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DESpecs 2.0 Autumn 2009
author | Klaus Thoden <kthoden@mpiwg-berlin.mpg.de> |
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date | Thu, 02 May 2013 11:14:40 +0200 |
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<?xml version="1.0"?> <archimedes xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" > <info> <author>Del Bruno, Raffaelo</author> <title>Ristretto delle cose più notabili della città di Firenze</title> <date>1733</date> <place>Firenze</place> <translator></translator> <lang>it</lang> <cvs_file>l208.xml</cvs_file> <locator></locator> <echodir>/permanent/echo/guide/L208</echodir> </info> <text> <front></front> <body> <chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <p id="id409359" type="head"><s id="id409351">RISTRETTO <lb></lb> DELLE COSE <lb></lb> PIÙ NOTABILI <lb></lb> <emph type="italics">DELLA CITTÀ</emph> <lb></lb> DI FIRENZE. </s><lb></lb> <emph type="italics"><s id="id409353">Quarta Impreſſione.</s></emph> <lb></lb> <s id="id409355">ALL'ALTEZZA REALE <lb></lb> <emph type="italics">DEL SERENISSIMO</emph> <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">GIO:</expan> GASTONE I. <lb></lb> GRANDUCA DI TOSCANA.</s></p> <figure id="id409822"></figure> <p id="id409825" type="main"><s id="id409828">IN FIRENZE. MDCCXXXIII. <lb></lb> Nella Stampería di Bernardo Paperini. </s></p> <p id="id409839" type="main"><s id="id409842">Per il Carlieri, all'Inſegna di San Luigi. <lb></lb> <emph type="italics">Con Licenza de' Superiori.</emph></s></p> </chap> <pb></pb> <pb pagenum="III"></pb> <chap> <figure id="id409862"></figure> <p id="id409868" type="head"><s id="id409872"><emph type="italics">ALTEZZA REALE.</emph></s></p> <p id="id409878" type="main"><s id="id409882">NEll'uſcir per <lb></lb> la quarta vol-<lb></lb> ta alle Stampe queſto <emph type="italics">Ri-<lb></lb> ſtretto delle coſe più notabi-</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a0"></arrow.to.target> <pb pagenum="IV"></pb> <emph type="italics">li della Città di Firenze,</emph> <lb></lb> già dato in luce per co-<lb></lb> modo al Foreſtiero di bre-<lb></lb> vemente inſtruirſi intorno <lb></lb> al ſuo più pregevole, faſſi <lb></lb> a lui incontro la glorioſa <lb></lb> ſorte di comparir favoreg-<lb></lb> giato dal feliciſſimo Patro-<lb></lb> cinio della REALE ALTEZ-<lb></lb> ZA VOSTRA, ſotto la cui So-<lb></lb> vrana Reggenza non ha <lb></lb> Firenze da più gloriarſi, <lb></lb> che in veder ſempre più <lb></lb> autenticata la Bellezza, <lb></lb> della ſua Struttura, e de' <lb></lb> ſuoi magnifici Ediſizj Sa-<lb></lb> cri, e Profani, dall'accla-<lb></lb> <arrow.to.target n="a1"></arrow.to.target> <pb pagenum="V"></pb> mazione di tanti qualifi-<lb></lb> cati Perſonaggi Eſteri, i <lb></lb> quali frequentemente ſi <lb></lb> affrontano a rimirarla, ac-<lb></lb> colti maſſime con Regia, <lb></lb> Umanità dalla REAL Pre-<lb></lb> ſenza della <expan abbr="REALE ALTEZZA">R. A.</expan> VOSTRA, i <lb></lb> cui Sovrani Glorioſi Ante-<lb></lb> ceſſori, già noto è al Mon-<lb></lb> do, che a gran ſegno di ge-<lb></lb> neroſa Magnificenza con <lb></lb> rarità di maeſtoſe Fabbri-<lb></lb> che maraviglioſamente il-<lb></lb> luſtrarono queſta Auguſta <lb></lb> Dominante, e che fur di <lb></lb> nobile eſempio a i Citta-<lb></lb> dini più opulenti di mag-<lb></lb> <arrow.to.target n="a2"></arrow.to.target> <pb pagenum="VI"></pb> giormente arricchirla; Lo <lb></lb> chè, ſervendo a me di te-<lb></lb> ſtimonianza a far sì, che <lb></lb> io mi avanzi di buon'a-<lb></lb> nimo a ſperar dall'<expan abbr="ALTEZZA VOSTRA">A. V.</expan> <lb></lb> REALE l'autorevole ap-<lb></lb> provazione dell'argomen-<lb></lb> to, che contiene l'Opera, <lb></lb> mi fa cuore altresì a ſup-<lb></lb> plicare umilmente la REAL <lb></lb> ALTEZZA VOSTRA di ono-<lb></lb> rarmi del benigno gradi-<lb></lb> mento di così piccola of-<lb></lb> ferta, la quale ricever può <lb></lb> lo ingrandimento di ſua <lb></lb> univerſale eſtimazione dal <lb></lb> pregio, che porta ella in <lb></lb> <arrow.to.target n="a3"></arrow.to.target> <pb pagenum="VII"></pb> fronte, del REAL NOME <lb></lb> dell'ALTEZZA VOSTRA, a <lb></lb> cui con profondiſſimo, e <lb></lb> umiliſſimo oſſequio m'in-<lb></lb> chino</s></p> <p id="id410761" type="foot"><s id="id410765"><foot.target id="a0"></foot.target>2 <emph type="italics">li</emph></s></p> <p id="id410777" type="foot"><s id="id410781"><foot.target id="a1"></foot.target>ma-</s></p> <p id="id410788" type="foot"><s id="id410792"><foot.target id="a2"></foot.target>3 gio-</s></p> <p id="id410800" type="foot"><s id="id410803"><foot.target id="a3"></foot.target>fron-</s></p> <p id="id410811" type="main"><s id="id410814">Di <expan abbr="VOSTRA ALTEZZA">V. A.</expan> REALE</s></p> <p id="id410818" type="main"><s id="id410822"><emph type="italics">Umiliſſimo Servo, e Suddito</emph> <lb></lb> CARLO MARIA CARLIERI. </s></p> <pb></pb> <figure id="id410838"></figure> <p id="id410841" type="main"><s id="id410845"><emph type="italics">Molte gran coſe in picciol <lb></lb> faſcio ſtringo.</emph></s></p> <p id="id410856" type="main"><s id="id410860">Petr. Trionf. Fam. cap. 2. </s></p> </chap> <figure id="id410868"></figure> <pb pagenum="IX"></pb> <chap> <figure id="id410878"></figure> <p id="id410884" type="head"><s id="id410888">CARLO MARIA <lb></lb> CARLIERI <lb></lb> AL LETTORE.</s></p> <p id="id410897" type="main"><s id="id410901">IO <emph type="italics">ti preſento per la quar-<lb></lb> ta volta riſtampato il <lb></lb> preſente</emph> Riſtretto delle <lb></lb> coſe più notabili di Fi-<lb></lb> renze, <emph type="italics">compoſto già dal <lb></lb> Signor Dottor Raffaello del Bruno, <lb></lb> Profeſſore di Leggi, e Accademico <lb></lb> Apatiſta.</emph></s><s id="id410941"> <emph type="italics">Si compiacque egli, per <lb></lb> ornamento della Patria, e per comodo <lb></lb> de' Foreſtieri, di compilare queſte no-<lb></lb> tizie, tratte dagli Scrittori più ac-<lb></lb> creditati, e dalla viva voce de' Pro-<lb></lb> feßori più pratici, ma non volle già, <lb></lb> che foſſe paleſato il ſuo nome, aman-<lb></lb> do più di rimanere incognito, che di <lb></lb> comparire ſulle Stampe, con altra in-</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a4"></arrow.to.target> <pb pagenum="X"></pb> <emph type="italics">ſegna, che della ſua profeſſione.</emph></s><s id="id411000"> <emph type="italics">Io <lb></lb> però in queſta nuova Edizione, da <lb></lb> una parte ho voluto ſoddisfare al ſuo <lb></lb> genio, con tacere il ſuo nome nel Fron-<lb></lb> teſpizio del Libro; ma dall'altra non <lb></lb> ho voluto mancare al mio debito di far <lb></lb> paleſe chi tanto corteſemente ſi com-<lb></lb> piacque di favorirmi, e però nell a <lb></lb> preſente Lettera ho giudicato bene il <lb></lb> darne contezza, ſupponendomi di far <lb></lb> giuſtizia al ſuo merito, con pubbli-<lb></lb> carlo per Autore di così belle notizie, <lb></lb> applaudite dall'univerſale, e ritro-<lb></lb> vate molto utili da ciaſibeduno.</emph></s></p> <p id="id411061" type="foot"><s id="id411064"><foot.target id="a4"></foot.target>5 <emph type="italics">ſe-</emph></s></p> <p id="id411077" type="main"><s id="id411081"><emph type="italics">Se in queſta Quarta impreſſione <lb></lb> poi ſi troverà coſa diſcrepante dalle <lb></lb> altre tre, ſovvenga al Lettore, che <lb></lb> nel variarſi de' tempi ſi variano le <lb></lb> coſe, onde altre ſi ſon mutate di po-<lb></lb> ſto, altre accreſciute, ed altre ancora <lb></lb> meglio chiarite, perlocbè è biſogna-<lb></lb> to levare, aggiugnere, e dichiarare, <lb></lb> ciò, che ſi è trovato manchevole. </emph></s><s id="id1563367"><emph type="italics">Ve-<lb></lb> ro però è, che in queſto nuovo accre-<lb></lb> ſcimento non ſi è potuto ſoddisfare <lb></lb> alle richieſte di molti, che averebbo-<lb></lb> nv deſiderato nel preſente Libro, al-</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a5"></arrow.to.target> <pb pagenum="XI"></pb> <emph type="italics">cune più minute notizie, ed una ſcel-<lb></lb> ta d'Inſcrizioni più ragguardevoli, <lb></lb> percbè eſſendoſi l'Autore prefiſſo di <lb></lb> non iſcrivere un trattato eſatto, ma <lb></lb> di ſare un ſemplice riſtretto delle co-<lb></lb> ſe più notabtli, per direzione pura-<lb></lb> mente de' Foreſtieri, ha creduto, che <lb></lb> altrimenti facendo, averebbe deviato <lb></lb> dal ſuo principale iſtituto.</emph></s><s id="id411189"> <emph type="italics">Oltre che <lb></lb> non mancando nel preſente Libro le no-<lb></lb> tizie più neceſſarie, ha ſtimato bene <lb></lb> di rimetterſi nel reſto a quel tanto, <lb></lb> che più diffuſamente ſi legge, o nella <lb></lb> Firenze illuſtrata di Ferdinando Leo-<lb></lb> poldo del Migliore, o in altre ſomi-<lb></lb> glianti Opere, delle quali ha dato <lb></lb> notizia nella ſua Prefazione.</emph></s><s id="id411228"> <emph type="italics">Io poi <lb></lb> avendo per eſperienza riconoſciuto, che <lb></lb> la maggior parte de' Foreſtieri gra-<lb></lb> diſce molto di vedere le vicine Ville, <lb></lb> e ſpecialmente quelle delle Altezze <lb></lb> Reali de' Noſtri Principi, ho credu-<lb></lb> to a propoſito l'aggiugnere al preſen-<lb></lb> te Riſtretto per Seconda Parte, una <lb></lb> ſuccinta, ma ben'eſatta relazione del-<lb></lb> la Suburbana Campagna, e ſuoi luo-<lb></lb> ghi più ragguardevoli, compoſta dal</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a6"></arrow.to.target> <pb pagenum="XII"></pb> Signor Cavaliere Anton Franceſco <lb></lb> Marmi Gentiluomo ſtudioſo d'Anti-<lb></lb> chità, ed ornato di varia erudizio-<lb></lb> ne, che pur anco a mia iſtanza com-<lb></lb> piacqueſi, di faticare nella raccolta <lb></lb> di queſte notizie, e ſpero con tale ag-<lb></lb> giunta di aver pienamente ſoddisfat-<lb></lb> to alla curioſità, di chiccheſſia, ed in <lb></lb> particolare de' Foreſtieri, per comodo <lb></lb> de' quali ſi è da me principalmente <lb></lb> proccurato la Stampa di queſto Li-<lb></lb> bro; e vivi ſano.</s></p> <p id="id411351" type="foot"><s id="id411354"><foot.target id="a5"></foot.target><emph type="italics">cune</emph></s></p> <p id="id411365" type="foot"><s id="id411369"><foot.target id="a6"></foot.target>6 <emph type="italics">Si-</emph></s></p> <p id="id411382" type="foot"><s id="id411386"><foot.target id="a7"></foot.target>IN-</s></p> <figure id="id411336"></figure> <pb pagenum="XIII"></pb> <p id="id411392" type="head"><s id="id411396">INDICE</s></p> <p id="id411400" type="head"><s id="id411404">A</s></p> <p id="id411408" type="index"><s id="id411411">A<emph type="italics">Bbandonati. Chieſa, e Conſervato-<lb></lb> rio di Fanciulli</emph> a carte 73.</s></p> <p id="id411426" type="index"><s id="id411430"><emph type="italics">Accademia degli Apatiſti.</emph> 58.</s></p> <p id="id411440" type="index"><s id="id411444"><emph type="italics">di Bottanica.</emph> 27.</s></p> <p id="id411453" type="index"><s id="id411457"><emph type="italics">della Cruſca.</emph> 58.</s></p> <p id="id411466" type="index"><s id="id411470"><emph type="italics">Fiorentina.</emph> 58.</s></p> <p id="id411479" type="index"><s id="id411483"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Agata. Chieſa.</emph> 72.</s></p> <p id="id411493" type="index"><s id="id411497"><emph type="italics">Agnolo Allori Pittore.</emph> 20. 24. 35. 38. <lb></lb> 43. 61. 77. 78. 134. 152.</s></p> <p id="id411510" type="index"><s id="id411513"><emph type="italics">Agnolo Gaddi Pittore.</emph> 111.</s></p> <p id="id411523" type="index"><s id="id411527"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino. Chieſa, e Convento.</emph> 126.</s></p> <p id="id411537" type="index"><s id="id411541"><emph type="italics">Agoſtino Veracini Pittore.</emph> 78.</s></p> <p id="id411551" type="index"><s id="id411555"><emph type="italics">Albertinello Pittore.</emph> 35.</s></p> <p id="id411564" type="index"><s id="id411568"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Aleſſandro. Chieſa di Fieſole.</emph> 150.</s></p> <p id="id411578" type="index"><s id="id411582"><emph type="italics">Aleſſandro Allori Pittore.</emph> 47. 72. 76. <lb></lb> 134. 135. 160. 161. 191.</s></p> <p id="id411595" type="index"><s id="id411599"><emph type="italics">Aleſſandro del Barbiere Pittore.</emph> 45.</s></p> <p id="id411609" type="index"><s id="id411613"><emph type="italics">Aleſſandro Gherardini Pittore.</emph> 24. 40. <lb></lb> 52. 53. 59. 82. 117. 141.</s></p> <p id="id411627" type="index"><s id="id411630"><emph type="italics">Aleſſandro Magno. Statua.</emph> 121.</s></p> <p id="id411640" type="index"><s id="id411644"><emph type="italics">Aleſſio Baldovinetti Pittore.</emph> 33. 84.</s></p> <p id="id411655" type="index"><s id="id411658"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Ambrogio. Chieſa.</emph> 43.</s></p> <p id="id411668" type="index"><s id="id411672"><emph type="italics">Andrea del Caſtagno Pittore.</emph> 56.</s></p> <p id="id411682" type="index"><s id="id411686"><emph type="italics">Andrea Ferrucci Scultore.</emph> 190.</s></p> <p id="id411696" type="foot"><s id="id411699">7 <emph type="italics">An-</emph></s></p> <pb pagenum="XIV"></pb> <p id="id411712" type="index"><s id="id411715"> <lb></lb> <emph type="italics">Andrea del Minga Pittore.</emph> 45.</s></p> <p id="id411728" type="index"><s id="id411732"><emph type="italics">Andrea Orcagna Pittore, Scultore, e Ar-<lb></lb> chitetto.</emph> 104. 108. 110.</s></p> <p id="id411746" type="index"><s id="id411749"><emph type="italics">Andrea Piſano Scultore.</emph> 17.</s></p> <p id="id411760" type="index"><s id="id411763"><emph type="italics">Andrea del Sarto Pittore.</emph> 26. 32. 33. <lb></lb> 34. 44. 52. 94. 160. 175. 192.</s></p> <p id="id411776" type="index"><s id="id411780"><emph type="italics">Andrea Taſi.</emph> 19.</s></p> <p id="id411789" type="index"><s id="id411793"><emph type="italics">Andrea Verrocchio Scultore.</emph> 68. 100. 110.</s></p> <p id="id411803" type="index"><s id="id411806"><emph type="italics">Andreozzi Scultore.</emph> 35.</s></p> <p id="id411816" type="index"><s id="id411820"><emph type="italics">Anton Domenico Gabbiani Pittore.</emph> 43. <lb></lb> 53. 81. 117. 125. 141. 162.</s></p> <p id="id411833" type="index"><s id="id411836"><emph type="italics">Anton Ferri Architetto.</emph> 81.</s></p> <p id="id411846" type="index"><s id="id411850"><emph type="italics">Anton Franchi Pittore.</emph> 141.</s></p> <p id="id411859" type="index"><s id="id411863"><emph type="italics"><expan abbr="Abate">Ab.</expan> Anton Maria Salvini.</emph> 22. 35.</s></p> <p id="id411873" type="index"><s id="id411876"><emph type="italics">Anton Montauti Scultore.</emph> 53. 124.</s></p> <p id="id411886" type="index"><s id="id411890"><emph type="italics">Anton del Pollajolo Pittore.</emph> 31. 204.</s></p> <p id="id411899" type="index"><s id="id411903"><emph type="italics">Anton Puglieſchi Pittore.</emph> 53.</s></p> <p id="id411913" type="index"><s id="id411917"><emph type="italics">Anton Roſſellini Scultore.</emph> 203.</s></p> <p id="id411927" type="index"><s id="id411931"><emph type="italics"><expan abbr="Santi">SS.</expan> Apoſtoli. Chieſa.</emph> 85.</s></p> <p id="id411941" type="index"><s id="id411945"><emph type="italics">Archivio Fiorentino.</emph> 100.</s></p> <p id="id411954" type="index"><s id="id411958"><emph type="italics">Arnolfo di Cambio Architetto.</emph> 12. 44. 98.</s></p> <p id="id411968" type="index"><s id="id411971"><emph type="italics">Artimino. Villa di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> Reale.</emph> 163.</s></p> <p id="id411981" type="index"><s id="id411985"><emph type="italics">Aurelio Lomi Pittore.</emph> 134.</s></p> <p id="id411994" type="head"><s id="id411998">B</s></p> <p id="id412002" type="index"><s id="id412006">B<emph type="italics">Accio d'Agnolo Architetto.</emph> 80. 135.</s></p> <p id="id412017" type="index"><s id="id412020"><emph type="italics">Baccio Bandinelli Scultore.</emph> 13. 37. <lb></lb> 64. 98. 99. 102.</s></p> <p id="id412033" type="index"><s id="id412037"><emph type="italics">Baccio da Montelupo Scultore.</emph> 110.</s></p> <p id="id412046" type="foot"><s id="id412050"><emph type="italics">Ba-</emph></s></p> <pb pagenum="XV"></pb> <p id="id412062" type="index"><s id="id412065"> <emph type="italics">Badia di Buonſollazzo.</emph> 185.</s></p> <p id="id412079" type="index"><s id="id412083"><emph type="italics">di Fieſole.</emph> 186.</s></p> <p id="id412092" type="index"><s id="id412096"><emph type="italics">di Firenze.</emph> 54.</s></p> <p id="id412105" type="index"><s id="id412109"><emph type="italics">di Ripoli.</emph> 194.</s></p> <p id="id412118" type="index"><s id="id412122"><emph type="italics">di Settimo.</emph> 155.</s></p> <p id="id412132" type="index"><s id="id412135"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Baldaſſarre. Monaſtero di Monache.</emph> 193.</s></p> <p id="id412146" type="index"><s id="id412150"><emph type="italics">Baldaſſarre Franceſchini Pittore.</emph> 34. 36. <lb></lb> 37. 47. 59. 61. 117. 165. 166. 190.</s></p> <p id="id412163" type="index"><s id="id412167"><emph type="italics">Barco Reale.</emph> 164.</s></p> <p id="id412176" type="index"><s id="id412180"><emph type="italics">Bartolommeo Ammannati Scultore, e Ar-<lb></lb> chitetto.</emph> 20. 41. 57. 106. 127. 142. <lb></lb> 166. 168.</s></p> <p id="id412197" type="index"><s id="id412200"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> Bartolommeo della Poſta Pittore.</emph> 23.</s></p> <p id="id412211" type="index"><s id="id412214"><emph type="italics">Batiſta del Cavaliere Scultore.</emph> 45.</s></p> <p id="id412225" type="index"><s id="id412229"><emph type="italics">Batiſta Naldini Pittore.</emph> 46. 47. 51. 75. <lb></lb> 140.</s></p> <p id="id412242" type="index"><s id="id412246"><emph type="italics">Benedetto da Majano Scultore.</emph> 13. 48. <lb></lb> 82. 103.</s></p> <p id="id412258" type="index"><s id="id412262"><emph type="italics">Benedetto Petrucci.</emph> 114.</s></p> <p id="id412271" type="index"><s id="id412275"><emph type="italics">Benedetto da Rovezzano Scultore.</emph> 85. 137.</s></p> <p id="id412285" type="index"><s id="id412289"><emph type="italics">Benvenuto Cellini Scultore.</emph> 104.</s></p> <p id="id412298" type="index"><s id="id412302"><emph type="italics">Bernardino Monaldi Pittore.</emph> 136.</s></p> <p id="id412312" type="index"><s id="id412315"><emph type="italics">Bernardino Puccetti Pittore.</emph> 25. 29. 32. <lb></lb> 41. 78. 84. 117. 125. 131. 135. 140.</s></p> <p id="id412328" type="index"><s id="id412332"><emph type="italics">Bernardo Buontalenti Architetto.</emph> 23. 15. <lb></lb> 57. 61. 84. 97. 139. 163. 172.</s></p> <p id="id412345" type="index"><s id="id412349"><emph type="italics">Bernardo Taſſo Architetto.</emph> 120.</s></p> <p id="id412359" type="index"><s id="id412362"><emph type="italics">Bigallo. Monaſtero di Monache.</emph> 195.</s></p> <p id="id412373" type="index"><s id="id412377"><emph type="italics">Bilivelti Pittore.</emph> 38. 46. 115. 117.</s></p> <p id="id412386" type="index"><s id="id412390"><emph type="italics">Boldrone. Monaſtero di Monache.</emph> 169.</s></p> <p id="id412401" type="index"><s id="id412404"><emph type="italics">Boſchi Pittore.</emph> 25.</s></p> <p id="id412414" type="foot"><s id="id412418">8 <emph type="italics">Bron-</emph></s></p> <pb pagenum="XVI"></pb> <p id="id412431" type="index"><s id="id412435"> <emph type="italics">Bronzino Pittore. Vedi Agnolo Allori.</emph></s></p> <p id="id412447" type="index"><s id="id412450"><emph type="italics">Brunelleſeo. Vedi Filippo.</emph></s></p> <p id="id412459" type="index"><s id="id412463"><emph type="italics">Buonarroti. Vedi Michelagnolo.</emph></s></p> <p id="id412471" type="index"><s id="id412474"><emph type="italics">Butteri Pittore.</emph> 80. 140.</s></p> <p id="id412484" type="head"><s id="id412488">C</s></p> <p id="id412492" type="index"><s id="id412495">C<emph type="italics">Ampanile del Duomo.</emph> 16.</s></p> <p id="id412506" type="index"><s id="id412510"><emph type="italics">di Palazzo vecchio.</emph> 98.</s></p> <p id="id412520" type="index"><s id="id412523"><emph type="italics">Caparra Scultore.</emph> 83.</s></p> <p id="id412533" type="index"><s id="id412537"><emph type="italics">Cappella di Pratolino.</emph> 175.</s></p> <p id="id412546" type="index"><s id="id412550"><emph type="italics">de' Sereniſſimi Principi.</emph> 70.</s></p> <p id="id412560" type="index"><s id="id412564"><emph type="italics">del Marcheſe Riccardi.</emph> 88.</s></p> <p id="id412574" type="index"><s id="id412578"><emph type="italics">detta delli Spagnueli.</emph> 77.</s></p> <p id="id412587" type="index"><s id="id412591"><emph type="italics">Cappuccini di Montui. Chieſa, e Con-<lb></lb> vento.</emph> 171.</s></p> <p id="id412605" type="index"><s id="id412608"><emph type="italics">di Sopra. Chieſa, e Convento.</emph> 181.</s></p> <p id="id412619" type="index"><s id="id412622"><emph type="italics">Careggi. Villa di Sua Altezza Reale.</emph> 170.</s></p> <p id="id412632" type="index"><s id="id412636"><emph type="italics">Caracci Pittore.</emph> 94.</s></p> <p id="id412646" type="index"><s id="id412649"><emph type="italics">Carlo Fontana Architetto.</emph> 22. 40.</s></p> <p id="id412659" type="index"><s id="id412663"><emph type="italics">Carlo Lotti Pittore.</emph> 35.</s></p> <p id="id412672" type="index"><s id="id412676"><emph type="italics">Carlo Maratta Pittore.</emph> 82.</s></p> <p id="id412686" type="index"><s id="id412689"><emph type="italics">Carlo Marcellini Scultore.</emph> 35. 138.</s></p> <p id="id412699" type="index"><s id="id412703"><emph type="italics">Carmine. Chieſa, e Convento.</emph> 136.</s></p> <p id="id412713" type="index"><s id="id412717"><emph type="italics">Caſa del Viviani Mattematico.</emph> 74.</s></p> <p id="id412727" type="index"><s id="id412731"><emph type="italics">Caſcine.</emph> 158.</s></p> <p id="id412740" type="index"><s id="id412744"><emph type="italics">Caſe de' Canigiani.</emph> 122.</s></p> <p id="id412754" type="index"><s id="id412758"><emph type="italics">de' Gianni.</emph> 122.</s></p> <p id="id412767" type="index"><s id="id412771"><emph type="italics">de' Mozzi.</emph> 122.</s></p> <p id="id412780" type="index"><s id="id412784"><emph type="italics">Caſino de' Principi Corſini.</emph> 79.</s></p> <p id="id412794" type="foot"><s id="id412798"><emph type="italics">Ca-</emph></s></p> <pb pagenum="XVII"></pb> <p id="id412809" type="index"><s id="id412812"> <emph type="italics">Caſino di San Marco.</emph> 25.</s></p> <p id="id412826" type="index"><s id="id412830"><emph type="italics">del Marcheſe Riccardi.</emph> 74.</s></p> <p id="id412840" type="index"><s id="id412844"><emph type="italics">Caſtellina. Chieſa, e Convento.</emph> 165.</s></p> <p id="id412854" type="index"><s id="id412858"><emph type="italics">Caſtello. Villa di Sua Altezza Reale.</emph> 166.</s></p> <p id="id412868" type="index"><s id="id412872"><emph type="italics">Centauro. Statua.</emph> 116.</s></p> <p id="id412882" type="index"><s id="id412885"><emph type="italics">Cerruti Architetto.</emph> 141.</s></p> <p id="id412895" type="index"><s id="id412899"><emph type="italics">Certoſa. Chieſa, e Convento.</emph> 151.</s></p> <p id="id412909" type="index"><s id="id412913"><emph type="italics">Ceſtello. Chieſa, e Convento.</emph> 141.</s></p> <p id="id412923" type="index"><s id="id412927"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara. Monaſtero di Monache.</emph> 136.</s></p> <p id="id412937" type="index"><s id="id412941"><emph type="italics">Chieſa nuova de' Padri dell'Oratorio.</emph> 53.</s></p> <p id="id412952" type="index"><s id="id412956"><emph type="italics">Cignale di Mercato nuovo.</emph> 120.</s></p> <p id="id412965" type="index"><s id="id412969"><emph type="italics">Cigoli Pittore.</emph> 23. 43. 46. 47. 59. 77. <lb></lb> 100. 116. 151.</s></p> <p id="id412982" type="index"><s id="id412985"><emph type="italics">Cimabue Pittore.</emph> 12. 19. 48.</s></p> <p id="id412995" type="index"><s id="id412999"><emph type="italics">Ciro Ferri.</emph> 42.</s></p> <p id="id413008" type="index"><s id="id413012"><emph type="italics">Colonna di San Felice in Piazza.</emph> 132.</s></p> <p id="id413022" type="index"><s id="id413025"><emph type="italics">di Santa Felicita.</emph> 124.</s></p> <p id="id413035" type="index"><s id="id413039"><emph type="italics">di San Giovanni.</emph> 19.</s></p> <p id="id413048" type="index"><s id="id413052"><emph type="italics">di Santa Trinita.</emph> 83.</s></p> <p id="id413062" type="index"><s id="id413065"><emph type="italics">Compagnía di San Giovan Batiſta dello <lb></lb> Scalzo.</emph> 26.</s></p> <p id="id413079" type="index"><s id="id413082"><emph type="italics">di San Marco.</emph> 72.</s></p> <p id="id413092" type="index"><s id="id413095"><emph type="italics">Concilio Fiorentino.</emph> 16.</s></p> <p id="id413105" type="index"><s id="id413109"><emph type="italics">Convertite. Monaſtero di Monache.</emph> 136.</s></p> <p id="id413119" type="index"><s id="id413123"><emph type="italics">Coſimo Roſſellini Pittore.</emph> 33.</s></p> <p id="id413133" type="index"><s id="id413137"><emph type="italics">Criſtofano Allori Pittore.</emph> 38. 85.</s></p> <p id="id413147" type="index"><s id="id413151"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Croce. Chieſa, e Convento.</emph> 44.</s></p> <p id="id413161" type="index"><s id="id413165"><emph type="italics">Cronaca Scultore.</emph> 82. 135.</s></p> <p id="id413174" type="index"><s id="id413178"><emph type="italics">Cupola del Duomo.</emph> 11.</s></p> <p id="id413188" type="foot"><s id="id413191"><emph type="italics">Doc-</emph></s></p> <pb pagenum="XVIII"></pb> <p id="id413209" type="head"><s id="id413213">D</s></p> <p id="id413217" type="index"><s id="id413220">D<emph type="italics">Occia. Chieſa, e Convento.</emph> 191.</s></p> <p id="id413232" type="index"><s id="id413236"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Domenico. Chieſa, e Conven-<lb></lb> to.</emph> 187.</s></p> <p id="id413249" type="index"><s id="id413252"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> Domenico Portigiani Scultore.</emph> 24.</s></p> <p id="id413262" type="index"><s id="id413266"><emph type="italics">Donatello Scultore.</emph> 13. 16. 19. 21. 46. <lb></lb> 63. 67. 102. 104. 110. 112.</s></p> <p id="id413279" type="index"><s id="id413283"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Donato in Polveroſa. Chieſa, e Monaſte-<lb></lb> ro di Monache.</emph> 158.</s></p> <p id="id413296" type="index"><s id="id413300"><emph type="italics">Duomo. Chieſa Metropolitana.</emph> 10.</s></p> <p id="id413310" type="index"><s id="id413314"><emph type="italics">di Fieſole.</emph> 188.</s></p> <p id="id413324" type="head"><s id="id413327">E</s></p> <p id="id413331" type="index"><s id="id413335">E<emph type="italics">Mpoli Pittore.</emph> 36. 56. 67. 84. 85. <lb></lb> 132.</s></p> <p id="id413349" type="head"><s id="id413352">F</s></p> <p id="id409271" type="index"><s id="id409275">F<emph type="italics">Abbrica degli Uſizj.</emph> 85.</s></p> <p id="id409285" type="index"><s id="id409288"><emph type="italics">Federigo Zuccheri Pittore.</emph> 15.</s></p> <p id="id409297" type="index"><s id="id409300"><emph type="italics">Felice Palma Scultore.</emph> 85.</s></p> <p id="id413633" type="index"><s id="id413637"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Felice in Piazza. Chieſa.</emph> 132.</s></p> <p id="id413646" type="index"><s id="id413649"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita. Chieſa.</emph> 124.</s></p> <p id="id413658" type="index"><s id="id413662"><emph type="italics">Ferdinando Ruggieri Architetto.</emph> 53.</s></p> <p id="id413671" type="index"><s id="id413674"><emph type="italics">Ficherelli Pittore.</emph> 61.</s></p> <p id="id413683" type="foot"><s id="id413686"><emph type="italics">Fie</emph>-</s></p> <pb pagenum="XIX"></pb> <p id="id413698" type="index"><s id="id413701"><emph type="italics">Fieſole a</emph> 188.</s></p> <p id="id413714" type="index"><s id="id413718"><emph type="italics">Filippo di Ser Brunelleſco Pittore, e Archi-<lb></lb> tetto.</emph> 12. 28. 57. 68. 77. 126. 132. <lb></lb> 186.</s></p> <p id="id413734" type="index"><s id="id413738"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> Filippo Lippi. Pittore.</emph> 43. 55. 135. 141.</s></p> <p id="id413748" type="index"><s id="id413751"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Firenze. Chieſa.</emph> 53.</s></p> <p id="id413761" type="index"><s id="id413765"><emph type="italics">Fondería di Sua Altezza Reale.</emph> 97.</s></p> <p id="id413775" type="index"><s id="id413778"><emph type="italics">Fontana di Piazza del Granduca.</emph> 106.</s></p> <p id="id413788" type="index"><s id="id413792"><emph type="italics">Fonte Lucente. Chieſa.</emph> 187.</s></p> <p id="id413802" type="index"><s id="id413806"><emph type="italics">Fortezza da Baſſo.</emph> 73.</s></p> <p id="id413816" type="index"><s id="id413819"><emph type="italics">Francavilla Scultore.</emph> 24. 46. 143.</s></p> <p id="id413829" type="index"><s id="id413833"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco. Chieſa, e Monaſtero di Mona-<lb></lb> che.</emph> 44.</s></p> <p id="id413846" type="index"><s id="id413850"><emph type="italics">Franceſco Buontalenti Architetto.</emph> 172.</s></p> <p id="id413861" type="index"><s id="id413864"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Fieſole. Chieſa, e Conven-<lb></lb> to.</emph> 190.</s></p> <p id="id413878" type="index"><s id="id413882"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco al Monte. Chieſa, e Conven-<lb></lb> to.</emph> 200.</s></p> <p id="id413895" type="index"><s id="id413899"><emph type="italics">Franceſco Morandini Pittore.</emph> 193.</s></p> <p id="id413909" type="index"><s id="id413913"><emph type="italics">Franceſco Pagni Pittore.</emph> 80.</s></p> <p id="id413923" type="index"><s id="id413927"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola. Chieſa, e Conven-<lb></lb> to.</emph> 153.</s></p> <p id="id413940" type="index"><s id="id413944"><emph type="italics">Franceſco Salviati Pittore.</emph> 45. 55. 103.</s></p> <p id="id413954" type="index"><s id="id413958"><emph type="italics">Franceſco da Sangallo Scultore.</emph> 39. 111.</s></p> <p id="id2737221" type="index"><s id="id2737224"><emph type="italics">Franceſco Suſini Scultore.</emph> 115.</s></p> <p id="id2737234" type="index"><s id="id2737238"><emph type="italics">Franciabigio Pittore.</emph> 33. 58. 133. 160. <lb></lb> 161.</s></p> <p id="id2737251" type="index"><s id="id2737255"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Frediano. Chieſa.</emph> 141.</s></p> <p id="id2737264" type="foot"><s id="id2737268"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gag-</emph></s></p> <pb pagenum="XX"></pb> <p id="id2737285" type="head"><s id="id2737289">G</s></p> <p id="id2737293" type="index"><s id="id2737296"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan></emph> G<emph type="italics">Aggio. Chieſa, e Monaſtero di Mo-<lb></lb> nache.</emph> 151.</s></p> <p id="id2737316" type="index"><s id="id2737320"><emph type="italics">Galileo Galilei. Sepolcro.</emph> 49. 74.</s></p> <p id="id2737329" type="index"><s id="id2737333"><emph type="italics">Gallería di Sua Altezza Reale.</emph> 86.</s></p> <p id="id2737342" type="index"><s id="id2737346"><emph type="italics">Gherardo Silvani.</emph> 53.</s></p> <p id="id2737356" type="index"><s id="id2737360"><emph type="italics">Gherardoun Olandeſe Pittore.</emph> 94.</s></p> <p id="id2737370" type="index"><s id="id2737373"><emph type="italics">Ghetto degli Ebrei.</emph> 112.</s></p> <p id="id2737383" type="index"><s id="id2737387"><emph type="italics">Giardino di Boboli.</emph> 129.</s></p> <p id="id2737396" type="index"><s id="id2737400"><emph type="italics">de' Canonici.</emph> 79.</s></p> <p id="id2737409" type="index"><s id="id2737413"><emph type="italics">di Caſtello.</emph> 168.</s></p> <p id="id2737423" type="index"><s id="id2737426"><emph type="italics">de' Principi Corſini.</emph> 64.</s></p> <p id="id2737436" type="index"><s id="id2737440"><emph type="italics">de' Padri Geſuiti.</emph> 40.</s></p> <p id="id2737450" type="index"><s id="id2737454"><emph type="italics">di Santa Maria Nuova.</emph> 62.</s></p> <p id="id2737463" type="index"><s id="id2737467"><emph type="italics">della Quiete.</emph> 169.</s></p> <p id="id2737476" type="index"><s id="id2737480"><emph type="italics">del Marcheſe Riccardi.</emph> 74.</s></p> <p id="id2737490" type="index"><s id="id2737494"><emph type="italics">del Duca Salviati.</emph> 40.</s></p> <p id="id2737504" type="index"><s id="id2737507"><emph type="italics">de' Semplici.</emph> 27.</s></p> <p id="id2737517" type="index"><s id="id2737520"><emph type="italics">della Vaga Loggia.</emph> 158.</s></p> <p id="id2737530" type="index"><s id="id2737534"><emph type="italics">Giordano. Vedi Luca.</emph></s></p> <p id="id2737542" type="index"><s id="id2737545"><emph type="italics">Giorgio Vaſari Pittore.</emph> 13. 39. 41. 44. <lb></lb> 45. 47. 55. 76. 85. 86. 102. 136. 162.</s></p> <p id="id2737559" type="index"><s id="id2737563"><emph type="italics">Giotto Pittore.</emph> 12. 17. 48. 134.</s></p> <p id="id2737573" type="index"><s id="id2737576"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Angelico Pittore.</emph> 188. 200.</s></p> <p id="id2737586" type="index"><s id="id2737590"><emph type="italics"><expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Antonio Pucci Pittore.</emph> 24.</s></p> <p id="id2737599" type="index"><s id="id2737603"><emph type="italics"><expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Antonio Sogliani Pittore.</emph> 67. 188. <lb></lb> 200.</s></p> <p id="id2737616" type="index"><s id="id2737619"><emph type="italics">Giovanni d'Antonio Scultore.</emph> 110.</s></p> <p id="id2737629" type="foot"><s id="id2737633"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> Gio-</emph></s></p> <pb pagenum="XXI"></pb> <p id="id2737644" type="index"><s id="id2737648"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> Giovanni Pittore.</emph> 132.</s></p> <p id="id2737661" type="index"><s id="id2737665"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giovan Batiſta. Chieſa.</emph> 17.</s></p> <p id="id2737675" type="index"><s id="id2737679"><emph type="italics">Giovan Batiſta Foggini Scultore, e Ar-<lb></lb> chitetto.</emph> 21. 35. 39. 43. 44. 91. 112. <lb></lb> 142.</s></p> <p id="id2737695" type="index"><s id="id2737699"><emph type="italics">Giovan Batiſta Marmi Pittore.</emph> 175.</s></p> <p id="id2737709" type="index"><s id="id2737713"><emph type="italics">Giovan Batiſta Naldini Pittore.</emph> 55.</s></p> <p id="id2737723" type="index"><s id="id2737727"><emph type="italics">Giovanni Bologna Scultore.</emph> 24. 28. 38. <lb></lb> 105. 107. 110. 116. 130. 138.</s></p> <p id="id2737740" type="index"><s id="id2737743"><emph type="italics">Giovanni Caccini Architetto.</emph> 57. 84. 117. <lb></lb> 135. 143. 154.</s></p> <p id="id2737756" type="index"><s id="id2737759"><emph type="italics">Giovan Cammillo Cateni Scultore.</emph> 35.</s></p> <p id="id2737769" type="index"><s id="id2737773"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evangeliſta. Chieſa de' Padri <lb></lb> Geſuiti, detta San Giovannino.</emph> 20.</s></p> <p id="id2737788" type="index"><s id="id2737791"><emph type="italics">Giovan Franceſco Ruſtici Scultore.</emph> 18.</s></p> <p id="id2737802" type="index"><s id="id2737805"><emph type="italics">Giovanni da San Giovanni Pittore.</emph> 50. <lb></lb> 85. 132. 187.</s></p> <p id="id2737818" type="index"><s id="id2737822"><emph type="italics">Giovan Maria Morandi Pittore.</emph> 53.</s></p> <p id="id2737831" type="index"><s id="id2737835"><emph type="italics">Giovanni dell'Opera Scultore.</emph> 13. 45.</s></p> <p id="id2737845" type="index"><s id="id2737848"><emph type="italics">Giovanni Sagreſtani Pittore.</emph> 53.</s></p> <p id="id2737859" type="index"><s id="id2737862"><emph type="italics">Giovanni Stradano Pittore.</emph> 35. 47. 76. <lb></lb> 133.</s></p> <p id="id2737875" type="index"><s id="id2737878"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo. Chieſa.</emph> 188.</s></p> <p id="id2737888" type="index"><s id="id2737892"><emph type="italics">Girolamo Macchietti Pittore.</emph> 76. 137.</s></p> <p id="id2737902" type="index"><s id="id2737905"><emph type="italics">Girolamo Ticciati Scultore.</emph> 18.</s></p> <p id="id2737915" type="index"><s id="id2737919"><emph type="italics">Giuliano da San Gallo Architetto.</emph> 160.</s></p> <p id="id2737929" type="index"><s id="id2737932"><emph type="italics">Giuoco del Calcio.</emph> 39.</s></p> <p id="id2737942" type="index"><s id="id2737946"><emph type="italics">Giuſeppe Piamontini Scultore.</emph> 19. 35. 141.</s></p> <p id="id2737956" type="index"><s id="id2737960"><emph type="italics">Granaio pubblico.</emph> 142.</s></p> <p id="id2737969" type="index"><s id="id2737973"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gregorio. Chieſa.</emph> 124.</s></p> <p id="id2737983" type="index"><s id="id2737986"><emph type="italics">Gregorio Pagni Pittore.</emph> 140.</s></p> <p id="id2737996" type="foot"><s id="id2738000"><emph type="italics">Gril-</emph></s></p> <pb pagenum="XXII"></pb> <p id="id2738011" type="index"><s id="id2738015"><emph type="italics">Grillandajo.</emph> 11. 43. 76. 84. 125. 132. <lb></lb> 134 156.</s></p> <p id="id2738031" type="index"><s id="id2738035"><emph type="italics">Guardaroba di Sua Altezza Reale.</emph> 103.</s></p> <p id="id2738045" type="head"><s id="id2738048">I</s></p> <p id="id2738052" type="index"><s id="id2738056"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan></emph> J<emph type="italics">Acopo ſopr'Arno. Chieſa.</emph> 145.</s></p> <p id="id2738072" type="index"><s id="id2738076"><emph type="italics">Jacopo del Caſentino Pittore.</emph> 111.</s></p> <p id="id2738086" type="index"><s id="id2738090"><emph type="italics">Jacopo Chiaviſtelli Pittore.</emph> 41.</s></p> <p id="id2738100" type="index"><s id="id2738103"><emph type="italics">Jacopo da Empoli Pittore.</emph> 188.</s></p> <p id="id2738113" type="index"><s id="id2738117"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Jacopo tra' Foſſi. Chieſa.</emph> 52.</s></p> <p id="id2738127" type="index"><s id="id2738131"><emph type="italics">Jacopo di Meglio Pittore.</emph> 45.</s></p> <p id="id2738140" type="index"><s id="id2738144"><emph type="italics">Jacopo da Pontormo Pittore.</emph> 33. 63. 78. <lb></lb> 125. 152. 160. 161. 166.</s></p> <p id="id2738157" type="index"><s id="id2738161"><emph type="italics">Imperiale. Villa di Sua Altezza Reale.</emph> <lb></lb> 148.</s></p> <p id="id2738173" type="index"><s id="id2738177"><emph type="italics">Impruneta. Chieſa.</emph> 196.</s></p> <p id="id2738186" type="head"><s id="id2738190">L</s></p> <p id="id2738194" type="index"><s id="id2738198">L<emph type="italics">Apo. Chieſa, e Monaſtero di Mona-<lb></lb> che.</emph> 191.</s></p> <p id="id2738212" type="index"><s id="id2738216"><emph type="italics">Lappeggio. Villa di Sua Altezza Rea-<lb></lb> le.</emph> 196.</s></p> <p id="id2738229" type="index"><s id="id2738233"><emph type="italics">Leonardo Aretino. Sepolcro.</emph> 46.</s></p> <p id="id2738242" type="index"><s id="id2738246"><emph type="italics">Leon Batiſta Alberti Architetto.</emph> 37. 80.</s></p> <p id="id2738256" type="index"><s id="id2738260"><emph type="italics">Libreria di Sua Altezza Reale.</emph> 129.</s></p> <p id="id2738270" type="index"><s id="id2738273"><emph type="italics">della Badía di Fieſole.</emph> 186.</s></p> <p id="id2738284" type="index"><s id="id2738287"><emph type="italics">de' Camaldolenſi.</emph> 40.</s></p> <p id="id2738297" type="foot"><s id="id2738301"><emph type="italics">Li-</emph></s></p> <pb pagenum="XXIII"></pb> <p id="id2738312" type="index"><s id="id2738316"><emph type="italics">Librería di Santa Croce.</emph> 49.</s></p> <p id="id2738329" type="index"><s id="id2738333"><emph type="italics">de' Marcheſi Guadagni da Santo Spi-<lb></lb> rito.</emph> 40.</s></p> <p id="id2738346" type="index"><s id="id2738350"><emph type="italics">di San Lorenzo.</emph> 69.</s></p> <p id="id2738359" type="index"><s id="id2738363"><emph type="italics">del Magliabechi.</emph> 52.</s></p> <p id="id2738372" type="index"><s id="id2738376"><emph type="italics">di San Marco.</emph> 25.</s></p> <p id="id2738385" type="index"><s id="id2738389"><emph type="italics">di Santa Maria Novella.</emph> 79.</s></p> <p id="id2738399" type="index"><s id="id2738402"><emph type="italics">di Santa Maria Nuova.</emph> 62.</s></p> <p id="id2738412" type="index"><s id="id2738416"><emph type="italics">della Nunziata.</emph> 39.</s></p> <p id="id2738425" type="index"><s id="id2738429"><emph type="italics">del Riccardi.</emph> 22.</s></p> <p id="id2738438" type="index"><s id="id2738442"><emph type="italics">de' Padri Teatini.</emph> 115.</s></p> <p id="id2738452" type="index"><s id="id2738455"><emph type="italics">Ligozzi Pittore.</emph> 38. 76. 100.</s></p> <p id="id2738465" type="index"><s id="id2738469"><emph type="italics">Livio Meus Pittore.</emph> 148.</s></p> <p id="id2738478" type="index"><s id="id2738482"><emph type="italics">Loggia detta de' Lanzi.</emph> 104.</s></p> <p id="id2738492" type="index"><s id="id2738495"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo. Chieſa inſigne.</emph> 64.</s></p> <p id="id2738505" type="index"><s id="id2738509"><emph type="italics">Lorenzo di Bicci Pittore.</emph> 61. 122.</s></p> <p id="id2738519" type="index"><s id="id2738522"><emph type="italics">Lorenzo di Credi Pittore.</emph> 26. 136. 141.</s></p> <p id="id2738532" type="index"><s id="id2738536"><emph type="italics">Lorenzo Ghiberti Scultore.</emph> 17. 109.</s></p> <p id="id2738545" type="index"><s id="id2738549"><emph type="italics">Lorenzo di Moro Pittore.</emph> 188.</s></p> <p id="id2738559" type="index"><s id="id2738562"><emph type="italics">Luca Giordano Pittore.</emph> 22. 40. 42. 139. <lb></lb> 148.</s></p> <p id="id2738575" type="index"><s id="id2738579"><emph type="italics">Luca della Robbia.</emph> 80. 85. 160. 200. <lb></lb> 203. 204.</s></p> <p id="id2738592" type="index"><s id="id2738595"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia. Chieſa, e Convento.</emph> 257.</s></p> <p id="id2738605" type="index"><s id="id2738609"><emph type="italics">Luoghi Pii, quanti in Firenze.</emph> 8.</s></p> <p id="id2738618" type="head"><s id="id2738622">M</s></p> <p id="id2738626" type="index"><s id="id2738630">M<emph type="italics">Adonna della Pace. Chieſa.</emph> 147.</s></p> <p id="id2738641" type="index"><s id="id2738645"><emph type="italics">del Sacco.</emph> 32.</s></p> <p id="id2738654" type="index"><s id="id2738658"><emph type="italics">della Toſſa. Chieſa.</emph> 172.</s></p> <p id="id2738668" type="foot"><s id="id2738672"><emph type="italics">Ma-</emph></s></p> <pb pagenum="XXIV"></pb> <p id="id2738683" type="index"><s id="id2738687"><emph type="italics">Magiſtrati di Firenze.</emph> 85.</s></p> <p id="id2738700" type="index"><s id="id2738704"><emph type="italics">Majano. Chieſa, e Monaſtero di Mona-<lb></lb> che.</emph> 193.</s></p> <p id="id2738717" type="index"><s id="id2738721"><emph type="italics">Marcellini Scultore.</emph> 42.</s></p> <p id="id2738730" type="index"><s id="id2738734"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Marco. Chieſa.</emph> 23.</s></p> <p id="id2738744" type="index"><s id="id2738748"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria di Candeli. Chieſa.</emph> 43.</s></p> <p id="id2738758" type="index"><s id="id2738762"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de' Pazzi. Chieſa.</emph> 41.</s></p> <p id="id2738772" type="index"><s id="id2738776"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maggiore. Chieſa.</emph> 116.</s></p> <p id="id2738786" type="index"><s id="id2738790"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella. Chieſa.</emph> 75.</s></p> <p id="id2738800" type="index"><s id="id2738804"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Premerana. Chieſa di Fieſole.</emph> 191.</s></p> <p id="id2738814" type="index"><s id="id2738818"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria delle Selve. Chieſa, e Convento.</emph> <lb></lb> 157.</s></p> <p id="id2738831" type="index"><s id="id2738835"><emph type="italics">Mario Balaſſi Pittore.</emph> 115.</s></p> <p id="id2738845" type="index"><s id="id2738849"><emph type="italics">Mariotto Albertinelli Pittore.</emph> 35. 152.</s></p> <p id="id2738858" type="index"><s id="id2738862"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Marta. Chieſa, e Monaſtero di Monache.</emph> <lb></lb> 171.</s></p> <p id="id2738875" type="index"><s id="id2738879"><emph type="italics">Maſaccio Pittore.</emph> 137.</s></p> <p id="id2738889" type="index"><s id="id2738892"><emph type="italics">Maſolino Pittore.</emph> 137.</s></p> <p id="id2738902" type="index"><s id="id2738906"><emph type="italics">Maſſimiliano Soldani Benzi.</emph> 35.</s></p> <p id="id2738916" type="index"><s id="id2738920"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Matteo in Arcetri. Chieſa, e Monaſtero <lb></lb> di Monache.</emph> 150.</s></p> <p id="id2738933" type="index"><s id="id2738937"><emph type="italics">Matteo Nigetti Architetto.</emph> 80. 113.</s></p> <p id="id2738947" type="index"><s id="id2738950"><emph type="italics">Matteo Roſſelli Pittore.</emph> 23. 25. 32. 80.</s></p> <p id="id2738961" type="index"><s id="id2738965"><emph type="italics">Matteo Roſſellini Pittore.</emph> 114. 115. 117.</s></p> <p id="id2738975" type="index"><s id="id2738978"><emph type="italics">Mercato nuovo.</emph> 120.</s></p> <p id="id2738988" type="index"><s id="id2738992"><emph type="italics">Vecchio.</emph> 112.</s></p> <p id="id2739001" type="index"><s id="id2739005"><emph type="italics">Michelagnolo Buonarroti Poeta, Pittore, <lb></lb> Scultore, e Architetto.</emph> 14. 17. 21. 32. <lb></lb> 45. 66. 67. 69. 75. 88. 90. 94. 99. <lb></lb> 102. 131. 133. 201.</s></p> <p id="id2739024" type="index"><s id="id2739028"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michele Berteldi, o Antinori. Chieſa.</emph> 113.</s></p> <p id="id2739039" type="foot"><s id="id2739042"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Mi-</emph></s></p> <pb pagenum="XXV"></pb> <p id="id2739053" type="index"><s id="id2739057"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michele Visdomini. Chieſa.</emph> 62.</s></p> <p id="id2739071" type="index"><s id="id2739075"><emph type="italics">Michelozzo Architetto.</emph> 21. 25. 34. 80. <lb></lb> 170. 188.</s></p> <p id="id2739087" type="index"><s id="id2739091"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Miniato. Chieſa.</emph> 201.</s></p> <p id="id2739101" type="index"><s id="id2739105"><emph type="italics">Mino da Fieſole Scultore.</emph> 55. 190.</s></p> <p id="id2739115" type="index"><s id="id2739118"><emph type="italics">Miracolo di Sant'Ambragio.</emph> 43.</s></p> <p id="id2739128" type="index"><s id="id2739132"><emph type="italics">Monaci Camaldolenſi. Chieſa.</emph> 40.</s></p> <p id="id2739142" type="index"><s id="id2739146"><emph type="italics">Ciſtercienſi. Vedi Ceſtello.</emph></s></p> <p id="id2739154" type="index"><s id="id2739158"><emph type="italics">Monaſterj di Clauſtrali, e di Monache, <lb></lb> quanti.</emph> 8.</s></p> <p id="id2739171" type="index"><s id="id2739175"><emph type="italics">Monte Cucco.</emph> 123.</s></p> <p id="id2739184" type="index"><s id="id2739188"><emph type="italics">Gufoni. Villa.</emph> 153.</s></p> <p id="id2739197" type="index"><s id="id2739201"><emph type="italics">Senario. Eremo.</emph> 184.</s></p> <p id="id2739210" type="index"><s id="id2739214"><emph type="italics">Uliveto. Chieſa.</emph> 154.</s></p> <p id="id2739224" type="index"><s id="id2739228"><emph type="italics">Montorſoli Scultore.</emph> 68.</s></p> <p id="id2739237" type="index"><s id="id2739241"><emph type="italics">Muſeo Fiorentino.</emph> 97.</s></p> <p id="id2739251" type="head"><s id="id2739255">N</s></p> <p id="id2739259" type="index"><s id="id2739262">N<emph type="italics">Aldini. Vedi Batiſta.</emph></s></p> <p id="id2739272" type="index"><s id="id2739276"><emph type="italics">Niccola Piſano Architetto.</emph> 155.</s></p> <p id="id2739286" type="index"><s id="id2739290"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Niccolò oltr'Arno. Chieſa.</emph> 127.</s></p> <p id="id2739300" type="index"><s id="id2739304"><emph type="italics">Nicccolò, detto il Tribolo, Architetto.</emph> 166. <lb></lb> 167. 168.</s></p> <p id="id2739317" type="index"><s id="id2739321"><emph type="italics">Novelli Scultore.</emph> 31.</s></p> <p id="id2739330" type="index"><s id="id2739334"><emph type="italics"><expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Nunziata. Chieſa, e Convento.</emph> 29.</s></p> <p id="id2739345" type="foot"><s id="id2739348"><emph type="italics">Ogniſ-</emph></s></p> <pb pagenum="XXVI"></pb> <p id="id2739366" type="head"><s id="id2739370">O</s></p> <p id="id2739374" type="index"><s id="id2739377">O<emph type="italics">Gniſſanti. Chieſa.</emph> 80.</s></p> <p id="id2739388" type="index"><s id="id2739392"><emph type="italics">Olbino di Baſilea Pittore.</emph> 94.</s></p> <p id="id2739402" type="index"><s id="id2739406"><emph type="italics">Onorio Marinari Pittore.</emph> 51. 53. 55. 117.</s></p> <p id="id2739416" type="index"><s id="id2739420"><emph type="italics">Oratorio di San Martino.</emph> 56.</s></p> <p id="id2739429" type="index"><s id="id2739433"><emph type="italics">Orcagna. vedi Andrea.</emph></s></p> <p id="id2739441" type="index"><s id="id2739445"><emph type="italics">Origine di Firenze.</emph> 5.</s></p> <p id="id2739454" type="index"><s id="id2739458"><emph type="italics">Orſammichele. Chieſa.</emph> 108.</s></p> <p id="id2739468" type="index"><s id="id2739471"><emph type="italics">Ottavio Vannini Pittore.</emph> 14.</s></p> <p id="id2739481" type="head"><s id="id2739485">P</s></p> <p id="id2739489" type="index"><s id="id2739492">P<emph type="italics">Alazzo degli Altoviti.</emph> 58.</s></p> <p id="id2739503" type="index"><s id="id2739507"><emph type="italics">degli Antinori.</emph> 113.</s></p> <p id="id2739516" type="index"><s id="id2739520"><emph type="italics">de' Bartolini.</emph> 83.</s></p> <p id="id2739529" type="index"><s id="id2739533"><emph type="italics">del Beccuto Orlandini.</emph> 117.</s></p> <p id="id2739543" type="index"><s id="id2739546"><emph type="italics">de' Marcheſi Capponi.</emph> 23. 40. 112.</s></p> <p id="id2739556" type="index"><s id="id2739560"><emph type="italics">del Marcheſe Corſi.</emph> 113.</s></p> <p id="id2739570" type="index"><s id="id2739574"><emph type="italics">de' Principi Corſini.</emph> 79. 81.</s></p> <p id="id2739583" type="index"><s id="id2739587"><emph type="italics">de' Conti della Gherardeſca.</emph></s></p> <p id="id2739596" type="index"><s id="id2739599"><emph type="italics">de' Giacomini.</emph> 113.</s></p> <p id="id2739609" type="index"><s id="id2739612"><emph type="italics">del Marcheſe Giugni.</emph> 41.</s></p> <p id="id2739622" type="index"><s id="id2739626"><emph type="italics">del Marcheſe Guadagni.</emph> 40.</s></p> <p id="id2739636" type="index"><s id="id2739640"><emph type="italics">del Marcheſe Incontri.</emph> 63.</s></p> <p id="id2739650" type="index"><s id="id2739653"><emph type="italics">de' Marcheſi Maleſpini.</emph> 118.</s></p> <p id="id2739663" type="index"><s id="id2739667"><emph type="italics">del Martellini.</emph> 59.</s></p> <p id="id2739676" type="index"><s id="id2739680"><emph type="italics">del Baron del Nero.</emph> 123.</s></p> <p id="id2739690" type="foot"><s id="id2739694"><emph type="italics">Pa-</emph></s></p> <pb pagenum="XXVII"></pb> <p id="id2739705" type="index"><s id="id2739709"> <emph type="italics">Palazzo del Marcheſe Niccolini.</emph> 40.</s></p> <p id="id2739723" type="index"><s id="id2739726"><emph type="italics">del Cardinal Panciatichi.</emph> 22.</s></p> <p id="id2739736" type="index"><s id="id2739740"><emph type="italics">del Senator Pandolſini.</emph> 73.</s></p> <p id="id2739750" type="index"><s id="id2739754"><emph type="italics">de' Paſquali.</emph> 113.</s></p> <p id="id2739763" type="index"><s id="id2739767"><emph type="italics">de' Pitti, oggi di S. A. Reale.</emph> 126.</s></p> <p id="id2739777" type="index"><s id="id2739780"><emph type="italics">del Podeſtà.</emph> 56.</s></p> <p id="id2739790" type="index"><s id="id2739794"><emph type="italics">del Pucci.</emph> 63.</s></p> <p id="id2739803" type="index"><s id="id2739807"><emph type="italics">del Marcheſe Riccardi.</emph> 21.</s></p> <p id="id2739817" type="index"><s id="id2739821"><emph type="italics">del Ridolſi, in oggi de' Canonici.</emph> 64.</s></p> <p id="id2739831" type="index"><s id="id2739835"><emph type="italics">del Rucellai.</emph> 80.</s></p> <p id="id2739844" type="index"><s id="id2739848"><emph type="italics">della Ruota Fiorentina.</emph> 52.</s></p> <p id="id2739857" type="index"><s id="id2739861"><emph type="italics">del Duca Salviati.</emph> 57.</s></p> <p id="id2739871" type="index"><s id="id2739874"><emph type="italics">dello Scarlatti.</emph> 124.</s></p> <p id="id2739884" type="index"><s id="id2739888"><emph type="italics">del Cavalier Serriſtori.</emph> 123.</s></p> <p id="id2739898" type="index"><s id="id2739902"><emph type="italics">degli Spini.</emph> 83.</s></p> <p id="id2739911" type="index"><s id="id2739915"><emph type="italics">degli Strozzi.</emph> 57. 82. 118.</s></p> <p id="id2739924" type="index"><s id="id2739928"><emph type="italics">del Marcheſe Tempi.</emph> 121.</s></p> <p id="id2739938" type="index"><s id="id2739941"><emph type="italics">Vecchio.</emph> 98.</s></p> <p id="id2739951" type="index"><s id="id2739954"><emph type="italics">del Veſcovo di Fieſole.</emph> 190.</s></p> <p id="id2739965" type="index"><s id="id2739968"><emph type="italics">degli Zanchini.</emph> 143.</s></p> <p id="id2739978" type="index"><s id="id2739981"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pancrazio. Chieſa.</emph> 82.</s></p> <p id="id2739991" type="index"><s id="id2739995"><emph type="italics">Pandette Fiorentine.</emph> 103.</s></p> <p id="id2740005" type="index"><s id="id2740008"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Paolino. Chieſa.</emph> 82.</s></p> <p id="id2740018" type="index"><s id="id2740022"><emph type="italics">Paolo Falconieri Architetto.</emph> 126.</s></p> <p id="id2740032" type="index"><s id="id2740035"><emph type="italics">Paolo degli Uccelli Pittore.</emph> 77.</s></p> <p id="id2740045" type="index"><s id="id2740049"><emph type="italics">Paolo Veroneſe Pittore.</emph> 94.</s></p> <p id="id2740059" type="index"><s id="id2740062"><emph type="italics">Paradiſo. Chieſa, e Monaſtero di Mona-<lb></lb> che.</emph> 194.</s></p> <p id="id2740076" type="index"><s id="id2740080"><emph type="italics">Paſſignano Pittore.</emph> 23. 38. 39. 41. 50. <lb></lb> 59. 63. 84. 100. 133. 136. 141. 154.</s></p> <p id="id2740093" type="index"><s id="id2740097"><emph type="italics">Pavoniere.</emph> 163.</s></p> <p id="id2740106" type="foot"><s id="id2740110"><emph type="italics">Pe-</emph></s></p> <pb pagenum="XXVIII"></pb> <p id="id2740121" type="index"><s id="id2740125"> <emph type="italics">Petraja. Villa di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> Reale.</emph> 164.</s></p> <p id="id2740138" type="index"><s id="id2740142"><emph type="italics">Piazza di Santa Croce.</emph> 49.</s></p> <p id="id2740151" type="index"><s id="id2740155"><emph type="italics">del Gran Duca.</emph> 98.</s></p> <p id="id2740164" type="index"><s id="id2740168"><emph type="italics">del Grano.</emph> 52.</s></p> <p id="id2740177" type="index"><s id="id2740181"><emph type="italics">di Santa Maria Novella.</emph> 64.</s></p> <p id="id2740191" type="index"><s id="id2740194"><emph type="italics">de' Mozzi.</emph> 124.</s></p> <p id="id2740204" type="index"><s id="id2740208"><emph type="italics">della Santiſſima Nunziata.</emph> 28.</s></p> <p id="id2740218" type="index"><s id="id2740221"><emph type="italics">de' Pitti.</emph> 126.</s></p> <p id="id2740231" type="index"><s id="id2740234"><emph type="italics">Pierotti Scultore.</emph> 18.</s></p> <p id="id2740244" type="index"><s id="id2740248"><emph type="italics">Pietro Berrettini Pittore.</emph> 128.</s></p> <p id="id2740257" type="index"><s id="id2740261"><emph type="italics">Pietro Cavallini Pittore.</emph> 23. 30.</s></p> <p id="id2740271" type="index"><s id="id2740274"><emph type="italics">Pietro da Cortona Pittore.</emph> 115.</s></p> <p id="id2740284" type="index"><s id="id2740288"><emph type="italics">Pietro di Coſimo.</emph> 132. 134. 199.</s></p> <p id="id2740298" type="index"><s id="id2740301"><emph type="italics">Pietro Dandini Pittore.</emph> 36. 39. 42. 117. <lb></lb> 141.</s></p> <p id="id2740314" type="index"><s id="id2740318"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pier Maggiore. Chieſa.</emph> 58.</s></p> <p id="id2740328" type="index"><s id="id2740332"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pietro a Monticelli Monaſtero di Monache.</emph> <lb></lb> 154.</s></p> <p id="id2740345" type="index"><s id="id2740348"><emph type="italics">Pietro Perugino Pittore.</emph> 35. 136. 188.</s></p> <p id="id2740358" type="index"><s id="id2740362"><emph type="italics">Pietro del Pollajolo Pittore.</emph> 204.</s></p> <p id="id2740371" type="index"><s id="id2740375"><emph type="italics">Pietro Tacca Scultore.</emph> 28. 120.</s></p> <p id="id2740385" type="index"><s id="id2740388"><emph type="italics">Pittore della Santiſſima Nunziata.</emph> 30.</s></p> <p id="id2740399" type="index"><s id="id2740403"><emph type="italics">Poggi Pittore.</emph> 23. 38. 61.</s></p> <p id="id2740412" type="index"><s id="id2740416"><emph type="italics">Poggio a Cajano. Villa di Sua Altezza <lb></lb> Reale.</emph> 159.</s></p> <p id="id2740428" type="index"><s id="id2740432"><emph type="italics">Ponte alla Badia.</emph> 185.</s></p> <p id="id2740442" type="index"><s id="id2740446"><emph type="italics">alla Carraja.</emph> 142.</s></p> <p id="id2740455" type="index"><s id="id2740459"><emph type="italics">alle Grazie.</emph> 124.</s></p> <p id="id2740468" type="index"><s id="id2740472"><emph type="italics">a Santa Trinita.</emph> 142.</s></p> <p id="id2740481" type="index"><s id="id2740485"><emph type="italics">Vecchio.</emph> 121.</s></p> <p id="id2740494" type="index"><s id="id2740498"><emph type="italics">Pontormo Pittore.</emph> 56.</s></p> <p id="id2740508" type="foot"><s id="id2740511"><emph type="italics">Pop-</emph></s></p> <pb pagenum="XXIX"></pb> <p id="id2740523" type="index"><s id="id2740527"> <emph type="italics">Poppi Pittore.</emph> 63.</s></p> <p id="id2740540" type="index"><s id="id2740543"><emph type="italics">Porta alla Croce.</emph> 192.</s></p> <p id="id2740553" type="index"><s id="id2740557"><emph type="italics">a San Frediano.</emph> 153.</s></p> <p id="id2740566" type="index"><s id="id2740570"><emph type="italics">a San Gallo.</emph> 170.</s></p> <p id="id2740579" type="index"><s id="id2740583"><emph type="italics">a San Niccolò</emph> 194.</s></p> <p id="id2740592" type="index"><s id="id2740596"><emph type="italics">al Prato.</emph> 158.</s></p> <p id="id2740605" type="index"><s id="id2740609"><emph type="italics">Romana.</emph> 147.</s></p> <p id="id2740618" type="index"><s id="id2740622"><emph type="italics">Porticciuola a San Giorgio.</emph> 199.</s></p> <p id="id2740632" type="index"><s id="id2740636"><emph type="italics">a San Miniato.</emph> 199.</s></p> <p id="id2740645" type="index"><s id="id2740649"><emph type="italics">Portico.</emph></s><s id="id2740655"> <emph type="italics">Chieſa, e Monaſtero di Mona-<lb></lb> che.</emph> 151.</s></p> <p id="id2740669" type="index"><s id="id2740673"><emph type="italics">Pratolino. Villa di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> Reale.</emph> 172.</s></p> <p id="id2740683" type="index"><s id="id2740687"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Procolo. Chieſa.</emph> 56.</s></p> <p id="id2740696" type="index"><s id="id2740700"><emph type="italics">Pugliani Pittore.</emph> 116.</s></p> <p id="id2740710" type="index"><s id="id2740714"><emph type="italics">Puglio Pittore.</emph> 156.</s></p> <p id="id2740723" type="head"><s id="id2740727">Q</s></p> <p id="id2740730" type="index"><s id="id2740734">Q<emph type="italics">Uiete. Chieſa, e Monaſtero di Mo-<lb></lb> nache.</emph> 169.</s></p> <p id="id2740748" type="head"><s id="id2740752">R</s></p> <p id="id2740756" type="index"><s id="id2740760">R<emph type="italics">Affaello del Garbo Pittore.</emph> 66. 154.</s></p> <p id="id2740771" type="index"><s id="id2740775"><emph type="italics">Raffaello da Montelupo Scultore.</emph> 68.</s></p> <p id="id2740785" type="index"><s id="id2740789"><emph type="italics">Raffaello da Urbino.</emph> 73. 94.</s></p> <p id="id2740799" type="index"><s id="id2740802"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> Riſtoro Architetto.</emph> 75.</s></p> <p id="id2740812" type="index"><s id="id2740816"><emph type="italics">Romolo del Dadda Scultore.</emph> 83.</s></p> <p id="id2740826" type="index"><s id="id2740829"><emph type="italics">Roſſelli.</emph></s><s id="id2740836"> <emph type="italics">Vedi Matteo.</emph></s></p> <p id="id2740845" type="foot"><s id="id2740849"><emph type="italics">Roſ-</emph></s></p> <pb pagenum="XXX"></pb> <p id="id2740860" type="index"><s id="id2740864"> <emph type="italics">Roſſo Pittore.</emph> 33. 67.</s></p> <p id="id2740877" type="index"><s id="id2740881"><emph type="italics">Rubens Pittore.</emph> 94.</s></p> <p id="id2740890" type="index"><s id="id2740894"><emph type="italics">Ruggieri Pittore.</emph> 114.</s></p> <p id="id2740904" type="index"><s id="id2740907"><emph type="italics">Ruota Fiorentina.</emph> 52.</s></p> <p id="id2740917" type="head"><s id="id2740921">S</s></p> <p id="id2740925" type="index"><s id="id2740928">S<emph type="italics">Alimbeni Pittore.</emph> 32.</s></p> <p id="id2740939" type="index"><s id="id2740943"><emph type="italics">Salvador Roſa Pittore.</emph> 132.</s></p> <p id="id2740953" type="index"><s id="id2740956"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvi. Monaſtero di Monache.</emph> 198.</s></p> <p id="id2740967" type="index"><s id="id2740971"><emph type="italics">Sandro Botticelli Pittore.</emph> 59. 134. 136.</s></p> <p id="id2740980" type="index"><s id="id2740984"><emph type="italics">Sanſovino Scultore.</emph> 18. 134.</s></p> <p id="id2740994" type="index"><s id="id2740998"><emph type="italics">Santi di Tito Pittore.</emph> 23. 39. 45. 47. <lb></lb> 60. 76. 78. 80. 137. 154.</s></p> <p id="id2741010" type="index"><s id="id2741014"><emph type="italics">Scamozzi Architetto.</emph> 57.</s></p> <p id="id2741024" type="index"><s id="id2741028"><emph type="italics">Scuole Pie. Chieſa, e Convento.</emph> 57. 171.</s></p> <p id="id2741038" type="index"><s id="id2741042"><emph type="italics">Serraglio de' Leoni.</emph> 27.</s></p> <p id="id2741051" type="index"><s id="id2741055"><emph type="italics">Seminario Fiorentino.</emph> 118.</s></p> <p id="id2741065" type="index"><s id="id2741068"><emph type="italics">Fieſolano.</emph> 190.</s></p> <p id="id2741078" type="index"><s id="id2741082"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Simone. Chieſa.</emph> 51.</s></p> <p id="id2741092" type="index"><s id="id2741095"><emph type="italics">Simone Memmi Pittore.</emph> 77.</s></p> <p id="id2741105" type="index"><s id="id2741109"><emph type="italics">Simone Pignoni Pittore.</emph></s></p> <p id="id2741117" type="index"><s id="id2741120"><emph type="italics">Simone del Pollajolo. Vedi Cronaca.</emph></s></p> <p id="id2741129" type="index"><s id="id2741132"><emph type="italics"><expan abbr="Fra">F.</expan> Siſto Architetto.</emph> 75.</s></p> <p id="id2741142" type="index"><s id="id2741146"><emph type="italics">Spedale degli Abbandonati.</emph> 73.</s></p> <p id="id2741156" type="index"><s id="id2741159"><emph type="italics">di Bonifazio.</emph> 73.</s></p> <p id="id2741169" type="index"><s id="id2741172"><emph type="italics">de' Convaleſcenti.</emph> 75.</s></p> <p id="id2741182" type="index"><s id="id2741186"><emph type="italics">degl'Incurabili.</emph> 73.</s></p> <p id="id2741196" type="index"><s id="id2741199"><emph type="italics">degl'Innocenti.</emph> 28.</s></p> <p id="id2741209" type="index"><s id="id2741213"><emph type="italics">di San Marco.</emph> 72.</s></p> <p id="id2741222" type="foot"><s id="id2741226"><emph type="italics">Spe-</emph></s></p> <pb pagenum="XXXI"></pb> <p id="id2741237" type="index"><s id="id2741241"> <emph type="italics">Spedale di Santa Maria Nuova.</emph> 60.</s></p> <p id="id2741254" type="index"><s id="id2741258"><emph type="italics">di San Matteo.</emph> 28.</s></p> <p id="id2741267" type="index"><s id="id2741271"><emph type="italics">de' Preti.</emph> 72.</s></p> <p id="id2741280" type="index"><s id="id2741284"><emph type="italics">di San Tommaſo d'Aquino.</emph> 60.</s></p> <p id="id2741294" type="index"><s id="id2741298"><emph type="italics">Spezieria di Santa Maria Novella.</emph> 78.</s></p> <p id="id2741308" type="index"><s id="id2741312"><emph type="italics">Spinello Spinelli Pittore.</emph> 204.</s></p> <p id="id2741321" type="index"><s id="id2741325"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito. Chieſa.</emph> 132.</s></p> <p id="id2741335" type="index"><s id="id2741338"><emph type="italics">Spirito Santo. Chieſa.</emph> 125.</s></p> <p id="id2741348" type="index"><s id="id2741352"><emph type="italics">Stalle de'Cavalli di Sua Altezza Reale.</emph> 26.</s></p> <p id="id2741362" type="index"><s id="id2741366"><emph type="italics">Stanzone delle Commedie.</emph> 60.</s></p> <p id="id2741375" type="index"><s id="id2741379"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano. Chieſa.</emph> 121.</s></p> <p id="id2741389" type="index"><s id="id2741393"><emph type="italics">Stoldo Lorenzi Scultore.</emph> 130.</s></p> <p id="id2741402" type="index"><s id="id2741406"><emph type="italics">Studio Fiorentino.</emph> 58.</s></p> <p id="id2741416" type="head"><s id="id2741419">T</s></p> <p id="id2741423" type="index"><s id="id2741427">T<emph type="italics">Addeo Gaddi Architetto.</emph> 77. 119.</s></p> <p id="id2741437" type="index"><s id="id2741441"><emph type="italics">Taddeo Landini Scultore.</emph> 134. 143.</s></p> <p id="id2741451" type="index"><s id="id2741454"><emph type="italics">Tintoretto Pittore.</emph> 94.</s></p> <p id="id2741464" type="index"><s id="id2741468"><emph type="italics">Tiziano Aſpetti Scultore.</emph> 32. 85. 94.</s></p> <p id="id2741478" type="index"><s id="id2741482"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo d'Aquino Oſpizio.</emph> 60.</s></p> <p id="id2741492" type="index"><s id="id2741496"><emph type="italics">Tommaſo da San Frediano Pittore.</emph> 195.</s></p> <p id="id2741506" type="index"><s id="id2741510"><emph type="italics">Tommaſo del Nero Architetto.</emph> 123.</s></p> <p id="id2741520" type="index"><s id="id2741524"><emph type="italics">Tribolo Scultore. Vedi Niccolò.</emph></s></p> <p id="id2741532" type="index"><s id="id2741536"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita. Chieſa.</emph> 84.</s></p> <p id="id2741546" type="foot"><s id="id2741550"><emph type="italics">Va-</emph></s></p> <pb pagenum="XXXII"></pb> <p id="id2741567" type="head"><s id="id2741571">V</s></p> <p id="id2741574" type="index"><s id="id2741578">V<emph type="italics">Alerio Cioli Scultore.</emph> 45. 131.</s></p> <p id="id2741589" type="index"><s id="id2741592"><emph type="italics">Vandich Pittore.</emph> 94.</s></p> <p id="id2741602" type="index"><s id="id2741606"><emph type="italics">Venere. Statua.</emph> 92.</s></p> <p id="id2741615" type="index"><s id="id2741619"><emph type="italics">Ugolino Saneſe Pittore.</emph></s></p> <p id="id2741627" type="index"><s id="id2741631"><emph type="italics">Vignali Pittore.</emph> 36. 51. 114. 132.</s></p> <p id="id2741641" type="index"><s id="id2741645"><emph type="italics">Vincenzio Danti Scultore.</emph> 18.</s></p> <p id="id2741654" type="index"><s id="id2741658"><emph type="italics">Vincenzio Roſſi Scultore.</emph> 99. 100. 102.</s></p> <p id="id2741668" type="index"><s id="id2741672"><emph type="italics">Vincenzio Viviani Mattematico.</emph> 74.</s></p> <p id="id2741682" type="index"><s id="id2741685"><emph type="italics">Ulivelli Pittore.</emph> 34. 36.</s></p> <p id="id2741695" type="index"><s id="id2741699"><emph type="italics">Volterrano. Vedi Baldaſſar Franceſchini.</emph></s></p> <figure id="id2741710"></figure> <p id="id2741730" type="foot"><s id="id2741734">IN-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="1"></pb> <figure id="id2741724"></figure> <lb></lb> <p id="id2741743" type="main"><s id="id2741746">INTRODUZIONE <lb></lb> AL RISTRETTO <lb></lb> DELLE COSE PIU' NOTABILI <lb></lb> DELLA CITTÀ<lb></lb> DI FIRENZE.</s></p> <p id="id2741762" type="main"><s id="id2741766">E' Comun ſentimento degli Uo-<lb></lb> mini Savj, che chiunque in-<lb></lb> traprende lo ſcrivere di quel-<lb></lb> le coſe, che furono già da, <lb></lb> eruditi Scrittori, con ſommo <lb></lb> ſtudio, e ſingolar diligenza, illuſtrate, <lb></lb> non ſolo il tempo inutilmente conſumi, <lb></lb> ma più di biaſimo ſia meritevole, che di <lb></lb> lode: avvengachè, ſe le fatiche di qualſi-<lb></lb> ſia Profeſſore, non per altra cagione ſi ſo-<lb></lb> gliono eſporre pubblicamente alla luce, ſe <lb></lb> non perchè trar ſe ne poſſa giovamento, o <lb></lb> diletto; qual'utile, o qual diletto puote <lb></lb> arrecare colui, il quale nè per la novità <lb></lb> delle coſe, di cui ragiona, nè per la va-<lb></lb> ghezza, e l'ornamento dello ſtile, o per <lb></lb> altra coſa degna di lode, in qualche parte <lb></lb> ragguardevole ſi rende?</s><s id="id1574265"> Se così è, o Let-<lb></lb> tore, già prevedo la taccia, che ſenza dub-<lb></lb> <arrow.to.target n="a9"></arrow.to.target> <pb pagenum="2"></pb> bio mi ſarà data, nel pubblicare colle Stam-<lb></lb> pe queſt'Operetta.</s><s id="id2741859"> Diranno molti, e con <lb></lb> ragione, che il nuovamente trattare d'un <lb></lb> argomento già trito, non è ſtato altro, <lb></lb> che un faticar ſenza frutto.</s><s id="id2741873"> Ed invero, <lb></lb> che non fecero ſopra il medeſimo ſoggetto <lb></lb> tanti Scrittori di primo grido?</s><s id="id1574318"> Ne ſcriſſe-<lb></lb> ro a maraviglia i due Borghini; Vincen-<lb></lb> zio l'uno ne' ſuoi Trattati, e Raſſaello l'al-<lb></lb> tro nel ſuo Ripoſo.</s><s id="id2741896"> Il Mini, il Giambul-<lb></lb> lari, e il Bocchi ne compoſero Volumi in-<lb></lb> teri, di belliſſime erudizioni ripieni: mol-<lb></lb> to vi faticò Meſſer Giovanni Cinelli: mol-<lb></lb> to ne diſſe Ferdinando Leopoldo del Mi-<lb></lb> gliore: e l'erudito Filippo Baldinucci, <lb></lb> quante belle notizie non ce ne diede ne' <lb></lb> ſuoi celebri Decennali?</s><s id="id1574364"> E quante altre ri-<lb></lb> guardanti la Pietà, e 'l Divino culto ce ne <lb></lb> ſomminiſtrò finalmente nel ſuo Diario ſacro <lb></lb> il Giamboni?</s><s id="id1574379"> E che dunque ho io mai pre-<lb></lb> teſo nel comporre, e pubblicare queſto Ri-<lb></lb> ſtretto?</s><s id="id1574389"> Forſe dir coſe nuove, o con ma-<lb></lb> niere più belle, di quello fecero i mentovati <lb></lb> Scrittori?</s><s id="id1574400"> Queſta sarebbe coſa da temera-<lb></lb> rio, o da uomo, che non abbia fior di giudi-<lb></lb> zio.</s><s id="id2741964"> Ho ſolamente creduto con queſto bre-<lb></lb> ve Compendio, d'alleggerir la ſatica al Fo-<lb></lb> reſtiero, che abbia desío d'informarſi ſuc-<lb></lb> cintamente delle coſe più ſingolari di que-<lb></lb> ſta noſtra Città: perchè avvertendo da, <lb></lb> una parte, quanto diffuſamente ne hanno <lb></lb> ſcritto gli Autori ſopraccitati, e dall'altra <lb></lb> <arrow.to.target n="a10"></arrow.to.target> <pb pagenum="3"></pb> riflettendo al genio del Foreſtiero, il qua-<lb></lb> le per lo più ne' pochi giorni, che quì di-<lb></lb> mora, ſolo deſidera di vedere, e d'inten-<lb></lb> der le coſe più ragguardevoli, e le meno <lb></lb> importanti o non cura, o non ha tempo <lb></lb> d'agiatamente oſſervare; ho ſtimato neceſ-<lb></lb> ſariſſimo il compendiar brevemente tutto <lb></lb> quel ch'è di pregio, e di bellezza mag-<lb></lb> giore in queſta noſtra Città, laſciando in-<lb></lb> dietro molte coſe o non degne di tanta oſ-<lb></lb> ſervazione, o che per eſſere in caſe priva-<lb></lb> te, ſoggiaciono facilmente a mutarſi, e ta-<lb></lb> lora non ſi poſſono comodamente vedere. <lb></lb> Reſta ſolo da avvertirvi, o Lettore, d'al-<lb></lb> cune coſe, e ſpecialmente dell'ordine da <lb></lb> me tenuto nel diviſar queſt'Opera.</s><s id="id2742069"> Imma-<lb></lb> ginandomi, che il Foreſtiero giunto a Fi-<lb></lb> renze incontanente ſi conduca all'Albergo, <lb></lb> e quivi prenda qualche ripoſo, ho giudica-<lb></lb> to ben ſatto, prima, ch'ei parta di caſa, <lb></lb> renderlo alquanto informato d'alcune coſe, <lb></lb> che più riguardano all'eſſenziale, che al <lb></lb> materiale d'una Città.</s><s id="id2742100"> E per queſto, ho pre-<lb></lb> meſſo un breve racconto, o notizia dell'O-<lb></lb> rigine di Firenze; del ſuo Governo; della <lb></lb> ſua Religione; e d'altre coſe più ſingolari; <lb></lb> acciò da queſte, e da quel tanto, che egli <lb></lb> medeſimo oſſerverà, poſſa formare quel buon <lb></lb> concetto, e quella ſtima, che merita una <lb></lb> Città in tutte le ſue parti ragguardevole.</s></p> <p id="id2742135" type="foot"><s id="id2742138"><foot.target id="a9"></foot.target>A bio</s></p> <p id="id2742146" type="foot"><s id="id2742150"><foot.target id="a10"></foot.target>ri-</s></p> <p id="id2742156" type="main"><s id="id2742160">Uſcendo poſcia il Foreſtiero di caſa., <lb></lb> provveduto prima di buona guida, io l'in-<lb></lb> <arrow.to.target n="a11"></arrow.to.target> <pb pagenum="4"></pb> troduco a viſitar la Chieſa Metropolitana; <lb></lb> sì perchè queſta è ſenza dubbio la Fabbri-<lb></lb> ca più ſingolare della Città, sì ancora, per-<lb></lb> chè nell'uſcir dall'Albergo, rieſce ſorſe <lb></lb> più comodo a viſitare.</s><s id="id2742199"> Dalla Chieſa del <lb></lb> Duomo ſi fa paſſaggio alla vicina di San. <lb></lb> Giovanni, indi ſeguitando il viaggio, per <lb></lb> Via de' Martelli, e per Via larga, appoco <lb></lb> appoco vien introdotto per tutti i luoghi <lb></lb> più ragguardevoli della Città, con tal or-<lb></lb> dine però, che quanto meno è poſſibile, <lb></lb> s'eſca di ſtrada.</s><s id="id2742229"> Perchè poi difficilmente <lb></lb> può farſi queſto viaggio in una ſola gior-<lb></lb> nata, quando ſi vogliono conſiderare con <lb></lb> qualche ſorta d'applicazione, eziandío ſo-<lb></lb> lamente le coſe più rare, l'ho diſteſo per <lb></lb> minor briga di ciaſcheduno in tre Giorna-<lb></lb> te, diſtribuendo ad ognuna tanti luoghi, <lb></lb> quanti agiatamente ſi poſſano viſitare in, <lb></lb> un giorno.</s><s id="id2742265"> E ben vero, ch'io non pre-<lb></lb> tendo per queſto di ſoſtenere, che in due <lb></lb> Giornate, e forſe in meno, non ſi poſſa <lb></lb> da un Foreſtiero ſcorrere la Città, e oſſer-<lb></lb> vare alla rinfuſa le coſe più ſingolari: lo <lb></lb> che quando ſi voglia fare, non darà ſaſti-<lb></lb> dio, ch'io m'abbia tutta la viſita in tre <lb></lb> Giornate diſtinta, potendo per altro il Fo-<lb></lb> reſtiero, colla ſcorta di queſto Libro, eleg-<lb></lb> gere que'luoghi, dove il ſuo genio, o la <lb></lb> curioſità lo traſporta, e tralaſciare indie-<lb></lb> tro le coſe meno importanti.</s><s id="id2742315"> Ma veniamo <lb></lb> ormai alle notizie promeſſe.</s></p> <p id="id2742323" type="foot"><s id="id2742327"><foot.target id="a11"></foot.target>A 2 tro-</s></p> <p id="id2742334" type="foot"><s id="id2742338">DEL-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="5"></pb> <figure id="id2742354"></figure> <p id="id2742360" type="head"><s id="id2742363">DELL'ORIGINE <lb></lb> E <lb></lb> DE' PROGRESSI <lb></lb> <emph type="italics">DELLA CITTÀ</emph> <lb></lb> DI FIRENZE.</s></p> <p id="id2742384" type="main"><s id="id2742388">L'Origine di queſta noſtra Cit-<lb></lb> tà, per le diverſe opinioni <lb></lb> degli Scrittori, s'è renduta <lb></lb> incerta, e dubbiosa.</s><s id="id2742403"> Stimaro-<lb></lb> no alcuni, eſſer ella derivata <lb></lb> da' Soldati di Silla; altri da' Triumviri; <lb></lb> altri da' Popoli Fieſolani.</s><s id="id2742417"> Nè vi mancò chi <lb></lb> credeſſe, Ercole Libio figliuol d'Oſiri eſ-<lb></lb> ſerne ſtato il Fondatore.</s><s id="id2742428"> Qualunque però <lb></lb> di così varie opinioni ſia la più vera, a <lb></lb> me per ora non è permeſſo d'inveſtigarlo.</s><lb></lb> <s id="id2742431">Certo è, che Firenze fu Colonia antica de' <lb></lb> Romani, popolata non dall'infinita Plebe, <lb></lb> ma da' più ſcelti Cavalieri, e Soldati più <lb></lb> <arrow.to.target n="a12"></arrow.to.target> <pb pagenum="6"></pb> valoroſi di quell'inſigne Città, afferman-<lb></lb> doci <expan abbr="Marco">M.</expan> Tullio: </s><s id="id1575046"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Hi ſunt homines ex iis Co-<lb></lb> loniis, quas Feſulis Sylla conſtituit, quas <lb></lb> ego univerſas Civium eſſe optimorum, & for-<lb></lb> tiſſimorum virorum ſentio</emph></emph></foreign>.</s><s id="id2742481"> Quindi è, che i <lb></lb> Fiorentini nutrirono in ogni tempo ſpiriti <lb></lb> nobili, e generoſi, e niuna impreſa, ben-<lb></lb> chè difficile, e grande, intentata laſciaro-<lb></lb> no, per acquiſtare a ſe medeſimi gloria, <lb></lb> ed alla Patria ornamento, e ſplendore. </s><lb></lb> <s id="id2742483">Scoſſo quaſi fin da principio il duro giogo <lb></lb> d'effere ad altri ſoggetti, proccurarono di <lb></lb> vivere in libertà; per conſervar la quale, <lb></lb> non meno, che per dilatare i confini del <lb></lb> proprio dominio, furono forzati ad abbat-<lb></lb> tere l'audacia de' loro Nemici, disſacendo <lb></lb> Caſtella, eſpugnando Città, e riducendo <lb></lb> ſotto il loro Comando Popoli interi.</s><s id="id2742534"> Fat-<lb></lb> ti pertanto potenti, non temerono di ſo-<lb></lb> ſtenere oſtinatiſſime guerre contra i primi <lb></lb> Potentati d'Italia, riportandone bene ſpeſ-<lb></lb> ſo ſegnalate vittorie, le quali ſenz'alcun <lb></lb> dubbio non ſarebbero così toſto ceſſate, ſe <lb></lb> le diſcordie civili non ne aveſſero il corſo <lb></lb> impedito.</s><s id="id2742566"> Queſte furono, che tolsero a' <lb></lb> Grandi il Governo, e 'l tramutarono d'A-<lb></lb> riſtocratico in Popolare, e di Popolare lo <lb></lb> riduſſero a Principato: avvengachè la Re-<lb></lb> pubblica ne' primi tempi, ſolamente dagli <lb></lb> Ottimati ſi governaſſe, indi dal Popolo, <lb></lb> e poſcia per Divina diſpoſizione, e per co-<lb></lb> mun benefizio, da Principi ottimi, e cle-<lb></lb> <arrow.to.target n="a13"></arrow.to.target> <pb pagenum="7"></pb> mentiſſimi.</s><s id="id2742611"> Ora ſiccome nel coraggio, e <lb></lb> nel governo furono i Fiorentini ſomiglian-<lb></lb> tiſſimi a' Romani loro Progenitori, così <lb></lb> proccurarono in ogni altra coſa d'imitar-<lb></lb> li.</s><s id="id2742630"> Ebbero, come Roma, il Teatro, il <lb></lb> Campidoglio, il Foro, le Terme, gli A-<lb></lb> quidotti, ed il Tempio di Marte, de' qua-<lb></lb> li, ſuorchè del Tempio, preſentemente <lb></lb> appena il nome è rimaſo.</s><s id="id2742650"> Così ne' tempi <lb></lb> moderni edificarono nobiliſſime Chieſe, ſon-<lb></lb> tuoſi Palazzi, Giardini vaghiſſimi, che qua-<lb></lb> ſi diſſi, gareggiano con quei di Roma.</s><s id="id2742666"> Co-<lb></lb> ſtumarono gl'iſteſſi Giuochi, e l'iſteſſe Fe-<lb></lb> ſte pubbliche, e riconobbero per Tutelare <lb></lb> il medeſimo Dio Marte.</s><s id="id2742681"> Coltivarono, co-<lb></lb> me i Romani, in ſommo grado l'Armi, e <lb></lb> le Lettere.</s><s id="id2742692"> Nelle armi riuſcirono valoro-<lb></lb> ſiſſimi Capitani, e Condottieri d'Eſerciti <lb></lb> di gran nome.</s><s id="id2742703"> Sono innumerabili quelli, <lb></lb> che ne' tempi antichi, e moderni ebber <lb></lb> l'onore d'eſſer creati Cavalieri da Sovrani <lb></lb> Imperatori, e Monarchi, per ricompenſa <lb></lb> del loro valore.</s><s id="id2742721"> Moltiſſimi quelli, che <lb></lb> nelle regioni anche più barbare, e più lon-<lb></lb> tane, ſi renderono ſormidabilì, e nel me-<lb></lb> deſimo tempo glorioſi.</s><s id="id2742736"> Ma che diremo noi <lb></lb> degli Uomini letterati?</s><s id="id2742738"> Dopo l'invaſione <lb></lb> de' Barbari nell'Italia, rimaſero le Scien-<lb></lb> ze, e l'Arti più nobili ſepolte in una pro-<lb></lb> ſonda ignoranza.</s><s id="id2742755"> Mercè però de' Fiorenti-<lb></lb> ni riſorſero a nuova vita, ripigliando il <lb></lb> lor primiero ſplendore.</s><s id="id2742766"> Quindi ſi vedde, <lb></lb> <arrow.to.target n="a14"></arrow.to.target> <pb pagenum="8"></pb> quaſi diſſi, rinata la Poesía, e l'Eloquen-<lb></lb> za Latina, Greca, e Toſcana.</s><s id="id2742787"> Rifiorì la <lb></lb> Filoſofia di Platone, e con eſſa ogni altra <lb></lb> Scienza più ragguardevole.</s><s id="id2742798"> Le Mattema-<lb></lb> ziche ſormontarono al ſommo grado, e <lb></lb> l'Jus civile dall'interpetrazione del noſtro <lb></lb> Accurſio, incominciò grandemente a riſor-<lb></lb> gere.</s><s id="id2742817"> Così fecero la Pittura, la Scultura, <lb></lb> e l'Architettura; nelle quali tant'oltre <lb></lb> s'avanzarono i Fiorentini, che a loro giu-<lb></lb> ſtamente ſi dee la lode di primi Maeſtri, <lb></lb> e di reſtauratori di sì bell'Arti.</s><s id="id2742836"> Che ſe <lb></lb> nell'Armi, e nelle Lettere grandemente <lb></lb> fiorirono, quanto più ſi ſegnalarono nella <lb></lb> Pietà, e Religione!</s><s id="id2742838"> Sopra il numero di <lb></lb> dugento ſon quei, che già Cittadini di que-<lb></lb> ſta Patria, ora del Cielo, col titolo di <lb></lb> Beati, o di Santi, s'adorano ſugli Altari. </s><lb></lb> <s id="id2742840">I Luoghi poi di pietà, e divozione edifi-<lb></lb> cati in Firenze, ſono ſenza numero.</s><s id="id2742871"> Più <lb></lb> di centocinquanta Chieſe ſi contano, tren-<lb></lb> taſei delle quali ſon Parrocchie: ſeſſanta <lb></lb> Monaſterj di Monache tutti dentro della <lb></lb> Città, oltre quelli, che ſono fuor delle <lb></lb> Porte: ventotto di Religioſi Clauſtrali; <lb></lb> molti Confervatorj di Fanciulle povere, e <lb></lb> d'Uomini mendicanti: ſei Spedali per gl'in-<lb></lb> fermi: ſedici per i Pellegrini: molti Ora-<lb></lb> torij: e ſopra cento Conſraternite di Seco-<lb></lb> lari; altre delle quali alla ſcarcerazione <lb></lb> de' Prigioni; altre al ſovvenimento de' po-<lb></lb> veri vergognoſi; ed altre all'eſercizio di <lb></lb> <arrow.to.target n="a15"></arrow.to.target> <pb pagenum="9"></pb> varie opere di miſericordia con gran fer-<lb></lb> vore attendono.</s><s id="id2742941"> Finalmente per render una <lb></lb> Città in ogni parte compita, hanno ſatto <lb></lb> a gara l'Arte, e la Natura.</s><s id="id2742951"> Quella con <lb></lb> tanti abbellimenti eſteriori, di ſtrade ſpa-<lb></lb> zioſe, di ſontuoſi ediſizj, di tante belle <lb></lb> Pitture, e Statue, di cui è ripiena la no-<lb></lb> ſtra Città: queſta coll'amenità del ſito, <lb></lb> ov'ell'è collocata, circondata da fertiliſ-<lb></lb> ſimi Colli, irrigata dal Fiume Arno, in <lb></lb> luogo d'aria ſottile sì, ma ſalubre, e pro-<lb></lb> ducitrice di nobiliſſimi ingegni; onde non <lb></lb> è maraviglia s'ella meriti il giuſto enco-<lb></lb> mio, che le hanno dato gli Scrittori più <lb></lb> nobili, di bella, e di magnifica, di fiore <lb></lb> delle Città, e di maeſtra dell'Arti.</s><s id="id2743004"> Ora <lb></lb> diaſi cominciamento alla Prima Giornata.</s></p> <p id="id2743028" type="foot"><s id="id2743032"><foot.target id="a12"></foot.target>A 3 va-</s></p> <p id="id2743039" type="foot"><s id="id2743043"><foot.target id="a13"></foot.target>men-</s></p> <p id="id2743050" type="foot"><s id="id2743054"><foot.target id="a14"></foot.target>A 4 qua-</s></p> <p id="id2743062" type="foot"><s id="id2743065"><foot.target id="a15"></foot.target>varie</s></p> <figure id="id2743013"></figure> <p id="id2743073" type="foot"><s id="id2743076">A 5 PRI-</s></p> </chap> <pb pagenum="10"></pb> <chap> <p id="id2743085" type="head"><s id="id2743089">PRIMA <lb></lb> GIORNATA.</s></p> <p id="id2743095" type="main"><s id="id2743099">IN cui partendosi il Foreſtiero <lb></lb> dall'Albergo, potrà (come più <lb></lb> comoda) viſitare l'inſigne Chie-<lb></lb> ſa Metropolitana, chiamata</s></p> <p id="id2743116" type="main"><s id="id2743119"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA DEL FIORE.</s><s id="id2743122"> Ed avvenga-<lb></lb> chè queſta gran Chieſa vinca di pregio tut-<lb></lb> te le Fabbriche della Città, fa di meſtie-<lb></lb> re oſſervare in eſſa diſtintamente tuttociò, <lb></lb> che la rende ſopra d'ogni altra mirabile, <lb></lb> e ſingolare.</s><s id="id2743146"> Primieramente s'eſtende la ſua <lb></lb> lunghezza a braccia dugentoſeſſanta; la lar-<lb></lb> ghezza delle Tribune a centoſeſſantaſei; e <lb></lb> quella delle Navate a ſettantuna; l'altezza <lb></lb> dal piano della Terra ſino alla ſommità <lb></lb> della Croce, a braccia dugentodue: poichè <lb></lb> fino al piano della Lanterna, ell'è alta <lb></lb> centocinquantaquattro braccia; il Tempio <lb></lb> della Lanterna trentaſei, la Palla quattro, <lb></lb> e otto braccia la Croce.</s><s id="id2743185"> Finalmente tutto <lb></lb> il giro di queſto grand'Edifizio aſcende a <lb></lb> braccia milledugentottanta.</s><s id="id2743196"> Per di ſuori è <lb></lb> tutta incroſtata di marmi con bell'ordine <lb></lb> diviſati.</s><s id="id2743206"> La Facciata fu già in gran parte <lb></lb> incroſtata pure di marmi, e adorna di bel-<lb></lb> <arrow.to.target n="a17"></arrow.to.target> <pb pagenum="11"></pb> liſſime Statue, alcune delle quali dentro <lb></lb> in Chieſa furon dipoi collocate: Vedesi di <lb></lb> preſente tutta dipinta a freſco; ornamento <lb></lb> fatto l'Anno 1688. coll'occaſione delle, <lb></lb> Reali Nozze del Sereniſſimo Gran Princi-<lb></lb> pe Ferdinando di Toſcana, di <expan abbr="glorioſa memoria">gl. mem.</expan> col-<lb></lb> la Sereniſſima Gran Principeſſa Violante, <lb></lb> Beatrice di Baviera, pur di <expan abbr="felice memoria">fel. mem</expan>.</s><s id="id2743256"> Per <lb></lb> ſette gran Porte vi ſi ha l'ingreſſo, tre <lb></lb> delle quali nella Facciata, e quattro late-<lb></lb> ralmente, abbellite di vaghi lavori, ed in-<lb></lb> tagli, tra' quali è molto in pregio la Nun-<lb></lb> ziata di Moſaico, di mano del Grindallajo, <lb></lb> ſopra la Porta del fianco verſo la Via de' <lb></lb> Servi.</s><s id="id2743287"> Rilieva ſopra queſt'Edifizio la gran <lb></lb> Cupola di figura ottagona, la cui bellezza, <lb></lb> e grandezza, rende l'occhio di chi la mi-<lb></lb> ra per lo ſtupore attonito: nè per quanto <lb></lb> ſe ne ſcriva, o ragioni, ſi giunge mai a <lb></lb> lodarne una ſola parte.</s><s id="id2743310"> Queſta è la Cupola <lb></lb> sì famoſa, della quale il divin Michelagno-<lb></lb> lo ebbe a dire, poterſi appena imitare, non <lb></lb> che ſuperare coll'Arte.</s><s id="id2743326"> Finalmente l'Ar-<lb></lb> chitettura di tutto queſto compoſto è oltre-<lb></lb> modo maraviglioſa; imperciocchè in quel-<lb></lb> l'età coſtumandoſi di fabbricare alla Goti-<lb></lb> ca, fu al certo mirabil coſa, che gl'inge-<lb></lb> gnoſi Artefici ſi diſcoſtaſſero da una manie-<lb></lb> ra sì barbara, ed all'ottima degli antichi <lb></lb> Romani s'avvicinaſſero.</s><s id="id2743359"> Or queſto grande <lb></lb> Ediſizio ebbe cominciamento l'Anno 1294. <lb></lb> o come altri vogliono, il ſuſſeguente, es-<lb></lb> <arrow.to.target n="a18"></arrow.to.target> <pb pagenum="12"></pb> ſendo prima in queſto luogo una piccola, <lb></lb> Chieſa molto divota, eretta in onore di <lb></lb> Santa Reparata, per ricordanza dell'inſi-<lb></lb> gne vittoria ottenutaſi nel giorno a Lei de-<lb></lb> dicato, contra Radagaſio Re de' Goti.</s><s id="id2743401"> Il <lb></lb> primo Architetto fu Maeſtro Arnolſo di <lb></lb> Cambio diſcepolo di Cimabue, ſotto la, <lb></lb> direzione del quale incominciataſi queſta <lb></lb> Fabbrica, in centocinquantaquattr'anni, fu <lb></lb> da varj Architetti ſuoi ſucceſſori quaſi al-<lb></lb> l'ultima perfezione condotta.</s><s id="id2743427"> Ma la gran <lb></lb> Cupola fu parto dell'ingegno maraviglioſo <lb></lb> di Filippo di Ser Brunelleſco Architetto, <lb></lb> che ne' ſuoi tempi non ebbe uguale.</s><s id="id2743442"> Am-<lb></lb> mirata l'eſterior bellezza entreremo in, <lb></lb> Chieſa, il pavimento della quale è tutto di <lb></lb> marmi di varj colori diviſati, con mirabil <lb></lb> diſegno.</s><s id="id2743461"> Quivi prima d'ogni altra coſa, <lb></lb> potrà l'erudito Foreſtiero, volger l'occhio <lb></lb> alle varie Inſcrizioni, e memorie, che vi <lb></lb> ſi ritrovano.</s><s id="id2743476"> A man deſtra evvi il Ritrat-<lb></lb> to del menzionato Brunelleſco ſcolpito in <lb></lb> marmo; a cui ſegue il Ritratto di Giotto <lb></lb> reſtauratore della Pittura, con Epitaffio, <lb></lb> il primo di Carlo Aretino, il ſecondo d'A-<lb></lb> gnolo Poliziano.</s><s id="id2743500"> Succedono altre memorie <lb></lb> d'Uomini illuſtri, come di Pietro Farne-<lb></lb> ſe Capitano de' Fiorentini, di Fra Luigi <lb></lb> Marſili eminente Teologo, del Cardinal <lb></lb> Pietro Corſini, e dopo queſto l'effigie ſcol-<lb></lb> pita in marmo del gran Marſilio Ficino, <lb></lb> rinnovatore della Filoſofia di Platone.</s><s id="id2743528"> Così <lb></lb> <arrow.to.target n="a19"></arrow.to.target> <pb pagenum="13"></pb> a mano ſiniſtra ſono dipinte due figure, <lb></lb> rappreſentanti Niccolò da Tolentino, e Gio-<lb></lb> vanni Acuto; e dirimpetto al Farneſe è ſi-<lb></lb> tuato il Depoſito di <expan abbr="Don">D.</expan> Pietro di Toledo V. <lb></lb> Re di Napoli.</s><s id="id2743560"> E queſta Chieſa diviſa in <lb></lb> tre navate, alle quali corriſpondono tre Tri-<lb></lb> bune di forma ottagona, e in ciaſcuna di <lb></lb> eſſe ſono cinque Cappelle.</s><s id="id2743575"> In quelle della <lb></lb> Tribuna maggiore, ſervono per Tavole de-<lb></lb> gli Altari quattro grandi Statue di mar-<lb></lb> mo, rappreſentanti gli Evangeliſti, di ma-<lb></lb> no di Donatello.</s><s id="id2743594"> S'innalza ſopra le dette <lb></lb> Tribune la gran Cupola, per di dentro tut-<lb></lb> ta dipinta con maraviglioſa invenzione da <lb></lb> Federigo Zuccheri, e da Giorgio Vaſari. </s><lb></lb> <s id="id2743596">Corriſponde per di ſotto il Coro della me-<lb></lb> deſima forma d'ordine Jonico, e di marmi <lb></lb> di varj colori.</s><s id="id2743621"> Reſta queſto coronato da <lb></lb> un belliſſimo fregio, ſoſtenuto da più co-<lb></lb> lonne, l'imbaſamento delle quali è arric-<lb></lb> chito di baſſirilievi di mano d'eccellenti <lb></lb> Maeſtri, e ſpecialmente di Giovanni dell'O- <lb></lb> pera.</s><s id="id2743645"> In teſta del medeſimo Coro ſi vede <lb></lb> un Criſto Crociſiſſo, di mano di Benedetto <lb></lb> da Majano, Scultore antico, e valente. </s><lb></lb> <s id="id2743647">Poſano ſopra l'Altare tre grandi Statue di <lb></lb> marmo, maggiori del naturale, ſcolpite da <lb></lb> Baccio Bandinelli, rappreſentanti Iddio Pa-<lb></lb> dre in atto di ſedere, ed a' ſuoi piedi un <lb></lb> Criſto morto, ſoſtenuto da un Angiolo. </s><lb></lb> <s id="id2743649">Due Figure, in vero, belliſſime, e condot-<lb></lb> te dal medeſimo Baccio a maggior perſezio-<lb></lb> <arrow.to.target n="a19b"></arrow.to.target> <pb pagenum="14"></pb> ne delle prime, rappreſentanti Adamo, ed <lb></lb> Eva col Serpente, erano collocate dietro <lb></lb> queſto Altare, in luogo delle quali, ſtate <lb></lb> rimoſſe anni addietro, fu poſta una Pietà <lb></lb> di mano del Buonarroti, che, ſebbene non <lb></lb> condotta a fine, moſtra tuttavia l'eccel-<lb></lb> lenza del Profeſſore.</s><s id="id2743766"> E le dette Figure ſi <lb></lb> veggono oggi collocate nel Real Palazzo <lb></lb> Vecchio, arricchito di molte altre Statue <lb></lb> di celebri Scultori, delle quali parleremo <lb></lb> a ſuo luogo.</s><s id="id2743782"> Ne' Pilaſtri delle Tribune, <lb></lb> come ancora nelle mura delle navate, ſi <lb></lb> vedono alcune nicchie, o tabernacoli di <lb></lb> marmo miſto, entro de' quali ſono gli A-<lb></lb> poſtoli, ſcolpiti in marmo da Maeſtri ec-<lb></lb> cellentiſſimi.</s><s id="id2743805"> Ha queſta Baſilica due orga-<lb></lb> ni, che ſono di rariſſima perfezione, come <lb></lb> altre coſe degne di ſtima, le quali potrà il <lb></lb> Foreſtiero da ſe medeſimo oſſervare, che <lb></lb> per brevità ſi tralaſciano.</s><s id="id2743825"> Una ſol coſa, <lb></lb> parmi neceſſario avvertire, ed è, che ſe per <lb></lb> ſorte quivi non ſi vedranno in gran copia <lb></lb> gli abbellimenti eſteriori, che a' noſtri tem-<lb></lb> pi ſi coſtumano, ſi ſcorgerà nondimeno un <lb></lb> bel compoſto, a cui tutte le parti nobil-<lb></lb> mente corriſpondono, ed una maeſtoſa bel-<lb></lb> lezza, che ſenz'altro ornamento, l'occhio <lb></lb> ſommamente diletta.</s><s id="id2743862"> Oltre però il mate-<lb></lb> riale, degna ſi è queſta Chieſa di ſomma <lb></lb> venerazione, per l'inſigni Reliquie di tan-<lb></lb> ti Santi, che vi ſi adorano.</s><s id="id2743878"> Sono tra que-<lb></lb> ſte le più coſpicue, una parte della Cro-<lb></lb> <arrow.to.target n="a20"></arrow.to.target> <pb pagenum="15"></pb> ce, un Chiodo, e una Spina della Corona <lb></lb> di Noſtro Signore, ripoſte in Reliquiarj di <lb></lb> pregio ineſtimabile.</s><s id="id2743906"> Evvi il Corpo di San <lb></lb> Zanobj Veſcovo Fiorentino, e di molti al-<lb></lb> tri ſuoi Succeſſori, e Diſcepoli; di <expan abbr="San">S.</expan> Po-<lb></lb> dio, di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano Nono Pontefice, e de' <lb></lb> Santi Martiri Abdon, e Senen.</s><s id="id2743924"> Evvi inoltre <lb></lb> un Pollice di <expan abbr="San">S.</expan> Giovan Batiſta, con alquan-<lb></lb> te ſue Ceneri, una parte di Braccio di <lb></lb> Sant'Andrea Apoſtolo, ed altre ancora ſen-<lb></lb> za numero, deſcritte già dall'Arcidiacono <lb></lb> Minerbetti.</s><s id="id2743947"> Ma non minor venerazione le <lb></lb> rende il Divin culto, che da tanti ſacri <lb></lb> Miniſtri religioſamente s'oſſerva.</s><s id="id2743958"> Quaran-<lb></lb> taquattro Canonici, e fra queſti cinque Di-<lb></lb> gnità; ſeſſanta, e più Cappellani, e cen-<lb></lb> toſeſſanta Cherici, coll'aggiunta di buon <lb></lb> numero di Cherici del nuovo Seminario <lb></lb> Fiorentino, del quale ne ragioneremo a ſuo <lb></lb> luogo, celebran quivi continovamente gli <lb></lb> Ufizj Divini, con tal decoro, e ſplendore, <lb></lb> che quello d'ogni altra Cattedrale d'Ita-<lb></lb> lia non ſolo agguaglia, ma ſupera di gran <lb></lb> lunga.</s><s id="id2744000"> Oltre di ciò, queſta Chieſa s'è ren-<lb></lb> duta celebre, per molti, e ſingolari avve-<lb></lb> nimenti quivi accaduti ne' Secoli trapaſſati. </s><lb></lb> <s id="id2744005">Fra queſti parmi notabile, che quivi un, <lb></lb> Federigo Terzo Imperatore, inſieme col <lb></lb> Re d'Unghería, e il Duca d'Auſtria, creaſ-<lb></lb> ſe più Cavalieri a Spron d'oro, e molti <lb></lb> di queſta Patria: Che Carlo Ottavo vi ſta-<lb></lb> biliſſe concordia co' Fiorentini: Che due, <lb></lb> <arrow.to.target n="a21"></arrow.to.target> <pb pagenum="16"></pb> Sommi Ponteſici Martino V. ed Eugenio III. <lb></lb> ſolennemente vi celebraſſero: Che Pio II. <lb></lb> e Leon X. v'aſſiſteſſero più volte alle ſa-<lb></lb> cre Funzioni: ma più d'ogn'altro, che <lb></lb> quivi ſi celebraſſe l'anno 1440. il Concilio <lb></lb> Fiorentino, famoſo per l'intervento del <lb></lb> mentovato Eugenio IV. dell'Imperator Pa-<lb></lb> leologo, del Patriarca di Coſtantinopoli, <lb></lb> e di tanti Primati della Grecia; ma più <lb></lb> famoſo per l'unione ſtabilitavi della Chie-<lb></lb> ſa Greca, e Latina, come dall'Inſcrizione <lb></lb> in marmo preſſo alla Sagreſtia ſi può ve-<lb></lb> dere.</s><s id="id2744102"> Per queſte, ed altre cagioni, non è <lb></lb> maraviglia, ſe queſta Chieſa gode inſigni <lb></lb> prerogative, tralle quali è molto ſingola-<lb></lb> re, che tanti Cherici, dopo il ſervizio pre-<lb></lb> ſtato alla medeſima, vengano promoſſi al <lb></lb> Sacerdozio, benchè non ſiano provveduti <lb></lb> d'alcun Benefizio, o d'altra rendita Ec-<lb></lb> cleſiaſtica.</s><s id="id2744135"> Uſcendo di Chieſa trovaſi ap-<lb></lb> preſſo il</s></p> <p id="id2743687" type="foot"><s id="id2743691"><foot.target id="a17"></foot.target>liſſi-</s></p> <p id="id2743698" type="foot"><s id="id2743702"><foot.target id="a18"></foot.target>A 6 ſendo</s></p> <p id="id2743710" type="foot"><s id="id2743713"><foot.target id="a19"></foot.target>a ma-</s></p> <p id="id2743721" type="foot"><s id="id2743724"><foot.target id="a19b"></foot.target>ne</s></p> <p id="id2744143" type="foot"><s id="id2744146"><foot.target id="a20"></foot.target>ce,</s></p> <p id="id2744154" type="foot"><s id="id2744158"><foot.target id="a21"></foot.target>Som-</s></p> <p id="id2744165" type="main"><s id="id2744169">CAMPANILE, la cui circonferenza è <lb></lb> cento braccia, e l'altezza centoquaranta-<lb></lb> quattro.</s><s id="id2744179"> E' in iſola da ogni parte fino da' <lb></lb> fondamenti, ed è incroſtato tutto di mar-<lb></lb> mi di diverſi colori, con bel diſegno di-<lb></lb> ſtinti.</s><s id="id2744195"> In quattro nicchie da ogni lato po-<lb></lb> ſano quattro ſtatue, delle quali, quelle, <lb></lb> che riguardano la piazza, e l'altre due ſo-<lb></lb> pra la porta ſono di mano di mano di Donatello. </s><lb></lb> <s id="id2744197">Fu condotta queſta gran Torre col diſegno <lb></lb> <arrow.to.target n="a22"></arrow.to.target> <pb pagenum="17"></pb> di Giotto, ed è sì vaga, e sì mirabile la <lb></lb> ſua ſtruttura, che certamente nel Mondo <lb></lb> non ſi trova l'eguale.</s><s id="id2744237"> Dirimpetto alla, <lb></lb> Chieſa del Duomo, è la Chieſa di</s></p> <p id="id2744246" type="foot"><s id="id2744249"><foot.target id="a22"></foot.target>di</s></p> <p id="id2744256" type="main"><s id="id2744260">SAN GIOVANNI.</s><s id="id2744263"> Unica reliquia del-<lb></lb> l'Antichità di Firenze, avvengachè di quei <lb></lb> molti Ediſizj, che a ſomiglianza di Roma <lb></lb> furono fabbricati, niun altro fuori di que-<lb></lb> ſto ſiaſi conſervato.</s><s id="id2744282"> La Gentilità lo dedi-<lb></lb> cò a Marte; ma levata l'Idolatria, e ri-<lb></lb> cevuta la Santa Fede, fu, com'altri han-<lb></lb> no creduto, prima al Salvadore, indi a, <lb></lb> San Giovan Batiſta Protettore della Città <lb></lb> conſagrato.</s><s id="id2744305"> E' queſto Tempio di figura ot-<lb></lb> tagona, da ogni parte iſolato, e di fuori <lb></lb> incroſtato di varj marmi.</s><s id="id2744316"> Per tre Porte vi <lb></lb> ſi ha l'ingreſſo, l'impoſte delle quali tut-<lb></lb> te di bronzo, ſono di sì maraviglioſa bel-<lb></lb> lezza, e con tal maeſtría lavorate, che Mi-<lb></lb> chelagnolo Buonarruoti ſoleva dire, che ſa-<lb></lb> rebbero ſtate bene alle Porte del Paradiſo. </s><lb></lb> <s id="id2744318">Quella, che riguarda la Chieſa del Duomo, <lb></lb> e altreſì quella dirimpetto all'Opera, ſo-<lb></lb> no ambedue condotte da Lorenzo Ghiber-<lb></lb> ti, ma la terza più antica fu fatta da An-<lb></lb> drea Piſano.</s><s id="id2744361"> Sono effigiate in eſſe alcune <lb></lb> Storie del Teſtamento vecchio, e nuovo, <lb></lb> di baſſorilievo, fatte con tal'eccellenza, <lb></lb> che reſta l'occhio attonito per lo ſtupore. </s><lb></lb> <s id="id2744363">Sopra la Porta principale vi ſono tre Statue <lb></lb> di marmo, che rappreſentano il Batteſimo <lb></lb> <arrow.to.target n="a23"></arrow.to.target> <pb pagenum="18"></pb> di Criſto, incominciate dal Sanſovino, e <lb></lb> perfezionate da Vincenzio Danti, di cui <lb></lb> ſono l'altre tre Statue di bronzo, rappre-<lb></lb> ſentanti la Decollazione di San Giovanni <lb></lb> ſopra la Porta, che è dirimpetto al Bigal-<lb></lb> lo.</s><s id="id2744418"> Ma ſopra la Porta verſo l'Opera ſono <lb></lb> maraviglioſe le tre Figure di bronzo, che <lb></lb> rappreſentano San Giovan Batiſta, che di-<lb></lb> ſputa cou un Fariſeo, e con un Dottore <lb></lb> della Legge antica, e ſono di mano di Gio-<lb></lb> van Franceſco Ruſtici.</s><s id="id2744443"> Poſſono ancora no-<lb></lb> tarſi le due Colonne di Porfido, poſte avan-<lb></lb> ti la Porta principale, donate già da' Piſa-<lb></lb> ni alla Città di Firenze.</s><s id="id2744459"> Entrando in, <lb></lb> Chieſa ſi vedono ſedici groſſe Colonne di <lb></lb> granito Orientale, con Capitelli, e Pila-<lb></lb> ſtri, ſopra de' quali ricorre un terrazzino, <lb></lb> che circonda quaſi tutta la Chieſa.</s><s id="id2744478"> Sotto <lb></lb> l'Arco della Tribuna, ove è ſituato l'Al-<lb></lb> tar maggiore, è ſtata ultimamente alzata <lb></lb> la Statua di marmo del Precurſore <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb> van Batiſta, in atto d'eſſer portato dagli <lb></lb> Angioli alla Celeſte Gloria, con due altri <lb></lb> Angioli pur di marmo, i quali, con can-<lb></lb> delabro in mano, ſtanno in piedi a i lati <lb></lb> della detta Statua; opera tutta di Girola-<lb></lb> mo Ticciati, celebre Scultore, e Archi-<lb></lb> tetto de' noſtri tempi.</s><s id="id2744522"> Aggiuntovi uno ſpa-<lb></lb> zioſo Preſbiterio, eretto davanti il predet-<lb></lb> to Altar maggiore, lavorato di finiſſimi <lb></lb> marmi, e arricchito di Medaglioni, e di <lb></lb> baſſirilievi di marmo, ſatti tutti dal me-<lb></lb> <arrow.to.target n="a24"></arrow.to.target> <pb pagenum="19"></pb> deſimo Proſeſſore.</s><s id="id2744555"> La volta poi è tutta fat-<lb></lb> ta a Moſaico, per opera d'Andrea Taſi, <lb></lb> diſcepolo di Cimabue, antichiſſimo Pittore, <lb></lb> e per quello riguarda l'età, degno di ſti-<lb></lb> ma.</s><s id="id2744574"> Vi è in oggi, oltre varj ornamenti, <lb></lb> un Battiſtero molto vago, e di belliſſimi <lb></lb> marmi adorno, nella nicchia del quale vi <lb></lb> è un San Giovan Batiſta di marmo fatto <lb></lb> da Giuſeppe Piamontini valente Scultore. </s><lb></lb> <s id="id2744577">Dirimpetto al detto Battiſtero, vi è il Se-<lb></lb> polcro ornato di varie Statue di Baldaſſar-<lb></lb> ri Coſſa, già Papa ſotto nome di Giovan-<lb></lb> ni Vigeſimoſecondo, o, come altri voglio-<lb></lb> no, Vigeſimoterzo, morto l'anno 1419. <lb></lb> dopo eſſere ſtato depoſto dal Pontificato nel <lb></lb> Concillo di Coſtanza.</s><s id="id2744623"> L'intaglio di queſto <lb></lb> Sepolcro è opera di Donatello celebre, <lb></lb> Scultore de' ſuoi tempi, il quale per tal <lb></lb> lavoro n'ebbe mille fiorini.</s><s id="id2744638"> Finalmente in <lb></lb> queſto Tempio ſono molte Reliquie inſigni, <lb></lb> e ſpecialmente il dito indice di San Gio-<lb></lb> van Batiſta, che ſi tiene in ſomma venera-<lb></lb> zione, come altreſì molte ſuppellettili ſa-<lb></lb> cre, e argenti d'ineſtimabil valore.</s><s id="id2744662"> Uſcen-<lb></lb> do di Chieſa per la Porta dall'Opera, ſi <lb></lb> trova una Colonna, poco diſtante, eretta <lb></lb> in quel luogo l'anno di noſtra ſalute 408. <lb></lb> per ricordanza di quell'inſigne miracolo, <lb></lb> che operò San Zanobj Veſcovo Fiorentino, <lb></lb> alloraquando trasferendoſi alla Chieſa di <lb></lb> San Salvadore il ſuo Corpo dall'inſigne <lb></lb> Collegiata di San Lorenzo, nel toccar qui-<lb></lb> <arrow.to.target n="a25"></arrow.to.target> <pb pagenum="20"></pb> vi la Bara un olmo ſecco, incontanente <lb></lb> divenne freſco, e verdeggiante.</s><s id="id2744716"> Cammi-<lb></lb> nandoſi per Via de' Martelli, trovaſi la, <lb></lb> Chieſa de' Geſuiti, volgarmente chiamata</s></p> <p id="id2744729" type="foot"><s id="id2744732"><foot.target id="a23"></foot.target>di</s></p> <p id="id2744739" type="foot"><s id="id2744743"><foot.target id="a24"></foot.target>de-</s></p> <p id="id2744750" type="foot"><s id="id2744754"><foot.target id="a25"></foot.target>vi</s></p> <p id="id2744761" type="main"><s id="id2744764">SAN GIOVANNINO.</s><s id="id2744767"> E' dedicata a san <lb></lb> Giovanni Evangeliſta.</s><s id="id2744773"> Era queſta Chieſa <lb></lb> aſſai piccola, prima che foſſe conceduta a' <lb></lb> detti Padri, ma intorno all'Anno 1580. <lb></lb> coll'opera, e col diſegno di Bartolommeo <lb></lb> Ammannati, celebre Scultore, e Architet-<lb></lb> to Fiorentino, fu oltremodo accreſciuta, e <lb></lb> adornata.</s><s id="id2744800"> Imperciocchè quell'Artefice mol-<lb></lb> to pio, e religioſo, a niuna ſpeſa, e fa-<lb></lb> tica perdonò, perchè queſt'opera foſſe con-<lb></lb> dotta al ſuo fine.</s><s id="id2744816"> Ammirano gl'intendenti <lb></lb> l'eſquiſitezza dell'Architettura, ed il <lb></lb> bell'ordine di tutte le parti di queſto ſa-<lb></lb> cro Edifizio.</s><s id="id2744830"> Ha la facciata aſſai vaga, tut-<lb></lb> ta di pietre ſerene, e dentro vi ſono nelle <lb></lb> Cappelle varj ornamenti di ſtucchi, con, <lb></lb> belle Tavole; in una delle quali di mano <lb></lb> d'Aleſſandro Allori, detto il Bronzino, è <lb></lb> dipinta la Cananea.</s><s id="id2744853"> L'Altar maggiore è <lb></lb> ſtato modernamente rinnovato con lavoro <lb></lb> di aſſai buona maniera, la cui Tavola, di <lb></lb> un Crociſiſſo, è di mano di eccellente <lb></lb> Proſeſſore.</s><s id="id2744872"> E le due Cappelle, che forma-<lb></lb> no la Croce della Chieſa, una di Sant'I-<lb></lb> gnazio, e l'altra di San Franceſco Xave-<lb></lb> rio, ſono ſtate abbellite ultimamente di <lb></lb> marmi miſti, con lodevoliſſimo diſegno.</s></p> <p id="id2744894" type="foot"><s id="id2744898">Vi-</s></p> <pb pagenum="21"></pb> <p id="id2744905" type="main"><s id="id2744909"> <lb></lb> Vicino a queſta Chieſa, ed al principio di <lb></lb> Via Larga è il famoſo</s></p> <p id="id2744920" type="main"><s id="id2744924">PALAZZO DE' MEDICI, oggi del Mar-<lb></lb> cheſe Riccardi, fatto già fabbricare da Co-<lb></lb> ſimo il Vecchio, Padre della Patria, col <lb></lb> diſegno di Michelozzo.</s><s id="id2744940"> Non può ſpiegarſi <lb></lb> abbaſtanza quanto ſia bello, e magnifico, <lb></lb> nè può comprenderlo facilmente chi non lo <lb></lb> mira.</s><s id="id2744954"> Vedonſi le due facciate tutte di pie-<lb></lb> tre forti in tre ordini diviſate.</s><s id="id2744962"> Dal piano <lb></lb> della terra fino alle prime fineſtre l'ordi-<lb></lb> ne è ruſtico, o Toſcano, con bozze aſſai <lb></lb> rilevate.</s><s id="id2744977"> Sopra di queſto ſegue il Dorico, <lb></lb> a cui ſuccede il Corintio: ma in fronte di <lb></lb> sì nobile Edifizio, vedeſi un Cornicione <lb></lb> d'incredibil vaghezza, che da per tutto lo <lb></lb> circonda.</s><s id="id2744995"> Non meno vaghe ſon le fineſtre <lb></lb> da baſſo, gli ornamenti delle quali, come <lb></lb> altresì il Cornicione, ſi credono fatti col <lb></lb> diſegno del Buonarruoti.</s><s id="id2745011"> Entrando per la <lb></lb> Porta principale trovaſi la prima Loggia, <lb></lb> nel ſregio della quale ſono alcuni tondi, <lb></lb> entrovi Figure di marmo di mano di Do-<lb></lb> natello, e le Pareti tutte furono fatte ador-<lb></lb> nate l'Anno 1719. dal Marcheſe Franceſco <lb></lb> Riccardi, di Baſſirilievi, di Statue, di Bu-<lb></lb> ſti, e d'Inſcrizioni antiche a foggia di Mu-<lb></lb> ſeo.</s><s id="id2745046"> A man deſtra vi è una ſcala fabbri-<lb></lb> cata con magnificenza per certo reale, col <lb></lb> diſegno di Giovan Batiſta Foggini, ſcul-<lb></lb> tore, e Architetto Fiorentino.</s><s id="id2745061"> E' pure a <lb></lb> <arrow.to.target n="a26"></arrow.to.target> <pb pagenum="22"></pb> man ſiniſtra una ſcala belliſſima fatta a, <lb></lb> chiocciola, che dal terreno conduce fino <lb></lb> alla ſommità del Palazzo.</s><s id="id2745085"> Penetrando poi <lb></lb> nelle ſtanze, quanti ornamenti di pregio <lb></lb> vi s'ammirerà!</s><s id="id1578167"> Quante prezioſe ſuppellet-<lb></lb> tili degne di qualſivoglia gran Regia!</s><s id="id1578175"> Ve-<lb></lb> draſſi la belliſſima Gallería dipinta da Lu-<lb></lb> ca Giordano Napoletano celebre Pittore de' <lb></lb> noftri tempi: allato alla quale una copio-<lb></lb> ſa, e ſcelta Librería.</s><s id="id2745116"> Si mirerà inoltre i <lb></lb> nuovi accreſcimenti di ſtalle, e d'altre, <lb></lb> comodità; e finalmente ſi vedrà creſciuta <lb></lb> doppiamente la principal Facciata verſo Via <lb></lb> Larga, coll'iſteſs'ordine, e Architettura <lb></lb> dell'antica.</s><s id="id2745139"> E' famoſo queſto Palazzo, non <lb></lb> ſolo per la ſua bellezza, ma eziandío per <lb></lb> eſſere ſtato in ogni tempo ricetto di gran-<lb></lb> diſſimi Perſonaggi, eſſendoviſi trattenuti <lb></lb> Sommi Pontefici, Imperadori, e Re, oltre <lb></lb> un novero grande di Principi (di che ſi <lb></lb> legge la memoria in un Cartello di marmo <lb></lb> nel primo Cortile, fatta dal Celebre Signor <lb></lb> Abate Anton Maria Salvini, di ſempre ſe-<lb></lb> lice ricordanza) e per molti avvenimenti <lb></lb> accadutivi, deſcritti largamente dal Gio-<lb></lb> vio, e da varj Scrittori de' tempi andati. </s><lb></lb> <s id="id2745185">Dirimpetto a queſto, ſi vede il</s></p> <p id="id2745190" type="foot"><s id="id2745194"><foot.target id="a26"></foot.target>man</s></p> <p id="id2745201" type="main"><s id="id2745205">PALAZZO fatto nuovamente fabbricare <lb></lb> dal Cardinale Bandino Panciatichi col diſe-<lb></lb> gno del Cavalier Carlo Fontana, e la Fac-<lb></lb> ciata della Caſa del Marcheſe Pier Noſeri <lb></lb> <arrow.to.target n="a27"></arrow.to.target> <pb pagenum="23"></pb> Capponi a quello contigua, ſommamente <lb></lb> lodata dagl'Intendenti dell'Architettura, <lb></lb> che vien creduta opera di Bernardo Buon-<lb></lb> talenti.</s><s id="id2745244"> Proſeguendo il viaggio per Via, <lb></lb> Larga, bella, e ſpazioſa contrada, e nella <lb></lb> quale ſon molti altri Palazzi, ſi giunge ſi-<lb></lb> nalmente alla Piazza, e Chieſa di</s></p> <p id="id2745262" type="foot"><s id="id2745266"><foot.target id="a27"></foot.target>Cap-</s></p> <p id="id2745273" type="main"><s id="id2745277">SAN MARCO.</s><s id="id2745280"> Fu già queſta de' Monaci <lb></lb> Salveſtrini, e dipoi, per autorevole inter-<lb></lb> poſizione di Coſimo Padre della Patria, <lb></lb> conceduta a' Padri Domenicani dell'Oſſer-<lb></lb> vanza, intorno all'Anno 1436. dal qual <lb></lb> tempo fino al dì d'oggi è creſciuta ſempre <lb></lb> di pregio, e di bellezza.</s><s id="id2745307"> Tra gli ornamen-<lb></lb> ti più ſingolari, s'ammirano le belle Ta-<lb></lb> vole, tutte di mano d'eccellenti Maeſtri. </s><lb></lb> <s id="id2745310">Nell'entrare a man deſtra, vi è una divo-<lb></lb> ta Madonna di Piero Cavallini Romano, <lb></lb> che per venerazione ſta coperta.</s><s id="id2745330"> La ſecon-<lb></lb> da, dov'è dipinto San Tommaſo d'Aqui-<lb></lb> no, è di Santi di Tito.</s><s id="id2745341"> La terza è del ce-<lb></lb> lebre Fra Bartolommeo della Porta.</s><s id="id2745348"> Nella <lb></lb> quarta ſi vede una Madonna lavorata a Mo-<lb></lb> ſaico.</s><s id="id2745357"> E finalmente la quinta, dov'è San <lb></lb> Domenico, è di mano di Matteo Roſſelli. </s><lb></lb> <s id="id2745359">Parimente a man ſiniſtra, la prima è del <lb></lb> Paggi Lombardo: la ſeconda del Paſſigna-<lb></lb> no, e la quarta del Cigoli: dopo la quale <lb></lb> ſegue la belliſſima Cappella di Sant'Anto-<lb></lb> nino Arciveſcovo di Firenze, fatta fabbri-<lb></lb> care con ſomma magnificenza da Averar-<lb></lb> <arrow.to.target n="a28"></arrow.to.target> <pb pagenum="24"></pb> do, e Antonio Salviati, ricchiſſimi Gen-<lb></lb> tiluomini di queſta Città.</s><s id="id2745407"> Ella è tutta di <lb></lb> marmi nobilmente lavorati col diſegno di <lb></lb> Giovanni Bologna.</s><s id="id2745417"> Tre belle Tavole di Pit-<lb></lb> tori eccellenti, ne adornano vagamente le <lb></lb> tre Facciate, in ciaſcheduna delle quali ſi <lb></lb> mirano due belliſſime Statue di marmo, che <lb></lb> in tutto aſcendono al numero di ſei, di <lb></lb> mano del Francavilla, diſcepolo del men-<lb></lb> tovato Giovanni Bologna, ed altrettanti <lb></lb> Baſſirilievi di bronzo, di mano di Fra Do-<lb></lb> menico Portigiani, fatti ſul diſegno del <lb></lb> Maeſtro, da cui fu fatta la Figura di bron-<lb></lb> zo ſotto l'Altare, che rappreſenta il San-<lb></lb> to giacente ſopra dell'Urna, nella quale <lb></lb> ſta ripoſto il Corpo.</s><s id="id2745469"> Finalmente corona <lb></lb> queſta Cappella una Cupoletta tutta ador-<lb></lb> na di Stucchi, e di vaghe Pitture di ma-<lb></lb> no del famoſo Bronzino.</s><s id="id2745484"> Allato a queſta <lb></lb> v'è la Cappella de' Serragli, ancor eſſa <lb></lb> ragguardevole, non meno per la ſtruttura <lb></lb> di finiſſimi marmi, de' quali fino al pavi-<lb></lb> mento è ricoperta, quanto per varj orna-<lb></lb> menti di Statue, e di Pitture, che nobil-<lb></lb> mente l'adornano.</s><s id="id2745511"> La Soffitta è tutta in-<lb></lb> tagliata, e riccamente dorata, collo sfondo <lb></lb> aſſai ben condotto, uſcito dal pennello di <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Antonio Pucci.</s><s id="id2745526"> Segue dipoi la Tri-<lb></lb> buna, dov'è poſto l'Altar maggiore nuo-<lb></lb> vamente reſtaurata, e adorna d'una Cu-<lb></lb> pola dipinta da Aleſſandro Gherardini.</s><s id="id2745541"> Ma <lb></lb> tralaſciando tanti ornamenti, che l'abbel-<lb></lb> <arrow.to.target n="a29"></arrow.to.target> <pb pagenum="25"></pb> liſcono, è degno di memoria, che quì ſia <lb></lb> ſepolto il Conte Giovanni Pico della Mi-<lb></lb> randola, che fu chiamato la Fenice degli <lb></lb> ingegni, ed Agnolo Poliziano uomo lette-<lb></lb> ratiſſimo, e ſingolare.</s><s id="id2745577"> Non meno però del-<lb></lb> la Chieſa, è ragguardevole il Convento, <lb></lb> fatto fabbricare da Coſimo, e da Lorenzo <lb></lb> de' Medici, col diſegno di Michelozzo.</s><s id="id2745593"> Nel <lb></lb> primo Chioſtro ſono le lunette tutte di-<lb></lb> pinte da eccellenti Maeſtri, e ſpecialmente <lb></lb> da Bernardino Poccetti, dal Roſſelli, e dal <lb></lb> Boſchi.</s><s id="id2745612"> Bella, e copioſa Librería vi ſi con-<lb></lb> ſerva, ove, fra gli altri, ſono di pregio <lb></lb> moltiſſimi Manoſcritti, alcuni de' quali è <lb></lb> fama, che foſſero già di Niccolò Niccoli, <lb></lb> quegli, da cui le Lettere Greche ricono-<lb></lb> ſcono il loro riſorgimento.</s><s id="id2745637"> Fu queſto Con-<lb></lb> vento ſempre tenuto in grande ſtima, non <lb></lb> ſolo per l'oſſervauza reſtauratavi da Fra <lb></lb> Girolamo Savonarola, ma eziandío per aver-<lb></lb> vi dimorato moltiſſimi Religioſi di ſanta <lb></lb> vita, in converſazione de' quali ſoleva Co-<lb></lb> ſimo Padre della Patria ſpeſſe volte tratte-<lb></lb> nerſi, vedendoviſi ancora le ſtanze, ove <lb></lb> abitava.</s><s id="id2745673"> Dirimpetto a queſta Chieſa per la <lb></lb> porta laterale è il Palazzo altrimenti chia-<lb></lb> mato il</s></p> <p id="id2745685" type="foot"><s id="id2745688"><foot.target id="a28"></foot.target>do,</s></p> <p id="id2745695" type="foot"><s id="id2745699"><foot.target id="a29"></foot.target>liſco-</s></p> <p id="id2745706" type="main"><s id="id2745710">CASINO da San Marco, fatto fabbrica-<lb></lb> re dal Gran Duca Franceſco intorno all'An-<lb></lb> no 1570. col diſegno del Buontalenti.</s><s id="id2745722"> Am-<lb></lb> mirano i Proſeſſori la nobile Architettura <lb></lb> <arrow.to.target n="a30"></arrow.to.target> <pb pagenum="26"></pb> di queſto Ediſizio, diviſato in tre ordini <lb></lb> d'appartamenti aſſai comodi.</s><s id="id2745747"> E' ſervito ne' <lb></lb> tempi andati per abitazione de' Principi del <lb></lb> ſangue, eſſendo provveduto di tutti quegli <lb></lb> ornamenti, e di tutte le comodità, che a <lb></lb> tali Perſonaggi ſi convengono.</s><s id="id2745766"> Accanto a <lb></lb> queſto Caſino è degna di eſſer veduta la</s></p> <p id="id2745774" type="foot"><s id="id2745778"><foot.target id="a30"></foot.target>B di</s></p> <p id="id2745785" type="main"><s id="id2745789">COMPAGNIA DI SAN GIOVAN BA-<lb></lb> TISTA, detta dello Scalzo, per le molte <lb></lb> eccellenti Pitture a freſco d'Andrea del <lb></lb> Sarto, che ne adornano il Cortile.</s><s id="id2745803"> Sicco-<lb></lb> me la Tavola, che rappreſenta San Gio-<lb></lb> vambatiſta in atto di battezzare il Salva-<lb></lb> dore nel Giordano, la quale è di mano di <lb></lb> Lorenzo di Credi.</s><s id="id2745822"> Dall'altra parte della <lb></lb> Chieſa ſono contigue le</s></p> <p id="id2745829" type="main"><s id="id2745833">STALLE de' Cavalli di maneggio di <lb></lb> <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> che in gran numero, ed in un, <lb></lb> luogo aſſai comodo vi ſi mantengono.</s><s id="id2745844"> In <lb></lb> queſto luogo ancora, s'apprende dalla No-<lb></lb> biltà Fiorentina ſotto la direzione d'un <lb></lb> Cavallerizzo ſpeſato da <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> l'Arte di <lb></lb> cavalcare, e di correr la lancia.</s><s id="id2745862"> A que-<lb></lb> ſto effetto fu dal Sereniſſimo Gran Princi-<lb></lb> pe Ferdinando di <expan abbr="gloriosa memoria">glor. mem.</expan> fatto reſtau-<lb></lb> rare, ed accreſcere un bel loggiato, per-<lb></lb> chè nel tempo del crudo inverno, o di <lb></lb> pioggia, ſi poſſa tuttavia continovare un <lb></lb> eſercizio sì nobile.</s><s id="id2745890"> Contiguo a queſte, <lb></lb> Stalle è il </s></p> <p id="id2745989" type="foot"><s id="id2745992">GIAR-</s></p> <pb pagenum="27"></pb> <p id="id1579142" type="main"><s id="id1579146">GIARDINO de' Semplici, che dal Gran <lb></lb> Duca Coſimo Primo con regia ſpeſa fu fab-<lb></lb> bricato.</s><s id="id2745916"> Belliſſimo è queſto Giardino in tut-<lb></lb> te le ſue parti, e non minore è la bellez-<lb></lb> za di eſſo, per le Piante delle più rare, <lb></lb> e ſingolari, che nel Mondo ſi trovano: av-<lb></lb> vengachè quel magnanimo Principe, ac-<lb></lb> ciocchè in Firenze non mancaſſe a' Profeſ-<lb></lb> ſori di Medicina la cognizione dell'Erbe, <lb></lb> e Piante medicinali, da ogni parte più re-<lb></lb> mota le fe venire, e quivi con ſomma di-<lb></lb> ligenza conſervare.</s><s id="id2745958"> L'Anno 1718. fu tra-<lb></lb> sferita in queſto Giardino, per benigno <lb></lb> reſcritto di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> l'Accademia di Bo-<lb></lb> tanica nuovamente inſtituita.</s><s id="id2745973"> Ma ritornan-<lb></lb> do alla Piazza di San Marco ſulla canto-<lb></lb> nata della Via, che conduce alla Nunzia-<lb></lb> ta, è il</s></p> <p id="id2746000" type="main"><s id="id2746003">SERRAGLIO de' Lioni, dove da molto <lb></lb> tempo in quà ſi ſon ſempre cuſtodite, e <lb></lb> mantenute molte Fiere indomite d'ogni <lb></lb> ſorta, come Orſi, Tigri, Pantere, Tori <lb></lb> ſalvatici, ed altri ſimili; i quali dipoi s'e-<lb></lb> ſercitano nelle Cacce, che dentro un am-<lb></lb> pio Cortile, alla preſenza di molti ſpetta-<lb></lb> tori, ſi ſogliono fare.</s><s id="id2746035"> E rieſce oggi que-<lb></lb> ſto luogo di più maraviglioſa viſta, per <lb></lb> eſſere ſtato notabilmente ampliato, ed ab-<lb></lb> bellito in più parti all'uſo moderno.</s><s id="id2746051"> E' <lb></lb> antico in Firenze il coſtume di cuſtodir ſi-<lb></lb> mili Animali in un Serraglio, che per avan-<lb></lb> <arrow.to.target n="a32"></arrow.to.target> <pb pagenum="28"></pb> ti era dove di preſente è la Zecca.</s><s id="id2746076"> Dirim-<lb></lb> petto a queſto è lo</s></p> <p id="id2746083" type="foot"><s id="id2746087"><foot.target id="a32"></foot.target>B 2 ti</s></p> <p id="id2746095" type="main"><s id="id2746098">SPEDALE di San Matteo, altrimenti di <lb></lb> Lemmo, fondato intorno all'Anno 1390. <lb></lb> dove ſon curati molti infermi con molta <lb></lb> diligenza, e carità.</s><s id="id2746112"> Ma proſeguendo il <lb></lb> viaggio, ſi giunge ad una Piazza, che ha <lb></lb> preſo il nome dalla vicina Chieſa della Nun-<lb></lb> ziata.</s><s id="id2746127"> E' queſta da due lati chiuſa da due <lb></lb> gran Logge, il diſegno delle quali è del <lb></lb> famoſo Brunelleſco.</s><s id="id2746138"> Nel mezzo della Piaz-<lb></lb> za ſopra una baſe di marmo ſi ſcorge un, <lb></lb> bel Cavallo, e ſopra di eſſo la Statua di <lb></lb> Ferdinando Primo Gran Duca di Toſcana, <lb></lb> gettato in bronzo da Giovanni Bologna <lb></lb> Fiammingo, celebre Scultore de' ſuoi tem-<lb></lb> pi.</s><s id="id2746164"> La voce, ed opinione del volgo ha fat-<lb></lb> to credere ad uno Scrittore, che il getto <lb></lb> foſſe di Pietro Tacca, il che non è vero. </s><lb></lb> <s id="id2746166">Sono di eſſo benſì le due Fontane di bron-<lb></lb> zo, che adornano la medeſima Piazza. </s><lb></lb> <s id="id2746168">Sotto una di queſte due Loggie vi è lo</s></p> <p id="id2746190" type="main"><s id="id2746194">SPEDALE degli Innocenti, aſſai celebre <lb></lb> per l'inſigne carità, che vi ſi eſercita di <lb></lb> allevare moltiſſimi fanciulli eſpoſti, che <lb></lb> ſenza un tal ajuto, facilmente perirebbero. </s><lb></lb> <s id="id2746196">Fu fondato queſto Spedale intorno all'An-<lb></lb> no 1420. e ne diede il diſegno il pocanzi <lb></lb> nominato Brunelleſco.</s><s id="id2746223"> Le ſue abitazioni <lb></lb> ſono aſſai comode, e ben diſpoſte.</s><s id="id2746231"> Nelle <lb></lb> <arrow.to.target n="a33"></arrow.to.target> <pb pagenum="29"></pb> due Chieſe, che una è per gli Uomini, e <lb></lb> l'altra per le Donne, molte belle Pittu-<lb></lb> re ſi trovano; come altreſì nel loggiato, <lb></lb> di mano di Bernardino Poccetti ſi vedono <lb></lb> alcune Pitture a freſco.</s><s id="id2746263"> E' governato que-<lb></lb> ſto Spedale per lo più da Perſone nobili, <lb></lb> e di grand'eſperienza, avvengachè, per <lb></lb> un maneggio cotanto importante, ſingolar <lb></lb> prudenza, e ſapere non ordinario ſi richie-<lb></lb> da.</s><s id="id2746286"> Preſiedono queſti al governo di moltiſ-<lb></lb> ſime Perſone, preſſo al numero di tremila, <lb></lb> oltre la ſoprintendenza d'altri Spedali ad <lb></lb> eſſo ſubordinati.</s><s id="id2746303"> In faccia poi alla medeſima <lb></lb> Piazza ſi trova la Chieſa della Santiſſima</s></p> <p id="id2746312" type="foot"><s id="id2746315"><foot.target id="a33"></foot.target>due</s></p> <p id="id2746322" type="main"><s id="id2746326">NUNZIATA; Nella deſcrizione della <lb></lb> quale mi ſia lecito, che per breve ſpazio <lb></lb> di tempo mi dilunghi fuor dell'uſato.</s><s id="id2746338"> Era <lb></lb> queſta Chieſa ne' tempi antichi un piccolo <lb></lb> Oratorio poſto fuor di Firenze, in un luo-<lb></lb> go detto il Cafaggio.</s><s id="id2746352"> Or queſto piccolo <lb></lb> Oratorio con alcuna parte di terreno ivi <lb></lb> contiguo, fu conceduto a quei ſette nobili <lb></lb> Fiorentini, che abbandonata la Patria, s'e-<lb></lb> rano ritirati nell'aſpro Monte Senario, ove <lb></lb> menando vita eremitica, e ſolitaria, ave-<lb></lb> vano fondata la Religione de' Servi di Ma-<lb></lb> ria; ed il motivo fu, acciò quei buoni Re-<lb></lb> ligioſi, che da per tutto aveano ſparſa la <lb></lb> fama della lor Santità, più da vicino ſan-<lb></lb> tificaſſero col loro eſempio i loro Concit-<lb></lb> tadini.</s><s id="id2746400"> Ma perchè troppo anguſto era quel <lb></lb> <arrow.to.target n="a34"></arrow.to.target> <pb pagenum="30"></pb> luogo, in riguardo alle molte perſone, <lb></lb> che v'erano venute ad abitare, fu biſogno <lb></lb> fabbricar nuovo Convento, e nuova Chie-<lb></lb> ſa; al che fare, la povertà di que' Reli-<lb></lb> gioſi baſtante non era.</s><s id="id2746434"> Perciò ad un'opera <lb></lb> sì buona, e ſanta, ſurono dal Sommo Pon-<lb></lb> tefice tutti i Fedeli eſortati, tra' quali ſo-<lb></lb> pra d'ogni altro ſi ſegnalò Chiariſſimo Fal-<lb></lb> conieri nobiliſſimo Cittadino di queſta Pa-<lb></lb> tria, creduto Padre della Beata Giuliana, <lb></lb> e Fratello del Beato Aleſſio; imperciocchè <lb></lb> a niuna ſpeſa, o fatica perdonando, ſom-<lb></lb> miniſtrò qualunque ſoccorſo più opportu-<lb></lb> no, perchè tal'opra ſoſſe al ſuo fine con-<lb></lb> dotta.</s><s id="id2746477"> Terminata la Fabbrica, avvenne quel <lb></lb> gran prodigio, per lo quale è celebre que-<lb></lb> ſta Chieſa per tutto il Mondo.</s><s id="id2746489"> Avevano <lb></lb> quei buon Padri dato a dipingere a freſco <lb></lb> ad un Pittore (di cui ancora è incerto il <lb></lb> nome; altri chiamandolo Bartolommeo, al-<lb></lb> tri Giovanni, altri credendolo Pietro Ca-<lb></lb> vallini Romano) un'Immagine di Noſtra <lb></lb> Signora, in atto di eſſere dall'Angiolo <lb></lb> Annunziata.</s><s id="id2746519"> Il buon Pittore, che la Figu-<lb></lb> ra dell'Angiolo avea compita, e rimane-<lb></lb> vagli ſolo ad effigiare della gran Vergine <lb></lb> il Volto, ſtava fra ſe ſteſſo dubbioſo, con <lb></lb> qual'arte poteſſe eſprimere quell'Aſpetto <lb></lb> Divino, che i Serafini innamora.</s><s id="id2746544"> In que-<lb></lb> ſto mentre fu ſopraffatto dal ſonno, da cui <lb></lb> ſvegliatoſi, mirò toſto con ſuo ſtupore, co-<lb></lb> lorito il bel Sembiante della gran Vergine <lb></lb> <arrow.to.target n="a35"></arrow.to.target> <pb pagenum="31"></pb> Madre, di tal bellezza, e tanta divozione <lb></lb> ſpirante, che ſolo doveffe crederſi coſa di <lb></lb> Paradiſo.</s><s id="id2746579"> Attonito dunque, e ſorpreſo da <lb></lb> maraviglia incredibile, ad alta voce gridò <lb></lb> più volte: Miracolo, Miracolo.</s><s id="id2746591"> Il che ſen-<lb></lb> tito da' circoſtanti, e dipoi ſparſoſi per la <lb></lb> Città, cagionò ſubitamente un tal concor-<lb></lb> ſo di Popolo, che ben toſto ne fu la Chie-<lb></lb> fa ripiena: e perchè niuno di quefto fatto <lb></lb> dubitar poteſſe, operò Iddio per mezzo di <lb></lb> queſta Immagine infiniti miracoli, che tut-<lb></lb> tavia, mercè della Divina bontà, vanno <lb></lb> creſcendo in gran numero.</s><s id="id2746627"> Ora venendo <lb></lb> alla deſcrizione della Chieſa, vedeſi al pri-<lb></lb> mo ingreſſo un bel Loggiato, con belle, e <lb></lb> ben proporzionate Colonne, fatto fabbrica-<lb></lb> re dalla Famiglia de' Pucci.</s><s id="id2746646"> Sotto il Log-<lb></lb> giato ſono tre Porte.</s><s id="id2746652"> Quella a man deſtra, <lb></lb> conduce nella Cappella di San Baſtiano del-<lb></lb> l'iſteſſa Famiglia Pucci, adorna di tre bel-<lb></lb> le Tavole, colorite da Maeſtri eccellenti, <lb></lb> e ſpecialmente quella di San Baſtiano di <lb></lb> mano d'Antonio del Pollajolo, ed altreſì <lb></lb> d'alcune Statue di marmo di mano del No-<lb></lb> velli Scultore.</s><s id="id2746684"> Vi ſono ancora molte me-<lb></lb> morie d'Uomini illuſtri di queſta nobil Fa-<lb></lb> miglia, e ſpecialmente di Lorenzo, Rober-<lb></lb> to, e Antonio Pucci tre inſigni Cardinali, <lb></lb> che viſſero quaſi in un tempo medeſimo. </s><lb></lb> <s id="id2746686">L'altra Porta a man ſiniſtra conduce in un <lb></lb> Ricetto, dov'è la Sagreſtía, ed in un, <lb></lb> Chioſtro aſſai grande, e vago.</s><s id="id2746716"> In faccia, <lb></lb> <arrow.to.target n="a36"></arrow.to.target> <pb pagenum="32"></pb> di queſto Chioſtro, è ſopra la porta, che <lb></lb> va in Chieſa la famoſa Madonna del Sac-<lb></lb> co, dipinta da Andrea del Sarto con tut-<lb></lb> ta la perfezione dell'arte.</s><s id="id2746745"> E fama fra gli <lb></lb> intendenti, che queſta ſia la miglior'ope-<lb></lb> ra, e più perfetta, che quel famoſo Ar-<lb></lb> tefice conduceſſe.</s><s id="id2746759"> E in vero, chiunque at-<lb></lb> tentamente la mira, reſta fuor di modo at-<lb></lb> tonito per lo ſtupore; ond'è, che Michel'-<lb></lb> Agnolo Buonarruoti, ed il celebre Tiziano <lb></lb> non ſi ſaziavano mai di rimirarla, e di <lb></lb> commendarla in eſtremo.</s><s id="id2746783"> L'altre Lunette <lb></lb> del medeſimo Chioſtro ſono ancor eſſe di-<lb></lb> pinte da buoni Artefici.</s><s id="id2746793"> Il Poccetti, e il <lb></lb> Roſſelli grandemente vi faticarono, e mol-<lb></lb> to ancora il Salimbeni Saneſe.</s><s id="id2746804"> Sono in, <lb></lb> queſte effigiati li fatti più ſingolari de' ſet-<lb></lb> te Fondatori, e ne' peducci delle volte i <lb></lb> Ritratti degli Uomini più inſigni dell'Or-<lb></lb> dine de' Servi.</s><s id="id2746822"> In queſto Chioſtro è una <lb></lb> gran Cappella in volta, eretta già dalla Fa-<lb></lb> miglia Macinghi, della quale reſtano le, <lb></lb> Armi negli angoli, che paſſata dipoi in, <lb></lb> quei Religioſi, ſerviva loro di Capito-<lb></lb> lo; ma, adornata da eſſi modernamente, <lb></lb> ed abbellita di Pitture a freſco per ogni <lb></lb> parte, è ſtata deſtinata al culto delle, <lb></lb> fante Immagini de i ſette Beati Fondato-<lb></lb> ri del loro Ordine, dipinte in Tavole, <lb></lb> di aſſai antica, e ſemplice maniera; e per-<lb></lb> chè ſono oggi le dette Immagini aſſai ſco-<lb></lb> lorite dal tempo, affine di meglio conſer-<lb></lb> <arrow.to.target n="a37"></arrow.to.target> <pb pagenum="33"></pb> varle, ſono ſtate unite tutte inſieme in, <lb></lb> un Quadro, che poſa ſull'Altare, ma ſpar-<lb></lb> tite una dall'altra da un nuovo ornamento <lb></lb> riccamente dorato, e coperte di criſtalli. </s><lb></lb> <s id="id2746914">La terza porta del loggiato, che è la prin-<lb></lb> cipale, nel mezzo, conduce in un piccol <lb></lb> Cortile, o Chioſtro, tutto dipinto da' più <lb></lb> rari Artefici di quei tempi.</s><s id="id2746916"> Queſti ſono <lb></lb> Andrea del Sarto (il Ritratto del quale, <lb></lb> ſcolpito in marmo coll'Iſcrizione, vedeſi <lb></lb> a mano ſiniſtra) Aleſſio Baldovinetti, il <lb></lb> Roſſo, Jacopo da Pontormo, il Franciabi-<lb></lb> gio, e Coſimo Roſſellini.</s><s id="id2746939"> D'Andrea è la <lb></lb> Storia de' Magi, la Natività della Madon-<lb></lb> na, quella ove ſi porge a baciare a' circo-<lb></lb> ſtanti la Reliquia di San Filippo, con tut-<lb></lb> te l'altre a man ſiniſtra, che i fatti più <lb></lb> ſegnalati di San Filippo Benizj mirabil-<lb></lb> mente rappreſentano.</s><s id="id2746966"> D'Aleſſio Baldovi-<lb></lb> netti è la Storia della Natività del Signo-<lb></lb> re: del Roſſellini è quando San Filippo ha <lb></lb> la viſione di Maria Vergine: del Roſſo è <lb></lb> l'Aſſunta della Madonna: del Pontormo la <lb></lb> Viſitazione della medeſima: e del Francia-<lb></lb> bigio lo Spoſalizio della Vergine con San <lb></lb> Giuſeppe.</s><s id="id2746998"> Parimente in queſto Cortile ſi <lb></lb> vedono innumerabili Voti, altri dipinti in <lb></lb> Tavole, altri eſpreſſi in Figure al natura-<lb></lb> le.</s><s id="id2747012"> Entrando in Chieſa, vedeſi al primo <lb></lb> aſpetto la Soffitta tutta d'intagli dorati ſo-<lb></lb> pra fondo bianco, nel mezzo della quale è <lb></lb> un gran Quadro, rappreſentante l'Aſſun-<lb></lb> <arrow.to.target n="a38"></arrow.to.target> <pb pagenum="34"></pb> zione della Vergine al Cielo, di mano del <lb></lb> Volterrano.</s><s id="id2747045"> Nelle pareti, tra 'l fregio del-<lb></lb> la ſoffitta, e il cornicione, ſono dodici <lb></lb> Quadri dipinti a freſco dall'Ulivelli, do-<lb></lb> ve ſi rappreſentano alcuni Miracoli più ſin-<lb></lb> golari, operati per interceſſione di Maria. </s><lb></lb> <s id="id2747047">A man ſiniſtra nell'entrare in Chieſa ſi <lb></lb> trova la Cappella della Santiſſima Nunzia-<lb></lb> ta (nel muro della quale è dipinto il di <lb></lb> lei Volto miracoloſo) fatta di marmi vaga-<lb></lb> mente intagliati col diſegno di Michelozzo. </s><lb></lb> <s id="id2747049">Quanto ſia ricca, e adorna queſta Cappel-<lb></lb> la, non ſi può ſpiegare abbaſtanza.</s><s id="id2747094"> E l'Al-<lb></lb> tare d'argento maſſiccio nobilmente lavo-<lb></lb> rato, il gradino, parimente d'argento, è <lb></lb> tutto diviſato di gioje, e pietre prezioſe. </s><lb></lb> <s id="id2747120">In un belliſſimo Tabernacolo è una teſta del <lb></lb> Salvadore, mirabilmente dipinta da Andrea <lb></lb> del Sarto.</s><s id="id2747121"> Sopra due grandi pilaſtri poſa <lb></lb> un ricco architrave, o cornicione d'argen-<lb></lb> to, da cui pende una cortina di lavoro ec-<lb></lb> cellente, ſotto la quale una mantellina, <lb></lb> parimente d'argento, che tien coperta la <lb></lb> Sacra Immagine.</s><s id="id2747143"> Inoltre, tanti, e tanti <lb></lb> ſon gli ornamenti di queſta Cappella, che <lb></lb> è malagevole il poterli diſtintamente de-<lb></lb> ſcrivere: perchè i vafi, i doppieri, le lam-<lb></lb> pane tutte d'argento, ſon ſenza numero; <lb></lb> i Voti, che vi ſi vedono appeſi, in con-<lb></lb> traſſegno delle Grazie, che dalla Vergine <lb></lb> ſi diſpenſano giornalmente, ſono infiniti. </s><lb></lb> <s id="id2747145">Contiguo alla detta Cappella, è un Orato-<lb></lb> <arrow.to.target n="a39"></arrow.to.target> <pb pagenum="35"></pb> rio di forma quadrata nobilmente arricchi-<lb></lb> to.</s><s id="id2747196"> Ha le pareti incroſtate di pietre pre-<lb></lb> zioſe, e ſpecialmente d'agate, calcedonj <lb></lb> orientali, e diaſpri, che rappreſentano al-<lb></lb> cuni ſimboli di Noſtra Signora.</s><s id="id2747213"> Allato a <lb></lb> queſta Cappella vi è quella fatta fabbrica-<lb></lb> re dal Marcheſe, e Senator Franceſco Fe-<lb></lb> roni, col diſegno di Giovan Batiſta Foggi-<lb></lb> ni tutta incroſtata di marmi, e adorna di <lb></lb> varie Statue; la Tavola dell'Altare è di-<lb></lb> pinta da Carlo Lotti Pittor Veneziano con <lb></lb> ſingolar diligenza; di mano di Giuſeppe, <lb></lb> Piamontini ſono le due Statue rappreſen-<lb></lb> tanti il Penſiero, e la Fortuna marittima, <lb></lb> e di mano dell'Andreozzi ſono l'altre due, <lb></lb> che figurano la Fedeltà, e la Navigazione. </s><lb></lb> <s id="id2747215">Di Carlo Marcellini è il San Domenico, <lb></lb> e del Cateni il San Franceſco, e le Meda-<lb></lb> glie di bronzo dorato ſono di Maſſimilia-<lb></lb> no Soldani Benzi; le due Iſcrizioni, che ſi <lb></lb> vedono ſotto li due Depoſiti ſono dettate <lb></lb> dall'erudita penna del celebre Abate An-<lb></lb> ton Maria Salvini.</s><s id="id2747288"> Seguitano appreſſo, ben-<lb></lb> chè con ordine aſſai diverſo, altre Cappel-<lb></lb> le adornate di belle Tavole, tralle quali <lb></lb> è molto ragguarvevole quella del Giudizio <lb></lb> d'Aleſſandro Allori, detto il Bronzino; <lb></lb> quella della Crocifiſſione dello Stradano; e <lb></lb> la quarta di Pietro Perugino, o, com'al-<lb></lb> tri vogliono, dell'Albertinelli.</s><s id="id2747320"> Siccome <lb></lb> nella Croce della Navata, è aſſai vaga la <lb></lb> Cappella de' Tedaldi, eretta ad onore di <lb></lb> <arrow.to.target n="a40"></arrow.to.target> <pb pagenum="36"></pb> San Filippo Benizj, colla Tavola dipinta <lb></lb> dal Volterrano, e con altre Pitture a fre-<lb></lb> ſco dell'Ulivelli.</s><s id="id2747350"> Nel ricetto, che torna <lb></lb> alla Cappella del Santo, e per cui ſi va <lb></lb> alla Sagreſtía, è collocato un Buſto di ter-<lb></lb> ra cotta, rappreſentante l'Effigie di detto <lb></lb> Santo in abito della Religione; e dall'In-<lb></lb> fcrizione, che vi fu poſta ſotto, intaglia-<lb></lb> ta in lavagna, ſi deduce, che fu egli do-<lb></lb> nato a quei Religioſi dalla Famiglia de' <lb></lb> Guicciardini, ſubentrata già nella Caſa de' <lb></lb> Benizj, de' quali era il Santo, ove ſi era <lb></lb> conſervato ab antico in loro mano fino <lb></lb> all'Anno 1592.</s><s id="id2747399"> E da queſta Effigie è ſtata <lb></lb> forſe ritratta quella di argento, la quale <lb></lb> ſi eſpone ogni anno ſull'Altare nel gior-<lb></lb> no della ſua Feſta.</s><s id="id2747414"> Ritornando a man de-<lb></lb> ſtra, nella prima Cappella della Famiglia <lb></lb> del Palagio adorna di varj marmi, è una <lb></lb> Tavola dell'Empoli, che è ſtimata la mi-<lb></lb> glior'opera da eſſo fatta.</s><s id="id2747434"> Nella ſeconda vi <lb></lb> è una Tavola dipinta da Pier Dandini, pro-<lb></lb> feſſore di molto pregio.</s><s id="id2747445"> Ma la terza Cap-<lb></lb> pella tutta incroſtata di marmi con bel di-<lb></lb> ſegno intagliati, e nobilmente arricchita, <lb></lb> fu fatta fabbricare dal Marcheſe Fabrizio <lb></lb> Colloredo del Friuli: la Tavola è di mano <lb></lb> del Vignali, e la Cupola del Volterrano. </s><lb></lb> <s id="id2747447">Ognuna delle ſeguenti Cappelle ha qual-<lb></lb> che coſa di ſingolare, e ſpecialmente quel-<lb></lb> la de' Bandinelli, prima de' Pazzi, dov'è <lb></lb> di marmo un Criſto morto, ſoſtenuto da <lb></lb> <arrow.to.target n="a41"></arrow.to.target> <pb pagenum="37"></pb> Dio Padre, opera inſigne di Baccio Bandi-<lb></lb> nelli.</s><s id="id2747502"> In faccia a queſta, è in luogo poco <lb></lb> oſſervato la Cappella di Santa Barbera, ove <lb></lb> ſi vedono molte memorie ſepolcrali di ſi-<lb></lb> gnori di conto di varie Provincie Oltra-<lb></lb> montane.</s><s id="id2747521"> Al fine della Navata, ſi tro-<lb></lb> va una Tribuna aſſai grande di figura ro-<lb></lb> tonda con bella Cupola, e rilevata, fat-<lb></lb> ta col diſegno di Leon Batiſta Alberti <lb></lb> Gentiluomo Fiorentino, a ſpeſe di Lodovi-<lb></lb> co Gonzaga, ſecondo Marcheſe di Manto-<lb></lb> va.</s><s id="id2747549"> E' in oggi queſta Tribuna tutta ador-<lb></lb> nata di ſtucchi, come altreſì la Cupola, <lb></lb> dipinta da Baldaſſar Franceſchini, detto il <lb></lb> Volterrano.</s><s id="id2747564"> Ha queſto inſigne Pittore di-<lb></lb> pinto la Vergine, quando Aſſunta in Cie-<lb></lb> lo, vien coronata dalla Santiſſima Trinità. </s><lb></lb> <s id="id2747566">Intorno intorno ha dipinti i Patriarchi, i <lb></lb> Profeti, e i Santi del Teſtamento Vecchio, <lb></lb> con alcuni altri del Nuovo, che prima <lb></lb> della Vergine erano paſſati alla Gloria, re-<lb></lb> cedendo in queſto dall'uſo di quaſi tutti i <lb></lb> Pittori, che nel dipignere Storie antiche, <lb></lb> meſcolano ſpeſſe volte Perſone, che viſſe-<lb></lb> ro molti Secoli dopo.</s><s id="id2747607"> Finalmente in que-<lb></lb> ſta grand'opera è laudabile, non meno l'in-<lb></lb> venzione, e 'l diſegno, che la vaghezza <lb></lb> del colorito.</s><s id="id2747621"> Corriſponde alla Cupola il <lb></lb> Coro de' Frati, i quali, oltre al numero <lb></lb> di cento, con ſommo decoro, e con eſqui-<lb></lb> fitezza di canto, vi celebrano gli Uſizj Di-<lb></lb> vini.</s><s id="id2747640"> Nove Cappelle ſi trovano intorno al <lb></lb> <arrow.to.target n="a42"></arrow.to.target> <pb pagenum="38"></pb> Coro, molte delle quali fon adorne di <lb></lb> marmi, e di belliſſime Tavole.</s><s id="id2747660"> Nella ſe-<lb></lb> conda Cappella a man deſtra v'è una Ta-<lb></lb> vola del Bilivelti, nella quale è dipinto <lb></lb> lo Spoſalizio di Santa Caterina.</s><s id="id2747675"> Nella ter-<lb></lb> za la Tavola del cieco nato è di mano del <lb></lb> Paſſignano.</s><s id="id2747686"> Nella quinta, che fu già fab-<lb></lb> bricata a proprie ſpeſe di Giovanni Bolo-<lb></lb> gna, oltre l'eſſer tutta incroſtata di pietre <lb></lb> ſerene, e marmi, ſono di ſtima grande le <lb></lb> Statue, i Baſſirilievi di bronzo, e le tre <lb></lb> Tavole, una del Paggi, l'altra del Ligoz-<lb></lb> zi, e la terza del Paſſignano: Siccome è <lb></lb> ammirabile il Crocifiſſo di bronzo, fatto <lb></lb> ſopra un modello dello ſteſſo Giovanni Bo-<lb></lb> logna.</s><s id="id2747726"> Nella ſefta la Tavola della Reſur-<lb></lb> rezione, è d'Agnolo Bronzino.</s><s id="id2747734"> Nell'otta-<lb></lb> va il San Michele di mano del Pignoni Pit-<lb></lb> tor celebre; e nella nona la Natività di <lb></lb> Maria Vergine fatta da Aleſſandro Allori, <lb></lb> il cui figliuolo Criſtofano dipinſe uno de' <lb></lb> Quadri laterali, che è tenuto in gran pre-<lb></lb> gio.</s><s id="id2747761"> L'Altar maggiore è molto ricco, e, <lb></lb> magnifico.</s><s id="id2747768"> Ha il Ciborio grande d'argen-<lb></lb> to, di bellezza, e di pregio conſiderabile; <lb></lb> ſiccome un Paliotto parimente d'argento, <lb></lb> con Figure di baſſorilievo, che ſolamente <lb></lb> adopraſi nelle Feſte ſolenni, nelle quali, <lb></lb> tanto ſono i vaſi, i doppieri, le Statue, <lb></lb> e gli ornamenti prezioſi, che vi ſi vedono, <lb></lb> che certamente non hanno pari.</s><s id="id2747801"> Sul piano <lb></lb> del Preſbiterio poſano due magnifici Depo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a43"></arrow.to.target> <pb pagenum="39"></pb> ſiti di marmo, uno del Veſcovo Angelo <lb></lb> Marzi, colla Statua al naturale di mano di <lb></lb> Franceſco da Sangallo; e l'altro del Sena-<lb></lb> tore, e poi Sacerdote Donato dell'Antel-<lb></lb> la, inſigne Benefattore della Chieſa.</s><s id="id2747837"> La <lb></lb> Statua è di Giovan Batiſta Foggini, e l'In-<lb></lb> ſcrizione del Senatore, e Auditore Filippo <lb></lb> Buonarroti.</s><s id="id2747851"> Queſta Chieſa è ſtata moder-<lb></lb> namente adornata di ſtucchi, e di Pilaſtri <lb></lb> incroſtati di marmi, e d'alcuni Medaglioni <lb></lb> dipinti a freſco di Piero Dandini.</s><s id="id2747867"> In ſom-<lb></lb> ma ell'è in tutte le ſue parti ragguarde-<lb></lb> vole, e per queſto ſi è renduta al Mondo <lb></lb> famoſa, non eſſendovi Foreſtiero, che non <lb></lb> ſi porti a viſitarla.</s><s id="id2747886"> Il Convento poi, ove <lb></lb> abitano in gran numero i Religioſi, è mol-<lb></lb> to comodo, e magnifico, per lo notabile, <lb></lb> accreſcimento fattovi ultimamente; ed ivi <lb></lb> pure ſon degne d'eſſer vedute, la Librería <lb></lb> nuovamente fabbricata, perchè, oltre alla <lb></lb> copia de' Libri, vi s'aggiungono molti or-<lb></lb> namenti, che la rendono ſingolare; e nel <lb></lb> Chioſtro interiore la Cappella della famoſa <lb></lb> Accademia del Diſegno, per la Tavola del-<lb></lb> l'Altare, che è del Paſſignano, e per due <lb></lb> Quadri a freſco, che ſono opera di Gior-<lb></lb> gio Vaſari, e di Santi di Tito.</s><s id="id2747939"> Partendo-<lb></lb> ſi da queſto luogo, laſceremo per brevi-<lb></lb> tà, e minor tedio del Foreſtiero, tutta <lb></lb> la parte, che reſta dietro alla Chieſa, <lb></lb> quantunque in eſſa vi ſi poteſſe oſſerva-<lb></lb> re il</s></p> <p id="id2747983" type="foot"><s id="id2747987"><foot.target id="a34"></foot.target>B 3 luo-</s></p> <p id="id2747994" type="foot"><s id="id2747998"><foot.target id="a35"></foot.target>Ma-</s></p> <p id="id2748005" type="foot"><s id="id2748009"><foot.target id="a36"></foot.target>B 4 di</s></p> <p id="id2748016" type="foot"><s id="id2748020"><foot.target id="a37"></foot.target>var-</s></p> <p id="id2748027" type="foot"><s id="id2748031"><foot.target id="a38"></foot.target>B 5 zio-</s></p> <p id="id2748038" type="foot"><s id="id2748042"><foot.target id="a39"></foot.target>rio</s></p> <p id="id2748049" type="foot"><s id="id2748052"><foot.target id="a40"></foot.target>B 6 San</s></p> <p id="id2748060" type="foot"><s id="id2748064"><foot.target id="a41"></foot.target>Dio</s></p> <p id="id2748070" type="foot"><s id="id2748074"><foot.target id="a42"></foot.target>Co-</s></p> <p id="id2748081" type="foot"><s id="id2748085"><foot.target id="a43"></foot.target>ſiti</s></p> <p id="id2748092" type="foot"><s id="id2748096">P A-</s></p> <pb pagenum="40"></pb> <p id="id2747950" type="main"><s id="id2747952">PALAZZO de' Marcheſi Guadagni aſſai <lb></lb> vago, e di bella Architettura, e fornito di <lb></lb> copioſa Librería, e il</s></p> <p id="id2748103" type="main"><s id="id2748107">PALAZZO del Marcheſe Scipion Cappo-<lb></lb> ni di nuova ſtruttura, edificato col diſegno <lb></lb> del Cavalier Carlo Fontana, ſiccome i due <lb></lb> Giardini, uno del Marcheſe Salviati, l'altro <lb></lb> de' Geſuiti; e il</s></p> <p id="id2748128" type="main"><s id="id2748132">PALAZZO de' Conti della Gherardeſca, <lb></lb> che fu già di Bartolommeo Scala Storico <lb></lb> Fiorentino.</s><s id="id2748143"> Pertanto venendo per la Via <lb></lb> de' Servi, tra molti, v'è aſſai ragguarde-<lb></lb> vole il</s></p> <p id="id2748154" type="main"><s id="id2748158">PALAZZO de' Marcheſi Niccolini, fat-<lb></lb> to con buon diſegno, e adorno di molte <lb></lb> Statue antiche, oltre uno ſtudio copioſiſſi-<lb></lb> mo di Medaglie; e volgendo a mezzo di <lb></lb> detta ſtrada a man ſiniſtra, ci condurre-<lb></lb> mo alla</s></p> <p id="id2748182" type="main"><s id="id2748186">CHIESA, E MONASTERO DE' MO-<lb></lb> NACI CAMALDOLENSI.</s><s id="id2748193"> La Chieſa è <lb></lb> ſtata rifatta di nuovo non è gran tempo. </s><lb></lb> <s id="id2748188">La volta è tutta dipinta a freſco di mano <lb></lb> d'Aleſſandro Gherardini.</s><s id="id2748208"> Anche il Mona-<lb></lb> ſtero è ſtato reſtaurato, e nella Librería, <lb></lb> ove ſi conſervano rari <expan abbr="manoscritti">MSS.</expan> è uno sfondo <lb></lb> di Luca Giordano.</s><s id="id2748223"> Nell'orto ſi vede il <lb></lb> principio del famoſo Tempio della Fami-<lb></lb> <arrow.to.target n="a45"></arrow.to.target> <pb pagenum="41"></pb> glia delli Scolari, tanto lodato da Giorgio <lb></lb> Vaſari.</s><s id="id2748246"> Rimpetto a queſto Monaſtero cor-<lb></lb> riſponde il</s></p> <p id="id2748254" type="foot"><s id="id2748258"><foot.target id="a45"></foot.target>glia</s></p> <p id="id2748265" type="main"><s id="id2748269">PALAZZO de' Giugni, fatto col diſe-<lb></lb> gno dell'Ammannato, Edifizio in ogni par-<lb></lb> te ragguardevole.</s><s id="id2748280"> Ma ſeguitando per la <lb></lb> Via di Cafaggiuolo, uſciremo di ſtrada per <lb></lb> viſitare la Chieſa di Santa Maria degli An-<lb></lb> geli, chiamata in oggi</s></p> <p id="id2748296" type="main"><s id="id2748300">SANTA MARIA MADDALENA DE' <lb></lb> PAZZI.</s><s id="id2748306"> Nell'ingreſſo di queſta Chieſa ſi <lb></lb> vede a man deſtra la belliſſima Cappella <lb></lb> de' Neri, che ben può dirſi tale per le Pit-<lb></lb> ture di Bernardino Poccetti, il quale, ſe <lb></lb> in ogni opera ſua ſi moſtrò ſingolare, in <lb></lb> queſta ſpecialmente ſuperò ſe medeſimo. </s><lb></lb> <s id="id2748308">Ammirano gl'intendenti, ſopra d'ogni al-<lb></lb> tra coſa, la bella Cupoletta, ove è dipin-<lb></lb> to il Paradiſo; perchè in eſſa ſono innu-<lb></lb> merabili le Figure de' Santi, ma coſì bene, <lb></lb> e con tal'arte diſpoſte, che la moltitudi-<lb></lb> ne non genera confuſione, ma reca dilet-<lb></lb> to, e vaghezza.</s><s id="id2748360"> All'Altare di detta Cap-<lb></lb> pella è una Tavola del Paſſignano: e final-<lb></lb> mente non vi manca ornamento, che la <lb></lb> poſſa render più vaga.</s><s id="id2748375"> Paſſando per un, <lb></lb> Cortile s'entra in Chieſa, la Soffitta del-<lb></lb> la quale è tutta dipinta da Jacopo Chiavi-<lb></lb> ſtelli.</s><s id="id2748390"> Ha una ſola Navata, ma però ri-<lb></lb> partita in varie Cappelle, in ciaſcheduna <lb></lb> <arrow.to.target n="a46"></arrow.to.target> <pb pagenum="42"></pb> delle quali ſi vedono Tavole di Pittori aſ-<lb></lb> ſai ragguardevoli.</s><s id="id2748415"> Ma di gran lunga ſu-<lb></lb> periore in bellezza, ed in pregio è la Cap-<lb></lb> pella maggiore, nella quale ſta ripoſto il <lb></lb> Sacro Corpo di Santa Maria Maddalena de' <lb></lb> Pazzi Nobil Fiorentina.</s><s id="id2748433"> Ella è tutta in-<lb></lb> croſtata di marmi miſti, de' più nobili, e <lb></lb> de' più vaghi, che in tali Edifizj s'adopri-<lb></lb> no.</s><s id="id2748448"> Sono fra gli altri ornamenti molto <lb></lb> ammirabili, dodici Colonne di diaſpro di <lb></lb> Sicilia, i capitelli, e imbaſamenti delle, <lb></lb> quali fon di bronzo dorato.</s><s id="id2748463"> In alcuni ova-<lb></lb> ti ſi vedono Baſſirilievi parimente di bron-<lb></lb> zo, eſprimenti i fatti più ſegnalati della <lb></lb> Santa, e queſti ovati ſon retti da alcuni <lb></lb> Angioletti di marmo del Marcellini.</s><s id="id2748483"> Nel-<lb></lb> le quattro nicchie ſono quattro Statue di <lb></lb> marmo, che figurano le quattro Virtù più <lb></lb> ſingolari, che riſplenderono in queſta Ver-<lb></lb> gine.</s><s id="id2748501"> La Tavola dell'Altar maggiore è di <lb></lb> Ciro Ferri, di cui è il diſegno e l'Archi-<lb></lb> tettura della Cappella.</s><s id="id2748512"> L'altre due Tavo-<lb></lb> le laterali, ſono di mano di Luca Gior-<lb></lb> dano, e la Cupola è opera di Piero Dan-<lb></lb> dini ambedue Pittori famoſi.</s><s id="id2748528"> In ſomma non <lb></lb> v'è coſa, che non ſia ragguardevole, e di <lb></lb> gran pregio, avendo fatto a gara, per ab-<lb></lb> bellire queſto Sacrario, l'eſquiſitezza del-<lb></lb> l'opere, e la ricchezza, e nobiltà de' ma-<lb></lb> teriali.</s><s id="id2748551"> Ripigliando il cammino per la ſtra-<lb></lb> da già tralaſciata, troviamo in primo luo-<lb></lb> go il Monaſtero di</s></p> <p id="id2748616" type="foot"><s id="id2748620">S A N-</s></p> <pb pagenum="43"></pb> <p id="id2748553" type="main"><s id="id2748554">SANTA MARIA DI CANDELI, colla <lb></lb> Chieſa tutta rifatta di nuovo di ſtucchi do-<lb></lb> rati, col diſegno di Giovan Batiſta Foggi-<lb></lb> ni, ove merita di eſſere oſſervata la Ta-<lb></lb> vola dell'Altar maggiore mirabilmente con-<lb></lb> dotta dal celebre Anton Domenico Gabbia-<lb></lb> ni, oltre le altre tutte di valenti Pittori. </s><lb></lb> <s id="id2748625">Quindi paſſeremo alla Parrocchiale</s></p> <p id="id2748605" type="foot"><s id="id2748608"><foot.target id="a46"></foot.target>del-</s></p> <p id="id2748627" type="main"><s id="id2748631">CHIESA DI SANT'AMBROGIO, dove <lb></lb> abitano Monache dell'Ordine di San Be-<lb></lb> nedetto.</s><s id="id2748641"> Una delle coſe da oſſervarſi in <lb></lb> queſta Chieſa, è la Cappella del Miracolo, <lb></lb> detta così, perchè in eſſa conſervaſi parte <lb></lb> del Sangue congelato di Noſtro Signore ri-<lb></lb> trovato in un Calice, dove da un Sacer-<lb></lb> dote, per inavvertenza, era ſtato laſciato <lb></lb> del vino conſagrato, che in Sangue ſi vi-<lb></lb> de miracoloſamente convertito, eſſendo ciò <lb></lb> accaduto l'Anno di noſtra ſalute 1230.</s><s id="id2748679"> Vi-<lb></lb> cino a queſta Chieſa ſi trovano nove Con-<lb></lb> venti di Monache, ed uno di Religioſi Clau-<lb></lb> ſtrali dell'Ordine di San Franceſco di Pao-<lb></lb> la, ma per non iſtraccare il Foreſtiero col-<lb></lb> la viſita di queſte Chieſe, benchè in eſſe <lb></lb> ſi poteſſero oſſervare alcune Pitture di pre-<lb></lb> gio, e ſpecialmente in quella di Monte, <lb></lb> Domini la Tavola di Santo Stefano del Ci-<lb></lb> goli: in quella delle Murate, nel cui Mo-<lb></lb> naſtero fu già educata Caterina de' Medi-<lb></lb> ci Regina di Francia, alcune Pitture di <lb></lb> Fra Filippo Lippi; ed alcune del Grillan-<lb></lb> <arrow.to.target n="a48"></arrow.to.target> <pb pagenum="44"></pb> dajo in quella di San Jacopo: tornando <lb></lb> adunque indietro, potrà dare un occhiata <lb></lb> alla Chieſa delle Monache di</s></p> <p id="id2748753" type="foot"><s id="id2748757"><foot.target id="a48"></foot.target>dajo</s></p> <p id="id2748764" type="main"><s id="id2748768">SAN FRANCESCO, rinnovata con gran <lb></lb> magnificenza dall'<expan abbr="Altezza Reale">A. R.</expan> del Gran Principe <lb></lb> Ferdinando di Toſcana di <expan abbr="gloriosa memoria">glor. mem.</expan> ſul <lb></lb> modello fattone da Giovambatiſta Foggini; <lb></lb> e quivi potrà oſſervare, frall'altre Tavo-<lb></lb> le, quella dell'Altare ſituato in <foreign lang="la">cornu Epi-<lb></lb> ſtolæ</foreign>, che è copia d'una delle più mara-<lb></lb> viglioſe Opere d'Andrea del Sarto.</s><s id="id2748800"> Quin-<lb></lb> di paſſando alla Chieſa di</s></p> <p id="id2748807" type="main"><s id="id2748811">SANTA CROCE de' Frati Minori Con-<lb></lb> ventuali; entreremo in un Tempio aſſai <lb></lb> grande, e magnifico, lungo dugenquaran-<lb></lb> ta braccia, e largo braccia ſettanta.</s><s id="id2748827"> Fu <lb></lb> queſto fabbricato intorno all'Anno 1294. <lb></lb> col diſegno d'Arnolfo, che fu l'Architet-<lb></lb> to del Duomo, benchè dipoi reſtaurato <lb></lb> col diſegno di Giorgio Vaſari.</s><s id="id2748846"> La maggior <lb></lb> parte de' Foreſtieri concorre a queſta Chie-<lb></lb> ſa, tirata dalla curioſità di rimirare quel-<lb></lb> le belliſſime Tavole, che l'adornano, nel-<lb></lb> le quali la Paſſione tutta di Noſtro Signo-<lb></lb> re, e la ſua Morte, e Reſurrezione è ſta-<lb></lb> ta mirabilmente rappreſentata da' primi Ar-<lb></lb> tefici di quei tempi.</s><s id="id2748878"> Ora facendoci dalla <lb></lb> Porta di mezzo, benchè l'ordine dell'I-<lb></lb> ſtoria richiedeſſe cominciare d'altrove, nel-<lb></lb> la prima Tavola, che ſi trova a man de-<lb></lb> <arrow.to.target n="a49"></arrow.to.target> <pb pagenum="45"></pb> ftra, allato alla ſuddetta porta, è dipinta <lb></lb> la depoſizione di Croce di Noſtro Signo-<lb></lb> re, di mano di Franceſco Salviati; la ſe-<lb></lb> conda, dov'è la Crocifiſſione, è di Santi <lb></lb> di Tito; appreſſo alla quale è il famoſo Se-<lb></lb> polcro di Michelagnolo Buonarroti, Gen-<lb></lb> tiluomo Fiorentino, Poeta, Scultore, Pit-<lb></lb> tore, ed Architetto di sì gran nome, e di <lb></lb> sì grand'eccellenza, che non vi ha lingua, <lb></lb> che le ſue lodi poſſa baſtevolmente ſpiega-<lb></lb> re.</s><s id="id2748949"> Vedonſi a piè dell'Urna tre belle Sta-<lb></lb> tue di marmo, che rappreſentano la Scul-<lb></lb> tura, l'Architettura, e la Pittura, in at-<lb></lb> to compaſſionevole, e meſto: e ſopra l'Ur-<lb></lb> na, la teſta, e il buſto di marmo del Buo-<lb></lb> narroti.</s><s id="id2748973"> Fu queſt'opera fatta da tre Mae-<lb></lb> ſtri, cioè Giovanni dell'Opera, Valerio <lb></lb> Cioli, e Batiſta del Cavaliere, del primo <lb></lb> de' quali è la Statua dell'Architettura, del <lb></lb> ſecondo quella della Scultura, e del terzo <lb></lb> quella della Pittura; e di lui è pure il Ri-<lb></lb> tratto di Michelagnolo.</s><s id="id2749001"> Segue la terza Cap-<lb></lb> pella, dov'è dipinto da Giorgio Vaſari, <lb></lb> quando Criſto porta la Croce al Calvario; <lb></lb> la Tavola quarta rappreſenta l'Ecce Ho-<lb></lb> mo, ed è fattura di Jacopo di Meglio. </s><lb></lb> <s id="id2749004">Aleſſandro del Barbiere dipinſe la quinta, <lb></lb> in cui ſi figura la Flagellazione alla colon-<lb></lb> na; la ſeſta dov'è dipinto Noſtro Signore <lb></lb> quando fa Orazione nell'Orto, è opera di <lb></lb> Andrea del Minga; appreſſo la quale è la <lb></lb> Cappella de' Cavalcanti, ove s'ammira ſcol-<lb></lb> <arrow.to.target n="a50"></arrow.to.target> <pb pagenum="46"></pb> pita in macigno la Vergine Annunziata dal-<lb></lb> l'Angiolo, fatta con ſingolare artifizio dal <lb></lb> celebre Donatello; ed allato v'è il Sepol-<lb></lb> cro di Leonardo Aretino, inſigne Scritto-<lb></lb> re d'Iſtorie.</s><s id="id2749076"> Finalmente la ſettima Cap-<lb></lb> pella ha una Tavola già cominciata dal Ci-<lb></lb> goli, e finita dal Bilivelti, in cui ſi rap-<lb></lb> preſenta l'entrata di Criſto in Geruſalem-<lb></lb> me il giorno delle Palme.</s><s id="id2749096"> Nella Croce del-<lb></lb> la Navata trovaſi la Cappella de' Barberini, <lb></lb> dov'è ſepolto in eſſa Franceſco da Barbe-<lb></lb> rino, Dottore, e Poeta inſigne, ed in eſſa <lb></lb> è una Tavola dipinta dal Naldini, che rap-<lb></lb> preſenta quando San Franceſco riceve le <lb></lb> Sacre Stimmate; v'è anco la Cappella de' <lb></lb> Calderini allato alla Sagreſtia, tutta incro-<lb></lb> ſtata di marmi carrareſi, e ornata di belle <lb></lb> Pitture.</s><s id="id2749136"> Paſſato l'Altar maggiore, in cui <lb></lb> di preſente conſervanſi le Sacre Oſſa della <lb></lb> Beata Umiliana de' Cerchi Nobil Matrona <lb></lb> Fiorentina, Terziaria del medeſimo Ord-<lb></lb> ine de' Minori Conventuali chiara per ſan-<lb></lb> tità, e per miracoli, viſſuta intorno agli <lb></lb> anni 1240. e l'altre Cappelle di minor pre-<lb></lb> gio; ſi trova la Cappella, o Tribuna de' <lb></lb> Niccolini, d'ordine però diverſo dall'al-<lb></lb> tro.</s><s id="id2749176"> Quanto ſia bella, e di vaghezza ri-<lb></lb> piena, non ſi può ſpiegare abbaſtanza.</s><s id="id2749184"> E' <lb></lb> ella tutta incroſtata di marmi carrareſi, <lb></lb> bianchi, e miſti, ma di sì nobile, e dili-<lb></lb> gente lavoro, che non può l'uomo deſide-<lb></lb> rar di vantaggio.</s><s id="id2749203"> Di mano del Francavil-<lb></lb> <arrow.to.target n="a51"></arrow.to.target> <pb pagenum="47"></pb> la Scultor Fiammingo, ſono le cinque Sta-<lb></lb> tue di marmo, che una figura Aaron, e <lb></lb> l'altra Mosè, e la terza rappreſenta la Ver-<lb></lb> ginità, la quarta la Prudenza, e la quin-<lb></lb> ta l'Umiltà.</s><s id="id2749236"> Le due Tavole dipinte ſono <lb></lb> di mano d'Aleſſandro Allori, e le Pittu-<lb></lb> re a freſco del Volterrano, con sì gran, <lb></lb> perfezione condotte, che queſte ſole baſte-<lb></lb> rebbero per eternargli la fama, laſciando <lb></lb> quella, ove di mano del Cigoli è dipinto <lb></lb> Criſto morto.</s><s id="id2749263"> Alle ſette Cappelle della <lb></lb> deſtra Navata, corriſpondono dalla ſiniſtra <lb></lb> altre ſette dell'iſteſs'ordine, e Architettu-<lb></lb> ra.</s><s id="id2749278"> La prima, per non tornare indietro, <lb></lb> ma ſeguitare fino all'uſcir di Chieſa, ha <lb></lb> una Tavola di mano del Vaſari, dov'è <lb></lb> dipinta la Venuta dello Spirito Santo; nel-<lb></lb> la ſeconda di mano dello Stradano, è fi-<lb></lb> gurata l'Aſcenſione di Criſto al Cielo.</s><s id="id2749302"> Al-<lb></lb> lato a queſto Altare, e dirimpetto al Se-<lb></lb> polcro di Leonardo Aretino, è quello di <lb></lb> Carlo Aretino, Poeta, e Segretario della <lb></lb> Repubblica.</s><s id="id2749320"> Del mentovato Vaſari è l'Ap-<lb></lb> parizione agli Apoſtoli nella terza Cappel-<lb></lb> la, nella quarta, e quinta, di Santi di <lb></lb> Tito ſono le due Tavole, che una, quan-<lb></lb> do Gesù è a menſa con Cleoſas, e Luca, <lb></lb> e l'altra, quando reſuſcita dal Sepolcro; <lb></lb> nella ſeſta è di mano di Batiſta Naldini, <lb></lb> quando Criſto è nel Sepolcro; e nella ſettima <lb></lb> quando Noſtro Signore va al Limbo de' <lb></lb> Santi Padri, fu dipinta da Agnolo Allori, <lb></lb> <arrow.to.target n="a52"></arrow.to.target> <pb pagenum="48"></pb> chiamato il Vecchio Bronzino.</s><s id="id2749374"> Oltre que-<lb></lb> ſte Pitture di ſingolare ſquiſitezza, e per-<lb></lb> fezione, ſe ne trovano in queſta Chieſa al-<lb></lb> cune di Cimabue, e di Giotto, le quali, <lb></lb> quantunque ſiano dalle moderne Pitture <lb></lb> ſuperate in bellezza, non è però, che non <lb></lb> meritino d'eſſer tenute in grande ſtima, <lb></lb> per la venerazione, che ſi dee a quei due <lb></lb> primi maeſtri, e reſtauratori della Pittura. </s><lb></lb> <s id="id2749376">E ancora maraviglioſo il Pergamo, tutto <lb></lb> di marmo di Seravezza, e vagamente in-<lb></lb> tagliato da Benedetto da Majano.</s><s id="id2749422"> Sono in <lb></lb> eſſo cinque Storiette de' fatti più ſingolari <lb></lb> di San Franceſco, ſcolpite in baſſorilievo, <lb></lb> ma così bene, e felicemente, che non han-<lb></lb> no prezzo.</s><s id="id2749440"> Ne' vani, che ſono in mezzo <lb></lb> de' beccatelli, ſi vedono cinque Statuette <lb></lb> a ſedere di bellezza ſtraordinaria, che rap-<lb></lb> preſentano la Fede, la Speranza, la Ca-<lb></lb> rità, la Fortezza, e la Giuſtizia.</s><s id="id2749460"> Più mi-<lb></lb> rabile però fu l'artifizio uſato, nell'adat-<lb></lb> rar queſto Pergamo ad una colonna, nel-<lb></lb> la quale rimane incaſſato, eſſendochè la <lb></lb> medeſima colonna ſia nel mezzo forata, e <lb></lb> per una ſcala acconciavi dentro vi s'aſcen-<lb></lb> da.</s><s id="id2749488"> Alla grandezza della Chieſa corriſpon-<lb></lb> de il Convento, di moltiſſime comode abi-<lb></lb> tazioni ripieno, e continovamente abitato <lb></lb> da più di cento Religioſi, tra' quali in ogni <lb></lb> tempo fiorirono Uomini ſegnalati, non ſo-<lb></lb> lo in lettere, e in dignità più coſpicue, <lb></lb> ma eziandío in ſantità di coſtumi.</s><s id="id2749516"> In que-<lb></lb> <arrow.to.target n="a53"></arrow.to.target> <pb pagenum="49"></pb> ſta Chieſa, e ne' ſuoi Cimiterj è una quan-<lb></lb> tità conſiderabile di Sepolture, e di me-<lb></lb> morie di Famiglie primarie, e d'inſigni <lb></lb> ſoggetti di Firenze, e d'altrove, fralle qua-<lb></lb> li appiè della Tribuna fatta dalla Famiglia <lb></lb> Alberti, è il Sepolcro del Cardinale di <lb></lb> queſta Caſa.</s><s id="id2749558"> E' fama, che Sifto V. Som-<lb></lb> mo Pontefice, nel tempo, che fu Religio-<lb></lb> ſo, per molt'anni quivi abitaſſe, leggen-<lb></lb> do Filoſofia.</s><s id="id2749573"> Gode queſto Convento il Pri-<lb></lb> vilegio, che uno de' ſuoi Religioſi ſoſtenga <lb></lb> il carico d'Inquiſitore, Dignità ragguarde-<lb></lb> vole, ſoſtenuta in Toſcana da' Minori Con-<lb></lb> ventuali, e ſempre da Soggetti di gran va-<lb></lb> lore.</s><s id="id2749597"> Poſſiede queſto Convento una copio-<lb></lb> ſa Librería di antichiſſimi Manoſcritti, da <lb></lb> cui gli eruditi hanno cavato molte memo-<lb></lb> rie.</s><s id="id2749612"> Preſſo il Noviziato fatto edificare con <lb></lb> gran magnificenza a proprie ſpeſe da Coſimo <lb></lb> Padre della Patria, evvi il Depoſito del fa-<lb></lb> moſiſſimo Galileo Galilei Fiorentino, le cui <lb></lb> Opere l'hanno renduto celebre per tutto il <lb></lb> Mondo.</s><s id="id2749636"> Dalla Chieſa ſi fa paſſaggio alla</s></p> <p id="id2749641" type="foot"><s id="id2749645"><foot.target id="a49"></foot.target>ſtra,</s></p> <p id="id2749652" type="foot"><s id="id2749656"><foot.target id="a50"></foot.target>pita</s></p> <p id="id2749663" type="foot"><s id="id2749667"><foot.target id="a51"></foot.target>la</s></p> <p id="id2749674" type="foot"><s id="id2749677"><foot.target id="a52"></foot.target>chia-</s></p> <p id="id2749685" type="foot"><s id="id2749688"><foot.target id="a53"></foot.target>fta</s></p> <p id="id2749695" type="main"><s id="id2749699">PIAZZA contigua, circondata di ſtecco-<lb></lb> nati, e deſtinata principalmente al Giuo-<lb></lb> co del Calcio, proprio della Nobiltà Fio-<lb></lb> rentina in tempo di Carnovale.</s><s id="id2749715"> Compari-<lb></lb> ſcono ſu queſta Piazza (quando accade, <lb></lb> che queſto ſi faccia ſolennemente) cinquan-<lb></lb> taquattro Nobili Giovani riccamente veſti-<lb></lb> ti, e in due ſquadre diviſi, l'una delle <lb></lb> <arrow.to.target n="a54"></arrow.to.target> <pb pagenum="50"></pb> quali, dal colore degli Abiti, e delle In-<lb></lb> ſegne ſi diſtingue dall'altra.</s><s id="id2749752"> Capi di que-<lb></lb> ſte ſono due Alfieri, più degli altri no-<lb></lb> bilmente addobbati, e ſerviti da molti Pag-<lb></lb> gi.</s><s id="id2749766"> Entrando in Campo, preceduti da trom-<lb></lb> be, e da tamburi, a coppia a coppia, e <lb></lb> con belliſſima ordinanza, giran dintorno il <lb></lb> Teatro, facendo moſtra di lor perſona; in-<lb></lb> di l'uno dall'altro diſpartendoſi, ſotto il <lb></lb> proprio Padiglione s'alloggiano.</s><s id="id2749790"> Intanto <lb></lb> ſi dà il ſegno della Battaglia, e in un tem-<lb></lb> po medeſimo, vedonſi dall'una, e dall'al-<lb></lb> tra parte ſquadronati, a foggia d'Eſerci-<lb></lb> to.</s><s id="id2749809"> Unite le ſquadre, ſi getta in mezzo il <lb></lb> Pallone, ed in un ſubito cerca l'una di <lb></lb> ſpingerlo verſo l'altra, e dall'altra vien <lb></lb> riſoſpinto.</s><s id="id2749825"> Quei, che rimangon per retro-<lb></lb> guardia, ripigliando il Pallone, proccura-<lb></lb> no con ogni sforzo di trarlo ſuor degli ſtec-<lb></lb> cati, per la parte ad eſſi contraria, e quan-<lb></lb> do ciò rieſca loro di poſta, s'intende vin-<lb></lb> ta la caccia.</s><s id="id2749849"> Ben'è vero, che avviſtiſene <lb></lb> gli avverſarj, corrono addoſſo all'inimi-<lb></lb> co, e afferratolo per le braccia, impediſco-<lb></lb> no, che più oltre s'avanzi.</s><s id="id2749865"> Il ſimile fan-<lb></lb> no quelli, che ſon rimaſti alla difeſa del <lb></lb> poſto, i quali mentre non vengan ſorpreſi <lb></lb> all'improvviſo, ribattono gagliardamente <lb></lb> il Pallone, e riſoſpingono indietro chi ten-<lb></lb> ta inoltrarſi da quella parte.</s><s id="id2749889"> Ora in que-<lb></lb> ſta Battaglia, mirabil coſa è il vedere, co-<lb></lb> me ciaſcuno s'ingegni di ſuperare, e d'ab-<lb></lb> <arrow.to.target n="a55"></arrow.to.target> <pb pagenum="51"></pb> battere il ſuo contrario, urtandolo per far-<lb></lb> lo cadere, lottando, e pugnando ſeco, e <lb></lb> varie ſtrattagemme uſando per vincere.</s><s id="id2749922"> Ma <lb></lb> più mirabile ſi è il vedere una ſquadra, <lb></lb> che impadronita del campo nimico, e ſu' <lb></lb> confini della vittoria, in un momento ri-<lb></lb> ſoſpinta fuggire, e ſpeſſe volte rimaner <lb></lb> ſuperata.</s><s id="id2749945"> In ſomma è Giuoco queſto, do-<lb></lb> ve fa pompa da una patte la vaghezza, e <lb></lb> ricchezza di belle diviſe, colla ſplendidez-<lb></lb> za degli ornamenti, e dall'altra la robu-<lb></lb> ſtezza, e agilità di chi opera.</s><s id="id2749965"> Onde non <lb></lb> è maraviglia, che vi concorra la maggior <lb></lb> parte della Città, e rechi al pubblico al-<lb></lb> legrezza, e diletto.</s><s id="id2749979"> Uſcendo dalla Piazza, <lb></lb> in cui è degna d'oſſervazione la Facciata <lb></lb> della caſa dell'Antella, dipinta dal Paſſi-<lb></lb> gnano, e da Giovanni da San Giovanni, <lb></lb> ambedue Pittori famoſi, e volgendo a man <lb></lb> deſtra, trovaſi poco diſtante la</s></p> <p id="id2750004" type="foot"><s id="id2750007"><foot.target id="a54"></foot.target>C qua-</s></p> <p id="id2750014" type="foot"><s id="id2750018"><foot.target id="a55"></foot.target>bat-</s></p> <p id="id2750026" type="main"><s id="id2750029">CHIESA DI SAN SIMONE, la di cui <lb></lb> Soffitta tutta d'intaglio indorato, fa vaga <lb></lb> moſtra.</s><s id="id2750039"> Nella teſtata ſopra la porta ſi ve-<lb></lb> de una Tavola molto bella di Batiſta Nal-<lb></lb> dini, ov'è dipinta la depoſizione di Cro-<lb></lb> ce.</s><s id="id2750054"> Il San Girolamo, che dall'Angiolo <lb></lb> vien avviſato, è di mano del Marinari. </s><lb></lb> <s id="id2750054">Del Vignali ſono le due Tavole, una dov'è <lb></lb> dipinto un San Bernardo, e l'altra un San <lb></lb> Franceſco.</s><s id="id2750072"> All'Altar maggiore ſono di pre-<lb></lb> gio le due Statue di marmo, e il Ciborio <lb></lb> <arrow.to.target n="a56"></arrow.to.target> <pb pagenum="52"></pb> vagamente ſcolpito.</s><s id="id2750092"> Preſſo a queſta Chieſa <lb></lb> ſono le prigioni delle Stinche, recinte da <lb></lb> un'altiſſima, e forte muraglia.</s><s id="id2750104"> Ma rito-<lb></lb> rnando ſulla Piazza, piglieremo il cammi-<lb></lb> no verſo la Chieſa di</s></p> <p id="id2750116" type="foot"><s id="id2750120"><foot.target id="a56"></foot.target>C 2 va-</s></p> <p id="id2750127" type="main"><s id="id2750131">SAN JACOPO TRA' FOSSI, dove non <lb></lb> troveremo già le belle Tavole d'Andrea <lb></lb> del Sarto, che tanto eloquentemente furo-<lb></lb> no celebrate dal Bocchi, e da varj Scri-<lb></lb> tori di primo grido, avvengachè ſi ritro-<lb></lb> vino preſentemente nel Real Palazzo de' <lb></lb> Pitti: troveremo bensì le copie delle me-<lb></lb> deſime, una delle quali è così bella, che <lb></lb> ſebben copia, è nondimeno tenuta in gran <lb></lb> pregio; e il quadro della Soffitta vagamen-<lb></lb> te colorito dal Gherardini.</s><s id="id2750174"> Seguitando il <lb></lb> cammino, e laſciato a man ſiniſtra il Cor-<lb></lb> ſo de' Tintori, dove abitano ſino al nume-<lb></lb> ro di cento Corazze, che ſono Guardie a <lb></lb> cavallo di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> giungeremo alla</s></p> <p id="id2750194" type="main"><s id="id2750198">PIAZZA DEL GRANO, così chiamata, <lb></lb> atteſochè in un loggiato aſſai comodo, d'Ar-<lb></lb> chitettura Toſcana, vendeſi il grano pub-<lb></lb> blicamente, preſſo al quale è ſituato un</s></p> <p id="id2750216" type="main"><s id="id2750220">PALAZZO iſolato deſtinato per la Ruo-<lb></lb> ta Fiorentina; dietro al quale ſi fabbrica <lb></lb> preſentemente una comoda ſtanza, per col-<lb></lb> locarvi la copioſa, e ſcelta Librería del <lb></lb> celebre Antonio Magliabechi, laſciata da <lb></lb> <arrow.to.target n="a57"></arrow.to.target> <pb pagenum="53"></pb> lui a benefizio del Pubblico.</s><s id="id2750253"> Di quì paſ-<lb></lb> ſeremo alla</s></p> <p id="id2750260" type="foot"><s id="id2750264"><foot.target id="a57"></foot.target>lui</s></p> <p id="id2750271" type="main"><s id="id2750275">CHIESA NUOVA DE' PADRI DEL-<lb></lb> L'ORATORIO DI SAN FILIPPO NERI, <lb></lb> la quale dee ſervire per Oratorio, quando <lb></lb> ſarà fabbricata la Chieſa grande.</s><s id="id2750290"> Fu que-<lb></lb> ſta fatta col diſegno di Gherardo Silvani, <lb></lb> e modernamente è ſtata arricchita di varj <lb></lb> ornamenti di Pittura, e di Scultura di ec-<lb></lb> cellenti Profeſſori, fra' quali è la Tavola <lb></lb> dell'Altar maggiore d'Antonio Puglieſchi, <lb></lb> e la Pietà d'Aleſſandro Gherardini, e lo <lb></lb> sfondo di Giovanni Sagreſtani.</s><s id="id2750322"> La Tavola, <lb></lb> che oggi ſi vede all'Altare del Santo, è <lb></lb> di mano di Anton Domenico Gabbiani, fta-<lb></lb> tavi collocata, non molti anni ſono, in <lb></lb> luogo di altra, che vi era di Onorio Ma-<lb></lb> rinari, la quale fu adattata all'Altar mag-<lb></lb> giore della Chieſa di San Firenze, ivi con-<lb></lb> tigua, ufiziata da i Padri di detto Orato-<lb></lb> rio.</s><s id="id2750356"> I Baſſirilievi di marmo ſono parte di <lb></lb> Antonio Montauti, e parte di Giovacchino <lb></lb> Fortini, di cui ſono anche le Statue.</s><s id="id2750368"> In <lb></lb> Sagreſtía è un Quadro molto ſtimato di <lb></lb> Giovan Maria Morandi.</s><s id="id2750378"> La Facciata di que-<lb></lb> ſto Oratorio, che è tutta lavorata di pie-<lb></lb> tra forte, e adornata di alcune Figure di <lb></lb> marmo, è ſtata ultimamente condotta a fi-<lb></lb> ne col diſegno di Ferdinando Ruggieri. </s><lb></lb> <s id="id2750380">Poco diſtante da queſta Chieſa, e da quel-<lb></lb> la di Sant'Apollinari, ſi trova la</s></p> <p id="id2750745" type="foot"><s id="id2750749">C 3 B A-</s></p> <pb pagenum="54"></pb> <p id="id2750382" type="main"><s id="id2750384">BADIA FIORENTINA, dove abitano <lb></lb> Monaci Caſinenſi, dell'Ordine di San Be-<lb></lb> nedetto, così chiamata per antonomaſia, <lb></lb> per eſſere ſtata la prima Badia di Monaci <lb></lb> fondata in Firenze.</s><s id="id2750434"> La Conteſſa Willa Ma-<lb></lb> dre, col Conte Ugo Marcheſe di Brandem-<lb></lb> burgo, e Vicario d'Ottone Terzo Imper-<lb></lb> adore in Toſcana, moſſa da inſpirazione Di-<lb></lb> vina, a proprie ſpeſe fecela fabbricare, ed <lb></lb> ella, ed il figliuolo la dotarono di ricchiſ-<lb></lb> ſime rendite.</s><s id="id2750462"> Onde, in ſegno di gratitu-<lb></lb> dine verſo il detto Conte Ugo loro Bene-<lb></lb> fattore, introduſſero poi quei Monaci da <lb></lb> gran tempo addietro, e continovano tut-<lb></lb> tavia il coſtume di ſar celebrare ogni anno <lb></lb> da un Giovane nobile l'Orazione in ſua, <lb></lb> lode dopo la Meſſa grande nella mattina <lb></lb> di Santo Steſano Protomartire, antichiſſi-<lb></lb> mo Contitolare di detta Badía, già fonda-<lb></lb> ta ſotto il principal Titolo di Santa Maria. </s><lb></lb> <s id="id2750464">Il ſuo principio fu intorno al 990. fu poi <lb></lb> nell'anno 1285. col diſegno d'Arnolfo, <lb></lb> grandemente reſtaurata, ma nel preſente <lb></lb> Secolo, rinnovata quaſi da' fondamenti, ſi <lb></lb> è renduta vaga oltremodo, quantunque mol-<lb></lb> to vi reſti da fabbricare, per ridurla alla <lb></lb> total perfezione.</s><s id="id2750531"> Di quella parte però, <lb></lb> che terminata ſi vede, nè coſa più magni-<lb></lb> fica, nè meglio inteſa ſi può mai deſide-<lb></lb> rare.</s><s id="id2750546"> Alla nobiltà dell'Architettura corri-<lb></lb> ſponde l'eleganza degli ornamenti.</s><s id="id2750554"> Dalle <lb></lb> due parti laterali ſi vedono due Terrazzi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a59"></arrow.to.target> <pb pagenum="55"></pb> ni di pietra, con vaghi intagli dorati.</s><s id="id2750574"> So-<lb></lb> pra di quello a man deſtra è ſituato l'Or-<lb></lb> gano, e ſopra l'altro a ſiniſtra, una Ta-<lb></lb> vola, dov'è dipinta Maria Vergine Aſſun-<lb></lb> ta, di mano di Giorgio Vaſari, la quale <lb></lb> al tempo del Bocchi era poſta ſull'Altar <lb></lb> maggiore.</s><s id="id2750601"> E' parimente di molto pregio la <lb></lb> Soffitta, tutta fatta di finiſſimo intaglio. </s><lb></lb> <s id="id2750603">Le Tavole delle Cappelle ſono ancor eſſe <lb></lb> di gran bellezza, e valuta.</s><s id="id2750616"> Quella di San <lb></lb> Mauro a man deſtra, è fatta da Onorio <lb></lb> Marinari Pittore ſtimatiſſimo, molto caro <lb></lb> a chi ſcrive, per eſſere ſtato ſuo primo <lb></lb> Maeſtro nel Diſegno.</s><s id="id2750635"> Segue l'altra di Gio-<lb></lb> vambatiſta Naldini, ove ſi rappreſenta la <lb></lb> Venuta dello Spirito Santo.</s><s id="id2750645"> A man ſini-<lb></lb> ſtra, di mano di Franceſco Salviati ſi ve-<lb></lb> de dipinto un Criſto, che porta la Croce <lb></lb> al Calvario, e nella Cappella dirimpetto <lb></lb> a queſta, evvi una Tavola di mano di Fra <lb></lb> Filippo, in cui vedeſi un San Bernardo ef-<lb></lb> figiato con ſingolar diligenza.</s><s id="id2750673"> Sono ezian-<lb></lb> dío conſiderabili tre Sepolcri d'Uomini ſe-<lb></lb> gnalati; il primo ſi è del mentovato Con-<lb></lb> te Ugo principal benefattore di queſta Chie-<lb></lb> ſa.</s><s id="id2750692"> Furono ſcolpiti i marmi di queſto Se-<lb></lb> polcro da Mino di Fieſole, e riuſcì tutta <lb></lb> l'opera di maraviglioſo artifizio: il ſecon-<lb></lb> do è del Cavaliere Bernardo Giugni, e il <lb></lb> terzo di Giannozzo d'Agnolo Pandolfini, <lb></lb> Cavaliere di gran nome in tempo di Re-<lb></lb> pubblica, la cui Famiglia è padrona del-<lb></lb> <arrow.to.target n="a60"></arrow.to.target> <pb pagenum="56"></pb> la Cappella, o Tribuna, ſituata preſſo al <lb></lb> Veſtibolo di queſta Chieſa.</s><s id="id2750738"> Rincontro alla <lb></lb> Badia è l'antico</s></p> <p id="id2750756" type="foot"><s id="id2750760"><foot.target id="a59"></foot.target>ni</s></p> <p id="id2750767" type="foot"><s id="id2750771"><foot.target id="a60"></foot.target>C 4 la</s></p> <p id="id2750778" type="main"><s id="id2750782">PALAZZO DEL PODESTA' molto va-<lb></lb> ſto, e dove ſono le pubbliche Carceri.</s><s id="id2750784"> Se-<lb></lb> guitando il viaggio verſo il canto de' Paz-<lb></lb> zi, da man ſiniſtra ſi laſcia</s></p> <p id="id2750799" type="main"><s id="id2750803">L'ORATORIO DI SAN MARTINO, <lb></lb> ove ſogliono congregarſi i Buonomini.</s><s id="id2750810"> E'<lb></lb> celebre queſt'Oratorio, non ſolo per eſſe-<lb></lb> re ſtato fondato al tempo di Sant'Antoni-<lb></lb> no Arciveſcovo di Firenze, e a ſua per-<lb></lb> ſuaſione, e conſiglio, ma eziandío per l'o-<lb></lb> pere inſigni di miſericordia, che di conti-<lb></lb> novo vi ſi eſercitano.</s><s id="id2750837"> Ed in vero è pro-<lb></lb> digio mirabile della Provvidenza Divina, <lb></lb> che queſta Caſa ſenza ſondo, o ferma ren-<lb></lb> dita annuale, ma ſolamente provveduta di <lb></lb> elemoſine, e di laſciti pii, giornalmente <lb></lb> provveda del neceſſario tante povere Fa-<lb></lb> miglie onorate.</s><s id="id2750864"> Laſciaſi ancora a man de-<lb></lb> ſtra la Chieſa di</s></p> <p id="id2750872" type="main"><s id="id2750876">SAN PROCOLO, dove ſi potrebbero oſ-<lb></lb> ſervare alcune Tavole di pregio, e ſpecial-<lb></lb> mente la Nunziata di mano dell'Empoli, <lb></lb> quella dell'Altar maggiore d'Andrea del <lb></lb> Caſtagno, e l'altra del Pontormo, dov'è <lb></lb> dipinta la Vergine con Santa Barbera, e San-<lb></lb> t'Antonio.</s><s id="id2750902"> Giunti dunque alla cantonata, <lb></lb> vedremo due</s></p> <p id="id2751042" type="foot"><s id="id2751045">PA-</s></p> <pb pagenum="57"></pb> <p id="id2751047" type="main"><s id="id2751049">PALAZZI, l'uno dirimpetto all'altro, <lb></lb> ambedue di ſtraordinaria bellezza, e ambe-<lb></lb> due pure della Famiglia degli Strozzi.</s><s id="id2750928"> Quel-<lb></lb> lo di più antica maniera ſi crede già alza-<lb></lb> to col diſegno del Brunelleſco, e fu per <lb></lb> l'avanti della Famiglia de' Pazzi; e facen-<lb></lb> do ivi angolo, colla loro Arme in fronte, <lb></lb> s'appella perciò da remotiſſimo tempo il <lb></lb> Canto de' Pazzi.</s><s id="id2750954"> Il più bello però è quel-<lb></lb> lo, che per anco non è terminato.</s><s id="id2750962"> Fu fab-<lb></lb> bricato col diſegno dello Scamozzi, nell'O-<lb></lb> pere del quale pubblicate alla Stampa, ve-<lb></lb> deſi delineato.</s><s id="id2750976"> Le fineſtre a terreno ſono <lb></lb> del Buontalenti, e del Caccini è il Porto-<lb></lb> ne principale.</s><s id="id2750987"> La Facciata di verſo il Bor-<lb></lb> go degli Albizzi, è fatta col diſegno del <lb></lb> Buontalenti, ed è così ben'inteſa, che i <lb></lb> Profeſſori non ceſſano di lodarla.</s><s id="id2751003"> Allato a <lb></lb> queſta è degna eziandío di lode la Faccia-<lb></lb> ta del Caſamento della predetta Famiglia <lb></lb> de' Pazzi, la quale fu alzata col diſegno <lb></lb> dell'Ammannato.</s><s id="id2751022"> Poco diſtante da queſto <lb></lb> luogo è un</s></p> <p id="id2751024" type="main"><s id="id2751026">PALAZZO del Duca Salviati molto agia-<lb></lb> to, e comodo; e dietro a queſto nella Via, <lb></lb> detta volgarmente dello Studio, è il</s></p> <p id="id2751052" type="main"><s id="id2751056">CONVENTO de' Padri delle Scuole Pie, <lb></lb> deſtinati ad ammaeſtrare la Gioventù nelle <lb></lb> Lettere, e nella Pietà: e accanto a queſto <lb></lb> è l'Univerſità di Firenze, detta lo</s></p> <p id="id2751141" type="foot"><s id="id2751145">C 5 STU-</s></p> <pb pagenum="58"></pb> <p id="id2751104" type="main"><s id="id2751105">STUDIO FIORENTINO, ove di conti-<lb></lb> novo leggono pubblicamente varj Profeſſo-<lb></lb> ri di diverſe Scienze, come di Teología, <lb></lb> di Storia Sacra, e Profana, Giuriſpruden-<lb></lb> za, Mattematica, Filoſofia, Umanità, e <lb></lb> Lingua Greca, Ebrea, e Toſcana.</s><s id="id2751106"> Quivi <lb></lb> ancora hanno la loro Reſidenza le celebri <lb></lb> Accademie Fiorentina, della Cruſca, e de-<lb></lb> gli Apatiſti.</s><s id="id2751120"> Proſeguendo il cammino per <lb></lb> la medeſima Via, chiamata Borgo degli Al-<lb></lb> bizzi, ſi vedono molti Palazzi, quanto bel-<lb></lb> li di fuora, altrettanto per di dentro ma-<lb></lb> gnifici, e ſpecialmente il</s></p> <p id="id2751152" type="main"><s id="id2751156">PALAZZO Valori, paſſato già ne' Guic-<lb></lb> ciardini, ed oggi negli Altoviti, nella Fac-<lb></lb> ciata del quale ſopra varj Pilaſtri, ſi ve-<lb></lb> dono ſcolpiti in marmo i Ritratti di quin-<lb></lb> dici Uomini illuſtri di queſta noſtra Città. </s><lb></lb> <s id="id2751158">Quivi in mezzo la via è una laſtra di mar-<lb></lb> mo, poſta in memoria dell'inſigne miraco-<lb></lb> lo da San Zanobj operato in queſto luogo, <lb></lb> con aver riſuſcitato un fanciullo.</s><s id="id2751194"> Alla fi-<lb></lb> ne poi della ſtrada, trovaſi la Piazza, e <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2751205" type="main"><s id="id2751209">SAN PIER MAGGIORE, la Facciata, <lb></lb> e Loggia della quale tutta di pietre ſere-<lb></lb> ne, è molto vaga, e di belliſſima Archi-<lb></lb> tettura.</s><s id="id2751224"> Sono in queſta Chieſa molte Ta-<lb></lb> vole di Pittori eccellenti, e ſpecialmente <lb></lb> una Nunziata aſſai bella, di mano del Fran-<lb></lb> <arrow.to.target n="a63"></arrow.to.target> <pb pagenum="59"></pb> ciabigio, la prima nell'entrare a man de <lb></lb> ftra.</s><s id="id2751252"> Nella Cappella Palmieri, è di mano <lb></lb> di Sandro Botticelli la Tavola, dove è di-<lb></lb> pinto il Paradiſo, con numeroſa moltitu-<lb></lb> dine di Angeli figurati molto in piccolo, <lb></lb> e Maria Vergine coronata dal ſuo Figliuo-<lb></lb> lo.</s><s id="id2751274"> Nella prima Cappella a mano ſiniſtra <lb></lb> al nuovo Altare del Catani, è una Tavo-<lb></lb> la di Aleſſandro Gherardini.</s><s id="id2751286"> Più di tutto <lb></lb> però è mirabile la bella Tavola dell'ado-<lb></lb> razione de' Magi fatta dal Cigoli, una del-<lb></lb> l'opere migliori di queſt'inſigne Pittore. </s><lb></lb> <s id="id2751288">Preſſo a queſta e una delle Cappelle della <lb></lb> Famiglia de' Marcheſi Albizzi, ov'è una <lb></lb> Tavola, rappreſentante il Martirio di San-<lb></lb> ta Lucia, di mano del Volterrano.</s><s id="id2751317"> Un'al-<lb></lb> tra ſimile a quella del Cigoli, fu dipinta <lb></lb> dal Paſſignano, ed è accanto alla Sagreſtia, <lb></lb> la quale, ſebbene è di gran pregio, ſtimaſi <lb></lb> nondimeno dagl'intendenti inferiore alla <lb></lb> ſuddetta.</s><s id="id2751340"> Nella Cappella della Famiglia da <lb></lb> Filicaja è il Depoſito del famoſo Senatore <lb></lb> Vincenzio da Filicaja con un Iſcrizione <lb></lb> fatta da Benedetto Averani.</s><s id="id2751354"> Poco diſtante <lb></lb> da queſta Chieſa, è la Via chiamata di <lb></lb> Sant'Egidio, dov'è il</s></p> <p id="id2751367" type="foot"><s id="id2751370"><foot.target id="a63"></foot.target>cia-</s></p> <p id="id2751378" type="main"><s id="id2751381">PALAZZO de' Martellini, grandemente <lb></lb> lodato dal Bocchi, e preſſo a queſto trovaſi <lb></lb> la Via della Pergola, dov'è la Chieſa, e <lb></lb> Oſpizio di </s></p> <p id="id2751493" type="foot"><s id="id2751496">C 6 SAN</s></p> <pb pagenum="60"></pb> <p id="id1623662" type="main"><s id="id2751422">SAN TOMMASO D'AQUINO, in cui <lb></lb> ricevonſi tutti i poveri Pellegrini Oltra-<lb></lb> montani, i quali con patente del proprio <lb></lb> Veſcovo, portanſi a viſitare i luoghi Santi <lb></lb> d'Italia.</s><s id="id2751424"> E` grandiſſima la Carità, colla <lb></lb> quale da perſone nobili, e pie ſon ricevu-<lb></lb> ti, e ſerviti, onde è, che ritornati alla. <lb></lb> Patria quei, che vi furono ammeſſi, non <lb></lb> ſi ſaziano di commendarlo.</s><s id="id2751444"> Si eſercitano <lb></lb> ancora in queſto luogo tutte l'altre opere <lb></lb> di Miſericordia con ſingolar pietà, ed af-<lb></lb> fetto non ordinario.</s><s id="id2751459"> La Chieſa è tutta in-<lb></lb> croſtata con buon guſto di ſcagliola, che <lb></lb> fa bella moſtra, e maſſimamente le due co-<lb></lb> lonne dell'Altare finte di verde antico.</s><s id="id2751475"> La <lb></lb> Tavola è di mano di Santi di Tito; e la <lb></lb> volta è tutta vagamente dipinta.</s><s id="id2751485"> Allato a <lb></lb> queſto Oſpizio è lo</s></p> <p id="id2751504" type="main"><s id="id2751508">STANZONE, o Teatro per le Comme-<lb></lb> die, più di prima abbellito, coll'occaſione <lb></lb> delle Nozze del Sereniſſimo Gran Principe <lb></lb> Ferdinando di Toſcana, colla Sereniſſima <lb></lb> Principeſſa Violante Beatrice di Baviera. </s><lb></lb> <s id="id2751509">Ma rientrando nella Via di Sant'Egidio, <lb></lb> trovaſi in faccia d'una Piazza contigua l'Ar-<lb></lb> ciſpedale di</s></p> <p id="id2751540" type="main"><s id="id2751544">SANTA MARIA NUOVA, edificato <lb></lb> dalla nobil Famiglia de' Portinari intorno <lb></lb> all'anno 1287.</s><s id="id2751553"> La Facciata di queſto no-<lb></lb> bil Edifizio, a cui fu dato principio nel <lb></lb> <arrow.to.target n="a65"></arrow.to.target> <pb pagenum="61"></pb> Secolo paſſato col diſegno del Buontalenti, <lb></lb> è oltremodo mirabile.</s><s id="id2751578"> Reſta nel mezzo del <lb></lb> Loggiato la Chieſa, nelle pareti della qua-<lb></lb> le ſi vedono dipinte due Storie da Loren-<lb></lb> zo di Bicci, che rappreſentano la funzione <lb></lb> della Sagra, fattane già da Martino V. Som-<lb></lb> mo Pontefice.</s><s id="id2751601"> Quattro belliſſime Tavole <lb></lb> adornano gli Altari di queſto Tempio.</s><s id="id2751608"> Dal-<lb></lb> la deſtra è la prima di mano del Fiche-<lb></lb> relli, detto Ripoſo, e la ſeconda del Pag-<lb></lb> gi.</s><s id="id2751622"> A man ſiniſtra la prima Tavola rap-<lb></lb> preſenta un San Lodovico Re di Francia, <lb></lb> che guariſce dalle gavine, ed è fattura del <lb></lb> Voltetrano; e la ſeconda, ov'è dipinta la <lb></lb> depoſizione di Croce, è opera del Bronzi-<lb></lb> no.</s><s id="id2751646"> All'Altar maggiore fabbricato di mar-<lb></lb> mi carrareſi, intarſiati di belliſſime pietre; <lb></lb> v'è un Ciborio parimente di pietre, di <lb></lb> pregio, e di bellezza non ordinaria.</s><s id="id2751662"> Da <lb></lb> un de' lati è lo Spedale degli Uomini, e <lb></lb> dall'altro quel delle Donne, ambedue fab-<lb></lb> bricati colla medeſima Architettura.</s><s id="id2751677"> Ed <lb></lb> avvengachè moltiſſimi infermi continova-<lb></lb> mente ci ſi ricevano, grandiſſime, e mol-<lb></lb> te ſono l'abitazioni con bell'ordine diſpo-<lb></lb> ſte, acciò facile rieſca agli Aſtanti il prov-<lb></lb> vedere gl'Infermi di quanto loro abbiſo-<lb></lb> gna.</s><s id="id2751704"> Sono in queſto luogo ſpeſati moltiſ-<lb></lb> ſimi Giovani, che da varie parti concorro-<lb></lb> no, per apprendere co' veri precetti, la, <lb></lb> pratica della Cirurgía ſotto la diſciplina <lb></lb> degli ottimi Profeſſori, che vi ſi ſtipen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a66"></arrow.to.target> <pb pagenum="62"></pb> diano; e preſtando nel medeſimo tempo il <lb></lb> loro ſervizio, ſempre lo rendon più cele-<lb></lb> bre, non ſolo in Firenze, ma per tutta <lb></lb> l'Italia, uſcendone Maeſtri eccellentiſſimi <lb></lb> nell'Arte loro.</s><s id="id2751753"> Moltiſſimi ancora ſono i <lb></lb> ſerventi, che aſſiſtono notte, e giorno; <lb></lb> molti i Medici, che giornalmente inter-<lb></lb> vengono alla cura di queſti infermi.</s><s id="id2751770"> Mol-<lb></lb> ti gli ſpirituali, e temporali ajuti, che ſi <lb></lb> ricevono in queſto luogo, premendo alla <lb></lb> Pietà ſingolare di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> noſtro clementiſ-<lb></lb> ſimo Signore la ſalute del corpo, e il pro-<lb></lb> fitto degli Studenti, ma di lunga mano <lb></lb> aſſai più quella dell'Anima.</s><s id="id2751797"> Non deveſi <lb></lb> però tralaſciare, come per render queſto <lb></lb> Spedale in tutte le ſue parti ragguardevo-<lb></lb> le, è ſtato nuovamente arricchito d'una <lb></lb> copioſa Librería pubblica, ripiena ſpecial-<lb></lb> mente di Libri alla Medicina ſpettanti, e <lb></lb> d'ogni ſorta d'erudizione; ancora d'un. <lb></lb> Giardino di ſemplici ricco d'erbe, e pian-<lb></lb> te ſingolari; e parimente d'uno ſpazioſo <lb></lb> Campoſanto, con altro Spedale anneſſo per <lb></lb> i Pazzi, il tutto fabbricato con ſomma ma-<lb></lb> gnificenza, e ſpeſa non ordinaria.</s><s id="id2751845"> Proſe-<lb></lb> guendo più oltre, ſi trova la Chieſa, e <lb></lb> Convento di</s></p> <p id="id2751856" type="foot"><s id="id2751860"><foot.target id="a65"></foot.target>Se-</s></p> <p id="id2751868" type="foot"><s id="id2751871"><foot.target id="a66"></foot.target>dia-</s></p> <p id="id2751879" type="main"><s id="id2751882">SAN MICHELE VISDOMINI, dove <lb></lb> abitano Monaci Celeſtini.</s><s id="id2751889"> Sono in queſta <lb></lb> da oſſervarſi alcune Tavole molto belle, <lb></lb> e ſpecialmente la Natività di Noſtro Signo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a67"></arrow.to.target> <pb pagenum="63"></pb> re di mano dell'Empoli; accanto alla qua-<lb></lb> le è una Vergine di mano di Jacopo da. <lb></lb> Pontormo aſſai ſtimata; ſiccome due Tavo-<lb></lb> le del Poppi, e una del Paſſignano.</s><s id="id2751927"> Di-<lb></lb> rimpetto a queſta Chieſa, ſulle due canto-<lb></lb> nate verſo la Via de' Calderai, trovan-<lb></lb> ſi due</s></p> <p id="id2751943" type="foot"><s id="id2751946"><foot.target id="a67"></foot.target>re</s></p> <p id="id2751953" type="main"><s id="id2751957">PALAZZI; uno del Marcheſe Incontri <lb></lb> d'Architettura Toſcana, e l'altro della Fa-<lb></lb> miglia Pucci d'ordine Compoſito, ambedue <lb></lb> di belliſſima viſta, e che rendono grande <lb></lb> ornamento alla noſtra Città.</s><s id="id2751977"> Da queſto <lb></lb> luogo faremo ritorno all'Albergo, ſuppo-<lb></lb> nendomi, che dalla viſita di tante Chie-<lb></lb> ſe, ed altre coſe notabili, già ſtanco il <lb></lb> Foreſtiero cerchi ripoſo; onde daremo fine <lb></lb> alla prima Giornata.</s></p> <figure id="id2752003"></figure> <p id="id2752018" type="foot"><s id="id2752022">S E-</s></p>--> </chap> <chap> <pb pagenum="64"></pb> <p id="id2752030" type="head"><s id="id2752034">SECONDA GIORNATA.</s></p> <p id="id2752038" type="main"><s id="id2752042">LA CHIESA DI SAN LORENZO <lb></lb> darà principio alla ſeconda Gior-<lb></lb> nata.</s><s id="id2752052"> Giunti dunque alla Piaz-<lb></lb> za, oſſerveremo una Baſe di <lb></lb> marmo, nel cui Baſſorilievo ſi rappreſen-<lb></lb> ta, quando a Giovanni de' Medici, valo-<lb></lb> roſiſſimo Capitano, e degno Padre del <lb></lb> Granduca Coſimo Primo, ſono condotti <lb></lb> molti prigioni con varie ſpoglie.</s><s id="id2752080"> E que-<lb></lb> ſta opera del Cavalier Bandinelli, di cui <lb></lb> pur anco è la Statua, che ſulla Baſe dove-<lb></lb> vaſi collocare; la quale in oggi non anco-<lb></lb> ra finita, nel Salone del Palazzo Vecchio <lb></lb> conſervaſi.</s><s id="id2752102"> Ma venendo alla Chieſa; pri-<lb></lb> ma d'introdurvi il Foreſtiero, ho giudica-<lb></lb> to a propoſito il dargli breve notizia di <lb></lb> ciò, che avvenne nella ſua fondazione, av-<lb></lb> vengachè ſia molto degno di ricordanza, <lb></lb> quanto di eſſa laſciarono ſcritto San Pao-<lb></lb> lino, il Baronio, ed altri gravi Scrittori. </s><lb></lb> <s id="id2752104">Al tempo dell'Imperador Teodoſio, Giu-<lb></lb> liana Vedova Fiorentina, non meno illu-<lb></lb> ſtre per lo ſplendore del ſangue, che per <lb></lb> l'inſigne Religione, e Pietà, acceſa di de-<lb></lb> vozione verſo il Glorioſo Martire San Lo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a69"></arrow.to.target> <pb pagenum="65"></pb> renzo, volle colle proprie ſoſtanze fabbri-<lb></lb> car queſto Tempio, dedicandolo ad onore <lb></lb> di quel Santo.</s><s id="id2752172"> Terminata appena la Fab-<lb></lb> brica, giunſe per buona ſorte a Firenze il <lb></lb> grande Arciveſcovo di Milano Sant'Am-<lb></lb> brogio; perlochè venne in penſiero a Giu-<lb></lb> liana di ricorrere al Santo Prelato, e in-<lb></lb> ſtantemente pregarlo, acciò voleſſe conſe-<lb></lb> grare la nuova Chieſa; e ciò ſec'ella ben <lb></lb> toſto, e con tanto aſſetto, e con tali, e <lb></lb> tante dimoſtrazioni del ſuo grande zelo, <lb></lb> che il Santo Arciveſcovo, ammirando la <lb></lb> di lei virtù, e grandemente commendan-<lb></lb> dola, di buona voglia condeſceſe alle ſue <lb></lb> giuſte dimande.</s><s id="id2752225"> Celebroſſi pertanto la fun-<lb></lb> zione della Sagra, e fu con tal ſoddisfazio-<lb></lb> ne del Popolo ſolennizzata, che da quel <lb></lb> giorno in poi, per memoria di tal fatto, <lb></lb> chiamoſſi queſta Chieſa, Baſilica Ambroſia-<lb></lb> na.</s><s id="id2752248"> Quindi ebbe origine la ſingolar vene-<lb></lb> razione, che a queſto Tempio portarono <lb></lb> gli antichi Veſcovi di Firenze, fra i quali <lb></lb> San Zanobi più d'ogni altro ſi ſegnalò, <lb></lb> eleggendo quivi la ſepoltura, dove ſtette <lb></lb> lungo tempo ripoſto, prima che alla Cat-<lb></lb> tedrale foſſe traſferito il ſuo Corpo.</s><s id="id2752277"> A sì <lb></lb> felici principj, corriſpoſero con maggiore <lb></lb> avanzamento i ſucceſſi di queſta Chieſa. </s><lb></lb> <s id="id2752279">Imperocchè eſſendo eretta in Collegiata in-<lb></lb> ſigne, e d'ampliſſimi privilegj, e ſingolari <lb></lb> prerogative arricchita, ha in ogni tempo <lb></lb> tenuto ſopra dell'altre, dopo la Cattedra-<lb></lb> <arrow.to.target n="a70"></arrow.to.target> <pb pagenum="66"></pb> le, il primato.</s><s id="id2754502"> Sono in eſſa quattordici <lb></lb> Canonici, quaranta, e più Cappellani, e <lb></lb> grandiſſimo numero di Cherici, che vi ce-<lb></lb> lebrano giornalmente i Divini Uſizj con <lb></lb> non minor decoro di quello facciaſi nella <lb></lb> Chieſa Metropolitana; ed a tutti queſti pre-<lb></lb> ſiede un Prelato, col titolo di Priore, che <lb></lb> per iſpecial Privilegio, in varie Feſte del-<lb></lb> l'Anno gode l'uſo de' Pontificali.</s><s id="id2754539"> Paſſan-<lb></lb> do poi ad oſſervare la bellezza di queſto <lb></lb> Tempio, che di vero è grandiſſima, per <lb></lb> la mirabile Architettura, colla quale fu <lb></lb> fabbricato, o piuttoſto vogliam dir rinno-<lb></lb> vato (giacchè l'antico Tempio, intorno <lb></lb> all'anno 1420. rimaſe quaſi aſſatto deſola-<lb></lb> to dal fuoco) vedremo queſto Edifizio, che <lb></lb> poſa ſopra un vago pavimento di marmo <lb></lb> in tre Navate diviſo, e ſoſtenuto da groſ-<lb></lb> ſe colonne di macigno, ſopra le quali po-<lb></lb> ſano gli archi vagamente intagliati, come <lb></lb> altresì il cornicione, e il fregio, che per <lb></lb> tutta la Chieſa ricorrendo, vaga, e mae-<lb></lb> ſtoſa la rendono.</s><s id="id2754599"> Sopra la porta del mez-<lb></lb> zo ſi vede l'Arme de' MEDICI, ſcolpita <lb></lb> in pietra col diſegno del Buonarroti, di <lb></lb> cui parimente è il diſegno del Terrazzino, <lb></lb> e Sacrario, dove conſervanſi moltiſſime Re-<lb></lb> liquie inſigni, in prezioſi Reliquiarj d'oro, <lb></lb> d'argento, di criſtallo, e d'altre ricche <lb></lb> materie, tempeſtati di gioje.</s><s id="id413361"> Belliſſimi an-<lb></lb> cora ſono i due Pergami nella Nave di <lb></lb> mezzo, retti ciaſcuno da quattro colonnet-<lb></lb> <arrow.to.target n="a71"></arrow.to.target> <pb pagenum="67"></pb> te di marmo, nelle facce de' quali ſi vedo-<lb></lb> no alcuni Baſſirilievi di bronzo, fatti da <lb></lb> Donatello, con ſingolare artifizio, e ſom-<lb></lb> mamente lodati dagl'intendenti.</s><s id="id413398"> Anco nel-<lb></lb> le Cappelle ſono di pregio alcune Tavole, <lb></lb> tralle quali a man deſtra molto ſi ſtima la <lb></lb> Tavola, dov'è dipinta la Natività del Si-<lb></lb> gnore, di mano di Raffaello del Garbo, e <lb></lb> l'altra, che ſegue appreſſo, fatta dal Roſ-<lb></lb> ſo, in cui dipinſe lo Spoſalizio di Noſtra <lb></lb> Donna.</s><s id="id2754648"> Così a man ſiniſtra, ſi vede la bel-<lb></lb> la Tavola del Sogliani, dov'è dipinto in <lb></lb> Croce Sant'Arcadio, e quella dell'Empoli, <lb></lb> che rappreſenta il martirio di San Baſtia-<lb></lb> no, con altre appreſſo, che per brevità ſi <lb></lb> tralaſciano.</s><s id="id2754671"> Più d'ogni altra coſa però de-<lb></lb> gne ſono d'ammirazione le due Sagreſtíe, <lb></lb> ma ſpecialmente la nuova, detta altrimen-<lb></lb> ti la Cappella de' Principi, fatta col diſe-<lb></lb> gno, e Architettura di Michelagnolo Buo-<lb></lb> narroti.</s><s id="id2754694"> Quivi l'arte ſendo giunta al col-<lb></lb> mo di ſua perfezione, chiaramente dimo-<lb></lb> ſtra, quanto ſublime, e mirabile foſſe l'in-<lb></lb> gegno di queſto divino Artefice, che ſe in <lb></lb> ogni opera vinſe i Maeſtri più celebri, in <lb></lb> queſta ſuperò ſe medeſimo.</s><s id="id413431"> E di vero, chi <lb></lb> può lodare abbaſtanza l'eccellenza, la mae-<lb></lb> ſtà, la grazia, e la vaghezza di queſta Fab-<lb></lb> brica?</s><s id="id413433"> Tentarono già molti eruditi Scrit-<lb></lb> tori di deſcrivere diſtintamente le ſue bel-<lb></lb> lezze, ma non giungendo ad una minima <lb></lb> parte, diedero a divedere, che nelle lodi <lb></lb> <arrow.to.target n="a72"></arrow.to.target> <pb pagenum="68"></pb> di Michelagnolo, e di queſt'opera inſigne, <lb></lb> era manchevole, ed inſuſſiciente ſino l'i-<lb></lb> ſteſſa eloquenza.</s><s id="id413546"> Siaſi dunque contento il <lb></lb> Foreſtiero, che tralaſciando il diviſare de' <lb></lb> ſuoi pregj, accenni ſolo, che il primo Se-<lb></lb> polcro all'entrare è di Giuliano de' Medi-<lb></lb> ci Duca di Nemurs, e fratello di Leone X. <lb></lb> e le due Statue appreſſo, una il Giorno, <lb></lb> l'altra la Notte figurano: e che nel ſecon-<lb></lb> do Sepolcro, fatto per Lorenzo de' Medici <lb></lb> Duca d'Urbino, l'altre due Statue rappre-<lb></lb> ſentano il Crepuſcolo, e l'Aurora.</s><s id="id413585"> E per-<lb></lb> chè fuori delle ſette Statue di mano del <lb></lb> Buonarroti, ſi vedono due Figure de' San-<lb></lb> ti Coſimo, e Damiano, ſappia, che la pri-<lb></lb> ma è del Montorſoli, e la ſeconda di Raſ-<lb></lb> faello da Montelupo, ambedue Scultori ec-<lb></lb> cellenti.</s><s id="id413612"> Nella vecchia Sagreſtía, fabbrica-<lb></lb> ta col diſegno di Filippo di Ser Brunelle-<lb></lb> ſco, di cui pur anco fu tutta l'Architet-<lb></lb> tura di queſto grande Edifizio, ſi vede un <lb></lb> belliſſimo Sepolcro di porfido, adornato <lb></lb> ne' lati, di fogliami di bronzo, fatti col <lb></lb> diſegno d'Andrea Verrocchio.</s><s id="id2754708"> Nell'uſcir <lb></lb> della porta, onde ſi va nella Canonica, <lb></lb> ſi trova la Statua di Paolo Giovio Ve-<lb></lb> ſcovo di Nocera, e famoſo Scrittore <lb></lb> d'Iſtorie; indi ſalendo per una ſcala, <lb></lb> che guida al Chioſtro di ſopra, troveremo <lb></lb> la celebre, e per tutto il Mondo tanto <lb></lb> rinomata </s></p> <p id="id2755006" type="foot"><s id="id2755010"><foot.target id="a69"></foot.target>ren-</s></p> <p id="id2755017" type="foot"><s id="id2755020"><foot.target id="a70"></foot.target>le,</s></p> <p id="id2755027" type="foot"><s id="id2755030"><foot.target id="a71"></foot.target>te</s></p> <p id="id2755037" type="foot"><s id="id2755041"><foot.target id="a72"></foot.target>di</s></p> <p id="id2755048" type="foot"><s id="id2755051">LI-</s></p> <pb pagenum="69"></pb> <p id="id1567656" type="main"><s id="id1567660">LIBRERIA MEDICEO-LAURENZIA-<lb></lb> NA, il cui vaſo lungo braccia ottanta, e <lb></lb> largo venti, è così nobile, e maeſtoſo, e <lb></lb> di sì rara, e perfetta Architettura, che <lb></lb> lingua umana non ha lode baſtevole per <lb></lb> commendarla.</s><s id="id2754769"> Baſta il dire, che fu diſe-<lb></lb> gno di Michelagnolo, ſervendo ciò per un <lb></lb> degniſſimo encomio.</s><s id="id2754780"> Prima dunque di pe-<lb></lb> netrare là dentro, trovaſi un bel ricetto <lb></lb> in forma quadra, nel quale è ſituata la <lb></lb> ſcala, così ben diviſata, e acconcia, che <lb></lb> da tre lati di eſſa agiatamente ſi aſcende. </s><lb></lb> <s id="id2754782">Bella oltremodo è la porta, e belli anco-<lb></lb> ra ſono gli ornamenti delle fineſtre, va-<lb></lb> ghiſſimo il cornicione, l'architrave, ed il <lb></lb> fregio, e tutto inſieme è con sì nobil ſi-<lb></lb> metría diviſato, che reſta l'occhio di chi <lb></lb> lo mira dallo ſtupore, e dal diletto ſor-<lb></lb> preſo.</s><s id="id2754829"> Alla bellezza del materiale corri-<lb></lb> ſponde il pregio, e il valore de' Mano-<lb></lb> ſcritti, che ſopra certi banchi di noce, <lb></lb> quarantacinque per banda, in gran nume-<lb></lb> ro vi ſi conſervano.</s><s id="id2754849"> Sono queſti di lingue <lb></lb> diverſe, e ſpecialmente Ebrea, Greca, La-<lb></lb> tina, Indiana, Arabica, e Caldea, nè ſo-<lb></lb> lo per la rarità, ma eziandio per l'erudi-<lb></lb> zione ſingolariſſimi.</s><s id="id2754869"> Da queſti, come da <lb></lb> rari eſemplari, ſogliono i Letterati, e in <lb></lb> ſpecie gli Oltramontani, diligentiſſimi oſ-<lb></lb> ſervatori d'ogni minuzia, riſcontrare, o <lb></lb> emendar quei difetti, che ſpeſſe volte ſcor-<lb></lb> rono nelle Stampe, o che non furono da <lb></lb> <arrow.to.target n="a74"></arrow.to.target> <pb pagenum="70"></pb> altri oſſervati.</s><s id="id2754906"> Or queſti Libri parte da <lb></lb> Coſimo Padre della Patria, e parte da Lo-<lb></lb> renzo il Magnifico, da varie parti, e con <lb></lb> grandiſſime ſpeſe proccurati, furono poſcia <lb></lb> in queſto luogo da Clemente VII. e dal <lb></lb> Granduca Coſimo Primo ripoſti, ordinati, <lb></lb> e grandemente accreſciuti.</s><s id="id2754933"> Chi poi bra-<lb></lb> maſſe ſaperne il numero, e la lor qualità <lb></lb> potrà comodamente appagare il ſuo deſide-<lb></lb> rio, mediante l'Indice Generale, compila-<lb></lb> to con molta accuratezza.</s><s id="id2754952"> Guglielmo Lan-<lb></lb> gio ne fece uno particolare de' Manoſcrit-<lb></lb> ti Greci, e Orientali, e Monſignor Luca <lb></lb> d'Holſtein Bibliotecario della Vaticana, <lb></lb> de' più rari ne diede il ſuo giudizio, co-<lb></lb> me ſi può vedere in alcune Schede nella <lb></lb> Librería dell'eruditiſſimo, e da per tutto <lb></lb> celebratiſſimo Antonio Magliabechi di <expan abbr="felice memoria">fel. <lb></lb> mem.</expan> citate già dall'inſigne Cardinale de <lb></lb> Noris ne' Cenotaſii Piſani, per occaſione <lb></lb> del Vergilio Mediceo, gioja pregiatiſſima, <lb></lb> e ornamento di queſta celebre Librería. </s><lb></lb> <s id="id2754954">Da queſto luogo ci porteremo a viſitare la</s></p> <p id="id2755058" type="foot"><s id="id2755061"><foot.target id="a74"></foot.target>al-</s></p> <p id="id2755068" type="main"><s id="id2755071">CAPPELLA, che deve riuſcire nel Co-<lb></lb> ro, ma di preſente ha l'ingreſſo dietro la <lb></lb> Chieſa.</s><s id="id2755083"> Or queſta è la Cappella cotanto <lb></lb> celebre, che ſenza ingrandimento iperbo-<lb></lb> lico, vien riputata nel Mondo unica, e <lb></lb> ſingolare.</s><s id="id2755097"> E in vero, ſe in altri Edifizj <lb></lb> s'ammira la ſquiſitezza dell'arte, in altri <lb></lb> la ricchezza de' materiali, ed in alcuni <lb></lb> <arrow.to.target n="a75"></arrow.to.target> <pb pagenum="71"></pb> qualche coſa di ſingolare, in queſta ſola <lb></lb> Cappella tutte unite concorrono le prero-<lb></lb> gative più nobili: magnificenza d'Archi-<lb></lb> tettura, pregio infinito de' materiali, bel-<lb></lb> lezza incomparabile, e perfezione dell'ar-<lb></lb> te in ſommo grado.</s><s id="id2755142"> Per darne adunque al-<lb></lb> cuna breve notizia, diremo, che la circon-<lb></lb> ferenza di tutta queſta maeſtoſa Cappella <lb></lb> è braccia centoquarantaquattro, l'altezza <lb></lb> più di novanta, e il diametro quarantot-<lb></lb> to.</s><s id="id2755165"> L'incroſtatura è di diaſpri, agate, cal-<lb></lb> cedonj, lapislazzuli, ed altre pietre pre-<lb></lb> zioſe.</s><s id="id2755177"> Belliſſimi ſono i pilaſtri co' capitel-<lb></lb> li di bronzo dorati.</s><s id="id2755184"> Maeſtoſi ſono i Se-<lb></lb> polcri di granito orientale, ſopra ciaſcuno <lb></lb> de' quali poſa un guancial di diaſpro tem-<lb></lb> peſtato di gioje, e ſopra quello una coro-<lb></lb> na reale, ancor eſſa ricca di gemme.</s><s id="id2755204"> In <lb></lb> alcune nicchie di paragone, ſon collocate <lb></lb> altrettante Statue di bronzo dorate, mag-<lb></lb> giori del naturale, che rappreſentano i <lb></lb> Regnanti defunti.</s><s id="id2755222"> Di vaghiſſime commeſ-<lb></lb> ſure vedonſi effigiate le Arme delle Città <lb></lb> ſottopoſte al Dominio de' noſtri Reali Prin-<lb></lb> cipi.</s><s id="id2755237"> In ſomma tali, e tanti ſono gli or-<lb></lb> namenti di pregio, che vi ſi trovano, che <lb></lb> umano penſiero non è baſtevole a immagi-<lb></lb> narſi una bellezza sì rara.</s><s id="id2755253"> Fu cominciata <lb></lb> la Fabbrica l'anno 1604. al tempo di Fer-<lb></lb> dinando Primo, e per quanto da molti <lb></lb> Maeſtri giornalmente vi ſi lavori, molto <lb></lb> vi reſta ancora, per renderla in tutto com-<lb></lb> <arrow.to.target n="a76"></arrow.to.target> <pb pagenum="72"></pb> píta, e allora ſarà in eſſa collocato il pre-<lb></lb> zioſo Ciborio, che ſi conſerva in Gallería, <lb></lb> e del quale parleremo a ſuo luogo.</s><s id="id2755294"> Dalla <lb></lb> Piazza, e Chieſa di San Lorenzo, paſſere-<lb></lb> mo nella Via de' Ginori, nella quale ri-<lb></lb> ſpondono gli Appartamenti fabbricati di <lb></lb> nuovo dal Marcheſe Riccardi, e uniti al <lb></lb> ſuo Palazzo in Via larga, e da quella ci <lb></lb> porteremo nella Via di San Gallo, in cui <lb></lb> ſi trovano moltiſſimi Conventi, e Chieſe <lb></lb> di Monache, ciaſcheduna delle quali ha <lb></lb> qualche coſa di ſingolare, e ſpecialmente <lb></lb> quella di Sant'Agata, dov'è la bella Ta-<lb></lb> vola d'Aleſſandro Bronzino, nella quale <lb></lb> ſono ſcolpite le Nozze di Cana Galilea. </s><lb></lb> <s id="id2755296">Noi però tralaſciando per minor briga del <lb></lb> Foreſtiero il ragionare di quelli, nel paſ-<lb></lb> ſare dal canto de' Preti, oſſerveremo la <lb></lb> nuova, e vaga Fabbrica dello</s></p> <p id="id2755363" type="foot"><s id="id2755367"><foot.target id="a75"></foot.target>qual-</s></p> <p id="id2755374" type="foot"><s id="id2755378"><foot.target id="a76"></foot.target>pita,</s></p> <p id="id2755385" type="main"><s id="id2755389">SPEDALE DI GESU' PELLEGRINO, <lb></lb> in cui ſi ricevono ſolamente Religioſi pel-<lb></lb> legrini; e dipoi, ſeguitando il viaggio, <lb></lb> giungeremo alla</s></p> <p id="id2755405" type="main"><s id="id2755408">COMPAGNIA DI SAN MARCO nuo-<lb></lb> vamente reſtaurata, e quanto mai dir ſi <lb></lb> poſſa, di varj ornamenti abbellita, avven-<lb></lb> gachè moltiſſime ſiano le pitture, gl'inta-<lb></lb> gli dorati, e l'altre coſe di pregio, che <lb></lb> vi ſi vedono.</s><s id="id2755432"> Unito a queſto Oratorio è <lb></lb> uno Spedale, ſabbricato per ricevere i Pel-<lb></lb> <arrow.to.target n="a77"></arrow.to.target> <pb pagenum="73"></pb> legrini Oltramontani, ſimile a quello di <lb></lb> San Tommaſo d'Aquino, ma di più como-<lb></lb> de abitazioni nobilmente adagiato.</s><s id="id2755461"> Ed in <lb></lb> vero, chi dentro penetra, a rimirare tutte <lb></lb> le ſtanze con bell'ordine, e magnificenza <lb></lb> diſpoſte, non uno Spedale di poveri Pel-<lb></lb> legrini, ma un Ricetto di nobiliſſimi Per-<lb></lb> ſonaggi lo crede; perlochè queſto luogo <lb></lb> ragguardevole in ogni parte, non ha ſen-<lb></lb> za dubbio, che invidiare agli Spedali più <lb></lb> celebri dell'Italia.</s><s id="id2755495"> Poco diſtante da que-<lb></lb> ſto ſeguono due Spedali, ambedue per <lb></lb> gl'infermi, uno detto degl'Incurabili, <lb></lb> l'altro di Bonifazio, dirimpetto al quale è <lb></lb> il belliſſimo</s></p> <p id="id2755515" type="foot"><s id="id2755519"><foot.target id="a77"></foot.target>legri-</s></p> <p id="id2755526" type="main"><s id="id2755530">PALAZZO de' Pandolfini, fatto fabbri-<lb></lb> care col diſegno di Raffaello da Urbino da <lb></lb> Monſignor Giannozzo Pandolfini Veſcove <lb></lb> di Troja, e intimo familiare di Leon De-<lb></lb> cimo.</s><s id="id2755549"> Volgendo per la Via delle Ruote, <lb></lb> in faccia della quale ſi vede il</s></p> <p id="id2755557" type="main"><s id="id2755561">CONSERVATORIO de' fanciulli Orfa-<lb></lb> ni, e abbandonati; ci condurremo per la <lb></lb> Via di San Zanobj alla Via dell'Acqua, <lb></lb> dalla quale ſi paſſa con tutta comodità a <lb></lb> vedere la</s></p> <p id="id2755580" type="main"><s id="id2755584">FORTEZZA DA BASSO, nella quale <lb></lb> conſervaſi una belliſſima, e copioſa Ar-<lb></lb> mería, oltre le coſe ſingolari, che vi s'am-<lb></lb> <arrow.to.target n="a78"></arrow.to.target> <pb pagenum="74"></pb> mirano, e che da noi con gran ragione ſi <lb></lb> tacciono.</s><s id="id2755612"> Di quì paſſeremo al</s></p> <p id="id2755617" type="foot"><s id="id2755620"><foot.target id="a78"></foot.target>D mi-</s></p> <p id="id2755628" type="main"><s id="id2755632">CASINO del Marcheſe Riccardi in Gual-<lb></lb> fonda, pieno di Statue antiche, e moder-<lb></lb> ne, e di pitture eccellenti, con un Giardi-<lb></lb> no degno di qualſivoglia gran Principe. </s><lb></lb> <s id="id2755634">All'uſcir di Gualfonda, voltando a man <lb></lb> ſiniſtra per la Piazza vecchia di Santa Ma-<lb></lb> ria Novella, e entrando in Via dell'Amo-<lb></lb> re, oſſerveremo la</s></p> <p id="id2755665" type="main"><s id="id2755668">CASA fatta fabbricare con gli onorifici <lb></lb> donativi di Luigi il Grande Re di Fran-<lb></lb> cia, da Vincenzio Viviani primo Matte-<lb></lb> matico del Granduca Coſimo III. di <expan abbr="gloriosa memoria">glor. <lb></lb> mem.</expan> il pio, ed ultimo Scolare di quel <lb></lb> perſpicaciſſimo Lince, Promotore di nuo-<lb></lb> ve Scienze, ed Arti utiliſſime, e Reſtau-<lb></lb> ratore dell'Aſtronomia, della Geografia, <lb></lb> della Meccanica, e della Filoſofia, Galileo <lb></lb> Galilei.</s><s id="id2755707"> Nella Facciata di queſta Caſa, <lb></lb> con raro eſempio, ed in ſegno evidente <lb></lb> d'uomo grato al Maeſtro, ed a' generoſi <lb></lb> Benefattori, vedremo ſopra la porta mag-<lb></lb> giore, eſpoſta per la prima volta al pub-<lb></lb> blico, la viva Effigie di bronzo in rilievo <lb></lb> di queſt'immortale Eroe Fiorentino: e dal-<lb></lb> l'eſpreſſo ne' Cartelloni laterali, come da <lb></lb> un Compendio di Vita, ci verrà indicato <lb></lb> parte delle notizie de' di lui ammirandi <lb></lb> trovati.</s><s id="id2755750"> Soddisfattici d'aver quì veduto una <lb></lb> <arrow.to.target n="a79"></arrow.to.target> <pb pagenum="75"></pb> memoria deſiderata per 50. anni da' Lette-<lb></lb> rati Foreſtieri, tornando ſu detta Piazza, <lb></lb> entreremo nella gran Chieſa di</s></p> <p id="id2755776" type="foot"><s id="id2755780"><foot.target id="a79"></foot.target>me-</s></p> <p id="id2755787" type="main"><s id="id2755791">SANTA MARIA NOVELLA de' Padri <lb></lb> Domenicani, una delle più belle non ſolo <lb></lb> di Firenze, ma quaſi diſſi d'Italia, loda-<lb></lb> ta da Michelagnolo Buonarroti, che, co-<lb></lb> me è fama fra noi, ſolea chiamarla la Spo-<lb></lb> ſa.</s><s id="id2755813"> Fu queſta fabbricata intorno l'anno <lb></lb> del Signore 1279. col diſegno di Fra Si-<lb></lb> ſto, e di Fra Riſtoro Converſi di quell'Or-<lb></lb> dine, e Fiorentini intendentiſſimi d'Archi-<lb></lb> tettura, e perfezionata circa l'anno 1350. <lb></lb> governando il Convento Fra Jacopo Paſſa-<lb></lb> vanti, celebre, ed eloquente Scrittore. </s><lb></lb> <s id="id2755815">Promoſſe la gran Fabbrica di queſto Tem-<lb></lb> pio il Beato Giovanni da Salerno, Diſce-<lb></lb> polo di San Domenico, mandato dal ſuo <lb></lb> Maeſtro a Firenze, per fondarvi la Reli-<lb></lb> gione, la quale ben preſto allignatavi, pro-<lb></lb> duſſe a queſta Città molti Uomini inſigni, <lb></lb> che l'una, e l'altra illuſtrarono.</s><s id="id2755871"> Or que-<lb></lb> fto Tempio magnifico è diviſo in tre Na-<lb></lb> vate, ſoſtenute da pilaſtri, e colonne, ſul-<lb></lb> le quali poſano gli archi delle volte, così <lb></lb> ben rilevate, che oltre la maeſtà, e va-<lb></lb> ghezza, rendono molta luce alla Chieſa. </s><lb></lb> <s id="id2755873">Nelle pareti delle Navate ſono le Cappel-<lb></lb> le tutte d'un ordine, ed oppoſte.</s><s id="id2755903"> In cia-<lb></lb> ſcuna di eſſe è una Tavola di Pittore ec-<lb></lb> cellente.</s><s id="id2755913"> Incominciando dalla porta del <lb></lb> <arrow.to.target n="a80"></arrow.to.target> <pb pagenum="76"></pb> mezzo, la prima a man deſtra, dov'è di-<lb></lb> pinta la Vergine Annunziata dall'Angiolo, <lb></lb> è di Santi di Tito.</s><s id="id2755936"> Segue il Martirio di <lb></lb> San Lorenzo mirabilmente effigiato da Gi-<lb></lb> rolamo Macchietti: e dopo queſto, la Na-<lb></lb> tività del Signore dipinta da Batiſta Nal-<lb></lb> dini, di cui ſono l'altre due ſeguenti, <lb></lb> cioè quella della Purificazione di Maria, <lb></lb> Vergine, e l'altra della Depoſizione di <lb></lb> Croce di Noſtro Signore.</s><s id="id2755967"> E' anco di Santi <lb></lb> di Tito il Lazzero riſuſcitato, ſiccome del <lb></lb> Ligozzi è la Tavola di San Raimondo, che <lb></lb> riſuſcita da morte un fanciullo.</s><s id="id2755983"> All'Altar <lb></lb> maggiore belliſſime ſono le pitture del Co-<lb></lb> ro fatte dal Grillandajo.</s><s id="id2755993"> In ſette Storie da <lb></lb> una parte ſi rappreſenta la vita di Maria <lb></lb> Vergine, ed in altre ſette dall'altra, quel-<lb></lb> la di San Giovan Batiſta, ed in ciaſcuna <lb></lb> furono ritratte da quel Pittore molte per-<lb></lb> ſone di quei tempi, così bene, ed al vi-<lb></lb> vo, che la natura vien ſuperata dall'ar-<lb></lb> te.</s><s id="id2756024"> Ripigliando l'ordine delle Cappelle, <lb></lb> la prima da man ſiniſtra nell'entrar della <lb></lb> porta, ha una Tavola, dove è dipinto <lb></lb> il Batteſimo di Gesù Criſto di mano del-<lb></lb> lo Stradano, a cui ſegue la Tavola della <lb></lb> Samaritana, mirabilmente effigiata da Aleſ-<lb></lb> ſandro Bronzino.</s><s id="id2756052"> Quelle, che ſono appreſ-<lb></lb> ſo, ſono ambedue del Vaſari.</s><s id="id2756060"> Nella prima <lb></lb> furono dipinti i Miſterj del Roſario, e nel-<lb></lb> l'altra la Riſurrezione di Criſto.</s><s id="id2756071"> In teſta <lb></lb> poi della Croce è la Cappella de' Gaddi, <lb></lb> <arrow.to.target n="a81"></arrow.to.target> <pb pagenum="77"></pb> belliſſima d'Architettura, con una Tavola <lb></lb> di mano d'Agnolo Bronzino, nella quale <lb></lb> ſi rappreſenta, quando Criſto riſuſcita la <lb></lb> figliuola dell'Archiſinagogo; e accanto è <lb></lb> la Cappella de' Gondi incroſtata di varj mar-<lb></lb> mi, dov'è il famoſo Crocifiſſo di legno, <lb></lb> ſcolpito con ſingolare artifizio da Filippo <lb></lb> di Ser Brunelleſco, il quale fu non meno <lb></lb> nella Scultura, che nell'Architettura il <lb></lb> più eccellente Maeſtro di quanti viſſero ne' <lb></lb> ſuoi tempi.</s><s id="id2756131"> Ne' due Tabernacoli di marmo, <lb></lb> l'uno rincontro all'altro, ſituati alle co-<lb></lb> lonne di mezzo, ſi vedono due belle Ta-<lb></lb> vole, quella di San Pier Martire dipinta <lb></lb> dal Cigoli; e la ſeconda dall'Empoli.</s><s id="id2756150"> Dal-<lb></lb> la Chieſa paſseremo nel Convento, adagia-<lb></lb> to di comode abitazioni, ed in cui ſon mol-<lb></lb> te coſe degne d'eſſer vedute da ciaſchedun <lb></lb> Foreſtiero.</s><s id="id2756169"> Primieramente ſi trova un Chio-<lb></lb> ſtro aſſai grande, le cui Pareti furono di-<lb></lb> pinte tutte a verde terra di ſacre Iſtorie da <lb></lb> Paolo, detto degli Uccelli, Pittore antico. </s><lb></lb> <s id="id2756171">E' quivi ſituata la Cappella della Nazione <lb></lb> Spagnuola, già eretta dalla Famiglia Gui-<lb></lb> dalotti per Capitolo di quei Padri, con pit-<lb></lb> ture nelle pareti, e nella volta di mano <lb></lb> di Taddeo Gaddi, e di Simone Memmi, fat-<lb></lb> ta reſtaurare, ed abbellire ultimamente dal <lb></lb> Reverendiſſimo Padre Maeſtro Fra Salvadore <lb></lb> d'Aſcanio Spagnuolo, figlio del Convento di <lb></lb> Malaga, Miniſtro Plenipotenziario di Sua <lb></lb> Maeſtà Cattolica preſſo la Real Corte di To-<lb></lb> <arrow.to.target n="a82"></arrow.to.target> <pb pagenum="78"></pb> ſcana, il quale avendo commeſſo alla diligen-<lb></lb> za di Agoſtino Veracini il ripulimento delle <lb></lb> ſuddette antiche Pitture, le ha egli ravviva-<lb></lb> te mirabilmente; La Tavola di San Jacopo <lb></lb> Apoſtolo, Tutelare della Cappella, è di <lb></lb> mano del Bronzino; e il Crocifiſſo di mar-<lb></lb> mo, collocato oggi ſull'Altare, per con-<lb></lb> ceſſione fattane da <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> al predetto Pa-<lb></lb> dre d'Aſcanio, è opera del Pierotti.</s><s id="id2756273"> Paſ-<lb></lb> ſando al ſecondo Chioſtro, egli è lungo <lb></lb> centodieci braccia, e largo novanta, e di-<lb></lb> viſo in cinquanta lunette, in molte delle <lb></lb> quali per mano di Maeſtri eccellenti, e ſpe-<lb></lb> cialmente di Santi di Tito, e del Poccet-<lb></lb> ti, ſono eſpreſſi in pittura i fatti più ſin-<lb></lb> golari di San Domenico, e di Sant'Anto-<lb></lb> nino Arciveſcovo di Firenze, con alcuni <lb></lb> ritratti d'Uomini illuſtri per Santità, che <lb></lb> mentre viſſero, ſantificarono coll'eſempio <lb></lb> loro queſto Convento.</s><s id="id2756322"> Vicino al Chioſtro <lb></lb> è ſituata la Speziería, celebre in molti luo-<lb></lb> ghi d'Italia, avvengachè in eſsa, al pari <lb></lb> d'ogni Real Fondería, ſi fabbrichino me-<lb></lb> dicamenti chimici d'ogni ſorte, olj, quin-<lb></lb> teſſenze, e odori di ſingolar perfezione, <lb></lb> come è ben noto a' Profeſſori di queſt'Ar-<lb></lb> te.</s><s id="id2756354"> Salendo nel Dormentorio nuovamente <lb></lb> di pitture abbellito, colla ſerie di tutti i <lb></lb> Pontefici, e Cardinali di queſta inſigne Re-<lb></lb> ligione, trovaſi la Cappella detta del Pa-<lb></lb> pa, dipinta da Jacopo da Pontormo, e nel-<lb></lb> la quale celebrarono quattro Sommi Pon-<lb></lb> <arrow.to.target n="a83"></arrow.to.target> <pb pagenum="79"></pb> tefici, cioè, Martino V. Eugenio IV. Pio II. <lb></lb> e Leone X. Preſſo a queſta è una copioſa <lb></lb> Librería, degna in vero di quei buoni Re-<lb></lb> ligioſi, che in ogni tempo riuſcirono Let-<lb></lb> terati di primo nome; e il Noviziato fab-<lb></lb> bricato dal Padre Aleſſio Strozzi inſigne <lb></lb> Benefattore di queſto Convento.</s><s id="id2756417"> Dal qua-<lb></lb> le uſcendo s'entra in una gran Piazza, in <lb></lb> mezzo della quale ſi vedono due Guglie, <lb></lb> e Piramidi di porfido, ſoſtenute da quat-<lb></lb> tro Tartarughe di bronzo.</s><s id="id2756436"> Sogliono in que-<lb></lb> ſto luogo come d'ogni altro più comodo, <lb></lb> rappreſentarſi i tornei, ed ogni anno per <lb></lb> la vigilia di San Giovan-Batiſta vi ſi cor-<lb></lb> re il Palio de' Cocchi.</s><s id="id2756454"> In faccia poi della <lb></lb> Piazza, è Situato lo Spedale di</s></p> <p id="id2756462" type="foot"><s id="id2756466"><foot.target id="a80"></foot.target>D 2 mez-</s></p> <p id="id2756474" type="foot"><s id="id2756477"><foot.target id="a81"></foot.target>bel-</s></p> <p id="id2756485" type="foot"><s id="id2756488"><foot.target id="a82"></foot.target>D 3 ſca-</s></p> <p id="id2756496" type="foot"><s id="id2756500"><foot.target id="a83"></foot.target>tefici</s></p> <p id="id2756507" type="main"><s id="id2756511">SAN PAOLO de' Convaleſcenti; dal qua-<lb></lb> le paſſeremo in Via della Scala, dov'è <lb></lb> poſto il bel</s></p> <p id="id2756523" type="main"><s id="id2756527">PALAZZO, E GIARDINO del Mar-<lb></lb> cheſe Ridolſi, nel quale ſon ſucceduti per <lb></lb> Eredità i Canonici nobili Ferrareſi; e da <lb></lb> queſto giungeremo ſul Prato, dove fanno <lb></lb> vaga viſta da una parte tutte le Caſe d'un <lb></lb> ordine iſteſſo, e dall'altra il</s></p> <p id="id2756553" type="main"><s id="id2756556">CASINO, E PALAZZO de' Principi <lb></lb> Corſini, che vi ha anneſſo uno ſpazioſo <lb></lb> Giardino.</s><s id="id2756567"> Rimpetto a queſto luogo comin-<lb></lb> cia il Corſo de' Cavalli, il quale va a ter-<lb></lb> <arrow.to.target n="a84"></arrow.to.target> <pb pagenum="80"></pb> minare alla Porta alla Croce, per lo ſpa-<lb></lb> zio di due miglia.</s><s id="id2756592"> Camminando pel Bor-<lb></lb> go, arriveremo alla Chieſa di</s></p> <p id="id2756600" type="foot"><s id="id2756604"><foot.target id="a84"></foot.target>D 4 mi-</s></p> <p id="id2756611" type="main"><s id="id2756615">OGNISSANTI, dove abitano in gran. <lb></lb> numero Frati Minori dell'Oſſervanza di San <lb></lb> Franceſco.</s><s id="id2756625"> Ha queſta Chieſa la Facciata di <lb></lb> pietre ſorti, con buon diſegno intagliate, <lb></lb> per opera del Nigetti Architetto.</s><s id="id2756637"> Il Baſ-<lb></lb> ſorilievo di terra cotta, ſituato ſopra la <lb></lb> porta di mezzo, è di Luca della Robbia. </s><lb></lb> <s id="id2756639">Le Tavole degli Altari, ſono in gran nu-<lb></lb> mero, tutte dipinte da buoni Maeſtri.</s><s id="id2756657"> Quel-<lb></lb> le però, che ſi tengono in maggiore ſtima, <lb></lb> ſono l'Aſcenſione di mano del Butteri, la <lb></lb> Madonna col Figlio in braccio di mano di <lb></lb> Santi di Tito, e l'altre due del Roſſelli, cioè <lb></lb> quella di Sant'Eliſabetta Regina di Portogal-<lb></lb> lo, e la ſeconda del Martirio di Sant'An-<lb></lb> drea.</s><s id="id2756688"> Conſervanſi ancora in queſta Chieſa <lb></lb> molte Reliquie, e fra queſte la Cappa di San <lb></lb> Franceſco, tenuta in ſomma venerazione. </s><lb></lb> <s id="id2756689">Seguitando la via del Corſo ſi giunge al</s></p> <p id="id2756706" type="main"><s id="id2756709">PALAZZO de' Ricaſoli, fatto col diſe-<lb></lb> gno di Michelozzo, e le Facciate furon di-<lb></lb> pinte da Franceſco Pagni, che molta lode <lb></lb> ne riportò anche da' Profeſſori di grido; e <lb></lb> poi s'arriva al</s></p> <p id="id2756730" type="main"><s id="id2756734">PALAZZO, E LOGGIATO de' Rucel-<lb></lb> lai, fatti ambedue col diſegno di Leon Ba-<lb></lb> <arrow.to.target n="a85"></arrow.to.target> <pb pagenum="81"></pb> tiſta Alberti.</s><s id="id2756755"> Ma uſcendo alquanto di ſtra-<lb></lb> da, a man deſtra ſi trova Parione, dove è il</s></p> <p id="id2756764" type="foot"><s id="id2756768"><foot.target id="a85"></foot.target>tiſta</s></p> <p id="id2756775" type="main"><s id="id2756779">PALAZZO de' Principi Corſini, in ſua <lb></lb> viſta magniſico, d'Architettura Toſcana. </s><lb></lb> <s id="id2756781">Egli è modernamente ſtato accreſciuto di <lb></lb> appartamenti doppj, ſcale, galleríe, ed al-<lb></lb> tre comode abitazioni; onde chi lo vede ha <lb></lb> occaſione d'ammirare una delle maggiori <lb></lb> Fabbriche, e più coſpicue di queſta Città. </s><lb></lb> <s id="id2756783">La Sala maggiore è lunga braccia quaran-<lb></lb> ta, e larga venticinque, ed è ornata di <lb></lb> varj colonnati, di Statue antiche, e di bu-<lb></lb> ſti di marmo, di mano d'eccellenti Scul-<lb></lb> tori.</s><s id="id2756828"> La volta è dipinta a maraviglia da <lb></lb> Anton Domenico Gabbiani, e tutto il com-<lb></lb> poſto non può eſſere nè più vago, nè più <lb></lb> magniſico.</s><s id="id2756843"> Conduce a queſta Sala, ed al <lb></lb> piano nobile del Palazzo una ſcala fatta <lb></lb> con bel diſegno da Anton Ferri; perchè <lb></lb> cominciando con due grandi branche, che <lb></lb> ſi uniſcono in un bel ricetto, va termi-<lb></lb> nando in una, che è arricchita di nobile <lb></lb> architettura, di pietre, e Statue belliſſi-<lb></lb> me.</s><s id="id2756874"> Nel mentovato piano nobile vi ſono <lb></lb> otto appartamenti liberi, compoſti di ſala, <lb></lb> camere, anticamere, e retrocamere, di-<lb></lb> pinte da più eccellenti Profeſſori, che han-<lb></lb> no fatto a gara nel dimoſtrare l'eccellen-<lb></lb> za di lor pennello.</s><s id="id2756898"> Sono ancora arricchiti <lb></lb> di ſcale ſegrete, galleríe, gabinetti, ed al-<lb></lb> tri ſervizj; e per comodità de' medeſimi, <lb></lb> <arrow.to.target n="a86"></arrow.to.target> <pb pagenum="82"></pb> evvi una Cappella dipinta tutta dal Ghe-<lb></lb> rardini, colla Tavola dell'Altare di mano <lb></lb> di Carlo Maratta.</s><s id="id2756930"> Il Piano terreno è al-<lb></lb> tresì dipinto da' migliori Maeſtri, e tali, <lb></lb> e tanti ſono gli ornamenti, che abbelliſco-<lb></lb> no queſto Palazzo, che non può davvantag-<lb></lb> gio deſiderarſi.</s><s id="id2756950"> Ritornando nella medeſi-<lb></lb> ma ſtrada del Corſo, e laſciando a man ſi-<lb></lb> niſtra la</s></p> <p id="id2756962" type="foot"><s id="id2756966"><foot.target id="a86"></foot.target>D 5 evvi</s></p> <p id="id2756973" type="main"><s id="id2756977">CHIESA DI SAN PAOLINO de' Padri <lb></lb> Carmelitani Scalzi, ridotta alla moderna, <lb></lb> d'architettura aſſai vaga; ſiccome l'altra <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2756992" type="main"><s id="id2756996">SAN PANCRAZIO, nella quale ſi ve-<lb></lb> de un Sepolcro di marmi, ſimile a quello <lb></lb> di Noſtro Signore, che ſi trova in Geru-<lb></lb> ſalemme, anzi fatto coll'iſteſſe miſure, e <lb></lb> diſegno dalla Famiglia de' Rucellai; e una <lb></lb> magnifica Cappella del Marcheſe Riccardi; <lb></lb> perverremo al canto de' Tornaquinci, do-<lb></lb> ve è il tanto lodato</s></p> <p id="id2757030" type="main"><s id="id2757033">PALAZZO degli Strozzi, fatto fabbri-<lb></lb> care da Filippo Strozzi, con real magnifi-<lb></lb> cenza.</s><s id="id2757044"> Il primo diſegno di queſta Fabbri-<lb></lb> ca fu dato da Benedetto da Majano, ſeb-<lb></lb> bene poi proſeguito dal Cronaca, che nel-<lb></lb> la parte interiore mutò ordine d'architet-<lb></lb> tura, avvengachè per di fuori Toſcano, <lb></lb> con bozze di pietra forte, di grandezza, <lb></lb> <arrow.to.target n="a87"></arrow.to.target> <pb pagenum="83"></pb> non ordinaria, per di dentro ſia Dorico, <lb></lb> e Corintio, come ſi vede nel Cortile.</s><s id="id2757086"> Ri-<lb></lb> mane queſto Palazzo da ogni parte iſola-<lb></lb> to, ed ha nella ſommità un cornicione di <lb></lb> raro artiſizio.</s><s id="id2757100"> Le lumiere, o lanternoni <lb></lb> di ferro poſti ſu' canti, furon lavorati dal <lb></lb> Caparra, e da chiunque li vede ſon gran-<lb></lb> demente lodati.</s><s id="id2757115"> Partendoſi dalla Via del <lb></lb> Corſo, e camminando verſo Arno, trove-<lb></lb> remo ſulla Piazza di Santa Trinita una bel-<lb></lb> liſſima</s></p> <p id="id2757131" type="foot"><s id="id2757134"><foot.target id="a87"></foot.target>non</s></p> <p id="id2757141" type="main"><s id="id2757145">COLONNA di granito d'ordine Dorico, <lb></lb> quivi eretta l'anno 1564. da Coſimo Pri-<lb></lb> mo, con avervi fatto collocare ſopra una <lb></lb> Statua di porſido, rappreſentante la Giu-<lb></lb> ſtizia, di mano di Romolo del Dadda, in <lb></lb> memoria (come ſi crede da molti) dell'a-<lb></lb> vere il mentovato Granduca ricevuta in, <lb></lb> queſto luogo la nuova della preſa di Sie-<lb></lb> na.</s><s id="id2757179"> Diceſi, che foſſe l'ultima Colonna le-<lb></lb> vata dalle Terme Antoniane, e donata al <lb></lb> Granduca Coſimo da Pio Quarto.</s><s id="id2757191"> Dirimpet-<lb></lb> to alla Colonna, appariſce di vaga viſta il</s></p> <p id="id2757199" type="main"><s id="id2757203">PALAZZO de' Bartolini, fabbricato col <lb></lb> diſegno di Baccio d'Agnolo; dopo del <lb></lb> quale dall'iſteſſa parte ſi vede il gran</s></p> <p id="id2757216" type="main"><s id="id2757219">PALAZZO degli Spini, oggi diviſo in <lb></lb> più caſe; e incontro ad eſſo la Chieſa de' <lb></lb> Monaci Vallombroſani, chiamata </s></p> <p id="id2757471" type="foot"><s id="id2757474">D 6 SAN-</s></p> <pb pagenum="84"></pb> <p id="id2757221" type="main"><s id="id2757223">SANTA TRINITA, la quale, benchè <lb></lb> fabbricata in tempo, che la buona Archi-<lb></lb> tettura non era per anco riſorta, è tutta-<lb></lb> via da' Profeſſori molto lodata.</s><s id="id2757257"> Sono in, <lb></lb> eſſa alcune Tavole di bellezza non ordina-<lb></lb> ria, e ſpecialmente nella Cappella degli <lb></lb> Strozzi di mano dell'Empoli.</s><s id="id2757271"> E` anco da <lb></lb> lodarſi in queſta Cappella la volta dipinta <lb></lb> a freſco da Bernardino Poccetti, e le due <lb></lb> Statue di mano del Caccini.</s><s id="id2757285"> Sono altresì <lb></lb> ragguardevoli le Pitture di Aleſſio Baldo-<lb></lb> vinetti nel Coro de' Monaci, dove furono <lb></lb> effigiati al naturale molti Uomini illuſtri, <lb></lb> che in quel tempo vivevano, ſiccome quel-<lb></lb> le del Grillandajo nella Cappella de' Saſ-<lb></lb> ſetti.</s><s id="id2757312"> Anco la Tavola del Paſſignani, nella <lb></lb> quale è dipinto un Criſto morto, è degna di <lb></lb> molta lode.</s><s id="id2757323"> Nel Tabernacolo dell'Altar <lb></lb> maggiore ſi conſerva il Crociſiſſo, che già <lb></lb> era nella Chieſa di San Miniato preſſo, e <lb></lb> fuor della Città, e di cui ſi favella nella <lb></lb> Seconda Parte di queſto Libro.</s><s id="id2757343"> Il Presbi-<lb></lb> terio avanti il detto Altare, fu diſegnato <lb></lb> dal Buontalenti, con maraviglioſo artiſi-<lb></lb> zio, del quale pur anco è il diſegno della <lb></lb> bella Facciata di queſta Chieſa, tutta di <lb></lb> pietre forti.</s><s id="id2757365"> Più d'ogni altro però s'am-<lb></lb> mira la Cappella degli Uſimbardi, incro-<lb></lb> ſtata di marmi carrareſi, e d'altre pietre, <lb></lb> con due Sepolcri di diaſpro nero, ſopra, <lb></lb> de' quali poſano due buſti di marmo, che <lb></lb> ſon Ritratti di due Prelati di quella Caſa, <lb></lb> <arrow.to.target n="a89"></arrow.to.target> <pb pagenum="85"></pb> ſcolpiti da Felice Palma, famoſo artefice, <lb></lb> de' ſuoi tempi.</s><s id="id2757407"> Del medeſimo Palma è il <lb></lb> Crocifiſſo di bronzo poſto all'Altare in, <lb></lb> una nicchia di nero diaſpro.</s><s id="id2757419"> Le due Tavo-<lb></lb> le de' lati ſon dipinte da Criſtofano Allo-<lb></lb> ri, e dall'Empoli; e le lunette a freſco, <lb></lb> da Giovanni da San Giovanni.</s><s id="id2757433"> Il Baſſori-<lb></lb> lievo di bronzo, dov'è ſcolpito il Marti-<lb></lb> rio di San Lorenzo, è fattura di Tiziano <lb></lb> Aſpetti da Padova, Maeſtro del Palma. </s><lb></lb> <s id="id2757436">Laſciando il Ponte a Santa Trinita, del qua-<lb></lb> le ragioneremo nella ſeguente Giornata, e <lb></lb> camminando lung'Arno verſo il Ponte Vec-<lb></lb> chio, a man ſiniſtra poco fuori di ſtrada, <lb></lb> viſiteremo la Chieſa de'</s></p> <p id="id2757482" type="foot"><s id="id2757485"><foot.target id="a89"></foot.target>ſcol-</s></p> <p id="id2757493" type="main"><s id="id2757496">SANTI APOSTOLI, una delle più an-<lb></lb> tiche di Firenze.</s><s id="id2757503"> Quantunque ella non ſia <lb></lb> molto grande, è nondimeno di nobile Ar-<lb></lb> chitettura, molto commendata dal Buonar-<lb></lb> roti.</s><s id="id2757518"> V' è una Tavola dipinta dal Vaſari, <lb></lb> per la Concezione di Maria Vergine.</s><s id="id2757525"> So-<lb></lb> no lodati i due Sepolcri, e ſpecialmente, <lb></lb> quello preſſo alla Sagreſtía, lavorato da, <lb></lb> Benedetto da Rovezzano.</s><s id="id2757540"> Anche nella Cap-<lb></lb> pella del Sagramento ſono di Luca della <lb></lb> Robbia i vaghi ornamenti di terra cotta. </s><lb></lb> <s id="id2757542">Proſeguendo il cammino lung'Arno s'ar-<lb></lb> riva alla gran</s></p> <p id="id2757559" type="main"><s id="id2757562">FABBRICA DEGLI UFIZJ, o Magiſtra-<lb></lb> ti della Città, la quale ordinata dal Gran-<lb></lb> <arrow.to.target n="a90"></arrow.to.target> <pb pagenum="86"></pb> Duca Coſimo Primo col diſegno di Gior-<lb></lb> gio Vaſari, Pittore, e Architetto Areti-<lb></lb> no, riuſcì, come ſi vede, belliſſima, e, <lb></lb> ragguardevole in ogni parte.</s><s id="id2757596"> L'Architet-<lb></lb> tura di tutto queſt'Ediſizio è d'ordine Do-<lb></lb> rico, abbellito di conci, e pietre, lavora-<lb></lb> te con pulitezza non ordinaria.</s><s id="id2757611"> Nelle nic-<lb></lb> chie, che per di fuori ſi mirano, avea, <lb></lb> diviſato il Granduca Coſimo di collocare <lb></lb> le Statue de' più illuſtri Cittadini di que-<lb></lb> ſta Patria; ma non potè adempire il bel di-<lb></lb> ſegno prevenuto dalla morte.</s><s id="id2757634"> Sotto il Log-<lb></lb> giato, che, ſoſtenuto da colonne, e pila-<lb></lb> ſtri, gira tutta la Fabbrica, ſono le reſi-<lb></lb> denze di varj Magiſtrati, uniti inſieme in <lb></lb> queſto luogo per comodo univerſale.</s><s id="id2757654"> Il <lb></lb> primo appartamento ſopra il Loggiato, ſer-<lb></lb> ve per lo più per Officine, o Botteghe di <lb></lb> quegli Artefici, che giornalmente lavor-<lb></lb> ano per l'uſo della Gallería, o Guardaro-<lb></lb> ba di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> ed il ſecondo appartamen-<lb></lb> to, che fu aggiunto qualche tempo dopo, <lb></lb> ſerve per la celebre Reale</s></p> <p id="id2757686" type="foot"><s id="id2757690"><foot.target id="a90"></foot.target>Du-</s></p> <p id="id2757697" type="main"><s id="id2757700">GALLERIA, la quale è diviſa in due <lb></lb> corridori, lungo ciaſcuno 210. paſſi, e, <lb></lb> larghi dieci, che fra di loro ſi comunica-<lb></lb> no, mediante un altro corridore in faccia <lb></lb> alla Fabbrica, lungo ſettanta paſſi.</s><s id="id2757720"> Di ver-<lb></lb> ſo la ſtrada rieſcono i fineſtrati di criſtal-<lb></lb> li, ſeparati l'uno dall'altro da varie co-<lb></lb> lonne, e pilaſtri.</s><s id="id2757735"> La volta di queſti tre <lb></lb> <arrow.to.target n="a91"></arrow.to.target> <pb pagenum="87"></pb> corridori, è diviſa in tanti ſpazj, quanti <lb></lb> ſono i fineſtrati, e detti ſpazj ſon dipin-<lb></lb> ti a freſco da diverſi Pittori.</s><s id="id2757761"> Nel corri-<lb></lb> dore deſtro, facendoci dalla Facciata, ſon <lb></lb> dipinte grotteſche, di varie invenzioni: <lb></lb> e nel ſiniſtro, con figure ſimboliche ſi rap-<lb></lb> preſentano le Scienze, e l'Arti più nobili, <lb></lb> intorno alle quali ſono i Ritratti d'Uomi-<lb></lb> ni illuſtri di queſta Città, che in ſommo <lb></lb> grado le profeſſarono.</s><s id="id2757794"> Or queſta nobile in-<lb></lb> venzione può ſervire all'erudito Foreſtie-<lb></lb> ro d'una ſuccinta notizia de' più rari ſog-<lb></lb> getti, che fiorirono in queſta Patria, per-<lb></lb> chè quivi vedrà quali ſiano ſtati i Filoſoſi, <lb></lb> e Mattematici più rinomati, quali i Poe-<lb></lb> ti, ed Oratori più celebri: i Legiſti, e, <lb></lb> Medici più ſingolari: gli Scrittori di varia <lb></lb> erudizione: gli Uomini più accreditati nel-<lb></lb> la prudenza, e nel governo: quei, che ſi <lb></lb> ſegnalarono nell'armi: quegli, che negli <lb></lb> onori, e dignità più coſpicue: i Santi, e <lb></lb> Beati: i Fondatori di Religioni, e così ſe-<lb></lb> guitando in ciaſcheduna profeſſione, potrà <lb></lb> appagare la ſua curioſità.</s><s id="id2757857"> Inoltre affiſſi <lb></lb> alle pareti di ciaſchedun corridore ſi ve-<lb></lb> dono moltiſſimi quadri, in cui ſono i Ri-<lb></lb> tratti d'Uomini in armi, o in lettere ſin-<lb></lb> golari, e ſpecialmente de' Principi della, <lb></lb> Real Caſa.</s><s id="id2757880"> Appoggiati alle pareti poſano <lb></lb> nel piano ſopra baſi di legno fregiate d'o-<lb></lb> ro moltiſſimi buſti di marmo con teſte an-<lb></lb> tiche tramezzate da Statue intere, con <lb></lb> <arrow.to.target n="a92"></arrow.to.target> <pb pagenum="88"></pb> belliſſima ordinanza diſpoſte.</s><s id="id2757910"> I buſti ſono <lb></lb> centodue, e le Statue ſettantadue, tutte <lb></lb> di pregio, e di bellezza non ordinaria. </s><lb></lb> <s id="id2757912">Tralle teſte è molto conſiderabile la ſerie <lb></lb> degl'Imperadori Romani, cominciando da <lb></lb> Giulio Ceſare ſino a Pupieno, compreſo-<lb></lb> vi M. Agrippa, l'Antinoo, e l'Albino, <lb></lb> e tralle Statue è degna d'oſſervazione, e <lb></lb> di ſtima il Bacco di Michelagnolo, che, <lb></lb> non ha da invidiare all'antiche.</s><s id="id2757948"> Molte, <lb></lb> ancora ſono le Teſte delle Donne Auguſte, <lb></lb> non meno ſtimabili di quelle de' Ceſari; <lb></lb> ed inoltre ſono ammirate dagl'Intendenti <lb></lb> le due teſte di Cicerone, e di Seneca, co-<lb></lb> me altresì quella d'Aleſſandro Magno, <lb></lb> ſcolpite con ſingolar maeſtría.</s><s id="id2757975"> Sono an-<lb></lb> cora degne di particolar attenzione due Sta-<lb></lb> tue di bronzo antichiſſime, e d'eccellen-<lb></lb> te manifattura, delle quali una, che rap-<lb></lb> preſenta un Idolo, è di maniera Greca; e <lb></lb> l'altra, che figura un Dittatore, o altro <lb></lb> Perſonaggio in atto di parlare al Popolo, <lb></lb> dimoſtra a' caratteri Etruſchi, che nel lem-<lb></lb> bo della veſte ſi ſcorgono, eſſere ſtata ſat-<lb></lb> ta dagli antichi Toſcani.</s><s id="id2758015"> Oſſervate queſte <lb></lb> coſe, che ſono eſpoſte alla viſta d'ognu-<lb></lb> no, paſſeremo alle ſtanze, dove non ſi ha <lb></lb> l'ingreſſo ſenza ſpecial commiſſione di chi <lb></lb> vi ſoprantende, ed in una di eſſe, che, a <lb></lb> riguardo della ſituazione, ſuol'eſſer la pri-<lb></lb> ma, troveremo gran numero di piccoli <lb></lb> quadri di varj eccellenti Pittori; Idoletti, <lb></lb> <arrow.to.target n="a93"></arrow.to.target> <pb pagenum="89"></pb> e Lucerne di bronzo antiche, e diverſe, <lb></lb> bizzarríe prodotte dalla natura; alcuni la-<lb></lb> vori di pietre dure, e prezioſe; una co-<lb></lb> lonna d'alabaſtro orientale alta quattro <lb></lb> braccia, tutta d'un pezzo, e maeſtrevol-<lb></lb> mente lavorata, ed è queſta la maggiore <lb></lb> delle molte, che ſi vedono in varj luoghi <lb></lb> d'Italia, e in queſta medeſima Galleria; <lb></lb> e finalmente un Candelabro, o come da <lb></lb> noi ſi chiama una Lumiera d'Ambra, in <lb></lb> cui ſono diſpoſte varie piccole Figurette, <lb></lb> e Ritratti d'ambra bianca.</s><s id="id2758104"> Da queſta paſ-<lb></lb> ſeremo alla ſtanza, che, ſeguitando l'or-<lb></lb> dine preſo, diremo ſeconda, ove ammire-<lb></lb> remo inſiniti Quadri de' più famoſi Maeſtri <lb></lb> nell'Arte.</s><s id="id2758123"> Ve ne ſono tra queſti in gran <lb></lb> numero di Pittori Fiamminghi, fatti con <lb></lb> ſomma diligenza, propria di tutti gli Ar-<lb></lb> tefici di queſta Nazione; vi ſono ancora <lb></lb> due lavori di pietre dure; un Gabinetto, <lb></lb> e una Tavola più belli, e più perfetti di <lb></lb> quei, che ſopra accennammo: così nella <lb></lb> terza ſi trovano diverſi ſtrumenti matte-<lb></lb> matici, lavorati con gran perfezione, e <lb></lb> due Globi l'uno celeſte, e l'altro terre-<lb></lb> ſtre di ſmiſurata grandezza.</s><s id="id2758166"> Evvi ancora <lb></lb> un pezzo di calamita orientale di tal for-<lb></lb> za, che oltre al tenere attaccate a ſe una <lb></lb> dopo l'altra più chiavi, ſoſtiene quaranta <lb></lb> libbre di ſerro.</s><s id="id2758185"> E parimente degno di ma-<lb></lb> raviglia un nuovo ſpecchio uſtorio della, <lb></lb> maggior grandezza, che ſinora ſi ſia ve-<lb></lb> <arrow.to.target n="a94"></arrow.to.target> <pb pagenum="90"></pb> duta in altro ſimile ſtrumento, col quale <lb></lb> vanno tuttavia facendoſi belliſſime ſperien-<lb></lb> ze, che forſe un giorno ſi pubblicheranno <lb></lb> colle Stampe.</s><s id="id2758221"> Nella quarta ſi vedono molti <lb></lb> quadri non inferiori di pregio, e di bellezza <lb></lb> a quelli, che avremo veduto finora, ed in <lb></lb> gran parte della Scuola Fiorentina; ſicco-<lb></lb> me alcuni vaſi d'avorio lavorati al tornio, <lb></lb> piccolo ſaggio di centinaja di pezzi, che, <lb></lb> ne poſſeggono queſti Reali Principi.</s><s id="id2758248"> Vi ſo-<lb></lb> no ancora alcuni Stipi, o Scrigni prezioſi <lb></lb> per la materia, ma più ammirabili per lo <lb></lb> lavoro, ed uno di queſti può collocarſi de-<lb></lb> gnamente nella camera di qualſivoglia Mo-<lb></lb> narca, che ſerve a chi vuole d'inginoc-<lb></lb> chiatojo, ed inſieme dà occaſione di me-<lb></lb> ditare la Vita di Noſtro Signore quivi ef-<lb></lb> figiata in piccole figure dipinte ſopra pie-<lb></lb> tre prezioſe; ma quel che rende maggiore <lb></lb> ſtupore ſi è, il veder dentro lo Stipo una <lb></lb> macchina mobile di più facce, in una del-<lb></lb> le quali vi è un lavoro di pietre commeſ-<lb></lb> ſe; nella ſeconda la Depoſizione dalla Cro-<lb></lb> ce del Salvadore in Baſſorilievo di cera, <lb></lb> tratto dal modello del Buonarroti; nella, <lb></lb> terza il Cenacolo mirabilmente eſpreſſo in <lb></lb> figurine piccole d'ambra; nella quarta la <lb></lb> Crocifiſſione parimente ſcolpita in ambra: <lb></lb> e nella ſommità di queſto Stipo vi è un <lb></lb> Organo, e un Oriuolo, che maggiormen-<lb></lb> te lo rendono maraviglioſo.</s><s id="id2758337"> Vorrebbe a-<lb></lb> deſſo l'ordine, e la ſituazione delle ſtan-<lb></lb> <arrow.to.target n="a95"></arrow.to.target> <pb pagenum="91"></pb> ze, che s'entraſſe a parlare della Tribuna; <lb></lb> ma ſi contenti però il Foreſtiero, che ſo-<lb></lb> ſpendendo per qualche poco di tempo di <lb></lb> favellarne, paſſi ad un'altra ſtanza, che. <lb></lb> diremo la quinta.</s><s id="id2758375"> In queſta vedremo una <lb></lb> grandiſſima quantità di finiſſimi Vaſi di <lb></lb> porcellana, di Babbagauro, terra egizia. <lb></lb> molto rara, e due grandiſſime Urne di buc-<lb></lb> chero del Cile, tutte terre, che molto ſi <lb></lb> ſtimano in queſti Paeſi.</s><s id="id2758398"> Nella ſeſta s'am-<lb></lb> mirano, oltre a dugento Ritratti di Pitto-<lb></lb> ri eccellenti, proccurati da varie parti di <lb></lb> Europa, con iſpeſa veramente incredibile, <lb></lb> e diligenza non ordinaria.</s><s id="id2758416"> Quello però, <lb></lb> che li rende maggiormente ſtimabili ſi è, <lb></lb> l'eſſere tutti di propria mano di quegli <lb></lb> ſteſſi Maeſtri, di cui rappreſentano al vi-<lb></lb> vo il ſembiante; coſa in vero rariſſima, e <lb></lb> ſingolare, ſe ſi conſidera la diſſicoltà di <lb></lb> porre inſieme un numero sì grande d'ori-<lb></lb> ginali di queſta ſorta.</s><s id="id2758448"> Evvi ancora la Sta-<lb></lb> tua del Cardinale Leopoldo de' Medici in <lb></lb> marmo, ſatta da <expan abbr="Giovanni">Gio:</expan> Batiſta Foggini, e <lb></lb> quivi collocata, per aver egli proccurata <lb></lb> così bella, e numeroſa raccolta di quadri. </s><lb></lb> <s id="id2758450">Quì però non ſiniſcono le maraviglie; an-<lb></lb> zi paſſando nella ſettima ſtanza, che vol-<lb></lb> garmente chiamaſi la Tribuna, maggior-<lb></lb> mente s'accreſcono; avvengachè ſi trovi-<lb></lb> no compendiati in eſſa i maggiori pregj <lb></lb> della natura, e dell'arte, i prodigj della <lb></lb> Pittura, e Scultura, e tuttociò, che di <lb></lb> <arrow.to.target n="a96"></arrow.to.target> <pb pagenum="92"></pb> bello, e di ricco, e di prezioſo può ritro-<lb></lb> varſi nel Mondo.</s><s id="id2758513"> Ora cominciando dalle <lb></lb> coſe più rare, che certamente ſono ſenza <lb></lb> numero, vedremo ſei Statue di marmo, le <lb></lb> più perſette, e più belle, al parere degli <lb></lb> intendenti, di quante mai ſi ſiano vedute <lb></lb> ne' noſtri tempi, come di ciò ſanno ſede <lb></lb> l'inſinite copie di eſſe, che in varie for-<lb></lb> me ſi vedono ſparſe nel Mondo, ſervendo <lb></lb> a' Proſeſſori, quantunque di primo nome, <lb></lb> di perſetto modello, ed eſemplare alle lo-<lb></lb> ro opere inſigni.</s><s id="id2758557"> Più dell'altre però ſi <lb></lb> tiene in pregio la belliſſima Statua di Ve-<lb></lb> nere, detta volgarmente la Venere de' Me-<lb></lb> dici, che ne' paſſati Secoli fu ſenza dubbio <lb></lb> la maraviglia di Roma, ed ora ſi può dire <lb></lb> uno de' prodigj di queſta Città: che ſe del-<lb></lb> la Venere di Praſitele, quel celebre Scul-<lb></lb> tore ſi legge, che da varie parti del Mon-<lb></lb> do concorrevano genti alla Città di Gni-<lb></lb> do, per ammirare quella bellezza, che. <lb></lb> in piccol Tempio collocata recava agli ſpet-<lb></lb> tatori venerazione, e diletto; anco della. <lb></lb> noſtra Venere non inſeriore a quella di <lb></lb> Praſitele, anzi in un luogo più ſplendido, <lb></lb> e più magniſico ſituata, ſi può dir giuſta-<lb></lb> mente, eſſer quaſi innumerabili le perſo-<lb></lb> ne, che da ogni parte concorrono ad am-<lb></lb> mirare i ſuoi pregj; mentre, qual'è quel <lb></lb> Foreſtiero, che della ſua bellezza inſorma-<lb></lb> to, non proccuri con ogni ſtudio vederla, <lb></lb> e vedendola non rimanga da maraviglia <lb></lb> <arrow.to.target n="a97"></arrow.to.target> <pb pagenum="93"></pb> ſorpreſo?</s><s id="id1593639"> Dopo aver contemplata queſta <lb></lb> famoſa Statua, e con eſſa due altre Vene-<lb></lb> ri, anch'eſſe belliſſime, benchè di non sì <lb></lb> rara eccellenza come la prima, e inoltre <lb></lb> il gruppo de' Lottatori, l'Arrotino, ed il <lb></lb> Fauno, ci porteremo ad oſſervare una Ta-<lb></lb> vola di pietre, e gioje commeſſe, di così <lb></lb> bello, e così ricco lavoro, che l'occhio <lb></lb> umano non ſa diſtinguere, ſe l'eccellen-<lb></lb> za, e perfezione dell'opera vinca il valor <lb></lb> delle gemme, e delle pietre prezioſe, che <lb></lb> nobilmente l'adornano, o dal valor delle <lb></lb> gemme ſia vinta l'eccellenza, e perſezio-<lb></lb> ne dell'opera.</s><s id="id2758706"> Parimente di gioje, e pie-<lb></lb> tre dure è compoſto un Gabinetto, o Stu-<lb></lb> diolo; ma queſte non ſon lavorate in pia-<lb></lb> no come la Tavola, ma di rilievo, mo-<lb></lb> ſtrando la lor grandezza, ed eccellenza. </s><lb></lb> <s id="id2758708">E ſoſtenuto il Gabinetto da quattordici co-<lb></lb> lonne di lapiſlazzulo, con baſe, e capitelli <lb></lb> d'oro maſſiccio, incroſtato di perle, e tur-<lb></lb> chine.</s><s id="id2758742"> Tra una colonna, e l'altra vi ſo-<lb></lb> no Baſſirilievi pur d'oro, e nella parte. <lb></lb> ſuperiore belliſſime laſtre de' più perſetti <lb></lb> diaſpri, ornati intorno di topazzi, ſme-<lb></lb> raldi, balaſci, acque di mare, zaſſiri, cri-<lb></lb> ſoliti, che a ſomiglianza di chiodi, mo-<lb></lb> ſtrano di tener lo Studiolo unito; ma nel-<lb></lb> la parte più eccelſa, e più nobile di, eſſo <lb></lb> ſiede, qual Regina di tutte l'altre gioje, <lb></lb> una perla di ſmiſurata grandezza.</s><s id="id2758784"> Tutto <lb></lb> queſto però non fa il maggior pregio del-<lb></lb> <arrow.to.target n="a98"></arrow.to.target> <pb pagenum="94"></pb> lo Scrigno, conſervandoſi nelle parti in-<lb></lb> teriori di eſſo, quaſi tremila fra Cammei, <lb></lb> ed intagli, la maggior parte antichi, e in <lb></lb> pietre prezioſe, tutti legati in oro.</s><s id="id2758816"> Que-<lb></lb> ſti però, come coſa tanto rara, ed altret-<lb></lb> tanto ſottopoſta a perderſi, non ſi ſanno <lb></lb> vedere ſenza ſpecial permiſſione di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> </s><lb></lb> <s id="id2758818">All'intorno poi di queſta famoſiſſima Tri-<lb></lb> buna ricorre un piccolo palchetto, ſopra <lb></lb> di cui poſano figurette di marmo, di bron-<lb></lb> zo, e di porſido, tutte antiche, e della <lb></lb> più eccellente maeſtría; e molti buſti, e <lb></lb> teſte di criſtallo di rocca, di calcidonio, e <lb></lb> d'agata, prezioſe e per la materia, e per <lb></lb> lo lavoro: ma ſopra tutte è mirabile una <lb></lb> ſcolpita in turchina della vecchia rocca, <lb></lb> rappreſentante l'eſſigie di Tiberio Impe-<lb></lb> radore.</s><s id="id2758877"> Ammirato, che avremo tuttociò, <lb></lb> che è ſtato da noi deſcritto finora, proſe-<lb></lb> guiremo a contemplare attentamente i qua-<lb></lb> dri, che alle pareti ſi vedono appeſi.</s><s id="id2758894"> So-<lb></lb> no queſti de' più famoſi Maeſtri nell'arte, <lb></lb> e di lor ſapere il miglioramento: Raſſael-<lb></lb> lo, Tiziano, Andrea del Sarto, e Paolo <lb></lb> Veroneſe ve n'hanno il maggior numero; <lb></lb> poi ve ne ſono belliſſimi pezzi di Michel'-<lb></lb> Agnolo, de' Caracci, del Vandich, del Ru-<lb></lb> bens, del famoſo Olbino di Baſilea, del <lb></lb> Tintoretto, e tre pezzi del Gherardoun <lb></lb> Olandeſe, che per la loro bellezza hanno <lb></lb> meritato di ſtare a fronte coll'opere de' <lb></lb> più rinomati Maeſtri.</s><s id="id2758940"> Negli Scrigni di gra-<lb></lb> <arrow.to.target n="a99"></arrow.to.target> <pb pagenum="95"></pb> natiglia, che vedremo all'intorno, ſi con-<lb></lb> ſervano le Medaglie antiche, e moderne, <lb></lb> ed in alcuni armadj ſegreti, molti vaſi di <lb></lb> criſtallo di rocca terſiſſimi, e di ſmiſura-<lb></lb> ta grandezza; Urne di lapistazzuli, ed al-<lb></lb> tri gran pezzi d'agate, e diaſpri tutti mae-<lb></lb> ſtrevolmente lavorati, e adornati d'oro, <lb></lb> e di gioje: ma queſti, e le Medaglie non <lb></lb> ſoglion moſtrarſi ſenza ſpecial permiſſione <lb></lb> di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R</expan>.</s><s id="id2758942"> Queſte, ed altre coſe vedre-<lb></lb> mo nella Tribuna, dalla quale partendoci, <lb></lb> non però ſazj di rimirare le ſue bellezze, <lb></lb> ſaremo introdotti nell'ottava, ed ultima <lb></lb> ſtanza, chiamata l'Armería ſegreta, dove <lb></lb> ſi conſervano belliſſine armature d'acciajo, <lb></lb> e varj ſtrumenti militari di ſingolare ar-<lb></lb> tiſizio.</s><s id="id2759023"> Quì potrà l'occhio ſoddisſarſi nel <lb></lb> rimirare le tante ſorte d'armi, e le biz-<lb></lb> zarre invenzioni, colle quali furono fab-<lb></lb> bricate, ravviſando le diverſe maniere, <lb></lb> ed uſanze di ciaſcheduna Nazione, benchè <lb></lb> barbara, e ſconoſciuta; e finalmente tut-<lb></lb> tociò, che di bello, e di perfetto ſi può <lb></lb> trovare in queſto genere, tutto vedrà com-<lb></lb> pendiato in queſto luogo, e con belliſſima <lb></lb> ordinanza diſpoſto.</s><s id="id2759064"> Vi è ancora una ſtan-<lb></lb> za ſeparata dall'altre, dove ſi conſerva il <lb></lb> gran Ciborio, che deve ſervire per la Cap-<lb></lb> pella di San Lorenzo, quando ſarà termi-<lb></lb> nata.</s><s id="id2759083"> Egli è tutto di pietre, e gioje com-<lb></lb> meſſe, delle più rare, e prezioſe, che ſi <lb></lb> poſſano in un tal lavoro conſiderare.</s><s id="id2759096"> Tra-<lb></lb> <arrow.to.target n="a100"></arrow.to.target> <pb pagenum="96"></pb> laſcio i finiſſimi intagli, e i tanti ornamen-<lb></lb> ti di pregio, che vi ſi trovano, e ſolo am-<lb></lb> miro la ſingolar maeſtría, colla quale fu <lb></lb> condotta queſt'Opera a quella maraviglio-<lb></lb> ſa bellezza, di cui certo non può vederſi <lb></lb> la maggiore.</s><s id="id2759132"> Di ſimil lavoro è la parte. <lb></lb> anteriore dell'Altare, o vogliamo dire il <lb></lb> Paliotto, che pur anco ſi conſerva nella <lb></lb> medeſima ſtanza.</s><s id="id2759146"> E quì per ora finiſcono <lb></lb> le otto ſtanze di queſta celebre Gallería, <lb></lb> non eſſendo per anco terminate l'altre. <lb></lb> ſtanze, che ſi vanno preparando; in una <lb></lb> delle quali ſaranno ripoſti i bronzi, conſi-<lb></lb> ſtenti in alcune Statue, e Teſte in gran <lb></lb> numero d'Idoletti, e di varj ſtrumenti <lb></lb> uſati ne' Sacriſizj de' Gentili, ed in altri <lb></lb> frammenti dell'antichità erudita, raccolti <lb></lb> da varie parti del Mondo con grandiſſima <lb></lb> ſpeſa, e diligenza non ordinaria; e in. <lb></lb> un'altra ſtanza centoventi Libri di ſmiſu-<lb></lb> rata grandezza, dove con ſommo ſtudio, <lb></lb> e particolare aſſiſtenza di celebri Profeſſo-<lb></lb> ri, ſi vedono raccolti, ed a ſuo luogo di-<lb></lb> ſpoſti innumerabili diſegni, e moltiſſimi <lb></lb> penſieri, e capricci, come eſſi chiamano, <lb></lb> de' più rari Artefici de' noſtri tempi, il <lb></lb> tutto per opera del Sereniſſimo Cardinal <lb></lb> Leopoldo di <expan abbr="gloriosa memoria">glor. mem</expan>.</s><s id="id2759230"> E quì non ſarà <lb></lb> diſcaro al Foreſtiero il ſapere, che, pro-<lb></lb> moſſaſi ultimamente l'Opera degl'Intagli <lb></lb> in rame delle Statue, delle Pitture più ſin-<lb></lb> golari, delle Medaglie, e de' Cammei non <lb></lb> <arrow.to.target n="a101"></arrow.to.target> <pb pagenum="97"></pb> ſolo di queſta Real Gallería, ma di altre <lb></lb> particolari della Città, va ella incammi-<lb></lb> nandoſi per mano di eccellenti Profeſſori <lb></lb> in quell'Arte, colla deſcrizione Iſtorica, <lb></lb> e Filologica dell'eruditiſſimo Dottore An-<lb></lb> ton Franceſco Gori, Sacerdote, Teologo, <lb></lb> e pubblico Lettore d'Iſtoria in queſta Uni-<lb></lb> verſità Fiorentina, ideata diſtribuirſi in. <lb></lb> più Tomi, col titolo di Muſeo Fiorenti-<lb></lb> no, due de' quali ſono già dati alla luce <lb></lb> per mezzo delle Stampe.</s><s id="id2759304"> Preſſo alla Gal-<lb></lb> lería ſi trovano le ſtanze della</s></p> <p id="id2759313" type="foot"><s id="id2759316"><foot.target id="a91"></foot.target>cor-</s></p> <p id="id2759323" type="foot"><s id="id2759327"><foot.target id="a92"></foot.target>bel-</s></p> <p id="id2759334" type="foot"><s id="id2759338"><foot.target id="a93"></foot.target>e Lu-</s></p> <p id="id2759346" type="foot"><s id="id2759349"><foot.target id="a94"></foot.target>duta</s></p> <p id="id2759357" type="foot"><s id="id2759360"><foot.target id="a95"></foot.target>ze,</s></p> <p id="id2759368" type="foot"><s id="id2759372"><foot.target id="a96"></foot.target>bel-</s></p> <p id="id2759379" type="foot"><s id="id2759383"><foot.target id="a97"></foot.target>for-</s></p> <p id="id2759390" type="foot"><s id="id2759394"><foot.target id="a98"></foot.target>lo</s></p> <p id="id2759401" type="foot"><s id="id2759404"><foot.target id="a99"></foot.target>na-</s></p> <p id="id2759411" type="foot"><s id="id2759415"><foot.target id="a100"></foot.target>la-</s></p> <p id="id2759422" type="foot"><s id="id2759426"><foot.target id="a101"></foot.target>ſolo</s></p> <p id="id2759434" type="main"><s id="id2759438">FONDERIA di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> dove ſi ſabbri-<lb></lb> cano Olj, Balſami, Quinteſſenze, e varie <lb></lb> ſorte di medicamenti di ſingolar perſezio-<lb></lb> ne, che ſin da' Principi grandi vengono de-<lb></lb> ſiderati, benchè non manchi la Real mu-<lb></lb> niſicenza de' noſtri Sereniſſimi Padroni di <lb></lb> diſpenſarne giornalmente grandiſſima quan-<lb></lb> tità.</s><s id="id2759470"> E anco degno d'oſſervazione in que-<lb></lb> ſto luogo il</s></p> <p id="id2759478" type="main"><s id="id2759482">CORRIDORE coperto, ſatto ſabbricare <lb></lb> dal Granduca Coſimo I. col diſegno di Gior-<lb></lb> gio Vaſari, o come meglio ha creduto uno <lb></lb> Scrittore moderno, col diſegno del Buon-<lb></lb> talenti, il quale diede il modello per le <lb></lb> ſtanze della Gallería, e ſpecialmente della <lb></lb> Tribuna.</s><s id="id2759509"> E' queſto Corridore ſecento paſ-<lb></lb> ſi, largo ſei, e alto più d'otto, e co-<lb></lb> minciando dal Palazzo de' Pitti, conduce <lb></lb> <arrow.to.target n="a102"></arrow.to.target> <pb pagenum="98"></pb> ſino alla Gallería, e al Palazzo Vecchio. </s><lb></lb> <s id="id2759511">Ha le pareti di dentro adornate di gran-<lb></lb> diſſimi quadri, dipinti a chiaroſcuro, ne' <lb></lb> quali ſi rappreſentano l'azioni più glorio-<lb></lb> ſe di Carlo Quinto Imperadore, di Filip-<lb></lb> po Secondo Re delle Spagne, d'Enrico <lb></lb> Quarto Re di Francia, e di Ferdinando Se-<lb></lb> condo Granduca di Toſcana.</s><s id="id2759562"> Dopo avere <lb></lb> ammirate le molte coſe, che abbiamo ſino-<lb></lb> ra deſcritte, proſeguiremo il cammino <lb></lb> verſo la</s></p> <p id="id2759577" type="foot"><s id="id2759581"><foot.target id="a102"></foot.target>E ſino</s></p> <p id="id2759589" type="main"><s id="id2759592">PIAZZA DEL GRANDUCA.</s><s id="id2759595"> E perchè <lb></lb> molte ſono le coſe da oſſervarſi in queſta. <lb></lb> Piazza; ci faremo in primo luogo dal</s></p> <p id="id2759608" type="main"><s id="id2759612">PALAZZO VECCHIO, ſabbricato col <lb></lb> diſegno d'Arnolſo, quel famoſo Architet-<lb></lb> to di tante Fabbriche di queſta noſtra Cit-<lb></lb> tà, e ſpecialmente della Chieſa del Duo-<lb></lb> mo.</s><s id="id2759631"> E dando prima un'occhiata alla ma-<lb></lb> gniſicenza di queſta Fabbrica, oſſerveremo <lb></lb> la belliſſima Torre, o Campanile, alto <lb></lb> braccia centocinquanta, e ſoſtenuto da quat-<lb></lb> tro colonne groſſiſſime, le quali tanto più <lb></lb> rendono mirabile, e prodigioſo queſto Edi-<lb></lb> ſizio.</s><s id="id2759659"> Dipoi nell'ingreſſo, o Ringhiera del <lb></lb> Palazzo ammireremo a man deſtra nell'en-<lb></lb> trare, la grande Statua di marmo di mano <lb></lb> del Bandinelli, che rappreſenta quando <lb></lb> Ercole abbatte Cacco.</s><s id="id2759678"> Sono amendue que-<lb></lb> ſte Figure di gran lunga maggiori del na-<lb></lb> <arrow.to.target n="a103"></arrow.to.target> <pb pagenum="99"></pb> turale, ma così al vivo eſprimenti, e di <lb></lb> sì rara bellezza, che non ſi ſaziano i Pro-<lb></lb> feſſori d'ammirare il loro pregio.</s><s id="id2759707"> E di ve-<lb></lb> ro, ſe riguardiamo alla Figura dell'Erco-<lb></lb> le, chi vide mai un altro uomo di corpo <lb></lb> più robuſto, e più forte, di portamento <lb></lb> più ſiero, di volto più maeſtoſo, e terri-<lb></lb> bile?</s><s id="id2759709"> E ſe quella di Cacco ſuperato dal <lb></lb> ſuo nimico, chi non gli ſcorge nel volto <lb></lb> un affannoſo timore, ſimile a quello di co-<lb></lb> lui, che dalla deſtra nimica aſpetti il col-<lb></lb> po fatale?</s><s id="id2759711"> Ma ſe bella, e di grande ſtima <lb></lb> è la Statua dell'Ercole, belliſſima, e di <lb></lb> maggior perſezione è quella di Davidde <lb></lb> ſcolpita dal Buonarroti, e benchè fatta. <lb></lb> negli anni ſuoi giovenili, è dagl'intenden-<lb></lb> ti per opera ſingolare celebrata.</s><s id="id2759769"> E' il Da-<lb></lb> vidde, come ſi vede, d'età florida, come <lb></lb> appunto ce lo deſcrivono le Sagre Storie, <lb></lb> quando del Gigante Golía riportò la ſegna-<lb></lb> lata vittoria.</s><s id="id2759787"> Spira il ſembiante di queſto <lb></lb> Santo Campione una maeſtoſa bellezza, e <lb></lb> nella vaga ſimetría delle ſue membra, ſi <lb></lb> ſcorge tutto quello, che di bello, e di <lb></lb> perſetto può ſormar nel corpo umano.</s><s id="id2759808"> Seb-<lb></lb> bene, qual'è quel corpo umano, in cui ſi <lb></lb> uniſcano in ſommo grado, come in que-<lb></lb> ſta Figura, tutte le perſezioni maggiori?</s><lb></lb> <s id="id2759789">Dopo queſte due Statue, ſi trovano due <lb></lb> Figure, o Termini parimente di marmo, <lb></lb> uno di mano del Bandinelli, l'altro di <lb></lb> Vincenzio Roſſi ſuo Scolare, amendue ſat-<lb></lb> <arrow.to.target n="a104"></arrow.to.target> <pb pagenum="100"></pb> ti con grandiſſima diligenza.</s><s id="id2759852"> E finalmente <lb></lb> entrando nel Cortile del Palazzo, vedeſi <lb></lb> in mezzo una Fontana di porſido, ſopra <lb></lb> la quale ſcherza un Fanciullo ſcolpito in <lb></lb> bronzo, di mano d'Andrea Verrocchio. </s><lb></lb> <s id="id2759854">E' ſoſtenuto queſto Cortile da groſſe Colon-<lb></lb> ne di pietra ſorte, lavorate con belle grot-<lb></lb> teſche, e tra le coſe degne di lode vi è <lb></lb> una Statua di Ercole, che uccide Cacco, <lb></lb> di mano di Vincenzio Roſſi da Fieſole, <lb></lb> non inſeriore a quella del Bandinello ſuo <lb></lb> Maeſtro.</s><s id="id2759898"> Salendo al primo appartamento, <lb></lb> trovaſi un magniſico Salone, di ſtraordina-<lb></lb> ria grandezza, la ſoffitta del quale, come <lb></lb> altresì le pareti, ſon dipinte da Giorgio <lb></lb> Vaſari con ſingolar maeſtría.</s><s id="id2759918"> In trentano-<lb></lb> ve quadri della ſoffitta, con belliſſimi in-<lb></lb> tagli, e ornamenti dorati, ſi rappreſenta-<lb></lb> no l'azioni, e fatti più ſegnalati della no-<lb></lb> ſtra Città, e della Real Caſa felicemente. <lb></lb> Regnante, Madre fecondiſſima d'Uomini <lb></lb> illuſtri, e di celebratiſſimi Eroi.</s><s id="id2759947"> Nelle pa-<lb></lb> reti ſi vede dipinta a freſco la guerra, e <lb></lb> preſa di Siena, la Battaglia fieriſſima di <lb></lb> Marciano, l'aſſedio di Piſa; ed altre me-<lb></lb> morabili impreſe.</s><s id="id2759967"> Anco negli angoli del <lb></lb> predetto Salone, ſi vedono quattro gran-<lb></lb> diſſimi quadri dipinti a olio, due de' quali <lb></lb> ſono di mano del Ligozzi, e gli altri due <lb></lb> del Cigoli, e Paſſignano.</s><s id="id2759986"> In uno di quei <lb></lb> del Ligozzi ſi rappreſenta quando San Pio <lb></lb> Quinto incorona Coſimo Primo, creandolo <lb></lb> <arrow.to.target n="a105"></arrow.to.target> <pb pagenum="101"></pb> Granduca di Toſcana, e ornandolo di Co-<lb></lb> rona, e Manto Reale.</s><s id="id2760014"> E nell'altro ſono <lb></lb> ſigurati que' dodici Fiorentini, che da varj <lb></lb> Potentati del Mondo, in un medeſimo tem-<lb></lb> po furono mandati Ambaſciadori a Boniſa-<lb></lb> zio VIII. Sommo Ponteſice, de' quali can-<lb></lb> tò il Verino:</s></p> <p id="id2760041" type="foot"><s id="id2760045"><foot.target id="a103"></foot.target>tu-</s></p> <p id="id2760052" type="foot"><s id="id2760056"><foot.target id="a104"></foot.target>E 2 ti</s></p> <p id="id2760063" type="foot"><s id="id2760067"><foot.target id="a105"></foot.target>Gran-</s></p> <p id="id2760075" type="main"><s id="id2760079"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Romana merito Antiſtes Boniſacius Urbis, <lb></lb> Cum Florentinos diverſit partibus Orbis <lb></lb> Vidiſſet Roma, Regum mandata ferentes, <lb></lb> Terrarū ſemen, tū quinta elementa vocavit.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2760100" type="main"><s id="id2760104">in quello del Cigoli mirabilmente ſi rap-<lb></lb> preſenta quando Coſimo, ancor giovanet-<lb></lb> to di diciotto anni, fu eletto Duca di Fi-<lb></lb> renze, e da tutti i Senatori inchinato per <lb></lb> loro Principe, e Sovrano: e finalmente. <lb></lb> in quello del Paſſignani ſi dimoſtra la ſo-<lb></lb> lenne ſunzione celebrata in Firenze, quan-<lb></lb> do il medeſimo Coſimo preſe l'Abito del-<lb></lb> la Religione di Santo Steſano Papa, e Mar-<lb></lb> tire, della quale fu egli primo Fondatore, <lb></lb> e Gran Maeſtro.</s><s id="id2760146"> Ma che diremo delle. <lb></lb> Statue, che vagamente adornano la gran. <lb></lb> Sala?</s><s id="id2760148"> Sono in faccia di eſſa tre grandi Sta-<lb></lb> tue di marmo maggiori del naturale, cioè <lb></lb> quella di Leon X. Sommo Ponteſice nella <lb></lb> nicchia del mezzo, quella di Giovanni de' <lb></lb> Medici Padre di Coſimo a man deſtra, e <lb></lb> quella del Duca Aleſſandro a man ſiniſtra, <lb></lb> ſiccome da' lati ſi vede la Statua di Cle-<lb></lb> mente VII. e a rincontro quella del Gran-<lb></lb> Duca Coſimo Primo, tutte di mano del <lb></lb> <arrow.to.target n="a106"></arrow.to.target> <pb pagenum="102"></pb> Cavalier Bandinelli.</s><s id="id2760202"> Belliſſima ancora, an-<lb></lb> zi ſopra tutte ammirabile è la Statua del-<lb></lb> la Vittoria, che ha ſotto di ſe un prigio-<lb></lb> ne, di mano del Buonarroti, il quale de-<lb></lb> ſtinata l'avea per lo Sepolcro di Papa Giu-<lb></lb> lio II. ma non avendola aſſatto terminata, <lb></lb> laſciolla in Firenze.</s><s id="id2760230"> Seguono a queſta i <lb></lb> ſei gruppi di mano di Vincenzio Roſſi, <lb></lb> ne' quali ſi rappreſentano le ſorze d'Erco-<lb></lb> le, e ſpecialmente quando ſoffoga Anteo, <lb></lb> quando uccide il Centauro, quando getta <lb></lb> Diomede a' Cavalli, che lo divorino, quan-<lb></lb> do porta il Porco vivo in iſpalla, quan-<lb></lb> do ajuta ad Atlante reggere il Cielo, e <lb></lb> quando vince la Regina delle Amazzoni: <lb></lb> Opere tutte degne di lode, e nelle quali, <lb></lb> come ſcrive il Borghini, ſi veggono bel-<lb></lb> liſſime, e fiere attitudini, e grandiſſima <lb></lb> diligenza nell'arte; e tra queſte Statue. <lb></lb> fu collocato ultimamente il gruppo di A-<lb></lb> damo, e di Eva, col ſerpente, di mano di <lb></lb> Baccio Bandinelli, rimoſſo, come addietro <lb></lb> ſi diſſe, dal Coro della Metropolitana.</s><s id="id2760298"> Da <lb></lb> queſta all'altre ſtanze paſſando del mede-<lb></lb> ſimo appartamento, vedremo molte belle <lb></lb> pitture a freſco del mentovato Vaſari, col <lb></lb> diſegno del quale fu queſto Palazzo in. <lb></lb> gran parte riordinato.</s><s id="id2760320"> Ma ſalendo agli ap-<lb></lb> partamenti di ſopra, della Sala chiamata <lb></lb> dell'Oriuolo, troveremo una Figura di <lb></lb> marmo, che rappreſenta un Davidde di <lb></lb> mano di Donatello, ed un'altra di San <lb></lb> <arrow.to.target n="a107"></arrow.to.target> <pb pagenum="103"></pb> Giovan Batiſta ſopra la porta dell'Udien-<lb></lb> za, di mano di Benedetto da Majano, <lb></lb> amendue grandemente lodate da' Proſeſſori. </s><lb></lb> <s id="id2760322">Da queſta ſtanza s'entra nella ricchiſſima</s></p> <p id="id2760365" type="foot"><s id="id2760368"><foot.target id="a106"></foot.target>E 3 Ca-</s></p> <p id="id2760376" type="foot"><s id="id2760380"><foot.target id="a107"></foot.target>Gio-</s></p> <p id="id2760388" type="main"><s id="id2760391">GUARDAROBA del Granduca, piena <lb></lb> di coſe prezioſe, di vaſi d'oro, e d'ar-<lb></lb> gento, e di ſuppellettili, e ornamenti bel-<lb></lb> liſſimi, nella deſcrizione de' quali molto <lb></lb> tempo ſi potrebbe impiegare, anzi un in-<lb></lb> tero Volume richiederebbeſi per chi voleſ-<lb></lb> ſe ad una ad una deſcrivere l'innumera-<lb></lb> bili coſe, che vi ſi trovano.</s><s id="id2760424"> Diremo ſolo, <lb></lb> come di coſa a mio parere più rara, tro-<lb></lb> varſi in queſto luogo l'originali Pandette <lb></lb> di Giuſtiniano, chiamate in oggi le Pan-<lb></lb> dette Fiorentine, e ſtimate più d'un teſo-<lb></lb> ro da chi riguarda la rarità, ed eccellen-<lb></lb> za d'un manoſcritto sì celebre.</s><s id="id2760452"> Ritornan-<lb></lb> do nella medeſima ſtanza, o Sala dell'O-<lb></lb> riuolo, paſſeremo nella</s></p> <p id="id2760464" type="main"><s id="id2760467">SALA dell'Udienza vecchia, in cui ve-<lb></lb> dremo dipinte a freſco alcune belliſſime. <lb></lb> Storie, di mano di Franceſco Salviati, che <lb></lb> rappreſentano alcuni fatti più ſingolari di <lb></lb> Furio Cammillo, quel valoroſo Campione, <lb></lb> che in tante glorioſe impreſe a favor della <lb></lb> Patria ſi ſegnalò.</s><s id="id2760495"> E dipoi oſſerveremo la</s></p> <p id="id2760501" type="main"><s id="id2760504">CAPPELLA tutta dipinta dal Grillan-<lb></lb> dajo, e nella quale conſervanſi molte Re-<lb></lb> <arrow.to.target n="a108"></arrow.to.target> <pb pagenum="104"></pb> liquie inſigni.</s><s id="id2760525"> Vedute queſte, ed altre co-<lb></lb> ſe nel Palazzo Vecchio, faremo ritorno <lb></lb> nella medeſima Piazza, per oſſervare in. <lb></lb> eſſa la bella</s></p> <p id="id2760541" type="foot"><s id="id2760545"><foot.target id="a108"></foot.target>E 4 liquie</s></p> <p id="id2760553" type="main"><s id="id2760556">LOGGIA, detta comunemente de' Lan-<lb></lb> zi, fabbricata col diſegno d'Andrea Orca-<lb></lb> gna, Pittore, Scultore, e Architetto Fio-<lb></lb> rentino nell'età ſua valentiſſimo.</s><s id="id2760573"> Sotto <lb></lb> gli archi di queſta Loggia ſi vedono tre <lb></lb> belle Statue, ciaſcheduna delle quali me-<lb></lb> rita ſomma lode.</s><s id="id2760587"> La prima ſcolpita in. <lb></lb> bronzo per mano di Donatello, rappreſen-<lb></lb> ta Giuditta, a' piè della quale giace Olo-<lb></lb> ſerne immerſo nel ſonno per l'ubriachez-<lb></lb> za fuora de' ſenſi.</s><s id="id2760607"> Sopra il volto di queſta <lb></lb> Amazzone divina è un inſolito ardire, e <lb></lb> tutta piena di coraggio ſi vede vibrare il <lb></lb> colpo, per recidere il capo all'Inimico. </s><lb></lb> <s id="id2760609">Nella ſeconda Statua, ancor eſſa ſcolpita in <lb></lb> bronzo da Benvenuto Cellini, vien figu-<lb></lb> rato un Perſeo, che ha nella deſtra il fer-<lb></lb> ro, e nella ſiniſtra la teſta di Meduſa re-<lb></lb> ciſa dal buſto, tutta grondante di ſangue, <lb></lb> e ſenza ſpirito, giacente a' piè dell'ucci-<lb></lb> ſore.</s><s id="id2760651"> E` commendata queſta Figura in ogni <lb></lb> ſua parte, e ben dimoſtra il valore di Ben-<lb></lb> venuto, il quale, per avviſo degl'Inten-<lb></lb> denti, così ſelicemente conduſſe l'opera, <lb></lb> che non un bronzo inſenſibile, ma una ſi-<lb></lb> gura viva, ed animata raſſembra.</s><s id="id2760676"> Degno <lb></lb> ancora di molta lode ſi è il Baſſorilievo di <lb></lb> <arrow.to.target n="a109"></arrow.to.target> <pb pagenum="105"></pb> bronzo, che ſerve di ornamento alla baſe, <lb></lb> nel quale ſi vedono Andromeda, e Perſeo, <lb></lb> con altre Figure, che tutta l'Iſtoria com-<lb></lb> piutamente dimoſtrano.</s><s id="id2760708"> Nella terza, che <lb></lb> è più d'ogni altra ſtimabile, e di mag-<lb></lb> gior perfezione, per quello, che ne dico-<lb></lb> no i Profeſſori, s'ammira un gruppo di <lb></lb> tre figure di marmo, mirabilmente ſcol-<lb></lb> pite da Giovanni Bologna, e denotanti il <lb></lb> Ratto d'una Sabina.</s><s id="id2760734"> Nel vecchio caduto <lb></lb> a terra per l'impeto del ſuo nemico, vien <lb></lb> figurato il Padre della fanciulla, in atto <lb></lb> d'impedire la fuga al rapitore, e perciò <lb></lb> col volto irato, ed inſieme dolente, come <lb></lb> ad un miſero padre ſi conviene, a cui ſia <lb></lb> tolta per forza la propria figlia.</s><s id="id2760761"> Nel gio-<lb></lb> vane di corpo robuſto, d'aſpetto ſiero, e <lb></lb> ripien di furore, ſi rappreſenta un Solda-<lb></lb> to Romano, che in occaſione de' giuochi <lb></lb> pubblici, nella nuova Città di Roma ce-<lb></lb> lebrati, rapiſce al Padre una Donzella Sa-<lb></lb> bina, che era venuta con molte compagne <lb></lb> alla Feſta.</s><s id="id2760792"> E nella femmina tenera, e de-<lb></lb> licata, ma piena di timore, e ſpavento, <lb></lb> ſi dimoſtra la Donzella rapita: e finalmen-<lb></lb> te in tutte tre le Figure ſi riconoſce una <lb></lb> vivezza sì grande, che chiunque fiſſamen-<lb></lb> te le mira, non ſi ſazia di commendarle. <lb></lb> in eſtremo, come già fecero tanti eruditi <lb></lb> ingegni, chi in proſa, e chi in verſi, eſal-<lb></lb> tando l'eccellenza di queſt'opera inſigne, <lb></lb> alla quale, perchè foſſe in ogni parte com-<lb></lb> <arrow.to.target n="a110"></arrow.to.target> <pb pagenum="106"></pb> piuta, fu aggiunto nella baſe un Baſſori-<lb></lb> lievo, fatto con ſomma induſtria, e dili-<lb></lb> genza, dove tutta l'Iſtoria del rapimento <lb></lb> delle Sabine ſi rappreſenta.</s><s id="id2760860"> Camminando <lb></lb> più oltre, ſul canto del Palazzo, e quaſi <lb></lb> in mezzo la Piazza ſi trova la</s></p> <p id="id2760872" type="foot"><s id="id2760876"><foot.target id="a109"></foot.target>bron-</s></p> <p id="id2760884" type="foot"><s id="id2760887"><foot.target id="a110"></foot.target>E 5 piuta,</s></p> <p id="id2760895" type="main"><s id="id2760899">FONTANA ſatta dal Granduca Coſimo <lb></lb> Primo, col diſegno, e induſtria dell'Am-<lb></lb> mannati, e da Filippo Baldinucci negli eru-<lb></lb> diti ſuoi Decennali, deſcritta colle ſeguen-<lb></lb> ti parole</s><s id="id1596241"><emph type="quote">,, Appariſce nel mezzo d'un. <lb></lb> ,, gran vaſo pieno di limpidiſſime acque <lb></lb> ,, ſgorganti da molti zampilli, il qual vaſo <lb></lb> ,, è figurato pel Mare, il gran Coloſſo <lb></lb> ,, del Nettunno, alto dieci braccia, ſitua-<lb></lb> ,, to ſopra un Carro, tirato da quattro <lb></lb> ,, Cavalli marini, due di marmo bianco, <lb></lb> ,, e due di miſtio, molto belli, e vivaci; <lb></lb> ,, il Nettunno ha tra le gambe tre Figure <lb></lb> ,, di Tritoni, che inſieme con eſſo poſano <lb></lb> ,, ſopra una gran conca marina in luogo <lb></lb> ,, di carro.</emph></s><s id="id2760962"><emph type="quote"> Il vaſo è di otto ſacce di mar-<lb></lb> ,, mo miſtio, quattro minori, e quattro <lb></lb> ,, maggiori.</emph></s><s id="id2760972"><emph type="quote"> Le quattro minori ſon va-<lb></lb> ,, gamente arricchite con Figure di ſan-<lb></lb> ,, ciulli, ed altre coſe di bronzo, come. <lb></lb> ,, chiocciole marine, cornucopie, cartelle, <lb></lb> ,, e ſimili.</emph></s><s id="id2760991"><emph type="quote"> S'alzano ſul piano delle me-<lb></lb> ,, deſime certi imbaſamenti, ſopra ciaſche-<lb></lb> ,, duno de' quali poſa una Statua di metal-<lb></lb> ,, lo maggiore del naturale, e ſono in tut-<lb></lb> <arrow.to.target n="a111"></arrow.to.target> <pb pagenum="107"></pb> ,, te quattro: due femmine, che rappre-<lb></lb> ,, ſentano Teti, e Dori, e due maſchi fi-<lb></lb> ,, gurati per due Dei marini.</emph></s><s id="id2761027"><emph type="quote"> All'una, e <lb></lb> ,, all'altra parte di ciaſcheduna di queſte <lb></lb> ,, faccie minori, ſono due Satiri di metal-<lb></lb> ,, lo, in varie, e belliſſime attitudini.</emph></s><s id="id2761042"><emph type="quote"> Le <lb></lb> ,, quattro ſacce maggiori ſon tanto più <lb></lb> ,, baſſe, quanto baſti per poterſi da chic-<lb></lb> ,, cheſſia godere la limpidezza dell'acqua, <lb></lb> ,, la quale ſtraboccando grazioſamente, è <lb></lb> ,, ricevuta da alcune belle nicchie.</emph></s><s id="id2761065"><emph type="quote"> Nel <lb></lb> ,, gran vaſo, ed in ſomma in tutto è co-<lb></lb> ,, sì ben diſpoſta, e con tanta maeſtà or-<lb></lb> ,, dinata, che è proprio una maraviglia. </emph></s><lb></lb> <s id="id2761067">Vicino alla Fontana, ſopra una gran Baſe <lb></lb> di marmo, è una belliſſima</s></p> <p id="id2761089" type="foot"><s id="id2761093"><foot.target id="a111"></foot.target>te</s></p> <p id="id2761100" type="main"><s id="id2761104">STATUA di bronzo, di mano di Gio-<lb></lb> vanni Bologna ſatta erigere l'anno 1594. <lb></lb> dal Granduca Ferdinando Primo, alla glo-<lb></lb> rioſa memoria di Coſimo ſuo Genitore: <lb></lb> adornando le facciate di queſta Baſe tre. <lb></lb> Baſſirilievi di bronzo, in uno de' quali ſi <lb></lb> rappreſenta la Coronazione del mentova-<lb></lb> to Granduca Coſimo, da eſſo meritata <foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ob <lb></lb> Zelum Religionis, pracipuumque Juſtitia Stu-<lb></lb> dium</emph></emph></foreign>, come ſi legge nell'Inſcrizione.</s><s id="id2761152"> Nel <lb></lb> ſecondo, la glorioſa entrata nella Città di <lb></lb> Siena, ubbidiente al ſuo comando, dopo <lb></lb> la conſeguita Vittoria.</s><s id="id2761167"> E nel terzo, quan-<lb></lb> do dal Senato Fiorentino, ancor Giovanet-<lb></lb> to, ne fu creato Duca di Firenze, laſcian-<lb></lb> <arrow.to.target n="a112"></arrow.to.target> <pb pagenum="108"></pb> do luogo nella quarta facciata ad una no-<lb></lb> bile, ed erudita Inſcrizione del tenore. <lb></lb> ſeguente:</s></p> <p id="id2761200" type="foot"><s id="id2761204"><foot.target id="a112"></foot.target>E 6 do</s></p> <p id="id2761212" type="main"><s id="id2761215"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Coſmo Medici Magno Etruria Duci Primo <lb></lb> Pio Felici<lb></lb> Invicto Iuſto Clementi Sacra Militia Paciſq; <lb></lb> In Etruria Authori. Patri & Principi optimo <lb></lb> Ferdinandus F. Magnus Dux III. erexit <lb></lb> A. M. D. L. XXXXIIII.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2761258" type="main"><s id="id2761262">Da queſta Piazza faremo paſſaggio alla vi-<lb></lb> cina Chieſa di</s></p> <p id="id2761271" type="main"><s id="id2761274">ORSAMMICHELE, la quale acquiſtò <lb></lb> forma di Chieſa, o ſivvero d'Oratorio, <lb></lb> dacchè nell'anno 1373. fu deliberato di <lb></lb> chiuder le Loggie, che erano ſotto queſta <lb></lb> gran Fabbrica, in venerazione maggiore <lb></lb> di quella Immagine di Maria Santiſſima, <lb></lb> che collocata è ſull'antico Altare di mar-<lb></lb> mi, che vi ſi vede, lavorato colla dire-<lb></lb> zione di Andrea Orgagna.</s><s id="id2761310"> E perchè è cer-<lb></lb> tiſſimo, che queſto luogo fu per avanti <lb></lb> adoperato per Piazza, e per Mercato del <lb></lb> grano, e delle biade, che ſi aſportavano <lb></lb> ſotto le dette Logge (lo che dette poi mo-<lb></lb> tivo di alzare queſta gran Torre per co-<lb></lb> modo di pubblico Granajo intorno al 1337. <lb></lb> col diſegno di Giotto, e proſeguito da <lb></lb> Taddeo Gaddi) ſono andati immaginando-<lb></lb> ſi alcuni, che il nome di Orſammichele, <lb></lb> ſia un volgare traporto da <foreign lang="la"><emph type="italics">Horreum sancti <lb></lb> Michaëlis;</emph></foreign> Voce, che non ſi vede uſata in <lb></lb> <arrow.to.target n="a113"></arrow.to.target> <pb pagenum="109"></pb> veruna antica Scrittura, che faccia di que-<lb></lb> ſto luogo menzione; ma ſibbene Orto San <lb></lb> Michele, per poſpoſizione accidentale da <lb></lb> San Michele in Orto.</s><s id="id2761389"> Atteſochè fino dal <lb></lb> 1100. era ivi una Chieſa Parrocchiale, <lb></lb> intitolata: San Michele in Orto, da cui <lb></lb> prendeva la poſpoſta denominazione di Or-<lb></lb> to San Michele tutta quella aggiacente Con-<lb></lb> trada; In luogo della quale antica Chieſa, <lb></lb> demolíta per farvi la ſuddetta Torre del <lb></lb> grano, fu intorno a 100. anni dopo rifat-<lb></lb> ta dalla parte oppoſta l'altra Chieſa ſotto <lb></lb> lo ſteſſo Titolo di San Michele in Orto, <lb></lb> oggi detta di San Carlo, comecchè vi ſi <lb></lb> aduna la Confraternita della Nazione Lom-<lb></lb> barda, la quale milita ſotto la Protezio-<lb></lb> ne di San Carlo Cardinale Borromei.</s><s id="id2761444"> E` <lb></lb> queſto grande Edifizio da ogni parte iſo-<lb></lb> lato, e con belliſſima proporzione, ed <lb></lb> ottima Architettura condotto.</s><s id="id2761458"> Ha per di <lb></lb> fuori quattordici Nicchie, o Tabernaco-<lb></lb> li, in varie fogge intagliati, ed in cui <lb></lb> furono collocate diverſe Statue, alcune. <lb></lb> di bronzo, ed alcune di marmo, lavorate <lb></lb> da i più rari, ed eccellenti Maeſtri, che <lb></lb> fioriſſero in queſta noſtra Città.</s><s id="id2761484"> Sono adun-<lb></lb> que di Lorenzo Ghiberti, quel celebre Scul-<lb></lb> tore, che lavorò le Porte della Chieſa di <lb></lb> San Giovanni, tre Statue di bronzo, cioè <lb></lb> il San Matteo Apoſtolo, il Santo Steſa-<lb></lb> no preſſo la porta principale, e il San. <lb></lb> Giovambatiſta dalla parte oppoſta.</s><s id="id2761512"> Baccio <lb></lb> <arrow.to.target n="a114"></arrow.to.target> <pb pagenum="110"></pb> da Montelupo ſece la bella Statua di bron-<lb></lb> zo di San Giovanni Evangeliſta; e Dona-<lb></lb> tello ne fece tre di marmo, le quali ſon <lb></lb> tenute in gran pregio, come opere vera-<lb></lb> mente maraviglioſe.</s><s id="id2761545"> La prima è il San Pie-<lb></lb> tro Apoſtolo, la ſeconda il San Marco E-<lb></lb> vangeliſta, e la terza il San Giorgio, Sta-<lb></lb> tua, che non ha pari, e che, ſecondo il <lb></lb> parere di tutti i Profeſſori, più ſi può com-<lb></lb> mendare, che imitare.</s><s id="id2761568"> Perlochè non è ma-<lb></lb> raviglia, ſe le Repubbliche di Venezia, <lb></lb> e di Genova, ed altri Principi dell'Euro-<lb></lb> pa più volte ne faceſſero iſtanza, offeren-<lb></lb> do gran ſomma di denaro, perchè foſſe lo-<lb></lb> ro conceduta.</s><s id="id2761592"> Anco Nanni, o Giovanni <lb></lb> d'Antonio, diſcepolo di Donatello ne fe-<lb></lb> ce tre, cioè i Quattro Santi dentro un ſol <lb></lb> Tabernacolo, il San Filippo Apoſtolo, ed <lb></lb> il Sant'Eligio Veſcovo, chiamato comu-<lb></lb> nemente Santo Lò.</s><s id="id2761614"> D'Andrea Verrocchio <lb></lb> è il San Tommaſo Apoſtolo, che mette il <lb></lb> dito nel Coſtato di Criſto, opera molto <lb></lb> ſtimabile; allato alla quale è la Statua di <lb></lb> San Luca Evangeliſta di mano di Giovan-<lb></lb> ni Bologna, ſcolpita in bronzo con ſingo-<lb></lb> lare artiſizio.</s><s id="id2761642"> In Chieſa ſi vede un Taber-<lb></lb> nacolo, o Cappella iſolata, tutta di mar-<lb></lb> mi vagamente intagliati, ed abbellita di <lb></lb> Baſſirilievi, per opera, diſegno, e indu-<lb></lb> ſtria di Andrea Orcagna; e nel predetto <lb></lb> Tabernacolo s'adora un'Immagine di Ma-<lb></lb> ria Vergine molto antica, dipinta da Ugo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a115"></arrow.to.target> <pb pagenum="111"></pb> lino Saneſe, e tenuta ne' tempi andati in <lb></lb> ſomma venerazione, avvengachè fino al <lb></lb> tempo della terribile, e ſpaventoſa peſte <lb></lb> del 1348. che infettò la maggior parte del <lb></lb> Mondo, incominciaſſe grandemente a fiori-<lb></lb> re il di lei culto, concorrendovi grandiſ-<lb></lb> ſimo Popolo con larghe offerte, dalle qua-<lb></lb> li in breviſſimo tempo ſi poterono accumu-<lb></lb> lare più di trecentomila fiorini d'oro, par-<lb></lb> te impiegati in ſovvenimento de' poveri, <lb></lb> e parte nell'adornar queſta Chieſa.</s><s id="id2761725"> Sono <lb></lb> ancora ſopra l'Altar maggiore tre Statue <lb></lb> di marmo, cioè Sant'Anna, la Santiſſima <lb></lb> Vergine, ed il Bambino Gesù, di mano di <lb></lb> Franceſco da Sangallo; ſiccome ne' pilaſtri <lb></lb> alcune belle pitture moderne, tralaſciando <lb></lb> le antiche di Agnolo Gaddi, e di Jacopo <lb></lb> del Caſentino, da cui fu dipinta la volta. </s><lb></lb> <s id="id2761727">Vi è inoltre un Criſto Crocifiſſo di legno, <lb></lb> avanti al quale il grande Arciveſcovo San-<lb></lb> to Antonino ſoleva da giovanetto giornal-<lb></lb> mente fare orazione, quivi apprendendo, <lb></lb> più che dalle ſcuole terrene, la vera ſa-<lb></lb> pienza, di cui fu egli grandemente dota-<lb></lb> to.</s><s id="id2761783"> Nelle ſtanze ſopra la Chieſa fu dal <lb></lb> Granduca Coſimo Primo eretto il pubbli-<lb></lb> co, e generale Archivio di Firenze, dove <lb></lb> ſi conſervano innumerabili Scritture, ed <lb></lb> Inſtrumenti pubblici, con grandiſſima fe-<lb></lb> deltà, e diligenza non ordinaria.</s><s id="id2761807"> Proſe-<lb></lb> guendo il viaggio per la Via de' Calzajuo-<lb></lb> li, detta il Corſo degli Adimari, o pure <lb></lb> <arrow.to.target n="a116"></arrow.to.target> <pb pagenum="112"></pb> per Calimala, chiamata in oggi corrotta-<lb></lb> mente Calimara, luogo un tempo famoſo <lb></lb> per l'abbondanza del traffico, o negozio, <lb></lb> che quivi ſi eſercitava, ed anco di pre-<lb></lb> ſente s'eſercita, arriveremo in</s></p> <p id="id2761849" type="foot"><s id="id2761853"><foot.target id="a113"></foot.target>ve-</s></p> <p id="id2761860" type="foot"><s id="id2761864"><foot.target id="a114"></foot.target>da</s></p> <p id="id2761872" type="foot"><s id="id2761875"><foot.target id="a115"></foot.target>lino</s></p> <p id="id2761883" type="foot"><s id="id2761887"><foot.target id="a116"></foot.target>per</s></p> <p id="id2761894" type="main"><s id="id2761898">MERCATO VECCHIO, che per iſcher-<lb></lb> zo chiamaſi il Giardino di Firenze, per le <lb></lb> molte delizie, che in abbondanza vi ſi tro-<lb></lb> vano, e delle quali la Città di Firenze al <lb></lb> pari d'ogni altra è copioſa.</s><s id="id2761918"> Quivi ſi è <lb></lb> veduta fino a' noſtri tempi, ſopra una Co-<lb></lb> lonna di granito una Statua di pietra di <lb></lb> mano di Donatello, rappreſentante la, <lb></lb> Dovizia; ma, eſſendo divenuta aſſai la-<lb></lb> cera dal tempo, è convenuto rimuoverla, <lb></lb> e collocarvi altra Statua ſimile, ſcolpi-<lb></lb> ta da Giovambatiſta Foggini; e più oltre <lb></lb> una Loggia, deſtinata alla vendita del pe-<lb></lb> ſce, fatta quivi fabbricare dal Granduca, <lb></lb> Coſimo Primo.</s><s id="id2761961"> Vi ſono ancora molte Tor-<lb></lb> ri di non ordinaria grandezza, in una, <lb></lb> gran parte delle quali rieſcono le abita-<lb></lb> zioni degli Ebrei, riſtrette ad un luogo <lb></lb> chiamato il</s></p> <p id="id2761981" type="main"><s id="id2761984">GHETTO, ove per avanti era un infa-<lb></lb> me poſtribolo, di cui fanno menzione gli <lb></lb> Scrittori citati dal Baldinucci nella Vita, <lb></lb> del Buontalenti.</s><s id="id2761998"> Queſto Ghetto è ſtato <lb></lb> modernamente ampliato, con abitazioni aſ-<lb></lb> ſai comode.</s><s id="id2762009"> Laſciando di viſitar molte <lb></lb> <arrow.to.target n="a117"></arrow.to.target> <pb pagenum="113"></pb> Chieſe, che nel riſtretto di Mercato ſi tro-<lb></lb> vano, per non tediar maggiormente il <lb></lb> Foreſtiero in coſe di minore importanza, <lb></lb> giungeremo per la Via del Corſo, alla, <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2762043" type="foot"><s id="id2762046"><foot.target id="a117"></foot.target>Chie-</s></p> <p id="id2762054" type="main"><s id="id2762058">SAN MICHELE BERTELDE, oggi det-<lb></lb> ta dagli Antinori, dove abitano Padri Tea-<lb></lb> tini, oſſervando prima molte belle Fabbri-<lb></lb> che di Palazzi vicini alla Chieſa, e ſpe-<lb></lb> cialmente quello de' Tornabuoni, ora de' <lb></lb> Marcheſi Corſi, quello de' Giacomini, la <lb></lb> cui Architettura è ſingolare, quello degli <lb></lb> Antinori, e quello de' Paſquali, con mol-<lb></lb> ti appreſſo.</s><s id="id2762094"> Or queſta Chieſa, fatta da' <lb></lb> fondamenti reſtaurare dalla felice memoria <lb></lb> del Sereniſſimo Cardinale Carlo de' Medici <lb></lb> Principe religioſiſſimo, già Decano del Sa-<lb></lb> cro Collegio, col diſegno, e induſtria di <lb></lb> Matteo Nigetti Architetto, quantunque ella <lb></lb> non ſia molto grande, ſi può nondimeno <lb></lb> annoverare tra le più vaghe, e più adorne <lb></lb> di queſta noſtra Città, per non dire an-<lb></lb> cor dell'Italia.</s><s id="id2762133"> E di vero, cominciando <lb></lb> dalla Facciata di pietre ſorti, è così no-<lb></lb> bile, e leggiadro il ſuo diſegno, e lavo-<lb></lb> ro, che certamente non può vederſi coſa, <lb></lb> nè meglio inteſa, nè più finita di quella. </s><lb></lb> <s id="id2762135">Sonovi due Statue di marmo nelle nicchie, <lb></lb> più grandi del naturale, come altresì quel-<lb></lb> le ſopra la porta, che ſono aſſai belle. </s><lb></lb> <s id="id2762137">Maggiori però, e di più vaga apparenza <lb></lb> <arrow.to.target n="a118"></arrow.to.target> <pb pagenum="114"></pb> ſono gl'interiori ornamenti, imperciocchè <lb></lb> diviſati con Architettura d'ordine Com-<lb></lb> poſito, ed arricchiti di pietre ſerene, la-<lb></lb> vorate con fingolar pulitezza, oltre le Sta-<lb></lb> tue, e le Pitture di pregio, che vi ſi tro-<lb></lb> vano, empiono l'occhio di chi gli mira di <lb></lb> ſtupore, e diletto.</s><s id="id2762207"> Procedendo adunque <lb></lb> coll'ifteſs'ordine dell'altre coſe da noi <lb></lb> finora deſcritte, oſſerveremo primieramen-<lb></lb> te le Cappelle tutte incroſtate di marmi, <lb></lb> e adorne di belle pitture a freſco, e di <lb></lb> Tavole molto ſtimate.</s><s id="id2762230"> Nella prima all'en-<lb></lb> trare a man deſtra, vedremo la Tavola <lb></lb> del Martirio dell'Apoſtolo Sant'Andrea, <lb></lb> di mano del Ruggieri.</s><s id="id2762245"> La ſeconda, dov'è <lb></lb> dipinto l'Arcangiolo San Michele, è del <lb></lb> Vignali.</s><s id="id2762255"> E nella terza, Matteo Roſſellini <lb></lb> dipinſe San Gaetano, e Sant'Andrea Avel-<lb></lb> lino ſuo Compagno, due lumi chiariſſimi <lb></lb> di queſta inſigne Religione.</s><s id="id2762271"> Accanto a que-<lb></lb> ſta Cappella è il Sepolcro coll'Iſcrizione, <lb></lb> e Ritratto dell'Avvocato Agoſtino Coltel-<lb></lb> lini Fondatore della celebre Accademia de-<lb></lb> gli Apatiſti.</s><s id="id2762291"> In faccia poi della Croce, <lb></lb> di mano d'Ottavio Vannini è dipinta l'A-<lb></lb> dorazione de' Magi; e alla Cappella, che <lb></lb> ſegue, di mano del Roſſellini v'è una Ta-<lb></lb> vola della Natività di Noſtro Signore.</s><s id="id2762310"> L'Al-<lb></lb> tar maggiore, poſto nella Tribuna di mez-<lb></lb> zo, trall'altre coſe di pregio, ha un ric-<lb></lb> chiſſimo Ciborio d'argento, opera di Be-<lb></lb> nedetto Petrucci.</s><s id="id2762329"> Bello ancora, e grande-<lb></lb> <arrow.to.target n="a119"></arrow.to.target> <pb pagenum="115"></pb> mente ſtimato è il Criſto di bronzo, di <lb></lb> mano di Franceſco Suſini, e vaga viſta ren-<lb></lb> de la Cupola della Tribuna, dipinta da un <lb></lb> Religioſo dello ſteſſo Convento, che ha <lb></lb> pur dipinta tutta la volta della Chieſa. </s><lb></lb> <s id="id2762332">Seguitando dall'altra mano, nella Cappel-<lb></lb> la vicina all'Altar maggiore, vi è una, <lb></lb> Tavola dipinta dal mentovato Roſſellini, <lb></lb> e in faccia alla Croce, un'altra ſimile del <lb></lb> Bilivelti di gran bellezza.</s><s id="id2762382"> Quì non di-<lb></lb> ſpiaccia all'erudito Foreſtiero l'oſſervare <lb></lb> alcune dotte Inſcrizioni ſopra la nobiliſſi-<lb></lb> ma Famiglia de' Bonſi, che da Firenze paſ-<lb></lb> ſata in Francia, non ſolo v'acquiſtò titoli, <lb></lb> e Dominj ragguardevoli, ma in breve tem-<lb></lb> po diede alla Chieſa di Biſiers ſei Veſco-<lb></lb> vi, e al Vaticano due Porporati.</s><s id="id2762415"> Nella, <lb></lb> Cappella, che ſegue, l'Aſſunzione di Ma-<lb></lb> ria Vergine in Cielo fu dipinta da Mario <lb></lb> Balaſſi; e nell'altra, che è appreſſo, Pie-<lb></lb> tro da Cortona quel celebre Pittore de' no-<lb></lb> ſtri tempi, dipinſe la bella Tavola del <lb></lb> Martirio di San Lorenzo.</s><s id="id2762441"> Adornano anco-<lb></lb> ra queſta Chieſa quattordici Statue di mar-<lb></lb> mo, che 12. rappreſentano gli Apoſtoli, <lb></lb> ed altrettanti Baſſirilievi a piè di quelle. </s><lb></lb> <s id="id2762443">Finalmente non v'è coſa, che non accreſca <lb></lb> vaghezza, e non iſpiri maeſtà, e decoro. </s><lb></lb> <s id="id2762445">Anco la Librería, che è nel Convento, è <lb></lb> degna d'eſſer veduta, non ſolo per la co-<lb></lb> pia de' Libri, ma eziandio per la rarità <lb></lb> de' medeſimi.</s><s id="id2762481"> Camminando verſo il canto <lb></lb> <arrow.to.target n="a120"></arrow.to.target> <pb pagenum="116"></pb> de' Carneſecchi, ſopra d'una gran baſe ſi <lb></lb> vede la Statua, chiamata comunemente il</s></p> <p id="id2762504" type="foot"><s id="id2762507"><foot.target id="a118"></foot.target>ſo-</s></p> <p id="id2762515" type="foot"><s id="id2762519"><foot.target id="a119"></foot.target>men-</s></p> <p id="id2762526" type="foot"><s id="id2762530"><foot.target id="a120"></foot.target>de'</s></p> <p id="id2762538" type="main"><s id="id2762541">CENTAURO, ſcolpita in marmo da, <lb></lb> Giovanni Bologna, che rappreſenta Erco-<lb></lb> le in atto d'uccidere Neſſo Centauro.</s><s id="id2762553"> Bel-<lb></lb> la ſenza dubbio, e molto lodata dagl'in-<lb></lb> tendenti è queſta Statua, cavata da un, <lb></lb> ſol pezzo; e chi contempla l'eſpreſſione <lb></lb> della forza, che fanno amendue queſte Fi-<lb></lb> gure, Ercole per abbattere, e ſuperare il <lb></lb> Centauro, e quello per ſuggirli di ſot-<lb></lb> to: come altresì, chi oſſerva le difficoltà <lb></lb> ſuperate da quell'Arteſice, nel condurre a <lb></lb> fine un lavoro sì grande, con quella per-<lb></lb> fezione, che vi ſi vede, ingenuamente con-<lb></lb> feſſa, eſſer queſta non ſolo una delle Ope-<lb></lb> re migliori di queſto raro Maeſtro, ma, <lb></lb> eziandío di quanti dopo di lui ſon viſſu-<lb></lb> ti ne' noſtri tempi.</s><s id="id2762614"> Da queſto luogo ſare-<lb></lb> mo ritorno all'Albergo, viſitando prima <lb></lb> la Chieſa di</s></p> <p id="id2762626" type="main"><s id="id2762630">SANTA MARIA MAGGIORE, dove, <lb></lb> ſtanno i Padri Carmelitani della Congrega-<lb></lb> zione di Mantova, e nella quale vi ſono <lb></lb> da oſſervare molte Tavole di pregio.</s><s id="id2762646"> In, <lb></lb> primo luogo è da ſtimarſi grandemente la <lb></lb> Tavola di mano del Cigoli, dov'è dipin-<lb></lb> to Sant'Alberto Carmelitano in atto di <lb></lb> liberare dal naufragio uno, che già peri-<lb></lb> colava nell'acqua; ed anco quella del Pu-<lb></lb> <arrow.to.target n="a121"></arrow.to.target> <pb pagenum="117"></pb> gliani, che rappreſenta la Maddalena pe-<lb></lb> nitente in atto di comunicarſi.</s><s id="id2762686"> E` anco de-<lb></lb> gna di lode la Cappella de' Carneſecchi, <lb></lb> la volta della quale fu dipinta da Bernar-<lb></lb> dino Poccetti, e le due Statue di marmo <lb></lb> furono lavorate dal Caccini: ſiccome quel-<lb></lb> la degli Orlandini, dov'è la Tavola del <lb></lb> Bilivelti, ed alcune Pitture a freſco di ma-<lb></lb> no del Volterrano.</s><s id="id2762716"> Ragguardevoli ancora <lb></lb> ſono le due Tavole, che appreſſo ſeguono, <lb></lb> quello di Santa Maria Maddalena de' Pazzi <lb></lb> di mano di Onorio Marinari, e l'altra di <lb></lb> San Franceſco dipinta da Matteo Roſſelli-<lb></lb> ni.</s><s id="id2762738"> Una ſingolare memoria era già in que-<lb></lb> ſta Chieſa, oggi perita, il Monumento, cioè, <lb></lb> ſtato fatto a Salvino di Armato degli Ar-<lb></lb> mati nel 1317. collo ſpecifico titolo d'In-<lb></lb> ventore degli Occhiali.</s><s id="id2762757"> Preſſo queſta Chie-<lb></lb> ſa vi è il</s></p> <p id="id2762765" type="foot"><s id="id2762769"><foot.target id="a121"></foot.target>glia-</s></p> <p id="id2762777" type="main"><s id="id2762780">PALAZZO, già de' Gondi, paſſato di-<lb></lb> poi ne' Corſini Orlandini, ed oggi nella <lb></lb> Famiglia del Beccuto Orlandini, ſtato mo-<lb></lb> dernamente accreſciuto, e ridotto alla, <lb></lb> ſorma, che di preſente ſi vede.</s><s id="id2762800"> Per di <lb></lb> dentro è così nobilmente adornato, e di <lb></lb> comode abitazioni arricchito, che può con <lb></lb> ragione uguagliarſi a' più ſplendidi Palaz-<lb></lb> zi di queſta Città.</s><s id="id2762819"> La Sala non ſolo nel-<lb></lb> la volta, ma anco nelle pareti è dipinta <lb></lb> per mano di Pietro Dandini.</s><s id="id2762830"> Il Gherar-<lb></lb> dini, il Gabbiani, ed altri Profeſſori più <lb></lb> <arrow.to.target n="a122"></arrow.to.target> <pb pagenum="118"></pb> accreditati hanno dipinto l'altre ſtanze <lb></lb> contigue, che adornate di ſtucchi, e di <lb></lb> prezioſi arredi, rieſcono vaghe oltremodo. </s><lb></lb> <s id="id2762832">Sulla Piazza di eſſa Chieſa di Santa Maria <lb></lb> Maggiore è ſtata modernamente condotta, <lb></lb> a fine la Fabbrica del</s></p> <p id="id2762872" type="foot"><s id="id2762876"><foot.target id="a122"></foot.target>ac-</s></p> <p id="id2762883" type="main"><s id="id2762887">PALAZZO del Marcheſe Roſſo d'Ora-<lb></lb> zio Strozzi, con aſſai leggiadra ſimetría; <lb></lb> non lontana da queſta è la Fabbrica del <lb></lb> nuovo</s></p> <p id="id2762903" type="main"><s id="id2762907">SEMINARIO FIORENTINO, promoſ-<lb></lb> ſa, ed incamminata con buon guſto di Ar-<lb></lb> chitettura dalla pia <expan abbr="memoria">mem.</expan> del fu Monſignor <lb></lb> Tommaſo Buonaventura de' Conti della <lb></lb> Gherardeſca, Arciveſcovo di Firenze, e <lb></lb> condotta a buon ſegno, dopo la ſua mor-<lb></lb> te, con aggiunta di comodi appartamenti <lb></lb> per i Precettori, e per gli Studenti Che-<lb></lb> rici, che vi concorrono.</s><s id="id2762944"> Alla quale torna <lb></lb> contiguo il</s></p> <p id="id2762951" type="main"><s id="id2762955">PALAZZO de' Marcheſi Maleſpini, mo-<lb></lb> dernamente abbellito con buon diſegno. </s><lb></lb> <s id="id2762957">E quì per ultimo faremo fine alla Secon-<lb></lb> da Giornata per poter meglio nella ſeguen-<lb></lb> te ſoddisfare la noſtra curioſità intorno alle <lb></lb> altre coſe, che reſtano da vedere. </s></p> <figure id="id2762982"></figure> <lb></lb> <p id="id2762998" type="foot"><s id="id2763001">TER-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="119"></pb> <p id="id2763010" type="main"><s id="id2763014">TERZA <lb></lb> GIORNATA.</s></p> <p id="id2763021" type="main"><s id="id2763025">LA Città di Firenze ne' primi tem-<lb></lb> pi della ſua fondazione ebbe co-<lb></lb> sì piccol recinto d'abitazioni, <lb></lb> che il primo cerchio, così chia-<lb></lb> mato dagli Scrittori, fu ſolamente riſtret-<lb></lb> to ad alcune poche contrade preſſo a Mer-<lb></lb> cato vecchio: ma creſcendo gli abitatori <lb></lb> in gran numero, e non potendo capire <lb></lb> in un luogo cotanto anguſto, fu coſtretta <lb></lb> a dilatare i confini, i quali in più volte <lb></lb> accreſciuti, giunſero finalmente a quel ſe-<lb></lb> gno, che a' noſtri giorni ſi vede.</s><s id="id2763073"> In uno <lb></lb> di queſti accreſcimenti della Città, è fama <lb></lb> appreſſo gli Scrittori antichi, e moderni, <lb></lb> eſſerſi dato principio a fabbricare in quel-<lb></lb> la parte, che riman di là d'Arno verſo <lb></lb> Ponente, alla quale dipoi furono aggiunti <lb></lb> tutti i Sobborghi già fuori della Città, ed <lb></lb> ora in eſſa compreſi.</s><s id="id2763104"> E perchè foſſe co-<lb></lb> modo il paſſaggio dall'una parte all'altra, <lb></lb> furono in varj tempi fabbricati quattro Pon-<lb></lb> ti, quali dipoi caduti nella rovinoſa inon-<lb></lb> dazione, che ſeguì l'anno 1333. furono <lb></lb> fatti reſtaurare coll'induſtria, e modello <lb></lb> di Taddeo Gaddi, e in altri tempi rinno-<lb></lb> <arrow.to.target n="a124"></arrow.to.target> <pb pagenum="120"></pb> vati, come diremo a ſuo luogo.</s><s id="id2763147"> Di que-<lb></lb> ſta parte adunque, che rimane di là d'Ar-<lb></lb> no, ragioneremo nella preſente Giornata, <lb></lb> con quella ſteſſa brevità, colla quale ab-<lb></lb> biamo ſinora proceduto nelle paſſate.</s><s id="id2763167"> Per-<lb></lb> tanto, partendoci dall'Albergo, c'invie-<lb></lb> remo verſo il Ponte Vecchio, e oſſerve-<lb></lb> remo la Loggia di</s></p> <p id="id2763182" type="foot"><s id="id2763186"><foot.target id="a124"></foot.target>vati,</s></p> <p id="id2763194" type="main"><s id="id2763197">MERCATO NUOVO, fatta fabbricare <lb></lb> dal Granduca Coſimo Primo, ſin dall'an-<lb></lb> no 1548. col diſegno di Bernardo Taſſo <lb></lb> Architetto.</s><s id="id2763212"> Il principale intento di queſto <lb></lb> magnanimo Principe, fu di provvedere al <lb></lb> comodo de' Mercanti Fiorentini, acciò nelle <lb></lb> ore proporzionate, ridotti in queſto luo-<lb></lb> go, poteſſero più facilmente i loro negozj <lb></lb> concludere.</s><s id="id2763234"> In oggi però ſull'ora di mez-<lb></lb> zo giorno, vi ſi raguna la maggior parte <lb></lb> della Nobiltà Fiorentina, come ſi ſuol fa-<lb></lb> re nelle Città principali d'Italia.</s><s id="id2763251"> Sopra <lb></lb> alle ſcalee di queſta Loggia v'è un Ci-<lb></lb> gnale di bronzo, che getta acqua per boc-<lb></lb> ca, fatto da Pietro Tacca, ſul modello di <lb></lb> quel di marmo, che ſi conſerva in Galle-<lb></lb> ría, opera molto ſtimata da'Profeſſori.</s><s id="id2763274"> Cam-<lb></lb> minando più oltre, ſi trovano molte botte-<lb></lb> ghe d'Arte di ſeta, che fu ſempre eſerci-<lb></lb> tata in Firenze con ſomma lode, e perfezio-<lb></lb> ne, onde da eſſa ſi ſogliono provvedere quaſi <lb></lb> tutte le Città d'Europa, e una gran parte <lb></lb> dell'Aſia.</s><s id="id2763302"> Dopo queſte ſi trovala Chieſa, e <lb></lb> Convento di </s></p> <p id="id2763356" type="foot"><s id="id2763360">SAN-</s></p> <pb pagenum="121"></pb> <p id="id2763304" type="main"><s id="id2763306">SANTO STEFANO, dove abitano Reli-<lb></lb> gioſi Agoſtiniani della Congregazione dì <lb></lb> Lecceto.</s><s id="id2763329"> E' queſta Chieſa antica, quantun-<lb></lb> que in oggi ſi veda in gran parte reſtau-<lb></lb> rata dalla nobil Famiglia de' Bartolommei, <lb></lb> ed è adorna di alcune Tavole di qualche <lb></lb> ſtima, che per brevità ſi tralaſciano.</s><s id="id2763348"> Da <lb></lb> queſto luogo ſi paſſa al</s></p> <p id="id2763367" type="main"><s id="id2763371">PONTE VECCHIO, ſtimato il più for-<lb></lb> te, e il più gagliardo d'ogni altro Ponte; <lb></lb> ſopra del quale ſi vedono da ambedue le <lb></lb> parti fabbricate molte Botteghe, per uſo <lb></lb> d'Orefice.</s><s id="id2763390"> A piè di queſto Ponte a man, <lb></lb> deſtra, nel luogo ſteſſo, dov'era prima la <lb></lb> Statua di Marte, che nel Tempìo, oggi det-<lb></lb> to di San Giovanni, era da' Gentili adora-<lb></lb> ta, vi è una</s></p> <p id="id2763411" type="main"><s id="id2763415">STATUA di marmo, di maniera gre-<lb></lb> ca, aſſai bella, chiamata Aleſſandro Ma-<lb></lb> gno; ſebbene in verità rappreſenta un Aja-<lb></lb> ce grondante di ſangue, e morto per le <lb></lb> ferite dateſi di ſua mano, eſſendo chiaro <lb></lb> nelle Storie, che il grande Aleſſandro, <lb></lb> non dal ſerro, ma dal veleno rimaſe ucci-<lb></lb> ſo.</s><s id="id2763447"> Da man ſiniſtra ſi trova la Via de' <lb></lb> Bardi, in cui tra gli altri è il</s></p> <p id="id2763456" type="main"><s id="id2763460">PALAZZO del Marcheſe Tempi nobil-<lb></lb> mente adornato, il quale è ſituato appun-<lb></lb> to in faccia all'antica Chieſa di Santa Ma-<lb></lb> <arrow.to.target n="a126"></arrow.to.target> <pb pagenum="122"></pb> ria ſopr'Arno, ampliato, ed abbellito fuo-<lb></lb> ri, e dentro con ottimo guſto; avanzando <lb></lb> più oltre il paſſo ſi giugne al</s></p> <p id="id2763496" type="foot"><s id="id2763499"><foot.target id="a126"></foot.target>F ria</s></p> <p id="id2763507" type="main"><s id="id2763511">PALAZZO, che fu già di Niccolò da, <lb></lb> Uzano, ora del Senator Conte Ferrante <lb></lb> Capponi, fatto col diſegno di Lorenzo di <lb></lb> Bicci, e dipoi alle</s></p> <p id="id2763526" type="main"><s id="id2763530">CASE de' Canigiani; e quindi a mano <lb></lb> deſtra alle</s></p> <p id="id2763538" type="main"><s id="id2763542">CASE de' Mozzi, eſſendo ſtate alzate <lb></lb> nell'antico a foggia di Palazzo, o ſia di <lb></lb> Torre con merli, moſtrano quell'antica <lb></lb> magnificenza, che fu capace di dar ricetto <lb></lb> nel 1273. al Sommo Pontefice Gregorio X. <lb></lb> e dipoi nel 1279. al Cardinale Fra Latino <lb></lb> di Oſtia, e Velletri, Legato del Papa, a <lb></lb> fermar là pace tra i Guelfi, e i Ghibelli-<lb></lb> ni: e proſeguendo il cammino per lo Fon-<lb></lb> daccio, detto di San Niccolò, ſi vede ri-<lb></lb> pieno anch'eſſo di Caſe aſſai comode, e <lb></lb> ſignorili, tra le quali è la</s></p> <p id="id2763590" type="main"><s id="id2763594">CASA de' Gianni, che oltre all'eſſere <lb></lb> ſtata anch'ella alzata a foggia di Torre <lb></lb> merlata, ed appellata perciò in alcune an-<lb></lb> tiche Scritture il Palazzo de' Gianni, ſi <lb></lb> eſtende per entro con edifizio rimodernato <lb></lb> con aſſai buon guſto di Architettura, in-<lb></lb> ternandoſi con un delizioſo Giardino, ed <lb></lb> <arrow.to.target n="a127"></arrow.to.target> <pb pagenum="123"></pb> altro ſpazioſo Terreno a cultura, il quale <lb></lb> va coſteggiando, col nome di Montecucco, <lb></lb> fino alle mura della Città.</s><s id="id2763645"> Si arriva poi <lb></lb> da queſti Caſamenti alla</s></p> <p id="id2763652" type="foot"><s id="id2763656"><foot.target id="a127"></foot.target>al-</s></p> <p id="id2763663" type="main"><s id="id2763667">CHIESA PRIORALE DI SAN NICCO-<lb></lb> LO', detto d'Oltrarno, nella cui Facciata è <lb></lb> collocata una Cartella di pietra, con In-<lb></lb> ſcrizione inciſa, aſſai degna di oſſervazio-<lb></lb> ne; contenendo ella la memoria della de-<lb></lb> plorabile inondazione, che fece l'acqua <lb></lb> d'Arno per le Campagne adjacenti, e, <lb></lb> nella Città nell'anno 1557. che per eſſere <lb></lb> in verſi Latini aſſai leggiadri, abbiamo <lb></lb> giudicato guſtevole il riportarla, ed è <lb></lb> queſta:</s></p> <p id="id2763711" type="main"><s id="id2763715"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Fluctibus undivagis, Pelago ſimiliſque <lb></lb> procellis,<lb></lb> Hue tumidis praceps irruit Arnus aquis, <lb></lb> Proſtravitque ſua, ſpumanti gurgite, Flora <lb></lb> Oppida, agros, fontes, mania, Tem-<lb></lb> pla, viros.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2763750" type="main"><s id="id2763754">preſſo a queſta Chieſa è il</s></p> <p id="id2763759" type="main"><s id="id2763763">PALAZZO de' Serriſtori molto magnifi-<lb></lb> co: di dove tornando indietro per li Re-<lb></lb> nai, ſi vede in faccia il maeſtoſo</s></p> <p id="id2763776" type="main"><s id="id2763780">PALAZZO de' Baroni del Nero, alzato <lb></lb> in parte col diſegno di Tommaſo del Ne-<lb></lb> ro, e accanto ad eſſo il </s></p> <p id="id2763831" type="foot"><s id="id2763835">F 2 PON-</s></p> <pb pagenum="124"></pb> <p id="id1599615" type="main"><s id="id1599619">PONTE detto ALLE GRAZIE, per una <lb></lb> Cappella di grandiſſima devozione, che ha <lb></lb> il titolo di Santa Maria delle Grazie, e al-<lb></lb> tramente il Ponte a Rubaconte, dal nome <lb></lb> di Meſſer Rubaconte da Mandello Podeſtà <lb></lb> di Firenze, che lo fece edificare.</s><s id="id2763823"> Si può <lb></lb> anche oſſervare ſulla Piazza de' Mozzi il</s></p> <p id="id2763843" type="main"><s id="id2763846">MONASTERO de' Padri Miniſtri degl'In-<lb></lb> ſermi di San Gregorio; e in faccia ad eſſo il</s></p> <p id="id2763856" type="main"><s id="id2763860">PALAZZETTO dello Scarlatti.</s><s id="id2763863"> Tornan-<lb></lb> do poi verſo il Ponte Vecchio, troveremo <lb></lb> a man ſiniſtra la Chieſa di</s></p> <p id="id2763875" type="main"><s id="id2763878">SANTA FELICITA; e ſi potrà oſſer-<lb></lb> vare ſulla Piazza una Colonna di granito, <lb></lb> ſopra la quale vi è la Statua di San Pie-<lb></lb> tro Martire, eretta quivi ad onor ſuo, per <lb></lb> avere in Firenze, colla ſua predicazione, <lb></lb> ed eſempio, fatto gran frutto; ed anco in <lb></lb> ſegno delle vittorie avuteſi da' Cattolici <lb></lb> contro gli Eretici Manichei, propriamente <lb></lb> Padri degli Albigenſi.</s><s id="id2763914"> La detta Statua del <lb></lb> Santo Martire è ſtata freſcamente rifatta <lb></lb> in luogo dell'antica, che vi era, quaſi di-<lb></lb> sfatta dal tempo; ed è di mano di Anto-<lb></lb> nio Montauti.</s><s id="id2763933"> Entrando in Chieſa, tro-<lb></lb> veremo alcune Tavole dipinte da eccellen-<lb></lb> ti Maeſtri, di alcune delle quali daremo <lb></lb> brevemente notizia.</s><s id="id2763948"> La prima, che è in <lb></lb> molta ſtima, è la Tavola della Cappella, <lb></lb> <arrow.to.target n="a129"></arrow.to.target> <pb pagenum="125"></pb> de' Capponi, di mano di Jacopo da Pontor-<lb></lb> mo, come altresì quella di Bernardino Poc-<lb></lb> cetti nella Cappella de' Canigiani.</s><s id="id2763976"> Belle, <lb></lb> ancora ſono le due Tavole vicino al Sepol-<lb></lb> cro del Cardinale de' Roſſi, fatte da Ridol-<lb></lb> fo del Grillandajo, e da Michele ſuo fi-<lb></lb> gliuolo.</s><s id="id2763995"> E' anco mirabile un Ritratto d'A-<lb></lb> leſſandro Barbadori nella croce della Nava-<lb></lb> ta a man ſiniſtra, di Moſaico, ma con tale <lb></lb> eccellenza condotto, che da molti vien, <lb></lb> creduto dipinto in tela, ed è una delle, <lb></lb> più bell'opere, che fino al giorno d'oggi <lb></lb> in tal genere ſi ſiano vedute.</s><s id="id2764023"> Inoltre alla <lb></lb> Cappella de' Guicciardini ſi vede una bel-<lb></lb> liſſima Tavola di mano di Simone Pignoni <lb></lb> Pittore ſtimatiſſimo, il quale con mirabile <lb></lb> invenzione, e colorito aſſai vago, ha rap-<lb></lb> preſentato un San Luigi Re di Francia, <lb></lb> che ſerve a Menſa alcuni Poveri da eſſo <lb></lb> convitati.</s><s id="id2764054"> Dietro a queſta Chieſa, ſopra <lb></lb> la Coſta a San Giorgio, reſtano due Con-<lb></lb> venti, e Chieſe di Monache, una delle, <lb></lb> quali intitolata prima in San Giorgio, cam-<lb></lb> mina da tempo in poi ſotto il Venerabile <lb></lb> titolo dello</s></p> <p id="id2764078" type="foot"><s id="id2764082"><foot.target id="a129"></foot.target>de'</s></p> <p id="id2764089" type="main"><s id="id2764093">SPIRITO SANTO, è ſtata riccamente, <lb></lb> adornata di ſtucchi dorati; ed in eſſa ſi ve-<lb></lb> de all'Altar maggiore un belliſſimo qua-<lb></lb> dro di mano di Anton Domenico Gabbia-<lb></lb> ni; come altresì il </s></p> <p id="id2764159" type="foot"><s id="id2764163">F 3 CON-</s></p> <pb pagenum="126"></pb> <p id="id2764095" type="main"><s id="id2764097">CONVENTO, e CHIESA de' Padri Ago-<lb></lb> ſtiniani Scalzi, fatto fabbricare dalla gl. mem. <lb></lb> di Madama Criſtina di Lorena, moglie del <lb></lb> Granduca Ferdinando Primo, e Principeſſa <lb></lb> di ſingolar prudenza, e di bontà di vita, <lb></lb> eſemplare.</s><s id="id2764146"> Di queſte Chieſe però tralaſce-<lb></lb> remo di far più diſtinta menzione, per <lb></lb> proſeguire il viaggio verſo la Piazza, e</s></p> <p id="id2764171" type="main"><s id="id2764175">PALAZZO DE' PITTI, uno de' più <lb></lb> maeſtoſi Edifizj, che ſi veggano in tutta, <lb></lb> l'Italia, e fuori, come affermano molti <lb></lb> eruditi Scrittori, e maſſimamente Filippo <lb></lb> Baldinucci nella deſcrizione del nuovo mo-<lb></lb> dello, e diſegno, che già fece di queſto <lb></lb> Palazzo il virtuoſiſſimo Paolo Falconieri <lb></lb> primo Gentiluomo della Camera del Gran-<lb></lb> duca di Toſcana.</s><s id="id2764210"> Di queſto adunque sì <lb></lb> maeſtoſo Edifizio, incominciato col diſegno <lb></lb> di Filippo di Ser Brunelleſco, a ſpeſe di <lb></lb> Luca Pitti Gentiluomo Fiorentino, e per-<lb></lb> ciò detto fino al di d'oggi de' Pitti (quan-<lb></lb> tunque fino al tempo del Granduca Coſimo <lb></lb> Primo, e di Leonora di Toledo ſua mo-<lb></lb> glie, che lo comprò, diveniſſe abitazione <lb></lb> de' Granduchi Regnanti) di queſto Edifizio <lb></lb> dico, dovendo noi ragionare, difficilmen- <lb></lb> te potremo in un breve riſtretto tutte le <lb></lb> ſue parti deſcrivere, imperciocchè, non <lb></lb> la grandezza della mole, in cui ben ſap-<lb></lb> piamo trovarſene in Italia, e fuori, mol-<lb></lb> tiſſimi eguali, e ſorſe ancora maggiori, <lb></lb> <arrow.to.target n="a131"></arrow.to.target> <pb pagenum="127"></pb> ma l'eſquiſitezza dell'Architettura, le, <lb></lb> Statue, e le Pitture inſigni, che nobil-<lb></lb> mente l'adornano, e l'altre coſe di pre-<lb></lb> gio, che vi ſi trovano, lo rendono ſopra <lb></lb> d'ogni altro, mirabile, e ſingolare.</s><s id="id2764303"> Pri-<lb></lb> mieramente la Facciata di queſto Palazzo <lb></lb> lunga quanto la Piazza, ed alta a propor-<lb></lb> zione, è tutta incroſtata di grandi bozze <lb></lb> di pietre forti, d'ordine ruſtico; ma così <lb></lb> ben diviſato, che vi riſplende una maeſto-<lb></lb> ſa bellezza.</s><s id="id2764331"> Più vaga però rieſce in viſta <lb></lb> la Loggia, ed il Cortile, fatto col diſegno <lb></lb> dell'Ammannato, perchè, mutato l'ordi-<lb></lb> ne della prima Architettura, con tale av-<lb></lb> vedutezza però, che non diſconveniſſe, <lb></lb> all'Opera già cominciata, ſi vede il pri-<lb></lb> mo appartamento di forma Dorica, il ſe-<lb></lb> condo d'ordine Jonico, ed il terzo di Co-<lb></lb> rintio, tutti e tre adornati di varie Co-<lb></lb> lonne, di belliſſimi Fregi, e d'un ricchiſ-<lb></lb> ſimo Cornicione.</s><s id="id2764376"> In faccia poi del Corti-<lb></lb> le, v'è una grotta, dentro la quale ſi <lb></lb> trova una Peſchiera, di forma ovata, con <lb></lb> varj zampilli d'acque, le quali pare, che <lb></lb> ſcaturiſcano dalla terra, al cenno di Mosè, <lb></lb> ivi rappreſentato in una grande Statua di <lb></lb> porfido.</s><s id="id2764402"> Adornano ancora la Facciata due <lb></lb> altre Pile, con ſue Fontane vagamente in-<lb></lb> tagliate; come altresì due grandi Statue, <lb></lb> di marmo, che una rappreſenta Paſquino, <lb></lb> che ſoſtiene Aleſſandro, l'altra Ercole, <lb></lb> che ha ſuperato Anteo, amendue di ma-<lb></lb> <arrow.to.target n="a132"></arrow.to.target> <pb pagenum="128"></pb> niera Greca molto ſtimate.</s><s id="id2764440"> Ma che diremo <lb></lb> della Fonte ſopra la grotta, al pari del <lb></lb> primo piano di queſto Regio Palazzo?</s><s id="id2764442"> Ve-<lb></lb> deſi un gran Vivajo, nel quale ſcherzano <lb></lb> alcuni bambini di marmo ſopra Cigni, e <lb></lb> nel mezzo di eſſo s'alza una fonte, con, <lb></lb> una gran tazza di pozzolana, nella quale <lb></lb> verſano in gran copia le acque da varie, <lb></lb> bande; perlochè grande è il diletto, che <lb></lb> arreca queſta Fontana a chi di ſubito entra <lb></lb> nel mentovato Cortile.</s><s id="id2764481"> Paſſando poſcia ne' <lb></lb> Reali Appartamenti, vedremo coſe di ma-<lb></lb> raviglia.</s><s id="id2764492"> Sono le Stanze del GRANDUCA <lb></lb> Regnante, e molte ancora degli altri <lb></lb> PRINCIPI, tutte dipinte, e adorne di <lb></lb> ſtucchi, di mano de' più rari Maeſtri de' <lb></lb> noſtri tempi, fra' quali il famoſo Pietro <lb></lb> Berrettini da Cortona, più d'ogni altro <lb></lb> s'immortalò.</s><s id="id2764517"> Bene è vero però, che, <lb></lb> s'io voleſſi ad una ad una deſcrivere tut-<lb></lb> te le ſtanze, e l'infinite coſe di pregio, <lb></lb> che vi ſi trovano, troppo lungo, e pro-<lb></lb> liſſo riuſcirei, e non un breve racconto, <lb></lb> ma un intero Volume ſi richiederebbe.</s><s id="id2764542"> Ba-<lb></lb> ſterà ſolo accennare, che i più ricchi, e <lb></lb> prezioſi addobbi, le più ſtimabili Pitture, <lb></lb> che in qualunque gran Regia ſi poſſono de-<lb></lb> ſiderare, quivi ſi trovano in grandiſſima, <lb></lb> copia, come l'ifteſſo Foreſtiero potrà me-<lb></lb> glio ocularmente conoſcere, che io in que-<lb></lb> ſti ſogli rappreſentare.</s><s id="id2764575"> Non deeſi però paſ-<lb></lb> ſare ſotto ſilenzio, la copioſa raccolta di <lb></lb> <arrow.to.target n="a133"></arrow.to.target> <pb pagenum="129"></pb> quadri rariſſimi, fatta già dalla ſel. mem. <lb></lb> del Sereniſſimo Cardinal Leopoldo: e mol-<lb></lb> to meno ſi dee tacere la numeroſa Libre-<lb></lb> ría, che in queſto Palazzo ſi conſerva, do-<lb></lb> ve non ſolo i Libri più ſcelti, ma eziandío <lb></lb> i manoſcritti più ſingolari abbondano.</s><s id="id2764618"> Di <lb></lb> queſta Librería ſuole aver cura un Sogget-<lb></lb> to qualificato, e di grande erudizione, co-<lb></lb> me è appunto quello, che di preſente vi <lb></lb> aſſiſte.</s><s id="id2764636"> Dal Palazzo ſaremo paſſaggio al <lb></lb> contiguo</s></p> <p id="id2764644" type="foot"><s id="id2764648"><foot.target id="a131"></foot.target>ma</s></p> <p id="id2764655" type="foot"><s id="id2764659"><foot.target id="a132"></foot.target>F 4 nie-</s></p> <p id="id2764666" type="foot"><s id="id2764670"><foot.target id="a133"></foot.target>qua-</s></p> <p id="id2764678" type="main"><s id="id2764682">GIARDINO DI BOBOLI, il più vago, <lb></lb> e delizioſo di quanti ſiano in queſta noſtra <lb></lb> Città; avvengachè la magnificenza coll'a-<lb></lb> menità, e l'abbondanza coll'induſtria no-<lb></lb> bilmente in queſto luogo gareggino.</s><s id="id2764702"> La <lb></lb> ſua circonferenza fino alle mura della Cit-<lb></lb> tà per lunghiſſimo tratto ſi ſtende, nella <lb></lb> quale il colle, e il piano, il domeſtico, <lb></lb> ed il ſalvatico ſcherzano gentilmente.</s><s id="id2764722"> Egli <lb></lb> è diviſato, come ſi vede, in boſchetti, in <lb></lb> prati, in lunghi viali, e fontane.</s><s id="id2764732"> Lo ador-<lb></lb> nano moltiſſime Statue, ed è ripieno d'al-<lb></lb> beri, di fiori d'ogni ſorta, e d'infinite <lb></lb> piante d'agrumi.</s><s id="id2764747"> Vedeſi dunque in primo <lb></lb> luogo un Teatro, che riſponde di faccia al <lb></lb> Palazzo; è circondato da mura in forma, <lb></lb> di mezzo ovato, nel quale, per i paſſati <lb></lb> tempi, belliſſimi ſpettacoli, e ſeſte magni-<lb></lb> fiche ſono ſtate rappreſentate con grande <lb></lb> applauſo.</s><s id="id2764775"> Intorno a queſto Teatro reſta <lb></lb> <arrow.to.target n="a134"></arrow.to.target> <pb pagenum="130"></pb> una gran parte del ſalvatico, che lo rende <lb></lb> più maeſtoſo; dopo il quale, per lunghi <lb></lb> viali tutti coperti di piante, e per un, <lb></lb> largo, e ſpazioſo Stradone, ſi giunge ad <lb></lb> una Fontana iſolata, di cui nè più vaga, <lb></lb> nè più dilettevol coſa ſi può vedere.</s><s id="id2764813"> Ella <lb></lb> è figurata per l'Oceano, e perciò ſopra la <lb></lb> Tazza di granito, larga dodici braccia per <lb></lb> ogni verſo, ſi vede una Statua di marmo <lb></lb> maggiore del naturale, che rappreſenta, <lb></lb> Nettunno, da' Poeti favoleggiato per Dio <lb></lb> del Mare, ed a' piè di eſſo tre altre Sta-<lb></lb> tue a ſedere, ſignificanti i tre Fiumi più <lb></lb> celebri, il Gange, il Nilo, e l'Eufrate, <lb></lb> che verſano gran copia d'acqua nella Taz-<lb></lb> za, da cui, per ſotterranei condotti, paſſa <lb></lb> ad altre fonti, ed in varj ſcherzi per lo <lb></lb> Giardino ſi ſparge.</s><s id="id2764863"> Or queſta belliſſima, <lb></lb> opera fu dal celebre Giovanni Bologna con-<lb></lb> dotta con tale eccellenza, che reſta in dub-<lb></lb> bio chi la vede, ſe più debba lodare o la <lb></lb> rara invenzione, o la maeſtría del lavoro, <lb></lb> tanto l'una, che l'altra, in perfetto gra-<lb></lb> do s'ammirano.</s><s id="id2764891"> Parimente in un gran Vi-<lb></lb> vajo ſi vede un altro Nettunno ſcolpito in <lb></lb> bronzo, ſopra varj moſtri marini di mar-<lb></lb> mo, di mano di Stoldo Lorenzi, opera, <lb></lb> da quei, che intendono, molto lodata.</s><s id="id2764910"> Vi <lb></lb> ſi trova ancora una Grotta, ne' quattro an-<lb></lb> goli della quale, col diſegno, ed inven-<lb></lb> zione del Buontalenti, furono collocate <lb></lb> quattro Statue di marmo, dí mano di Mi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a135"></arrow.to.target> <pb pagenum="131"></pb> chelagnolo Buonarroti, ma però ſolamen-<lb></lb> te abbozzate, le quali doveano ſervire pel <lb></lb> Sepolcro di Papa Giulio II. e che dal Ni-<lb></lb> pote di Michelagnolo, furono donate al <lb></lb> Granduca Franceſco.</s><s id="id2764957"> Vi ſono inoltre alcu-<lb></lb> ne Statue d'altri famoſi Maeſtri, che ren-<lb></lb> don più vaga la Grotta, che adorna di ſpu-<lb></lb> gne lavorate in varie forme, nella rozzez-<lb></lb> za di quei materiali dimoſtra una bellezza <lb></lb> non ordinaria.</s><s id="id2764980"> Ha la volta tutta dipinta, <lb></lb> di mano di Bernardino Poccetti, con sì <lb></lb> leggiadre, e bizzarre invenzioni, che in. <lb></lb> un medeſimo tempo reca terrore, e dilet-<lb></lb> to; avvengachè quell'ingegnoſo Pittore, <lb></lb> ajutato in parte da una naturale apertura, <lb></lb> che reſta nella volta, finſe, che la mede-<lb></lb> ſima volta ſembraſſe di rovinare, e che da <lb></lb> quelle feſſure uſciſſero varj animali, i quali <lb></lb> non dipinti, ma veri, e naturali raſsem-<lb></lb> brano.</s><s id="id2765023"> Del reſto, chi voleſſe deſcrivere <lb></lb> tutte le Statue, che vi ſono ſenza numero <lb></lb> (molte delle quali furono lavorate da ma-<lb></lb> no eccellente, come quella di Morgante, <lb></lb> e Barbino, ritratti al naturale da Valerio <lb></lb> Cioli) e l'altre coſe più ragguardevoli, <lb></lb> che adornano queſto Giardino, non così <lb></lb> preſto terminerebbe, ma di gran tempo <lb></lb> averebbe biſogno, come appunto richiede-<lb></lb> ſi, a chi deſidera minutamente tutte le <lb></lb> coſe oſſervare di queſto luogo.</s><s id="id2765066"> Dopo avere <lb></lb> ammirato il Regio Palazzo, e Giardino de' <lb></lb> Pitti, ci porteremo alla Chieſa di </s></p> <p id="id2765239" type="foot"><s id="id2765243">F 6 SAN</s></p> <pb pagenum="132"></pb> <p id="id1638846" type="main"><s id="id2765107">SAN FELICE IN PIAZZA, oſſervando <lb></lb> prima la Colonna di marmo miſtio di Se-<lb></lb> ravezza, eretta in queſto luogo dal Gran-<lb></lb> Duca Coſimo Primo, per ricordanza della <lb></lb> vittoria ottenuta nell'inſigne Battaglia di <lb></lb> Marciano.</s><s id="id2765109"> In Chieſa poi ſi trovano alcune <lb></lb> Tavole di ragguardevoli Pittori.</s><s id="id2765117"> Primie-<lb></lb> ramente alla Cappella Baldocci, la prima <lb></lb> a man ſiniſtra, ſi vede dipinto quando Cri-<lb></lb> ſto libera San Pietro dal nauſragio, di ma-<lb></lb> no di Salvador Roſa; e alla Cappella del <lb></lb> Roſario ſi crede di mano dell'Empoli eſſi-<lb></lb> giato il San Pietro Martire, e San Diacin-<lb></lb> to.</s><s id="id2765147"> Da Giovanni da San Giovanni con bel-<lb></lb> liſſima maniera fu dipinto San Felice Pre-<lb></lb> te, Titolare di queſta Chieſa; e all'Altar <lb></lb> maggiore di mano di Fra Giovanni ſi veg-<lb></lb> gono figurati nella Tavola molti Santi. </s><lb></lb> <s id="id2765149">Così nelle Cappelle, che ſeguono a man. <lb></lb> deſtra, v'è una Tavola dipinta da Ridolſo <lb></lb> del Grillandajo, una del Vignali, e una <lb></lb> di Pier di Coſimo.</s><s id="id2765182"> Uſcendo di queſta Chie-<lb></lb> ſa, in vece di proſeguire il cammino ver-<lb></lb> ſo la Porta di San Pier Gattolini, ritor-<lb></lb> nando indietro volgeremo a man ſiniſtra, <lb></lb> dove poco diſtante, ritroveremo una Piaz-<lb></lb> za grande, e ſpazioſa, e in ſaccia di eſſa <lb></lb> la Chieſa, e il Convento, dove abitano <lb></lb> Religioſi Agoſtiniani, chiamata</s></p> <p id="id2765216" type="foot"><s id="id2765220"><foot.target id="a134"></foot.target>F 5 nua</s></p> <p id="id2765228" type="foot"><s id="id2765231"><foot.target id="a135"></foot.target>che-</s></p> <p id="id2765250" type="main"><s id="id2765254">SANTO SPIRITO, e fabbricata col di-<lb></lb> ſegno di Filippo di Ser Brunelleſco, quell'in-<lb></lb> <arrow.to.target n="a137"></arrow.to.target> <pb pagenum="133"></pb> ſigne Architetto, col modello del quale <lb></lb> s'ammirano fatte tante belliſſime Fabbriche <lb></lb> in Firenze, ed altrove.</s><s id="id2765284"> E' l'Architettura <lb></lb> di queſto gran Tempio d'ordine Corintio, <lb></lb> con ſomma perfezione condotta, e perciò <lb></lb> vaga, e maeſtoſa appariſce al pari d'ogni <lb></lb> altro Ediſizio di queſta noſtra Città.</s><s id="id2765304"> La <lb></lb> ſua lunghezza a centoſeſſanta braccia ſi <lb></lb> ſtende, e la larghezza a cinquantaquattro. </s><lb></lb> <s id="id2765286">Vien diviſo in tre Navate, ripartite da bel-<lb></lb> liſſime Colonne di pietra bigia tutte d'un <lb></lb> pezzo, ſopra le quali, l'Architrave, il <lb></lb> Fregio, e il Cornicione, da per tutto no-<lb></lb> bilmente ricorrono.</s><s id="id2765335"> Con buona ordinan-<lb></lb> za diſpoſte le Cappelle ſi veggono, ador-<lb></lb> nate di belliſſime Tavole, delle quali da-<lb></lb> remo ſuccinta notizia, per mantenere. <lb></lb> quell'ordine fin da principio intrapreſo. </s><lb></lb> <s id="id2765337">Cominciando a man deſtra vi è una Ma-<lb></lb> donna di marmo, col Criſto morto in. <lb></lb> collo, preſane l'imitazione da quella di <lb></lb> Michelagnolo Buonarroti, che in oggi è <lb></lb> poſta in San Pietro di Roma.</s><s id="id2765375"> Più oltre <lb></lb> di mano del Franciabigia fu colorita la. <lb></lb> Nunziata, e alla Cappella, che ſegue, ſi <lb></lb> vede dipinto da Giovanni Stradano il Sal-<lb></lb> vadore del Mondo, che diſcaccia dal Tem-<lb></lb> pio quei, che in eſſo vendevano, e com-<lb></lb> pravano, opera invero grandemente loda-<lb></lb> ta, perchè in tutte le ſue parti perfetta. </s><lb></lb> <s id="id2765377">Del Paſſignani è il Martirio di Santo Ste-<lb></lb> fano, eſpreſſo mirabilmente, e di Pier di <lb></lb> <arrow.to.target n="a138"></arrow.to.target> <pb pagenum="134"></pb> Coſimo è la Tavola della Viſitazione con <lb></lb> molti Santi, alla Cappella di Neri Cappo-<lb></lb> ni.</s><s id="id2765436"> Sandro Botticelli dipinſe i tre Arcan-<lb></lb> gioli; e Aurelio Lomi l'Adorazione de' <lb></lb> Magi.</s><s id="id2765446"> Dopo queſta ſi trova una Tavola <lb></lb> alla Cappella de' Vettori, dipinta da Giot-<lb></lb> to, a cui tanto dee la Pittura, che per <lb></lb> ſua mano riſorſe.</s><s id="id2765461"> La Vergine nella ſe-<lb></lb> guente Cappella, fu dipinta da Ridolfo del <lb></lb> Grillandajo: e la Nunziata dal mentovato <lb></lb> Botticelli.</s><s id="id2765474"> Si vede appreſſo la Cappella del <lb></lb> Santiſſimo Sagramento, tutta incroſtata di <lb></lb> marmi carrareſi, lavorati con bel diſegno, <lb></lb> e con varj ornamenti dal Sanſovino il Vec-<lb></lb> chio.</s><s id="id2765494"> Più oltre ſi vede nella Cappella de' <lb></lb> Cavalcanti, adornata di marmi, la Tavola <lb></lb> d'Agnolo Bronzino, dov'è dipinto quan-<lb></lb> do Criſto in forma d'Ortolano appariſce <lb></lb> alla Maddalena: e d'Aleſſandro Allori ſuo <lb></lb> nipote ſono i Martiri, e l'altra Tavola, <lb></lb> in cui ſi vede eſſigiato il Salvadore, quan-<lb></lb> do pronunzia la ſentenza contro l'adulte-<lb></lb> ra: e finalmente, il Criſto ignudo di mar-<lb></lb> mo, che tien la Croce, fu copiato da Tad-<lb></lb> deo Landini, da uno del Buonarroti, che <lb></lb> è nella Chieſa della Minerva di Roma. </s><lb></lb> <s id="id2765496">Che diremo poi della Cappella maggiore, <lb></lb> quanto bella per l'Architettura, altrettan-<lb></lb> to per la materia e magnifica, e ricca? </s><lb></lb> <s id="id2765498">Reſta ella in mezzo della Tribuna, da ogni <lb></lb> parte iſolata, ed ha la forma d'un picco-<lb></lb> lo Tempio, imperciocchè ſopra varie bel-<lb></lb> <arrow.to.target n="a139"></arrow.to.target> <pb pagenum="135"></pb> liſſime Colonne, s'erge una Cupoletta, <lb></lb> ſotto la quale è ſituato l'Altare, lavora-<lb></lb> to di pietre dure, e prezioſe, commeſſe <lb></lb> con ſingolare artiſizio, come altresì il Ci-<lb></lb> borio dell'iſteſſo lavoro.</s><s id="id2765596"> Reſta dietro all'Al-<lb></lb> tare il Coro di figura ottagona, tutto di <lb></lb> marmi carrareſi, e ornato di varie Statue <lb></lb> di marmo, ſcolpite da Giovanni Caccini, <lb></lb> che diè il modello di tutta queſt'opera, <lb></lb> nella quale dalla nobil Famiglia de' Miche-<lb></lb> lozzi, che ne fu la fondatrice, grandiſſime <lb></lb> ſomme di denaro furono impiegate.</s><s id="id2765628"> Dalla <lb></lb> banda ſiniſtra rimane la Sagreſtía, fabbri-<lb></lb> cata col diſegno del Cronaca, in cui tra-<lb></lb> gli altri ornamenti, vedremo una bella <lb></lb> Tavola di Fra Filippo Lippi, dove con. <lb></lb> vago colorito dipinſe la Vergine col Fi-<lb></lb> gliuolo in collo, con Angioli, e Santi <lb></lb> d'attorno.</s><s id="id2765656"> Un'altra ſe ne trova di mano <lb></lb> di Aleſſandro Allori, con alcune Pitture <lb></lb> a freſco di Bernardino Poccetti, e in ſom-<lb></lb> ma è queſto luogo degno di molta lode. </s><lb></lb> <s id="id2765658">Ammirano ancora quei, che intendono, il <lb></lb> Campanile della Chieſa, perfezionato col <lb></lb> modello di Baccio d'Agnolo; ſiccome i <lb></lb> Chioſtri, ed il Convento, nel quale ſi tro-<lb></lb> va alcune Pitture di pregio.</s><s id="id2765692"> Ritornando <lb></lb> per l'iſteſſa via, cammineremo verſo il <lb></lb> Canto alla Cuculia, che fa croce a quat-<lb></lb> tro belle, e ſpazioſe contrade, e ſpecial-<lb></lb> mente a quella de' Serragli, dove ſono mol-<lb></lb> ti Palazzi.</s><s id="id2765714"> Chi ſi voleſſe alquanto dilun-<lb></lb> <arrow.to.target n="a140"></arrow.to.target> <pb pagenum="136"></pb> gare per Via Chiara, una delle dette quat-<lb></lb> tro ſtrade, potrebbe viſitare la Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero di</s></p> <p id="id2765740" type="foot"><s id="id2765744"><foot.target id="a137"></foot.target>ſigne</s></p> <p id="id2765752" type="foot"><s id="id2765756"><foot.target id="a138"></foot.target>Co-</s></p> <p id="id2765763" type="foot"><s id="id2765767"><foot.target id="a139"></foot.target>liſſime</s></p> <p id="id2765775" type="foot"><s id="id2765778"><foot.target id="a140"></foot.target>gare</s></p> <p id="id2765786" type="main"><s id="id2765790">SANTA CHIARA, dove ſono fra l'al-<lb></lb> tre, due Tavole di molta ſtima.</s><s id="id2765798"> La prima <lb></lb> ſi è di mano di Pietro Perugino, dove è <lb></lb> un Criſto morto colle Marie; la ſeconda <lb></lb> è di mano di Lorenzo di Credi, in cui <lb></lb> egli dipinſe la Natività del Signore.</s><s id="id2765817"> Di-<lb></lb> rimpetto alla detta Chieſa è quella delle</s></p> <p id="id2765826" type="main"><s id="id2765829">CONVERTITE, dov'è di mano del <lb></lb> Poccetti una Natività del Signore, ed una <lb></lb> Tavola dipinta da Sandro Botticelli.</s><s id="id2765841"> Ma <lb></lb> ſeguitando il viaggio incominciato, trove-<lb></lb> remo la Chieſa, ed il Convento, dove <lb></lb> abitano Frati Carmelitani, detta il</s></p> <p id="id2765856" type="main"><s id="id2765860">CARMINE, di grandezza poco inferio-<lb></lb> re a quella di Santa Croce.</s><s id="id2765866"> Ell'è di ſtrut-<lb></lb> tura piuttoſto antica, benchè nel Secolo <lb></lb> paſſato foſſe in gran parte reſtaurata, e di <lb></lb> belliſſime Pitture arricchita.</s><s id="id2765882"> Vedeſi adun-<lb></lb> que nella prima Cappella a man deſtra una <lb></lb> Tavola di mano, come ſi crede, di Ber-<lb></lb> nardino Monaldi, dove ſi rappreſenta il <lb></lb> Funerale celebrato a Sant'Alberto Carme-<lb></lb> litano.</s><s id="id2765904">A queſta ſegue l'Adorazione de' <lb></lb> Magi, figurata dal Paſſignano: e nella ter-<lb></lb> za rappreſentò Giorgio Vaſari un Criſto <lb></lb> morto in Croce, appiè della quale v'è la <lb></lb> <arrow.to.target n="a141"></arrow.to.target> <pb pagenum="137"></pb> Vergine addolorata, e la Maddalena pian-<lb></lb> gente.</s><s id="id2765938"> Di Girolamo Macchietti è la Tavo-<lb></lb> la dell'Aſſunzione di Noſtra Signora con <lb></lb> gli Apoſtoli dintorno al Sepolcro, condot-<lb></lb> ta con ſomma induſtria: e dopo queſta la <lb></lb> Natività del Signore, è opera degna dell'in-<lb></lb> ſigne pennello di Santi di Tito.</s><s id="id2765962"> In teſta <lb></lb> del lato deſtro della croce ſi trova la Cap-<lb></lb> pella de' Brancacci, dove di preſente è <lb></lb> la devozione della Madonna del Carmine. </s><lb></lb> <s id="id2765964">Nelle pareti di queſta ſono dipinte a ſreſco <lb></lb> alcune Storie di San Pietro Apoſtolo, le <lb></lb> quali di vero meritano ſomma lode.</s><s id="id2765990"> Fu <lb></lb> cominciata l'opera da Maſolino, e poi con-<lb></lb> dotta a perfezione da Maſaccio ſuo diſce-<lb></lb> polo, il quale vinſe di gran lunga il Mae-<lb></lb> ſtro; e fu il primo, che apriſſe la ſtrada <lb></lb> alla buona, e moderna maniera del dipi-<lb></lb> gnere, levando in parte le durezze, e le <lb></lb> altre imperfezioni dell'arte, e molto più <lb></lb> fatto avrebbe, ſe la morte ſul fiore dell'età <lb></lb> ſua, che fu d'anni 26. non l'aveſſe tolto <lb></lb> dal Mondo.</s><s id="id2766032"> Tralaſciando alcune Tavole <lb></lb> antiche, e di pregio minore, entreremo <lb></lb> nel Coro per rimirare un bel Sepolcro di <lb></lb> marmi, fatto da Benedetto da Rovezzano <lb></lb> pel magnifico Pier Soderini, che fu eletto <lb></lb> per lo ſuo gran merito Gonfaloniere per-<lb></lb> petuo della Repubblica Fiorentina.</s><s id="id2766057"> Dirim-<lb></lb> petto alla Cappella Brancacci nel ſiniſtro <lb></lb> lato della croce, ſi trova una belliſſima, <lb></lb> e ricchiſſima Cappella, nuovamente fab-<lb></lb> <arrow.to.target n="a142"></arrow.to.target> <pb pagenum="138"></pb> bricata dalla Famiglia Corſini, nella quale <lb></lb> già ſono più anni, che con ſolenniſſima <lb></lb> pompa, ed apparati ſuperbi, fu trasferito <lb></lb> il Corpo di Sant'Andrea Corſini degniſſi-<lb></lb> mo rampollo di queſta oggi Eccellentiſſima <lb></lb> Proſapia, che fu Religioſo di queſto Con-<lb></lb> vento, e dipoi Veſcovo di Fieſole.</s><s id="id2766112"> E' que-<lb></lb> ſta Cappella tutta incroſtata di marmi bian-<lb></lb> chi di Carrara, e di miſtj di Seravezza, <lb></lb> con Pilaſtri, Fregj, e Cornicione d'Ar-<lb></lb> chitettura compoſita.</s><s id="id2766131"> In ſaccia, e quaſi ſo-<lb></lb> pra l'Altare (il quale però rimane alquan-<lb></lb> to iſolato) v'è una Tavola di marmo bian-<lb></lb> co, lavorata con grande eccellenza da Gio-<lb></lb> vambatiſta Foggini, che in queſta, ed in <lb></lb> altre opere ſue, ha dato ſaggio del ſuo <lb></lb> vivace intendimento.</s><s id="id2766158"> E' figurato il Santo <lb></lb> fra le nuvole, in atto d'eſſer rapito al <lb></lb> Cielo da varj Angioletti, parte de' quali <lb></lb> poſano ſopra l'Urna, dove è ripoſto il di <lb></lb> lui Corpo, e parte ſi ſoſtengono per aria <lb></lb> con belle attitudini, eſprimendo nel volto <lb></lb> il giubbilo, che ſentono nel portare quel-<lb></lb> la grand'Anima alla Gloria celeſtiale.</s><s id="id2766191"> So-<lb></lb> pra queſta gran Tavola ſi vede un Dio Pa-<lb></lb> dre, parimente ſcolpito in marmo da Car-<lb></lb> lo Marcellini Scultore ingegnoſo, ed in. <lb></lb> mezzo all'Urna un Baſſorilievo d'argento <lb></lb> d'eccellente lavoro.</s><s id="id2766212"> Anche nelle due ban-<lb></lb> de laterali ſono due Tavole di marmo, di <lb></lb> mano dello ſteſſo Foggini, in una delle. <lb></lb> quali è figurato il Santo diſceſo dal Cielo <lb></lb> <arrow.to.target n="a143"></arrow.to.target> <pb pagenum="139"></pb> per aſſiſtere all'Eſercito Fiorentino, quan-<lb></lb> do nella famoſa Battaglia d'Anghiari meſſe <lb></lb> in fuga, e ſuperò l'Eſercito di Filippo <lb></lb> Maria Viſconti Duca di Milano, condotto <lb></lb> da Niccolò Piccinino ſuo Generale: e nel-<lb></lb> l'altra ſi rappreſenta, quando nel cele-<lb></lb> brare la prima Meſſa gli comparve la San-<lb></lb> tiſſima Vergine con grandiſſimo ſtuolo di <lb></lb> Angioli, proferendo verſo il Santo quelle <lb></lb> parole: </s><s id="id1602371"><foreign lang="la"><emph type="italics">Servus meus es tu, quia elegi te, <lb></lb> & in te gloriabor.</emph></foreign></s><s id="id1602384"> Che diremo poi della <lb></lb> Cupola tutta dipinta da Luca Giordano <lb></lb> Pittore famoſo?</s><s id="id2766322"> Belliſſima è l'invenzione, <lb></lb> vago il colorito, e nelle tante Figure, <lb></lb> che vi ſi vedono, ſi conoſce l'eccellenza <lb></lb> di ſuo pennello, il quale con preſtezza non <lb></lb> ordinaria, ed eguale felicità, aveva prima <lb></lb> terminata, e compita perfettamente l'ope-<lb></lb> ra, di quel che altri l'abbiano appena ab-<lb></lb> bozzata.</s><s id="id2766325"> Finalmente non paſſeremo ſotto <lb></lb> ſilenzio le memorie, che quivi ſi trova-<lb></lb> no degli Uomini illuſtri di queſta Fami-<lb></lb> glia, e ſpecialmente de' due Porporati già <lb></lb> defunti, la fama de' quali ſarà eterna nel-<lb></lb> la memoria de' poſteri.</s><s id="id2766349"> Il primo fu Pie-<lb></lb> ro Corſini Auditore del Sacro Palazzo, <lb></lb> Veſcovo di Volterra, e poi di Firenze, <lb></lb> aſſunto alla Porpora da Urbano Quinto <lb></lb> Sommo Pontefice; fu Legato in Germa-<lb></lb> nia, dove conchiuſe la Pace ſra l'Impera-<lb></lb> dore Carlo Quarto il Re d'Unghería, e <lb></lb> il Duca d'Auſtria, e dopo molte ſatiche, <lb></lb> <arrow.to.target n="a144"></arrow.to.target> <pb pagenum="140"></pb> morì in Avignone l'anno 1405.</s><s id="id2766395"> Il ſecon-<lb></lb> do fu Neri Corſini, poc'anni ſono deſun-<lb></lb> to, che dopo di avere ſoſtenuto molte Ca-<lb></lb> riche, e ſpecialmente di Teſoriere della <lb></lb> Camera, fu da Aleſſandro VII. eletto Car-<lb></lb> dinale, e dipoi fatto Veſcovo d'Arezzo. </s><lb></lb> <s id="id2766397">Nel voltare della croce verſo la porta, ſi-<lb></lb> trova alla Cappella de' Carucci la Tavola <lb></lb> dipinta da Batiſta Naldini, in cui vien fi-<lb></lb> gurato Criſto, quando riſuſcita il ſigliuolo <lb></lb> della Vedova di Naim.</s><s id="id2766438"> Dipoi ſegue di ma-<lb></lb> no del Butteri la Storia del Centurione, <lb></lb> che chiede a Criſto la ſanità pel ſigliuolo, <lb></lb> e l'ottiene.</s><s id="id2766452"> Del mentovato Naldini ſono <lb></lb> le due Tavole appreſſo.</s><s id="id2766459"> In una è Criſto, <lb></lb> che fa orazione nell'Orto, e nell'altra <lb></lb> l'Aſcenſione del medeſimo al Cielo, amen-<lb></lb> due ſtimate grandemente, perchè di vero ſo-<lb></lb> no mirabili, ed in ogni parte perſette.</s><s id="id2766479"> Bella <lb></lb> ancora è la Tavola di Gregorio Pagni, do-<lb></lb> ve ſi rappreſenta il ritrovamento della San-<lb></lb> ta Croce: come altresì quella della Nun-<lb></lb> ziata di mano del Poccetti, di cui pur an-<lb></lb> co ſono gli Apoſtoli dipinti a ſreſco nelle <lb></lb> pareti della Chieſa, e nelli ſpazj fra l'u-<lb></lb> na, e l'altra Cappella.</s><s id="id2766510"> E queſto è quanto <lb></lb> potremo oſſervare in queſta Chieſa, alla <lb></lb> bellezza, e grandezza della quale, corri-<lb></lb> ſponde il Convento capaciſſimo di gran. <lb></lb> numero di Religioſi, che di continovo vi <lb></lb> dimorano.</s><s id="id2766533"> Ha due Chioſtri molto ſpazioſi, <lb></lb> in uno de' quali è dipinta la vita del gran <lb></lb> <arrow.to.target n="a145"></arrow.to.target> <pb pagenum="141"></pb> Profeta Elía, e di varj Santi Carmelita-<lb></lb> ni.</s><s id="id2766558"> Alla Chieſa del Carmine è vicina <lb></lb> quella di</s></p> <p id="id2766566" type="foot"><s id="id2766569"><foot.target id="a141"></foot.target>Ver-</s></p> <p id="id2766577" type="foot"><s id="id2766581"><foot.target id="a142"></foot.target>bri-</s></p> <p id="id2766588" type="foot"><s id="id2766592"><foot.target id="a143"></foot.target>per</s></p> <p id="id2766600" type="foot"><s id="id2766603"><foot.target id="a144"></foot.target>morì</s></p> <p id="id2766611" type="foot"><s id="id2766615"><foot.target id="a145"></foot.target>Pro-</s></p> <p id="id2766622" type="main"><s id="id2766626">SAN FREDIANO, Chieſa ancor eſſa. <lb></lb> antica, e Collegiata di Canonici, e nella <lb></lb> quale ſi trovano alcune Tavole di mano di <lb></lb> Lorenzo di Credi, del Paſſignani, e del <lb></lb> Lippi, e d'altri ragguardevoli Maeſtri. </s><lb></lb> <s id="id2766649">Poco diſtante ſono li</s></p> <p id="id2766651" type="main"><s id="id2766654">MONACI CISTERCIENSI, i quali han-<lb></lb> no fabbricato un bel Tempio alla maniera <lb></lb> moderna col diſegno del Colonnello Cer-<lb></lb> ruti di Roma, giacchè l'antico era molto <lb></lb> anguſto, e ſenza alcuno ornamento.</s><s id="id2766674"> Tut-<lb></lb> te le Cappelle ſono ornate di ſtucchi, e di <lb></lb> belle, e vaghe Pitture, di mano del Dan-<lb></lb> dini, del Gherardini, d'Antonio Franchi, <lb></lb> e d'altri valenti Profeſſori.</s><s id="id2766692"> La Cupola è <lb></lb> dipinta con ſingolar maeſtría, per mano <lb></lb> di Anton Domenico Gabbiani eccellente <lb></lb> Pittore, e nel Cortile, o Chioſtro conti-<lb></lb> guo alla Chieſa, è una Statua di marmo <lb></lb> di San Bernardo, di Giuſeppe Piamonti-<lb></lb> ni.</s><s id="id2766718"> Nel Convento di queſti Padri abitava-<lb></lb> no già le Monache degli Angioli, che in <lb></lb> oggi ſono nel Convento di Ceſtello in. <lb></lb> Pinti, ed in queſto preſe l'Abito, viſſe, <lb></lb> e morì Santa Maria Maddalena de' Pazzi, <lb></lb> la cui Cella tuttavia conſervata, ſi tiene <lb></lb> in ſomma venerazione.</s><s id="id2766747"> Sulla piazza di que-<lb></lb> <arrow.to.target n="a146"></arrow.to.target> <pb pagenum="142"></pb> ſta Chieſa è ſtato dal Granduca Coſimo <lb></lb> Terzo di <expan abbr="felice memoria">fel. mem.</expan> ſatto fabbricare moder-<lb></lb> namente col diſegno di Giovambatiſta Fog-<lb></lb> gini un</s></p> <p id="id2766776" type="foot"><s id="id2766780"><foot.target id="a146"></foot.target>ſta</s></p> <p id="id2766788" type="main"><s id="id2766792">GRANAJO pubblico, ediſizio in vero <lb></lb> magnifico, e comodo per un tal'uſo.</s><s id="id2766800"> Da <lb></lb> queſto luogo faremo paſſaggio al</s></p> <p id="id2766807" type="main"><s id="id2766811">PONTE ALLA CARRAJA, e cammi-<lb></lb> nando lung'Arno, la cui viſta è belliſſima <lb></lb> per molti Palazzi, che vi ſi trovano, ar-<lb></lb> riveremo al</s></p> <p id="id2766827" type="main"><s id="id2766831">PONTE A SANTA TRINITA, fatto fab-<lb></lb> bricare dal Sereniſſimo Granduca Coſimo <lb></lb> Primo, col diſegno di Bartolommeo Am-<lb></lb> mannati, Scultore, ed Architetto Fiorenti-<lb></lb> no, dopo l'inondazione precipitoſa, che <lb></lb> ſeguì l'Anno 1557. con danno univerſale <lb></lb> della Città, e con rovina totale di queſto <lb></lb> Ponte.</s><s id="id2766862"> Or tale induſtria adoprò l'inge-<lb></lb> gnoſo Architetto in queſta gran Fabbrica, <lb></lb> che al parere degl'Intendenti, è riuſcito <lb></lb> il più bello, e più leggiadro Ponte, non <lb></lb> ſolo di Firenze, ma eziandío di quanti ſe <lb></lb> ne vedano nella Toſcana.</s><s id="id2766886"> Gli ſece gli Ar-<lb></lb> chi di figura ovata, acciò ne' fianchi del <lb></lb> Ponte riuſciſſe l'apertura più capace, e <lb></lb> più vota, ed armò le pile di ſaldiſſimi ſco-<lb></lb> gli con angoli acuti, perchè fendendoſi <lb></lb> l'acque nel taglio degli angoli, poteſſero <lb></lb> <arrow.to.target n="a147"></arrow.to.target> <pb pagenum="143"></pb> con maggior velocità, e ſenza punto di <lb></lb> reſiſtenza paſſare.</s><s id="id2766929"> Vi divisò tre ſtrade, <lb></lb> quella del mezzo più baſſa per li Cocchj, <lb></lb> e Cavalli, e l'altre due per comodo de' <lb></lb> paſſeggieri, che ſenza alcuno impedimento <lb></lb> vi poſſono camminare.</s><s id="id2766948"> E' adorno queſto <lb></lb> Ponte di quattro Figure di marmo, che <lb></lb> rappreſentano le quattro Stagioni dell'An-<lb></lb> no.</s><s id="id2766961"> Il Verno nella perſona di un vecchio <lb></lb> ignudo, e tremante, è opera di Taddeo <lb></lb> Landini.</s><s id="id2766972"> L'Autunno, e la State, ſono di <lb></lb> mano di Giovanni Caccini, e quella del-<lb></lb> la Primavera fu lavorata dal Francavilla <lb></lb> Fiammingo.</s><s id="id2766986"> In faccia di queſto Ponte ri-<lb></lb> mane la bella ſtrada, detta Via Maggio, <lb></lb> in cui fra gli altri belliſſimi, è molto con-<lb></lb> ſiderabile il</s></p> <p id="id2767003" type="foot"><s id="id2767007"><foot.target id="a147"></foot.target>con</s></p> <p id="id2767014" type="main"><s id="id2767018">PALAZZO degli Zanchini, dove fra l'al-<lb></lb> tre coſe di pregio vi è una Statua del ſo-<lb></lb> praddetto Francavilla, che rappreſenta Gia-<lb></lb> ſone col vello d'oro.</s><s id="id2767034"> E' anco da vedere <lb></lb> la Chieſa chiamata di</s></p> <p id="id2767041" type="main"><s id="id2767045">SAN JACOPO ſopr'Arno, dove abita-<lb></lb> vano già Canonici Regolari di San Salva-<lb></lb> dore, ed ora i Padri della Miſſione, che <lb></lb> ſebbene antica, è nondimeno di buona Ar-<lb></lb> chitettura, e adorna in oggi di ſtucchi, e <lb></lb> di nuove Tavole, rieſce molto vaga.</s><s id="id2767070"> E <lb></lb> quì termineremo la terza, ed ultima Gior-<lb></lb> nata, ſupponendomi, che il Foreſtiero ap-<lb></lb> <arrow.to.target n="a148"></arrow.to.target> <pb pagenum="144"></pb> pieno ſoddisſatto di quanto ha potuto ſino-<lb></lb> ra oſſervare, ſtanco dal viaggio voglia far <lb></lb> ritorno all'Albergo.</s></p> <p id="id2767103" type="foot"><s id="id2767107"><foot.target id="a148"></foot.target>pieno</s></p> <p id="id2767114" type="main"><s id="id2767118">Ed eccovi, amico Lettore, un breve, <lb></lb> e ſuccinto racconto delle coſe più notabili <lb></lb> di Firenze in tre Giornate diſtinte, che <lb></lb> ſe di molte notizie lo troverete manche-<lb></lb> vole, ſovvengavi ciò, che abbiamo nella <lb></lb> Prefazione accennato, cioè d'aver noi in-<lb></lb> trapreſa queſta fatica ſolamente per uſo, <lb></lb> e comodo del Foreſtiero, il quale ne' po-<lb></lb> chi giorni, che ſi trattiene in queſta Cit-<lb></lb> tà, proccura ſolo di vedere, e d'intende-<lb></lb> re le coſe più ragguardevoli, e le meno <lb></lb> importanti, e più diſſicili a vederſi, non <lb></lb> cura, o non ha tempo di agiatamente oſ-<lb></lb> ſervare. </s></p> <figure id="id2767178"></figure> <lb></lb> <p id="id2767199" type="foot"><s id="id2767202">PAR-</s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="145"></pb> <figure id="id2767193"></figure> <lb></lb> <p id="id2767211" type="head"><s id="id2767215">PARTE SECONDA <lb></lb> <emph type="italics">CONTENENTE</emph> <lb></lb> LE COSE PIÙ NOTABILI <lb></lb> DELLA CAMPAGNA SUBURBANA <lb></lb> DI FIRENZE.</s></p> <p id="id2767237" type="main"><s id="id2767241">ALla vaghezza, e nobiltà delle <lb></lb> Contrade, e Fabbriche, che <lb></lb> finora brevemente ſi ſon fatte <lb></lb> oſſervare al noſtro Foreſtiero <lb></lb> dentro di Firenze, corriſpon-<lb></lb> de la circonvicina Campagna, e il ſuo di-<lb></lb> ſtretto; che piuttoſto una continovazione <lb></lb> dell'iſteſſa Città ſi potrebbe con ragione <lb></lb> chiamare, per le molte, e così ſpeſſe abi-<lb></lb> tazioni, che da ogni parte, o ſia nella pia-<lb></lb> nura, o nelle ameniſſime colline, che con <lb></lb> diſcreta diſtanza da Tramontana, Levante, <lb></lb> e Mezzogiorno la circondano, alzate ſi ve-<lb></lb> dono; meſcolate con tanti belli, e mae-<lb></lb> ſtoſi Palazzi, da' noſtri Cittadini, ove lo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a150"></arrow.to.target> <pb pagenum="146"></pb> ro Tenute poſſeggono, ediſicati: onde il <lb></lb> leggiadriſſimo Arioſto tutto ſtupore, e ſen-<lb></lb> za veruna iperbole, in oſſervandole, così <lb></lb> cantò:</s></p> <p id="id2767329" type="foot"><s id="id2767333"><foot.target id="a150"></foot.target>G ro</s></p> <p id="id2767341" type="main"><s id="id2767344"><emph type="quote"><emph type="italics">A veder pien di tante Ville, e Colli, <lb></lb> Par, che'l terren ve le germogli, come <lb></lb> Vermene germogliar ſuole, e rampolli.</emph></emph></s></p> <p id="id2767360" type="main"><s id="id2767364"><emph type="quote"><emph type="italics">Se dentro a un mur ſotto un medeſmo nome, <lb></lb> Fußer raccolti i tuoi Palagj ſparſi, <lb></lb> Non ti ſarien da pareggiar due Rome.</emph></emph></s></p> <p id="id2767381" type="main"><s id="id2767385">La coltivazione poi de' terreni è sì gentile, <lb></lb> e pulita, che non cede ad alcuna dell'Eu-<lb></lb> ropa, tanti Giardini ſono ſtati ſpeſſe vol-<lb></lb> te creduti i noſtri Poderi dagli Oltramon-<lb></lb> tani; così ben coltivati ſi veggono, e con <lb></lb> tant'ordine, e delicatezza fatte le pianta-<lb></lb> te delle Viti, degli Ulivi, de' Gelſi, e de' <lb></lb> Frutti, che belli, e ſaporiti in gran copia <lb></lb> ſi guſtano; eſſendo ſempre mai ſtata non <lb></lb> minor cura de' noſtri Cittadini in tenere <lb></lb> ben cuſtodite le loro Tenute, di quel che <lb></lb> ella ſia in tutte le più ſerie loro applica-<lb></lb> zioni; anzi molti della più ſiorita Citta-<lb></lb> dinanza, ſi ſon gloriati di laſciare precet-<lb></lb> ti, e regole, che molto utili fino a' noſtri <lb></lb> tempi ſi provano.</s><s id="id2767452"> Un Luigi Alamanni non <lb></lb> fece in verſo la ſua Coltivazione Toſcana, <lb></lb> e dedicolla al Re Franceſco Primo?</s><s id="id2767454"> E Gio-<lb></lb> vanni Vettorio Soderini, con Bernardo <lb></lb> Davanzati, non ci dettero proſittevoli am-<lb></lb> maeſtramenti ſopra la poſta delle Viti?</s><s id="id2767456"> E <lb></lb> il dotto Pier Vettori ſopra quella degli <lb></lb> <arrow.to.target n="a151"></arrow.to.target> <pb pagenum="147"></pb> Ulivi?</s><s id="id2767458"> E l'Agricoltura di Pier Creſcenzi <lb></lb> non fu ella tradotta nella Fiorentina Fa-<lb></lb> vella, e da Baſtiano de' Roſſi Accademico <lb></lb> della Cruſca, poi ricorretta, e ridotta? </s><lb></lb> <s id="id2767460">Ritornando al noſtro propoſito, in queſta <lb></lb> Seconda Parte: per ſecondare il primo in-<lb></lb> ſtituto, tratteremo, quanto ſi può breve-<lb></lb> mente, del più ragguardevole, o ſia del-<lb></lb> le Chieſe, o delle Ville, che nel diſtret-<lb></lb> to di Firenze ſi trovano, e che per la fa-<lb></lb> cilità, o brevità della ſtrada, ſuburbane <lb></lb> poſſono chiamarſi; riſerbando noi a miglio-<lb></lb> re occaſione di render ragguagliato il no-<lb></lb> ſtro Foreſtiero, con maggiore eſtenſione di <lb></lb> quanto può eſſer degno di vederſi nella <lb></lb> Campagna Fiorentina.</s><s id="id2767556"> Onde conducendolo <lb></lb> fuori di ciaſcheduna Porta della Città, gli <lb></lb> anderemo dimoſtrando quel che vi è da oſ-<lb></lb> ſervarſi per quella parte; e per dar prin-<lb></lb> cipio con queſto intrapreſo ordine dalla</s></p> <p id="id2767577" type="foot"><s id="id2767581"><foot.target id="a151"></foot.target>Uli-</s></p> <p id="id2767589" type="main"><s id="id2767592">PORTA ROMANA, detta volgarmente <lb></lb> a San Pier Gattolini.</s><s id="id2767599"> Voltando a mano ſi-<lb></lb> niſtra, alla fine d'uno ſtradone coperto di <lb></lb> Olmi, ſi trova la Chieſa della</s></p> <p id="id2767612" type="main"><s id="id2767615">MADONNA DELLA PACE, di buona <lb></lb> Architettura, già antico Oratorio delle <lb></lb> Monache di Santa Felicita, le quali, a con-<lb></lb> templazione della Sereniſſima Madama Cri-<lb></lb> ſtina di Lorena, Moglie del Sereniſſimo <lb></lb> Granduca Ferdinando Primo, lo cederono <lb></lb> <arrow.to.target n="a152"></arrow.to.target> <pb pagenum="148"></pb> a' Monaci di San Bernardo della Nazione <lb></lb> Franceſe Riſormati, detti Fuliacenſi, ov-<lb></lb> vero Foglianti, che <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> col conſenſo del <lb></lb> Sereniſſimo Granduca Coſimo Secondo, <lb></lb> c'introduſſe, e fabbricò loro il piccolo, <lb></lb> ma comodo Convento, che vi è, riduſſe <lb></lb> il ſopraddetto Oratorìo in miglior forma, <lb></lb> facendovi Loggiati attorno alla Chieſa, <lb></lb> con eſſervi mantenuti i Religioſi di tutto <lb></lb> il biſognevole dalla Reale Caſa.</s><s id="id2767689"> In oggi <lb></lb> la Chieſa è ſtata del tutto mutata, e ſer-<lb></lb> rate le due Logge laterali.</s><s id="id2767699"> La Cupoletta <lb></lb> dell'Altar maggiore è dipinta da Livio <lb></lb> Meus Fiammingo, e il quadro della ſoſ-<lb></lb> ſitta, ove è la Madonna con Angioli, e <lb></lb> San Bernardo in atto d'adorazione, con. <lb></lb> altre Figure, fra le quali una rappreſen-<lb></lb> tante la Pace, è di mano di Luca Gior-<lb></lb> dano da Napoli, Opera molto ſtimata, ben-<lb></lb> chè preſentemente alquanto denigrata, ſic-<lb></lb> come la Cupola per ſuoco, che abbruciò <lb></lb> tutto il Coro.</s><s id="id2767742"> Ritornando alla Porta ſud-<lb></lb> detta della Città, ſi vede quaſi incontro <lb></lb> alla medeſima, nella terminazione di un <lb></lb> lungo ſtradone la</s></p> <p id="id2767758" type="foot"><s id="id2767762"><foot.target id="a152"></foot.target>G 2 a' Mo-</s></p> <p id="id2767770" type="main"><s id="id2767773">VILLA IMPERIALE.</s><s id="id2767776"> Ma prima di giun-<lb></lb> gervi, ſi veggono nel ſuo ingreſſo due Vi-<lb></lb> vaj diviſi da un Ponte, e ſopra due pie-<lb></lb> diſtalli vi ſtanno erette l'Aquile Imperia-<lb></lb> li, e nel corpo delle medeſime, vi è l'Ar-<lb></lb> me della Caſa Reale, e quella di Madama <lb></lb> <arrow.to.target n="a153"></arrow.to.target> <pb pagenum="149"></pb> Maria Maddalena d'Auſtria, e nell'altre <lb></lb> due baſe alzate dalla parte ſuperiore di <lb></lb> detti Vivaj in quella a mano deſtra un. <lb></lb> Leone, che con una zampa tiene un Glo-<lb></lb> bo, rappreſenta lo Stato Fiorentino, e. <lb></lb> nella ſiniſtra la Lupa, che allatta, figura <lb></lb> lo Stato Saneſe.</s><s id="id2767839"> In poca diſtanza vi ſono <lb></lb> due altri Vivaj più grandi, di ſemiroton-<lb></lb> da figura, perchè ſono altreſì diviſi da un <lb></lb> altro Ponte, nella parte ſuperiore de' quali <lb></lb> ſi vedono di ſpugne, e a grotteſca due. <lb></lb> Figure proſtreſe di proporzione giganteſca, <lb></lb> rappreſentanti i Fiumi dell'Arno, e del-<lb></lb> l'Arbia, i quali tenendo un vaſo, cade da <lb></lb> eſſo l'acqua nel Vivajo.</s><s id="id2767877"> Vi ſono di pietra <lb></lb> tra gli uni, e gli altri Vivaj ſopra quat-<lb></lb> tro piediſtalli, le Statue di Omero, e di <lb></lb> Virgilio, di Dante, e del Petrarca.</s><s id="id2767891"> Que-<lb></lb> ſto ornato dà ingreſſo allo ſtradone ſoprad-<lb></lb> detto a dolce ſalita lungo poco meno d'un <lb></lb> miglio, ombroſo per i Lecci, Cipreſſi, ed <lb></lb> altri Alberi di verzura perpetua, che <lb></lb> dall'una all'altra parte con bella, e arti-<lb></lb> ficioſa ordinanza vi ſono ſtati poſti; alla <lb></lb> fine del quale ſi entra in un grandiſſimo <lb></lb> Prato di figura ſemitonda, chiuſo da ba-<lb></lb> lauſtrate di pietra, con Iſtatue di ſimil <lb></lb> materia, e nell'apertura di mezzo, ve ne <lb></lb> ſono due di gran proporzione di marmo: <lb></lb> una rappreſenta un Atlante col Globo ſu-<lb></lb> gli omeri, e l'altra un Giove con ful-<lb></lb> mine alla mano.</s><s id="id2767950"> In teſta a detto Prato ſi <lb></lb> <arrow.to.target n="a154"></arrow.to.target> <pb pagenum="150"></pb> erge l'Imperiale Villa di delizie delle. <lb></lb> Granducheſſe di Toſcana, ampliata, e or-<lb></lb> nata dalla predetta Madama Arciducheſſa <lb></lb> Maria Maddalena moglie del Granduca. <lb></lb> Coſimo Secondo, poi dalla Granducheſſa <lb></lb> Vittoria accreſciuta da Mezzogiorno di ap-<lb></lb> partamenti, e di due Saloni, e ripiena. <lb></lb> d'ogni ſorta di ricca ſuppellettile di Qua-<lb></lb> dri, ed altre galanteríe, di porcellane, <lb></lb> buccheri, d'Idoletti, e ſimiglianti rarità <lb></lb> antiche, che in diverſi Gabinetti, e Mez-<lb></lb> zanini con bell'ordine poſte s'ammirano. </s><lb></lb> <s id="id2767950">Ivi ſono anneſſi due Giardini con belli ſpar-<lb></lb> timenti di ſiori, e ſontane d'acqua, divi-<lb></lb> ſato l'uno, e l'altro di piante d'Aranci <lb></lb> domeſtici, che rendono odoroſa freſcura <lb></lb> nel tempo d'Eſtate; vi ſono molte anti-<lb></lb> che, e moderne Statue.</s><s id="id2768035"> Sopra il detto <lb></lb> Palazzo in un Colle più rilevato in poca <lb></lb> diſtanza, ſi vede un antico Monaſtero di <lb></lb> Religioſe dell'Ordine di San Franceſco, <lb></lb> detto di</s></p> <p id="id2768055" type="foot"><s id="id2768058"><foot.target id="a153"></foot.target>Ma-</s></p> <p id="id2768066" type="foot"><s id="id2768069"><foot.target id="a154"></foot.target>G 3 erge</s></p> <p id="id2768077" type="main"><s id="id2768081">SAN MATTEO IN ARCETRI, il qual <lb></lb> Territorio produce ottimi, e delicati vi-<lb></lb> ni, detti Verdee, oltre ogni ſorta di ſrut-<lb></lb> te più rare; e vi hanno loro delizioſiſſime <lb></lb> Ville, i Mannelli, i Lanſredini, i Tad-<lb></lb> dei, i Rinuccini, i Bartolommei, i Guic-<lb></lb> ciardini, i Delci, i Marzimedici, e i Ric-<lb></lb> ci a Pozzolatico, i Tempi al Poggio alla <lb></lb> Scaglia, e i Nerli quella sì magniſica preſſo <lb></lb> <arrow.to.target n="a155"></arrow.to.target> <pb pagenum="151"></pb> Santa Margherita a Montici.</s><s id="id2768130"> Tornandoſe-<lb></lb> ne il Foreſtiero per l'i ſteſſo ſtradone già <lb></lb> detto, e mettendoſi ſulla ſtrada Romana, <lb></lb> vedrà in primo luogo a man ſiniſtra al-<lb></lb> tro Convento di nobili Religioſe dell'Or-<lb></lb> dine di Sant'Agoſtino, detto volgarmen-<lb></lb> te di</s></p> <p id="id2768158" type="foot"><s id="id2768162"><foot.target id="a155"></foot.target>a San-</s></p> <p id="id2768170" type="main"><s id="id2768173">SAN GAGGIO, ma in proprio ſignifi-<lb></lb> cato San Cajo, fondato dalla Famiglia de' <lb></lb> Corſini, ove ſi conſervano più inſigni Re-<lb></lb> liquie.</s><s id="id2768188"> La Tavola dell'Altar maggiore, <lb></lb> ove è il Martirio di Santa Caterina d'A-<lb></lb> leſſandria, Titolare di queſto Monaſtero, <lb></lb> è di mano di Lodovico Cigoli.</s><s id="id2768204"> Mezzo mi-<lb></lb> glio avanzandoſi per la detta ſtrada a ma-<lb></lb> no deſtra, vedeſi altro Convento di Mo-<lb></lb> nache dell'Ordine di Sant'Agoſtino, detto il</s></p> <p id="id2768220" type="main"><s id="id2768224">PORTICO, ove non è coſa di conſide-<lb></lb> razione da oſſervarſi, eſſendo l'oggetto <lb></lb> noſtro, che il Foreſtiero veda la nobil Fab-<lb></lb> brica della</s></p> <p id="id2768241" type="main"><s id="id2768245">CERTOSA, fatta col diſegno dell'Or-<lb></lb> gagna, o come vuole il Vaſari, di alcuno <lb></lb> de' ſuoi Diſcepoli.</s><s id="id2768256"> Queſta è ſituata in una <lb></lb> Collinetta da ogni parte iſolata.</s><s id="id2768264"> Vi ſi ſa-<lb></lb> le a Mezzogiorno per una lunga ſtrada, <lb></lb> o ſcala fatta a baſtoni, in teſta alla quale <lb></lb> vi è un Portone, che introduce in un pri-<lb></lb> mo Chioſtro, e di quivi in Chieſa, ove <lb></lb> <arrow.to.target n="a156"></arrow.to.target> <pb pagenum="152"></pb> vedeſi un nobile pavimento, e ſoffitta, e <lb></lb> bello Altare, e a man ſiniſtra ſi entra in <lb></lb> altro grandiſſimo Chioſtro, il quale dà in-<lb></lb> troduzione a molte Celle, colle ſue atte-<lb></lb> nenze, ſecondo l'inſtituto di queſti Ere-<lb></lb> miti.</s><s id="id2768318"> Nel Chioſtro vi ſono dipinte a fre-<lb></lb> ſco da Jacopo da Pontormo molte Figure <lb></lb> della Paſſione.</s><s id="id2768329"> Nella ſtanza del Refetto-<lb></lb> rio, di mano del medeſimo, vi è un. <lb></lb> Quadro a olio con Criſto a tavola, con <lb></lb> Cleofas, e Luca, grandi al naturale, eſ-<lb></lb> ſendovi fra quei, che ſervono ritratti al-<lb></lb> cuni Converſi, e ſopra la porta, che va <lb></lb> nel Chioſtro di fuori, vi è una Pietà con <lb></lb> due Angioli, e dalla parte di dentro un <lb></lb> San Lorenzo di mano del Bronzino.</s><s id="id2768364"> Nel-<lb></lb> la ſtanza del Capitolo vi è un Crocifiſſo <lb></lb> colla Madonna, e la Maddalena appiè della <lb></lb> Croce, e Angioli in aria di Mariotto Al-<lb></lb> bertinelli Pittore ne' ſuoi tempi di credi-<lb></lb> to.</s><s id="id2768387"> Vi ſi conſervano ſopra centoventi Re-<lb></lb> liquie.</s><s id="id2768394"> Ve ne ſono molte inſigni, una. <lb></lb> gran parte delle quali furono donate dal-<lb></lb> l'inſigne Niccola Acciajoli, gran Siniſcal-<lb></lb> co de' Regni di Sicilia, e Geruſalemme, <lb></lb> avutele egli pure in dono dal Re d'Ara-<lb></lb> gona, e parte fattele venire di Grecia, co-<lb></lb> me la Teſta di San Silveſtro Papa, e quella <lb></lb> di San Giovan-Griſoſtomo, e parte del <lb></lb> Cranio di San Dioniſio Areopagita.</s><s id="id2768432"> Fu que-<lb></lb> ſto Niccola il Fondatore della Certoſa, in-<lb></lb> torno all'Anno 1364. accrebbe quella di <lb></lb> <arrow.to.target n="a157"></arrow.to.target> <pb pagenum="153"></pb> Napoli, e in una ſtanza ſotterranea ſono <lb></lb> le ſepolture di Caſa Acciajoli, la quale, <lb></lb> lontano di quivi ſette miglia in Valdipeſa <lb></lb> poſſiede una gran Tenuta, e un magnifico <lb></lb> Palazzo detto</s></p> <p id="id2768472" type="foot"><s id="id2768476"><foot.target id="a156"></foot.target>G 4 ve-</s></p> <p id="id2768483" type="foot"><s id="id2768487"><foot.target id="a157"></foot.target>Na-</s></p> <p id="id2768494" type="main"><s id="id2768498">MONTE GUFONI riccamente addobba-<lb></lb> to, e di lunghi viali, e di un bel Giar-<lb></lb> dino con Fontane, e ſcherzi d'acqua, or-<lb></lb> nato, e reſo delizioſo.</s><s id="id2768514"> Nel ritornarſene <lb></lb> il Foreſtiero per l'iſteſſa ſtrada a Firenze, <lb></lb> dalla parte di Tramontana quaſi incontro <lb></lb> alla Certoſa, oſſervi la magnifica Villa, <lb></lb> detta Collazi, de' Dini, ſiccome a man <lb></lb> ſiniſtra, prima di entrare in Città, un bel <lb></lb> Palazzo de' Signori Michelozzi, ma inolto <lb></lb> più il poſto, ove è fabbricato, che è ſenza <lb></lb> comparazione il più bello, che ſia all'in-<lb></lb> torno di Firenze, godendoſi di quivi quaſi <lb></lb> tutta la Città, e nella più pittoreſca vedu-<lb></lb> ta, onde è detto Belloſguardo.</s><s id="id2768564"> Poco lon-<lb></lb> tana è un'altra Villa de' Signori Borghe-<lb></lb> rini, e de' Signori Strozzi altra a San Vi-<lb></lb> to, ſotto alla qual Villa, ſcendendo alla <lb></lb> metà di quel poggio, vi è</s></p> <p id="id2768584" type="main"><s id="id2768588">SAN FRANCESCO DI PAOLA, ove <lb></lb> abitano Frati del ſuo Ordine, Chieſa di <lb></lb> gran devozione.</s><s id="id2768598"> Fuor della</s></p> <p id="id2768602" type="main"><s id="id2768605">PORTA A SAN FREDIANO, il Mo-<lb></lb> naſtero, che a man ſiniſtra ſi vede poſto <lb></lb> <arrow.to.target n="a158"></arrow.to.target> <pb pagenum="154"></pb> ſopra una bella Collina, è titolato San <lb></lb> Bartolommeo, e vi ſtanno i Monaci bian-<lb></lb> chi di</s></p> <p id="id2768635" type="foot"><s id="id2768639"><foot.target id="a158"></foot.target>G 5 fo-</s></p> <p id="id2768647" type="main"><s id="id2768651">MONTE ULIVETO.</s><s id="id2768653"> La Tavola dell'Al-<lb></lb> tar maggiore, in cui è figurato l'entrare <lb></lb> di Noſtro Signore in Geruſalemme, è di <lb></lb> mano di Santi di Tito, ed è una delle bel-<lb></lb> le opere, che egli abbia fatto; quella ove <lb></lb> è il Beato Bernardo Tolomei, è di mano <lb></lb> del Pignoni, e una ve n'è del Paſſigna-<lb></lb> no.</s><s id="id2768684"> Delle due statue di marmo; la Ver-<lb></lb> gine Veſtale, che tiene in mano un vaglio <lb></lb> per l'Acqua ſanta, è di mano del Cacci-<lb></lb> ni, e l'altra alla ſiniſtra, che rappreſenta <lb></lb> Claudia, è di Scultore Fiammingo.</s><s id="id2768704"> Nella <lb></lb> Cappella de' Capponi, che ſta ſotto la <lb></lb> Chieſa, vi è una Tavola della Riſurrezio-<lb></lb> ne, di mano di Raffaellino del Garbo, <lb></lb> ben mantenuta.</s><s id="id2768721"> In vicinanza di detto Mo-<lb></lb> naſtero verſo Ponente, ſi vede un deli-<lb></lb> zioſo Caſino del Signor Duca Strozzi, con <lb></lb> un Salvatico, che ſcende fino alla ſtrada <lb></lb> maeſtra, e dalla parte di Ponente vi è un <lb></lb> Monaſtero detto</s></p> <p id="id2768746" type="main"><s id="id2768750">SAN PIETRO A MONTICELLI, di <lb></lb> Religioſe della Regola di San Benedetto. </s><lb></lb> <s id="id2768752">Dilungandoſi per detta ſtrada, vedonſi in <lb></lb> qualche lontananza a man ſiniſtra, ſpecial-<lb></lb> mente di belle Ville de' noſtri Gentiluomi-<lb></lb> ni, ma fra le molte oſſerviſi quella de' <lb></lb> <arrow.to.target n="a159"></arrow.to.target> <pb pagenum="155"></pb> Torrigiani a San Martino alla Palma, de' <lb></lb> Capponi, e l'altra, che diſcoſto cinque mi-<lb></lb> glia in circa da Firenze ſulla ſiniſtra mano <lb></lb> ſta ſituata in un rilevato poſto, del Mar-<lb></lb> cheſe Riccardi, detta Caſtel Pulci, alla <lb></lb> quale l'uomo vi ſi conduce per un lungo <lb></lb> Viale di Cipreſſi, che principia dalla mae-<lb></lb> ſtra ſtrada.</s><s id="id2768816"> Due miglia ſcoſtandoſi, quaſi <lb></lb> ſull'Arno ſi vede l'antica</s></p> <p id="id2768825" type="foot"><s id="id2768829"><foot.target id="a159"></foot.target>Tor-</s></p> <p id="id2768836" type="main"><s id="id2768840">BADIA DI SAN SALVADORE DI <lb></lb> SETTIMO, fabbricata, come vuole il Va-<lb></lb> ſari, col diſegno di Niccola Piſano.</s><s id="id2768851"> Chi <lb></lb> la ſondaſſe è incerto, e i noſtri Storici in <lb></lb> ciò ſono diſcordanti.</s><s id="id2768862"> Alcuni le danno per <lb></lb> Fondatore il Conte Ugo di Magdeburgo, <lb></lb> ed altri un Conte Lotario, da cui ſi vuo-<lb></lb> le, che diſcendano i Contalberti, che poi <lb></lb> donarono la Badía dello Stale nell'Alpi a <lb></lb> queſto Monaſtero.</s><s id="id2768884"> In antico è ſtata ufi-<lb></lb> ziata da' Monaci neri di San Benedetto, <lb></lb> che godevano grandiſſimi privilegj, ed e-<lb></lb> ſenzioni, conceſſigli dagl'Imperadori Ot-<lb></lb> tone Terzo, dal Secondo, e Terzo Arri-<lb></lb> go; ſimiglianti n'ebbero da' Pontefici Pa-<lb></lb> ſquale Secondo, Leone Nono, Urbano, e <lb></lb> Caliſto Secondo, Gregorio Settimo, Cle-<lb></lb> mente, e Aleſſandro Terzo.</s><s id="id2768920"> Gregorio No-<lb></lb> no confermati loro i medeſimi Privilegi, <lb></lb> l'Anno 1236. la dette a' Monaci Ciſter-<lb></lb> cienſi, che vi ſono fino al preſente, come <lb></lb> dimoſtra un'Iſcrizione poſta ſopra la Porta <lb></lb> <arrow.to.target n="a160"></arrow.to.target> <pb pagenum="156"></pb> maggiore di queſto Monaſtero, e un'altra <lb></lb> più diſtinta ſe ne vede in marmo avanti <lb></lb> la ſtanza del Capitolo.</s><s id="id2768962"> L'Altar maggiore <lb></lb> è tutto di pietre commeſſe, e vi ſono due <lb></lb> Tavole a tempera di Domenico Grillan-<lb></lb> dajo, e nel Chioſtro alcune Viſioni del <lb></lb> Conte Ugo furono dipinte dal Puglio.</s><s id="id2768981"> E' <lb></lb> memorabile queſta Badía per lo miracoloſo <lb></lb> ſucceſſo di San Pietro Igneo, così detto <lb></lb> dal fuoco, che ben due volte a piedi ſcalzi <lb></lb> ſopra una gran pira acceſo, ſenza nocu-<lb></lb> mento alcuno paſſeggiò il Santo, per con-<lb></lb> vincere di ſimonía un certo Pietro Veſco-<lb></lb> vo Fiorentino, e vi ſe ne vede memoria <lb></lb> in un antico marmo: ſiccome fuori della <lb></lb> Porta principale della Chieſa ſe ne vede <lb></lb> altra a un Sepolcro pure di marmo, che <lb></lb> vien creduta d'Huilla, e Gaſdia, queſta <lb></lb> Madre di Ugo, e quella Moglie; ma Nic-<lb></lb> colò Baccetti Abate Ciſtercienſe nella ſua <lb></lb> Storia di queſta Badía è di parere, che <lb></lb> l'una foſſe Moglie di Bulgario, e Madre <lb></lb> di Ugo Toſcano, e l'altra Moglie del me-<lb></lb> deſimo Ugo Pronipote di Lotario.</s><s id="id2769053"> In det-<lb></lb> ta Chieſa ſi conſerva con gran venerazio-<lb></lb> ne, fra l'altre Reliquie, il Corpo di San <lb></lb> Quintino ſotto l'Imperadore Maſſimiano <lb></lb> martirizzato, e miracoloſamente ſcoperto <lb></lb> in detto luogo l'Anno 1157. in non mol-<lb></lb> ta diſtanza dal Monaſtero di Settimo, che <lb></lb> così ſi chiama (<foreign lang="la"><emph type="italics">quaſi ſeptimo ab Urbe lapi-<lb></lb> de;</emph></foreign> prendendo le miglia Romane antiche.) </s><lb></lb> <arrow.to.target n="a161"></arrow.to.target> <pb pagenum="157"></pb> <s id="id2769118">Verſo Ponente ſi vedono nelli due Poggi <lb></lb> di Signa molte, e belle Ville, e così l'u-<lb></lb> na all'altra unite, che ſembra un'altra <lb></lb> Città.</s><s id="id2769120"> Quella di Caſtelletti de' Cavalcanti <lb></lb> nel Poggio verſo Tramontana, che vien <lb></lb> ſeparato dall'altro Colle pel Fiume Arno, <lb></lb> è la più magnifica, onde ebbe il nome di <lb></lb> Caſtello, ſiccome ancora alcun'altre.</s><s id="id2769140"> E <lb></lb> nel Colle di quà dal Fiume quelle del Se-<lb></lb> nator Cammillo Pandolfini, che nell'anno <lb></lb> 1494. dettero ricetto a Carlo Ottavo, e <lb></lb> ad altri gran Perſonaggi; quella de' Sal-<lb></lb> viati, e de' Pucci, detta Belloſguardo, <lb></lb> perchè reſta ſull'eminenza del Poggio, ed <lb></lb> ha una veduta di Campagna belliſſima, <lb></lb> ove vi ſono giuochi di acque, e viali ſpa-<lb></lb> zioſi, che a queſta nobil Villa per ogni <lb></lb> parte conducono.</s><s id="id2769182"> In detto Poggio vi ſono <lb></lb> due Conventi di Religioſi, uno di</s></p> <p id="id2769190" type="foot"><s id="id2769194"><foot.target id="a160"></foot.target>G 6 mag.</s></p> <p id="id2769202" type="foot"><s id="id2769206"><foot.target id="a161"></foot.target>Ver-</s></p> <p id="id2769213" type="main"><s id="id2769217">SANTA MARIA DELLE SELVE de' <lb></lb> Carmelitani Riformati, detti della Con-<lb></lb> gregazione di Mantova.</s><s id="id2769227"> L'altro detto</s></p> <p id="id2769231" type="main"><s id="id2769235">SANTA LUCIA è de' Padri della Ri-<lb></lb> forma di San Franceſco.</s><s id="id2769243"> Ma eſſendo noi <lb></lb> quì diſcoſto da Firenze ſopra otto miglia, <lb></lb> per iſtare ſulle regole dell'iſtituto noſtro, <lb></lb> è oramai tempo, che per l'iſteſſa ſtrada dal <lb></lb> noſtro Foreſtiero facciaſi ritorno a Firenze, <lb></lb> riſerbando in altra Giornata di fargli gode-<lb></lb> re ciò, che è più conſiderabile fuori della </s></p> <p id="id2769300" type="foot"><s id="id2769304">POR-</s></p> <pb pagenum="158"></pb> <p id="id1605892" type="main"><s id="id1605896">PORTA AL PRATO.</s><s id="id2769285"> Veggaſi, uſcen-<lb></lb> do prima dalla Porticciuola delle Mulina, <lb></lb> a man ſiniſtra, poſta alla fine del Borgo <lb></lb> d'Ogniſſanti, il</s></p> <p id="id2769312" type="main"><s id="id2769316">GIARDINO, detto la Vaga Loggia, del <lb></lb> Granduca, che ſebbene non è terminato, <lb></lb> vi è molta delizia nelle belle piante di A-<lb></lb> grumi, sì a boſchetto, quanto in gran vaſi <lb></lb> collocate con bell'ordine ſopra pilaſtri di <lb></lb> un lungo foſſo, ove ſcorre l'acqua dell'Ar-<lb></lb> no contigua, quivi voltata, e incanalata, <lb></lb> e nelle due teſtate veramente fa una gentil <lb></lb> veduta.</s><s id="id2769351"> Fuor di queſto Giardino, proſe-<lb></lb> guendo il viaggio per la ſtrada lungo la ri-<lb></lb> va dell'Arno, s'entra in un diritto ſtrado-<lb></lb> ne coperto d'Alberi, e di Pini, che porta alle</s></p> <p id="id2769368" type="main"><s id="id2769372">CASCINE, poſſeſſione della Real Caſa <lb></lb> di Toſcana, non più diſcoſto da Firenze <lb></lb> d'un miglio, ove ſono ſpazioſe Prateríe, <lb></lb> e ameniſſimi Boſchetti con più viali; il <lb></lb> qual luogo, ſopra ogni altro ſuburbano, <lb></lb> è frequentato da' Cittadini, e Popolo no-<lb></lb> ſtro, ſpecialmente nella Primavera, in cui <lb></lb> ſi rende d'incomparabile amenità.</s><s id="id2769405"> Viſtoſi <lb></lb> queſto luogo, e ſe n'averà la curioſità, <lb></lb> anche un antico Monaſtero di Monache <lb></lb> Ciſtercienſi, detto di</s></p> <p id="id2769421" type="main"><s id="id2769425">SAN DONATO IN POLVEROSA, o a <lb></lb> Torri, poſto in poca diſtanza dalle Caſci-<lb></lb> <arrow.to.target n="a163"></arrow.to.target> <pb pagenum="159"></pb> ne per la parte di Tramontana; in altra <lb></lb> Giornata il Foreſtiero non laſci d'arrivare <lb></lb> o per l'iſteſſa ſtrada, che conduce, e im-<lb></lb> bocca in quella di Piſtoja, o per dove el-<lb></lb> la comincia alla Porta mentovata del Pra-<lb></lb> to, lontano da Firenze dieci miglia tut-<lb></lb> te in pianura, alla nobile, e magnifica. <lb></lb> Villa del</s></p> <p id="id2769474" type="foot"><s id="id2769477"><foot.target id="a163"></foot.target>ne</s></p> <p id="id2769485" type="main"><s id="id2769488">POGGIO A CAJANO, del Granduca, <lb></lb> ſituata a mano deſtra ſopra una piccola <lb></lb> eminenza di terreno, che la ſolleva, e, <lb></lb> rende godibile alla Pianura, da cui per <lb></lb> la parte di Levante, Ponente, e Tramon-<lb></lb> tana vien circondata, e da quella di Mez-<lb></lb> zogiorno, e con buona diſtanza ſtaccata <lb></lb> da' Poggi di Carmignano, rinomati per la <lb></lb> bontà de' vini.</s><s id="id2769523"> Queſta Villa ſu principia-<lb></lb> ta per lo Magnifico Lorenzo de' Medici, <lb></lb> Padre di Giovanni, che ſu Leon X. che <lb></lb> la non terminata Fabbrica volle finire, e <lb></lb> ſpecialmente l'ornato, e le pitture del Sa-<lb></lb> lone grande in parte, che poi il Granduca <lb></lb> Franceſco fece condurre a fine, e ridurre <lb></lb> tutta queſta gran Fabbrica alla perfezione, <lb></lb> che ella è, ſeguitando il primo modello <lb></lb> di Giuliano da San Gallo.</s><s id="id2769560"> Queſta Villa, <lb></lb> ſebbene non è vaſta, ha in tutte le ſue, <lb></lb> parti del magnifico.</s><s id="id2769571"> Ella è circondata da <lb></lb> un gran Prato, ed è ſerrato di muraglia <lb></lb> forte, ſopra la quale vi paſſeggia un Ter-<lb></lb> razzino ſcoperto, che da principio dal pri-<lb></lb> <arrow.to.target n="a164"></arrow.to.target> <pb pagenum="160"></pb> mo piano, dove ſono gli Appartamenti no-<lb></lb> bili, e in queſti vi ſi ſale da ſcale dop-<lb></lb> pie a baſtoni, le quali introducono in un <lb></lb> Terrazzino a balauſtri, che d'ogni intor-<lb></lb> no alla Villa, con Portici ſotto da paſſeg-<lb></lb> giarvi al coperto, e queſto introduce in. <lb></lb> una Loggetta anch'eſſa aperta con volta a <lb></lb> mezza botte, ornata a roſoni di terra cot-<lb></lb> ta, all'uſo di Luca della Robbia.</s><s id="id2769635"> Da det-<lb></lb> ta Loggetta s'entra in un ricetto, e da <lb></lb> queſto nel gran Salone preaccennato, la <lb></lb> cui volta è a mezza botte, come dichiamo <lb></lb> noi, tutta riccamente ſtuccata, o per me-<lb></lb> glio dire, da Giuliano da San Gallo get-<lb></lb> tata di materie, che veniſſero intagliate, <lb></lb> invenzione da lui unicamente imparata a <lb></lb> Roma.</s><s id="id2769668"> Tutto il detto Salone è dipinto da <lb></lb> Andrea del Sarto, dal Franciabigio, e da <lb></lb> Jacopo da Pontormo.</s><s id="id2769678"> L'Iſtoria, quando <lb></lb> Ceſare è preſentato in Egitto da molte. <lb></lb> Nazioni di varj donativi: alludendo que-<lb></lb> ſto fatto al Magnifico Lorenzo de' Medici, <lb></lb> che ſu di rari animali, e tra gli altri di <lb></lb> una Giraffa, detta in Latino <foreign lang="la"><emph type="italics">Camaloparda-<lb></lb> lis</emph></foreign>, preſentato da Gaitbeio Soldano d'E-<lb></lb> gitto nel 1487. e detta Giraffa è deſcritta <lb></lb> dal Poliziano nelle ſue meſcolanze erudi-<lb></lb> te; fu laſciata imperfetta detta pittura da <lb></lb> Andrea, e terminolla Aleſſandro Allori. </s><lb></lb> <s id="id2769680">Il Franciabigio vi dipinſe in altra Faccia-<lb></lb> ta, quando Cicerone, dopo l'eſilio, ſu in <lb></lb> Campidoglio chiamato Padre della Patria; <lb></lb> <arrow.to.target n="a165"></arrow.to.target> <pb pagenum="161"></pb> alludendo queſta Storia al ritorno di Co-<lb></lb> ſimo Medici il Vecchio in Firenze.</s><s id="id2769758"> Nel-<lb></lb> l'altra Facciata il Franciabigio medeſimo <lb></lb> vi dipinſe, quando Tito Quinto Flaminio <lb></lb> Conſolo Romano, orando nel Conſiglio de-<lb></lb> gli Achei, contro l'Oratore degli Etoli, <lb></lb> e del Re Antioco, diſſuaſe la lega, che <lb></lb> diſegnavano concludere gli Oratori con gli <lb></lb> Achei medeſimi.</s><s id="id2769788"> Queſto fatto pure allude <lb></lb> alla Dieta di Cremona, in cui il Magnifi-<lb></lb> co Lorenzo de' Medici diſturbò i diſegni <lb></lb> de' Veneziani, bramoſi di condurſi al poſ-<lb></lb> ſeſſo dell'Italia tutta.</s><s id="id2769808"> E Aleſſandro Allo-<lb></lb> ri, fece la pittura, che rappreſenta la Ce-<lb></lb> na di Siface Re de' Numidi, fatta a Sci-<lb></lb> pione, dopo che egli ebbe rotto Aſdru-<lb></lb> bale in Iſpagna: E queſto pure allude al <lb></lb> glorioſo viaggio del Magnifico Lorenzo al <lb></lb> Re di Napoli, da cui fu generoſamente, <lb></lb> convitato.</s><s id="id2769840"> Le due teſtate, dove ſono gli <lb></lb> occhi, che danno lume, furono dipinte da <lb></lb> Jacopo da Pontormo, e vi è un Vertun-<lb></lb> no, co' ſuoi Agricoltori, con un pennato <lb></lb> in mano bello, e naturale, e l'Iſtoria di <lb></lb> Pomona, e Diana con altre Dee, che per <lb></lb> eſſer pitture fatte a concorrenza de' ſo-<lb></lb> prannominati Pittori, ſono delle più belle, <lb></lb> che uſciſſero dal ſuo pennello.</s><s id="id2769875"> Da queſte <lb></lb> ſuddette teſtate del Salone ſi ha l'ingreſ-<lb></lb> ſo in due Galleríe, ordinate dal Sereniſſi-<lb></lb> mo Gran Principe Ferdinando, di glorioſa <lb></lb> memoria, di raro, e delicato guſto sì nella <lb></lb> <arrow.to.target n="a166"></arrow.to.target> <pb pagenum="162"></pb> Architettura, come in ogni altro genere <lb></lb> di virtudi, degne d'un Principe ſuo pari: <lb></lb> per formare, per mezzo di queſte Galle-<lb></lb> ríe riccamente ornate, la comunicazione <lb></lb> alli quattro Appartamenti, de' quali vien <lb></lb> compoſta queſta Real Villa.</s><s id="id2769928"> Dal detto Sa-<lb></lb> lone facendoſi paſſaggio in un altro di mi-<lb></lb> nor proporzione ornato a ſtucchi, è ſtata <lb></lb> dipinta nella ſua volta da Anton Domeni-<lb></lb> co Gabbiani, Pittor Fiorentino, la Toſca-<lb></lb> na, che conduce davanti a Giove Coſimo <lb></lb> Padre della Patria, rimoſtrando aver'eſſo <lb></lb> quietate le civili diſcordie, ſcacciati dalla <lb></lb> Patria i Vizj, e introdottavi la Pace e le <lb></lb> Virtù, e domanda a Giove, che lo collo-<lb></lb> chi fra gli Eroi; e in molti medaglioni <lb></lb> attorno vi ſono ritratti i glorioſi Antenati <lb></lb> della Real Caſa Medici.</s><s id="id2769979"> La Tavola della <lb></lb> Cappella, che è ſul Prato, ove è una Pietà, <lb></lb> è di Giorgio Vaſari.</s><s id="id2769990"> In poca diſtanza dal <lb></lb> Palazzo vi ſono belliſſime ſtalle, lunghe <lb></lb> ciaſcheduna più di centoventi paſſi, e ſo-<lb></lb> pra queſte ſi vede un Corridore alto, e, <lb></lb> lungo l'iſteſſo, per lo quale ſtanno ſcom-<lb></lb> partite Camere per alloggi de' ſervitori <lb></lb> dell'<expan abbr="Altezza">A.</expan> Sua Scendendo il Foreſtiero dalla <lb></lb> parte di Tramontana, paſſeggi per gli ame-<lb></lb> niſſimi viali, che dal Poggio a Cajano l'u-<lb></lb> no in un altro mettendo, conducono alle <lb></lb> Caſcine, ove vedeſi una Fabbrica per uſo <lb></lb> del Fattore, e del copioſo Beſtiame, che <lb></lb> vi è, grande, e nel ſuo genere bella, e <lb></lb> <arrow.to.target n="a167"></arrow.to.target> <pb pagenum="163"></pb> tutta circondata da un largo foſſo d'acqua <lb></lb> corrente.</s><s id="id2770061"> Vi ſono dentro a un gran Cor-<lb></lb> tile tutti i comodi, che a quella azienda <lb></lb> ſon neceſſarj, e nel mezzo del medeſimo <lb></lb> un bel Vivajo, per abbeverare il Beſtia-<lb></lb> me.</s><s id="id2770079"> Quivi ſi fanno copioſe ricolte di ſqui-<lb></lb> ſiti riſi, co' ſuoi Edifizj per pulirgli.</s><s id="id2770087"> Pro-<lb></lb> ſeguendo verſo Tramontana per i viali co-<lb></lb> perti, che vi ſono, ſi giunge a un luogo <lb></lb> ſopra tutti gli altri delizioſo, e ameno, <lb></lb> detto le Pavoniere, e ſerve in oggi per <lb></lb> far correre i Daini, i quali in un Bar-<lb></lb> co murato con boſcaglia, e foſſi d'acque, <lb></lb> ſon quivi nutriti in molta copia, conſi-<lb></lb> ſtendo in più viali lunghi ciaſcheduno cir-<lb></lb> ca a ottocento paſſi: ed eſſendo il noſtro <lb></lb> Foreſtiero quaſi al termine delle Caſcine, <lb></lb> potrà per gli ſteſſi viali, o per altri far <lb></lb> ritorno al Poggio a Cajano, e rimetten-<lb></lb> doſi in ſtrada maeſtra, da eſſe entrare in. <lb></lb> una a mano deſtra, che lo condurrà (aven-<lb></lb> done la curioſità) ad un'altra Villa del <lb></lb> Granduca, detta</s></p> <p id="id2770158" type="foot"><s id="id2770162"><foot.target id="a164"></foot.target>mo</s></p> <p id="id2770169" type="foot"><s id="id2770173"><foot.target id="a165"></foot.target>allu-</s></p> <p id="id2770180" type="foot"><s id="id2770184"><foot.target id="a166"></foot.target>Ar-</s></p> <p id="id2770192" type="foot"><s id="id2770195"><foot.target id="a167"></foot.target>tut-</s></p> <p id="id2770203" type="main"><s id="id2770207">ARTIMINO, O VILLA FERDINAN-<lb></lb> DA, dal Sereniſſimo Ferdinando Primo di <lb></lb> queſto Nome, e Terzo Granduca di To-<lb></lb> ſcana, che da' fondamenti la fece fabbri-<lb></lb> care col diſegno di Bernardo Buontalenti <lb></lb> l'Anno 1594. in quel tempo rinomatiſſi-<lb></lb> mo Architettore; la quale è beniſſimo in-<lb></lb> teſa, sì nello ſcompartimento de' Quartie-<lb></lb> <arrow.to.target n="a168"></arrow.to.target> <pb pagenum="164"></pb> ri nobili, come per quelli della Famiglia. </s><lb></lb> <s id="id2770209">Non vi è Cortile, ma due belli Saloni po-<lb></lb> ſti in mezzo da un ricetto, illuminati per <lb></lb> alti fineſtroni.</s><s id="id2770264"> E ſituata in un'ottima emi-<lb></lb> nenza di un Colle volto a Levante, e il <lb></lb> divertimento maggiore, che ſi ritrae dal-<lb></lb> l'<expan abbr="Altezza Serenissima Reale">A. S. R.</expan> in detta villeggiatura, che per <lb></lb> lo più ſi fa in tempo d'Autunno, ſi è la <lb></lb> Caccia ſpecialmente de' Daini.</s><s id="id2770287"> Quelli di <lb></lb> pelame bianco in un piccolo Barco, detto <lb></lb> la Pineta, di due miglia di giro vi ſi con-<lb></lb> ſervano.</s><s id="id2770300"> Ve n'è un altro di circuito di <lb></lb> ſopra trentadue miglia, detto il Barco Rea-<lb></lb> le, diſtendendoſi dalle falde del Poggio <lb></lb> d'Artimino, fino a' Poggi di Vinci nella <lb></lb> Valdinievole, e vi ſono compreſe dentro <lb></lb> di eſſo, Chieſe Curate, intere Poſſeſſioni, <lb></lb> e boſcaglie.</s><s id="id2770327"> Viſtoſi dal curioſo Foreſtiero <lb></lb> tutto quello, che ci è parſo bene, anche <lb></lb> per ſemplice notizia ſua, additargli, po-<lb></lb> trà tornarſene a Firenze, e in altra Gior-<lb></lb> nata traſferirſi per la Porta al Prato a due <lb></lb> altre Ville pure del Granduca, poco di-<lb></lb> ſtanti l'una dall'altra: la prima, che ſi <lb></lb> trova ſituata in diſcreta eminenza di Mon-<lb></lb> te Morello è la</s></p> <p id="id2770365" type="foot"><s id="id2770369"><foot.target id="a168"></foot.target>ri</s></p> <p id="id2770376" type="main"><s id="id2770380">PETRAJA, di gratiſſimo ſoggiorno ſpe-<lb></lb> cialmente nella Primavera.</s><s id="id2770387"> Il ſuo ingreſſo <lb></lb> principale è a Tramontana, per un prato <lb></lb> chiuſo da folti Cipreſſi in difeſa de' venti: <lb></lb> ha nel mezzo un Cortile tutto dipinto di <lb></lb> <arrow.to.target n="a169"></arrow.to.target> <pb pagenum="165"></pb> fatti Militari; vi ſono nelle due fiancate <lb></lb> due logge, che introducono negli Appar-<lb></lb> tamenti nobili: queſte ſono dipinte con <lb></lb> ottimo colorito, e diſegno da Baldaſſar <lb></lb> Franceſchini di Volterra, detto il Volter-<lb></lb> rano, e rappreſentano alcune azioni di Co-<lb></lb> ſimo Primo, e di Ferdinando Secondo Gran <lb></lb> Duchi.</s><s id="id2770444"> A Mezzogiorno, Levante, e Po-<lb></lb> nente, vi ſono tre altre porte particolari, <lb></lb> che introducono in uno ſpazioſo Ripiano <lb></lb> di Giardino, di dove godeſi come in Tea-<lb></lb> tro, con tutta quella belliſſima Campagna, <lb></lb> la Città noſtra.</s><s id="id2770468"> Da queſta ſi diſcende in <lb></lb> un altro, ove è un gran Vivajo; e quindi <lb></lb> in un terzo, che termina con un ſalvatico. </s><lb></lb> <s id="id2770468">Da Tramontana ſtendendoſi fino alla Villa <lb></lb> del Cavalier Carlini, e ſeguitando verſo <lb></lb> l'altra Villa di Caſtello, come ſi dirà <lb></lb> ſotto, vi ſono Vigne tutte circondate di <lb></lb> muraglia, di ſopra due miglia di circon-<lb></lb> ferenza, con ordine, e ſeparazione di ma-<lb></lb> gliuoli di diverſi Paeſi, anche remotiſſimi, <lb></lb> venuti, e nella ſommità delle medeſime vi <lb></lb> è un Caſino, di dove ſi gode una belliſſi-<lb></lb> ma veduta.</s><s id="id2770520"> In poca diſtanza di quivi ſul <lb></lb> Poggio verſo Ponente, vi è un Convento <lb></lb> di Carmelitani della Congregazione di Man-<lb></lb> tova, detto</s></p> <p id="id2770536" type="foot"><s id="id2770540"><foot.target id="a169"></foot.target>fat-</s></p> <p id="id2770548" type="main"><s id="id2770552">SANTA LUCIA ALLA CASTELLI-<lb></lb> NA, con Noviziato, ove è un Quadro di <lb></lb> Maria Vergine nel Coro, del ſuddetto Vol-<lb></lb> <arrow.to.target n="a170"></arrow.to.target> <pb pagenum="166"></pb> terrano.</s><s id="id2770576"> Viſtoſi dal Foreſtiero la Petraja, <lb></lb> non laſci di vedere ancora</s></p> <p id="id2770585" type="foot"><s id="id2770589"><foot.target id="a170"></foot.target>tel-</s></p> <p id="id2770596" type="main"><s id="id2770600">CASTELLO, altra Villa, come ſi è det-<lb></lb> to, del Granduca, antica della Famiglia <lb></lb> de' Medici, ma accreſciuta dal Granduca <lb></lb> Coſimo, dalla parte di Levante, col diſe-<lb></lb> gno di Niccolò, detto il Tribolo.</s><s id="id2770620"> Queſta <lb></lb> è poſta alle radici di Monte Morello; ha <lb></lb> davanti uno ſpazioſo Prato, con due gran <lb></lb> Vivai ſpartiti da un Ponte, che cammina <lb></lb> a un viale piantato di Cipreſſi, che mette <lb></lb> ſulla ſtrada maeſtra di Prato.</s><s id="id2770643"> Nella volta <lb></lb> della Loggia a man ſiniſtra dentro il Cor-<lb></lb> tile alcune Iſtorie degli Dei antichi, e Arti <lb></lb> liberali, lavorate a olio ſulla calcina ſec-<lb></lb> ca, ſono di mano di Jacopo da Pontor-<lb></lb> mo.</s><s id="id2770666"> Per gli Appartamenti vi ſono diſtri-<lb></lb> buite belle Suppellettili, e Quadri, e vi <lb></lb> è una pittura a freſco di Baldaſſare Fran-<lb></lb> ceſchini nella volta del ricetto, ſalite le <lb></lb> prime ſcale, di un ottimo colorito.</s><s id="id2770686"> Da <lb></lb> Tramontana, uſcendo di detto Palazzo, ſi <lb></lb> entra in un vaſto, e delizioſo Giardino, <lb></lb> trovandoſi prima uno ſpazioſiſſimo Prato. </s><lb></lb> <s id="id2770688">La prima gran Fontana, ove è l'Ercole <lb></lb> di marmo, che ſcoppia Anteo, dalla cui <lb></lb> bocca eſce in gran copia l'acqua, è di ma-<lb></lb> no di Bartolommeo Ammannati, eſſendo il <lb></lb> reſtante della fonte diſegno, e fattura del <lb></lb> Tribolo, ſiccome è altresì l'altra Fontana <lb></lb> in mezzo al Boſchetto de' lauri, piena di <lb></lb> <arrow.to.target n="a171"></arrow.to.target> <pb pagenum="167"></pb> finiſſimi intagli, e Baſſirilievi, nella cima <lb></lb> della quale, vi è una Statuetta di Femmi-<lb></lb> na nuda di bronzo, rappreſantante una. <lb></lb> Venere, dalla cui chioma, che ſi tien rac-<lb></lb> colta entro le mani, cade acqua.</s><s id="id2770761"> Intorno <lb></lb> alla detta Fonte vi è un imbrecciato in <lb></lb> forma rotonda tutto chiuſo da un ſedere <lb></lb> di pietra bigia, e per lo medeſimo vi ſo-<lb></lb> no occultate ſiſtolette, dalle quali vengo-<lb></lb> no zampilli gentiliſſimi d'acqua.</s><s id="id2770784"> Queſta <lb></lb> belliſſima Fontana è cinta d'ogni intorno <lb></lb> da un ſalvatico di alti, e folti Cipreſſi, <lb></lb> Lauri, e Mortelle, i quali girando intor-<lb></lb> no, danno forma di un laberinto, facendo <lb></lb> però proſpettiva all'altra Fontana dell'Er-<lb></lb> cole, e per di ſopra, ad una porta, ove <lb></lb> pure ſono rari zampilli d'acqua; queſta <lb></lb> vien meſſa in mezzo da due bei Pili, o <lb></lb> Fontane diſpoſte ne' mezzi tra la detta <lb></lb> porta, e le cantonate.</s><s id="id2770828"> Di quivi ſi fa paſ-<lb></lb> ſaggio in un amplo, e delizioſo Giardi-<lb></lb> no, ripieno de' più nobili agrumi, e pian-<lb></lb> te di fiori più pellegrine.</s><s id="id2770843"> Intorno alla <lb></lb> detta porta, vi è una Grotta grande, e <lb></lb> ricchiſſima di ſpugne, e per eſſe adattati-<lb></lb> vi diverſi uccelli, condotta anch'eſſa dal <lb></lb> Tribolo.</s><s id="id2770861"> Vi ſono tre grandiſſime pile ſca-<lb></lb> vate, e intagliate d'un pezzo ſolo, una <lb></lb> nella teſtata, e l'altre due per fianco all'en-<lb></lb> trare; fopra le quali, vi ſono ſcolpiti al <lb></lb> naturale diverſi animali quadrupedi fieri, <lb></lb> e domeſtici, fino a un Elefante, un Alce, <lb></lb> <arrow.to.target n="a172"></arrow.to.target> <pb pagenum="168"></pb> un Unicorno, una Giraffa, e altri molti <lb></lb> fieri, e domeſtici intruppati, con buona <lb></lb> diſpoſizione, e da alcuni di queſti cade, <lb></lb> acqua ne' ſuddetti pili, ove ſono intagli <lb></lb> di peſci, e nicchi marini.</s><s id="id2770916"> La detta Grot-<lb></lb> ta è chiuſa da cancellati di ſerro, i quali <lb></lb> aperti, quando ſi voglia dar l'acqua agli <lb></lb> zampilli, che tra le ſpugne di ſopra, nel <lb></lb> pavimento, e da i lati vi ſono, ſerranſi <lb></lb> con violenza anch'eſſi per forza d'acqua. </s><lb></lb> <s id="id2770918">Queſta Grotta è in mezzo a due Fontane <lb></lb> nel medeſimo muro collocate, che ribat-<lb></lb> tono all'altre due del Giardino, ove è il <lb></lb> Boſchetto a Laberinto.</s><s id="id2770956"> Dal ſuddetto Giar-<lb></lb> dino ſi ſale a un ſalvatico di Cipreſſi, Lec-<lb></lb> ci, e Allóri con bell'ordine piantati, e <lb></lb> quivi ſi vede un gran Vivajo, in mezzo <lb></lb> al quale vi è un'iſoletta, e in eſſa un Vec-<lb></lb> chio tremante figurato il Monte Apenni-<lb></lb> no di bronzo, fatto dall'Ammannato, dal-<lb></lb> le cui chiome cade acqua; diſegno, e la-<lb></lb> voro del Tribolo, dal quale ſi vede in un <lb></lb> Pratello fuori del Giardino, dalla parte <lb></lb> di Levante una Quercia molto artificioſa, <lb></lb> e tutta giuochi d'acqua, fatti dal medeſi-<lb></lb> mo.</s><s id="id2771007"> Molto più vi ſarebbe da vederſi in <lb></lb> detta Villa, e Giardini, ma avendo noi <lb></lb> forſe troppo obbligato il Foreſtiero a paſ-<lb></lb> ſeggiare per i medeſimi, rimettendolo ſulla <lb></lb> ſtrada di Firenze, potrà tener quella per ri-<lb></lb> condurviſi, che paſſa ſotto la Villa della <lb></lb> Petraja, ove vedrà di paſſaggio due </s></p> <p id="id2771266" type="foot"><s id="id2771270"><foot.target id="a171"></foot.target>finiſ-</s></p> <p id="id2771278" type="foot"><s id="id2771281"><foot.target id="a172"></foot.target>un</s></p> <p id="id2771289" type="foot"><s id="id2771292">CON-</s></p> <pb pagenum="169"></pb> <p id="id1607886" type="main"><s id="id1607890">CONVENTI, uno di Religioſe Camal-<lb></lb> dolenſi, detto Boldrone: e pochi paſſi inol-<lb></lb> trandoſi, un altro di Fanciulle nobili, che <lb></lb> vi s'introducono ſopra i ſette anni per edu-<lb></lb> cazione, alle quali è permeſſo, piacendo <lb></lb> loro, non ſoddisfatte di quell'Inſtituto di <lb></lb> vita, uſcire ſenza però potervi aver re-<lb></lb> greſſo, non facendo mai Voti, come l'al-<lb></lb> tre Religioſe.</s><s id="id2771083"> Queſto luogo era per l'ad-<lb></lb> dietro una Villa detta la Quiete, della <lb></lb> Sereniſſima Granducheſſa Maria Creſtina di <lb></lb> Lorena, moglie del Granduca Ferdinando <lb></lb> Primo.</s><s id="id2771100"> Pervenne dopo la ſua morte in <lb></lb> Donna Eleonora Ramirez di Montalvo, <lb></lb> che ſu la Fondatrice, e Inſtitutrice di quel <lb></lb> vivere religioſo, ed eſſendo ſtato lungo <lb></lb> tempo queſto Conſervatorio ſenza propria <lb></lb> Chieſa, valendoſi per un Corridore di quel-<lb></lb> la del ſopraccennato Convento delle Ca-<lb></lb> maldolenſi, la Sereniſſima Granducheſſa <lb></lb> Vittoria, fecevi la Chieſa, che vi è, con <lb></lb> la Foreſteria, Rimeſſe, e Stalle; per ren-<lb></lb> derlo comodo alle occaſioni di trattenerviſi; <lb></lb> lo cui eſempio ſeguendo la Sereniſs. Princi-<lb></lb> peſſa Anna Elettrice Palatina, lo ha ultima-<lb></lb> mente ampliato di nobile appartamento, e <lb></lb> arricchito di delizioſo Giardino, e queſto <lb></lb> luogo Religioſo, ſi domanda ancor coll'an-<lb></lb> tico nome la Quiete.</s><s id="id2771173"> Molte altre belle, e <lb></lb> comode Ville reſterebbero quì da vederſi, <lb></lb> ma lunga opera ſarebbe a fare una ſempli-<lb></lb> ce ricordanza, tra l'infinite, che ſon di-<lb></lb> <arrow.to.target n="a174"></arrow.to.target> <pb pagenum="170"></pb> ſpoſte per le pendici de' poggi di Caſtello, <lb></lb> fino alla Città di Prato, anche delle più <lb></lb> ragguardevoli, come a Rinieri, luogo tra <lb></lb> Caſtello, e la Petraja, quella de' Lanfre-<lb></lb> dini, in oggi del Marcheſe Corſini: a Quin-<lb></lb> to quelle de' Torrigiani, Dragomanni, Bar-<lb></lb> tolini, e Ginori, e l'antica Villa de' Guar-<lb></lb> dini detta la Mula, a Seſto quella del Mar-<lb></lb> cheſe Corſi, così celebre, e magnifica; a <lb></lb> Colonnata quella del Conte del Benino, e <lb></lb> del Roſſo, e nella Valle di Marina quella <lb></lb> del Duca Salviati.</s><s id="id2771246"> Tornando noi a rimet-<lb></lb> tere in ſtrada il Foreſtiero, come aviamo <lb></lb> di ſopra detto, tenga quella, che è a ma-<lb></lb> no ſiniſtra paſſato il Ponte a Rifredi, la <lb></lb> quale conduce per la</s></p> <p id="id2771300" type="foot"><s id="id2771304"><foot.target id="a174"></foot.target>H ſpo-</s></p> <p id="id2771312" type="main"><s id="id2771315">PORTA A SAN GALLO in Firenze: <lb></lb> camminando per eſſa oſſervi dalla parte di <lb></lb> Tramontana la rinomata, e antica Villa di</s></p> <p id="id2771327" type="main"><s id="id2771331">CAREGGI, cioè Campo Regio, pur <lb></lb> dell'Altezza Reale del Granduca col diſe-<lb></lb> gno di Michelozzo, fatta fabbricare da Co-<lb></lb> ſimo Padre della Patria.</s><s id="id2771347"> Quivi il Magni-<lb></lb> fico Lorenzo de' Medici, Giovanni, e Pie-<lb></lb> ro ſuoi figli facevano le virtuoſe Accade-<lb></lb> mie con Marſilio Ficino, detto il Novel-<lb></lb> lo Platone, e la ſua anima Angelo Po-<lb></lb> liziano, Pico della Mirandola, l'Argiro-<lb></lb> polo, Ermolao Barbaro, lo Scala, ed altri <lb></lb> dotti Uomini dell'età loro.</s><s id="id2771378"> Preſſo a Fi-<lb></lb> renze a mano ſiniſtra, ſalendo per un'er-<lb></lb> <arrow.to.target n="a175"></arrow.to.target> <pb pagenum="171"></pb> ta ſtrada da quel Tabernacolo, che vi è, <lb></lb> s'arriva al</s></p> <p id="id2771404" type="foot"><s id="id2771407"><foot.target id="a175"></foot.target>ta</s></p> <p id="id2771415" type="main"><s id="id2771418">CONVENTO de' Cappuccini, i quali <lb></lb> hanno all'uſo del lor rigido Inſtituto, <lb></lb> una bella Chieſa, comodo Convento, e, <lb></lb> Orto.</s><s id="id2771433"> Quivi pure ſono belle, e nobili Vil-<lb></lb> le, come quella de i Marcheſi Gerini, Ric-<lb></lb> cardi, Capponi, e Corſi, e quella degli <lb></lb> Strozzi, celebre per le tante Inſcrizioni an-<lb></lb> tiche Greche, e Latine, che vi ſono; di-<lb></lb> ſtribuite pochi anni ſono con buon ordine <lb></lb> ſotto il Loggiato del Cortile, ove prima <lb></lb> erano allo ſcoperto.</s><s id="id2771465"> Vi è anco un Con-<lb></lb> vento di Religioſe detto</s></p> <p id="id2771473" type="main"><s id="id2771477">SANTA MARTA, che vivono ſotto la <lb></lb> Regola del Beato Giovanni da Como, o <lb></lb> da Medda, Fondatore de' Monaci Umilia-<lb></lb> ti: ſiccome mettendoſi ſulla ſtrada maeſtra <lb></lb> di Bologna, ſi vede altro</s></p> <p id="id2771498" type="main"><s id="id2771502">CONVENTO de' Padri della Madre di <lb></lb> Dio delle Scuole Pie, ove hanno il Novi-<lb></lb> ziato.</s><s id="id2771512"> Ma perciocchè obblighiamo il Fore-<lb></lb> ſtiero a trasferirſi nuovamente per queſta <lb></lb> parte di Tramontana alla Villa magnifica, <lb></lb> e delizioſa di Pratolino del Sereniſſimo <lb></lb> Granduca, quì in tal congiuntura accen-<lb></lb> neranſi per ſemplice ſua notizia alcuni al-<lb></lb> tri luoghi all'intorno di Fieſole, e delle, <lb></lb> aggiacenti Colline.</s><s id="id2771543"> Per la Porta dunque a <lb></lb> San Gallo, così nominata da una Chieſa <lb></lb> <arrow.to.target n="a176"></arrow.to.target> <pb pagenum="172"></pb> di queſto titolo, e Convento de' Padri Ago-<lb></lb> ſtiniani, che prima dell'aſſedio di Firenze <lb></lb> del 1530. era in eſſere, e per lo detto <lb></lb> accidente rovinata, poſta dove è in oggi <lb></lb> una piccola Chieſa a mano dritta fuori del-<lb></lb> la Città, nominata la Madonna della Toſ-<lb></lb> ſa, facendo il Foreſtiero la ſtrada di Bo-<lb></lb> logna per quaſi ſei miglia alla dritta vedrà <lb></lb> poco diſcoſto dalla medeſima ſtrada</s></p> <p id="id2771600" type="foot"><s id="id2771604"><foot.target id="a176"></foot.target>H 2 di</s></p> <p id="id2771611" type="main"><s id="id2771615">PRATOLINO, Villa di ſomma ameni-<lb></lb> tà nel tempo di State, ove fra le freſcu-<lb></lb> re d'una boſcaglia d'Abeti, e di altri Al-<lb></lb> beri ombroſi, e delle copioſe acque, che <lb></lb> in tante, e maraviglioſe Fontane ſi veg-<lb></lb> gono ſgorgare, ſi ſchermiſce l'uomo in. <lb></lb> quella cocente ſtagione dalla tedioſità del <lb></lb> caldo.</s><s id="id2771647"> Queſta gran Fabbrica, col diſegno <lb></lb> di Bernardo Buontalenti, e di Meſſer Fran-<lb></lb> ceſco ſuo figliuolo, fu da i fondamenti per <lb></lb> lo Granduca Franceſco Primo fatta, e con-<lb></lb> dotta al finimento quaſi che ella è in oggi; <lb></lb> ſiccome lo teſtifica una nobile, e bella In-<lb></lb> ſcrizione, che ſi legge nel mezzo della vol-<lb></lb> ta della gran Sala, del ſeguente tenore</s></p> <p id="id2771682" type="main"><s id="id2771686"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Fontibus, Vivariis <lb></lb> Xyſtis bas Edes <lb></lb> Franc. Med. Mag. Dux Etruria II. <lb></lb> Exornavit Hilaritatiq; <lb></lb> Et ſui amicorumq; ſuorum <lb></lb> Remiſſioni animi dicavit <lb></lb> Anno Dom. MD.LXXV.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2771714" type="foot"><s id="id2771718">Per</s></p> <pb pagenum="173"></pb> <p id="id2771725" type="main"><s id="id2771729"> Per ſcale ſcoperte raddoppiate ſi ſale al <lb></lb> primo, e nobil piano dalla parte di Tra-<lb></lb> montana, le quali mettono in un Terraz-<lb></lb> zino, o ripiano pure ſcoperto, e per una <lb></lb> bella porta in un amplo Salone in volta <lb></lb> di mezza botte, e poi in un Salotto tutto <lb></lb> dipinto a freſco, ſiccome il Salone ornato <lb></lb> in parte di ſtucchi, e pitture.</s><s id="id2771762"> Dall'uno, <lb></lb> e l'altro ſi ha l'ingreſſo per ogni parte <lb></lb> in più, e belle Camere; alcune dipinte a <lb></lb> freſco d'Architettura, altre abbigliate ric-<lb></lb> camente di buoni quadri, ſtudioli, e d'o-<lb></lb> gni nobile qualità di Suppellettili.</s><s id="id2771786"> Vi è <lb></lb> un Organo in una di quelle Camere chia-<lb></lb> mato dagli antichi <foreign lang="la"><emph type="italics">Hydraulico</emph></foreign>, che ſenza <lb></lb> opera di vento datogli a mano con manti-<lb></lb> ci, ha queſto uficio dall'acqua, col vol-<lb></lb> gere certa chiave.</s><s id="id2771815"> Nel ſecondo piano vi è <lb></lb> un Teatro per Commedie aſſai sfogato, e <lb></lb> grande.</s><s id="id2771826"> Ma uſcito il Foreſtiero dal Palaz-<lb></lb> zo, veda gl'innumerabili ſcherzi, e giuo. <lb></lb> chi d'acque, e le copioſe Fontane, Grot-<lb></lb> te, e altro, che in un tal genere, sì dal-<lb></lb> la parte di Mezzogiorno, come da quella <lb></lb> di Tramontana, e ſotto il Palazzo, e per <lb></lb> lo Boſco ad ogni poca diſtanza ſono collo-<lb></lb> cate: e perchè da Franceſco de' Vieri no-<lb></lb> ſtro Cittadino in vita del Granduca Fran-<lb></lb> ceſco ne fu fatta una bella deſcrizione; ci <lb></lb> è paruto bene valerci noi quì delle ſue <lb></lb> notizie, in quella parte, che da'Sereniſſi-<lb></lb> mi Granduchi, Succeſſori di Franceſco fi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a177"></arrow.to.target> <pb pagenum="174"></pb> no da quel tempo, non ſono ſtate varia-<lb></lb> te, o per altro accidente perdute, e de-<lb></lb> molite le Fontane di queſta Villa; e in ogni <lb></lb> accreſcimento, o variazione delle medeſi-<lb></lb> me, ci diſcoſtiamo dal predetto Autore, <lb></lb> che non contento d'una materiale relazio-<lb></lb> ne, volle dottamente, ſu' medeſimi pen-<lb></lb> ſieri filoſofando, cavarne frutti di morali-<lb></lb> tà; i quali eſprimere inteſe ſempremai <lb></lb> con le ſue favole la miſterioſa Gentilità. </s><lb></lb> <s id="id2771828">Dirimpetto dunque alla porta dinanzi di <lb></lb> Tramontana della Villa, vi è uno ſpazio-<lb></lb> ſiſſimo Prato di figura ſemiovale chiuſo per <lb></lb> di ſotto da una gran cancellata di ferro, <lb></lb> tramezzata da ſei pilaſtri incroſtati di grot-<lb></lb> teſco, che fa proſpettiva all'entratura del-<lb></lb> la Villa, e al gran Vivajo, che è nella <lb></lb> ſua ſommità: ſalendo dolcemente da i lati <lb></lb> è chiuſo, o per meglio dire ornato da <lb></lb> folti Abeti, e da Statue, e Aguglie con <lb></lb> diſcreta diſtanza poſte.</s><s id="id2771976"> Il gran Monte A-<lb></lb> pennino è ſignificato per lo Gigante, che <lb></lb> a ſedere di pietra ruſtica fatto ſi vede, ſo-<lb></lb> pra il Vivajo, ove in larga copia per una <lb></lb> ganaſcia del Drago, che è ſotto il mede-<lb></lb> ſimo Gigante, ſi verſa l'acqua nel Viva-<lb></lb> jo, la qual figura è di tanta mole, che <lb></lb> ſe ella foſſe ritta in piedi, ſarebbe circa a <lb></lb> trentaſei braccia, ed è tutta vota, eſſen-<lb></lb> dovi nel corpo della medeſima, una pic-<lb></lb> cola ſtanza ornata di grotteſca con ſpu-<lb></lb> gne, nicchi, e madreperle, e con diverſi <lb></lb> <arrow.to.target n="a178"></arrow.to.target> <pb pagenum="175"></pb> ſcherzi d'acqua.</s><s id="id2772038"> Dietro all'Apennino vi <lb></lb> è un grandiſſimo Drago volante, che de-<lb></lb> ve vomitare acqua in gran copia; e ſotto <lb></lb> a queſto ſi vede uno ſpazioſo terrazzino <lb></lb> ſcoperto, dal quale per due ſcalette or-<lb></lb> nate di ſpugne, e con ſpilli d'acqua, ſi <lb></lb> ſcende a una Grotta, al piano del Vivajo: <lb></lb> con più giuochi d'acqua.</s><s id="id2772069"> Da queſta par-<lb></lb> te voltandoſi a Tramontana ſi vedono tre <lb></lb> lunghiſſimi Viali, che ſalgono ad un La-<lb></lb> berinto di ſtrade ameniſſime per l'ombra <lb></lb> degli Abeti, ed altri Alberi di verzura <lb></lb> perpetua.</s><s id="id2772091"> La Fontana di mezzo ha un Gio-<lb></lb> ve, il quale da un de' lati tiene un'Aqui-<lb></lb> la di marmo nero, e dall'altro lato ha <lb></lb> in mano un fulmine d'oro, che getta acqua <lb></lb> dinanzi, e di dietro; e per di ſopra con-<lb></lb> tinova in ſalita il viale per quali mezzo <lb></lb> miglio di più, facendoviſi di preſente un <lb></lb> cancello di ſerro, per dargli veduta in drit-<lb></lb> tura del viale di ſotto: nell'altre due fon-<lb></lb> ti vi ſono due ſpugne ben'alte di Corſi-<lb></lb> ca, che buttano acqua in gran copia dal-<lb></lb> le loro ſommità.</s><s id="id2772139"> Scendendo a mano drit-<lb></lb> ta quaſi incontro per fianco al Monte A-<lb></lb> pennino dentro il Boſco, vi è la Cappel-<lb></lb> la in ſeangolo, ornata galantemente di <lb></lb> ſtucchi, con cupoletta circondata da log-<lb></lb> gia, e dentro vi è un Quadro grande per <lb></lb> Tavola dell'Aſſunta di Maria Vergine, <lb></lb> copiata da Giovambatiſta Marmi dall'ori-<lb></lb> ginale d'Andrea del Sarto, che è nel Pa-<lb></lb> <arrow.to.target n="a179"></arrow.to.target> <pb pagenum="176"></pb> lazzo de' Pitti.</s><s id="id2772188"> A quella mano ſcendendo <lb></lb> più a baſſo vi è un Perſeo di marmo mi-<lb></lb> ſchio, che getta acqua per bocca, ed è <lb></lb> poſato ſopra d'un monte di ſpugne: vi è <lb></lb> una Statua d'un Eſculapio, che tiene in <lb></lb> mano una ſerpe, che getta acqua, e in <lb></lb> vicinanza un'Orſa con ſuoi orſacchini, che <lb></lb> getta pure acqua per bocca.</s><s id="id2772220"> Finalmente ſi <lb></lb> arriva ſulla ſtrada, che da Firenze a que-<lb></lb> ſta Real Villa conduce, ove ſi vedono ca-<lb></lb> paciſſime ſtalle, rimeſſe, e quartieri per la <lb></lb> Famiglia, e Servitù di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> Reale.</s><s id="id2772240"> Ritor-<lb></lb> natoſene il Foreſtiero dalla viſita de' ſud-<lb></lb> detti luoghi, potrà vedere dalla parte di <lb></lb> Levante, trovandoſi alle ſcale del Palaz-<lb></lb> zo, entrando per un cancello, che è qui-<lb></lb> vi di fianco, col giuoco della palla a cor-<lb></lb> da, e col pallottolajo, un altro alla Te-<lb></lb> deſca, detto della Gioſtra; correndo in gi-<lb></lb> ro due a ſedere, e due a cavallo, che col-<lb></lb> la lancia in mano corrono l'anello, che <lb></lb> dalle due parti laterali ſta appeſo.</s><s id="id2772284"> Paſſan-<lb></lb> doſi poi alla parte di Mezzogiorno per lo <lb></lb> mezzo del Salone, e Salotto, ſi ſcende <lb></lb> per due altre ſcale aperte aovate, per le <lb></lb> quali ſonovi in gran copia occultati zam-<lb></lb> pilli d'acqua, ſiccome nel piano di ſotto <lb></lb> ove è la Grotta maggiore, detta il Dilu-<lb></lb> vio, dalli innumerabili ſcherzi, e giuochi <lb></lb> d'acqua, che con proprio riſico dal Fore-<lb></lb> ſtiero quivi per ogni parte ſi veggono.</s><s id="id2772324"> Ent-<lb></lb> rato queſti dentro, all'incontro della por-<lb></lb> <arrow.to.target n="a180"></arrow.to.target> <pb pagenum="177"></pb> ta, vedrà una Grotta particolare, detta <lb></lb> la Galatea, fatta in poſitura di minacciar <lb></lb> rovina, e tutta di madreperle, con un <lb></lb> mare d'acqua con varj ſcogli coperti di <lb></lb> coralli, e di marine chiocciole.</s><s id="id2772360"> Tra detti <lb></lb> ſcogli appariſce un Tritone ſonando una <lb></lb> Chiocciola marina, e in detto tempo ſi <lb></lb> apre uno ſcoglio, dal quale n'eſce fuori <lb></lb> l'iſteſſa Galatea ſopra una nicchia d'oro <lb></lb> tirata da due Delfini, i quali gettano acqua <lb></lb> per bocca, e nel medeſimo tempo eſcono <lb></lb> da altri due luoghi, due Conchiglie, che <lb></lb> gettano acqua nel mezzo, e accompagnano <lb></lb> alla riva del Mare la detta Galatea.</s><s id="id2772398"> Nel-<lb></lb> la detta grotta grande da uno de' lati vi <lb></lb> ſono due Tavolini in nicchie di marmi mi-<lb></lb> ſchi con pittura, e quelle nicchie ſono or-<lb></lb> nate di varj nicchietti, e ſpugne marine. </s><lb></lb> <s id="id2772400">I detti Tavolini gettano acqua in gran <lb></lb> polla, facendo la figura d'un fanale di <lb></lb> vetro.</s><s id="id2772426"> Vedonſi in queſta Grotta più oltre <lb></lb> un Corbezzolo, e un Agrifoglio con varj <lb></lb> animali di bronzo in due nicchie ſimili a <lb></lb> quelle di ſopra, due altre grandi di Mo-<lb></lb> ſaico d'oro ſono a rincontro alla detta.<lb></lb> Grotta, e vi ſono nicchie, e ſpugne con <lb></lb> due grandiſſimi monti ſimilmente di ſpu-<lb></lb> gne, che gettano grandiſſima copia d'acqua, <lb></lb> e in teſta alle medeſime, vi ſono due Ar-<lb></lb> píe di Moſaico, che buttano molt'acqua <lb></lb> bagnando chi ſta a vedere.</s><s id="id2772470"> Dall'altro la-<lb></lb> to di detta Grotta grande verſo l'entrata <lb></lb> <arrow.to.target n="a181"></arrow.to.target> <pb pagenum="178"></pb> vi ſono due pile, ſopra le quali ſtanno al-<lb></lb> tresì due Arpíe di bronzo, che gettano <lb></lb> acqua in dette pile, accanto alle quali vi <lb></lb> è un fanciullo, che ha una palla groſſa, <lb></lb> che ſembra un Mappamondo, girato pure <lb></lb> dall'acqua, e a piè vi ſono due Anatre <lb></lb> in un pelago d'acqua, che beono.</s><s id="id2772515"> In te-<lb></lb> ſta di detta Grotta grande vi è il Bagno <lb></lb> della ſtufa, che è una ſtanza di ſtucchi: <lb></lb> e dentro di eſſa ſotto una fineſtra, viene <lb></lb> ornata di ſpecchi, per dar curioſità al Fo-<lb></lb> reſtiero di mirarſi; ed in quel mentre, <lb></lb> mancandogli ſotto il pavimento, reſta il <lb></lb> medeſimo bagnato con chi ſeco vi andaſ-<lb></lb> ſe.</s><s id="id2772551"> Di più vi è un Pilo di marmo roſſo, <lb></lb> con un Monte di ſopra, che ſa una pioggia <lb></lb> cadente in dette pile.</s><s id="id2772562"> Sonovi molti Coral-<lb></lb> li, Chiocciole, e Madreperle, con molti <lb></lb> animali ſopravi.</s><s id="id2772572"> Dall'altra teſtata addirim-<lb></lb> petto, vi ſono tre ſtanze, che nella prima <lb></lb> vi è tutto il Cielo di pittura a pergola, <lb></lb> e d'oro; e le facce, e ſpartimenti ſon <lb></lb> fornite di bianche ſpugne; nel mezzo di <lb></lb> detta ſtanza, vi è una ſpugna di marmo <lb></lb> bianco, fatta da due gocciole d'acqua di <lb></lb> altezza di quattro braccia, coperta di varj <lb></lb> animali, con un ricetto tutto di nicchi, <lb></lb> di chiocciole, e di branche di Coralli, <lb></lb> che gettano acqua in grande abbondanza. </s><lb></lb> <s id="id2772574">Il Pavimento è tutto di terra dipinta a <lb></lb> quadrucci, e così è nella ſopraddetta ſtu-<lb></lb> fa.</s><s id="id2772624"> Accanto a detta ſtanza vi è un pilo <lb></lb> <arrow.to.target n="a182"></arrow.to.target> <pb pagenum="179"></pb> antico, fatto in una nicchia di ſpugne, e <lb></lb> ſopra eſſa vi è un Paſtore, che guarda gli <lb></lb> armenti, il quale è in compagnía di più <lb></lb> ſorte d'animali.</s><s id="id2772655"> Vi è Europa rapita da <lb></lb> Giove, che getta acqua per bocca.</s><s id="id2772662"> Poco <lb></lb> diſtante dal Paſtore, ſi vede Nettunno por-<lb></lb> tato da due Delfini col ſuo tridente, che <lb></lb> uſcendo dal Mare gettano acqua, e bagna-<lb></lb> no i circoſtanti: e di ſopra ſi vede un Sa-<lb></lb> tiro premente un Utre, che butta acqua <lb></lb> in gran copia: ed è accompagnato da due <lb></lb> Satirini, che ſputano acqua; in ſomma <lb></lb> quivi da per tutto, per varj zampilli, che <lb></lb> fra le ſpugne di ſopra, e di ſotto vi ſono, <lb></lb> viene acqua.</s><s id="id2772704"> Più oltre ſi vede un Tavoli-<lb></lb> no a otto facce, che in ogni faccia vi è <lb></lb> un ovato incavato a uſo di rinfreſcatojo, <lb></lb> e nel mezzo un tondo ſimile incavato: vi <lb></lb> è un Uomo di pietra, che dà l'acqua al-<lb></lb> le mani a uſo di Scalco.</s><s id="id2772728"> S'ammirano per <lb></lb> artifizio d'acqua girar Molini, camminar <lb></lb> figurine in una proſpettiva di Paeſe, che <lb></lb> vi è, voci d'uccelli, e di più maraviglia <lb></lb> una femmina alta più di mezzo braccio, <lb></lb> con un vaſo in mano, che aprendo un <lb></lb> cancelletto cammina per molti paſſi a un <lb></lb> fonte, ove prende acqua, e quivi è un Pa-<lb></lb> ſtore, che ſuona la cornamuſa, e gira la <lb></lb> teſta, il qual moto viene a dar fiato alla <lb></lb> medeſima cornamuſa, e poi fa ritorno per <lb></lb> l'iſteſſa ſtrada; tutto operato dall'acqua; <lb></lb> e queſta Femmina dalla gente è chiamata <lb></lb> <arrow.to.target n="a183"></arrow.to.target> <pb pagenum="180"></pb> la Samaritana.</s><s id="id2772792"> Dirimpetto alla medeſima <lb></lb> ſi ammira in un grotteſco una Fortezza, <lb></lb> che da' Soldati di ſuora viene attaccata, <lb></lb> e da quei di dentro difeſa con cannoni, <lb></lb> tamburo, ed altri militari attrezzi, che <lb></lb> operan per moto d'acqua.</s><s id="id2772814"> Vi ſono alcuni <lb></lb> ſoldati, che facendo ſortita, bagnano chi <lb></lb> ſta a vedere.</s><s id="id2772825"> Sotto alla detta Grotta gran-<lb></lb> de, e ſotto le ſcale del Palazzo, vi ſono <lb></lb> due nicchie con iſtatue, ſotto a una delle <lb></lb> quali, vi è una Donnola ſopra un ſerpen-<lb></lb> te col motto: <foreign lang="la"><emph type="italics">Amat Victoriam auram</emph></foreign>; Im-<lb></lb> preſa del Sereniſſimo Granduca Franceſco. </s><lb></lb> <s id="id2772827">Sotto l'altra vi ſono alcuni Peſcatori, che <lb></lb> ſi muovono, e percuotono alcune Rane, <lb></lb> che ſi tuſſano nell'acqua, e nel ritornar <lb></lb> fuori bagnano.</s><s id="id2772872"> Uſciti fuori di detta Grot-<lb></lb> ta, ſi vede un gran Prato, che circonda il <lb></lb> Palazzo con muricciuoli da ſedere, e ſi <lb></lb> ſcende nel Barco, che è pieno di diverſe <lb></lb> Fontane, e ſotto a dette ſcale, che ſcen-<lb></lb> dono nel Barco, vi è in teſta un vecchio <lb></lb> figurato pel Fiume Mugnone, che diſtri-<lb></lb> buiſce l'acqua a tutte quelle Fonti.</s><s id="id2772905"> Più <lb></lb> oltre ſotto alle dette ſcale a uſo di grot-<lb></lb> ta, vi ſono una Fama con tromba d'oro, <lb></lb> e coll'ali, un Drago, che beve, e un <lb></lb> Contadino, che porge una tazza; per oc-<lb></lb> culto artifizio d'acqua, la Fama ſuona, di-<lb></lb> mena l'ali, empieſi la Tazza, il Contadi-<lb></lb> no l'alza, e il Serpente colla teſta ſi chi-<lb></lb> na, vi ſi tuſſa, e la beve.</s><s id="id2772941"> A rincontro <lb></lb> <arrow.to.target n="a184"></arrow.to.target> <pb pagenum="181"></pb> della Fama, v'è a uſo d'altra Grotta il <lb></lb> Dio Pan, che ſuona la zampogna compo-<lb></lb> ſta di ſette canne; queſti ſi rizza, ſuona, <lb></lb> e muove la teſta, e poi reſta, e ſi ripo-<lb></lb> ne giù: evvi ancora la Siringa, che ſi con-<lb></lb> verte in canne.</s><s id="id2772978"> Colle ſcale di detta Grot-<lb></lb> ta grande, ſpartita in molte, come avia-<lb></lb> mo detto, atteſta un lunghiſſimo viale, <lb></lb> che ſcende dolcemente, dove di quà, e di <lb></lb> là ſono diſpoſte, ſopra muricciuoli di di-<lb></lb> ſtanza in diſtanza, alcune piccole vaſche, <lb></lb> o tazzette di pietra, che gettano in aria <lb></lb> acqua: ſotto alle quali, per tutto il detto <lb></lb> viale, eſcono zampilli d'acqua, che fa-<lb></lb> cendo arco, l'uno coll'altro intreccian-<lb></lb> doſi, formano come un pergolato, ſotto al <lb></lb> quale puovviſi, ſenza reſtar bagnato, agia-<lb></lb> tamente paſſeggiare.</s><s id="id2773031"> In teſta a queſta ſtra-<lb></lb> da, tutta boſcata, ſopra un gran Vivajo <lb></lb> è una Statua, che rappreſenta una Lavan-<lb></lb> daja, la quale ſpremendo un panno bian-<lb></lb> co n'eſce acqua, e allato vi è un Fanciul-<lb></lb> lino in atto d'orinare, fattura di Valerio <lb></lb> Cioli.</s><s id="id2773057"> Accanto alla detta Lavandaja, ri-<lb></lb> tornando verſo il Palazzo dalla parte di <lb></lb> Levante, per altra ſtrada coperta di Abe-<lb></lb> ti, e d'altri alberi ombroſi, ſi vedono tre <lb></lb> Vivaj a uſo di pelaghi; e da un lato in <lb></lb> un boſchetto di Lauri, v'è il Monte Par-<lb></lb> naſo colle nove Muſe, Apollo, e il Caval <lb></lb> Pegaſeo; e quì ſi ſente ſonare un Organo <lb></lb> ner artifizio d'acqua, dagli antichi pur <lb></lb> <arrow.to.target n="a185"></arrow.to.target> <pb pagenum="182"></pb> detto <foreign lang="la"><emph type="italics">Hydraulico</emph></foreign>: di ſotto al detto Monte <lb></lb> alquanto di lontano v'è una gran Quercia <lb></lb> con due ſcale in giro, per le quali ſi ſa-<lb></lb> le, e ſi arriva in un piano, dov'è una <lb></lb> bella fonte.</s><s id="id2773130"> Nel tornarſene verſo il Palaz-<lb></lb> zo, ſi vede col bizzarro diſegno dell'Am-<lb></lb> mannato, un Teatretto in quadro con ba-<lb></lb> lauſtri di marmo, nel cui mezzo vi è una <lb></lb> Vaſca tonda con cinque Statue, che tutte <lb></lb> buttano acqua.</s><s id="id2773153"> Quella di mezzo è un <lb></lb> Contadino in atto di potare, e il tronco <lb></lb> geme acqua in molta copia.</s><s id="id2773163"> Il Teatro ſteſ-<lb></lb> ſo è ornato da quattro tronchi di pietra, <lb></lb> che fingono alberi rotti, alti circa dieci <lb></lb> braccia, e ſopra a i medeſimi vi è un ani-<lb></lb> male di diverſa ſpecie: e a man dritta <lb></lb> inoltrandoſi ſi vede una grandiſſima gabbia <lb></lb> lunga braccia cento, e larga cinquanta, <lb></lb> tutta di Cavalletti in aria di ſerro, den-<lb></lb> trovi Allori, Elleri, e altre piante, con <lb></lb> una fonte in teſtata della medeſima; e qui-<lb></lb> vi ſi ſa conſerva di più, e diverſi uccel-<lb></lb> letti canori.</s><s id="id2773209"> E ſopra la detta gran gabbia, <lb></lb> quaſi incontro al Palazzo per fianco, vi è <lb></lb> un Giardino, con iſcompartimenti di fio-<lb></lb> ri.</s><s id="id2773224"> Dall'altra parte, cominciando a ſali-<lb></lb> re, ov'è la Lavandaja, per la ſiniſtra a <lb></lb> Ponente verſo il Palazzo, v'è in terra una <lb></lb> Salamandra, che getta acqua in una palu-<lb></lb> de.</s><s id="id2773244"> Evvi un Orivolo, che ſuona l'ore per <lb></lb> artifizio d'acqua; e ſopra detto Orivolo <lb></lb> all'altezza di circa otto braccia, vi riſie-<lb></lb> <arrow.to.target n="a186"></arrow.to.target> <pb pagenum="183"></pb> de un Globo, che fa concerto di campa-<lb></lb> nelli, con una girandola ſopra di eſſo, che <lb></lb> va per violenza d'acqua.</s><s id="id2773278"> Più oltre ſi ve-<lb></lb> de un Borro a uſo di Tonfani pieni d'ac-<lb></lb> qua, dentro del quale vi ſono peſci di <lb></lb> diverſe ſpecie, e dopo queſti ſi vede una <lb></lb> piccola Grotticella, con una ſorgente d'ac-<lb></lb> qua freſchiſſima, che eſce per una botte <lb></lb> di marmo, e da un fiaſco, che tiene in <lb></lb> mano un Satirino di bronzo.</s><s id="id2773309"> Queſt'acqua <lb></lb> è di qualità buona per bevere, e dandoſe-<lb></lb> ne a guſtare a i Foreſtieri, queſti intanto <lb></lb> vengono bagnati da zampilli d'acqua, che <lb></lb> ſortiſcono di dentro alla Grotticella, e di <lb></lb> fuori.</s><s id="id2773332"> Più oltre avanzandoſi, vi è una <lb></lb> Grotta di figura rotonda, detta di Cupi-<lb></lb> do, per eſſervi la ſua Statuetta di bronzo <lb></lb> in teſta alla medeſima, che per ingegno-<lb></lb> ſo artifizio d'acqua ſi volta in giro, e tra-<lb></lb> manda acqua a' riguardanti.</s><s id="id2773356"> Queſta Grotta <lb></lb> è tutta inganni, come lo è il gentileſco <lb></lb> Simulacro; perchè quelli, che v'entrano <lb></lb> dentro, non ſe ne accorgendo, ſi trovano <lb></lb> bagnati così nell'entrarvi, che nel ſeder-<lb></lb> vi: e dalla Cupoletta, che chiude per di <lb></lb> ſopra detta Grotta, ſcaturiſce gran copia <lb></lb> d'acqua, che ſorge aſſai in alto.</s><s id="id2773387"> A pochi <lb></lb> paſſi trovaſi pure un Teatro in tondo, nel <lb></lb> cui mezzo vi è una pila di marmo retta <lb></lb> da piediſtalli, ſopra della quale vi ſono <lb></lb> alcuni Galli, che gettano acqua in certe <lb></lb> nicchie, e i Foreſtieri quivi pure reſtano <lb></lb> <arrow.to.target n="a187"></arrow.to.target> <pb pagenum="184"></pb> bagnati.</s><s id="id2773423"> Si vede ancora, nel paſſeggiare <lb></lb> per alcune viottole, un tondo circondato <lb></lb> d'Allori, e altre verzure, con ſgabelli <lb></lb> di pietra per ripoſo del Foreſtiero; ed ivi <lb></lb> vedeſi un Villano, nel mezzo di due Sta-<lb></lb> tue, tutto di marmo, il quale vota un ba-<lb></lb> rile in una grand'urna, in cui è iſtoriata <lb></lb> di baſſorilievo la caduta di Fetonte.</s><s id="id2773455"> Ma <lb></lb> chi può mai ridire minutamente le galan-<lb></lb> teríe, e i giuochi d'acqua, che in queſta <lb></lb> Real Villa, e ameniſſimo Barco, che la <lb></lb> circonda, s'ammirano da per tutto?</s><s id="id2773457"> Per-<lb></lb> lochè eſortiamo il Foreſtiero a non laſci-<lb></lb> are di vedere queſto delizioſiſſimo luogo, <lb></lb> fuori che nel Verno, ove non potrebbe <lb></lb> avere il godimento dell'acque, nè di un'a-<lb></lb> ria ben temperata.</s><s id="id2773494"> Onde accorgendoci noi <lb></lb> d'eſſerci fuori del noſtro inſtituto troppo <lb></lb> diffuſi: rimettendo il Foreſtiero nuovamen-<lb></lb> te dal Palazzo alla ſtrada di Firenze, per <lb></lb> quella ne faccia ritorno: quando non gli <lb></lb> piaccia di vedere, tirando verſo Tramon-<lb></lb> tana due luoghi di gran devozione (al che <lb></lb> l'eſortiamo) il primo de' quali è il Sa-<lb></lb> cro Eremo di</s></p> <p id="id2773529" type="foot"><s id="id2773533"><foot.target id="a177"></foot.target>H 3 no</s></p> <p id="id2773541" type="foot"><s id="id2773544"><foot.target id="a178"></foot.target>ſcher-</s></p> <p id="id2773552" type="foot"><s id="id2773556"><foot.target id="a179"></foot.target>H 4 laz-</s></p> <p id="id2773564" type="foot"><s id="id2773567"><foot.target id="a180"></foot.target>ta,</s></p> <p id="id2773575" type="foot"><s id="id2773579"><foot.target id="a181"></foot.target>H 5 vi</s></p> <p id="id2773587" type="foot"><s id="id2773590"><foot.target id="a182"></foot.target>an-</s></p> <p id="id2773598" type="foot"><s id="id2773601"><foot.target id="a183"></foot.target>H 6 la</s></p> <p id="id2773609" type="foot"><s id="id2773613"><foot.target id="a184"></foot.target>della</s></p> <p id="id2773621" type="foot"><s id="id2773624"><foot.target id="a185"></foot.target>det-</s></p> <p id="id2773632" type="foot"><s id="id2773636"><foot.target id="a186"></foot.target>de</s></p> <p id="id2773643" type="foot"><s id="id2773647"><foot.target id="a187"></foot.target>ba-</s></p> <p id="id2773654" type="main"><s id="id2773658">MONTE SENARIO, ove ebbe miraco-<lb></lb> loſamente principio da' ſette Beati Romiti <lb></lb> Nobili Fiorentini la Religione de' Servi di <lb></lb> Maria Vergine, l'anno 1233. e quivi San <lb></lb> Filippo Benizj noſtro Cittadino, lungo tem-<lb></lb> po ſtette a far penitenza ſull'alto giogo di <lb></lb> <arrow.to.target n="a188"></arrow.to.target> <pb pagenum="185"></pb> quel monte, veſtito d'una folta ſelva di <lb></lb> Abeti.</s><s id="id2773698"> In mezzo di eſſa, ſta il Convento <lb></lb> delli Eremiti dell'Ordine da eſſo amplia-<lb></lb> to de' Servi di Maria Vergine, e vedeſi <lb></lb> la Grotta propria dell'orare, che indeſeſ-<lb></lb> ſamente faceva il Santo, unito alla rigoro-<lb></lb> ſa mortificazione del corpo, e vi è una <lb></lb> fonte di acqua freddiſſima, che ſcaturì al <lb></lb> tempo del Santo per ſuo riſtoro, bevuta <lb></lb> per divozione.</s><s id="id2773734"> Il ſecondo a piè del Monte <lb></lb> Senario è l'antico, e celebre</s></p> <p id="id2773743" type="foot"><s id="id2773747"><foot.target id="a188"></foot.target>quel</s></p> <p id="id2773755" type="main"><s id="id2773758">MONASTERO DI BUONSOLLAZZO, <lb></lb> tutto rinnovato dalla Real Munificenza di <lb></lb> Coſimo III. di <expan abbr="gloriosa memoria">gl. mem.</expan> ove abitano in <lb></lb> oggi Monaci Ciſtercienſi della ſtretta Oſ-<lb></lb> ſervanza quivi riſtabilita da' Monaci fatti <lb></lb> venire dal Medeſimo dalla famoſa Badía <lb></lb> della Trappa.</s><s id="id2773784"> Nel ritorno a Firenze, qua-<lb></lb> ſi tre miglia diſcoſto da Pratolino, ſulla <lb></lb> mano dritta fuori della maeſtra ſtrada, vi <lb></lb> è un</s></p> <p id="id2773800" type="main"><s id="id2773804">CONVENTO di Cappuccini della Con-<lb></lb> cezione di Maria Vergine, detti Cappuc-<lb></lb> cini di ſopra, a diſtinzione di quelli di <lb></lb> Monte Ughi, che ſi chiamano i Cappucci-<lb></lb> ni di ſotto.</s><s id="id2773824"> Dalla mano ſiniſtra, più inol-<lb></lb> trandoſi verſo Firenze, ſi vede la bella <lb></lb> Villa del Duca Salviati di nuove delizie, <lb></lb> ed ornamenti magnifici arricchita, al Pon-<lb></lb> te alla Badía, così detto, perchè quaſi in <lb></lb> <arrow.to.target n="a189"></arrow.to.target> <pb pagenum="186"></pb> faccia, paſſato il Ponte di Mugnone, ſi <lb></lb> ſale per una diritta ſtrada alla</s></p> <p id="id2773862" type="foot"><s id="id2773866"><foot.target id="a189"></foot.target>fac-</s></p> <p id="id2773874" type="main"><s id="id2773878">BADIA DI SAN BARTOLOMMEO, <lb></lb> ſervita lungo tempo per Cattedrale di Fie-<lb></lb> ſole, poi ufiziata da' Monaci di San Bene-<lb></lb> detto: ma eſſendo quaſi dal tempo, e dal-<lb></lb> le guerre queſto antichiſſimo Tempio in <lb></lb> poſitura di minacciar rovina, Coſimo de' <lb></lb> Medici Padre della Patria, ſopra quaſi le <lb></lb> rovine di quel Santuario, a proprie ſpeſe, <lb></lb> col diſegno di Filippo di Ser Brunelleſco, <lb></lb> fabbricò una bella Chieſa, e Monaſtero a' <lb></lb> Canonici Lateranenſi, che già vi erano; <lb></lb> a contemplazione di un tal Padre Don Ti-<lb></lb> moteo da Verona eccellente Predicatore di <lb></lb> quell'Ordine; che per godere meglio la <lb></lb> di lui converſazione, vi fece un apparta-<lb></lb> mento per ſuo uſo.</s><s id="id2773941"> Vi è una prezioſa Li-<lb></lb> brería di Manoſcritti, nella quale il ſud-<lb></lb> detto pio, e magnanimo Signore ſpeſe cir-<lb></lb> ca ſettemila ducati, e altri tremila gli co-<lb></lb> ſtarono più Libri da Canto fermo, di fi-<lb></lb> niſſime miniature ornati; e dette loro di <lb></lb> buone entrate: avendo in detta Fabbrica <lb></lb> ſpeſo centomila ſcudi.</s><s id="id2773973"> Unita alla Chieſa, <lb></lb> vi è una Cappella, ove fu martirizzato il <lb></lb> Santo Veſcovo di Fieſole Romolo, e ſi <lb></lb> moſtrano alcune gocciole di ſangue ſparſo <lb></lb> nel ſuo martirio; vi è altresì un pozzo, <lb></lb> nel quale è tradizione preſſo quei Canoni-<lb></lb> ci, che foſſe gettato un guanto, e poſcia <lb></lb> <arrow.to.target n="a190"></arrow.to.target> <pb pagenum="187"></pb> con tuoni, e lampi tratto fuori pieno di <lb></lb> ſangue.</s><s id="id2774017"> In detta Cappella vi ſi conſerva <lb></lb> un miracoloſo Crocifiſſo, il quale pure per <lb></lb> antica tradizione fu dato al Santo Veſco-<lb></lb> vo Romolo dall'Apoſtolo San Pietro; e che <lb></lb> parlò a San Filippo Benizj con dirgli: </s><s id="id1611161"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Va-<lb></lb> de ad Fratres Matris mea in Monte Sena-<lb></lb> rio.</emph></emph></foreign></s><s id="id1611181"> Viſtoſi dal Foreſtiero tuttociò, che <lb></lb> di queſto antichiſſimo Tempio, e per ſua <lb></lb> devozione, ci è piaciuto il dirgli; paſſi a <lb></lb> vedere nel Refettorio di queſti Padri, una <lb></lb> pittura a freſco fatta da Giovanni Mannoz-<lb></lb> zi, detto Giovanni da San Giovanni, in <lb></lb> cui vien rappreſentato Noſtro Signore a <lb></lb> Tavola ſervito da Angioli, e Angele mol-<lb></lb> to curioſa, per la ſemplicità, quivi uſa-<lb></lb> ta dal Pittore per altro eccellentiſſimo. </s><lb></lb> <s id="id2774019">Sopra la detta Badia tirando a Tramonta-<lb></lb> na, vi è una</s></p> <p id="id2774098" type="foot"><s id="id2774102"><foot.target id="a190"></foot.target>con</s></p> <p id="id2774109" type="main"><s id="id2774113">CHIESETTA, ove ſi conſerva una mi-<lb></lb> racoloſiſſima Immagine d'un Crocifiſſo ri-<lb></lb> trovato modernamente, e detto luogo ſi <lb></lb> chiama Fonte Lucente, nominato dal Po-<lb></lb> liziano nella Lamia: e a Levante vi è</s></p> <p id="id2774135" type="main"><s id="id2774139">SAN DOMENICO, Chieſa dell'Ordine <lb></lb> ſuo più ſtretto, ove è Noviziato; e vivo-<lb></lb> no con grandiſſima eſemplarità molti Re-<lb></lb> ligioſi, i quali hanno un comodo Conven-<lb></lb> to; e queſto fu fondato intorno all'anno <lb></lb> 1406. dal Beato Fra Giovanni Domenici <lb></lb> <arrow.to.target n="a191"></arrow.to.target> <pb pagenum="188"></pb> a ſpeſe della nobiliſſima Famiglia degli A-<lb></lb> gli, e quivi Sant'Antonino fu il primo, <lb></lb> che veſtiſſe l'Abito di San Domenico.</s><s id="id2774184"> So-<lb></lb> no in queſta Chieſa alcune pitture buone: <lb></lb> tra le antiche, ſi vede quella alla Cappel-<lb></lb> la de' Gaddi della Coronazione della Ma-<lb></lb> donna di Fra Giovanni Angelico; quella <lb></lb> della Natività di Pietro Perugino; un'al-<lb></lb> tra del Sogliani: fra le moderne quella <lb></lb> della Nunziata di Jacopo da Empoli, e <lb></lb> tutta la volta della Chieſa dipinta da Lo-<lb></lb> renzo del Moro.</s><s id="id2774221"> Poco ſopra ſalendo il <lb></lb> Monte, ſi vede una bella Villa fabbricata <lb></lb> già da Giovanni di Coſimo de' Medici col <lb></lb> diſegno di Michelozzo, la quale è in oggi <lb></lb> de' Signori del Sera, avendo l'iſteſſo Gio-<lb></lb> vanni fatto col diſegno del medeſimo Mi-<lb></lb> chelozzo fabbricare, poco ſopra alla ſua <lb></lb> Villa, una</s></p> <p id="id2774254" type="foot"><s id="id2774257"><foot.target id="a191"></foot.target>a ſpe-</s></p> <p id="id2774265" type="main"><s id="id2774269">CHIESA, E CONVENTO A' FRATI <lb></lb> DI SAN GIROLAMO; i quali ebbero <lb></lb> principio in Firenze da Carlo Conte di <lb></lb> Montegranelli circa l'anno 1407. ma da <lb></lb> Clemente Nono furono ſoppreſſi: ed è poſ-<lb></lb> ſeduto in oggi detto luogo da' Signori Bar-<lb></lb> di.</s><s id="id2774293"> Finalmente ſi giunge ſopra la cima di <lb></lb> Fieſole, ove è la</s></p> <p id="id2774302" type="main"><s id="id2774306">CATTEDRALE, la Canonica, e il Pa-<lb></lb> lazzo del Veſcovo, e poc'altro ſi vede di <lb></lb> antico, fuori che l'Oratorio di Santa Ma-<lb></lb> <arrow.to.target n="a192"></arrow.to.target> <pb pagenum="189"></pb> ria Primerana, e alcuni frammenti della <lb></lb> Rocca, e delle Mura; avendo l'anno 1010. <lb></lb> i Fiorentini dato il ſacco, come è noto per <lb></lb> le Storie, e demolito tutto.</s><s id="id2774342"> La Chieſa è <lb></lb> dedicata a Santo Romolo ſuo primo Veſco-<lb></lb> vo, e ſu fabbricata l'anno 1028. dal Ve-<lb></lb> ſcovo Jacopo Bavaro, è di diſegno Gotico. </s><lb></lb> <s id="id2774344">Nella Tribuna, o Altar Maggiore, tutto <lb></lb> ornato di marmi da Monſignor Franceſco <lb></lb> Cattani da Diacceto, vi ſi conſervano le <lb></lb> Reliquie di Santo Romolo in una Caſſa di <lb></lb> marmo miſchio; la Teſta del quale, con <lb></lb> un braccio ſi eſpone il dì feſtivo di detto <lb></lb> Santo.</s><s id="id2774385"> Vi ſono le Reliquie ancora di quat-<lb></lb> tro ſuoi compagni martiri: buona parte <lb></lb> della Teſta di San Donato di Scozia Veſco-<lb></lb> vo di Fieſole, e la Cattedra di Sant'An-<lb></lb> drea Corſini altro Veſcovo di queſto luo-<lb></lb> go, la quale, portando ſeco ſpecie di Re-<lb></lb> liquia, comecchè già occupata dal Santo <lb></lb> nelle ſacre Funzioni Veſcovili, è in pro-<lb></lb> cinto di eſſer rimoſſa dal Coro di eſſa Cat-<lb></lb> tedrale, ove è ſituata in mezzo alle Proſpe-<lb></lb> re, e di traſportarſi, e collocarſi alla pub-<lb></lb> blica viſta in una delle Pareti della Chie-<lb></lb> ſa, entro ad una incavatura, fatta nella <lb></lb> muraglia, a contemplazione eziandío della <lb></lb> Santità del Regnante Sommo Pontefice <lb></lb> Clemente XII. della ſteſſa Nobile Agnazio-<lb></lb> ne del Santo Veſcovo, alla cui opera, ed <lb></lb> ornamento ivi fatto di ricchi pietrami a <lb></lb> foggia di Altare, e dorature, e Criſtalli, <lb></lb> <arrow.to.target n="a193"></arrow.to.target> <pb pagenum="190"></pb> ha contribuito non poco la pietà del pre-<lb></lb> fato Sommo Pontefice.</s><s id="id2774480"> La Tavola all'Al-<lb></lb> tare di San Tommaſo della Famiglia Gua-<lb></lb> dagni, è di mano di Baldaſſar Franceſchi-<lb></lb> ni, detto il Volterrano; e l'intero, e <lb></lb> baſſorilievo di marmo alla Cappella di Mon-<lb></lb> ſignor Salviati, è opera di un Mini di Fie-<lb></lb> ſole Scultore bene accreditato de' ſuoi tem-<lb></lb> pi; e quelle all'Altare di mezzo tra le <lb></lb> due ſcale ſono di mano di Andrea Fer-<lb></lb> rucci pure da Fieſole.</s><s id="id2774519"> Nella Chieſa di</s></p> <p id="id2774523" type="foot"><s id="id2774527"><foot.target id="a192"></foot.target>ria</s></p> <p id="id2774534" type="foot"><s id="id2774538"><foot.target id="a193"></foot.target>ha</s></p> <p id="id2774546" type="main"><s id="id2774549">SANT'ALESSANDRO, che in antico <lb></lb> chiamavaſi di San Pietro in Geruſalemme, <lb></lb> vi è il Corpo di detto Santo, che fu Ve-<lb></lb> ſcovo pur di Fieſole, e martirizzato ſul <lb></lb> Bologneſe intorno all'anno 502.</s><s id="id2774569"> Incontro <lb></lb> alla Cattedrale è il</s></p> <p id="id2774576" type="main"><s id="id2774580">PALAZZO del Veſcovo, che è Conte <lb></lb> di Turicchio, e ha una gran Diogeſi, e <lb></lb> vi è il Seminario per i Chierici.</s><s id="id2774592"> Sopra al <lb></lb> più alto di Fieſole, vi è un</s></p> <p id="id2774600" type="main"><s id="id2774603">CONVENTO di Riformati di San Fran-<lb></lb> ceſco aſſai grande, fondato dalla Famiglia <lb></lb> del Palagio, ove anticamente era la Rocca <lb></lb> de' Fieſolani.</s><s id="id2774618"> La Tavola della Concezione <lb></lb> in detta Chieſa è di mano di Pietro di Co-<lb></lb> ſimo: e ve ne ſono altre buone.</s><s id="id2774629"> La Chie-<lb></lb> ſa di</s></p> <p id="id2774692" type="foot"><s id="id2774696">SAN-</s></p> <pb pagenum="191"></pb> <p id="id1649596" type="main"><s id="id2774631">SANTA MARIA PREMERANA, ſe-<lb></lb> condo Scipione Ammirato, veniva a eſſe-<lb></lb> re quaſi nel mezzo della Città di Fieſole, <lb></lb> e ſi crede così nominata per eſſere ſtata <lb></lb> mandata dalli Apoſtoli un'Immagine di <lb></lb> Noſtra Donna, che per eſſer la prima ve-<lb></lb> duta in Toſcana, deſſe ſimil cognome a que-<lb></lb> ſta Chieſa, ove ſono molte Indulgenze, <lb></lb> come lo dimoſtra una Cartella di marmo. </s><lb></lb> <s id="id2774633">Verſo Levante, qualche tratto diſcoſto dal-<lb></lb> la Cattedrale, v'è un altro</s></p> <p id="id2774703" type="main"><s id="id2774707">CONVENTO di Zoccolanti, detto alla <lb></lb> Doccia, fondato da Giuliano Davanzati <lb></lb> noſtro Cittadino, e tanto in queſto luogo, <lb></lb> che per l'aggiacenti Colline non più di-<lb></lb> ſcoſte da Firenze di due miglia, vi ſono <lb></lb> ſparſe Ville molto comode, e grandioſe. </s><lb></lb> <s id="id2774709">Pigliando la ſtrada, che conduce alla ſo-<lb></lb> praddetta Badía di Canonici Lateranenſi, <lb></lb> ſi giunge ad altro Convento di Monache, <lb></lb> detto</s></p> <p id="id2774748" type="main"><s id="id2774751">SANTA MARIA DEL FIORE DI LA-<lb></lb> PO, che vivono ſotto la Regola di Santo <lb></lb> Agoſtino, le quali in antico avevano lo-<lb></lb> ro Convento, dov'è oggi quello de' Ri-<lb></lb> formati a Fieſole, e di queſto ne fu Fon-<lb></lb> datore Lapo da Fieſole, circa l'anno 1334. </s><lb></lb> <s id="id2774753">Nella loro Chieſa non vi è di conſidera-<lb></lb> bile, che la Tavola. di mano d'Aleſſandro <lb></lb> Allori, ove è la Madonna, con alcuni San-<lb></lb> <arrow.to.target n="a195"></arrow.to.target> <pb pagenum="192"></pb> ti, e il Padre Eterno.</s><s id="id2774801"> E di quivi ritor-<lb></lb> nandoſene il noſtro Foreſtiero in Firenze, <lb></lb> come ſtrada più comoda, trasferiſcaſi in <lb></lb> altra giornata fuori della</s></p> <p id="id2774817" type="foot"><s id="id2774821"><foot.target id="a195"></foot.target>ti,</s></p> <p id="id2774829" type="main"><s id="id2774833">PORTA ALLA CROCE.</s><s id="id2774836"> Tutto quel <lb></lb> tratto di Pianura, che vi è, paſſeggiando <lb></lb> per la ſtrada diritta, che conduce al Ca-<lb></lb> ſentino, e in altri luoghi, è coltivata per <lb></lb> la maggior parte a Orti; la prima Villa <lb></lb> ſulla ſiniſtra mano è del Marcheſe del Mon-<lb></lb> te: poco più in fu voltando per quella <lb></lb> parte ſi trova un bel Convento di Mona-<lb></lb> che detto</s></p> <p id="id2774871" type="main"><s id="id2774875">SAN SALVI, da cui piglia la denomi-<lb></lb> nazione detta pianura.</s><s id="id2774882"> Queſto fu già uno <lb></lb> de' primi Monaſterj de' Vallombroſani, che <lb></lb> lo cederono alle Monache dette di Faenza <lb></lb> l'anno 1529.</s><s id="id2774896"> Per la demolizione d'un lo-<lb></lb> ro antico Convento, per piantarvi la For-<lb></lb> tezza di San Giovambatiſta, volgarmente <lb></lb> detta da Baſſo, che vi è al preſente.</s><s id="id2774913"> Nel <lb></lb> Refettorio di eſſo Monaſtero di San Salvi <lb></lb> dall'immortal pennello di Andrea del Sar-<lb></lb> to ſi vede dipinto in un arco San Bene-<lb></lb> detto, San Giovan Gualberto, San Salvi <lb></lb> Veſcovo, e San Bernardo degli Uberti Mo-<lb></lb> naco, e Cardinale; e nel mezzo in un ton-<lb></lb> do rappreſentata la Trinità: in facciata <lb></lb> del medeſimo vi è un Cenacolo di Noſtro <lb></lb> Signore, che ſi reputa per la miglior pit-<lb></lb> <arrow.to.target n="a196"></arrow.to.target> <pb pagenum="193"></pb> tura, che Andrea faceſſe a' ſuoi giorni, e <lb></lb> convenendo rovinare per lo detto aſſedio, <lb></lb> con molti altri ſuburbani Conventi, e Ca-<lb></lb> ſamenti, anche la Chieſa di San Salvi, <lb></lb> con quelle abitazioni, fu, a contempla-<lb></lb> zione di così belle pitture, laſciato in. <lb></lb> piedi detto Refettorio; ma per l'introdot-<lb></lb> ta Clauſura di Monache, non ſi poſſono <lb></lb> vedere ſenza ſpecial licenza.</s><s id="id2774998"> Nella Chie-<lb></lb> ſa vi è una Tavola con Criſto in Croce, <lb></lb> e alcuni Santi di mano di Franceſco Mo-<lb></lb> randini da Poppi.</s><s id="id2775012"> Meno d'un miglio di-<lb></lb> ſcoſto da San Salvi ſi trova a piè di que-<lb></lb> gli ameni Poggi un altro Convento di Mo-<lb></lb> nache detto</s></p> <p id="id2775028" type="foot"><s id="id2775032"><foot.target id="a196"></foot.target>tura,</s></p> <p id="id2775039" type="main"><s id="id2775043">SAN BALDASSARRE, che vivono ſot-<lb></lb> to la Regola di Sant'Agoſtino, e ſalendo <lb></lb> ſulla ſiniſtra, ſe ne trova un altro dell'Or-<lb></lb> dine di San Benedetto, intitolato</s></p> <p id="id2775060" type="main"><s id="id2775064">SAN MARTINO A MAJANO, ove è <lb></lb> la Tavola dell'Altar maggiore dipinta dal <lb></lb> Grillandajo, beniſſimo conſervata.</s><s id="id2775075"> Per tut-<lb></lb> to queſto tratto di pianura, e di Colline <lb></lb> ſi vedono, come negli altri luoghi già <lb></lb> deſcritti, belli Caſamenti, e Ville, che vi <lb></lb> poſſeggono i Vitelli, Gaddi, Guadagni, <lb></lb> Celleſi, del Sera, Dini, degli Albizzi, e <lb></lb> i Palmieri quella ſceſo il Monte di Fieſole <lb></lb> detta i Treviſi, sì magniſica: quelle de' <lb></lb> Salviati, Ginori, Gherardini, Bonſi, Cer-<lb></lb> <arrow.to.target n="a197"></arrow.to.target> <pb pagenum="194"></pb> retani, Franceſchi, e Fiaſchi.</s><s id="id2775125"> Un'altra <lb></lb> molto bella, ma non terminata, vedeſi a <lb></lb> Rovezzano de' Bartolini: ma chi può mai <lb></lb> ridire il numero di tant'altre, che ſi veg-<lb></lb> gono per queſta parte?</s><s id="id2775127"> Onde paſſeremo <lb></lb> col noſtro Foreſtiero ſuori della</s></p> <p id="id2775150" type="foot"><s id="id2775154"><foot.target id="a197"></foot.target>I re-</s></p> <p id="id2775161" type="main"><s id="id2775165">PORTA A SAN NICCOLO paſſato il <lb></lb> Fiume, nominata dalla Chieſa Parrocchia-<lb></lb> le, che è nel Borgo di dentro, già Col-<lb></lb> legiata, ora Prioría.</s><s id="id2775181"> Queſta Pianura, che <lb></lb> ha per limito a mano ſiniſtra il Fiume <lb></lb> Arno, e dalla deſtra alcune Colline, che <lb></lb> formano di eſſa quaſi un ſemicircolo, che <lb></lb> è tutto beniſſimo collocato, e ferace di <lb></lb> ottimi, e copioſi frutti d'ogni qualità, è <lb></lb> nominato Ripoli, e tale ſi chiama una</s></p> <p id="id2775211" type="main"><s id="id2775214">BADIA DI SAN BARTOLOMMEO <lb></lb> de' Monaci Vallombroſani, che quaſi nel <lb></lb> centro di queſto Piano è poſta con un co-<lb></lb> modo Convento, e quivi fa ſua reſiden-<lb></lb> za il Generale de' tempi di quell'Ordine, <lb></lb> il qual Convento circa al 718. fu da un <lb></lb> certo Adovaldo Longobardo di gran na-<lb></lb> ſcita fondato, e già fu Monaſtero di don-<lb></lb> ne.</s><s id="id2775247"> Alla deſtra mano voltando da una bella <lb></lb> Villa de' Marcheſi Niccolini, già de' Ban-<lb></lb> dini, in non molta diſtanza ſi vede il</s></p> <p id="id2775261" type="main"><s id="id2775265">PARADISO. Queſto è un Venerabiliſ-<lb></lb> ſimo Convento di Religioſe Nobili dell'Or-<lb></lb> <arrow.to.target n="a198"></arrow.to.target> <pb pagenum="195"></pb> dine di Santa Brigida Regina di Svezia. </s><lb></lb> <s id="id2775267">Non vi è nella Chieſa coſa, che meriti ri-<lb></lb> fleſſione, oltre una Madonna, che ſta in. <lb></lb> mezzo di Santa Brigida, e di Sant'Anto-<lb></lb> nino, di mano di Tommaſo da San Fre-<lb></lb> diano, Pittore molto accreditato de' ſuoi <lb></lb> tempi.</s><s id="id2775310"> Nella quarta Domenica di Quare-<lb></lb> ſima vi ſono molte Indulgenze, e concor-<lb></lb> ſo di Popolo.</s><s id="id2775321"> Un altro Convento detto</s></p> <p id="id2775325" type="foot"><s id="id2775329"><foot.target id="a198"></foot.target>dine</s></p> <p id="id2775337" type="main"><s id="id2775340">SANTA MARIA DEL BIGALLO, è <lb></lb> diſcoſto da queſto più di due miglia, ſul-<lb></lb> la ſtrada maeſtra d'Arezzo per Levante, <lb></lb> che fino al 1503. ſi mantenne a uſo di <lb></lb> Spedale di Padronato de' Capitani del Bi-<lb></lb> gallo, che da eſſo preſero eglino un tal <lb></lb> nome, e poi ceduto fu alle Monache det-<lb></lb> te di Caſignano, per la minacciante rovi-<lb></lb> na dell'antico loro Convento in quel luo-<lb></lb> go; e militano ſotto la Regola di San Be-<lb></lb> nedetto con grande oſſervanza.</s><s id="id2775386"> Per tutto <lb></lb> queſto delizioſiſſimo Piano, e aggiacenti <lb></lb> Colline vi ſono Caſamenti, e Ville mol-<lb></lb> to belle, in ſpecie quella de' Pitti, Uſim-<lb></lb> bardi, Palmieri, Marcheſi da Caſtiglione, <lb></lb> Ganucci, Marcheſi Capponi da San Fre-<lb></lb> diano, ed altri, che per brevità ſi trala-<lb></lb> ſciano di diſtinguere.</s><s id="id2775417"> Ma tirando ſulla <lb></lb> mano dritta per la ſtrada maeſtra del <lb></lb> Chianti, ſi vede la Villa degli Aleſſan-<lb></lb> drini, e per quella parte le Ville di Lon-<lb></lb> chio, e di Belmonte, che ſurono del ce-<lb></lb> <arrow.to.target n="a199"></arrow.to.target> <pb pagenum="196"></pb> lebre Conte Lorenzo Magalotti, ora de' <lb></lb> Venturi.</s><s id="id2775453"> L'ultima già era de' Barberini, <lb></lb> e vi è ancora in eſſere (benchè percoſſo <lb></lb> da un fulmine) vigoroſo, e bello un Ci-<lb></lb> preſſo, che quivi piantò in ſua gioventù <lb></lb> Urbano VIII. perciò detto il Cipreſſo del <lb></lb> Papa.</s><s id="id2775477"> Poco più di cinque miglia da Firen-<lb></lb> ze diſcoſto, ſi arriva a</s></p> <p id="id2775485" type="foot"><s id="id2775489"><foot.target id="a199"></foot.target>I 2 lebre</s></p> <p id="id2775497" type="main"><s id="id2775501">LAPPEGGIO, Villa già del Sereniſſi-<lb></lb> mo Cardinale Franceſco Maria de' Medici, <lb></lb> e dipoi della Sereniſſima Violante Beatri-<lb></lb> ce di Baviera, Gran Principeſſa di Toſca-<lb></lb> na, di ſempre glorioſa rammemoranza, <lb></lb> degna di vederſi, per i belli Appartamen-<lb></lb> ti, prezioſi Quadri, e ricchi Mobili, de' <lb></lb> quali detto Palazzo è abbondantemente <lb></lb> fornito.</s><s id="id2775536"> In una di quelle ſtanze, ſi am-<lb></lb> mira un copioſiſſimo numero di vaſella-<lb></lb> menti di fina porcellana, diſpoſta con al-<lb></lb> tre galanteríe di gran pregio.</s><s id="id2775552"> Dalla par-<lb></lb> te di Tramontana, in poca diſtanza da. <lb></lb> Lappeggio, ſopra una bella eminenza vi <lb></lb> è Ligliano Caſamento per l'Agente, o <lb></lb> Fattore di quella Tenuta.</s><s id="id2775570"> Sopra d'uno <lb></lb> ſpogliato poggio tra Mezzogiorno, e Le-<lb></lb> vante, diſcoſto tre miglia in circa da que-<lb></lb> ſta Villa, ſi vede la</s></p> <p id="id2775586" type="main"><s id="id2775590">CHIESA DI SANTA MARIA DEL-<lb></lb> L'IMPRUNETA, rinomatiſſima per la, <lb></lb> miracoloſa Immagine di Maria Vergine, <lb></lb> <arrow.to.target n="a200"></arrow.to.target> <pb pagenum="197"></pb> che vi è; e che portata a proceſſione in <lb></lb> tutte le traſcorſe calamità nella Città no-<lb></lb> ſtra, ſempre ſi ſono riportate le doman-<lb></lb> date grazie.</s><s id="id2775627"> Miracoloſiſſimo ſi è il ritro-<lb></lb> vamento di detta Immagine: e quì ci pia-<lb></lb> ce di dirlo quaſi come ce lo riſeriſce. <lb></lb> Franceſco Rondinelli nella Relazione del-<lb></lb> l'ultimo Contagio di Firenze.</s><s id="id2775647"> Volevano <lb></lb> quei Popoli fare una Chieſa in onore del-<lb></lb> la Vergine, e poſto mano all'opera, ro-<lb></lb> vinava la notte quello, che lavoravano il <lb></lb> giorno.</s><s id="id2775664"> Perlochè accortiſi, non eſſer vo-<lb></lb> lontà di Dio, che ſi ediſicaſſe in quel luo-<lb></lb> go la Chieſa, fatte orazioni, furono in-<lb></lb> ſpirati a pigliare due Giovenchi non do- <lb></lb> mi, e appiccato loro al giogo alcune pie-<lb></lb> tre, riſolverono, che dove ſi ſermaſſero, <lb></lb> quivi per avventura ſarebbe ſtato il luo-<lb></lb> go eletto da Iddio per ediſicarla.</s><s id="id2775697"> I Gio-<lb></lb> venchi ſtraſcinando le pietre, ſi fermaro-<lb></lb> no in quel Piano, ove è la Chieſa al pre-<lb></lb> ſente, e i circoſtanti allora datiſi a cava-<lb></lb> re i fondamenti, mentre che uno di quei <lb></lb> manovali lavorava di forza, ſi udì una vo-<lb></lb> ce lamentevole, onde tutti attoniti corſe-<lb></lb> ro quivi, e trovarono queſta Immagine di <lb></lb> Maria Vergine, la quale ſi crede per mol-<lb></lb> ti, che ſia di terra cotta col Figliuolo <lb></lb> in braccio, con uno ſcalſitto nella fronte, ca-<lb></lb> gionatogli dalla percoſſa di quello, che ca-<lb></lb> vava i fondamenti, al qual colpo ſi ſentì <lb></lb> la voce lamentevole.</s><s id="id2775753"> Queſta tradizione.</s></p> <p id="id2775758" type="foot"><s id="id2775762"><foot.target id="a200"></foot.target>che</s></p> <p id="id2775769" type="foot"><s id="id2775773">I 3 vien</s></p> <pb pagenum="198"></pb> <p id="id2775780" type="main"><s id="id2775784"> vien confermata da un marmo di baſſori-<lb></lb> lievo antichiſſimo, il quale è ſotto il Ta-<lb></lb> bernacolo della Madonna: dove è ſcolpito <lb></lb> il ritrovamento di Eſſa nella maniera rac-<lb></lb> contata, eſſendo oſcuro il tempo preciſo, <lb></lb> nel quale egli accadeſſe con tal prodigio. </s><lb></lb> <s id="id2775786">Vi ſono grandi Indulgenze, e Privilegj <lb></lb> conceſſi da molti Ponteſici, e nel giorno <lb></lb> di Santo Luca vi è un gran concorſo di <lb></lb> Popolo, e vi ſi fa una groſſa Fiera.</s><s id="id2775828"> E' <lb></lb> uſiziata la detta Chieſa da dieci Cappella-<lb></lb> ni con un Pievano, che hanno l'obbliga-<lb></lb> zione di dirvi quotidianamente il divino <lb></lb> Uſizio, e fu ſondata dall'antica Famiglia <lb></lb> de' Buondelmonti; che fino al preſente. <lb></lb> hanno la libera Collazione di quelle Cap-<lb></lb> pellaníe, e l'Elezione del Pievano.</s><s id="id2775859"> La. <lb></lb> Chieſa è in oggi tutta mutata, e ricca-<lb></lb> mente adornata, con Soſſitta tutta meſſa <lb></lb> a oro, rotta da tre Quadri, che ſono ſta-<lb></lb> ti fatti da tre de' più eccellenti Pittori, <lb></lb> che abbia Firenze.</s><s id="id2775881"> E' degna di eſſer ve-<lb></lb> duta la Sagreſtía, per la ricchezza de' ſa-<lb></lb> cri Arredi, che ivi ſi conſervano: e chi <lb></lb> voleſſe più minuta informazione di tutto-<lb></lb> ciò, che a queſta Chieſa, e all'Immagi-<lb></lb> ne, che in eſſa ſi venera, e alla devozio-<lb></lb> ne, che ſempre vi hanno avuta i Fioren-<lb></lb> tini, appartiene, potrà vederne le Memo-<lb></lb> rie Iſtoriche, ſtampate da Giuſeppe Man-<lb></lb> ni in Firenze l'anno 1713.</s><s id="id2775922"> All'intorno <lb></lb> vi ſono molti Caſamenti, e per tutto quel <lb></lb> <arrow.to.target n="a201"></arrow.to.target> <pb pagenum="199"></pb> tratto di ſtrada, che dalla ſuddetta Chie-<lb></lb> ſa riconduce a Firenze, per la</s></p> <p id="id2775948" type="foot"><s id="id2775952"><foot.target id="a201"></foot.target>tratto</s></p> <p id="id2775959" type="main"><s id="id2775963">PORTICELLA DI SAN GIORGIO, vi <lb></lb> ſono Ville molto belle; fra le quali quel-<lb></lb> la a Mezzomonte dell'Eminentiſſimo Car-<lb></lb> dinal Principe Neri Corſini, Nipote di Sua <lb></lb> Santità, de' Niccolini, e Alberti, vi ſono <lb></lb> poſſeſſioni ben fornite di Uliveti, e frut-<lb></lb> ti d'ogni ſorte, e vi producono quei ter-<lb></lb> reni ſquiſiti Vini; e di ciò baſti al no-<lb></lb> ſtro Foreſtiero d'aver noi parlato ſomma-<lb></lb> riamente ad oggetto di non tediarlo, o di <lb></lb> non dare a lui impulſo di vedere quel <lb></lb> che a comparazione de' luoghi ſoprann-<lb></lb> ominati, ſi rende molto meno degno d'eſ-<lb></lb> ſer conſiderato dall'iſteſſo.</s><s id="id2776020"> Vogliamo pe-<lb></lb> rò, che per l'iſteſſa ſtrada di Lappeggio <lb></lb> ritornato in Firenze, non laſci di uſcire <lb></lb> ſuor della</s></p> <p id="id2776036" type="main"><s id="id2776039">PORTICCIUOLA A SAN MINIATO, <lb></lb> che è quaſi incontro alla Chieſa di San <lb></lb> Niccolò.</s><s id="id2776049"> Queſta per un'erta ſalita, ove <lb></lb> di ſpazio in ſpazio ſon piantate Croci, e <lb></lb> nell'iſteſſe è eſpreſſo in ognuna qualche <lb></lb> ſatto della Paſſione del Noſtro Salvator <lb></lb> Gesù Criſto, conduce a due Chieſe vene-<lb></lb> rabiliſſime, e ad alcune Ville circonvici-<lb></lb> ne.</s><s id="id2776077"> La prima Chieſa in teſta alla ſalita è <lb></lb> detta</s></p> <p id="id2776293" type="foot"><s id="id2776297">I 4 SAN</s></p> <pb pagenum="200"></pb> <p id="id2776079" type="main"><s id="id2776081">SAN FRANCESCO AL MONTE, già de' <lb></lb> Frati Minori Oſſervanti, ora de' Padri del <lb></lb> Ritiro della Provincia Riformata di Toſca-<lb></lb> na, i quali, levatine tutti gli ornamenti, <lb></lb> l'hanno ridotta ad uno ſtato di povera. <lb></lb> ſemplicità propria del loro Inſtituto; la <lb></lb> quale con ottimo diſegno di Simone del <lb></lb> Pollajolo, fu fatta fabbricare intorno al-<lb></lb> l'anno 1350. da Caſtello Quarateſi, co-<lb></lb> me ne fa fede un'Inſcrizione poſta davan-<lb></lb> ti l'Altar maggiore nel pavimento.</s><s id="id2776137"> Non <lb></lb> ha, che una ſola Navata con ſei Cappel-<lb></lb> le per parte, e una di fianco all'Altar <lb></lb> maggiore in dentro, con ſuoi archi per di <lb></lb> fuora di pietra ruſtica, e ſuo Cornicione, <lb></lb> che ricorre inſorno la Chieſa, e per l'ar-<lb></lb> co maggiore della Tribuna.</s><s id="id2776164"> La Tavola <lb></lb> della Nunziata è di mano di Fra Giovan-<lb></lb> ni Angelico Domenicano, e quella della <lb></lb> Natività di Noſtro Signore è di Giovanni <lb></lb> Antonio Sogliani.</s><s id="id2776181"> Sopra la Porta della. <lb></lb> Sagreſtía la Pietà di terra cotta è di ma-<lb></lb> no di Luca della Robbia, e accanto alla. <lb></lb> Porta maggiore ſi oſſervi il Buſto di mar-<lb></lb> mo bianco di Marcello Virgilio Segretario <lb></lb> della Repubblica Fiorentina, e gran Let-<lb></lb> terato, con un bello Epitaſſio.</s><s id="id2776208"> Queſta <lb></lb> Chieſa è poſta in tale eminenza, e vici-<lb></lb> nanza inſieme della Città, che quaſi in. <lb></lb> pianta di quivi, e con pittoreſca proſpet-<lb></lb> tiva ſi gode, con una gran parte de' Vil-<lb></lb> laggi da noi ſin quì deſcritti; a ſegno che <lb></lb> <arrow.to.target n="a203"></arrow.to.target> <pb pagenum="201"></pb> l'occhio, che ne reſta incantato, con dif-<lb></lb> ficoltà da una sì bella veduta ſe ne ritrae. </s><lb></lb> <s id="id1651424">Dal ſuo Fondatore fu raccomandata all'Ar-<lb></lb> te de' Mercatanti, e laſciato entrate pel <lb></lb> ſuo mantenimento.</s><s id="id2776261"> Uſcendo per la Porta <lb></lb> del fianco di detta Chieſa, e camminando <lb></lb> pochi paſſi a man ritta per una Porta del-<lb></lb> la Fortezza, che intorno all'anno 1526. <lb></lb> con diſegno di Michelagonolo Buonarro-<lb></lb> ti fu fatta, poi tirata a fine dal Tribolo, <lb></lb> ſi arriva all'altra antichiſſima, e venera-<lb></lb> biliſſima</s></p> <p id="id2776304" type="foot"><s id="id2776308"><foot.target id="a203"></foot.target>l'oc-</s></p> <p id="id2776316" type="main"><s id="id2776320">CHIESA DI SAN MINIATO, poſta. <lb></lb> ſopra, e nel mezzo di detta Fortezza, che <lb></lb> per ogni parte tutta ſi gode, e vede.</s><s id="id2776332"> Ma <lb></lb> prima di deſcrivere com'ella ſta al pre-<lb></lb> ſente e eſteriormente, e interiormente; <lb></lb> ci piace di non paſſare ſotto ſilenzio alcu-<lb></lb> na notizia di ſua grande antichità, e ori-<lb></lb> gine.</s><s id="id2776354"> Scrive Giovanni Villani, e con eſſo <lb></lb> tutti i noſtri Storici, che trovandoſi De-<lb></lb> cio Imperadore in Firenze, come Camera <lb></lb> d'Imperio, fiero perſecutore de' Criſtia-<lb></lb> ni; avuta notizia, che San Miniato con <lb></lb> alcuni compagni ſtava facendo penitenza <lb></lb> nel Poggio, ove è oggi la ſua Chieſa, <lb></lb> che in quei tempi altro non v'era, che. <lb></lb> un piccolo Oratorio dedicato all'Apoſtolo <lb></lb> San Pietro, e all'intorno boſcaglia; l'Im-<lb></lb> peradore con doni, e offerte d'ingrandi-<lb></lb> mento, lo tentaſſe a rimuoverſi dalla Re-<lb></lb> <arrow.to.target n="a204"></arrow.to.target> <pb pagenum="202"></pb> ligione Criſtiana; ma nulla valendo a fran-<lb></lb> gere la coſtante fede del Santo, dopo di-<lb></lb> verſi martirj, da' quali per alcun tempo <lb></lb> lo preſervò, gli faceſſe tagliare la teſta <lb></lb> in un luogo detto fino a' noſtri giorni San-<lb></lb> ta Candida, detta dal Candidato de' Mar-<lb></lb> tiri; ma il Santo riducendoſela al buſto, <lb></lb> paſſato l'Arno, e ſalito ſul poggio, ren-<lb></lb> deſſe nel ſuddetto Oratorio l'anima a Id-<lb></lb> dio: quivi foſſe ſeppellito il ſuo Corpo; <lb></lb> e da' Fiorentini, poichè paleſemente diven-<lb></lb> nero Criſtiani, fabbricata foſſe una Chie-<lb></lb> ſa al ſuo nome.</s><s id="id2776466"> Ma quella sì nobile, e <lb></lb> grande, che ſi vede al preſente, fu alza-<lb></lb> ta nel 1013. a' 26. di Aprile con conſi-<lb></lb> glio d'Ildebrando Veſcovo Fiorentino, e <lb></lb> coll'aſſenſo, e perſuaſione di Sant'Arri-<lb></lb> go Primo Imperadore, e Secondo Re di <lb></lb> Germania, e di Santa Cunegonda ſua mo-<lb></lb> glie, che la dotarono di molte tenute, e <lb></lb> con ſolenne pompa vi fecero translatare il <lb></lb> Corpo di San Miniato nell'Altare, che è <lb></lb> ſotto le volte della medeſima Chieſa; la <lb></lb> quale da' Fiorentini fu data in cura a'Con-<lb></lb> ſoli dell'Arte de' Mercatanti.</s><s id="id2776518"> E' ſpartita <lb></lb> queſta in tre Navate, e vi ſono due ſca-<lb></lb> le di pietra ruſtica quaſi al mezzo della <lb></lb> Chieſa, per dove ſi ſale al Presbiterio, e <lb></lb> Coro, fatto full'antica coſtumanza della <lb></lb> primitiva Chieſa.</s><s id="id2776540"> Queſto è tutto di mar-<lb></lb> mi, e porfidi intagliati, e intramezzati; <lb></lb> e dietro all'Altare vi ſono cinque fine-<lb></lb> <arrow.to.target n="a205"></arrow.to.target> <pb pagenum="203"></pb> ſtroni ſerrati di traſparentiſſimo marmo, <lb></lb> di color doriccio miſchio, e venato; e. <lb></lb> nella lunetta ſemirotonda di Moſaico col <lb></lb> Padre Eterno; ſi vede a mano ſiniſtra l'ef-<lb></lb> figie di San Miniato con queſta Inſcrizio-<lb></lb> ne di Lettere Gotiche: <emph type="italics">Sanctus Miniatus <lb></lb> Rex Erminia</emph>, cioè dell'Armenia; la qual <lb></lb> coſa aſſeriſce il ſuddetto Giovanni Villa-<lb></lb> ni, e qualunque altro, che delle coſe no-<lb></lb> ſtre ſulle ſue aſſerzioni ragionare ha vo-<lb></lb> luto; mentre nè gli antichi, nè i moder-<lb></lb> ni Martirologj, nè altri accurati Storici <lb></lb> ci dicono, che San Miniato foſſe Re d'Ar-<lb></lb> menia: Ma Sant'Antonino nella ſua Cro-<lb></lb> nica, Vincenzio Borghini, e molti altri <lb></lb> aſſeriſcono, che foſſe nobil Fiorentino, o <lb></lb> al più della Toſcana; l'appuramento del-<lb></lb> le quali notizie, non eſſendo quì noſtro <lb></lb> oggetto di eſaminare, proſeguiremo la nar-<lb></lb> rativa della ſuddetta Chieſa, per cui ab-<lb></lb> biamo una particolar devozione.</s><s id="id2776654"> Davanti <lb></lb> le volte, e ove elle terminano, pure iſo-<lb></lb> lata vi è una Cappella di marmo, fatta fa-<lb></lb> re da Pietro de' Medici, ove è un parti-<lb></lb> mento d'ottangoli belliſſimo, lavorato da <lb></lb> Luca della Robbia.</s><s id="id2776676"> A man ſiniſtra la bel-<lb></lb> liſſima Cappella, che ſi vede dedicata a <lb></lb> San Jacopo, fu fatta dal Cardinale Jaco-<lb></lb> po di Portogallo, con partimento tutto <lb></lb> di marmi, e porfidi, come ſono la Cat-<lb></lb> tedra Epiſcopale, e il Sepolcro, lavora-<lb></lb> ti da Anton Roſſellini Scultore di quei <lb></lb> <arrow.to.target n="a206"></arrow.to.target> <pb pagenum="204"></pb> tempi rinomatiſſimo, e vi è queſto Epi-<lb></lb> taſſio:</s></p> <p id="id2776722" type="foot"><s id="id2776726"><foot.target id="a204"></foot.target>li-</s></p> <p id="id2776733" type="foot"><s id="id2776737"><foot.target id="a205"></foot.target>ſtro-</s></p> <p id="id2776744" type="foot"><s id="id2776748"><foot.target id="a206"></foot.target>tem-</s></p> <p id="id2776756" type="main"><s id="id2776760"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Regia Stirps Jacobus nomen Luſitana propage <lb></lb> Inſignis forma ſumma pudicitia<lb></lb> Cardineus titulus morum nitor optima vita <lb></lb> Iſta fuere mihi mors juvenem rapuit.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2776788" type="main"><s id="id2776792"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Vix. An. XXV. M. XI. D. X. Obiit Anno <lb></lb> Salutis M. CCCC. LIX.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2776803" type="main"><s id="id2776807">Nella volta, che è ſenza ſpigoli, l'iſteſ-<lb></lb> ſo Luca della Robbia fece in quattro ton-<lb></lb> di ne'cantoni i quattro Evangeliſti, e in <lb></lb> quello di mezzo lo Spirito Santo.</s><s id="id2776824"> Di ma-<lb></lb> no d'Antonio del Pollajolo è la Tavola <lb></lb> a olio, entrovi San Jacopo, Sant'Euſta-<lb></lb> chio, e San Vincenzio; eſſendo di Pietro <lb></lb> ſuo fratello alcuni Proſeti dipinti a olio <lb></lb> nel muro di detta Cappella, ſiccome in. <lb></lb> un mezzo tondo la Nunziata.</s><s id="id2776850"> E nella Sa-<lb></lb> greſtía alcune azioni di San Benedetto di-<lb></lb> pinte a freſco, ſono di mano di Spinello <lb></lb> Spinelli.</s><s id="id2776864"> Queſta Chieſa, di cui è piaciu-<lb></lb> to fare lungo ragionamento, ſervita di Se-<lb></lb> poltura a più Martiri, fu negli antichi <lb></lb> tempi uſiziata da' Monaci di San Baſilio, <lb></lb> poi da quelli di San Benedetto dell'Ordi-<lb></lb> ne di Clugnì, o Cluniacenſi, e ſra eſſi <lb></lb> ſtette alcun tempo San Giovan Gualberto <lb></lb> Fiorentino de' Signori di Petrojo, dopo <lb></lb> d'avere magnanimamente perdonato al ne-<lb></lb> mico, che aveva ammazzato Ugo ſuo fra-<lb></lb> tello, riſcontrato poco ſotto a San Mi-<lb></lb> niato; ove è una memoria del prodigioſo <lb></lb> <arrow.to.target n="a207"></arrow.to.target> <pb pagenum="205"></pb> fatto già noto, in un Tabernacolo con. <lb></lb> Iſcrizione; e del Crociſiſſo, che chinò la <lb></lb> teſta, il quale era in quei tempi nella <lb></lb> ſuddetta Chieſa, nella mentovata Cappel-<lb></lb> la di mezzo; e ora in quella di Santa <lb></lb> Trinita dentro la Città de' Monaci del ſuo <lb></lb> Ordine, come è ſtato detto in quel luo-<lb></lb> go.</s><s id="id2776953"> L'anno 1373. a' 27. d'Agoſto ſotto <lb></lb> Gregorio XI. uſciti molto prima i Mona-<lb></lb> ci Cluniacenſi di detta Chieſa, vennero <lb></lb> ad ufiziarla i Monaci bianchi di Monte <lb></lb> Uliveto, i quali vi ſtettero ſino al 1542. <lb></lb> che di quivi per geloſia forſe della For-<lb></lb> tezza, o per qualunque altro motivo, ſi <lb></lb> partirono al tempo del Granduca Coſimo <lb></lb> Primo, e in detta occaſione levarono l'oſ-<lb></lb> ſa di San Miniato.</s><s id="id2776994"> Mantengono però i <lb></lb> detti Monaci fino in oggi un certo ſpiri-<lb></lb> tuale poſſeſſo; celebrandovi Meſſe in al-<lb></lb> cuni giorni dell'anno, e facendovi altre <lb></lb> funzioni ſacre.</s><s id="id2777014"> In ſomma era tale la ve-<lb></lb> nerazione verſo queſto antichiſſimo Tem-<lb></lb> pio di San Miniato, che San Frediano Ve-<lb></lb> ſcovo di Lucca ſoleva ogni anno col ſuo <lb></lb> Clero, nel giorno feſtivo di queſto Santo <lb></lb> Martire, andare a viſitarlo; e i Veſcovi <lb></lb> Fiorentini ebbero per coſtume in antico <lb></lb> dopo aver preſo il lor ſolenne poſſeſſo, <lb></lb> di ſar quivi immediatamente la viſita. </s><lb></lb> <s id="id2777016">Quivi ſono ſtate modernamente fabbricate <lb></lb> ſemplici, ma comode ſtanze per uſo di <lb></lb> chiunque voglia di tempo in tempo riti-<lb></lb> <arrow.to.target n="a208"></arrow.to.target> <pb pagenum="206"></pb> rarviſi a fare gli Eſercizj di Sant'Igna-<lb></lb> zio, ſotto la direzione de' Padri Geſuiti <lb></lb> in varj tempi dell'anno deſtinati a queſto <lb></lb> effetto.</s><s id="id2777088"> E ciò baſti per inſtruzione, e de-<lb></lb> vozione inſieme al noſtro Foreſtiero di que-<lb></lb> ſte due Chieſe; ove ne' Venerdì di Mar-<lb></lb> zo ſpecialmente, gran Popolo concorre <lb></lb> all'acquiſto delle molte Indulgenze, che <lb></lb> vi ſono; particolarmente dopo che i Pa-<lb></lb> dri del Ritiro vi hanno inſtituita la De-<lb></lb> vozione detta la <emph type="italics">Via Crucis</emph>. E noi altre-<lb></lb> sì farem termine al noſtro compendioſo <lb></lb> ragionamento, ſopra le Chieſe ufiziate da' <lb></lb> Clauſtrali, delle quali aviamo voluto far <lb></lb> menzione, a riſerva di poc'altre, così <lb></lb> delle Ville, che ſuburbane poſſon chia-<lb></lb> marſi: perchè lunghiſſima Opera ſarebbe. <lb></lb> ſtata di voler noi partitamente di tutte <lb></lb> queſte, e di quelle, che per la Campagna <lb></lb> Fiorentina ſi veggiono, ragionare: riſer-<lb></lb> bandoci dell'une, e dell'altre ſcrivere un <lb></lb> giorno più individualmente, e non in com-<lb></lb> pendio, come ci ſiamo preſcritti al pre-<lb></lb> ſente, per minor tedio del Foreſtiero no-<lb></lb> ſtro.</s><s id="id2777185"> Vogliamo però, che egli ſappia eſ-<lb></lb> ſerci in maggior lontananza della noſtra <lb></lb> Città luoghi delizioſi, e belli; o ſiano <lb></lb> Palazzi del Granduca, e de' noſtri Gen-<lb></lb> tiluomini, o ſiano Chieſe ragguardevoli <lb></lb> degne di eſſer vedute: e che la ſola rela-<lb></lb> zione di tre grandi Santuarj poſti nel Ca-<lb></lb> ſentino, che ſono la Vallombroſa, il ſa-<lb></lb> <arrow.to.target n="a209"></arrow.to.target> <pb pagenum="207"></pb> cro Eremo di Camaldoli, e il Santo Mon-<lb></lb> te dell'Alvernia, ove nel primo San Gio-<lb></lb> van Gualberto, nel ſecondo San Romual-<lb></lb> do, lunga penitenza fecero, e fondarono <lb></lb> loro Ordine Religioſo, e nel terzo San <lb></lb> Franceſco ricevè da Gesù Criſto le Sagre <lb></lb> Stimmate; richiederebbe un Libro quanto <lb></lb> queſto, che per ſua inſtruzione compilato <lb></lb> abbiamo.</s></p> <p id="id2777263" type="foot"><s id="id2777267"><foot.target id="a207"></foot.target>fatto</s></p> <p id="id2777274" type="foot"><s id="id2777278"><foot.target id="a208"></foot.target>rar-</s></p> <p id="id2777286" type="foot"><s id="id2777290"><foot.target id="a209"></foot.target>cro</s></p> <p id="id2777297" type="main"><s id="id2777301">IL FINE.</s></p> <figure id="id2777306"></figure> <lb></lb> </chap> <pb></pb> <chap> <p id="id2777314" type="head"><s id="id2777318">APPROVAZIONI.</s></p> <p id="id2777322" type="main"><s id="id2777326">Si riſtampi.</s></p> <p id="id2777330" type="main"><s id="id2777334"><emph type="italics">Orazio Mazzei <expan abbr="Vicario Generale">Vic. Gener.</expan></emph></s></p> <p id="id2777350" type="main"><s id="id2777353">Si riſtampi.</s></p> <p id="id2777358" type="main"><s id="id2777361"><emph type="italics">Il Vicario Generale del <expan abbr="Santo">S.</expan> Ufizio <lb></lb> di Firenze.</emph></s></p> <p id="id2777373" type="main"><s id="id2777377">Si riſtampi.</s></p> <p id="id2777381" type="main"><s id="id2777385"><emph type="italics">Filippo Buonarroti <expan abbr="Senatore Auditore">Sen. Audit.</expan> <lb></lb> di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph></s></p> </chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> </body><back></back></text> </archimedes>