Mercurial > hg > mpdl-xml-content
view texts/XML/archimedes/it/l222.xml @ 12:f9a6b8344c3a
DESpecs 2.0 Autumn 2009
author | Klaus Thoden <kthoden@mpiwg-berlin.mpg.de> |
---|---|
date | Thu, 02 May 2013 11:14:40 +0200 |
parents | 22d6a63640c6 |
children |
line wrap: on
line source
<?xml version="1.0"?> <archimedes xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" > <info> <author>Cambiagi, Gaetano</author> <title>L'antiquario fiorentino o sia guida per osservar con metodo le cose notabili della citta' di Firenze</title> <date>1781</date> <place>Firenze</place> <translator></translator> <lang>it</lang> <cvs_file>l222.xml</cvs_file> <locator></locator> <echodir>/permanent/echo/guide/L222</echodir> </info> <text> <front></front> <body> <chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <p id="id2758884" type="head"><s id="id2758890">L'ANTIQUARIO <lb></lb> FIORENTINO <lb></lb> O<emph type="italics"> S</emph>IA <lb></lb> GUIDA <lb></lb> PER OSSERVAR CON METODO <lb></lb> LE COSE NOTABILI <lb></lb> DELLA CITTA' <lb></lb> DI FIRENZE <lb></lb> <emph type="italics">QUARTA EDIZIONE</emph> <lb></lb> CORRETTA, E DI COPIOSE NOTIZIE ACCRESCIUTA</s></p> <p id="id2758356" type="main"><s id="id2758353">IN FIRENZE L'ANNO MDCCLXXXI.</s></p> <p id="id2758324" type="main"><s id="id2758345">PER <expan abbr="Gaetano">GAET.</expan> CAMBIAGI STAMP. <expan abbr="GRANDUCALE">GRANDUC.</expan> <lb></lb> </s></p> <p id="id2758336" type="main"><s id="id2758332"><emph type="italics">CON LICENZA DE' SUPERIORI.</emph></s></p> <pb></pb> <p id="id2758335" type="main"><s id="id2758337">AVVISO.</s></p> <p id="id2758316" type="main"><s id="id2758313"><emph type="italics">Si trovano quì vendibili le 62. Stampe <lb></lb> in rame delle migliori Statue della Città <lb></lb> al diſcreto prezzo di 21. Paolo.</emph></s></p> <pb pagenum="III"></pb> <p id="id2758323" type="main"><s id="id2758325"><emph type="italics">A SUA ECCELLENZA</emph> <lb></lb> IL <expan abbr="SIGNOR"><expan abbr="Signore">Sig.</expan></expan> HEIDEGGER <lb></lb> BALÌ DI MENDRISIO EC.</s></p> <p id="id2758251" type="main"><s id="id2758151">N<emph type="italics">El ſoggiorno che faceſte in <lb></lb> queſta Città avendo nell'<expan abbr="Eccellenza Vostra">E. V.</expan> <lb></lb> conoſciuta una completa cono-<lb></lb> ſcenza della più ſolida Let-<lb></lb> teratura, ed un robuſto genio per le <lb></lb> Belle Arti, non potea preſentarmiſi <lb></lb> all'idea una perſona di gran me-<lb></lb> rito, a cui offrire queſto Libro deſcri-<lb></lb> vente ciò, di cui è ſtata abbellita la <lb></lb> Metropoli della Toſcana dagli induſtri <lb></lb> Artefici, e coltivatori dalle Arti Nobili.</emph></s></p> <p id="id2842010" type="main"><s id="id2758110"><emph type="italics">Mi caderebbe in acconcio di far <lb></lb> parola della Voſtra nobile origine, e</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a0"></arrow.to.target> <pb pagenum="IV"></pb> <emph type="italics">delle prerogative le più invidiabilì, <lb></lb> delle quali avete mercè lunghe vigi-<lb></lb> lie premuroſamente arricchito il Voſtro <lb></lb> ſpirito, che ebbe già in ſorte dalla <lb></lb> Natura una diſpoſizione a ben fare; <lb></lb> ma ſiccome da vero Filoſofo non co-<lb></lb> noſcete altra grandezza che nella <lb></lb> Virtù, onde ſempre cercate di abbel-<lb></lb> lirvi, così tralaſciſi ogni lode agli igno-<lb></lb> ranti, e animi deboli, che ne hanno <lb></lb> biſogno per comparire.</emph></s></p> <p id="id2758060" type="foot"><s id="id2757630"><foot.target id="a0"></foot.target><emph type="italics">delle</emph></s></p> <p id="id2757622" type="main"><s id="id2757616"><emph type="italics">Son perſuaſo che mi farete il grazio-<lb></lb> ſo piacere di accettare queſta offerta <lb></lb> come figlia di quella vera ſtima, ed <lb></lb> amicizia che profeſſo ad uno che come <lb></lb> Voi coltiva le Lettere, ed ama la corri-<lb></lb> ſpondenza di quelli che vi ſono omo-<lb></lb> genei; mentre pregovi di riconoſcermi <lb></lb> qual mi profeſſo</emph></s></p> <p id="id2757589" type="main"><s id="id2757585"><emph type="italics">Nell'E. V.</emph></s></p> <p id="id2812382" type="main"><s id="id401166"><emph type="italics">Firenze</emph> 19. <emph type="italics">Novembre</emph> 1781.</s></p> <p id="id2760576" type="main"><s id="id2758148">Voſtro Vero Servo <lb></lb> L'EDITORE. </s></p> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <figure id="id2839479"></figure> <lb></lb> </chap> <chap> <pb pagenum="(1)"></pb> <figure id="id2768037"></figure> <lb></lb> <p id="id2798934" type="head"><s id="id2797637">DESCRIZIONE <lb></lb> <emph type="italics">DELLA CITTA'</emph> <lb></lb> DI FIRENZE.</s></p> <figure id="id2796971"></figure><lb></lb> <p id="id2795511" type="main"><s id="id2778768">VArie ſono le opinioni dei noſtri Iſto-<lb></lb> rici circa l'origine, e prima popo-<lb></lb> lazione di queſta Città di Firenze, poichè <lb></lb> alcuni vogliono che riconoſca il di lei prin-<lb></lb> cipio dai ſeguaci di Silla; altri dai Trium-<lb></lb> viri, e altri dai Popoli Fieſolani; e ſecon-<lb></lb> do il ſentimento del fu noſtro Dottor Gio-<lb></lb> vanni Lami una delle antiche Città Etru-<lb></lb> ſche, e dipoi, ſecondo l'autorità di Giulio <lb></lb> Frontino, e di altri accreditati Autori, fu <lb></lb> dedotta anticamente da' Triumviri Colonia <lb></lb> de' Romani compoſta dei più ſcelti Solda-<lb></lb> ti di Ceſare.</s><s id="id2760771"> Da Floro è annoverata Fi-<lb></lb> renze fra' più ſplendidi Municipj d'Italia. </s><lb></lb> <s id="id2760775">Quindi è, che i Fiorentini nutrirono in ogni <lb></lb> tempo ſpiriti nobili, e generoſi, e niuna <lb></lb> impreſa, benchè difficile, e grande, inten-<lb></lb> <arrow.to.target n="a1"></arrow.to.target> <pb pagenum="(2)"></pb> tata laſciarono, per acquiſtare a ſe mede-<lb></lb> ſimi gloria, ed alla Patria ornamento, e <lb></lb> ſplendore.</s><s id="id2761303"> Scoſſo il duro giogo di eſſere <lb></lb> ad altri ſoggetti, dopo la decadenza dell'<lb></lb> Imperio Occidentale nel quinto ſecolo, <lb></lb> procurarono di vivere in libertà; per con-<lb></lb> ſervar la quale, non meno, che per dila-<lb></lb> tare i confini del proprio dominio, furono <lb></lb> forzati ad abbattere l'audacia dei loro ne-<lb></lb> mici, disfacendo Caſtelli, eſpugnando Città, <lb></lb> e riducendo ſotto il loro comando Popoli <lb></lb> interi.</s><s id="id2760517"> Fatti pertanto potenti, non teme-<lb></lb> rono di ſoſtenere oſtinatiſſime guerre con-<lb></lb> tro i primi potentati d'Italia, riportandone <lb></lb> ſegnalate vittorie, le quali ſenz'alcun dub-<lb></lb> bio non ſarebbero così toſto ceſſate, ſe non <lb></lb> ne aveſſero il corſo impedito le diſcordie <lb></lb> civili.</s><s id="id2760493"> Queſte furono, che tolſero a' Gran-<lb></lb> di il Governo, e 'l tramutarono di Ariſto-<lb></lb> cratico in Popolare, e di Popolare lo ri-<lb></lb> duſſero a Principato: poichè la Repubbli-<lb></lb> ca ne' primi tempi ſolamente dagli Otti-<lb></lb> mati ſi governò, indi dal culto Popolo <lb></lb> (fuorichè nella rivoluzione de' Ciompi nell'<lb></lb> anno 1378. quando il popolo vile, e mi-<lb></lb> nuto, per breviſſimo tempo preſe il co-<lb></lb> mando); e finalmente nel ſecolo decimo-<lb></lb> ſeſto, da Principi ottimi, e clementiſſimi co-<lb></lb> <arrow.to.target n="a2"></arrow.to.target> <pb pagenum="(3)"></pb> minciò ad eſſer governata.</s><s id="id2759485"> Ora ſiccom <lb></lb> nel coraggio, e governo furono i Fioren-<lb></lb> tini ſomigliantiſſimi a' Romani, così pro-<lb></lb> curarono in ogni altra coſa d'imitarli.</s><s id="id2760462"> Eb-<lb></lb> bero come Roma il Teatro, l'Anfiteatro, <lb></lb> il Campidoglio, il Foro, le Terme, gli <lb></lb> Acquedotti, e ſecondo alcuni, anche il <lb></lb> Tempio di Marte.</s><s id="id2758489"> Dicono, che coſtumaſſero <lb></lb> gli ſteſſi Giuochi, e le ſteſſe Feſte pubbli-<lb></lb> che, e onoraſſero pure come lor tutelare <lb></lb> il medeſimo Dio Marte.</s><s id="id2760674"> Così ne' tempi po-<lb></lb> ſteriori, quando ebbero la ſorte di cono-<lb></lb> ſcere, e di abbracciare la Religione Orto-<lb></lb> doſſa, edificarono nobiliſſime Chieſe, ſon-<lb></lb> tuoſi Palazzi, Giardini vaghiſſimi, che quaſi <lb></lb> gareggiano con quei di Roma.</s><s id="id409562"> Coltivaro-<lb></lb> no, come i Romani, in ſommo grado le <lb></lb> Armi, e le Lettere.</s><s id="id2839493"> Nelle Armi riuſcirono <lb></lb> valoroſiſſimi Soldati, e condottieri d'Eſer-<lb></lb> citi di gran nome.</s><s id="id2769736"> Sono innumerabili quel-<lb></lb> li, che ne' tempi antichi, e moderni eb-<lb></lb> bero l'onore di eſſer creati Cavalieri da <lb></lb> Imperadori, e Monarchi, per ricompenſa <lb></lb> del loro valore, ed a taluni non ſon man-<lb></lb> cate ſovranità ragguardevoliſſime, e le di-<lb></lb> gnità prime del Mondo, e che nelle Re-<lb></lb> gioni anche più barbare, e più lontane ſi <lb></lb> reſero formidabili; e nel medeſimo tempo <lb></lb> <arrow.to.target n="a3"></arrow.to.target> <pb pagenum="(4)"></pb> glorioſi.</s><s id="id2765841"> Al nuovo Mondo da ſe diſcoper-<lb></lb> to diede il ſuo nome un Fiorentino.</s><s id="id2765733"> Ma <lb></lb> che diremo noi degli uomini letterati?</s><s id="id2765736"> Do-<lb></lb> po l'invaſione de' Barbari nell'Italia, ri-<lb></lb> maſero le Scienze, e le Arti più nobili ſe-<lb></lb> polte in una profonda ignoranza: mercè pe-<lb></lb> rò de' Fiorentini riſorſero a nuova vita, ri-<lb></lb> prendendo il lor primiero ſplendore.</s><s id="id2765130"> Quindi <lb></lb> ſi vidde, quaſi diſſi, rinata la Poeſia, e l'<lb></lb> eloquenza Latina, e Greca, e prender vita <lb></lb> la letteratura Toſcana.</s><s id="id2764997"> Rifiorì la Filoſofia <lb></lb> di Platone, e con eſſa ogni altra ſcienza <lb></lb> più ragguardevole.</s><s id="id2764447"> Le Mattematiche, e le <lb></lb> Filoſofie ſormontarono al ſommo grado per <lb></lb> mezzo del gran Galileo inventore del Te-<lb></lb> leſcopio, Microſcopio, ed altri inſtrumen-<lb></lb> ti, mercè de' quali ampliò le cognizioni <lb></lb> ſino allora limitate della Filoſofia, ed Aſtro-<lb></lb> nomia anco per via delle nuove ſcoperte da <lb></lb> eſſo fatte in Cielo.</s><s id="id2763596"> Il Jus Civile dall'in-<lb></lb> terpetrazione del noſtro Accurſio incomin-<lb></lb> ciò grandemente a riſorgere.</s><s id="id2762857"> Così fecero <lb></lb> la Pittura, la Scultura, e l'Architettura, <lb></lb> nelle quali tant'oltre s'avanzarono i Fio-<lb></lb> rentini, che a loro giuſtamente ſi dee la <lb></lb> lode di primi maeſtri, e di riſtauratori di <lb></lb> sì belle Arti.</s><s id="id2762453"> Sopra il numero di dugento <lb></lb> ſono quei, che gia Cittadini di queſta Pa-<lb></lb> <arrow.to.target n="a4"></arrow.to.target> <pb pagenum="(5)"></pb> tria, ora del Cielo col titolo di Beati, o <lb></lb> di Santi s'adorano ſu gli Altari.</s><s id="id2761898"> Più di <lb></lb> centocinquanta Chieſe ſi contano, quaranta <lb></lb> delle quali ſon Parrocchie.</s><s id="id2760918"> Circa a ſeſſanta <lb></lb> Monaſteri di Monache tutti dentro della <lb></lb> Città; oltre i molti, che ſono ſuburbani: <lb></lb> ventotto di Religioſi clauſtrali nel recinto <lb></lb> delle mura; molti Conſervatorj di fanciulle <lb></lb> povere, e d'uomini mendicanti: diverſi <lb></lb> Spedali per gl'infermi, e pe' pellegrini: <lb></lb> ſopra cento Confraternite di ſecolari: al-<lb></lb> cune delle quali all'iſtruzione del Cate-<lb></lb> chiſmo; altre al ſovvenimento de' poveri <lb></lb> vergognoſi; altre all'eſercizio di varie ope-<lb></lb> re di miſericordia con gran fervore atten-<lb></lb> dono; ed altre alla ſcarcerazione de' pri-<lb></lb> gioni.</s><s id="id2760564"> Varie Scuole pubbliche nei Quartie-<lb></lb> ri della Città per la gioventù, e varie Scuo-<lb></lb> le di Manifatture ſono ſtate recentemente <lb></lb> erette dalla munificenza del noſtro Benefico <lb></lb> Sovrano.</s><s id="id2760443"> Vi ſono Accademie di gran no-<lb></lb> me, e fra queſte la Sacra Accademia Fio-<lb></lb> rentina, e quella della Cruſca, regina, e <lb></lb> moderatrice della lingua Italiana.</s><s id="id2759028"> Quella <lb></lb> degli Apatiſti, che per adunarſi ſempre pub-<lb></lb> blicamente, e darviſi ad ognuno facoltà di <lb></lb> recitarvi in qualſivoglia Idioma, è ſtimata <lb></lb> il ſeminario de' belli ingegni.</s><s id="id2759030"> L'Accade-<lb></lb> <arrow.to.target n="a5"></arrow.to.target> <pb pagenum="(6)"></pb> mia del Diſegno, che fu fondata fin dall'<lb></lb> anno 1350. e che è ſtata la prima di tutte <lb></lb> l'altre, che molti anni dopo ſono ſtate eret-<lb></lb> te per l'Italia, e in altre parti dell'Euro-<lb></lb> pa.</s><s id="id2760842"> Vi è ancora la Società Bottanica eret-<lb></lb> ta modernamente a comodo e benefizio di <lb></lb> queſta utile Profeſſione; come pure quella <lb></lb> de' Georgofili, tendente a migliorate ſem-<lb></lb> pre più l'Agricoltura.</s><s id="id2765919"> Quelle degli Inge-<lb></lb> gnoſi, degli Armonici, Faticacti, Coreo-<lb></lb> fili che ſi eſercitano in virtuoſe adunanze <lb></lb> di canto, ſuono, ballo ed erudite compo-<lb></lb> ſizioni.</s><s id="id2764779"> Finalmente per rendere una Città <lb></lb> in ogni parte compita, hanno fatto a gara <lb></lb> l'Arte, e la Natura; quella con tanti ab-<lb></lb> bellimenti eſteriori, e di ſtrade ſpazioſe, <lb></lb> e ben laſtricate, e di ſontuoſi Edifizi, di <lb></lb> tante belle Pitture, e Statue di cui è ri-<lb></lb> piena la Città noſtra; queſta coll'amenità <lb></lb> del ſito, ov'ella è collocata, e circondata <lb></lb> da fertiliſſimi colli; irrigata dal Fiume Ar-<lb></lb> no, in luogo d'aria ſottile sì, ma ſalubre, <lb></lb> e produttrice di nobiliſſimi ingegni.</s><s id="id2761058"> Onde <lb></lb> non è maraviglia s'ella meriti il giuſto <lb></lb> encomio, che le hanno dato gli Scrittori <lb></lb> più nobili, di bella, e di magnifica, di <lb></lb> fiore delle Città, e di maeſtra delle Scien-<lb></lb> ze, e delle Arti, qual nuova Atene in Ita-<lb></lb> <arrow.to.target n="a6"></arrow.to.target> <pb pagenum="(7)"></pb> lia.</s><s id="id2760741"> Ora per oſſervar brevemente, con una <lb></lb> ſemplice ſcorſa per queſta Città, il bello <lb></lb> della medeſima, diaſi cominciamento dall'<lb></lb> inſigne Chieſa Metropolitana, detta</s></p> <p id="id2760616" type="foot"><s id="id2760618"><foot.target id="a1"></foot.target>A tata</s></p> <p id="id2760538" type="foot"><s id="id2760541"><foot.target id="a2"></foot.target>minciò</s></p> <p id="id2760452" type="foot"><s id="id2759022"><foot.target id="a3"></foot.target>A 2 glo-</s></p> <p id="id2758989" type="foot"><s id="id2763671"><foot.target id="a4"></foot.target>tria,</s></p> <p id="id2761273" type="foot"><s id="id2761275"><foot.target id="a5"></foot.target>A 3 mia</s></p> <p id="id2764003" type="foot"><s id="id2764005"><foot.target id="a6"></foot.target>lia.</s></p> <p id="id2809922" type="main"><s id="id409448">SANTA MARIA DIL FIORE.</s><s id="id409450"> Ed avvegna-<lb></lb> chè queſta gran Chieſa vinca di pregio <lb></lb> tutte le Fabbriche della Città, fa di me-<lb></lb> ſtiere oſſervare in eſſa diſtintamente tutto <lb></lb> ciò, che la rende ſopra d'ogni altra am-<lb></lb> mirabile, e ſingolare.</s><s id="id2800361"> Primieramente s'<lb></lb> eſtende la ſua lunghezza a braccia dugen-<lb></lb> toſeſſanta, la larghezza delle Tribune a <lb></lb> certoſeſſantaſei; e quella delle Navate a <lb></lb> ſettantuna; l'altezza dal piano della terra <lb></lb> fino alla ſommità della Croce, a braccia <lb></lb> dugentodue, poichè fino al piano della Lan-<lb></lb> terna, ell'è alta centocinquantaquattro <lb></lb> braccia, il tempio della Lanterna trenta-<lb></lb> ſe, la Palla quattro, e otto braccia la <lb></lb> Croce.</s><s id="id2761281"> Finalmente tutto il giro di queſto <lb></lb> grand'edifizio aſcende a braccia milledu-<lb></lb> gertottanta.</s><s id="id2782134"> Per di fuori è tutta incroſta-<lb></lb> ta di marmi con bell'ordine diviſati.</s><s id="id2774220"> La <lb></lb> facciata ancora era quaſi per metà incro-<lb></lb> ſtata di marmi, adornata di molte ſtatue, <lb></lb> baſſirilievi, fatta con diſegno di Giotto; ma <lb></lb> fu demolita l'anno 1586. ſenza ſaperſene <lb></lb> <arrow.to.target n="a7"></arrow.to.target> <pb pagenum="(8)"></pb> il motivo, e fu dato principio ad un altra <lb></lb> di diſegno diverſo, la quale eſſendo ad una <lb></lb> certa altezza condotta, fu di nuovo di-<lb></lb> sfatta l'anno 1688. ed allora con l'occa-<lb></lb> ſione delle Reali Nozze del Gran Principe <lb></lb> Ferdinando di Toſcana colla Gran Princi-<lb></lb> peſſa Violante Beatrice di Baviera, fu di-<lb></lb> pinta a freſco, come ritrovaſi di preſente. </s><lb></lb> <s id="id2760683">Le ſtatue, che erano nell'antica facciata <lb></lb> Gottica, parte altrove, ed una porzione <lb></lb> dentro la Chieſa in nicchie furono collo-<lb></lb> cate; e tra queſte i quattro Evangeliſti alti <lb></lb> più del naturale, fatti da Donatello i <lb></lb> quali oggi ſi veggono nelle Cappelle della <lb></lb> Tribuna di mezzo.</s><s id="id2760693"> Per ſette gran Porte vi <lb></lb> ſi ha l'ingreſſo, tre delle quali nella fac-<lb></lb> ciata, e quattro lateralmente, abbellite di <lb></lb> vaghi lavori, ed intagli, tra' quali è molto <lb></lb> in pregio una Madonna di marmo alta più <lb></lb> del vivo con due Angioli in atto riverer-<lb></lb> te, di Giovanni da Piſa ſopra la Porta di-<lb></lb> rimpetto alla Canonica; e la Nunziata di <lb></lb> Moſaico di mano del Ghirlandaio ſopra la <lb></lb> Porta del fianco verſo la via de' Servi.</s><s id="id2779028"> Ri-<lb></lb> leva ſopra queſto Edifizio la gran Cupola <lb></lb> di figura ottagona, la cui bellezza, e gran-<lb></lb> dezza rende l'occhio di chi la mira per <lb></lb> lo ſtupore attonito; nè per quanto ſe ne <lb></lb> <arrow.to.target n="a8"></arrow.to.target> <pb pagenum="(9)"></pb> ragioni, ſi giunge mai a lodarne una par-<lb></lb> te.</s><s id="id411310"> Queſta è la Cupola sì famoſa, della <lb></lb> quale il divin Michelagnolo ebbe a dire, <lb></lb> poterſi appena imitare, non che ſuperare <lb></lb> con l'arte.</s><s id="id2777488"> Finalmente l'Architettura di <lb></lb> tutto queſto compoſto è oltremodo mara-<lb></lb> viglioſa; imperciocchè in quell`età coſtu-<lb></lb> mandoſi di fabbricare alla Gotica, fu al <lb></lb> certo mirabil coſa, che gl'ingegnoſi Arte-<lb></lb> fici ſi diſcoſtaſſero da una maniera sì bar-<lb></lb> bara, ed all'ottima degli antichi Romani <lb></lb> s'avvicinaſſero.</s><s id="id409206"> Queſto grande Edifizio eb-<lb></lb> be cominciamento l'anno 1294. o come al-<lb></lb> tri con maggior ragione vogliono l'anno <lb></lb> 1296. eſſendo prima in queſto luogo una <lb></lb> Chieſa eretta in onore di <expan abbr="Santa">S.</expan> Reparata, per <lb></lb> ricordanza della vittoria ottenutaſi l'an-<lb></lb> no 407. nel giorno a lei dedicato, contro <lb></lb> Radagaſio Re de' Goti.</s><s id="id2760434"> Il primo Architet-<lb></lb> to fu Arnolfo di Lapo, diſcepolo di Cima-<lb></lb> bue, ſotto la direzione del quale incomin-<lb></lb> ciataſi queſta Fabbrica, in centocinquan-<lb></lb> taquattr'anni fu da altri valenti uomini <lb></lb> ſuoi ſucceſſori quaſi all ultima perfezione <lb></lb> condotta.</s><s id="id2767107"> Ma la gran Cupola fu parto dell'<lb></lb> ingegno maraviglioſo di Filippo di Ser Bru-<lb></lb> nelleſco Architetto, che ne' ſuoi tempi non <lb></lb> ebbe uguale.</s><s id="id2787737"> La Lanterna di eſſa di diſe-<lb></lb> <arrow.to.target n="a9"></arrow.to.target> <pb pagenum="(10)"></pb> gno del medeſimo, tutta di marmo maſſic-<lb></lb> cio, mirabilmente intagliata fu meſſa ſu <lb></lb> da Baccio d'Agnolo, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino allora <lb></lb> Arciveſcovo di Firenze ſalì con tutto il <lb></lb> Clero a porvi la prima pietra nell'anno <lb></lb> 1438.</s><s id="id2804461"> La Palla, e la Croce fu poſta da An-<lb></lb> drea Verrocchio.</s><s id="id2839486"> Ammirata l'eſteriore bel-<lb></lb> lezza, entreremo in Chieſa.</s><s id="id2804730"> Il pavimento <lb></lb> è di marmi di varj colori, diviſati con mi-<lb></lb> rabil diſegno.</s><s id="id2760724"> Quello della Navata di mez-<lb></lb> zo è di Franceſco da San Gallo, e quello <lb></lb> intorno al Coro è fatto col diſegno di Mi-<lb></lb> chelagnolo, ed il rimanente di Baccio d'<lb></lb> Agnolo.</s><s id="id2760608"> Quivi prima d'ogni altra coſa, <lb></lb> potrà l'erudito Foreſtiero volger l'occhio <lb></lb> alle varie Inſcrizioni, e memorie, che vi <lb></lb> ſi trovano.</s><s id="id2760583"> A man deſtra avvi il Ritratto <lb></lb> del menzionato Brunelleſco ſcolpito in mar-<lb></lb> mo: a cui ſegue il Ritratto di Giotto re-<lb></lb> ſtauratore della Pittura, con Epitaffi, il <lb></lb> primo di Carlo Aretino, il ſecondo d'Agno-<lb></lb> lo Poliziano.</s><s id="id409897"> Succedono altre memorie d'<lb></lb> uomini illuſtri, come di Antonio dell'Orſo <lb></lb> Veſcovo Fiorentino in un'arca elevata da <lb></lb> terra, con la ſtatua di marmo ſopra di eſſa, <lb></lb> di Pier Farneſe Capitano de' Fiorentini; di <lb></lb> <expan abbr="Fra">F.</expan> Luigi Marſilj eminente Teologo del Car-<lb></lb> dinal Pietro Corſrai, e dopo queſto l'Effi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a10"></arrow.to.target> <pb pagenum="(11)"></pb> gie ſcolpita in marmo del gran Marſilio Fi-<lb></lb> cino rinnovatore della Filoſofia di Plato-<lb></lb> ne.</s><s id="id2764017"> A mano ſiniſtra vedeſi il Ritratto, e <lb></lb> Inſcrizione di Antonio Squarcialupi ſcolpi-<lb></lb> to da Benedetto da Majano.</s><s id="id2759895"> Dipoi altro <lb></lb> depoſito elevato da terra, eſſendo varie le <lb></lb> opinioni di chi ſi ſia; ſopra la Porta vedeſi <lb></lb> il Depoſito di <expan abbr="Don">D.</expan> Pietro di Toledo Vice Re <lb></lb> di Napoli, e dipoi nella parete ſono dipin-<lb></lb> te due figure, rappreſentanti Niccolò da <lb></lb> Tolentino, che è di Andrea del Caſtagno, <lb></lb> e Giovanni Acuto, che è opera celebra-<lb></lb> tiſſima di Paolo Uccello.</s><s id="id2769410"> Merita anche oſ-<lb></lb> ſervazione un quadro antico dell'Orcagna, <lb></lb> in cui è dipinto il Divino Poeta Dante, <lb></lb> quivi eſpoſto per Decreto della Repubblica <lb></lb> Fiorentina, quale è l'unica memoria pub-<lb></lb> blica, che vi ſia di queſto gran Maeſtro <lb></lb> della Toſcana Poeſia.</s><s id="id2760861"> E' queſta Chieſa di-<lb></lb> viſa in tre Navate, alle quali corriſpon-<lb></lb> dono tre Tribune di forma ottagona, e in <lb></lb> ciaſcuna d'eſſe ſono cinque Cappelle.</s><s id="id2769535"> Nel-<lb></lb> la Tribuna di mezzo li oſſervano nelle <lb></lb> quattro Capelle laterali i quattro Evange-<lb></lb> liſti di mano di Donatello accennati di ſo-<lb></lb> pra, e nella Cappella di mezzo il Cenacolo, <lb></lb> di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Balducci, e gli altri due quadri la-<lb></lb> terali dl Pernardino Poccetti.</s><s id="id2805275"> Queſta Cap-<lb></lb> <arrow.to.target n="a11"></arrow.to.target> <pb pagenum="(12)"></pb> pella modernamente adornata di Balauſtri, <lb></lb> e dell'Altare di marmi di varj colori, è <lb></lb> dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi Veſcovo Fiorentino, <lb></lb> le di cui ſacre Ceneri ſi conſervano ſotto <lb></lb> l'Altare nella belliſſima Caſſa di bronzo, <lb></lb> che può oſſervarſi da tutte le parti, mi-<lb></lb> rabilmente lavorata da Lorenzo Ghiberti. </s><lb></lb> <s id="id2759817">Paſſando all'altra Tribuna detta della <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Croce, ſi oſſerverà prima la Porta della <lb></lb> Sagreſtia di bronzo, opera del Ghiberti, e <lb></lb> dentro alla medeſima Sagreſtia i Putti, che <lb></lb> l'adornano con varj feſtoni di mano di Do-<lb></lb> natello, e l'arco piano fatto di Pietre com-<lb></lb> meſſe, opera certamente ſingolare, e pro-<lb></lb> digio dell'Architettura.</s><s id="id2759827"> In detta Tribuna <lb></lb> può vederſi l'Immagine di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe nella <lb></lb> Cappella ad Eſſo dedicata di mano di Lo-<lb></lb> renzo di Credi, e i due Quadri laterali, <lb></lb> che l'adornano, dei quali il Tranſito è di <lb></lb> Mauro Soderini, e lo Spoſalizio di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Ferretti.</s><s id="id2812920"> S'inalza ſopra le dette Tribune <lb></lb> la gran Cupola, per di dentro tutta di-<lb></lb> pinta con maraviglioſa invenzione da Fe-<lb></lb> derigo Zuccheri, e da Giorgio Vaſari.</s><s id="id2773135"> Cor-<lb></lb> riſponde per di ſotto il Coro, diſegno di <lb></lb> Filippo Brunelleſco, eſeguito da Giuliano <lb></lb> di Baccio d'Agnolo, della medeſima forma <lb></lb> d'ordine Jonico, e di marmi di varj co-<lb></lb> <arrow.to.target n="a12"></arrow.to.target> <pb pagenum="(13)"></pb> lori.</s><s id="id2765008"> Reſta queſto coronato da un belliſſi-<lb></lb> mo fregio, ſoſtenuto da più colonne, l'<lb></lb> imbaſamento delle quali è arricchito di baſ-<lb></lb> ſirilievi, parte de' quali ſono di Baccio Ban-<lb></lb> dinelli, e parte di Giovanni dell'Opera.</s><s id="id2765018"> In <lb></lb> teſta del medeſimo Coro ſi vede un Criſto <lb></lb> Crocifiſſo, di mano di Benedetto da Maja-<lb></lb> no, Scultore antico, e valente.</s><s id="id2787526"> Poſano <lb></lb> ſopra l'Altare tre grandi Statue di marmo, <lb></lb> ſcolpite da Baccio Bandinelli, rappreſen-<lb></lb> tanti Iddio Padre in atto di ſedere, ed a' <lb></lb> ſuoi piedi il Criſto morto ſoſtenuto da un <lb></lb> Angiolo.</s><s id="id2763783"> Dietro a queſto Altare vedeſi una <lb></lb> Pietà di mano del Buonarroti, che ſebbene <lb></lb> non condotta a fine moſtra tuttavia l'ec-<lb></lb> cellenza del Profeſſore.</s><s id="id2763684"> Queſto ſtimabiliſ-<lb></lb> ſimo gruppo ci fu collocato per ordine di <lb></lb> Coſimo III. in luogo di due belliſſime Statue <lb></lb> di marmo rappreſentanti Adamo, ed Eva, <lb></lb> di mano di Baccio Bandinelli, che di quivi <lb></lb> le fece traſportare nel Salone del Palazzo <lb></lb> Vecchio, ove ſi ammirano tra tante altre <lb></lb> opere che vi ſono, de' più inſigni Sculto-<lb></lb> ri.</s><s id="id409442"> Gl'Altari della Croce, e di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio <lb></lb> ſono ſtati adornati con Tabernacoli, e Co-<lb></lb> lonne di marmo, come pure i gradi di <lb></lb> marmo di tutti gli altri Altari delle tre <lb></lb> Tribune, i ſedili di noce del Coro; e l'ador-<lb></lb> <arrow.to.target n="a13"></arrow.to.target> <pb pagenum="(14)"></pb> namento dell'Organo ſopra la Sagreſtia co-<lb></lb> mune è ſtato fatto il tutto a ſpeſe del pre-<lb></lb> ſente noſtro zelantiſſimo Arciveſcovo Fran-<lb></lb> ceſco Gaetano Incontri.</s><s id="id2767016"> Ne' pilaſtri delle <lb></lb> Tribune, come ancora nelle mura delle <lb></lb> Navate ſi vedono alcune Nicchie, o ta-<lb></lb> bernacoli di marmo miſto, fatti col diſe-<lb></lb> gno di Bartolommeo Ammannati, entro <lb></lb> de' quali ſono gli Apoſtoli ſcolpiti in mar-<lb></lb> mo da maeſtri eccellentiſſimi, cioè: <expan abbr="San">S.</expan> Ia-<lb></lb> copo, ſcultura di Iacopo Tatti Fiorentino, <lb></lb> detto il Sanſovino, il <expan abbr="San">S.</expan> Matteo, di Vin-<lb></lb> cenzio Roſſi, il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea, di Andrea Fer-<lb></lb> rucci, il <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo, di Vincenzio Roſſi, <lb></lb> il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, del Bandinelli, il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Evan-<lb></lb> geliſta, di Benedetto da Rovezzano, il <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Iacopo Minore, e il San Filippo, di Gio-<lb></lb> vanni dell'Opera.</s><s id="id2779208"> Ha queſta Baſilica altre <lb></lb> opere degne di ſtima, le quali potrà il Fo-<lb></lb> reſtiero da ſe medeſimo oſſervare.</s><s id="id2766714"> Una <lb></lb> ſola coſa parmi neceſſario avvertire, ed è <lb></lb> che ſe per ſorte quivi non ſi vedranno in <lb></lb> gran copia gli abbellimenti interiori, che <lb></lb> a' noſtri tempi ſi coſtumano, ſi ſcorgerà <lb></lb> nondimeno un bel compoſto, a cui tutte <lb></lb> le parti corriſpondono, ed una maeſtoſa <lb></lb> bellezza, che ſenz'altro ornamento l'oc-<lb></lb> chio ſommamente diletta.</s><s id="id2786040"> Oltre però il <lb></lb> <arrow.to.target n="a14"></arrow.to.target> <pb pagenum="(15)"></pb> materiale, degna ſi è queſta Chieſa di ſom-<lb></lb> ma veneràzione per le inſigni Reliquie di <lb></lb> tanti Santi, che vi ſi adorano.</s><s id="id2791961"> Sono tra <lb></lb> eſſe le più coſpicue, una parte della <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Croce, un Chiodo, ed una Spina della <lb></lb> Corona di noſtro Signore, ripoſte in un <lb></lb> Reliquario d'oro maſſiccio tutto lavorato, <lb></lb> ed intarſiato di perle, gioie, e pietre pre-<lb></lb> zioſiſſime.</s><s id="id2761289"> Evvi il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi Ve-<lb></lb> ſcovo Fiorentino, e di molti altri ſuoi ſuc-<lb></lb> ceſſori, e diſcepoli; di <expan abbr="San">S.</expan> Podio, di <expan abbr="Santo">S.</expan> Ste-<lb></lb> fano IX. Pontefice, e de' Santi Martiri Ab-<lb></lb> don, e Sennen.</s><s id="id2769424"> Evvi inoltre un Pollice di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, con alquante ſue Ceneri; <lb></lb> una parte di Braccio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Apo-<lb></lb> ſtolo, ed altre ancora ſenza numero, de-<lb></lb> ſcritte già dall'Arcidiacono Minerbetti. </s><lb></lb> <s id="id2769434">Ma non minor venerazione lo rende il Di-<lb></lb> vin culto, che da tanti ſacri Miniſtri reli-<lb></lb> gioſamente s'oſſerva.</s><s id="id2797781"> Quarantadue Cano-<lb></lb> nici, e fra queſti, cinque dignità, ſeſſanta <lb></lb> e più Cappellani, cento Chericl Eugenia-<lb></lb> ni, e nelle feſte, e ſolennità accreſcono il <lb></lb> numero circa a ſeſſanta altri Cherici del <lb></lb> Seminario Fiorentino, celebrando quivi <lb></lb> continuamente gli Ufizj Divini con tal de-<lb></lb> coro, e ſplendore, che quello d'ogni altra <lb></lb> Cattedrale d'Italia non ſolo agguaglia, ma <lb></lb> <arrow.to.target n="a15"></arrow.to.target> <pb pagenum="(16)"></pb> ſupera di gran lunga.</s><s id="id2763068"> Queſta Chieſa s'è <lb></lb> reſa celebre per molti, e ſingolari avveni-<lb></lb> menti quivi accaduti ne' ſecoli trapaſſati. </s><lb></lb> <s id="id2801936">Fra queſti è da rammentarſi che Carlo Ot-<lb></lb> tavo vi ſtabiliſſe la concordia co' Fioren-<lb></lb> tini: che due Sommi Pontefici Martino V. <lb></lb> ed Eugenio IV. ſolennemente vi celebraſ-<lb></lb> ſero.</s><s id="id2801946"> Che Pio II. e Leone X. v'aſſiſteſſe-<lb></lb> ro più volte alle ſacre funzioni; ma più di <lb></lb> ogn'altro, che quivi ſi celebraſſe l'anno <lb></lb> 1439. il Concilio Eucumenico Fiorentino, fa-<lb></lb> moſo per l'intervento del mentovato Eu-<lb></lb> genio IV. dell'Imperador Paleologo, del <lb></lb> Patriarca di Coſtantinopoli, e di tanti Pri-<lb></lb> mati della Grecia per l'unione ſtabilitavi <lb></lb> della Chieſa Greca colla Latina, come ben <lb></lb> dall inſcrizione in marmo preſſo alla Sagre-<lb></lb> ſtia ſi può vedere.</s><s id="id2778776"> Per queſte, ed altre <lb></lb> cagioni non è maraviglia, ſe queſta Chieſa <lb></lb> gode inſigni prerogative, tra le quali è <lb></lb> molto ſingolare, che i Cherici, dopo il <lb></lb> ſervizio di nove anni preſtato alla mede-<lb></lb> ſima, per Bolla di Eugenio IV. e per con-<lb></lb> ferma di detta Bolla fatta da <expan abbr="San">S.</expan> Pio V. <lb></lb> dopo il Concilio di Trento, vengono pro-<lb></lb> moſſi al Sacerdozio, benchè non ſiano prov-<lb></lb> veduti di alcun benefizio, o d'altra ren-<lb></lb> dita Eccleſiaſtica.</s><s id="id2763004"> In ultimo è da ſaperſi, <lb></lb> <arrow.to.target n="a16"></arrow.to.target> <pb pagenum="(17)"></pb> che nelle due Cappelle, che ſono dai lati <lb></lb> della porta principale ſi conſervano in una <lb></lb> gran venerazione due antichiſſime Imma-<lb></lb> gini, una della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Trinità alla deſtra, e <lb></lb> l'altra di Maria Santiſſima, che è in un <lb></lb> tabernacolo al lato manco della porta, e <lb></lb> che ſi venerava nell'antica Chieſa di <expan abbr="Santa">S.</expan> Re-<lb></lb> parata: la quäl Santa vi è dipinta tra le <lb></lb> altre, nel quadro, che contorna il detto <lb></lb> Tabernacolo.</s><s id="id2827391"> Il Moſaico ſopra la detta <lb></lb> porta è di Gaddo Gaddi.</s><s id="id2827398"> Le ſtatue, che <lb></lb> ſono ſulle baſe, ſono i modelli di eccel-<lb></lb> lenti Scultori, cioè <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anto-<lb></lb> nino Arciveſcovo, ſono di Batiſta Lorenzi, <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi, e <expan abbr="San">S.</expan> Podio del Francavilla, <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Andrea Corſini d'Antonio d'Annibale, e di <lb></lb> Giovanni Caccini è il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto. </s><lb></lb> <s id="id2760794">La naſcita di Gesù Bambino di Gregorio <lb></lb> Pagani, e la Viſitazione di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eliſabetta <lb></lb> di Batiſta Naldini, che ſtavano dai lati <lb></lb> entrando in Chieſa, ſono al preſente nella <lb></lb> Cappella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio.</s><s id="id2760802"> La Nunziata di <lb></lb> Federigo Zuccheri, e l'Adorazione de' <lb></lb> Magi, furono collocate in quella della <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Croce.</s><s id="id2760812"> Sopra la Porta laterale dalla parte <lb></lb> del Campanile vi è il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Re-<lb></lb> parata di mano del Paſſignano, e ſopra l'<lb></lb> altra dalla parte oppoſta fu rappreſentato <lb></lb> <arrow.to.target n="a17"></arrow.to.target> <pb pagenum="(18)"></pb> il Concilio Fiorentino dal <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Batiſta <lb></lb> Paggi.</s><s id="id2814628"> Uſcendo di Chieſa trovaſi appreſſo il</s></p> <p id="id2761644" type="foot"><s id="id2761646"><foot.target id="a7"></foot.target>A 4 il mo-</s></p> <p id="id2761652" type="foot"><s id="id2761655"><foot.target id="a8"></foot.target>ra-</s></p> <p id="id2796136" type="foot"><s id="id2796139"><foot.target id="a9"></foot.target>gno</s></p> <p id="id2796145" type="foot"><s id="id2796147"><foot.target id="a10"></foot.target>gie</s></p> <p id="id2797830" type="foot"><s id="id2797832"><foot.target id="a11"></foot.target>pel-</s></p> <p id="id2797838" type="foot"><s id="id2839444"><foot.target id="a12"></foot.target>lori.</s></p> <p id="id2839450" type="foot"><s id="id2839453"><foot.target id="a13"></foot.target>namen-</s></p> <p id="id2839459" type="foot"><s id="id2762538"><foot.target id="a14"></foot.target>mate-</s></p> <p id="id2762544" type="foot"><s id="id2762546"><foot.target id="a15"></foot.target>ſupe-</s></p> <p id="id2781388" type="foot"><s id="id2781391"><foot.target id="a16"></foot.target>che</s></p> <p id="id2781397" type="foot"><s id="id2781399"><foot.target id="a17"></foot.target>B il</s></p> <p id="id2767429" type="main"><s id="id2767432">CAMPANILE, la cui circonferenza è cen-<lb></lb> to braccia, l'altezza centoquarantaquat-<lb></lb> tro.</s><s id="id2767442"> E' in iſola da ogni parte fino da' fon-<lb></lb> damenti, ed è incroſtato tutto di marmi di <lb></lb> diverſi colori, con bel diſegno diſtinti.</s><s id="id2770729"> In <lb></lb> quattro nicchie da ogni lato poſano quat-<lb></lb> tro Statue, delle quali quelle che riguar-<lb></lb> dano la Piazza, e l'altre due ſopra la porta <lb></lb> di eſſo ſono di mano di Donatello e le due <lb></lb> che pongono in mezzo eſſe ſono di Niccolò <lb></lb> Aretino: le tre figure che ſon ſopra la Porta <lb></lb> del Campanile, tre Statue dalla parte della <lb></lb> Miſericordia, i ſette Pianeti, le ſette Virtù, <lb></lb> e le ſette Opera della Miſericordia ſono <lb></lb> di Andrea Piſano.</s><s id="id2763702"> Le 5. ſtoriette che ſono <lb></lb> verſo la Chieſa rappreſentanti la Gramma-<lb></lb> tica, la Filoſofia, la Muſica, l'Aſtrologia, <lb></lb> e la Geometria ſono di Luca della Robbia. </s><lb></lb> <s id="id2765165">Fu condotta queſta gran Torre col diſegno <lb></lb> di Giotto, ed è sì vaga, e sì mirabile la <lb></lb> ſua ſtruttura, che certamente nel mondo <lb></lb> non ſi trova l'eguale.</s><s id="id2765175"> Vicino al medeſimo <lb></lb> è la Scuola de' Cherici, e l'eſemplariſſima <lb></lb> Compagnia della Miſericordia.</s><s id="id2757639"> Dirimpetto <lb></lb> alla Chieſa del Duomo è quella di</s></p> <p id="id2757645" type="main"><s id="id2757647">SAN GIOVANNI antico Batiſtero, e non <lb></lb> <arrow.to.target n="a18"></arrow.to.target> <pb pagenum="(19)"></pb> già come alcuni hanno creduto con in-<lb></lb> ſuſſiſtenti ragioni Tempio di Marte; poi-<lb></lb> chè tale da' più culti ſtimar non ſi può per <lb></lb> gli errori, che ravviſanſi nella ſua interna <lb></lb> Architettura.</s><s id="id2762491"> Eſſo è di forma ottagona, ed <lb></lb> in queſta guiſa ſi ſolevano in antico fab-<lb></lb> bricare i Tempi per uſo del Batteſimo.</s><s id="id2762498"> Per <lb></lb> di fuori è iſolato, e fu incroſtato di varj <lb></lb> marmi nel 1293.</s><s id="id2762989"> Per tre Porte vi ſi ha l'<lb></lb> ingreſſo, l'impoſte delle quali tutte di <lb></lb> bronzo, ſono di sì maraviglioſa bellezza, <lb></lb> e con tal maeſtria lavorate, che Michela-<lb></lb> gnolo Buonarroti ſoleva dire, diſcorrendo <lb></lb> di quelle di Lorenzo Ghiberti, che ſareb-<lb></lb> bero ſtate bene alle Porte del Paradiſo, e <lb></lb> ſono quella che riguarda la Chieſa del Duo-<lb></lb> mo, e quella che dirimpetto all'Opera, <lb></lb> ma la terza più antica fu fatta da Andrea <lb></lb> Piſano.</s><s id="id2758573"> Sono effigiate in eſſe alcune Sto-<lb></lb> rie del Teſtamento Vecchio, e Nuovo, di <lb></lb> baſſorilievo, fatte con tale eccellenza ſpe-<lb></lb> cialmente quelle della Porta maggiore, che <lb></lb> reſta l'occhio attonito per lo ſtupore.</s><s id="id2766906"> So-<lb></lb> pra la Porta principale vi ſono tre Statue <lb></lb> di marmo, che rappreſentano il Batteſimo <lb></lb> di Criſto, incominciate dal Sanſovino, e <lb></lb> perfezionate da Vincenzio Danti, di cui <lb></lb> ſono l'altre ſtatue di bronzo, rappreſen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a19"></arrow.to.target> <pb pagenum="(20)"></pb> tanti la Decollazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, <lb></lb> ſopra la Porta, che è dirimpetto al Bigallo. </s><lb></lb> <s id="id409600">Ma ſopra quella verſo l'Opera ſono ma-<lb></lb> raviglioſe le tre figure di bronzo, che rap-<lb></lb> preſentano <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, che diſputa, <lb></lb> con un Fariſeo, e con un Dottore della <lb></lb> Legge antica, e ſono di mano di Giovan-<lb></lb> franceſco Ruſtici.</s><s id="id2764992"> Poſſono ancora notarſi <lb></lb> le due Colonne di Porfido; poſte avanti la <lb></lb> Porta principale, donate gia da' Piſani alla <lb></lb> Città di Firenze: e le catene che pen-<lb></lb> dono, con altre che ſi veggono ad alcune <lb></lb> Porte della Città, e in altri luoghi, ſono <lb></lb> un trofeo del valor Fiorentino quando con-<lb></lb> quiſtarono il Porto Piſano, che con queſte <lb></lb> chiudevaſi.</s><s id="id2783518"> Entrando in Chieſa ſi vedono <lb></lb> ſedici groſſe Colonne di belliſſimo grani-<lb></lb> to, con Capitelli, e Pilaſtri, ſopra de' quali <lb></lb> ricorre un terrazzino, che circonda quaſi <lb></lb> tutta la Chieſa.</s><s id="id2757560"> Sotto l'Arco della Tri-<lb></lb> buna, ove è ſituato l'Altar maggiore, è <lb></lb> ſtata modernamente alzata la Statua di <lb></lb> marmo del <expan abbr="Santo">S.</expan> Precurſore, in atto d'eſſer <lb></lb> portato alla celeſte Gloria, con più An-<lb></lb> gioli pur di marmo, opera tutta di Giro-<lb></lb> lamo Ticciati celebre Scultore, e Archi-<lb></lb> tetto, di cui pure è lo ſpazioſo Presbite-<lb></lb> rio eretto davanti il predetto Altar mag-<lb></lb> <arrow.to.target n="a20"></arrow.to.target> <pb pagenum="(21)"></pb> giore, lavorato di finiſſimi marmi, ed <lb></lb> arricchito di medaglioni, e di baſſirilievi <lb></lb> di marmo.</s><s id="id2781480"> La volta poi è tutta fatta a <lb></lb> moſaico, per opera d'Andrea Taſi, diſce-<lb></lb> polo di Cimabue, che in quei tempi ebbe <lb></lb> la ſua ſtima.</s><s id="id2827859"> Oltre i varj ornamenti vi è <lb></lb> un Batiſtero molto vago, e di belliſſimi <lb></lb> marmi adorno, nella nicchia del quale ve-<lb></lb> deſi un <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta di marmo fatto da <lb></lb> Giuſeppe Piamontini valente Scultore.</s><s id="id2762864"> Ed <lb></lb> è da notarſi, che un magnifico Batiſtero <lb></lb> era prima nel mezzo del Tempio, di <lb></lb> forma ottagona, del quale n'è rimaſto il <lb></lb> ſegno nel pavimento.</s><s id="id2762386"> Dirimpetto al detto <lb></lb> Batiſtero vi è il ſepolcro, ornato di varie <lb></lb> Statue di Baldaſſar Coſcia, già Papa ſotto <lb></lb> nome di Giovanni Vigeſimoſecondo, o come <lb></lb> altri vogliono Vigeſimoterzo, morto in Fi-<lb></lb> renze l'anno 1419. dopo aver rinunziato <lb></lb> il Pontificato avanti al Concilio di Coſtan-<lb></lb> za.</s><s id="id2817234"> L'intaglio di queſto Sepolcro è opera <lb></lb> di Donatello, di cui parimente è la <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria <lb></lb> Maddalena Penitente in un bell'Altare fat-<lb></lb> to modernamente.</s><s id="id2817247"> Finalmente in queſto <lb></lb> Tempio ſono molte Reliquie, e ſpecial-<lb></lb> mente il Dito indice di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, e <lb></lb> un braccio di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Apoſtolo, che ſi <lb></lb> tengono in ſomma venerazione, come al-<lb></lb> <arrow.to.target n="a21"></arrow.to.target> <pb pagenum="(22)"></pb> tresì molte ſupellettili ſacre, e argenti di <lb></lb> ineſtimabil valore tra i quali evvi un'Altare <lb></lb> di argento ſodo che per le principali ſo-<lb></lb> lennità ſi pone nel mezzo di Chieſa tutto <lb></lb> ſtoriato con baſſirilievi di belliſſime figure <lb></lb> rappreſentanti la Vita di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Batiſta. </s><lb></lb> <s id="id2759456">Uſcendo di Chieſa per la Porta dall'opera, <lb></lb> ſi trova una Colonna poco diſtante, eretta <lb></lb> in quel luogo per ricordanza di quell'in-<lb></lb> ſigne miracolo, che ſeguì, allora quando <lb></lb> trasferendoſi alla Chieſa di San Salvatore <lb></lb> il Corpo di San Zanobi Veſcovo Fioren-<lb></lb> tino dall'inſigne Collegiata di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, <lb></lb> nel toccar quivi la Bara un Olmo ſecco <lb></lb> incontanente divenne freſco, e verdeggian-<lb></lb> te.</s><s id="id2759466"> Si vede addirimpetto il</s></p> <p id="id2759469" type="foot"><s id="id2759472"><foot.target id="a18"></foot.target>già</s></p> <p id="id2759478" type="foot"><s id="id2759480"><foot.target id="a19"></foot.target>B 2 tanti</s></p> <p id="id2786150" type="foot"><s id="id2786153"><foot.target id="a20"></foot.target>giore,</s></p> <p id="id2786159" type="foot"><s id="id2786161"><foot.target id="a21"></foot.target>B 3 tresì</s></p> <p id="id2803145" type="main"><s id="id2803147">PALAZZO DELL'ARCIVESCOVO, fatto col <lb></lb> diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſi, al tempo <lb></lb> del Cardinale e Arciveſcovo Aleſſandro de' <lb></lb> Medici, dipoi per ſoli 27 giorni Papa Leo-<lb></lb> ne XI. che ha la ſua entratura nell'altra <lb></lb> ſtrada, ed è oſſervabile la magnifica Scala, e l'<lb></lb> Atrio, che mette nella gran Sala, dipinto <lb></lb> eccellentemente da Pietro Anderlini, con <lb></lb> lo sfondo, belliſſima opera di Vincenzio <lb></lb> Meucci, a ſpeſe di <expan abbr="Monſignore">Monſig.</expan> Giuſeppe Ma-<lb></lb> ria Martelli, a cui dobbiamo ancora il re-<lb></lb> ſtauramento di </s></p> <p id="id2762221" type="foot"><s id="id2762223">SAN</s></p> <pb pagenum="(23)"></pb> <p id="id2770378" type="main"><s id="id2770380">SAN SALVADORE, Chieſa tenuta da una <lb></lb> Congregazione di Sacerdoti utili molto alla <lb></lb> diſciplina Eccleſiaſtica, ed è tutta dipinta <lb></lb> a freſco da diverſi celebri Profeſſori mo-<lb></lb> derni, avendovi colorita la Cupola, e la <lb></lb> Natività, che ferve di Tavola all'Altar mag-<lb></lb> giore Giovanni Ferretti con i due Apoſtoli <lb></lb> di chiaro ſcuro.</s><s id="id2770388"> La depoſizione della Croce <lb></lb> è di Mauro Soderini, e la Reſurrezione op-<lb></lb> poſta con lo sfondo della volta è di Vin-<lb></lb> cenzio Meucci.</s><s id="id2762213"> In faccia a queſta reſta <lb></lb> la Chieſa Parrocchiale di</s></p> <p id="id2775227" type="main"><s id="id2775229">SAN RUFFILLO, ſopra la di cui porta ve-<lb></lb> deſi un Padre Eterno di Luca della Robbia, <lb></lb> e dentro vi è all'Altare a mano deſtra di <lb></lb> mano del Pontormo una pittura a freſco <lb></lb> eſprimente Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> col <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino, e <lb></lb> alcuni Santi.</s><s id="id2760096"> Poi di quì andando per Via <lb></lb> de' Martelli, s'incontrano le Abitazioni de' <lb></lb> Martelli, e degl'Arnaldi, nella prima delle <lb></lb> quali eravi una Statua di Donatello, la <lb></lb> quale al preſente ritrovaſi nel Palazzo del <lb></lb> <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Balì Martelli, ed è creduto il più ec-<lb></lb> cellente lavoro di ſuo ſcarpello; e nella <lb></lb> ſeconda vi ſono eſquiſite Pitture.</s><s id="id2761464"> Indi tro-<lb></lb> vaſi la Chieſa di</s></p> <p id="id2761470" type="main"><s id="id2761472">SAN GIOVANNINO, dedicata a San Gio-<lb></lb> vanni Evangeliſta poſſeduta già dai Geſui-<lb></lb> <arrow.to.target n="a23"></arrow.to.target> <pb pagenum="(24)"></pb> ti, ed ora per Real diſpoſizione dai Padri <lb></lb> della Madre di Dio delle Scuole Pie, i quali <lb></lb> tengono nell'anneſſo loro Convento le Pub-<lb></lb> bliche Scuole in qualunque ſcienza.</s><s id="id2763571"> Era <lb></lb> queſta Chieſa in principio aſſai piccola; ma <lb></lb> intorno all'anno 1580. coll'opera, e col <lb></lb> diſegno di Bartolommeo Ammannati, Scul-<lb></lb> tore, ed Architetto Fiorentino, fu oltremo-<lb></lb> do accreſciuta, e adornata.</s><s id="id2763590"> Imperciocchè <lb></lb> quell'Artefice molto pio, e religioſo, a <lb></lb> niuna ſpeſa e fatica perdonò, perchè que-<lb></lb> ſt'opera foſſe condotta al ſuo fine ammiran-<lb></lb> do gl'intendenti l'eſquiſitezza dell'Archi-<lb></lb> tettura, e il bell'ordine di tutte le parti <lb></lb> di queſto ſacro Edifizio.</s><s id="id2802616"> Ha la facciata tut-<lb></lb> ta di pietre ſerene, e dentro vi ſono nelle <lb></lb> Cappelle varj ornamenti di ſtucchi con <lb></lb> belle Tavole; nella prima a man deſtra ſtà <lb></lb> collocata un inſigne Tavola di Aleſſandro <lb></lb> Allori, ove ha rappreſentato <expan abbr="Nostro Signore">N. S.</expan> con <lb></lb> alcuni Apoſtoli in atto di eſaudire la Ca-<lb></lb> nanea, ed è da notarſi che quel Vecchio, <lb></lb> che ſi appoggia al baſtone, figurato per <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Bartolommeo è il Ritratto del medeſimo <lb></lb> inſigne benefattore Architetto Bartolom-<lb></lb> meo Ammannati, che la fece fare, la ſe-<lb></lb> conda Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Gonzaga, e <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Stanislao è Opera di Ottaviano Dandini; <lb></lb> <arrow.to.target n="a24"></arrow.to.target> <pb pagenum="(25)"></pb> la terza di <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò di Bari, di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Do-<lb></lb> menico Campiglia.</s><s id="id2804700"> Quindi ſeguita la Cap-<lb></lb> pella di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco Xaverio ricca di no-<lb></lb> biliſſimi marmi, dove il Cavalier <expan abbr="Fra">F.</expan> Fran-<lb></lb> ceſco Curradi ha con ſtraordinaria eccel-<lb></lb> lenza rappreſentato il detto Santo nell'atto <lb></lb> di predicare agl'Infedeli.</s><s id="id2765196"> Ne ſegue la Cap-<lb></lb> pella maggiore, la di cui Tavola ove è <lb></lb> eſpreſſo il <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> Crocifiſſo è di mano di Gi-<lb></lb> rolamo Macchietti, nei due laterali il San <lb></lb> Girolamo è di Giacomo Ligozzi, e la <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Elena del Bizzelli, trovaſi dipoi la nobil <lb></lb> Cappella di Sant'Ignazio tutta incroſtata <lb></lb> di marmi, ove è di mano del Puglieſchi <lb></lb> la bella Tavola di detto Santo.</s><s id="id2778254"> Ne ſeguo-<lb></lb> no tre altre Cappelle, nella prima delle <lb></lb> quali ov'è l'Immacolata Concezione è di <lb></lb> mano del mentovato Curradi, nella ſecon-<lb></lb> da è ſtata collocata la belliſſima Tavola di <lb></lb> <expan abbr="San">S</expan> Giuſeppe Calaſanzio Fondatore di mano <lb></lb> di Antonio Franchi Luccheſe; da cui fu <lb></lb> effigiato il medeſimo Santo davanti a Maria <lb></lb> <expan abbr="Santissima">SS.</expan>, e al Santo Bambino, nella terza ed <lb></lb> ultima vi è la Tavola degli Angeli dipinta <lb></lb> da Giacomo Ligozzi.</s><s id="id2765581"> Gli Apoſtoli delle <lb></lb> Nicchie ſono di Cammillo Cateni, e lo <lb></lb> sfondo nella ſoffitta è ultima opera di Ago-<lb></lb> ſtino Veracini.</s><s id="id2784400"> Vicino a queſta Chieſa, ed al <lb></lb> principio di Via larga è il </s></p> <p id="id2795849" type="foot"><s id="id2795852"><foot.target id="a23"></foot.target>B 4 ti,</s></p> <p id="id2795858" type="foot"><s id="id2762678"><foot.target id="a24"></foot.target>la</s></p> <p id="id2762684" type="foot"><s id="id2762687">PA-</s></p> <pb pagenum="(26)"></pb> <p id="id2742619" type="main"><s id="id2742623">PALAZZO DE'MEDICI, oggi del Marche-<lb></lb> ſe Riccardi per compra fattane l'anno 1659. <lb></lb> per prezzo di ſcudi 41. mila dal Granduca <lb></lb> Ferdinando II. fatto già fabbricare da Co-<lb></lb> ſimo Padre della Patria, col diſegno di Mi-<lb></lb> chelozzo.</s><s id="id2742629"> Non può ſpiegarſi abbaſtanza <lb></lb> quanto ſia bello, e magnifico, nè può com-<lb></lb> prenderio facilmente chi non lo mira.</s><s id="id2775587"> Ve-<lb></lb> donſi le due facciate tutte di pietre forti <lb></lb> in tre ordini diviſate.</s><s id="id2775597"> Dal piano della terra <lb></lb> fino alle prime fineſtre, l'ordine è Ruſti-<lb></lb> co, o Toſcano, con bozze aſſai rilevate. </s><lb></lb> <s id="id2767225">Sopra di queſto ſegue il Dorico, a cui ſuc-<lb></lb> cede il Corintio, e in fronte di sì no-<lb></lb> bile Edifizio, vedeſi un Cornicione d'in-<lb></lb> credibil vaghezza, che da per tutto lo cir-<lb></lb> conda.</s><s id="id2767235"> Non meno vaghe ſono le fineſtre <lb></lb> da baſſo, gli ornamenti delle quali, come <lb></lb> altresì il Cornicione, ſi credono fatti col <lb></lb> diſegno del Buonarroti.</s><s id="id2769778"> Entrando per la <lb></lb> porta principale trovaſi la prima Loggia, <lb></lb> nel fregio della quale ſono alcuni tondi <lb></lb> entrovi figure di marmo di Donatello, e <lb></lb> le pareti tutte furono fatte adornare l'<lb></lb> anno 1719 dal Marcheſe Franceſco Ric-<lb></lb> cardi, di baſſirilievi, di Statue, di Bu-<lb></lb> ſti, e d'Inſcrrzioni antiche Greche, e <lb></lb> Latine, a foggia di Muſeo.</s><s id="id2819262"> A man de-<lb></lb> <arrow.to.target n="a26"></arrow.to.target> <pb pagenum="(27)"></pb> ſtra vi è una ſcala molto comoda, e no-<lb></lb> bile fatta col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Fog-<lb></lb> gini Scultore e Architetto Fiorentino.</s><s id="id2758228"> E' <lb></lb> pure a man ſiniſtra una Scala belliſſima fatta <lb></lb> a chiocciola, che dal terreno conduce fino <lb></lb> alla ſommità del Palazzo.</s><s id="id2758239"> Penetrando poi <lb></lb> nelle ſtanze, vi s'ammirano molti pre-<lb></lb> gevoli ornamenti degni di tanto Palazzo. </s><lb></lb> <s id="id2758243">Vedraſſi la belliſſima Galleria dipinta nel-<lb></lb> la volta a freſco da Luca Giordano famo-<lb></lb> ſo Pittore, e in eſſa giù abbaſſo nella pa-<lb></lb> rete effigiati ſopra grandioſi Criſtalli i quat-<lb></lb> tro elementi inſigne opera di <expan abbr="Antonio">Ant.</expan> Dome-<lb></lb> nico Gabbiani, tra i quali in nobiliſſimi ar-<lb></lb> marj ſi conſerva una bella, e copioſa rac-<lb></lb> colta di Cammei, d'Intagli, di Medaglie, e <lb></lb> di altre prezioſe antichità: allato alla qua-<lb></lb> le è una ſcelta Libreria di manoſcritti, e <lb></lb> di libri impreſſi, parte della quale fu meſſa <lb></lb> inſieme dal celebre Riccardo Riccardi, e <lb></lb> parte fu già del Senatore Marcheſe Vin-<lb></lb> cenzio Capponi, da cui l'ereditarono i pre-<lb></lb> ſenti poſſeſſori, i quali vanno ſempre au-<lb></lb> mentandola.</s><s id="id2768712"> Si mireranno inoltre i nuovi <lb></lb> accreſcimenti di ſervizi baſſi molto como-<lb></lb> di, e finalmente ſi vedrà creſciuta doppia-<lb></lb> mente la principal Facciata verſo la Via <lb></lb> Larga, coll'iſteſſo ordine, e Architettura <lb></lb> <arrow.to.target n="a27"></arrow.to.target> <pb pagenum="(28)"></pb> dell'antica.</s><s id="id2768150"> E` famoſo queſto Palazzo, non <lb></lb> ſolo per la ſua bellezza, ma eziandio per <lb></lb> eſſere ſtato in ogni tempo ricetto di gran-<lb></lb> diſſimi perſonaggi, eſſendoviſi trattenuti i <lb></lb> Sommi Pontefici, Imperadori, e Re, ol-<lb></lb> tre un numero grande di Principi (di che <lb></lb> ſi legge la memoria in un Cartello di mar-<lb></lb> mo nel primo Cortile, fatta dal celebre <lb></lb> Abate Antonmaria Salvini) e per molti av-<lb></lb> venimenti accaduti e deſcritti largamente <lb></lb> dal Giovio, e da varj Scrittori de' tempi <lb></lb> andati.</s><s id="id2795846"> Dirimpetto a queſto ſi vede il</s></p> <p id="id2762693" type="foot"><s id="id2762695"><foot.target id="a26"></foot.target>ſtra</s></p> <p id="id2762701" type="foot"><s id="id2788255"><foot.target id="a27"></foot.target>dell'</s></p> <p id="id2788261" type="main"><s id="id2788264">PALAZZO fatto fabbricare dal Cardinale <lb></lb> Bandino Panciatichi, col diſegno del Ca-<lb></lb> valier Carlo Fontana, e appreſſo il</s></p> <p id="id2788274" type="main"><s id="id2788276">PALAZZO del Marcheſe <expan abbr="Generale">Gener.</expan> Gino Cap-<lb></lb> poni, con bella facciata di Gherardo Sil-<lb></lb> vani, che è ſtato internamente accreſciuto, <lb></lb> e rimodernato nel Cortile col diſegno di <lb></lb> Luigi Orlandi.</s><s id="id2764267"> In faccia a queſto vedeſi un <lb></lb> altro antico Palazzo dei Medici, ora degli</s></p> <p id="id2764273" type="main"><s id="id2764276">UGHI, o ſieno Avvocati protettori dell'<lb></lb> Arciveſcovado Fiorentino, ove ſecondo al-<lb></lb> cuni, ſeguì l'ucciſione del Duca Aleſſan-<lb></lb> dro de' Medici, tanto celebre nella noſtra <lb></lb> Storia.</s><s id="id2763617"> Quaſi dirimpetto vedeſi il</s></p> <p id="id2763621" type="main"><s id="id2770128">PALAZZO del <expan abbr="Marcheſe">March.</expan> Prior Ruberto Cap-<lb></lb> poni, fatto col diſegno di Ferdinando Rug-<lb></lb> <arrow.to.target n="a28"></arrow.to.target> <pb pagenum="(29)"></pb> gieri.</s><s id="id2770146"> Quindi dalla medeſima parte ſi tro-<lb></lb> va il</s></p> <p id="id2770152" type="foot"><s id="id2796477"><foot.target id="a28"></foot.target>gie-</s></p> <p id="id2796484" type="main"><s id="id2796487">PALAZZO de'Marcheſi Coppoli ora del <expan abbr="Signore">Sig.</expan> <lb></lb> Averardo de' Medici eretto con vago e bel <lb></lb> diſegno del Silvani Architetto Fiorentino, <lb></lb> ultimamente accreſciuto, e dentro e fuori <lb></lb> quaſi della metà, dal fu Senatore Cammil-<lb></lb> lo Coppoli.</s><s id="id2788355"> E ſeguitando il cammino; dalla <lb></lb> parte oppoſta s'incontra la</s></p> <p id="id2788362" type="main"><s id="id2788364">LIBRERIA O BIBLIOTECA MARUCELLIANA <lb></lb> fondata a pubblico vantaggìo dal fu <expan abbr="Abate">A<expan abbr="Beato">B.</expan></expan> <lb></lb> Franceſco Marucelli, ed aumentata da <lb></lb> Monſignor Aleſſandro Marucelli, la quale <lb></lb> ſta aperta la mattina, ne' giorni di Lunedì, <lb></lb> Mercoledì, e Venerdì; quindi ſi giunge al-<lb></lb> la Piazza, e Chieſa di</s></p> <p id="id2797809" type="main"><s id="id2797811">SAN MARCO de' Padri Domenicani dell'<lb></lb> Oſſervanza.</s><s id="id2797817"> Tra gl'ornamenti più ſingolari, <lb></lb> vi s'ammirano le belle Tavole, tutte di <lb></lb> mano d'eccellenti Maeſtri.</s><s id="id2738387"> Nell'entrare a <lb></lb> man deſtra vi è una devota Madonna di <lb></lb> Piero Cavallini Romano, che per venera-<lb></lb> zione ſtà coperta.</s><s id="id2738401"> La ſeconda, dov'è di-<lb></lb> pinto <expan abbr="San">S</expan> Tommaſo d'Aquino, è di Santi <lb></lb> di Tito.</s><s id="id2764056"> La terza ove è eſpreſſa Maria col <lb></lb> Bambino Gesù, e di altri Santi è del ce-<lb></lb> lebre <expan abbr="Fra">F.</expan> Bartolommeo di <expan abbr="San">S.</expan> Marco di cui <lb></lb> nel Convento nella ſola Cappella del Gio-<lb></lb> <arrow.to.target n="a29"></arrow.to.target> <pb pagenum="(30)"></pb> vanato eſiſtono molti pezzi oltre la Tavola <lb></lb> dell'Altare.</s><s id="id2801441"> Nella quarta ſi vede un'an-<lb></lb> tichiſſima Madonna lavorata a Moſaico. </s><lb></lb> <s id="id2776513">La Tavola della quinta Cappella dove è <lb></lb> l'Immagine di Maria, e <expan abbr="San">S.</expan> Domenico è di <lb></lb> mano di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2776517"> Volendo di quì <lb></lb> entrare nella Sagreſtia vedeſi nell'ingreſſo <lb></lb> una belliſſima Statua di marmo rappreſen-<lb></lb> tante Criſto riſorto collocata in una nic-<lb></lb> chia, opera di Antonio Novelli, e del Conti <lb></lb> ſono li due baſſirilievi che ſono dai lati. </s><lb></lb> <s id="id2763032">Di quì paſſata la prima porta vedraſſi ſo-<lb></lb> pra di eſſa una delle più belle Tavole del <lb></lb> Beato <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico che ſtava anticamen-<lb></lb> te all'Altar Maggiore.</s><s id="id2763041"> Il ritratto di queſto <lb></lb> Beato ſtà appeſo nella Cella che quì abi-<lb></lb> tava <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino con altri quattordici ri-<lb></lb> tratti di Beati Religioſi che oltre i Vene-<lb></lb> rabili ſenza numero hanno ſantificato que-<lb></lb> ſto Convento, e edificata la noſtra Città. </s><lb></lb> <s id="id2763046">Tornando in Chieſa ſegue dipoi la Tribu-<lb></lb> na ove nelle pareti da Monſieur Parocel <lb></lb> Franceſe vi fu dipinto l'adorazione de' Magi, <lb></lb> e le Nozze di Cana, e la Cupola è di <lb></lb> Aleſſandro Gherardini con un bello Altar <lb></lb> maggiore corredato di ricchiſſimi argenti <lb></lb> particolarmente nelle feſte ſolenni.</s><s id="id2811889"> Quindi <lb></lb> vi è la Cappella de' Serragli, ancor eſſa <lb></lb> <arrow.to.target n="a30"></arrow.to.target> <pb pagenum="(31)"></pb> ragguardevole, non meno per la ſtruttura <lb></lb> di finiſſimi marmi, de' quali fino al pavi-<lb></lb> mento è ricoperta, quanto per varj orna-<lb></lb> menti di Statue, e di Pitture, che nobil-<lb></lb> mente l'adornano.</s><s id="id2804073"> La Tavola dell'Altare <lb></lb> rappreſentante l'ultima Cena è opera di San-<lb></lb> ti di Tito, la Storia della Manna è del Paſſi-<lb></lb> gnano; di Iacopo da Empoli è il Sagrifi-<lb></lb> zio di Abramo.</s><s id="id2839290"> Il ſaziar delle Turbe nel <lb></lb> Deſerto, e la Cena d'Emaus ſono del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <lb></lb> Curradi; e <expan abbr="San">S.</expan> Paolo che riſuſcita un Fan-<lb></lb> ciullo è del Biliverti.</s><s id="id2839305"> La volta è di Ber-<lb></lb> nardino Poccetti, e ancora i Santi dipinti <lb></lb> a freſco tramezzo a detti quadri in otto <lb></lb> nicchie: nell'altre quattro vi ſono gli Evan-<lb></lb> geliſti di marmo, che due ſono di Lodo-<lb></lb> vico Salvetti, e i due dall'Altare del Pie-<lb></lb> ratti.</s><s id="id2757751"> Dopo la quale ſegue la belliſſima <lb></lb> Cappella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Arciveſcovo di Fi-<lb></lb> renze fatta fabbricare con ſomma magni-<lb></lb> ficenza da Averardo, e da Antonio Salvia-<lb></lb> ti.</s><s id="id2785136"> Ella è tutta di marmi nobilmente la-<lb></lb> vorati col diſegno di Giovanni Bologna. </s><lb></lb> <s id="id2785139">Tre belle Tavole di Pittori eccellenti ne <lb></lb> adornano vagamente le tre facciate; quella <lb></lb> di mezzo è opera d'Aleſſandro Allori, <lb></lb> quella che rappreſenta il Lebbroſo riſa-<lb></lb> nato in <foreign lang="la">cornu Evangelii</foreign> è di Franceſco <lb></lb> <arrow.to.target n="a31"></arrow.to.target> <pb pagenum="(32)"></pb> Poppi, I' altra di Batiſta Naldini.</s><s id="id2770122"> In cia-<lb></lb> fcuna di queſte facciate ſi ammirano due <lb></lb> Statue di marmo, che in tutto aſcendono <lb></lb> al numero di ſei, di mano del Francavil-<lb></lb> la, diſcepolo del mentovato Giovanni Bo-<lb></lb> logna; ed altrettanti baſſirilievi di bron-<lb></lb> zo, di mano di <expan abbr="Fra">F.</expan> Domenico Portigiani, <lb></lb> fatti ſul diſegno del medeſimo Giovanni <lb></lb> Bologna ſuo Maeſtro, da cui fu fatta la <lb></lb> figura di bronzo, che è in Sagreſtia rappre-<lb></lb> ſentante il Santo giacente.</s><s id="id2769554"> Nell'Urna ſot-<lb></lb> to l'Altare ſtà ripoſto il di lui <expan abbr="Santo">S.</expan> Corpo.</s><s id="id2769562"> Fi-<lb></lb> nalmente corona queſta Cappella una Cu-<lb></lb> poletta tutta adorna di ſtucchi, e di vaghe <lb></lb> Pitture, di mano del Poccetti.</s><s id="id2767150"> Avanti a <lb></lb> queſta Cappella ſon dipinte due Storie dell'<lb></lb> Eſpoſizione, e Traslazione di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino <lb></lb> di mano del Paſſignano.</s><s id="id2767164"> Ella ha meritato <lb></lb> d'eſſer deſcritta e pubblicata colla ſtampa <lb></lb> del fu celebre Antiquario Dottore Gori. </s><lb></lb> <s id="id2767168">Ne ſegue poi la prima Cappella, tornando <lb></lb> verſo la Porta, una belliſſima Tavola di <lb></lb> Lodovico Cigoli, ove ha dipinto l'Impe-<lb></lb> ratore Eraclio, che depoſto l'Imperiale <lb></lb> ammanto, e conſtituito in abito di Peni-<lb></lb> tenza, ſcalzo ne' piedi, porta ſopra le ſue <lb></lb> ſpille quella Reſſa Croce, ove il noſtro <lb></lb> Salvatore con la ſua morte compì la re-<lb></lb> <arrow.to.target n="a32"></arrow.to.target> <pb pagenum="(33)"></pb> denzione del genere umano.</s><s id="id2765810"> Nella ſeguen-<lb></lb> te Cappella, eravi una ſtupenda Tavola di <lb></lb> Fra Bartolommeo, ma il Principe Ferdi-<lb></lb> nando, che la volle avere, ne fece fare <lb></lb> altrettanto belliſſima copia al Gabbiani, <lb></lb> che certamente ſi ſcambia dal medeſimo <lb></lb> originale.</s><s id="id2790879"> Nella terza di mano del Paſſi-<lb></lb> gnano vi è eſpreſſo <expan abbr="San">S.</expan> Vincenzio Ferreri <lb></lb> predicante al Popolo.</s><s id="id2790888"> Nella quarta vicino <lb></lb> alla porta vi è la Tavola dipinta dal Ca-<lb></lb> valier Paggi Genoveſe, rappreſentante la <lb></lb> Trasfigurazione ſul Tabor.</s><s id="id2760202"> La ſoffitta è tut-<lb></lb> ta intagliata, e riccamente dorata, con lo <lb></lb> sfondo aſſai ben condotto, uſcito dal pen-<lb></lb> nello di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Pucci.</s><s id="id2760218"> E' degno di <lb></lb> memoria, che quì furono ſepolti il Conte <lb></lb> Giovanni Pico della Mirandola, che fu chia-<lb></lb> mato la Fenice degl'ingegni, ed Agnolo <lb></lb> Poliziano uomo letteratiſſimo, e ſingolare, <lb></lb> e ai noſtri tempi i celebri Giuſeppe Ave-<lb></lb> rani, e il Propoſto Anton Franceſco Gori. </s><lb></lb> <s id="id2760228">Non meno però della Chieſa è ragguarde-<lb></lb> vole il Convento, fatto fabbricare da Co-<lb></lb> ſimo, e Lorenzo de' Medici, al quale fu <lb></lb> dato principio nel 1437. col diſegno di Mi-<lb></lb> chelozzo.</s><s id="id2782050"> Nel primo Chioſtro ſono le lu-<lb></lb> nette tutte dipinte da eccellenti Maeſtri, <lb></lb> e ſpecialmente da Bernardino Poccetti, dal <lb></lb> <arrow.to.target n="a33"></arrow.to.target> <pb pagenum="(34)"></pb> Roſſelli, dal Tiarini, e dal Boſchi, e al-<lb></lb> cune venerabiliſſime immagini del <expan abbr="Beato">B.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Angelico inſigne Pittore che come ſi è det-<lb></lb> to abitava in queſto Convento, dentro al <lb></lb> quale ſi vedono moltiſſime opere di ſua <lb></lb> mano, oltre la magnifica pianta dell'Or-<lb></lb> dine Domenicano dipinta da Eſſo ſulla pa-<lb></lb> rete del Capitolo che reſta tra li due Chio-<lb></lb> ſtri, nel quale vi ha effigiato gran numero <lb></lb> di Ritratti di Uomini Illuſtri del detto Or-<lb></lb> dine, tanto in ſantità, che in dottrina. </s><lb></lb> <s id="id2767286">Poi nel ſecondo non meno vaſto del primo <lb></lb> vi ha dipinto le Lunette di tutta una na-<lb></lb> vata Aleſſandro Gherardini, altre due Co-<lb></lb> ſimo Ulivelli, e una dalla parte dell'in-<lb></lb> greſſo Aleſſandro Loni, e Sebaſtiano Ga-<lb></lb> leotti.</s><s id="id2767296"> E' molto deſiderabile da vederſi la <lb></lb> Cappella del Noviziato la di cui Tavola <lb></lb> di ſtraordinaria bellezza è opera di <expan abbr="Fra">F.</expan> Bar-<lb></lb> tolommeo nella quale vi ha eſpreſſa la Pre-<lb></lb> ſentazione di Gesù Bambino, vi è inoltre <lb></lb> tra l'altre buone pitture, una celebre im-<lb></lb> magine di Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> di mano di Carlo <lb></lb> Dolci.</s><s id="id2757767"> In queſto inſigne Convento bella <lb></lb> e copioſa Libreria vi ſi conſerva, ove fra <lb></lb> gli altri, ſono di pregio moltiſſimi Mano-<lb></lb> ſcritti fatti quivi collocare a pubblico be-<lb></lb> nefizio da Coſimo de' Medici Padre della <lb></lb> <arrow.to.target n="a34"></arrow.to.target> <pb pagenum="(35)"></pb> Patria, ed alcuni de' quali è fama, che foſ-<lb></lb> ſero già di Niccolò Niccoli, che è da an-<lb></lb> noverarſi fra quelli, da' quali le Lettere <lb></lb> Greche riconoſcono il loro riſorgimento. </s><lb></lb> <s id="id2781158">Vicino all'Orto in fondo al quale è da am-<lb></lb> mirarſi una Cappella tutta dipinta da Ber-<lb></lb> nardino Poccetti, è ſituata la Spezieria, <lb></lb> celebre per la fabbricazione che vi ſi fa <lb></lb> dell'Eſſenze di ogni ſorte, acque, ed altri <lb></lb> lavori di Fonderia, ove ſi potrà con pia-<lb></lb> cere oſſervare ancora de' belliſſimi quadri. <lb></lb> Fu queſto Convento ſempre tenuto in gran-<lb></lb> de ſtima, non ſolo per l'oſſervanza reſtau-<lb></lb> ratavi da <expan abbr="Fra">F.</expan> Girolamo Savonarola, ma <lb></lb> eziandio per avervi dimorato moltiſſimi Re-<lb></lb> ligioſi di ſanta vita, in converſazione de' <lb></lb> quali ſoleva Coſimo Padre della Patria <lb></lb> ſpeſſe volte trattenerſi vedendoviſi ancora <lb></lb> le ſtanze, ove abitava.</s><s id="id2781153"> E' ſtata abbellita <lb></lb> queſta Chieſa con una vaga Facciata col <lb></lb> diſegno di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Giovacchino Pronti da Ri-<lb></lb> mini Converſo Carmelitano.</s><s id="id2781168"> Dirimpetto a <lb></lb> queſta Chieſa per la Porta laterale è il Pa-<lb></lb> lazzo detto il</s></p> <p id="id2781179" type="foot"><s id="id2781182"><foot.target id="a29"></foot.target>vanato</s></p> <p id="id2762511" type="foot"><s id="id2762514"><foot.target id="a30"></foot.target>rag-</s></p> <p id="id2762521" type="foot"><s id="id2762525"><foot.target id="a31"></foot.target>Pop-</s></p> <p id="id2762532" type="foot"><s id="id2791082"><foot.target id="a32"></foot.target>denzio-</s></p> <p id="id2791088" type="foot"><s id="id2791092"><foot.target id="a33"></foot.target>C Roſ-</s></p> <p id="id2791099" type="foot"><s id="id2791102"><foot.target id="a34"></foot.target>Pa-</s></p> <p id="id2791109" type="main"><s id="id2777603">CASINO DA <expan abbr="San">S.</expan> MARCO, fatto fabbricare <lb></lb> dal Gran Duca Franceſco I. intorno al <lb></lb> 1570. col diſegno del Buontalenti.</s><s id="id2777612"> E' ſer-<lb></lb> vito ne' tempi andati per abitazione de' <lb></lb> <arrow.to.target n="a35"></arrow.to.target> <pb pagenum="(36)"></pb> Principi del ſangue, eſſendo provveduto <lb></lb> di tutte le comodità, che a tali Perſonag-<lb></lb> gi ſi convengono.</s><s id="id2764124"> Accanto a queſto Caſi-<lb></lb> no è degno d'eſſer veduto il Chioſtro della</s></p> <p id="id2764133" type="foot"><s id="id2764136"><foot.target id="a35"></foot.target>C 2 Prin-</s></p> <p id="id2764143" type="main"><s id="id2764146">COMPAGNIA DI SAN GIOVAN BATISTA, <lb></lb> detta dello Scalzo, per le molte eccellen-<lb></lb> ti Pitture a freſco rappreſentanti la vi-<lb></lb> ta di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta di mano di Andrea <lb></lb> del Sarto, tra le quali due che ſono dipin-<lb></lb> te dal Francabigio, rappreſentano la par-<lb></lb> tenza del detto Santo Fanciullo da' Geni-<lb></lb> tori, e l'incontro del medeſimo con Gesù <lb></lb> nel ritorno d'Egitto.</s><s id="id2769880"> Queſt'opera ſi vede <lb></lb> intagliata da Teodoro Cruger con fronteſpi-<lb></lb> zio, e ritratto dell'Autore.</s><s id="id2769891"> Di mano di <lb></lb> Lorenzo di Credi all'Altar della Compa-<lb></lb> gnia vi è la Tavola rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batiſta in atto di battezzare il Salvatore. </s><lb></lb> <s id="id2769894">Camminando per eſſa ſtrada e voltando a <lb></lb> man deſtra nel Maglio ſi trova il Con-<lb></lb> vento e</s></p> <p id="id2767194" type="main"><s id="id2767196">CHIESA delle Nobili Religioſe DI SAN DO-<lb></lb> MENICO, nella quale al primo Altare a man <lb></lb> dritta vi è una Tavola dipinta da Andrea <lb></lb> Verrocchio celebre Scultore, Maeſtro di <lb></lb> Leonardo da Vinci, che ve lo fece lavo-<lb></lb> rare da giovanetto in qualche parte della <lb></lb> medeſima, dopo ne vien l'Altare di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> <arrow.to.target n="a36"></arrow.to.target> <pb pagenum="(37)"></pb> di mano del Puglieſchi reſtato imperfetto <lb></lb> alla morte del medeſimo.</s><s id="id2765490"> La Tavola dell'<lb></lb> Altar Maggiore è di Lazzero Baldi: ne ſe-<lb></lb> gue la <expan abbr="Sacra">S.</expan> Famiglia di mano del Bonechi.</s><s id="id2789790"> In <lb></lb> ultimo il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Euſtachio opera del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Cur-<lb></lb> radi.</s><s id="id2789800"> Intorno alla Chieſa vi ſono tredici <lb></lb> lunette dipinte parte dal Soderini, alcune <lb></lb> del Ferretti, e parte del Meucci.</s><s id="id2789809"> In fac-<lb></lb> cia a queſta Chieſa trovaſi il</s></p> <p id="id2789815" type="foot"><s id="id2838908"><foot.target id="a36"></foot.target>di</s></p> <p id="id2838915" type="main"><s id="id2838918">GIARDINO de' Semplici, che dal Gran-<lb></lb> duca Coſimo Primo con regia ſpeſa fu fab-<lb></lb> bricato, ove ſi conſervano le più rare, e <lb></lb> belle piante, ed erbe medicinali che quel <lb></lb> magnanimo Principe da ogni parte più re-<lb></lb> mota le fè venire.</s><s id="id2761028"> L'Anno 1718. fu tra-<lb></lb> ſferita in queſto Giardino, per benigno Re-<lb></lb> ſcritto di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> l'Accademia di Botta-<lb></lb> nica nuovamente inſtituita; all'uſo e cu-<lb></lb> ſtodia della quale con ſuo <foreign lang="la">Motuproprio</foreign> <lb></lb> conceſſe fin a nuovo ordine queſto Giar-<lb></lb> dino.</s><s id="id2761054"> Appreſſo vi è la</s></p> <p id="id2742641" type="main"><s id="id2742644">CAVALLERIZZA, ove ſono i Cavalli di <lb></lb> maneggio di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> Reale, che in gran nu-<lb></lb> mero, ed in luogo aſſai comodo vi ſi man-<lb></lb> tengono.</s><s id="id2742658"> In queſto luogo ancora ſi appren-<lb></lb> de dalla Nobiltà Fiorentina, e foreſtiera, <lb></lb> ſotto la direzione di un Cavallerizzo ſpe-<lb></lb> ſato dal medeſimo Noſtro Sovrano, l'Arte <lb></lb> <arrow.to.target n="a37"></arrow.to.target> <pb pagenum="(38)"></pb> di cavalcare, e di correr la lancia.</s><s id="id2793497"> A que-<lb></lb> ſto effetto fu dal Gran Principe Ferdinan-<lb></lb> do fatto reſtaurare, ed accreſcere un bel <lb></lb> loggiato, perchè nel tempo del crudo <lb></lb> inverno, o di pioggia ſi poſſa tuttavia con-<lb></lb> tinovare un eſercizio sì nobile.</s><s id="id2754085"> Contiguo <lb></lb> è lo</s></p> <p id="id2754091" type="foot"><s id="id2754094"><foot.target id="a37"></foot.target>C 3 di</s></p> <p id="id2754101" type="main"><s id="id2754105">SPEDALE di San Matteo, altrimenti det-<lb></lb> to di Lemmo, poichè intorno all'Anno 1390. <lb></lb> ſu fondato da Lemmo Balducci di Monte <lb></lb> Catini, dove ſon curati molti infermi con <lb></lb> gran diligenza, e carità.</s><s id="id2800108"> Nella di cui Chie-<lb></lb> ſa oltre a quello del Fondatore vi ſono <lb></lb> altri depoſiti riguardevoli.</s><s id="id2800118"> Vedonſi in eſſa <lb></lb> due Tavole degne di ſtima che una dell'<lb></lb> Empoli rappreſentante l'Aſſunzione di Ma-<lb></lb> ria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> e l'altra il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Barbera <lb></lb> di mano di Lodovico Buti.</s><s id="id2765213"> Vicina è la</s></p> <p id="id2765217" type="main"><s id="id2765220">CHIESA, E MONASTERO DI <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò, <lb></lb> fatto fabbricare dal detto Lemmo.</s><s id="id2765227"> Sopra <lb></lb> la porta ſi vede una antica lunetta dipinta <lb></lb> da Lorenzo di Bicci, rappreſentante il det-<lb></lb> to Santo.</s><s id="id2800025"> Trovaſi per via del Cocomero il</s></p> <p id="id2800029" type="main"><s id="id2800032">PALAZZO de' Marcheſi Gerini, ricco di <lb></lb> ſingolari Pitture, accreſciuto, e rimodernate <lb></lb> magnificamente con diſegno di Gaſpero <lb></lb> Paoletti.</s><s id="id2800046"> Ed il Palazzo de' Baron Ricaſoli, <lb></lb> fabbricato con buona Architettura moderna. <lb></lb> <arrow.to.target n="a38"></arrow.to.target> <pb pagenum="(39)"></pb> Quindi il TEATRO detto del Cocomero, e <lb></lb> in vicinanza ſono i</s></p> <p id="id2770544" type="foot"><s id="id2770547"><foot.target id="a38"></foot.target>Quin-</s></p> <p id="id2770554" type="main"><s id="id2770558">PALAZZI di due rami della Famiglia de' <lb></lb> Pucci; il primo de' quali d'ordine compo-<lb></lb> ſito è del Senatore Aleſſandro Pucci, diſe-<lb></lb> gnato con bella, e vaga Architettura del <lb></lb> famoſo Paolo Falconieri Cavaliere inten-<lb></lb> dentiſſimo; e l'altro accanto del Marcheſe <lb></lb> Roberto Pucci, che ha ſeguitato l'ordine <lb></lb> del primo.</s><s id="id2783252"> Dirimpetto vedeſi il</s></p> <p id="id2783257" type="main"><s id="id2783260">PALAZZO del fu Marcheſe Incontri, di <lb></lb> maeſtoſa Architettura Toſcana, dove nel <lb></lb> dipinger quella Galleria cadde, e morì il <lb></lb> celebre Anton Domenico Gabbiani degno <lb></lb> di eterna memoria, in faccia al quale vi è</s></p> <p id="id2783281" type="main"><s id="id2783284">SAN MICHELE VISDOMINI, dove abita-<lb></lb> no Monaci Celeſtini.</s><s id="id2783292"> Sono in queſta Chie-<lb></lb> ſa da oſſervarſi alcune Tavole molto belle, <lb></lb> e ſpecialmente la Natività di Noſtro Si-<lb></lb> gnore dell'Empoli, accanto alla quale è <lb></lb> una Vergine di mano d'Iacopo da Pon-<lb></lb> tormo aſſai ſtimata, ſiccome due Tavole <lb></lb> del Poppi, e una belliſſima del Paſſignano, <lb></lb> rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> che predica alle <lb></lb> Turbe.</s><s id="id2762977"> Dipoi volgendo ſi trova il</s></p> <p id="id2762982" type="main"><s id="id2799341">TEATRO degl'Intrepidi detto della Palla <lb></lb> a Corda per eſſervi prima uno ſtanzone de-<lb></lb> ſtinato per tal giuoco ſtato fabbricato nel <lb></lb> <arrow.to.target n="a39"></arrow.to.target> <pb pagenum="(40)"></pb> 1779. con tutta magnificenza; in vicinanza <lb></lb> ſono i</s></p> <p id="id2799369" type="foot"><s id="id2747356"><foot.target id="a39"></foot.target>C 4 1779.</s></p> <p id="id2747363" type="main"><s id="id2747366">PALAZZI di altra Famiglia dei Marcheſi <lb></lb> Pucci, e quello della famiglia Compagni <lb></lb> ſtato rinnovato pochi anni ſono, e dipoi <lb></lb> ſi giunge all'Arciſpedale di</s></p> <p id="id2747381" type="main"><s id="id2747385">SANTA MARIA NUOVA, edificato da Fol-<lb></lb> co Portinari nell'anno 1287.</s><s id="id411410"> La Facciata <lb></lb> di queſto nobile Edifizio, a cui fu dato <lb></lb> principio nel ſecolo decimoſeſto col diſe-<lb></lb> gno del Buontalenti, è oltremodo mirabi-<lb></lb> le.</s><s id="id411427"> Reſta nel mezzo del Loggiato la Chie-<lb></lb> ſa, nelle pareti della quale ſi vedono di-<lb></lb> pinte due ſtorie da Lorenzo Bicci, che rap-<lb></lb> preſentano la funzione della Sagra, che già <lb></lb> ne fece Martino V. Sommo Pontefice.</s><s id="id2788218"> Le <lb></lb> altre Lunette ſono del Pomarancio, e la <lb></lb> Pittura che è in fondo al Loggiato, è di <lb></lb> Taddeo Zuccheri.</s><s id="id2788228"> Quattro belle Tavole <lb></lb> adornano gli Altari.</s><s id="id2788233"> A deſtra, la prima è <lb></lb> di mano di Felice Ficherelli, detto Felice <lb></lb> Ripoſo, e la ſeconda del Paggi.</s><s id="id2788242"> A man <lb></lb> ſiniſtra la prima Tavola rappreſenta San <lb></lb> Lodovico Re di Francia, che guariſce dalle <lb></lb> gavine, ed è fattura del Volterrano; e la <lb></lb> ſeconda, ov'è dipinta la Depoſizione di <lb></lb> Croce, è opera del Bronzino.</s><s id="id2764097"> All'Altar <lb></lb> maggiore fabbricato di marmi Carrareſi, in-<lb></lb> <arrow.to.target n="a40"></arrow.to.target> <pb pagenum="(41)"></pb> tarſiati di belliſſime pietre, vi è un Cibo-<lb></lb> rio parimente di pietre pregiabili, e di <lb></lb> bellezza non ordinaria.</s><s id="id2827544"> Da un lato della <lb></lb> Chieſa è lo Spedale degli Uomini, e dall'<lb></lb> altro quello delle Donne, fabbricati colla <lb></lb> medeſima Architettura avente in tutti cir-<lb></lb> ca a 400. Letti.</s><s id="id2827563"> Molte ſono l'abitazioni <lb></lb> con bell'ordine diſpoſte, acciò facile rieſca <lb></lb> agli Aſtanti il provvedere gl'infermi di <lb></lb> quanto loro abbiſogna.</s><s id="id2764222"> In queſto luogo <lb></lb> convivono ancora moltiſſimi Giovani, che <lb></lb> da varie parti concorrono, per apprendere <lb></lb> co' veri precetti la pratica della Medicina <lb></lb> e della Chirurgia, ſotto la diſciplina degli <lb></lb> ottimi Profeſſori, che vi ſi ſtipendiano; e <lb></lb> preſtando nel medeſimo tempo il loro ſer-<lb></lb> vizio, ſempre lo rendono più celebre, non <lb></lb> ſolo in Firenze, ma per tutta l'Italia, <lb></lb> uſcendone Maeſtri eccellenti.</s><s id="id2754391"> Moltiſſimi <lb></lb> ancora ſono i ſerventi, che aſſiſtono notte, <lb></lb> e giorno; Molti i Medici, che giornal-<lb></lb> mente intervengono alla cura di queſti in-<lb></lb> fermi; Molti gli ſpirituali e temporali aiuti, <lb></lb> che ſi ricevono in queſto, premendo alla <lb></lb> Pietà ſingolare di <expan abbr="Sua Altezza">S. A.</expan> Reale la ſalute del <lb></lb> corpo, ed il profitto degli Studenti, ma <lb></lb> di lunga mano aſſai più quella dell'Anima. </s><lb></lb> <s id="id2754399">Non deveſi però tralaſciare, come per <lb></lb> <arrow.to.target n="a41"></arrow.to.target> <pb pagenum="(42)"></pb> render queſto Spedale in tutte le ſue parti <lb></lb> ragguardevole, vi è una Libreria ripiena <lb></lb> di Libri alla Medicina ſpettanti ſiccome <lb></lb> un bel Teatro anatomico.</s><s id="id2781120"> Nell'ingreſſo <lb></lb> che conduce al cortile chiamato ancora il <lb></lb> Campoſanto, vi è da oſſervare oltre una <lb></lb> lapida ſepolcrale antichiſſima, fermata nel-<lb></lb> la parete a mano deſtra, ove è la figura <lb></lb> di Madonna Teſſa promotora di queſto <lb></lb> Spedale, un Tabernacolo dipinto a freſco, <lb></lb> rappreſentante la Carità, opera inſigne di <lb></lb> Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; oltre ciò a man <lb></lb> ſiniſtra ſotto la piccola loggetta vi è rap-<lb></lb> preſentato da Baccio della Porta il Giu-<lb></lb> dizio finale, quale laſciato dal pittore im-<lb></lb> perfetto, nel veſtir l'abito Domenicano, <lb></lb> fu terminato da Mariotto Albertinelli.</s><s id="id2790773"> In <lb></lb> fondo al detto Campoſanto vedeſi la Sa-<lb></lb> maritana al Pozzo, opera a freſco di Aleſ-<lb></lb> ſandro Bronzino.</s><s id="id2769581"> In faccia allo Spedale vi <lb></lb> è il Convento delle Monache ſerventi al <lb></lb> medeſimo, e nella Cappella del vecchio <lb></lb> ingreſſo è ſommamente ammirabile la gran-<lb></lb> de, e ſtupenda Tavola del detto Bronzi-<lb></lb> no, ove è la Vergine col Bambino, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eli-<lb></lb> ſabetta, e diverſi Santi.</s><s id="id2769607"> Dietro a queſto <lb></lb> Convento ſi vede l'</s></p> <p id="id2767115" type="foot"><s id="id2767118"><foot.target id="a40"></foot.target>tarſia-</s></p> <p id="id2767125" type="foot"><s id="id2767128"><foot.target id="a41"></foot.target>ren-</s></p> <p id="id2767135" type="main"><s id="id2767139">ABITAZIONE de' Bargigli fabbricata col <lb></lb> <arrow.to.target n="a42"></arrow.to.target> <pb pagenum="(43)"></pb> diſegno di Bernardino Ciurini.</s><s id="id2782009"> Ma di quì <lb></lb> paſſando per la via detta di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Egidio, <lb></lb> verſo al canto di via della Pergola, è de-<lb></lb> gno d'oſſervazione il</s></p> <p id="id2782024" type="foot"><s id="id2782027"><foot.target id="a42"></foot.target>diſe-</s></p> <p id="id2782034" type="main"><s id="id2782038">PALAZZO de' Martellini, grandemente lo-<lb></lb> dato dal Bocchi.</s><s id="id2800065"> Preſſo a queſto trovaſi la <lb></lb> Via della Pergola, dov'è la Chieſa, e <lb></lb> Oſpizio di</s></p> <p id="id2800074" type="main"><s id="id2800077">SAN TOMMASO D'AQUINO.</s><s id="id2800080"> La Chieſa è <lb></lb> tutta incroſtata con buon guſto di ſcagliola. </s><lb></lb> <s id="id2800083">La Tavola è di mano di Santi di Tito; e la <lb></lb> volta è vagamente dipinta da Rinaldo Botti <lb></lb> per l'Architettura, e da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Sagreſtani il <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo in gloria, e l'altre figure da <lb></lb> Ranieri del Pace.</s><s id="id2776894"> Allato a queſto Oſpizio <lb></lb> è il</s></p> <p id="id2776901" type="main"><s id="id2776904">TEATRO per le opere, più di prima ab-<lb></lb> bellito, in occaſione delle Nozze del Gran <lb></lb> Principe Ferdinando di Toſcana, colla Prin-<lb></lb> cipeſſa Violante Beatrice di Baviera, e rin-<lb></lb> novato con diſegno del Mannaioni.</s><s id="id2764689"> Pro-<lb></lb> ſeguendo per Via della Pergola in quella di <lb></lb> Cafaggiolo, ſi vede il</s></p> <p id="id2764700" type="main"><s id="id2764704">MONASTERO, E CHIESA de' Camaldo-<lb></lb> lenſi, detta Comunemente DEGLI ANGELI, <lb></lb> ſtata di nuovo rifatta con tal diſegno, che <lb></lb> la Chieſa comune ed eſterna è diviſa dall'<lb></lb> interna per uſo de' Religioſi, mediante una <lb></lb> <arrow.to.target n="a43"></arrow.to.target> <pb pagenum="(44)"></pb> Cancellata di ferri lavorati a diſegno con <lb></lb> ottimo guſto.</s><s id="id2757241"> La volta dunque di queſta <lb></lb> Chieſa interna è tutta dipinta a freſco di <lb></lb> mano di Aleſſandro Gherardini, ed ha cin-<lb></lb> que Tavole degne di ſtima, la prima delle <lb></lb> quali a man deſtra eſprimente la Reſurre-<lb></lb> zione di Lazzero è di Bernardino Poccetti, <lb></lb> di cui è la Cupoletta, e alcune figure a <lb></lb> freſco; la ſeconda che reſta dentro nella <lb></lb> Chieſa è del Cavalier Paggi, ove ha figu-<lb></lb> rato la Santa Famiglia, che ritorna d'Egit-<lb></lb> to; la terza è opera del Gamberucci, rap-<lb></lb> preſentante la Decollazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba-<lb></lb> tiſta.</s><s id="id2762854"> All'Altar maggiore vi è d'Aleſſandro <lb></lb> Allori l'Incoronazione di Maria; e in ul-<lb></lb> timo vedeſi il Tranſito di <expan abbr="San">S.</expan> Romualdo di <lb></lb> mano di Giuſeppe Grifoni.</s><s id="id2762359"> Il Monaſtero <lb></lb> è aſſai vago, e maeſtoſo con tre Chioſtri, e <lb></lb> Giardino fatto col diſegno di Gherardo <lb></lb> Silvani, ſtato dipoi reſtaurato, e nella Li-<lb></lb> breria, ove ſi conſervano rari <expan abbr="Manoscritti">MSS.</expan>, è uno <lb></lb> sfondo di Antonio Puglieſchi, e le due <lb></lb> Iſtorie di Pietro Dandini.</s><s id="id2787470"> Nell'orto ſi vede <lb></lb> il principio del famoſo Tempio della Fa-<lb></lb> miglia degli Scolari, tanto lodato da Gior-<lb></lb> gio Vaſari, Architettura del Brunnelleſco. </s><lb></lb> <s id="id2787473">Rimpetto a queſto Monaſtero corriſponde il</s></p> <p id="id2787490" type="foot"><s id="id2787493"><foot.target id="a43"></foot.target>Can-</s></p> <p id="id2787500" type="main"><s id="id2758452">PALAZZO de Marcheſi, Giugni, gia de' Fi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a44"></arrow.to.target> <pb pagenum="(45)"></pb> renzuoli, fatto col diſegno dell'Ammannato, <lb></lb> edifizio in ogni parte ragguardevole.</s><s id="id2758472"> Ed <lb></lb> entrando in Via de' Servi, evvi il</s></p> <p id="id2758479" type="foot"><s id="id2758483"><foot.target id="a44"></foot.target>renzuo-</s></p> <p id="id2770230" type="main"><s id="id2770234">PALAZZO de' Marcheſi Niccolini, fatto <lb></lb> con buon diſegno; e adorno di molte Sta-<lb></lb> tue antiche, oltre uno ſtudio copioſiſſimo <lb></lb> di Medaglie, e buona Libreria.</s><s id="id2770247"> E verſo <lb></lb> la Nunziata ſi trova la Chieſa della</s></p> <p id="id2770253" type="main"><s id="id2770256">CONCEZIONE. Congrega di Sacerdoti no-<lb></lb> bilitata di fabbrica in queſti tempi.</s><s id="id2770263"> Quaſi <lb></lb> addirimpetto è il</s></p> <p id="id2796612" type="main"><s id="id2796615">PALAZZO de' Grifoni molto nobile, e ſi-<lb></lb> gnorile, che eſſi dicono eſſerne ſtato l'Ar-<lb></lb> chitetto il Buontalenti: era in avanti del-<lb></lb> la Famiglia ricci ove nacque a 23. Apri-<lb></lb> le 1522. <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina de' Ricci.</s><s id="id2796639"> Queſto fa <lb></lb> angolo ad una Piazza, che ha preſo il no-<lb></lb> me dalla vicina Chieſa della Nunziata, ella <lb></lb> vedeſi dai lati chiuſa da due gran Logge, <lb></lb> il diſegno delle quali è del Brunelleſco. </s><lb></lb> <s id="id2796644">Nel mezzo di eſſa ſopra una Baſe di mar-<lb></lb> mo ſi erge un Cavallo, ſopra il quale è <lb></lb> la Statua di Ferdinando Primo Gran-Duca <lb></lb> di Toſcana, gettato in bronzo da Giovan-<lb></lb> ni Bologna.</s><s id="id2790863"> Sono del medeſimo le due <lb></lb> Fontane di bronzo, che adornano la me-<lb></lb> deſima Piazza.</s><s id="id2762236"> Sotto la ſiniſtra di queſte <lb></lb> Logge vi è lo </s></p> <p id="id2769669" type="foot"><s id="id2780531">SPE-</s></p> <pb pagenum="(46)"></pb> <p id="id2766553" type="main"><s id="id2766555">SPEDALE degl'Innocenti, aſſai celebre <lb></lb> per l'inſigne carità, che vi ſi eſercita di <lb></lb> allevare moltiſſimi Fanciulli eſpoſti, che <lb></lb> ſenza un tale aiuto facilmente perirebbe-<lb></lb> ro.</s><s id="id2766558"> Fu fondato queſto Spedale intorno all'<lb></lb> Anno 1420. e ne diede il diſegno il poc'<lb></lb> anzi nominato Brunelleſco.</s><s id="id2766570"> Le ſue abita-<lb></lb> zioni ſono aſſai comode, e ben diſpoſte. </s><lb></lb> <s id="id2766572">Nelle due Chieſe, che una è per gli Uo-<lb></lb> mini, e l'altra per le Donne, molte belle <lb></lb> Pitture ſi trovano; come altresì nel log-<lb></lb> giato di mano di Bernardino Poccetti ſi <lb></lb> vedono alcune Pitture a freſco del più ec-<lb></lb> cellente guſto.</s><s id="id2769646"> E' governato queſto Spedale <lb></lb> da Perſone nobili, con la ſoprintendenza <lb></lb> di altri Spedali ad eſſo ſubordinati.</s><s id="id2769658"> In fac-<lb></lb> cia poi alla medeſima Piazza ſi trova la <lb></lb> Chieſa della Santiſſima</s></p> <p id="id2780538" type="main"><s id="id2780542">ANNUNZIATA, nella deſcrizione della qua-<lb></lb> le mi ſia lecito, che per breve ſpazio di <lb></lb> tempo io mi dilunghi fuor dell'uſato.</s><s id="id2780554"> Era <lb></lb> queſta Chieſa ne' tempi antichi un piccolo <lb></lb> Oratorio poſto fuor di Firenze, in queſto <lb></lb> luogo, che era detto il Cafaggio.</s><s id="id2761508"> Or tale <lb></lb> Oratorio con alcuna parte di terreno ivi <lb></lb> contiguo, fu conceduto a quei ſette no-<lb></lb> bili Fiorentini, che abbandonata la Pa-<lb></lb> tria, ſi erano ritirati nell'aſpro Monte Se-<lb></lb> <arrow.to.target n="a46"></arrow.to.target> <pb pagenum="(47)"></pb> nario, ove menando vita eremitica, e ſo-<lb></lb> litaria, fon arono la Religione de' Servi <lb></lb> di Maria, ed il motivo fu, acciò quei buo-<lb></lb> ni Religioſi, che da per tutto avevano <lb></lb> ſparſa la fama della lor ſantità, più da vi-<lb></lb> cino ſantificaſſero col loro eſempio i loro <lb></lb> Concittadini.</s><s id="id2829426"> Ma perchè troppo anguſto <lb></lb> era quel luogo, riguardo alle molte per-<lb></lb> ſone, che vi erano venute ad abitare, fu <lb></lb> di biſogno fabbricar nuovo Convento, e <lb></lb> nuova Chieſa; al che fare, la povertà di <lb></lb> quei Religioſi baſtante non era.</s><s id="id2782824"> Perciò ad <lb></lb> un opera sì buona e ſanta, furono dal Som-<lb></lb> mo Pontefice tutt'i Fedeli eſortati, tra' qua-<lb></lb> li ſopra di ogni altro ſi ſegnalò Chiariſſi-<lb></lb> mo Falconieri Cittadino di queſta Patria, <lb></lb> Padre di Santa Giuliana, e Fratello del <lb></lb> Beato Aleſſio, imperciocchè a niuna ſpeſa, <lb></lb> o fatica perdonando, ſomminiſtrò qualun-<lb></lb> que ſoccorſo più opportuno, perchè tal <lb></lb> opra foſſe al ſuo fine condotta.</s><s id="id2766746"> Termina-<lb></lb> ta la fabbrica, avvenne quel gran prodi-<lb></lb> gio, per lo quale è celebre queſta Chieſa <lb></lb> per tutto il Mondo.</s><s id="id2766759"> Avevano quei buoni <lb></lb> Padri nel 12.... dato a dipingere a freſco <lb></lb> ad un Pittore (di cui ancora è incerto il <lb></lb> nome; altri chiamandolo Bartolommeo, al-<lb></lb> tri Giovanni) un'Immagine di Noſtra Si-<lb></lb> <arrow.to.target n="a47"></arrow.to.target> <pb pagenum="(48)"></pb> gnora in atto di eſſere dall'Angiolo An-<lb></lb> nunziata.</s><s id="id2767400"> Il buon Pittore, che la figura <lb></lb> dell'Angiolo avea compita, e rimanevagli <lb></lb> ſolo ad effigiare della gran Vergine il Vol-<lb></lb> to, ſtava fra ſe ſteſſo dubbioſo, con qual <lb></lb> arte poteſſe eſprimere quell'Aſpetto Di-<lb></lb> vino.</s><s id="id2767423"> In queſto mentre fu ſopraffatto dal <lb></lb> ſonno, da cui ſvegliatoſi, mirò toſto con <lb></lb> ſuo ſtupore colorito il Sembiante della gran <lb></lb> Vergine Madre, di tal bellezza e tanta <lb></lb> divozione ſpirante, che ſolo doveſſe cre-<lb></lb> derſi coſa di Paradiſo.</s><s id="id2766184"> Attonito dunque, e <lb></lb> ſorpreſo da maraviglia incredibile, ad alta <lb></lb> voce gridò più volte:</s><s id="id2766187"><emph type="quote"> Miracolo, Miraco-<lb></lb> lo.</emph></s><s id="id2766197"> Il che ſentito da' circoſtanti, e dipoi <lb></lb> ſparſoſi per la Città, cagionò un tal con-<lb></lb> corſo di Popolo, che ben toſto ne fu la <lb></lb> Chieſa ripiena; e perchè niuno di queſto <lb></lb> fatto dubitar poteſſe, operò Iddio per mez-<lb></lb> zo di queſta Immagine infiniti miracoli, <lb></lb> che tuttavia, mercè della Divina bontà, <lb></lb> vanno ſeguitando in gran numero.</s><s id="id2738436"> Ora ve-<lb></lb> nendo alla deſcrizione della Chieſa: Ve-<lb></lb> deſi al primo ingreſſo un Loggiato con belle <lb></lb> e ben proporzionate Colonne, fatto fab-<lb></lb> bricare dalla Famiglia de' Pucci con diſe-<lb></lb> gno del Caccini Scultore.</s><s id="id2765429"> Sotto il Log-<lb></lb> giato ſono tre Porte.</s><s id="id2765435"> Quella a man deſtra <lb></lb> <arrow.to.target n="a48"></arrow.to.target> <pb pagenum="(49)"></pb> conduce nella Cappella di San Sebaſtiano <lb></lb> dell'iſteſſa Famiglia Pucci, eretta ancor <lb></lb> eſſa con diſegno del ſopraddetto Cacci-<lb></lb> ni, adorna di tre Tavole, colorite da Mae-<lb></lb> ſtri eccellenti, che una d'Aurelio Lomi Pi-<lb></lb> ſano, l'altra del Paggi, e ſpecialmente <lb></lb> quella di San Sebaſtiano di Antonio del <lb></lb> Pollaiolo, ed altresì di alcune Statue di <lb></lb> marmo del Novelli Scultore, e della Tri-<lb></lb> buna dipinta dal Poccetti.</s><s id="id2765277"> Vi ſono ancora <lb></lb> molte memorie di uomini illuſtri di queſta <lb></lb> Famiglia, e ſpecialmente di Lorenzo, Ro-<lb></lb> berto, e Antonio Pucci, tre inſigni Car-<lb></lb> dinali.</s><s id="id2765297"> Dalla Porta laterale di queſta Cap-<lb></lb> pella ſi paſſa in un Cortile, o Chioſtro <lb></lb> tutto dipinto da' più rari artefici di quei <lb></lb> tempi, cioè: D'Andrea del Sarto è la Sto-<lb></lb> ria de' Magi, la Natività della Madonna, <lb></lb> quella ove ſi porge a baciare a' circoſtan-<lb></lb> ti la Reliquia di San Filippo, con tutte <lb></lb> l'altre a man ſiniſtra, che i fatti più ſe-<lb></lb> gnalati di San Filippo Benizj rappreſenta-<lb></lb> no.</s><s id="id2778735"> D'Aleſſio Baldovinetti è la ſtoria del-<lb></lb> la Natività del Signore: del Roſſelli è <lb></lb> quando San Filippo ha la viſione di Maria <lb></lb> Vergine: del Roſſo è l'Aſſunzione della <lb></lb> Madonna: del Pontormo la Viſitazione del-<lb></lb> la medeſima: e del Franciabigio lo ſpoſa-<lb></lb> <arrow.to.target n="a49"></arrow.to.target> <pb pagenum="(50)"></pb> lizio della Vergine con San Giuſeppe.</s><s id="id2770904"> Pa-<lb></lb> rimente in queſto Cortile ſi vedono innu-<lb></lb> merabili Voti, altri dipinti in tavole, al-<lb></lb> tri eſpreſſi in figure al naturale, che am-<lb></lb> piamente denotano le innumerabili grazie, <lb></lb> che vengono compartite ai Fedeli per mez-<lb></lb> zo di queſta miracoloſa Immagine.</s><s id="id2770931"> Entran-<lb></lb> do in Chieſa, vedeſi al primo aſpetto la <lb></lb> ſoffitta tutta d'intagli dorati ſopra fondo <lb></lb> bianco, nel mezzo della quale è un gran <lb></lb> quadro, rappreſentante l'Aſſunzione della <lb></lb> Vergine al Cielo di mano del Volterrano. </s><lb></lb> <s id="id2770939">Nelle pareti tra 'l fregio della ſoffitta, e il <lb></lb> cornicione, ſono dodici quadri dipinti a <lb></lb> freſco dall'Ulivelli, dove ſi rappreſenta-<lb></lb> no alcuni Miracoli più ſingolari di Maria.</s><s id="id2767003"> A <lb></lb> man ſiniſtra nell'entrare in Chieſa ſi trova <lb></lb> la Cappella della Santiſſima Nunziata (nel <lb></lb> muro delle quale è dipinto il di lei Volto <lb></lb> miracoloſo) fatta di marmi intagliati da <lb></lb> Pagno di Lapo Partigiani Scultore di Fie-<lb></lb> ſole col diſegno di Michelozzo.</s><s id="id2804104"> Quanto <lb></lb> ſia ricca, e adorna queſta Cappella non ſi <lb></lb> può ſpiegare abbaſtanza.</s><s id="id2804114"> E' l'Altare d'ar-<lb></lb> gento maſſiccio nobilmente lavorato, il <lb></lb> gradino parimente d'argento, e tutto di-<lb></lb> viſato di gioie e pietre prezioſe.</s><s id="id2811843"> In un <lb></lb> belliſſimo Tabernacolo è una teſta del Sal-<lb></lb> <arrow.to.target n="a50"></arrow.to.target> <pb pagenum="(51)"></pb> vatore di Andrea del Sarto.</s><s id="id2811862"> Sopra due gran <lb></lb> pilaſtri poſa un ricco architrave, o corni-<lb></lb> cione d'argento, da cui pende una corti-<lb></lb> na di lavoro eccellente, ſotto la quale una <lb></lb> mantellina parimente d'argento, che tien <lb></lb> coperta la Sagra Immagine.</s><s id="id2767454"> Inoltre tanti <lb></lb> e tanti ſono gli ornamenti di queſta Cap-<lb></lb> pella, che è malagevole il poterli diſtin-<lb></lb> tamente deſcrivere: perchè i vaſi, i dop-<lb></lb> pieri, le lampane tutte d'argento ſono <lb></lb> moltiſſime, ſenza numero ſono i Voti, che <lb></lb> vi ſi vedono appeſi in contraſſegno delle <lb></lb> grazie, che dalla Vergine ſi diſpenſano <lb></lb> giornalmente.</s><s id="id2768825"> Contiguo alla detta Cappel-<lb></lb> la è un Oratorio di forma quadrata nobil-<lb></lb> mente arricchito; ha le pareti incroſtate <lb></lb> di pietre prezioſe, e ſpecialmente d'agate, <lb></lb> calcedonj orientali, e diaſpri, che rappre-<lb></lb> ſentano alcuni ſimboli di Noſtra Signora. </s><lb></lb> <s id="id2768835">Accanto a queſta Cappella vi è quella fatta <lb></lb> fabbricare dal Marcheſe e Senatore Fran-<lb></lb> ceſco Ferroni, col diſegno di Giovan Bati-<lb></lb> ſta Foggini tutta incroſtata di marmi, e <lb></lb> adorna di Statue; la Tavola dell'Altare è <lb></lb> dipinta da Carlo Lotti Veneziano con ſin-<lb></lb> golar diligenza; di mano di Giuſeppe Pia-<lb></lb> montini ſono le due Statue rappreſentanti <lb></lb> il Penſiero, e la Fortuna marittima, e di <lb></lb> <arrow.to.target n="a51"></arrow.to.target> <pb pagenum="(52)"></pb> mano dell'Andreozzi ſono l'altre due, che <lb></lb> figurano la Fedeltà, e la Navigazione. </s><lb></lb> <s id="id2763648">Di Carlo Marcellini è il San Domenico, e <lb></lb> del Cateni San Franceſco, e le Medaglie <lb></lb> di bronzo dorato ſono di Maſſimiliano Sol-<lb></lb> dani Benzi; le due Inſcrizioni, che ſi ve-<lb></lb> dono ſotto i due Depoſiti, ſono dettate da <lb></lb> Anton Maria Salvini.</s><s id="id2763658"> Seguitano appreſſo, <lb></lb> benchè con ordine aſſai diverſo, altre Cap-<lb></lb> pelle adornate di belle Tavole, tralle quali <lb></lb> è ragguardevole quella del Giudizio d'Aleſ-<lb></lb> ſandro Allori detto il Bronzino, quella <lb></lb> della Crocifiſſione dello Stradano: la quarta <lb></lb> di Pietro Perugino, o come altri voglio-<lb></lb> no, dell'Albertinelli.</s><s id="id2777448"> La quinta ſotto l'<lb></lb> organo con l'Aſſunta di Ceſare Dandini, <lb></lb> e voltando alla Crociata, vi è la Cappella <lb></lb> con lunette, e ſoffitta dipinta a freſco da <lb></lb> Baldaſſarre Franceſchini detto il Volterra-<lb></lb> no, ed all'Altare vedeſi in una antica, e <lb></lb> bella Tavola dipinto San Zanobi, e altri <lb></lb> due Santi Veſcovi; ſegue la Cappella del <lb></lb> Crocifiſſo dipinta d'architettura da Giuſep-<lb></lb> pe Chamant Loreneſe, collo sfondo di <lb></lb> Vincenzio Meucci; ſotto l'Altare conſer-<lb></lb> vaſi il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Florenzio martire.</s><s id="id2801418"> E' <lb></lb> poi aſſai vaga la Cappella de' Tedaldi, <lb></lb> eretta ad onore di San Filippo Benizj, <lb></lb> <arrow.to.target n="a52"></arrow.to.target> <pb pagenum="(53)"></pb> colla Tavola dipinta dal Volterrano, e con <lb></lb> altre pitture a freſco dell'Ulivelli.</s><s id="id2795807"> Nel <lb></lb> ricetto, che torna accanto a queſta Cap-<lb></lb> pella, e per cui ſi và alla Sagreſtia ſtata <lb></lb> tutta rimodernata, e ampliata con molta <lb></lb> pulizia, è collocato un Buſto di terra cotta, <lb></lb> rappreſentante l'effigie di detto Santo in <lb></lb> abito della Religione, donato a quei Re-<lb></lb> ligioſi dalla Famiglia de' Guicciardini, ſu-<lb></lb> bentrata già nella Caſa de' Benizj, de' <lb></lb> quali era il Santo, ove ſi era conſervato <lb></lb> <foreign lang="la">ab antiquo</foreign> in loro mano ſino all'Anno 1592. </s><lb></lb> <s id="id2768953">Entrando nella Tribuna maggiore, vedeſi <lb></lb> al primo Altare la Natività di <expan abbr="Maria">M.</expan> Vergine <lb></lb> fatta da Aleſſandro Allori, il di cui figlio <lb></lb> Criſtofano dipinſe il quadro laterale, che <lb></lb> è quello di ſotto in <foreign lang="la">cornu Epiſtolae</foreign>, gli <lb></lb> altri poi ſono del Paſſignano, e la volta <lb></lb> è del Poccetti.</s><s id="id2768963"> Nella ſeconda è il San <lb></lb> Michele di mano del Pignoni.</s><s id="id2768969"> Nella terza <lb></lb> la Tavola di Pietro Perugino, ove è la <lb></lb> Vergine con alcuni Santi.</s><s id="id2768978"> Nella quarta <lb></lb> la Reſurrezione di Criſto d'Agnolo Bron-<lb></lb> zino.</s><s id="id2768988"> La quinta Cappella che fu già a pro-<lb></lb> prie ſpeſe fabbricata da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, <lb></lb> oltre l'eſſer tutta incroſtata di pietre ſe-<lb></lb> rene, e marmi, è arricchita di Statue, Baſ-<lb></lb> ſirilievi di Bronzo, e di tre Tavole, la <lb></lb> <arrow.to.target n="a53"></arrow.to.target> <pb pagenum="(54)"></pb> prima delle quali in <foreign lang="la">cornu Epiſtolae</foreign> è del <lb></lb> Paſſignano, ove dipinſe la Reſurrezione, <lb></lb> la ſeconda del Ligozzi, ove eſpreſſe la <lb></lb> Pietà, e la terza della Naſcita è opera del <lb></lb> Paggi.</s><s id="id2819211"> Il Crocifiſſo è ammirabile, fatto col <lb></lb> modello dell'iſteſſo <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna.</s><s id="id2819221"> Paſſando <lb></lb> alla ſeſta Cappella, la Tavola de' Beati è <lb></lb> di Niccolò Nannetti.</s><s id="id2819232"> Nella ſettima è del <lb></lb> Paſſignano l'illuminazione del Cieco nato. </s><lb></lb> <s id="id2819235">Nell'ottava Cappella ornata di marmi vi <lb></lb> è di mano di Giovanni Biliverti lo Spo-<lb></lb> ſalizio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, e le pitture delle <lb></lb> pareti, e della volta ſono del Vignali. </s><lb></lb> <s id="id2819237">Nell'ultima e nona Cappella evvi <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna <lb></lb> con Maria, e Gesù Bambino, e dai lati <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Benizj, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana Fal-<lb></lb> conieri, fattura d'Antonio Donnini.</s><s id="id2770755"> La <lb></lb> gran Tribuna di figura rotonda con bella <lb></lb> Cupola, fu fatta col diſegno di Leon Ba-<lb></lb> tiſta Alberti nobil Fiorentino, a ſpeſe <lb></lb> di Lodovico Gonzaga ſecondo Marcheſe <lb></lb> di Mantova, adornata di ſtucchi, e dipinta <lb></lb> poi da Baldaſſar Franceſchini detto il Vol-<lb></lb> terrano in età ſimile.</s><s id="id2778286"> Ha queſto inſigne <lb></lb> Pittore dipinto la Vergine, quando Aſſun-<lb></lb> ta in Cielo vien coronata dalla Santiſſima <lb></lb> Trinità; intorno ha dipinto i Patriarchi, <lb></lb> i Profeti, e Santi del Teſtamento Vecchio <lb></lb> <arrow.to.target n="a54"></arrow.to.target> <pb pagenum="(55)"></pb> con alcuni altri del Nuovo, che prima <lb></lb> della Vergine erano paſſati alla Gloria. </s><lb></lb> <s id="id2766222">Finalmente in queſta grand'opera è lau-<lb></lb> dabile non meno l'invenzione, e il diſegno <lb></lb> che la vaghezza del colorito.</s><s id="id2766226"> Corriſponde <lb></lb> alla cupola il Coro de' Frati, i quali oltre <lb></lb> al numero di circa a cento, con ſommo <lb></lb> decoro, e con eſquiſitezza di canto, vi ce-<lb></lb> lebrano gl'Ufizi Divini.</s><s id="id2766243"> L'Altar maggio-<lb></lb> re è molto ricco, e magnifico, ha il Ci-<lb></lb> borio grande d'Argento di bellezza, e di <lb></lb> pregio conſiderabile; ſiccome un Paliotto <lb></lb> e tutto il finimento parimente d'argen-<lb></lb> to con figure di baſſorilievo, che adopraſi <lb></lb> nelle feſte ſolenni; nelle quali, tanti ſono <lb></lb> i vaſi, i doppieri, le ſtatue, e gli ornamenti <lb></lb> prezioſi che vi ſi vedono, che non hanno <lb></lb> pari.</s><s id="id2782472"> Sul piano del Presbiterio poſano due <lb></lb> Depoſiti di marmo, uno del Veſcovo An-<lb></lb> gelo Marzimedici, colla Statua al natu-<lb></lb> rale di mano di Franceſco da Sangallo, e <lb></lb> l'altro del Senatore, e poi Sacerdote Do-<lb></lb> nato dell'Antella Benefattore della Chieſa, <lb></lb> ove la ſtatua è di Giovanbatiſta Foggini, <lb></lb> e l'Inſcrizione del Senatore Filippo Bo-<lb></lb> narroti.</s><s id="id2796672"> Sceſo il Preſbiterio nella teſtata <lb></lb> della Croce, vien la Cappella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana <lb></lb> Falconieri, ove ſi conſerva il prezioſo ſuo <lb></lb> <arrow.to.target n="a55"></arrow.to.target> <pb pagenum="(56)"></pb> corpo, è dedicata alla <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Concezione, <lb></lb> e al preſente rimodernata e arricchita di <lb></lb> finiſſimi marmi.</s><s id="id2765608"> La Tavola dell'Altare è <lb></lb> di Vincenzio Meucci, di cui altresi è lo <lb></lb> sfondo; le due laterali ſono di Giuſeppe <lb></lb> Griſoni, del quale è ancora la Santa Bar-<lb></lb> bera, che si vede nella Cappella a mano <lb></lb> deſtra, appartenente alla nazione Tedeſca, <lb></lb> e Fiamminga, ove ſono due ritratti, che <lb></lb> uno di Giovanni Stradano, e l'altro di <lb></lb> Lorenzo Palmieri.</s><s id="id2762724"> In faccia a questa vi è <lb></lb> la Cappella del Bandinelli Scultore, di cui <lb></lb> vi è il ritratto, e la ſua ſepoltura.</s><s id="id2762735"> Tor-<lb></lb> nando verſo la Porta vi è ſotto l'organo <lb></lb> (il di cui tendone è del Puglieſchi) una <lb></lb> piccola Cappella fatta col diſegno del Sil-<lb></lb> vani, con fini lavori di marmi, e un <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giob, dove all'Altare ſi trova una copia <lb></lb> cavata dall'originale del Frate, eſiſtente <lb></lb> nel Palazzo de' Pitti, e lateralmente le <lb></lb> figure di due Profeti, che fur traſportati <lb></lb> nella Gallerìa, pure del medeſimo Autore. </s><lb></lb> <s id="id2762739">Ne viene la Cappella dei Peruzzi, la di <lb></lb> cui Tavola è dell'Ulivelli, rappreſentante <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Pellegrino Lazioſi di queſto Ordine.</s><lb></lb> <s id="id2765012">Nella ſeguente, non vi è di oſſervabile <lb></lb> altro che le pareti, dipinte dal medeſimo <lb></lb> Ulivelli.</s><s id="id2765018"> La Cappella che ne ſuccede, <lb></lb> <arrow.to.target n="a56"></arrow.to.target> <pb pagenum="(57)"></pb> tutta ornata di marmi bianchi, e miſti, <lb></lb> fu fatta col diſegno di Matteo Nigetti; <lb></lb> La tavola rappreſentante il Martirio di <lb></lb> Santa Lucia è di Iacopo Vignali, e la Cu-<lb></lb> pola è lavoro del Volterrano.</s><s id="id2765052"> Nell'altra <lb></lb> appreſſo, vi è la Tavola di Pietro Dandini, <lb></lb> rappreſentante un fatto del Beato Giovac-<lb></lb> chino Piccolomini del medeſimo Ordine. </s><lb></lb> <s id="id2765057">Nell'ultima ſi trova una Tavola di mano <lb></lb> di Iacopo da Empoli, che vi ha dipinto <lb></lb> Maria Santiſſima col Bambino, e a' piedi <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò, e altri Santi, e le pareti ſono <lb></lb> di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2770084"> Queſta Chieſa verſo <lb></lb> la fine del paſſato ſecolo fu adornata di <lb></lb> ſtucchi, e pilaſtri incroſtati di marmi con <lb></lb> diſegno di Pier Franceſco Silvani, del quale <lb></lb> pure l'Altar maggiore, e la ſoffitta; i Me-<lb></lb> daglioni furon dipinti a freſco da Pier Dan-<lb></lb> dini per legato del detto Senatore dell'<lb></lb> Antella.</s><s id="id2790802"> In ſomma ella è in tutte le ſue <lb></lb> parti ragguardevole, nè vi è Foreſtiero, <lb></lb> che non ſi porti a viſitarla.</s><s id="id2790813"> Il Convento <lb></lb> poi è molto comodo e magnifico per il <lb></lb> notabile accreſcimento fattovi, ed ivi pure <lb></lb> ſon degne d'eſſer vedute, si la Libreria <lb></lb> nuovamente fabbricata; come anche nel <lb></lb> Chioſtro interiore la Cappella della famoſa <lb></lb> Accademia del diſegno, per la Tavola dell'<lb></lb> <arrow.to.target n="a57"></arrow.to.target> <pb pagenum="(58)"></pb> Altare, che è d'Agnolo Bronzino, e per <lb></lb> due Quadri a freſco, cioè il <expan abbr="San">S.</expan> Luca Opera <lb></lb> di Giorgio Vaſari, e l'altro di Santi di <lb></lb> Tito con dodici Statue attorno tutte di <lb></lb> Scultori Accademici aſſai Valenti.</s><s id="id2767638"> Entran-<lb></lb> do ora dall'altra lateral porta nel Chio-<lb></lb> ſtro aſſai grande e vago, ſi vede ſopra la <lb></lb> porta, che va in Chieſa, la famoſa Ma-<lb></lb> donna del Sacco, dipinta da Andrea del <lb></lb> Sarto con tutta la perfezione dell'arte. </s><lb></lb> <s id="id2767648">E' fama fra gl'intendenti, che queſta ſia la <lb></lb> miglior opera, e più perfetta, che quel <lb></lb> famoſo Artefice conduceſſe; e in vero <lb></lb> chiunque attentamente la mira, reſta fuor <lb></lb> di modo attonito per lo ſtupore; ond'è, <lb></lb> che Michel Angiolo Buonarroti, ed il ce-<lb></lb> lebre Tiziano non ſi ſaziavano mai di ri-<lb></lb> mirarla, e di commendarla in eſtremo.</s><s id="id2817266"> L'<lb></lb> altre Lunette del medeſimo Chioſtro ſono <lb></lb> ancor eſſe dipinte da eccellentiſſimi Arte-<lb></lb> fici, e ſpecialmente da Bernardino Poc-<lb></lb> cetti, di cui ſono, non ſolo tutte quelle <lb></lb> delle due Navate, che fanno angolo alla <lb></lb> già detta di Andrea del Sarto, ma ancora <lb></lb> nelle altre due, ove cinque ſe ne ammi-<lb></lb> rano di Ventura Salimbeni, tre di Mat-<lb></lb> teo Roſſelli, e due di Fra Arſenio Maſca-<lb></lb> gni.</s><s id="id2774437"> Sono in queſte effigiati i fatti più ſin-<lb></lb> <arrow.to.target n="a58"></arrow.to.target> <pb pagenum="(59)"></pb> golari de' Sette Fondatori, e ne' peducci <lb></lb> delle volte i Ritratti degli Uomini più <lb></lb> inſigni dell'Ordine de' Servi.</s><s id="id2774462"> In queſto <lb></lb> Chioſtro è una gran Cappella in volta, <lb></lb> eretta già dalla Famiglia Macinghi, della <lb></lb> quale reſtano le Armi negli angoli, che <lb></lb> paſſata dipoi in quei Religioſi, ſerviva loro <lb></lb> di Capitolo; ma adornata da eſſi moder-<lb></lb> namente, ed abbellita di Pitture a freſco <lb></lb> per ogni parte, è ſtata deſtinata al culto <lb></lb> delle Sante Immagini de' Sette Beati Fon-<lb></lb> datori del loro Ordine, dipinte in Tavole <lb></lb> di aſſai antica, e ſemplice maniera; per-<lb></lb> chè ſono oggi le dette Immagini aſſai ſco-<lb></lb> lorite dal tempo, al fine di meglio con-<lb></lb> ſervarle, ſono ſtate unite tutte inſieme in <lb></lb> un Quadro, che poſa ſull'Altare, ma ſpar-<lb></lb> tite una dall'altra da un nuovo ornamento <lb></lb> dorato, e coperte di criſtalli.</s></p> <p id="id2782365" type="foot"><s id="id2782369"><foot.target id="a46"></foot.target>na-</s></p> <p id="id2782376" type="foot"><s id="id2782379"><foot.target id="a47"></foot.target>gnora</s></p> <p id="id2782386" type="foot"><s id="id409376"><foot.target id="a48"></foot.target>con-</s></p> <p id="id409384" type="foot"><s id="id409388"><foot.target id="a49"></foot.target>D lizio</s></p> <p id="id409395" type="foot"><s id="id409399"><foot.target id="a50"></foot.target>vatore</s></p> <p id="id409406" type="foot"><s id="id409410"><foot.target id="a51"></foot.target>D 2 mano</s></p> <p id="id2770669" type="foot"><s id="id2770673"><foot.target id="a52"></foot.target>colla</s></p> <p id="id2770680" type="foot"><s id="id2770684"><foot.target id="a53"></foot.target>D 3 pri-</s></p> <p id="id2770691" type="foot"><s id="id2770695"><foot.target id="a54"></foot.target>con</s></p> <p id="id2770702" type="foot"><s id="id2770706"><foot.target id="a55"></foot.target>D 4 cor-</s></p> <p id="id2758818" type="foot"><s id="id2758820"><foot.target id="a56"></foot.target>tutta</s></p> <p id="id2758828" type="foot"><s id="id2758831"><foot.target id="a57"></foot.target>Alta-</s></p> <p id="id2758839" type="foot"><s id="id2758842"><foot.target id="a58"></foot.target>golari</s></p> <p id="id2758850" type="main"><s id="id2758854">Partendoſi da queſto Santuario, e entran-<lb></lb> do allato alla Loggia in verſo Via della Co-<lb></lb> lonna trovaſi ſubito la Compagnia del Nic-<lb></lb> chio di bel diſegno e ſpazioſa al di cui Al-<lb></lb> tare ſtà collocata una Tavola di Lorenzo <lb></lb> Lippi rappreſentante il Martirio dell'Apo-<lb></lb> ſtolo <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo.</s><s id="id2796525"> E proſeguendo per la det-<lb></lb> ta Strada ſi trova la Chieſa delle Religioſe <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico dette degl'</s></p> <p id="id2763759" type="foot"><s id="id2763763">AN-</s></p> <pb pagenum="(60)"></pb> <p id="id2769004" type="main"><s id="id2769006">ANGIOLINI, nella quale entrando trovaſi <lb></lb> in mezzo alla pila dell'acqua ſanta un <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta di bronzo fatto con modello <lb></lb> di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, ſi vedono ſotto il Coro <lb></lb> cinque Lunette dipinte dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi; <lb></lb> Vi ſono ancora due Altari, ove in quello <lb></lb> a man deſtra ſtà collocata la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Domenico opera di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2769037"> In <lb></lb> faccia a queſta vi è l'Altare della Ma-<lb></lb> donna con gli Arcangeli <expan abbr="San">S.</expan> Michele, e <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Gabriele del medeſimo Curradi.</s><s id="id2763736"> All'Altar <lb></lb> Maggiore vedeſi la Preſentazione di Maria <lb></lb> al Tempio, eccellente lavoro del Puglio. </s><lb></lb> <s id="id2763739">Di quì partendoſi, e voltando a ſiniſtra ſul <lb></lb> primo canto ſi vede il Convento delle Mo-<lb></lb> nache della</s></p> <p id="id2763770" type="main"><s id="id2802551">CROCETTA dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico. </s><lb></lb> <s id="id2802555">La Chieſa di queſte nobili Religioſe fu ac-<lb></lb> creſciuta e ornata nel 1757. col diſegno di <lb></lb> Luigi Orlandi, la Tribuna è dipinta da Vin-<lb></lb> cenzio Meucci.</s><s id="id2802570"> Al deſtro Altare ſtà in <lb></lb> grandiſſima venerazione l'antica Immagi-<lb></lb> ne di Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> avanti alla quale faceva <lb></lb> i ſuoi ricorſi la Venerabile Suor Dome-<lb></lb> nica del Paradiſo Fondatrice, e Inſtitutri-<lb></lb> ce di queſto Monaſtero, gli Angeli dipinti <lb></lb> nella Tavola attorno al Tabernacolo ſon <lb></lb> di Giovanni Balducci.</s><s id="id2805720"> In faccia a queſto <lb></lb> <arrow.to.target n="a60"></arrow.to.target> <pb pagenum="(61)"></pb> Altare vi è quello della Crocifiſſione di <lb></lb> Criſto di mano di Franceſco Poppi.</s><s id="id2805741"> All'<lb></lb> Altar Maggiore dal medeſimo <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Balduc-<lb></lb> ci fu dipinta l'Invenzione della <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce. </s><lb></lb> <s id="id2771101">In queſto Convento vi è il ſacro Depoſito <lb></lb> della <expan abbr="Venerabile">Ven.</expan> Fondatrice mirabilmente incor-<lb></lb> rotto.</s><s id="id2771112"> In faccia a queſto Convento vedeſi <lb></lb> un Palazzo o Caſino di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> con un <lb></lb> nobil Giardino; in fondo al quále è una pit-<lb></lb> tura ſtimatiſſima di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, <lb></lb> rappreſentante la fuga in Egitto.</s><s id="id2771132"> Fin dal <lb></lb> principio del paſſato Secolo abitava in eſſo <lb></lb> Caſino la Principeſſa <expan abbr="Maria">M.</expan> Maddalena Figlia <lb></lb> di Ferdinando I col deſiderio di godere la <lb></lb> converſazione di quelle pie Religioſe; per-<lb></lb> ciò con un cavalcavia lo fece unire al <lb></lb> Convento, quale fu anche accreſciuto di <lb></lb> abitazioni per la medeſima Principeſſa, <lb></lb> che volle ancora conviver con eſſe, ed <lb></lb> alla ſua morte eſſervi ſeppellita.</s><s id="id2767707"> In det-<lb></lb> to Caſino (che con un lungo corridore và <lb></lb> a un coretto che rieſce alla Chieſa della <lb></lb> <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata) vi hanno a tal'effetto in <lb></lb> più tempi abitato altre Principeſſe della <lb></lb> Sereniſſima Caſa.</s><s id="id2791449"> Non mancano in queſta <lb></lb> Chieſa più Corpi Santi, e molte inſigni <lb></lb> Reliquie.</s><s id="id2791460"> Di quì per la breve traverſa, <lb></lb> che ſi preſenta, entreremo in Via del Man-<lb></lb> <arrow.to.target n="a61"></arrow.to.target> <pb pagenum="(62)"></pb> dorlo ove ſtà ſituato il Convento delle <lb></lb> Monache della Pietà dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Do-<lb></lb> menico.</s><s id="id2791489"> Di quì ſeguitando, troveremo <lb></lb> verſo la fine della Strada la Caſa del ce-<lb></lb> lebre Pittore Federigo Zuccheri fatta con <lb></lb> ſuo diſegno fabbricare per propria abita-<lb></lb> zione, con una facciata di bozze vera-<lb></lb> mente bizzarra, e pittoreſca.</s><s id="id2791316"> Voltando a <lb></lb> deſtra vedeſi il</s></p> <p id="id2791322" type="foot"><s id="id2791325"><foot.target id="a60"></foot.target>Alta-</s></p> <p id="id2791333" type="foot"><s id="id2791336"><foot.target id="a61"></foot.target>dorlo</s></p> <p id="id2777706" type="main"><s id="id2777709">PALAZZO del Marcheſe Aleſſandro Cap-<lb></lb> poni, che è ſtato alzato in queſto ſecolo <lb></lb> col diſegno del Cavalier Carlo Fontana. </s><lb></lb> <s id="id2777730">E' queſto Palazzo uno de' maggiori della <lb></lb> Città, con facciata molto nobile, e di <lb></lb> lunga diſteſa.</s><s id="id2777733"> Entrati dentro ſi vede la ma-<lb></lb> gnifica Scala aperta, ornata di ſtatue, e <lb></lb> ſtucchi, e colla gran Volta dipinta da Mat-<lb></lb> teo Bonechi: Vi ſono nobiliſſimi apparta-<lb></lb> menti con Pitture, e addobbi di ottimo <lb></lb> guſto.</s><s id="id2762027"> Nella Sala ſono dipinte dal medeſi-<lb></lb> mo tre Storie di fatti illuſtri operati da <lb></lb> alcuni de' Capponi, che ſono molto cele-<lb></lb> bri, e ſi può ſcendere da altra ſcala molto <lb></lb> comoda e bella, che di giù conduce fino <lb></lb> alla ſommità del Palazzo, a cui è unito <lb></lb> un vaſto, e delizioſo Giardino con un bel <lb></lb> Salvatico e Uccelliera.</s><s id="id2762058"> Quaſi in faccia <lb></lb> vi è il </s></p> <p id="id409642" type="foot"><s id="id409645">PA-</s></p> <pb pagenum="(63)"></pb> <p id="id410735" type="main"><s id="id410738">PALAZZO già del Marcheſe Guadagni aſſai <lb></lb> vago, e di bella Architettura.</s><s id="id410740"> Nell'in-<lb></lb> greſſo del quale ſi ammira lo sfondo del <lb></lb> Volterrano, rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Martino a <lb></lb> cavallo, che dà la metà del ſuo mantello <lb></lb> al povero, opera a freſco in ogni genere <lb></lb> inſuperabile.</s><s id="id409634"> Di quì tornando indietro tro-<lb></lb> vaſi la</s></p> <p id="id409652" type="main"><s id="id409655">COMPAGNIA DELLA <expan abbr="Santissima">SS.</expan> ANNUNZIATA la <lb></lb> quale oltre una Loggetta riquadrata ricca <lb></lb> di pitture a freſco di Bernardino Poccetti <lb></lb> ed altri Pittori ha un Quadro all'Altare <lb></lb> d'Aleſſandro Allori, e varie lunette degl'<lb></lb> iſteſſi Autori in giro alla Chieſa.</s><s id="id2780504"> Di quì <lb></lb> uſcendo trovaſi la cantonata di Via della <lb></lb> Crocetta, nella quale voltando vedeſi a <lb></lb> ſiniſtra un Tabernacolo di mano del Fran-<lb></lb> cabigio, ma molto guaſto dal tempo, e <lb></lb> del medeſimo è la tavola della Compa-<lb></lb> gnia di <expan abbr="San">S.</expan> Giob lì appreſſo.</s><s id="id2775178"> In breve di-<lb></lb> ſtanza, per la detta Via, ſtà la Compagnia <lb></lb> degl'Orefici, ove al loro Altare è collo-<lb></lb> cata una Tavola rappreſentante <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eligio <lb></lb> Orefice, che moſtra al Re Clodoveo nella <lb></lb> propria officina il ſuo lavoro, da Eſſo or-<lb></lb> dinatogli, opera di Iacopo da Empoli.</s><s id="id2775205"> Ac-<lb></lb> canto alla detta Compagnia vi è l'Acca-<lb></lb> demia del diſegno, ſopra la di cui porta <lb></lb> <arrow.to.target n="a63"></arrow.to.target> <pb pagenum="(64)"></pb> vi è l'Arme di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> In eſſa, cioè nella <lb></lb> ſtanza del nudo ſtà collocato un torſo del <lb></lb> Buonarroti.</s><s id="id2759427"> Paſſato queſta ne ſegue il Con-<lb></lb> vento delle <expan abbr="Reverende">Rev.</expan> Mantellate dell'Ordine <lb></lb> de' Servi, nella di cui piccola Chieſa vi <lb></lb> è all'Altare il quadro di Santa Giuliana <lb></lb> Falconieri Fondatrice delle medeſime di-<lb></lb> pinto da Mr. Anticus Pittore Olandeſe, e <lb></lb> l'Architettura della Soffitta è del Pintuc-<lb></lb> ci.</s><s id="id2759843"> Seguitando per detta Strada, prende-<lb></lb> remo a man ſiniſtra verſo la Porta a Pinti <lb></lb> preſſo alla quale vedeſi il bel</s></p> <p id="id2759856" type="foot"><s id="id2759859"><foot.target id="a63"></foot.target>vi</s></p> <p id="id2759866" type="main"><s id="id2759869">PALAZZO E GIARDINO de' Conti della <lb></lb> Gherardeſca, chè fu già di Bartolommeo <lb></lb> Scala Storico Fiorentino, ma creſciuto, <lb></lb> ed abbellito aſſai da queſti Signori, è ar-<lb></lb> ricchito di nobili ſuppellettili, e Pitture. </s><lb></lb> <s id="id2797450">Di contro a queſto è il</s></p> <p id="id2797451" type="main"><s id="id2797454">CIARDINO del Duca Salviati molto de-<lb></lb> lizioſo; e poco lontano tornando indietro <lb></lb> ſi trova il</s></p> <p id="id2797464" type="main"><s id="id2797468">PALAZZO de' Marcheſi Ximenes d'Arago-<lb></lb> na ancor eſſo di buona capacità, e con de-<lb></lb> lizioſo Giardino, ora in gran parte abbel-<lb></lb> lito, e rimodernato.</s><s id="id2797482"> Accanto a queſto è <lb></lb> un piccolo Convento di Nobili Religioſe <lb></lb> Silveſtrine, nella di cui piccola Chieſa vi <lb></lb> è all'Altare Maggiore un quadro rappre-<lb></lb> <arrow.to.target n="a64"></arrow.to.target> <pb pagenum="(65)"></pb> ſentante <expan abbr="San">S.</expan> Silveſtro Papa che adora Ma-<lb></lb> ria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> in gloria dipinto per mano del Ve-<lb></lb> nerabile Sacerdote Franceſco Boſchi in <lb></lb> tempo che vi fu Confeſſore, ed era anco <lb></lb> Pittore eccellente.</s><s id="id2781635"> Non molto lungi per <lb></lb> queſta Via trovaſi il Monaſtero, e Chieſa di</s></p> <p id="id2781643" type="foot"><s id="id2803099"><foot.target id="a64"></foot.target>ſentan-</s></p> <p id="id2803106" type="main"><s id="id2803110">SANTA MARIA MADDALENA DE' PAZZI. </s><lb></lb> <s id="id2803115">Nell'ingreſſo di queſta Chieſa ſi vede a <lb></lb> man deſtra la Cappella de' Neri, dipinta <lb></lb> da Bernardino Poccetti, il quale ſe in ogni <lb></lb> opera ſua ſi moſtrò ſingolare, in queſta <lb></lb> ſpecialmente ſuperò ſe medeſimo.</s><s id="id2803134"> Ammi-<lb></lb> rano gl'intendenti, ſopra d'ogni altra coſa <lb></lb> la bella Cupoletta, ove è dipinto il Pa-<lb></lb> radiſo, perchè in eſſa ſono innumerabili le <lb></lb> figure de' Santi, ma così bene, e con tal <lb></lb> arte diſpoſte, che la moltitudine non ge-<lb></lb> nera confuſione, ma reca diletto, e va-<lb></lb> ghezza.</s><s id="id2768668"> All'Altare di detta Cappella è <lb></lb> una Tavola del Paſſignano; e finalmente <lb></lb> non vi manca ornamento, che la poſſa ren-<lb></lb> der più vaga.</s><s id="id2768682"> Paſſando per un Cortile ſi <lb></lb> entra in Chieſa, la Soffitta della quale è <lb></lb> tutta dipinta da Iacopo Chiaviſtelli.</s><s id="id2779143"> Ha <lb></lb> una ſola Navata, ma però repartita in <lb></lb> varie Cappelle, in ciaſcuna delle quali ſi <lb></lb> vedono Tavole di Pittori aſſai ragguarde-<lb></lb> voli, delle quali la prima a mano deſtra <lb></lb> <arrow.to.target n="a65"></arrow.to.target> <pb pagenum="(66)"></pb> è opera di Carlo Portelli da Loro, rap-<lb></lb> preſentante <expan abbr="San">S.</expan> Romolo, che vien condot-<lb></lb> to al martirio.</s><s id="id2779182"> Nella ſeconda ſtata mo-<lb></lb> dernamente reſtaurata, vì è rappreſentato <lb></lb> l'Arcangiol Raffaelle, con altri due qua-<lb></lb> dri laterali, che in uno <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio da Pa-<lb></lb> dova, e nell'altro <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Gonzaga, il <lb></lb> tutto di mano del vivente Giuſeppe Piat-<lb></lb> toli.</s><s id="id2791266"> Nella terza è di mano di Lorenzo di <lb></lb> Credi eſpreſſa Maria Santiſſima, <expan abbr="San">S.</expan> Giulia-<lb></lb> no, e <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò.</s><s id="id2791278"> Nella quarta di Iacopo <lb></lb> da Pontormo è la Vergine col Bambino <lb></lb> Gesù, <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo e altri Santi.</s><s id="id2791288"> Sopra la <lb></lb> Porta della Sagreſtìa in una gran tela è <lb></lb> rappreſentato San Luigi Gonzaga in gloria <lb></lb> di Atanaſio Bimbacci.</s><s id="id2763805"> Alla quinta evvi la <lb></lb> Nunziata, fatta da Sandro Botticelli.</s><s id="id2763811"> All'<lb></lb> ultimo Altare è un Crocifiſſo ſcolpito in <lb></lb> legno da Bernardo Bontalenti.</s><s id="id2763820"> Quindi <lb></lb> ne ſegue la Cappella maggiore, ricchiſſi-<lb></lb> ma in vero, e degna in ogni ſua parte di <lb></lb> tutta l'ammirazione, nella quale ſtà ri-<lb></lb> poſto il Sacro Corpo di Santa Maria Mad-<lb></lb> dalena de' Pazzi Nobile Fiorentina.</s><s id="id2799500"> Ella <lb></lb> è tutta incroſtata di marmi miſti, de' più <lb></lb> nobili, e de' più vaghi, che in tali Edifizj <lb></lb> s'adoprino.</s><s id="id2799513"> Sono fra gli altri ornamenti <lb></lb> molto ammirabili dodici Colonne di dia-<lb></lb> <arrow.to.target n="a66"></arrow.to.target> <pb pagenum="(67)"></pb> ſpro di Sicilia, i capitelli, e imbaſamenti <lb></lb> delle quali ſon di bronzo dorato.</s><s id="id2799536"> In alcuni <lb></lb> ovati ſi vedono Baſſirilievi parimente di <lb></lb> bronzo, eſprimenti i fatti più ſegnalati <lb></lb> della Santa, e queſti ovati ſon retti da <lb></lb> alcuni Angioletti di marmo, del Marcel-<lb></lb> lini.</s><s id="id2786314"> Nelle quattro nicchìe ſono quattro <lb></lb> Statue di marmo, che figurano le quattro <lb></lb> Virtù più ſingolari, che riſplenderono in <lb></lb> queſta Vergine.</s><s id="id2786327"> La Tavola dell'Altar <lb></lb> maggiore è di Ciro Ferri, di cui è il di-<lb></lb> ſegno, e l'Architettura della Cappella. </s><lb></lb> <s id="id2786329">L'altre due Tavole laterali ſono di mano <lb></lb> di Luca Giordano, e la Cupola è opera <lb></lb> di Piero Dandini.</s><s id="id2786349"> In ſomma non vi è coſa, <lb></lb> che non ſia di gran pregio, avendo fatto <lb></lb> a gara, per abbellire queſto Sacrario, l'<lb></lb> eſquiſitezza dell'opere, e la ricchezza e <lb></lb> nobiltà de' materiali.</s><s id="id2759629"> Tornando ora inverſo <lb></lb> la porta, nella prima Cappella vi è una <lb></lb> Tavola del Cavalier Curradi, ove ha di-<lb></lb> pinto Santa Maria Maddalena de' Pazzi, <lb></lb> che riceve il velo da Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan>, e dall'<lb></lb> uno, e dall'altro lato, due virtù rappre-<lb></lb> ſentanti la Carità, e la Verginità della <lb></lb> Santa comunicata per mano di Noſtro Si-<lb></lb> gnore, è opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Cipriani. <lb></lb> Nella ſeconda vi è la Viſitazione di <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> <arrow.to.target n="a67"></arrow.to.target> <pb pagenum="(68)"></pb> Eliſabetta di Domenico Ghirlandajo.</s><s id="id2827356"> Nella <lb></lb> terza una Statua di legno colorito, rap-<lb></lb> preſentante <expan abbr="San">S.</expan> Sebaſtiano, e dai lati due <lb></lb> Santi di Raffaellino del Garbo.</s><s id="id2827370"> Nella quarta <lb></lb> vi è di Santi di Tito l'Orazione nell'Orto. </s><lb></lb> <s id="id2827375">Nella quinta dal Beato Giovanni Angelico <lb></lb> con mirabile diligenza è dipinta l'incoro-<lb></lb> nazione di Maria.</s><s id="id2751699"> Nell'ultima, di Coſimo <lb></lb> Roſſelli è la Madonna, <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Madda-<lb></lb> lena Penitente, e <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo.</s><s id="id2751708"> Il Mona-<lb></lb> ſtero abitato da nobili Vergini è amplo e <lb></lb> magnifico, con un vaſto e vago giardino. </s><lb></lb> <s id="id2751710">Riprendendo il cammino, troviamo il Mo-<lb></lb> naſtero di</s></p> <p id="id2751728" type="foot"><s id="id2751731"><foot.target id="a65"></foot.target>E è ope-</s></p> <p id="id2751739" type="foot"><s id="id2796838"><foot.target id="a66"></foot.target>ſpro</s></p> <p id="id2796845" type="foot"><s id="id2796849"><foot.target id="a67"></foot.target>E 2 Eli-</s></p> <p id="id2796856" type="main"><s id="id2796860">SANTA MARIA DI CANDELI, colla Chie-<lb></lb> ſa tutta rifatta di nuovo di ſtucchi do-<lb></lb> rati, col diſegno di Giovan Batiſta Foggini, <lb></lb> ove merita di eſſervarſi la Tavola dell'Al-<lb></lb> tar maggiore rappreſentante l'Aſſunzione <lb></lb> di Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> opera del Celebre Anton <lb></lb> Domenico Gabbiani, oltre le altre tutte <lb></lb> di valenti Pittori, la prima delle quali a <lb></lb> mano deſtra è di Franceſeo Botti.</s><s id="id2782398"> La ſe-<lb></lb> conda del Crocifiſſo d'Aleſſandro Gherar-<lb></lb> dini.</s><s id="id2782408"> A ſiniſtra la prima ov'è il Tranſito <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe è di Tommaſo Redi; la ſe-<lb></lb> conda di Franceſco Soderini.</s><s id="id2782420"> Quindi per <lb></lb> la ſtrada detta di Pinti, è oſſervabile l'ampla </s></p> <p id="id2790344" type="foot"><s id="id2790348">ABITA-</s></p> <pb pagenum="(69)"></pb> <p id="id2790350" type="main"><s id="id2790353">ABITAZIONE già dei Caccini, oggi del <lb></lb> Vernaccia, a cui è unito un delizioſo Giar-<lb></lb> dino, e andando avanti s'incontra l'</s></p> <p id="id2790355" type="main"><s id="id2790359">ABITAZIONE del Balì Roffia, che ha la <lb></lb> facciata di vago diſegno, di Giovan Ba-<lb></lb> tiſta Foggini, rimpetto alla quale è l'abi-<lb></lb> tazione de' Paoli, ora de' Mormorai fatta <lb></lb> col diſegno del Saeler.</s><s id="id2790378"> E poi per Via di <lb></lb> mezzo ſi giunge alla Parrocchiale</s></p> <p id="id2788036" type="main"><s id="id2788039">CHIESA DI SANT' AMBROGIO, dove abi-<lb></lb> tano Monache dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Benedet-<lb></lb> to.</s><s id="id2788050"> Una delle coſe da oſſervarſi in que-<lb></lb> ſta, è la Cappella del Miracolo lavorata <lb></lb> di fini marmi da Mino da Fieſole, detta <lb></lb> così, perchè in eſſa conſervaſi parte del <lb></lb> Sagramentato Sangue di Noſtro Signore, <lb></lb> ritrovato in un Calice, dove da un Sa-<lb></lb> cerdote per inavvertenza era ſtato laſciato <lb></lb> del Vino conſacrato, che in ſangue con-<lb></lb> vertito miracoloſamente comparve anche <lb></lb> agli occhi dei riguardanti, eſſendo ciò ac-<lb></lb> caduto l'anno di noſtra Salute 1230.</s><s id="id2757804"> Vi <lb></lb> ſono in queſta Chieſa alcune Tavole de-<lb></lb> gne di ſtima.</s><s id="id2757815"> Quella alla Cappella del Ro-<lb></lb> ſario è del Paſſignano; l'altra della Viſi-<lb></lb> tazione è opera d'Andrea Boſcoli.</s><s id="id2757826"> Nella <lb></lb> Sagreſtìa è l'incoronazione della Madon-<lb></lb> na, degno lavoro di Fra Filippo Lippi.</s><s id="id2763952"> Ac-<lb></lb> <arrow.to.target n="a69"></arrow.to.target> <pb pagenum="(70)"></pb> canto al pulpito è di Franceſco Boſchi il <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto con due Sante genufleſſe.</s><s id="id2763972"> Il <lb></lb> Sebaſtiano di rilievo è d'Andrea Comodi, <lb></lb> che vi è ſepolto.</s><s id="id2763983"> Di Maſàccio è la pic-<lb></lb> cola Tavola a tempera, rappreſentante <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Anna con Maria, e il Bambino.</s><s id="id2763993"> In ultimo <lb></lb> quella della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata è di mano di <lb></lb> Vincenzio Dandini.</s><s id="id2788510"> Vi è ancora ſepolto <lb></lb> in queſta Chieſa il celebre antico Archi-<lb></lb> tetto detto il Cronaca, che ereſſe in queſta <lb></lb> Città sì magnifiche Fabbriche; ſiccome nel-<lb></lb> la Sepoltura de' Cioni giace Andrea del <lb></lb> Verrocchio egregio Scultore, e maeſtro di <lb></lb> Leonardo da Vinci.</s><s id="id2788536"> Fu reſarcita, e rimo-<lb></lb> dernata queſta Chieſa nel 1716. col diſe-<lb></lb> gno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini con la ſoffitta <lb></lb> dipinta da Benedetto Fortini, e nel 1719. <lb></lb> Ranieri del Pace vi dipinſe la Cupola. </s><lb></lb> <s id="id2788540">Paſſato la medeſima in poca diſtanza tro-<lb></lb> vaſi il Convento delle Nobili Religioſe di</s></p> <p id="id2766926" type="foot"><s id="id2766930"><foot.target id="a69"></foot.target>E 3 canto</s></p> <p id="id2766937" type="main"><s id="id2766941">SANTA TERESA di ſtrettiſſima oſſervanza, <lb></lb> la di cui Chieſa fu edificata col diſegno <lb></lb> di Giovanni Coccapani in forma eſagona, <lb></lb> con ſua cupoletta ben inteſa nelle pro-<lb></lb> porzioni, e nei lumi.</s><s id="id2766960"> Entrando in eſ-<lb></lb> ſa trovaſi a man deſtra una Cappella <lb></lb> con Tavola del Vienali rappreſentante <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Franceſca Romana: più oltre evvi la Cap-<lb></lb> <arrow.to.target n="a70"></arrow.to.target> <pb pagenum="(71)"></pb> pella di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni della Croce, con Ta-<lb></lb> vola di Pier Dandini: A man ſiniſtra vi è <lb></lb> la Tavola del Crocifiſſo dipinta da Iacopo <lb></lb> Confortini.</s><s id="id2754282"> Segue la Cappella della Ma-<lb></lb> donna di Savona, fatta in baſſo rilievo, <lb></lb> che da Genova nel 1630. portaron ſeco le <lb></lb> Fondatrici.</s><s id="id2754297"> Ne viene l'Altar maggiore, <lb></lb> ove il <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi dipinſe Santa Tereſa, <lb></lb> che da Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> le vien preſentato il <expan abbr="Santo">S.</expan> <lb></lb> Bambino.</s><s id="id2759377"> E' da ſaperſi, che nel ſotterra-<lb></lb> neo di queſta Chieſa, oltre le venerabili <lb></lb> oſſa di molte Religioſe morte in odore di <lb></lb> Santità, vi ſi conſerva il corpo della <expan abbr="Sereniſsima">Se-<lb></lb> reniſs.</expan> Violante di Baviera Gran Princi-<lb></lb> peſſa di Toſcana, ſeppellitavi, giuſta la <lb></lb> ſua volontà, ai 30. di Maggio 1731. la <lb></lb> quale dopo la morte del Gran Principe <lb></lb> Ferdinando ſuo Conſorte, faceva più volte <lb></lb> fra l'anno tra quelle pie Religioſe, i ſuoi <lb></lb> devoti ritiri, con grandiſſima edificazione <lb></lb> delle medeſime.</s><s id="id2763257"> Oltre a ciò ſotto il Pre-<lb></lb> sbiterio evvi una Cappella a foggia delle <lb></lb> antiche Confeſſioni, ove alcuna volta fra <lb></lb> l'anno vi ſi ufizia, reſtando fuori della Clau-<lb></lb> ſura monaſtica, e vi ſi oſſervano tre illuſtri <lb></lb> depoſiti, uno della nobil Franceſca Guardi <lb></lb> negli Ugolini fondatrice di detto Mona-<lb></lb> ſtero, l'altra della Ducheſſa Eleonora <lb></lb> <arrow.to.target n="a71"></arrow.to.target> <pb pagenum="(72)"></pb> Strozzi, il terzo del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Giraldi. </s><lb></lb> <s id="id2766668">Di quì tornando indietro, proſeguiremo <lb></lb> verſo la Via Ghibellina, ove troveremo l'</s></p> <p id="id2766680" type="foot"><s id="id2766684"><foot.target id="a70"></foot.target>pella</s></p> <p id="id2766691" type="foot"><s id="id2766695"><foot.target id="a71"></foot.target>E 4 Stroz-</s></p> <p id="id2766702" type="main"><s id="id2766706">ABITAZIONE de' Buonarroti, celebre per <lb></lb> eſſere ſtata dal Divin Michelagnolo, di <lb></lb> cui conſervano alcune opere, e per la <lb></lb> Galleria fatta fare da Michelagnolo il <lb></lb> giovane di lui pronipote tanto inſigne <lb></lb> letterato, che l'arricchì di Pitture, e di <lb></lb> coſe rariſſime.</s><s id="id2797252"> Ed in faccia il</s></p> <p id="id2797255" type="main"><s id="id2797259">PALAZZO della Famiglia del Sera ora <lb></lb> del Marcheſe Corſi editicato col diſegno <lb></lb> di Piero Giovannozzi.</s><s id="id2797268"> E poco dopo dall'<lb></lb> iſteſſa parte la</s></p> <p id="id2797275" type="main"><s id="id2786460">CASA del Dottor Giovanni Targioni Toz-<lb></lb> zetti, il quale conſerva un abbondantiſ-<lb></lb> ſimo Muſeo di Iſtoria naturale, Botta-<lb></lb> nica <expan abbr="eccetera">ec.</expan> e di poi il</s></p> <p id="id2786475" type="main"><s id="id2786479">PALAZZO de' Baldinucci, che nel Cor-<lb></lb> tile ha una fonte colla ſalubre acqua di <lb></lb> Santa Croce.</s><s id="id2786490"> Indi ſi trovano le Carceri <lb></lb> delle Stinche, e in faccia il</s></p> <p id="id2786497" type="main"><s id="id2786501">PALAZZO de' Conti Strozzi, e di quivi <lb></lb> voltando ſi arriva all'antica Chieſa di</s></p> <p id="id2807672" type="main"><s id="id2807676">SAN PIER MAGGIORE, la facciata, e <lb></lb> Loggia della qual Chieſa tutta di pietre <lb></lb> ſerene è molto vaga, e di belliſſima Ar-<lb></lb> chitettura, ideata da Matteo Nigetti.</s><s id="id2807691"> So-<lb></lb> <arrow.to.target n="a72"></arrow.to.target> <pb pagenum="(73)"></pb> no in queſta Chieſa molte tavole di Pit-<lb></lb> tori eccellenti, e ſpecialmente nella pri-<lb></lb> ma Cappella entrando a man deſtra è una <lb></lb> Nunziata di mano del Francabigio.</s><s id="id2807719"> Nella <lb></lb> ſeconda è una Tavola di Raffaellino del <lb></lb> Garbo, eſprimente Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan>, <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb> ceſco, e <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto.</s><s id="id2814581"> Nella ter-<lb></lb> za ſi vede <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, che riſana lo Strop-<lb></lb> piato alla porta del Tempio, opera di <lb></lb> Coſimo Gamberucci.</s><s id="id2814595"> Nella quarta Tom-<lb></lb> maſo da <expan abbr="San">S.</expan> Friano dipinſe la Viſitazione <lb></lb> di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eliſabetta; nella quinta ſta colloca-<lb></lb> ta in gran venerazione un'immagine del <lb></lb> Crocifiſſo, che ſecondo il Borghini è di <lb></lb> Baccio da Montelupo.</s><s id="id2759077"> In teſta della Cro-<lb></lb> ciata alla Cappella Palmieri è di Sandro <lb></lb> Botticelli la Tavola dove è dipinto il Pa-<lb></lb> radiſo, con moltitudine di Angeli.</s><s id="id2759093"> Vo-<lb></lb> lendo poi per breve tempo uſcir dalla <lb></lb> vicina porta, vedraſſi un Tabernacolo <lb></lb> dipinto a freſco da Pietro Perugino, rap-<lb></lb> preſentante il Divin Padre col ſuo uni-<lb></lb> genito morto nelle braccia, ma dall'in-<lb></lb> giurie del tempo aſſai danneggiato.</s><s id="id2759120"> Rien-<lb></lb> trando in Chieſa ſi trova la nobil Cap-<lb></lb> pella deili Albizzi, la di cui Tavola rap-<lb></lb> preſenta il martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia opera <lb></lb> del Volterrano.</s><s id="id2766509"> Nella volta di queſta Cap-<lb></lb> <arrow.to.target n="a73"></arrow.to.target> <pb pagenum="(74)"></pb> pella adorna di ſtucchi meſſi a oro è un <lb></lb> piccolo sfondo di mano di Anton Dome-<lb></lb> nico Gabbiani, ove ha eſpreſſa l'Aſcen-<lb></lb> ſione di Criſto al Cielo. la di cui figura <lb></lb> con sì rigoroſo ſcorto fa conoſcere agli <lb></lb> intendenti il profondo ſapere dell'Auto-<lb></lb> re.</s><s id="id2766549"> Nella ſeguente è la Tavola di Lodo-<lb></lb> vico Cigoli, rappreſentante l'adorazione <lb></lb> dei Magi.</s><s id="id2765074"> Ne ſegue la Cappella maggio-<lb></lb> re, fatta col diſegno di Gherardo Silva-<lb></lb> ni.</s><s id="id2765085"> Il Ciborio di marmo è opera di Gre-<lb></lb> gorio da Settignano.</s><s id="id2765091"> In Coro le Pitture <lb></lb> ſopra l'Organo ſono di Niccodemo Fer-<lb></lb> rucci.</s><s id="id2765100"> Sotto il Cornicione a man dritta <lb></lb> dipinſe Fabbrizio Boſchi i <expan abbr="Santi">SS.</expan> Apoſtoli <lb></lb> Pietro, e Paolo, quando ſeparanſi per an-<lb></lb> dare al martirio.</s><s id="id2809857"> Dalla ſiniſtra fu rappre-<lb></lb> ſentata da Matteo Roſſelli la conſegna <lb></lb> delle chiavi fatta da Criſto a San Pietro. </s><lb></lb> <s id="id2809859">Seguitando l'ordine delle Cappelle, tro-<lb></lb> vaſi nella prima la Tavola di Valerio Ma-<lb></lb> rucelli Piſano, che vi ha anch'eſſo eſpreſ-<lb></lb> ſa l'adorazione dei Magi.</s><s id="id2809885"> Nella ſecon-<lb></lb> da per la quale s'entra in Sagreſtia, vi <lb></lb> è all'Altare un'ovato con un'Immagine <lb></lb> di Maria di Piſello Piſelli di mano del <lb></lb> quale Autore è anco la ſuſſeguente.</s><s id="id2809904"> Nella <lb></lb> quarta, è una Tavola del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi, <lb></lb> <arrow.to.target n="a74"></arrow.to.target> <pb pagenum="(75)"></pb> rappreſentante San Giuſeppe col Bambino <lb></lb> Gesù.</s><s id="id2838755"> Nella quinta vedeſi dipinta l'Aſ-<lb></lb> ſunzione di Maria con <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo Apo-<lb></lb> ſtolo, opera di Franceſco Granacci.</s><s id="id2838767"> Nel-<lb></lb> la ſeſta vi è un Quadro, ove Mario Ba-<lb></lb> laffi ha effigiato il buon Ladrone.</s><s id="id2838777"> Nella <lb></lb> ſettima un Crocifiſſo con San <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, <lb></lb> e <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco.</s><s id="id2805219"> Nell'ottava vi è dipin-<lb></lb> to da Franceſco Conti <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio che ri-<lb></lb> ſuſcita una fanciulla.</s><s id="id2805231"> Nella nona il Cri-<lb></lb> ſto con diverſi Santi è di Lorenzo di Cre-<lb></lb> di.</s><s id="id2805240"> La decima ha una Tavola di un buon <lb></lb> autore antico di cui non è certo il nome. </s><lb></lb> <s id="id2805250">Ripoſa nella ſeguente il corpo del Beato <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da Veſpignano.</s><s id="id2805255"> Vedeſi nell'altra una <lb></lb> Tavola parimente antica di cui è incogni-<lb></lb> to l'Autore.</s><s id="id2787890"> Nell'ultima evvi una Ta-<lb></lb> vola di Aleſſandro Gherardini.</s><s id="id2787898"> Nei pi-<lb></lb> laſtri delle Navate ſono dipinti i <expan abbr="Santi">SS.</expan> Apo-<lb></lb> ſtoli parte del Paſſignano, e parte da O-<lb></lb> razio Eidami.</s><s id="id2787915"> E' oſſervabile il depoſito <lb></lb> del famoſo Senator Vincenzio da Fili-<lb></lb> caia nella ſua Cappella a man ſiniſtra con <lb></lb> l'inſcrizione di Benedetto Averani.</s><s id="id2787930"> Poco <lb></lb> diſtante da queſte Chieſa per il Borgo de-<lb></lb> gli Albizzi trovaſi il</s></p> <p id="id2799286" type="foot"><s id="id2799289"><foot.target id="a72"></foot.target>no</s></p> <p id="id2799296" type="foot"><s id="id2799300"><foot.target id="a73"></foot.target>pella</s></p> <p id="id2799307" type="foot"><s id="id2799311"><foot.target id="a74"></foot.target>rap-</s></p> <p id="id2799318" type="main"><s id="id2799322">PALAZZO degl'Aleſſandri, modernamen-<lb></lb> te accreſciuto ſull'antico diſegno, e de-<lb></lb> <arrow.to.target n="a75"></arrow.to.target> <pb pagenum="(76)"></pb> corato di nobili, e ricchi appartamenti. </s><lb></lb> <s id="id2839518">Poco diſtante dalla parte oppoſta vedeſi il</s></p> <p id="id2839511" type="foot"><s id="id2839514"><foot.target id="a75"></foot.target>co-</s></p> <p id="id2839521" type="main"><s id="id2839525">PALAZZO del Marcheſe Albizzi, e di-<lb></lb> poi il</s></p> <p id="id2839533" type="main"><s id="id2839537">PALAZZO Valori, paſſato già ne' Guic-<lb></lb> ciardini, ed oggi negli Altoviti; nella <lb></lb> facciata del quale ſopra varj Pilaſtri ſi <lb></lb> vedono ſcolpiti in marmo i Ritratti di <lb></lb> quindici Uomini illuſtri di queſta noſtra <lb></lb> Città, a foggia de' Termini degli Antichi. </s><lb></lb> <s id="id2839539">Gli uomini illuſtri ſono gli appreſſo: cioè, <lb></lb> nel primo da baſſo l'Accurſio, il Torrigia-<lb></lb> no, Marſilio Ficino, Donato Accaiuoli, <lb></lb> e Pier Vettori: nell'ordine di mezzo, <lb></lb> Amerigo Veſpucci, Leon Batiſta Alberti, <lb></lb> Franceſco Guicciardini, Marcello Adria-<lb></lb> ni, e Don Vincenzio Borghini.</s><s id="id2810113"> Nel ſu-<lb></lb> periore, Dante, Petrarca, Boccaccio, <lb></lb> <expan abbr="Monſig">Monſig.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> della Caſa, e Luigi Alaman-<lb></lb> ni.</s><s id="id2810126"> Quivi ſotto una Fineſtra terrena è un'<lb></lb> Inſcrizione, e in mezzo della via è una <lb></lb> laſtra di marmo, poſta in memoria dell'<lb></lb> inſigne miracolo di San Zanobi operato <lb></lb> in queſto luogo, nell'aver riſuſcitato un <lb></lb> Fanciullo.</s><s id="id2791133"> Appreſſo ſono le</s></p> <p id="id2791138" type="main"><s id="id2791141">ABITAZIONI de' Montalvi, e de' Pazzi, <lb></lb> ambedue diſegno dell'Ammannato, e di-<lb></lb> poi vì ſono i </s></p> <p id="id2766624" type="foot"><s id="id2766628">PA-</s></p> <pb pagenum="(77)"></pb> <p id="id2801972" type="main"><s id="id2801977">PALAZZI, l'un dirimpetto all'altro, am-<lb></lb> bedue belli della Famiglia degli Strozzi. </s><lb></lb> <s id="id2801979">Quello di più antica maniera ſi crede già <lb></lb> alzato col diſegno del Brunelleſco, ora <lb></lb> acquiſtato, e reſtaurato dalla Famiglia <lb></lb> Quarateſi, e fu per l'avanti della Fami-<lb></lb> glia dei Pazzi colla loro Arme in fronte, <lb></lb> e perciò ſi appella da remotiſſimo tempo <lb></lb> il Canto de' Pazzi.</s><s id="id2801982"> Il più bello però è <lb></lb> quello, che per anco non è terminato. </s><lb></lb> <s id="id2801985">Fu fabbricato col diſegno dello Scamozzi, <lb></lb> nelle Opere del quale pubblicate colla <lb></lb> ſtampa, vedeſi delineato.</s><s id="id2802001"> Le fineſtre a <lb></lb> terreno ſono del Buontalenti, e del Cac-<lb></lb> cini è il Portone principale.</s><s id="id2766600"> La facciata <lb></lb> di verſo il borgo degli Albizzi è opera <lb></lb> del Buontalenti, ed è degna di lode.</s><s id="id2766609"> Il <lb></lb> Cortile del medeſimo Palazzo è fatto con <lb></lb> diſegno di Lodovico Cigoli; poco diſtan-<lb></lb> te ſi trova la</s></p> <p id="id2766635" type="main"><s id="id2766639">BADIA FIORENTINA dove abitano i Mo-<lb></lb> naci Caſſinenſi dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Benedet-<lb></lb> to, così chiamata per antonomaſia, per <lb></lb> eſſere ſtata la prima Badia di Monaci fon-<lb></lb> data in Firenze.</s><s id="id2790974"> La Conteſſa Willa Ma-<lb></lb> dre del Conte Ugo Marcheſe di Bran-<lb></lb> demburgo, e Vicario d'Ottone Terzo Im-<lb></lb> peradore in Toſcana, moſſa da inſpirazio-<lb></lb> <arrow.to.target n="a77"></arrow.to.target> <pb pagenum="(78)"></pb> zione divina, a proprie ſpeſe fecela fab-<lb></lb> bricare, ed ella, ed il Figliuolo la dotarono <lb></lb> di ricchiſſime rendite.</s><s id="id2791011"> Onde in ſegno di <lb></lb> gratitudine verſo il detto Conte Ugo lo-<lb></lb> ro Benefattore, ogni anno da un Gio-<lb></lb> vane nobile ſi recita l'Orazione in ſua <lb></lb> lode dopo la Meſſa ſolenne nella matti-<lb></lb> na di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano Protomartire antichiſſi-<lb></lb> mo Contitolare di detta Badia, già fon-<lb></lb> data ſotto il principal Titolo di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria. </s><lb></lb> <s id="id2771910">Il ſuo principio fu intorno al 990. poi <lb></lb> nell'anno 1285. col diſegno di Matteo <lb></lb> Segaloni rinnuovata quaſi da fondamenti, <lb></lb> ſi è reſa vaga oltremodo, nè coſa più ma-<lb></lb> gnifica, nè meglio inteſa ſi può mai deſi-<lb></lb> derare.</s><s id="id2771916"> Alla nobiltà dell'Architettura cor-<lb></lb> riſponde l'eleganza degli ornamenti.</s><s id="id2771922"> Dal-<lb></lb> le due parti laterali ſi vedono due ter-<lb></lb> razzini con vaghi intagli dorati.</s><s id="id2771932"> Sopra <lb></lb> di quello a mano deſtra è ſituato l'Or-<lb></lb> gano, e ſopra l'altro a ſiniſtra, una Ta-<lb></lb> vola, dove è dipinta Maria Vergine Aſ-<lb></lb> ſunta, di mano di Giorgio Vaſari, la <lb></lb> quale al tempo del Bocchi era poſta ſull'<lb></lb> Altar Maggiore.</s><s id="id2771958"> E' parimente di molto <lb></lb> pregio la ſoffitta, tutta fatta di finiſſimo <lb></lb> intaglio.</s><s id="id2803302"> La Tribuna ſotto la quale è il <lb></lb> Coro de' Religioſi, è dipinta da Gìovan-<lb></lb> <arrow.to.target n="a78"></arrow.to.target> <pb pagenum="(79)"></pb> ni Ferretti, e parimente è pittura del <lb></lb> medeſimo il Martirio di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano ſopra <lb></lb> l'Altar Maggiore.</s><s id="id2803332"> Le Tavole delle Cap-<lb></lb> pelle ſono ancor eſſe di gran bellezza. </s><lb></lb> <s id="id2803334">Quella di <expan abbr="San">S.</expan> Mauro a man deſtra è fat-<lb></lb> ta da Onorio Marinari; ſiccome ſono ſo-<lb></lb> ſervabili le pitture di tutta la Cappella <lb></lb> colorite da Vincenzio Meucci.</s><s id="id2779218"> Segue l'<lb></lb> altra di Batiſta Naldini, ove ſi rappreſen-<lb></lb> ta la Venuta dello Spirito Santo.</s><s id="id2779228"> A man <lb></lb> ſiniſtra di mano del medeſimo ſi vede di-<lb></lb> pinto un Criſto, che porta la Croce al <lb></lb> Calvario, e nella Cappella dirimpetto a <lb></lb> queſta evvi una Tavola di Filippo Lippi, <lb></lb> in cui vedeſi <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo effigiato con <lb></lb> ſingolar diligenza.</s><s id="id2779254"> Sono eziandio conſide-<lb></lb> rabili tre Sepolcri d'Uomini ſegnalati; il <lb></lb> primo ſi è del mentovato Conte Ugo prin-<lb></lb> cipal benefattore di queſta Chieſa.</s><s id="id2779270"> Furo-<lb></lb> no ſcolpiti i marmi di queſto Sepolcro da <lb></lb> Mino da Fieſole nel 1481., e riuſcì tut-<lb></lb> ta l'opera di maraviglioſo artifizio: il <lb></lb> ſecondo è del Cavaliere Bernardo Giugni: <lb></lb> e il terzo di Giannozzo di Agnolo Pan-<lb></lb> dolfini Cavaliere di gran nome in tempo <lb></lb> di Repubblica, la cui Famiglia è padrona <lb></lb> della Cappella, o Tribuna, ſituata preſ-<lb></lb> ſo il Veſtibulo di queſta Chieſa, prima <lb></lb> <arrow.to.target n="a79"></arrow.to.target> <pb pagenum="(80)"></pb> di uſcire dalla quale ſi deve oſſervare in Sa-<lb></lb> greſtia il gran quadro, che prima ſtava <lb></lb> poſto intierormente ſopra la porta di ma-<lb></lb> no di Fra Bartolommeo Domenicano.</s><s id="id2759500"> E <lb></lb> poco diſtante da queſta Chieſa trovaſi la</s></p> <p id="id2759508" type="foot"><s id="id2759512"><foot.target id="a77"></foot.target>zione</s></p> <p id="id2759519" type="foot"><s id="id2759523"><foot.target id="a78"></foot.target>ni</s></p> <p id="id2759530" type="foot"><s id="id2759533"><foot.target id="a79"></foot.target>di</s></p> <p id="id2759540" type="main"><s id="id2807127">CHIESA DE' PADRI DELL'ORATORIO DI <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> FILIPPO NERI.</s><s id="id2807134"> Fu queſta principiata col <lb></lb> diſegno di Pier Franceſco Silvani, li 14. <lb></lb> Luglio 1668. e modernamente è ſtata ar-<lb></lb> ricchita di varj ornamenti di Pittura, e di <lb></lb> Scultura di eccellenti profeſſori.</s><s id="id2807152"> Vedeſi <lb></lb> alla prima Cappella <expan abbr="Santa">S.</expan> Franceſca Roma-<lb></lb> na, comunicata da <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Apoſtolo o-<lb></lb> pera del Pinzani.</s><s id="id2807166"> Nella ſeconda di mano <lb></lb> di Aleſſandro Gherardini è il Gesù morto, <lb></lb> con la Vergine addolorata.</s><s id="id2807177"> Ne ſegue una <lb></lb> Cappella interna fatta col diſegno di Za-<lb></lb> nobi del Roſſo con una Tavola all'Alta-<lb></lb> re rappreſentante Criſto alla Colonna di <lb></lb> mano di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Maria Morandi, in faccia <lb></lb> alla quale ſopra il depoſito del <expan abbr="Venerabile">Ven.</expan> <expan abbr="Padre">P.</expan> <lb></lb> Pietro Bini è altra belliſſima Tavola rap-<lb></lb> preſentante ì Diecimila Martiri Crocifiſſi <lb></lb> del celebre Stradano; ne ſegue in Chie-<lb></lb> ſa la Sacra Famiglia, dipinta da Tomma-<lb></lb> ſo Redi.</s><s id="id2798376"> All'Altar maggiore è una Ta-<lb></lb> vola di Anton Puglieſchi, e la Tribuna <lb></lb> di Niccolò Lapi.</s><s id="id2754506"> Segue la Tavola del <lb></lb> <arrow.to.target n="a80"></arrow.to.target> <pb pagenum="(81)"></pb> Crocifiſſo di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Sagreſtani.</s><s id="id2754525"> La Tavola <lb></lb> poi, che oggi ſi vede all'Altar di San <lb></lb> Filippo è di mano di Anton Domenico <lb></lb> Gabbiani.</s><s id="id2754539"> L'ultima è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio <lb></lb> Pucci, rappreſentante la Preſentazione di <lb></lb> Maria al Tempio.</s><s id="id2754552"> Lo Sfondo in mezzo <lb></lb> alla Soffitta è del detto Sagreſtani.</s><s id="id2791902"> La <lb></lb> Tela che cuopre l'Organo è del Soderini. </s><lb></lb> <s id="id2791913">I Baſſi rilievi di marmo ſono parte di <lb></lb> Antonio Montauti, e parte di Giovac-<lb></lb> chino Fortini, di cui ſono anche le Sta-<lb></lb> tue.</s><s id="id2791923"> In Sagreſtia vi è una Tavola con <lb></lb> San Filippo di Onorio Marinari.</s><s id="id2791930"> La pri-<lb></lb> ma facciata della Chieſa, che è tutta la-<lb></lb> vorata di pietra forte adornata di alcune <lb></lb> figure di marmo fu condotta a fine col <lb></lb> diſegno di Ferdinando Ruggieri.</s><s id="id2791948"> Nel 1772. <lb></lb> e ſeguenti con l'iſteſſa Architettura d'<lb></lb> ordine Corintio col diſegno e aſſiſtenza <lb></lb> del vivente Zanobi del Roſſo è ſtato fab-<lb></lb> bricato un magnifico, e vago edifizio per <lb></lb> teſtamento di Giuliano Serragli Patrizio Fio-<lb></lb> rentino in favore de' Padri della Con-<lb></lb> gregazione dell'Oratorio ſuoi Eredi, nella <lb></lb> di cui facciata vedeſi il ſuo ſtemma e In-<lb></lb> ſcrizione poſta in mezzo da due Fame <lb></lb> ſcolpite da Pompilio Ticciati.</s><s id="id2787378"> A tal fine <lb></lb> fu gettata a terra l'antichiſſima Chieſa <lb></lb> <arrow.to.target n="a81"></arrow.to.target> <pb pagenum="(82)"></pb> dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Florenzio Veſcovo d'Oran-<lb></lb> ges eretta fino dal nono ſecolo fuori al-<lb></lb> lora di Firenze ſopra d'un antico Cimi-<lb></lb> tero Popolare coſtituito nel luogo ſteſso, <lb></lb> ove ai tempi del Gentileſimo eravi ſtato <lb></lb> un profano Tempio della Dea Iſide; e <lb></lb> nel luogo dell'antica Chieſa vi hanno <lb></lb> ſotto l'iſteſſo titolo rifabbricato un vago <lb></lb> Oratorio a ſtucchi con un bel gruppo <lb></lb> d'Angioli nel proſpetto, lavoro di Do-<lb></lb> menico Ruſca.</s><s id="id2801161"> Lo sfondo eſprimente l'<lb></lb> Aſſunzione di Maria è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Traballeſi. </s><lb></lb> <s id="id2801168">La Tavola in <foreign lang="la">Cornu Epiſtolae</foreign> di <expan abbr="San">S.</expan> Filip-<lb></lb> po in atto di celebrar Meſſa è di Coſimo <lb></lb> Ulivelli; l'altra con Maria Santiſſima, e <lb></lb> il Teſtatore Serragli ai piedi è di Giuſep-<lb></lb> pe Fabbrini, e la Tavola della Cantoria <lb></lb> ove è eſpreſſo <expan abbr="San">S.</expan> Florenzo in atto di ri-<lb></lb> cevere <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri è di Geſualdo Fer-<lb></lb> ri.</s><s id="id2765527"> Vedeſi avanti la medeſima il</s></p> <p id="id2765532" type="foot"><s id="id2765536"><foot.target id="a80"></foot.target>Cro-</s></p> <p id="id2765543" type="foot"><s id="id2765547"><foot.target id="a81"></foot.target>F dedi-</s></p> <p id="id2796554" type="main"><s id="id2796558">PALAZZO de' Gondi, principiato nel 20. <lb></lb> Luglio 1490. che ha la Facciata di Pietre <lb></lb> a bozza molto ſignorile, diſegno di Giu-<lb></lb> liano da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, che nella Sala vi fece <lb></lb> un Cammino di baſſirilievi di gran per-<lb></lb> fezione, che per quanto non uſino oggi <lb></lb> in ſimili luoghi, merita di ſtarvi, e di <lb></lb> eſſere ammirato, e lodato non poco.</s><s id="id2796588"> Di <lb></lb> quì ſi paſſa alla </s></p> <p id="id2792366" type="foot"><s id="id2792370">PIAZ-</s></p> <pb pagenum="(83)"></pb> <p id="id2792371" type="main"><s id="id2792372">PIAZZA DEL GRANO, così chiamata, at-<lb></lb> teſochè in un loggiato aſſai comodo, di <lb></lb> Architettura Toſcana fatto nel 1619. ven-<lb></lb> deli il grano pubblicamente oſſervandoſi <lb></lb> ſopra l'arco di mezzo il buſto di Coſi-<lb></lb> mo II. fatto dal Chiariſſimo Fancelli, eſ-<lb></lb> ſendo coſtata tutta queſta fabbrica 5200. <lb></lb> ſcudi; e di quì proſeguéndo, e al primo <lb></lb> canto volgendo a man ſiniſtra, trovaſi l'<lb></lb> antichiſſima</s></p> <p id="id2792377" type="main"><s id="id2800505">CHIESA PARROCCHIALE DI <expan abbr="San">S.</expan> REMIGIO, <lb></lb> qual'è a tre navate, con archi di ſeſto <lb></lb> acuto.</s><s id="id2800514"> La <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata, che è al primo <lb></lb> Altare a man deſtra, è di Franceſco Mo-<lb></lb> roſini, al ſecondo lo Spoſalizio della Ma-<lb></lb> donna di Domenico Martinelli, al terzo <lb></lb> vi è dal Sagreſtani dipinta Maria Santiſ-<lb></lb> ſima, e alcuni Santi.</s><s id="id2800539"> Paſſato l'Altar <lb></lb> maggiore trovaſi la Cappella della Con-<lb></lb> cezione con la Tavola dell'Empoli; ne <lb></lb> ſegue l'Altare di San Leonardo dipinto-<lb></lb> vi dal detto Moroſini, del quale diceſi, <lb></lb> che ſia anco il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Sebaſtiano, <lb></lb> paſſato l'Altare del <expan abbr="Santissimo">SS.</expan></s><s id="id2764482"> Crocifiſſo.</s><s id="id2764484"> Di quì <lb></lb> partendo, e voltando a ſiniſtra verſo il <lb></lb> canto a' Soldanì, ſi trova la Chieſa e <lb></lb> Convento de' Padri Agoſtiniani di</s></p> <p id="id2764500" type="main"><s id="id2764503"><expan abbr="San">S.</expan> IACOPO TRA' FOSSI, dove non trove-<lb></lb> <arrow.to.target n="a83"></arrow.to.target> <pb pagenum="(84)"></pb> remo già le belle Tavole d'Andrea del <lb></lb> Sarto, che tanto eloquentemente furono <lb></lb> celebrate dal Bocchi, e da varj Scrittori <lb></lb> di primo grido, avvegnachè furon già le <lb></lb> medeſime traſportate nel Real Palazzo, <lb></lb> eſſendovi ſolo reſtata di eſſo quella, che <lb></lb> da giovane dipinſe, ove rappreſentò l'<lb></lb> apparizione di Criſto in forma d'Ortölano <lb></lb> alla Maddalena, troveremo bensì le co-<lb></lb> pie delle medeſime, una delle quali, ove <lb></lb> ſono eſpreſſi ſei diverſi Santi, è così bel-<lb></lb> la che ſebben copia è nondimeno tenuta in <lb></lb> gran pregio; il quadro della ſoffitta è va-<lb></lb> gamente colorito dal Gherardini.</s><s id="id2768120"> Da que-<lb></lb> ſta Chieſa ſi può andare per due ſtrade <lb></lb> alla Piazza, e Chieſa di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, che una <lb></lb> detta Via de' Benci, dov'è l'antico Pa-<lb></lb> lazzo de' Peruzzi, poi de' Celleſi, dove <lb></lb> abitò l'Imperatore Paleologo, quando in-<lb></lb> tervenne al Concilio Fiorentino, e l'al-<lb></lb> tra detta Borgo <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, nella quale <lb></lb> ſono buone Fabbriche, ed in ſpecie l'antico</s></p> <p id="id2764751" type="foot"><s id="id2764755"><foot.target id="a83"></foot.target>F 2 remo</s></p> <p id="id2764762" type="main"><s id="id2764766">PALAZZO de' Corſini, che ha molte bel-<lb></lb> le Statue antiche nel Cortile.</s><s id="id2764773"> Vi ſono <lb></lb> le abitazioni de' Diacceti, ove ſono mol-<lb></lb> te Pitture di Giorgio Vaſari.</s><s id="id2787839"> I Palazzi, <lb></lb> degli Spinelli, de' Conti Bardi, e de Mo-<lb></lb> relli; e quello de' Dini ricco di Pitture, <lb></lb> <arrow.to.target n="a84"></arrow.to.target> <pb pagenum="(85)"></pb> ſpecialmente di Santi di Tito, ed una d'<lb></lb> Andrea del Sarto.</s><s id="id2787865"> Si giunge di poi alla <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2787873" type="foot"><s id="id2787876"><foot.target id="a84"></foot.target>ſpe-</s></p> <p id="id2787884" type="main"><s id="id2776213">SANTA CROCE de' Frati Minori Conven-<lb></lb> tuali.</s><s id="id2776219"> In queſto Tempio aſſai grande e <lb></lb> magnifico, lungo dugentoquaranta brac-<lb></lb> cia, e largo ſettanta, s'entra per tre <lb></lb> porte di faccia, e ſu quella di mezzo oſ-<lb></lb> ſerveremo una Statua di bronzo, opera <lb></lb> di Donatello, che rappreſenta <expan abbr="San">S.</expan> Lodo-<lb></lb> vico Arciveſcovo di Toloſa; ſotto l'an-<lb></lb> golo, o ſia comignolo della Facciata ev-<lb></lb> vi il Nome di Gesù tutto di pietra col-<lb></lb> locato laſsù in alto da <expan abbr="San">S.</expan> Bernardino da <lb></lb> Siena con licenza de' Signori nel 1437. <lb></lb> anno di Peſtilenza.</s><s id="id2776267"> Fu queſto Tempio fab-<lb></lb> bricato intorno all'anno 1294. col diſe-<lb></lb> gno di Arnolfo, che fu l'Architetto del <lb></lb> Duomo, benchè dipoi reſtaurato col diſe-<lb></lb> gno di Giorgio Vaſari.</s><s id="id2769062"> La maggior par-<lb></lb> te de' Foreſtieri concorre a queſta Chie-<lb></lb> ſa, tirata dal deſiderio di rimirare quel-<lb></lb> le belliſſime Tavole, che l'adornano, <lb></lb> nelle quali la paſſione tutta di noſtro Si-<lb></lb> gnore, e la ſua Morte, e Reſurrezione <lb></lb> è ſtata mirabilmente rappreſentata da' <lb></lb> primi Artefici di quei tempi.</s><s id="id2769094"> Ora facen-<lb></lb> doci dalla Porta dimezzo; benchè l'ordine <lb></lb> <arrow.to.target n="a85"></arrow.to.target> <pb pagenum="(86)"></pb> dell'iſtoria richiedeſſe cominciare d'al-<lb></lb> trove, nella prima Tavola, che ſi trova <lb></lb> a man deſtra, allato alla ſuddetta Porta è <lb></lb> dipinta la depoſizione di Croce di Noſtro <lb></lb> Signore, di mano di Franceſco Salviati; <lb></lb> la ſeconda dov'è la Crocifiſſione è di Santi <lb></lb> di Tito; appreſſo alla quale è il Sepolcro <lb></lb> di Michelagnolo Buonarroti Gentiluomo <lb></lb> Fiorentino, Scultore, ed architetto di <lb></lb> sì gran nome, e di sì grand'eccellenza. </s><lb></lb> <s id="id2780240">Vedonſi a piè dell'Urna tre belle Statue <lb></lb> di marmo, che rappreſentano la Scultu-<lb></lb> ra, l'Architettura, e la Pittura in atto <lb></lb> compaſſionevole, e meſto: e ſopra l'Ur-<lb></lb> na, la teſta, ed il buſto di marmo del <lb></lb> Buonarroti.</s><s id="id2780245"> Fu queſt'opera fatta da tre <lb></lb> Maeſtri, cioè Giovanni dell'Opera, Va-<lb></lb> lerio Cioli, e Batiſta del Cavaliere, del <lb></lb> primo de' quali è la Statua dell'Architet-<lb></lb> tura, del ſecondo quella della Scultura, <lb></lb> e del terzo quella della Pittura; e di <lb></lb> lui è pure il Ritratto di Michelagnolo. </s><lb></lb> <s id="id2780250">Sono dipoi oſſervabili le memorie del <lb></lb> dottiſſimo Antiquario Senator Filippo Buo-<lb></lb> narroti: del famoſo Bottanico Pietro Mi-<lb></lb> cheli è del Dottore Medico, e Antiqua-<lb></lb> rio Antonio Cocchi.</s><s id="id2812867"> Segue la terza Cap-<lb></lb> pella, dov'è dipinto da Giorgio Vaſari <lb></lb> <arrow.to.target n="a86"></arrow.to.target> <pb pagenum="(87)"></pb> Criſto quando porta la Croce al Calvario; <lb></lb> la quarta Tavola rappreſenta l'<foreign lang="la">Ecce Ho-<lb></lb> mo</foreign>, ed è fattura di Iacopo di Meglio. </s><lb></lb> <s id="id2795480">Aleſſandro del Barbiere dipinſe la quinta <lb></lb> in cui ſi figura la flagellazione alla Co-<lb></lb> lonna; la ſeſta dov'è dipinto Noſtro Si-<lb></lb> gnore quando fa Orazione nell'Orto, è <lb></lb> opera di Andrea del Minga; appreſſo la <lb></lb> quale è la Cappella de' Cavalcanti, ove <lb></lb> ſi ammira ſcolpita in marmo la Vergine <lb></lb> Annunziata dall'Angiolo, fatta da Do-<lb></lb> natello; ed allato vi è il Sepolcro di <lb></lb> Leonardo Aretino, inſigne Scrittore d'<lb></lb> Iſtorie, il tutto ſcolpito da Bernardo Roſ-<lb></lb> ſellino, diſcepolo di Donatello: la Ma-<lb></lb> donna però, che ſopra ſi vede è d'An-<lb></lb> drea Verrocchio.</s><s id="id2795490"> Finalmente la ſettima <lb></lb> Cappella ha una Tavola già cominciata <lb></lb> dal Cigoli, e finita dal Biliverti, in cui <lb></lb> ſi rappreſenta l'entrata di Criſto in Ge-<lb></lb> ruſalemme.</s><s id="id2790669"> Nella Croce della Navata <lb></lb> trovaſi la Cappella dei Barberini, dov'è <lb></lb> ſepolto in eſſa Franceſco da Barberíno, <lb></lb> Dottore, e Poeta inſigne, ed in eſſa è <lb></lb> una Tavola dipinta dal Naldini, che rap-<lb></lb> preſenta quando San Franceſco riceve le <lb></lb> Sacre Stimate; paſſata queſta, viene la <lb></lb> Cappella de' Caſtellani, ov'è un Sepol-<lb></lb> <arrow.to.target n="a87"></arrow.to.target> <pb pagenum="(88)"></pb> cro di paragone del Cavalier Vanni; la <lb></lb> Volta è dello Starnina; e la Tavola all'<lb></lb> Altare rappreſentante la Naſcita di Gesù, <lb></lb> è di Giuliano Bugiardini.</s><s id="id2756960"> Poſcia in teſta <lb></lb> alla Crociata vedeſi la Cappella de' Ba-<lb></lb> roncelli, ove oltre le antiche pitture del-<lb></lb> le pareti, vi ſi conſerva ancora ſull'Al-<lb></lb> tare la ſtimatiſſima Tavola di Giotto, ove <lb></lb> ha dipinta l'incoronazione di Maria San-<lb></lb> tiſſima, e vi ſi legge il ſuo nome, e l'<lb></lb> anno in cui la dipinſe.</s><s id="id2756992"> Di quivi entran-<lb></lb> do nella Sagreſtia piacerà il vedere negli <lb></lb> armari della medeſima 26. Storiette del <lb></lb> detto Giotto belliſſime, e ben conſervate, <lb></lb> la metà eſprimenti diverſi fatti della Vi-<lb></lb> ta di Criſto e altrettanti della Vita di San <lb></lb> Franceſco.</s><s id="id2783861"> La Tavola all'Altare con tut-<lb></lb> te le Pitture nelle pareti è opera di Tad-<lb></lb> deo Gaddi.</s><s id="id2783872"> Uſcendo dalla Sagreſtia, e <lb></lb> tornando in Chieſa, vi è da oſſervare la <lb></lb> Cappella de' Calderini tutta incroſtata di <lb></lb> marmi Carrareſi, e ornata di belle Pittu-<lb></lb> re; la prima delle quali in <foreign lang="la">cornu Evan-<lb></lb> gelii</foreign> rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, che di-<lb></lb> ſtribuiſce le limoſine, è del Paſſignano. </s><lb></lb> <s id="id2783882">La Tavola dell'Altare, con l'altro late-<lb></lb> rale è di Matteo Roſſelli, e le Pitture a <lb></lb> freſco di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s><s id="id2783913"> Paſſate <lb></lb> <arrow.to.target n="a88"></arrow.to.target> <pb pagenum="(89)"></pb> queſte cinque Cappelle, tre delle quali <lb></lb> vedevanſi una volta dipinte da Giotto, <lb></lb> ſi giugne all'Altar maggiore, in cui di <lb></lb> preſente conſervanſi le Sacre Oſſa della <lb></lb> Beata Umiliana de' Cerchi nobil Matrona <lb></lb> Fiorentina, Terziaria del medeſimo Ordi-<lb></lb> ne de' Minori Conventuali, chiara per <lb></lb> ſantità, e per miracoli, viſſuta intorno <lb></lb> agli anni 1240.</s><s id="id2767792"> Dietro al medeſimo nella pa-<lb></lb> rete del Coro è di mano di Taddeo Gad-<lb></lb> di dipinta l'iſtoria dell'Invenzione della <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Croce; e paſſate cinque altre Cappelle <lb></lb> di minor pregio, ſi trova la nobiliſſima, <lb></lb> e magnifica Cappella de' Niccolini, d'<lb></lb> ordine però diverſo dall'altro, eretta col <lb></lb> diſegno dell'Architetto <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Do-<lb></lb> ſio.</s><s id="id2805112"> Quanto ſia bella, e di vaghezza ri-<lb></lb> piena, non ſi può ſpiegare abbaſtanza. </s><lb></lb> <s id="id2805115">E' ella tutta incroſtata di marmi Carra-<lb></lb> reſi, bianchi, e miſti, ma di sì nobile e <lb></lb> diligente lavoro, che non può l'uomo deſi-<lb></lb> derare di vantaggio.</s><s id="id2805135"> Di mano del Franca-<lb></lb> villa Scultor Fiammingo ſono le cinque Sta-<lb></lb> tue di marmo, che una figura Aron, e l'<lb></lb> altra Mosè, e la terza rappreſenta la Ver-<lb></lb> ginità, la quarta la Prudenza, e la quin-<lb></lb> ta l'Umiltà.</s><s id="id2808308"> Le due Tavole dipinte ſo-<lb></lb> no di mano di Aleſſandro Allori, e le <lb></lb> <arrow.to.target n="a89"></arrow.to.target> <pb pagenum="(90)"></pb> Pitture a freſco del Volterrano, con sì <lb></lb> gran perfezione condotte, e che queſte <lb></lb> ſole baſterebbero per eternargli la fama, <lb></lb> non laſciando quella lodatiſſima Tavola <lb></lb> di Giacomo Ligozzi Veroneſe, ove ha <lb></lb> rappreſentato il martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</s><lb></lb> <s id="id2804401">Dopo di avere oſſervato il Celebre Cro-<lb></lb> cifiſſo di Donatello, che è nella Cppella <lb></lb> in teſta alla Crociata, paſſeremo ove di <lb></lb> mano del Cigoli è dipinta la <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Trinità <lb></lb> con Criſto morto, opera ſtupendiſſima, e <lb></lb> quindi ſeguitando ſino ad uſcir di Chie-<lb></lb> ſa, per le altre ſette dell'iſteſs'ordine, e <lb></lb> Architetura delle prime; trovaſi una Ta-<lb></lb> vola di mano del Vaſari, dov'è dipinto <lb></lb> la Venuta dello Spirito Santo.</s><s id="id2804434"> Allato a <lb></lb> queſto Altare, e dirimpetto al Sepolcro <lb></lb> di Leonardo Aretino è quello di Carlo <lb></lb> Marzuppini Aretino, Poeta, e Segretario, <lb></lb> della Repubblica, ſtupendo lavoro di De-<lb></lb> ſiderio da Settignano, che quaſi ſuperava <lb></lb> di perfezione il ſuo Maeſtro Donatello, <lb></lb> nella ſua verde età in cni fu tolto dal <lb></lb> mondo.</s><s id="id2822433"> Quindi paſſata la porta laterale, <lb></lb> che reſta ſotto l'Organo, è una Cappel-<lb></lb> la irregolare detta della Concezione, di-<lb></lb> pinta da Giotto, d'Ius Patronato della <lb></lb> Compagnia della Concezione eretta nel <lb></lb> <arrow.to.target n="a90"></arrow.to.target> <pb pagenum="(91)"></pb> 1579. la quale mantiene di tutto queſta <lb></lb> Cappella, che fu adornata, come ſi ve-<lb></lb> de nel 1592. col diſegno di Filippo Ba-<lb></lb> glioni Architetto.</s><s id="id2797909"> Ne ſegue l'Aſcenſione di <lb></lb> Gesù Criſto al Cielo, opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Stra-<lb></lb> dano.</s><s id="id2797921"> Dopo di queſta trovaſi il <expan abbr="San">S.</expan> Tomma-<lb></lb> ſo, che tocca la Piaga al Riſorto Maeſtro, <lb></lb> ed è ſtimatiſſimo lavoro del mentovato <lb></lb> Vaſari.</s><s id="id2797936"> Degne di ſomma ſtima ſono le due <lb></lb> Tavole ſeguenti, ambedue di Santi di Tito, <lb></lb> ove nella prima ha rappreſentato Noſtro <lb></lb> Signore, che ſi paleſa a' due diſcepoli <lb></lb> nella Cena d'Emaus, e nell'altra con am-<lb></lb> mirabile invenzione, e diſegno, ha e-<lb></lb> ſpreſſa la di lui glorioſa Reſurrezione. </s><lb></lb> <s id="id2797946">Finalmente l'ultima di queſta navata è <lb></lb> di Batiſta Naldini, ove ha effigíato con <lb></lb> molta eſpreſſione Criſto, che vien dal-<lb></lb> la Croce condotto al Sepolcro.</s><s id="id2798955"> Quin-<lb></lb> di paſſata la prima porta vedeſi nella di-<lb></lb> ſceſa al Limbo de' Santi Padri prodigioſa-<lb></lb> mente eſpreſſa da Agnolo Bronzino, a <lb></lb> quale altiſſima perfezione arrivaſſe con l'<lb></lb> arte in un così ammirabil lavoro.</s><s id="id2798978"> Nè deb-<lb></lb> bo tralaſciare una Pietà del medeſimo <lb></lb> Bronzino nel terzo pilaſtro a mano man-<lb></lb> ca, ſiccome alla colonna dirimpetto una <lb></lb> Vergine di marmo in baſſorilievo di An-<lb></lb> <arrow.to.target n="a91"></arrow.to.target> <pb pagenum="(92)"></pb> tonio Roſſellino, che reſta ſopra ove è <lb></lb> ſepolto Franceſco Nori ſtato ucciſo nella <lb></lb> congiura de Pazzi e in ultimo i due Cro-<lb></lb> cifiſſi ſopra due porte della interiore fac-<lb></lb> ciata, che uno è di Cimabue, e l'altro <lb></lb> di Margheritone Aretino.</s><s id="id2768433"> Rimpetto alla <lb></lb> memoria del Senator Buonarroti ſi vede <lb></lb> quella dell'Architetto Aleſſandro Galilei, <lb></lb> che è opera di Girolamo Ticciati, e di-<lb></lb> poi ſi trova il Sepolcro del famoſiſſimo <lb></lb> Galileo, dove è ancora il celebre Matte-<lb></lb> matico Vincenzio Viviani, che ordinò <lb></lb> queſto Depoſito al ſuo Maeſtro, al che <lb></lb> fu dato eſecuzione l'anno 1737. a ſpeſe <lb></lb> della Famiglia Nelli erede di quella del <lb></lb> Viviani.</s><s id="id2785165"> Il diſegno è di Giulio Foggini; <lb></lb> la quadratura di Anton Maria Fortini; <lb></lb> il Buſto di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini; l'Aſtro-<lb></lb> nomia di Vincenzio Foggini ſuo figlio, e <lb></lb> la Geometria di Girolamo Ticciati.</s><s id="id2785186"> Oſſer-<lb></lb> vaſi ancora il depoſito fatto nel 1775. alla <lb></lb> memoria del Dottor <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Lami col diſe-<lb></lb> gno del Signor Senatore <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Nel-<lb></lb> li e ſtatua intera di eſſo maggior del na-<lb></lb> turale ſcolpita da Innocenzio Spinazzi <lb></lb> Romano.</s><s id="id2769681"> Oltre a tante Pitture di ſingo-<lb></lb> lare perfezione, di già deſcritte, ſe ne <lb></lb> trovano in queſta Chieſa e nel Conven-<lb></lb> <arrow.to.target n="a92"></arrow.to.target> <pb pagenum="(93)"></pb> to alcune di Cimabue, e di Giotto, le <lb></lb> quali, quantunque ſiano dalle moderne <lb></lb> pitture ſuperate in bellezza, non è pe-<lb></lb> rò, che non meritino di eſſere tenute in <lb></lb> grande ſtima, per la venerazione, che ſi <lb></lb> dee a quei due primi Maeſtri, e Reſtau-<lb></lb> ratori della Pittura.</s><s id="id2769728"> E' ancora maraviglio-<lb></lb> ſo il Pergamo, tutto di marmo di Se-<lb></lb> ravezza, e vagamente intagliato da Bene-<lb></lb> detto da Maiano.</s><s id="id2788292"> Sono in eſſo cinque Sto-<lb></lb> riette de' fatti più ſingolari di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, <lb></lb> ſcolpite in baſſorilievo, e così felicemen-<lb></lb> te, che non hanno prezzo.</s><s id="id2788307"> Ne' vani, e <lb></lb> che ſono in mezzo de' Beccatelli, ſi ve-<lb></lb> dono cinque ſtatuette a ſedere di bellez-<lb></lb> za ſtraordinaria, che rappreſentano la Fe-<lb></lb> de, la Speranza, la Carità, la Fortezza, <lb></lb> e la Giuſtizia.</s><s id="id2788330"> Più ammirabile però fu l'<lb></lb> artifizio uſato nell'adattar queſto Perga-<lb></lb> mo ad una colonna, nella quale rimane <lb></lb> incaſſato, eſſendochè la medeſima colon-<lb></lb> na ſia nel mezzo forata, e per una ſcala <lb></lb> acconciavi dentro vi ſi aſcenda.</s><s id="id2758610"> Alla <lb></lb> grandezza della Chieſa corriſponde il Con-<lb></lb> vento, di moltiſſime comode abitazioni <lb></lb> ripieno, e abitato da più di ſeſſanta Re-<lb></lb> ligioſi, tra' quali in ogni tempo fiorirono <lb></lb> Uomini ſegnalati in lettere, e in digni-<lb></lb> <arrow.to.target n="a93"></arrow.to.target> <pb pagenum="(94)"></pb> tà più coſpicue, e in ſantità di coſtumi. </s><lb></lb> <s id="id2796694">In queſta Chieſa, e ne' ſuoi Cimiterj è <lb></lb> una quantità conſiderabile di Sepolture, <lb></lb> e di memorie di Famiglie primarie, e d'<lb></lb> inſigni Soggetti di Firenze, e d'altro-<lb></lb> ve.</s><s id="id2796695"> E' fama, che Siſto V. nel tempo, che <lb></lb> fu Religioſo, per molti anni quivi abi-<lb></lb> taſſe, leggendo Filoſofia.</s><s id="id2796707"> Gode queſto <lb></lb> Convento il privilegio, che uno de' ſuoi <lb></lb> Religioſi abbia la carica d'Inquiſitore. </s><lb></lb> <s id="id2796709">Dignità ragguardevole, ſoſtenuta in To-<lb></lb> ſcana da' Minori Conventuali, e ſempre <lb></lb> da ſoggetti di gran valore.</s><s id="id2796730"> La Libreria <lb></lb> di antichiſſimi Manoſcritti, che poſſede-<lb></lb> va queſto Convento, fu nel 1766. tra-<lb></lb> ſportata nell'Inſigne Libreria di San Lo-<lb></lb> renzo.</s><s id="id2774228"> Il Noviziato fu fatto edificare <lb></lb> con gran magnificenza a proprie ſpeſe da <lb></lb> Coſimo Padre della Patria, e nel Chioſtro <lb></lb> appreſſo alla Chieſa vi è un Atrio, e una <lb></lb> gran Cappella fatta edificare dalla Fami-<lb></lb> glia de` Pazzi; mole di ſingolare Archi-<lb></lb> tettura, e ben degna di chi ne fece il <lb></lb> diſegno, che fu il gran Brunelleſco. </s><lb></lb> <s id="id2774235">Dalla qual Chieſa ſi fa paſſaggio alla</s></p> <p id="id2774265" type="foot"><s id="id2774269"><foot.target id="a85"></foot.target>dell'</s></p> <p id="id2774276" type="foot"><s id="id2774280"><foot.target id="a86"></foot.target>Cri-</s></p> <p id="id2774287" type="foot"><s id="id2791169"><foot.target id="a87"></foot.target>cro</s></p> <p id="id2791176" type="foot"><s id="id2791180"><foot.target id="a88"></foot.target>queſte</s></p> <p id="id2791187" type="foot"><s id="id2791191"><foot.target id="a89"></foot.target>Pit-</s></p> <p id="id2791198" type="foot"><s id="id2791202"><foot.target id="a90"></foot.target>1579.</s></p> <p id="id2791209" type="foot"><s id="id2791213"><foot.target id="a91"></foot.target>tonio</s></p> <p id="id2791220" type="foot"><s id="id2791224"><foot.target id="a92"></foot.target>to</s></p> <p id="id2790904" type="foot"><s id="id2790907"><foot.target id="a93"></foot.target>tà</s></p> <p id="id2790914" type="main"><s id="id2790918">PIAZZA contigua, molto ampla, e re-<lb></lb> golare, deſtinata principalmente nei paſ-<lb></lb> ſati tempi al Giuoco del Calcio, proprio <lb></lb> <arrow.to.target n="a94"></arrow.to.target> <pb pagenum="(95)"></pb> della Nobiltà Fiorentina in tempo di Car-<lb></lb> nevale e di altri diverſi ſpettacoli, e pub-<lb></lb> bliche Feſte.</s><s id="id2790951"> Onde non è maraviglia, ſe <lb></lb> vi concorreva la maggior parte della Cit-<lb></lb> tà, e moltiſſimi Foreſtieri da ogni parte. </s><lb></lb> <s id="id2790955">Prima di uſcire da queſta Piazza ſi oſſer-<lb></lb> vi la facciata della Caſa de' Cocchi, che <lb></lb> credeſi di diſegno di Baccio d'Agnolo. </s><lb></lb> <s id="id2790959">Ma ſingolarmente è ammirabile la faccia-<lb></lb> ta della Caſa del fu Niccolò dell'Antel-<lb></lb> la, Senatore, e Luogotenente del Grandu-<lb></lb> ca nell'Accademia del Diſegno; a richie-<lb></lb> ſta del quale nel 1619 fu dipinta, e per-<lb></lb> fezionata nel breviſſimo tempo di venti <lb></lb> giorni, da i più valoroſi Artefici, che in <lb></lb> numero fiorivano nella Città.</s><s id="id2798300"> Queſti fu-<lb></lb> rono il Paſſignano, Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb> vanni, Matteo Roſſelli, Ottavio Vanni-<lb></lb> ni, Fabbrizio Boſchi, Niccodemo Fer-<lb></lb> rucci, Filippo Tarchiani, e altri ſimili, <lb></lb> ſino al numero di 15. tutti Pittori eccel-<lb></lb> lenti.</s><s id="id2762903"> Le antiche Pitture poi, che ſono <lb></lb> nella facciata del Convento accanto alla <lb></lb> Chieſa ſono di Lorenzo di Bicci, gran-<lb></lb> de imitatore della maniera di Giotto. </s><lb></lb> <s id="id2762908">Da queſta Piazza volgendo dietro la Chie-<lb></lb> ſa trovaſi unita alla medeſima la nobile <lb></lb> confraternita del Gesù, molto ſpazioſa, e <lb></lb> <arrow.to.target n="a95"></arrow.to.target> <pb pagenum="(96)"></pb> vagamente dipinta d'Architettura, e figure <lb></lb> dal celebre Lorenzo del Moro, e la Cupo-<lb></lb> la, e i laterali di Vincenzio Meucci.</s><s id="id2765738"> Di <lb></lb> quì ſeguitando il cammino ſi trova il Con-<lb></lb> vento, e Chieſa di Religioſe Franceſcane <lb></lb> di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eliſabetta di Capitolo: quindi la <lb></lb> nuova, e vaga abitazione, e giardino del <lb></lb> Senator Rucellai; rimpetto alla quale ne <lb></lb> ſegue l'eſemplariſſima Compagnia de' Ne-<lb></lb> ri, quali con gran carità s'impiegano a <lb></lb> confortare, e ad accompagnare i Condan-<lb></lb> nati alla morte.</s><s id="id2765774"> Lì appreſſo ſi trova la <lb></lb> Chieſa della Compagnia di</s></p> <p id="id2765783" type="foot"><s id="id2765786"><foot.target id="a94"></foot.target>della</s></p> <p id="id2765794" type="foot"><s id="id2758756"><foot.target id="a95"></foot.target>va-</s></p> <p id="id2758763" type="main"><s id="id2758767"><expan abbr="San">S.</expan> GIUSEPPE, e Convento de' Religioſi <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola, fatta col diſe-<lb></lb> gno di Baccio d'Agnolo, e modernamen-<lb></lb> te abbellita al di fuori di facciata, e or-<lb></lb> nata al di dentro colla ſoffitta, e Tribu-<lb></lb> na, per mano di Sigiſmondo Betti, e di <lb></lb> Pietro Anderlini.</s><s id="id2758794"> Vedeſi ad un Altare la <lb></lb> Naſcita del Bambin Gesù, opera aſſai ſti-<lb></lb> mata di Santi di Tito.</s><s id="id2758805"> Vi è la Cappella di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco tutta dipinta da Atanaſio Bim-<lb></lb> bacci.</s><s id="id2782072"> In alto alle pareti ſono quattro qua-<lb></lb> dri di Franceſco Bianchi, eſprimenti fatti <lb></lb> miracoloſi del Santo.</s><s id="id2782084"> Allato a queſta Chie-<lb></lb> ſa vi è il Convento delle nobili Religioſe <lb></lb> Franceſcane dette di </s></p> <p id="id2763138" type="foot"><s id="id2763142">MON-</s></p> <pb pagenum="(97)"></pb> <p id="id2782106" type="main"><s id="id27821087">MONTICELLI.</s><s id="id2782108"> L'Altar maggiore è fat-<lb></lb> to col diſegno di Pier Franceſco Silvani, <lb></lb> la Tavola del medeſimo è dipinta da Vin. <lb></lb> cenzio Meucci, come pure la Soffitta, <lb></lb> con l'ornato di Architettura di Mr. Cha-<lb></lb> mant Loreneſe, e da una banda la <expan abbr="Santissima">SS.</expan> <lb></lb> Concezione, e dall'altra la Natività di <lb></lb> Criſto, eſpreſſe ambedue da Carlo Por-<lb></lb> telli da Loro, Pittore aſſai valente.</s><s id="id2763107"> Al-<lb></lb> la Parete poi vicino alla Porta vi è il <lb></lb> Sepolcro, ornato di ricchi marmi, e Sta-<lb></lb> tue di Guido Magalotti, oltre varie In-<lb></lb> ſcrizioni, e Sepolcri di perſone degne di <lb></lb> memoria.</s><s id="id2763129"> Di quì proſeguendo la ſtrada, <lb></lb> trovaſi il Convento, e la Chieſa delle</s></p> <p id="id2763149" type="main"><s id="id2763153">CAPPUCCINE, il tutto fabbricato nel <lb></lb> 1722. col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Filippo Cioc-<lb></lb> chi.</s><s id="id2772191"> In queſta devota, e vaga Chieſa, <lb></lb> oltre l'Altar maggiore, ove ſta collo-<lb></lb> cata l'Immagine in grande del <expan abbr="Santissimo">SS.</expan>> Cro-<lb></lb> ciſiſſo, vi ſono due Altari, che in uno <lb></lb> vi è eſpreſſa la <expan abbr="Sacra">S.</expan> Famiglia, dipinta da <lb></lb> Ottaviano Dandini, e nell'altro la <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Con-<lb></lb> cezione, <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara, da <lb></lb> Agoſtino Veracini.</s><s id="id2772227"> Incontro a queſta Chie-<lb></lb> ſa ve n'è un altra, anch'eſſa di Nobili <lb></lb> Religioſe Franceſcane, detta di</s></p> <p id="id2772239" type="main"><s id="id2764154">MONTE DOMINI, nella quale ſerve il ve-<lb></lb> <arrow.to.target n="a97"></arrow.to.target> <pb pagenum="(98)"></pb> dere la Tavola, che ſta collocata ad un <lb></lb> altare a mano manca dov'è eſpreſſa la <lb></lb> lapidazione di <expan abbr="Santa">S.</expan> Stefano, per conſide-<lb></lb> rarſi dagl'intendenti per un vero eſem-<lb></lb> plare della Pittura in ogni prerogativa <lb></lb> dell'arte, e dove il <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Lodovico Cigo-<lb></lb> li ſi è maggiormente meritato il titolo <lb></lb> del Coreggio dei Fiorentini.</s><s id="id2764202"> In faccia a <lb></lb> queſta evvi una Tavola d'Aleſſandro Al-<lb></lb> lori, rappreſentante Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Annunzia-<lb></lb> ta dall'Angelo.</s><s id="id2809117"> Alla fine della Strada <lb></lb> voltando a man deſtra vedeſi in poca di-<lb></lb> ſtanza il Convento delle Monache Ge-<lb></lb> ſuate dette le</s></p> <p id="id2809132" type="foot"><s id="id2809136"><foot.target id="a97"></foot.target>G dere</s></p> <p id="id2809143" type="main"><s id="id2809147">POVERINE nella qual Chieſa non man-<lb></lb> cano da ammirarſi due pregiabiliſſime o-<lb></lb> pere, una di Pittura all'Altar maggiore, <lb></lb> che è di Pietro Perugino, quale vi ha rap-<lb></lb> preſentato il <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> Crocifiſſo con Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> <lb></lb> addolorata, e <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo, e l'altra di <lb></lb> Scultura eſprimente il <expan abbr="Santo">S.</expan> Preſepio, nel <lb></lb> qual belliſſimo lavoro Andrea della Rob-<lb></lb> bia, al parere degli intendenti, ha ſu-<lb></lb> perato ſe ſteſſo.</s><s id="id2788914"> Di quì uſcendo, e vol-<lb></lb> tando il primo canto, per una breve ſtra-<lb></lb> della ſi entra in via delle Caſine, per la <lb></lb> quale giunti in via Ghibellina, e voltan-<lb></lb> do a mano ſiniſtra vedeſi quaſi in faccia <lb></lb> <arrow.to.target n="a98"></arrow.to.target> <pb pagenum="(99)"></pb> il Monaſtero delle nobili Religioſe dell'<lb></lb> Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico detto le</s></p> <p id="id2788952" type="foot"><s id="id2788956"><foot.target id="a98"></foot.target>il</s></p> <p id="id2767490" type="main"><s id="id2767494">MURATE. La loro Chieſa è ſenza fac-<lb></lb> ciata ed ha l'ingreſso per due porte la-<lb></lb> terali.</s><s id="id2767505"> Al maggiore Altare evvi una lo-<lb></lb> datiſſima Tavola di <expan abbr="Fra">F.</expan> Filippo Lippi con <lb></lb> il Miſtero dell'Annunziazione di Maria <lb></lb> <expan abbr="Santissima">SS.</expan></s><s id="id2767520"> La Soffitta, e le Storiette, che ſon <lb></lb> in giro alla Chieſa, ſono di Simone Fer-<lb></lb> vi.</s><s id="id2767530"> Della Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Carlo non è noto <lb></lb> l'Autore; vien poi l'Altare del <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> Cro-<lb></lb> cifiſſo, qual'è lavoro di Baccio da Mon-<lb></lb> te Lupo.</s><s id="id2767547"> Vi è in queſto Convento un <lb></lb> Teſoro di Sante Reliquie, ed ha avuto <lb></lb> l'onore d'eſſervi ſtata educata Caterina <lb></lb> de Medici Regina di Francia.</s><s id="id2758507"> Paſſato il <lb></lb> Convento vi è un piccolo Oratorio col <lb></lb> pietrame della facciata d'Architettura di <lb></lb> Michele Agnolo Buonarroti.</s><s id="id2758520"> Tornando in <lb></lb> dietro pochi paſſi incontro a queſto, vi è <lb></lb> il Convento delle Nobili Religioſe di</s></p> <p id="id2758532" type="main"><s id="id2758536">SAN IACOPO.</s><s id="id2758539"> In queſta Chieſa è in <lb></lb> gran venerazione un antichiſſimo e mi-<lb></lb> racoloſo Crocifiſſo; All'Altar Maggiore <lb></lb> ſta collocata una bella Tavola di Ridol-<lb></lb> fo del Ghirlandajo, che vi ha effigiata <lb></lb> Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> col <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino, e <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara.</s></p> <p id="id2763452" type="foot"><s id="id2763455">G 2 Ad</s></p> <pb pagenum="(100)"></pb> <p id="id2763462" type="main"><s id="id2763466">Ad un Altare a ſiniſtra ha dipinto la Ta-<lb></lb> vola il Naſini di Siena.</s><s id="id2763476"> Di quì uſciti e <lb></lb> proſeguendo il cammino, troveraſſi en-<lb></lb> trando alla ſeconda cantonata a mano ſi-<lb></lb> niſtra il Convento delle Religioſe di</s></p> <p id="id2763493" type="main"><s id="id2763497"><expan abbr="San">S.</expan> FRANCESCO, la qual Chieſa fu edi-<lb></lb> ficata da fondamenti, e corredata di qua-<lb></lb> lunque Sacro Ornamento dalla Munificen-<lb></lb> za del Gran Principe Ferdinando ſul prin-<lb></lb> cipio di queſto Secolo, unicamente per <lb></lb> ricompenſa a quelle Religioſe per aver <lb></lb> prontamente ceduto al Real genio per la <lb></lb> Pittura, una belliſſima Tavola di Andrea <lb></lb> del Sarto, che eſſe nell'antica loro Chie-<lb></lb> ſuola poſſedevano.</s><s id="id2805394"> Il detto Quadro ve-<lb></lb> deſi collocato nelle ſtanze del Palazzo <lb></lb> Reale, eſprimente Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> col Santo <lb></lb> Bambino ſopra una Baſe, e dai lati <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Franceſco, e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evangeliſta, <lb></lb> opera in tutto ſtupenda, di cui gliene la-<lb></lb> ſciò la bella Copia all'Altare a man de-<lb></lb> ſtra fatta per mano di Franceſco Petruc-<lb></lb> ci eccellente Copiſta.</s><s id="id2761330"> In faccia a queſta <lb></lb> vi è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Carlo, che la diede <lb></lb> a fare al celebre Sebaſtiano Ricci Vene-<lb></lb> ziano.</s><s id="id2761344"> Il Sacconi poi fece la Santa Con-<lb></lb> cezione per l'Altar Maggiore.</s><s id="id2761351"> Il vago <lb></lb> diſegno di queſta Chieſa, tutta adorna di <lb></lb> <arrow.to.target n="a99"></arrow.to.target> <pb pagenum="(101)"></pb> Stucchi meſſi a oro, e di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Fog-<lb></lb> gini.</s><s id="id2761377"> Vſcendo dalla medeſima, e ritor-<lb></lb> nando a ſiniſtra, giunti al ſecondo Canto <lb></lb> vedremo il Convento delle Nobili Reli-<lb></lb> gioſe Benedettine di</s></p> <p id="id2773891" type="foot"><s id="id2773895"><foot.target id="a99"></foot.target>Stuc-</s></p> <p id="id2773902" type="main"><s id="id2773906"><expan abbr="Santa">S.</expan> VERDIANA, nella qual Chieſa all'<lb></lb> Altare a man deſtra vi è la Tavola di <lb></lb> Niccodemo Ferrucci, che vi ha dipinto <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Carlo a piè di un Crocifiſſo, che vi è <lb></lb> di rilievo; in faccia a queſto vedeſi un <lb></lb> Criſto orante nell'Orto opera dell'iſteſſo <lb></lb> Ferrucci.</s><s id="id2773932"> Al maggior Altare vi è di mano <lb></lb> di Pietro Dandini Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> in gloria, e <lb></lb> ſotto <expan abbr="San">S.</expan> Michel Arcangelo, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba-<lb></lb> tiſta, e cinque altri Santi, e ſotto il Co-<lb></lb> ro delle Monache Tommaſo Re di dipinſe <lb></lb> in cinque Lunette alcuni fatti principali <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana.</s><s id="id2797651"> Uſciti di queſta Chieſa <lb></lb> proſeguiremo direttamente il cammino ſi-<lb></lb> no al canto di via Pandolfini, e lì vol-<lb></lb> tando a man ſiniſtra, ci troveremo alla <lb></lb> Chieſa parrocchiale di</s></p> <p id="id2797672" type="main"><s id="id2797675">SAN SIMONE, ſopra la Porta della qua-<lb></lb> le vedeſi una lunetta dov'è molto ben <lb></lb> colorita la Vergine co` Santi Apoſtoli Si-<lb></lb> mone e Giuda, opera di Niccodemo Fer-<lb></lb> rucci.</s><s id="id2797694"> La ſoffitta interna tutta d'intaglio <lb></lb> dorato fa vaga moſtra.</s><s id="id2797702"> Nella teſtata ſo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a100"></arrow.to.target> <pb pagenum="(102)"></pb> pra la Porta ſi vede un opera molto bel-<lb></lb> la di Batiſta Naldini, ov'è dipinta la <lb></lb> depoſizione di Criſto dalla Croce.</s><s id="id2842036"> Nella <lb></lb> prima Cappella a man dritta è il marti-<lb></lb> rio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, dipinto da Giovanba-<lb></lb> tiſta Vanni.</s><s id="id2842050"> Nella ſeconda vi è un im-<lb></lb> magine intagliata in legno del <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> Cro-<lb></lb> cifiſſo.</s><s id="id2842063"> La terza ha una antica pittura <lb></lb> rappreſentante la Vergine.</s><s id="id2842070"> Vi è poi nella <lb></lb> quarta una belliſſima Tavola di Onorio <lb></lb> Marinari, ove ha eſpreſſo San Girolamo <lb></lb> mediante il Finale Giudizio, non meno <lb></lb> è da lodarſi quella di Giacomo Vignali, <lb></lb> collocata nel quinto Altare, ove effigiò <lb></lb> San Bernardo, al quale Criſto ſtaccatoſi <lb></lb> dalla Croce, e inchinato fa vedere una <lb></lb> gran piaga nelle ſpalle.</s><s id="id2789949"> Le Statue di <lb></lb> marmo laterali all'altar Maggiore ſono <lb></lb> d'Orazio Mochi, e li due Apoſtoli ſopra <lb></lb> l'arco di Niccodemo Ferrucci.</s><s id="id2789963"> Tornando <lb></lb> verſo la Porta vi è di mano del mede-<lb></lb> ſimo Vignali la Tavola di San Franceſco <lb></lb> rappreſentato in deliquio.</s><s id="id2789977"> Segue l'Altare <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Carlo, e dopo queſto, quello della <lb></lb> Concezione, la di cui Tavola è dell'iſteſ-<lb></lb> ſo Ferrucci, dipoi quello dell'Aſſunta <lb></lb> dipinta dal Cavalier Curradi.</s><s id="id2827479"> In ultimo <lb></lb> è la Tavola di San Niccolò, opera aſſai <lb></lb> <arrow.to.target n="a101"></arrow.to.target> <pb pagenum="(103)"></pb> buona di Franceſco Montelatici, detto <lb></lb> volgarmente Cecco bravo.</s><s id="id2827502"> Preſſo queſta <lb></lb> Chieſa ſono le Prigioni dei condannati <lb></lb> dette le Stinche, recinte da una al-<lb></lb> tiſſima, e forte muraglia, nelle can-<lb></lb> tonate della quale vi ſono due taber-<lb></lb> nacoli dipinti a freſco da Giovanni Man-<lb></lb> nozzi, detto Giovanni da San Giovanni <lb></lb> uno de' quali è quaſi affatto perito per l'<lb></lb> umidità della Muraglia; Ma l'altro, ove <lb></lb> vedeſi noſtro Signore, che benedice le <lb></lb> mani dei pii Limoſinieri, che ſoccorrono <lb></lb> i Carcerati, tra quali è vivamente eſ-<lb></lb> preſſo il ſuo proprio ritratto, riguardan-<lb></lb> te verſo la ſtrada, che non ſolo è ben <lb></lb> conſervato, ma fa ben conoſcere agl'in-<lb></lb> tendenti il ſommo merito di tal Autore. </s><lb></lb> <s id="id2784980">I debitori civili ſon collocati adeſſo per <lb></lb> Clemenza Sovrana in una nuova, e de-<lb></lb> cente abitazione dietro il Palazzo di Giu-<lb></lb> ſtizia, detto <expan abbr="Sant'">S.</expan> Apolinare.</s><s id="id2784988"> Di quà per la <lb></lb> via del Palagio trovaſi il</s></p> <p id="id2784995" type="foot"><s id="id2784999"><foot.target id="a100"></foot.target>pra</s></p> <p id="id2754312" type="foot"><s id="id2754316"><foot.target id="a101"></foot.target>buo-</s></p> <p id="id2754324" type="main"><s id="id2754327">PALAZZO del Duca Salviati, e di ſua <lb></lb> abitazione, che è l'antico del ſuo pro-<lb></lb> prio ramo, poichè l'altro, di cui ſi farà <lb></lb> menzione, lo ha ereditato dal Ramo fi-<lb></lb> nito in Roma ſul principio del corrente <lb></lb> ſecolo.</s><s id="id2754351"> In faccia ad eſſo per la Via detta <lb></lb> del Palagio ſi trova l'</s></p> <p id="id409316" type="foot"><s id="id409319">ABI-</s></p> <pb pagenum="(104)"></pb> <p id="id409323" type="main"><s id="id409324">ABITAZIONE de' Baroncini, condotta da <lb></lb> Bernardino Ciurini molto pulitamente. </s><lb></lb> <s id="id409325">Alla fine di queſta ſtrada v'è il</s></p> <p id="id409326" type="main"><s id="id409330">PALAZZO del Poteſtà fabbricato nel 1250. <lb></lb> molto vaſto in cui ſono le pubbliche Car-<lb></lb> ceri, e per la proſſima traverſa, che è di <lb></lb> fianco al Palazzo del Salviati, trovaſi la <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id409351" type="main"><s id="id409355">SAN PROCOLO, dove ſi potrebbero oſſer-<lb></lb> vare alcune Tavole di pregio, e ſpecial-<lb></lb> mente la Nunziata di mano dell'Empoli, <lb></lb> quella dell'Altar maggiore di Gaetano <lb></lb> Piattoli, in luogo di quella che vi fu <lb></lb> una volta d'Andrea del Caſtagno, la qua-<lb></lb> le è paſſata nel Refettorio de' Padri di <lb></lb> Badìa, ſiccome del medeſimo, quella di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Luigi, e l'altra del Pontormo, dov'è <lb></lb> dipinta la Vergine con Santa Barbera, e <lb></lb> Sant'Antonio.</s><s id="id2810835"> Proſeguendo lateralmen-<lb></lb> te a queſta Chieſa, paſſata la Porta prin-<lb></lb> cipale della Chieſa, e Monaſtero di Ba-<lb></lb> dia, vedeſi l'</s></p> <p id="id2810852" type="main"><s id="id2810855">ORATORIO DI SAN MARTINO, ove ſo-<lb></lb> gliono congregarſi i Buonomini.</s><s id="id2810863"> E' cele-<lb></lb> bre queſt'Oratorio non ſolo per eſſere ſta-<lb></lb> to fondato al tempo di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Ar-<lb></lb> civeſcovo di Firenze a ſua perſuaſione, <lb></lb> e conſiglio; ma eziandio per le opere in-<lb></lb> <arrow.to.target n="a103"></arrow.to.target> <pb pagenum="(105)"></pb> ſigni di miſericordia, che di continuo vi <lb></lb> ſi eſercitano.</s><s id="id2812409"> Ed in vero è prodigio mi-<lb></lb> rabile della Provvidenza divina, che que-<lb></lb> ſta Caſa ſenza fondo, o ferma rendita <lb></lb> annuale, ma ſolamente provveduta di <lb></lb> elemoſine, e di laſciti pii, giornalmen-<lb></lb> te ſoccorra del neceſſario tante povere <lb></lb> Famiglie onorate.</s><s id="id2812436"> Poco diſtante è la</s></p> <p id="id2812440" type="foot"><s id="id2812444"><foot.target id="a103"></foot.target>ſigni</s></p> <p id="id2761576" type="main"><s id="id2761580">CHIESA della Madonna de Ricci ſtata <lb></lb> tutta rimodernata nel 1772. a ſtucchi, ove <lb></lb> preſentemente abitano i Cherici Rego-<lb></lb> lari Miniſtri degl'Infermi comunemente <lb></lb> detti Padri del Buon morire, perchè aſſi-<lb></lb> ſtono i moribondi, potendoſi chiamare i <lb></lb> Curati comuni della Città, eſſendo paſſa-<lb></lb> ti gli Scolopj che quivi abitavano per <lb></lb> Real diſpoſizione nel Collegio che era de' <lb></lb> Geſuiti.</s><s id="id2761619"> A queſta Chieſa precede una Log-<lb></lb> gia con colonne di pietra ſerena diſegno <lb></lb> di Gherardo Silvani, ed in eſſa non man-<lb></lb> cano alcune Pitture degne di oſſervazio-<lb></lb> ne.</s><s id="id2757973"> E principiando dalla prima a mano <lb></lb> deſtra della Santa Famiglia dipinta da <lb></lb> Matteo Bonechi, ne ſegue la Cappella <lb></lb> dedicata al Santo Fondatore dipinto da <lb></lb> Antonio Bettini.</s><s id="id2757990"> All'Altare maggiore ev-<lb></lb> vì la Miracoloſa Immagine di Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> <lb></lb> Annunziata, che ſta coperta, con vago <lb></lb> <arrow.to.target n="a104"></arrow.to.target> <pb pagenum="(106)"></pb> adornamento tutto meſſo a oro.</s><s id="id2758015"> Ritor-<lb></lb> nando verſo la Porta evvi la Tavola <lb></lb> del Paralitico davanti a Criſto dipintovi <lb></lb> dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi.</s><s id="id2758032"> Lo sfondo è di Loren-<lb></lb> zo del Moro.</s><s id="id2837302"> In Sagreſtia vi è l'antica <lb></lb> Tavola che era all'Altar maggiore rap-<lb></lb> preſentante Dio Padre dipinto da Fran-<lb></lb> ceſco Mati.</s><s id="id2837317"> Eſſendo ultimamente ſtata <lb></lb> incorporata l'antica Chieſa Parrocchiale <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Alberighi, che reſtava appun-<lb></lb> to dietro a queſta, ſerve adeſſo di abbel-<lb></lb> limento, e aumento della medeſima per <lb></lb> una comoda Sagreſtia.</s><s id="id2837341"> Quivi appreſſo è il</s></p> <p id="id2837346" type="foot"><s id="id2837349"><foot.target id="a104"></foot.target>ador-</s></p> <p id="id2837357" type="main"><s id="id2837361">PALAZZO già del Duca Salviati oggi del <lb></lb> <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Ricciardi molto comodo.</s><s id="id2800227"> Quindi pri-<lb></lb> ma d'avanzarſi per altra parte può ve-<lb></lb> derſi la Chieſa Parrocchiale di</s></p> <p id="id2800239" type="main"><s id="id2800243">SANTA MARGHERITA nella quale vedeſi <lb></lb> a man deſtra al primo Altare il ritrova-<lb></lb> mento della Santa Croce opera di Nic-<lb></lb> codemo Ferrucci.</s><s id="id2800258"> In faccia a queſta di-<lb></lb> pinſe Coſimo Gamberucci una Tavola che <lb></lb> ſerve di ornamento a un antichiſſima Im-<lb></lb> magine di <expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita con varie perſo-<lb></lb> ne inferme che ricorrono a lei.</s><s id="id2800277"> All'Al-<lb></lb> tar maggiore vi è di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta <lb></lb> Marmi Santa Margherita in gloria, e i <lb></lb> due laterali ſono di Franceſco Conti.</s><s id="id2777367"> Al <lb></lb> <arrow.to.target n="a105"></arrow.to.target> <pb pagenum="(107)"></pb> detto Altare ſtava anticamente una Ta-<lb></lb> vola di Spinello Aretino che vedeſi col-<lb></lb> locata ſopra la Porta.</s><s id="id2777392"> Tornando addietro <lb></lb> trovaſi in vicinanza lo</s></p> <p id="id2777399" type="foot"><s id="id2777403"><foot.target id="a105"></foot.target>det-</s></p> <p id="id2777411" type="main"><s id="id2777415">STUDIO FIORENTINO ove ſpeſſo vi leggo-<lb></lb> no pubblicamente varj Profeſſori di di-<lb></lb> verſe Scienze, come di Teologia, di Sto-<lb></lb> ria Sacra, e profana, Giuriſprudenza, <lb></lb> Mattematica, Filoſofia, Umanità, Lingua <lb></lb> greca, Ebraica, e Toſcana.</s><s id="id2771708"> Quivi an-<lb></lb> cora hanno la loro Reſidenza le celebri <lb></lb> Accademie, Fiorentina, della Cruſca, e <lb></lb> degli Apatiſti.</s><s id="id2771722"> Di quì per corta ſtrada ſi <lb></lb> giunge a</s></p> <p id="id2771730" type="main"><s id="id2771734">SANTA MARIA IN CAMPO, Chieſa ricca <lb></lb> d'Indulgenze, Reſidenza del Veſcovo di <lb></lb> Fieſole, che abita nel Palazzo contiguo; <lb></lb> e quantunque ſia nel mezzo della Città <lb></lb> è Dioceſi Fieſolana.</s><s id="id2771753"> Vicino è il</s></p> <p id="id2771758" type="main"><s id="id2770161">PALAZZO dei Guadagni, che ha nobile <lb></lb> facciata fatta nello ſcorſo ſecolo col di-<lb></lb> ſegno del Silvani, con vaſti appartamen-<lb></lb> ti, ed una magnifica ſcala dal fu Sena-<lb></lb> tore Filippo Guadagni.</s><s id="id2770180"> Dopo è</s></p> <p id="id2770184" type="main"><s id="id2770188">L'OPERA DEL DUOMO, dove ſi conſer-<lb></lb> vano, oltre i ricchiſſiml Arredi Sacri, <lb></lb> molte Statue, e Baſſirilievi di pregio, ed <lb></lb> un Archivio di grande importanza.</s><s id="id2770203"> Qui-<lb></lb> vi contigua vedeſi l'</s></p> <p id="id2747531" type="foot"><s id="id2747534">ABI-</s></p> <pb pagenum="(108)"></pb> <p id="id2747540" type="main"><s id="id2747541">ABITAZiONE de' Naldini fabbricata in <lb></lb> queſti tempi, e dipoi l'</s></p> <p id="id2747542" type="main"><s id="id2747545">ABITAZIONE de' Gondi.</s><s id="id2747548"> Di quì potrà di-<lb></lb> rigerſi alla</s></p> <p id="id2747556" type="main"><s id="id2747560">CHIESA Collegiata, e Real Baſilica Di <lb></lb> SAN LORENZO, dove giunti alla Piazza <lb></lb> oſſerveremo in faccia al Palazzo del Mar-<lb></lb> cheſe della Stufa una baſe di marmo, <lb></lb> nel cui baſſorilievo ſi rappreſenta, quan-<lb></lb> do al valoroſo Giovanni de' Medici e <lb></lb> Padre del Granduca Coſimo Primo ſono <lb></lb> condotti molti prigioni con varie ſpo-<lb></lb> glie.</s><s id="id2793336"> E' opera del Cavalier Bandinelli, <lb></lb> di cui per anco è la Statua, che ſulla <lb></lb> Baſe dovevaſi collocare, la quale in og-<lb></lb> gi non è ancora finita, nel Salone del <lb></lb> Palazzo Vecchio conſervaſi.</s><s id="id2793355"> Ma venendo <lb></lb> alla Chieſa giudico a propoſito il dar breve <lb></lb> notizia di ciò che avvenne nella ſua fonda-<lb></lb> zione, eſſendo degno di ricordanza quanto <lb></lb> di eſsa laſciarono ſcritto <expan abbr="San">S.</expan> Paolino, il Baro-<lb></lb> nio, ed altri ſcrittori.</s><s id="id2793378"> A tempo dell'Im-<lb></lb> perator Teodoſio, Giuliana Vedova Fio-<lb></lb> rentina, non meno illuſtre per lo ſplen-<lb></lb> dore del Sangue, che per la Pietà, acce-<lb></lb> ſa di devozione verſo il Martire San Lo-<lb></lb> renzo, volle colle proprie ſoſtanze fab-<lb></lb> bricar queſto Tempio, e dedicarlo al <lb></lb> <arrow.to.target n="a107"></arrow.to.target> <pb pagenum="(109)"></pb> medeſimo.</s><s id="id2760971"> Terminata appena la Fabbri-<lb></lb> ca, giunſe in Firenze Sant'Ambrogio Arci-<lb></lb> veſcovo di Milano, perlochè venne in <lb></lb> penſiero a Giuliana di ricorrere al detto <lb></lb> Prelato, e inſtantemente pregarlo acciò <lb></lb> voleſſe conſacrare la nuova Chieſa, al <lb></lb> che di buona voglia condeſceſe.</s><s id="id2761000"> Cele-<lb></lb> broſſi pertanto la Funzione della Sagra l'<lb></lb> anno del Signore 392. o come altri vo-<lb></lb> gliono 393. e fu con tal ſodiſfazione del <lb></lb> Popolo ſolennizzata, che da quel giorno <lb></lb> in poi, per memoria di. tal fatto chia-<lb></lb> moſſi queſta Chieſa Baſilica Ambroſiana. </s><lb></lb> <s id="id2761010">Quindi ebbe origine la ſingolare venera-<lb></lb> zione, che a queſto Tempio portarono gli <lb></lb> antichi Veſcovi di Firenze, ed in ſpecie <lb></lb> San Zanobi il quale eleſſe quivi la ſua <lb></lb> ſepoltura, e ove ſtette lungo tempo ri-<lb></lb> poſto prima, che alla Cattedrale foſſe <lb></lb> trasferito il di lui Corpo.</s><s id="id2810236"> A sì felici prin-<lb></lb> cipj corriſpoſero con maggiore avanza-<lb></lb> menti i ſucceſſi di queſta Chieſa, percioc-<lb></lb> chè eſſendo eretta in Collegiata e di am-<lb></lb> pliſſimi privilegi arricchita, ha in ogni <lb></lb> tempo tenuto ſopra dell'altre, dopo la <lb></lb> Metropolitana, il primato.</s><s id="id2810263"> Sono in eſſa <lb></lb> diciaſſette Canonici, e trentatre Cappel-<lb></lb> lani, e gran numero di Cherici, che vi <lb></lb> <arrow.to.target n="a108"></arrow.to.target> <pb pagenum="(110)"></pb> celebrano giornalmente i Divini Ufizj con <lb></lb> non minor decoro di quello facciaſi nel-<lb></lb> la Chieſa Metropolitana; ed a queſti pre-<lb></lb> ſiede un Prelato, col titolo di Priore, <lb></lb> che in varie Feſte dell'Anno gode l'uſo <lb></lb> de' Pontificali.</s><s id="id2757195"> Paſſando poi ad oſſervare <lb></lb> la bellezza di queſto Tempio, per la mi-<lb></lb> rabile Architettura di Filippo Brunelle-<lb></lb> ſco, colla quale fu fabbricato, o piutto-<lb></lb> ſto vogliam dire rinnovato a ſpeſe del <lb></lb> Magnifico Coſimo de Medici Padre della <lb></lb> Patria (giacchè l'antico Tempio, intorno <lb></lb> all'anno 1420. rimaſe quaſi affatto deſo-<lb></lb> lato dal fuoco) vedremo queſto Edifizio <lb></lb> con un vago pavimento di marmo divi-<lb></lb> ſo in tre Navate, ſoſtenuto da groſſe <lb></lb> Colonne di macigno, ſopra le quali po-<lb></lb> ſano gli archi vagamente intagliati, come <lb></lb> altresì il cornicione, e il fregio che per <lb></lb> tutta la Chieſa ricorrendo, vaga, e mae-<lb></lb> ſtoſa la rendono.</s><s id="id2751664"> Ella è lunga braccia <lb></lb> 144.</s><s id="id2751671"> Sopra la Porta del mezzo ſi vede <lb></lb> l'Arme de Medici, ſcolpita in pietra <lb></lb> col diſegno del Buonarroti, di cui pari-<lb></lb> mente è il diſegno del Terrazzino, e Sa-<lb></lb> crario, dove ſi conſervano moltiſſime Re-<lb></lb> liquie in prezioſi Reliquiarj d'oro, d'ar-<lb></lb> gento, di criſtallo, e di altre ricche ma-<lb></lb> <arrow.to.target n="a109"></arrow.to.target> <pb pagenum="(111)"></pb> terie, tèmpeſtati di gioie.</s><s id="id2743796"> Belliſſimi an-<lb></lb> cora ſono due Pergami nella Nave di <lb></lb> mezzo, retti ciaſcuno da quattro colon-<lb></lb> nette di diverſi marmi, nelle faccie de' <lb></lb> quali ſi vedono alcuni Baſſirilievi di Bron-<lb></lb> zo, fatti da Donatello, con ſingolare ar-<lb></lb> tifizio, e ſommamente lodati dagl'inten-<lb></lb> denti.</s><s id="id2743827"> Anco nelle Cappelle ſono di pre-<lb></lb> gio alcune Tavole, tra le quali a man de-<lb></lb> ſtra la prima rappreſentante la viſitazio-<lb></lb> ne di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eliſabetta, di Agoſtino Veracini. </s><lb></lb> <s id="id2743832">La ſeconda lodatiſſima opera del Roſſo, <lb></lb> nella quale ha eſpreſſo lo Spoſalizio di <lb></lb> Maria Vergine.</s><s id="id2793282"> La terza che rappreſenta <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, è opera di Niccolò Lapi. </s><lb></lb> <s id="id2793286">Nella quarta vi è l'Aſſunzione di Maria <lb></lb> di antico, ed incognito autore.</s><s id="id2793297"> Nella <lb></lb> quinta ſi vede dipinto da Ottaviano Dan-<lb></lb> dini un Crocifiſſo, con San Franceſco, <lb></lb> San Girolamo, e la Maddalena a piè <lb></lb> della Croce.</s><s id="id2793315"> Nella ſeſta San Girolamo nel <lb></lb> Deſerto, opera del Cavalier Giuſeppe Na-<lb></lb> ſini.</s><s id="id2793326"> Terminata la navata, ſi oſſerva nel-<lb></lb> la prima Cappella una Tavola rappreſen-<lb></lb> tante un Preſepio, creduto di Coſimo Roſ-<lb></lb> ſelli.</s><s id="id2784878"> La Cappella che rimane nella te-<lb></lb> ſtata della Croce ha il Tabernacolo di <lb></lb> marmo, ove conſervaſi il <expan abbr="Santissimo">SS.</expan></s><s id="id2784890"> Sacramen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a110"></arrow.to.target> <pb pagenum="(112)"></pb> to, diſegno, e Scultura diligentiſſima di <lb></lb> Deſiderio da Settignano, con figure di <lb></lb> baſſo, e alto rilievo, ſopra cui ſi vede <lb></lb> un Gesù Bambino di marmo bianco ope-<lb></lb> ra del medeſimo.</s><s id="id2784922"> Queſto Tabernacolo è <lb></lb> meſſo in mezzo da bell'adornamento di <lb></lb> colonne d'ordine corintio con ſuo archi-<lb></lb> trave, fregio, e fronteſpizio di marmi <lb></lb> miſti.</s><s id="id2743164"> Più d'ogn'altra coſa degna di am-<lb></lb> mirazione è la Sagreſtia nuova detta al-<lb></lb> trimenti la Cappella de' Principi, fatta <lb></lb> col diſegno, e Architettura di Michela-<lb></lb> gnolo Buonarroti.</s><s id="id2743182"> Sia contento il Fore-<lb></lb> ſtiero di oſſervare il primo Sepolcro all'<lb></lb> entrare, che è di Giuliano de' Medici Du-<lb></lb> ca di Nemurs, e Fratello di Leone X., <lb></lb> ſopra di cui vi è il Simulacro di mano <lb></lb> del Buonarroti, e le due Statue appreſſo, <lb></lb> che una il Giorno, l'altra la Notte ſi-<lb></lb> gurano, che nel ſecondo Sepolcro fatto <lb></lb> per Lorenzo de' Medici Duca d'Urbino, <lb></lb> ſopra cui pure è il Simulacro della mede-<lb></lb> ſima famoſa mano, e l'altre due Statue <lb></lb> rappreſentanti il Crepuſcolo, e l'Aurora. </s><lb></lb> <s id="id2743192">Si vede ancora di mano di Michelagnolo <lb></lb> una Madonna col Bambino in braccio.</s><s id="id2758392"> E <lb></lb> perchè fuori delle ſette Statue di mano <lb></lb> del Buonarroti, ſi vedono due Figure de' <lb></lb> <arrow.to.target n="a111"></arrow.to.target> <pb pagenum="(113)"></pb> Santi Coſimo, e Damiano, ſappiaſi, che <lb></lb> la prima è del Montorſoli, e la ſecon-<lb></lb> da di Raffaello da Montelupo, ambedue <lb></lb> Scultori eccellenti.</s><s id="id2758427"> Di quì uſcendo, <lb></lb> paſſata la prima Cappella, è ammirabile <lb></lb> nella ſeconda la Tavola dell'adorazione <lb></lb> de' Magi opera di Girolamo Macchietti; <lb></lb> e proſeguendo oſſerveremo d'avanti al <lb></lb> maggiore Altare i tre Tondi con grata di <lb></lb> Bronzo i quali uniti a Lapida di porfido <lb></lb> di Serpentino, e di altri Marmi con l'<lb></lb> arme de Medici ne' quattro lati, che for-<lb></lb> mano il nobile Sepolcro a Coſimo <foreign lang="la"><emph type="italics">Pater <lb></lb> Patriae</emph></foreign>. Paſſate le due ſeguenti Cappel-<lb></lb> le della Crociata s'entra nella vecchia <lb></lb> Sagreſtia, fabbricata col diſegno di Filip-<lb></lb> po di Ser Brunelleſco, ſi oſſervano i quat-<lb></lb> tro tondi ne' peducci della volta di ma-<lb></lb> no di Donatello, le due piccole porte, <lb></lb> in alcune nicchie San Lorenzo, Santo <lb></lb> Stefano, San Coſimo, e San Damiano <lb></lb> del medeſimo, e nel doſſale dell'Altare <lb></lb> un Baſſorilievo in bronzo del Brunelle-<lb></lb> ſco.</s><s id="id2807463"> Quindi ſi vede un belliſſimo Sepolcro <lb></lb> di Coſimo Padre della Patria, adornato <lb></lb> ne' lati di fogliami di bronzo, fatti col <lb></lb> diſegno di Andrea Verrocchio.</s><s id="id2794853"> Corriſpon-<lb></lb> de queſto in una Cappella dedicata alle <lb></lb> <arrow.to.target n="a112"></arrow.to.target> <pb pagenum="(114)"></pb> glorie di Maria Vergine Santiſſima, la <lb></lb> di cui Immagine antica reſta coperta, e <lb></lb> circondata da una Tavola dipinta da Fran-<lb></lb> ceſco Conti con i Santi Lorenzo, Zanobi, <lb></lb> ed Ambrogio.</s><s id="id2794889"> Contigua a queſta vi è una <lb></lb> Cappella con la Tavola rappreſentante <lb></lb> la Nunziata di Fra Filippo Lippì, e di <lb></lb> quì tornando verſo la Porta ammiraſi <lb></lb> nella parete dipinto a freſco il martirio <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo con ſommo ſtudio eſeguito <lb></lb> da Agnolo Bronzino.</s><s id="id2790275"> Paſſata la Porta la-<lb></lb> terale trovaſi di mano dell'Empoli il <lb></lb> martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Baſtiano, appreſſo a queſta <lb></lb> ſi vede effigiato <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio Abate.</s><s id="id2790291"> Ne <lb></lb> ſegue altra Cappella con un Immagine <lb></lb> di Criſto Crocifiſſo, dopo la quale trovaſi <lb></lb> un'antichiſſima Pittura rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Leonardo con altri Santi, dopo la quale <lb></lb> trovaſi effigiato il martirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Arcadio, <lb></lb> e Compagni, opera degna di ſomma ſtima <lb></lb> di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Sogliani, ammirabile è <lb></lb> il gradino di queſt'Altare lavorato con <lb></lb> indicibil diligenza da Franceſco Bachiac-<lb></lb> ca.</s><s id="id2814981"> E finalmente trovaſi la converſione <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Matteo dipinta da Pietro Marcheſi-<lb></lb> ni.</s><s id="id2814992"> Nè laſceremo di dire, che la vaga <lb></lb> ſoffitta, la ricca, e nobil Cupola dipinta <lb></lb> da Vincenzio Meucci, il Campanile edi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a113"></arrow.to.target> <pb pagenum="(115)"></pb> ficato da fondamenti, ed il riſtoramento <lb></lb> della Chieſa ſotterranea, ſono opere fat-<lb></lb> te dalla pietà della Principeſſa Anna Ma-<lb></lb> ria Luiſa de' Medici Elettrice Vedova Pa-<lb></lb> latina del Reno.</s><s id="id2815034"> Nell'uſcir della Porta, <lb></lb> onde ſi và nella Canonica, ſi trova la Sta-<lb></lb> tua di Paolo Giovio Veſcovo di Nocera, <lb></lb> e famoſo Scrittore d'Iſtorie, Scultura di <lb></lb> Franceſco da San Gallo, indi ſalendo <lb></lb> per una Scala, che guida al Chioſtro di <lb></lb> ſopra, troveremo la celebre, e per tut-<lb></lb> to il Mondo tanto rinomata</s></p> <p id="id2801347" type="foot"><s id="id2801351"><foot.target id="a107"></foot.target>me-</s></p> <p id="id2801358" type="foot"><s id="id2801362"><foot.target id="a108"></foot.target>cele-</s></p> <p id="id2801369" type="foot"><s id="id2801373"><foot.target id="a109"></foot.target>terie</s></p> <p id="id2801381" type="foot"><s id="id2801385"><foot.target id="a110"></foot.target>to</s></p> <p id="id412129" type="foot"><s id="id412132"><foot.target id="a111"></foot.target>Santi</s></p> <p id="id412140" type="foot"><s id="id412144"><foot.target id="a112"></foot.target>H glo-</s></p> <p id="id412152" type="foot"><s id="id412155"><foot.target id="a113"></foot.target>ficato</s></p> <p id="id412163" type="main"><s id="id412167">LIBRERIA MEDICEO-LAURENZIANA, il <lb></lb> cui vaſo lungo braccia ottanta, largo di-<lb></lb> ciotto e due terzi, alto quattordici e <lb></lb> mezzo, e così nobile e maeſtoſo, e di sì <lb></lb> rara e perfetta Architettura, che molti <lb></lb> valent'uomini, come il Brezelio, il Se-<lb></lb> nator Nelli, Ferdinando Ruggieri, e Giu-<lb></lb> ſeppe Ignazio Roſſi l'hanno diſegnato, e <lb></lb> pubblicato colle ſtampe.</s><s id="id2812734"> Fu alzato col <lb></lb> diſegno di Michelagnolo, ſervendo ciò <lb></lb> per un degniſſimo encomio.</s><s id="id2812744"> Prima dun-<lb></lb> que di penetrare la dentro trovaſi un bel <lb></lb> ricetto in forma quadra, nel quale è ſitua-<lb></lb> ta la Scala poſta sù da Giorgio Vaſari e <lb></lb> dal Tribolo, per ben diciotto volte, e non <lb></lb> mai per un miſterioſo ſilenzio di Miche-<lb></lb> <arrow.to.target n="a114"></arrow.to.target> <pb pagenum="(116)"></pb> lagnolo potuta collocarſi nella ſua propor-<lb></lb> zionata ſituazione.</s><s id="id2812785"> Bella oltre modo è la <lb></lb> Porta, e belli ancora ſono gli ornamen-<lb></lb> ti delle fineſtre, vaghiſſimo il cornicione, <lb></lb> l'architrave, ed il fregio, e tutto inſie-<lb></lb> me è con sì nobil ſimetria diviſato, che <lb></lb> reſta l'occhio di chi lo mira dallo ſtupo-<lb></lb> re, e dal diletto ſorpreſo.</s><s id="id2780593"> Alla bellezza <lb></lb> del materiale corriſponde il pregio, ed il <lb></lb> valore de' Manoſcritti, che ſopra certi <lb></lb> banchi di noce, quarantaquattro per par-<lb></lb> te in gran numero vi ſi conſervano, ol-<lb></lb> tre altri quattro nuovi ſcaffali poſti nel <lb></lb> Corridore aggiunto da <expan abbr="Sua Maestà Cesarea">S. M. C.</expan> Franceſco I. <lb></lb> ripieni pure di Manoſcritti.</s><s id="id2780624"> Sono queſti <lb></lb> di lingue diverſe, e ſpecialmente Ebrea, <lb></lb> Greca, Latina, Cineſe, Arabica, Caldea, <lb></lb> Siriaca, Toſcana, Schiavona, Provenza-<lb></lb> le, e Franceſe antica, nè ſolo per la ra-<lb></lb> rità, ma eziandio per l'ornamento di <lb></lb> Pitture, e Miniature, ſingolariſſimi.</s><s id="id2790406"> Da <lb></lb> queſti come da rari eſemplari, ſogliono <lb></lb> i Letterati, e in ſpecie gli Oltramontani <lb></lb> diligentiſſimi oſſervatori, riſcontrare, o <lb></lb> emendar quei difetti, che ſpeſſe volte <lb></lb> ſcorrono nelle ſtampe, o che furono da <lb></lb> altri oſſervati, e pubblicare intereſſanti <lb></lb> anecdoti.</s><s id="id2790435"> Or queſti Libri, parte da Coſi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a115"></arrow.to.target> <pb pagenum="(117)"></pb> mo Padre della Patria, Lorenzo ſuo fra-<lb></lb> tello, Piero ſuo Figliuolo, e dal Cardinal <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> de Medici, poi Leon X. da varie <lb></lb> parti, e con grandiſſime ſpeſe procurati <lb></lb> ſpecialmente dalla Grecia, e dall'Aſia, <lb></lb> furono poſcia ripoſti in queſto luogo da <lb></lb> Clemente VII., e che fondò la Libreria, <lb></lb> nella quale, l'anno 1571. fu dal Gran-<lb></lb> duca Coſimo I. ordinato che ſi daſſe pub-<lb></lb> blico ingreſſo a comune benefizio de' Cit-<lb></lb> tadini.</s><s id="id2803064"> In queſti ultimi tempi è ſtata <lb></lb> accreſciuta di molti ottimi, e rariſſimi <lb></lb> Manoſcritti, cioè dall'Imperator Fran-<lb></lb> ceſco I. nell'anno 1755. di circa a ſe-<lb></lb> cento de' più rari della celebre Libre-<lb></lb> ria Gaddiana.</s><s id="id2803087"> Indi per ordine del no-<lb></lb> ſtro Reale Sovrano vi furono traſportati <lb></lb> nel 1766. tutti i Codici manoſcritti che <lb></lb> eſiſtevano nel Convento de' Padri di <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Croce; e nel 1771. ci fece pure unire <lb></lb> tutti i Codici Orientali, che eſiſtevano <lb></lb> nel ſuo Real Palazzo.</s><s id="id2785232"> Chi poi bramaſſe <lb></lb> ſapere il numero, e la qualità de' Libri, <lb></lb> potrà comodamente appagare il ſuo deſi-<lb></lb> derio, mediante gl'Indici che ſono ſtati <lb></lb> fino ad ora pubblicati.</s><s id="id2785250"> Quello de' Co-<lb></lb> dici Orientali, e Palatini fu compilato <lb></lb> da Monſignor Evodio Alamanni e ſtam-<lb></lb> <arrow.to.target n="a116"></arrow.to.target> <pb pagenum="(118)"></pb> pato in Firenze nel 1742. fol.</s><s id="id2785273"> Il Cano-<lb></lb> nico Antonio Maria Biſcioni rifece il <lb></lb> Catalogo de' ſoli Codici Orientali della <lb></lb> Laurenziana, che fu pubblicato dopo la <lb></lb> ſua morte in Firenze nell'anno 1752. fol. </s><lb></lb> <s id="id2785283">Eſſendo ſucceduto nell'impiego di Bi-<lb></lb> bliotecario il Canonico Angiolo Maria <lb></lb> Bandini, nel 1759. diede principio al Ca-<lb></lb> talogo ragionato de' Codici, che fu da <lb></lb> eſſo felicemente condotto al ſuo termine <lb></lb> nell'anno 1770. in tre Tomi in fol. pub-<lb></lb> blicati colle ſtampe di Firenze, ed ornati <lb></lb> di tavole in rame denominati i ſaggi de' <lb></lb> caratteri de' Codici più inſigni.</s><s id="id2792428"> Con al-<lb></lb> tri cinque volumi parimente in <expan abbr="folio">fol.</expan> ne' <lb></lb> quali ſi racchiudono i Codici Latini Pro-<lb></lb> venzali, e Italiani in ogni genere, ha da-<lb></lb> to il compimento a queſta grand'opera. </s><lb></lb> <s id="id2792430">L'erudito viaggiatore informandoſi dalla <lb></lb> perizia del Bibliotecario troverà ad ogni <lb></lb> Banco qualche raro Manoſcritto.</s><s id="id2785292"> I più <lb></lb> ſingolari per l'antichità ſono il Codice <lb></lb> Siriaco al <expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> I.</s><s id="id2785294"> Quello del Vergilio al <lb></lb> <expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> XXXIX.</s><s id="id2785305"> Al XLII. il Decamerone <lb></lb> del Boccaccio.</s><s id="id2785310"> Quello dell'Oroſio al <lb></lb> LXV.</s><s id="id2785317"> Quello del Tacito al LXVIII.</s><s id="id2785320"> Per <lb></lb> la vaghezza dell'ornato il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ambrogio, <lb></lb> il Lirano, il Tolomeo, il Giulio Ceſare, <lb></lb> <arrow.to.target n="a117"></arrow.to.target> <pb pagenum="(119)"></pb> la Vita di Lorenzo de' Medici, Domizio <lb></lb> Calderino, l'Argiropilo, e molti altri. </s><lb></lb> <s id="id2785325">Da queſto luogo ci porteremo a viſitare la</s></p> <p id="id2802010" type="foot"><s id="id2802014"><foot.target id="a114"></foot.target>H 2 lagno-</s></p> <p id="id2802022" type="foot"><s id="id2802026"><foot.target id="a115"></foot.target>mo</s></p> <p id="id2802033" type="foot"><s id="id2802037"><foot.target id="a116"></foot.target>pato</s></p> <p id="id2802044" type="foot"><s id="id2802048"><foot.target id="a117"></foot.target>la</s></p> <p id="id2802056" type="main"><s id="id2802059">CAPPELLA, che deve riuſcire nel Co-<lb></lb> ro, ma di preſente ha l'ingreſſo dietro <lb></lb> la Chieſa.</s><s id="id2802070"> Or queſta è la Cappella co-<lb></lb> tanto celebre, che ſenza ingrandimento <lb></lb> iperbolico vien reputata nel Mondo uni-<lb></lb> ca e ſingolare.</s><s id="id2810142"> E in vero, ſe in altri <lb></lb> Edifizj s'ammira la ſquiſitezza dell'arte, <lb></lb> in altri la ricchezza dei materiali, in <lb></lb> alcuni qualche coſa di ſingolare, in que-<lb></lb> ſta ſola Cappella tutte unite concorrono <lb></lb> le prerogative più nobili; magnificenza <lb></lb> d'Architettura, pregio infinito de' ma-<lb></lb> teriali, bellezza incomparabile, e perfe-<lb></lb> zione dell'arte in ſommo grado.</s><s id="id2810178"> Per dar-<lb></lb> ne qualche breve notizia, diremo, che <lb></lb> la circonferenza di tutta queſta Cappella <lb></lb> è braccia centoquarantaquattro, l'al-<lb></lb> tezza della Cupola braccia centoquattro, <lb></lb> e il diametro quarantotto.</s><s id="id2784464"> L'incroſtatu-<lb></lb> ra è di diaſpri, agate, calcedonj, lapis-<lb></lb> lazzuli, ed altre pietre prezioſe.</s><s id="id2784475"> Belliſſi-<lb></lb> mi ſono i pilaſtri co' capitelli di bronzo <lb></lb> dorati, maeſtoſi ſono i Sepolcri di grani-<lb></lb> to orientale, ſopra ciaſcuno de' quali <lb></lb> poſa un guanciale di diaſpro tempeſtato <lb></lb> <arrow.to.target n="a118"></arrow.to.target> <pb pagenum="(120)"></pb> di gioje, e ſopra quello una corona rea-<lb></lb> le, ancor eſſa ricca di gemme.</s><s id="id2784512"> In alcune <lb></lb> nicchie di paragone ſono collocate altret-<lb></lb> tante Statue di bronzo dorate, maggiori <lb></lb> del naturale che rappreſentano i Sovrani <lb></lb> Defunti.</s><s id="id2771151"> Di vaghiſſime commettiture ve-<lb></lb> donſi effigiate le Armi delle Città ſotto-<lb></lb> poſte al Granducato.</s><s id="id2771162"> In ſomma tali, e <lb></lb> tanti ſono gli ornamenti di pregio, che <lb></lb> vi ſi trovano, che umano penſiero non è <lb></lb> baſtevole a immaginarſi una bellezza sì <lb></lb> rara.</s><s id="id2771181"> Fu cominciata l'anno 1604. al <lb></lb> tempo di Ferdinando Primo, e per quan-<lb></lb> to da molti Maeſtri giornalmente vi ſi <lb></lb> lavoraſſe, molto vi reſta ancora per ren-<lb></lb> derla in tutto compita.</s><s id="id2771200"> Allora ſarà in <lb></lb> eſſa collocato il prezioſo Ciborio, che <lb></lb> ſi conſerva in Galleria, e del quale par-<lb></lb> leremo a ſuo luogo.</s><s id="id2771215"> Nel ſotterraneo di <lb></lb> queſta Cappella avvi un Crocifiſſo di mar-<lb></lb> mo di <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Bologna.</s><s id="id2804745"> Appreſſo la Cap-<lb></lb> pella è la</s></p> <p id="id2804753" type="foot"><s id="id2804757"><foot.target id="a118"></foot.target>di</s></p> <p id="id2804764" type="main"><s id="id2804768">CASA de' Nelli, nella quale eſiſteva una <lb></lb> prodigioſa quantità di diſegni d'Architet-<lb></lb> tura di mano de' più eccellenti profeſſori <lb></lb> d'Italia, ſiccome una raccolta di Mano-<lb></lb> ſcritti de' celebri Mattematici Galileo Ga-<lb></lb> lilel, Evangeliſta Torricelli, e Vincenzio <lb></lb> <arrow.to.target n="a119"></arrow.to.target> <pb pagenum="(121)"></pb> Viviani, trasferita in oggi nella Caſa det-<lb></lb> ta dei Cartelloni, ove abitava il celebre <lb></lb> Vincenzio Viviani.</s><s id="id411454"> Di quì paſſeremo nella <lb></lb> Via de' Ginori, dov'è il</s></p> <p id="id411462" type="foot"><s id="id411466"><foot.target id="a119"></foot.target>Vi-</s></p> <p id="id411473" type="main"><s id="id411477">PALAZZO del Marcheſe Ginori, ripieno <lb></lb> di Pitture, ed altre rarità, e quello de' <lb></lb> Giraldi, che ha una copioſa e ſcelta Li-<lb></lb> breria.</s><s id="id411492"> Di quì ci porteremo nella Via <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, oſſervando in primo luogo</s></p> <p id="id411501" type="main"><s id="id411505">LA CHIESA DI <expan abbr="San">S.</expan> BASİLİO antico Mona-<lb></lb> ſtero dei Monaci Baſiliani, oggi ufiziata <lb></lb> dai Preti e rimodernata.</s><s id="id2796277"> Sono in queſta <lb></lb> Chieſa oſſervabili a mane dritta un Cro-<lb></lb> cifiſſo ſcolpito in legno da Simone Fra-<lb></lb> tello di Donatello.</s><s id="id2796291"> Segue una Tavola <lb></lb> rappreſentante <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio, del Cavalier <lb></lb> Curradi, e la Tavola all'Altar maggiore <lb></lb> del Paſſignano, ove ha dipinto il miraco-<lb></lb> lo di <expan abbr="San">S.</expan> Baſilio, che diſcioglie il patto di <lb></lb> un giovine contratto col Demonio.</s><s id="id2796314"> La <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina è opera del Vignali, ed ap-<lb></lb> preſſo evvi una Nunziata dipinta dal Ca-<lb></lb> vallini.</s><s id="id2796328"> Uſcendo da queſta Chieſa trovaſi <lb></lb> in poca diſtanza dal Canto alla Macine <lb></lb> la Chieſa delle Religioſe Franceſcane di</s></p> <p id="id2780914" type="main"><s id="id2780917"><expan abbr="Sant'">S.</expan> ORSOLA, nella quale fu dipinta da <lb></lb> Matteo Roſſelli all'Altar Maggiore la <lb></lb> Tavola della Concezione, e al deſtro Al-<lb></lb> <arrow.to.target n="a120"></arrow.to.target> <pb pagenum="(122)"></pb> tare da Filippo Tarchiani il Batteſimo di <lb></lb> Gesù Criſto, e in faccia ad eſſo il Mar-<lb></lb> tirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Orſola da Bartolommeo Silve-<lb></lb> ſtrini.</s><s id="id2780952"> Lo sfondo della ſoffitta è di Se-<lb></lb> baſtiano Galeotti, e la lunetta ſulla Mag-<lb></lb> gior Cappella è del Caſcetti.</s><s id="id2780964"> Di quì ſe-<lb></lb> guitando la ſtrada in verſo la Fortezza <lb></lb> da baſſo, trovaſi la Caſa delle Religioſe <lb></lb> Carmelitane di</s></p> <p id="id2779275" type="foot"><s id="id2779278"><foot.target id="a120"></foot.target>tare</s></p> <p id="id2779286" type="main"><s id="id2779289"><expan abbr="San">S.</expan> BARNABA: ſopra la porta di detta <lb></lb> Chieſa evvi una Vergine col Santo Bam-<lb></lb> bino di Luca della Robbia, il quale abi-<lb></lb> tava preſſo queſta Chieſa.</s><s id="id2779305"> Entrando ve-<lb></lb> deſi all'Altar maggiore ſotto vaga tribu-<lb></lb> na ornata di ſtucchi, una tavola di Ma-<lb></lb> riotto Albertinelli, eſpreſſavi Maria San-<lb></lb> tiſſima col Bambino Gesù. <expan abbr="San">S.</expan> Barnaba, <lb></lb> e quattro altri Santi.</s><s id="id2779330"> Vi ſono nel Corpo <lb></lb> della Chieſa due Altari per parte unifor-<lb></lb> mi, al primo de' quali ſi venera una pro-<lb></lb> digioſa Immagine del Crocifiſſo dipinta <lb></lb> dal Beato Giovanni Angelico.</s><s id="id2783037"> Di quì <lb></lb> tornando al Canto alla Macine, poco di-<lb></lb> ſtante trovaſi il</s></p> <p id="id2783049" type="main"><s id="id2783052">PALAZZO de' Marucelli di vaghiſſima ar-<lb></lb> chitettura di Gherardo Silvani, ove ſono <lb></lb> ammirabili le due Arpie ſoſtenenti il Ter-<lb></lb> razzino opera di Raffaello Curradi: En-<lb></lb> <arrow.to.target n="a121"></arrow.to.target> <pb pagenum="(123)"></pb> tro vi ſon cinque gran Camere dipinte <lb></lb> da Sebaſtiano Ricci Pittor Veneziano e <lb></lb> molti Quadri di celebri Profeſſori.</s><s id="id2783091"> Di fac-<lb></lb> cia a queſto Palazzo vedeſi il</s></p> <p id="id2771767" type="foot"><s id="id2771771"><foot.target id="a121"></foot.target>tro</s></p> <p id="id2771778" type="main"><s id="id2771782">MONASTERO DI <expan abbr="Sant'">S.</expan> APPOLLONIA la qual <lb></lb> Chieſa, e porta della medeſima fu fatta <lb></lb> col diſegno di Michelagnolo.</s><s id="id2771793"> Alle due <lb></lb> Cappelle laterali la Tavola della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Tri-<lb></lb> nità fu colorita da Pier Dandini, ed il <lb></lb> Crocifiſſo di rilievo è di Raffaello da <lb></lb> Montelupo.</s><s id="id2771813"> Nella Tribuna oſſervaſi la <lb></lb> volta dipinta da Bernardino Poccetti ſot-<lb></lb> to della quale la Tavola è di Agoſtino <lb></lb> Veracini.</s><s id="id2771827"> Non è da tralaſciarſi di oſſer-<lb></lb> vare ſopra le grate del Coro delle Mo-<lb></lb> nache la gran Tela eſprimente Criſto mi-<lb></lb> niſtrato dagli Angeli nel deſerto, opera <lb></lb> di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2780657"> E proſeguendo verſo <lb></lb> la Porta ſi trova a mano deſtra lo</s></p> <p id="id2780666" type="main"><s id="id2780669">SPEDALE DI GESU' PELLEGRINO detto la <lb></lb> Congrega maggiore, nella cui Chieſa ſo-<lb></lb> novi tre Tavole a olio molto eccellenti <lb></lb> di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan>Balducci, come pur ſono del me-<lb></lb> deſimo tutte le Pareti dipinte a freſco. </s><lb></lb> <s id="id2780683">In queſto Spedale vi ſi ricevon ſolo i Pel-<lb></lb> legrini, e Poveri Eccleſiaſtici.</s><s id="id2780699"> Dirimpet-<lb></lb> to a queſto vi è un monaſtero di</s></p> <p id="id2763506" type="main"><s id="id2763510"><expan abbr="Santa">S.</expan> CATERINA dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Dome-<lb></lb> <arrow.to.target n="a122"></arrow.to.target> <pb pagenum="(124)"></pb> nico, nella di cui Chieſa che' ha l'ingreſ-<lb></lb> ſo ſulla Piazza di <expan abbr="San">S.</expan> Marco, all'Altar <lb></lb> Maggiore vedeſi lo Spoſalizio di detta <lb></lb> Santa, e a due laterali le Tavole ſon <lb></lb> dipinte da Suor Plautilla Nelli valente <lb></lb> Pittrice e religioſa di queſto Monaſtero, <lb></lb> nel quale Caterina de' Medici Regina di <lb></lb> Francia nella ſua fanciullezza vi fu te-<lb></lb> nuta in educazione.</s><s id="id2763558"> Seguitando per via <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Gallo ſi trova la</s></p> <p id="id2763565" type="foot"><s id="id2763569"><foot.target id="a122"></foot.target>ni-</s></p> <p id="id2767810" type="main"><s id="id2767814">COMPAGNIA DI <expan abbr="San">S.</expan> MARCO detta il Me-<lb></lb> lani.</s><s id="id2767820"> Molte ſono le Pitture, gl'intagli <lb></lb> dorati, e l'altre coſe di pregio, che vi <lb></lb> ſi vedono.</s><s id="id2767831"> Due piccole Tavole agli Al-<lb></lb> tari dell'atrio ſono di Pietro Dandini, di <lb></lb> cui nell'ingreſſo vedonſi a freſco alcune <lb></lb> lunette, e all'Altar Maggiore fatto ul-<lb></lb> timamente di nobili marmi la Preſenta-<lb></lb> zione di Gesù Bambino al Tempio.</s><s id="id2767856"> Nella <lb></lb> Sagreſtia vi ſon alcune ſtoriette del Beato <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico, e di Franceſco Poppi di-<lb></lb> pinte a freſco ſotto il Coro laterali alla <lb></lb> porta ſotto li due miracoli di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi. </s><lb></lb> <s id="id2767866">Poco diſtante da queſto trovaſi la Chieſa <lb></lb> delle nobili Religioſe di</s></p> <p id="id2799565" type="main"><s id="id2799568"><expan abbr="San">S.</expan> GIOVANNINO de' Cavalieri di Malta <lb></lb> aſſai vaga, e ſpazioſa diviſa in tre nava-<lb></lb> te.</s><s id="id2799577"> La prima Cappella, che incontraſi a <lb></lb> <arrow.to.target n="a123"></arrow.to.target> <pb pagenum="(125)"></pb> man dritta ha una Immagine del Croci-<lb></lb> fiſso traslatato dall'antica loro Chieſa, <lb></lb> e Convento che avevano dalla Porta <lb></lb> Romana.</s><s id="id2799605"> Nella ſeconda vi è eſpreſſa da <lb></lb> Santi di Tito la Natività di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Bati-<lb></lb> ſta, la terza è dedicata alla Preſentazio-<lb></lb> ne di Maria.</s><s id="id2799620"> Nella teſtata della Navata <lb></lb> vedeſi la ſua incoronazione, che è antica <lb></lb> pittura dell'Orgagni.</s><s id="id2799631"> All'Altar maggio-<lb></lb> re dipinſe Pietro Dandini la Decollazio-<lb></lb> ne di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta con due ovati, che <lb></lb> in uno <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino, e nell'altro Santa <lb></lb> Maria Maddalena de' Pazzi, di mano d'A-<lb></lb> leſſandro Gherardini, di cui ſono ancora <lb></lb> le pitture a freſco della tribuna, e della <lb></lb> ſoffitta della Chieſa Ornata da Rinaldo <lb></lb> Botti.</s><s id="id2799668"> Ne ſeguita la Naſcita di Gesù Cri-<lb></lb> ſto del Ghirlandajo.</s><s id="id2799675"> Dopo ne viene una <lb></lb> Nunziata della Scuola di Giotto.</s><s id="id2799682"> Vi è <lb></lb> in fine la Cappella della Beata Ubaldeſca <lb></lb> Religioſa di queſt'Ordine Geroſolimitano. </s><lb></lb> <s id="id2799684">E' da ſaperſi che in queſto eſemplariſſimo <lb></lb> Monaſtero vi fu educata per più di ſei <lb></lb> anni ſino dalla ſua puerizia <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Mad-<lb></lb> dalene de' Pazzi noſtra Concittadina.</s><s id="id2762778"> Di <lb></lb> quì eſcendo trovaſi lo.</s></p> <p id="id2762786" type="foot"><s id="id2762789"><foot.target id="a123"></foot.target>man</s></p> <p id="id2762797" type="main"><s id="id2762800">SPEDALE DEGL'INCURABILI la di cui Fab-<lb></lb> brica è aggregata al contiguo Spedale di <lb></lb> Bonifazio, e di faccia è il </s></p> <p id="id2802662" type="foot"><s id="id2802666">PA-</s></p> <pb pagenum="(126)"></pb> <p id="id2802628" type="main"><s id="id2802630">PALAZZO de' Pandolfini fatto fabbricare <lb></lb> col diſegno di Raffaello da Urbino, da <lb></lb> <expan abbr="Monſignor">Monſig.</expan> Giannozzo Pandolfini Veſcovo di <lb></lb> Troja.</s><s id="id2802639"> Ne ſegue la Chieſa e Convento <lb></lb> delle Monache di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia dello ſtretto <lb></lb> Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico.</s><s id="id2802650"> Quivi la Chie-<lb></lb> ſa di <expan abbr="San">S.</expan> Luca già Convento ſoppreſſo, e <lb></lb> incorporato nello</s></p> <p id="id2802673" type="main"><s id="id2802677">SPEDALE DI BONIFAZIO, o Conſervato-<lb></lb> rio de' Poveri queſtuanti, dove ſi raccet-<lb></lb> tano in gran parte perſone dell'uno, e <lb></lb> dell'altro ſeſſo, che per vivere neceſſi-<lb></lb> tano dell'altrui ſoccorſo; il qual luogo <lb></lb> è chiamato di Bonifazio Lupi nobiliſſimo <lb></lb> Parmigiano, già Poteſtà di Firenze nel Se-<lb></lb> colo XIV. nella di cui Loggia ſopra una <lb></lb> Porta, la lunetta rappreſentante <expan abbr="Santa">S.</expan> Ca-<lb></lb> terina è di Niccodemo Ferrucci.</s><s id="id2774525"> La Ma-<lb></lb> donna con alcuni Santi è di Cennio Cen-<lb></lb> nini diſcepolo di Taddeo Gaddi.</s><s id="id2774536"> La <expan abbr="Santissima">SS.</expan> <lb></lb> Trinità, e la Pittura preſſo la Porta del-<lb></lb> lo Spedale ſono di Angiolo Donnini.</s><s id="id2774547"> La <lb></lb> reſtaurazione della Chieſa antica fu fat-<lb></lb> ta col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Pieratti. </s><lb></lb> <s id="id2774558">In eſſa la Madonna del Roſario è di <lb></lb> Niccodemo Ferrucci, di faccia a queſta <lb></lb> vi è il Martirio di Santa Caterina di <lb></lb> Fabbrizio Boſchi.</s><s id="id2774560"> Il <expan abbr="San">S.</expan> Michele è di Ma-<lb></lb> <arrow.to.target n="a125"></arrow.to.target> <pb pagenum="(127)"></pb> rio Balaſſi.</s><s id="id2761757"> L'Annunziazione è opera di <lb></lb> Niccolò Soggi Diſcepolo di Pietro Peru-<lb></lb> gino.</s><s id="id2761768"> All'Altar maggiore ſi vede una <lb></lb> Tavola di Matteo Roſſelli nella quale <lb></lb> ha effigiato <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena dei Paz-<lb></lb> zi.</s><s id="id2761782"> Proſeguendo verſo la Porta trovaſi.</s></p> <p id="id2761788" type="foot"><s id="id2761791"><foot.target id="a125"></foot.target>rio</s></p> <p id="id2791019" type="main"><s id="id2791023"><expan abbr="San">S.</expan> MINIATO detto del Ceppo già Mo-<lb></lb> naſtero di Monache anco eſſo incorpora-<lb></lb> to al ſopradetto Spedale, nella cui Chie-<lb></lb> ſa vaghiſſima vedeſi al maggiore Altare <lb></lb> l'Aſſunzione di Maria opera di Piero Dan-<lb></lb> dini.</s><s id="id2791046"> A man dritta vi è il Martirio di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Miniato di Franceſco Bianchi.</s><s id="id2791054"> E ſot-<lb></lb> to il Coro dipinſe Bernardino Poccetti. </s><lb></lb> <s id="id2791058">E rivolgendo per via delle Ruote, dove <lb></lb> può oſſervarſi ſul canto la piccola, ma <lb></lb> vaga facciata della Caſa che per pro-<lb></lb> pria abitazione ſi fabbricò il celebre Pit-<lb></lb> tore Santi di Tito; e ſull'altro canro di <lb></lb> Via <expan abbr="San">S</expan> Zanobi un belliſſimo Tabernacolo <lb></lb> di Domenico Puglio diſcepolo di Andrea <lb></lb> del Sarto, e dipoi ritornando per la Via <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Gallo trovavaſi il Monaſtero di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agata <lb></lb> l'anno ſcorſo ſoppreſſo, e dopo d'eſser <lb></lb> reſtaurato ci paſsarono le Signore delle</s></p> <p id="id2737245" type="main"><s id="id2737249">MONTALVE nella di cui Chieſa è la bella <lb></lb> Tavola di Aleſſandro Allori eſprimente <lb></lb> le Nozze di Cana Galilea come ancora <lb></lb> tutta la Tribuna di detto Altar maggiore.</s></p> <p id="id2737265" type="foot"><s id="id2737269">I due</s></p> <pb pagenum="(128)"></pb> <p id="id2737277" type="main"><s id="id2737280">I due laterali ſono di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bizzelli.</s><s id="id2781406"> La <lb></lb> Tavola dalla banda dell'Epiſtola è di Ci-<lb></lb> rolamo Macchietti, e le lunette intorno <lb></lb> alla Chieſa eſprimenti il Martirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Agata, ſono di Suor Ortenzia Fedeli.</s><s id="id2781424"> Po-<lb></lb> co diſtante trovaſi il Monaſtero e Chieſa <lb></lb> delle nobili Religioſe dette di</s></p> <p id="id2781436" type="main"><s id="id2781440">CHIARITO, e dal <expan abbr="Beato">B.</expan> Chiarito che ne <lb></lb> fu il fondatore.</s><s id="id2781446"> Si venera in queſta Chie-<lb></lb> ſa una miracoloſiſſima Immagine del Cro-<lb></lb> cifiſſo laſciatovi nel 1399. dalla Compa-<lb></lb> gnia de' Bianchi; e ne' due Altari uno <lb></lb> in faccia all'altro vi ſono due belle Ta-<lb></lb> vole di Giovanni Stradano rappreſentan-<lb></lb> te una <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo Apoſtolo, che rice-<lb></lb> ve la Cintola da Maria Santiſſima, e l'<lb></lb> altra l'orazione nell'Orto.</s><s id="id2780852"> Di quì paſ-<lb></lb> ſeremo alla</s></p> <p id="id2780859" type="main"><s id="id2780863">CHIESA delle Nobili Religioſe di <expan abbr="San">S.</expan> Cle-<lb></lb> mente ove Santi di Tito dipinſe la Ta-<lb></lb> vola dell'Altar maggiore, e quella del <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino a mano dritta è di Iacopo da <lb></lb> Pontormo.</s><s id="id2780881"> E di quì oſſervata l'antica <lb></lb> Pittura di Michele di Ridolfo del Ghir-<lb></lb> landajo ſopra la Porta <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, e ſegui-<lb></lb> tando la ſtrada a mano ſiniſtra per le <lb></lb> mura ſi trova il </s></p> <p id="id2774000" type="foot"><s id="id2774004">CA-</s></p> <pb pagenum="(129)"></pb> <p id="id2773953" type="main"><s id="id2773955">CASTEL <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta volgarmente <lb></lb> detto la Fortezza da Baſſo fatto fabbri-<lb></lb> care dal Duca Aleſſandro nel 1534. in <lb></lb> cui conſervaſi una belliſſima e copioſa <lb></lb> armeria, oltre alle coſe ſingolari che vi <lb></lb> ſi ammirano, che da noi con gran ra-<lb></lb> gione ſi tacciono, con far ſolo menzione <lb></lb> della nuova fonditura di Cannoni e Cam-<lb></lb> pane, che vi ſi eſercita, e che tanto fa-<lb></lb> cilita la manifattura, e ne aſſicura.</s><s id="id2773993"> Di <lb></lb> quì paſſeremo al</s></p> <p id="id2774011" type="main"><s id="id2796886">CASINO del Marcheſe Riccardi in Val-<lb></lb> fonda, pieno di Statue antiche e moder-<lb></lb> ne, e di pitture eccellenti, tra le quali <lb></lb> nella Cappella è la volta a freſco del <lb></lb> Volterrano, con un giardino molto vaſto, <lb></lb> e delizioſo, in cui ſi vede la ſtatua di <lb></lb> Papa Bonifazio VIII., che prima era alla <lb></lb> facciata del Duomo, eretta da' Fiorenti-<lb></lb> ni per la benevolenza che queſto Prin-<lb></lb> cipe avea dimoſtrata alla loro Nazione. </s><lb></lb> <s id="id2796940">Uſcendo dal Caſino del Marcheſe Riccar-<lb></lb> di, e voltando in Via Nuova, ſi vede alla <lb></lb> metà di eſſa un Tabernacolo con pittura <lb></lb> di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni: proſeguendo <lb></lb> poi in faccia alla medeſima ſtrada ſi trova <lb></lb> la Chieſa e Convento delle Monache di</s></p> <p id="id2796950" type="main"><s id="id2774017"><expan abbr="San">S.</expan> GIULIANO; fuori di eſſa vedeſi un <lb></lb> <arrow.to.target n="a127"></arrow.to.target> <pb pagenum="(130)"></pb> Tabernacolo la di cui pittura che ſtà co-<lb></lb> perta di vetro, è opera di Andrea del Ca-<lb></lb> ſtagno.</s><s id="id2774043"> In Chieſa poi entrando a man de-<lb></lb> ſtra vedeſi l'Altare del Santiſſimo Croci-<lb></lb> fiſſo opera aſſai ſtimabile di Mariotto Al-<lb></lb> bertinelli, di cui è ancora la Tavola all'<lb></lb> Altar maggiore.</s><s id="id2774062"> Il quadro poi dell'altro <lb></lb> Altare a ſiniſtra rappreſentante la Naſci-<lb></lb> ta del Santo Bambino è di Iacopo da Em-<lb></lb> poli, e ſeguitando la ſtrada trovaſi la <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2774082" type="foot"><s id="id2807197"><foot.target id="a127"></foot.target>I Ta-</s></p> <p id="id2807204" type="main"><s id="id2807208"><expan abbr="Sant'">S.</expan> ONOFRIO delle Religioſe Franceſca-<lb></lb> ne dette di Fuligno, dove oltre una bel-<lb></lb> la Tavola dell'Aſſunzione che ſi vede all'<lb></lb> Altar maggiore, e a man dritta quella di <lb></lb> Iacopo Ligozzi rappreſentante, l'Adora-<lb></lb> zione de' Magi, vi è dirimpetto da am-<lb></lb> mirare il belliſſimo <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco in atto <lb></lb> di ricevere le Stimate dipinto con la più <lb></lb> viva eſpreſſione da Lodovico Cigoli, ope-<lb></lb> ra in vero ſtimatiſſima di sì eccellente <lb></lb> artefice.</s><s id="id2807252"> La volta è pittura del <expan abbr="Padre">P.</expan> Gal-<lb></lb> letti Teatino.</s><s id="id2807258"> Poco diſtante da queſta Chie-<lb></lb> ſa andando verſo la Fortezza ſi trova la <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2775255" type="main"><s id="id2775258"><expan abbr="Sant'">S.</expan> ANTONIO, già Convento di Canonici <lb></lb> Regolari Franceſi ſtati poco tempo fa ſop-<lb></lb> preſſi, nella quale Chieſa al primo Altare <lb></lb> <arrow.to.target n="a128"></arrow.to.target> <pb pagenum="(131)"></pb> a man dritta vi è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Luigi <lb></lb> Re di Francia opera di Livio Mehus.</s><s id="id2775288"> Il <lb></lb> quadro di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio viene da Niccolò <lb></lb> Mignard, e ritornando indietro per la <lb></lb> medeſima ſtrada ſi giunge alla Chieſa dl</s></p> <p id="id2775303" type="foot"><s id="id2775307"><foot.target id="a128"></foot.target>a</s></p> <p id="id2776272" type="main"><s id="id2776275"><expan abbr="San">S.</expan> IACOPO in Campo Corbolini, Com-<lb></lb> menda de' Cavalieri di Malta ove oltre <lb></lb> a vari Depoſiti di perſonaggi inſigni in <lb></lb> valore e pietà di detto ſacro ordine, ve-<lb></lb> deſi in una Cappella la Tavola eſprimen-<lb></lb> te la Decollazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, o-<lb></lb> pera di Filippo Palladini, e ſopra la Por-<lb></lb> ta principale un belliſſimo putto a freſco <lb></lb> di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, che ſoſtiene l'<lb></lb> arme della Famiglia dell'Antella.</s><s id="id2776316"> Di quì <lb></lb> uſcendo, e voltando a man deſtra in Via <lb></lb> dell'Amore, trovavaſi la Chieſa, e Con-<lb></lb> ſervatorio delle Signore delle Montalve, <lb></lb> nell'anno paſſato traslatate nel ſoppreſſo <lb></lb> Monaſtero di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agata in via San Gallo. </s><lb></lb> <s id="id2759559">Quì appreſſo oſſerveremo la Caſa fatta <lb></lb> fabbricare con gli onorifici donativi di <lb></lb> Luigi il grande Re di Francia da Vincen-<lb></lb> zio Viviani primo Mattematico del Gran-<lb></lb> duca Coſimo III. ultimo Scolare del Ga-<lb></lb> lileo.</s><s id="id2759569"> Nella facciata di queſta Caſa, e-<lb></lb> retta col diſegno del Senator <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan></s><s id="id2759577"> Batiſta <lb></lb> Nelli, alla qual Famiglia di preſente ap-<lb></lb> <arrow.to.target n="a129"></arrow.to.target> <pb pagenum="(132)"></pb> partiene con raro eſempio, ed in ſegno <lb></lb> evidente d'Uomo grato al Maeſtro, ed <lb></lb> a generoſi Benefattori, vedremo ſopra la <lb></lb> porta maggiore, eſpoſta al pubblico la vi-<lb></lb> va effigie di bronzo in rilievo, gettata da <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan></s><s id="id2804127"> Batiſta Foggini, di queſt'immortale <lb></lb> Eroe Fiorentino, e dall'eſpreſſo ne' Car-<lb></lb> tellini laterali, come da un Compendio <lb></lb> di Vita, ci verrà indicato parte delle no-<lb></lb> tizie de' di lui ammirandi ritrovati.</s><s id="id2804146"> Sod-<lb></lb> disfattici d'aver veduto una memoria sì <lb></lb> bella, entrando ſulla Piazza Vecchia di <lb></lb> Santa Maria Novella oſſerveremo a man <lb></lb> deſtra il</s></p> <p id="id2804166" type="foot"><s id="id2804170"><foot.target id="a129"></foot.target>I 2 par-</s></p> <p id="id2804177" type="main"><s id="id2804181">PALAZZO de' Cerretani, dove è ſtata fab-<lb></lb> bricata una Galleria di antiche Statue; e <lb></lb> dipinta vagamente da Vincenzio Meucci, <lb></lb> ed è anche ricca di inſigni pitture de <lb></lb> più eccellenti maeſtri poſſeduta in oggi <lb></lb> dalla Marcheſa Caſſandra Capponi ſuper-<lb></lb> ſtite di tal Famiglia; e dipoi per corta <lb></lb> ſtrada paſſeremo al Giardino, e palazzo de' <lb></lb> Gaddi, ricchiſſimo di Statue ſingolari, di <lb></lb> pitture, e di medaglie; ed oſſervando il <lb></lb> Palazzo detto del Mandragone, ed in ap-<lb></lb> preſſo quello de' Venturi, diſegno del Bon-<lb></lb> talenti ove è una ſala nobilmente dipin-<lb></lb> ta da Bernardino Poccetti, giugneremo al-<lb></lb> la Chieſa di </s></p> <p id="id2767587" type="foot"><s id="id2767591">SAN-</s></p> <pb pagenum="(133)"></pb> <p id="id2802082" type="main"><s id="id2802084">SANTA MARIA NOVELLA de' Padri Dome-<lb></lb> nicani, una delle più belle non ſolo di <lb></lb> Firenze, ma quaſi diſſi d'Italia, lodata <lb></lb> da Michelagnolo Buonarroti, che come è <lb></lb> fama fra noi, ſoleva chiamarla la ſua Spo-<lb></lb> ſa.</s><s id="id2802092"> Fu queſta cominciata nel 1279. aven-<lb></lb> done poſta la prima pietra nei 18. Ottobre <lb></lb> di detto anno il Cardinal Latino, col diſe-<lb></lb> gno di Fra Siſto, e Fra Riſtoro, Converſi <lb></lb> di quell'ordine, e Fiorentini, intenden-<lb></lb> tiſſimi d'Architettura, e perfezionata cir-<lb></lb> ca l'anno 1350.; governando il Conven-<lb></lb> to Fra Iacopo Paſſavanti celebre ed elo-<lb></lb> quente Scrittore.</s><s id="id2802130"> Promoſſe la gran Fab-<lb></lb> brica di queſto Tempio il Beato Giovan-<lb></lb> ni da Salerno diſcepolo di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, <lb></lb> di cui è oſſervabile la bella Statua fatta da <lb></lb> Girolamo Ticciati, e collocata nel mezzo <lb></lb> del maggior Chioſtro.</s><s id="id2780171"> Ora queſto Tempio <lb></lb> magnifico è diviſo in tre Navate, ſoſte-<lb></lb> nute da pilaſtri, e Colonne, ſulle quali <lb></lb> poſano gli archi delle volte, così ben ri-<lb></lb> levate, che oltre la maeſtà, e vaghezza, <lb></lb> rendono molta luce alla Chieſa.</s><s id="id2780194"> Nelle <lb></lb> pareti delle Navate ſono le Cappelle tutte <lb></lb> di un ordine.</s><s id="id2780204"> In ciaſcuna di eſſe è una <lb></lb> Tavola di Pitture eccellenti.</s><s id="id2780211"> Incomin-<lb></lb> ciando dalla porta del mezzo, la prima <lb></lb> <arrow.to.target n="a131"></arrow.to.target> <pb pagenum="(134)"></pb> a man deſtra, dove la Vergine Annunzia-<lb></lb> ta dall'Angiolo, è dipinta da Santi di <lb></lb> Tito.</s><s id="id2805567"> Segue il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo mi-<lb></lb> rabilmente effigiato da Girolamo Macchie-<lb></lb> ti: e dopo queſto la Natività del Signore <lb></lb> dipinta da Batiſta Naldini, di cui ſono l'<lb></lb> altre due ſeguenti, cioè quella della Pu-<lb></lb> rificazione di Maria Vergine, e l'altra <lb></lb> della Depoſizione di Croce di Noſtro Si-<lb></lb> gnore.</s><s id="id2805597"> E' anco di Santi di Tito il Lazze-<lb></lb> ro reſuſcitato, dopo della qual Cappella <lb></lb> vedeſi il belliſſimo Sepolcro della <expan abbr="Beato">B.</expan> Vil-<lb></lb> lana de' Botti, ſcolpito di mano di Deſi-<lb></lb> derio da Settignano.</s><s id="id2805617"> Del Ligozzi poi è <lb></lb> la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Raimondo, che reſuſcita <lb></lb> da morte un fanciullo.</s><s id="id2781667"> Salita una ſcala <lb></lb> in teſta alla Crociata ſi ammira una Ta-<lb></lb> vola rappreſentante il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Ca-<lb></lb> terina opera di Giuliano Bugiardini.</s><s id="id2781681"> In <lb></lb> queſta Cappella oſſervaſi un antichiſſima <lb></lb> immagine di Maria Vergine la prima ope-<lb></lb> ra di Cimabue data al pubblico, ſtata gran <lb></lb> tempo all'Altar Maggiore di queſta Chie-<lb></lb> ſa; nella quale cominciò il ravvivamento <lb></lb> della Pittura.</s><s id="id2781707"> Ne ſegue proſſima a queſta <lb></lb> la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico ove la Tavo-<lb></lb> la è di Iacopo Vignali, lo sfondo è di <lb></lb> Piero Dandini, come ancora una delle <lb></lb> <arrow.to.target n="a132"></arrow.to.target> <pb pagenum="(135)"></pb> due Lunette; e l'altra rappreſentante la <lb></lb> Pietà è del Paſſignano, i due gran quadri <lb></lb> laterali ſono del Bonechi.</s><s id="id2780037"> L'altra Cap-<lb></lb> pella tutta dipinta a freſco è di Filippo <lb></lb> Lippi; e la Madonna di Marmo bian-<lb></lb> co poſta ſopra il Sepolcro di paragone <lb></lb> dietro l'Altare è opera di Benedetto da <lb></lb> Majano.</s><s id="id2780059"> Dietro all'altar maggiore belliſ-<lb></lb> ſime ſono le pitture del Coro fatte dal <lb></lb> Grillandajo.</s><s id="id2780070"> In ſette Storie da una parte <lb></lb> ſi rappreſenta la vita di Maria Vergine, <lb></lb> ed in altre ſette dall'altra, quella di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giovan Batiſta, ed in ciaſcuna furono ri-<lb></lb> tratte da quel Pittore molte perſone di <lb></lb> quei tempi, cosi bene, ed al vivo, che <lb></lb> la natura vien ſuperata dall'arte.</s><s id="id2781737"> Le pit-<lb></lb> ture, tanto davanti, che di dietro di queſt'<lb></lb> Altare ſono di mano del predetto Grillan-<lb></lb> dajo.</s><s id="id2781751"> Nella prima Cappella, proſeguen-<lb></lb> do il giro della Chieſa, ammiraſi il cele-<lb></lb> bre Crocifiſſo di Ser Brunelleſco.</s><s id="id2781763"> Nella <lb></lb> ſeconda fatta con diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio <lb></lb> Doſio tutta lavorata di ricchi marmi oſ-<lb></lb> ſervaſi la Tavola di Agnolo Bronzino, di <lb></lb> cui pure è la Pittura della volta; i Baſſi-<lb></lb> rilievi di marmo, che ſono nelle pareti <lb></lb> ſopra i depoſiti ſono di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> dell'Opera. </s><lb></lb> <s id="id2781770">Saliti per una piccola ſcala nella terza <lb></lb> <arrow.to.target n="a133"></arrow.to.target> <pb pagenum="(136)"></pb> Cappella, dipinta tutta a freſco da An-<lb></lb> drea, e Bernardo Orcagna fratelli, ſi vede <lb></lb> ancora la Tavola dell'Altare di mano del <lb></lb> detto Andrea.</s><s id="id2777999"> Ed oſſervando nella contigua <lb></lb> Sagreſtia oltre i diverſi grazioſi ornamenti <lb></lb> le Pitture del Beato <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico e di <lb></lb> altri buoni autori moderni, rientreremo <lb></lb> nella Navata dove al primo Altare tro-<lb></lb> vaſi la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Giacinto lavorata da <lb></lb> Aleſſandro Bronzino, al ſecondo vi è una <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina di rilievo della quale non è <lb></lb> noto l'Autore.</s><s id="id2778036"> Potranno quì oſſervarſi i <lb></lb> due Tabernacoli poſti ai Pilaſtri fatti con <lb></lb> diſegno di Pier Franceſco Silvani, e le <lb></lb> due Tavole una del Cigoli rappreſentante <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Pier Martire, e l'altra dell'Empoli. </s><lb></lb> <s id="id2805663">Ne ſegue poi nell'ordine delle Cappelle <lb></lb> due Tavole del Vaſari, la prima rappre-<lb></lb> ſentante Criſto riſorto, l'altra la Madon-<lb></lb> na del Roſario, appreſſo a queſta la bei-<lb></lb> liſſima Tavola della Sammaritana opera di <lb></lb> Aleſſandro Bronzino, ne viene poi il Se-<lb></lb> polcro d'Antonio Strozzi fatto da Andrea <lb></lb> da Fieſole, ma la Madonna, e gli Angio-<lb></lb> li ſono di Maſo Boſcoli.</s><s id="id2805673"> In ultimo della <lb></lb> Navata, alla Cappella de Ricci, la Tavo-<lb></lb> la di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Caterina della ſteſſa Famiglia è di <lb></lb> mano di Gaetano Romanelli.</s><s id="id2805688"> E finalmen-<lb></lb> <arrow.to.target n="a134"></arrow.to.target> <pb pagenum="(137)"></pb> te tralle due porte è effigiato <expan abbr="San">S.</expan> Vincen-<lb></lb> zio Ferreri dal Pittore Iacopo del Meglio. </s><lb></lb> <s id="id2761437">Uſcito di Chieſa il Foreſtiero, e conſide-<lb></lb> rando l'antichiſſima facciata fatta fabbri-<lb></lb> care da Orazio Rucellai col diſegno di <lb></lb> Leon Batiſta Alberti terminata nel 1477. <lb></lb> vedrà l'Armilla di Tolomeo per oſſervar <lb></lb> l'ingreſſo del Sole nel primo punto d'Arie-<lb></lb> te fattavi collocare dal Gran-Duca Coſi-<lb></lb> mo I., dall'altra parte uno Gnomone per <lb></lb> comodo degli Studenti d'Aſtronomia, o-<lb></lb> pera di <expan abbr="Fra">F.</expan> Ignazio Danti dello ſteſſo or-<lb></lb> dine.</s><s id="id2761447"> Dalla Chieſa paſseremo nel Con-<lb></lb> vento, fabbricato con comode abitazioni, <lb></lb> in cui ſon molte coſe degne d'eſſer ve-<lb></lb> dute da ciaſcun Foreſtiero.</s><s id="id2838945"> Primieramen-<lb></lb> te ſi trova un Chioſtro aſſai grande, le <lb></lb> cui Pareti lungo la Chieſa furono dipinte <lb></lb> a verde terra di ſacre Iſtorie da Paolo, <lb></lb> detto degli Uccelli, Pittore antico, e da <lb></lb> altri alquanto a lui anteriori, tutto il <lb></lb> rimanente del Chioſtro.</s><s id="id2838971"> E quivi ſituata <lb></lb> la Cappella della Nazione Spagnola, già <lb></lb> eretta dalla Famiglia Guidalotti per Ca-<lb></lb> pitolo di quei Padri, con pitture nelle pa-<lb></lb> reti, e nella volta di mano di Taddeo <lb></lb> Gaddi, e di Simone Memmi, fatta reſtau-<lb></lb> rare, ed abbellire dal Padre Maeſtro Fra <lb></lb> <arrow.to.target n="a135"></arrow.to.target> <pb pagenum="(138)"></pb> Salvadore d'Aſcanio Spagnolo, ſtato Mi-<lb></lb> niſtro del Re Cattolico.</s><s id="id2763308"> La Tavola di San <lb></lb> Iacopo Apoſtolo, Tutelare della Cappella, <lb></lb> è di mano del Bronzino; e il Crocifiſſo di <lb></lb> marmo, collocato oggi ſull'Altare, è ope-<lb></lb> ra del Pierotti.</s><s id="id2763327"> Paſſando al ſecondo Chio-<lb></lb> ſtro, che è lungo centodieci braccia, e <lb></lb> largo novanta, lo vedremo diviſo in cin-<lb></lb> quanta lunette, lavorate da Maeſtri ec-<lb></lb> cellenti, e ſpecialmente da Santi di Tito, <lb></lb> dal Poccetti, dal Cigoli, dal Vaſari, da <lb></lb> Batiſta Naldini, dal Balducci, e da varj <lb></lb> altri celebri Profeſſori di quel tempo.</s><s id="id2763359"> Ivi <lb></lb> ſono eſpreſſi i fatti più ſingolari di San <lb></lb> Domenico, e di Sant'Antonino Arcive-<lb></lb> ſcovo di Firenze, con alcuni Ritratti d'<lb></lb> Uomini illuſtri per Santità; che mentre <lb></lb> viſſero ſantificarono coll'eſempio loro <lb></lb> queſto Convento.</s><s id="id2812675"> E' quì da oſſervarſi la <lb></lb> gran Parete verſo Ponente, con le Armi <lb></lb> in pietra della Chieſa Romana, e della <lb></lb> Repubblica Fiorentina, per eſſer queſto <lb></lb> uno de' Lati del grande Stanzone ſervito <lb></lb> al General Concilio celebrato in Firenze <lb></lb> con la preſenza di Eugenio IV., e dell'<lb></lb> Imperator Paleologo ec., nel quale ſeguì <lb></lb> l'unione della Chieſa Greca con la La-<lb></lb> tina.</s><s id="id2812714"> Vicino al Chioſtro è ſituata la Spe-<lb></lb> <arrow.to.target n="a136"></arrow.to.target> <pb pagenum="(139)"></pb> zieria, celebre in molti luoghi d'Italia, <lb></lb> avvegnachè in eſſa, al pari d'ogni gran <lb></lb> Fonderìa, ſi fabbrichino medicamenti chi-<lb></lb> mici d'ogni ſorte, olj, quinteſſenze, e o-<lb></lb> dori di ſingolare perfezione; come è ben <lb></lb> noto a' Profeſſori di queſt' Arte.</s><s id="id2740663"> Salendo <lb></lb> nel Dormentorio di pitture abbellito, colla <lb></lb> ſerie di tutt'i Pontefici, e Cardinali di <lb></lb> queſta inſigne Religione, trovaſi la Cap-<lb></lb> pella detta del Papa, dipinta da Iacopo <lb></lb> da Pontormo, e nella quale celebrarono <lb></lb> quattro Sommi Pontefici, cioè Martino V. <lb></lb> Eugenio IV. Pio II. e Leone X. </s><s id="id2775651">Preſſo <lb></lb> queſta è una copioſa Libreria, dipoi il <lb></lb> Noviziato fatto fabbricare dal Padre Aleſ-<lb></lb> ſio Strozzi infigne Benefattore di queſto <lb></lb> Convento.</s><s id="id2775661"> Uſcendo s'entra in una gran <lb></lb> Piazza con due Piramidi rette ſopra le <lb></lb> loro Baſi da quattro groſſe Teſtuggini di <lb></lb> bronzo.</s><s id="id2775675"> In queſta Piazza diviſa da dette <lb></lb> due Piramidi ben diſtanti l'una dall'aitra, <lb></lb> e ridotta per il giorno avanti alla Feſta <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Protettore di Firenze, con <lb></lb> ben ordinati palchi per l'immenſo popo-<lb></lb> io a foggia di un Antiteatro, vi ſi corre <lb></lb> in giro per tre volte il Palio de' Cocchi <lb></lb> all'uſo degli antichi Romani.</s><s id="id2775706"> Sta collo-<lb></lb> cato dicontro alla Chieſa il palco nobil-<lb></lb> <arrow.to.target n="a137"></arrow.to.target> <pb pagenum="(140)"></pb> mente apparato per il Sovrano, e Sua Real <lb></lb> Famiglia con altro appreſſo per le cariche <lb></lb> di Corte.</s><s id="id2767578"> Feſta per verità nobiliſſima, <lb></lb> iſtituita da Coſimo l. nel 1563.</s></p> <p id="id2767599" type="foot"><s id="id2767602"><foot.target id="a131"></foot.target>a man</s></p> <p id="id2767610" type="foot"><s id="id2767614"><foot.target id="a132"></foot.target>due</s></p> <p id="id2767621" type="foot"><s id="id2767625"><foot.target id="a133"></foot.target>Cap-</s></p> <p id="id2767633" type="foot"><s id="id2765939"><foot.target id="a134"></foot.target>te</s></p> <p id="id2765946" type="foot"><s id="id2765950"><foot.target id="a135"></foot.target>Sal-</s></p> <p id="id2765958" type="foot"><s id="id2765962"><foot.target id="a136"></foot.target>zieria,</s></p> <p id="id2765969" type="foot"><s id="id2765973"><foot.target id="a137"></foot.target>mente</s></p> <p id="id2765981" type="main"><s id="id2765984">Accanto alla Porteria del Convento vi <lb></lb> è la Compagnia detta della Scala, nella <lb></lb> quale ſono varie buone pitture, nel di <lb></lb> cui atrio vi ſi ammira a mano deſtra la <lb></lb> Tavola del Crocifiſſo, lavoro di Lorenzo <lb></lb> Lippi, e a ſiniſtra quella di Orazio Foda-<lb></lb> ni, rappreſentante il Giovane Tobbia quan-<lb></lb> do guariſce dalla cecità il ſuo Genitore. </s><lb></lb> <s id="id2765994">Sulla detta Piazza in faccia alla Chieſa <lb></lb> era ſituato il ſoppreſso Spedale di</s></p> <p id="id2793422" type="main"><s id="id2793426">SAN PAOLO de Convaleſcenti detto così <lb></lb> per la Carità che vi ſi eſercitava di ri-<lb></lb> cettare per tre giorni i poveri uſciti del <lb></lb> male.</s><s id="id2793441"> E' ſtato recentemente aggregato <lb></lb> all'Arciſpedale di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova.</s><s id="id2793449"> Il di-<lb></lb> ſegno della Loggia diceſi fatto dal Bru-<lb></lb> nelleſco, i Tondi nei peducci, e la Lu-<lb></lb> netta ſopra la porta della Chieſa, ſon d'<lb></lb> Andrea della Robbia Nipote di Luca.</s><s id="id2793468"> Il <lb></lb> buſto del Gran-Duca Ferdinando I. di mar-<lb></lb> mo collocato nel mezzo è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> dell'<lb></lb> Opera.</s><s id="id2763376"> Paſsato queſto Spedale trovaſi la <lb></lb> Chieſa delle Religioſe dette le Stabilite; <lb></lb> <arrow.to.target n="a138"></arrow.to.target> <pb pagenum="(141)"></pb> e voltando a man ſiniſtra ſi trova quella <lb></lb> de' Padri Carmelitani Scalzi di</s></p> <p id="id2763403" type="foot"><s id="id2763407"><foot.target id="a138"></foot.target>e vol-</s></p> <p id="id2763414" type="main"><s id="id2763418"><expan abbr="San">S.</expan> PAOLO detto <expan abbr="San">S.</expan> PAOLINO di antichiſ-<lb></lb> ſima, che ella era fu ridotta alla moder-<lb></lb> na da' predetti Padri, ai quali fu conceſsa <lb></lb> fino dal 1618. con architettura aſſai va-<lb></lb> ga nell'anno 1669. con diſegno del Bala-<lb></lb> tri.</s><s id="id2757265"> Ella ha una ſola Navata con tre Cap-<lb></lb> pelle per banda sfondate, e due gran Cap-<lb></lb> pelle in faccia l'una all'altra, che fanno <lb></lb> Crociata, e pongono in mezzo un ampia <lb></lb> Tribuna, e Coro con l'Altare in iſola. </s><lb></lb> <s id="id2757275">Sulla porta al di dentro ſtà appeſa una Ta-<lb></lb> vola, ove è effigiata <expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa di mano di <lb></lb> Piero Dandini: nella prima Cappella a <lb></lb> man dritta vi è un <foreign lang="la">Ecce Uomo</foreign>, nella ſe-<lb></lb> conda un antica Immagine della Santiſſi-<lb></lb> ma Annunziata.</s><s id="id2757307"> Segue il magnifico Alta-<lb></lb> re del Tranſito di San Giuſeppe di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Ferretti; dai lati il Medaglione, ov'è lo <lb></lb> Spoſalizio della Madonna è opera di Vin-<lb></lb> cenzio Meucci, e l'altro ov'è il ripoſo della <lb></lb> <expan abbr="Sacra">S.</expan> Famiglia che va in Egitto, fu lavora-<lb></lb> to da Ignazio Enrico Hugford.</s><s id="id2800294"> All'Altar <lb></lb> maggiore evvi un bel Crocifiſſo di rilievo <lb></lb> e nella teſtata del Coro il rapimento di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Paolo, opera del Cavalier Curradi.</s><s id="id2800308"> Dai <lb></lb> lati la converſione, e decollazione del <lb></lb> <arrow.to.target n="a139"></arrow.to.target> <pb pagenum="(142)"></pb> Santo è di <expan abbr="Fra">F.</expan> Iacopo Carmelitano Scalzo. </s><lb></lb> <s id="id2800345">Seguita la Cappella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa il di cui <lb></lb> quadro all'altare è dello ſteſſo Curradi, <lb></lb> nei Medaglioni dai lati il Marcheſini in <lb></lb> uno effigiò la Santa, e nell'altro il detto <lb></lb> Ignazio Hugford eſpreſſe <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni della <lb></lb> Croce.</s><s id="id2800353"> Alla proſſima Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb> vacchino, la Tavola del detto Santo è del <lb></lb> medeſimo Marcheſini.</s><s id="id2767321"> E nell'ultima fu <lb></lb> fatta da Tommaſo Gherardini l'Orazione <lb></lb> nell'Orto.</s><s id="id2767330"> Di quì proſeguendo per la <lb></lb> ſtrada di Palazzuolo trovaſi la</s></p> <p id="id2767339" type="foot"><s id="id2767343"><foot.target id="a139"></foot.target>Santo</s></p> <p id="id2767350" type="main"><s id="id2767354">CONGREGAZIONE di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco detta <lb></lb> de' Bacchettoni fondata dal Venerabile Ipo-<lb></lb> lito Galantini Fiorentino.</s><s id="id2767365"> Queſto Orato-<lb></lb> rio è degno di vederſi anco per l'eccel-<lb></lb> lenti pitture che adornano la vaſta ſoffit-<lb></lb> ta, ove han gareggiato cinque illuſtri Pit-<lb></lb> tori nei diverſi ſpartimenti, che la com-<lb></lb> pongono.</s><s id="id2759670"> E primieramente <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da San <lb></lb> Giovanni, Baldaſſar Volterrano, Fabbrizio <lb></lb> Boſchi, Cecco Bravo, e Pietro Liberi da <lb></lb> Padova, a cui toccò a far la Fama Vo-<lb></lb> lante, con l'arme Granducale de' Medici <lb></lb> la cui generoſa Pietà nella creazione di <lb></lb> queſto Santo Luogo ha dato tutta la ma-<lb></lb> no.</s><s id="id2759699"> Modernamente poi furono ornate le <lb></lb> pareti di queſta Chieſa con l'architettu-<lb></lb> <arrow.to.target n="a140"></arrow.to.target> <pb pagenum="(143)"></pb> ra di Rinaldo Botti, e le figure di Nic-<lb></lb> colò Manetti.</s><s id="id2759724"> L'atrio della medeſima fu <lb></lb> fatto di pianta dalla Granducheſſa Maria <lb></lb> Maddalena d'Auſtria, le Tavole che vi <lb></lb> ſono a due Altari furon dipinte da Piero <lb></lb> Dandini.</s><s id="id2765850"> Nell'uſcire di queſta Chieſa, e <lb></lb> prendendo la più vicina ſtradella che ſi <lb></lb> preſenta, entreremo in via della Scala, <lb></lb> ove trovaſi il nobil Convento e Chieſa <lb></lb> della Concezione detta del</s></p> <p id="id2765871" type="foot"><s id="id2765874"><foot.target id="a140"></foot.target>ra</s></p> <p id="id2765882" type="main"><s id="id2765886">MONASTERO NUOVO, nella quale fu in-<lb></lb> corporato il celebre Salone del Concilio <lb></lb> Fiorentino.</s><s id="id2765896"> All'Altar maggiore la Tavo-<lb></lb> la de' Magi è di Franceſco Conti, e la <lb></lb> gran lunetta che vi è ſopra è opera aſſai lo-<lb></lb> devole d'Antonio Franchi, Aurelio Lomi <lb></lb> all'Altare a man deſtra dipinſe la Pietà, <lb></lb> e le figure che adornano a ſiniſtra il Ta-<lb></lb> bernacolo della Madonna ſono del Paſſi-<lb></lb> gnano.</s><s id="id2757662"> Trovaſi poco diſtante il</s></p> <p id="id2757667" type="main"><s id="id2757670">PALAZZO, E GIARDINO del Marcheſe Ri-<lb></lb> dolſi, ora dello Stiozzi; queſto è ripieno <lb></lb> di belliſſimi Quadri, con un nobile, e va-<lb></lb> ſto Giardino, ov'è di Antonio Novelli <lb></lb> una Statua Coloſſale, oltre i vaſti, e co-<lb></lb> modi appartamenti.</s><s id="id2757694"> Da queſto eſcendo <lb></lb> per queſta comoda ſtrada troveremo a <lb></lb> <arrow.to.target n="a141"></arrow.to.target> <pb pagenum="(144)"></pb> ſiniſtra il nobile Monaſtero di Religioſe <lb></lb> Camaldolenſi detto di</s></p> <p id="id2757720" type="foot"><s id="id2769803"><foot.target id="a141"></foot.target>ſini-</s></p> <p id="id2769811" type="main"><s id="id2769815"><expan abbr="San">S.</expan> MARTINO la di cui piccola, ma va-<lb></lb> ghiſſima Chieſa ornata di ſtucchi ha due <lb></lb> Cappelle laterali che in una della Nun-<lb></lb> ziata e l'altra del Batteſimo di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ago-<lb></lb> ſtino, le di cui Tavole ſon dipinte da Ba-<lb></lb> tiſta Gidoni, e quella dell'Altar maggio-<lb></lb> re è opera del Ferretti con l'adorazione <lb></lb> de' Magi.</s><s id="id2769846"> Di quì proſeguendo il cammi-<lb></lb> no ſi trova altro nobile Monaſtero e Chie-<lb></lb> ſa di</s></p> <p id="id2769858" type="main"><s id="id2769862"><expan abbr="San">S.</expan> IACOPO di Ripoli di Religioſe dell'<lb></lb> Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico; ove ſulla porta <lb></lb> della Chieſa vedeſi un bel lavoro di Luca <lb></lb> della Robbia, e dentro parimente ven'ha <lb></lb> altri due ſopra le due laterali Cappelle, <lb></lb> in cui ſtan collocate belliſſime Tavole di <lb></lb> Domenico del Ghirlandajo.</s><s id="id2769318"> Poco più ol-<lb></lb> tre ſi giugne alle mura della Città, di <lb></lb> dove con breve tratto ſi arriva alla Por-<lb></lb> ta al Prato, preſſo la quale ſi trova il</s></p> <p id="id2769335" type="main"><s id="id2769339">CASİNO E PALAZZO de' Principi Corſini, <lb></lb> nell'atrio del quale, che conduce al Giar-<lb></lb> dino è ſtata poſta una bella raccolta di <lb></lb> antiche inſcrizioni.</s><s id="id2769355"> Il detto Caſino è ſi-<lb></lb> tuato in mezzo a due Chieſe di Religio-<lb></lb> <arrow.to.target n="a142"></arrow.to.target> <pb pagenum="(145)"></pb> ſe, che la prima, venendo dalla porta, <lb></lb> è Santa Maria, e l'altra <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna.</s><s id="id2771032"> Nella <lb></lb> prima è oſſervabile all'Altar maggiore la <lb></lb> Tavola de' Magj, che è di Girolamo Mac-<lb></lb> chietti, e oltre a quella vi è una Pietà di <lb></lb> Santi di Tito, e il Batteſimo di <expan abbr="San">S.</expan> Ago-<lb></lb> ſtino belliſſimo lavoro del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Currado, <lb></lb> nella ſeconda aſſai abbellita modernamen-<lb></lb> te da che vi ſu introdotta la devozione <lb></lb> di Maria Santiſſima del buon Conſiglio, la <lb></lb> di cui Immagine veneraſi al deſtro Altare. </s><lb></lb> <s id="id2771055">Vedeſi alla maggior Cappella una Tavola <lb></lb> degna di ſtima di mano del Pontormo, la <lb></lb> ſoffitta è dipinta da Vincenzio Meucci, e <lb></lb> l'architettura da Giuſeppe del Moro.</s><s id="id2771091"> Di <lb></lb> quì entrando in Borgo Ogniſſanti vedre-<lb></lb> mo a ſiniſtra una piccola traverſa, che <lb></lb> mette alla Chieſa parrocchiale di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lu-<lb></lb> cia, ove all'Altar maggiore e una Tavola <lb></lb> del Ghirlandajo.</s><s id="id2762282"> Due altre a tempera del <lb></lb> Puglieſchi, e una antica Immagine della <lb></lb> Nunziata.</s><s id="id2762292"> Di quì rimettendoſi in ſtrada pel <lb></lb> detto Borgo, giugneremo alla Chieſa di</s></p> <p id="id2762301" type="foot"><s id="id2762304"><foot.target id="a142"></foot.target>ſe</s></p> <p id="id2762312" type="main"><s id="id2762316">OGNİSSANTİ, dove abitano i Frati Mi-<lb></lb> nori dell'Oſſervanza di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco.</s><s id="id2762324"> Ha <lb></lb> queſta Chieſa la ſacciata di pietre forti, <lb></lb> con buon diſegno intagliate per opera del <lb></lb> Nigetti Architetto.</s><s id="id2762338"> Il baſſo rilievo di ter-<lb></lb> <arrow.to.target n="a143"></arrow.to.target> <pb pagenum="(146)"></pb> ra cotta, ſituato ſopra la porta di mez-<lb></lb> zo, è di Luca della Robbia.</s><s id="id2805295"> La prima <lb></lb> Tavola, che ſi trova entrando per la Porta <lb></lb> principale è di Vincenzio Dandini Fioren-<lb></lb> tino, valente diſcepolo di Pietro da Cor-<lb></lb> tona.</s><s id="id2805313"> Nella ſeguente, lungo la Navata <lb></lb> vi è da Lodovico Butteri eſpreſſa con mol-<lb></lb> to ſtudio e bellezza l'Aſcenſione di Criſto. </s><lb></lb> <s id="id2805333">Dopo a queſta vi è da Matteo Roſſelli <lb></lb> effigiata Santa Eliſabetta Regina di Por-<lb></lb> togallo.</s><s id="id2805336"> Ne ſegue la Madonna col Bam-<lb></lb> bino Gesù, e altri Santi di mano di Santi <lb></lb> di Tito.</s><s id="id2805347"> Tra queſta, e la ſeguente Cap-<lb></lb> pella vi è dipinto a freſco da Sandro <lb></lb> Botticelli <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino.</s><s id="id2768470"> E' da ſaperſi, che <lb></lb> queſta pittura nel 1566. con l'altra di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Girolamo che ſtà dall'altra parte, furono <lb></lb> ſegate dal muro del tramezzo, che vi <lb></lb> era in queſta Chieſa all'uſo antico, e in-<lb></lb> ſerite con gran diligenza nelle pareti ove <lb></lb> al preſente ſi vedono; ma l'altra di San <lb></lb> Girolamo è di Domenico del Ghirlandajo. </s><lb></lb> <s id="id2768480">Ne viene dopo la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco <lb></lb> che è di mano di Niccodemo Ferrucci. </s><lb></lb> <s id="id2768484">Dipoi quella della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Concezione, la-<lb></lb> voro di Vincenzio Dandini.</s><s id="id2768520"> Accanto a <lb></lb> queſta il Pugliani eſpreſſe il Beato Salva-<lb></lb> tore da Orta, che riſana infermi.</s><s id="id2768531"> Vol-<lb></lb> <arrow.to.target n="a144"></arrow.to.target> <pb pagenum="(147)"></pb> tando verſo la crociata, il <expan abbr="San">S.</expan> Diego è di <lb></lb> Iacopo Ligozzi.</s><s id="id2754442"> All'altro Altare vi è <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Pietro d'Alcantara, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa di mano <lb></lb> di Lazzaro Baldi, i quadri laterali del <lb></lb> Meucci, e la tribuna di Matteo Bonechi. </s><lb></lb> <s id="id2754446">In teſta alla Crociata, la Tavola di San <lb></lb> Bernardino e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni da Capiſtrano <lb></lb> è di Vincenzio Dandini.</s><s id="id2754469"> I laterali ſi cre-<lb></lb> dono d'Andrea del Caſtagno, la tribuna <lb></lb> con i due ovati di Giovanni Ferretti, e <lb></lb> l'architettura di Lorenzo del Moro.</s><s id="id2754483"> Nella <lb></lb> prima Cappella che ſegue vi è la Tavola <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Eliſabetta dipinta da Giuſeppe Pin-<lb></lb> zani con la Cupolina di Ranieri del Pace, <lb></lb> e dell'iſteſſo Pinzani è la <expan abbr="Santa">S.</expan> Roſa, che <lb></lb> ſi vede nella ſeguente; l'altre Pitture <lb></lb> furono eſeguite da Giovanni Cinqui.</s><s id="id2764808"> La <lb></lb> Tavola poi che ſta appeſa ſopra l'arco è <lb></lb> di Benedetto Veli.</s><s id="id2764818"> Nell'altra la Tavola <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Paſquale è dipinta da Pietro Dandi-<lb></lb> ni, e i laterali dal Ciceri.</s><s id="id2764829"> E' poi da am-<lb></lb> mirarſi la maggior Cappella molto arric-<lb></lb> chita di nobiliſſimi marmi, e la Cupola e <lb></lb> i peducci di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; a <lb></lb> queſto Altare iſolato vedeſi un paliotto di <lb></lb> pietre dure iſtoriato con alcuni fatti di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, ſopra di eſſo vi è eretto un <lb></lb> Crocifiſſo di Bronzo, opera di Bartolom-<lb></lb> <arrow.to.target n="a145"></arrow.to.target> <pb pagenum="(148)"></pb> meo Cennini diſcepolo del Tacca, gli An-<lb></lb> geli di marmo ſopra le porte del Coro, <lb></lb> ſono di Andrea Ferroni di Fieſole, i quat-<lb></lb> tro Santi della Religione nelle Nicchie, <lb></lb> ſono di Franceſco Gargiolli da Settignano. </s><lb></lb> <s id="id2778812">I due quadri laterali, che in uno Santa <lb></lb> Chiara, è opera di Coſimo Gamberucci, <lb></lb> e nell'altro di <expan abbr="San">S.</expan> Bonaventura è di Fab-<lb></lb> brizio Boſchi.</s><s id="id2778819"> La facciata del Coro di-<lb></lb> pinta a freſco è lavoro del Pinzani, che <lb></lb> vi ha eſpreſſo Criſto che caccia i Profani <lb></lb> dal Tempio.</s><s id="id2778834"> Paſſata la Cappella maggio-<lb></lb> re trovaſi da Pier Dandini effigiato <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb> vanni da Capiſtrano, del quale ſon pure <lb></lb> i due laterali.</s><s id="id2778848"> In faccia alla porta della Sa-<lb></lb> greſtia è la Cappella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita da <lb></lb> Cortona, ov'è la detta Santa dipinta da <lb></lb> Pietro Marcheſini.</s><s id="id2778953"> Ritornando nella Na-<lb></lb> vata trovaſi la prima Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Ber-<lb></lb> nardino da Siena, opera di Fabbrizio Bo-<lb></lb> ſchi: nella ſeconda Cappella vi è un Cro-<lb></lb> cifiſſo di legno, del quale non è noto l'<lb></lb> artefice.</s><s id="id2778975"> La ſtatua, che ne ſuccede di <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Antonio da Padova è di Baldaſſar Fiam-<lb></lb> mingo.</s><s id="id2778986"> Nella quarta Cappella è l'Aſſun-<lb></lb> ta di Tommaſo da <expan abbr="San">S.</expan> Friano.</s><s id="id2778994"> Segue il Mar-<lb></lb> tirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea opera di mano di Mat-<lb></lb> teo Roſſelli.</s><s id="id2779004"> La tavola della Nunziata è <lb></lb> <arrow.to.target n="a146"></arrow.to.target> <pb pagenum="(149)"></pb> lavoro di Bartolommeo Traballeſi.</s><s id="id2779022"> La ſoffit-<lb></lb> ta è ſtata ultimamente, il di cui sfondo fu <lb></lb> dipinto da Giuſeppe Romei, e l'ornato d'<lb></lb> architettura di Giuſeppe Renucci, Conſer-<lb></lb> vandoſi ancora in queſta Chieſa molte Reli-<lb></lb> quie, e fra queſte la Tonaca di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, <lb></lb> tenuta in ſomma venerazione.</s><s id="id2797000"> Dopo la <lb></lb> Chieſa ne viene il Convento, in cui vi <lb></lb> è un belliſſimo Chioſtro con tutte le lu-<lb></lb> nette dipinte a freſco, cinque delle quali <lb></lb> ſono di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; cioè <lb></lb> quelia ove <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco mette in pace gli <lb></lb> Aretini, quella in cui riſuſcita una bambina <lb></lb> caduta in caldaja, quella in cui ſana una <lb></lb> cieca, e l'altra ove predica ſopra un albero. </s><lb></lb> <s id="id2797040">Ne ſegue una di Giovanni Garzia ſuo ſco-<lb></lb> lare, e ſigliuolo.</s><s id="id2797044"> Ma cominciando a ſi-<lb></lb> niſtra dalla parte del Convento per due <lb></lb> intere navate ſono tutte diligentiſſimo <lb></lb> ed ammirabil lavoro di Iacopo Ligozzi <lb></lb> della bellezza delle quali lunette per il <lb></lb> colorito, finitezza ed eſpreſſione, niuno <lb></lb> può averne idea ſenza vederle, e fino all'<lb></lb> angolo che mette alla Sagreſtia ſono di <lb></lb> ſua mano fino al numero di 17.</s><s id="id2766450"> Nella na-<lb></lb> vata poi lungo la Chieſa ſono ſtate tutte <lb></lb> eſeguite da Fabbrizio Boſchi anch'eſſo <lb></lb> eccellente Pittore il di cui Nipote Fran-<lb></lb> <arrow.to.target n="a147"></arrow.to.target> <pb pagenum="(150)"></pb> ceſco ha con ſomma eccellenza effigiati ne' <lb></lb> peducci delle Volte gli uomini illuſtri dell'<lb></lb> ordine Serafico.</s><s id="id2766486"> Vi ſono in queſta con-<lb></lb> trada molte belle abitazioni, e la</s></p> <p id="id2766494" type="foot"><s id="id2787747"><foot.target id="a143"></foot.target>K ra</s></p> <p id="id2787755" type="foot"><s id="id2787759"><foot.target id="a144"></foot.target>tan-</s></p> <p id="id2787766" type="foot"><s id="id2787770"><foot.target id="a145"></foot.target>K 2 meo</s></p> <p id="id2787778" type="foot"><s id="id2787782"><foot.target id="a146"></foot.target>la-</s></p> <p id="id2787789" type="foot"><s id="id2787793"><foot.target id="a147"></foot.target>ceſco</s></p> <p id="id2787800" type="main"><s id="id2787804">CHIESA, E SPEDALE di San Giovanni di <lb></lb> Dio, tenuto da quei Religioſi con mol-<lb></lb> ta pulitezza, e Carità.</s><s id="id2787815"> In queſto luogo <lb></lb> vi era la Caſa di Amerigo Veſpucci ritro-<lb></lb> vatore del nuovo Mondo.</s><s id="id2776137"> Seguitando la <lb></lb> via del Corſo ſi giunge al</s></p> <p id="id2776144" type="main"><s id="id2776148">PALAZZO de' Ricaſoli fatto col diſegno <lb></lb> di Michelozzo.</s><s id="id2776155"> Di poi ſi arriva al</s></p> <p id="id2776160" type="main"><s id="id2776163">PALAZZO, E LOGGIA de' Rucellai, fatti <lb></lb> ambedue col diſegno di Leon Batiſta Al-<lb></lb> berti.</s><s id="id2776174"> Uſcendo alquanto di ſtrada a man <lb></lb> ſiniſtra ſi trova la Chieſa di</s></p> <p id="id2776183" type="main"><s id="id2776186"><expan abbr="San">S.</expan> PANCRAZIO de' Monaci Valombroſani, <lb></lb> nella quale entrando a man dritta ſi ve-<lb></lb> de una magnifica Cappella della famiglia <lb></lb> Riccardi fatta col diſegno di Giuſeppe <lb></lb> Broccetti, ov'è un Immagine dell'Annun-<lb></lb> ziata dipinta a freſco da Pietro Cavalli-<lb></lb> ni.</s><s id="id2797281"> Nella moderna reſtaurazione di queſta <lb></lb> Chieſa la detta Cappella rimane nell'a-<lb></lb> trio, paſſato il quale, dopo la prima Cap-<lb></lb> pella dov'è un Crocifiſſo, ſi trova la <lb></lb> bella Tavola del Paſſignano rappreſentan-<lb></lb> te <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, che perdona all'<lb></lb> <arrow.to.target n="a148"></arrow.to.target> <pb pagenum="(151)"></pb> inimico; ne ſegue la terza Cappella nella <lb></lb> quale ſi vede lavorata da Benedetto Bu-<lb></lb> glioni allievo del Verrocchio una Pietà <lb></lb> con <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, e le Marie, e nelle Pa-<lb></lb> reti laterali in due Nicchie <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gual-<lb></lb> berto, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana.</s><s id="id2797343"> Saliti nella Crocia-<lb></lb> ta ſi vede dipinto a freſco Gesù moſtrato <lb></lb> al Popolo dipinto ultimamente da Giulia-<lb></lb> no Traballeſi.</s><s id="id2807726"> All'Altare in teſta della <lb></lb> Crociata s'ammira la belliſſima Tavola di <lb></lb> Santi di Tito rappreſentante San <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba-<lb></lb> tiſta che predica alle Turbe.</s><s id="id2807741"> Dipoi nella <lb></lb> Cappella de Minorbetti il ſepolcro di Meſ-<lb></lb> ſer Pier Minerbetti è di mano di Simone <lb></lb> Fiorentino allievo del Verrocchio.</s><s id="id2807755"> Ne ſe-<lb></lb> gue l'Altar maggiore poſto in iſola; die-<lb></lb> tro al quale è il Coro dei Religioſi.</s><s id="id2807766"> La <lb></lb> Tribuna è dipinta da Sigiſmondo Betti. </s><lb></lb> <s id="id2807769">Paſſata la Cappella del Santiſſimo in teſta <lb></lb> all'altra parte della Crociata vi è una <lb></lb> Tavola di Andrea del Minga rappreſen-<lb></lb> tante Maria Vergine Aſsunta, con <expan abbr="San">S.</expan> Gi-<lb></lb> rolamo, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina Vergine e Martire. </s><lb></lb> <s id="id2807774">Nella parete laterale vi è dipinta a fre-<lb></lb> ſco modernamente da Tommaſo Gherardi-<lb></lb> ni una Madonna a piè della Croce.</s><s id="id2760123"> Segui-<lb></lb> tando poi trovaſi la Porta di fianco cui ricet-<lb></lb> to ofservaſi il ſepolcro del Veſcovo di Fie-<lb></lb> <arrow.to.target n="a149"></arrow.to.target> <pb pagenum="(152)"></pb> ſole Benozzo Federighi con ſua ſtatua gia-<lb></lb> cente di marmo, con attorno un vago fe-<lb></lb> ſtone di fiori e frutte, lavorato da Luca <lb></lb> della Robbia, e dipoi al primo altare paſ-<lb></lb> ſata detta Porta vedeſi la Tavola di San <lb></lb> Sebaſtiano dipinta da Aleſsandro del Bar-<lb></lb> biere.</s><s id="id2760171"> Al ſecondo ſi vede di mano di <lb></lb> Franceſco del Brina una Tavola dov'è di-<lb></lb> pinto <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo degli Uberti, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Gualberto, ed altri Santi; al terzo altare <lb></lb> è di mano di Santi Pacini <expan abbr="Sant'">S.</expan> Atto Veſco-<lb></lb> vo di Piſtoia, che riceve in abito Ponti-<lb></lb> ficale da due pellegrini la Reliquia di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Iacopo Apoſtolo protettore di quella Cit-<lb></lb> tà.</s><s id="id2765639"> Le ſtatue, che ſono lateralmente all'<lb></lb> arco, ſono ſcolpite da Domenico Pog-<lb></lb> gini, e rientrando nell'atrio ſi trova <lb></lb> la Cappella Rucellai, nella quale ſi ve-<lb></lb> de il <expan abbr="Santo">S.</expan> Sepolcro fatto fare da Giovanni <lb></lb> Rucellai col diſegno di Leon Batiſta Al-<lb></lb> berti, eſattamente eſeguito, çon le mi-<lb></lb> ſure preſe in Geruſalemme dal Sepolcro <lb></lb> di Noftro Signore.</s><s id="id2765674"> Eravi in antico al mag-<lb></lb> giore Altare una Gran Tavola di Taddeo <lb></lb> Gaddi con molti ſpartimenti di Santi e <lb></lb> ſtoriette diverſe, quali diviſe in tanti qua-<lb></lb> dretti ſtanno modernamente diſtribuiti <lb></lb> nell'appartamento del <expan abbr="Padre">P.</expan> Abate di quel <lb></lb> <arrow.to.target n="a150"></arrow.to.target> <pb pagenum="(153)"></pb> Monaſtero.</s><s id="id2803359"> Reſta ora da ammirare per <lb></lb> ultimo tra le due porte la belliſſima Ta-<lb></lb> vola di Michele di Ridolfo del Grillandajo, <lb></lb> ove con ottimo guſto, e fatica ha eſpreſſo <lb></lb> i diecimila Martiri ai quali è dedicato que-<lb></lb> ſto Altare.</s><s id="id2803382"> Da queſta Chieſa ritornando <lb></lb> verſo il corſo incontraſi il</s></p> <p id="id2803390" type="foot"><s id="id2803394"><foot.target id="a148"></foot.target>ini-</s></p> <p id="id2803402" type="foot"><s id="id2803406"><foot.target id="a149"></foot.target>ſole</s></p> <p id="id2803413" type="foot"><s id="id2803417"><foot.target id="a150"></foot.target>Mo-</s></p> <p id="id2803424" type="main"><s id="id2803428">CANTO DE' TORNAQUINCI, dove è la <lb></lb> Loggia di eſſa Famiglia, diſegno del Ci-<lb></lb> goli, oggi anneſſa al Palazzo dei Marcheſi <lb></lb> Corſi dai quali fu reſtaurata, e quivi s'in-<lb></lb> contra il</s></p> <p id="id2764380" type="main"><s id="id2764384">PALAZZO degli Strozzi fatto fabbricare <lb></lb> da Filippo Strozzi nel 1489., con ſom-<lb></lb> ma magnificenza.</s><s id="id2764395"> Il primo diſegno di <lb></lb> queſta fabbrica fu dato da Benedetto da <lb></lb> Majano, ſebbene poi proſeguito dal Cro-<lb></lb> naca, il quale nella parte interiore mutò <lb></lb> ordine di Architettura, avvegnachè per <lb></lb> di fuori Toſcano, con bozze di pietra <lb></lb> forte, di grandezza non ordinaria, per di <lb></lb> dentro ſia Dorico e Corintio, come ſi ve-<lb></lb> de nel Cortile.</s><s id="id2764429"> Rimane queſto Palazzo <lb></lb> da ogni parte iſolato, ed ha nella ſom-<lb></lb> mità un cornicione di raro artifizio.</s><s id="id2764441"> Die-<lb></lb> tro a queſto Palazzo, ſulla Piazza detta <lb></lb> delle Cipolle, vi è l'antichiſſima Chieſa <lb></lb> Parrocchiale di </s></p> <p id="id2763215" type="foot"><s id="id2763218"><expan abbr="Santa">S.</expan> MA-</s></p> <pb pagenum="(154)"></pb> <p id="id2763201" type="main"><s id="id2763203"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria UGHI, ſulla principal Porta <lb></lb> della quale Domenico del Ghirlandajo <lb></lb> vi effigiò Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> col Santo Bambino, e <lb></lb> due Angeli, e a un altare a mano deſtra <lb></lb> Pietro Cavallini Romano vi dipinſe ſul <lb></lb> muro la <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata.</s><s id="id2763206"> Poco diſtante da <lb></lb> queſta Chieſa vi è la Prioria di</s></p> <p id="id2763226" type="main"><s id="id2763230"><expan abbr="San">S.</expan> MINIATO fra le Torri, anch'eſſa del-<lb></lb> le più antiche della Città: ſulla porta ve-<lb></lb> deſi una bella Vergine di Luca della Rob-<lb></lb> bia, e accanto nella facciata vi fu dipin-<lb></lb> to da Antonio del Pollajolo un San Cri-<lb></lb> ſtofano a chiaro ſcuro di 10. braccia d'<lb></lb> altezza, in oggi tutto traſfigurato dagl'<lb></lb> imbiancatori; ma nella ſua origine era <lb></lb> un diſegno sì perfetto, e così ben inteſo <lb></lb> nel ſuo penſare, che leggeſi eſſere ſtato <lb></lb> ſin ricopiato dal gran Michelagnolo nel-<lb></lb> la ſua gioventù.</s><s id="id2797402"> All'Altar Maggiore vi <lb></lb> è <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, e compagni, opera aſſai <lb></lb> ſtimata di Andrea del Caſtagno.</s><s id="id2797413"> Intorno <lb></lb> alla Chieſa ricorre un Fregio con diverſe <lb></lb> iftorie a chiaro ſcuro del Martirio di det-<lb></lb> to Santo, e di mano di Vincenzio Sgrilli. </s><lb></lb> <s id="id2797418">Di quì ritornando per la medeſima ſtrada, <lb></lb> e andando per Porta roſſa vedremo ſulla <lb></lb> piazza di <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita una belliſſima</s></p> <p id="id2797441" type="main"><s id="id2766254">COLONNA di granito d'ordine Dorico, <lb></lb> <arrow.to.target n="a152"></arrow.to.target> <pb pagenum="(155)"></pb> quivi eretta l'anno 1564. da Coſimo I. <lb></lb> con avervi fatta collocare ſopra una Sta-<lb></lb> tua di porfido rappreſentante la Giuſtizia <lb></lb> di mano di Romolo del Tadda di caſa <lb></lb> Ferrucci in memoria (come ſi crede da <lb></lb> molti) dell'avere il mentovato Grandu-<lb></lb> ca ricevuta in queſto luogo la nuova della <lb></lb> preſa di Siena.</s><s id="id2766299"> Diceſi, che foſſe l'ultima <lb></lb> Colonna levata dalle Terme Antoniane, <lb></lb> e donata al Granduca Coſimo I. da Pio <lb></lb> IV.</s><s id="id2766313"> Dirimpetto alla Colonna appariſce di <lb></lb> vaga viſta il</s></p> <p id="id2766321" type="foot"><s id="id2766325"><foot.target id="a152"></foot.target>quivi</s></p> <p id="id2778869" type="main"><s id="id2778873">PALAZZO de' Bartolini, fabbricato col <lb></lb> diſegno di Baccio d'Agnolo; dopo del qua-<lb></lb> le dall'iſteſſa parte ſi vede il gran</s></p> <p id="id2778885" type="main"><s id="id2778889">PALAZZO degli Spini, poi diviſo in più <lb></lb> Caſe, ed una parte abitato già da Ba-<lb></lb> gnani.</s><s id="id2778900"> Quivi preſſo vi ſono le Caſe dei <lb></lb> Gianfigliazzi, dei Buondelmonti, dei Ri-<lb></lb> caſoli, dei Torrigiani, degli Altoviti, e <lb></lb> degl'Alamanni, e de' Minerbetti, nei qua-<lb></lb> li tutti vi ſono ottime pitture, ed altre <lb></lb> rarità di aſſai pre<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan></s><s id="id2778924"> Vedeſi incontro ad <lb></lb> eſſo la Chieſa de' Monaci Valombroſani, <lb></lb> chiamata</s></p> <p id="id2778936" type="main"><s id="id2778939">SANTA TRINITA, diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Piſano, <lb></lb> e la facciata fatta da Bernardo Buonta-<lb></lb> lenti nel 1593.</s><s id="id2771835"> Nel mezzo ſulla porta mag-<lb></lb> <arrow.to.target n="a153"></arrow.to.target> <pb pagenum="(156)"></pb> giore avvi un baſſo rilievo rappreſentante <lb></lb> la Santiſſima Trinità, ed allato alla porta <lb></lb> laterale a mano ſiniſtra <expan abbr="Sant'">S.</expan> Aleſſio in una <lb></lb> nicchia, opere di Giovanni Caccini.</s><s id="id2771865"> En-<lb></lb> trando per la porta maggiore trovaſi a <lb></lb> mano deſtra effigiato da Tommaſo da San <lb></lb> Friano <expan abbr="San">S.</expan> Dioniſio Areopagita, che medita <lb></lb> la Reſurrezione di Criſto.</s><s id="id2771883"> Nella prima <lb></lb> Cappella della Navata evvi un Crocifiſſo <lb></lb> antico, creduto dei Bianchi.</s><s id="id2771893"> Nella ſe-<lb></lb> conda ſi vede effigiato <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta pre-<lb></lb> dicante alle turbe, opera di <expan abbr="Fra">F.</expan> Franceſco <lb></lb> Curradi.</s><s id="id2771910"> Nella terza è del Paſſignaco il <lb></lb> Criſto morto retto dall'Eterno Padre, ed <lb></lb> a baſſo ſono <expan abbr="San">S.</expan> Luca, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, ed <lb></lb> altri Santi.</s><s id="id2765344"> Nell'altre due ſeguenti Cap-<lb></lb> pelle ſonovi due Tavole antiche di <expan abbr="Don">D.</expan> Lo-<lb></lb> renzo Monaco Camaldolenſe.</s><s id="id2765355"> Segue la <lb></lb> Sagreſtia, dentro la quale oltre vari qua-<lb></lb> dri antichi degni di molta ſtima, vi è all'<lb></lb> Altare la Naſcita di Gesù Bambino, che è <lb></lb> tra le più ſingolari opere del Ghirlandajo. </s><lb></lb> <s id="id2765382">Preſſo la porta di eſsa ſta appeſa una Tavola <lb></lb> di Agnolo Bronzino, nella quale dipinſe una <lb></lb> Pietà.</s><s id="id2765386"> Ne ſegue poi la Cappella dei Saſsetti <lb></lb> dipinta a freſco dal predetto Ghirlandaio; <lb></lb> appreſso è la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gual-<lb></lb> berto alle pareti della quale ſono due Ta-<lb></lb> <arrow.to.target n="a154"></arrow.to.target> <pb pagenum="(157)"></pb> vole, ove è in una <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Igneo che <lb></lb> paſsa per il fuoco, opera di Taddeo Maz-<lb></lb> za, nell'altra Domenico Peſtrini da Piſtoia <lb></lb> colorì la moltiplicazione del Pane, e Vi-<lb></lb> no fatta da <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto; la Conce-<lb></lb> zione, ſopra l'Altare è d'Ignazio Hugford, <lb></lb> ſupplendo per Tavola un bel Tabernacolo <lb></lb> in cui ſi conſerva una Maſcella del San-<lb></lb> to.</s><s id="id2751785"> Contiguo a queſta Cappella è l'Altar <lb></lb> maggiore ſopra il quale ſi venera l'Im-<lb></lb> magine del Crocifiſso, che chinò la teſta <lb></lb> a <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, collocata maeſtoſa-<lb></lb> mente col diſegno di Ferdinando Tacca, <lb></lb> il Presbiterio fu diſegnato dal Buontalen-<lb></lb> ti.</s><s id="id2751815"> Paſſando all'altra parte trovaſi la Cap-<lb></lb> pella degli Uſimbardi tutta incroſtata di <lb></lb> marmi carrareſi, e pregiatiſſime Pietre di <lb></lb> diverſi colori, con due ſepolcri di diaſpro <lb></lb> nero, ſopra dei quali ſon ritratti al na-<lb></lb> turale due Veſcovi di quella famiglia la-<lb></lb> vorati da Felice Palma.</s><s id="id2759755"> Nell'Altare in <lb></lb> una Nicchia di Diaſpro nero vedeſi un <lb></lb> Crocifiſſo di Bronzo del ſopraddetto Pal-<lb></lb> ma.</s><s id="id2759769"> Sono di grande ſtima le due Tavole <lb></lb> nelle pareti, il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Naufragante è <lb></lb> eccellentiſſimo lavoro di Criſtofano Al-<lb></lb> lori; l'altra quando riceve le Chiavi da <lb></lb> Criſto, fu colorita da Iacopo d'Empoli.</s></p> <p id="id2759790" type="foot"><s id="id2759794"><foot.target id="a153"></foot.target>gio-</s></p> <p id="id2759802" type="foot"><s id="id2759805"><foot.target id="a154"></foot.target>vole,</s></p> <p id="id2759813" type="foot"><s id="id2759817">Le</s></p> <pb pagenum="(158)"></pb> <p id="id411321" type="main"><s id="id411324">Le Lunette a ſreſco ſopra di eſſe ſono di <lb></lb> Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, e la tribuna è <lb></lb> di Fabbrizio Boſchi.</s><s id="id411339"> Il Paliotto dell'Alta-<lb></lb> re ove è eſpreſſo in alto rilievo di bron-<lb></lb> zo il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo è opera di <lb></lb> Tiziano Aſpetti Padovano.</s><s id="id411354"> Al proſſimo Al-<lb></lb> tare è una Pietà di Giuſeppe Perini, di <lb></lb> cui lateralmente è il quadro di <expan abbr="San">S.</expan> Gel-<lb></lb> trude, di faccia al quale <expan abbr="San">S.</expan> Ildefonſo, <lb></lb> che riceve una Pianeta dalle mani di Ma-<lb></lb> ria Vergine, lavoro di Ignazio Hugford. </s><lb></lb> <s id="id411382">Segue la Cappellina dipinta a freſco da <lb></lb> Bernardino Poccetti.</s><s id="id411385"> Rientrando nella <lb></lb> Navata la prima Tavola è del Perini, la <lb></lb> ſeconda di Lorenzo Bicci.</s><s id="id411396"> La terza è una <lb></lb> copia di <expan abbr="Don">D.</expan> Aleſſandro Davanzati, da Pao-<lb></lb> lo Veroneſe, ed in queſta Cappella è da <lb></lb> notarſi il Sepolcro di Giuliano Davanza-<lb></lb> ti.</s><s id="id2764288"> Nella quarta, da una banda il portar <lb></lb> della Croce è del Vignali, dall'altra l'<lb></lb> orazione all'orto è del Roſselli.</s><s id="id2764299"> Alla ſe-<lb></lb> guente Cappella ornata di marmi e co-<lb></lb> lonne è la Nunziata dell'Empoli, le due <lb></lb> ſtatue ſono di Giovanni Caccini, la mor-<lb></lb> te di Sant'Aleſſio è di Coſimo Gamberuc-<lb></lb> ci, ed il Martirio di Santa Lucia è di <lb></lb> Pompeo Caccini.</s><s id="id2764325"> La Cupola di Bernar-<lb></lb> dino Poccetti.</s><s id="id2764331"> Fra le due Porte la Sta-<lb></lb> <arrow.to.target n="a155"></arrow.to.target> <pb pagenum="(159)"></pb> tua di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maddalena, fu principiata da <lb></lb> Deſiderio da Settignano, e terminata da <lb></lb> Benedetto da Maiano.</s><s id="id2764355"> Di quì proſeguen-<lb></lb> do verſo il Fiume trovaſi a mano dritta il</s></p> <p id="id2786353" type="foot"><s id="id2786356"><foot.target id="a155"></foot.target>tua</s></p> <p id="id2786363" type="main"><s id="id2786367">CASINO DE' NOBILI, e dicontro il Palaz-<lb></lb> zo già de' Bagnani, or del <expan abbr="Marcheſe">March.</expan> Ferroni. </s><lb></lb> <s id="id2786375">Voltando da mano dritta lungh'Arno <lb></lb> trovaſi il</s></p> <p id="id2786385" type="main"><s id="id2786389">PALAZZO de' Principi Corſini, in ſua <lb></lb> viſta magnifico da qualunque faccia ſi oſ-<lb></lb> ſervi, d'Architettura Toſcana, fatto per <lb></lb> la maggior parte con diſegno di Pier Fran-<lb></lb> ceſco Silvani.</s><s id="id2786409"> Egli è ſtato accreſciuto di <lb></lb> appartamenti doppj, ſcale, gallerie, ed <lb></lb> altre comode abitazioni, eſſendo una delle <lb></lb> Fabbriche più coſpicue di queſta Città. </s><lb></lb> <s id="id2766335">La Sala maggiore è lunga braccia qua-<lb></lb> ranta, e larga venticinque, ed è ornata <lb></lb> di varj colonnati, di Statue antiche, e <lb></lb> di buſti di marmo, di mano d'eccellenti <lb></lb> Scultori.</s><s id="id2766338"> La ſoffitta è opera di Anton Do-<lb></lb> menico Gabbiani, e tutto il compoſto <lb></lb> non può eſſere nè più vago, nè più ma-<lb></lb> gnifico.</s><s id="id2766352"> Conduce a queſta Sala, ed al <lb></lb> piano nobile del Palazzo una Scala fatta <lb></lb> col bel diſegno di Anton Ferri, perchè co-<lb></lb> minciando con due grandi Branche, che <lb></lb> ſi uniſcano in un bel ricetto, ov'è la <lb></lb> <arrow.to.target n="a156"></arrow.to.target> <pb pagenum="(160)"></pb> Statua ſedente del Papa Clemente XII. <lb></lb> Corſini, va a terminare in una, che è <lb></lb> arricchita di nobile Architettura, di pie-<lb></lb> tre e ſtatue belliſſime.</s><s id="id2766397"> Nel mentovato <lb></lb> piano nobile vi ſono otto appartamenti li <lb></lb> beri, dipinte da più valenti profeſfori, e <lb></lb> ſingolarmente dal medeſimo Gabbiani, e <lb></lb> dal Gherardini, Dandini, e Puglieſchi. </s><lb></lb> <s id="id2770951">Sono ancora arricchiti di ſcale ſegrete, <lb></lb> gallerie, gabinetti, ed altri ſervizj; e per <lb></lb> comodità de' medeſimi evvi una Cappel-<lb></lb> la dipinta tutta dal Gherardini, colla ta-<lb></lb> vola dell'Altare di Carlo Maratta.</s><s id="id2770958"> Il <lb></lb> piano terreno è altresì dipinto da' miglio-<lb></lb> ri Maeſtri d'Architettura.</s><s id="id2770968"> Oltre i prezio-<lb></lb> ſi mobili, molti ſono i quadri antichi, <lb></lb> e moderni de' più illuſtri maeſtri.</s><s id="id2770980"> Di quì <lb></lb> tornando indietro troveremo la</s></p> <p id="id2770986" type="foot"><s id="id2770990"><foot.target id="a156"></foot.target>Sta-</s></p> <p id="id2770998" type="main"><s id="id2771001">CHIESA DEI SANTI APOSTOLI, una <lb></lb> delle più antiche di Firenze nella quale <lb></lb> entrando ſi trova a mano deſtra nella pri-<lb></lb> ma Cappella la Tavola di mano del Gam-<lb></lb> berucci, rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Martino, che <lb></lb> diſpenſa limoſine.</s><s id="id2771024"> Nella ſeconda il <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <lb></lb> Roncalli dalle Pomarance vi ha dipinto <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, che alla porta del Tempio ri-<lb></lb> ſana lo ſtorpiato.</s><s id="id2768562"> Alla terza vi è la ce-<lb></lb> lebre Tavola della Concezione, opera di <lb></lb> <arrow.to.target n="a157"></arrow.to.target> <pb pagenum="(161)"></pb> Giorgio Vaſari.</s><s id="id2768582"> Nella ſeguente vi è un <lb></lb> antico quadro rappreſentante la Santiſſi-<lb></lb> ma Nunziata.</s><s id="id2768593"> Paſſata la quinta Cappella <lb></lb> di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio Abate trovaſi il depoſito <lb></lb> di Oddo degli Altoviti, ammirabile per <lb></lb> la finezza de' fogliami, feſtoni, e rilievi <lb></lb> in marmo, opera di Benedetto da Rovez-<lb></lb> zano, e quindi la Sagreſtia, e l'altare <lb></lb> appreſſo ov'è una antichiſſima immagine <lb></lb> di Maria, ne viene la Cappella maggiore <lb></lb> rinnovata col diſegno di Antonio Doſio. </s><lb></lb> <s id="id2768630">I due buſti laterali in marmo, ſono di <lb></lb> Giovanni Caccini.</s><s id="id2768635"> Seguita dopo queſta la <lb></lb> Cappella degli Acciaioli dove ſono lavori <lb></lb> aſſai belli di Luca della Robbia.</s><s id="id2800140"> Dopo a <lb></lb> queſta, e un altro altare appreſſo, trovaſi <lb></lb> cinque cappelle sfondate, nella prima <lb></lb> vi è dipinto da Tommaſo da <expan abbr="San">S.</expan> Friano la <lb></lb> Natività di Criſto, nella ſeconda vi è di <lb></lb> Stefano Marucelli <expan abbr="San">S.</expan> Michel Arcangelo <lb></lb> quando abbatte Lucifero.</s><s id="id2800165"> Ne ſuccede la <lb></lb> Cappella della Centuria di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di <lb></lb> Sales, ove ſi ammira il Santo Veſcovo da <lb></lb> belliſſime figure d'Angeli inalzato alla <lb></lb> Gloria, opera del celebre Anton Dome-<lb></lb> nico Gabbiani.</s><s id="id2800187"> Appreſſo alla quale ve-<lb></lb> deſi di mano d'Andrea Boſchi la Croci-<lb></lb> fiſſione di Criſto.</s><s id="id2800198"> Nell'ultima è un anti-<lb></lb> <arrow.to.target n="a158"></arrow.to.target> <pb pagenum="(162)"></pb> ca Immagine di Maria di Fra Filippo Lip-<lb></lb> pi, proſeguendo il cammino ſi vede il</s></p> <p id="id2769104" type="foot"><s id="id2769107"><foot.target id="a157"></foot.target>Gior-</s></p> <p id="id2769115" type="foot"><s id="id2769119"><foot.target id="a158"></foot.target>L ca</s></p> <p id="id2769127" type="main"><s id="id2769130">PALAZZO già della Famiglia Borgherini, <lb></lb> ora del Turco Roſſelli, che è diſegno di <lb></lb> Baccio d'Agnolo, e nella Sala vi è un <lb></lb> Cammino di pietra ſerena di gran mole, <lb></lb> lavorato a baſſirilievi d'eſquiſito lavoro <lb></lb> da Benedetto da Rovezzano.</s><s id="id2769154"> Di poi paſ-<lb></lb> ſato il Palazzo degli Acciaioli, ſi giunge alla</s></p> <p id="id2769163" type="main"><s id="id2769167">CHIESA DI <expan abbr="Santo">S.</expan> STEFANO, che circa all'<lb></lb> anno 1640. fu con grandiſſima ſpeſa re-<lb></lb> ſtaurata dai Marcheſi Bartolommei, che <lb></lb> ne godono il Padronato.</s><s id="id2769181"> Vedendoſi nella <lb></lb> Facciata le veſtigie della prima opera a <lb></lb> freſco di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s><s id="id2758661"> En-<lb></lb> trati in Chieſa, a mano deſtra paſſato l'<lb></lb> Altare di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea, trovaſi la Tavola <lb></lb> con <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo; opera di Franceſco <lb></lb> Bianchi.</s><s id="id2758678"> Ne ſegue l'Altare di <expan abbr="San">S.</expan> Leonar-<lb></lb> do, e quindi la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Niccola, <lb></lb> ove Matteo Roſſelli ha con maeſtria rap-<lb></lb> preſentato il detto Santo in Gloria.</s><s id="id2758694"> Nic-<lb></lb> colò Lapi dipinſe a freſco la Santiſſima <lb></lb> Vergine, e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, che ſi vedono <lb></lb> nel proſſimo altare.</s><s id="id2758708"> Paſſata poi la picco-<lb></lb> la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, è nella faccia-<lb></lb> ta una ſtatua di legno colorito rappreſen-<lb></lb> tante <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo da Villanova.</s><s id="id2758724"> In una <lb></lb> <arrow.to.target n="a159"></arrow.to.target> <pb pagenum="(163)"></pb> Nìcchia del Coro vedeſi la ſtatua di San <lb></lb> Stefano fatta dal Gonnelli detto il Cieco <lb></lb> da Gambaſſi.</s><s id="id2758747"> E' poi da notarſi all'Altar <lb></lb> maggiore il celebre Paliotto di Bronzo <lb></lb> nel quale con moltiſſime, e ben diſpoſte <lb></lb> Figure di alto, e baſſo rilievo, Ferdinan-<lb></lb> do Tacca effigiò il Martirio di detto San-<lb></lb> to; Dono fatto a queſta Chieſa da Giro-<lb></lb> lamo Bartolommei.</s><s id="id2768884"> Paſſate poi le due <lb></lb> Tavole del Batteſimo di Criſto, e della <lb></lb> Vergine Annunziata, ammireremo all'al-<lb></lb> tar della Madonna della Cintola la bel-<lb></lb> liſſima opera di Santi di Tito ove effigiò <lb></lb> Maria Vergine, <expan abbr="San">S.</expan> Agoſtino, ed altri di-<lb></lb> verſi Santi di queſt'Ordine.</s><s id="id2768912"> Trovaſi nella <lb></lb> ſuſſeguente da Mauro Soderini eſpreſſo il <lb></lb> Miracolo di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi: E vedeſi la cadu-<lb></lb> ta di <expan abbr="San">S.</expan> Paolo di mano di Franceſco Mo-<lb></lb> roſino, dopo di che la Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cate-<lb></lb> rina, e di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Facondo. </s><lb></lb> <s id="id2768916">Poco diſtante da queſto luogo oſſerveremo la</s></p> <p id="id2768941" type="foot"><s id="id2768945"><foot.target id="a159"></foot.target>Nìc-</s></p> <p id="id2768952" type="main"><s id="id2790461">FABBRICA DEGL'UFIZI, o Magiſtrati della <lb></lb> Città, la quale ordinata dal Granduca Co-<lb></lb> ſimo I. col diſegno di Giorgio Vaſari riu-<lb></lb> ſcì, come ſi vede, belliſſima, e ragguar-<lb></lb> devole in ogni parte.</s><s id="id2790481"> L'Architettura di <lb></lb> tutto queſt'Edifizio è d'ordine Dorico <lb></lb> abbellito di cornici, e pietre lavorate <lb></lb> <arrow.to.target n="a160"></arrow.to.target> <pb pagenum="(164)"></pb> con pulitezza non ordinaria.</s><s id="id2790505"> Nelle nic-<lb></lb> chie, che per di fuori ſi mirano, avea di-<lb></lb> viſato il Granduca Coſimo di collocare le <lb></lb> Statue de' più illuſtri Cittadini di queſta <lb></lb> Patria; ma non potè adempire il bel di-<lb></lb> ſegno prevenuto dalla morte.</s><s id="id2790528"> Sotto il <lb></lb> Loggiato, che ſoſtenuto da colonne, e <lb></lb> pilaſtri, gira tutta la Fabbrica vi è al primo <lb></lb> ingreſſo un antichiſſima Chieſa intitolata <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Scheraggio, ed in ſeguito ſi tro-<lb></lb> va il nuovo ingreſſo per cui ſi ſale alla <lb></lb> Galleria, e quindi ſi trovano le reſidenze <lb></lb> di vari Magiſtrati, uniti in queſto luogo <lb></lb> per comodo univerſale, e ſotto queſto Log-<lb></lb> giato ſi ſale anco alla pubblica</s></p> <p id="id2770587" type="foot"><s id="id2770590"><foot.target id="a160"></foot.target>L 2 con</s></p> <p id="id2770598" type="main"><s id="id2770602">LIBRERIA MAGLIABECHIANA fondata a be-<lb></lb> nefizio pubblico dal celebratiſſimo Anto-<lb></lb> nio Magliabechi, aumentata dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <expan abbr="Anton">Ant.</expan> <lb></lb> Franceſco Marmi.</s><s id="id2770619"> Dipoi dall'Auguſtiſſi-<lb></lb> mo Imperarore Franceſco I. accreſciuta <lb></lb> colle Librerie Gaddi, e Biſcioni, ed ul-<lb></lb> timamente dal Regnante Noſtro Real So-<lb></lb> vrano vi è ſtata fatta unire la Libreria <lb></lb> Mediceo-Lotaringia del ſuo Palazzo, con <lb></lb> farvi accreſcere ſtanze per collocarvi i <lb></lb> Manoſcritti, e Libri del Secolo XV. e vi <lb></lb> furono ultimamente unite le Librerie del <lb></lb> fu celebre <expan abbr="Dottor">Dott.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan>Lami della Badia ui <lb></lb> <arrow.to.target n="a161"></arrow.to.target> <pb pagenum="(165)"></pb> Fieſole, della maggior parte di quella della <lb></lb> Spedale di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova; talmentechè ora <lb></lb> è divenuta la più copioſa di Libri d'ogni <lb></lb> ſorte che ſia nella Città, ed una delle <lb></lb> più celebri dell'Europa, e che molto me-<lb></lb> rita di eſſer veduta, ed oſſervata.</s></p> <p id="id2769467" type="foot"><s id="id2769471"><foot.target id="a161"></foot.target>Fie-</s></p> <p id="id2769479" type="main"><s id="id2769482">Salite le due prime Scale che conduco-<lb></lb> no alla Galleria ſi trovano le Officine, e <lb></lb> Botteghe di quelli artefici, che lavorano <lb></lb> per l'uſo della Galleria, e Guardaroba di <lb></lb> <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan>, e ſpecialmente fanno eccellenti <lb></lb> quadri, e altri lavori in pietre dure con-<lb></lb> dotti all'ultima perfezione Sono i lavo-<lb></lb> ranti di numero ſeſſanta in circa, e ven-<lb></lb> gono diretti dal <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Coſimo Siries, Figlio <lb></lb> del già Luigi inſigne Orafo, e intagliato-<lb></lb> re in pietre dure, accanto a queſte ſtanze <lb></lb> in faccia alla terza ſcala della Galleria <lb></lb> vi è l'Archivio Diplomatico, in cui per <lb></lb> ordine di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> vi ſono ſtati collocati <lb></lb> un numero immenſo di antichi Documen-<lb></lb> ti ſcritti in Cartapecora che ſparſi ſi tro-<lb></lb> vavano in diverſi Luoghi, e Archivi della <lb></lb> Toſcana, tralle quali vi ſi vede un'anti-<lb></lb> chiſſimo Papiro di cui ne è ſtata data alla <lb></lb> luce una Illuſtrazione col ſaggio del Ca-<lb></lb> ratere di eſſo, e una Diſſertazione riguar-<lb></lb> dante l'erezione di tale utiliſſimo Archi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a162"></arrow.to.target> <pb pagenum="(166)"></pb> vio.</s><s id="id2764934"> Il ſuperiore appartamento, che fu ag-<lb></lb> giunto qualche tempo dopo, col diſegno <lb></lb> di Bernardo Buontalenti, ſerve per la ce-<lb></lb> lebre Real</s></p> <p id="id2764951" type="foot"><s id="id2764954"><foot.target id="a162"></foot.target>vio</s></p> <p id="id2764962" type="main"><s id="id2764966">GALLERIA, La quale è diviſa in due cor-<lb></lb> ridori, lungo ciaſcuno 210. paſſi, che fra <lb></lb> di loro ſi comunicano, mediante un altro <lb></lb> corridore in faccia alla fabbrica lungo 70. <lb></lb> paſſi.</s><s id="id2776934"> Si veggono i Fineſtroni tutti di <lb></lb> criſtalli, ſeparati l'un dall'altro da varie <lb></lb> colonne, e pilaſtri.</s><s id="id2776946"> La ſtoja di queſti tre <lb></lb> corridori è diviſa in tanti ſpazj quanti ſo-<lb></lb> no i fineſtrati, e detti ſpazj ſon dipinti a <lb></lb> freſco da diverſi Pittori.</s><s id="id2776962"> Nel corridore <lb></lb> deſtro, facendoci dalla Facciata, ſono di-<lb></lb> pinte grotteſche di varie invenzioni, e <lb></lb> nel ſiniſtro, con figure ſimboliche ſi rap-<lb></lb> preſentano le Scienze, e l'Arti più no-<lb></lb> bili, intorno alle quali ſono i ritratti d'<lb></lb> uomini illuſtri nelle Scienze, e nelle armi. </s><lb></lb> <s id="id2776969">Lungo le pareti poſano nel piano ſopra <lb></lb> baſi moltiſſimi buſti di marmo, con teſte <lb></lb> antiche tramezzate da Statue intere, con <lb></lb> belliſſima ordinanza diſpoſte, di pregio, <lb></lb> e di bellezza non ordinaria.</s><s id="id2777008"> Tralle teſte <lb></lb> è molto conſiderabile la ſerie degli Impe-<lb></lb> radori Romani, cominciando da Giulio <lb></lb> Ceſare fino a Pupieno compreſi <expan abbr="Marco">M.</expan> Agrip-<lb></lb> <arrow.to.target n="a163"></arrow.to.target> <pb pagenum="(167)"></pb> pa, l'Antinoo, e l'Albino; tralle Statue <lb></lb> è degna d'oſſervazione, e di ſtima quella <lb></lb> del Bacco di Michelagnolo.</s><s id="id2768750"> Molte anco-<lb></lb> ra ſono le Teſte delle Donne Auguſte, <lb></lb> non meno ſtimabili di quelle de' Ceſari, <lb></lb> ed inoltre le Teſte di Cicerone, di Sene-<lb></lb> ca, e quella d'Aleſſandro Magno ſcolpi-<lb></lb> te con ſingolar maeſtria.</s><s id="id2768773"> Sono ancora de-<lb></lb> gne di particolare attenzione due Statue <lb></lb> di bronzo antichiſſime, e di eccellente <lb></lb> manifattura, delle quali una, che rappre-<lb></lb> ſenta un Idolo, è di maniera Greca, e l'<lb></lb> altra, che figura un Dittatore, o altro <lb></lb> perſonaggio in atto di parlare al Popolo, <lb></lb> dimoſtra a caratteri etruſchi, che nel lem-<lb></lb> bo della veſte ſi ſcorgono, eſſere ſtata fat-<lb></lb> ta dagli antichi Etruſchi.</s><s id="id2768812"> Oſſervate que-<lb></lb> ſte coſe paſſeremo alle ſtanze.</s><s id="id2781495"> La prima <lb></lb> contiene varie Statue, e Buſti.</s><s id="id2781501"> La ſecon-<lb></lb> da contiene varj Quadri.</s><s id="id2781507"> Nella terza vi <lb></lb> è l'Ermafrodito e una Galleria di mi-<lb></lb> niature, e altre Statuette nelle nicchie <lb></lb> diſpoſte nelle pareti.</s></p> <p id="id2781522" type="foot"><s id="id2781526"><foot.target id="a163"></foot.target>pa</s></p> <p id="id2781533" type="main"><s id="id2781537">Indi ſi trova la Tribuna, ove ſono, la <lb></lb> celebre Venere de' Medici, l'Apollo, il <lb></lb> Fauno, i Lottatori, e l'Arrotino.</s><s id="id2781548"> Inol-<lb></lb> tre vi è la celebre Venere di Tiziano, e <lb></lb> alcuni Quadri eccellenti, e le tre manie-<lb></lb> <arrow.to.target n="a164"></arrow.to.target> <pb pagenum="(168)"></pb> re di Raffaello.</s><s id="id2781572"> Dopo ne viene le ſtanze <lb></lb> dei Vaſi Etruſchi, e quelle dei Diſegni. </s><lb></lb> <s id="id2781583">Dipoi ci ſono 2. Stanze ripiene di Qua-<lb></lb> dri Fiamminghi.</s><s id="id2781590"> In queſte 4. Stanze eravi <lb></lb> anticamente l'Armeria.</s></p> <p id="id409798" type="foot"><s id="id409802"><foot.target id="a164"></foot.target>re</s></p> <p id="id409809" type="main"><s id="id409813">Paſſando dall'altra parte ſi oſſerveran-<lb></lb> no le due ſtanze de' Ritratti de' Pittori <lb></lb> più celebri dipinti da loro ſteſſi, lo che <lb></lb> rende unica, e degna queſta Collezione. </s><lb></lb> <s id="id409819">Quìndi ſi paſſerà alle ſtanze che ſervivan <lb></lb> d'antico ingreſſo, e ſi oſſerveranno varie <lb></lb> inſcrizioni, e teſte antiche, e Buſti.</s><s id="id409842"> Di <lb></lb> quì uſcendo ſi paſſerà alla vicina ſtanza <lb></lb> dell'Adone, ove vi ſono molti Quadri <lb></lb> degni di ammirazione.</s><s id="id409857"> In ſeguito ſi oſſer-<lb></lb> verà la bella Sala della Niobe, e nume-<lb></lb> roſa Famiglia; Dette 14. Statue eſprimo-<lb></lb> mo tutte le attitudini dello Spavento.</s><s id="id409875"> Fi-<lb></lb> nalmente ſi oſſerveranno le due ſtanze de' <lb></lb> Bronzi, e monumenti antichi.</s><s id="id409885"> Si ſtanno <lb></lb> fabbricando altre ſtanze per mettervi le <lb></lb> Gemme, e altri monumenti per render <lb></lb> ſempre più celebre, ed unica queſta Gal-<lb></lb> leria.</s></p> <p id="id2790584" type="main"><s id="id2790588">La decima ſtanza nuovamente edificata <lb></lb> contiene di Teſoro, o ſia la rariſſima riu-<lb></lb> nione di Bronzi antichi Egiziani, Etruſchi, <lb></lb> Greci, e Romani, formando una coſa ve-<lb></lb> <arrow.to.target n="a165"></arrow.to.target> <pb pagenum="(169)"></pb> ramente degna dell'ammirazione degli In-<lb></lb> tendenti, e che difficilmente potrebbe farſi <lb></lb> un'eguale.</s></p> <p id="id2790627" type="foot"><s id="id2790630"><foot.target id="a165"></foot.target>ra</s></p> <p id="id2790638" type="main"><s id="id2790642">IL CORRIDORE coperto fu fatto fabbri-<lb></lb> care dal Granduca Coſimo I. col diſegno <lb></lb> di Giorgio Vaſari.</s><s id="id2790653"> Queſto Corridore che <lb></lb> comincia dal Palazzo Reale, e conduce <lb></lb> ſino alla Gallerìa, ed al Palazzo Vecchio <lb></lb> è lungo ſeicento paſſi.</s><s id="id2761795"> Venendo verſo Piaz-<lb></lb> za oſſervaſi il</s></p> <p id="id2761803" type="main"><s id="id2761807">PALAZZO VECCHIO, fabbricato col di-<lb></lb> ſegno d'Arnolfo, famoſo Architetto di <lb></lb> varie fabbriche di queſta Città, e della <lb></lb> Chieſa del Duomo.</s><s id="id2761822"> E dando un occhiata <lb></lb> ella magnificenza di queſta Fabbrica alla <lb></lb> Torre, o Campanile alto braccia cento <lb></lb> cinquanta, ſoſtenuto da quattro colonne <lb></lb> groſſiſſime, le quali rendono mirabile, e <lb></lb> prodigioſo queſto Edifizio; ammireremo <lb></lb> nell'ingreſſo, o ringhiera del Palazzo a <lb></lb> man deſtra la Statua giganteſca di mar-<lb></lb> mo, opera del Bandinelli, che rappreſenta <lb></lb> quando Ercole abbatte Cacco, e dalla ſi-<lb></lb> niſtra quella di David ſcolpita dal Buo. <lb></lb> narroti, fatta negli anni ſuoi giovenili. </s><lb></lb> <s id="id2761832">Due figure, o termini di marmo pari-<lb></lb> mente ſi vedono, uno di mano del Ban-<lb></lb> dinelli, l'altro di Vincenzio Roſſi ſuo ſco-<lb></lb> <arrow.to.target n="a166"></arrow.to.target> <pb pagenum="(170)"></pb> lare.</s><s id="id2797054"> Entrando nel Cortile, vedeſi in <lb></lb> mezzo una Fontana di Porfido, ſopra la <lb></lb> quale ſcherza un Fanciullo ſcolpito in <lb></lb> bronzo, di mano d'Andrea Verrocchio. </s><lb></lb> <s id="id2797064">Era queſto Cortile anticamente ſoſtenuto <lb></lb> da Colonne di mattone, ma eſſendo quaſi <lb></lb> del tutto guaſte, coll'acuto ingegno di <lb></lb> Michelozzo Michelozzi furono ſoſtituite <lb></lb> quelle di pietra forte che lo ſoſtengono <lb></lb> di preſente, lavorate con belle grotteſche <lb></lb> ſenza danno veruno della fabbrica.</s><s id="id2797098"> Tra <lb></lb> le coſe degne di lode vi è una Statua d'<lb></lb> Ercole, che uccide Cacco, di mano di <lb></lb> Vincenzio Roſſi da Fieſole, non inferio-<lb></lb> re a quella del Bandinelli ſuo Maeſtro. </s><lb></lb> <s id="id2797126">Salendo al primo appartamento, trovaſi <lb></lb> un magnifico Salone lungo braccia 90., e <lb></lb> largo braccia 37., la ſoffitta del quale, come <lb></lb> altresì le parti, ſono dipinte da Giorgio Va-<lb></lb> ſari. con ſingolar maeſtria.</s><s id="id2797136"> In 39. quadri <lb></lb> della Soffitta, con belliſſimi intagli, e <lb></lb> ornamenti dorati, ſi rappreſentano l'azio-<lb></lb> ni, e fatti più ſegnalati della noſtra Cit-<lb></lb> tà, e della Real Caſa de' Medici, madre <lb></lb> fecondiſſima d'uomini illuſtri, e Eroi. </s><lb></lb> <s id="id2797146">Nelle pareti ſi vede dipinta a freſco la <lb></lb> guerra, e preſa di Siena, la Battaglia di <lb></lb> Marciano, l'aſſedio di Piſa, e altre me-<lb></lb> <arrow.to.target n="a167"></arrow.to.target> <pb pagenum="(171)"></pb> morabili impreſe.</s><s id="id2786079"> Anco negli angoli del <lb></lb> predetto Salone, ſi vedono quattro gran <lb></lb> quadri dipinti a olio, due de' quali ſono <lb></lb> di mano del Ligozzi, e gli altri due del <lb></lb> Cigoli, e del Paſſignano in uno di quei <lb></lb> del Ligozzi, ſi rappreſenta quando San <lb></lb> Pio V. incorona Coſimo I. creandolo Gran-<lb></lb> Duoa di Toſcana, e ornandolo di Corona <lb></lb> e Manto Reale; E nell altro ſono figu-<lb></lb> rati quei dodici Fiorentini, che da varj <lb></lb> Potentati del Mondo, in un medeſimo tem-<lb></lb> po furono mandati Ambaſciatori a Bonifa-<lb></lb> zio VIII. Sommo Pontefice, de' quali can-<lb></lb> tò il Verino.</s></p> <p id="id2786137" type="foot"><s id="id2786141"><foot.target id="a166"></foot.target>lare</s></p> <p id="id2770276" type="foot"><s id="id2770279"><foot.target id="a167"></foot.target>mo-</s></p> <p id="id2770287" type="main"><s id="id2770290"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Romanae merito Antiſtes Bonifacius Urbis, <lb></lb> Cum Florentinos diverſis partibus Orbis <lb></lb> Vidißet Romae Regum mandata ferentes, <lb></lb> Terrarum ſemen, tum quinta elementa vocavit.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2770312" type="main"><s id="id2770316">In quello del Cigoli mirabilmente ſi rap-<lb></lb> preſenta quando Coſimo ancor giovanetto <lb></lb> di 18. anni, fu eletto Duca di Firenze, <lb></lb> e da tutti i Senatori, che lo eleſſero in-<lb></lb> chinato per loro Sovrano: e finalmente <lb></lb> in quello del Paſſignani ſi dimoſtra la ſo-<lb></lb> lenne funzione celebrata in Firenze, quan-<lb></lb> do il medeſimo Coſimo preſe l'Abito della <lb></lb> <arrow.to.target n="a168"></arrow.to.target> <pb pagenum="(172)"></pb> Religione di Santo Stefano Papa, e Mar-<lb></lb> tire, della quale fu il primo Fondatore, <lb></lb> e Gran Maeſtro.</s><s id="id2770368"> Ma che diremo delle <lb></lb> Statue, che vagamente adornano la gran <lb></lb> Sala?</s><s id="id2770371"> Sono in faccia di eſſa tre grandi <lb></lb> Statue di marmo maggiori del naturale, <lb></lb> cioè quella di Leon X. Sommo Pontefice <lb></lb> nella nicchia del mezzo, quella di Gio-<lb></lb> vanni de' Medici Padre di Coſimo a man <lb></lb> deſtra, e quella del Duca Aleſſandro a <lb></lb> man ſiniſtra, ſiccome dai lati ſi vede la <lb></lb> Statua di Clemente VII. e dicontro quel-<lb></lb> la del Granduca Coſimo I., tutte di ma-<lb></lb> no del Cavalier Bandinelli.</s><s id="id2763890"> Sopra tutte <lb></lb> ammirabile è la Statua della Vittoria, che <lb></lb> ha ſotto di ſe un prigione, di mano del <lb></lb> Buonarroti; il quale deſtinata l'avea per <lb></lb> il Sepolcro di Giulio II. ma non aven-<lb></lb> dola affatto terminata, laſciolla in Firen-<lb></lb> ze.</s><s id="id2763916"> Seguono a queſta i ſei gruppi di Vin-<lb></lb> cenzio Roſſi, ne' quali ſi rappreſentano le <lb></lb> forze d'Ercole, cioè quando ſoffoga An-<lb></lb> teo, quando uccide il Centauro, quando <lb></lb> getta Diomede a' Cavalli che lo divorino, <lb></lb> quando porta il Porco vivo in ſpalla, quan-<lb></lb> do aiuta ad Altante reggere il Cielo, e <lb></lb> quando vince la Regina delle Amazzoni, <lb></lb> Opere tutte degne di lode, e nelle quali, <lb></lb> <arrow.to.target n="a169"></arrow.to.target> <pb pagenum="(173)"></pb> come ſcrive il Borghini, ſi veggono bel-<lb></lb> liſſime, e fiere attitudini, e grandiſſima <lb></lb> diligenza nell'arte; e tra queſte Statue <lb></lb> fu collocato nel 1720. il gruppo di Ada-<lb></lb> mo ed Eva, col Serpente, di mano di <lb></lb> Baccio Bandinelli, rimoſſo dal Coro della <lb></lb> Metropolitana.</s><s id="id2779076"> Da queſta all'altre ſtanze <lb></lb> paſſando del medeſimo appartamento, ve-<lb></lb> dremo molte pitture a freſco del Vaſari, <lb></lb> col diſegno del quale fu queſto Palazzo <lb></lb> in gran parte riordinato.</s><s id="id2779095"> Ma ſalendo <lb></lb> agli appartamenti di ſopra, nella Sala <lb></lb> chiamata dell'Orivolo, troveremo una Fi-<lb></lb> gura di marmo, che rappreſenta un Da-<lb></lb> vidde di mano di Donatello, ed un'al-<lb></lb> tra di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta ſopra la porta dell'<lb></lb> Udienza, di mano di Benedetto da Maia-<lb></lb> no, amendue grandemente lodate da' Pro-<lb></lb> feſſori.</s><s id="id2779099"> Da queſta ſtanza s'entra nella <lb></lb> ricchiſſima</s></p> <p id="id2779138" type="foot"><s id="id409671"><foot.target id="a168"></foot.target>Re-</s></p> <p id="id409679" type="foot"><s id="id409682"><foot.target id="a169"></foot.target>come</s></p> <p id="id409690" type="main"><s id="id409694">GUARDAROBA di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> piena di coſe <lb></lb> prezioſe di vaſi d'oro, e d'argento, e di <lb></lb> ſuppellettili, e ornamenti belliſſimi.</s><s id="id409706"> Tra <lb></lb> queſto ci è il famoſo Paliotto deſtinato da <lb></lb> Coſimo Secondo per voto a <expan abbr="San">S.</expan> Carlo Bor-<lb></lb> romeo in Milano in caſo che ſi riſtabiliſ-<lb></lb> ſe in ſalute, che eſſendo morto rimaſe quà. </s><lb></lb> <s id="id409716">Vi ſono 84. libbre d'oro e libbre 7. e <lb></lb> <arrow.to.target n="a170"></arrow.to.target> <pb pagenum="(174)"></pb> <expan abbr="mezzo">mezz.</expan> di perle, e pietre prezioſe.</s><s id="id409744"> Si tra-<lb></lb> ſporta, e ſi eſpone al pubblico nella Cap-<lb></lb> pella Reale il Giovedì Santo.</s><s id="id409755"> Trovaſi in <lb></lb> queſto luogo le famoſe Pandette di Giu-<lb></lb> ſtiniano, chiamate in oggi le Pandette Fio-<lb></lb> rentine, e ſtimate più d'un teſoro da chi <lb></lb> riguarda la rarità, ed eccellenza d'un <lb></lb> manoſcritto sì celebre; ſiccome l'origi-<lb></lb> nale della Concordia della Chieſa Latina <lb></lb> colla Greca ſeguita in Firenze nel Con-<lb></lb> cilio Ecumenico l'Anno 1439. ſottoſcrit-<lb></lb> ta dal Pontefice Eugenio IV. e dall'Im-<lb></lb> peratore Giovanni Paleologo, e da tanti <lb></lb> illuſtri, e dotti Prelati.</s><s id="id2802376"> Nella Sala dell'<lb></lb> Udienza vecchia, vedremo dipinte a fre-<lb></lb> ſco belle Storie di mano di Franceſco Sal-<lb></lb> viati, che rappreſentano alcuni fatti più <lb></lb> ſingolari di Furio Cammillo.</s><s id="id2802395"> E di poi oſ-<lb></lb> ſerveremo la Cappella dipinta dal Gril-<lb></lb> landaio, e nella quale conſervaſi molte <lb></lb> Reliquie inſigni.</s><s id="id2802410"> Vedute queſte, ed altre <lb></lb> coſe nel Palazzo Vecchio, faremo ritorno <lb></lb> nella medeſima Piazza, per oſſervare in <lb></lb> eſſa la bella</s></p> <p id="id2802426" type="foot"><s id="id2802429"><foot.target id="a170"></foot.target><expan abbr="mezzo">mezz.</expan></s></p> <p id="id2802437" type="main"><s id="id2802441">LOGGIA grandioſa, ſotto la quale riceve <lb></lb> ogn' anno gl'Omaggi <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> per la Fe-<lb></lb> ſta di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, fabbricata col diſegno <lb></lb> d'Andrea Orcagna, Pittore, Scultore, e <lb></lb> <arrow.to.target n="a171"></arrow.to.target> <pb pagenum="(175)"></pb> Architetto Fiorentino nel 1285., e nell'<lb></lb> età ſua valentiſſimo.</s><s id="id2759152"> Sotto gli archi dì <lb></lb> queſta Loggia ſi vedono tre belle Sratue, <lb></lb> ciaſcheduna delle quali merita ſomma <lb></lb> lode.</s><s id="id2759166"> La prima ſcolpita in bronzo per ma-<lb></lb> no di Donatello, rappreſenta Giuditta, <lb></lb> appiè della quale giace Oloferne immer-<lb></lb> ſo nel ſonno, ſopra cui queſta Amazzone <lb></lb> ſi vede vibrare il colpo, per recidere <lb></lb> il capo all'inimico.</s><s id="id2759190"> Nella ſeconda Sta-<lb></lb> tua, ſcolpita in bronzo da Benvenuto Cel-<lb></lb> lini, vien figurato un Perſeo, che ha nella <lb></lb> deſtra il ferro, e nella ſiniſtra la teſta di <lb></lb> Meduſa reciſa dal Buſto, tutta grondante <lb></lb> di ſangue, e ſenza ſpirito, giacente appiè <lb></lb> dell'ucciſore.</s><s id="id2759217"> E' commendata queſta figura <lb></lb> in ogni ſua parte, e ben dimoſtra il valore <lb></lb> di Benvenuto, il quale così felicemente <lb></lb> conduſſe l'opera, che non un bronzo in-<lb></lb> ſenſibile, ma una figura viva, ed anima-<lb></lb> ta raſſembra.</s><s id="id2787239"> Degno ancora di molta lo-<lb></lb> de ſi è il baſſorilievo di bronzo, che ſer-<lb></lb> ve di ornamento alla baſe, nel quale ſi <lb></lb> vedono Andromeda, e Perſeo, con altre <lb></lb> figure, che tutta l'Iſtoria comprendano. </s><lb></lb> <s id="id2787249">Nella terza, che è più d'ogni altra ſti-<lb></lb> mabile, s'ammira un gruppo di tre figu-<lb></lb> re di marmo, mirabilmente ſcolpite da <lb></lb> <arrow.to.target n="a172"></arrow.to.target> <pb pagenum="(176)"></pb> Giovanni Bologna, denotante il Ratto d'<lb></lb> una Sabina.</s><s id="id2787287"> Nel vecchio caduto a terra <lb></lb> per l'impeto del fuo nemico, vien figu-<lb></lb> rato il Padre della fanciulla, in atto d'<lb></lb> impedire la fuga al rapitore.</s><s id="id2787301"> Nel giova-<lb></lb> ne di corpo robuſto, ſi rappreſenta un <lb></lb> Soldato Romano, che in occaſione de' giuo-<lb></lb> chi pubblici nella nuova Città di Roma <lb></lb> celebrati, rapiſce al Padre una Donzella <lb></lb> Sabina, e nella femmina tenera, e deli-<lb></lb> cata ſi dimoſtra la Donzella rapita; ve-<lb></lb> dendoſi nell'iſteſſo tempo in queſto am-<lb></lb> mirabil gruppo rappreſentate le tre età, <lb></lb> cioè la gioventù, la virilità, e la vec-<lb></lb> chiezza.</s><s id="id2796156"> E finalmente in tutte tre le fi-<lb></lb> gure ſi riconoſce una vivezza sì grande, <lb></lb> che chiunque fiſſamente le mira, non ſi <lb></lb> ſazia di commendarle in eſtremo; nella <lb></lb> baſe è un Baſſorilievo, fatto con ſomma <lb></lb> induſtria, e diligenza, dove tutta l'iſto-<lb></lb> ria del rapimento delle Sabine ſi rappre-<lb></lb> ſenta, dietro a queſta Loggia vi è la fab-<lb></lb> brica delle nuove Scuderie di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> <lb></lb> nel luogo ove erano ſituati i quartieri de' <lb></lb> Lanzi.</s><s id="id2796199"> Sul canto del Palazzo, e quaſi in <lb></lb> mezzo la Piazza ſi trova la</s></p> <p id="id2796207" type="foot"><s id="id2796211"><foot.target id="a171"></foot.target>Ar-</s></p> <p id="id2796218" type="foot"><s id="id2796222"><foot.target id="a172"></foot.target>Gio-</s></p> <p id="id2796230" type="main"><s id="id2796234">FONTANA fatta fare dal Granduca Co-<lb></lb> ſimo I. col diſegno, e induſtria dell'Am-<lb></lb> <arrow.to.target n="a173"></arrow.to.target> <pb pagenum="(177)"></pb> mannato, che da Filippo Baldinucci negli <lb></lb> eruditi ſuoi Decennali vien deſcritta colle <lb></lb> ſeguenti parole:</s></p> <p id="id2769199" type="foot"><s id="id2769203"><foot.target id="a173"></foot.target>man-</s></p> <p id="id2769210" type="main"><emph type="quote"><s id="id2769214">Appariſce nel mezzo di un gran va-<lb></lb> ſo pieno di limpidiſſime acque ſgorganti <lb></lb> da molti zampilli, il qual vaſo è fi-<lb></lb> gurato pel Mare, il gran Coloſſo del <lb></lb> Nettunno, alto dieci braccia; ſituato <lb></lb> ſopra un Carro, tirato da quattro Ca-<lb></lb> valli marini, due di marmo bianco, e <lb></lb> due di miſtio, molto belli e vivaci; <lb></lb> il Nettunno ha tra le gambe tre figu-<lb></lb> re di Tritoni, che inſieme con eſſo po-<lb></lb> ſano ſopra una gran conca marina in <lb></lb> luogo di Carro.</s><s id="id2769261"> Il vaſo è di otto facce <lb></lb> di marmo miſtio, quattro minori, e <lb></lb> quattro maggiori.</s><s id="id2769272"> Le quattro minori <lb></lb> ſon vagamente arricchite con figure di <lb></lb> fanciulli, ed altre coſe di bronzo, co-<lb></lb> me chiocciole marine, cornucopie, <lb></lb> cartelle, e ſimili; s'inalzano ſul piano <lb></lb> delle medeſime certi imbaſamenti, ſo-<lb></lb> pra ciaſcheduno de' quali poſa una Sta-<lb></lb> tua di metallo maggiore del naturale, <lb></lb> e ſono in tutte quattro; due femmine <lb></lb> che rappreſentano Teti, e Doe, e due <lb></lb> maſchi figurati per due Dei, e marini. </s><lb></lb> <s id="id2769279">All'una, e all'altra parte di ciaſche-<lb></lb> <arrow.to.target n="a174"></arrow.to.target> <pb pagenum="(178)"></pb> duna di queſte facce minori ſono due <lb></lb> Satiri di metallo in varie attitudini. </s><lb></lb> <s id="id2768215">Le quattro facce maggiori ſono tanto <lb></lb> più baſſe, quanto baſti per poterſi da <lb></lb> chicchesſia godere la limpidezza dell'<lb></lb> acqua, la quale traboccando grazioſa-<lb></lb> mente è ricevuta da alcune belle nic-<lb></lb> chie, e nel gran vaſo; ed in ſomma in <lb></lb> tutto è così ben diſpoſto, e con tanta <lb></lb> maeſtà ordinato, che è proprio una ma-<lb></lb> raviglia,,.</s></emph><s id="id2768225"> Vicino alla Fontana, ſopra <lb></lb> gran baſe di marmo, è una belliſſima.</s></p> <p id="id2768234" type="foot"><s id="id2768238"><foot.target id="a174"></foot.target>M duna</s></p> <p id="id2768246" type="main"><s id="id2768249">STATUA equeſtre di bronzo di mano di <lb></lb> Giovanni Bologna fatta erigere l'anno <lb></lb> 1594. dal Granduca Ferdinando I., in <lb></lb> memoria di Coſimo ſuo Genitore.</s><s id="id2768264"> Ador-<lb></lb> nano le facciate di queſta tre Baſſirilievi <lb></lb> di bronzo dell'iſteſſo autore, in uno de' <lb></lb> quali ſi rappreſenta la Coronazione del <lb></lb> mentovato Granduca Coſimo, da eſſo me-<lb></lb> ritata <foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Ob zelum Religionis, praecipuumque <lb></lb> Iuſtitiae ſtudium</emph></emph></foreign>, come ſi legge nell'Iſcri-<lb></lb> zione.</s><s id="id2827778"> Nel ſecondo la glorioſa entrata <lb></lb> nella Città di Siena obbediente al ſuo <lb></lb> comando, dopo la conſeguita vittoria. </s><lb></lb> <s id="id2827780">E nel terzo, quando dal Senato Fiorenti-<lb></lb> na, eſſendo egli ancor giovanetto ne fu <lb></lb> creato Duca di Firenze, laſciando luogo <lb></lb> <arrow.to.target n="a175"></arrow.to.target> <pb pagenum="(179)"></pb> nella quarta facciata ad una nobile, ed <lb></lb> altrettanto erudita Inſcrizione del ſeguen-<lb></lb> te tenore.</s></p> <p id="id2827823" type="foot"><s id="id2827827"><foot.target id="a175"></foot.target>nella</s></p> <p id="id2827835" type="main"><s id="id2827839"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Coſmo Medici Magno Etruriae Duci Primo <lb></lb> Pio Felici <lb></lb> Invicto Iuſto Clementi Sacrae Militiae Paciſq. <lb></lb> In Etruria Authori Patri & Principi optimo; <lb></lb> Ferdinandus F. Magnus Dux III. erexit <lb></lb> A. M. D. L. XXXXIIII.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2766793" type="main"><s id="id2766797">In queſta Piazza è da oſſervarſi preſſo <lb></lb> la Statua Equeſtre di Coſimo la facciata <lb></lb> del Palazzo degli Uguccioni, diſegno di <lb></lb> Andrea Palladio.</s><s id="id2766812"> Appreſſo ſi trova la Chie-<lb></lb> ſa di <expan abbr="San">S.</expan> Romolo, vedeſi all'altar maggio-<lb></lb> re l'antica Tavola fatta da Neri di Bic-<lb></lb> ci, e in fondo a ſiniſtra entrando vi è in <lb></lb> gran devozione una Vergine col <expan abbr="Santo">S.</expan> Bam-<lb></lb> bino dipinta ſul muro da Angiolo Gaddi, <lb></lb> che diede il diſegno alla Chieſa, e vi è <lb></lb> paſſata la porta laterale una bella Tavola <lb></lb> del Pignoni rappreſentante la Madonna <lb></lb> del Roſario.</s><s id="id2766852"> Dirimpetto al Palazzo Vec-<lb></lb> chio ſi trova pure un'altra Chieſa dedl-<lb></lb> cata a <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia, nella quale alla Cap-<lb></lb> pella dell'Altar maggiore (la di cui Tavo-<lb></lb> la è del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi) vi ſi ſcorge eſpreſ-<lb></lb> ſo il ritrovamento di eſſa Santa ſiccome <lb></lb> <arrow.to.target n="a176"></arrow.to.target> <pb pagenum="(180)"></pb> ne' due Quadri laterali, opera del Mar-<lb></lb> tinelli.</s><s id="id2791698"> La Tavola a man deſtra è di Bo-<lb></lb> naventura Gandi, quella a ſiniſtra è di <lb></lb> mano del Roſſo, ſopra la porta vi å un <lb></lb> antichiſſima Tavola di Cimabue.</s><s id="id2791714"> Da que-<lb></lb> ſta Piazza faremo paſſaggio alla vicina <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id2791725" type="foot"><s id="id2791729"><foot.target id="a176"></foot.target>M 2 ne'</s></p> <p id="id2791737" type="main"><s id="id2791740">ORSANMICHELE, la quale acquiſtò for-<lb></lb> ma di Chieſa, o ſivvero d'Oratorio, dac-<lb></lb> chè fu deliberato di chiuder le Logge, <lb></lb> che erano ſotto queſta gran fabbrica, in <lb></lb> venerazione dell'Immagine di Maria San-<lb></lb> tiſſima, che è ſull'antico Altare di mar-<lb></lb> mi, che vi ſi vede, lavorato colla dire-<lb></lb> zione di Andrea Orcagna.</s><s id="id2791772"> Anticamente <lb></lb> era quivi la Piazza ove ſi vendeva il gra-<lb></lb> no.</s><s id="id2791782"> E vi fu a benefizio pubblico alzato <lb></lb> il loggiato nel 1337. col diſegno di Giot-<lb></lb> to, e proſeguito da Taddeo Gaddi.</s><s id="id2791794"> Si di-<lb></lb> ce Orſanmichele, ò Orto San Michele per <lb></lb> poſpoſizione accidentale da San Michele <lb></lb> in Orto; atteſochè fino dal 1100. era ivi <lb></lb> una Chieſa Parrocchiale, intirolata San <lb></lb> Michele in Orto, da cui prendeva la po-<lb></lb> ſpoſta denominazione di Orto San Mi-<lb></lb> chele tutta quella adiacente Contrada. </s><lb></lb> <s id="id2791799">In luogo della quale antica Chieſa, de-<lb></lb> molita per farvi la ſuddetta Torre del <lb></lb> <arrow.to.target n="a177"></arrow.to.target> <pb pagenum="(181)"></pb> grano, fu intorno a 110. anni dopo rifat-<lb></lb> ta dalla parte oppoſta l'altra Chieſa ſot-<lb></lb> to lo ſteſſo titolo di San Michele in Orto <lb></lb> oggi detta di San Carlo.</s><s id="id2783571"> In detta Con-<lb></lb> fraternita ſi vede interiormente ſopra la <lb></lb> Porta una Tavola di Buon Amico Buf-<lb></lb> falmacco celebre nelle Novelle del Boc-<lb></lb> caccio, che altri con più ragione voglio-<lb></lb> no che ſia di Taddeo Gaddi, ed all'Altar <lb></lb> maggiore la Tavola, che rappreſenta il <lb></lb> detto Santo Cardinale, di Matteo Roſ-<lb></lb> ſelli.</s><s id="id2783606"> Queſto grande Edifizio dunque da <lb></lb> ogni parte iſolato, e con belliſſima pro-<lb></lb> porzione, ed ottima Architettura con-<lb></lb> dotto, ha per di fuori quattordici Nic-<lb></lb> chie, in varie fogge intagliate, ed in <lb></lb> cui furono collocate diverſe ſtatue, alcu-<lb></lb> ne di bronzo, ed alcune di marmo, la-<lb></lb> vorate dai più eccellenti Maeſtri, che fio-<lb></lb> riſſero in queſta noſtra Città.</s><s id="id2761903"> Sono adun-<lb></lb> que di Lorenzo Ghiberti il San Matteo <lb></lb> Apoſtolo, e il Santo Stefano preſſo la <lb></lb> porta principale, e il San Giovan Batiſta <lb></lb> dalla parte oppoſta, Baccio da Montelupo <lb></lb> fece la bella Statua di bronzo di <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb> vanni Evangeliſta, e Donatello ne fece <lb></lb> tre di marmo le quali ſono opere vera-<lb></lb> mente maraviglioſe.</s><s id="id2761909"> La prima è il San <lb></lb> <arrow.to.target n="a178"></arrow.to.target> <pb pagenum="(182)"></pb> Pietro Apoſtolo, la ſeconda il San Mar-<lb></lb> co Evangeliſta, e la terza il San Giorgio, <lb></lb> Statua, che non ha pari, e che ſecondo <lb></lb> il parere di tutti i Profeſſori, più ſi può <lb></lb> commendare, che imitare.</s><s id="id2761967"> Perlochè non <lb></lb> è maraviglia, ſe le Repubbliche di Vene-<lb></lb> zia, e di Genova, ed altri Principi dell'<lb></lb> Europa più volte ne fecero iſtanza; offeren-<lb></lb> do gran ſomma di denaro, perchè foſſe lo-<lb></lb> ro conceduta.</s><s id="id2761989"> Anche Nanni, o Giovanni <lb></lb> d'Antonio, diſcepolo di Donatello ne <lb></lb> fece tre, cioè i quattro Santi dentro un <lb></lb> ſol Tabernacolo: il San Filippo Apoſtolo, <lb></lb> ed il Santo Eligio Veſcovo, chiamato co-<lb></lb> munemente Santo Lò.</s><s id="id2762012"> D' Andrea Verroc-<lb></lb> chio è il San Tommaſo Apoſtolo, che <lb></lb> mette il dito nel Coſtato di Criſto, ope-<lb></lb> ra molto ſtimabile, allato alla quale è la <lb></lb> Statua di <expan abbr="San">S.</expan> Luca Evangeliſta di mano <lb></lb> di Giovanni Bologna, ſcolpita in bronzo <lb></lb> con ſingolare artifizio.</s><s id="id2785027"> In Chieſa ſi vede <lb></lb> un Tabernacolo, o Cappella iſolata; tut-<lb></lb> ta di marmi vagamente intagliati, ed ab-<lb></lb> bellita di baſſi rilievi, per opera, diſe-<lb></lb> gno, e induſtria di Andrea Orcagna, che <lb></lb> al finì nel 1359., e coſtò 96. mila fiorini <lb></lb> d'oro; e nel predetto Tabernacolo s'ado-<lb></lb> ra un'immagine di Maria Vergine molto <lb></lb> <arrow.to.target n="a179"></arrow.to.target> <pb pagenum="(183)"></pb> antica, dipinta da Ugolino Seneſe, e te-<lb></lb> nuta ne' tempi andati in ſomma venera-<lb></lb> zione, avvegnachè fino al tempo della ter-<lb></lb> ribile, e ſpaventoſa peſte nel 1348. che <lb></lb> infettò la maggior parte del Mondo, in-<lb></lb> cominciaſſe a fiorire il di lei culto, con-<lb></lb> correndovi grandiſſimo popolo con offerte, <lb></lb> delle quali in breviſſimo tempo ſi potero-<lb></lb> no accumulare più di trecento mila fio-<lb></lb> rini d'oro, parte impiegati in ſovveni-<lb></lb> mento dei poveri, e parte nell'adornare <lb></lb> queſta Chieſa.</s><s id="id2785117"> Dietro l'Altare vi è un <lb></lb> baſſorilievo dell'Orcagna, Architetto del <lb></lb> Tabernacolo, ove ha egli eſpreſſo a ma-<lb></lb> raviglia il ſuo ritratto.</s><s id="id2770789"> Sono ancora ſo-<lb></lb> pra l'Altare maggiore tre ſtatue di mar-<lb></lb> mo, cioè Sant'Anna, la Santiſſima Ver-<lb></lb> gine, ed il Bambino Gesù di mano di Fran-<lb></lb> ceſco da Sangallo; ſiccome ne' pilaſtri al-<lb></lb> cune belle pitture antiche, cioè di Loren-<lb></lb> zo Credi, d'Agnolo Gaddi, e di Iaco-<lb></lb> po del Caſentino, da cui fu dipinta la <lb></lb> volta, alla quale nel 1770. in occaſio-<lb></lb> ne di rimodernare queſta Chieſa, ora di-<lb></lb> venuta Parrocchia, con ſommo diſpiaci-<lb></lb> mento dei Dilettanti delle Belle Arti, fu <lb></lb> dato di bianco.</s><s id="id2770840"> Vi è inoltre un Criſto <lb></lb> Crocifiſſo di legno; avanti il quale il gran-<lb></lb> <arrow.to.target n="a180"></arrow.to.target> <pb pagenum="(184)"></pb> de Arciveſcovo Santo Antonino ſoleva da <lb></lb> giovanetto giornalmente fare orazione. </s><lb></lb> <s id="id2770880">Nelle ſtanze ſopra la Chieſa fu dal Gran-<lb></lb> duca Coſimo I. l'anno 1569. eretto il pub-<lb></lb> blico e generale Archivio di Firenze, do-<lb></lb> ve fi conſervano innumerabili Scritture, <lb></lb> e tutti gli ſtrumenti pubblici.</s><s id="id2770886"> E comecchè <lb></lb> mediante il regolamento di queſto Archi-<lb></lb> vio, tutti gli iſtrumenti ſono duplicati, <lb></lb> le copie autentiche ſi traslatano ne' vaſti <lb></lb> ſaloni ſopra la fabbrica iſolata, detta la <lb></lb> Loggia di Mercato Nuovo, poco diſtante, <lb></lb> fatta fabbricare dal Granduca Coſimo I. <lb></lb> l'anno 1548. per comodo di trattare i ne-<lb></lb> gozj della Seta, con diſegno di Bernar-<lb></lb> do Taſſo, in uno dei lati della quale ſo-<lb></lb> pra la ſcalinata, ſi vede lavorato in bron-<lb></lb> zo un Cinghiale, che verſa acqua per co-<lb></lb> modo pubblico, opera di Pietro Tacca, <lb></lb> tratta dall'antico sì celebre della Galle-<lb></lb> ria.</s><s id="id2838836"> Queſta loggia all'intorno ha Botte-<lb></lb> ghe, che ſervano al traffico di Seta, e il <lb></lb> Magiſtrato di detta Arte, ed evvi appreſ-<lb></lb> ſo la Chieſa Parrocchiale di <expan abbr="San">S.</expan> Biagio, che <lb></lb> reſta unita al Monte Comune e alla Ca-<lb></lb> mera del Commercio.</s><s id="id2838860"> Di quì paſſando per <lb></lb> la via detta Portaroſſa, e tornando alla Log-<lb></lb> gia dei Tornaquinci troveremo il </s></p> <p id="id2762575" type="foot"><s id="id2762578"><foot.target id="a177"></foot.target>gra-</s></p> <p id="id2762586" type="foot"><s id="id2762589"><foot.target id="a178"></foot.target>Pie-</s></p> <p id="id2762597" type="foot"><s id="id2762601"><foot.target id="a179"></foot.target>anti-</s></p> <p id="id2762609" type="foot"><s id="id2762612"><foot.target id="a180"></foot.target>de</s></p> <p id="id2762620" type="foot"><s id="id2762623">PA-</s></p> <pb pagenum="(185)"></pb> <p id="id2762625" type="main"><s id="id2762627">PALAZZO de' Marcheſi Corſi, ove é un'<lb></lb> ampia Galleria, che gli aggiunge comodo <lb></lb> e bellezza; in faccia al quale ſi trova quel-<lb></lb> lo de' Viviani, dopo quello dei Giacomi-<lb></lb> ni, la cui Architettura, opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Antonio Doſi, è fingolare; quello del Mar-<lb></lb> cheſe Albergotti dipinto in gran parte da <lb></lb> Diacinto Fabbroni, quello degli Antino-<lb></lb> ri, quello de' Paſquali con più altri dai <lb></lb> quali è circondata la Chieſa di</s></p> <p id="id2762631" type="main"><s id="id2762634">SAN MICHELE BERTELDI, detta dagli <lb></lb> Antinori, dove abitano i Padri Teatini, <lb></lb> fatta da' fondamenti reſtaurare dal Cardi-<lb></lb> nal Decano <expan abbr="Giovanni">G.</expan> Carlo de Medici, col di-<lb></lb> ſegno di Matteo Nigetti Architetto, e di <lb></lb> Gherardo e Pier Franceſco Silvani.</s><s id="id2762657"> Que-<lb></lb> ſta ſi può annoverare tra le più vaghe, <lb></lb> e più adorne della noſtra Città.</s><s id="id2762668"> Ed in <lb></lb> vero ha la Facciata di pietre forti, e così <lb></lb> nobile, e leggiadro è il ſuo diſegno e la-<lb></lb> voro, che non può vederſi coſa nè me-<lb></lb> glio inteſa, nè più finita di quella.</s><s id="id2773152"> So-<lb></lb> novi quattro belliſsime Statue di marmo, <lb></lb> due delle quali ſopra la porta, ſono di <lb></lb> Baldaſſar Bermoſer Fiammingo, del quale <lb></lb> è ancora il San Gaetano nella deſtra nic-<lb></lb> chia, nell'altra il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Avellino è o-<lb></lb> pera dell'Andreozzi.</s><s id="id2773178"> Maggiori però, e <lb></lb> <arrow.to.target n="a182"></arrow.to.target> <pb pagenum="(186)"></pb> di più vaga apparenza ſono gl'interiori <lb></lb> ornamenti, imperciocchè diviſati con Ar-<lb></lb> chitettura d'ordine compoſito, ed arric-<lb></lb> chiti di pietre ſerene, lavorate con ſingo-<lb></lb> lar puiitezza.</s><s id="id2773211"> Oſſerveremo primieramen-<lb></lb> te le Cappelle tutte incroſtate di marmi, <lb></lb> e adorne di belle pitture a freſco, e di <lb></lb> Tavole molto Stimate.</s><s id="id2773226"> Nella prima all'<lb></lb> entrare a man deſtra, vedremo la Tavola <lb></lb> del martirio dell'Apoſtolo <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea, di <lb></lb> mano del Ruggieri.</s><s id="id2773240"> La ſeconda, dov'è <lb></lb> dipinto l'Arcangiolo <expan abbr="San">S.</expan> Michele, è del <lb></lb> Vignali.</s><s id="id2773251"> E nella terza Matteo Roſſelli <lb></lb> dipinſe San Gaetano, ed un Beato ſuo <lb></lb> Compagno.</s><s id="id2759240"> Accanto a queſta Cappella è <lb></lb> il Sepolcro, coll'Inſcrizione, e Ritratto <lb></lb> deli' Avvocato Agoſtino Coltellini Fonda-<lb></lb> tore della celebre Accademia degli Apa-<lb></lb> tiſti.</s><s id="id2759259"> In faccia poi della Croce, di mano <lb></lb> d'Ottavio Vannini è dipinta l'adorazio-<lb></lb> ne de' Magi, e alla Cappella che ſegue, <lb></lb> vi è del detto Roſſelli una Tavola della <lb></lb> Natività di Noſtro Signore.</s><s id="id2759278"> L'Altar mag-<lb></lb> giore, poſto nella Tribuna di mezzo, tralle <lb></lb> altre coſe di pregio, ha un ricchiſſimo <lb></lb> Ciborio d'argento, opera di Benedetto Pe-<lb></lb> trucci.</s><s id="id2759296"> Bello ancora, e grandemente ſti-<lb></lb> mato è il Criſto di Bronzo, di mano di <lb></lb> <arrow.to.target n="a183"></arrow.to.target> <pb pagenum="(187)"></pb> Franceſco Suſini, e vaga viſta rende la <lb></lb> Cupola della Tribuna, dipinta dal Padre <lb></lb> Galletti Religioſo dello ſteſſo Collegio, <lb></lb> che ha pur dipinta tutta la volta della <lb></lb> detta Chieſa.</s><s id="id2759333"> Seguitando dall'altra mano, <lb></lb> nella Cappella vicina ali' Altar maggiore, <lb></lb> vi è una Tavola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Elena dipinta dal <lb></lb> mentovato Roſſelli, e in faccia alla Cro-<lb></lb> ce, un altra ſimile pel Bilivelti di gran <lb></lb> bellezza.</s><s id="id2759354"> Nell'altra Cappella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> drea Avellino colorì la Tavola rappre-<lb></lb> ſentante il detto Santo in atto di eſſer <lb></lb> colpito dall'accidente apopletico, Igna-<lb></lb> zio Hugford.</s><s id="id2799387"> Nella Cappella di mezzo; <lb></lb> Pietro da Cortona dipinſe la Tavola del <lb></lb> Martirio di San Lorenzo.</s><s id="id2799397"> Nell'ultima, il <lb></lb> Padre Galletti Teatino effigiò Maria Ver-<lb></lb> gine col Bambino Gesù, e due venerabili <lb></lb> Veſcovi.</s><s id="id2799412"> Adornano ancor queſta Chieſa <lb></lb> quattordici Statue di marmo, che dodici <lb></lb> rappreſentano gli Apoſtoli, con altrettanti <lb></lb> Baſſirilievi a piè di quelle.</s><s id="id2799427"> Finalmente la <lb></lb> Libreria, che è nel Collegio, per la copia <lb></lb> de` Libri, e la rarità de' medeſimi, e la <lb></lb> Sagreſtia molto ornata, e pulita, merita-<lb></lb> no di eſſer vedute.</s><s id="id2799446"> Camminando verſo il <lb></lb> canto de' Carneſecchi, ſopra di una gran <lb></lb> baſe ſi vede la Statua chiamata comune-<lb></lb> mente il </s></p> <p id="id2754163" type="foot"><s id="id2754167"><foot.target id="a182"></foot.target>di</s></p> <p id="id2754174" type="foot"><s id="id2754178"><foot.target id="a183"></foot.target>Fran-</s></p> <p id="id2754186" type="foot"><s id="id2754190">CEN-</s></p> <pb pagenum="(188)"></pb> <p id="id2799479" type="main"><s id="id2799480">CENTAURO, ſcolpita in marmo da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Bologna, che rappreſenta Ercole in atto <lb></lb> di uccidere Neſſo Centauro.</s><s id="id2799482"> Queſta Sta-<lb></lb> tua, cavata da un ſol pezzo, a chi con-<lb></lb> templa la forza, che fanno amendue que-<lb></lb> ſte figure, Ercole per abbattere, e ſu-<lb></lb> perare il Centauro, e quello per fuggirli <lb></lb> di ſotto, e le difficultà ſuperate dall'Ar-<lb></lb> tefice, nel condurre un lavoro sì grande <lb></lb> con quella perfezione, che vi ſi vede, <lb></lb> ingenuamente confeſſa, eſſer queſta non <lb></lb> ſolo una delle opere migliori di queſto <lb></lb> raro Maeſtro; ma eziandio di quanti do-<lb></lb> po di lui ſon viſſuti ne' noſtri tempi.</s><s id="id2754156"> Da <lb></lb> queſto luogo paſſeremo a</s></p> <p id="id2754197" type="main"><s id="id2754201">SANTA MARIA MAGGIORE dei Carme-<lb></lb> litani della Congregazione di Mantova, <lb></lb> dove in primo luogo è da ſtimarſi la Ta-<lb></lb> vola di mano del Cigoli, nella quale è <lb></lb> dipinto Sant'Alberto Carmelitano in at-<lb></lb> to di liberare dal naufragio uno, che già <lb></lb> pericolava nell'acqua; ed anco quella del <lb></lb> Pugliani, che rappreſenta la Maddalena <lb></lb> Penitente in atto di comunicarſi.</s><s id="id2754236"> Segue <lb></lb> il martirio di San Biagio d'Ottavio Van-<lb></lb> nino, ed i laterali ſono d'Antonio Giuſti. </s><lb></lb> <s id="id2754239">Degna di lode è la Cappella de' Carne-<lb></lb> ſecchi, la volta della quale fu dipinta <lb></lb> <arrow.to.target n="a185"></arrow.to.target> <pb pagenum="(189)"></pb> da Bernardino Poccetti, e le due ſtatue <lb></lb> di marmo furono lavorate dal Caccini. </s><lb></lb> <s id="id2841920">La Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco in atto di ri-<lb></lb> cever le Stimate è delle belle opere di <lb></lb> Piero Dandini.</s><s id="id2841923"> Nella quinta Cappella a-<lb></lb> doraſi un Crocifiſſo di rilievo con alcuni <lb></lb> Santi.</s><s id="id2841933"> La pittura a freſco nella Volta è di <lb></lb> Giuſeppe Romei.</s><s id="id2841941"> Paſſato l'Altar maggio-<lb></lb> re, la più proſſima è la Cappella che è <lb></lb> deſtinata per il Santiſſimo Sagramento, <lb></lb> allato alla quale è la Cappella degli Or-<lb></lb> landini, nella volta della quale il Volter-<lb></lb> rano maraviglioſamente rappreſentò il Rat-<lb></lb> to di Elia, con belliſſime figure, tramez-<lb></lb> zate da ſtucchi dorati; La Tavola è opera <lb></lb> del Biliverti.</s><s id="id2841976"> Ragguardevoli ancora ſono <lb></lb> le due Tavole, che appreſſo ſeguono, <lb></lb> quella di Santa Maria Maddalena de' Paz-<lb></lb> zi di mano d'Onorio Marinari, e l'altra <lb></lb> di San Franceſco dipinta da Matteo Roſ-<lb></lb> ſelli ſopra le quali Vincenzio Meucci di-<lb></lb> pinſe li due sfondi che vi ſi veggono. </s><lb></lb> <s id="id2841979">Degna di grande ſtima è la Tavola del <lb></lb> Paſſignano, ove ha rappreſentata la ve-<lb></lb> nuta dello Spirito Santo.</s><s id="id2768282"> Una ſingolar <lb></lb> memoria era già in queſta Chieſa, oggi <lb></lb> perita, cioè il Monumento, ſtato fatto a <lb></lb> Salvino di Armato degli Armati nel 1317.<lb></lb> <arrow.to.target n="ab185"></arrow.to.target> <pb pagenum="(190)"></pb> collo ſpecifico titolo d'inventore degli <lb></lb> Occhiali.</s><s id="id2768332"> Nel Chioſtro del Convento ſi <lb></lb> vede in un canto, una delle quattro Co-<lb></lb> lonne che reggevano il Sepolcro di Ser <lb></lb> Brunetto Latini maeſtro di Dante, la quale <lb></lb> ha l'Inſcrizione che lo dimoſtra chiara-<lb></lb> mente.</s><s id="id2768355"> Preſſo queſta Chieſa vi è il</s></p> <p id="id2768297" type="foot"><s id="id2768301"><foot.target id="a185"></foot.target>da</s></p> <p id="id2768308" type="foot"><s id="id2768312"><foot.target id="ab185"></foot.target>collo</s></p> <p id="id2768360" type="main"><s id="id2768364">PALAZZO, già de' Gondi, paſſato dipoi ne' <lb></lb> Corſini Orlandini, ed oggi nella Famiglia <lb></lb> di Beccuto Orlandini, ſtato modernamen-<lb></lb> te accreſciuto, e ridotto alla forma, che <lb></lb> di preſente ſi vede.</s><s id="id2768384"> Per di dentro è così <lb></lb> nobilmente adornato, e di comode abi-<lb></lb> tazioni arricchito, che può con ragione <lb></lb> uguagliarſi ai più ſplendidi Palazzi di que-<lb></lb> ſta Città.</s><s id="id2788381"> La Sala nella volta, e nelle <lb></lb> pareti è dipinta per mano di Pietro Dan-<lb></lb> dini.</s><s id="id2788391"> Gherardini, il Gabbiani, ed altri <lb></lb> Profeſſori più accreditati hanno dipinto l'<lb></lb> altre ſtanze contigue, che adornate di <lb></lb> ſtucchi, e di prezioſi arredi, rieſcono va-<lb></lb> ghe oltremodo.</s><s id="id2788410"> Sulla Piazza di eſſa Chie-<lb></lb> ſa di Santa Maria Maggiore è ſituato il</s></p> <p id="id2788419" type="main"><s id="id2788423">PALAZZO Strozzi, oggi de' Martini.</s><s id="id2788426"> Non <lb></lb> lontano da queſto è il palazzo de' Marcheſi <lb></lb> Malaſpina, modernamente abbellito con <lb></lb> buon diſegno.</s><s id="id2788441"> Proſſima e la fabbrica del</s></p> <p id="id2788445" type="main"><s id="id2788449">SEMINARIO FIORENTINO, promoſſa, ed <lb></lb> <arrow.to.target n="a186"></arrow.to.target> <pb pagenum="(191)"></pb> incamminata con buon guſto di Architet-<lb></lb> tura dalla pia memoria del fu Monſignore <lb></lb> Tommaſo Bonaventura de' Conti della Ghe-<lb></lb> rardeſca, Arciveſcovo di Firenze, e con-<lb></lb> dotta a buon ſegno, dopo la ſua morte, <lb></lb> con aggiunta di comodi appartamenti per <lb></lb> i Precettori, e per gli Studenti Cherici, <lb></lb> che vi ſi allevano.</s><s id="id2788494"> All'ingreſſo della ſe-<lb></lb> conda porta è degno d'eſſer veduto un <lb></lb> belliſſimo Crocifiſſo di Bronzo di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bo-<lb></lb> logna, laſciato al Seminario in legato dal <lb></lb> fu Agoſtino cerretani, Canonico della Me-<lb></lb> tropolitana, in memoria del Canto e delle <lb></lb> Caſe de Cerretani, che furono quivi, e <lb></lb> rimaſero ſerrate nella nuova Fabbrica di <lb></lb> queſto Seminario.</s><s id="id2757391"> Tornano vicine le abi-<lb></lb> tazioni degli Ebrei dette il</s></p> <p id="id2757399" type="foot"><s id="id2757402"><foot.target id="a186"></foot.target>in-</s></p> <p id="id2757409" type="main"><s id="id2757413">GHETTO, ove per avanti era un in-<lb></lb> fame poſtribolo, di cui fanno menzione <lb></lb> gli Scrittori citati dal Baldinucci nella <lb></lb> Vita del Buontalenti.</s><s id="id2757428"> Queſto Ghetto è <lb></lb> ſtato ampliato con abitazioni aſſai como-<lb></lb> de.</s><s id="id2757438"> Appreſſo è il</s></p> <p id="id2757442" type="main"><s id="id2757446">MERCATO VECCHIO, che per iſcherzo <lb></lb> chiamaſi il Giardino di Firenze, atteſe le <lb></lb> molte delizie, che in abbondanza vi ſi <lb></lb> trovano, e delle quali la Città noſtra al <lb></lb> pari d'ogni altra è copioſa.</s><s id="id2757466"> Quivi ſi ve-<lb></lb> <arrow.to.target n="a187"></arrow.to.target> <pb pagenum="(192)"></pb> deva ſopra una Colonna di granito una <lb></lb> Statua di pietra di man di Donatello, rap-<lb></lb> preſentante la Dovizia; ma eſſendo dive-<lb></lb> nuta aſſai lacera dal tempo vi è ſtata col-<lb></lb> locata altra Statua ſimile, ſcolpita da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batiſta Foggini; più oltre è una Loggia <lb></lb> deſtinata alla vendita del peſce, fatta quivi <lb></lb> fabbricare dal Granduca Coſimo I., e di-<lb></lb> poi modernamente accreſciuta.</s></p> <p id="id2805449" type="foot"><s id="id2805453"><foot.target id="a187"></foot.target>deva</s></p> <p id="id2805460" type="main"><s id="id2805463">E ſiccome la Città di Firenze, ebbe co-<lb></lb> sì piccol recinto d'abitazioni, che il pri-<lb></lb> mo cerchio, fu ſolamente riſtretto ad al-<lb></lb> quante contrade preſſo a Mercato vecchio, <lb></lb> e creſcendo gli abitatori in gran numero, <lb></lb> nè potendo capire in un luogo cotanto <lb></lb> anguſto, fu coſtretta a dilatar i confini, <lb></lb> anche in quella parte che riman di là d'<lb></lb> Arno verſo Mezzogiorno, alla quale per-<lb></lb> chè foſſe comodo il paſſaggio furono in <lb></lb> varj tempi fabbricati quattro Ponti, i <lb></lb> quali dipoi caduti nella rovinoſa inonda-<lb></lb> zione, che ſeguì l'anno 1333. furono fatti <lb></lb> reſtaurare coll'induſtria, e modello di Tad-<lb></lb> deo Gaddi, e in altri tempi rinnovati, <lb></lb> come diremo a ſuo luogo; così di queſta <lb></lb> parte, che rimane di là d'Arno, ragione-<lb></lb> remo, con quella ſteſſa brevità, colla qua-<lb></lb> le abbiamo finora proceduto.</s><s id="id2805540"> Pertanto in-<lb></lb> viandoſi verſo il </s></p> <p id="id2790009" type="foot"><s id="id2790012"><foot.target id="a188"></foot.target>PON-</s></p> <pb pagenum="(193)"></pb> <p id="id2790015" type="main"><s id="id2790017">PONTE VECCHIO, rifabbricato nel 1345. <lb></lb> come nel Cartello affiſſo alla Loggia di <lb></lb> eſſo a Ponente, nel muro che guarda Mez-<lb></lb> zogiorno ſi legge,</s></p> <p id="id2790020" type="main"><s id="id2790024"><emph type="italics"><emph type="quote">Nel trentatre dopo il mille trecento <lb></lb> Il Ponte cadde per diluvio d'acque, <lb></lb> Poi dodici anni come al Comun piacque <lb></lb> Rifatto fu con queſto adornamento.</emph></emph></s></p> <p id="id2790043" type="main"><s id="id2790046">Appiè di eſſo Ponte oſſerveremo una</s></p> <p id="id2790052" type="main"><s id="id2790056">STATUA di marmo, Greca, aſſai bella, <lb></lb> chiamata Aleſſandro Magno, ſebbene al-<lb></lb> cuni lo credino Ajace.</s><s id="id2790067"> A man ſiniſtra ſi <lb></lb> trova la Via de' Bardi in cui tra gli altri è il</s></p> <p id="id2790076" type="main"><s id="id2790080">PALAZZO del Marcheſe Tempi nobilmen-<lb></lb> te adornato, ed ampliato dentro con ot-<lb></lb> timo guſto, che è poſto appunto in faccia <lb></lb> alla Chieſa di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria ſopr'Arno, nella <lb></lb> quale è una bella Tavola dell'Empoli, <lb></lb> rappreſentante un miracolo di Maria Ver-<lb></lb> gine, ed all'altar maggiore una Nunziata <lb></lb> antica, e di gran bellezza.</s><s id="id2790110"> Avanzando <lb></lb> più oltre il paſſo ſi giunge al</s></p> <p id="id2788558" type="main"><s id="id2788561">PALAZZO del fu Senator Conte Ferran-<lb></lb> te Capponi, fatto edificare dal famoſo <lb></lb> Niccolò da Uzzano, col diſegno di Lo-<lb></lb> renzo di Bicci, entro del quale ſi vede <lb></lb> il buſto di eſſo Niccolò, opera inſigne di <lb></lb> Donatello, con iſcrizione adeguata a così <lb></lb> <arrow.to.target n="a189"></arrow.to.target> <pb pagenum="(194)"></pb> Potente Concittadino, ſiccome appiè della <lb></lb> Sala un Leone di porfido, che è creduto <lb></lb> opera ſingolare degli antichi Etruſchi; e <lb></lb> dipoi ſi trova l'abitazione de' Canigiani, <lb></lb> e quindi a mano deſtra quella de' Mozzi, <lb></lb> la quale eſſendo ſtata alzata nell'antico <lb></lb> a foggia di Palazzo, o ſia di Torre con <lb></lb> merli, moſtra quella magnificenza, che <lb></lb> fu capace di dar ricetto nel 1273. al Pon-<lb></lb> tefice Gregorio X. e dipoi nel 1279. al <lb></lb> Cardinale Latino Orſini, Legato del Papa, <lb></lb> a fermar la Pace tra i Guelfi, e Ghibel-<lb></lb> lini.</s><s id="id2788647"> Quindi proſeguendo il cammino per <lb></lb> il fondaccio di San Niccolò, che ſi vede <lb></lb> ripieno anch'eſſo di Caſe aſſai comode, <lb></lb> e ſignorili; tralle quali è il</s></p> <p id="id2788664" type="foot"><s id="id2788668"><foot.target id="a189"></foot.target>N po-</s></p> <p id="id2788676" type="main"><s id="id2788680">PALAZZO dei Gianni, e poco doppo la <lb></lb> Chieſa Parrocchiale di <expan abbr="San">S.</expan> NICCOLÒ, det-<lb></lb> to di Oltrarno, nella cui facciata è col-<lb></lb> locata una Cartella di pietra, con inſcri-<lb></lb> zione inciſa, degna di oſſervazione, con-<lb></lb> tenendo la memoria della deplorabile inon-<lb></lb> dazione, che fece l'acqua d'Arno nella <lb></lb> Città nell'anno 1557. nei ſeguenti verſi <lb></lb> latini</s></p> <p id="id2839335" type="main"><s id="id2839338"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Fluctibus undivagis, Pelago, ſimiliſque <lb></lb> procellis, <lb></lb> Hunc tumidis praeceps irruit Arnus aquis,</emph> <lb></lb> <arrow.to.target n="a190"></arrow.to.target> <pb pagenum="(195)"></pb> <emph type="italics">Proſtravitque ſuae, ſpumanti gurgite, Florae <lb></lb> Oppida, agros, fontes, moenia, Templa, <lb></lb> viros.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2839380" type="foot"><s id="id2839383"><foot.target id="a190"></foot.target>Pro-</s></p> <p id="id2839391" type="main"><s id="id2839395">Entrando in queſta Chieſa troveremo a <lb></lb> mano deſtra di Aleſſandro Allori, l'Abra-<lb></lb> mo in atto di ſacrificare il Figlio.</s><s id="id2839407"> Nella <lb></lb> ſeconda Cappella, di Batiſta Naldini la <lb></lb> preſentazione al Tempio.</s><s id="id2839418"> Accanto al Pul-<lb></lb> pito, da Iacopo di Meglio dipinta la Ve-<lb></lb> nuta dello Spirito Santo, e dal Poppi co-<lb></lb> lorito lo Spoſalizio di Maria Vergine alla <lb></lb> Cappella de' Banchi.</s><s id="id2839437"> All'Altar maggiore <lb></lb> vedeſi la Tavola dipinta da Gentile da Fa-<lb></lb> briano.</s><s id="id2751836"> Nella contigua Cappella di San <lb></lb> Giovanni Predicante, e dell'Empoli.</s><s id="id2751842"> La <lb></lb> Nunziata che è alla Cappella de' Guardi-<lb></lb> ni è opera di Aleſſandro Fei detto del <lb></lb> Barbiere.</s><s id="id2751856"> Alla Cappella poi de' Nati tro-<lb></lb> vaſi altra Tavola del Poppi nella quale è <lb></lb> effigiato il Figlio della Vedova di Naim <lb></lb> reſuſcitato da Criſto.</s><s id="id2751871"> Ne ſegue all'altar <lb></lb> de' Parenti, il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, di <lb></lb> Aleſſandro Allori.</s><s id="id2751881"> Accanto a queſta è la <lb></lb> Cappella de' Paolini ai quali dipinſe l'Em-<lb></lb> poli Iddio Padre con diverſi Santi.</s><s id="id2751893"> E fi-<lb></lb> nalmente alla Cappella oggi dei Marzi-<lb></lb> medici, è del Curradi il San Niccolò che <lb></lb> reſuſcita un Bambino.</s><s id="id2751907"> In queſta Chieſa <lb></lb> <arrow.to.target n="a191"></arrow.to.target> <pb pagenum="(196)"></pb> fu ſepolto il tanto celebre Bernardo Buon-<lb></lb> talenti.</s><s id="id2751927"> E preſſo ad eſſa è il</s></p> <p id="id2751932" type="foot"><s id="id2751936"><foot.target id="a191"></foot.target>N 2 fu</s></p> <p id="id2751944" type="main"><s id="id2751947">PALAZZO dei Serriſtori molto magnifico, <lb></lb> di faccia a queſto vedeſi il Palazzo dei Ba-<lb></lb> roni del Nero, alzato col diſegno di Tom-<lb></lb> maſo del Nero; proſſimo è il</s></p> <p id="id2767876" type="main"><s id="id2767879">PONTE detto ALLE GRAZIE, per una <lb></lb> Cappella di grandiſſima devozione detta San-<lb></lb> ta Maria delle Grazie, di padronato dei <lb></lb> Signori Alberti, dei quali è il Palazzo op-<lb></lb> poſto, di freſco rifatto, ed ampliato ſom-<lb></lb> mamente.</s><s id="id2767901"> Chiamaſi anche il Ponte a Ru-<lb></lb> baconte, dal nome di Meſſer Rubaconte <lb></lb> da Mandella Poteſtà di Firenze, che diè <lb></lb> mano a farlo edificare.</s><s id="id2767916"> Tornando noi ver-<lb></lb> ſo il Ponte Vecchio, e ſalendo trovere-<lb></lb> mo a man ſiniſtra la Chieſa di</s></p> <p id="id2767929" type="main"><s id="id2767932"><expan abbr="Sant'">S.</expan> AGOSTINO de' Padri Scalzi molto lin-<lb></lb> da, fatta fabbricare dalla <expan abbr="gloriosa memoria">gl. mem.</expan> di Ma-<lb></lb> dama Criſtina di Lorena, moglie del Gran-<lb></lb> duca Ferdinando I., Principeſſa di gran <lb></lb> prudenza, bontà, e vita eſemplare.</s><s id="id2767953"> Nella <lb></lb> ſeconda Cappella a mano dritta il San <lb></lb> Niccolò da Tolentino è opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batiſta Vanni.</s><s id="id2767967"> All'Altar maggiore, di <lb></lb> nobili marmi arricchito, vedeſi la Tavola <lb></lb> di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino di mano di Franceſco Pe-<lb></lb> trucci, e di Iacopo Vignali il <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco <lb></lb> <arrow.to.target n="a192"></arrow.to.target> <pb pagenum="(197)"></pb> di Paola nella ſeconda Cappella a man ſi-<lb></lb> niſtra.</s><s id="id2768000"> Di quì dato uno ſguardo alla de-<lb></lb> lizioſa veduta della ſottopoſta Città, e <lb></lb> dell'adiacenti Colline, ſi trovano i due <lb></lb> conventi di Religioſe, uno dello Spirito <lb></lb> Santo, l'altro di San Girolamo.</s><s id="id2776350"> Di quì <lb></lb> ſcendendo, ſi trova la Chieſa di</s></p> <p id="id2776358" type="foot"><s id="id2776361"><foot.target id="a192"></foot.target>di</s></p> <p id="id2776368" type="main"><s id="id2776372">SANTA FELICITA, ſulla di cui Piazza eſi-<lb></lb> ſte una Colonna di granito, ſopra la qua-<lb></lb> le vi è la Statua di San Pietro Martire, <lb></lb> eretta quivi ad onor ſuo dall'antica fami-<lb></lb> glia de' Roſſi, nel Secolo XIII. per aver <lb></lb> eſſo in Firenze, colla ſua predicazione, <lb></lb> ed eſempio fatto gran frutto, ed anco <lb></lb> in ſegno delle vittorie avuteſi da' Catto-<lb></lb> lici contro gli Eretici Manichei, propria-<lb></lb> mente Padri degli Albigenſi.</s><s id="id2776413"> La detta Sta-<lb></lb> tua del Santo Martire poſta in luogo dell'<lb></lb> antica, che vi era, quaſi disfatta dal tem-<lb></lb> po, è di mano di Antonio Montauti.</s><s id="id2776428"> En-<lb></lb> trando nella Chieſa, rifatta modernamen-<lb></lb> te col diſegno di Ferdinando Ruggieri, <lb></lb> troveremo a mano deſtra la Tavola della <lb></lb> Cappella de' Capponi, di mano di lacopo <lb></lb> da Pontormo, che molto vi dipinſe, ed <lb></lb> evvi un Ritratto ſomigliantiſſimo di San <lb></lb> Carlo Borromeo d'eccellente pennello, <lb></lb> collocato in un ornamento di pietre di <lb></lb> <arrow.to.target n="a193"></arrow.to.target> <pb pagenum="(198)"></pb> gran pregio, fatto col diſegno del famo-<lb></lb> ſo Vignola.</s><s id="id2796346"> Dopo di detta Cappella ſi <lb></lb> vede l'antica Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita con li <lb></lb> ſette figliuoli martiri.</s><s id="id2796357"> Ne ſegue la Cap-<lb></lb> pella di <expan abbr="San">S.</expan> Gregorio Papa, dipinta da Fer-<lb></lb> dinando Vellani da Modena.</s><s id="id2796367"> Contiguo a <lb></lb> queſta, è l'Altare del Crocifiſſo ſcultura <lb></lb> ſtimabile d'Andrea da Fieſole.</s><s id="id2796378"> La Cap-<lb></lb> pella maggiore era già fatta col diſegno <lb></lb> del Cigoli, che fu unita con la nuova <lb></lb> fabbrica, è adorna con tre tavole degne <lb></lb> di ſtima, e ſpecialmente quella della na-<lb></lb> ſcita di Criſto, che è opera di Gherardo <lb></lb> Vanhonthourt Fiammingo, la Crocifiſſio-<lb></lb> ne è di Lorenzo Carletti, e la Reſurre-<lb></lb> zione, di Antonio Tempeſti.</s><s id="id2796413"> Le pitture <lb></lb> della volta, e pareti ſono di Michclagno-<lb></lb> lo Cinganelli.</s><s id="id2796423"> Dopo queſta alla prima Cap-<lb></lb> pella della Crociata, è di mano di Pietro <lb></lb> Dandini lo Spoſalizio della Madonna, e <lb></lb> alla ſeconda Carlo Portelli dipinſe la Tri-<lb></lb> nità con alcuni Santi, Tavola, che ſtava <lb></lb> a un piccolo altare dell'antica Chieſa, <lb></lb> poi da Ignazio Hugford notabilmente da <lb></lb> ogni parte ingrandita.</s><s id="id2796454"> Appreſſo ſegue l'<lb></lb> Altare della Comunione, nobilmente ar-<lb></lb> ricchito di marmi, e più dalla ſtimatiſſi-<lb></lb> ma Tavola del Volterrano, ove ha di-<lb></lb> <arrow.to.target n="a194"></arrow.to.target> <pb pagenum="(199)"></pb> pinto l'Aſſunzione di Maria, e genu <lb></lb> fleſſe Santa Margherita da Cortona, e <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Maria Maddalena de' Pazzi, e in un pi-<lb></lb> laſtro vi è di Moſaico un bel ritratto di <lb></lb> Aleſſandro Barbadori, opera di Marcello <lb></lb> Provenzale.</s><s id="id2761142"> Sceſo il Presbiterio ſotto <lb></lb> l'organo ſi trova la Cappella di Santa Ber-<lb></lb> ta de Bardi con una Tavola di Vincenzio <lb></lb> Dandini, che tenne il Gabbiani al na-<lb></lb> turale per il volto della detta Santa men-<lb></lb> tre era allora ſuo Scolare e Giovanetto. </s><lb></lb> <s id="id2761148">Belliſſima poi è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Re <lb></lb> di Francia che ne ſuccede, opera di Si-<lb></lb> mone Pignoni.</s><s id="id2761176"> Dopo la quale è di mano <lb></lb> di Ignazio Hugford quella dell'Arcangelo <lb></lb> Raffaello in atto di far render la viſta al <lb></lb> buon Vecchio Tobbia per mezzo del ſuo <lb></lb> figliuolo.</s><s id="id2761194"> Vi è poi il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Ba-<lb></lb> ſtiano di Fabbrizio Boſchi.</s><s id="id2761202"> Si trova in <lb></lb> ultimo la Cappella de Canigiani con ta-<lb></lb> vola, e pareti di mano di Bernardino Poc-<lb></lb> cetti.</s><s id="id2761215"> La qual Cappella con l'altra dalla <lb></lb> parte oppoſta reſtano ſotto al Coretto di <lb></lb> <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> che dal Real Palazzo viene in <lb></lb> alcuni tempi ad aſſiſtere alle Sacre Fun-<lb></lb> zioni per via del corridore che reſta ſopra <lb></lb> la loggia, nella parete della quale a ſi-<lb></lb> niſtra vedeſi collocata la memoria di Ar-<lb></lb> <arrow.to.target n="a195"></arrow.to.target> <pb pagenum="(200)"></pb> cangela Palladina celebre Pittrice, e <lb></lb> Muſica col di lei ritratto in marmo. <lb></lb> Scultura di Agoſtino Bugiardini.</s><s id="id2762084"> E quella <lb></lb> a mano deſtra del Cardinale de' Roſſi Ni-<lb></lb> pote di Leone X. col di lui ritratto ad <lb></lb> epigrafe ec. dopo aver oſſervate molte an-<lb></lb> tichiſſime Iſcrizioni affiſſe nella parete en-<lb></lb> tro il Cortile del Convento ritrovate ſot-<lb></lb> toterra nel rifacimento della Chieſa, quì <lb></lb> proſeguendo verſo la via Guicciardini <lb></lb> trovaſi il</s></p> <p id="id2762120" type="foot"><s id="id2762123"><foot.target id="a193"></foot.target>gran</s></p> <p id="id2762131" type="foot"><s id="id2762135"><foot.target id="a194"></foot.target>pinto</s></p> <p id="id2762142" type="foot"><s id="id2762146"><foot.target id="a195"></foot.target>can-</s></p> <p id="id2762154" type="main"><s id="id2762158">PALAZZO già de Franceſchi, al preſente <lb></lb> dei Dragomanni, fatto con diſegno di An-<lb></lb> ton Ferri, interamente ornato di Pitture, <lb></lb> quindi il Palazzo de' Guicciardini, che <lb></lb> include l'antica Abitazione, dove nacque <lb></lb> San Filippo Benizj, del che è la memoria <lb></lb> nella facciata, ed in appreſſo ſi giunge al</s></p> <p id="id2762185" type="main"><s id="id2762189">PALAZZO di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan>, che è un de' più <lb></lb> famoſi Edifizj, che ſi veggano in tutta <lb></lb> l'Italia.</s><s id="id2762200"> Queſto maeſtoſo edifizio venne <lb></lb> incominciato col diſegno di Filippo di Ser <lb></lb> Brunelleſco a ſpeſe di Luca Pitti Genti-<lb></lb> luomo Fiorentino, e però è ſtato detto <lb></lb> ſino al dì d'oggi de' Pitti, quantunque <lb></lb> ſino dal tempo del Granduca Coſimo I., <lb></lb> e di Leonora di Toledo ſua moglie, che <lb></lb> lo comprò diveniſſe abitazione de' Gran-<lb></lb> <arrow.to.target n="a196"></arrow.to.target> <pb pagenum="(201)"></pb> duchi Regnanti.</s><s id="id2780338"> Di queſto Edifizio adun-<lb></lb> que dovendo noi ragionare, difficilmente <lb></lb> potremo in un breve riſtretto tutte le ſue <lb></lb> parti deſcrivere, e ſpecialmente le Statue, <lb></lb> e le Pitture inſigni, che l'adornano, e <lb></lb> l'altre coſe di pregio, che vi ſi trovano. </s><lb></lb> <s id="id2780345">Primieramente la facciata di queſto Palaz-<lb></lb> zo lunga braccia 250. in circa, ed alta <lb></lb> a proporzione, è tutta incroſtata di boz-<lb></lb> ze di Pietre forti, d'ordine ruſtico, ma <lb></lb> così ben diviſato, che vi riſplende una mae-<lb></lb> ſtoſa bellezza.</s><s id="id2780385"> Più vaga però rieſce in viſta <lb></lb> la Loggia, ed il Cortile, fatto con diſe-<lb></lb> gno dell'Ammannato, perchè mutato or-<lb></lb> dine della prima Architettura, con tale <lb></lb> avvedutezza però, che non diſconveniſſe <lb></lb> all'opera già cominciata, ſi vede il primo <lb></lb> Appartamento di forma Dorica, il ſecon-<lb></lb> do d'ordine Ioico, ed il terzo di Corin-<lb></lb> tio, tutti e tre adornati di varie Colon-<lb></lb> ne, di belliſſimi Fregi, e di un ricchiſſi-<lb></lb> mo Cornicione.</s><s id="id2780429"> In faccia poi del Corti-<lb></lb> le, vi è una grotta, dentro la quale ſi <lb></lb> trova una Peſchiera di forma ovata, con <lb></lb> vari zampilli d'acque, le quali pare che <lb></lb> ſcaturiſchino dalla terra al cenno di Mosè <lb></lb> ivi rappreſentato in una grande Statua di <lb></lb> porfido.</s><s id="id2780455"> Adornano ancora la Facciata due <lb></lb> <arrow.to.target n="a197"></arrow.to.target> <pb pagenum="(202)"></pb> altre Pile con ſue Fontane vagamente in-<lb></lb> tagliate; come altresì due grandi Statue <lb></lb> di marmo; che una rappreſenta Paſqui-<lb></lb> no, che ſoſtiene Aleſſandro, l'altra Ercole, <lb></lb> che ha ſuperato Anteo, amendue di ma-<lb></lb> niera Greca molto ſtimate.</s><s id="id2791503"> Vedeſi una <lb></lb> Fonte ſopra la grotta al pari del primo <lb></lb> piano di queſto Regio Palazzo, ed un gran <lb></lb> Vivaio, nel quale ſcherzano alcuni Putti <lb></lb> di marmo ſopra Cigni, e nel mezzo di eſſo <lb></lb> una gran tazza, nella quale verſano in co-<lb></lb> pia le acque da varie bande.</s><s id="id2791529"> Sono le Stanze <lb></lb> dell'Appartamento Granducale, e molte al-<lb></lb> tre, tutte adorne di ſtucchi dorati, e gran <lb></lb> parte ſono dipinte di mano dei più rari, <lb></lb> ed eccellenti Maeſtri, fra i quali principal-<lb></lb> mente s'annovera Pietro da Cortona, Ci-<lb></lb> ro Ferri, Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, il Vol-<lb></lb> terrano, Bernardino Poccetti, Giordano, <lb></lb> il Gabbiani, ed altri.</s><s id="id2791564"> Bene è vero però <lb></lb> che ſe io voleſſi ad una ad una deſcrive-<lb></lb> re tutte le ſtanze, e l'infinite coſe di <lb></lb> pregio, che vi ſi trovano e ſpecialmente <lb></lb> per i vaghi e moltiſſimi adornamenti, e <lb></lb> aggiunte ſtatevi fatte, e che attualmente <lb></lb> ſi fanno dal Regnante noſtro Real Sovra-<lb></lb> no, non un breve racconto, ma un in-<lb></lb> tiero volume ſi richiederebbe.</s><s id="id2791600"> Baſterà ſo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a198"></arrow.to.target> <pb pagenum="(203)"></pb> lo accennare, che i più ricchi prezioſi ad-<lb></lb> dobbi, le più ſtimabili Pitture, che in <lb></lb> qualunque gran Regia ſi poſſono deſide-<lb></lb> rare, quì fi trovano in grandiſſima copia, <lb></lb> come potrà meglio ocularmente conoſcerſi <lb></lb> dalla ſcelta, e copioſa quantità di quadri <lb></lb> dei più ſingolari, e più rinomati Autori. </s><lb></lb> <s id="id2791605">Dal Palazzo faremo paſſaggio al contiguo</s></p> <p id="id2791648" type="foot"><s id="id2791652"><foot.target id="a196"></foot.target>duchi</s></p> <p id="id2791659" type="foot"><s id="id2791663"><foot.target id="a197"></foot.target>altre</s></p> <p id="id2791671" type="foot"><s id="id2791674"><foot.target id="a198"></foot.target>lo</s></p> <p id="id2776543" type="main"><s id="id2776547">GIARDINO DI BOBOLI, il più vago, e <lb></lb> delizioſo di quanti ſiano in queſta noſtra <lb></lb> Città, avvegnachè la magnificenza coll'<lb></lb> amenità, e l'abbondanza coll'induſtria, <lb></lb> nobilmente in queſto luogo gareggiano. </s><lb></lb> <s id="id2776580">La ſua circonferenza fino alle mura della <lb></lb> Città per lungo tratto ſi ſtende, nella qua-<lb></lb> le il colle, e il piano, il domeſtico, e il <lb></lb> ſalvatico ſcherzano gentilmente.</s><s id="id2776584"> Egli è <lb></lb> diviſato, come ſi vede, in boſchetti, in <lb></lb> prati, in lunghi viali, e fontane.</s><s id="id2776595"> Lo a-<lb></lb> dornano moltiſſime Statue, ed è ripieno <lb></lb> di alberi, di fiori d'ogni ſorte, e d'in-<lb></lb> finite piante d'agrumi, eſſendo ſtato ab-<lb></lb> bellito, e che di continuo d'ordine del <lb></lb> noſtro Sovrano va rendendoſi ſempre più <lb></lb> dilettevole con nuove fabbriche, viali, e <lb></lb> ſtatue, con molte altre delizie che all'<lb></lb> amenità del luogo richiedonſi.</s><s id="id2776629"> Vedeſi dun-<lb></lb> que in faccia alla gran porta che mette <lb></lb> <arrow.to.target n="a199"></arrow.to.target> <pb pagenum="(204)"></pb> in eſſo in primo luogo una grotta, ne` <lb></lb> quattro angoli nella quale, col diſegno, <lb></lb> ed invenzione del Buontalenti furono col-<lb></lb> locate quattro Statue di marmo di mano <lb></lb> di Michelagnolo Buonarroti; ma però <lb></lb> ſolamente abbozzate, le quali doveano ſer-<lb></lb> vire per ſepolcro di Papa Giulio II. e <lb></lb> che dal Nipote di Michelagnolo furono <lb></lb> donate al Granduca Franceſco.</s><s id="id2776680"> Vi ſono <lb></lb> inoltre alcune Statue d'altri famoſi Mae-<lb></lb> ſtri, che rendon più vaga la Grotta, che <lb></lb> adornata di ſpugne lavorate in varie for-<lb></lb> me, nella rozzezza di quei materiali di-<lb></lb> moſtra una bellezza non ordinaria.</s><s id="id2776703"> Ha la <lb></lb> volta tutta dipinta di mano di Bernardino <lb></lb> Poccetti. con sì leggiadre, e bizzarre in-<lb></lb> venzioni, che in un medeſimo tempo re-<lb></lb> ca terrore e diletto avvegnachè quell'in-<lb></lb> gegnoſo Pittore, aiutato in parte da una <lb></lb> naturale apertura, che reſta nella volta, <lb></lb> finſe, che la medeſima volta ſembraſſe di <lb></lb> rovinare, e che da quelle feſſure uſciſſero <lb></lb> varj animali, i quali non dipinti, ma veri, <lb></lb> e naturali raſſembrano.</s><s id="id2801462"> Quindi ſi ſale ad <lb></lb> un Teatro, che riſponde di faccia al Pa-<lb></lb> lazzo circondato da mura in forma di mez-<lb></lb> zo ovato, nel quale per i paſſati tempi, <lb></lb> feſte magnifiche ſono ſtate rappreſentate.</s></p> <p id="id2801483" type="foot"><s id="id2801487"><foot.target id="a199"></foot.target>in</s></p> <p id="id2801494" type="foot"><s id="id2801498">In</s></p> <pb pagenum="(205)"></pb> <p id="id2801505" type="main"><s id="id2801509">In faccia a queſto per un ampio ſtradone <lb></lb> ſi ſale ad un altro belliſſimo Teatro avente <lb></lb> un gran Vivaio, nel mezzo tutto rimoder-<lb></lb> nato, ed abbellito al quale ſopra varj moſtri <lb></lb> marini di marmo fatti da Stoldo Lorenzi, <lb></lb> vedeſi un Nettuno di Bronzo opera mol-<lb></lb> to lodata dagli intendenti, dopo di queſto <lb></lb> per lunghi viali tutti coperti di piante, <lb></lb> e per un largo e ſpazioſo ſtradone or-<lb></lb> nato di belle Statue, ſi giunge ad una <lb></lb> Fontana iſolata, di cui nè più vaga, nè <lb></lb> più dilettevol coſa ſi può vedere.</s><s id="id2801559"> Sopra <lb></lb> una Tazza di Granito larga dodici brac-<lb></lb> cia per ogni verſo cavata da un ſolo pez-<lb></lb> zo, ſi vede una Statua di marmo Gigan-<lb></lb> teſca figurata per l'Oceano, a piè della <lb></lb> quale tre altre Statue a ſedere, ſignifi-<lb></lb> canti i tre Fiumi Gange, Nilo, ed Eufra-<lb></lb> te, che verſano gran copia d'acqua nella <lb></lb> Tazza; da cui per ſotterranei condotti <lb></lb> paſſa ad altre fonti, ed in vari ſcherzi <lb></lb> per il Giardino ſi ſparge.</s><s id="id2801603"> Or queſta bel-<lb></lb> liſſima opera fu dal celebre Giovanni Bo-<lb></lb> logna condotta con tale eccellenza, che <lb></lb> reſta in dubbio chi la vede ſe più debba <lb></lb> lodarſi, o la rara invenzione, ò la mae-<lb></lb> ſtria del lavoro, tanto l'una, che l'altra <lb></lb> in perfetto grado s'ammirano.</s><s id="id2801629"> Del reſto <lb></lb> <arrow.to.target n="a200"></arrow.to.target> <pb pagenum="(206)"></pb> chi deſideraſſe avere una deſcrizione di <lb></lb> tutte le Statue, che ſono ſenza numero <lb></lb> ſparſe per il Giardino, molte delle qua-<lb></lb> li furono lavorate da maeſtri eccellen-<lb></lb> ti, e l'altre coſe più ragguardevoli, che <lb></lb> lo adornano, potrà leggere le notizie di <lb></lb> queſto, raccolte da Gaetano Cambiagi in <lb></lb> un libretto ſtampato a parte.</s><s id="id410469"> Ma dopo ave-<lb></lb> re ammirato il Regio Palazzo, e Giardi-<lb></lb> no di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></s></p> <p id="id410480" type="foot"><s id="id410484"><foot.target id="a200"></foot.target>chi</s></p> <p id="id410491" type="main"><s id="id410495">Uſcendo poi dalla Porta detta di ANNA-<lb></lb> LENA, trovaſi ſotto tal nome il</s></p> <p id="id410504" type="main"><s id="id410508">NOBILE MONASTERO di Religìoſe dell'<lb></lb> <expan abbr="Ordine">Ord.</expan> di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, nella cui Chieſa, <lb></lb> che fu reſtaurata col diſegno di Antonio <lb></lb> Ferri, vedeſi la ſoffitta arricchita di uno <lb></lb> sfondo di mano di Anton Domenico Gab-<lb></lb> biani, adorno d'Architettura da Romual-<lb></lb> do Botti, ed il piccolo sfondo, ſotto il <lb></lb> coro delle Monache, d'Antonio Puglie-<lb></lb> ſchi, e la tribuna della Cappella Maggiore <lb></lb> di Pietro Dandini.</s><s id="id410548"> Sono di pregio le Ta-<lb></lb> vole degli Altari.</s><s id="id410554"> Di quì uſcendo ſi tro-<lb></lb> va la Chieſa Parrocchiale di <expan abbr="San">S.</expan> Piero in <lb></lb> Gattolino detta volgarmente Serumido e <lb></lb> ivi accanto la Compagnia è ſtata nel 1776. <lb></lb> tutta dipinta a freſco per l'architettura di <lb></lb> Domenico Stagi, e le figure di Pietro della <lb></lb> <arrow.to.target n="a201"></arrow.to.target> <pb pagenum="(207("></pb> Nave; nello sfondo ſi vede Maria <expan abbr="Santiſsima">Santiſs.</expan> <lb></lb> e <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco d'Aſſiſi, e nelle pareti, la <lb></lb> Vigilanza, e le ſette Virtù.</s><s id="id410599"> Proſeguendo <lb></lb> verſo la Porta Romana, e in viſta della <lb></lb> medeſima trovaſi proſſimo alla Porta ſud-<lb></lb> detta l'antico Oratorio di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſto, poi <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, detto la</s></p> <p id="id410622" type="foot"><s id="id410626"><foot.target id="a201"></foot.target>Na-</s></p> <p id="id410633" type="main"><s id="id410637">CALZA, Chieſa antichiſſima ſtata abita-<lb></lb> ta prima da Religioſe Geroſolimitane, ed <lb></lb> in ultimo tenuta dai Geſuati, quali ſop-<lb></lb> preſſi, è ridotta prebenda abbaziale.</s><s id="id410653"> In <lb></lb> queſta Chieſa oltre la bella tavola del <lb></lb> Ghirlandajo, ſono un Criſto in Croce, ed <lb></lb> una Pietà, opere eccellenti di Pietro Pe-<lb></lb> rugino, ſiccome un Orazione all'Orto dello <lb></lb> ſteſſo, che dalla Chieſa è ſtata trasferita <lb></lb> nel Coro dove è l'<foreign lang="la">Ecce Homo</foreign> di Santi <lb></lb> Pacini, e una Vergine addolorata d'Igna-<lb></lb> zio Hugford, del quale ancora è la ta-<lb></lb> volina di Gesù buon Paſtore, che ſta all'<lb></lb> Altare di una Cappella de' Preti che fan-<lb></lb> no gli Eſercizj Spirituali.</s><s id="id410701"> Eſſendo l'anti-<lb></lb> co convento di preſente Caſa di Eſercizj <lb></lb> dei <expan abbr="Raverendi">Rev.</expan> Sacerdoti della Congregazione <lb></lb> dì Gesù Salvatore, è ſtato da eſſi con la <lb></lb> detta Chieſa rimodernato, e queſto rifatto <lb></lb> quaſi dai fondamenti.</s><s id="id410726"> Vedeſi nel Refet-<lb></lb> torio dipinto dal Gherardini, Zocchi, Gric-<lb></lb> <arrow.to.target n="a202"></arrow.to.target> <pb pagenum="(208)"></pb> ci, e Mannaioni, un Cenacolo a freſco <lb></lb> di mano del Francabigio, molto ſtimato <lb></lb> dagli Intendenti.</s><s id="id410785"> E prima di tornare in <lb></lb> dietro per la ſtrada di Boffi, è da oſſer-<lb></lb> varſi in faccia alla Porta una ſingolariſ-<lb></lb> ſima opera di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, <lb></lb> ove ha in una Femmina veſtita di regio <lb></lb> ammanto effigiata Firenze, con attorno <lb></lb> altre femmine che ſimboleggiano le Città <lb></lb> provinciali in atto di render tributo alla <lb></lb> loro Regina; e proſeguendo il detto viag-<lb></lb> gio trovaſi</s></p> <p id="id410824" type="foot"><s id="id410828"><foot.target id="a202"></foot.target>ci,</s></p> <p id="id410835" type="main"><s id="id410839">SANTA CHIARA, dove ſono fra l'altre <lb></lb> due Tavole di molta ſtima.</s><s id="id410846"> Il Criſto mor-<lb></lb> to è di Pietro Perugino; e di Lorenzo di <lb></lb> Credi la Natività del Signore.</s><s id="id410858"> Dirimpet-<lb></lb> to alla detta Chieſa è quella delle Con-<lb></lb> vertite, dov'è di mano del Poccetti la <lb></lb> Natività del Signore, e la depoſizione della <lb></lb> Croce ſiccome il San Michel Arcange-<lb></lb> lo nella Sagreſtia; il Crocifiſſo all'Altar <lb></lb> maggiore è lavoro di Baldaſſar Vermoſ-<lb></lb> ſer Fiammingo; in uſcir della Chieſa la-<lb></lb> ſceremo a man ſiniſtra per brevità la Chie-<lb></lb> ſa delle Religioſe della Nunziata, e Con-<lb></lb> ſervatorio già delle Mendicanti.</s><s id="id410902"> E ſegui-<lb></lb> tando il viaggio troveremo i </s></p> <p id="id411006" type="foot"><s id="id411010">PA-</s></p> <pb pagenum="(209)"></pb> <p id="id410920" type="main"><s id="id410923">PADRi BERNABİTİ, che vi tengono pub-<lb></lb> bliche Scuole.</s><s id="id410925"> La loro Chieſa è tutta va-<lb></lb> gamente dipinta d'architettura dallo Sta-<lb></lb> gi, lo sfondo della ſoffitta da Sigiſmondo <lb></lb> Betti, e da Giuſeppe Zocchi la tribuna <lb></lb> della Cappella maggiore, al di cui altare <lb></lb> la Tavola rappreſentanre <expan abbr="San">S.</expan> Carlo titolare <lb></lb> di queſta Chieſa viene da Andrea Como-<lb></lb> di.</s><s id="id410956"> Quella a mano deſtra, entrando, ove <lb></lb> è effigiato <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Nepomuceno, è <lb></lb> opera d'lgnazio Hugfort, di cui pure ſo-<lb></lb> no li due medaglioni rappreſentanti il <lb></lb> martirio, e la morte di detto Santo, co-<lb></lb> me ancor l'Angelo Cuſtode in un picco-<lb></lb> lo ovato ſul grado dell'Altare: in faccia <lb></lb> a queſto Pietro Marcheſini ha dipinto il <lb></lb> Beato Aleſſandro Sauli, e i due medaglio-<lb></lb> ni ſono del predetto Giuſeppe Zocchi. </s><lb></lb> <s id="id410959">Di quì paſſando direttamente il detto can-<lb></lb> to, ſi trova la Chieſa delle nobili</s></p> <p id="id411017" type="main"><s id="id411021">RELIGIOSE di <expan abbr="Santa">S.</expan> Monaca dell'Ordine di <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino, al di cui Altare maggiore <lb></lb> evvi una belliſſima tavola d'Aleſſandro <lb></lb> Gherardini rappreſentante Maria Santiſ-<lb></lb> ſima che porge il Bambino Gesù alla detta <lb></lb> Santa.</s><s id="id411044"> Lo sfondo della volta è di mano <lb></lb> dell'Ughelli.</s><s id="id411050"> Di quì proſeguendo ſi trova <lb></lb> la Chieſa dei Padri Carmelitani detta il </s></p> <p id="id411874" type="foot"><s id="id411878">O CAR-</s></p> <pb pagenum="(210)"></pb> <p id="id411090" type="main"><s id="id411093">CARMINE, queſto vaſtiſſimo Tempio il <lb></lb> più ricco d'eccellenti Pitture, che foſſe in <lb></lb> queſta noſtra Città, sì a freſco ſulle pa-<lb></lb> reti, che a olio nelle tavole di ognuna <lb></lb> delle Cappelle, e fu con doloroſa perdita <lb></lb> diſtrutto dal fuoco nella notte del dì 28. <lb></lb> Gennaio 1771.</s><s id="id411095"> Chi poi voleſſe la deſcri-<lb></lb> zione delle Tavole, che rendevano sì a-<lb></lb> dorna queſta Chieſa, la troverà nel Bor-<lb></lb> ghini, nel Brocchi, nel Padre; Richa, e <lb></lb> nella prima edizione di queſto noſtro An-<lb></lb> tiquario.</s><s id="id411140"> Un piccol numero di dette Ta-<lb></lb> vole reſtaron ſalve dal fuoco poichè tro-<lb></lb> vavanſi ripoſte nella Sagreſtia, e non co-<lb></lb> me tutte l'altre, che ſtavano ammaſſate <lb></lb> in alcune Cappelle della Crociata.</s><s id="id411135"> Quì <lb></lb> ſoltanto potremo aggiungere la deſcrizio-<lb></lb> ne di quel che in tale incendio reſtò go-<lb></lb> dibile.</s><s id="id411149"> E in primo luogo della nobile e <lb></lb> magnifica Cappella della Caſa Corſini, ove <lb></lb> era attualmenre il Corpo incorrotto di <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Andrea già Priore di quel Convento, poi <lb></lb> Veſcovo di Fieſole, e Antenato di sì il-<lb></lb> luſtre Proſapia, quale reſtò illeſo dall'<lb></lb> Incendio, tanto che la mattina durante <lb></lb> il fuoco pure ebbero campo i Religioſi di <lb></lb> traslatarlo nel loro Convento.</s><s id="id411183"> La qual <lb></lb> Cappella, non oſtante le altiſſime ſiamme, <lb></lb> <arrow.to.target n="a205"></arrow.to.target> <pb pagenum="(211)"></pb> che vi furono, per il molto legname, ol-<lb></lb> tre a due delle migliori tavole di Chieſa <lb></lb> che vi eran ripoſte, non reſtò tanto dan-<lb></lb> neggiata da non poterſi rimettere nella <lb></lb> ſua primiera bellezza, come di preſente <lb></lb> a ſpeſe della detta Famiglia Corſini è <lb></lb> ſtata riaccomodata, ed abbellita.</s><s id="id411228"> Que-<lb></lb> ſta fu condotta con diſegno di Pier Fran-<lb></lb> ceſco Silvani, tutta incroſtata di mar-<lb></lb> mi bianchi di Carrara, e di miſti di Se-<lb></lb> ravezza, con Pilaſtri, Fregi, e Cornicio-<lb></lb> ne d'Architettura compoſita.</s><s id="id411251"> In faccia, <lb></lb> e quaſi ſopra all'Altare, il quale rimane <lb></lb> alquanto iſolato, è una Tavola di marmo <lb></lb> bianco, lavorata con grande eccellenza, <lb></lb> di alto rilievo da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Foggini, <lb></lb> ove è figurato il Santo fra le nuvole, in <lb></lb> atto d'eſſer rapito al Cielo da varj An-<lb></lb> gioletti.</s><s id="id411283"> Sopra a queſta ſi vede Iddio Pa-<lb></lb> dre, parimente ſcolpito in marmo da Car-<lb></lb> lo Marcellini Scultore ingegnoſo, ed in <lb></lb> mezzo all'Urna ove ſtà ripoſto il Sacro <lb></lb> Corpo, un Baſſorilievo d'argento d'ec-<lb></lb> cellente lavoro.</s><s id="id411512"> Anche nelle due bande <lb></lb> laterali ſono due Tavole di mano dello <lb></lb> ſteſſo Foggini, in una è figurato il Santo <lb></lb> diſceſo dal Cielo per aſſiſtere all'Eſerci-<lb></lb> to Fiorentino, quando nella battaglia d'<lb></lb> <arrow.to.target n="a206"></arrow.to.target> <pb pagenum="(212)"></pb> Anghiari meſſe in fuga, e ſuperò l'eſer-<lb></lb> cito di Filippo Viſconti Duca di Milano, <lb></lb> condotto da Niccolò Piccino ſuo Gene-<lb></lb> rale: e nell'altra ſi rappreſenta quando <lb></lb> nel celebrare la prima Meſſa gli compar-<lb></lb> ve la Santiſſima Vergine con grandiſſimo <lb></lb> ſtuolo di Angioli, proferendo verſo il San-<lb></lb> to quelle parole:</s> <s id="id411580"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Servus meus es tu, quia <lb></lb> elegi te, & in te gloriabor.</emph></emph></foreign></s><s id="id411585"> La Cupola è <lb></lb> tutta dipinta da Luca Giordano.</s><s id="id411588"> Non paſ-<lb></lb> ſeremo ſotto ſilenzio le memorie, che <lb></lb> quivi ſi trovano degli Uomini Illuſtri di <lb></lb> queſta Famiglia, e ſpecialmente de' due <lb></lb> Principati, il Primo Piero Corſini Veſco-<lb></lb> vo di Volterra, e poi di Firenze, e l'altro <lb></lb> Neri Corſini Veſcovo d'Arezzo, Zio del <lb></lb> Sommo Pontefice Clemente XII.</s><s id="id411618"> Eſcendo <lb></lb> da queſta Cappella a mano deſtra trovaſi <lb></lb> quella della Comunione, dove Gherardo <lb></lb> Starnina antico, ed eccellente Pittore ha <lb></lb> eſpreſſi varj fatti della Vita di <expan abbr="San">S.</expan> Giro-<lb></lb> lamo ſufficientemente conſervata: ſi go-<lb></lb> dono ancora quelle di Maſolino da Pani-<lb></lb> cale nella Cappella Brancacci, e di Ma-<lb></lb> ſaccio ſuo Diſcepolo, che vinſe di gran <lb></lb> lunga il Maeſtro, e fu il primo che a-<lb></lb> priſſe la ſtrada alla buona maniera, e alla <lb></lb> perfezione dell'arte da cui l'hanno ap-<lb></lb> <arrow.to.target n="a207"></arrow.to.target> <pb pagenum="(213)"></pb> preſa i più ſublimi Maeſtri, i quali tutta <lb></lb> ſtudiarono dall'opera di Lui nella detta <lb></lb> Cappella, cioè Leonardo da Vinci, Fra <lb></lb> Bartolommeo di <expan abbr="San">S.</expan> Marco, Michelagnolo, <lb></lb> Andrea del Sarto, Raffaello d'Urbino, <lb></lb> e tanti altri, come leggeſi nel Vaſari <expan abbr="eccetera">ec</expan>. </s><lb></lb> <s id="id411738">La preſente nuova Chieſa è ſtata eſeguita <lb></lb> col diſegno del fu Giuſeppe Ruggieri tut-<lb></lb> ta in volta reale, la quale è ſtata di-<lb></lb> pinta dai bravi pennelli del Signor Giu-<lb></lb> ſeppe Romei per le Figure, e del <expan abbr="Signore">Sig.</expan> <lb></lb> Domenico Stagi per la vaga Architettura, <lb></lb> come pure la gran Tela dell'organo rap-<lb></lb> preſentante la Beatiſſima Vergine del Car-<lb></lb> mine in atto di dare il ſacro abito a San <lb></lb> Simone Stock alto braccia 14. è di mano <lb></lb> di detto Romei.</s><s id="id411742"> Il diſegno dell'incaſ-<lb></lb> ſatura del nuovo Organo è del vivente <lb></lb> Giulio Mannaioni Architetto eſeguito coll'<lb></lb> intaglio di Pietro Pertici.</s><s id="id411757"> L'Organo poi <lb></lb> è qualche coſa di ſorprendente, e dei mi-<lb></lb> gliori di queſta Città lavorato dal nobi-<lb></lb> le ed abiliſſimo Alamanno Contucci di <lb></lb> Monte Pulciano.</s><s id="id411776"> Alla bellezza, e gran-<lb></lb> dezza di queſta Chieſa corriſponde il Con-<lb></lb> vento capaciſſimo di gran numero di Re-<lb></lb> ligioſi, che di continuo vi dimorano.</s><s id="id411791"> Ha <lb></lb> due Chioſtri molto ſpazioſi, in uno de' <lb></lb> <arrow.to.target n="a208"></arrow.to.target> <pb pagenum="(214)"></pb> quali è dipinta dal Bettini, e dall'Uli-<lb></lb> velli la vita del gran Profeta Elia, e di <lb></lb> vari Santi Carmelitani; e nel ſecondo v'<lb></lb> è una lunetta belliſſima del Poccetti, che <lb></lb> rappreſenta il miracoloſo fuoco ſceſo dal <lb></lb> Cielo per avvampare il Sacrifizio offerto <lb></lb> da Elia al vero Dio.</s><s id="id411834"> Uſcendo da queſto <lb></lb> Chioſtro, in fondo alla ſtrada che ſi vede <lb></lb> a mano ſiniſtra, ſi trova il Monaſtero delle <lb></lb> Religioſe di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Sales, nella <lb></lb> di cui Chieſa aſſai moderna ſi vede all'<lb></lb> Altar maggiore la tavola del detto Santo <lb></lb> dipinta da Ignazio Hugfort, e le due la-<lb></lb> terali che ſono di Giuſeppe Grifoni.</s><s id="id411866"> Alla <lb></lb> Chieſa del Carmine è vicina quella di</s></p> <p id="id411885" type="foot"><s id="id411889"><foot.target id="a205"></foot.target>che</s></p> <p id="id411896" type="foot"><s id="id411900"><foot.target id="a206"></foot.target>O 2 An-</s></p> <p id="id411908" type="foot"><s id="id411912"><foot.target id="a207"></foot.target>pre-</s></p> <p id="id411919" type="foot"><s id="id411923"><foot.target id="a208"></foot.target>quali</s></p> <p id="id411931" type="main"><s id="id411935">SAN FREDIANO antica, e Collegiata di <lb></lb> Canonici, nella qual ſi trova alcune Ta-<lb></lb> vole di mano di ragguardevoli Maeſtri. </s><lb></lb> <s id="id411938">Segue del Ghirlandajo una Pietà con San <lb></lb> Girolamo e San Frediano, con un bel fre-<lb></lb> gio di Cherubini di Luca della Robbia. </s><lb></lb> <s id="id411940">Belliſſima è poi dall'altra parte la Tavo-<lb></lb> la di Lorenzo Lippi, dove con ottimo gu-<lb></lb> ſto ha dipinto il martirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea. </s><lb></lb> <s id="id411942">Ne ſegue l'altra del Crocifiſſo, opera di <lb></lb> Lorenzo di Credi, ove vi ſono eſpreſſi al-<lb></lb> tri Santi, e San Lorenzo ſulla graticola. </s><lb></lb> <s id="id411944">Poco diſtante è la Chieſa di Ceſtello dei </s></p> <p id="id412291" type="foot"><s id="id412295">Mo-</s></p> <pb pagenum="(215)"></pb> <p id="id412009" type="main"><s id="id412011">MONACI CISTERCENSI, fabbricata col di-<lb></lb> ſegno del Colonnello Cerruti di Roma. </s><lb></lb> <s id="id412012">Tutte le Cappelle ſono decorate di ſtucchi <lb></lb> dal Marcellini.</s><s id="id412013"> Ed entrando dalla Porta <lb></lb> principale, cominciando dalla prima a ma-<lb></lb> no deſtra a <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de'Pazzi, è <lb></lb> opera di Giovanni Sagreſtani.</s><s id="id412028"> La ſeconda del <lb></lb> Crocifiſſo è tutta di mano d'<expan abbr="Antonio">Ant.</expan> Puglieſchi, <lb></lb> la terza ove è nella Tavola eſpreſſa la Na-<lb></lb> tività di Maria, con tutto il rimanente, <lb></lb> è vago e ben inteſo lavoro d'Aleſſandro <lb></lb> Gherardini.</s><s id="id412053"> Il quadro in teſta alla crocia-<lb></lb> ta col martirio di San Pietro viene da <lb></lb> Guido Reni.</s><s id="id412063"> L'altro in faccia di <expan abbr="San">S.</expan> Ber-<lb></lb> nardo d'avanti a Maria Santiſſima è di <lb></lb> mano di Fabbrizio Boſchì.</s><s id="id412075"> La Tavola poi <lb></lb> che è ſituata nel Coro è del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curra-<lb></lb> di.</s><s id="id412087"> La Cupola è del Gabbiani, e i pe-<lb></lb> ducci furono più anni dopo dipinti da Mat-<lb></lb> teo Bonechi.</s><s id="id412098"> Reſtano le altre tre Cappel-<lb></lb> le tornando verſo la porta, e principian-<lb></lb> do da quella della Comunione, quale è di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo, che è nella Tavola vedeſi ce-<lb></lb> lebrante all'Altare per la liberazione dell'<lb></lb> Anime del Purgatorio con tutto il re-<lb></lb> ſtante che fu eſeguita da Pietro Dandini. </s><lb></lb> <s id="id412099">Vaghiſſima poi è la ſeguente, tutta opera <lb></lb> d'Antonio Franchi, ove ha eſpreſſo il Bat-<lb></lb> <arrow.to.target n="a210"></arrow.to.target> <pb pagenum="(216)"></pb> teſimo di Criſto al Giordano: l'ultima <lb></lb> Cappella è dipinta da Giovanni Ciabilli, <lb></lb> nella quale rappreſentò all'Altare il mar-<lb></lb> tirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anaſtaſio.</s><s id="id412228"> Nel primo Chioſtro <lb></lb> di queſto Monaſtero vi è eretta la Statua <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de' Pazzi lavoro <lb></lb> di Antonio Montauti, e di Giuſeppe Pia-<lb></lb> montini, è quella di San Bernardo nel <lb></lb> ſecondo Chioſtro di queſto Convento abi-<lb></lb> tavano già le Monache degli Angioli, che <lb></lb> in oggi ſono nel Monaſtero di Pinti, ed <lb></lb> in queſto preſe l'Abito, viſſe e morì San-<lb></lb> ta Maria Maddalena de' Pazzi, la cui Cel-<lb></lb> la tuttavia conſervata ſi tiene in gran <lb></lb> venerazione.</s><s id="id412275"> Sulla Piazza di queſta Chie-<lb></lb> ſa fu dal Granduca Coſimo III. fatto fab-<lb></lb> bricare col diſegno di Giovambatiſta Fog-<lb></lb> gini un</s></p> <p id="id412302" type="foot"><s id="id412306"><foot.target id="a210"></foot.target>te-</s></p> <p id="id412313" type="main"><s id="id412317">GRANAIO pubblico, edifizio in vero ma-<lb></lb> gnifico, e comodo per un tal uſo.</s><s id="id412325"> Di <lb></lb> queſto luogo faremo paſſaggio al Palazzo <lb></lb> dei Capponi dove è anche oſservabile, <lb></lb> un Muſeo copioſo di coſe naturali.</s><s id="id412340"> Quin-<lb></lb> di al</s></p> <p id="id412346" type="main"><s id="id412350">PONTE ALLA CARRAIA ſtato fabbricato nel <lb></lb> 1218., e camminando verſo il Fondaccio <lb></lb> di <expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito, s'incontra in primo luogo <lb></lb> il Palazzo del Conte Pecori di vaga ſtrut- <lb></lb> <arrow.to.target n="a211"></arrow.to.target> <pb pagenum="(217)"></pb> tura, al quale è contiguo il Palazzo de' <lb></lb> Marcheſi Rinuccini, la di cui facciata è <lb></lb> è diſegno di Lodovico Cardi Cigoli, in eſſo <lb></lb> una ricea Quadreria, nella quale ne eſi-<lb></lb> ſtono di Andrea del Sarto, di Guido Re-<lb></lb> ni, uno di Raffaello citato dal Vaſari, e <lb></lb> molti altri celebri Profeſſori.</s><s id="id412405"> Vi è una <lb></lb> ſcelta Libreria di ottimi libri rari, e molti <lb></lb> manoſcritti, con lo sfondo dipinto da <lb></lb> Giuſeppe Zocchi, nel di cui veſtibolo oſ-<lb></lb> ſervanſi alcune antiche Inſcrizioni, Cippi, <lb></lb> Urne, e Buſti: Evvi una raccolta di Me-<lb></lb> daglie d'Oro, Argento, e Bronzo; gli <lb></lb> anneſſi e altri ornati di queſto Palazzo ſo-<lb></lb> no di egual merito, e grandezza.</s><s id="id412440"> Poſſie-<lb></lb> dono queſti Signori tralle molte rarità due <lb></lb> belliſſimi zaffiri che uno di 53. Carati, e <lb></lb> l'altro di 48., e altre molte ricche ſup-<lb></lb> pellettili.</s><s id="id412461"> E ritornando per via de' Ser-<lb></lb> ragli, trovaſi il Palazzo del Marcheſe Fe-<lb></lb> roni, e quello dell'Antinori, e in poca <lb></lb> diſtanza trovaſi la Piazza, e Chieſa di</s></p> <p id="id412477" type="foot"><s id="id412481"><foot.target id="a211"></foot.target>tura,</s></p> <p id="id412489" type="main"><s id="id412492">SANTO SPIRITO, fabbricata col diſegno <lb></lb> di Filippo di Ser Brunelleſco, l'Architet-<lb></lb> tura di queſto gran Tempio d'ordine Co-<lb></lb> rintio, con ſomma perfezione condotta. </s><lb></lb> <s id="id412495">La ſua lunghezza a cento ſeſſanta braccia <lb></lb> ſi ſtende, e la larghezza a cinquantaquat-<lb></lb> <arrow.to.target n="a212"></arrow.to.target> <pb pagenum="(218)"></pb> tro.</s><s id="id412530"> Vien diviſo in tre Navate, ripartite <lb></lb> da belliſſime Colonne di pietra bigia tut-<lb></lb> te d'un pezzo, ſopra le quali l'Archi-<lb></lb> trave, il Fregio, e il Cornicione da per-<lb></lb> tutto nobilmente ricorrono.</s><s id="id412549"> Con buona <lb></lb> ordinanza diſpoſte 38. Cappelle ſi veggo-<lb></lb> no, e adornate di belliſſime Tavole.</s><s id="id412563"> A <lb></lb> man deſtra vi è una antica Tavola, che <lb></lb> credeſi di un bravo allievo del Francabi-<lb></lb> gio; dopo a queſta evvi un ammirabile <lb></lb> copia in marmo del Gesù morto in grem-<lb></lb> bio alla Madre, di Michelagnolo, che ſtà <lb></lb> in San Pietro di Roma, e che fece Nan-<lb></lb> ni di Baccio Bigio ſuo Diſcepolo, in mo-<lb></lb> do, che tanto è il veder queſta che l'ori-<lb></lb> ginale.</s><s id="id412601"> Ne viene l'Altare di <expan abbr="San">S.</expan> Niccola, <lb></lb> la di cui figura in legno che ſta coperta, <lb></lb> ſi dice del Sanſovino, e ne' lati della Cap-<lb></lb> pella vi ſon due Angioli di mano del Fran-<lb></lb> cabigio.</s><s id="id412620"> Appreſſo ne viene la tavola dello <lb></lb> Stradano, ove ha dipinto Criſto, che <lb></lb> ſcaccia i profanatori dal Tempio.</s><s id="id412631"> La ta-<lb></lb> vola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino, che ne ſuccede è d'<lb></lb> Aleſſandro Gherardini.</s><s id="id412642"> Quindi trovaſi di <lb></lb> Domenico Paſſignano la lapidazione di <expan abbr="Santo">S.</expan> <lb></lb> Stefano.</s><s id="id412652"> Nell'ultima Cappella di queſta <lb></lb> navata vedeſi egregiamente ſcolpito in <lb></lb> marmo l'Arcangelo Raffaello, e Tobbia <lb></lb> <arrow.to.target n="a213"></arrow.to.target> <pb pagenum="(219)"></pb> con bel finimento di paeſe, che è tutto <lb></lb> lavoro del celebre Giovanni Baratta.</s><s id="id412681"> Vol-<lb></lb> tando nella traverſa a man deſtra, le due <lb></lb> Tavole, che ſi trovano, ſono di Fra Fi-<lb></lb> lippo Lippi.</s><s id="id412695"> Quindi paſſando il ricco Al-<lb></lb> tare della Madonna della Cintola, e quello <lb></lb> appreſſo, ove ſi conſerva il Crocifiſſo de' <lb></lb> Bianchi, trovaſi in altra Tavola di Fra <lb></lb> Filippo, dipintavi la Vergine col Bambino, <lb></lb> e <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina.</s><s id="id412717"> Ne ſeguita l'apparizione <lb></lb> della Vergine a <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo, che vi fu <lb></lb> lavorata da Pietro Perugino, ma trasferito <lb></lb> l'originale in Caſa Capponi da <expan abbr="San">S.</expan> Friano, <lb></lb> vi ſi vede una perfettiſſima copia, che <lb></lb> ingannerebbe chiunque, fatta per mano <lb></lb> di Felice Ripoſo, da cui pur ſon fatti dai <lb></lb> lati <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio da Pado. <lb></lb> va.</s><s id="id412751"> Inoltre vengono due Cappelle, che <lb></lb> in una dipinſe il Sagreſtani lo Spoſalizio <lb></lb> della Madonna, e l'altra Gaetano Gab-<lb></lb> biani il San Niccolò, che reſuſcita i tre <lb></lb> fanciulli ucciſi da un oſte.</s><s id="id412770"> Voltando poi <lb></lb> dietro al Coro vi ſono altre otto Cappelle, <lb></lb> nella prima è di Aurelio Lomi Piſano la <lb></lb> Viſita de' Magi con belle ſtoriette nel <lb></lb> grado dell'Altare: E appreſſo vi è la Ver-<lb></lb> gine con alcuni Santi, di mano di Giotto; <lb></lb> contigua a queſta viene una Tavola di <lb></lb> <arrow.to.target n="a214"></arrow.to.target> <pb pagenum="(220)"></pb> Sandro Botticelli; appreſſo vedeſi la Ta-<lb></lb> vola de' Martiri fatta con grande ſtudio <lb></lb> da Aleſſandro Allori, di cui pure al ſe-<lb></lb> guente Altare è ammirabile quella dell'<lb></lb> Adultera preſentata a Criſto.</s><s id="id412827"> Vien poi <lb></lb> di mano del Vignali la Beata Chiara da <lb></lb> Montefalco nell'atto di ricever la Comu-<lb></lb> nione per mano di Noſtro Signore; ne <lb></lb> ſeguono altre due Cappelle, con piccole <lb></lb> Tavole antiche; e voltando all'altra Tri-<lb></lb> buna, e paſſate le altre tre ſuſſeguenti <lb></lb> Cappelle, è da oſſervarſi all'Altar del Sa-<lb></lb> cramento l'architettura; le piccole Statue, <lb></lb> i Baſſirilievi; tutto lavorato in marmo dal <lb></lb> celebre Andrea Contucci da Monte San <lb></lb> Savino; quindi dopo altre tre Cappelle <lb></lb> trovaſi di mano di Benedetto del Gril-<lb></lb> landajo il portar della Croce.</s><s id="id412880"> E rientran-<lb></lb> do nella Navata, alla prima Cappella or-<lb></lb> nata di prezioſi marmi, vedeſi la bella Ta-<lb></lb> vola di Agnolo Bronzino, ove ha figurata <lb></lb> l'apparizione di Criſto alla Maddalena; <lb></lb> e più oltre nella ſeconda trovaſi di mano <lb></lb> del Roſſo, la Vergine, il San Baſtiano, <lb></lb> ed altri Santi, l'originale di cui traſferi-<lb></lb> to nel Palazzo Reale, fu quì poſta la bella <lb></lb> copia, che ſi vede di mano del Petrucci. </s><lb></lb> <s id="id412890">E paſſato l'Organo, di Ridolfo del Gril-<lb></lb> <arrow.to.target n="a215"></arrow.to.target> <pb pagenum="(221)"></pb> landajo è la Tavola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna, con la <lb></lb> Vergine, e varj Santi; dopo la quale da <lb></lb> Rutilio Manetti ſi trova effigiato <expan abbr="San">S.</expan> Tom-<lb></lb> maſo da Villanuova, che diſpenſa limoſi-<lb></lb> ne ai Poveri: ne ſegue la tavola del Bea-<lb></lb> to Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Facondo del <expan abbr="Cavaliere">Cav.</expan> Na-<lb></lb> ſini.</s><s id="id412961"> Nella penultima Cappella è un eſat-<lb></lb> tiſſima copia di Taddeo Landini del Criſto <lb></lb> abbracciato alla Croce, il di cui origina-<lb></lb> le, di mano di Michelagnolo Buonarroti <lb></lb> ſta in Roma nella Chieſa della Minerva; <lb></lb> all'ultimo altare vi è la Reſurrezione di <lb></lb> Criſto, che credeſi della ſcuola del Fran-<lb></lb> cabigio.</s><s id="id412992"> Che diremo poi della Cappella <lb></lb> maggiore, quanto bella per l'Architettura <lb></lb> altrettanto per la materia magnifica, e <lb></lb> ricca?</s><s id="id412998"> Reſta ella in mezzo della Tribuna, <lb></lb> da ogni parte iſolata, ed ha la forma d'<lb></lb> un piccolo Tempio, ergendoſi ſopra varie <lb></lb> belliſſime Colonne una Cupoletta, ſotto <lb></lb> la quale è ſituato l'Altare lavorato di <lb></lb> pietre dure, e prezioſe, commeſſe con <lb></lb> ſingolare artifizio, come altresì il ciborio <lb></lb> dell'iſteſſo lavoro.</s><s id="id413033"> Reſta dietro all'Altare <lb></lb> il Coro di figura ottagona, tutto di mar-<lb></lb> mi carrareſi e ornato di varie Statue di mar-<lb></lb> mo ſcolpite da Giovanni Caccini, che diè <lb></lb> il modello di tutta queſt'opera, nella quale <lb></lb> <arrow.to.target n="a216"></arrow.to.target> <pb pagenum="(222)"></pb> dalla Famiglia Michelozzi, che ne fu la <lb></lb> fondatrice, grandiſſime ſomme furono <lb></lb> impiegate.</s><s id="id413074"> Dalla parte ſiniſtra rimane la <lb></lb> Sagreſtia con un bel ricetto avanti, fab-<lb></lb> bricata col diſegno del Cronaca, in cui <lb></lb> tra gli altri ornamenti vedremo una bel-<lb></lb> la Tavola di Fra Filippo Lippi, dove di-<lb></lb> pinſe la Vergine col Figliuolo in collo, <lb></lb> e con Angioli, e Santi d'attorno.</s><s id="id413102"> Un'<lb></lb> altra ſe ne trova di mano di Aleſſandro <lb></lb> Allori, con altre Pitture a freſco di Ber-<lb></lb> nardino Poccetti.</s><s id="id413116"> Ammiraſi il Campanile <lb></lb> della Chieſa, condotto col modello di <lb></lb> Baccio d'Agnolo: Siccome i Chioſtri, ed <lb></lb> il Convento, nel quale ſi trovano alcune <lb></lb> Pitture di pregio.</s><s id="id413135"> Ritornando per la piaz-<lb></lb> za cammineremo verſo la Chieſa di</s></p> <p id="id413144" type="foot"><s id="id413148"><foot.target id="a212"></foot.target>tro.</s></p> <p id="id413155" type="foot"><s id="id413159"><foot.target id="a213"></foot.target>con</s></p> <p id="id413166" type="foot"><s id="id413170"><foot.target id="a214"></foot.target>San-</s></p> <p id="id413178" type="foot"><s id="id413182"><foot.target id="a215"></foot.target>lan-</s></p> <p id="id413189" type="foot"><s id="id413193"><foot.target id="a216"></foot.target>dalla</s></p> <p id="id413201" type="main"><s id="id413205">SAN FELICE IN PIAZZA, oſſervando pri-<lb></lb> ma la Colonna di marmo miſto di Sera-<lb></lb> vezza, eretta in queſto luogo dal Gran-<lb></lb> duca Coſimo I., per ricordanza della Vit-<lb></lb> toria ottenuta nella battaglia di Marciano. </s><lb></lb> <s id="id413215">In queſta Chieſa a man deſtra verſo l'Al-<lb></lb> tar maggiore è da oſſervarſi la Tavola di <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio Abate, che riſana alcuni in-<lb></lb> fermi, opera di Ottavio Vannini.</s><s id="id413240"> Come <lb></lb> pure all'Altar maggiore la Pittura di ma-<lb></lb> no del Beato <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico Domenicano.</s></p> <p id="id413255" type="foot"><s id="id413258">Quindi</s></p> <pb pagenum="(223)"></pb> <p id="id413266" type="main"><s id="id413270">Quindi laſciate le due Cappelle laterali, <lb></lb> potrà fermarſi ad ammirar la rariſſima pit-<lb></lb> tura a freſco di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, <lb></lb> fatta a Giulio Parigi celebre Architetto. </s><lb></lb> <s id="id413275">In queſta è dipinto <expan abbr="San">S.</expan> Felice Prete in atto <lb></lb> di ſoccorrere <expan abbr="San">S.</expan> Maſſimo Veſcovo di Nola, <lb></lb> moribondo per il freddo, e per la fame; <lb></lb> con premergli in bocca un grappolo d'<lb></lb> uva, miracoloſamente trovato ſopra la <lb></lb> neve.</s><s id="id413310"> Seguitando verſo la porta, dopo <lb></lb> tre Altari è degna di ſtima la Tavola di <lb></lb> Salvator Roſa, nella quale ha figurato in <lb></lb> tempo notturno Criſto ſull'onde del ma-<lb></lb> re, che porge la mano a <expan abbr="San">S.</expan> Pietro na-<lb></lb> vigante.</s><s id="id413333"> In ultimo trovaſi il Martirio di <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia, la cui Tavola fu dipinta al <lb></lb> proprio Altare da Iacopo Chiaviſtelli, ce-<lb></lb> lebre ancora nell'Architettura, e che è quì <lb></lb> ſcolpito.</s><s id="id413352"> Contiguo a queſta Cappella è <lb></lb> di mano del Ticciati il Depoſito del celebre <lb></lb> Pittore Antonio Domenico Gabbiani, ſic-<lb></lb> come dalla parte oppoſta ſi vede ancora <lb></lb> quello di Giuſeppe Piamontini Scultore di <lb></lb> gran merito.</s><s id="id413375"> E ſepolto in queſta Chieſa <lb></lb> Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, la di cui lapida <lb></lb> ſi legge vicina alla di lui opera; come <lb></lb> Antonio Franchi, e Lorenzo del Moro <lb></lb> Pittori eccellenti.</s><s id="id413393"> Proſeguendo il cam-<lb></lb> <arrow.to.target n="a217"></arrow.to.target> <pb pagenum="(224)"></pb> mino per via Maggio ſi paſſa a vedere la <lb></lb> Chieſa di</s></p> <p id="id413414" type="foot"><s id="id413418"><foot.target id="a217"></foot.target>mino</s></p> <p id="id413426" type="main"><s id="id413430"><expan abbr="San">S.</expan> IACOPO ſopr'Arno dove abitano i <lb></lb> Padri della Miſſione, ſebbene antica è di <lb></lb> buona Architettura, ed è ſtata rimodernata <lb></lb> di ſtucchi, e di Tavole.</s><s id="id413445"> La prima delle <lb></lb> quali a man deſtra è di Sebaſtiano Galeot-<lb></lb> ti, ove è <expan abbr="San">S.</expan> Gennaro Veſcovo, la ſeconda <lb></lb> rappreſentante il <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> Crocifiſſo è di mano <lb></lb> di Agnolo Bronzino, donata non ha mol-<lb></lb> to da Aleſſandro Bonaccorſi, la terza di <lb></lb> San Vincenzio de Paoli è opera di An-<lb></lb> tonio Puglieſchi; la quarta della Trinità <lb></lb> è del medeſimo Conti, e in ultimo di <lb></lb> faccia alla Navata, è di mano del Gran-<lb></lb> di l'Aſſunzione di Maria.</s><s id="id413492"> Nella Tavola <lb></lb> dell'Altar maggiore, Pier Dandini ha fi-<lb></lb> gurato Criſto, che elegge <expan abbr="San">S.</expan> Iapoco all'<lb></lb> Apoſtolato: la Tribuna con due Tondi <lb></lb> laterali ſono lavoro di Matteo Bonechi. </s><lb></lb> <s id="id413515">Vi è poi l'altra Cappella in faccia all'al-<lb></lb> tra Navata, nella quale il Ciocchi ha <lb></lb> eſpreſſo la tentazione di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio.</s><s id="id413523"> Quin-<lb></lb> di ſi trova la Sagreſtia adorna di Tavole <lb></lb> antiche: dopo la quale ne viene la Cap-<lb></lb> pella di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, il di cui quadro è <lb></lb> d'Agoſtino Veracini.</s><s id="id413542"> Dopo di queſta <lb></lb> è degna di ſtima quella di <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò Ve-<lb></lb> ſcovo di mano di Iacopo Vignali.</s><s id="id413553"> Ne ſe-<lb></lb> <arrow.to.target n="a218"></arrow.to.target> <pb pagenum="(225)"></pb> guita, la Cappella della Santiſſima Nun-<lb></lb> ziata la cui Tavola è lavoro di Ignazio <lb></lb> Hugford.</s><s id="id413577"> In ultimo trovaſi il Martirio di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Cecilia dipinto da Giovanni Caſini. </s><lb></lb> <s id="id413579">Proſſimo trovaſi il</s></p> <p id="id413590" type="foot"><s id="id413594"><foot.target id="a218"></foot.target>gue</s></p> <p id="id413601" type="main"><s id="id413605">PONTE di SANTA TRINiTA, fatto fabbri-<lb></lb> care dal Granduca Coſimo I., col diſegno <lb></lb> di Bartolommeo Ammannati, ſcultore, ed <lb></lb> Architetto Fiorentino, dopo l'inondazio-<lb></lb> ne, che ſeguì l'Anno 1557. con danno <lb></lb> univerſale della Città, e con rovina tota-<lb></lb> le di queſto Ponte.</s><s id="id413633"> E' adorno di quattro <lb></lb> Figure di marmo, che rappreſentano le <lb></lb> quattro Stagioni dell'Anno.</s><s id="id413643"> Il Verno, <lb></lb> nella perſona di un vecchio ignudo, e tre-<lb></lb> mante, è opera di Taddeo Landini.</s><s id="id413654"> L'<lb></lb> Autunno, e la Eſtate ſono di mano di <lb></lb> Giovanni Caccini, e quella della prima-<lb></lb> vera fu lavorata dal Francavilla Fiammin-<lb></lb> go.</s><s id="id413672"> Delizioſo è il paſſeggio di queſta por-<lb></lb> zione di Fiume, tanto dalla deſtra che <lb></lb> dalla ſiniſtra riva, in fine della quale, e <lb></lb> preſſo al già diviſato Ponte alla Carraia, <lb></lb> oltre le altre belle fabbriche vedeſi il Pa-<lb></lb> lazzo dei</s></p> <p id="id413697" type="main"><s id="id413701">MEDICI, rifatto ed accreſciuto.</s></p> <p id="id413706" type="main"><s id="id413710">Luſingandomi di aver con la pro-<lb></lb> meſſa brevità ſoddiſfatto a quauto ſi <lb></lb> <arrow.to.target n="a219"></arrow.to.target> <pb pagenum="(226)"></pb> era da me in principio promeſſo, quì pon-<lb></lb> go fine perciò che riguarda l'interno <lb></lb> dclla Città.</s></p> <p id="id413740" type="foot"><s id="id413744"><foot.target id="a219"></foot.target>P era</s></p> <p id="id413751" type="main"><s id="id413755">VIDI FUOR DI FIRENZE UN ALTRA ROMA</s></p> <p id="id413760" type="main"><s id="id413763">Cominciando dalla PORTA ROMANA, det-<lb></lb> ta volgarmentc a San Pier Gattolini, vol-<lb></lb> tando a mano ſiniſtra, alla fine d'uno ſtra-<lb></lb> done coperto di Olmi ſi trova la Chieſa <lb></lb> della</s></p> <p id="id413784" type="main"><s id="id413788">MADONNA DELLA PACE, di buona Ar-<lb></lb> chitettura; già antico Oratorio delle Mo-<lb></lb> nache di Santa Felicita, le quali, a con-<lb></lb> templazione della Granducheſſa Criſtina, <lb></lb> lo cederono a' Monaci di <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo della <lb></lb> Nazione Franceſe Riformati, detti Fulia-<lb></lb> cenſi, da Lei introdotti in queſto Stato, <lb></lb> fabbricando loro il comodo Convento, <lb></lb> che vi è, facendovi Loggiati attorno alla <lb></lb> Chieſa, con eſſervi mantenuti i Religioſi <lb></lb> di tutto il biſognevole dalla Caſa Reale. </s><lb></lb> <s id="id413798">La Cupoletta dell'Altar maggiore è di-<lb></lb> pinta da Livio Mehus Fiammingo, e il <lb></lb> quadro della Soffitta, ove è la Madonna <lb></lb> con Angioli, e San Bernardo in atto di <lb></lb> adorazione, con altre figure, fra le quali <lb></lb> una rappreſentante la Pace è di mano di <lb></lb> Luca Giordano, che unitamente alla Cu-<lb></lb> <arrow.to.target n="a220"></arrow.to.target> <pb pagenum="(227)"></pb> pola molto ſoffrì per il fuoco, che ab-<lb></lb> bruciò tutto il Coro.</s><s id="id413875"> Tcrnando alla Por-<lb></lb> ta della Città, ſi vede quaſi incontro la</s></p> <p id="id413884" type="foot"><s id="id413888"><foot.target id="a220"></foot.target>pola</s></p> <p id="id413895" type="main"><s id="id413899">VILLA IMPERIALE.</s><s id="id413902"> Al primo ingreſſo dì <lb></lb> un lungo viale vi erano due Vivaj diviſi <lb></lb> da un Ponte, qnali furono rinterrati, e <lb></lb> ridotti a prato e ſopra due piediſtalli vi <lb></lb> ſtanno erette l'Aquile Imperiali, e nel <lb></lb> corpo delle medeſime l'Arme della Caſa <lb></lb> Reale de Medici con quella della Gran-<lb></lb> ducheſſa Maria Maddalena, e in altre due <lb></lb> baſi, in quella a mano deſtra un Leone, <lb></lb> il quale che con una zampa tiene un globo, <lb></lb> e rappreſenta lo Stato Fiorentino, e nella <lb></lb> ſiniſtra la Lupa, che allatta, figura lo Sta-<lb></lb> to Seneſe, ſcolpite da Simone Cioli.</s><s id="id413954"> In <lb></lb> diſtanza vi erano due altri Vivai che fu-<lb></lb> rono non ha molto ancor eſſi rinterrati. </s><lb></lb> <s id="id2737286">Quivi ſi vedono ſopra quattro piediſtalli <lb></lb> le Statue di Omero, di Virgilio, di Dan-<lb></lb> te, e del Petrarca.</s><s id="id2737296"> Qneſto Ornato dà in-<lb></lb> greſſo al Viale ſopraddetto, che dolce-<lb></lb> mente ſalendo per poco men di un mi-<lb></lb> glio, ombrato da Lecci, e Cipreſſi poſti <lb></lb> in bella ordinaoza, conduce ad un gran-<lb></lb> diſſimo Prato di figura ſemitonda, chiuſo <lb></lb> da balauſtrate di Pietra con Statue ove <lb></lb> nell'apertura di mezzo ne ſono due di mar-<lb></lb> <arrow.to.target n="a221"></arrow.to.target> <pb pagenum="(228)"></pb> mo, che una rappreſenta un Allante col <lb></lb> Globo ſugli omeri, e l'altra un Giove <lb></lb> con fulmine alla mano degne di ſtima.</s><s id="id2737350"> In <lb></lb> teſta a detto Prato ſi erge l'Imperial Villa <lb></lb> di delizie delle Granducheſſe di Toſcana, <lb></lb> ampliata, o ornata dalla predetta Arci-<lb></lb> ducheſſa Maria Maddalena, poi dalla Gran-<lb></lb> ducheſſa Vittoria accreſciuta da Mezzo-<lb></lb> giorno di Appartamenti; e preſentemente <lb></lb> da <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> <expan abbr="Arciduca">Arcid.</expan> Leopoldo è ſtata ma-<lb></lb> gnificamente ampliata dalla parte del Giar-<lb></lb> dino, e del Prato ſtato formato due ſu-<lb></lb> perbi Appartamenti che il primo al piano <lb></lb> del Giardino tutto pitturato dai più cele-<lb></lb> bri pittori del noſtro tempo rappreſentan-<lb></lb> doviſi la Storia degl'Imperatori Romani <lb></lb> dalla fondazione di Roma, e l'altro ſu-<lb></lb> periore è ſtato ornato di vaghiſſimi ſtuc-<lb></lb> chi, lavorati con la maggior ſottigliezza <lb></lb> dell'Arte.</s><s id="id2737424"> Queſta Villa ha due Saloni, <lb></lb> ed è ripiena d'ogni ſorte di ricca ſupel-<lb></lb> lettile, di Quadri, e di altre galanterie <lb></lb> di porcellane, buccheri, e Idoletti, e ſi-<lb></lb> miglianti rarità antiche, che in diverſi <lb></lb> Gabinetti, e Mezzanini con ben'inteſo <lb></lb> ordine poſte s'ammirano.</s><s id="id2737451"> Ivi ſono anneſ-<lb></lb> ſi due Giardini con belli ſpartimenti di <lb></lb> fiori, e fontane d'acqua, diviſato l'uno <lb></lb> <arrow.to.target n="a222"></arrow.to.target> <pb pagenum="(229)"></pb> e l'altro di piante d'Aranci domeſtici; <lb></lb> vi ſono molte antiche, e moderne Statue <lb></lb> tra le quali un Adone ferito di Michela-<lb></lb> gnolo di ſtraordinaria bellezza.</s><s id="id2737488"> Sopra il <lb></lb> detto Palazzo in un Colle più rilevato in <lb></lb> poca diſtanza ſi vede un antico Monaſtero <lb></lb> di Religioſe dell'Ordine di San Franceſco, <lb></lb> detto di</s></p> <p id="id2737508" type="foot"><s id="id2737511"><foot.target id="a221"></foot.target>P 2 mo,</s></p> <p id="id2737519" type="foot"><s id="id2737523"><foot.target id="a222"></foot.target>e l'</s></p> <p id="id2737530" type="main"><s id="id2737534"><expan abbr="San">S.</expan> MATTEO IN ARCETRI; il qual Terri-<lb></lb> torio produce ottimi, e delicati vini, <lb></lb> detti Verdee, e vi ſono delizioſe Ville. </s><lb></lb> <s id="id2737539">Tornando per la Strada Romana ſi vedrà <lb></lb> in primo luogo a man ſiniſtra altro Con-<lb></lb> vento di nobili Religioſe dell'Ordine di <lb></lb> Sant'Agoſtino, detto volgarmente di</s></p> <p id="id2737563" type="main"><s id="id2737567">SAN GAGGIO, ma in proprio ſignificato <lb></lb> San Caio, fondato dalla Famiglia de' Cor-<lb></lb> ſini, ove ſi conſervano più inſigni Reli-<lb></lb> quie, e la Tavola dell'Altar maggiore è <lb></lb> di mano di Lodovico Cigoli; ed in vi-<lb></lb> cinanza l'altro detto del Portico di Re-<lb></lb> ligioſe dell'Ordine Agoſtiniano.</s><s id="id2737595"> In una <lb></lb> diſcreta lontananza trovaſi voltanto ver-<lb></lb> ſo la parte di mezzogiorno la</s></p> <p id="id2737607" type="main"><s id="id2737611">CERTOSA, fatta col diſegno dell'Orca-<lb></lb> gna o come vuole il Vaſari, di alcuno <lb></lb> de' ſuoi diſcepoli.</s><s id="id2737622"> Nella Chieſa vedeſi <lb></lb> oltre più eccellenti pitture un nobile pa-<lb></lb> <arrow.to.target n="a223"></arrow.to.target> <pb pagenum="(230)"></pb> vimento di marmi, e ſoffitta, e bello <lb></lb> Altare, e a man ſiniſtra ſi entra in un <lb></lb> altro grandiſſimo Chioſtro, il quale dà <lb></lb> introduzione a molte Celle, e colle ſue <lb></lb> attenenze, ſecondo l'iſtituto di queſti <lb></lb> Eremiti.</s><s id="id2737663"> Nel Chioſtro vi ſono dipinte a <lb></lb> freſco da Iacopo da Pontormo vi è un <lb></lb> quadro a olio con Criſto a tavola, con <lb></lb> Gleofas, e Luca, grandi al naturale, eſ-<lb></lb> ſendovi fra quei che ſervono, ſtati ritrat-<lb></lb> ti alcuni Converſi; e ſopra la porta, che <lb></lb> va nel Chioſtro di fuori, vi è una Pietà <lb></lb> con due Angioli, e dalla parte didentro <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, di mano del Bronzino.</s><s id="id2737699"> Nella <lb></lb> ſtanza del Capitolo vi è il Crocifiſſo col-<lb></lb> la Madonna, e la Maddalena appiè della <lb></lb> Croce, e Angioli in aria, di Mariotto <lb></lb> Albertinelli pittore ne' ſuoi tempi di cre-<lb></lb> dito, come ancora molto vi dipinſe Ber-<lb></lb> nardino Poccetti, e Rutilio Manetti Se-<lb></lb> neſe.</s><s id="id2737729"> Vi ſi conſervano ſopra centoventi <lb></lb> Reliquie.</s><s id="id2737736"> Ve ne ſono molte inſigni, una <lb></lb> gran parte delle quali furono donate dal <lb></lb> celebre Niccola Acciaioli Gran Siniſcalco <lb></lb> de' Regni di Sicilia, e Geruſalemme.</s><s id="id2737751"> Fu <lb></lb> queſto Niccola il Fondatore della Certoſa <lb></lb> intorno all'Anno 1364. ed accrebbe quella <lb></lb> di Napoli; in una ſtanza ſotterranea ſo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a224"></arrow.to.target> <pb pagenum="(231)"></pb> no le Sepolture di Caſa Acciaioli, la <lb></lb> quale lontana di quivi nove miglia in <lb></lb> Valdipeſa poſſiede, una gran Tenuta; e <lb></lb> un magnifico Palazzo detto Monte Gu-<lb></lb> foni con un bel Giardino con Fontane, <lb></lb> e ſcherzi d'acque.</s></p> <p id="id2737798" type="foot"><s id="id2737802"><foot.target id="a223"></foot.target>vi-</s></p> <p id="id2737810" type="foot"><s id="id2737814"><foot.target id="a224"></foot.target>no</s></p> <p id="id2737821" type="main"><s id="id2737825">Rendono delizioſa queſta parte le varie <lb></lb> Ville, e ſpecialmente quella dei Dini, <lb></lb> del Michelozzi (detta Belloſguardo per-<lb></lb> chè di quì godeſi tutta la Città, e dove <lb></lb> il Guicciardini ſcriſſe la ſua celebre Iſto-<lb></lb> ria d'Italia (I)), de' Borgherini, degli <lb></lb> Strozzi, e de' Franceſchi.</s><s id="id2737852"> In Vicinanza <lb></lb> avvi un Convento detto</s></p> <p id="id2737860" type="main"><s id="id2737863">SAN FRANCESCO DI PAOLA, ove abita-<lb></lb> no Frati del ſuo Ordine, Chieſa di gran <lb></lb> devozione, e bene adorna di nuove pit-<lb></lb> ture sù la di cui Piazza è eretta la Sta-<lb></lb> tua di detto Santo di marmo, lavorata <lb></lb> dal Piamontini.</s></p> <p id="id2737887" type="main"><s id="id2737891">Fuori della PORTA A SAN FREDIANO, il <lb></lb> Monaſtero che a man ſiniſtra ſi vede poſto <lb></lb> <arrow.to.target n="a225"></arrow.to.target> <arrow.to.target n="ab225"></arrow.to.target> <pb pagenum="(232)"></pb> ſopra una Collina è intitolato <expan abbr="San">S.</expan> Barto-<lb></lb> lommeo, e vi ſtanno i Monaci di</s></p> <p id="id2737956" type="main"><s id="id2737960">MONTE ULIVETO.</s><s id="id2737962"> La Tavola dell'Altar <lb></lb> maggiore, in cui è figurato l'ingreſſo di <lb></lb> Noſtro Signore in Geruſalemme, e di ma-<lb></lb> no di Santi di Tito; quella ove è il Bea-<lb></lb> to Bernardo Tolomei è di mano del Pi-<lb></lb> gnoni, ed una ve n'è del Paſſignano. </s><lb></lb> <s id="id2737972">Delle due Statue di marmo la Vergine <lb></lb> Veſtale, che tiene in mano un vaglio per <lb></lb> l'acqua Santa, è di mano del Caccini, <lb></lb> e l'altra alla Siniſtra che rappreſenta Clau-<lb></lb> dia è di Scultore Fammingo.</s><s id="id2738006"> Nella Cap-<lb></lb> pella dei Capponi, che ſta ſotto la Chie-<lb></lb> ſa, vi è una Tavola della Reſurrezione <lb></lb> di Raffaellino del Garbo, ben mantenuta. </s><lb></lb> <s id="id2738012">In vicinanza di detto Monaſtero verſo <lb></lb> Ponente, ſi vede un delizioſo Caſino del <lb></lb> Duca Strozzi, con un Salvatico, che ſcen-<lb></lb> de ſino alla ſtrada maeſtra, e dalla parte <lb></lb> di Ponente vi è un Monaſtero detto</s></p> <p id="id2737907" type="foot"><s id="id2737911"><foot.target id="a225"></foot.target>ſo-</s></p> <p id="id2737919" type="note"><s id="id2737922"><note.target id="ab225"></note.target>(I) La più completa Edizione è quella fatta <lb></lb> recentemente colla data di Friburgo in 4. groſſi <lb></lb> Tomi in quarto con varie addizioni, e che <lb></lb> trovaſi vendibile a queſta Stamperia Granducale <lb></lb> per 3. zecchini. </s></p> <p id="id2738042" type="main"><s id="id2738046"><expan abbr="San">S.</expan> PIERO A MONTICELLI, di Religioſe <lb></lb> della Regola di San Benedetto.</s></p> <p id="id2738054" type="main"><s id="id2738058">Fuori della PORTA AL PRATO, veggaſi <lb></lb> uſcendo prima dalla Porticciuola delle <lb></lb> Mulina, a man ſiniſtra, poſta alla fine <lb></lb> del Borgo di Ogniſſanti un bel Giardino <lb></lb> <arrow.to.target n="a226"></arrow.to.target> <pb pagenum="(233)"></pb> detto la Vagaloggia di proprietà di S.A.R.</s></p> <p id="id2738089" type="foot"><s id="id2738093"><foot.target id="a226"></foot.target>detto</s></p> <p id="id2738101" type="main"><s id="id2738104">Parimente ſi rende una delizioſa paſ-<lb></lb> ſeggiata quella dei viali delle Caſcine, <lb></lb> ove eſiſtono ſuperbi, ed ameni prati, e <lb></lb> boſchetti.</s><s id="id2738120"> Può paſſarſi a vedere in molta <lb></lb> diſtanza un antico Monaſtero di Monache <lb></lb> Ciſtercenſi detto <expan abbr="San">S.</expan> Donato in Polveroſa. </s><lb></lb> <s id="id2738125">Fuori di quaſta Porta è ſituata diſtante <lb></lb> circa 10. miglia la Villa del Poggio a <lb></lb> Cajano di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> ampliata moderna-<lb></lb> mente di nuovi Quartieri, e comodi, che <lb></lb> fu principiata dal Magnifico Lorenzo de' <lb></lb> Medici, Padre di Leon X. il quale la non <lb></lb> terminata Fabbrica volle finire, e ſpe-<lb></lb> cialmente l'ornato, e le Pitture del Sa-<lb></lb> lone grande in parte, che poi il Gran-<lb></lb> duca Franceſco fece condurre a fine, e <lb></lb> ridurre tutta queſta gran Fabbrica alla <lb></lb> perfezione, che ella è, ſeguitando il pri-<lb></lb> mo modello di Giulio da San Gallo. </s><lb></lb> <s id="id2738135">Evvi un Salone con volta a mezza <lb></lb> botte, tutta riccamente ſtuccata, o per <lb></lb> meglio dire, da Giuliano da San Gallo, <lb></lb> gettata di materie, che veniſſero, in-<lb></lb> tagliate, invenzione da lui imparata a <lb></lb> Roma.</s><s id="id2738203"> Il detto Salone è dipinto da An-<lb></lb> drea del Sarto, dal Francabigio, e da <lb></lb> Iacopo da Pontormo.</s><s id="id2738213"> L'Iſtoria è quando <lb></lb> <arrow.to.target n="a227"></arrow.to.target> <pb pagenum="(234)"></pb> Ceſare è preſentato di varj donativi in <lb></lb> Egitto da molte Nazioni, alludendo que-<lb></lb> ſto fatto al Magnifico Lorenzo de' Medi-<lb></lb> ci, che fu di rari animali, e tra gli altri <lb></lb> di una Giraffa preſentato da Gaitbeio <lb></lb> Soldano d'Egitto nel 1487. e detta Gi-<lb></lb> raffa è deſcritta dal Poliziano nelle ſue <lb></lb> meſcolanze erudite: fu laſciata imper-<lb></lb> fetta da Andrea del Sarto, e terminolla <lb></lb> Aleſſandro Allori.</s><s id="id2738265"> Il Francabigio vi di-<lb></lb> pinſe in altra Facciata, quando Cicerone, <lb></lb> dopo l'eſilio fu in Campidoglio chiamato <lb></lb> Padre della Patria: alludendo queſta Sto-<lb></lb> ria al ritorno in Firenze di Coſimo Medi-<lb></lb> ci il vecchio.</s><s id="id2738288"> Nell'altra Facciata il Fran-<lb></lb> ciabigio medeſimo vi dipinſe, quando Ti-<lb></lb> to Quinzio Flaminio Conſole Romano, <lb></lb> orando nel Conſiglio degli Achei contro <lb></lb> l'Oratore degli Etoli, e del Re Antioco, <lb></lb> diſſuaſe la lega, che diſegnavano conclu-<lb></lb> dere gli Oratori con gli Achei medeſimi. </s><lb></lb> <s id="id2738324">Queſſo fatto pure allude alla Dieta di <lb></lb> Cremona, in cui il Magnifico Lorenzo <lb></lb> de' Medici diſturbò i diſegni de' Venezia-<lb></lb> ni, bramoſi di condurſi al poſſeſſo dell'<lb></lb> Italia tutta.</s><s id="id2738334"> Ed Aleſſandro Allori fece <lb></lb> la Pittura, che rappreſenta la Cena di <lb></lb> Siface Re de' Numidj, fatta a Scipione, <lb></lb> <arrow.to.target n="a228"></arrow.to.target> <pb pagenum="(235)"></pb> dopo che egli ebbe rotto Aſdrubale in <lb></lb> Spagna: e queſto pure allude al glorioſo <lb></lb> viaggio del Magnifico Lorenzo al Re di <lb></lb> Napoli, da cui fu generoſamenre convi-<lb></lb> tato.</s><s id="id2738374"> Le due teſtate, dove ſono gli oc-<lb></lb> chi, che danno lume, furono dipinte da <lb></lb> Iacopo da Pontormo, e vi è un Vertunno <lb></lb> co' ſuoi Agricoltori, con un pennato in <lb></lb> mano bello e naturale, e l'Iſtoria di Po-<lb></lb> mona, e Diana con altre Dee, che per <lb></lb> eſſer pitture fatte a concorrenza de' ſo-<lb></lb> prannominati Pittori, ſono delle più belle <lb></lb> che uſciſſero dal ſuo pennello.</s><s id="id2740730"> Da que-<lb></lb> ſte ſuddette teſtate del Salone ſi ha l'in-<lb></lb> greſſo in due Gallerie, ordinate dal Gran <lb></lb> Principe Ferdinando, per formare per mez-<lb></lb> zo di queſte riccamente ornate, la co-<lb></lb> municazione alli quattro Appartamenti, <lb></lb> de' quali vien compoſta queſta Real Vil-<lb></lb> la.</s><s id="id2740760"> Dal detto Salone facendoſi paſſaggio <lb></lb> in un altro di minor proporzione ornato <lb></lb> a ſtucchi, ſi trova dipinta nella ſua vol-<lb></lb> ta da Anton Domenico Gabbiani la To-<lb></lb> ſcana, che conduce davanti a Giove Co-<lb></lb> ſimo Padre dalla Patria, moſtrando d'aver <lb></lb> eſſo quietate le diſcordie, fugati i vizi, <lb></lb> e introdotta la pace, opera in vero de-<lb></lb> gna di ſomma ſtima.</s><s id="id2740796"> Oltre varie eccel-<lb></lb> <arrow.to.target n="a229"></arrow.to.target> <pb pagenum="(236)"></pb> lenti pitture che ornano le ſtanze di <lb></lb> queſto Palazzo in una delle quali vi è <lb></lb> una prezioſa raccolta di piccoli quadri <lb></lb> fattavi dal Gran Principe Ferdinando, <lb></lb> conſiſtente in un ſol pezzo per autore, <lb></lb> de' primi pittori del Mondo, sì antichi <lb></lb> che moderni.</s><s id="id2740836"> La Tavola della Cappella, <lb></lb> che è ſul Prato, ove è una Pietà, è di <lb></lb> Giorgio Vaſari.</s><s id="id2740846"> In poca diſtanza dal Pa-<lb></lb> lazzo vi ſono belliſſime ſtalle, lunghe <lb></lb> ciaſcuna più di centoventi paſſi, e ſo-<lb></lb> pra queſte le Camere per alloggio del <lb></lb> ſervizio baſſo, come pure una Fabbrica <lb></lb> per uſo del Fattore, e del copioſo Be-<lb></lb> ſtiame, per la Caſcina nel ſuo genere <lb></lb> bella, e tutta circondata da un largo foſ-<lb></lb> ſo di acqua corrente.</s><s id="id2740882"> Quivi ſi fanno co-<lb></lb> pioſe raccolte di ſquiſiti Riſi, e dove vi <lb></lb> ſono Edifizj per pulirli.</s><s id="id2740893"> Proſeguendo <lb></lb> verſo Tramontana, ſi giunge ad un luo-<lb></lb> go ameno, detto le Pavoniere, e ſerve <lb></lb> per far correre i Daini, i quali in un <lb></lb> Barco murato con boſcaglia, e foſſi d'<lb></lb> acqua conſervanſi; e rimettendoſi ſu la <lb></lb> ſtrada maeſtra, a mano dritta trovaſi al-<lb></lb> tra Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> detta</s></p> <p id="id2740924" type="foot"><s id="id2740928"><foot.target id="a227"></foot.target>Ce-</s></p> <p id="id2740935" type="foot"><s id="id2740939"><foot.target id="a228"></foot.target>dopo</s></p> <p id="id2740947" type="foot"><s id="id2740950"><foot.target id="a229"></foot.target>lenti</s></p> <p id="id2740958" type="main"><s id="id2740962">ARTIMINO, o VILLA FERDINANDA, da <lb></lb> Ferdinando I. di queſto nome, e Terzo <lb></lb> <arrow.to.target n="a230"></arrow.to.target> <pb pagenum="(237)"></pb> Granduca di Toſcana, che dai fondamen-<lb></lb> ti la fece fabbricare col diſegno di Ber-<lb></lb> nardo Buontalenti l'Anno 1394, la quale <lb></lb> è beniſſimo inteſa, sì nello ſcompartimen-<lb></lb> to de' Quartieri nobili, come pure quelli <lb></lb> della Famiglia.</s><s id="id2741002"> Vi ſono due bei Saloni.</s><s id="id2741005"> E' <lb></lb> ſituata nell'ottima eminenza di un Colle <lb></lb> volto a Levante; il divertimento mag-<lb></lb> giore, che ſi ritrae in detta villeggiatura, <lb></lb> ſi è la Caccia eſſendovi a tal fine un cir-<lb></lb> cuito di muraglia di ſopra trentadue mi-<lb></lb> glia, detto il Barco Reale diſtendendoſi <lb></lb> dalle falde del Poggio di Artimino, fino <lb></lb> a' Poggi di Vinci nella Valdinievole.</s><s id="id2741040"> Due <lb></lb> altre Ville pure di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> poco diſtanti <lb></lb> l'una dall'altro, ſono fuori di queſta <lb></lb> Porta; una detta la</s></p> <p id="id2741055" type="foot"><s id="id2741059"><foot.target id="a230"></foot.target>Gran</s></p> <p id="id2741066" type="main"><s id="id2741070">PETRAIA, di gratiſſimo ſoggiorno ſpe-<lb></lb> cialmente nel tempo della Primavera: il <lb></lb> ſuo ingreſſo principale è a Tramontana, <lb></lb> per un Prato chiuſo da folti cipreſſi in di-<lb></lb> feſa dei venti: ha nel mezzo un Cortile <lb></lb> tutto dipinto di fatti Militari; vi ſono <lb></lb> nelle due fiancate due Logge, che intro-<lb></lb> ducono negli appartamenti nobili; queſte <lb></lb> ſono dipinte con ottimo colorito,e diſegno, <lb></lb> da Baldaſſarre Franceſchini detto il Volter-<lb></lb> rano, e rappreſentano alcune azioni di Coſi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a231"></arrow.to.target> <pb pagenum="(238)"></pb> mo I. e di Ferdinando II. Gran Duchi, opere <lb></lb> certamente degne di sì ſublime Artefice. </s><lb></lb> <s id="id2741128">Sono poi da vederſi gli appartamenti di <lb></lb> queſto Palazzo arricchiti di buoniſſimi <lb></lb> Quadri tra' quali più d'ogni altro è da <lb></lb> ammirarſi nella Cappella la Tavola d'An-<lb></lb> drea del Sarto.</s><s id="id2741155"> A Mezzogiorno, Levan-<lb></lb> te, Ponente vi ſono tre altre Porte par-<lb></lb> ticolari, che introducono in uno ſpazioſo <lb></lb> ripiano di Giardino, di dove godeſi come <lb></lb> in Teatro con tutta quella belliſſima Cam-<lb></lb> pagna la Città noſtra.</s><s id="id2741179"> L'altra detta</s></p> <p id="id2741183" type="foot"><s id="id2741187"><foot.target id="a231"></foot.target>mo</s></p> <p id="id2741194" type="main"><s id="id2741198">CASTELLO, Villa antica della Famiglia <lb></lb> de' Medici, accreſciuta dal Granduca Co-<lb></lb> ſimo I. dalla parte di Levante, col diſe-<lb></lb> gno di Niccolò detto il Tribolo.</s><s id="id2741213"> E' ſtata <lb></lb> ampliata di quartieri dal Noſtro Real So-<lb></lb> vrano, eſſendo una delle ſue Ville fa-<lb></lb> vorite.</s><s id="id2741227"> Nella volta della Loggia a man <lb></lb> ſiniſtra dentro il Cortile, alcune Iſtorie <lb></lb> degli Dei antichi, e l'Arti liberali, la-<lb></lb> vorate a olio ſulla calcina ſecca, ſono <lb></lb> di mano di Iacopo da Pontormo, ma <lb></lb> aſſai guaſte dal tempo.</s><s id="id2741250"> Per gli Appar-<lb></lb> tamenti vi ſono diſtribuite belle ſuppel-<lb></lb> lettili, e molte prezioſe pitture, e vi è <lb></lb> a freſco di Baldaſſarre Franceſchini nella <lb></lb> volta del ricetto, ſalite le prime ſcale <lb></lb> <arrow.to.target n="a232"></arrow.to.target> <pb pagenum="(239)"></pb> uno sfondo di ottimo colorito.</s><s id="id2741283"> Da Tra-<lb></lb> montana, uſcendo di detto Palazzo ſi en-<lb></lb> tra in un vaſto e delizioſo Giardino.</s><s id="id2741295"> La <lb></lb> prima gran Fontana, ove è l'Ercole di <lb></lb> marmo, che ſcoppia Anteo, dalla bocca <lb></lb> eſce in gran copia l'acqua, è di mano di <lb></lb> Bartolommeo Ammannati, eſſendo il re-<lb></lb> ſtante della Fonte diſegno, e fattura del <lb></lb> Tribolo, come di lui ancora, e l'altra <lb></lb> Fontana in mezzo al Boſchetto de' lauri, <lb></lb> piena di finiſſimi intagli, e baſſirilievi, <lb></lb> nella cima della quale vi è una Statuetta <lb></lb> di Femmina nuda di bronzo rappreſen-<lb></lb> tante una Venere, dalla cui chioma, che <lb></lb> ſi tien raccolta entro le mani, cade ac-<lb></lb> qua.</s><s id="id2741348"> Intorno alla detta Fonte vi ſono oc-<lb></lb> culte fiſtolette, dalle quali vengono zam-<lb></lb> pilli gentiliſſimi d'acqua.</s><s id="id2741360"> Queſta Fontana <lb></lb> è cinta d'ogni intorno da un bel ſalva-<lb></lb> tico, che fa proſpettiva dall'altra Fon-<lb></lb> tana dell'Ercole, e per di ſopta ad una <lb></lb> Porta, ove pure ſono varj zampilli d'<lb></lb> acqua.</s><s id="id2741383"> Intorno alla detta Porta vi è una <lb></lb> Grotta grande, e ricchiſſima di ſpugne, <lb></lb> condotta anch'eſſa dal Tribolo.</s><s id="id2741394"> Vi ſono <lb></lb> tre grandiſſime Pile ſcavate, e intagliate <lb></lb> d'un pezzo ſolo, una nella teſtata, e <lb></lb> l'altre due per fianco all'entrare, ſopra <lb></lb> <arrow.to.target n="a233"></arrow.to.target> <pb pagenum="(240)"></pb> le quali vi ſono ſcolpiti al naturale di-<lb></lb> verſi Animali quadrupedi con buona di-<lb></lb> ſpoſizione, e da alcuni de' medeſimi cade <lb></lb> acqua nelle ſuddette pile, ove ſono in-<lb></lb> tagli di Peſci, e nicchi marini.</s><s id="id2741440"> La det-<lb></lb> ta Grotta è chiuſa da cancellate di ferro, <lb></lb> le quali aperte, quando ſi voglia dar l'<lb></lb> acqua agli zampigli, che tra le ſpugne <lb></lb> di ſopra, nel pavimento, e da' lati vi <lb></lb> ſono, ſerranſi con violenza anch'eſſe per <lb></lb> forza d'acqua.</s><s id="id2741467"> Queſta Grotta è in mez-<lb></lb> zo a due Fontane nel medeſimo muro <lb></lb> collocate, che ribattono all'altre due del <lb></lb> Giardino, ove è il boſchetto a Laberinto. </s><lb></lb> <s id="id2741477">Dal ſuddetto Giardino ſi ſale ad un gran <lb></lb> Vivaio, in mezzo al quale vi è in un <lb></lb> Vecchio di bronzo figurato il Monte A-<lb></lb> pennino, fatto dall'Ammannato, dalle <lb></lb> cui chiome cade acqua: diſegno e lavo-<lb></lb> ro del Tribolo, del quale è a Levante una <lb></lb> Quercia molto artificioſa, e tutta giuochi <lb></lb> d'acqua, che è ben degna di vederſi. </s><lb></lb> <s id="id2741487">Ma prima di rimetterſi ſulla ſtrada per <lb></lb> tornare in Firenze non rechi noja il ſa-<lb></lb> lire, voltando a man deſtra della detta <lb></lb> Real Villa per una breviſſima ſtrada che <lb></lb> conduce alla Villa de GRAZINI, ove con <lb></lb> grandiſſimo piacere potrà oſſervarſi il Cor-<lb></lb> <arrow.to.target n="a234"></arrow.to.target> <pb pagenum="(241)"></pb> tile della medeſima tutto dipinto a fre-<lb></lb> ſco da Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, in que-<lb></lb> ſto vago lavoro ſi ammirerà la vivacità, <lb></lb> ed il guſto di queſto sì illuſtre Maeſtro, <lb></lb> e quindi ripigliando il cammino potrà <lb></lb> tener la ſtrada che paſſa ſotto la Villa <lb></lb> della Petraia ove vedrà di paſſaggio duc</s></p> <p id="id2741579" type="foot"><s id="id2741582"><foot.target id="a232"></foot.target>uno</s></p> <p id="id2741590" type="foot"><s id="id2741594"><foot.target id="a233"></foot.target>le</s></p> <p id="id2741601" type="foot"><s id="id2741605"><foot.target id="a234"></foot.target>tile</s></p> <p id="id2741613" type="main"><s id="id2741616">CONVENTİ, uno di Religioſe Camaldo-<lb></lb> lenſi, detto di Boldrone: e pochi paſſi <lb></lb> inoltrandoſi, un altro delle Signore delle <lb></lb> Quiete, ove ſono fanciulle Nobili, che <lb></lb> vi s'introducono ſopra i ſette anni per <lb></lb> educazione, alle quali è permeſſo, non <lb></lb> ſoddisfatte di quell'Iſtituto di vita, uſci-<lb></lb> re ſenza però potervi aver regreſſo, non <lb></lb> facendo mai Voti, come le altre Reli-<lb></lb> gioſe.</s><s id="id2741656"> Queſto luogo era per addietro una <lb></lb> Villa detta la Quiete, della Granducheſ-<lb></lb> ſa Criſtina.</s><s id="id2741668"> Pervenne in Donna Eleono-<lb></lb> ra Ramirez di Montalvo, che fu la Fon-<lb></lb> datrice, e Iſtitutrice di quel vivere Re-<lb></lb> ligioſo, la Granducheſſa Vittoria. fecevi <lb></lb> la Chieſa, che vi è, la Foreſteria, Ri-<lb></lb> meſſe, e Stalle, per renderlo comodo alle <lb></lb> occaſioni di tratrenerviſi, il di cui eſem-<lb></lb> pio ſeguendo la Principeſſa Anna Maria <lb></lb> Luiſa Elettrice Palatina, l'ampliò di no-<lb></lb> bile Appartamento, e arricchì di deli-<lb></lb> <arrow.to.target n="a235"></arrow.to.target> <pb pagenum="(242)"></pb> zioſo Giardino.</s><s id="id2741722"> E di preſente ſi vanno am-<lb></lb> pliando altre comode abitazioni per or-<lb></lb> dine Sovrano.</s><s id="id2741732"> Quindi ſi paſſa alla Villa di</s></p> <p id="id2741737" type="foot"><s id="id2741741"><foot.target id="a235"></foot.target>Q zioſo</s></p> <p id="id2741749" type="main"><s id="id2741753">DOCGIA, la quale ha delizioſi anneſſi, <lb></lb> ove dal fu Marcheſe Senator Carlo Ginori <lb></lb> fu introdotta in poca diſtanza da det-<lb></lb> ta Villa, la fabbricazione non ſolo di <lb></lb> ogni qualità di Piatterie, Vaſi ed altre <lb></lb> Terraglie per uſo comnne, ma di finiſ-<lb></lb> ſime Porcellane di ogni ſorte con ſingo-<lb></lb> lare induſtria, ed ottima riuſcita, delle <lb></lb> quali ſe ne vede una gran raccolta in <lb></lb> una ſtanza, diſpoſta a forma di Galleria, <lb></lb> accreſciuta notabilmente dal Senator Mar-<lb></lb> cheſe Lorenzo Figlio, e ridotta in tutte <lb></lb> le ſue parti ad un ottima perfezione e <lb></lb> bellezza, impiegandoſi in queſta manifat-<lb></lb> tura circa cento perſone.</s><s id="id2741763"> In oltre a Seſto <lb></lb> evvi quella del Marcheſe Corſi; a Co-<lb></lb> lonnata quella del Conte del Benino, <lb></lb> fabbricata dal Senatore Ferrantc Cappo-<lb></lb> ni, ove ſi veggono in una vaga Galleria <lb></lb> i cartoni eccellentemente coloriti d'unà <lb></lb> ſtanza d'arazzi di quella di Verſaglies <lb></lb> del Re Criſtianiſſimo.</s></p> <p id="id2741913" type="main"><s id="id2741917">Fuori della PORTA A SAN GALLO. ſi <lb></lb> vede un maeſtoſo Arco Trionfale di bel-<lb></lb> la, e vaga architettura eretto in onore <lb></lb> <arrow.to.target n="a236"></arrow.to.target> <pb pagenum="(243)"></pb> del già Noſtro Imperial Sovrano France-<lb></lb> ſco I. in occaſione del ſuo ſolenne In-<lb></lb> greſſo in queſta Dominante ſeguito la ſera <lb></lb> del di 20. Gennaio 1739. col diſegno di <lb></lb> Monſieur Giadot.</s><s id="id2741960"> Le Statue laterali ſono <lb></lb> di diverſi, la Statua equeſtre è di Vincenzio <lb></lb> Foggini, i Bcſſirilievi ſono di Franceſco <lb></lb> Janſens Fiammingo.</s><s id="id2741976"> E camminando fuori <lb></lb> di eſſa Porta, ſi oſſervi il Tabernacolo <lb></lb> ſulla ſtrada, dipinto da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Van-<lb></lb> ni, preſſo al</s></p> <p id="id2741994" type="foot"><s id="id2741998"><foot.target id="a236"></foot.target>del</s></p> <p id="id2742005" type="main"><s id="id2742009">CONVENTO de' Cappuccini a Montughi, <lb></lb> i quali hanno all'uſo del lor rigido In-<lb></lb> ſtituto, una bella Chieſa; e un comodo <lb></lb> Convento, ed Orto.</s><s id="id2742023"> Quindi paſſando da <lb></lb> diverſe belle Ville, e inoltrandoſi fuori <lb></lb> della ſtrada Bologneſe ſi trova la Villa di</s></p> <p id="id2742036" type="main"><s id="id2742040">CAREGGI, cioè Campo Regio che ap-<lb></lb> parteneva a <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> e adeſſo è di pro-<lb></lb> prietà di Vincenzio Orſi.</s><s id="id2742052"> Queſta fu fatta <lb></lb> col diſegno di Michelozzo, fatta fabbri-<lb></lb> care da Coſimo Padre della Patria.</s><s id="id2742063"> Qui-<lb></lb> vi il magnifico Lorenzo de Medici, e <lb></lb> Giovanni e Pietro ſuoi figli facevano le <lb></lb> virtuoſe Accademie con Marſilio Ficino, <lb></lb> detto il uovello Platone, ed Angelo Po-<lb></lb> liziano, Pico della Mirandola, l'Argiro-<lb></lb> polo, Ermolao Barbaro, lo Scala, ed <lb></lb> <arrow.to.target n="a237"></arrow.to.target> <pb pagenum="(244)"></pb> altri dotti Uomini dell'età loro.</s><s id="id2742103"> Tornan-<lb></lb> do ſulla ſtrada maeſtra trovaſi.</s></p> <p id="id2742111" type="foot"><s id="id2742114"><foot.target id="a237"></foot.target>Q 2 altri</s></p> <p id="id2742122" type="main"><s id="id2742126">PRATOLINO, Villa di ſomma amenita <lb></lb> nel tempo di eſtate appartenente a Sua <lb></lb> Altezza Reale.</s><s id="id2742137"> Queſta gran Fabbrica col <lb></lb> diſegno di Bernardo Buontalenti, e di <lb></lb> Franceſco ſuo Figliuolo fu da fondamenti <lb></lb> per il Granduca Franceſco I. fatta, e <lb></lb> condotta quaſi a finimento, che ha in <lb></lb> oggi, ſiccome lo teſtifica una bella In-<lb></lb> ſcrizione, che ſi legge nel mezzo della <lb></lb> volta della gran Sala, del ſegnente tenore:</s></p> <p id="id2742170" type="main"><s id="id2742174"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Fontibus, Vivariis <lb></lb> Xyſtis has Aedes <lb></lb> Franc. Med. Magn. Dux Etruriae II. <lb></lb> Exornavit Hilaritatique <lb></lb> Et ſui amicorumque ſuorum <lb></lb> Remiſſioni animi dicavit <lb></lb> Anno Dom. M. <expan abbr="Don">D.</expan> LXXV.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2742210" type="main"><s id="id2742213">Per ſcale ſcoperte raddoppiate ſi ſale al <lb></lb> primo, e nobile piano dalla parte di Tra-<lb></lb> montana, che per un Terrazzino, o ripia-<lb></lb> no pure ſcoperto, introducono in un am-<lb></lb> plo Salone in volta a mezza botte, ed <lb></lb> ornato in parte di ſtucchi, e di pitture; <lb></lb> ed in un Salotto tutto dipinto a freſco <lb></lb> dai quali ſi ha l'ingreſſo per ogni parte <lb></lb> <arrow.to.target n="a238"></arrow.to.target> <pb pagenum="(245)"></pb> in più Appartamenti; alcuni dipinti a <lb></lb> freſco d'Architettura, altri abbigliati dì <lb></lb> buoni quadri; e di ſupellettili.</s><s id="id2742268"> Vi è in <lb></lb> una di queſte Camere un Organo Hydrau-<lb></lb> lico, che ſenza opera di mantici ha l'u-<lb></lb> fizio del Vento per mezzo dell'Acqua. </s><lb></lb> <s id="id2742278">Nel ſecondo Piano vi è un buon Teatro. </s><lb></lb> <s id="id2742283">Innumerabili poi ſono i lavori di Spugne <lb></lb> marine, le Fontane, le Grotte, le Sta-<lb></lb> tue, fra le quali molte Coloſſali, e che <lb></lb> in mille ſcherzoſe maniere verſano acqua, <lb></lb> molte altre sì fatte delizioſe per l'ampio, <lb></lb> e ben diſpoſto Salvatico, e per i Giar-<lb></lb> dini ſono ſparſe, e ſotto il Palazzo me-<lb></lb> deſimo, che troppo lungo ſarebbe il vo-<lb></lb> lerle minutamente deſcrivere per darne <lb></lb> una giuſta, e adequata idea, a chi per-<lb></lb> ſonalmente non ſi porta ad ammirarle. </s><lb></lb> <s id="id2742293">Per il che meglio ſarà che ocularmente <lb></lb> ſi oſſervino da chi deſidera averne la per-<lb></lb> fetta cognizione, Due Conventi di gran <lb></lb> devozione ſi trovano in queſte parti, il <lb></lb> primo è l'Eremo di</s></p> <p id="id2742353" type="foot"><s id="id2742356"><foot.target id="a238"></foot.target>in</s></p> <p id="id2742364" type="main"><s id="id2742368">MONE SENARIO, ove ebbe miracoloſa-<lb></lb> mente principio da' ſette Beati Romiti <lb></lb> Nobili Fiorentini la Religione de' Servi <lb></lb> di Maria Vergine l'anno 1233. e quivi <lb></lb> San Filippo Benizj noſtro Cittadino, lun-<lb></lb> <arrow.to.target n="a239"></arrow.to.target> <pb pagenum="(246)"></pb> go tempo ſtette a far penitenza ſull'alto <lb></lb> giogo di quel Monte, veſtito di una fol-<lb></lb> ta ſelva di Abeti.</s><s id="id2742408"> In mezzo di eſſa ſtà il <lb></lb> Convento degli Eremiti dell'Ordine de' <lb></lb> Servi di Maria; e vedonſi nel recinto <lb></lb> le ſetto Grotte de' Beati Fondatori, e <lb></lb> quella del Santo Propagatore, ove fece-<lb></lb> ro lunga dimora; coſe, che muovono lo <lb></lb> ſtupore inſieme, e la divozione.</s><s id="id2742435"> In queſto <lb></lb> Santuario non mancano da vederſi varie <lb></lb> buone pitture, ma ſopra di ogn'altra vi <lb></lb> ſi ammira nella volta della Chieſa il bel-<lb></lb> liſſimo sfondo, nel quale il Gabbiani rap-<lb></lb> preſentò Maria Santiſſima in Gloria con <lb></lb> molti Angeli, che porge l'abito ai fette <lb></lb> Beati Fondatori,</s><s id="id2742455"> Il ſecondo a piè del <lb></lb> Monte Senario è l'antico, e celebre</s></p> <p id="id2742471" type="foot"><s id="id2742475"><foot.target id="a239"></foot.target>go</s></p> <p id="id2742483" type="main"><s id="id2742486">MONASTERO DI BUONSOLLAZZO, tutto <lb></lb> rinnovato dalla Real Munificenza di Co-<lb></lb> ſimo III. ove abitavano i Monaci della <lb></lb> ſtretta oſſervanza detti dalla Trappa, abi-<lb></lb> tato in oggi dai Monaci Ciſtercienſi.</s><s id="id2742506"> Nel <lb></lb> ritorno a Firenze, quaſi tre miglia diſco-<lb></lb> ſto da Pratolino, ſulla mano dritta fuori <lb></lb> della maeſtra ſtrada vi è un altro</s></p> <p id="id2742523" type="main"><s id="id2742526">CONVENTO di Cappuccini, detto la <lb></lb> Concezione.</s><s id="id2742532"> Dalla mano ſiniſtra, più i-<lb></lb> noltrandoſi verſo Firenze ſi vede la bella <lb></lb> <arrow.to.target n="a240"></arrow.to.target> <pb pagenum="(247)"></pb> Villa del Duca Salviati ſopra il Ponte <lb></lb> alla Badia, perchè di quì paſſato il Ponte <lb></lb> di mugnone ſi và alla ſoppreſſa</s></p> <p id="id2742564" type="foot"><s id="id2742568"><foot.target id="a240"></foot.target>Villa</s></p> <p id="id2742575" type="main"><s id="id2742579">BADIA DI SAN BARTOLOMMEO, ſervita <lb></lb> lungo rempo per Cattedrale di Fieſole, <lb></lb> poi ufiziata dai Monaci di San Benedet-<lb></lb> to: ma eſſendo quaſi dal tempo, e dalle <lb></lb> guerre in poſitura di minacciar rovina: <lb></lb> Coſimo de Medici Padre della Patria, ſo-<lb></lb> pra quaſi le rovina di quel Santuario, a <lb></lb> proprie ſpeſe, col diſegno di Filippo di <lb></lb> Ser Brunelleſco, fabbricò una bella Chie-<lb></lb> ſa, e Monaſtero a' Canonici Lateranenſi, <lb></lb> che vi erano a contemplazione di un tal <lb></lb> Padre Don Timoteo da Verona eccellen-<lb></lb> te Predicatore di quell'Ordine, e per <lb></lb> meglio godere la ſua converſazione, vi <lb></lb> fece un appartamento per proprio uſo.</s><s id="id2742708"> Vi <lb></lb> era una prezioſa Libreria con Mancſcrit-<lb></lb> li e Libri da Canto fermo molto ſingo-<lb></lb> tari, che furono mandati alla Libreria <lb></lb> Magliabechiana allorchè partirono i detti <lb></lb> Canonici.</s><s id="id2742729"> Volgendo a Tramontana, vi è una</s></p> <p id="id2742734" type="main"><s id="id2742738">CHIESETTA, ove ſi conſerva una mira-<lb></lb> coloſiſſima Immagine d'un Crocifiſſo, luo-<lb></lb> go detto Fonte Lucente, nominato dal <lb></lb> Poliziano nella Lamia, e da Levante vi è </s></p> <p id="id2742748" type="main"><s id="id2742749"><expan abbr="San">S.</expan> DOMENICO, Chieſa dell'Ordine ſuo più <lb></lb> <arrow.to.target n="a241"></arrow.to.target> <pb pagenum="(248)"></pb> ſtretto, ove è Noviziato, e vivono con gran-<lb></lb> diſſima eſemplarità molti Religioſi, i quali <lb></lb> hanno un comodo Convento fondato in-<lb></lb> torno l'Anno 1406. dal Beato Fra Gio-<lb></lb> vanni Domenici a ſpeſe della nobiliſſima <lb></lb> Famiglia degli Agli, e quivi <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antoni-<lb></lb> no fu il primo, che veſtiſſe l'Abito di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Domenico.</s><s id="id2742799"> Sono in qneſta Chieſa al-<lb></lb> cune Pitture buone: tra le antiche, ſi <lb></lb> vede quella alla Cappella de' Gaddi, della <lb></lb> Coronazione della Madanna, di Fra Gio-<lb></lb> vanni Angelico, quella della Natività, di <lb></lb> Pietro Perugino; e un'altra del Sogliani; <lb></lb> fra le moderne, quella della Nunziata <lb></lb> di Iacopo da Empoli, e tutta la volta <lb></lb> della Chieſa dipinta da Lorenzo del Mo-<lb></lb> ro.</s><s id="id2742836"> Poco ſopra ſalendo il Monte, ſi vede <lb></lb> una bella Villa fabbricata già da Giovan-<lb></lb> ni di Coſimo Medici col diſegno di Mi-<lb></lb> chelozzo, la quale appartiene al Mozzi; <lb></lb> avendo l'iſteſſo Giovanni fatto col diſe-<lb></lb> gno del medeſimo Michelozzo fabbricare, <lb></lb> poco ſopra alla ſua Villa, una</s></p> <p id="id2742865" type="foot"><s id="id2742869"><foot.target id="a241"></foot.target>ſtret-</s></p> <p id="id2742876" type="main"><s id="id2742880">CHIESA, e Convento a' Frati di San <lb></lb> GIROLAMO, i quali ebbero principio in <lb></lb> Firenze da Carlo Conte di Montegranelli <lb></lb> circa l'anno 1407. che ha culto di Beato; <lb></lb> e che da Clemente IX. furono ſoppreſſi, <lb></lb> <arrow.to.target n="a242"></arrow.to.target> <pb pagenum="(249)"></pb> poſſeduto dal Conte Carlo Bardi.</s><s id="id2742911"> Final-<lb></lb> mente ſi giunge ſopra la cima di Fieſo-<lb></lb> le, ove è la</s></p> <p id="id2742923" type="foot"><s id="id2742926"><foot.target id="a242"></foot.target>poſ-</s></p> <p id="id2742934" type="main"><s id="id2742938">CATTEDRALE, la Canonica, ed il Pa-<lb></lb> lazzo del Veſcovo di Fieſole.</s><s id="id2742946"> Non molto vi <lb></lb> ſi vede di antico, fuori che alcunì fram-<lb></lb> menti della Rocca, e delle Mura, aven-<lb></lb> do l'anno 1010. i Fiorentini dato il ſac-<lb></lb> co, come è noto per le Storie, e demo-<lb></lb> lito tutto.</s><s id="id2742968"> La Chieſa fu fabbricata l'an-<lb></lb> no 1028. dal Veſcovo Iacopo Bavaro, di <lb></lb> diſegno Gotico.</s><s id="id2742979"> Nella Tribuna, o Altar <lb></lb> maggiore, vi ſi conſervano le Reliquie <lb></lb> di Santo Romolo in una caſſa di marmo <lb></lb> miſtio, la Teſta del qual Santo con un <lb></lb> braccio, ſi eſpone il dì feſtivo del mede-<lb></lb> ſimo.</s><s id="id2743001"> Vi ſono le Reliquie ancora di quat-<lb></lb> tro ſuoi compagni martiri: buona parte <lb></lb> della Teſta di San Donato di Scozia Ve-<lb></lb> ſcovo di Fieſole, e la Cattedra di <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> drea Corſini altro Veſcovo di queſto luo-<lb></lb> go, la quale è ſpecie di Reliquia, come <lb></lb> ſtata già occupata dal Santo nelle ſacre <lb></lb> funzioni Veſcovili, che è traſportata nella <lb></lb> parete ſiniſtra in un ornato di Pietra ſe-<lb></lb> rena.</s><s id="id2743041"> La Tavola rappreſentante il marti-<lb></lb> rio di San Tommaſo Apoſtolo alla Cap-<lb></lb> pella della Famiglia Guadagni è di ma-<lb></lb> <arrow.to.target n="a243"></arrow.to.target> <pb pagenum="(250)"></pb> no del Volterrano, e l'intero, e baſſori-<lb></lb> lievo di marmo alla Cappella di Monſi-<lb></lb> gnor Salutati è opera di Mino da Fieſole, <lb></lb> e quelle all'Altare di mezzo tra le due <lb></lb> ſcale ſono di mano di Andrea Ferrucci <lb></lb> pure da Fieſole.</s><s id="id2743086"> Nella Chieſa di</s></p> <p id="id2743091" type="foot"><s id="id2743095"><foot.target id="a243"></foot.target>no</s></p> <p id="id2743102" type="main"><s id="id2743106">SANT'ALESANDRO, che in antico chia-<lb></lb> mavaſi di San Pietro in Geruſalemme, vi <lb></lb> è il Corpo di detto Santo, che fu Veſcovo <lb></lb> di queſta Città, e martirizzato nel Bo-<lb></lb> logneſe intorno all'anno 502.</s><s id="id2743126"> Incontro <lb></lb> alla Cattedrale vi è il</s></p> <p id="id2743133" type="main"><s id="id2743137">PALAZZO del Veſcovo, che ha vaſta Dio-<lb></lb> geſi, e vi è un molto ben regolato Semi-<lb></lb> nario per i Cherici.</s><s id="id2743148"> Sopra il più alto di <lb></lb> Fieſole evvi un</s></p> <p id="id2743156" type="main"><s id="id2743229">CONVENTO di Riformati di San Fran-<lb></lb> ſco aſſai grande, fondato dalla Famiglia <lb></lb> del Palagio, ove anticamente era la Roc-<lb></lb> ca de' Fieſolani.</s><s id="id2743244"> La Tavola della Conce-<lb></lb> aione in detta Chieſa è di mano di Piero <lb></lb> di Coſimo, e ve ne ſono altre buone. </s><lb></lb> <s id="id2743249">Scendendo, ſi trova la Chieſa di</s></p> <p id="id2743261" type="main"><s id="id2743265">SANTA MARIA PRIMERIANA, ove eſiſte <lb></lb> un'antichiſſima Immagine di Maria, che <lb></lb> è tradizione ſia una delle prime Imma-<lb></lb> gini-della Toſcana, e che perciò ſi chiami <lb></lb> Primeriana, la qual Chieſa, ſecondo l'<lb></lb> <arrow.to.target n="a244"></arrow.to.target> <pb pagenum="(251)"></pb> Ammirato, veniva ad eſſere quaſi nel <lb></lb> mezzo della Città di Fieſole.</s><s id="id2743303"> Ivi ſono <lb></lb> molte Indulgenze.</s><s id="id2743309"> Verſo Levante, qual-<lb></lb> che tratto diſcoſto dalla Cattedrale, vi <lb></lb> è un altro</s></p> <p id="id2743321" type="foot"><s id="id2743325"><foot.target id="a244"></foot.target>Am-</s></p> <p id="id2743332" type="main"><s id="id2743336">CONVENTO di Zoccolanti detto la <lb></lb> Doccia, fondato da Giuliano Davanzati <lb></lb> noſtro Cittadino; e tanto in queſto luogo <lb></lb> che per l'adiacenti Colline non più di-<lb></lb> ſcoſte da Firenze di due miglia, vi ſono <lb></lb> ſparſe Ville molto comode, e grandioſe. </s><lb></lb> <s id="id2743346">Prendendo la ſtrada, che conduce alla <lb></lb> ſopraddetta Badia deì Canonici Lateranen-<lb></lb> ſi, ſi giunge ad altro Convento di Mo-<lb></lb> nache detto</s></p> <p id="id2743375" type="main"><s id="id2743379">SANTA MARIA DEL FIORE DI LAPO, le <lb></lb> quali ſono ſotto la Regola di Sant'Ago-<lb></lb> ſtino, ed in antico circa l'anno 1334. ave-<lb></lb> vano il loro Convento, dov'è oggi quello <lb></lb> de' Riformati a Fieſole.</s><s id="id2743398"> Nella loro Chieſa <lb></lb> vi è una Tavola di mano di Aleſſandro Al-<lb></lb> lori, ove è la madonna con alcuni Santi, <lb></lb> e il Padre Eterno.</s><s id="id2743413"> E di quivi ritornando <lb></lb> verſo Firenze ſi troverà fuori della</s></p> <p id="id2743421" type="main"><s id="id2743425">PORTA A PINTI, nella Chieſa di San <lb></lb> Gervaſio una bella Tavola di Santi di Ti-<lb></lb> to; e fuori della </s></p> <p id="id2743454" type="foot"><s id="id2743458">POR-</s></p> <pb pagenum="(252)"></pb> <p type="main"><s>PORTA alla CROCE, ſi trova un Conven-<lb></lb> to di Monache detto</s></p> <p id="id2743466" type="main"><s id="id2743470">SAN SALVI, da cui prende la denomi-<lb></lb> nazione l'adiacente pianura.</s><s id="id2743477"> Queſto fu <lb></lb> già uno de' primi Monaſteri de' Vallom-<lb></lb> broſani, che lo cederono alle Monache <lb></lb> dette di Faenza l'anno 1529. nel demo-<lb></lb> lirſi un loro antico Convento, per pian-<lb></lb> tarvi la Fortezza di San Giovambatiſta, <lb></lb> volgarmente detta da Baſſo, che vi è al <lb></lb> preſente.</s><s id="id2743508"> Nel Refettorio di eſſo Monaſte-<lb></lb> ro di San Salvi dall'immortal pennello <lb></lb> di Andrea del Sarto ſi vede dipinto in <lb></lb> un arco San Benedetto, San Giovanni <lb></lb> Gualberto, <expan abbr="San">S.</expan> Salvi Veſcovo, e San Ber-<lb></lb> nardo degli Uberti Monaco, e Cardinale, <lb></lb> e nel mezzo in un tondo è rappreſenta-<lb></lb> ta la Trinità.</s><s id="id2743537"> In faccia del medeſimo v'<lb></lb> è un Cenacolo di noſtro Signore, che ſi <lb></lb> reputa delle migliori pitture di Andrea, di <lb></lb> cui ſe ne vede la ſtampa inciſa da Teodoro <lb></lb> Cruger.</s><s id="id2743555"> Tanto che convenendo rovinare <lb></lb> per il detto aſſedio con molti ſubur-<lb></lb> bani Conventi, e Caſamenti, anche la <lb></lb> Chieſa di San Salvi, con ſue abitazioni, <lb></lb> a contemplazione di così belle Pitture, <lb></lb> fu il Refettorio laſciato in piedi; ma per <lb></lb> l'introdotta Clauſura di Monache non <lb></lb> <arrow.to.target n="a246"></arrow.to.target> <pb pagenum="(253)"></pb> ſi poſſono vedere ſenza ſpeciale licenza. </s><lb></lb> <s id="id2743610">Nella Chieſa vi è una Tavola con Criſto <lb></lb> in Croce, e alcuni Santi di mano di Fran-<lb></lb> ceſco Morandini da Poppi, e quella di <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Umiltà del Paſſignano.</s><s id="id2743613"> Meno d'un <lb></lb> miglio diſcoſto da San Salvi ſi trova a <lb></lb> piè di quelli ameni Poggi un altro Con-<lb></lb> vento di Monache detto</s></p> <p id="id2743629" type="foot"><s id="id2743632"><foot.target id="a246"></foot.target>ſi</s></p> <p id="id2743640" type="main"><s id="id2743644">SAN BALDASSARRE, le quali vivono ſot-<lb></lb> to la Regola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino; e ſalendo <lb></lb> ſulla ciniſtra, ſe ne trova un altro dell'<lb></lb> Ordine di San Benedetto, intitolato</s></p> <p id="id2743661" type="main"><s id="id2743664">SAN MARTINO a Maiano, ove è la Ta-<lb></lb> vola dell'Altar maggiore dipinta dal Gril-<lb></lb> landajo.</s></p> <p id="id2743676" type="main"><s id="id2743680">Fuori della PORTA A SAN NICCOLÒ, paſ-<lb></lb> ſato il Fiume, è una Pianura, abbondan-<lb></lb> te di ottimi frutti, nominata Pian di Ri-<lb></lb> poli, e tale ſi chiama una</s></p> <p id="id2743697" type="main"><s id="id2743701">Badia di <expan abbr="San">S.</expan> BARTOLOMMEO de' Monaci <lb></lb> Valombroſani, che quaſi nel centro di <lb></lb> queſto piano è poſta con un comodo Mo-<lb></lb> naſtero, ove fa ſua reſidenza il Generale <lb></lb> di quell'Ordine, e fu gia Monaſtero di <lb></lb> Donne</s></p> <p id="id2743725" type="main"><s id="id2743729">SANTA MARIA del BIGALLO, ſulla ſtra-<lb></lb> da maeſtra d'Arezzo per Levante, che <lb></lb> fino al 1503. ſi mantenne a uſo di Spe-<lb></lb> <arrow.to.target n="a247"></arrow.to.target> <pb pagenum="(254)"></pb> dale, di padronato de' Capitani del Bi-<lb></lb> gallo, che da eſſo preſero eglino un tal <lb></lb> nome, e poi ceduto fu alle Monache dette <lb></lb> di Caſignano della Regola di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, <lb></lb> per la minacciante rovina dell'antico lo-<lb></lb> ro Convento in quel luogo.</s><s id="id2743842"> Poco più <lb></lb> di cinque miglia da Firenze diſcoſto ſi <lb></lb> arriva all'</s></p> <p id="id2743853" type="foot"><s id="id2743857"><foot.target id="a247"></foot.target>dale,</s></p> <p id="id2743864" type="main"><s id="id2743868">LAPPEGGI, Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan>, degna di <lb></lb> vederſi per i belli Appartamentì, e qua-<lb></lb> dri, e mobili, dei quali è fornita.</s><s id="id2743880"> Poco <lb></lb> diſtante è la celebre Villa de' Vecchietti <lb></lb> detta il Ripoſo.</s><s id="id2743890"> Sopra di uno ſpogliato <lb></lb> Poggio tra Mezzogiorno, e Levante, ſi <lb></lb> vede la</s></p> <p id="id2743902" type="main"><s id="id2743905">CHIESA di SANTA MARIA dell'IMPRU-<lb></lb> NETA.</s><s id="id2743912"> Miracoloſiſſimo ſi è il ritrovamento <lb></lb> dell'Immagine di Maria come ce lo ri-<lb></lb> ferìſce Franceſco Rondinelli nella Rela-<lb></lb> zione dell'ultimo Contagio di Firenze. </s><lb></lb> <s id="id2743919">Volevano quei Popoli fare una Chieſa in <lb></lb> onore della Vergine, e poſta mano all'<lb></lb> opera, rovinata la notte quello, che la-<lb></lb> voravano il giorno.</s><s id="id2743943"> Perlochè accortiſi non <lb></lb> eſſer volontà di Dio, che ſi edificaſſe in <lb></lb> quel luogo la Chieſa, fatte orazioni, fu-<lb></lb> rono inſpirati a prender due Giovenchi <lb></lb> non domi; e appiccato loro al giogo al-<lb></lb> <arrow.to.target n="a248"></arrow.to.target> <pb pagenum="(255)"></pb> cune pietre, riſolverono, che dove ſi <lb></lb> fermaſſero, quivi per avventura ſarebbe <lb></lb> ſtato il luogo eletto da Dio per edificarla. </s><lb></lb> <s id="id2744010">I Giovenchi ſtraſcinando le pietre ſi fer-<lb></lb> marono in quel piano, ove è la Chieſa <lb></lb> al preſente: i circoſtanti allora datiſi a <lb></lb> ſcavare i fondamenti, mentre che uno di <lb></lb> quei manovali lavorava di forza, udirono <lb></lb> una voce lamentevole, onde tutti atto-<lb></lb> niti corſero quivi, e trovarono queſta Im-<lb></lb> magine di MARIA Vergine col Figliuolo <lb></lb> in braccio.</s><s id="id2744020"> Queſta tradizione vien con-<lb></lb> fermata da un marmo di baſſorilievo an-<lb></lb> tichiſſimo, il quale è ſotto il Tabernacolo <lb></lb> della Madonna.</s><s id="id2744036"> Vi ſono grandi Indul-<lb></lb> genze, e Privilegi conceduti da molti <lb></lb> Pontefici, e nel giorno di <expan abbr="San">S.</expan> Luca vi è un <lb></lb> gran concorſo di Popolo, e vi ſi fa una groſ-<lb></lb> ſa Fiera.</s><s id="id2744054"> E' ufiziata la detta Cappella da <lb></lb> dieci Cappellani con un Pievano, che han-<lb></lb> no l'obbligazione di dirvi quotidianamen-<lb></lb> te il Divino Ufizio.</s><s id="id2744069"> Fu fondata dall' antica <lb></lb> famiglia de' Buondelmonti, che fino al pre-<lb></lb> ſente gode la libera collazione di quelle <lb></lb> Cappellanie, e l'elezione del Pievano.</s><s id="id2744083"> La <lb></lb> Chieſa è in oggi mutata, e riccamente a-<lb></lb> dornata, con Soffitta tutta dorata con tre <lb></lb> sfondi dipinti da tre eccellenti Pittori di Fi <lb></lb> <arrow.to.target n="a249"></arrow.to.target> <pb pagenum="(256)"></pb> renze, tra i quali quello di mezzo è conſi-<lb></lb> derato eſſere il più inſigne lavoro di Anto-<lb></lb> nio Puglieſchi.</s><s id="id2744120"> Il primo degli altri due è <lb></lb> opera di Tommaſo Redi, e l'ultimo di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Cammillo Sagreſtani.</s><s id="id2744131"> Sopra tutte le buo-<lb></lb> ne Tavole, che vi ſi vedono è oſſervabile <lb></lb> la Vocàzione di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, belliſſimo la-<lb></lb> voro di Iacopo da Empoli.</s><s id="id2744145"> E' degna di <lb></lb> eſſer vedula la Sagreſtia per la ricchezza <lb></lb> de' ſacri arredi, che ivi ſi conſervano: e <lb></lb> chi voleſſe più minuta informazione di <lb></lb> tutto ciò che appartiene a queſta Chieſa <lb></lb> potrà vederne le memorie Iſtoriche del <lb></lb> Pievano Caſotti, ſtampate da Giuſeppe <lb></lb> Manni in Firenze l'anno 1713.</s><s id="id2744176"> Fuori della <lb></lb> Porta <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, che è ſerrata ſi trovano <lb></lb> due Chieſe, la prima è detta</s></p> <p id="id2744187" type="foot"><s id="id2744191"><foot.target id="a248"></foot.target>cune</s></p> <p id="id2744199" type="foot"><s id="id2744203"><foot.target id="a249"></foot.target>ren-</s></p> <p id="id2744210" type="main"><s id="id2744214"><expan abbr="San">S.</expan> FRANCESCO al MONTE, già de' Fratì <lb></lb> Minori Oſſervanti, ora de' Padri del Ri-<lb></lb> tiro della Provincia Riformata di Toſca-<lb></lb> na, i quali, levati tutti gli ornamenti, <lb></lb> l'hanno ridotta ad uno ſtato di povera <lb></lb> ſemplicità, propria del loro Inſtituto. </s><lb></lb> <s id="id2744224">Queſta con ottimo diſegno di Simone del <lb></lb> Pollaiolo fu fatta fabbricare intorno all'<lb></lb> anno 1350. da Caſtello Quarateſi, come ne <lb></lb> fa fede un'Iſcrizione poſta davanti l'Altar <lb></lb> maggiore nel pavimento.</s><s id="id2744257"> Non ha che <lb></lb> <arrow.to.target n="a250"></arrow.to.target> <pb pagenum="(257)"></pb> una ſola Navata con ſei Cappelle per <lb></lb> parte, ed una di Fianco all'Altar mag-<lb></lb> giore in dentro, con fuoi archi per difuo-<lb></lb> ra di Pietra ruſtica, e ſuo Cornicione, <lb></lb> che ricorre intorno la Chieſa, e per l'<lb></lb> arco maggiore della Tribuna.</s><s id="id2744293"> La Tavola <lb></lb> della Nunziata è di mano del Beato Fra <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico Domenicano, e quella della <lb></lb> Natività di Noſtro Signore è di Giovanni <lb></lb> Antonio Sogliani, oltre diverſe Tavole di <lb></lb> buoni Autori moderni che vi ſono.</s><s id="id2744318"> So-<lb></lb> pra la Porta della Sagreſtia la pietà di <lb></lb> terra cotta è di mano di Luca della Rob-<lb></lb> bia: accanto alla Porta maggiore ſi oſſervi <lb></lb> il Buſto di marmo bianco di Marcello Vir-<lb></lb> gilio Segretario della Repubblica Fioren-<lb></lb> tina, e gran Letterato, con un bello epi-<lb></lb> taffio.</s><s id="id2744349"> Queſta Chieſa è poſta in tale emi-<lb></lb> nenza, e vicinanza inſieme alla Città, <lb></lb> che di quivi con pittoreſca proſpettiva ſi <lb></lb> gode una gran parte de' Villaggi.</s><s id="id2744365"> Uſcen-<lb></lb> do per la Porta del fianco di detta Chie-<lb></lb> ſa, e camminando pochi paſſi a man dritta <lb></lb> per una Porta della Fortezza, che intor-<lb></lb> no all'anno 1526. con diſegno di Miche-<lb></lb> lagnolo Buonarroti fu fatta, benchè tira-<lb></lb> ta a fine dal Tribolo, di cui è lavo-<lb></lb> ro la belliſſima ſtatua di macigno non fi-<lb></lb> <arrow.to.target n="a251"></arrow.to.target> <pb pagenum="(258)"></pb> nita rappreſentante una Vittoria che ſtà <lb></lb> appoggiata accanto alla detta porta.</s><s id="id2744414"> Di <lb></lb> quì ſi arriva all'altra antichiſſima</s></p> <p id="id2744422" type="foot"><s id="id2744426"><foot.target id="a250"></foot.target>una</s></p> <p id="id2744433" type="foot"><s id="id2744437"><foot.target id="a251"></foot.target>R nita</s></p> <p id="id2744445" type="main"><s id="id2744449">CHIESA DI SAN MINIATO, poſta ſopra, <lb></lb> e nel mezzo di detta Fortezza, che per <lb></lb> ogni parte tutta ſi gode.</s><s id="id2744459"> Ma prima di <lb></lb> deſcrivere com'ella ſta al preſente, sì <lb></lb> eſteriormente, che interiormente, ci piace <lb></lb> di non paſſare ſotto ſilenzio alcuna no-<lb></lb> tizia di ſua grande antichità, e origine. </s><lb></lb> <s id="id2744469">Nella perſecuzione de' Criſtiani ſotto De-<lb></lb> cio, trovandoſi San Miniato con alcuni <lb></lb> compagni a far penitenza nel Poggio, ove <lb></lb> è oggi la ſua Chieſa, e in quei tempi <lb></lb> altro non v'era, che un piccolo orato-<lb></lb> rio dedicato all'Apoſtolo <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, e all'<lb></lb> intorno boſcaglia, il Tiranno con doni <lb></lb> ed offerte d'ingrandimento condottolo in <lb></lb> Firenze, lo tentò a rimoverſi dalla Reli-<lb></lb> gione Criſtiana, ma nulla valendo a fran-<lb></lb> gere la Fede del Santo, dopo diverſi <lb></lb> martiri, da' quali per alcun tempo Iddio <lb></lb> lo preſervò, gli fece tagliare la teſta in <lb></lb> un luogo detto fino a' noſtri giorni Santa <lb></lb> Candida, detta dal Candidato dei Mar-<lb></lb> tiri, ma il Santo preſala nelle mani paſ-<lb></lb> sò l'Arno, e ſalito in queſto Poggio, <lb></lb> reſe nel ſuddetto Oratorio l'Anima a Dio: <lb></lb> <arrow.to.target n="a252"></arrow.to.target> <pb pagenum="(259)"></pb> quivi fu ſeppellito il ſuo corpo, e da' <lb></lb> Fiorentini Criſtiani fu fabbricata una <lb></lb> Chieſa al ſuo Nome.</s><s id="id2744572"> Ma queſta sì no-<lb></lb> bile, e grande, che ſi vede al preſente, <lb></lb> fu alzata nell'anno 1013. a' 26. d'Apri-<lb></lb> le con conſiglio d'Ildebrando Veſcovo <lb></lb> Fiorentino, e coll'aſſenſo, e perſuaſione <lb></lb> di Sant'Arrigo primo Imperatore, e ſe-<lb></lb> condo Re di Germania, e di Santa Cu-<lb></lb> negonda ſua moglie, che la dotarono di <lb></lb> molte tenute, e con ſolenne pompa vi <lb></lb> fecero traslatare il Corpo di San Miniato <lb></lb> nell'Altare, che è ſotto le volte della <lb></lb> medeſima Chieſa, la quale da' Fiorentini <lb></lb> fu data in cura a' Conſoli dell'Arte de' <lb></lb> Mercatanti.</s><s id="id2744626"> E' ſpartita queſta in tre na-<lb></lb> vate, e vi ſono due ſcale di marmo quaſi <lb></lb> al mezzo della Chieſa, per dove ſi ſale <lb></lb> al Presbiterio, e Coro, fatto ſull'antica <lb></lb> coſtumanza della primitiva Chieſa.</s><s id="id2744646"> Que-<lb></lb> ſto è tutto di marmi e porfidi intagliati, <lb></lb> e intramezzati; dietro all'Altare vi ſono <lb></lb> cinque fineſtroni ſerrati di traſparentiſſi-<lb></lb> mo marmo, e nella lunetta ſemirotonda di <lb></lb> Moſaico col Padre Eterno, ſi vede a mano <lb></lb> ſiniſtra l'Effigie di San Miniato, davanti <lb></lb> le volte, e ove elle terminano, pure iſo-<lb></lb> lata vi è una Cappella di marmo, fatta <lb></lb> <arrow.to.target n="a253"></arrow.to.target> <pb pagenum="(260)"></pb> fare da Pietro de' Medici, ove è un par-<lb></lb> timento d'ottangoli beniſſimo lavorato <lb></lb> da Luca della Robbia.</s><s id="id2744704"> A man ſiniſtra la <lb></lb> Cappella che ſi vede dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Ia-<lb></lb> copo, degna per ogni ſua parte fu fatta <lb></lb> alla memoria del Cardinale Iacopo di Por-<lb></lb> togallo, con partimento tutto di marmi <lb></lb> e porfidi, come ſono la Cattedra Epiſco-<lb></lb> pale, e il Sepoloro di lui con tutta la <lb></lb> figura, e ſopra Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> col <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino <lb></lb> e Angeli lavorati da Antonio Roſſellini <lb></lb> Scultore di quei tempi rinomatiſſimo; o <lb></lb> vi è queſto Epitaffio:</s></p> <p id="id2744748" type="foot"><s id="id2744751"><foot.target id="a252"></foot.target>quivi</s></p> <p id="id2744759" type="foot"><s id="id2744763"><foot.target id="a253"></foot.target>R 2 fare</s></p> <p id="id2744770" type="main"><s id="id2744774"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Regia Stirps Iacobus nomen Luſitana propago <lb></lb> Inſignis forma ſumma pudicitia<lb></lb> Cardineus titulus morum nitor optima vita <lb></lb> Iſta fuere mihi mors iuvenem rapuit<lb></lb> Vix. An. XXV. M. XI. D. X. Obiit Anno <lb></lb> Salutis M. CCCC. LIX.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2744818" type="main"><s id="id2744822">Nella volta, che è ſenza ſpigoli, l'iſteſſo <lb></lb> Luca della Robbia fece in quattro tondi <lb></lb> ne' Cantoni i quattro Evangeliſti, e in <lb></lb> quello di mezzo lo Spirito Santo.</s><s id="id2744837"> Di <lb></lb> mano d'Antonio del Pollaiolo è la Ta-<lb></lb> vola o olio, entrovi <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Euſta-<lb></lb> chio, e San Vincenzio; di Pietro ſuo fra-<lb></lb> tello alcuni profeti dipinti a olio nel <lb></lb> <arrow.to.target n="a254"></arrow.to.target> <pb pagenum="(261)"></pb> muro di detta Cappella, ſiccome in un <lb></lb> mezzo tondo la Nunziata; nella Sagre-<lb></lb> ſtia alcune azioni di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto dipinte a <lb></lb> freſco ſono di mano di Spinello Spinelli. </s><lb></lb> <s id="id2744900">Queſta Chieſa di cui ſi è fatto lungo ragio-<lb></lb> namento, ſervita di Sepoltura a più Marti-<lb></lb> ri, fu negli antichi tempi ufiziata da' Mo-<lb></lb> naci di San Baſilio, poi da quelli di San <lb></lb> Benedetto dell'Ordine di Clugnì, o Clu-<lb></lb> niacenſi, e fra eſſi ſtette alcun tempo <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto Fiorentino de' Signori di <lb></lb> Petroio dopo d'avere magnanimamente <lb></lb> perdonato all'inimico, ucciſore di Ugo <lb></lb> ſuo Fratello, quale riſcontrò poco ſotto <lb></lb> a San Miniato, ove è una memoria del <lb></lb> generoſo fatto già noto in un Taberna-<lb></lb> colo con Iſcrizione.</s><s id="id2744936"> Il Crocifiſſo che chi-<lb></lb> nò la teſta, il quale era in quei tempi <lb></lb> nella ſuddetta Chieſa nella mentovata <lb></lb> Cappella di mezzo, è ora in quella di <lb></lb> Santa Trinita de' Monaci del ſuo Ordine <lb></lb> dentro la Città, come è ſtato detto a ſuo <lb></lb> luogo.</s><s id="id2744963"> L'anno 1373. a' 27. del meſe di <lb></lb> Agoſto ſotto Gregorio XI. uſciti molto <lb></lb> prima i Monaci Cluniacenſi di detta Chie-<lb></lb> ſa, vennero ad ufiziarla i Monaci bian-<lb></lb> chi di Monte Uliveto, i quali vi ſtettero <lb></lb> fino al 1542, che di quivi ſi partirono al <lb></lb> <arrow.to.target n="a255"></arrow.to.target> <pb pagenum="(262)"></pb> tempo del Granduca Coſimo I. e in detta <lb></lb> occaſione levarono le oſſa di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato. </s><lb></lb> <s id="id2745015">In maggior diſtanza da Firenze ſon pure <lb></lb> i tre famoſi Santuarj, cioè la Vallombro-<lb></lb> ſa, il Sacro Eremo di Camaldoli, e il <lb></lb> Sacro Monte dell'Alvernia, ove nel pri-<lb></lb> mo <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, nel ſecondo San <lb></lb> Romualdo lunga penitenza fecero, e fon-<lb></lb> darono i loro Ordini, e nel terzo San <lb></lb> Franceſco ricevè le Sacre Stimate. </s></p> <figure id="id2745043"></figure> <lb></lb> <p id="id2745057" type="foot"><s id="id2745061"><foot.target id="a254"></foot.target>muro</s></p> <p id="id2745069" type="foot"><s id="id2745072"><foot.target id="a255"></foot.target>tem.</s></p> <p id="id2745080" type="foot"><s id="id2745084">IN-</s></p> <pb pagenum="(263)"></pb><lb></lb> </chap> <chap> <p id="id2745091" type="head"><s id="id2745095">INDICE</s></p> <p id="id2745099" type="main"><s id="id2745103">Delle coſe più notabili, deſcritte nel <lb></lb> preſente Libretto.</s></p> <p id="id2745111" type="head"><s id="id2745115">A</s></p> <p id="id2745119" type="main"><s id="id2745122"><emph type="italics">ACcademia degli A-<lb></lb> patiſti</emph> 107.</s></p> <p id="id2745135" type="main"><s id="id2745139"><emph type="italics">di Bottanica</emph> 37.</s></p> <p id="id2745149" type="main"><s id="id2745152"><emph type="italics">della Cruſca</emph> 107.</s></p> <p id="id2745162" type="main"><s id="id2745166"><emph type="italics">del Diſegno</emph> 63.</s></p> <p id="id2745175" type="main"><s id="id2745179"><emph type="italics">Fiorentina</emph> 107.</s></p> <p id="id2745188" type="main"><s id="id2745192"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Agoſtino, Chieſa, e <lb></lb> Convento</emph> 196.</s></p> <p id="id2745205" type="main"><s id="id2745209"><emph type="italics">Aleſſandro magno Sta-<lb></lb> tua</emph> 193.</s></p> <p id="id2745222" type="main"><s id="id2745225"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Ambrogio Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 69.</s></p> <p id="id2745238" type="main"><s id="id2745242"><emph type="italics">Angeli Chieſa</emph> 43.</s></p> <p id="id2745252" type="main"><s id="id2745255"><emph type="italics">Angiolini Chieſa, e Mo-<lb></lb> naſtero</emph> 60.</s></p> <p id="id2745269" type="main"><s id="id2745272"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna Monaſtero</emph> 145.</s></p> <p id="id2745282" type="main"><s id="id2745286"><emph type="italics">Annalena Monaſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 206.</s></p> <p id="id2745299" type="main"><s id="id2745303"><emph type="italics"><expan abbr="Santissima">SS.</expan> Annunziata</emph> 46.</s></p> <p id="id2745312" type="main"><s id="id2745316"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio Chieſa</emph> 130.</s></p> <p id="id2745326" type="main"><s id="id2745329"><emph type="italics"><expan abbr="Santi">SS.</expan> Apoſtoli Chieſa</emph> 160.</s></p> <p id="id2745339" type="main"><s id="id2745343"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Appollonia Monaſte-<lb></lb> ro, e Chieſa</emph> 123.</s></p> <p id="id2745356" type="main"><s id="id2745360"><emph type="italics">Archivio <expan abbr="Fiorentino">Fiorent.</expan></emph> 184.</s></p> <p id="id2745369" type="main"><s id="id2745373"><emph type="italics">Armilla di Tolomea</emph> 137.</s></p> <p id="id2745383" type="main"><s id="id2745386"><emph type="italics">Artimino Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. <lb></lb> A. R.</expan></emph> 237.</s></p> <p id="id2745399" type="head"><s id="id2745403">B</s></p> <p id="id2745406" type="main"><s id="id2745410"><emph type="italics">Dei Bacchettoni Com-<lb></lb> pagnia</emph> 142</s></p> <p id="id2745423" type="main"><s id="id2745426"><emph type="italics">Badia di Buonſollaz-<lb></lb> zo</emph> 246.</s></p> <p id="id2745439" type="main"><s id="id2745442"><emph type="italics">di Fieſole</emph> 247.</s></p> <p id="id2745452" type="main"><s id="id2745456"><emph type="italics">di Firenze</emph> 77.</s></p> <p id="id2745465" type="main"><s id="id2745469"><emph type="italics">di Ripoli</emph> 253.</s></p> <p id="id2745478" type="main"><s id="id2745482"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Baldaſſar, Monaſte-<lb></lb> ro, e Chieſa</emph> 253.</s></p> <p id="id2745495" type="main"><s id="id2745499"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Barnaba Monaſtero</emph> <lb></lb> 122.</s></p> <p id="id2745511" type="main"><s id="id2745515"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Baſilio</emph> 121.</s></p> <p id="id2745524" type="main"><s id="id2745528"><emph type="italics">Bernabiti</emph> 209.</s></p> <p id="id2745537" type="main"><s id="id2745541"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Biagio Chieſa</emph> 184.</s></p> <p id="id2745551" type="main"><s id="id2745555"><emph type="italics">Bigallo Monaſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 253</s></p> <p id="id2745568" type="main"><s id="id2745572"><emph type="italics">Baldrone, Monaſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 241.</s></p> <p id="id2745585" type="foot"><s id="id2745589"><emph type="italics">Cal-</emph></s></p> <pb pagenum="(264)"></pb> <p id="id2745606" type="head"><s id="id2745610">C</s></p> <p id="id2745614" type="main"><s id="id2745617"><emph type="italics">Calza, Chieſa</emph> 207.</s></p> <p id="id2745627" type="main"><s id="id2745631"><emph type="italics">Camaldolenſi, Chieſa</emph> 43.</s></p> <p id="id2745640" type="main"><s id="id2745644"><emph type="italics">Campanile del Duomo</emph> 18</s></p> <p id="id2745653" type="main"><s id="id2745657"><emph type="italics">di Palazzo Vecchio</emph> <lb></lb> 196.</s></p> <p id="id2745669" type="main"><s id="id2745673"><emph type="italics">di <expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito</emph> 222.</s></p> <p id="id2745682" type="main"><s id="id2745686"><emph type="italics">Cappella de' Principi in <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo</emph> 119.</s></p> <p id="id2745698" type="main"><s id="id2745702"><emph type="italics">Cappuccine</emph> 97.</s></p> <p id="id2745711" type="main"><s id="id2745715"><emph type="italics">Cappuccini di Montu-<lb></lb> ghi</emph> 243.</s></p> <p id="id2745728" type="main"><s id="id2745732"><emph type="italics">della Concezione detti <lb></lb> di ſopra</emph> 246.</s></p> <p id="id2745744" type="main"><s id="id2745748"><emph type="italics">Carceri</emph> 109.</s></p> <p id="id2745757" type="main"><s id="id2745761"><emph type="italics">Careggi Villa</emph> 243.</s></p> <p id="id2745770" type="main"><s id="id2745774"><emph type="italics">Carmine, Chieſa, e Con-<lb></lb> vento</emph> 210.</s></p> <p id="id2745787" type="main"><s id="id2745791"><emph type="italics">Caſa del Viviani Mat-<lb></lb> tematico</emph> 121.</s></p> <p id="id2745803" type="main"><s id="id2745807"><emph type="italics">Caſa di Federigo Zac-<lb></lb> cheri</emph> 62.</s></p> <p id="id2745820" type="main"><s id="id2745824"><emph type="italics">del <expan abbr="Dottor">Dott.</expan> Targioni</emph> 72.</s></p> <p id="id2745833" type="main"><s id="id2745837"><emph type="italics">di Santi di Tito</emph> 127.</s></p> <p id="id2745846" type="main"><s id="id2745850"><emph type="italics">Caſcine di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 233.</s></p> <p id="id2745860" type="main"><s id="id2745864"><emph type="italics">Caſino dei Principi Cor-<lb></lb> ſini</emph> 144.</s></p> <p id="id2745877" type="main"><s id="id2745880"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco</emph> 35.</s></p> <p id="id2745890" type="main"><s id="id2745894"><emph type="italics">del Marcheſe Riccar-<lb></lb> di</emph> 129.</s></p> <p id="id2745906" type="main"><s id="id2745910"><emph type="italics">de' Nobili</emph> 159.</s></p> <p id="id2745919" type="main"><s id="id2745923"><emph type="italics">di Via della Crocet-<lb></lb> ta</emph> 61.</s></p> <p id="id2745935" type="main"><s id="id2745939"><emph type="italics">Caſtello, Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> <lb></lb> 238.</s></p> <p id="id2745951" type="main"><s id="id2745955"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina Monaſtero</emph> <lb></lb> 123.</s></p> <p id="id2745967" type="main"><s id="id2745971"><emph type="italics">Cavallerizza</emph> 37.</s></p> <p id="id2745980" type="main"><s id="id2745984"><emph type="italics">Cavallo della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> An-<lb></lb> nunziata</emph> 45.</s></p> <p id="id2745997" type="main"><s id="id2746000"><emph type="italics">di Piazza</emph> 178.</s></p> <p id="id2746010" type="main"><s id="id2746013"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia Chieſa</emph> 179.</s></p> <p id="id2746023" type="main"><s id="id2746027"><emph type="italics">Centauro ſtatua</emph> 187.</s></p> <p id="id2746037" type="main"><s id="id2746041"><emph type="italics">Certoſa, Chieſa, e Con-<lb></lb> vento</emph> 229.</s></p> <p id="id2746054" type="main"><s id="id2746057"><emph type="italics">Ceſtello, Chieſa, e Con-<lb></lb> vento</emph> 215.</s></p> <p id="id2746070" type="main"><s id="id2746074"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara, Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 208.</s></p> <p id="id2746087" type="main"><s id="id2746091"><emph type="italics">Chiarito Monaſtero</emph> 128.</s></p> <p id="id2746100" type="main"><s id="id2746104"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Clemente, Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 128.</s></p> <p id="id2746117" type="main"><s id="id2746121"><emph type="italics">Cinghiale di Mercato <lb></lb> nuovo</emph> 184.</s></p> <p id="id2746134" type="main"><s id="id2746137"><emph type="italics">Colonna di <expan abbr="San">S.</expan> Felice in <lb></lb> Piazza</emph> 222.</s></p> <p id="id2746150" type="main"><s id="id2746153"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita</emph> 197.</s></p> <p id="id2746163" type="main"><s id="id2746167"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni</emph> 22.</s></p> <p id="id2746176" type="main"><s id="id2746180"><emph type="italics">di Mercalo Vecchio</emph> <lb></lb> 192.</s></p> <p id="id2746192" type="main"><s id="id2746195"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita</emph> 154.</s></p> <p id="id2746205" type="main"><s id="id2746208"><emph type="italics">Concilio <expan abbr="Fiorentino">Fior.</expan></emph> 138.</s></p> <p id="id2746218" type="main"><s id="id2746222"><emph type="italics">Conſervatorio dei Pove-<lb></lb> ri</emph> 126.</s></p> <p id="id2746234" type="main"><s id="id2746238"><emph type="italics">Convertite, Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 208.</s></p> <p id="id2746251" type="main"><s id="id2746254"><emph type="italics">Corridore de' Pitti</emph> 169. <lb></lb> 174.</s></p> <p id="id2746267" type="foot"><s id="id2746271"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Cro-</emph></s></p> <pb pagenum="(265)"></pb> <p id="id2746282" type="main"><s id="id2746286"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, Convento, e <lb></lb> Chieſa</emph> 85.</s></p> <p id="id2746302" type="main"><s id="id2746306"><emph type="italics">Crocetta Monaſtero</emph> 60.</s></p> <p id="id2746316" type="main"><s id="id2746320"><emph type="italics">Cupola del Duomo</emph> 8.</s></p> <p id="id2746329" type="head"><s id="id2746332">D</s></p> <p id="id2746336" type="main"><s id="id2746340"><emph type="italics">Deccia, Chieſa, e Con-<lb></lb> vento</emph> 251.</s></p> <p id="id2746353" type="main"><s id="id2746356"><emph type="italics">Doccia Villa Ginori</emph> <lb></lb> 242.</s></p> <p id="id2746368" type="main"><s id="id2746372"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Domenico nel Ma-<lb></lb> glio</emph> 36.</s></p> <p id="id2746385" type="main"><s id="id2746389"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Domenico di Fieſole <lb></lb> Chieſa, e Conven-<lb></lb> to</emph> 247.</s></p> <p id="id2746404" type="main"><s id="id2746408"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Donato in Polvero-<lb></lb> ſa, Chieſa, e Mo-<lb></lb> naſtero</emph> 233.</s></p> <p id="id2746424" type="main"><s id="id2746428"><emph type="italics">Duomo di Firenze</emph> 7.</s></p> <p id="id2746438" type="main"><s id="id2746442"><emph type="italics">di Fieſole</emph> 249.</s></p> <p id="id2746451" type="head"><s id="id2746455">F</s></p> <p id="id2746458" type="main"><s id="id2746462"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Felice in Piazza, <lb></lb> Chieſa, e Monaſte-<lb></lb> ro</emph> 222.</s></p> <p id="id2746478" type="main"><s id="id2746481"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 197.</s></p> <p id="id2746494" type="main"><s id="id2746498"><emph type="italics">Fieſole Città</emph> 249.</s></p> <p id="id2746508" type="main"><s id="id2746511"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri, Chie-<lb></lb> ſa, Oratorio, e Con-<lb></lb> vento</emph> 80.</s></p> <p id="id2746527" type="main"><s id="id2746531"><emph type="italics">Fontana di Piazza del <lb></lb> Gran Duca</emph> 175.</s></p> <p id="id2746544" type="main"><s id="id2746547"><emph type="italics">Fonte Lucente Chieſa</emph> <lb></lb> 247.</s></p> <p id="id2746560" type="main"><s id="id2746563"><emph type="italics">Fortezza da Baſſo</emph> 129.</s></p> <p id="id2746573" type="main"><s id="id2746577"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco Monaſte-<lb></lb> ro</emph> 100.</s></p> <p id="id2746589" type="main"><s id="id2746593"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Sales <lb></lb> del Conventino</emph> 214</s></p> <p id="id2746606" type="main"><s id="id2746610"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Fieſole, <lb></lb> Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan></emph> 250.</s></p> <p id="id2746623" type="main"><s id="id2746627"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco al Monte, <lb></lb> Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan></emph> 256.</s></p> <p id="id2746640" type="main"><s id="id2746644"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola, <lb></lb> Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan></emph> 231.</s></p> <p id="id2746657" type="main"><s id="id2746661"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Frediano, Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 214.</s></p> <p id="id2746674" type="head"><s id="id2746678">G</s></p> <p id="id2746682" type="main"><s id="id2746685"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gaggio, Chieſa, e <lb></lb> Monaſtero</emph> 229.</s></p> <p id="id2746698" type="main"><s id="id2746702"><emph type="italics">Galleria di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 166.</s></p> <p id="id2746712" type="main"><s id="id2746716"><emph type="italics"><expan abbr="San">S</expan> Gervaſio</emph> 251.</s></p> <p id="id2746725" type="main"><s id="id2746729"><emph type="italics">Ghetto degli Ebrei</emph> 191.</s></p> <p id="id2746738" type="main"><s id="id2746742"><emph type="italics">Giardino di Boboli</emph> 203.</s></p> <p id="id2746752" type="main"><s id="id2746756"><emph type="italics">de' Semplici</emph> 37.</s></p> <p id="id2746765" type="main"><s id="id2746769"><emph type="italics">della Vaga Loggia</emph> 232</s></p> <p id="id2746778" type="main"><s id="id2746782"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <expan abbr="Batista">Bat</expan> Chieſa</emph> 18.</s></p> <p id="id2746792" type="main"><s id="id2746796"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Evangeliſta, de' <lb></lb> <expan abbr="Padri">PP.</expan> delle Scuole Pie</emph> <lb></lb> 23.</s></p> <p id="id2746811" type="main"><s id="id2746815"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giovannino de Cava-<lb></lb> lieri</emph> 124.</s></p> <p id="id2746828" type="main"><s id="id2746831"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo Chieſa</emph> 29.</s></p> <p id="id2746841" type="foot"><s id="id2746845"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gi.</emph></s></p> <pb pagenum="(266)"></pb> <p id="id2746856" type="main"><s id="id2746860"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo di Fieſole</emph> <lb></lb> 248.</s></p> <p id="id2746876" type="main"><s id="id2746880"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giuliano Monaſtero</emph> <lb></lb> 129.</s></p> <p id="id2746892" type="main"><s id="id2746896"><emph type="italics">Giuoco, del Calcio</emph> 94.</s></p> <p id="id2746905" type="main"><s id="id2746909"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe, Chieſa, e <lb></lb> Convento</emph> 96.</s></p> <p id="id2746922" type="main"><s id="id2746926"><emph type="italics">Granaio pubblico</emph> 216.</s></p> <p id="id2746935" type="main"><s id="id2746939"><emph type="italics">Guardaroba di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> <lb></lb> 173.</s></p> <p id="id2746951" type="head"><s id="id2746955">I</s></p> <p id="id2746958" type="main"><s id="id2746962"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo ſopr'Arno <lb></lb> Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan></emph> 224.</s></p> <p id="id2746975" type="main"><s id="id2746979"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo tra' Foſſi Chie-<lb></lb> ſa e Convento</emph> 83.</s></p> <p id="id2746992" type="main"><s id="id2746996"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 199.</s></p> <p id="id2747006" type="main"><s id="id2747010"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo in Campo <lb></lb> Corbolini</emph> 131.</s></p> <p id="id2747022" type="main"><s id="id2747026"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo di Ripoli</emph> 144.</s></p> <p id="id2747035" type="main"><s id="id2747039"><emph type="italics">Imperiale Villa di Sua <lb></lb> Altezza Reale</emph> 227.</s></p> <p id="id2747052" type="main"><s id="id2747055"><emph type="italics">Impruneta Chieſa</emph> 254.</s></p> <p id="id2747065" type="head"><s id="id2747069">L</s></p> <p id="id2747072" type="main"><s id="id2747076"><emph type="italics">Lapo Chieſa, e Mona-<lb></lb> ſtero</emph> 251.</s></p> <p id="id2747089" type="main"><s id="id2747093"><emph type="italics">Lappeggi, Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. <lb></lb> A. R.</expan></emph> 254.</s></p> <p id="id2747105" type="main"><s id="id2747109"><emph type="italics">Libreria di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo</emph> <lb></lb> 115.</s></p> <p id="id2747121" type="main"><s id="id2747124"><emph type="italics">del Magliabechi</emph> 164.</s></p> <p id="id2747134" type="main"><s id="id2747138"><emph type="italics">del Marucelli</emph> 29.</s></p> <p id="id2747147" type="main"><s id="id2747151"><emph type="italics">Loggia detta de' Lanzi</emph> <lb></lb> 174.</s></p> <p id="id2747163" type="main"><s id="id2747166"><emph type="italics">de' Tornaquinci</emph> 184.</s></p> <p id="id2747176" type="main"><s id="id2747179"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo Collegiata <lb></lb> R. Baſilica</emph> 108.</s></p> <p id="id2747192" type="main"><s id="id2747196"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Luca</emph> 126.</s></p> <p id="id2747205" type="main"><s id="id2747209"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia ſul Prato</emph> 145.</s></p> <p id="id2747219" type="main"><s id="id2747222"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia, Chieſa, e Mo-<lb></lb> naſtero</emph> 126.</s></p> <p id="id2747236" type="main"><s id="id2747239"><emph type="italics">Luoghi Pii quanti in <lb></lb> Firenze</emph> 5.</s></p> <p id="id2747319" type="head"><s id="id2747392">M</s></p> <p id="id2747395" type="main"><s id="id2747398"><emph type="italics">Madonna della Pace, <lb></lb> Chieſa e <expan abbr="Convento">Conv.</expan></emph> 226.</s></p> <p id="id2747411" type="main"><s id="id2747415"><emph type="italics">de' Ricci Chieſa. e <lb></lb> Convento</emph> 105.</s></p> <p id="id2747427" type="main"><s id="id2747431"><emph type="italics">del Sacco</emph> 58.</s></p> <p id="id2747440" type="main"><s id="id2747444"><emph type="italics">Magiſtrati di Firenze</emph> <lb></lb> 163.</s></p> <p id="id2747456" type="main"><s id="id2747460"><emph type="italics">Majano Monaſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 255.</s></p> <p id="id2747473" type="main"><s id="id2747477"><emph type="italics">Mantellate <expan abbr="Convento">Conv</expan></emph> 64.</s></p> <p id="id2747486" type="main"><s id="id2747490"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Marco Convento, e <lb></lb> Chieſa</emph> 29</s></p> <p id="id2747502" type="main"><s id="id2747506"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita Chieſa</emph> <lb></lb> 106.</s></p> <p id="id2747518" type="main"><s id="id2747522"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria ſul Prato</emph> 145.</s></p> <p id="id2747600" type="main"><s id="id2747604"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria in Campo, <lb></lb> Chieſa</emph> 107.</s></p> <p id="id2747617" type="foot"><s id="id2747620"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Ma-</emph></s></p> <pb pagenum="(267)"></pb> <p id="id2747632" type="main"><s id="id2747636"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria di Candeli, <lb></lb> <expan abbr="Monaſtero">Monaſ.</expan> e Chieſa</emph> 68.</s></p> <p id="id2747652" type="main"><s id="id2747656"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria del Fiore</emph> 7.</s></p> <p id="id2747665" type="main"><s id="id2747669"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena, <lb></lb> <expan abbr="Monaſtero">Monaſ.</expan> e Chieſa</emph> 65.</s></p> <p id="id2747682" type="main"><s id="id2747685"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maggiore, <lb></lb> <expan abbr="Convento">Conv.</expan> e Chieſa</emph> 188.</s></p> <p id="id2747698" type="main"><s id="id2747702"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella, Con-<lb></lb> vento, e Chieſa</emph> 133.</s></p> <p id="id2747715" type="main"><s id="id2747719"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Primeriana <lb></lb> Chieſa</emph> 250.</s></p> <p id="id2747732" type="main"><s id="id2747736"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria ſopr'Arno <lb></lb> Chieſa</emph> 193.</s></p> <p id="id2747748" type="main"><s id="id2747752"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Ughi</emph> 154.</s></p> <p id="id2747762" type="main"><s id="id2747765"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Martino Monaſtero</emph> <lb></lb> 144.</s></p> <p id="id2747778" type="main"><s id="id2747781"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Martino <expan abbr="Oratorio">Orat.</expan></emph> 104.</s></p> <p id="id2747791" type="main"><s id="id2747795"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Matteo in Arcetri, <lb></lb> Monaſtero e Chieſa</emph> <lb></lb> 229.</s></p> <p id="id2747810" type="main"><s id="id2747814"><emph type="italics">Mendicanti Conſerva-<lb></lb> torio</emph> 208.</s></p> <p id="id2747826" type="main"><s id="id2747830"><emph type="italics">Mercato nuovo</emph> 184.</s></p> <p id="id2747839" type="main"><s id="id2747843"><emph type="italics">Mercato vecchio</emph> 191.</s></p> <p id="id2747852" type="main"><s id="id2747856"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michel Berteldi Chie-<lb></lb> ſa</emph> 185.</s></p> <p id="id2747869" type="main"><s id="id2747873"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michel Viſdomini, <lb></lb> ove abitavano i <lb></lb> Monaci Celleſtini, <lb></lb> ora Soppreſſi, Chie-<lb></lb> ſa</emph> 39.</s></p> <p id="id2747896" type="main"><s id="id2747899"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Miniato al Monte <lb></lb> Chieſa</emph> 258.</s></p> <p id="id2747912" type="main"><s id="id2747916"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Miniato del Ceppo <lb></lb> Chieſa</emph> 127.</s></p> <p id="id2747928" type="main"><s id="id2747932"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Miniato fra le Tor-<lb></lb> ri</emph> 154.</s></p> <p id="id2747944" type="main"><s id="id2747948"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Monaca <expan abbr="Monaſtero">Monaſ.</expan></emph> 209.</s></p> <p id="id2747958" type="main"><s id="id2747962"><emph type="italics">Monaci <expan abbr="Camaldolenſi">Camaldol.</expan></emph> 43.</s></p> <p id="id2747971" type="main"><s id="id2747975"><emph type="italics">Monaci Ciſtercenſi</emph> 215.</s></p> <p id="id2747985" type="main"><s id="id2747989"><emph type="italics">Monaſteri di Clauſtrali <lb></lb> e Monache quanti</emph> 5.</s></p> <p id="id2748001" type="main"><s id="id2748005"><emph type="italics">Monte Domini Monaſte-<lb></lb> ro</emph> 97.</s></p> <p id="id2748017" type="main"><s id="id2748021"><emph type="italics">Monaſter nuovo</emph> 143.</s></p> <p id="id2748031" type="main"><s id="id2748034"><emph type="italics">Monte Senario Eremo, <lb></lb> e Chieſa</emph> 245.</s></p> <p id="id2748047" type="main"><s id="id2748051"><emph type="italics">Monte Uliveto Monaſte-<lb></lb> ro</emph> 232.</s></p> <p id="id2748063" type="main"><s id="id2748067"><emph type="italics">Monticelli <expan abbr="Monaſtero">Monaſ.</expan></emph> 97.</s></p> <p id="id2748077" type="main"><s id="id2748081"><emph type="italics">Murate Monaſtero</emph> 99.</s></p> <p id="id2748091" type="head"><s id="id2748094">N</s></p> <p id="id2748098" type="main"><s id="id2748102"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Niccolò oltr'Arno <lb></lb> Chieſa</emph> 194.</s></p> <p id="id2748115" type="main"><s id="id2748118"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Niccolò, Monaſtero, <lb></lb> e Chieſa</emph> 38.</s></p> <p id="id2748132" type="main"><s id="id2748135"><emph type="italics">Nunziatina <expan abbr="Monaſtero">Monaſ.</expan></emph> 208.</s></p> <p id="id2748145" type="head"><s id="id2748149">O</s></p> <p id="id2748153" type="main"><s id="id2748156"><emph type="italics">Ogniſſanti Convento, e <lb></lb> Chieſa</emph> 145.</s></p> <p id="id2748170" type="main"><s id="id2748173"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Onofrio di Fuligno <lb></lb> Monaſtero</emph> 130.</s></p> <p id="id2748186" type="main"><s id="id2748190"><emph type="italics">Origine di Firenze</emph> 1.</s></p> <p id="id2748199" type="main"><s id="id2748203"><emph type="italics">Orſanmichele Chieſa</emph> 180.</s></p> <p id="id2748213" type="foot"><s id="id2748216"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Or-</emph></s></p> <pb pagenum="(268)"></pb> <p id="id2748228" type="main"><s id="id2748232"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Orſola <expan abbr="Monaſtero">Monaſ.</expan></emph> 121.</s></p> <p id="id2748245" type="main"><s id="id2748249"><emph type="italics">Opera del Duomo</emph> 107.</s></p> <p id="id2748258" type="head"><s id="id2748262"><emph type="italics">P</emph></s></p> <p id="id2748269" type="main"><s id="id2748273"><emph type="italics"><expan abbr="Padri">PP</expan> delle Scuole Pie</emph> 23.</s></p> <p id="id2748283" type="main"><s id="id2748286"><emph type="italics">Palazzo di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A R.</expan></emph> 200.</s></p> <p id="id2748296" type="main"><s id="id2748300"><emph type="italics">Albergotti</emph> 185.</s></p> <p id="id2748309" type="main"><s id="id2748313"><emph type="italics">degli Alberti</emph> 196.</s></p> <p id="id2748322" type="main"><s id="id2748326"><emph type="italics">degli Aleſſandri</emph> 75.</s></p> <p id="id2748336" type="main"><s id="id2748339"><emph type="italics">Albizzi</emph> 76.</s></p> <p id="id2748349" type="main"><s id="id2748352"><emph type="italics">Altoviti</emph> 76.</s></p> <p id="id2748362" type="main"><s id="id2748366"><emph type="italics">Antell,</emph> 95.</s></p> <p id="id2748375" type="main"><s id="id2748379"><emph type="italics">Antinor</emph> 217.</s></p> <p id="id2748388" type="main"><s id="id2748392"><emph type="italics">Arciveſcivo</emph> 22.</s></p> <p id="id2748401" type="main"><s id="id2748405"><emph type="italics">Arnaldio</emph> 23.</s></p> <p id="id2748414" type="main"><s id="id2748418"><emph type="italics">Bagnani</emph> 155.</s></p> <p id="id2748428" type="main"><s id="id2748431"><emph type="italics">Baldinucci</emph> 72.</s></p> <p id="id2748441" type="main"><s id="id2748444"><emph type="italics">Bargigli</emph> 42.</s></p> <p id="id2748454" type="main"><s id="id2748457"><emph type="italics">Baroncini</emph> 104.</s></p> <p id="id2748467" type="main"><s id="id2748470"><emph type="italics">Bartolini</emph> 156.</s></p> <p id="id2748480" type="main"><s id="id2748484"><emph type="italics">Beccuto <expan abbr="Orlandini">Orland.</expan></emph> 190.</s></p> <p id="id2748493" type="main"><s id="id2748497"><emph type="italics">Borgherini</emph> 162.</s></p> <p id="id2748506" type="main"><s id="id2748510"><emph type="italics">Buonarroti</emph> 72.</s></p> <p id="id2748519" type="main"><s id="id2748523"><emph type="italics">Canigiani</emph> 194.</s></p> <p id="id2748532" type="main"><s id="id2748536"><emph type="italics">Capponi</emph> 28. 62. 193.</s></p> <p id="id2748545" type="main"><s id="id2748549"><emph type="italics">Caſtelli ora de' Fero-<lb></lb> ni</emph> 217.</s></p> <p id="id2748561" type="main"><s id="id2748565"><emph type="italics">Cerretani</emph> 132.</s></p> <p id="id2748574" type="main"><s id="id2748578"><emph type="italics">Cocchi</emph> 95.</s></p> <p id="id2748588" type="main"><s id="id2748591"><emph type="italics">Coppoli</emph> 29.</s></p> <p id="id2748601" type="main"><s id="id2748604"><emph type="italics">Corſi</emph> 185.</s></p> <p id="id2748614" type="main"><s id="id2748617"><emph type="italics">de' Corſi</emph> 21. 84. 159.</s></p> <p id="id2748627" type="main"><s id="id2748631"><emph type="italics">Dragomanni</emph> 200.</s></p> <p id="id2748640" type="main"><s id="id2748644"><emph type="italics">Feroni</emph> 217.</s></p> <p id="id2748653" type="main"><s id="id2748657"><emph type="italics">Gerini</emph> 38.</s></p> <p id="id2748666" type="main"><s id="id2748670"><emph type="italics">Gherardeſca</emph> 64.</s></p> <p id="id2748680" type="main"><s id="id2748683"><emph type="italics">Giacomini</emph> 185.</s></p> <p id="id2748693" type="main"><s id="id2748696"><emph type="italics">Gianni</emph> 194.</s></p> <p id="id2748706" type="main"><s id="id2748709"><emph type="italics">Ginori</emph> 121.</s></p> <p id="id2748719" type="main"><s id="id2748722"><emph type="italics">Giraldi</emph> 121.</s></p> <p id="id2748732" type="main"><s id="id2748736"><emph type="italics">Giugni</emph> 44.</s></p> <p id="id2748745" type="main"><s id="id2748749"><emph type="italics">Gondi</emph> 82. 108.</s></p> <p id="id2748758" type="main"><s id="id2748762"><emph type="italics">Grifoni</emph> 45.</s></p> <p id="id2748771" type="main"><s id="id2748775"><emph type="italics">Guadagni</emph> 63. 107.</s></p> <p id="id2748784" type="main"><s id="id2748788"><emph type="italics">Guicciardini</emph> 200.</s></p> <p id="id2748797" type="main"><s id="id2748801"><emph type="italics">Incontri</emph> 39.</s></p> <p id="id2748810" type="main"><s id="id2748814"><emph type="italics">Malaſpina</emph> 190.</s></p> <p id="id2748824" type="main"><s id="id2748827"><emph type="italics">Martelli</emph> 23.</s></p> <p id="id2748837" type="main"><s id="id2748840"><emph type="italics">Martellini</emph> 43.</s></p> <p id="id2748850" type="main"><s id="id2748853"><emph type="italics">Martini</emph> 190.</s></p> <p id="id2748863" type="main"><s id="id2748866"><emph type="italics">Marucelli</emph> 122.</s></p> <p id="id2748876" type="main"><s id="id2748880"><emph type="italics">Medici</emph> 125.</s></p> <p id="id2748889" type="main"><s id="id2748893"><emph type="italics">Mandragone</emph> 132.</s></p> <p id="id2748902" type="main"><s id="id2748906"><emph type="italics">de' Montalvi</emph> 76.</s></p> <p id="id2748915" type="main"><s id="id2748919"><emph type="italics">Mozzi</emph> 194.</s></p> <p id="id2748928" type="main"><s id="id2748932"><emph type="italics">Naldini</emph> 108. 121.</s></p> <p id="id2748941" type="main"><s id="id2748945"><emph type="italics">Nelli</emph> 120. 131.</s></p> <p id="id2748954" type="main"><s id="id2748958"><emph type="italics">del Nero</emph> 196.</s></p> <p id="id2748967" type="main"><s id="id2748971"><emph type="italics">Niccolini</emph> 145.</s></p> <p id="id2748980" type="main"><s id="id2748984"><emph type="italics">Panciatichi</emph> 28.</s></p> <p id="id2748993" type="main"><s id="id2748997"><emph type="italics">Pandolfini</emph> 126.</s></p> <p id="id2749006" type="main"><s id="id2749010"><emph type="italics">Paſquali</emph> 185.</s></p> <p id="id2749020" type="main"><s id="id2749024"><emph type="italics">Pazzi</emph> 76.</s></p> <p id="id2749033" type="foot"><s id="id2749037"><emph type="italics">de'</emph></s></p> <pb pagenum="(269)"></pb> <p id="id2749048" type="main"><s id="id2749051"><emph type="italics">de' Pecori</emph> 216.</s></p> <p id="id2749064" type="main"><s id="id2749068"><emph type="italics">Poteſtà, detto il Bar-<lb></lb> gello</emph> 104.</s></p> <p id="id2749081" type="main"><s id="id2749085"><emph type="italics">Pucci</emph> 39 40.</s></p> <p id="id2749094" type="main"><s id="id2749098"><emph type="italics">Ricaſoli</emph> 150. 155.</s></p> <p id="id2749107" type="main"><s id="id2749111"><emph type="italics">Riccardi</emph> 26.</s></p> <p id="id2749120" type="main"><s id="id2749124"><emph type="italics">Ricciardi</emph> 106.</s></p> <p id="id2749134" type="main"><s id="id2749137"><emph type="italics">Rinuccini</emph> 117.</s></p> <p id="id2749147" type="main"><s id="id2749150"><emph type="italics">Roffia</emph> 69.</s></p> <p id="id2749160" type="main"><s id="id2749163"><emph type="italics">Rucellai</emph> 150.</s></p> <p id="id2749173" type="main"><s id="id2749176"><emph type="italics">Salviati</emph> 103.</s></p> <p id="id2749186" type="main"><s id="id2749190"><emph type="italics">del Sera</emph> 72.</s></p> <p id="id2749199" type="main"><s id="id2749203"><emph type="italics">Serriſtori</emph> 196.</s></p> <p id="id2749212" type="main"><s id="id2749216"><emph type="italics">Spini</emph> 156.</s></p> <p id="id2749225" type="main"><s id="id2749229"><emph type="italics">Stiozzi</emph> 143.</s></p> <p id="id2749238" type="main"><s id="id2749242"><emph type="italics">Strozzi</emph> 72. 77. 153.</s></p> <p id="id2749251" type="main"><s id="id2749255"><emph type="italics">Tempi</emph> 193.</s></p> <p id="id2749264" type="main"><s id="id2749268"><emph type="italics">Turco Roſſelli</emph> 162.</s></p> <p id="id2749278" type="main"><s id="id2749282"><emph type="italics">Valori</emph> 76.</s></p> <p id="id2749291" type="main"><s id="id2749295"><emph type="italics">Vecchio</emph> 169.</s></p> <p id="id2749304" type="main"><s id="id2749308"><emph type="italics">Vernaccia</emph> 69.</s></p> <p id="id2749317" type="main"><s id="id2749321"><emph type="italics">Ughi</emph> 28.</s></p> <p id="id2749330" type="main"><s id="id2749334"><emph type="italics">Uguccioni</emph> 179.</s></p> <p id="id2749344" type="main"><s id="id2749347"><emph type="italics">Veſcovo di Fieſole</emph> 250.</s></p> <p id="id2749357" type="main"><s id="id2749361"><emph type="italics">Viviani</emph> 185.</s></p> <p id="id2749370" type="main"><s id="id2749374"><emph type="italics">Ximenes</emph> 64.</s></p> <p id="id2749383" type="main"><s id="id2749387"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pancrazio Monaſte-<lb></lb> ro, e Chieſa</emph> 150.</s></p> <p id="id2749400" type="main"><s id="id2749404"><emph type="italics">Pandette <expan abbr="Fiorentine">Fiorent</expan></emph> 174.</s></p> <p id="id2749413" type="main"><s id="id2749417"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Paolino, Convento, <lb></lb> e Chieſa</emph> 141.</s></p> <p id="id2749430" type="main"><s id="id2749433"><emph type="italics">Pavoniere</emph> 236.</s></p> <p id="id2749443" type="main"><s id="id2749447"><emph type="italics">Petraia Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. <lb></lb> R</expan></emph> 237.</s></p> <p id="id2749459" type="main"><s id="id2749462"><emph type="italics">Piazza di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce</emph> 94.</s></p> <p id="id2749472" type="main"><s id="id2749476"><emph type="italics">del Granduca</emph> 169.</s></p> <p id="id2749485" type="main"><s id="id2749489"><emph type="italics">del Grano</emph> 83.</s></p> <p id="id2749498" type="main"><s id="id2749502"><emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella</emph> <lb></lb> 139.</s></p> <p id="id2749514" type="main"><s id="id2749518"><emph type="italics">della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nunziata</emph> <lb></lb> 46.</s></p> <p id="id2749530" type="main"><s id="id2749533"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pier Maggiore, <expan abbr="Monaſtero">Mo-<lb></lb> naſt.</expan>, e Chieſa</emph> 72.</s></p> <p id="id2749546" type="main"><s id="id2749550"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pier a Monticelli, <lb></lb> Monaſtero e Chieſa</emph> <lb></lb> 232.</s></p> <p id="id2749566" type="main"><s id="id2749569"><emph type="italics">Poggio a Caiano Villa <lb></lb> di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S A. R</expan></emph> 233.</s></p> <p id="id2749582" type="main"><s id="id2749586"><emph type="italics">Ponte alla Carraja</emph> 216.</s></p> <p id="id2749595" type="main"><s id="id2749599"><emph type="italics">alle Grazie</emph> 196.</s></p> <p id="id2749608" type="main"><s id="id2749612"><emph type="italics">a <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita</emph> 225.</s></p> <p id="id2749621" type="main"><s id="id2749625"><emph type="italics">Vecchio</emph> 193.</s></p> <p id="id2749634" type="main"><s id="id2749638"><emph type="italics">Portico Monaſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 229.</s></p> <p id="id2749651" type="main"><s id="id2749655"><emph type="italics">Poverine <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 98.</s></p> <p id="id2749665" type="main"><s id="id2749668"><emph type="italics">Pratolino Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. <lb></lb> A. R.</expan></emph> 244.</s></p> <p id="id2749681" type="main"><s id="id2749684"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Procolo</emph> 204.</s></p> <p id="id2749694" type="head"><s id="id2749698">Q</s></p> <p id="id2749701" type="main"><s id="id2749705"><emph type="italics">Quiete, Conſervatorio, <lb></lb> e Chieſa</emph> 241.</s></p> <p id="id2749718" type="foot"><s id="id2749722"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Re-</emph></s></p> <pb pagenum="(270)"></pb> <p id="id2749739" type="head"><s id="id2749743">R</s></p> <p id="id2749747" type="main"><s id="id2749750"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Remigio</emph> 83.</s></p> <p id="id2749760" type="main"><s id="id2749764"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Romolo</emph> 179.</s></p> <p id="id2749773" type="main"><s id="id2749777"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Ruffillo</emph> 23.</s></p> <p id="id2749786" type="head"><s id="id2749790">S</s></p> <p id="id2749793" type="main"><s id="id2749797"><emph type="italics">Sala d'Udienza</emph> 174.</s></p> <p id="id2749806" type="main"><s id="id2749810"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvadore Chieſa</emph> 23.</s></p> <p id="id2749820" type="main"><s id="id2749824"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Silveſtro <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 64.</s></p> <p id="id2749834" type="main"><s id="id2749837"><emph type="italics">Stabilite <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 140.</s></p> <p id="id2749847" type="main"><s id="id2749851"><emph type="italics">Statua equeſtre</emph> 193.</s></p> <p id="id2749861" type="main"><s id="id2749864"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvi Monaſtero, e <lb></lb> Chieſa</emph> 252.</s></p> <p id="id2749878" type="main"><s id="id2749881"><emph type="italics">Seminario <expan abbr="Fiorentino">Fiorent.</expan></emph> 190</s></p> <p id="id2749891" type="main"><s id="id2749895"><emph type="italics">Fieſolano</emph> 250.</s></p> <p id="id2749904" type="main"><s id="id2749908"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Simone Chieſa</emph> 101.</s></p> <p id="id2749918" type="main"><s id="id2749922"><emph type="italics">Spedale di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni <lb></lb> di Dio</emph> 150.</s></p> <p id="id2749934" type="main"><s id="id2749938"><emph type="italics">di Bonifazio</emph> 126.</s></p> <p id="id2749947" type="main"><s id="id2749951"><emph type="italics">degl'Innocenti</emph> 46.</s></p> <p id="id2749960" type="main"><s id="id2749964"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Maria">Mar.</expan> Nuova</emph> 40.</s></p> <p id="id2749974" type="main"><s id="id2749977"><emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Matteo</emph> 38.</s></p> <p id="id2749987" type="main"><s id="id2749990"><emph type="italics">de' Preti</emph> 123.</s></p> <p id="id2750000" type="main"><s id="id2750003"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito Convento, e <lb></lb> Chieſa</emph> 217.</s></p> <p id="id2750016" type="main"><s id="id2750020"><emph type="italics">Spirito Santo, <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan> <lb></lb> e Chieſa</emph> 197.</s></p> <p id="id2750033" type="main"><s id="id2750037"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano Monaſtero <lb></lb> e Chieſa</emph> 162.</s></p> <p id="id2750050" type="main"><s id="id2750053"><emph type="italics">Studio <expan abbr="Fiorentino">Fiorent.</expan></emph> 107.</s></p> <p id="id2750063" type="head"><s id="id2750066">T</s></p> <p id="id2750070" type="main"><s id="id2750074"><emph type="italics">Targioni Tozzetti Mu-<lb></lb> ſeo</emph> 72.</s></p> <p id="id2750086" type="main"><s id="id2750090"><emph type="italics">Teatro di Via del Coco-<lb></lb> mero</emph> 39.</s></p> <p id="id2750103" type="main"><s id="id2750107"><emph type="italics">Via della Pergola</emph> 43.</s></p> <p id="id2750116" type="main"><s id="id2750120"><emph type="italics">della Palla a Corda</emph> 39.</s></p> <p id="id2750130" type="main"><s id="id2750134"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 70.</s></p> <p id="id2750143" type="main"><s id="id2750147"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita Chieſa</emph> 155.</s></p> <p id="id2750157" type="head"><s id="id2750161">V</s></p> <p id="id2750164" type="main"><s id="id2750168"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 101.</s></p> <p id="id2750178" type="main"><s id="id2750182"><emph type="italics">Ufizj Fabbrica</emph> 163.</s></p> <p id="id2750191" type="main"><s id="id2750195">IL FINE. <lb></lb> </s></p></chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> </body><back></back></text> </archimedes>