpie di <lb></lb> bronzo, che gettano acqua in dette pile, ac-<lb></lb> canto alle quali vi è un fanciullo, che ha <lb></lb> <arrow.to.target n="a267"></arrow.to.target> <pb pagenum="145"></pb> <arrow.to.target n="a277"></arrow.to.target> una palla groſsa, che ſembra un Mappamon-<lb></lb> do, girato pure dall'acqua, e a piè vi ſono <lb></lb> due Anatre in un pelago d'acqua, che beo-<lb></lb> no.</s><s id="id1640892"> In teſta di detta Grotta grande vi è il <lb></lb> Bagno della ſtuſa, che è una ſtanza di ſtuc-<lb></lb> chi: e dentro di eſsa ſotto una fineſtra, vi-<lb></lb> en'ornata di ſpecchi, per dar curioſità al <lb></lb> Foreſtiero di mirarſi; ed in quel mentre, <lb></lb> mancandogli ſotto il pavimento, reſta il me-<lb></lb> deſimo bagnato con chi ſeco vi andaſse.</s><s id="id1640922"> Di <lb></lb> più vi è un Pilo di marmo roſso, con un <lb></lb> Monte di ſopra, che ſa una pioggia cadente <lb></lb> in dette pile.</s><s id="id1640936"> Sonovi molti Coralli, Chioc-<lb></lb> ciole, e Madreperle, con molti animali ſopra-<lb></lb> vi.</s><s id="id1640947"> Dall'altra teſtata addirimpetto, vi ſono <lb></lb> tre ſtanze, che nella prima vi è tutto il Cie-<lb></lb> lo di pittura a pergola, e d'oro; e le facce, <lb></lb> e ſpartimenti ſon fornite di bianche ſpugne; <lb></lb> nel mezzo di detta ſtanza, vi è una ſpugna <lb></lb> di marmo bianco, fatta da due gocciole <lb></lb> d'acqua d'altezza di quattro braccia, coper-<lb></lb> ta di varj animali, con un ricetto tutto di <lb></lb> nicchi, di chiocciole, e di branche di Coral-<lb></lb> li, che gettano acqua in grande abbondan-<lb></lb> za.</s><s id="id1640990"> Il Pavimento è tutto di terra dipinta a <lb></lb> quadrucci, e così è nella ſopraddetta ſtufa. </s><lb></lb> <s id="id1640995">Accanto a detta ſtanza vi è un pilo antico, <lb></lb> fatto in una nicchia di ſpugne, e ſopra eſsa <lb></lb> vi è un Paſtore, che guarda gli armenti, il <lb></lb> quale è in compagnia di più ſorte d'anima-<lb></lb> li.</s><s id="id1641019"> Vi è Europa rapita da Giove, che getta <lb></lb> acqua per bocca.</s><s id="id1641026"> Poco diſtante dal Paſtore, <lb></lb> ſi vede Nettunno portato da due Delfini col <lb></lb> ſuo tridente, che uſcendo dal Mare gettano <lb></lb> acqua, e bagnano i circoſtanti: e di ſopra <lb></lb> ſi vede un Satiro premente un'Utre, che <lb></lb> <arrow.to.target n="a268"></arrow.to.target> <pb pagenum="146"></pb> <arrow.to.target n="a278"></arrow.to.target> butta acqua in gran copia: ed è accompa-<lb></lb> gnato da due Satirini, che ſputano acqua; <lb></lb> in ſomma quivi da per tutto, per varj zam-<lb></lb> pilli, che fra le ſpugne di ſopra, e di ſotto <lb></lb> vi ſono, viene acqua.</s><s id="id1641082"> Più oltre ſi vede un <lb></lb> Tavolino a otto facce, che in ogni faccia vi <lb></lb> è un ovato incavato a uſo di rinſreſcatoio, <lb></lb> e nel mezzo un tondo ſimile incavato: vi è <lb></lb> un Uomo di pietra, che dà l'acqua alle ma-<lb></lb> ni a uſo di Scalco.</s><s id="id1641105"> S'ammirano per artifi-<lb></lb> zio d'acqua girar Molini, camminar figuri-<lb></lb> ne in una proſpettiva di Paeſe, che vi è, <lb></lb> voci d'uccelli, e di più maraviglia una fem-<lb></lb> mina alta più di mezzo braccio, con un vaſo <lb></lb> in mano, che aprendo un cancelletto cam-<lb></lb> mina per molti paſſi a un fonte, ove pren-<lb></lb> de acqua, e quivi è un Paſtore, che ſuona <lb></lb> la cornamuſa, e gira la teſta, il qual moto <lb></lb> viene a dar fiato alla medeſima cornamuſa, <lb></lb> e poi fa ritorno per l'iſteſsa ſtrada; tutto <lb></lb> operato dall'acqua; e queſta femmina dalla <lb></lb> gente è chiamata la Sammaritana.</s><s id="id1641159"> Dirimpet-<lb></lb> to alla medeſima s'ammira in un grotteſco <lb></lb> una Fortezza, che da' ſoldati di ſuora viene <lb></lb> attaccata, e da quei di dentro difeſa con <lb></lb> cannoni, tamburo, ed altri militari attrezzi, <lb></lb> che operan per moto d'acqua.</s><s id="id1641182"> Vi ſono al-<lb></lb> cuni ſoldati,che facendo ſortita, bagnano chi <lb></lb> fta a vedere.</s><s id="id1641192"> Sotto alla detta Grotta grande, <lb></lb> e ſotto le ſcale del Palazzo, vi ſono due <lb></lb> nicchie con iſtatue, ſotto a una delle quali, <lb></lb> vi è una Donnola ſopra un ſerpente col mot-<lb></lb> to, <foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Amat Victoriam curam:</emph></emph></foreign> Impreſa del Se-<lb></lb> reniſſimo Granduca Franceſco.</s><s id="id1641223"> Sotto l'altra <lb></lb> vi ſono alcuni Peſcatori, che ſi muovono, e <lb></lb> percuotono alcune Rane, che ſi tuffano nel-<lb></lb> <arrow.to.target n="a269"></arrow.to.target> <pb pagenum="147"></pb> <arrow.to.target n="a279"></arrow.to.target> l'acqua, e nel ritornar fuori bagnano.</s><s id="id1641252"> Uſci-<lb></lb> ti fuori di detta Grotta, ſi vede un gran Pra-<lb></lb> to, che circonda il Palazzo con muricciuoli <lb></lb> da ſedere, e ſi ſcende nel Barco, che è pie-<lb></lb> no di diverſe fontane, e ſotto a dette ſcale, <lb></lb> che ſcendono nel Barco, vi è in teſta un <lb></lb> vecchio figurato per il fiume Mugnone, che <lb></lb> diſtribuiſce l'acqua a tutte quelle fonti.</s><s id="id1641284"> Più <lb></lb> oltre ſotto alle dette ſcale a uſo di grotta, <lb></lb> vi ſono una Fama con tromba d'oro, e col-<lb></lb> l'ali, un Drago, che beve, e un Contadino, <lb></lb> che porge una tazza; per occulto artifizio <lb></lb> d'acqua, la Fama ſuona, dimena l'ali, em-<lb></lb> pieſi la tazza, il Contadino l'alza, e il Ser-<lb></lb> pente colla teſta ſi china, vi ſi tuffa, e la <lb></lb> beve.</s><s id="id1641318"> A rincontro della Fama, v'è a uſo <lb></lb> d'altra Grotta il Dio Pan, che ſuona la, <lb></lb> zampogna compoſta di ſette canne; queſti <lb></lb> ſi rizza, ſuona, e muove la teſta, e poi re-<lb></lb> ſta, e ſi ripone giù: evvi ancora la Siringa, <lb></lb> che ſi converte in canne.</s><s id="id1641342"> Colle ſcale di det-<lb></lb> ta Grotta grande, ſpartita in molte, come <lb></lb> aviam detto, atteſta un lunghiſſimo viale, <lb></lb> che ſcende dolcemente, dove di quà, e di <lb></lb> là ſono diſpoſte, ſopra muricciuoli di diſtan-<lb></lb> za in diſtanza, alcune piccole vaſche, o taz-<lb></lb> zette di pietra, che gettano in aria acqua: <lb></lb> ſotto alle quali, per mtto il detto viale, <lb></lb> eſcono zampilli d'acqua, che facendo arco, <lb></lb> l'uno coll'altro intrecciandoli, formano co-<lb></lb> me un pergolato; ſotto al quale puovviſi, <lb></lb> ſenza reſtar bagnato, agiatamente paſseggia-<lb></lb> re.</s><s id="id1641395"> In teſta a queſta ſtrada, tutta boſcata, <lb></lb> ſopra un gran Vivaio è una ſtatua, che rap-<lb></lb> preſenta una Lavandaia, la quale ſpremendo <lb></lb> un panno bianco n'eſce acqua, e allato vi è <lb></lb> <arrow.to.target n="a270"></arrow.to.target> <pb pagenum="148"></pb> <arrow.to.target n="a280"></arrow.to.target> un Fanciullino, in atto d'orinare, fattura <lb></lb> di Valerio Cioli.</s><s id="id1641433"> Accanto alla detta Lavan-<lb></lb> daia, ritornando verſo il Palazzo dalla par-<lb></lb> re di Levante, per altra ſtrada coperta <lb></lb> d'Abeti, e d'altri alberi ombroſi, ſi vedono <lb></lb> tre Vivai a uſo di pelaghi; e da un lato in <lb></lb> un boſchetto di Lauri, v'è il Monte Parna-<lb></lb> ſo con le nove Muſe, Apollo, e il Caval <lb></lb> Pegaſeo; e quì ſi ſente ſonare un Organo <lb></lb> per artifizio d'acqua, daglì antichi pur det-<lb></lb> to <foreign lang="la"><emph type="italics">Hydraulico</emph></foreign>: di ſotto al detto Monte al-<lb></lb> quanto di lontano v'è una gran Quercia con <lb></lb> due ſcale in giro, per le quali ſi ſale, e ſi <lb></lb> arriva in un piano, dov'è una bella fonte. </s><lb></lb> <s id="id1611262">Nel tornarſene verſo il Palazzo, ſi vede col <lb></lb> bizzarro diſegno dell'Ammannato, un Tea-<lb></lb> tretto in quadro con balauſtri di marmo, nel <lb></lb> cui mezzo vi è una Vaſca tonda con cinque <lb></lb> ſtatue, che tutte buttano acqua.</s><s id="id1641516"> Quella di <lb></lb> mezzo è un Contadino in atto di potare, e <lb></lb> il tronco geme acqua in molta copia.</s><s id="id1641526"> Il Te-<lb></lb> atro ſteſſo è ornato da quattro tronchi di <lb></lb> pietra, che fingono alberi rotti, alti circa <lb></lb> dieci braccia, e ſopra ai medeſimi vi è un ani-<lb></lb> male di diverſa ſpecie: e a man dritta inol-<lb></lb> trandoſi ſi vede una grandiſſima gabbia lun-<lb></lb> ga braccia cento, e larga cinquanta, tutta <lb></lb> di Cavalletti in aria di ſerro, dentrovi Al-<lb></lb> lori, Elleri, e altre piante, con una ſonte <lb></lb> in teſtata della medeſima; e quivi ſi fa con-<lb></lb> ſerva di più, e diverſi uccelletti canori.</s><s id="id1641571"> E <lb></lb> ſopra la detta gran gabbia, quaſi incontro <lb></lb> al Palazzo per fianco, vi è un Giardino, con <lb></lb> iſcompartimenti di fiori.</s><s id="id1641586"> Dall'altra parte <lb></lb> cominciando a ſalire, ov'è la Lavandaia, per <lb></lb> la ſiniſtra, a Ponente verſo il Palazzo, v'è <lb></lb> <arrow.to.target n="a271"></arrow.to.target> <pb pagenum="149"></pb> <arrow.to.target n="a281"></arrow.to.target> in terra una Salamandra, che getta acqua in <lb></lb> una palude.</s><s id="id1641618"> Evvi un Orivolo, che ſuona <lb></lb> l'ore per artifizio d'acqua; e ſopra detto <lb></lb> Orivolo all'altezza di circa otto braccia, vi <lb></lb> riſiede un Globo, che fa concerto di cam-<lb></lb> panelli, con una girandola ſopra di eſſo, che <lb></lb> va per violenza d'acqua.</s><s id="id1641641"> Più oltre ſi vede <lb></lb> un Borro a uſo di Tonfani pieni d'acqua, <lb></lb> dentro del quale vi ſono peſci di diverſe ſpe-<lb></lb> cie, e dopo queſti ſi vede una piccola Grot-<lb></lb> ticella, con una ſorgente d'acqua freſchiſſi-<lb></lb> ma, che eſce per una botte di marmo, e da <lb></lb> un fiaſco, che tiene in mano un Satirino di <lb></lb> bronzo.</s><s id="id1641673"> Queſt'acqua è di qualità buona per <lb></lb> bevere, e dandoſene a guſtare a i Foreſtie-<lb></lb> ri, queſti intanto vengono bagnati di zam-<lb></lb> pilli d'acqua, che ſortiſcono di dentro alla <lb></lb> Grotticella, e di diſuori.</s><s id="id1641694"> Più oltre avanzan-<lb></lb> doſi, vi è una Grotta di figura rotonda, det-<lb></lb> ta di Cupido, per eſſervi la ſua ſtatuetta di <lb></lb> bronzo in teſta alla medeſima, che per in-<lb></lb> gegnoſo artifizio d'acqua ſi volta in giro, e <lb></lb> tramanda acqua a' riguardanti.</s><s id="id1641718"> Queſta Grot-<lb></lb> ta è tutta inganni, come lo è il gentileſco <lb></lb> Simulacro; perchè quelli, che v'entrano <lb></lb> dentro, non ſe ne accorgendo, ſi trovano ba-<lb></lb> gnati, così nell'entrarvi, che nel ſedervi: <lb></lb> e dalla Cupoletta, che chiude per di ſopra <lb></lb> detta Grotta, ſcaturiſce gran copia d'acqua, <lb></lb> che ſorge aſſai in alto.</s><s id="id1641751"> A pochi paſti trova-<lb></lb> ſi pure un Teatro in tondo, nel cui mezzo <lb></lb> vi è una pila di marmo retta da piediſtalli, <lb></lb> ſopra della quale vi ſono alcuni Galli, che <lb></lb> gettano acqua in certe nicchie, e i Foreſtie-<lb></lb> ri quivi pure reſtano bagnati.</s><s id="id1641775"> Si vede anco-<lb></lb> ra, nel paſſeggiare per alcune viottole, un <lb></lb> <arrow.to.target n="a272"></arrow.to.target> <pb pagenum="150"></pb> <arrow.to.target n="a282"></arrow.to.target> tondo circondato d'Allori, e altre verzure, <lb></lb> con ſgabelli di pietra per ripoſo del Fore-<lb></lb> ſtiero; ed ivi vedeſi un Villano, nel mezzo <lb></lb> di due ſtatue, tutto di marmo, il quale vo-<lb></lb> ta un barile in una grand'urna, in cui è iſto-<lb></lb> riata di baſſo rilievo la caduta di Fetonte. </s><lb></lb> <s id="id1641855">Ma chi può mai ridire minutamente le ga-<lb></lb> lanterìe, e i giuochi d'acqua, che in queſta <lb></lb> Real Villa, e ameniſſimo Barco, che la cir-<lb></lb> conda, s'ammirano da per tutto?</s><s id="id1641857"> Per lo che <lb></lb> eſortiamo il Foreſtiero a non laſciare di ve-<lb></lb> dere queſto delizioſiſſimo luogo, fuori che <lb></lb> nel Verno, ove non potrebbe avere il go-<lb></lb> dimento dell'acque, nè di un'aria ben tem-<lb></lb> perata.</s><s id="id1641859"> Onde accorgendoci noi d'eſſerci fuo-<lb></lb> ri del noſtro inſtituto troppo diffuſi: rimet-<lb></lb> tendo il Foreſtiero nuovamente dal Palazzo <lb></lb> alla ſtrada di Firenze, per quella ne faccia <lb></lb> ritorno: quando non gli piaccia di vedere, <lb></lb> tirando verſo Tramontana due luoghi di gran <lb></lb> devozione [al che l'eſortiamo] e il primo <lb></lb> de' quali è il Sacro Eremo di</s></p> <p id="id1641892" type="foot"><s id="id1641896"><foot.target id="a263"></foot.target>li,</s></p> <p id="id1641904" type="foot"><s id="id1641907"><foot.target id="a264"></foot.target>è chin-</s></p> <p id="id1641915" type="foot"><s id="id1641919"><foot.target id="a265"></foot.target>co</s></p> <p id="id1641926" type="foot"><s id="id1641930"><foot.target id="a266"></foot.target>F ore-</s></p> <p id="id1641938" type="foot"><s id="id1641941"><foot.target id="a267"></foot.target>una</s></p> <p id="id1641949" type="foot"><s id="id1641952"><foot.target id="a268"></foot.target>G but-</s></p> <p id="id1641960" type="foot"><s id="id1641964"><foot.target id="a269"></foot.target>l'ac-</s></p> <p id="id1641972" type="foot"><s id="id1641975"><foot.target id="a270"></foot.target>G 1 un</s></p> <p id="id1641983" type="foot"><s id="id1641987"><foot.target id="a271"></foot.target>in</s></p> <p id="id1641994" type="foot"><s id="id1641998"><foot.target id="a272"></foot.target>G 3 ton-</s></p> <p id="id1642006" type="margin"><s id="id1642009"><margin.target id="a273"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1642021" type="margin"><s id="id1642025"><margin.target id="a274"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1642036" type="margin"><s id="id1642040"><margin.target id="a275"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1642051" type="margin"><s id="id1642055"><margin.target id="a276"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1642067" type="margin"><s id="id1642070"><margin.target id="a277"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1642082" type="margin"><s id="id1642086"><margin.target id="a278"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1642097" type="margin"><s id="id1642101"><margin.target id="a279"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1642112" type="margin"><s id="id1642116"><margin.target id="a280"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1642127" type="margin"><s id="id1642131"><margin.target id="a281"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1642143" type="margin"><s id="id1642146"><margin.target id="a282"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1642158" type="main"><s id="id1642162">MONTE SENARIO, ove ebbe miracolo-<lb></lb> ſamente principio, da' ſette Beati Romiti no-<lb></lb> bili Fiorentini, la Religione de' Servi di Ma-<lb></lb> ria Vergine, l'anno 1233. e quivi <expan abbr="San">S.</expan> Filip-<lb></lb> po Benizi noſtro Cittadino, lungo tempo <lb></lb> ſtette a far penitenza ſull'alto giogo di quel <lb></lb> monte, veſtito d'una folta ſelva d'Abeti. </s><lb></lb> <s id="id1642165">In mezzo di eſſa, ſta il Convento delli Ere-<lb></lb> miti dell'Ordine da eſſo ampliato de' Servi <lb></lb> di Maria Vergine, e vedeſi la Grotta pro-<lb></lb> pria dell'orare, che indefeſſamente faceva,<lb></lb> il Santo, unito alla rigoroſa mortificazione <lb></lb> del corpo, e vi è una fonte di acqua fred-<lb></lb> <arrow.to.target n="a283"></arrow.to.target> <pb pagenum="151"></pb> <arrow.to.target n="a284"></arrow.to.target> diſſima, che ſcaturì al tempo del Santo per <lb></lb> ſuo riſtoro, bevuta per divozione.</s><s id="id1642240"> Il ſecon-<lb></lb> do a piè del Monte Senario è l'antico, e <lb></lb> celebre</s></p> <p id="id1642251" type="foot"><s id="id1642255"><foot.target id="a283"></foot.target>diſſi-</s></p> <p id="id1642263" type="margin"><s id="id1642267"><margin.target id="a284"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1642278" type="main"><s id="id1642282">MONASTERO DI BUONSOLLAZZO, <lb></lb> tutto rinnovato dalla Real Munificenza di <lb></lb> Coſimo III. <expan abbr="felicemente regnante">fel. regn.</expan> ove abitano in oggi <lb></lb> Monaci Ciſtercienſi della ſtretta Oſſervanza, <lb></lb> quivi riſtabilita da' Monaci fatti venire da <lb></lb> <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> dalla famoſa Badìa della Trappa. </s><lb></lb> <s id="id1642285">Nel ritorno a Firenze, quaſi tre miglia di-<lb></lb> ſcoſto da Pratolino, fu la mano diritta fuo-<lb></lb> ri della maeſtra ſtrada, v'è un</s></p> <p id="id1642319" type="main"><s id="id1642323">CONVENTO di Cappuccini della Conce-<lb></lb> zione di Maria Vergine, detti i Cappuccini <lb></lb> di ſopra, a diſtinzione di quelli di Monte <lb></lb> Ughi. che ſi chiamano i Cappuccini di ſot-<lb></lb> to.</s><s id="id1642341"> Dalla mano ſiniſtra, più inoltrandoſi <lb></lb> verſo Firenze, ſi vede la bella Villa del Du-<lb></lb> ca Salviati di nuove delizie, ed ornamenti <lb></lb> magnifici arricchita, al Ponte alla Badìa, co-<lb></lb> sì detto, perchè quaſi in faccia, paſsato il <lb></lb> Ponte di Mugnone, ſi ſale per una diritta <lb></lb> ſtrada alla</s></p> <p id="id1642370" type="main"><s id="id1642374">BADIA DI <expan abbr="SAN">S.</expan> BARTOLOMMEO, ſervi-<lb></lb> ta lungo tempo per Cattedrale di Fieſole, <lb></lb> poi uſiziata da' Monaci di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto: ma <lb></lb> eſsendo quaſi dal tempo, e dalle guerre que-<lb></lb> ſto antichiſſimo Tempio in poſitura di mi-<lb></lb> nacciar rovina, Coſimo de' Medici Padre <lb></lb> della Patria, ſopra quaſi le rovine di quel <lb></lb> Santuario, a proprie ſpeſe, col diſegno di <lb></lb> Filippo di Ser Brunelleſco, fabbricò una bel-<lb></lb> <arrow.to.target n="a285"></arrow.to.target> <pb pagenum="152"></pb> <arrow.to.target n="a287"></arrow.to.target> la Chieſa, e Monaſtero a' Canonici Latera-<lb></lb> nenſi, che già vi erano; a contemplazione <lb></lb> di un tal Padre <expan abbr="Don">D.</expan> Timoteo da Verona ec-<lb></lb> cellente Predicatore di quell'Ordine; che <lb></lb> per godere meglio la di lui converſazione, <lb></lb> il detto Coſimo vi fece un appartamento per <lb></lb> ſuo uſo.</s><s id="id1642454"> Vi è una prezioſa Librerìa di ma-<lb></lb> noſcritti, nella quale il ſuddetto pio, e ma-<lb></lb> gnanimo Signore ſpeſe circa ſette mila du-<lb></lb> cati, e altri tre mila gli coſtarono più Libri <lb></lb> da Canto fermo, di finiſſime miniature or-<lb></lb> nati; e dette loro di buone entrate; avendo <lb></lb> in detta fabbrica ſpeſo centomila ſcudi.</s><s id="id1642482"> Uni-<lb></lb> ta alla Chieſa, vi è una Cappella, ove fu <lb></lb> martirizzato il Santo Veſcovo di Fieſole Ro-<lb></lb> molo, e ſi moſtrano alcune gocciole di ſan-<lb></lb> gue ſparſo nel ſuo martirio; vi è altresì un <lb></lb> pozzo, nel quale è tradizione preſſo quei <lb></lb> Canonici, che fuſſe gettato un guanto, e po-<lb></lb> ſcia con tuoni, e lampi tratto fuori pieno <lb></lb> di ſangue.</s><s id="id1642518"> In detta Cappella vi ſi conſerva <lb></lb> un miracoloſo Crocifiſſo, il quale pure per <lb></lb> antica tradizione fu dato al Santo Veſcovo <lb></lb> Romolo dall'Apoſtolo <expan abbr="San">S.</expan> Pietro; e che par-<lb></lb> lò a <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Benizi con dirgli: </s><s id="id1612533"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Vade ad <lb></lb> Fratres Matris mea in Monte Senario.</emph></emph></foreign></s><s id="id1612550"> Viſtoſi <lb></lb> dal Foreſtiere tutto ciò, che di queſto anti-<lb></lb> chiſſimo Tempio, e per ſua devozione, ci è <lb></lb> piaciuto il dirgli; paſſi a vedere nel Reſet-<lb></lb> torio di queſti Padri, una pittura a freſco <lb></lb> fatta da Giovanni Mannozzi, detto <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> da <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, in cui vien rappreſentato noſtra <lb></lb> Signore a Tavola ſervito da Angioli, e An-<lb></lb> gele molto curioſa, per la ſemplicità, quivi <lb></lb> uſata dal Pittore per altro eccellentiſſimo. </s><lb></lb> <s id="id1642522">Sopra la detta Badia tirando a Tramontana, <lb></lb> Vi è una </s></p> <p id="id1642630" type="foot"><s id="id1642634"><foot.target id="a285"></foot.target>G 4 la</s></p> <p id="id1642641" type="foot"><s id="id1642645">CHIE-</s></p> <pb pagenum="153"></pb> <p id="id1642653" type="margin"><s id="id1642656"><margin.target id="a287"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1642668" type="margin"><s id="id1642672"><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1612687" type="main"><s id="id1612688">CHIESETTA, ove ſi conſerva una mi-<lb></lb> racoloſiſſima Immagine d'un Crocifiſſo ritro-<lb></lb> vata modernamente, e detto luogo ſi chia-<lb></lb> ma Fonte Lucente, nominato dal Poliziano <lb></lb> nella Lamia: e a Levante vi è</s></p> <p id="id1642683" type="main"><s id="id1642687"><expan abbr="SAN">S.</expan> DOMENICO, Chieſa dell'Ordine ſuo <lb></lb> più ſtretto, ov'è Noviziato; e vivono con <lb></lb> grandiſſima eſemplarità molti Religioſi, i qua-<lb></lb> li hanno un comodo Convento; e queſto fu <lb></lb> fondato intorno all'anno 1406. dal Beato <lb></lb> Fra Giovanni Domenici a ſpeſe della nobi-<lb></lb> liſſima famiglia degli Agli, e quivi <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anto-<lb></lb> nino fu il primo, che veſtiſſe l'Abito di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Domenico.</s><s id="id1642723"> Sono in queſta Chieſa alcune <lb></lb> pitture buone: fra le antiche, ſi vede quel-<lb></lb> la alla Cappella de' Gaddi della Coronazione <lb></lb> della Madonna di Fra <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Angelico; quel-<lb></lb> la della Natività di Pietro Perugino; un'al-<lb></lb> tra del Sogliani: fra le moderne quella del-<lb></lb> la Nunziata di Iacopo da Empoli, e tutta la <lb></lb> volta della Chieſa dipinta da Lorenzo del <lb></lb> Moro.</s><s id="id1642758"> Poco ſopra ſalendo il Monte, ſi ve-<lb></lb> de una bella Villa fabbricata già da Giovan-<lb></lb> ni di Coſimo de' Medici col diſegno di Mi-<lb></lb> chelozzo, la quale è in oggi de' Signori del <lb></lb> Sera, avendo l'iſteſſo Giovanni fatto col diſe-<lb></lb> guo del medeſimo Michelozzo fabbricare,<lb></lb> poco ſopra alla ſua Villa, una</s></p> <p id="id1642788" type="main"><s id="id1642792">CHIESA, E CONVENTO A' FRATI <lb></lb> DI <expan abbr="SAN">S.</expan> GIROLAMO; i quali ebbero princi-<lb></lb> pio in Firenze da Carlo Conte di Monte-<lb></lb> granelli circa l'anno 1407. ma da Clemente <lb></lb> Nono furono ſoppreſſi: ed è poſſeduto in og-<lb></lb> gi detto luogo da' Signori Bardi.</s><s id="id1642814"> Finalmente <lb></lb> <arrow.to.target n="a289"></arrow.to.target> <pb pagenum="154"></pb> <arrow.to.target n="a290"></arrow.to.target> ſi giunge ſopra la cima di Fieſole, ove è <lb></lb> la</s></p> <p id="id1642840" type="foot"><s id="id1642843"><foot.target id="a289"></foot.target>G 5 si giun-</s></p> <p id="id1642851" type="margin"><s id="id1642855"><margin.target id="a290"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1642866" type="main"><s id="id1642870">CATTEDRALE, la Canonica, e il Palaz-<lb></lb> zo del Veſcovo, e poc'altro ſi vede di an-<lb></lb> tico, fuori che l'Oratorio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Pri-<lb></lb> merana, e alcuni frammenti della Rocca, e <lb></lb> delle mura; avendo l'anno 1010. i Fioren-<lb></lb> tini dato il Sacco, come è noto per le Sto-<lb></lb> rie, e demolito tutto.</s><s id="id1642897"> La Chieſa è dedicata <lb></lb> a <expan abbr="San">S.</expan> Romolo ſuo primo Veſcovo, e fu fab-<lb></lb> bricata l'anno 1028. dal Veſcovo Iacopo Ba-<lb></lb> varo, è di diſegno Gotico.</s><s id="id1642913"> Nella Tribuna, <lb></lb> o altar Maggiore, tutto ornato di marmi da <lb></lb> Monſignor Franceſco Cattani da Diacceto, <lb></lb> vi ſi conſervano le Reliquie di <expan abbr="San">S.</expan> Romolo <lb></lb> in una Caſſa di marmo miſchio; la Teſta <lb></lb> del quale, con un braccio, ſi eſpone il dì <lb></lb> feſtivo di detto Santo.</s><s id="id1642939"> Vi ſono le Reliquie <lb></lb> ancora di quattro ſuoi compagni Martiri: <lb></lb> buona parte della Teſta di <expan abbr="San">S.</expan> Donato di Sco-<lb></lb> zia Veſcovo di Fieſole, e la Cattedra di <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Corſini altro Veſcovo di queſto <lb></lb> luogo.</s><s id="id1642962"> La Tavola all'Altare di <expan abbr="San">S.</expan> Tomma-<lb></lb> ſo della famiglia Guadagni, è di mano di <lb></lb> Baldaſſar Franceſchini detto il Volterrano; <lb></lb> e l'intero, e baſſo rilievo di marmo alla <lb></lb> Cappella di Monſignor Salviati, è opera di <lb></lb> un Mini di Fieſole Scultore ben'accreditato <lb></lb> de' ſuoi tempi; e quelle all'Altare di mezzo <lb></lb> fra le due ſcale ſono di mano di Andrea Fer-<lb></lb> rucci pure da Fieſole.</s><s id="id1643000"> Nella Chieſa di</s></p> <p id="id1643004" type="main"><s id="id1643008"><expan abbr="SANT'">S.</expan> ALESSANDRO, che in antico chiama-<lb></lb> vaſi di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro in Gieruſalemme, vi è il <lb></lb> Corpo di detto Santo, che fu Veſcovo pur <lb></lb> <arrow.to.target n="a291"></arrow.to.target> <pb pagenum="155"></pb> <arrow.to.target n="a292"></arrow.to.target> di Fieſole, e martirizzato ſul Bologneſe in-<lb></lb> torno all'anno 502.</s><s id="id1643042"> Incontro alla Cattedrale <lb></lb> ſta il Palazzo del Veſcovo, che è Conte di <lb></lb> Turicchio, e ha una gran Diogeſi, e vi è il <lb></lb> Seminario per i Cherici.</s><s id="id1643057"> Sopra al più alto <lb></lb> di Fieſole, v'è un</s></p> <p id="id1643065" type="foot"><s id="id1643069"><foot.target id="a291"></foot.target>di</s></p> <p id="id1643076" type="margin"><s id="id1643080"><margin.target id="a292"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1643091" type="main"><s id="id1643095">CONVENTO di Riformati di <expan abbr="San">S.</expan> France-<lb></lb> ſco aſſai grande, fondato dalla famiglia del <lb></lb> Palagio, ove anticamente era la Rocca de' <lb></lb> Fieſolani.</s><s id="id1643110"> La Tavola della Concezione in <lb></lb> detta Chieſa è di mano di Pietro di Coſi-<lb></lb> mo; e ve ne ſono altre buone.</s><s id="id1643121"> La Chieſa <lb></lb> di</s></p> <p id="id1643128" type="main"><s id="id1643132"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA PREMERANA, ſecondo Sci-<lb></lb> pione Ammirato, veniva a eſſere quaſi nel <lb></lb> mezzo della Città di Fieſole, e ſi crede co-<lb></lb> sì nominata per eſſere ſtata mandata dalli <lb></lb> Apoſtoli un'Immagine di Noſtra Donna, che <lb></lb> per eſſer la prima veduta in Toſcana, deſſe <lb></lb> ſimil cognome a queſta Chieſa, ove ſono <lb></lb> molte Indulgenze, come lo dimoſtra una <lb></lb> Cartella di marmo.</s><s id="id1643168"> Verſo Levante, qualche <lb></lb> tratto diſcoſto dalla Cattedrale, v'è un al-<lb></lb> tro</s></p> <p id="id1643180" type="main"><s id="id1643184">CONVENTO di Zoccolanti,detto alla Doc-<lb></lb> cia, ſondato da Giuliano Davanzati noſtro <lb></lb> Cittadino, e tanto in queſto luogo, che per <lb></lb> l'adiacenti colline non più diſcoſte da Firen-<lb></lb> ze di due miglia, vi ſono ſparſe Ville molto <lb></lb> comode, e grandioſe.</s><s id="id1643209"> Pigliando la ſtrada. <lb></lb> che conduce alla ſopraddetta Badia di Cano-<lb></lb> nici Lateranenſi, ſi giunge ad altro Conven-<lb></lb> to di Monache, detto </s></p> <p id="id1643293" type="foot"><s id="id1643296">G 6 <expan abbr="San">S.</expan> MA-</s></p> <pb pagenum="156"></pb> <p id="id1643304" type="margin"><s id="id1643308"><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1613456" type="main"><s id="id1613458"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA DEL FIORE DI LAPO, che <lb></lb> vivono ſotto la Regola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino, le <lb></lb> quali in antico avevano loro Convento, <lb></lb> dov'è oggi quello de' Riformati a Fieſole, e <lb></lb> di queſto ne fu Fondatore Lapo da Fieſole, <lb></lb> circa l'anno 1334.</s><s id="id1643261"> Nella loro Chieſa non vi <lb></lb> è di conſiderabile, che la Tavola, di mano <lb></lb> d'Aleſſandro Allori, ove è la Madonna con <lb></lb> alcuni Santi, e il Padre Eterno.</s><s id="id1643277"> E di quivi <lb></lb> ritornandoſene il noſtro Foreſtiero in Firen-<lb></lb> ze, come ſtrada più comoda, trasferiſcaſi <lb></lb> in altra giornata fuori della</s></p> <p id="id1643319" type="main"><s id="id1643323">PORTA ALLA CROCE.</s><s id="id1643326"> Tutto quel trat-<lb></lb> to di Pianura, che vi è, paſſeggiando per <lb></lb> la ſtrada diritta, che conduce al Caſentino, <lb></lb> e in altri luoghi, è coltivata per la maggior <lb></lb> parte a Orti: la prima Villa ſu la ſiniſtra <lb></lb> mano è del Marcheſe del Monte: poco più <lb></lb> in ſu voltando per queìla parte ſi trova un <lb></lb> bel Convento di Monache detto</s></p> <p id="id1643360" type="main"><s id="id1643363"><expan abbr="SAN">S.</expan> SALVI, da cui piglia la denominazio-<lb></lb> ne detta pianura.</s><s id="id1643371"> Queſto fu già uno de' pri-<lb></lb> mi Monaſterj de' Valombroſani, che lo ce-<lb></lb> derono alle Monache dette di Faenza l'anno <lb></lb> 1529. per la demolizione d'un loro antico <lb></lb> Convento, per piantarvi la Fortezza di San <lb></lb> Gio; Batiſta, volgarmente detta da Baſſo, che <lb></lb> vi è al preſente.</s><s id="id1643396"> Nel Refettorio di eſſo Mo-<lb></lb> naſtero di San Salvi dall'immortal pennello <lb></lb> d'Andrea del Sarto ſi vede dipinto in un ar-<lb></lb> co <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Gualberto, <expan abbr="San">S.</expan> Salvi <lb></lb> Veſcovo, e <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo degli Uberti Mona-<lb></lb> co, e Cardinale; e nel mezzo in un tondo <lb></lb> rappreſentata la Trinità: in facciata del me-<lb></lb> <arrow.to.target n="a295"></arrow.to.target> <pb pagenum="157"></pb> <arrow.to.target n="a296"></arrow.to.target> deſimo vi è un Cenacolo di Noſtro Signore, <lb></lb> che fu riputata per la miglior pittura, che <lb></lb> Andrea faceſſe a' ſuoi dì, e convenendo ro-<lb></lb> vinare per lo detto aſſedio, con molt'altri <lb></lb> Suburbani Conventi, e Caſamenti, anche la <lb></lb> Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Salvi, con quelle abitazioni, fu <lb></lb> a contemplazione di così belle pitture laſcia-<lb></lb> to in piedi detto Refettorio; ma per l'intro-<lb></lb> dotta Clauſura di Monache, non ſi poſſono <lb></lb> vedere ſenza ſpecial licenza.</s><s id="id1643481"> Nella Chieſa <lb></lb> vi è una Tavola con Criſto in Croce, e al-<lb></lb> cuni Santi di mano di Franceſco Morandini <lb></lb> da Poppi.</s><s id="id1643495"> Meno d'un miglio diſcoſto da <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Salvi ſi trova a piè di quegli ameni Pog-<lb></lb> gj un altro Convento di Monache detto</s></p> <p id="id1643508" type="foot"><s id="id1643511"><foot.target id="a295"></foot.target>deſimo</s></p> <p id="id1643519" type="margin"><s id="id1643523"><margin.target id="a296"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1643534" type="main"><s id="id1643538"><expan abbr="SAN">S.</expan> BALDASSARRE, che vivono ſotto la <lb></lb> Regola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino, e ſalendo fu la ſini-<lb></lb> ſtra; ſe ne trova un altro dell'Ordine di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, titolato</s></p> <p id="id1643555" type="main"><s id="id1643558"><expan abbr="SAN">S.</expan> MARTINO A MAIANO, ov'è la <lb></lb> Tavola dell'Altar maggiore dipinta dal Gril-<lb></lb> landaio, beniſsimo conſervata.</s><s id="id1643570"> Per tutto que-<lb></lb> ſto tratto di pianura, e di Colline ſi vedono, <lb></lb> come negli altri luoghi già deſcritti, belli <lb></lb> Caſamenti, e Ville, che vi poſſeggono i Vi-<lb></lb> telli, Gaddi, Guadagni, del Sera, Dini, de-<lb></lb> gli Albizi, e i Palmieri quella ſceſo il Mon-<lb></lb> te di Fieſole detta i Treviſi, sì magnifica: <lb></lb> quelle de' Salviati, Ginori, Gherardini, Bon-<lb></lb> fi, Cerretani, Franceſchi, e Fiaſchi.</s><s id="id1643608"> Un'al-<lb></lb> tra molto bella, ma non terminata, vedeſi <lb></lb> a Rovezzano de' Bartolini; ma chi può mai <lb></lb> ridire il numero di tant'altre, che ſi veggo-<lb></lb> no per queſta parte?</s><s id="id1643610"> Onde paſſeremo col no-<lb></lb> ſtro Foreſtiero fuori della </s></p> <p id="id1643693" type="foot"><s id="id1643697">POR-</s></p> <pb pagenum="158"></pb> <p id="id1643704" type="margin"><s id="id1643708"><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1613986" type="main"><s id="id1613988">PORTA A <expan abbr="SAN">S.</expan> NICCOLO' paſſato il Fiu-<lb></lb> me, nominata dalla Chieſa Parrocchiale, che <lb></lb> è nel Borgo di dentro, già Collegiata, ora <lb></lb> Priorìa.</s><s id="id1643663"> Queſta Pianura, che ha per limito <lb></lb> a mano ſiniſtra il Fiume Arno, e dalla de-<lb></lb> ſtra alcune Colline, che formano di eſſo qua-<lb></lb> ſi un ſemicircolo, ch'è tutto beniſsimo col-<lb></lb> locato, e ferace d'ottimi, e copioſi frutti <lb></lb> d'ogni qualità, è nominato Ripoli; e tale <lb></lb> ſi chiama una</s></p> <p id="id1643720" type="main"><s id="id1643723">BADIA DI <expan abbr="SAN">S.</expan> BARTOLOMMEO de' Mo-<lb></lb> naci Valombroſani, che quaſi nel centro di <lb></lb> queſto Piano è poſta con un comodo Con-<lb></lb> vento, e quivi fa ſua reſidenza il Generale <lb></lb> de' tempi di quell'Ordine, il quale Conven-<lb></lb> to circa al 718. ſu da un certo Adovaldo <lb></lb> Longobardo di gran naſcita ſondato, e già <lb></lb> ſu Monaſtero di donne.</s><s id="id1643756"> Alla deſtra mano <lb></lb> voltando da una bella Villa de' Marcheſi Nic-<lb></lb> colini, già de' Bandini, e in non molta di-<lb></lb> ſtanza ſi vede il</s></p> <p id="id1643772" type="main"><s id="id1643776">PARADISO.</s><s id="id1643779"> Queſto è un Venerabiliſsi-<lb></lb> mo Convento di Religioſe Nobili dell'Ordi-<lb></lb> ne di <expan abbr="Santa">S.</expan> Brigida Regina di Svezia.</s><s id="id1643790"> Non vi <lb></lb> è nella Chieſa coſa, che meriti riſteſſione. <lb></lb> oltre una Madonna, che ſta in mezzo di <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Brigida, e di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino, di mano di <lb></lb> Tommaſo da <expan abbr="San">S.</expan> Friano Pittore molto accre-<lb></lb> ditato de' ſuoi tempi.</s><s id="id1643812"> Nella quarta Dome-<lb></lb> nica di Quareſirna vi ſono molt'Indulgenze, <lb></lb> e gran concorſo di popolo.</s><s id="id1643824"> Un altro Con-<lb></lb> vento detto</s></p> <p id="id1643831" type="main"><s id="id1643835"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA DEL BIGALLO, è diſcoſto <lb></lb> <arrow.to.target n="a299"></arrow.to.target> <pb pagenum="159"></pb> <arrow.to.target n="a300"></arrow.to.target> da queſto più di due miglia, ſu la ſtrada, <lb></lb> maeſtra d'Arezzo per Levante, che fino al <lb></lb> 1503. ſi mantenne a uſo di Spedale di Padro-<lb></lb> nato de' Capitani del Bigallo, che da eſſo <lb></lb> preſero eglino un tal nome, e poi ceduto fu <lb></lb> alle Monache dette di Caſignano, per la mi-<lb></lb> nacciante rovina dell'antico loro Convento <lb></lb> in quel luogo; e militano fotto la Regola di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto con grande oſſervanza.</s><s id="id1643889"> Per tut-<lb></lb> to queſto delizioſiſſimo Piano, e adiacenti <lb></lb> Colline vi ſono Caſamenti, e Ville molto <lb></lb> belle, in ſpecie quella de' Pitti, Uſimbardi, <lb></lb> Palmieri, Marcheſi da Caſtiglione, Ganucci, <lb></lb> Marcheſi Capponi da <expan abbr="San">S.</expan> Fridiano, ed altri, <lb></lb> che per brevità ſi tralaſciano di diſtinguere. </s><lb></lb> <s id="id1643938">Ma tirando ſulla mano dritta per la ſtrada. <lb></lb> maeſtra del Chianti, ſi vede la Villa degli <lb></lb> Aleſſandrini, e per quella parte le Ville di <lb></lb> Lonchio, e di Belmonte che furono del ce-<lb></lb> lebre Conte Lorenzo Magalotti, ora de' Ven-<lb></lb> turi.</s><s id="id1643942"> L'ultima già era de' Barberini, e vi è <lb></lb> ancora in eſsere [ benchè percoſso da fulmi-<lb></lb> ne ] vigoroſo, e bello un Cipreſso, che qui-<lb></lb> vi piantò in ſua gioventù Urbano VIII. <lb></lb> perciò detto il Cipreſſo del Papa.</s><s id="id1643963"> Poco più <lb></lb> di cinque miglia da Firenze diſcoſto, ſi ar-<lb></lb> riva a</s></p> <p id="id1643974" type="foot"><s id="id1643978"><foot.target id="a299"></foot.target>da</s></p> <p id="id1643985" type="margin"><s id="id1643989"><margin.target id="a300"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1644001" type="main"><s id="id1644004">LAPPEGGIO, Villa già del Sereniſſimo <lb></lb> Cardinale Franceſco Maria de' Medici, ora. <lb></lb> dell'<expan abbr="Altezza Reale">A. R.</expan> della Sereniſſima Gran Principeſ-<lb></lb> ſa Vedova di Toſcana Violante Beatrice di <lb></lb> Baviera, Governatrice della Città, e dello Sta-<lb></lb> to di Siena, degna di vederſi, per i belli ap-<lb></lb> partamenti, prezioſi quadri, e ricchi mobi-<lb></lb> li, de' quali detto Palazzo è abbondantemen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a301"></arrow.to.target> <pb pagenum="160"></pb> <arrow.to.target n="a302"></arrow.to.target> te fornito.</s><s id="id1644056"> In una di quelle ſtanze, ſi am-<lb></lb> mira un copioſiſſimo numero di vaſellamen-<lb></lb> ti di fina porcellana, diſpoſta con altre ga-<lb></lb> lanterìe di gran pregio.</s><s id="id1644073"> Dalla parte di Tra-<lb></lb> montana, in poca diſtanza da Lappeggio, <lb></lb> ſopra una bella eminenza vi è Ligliano Ca-<lb></lb> ſamento per l'Agente, o Fattore di quella. <lb></lb> Tenuta.</s><s id="id1644092"> Sopra d'uno ſpogliato poggio tra <lb></lb> Mezzogiorno, e Levante, diſcoſto tre miglia <lb></lb> in circa da queſta Villa, ſi vede la</s></p> <p id="id1644105" type="foot"><s id="id1644109"><foot.target id="a301"></foot.target>te</s></p> <p id="id1644116" type="margin"><s id="id1644120"><margin.target id="a302"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1644131" type="main"><s id="id1644135">CHIESA DI <expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA DELl'IMPRU-<lb></lb> NETA, rinomatiſſima per la miracoloſa Im-<lb></lb> magine di Maria Vergine, che vi è; e che <lb></lb> portata a proceſſione in tutte le traſcorſe ca-<lb></lb> lamità nella Città noſtra, ſempre ſi ſono ri-<lb></lb> portate le domandate grazie.</s><s id="id1644159"> Miracoloſiſſi-<lb></lb> mo ſi è il ritrovamento di detta Immagine: <lb></lb> e quì ci piace di dirlo quaſi come ce lo ri-<lb></lb> feriſce Franceſco Rondinelli nella Relazione <lb></lb> dell'ultimo Contagio di Firenze.</s><s id="id1644179"> Volevano <lb></lb> quei Popoli fare una Chieſa in onore della <lb></lb> Vergine, e poſto mano all'opera, rovinava <lb></lb> la notte quello, che lavoravano il giorno. </s><lb></lb> <s id="id1644224">Per lo che accortiſi, non eſſer volontà d'Id-<lb></lb> dio, che ſi ediſicaſſe in quel luogo la Chie-<lb></lb> ſa, fatte orazioni, furono inſpirati a piglia-<lb></lb> re due Giovenchi non domi, e appiccato lo-<lb></lb> ro al giogo alcune pietre, riſolverono, che <lb></lb> dove ſi fermaſſero, quivi per avventura fa-<lb></lb> rebbe ſtato il luogo eletto da Iddio per edi-<lb></lb> ficarla.</s><s id="id1644226"> I Giovenchi ſtraſcinando le pietre, <lb></lb> ſi fermarono in quel Piano, ove è la Chie-<lb></lb> ſa al preſente, e i circoſtanti allora datiſi a <lb></lb> cavare i fondamenti, mentre che uno di quei <lb></lb> manovali lavorava di forza, ſi udì una vo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a303"></arrow.to.target> <pb pagenum="161"></pb> <arrow.to.target n="a304"></arrow.to.target> ce lamentevole, onde tutti attoniti corſero <lb></lb> quivi, e trovarono queſta Immag ne di Ma-<lb></lb> ria Vergine, la quale ſi crede per molti, che <lb></lb> ſia di terra cotta col Figliuolo in braccio, <lb></lb> con uno ſcalſitto nella fronte, cagionatole, <lb></lb> dalla percoſsa di quello, che cavava i fon-<lb></lb> damenti, al qual colpo ſi ſentì la voce la-<lb></lb> mentevole.</s><s id="id1644294"> Queſta tradizione vien confer-<lb></lb> mata da un marmo di baſſo rilievo antichiſ-<lb></lb> ſimo, il quale è ſotto il Tabernacolo della. <lb></lb> Madonna; dove è ſcolpito il ritrovamento <lb></lb> di eſsa nella maniera raccontata, eſſendo oſcu-<lb></lb> ro il tempo preciſo, nel quale ella lo fuſse <lb></lb> con tal prodigio.</s><s id="id1644323"> Vi ſono grandi Indulgen-<lb></lb> ze, e Privilegi conceſſi da molti Pontefici, <lb></lb> e nel giorno di <expan abbr="San">S.</expan> Luca vi è un gran con-<lb></lb> corſo di popolo, e vi ſi fa una groſſa Fiera. </s><lb></lb> <s id="id1644325">E' uſiziata la detta Chieſa da dieci Cappella-<lb></lb> ni con un Pievano, che hanno l'obbligazio-<lb></lb> ne di dirvi quotidianamente il divino Uſi-<lb></lb> zio, e fu fondata dall'antica Famiglia de' Buon-<lb></lb> delmonti, che fino al preſente hanno la li-<lb></lb> bera Collazione di quelle Cappellanìe, e l'Ele-<lb></lb> zione del Pievano.</s><s id="id1644369"> La Chieſa è in oggi tutta <lb></lb> mutata, e riccamente adornata, con Soffitta <lb></lb> tutta meſſa a oro, rotta da tre Quadri, che <lb></lb> ſono ſtati dati a fare a tre de' più eccellenti <lb></lb> Pittori, che abbia Firenze.</s><s id="id1644388"> E' degna d'eſſer <lb></lb> veduta la Sagreſtìa, per la ricchezza de' ſa-<lb></lb> cri Arredi, che ivi ſi conſervano: e chi vo-<lb></lb> leſſe più minuta informazione di tutto ciò, <lb></lb> che a queſta Chieſa, e all'Immagine, che in <lb></lb> eſſa ſi venera, e alla devozione, che ſempre vi <lb></lb> hanno avuta i Fiorentini, appartiene, po-<lb></lb> trà vederne le Memorie Iſtoriche ſtampate, <lb></lb> da Giuſeppe Manni in Firenze l'anno 1713.</s></p> <p id="id1644427" type="foot"><s id="id1644430"><foot.target id="a303"></foot.target>ce</s></p> <p id="id1644437" type="margin"><s id="id1644441"><margin.target id="a304"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1644453" type="foot"><s id="id1644456">Al-</s></p> <pb pagenum="162"></pb> <arrow.to.target n="a305"></arrow.to.target> <p id="id1644464" type="main"><s id="id1644467">All'intorno vi ſono molti caſamenti, e per <lb></lb> tutto quel tratto di ſtrada, che dalla ſuddet-<lb></lb> ta Chieſa riconduce a Firenze, per la</s></p> <p id="id1644489" type="margin"><s id="id1644493"><margin.target id="a305"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1644504" type="main"><s id="id1644508">PORTICELLA DI <expan abbr="SAN">S.</expan> GIORGIO, vi ſono <lb></lb> Ville molto belle; fra le quali quella a Mez-<lb></lb> zomonte del March.</s><s id="id1644519"> Neri Corsini, de' Nicco-<lb></lb> lini, e Alberti, vi ſono poſſeſsioni ben forni-<lb></lb> te di Uliveti, e frutti d'ogni ſorte, e vi pro-<lb></lb> ducono quei terreni ſquiſiti Vini: e di ciò ba-<lb></lb> ſti al noſtro Foreſtiero d'aver noi parlato <lb></lb> ſommariamente ad oggetto di non tediarlo, <lb></lb> o di non dare a lui impulso di vedere quel <lb></lb> che a comparazione de' luoghi ſoprannomi-<lb></lb> nati, ſi rende molto meno degno d'eſſer con-<lb></lb> ſiderato dall'iſtesso.</s><s id="id1644560"> Vogliamo però, che per <lb></lb> l'iſteſſa ſtrada di Lappeggio ritornato in Fi-<lb></lb> renze, non laſci d'uſcire fuor della</s></p> <p id="id1644574" type="main"><s id="id1644577">PORTICCIUOLA DI <expan abbr="SAN">S.</expan> MINIATO, che <lb></lb> è quaſi incontro alla Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò. </s><lb></lb> <s id="id1615118">Queſta per un'erta ſalita, ove di ſpazio in <lb></lb> ſpazio ſon piantate Croci, e nell'iſteſſe è <lb></lb> eſpreſſo in ogn'una qualche fatto della Paſ-<lb></lb> ſione del Noſtro Salvator Giesù Criſto, con-<lb></lb> duce a due Chieſe venerabiliſſime, e ad al-<lb></lb> cune Ville circonvicine.</s><s id="id1644610"> La prima Chieſa in <lb></lb> teſta alla ſalita è detta</s></p> <p id="id1644618" type="main"><s id="id1644622"><expan abbr="SAN">S.</expan> FRANCESCO AL MONTE, già de' Frati <lb></lb> Zoccolanti, ora de' <expan abbr="Padri">PP.</expan> del Ritiro della Pro-<lb></lb> vincia Riformata di Toſcana, i quali, levatine <lb></lb> tutti gli ornamenti, l'hanno ridotta ad uno <lb></lb> ſtato di povera semplicità propria del loro <lb></lb> Inſtituto; la quale con ottimo diſegno di <lb></lb> Simone del Pollaiolo, fu fatta fabbricare, <lb></lb> <arrow.to.target n="a306"></arrow.to.target> <pb pagenum="163"></pb> <arrow.to.target n="a307"></arrow.to.target> intorno all'anno 1450. da Caſtello Quarate-<lb></lb> ſi, come ne fa fede un'Inſcrizione poſta da-<lb></lb> vanti l'Altar Maggiore nel pavimento.</s><s id="id1644676"> Non <lb></lb> ha che una ſola navata con ſei Cappelle per <lb></lb> parte, e una di fianco all'Altar Maggiore <lb></lb> in dentro, con ſuoi archi per di fuora di <lb></lb> pietra ruſtica, e ſuo Cornicione, che ricor-<lb></lb> re intorno la Chieſa, e per l'Arco maggio-<lb></lb> re della Tribuna.</s><s id="id1644702"> La Tavola della Nunziata <lb></lb> è di mano di Fra <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Angelico Domenica-<lb></lb> no, e quella della Natività di <expan abbr="Noſtro">Noſt.</expan> Signore è <lb></lb> di <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Antonio Sogliani.</s><s id="id1644720"> Sopra la Porta del-<lb></lb> la Sagreſtìa la Pietà di terra cotta è di ma-<lb></lb> no di Luca della Robbia, e a canto alla Por-<lb></lb> ta maggiore ſi oſſervi il Buſto di marmo <lb></lb> bianco di Marcello Virgilio Segretario della <lb></lb> Repubblica Fiorentina, e gran Letterato, con <lb></lb> un bello Epitaffio.</s><s id="id1644746"> Queſta Chieſa è poſta in <lb></lb> tale eminenza, e vicinanza inſieme della Cit-<lb></lb> tà, che quaſi in pianta di quivi, e con pit-<lb></lb> toreſca proſpettiva ſi gode, con una gran. <lb></lb> parte de' Villaggi da noi ſin quì deſcritti; a <lb></lb> ſegno che l'occhio, che ne reſta incantato, <lb></lb> con difficultà da una sì bella veduta ſe ne, <lb></lb> ritrae.</s><s id="id1644778"> Dal ſuo fondatore fu raccomandata <lb></lb> all'Arte de' Mercatanti, e laſciato entrate, <lb></lb> per il ſuo mantenimento.</s><s id="id1644790"> Uſcendo per la. <lb></lb> Porta del fianco di detta Chieſa, e cammi-<lb></lb> nando pochi paſſi a man ritta per una Por-<lb></lb> ta della Fortezza, che intorno all'anno 1526. <lb></lb> con diſegno di Michelagnolo Buonarruoti fu <lb></lb> fatta, poi tìrata a fine dal Tribolo; ſi arri-<lb></lb> va all'altra antichiſſima, e venerabiliſſima</s></p> <p id="id1644820" type="foot"><s id="id1644823"><foot.target id="a306"></foot.target>intor-</s></p> <p id="id1644831" type="margin"><s id="id1644835"><margin.target id="a307"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1644846" type="main"><s id="id1644850">CHIESA DI <expan abbr="SAN">S.</expan> MINIATO, poſta ſopra, <lb></lb> e nel mezzo di detta Fortezza, che per ogni <lb></lb> <arrow.to.target n="a308"></arrow.to.target> <pb pagenum="164"></pb> <arrow.to.target n="a311"></arrow.to.target> parte tutta ſi gode, e vede.</s><s id="id1644876"> Ma prima di <lb></lb> deſcrivere com'ella ſta al preſente, e eſteri-<lb></lb> ormente, e interiormente; ci piace di non <lb></lb> paſſare ſotto ſilenzio alcuna notizia di ſua. <lb></lb> grande antichità, e origine.</s><s id="id1644895"> Scrive Giovan-<lb></lb> ni Villani, e con eſſo tutt'i noſtri Storici, <lb></lb> che trovandoſi Decio Imperatore in Firenze, <lb></lb> come Camera d'Imperio, fiero perſecutore <lb></lb> de' Criſtiani; avuta notizia, che <expan abbr="San">S.</expan> Miniato <lb></lb> con alcuni compagni ſtava facendo peniten-<lb></lb> za nel Poggio, ove è oggi la sua Chieſa; <lb></lb> che in quei tempi altro non v'era, che un. <lb></lb> piccolo Oratorio dedicato all'Apoſtolo San <lb></lb> Pietro, e all'intorno boſcaglia; l'Imperato-<lb></lb> re con doni, e offerte d'ingrandimento, lo <lb></lb> tentaſſe a rimuoverſi dalla Religione Criſtia-<lb></lb> na; ma nulla valendo a frangere la coſtante <lb></lb> fede del Santo, dopo diverſi martiri, da' qua-<lb></lb> li Iddio per alcun tempo lo preſervò, gli <lb></lb> faceſſe tagliare la teſta in un luogo detto fi-<lb></lb> no a' noſtri giorni <expan abbr="San">S.</expan> Candida, detta dal Can-<lb></lb> didato de' Martiri; ma il Santo riducendoſe-<lb></lb> la al busto, paſſato l'Arno, e ſalito sul pog-<lb></lb> gio, rendeſse nel ſuddetto Oratorio l'anima <lb></lb> a Iddio: quivi fuſse ſeppellito il ſuo Corpo; <lb></lb> e da' Fiorentini, poichè paleſemente diven-<lb></lb> nero Criſtiani, fabbricata fuſse una Chieſa. <lb></lb> al ſuo nome.</s><s id="id1644994"> Ma quella sì nobile, e grande, <lb></lb> che ſi vede al preſente, fu alzata nel 1013. <lb></lb> a' 26. d'Aprile con conſiglio d'Ildebrando <lb></lb> Veſcovo Fiorentino, e coll'aſſenſo, e perſu-<lb></lb> aſione di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Arrigo Primo Imperatore, e Se-<lb></lb> condo Rè di Germania, e di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cunegonda <lb></lb> ſua Moglie, che la dotarono di molte tenu-<lb></lb> te, e con ſolenne pompa vi fecero tranſla-<lb></lb> tare il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato nell'Altare, che <lb></lb> <arrow.to.target n="a309"></arrow.to.target> <pb pagenum="165"></pb> <arrow.to.target n="a312"></arrow.to.target> è ſotto le volte della medeſima Chieſa; la. <lb></lb> quale da' Fiorentini fu data in cura a' Con-<lb></lb> ſoli dell'Arte de' Mercatanti.</s><s id="id1645058"> E' ſpartita que-<lb></lb> ſta in tre Navate, e vi ſono due ſcale di pie-<lb></lb> tra ruſtica quaſi al mezzo della Chieſa, per <lb></lb> dove ſi ſale al Presbiterio, e Coro, fatto ſul-<lb></lb> l'antica coſtumanza della primitiva Chieſa. </s><lb></lb> <s id="id1645060">Queſto è tutto di marmi, e porfidi intaglia-<lb></lb> ti, e intramezzati; e dietro all'Altare vi ſo-<lb></lb> no cinque fineſtroni ſerrati di traſparentiſſi-<lb></lb> mo marmo, di color doriccio miſchio, e ve-<lb></lb> nato; e nella lunetta ſemirotonda di Moſai-<lb></lb> co col Padre Eterno, ſi vede a mano ſini-<lb></lb> ſtra l'eſſigie di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato con queſta Inſcri-<lb></lb> zione di lettere Gotiche: <foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Sanitus Miniatus <lb></lb> Rex Erminia</emph></emph></foreign>, cioè dell'Armenia; la qual co-<lb></lb> ſa aſſeriſce il ſuddetto Giovanni Villani, e <lb></lb> qualunque altro, che delle coſe noſtre ſulle <lb></lb> ſue aſſerzioni ragionare ha voluto; mentre <lb></lb> nè gl'antichi, nè i moderni Martirologi, nè <lb></lb> altri accurati Storici dicono, che <expan abbr="San">S.</expan> Miniato <lb></lb> ſuſſe Rè d'Armenia; Ma <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino nella <lb></lb> ſua Cronica, Vincenzio Borghini, e molt'al-<lb></lb> tri aſſeriſcono, che fuſſe nobil Fiorentino, <lb></lb> o al più della Toſcana; l'appuramento delle <lb></lb> quali notizie, non eſſendo quì noſtro ogget-<lb></lb> to di eſaminare, proſeguiremo la narrativa <lb></lb> della ſuddetta Chieſa, per cui abbiamo una <lb></lb> particolar devozione.</s><s id="id1645178"> Davanti le volte, e. <lb></lb> ove elle terminano, pure iſolata vi è una. <lb></lb> Cappella di marmo, che poſa ſopra a quat-<lb></lb> tro Colonne di marmo, fatta fare da Pietro <lb></lb> de' Medici, ove è un partimento d'ottango-<lb></lb> li belliſſimo, lavorato da Luca della Robbia. </s><lb></lb> <s id="id1645180">A man ſiniſtra la bellissima Cappella, che, <lb></lb> ſi vede dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, fu fatta dal Car-<lb></lb> <arrow.to.target n="a310"></arrow.to.target> <pb pagenum="166"></pb> <arrow.to.target n="a313"></arrow.to.target> dinale Iacopo di Portogallo, con partimen-<lb></lb> to tutto di marmi, e porfidi, come ſono la <lb></lb> Cattedra Epiſcopale, e il Sepolcro, lavorati <lb></lb> da Anton Roſſellini Scultore di quei tempi <lb></lb> rinomatiſſimo, e vi è questo Epitaſſio.</s></p> <p id="id1645247" type="foot"><s id="id1645251"><foot.target id="a308"></foot.target>parte</s></p> <p id="id1645259" type="foot"><s id="id1645263"><foot.target id="a309"></foot.target>è ſor-</s></p> <p id="id1645270" type="foot"><s id="id1645274"><foot.target id="a310"></foot.target>dinale</s></p> <p id="id1645282" type="margin"><s id="id1645286"><margin.target id="a311"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1645297" type="margin"><s id="id1645301"><margin.target id="a312"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1645312" type="margin"><s id="id1645316"><margin.target id="a313"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1645327" type="main"><s id="id1645331"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Regia Stirps Iacobus nomen Luſitana propago<lb></lb> Inſignis forma summa pudititia<lb></lb> Cardineus titulus morum nitor optima vita<lb></lb> Iſta fuere mibi mors juvenem rapuit.<lb></lb> Vix. An. XXV. M. XI. D. X. Obiit Anno<lb></lb> Salutis M. CCCC. LIX.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id1645401" type="main"><s id="id1645404">Nella volta, che è ſenza ſpigoli, l'isteſſo Lu-<lb></lb> ca della Robbia fece in quattro tondi nelli <lb></lb> cantoni i quattro Evangeliſti, e in quello di <lb></lb> mezzo lo Spirito Santo.</s><s id="id1645420"> Di mano d'Antonio <lb></lb> del Pollaiolo è la Tavola a olio, entrovi <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Euſtachio, e <expan abbr="San">S.</expan> Vincenzio; eſ-<lb></lb> ſendo di Pietro ſuo fratello alcuni Profeti <lb></lb> dipinti a olio nel muro di detta Cappella, <lb></lb> ſiccorne in un mezzo tondo la Nunziata.</s><s id="id1645444"> E <lb></lb> nella Sagreſtia alcune azioni di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto <lb></lb> dipinte a freſco, ſono di mano di Spinello <lb></lb> Spinelli.</s><s id="id1645458"> Queſta Chieſa, di cui ci è piaciuto <lb></lb> fare lungo ragionamento, ſervita di Sepol-<lb></lb> tura a più Martiri, fu nelli antichi tempi <lb></lb> ufiziata da' Monaci di <expan abbr="San">S.</expan> Baſilio, poi da quel-<lb></lb> li di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto dell'Ordine di Clugnì, o <lb></lb> Cluniacenſi, e fra eſſi ſtette alcun tempo <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Gualberto Fiorentino de' Signori di <lb></lb> Petroio, dopo d'avere magnanimamente per-<lb></lb> donato al nemico, che aveva ammazzato <lb></lb> Ugo ſuo fratello, riſcontrato poco ſotto a <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Miniato; ove è una memoria del prodi-<lb></lb> gioſo fatto già noto, in un Tabernacolo con <lb></lb> iſcrizione; e del Crocifiſſo, che chinò la te-<lb></lb> ſta, il quale era in quei tempi nella ſuddet-<lb></lb> <arrow.to.target n="a314"></arrow.to.target> <pb pagenum="167"></pb> <arrow.to.target n="a315"></arrow.to.target> ta Chieſa, nella mentovata Cappella di mez-<lb></lb> zo; e ora in quella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita dentro la <lb></lb> Città de' Monaci del ſuo Ordine, come è <lb></lb> ſtato detto in quel luogo.</s><s id="id1645546"> l'anno 1373. a' 27. <lb></lb> d'Agoſto ſotto Gregorio XI. uſciti molto <lb></lb> prima i Monaci Cluniacenſi di detta Chieſa, <lb></lb> vennero ad ufiziarla i Monaci bianchi di Mon-<lb></lb> te Uliveto, i quali vi ſtettero fino al 1542. <lb></lb> che di quivi per geloſia forſe della Fortez-<lb></lb> za, o per qualunque altro motivo, ſi parti-<lb></lb> rono al tempo del Granduca Coſimo Primo, <lb></lb> e in detta occaſione levarono l'oſſa di <expan abbr="San">S.</expan> Mi-<lb></lb> niato.</s><s id="id1645586"> Mantengono però i detti Monaci fino <lb></lb> in oggi un certo ſpirituale poſſeſſo; celebran-<lb></lb> dovi Meſſe in alcuni giorni dell'anno, e fa-<lb></lb> cendovi altre funzioni ſacre.</s><s id="id1645602"> In ſomma era <lb></lb> tale la venerazione verſo queſto antichiſſi-<lb></lb> mo Tempio di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, che <expan abbr="San">S.</expan> Fridiano <lb></lb> Veſcovo di Lucca ſoleva ogni anno col ſuo <lb></lb> Clero, nel giorno feſtivo di queſto Santo <lb></lb> Martire, andare a viſitarlo; e i Veſcovi Fio-<lb></lb> rentini ebbero per coſtume in antico dopo <lb></lb> aver preſo il lor ſolenne poſſeſſo, di far qui-<lb></lb> vi immediatamente la viſita.</s><s id="id1645638"> Quivi ſono ſta-<lb></lb> te modernamente fabbricate ſemplici, ma co-<lb></lb> mode ſtanze per uſo di chiunque voglia di <lb></lb> tempo in tempo ritirarvisi a fare gli Eſerci-<lb></lb> zj di <expan abbr="San">S.</expan> Ignazio, ſotto la direzione de' Padri <lb></lb> Gieſuiti in vari tempi dell'anno deſtinati a <lb></lb> queſto eſſetto.</s><s id="id1645666"> E ciò baſti per inſtruzione, <lb></lb> e devozione inſieme al noſtro Foreſtiero di <lb></lb> queſte due Chieſe; ove ne' Venerdì di Marzo <lb></lb> ſpecialmente, gran popolo concorre all'acqui-<lb></lb> ſto delle molte Indulgenze, che vi ſono; par-<lb></lb> ticolarmente dopo che i Padri del Ritiro vi <lb></lb> hanno inſtituita la Devozione detta la Via.<lb></lb> <arrow.to.target n="ab314"></arrow.to.target> <pb pagenum="168"></pb> <arrow.to.target n="a316"></arrow.to.target> Crucis.</s><s id="id1645748"> E noi altresì farem termine al no-<lb></lb> ſtro compendioſo ragionamento, ſopra le ſo-<lb></lb> le Chieſe ufiziate da' Clauſtrali, delle quali <lb></lb> aviam voluto far menzione, a riſerva di <lb></lb> poc'altre, così delle Ville, che ſuburbane, <lb></lb> poſſon chiamarſi; perchè lunghiſſima opera <lb></lb> farebbe ſtata di voler noi partitamente di tut-<lb></lb> te queſte, e di quelle, che per la Campagna <lb></lb> Fiorentina ſi vedono, ragionare: riſerbando-<lb></lb> ci dell'une, e dell'altre ſcrivere un giorno <lb></lb> più individualmente, e non in compendio, <lb></lb> come cì ſiamo preſcritti al preſente, per mi-<lb></lb> nor tedio del Foreſtiero noſtro.</s><s id="id1645804"> Vogliamo <lb></lb> però, che egli ſappia eſſerci in maggior lon-<lb></lb> tananza della noſtra Città luoghi delizioſi, e <lb></lb> belli; o ſiano Palazzi del Granduca, e de' no-<lb></lb> ſtri Gentiluomini, o ſiano Chieſe riguarde-<lb></lb> voli degne di eſſer vedute: e che la ſola re-<lb></lb> lazione di tre grandi Santuari poſti nel Ca-<lb></lb> ſentino, che ſono la Valombroſa, il Sacro <lb></lb> Eremo di Camaldoli, e il Santo Monte del-<lb></lb> l'Alvernia, ove nel primo <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Gualberto, <lb></lb> nel ſecondo <expan abbr="San">S.</expan> Romualdo, lunga penitenza <lb></lb> fecero, e fondarono loro Ordine Religio-<lb></lb> ſo, e nel terzo <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco ricevè da <lb></lb> Giesù Criſto le Sagre Stimmate; <lb></lb> richiederebbe un Libro quan-<lb></lb> to queſto, che per ſua in-<lb></lb> ſtruzione compilato <lb></lb> abbiamo.</s></p> <p id="id1645696" type="foot"><s id="id1645700"><foot.target id="a314"></foot.target>ta</s></p> <p id="id1645707" type="margin"><s id="id1645711"><margin.target id="a315"></margin.target><emph type="italics">SECONDA.</emph></s></p> <p id="id1645875" type="margin"><s id="id1645879"><margin.target id="a316"></margin.target><emph type="italics">PARTE</emph></s></p> <p id="id1645722" type="foot"><foot.target id="ab314"></foot.target><s id="id1645726">Cru-</s></p> <p id="id1645890" type="main"><s id="id1645894">IL FINE. </s></p> <pb></pb> <figure id="id1645902"></figure> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> </chap></body><back></back></text> </archimedes>