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DESpecs 2.0 Autumn 2009
author Klaus Thoden <kthoden@mpiwg-berlin.mpg.de>
date Thu, 02 May 2013 11:14:40 +0200
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     <author>Cambiagi, Gaetano</author>
     <title>Guida al forestiero per ossrvar con metodo le rarità e bellezze della città di Firenze</title>
     <date>1790</date>
     <place>Firenze</place>
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     <lang>it</lang>
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<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>

<pb></pb>
<p id="id2750654" type="head"><s id="id2750659">GUIDA <lb></lb>
AL FORESTIERO <lb></lb>
PER OSSERVARE CON METODO <lb></lb>
LE RARITÀ E BELLEZZE <lb></lb>
DELLA <lb></lb>
CITTÀ DI FIRENZE </s></p>
<p id="id2750660" type="main"><s id="id2750661"><emph type="italics">QUINTA EDIZIONE</emph></s></p>

<p id="id2750619" type="main"><s id="id2750612">Corretta, ed accresciuta della Descrizione <lb></lb>
della Real Gallerìa, del Gabinetto <lb></lb>
d&#039;Istoria naturale, e dell&#039;Accademia <lb></lb>
delle Belle Arti <expan abbr="eccetera">ec.</expan></s></p> 

<figure id="id2750366"></figure><lb></lb>

<p id="id2750538" type="main"><s id="id2750539">FIRENZE MDCCLXXXX.</s></p>
<p id="id2750553" type="main"><s id="id2750586">PER GAETANO CAMBIAGI <expan abbr="STAMPATORE">STAMP</expan> GRANDUCALE <lb></lb>
</s></p>
<p id="id2750579" type="main"><s id="id2750575">CON LICENZA DE&#039; SUPERIORI.</s></p>
<p id="id2750570" type="main"><s id="id2750566"><emph type="italics">Vale Paoli tre.</emph> </s></p>

<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>
</chap>
<chap>
<pb pagenum="(1)"></pb>

<figure id="id2750466"></figure> <lb></lb>
<p id="id2750533" type="head"><s id="id2750530">DESCRIZIONE <lb></lb>
DELLA CITTÀ <lb></lb>
DI FIRENZE </s></p>
<figure id="id2750517"></figure><lb></lb>
<p id="id2750512" type="main"><s id="id2750507">VArie ſono le opinioni dei noſtri <lb></lb>
Iſtorici circa l&#039;origine, e prima <lb></lb>
popolazione di queſta Città di Fi-<lb></lb>
renze, poichè alcuni vogliono che <lb></lb>
riconoſca il di lei principio dai <lb></lb>
ſeguaci di Silla, altri dai Triumviri, e altri dai <lb></lb>
Popoli Fieſolani; e ſecondo il ſentimento del <lb></lb>
fu noſtro Dottor Giovanni Lami ſi vuole che <lb></lb>
foſſe una delle antiche Città Etruſche, e dipoi, <lb></lb>
ſecondo l&#039;autorità di Giulio Frontino, e di <lb></lb>
altri accreditati Autori, fu dedotta anticamente <lb></lb>
da&#039; Triumviri Colonia de&#039; Romani compoſta <lb></lb>
dei più ſcelti Soldati di Ceſare.</s><s id="id2750459"> Da Floro fu <lb></lb>
annoverata Florenzia dipoi Firenze fra&#039; più <lb></lb>
ſplendidi Municipj d&#039;Italia.</s><s id="id2750460"> Quindi è, che i <lb></lb>
Fiorentini nutrirono in ogni tempo ſpiriti no-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a0"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(2)"></pb>
bili, e generoſi, e niuna impreſa, benchè dif-<lb></lb>
ficile, e grande, intentata laſciarono, per ac-<lb></lb>
quiſtare a ſe medeſimi gloria, ed alla Patria or-<lb></lb>
namento, e ſplendore.</s><s id="id2750355"> Scoſſo il duro giogo <lb></lb>
di eſſere ad altri ſoggetti, dopo la decadenza <lb></lb>
dell&#039;Imperio Occidentale, nel quinto ſecolo, <lb></lb>
procurarono di vivere in libertà; per conſer-<lb></lb>
var la quale, non meno che per dilatare i con-<lb></lb>
fini del proprio dominio, furono forzati ad ab-<lb></lb>
battere l&#039;audacia dei loro nemici, disfacendo <lb></lb>
Caſtelli, eſpugnando Città, e riducendo ſotto <lb></lb>
il loro comando Popoli intieri.</s><s id="id2750388"> Fatti pertanto <lb></lb>
potenti, non temerono di ſoſtenere oſtinatiſſi-<lb></lb>
me guerre contro i primi potentati d&#039;Italia, <lb></lb>
riportandone ſegnalate vittorie, le quali ſenz&#039;<lb></lb>
alcun dubbio non ſarebbero così toſto ceſſate, <lb></lb>
ſe non ne aveſſero il corſo impedito le diſcor-<lb></lb>
die civili.</s><s id="id2750344"> Queſte furono, che tolſero ai Grandi <lb></lb>
il Governo, e &#039;l tramutarono di Ariſtocratico <lb></lb>
in Popolare, e di Popolare lo riduſſero a <lb></lb>
Principato: poichè la Repubblica nei primi <lb></lb>
tempi ſolamente dagli Ottimati ſi governò, indi <lb></lb>
dal culto Popolo (fuorichè nella rivoluzione <lb></lb>
de&#039; Ciompi nell&#039;anno 1378. quando il popolo <lb></lb>
vile, e minuto per breviſſimo tempo preſe il <lb></lb>
comando); e finalmente nel ſecolo decimoſe-<lb></lb>
ſto da Principi ottimi, e clementiſſimi cominciò <lb></lb>
ad eſſer governata.</s><s id="id2750307"> Ora ſiccome nel coraggio, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a1"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(3)"></pb>
e governo furono i Fiorentini ſomigliantiſſimi <lb></lb>
a&#039; Romani, così procurarono in ogni altra coſa <lb></lb>
d&#039;imitarli.</s><s id="id409568"> Ebbero come Roma il Teatro, <lb></lb>
l&#039;Anſiteatro, il Campidoglio, il Foro, le Ter-<lb></lb>
me, gli Acquedotti, e ſecondo alcuni, anche <lb></lb>
il Tempio di Marte.</s><s id="id2751462"> Dicono, che coſtumaſ-<lb></lb>
ſero gli ſteſſi Giuochi, e le ſteſſe Feſte pub-<lb></lb>
bliche, e onoraſſero pure come lor tutelare il <lb></lb>
medeſimo Dio Marte.</s><s id="id2751098"> Così ne&#039; tempi poſteriori, <lb></lb>
quando ebbero la ſorte di conoſcere, e di ab-<lb></lb>
bracciare la Religione Ortodoſſa, edificarono <lb></lb>
nobiliſſime Chieſe, ſontuoſi Palazzi, Giardini <lb></lb>
vaghiſſimi, che quaſi gareggiano con quei di <lb></lb>
Roma.</s><s id="id2750820"> Coltivarono, come i Romani in ſom-<lb></lb>
mo grado le Armi, e le Lettere.</s><s id="id2750980"> Nelle Armi <lb></lb>
riuſcirono valoroſiſſimi Soldati, e condottieri <lb></lb>
d&#039;Eſerciti di gran nome.</s><s id="id2750293"> Sono innumerabili <lb></lb>
quelli, che nei tempi antichi, e moderni ebbero <lb></lb>
l&#039;onore di eſſer creati Cavalieri da Imperadori, <lb></lb>
e Monarchi, per ricompenſa del loro valore, <lb></lb>
ed a taluni non ſon mancate ſovranità ragguar-<lb></lb>
devoliſſime, e le dignità prime del Mondo, e <lb></lb>
che nelle Regioni anche più barbare, e più <lb></lb>
lontane ſi reſero formidabili, e nel medeſimo <lb></lb>
tempo glorioſi.</s><s id="id2795511"> Eſperti, e ſagaciſſimi nelle <lb></lb>
tante, e diverſe Ambaſcerìe, ſoſtenute ſempre <lb></lb>
con gran decoro, e ſplendidezza, tralle quali <lb></lb>
una delle più memorabili, e di ſommo onore <lb></lb>
<arrow.to.target n="a2"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(4)"></pb>
per la Nazione fu quella di ritrovarſi inſieme <lb></lb>
in Roma a congratularſi con Bonifazio VIII. <lb></lb>
dodici Ambaſciatori, ſpediti da diverſi Poten-<lb></lb>
tati tutti a dodici Fiorentini, la qual coſa fece <lb></lb>
tanta maraviglia a quel Pontefice, che in pub-<lb></lb>
blico Conciſtoro diſſe: <emph type="italics"><emph type="quote">La Città Fiorentina <lb></lb>
è la migliore Città del Mondo, e la Nazione <lb></lb>
Fiorentina nelle coſe umane è il quinto ele-<lb></lb>
mento.</emph></emph> <note id="id1564622" n="1"><p id="id2750972" type="main"><s id="id2750969">Gli Ambaſciatori trovatiſi in Roma furono <lb></lb>
gli appreſſo: <emph type="italics">Vermiglio Alfani</emph> mandato dall&#039;Im-<lb></lb>
peratore Adolfo, <emph type="italics">Muſciatto Franzeſi</emph> dal Re Fi-<lb></lb>
lippo di Francia, <emph type="italics">Ugolino da Vicchio</emph> dal Re d&#039;In-<lb></lb>
ghilterra, un tal <emph type="italics">Rinieri</emph> dal Re di Boemia, <lb></lb>
<emph type="italics">Simone de Roſſi</emph> da Andronico Imperatore di <lb></lb>
Coſtantinopoli, <emph type="italics">Guicciardo Baſtari</emph> dal Gran <lb></lb>
Can&#039; de Tartari, <emph type="italics">Manno Adimari</emph> dal Re Carlo <lb></lb>
di Napoli, <emph type="italics">Guido di Talanca</emph> dal Re Federigo <lb></lb>
di Sicilia, <emph type="italics">Bencivenni Folchi</emph> dal Gran Maeſtro <lb></lb>
di Rodi, <emph type="italics">Lapo Uberti</emph> dalla Repubblica di Piſa, <lb></lb>
<emph type="italics">Cino Dietiſalvi</emph> dal Signore di Camerino, e <lb></lb>
<emph type="italics">Palla Strozzi</emph> dalla Repubblica di Firenze, ac-<lb></lb>
compagnati tutti con ſolenne, e nobile comi-<lb></lb>
tiva, trai quali ſi diſtinſe il <emph type="italics">Baſtari</emph> che com-<lb></lb>
parve con cento perſone veſtite alla Tartara. </s></p></note> Al nuovo Mondo diſcoperto <lb></lb>
diede il ſuo nome un Fiorentino.</s><s id="id2751452"> Ma che <lb></lb>
diremo noi degli uomini letterati?</s><s id="id2751455"> Dopo l&#039;in-<lb></lb>
vaſione de&#039; Barbari nell&#039;Italia, rimaſero le <lb></lb>
Scienze, e le Arti più nobili ſepolte in una <lb></lb>
<arrow.to.target n="a3"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(5)"></pb>
profonda ignoranza: mercè però de&#039; Fiorentini <lb></lb>
riſorſero a nuova vita, riprendendo il lor pri-<lb></lb>
miero ſplendore.</s><s id="id2770465"> Quindi ſi vidde, quaſi diſſi, <lb></lb>
rinata la Poeſia, e l&#039;eloquenza Greca, e Latina, <lb></lb>
e prender vita la letteratura Toſcana.</s><s id="id2766072"> Rifiorì <lb></lb>
la Filoſofia di Platone, e con eſſa ogni altra <lb></lb>
ſcienza più ragguardevole.</s><s id="id2756710"> Le Mattematiche, <lb></lb>
e le Filoſofie ſormontarono al ſommo grado <lb></lb>
per mezzo del gran Galileo inventore del Te-<lb></lb>
leſcopio, Microſcopio, ed altri iſtrumenti, <lb></lb>
mercè de&#039; quali ampliò le cognizioni fino al-<lb></lb>
lora limitate della Filoſofia, ed Aſtronomia <lb></lb>
anco per via delle nuove ſcoperte da eſſo fatte <lb></lb>
in Cielo, e ſempre più ſi accrebbero con le <lb></lb>
molte eſperienze fatte dalla tanto celebre Ac-<lb></lb>
cademia del Cimento, che diede moto a tutte <lb></lb>
le altre rinomatiſſime Accademie dell&#039;Europa <lb></lb>
per le tante ſcoperte Fiſiche, e Filoſofiche <lb></lb>
che vi furono fatte.</s><s id="id2755414"> L&#039;Jus Civile dall&#039;interpe-<lb></lb>
trazione del noſtro Accurſio incominciò gran-<lb></lb>
demente a riſorgere.</s><s id="id2755068"> Così fecero la Pittura, <lb></lb>
la Scultura, e l&#039;Architettura, nelle quali tant&#039;<lb></lb>
oltre s&#039;avanzarono i Fiorentini, che a loro <lb></lb>
giuſtamente ſi dee la lode di primi maeſtri, e <lb></lb>
di riſtauratori di sì belle Arti.</s><s id="id2754801"> Sopra il numero <lb></lb>
di dugento ſono quei, che già Cittadini di que-<lb></lb>
ſta Patria, ora del Cielo col titolo di Beati, <lb></lb>
o di Santi s&#039;adorano ſu gli Altari.</s><s id="id2754684"> Moltiſſi-<lb></lb>

<pb pagenum="(6)"></pb>
me Chieſe ſi contano, trenta delle quali <lb></lb>
ſon Parrocchie.</s><s id="id2753966"> Circa a ottanta tra Monaſteri di <lb></lb>
Monache, Conſervatorj, Religioſi Clauſtrali ed <lb></lb>
altre Chieſe tutti dentro della Città; oltre i <lb></lb>
molti, che ſono ſuburbani: Vi ſono varj Con-<lb></lb>
ſervatorj di fanciulle povere, e d&#039;uomini men-<lb></lb>
dicanti: diverſi Spedali per gl&#039;infermi.</s><s id="id2753504"> Varie <lb></lb>
Scuole pubbliche nei Quartieri della Città per <lb></lb>
la gioventù, e varie Scuole di Manifatture ſo-<lb></lb>
no ſtate recentemente erette dalla munificen-<lb></lb>
za del noſtro Benefico Sovrano.</s><s id="id2753172"> Vi ſono Ac-<lb></lb>
cademie di gran nome, e fra queſte la Reale <lb></lb>
Accademia Fiorentina, adunandoſi ogni Giovedì <lb></lb>
non impedito pubblicamente nella Librerìa Ma-<lb></lb>
gliabechiana in cui oltre le dotte Diſſertazioni <lb></lb>
che vi ſi odono, è permeſſo ad ognuno di re-<lb></lb>
citarvi in qualunque idioma varie compoſizio-<lb></lb>
ni, concorrendovi un ſeminario di belli inge-<lb></lb>
gni.</s><s id="id2756064"> L&#039;Accademia del Diſegno, che ebbe il <lb></lb>
ſuo principio nella Chieſa di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova <lb></lb>
fino dall&#039;anno 1239. e che è ſtata delle prime di <lb></lb>
tutte l&#039;altre, che molti anni dopo ſono ſtate <lb></lb>
erette per l&#039;Italia, e in altre parti dell&#039;Eupo-<lb></lb>
pa <note id="id1565108" n="1"><p id="id2751463" type="main"><s id="id2751466">  Vedi a ſuo luogo in queſto <emph type="italics">Accademia delle <lb></lb>
Belle Arti.</emph></s></p></note>.</s> <s id="id2752278"> Vi è ancora quella de&#039; Georgofili, ten-<lb></lb>
dente a migliorare ſempre più l&#039;Agricoltura.</s></p>

<p id="id2751142" type="foot"><s id="id2751128"><foot.target id="a0"></foot.target>A bili,</s></p>

<p id="id2751120" type="foot"><s id="id2751096"><foot.target id="a1"></foot.target>e go-</s></p>

<p id="id2751042" type="foot"><s id="id2751039"><foot.target id="a2"></foot.target>A 2 per</s></p>

<p id="id2750997" type="foot"><s id="id2750994"><foot.target id="a3"></foot.target>pro-</s></p>

<p id="id2751537" type="foot"><s id="id2751497">Quel-</s></p>

<pb pagenum="(7)"></pb>
<p id="id2751150" type="main"><s id="id2751100">Quelle degl&#039;Ingegnoſi, degli Armonici, Fati-<lb></lb>
canti, Coreofili che ſi eſercitano in virtuoſe <lb></lb>
adunanze di canto, ſuono, ballo ed erudite <lb></lb>
compoſizioni.</s><s id="id2751068"> Finalmente per rendere una <lb></lb>
Città in ogni parte compita, hanno fatto a gara <lb></lb>
l&#039;Arte, e la Natura; quella con tanti abbelli-<lb></lb>
menti eſteriori, e di ſtrade ſpazioſe, e ben la-<lb></lb>
ſtricate, c di ſontuoſi Edifizj, di tante belle <lb></lb>
Pitture, e Statue di cui è ripiena la Città no-<lb></lb>
ſtra; queſta coll&#039;amenità del ſito, ov&#039;ella è <lb></lb>
collocata, e circondata da fertiliſſimi colli ri-<lb></lb>
pieni tutti d&#039;innumerabili Ville, e Caſamenti <lb></lb>
che veduti da qualche eminenza fanno reſtare <lb></lb>
ſorpreſi i riguardanti; irrigata dal Fiume Arno, <lb></lb>
con aria ſottile sì, ma ſalubre, e produttrice <lb></lb>
di nobiliſſimi ingegni.</s><s id="id2770019"> Onde non è maraviglia <lb></lb>
s&#039;ella meriti il giuſto encomio, che le hanno <lb></lb>
dato gli Scrittori più nobili, di bella, e di <lb></lb>
magnifica, di fiore delle Città, e di maeſtra <lb></lb>
delle Scienze, e delle Arti, qual nuova Atene <lb></lb>
in Italia.</s><s id="id2753432"> Ora perchè tanto i Foreſtieri che i <lb></lb>
Cittadini poſſano da ſe ſteſſi oſſervar brevemente, <lb></lb>
con una ſemplice ſcorſa per queſta Città, il <lb></lb>
bello della medeſima ho diviſa queſta mia nuo-<lb></lb>
va edizione per i quattro Quartieri della Città, <lb></lb>
nei quali ella è ſpartita, e principiando da <lb></lb>
quello di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni diaſi cominciamento dall&#039;<lb></lb>
inſigne Chieſa Metropolitana, detta </s></p>
<p id="id2750944" type="foot"><s id="id2750946">SAN-</s></p>

<pb pagenum="(8)"></pb>
<p id="id1668002" type="main"><s id="id1668003">SANTA MARIA DEL FIORE.</s><s id="id2751511"> Queſta gran <lb></lb>
Chieſa vince di pregio tutte le Fabbriche della <lb></lb>
Città, onde fa di meſtiere oſſervare in eſſa di-<lb></lb>
ſtintamente tutto ciò, che la rende ſopra d&#039;ogni <lb></lb>
altra ammirabile, e ſingolare.</s><s id="id2756577"> Primieramente <lb></lb>
s&#039;eſtende la ſua lunghezza a braccia dugento-<lb></lb>
ſeſſanta, la larghezza delle Tribune a centoſeſ-<lb></lb>
ſantaſei; e quella delle Navate a ſettantuna; <lb></lb>
l&#039;altezza dal piano della terra ſino alla ſommità <lb></lb>
della Croce è braccia dugentodue, poichè <lb></lb>
fino al piano della Lanterna, ell&#039;è alta cento-<lb></lb>
cinquantaquattro braccia, il tempio della Lan-<lb></lb>
terna trentaſei, la Palla quattro, e otto braccia <lb></lb>
la Croce.</s><s id="id2752843"> Finalmente tutto il giro di queſto <lb></lb>
grand&#039;edifizio aſcende a braccia milledugentot-<lb></lb>
tanta.</s><s id="id2754377"> Per di fuori è tutta incroſtata di marmi con <lb></lb>
bell&#039;ordine diſpoſti.</s><s id="id2805356"> La facciata ancora era quaſi <lb></lb>
per metà incroſtata di marmi, adornata di molte <lb></lb>
ſtatue, e baſſirilievi, fatta con diſegno di Giotto; <lb></lb>
ma fu demolita l&#039;anno 1586. ſenza ſaperſene <lb></lb>
il motivo, e fu dato principio ad un altra di <lb></lb>
diſegno diverſo, la quale eſſendo ad una certa <lb></lb>
altezza condotta, fu di nuovo disfatta l&#039;anno <lb></lb>
1688., ed allora con l&#039;occaſione delle Reali <lb></lb>
Nozze del Gran Principe Ferdinando di To-<lb></lb>
ſcana colla Gran Principeſſa Violante Beatrice <lb></lb>
di Baviera, fu dipinta a freſco, come ritrovaſi <lb></lb>
di preſente da dieci Pittori Bologneſi, capo <lb></lb>
<arrow.to.target n="a5"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(9)"></pb>
dei quali fu Bartolommeo Veroneſi per le fi-<lb></lb>
gure, ed Ercole Graziani per l&#039;Architettura, <lb></lb>
avendovi eſpreſſi ſopra le porte tre Concilj ce-<lb></lb>
lebrati in diverſi tempi in Firenze che quello <lb></lb>
ſulla porta a mano dritta fu fatto da Papa Vit-<lb></lb>
torio II. nel 1055.; l&#039;altro ſulla Porta ſiniſtra <lb></lb>
fu fatto da Papa Paſquale II. nel 1104, e <lb></lb>
quello ſulla Porta maggiore è il celebre Ecu-<lb></lb>
menico Concilio de&#039; Greci, e Latini celebrato <lb></lb>
nel 1439. da Eugenio IV. in memoria dei <lb></lb>
quali ſi leggono ſotto a ciaſcuno le appreſſo <lb></lb>
tre Iſcrizioni</s></p>

<p id="id2764598" type="foot"><s id="id2750988"><foot.target id="a5"></foot.target>dei</s></p>

<p id="id2822482" type="main"><s id="id2775922">Del primo</s></p>

<p id="id2775926" type="main"><s id="id2759975"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Concilium Generale <lb></lb>
Florentiae habetur <lb></lb>
Difficillimis temporibus <lb></lb>
praeſentibus <lb></lb>
Victore II. Pont. Maximo <lb></lb>
Et Henrico Imperatore Auguſto <lb></lb>
Anno Domini M. LV.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id409777" type="main"><s id="id409779">Del ſecondo</s></p>

<p id="id2754301" type="main"><s id="id2754304"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Sacer Conventus <lb></lb>
Epiſcoporum CCCXL. <lb></lb>
Florentiae <lb></lb>
De graviſſimis rebus conſulitur <lb></lb>
A Paſchale II. <lb></lb>
Rom. Pont. <lb></lb>
Anno Dom. M. CIV.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2774222" type="foot"><s id="id2774224">Del</s></p>

<pb pagenum="(10)"></pb>
<p id="id2782212" type="main"><s id="id2787826">Del terzo</s></p>

<p id="id2751550" type="main"><s id="id2751552"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Sacroſancta Oecumenica <lb></lb>
Decima ſeptima <lb></lb>
Synodus hac in Florentina Baſilica celebratur <lb></lb>
In qua tum Graeci tum Latini <lb></lb>
In unam eamdemque veram fidem conſenſere <lb></lb>
Coram Eugenio IV. Univerſalis Eccleſiae <lb></lb>
Pontifice <lb></lb>
Nec non Ioanne Auguſto <lb></lb>
Graecorum Imperatore <lb></lb>
Anno Domini MCD. XXXIX.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2750874" type="main"><s id="id2750846">Le ſtatue, che erano nell&#039;antica facciata Got-<lb></lb>
tica, parte altrove, ed una porzione dentro la <lb></lb>
Chieſa in nicchie furono collocate: e tra que-<lb></lb>
ſte i quattro Evangeliſti alti più del naturale, <lb></lb>
fatti da Donatello, i quali oggi ſi veggono nelle <lb></lb>
Cappelle della Tribuna di mezzo.</s><s id="id2786239"> Per ſette <lb></lb>
gran Porte vi ſi ha l&#039;ingreſſo, tre delle quali <lb></lb>
nella facciata, e quattro lateralmente, abbellite <lb></lb>
di vaghi lavori, ed intagli, tra&#039; quali è molto <lb></lb>
in pregio una Madonna di marmo alta più del <lb></lb>
vivo con due Angioli in atto riverente, di Gio-<lb></lb>
vanni da Piſa ſopra la Porta dirimpetto alla <lb></lb>
Canonica; e la Nunziata di Moſaico di mano <lb></lb>
del Ghirlandaio ſopra la Porta del fianco verſo <lb></lb>
la via de&#039; Servi, ſopra la quale rimiraſi un&#039;Aſ-<lb></lb>
ſunta di marmo di mano di Nanni di Antonio <lb></lb>
di Banco.</s><s id="id2818181"> Rileva ſopra queſto Edifizio la gran <lb></lb>
<arrow.to.target n="a6"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(11)"></pb>
Cupola di figura ottagona, la cui bellezza, e <lb></lb>
grandezza rende l&#039;occhio di chi la mira per lo <lb></lb>
ſtupore attonito; nè per quanto ſe ne ragioni, ſi <lb></lb>
giunge mai a lodarne una parte.</s><s id="id2805829"> Queſta è la Cu-<lb></lb>
pola sì famoſa, della quale il divin Michelagnolo <lb></lb>
ebbe a dire, poterſi appena imitare, non che <lb></lb>
ſuperare con l&#039;arte.</s><s id="id2777489"> Finalmente l&#039;Architettura <lb></lb>
di tutto queſto compoſto è oltremodo mara-<lb></lb>
viglioſa; imperciocchè in quell&#039;età coſtuman-<lb></lb>
doſi di fabbricare alla Gotica, fu al certo mi-<lb></lb>
rabil coſa, che gl&#039;ingegnoſi Artefici ſi diſco-<lb></lb>
ſtaſſero da una maniera sì barbara, ed all&#039;ot-<lb></lb>
tima degli antichi Romani s&#039;avvicinaſſero.</s><s id="id409205"> Que-<lb></lb>
ſto grande Edifizio ebbe cominciamento il dì <lb></lb>
8. Settembre 1298. come dalla ſeguente Iſcri-<lb></lb>
zione poſta per di fuori alla parete della Chieſa <lb></lb>
dentro ai Cancelli del Campanile appariſce</s></p>

<p id="id409627" type="foot"><s id="id2755534"><foot.target id="a6"></foot.target>Cu-</s></p>

<p id="id2753998" type="main"><s id="id2754000"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Annis millenis centum bis octo nogenis <lb></lb>
Venit Legatus Roma bonitate donatus, <lb></lb>
Qui lapidem fixit fundo, ſimul &amp; benedixit <lb></lb>
Præſule Franciſco geſtanti Pontificatum <lb></lb>
Iſtud ab Arnulpho Templum fuit ædificatum <lb></lb>
Hoc opus inſigne decorans Florentia digne <lb></lb>
Reginæ Cæli conſtruxit mente fideli <lb></lb>
Quam tu Virgo pia ſemper defende Maria</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2818590" type="main"><s id="id2818592">avendovi gettata la prima pietra il Cardinale Pie-<lb></lb>
tro Valeriano Legato Apoſtolico, eſſendo prima <lb></lb>
<arrow.to.target n="a7"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(12)"></pb>
in queſto luogo una Chieſa eretta in onore di <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb>
Reparata, per ricordanza della vittoria ottenutaſi <lb></lb>
l&#039;anno 407. nel giorno a lei dedicato, con-<lb></lb>
tro Radagaſio Re de&#039; Goti.</s><s id="id2751480"> Il primo Architetto <lb></lb>
fu Arnolfo di Lapo, diſcepolo di Cimabue, <lb></lb>
ſotto la direzione del quale incominciataſi que-<lb></lb>
ſta Fabbrica, in centocinquantaquattr&#039;anni fu <lb></lb>
da altri valenti uomini ſuoi ſucceſſori quaſi all&#039;<lb></lb>
ultima perfezione condotta.</s><s id="id2754422"> Ma la gran Cupola <lb></lb>
fu parto dell&#039;ingegno maraviglioſo di Filippo <lb></lb>
di Ser Brunelleſco Lapi Architetto, che ne&#039; <lb></lb>
ſuoi tempi non ebbe uguale </s><note id="id1566168" n="*"><p id="id2780288" type="main"><s id="id2780291">(*) Le contrarietà, e difficoltà incontrate da <lb></lb>
queſto celebre Architetto per eſſer preſcelto <lb></lb>
a tal grandioſa fabbrica, e i caſi per queſta oc-<lb></lb>
corſili ſi leggono nella di lui vita ſcritta da <lb></lb>
Giorgio Vaſari.</s></p></note><s id="id2775440"> La Lanterna <lb></lb>
di eſſa di diſegno del medeſimo, tutta di mar-<lb></lb>
mo maſſiccio, mirabilmente intagliata fu meſſa <lb></lb>
fu da Baccio d&#039;Agnolo, e <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino allora <lb></lb>
Arciveſcovo di Firenze ſalì con tutto il Clero <lb></lb>
a porvi la prima pietra nell&#039;anno 1438., e <lb></lb>
quella parte di Ballatojo ſotto la Cupola dalla <lb></lb>
parte dell&#039;Opera è diſegno di detto Baccio. </s><lb></lb>
<s id="id2775442">La Palla, e la Croce fu poſta da Andrea Ver-<lb></lb>
rocchio.</s><s id="id2775444"> Ammirata l&#039;eſteriore bellezza, entre-<lb></lb>
remo in Chieſa.</s><s id="id2796262"> Il pavimento è di marmi di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a8"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(13)"></pb>
varj colori, diviſati con mirabil diſegno.</s><s id="id2775727"> Quel-<lb></lb>
lo della Navata di mezzo è di Franceſco da <lb></lb>
San Gallo, e quello intorno al Coro è fatto <lb></lb>
col diſegno di Michelagnolo, ed il rimanente <lb></lb>
di Baccio d&#039;Agnolo.</s><s id="id2757356"> Quivi prima d&#039;ogni altra <lb></lb>
coſa potrà l&#039;erudito Foreſtiero volger l&#039;occhio <lb></lb>
alle varie Iſcrizioni, e memorie, che vi ſi <lb></lb>
trovano.</s><s id="id2769409"> A man deſtra avvi il Ritratto del <lb></lb>
menzionato Brunelleſco ſcolpito in marmo dal <lb></lb>
Buggiano ſuo ſcolare con l&#039;appreſſo Iſcrizione <lb></lb>
compoſta da Carlo Marzuppini Aretino</s></p>

<p id="id409896" type="foot"><s id="id409898"><foot.target id="a7"></foot.target>in</s></p>

<p id="id2759895" type="foot"><s id="id2759898"><foot.target id="a8"></foot.target>varj</s></p>

<p id="id2771566" type="main"><s id="id2755102"><emph type="italics">D. S.<lb></lb>
Quantum Philippus Architectus arte dae-<lb></lb>
dalea valuerit cum huius celeberrimi Templi <lb></lb>
mira teſtudo, Tum plures machinae divino <lb></lb>
ingenio ab eo adinuentæ documento eſſe poſ-<lb></lb>
ſunt.</emph></s><s id="id2805270"> <emph type="italics">Quapropter ob eximias ſui animi dotes <lb></lb>
ſingulareſque virtutes xv. Kal. Maias anno <lb></lb>
1444. eius B. M. corpus in hac humo ſuppoſita <lb></lb>
grata Patria ſepelliri iuſſit.</emph></s></p>

<p id="id2756160" type="main"><s id="id2750826">a cui ſegue il ritratto di Giotto reſtauratore <lb></lb>
della Pittura. e Architetto del gran Campanile, <lb></lb>
ſcolpito da Benedetto da Majano coi ſeguenti <lb></lb>
verſi ſteſi da Agnolo Poliziano </s></p>

<p id="id2777501" type="foot"><s id="id2777503"><foreign lang="la"><emph type="italics">Illa</emph></foreign></s></p>

<pb pagenum="(14)"></pb>
<p id="id2759819" type="main"><s id="id2759820"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Ille ego ſum per quem pictura extinta revixit <lb></lb>
Cui quam recta manus tam fuit &amp; facilis <lb></lb>
Naturae deerat noſtrae quod defuit arti <lb></lb>
Plus licuit nulli pingere, nec melius. </emph></emph></foreign></s><lb></lb>
<s id="id2759822"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Miraris turrem egregiam ſacro aere ſonantem <lb></lb>
Haec quoque de modulo crevit ad aſtra meo. </emph></emph></foreign></s><lb></lb>
<s id="id2759823"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Denique ſum Iottus quid opus fuit illa referre. </emph></emph></foreign></s><lb></lb>
<s id="id2759824"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Hoc nomen longi carminis inſtar erit <lb></lb>
Obiit an. MCCCXXXVI. Cives poſ. <lb></lb>
B. M. MCCCCLXXXX.</emph></emph></foreign></s></p>


<p id="id2757067" type="main"><s id="id2757070">Succedono altre memorie d&#039;uomini illuſtri, <lb></lb>
come di Antonio dell&#039;Orſo Veſcovo Fiorentino <lb></lb>
in un&#039;arca elevata da terra, con la ſtatua di <lb></lb>
marmo ſopra di eſſa, di Pier Farneſe Capitano <lb></lb>
de&#039; Fiorentini, di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Luigi Marſilj eminente <lb></lb>
Teologo del Cardinal Pietro Corſini, con il <lb></lb>
ſeguente Epigrafe.</s></p>

<p id="id2778446" type="main"><s id="id2778449"><foreign lang="la"><emph type="italics"><emph type="quote">Florentina Civitas ob ſingularem eloquen-<lb></lb>
tiam, &amp; doctrinam Clariſſimi Viri Magiſtri <lb></lb>
Luiſii de Marſiliis publico ſumptu <lb></lb>
faciendum ſtatuit.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2794291" type="main"><s id="id2794293">e dopo queſto vi è di mano di Lorenzo di <lb></lb>
Bicci il Depoſito del ſopraddetto Veſcovo di <lb></lb>
Firenze, poi Cardinale Pietro Corſini, con il <lb></lb>
ſeguente Epitaffio in terra alla dirittura delle <lb></lb>
colonne.</s></p>

<p id="id2756443" type="foot"><s id="id2756445"><emph type="italics">Pe-</emph></s></p>

<pb pagenum="(15)"></pb>
<p id="id2754792" type="main"><s id="id2754795"><foreign lang="la"><emph type="quote"> <emph type="italics">Petro Corſinio Florentiae Epiſcopo &amp; Card. <lb></lb>
Ampliſs. ob Familiae nobilitatem, &amp; eximias <lb></lb>
animi ſui dotes haec urbs opt. de ſe merito <lb></lb>
ſepulcrum hoc. p. c.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2787524" type="main"><s id="id2787527">Ne ſegue poi l&#039;effigie del gran Marſilio Ficino <lb></lb>
rinnovatore della Filoſofia di Platone ſcolpita <lb></lb>
in marmo da Andrea Ferrucci di Fieſole col <lb></lb>
ſeguente Epitaffio</s></p>

<p id="id2787220" type="main"><s id="id2770455"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">En Hoſpes.</emph></emph></foreign></s> <s id="id2770460"><foreign lang="la"><emph type="quote"> <emph type="italics">Hic eſt Marſilius Sophie Pater <lb></lb>
Platonieum qui dogma culpa temporum <lb></lb>
Situ obrutum illuſtrans &amp; Atticum decus <lb></lb>
Servans Latio dedit.</emph></emph></foreign></s><s id="id409437"> <foreign lang="la"><emph type="quote"> <emph type="italics">Fores primus ſacras <lb></lb>
Divinae aperiens mentis actus numine <lb></lb>
Vixit beatus ante Coſmi munere <lb></lb>
Laurique Medicis nunc revixit publico <lb></lb>
S. P. Q. F. An. MDXXI.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2766115" type="main"><s id="id2766118">A mano ſiniſtra entrando in Chieſa, vedeſi il <lb></lb>
Ritratto, e Iſcrizione di Antonio Squarcia-<lb></lb>
lupi ſcolpito da Benedetto da Majano, con <lb></lb>
l&#039;appreſſo Iſcrizione compoſta dal Magnifico <lb></lb>
Lorenzo de&#039; Medici </s></p>

<p id="id2817699" type="foot"><s id="id2817701"><emph type="italics">Mul-</emph></s></p>

<pb pagenum="(16)"></pb>

<p id="id1667499" type="main"><s id="id1667500"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Multum profecto debet Muſica <lb></lb>
Antonio Squarcialupio Organiſtæ.</emph></emph></foreign></s> <s id="id2803780"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Is enim <lb></lb>
Ita arti gratiam coniunxit.</emph></emph></foreign></s> <s id="id2803788"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ut quartam. </emph></emph></foreign></s><lb></lb>
<s id="id1740088"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Sibi viderentur charites Muſicam aſciviſſe <lb></lb>
ſororem I. <lb></lb>
Florentina Civitas grati animi officium <lb></lb>
Rata eius memoriam propagare <lb></lb>
Cuius manus ſæpe Mortales <lb></lb>
In dulcem admirationem <lb></lb>
Adduxerat Civi ſuo <lb></lb>
Monumentum poſuit</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2757077" type="main"><s id="id2757079">Dipoi altro depoſito elevato da terra, eſſendo <lb></lb>
varie le opinioni di chi ſia; ſopra la Porta <lb></lb>
vedeſi quello di Don Pietro di Toledo Vi-<lb></lb>
ce Re di Napoli, e dipoi nella parete ſono <lb></lb>
dipinte due figure, rappreſentanti Niccolò da <lb></lb>
Tolentino, che è di Andrea del Caſtagno, e <lb></lb>
Giovanni Acuto, che è opera celebratiſſima di <lb></lb>
Paolo Uccello.</s><s id="id2797564"> Merita anche oſſervazione un <lb></lb>
quadro antico dell&#039;Orcagna, in cui è dipinto <lb></lb>
il Divino Poeta Dante, quivi eſpoſto per De-<lb></lb>
creto della Repubblica Fiorentina, quale è <lb></lb>
l&#039;unica memoria pubblica, che vi ſia di que-<lb></lb>
ſto gran Maeſtro della Toſcana Poeſia, ſotto <lb></lb>
al qual Ritratto vi ſi leggono gli appreſſo verſi <lb></lb>
compoſti da Coluccio Salutati.</s></p>

<p id="id2810474" type="foot"><s id="id2810476"><foreign lang="la"><emph type="italics">Qui</emph></foreign></s></p>

<pb pagenum="(17)"></pb>
<p id="id2752092" type="main"><s id="id2752094"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Qui Cælum cecinit, mediumq imumq. Tribunal <lb></lb>
Luſtravitque animo cuncta Poeta ſuo <lb></lb>
Doctus adeſt Dantes ſua quem Florentia ſaepe <lb></lb>
Senſit Conſiliis ac pietate patre <lb></lb>
Nil potuit tanto mors ſalva nocere Poetae <lb></lb>
Quem vivum virtus carmen imago facit.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2756283" type="main"><s id="id2756286">E&#039; queſta Chieſa diviſa in tre Navate, alle <lb></lb>
quali corriſpondono tre Tribune di forma ot-<lb></lb>
tagona, e in ciaſcuna d&#039;eſſe ſono cinque Cap-<lb></lb>
pelle.</s><s id="id2755160"> Nella Tribuna di mezzo ſi oſſervano <lb></lb>
nelle quattro Cappelle laterali i quattro Evan-<lb></lb>
geliſti di mano di Donatello accennati di ſo-<lb></lb>
pra, e nella Cappella di mezzo il Cenacolo, <lb></lb>
di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Balducci, e gli altri due quadri late-<lb></lb>
rali di Bernardino Poccetti che in quello a man <lb></lb>
dritta ſono i Diſcepoli di Emaus, e nell&#039;altro <lb></lb>
a ſiniſtra Gesù Criſto che manda i ſuoi Apo-<lb></lb>
ſtoli a predicare.</s><s id="id2790555"> Queſta Cappella moderna-<lb></lb>
mente adornata di Balauſtri, e dell&#039;Altare di <lb></lb>
marmi di varj colori, è dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi <lb></lb>
Veſcovo Fiorentino, le di cui ſacre Ceneri ſi <lb></lb>
conſervano ſotto l&#039;Altare nella belliſſima Caſſa <lb></lb>
di bronzo, che può oſſervarſi da tutte le parti, <lb></lb>
mirabilmente lavorata da Lorenzo Ghiberti. </s><lb></lb>
<s id="id1567283">Paſſando all&#039;altra Tribuna detta della <expan abbr="Santa">S.</expan> Cro-<lb></lb>
ce, ſi oſſerverà prima la Porta della Sagreſtia <lb></lb>
di bronzo, opera del Ghiberti, e dentro alla me-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a11"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(18)"></pb>
deſima Sagreſtia i Putti, che l&#039;adornano con varj <lb></lb>
feſtoni di mano di Donatello, e l&#039;arco piano fatto <lb></lb>
di Pietre commeſſe, opera certamente ſingolare, <lb></lb>
e prodigio dell&#039;Architettura</s><s id="id1567328"> In detta Tribuna <lb></lb>
oltre l&#039;Altare della <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce ove in un ric-<lb></lb>
chiſſimo Reliquiario un gran pezzo di eſſa, con <lb></lb>
altre inſigni Reliquie conſervanſi, ſi vedono <lb></lb>
alle pareti laterali due quadri che in uno di <lb></lb>
mano di Federigo Zuccheri vi è eſpreſſa la <lb></lb>
<expan abbr="Santissima">SS.</expan> Nonziata, e nel&#039;altro l&#039;adorazione de&#039; <lb></lb>
Magi di Autore ignoto.</s><s id="id2790741"> Può oſſervarſi l&#039;Im-<lb></lb>
magine di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe nella Cappella ad Eſſo <lb></lb>
dedicata di mano di Lorenzo di Credi, e i due <lb></lb>
Quadri laterali, che l&#039;adornano, dei quali il <lb></lb>
Tranſito è di Mauro Soderini, e lo Spoſalizio, <lb></lb>
di Giovanni Ferretti.</s><s id="id2781649"> Nel pavimento di queſta <lb></lb>
Tribuna ſotto a un&#039;aſſito di legno vi è un tondo <lb></lb>
di marmo, ſul quale nel ſolſtizio di Giugno <lb></lb>
paſſando il Sole per un&#039;anello fermato nella <lb></lb>
lanterna della Cupola. ſi conoſce il punto <lb></lb>
della maggiore altezza di queſto Pianeta, in-<lb></lb>
venzione trovata dal celebre Maeſtro Paolo del <lb></lb>
Pozzo Toſcanelli Fiorentino che morì nel <lb></lb>
1482., ed eſſendo la Lanterna della Cupola <lb></lb>
ſtata terminata nel 1465. ſi conofee eſſervi <lb></lb>
ſtati poſti queſti ſegni contemporaneamente, o <lb></lb>
poco dopo la ſua terminazione, venendo ad <lb></lb>
eſſere così una Meridiana delle prime, e più <lb></lb>
<arrow.to.target n="a12"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(19)"></pb>
antiche dell&#039;Europa; che dipoi nel 1755. dal <lb></lb>
Mattematico <expan abbr="Padre">P.</expan> Leonardo Ximenes allora Ge-<lb></lb>
ſuita fu tirata una Meridiana in un regolone <lb></lb>
di metallo che reſta ſotto al detto aſſito, per <lb></lb>
ſervire alle ſuddette oſſervazioni ſolſtiziali, che <lb></lb>
ſi ſeguitano a farſi da altre perſone erudite <lb></lb>
regolarmente ogni anno alcuni giorni prima, <lb></lb>
e dopo al ſopradetto ſolſtizio, leggendoviſi <lb></lb>
quivi nella muraglia la ſeguente memoria</s></p>

<p id="id2814623" type="foot"><s id="id2814625"><foot.target id="a11"></foot.target>B de-</s></p>

<p id="id2814631" type="foot"><s id="id2772499"><foot.target id="a12"></foot.target>anti-</s></p>

<p id="id2772505" type="main"><s id="id2772507"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics"> Auſpiciis Franciſci Romanorum Imper atoris, <lb></lb>
ac Magni Etruriae Ducis Ad veterem Tem-<lb></lb>
pli buius Gnomonem a Paullo Tuſcanellio <lb></lb>
medio circiter ſaeculo XV. conſtitutum, ineun-<lb></lb>
te vero XVI. amplificatum.</emph></emph></foreign></s> <s id="id2761260"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Leonardus Xi-<lb></lb>
menius Soc. I. novas obſervationes inſtituit. </emph></emph></foreign></s><lb></lb>
<s id="id1567607"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Probata laminae aeneae, pro centro poſitae, <lb></lb>
ac loci totius hac in re ſtabilitate, eius Gno-<lb></lb>
monis altitudo, demiſſa catena, accurate ex-<lb></lb>
plorata eſt, evaſitque pedum Pariſien-<lb></lb>
ſium</emph>........ 277. pol: 4. lin: 9, 68. <lb></lb>
<emph type="italics">Latus horizontale a verticali linea ad cen-<lb></lb>
trum Solſtitialis marmoris, Solarem ima-<lb></lb>
ginem Pridie ldus Iunii MDX. complexi, <lb></lb>
inventum fuit pedum</emph>...... 102. pol: 6. <lb></lb>
lin: 5, 10. <emph type="italics">Idem latus, ad ſpeciei ſolaris <lb></lb>
centrum, X. KAL.</emph></emph></foreign></s> <s id="id2803985"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Iulii MDCCLV, prioris <lb></lb>
longitudinem exceſſit</emph>........ pol: 1. <lb></lb>
lin: 3, 82; <emph type="italics">Unde, annis CCXLV. elapſis, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a13"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(20)"></pb>
Eclipticae obliquitas minor deprebenditur <lb></lb>
minuto uno, Secundis ſexdecim proxime. <lb></lb>
Quum tamen antiquus Gnomon in Occaſum <lb></lb>
M.</emph> 56. <emph type="italics">S.</emph> 41. <emph type="italics">aberraret, Novus, eodem Cen-<lb></lb>
tro, eademque, intra Pariſienſem lineam, <lb></lb>
altitudine, in vero Meridiani Circuli plano <lb></lb>
conſtructus eſt; Meridiana linea in regula <lb></lb>
metallica inſculpta Punctum perpendiculi in <lb></lb>
aere conſignatum, Quod, reine eſſitate, in-<lb></lb>
fra Meridianae Libellam conſtitit</emph> pol: 1. <lb></lb>
lin: 10, 78 <emph type="italics">Quem Gnomonem toto terrarum <lb></lb>
Orbe Maximum.</emph></emph></foreign></s> <s id="id2753669"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ad exiguas Eclipticae va-<lb></lb>
riatienes in poſterum dignoſcendas, Ad an-<lb></lb>
ni menſuram, Paſchatiſque Diem fubtilius <lb></lb>
determinandum, Ad certos denique Plane-<lb></lb>
tarum.</emph></emph></foreign></s> <s id="id2764016"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Siderumque motus peculiari ratione <lb></lb>
definiendos, Magnus Imperator, Sacrarum <lb></lb>
rerum, Bonarumque Artium ſtudioſiſſimus, <lb></lb>
Etruſcis ſuis dedit Anno a Ch. N. MDCCLVI.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2781400" type="foot"><s id="id2781403"><foot.target id="a13"></foot.target><emph type="italics">B</emph> 2 <emph type="italics">Ecli-</emph></s></p>

<p id="id2769795" type="main"><s id="id2769798">Nella Tribuna oppoſta di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio Abate vi è <lb></lb>
un&#039;Armadio con una inſigne Reliquia di queſto <lb></lb>
Santo con altre molte, di vari Santi.</s><s id="id2767438"> Nelle <lb></lb>
pareti di queſta Cappella vi ſono due Quadri <lb></lb>
che uno rappreſentante la Naſcita di Gesù di <lb></lb>
Gregorio Pagani, e l&#039;altro la Viſitazione di <lb></lb>
Maria a <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Eliſabetta di Batiſta Naldini.</s><s id="id2756734"> Le <lb></lb>
<arrow.to.target n="a14"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(21)"></pb>
pitture dei Santi che ſi vedono nelle Cappelle <lb></lb>
delle Tribune ſotto le fineſtre ſono di Loren-<lb></lb>
zo di Bicci, di cui erano pure i dodici Apo-<lb></lb>
ſtoli dipinti nelle Navate, dei quali uno ſolo <lb></lb>
ora ſe ne vede accanto al Ritratto di Giotto <lb></lb>
appiè della Chieſa.</s><s id="id2789517"> Tra le due Tribune di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb>
Zanobi, e di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio vi è là Sagreſtia dei <lb></lb>
Canonici, ſopra la quale ſono di Luca della <lb></lb>
Robbia, gl&#039;adornamenti del ballatoio, dell&#039;or-<lb></lb>
gano ſopra di eſſa, e le figure di Terra verni-<lb></lb>
ciata ſopra alle porte di ambedue le Sagreſtie <lb></lb>
eſprimenti la Reſurrezione, e Aſcenſione del <lb></lb>
Signore, alle pareti delle quali ſi leggono le <lb></lb>
appiè quattro Iſcrizioni che le due accanto a <lb></lb>
quella dei Canonici una contiene la traslazio-<lb></lb>
ne del Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi, e l&#039;altra la me-<lb></lb>
moria della fondazione di queſta Metropoli</s></p>

<p id="id2787807" type="foot"><s id="id2787809"><foot.target id="a14"></foot.target>pit-</s></p>

<p id="id2787815" type="main"><s id="id2787818"><emph type="italics">Cum Divi Zenobii Corpus in <expan abbr="Sancti">S.</expan> Lauren-<lb></lb>
tii aede conditum eſſet: atque ob admiranda <lb></lb>
ipſius opera majori in dies frequentia cele-<lb></lb>
braretur, Andreas qui proxime Zenobio in <lb></lb>
Epiſcopatu ſucceſſerat, eum bonorem iſti po-<lb></lb>
tiſſimum, cui præfuerat Eccleſiæ deberiarbi-<lb></lb>
tratus, convocatis ex vicinis Urbibus Epi-<lb></lb>
ſcopis, Civitate geſtiente, &amp; inſigne axidæ <lb></lb>
arboris in area revireſcentis, floreſque fun-</emph> <lb></lb>
<arrow.to.target n="a15"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(22)"></pb>
<emph type="italics">dentis, miraculum obſtupeſcente, in banc lon-<lb></lb>
ge quam nunc eſt bumiliorem Baſilicam il-<lb></lb>
luſtri pompa tranſtulit.</emph></s><s id="id2758577"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics"> VII. Kal. Febr. <lb></lb>
CCCCIX.</emph> </emph></foreign></s></p>

<p id="id2763085" type="foot"><s id="id2763088"><foot.target id="a15"></foot.target><emph type="italics">den-</emph></s></p>

<p id="id2827865" type="main"><s id="id2827867"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Anno a Chriſti ortu MCCIIC.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2827873" type="main"><s id="id2827876"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Florentini magnis divitii partis, &amp; rebus <lb></lb>
Domi, foriſque commode conſtitutis, cum ur-<lb></lb>
bem mœnibus auxiſſent, pulcberrimiſque <lb></lb>
ædificiis publice decoraſſent: ut rem divi-<lb></lb>
nam quoque optime ordinarent &amp; poſteris <lb></lb>
inſignis magniſicentiæ, &amp; religionis ſuæ <lb></lb>
exemplum proderent; Hoc auguſtiſſimum <lb></lb>
Templum in Dei bonorem, eiuſq matris <lb></lb>
ſemper Virginis Mariæ inſtituerunt.</emph></emph></foreign></s><s id="id2798106"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics"> Et <lb></lb>
Pontificio Legato Cardinale præſente pri-<lb></lb>
mumque lapidem ponente, ſumma cum om-<lb></lb>
nium lætitia, ac devotione incoarunt VI.Idus <lb></lb>
Septembris.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2820912" type="main"><s id="id2756423">Le altre due accanto alla Sagreſtia comune con-<lb></lb>
tengono le memorie della conſacrazione di <lb></lb>
queſta Chieſa fatta da Eugenio IV., e quella <lb></lb>
del Concilio Ecumenico celebrato da detto <lb></lb>
Pontefice, diſteſe da Angiolo Poliziano.</s></p>

<p id="id2799479" type="foot"><s id="id2799482"><emph type="italics">Ob</emph></s></p>

<pb pagenum="(23)"></pb>
<p id="id2799490" type="main"><s id="id2799492"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ob inſignem magnificentiam Civitatis &amp;  <lb></lb>
Templi Eugenius PP. IV. omni Solemnita-<lb></lb>
te adbibita dedicavit Die XXV. Martii <lb></lb>
MCCCCXXXVI. cujus dedicationis gratia <lb></lb>
Pons Ligneus Inſigni Magnificentia, &amp; or-<lb></lb>
natu factus eſt ab Eccleſia <expan abbr="Sancte">S.</expan> Marie Novel-<lb></lb>
le ubi Papa inhabitabat uſque ad banc Ec-<lb></lb>
cleſiam.</emph></emph></foreign></s> <s id="id2767272"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Per quem veniens Pontifex cum <lb></lb>
Cardinalibus &amp; Epiſcopis ceteriſq. Proce-<lb></lb>
ribus Pontificali habitu ad dedicandum ac-<lb></lb>
ceſſit.</emph></emph></foreign></s> <s id="id2791826"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Tanta enim multitudo ad ſpectandum <lb></lb>
convenerat ut pre nimia turba vias obſi-<lb></lb>
dente niſi per pontem commode tranſire Pon-<lb></lb>
tifex non potuiſſet.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2807046" type="main"><s id="id2807049"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ad perpetuam rei memoriam</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2807055" type="main"><s id="id2755304"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Generali Concilio Florentie celebrato poſt <lb></lb>
longas diſputationes unio Grecorum facta <lb></lb>
eſt in bac ipſa Eccleſia die VI. Iulii <lb></lb>
MCCCCXXXIX. preſidente eidem Concilio <lb></lb>
Eugenio Papa cum Latinis Epiſcopis &amp;  <lb></lb>
Prelatis, &amp; Imperatore Coſtantinopolitano <lb></lb>
cum Epiſcopis &amp; Prelatis &amp; Proceribus <lb></lb>
Grecorum in copioſo numero.</emph></emph></foreign></s> <s id="id2761676"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Sublatiſque <lb></lb>
erroribus in unam eandemque rectam fi-<lb></lb>
dem quam Romana tenet Eccleſia con-<lb></lb>
ſenſerunt.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2750276" type="foot"><s id="id2760270">S&#039;</s></p>

<pb pagenum="(24)"></pb>
<p id="id2760276" type="main"><s id="id2760280">S&#039;inalza ſopra le dette Tribune la grandioſa <lb></lb>
Cupola, per di dentro tutta dipinta con ma-<lb></lb>
raviglioſa invenzione da Federigo Zuccheri, <lb></lb>
e da Giorgio Vaſari.</s><s id="id2753616"> Corriſponde per di ſotto <lb></lb>
il Coro, diſegno di Filippo Brunelleſco, eſe-<lb></lb>
guito da Giuliano di Baccio d&#039;Agnolo, della <lb></lb>
medeſima forma d&#039;ordine Ionico, e di marmi <lb></lb>
di varj colori.</s><s id="id2781477"> Reſta queſto coronato da un <lb></lb>
belliſſimo fregio, ſoſtenuto da più colonne, <lb></lb>
l&#039;imbaſamento delle quali è arricchito di baſſi-<lb></lb>
rilievi, parte de&#039; quali ſono di Baccio Bandi-<lb></lb>
nelli, e parte di Giovanni dell&#039;Opera.</s><s id="id2784720"> In teſta <lb></lb>
del medeſimo Coro ſi vede un Criſto Croci-<lb></lb>
fiſſo. di mano di Benedetto da Majano, Scul-<lb></lb>
tore antico, e valente.</s><s id="id2784731"> Poſano ſopra l&#039;Altare <lb></lb>
tre grandi Statue di marmo, ſcolpite da Baccio <lb></lb>
Bandinelli, rappreſentanti Iddio Padre in atto <lb></lb>
di ſedere, ed a&#039; ſuoi piedi il Criſto morto ſo-<lb></lb>
ſtenuto da un Angiolo.</s><s id="id2765841"> Dietro a queſto Altare <lb></lb>
vedeſi una Pietà di mano del Buonarroti, che <lb></lb>
ſebbene non condotta a fine moſtra tuttavia <lb></lb>
l&#039;eccellenza del Profeſſore.</s><s id="id2771325"> Queſto ſtimabiliſ-<lb></lb>
ſimo gruppo ci fu collocato per ordine di <lb></lb>
Coſimo III. in luogo di due belliſſime Statue <lb></lb>
di marmo rappreſentanti Adamo, ed Eva, di <lb></lb>
mano di Baccio Bandinelli, che di quivi le <lb></lb>
fece traſportare nel Salone del Palazzo Vec-<lb></lb>
chio, ove ſi ammirano tra tante altre opere <lb></lb>
<arrow.to.target n="a16"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(25)"></pb>
che vi ſono, de&#039; più inſigni Scultori.</s><s id="id2759059"> Gl&#039;Al-<lb></lb>
tari della Croce, e di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio ſono ſtati <lb></lb>
adornati con Tabernacoli, e Colonne di mar-<lb></lb>
mo, come pure i gradi di marmo di tutti gli <lb></lb>
altri Altari delle tre Tribune, i ſedili di noce <lb></lb>
del Coro; e l&#039;adornamento dell&#039;Organo ſo-<lb></lb>
pra la Sagreſtia comune fù fatto il tutto a ſpeſe <lb></lb>
del paſſato zelantiſſimo Arciveſcovo Franceſco <lb></lb>
Gaetano Incontri.</s><s id="id2759465"> Ne&#039; pilaſtri delle Tribune, <lb></lb>
come ancora nelle mura delle Navate ſi ve-<lb></lb>
dono alcune Nicchie, o tabernacoli di marmo <lb></lb>
miſto, fatti col diſegno di Bartolommeo Am-<lb></lb>
mannati, entro de&#039; quali ſono gli Apoſtoli ſcol-<lb></lb>
piti in marmo da maeſtri eccellentiſſimi, cioè: <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, ſcultura di Iacopo Tatti Fiorenti-<lb></lb>
no, detto il Sanſovino; il <expan abbr="San">S.</expan> Matteo, di Vin-<lb></lb>
cenzio Roſſi; il <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea, di Andrea Fer-<lb></lb>
rucci; il <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo, di Vincenzio Roſſi; il <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Pietro, del Bandinelli; il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Evange-<lb></lb>
liſta, di Benedetto da Rovezzano; il <expan abbr="San">S.</expan> Iaco-<lb></lb>
po Minore, e il <expan abbr="San">S.</expan> Filippo, di Giovanni dell&#039;<lb></lb>
Opera.</s><s id="id2798933"> Ha queſta Baſilica molte altre opere <lb></lb>
degne di ſtima, le quali potrà il Foreſtiero da <lb></lb>
ſe medeſimo oſſervare.</s><s id="id2777589"> Una ſola coſa parmi <lb></lb>
neceſſario avvertire, ed è che ſe per ſorte <lb></lb>
quivi non ſi vedranno in gran copia gli abbel-<lb></lb>
limenti interiori, che a&#039; noſtri tempi ſi coſtu-<lb></lb>
mano, ſi ſcorgerà nondimeno un bel compo-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a17"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(26)"></pb>
ſto, a cui tutte le parti corriſpondono, ed <lb></lb>
una maeſtoſa bellezza, che ſenz&#039;altro orna-<lb></lb>
mento l&#039;occhio ſommamente diletta.</s><s id="id2770383"> Oltre però <lb></lb>
il materiale, degna ſi è queſta Chieſa di ſom-<lb></lb>
ma venerazione per le inſigni Reliquie di tanti <lb></lb>
Santi, che vi ſi adorano.</s><s id="id2794704"> Sono tra eſſe le più <lb></lb>
coſpicue, una parte della <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, un Chio-<lb></lb>
do, ed una Spina della Corona di noſtro Si-<lb></lb>
gnore, ripoſte in un Reliquiario d&#039;oro maſſic-<lb></lb>
cio tutto lavorato, ed intarſiato di perle, gioie, <lb></lb>
e pietre prezioſiſſime.</s><s id="id2753636"> Evvi il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Za-<lb></lb>
nobi Veſcovo Fiorentino, e di molti altri ſuoi <lb></lb>
ſucceſſori, e diſcepoli; di <expan abbr="San">S.</expan> Podio, di <expan abbr="Santo">S.</expan> Ste-<lb></lb>
fano IX. Pontefice, e de&#039; Santi Martiri Abdon, <lb></lb>
e Sennen.</s><s id="id2811547"> Evvi inoltre un Pollice di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Batiſta, con alquante ſue Ceneri; una parte <lb></lb>
di Braccio di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea Apoſtolo, ed altre <lb></lb>
ancora ſenza numero, deſcritte già dall&#039;Arci-<lb></lb>
diacono Coſimo Minerbetti <note id="id1569084" n="1"><p id="id2802602" type="main"><s id="id2802605">(1) Queſta deſcrizione fu ſtampata nel 1615., e <lb></lb>
di nuovo con aggiunte di Franceſco Cionacci <lb></lb>
nel 1685. in 4. </s></p></note>.</s> <s id="id2795025"> Ma non minor <lb></lb>
venerazione lo rende il Divin culto, che da <lb></lb>
tanti ſacri Miniſtri religioſamente s&#039;oſſerva. </s><lb></lb>
<s id="id1569125">Quarantadue Canonici, e fra queſti, cinque <lb></lb>
dignità, ſeſſanta e più Cappellani, cento Che-<lb></lb>
rici Eugeniani, e nelle feſte, e ſolennità ac-<lb></lb>
creſcono il numero circa a ſeſſanta altri Che-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a18"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(27)"></pb>
rici del Seminario Fiorentino, celebrando qui-<lb></lb>
vi continuamente gli Ufizj Divini con tal de-<lb></lb>
coro, e ſplendore, che quello d&#039;ogni altra <lb></lb>
Cattedrale d&#039;Italia non ſolo agguaglia, ma ſu-<lb></lb>
pera di gran lunga.</s><s id="id2798877"> Queſta Chieſa s&#039;è reſa ce-<lb></lb>
lebre per molti, e ſingolari avvenimenti quivi <lb></lb>
accaduti ne&#039; ſecoli trapaſſati.</s><s id="id2753974"> Fra queſti è da ram-<lb></lb>
mentarſi che Carlo Ottavo vi ſtabiliſſe la con-<lb></lb>
cordia co&#039; Fiorentini: che due Sommi Ponte-<lb></lb>
fici Martino V. ed Eugenio IV. ſolennemente <lb></lb>
vi celebraſſero.</s><s id="id2755204"> Che Pio II. e Leone X. v&#039;aſſi-<lb></lb>
ſteſſero più volte alle ſacre funzioni; ma più <lb></lb>
di ogn&#039;altro, che quivi ſi celebraſſe l&#039;anno <lb></lb>
1439. il Concilio Ecumenico Fiorentino, <lb></lb>
famoſo per l&#039;intervento del mentovato Euge-<lb></lb>
nio IV. dell&#039;Imperador Paleologo, del Pa-<lb></lb>
triarcà di Coſtantinopoli, e di tanti Primati <lb></lb>
della Grecia per l&#039;unione ſtabilitavi della Chie-<lb></lb>
ſa Greca colla Latina, come dall&#039;inſcrizione <lb></lb>
in marmo riportata di ſopra appariſce.</s><s id="id2753566"> Per <lb></lb>
queſte, ed altre cagioni non è maraviglia, <lb></lb>
ſe queſta Chieſa gode molte inſigni prero-<lb></lb>
gative, tra le quali è molto ſingolare, che i <lb></lb>
Cherici, dopo il ſervizio di nove anni preſtato <lb></lb>
alla medeſima, per Bolla di Eugenio IV. e per <lb></lb>
conferma di detta Bolla fatta da <expan abbr="San">S.</expan> Pio V. dopo <lb></lb>
il Concilio di Trento, vengono promoſſi al <lb></lb>
Sacerdozio, benchè non ſiano provveduti di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a19"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(28)"></pb>
alcun beneſizio, o d&#039;altra rendita Eccleſiaſtica, <lb></lb>
nel qual tempo da dotti Maeſtri vengono loro <lb></lb>
inſegnate le neceſſarie utili ſcienze, eſſendo <lb></lb>
eſciti da queſta Scuola in tutti i tempi ottimi, <lb></lb>
e degni Sacerdoti abiliſſimi a qualunque Chie-<lb></lb>
ſa, ed altri impieghi eccleſiaſtici.</s><s id="id2778248"> Queſta ſcuola <lb></lb>
che eſiſteva dirimpetto al Cimitero della Mi-<lb></lb>
ſericordia ſu trasferita pochi anni ſono nelle <lb></lb>
ſtanze dell&#039;antico ſtudio Fiorentino quivi vicino <lb></lb>
leggendoviſi ſopra la porta la ſeguente inſcri-<lb></lb>
zione</s></p>

<p id="id2788164" type="foot"><s id="id2788167"><foot.target id="a16"></foot.target>che</s></p>

<p id="id2752259" type="foot"><s id="id2752262"><foot.target id="a17"></foot.target>ſto,</s></p>

<p id="id2752269" type="foot"><s id="id2752273"><foot.target id="a18"></foot.target>rici</s></p>

<p id="id2776066" type="foot"><s id="id2776068"><foot.target id="a19"></foot.target>al-</s></p>

<p id="id2776075" type="main"><s id="id2776079"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ad veteres ſtudii Florentini <lb></lb>
Aedes Eugenianum Collegium translatum <lb></lb>
Anno Domini MDCCLXXXIV.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2752515" type="main"><s id="id2752518">In ultimo è da ſaperſi, che nelle due Cappelle, <lb></lb>
che ſono dai lati della porta principale ſi con-<lb></lb>
ſervano in una gran venerazione due antichiſ-<lb></lb>
ſime Immagini, una della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Trinità, e l&#039;altra <lb></lb>
di Maria Santiſſima, che è in un tabernacolo, <lb></lb>
e che ſi venerava nell&#039;antica Chieſa di <expan abbr="Santa">S.</expan> Re-<lb></lb>
parata: la qual Santa vi è dipinta tra le altre, <lb></lb>
nel quadro, che contorna il detto Tabernacolo <lb></lb>
di mano di Franceſco Poppi.</s><s id="id2742617"> Il Moſaico ſopra <lb></lb>
la detta porta è di Gaddo Gaddi.</s><s id="id2742621"> Le ſei ſtatue, <lb></lb>
che ſono ſulla baſe attorno la Chieſa, ſono <lb></lb>
i modelli di eccellenti Scultori, cioè <expan abbr="San">S.</expan> Mi-<lb></lb>
niato, e <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino Arciveſcovo, ſono di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a20"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(29)"></pb>
Batiſta Lorenzi, <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi, e <expan abbr="San">S.</expan> Podio del <lb></lb>
Francavilla, <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea Corſini d&#039;Antonio <lb></lb>
d&#039;Annibale, e di Giovanni Caccini è il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Gualberto.</s><s id="id2752540"> Sopra la porta laterale dalla parte del <lb></lb>
Campanile vi è il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Reparata di <lb></lb>
mano del Paſſignano, e ſopra l&#039;altra dalla parte <lb></lb>
opp ſta fu rappreſentato il Concilio Fiorentino <lb></lb>
dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta Paggi.</s><s id="id2760296"> Uſcendo di Chieſa <lb></lb>
trovaſi appreſſo il</s></p>

<p id="id2760304" type="foot"><s id="id2760308"><foot.target id="a20"></foot.target>Ba-</s></p>

<p id="id2760314" type="main"><s id="id2760318">CAMPANILE di forma quadrata, la cui circon-<lb></lb>
ferenza è cento braccia, l&#039;altezza centoqua-<lb></lb>
rantaquattro.</s><s id="id2786996"> E&#039; in iſola da ogni parte ſino da&#039; <lb></lb>
fondamenti ſtaccato dalla medeſima braccia 10. <lb></lb>
ed è increſtato tutto di marmi di diverſi colori, <lb></lb>
con bel diſegno diſtinti; eſſendo queſta una <lb></lb>
delle torri più celebri dell&#039;Italia.</s><s id="id2773586"> In quattro <lb></lb>
nicchie da ogni lato poſano quattro Statue, <lb></lb>
delle quali quelle che riguardano la Piazza, e <lb></lb>
l&#039;altre due ſopra la porta di eſſo ſono di mano <lb></lb>
di Donatello, e le due che pongono in mezzo <lb></lb>
le medeſime ſono di Niccolò Aretino: le tre <lb></lb>
piccole figure che ſon ſopra la Porta del Cam-<lb></lb>
panile, il diſegno di eſſa, e tre Statue dalla <lb></lb>
parte della Miſericordia rappreſentanti quattro <lb></lb>
Profeti, i ſette Pianeti, le ſette Virtù, e le <lb></lb>
ſette Opere della Miſericordia ſono di Andrea <lb></lb>
Piſano, e la quarta Statua è di Giottino.</s><s id="id2758224"> Le 7. <lb></lb>
ſtoriette che ſono verſo la Chieſa rappreſen-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a21"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(30)"></pb>
tanti la Grammatica, la Filoſofia, la Muſica, <lb></lb>
l&#039;Aſtrologìa, e la Geometria ſono di Luca <lb></lb>
della Robbia, come pure le altre quattro Sta-<lb></lb>
tue dalla parte della Chieſa ſi credono di detto <lb></lb>
Luca.</s><s id="id2755335"> Fu condotta queſta gran Torre col di-<lb></lb>
ſegno di Giotto <note id="id1569816" n="1"><p id="id2755188" type="main"><s id="id2755191"> Fu cominciato nel 1334.</s></p></note> ed è sì vaga, e sì mirabile <lb></lb>
la ſua ſtruttura, che certamente non ſi trova l&#039;e-<lb></lb>
guale.</s> <s id="id2753282"> In faccia al medeſimo è l&#039;eſemplariſſima.</s></p>

<p id="id2753288" type="foot"><s id="id2753291"><foot.target id="a21"></foot.target>tanti</s></p>

<p id="id2753298" type="main"><s id="id2753301">COMPAGNIA DELLA MISERICORDIA, la quale <lb></lb>
mattina e giorno porta agli Spedali con gran <lb></lb>
diligenza e carità gli Ammalati sì di Città che <lb></lb>
di Campagna, e accorre con ſomma celerità <lb></lb>
ad ogni caſo di diſgrazia, e morti iſtantanee <lb></lb>
che accadono per le ſtrade della Città.</s><s id="id2753596"> Dirim-<lb></lb>
petto alla Chieſa del Duomo è quella di</s></p>

<p id="id2792223" type="main"><s id="id2792226">SAN GIOVANNI antico Battiſtero, <note id="id1569922" n="2"><p id="id2755195" type="main"><s id="id2755198"> Di queſto tempio ſi trova ſtampata a parte <lb></lb>
un&#039;eſatta deſcrizione ſcritta dal Canonico Bat-<lb></lb>
teziere Antonio Lumachi. </s></p></note> e non <lb></lb>
già come alcuni hanno creduto con inſuſſiſtenti <lb></lb>
ragioni Tempio di Marte; poichè tale dai più <lb></lb>
culti ſtimar non ſi può per gli errori, che <lb></lb>
ravviſanſi nella ſua interna Architettura.</s><s id="id2772654"> Eſſo <lb></lb>
è di forma ottagona, ed in queſta guiſa ſi ſo-<lb></lb>
levano in antico ſabbricare i Tempi per uſo del <lb></lb>
Batteſimo.</s><s id="id2772668"> Per di fuori è iſolato, e fu incro-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a22"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(31)"></pb>
ſtato di varj marmì nel 1293.</s><s id="id1570003"> Per tre Porte vi <lb></lb>
ſi ha l&#039;ingreſſo, l&#039;impoſte e adornamento delle <lb></lb>
quali tutte di bronzo, ſono di sì maraviglioſa <lb></lb>
bellezza, e con tal maeſtria lavorate, che Mi-<lb></lb>
chelagnolo Buonarroti ſoleva dire, diſcorrendo <lb></lb>
di quelle di Lorenzo Ghiberti, che ſarebbero <lb></lb>
ſtate bene alle Porte del Paradiſo, e ſono quella <lb></lb>
belliſſima che riguarda la Chieſa del Duomo, <lb></lb>
e quella che è dirimpetto alla Colonna, ma la <lb></lb>
terza più antica dalla parte del Bigallo fu fatta <lb></lb>
da Andrea Piſano col diſegno di Giotto.</s><s id="id1570050"> Sono <lb></lb>
effigiate in eſſe alcune Storie del Teſtamento <lb></lb>
Vecchio e Nuovo, di baſſorilievo, fatte con <lb></lb>
tale eccellenza ſpecialmente quelle della Porta <lb></lb>
maggiore, che reſta l&#039;occhio attonito per lo <lb></lb>
ſtupore.</s><s id="id1570073"> Sopra la Porta principale vi ſono tre <lb></lb>
Statue di marmo, che rappreſentano il Batte-<lb></lb>
ſimo di Criſto, incominciate dal Sanſovino, e <lb></lb>
perfezionate da Vincenzio Danti, di cui ſono <lb></lb>
l&#039;altre ſtatue di bronzo, rappreſentanti la De-<lb></lb>
collazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, ſopra la Porta, <lb></lb>
che è dirimpetto al Bigallo.</s><s id="id1570114"> Sopra quella verſo <lb></lb>
la Colonna ſono maraviglioſe le tre figure di <lb></lb>
bronzo, che rappreſentano <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, che <lb></lb>
diſputa con un Fariſeo, e con un Dottore <lb></lb>
della Legge antica, e ſono di mano di Giovan-<lb></lb>
Franceſco Ruſtici.</s><s id="id1570150"> Poſſono ancora notarſi le <lb></lb>
due Colonne di porfido, poſte avanti la porta <lb></lb>
<arrow.to.target n="a23"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(32)"></pb>
principale, donate già da&#039; Piſani alla Città di <lb></lb>
Firenze fino del 1117. tornati che furono dall&#039;<lb></lb>
acquiſto dell&#039;Iſole di Majorica, e Minorica <lb></lb>
per eſſere ſtati i Fiorentini alla guardia della <lb></lb>
loro Città e le catene che pendono, con altre <lb></lb>
che ſi veggono alle Porte della Città, di <expan abbr="San">S.</expan> Fre-<lb></lb>
diano, di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro in Gattolino, e al Palazzo <lb></lb>
di Giuſtizia, ſono un trofeo del valor Fio-<lb></lb>
rentino quando conquiſtarono nel 1362. il Porto <lb></lb>
Piſano, che con queſte chiudevaſi.</s><s id="id1570221"> Entrando <lb></lb>
in Chieſa ſi vedono ſedici groſſe Colonne di <lb></lb>
belliſſimo granito, con Capitelli, e Pilaſtri, <lb></lb>
ſopra de&#039; quali ricorre un terrazzino, che cir-<lb></lb>
conda quaſi tutta la Chieſa, tramezzo alle quali <lb></lb>
vedonſi i 12. Apoſtoli, e allato alla Porta di <lb></lb>
mezzo la Legge di Natura, e la Legge Scritta, <lb></lb>
lavoro di Bartolommeo Ammannati, a riſerva <lb></lb>
del <expan abbr="San">S.</expan> Simone che eſſendo poch&#039;anni ſono a <lb></lb>
caſo caduto, fu rifatto dal vivente <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Inno-<lb></lb>
cenzio Spinazzi.</s><s id="id1570277"> Sotto l&#039;Arco della Tribuna, <lb></lb>
ove è ſituato l&#039;Altar Maggiore fu nel 1732. <lb></lb>
alzata la Statua di marmo del <expan abbr="Santo">S.</expan> Precurſore, <lb></lb>
in atto d&#039;eſſer portato alla celeſte Gloria, con <lb></lb>
più Angioli pur di marmo, opera tutta di Gi-<lb></lb>
rolamo Ticciati celebre Scultore, e Architetto, <lb></lb>
di cui pure e lo ſpazioſo Presbiterio eretto da-<lb></lb>
vanti il predetto Altar Maggiore, lavorato di <lb></lb>
finiſſimi marmi, ed arricchito di medaglioni, e <lb></lb>
<arrow.to.target n="a24"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(33)"></pb>
di baſſirilievi di marmo.</s><s id="id1570332"> Nella Tribuna rimiraſi <lb></lb>
la figura dell&#039;Agnello ſimboleggiato per il Sal-<lb></lb>
vatore, leggendoviſi in lettere d&#039;oro.</s></p>

<p id="id2755177" type="foot"><s id="id2755181"><foot.target id="a22"></foot.target>ſtato</s></p>

<p id="id2755097" type="foot"><s id="id2764052"><foot.target id="a23"></foot.target>prin-</s></p>

<p id="id2764059" type="foot"><s id="id2764063"><foot.target id="a24"></foot.target>di</s></p>

<p id="id2764070" type="main"><s id="id2764073"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Hic Deus est Magnus mitis quem denot at Agnus</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2770402" type="main"><s id="id2770405">Attorno al quale nel cerchio ſuperiore vi è <lb></lb>
Moisè con i quattro Proſeti Maggiori, e i tre <lb></lb>
Patriarchi, Abramo, Isacco, e Giacobbe con <lb></lb>
i nomi loro.</s><s id="id1570441"> Nella lunetta dalla parte dell&#039;Epi-<lb></lb>
ſtola vedeſi Maria Vergine ſedente col Figlio <lb></lb>
in braccio, e dall&#039;altra parte <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta. </s><lb></lb>
<s id="id1570467">In mezzo all&#039;Arco ſuperiore vi è un piccol <lb></lb>
buſto di Maria, come pure nella parte infe-<lb></lb>
riore altro buſto ſimile in mezzo a dodici Pro-<lb></lb>
feti; nel ſecondo arco inferiore vi è il <expan abbr="San">S.</expan> Pre-<lb></lb>
curſore in mezzo a <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, e <expan abbr="San">S.</expan> Paolo ſotto <lb></lb>
ai quali i quattro Evangeliſti, e molti Angioli. </s><lb></lb>
<s id="id1570513">Nei quattro peducci ſonovi quattro figure in atto <lb></lb>
di ſoſtenere il cerchio ſuperiore eſſendovi ſotto <lb></lb>
una cartella con i ſeguenti otto verſi.</s></p>

<p id="id2754144" type="main"><s id="id2754146"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Anno Papa tibi nonus currebat Honori<lb></lb>
Ac Federice tuo quintus Monarca decori<lb></lb>
Viginti quinque Chriſti cum mille ducentis<lb></lb>
Tempora currebant per ſecula cuncta manentis<lb></lb>
Hoc opus incepit Lux Mai tunc duodena<lb></lb>
Quod Domini noſtri conſervet gratia plena<lb></lb>
Sancti Franciſci Frater fuit hoc operatus<lb></lb>
Iacobus in tali pre cunctis arte probatus</emph></emph></foreign></s></p>
<arrow.to.target n="a25"></arrow.to.target>


<pb pagenum="(34)"></pb>
<p id="id1570588" type="main"><s id="id1570589">Dai quali verſi ſi viene a ſapere che fu prin-<lb></lb>
cipiato queſto lavoro a 12. Maggio 1225. da <lb></lb>
<expan abbr="Fra">F.</expan> Iacopo da Torrita.</s></p>

<p id="id2818362" type="foot"><s id="id2818366"><foot.target id="a25"></foot.target>C Dai</s></p>

<p id="id2818373" type="main"><s id="id2818376">Nell&#039;arco ſuperiore vedeſi una figura di un <lb></lb>
altezza ſmoderata rappreſentante il Salvatore a <lb></lb>
braccia aperte aſſiſo in atto di giudicare l&#039;Uni-<lb></lb>
verſo.</s><s id="id1570648"> La detta Immagine è alta braccia 14. <lb></lb>
con molte figure attorno, e Angioli, circon-<lb></lb>
data da un gran cerchio, e i Cieli di colore <lb></lb>
azzurro; ſotto i piedi vi ſono diverſi Sepolcri <lb></lb>
con Cadaveri avente a deſtra i preſcelti per il <lb></lb>
Paradiſo, ed a ſiniſtra i condannati all&#039;Inferno. </s><lb></lb>
<s id="id1570675">Nei 5. ordini di quadri della cupola vi ſono <lb></lb>
eſpreſſi a Moſaico, nel primo i fatti principali <lb></lb>
delia vita di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta; nel ſecondo i <lb></lb>
principali miſteri della vita del Redentore: nel <lb></lb>
terzo la Storia di Giuſeppe dell&#039;antico Teſta-<lb></lb>
mento, nel quarto ſi mirano le opere ſtupende <lb></lb>
del Creatore dalla creazione del Mondo fino <lb></lb>
al Diluvio Univerſale. </s><s id="id1570720">Nel quinto ſon rappre-<lb></lb>
ſentati gli Angioli, gli Arcangioli, i Troni, le <lb></lb>
Dominazioni, le Poteſtà, i Cherubini, i Serafi-<lb></lb>
ni <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s><s id="id1570741"> Nei fregi che circondano la Chieſa, ve-<lb></lb>
donſi molte teſte di Serafini alate.</s><s id="id1570749"> Nei para-<lb></lb>
petti del Loggiato ſul primo cornicione vi ſono <lb></lb>
diverſi Patriarchi, e Profeti con il loro nome, <lb></lb>
e motto.</s><s id="id1570763"> Setto ai Coretti <expan abbr="eccetera">ec.</expan> rimiranſi diverſi <lb></lb>
Santi, e Sante, i 4. Evangeliſti, come <lb></lb>
<arrow.to.target n="a26"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(35)"></pb>
pure nell&#039;altro ordine ſi vedono molti <expan abbr="Santi">SS.</expan> Pa-<lb></lb>
dri, Veſcovi, e Diaconi della Chieſa Greca e <lb></lb>
Latina, con i loro nomi.</s><s id="id1570806"> Oltre i varj orna-<lb></lb>
menti vi è il Battiſtero molto vago, e di bel-<lb></lb>
liſſimi marmi adorno, nella nicchia del quale <lb></lb>
vi è un <expan abbr="San">S</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta di marmo fatto da <lb></lb>
Giuſeppe Piamontini valente Scultore.</s><s id="id1570838"> Ed è <lb></lb>
da notarli, che un magnifico antico Battiſtero <lb></lb>
era nel mezzo del Tempio, di forma otta-<lb></lb>
gona, del quale n&#039;è rimaſto il ſegno nel pavi-<lb></lb>
mento.</s><s id="id1570856"> Dirimpetto al detto Battiſtero vi è il <lb></lb>
ſepolcro, ornato di varie Statue, di Baldaſſar <lb></lb>
Coſcia, già Papa ſotto nome di Giovanni Vi-<lb></lb>
geſimoſecondo, o come altri vogliono Vigeſi-<lb></lb>
moterzo, morto in Firenze l&#039;anno 1419. dopo <lb></lb>
aver rinunziato il Pontificato avanti al Concilio <lb></lb>
di Coſtanza.</s><s id="id1570883"> L&#039;intaglio di queſto Sepolcro è <lb></lb>
opera di Donatello, a riſerva della Statua della <lb></lb>
Fede, che è di Michelozzo ſuo Scolare, ſotto <lb></lb>
al qual Depoſito leggeſi l&#039;appreſſo Inſcrizione.</s></p>

<p id="id2756144" type="foot"><s id="id2756147"><foot.target id="a26"></foot.target>pure</s></p>

<p id="id2771220" type="main"><s id="id2771224"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ioañes quōdam Papa <lb></lb>
XXIII. obiit Florentie <lb></lb>
Año Dñi MCCCCXVIIII. XI. <lb></lb>
Kalendas Ianuarii</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2771240" type="main"><s id="id2771243">Parimente di Donatello è la Statua in legno di <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena Penitente, in un bell&#039;Al-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a27"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(36)"></pb>
tare fatto modernamente.</s><s id="id2782059"> Due altri antichi <lb></lb>
Depoſiti di due Vescovi di Firenze ſono in <lb></lb>
queſto Battiſtero, cioè di Rinieri XVII. Ve-<lb></lb>
ſcovo, che è ſotto la ſtatua di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea, e <lb></lb>
dall&#039;altra parte tra l&#039;Altar Maggiore e il Fonte, <lb></lb>
vi è l&#039;altro di Giovanni da Velletri XXXVI. </s><lb></lb>
<s id="id1571022">Veſcovo avente ſotto di eſſi la reſpettiva inſcri-<lb></lb>
zione.</s><s id="id2806052"> Finalmente in queſto Tempio ſono <lb></lb>
molte Reliquie e ſpecialmente il Dito indice <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, e un braccio di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo <lb></lb>
Apoſtolo, che ſi tengono in ſomma venerazio-<lb></lb>
ne, come altresì molte ſuppellettili ſacre, e <lb></lb>
argenti d&#039;ineſtimabil valore, tra i quali vi è <lb></lb>
un&#039;Altare di argento ſodo che per le principali <lb></lb>
ſolennità ſi pone nel mezzo di Chieſa, quale è <lb></lb>
alto braccia 2., e un ſoldo, e largo nella fac-<lb></lb>
ciata braccia 4. due terzi, e braccia 1. circa <lb></lb>
nelle pareti laterali, peſa l&#039;argento libbre 325. </s><lb></lb>
<s id="id1571099">Vedonſi in queſto rappreſentati i fatti principali <lb></lb>
della Vita di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, lavorati con <lb></lb>
ſomma diligenza, come in tanti quadretti, nel <lb></lb>
mezzo dei quali in una piccola tribuna vi è <lb></lb>
una ſtatuetta intiera di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta in piedi <lb></lb>
in atto di benedire, la quale è alta circa un <lb></lb>
braccio di peſo libbre 14., ed è fattura di Mi-<lb></lb>
chelozzo di Bartolommeo, eſſendovi ancora <lb></lb>
in diverſe nicchie molte ſtatuette piccole tutte <lb></lb>
di argento maſſiccio.</s><s id="id2767308"> Fu principiaco queſto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a28"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(37)"></pb>
Altare come in eſſo ſtà ſcritto nel 1366. e fu <lb></lb>
terminato nel 1477., onde vi impiegarono varj <lb></lb>
Manifattori (credo interrottamente) lo ſpazio <lb></lb>
di anni centundici, avendovi lavorato oltre il <lb></lb>
ſopraddetto Michelozzo, ancora Bernardo di <lb></lb>
Bartolommeo, Andrea del Verrocchio, e An-<lb></lb>
tonio del Pollajolo.</s><s id="id2747328"> Sopra di eſſo vi ſi pone <lb></lb>
una gran Croce parimente di argento, che peſa <lb></lb>
libbre 141. alta braccia 3. e due terzi, ornata di <lb></lb>
ſtatuette lavorate la metà da Betto di Franceſco, <lb></lb>
e l&#039;altra metà da Milano di Domenico Del, e <lb></lb>
da Antonio del Pollajuolo.</s></p>

<p id="id2747351" type="foot"><s id="id2781153"><foot.target id="a27"></foot.target>C 2 tare</s></p>

<p id="id2781160" type="foot"><s id="id2781164"><foot.target id="a28"></foot.target>Al-</s></p>

<p id="id2781171" type="main"><s id="id2781175">Uſcendo di Chieſa per la Porta di Tramonta-<lb></lb>
na, ſi trova una Colonna poco diſtante, eretta in <lb></lb>
quel luogo per ricordanza del miracolo, che ſe-<lb></lb>
guì, allora quando trasferendoſi alla Chieſa <lb></lb>
Cattedrale il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi Veſcovo <lb></lb>
Fiorentino dall&#039;inſigne Collegiata di <expan abbr="San">S.</expan> Loren-<lb></lb>
zo, nel toccar quivi la Bara un Olmo ſecco <lb></lb>
incontanente divenne freſco e verdeggiante. </s><lb></lb>
<s id="id1571324">Dall&#039;altra parte addirimpetto la Porta del fianco <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni a Mezzogiorno vi è l&#039;Ufizio del <lb></lb>
BIGALLO che ha cura de&#039; Fanciulli orſani ſmar-<lb></lb>
riti, ove era l&#039;Oratorio ſtato chiuſo nel <lb></lb>
luogo ove era la Loggia dell&#039;antica famiglia <lb></lb>
degli Adimari.</s><s id="id2777621"> Vedeſi nella facciata due anti-<lb></lb>
che pitture, che una rappreſentante quando <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Pier Martire diede a i 2. Nobili il Gonfa-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a29"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(38)"></pb>
lone per difendere la <expan abbr="Santa">S.</expan> Fede, e l&#039;altra il detto <lb></lb>
Santo in atto di predicare.</s><s id="id2764134"> Altre antichiſſime <lb></lb>
pitture ſono alle pareti delle ſtanze interne, <lb></lb>
come pure una vetuſta Immagine in marmo di <lb></lb>
Maria Santiſſima col Bambino in collo di un <lb></lb>
lavoro particolare di mano di Alberto Arnoldi <lb></lb>
fatta nel 1359. con ſpeſa di Fiorini 150. d&#039;oro, <lb></lb>
e di Fiorini 130. per i due angioli laterali, che <lb></lb>
eſiſte ove era l&#039;Altare dentro l&#039;Oratorio, ri-<lb></lb>
dotto adeſſo per uſo de l&#039;Archivio di detto Uffi-<lb></lb>
zio.</s><s id="id2751373"> Dietro a <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni vi è il</s></p>

<p id="id2751378" type="foot"><s id="id2768041"><foot.target id="a29"></foot.target>lone</s></p>

<p id="id2768048" type="main"><s id="id2768052">PALAZZO DELL&#039;ARCIVESCOVO, fatto col di-<lb></lb>
ſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſi al tempo del <lb></lb>
Cardinale e Arciveſcovo Aleſſandro de&#039; Medi-<lb></lb>
ci, dipoi per ſoli 27. giorni Papa Leone XI. <lb></lb>
vedendoſi ſul canto di queſto Palazzo la di lui <lb></lb>
Arme Pontificia con queſte brevi parole.</s></p>

<p id="id2764639" type="main"><s id="id2764642"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Leoni XI. P. M. ob merita in-Eccl. <lb></lb>
Flor. quam XXXIII. annos rexit <lb></lb>
&amp; has aedes reſtitutas.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2764657" type="main"><s id="id2789786">Ha la ſua entratura nell&#039;altra ſtrada, ed è oſ-<lb></lb>
ſervabile la magnifica Scala, e l&#039;Atrio, che <lb></lb>
mette nella gran Sala, dipinto eccellentemente <lb></lb>
da Pietro Anderlini. con lo sfondo di Vin-<lb></lb>
cenzio Meucci, a ſpeſe di <expan abbr="Monſignor">Monſig.</expan> Giuſeppe <lb></lb>
Maria Martelli, a cui dobbiamo ancora il re-<lb></lb>
ſtauramento della qui anneſſa Chieſa di </s></p>
<arrow.to.target n="a30"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(39)"></pb>
<p id="id1571594" type="main"><s id="id1571595">SAN SALVADORE, tenuta da una devota <lb></lb>
Congregazione di Sacerdoti utili molto alla <lb></lb>
diſciplina Eccleſiaſtica, ed è tutta dipinta a <lb></lb>
freſco da diverſi celebri Profeſſori moderni, <lb></lb>
avendovi colorita la Cupola, e la Natività, che <lb></lb>
ſerve di Tavola all&#039;Altar Maggiore Giovanni <lb></lb>
Ferretti con i due Apoſtoli di chiaro ſcuro.</s><s id="id2766083"> La <lb></lb>
depoſizione della Croce è di Mauro Soderini, e <lb></lb>
la Reſurrezione oppoſta con lo sfondo della vol-<lb></lb>
ta è di Vincenzio Meucci.</s><s id="id2766098"> Di quì paſſeremo alla</s></p>

<p id="id2766103" type="foot"><s id="id2766106"><foot.target id="a30"></foot.target>SAN</s></p>

<p id="id2760576" type="main"><s id="id2760579">CHIESA Collegiata, e Real Baſilica di SAN <lb></lb>
LORENZO, dove giunti alla Piazza oſſerveremo <lb></lb>
in faccia al Palazzo del Marcheſe della Stufa <lb></lb>
una baſe di marmo, nel cui baſſorilievo ſi rap-<lb></lb>
preſenta, quando al valoroſo Giovanni de&#039; Me-<lb></lb>
dici, Padre del Granduca Coſimo I., ſono con-<lb></lb>
dotti molti prigioni con varie ſpoglie.</s><s id="id2742646"> E&#039; opera <lb></lb>
del Cavalier Bandinelli, di cui pure è la Statua, <lb></lb>
che ſulla Baſe dovevaſi collocare, la quale non <lb></lb>
ancora finita, nel Salone del Palazzo Vecchio <lb></lb>
conſervaſi.</s><s id="id2742664"> Ma venendo alla Chieſa giudico a <lb></lb>
propoſito il dar breve notizia di ciò che avvenne <lb></lb>
nella ſua fondazione, eſſendo degno di ricor-<lb></lb>
danza quanto di eſſa laſciarono ſcritto <expan abbr="San">S.</expan> Pao-<lb></lb>
lino, il Baronio, ed altri Scrittori.</s><s id="id2798893"> A tempo <lb></lb>
dell&#039;Imperator Teodoſio, Giuliana Vedova <lb></lb>
Fiorentina, non meno illuſtre per lo ſplendore <lb></lb>
del ſangue, che per la pietà, acceſa di devo-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a31"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(40)"></pb>
zione verſo il Martire San Lorenzo, volle colle <lb></lb>
proprie ſoſtanze fabbricar queſto Tempio, e <lb></lb>
dedicarlo al medeſimo.</s><s id="id2755244"> Terminata appena la <lb></lb>
fabbrica, giunſe in Firenze Sant&#039;Ambrogio Ar-<lb></lb>
civeſcovo di Milano, perlochè venne in pen-<lb></lb>
ſiero a Giuliana di ricorrere al detto Prelato, <lb></lb>
e inſtantemente pregarlo, acciò voleſſe conſa-<lb></lb>
crare la nuova Chieſa, al che di buona voglia <lb></lb>
condeſceſe Celebroſſi pertanto la funzione <lb></lb>
della Sacra l&#039;anno del Signore 392. o come <lb></lb>
altri vogliono 393. e fu con tal ſodisfazione del <lb></lb>
popolo ſolennizzata, che da quel giorno in poi, <lb></lb>
per memoria di tal fatto chiamoſſi queſta Chieſa <lb></lb>
e tuttavìa chiamaſi Baſilica Ambroſiana.</s><s id="id2783748"> Quin-<lb></lb>
di ebbe origine la ſingolare venerazione, che <lb></lb>
a queſto Tempio portarono gli antichi Veſcovi <lb></lb>
di Firenze, ed in ſpecie San Zanobi, il quale <lb></lb>
eleſſe quivi la ſua ſepoltura, ove ſtette lungo <lb></lb>
tempo ripoſto, prima che alla Cattedrale foſſe <lb></lb>
trasferito il di lui Corpo.</s><s id="id2783775"> A sì felici principj <lb></lb>
corriſpoſero con maggiori avanzamenti i ſuc-<lb></lb>
ceſſi di queſta Chieſa, perciocchè eſſendo eretta <lb></lb>
in Collegiata e di ampliſſimi privilegj arricchita, <lb></lb>
ha in ogni tempo tenuto ſopra dell&#039;altre, dopo <lb></lb>
la Metropolitana, il primato.</s><s id="id2756402"> Sono in eſſa di-<lb></lb>
ciaſſette Canonici, quaranta Cappellani, e gran <lb></lb>
numero di Cherici, che vi celebrano gior-<lb></lb>
nalmente i Divini Uffizj con non minor decoro <lb></lb>
<arrow.to.target n="a32"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(41)"></pb>
di quello facciaſi nella Metropolitana; ed a <lb></lb>
queſti preſiede un Priore, che in varie Feſte <lb></lb>
dell&#039;anno gode l&#039;uſo della Mitra, e Pontificali. </s><lb></lb>
<s id="id1571942">Paſſando poi ad oſſervare la bellezza di queſto <lb></lb>
Tempio, per la mirabile Architettura di Fi-<lb></lb>
lippo Brunelleſchi, colla quale fu rinnovato; <lb></lb>
avendovi gettata la prima pietra li 16.</s><s id="id2770577"> Agoſto <lb></lb>
1425. l&#039;Arciveſcovo Amerigo Corſini a ſpeſe <lb></lb>
di Giovanni de&#039; Medici, e proſeguito da Coſimo <lb></lb>
<foreign lang="la"><emph type="italics">Pater Patrie</emph></foreign> ſuo figlio (giacchè l&#039;antico Tem-<lb></lb>
pio, nel 1423. rimaſe quaſi affatto deſolato <lb></lb>
dal fuoco) vedendoſi queſto Edifizio diviſo in tre <lb></lb>
Navate, ſoſtenuto da groſſe colonne di maci-<lb></lb>
gno, ſopra le quali poſano gli archi vagamente <lb></lb>
intagliati, come altresì il cornicione, ed il fre-<lb></lb>
gio che per tutta la Chieſa ricorrendo, vaga, <lb></lb>
e maeſtoſa la rendono.</s><s id="id2756701"> Ella è lunga braccia 144. <lb></lb>
larga 36. oltre lo sfondo delle Cappelle, e la <lb></lb>
crociata braccia 60.</s><s id="id2786580"> Sopra la Porta del mezzo <lb></lb>
ſi vede l&#039;Arme de&#039; Medici, ſcolpita in pietra <lb></lb>
col diſegno del Buonarroti, di cui parimente è <lb></lb>
il diſegno del Terrazzino e Sacrario, dove ſi <lb></lb>
conſervavano moltiſſime Reliquie le quali ſono <lb></lb>
ſtate recentemente traſportate in una Cappella <lb></lb>
della crociata accanto alla Sagreſtia come ſotto <lb></lb>
ſi dirà.</s><s id="id2747357"> Nelle Cappelle ſono di pregio alcune <lb></lb>
Tavole, tra le quali a man deſtra la prima rappre-<lb></lb>
ſentante la Viſitazione di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Eliſabetta, è di A-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a33"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(42)"></pb>
goſtino Veracini.</s><s id="id2747381"> La ſeconda lodatiſſima opera <lb></lb>
del Roſſo, nella quale ha eſpreſſo lo Spoſalizio <lb></lb>
di Maria Vergine.</s><s id="id411411"> La terza che rappreſenta <expan abbr="San">S.</expan> Lo-<lb></lb>
renzo, è opera di Niccolò Lapi.</s><s id="id411417"> Nella quarta vi <lb></lb>
è l&#039;Aſſunzione di Maria di antico, ed incognito <lb></lb>
autore.</s><s id="id411427"> Nella quinta ſi vede dipinto da Ottaviano <lb></lb>
Dandini un Crocifiſſo con San Franceſco, San <lb></lb>
Girolamo, e la Maddalena a piè della Croce. </s><lb></lb>
<s id="id1572159">Nella feſta San Girolamo nel Deſerto, opera <lb></lb>
del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Giuſeppe Naſini.</s><s id="id2752426"> Terminata la navata, <lb></lb>
vi è nella prima Cappella della crociata una <lb></lb>
Tavola rappreſentante un Preſepio, creduto di <lb></lb>
Coſimo Roſſelli.</s><s id="id2752440"> La Cappella che rimane nella <lb></lb>
teſtata della Croce ha il Tabernacolo di marmo, <lb></lb>
ove conſervaſi il <expan abbr="Santiſſimo">SS.</expan> Sacramento, diſegno, e <lb></lb>
Scultura diligentiſſima di Deſiderio da Setti-<lb></lb>
gnano, con figure di baſſo e alto rilievo, ſopra <lb></lb>
cui ſi vede un Gesù Bambino di marmo bianco <lb></lb>
opera del medeſimo.</s><s id="id2756599"> Queſto Tabernacolo è <lb></lb>
meſſo in mezzo da bell&#039;adornamento di co-<lb></lb>
lonne d&#039;ordine corintio con ſuo architrave, <lb></lb>
fregio, e fronteſpizio di marmi miſti.</s><s id="id2756616"> Più d&#039;ogni <lb></lb>
altra coſa degna di ammirazione è la Sagreſtia <lb></lb>
nuova detta comunemente la Cappella de&#039; Prin-<lb></lb>
cipi, fatta col diſegno, e architettura di Michela-<lb></lb>
gnolo Buonarroti.</s><s id="id2764097"> Sia contento il Foreſtiere <lb></lb>
di oſſervare il primo Sepolcro all&#039;entrare, che <lb></lb>
è di Giuliano de&#039; Mediei Duca di Nemurs, e <lb></lb>
<arrow.to.target n="a34"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(43)"></pb>
fratello di Leone X., ſopra di cui vi è il Si-<lb></lb>
mulacro di mano del Buonarroti, e le due Sta-<lb></lb>
tue appreſſo, che una il giorno, l&#039;altra la notte <lb></lb>
figurano, e nel dicontro Sepolcro fatto per <lb></lb>
Lorenzo de&#039; Medici Duca d&#039;Urbino, ſopra cui <lb></lb>
pure è il Simulacro della medeſima famoſa <lb></lb>
mano, con altre due Statue rappreſentanti il <lb></lb>
Crepuſcolo, e l&#039;Aurora.</s><s id="id2753063"> Si vede ancora di <lb></lb>
mano di Michelagnolo una Madonna col Bam-<lb></lb>
bino in braccio poſta in mezzo a due Figure <lb></lb>
dei Santi Coſimo, e Damiano, che la prima <lb></lb>
è del Montorſoli, e la ſeconda di Raffaello <lb></lb>
da Montelupo, ambedue Scultori eccellenti. </s><lb></lb>
<s id="id1572353">Di quì uſcendo, paſſata la prima Cappella, <lb></lb>
è ammirabile nella ſeconda la Tavola dell&#039;ado-<lb></lb>
razione de&#039; Magi opera di Girolamo Macchietti; <lb></lb>
Oſſerveremo dipoi il ricchiſſimo Maggiore Al-<lb></lb>
tare ordinato quivi collocarſi nell&#039;antepaſſato <lb></lb>
anno 787. da <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> che eſiſteva in queſta <lb></lb>
Real Galleria, fatto già coſtruire dai Sovrani <lb></lb>
Medicei con lavori finiſſimi, e ſorprendenti di <lb></lb>
tutte pietre prezioſe, per porſi nella gran Cap-<lb></lb>
pella di queſto Tempio non terminato; aven-<lb></lb>
dovi anco fatto erigere avanti il Presbiterio <lb></lb>
un ricco balauſtro di finiſſimi marmi.</s><s id="id2800678"> Sopra il <lb></lb>
medeſimo Altare vi è ſtato poſto un Crocifiſſo <lb></lb>
di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, in mezzo a una <lb></lb>
Vergine di Michel Angiolo Buonarroti, ed <lb></lb>
<arrow.to.target n="a35"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(44)"></pb>
un <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni di un ſuo Scolare, che erano <lb></lb>
nel ſotterraneo di queſta Chieſa.</s><s id="id2781118"> Oſſerveremo <lb></lb>
ancora d&#039;avanti al Maggiore Altare i tre tondi <lb></lb>
con grata di bronzo i quali uniti a lapida di por-<lb></lb>
fido di ſerpentino, e di altri marmi con l&#039;arme <lb></lb>
de&#039; Medici ne&#039; quattro lati, formano il no-<lb></lb>
bile Sepolcro a Coſimo <foreign lang="la"><emph type="italics">Pater Patriae</emph></foreign> morto il <lb></lb>
primo Agoſto 1464.</s><s id="id2781149"> Paſſate le due ſeguenti <lb></lb>
Cappelle della Crociata s&#039;entra nella vecchia <lb></lb>
Sagreſtia, fabbricata col diſegno di Filippo di <lb></lb>
Ser Brunelleſco; ſi oſſervino i quattro tondi <lb></lb>
ne&#039; peducci della volta di mano di Donatello, <lb></lb>
le due piccole porte, e in alcune nicchie San <lb></lb>
Lorenzo, Santo Stefano, San Coſimo, e <lb></lb>
San Damiano del medeſimo, e nel doſſale dell&#039;<lb></lb>
Altare un baſſorilievo in bronzo del Brunel-<lb></lb>
leſco.</s><s id="id2754381"> Quindi ſi vede un belliſſimo Sepolcro di <lb></lb>
porfido iſolato retto ſulle cantonate da quattro <lb></lb>
branche di Leone, adornato ne lati di fruttami, <lb></lb>
e fogliami di bronzo, fatti col diſegno di An-<lb></lb>
drea Verrocchio, ove ſono i Corpi di Pietro, <lb></lb>
e Giovanni figli di Coſimo Padre della Patria. </s><lb></lb>
<s id="id1572565">Corriſponde queſto nella Cappella dedicata alle <lb></lb>
glorie di Maria Vergine Santiſſima, chiamata <lb></lb>
la Madonna di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi, la di cui Immagine <lb></lb>
antica è circondata da una Tavola dipinta da <lb></lb>
Franceſco Conti con i Santi Lorenzo, Za-<lb></lb>
nobi, ed Ambrogio.</s><s id="id2790761"> Nello sfondo laterale di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a36"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(45)"></pb>
queſta Cappella fatto riccamente coſtruire, <lb></lb>
e abbellire dal noſtro benefico e pio Real <lb></lb>
Sovrano, in vari belliſſimi armadj furono <lb></lb>
quivi traſportate dal luogo antico ove eſiſte-<lb></lb>
vano nel Terrazzino ſopra la Porta tutte le <lb></lb>
Reliquie e ſuoi prezioſi Reliquiarj d&#039;oro, <lb></lb>
d&#039;argento, e di altre ricche materie, ed unite <lb></lb>
con altro numero grande di ſimili Reliquie, e <lb></lb>
Reliquiarj ſtate donate da <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> quivi ora <lb></lb>
con ſommo decoro unitamente ſi conſervano. </s><lb></lb>
<s id="id1572660">Contigua a queſta vi è una Cappella con la <lb></lb>
Tavola rappreſentante la Nunziata di Fra Fi-<lb></lb>
lippo Lippi. e di quì tornando verſo la Porta <lb></lb>
ammiraſi nella parete dipinto a freſco il mar-<lb></lb>
tirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo con ſommo ſtudio eſeguito <lb></lb>
da Agnolo Bronzino.</s><s id="id2755132"> Paſſata la Porta laterale <lb></lb>
trovaſi di mano dell&#039;Empoli il martirio di <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Baſtiano; appreſſo a queſta ſi vede effigiato <lb></lb>
<expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio Abate.</s><s id="id2755147"> Ne ſegue altra Cappella <lb></lb>
con un Immagine di Criſto Crocifiſſo, dopo <lb></lb>
la quale vi è una antichiſſima pittura rap-<lb></lb>
preſentante Maria, con <expan abbr="San">S.</expan> Leonardo ed altri <lb></lb>
Santi, dipoi ritrovaſi effigiato il martirio di <lb></lb>
<expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Arcadio e Compagni, opera degna di ſom-<lb></lb>
ma ſtima di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Sogliani; ammirabile è <lb></lb>
il gradino di queſt&#039;Altare lavorato con indicibil <lb></lb>
diligenza di Franceſco Bachiacca.</s><s id="id2772876"> E finalmente <lb></lb>
trovaſi la converſione di <expan abbr="San">S.</expan> Matteo dipinta da <lb></lb>
<arrow.to.target n="a37"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(46)"></pb>
Pietro Marcheſini.</s><s id="id2772896"> Belliſſimi ancora ſono i due <lb></lb>
Pergami nella Nave di mezzo, retti ciaſcuno <lb></lb>
da quattro colonnette di diverſi marmi, nelle <lb></lb>
facce de&#039; quali ſi vedono alcuni baſſirilievi di <lb></lb>
bronzo, fatti da Donatello, rappreſentanti i <lb></lb>
più la Paſſione del noſtro Redentore, con ſin-<lb></lb>
golare artifizio, e ſommamente lodati dagl&#039;<lb></lb>
intendenti.</s><s id="id2757238"> Ne laſceremo di dire, che la vaga <lb></lb>
ſoffitta, a ricca e nobil Cupola dipinta da Vin-<lb></lb>
cenzio Meucci il Campanile edificato da <lb></lb>
fondamenti, ed il riſtoramento della Chieſa <lb></lb>
ſotterranea, ſono opere fatte dalla pietà della <lb></lb>
Principeſſa Anna Maria Luiſa de&#039; Medici Elet-<lb></lb>
trice Vedova Palatina del Reno.</s><s id="id2767230"> Nell&#039;uſcir <lb></lb>
della Porta, onde ſi và nella Canonica, ſi trova <lb></lb>
la Statua di Paolo Giovio Veſcovo di Nocera, <lb></lb>
e famoſo Scrittore d&#039;Iſtorie, Scultura di Fran-<lb></lb>
ceſco da San Gallo, indi ſalendo per una Scala, <lb></lb>
che guida al Chioſtro di ſopra, troveremo la <lb></lb>
celebre, e per tutto il Mondo tanto rinomata</s></p>

<p id="id2759004" type="foot"><s id="id2759007"><foot.target id="a31"></foot.target>zio-</s></p>

<p id="id2759014" type="foot"><s id="id2759018"><foot.target id="a32"></foot.target>di</s></p>

<p id="id2759024" type="foot"><s id="id2759028"><foot.target id="a33"></foot.target>go-</s></p>

<p id="id2759035" type="foot"><s id="id2756298"><foot.target id="a34"></foot.target>fra-</s></p>

<p id="id2756305" type="foot"><s id="id2756309"><foot.target id="a35"></foot.target>un</s></p>

<p id="id2756316" type="foot"><s id="id2756320"><foot.target id="a36"></foot.target>que-</s></p>

<p id="id2756327" type="foot"><s id="id2756331"><foot.target id="a37"></foot.target>Pie-</s></p>

<p id="id2787468" type="main"><s id="id2787472">LIBRERIA MEDICEO-LAURENZIANA, il cui vaſo <lb></lb>
lungo braccia ottanta, largo diciotto e due terzi, <lb></lb>
alto quattordici e mezzo, è cosi nobile e mae-<lb></lb>
ſtoſo. e di sì rara e perſetta architettura, che <lb></lb>
molti valent&#039; uomini, come il Brezelio, il Se-<lb></lb>
nator Nelli, Ferdinando Ruggieri, e Giuſeppe <lb></lb>
Ignazio Roſſi l&#039;hanno diſegnato, e pubblicato <lb></lb>
colle ſtampe.</s><s id="id2758452"> Fu alzato col diſegno di Miche-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a38"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(47)"></pb>
lagnolo, ſervendo ciò per un degniſſimo en-<lb></lb>
comio.</s><s id="id2758472"> Prima dunque di penetrare là dentro, <lb></lb>
trovaſi un bel ricetto in forma quadra, nel <lb></lb>
quale è ſituata la Scala poſta sù da Giorgio <lb></lb>
Vaſari e dal Tribolo, per ben diciotto volte, <lb></lb>
e non mai per un miſterioſo ſilenzio di Miche-<lb></lb>
lagnolo potuta collocarſi nella ſua proporzio-<lb></lb>
nata ſituazione.</s><s id="id2753249"> Bella oltre modo è la Porta, <lb></lb>
e belli ancora ſono gli ornamenti delle fineſtre, <lb></lb>
vaghiſſimo il cornicione, l&#039;architrave, ed il <lb></lb>
fregio, e tutto inſieme è con sì nobil ſimetrìa <lb></lb>
diviſato, che reſta l&#039;occhio di chi lo mira dallo <lb></lb>
ſtupore, e dal diletto ſorpreſo.</s><s id="id2753272"> Alla bellezza <lb></lb>
del materiale corriſponde il pregio, ed il va-<lb></lb>
lore de&#039; Manoſcritti, che ſopra certi banchi di <lb></lb>
noce, quarantaquattro per parte in gran nu-<lb></lb>
mero vi ſi conſervano, oltre altri quattro nuovi <lb></lb>
ſcaffali poſti in una ſtanza in ſondo alla Libreria <lb></lb>
fattivi collocare da <expan abbr="Sua Maestà Cesarea">S. M. C.</expan> Franceſco l. ri-<lb></lb>
pieni pure di Manoſcritti.</s><s id="id2796637"> Sono queſti di lin-<lb></lb>
gue diverſe, e ſpecialmente Ebrea, Greca, <lb></lb>
Latina, Cineſe, Arabica, Caldea, Siriaca, <lb></lb>
Toſcana, Schiavona, Provenzale, e Franceſe <lb></lb>
antica, nè ſolo per la rarità, ma eziandio per <lb></lb>
l&#039;ornamento di pitture, e miniature ſingola-<lb></lb>
riſſimi.</s><s id="id2806085"> Da queſti come da rari eſemplari, ſo-<lb></lb>
gliono i Letterati, e in ſpecie gli Oltramon-<lb></lb>
tani diligentiſſimi oſſervatori, ſar riſcontrare, e <lb></lb>
<arrow.to.target n="a39"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(48)"></pb>
emendar quei difetti, che ſpeſſe volte ſcor-<lb></lb>
rono nelle ſtampe, o che furono da altri oſ-<lb></lb>
ſervati, con pubblicarne intereſſanti aneddoti.</s><s id="id2766573"> Or <lb></lb>
queſti Libri, parte da Coſimo Padre deila Pa-<lb></lb>
tria, Lorenzo ſuo fratello, Piero ſuo Figliuolo, <lb></lb>
e dal Cardinal <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> de Medici, poi Leon X. <lb></lb>
da varie parti, e con grandiſſime ſpeſe procu-<lb></lb>
rati ſpecialmente dalla Grecia, e dall&#039;Aſia, <lb></lb>
furono poſcia ripoſti in queſto luogo da Cle-<lb></lb>
mente VII., che fondò la Librerìa, nella quale, <lb></lb>
l&#039;anno 1571. fu dal Granduca Coſimo I. or-<lb></lb>
dinato che ſi daſſe pubblico ingreſſo a comune <lb></lb>
benefizio de Cittadini.</s><s id="id2754652"> In queſti ultimi tempi <lb></lb>
è ſtata accreſciuta di molti ottimi, e rariſſimi <lb></lb>
Manoſcritti, cioè dall&#039;Imperator Franceſco I. <lb></lb>
nell&#039;anno 1755. de&#039; più rari della celebre Li-<lb></lb>
breria Gaddiana.</s><s id="id2767393"> Indi per ordine del noſtro <lb></lb>
Reale Sovrano vi furono traſportati nel 1766. <lb></lb>
tutti i Codici manoſcritti che eſiſtevano nel <lb></lb>
Convento de&#039; Padri di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce; nel 1771 ci <lb></lb>
fece pure unire tutti i Codici Orientali, che <lb></lb>
eſiſtevano nel ſuo Real Palazzo, nel 1783. <lb></lb>
quelli della ſoppreſſa Badia di Fieſole, altri <lb></lb>
della Magliabechiana, e nel 1785. un numero <lb></lb>
dei più antichi, e rari della celebre Libreria <lb></lb>
Strozziana.</s><s id="id2770903"> Chi poi bramaſſe ſapere il numero, <lb></lb>
e la qualità de&#039; Libri, potrà comodamente ap-<lb></lb>
pagare il ſuo deſiderio, mediante gl&#039;Indici che <lb></lb>
<arrow.to.target n="a40"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(49)"></pb>
ſono ſtati ſino ad ora pubblicati.</s><s id="id2770927"> Quello de&#039; <lb></lb>
Codici Orientali e Palatini, fu compilato da <lb></lb>
Monſignor Evodio Aſſemanni, e ſtampato in <lb></lb>
Firenze nel 1742.</s><s id="id2767450"> Il Canonico Antonio Ma-<lb></lb>
ria Biſcioni rifece il Catalogo de&#039; ſoli Codici <lb></lb>
Orientali della Laurenziana, che fu pubblicato <lb></lb>
dopo la ſua morte in Firenze ne&#039;l&#039;anno 1752. </s><lb></lb>
<s id="id1573436">Eſſendo ſucceduto nell&#039;impiego di Biblio-<lb></lb>
tecario il vivente <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Canonico Angiolo Maria <lb></lb>
Bandini, nel 1759. diede principio al Catalogo <lb></lb>
ragionato de&#039; Codici Greci, che ſu da eſſo felice-<lb></lb>
mente condotto al ſuo termine nell&#039;anno 1770. <lb></lb>
in tre Tomi in <expan abbr="folio">fol.</expan> pubblicati colle ſtampe di Fi-<lb></lb>
renze, ed ornati di tavole in rame eſprimenti <lb></lb>
i ſaggi de&#039; caratteri de&#039; Codici più inſigni.</s><s id="id2811849"> Con <lb></lb>
altri cinque volumi parimente in <expan abbr="folio">fol.</expan> ne&#039; quali <lb></lb>
ſi racchiudono i Codici Latini, Provenzali, e <lb></lb>
Italiani in ogni genere, ha ſeguitata queſta beli&#039; <lb></lb>
Opera.</s><s id="id2811867"> L&#039;erudito viaggiatore informandoſi <lb></lb>
dalla perizia del Bibliotecario troverà ad ogni <lb></lb>
banco qualche raro Manoſcritto.</s><s id="id2755603"> I più ſingo-<lb></lb>
lari per l&#039;antichità ſono il Codice Siriaco al <lb></lb>
<expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> I.</s><s id="id1573541"> Quello del Vergilio al <expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> XXXIX. </s><lb></lb>
<s id="id1573554">Al XLII. il Decamerone del Boccaccio.</s><s id="id2755617"> Quello <lb></lb>
dell&#039;Oroſio al LXV.</s><s id="id2755623"> Quello del Tacito al <lb></lb>
LXVIII.</s><s id="id2755628"> Per la vaghezza dell&#039;ornato il <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Am-<lb></lb>
brogio, il Lirano, il Tolomeo, il Giulio Ce-<lb></lb>
ſare, la Vita di Lorenzo de Medici, Domizio <lb></lb>
<arrow.to.target n="a41"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(50)"></pb>
Calderino, l&#039;Argiropilo, e molti altri, trai <lb></lb>
quali le famoſe, e celebri Pandette di Giuſti-<lb></lb>
niano, chiamate le Pandette Piſane, poi Fio-<lb></lb>
rentine, ſtimate più di ogni altro teſoro da <lb></lb>
chi riguarda la rarità ed eccellenza di un Ma-<lb></lb>
noſcritto sì prezioſo.</s><s id="id2776509"> Queſte per qualche ſecolo <lb></lb>
furono con ſomma gelosìa cuſtodite nella Real <lb></lb>
Guardaroba, ed ora da qualche anno d&#039;ordine <lb></lb>
Sovrano traſmeſſe e unite in queſta Libreria <lb></lb>
tra gli altri molti rariſſimi manoſcritti;</s><s id="id1573651"> Da <lb></lb>
queſto luogo ritornando in Chieſa ci porteremo <lb></lb>
a viſitare la</s></p>

<p id="id2754872" type="foot"><s id="id2754876"><foot.target id="a38"></foot.target>la-</s></p>

<p id="id2754883" type="foot"><s id="id2754886"><foot.target id="a39"></foot.target>emen-</s></p>

<p id="id2777436" type="foot"><s id="id2777440"><foot.target id="a40"></foot.target>ſono</s></p>

<p id="id2777447" type="foot"><s id="id2777451"><foot.target id="a41"></foot.target>D Cal-</s></p>

<p id="id2777458" type="main"><s id="id2777462">CAPPELLA REALE a cui l&#039;anno ſcorſo è ſtato <lb></lb>
fatto nel Coro l&#039;ingreſſo, ma per comodo, ſi <lb></lb>
entra per altra piccola porta nella contigua mi-<lb></lb>
nor Cappella.</s><s id="id2795800"> Queſta è la gran Cappella co-<lb></lb>
tanto celebre, che ſenza ingrandimento iper-<lb></lb>
bolico vien reputata nel Mondo unica e ſin-<lb></lb>
golare.</s><s id="id2795815"> E in vero, ſe in altri Edifizj s&#039;ammira <lb></lb>
la ſquiſitezza dell&#039;arte, in altri la ricchezza dei <lb></lb>
materiali, in alcuni qualche coſa di ſingolare, <lb></lb>
in queſta ſola Cappella tutte unite concorrono <lb></lb>
le prerogative più nobili; magnificenza d&#039;ar-<lb></lb>
chitettura, pregio infinito de&#039; materiali, bel-<lb></lb>
lezza incomparabile, e perfezione dell&#039;arte in <lb></lb>
ſommo grado.</s><s id="id2753406"> Per darne qualche breve noti-<lb></lb>
zia, diremo, che la circoferenza di tutta queſta <lb></lb>
Cappella è braccia centoquarantaquattro, l&#039;al-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a42"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(51)"></pb>
tezza della Cupola braccia centoquattro, e il <lb></lb>
diametro quarantotto.</s><s id="id2761281"> L&#039;incroſtatura è di dia-<lb></lb>
ſpri, agate, calcedonj, lapislazzuli, ed oltre <lb></lb>
pietre prezioſe.</s><s id="id2761292"> Belliſſimi ſono i pilaſtri co&#039; ca-<lb></lb>
pitelli di bronzo dorati, maeſtoſi ſono i Sepol-<lb></lb>
cri di granito orientale, ſopra ciaſcun de&#039; quali <lb></lb>
poſa un guanciale di diaſpro tempeſtato di gioje, <lb></lb>
e ſopra quello una corona reale, ancor eſſa ric-<lb></lb>
ca di gemme.</s><s id="id2761316"> In alcune nicchie di paragone <lb></lb>
ſono collocate altrettante Statue di bronzo do-<lb></lb>
rate, maggiori del naturale che rappreſentano <lb></lb>
i Sovrani Deſunti.</s><s id="id2768968"> Di vaghiſſime commettiture <lb></lb>
di lapislazzuli, madreperle, diaſpri, agate, <lb></lb>
verde antico, graniti, e altre rariſſime pietre <lb></lb>
vedonſi effigiate le Armi delle Città ſottopoſte <lb></lb>
al Granducato.</s><s id="id2768988"> In ſomma tali, e tanti ſono <lb></lb>
gli ornamenti di pregio, che vi ſi trovano, che <lb></lb>
umano penſiero non è baſtevole a immaginarſi <lb></lb>
una bellezza sì rara.</s><s id="id2805151"> Fu cominciata l&#039;anno 1601. <lb></lb>
al tempo di Ferdinando l., e per quanto da <lb></lb>
molti Maeſtri giornalmente vi ſi lavoraſſe, <lb></lb>
moltiſſimo vi reſta ancora per renderla in tutto <lb></lb>
compita.</s><s id="id2805168"> Appreſſo la Cappella per di dietro <lb></lb>
alla Chieſa è la</s></p>

<p id="id2805175" type="foot"><s id="id2805178"><foot.target id="a42"></foot.target>tezza</s></p>

<p id="id2778275" type="main"><s id="id2778279">CASA de&#039; Nelli, nella quale eſiſteva una <lb></lb>
prodigioſa quantità di diſegni d&#039;architettura <lb></lb>
di mano de&#039; più eccellenti profeſſori d&#039;Italia, <lb></lb>
ſiccome una raccolta di Manoſcritti de&#039; celebri <lb></lb>
<arrow.to.target n="a43"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(52)"></pb>
Mattematici Galileo Galilei, Evangeliſta Tor-<lb></lb>
ricelli, e Vincenzio Viviani, trasferita in oggi <lb></lb>
nell&#039;altra ſua Caſa detta de&#039; Cartelloni, in Via <lb></lb>
dell&#039;Amore, ove abitava il celebre Vincenzio <lb></lb>
Viviani.</s><s id="id2796651"> Di quì paſſeremo nella Via della Stipa <lb></lb>
dov&#039;è il</s></p>

<p id="id2796660" type="foot"><s id="id2796664"><foot.target id="a43"></foot.target>D 2 Mat-</s></p>

<p id="id2796671" type="main"><s id="id2796675">PALAZZO, e Banca del Saſſi, e proſeguendo <lb></lb>
da queſta parte trovaſi la Chieſa di</s></p>

<p id="id2796684" type="main"><s id="id2782441"><expan abbr="SAN">S.</expan> IACOPO in Campo Corbolini Commenda <lb></lb>
de` Cavalieri Geroſolimitani, in cui vi ſono <lb></lb>
varie Inſcrizioni e Memorie antiche; una Ta-<lb></lb>
vola di Ridolfo del Ghirlandajo rappreſentante <lb></lb>
lo Spoſalizio di Gesù Bambino con <expan abbr="Santa">S.</expan> Cate-<lb></lb>
rina; altra dedicata alla Decollazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Battiſta, dipinta da Filippo Palladini, e ſopra <lb></lb>
alla Porta per di dentro è maraviglioſo un <lb></lb>
Puttino che ſoſtiene l&#039;Arme della Famiglia <lb></lb>
dell&#039;Antella dipinto ſopra un&#039;embrice da Gio-<lb></lb>
vanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s><s id="id2758182"> Eſcendo di quì trovaſi <lb></lb>
il Monaſtero, e la Chieſa di</s></p>

<p id="id2758191" type="main"><s id="id2758194"><expan abbr="SANT&#039;">S.</expan> ONOFRIO delle Religioſe Franceſcane <lb></lb>
dette di Fuligno, dove oltre una bella Tavola <lb></lb>
dell&#039;Aſſunzione che ſi vede all&#039;Altar maggio-<lb></lb>
re, è a man dritta quella di lacopo Ligozzi <lb></lb>
rappreſentante l&#039;Adorazione de&#039; Magi, vi è <lb></lb>
dirimpetto da ammirare il belliſſimo <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb>
ceſco in atto di ricevere le Stimate dipinto <lb></lb>
con la più viva eſpreſſione da Lodovico Ci-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a44"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(53)"></pb>
goli, opera in vero ſtimatiſſima di sì eccellente <lb></lb>
artefice.</s><s id="id2769218"> La volta è pittura del <expan abbr="Padre">P.</expan> Galletti <lb></lb>
Teatino.</s><s id="id2769225"> Poco diſtante da queſta Chieſa an-<lb></lb>
dando verſo la Fortezza ſi trova la Chieſa di</s></p>

<p id="id2769235" type="foot"><s id="id2762712"><foot.target id="a44"></foot.target>goli,</s></p>

<p id="id2762719" type="main"><s id="id2762723"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIULIANO, fuori della quale vedeſi un Ta-<lb></lb>
bernacolo di un Crocifiſſo con altre figure, opera <lb></lb>
di Andrea del Caſtagno.</s><s id="id2762735"> In Chieſa entran-<lb></lb>
do a man deſtra vi è l&#039;Altare del Santiſſimo <lb></lb>
Crocifiſſo opera aſſai ſtimabile di Mariotto Al-<lb></lb>
bertinelli, di cui è ancora la Tavola all&#039;Altar <lb></lb>
maggiore, ove ha effigiata Maria col Bambino <lb></lb>
Gesù con altri Santi.</s><s id="id2756348"> Il quadro poi dell&#039;altro <lb></lb>
Altare a ſiniſtra rappreſentante la naſcita del <lb></lb>
Santo Bambino, è di Iacopo da Empoli; di <lb></lb>
contro a queſta vi è</s></p>

<p id="id2756363" type="main"><s id="id2756367"><expan abbr="SANT&#039;">S.</expan> ANTONIO già Convento di Canonici Re-<lb></lb>
golari Franceſi ora ſoppreſſi, nella qual Chieſa <lb></lb>
al primo Altare a man dritta vi è la Tavola <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Re di Francia, opera di Livio <lb></lb>
Mehus; e il <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio viene da Niccolò <lb></lb>
Mignard.</s><s id="id2792182"> Poco diſtante da queſta Chieſa ſi <lb></lb>
trova il</s></p>

<p id="id2792188" type="main"><s id="id2792192">CASTEL <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Battiſta, volgarmente detto <lb></lb>
la Fortezza da Baſſo, fatto fabbricare dal Duca <lb></lb>
Aleſſandro nel 1534. col diſegno di Aleſſandro <lb></lb>
Vitelli, e Antonio da <expan abbr="San">S</expan> Gallo, il quale di <lb></lb>
preſente oltre una Truppa di Soldati, ſerve <lb></lb>
per Caſa di Correzione, facendoviſi lavorare <lb></lb>
<arrow.to.target n="a45"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(54)"></pb>
tanto gli Uomini che le Donne, che ſono in <lb></lb>
gaſtigo in diverſi meſtieri ſotto gli ordini di un <lb></lb>
Commiſſario, e altri Miniſtri.</s><s id="id2772700"> Eſciti da queſto <lb></lb>
luogo, e prendendo per la Via dell&#039;Acqua a <lb></lb>
mano deſtra ove era la</s></p>

<p id="id2772711" type="foot"><s id="id2772715"><foot.target id="a45"></foot.target>tanto</s></p>

<p id="id2790790" type="main"><s id="id2790793">COMPAGNIA di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Evangeliſta, vi è <lb></lb>
ſtato trasferito lo Spedale di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Onofrio, nel <lb></lb>
quale ſi dà ricetto ogni ſera a molte povere <lb></lb>
perſone di ambedue i ſeſſi, prive di caſa, e <lb></lb>
parenti; e vi ſi aduna l&#039;Univerſità dei Tintori, <lb></lb>
la quale ſomminiſtra diverſe carità ai poveri di <lb></lb>
tale Arte.</s><s id="id1574573"> Poco dopo ſi trova la Chieſa delle <lb></lb>
Religioſe Carmelitane di</s></p>

<p id="id2755263" type="main"><s id="id2755266"><expan abbr="SAN">S.</expan> BARNABA: ſopra la porta di detta Chieſa <lb></lb>
evvi una Vergine col Santo Bambino di Luca <lb></lb>
della Robbia, il quale abitava preſſo queſta <lb></lb>
Chieſa.</s><s id="id2755281"> Entrando vedeſi all&#039;Altar maggiore <lb></lb>
ſotto vaga tribuna ornata di ſtucchi, una ta-<lb></lb>
vola di Sandro Botticelli, ingrandita da Ago-<lb></lb>
ſtino Veracini, che imitò a perfezione l&#039;antico, <lb></lb>
in cui vi è eſpreſſa Maria Santiſſima col Bam-<lb></lb>
bino Gesù, <expan abbr="San">S.</expan> Barnaba, e quattro altri Santi. </s><lb></lb>
<s id="id1574645">Vi ſono nel corpo della Chieſa due Altari per <lb></lb>
parte uniformi, al primo de&#039; quali ſi venera <lb></lb>
una prodigioſa Immagine del Crocifiſſo dipinta <lb></lb>
dal Beato Giovanni Angelico.</s><s id="id2773558"> Di quì poco <lb></lb>
diſtante trovaſi la Chieſa delle Religioſe Fran-<lb></lb>
ceſcane di </s></p>
<arrow.to.target n="a46"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(55)"></pb>
<p id="id1574685" type="main"><s id="id1574686"><expan abbr="SANT&#039;">S.</expan> ORSOLA nella quale fu dipinta da Matteo <lb></lb>
Roſſelli all&#039;Altar Maggiore la Tavola della <lb></lb>
Concezione, e al deſtro Altare da Filippo Tar-<lb></lb>
chiani il Batteſimo di Gesù Criſto, e in faccia <lb></lb>
ad eſſo il martirio di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Orſola da Bartolommeo <lb></lb>
Silveſtrini.</s><s id="id2794926"> Lo sfondo della ſoffitta è di Seba-<lb></lb>
ſtiano Galeotti, e la lunetta ſulla maggior <lb></lb>
Cappella è del Caſcetti.</s><s id="id2794936"> Li quì paſſando in <lb></lb>
Via de&#039; Ginori ſi trova il</s></p>

<p id="id2794944" type="foot"><s id="id2756237"><foot.target id="a46"></foot.target>S. OR-</s></p>

<p id="id2756244" type="main"><s id="id2756248">PALAZZO dei Giraldi che ha una buona Li-<lb></lb>
breria, e quello del Senatore Ginori ripieno <lb></lb>
di pitture, e molte altre pregiabili rarità.</s><s id="id2756259"> Di <lb></lb>
quì andando in Via <expan abbr="San">S.</expan> Gallo oſſerveremo il</s></p>

<p id="id2756267" type="main"><s id="id2756271">PALAZZO de&#039; Marucelli, ora de&#039; Brunaccini, <lb></lb>
di vaghiſſima architettura di Gherardo Silvani, <lb></lb>
ove ſono ammirabili le due Arpie ſoſtenenti il <lb></lb>
Terrazzino opera di Raffaello Curradi: Entro <lb></lb>
vi ſon cinque gran Camere dipinte da Seba-<lb></lb>
ſtiano Ricci Pittor Veneziano.</s><s id="id2767653"> Di faccia a <lb></lb>
queſto Palazzo vedeſi il</s></p>

<p id="id2767660" type="main"><s id="id2767664">MONASTERO di <expan abbr="Santa">S.</expan> Appollonia la qual Chieſa <lb></lb>
e Porta, della medeſima fu fatta col diſegno <lb></lb>
di Michelagnolo.</s><s id="id2767674"> Alle due Cappelle laterali la <lb></lb>
Tavola della <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Trinità fu colorita da Pier <lb></lb>
Dandini, ed il Crocifiſſo di rilievo è di Raffaello <lb></lb>
da Montelupo.</s><s id="id2787022"> Nella Tribuna oſſervaſi la volta <lb></lb>
dipinta da Bernardino Poccetti ſotto della quale <lb></lb>
la Tavola dell&#039;Altare rappreſentante Maria <lb></lb>
<arrow.to.target n="a47"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(56)"></pb>
Santiſſima ed altri Santi, è di Agoſtino Vera-<lb></lb>
cini.</s><s id="id2787050"> Non è da tralaſciarſi di oſſervare ſopra le <lb></lb>
grate del Coro delle Monache la gran Tela <lb></lb>
eſprimente Criſto m niſtrato dagli Angeli nel <lb></lb>
deſerto, opera di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2793167"> E proſe-<lb></lb>
guendo verſo la Porta ſi trova a mano deſtra la</s></p>

<p id="id2793176" type="foot"><s id="id2793180"><foot.target id="a47"></foot.target>San-</s></p>

<p id="id2793187" type="main"><s id="id2793191">CHIESA di Gesù Pellegrino già Congrega <lb></lb>
maggiore, nella quale ſonovi tre Tavole a olio <lb></lb>
molto eccellenti di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Balducci, come pur <lb></lb>
ſono del medeſimo tutte le Pareti dipinte a <lb></lb>
freſco.</s><s id="id1575005"> E&#039; oſſervabile l&#039;Epitaffio alla Sepoltura <lb></lb>
fattaſi fare in vita dal celebre facetiſſimo Pio-<lb></lb>
vano Arlotto, che dice così</s></p>

<p id="id2774449" type="main"><s id="id2774452"><emph type="italics"><emph type="quote">Queſta Sepoltura il Piovano Arlotto la <lb></lb>
fece fare per ſe e per chi ci vuole entrare,,.</emph></emph></s></p>

<p id="id1575044" type="main"><s id="id1575045">Proſeguendo il cammino dalla parte oppoſta <lb></lb>
ſul Canto di Via delle Ruote può oſſervarſi la <lb></lb>
piccola, ma vaga facciata della Caſa, che per <lb></lb>
propria abitazione ſi fabbricò il celebre Pittore <lb></lb>
Santi di Tito; e ſull&#039;altro canto di Via <expan abbr="San">S.</expan> Za-<lb></lb>
nobi un belliſſimo Tabernacolo di Domenico <lb></lb>
Puligo diſcepolo di Andrea del Sarto.</s><s id="id409401"> In faccia <lb></lb>
a detta Via vi è da vedere la Fabbrica dei Ta-<lb></lb>
bacchi, e accanto la Chieſa di</s></p>

<p id="id409412" type="main"><s id="id409416"><expan abbr="SANTA">S.</expan> CATERINA già degl&#039;Abbandonati, dirimpetto <lb></lb>
alla quale è la Stanza Mortuaria, ove ogni ſera <lb></lb>
vi ſi depoſitano i cadaveri degli eſtinti di queſta <lb></lb>
Città, che dipoi ſono traſportati nel Campo <lb></lb>
<arrow.to.target n="a48"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(57)"></pb>
Santo a Treſpiano; e ritornando in Via <expan abbr="San">S.</expan> Gallo <lb></lb>
ſi preſenta il Monaſtero, ora Conſervatorio di</s></p>

<p id="id2776125" type="foot"><s id="id2776128"><foot.target id="a48"></foot.target>Santo</s></p>

<p id="id2759931" type="main"><s id="id2759935"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIOVANNINO de&#039; Cavalieri di Malta aſſai <lb></lb>
vago, e ſpazioſo, diviſo in tre navate.</s><s id="id2759943"> La pri-<lb></lb>
ma Cappella, che incontraſi a man dritta ha <lb></lb>
una Immagine del Crocifiſſo traslatato dall&#039;an-<lb></lb>
tica loro Chieſa, e Convento che aveano dalla <lb></lb>
Porta Romana.</s><s id="id2759962"> Nella ſeconda vi è eſpreſſa da <lb></lb>
Santi di Tito la Natività di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, <lb></lb>
la terza è dedicata alla Preſentazione di Maria. </s><lb></lb>
<s id="id1575241">Nella teſtata della Navata vedeſi la ſua incoro-<lb></lb>
nazione, che è antica pittura dell&#039;Orgagni. </s><lb></lb>
<s id="id1575252">All&#039;Altar maggiore dipinſe Pietro Dandini la <lb></lb>
Decollazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta con due ovati, <lb></lb>
che in uno <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino, e nell&#039;altro <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria <lb></lb>
Maddalena de Pazzi, di mano d&#039;Aleſſandro <lb></lb>
Gherardini, di cui ſono ancora le pitture a <lb></lb>
freſco della tribuna, e della ſoffitta della Chieſa <lb></lb>
ornata di architettura da Rinaldo Botti.</s><s id="id2796504"> Ne <lb></lb>
ſeguita la Naſcira di Gesù Criſto del Ghirlan-<lb></lb>
dajo.</s><s id="id2796514"> Dopo ne viene una Nunziata della Scuola <lb></lb>
di Giotto.</s><s id="id2796520"> Vi è infine la Cappella della Beata <lb></lb>
Ubaldeſca Religioſa di queſt&#039;Ordine Geroſoli-<lb></lb>
mitano.</s><s id="id2796531"> E&#039; da ſaperſi che in queſto eſempla-<lb></lb>
riſſimo Monaſtero vi fu educata per più di ſei <lb></lb>
anni ſino dalla ſua puerizia <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Madda-<lb></lb>
lena de&#039; Pazzi noſtra Concittadina.</s><s id="id2796546"> Accanto a <lb></lb>
queſto Conſervatorio vi è il </s></p>
<arrow.to.target n="a49"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(58)"></pb>
<p id="id1575386" type="main"><s id="id1575387">PALAZZO de&#039; Pandolfini fatto fabbricare col di-<lb></lb>
ſegno di Raffaello da Urbino, da <expan abbr="Monſignor">Monſig.</expan> Gian-<lb></lb>
nozzo Pandolfini Veſcovo di Troia.</s><s id="id2766149"> Ne ſegue <lb></lb>
la Chieſa e Convento delle Monache di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia <lb></lb>
dello ſtretto Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico.</s><s id="id2766160"> Quivi di-<lb></lb>
rimpetto vi è il grande, e magnifico</s></p>

<p id="id2791996" type="foot"><s id="id2792000"><foot.target id="a49"></foot.target>PA-</s></p>

<p id="id2792007" type="main"><s id="id2792010">SPEDALE di Bonifazio, o Conſervatorio di <lb></lb>
Poveri, dove ſi raccettano in gran parte per-<lb></lb>
ſone dell&#039;uno, e dell&#039;altro ſeſſo, che per vivere <lb></lb>
neceſſitano dell&#039;altrui ſoccorſo; il qual luogo <lb></lb>
è chiamato dal nome dal di lui Fondatore Bo-<lb></lb>
nifazio Lupi nobiliſſimo Parmigiano, già Po-<lb></lb>
teſtà di Firenze nel Secolo XIV.</s><s id="id2802554"> Queſio vaſte <lb></lb>
luogo è ſtato moltiſsimo ampliato, e rifabbri-<lb></lb>
cato di nuovo quaſi del tutto, eſſendo reſtata <lb></lb>
terminata queſta gran Fabbrica nell&#039;antepaſſato <lb></lb>
anno 1787. con avervi incorporati, oltre al <lb></lb>
detto Spedale altri quattro contigui Monaſte-<lb></lb>
ri, cioè quello delle fanciulle di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina <lb></lb>
che era ſotto le Logge, quelli di <expan abbr="San">S.</expan> Luca, e <lb></lb>
della <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Trinità degl&#039;Incurabili quivi conti-<lb></lb>
gui, e quello di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato dall&#039;altra parte <lb></lb>
verſo la Porta.</s><s id="id2767687"> Oltre al Conſervatorio dei Po-<lb></lb>
veri vi furono l&#039;anno ſcorſo tra feriti, e rin-<lb></lb>
chiuſi in una porzione di queſto Spedale i Pazzi; <lb></lb>
in altra i malati cronici, ed in altre parti di <lb></lb>
eſſo vi ſi curano, e medicano tutti i mali cu-<lb></lb>
tanei; il medeſimo è ſtato d&#039;ordine Regio <lb></lb>
<arrow.to.target n="a50"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(59)"></pb>
riunito allo Spedale di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova e go-<lb></lb>
vernato dall&#039;iſteſſo <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Commiſſario.</s><s id="id2777705"> Si vede <lb></lb>
ſotto la Loggia ſopra una Porta il buſto di <lb></lb>
<expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan>, e nella teſtata un&#039;Inſcrizione indi-<lb></lb>
cante quanto ſopra.</s><s id="id2777720"> La reſtaurazione della <lb></lb>
Chieſa antica fu fatta col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bat-<lb></lb>
tiſta Pieratti.</s><s id="id2777733"> In eſſa la Madonna del Roſario è <lb></lb>
di Niccodemo Ferrucci, accanto vi è il Mar-<lb></lb>
tirio di Santa Caterina di Fabbrizio Boſchi. </s><lb></lb>
<s id="id1575686">L&#039;Annunziazione è opera di Niccolò Soggi <lb></lb>
Diſcepolo di Pietro Perugino.</s><s id="id2762025"> All&#039;Altar mag-<lb></lb>
giore ſi vede una Tavola di Matteo Roſſelli <lb></lb>
nella quale ha effigiato Maria con <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria <lb></lb>
Maddalena de&#039; Pazzi e altri Santi; e alle pa-<lb></lb>
reti vi ſono ſtate poſte altre Tavole di pregio. </s><lb></lb>
<s id="id1575723">Proſeguendo verſo la Porta trovaſi la Chieſa di</s></p>

<p id="id2762050" type="foot"><s id="id2762053"><foot.target id="a50"></foot.target>riu-</s></p>

<p id="id2762061" type="main"><s id="id2759416"><expan abbr="SANT&#039;">S.</expan> AGATA, oggi Conſervatorio, e Scuola <lb></lb>
delle Signore delle Montalve, ove la Tribuna <lb></lb>
dell&#039;Altar maggiore è dipinta da Aleſſandro <lb></lb>
Allori.</s><s id="id2759431"> La <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Nonziata che vi ſi vede è di <lb></lb>
Alfonſo Boſchi, e i due quadri laterali di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Bizzeli.</s><s id="id2759443"> La Tavola dalla banda dell&#039;Epiſtola <lb></lb>
è di Girolamo Macchietti, e le lunette intorno <lb></lb>
alla Chieſa eſprimenti il Martirio di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agata, <lb></lb>
ſono di Suor Ortenzia Fedeli.</s><s id="id2759459"> In queſto Nobil <lb></lb>
Conſervatorio ſono tenute in educazione molte <lb></lb>
nobili Donzelle, le quali ſotto abiliſſime Mae-<lb></lb>
ſtre apprendono varj lavori.</s><s id="id2811509"> Quivi accanto vi <lb></lb>
<arrow.to.target n="a51"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(60)"></pb>
è la Chieſa, e Monaſtero delle nobili Reli-<lb></lb>
gioſe di</s></p>

<p id="id2811530" type="foot"><s id="id2811533"><foot.target id="a51"></foot.target>è la</s></p>

<p id="id2759843" type="main"><s id="id2759847"><expan abbr="SAN">S.</expan> CLEMENTE ove Santi di Tito dipinſe la <lb></lb>
Tavola dell&#039;Altar maggiore di <expan abbr="San">S.</expan> Clemente <lb></lb>
con molte altre figure, e quella del <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino <lb></lb>
a mano dritta è di Iacopo da Pontormo.</s><s id="id2759863"> Di-<lb></lb>
rimpetto a queſto Monaſtero vi è la Chieſa, <lb></lb>
e Convento di</s></p>

<p id="id2759874" type="main"><s id="id2759878">CHIARITO, dal <expan abbr="Beato">B.</expan> Chiarito che ne fu il <lb></lb>
Fondatore, ove vi ſon paſſate le Religioſe <lb></lb>
Mantellate che erano in via della Crocetta. </s><lb></lb>
<s id="id1575966">E di quì oſſervata l&#039;antica pittura di Michele <lb></lb>
di Ridolfo del Ghirlandajo ſopra la Porta San <lb></lb>
Gallo, il quale dipinſe Maria Vergine col <lb></lb>
bambino, e da una parte <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, e <lb></lb>
dall&#039;altra <expan abbr="San">S.</expan> Coſimo, ſi può paſſare a vedere <lb></lb>
fuori di eſſa Porta l&#039;Arco Trionfale, che fu <lb></lb>
eretto in occaſione dell&#039;ingreſſo che fece in <lb></lb>
Firenze il di 20 Gennaio 1739. <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan>, dipoi <lb></lb>
Auguſtiſſimo Imperatore Franceſco I., come <lb></lb>
pure il vago <emph type="italics">Parter</emph> fattovi fare dal noſtro Real <lb></lb>
Sovrano per paſſeggio delle civili perſone di <lb></lb>
ogni ſeſso e rango, che giornalmente in gran <lb></lb>
numero vi ſi portano a diporto; e tornando <lb></lb>
in Città, ſeguitando la ſtrada a mano deſtra <lb></lb>
per le mura ſi vede ſopra di effe in faccia al <lb></lb>
Maglio alzata una ſpecie di Torretta, la quale <lb></lb>
fu fatta per miſurare il livello dell&#039;acqua del <lb></lb>
<arrow.to.target n="a52"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(61)"></pb>
condotto Reale, ſe poteva andare, oltre alle <lb></lb>
varie Fontane della Città a quella del Palazzo <lb></lb>
Reale, ſulla terrazza al pari del primo piano, <lb></lb>
prima di fare il condotto in Città.</s><s id="id2754705"> Quivi vi-<lb></lb>
cino ſi trova la</s></p>

<p id="id2754712" type="foot"><s id="id2754716"><foot.target id="a52"></foot.target>con-</s></p>

<p id="id2754723" type="main"><s id="id2754727">CHIESA delle Nobili Religioſe di <expan abbr="San">S.</expan> Dome-<lb></lb>
nico, nella quale al primo Altare a man dritta <lb></lb>
vi è un <expan abbr="San">S.</expan> Pio di mano del Puglieſchi reſtato <lb></lb>
imperfetto alla morte del medeſimo.</s><s id="id2768656"> La Ta-<lb></lb>
vola dell&#039;Altar Maggiore è di Lazzero Baldi; <lb></lb>
ne ſegue la miracoloſa Immagine di Gesù Cro-<lb></lb>
cifiſſo, ſtatavi traſportata dalla Chieſa di Chia-<lb></lb>
rito.</s><s id="id2768674"> In ultimo il <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Euſtachio è opera del <lb></lb>
<expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi.</s><s id="id2768684"> Intorno alla Chieſa vi ſono tre-<lb></lb>
dici lunette dipinte parte dal Soderini, alcune <lb></lb>
dal Ferretti, e parte dal Meucci.</s><s id="id2790901"> In faccia a <lb></lb>
queſta Chieſa trovaſi il</s></p>

<p id="id2790908" type="main"><s id="id2790912">GIARDINO detto de&#039; Semplici, che dal Gran-<lb></lb>
Duca Coſimo I. nel 1543. con regia ſpeſa fu fab-<lb></lb>
bricato, ove ſi conſervavano le più rare, e belle <lb></lb>
piante, ed erbe medicinali che quel magnanimo <lb></lb>
Principe da ogni parte più remota le fe venire; <lb></lb>
di preſente queſto luogo è ſtato addetto alla <lb></lb>
Reale Accademia de&#039; Georgofili per Orto ſpe-<lb></lb>
rimentale, ove ſi fanno diverſe eſperienze <lb></lb>
Agrarie provando nuove, ed utili ſemente per <lb></lb>
poi ſperimentarle in grande nelle varie Pro-<lb></lb>
vincie.</s><s id="id1576277"> Preſiede al medeſimo un Direttore <lb></lb>
<arrow.to.target n="a53"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(62)"></pb>
eletto con <foreign lang="la">Motuproprio</foreign> di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> il quale nell&#039;<lb></lb>
Eſtate fa diverſe Lezioni d&#039;Agricoltura.</s><s id="id2750221"> Le <lb></lb>
numeroſe piante dei Semplici che vi erano fu-<lb></lb>
rono traſportate parte nell&#039;Orto Bottanico del <lb></lb>
Real Gabinetto di Fiſica, e parte in quello di <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  Nuova.</s><s id="id2779144"> Appreſſo vi è la</s></p>

<p id="id2779149" type="foot"><s id="id2779152"><foot.target id="a53"></foot.target>cletto</s></p>

<p id="id2779160" type="main"><s id="id2779163">CAVALLERIZZA, ove ſono i Cavalli di ſervi-<lb></lb>
zio, e di maneggio di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan>, che in gran <lb></lb>
numero, ed in luogo aſſai comodo vi ſi man-<lb></lb>
tengono.</s><s id="id2779178"> In queſto luogo ancora ſi apprende <lb></lb>
dalla Nobiltà Fiorentina, e foreſtiera, ſotto la <lb></lb>
direzione di un Cavallerizzo ſpeſato dal mede-<lb></lb>
ſimo noſtro Sovrano, l&#039;Arte di cavalcate, e <lb></lb>
di correr la lancia.</s><s id="id2756631"> A queſto effetto fu dal <lb></lb>
Gran Principe Ferdinando fatto reſtaurare, ed <lb></lb>
accreſcere un bel loggiato, perchè nel tempo <lb></lb>
del crudo Inverno, o di pioggia ſi poſſa tut-<lb></lb>
tavia continovare un efercizio sì nobile.</s><s id="id2756652"> Con-<lb></lb>
tigue ſono ſtate recentemente fabbricate le <lb></lb>
Reali Scuderìe nel luogo ove era in avanti il <lb></lb>
ferraglio dei Leoni, ed altre beſtie feroci, <lb></lb>
avendovi fatti tutti i comodi neceſſarj per le <lb></lb>
Carrozze, e varie abitazioni per le perſone <lb></lb>
addette a tal ſervizio.</s><s id="id2755683"> Quivi è la Piazza, e <lb></lb>
Chieſa di</s></p>

<p id="id2755690" type="main"><s id="id2755694"><expan abbr="SAN">S.</expan> MARCO de&#039; Padri Domenicani dell&#039;Offer-<lb></lb>
vanza.</s><s id="id2755701"> Tra gl&#039;ornamenti più ſingolari, vi s&#039;am-<lb></lb>
mirano belle Tavole, tutte di mano d&#039;ec-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a54"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(63)"></pb>
cellenti Maeſtri.</s><s id="id2820850"> Nell&#039;entrare a man deſtra vi <lb></lb>
è una devota Immagine di Maria Annunziata <lb></lb>
di Piero Cavallini Romano, con la Tavola <lb></lb>
ornata di figure da Fabbrizio Boſchi, o come <lb></lb>
altri da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta Paggi.</s><s id="id2820872"> La ſeconda dov&#039;è <lb></lb>
dipinto un Crocifiſſo con <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo d&#039;Aqui-<lb></lb>
no, è di Santi di Tito.</s><s id="id2820883"> La terza ove è eſpreſſa <lb></lb>
Maria coi Bambino Gesù, e di altri Santi è <lb></lb>
del celebre <expan abbr="Fra">F.</expan> Bartolommeo di <expan abbr="San">S.</expan> Marco di <lb></lb>
cui nel Convento nella ſola Cappella del No-<lb></lb>
viziato, eſiſtono molti pezzi oltre la Tavola <lb></lb>
dell&#039;Altare.</s><s id="id2798604"> Nella quarta ſi vede un&#039;antichiſſi-<lb></lb>
ma Madonna lavorata a Moſaico.</s><s id="id2798612"> La Tavola <lb></lb>
della quinta Cappella dove è l&#039;Immagine di <lb></lb>
Maria, e <expan abbr="San">S.</expan> Domenico è di mano di Matteo <lb></lb>
Roſſelli.</s><s id="id2798626"> Volendo di quì entrare nella Sagre-<lb></lb>
ſtia vedeſi nell&#039;ingreſſo una belliſſima Statua <lb></lb>
di marmo rappreſentante Criſto riſorto, col-<lb></lb>
locata in una nicchia, opera di Antonio No-<lb></lb>
velli, e del Conti ſono li due baſſirilievi che <lb></lb>
ſono dai lati.</s><s id="id2799512"> Di quì paſſata la prima porta <lb></lb>
vedraſſi ſopra di eſſa una delle più belle Ta-<lb></lb>
vole del Beato <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico che ſtava anti-<lb></lb>
camente all&#039;Altar maggiore.</s><s id="id2799528"> Il ritratto di que-<lb></lb>
ſto Beato ſtà appeſo nella Cella che qui abi-<lb></lb>
tava <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino con altri quattordici ritratti <lb></lb>
di Beati Religioſi che oltre i venerabili ſenza <lb></lb>
numero hanno ſantificato queſto Convento, e <lb></lb>
<arrow.to.target n="a55"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(64)"></pb>
edificata la noſtra Città.</s><s id="id2791779"> Tornando in Chieſa <lb></lb>
ſegue dipoi la Tribuna ove nelle pareti da Mon-<lb></lb>
ſieur Parocel Franceſe vi fu dipinto l&#039;adora-<lb></lb>
zione de&#039; Magi, e le Nozze di Cana, e la <lb></lb>
Cupola è di Aleſſandro Gherardini con un <lb></lb>
bello Altar maggiore corredato di ricchiſſimi <lb></lb>
argenti particolarmente nelle feſte ſolenni. </s><lb></lb>
<s id="id1576987">Quindi vi è interna la Cappella de&#039; Serragli <lb></lb>
principiata nel 1600, ancor eſſa ragguardevo-<lb></lb>
le, non meno per la ſtruttura di finiſſimi mar-<lb></lb>
mi, de&#039; quali fino al pavimento è ricoperta, <lb></lb>
quanto per varj ornamenti di ſtatue, e di pit-<lb></lb>
ture, che nobilmente l&#039;adornano.</s><s id="id2784684"> La Tavola <lb></lb>
dell&#039;Altare rappreſentante l&#039;ultima Cena è <lb></lb>
opera di Santi di Tito, la Storia della Manna <lb></lb>
è del Paſſignano; di Iacopo da Empoli è il <lb></lb>
Sagrifizio di Abramo.</s><s id="id2784701"> Il ſaziar delle Turbe nel <lb></lb>
Deſerto, e la Cena d&#039;Emaus ſono del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <lb></lb>
Curradi; e <expan abbr="San">S.</expan> Paolo che riſuſcita un Fanciullo <lb></lb>
è del Biliverti.</s><s id="id2759616"> La volta è di Bernardino Poc-<lb></lb>
cetti, e ancora i Santi dipinti a freſco tra-<lb></lb>
mezzo a detti quadri in otto nicchie: nell&#039;altre <lb></lb>
quattro vi ſono gli Evangeliſti di marmo, che <lb></lb>
due ſono di Lodovico Salvetti, e i due dall&#039;<lb></lb>
Altare, del Pieratti.</s><s id="id2759638"> Dopo la quale ſegue la <lb></lb>
belliſſima Cappella di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino Arciveſcovo <lb></lb>
di Firenze fatta fabbricare con ſomma magni-<lb></lb>
ficenza da Averardo, e da Antonio Salviati.</s>
<arrow.to.target n="a56"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(65)"></pb>
<s id="id1577122">Ella è tutta di marmi nobilmente lavorati col <lb></lb>
diſegno di Giovanni Bologna.</s><s id="id2807000"> Tre belle Ta-<lb></lb>
vole di Pittori eccellenti ne adornano vaga-<lb></lb>
mente le tre facciate; quella di mezzo è opera <lb></lb>
d&#039;Aleſſandro Allori detto il Bronzino, che vi <lb></lb>
effigiò il ritorno di Criſto dal Limbo, quella <lb></lb>
che rappreſenta il Lebbroſo riſanato in cornu <lb></lb>
Evangelii è di Franceſco Poppi, l&#039;altra eſpri-<lb></lb>
mente la converſione di <expan abbr="San">S.</expan> Matteo è di Batiſta <lb></lb>
Naldini.</s><s id="id2757921"> In ciaſcuna di queſte facciate ſi am-<lb></lb>
mirano due Statue di marmo, che in tutto <lb></lb>
aſcendono al numero di ſei, rappreſentanti <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, <expan abbr="San">S.</expan> Filippo, <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio, <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Adovardo, <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, e <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo <lb></lb>
d&#039;Aquino, fra le quali è oltremodo maravi-<lb></lb>
glioſo il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta; il tutto diſegno di <lb></lb>
<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, eſeguite, e terminate dal Fran-<lb></lb>
cavilla ſuo diſcepolo; ed altrettanti baſſirilievi <lb></lb>
di bronzo di mano di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Domenico Porti-<lb></lb>
giani, fatti ſul diſegno del medeſimo <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bo-<lb></lb>
logna ſuo Maeſtro, da cui fu fatta la figura di <lb></lb>
bronzo, che è in Sagreſtia rappreſentante il <lb></lb>
Santo giacente.</s><s id="id2751710"> Nell&#039;urna ſotto l&#039;Altare ftà <lb></lb>
ripoſto il di lui <expan abbr="Santo">S.</expan> Corpo.</s><s id="id2751717"> Finalmente corona <lb></lb>
queſta Cappella una Cupoletta tutta adorna <lb></lb>
di ſtucchi, e di vaghe pitture, di mano del <lb></lb>
Poccetti.</s><s id="id2751730"> Avanti a queſta Cappella ſon dipinte <lb></lb>
due Storie dell&#039;Eſpoſizione, e Traslazione di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a57"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(66)"></pb>
<expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino di mano del Paſſignano.</s><s id="id1577370"> Ella ha <lb></lb>
meritato d&#039;eſſer deſcritta e pubblicata colla <lb></lb>
ſtampa del fu celebre Antiquario Dottore Gori. </s><lb></lb>
<s id="id1577384">Di fuori ſopra l&#039;Arco di queſta vaga Cappella <lb></lb>
ſi vede un <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino di marmo alto braccia 4. <lb></lb>
di mano di detto <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna.</s><s id="id2798750"> Ne ſegue poi <lb></lb>
alla prima Cappella, tornando verſo la Porta, <lb></lb>
una belliſſima Tavola di Lodovico Cigoli, <lb></lb>
ove ha dipinto l&#039;Imperatore Eraclio, che de-<lb></lb>
poſto l&#039;Imperiale ammanto, e coſtituito in abito <lb></lb>
di penitenza, ſcalzo ne&#039; piedi, porta ſopra le <lb></lb>
ſue ſpalle quella ſteſſa Croce, ove il noſtro <lb></lb>
Salvatore con la ſua morte compì la redenzio-<lb></lb>
ne del genere umano.</s><s id="id2769553"> Nella ſeguente Cap-<lb></lb>
pella, eravi una ſtupenda Tavola di Fra Bar-<lb></lb>
tolommeo, con alcuni Angioli in aria con un <lb></lb>
padiglione con Maria, e altre figure attorno, <lb></lb>
e Criſto fanciullo che ſpoſa <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina; ma <lb></lb>
il Principe Ferdinando, che la volle avere, <lb></lb>
ne fece fare un&#039;altrettanto belliſſima copia al <lb></lb>
Gabbiani, che certamente ſi ſcambia dal me-<lb></lb>
deſimo originale.</s><s id="id2790340"> Nella terza di mano del <lb></lb>
Paſſignano vi è eſpreſſo <expan abbr="San">S.</expan> Vincenzio Ferreri <lb></lb>
predicante al Popolo.</s><s id="id2790349"> Nella quarta vicino alla <lb></lb>
porta vi è la Tavola dipinta dal Cavalier <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Batiſta Paggi Genoveſe, rappreſentante la <lb></lb>
Trasfigurazione del Redentore ſul Tabor.</s><s id="id2790364"> La <lb></lb>
ſoffitta è tutta intagliata, e riccamente dora-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a58"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(67)"></pb>
ta, con lo sfondo aſſai ben condotto, uſcito <lb></lb>
dal pennello di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Pucci.</s><s id="id2760529"> E&#039; degno <lb></lb>
di memoria, che quì furono ſepolti il Conte <lb></lb>
Giovanni Pico della Mirandola, che fu chia-<lb></lb>
mato la Fenice degl&#039;ingegni, ed Agnolo Po-<lb></lb>
liziano uomo letteratiſſimo, e ſingolare, e al <lb></lb>
noſtri tempi i celebri Giuſeppe Averani, e il <lb></lb>
Propoſto Anton Franceſco Gori.</s><s id="id2760557"> Non meno <lb></lb>
però della Chieſa è ragguardevole il Conven-<lb></lb>
to, fatto fabbricare da Coſimo, e Lorenzo <lb></lb>
de&#039;Medici, al quale fu dato principio nel 1437-<lb></lb>
col diſegno di Michelozzo.</s><s id="id2788038"> Nel primo Chio-<lb></lb>
ſtro ſono 28. lunette eſprimenti diverſi fatti, e <lb></lb>
miracoli più celebri di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino Arcive-<lb></lb>
ſcovo, tutte dipinte da eccellenti Maeſtri, e <lb></lb>
ſpecialmente da Bernardino Poccetti, dal Roſ-<lb></lb>
ſelli, dal Tiarini, e dal Boſchi, e le altre più <lb></lb>
antiche venerabiliſſime immagini che ſono <lb></lb>
negl&#039;angoli, e ſopra le Porte ſono del <expan abbr="Beato">B.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Angelico inſigne Pittore; che come ſi è detto <lb></lb>
abitava in queſto Convento, dentro al quale <lb></lb>
ſi vedono moltiſſime opere di ſua mano, oltre <lb></lb>
la magnifica pianta dell&#039;Ordine Domenicano <lb></lb>
dipinta da Eſſo ſulla parete del Capitolo che <lb></lb>
reſta tra li due Chioſtri, nel quale vi ha effi-<lb></lb>
giato gran numero di Ritratti di Uomini Illu-<lb></lb>
ſtri del detto Ordine, tanto in ſantità, che in <lb></lb>
dottrina. Poi nel ſecondo non meno vaſto del <lb></lb>
<arrow.to.target n="a59"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(68)"></pb>
primo in 36. Lunette ſi vedono eſpreſſe le <lb></lb>
geſta della Vita di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico.</s><s id="id2763953"> In queſto <lb></lb>
vi ha dipinta una navata Aleſſandro Gherar-<lb></lb>
dini, altre due Coſimo Ulivelli, e una dalla <lb></lb>
parte dell&#039;ingreſſo Aleſſandro Loni, e Seba-<lb></lb>
ſtiano Galeotti.</s><s id="id2763971"> E&#039; molto deſiderabile da ve-<lb></lb>
derſi la Cappella del Noviziato la di cui Ta-<lb></lb>
vola di ſtraordinaria bellezza è opera di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <lb></lb>
Bartolommeo nella quale vi ha eſpreſſa la Pre-<lb></lb>
ſentazione di Gesù Bambino, vi è inoltre tra <lb></lb>
l&#039;altre buone pitture, una celebre immagine <lb></lb>
di Maria <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> di mano di Carlo Dolci.</s><s id="id2763999"> In <lb></lb>
queſto inſigne Convento bella e copioſa Li-<lb></lb>
breria vi ſi conſerva, ove fra gli altri, ſono di <lb></lb>
pregio moltiſſimi Manoſcritti fatti quivi collo-<lb></lb>
care a pubblico benefizio da Coſimo de&#039;Me-<lb></lb>
dici Padre della Patria, ed alcuni de&#039;quali è <lb></lb>
fama, che foſſero già di Niccolò Niccoli, che <lb></lb>
è da annoverarſi fra quelli, da&#039;quali le Let-<lb></lb>
tere Greche riconoſcono il loro riſorgimen-<lb></lb>
to.</s><s id="id2777331"> Vicino all&#039;Orto in fondo al quale è da <lb></lb>
ammirarſi una Cappella tutta dipinta da Ber-<lb></lb>
nardino Poccetti, è ſituata la Spezieria, ce-<lb></lb>
lebre per la fabbricazione che vi ſi fa dell&#039;<lb></lb>
Eſſenze di ogni ſorte, acque, ed altri lavori <lb></lb>
di Fonderìa, ove ſi potrà con piacere oſſer-<lb></lb>
vare ancora de&#039; belliſſimi quadri.</s><s id="id2754268"> Fu queſto <lb></lb>
Convento ſempre tenuto in grande ſtima, non <lb></lb>
<arrow.to.target n="a60"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(69)"></pb>
ſolo per l&#039;oſſervanza reſtauratavi da <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Gi-<lb></lb>
rolamo Savonarola, ma eziandio per avervi <lb></lb>
dimorato moltiſſimi Religioſi di ſanta vita, in <lb></lb>
converſazione de&#039;quali ſoleva Coſimo Padre <lb></lb>
della Patria ſpeſſe volte trattenerſi vedendoviſi <lb></lb>
ancora le ſtanze, ove abitava.</s><s id="id2810500"> E` ſtata abbel-<lb></lb>
lita queſta Chieſa con una vaga facciata col <lb></lb>
diſegno di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Giovacchino Pronti da Rimini <lb></lb>
Converſo Carmelitano.</s><s id="id2810515"> Dirimpetto a queſta <lb></lb>
Chieſa per la Porta laterale è il Palazzo <lb></lb>
detto il</s></p>

<p id="id2810526" type="foot"><s id="id2810530"><foot.target id="a54"></foot.target>cel-</s></p>

<p id="id2810537" type="foot"><s id="id2759366"><foot.target id="a55"></foot.target>edi-</s></p>

<p id="id2759373" type="foot"><s id="id2759377"><foot.target id="a56"></foot.target>Ella</s></p>

<p id="id2759384" type="foot"><s id="id2759388"><foot.target id="a57"></foot.target>E <expan abbr="San">S.</expan> An-</s></p>

<p id="id2759395" type="foot"><s id="id2759399"><foot.target id="a58"></foot.target>ta,</s></p>

<p id="id2759406" type="foot"><s id="id2759410"><foot.target id="a59"></foot.target>E 2 pri-</s></p>

<p id="id2820459" type="foot"><s id="id2820463"><foot.target id="a60"></foot.target>ſolo</s></p>

<p id="id2820470" type="main"><s id="id2820474">CASINO DA <expan abbr="SAN">S.</expan> MARCO, fatto fabbricare dal <lb></lb>
Gran Duca Franceſco I. intorno al 1570. col <lb></lb>
diſegno del Buontalenti.</s><s id="id2820485"> E&#039; ſervito ne&#039;tempi <lb></lb>
andati per abitazione de&#039;Principi del ſangue, <lb></lb>
eſſendo provveduto di tutte le comodità, che <lb></lb>
a talì Perſonaggi ſi convengono.</s><s id="id2820501"> Accanto a <lb></lb>
queſto Caſino è degno d&#039;eſſer veduto il Chio-<lb></lb>
ſtro della già ſoppreſſa</s></p>

<p id="id2754031" type="main"><s id="id2754034">COMPAGNIA di San Giovan Batiſta, detta <lb></lb>
dello Scalzo, per le molte eccellenti Pitture <lb></lb>
a freſco rappreſentanti la vita di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba-<lb></lb>
tiſta di mano di Andrea del Sarto, tra le quali <lb></lb>
due ſole ſono dipinte dal Francabigio.</s><s id="id2754055"> Nell&#039;in-<lb></lb>
greſſo adunque del Cortile di mano di An-<lb></lb>
drea ſi vedono due figure rappreſentanti la <lb></lb>
Fede, e la Speranza.</s><s id="id1578194"> L&#039;altra Porta è meſſa <lb></lb>
in mezzo da una Carità, e una Giuſtizia.</s><s id="id2789530"> La <lb></lb>
<arrow.to.target n="a61"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(70)"></pb>
Storia a man deſtra rappreſenta quando Zac-<lb></lb>
caria incredulo per la viſta dell&#039;Angelo di-<lb></lb>
venta muto.</s><s id="id409647"> L&#039;altra è la viſita di Maria a <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb>
Eliſabetta.</s><s id="id409653"> La ſeguente rappreſenta il Parto <lb></lb>
di <expan abbr="Santa">S.</expan> Eliſabetta; dipoi ne viene quando Zac-<lb></lb>
caria dà la benedizione a <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, che <lb></lb>
ancor fanciulletto vuole andare al deſerto di <lb></lb>
mano del Francabigio.</s><s id="id2789545"> La Storia che ne ſe-<lb></lb>
gue è pure del Francabigio, quando <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb>
vanni s&#039;incontra nel Salvatore nel ritorno di <lb></lb>
Egitto.</s><s id="id2789558"> Ne ſegue altre di Andrea quando Criſto <lb></lb>
è battezzato da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, dipoi quando <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb>
Giovanni predica ai Giudei nel Deſerto, e <lb></lb>
nella ſeguente quando la gente convertita da <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Giovanni viene a ricevere il <expan abbr="Santo">S.</expan> Batteſimo; <lb></lb>
indi quando <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni è condotto dinanzi <lb></lb>
ad Erode; e dipoi vedeſi la Cena di Erode, <lb></lb>
e il balio della figlia d&#039;Erodiade, ed in ul-<lb></lb>
timo è dipinto Erode a menſa con Erodiade, <lb></lb>
ove dalla figlia di eſſa è portata la teſta di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb>
Giovanni come ella al medeſimo richieſe. </s><lb></lb>
<s id="id1578384">Certamente queſte Iſtorie fatte di mano di An-<lb></lb>
drea, e le quattro Virtù ſopradette ſono di <lb></lb>
tanta bellezza e perfezione, che nella ſtima <lb></lb>
degl&#039;intendenti vincono ogni giudizio, ben-<lb></lb>
chè per l&#039;ingiurie dei tempi in qualche parte <lb></lb>
abbino ſofferto.</s><s id="id2785438"> Queſt&#039;Opera ſi trova inta-<lb></lb>
gliata da Teodoro Cruger con fronteſpizio, e <lb></lb>
<arrow.to.target n="a62"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(71)"></pb>
ritratto dell&#039;Autore.</s><s id="id2785458"> Tiene ora la cuftodia di <lb></lb>
queſto ammirabile Chioſtro la Reale Accade-<lb></lb>
mia delle Belle Arti quivi vicina.</s><s id="id2785469"> Ritornando <lb></lb>
indietro vedeſi ſul Canto di Via degl&#039;Arazzieri <lb></lb>
un piccolo vago Caſino fatto fabbricare pochi <lb></lb>
anni ſono dal regnante Real Sovrano, e dall&#039;<lb></lb>
altra parte vi è la Chieſa, e Monaſtero di</s></p>

<p id="id2766921" type="foot"><s id="id2766925"><foot.target id="a61"></foot.target>Sto-</s></p>

<p id="id2766932" type="foot"><s id="id2766935"><foot.target id="a62"></foot.target>ri-</s></p>

<p id="id2766942" type="main"><s id="id2766945"><expan abbr="SANTA">S.</expan> CATERINA dell&#039;Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, <lb></lb>
nella di cui Chieſa che ha l&#039;ingreſſo ſulla <lb></lb>
Piazza di <expan abbr="San">S.</expan> Marco, all&#039;Altar Maggiore ve-<lb></lb>
deſi lo Spoſalizio di detta Santa, e ai due la-<lb></lb>
terali le Tavole ſon dipinte da Suor Plautilla <lb></lb>
Nelli valente Pittrice, e religioſa di queſto Mo-<lb></lb>
naſtero, nel quale Caterina de&#039; Medici Regina <lb></lb>
di Francia nella ſua fanciullezza vi ſu tenuta <lb></lb>
in educazione.</s><s id="id2754754"> Dalla parte oppoſta di queſta <lb></lb>
Piazza, ſi ritrova la</s></p>

<p id="id2754761" type="main"><s id="id2754764">REALE ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI (una <lb></lb>
voltu Spedale ſotto il titolo di <expan abbr="San">S.</expan> Matteo) <lb></lb>
modernamente trasferitavi per ordine Sovrano <lb></lb>
dalla ſua antica ſituazione di Via della Crocetta <lb></lb>
dove eſiſteva ſino dal 1500., e dalla Sovrana <lb></lb>
Munificenza ampliata, ed arricchita di tutto <lb></lb>
ciò che è neceſſario per apprendervi compi-<lb></lb>
tamente le tre Arti Sorelle, contandoſi in eſſa <lb></lb>
nove Profeſſori cioè, per il Diſegno, per il <lb></lb>
Colorito, per il Grotteſco, per l&#039;Inciſione in <lb></lb>
rame, per la Scultura, per l&#039;Architettura, un <lb></lb>
<arrow.to.target n="a63"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(72)"></pb>
Direttore agli Studenti il Nudo, un Aſſiſtente <lb></lb>
ai Giovani che ſtudiano nella Real Galleria, e <lb></lb>
uno per la Meccanica Pratica.</s></p>

<p id="id2786499" type="foot"><s id="id2786502"><foot.target id="a63"></foot.target>Di-</s></p>

<p id="id2814567" type="main"><s id="id2814571">E principiando ad oſſervare alla Porta <lb></lb>
d&#039;ingreſſo eſeguita con ben inteſa, ed elegante <lb></lb>
Architettura ſi vedono appoſte ſcolpite in pietra <lb></lb>
tre corone, che una di quercia, l&#039;altra di lauro, <lb></lb>
la terza d&#039;ulivo, le quali ſono l&#039;emblema dell&#039;<lb></lb>
Accademia, e ſotto le medeſime in un fregio <lb></lb>
leggeſi l&#039;Epigrafe ſeguente</s></p>

<p id="id2814599" type="main"><s id="id2814602"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Liberalium Artium incremento <lb></lb>
Petrus Leopoldus <lb></lb>
Anno MDCCLXXXIV.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2814616" type="main"><s id="id2766971">che è l&#039;epoca della ſua inſtituzione:</s></p>

<p id="id2766976" type="main"><s id="id2766979">Da detta Porta ſi paſſa in un veſtibulo dove <lb></lb>
da due porte laterali ſi dà ingreſſo a due delle <lb></lb>
ſuddette Scuole, cioè Diſegno, e Colorito, <lb></lb>
e principiando dalla prima a mano deſtra</s></p>

<p id="id2766998" type="main"><s id="id2767001">In una Gallerìa ben adorna, e corredata di <lb></lb>
diſegni e geſſi per uſo de&#039; principianti, ſi dan-<lb></lb>
no dal Maeſtro a bella poſta aſſegnato tutte <lb></lb>
le regole neceſſarie al profitto de&#039; medeſimi. </s><lb></lb>
<s id="id1578808">Dalla detta ſcuola ſi ha ingreſſo ad una gran <lb></lb>
ſala la quale ſerve alle pubbliche adunanze <lb></lb>
tutta ripiena di quadri Originali de&#039;migliori <lb></lb>
Autori della Scuola Fiorentina, e da vari Car-<lb></lb>
toni Originali de&#039;medeſimi, e alcuni ancora <lb></lb>
<arrow.to.target n="a64"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(73)"></pb>
delle Scuole Lombarda, e Romana non man-<lb></lb>
candovi tra i primi il Grillandaio, Andrea del <lb></lb>
Sarto, gli Allori, Carlo Dolci, il Roſſelli <expan abbr="eccetera">ec.</expan> <lb></lb>
ed altri che troppo ci vorrebbe a noverarli, e <lb></lb>
fra i Cartoni Fra Bartolommeo, Pietro da <lb></lb>
Cortona, Baroccio, Cignani, Franceſchini <expan abbr="eccetera">ec.</expan> <lb></lb>
oltre a ciò ſono da oſſervarſi alcuni modelli <lb></lb>
in legno mirabilmente eſeguiti, rappreſentanti <lb></lb>
la Città, e fortificazioni di Porto Ferraio, il <lb></lb>
nuovo Lazzeretto di <expan abbr="San">S.</expan> Leopoldo, la Città <lb></lb>
di Livorno <expan abbr="eccetera">ec.</expan> e ſi ritrovano ancora vari mo-<lb></lb>
delli in terra cotta, e in geſſo di Profeſſori che <lb></lb>
in queſta guiſa hanno voluto perpetuare Acca-<lb></lb>
demici la loro memoria col laſciarvi le loro <lb></lb>
Opere.</s></p>

<p id="id2817354" type="foot"><s id="id2817357"><foot.target id="a64"></foot.target>delle</s></p>

<p id="id2817364" type="main"><s id="id2804004">Da queſta ſi paſſa alla Sala del Nudo dove <lb></lb>
in tutti i giorni ſi da il comodo di poterlo ſtu-<lb></lb>
diare per due ore: nell&#039;Eſtate la mattina, e <lb></lb>
nell&#039;Inverno la ſera.</s></p>

<p id="id2804021" type="main"><s id="id2804025">Dalla detta Sala del Nudo proſeguendo avan-<lb></lb>
ti, ſi entra in una Spazioſa Galleria tutta adorna <lb></lb>
de&#039; getti in Geſſo delle Statue le più rinomate, <lb></lb>
non ſolo della noſtra Città, quanto di quelle <lb></lb>
eſiſtenti in Roma, quali poſte con ottima ſi-<lb></lb>
metria ſopra bene adattate baſi formano un <lb></lb>
colpo d&#039;occhio mirabile; il farne un eſatto <lb></lb>
ragguaglio ſarebbe un far torto alle medeſime, <lb></lb>
eſſendo troppo cognite appreſſo degli intenden-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a65"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(74)"></pb>
ti.</s><s id="id2753327"> Nella medeſima Sala, ſono da oſſervarſi un <lb></lb>
ſuperbo Tabernacolo dipinto a freſco ſul muro <lb></lb>
unitamente alla volta, e pareti da Giovanni <lb></lb>
Mannozzi detto da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni eſprimente il <lb></lb>
ripoſo d&#039;Egitto, già eſiſtente in fondo del <lb></lb>
Giardino del Real Caſino della Crocetta, e <lb></lb>
ad eſſo quì intieramente traſportato; ed il getto <lb></lb>
della famoſa porta del Tempio di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni <lb></lb>
opera ſingolare dell&#039;immortale Lorenzo Ghi-<lb></lb>
berti adattata alla gran porta della preſente <lb></lb>
Sala dalla quale ſi ha ingreſſo alla Scuola del <lb></lb>
Colorito: Contigua alla detta Sala vi è la ſtanza <lb></lb>
per le private Adunanze, e avanti la medeſima <lb></lb>
vi è un ricetto, il quale introduce mediante <lb></lb>
una piccola Scala alle due Scuole dell&#039;Archi-<lb></lb>
tettura, e della Meccanica Pratica, ambedue <lb></lb>
corredate de&#039;neceſſari, libri, diſegni, e mac-<lb></lb>
chine <expan abbr="eccetera">ec.</expan></s></p>

<p id="id2766545" type="foot"><s id="id2766549"><foot.target id="a65"></foot.target>ti.</s></p>

<p id="id2759082" type="main"><s id="id2759085">Ritornando al primo veſtibulo per una co-<lb></lb>
moda Scala ſi perviene alle altre due Scuole <lb></lb>
di Grotteſco, e dell&#039;Inciſione in Rame ancor <lb></lb>
eſſe beniſſimo provvedute di eccellenti eſem-<lb></lb>
plari <expan abbr="eccetera">ec.</expan></s></p>

<p id="id2759106" type="main"><s id="id2759109">In ciaſchedun Anno ſi danno due volte dei <lb></lb>
premi a quelli Scolari che più hanno appro-<lb></lb>
fittato ne&#039; loro reſpettivi ſtudi, e queſto ſerve <lb></lb>
per una virtuoſa emulazione di ſempre più <lb></lb>
avanzarſi ne&#039;medeſimi, ed una volta l&#039;anno ſi <lb></lb>
<arrow.to.target n="a66"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(75)"></pb>
fa un concorſo di prima, ſeconda, e terza <lb></lb>
claſſe per la Pittura, Scultura, ed Architet-<lb></lb>
tura, e tutte queſte gratificazioni, quanto le <lb></lb>
menſuali preſtazioni ai Maeſtri, la Carta, ma-<lb></lb>
tita, colori <expan abbr="eccetera">ec.</expan> che giornalmente e gratuita-<lb></lb>
mente ſi diſpenſa ai poveri Scolari vien ſuppli-<lb></lb>
to dal Real Teſoro:</s></p>

<p id="id2772488" type="foot"><s id="id2772492"><foot.target id="a66"></foot.target>fa un</s></p>

<p id="id2809858" type="main"><s id="id2809861">Al buon ordine, e ſoprintendenza dell&#039;Ac-<lb></lb>
cademia vi ſono nominati da <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> un Pre-<lb></lb>
ſidente, un vice Preſidente, ed un Segretario, <lb></lb>
il quale oltre al mantenere il carteggio colle <lb></lb>
più rinomate Accademie dell&#039;Europa accudiſce <lb></lb>
che ſia provviſta la medeſima di ciò che con-<lb></lb>
tinuamente le può abbiſognare <expan abbr="eccetera">ec.</expan></s><s id="id2809890"> Sortendo da <lb></lb>
queſto luogo, e ritornando per via Larga ſi trova la</s></p>

<p id="id2809899" type="main"><s id="id2809902">LIBRERÌA O BIBLIOTECA MARUCELLIANA fon-<lb></lb>
data a pubblico vantaggio dal fu Abate Fran-<lb></lb>
ceſco Marucelli, ed aumentata da Monſignor <lb></lb>
Aleſſandro Marucelli, la quale ſta aperta la <lb></lb>
mattina, ne&#039; giorni di Lunedì, Mercoledì, e <lb></lb>
Venerdì, nella quale oltre la copioſità dei Li-<lb></lb>
bri impreſſi in ogni ſcienza, vi ſi conſervano <lb></lb>
molti Manoſcritti del celebre Antonio Maria <lb></lb>
Salvini, ed una ſcelta numeroſa Raccolta di <lb></lb>
rare, e celebri ſtampe inciſe in rame laſciate <lb></lb>
quivi dall&#039;ultimo ſuperſtite di detta nobil Fa-<lb></lb>
miglia Franceſco Marucelli, e ſeguitando il <lb></lb>
cammino dalla parte oppoſta ſi trova il </s></p>

<p id="id2756103" type="foot"><s id="id2756107">PA-</s></p>

<pb pagenum="(76)"></pb>
<p id="id1579401" type="main"><s id="id1579402">PALAZZO de&#039;Marcheſi Coppoli ora del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> <lb></lb>
Averardo de&#039;Medici eretto con vago e bel <lb></lb>
diſegno del Silvani Architetto Fiorentino, <lb></lb>
ultimamente accreſciuto, e dentro e fuori <lb></lb>
quaſi della metà, dal fu Senatore Cammillo <lb></lb>
Coppoli.</s><s id="id2756099"> E dipoi s&#039;incontra il</s></p>

<p id="id2756114" type="main"><s id="id2756118">PALAZZO del Marcheſe Capponi, fatto col <lb></lb>
diſegno di Ferdinando Ruggieri circa al 1740. <lb></lb>
e poco più giù dall&#039;iſteſſa parte altro</s></p>

<p id="id2787901" type="main"><s id="id2787905">PALAZZO di altra Famiglia Capponi, con <lb></lb>
bella facciata di Gherardo Silvani, che è ſtato <lb></lb>
internamente accreſciuto, e rimodernato nel <lb></lb>
Cortile col diſegno di Luigi Orlandi.</s><s id="id2787921"> Ed ap-<lb></lb>
preſſo il</s></p>

<p id="id2787928" type="main"><s id="id2787932">PALAZZO fatto fabbricare dal Cardinale Ban-<lb></lb>
dino Panciatichi, col diſegno del Cavalier <lb></lb>
Carlo Fontana.</s><s id="id2769961"> In faccia al primo vedeſi un <lb></lb>
antico Palazzo dei Medici dipoi dell&#039;antichiſ-<lb></lb>
ſima Caſa</s></p>

<p id="id2769973" type="main"><s id="id2769977">UGHI, o fieno AVVOCATI protettori dell&#039;Ar-<lb></lb>
civeſcovado Fiorentino, Famiglia di poco <lb></lb>
tempo eſtinta.</s><s id="id2769988"> Accanto al quale ne ſegue il <lb></lb>
grandioſo</s></p>

<p id="id2769996" type="main"><s id="id2770000">PALAZZO già della Famiglia DE&#039; MEDICI, <lb></lb>
oggi del Marcheſe Riccardi per compra fatta-<lb></lb>
ne l&#039;anno 1659. per prezzo di ſcudi 41. mila <lb></lb>
dal Granduca Ferdinando II. fatto già fabbri-<lb></lb>
care da Coſimo Padre della Patria, col di-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a68"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(77)"></pb>
ſegno di Michelozzo.</s><s id="id2753200"> Non può ſpiegarſi ab-<lb></lb>
baſtanza quanto ſia bello, e magnifico, nè può <lb></lb>
comprenderlo facilmente chi non lo mira. </s><lb></lb>
<s id="id1579618">Vedonſi le due facciate tutte di pietre forti in <lb></lb>
tre ordini diviſate.</s><s id="id2753218"> Dal piano della terra fino <lb></lb>
alle prime fineſtre, l&#039;ordine è Ruſtico, o To-<lb></lb>
ſcano, con bozze aſſai rilevate.</s><s id="id2801952"> Sopra di <lb></lb>
queſto ſegue il Dorico, a cui ſuccede il Co-<lb></lb>
rintio, e in fronte di sì nobile edifizio, ve-<lb></lb>
deſi un cornicione d&#039;incredibil vaghezza, che <lb></lb>
da per tutto lo circonda.</s><s id="id2801971"> Non meno vaghe <lb></lb>
ſono le fineſtre da baſſo, gli ornamenti delle <lb></lb>
quali, come altresì il cornicione, ſi credono <lb></lb>
fatti col diſegno del Buonarroti.</s><s id="id2801987"> Entrando per <lb></lb>
la porta principale trovaſi la prima Loggia, <lb></lb>
nel fregio della quale ſono alcuni tondi en-<lb></lb>
trovi figure di marmo di Donatello, e le pa-<lb></lb>
reti tutte furono fatte adornare l&#039;anno 1719. <lb></lb>
dal Marcheſe Franceſco Riccardi di baſſiri-<lb></lb>
lievi, di Statue, di Buſti, e d&#039;Inſcrizioni an-<lb></lb>
tiche Greche, e Latine, a foggia di Muſeo. </s><lb></lb>
<s id="id1579715">A man deſtra vi è una ſcala molto comoda, <lb></lb>
e nobile fatta col diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Fog-<lb></lb>
gini Scultore e Architetto Fiorentino.</s><s id="id2814389"> E&#039; pure <lb></lb>
a man ſiniſtra una ſcala belliſſima fatta a chioc-<lb></lb>
ciola, che dal terreno conduce ſino alla ſom-<lb></lb>
mità.</s><s id="id2814404"> Penetrando poi nelle ſtanze, vi s`am-<lb></lb>
mirano molti pregevoli ornamenti degni di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a69"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(78)"></pb>
tanto Palazzo trai quali è da vederſi la vaga e <lb></lb>
belliſſima Galleria dipinta nella volta a freſco <lb></lb>
da Luca Giordano famoſo Pittore, e in eſſa <lb></lb>
giù abbaſſo nella parete effigiati ſopra gran-<lb></lb>
dioſi Criſtalli i quattro elementi inſigne opera <lb></lb>
di Anton Domenico Gabbiani, tra i quali in <lb></lb>
nobiliſſimi armarj ſi conſerva una bella, e co-<lb></lb>
pioſa raccolta di Cammei, d&#039;Intagli, di Me-<lb></lb>
daglie, e di altre prezioſe antichità: allato <lb></lb>
alla quale è una numeroſa, e ſcelta Librerìa <lb></lb>
di manoſcritti, e di libri impreſſi, parte della <lb></lb>
quale fu meſſa inſieme dal celebre Riccardo <lb></lb>
Riccardi, e parte fu già del Senatore Mar-<lb></lb>
cheſe Vincenzio Capponi, da cui l&#039;ereditarono <lb></lb>
i preſenti poffeſſori, i quali vanno di continuo <lb></lb>
aumentandola, con accreſcimenti di ſtanze <lb></lb>
e libri, avendo acquiſtato tutto il carteggio <lb></lb>
Letterario del fu celebre Dottore Giovanni <lb></lb>
Lami ſtato Bibliotecario di queſta Caſa.</s><s id="id2752710"> E&#039; ri-<lb></lb>
pieno queſto grandioſo Palazzo di mobili ric-<lb></lb>
chiſſimi, pitture celebri, inſcrizioni, buſti, e <lb></lb>
baſiirilievi antichiſſimi in gran numero.</s><s id="id2752726"> Si mi-<lb></lb>
reranno inoltre i nuovi accreſcimenti di ſer-<lb></lb>
vizi baſſi molto comodi, e finalmente ſi vedrà <lb></lb>
creſciuta quaſi doppiamente la principal fac-<lb></lb>
ciata verſo la Via Larga, coll&#039;iſteſſo ordine, <lb></lb>
e architettura dell&#039;antica nel qual ricreſci-<lb></lb>
mento fu incorporato il Palazzo di Lorenzino <lb></lb>
<arrow.to.target n="a70"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(79)"></pb>
de&#039; Medici ove ucciſe il Duca Aleſſandro, <lb></lb>
uno dei fatti aſſai celebri nella noſtra Iſtoria. </s><lb></lb>
<s id="id1582104">E&#039; famoſo queſto Palazzo, non ſolo per la <lb></lb>
ſua bellezza, ma eziandio per eſſere ſtato in <lb></lb>
ogni tempo ricetto di grandiſſimi perſonaggi, <lb></lb>
eſſendoviſi trattenuti Sommi Pontefici, Im-<lb></lb>
peradori, e Re, oltre un numero grande di <lb></lb>
Principi (di che ſi legge la memoria in un <lb></lb>
Cartello di marmo nel primo Cortile, fatta <lb></lb>
dal celebre Abate Antonmaria Salvini) e per <lb></lb>
molti avvenimenti accaduti e deſcritti larga-<lb></lb>
mente da varj dei noſtri Scrittori de&#039;tempi <lb></lb>
andati, indi ſi trova la Chieſa di</s></p>

<p id="id2791665" type="foot"><s id="id2791668"><foot.target id="a68"></foot.target>ſegno</s></p>

<p id="id2791675" type="foot"><s id="id2791679"><foot.target id="a69"></foot.target>tanto</s></p>

<p id="id2777514" type="foot"><s id="id2777517"><foot.target id="a70"></foot.target>de&#039;</s></p>

<p id="id2777524" type="main"><s id="id2777528">SAN GIOVANNINO, dedicata a San Gio-<lb></lb>
vanni Evangeliſta poſſeduta già dai Geſuiti, <lb></lb>
ai quali fu conceſſa l&#039;anno 1557., e dipoi <lb></lb>
per Real diſpoſizione nel 1775. data ai Cheri-<lb></lb>
ci Regolari delle Scuole Pie, i quali tengono <lb></lb>
nell&#039;anneſſo loro Conventole Puppliche Scuole <lb></lb>
in qualunque ſcienza.</s><s id="id2777556"> Era queſta Chieſa in <lb></lb>
principio affai piccola; fondata nel 1351. per <lb></lb>
teſtamento del nobile <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> di Lando Gori, <lb></lb>
ma nell&#039;anno 1579. coll&#039;opera, e col diſegno <lb></lb>
di Bartolommeo Ammannati, Scultore, ed <lb></lb>
Architetto Fiorentino, fu oltremodo accre-<lb></lb>
ſciuta, e adornata.</s><s id="id2759509"> Imperciocchè quell&#039;Atte-<lb></lb>
ſice molto pio, e religioſo, a niuna ſpeſa e <lb></lb>
fatica perdonò, perchè queſt&#039;opera foſſe con-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a71"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(80)"></pb>
dotta al ſuo fine ammirando gl`intendenti <lb></lb>
l&#039;eſquiſitezza dell&#039;architettura, e il bell&#039;or-<lb></lb>
dine di tutte le parti di queſto ſacro Edifizio. </s><lb></lb>
<s id="id1576376">Ha la facciata tutta di pietre ſerene, e den-<lb></lb>
tro vi ſono nelle Cappelle varj ornamenti di <lb></lb>
ſtucchi con belle Tavole; nella prima a man <lb></lb>
deſtra ſtà collocata un inſigne Tavola di Aleſ-<lb></lb>
ſandro Allori, ove ha rappreſentato <expan abbr="Nostra Signora">N. S.</expan> con <lb></lb>
alcuni Apoſtoli in atto di eſaudire la Cana-<lb></lb>
nea, ed è da notarſi che quel Vecchio, che <lb></lb>
ſi appoggia al baſtone, figurato per <expan abbr="San">S.</expan> Barto-<lb></lb>
lommeo è il Ritratto del medeſimo inſigne <lb></lb>
beneſattore Architetto Bartolommeo Amman-<lb></lb>
nati, che la ſece ſare; la ſeconda Tavola di <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Luigi Gonzaga, e <expan abbr="San">S.</expan> Stanislao è Opera di <lb></lb>
Ottaviano Dandini; la terza di <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò di <lb></lb>
Bari di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Domenico Campiglia Lucche-<lb></lb>
ſe, e dalle bande il <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco Borgia, e <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana Falconieri ſono di Agoſtino Ve-<lb></lb>
racini.</s><s id="id2786067"> Quindi ſeguita la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb>
ceſco Xaverio ricca di nobiliſſimi marmi, dove <lb></lb>
il Cavalier <expan abbr="Fra">F.</expan> Franceſco Curradi ha con ſtraor-<lb></lb>
dinaria eccellenza rappreſentato il detto Santo <lb></lb>
nell&#039;atto di predicare agl&#039;Infedeli; la gloria <lb></lb>
dello sfondo è di mano di Pier Dandini, e i <lb></lb>
quadri laterali ſono del Bamberini.</s><s id="id2786096"> Ne ſegue <lb></lb>
la Cappella maggiore, la di cui Tavola ove <lb></lb>
è eſpreſſo il <expan abbr="Santiſſimo">SS.</expan> Crocifiſſo è di mano di Gi-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a72"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(81)"></pb>
rolamo Macchietti, nei due laterali il <expan abbr="San">S.</expan> Gi-<lb></lb>
rolamo è di Giacomo Ligozzi, e la <expan abbr="Santa">S.</expan> Elena <lb></lb>
del Bizzelli; trovaſi dipoi la nobil Cappella <lb></lb>
di Sant&#039;Ignazio tutta incroſtata di marmi, ove <lb></lb>
è di mano del Puglieſchi la bella Tavola di <lb></lb>
detto Santo, e gli ovati ſono del ſopradetto <lb></lb>
Bamberini.</s><s id="id2752779"> Ne ſeguono tre altre Cappelle, <lb></lb>
nella prima delle quali v&#039;è l&#039;Immacolata <lb></lb>
Concezione di mano del mentovato Cur-<lb></lb>
radi, nella ſeconda è ſtata collocata la belliſ-<lb></lb>
ſima Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe Calaſanzio Fon-<lb></lb>
datore, di mano di Antonio Franchi Lucche-<lb></lb>
ſe, da cui fu effigiato il medeſimo Santo da-<lb></lb>
vanti a Maria <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan>, e al Santo Bambino; nella <lb></lb>
terza ed ultima vi è la Tavola degli Angeli <lb></lb>
dipinta da Giacomo Ligozzi; ſopra al cor-<lb></lb>
nicione alcune ſtorie a freſco ſono di mano di <lb></lb>
Aleſſandro del Barbiere, cioè la Cena, la <lb></lb>
Trasfigurazione, quando <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni moſtra <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Pietro a Criſto, e gli Apoſtoli che accon-<lb></lb>
ciano le Reti <expan abbr="eccetera">ec.</expan></s><s id="id2754508"> Gli Apoſtoli delle Nicchie <lb></lb>
ſono di Cammillo Cateni, e lo sfondo nella <lb></lb>
ſoffitta è ultima opera di Agoſtino Veracini. </s><lb></lb>
<s id="id1582371">Eſcendo di queſta Chieſa, a man deſtra s&#039;in-<lb></lb>
contrano le abitazioni de&#039; Martelli, e degl&#039;Ar-<lb></lb>
naldi, nella prima delle quali eravi una Sta-<lb></lb>
tua di Donatello, la quale al preſente ritro-<lb></lb>
vaſi nel Palazzo del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Balì Martelli in Via <lb></lb>
<arrow.to.target n="a73"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(82)"></pb>
della Forca creduto il più eccellente lavoro <lb></lb>
di ſuo ſcarpello; e nella ſeconda vi ſono eſqui-<lb></lb>
ſite Pitture: Traverſando la ſtrada dirimpetto <lb></lb>
alla detta Chieſa ſi trova Via del Cocomero <lb></lb>
ove da una parte vi è un Pubblico Teatro, ac-<lb></lb>
canto al quale il Palazzo dei Baroni Ricaſoli <lb></lb>
fabbricato con buona architettura, e dirim-<lb></lb>
petto quello de&#039; Gondi, e dalla parte ſiniſtra, <lb></lb>
evvi il Palazzo dei Marcheſi Gerini ricco di <lb></lb>
ſingolari Pitture, accreſciuto, e rimodernato <lb></lb>
internamente dal fu Marcheſe Andrea Gerini <lb></lb>
con disegno del vivente <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Gaſpero Pao-<lb></lb>
letti, e tornando nella ſuddetta ſtrada ſi ve-<lb></lb>
dono i</s></p>

<p id="id2796601" type="foot"><s id="id2817639"><foot.target id="a71"></foot.target>dotta</s></p>

<p id="id2817647" type="foot"><s id="id2817650"><foot.target id="a72"></foot.target>rola-</s></p>

<p id="id2817658" type="foot"><s id="id2817661"><foot.target id="a73"></foot.target>F della</s></p>

<p id="id2817669" type="main"><s id="id2817672">PALAZZI di due rami della Famiglia de&#039; Puc-<lb></lb>
ci, il primo de&#039; quali d&#039;ordine compoſito, ſul <lb></lb>
Canto di Via de&#039; Servi fu diſegnato con bella, <lb></lb>
e vaga architettura del famoſo Paolo Fal-<lb></lb>
conieri Cavaliere intendentiſſimo; e l&#039;altro <lb></lb>
accanto del Marcheſe Roberto Pucci, che ha <lb></lb>
ſeguitato l&#039;ordine del primo.</s><s id="id2800513"> Dirimpetto ve-<lb></lb>
deſi il</s></p>

<p id="id2800521" type="main"><s id="id2800524">PALAZZO del fu Marcheſe Incontri, di mae-<lb></lb>
ſtoſa Architettura Toſcana, dove nel dipinger <lb></lb>
quella Galleria cadde, e mori il celebre Anton <lb></lb>
Domenico Gabbiani degno di eterna memo-<lb></lb>
ria, in faccia al quale vi è la Parrocchia di</s></p>

<p id="id2800546" type="main"><s id="id2800549">SAN MICHELE VISDOMINI, dove abitavano <lb></lb>
<arrow.to.target n="a74"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(83)"></pb>
i Monaci Celeſtini ſtati ſoppreſſi, ora uſiziata <lb></lb>
da Preti ſecolari.</s><s id="id2768087"> Sono in queſta Chieſa da <lb></lb>
oſſervarſi alcune Tavole molto belle, e ſpe-<lb></lb>
cialmente la Natività di Noſtro Signore dell&#039;<lb></lb>
Empoli, accanto alla quale è una Vergine di <lb></lb>
mano d&#039;Iacopo da Pontormo aſſai ſtimata, <lb></lb>
ſiccome due Tavole del Poppi, che in una è <lb></lb>
la Reſurrezione, e nell&#039;altra la Concezione, <lb></lb>
e una belliſſima del Paſſignano, rappreſentante <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Giovanni che predica alle Turbe.</s><s id="id2768124"> Dipoi ſe-<lb></lb>
guitando per la Via de&#039; Servi evvi il</s></p>

<p id="id2760324" type="foot"><s id="id2760328"><foot.target id="a74"></foot.target>i Mo-</s></p>

<p id="id2760335" type="main"><s id="id2760339">PALAZZO de&#039; Marcheſi Niccolini, fatto con <lb></lb>
buon diſegno, e adorno di molte Statue an-<lb></lb>
tiche, oltre uno ſtudio copioſiſſimo di Me-<lb></lb>
daglie, buona Libreria, e pitture celebri.</s><s id="id2760355"> E <lb></lb>
verſo la Nunziata ſi trova dall&#039;iſleffa parte il</s></p>

<p id="id2760363" type="main"><s id="id2760367">PALAZZO de&#039; Grifoni molto nobile, e ſigno-<lb></lb>
rile, che vien detto eſſerne ſtato l&#039;Architetto <lb></lb>
il Buontalenti: era in avanti della Famiglia <lb></lb>
Ricci ove nacque a` 23. Aprile 1522. <expan abbr="Santa">S.</expan> Ca-<lb></lb>
terina de&#039; Ricci.</s><s id="id2755555"> Queſto fa angolo ad una <lb></lb>
Piazza, che ha preſo il nome dalla vicina <lb></lb>
Chieſa della Nunziata, che vedeſi dai lati <lb></lb>
chiuſa da due gran Logge, il diſegno delle <lb></lb>
quali è del Brunelleſco.</s><s id="id2755575"> Nel mezzo di eſſa <lb></lb>
ſopra una Baſe di marmo ſi erge un Cavallo, <lb></lb>
ſopra il quale è la Statua di Ferdinando Pri-<lb></lb>
mo Gran-Duca di Toſcana gettato in bronzo <lb></lb>
<arrow.to.target n="a75"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(84)"></pb>
da Giovanni Bologna, di Cannoni <expan abbr="eccetera">ec.</expan> predati <lb></lb>
dalle Galere Toſcane ai Turchi, leggendoviſi <lb></lb>
ſotto la faſcia nella pancia del Cavallo</s></p>

<p id="id2803811" type="foot"><s id="id2803815"><foot.target id="a75"></foot.target>F 2 da</s></p>

<p id="id2803822" type="main"><s id="id2803826"><emph type="italics"><emph type="quote">Dei metalli rapiti al fiero Trace</emph></emph></s></p>

<p id="id2803834" type="main"><s id="id2803838">Le due Fontane di bronzo, che adornano la <lb></lb>
medeſima Piazza, ſono opera di Pietto Tacca <lb></lb>
ſtatevi poſte nel 1643.; ed entrando nel de-<lb></lb>
votiſſimo Tempio della Santiſſima</s></p>

<p id="id2768220" type="main"><s id="id2768224">ANNUNZIATA, nel deſcrivere il quale mi <lb></lb>
ſia lecito, che per breve ſpazio di tempo <lb></lb>
io mi dilunghi fuor dell&#039;uſato.</s><s id="id2768236"> Era queſta <lb></lb>
Chieſa ne&#039; tempi antichi un piccolo Oratorio <lb></lb>
poſto fuor di Firenze, in queſto luogo, che <lb></lb>
era detto il Cafaggio.</s><s id="id2768250"> Or tale Oratorio con <lb></lb>
alcuna parte di terreno ivi contiguo, ſu con-<lb></lb>
ceduto a quei ſette nobili Fiorentini, che ab-<lb></lb>
bandonata la Patria, ſi erano ritirati nell&#039;aſpro <lb></lb>
Monte Senario, ove menando vita eremitica, <lb></lb>
e ſolitaria, fondarono la Religione de&#039; Servi <lb></lb>
di Maria, ed il motivo fu, acciò quei buoni <lb></lb>
Religioſi, che da per tutto avevano ſparſa la <lb></lb>
fama della lor ſantità, più da vicino ſantifi-<lb></lb>
caſſero col loro eſempio i loro Concittadini. </s><lb></lb>
<s id="id1582984">Ma perchè troppo anguſto era quel luogo, <lb></lb>
riguardo alle molte perſone, che vi erano ve-<lb></lb>
nute ad abitare, fu di biſogno fabbricar nuovo <lb></lb>
Convento, e nuova Chieſa; al che fare, la <lb></lb>
povertà di quei Religioſi baſtante non era.</s></p>

<p id="id2752079" type="foot"><s id="id2752082">Per-</s></p>

<pb pagenum="(85)"></pb>
<p id="id2787835" type="main"><s id="id2787838">Perciò ad un opera sì buona e ſanta, furono <lb></lb>
dal Sommo Pontefice tutt&#039;i Fedeli eſortati, <lb></lb>
tra&#039; quali ſopra di ogni altro ſi ſegnalò Chia-<lb></lb>
riſſimo Falconieri Cittadino di queſta Patria, <lb></lb>
Padre di Santa Giuliana, e Fratello del Beato <lb></lb>
Aleſſio, imperciocchè a niuna ſpeſa, o fatica <lb></lb>
perdonando ſomminiſtrò qualunque ſoccorſo <lb></lb>
più opportuno, perchè tal opra foſſe al ſuo <lb></lb>
fine condotta.</s><s id="id2787877"> Terminata la fabbrica, avvenne <lb></lb>
quel gran prodigio, per lo quale è celebre <lb></lb>
queſta Chieſa per tutto il Mondo.</s><s id="id2769047"> Avevano <lb></lb>
quei buoni Padri nel 1252. dato a dipingere <lb></lb>
a freſco ad un Pittore (di cui ancora è in-<lb></lb>
certo il nome; altri chiamandolo Bartolom-<lb></lb>
meo, altri Giovanni) un&#039;Immagine di No-<lb></lb>
ſtra Signora in atto di eſſere dall&#039;Angiolo An-<lb></lb>
nunziata.</s><s id="id2769072"> Il buon Pittore, che la figura dell&#039;<lb></lb>
Angiolo avea compita, e rimanevagli ſolo ad <lb></lb>
effigiare della gran Vergine il Volto, ſtava <lb></lb>
fra ſe ſteſſo dubbioſo, con qual arte poteſſe <lb></lb>
eſprimere quell&#039;Aſpetto Divino.</s><s id="id2769092"> In queſto <lb></lb>
mentre fu ſopraffatto dal ſonno, da cui ſve-<lb></lb>
gliatoſi, mirò toſto con ſuo ſtupore colorito <lb></lb>
il Sembiante della gran Vergine Madre, di tal <lb></lb>
bellezza e tanta divozione ſpirante, che ſolo <lb></lb>
doveſſe crederſi coſa di Paradiſo.</s><s id="id2767037"> Attonito <lb></lb>
dunque, e ſorpreſo da maraviglia incredibile, <lb></lb>
ad alta voce gridò più volte: <emph type="italics"><emph type="quote">Miracolo, Mi-</emph></emph> <lb></lb>
<arrow.to.target n="a76"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(86)"></pb>
<emph type="italics"><emph type="quote">racolo</emph></emph>; Il che ſentito da&#039; circoſtanti, e dipol <lb></lb>
ſparſoſi per la Città, cagionò un tal concorſo <lb></lb>
di Popolo, che ben tolto ne fu la Chieſa ri-<lb></lb>
piena; e perchè niuno di queſto fatto dubitar <lb></lb>
poceſſe, operò Iddio per mezzo di queſta Im-<lb></lb>
magine infiniti miracoli, che tuttavia, mercè <lb></lb>
della Divina bontà, vanno ſeguitando in gran <lb></lb>
numero.</s><s id="id2812886"> Ora venendo alla deſcrizione della <lb></lb>
Chieſa: Vedeſi al primo ingreſſo un Loggiato <lb></lb>
con belle e ben proporzionate Colonne, fatto <lb></lb>
fabbricare dalla Famiglia de&#039; Pucci con diſegno <lb></lb>
del Caccini Scultore.</s><s id="id2812904"> Sotto il Loggiato ſono <lb></lb>
tre Porte.</s><s id="id2812910"> Quella a man deſtra conduce nella <lb></lb>
Cappella di San Sebaſtiano dell&#039;iſteſſa Fami-<lb></lb>
glia Pucci, eretta ancor eſſa con diſegno del <lb></lb>
ſopraddetto Caccini, adorna di tre Tavole, <lb></lb>
colorite da Maeſtri eccellenti, che una d&#039;Au-<lb></lb>
relio Lomi Pſſano, l&#039;altra del Paggi, e ſpe-<lb></lb>
cialmente quella di San Sebaſtiano di Antonio <lb></lb>
del Pollaiolo, ed altresì di alcune Statue di <lb></lb>
marmo del Novelli Scultore, e della Tribuna <lb></lb>
dipinta dal Poccetti.</s><s id="id2780265"> Vi ſono ancora molte <lb></lb>
memorie di uomini illuſtri di queſta Famiglia, <lb></lb>
e ſpecialmente di Lorenzo, Roberto, e An-<lb></lb>
tonio Pucci, tutti tre inſigni Cardinali.</s><s id="id2780281"> Dalla <lb></lb>
porta laterale di queſta Cappella ſi paſſa in un <lb></lb>
Cortile, o Chioſtro tutto dipinto da&#039; più rari <lb></lb>
artefici di quei tempi, cioè: La pittura accanto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a77"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(87)"></pb>
alla porta di Chieſa dietro l&#039;Altare della Ma-<lb></lb>
donna rappreſentante la Natività del Signore, <lb></lb>
è di Aleſſio Baldovinetti.</s><s id="id2795485"> Quella che ſegue <lb></lb>
a ſiniſtra eſprimente quando <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Benizzi <lb></lb>
ebbe la viſione di Maria Vergine per la quale <lb></lb>
veſti l&#039;Abito, è di Coſimo Roſſelli.</s><s id="id2795502"> L&#039;altre <lb></lb>
che ne ſeguono ſono di Andrea del Sarto, cioè <lb></lb>
quella in cui ſi vede <expan abbr="San">S.</expan> Filippo, che nell&#039;an-<lb></lb>
dir alla Corte del Papa, che era in Viterbo, <lb></lb>
trovando un lebbroſo nudo, ſi trae la propria <lb></lb>
camicia, dandola ad eſſo perehè ſi ricopra. </s><lb></lb>
<s id="id1583427">Nell&#039;altra vedeſi quando <expan abbr="San">S.</expan> Filippo nel paſſare <lb></lb>
tra Bologna, e Modena, trovando alcuni che <lb></lb>
giocavano ſotto un&#039;arbore con beſtemmie; con <lb></lb>
fervore di ſpirito forte gli ripreſe, per cui gli <lb></lb>
fecero dell&#039;ingiurie e ſtrapazzi, e mentre egli <lb></lb>
ſeguitando il cammino, venne un impetuoſo <lb></lb>
fulmine che ſquarciato l&#039;albero, due ne reſta-<lb></lb>
rono morti, e gli altri ſpaventati ſi diedero alla <lb></lb>
fuga.</s><s id="id2794358"> Ne ſegue l&#039;Iſtoria quando detto Santo <lb></lb>
libera dagli ſpiriti una Fanciulla.</s><s id="id2841889"> Nell&#039;altra è <lb></lb>
eſpreſſo un fanciullino rivocato da morte a vita <lb></lb>
nel toccare la bara di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo già morto. </s><lb></lb>
<s id="id1583501">L&#039;ultima ſtoria da queſta parte eſprime un Re-<lb></lb>
ligioſo parato con la reliquia di alcuni panni <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo con alcune donne in ginoc-<lb></lb>
chioni che nè più vere nè più belle, non pare <lb></lb>
che formar ſi poſſino, con alcuni puttini che <lb></lb>
<arrow.to.target n="a78"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(88)"></pb>
appariſcono di carne vera; Il Vecchio che ſi <lb></lb>
regge con la mazza diceſi eſſere il ritratto di <lb></lb>
Luca della Robbia.</s><s id="id2790672"> Dall&#039;altra parte tra la <lb></lb>
porta laterale della Chieſa, e l&#039;altra della Cap-<lb></lb>
pella di <expan abbr="San">S.</expan> Baſtiano vi ſi vedono nella prima <lb></lb>
la ſtoria dei Re Magi, e nell&#039;altra la Natività <lb></lb>
della Madonna.</s><s id="id2790692"> Tutte ſette queſte lunette ſono <lb></lb>
di ſtupendo colorito fatte dal celebre pennello <lb></lb>
di Andrea del Sarto.</s><s id="id2790703"> Le altre tre dalla parte <lb></lb>
della porta della Loggia ſono; Lo Spoſalizio <lb></lb>
della Madonna del Francabigio; La Viſitazione <lb></lb>
di Maria a <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Eliſabetta di Iacopo da Pon-<lb></lb>
tormo; e l&#039;Aſſunzione al Cielo del Roſſo <lb></lb>
Fiorentino.</s><s id="id2805361"> E&#039; in queſto Loggiato il ritratto in <lb></lb>
marmo di Andrea, ſcolpito da Raffaello da <lb></lb>
Montelupo, con Epigrafe ſotto di eſſo.</s><s id="id2805373"> En-<lb></lb>
trando in Chieſa, vedeſi al primo aſpetto a <lb></lb>
ſoffitta tutta d&#039;intagli dorati ſopra fondo bian-<lb></lb>
co, diſegnata da Franceſco Silvani, nel mezzo <lb></lb>
della quale è un gran quadro, rappreſentante <lb></lb>
l&#039;Aſſunzione della Vergine al Cielo di mano <lb></lb>
del Volterrano.</s><s id="id2805401"> Nelle pareti tra &#039;l fregio della <lb></lb>
ſoffitta, e il cornicione, ſono dodici quadri d-<lb></lb>
pinti a freſco dall&#039;Ulivelli, dove ſi rappreſen-<lb></lb>
tano alcuni Miracoli più ſingolari di Maria. </s><lb></lb>
<s id="id1583688">A man ſiniſtra nell&#039;entrare in Chieſa ſi trova <lb></lb>
la Cappella della Santiſſima Nunziata, nel muro <lb></lb>
della quale è dipinto il di lei Volto miracoloſo, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a79"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(89)"></pb>
fatta di marmi intagliati da Pagno di Lapo Par-<lb></lb>
tigiani Scultore di Fieſole col diſegno di Mi-<lb></lb>
chelozzo.</s><s id="id2771602"> Quanto ſia ricca, e adorna queſta <lb></lb>
Cappella non ſi può ſpiegare abbaſtanza.</s><s id="id2771610"> E&#039; <lb></lb>
l&#039;Altare d&#039;argento maſſiccio nobilmente lavo-<lb></lb>
rato, il gradino parimente d&#039;argento è tutto <lb></lb>
diviſato di gioie, e pietre prezioſe.</s><s id="id2767746"> In un bel-<lb></lb>
liſſimo Tabernacolo è una teſta del Salvatore <lb></lb>
di Andrea del Sarto.</s><s id="id2767756"> Sopra due gran pilaſtri <lb></lb>
poſa un ricco architrave, o cornicione d&#039;ar-<lb></lb>
gento, da cui pende una cortina di lavoro ec-<lb></lb>
cellente, ſotto la quale una mantellina pari-<lb></lb>
mente d&#039;argento.</s><s id="id2767775"> Inoltre tanti e tanti ſono gli <lb></lb>
ornamenti di queſta Cappella, che è malage-<lb></lb>
vole il poterli diſtintamente deſcrivere: perchè <lb></lb>
i vaſi, i doppieri, le lampane tutte d&#039;argento <lb></lb>
ſono moltiſſime, ſenza numero ſono i Voti <lb></lb>
che vi ſi vedono appeſi in contraſſegno delle <lb></lb>
grazie, che dalla Vergine ſi diſpenſano gior-<lb></lb>
nalmente.</s><s id="id2792930"> Contiguo alla detta Cappella è un <lb></lb>
piccolo Oratorio di forma quadrata nobilmente <lb></lb>
arricchito; ha le pareti incroſtate di pietre pre-<lb></lb>
zioſe, e ſpecialmente d&#039;agate, calcedonj orien-<lb></lb>
tali, e diaſpri, che rappreſentano alcuni ſim-<lb></lb>
boli di noſtra Signora, ove vedeſi un Crocifiſſo <lb></lb>
di mano di Antonio da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, che era ſopra <lb></lb>
l&#039;Altar Maggiore avanti vi foſſe poſto il Ciborio <lb></lb>
d&#039;argento.</s><s id="id2792967"> Accanto a queſta Cappella vi è <lb></lb>
<arrow.to.target n="a80"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(90)"></pb>
quella fatta fabbricare dal Marcheſe e Senatore <lb></lb>
Franceſco Feroni, col diſegno di Giovan Ba-<lb></lb>
tiſta Foggini tutta incroſtata di marmi, e adorna <lb></lb>
di Statue; la Tavola dell&#039;Altare rappreſen-<lb></lb>
tante il Tranſito di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe è dipinta da <lb></lb>
Carlo Lotti Veneziano con ſingolar diligenza; <lb></lb>
di mano di Giuſeppe Piamontini ſono le due <lb></lb>
Statue rappreſentanti il Penſiero, e la Fortuna <lb></lb>
marittima, e di mano dell&#039;Andreozzi ſono <lb></lb>
l&#039;altre due, che figurano la Fedeltà, e la Na-<lb></lb>
vigazione.</s><s id="id2756033"> Di Carlo Marcellini è il San Do-<lb></lb>
menico, e del Cateni il San Franceſco, e le <lb></lb>
Medaglie di bronzo dorato ſono di Maſſimiliano <lb></lb>
Soldani Benzi; le due Inſcrizioni, che ſi ve-<lb></lb>
dono ſotto i due Depoſiti, ſono dettate da <lb></lb>
Anton Maria Salvini.</s><s id="id2775390"> Seguitano appreſſo, ben-<lb></lb>
chè con ordine aſſai diverſo, altre Cappelle <lb></lb>
adornate di belle Tavole, tralle quali è rag-<lb></lb>
guardevole quella del Giudizio d&#039;Aleſſandro <lb></lb>
Allori detto il Bronzino, quella della Cro-<lb></lb>
cifiſſione dello Stradano: la quarta di Pietro <lb></lb>
Perugino, o come altri vogliono, dell&#039;Alber-<lb></lb>
tinelli.</s><s id="id2775422"> La quinta ſotto l&#039;Organo con l&#039;Aſſunta, <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, e <expan abbr="San">S.</expan> Rocco ai piedi, di Ceſare <lb></lb>
Dandini, e voltando alla crociata, vi è la Cap-<lb></lb>
pella con lunette, e ſoffitta dipinta a freſco da <lb></lb>
Baldaſſarre Franceſchini detto il volterrano, <lb></lb>
ed all&#039;Altare vedeſi in una antica e bella Ta-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a81"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(91)"></pb>
vola dipinto San Zanobi, e altri due Santi <lb></lb>
Veſcovi; ſegue la Cappella del Crocifiſſo, e <lb></lb>
Madonna de&#039; Dolori dipinta d&#039;architettura da <lb></lb>
Giuſeppe Chamant Loreneſe, collo sfondo di <lb></lb>
Vincenzio Meucci; ſotto l&#039;Altare conſervaſi <lb></lb>
il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Florenzio martire.</s><s id="id2804437"> Sono ſepolti <lb></lb>
in queſta Cappella i tre noſtri Iſtorici Fioren-<lb></lb>
tini Giovanni, Matteo, e Filippo Villani. </s><lb></lb>
<s id="id1584085">E&#039; poi aſſai vaga la Cappella de&#039; Tedaldi, eretta <lb></lb>
ad onore di San Filippo Benizj, colla Tavola <lb></lb>
dipinta dal Volterrano, e con altre pitture a <lb></lb>
freſco dell&#039;Ulivelli.</s><s id="id2773353"> Nel ricetto, che torna <lb></lb>
accanto a queſta Cappella, e per cui ſi và alla <lb></lb>
Sagreſtia ſtata tutta rimodernata, e ampliata con <lb></lb>
molta pulizìa, è collocato un Buſto di terra <lb></lb>
cotta, rappreſentante l&#039;effigie di detto Santo <lb></lb>
in abito della Religione, donato a quei Reli-<lb></lb>
gioſi dalla Famiglia de&#039; Guicciardini, ſuben-<lb></lb>
trata già nella Caſa de&#039; Benizj, de&#039; quali era il <lb></lb>
Santo, ove ſi era conſervato ab antiquo in loro <lb></lb>
mano ſino all&#039;anno 1592.</s><s id="id2773394"> Entrando nella Tri-<lb></lb>
buna maggiore, vedeſi al primo Altare a mano <lb></lb>
ſiniſtra la Natività di Maria Vergine fatta da <lb></lb>
Aleſſandro Allori, il di cui figlio Criſtofano <lb></lb>
dipinte il quadro laterale, che è quello di ſotto <lb></lb>
in cornu Epiſtolae, gli altri tre poi ſono del <lb></lb>
Paſſignano, e la volta è del Poccetti.</s><s id="id2778748"> Nella <lb></lb>
feconda è il San Michele di mano del Pignoni.</s></p>

<p id="id2778756" type="foot"><s id="id2778759"><foot.target id="a76"></foot.target><emph type="italics">ra-</emph></s></p>

<p id="id2778770" type="foot"><s id="id2778774"><foot.target id="a77"></foot.target>alla</s></p>

<p id="id2778781" type="foot"><s id="id2818526"><foot.target id="a78"></foot.target>ap-</s></p>

<p id="id2818532" type="foot"><s id="id2818536"><foot.target id="a79"></foot.target>fatta</s></p>

<p id="id2818543" type="foot"><s id="id2818547"><foot.target id="a80"></foot.target>quella</s></p>

<p id="id2818554" type="foot"><s id="id2818558"><foot.target id="a81"></foot.target>vola</s></p>

<p id="id2818565" type="foot"><s id="id2818569">Nella</s></p>

<pb pagenum="(92)"></pb>
<p id="id2818577" type="main"><s id="id2818580">Nella terza la Tavola di Pietro Perugino, ove <lb></lb>
è la Vergine con alcuni Santi.</s><s id="id2768408"> Nella quarta la <lb></lb>
Reſurrezione di Criſto d&#039;Agnolo Bronzino. </s><lb></lb>
<s id="id1584330">La quinta Cappella che fù già a proprie ſpeſe <lb></lb>
architettata, e fabbricata da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, oltre <lb></lb>
l&#039;eſſer tutta incroſtata di pietre ſerene, e mar-<lb></lb>
mi, è arricchita di ſtatue, baſſirilievi di bronzo, <lb></lb>
e di tre Tavole; la prima delle quali in <foreign lang="la">cornu <lb></lb>
Epiſtolae</foreign> è del Ligozzi, ove dipinſe la Reſur-<lb></lb>
rezione, la ſeconda del Paſſignano, ove eſpreſſe <lb></lb>
la Pietà, e la terza della Naſcita è opera del <lb></lb>
Paggi.</s><s id="id2768455"> Il Crocifiſſo è ammirabile, fatto col <lb></lb>
modello dell&#039;iſteſſo <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, e la Cu-<lb></lb>
poletta è dipinta a freſco dal Poccetti.</s><s id="id2798951"> Paſ-<lb></lb>
ſando alla ſeſta Cappella, la Tavola de&#039; Beati <lb></lb>
è di Niccolò Nannetti.</s><s id="id2798961"> Nella ſettima è del <lb></lb>
Paſſignano l&#039;illuminazione del Cieco nato. </s><lb></lb>
<s id="id1584427">Nell&#039;ottava Cappella ornata di marmi vi è di <lb></lb>
mano di Giovanni Biliverti lo Spoſalizio di <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, e le pitture delle pareti e della volta <lb></lb>
ſono del Vignali.</s><s id="id2798984"> In queſta Cappella è ſepolto <lb></lb>
il noſtro Iſtorico Battolommeo Scala.</s><s id="id2798992"> Nell&#039;<lb></lb>
ultima e nona Cappella evvi <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Anna con Maria, <lb></lb>
e Gesù Bambino, e dai lati di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Be-<lb></lb>
nizj, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana Falconieri, fattura d&#039;Anto-<lb></lb>
nio Donnini.</s><s id="id2822427"> La gran Tribuna di figura ro-<lb></lb>
tonda con bella Cupola, fu fatta col diſegno <lb></lb>
di Leon Batiſta Alberti nobil Fiorentino, a <lb></lb>
<arrow.to.target n="a82"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(93)"></pb>
ſpeſe di Lodovico Gonzaga ſecondo Marcheſe <lb></lb>
di Mantova, adornata di ſtucchi, e dipinta poi <lb></lb>
da Baldaſſar Franceſchini detto il Volterrano <lb></lb>
in età ſenile.</s><s id="id2822466"> Ha queſto inſigne Pittore dipinto <lb></lb>
la Vergine, quando Aſſunta in Cielo vien co-<lb></lb>
ronata dalla Santiſſima Trinità; intorno ha di-<lb></lb>
pinto i Patriarchi, i Profeti, e Santi del Te-<lb></lb>
ſtamento Vecchio con alcuni altri del Nuovo, <lb></lb>
che prima della Vergine erano paſſati alla Glo-<lb></lb>
ria.</s><s id="id2785169"> Finalmente in queſta grand&#039;opera è lau-<lb></lb>
dabile non meno l&#039;invenzione, e il diſegno, <lb></lb>
che la vaghezza del colorito.</s><s id="id2785180"> Corriſponde alla <lb></lb>
cupola il Coro de&#039; Frati, di bella ſtruttura in-<lb></lb>
croſtato di marmi, di forma ottagona diſegno <lb></lb>
di Franceſco Silvani, con piccole ſimili ſta-<lb></lb>
tuette di Santi che vagamente l&#039;adornano.</s><s id="id2785200"> I <lb></lb>
Religioſi che ſono circa al numero di cento, <lb></lb>
con ſommo decoro, e con eſquiſitezza di can-<lb></lb>
to, vi celebrano gl&#039;Ufizi Divini.</s><s id="id2758602"> L&#039;Altar <lb></lb>
maggiore è molto ricco, e magnifico, ha il <lb></lb>
Ciborio grande d&#039;argento, di bellezza, e di <lb></lb>
pregio conſiderabile; ſiccome un Paliotto e <lb></lb>
tutto il finimento parimente d&#039;argento con <lb></lb>
figure di baſſorilievo, che adopraſi nelle feſte <lb></lb>
ſolenni, nelle quali, tanti ſono i vaſi, i dop-<lb></lb>
pieri, le ſtatue, e gli ornamenti prezioſi che vi <lb></lb>
ſi vedono, che non hanno pari.</s><s id="id2758636"> Sul piano del <lb></lb>
Presbiterio poſano due depoſiti di marmo, uno <lb></lb>
<arrow.to.target n="a83"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(94)"></pb>
del Veſcovo Angelo Marzimedici, colla ſtatua <lb></lb>
al naturale di mano di Franceſco da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, <lb></lb>
e l&#039;altro del Senatore, e poi Sacerdote Do-<lb></lb>
nato dell&#039;Antella Benefattore della Chieſa di <lb></lb>
Giovanbatiſta Foggini, e l&#039;inſcrizione del Se-<lb></lb>
natore Filippo Buonarroti.</s><s id="id2771267"> Sceſo il Presbiterio <lb></lb>
nella teſtata della Croce, vien la Cappella di <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana Falconieri, ove ſi conſerva il pre-<lb></lb>
zioſo ſuo Corpo, è dedicata alla <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Conce-<lb></lb>
zione, e al preſente rimodernata e arricchita <lb></lb>
di finiſſimi marmi.</s><s id="id2771291"> La Tavola dell&#039;Altare è di <lb></lb>
Vincenzio Meucci, di cui altresì è lo sfondo; <lb></lb>
le due laterali ſono di Giuſeppe Griſoni, del <lb></lb>
quale è ancora la Santa Barbera, che ſi vede <lb></lb>
nella Cappella a mano deſtra, ove ſono due <lb></lb>
ritratti, che uno di Giovanni Stradano, e l&#039;al-<lb></lb>
tro di Lorenzo Palmieri.</s><s id="id2760783"> In faccia a queſta vi <lb></lb>
è la Cappella del Bandinelli Scultore, che vi <lb></lb>
ſcolpì un Criſto morto ſoſtenuto da Nicode-<lb></lb>
mo, che è il ritratto di Baccio.</s><s id="id2760799"> Tornando <lb></lb>
verſo la Porta vi è ſotto l&#039;Organo (il di cui <lb></lb>
tendone è del Puglieſchi) una piccola Cap-<lb></lb>
pella fatta col diſegno del Silvani, con fini <lb></lb>
lavori di marmi, e un <expan abbr="San">S.</expan> Rocco fatto di tiglio, <lb></lb>
di mano di un certo Maeſtro Janni Franceſe <lb></lb>
condotto con grande artifizio, dove all&#039;Altare <lb></lb>
ſi trova una copia di un Criſto riſorto del Pu-<lb></lb>
gliani, cavata dall&#039;originale del Frate, eſiſtente <lb></lb>
<arrow.to.target n="a84"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(95)"></pb>
nel Palazzo de&#039; Pitti, e lateralmente le figure <lb></lb>
di due Proſeti, che furon traſportati nella Gal-<lb></lb>
lerìa, pure del medeſimo Autore.</s><s id="id2755822"> Ne viene <lb></lb>
la Cappella dei Medici, e dipoi quella dei <lb></lb>
Peruzzi, la di cui Tavola è dell&#039;Ulivelli, rap-<lb></lb>
preſentante un Criſto in atto di riſanare una <lb></lb>
piaga a <expan abbr="San">S.</expan> Pellegrino Lazioſi di queſto Ordine. </s><lb></lb>
<s id="id1584891">Nella ſeguente, non vi è di oſſervabile altro <lb></lb>
che le pareti, dipinte dal medeſimo Ulivelli. </s><lb></lb>
<s id="id1584902">La Cappella che ne ſuccede, tutta ornata di <lb></lb>
marmi bianchi, e miſti, fu fatta col diſegno <lb></lb>
di Matteo Nigetti.</s><s id="id2757372"> La Tavola rappreſentante <lb></lb>
il martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia, è di Iacopo Vignali, <lb></lb>
la Cupola è lavoro del ſopraddetto Volter-<lb></lb>
rano, e le ſculture di marmo ſono ſcolpite <lb></lb>
da Orazio Mochi.</s><s id="id2757390"> Nell&#039;altra appreſſo vi è la <lb></lb>
Tavola di Pietro Dandini, rappreſentante un <lb></lb>
fatto del Beato Giovacchino Piccolomini del <lb></lb>
medeſimo Ordine.</s><s id="id2757404"> Nell&#039;ultima ſi trova una <lb></lb>
Tavola di mano di Iacopo da Empoli, che vi <lb></lb>
ha dipiato Maria Santiſſima col Bambino, e <lb></lb>
a&#039; piedi <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò, e altri Santi, e le pareti <lb></lb>
ſono di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2757424"> Queſta Chieſa verſo <lb></lb>
la fine del paſſato ſecolo fu adornata di ſtucchi, <lb></lb>
e pilaſtri incroſtari di marmi con diſegno di <lb></lb>
Pier Franceſco Silvani, del quale pure l&#039;Altar <lb></lb>
maggiore, e la ſoffitta; i Medaglioni furon di-<lb></lb>
pinti a freſco da Pier Dandini per legato del <lb></lb>
<arrow.to.target n="a85"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(96)"></pb>
detto Senatore dell&#039;Antella.</s><s id="id2805872"> In ſomma ella è <lb></lb>
in tutte le ſue parti ragguardevole, nè vi è <lb></lb>
Foreſtiero, che non ſi porti a viſitarla.</s><s id="id2805883"> Nell&#039;<lb></lb>
anno 1785. furono levate tutte le lapide ſe-<lb></lb>
polcrali che erano in queſta Chieſa, e poſte <lb></lb>
nel Chioſtro, e fu tutto da capo a piede rifatto <lb></lb>
il pavimento di marmi, come ſi vede, e nel <lb></lb>
Presbiterio avanti l&#039;Altar maggiore vi fu poſta <lb></lb>
la memoria.</s><s id="id2772801"> Il Convento poi è molto comodo <lb></lb>
e magnifico per il notabile accreſcimento fat-<lb></lb>
tovi, ed ivi pure ſon degne d&#039;eſſer vedute, <lb></lb>
sì la Librerìa ripiena di ottimi, buoni, e rari <lb></lb>
Libri, come anche nel Chioſtro interiore la <lb></lb>
Cappella della famoſa Accademia del Diſegno, <lb></lb>
per la Tavola dell&#039;Altare, che è una Trinità <lb></lb>
d&#039;Agnolo Bronzino, e per due Quadri a fre-<lb></lb>
ſco, cioè il <expan abbr="San">S.</expan> Luca in atto di dipinger Maria <lb></lb>
Opera di Giorgio Vaſari, e l&#039;altro rappreſen-<lb></lb>
tante Salomone quando edifica il Tempio di <lb></lb>
Santi di Tito con dodici Statue attorno tutte <lb></lb>
di Scultori Accademici aſſai valenti.</s><s id="id2764884"> Entrando <lb></lb>
ora dall&#039;altra lateral porta nel Chioſtro aſſai <lb></lb>
grande e vago, ſi vede in faccia ſopra la porta, <lb></lb>
che và in Chieſa, la famoſa Madonna del <lb></lb>
Sacco, dipinta da Andrea del Sarto con tutta <lb></lb>
la perfezione dell&#039;arte; è fama fra gl&#039;inten-<lb></lb>
denti, che queſta ſia la miglior opera, e più <lb></lb>
perfetta, che quel famoſo Artefice conduceſſe; <lb></lb>
<arrow.to.target n="a86"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(97)"></pb>
e in vero chiunque attentamente la mira, reſta <lb></lb>
fuor di modo attonito per lo ſtupore; ond&#039;è, <lb></lb>
che Michel Angiolo Buonarroti, ed il celebre <lb></lb>
Tiziano non ſi ſaziavano mai di rimirarla, e di <lb></lb>
commendarla in eſtremo.</s><s id="id2774238"> L&#039;altre Lunette del <lb></lb>
medeſimo Chioſtro ſono ancor eſſe dipinte da <lb></lb>
eccellentiſſimi Artefici, e ſpecialmente da Ber-<lb></lb>
nardino Poccetti, di cui primieramente ſono <lb></lb>
tutte quelle delle due Navate, che fanno an-<lb></lb>
golo alla già detta Pittura di Andrea del Sarto. </s><lb></lb>
<s id="id1585226">Sono in queſte effigiati i fatti più ſingolari <lb></lb>
dei Sette Beati Fondatori.</s><s id="id2774270"> Nella terza fac-<lb></lb>
ciata dopo il Cancello della Cappella dei Sette <lb></lb>
Beati, le due Lunette rappreſentanti quando il <lb></lb>
Beato Manetto predicò davanti a <expan abbr="San">S.</expan> Lodovico <lb></lb>
Rè di Francia, e l&#039;altra quando Innocenzio IV. <lb></lb>
dà per Protettore all&#039;Ordine de&#039; Servi il Car-<lb></lb>
dinale Fieſco ſuo Nipote, ſono di mano del <lb></lb>
Roſſelli.</s><s id="id2818128"> La quinta Lunetta, ove è Maria ſo-<lb></lb>
pra un Carro tirata da un Leone, e un Agnello <lb></lb>
è di Ventura Salimbeni Pittore Seneſe.</s><s id="id2818139"> Nella <lb></lb>
quarta facciata, alla prima Lunetta è dipinto <lb></lb>
Papa Aleſſandro IV. che concede alla Religione <lb></lb>
di fabbricare Monaſteri per tutto il Mondo, <lb></lb>
di mano del ſuddetto Roſſelli, come pure del <lb></lb>
medeſimo è la ſeguente, quando il <expan abbr="Beato">B.</expan> Buonfi-<lb></lb>
gliuolo rinunzia al <expan abbr="Beato">B.</expan> Buonagiunta il governo <lb></lb>
della Religione.</s><s id="id2818170"> Nella terza di mano del Poc-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a87"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(98)"></pb>
cetti è eſpreſſa la morte del <expan abbr="Beato">B</expan> Buonagiunta. </s><lb></lb>
<s id="id1585361">Le altre tre ultime Lunette ſono dipinte dal <lb></lb>
ſopradetto Ventura Salimbeni; e ne&#039; peducci <lb></lb>
delle volte di queſta Loggia i ritratti degli <lb></lb>
Uomini più inſigni dell&#039;Ordine de&#039; Servi ſi <lb></lb>
rimirano.</s><s id="id2751997"> In queſto Chioſtro è una gran Cap-<lb></lb>
pella in volta, eretta già dalla Famiglia Ma-<lb></lb>
cinghi, della quale reſtano le Armi negli an-<lb></lb>
goli, che paſſata dipoi in quei Religioſi, ſer-<lb></lb>
viva loro di Capitolo; ma adornata da eſſi mo-<lb></lb>
dernamente, ed abbellita di pitture a freſco <lb></lb>
per ogni parte, è ſtata deſtinata al culto delle <lb></lb>
Sante Immagini de&#039; Sette Beati Fondatori del <lb></lb>
loro Ordine, dipinte in Tavole di affai antica, <lb></lb>
e ſemplice maniera; perchè ſono oggi le dette <lb></lb>
Immagini affai ſcolorite dal tempo, al fine di <lb></lb>
meglio conſervarle, ſono ſtate unite tutte in-<lb></lb>
ſieme in un Quadro, che poſa ſull&#039;Altare, ma <lb></lb>
ſpartite una dall&#039;altra da un nuovo ornamento <lb></lb>
dorato, e coperte di criſtalli; accanto a queſta <lb></lb>
Cappella è il Refettorio de&#039; Padri, adorno in <lb></lb>
teſtata di una pittura a freſco della Cena del <lb></lb>
Fariſeo di mano di Santi di Tito.</s><s id="id2786291"> Nel Novi-<lb></lb>
ziato è oſſervabile a capo ſcala una Pietà di <lb></lb>
mano di Andrea del Sarto delle più belle del <lb></lb>
ſuo pennello, come pure nell&#039;Orto di quefto <lb></lb>
Convento, è dell&#039;iſteſſa ſua mano la pittura <lb></lb>
pertinente alla parabola della Vigna, veden-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a88"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(99)"></pb>
doſi il Padre di Famiglia che tardi chiama al-<lb></lb>
cuni Mercenarj con una figura che ſiede, e <lb></lb>
altro che ſi appoggia al baſtone <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s><s id="id2755384"> Partendoſi <lb></lb>
da queſto Santuario, ſi trova lo</s></p>

<p id="id2755393" type="foot"><s id="id2755396"><foot.target id="a82"></foot.target>ſpeſe</s></p>

<p id="id2755404" type="foot"><s id="id2755407"><foot.target id="a83"></foot.target>del</s></p>

<p id="id2758755" type="foot"><s id="id2758758"><foot.target id="a84"></foot.target>nel</s></p>

<p id="id2758765" type="foot"><s id="id2758769"><foot.target id="a85"></foot.target>detto</s></p>

<p id="id2758776" type="foot"><s id="id2758780"><foot.target id="a86"></foot.target>e in</s></p>

<p id="id2758787" type="foot"><s id="id2758791"><foot.target id="a87"></foot.target>G cetti</s></p>

<p id="id2758798" type="foot"><s id="id2758802"><foot.target id="a88"></foot.target>doſi</s></p>

<p id="id2758810" type="main"><s id="id2758813">SPEDALE degl&#039;Innocenti, aſſai celebre per <lb></lb>
l&#039;inſigne carità, che vi ſi eſercita di allevare <lb></lb>
moltiſſimi Fanciulli eſpoſti, che ſenza un tale <lb></lb>
aiuto facilmente perirebbero.</s><s id="id2782230"> Fu fondato queſto <lb></lb>
Spedale in Via della Scala ove è ora il Con-<lb></lb>
vento delle Monache di <expan abbr="San">S.</expan> Martino, e quì <lb></lb>
trasferito l&#039;Anno 1420. e ne diede il diſegno <lb></lb>
il poc&#039;anzi nominato Brunelleſco.</s><s id="id2782250"> Le ſue <lb></lb>
abitazioni ſono aſſai comode, e ben diſpoſte. <lb></lb>
Nelle due Chieſe, molte belle Pitture ſi tro-<lb></lb>
vano.</s><s id="id2782264"> Nella maggior Chieſa ſtata tre anni ſono <lb></lb>
rimodernata, e abbellita, ſi vede l&#039;Altar mag-<lb></lb>
giore tutto di pietre dure, con una ſtupenda <lb></lb>
Tavola di Domenico del Ghirlandajo rappre-<lb></lb>
ſentante l&#039;adorazione de&#039; Magi, da una parte <lb></lb>
della quale oſſervaſi in piccolo 12 ſtrage degl&#039;<lb></lb>
Innocenti; e nei due quadri delle pareti vi ha di-<lb></lb>
pinto il vivente <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Santi Pacini, da una, Ra-<lb></lb>
chele piangente, e dall&#039;altra <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe con-<lb></lb>
fortato dall&#039;Angiolo, e nella Cupoletta vi ha <lb></lb>
il medeſimo eſpreſſi diverſi Puttini con palme, <lb></lb>
e altro rappreſentanti il trionfo degl&#039;Innocenti. </s><lb></lb>
<s id="id1585771">Nell&#039;Altare a man deſtra vi è una Nunziata di-<lb></lb>
pinta da Filippo Latini, e di contro vi ſono <lb></lb>
<arrow.to.target n="a89"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(100)"></pb>
effigiati <expan abbr="San">S.</expan> Martino, e <expan abbr="San">S.</expan> Gallo ſtati titolari di <lb></lb>
altri due Spedali, di mano di Matteo Roſſelli. </s><lb></lb>
<s id="id1585811">La volta e dipinta per l&#039;architettura dal <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Gio-<lb></lb>
vacchino Maſſelli, e lo sfondo rappreſentante <lb></lb>
il ritrovamento di Mose nel Nilo, è del ſud-<lb></lb>
detto <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Pacini.</s><s id="id2809132"> Sopra la porta di fianco <lb></lb>
dalia parte del Chioſtro rimiraſi una Nunziata <lb></lb>
aſſai bella di terra verniciata bianca di Luca <lb></lb>
della Robbia; come altresì nel Loggiato di <lb></lb>
mano di Bernardino Poccetti ſi vedono alcune <lb></lb>
Pitture a freſco del più eccellente guſto.</s><s id="id2809156"> E&#039; go-<lb></lb>
vernato queſto Spedale da Perſona nobile, con <lb></lb>
titolo di Commiſſario, ed altri Miniſtri, con <lb></lb>
la ſoprintendenza di altri Spedali dello Stato <lb></lb>
ad eſſo ſubordinati.</s><s id="id2766011"> Di quì tornando indietro <lb></lb>
paſſata la Via della Crocetta trovaſi la già ſop-<lb></lb>
preſſa Compagnia della <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Annunziata deſti-<lb></lb>
nata ora per Parrocchia in luogo della diruta <lb></lb>
Chieſa di</s></p>

<p id="id2766034" type="foot"><s id="id2766038"><foot.target id="a89"></foot.target>G 2 effi-</s></p>

<p id="id2766045" type="main"><s id="id2766049"><expan abbr="SAN">S.</expan> PIER MAGGIORE la quale oltre una Log-<lb></lb>
getta riquadrata, ricca di pitture a freſco di <lb></lb>
Bernardino Poccetti ed altri Pittori; ha un <lb></lb>
Quadro all&#039;Altare d&#039;Aleſſandro Allori, e va-<lb></lb>
rie lunette degl&#039;iſteſſi Autori in giro alla Chie-<lb></lb>
ſa.</s><s id="id2807537"> Di quì uſcendo ſul Canto di Via del Man-<lb></lb>
dorlo ſi oſſervi la Caſa già del celebre Pittore <lb></lb>
Federigo Zuccheri fatta con ſuo diſegno fab-<lb></lb>
bricare per propria abitazione, con una fac-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a90"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(101)"></pb>
ciata di bozze veramente bizzarra, e pittore-<lb></lb>
ſca.</s><s id="id2807571"> E dipoi vi è il</s></p>

<p id="id2807575" type="foot"><s id="id2807579"><foot.target id="a90"></foot.target>ciata</s></p>

<p id="id2807586" type="main"><s id="id2807590">PALAZZO del Marcheſe Capponi, che è ſtato <lb></lb>
alzato in queſto ſecolo col diſegno del Cavalier <lb></lb>
Carlo Fontana.</s><s id="id2779687"> E&#039; queſto Palazzo uno de&#039; mag-<lb></lb>
giori, e più belli della Città, con facciata <lb></lb>
molto nobile, e di lunga diſteſa.</s><s id="id2779699"> Entrati den-<lb></lb>
tro ſi vede la magnifica Scala aperta, ornata di <lb></lb>
ſtatue, e ſtucchi, e colla gran volta dipinta da <lb></lb>
Matteo Bonechi: Vi ſono nobiliſſimi apparta-<lb></lb>
menti con pitture, e addobbi di ottimo guſto. </s><lb></lb>
<s id="id1586089">Nella Sala ſono dipinte dal medeſimo tre Sto-<lb></lb>
rie di fatti illuſtri operati da alcuni de&#039; Cap-<lb></lb>
poni, che ſono molto celebri, e ſi può ſcen-<lb></lb>
dere da altra ſcala molto comoda e bella, che <lb></lb>
di giù conduce fino alla ſommità del Palazzo, <lb></lb>
a cui è unito un vaſto, e delizioſo Giardino <lb></lb>
con un bel Salvatico e Uccelliera.</s><s id="id2758499"> Quaſi in <lb></lb>
faccia vi è il</s></p>

<p id="id2758506" type="main"><s id="id2758510">PALAZZO già del Marcheſe Guadagni aſſai <lb></lb>
vago, e di bella architettura, nell&#039;ingreſſo del <lb></lb>
quale ſi ammira lo sfondo del Volterrano, <lb></lb>
rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Martino a cavallo, che dà <lb></lb>
la metà del ſuo mantello al povero, opera a <lb></lb>
freſco in ogni genere inſuperabile.</s><s id="id2758535"> Di quì <lb></lb>
entrando in Via del Mandorlo ſtà ſituato il <lb></lb>
Convento delle Monache della Pietà dell&#039;Or-<lb></lb>
dine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico; e ritornando per la <lb></lb>
<arrow.to.target n="a91"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(102)"></pb>
prima ſtrada, e volgendo in via della Crocetta <lb></lb>
ne ſegue il Convento delle Monache della <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, dette della</s></p>

<p id="id2767504" type="foot"><s id="id2767508"><foot.target id="a91"></foot.target>pri-</s></p>

<p id="id2767515" type="main"><s id="id2767519">CROCETTA dell&#039;Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico.</s><s id="id2767522"> La <lb></lb>
Chieſa di queſte nobili Religioſe ſu accreſciuta <lb></lb>
e ornata nel 1757. col diſegno di Luigi Or-<lb></lb>
landi, la Tribuna è dipinta da Vincenzio <lb></lb>
Meucei.</s><s id="id2767540"> Al deſtro Altare ſtà in grandiſſima <lb></lb>
venerazione l&#039;antica Immagine di Maria San-<lb></lb>
tiſſima, avanti alla quale faceva i ſuoi ricorſi <lb></lb>
la Venerabile Suor Domenica del Paradiſo Fon-<lb></lb>
datrice, e Inſtitutrice di queſto Monaſtero, gli <lb></lb>
Angeli dipinti nella Tavola attorno al Taber-<lb></lb>
nacolo ſon di Giovanni Balducci.</s><s id="id2763461"> In faccia a <lb></lb>
queſto Altare vi è quello della Crocifiſſione di <lb></lb>
Criſto di mano di Franceſco Poppi.</s><s id="id2763472"> All&#039;Altar <lb></lb>
maggiore dal medeſimo <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Balducci fu <lb></lb>
dipinta l&#039;Invenzione della <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce.</s><s id="id2763484"> In queſto <lb></lb>
Convento vi è il ſacro Depoſito della Venerabil <lb></lb>
Fondatrice mirabilmente incorrotto, come anco <lb></lb>
diverſi Corpi Santi, e molte inſigni Reliquie. </s><lb></lb>
<s id="id1586365">Fin dal principio del paſſato Secolo paſsò ad <lb></lb>
abitare nel di contro Palazzo di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> la <lb></lb>
Principeſſa Maria Maddalena Figlia di Ferdi-<lb></lb>
nando I. col deſiderio di godere la converſa-<lb></lb>
zione di quelle pie Religioſe; perciò con un <lb></lb>
cavalcavia lo fece unire al Convento, quale ſu <lb></lb>
anche accreſeiuto di abitazioni per la medeſi-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a92"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(103)"></pb>
ma Principeſſa, che volle ancora conviver con <lb></lb>
eſſe, ed alla ſua morte eſſervi ſeppellita, che <lb></lb>
ſeguì li 28. Dicembre 1633. in età di anni 33. e <lb></lb>
mezzo, vedendoſi in eſſa Chieſa il di lei Depoſito. </s><lb></lb>
<s id="id1586432">In detto Caſino (che con un lungo corridore và <lb></lb>
a un coretto che rieſce alla Chieſa della San-<lb></lb>
tiſſima Nunziata) vi hanno a tal&#039;effetto in più <lb></lb>
tempi abitato altre Principeſſe della Sereniſſi-<lb></lb>
ma Caſa.</s><s id="id2792603"> Queſto Palazzo è ſtato in queſti anni <lb></lb>
aſſai accreſciuto e abbellito dal regnante noſtro <lb></lb>
Real Sovrano, ſervendoſene per abitazione più <lb></lb>
meſi dell&#039;anno.</s><s id="id2792620"> Unito a queſto vi è un nobile, <lb></lb>
e vago Giardino in fondo al quale ove era la <lb></lb>
celebre pittura di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni ſul <lb></lb>
muro, che fu traſportata intiera nell&#039;Accade-<lb></lb>
mia delle Belle Arti, vi è ſtata fatta una gran <lb></lb>
porta per cui ſi entra in una belliſſima Sala <lb></lb>
lavorata a ſtucchi di ottimo guſto.</s><s id="id2792648"> E proſeguen-<lb></lb>
do per queſta ſtrada ſi trova la Chieſa delle <lb></lb>
Religioſe Domenicane dette degl&#039;</s></p>

<p id="id2796762" type="foot"><s id="id2796766"><foot.target id="a92"></foot.target>ma</s></p>

<p id="id2796772" type="main"><s id="id2796776">ANGIOLINI, nella quale entrando trovaſi in <lb></lb>
Mezzo alla pila dell&#039;acqua ſanta un <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Batiſta di bronzo che vien detto ſia il modello <lb></lb>
che fece <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, avanti di far quello in <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Marco alla Cappella di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino, ſi <lb></lb>
vedono ſotto il Coro cinque Lunette dipinte <lb></lb>
dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi.</s><s id="id1586610"> Vi ſono ancora due Altari, <lb></lb>
ove in quello a man deſtra ſtà collocata la Ta-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a93"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(104)"></pb>
vola di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico opera di Matteo Roſſelli.</s><lb></lb>
<s id="id1586640">In faccia a queſta vi è l&#039;Altare della Madonna <lb></lb>
con gli Arcangeli <expan abbr="San">S.</expan> Michele, e <expan abbr="San">S.</expan> Gabriele <lb></lb>
del medeſimo Curradi.</s><s id="id2799297"> All&#039;Altar Maggiore <lb></lb>
vedeſi la Preſentazione di Maria al Tempio <lb></lb>
eccellente lavoro del Puligo, o come altri vogliono <lb></lb>
di Andrea del Sarto.</s><s id="id2799311"> Di quì partendoſi, <lb></lb>
e voltando a ſiniſtra per la Via di Pinti, verſo <lb></lb>
la Porta vi è il</s></p>

<p id="id2799323" type="foot"><s id="id2799327"><foot.target id="a93"></foot.target>vola</s></p>

<p id="id2799334" type="main"><s id="id2766786">PALAZZO e Giardino de&#039; Conti della Gherarde-<lb></lb>
ſca, che fu già di Bartolommeo Scala Storico Fio-<lb></lb>
rentino, ma creſciuto, ed abbellito aſſai da queſti <lb></lb>
Signori, è arricchito di nobili ſuppellettili, e <lb></lb>
pitture.</s><s id="id2766806"> Di contro a queſto è il Caſino, e</s></p>

<p id="id2766811" type="main"><s id="id2766814">GIARDINO del Duca Salviati molto delizioſo <lb></lb>
e poco lontano tornando indietro ſi trova il</s></p>

<p id="id2766824" type="main"><s id="id2766828">PALAZZO de&#039; Marcheſi Ximenes d&#039;Aragona <lb></lb>
ancor eſſo di buona capacità, e con delizioſo <lb></lb>
Giardino, ora in gran parte abbellito, e ri-<lb></lb>
modernato.</s><s id="id2766843"> Accanto a queſto è un piccolo <lb></lb>
Convento di Nobili Religioſe Silveſtrine, nella <lb></lb>
di cui piccola Chieſa vi è all&#039;Altar Maggiore <lb></lb>
un quadro rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Silveſtro Papa che <lb></lb>
adora Maria Santiſſima in gloria, dipinto per <lb></lb>
mano del venerabile Sacerdote Franceſco Bo-<lb></lb>
ſchi in tempo che vi fu Confeſſore, eſſendo <lb></lb>
anco Pittore eccellente.</s><s id="id2796716"> Non molto lungi per <lb></lb>
queſta Via trovaſi il Monaſtero, e Chieſa di </s></p>

<p id="id2777056" type="foot"><s id="id2777060"><expan abbr="Santa">S.</expan> MA-</s></p>

<pb pagenum="(105)"></pb>
<p id="id1586863" type="main"><s id="id1586865"><expan abbr="Santa">S.</expan> MARIA MADDALENA DE&#039; PAZZI.</s><s id="id2796736"> Nell&#039;in-<lb></lb>
greſſo di queſta Chieſa ſi vede a man deſtra la <lb></lb>
Cappella de&#039; Neri, fatta fare dal Dottor Neri <lb></lb>
Medico del Gran Duca Ferdinando I., dipinta <lb></lb>
da Bernardino Poccetti, il quale ſe in ogni <lb></lb>
opera ſua ſi moſtrò ſingolare, in queſta ſpe-<lb></lb>
cialmente ſuperò ſe medeſimo.</s><s id="id2765430"> Ammirano gl&#039;<lb></lb>
intendenti, ſopra d&#039;ogni altra coſa la bella <lb></lb>
Cupoletta, ove è dipinto il Paradiſo, perchè <lb></lb>
in eſſa ſono innumerabili le figure de&#039; Santi, <lb></lb>
ma così bene, e con tal arte diſpoſte, che la <lb></lb>
moltitudine non genera confuſione, ma reca <lb></lb>
diletto, e vaghezza.</s><s id="id2765457"> All&#039;Altare di detta Cap-<lb></lb>
pella è una Tavola del Paſſignano ove effigiò <lb></lb>
il martirio dei Santi Nereo ed Achilleo ai quali <lb></lb>
è dedicata; e finalmente non vi manca orna-<lb></lb>
mento, che la poſſa render più vaga.</s><s id="id2765477"> Paſſando <lb></lb>
per un Cortile (che quando vi abitavano i Mo-<lb></lb>
naci di Ceſtello era Chioſtro, diſegno di An-<lb></lb>
tonio da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, con colonne d&#039;ordine Jo-<lb></lb>
nico aſſai lodate dal Vaſari per il vago capitello <lb></lb>
di eſſe) ſi entra in Chieſa, la ſoffitta della <lb></lb>
quale è tutta dipinta da Iacopo Chiaviſtelli.</s><s id="id2797664"> Ha <lb></lb>
una ſola Navata, ma però repartita in varie <lb></lb>
Cappelle, in ciaſcuna delle quali ſi vedono <lb></lb>
Tavole di Pittori aſſai ragguardevoli, delle quali <lb></lb>
la prima a mano deſtra è opera di Carlo Por-<lb></lb>
telli da Loro, rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Romolo, che <lb></lb>
<arrow.to.target n="a95"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(106)"></pb>
vien condotto al martirio.</s><s id="id2797701"> Nella ſeconda ſtata <lb></lb>
modernamente reſtaurata, vi è rappreſentato <lb></lb>
l&#039;Arcangiol Raffaelle, con altri due quadri <lb></lb>
laterali, che in uno <expan abbr="San">S</expan> Antonio da Padova, e <lb></lb>
nell&#039;altro <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Gonzaga, il tutto di mano <lb></lb>
di Giuſeppe Piattoli.</s><s id="id2788643"> Nella terza è di mano di <lb></lb>
Lorenzo di Credi eſpreſſa Maria Santiſſima, <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Giuliano, e <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò.</s><s id="id2788654"> Nella quarta di <lb></lb>
lacopo da Pontormo, è la Vergine col Bam-<lb></lb>
bino Gesù, <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo e altri Santi.</s><s id="id2788665"> Alla <lb></lb>
quinta evvi la Nunziata fatta da Sandro Botti-<lb></lb>
celli.</s><s id="id2788675"> Sopra la porta della Sagreſtìa in una <lb></lb>
gran tela è rappreſentato San Luigi Gonzaga <lb></lb>
in gloria di Atanaſio Bimbacci.</s><s id="id2788688"> All&#039;ultimo <lb></lb>
Altare è un Crocifiſſo ſcolpito in legno da <lb></lb>
Bernardo Buontalenti.</s><s id="id2803379"> Quindi ne ſegue la Cap-<lb></lb>
pella maggiore, ricchiſſima in vero, e degna <lb></lb>
in ogni ſua parte di tutta l&#039;ammirazione, nella <lb></lb>
quale ſtà ripoſto il Sacro Corpo di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria <lb></lb>
Maddalena de&#039; Pazzi Nobile Fiorentina.</s><s id="id2803400"> Ella <lb></lb>
è tutta incroſtata di marmi miſti, de&#039; più no-<lb></lb>
bili, e de&#039;più vaghi, che in tali Edifizj s&#039;ado-<lb></lb>
prino.</s><s id="id2803414"> Sono fra gli altri ornamenti molto am-<lb></lb>
mirabili dodici Colonne di diaſpro di Sicilia, <lb></lb>
i capitelli, e imbaſamenti delle quali ſon di <lb></lb>
bronzo dorato.</s><s id="id2803430"> In alcuni ovati ſi vedono baſſi-<lb></lb>
rilievi parimente di bronzo, eſprimenti i fatti <lb></lb>
più ſegnalati della Santa, e queſti ovati ſon <lb></lb>
<arrow.to.target n="a96"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(107)"></pb>
retti da alcuni Angioletti di marmo del Mar-<lb></lb>
cellini.</s><s id="id2827493"> Nelle quattro nicchie ſono quattro <lb></lb>
ſtatue di marmo, che figurano le quattro Virtù <lb></lb>
più ſingolari, che riſplenderono in queſta Ver-<lb></lb>
gine, che due ſono del Montauti, e le altre <lb></lb>
due furono nel 1781. ſcolpite dal vivente <expan abbr="Signor">Sig.</expan> <lb></lb>
Innocenzio Spinazzi.</s><s id="id2827517"> La Tavola dell&#039;Altar <lb></lb>
maggiore è di Ciro Ferri, rappreſentante la <lb></lb>
Gloria dei Santi con Gesù e Maria, con la <lb></lb>
Santa genufleſſa ai piedi della <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Vergine, di <lb></lb>
cui pure è il diſegno, e l&#039;architettura della <lb></lb>
Cappella.</s><s id="id2789932"> L&#039;altre due Tavole laterali ſono di <lb></lb>
mano di Luca Giordano, e la Cupola è opera <lb></lb>
di Piero Dandini.</s><s id="id2789943"> In ſomma non vi è coſa, <lb></lb>
che non ſia di gran pregio, avendo fatto a gara, <lb></lb>
per abbellire quello Sacrario, l&#039;eſquiſitezza <lb></lb>
dell&#039;opere, e la ricchezza e nobiltà de mate-<lb></lb>
riali.</s><s id="id2789962"> Tornando ora inverſo la porta, nella <lb></lb>
prima Cappella vi è una Tavola del Cavalier <lb></lb>
Curradi, ove ha dipinto <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena <lb></lb>
de&#039; Pazzi, che riceve il velo da Maria Santiſſi-<lb></lb>
ma, e dall&#039;uno. e dall&#039;altro lato, due Virtù <lb></lb>
rappreſentanti la Carità, e la Verginità della <lb></lb>
Santa.</s><s id="id2783991"> Il tendone dell&#039;Organo eſprimente la <lb></lb>
Santa, comunicata per mano di noſtro Signore, <lb></lb>
è opero di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Cipriani.</s><s id="id2784006"> Nella ſeconda <lb></lb>
vi è la Viſitazione di <expan abbr="Santa">S.</expan> Eliſabetta di Domenico <lb></lb>
Ghirlandajo.</s><s id="id2784016"> Nella terza una ſtatua di legno <lb></lb>
<arrow.to.target n="a97"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(108)"></pb>
colorito, rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Sebaſtiano, e dai <lb></lb>
lati il <expan abbr="San">S.</expan> Rocco, e <expan abbr="San">S.</expan> Ignazio ſono di Raffael-<lb></lb>
lino del Garbo.</s><s id="id2784041"> Nella quarta vi è di Santi di <lb></lb>
Tito l&#039;Orazione nell&#039;Orto.</s><s id="id2784048"> Nella quinta dal <lb></lb>
Beato Giovanni Angelico con mirabile dili-<lb></lb>
genza è dipinta l&#039;incoronazione di Maria.</s><s id="id2777028"> Nell&#039;<lb></lb>
ultima, di Coſimo Roſſelli è la Madonna, <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  Maddalena Penitente, e <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo. </s><lb></lb>
<s id="id1587523">Il Monaſtero abitato da nobili Vergini è amplo <lb></lb>
e magnifico, con un vaſto e vago giardino. </s><lb></lb>
<s id="id1587534">Riprendendo il cammino, troviamo il Mona-<lb></lb>
ſtero e Chieſa di</s></p>

<p id="id2777067" type="foot"><s id="id2777071"><foot.target id="a95"></foot.target>vien</s></p>

<p id="id2777078" type="foot"><s id="id2777082"><foot.target id="a96"></foot.target>retti</s></p>

<p id="id2754313" type="foot"><s id="id2754316"><foot.target id="a97"></foot.target>colo-</s></p>

<p id="id2754324" type="main"><s id="id2754328"><expan abbr="Santa">S.</expan> MARIA DI CANDELI, tutta rifatta di nuovo <lb></lb>
con ſtucchi dorati nel 1703., col diſegno di <lb></lb>
Giovan Battiſta Foggini, ove merita di oſſer-<lb></lb>
varſi la Tavola dell&#039;Altar maggiore rappreſen-<lb></lb>
tante l&#039;Aſſunzione di Maria Santiſſima opera <lb></lb>
del celebre Anton Domenico Gabbiani, oltre <lb></lb>
le altre tutte di valenti Pittori, la prima delle <lb></lb>
quali a mano deſtra rappreſentante Maria con <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Niccola è di Agoſtino Veracini.</s><s id="id2754364"> La ſeconda <lb></lb>
del Crocifiſſo d&#039;Aleſſandro Gherardini.</s><s id="id2754371"> A ſini-<lb></lb>
ſtra la prima ov&#039;è il Tranſito di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe <lb></lb>
è di Tommaſo Redi; la ſeconda di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino, <lb></lb>
e <expan abbr="Santa">S.</expan> Monaca è di Franceſeo Soderini.</s><s id="id2819084"> Quindi <lb></lb>
eſcendo a ſiniſtra per la ſtrada detta di Pinti, è <lb></lb>
oſſervabile l&#039;ampla</s></p>

<p id="id2819096" type="main"><s id="id2819100">ABITAZIONE già dei Caccini, oggi del Ver-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a98"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(109)"></pb>
naccia, a cui è unito un delizioſo Giardino, <lb></lb>
e andando avanti s&#039;incontra l&#039;</s></p>

<p id="id2819123" type="foot"><s id="id2819126"><foot.target id="a98"></foot.target>nac-</s></p>

<p id="id409307" type="main"><s id="id409311">ABITAZIONE del Balì Roffi di vago diſegno <lb></lb>
di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta Foggini, rimpetto alla quale <lb></lb>
col diſegno del Sadler era l&#039;abitazione de&#039; Paoli, <lb></lb>
ora dei Mormorai, e ritornando per la Via di <lb></lb>
Cafaggiolo al Canto alla Catena, trovaſi una <lb></lb>
Chieſa dedicata alla <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Annunziata detta</s></p>

<p id="id409341" type="main"><s id="id409345">ORBATELLO in cui all&#039;Altare maggiore vi è <lb></lb>
una Tavola rappreſentante detto Santo Miſtero <lb></lb>
di mano di Pietro Cavallini Romano.</s><s id="id409357"> Queſto <lb></lb>
luogo fu fondato dal nobile Meſſer Niccolò <lb></lb>
degl&#039;Alberti, nel quale oltre la Chieſa fece fare <lb></lb>
dentro a queſto recinto varie caſette tutte unite <lb></lb>
con 200 ſtanze, che ſervono per ricovero di <lb></lb>
donne ſenili o prive del marito, o abbando-<lb></lb>
nate dai parenti, come pure quivi ſono altre <lb></lb>
abitazioni per le fanciulle pericolate per ſal-<lb></lb>
vare non meno il loro onore che la vita alle <lb></lb>
creature di cui ſon rimaſte incinte.</s><s id="id2812411"> Sortendo <lb></lb>
da queſto luogo e voltando a man deſtra ſi <lb></lb>
trova il</s></p>

<p id="id2812421" type="main"><s id="id2812424">MONASTERO, e Chieſa de&#039; Camaldolenſi, <lb></lb>
detta comunemente degli Angeli, ſtata di nuovo <lb></lb>
rifatta con tal diſegno, che la Chieſa comune <lb></lb>
ed eſterna è diviſa dall&#039;interna per uſo de&#039; Re-<lb></lb>
ligioſi, mediante una Cancellata di ſerri lavo-<lb></lb>
rati a diſegno con ottimo guſto.</s><s id="id2810811"> La volta dun-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a99"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(110)"></pb>
que di queſta Chieſa interna è tutta dipinta a <lb></lb>
freſco di mano di Aleſſandro Gherardini, ed <lb></lb>
ha cinque Tavole degne di ſtima, la prima <lb></lb>
delle quali a man deſtra eſprimente la Reſur-<lb></lb>
rezione di Lazzero è di Bernardino Poccetti, <lb></lb>
di cui è la Cupoletta, e alcune figure a freſco; <lb></lb>
la ſeconda che reſta dentro nella Chieſa è del <lb></lb>
Cavalier Paggi, ove ha figurato la Santa Fa-<lb></lb>
miglia, che ritorna d&#039;Egitto; la terza è opera <lb></lb>
del Gamberucci, rappreſentante la decollazione <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta.</s><s id="id2810873"> All&#039;Altar maggiore vi è <lb></lb>
d&#039;Aleſſandro Allori l&#039;Incoronazione di Maria; <lb></lb>
e in ultimo vedeſi il tranſito di <expan abbr="San">S.</expan> Romualdo <lb></lb>
di mano di Giuſeppe Grifoni.</s><s id="id2776965"> Il Monaſtero è <lb></lb>
aſſai vago, e maeſtoſo con tre Chioſtri, e Giar-<lb></lb>
dino fatto col diſegno di Gherardo Silvani, <lb></lb>
ſtato dipoi reſtaurato; e nella Librerìa, ove <lb></lb>
ſi conſervano rari <expan abbr="Manoscritti">MSS.</expan>, è uno sfondo di An-<lb></lb>
tonio Puglieſchi, e le due Iſtorie di Pietro <lb></lb>
Dandini.</s><s id="id2776992"> Nell&#039;Orto ſi vede il principio del <lb></lb>
famoſo Tempio della Famiglia degli Scolari, <lb></lb>
tanto lodato da Giorgio Vaſari, architettura <lb></lb>
del Brunelleſco.</s><s id="id2777008"> Rimpetto a queſto Monaſtero <lb></lb>
corriſponde il</s></p>

<p id="id2755450" type="foot"><s id="id2755453"><foot.target id="a99"></foot.target>que</s></p>

<p id="id2755460" type="main"><s id="id2755464">PALAZZO de&#039; Marcheſi Giugni, già de&#039; Fi-<lb></lb>
renzuoli fatto col diſegno dell&#039;Ammannato, <lb></lb>
edifizio in ogni parte ragguardevole.</s><s id="id2755476"> E ritor-<lb></lb>
nando per via della Pergola ſi trova il gran </s></p>

<p id="id2784862" type="foot"><s id="id2784866">TEA-</s></p>

<pb pagenum="(111)"></pb>
<p id="id1588140" type="main"><s id="id1588141">TEATRO per le Opere in Muſica fatto fare <lb></lb>
nel 1657. a ſpeſe del Principe Cardinale <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Carlo de&#039; Medici col diſegno dell&#039;Architetto <lb></lb>
Pietro Tacca, nel luogo ove era un Tiratojo <lb></lb>
per le Lane.</s><s id="id2755512"> Fu queſto abbellito aſſai per le <lb></lb>
Nozze del Gran Principe Ferdinando con la <lb></lb>
Principeſſa Violante di Baviera; e dipoi ſu <lb></lb>
nel 1756. rinnovato col diſegno del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Giulio <lb></lb>
Mannajoni; ed ora nel corrente anno 1789. <lb></lb>
rimodernato, e rifatto quaſi tutto di nuovo con <lb></lb>
l&#039;accreſcimento di un&#039;ordine di palchi coll&#039;<lb></lb>
aſſiſtenza del medeſimo Architetto <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Man-<lb></lb>
najoni, e vagamente dipinto per l&#039;architettura <lb></lb>
e figure dal <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Luigi Ademollo Milaneſe; <lb></lb>
quaſi in faccia a queſta Via vi è il Palazzo Mar-<lb></lb>
tellini grandemente lodato dal Bocchi, rimpetto <lb></lb>
al quale vi ſono quelli del Turco Roſſelli, e <lb></lb>
Gori.</s><s id="id2784854"> Dalla deſtra parte ſi ritrova il Regio, e <lb></lb>
grandioſo Arciſpedale di</s></p>

<p id="id2793342" type="main"><s id="id2793345"><expan abbr="Santa">S.</expan> MARIA NUOVA, edificato da Folco Por-<lb></lb>
tinari nell&#039;anno 1287.</s><s id="id2793352"> La facciata e Loggia <lb></lb>
di queſto nobile edifizio, a cui ſu dato prin-<lb></lb>
cipio nell&#039;anno 1611. col diſegno e direzio-<lb></lb>
ne del celebre Buontalenti, e compita da Giu-<lb></lb>
lio Parigi, è oltremodo mirabile, i Buſti dei <lb></lb>
quattro Granduchi che ſi vedono in queſta <lb></lb>
nobil facciata ſono; quello di Coſimo II. del <lb></lb>
Caccini; Ferdinando II. di Bartolommeo Cen-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a101"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(112)"></pb>
nini; Coſimo III. di Carlo Marcellini, e <lb></lb>
<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gaſtone I di Antonio Montauti.</s><s id="id2785697"> Reſta <lb></lb>
nel mezzo del Loggiato la Chieſa, nelle pa-<lb></lb>
reti della quale ſi vedono dipinte due ſtorie da <lb></lb>
Santi di Bicci, che rappreſentano la funzione <lb></lb>
della Sagra, che già ne fece Martino V. Sommo <lb></lb>
Pontefice, negli 8 Settembre 1420.</s><s id="id2785720"> Le altre <lb></lb>
Lunette ſono del Pomarancio, l&#039;incoronazione <lb></lb>
di Maria ſopra la Porta è dipinta da Dello, e <lb></lb>
la Pittura della <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Annunziata in fondo al Log-<lb></lb>
giato, è di Taddeo Zuccheri.</s><s id="id2785742"> Quattro belle <lb></lb>
Tavole adornano gli Altari.</s><s id="id2785748"> A deſtra, la pri-<lb></lb>
ma che rappreſenta Maria che porge il Bam-<lb></lb>
bino a <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio, con <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="San">S.</expan> Nic-<lb></lb>
colò, è di mano di Felice Ficherelli, detto <lb></lb>
Felice Ripoſo, la ſeconda è del Paggi, eſpri-<lb></lb>
mente quando Criſto dice all&#039;Infermo della <lb></lb>
Piſcina,</s> <s id="id1588444"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">ſurge, tolle grabatum tuum.</emph></emph></foreign></s><s id="id1588458"> A man <lb></lb>
ſiniſtra la prima Tavola rappreſenta San Lodo-<lb></lb>
vico Re di Francia, che guariſce dalle gavine, <lb></lb>
è fattura del Volterrano; e la ſeconda, ov&#039;è <lb></lb>
dipinta la Depoſizione di Croce, è opera del <lb></lb>
Bronzino.</s><s id="id2743819"> Vi ſi vedono alle pareti di queſta <lb></lb>
Chieſa altre ſei Tavole, rappreſentanti, una <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Barbera nell&#039;atto del Martirio di mano di <lb></lb>
Lodovico Buti; altra rappreſentante <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria <lb></lb>
Maddalena Penitente, e più figure di bambini <lb></lb>
in ginocchioni ſuppoſti ritratti della Famiglia <lb></lb>
<arrow.to.target n="a102"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(113)"></pb>
Portinari, di mano di Andrea del Caſtagno; <lb></lb>
altra rappreſentante la Vergine col Bambino, <lb></lb>
e più Sante Vergini, opera di Aleſſandro Al-<lb></lb>
lori; ſotto la menſa dell&#039;Altar Maggiore ſi vede <lb></lb>
un <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Egidio dipinto da Diacinto Gimignani; <lb></lb>
altra eſprimente la Natività di noſtro Signor <lb></lb>
Gesù Criſto, di mano di Domenico Veneziano; <lb></lb>
altra rappreſentante la fuga in Egitto, <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> An-<lb></lb>
tonio Abate, e più giovanetti che ſi ſuppongono <lb></lb>
della Famiglia Portinari opera di detto Dome-<lb></lb>
nico Veneziano, e finalmente altro quadro rap-<lb></lb>
preſentante l&#039;Aſſunzione di Maria Vergine, <lb></lb>
di mano dell&#039;Empoli.</s><s id="id2810200"> All&#039;Altar maggiore fab-<lb></lb>
bricato di marmi Carrareſi, intarſiati di bel-<lb></lb>
liſſime pietre, vi è un Ciborio parimente di <lb></lb>
pietre pregiabili, e di bellezza non ordina-<lb></lb>
ria.</s><s id="id2810220"> Da un lato della Chieſa è lo Spedale <lb></lb>
degli Uomini, e dall&#039;altro quello delle Don-<lb></lb>
ne, fabbricati colla medeſima architettura <lb></lb>
avente in tutti ſopra a 1034. Letti.</s><s id="id2810238"> Molte al-<lb></lb>
tre ſono le ſtanze, e le diverſe abitazioni con <lb></lb>
bell&#039;ordine diſpoſte, acciò facile rieſca agli <lb></lb>
Aſtanti il provvedere gl&#039;inſermi di quanto loro <lb></lb>
abbiſogna.</s><s id="id2810257"> In queſto luogo convivono ancora <lb></lb>
moltiſſimi Giovani, che da varie parti anco <lb></lb>
ſuori della Toſcana concorrono, per appren-<lb></lb>
dere co&#039; veri precetti la pratica della Medicina <lb></lb>
e della Chirurgìa, ſotto la diſciplina degli ot-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a103"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(114)"></pb>
timi primarj Profeſſori, che vi ſi ſtipendiano; <lb></lb>
e preſtando nel medeſimo tempo il loro ſer-<lb></lb>
vizio, ſempre lo rendono più celebre, non ſolo <lb></lb>
in Firenze, ma per tutta l&#039;Italia, eſcendone <lb></lb>
ed eſſendone in tutti i tempi eſciti Maeſtri ec-<lb></lb>
cellenti.</s><s id="id2743206"> Moltiſſimi ancora ſono i Serventi, che <lb></lb>
aſſiſtono notte, e giorno; molti i Medici, che <lb></lb>
giornalmente intervengono alla cura di queſti <lb></lb>
infermi; molti gli ſpirituali e temporali aiuti, <lb></lb>
che ſi ricevono in queſto, premendo alla pietà <lb></lb>
ſingolare di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S A. R.</expan> la ſalute del corpo, ed <lb></lb>
il profitto degli Studenti, ma di lunga mano <lb></lb>
aſſai più quella dell&#039;Anima.</s><s id="id2790278"> E&#039; ſorprendente <lb></lb>
ed ammirabile altresì la pulizìa, il metodo, ed <lb></lb>
il buon ordine di queſto Regio Spedale, per <lb></lb>
gli ottimi Regolamenti ſtati introdotti da pochi <lb></lb>
anni in quà, e pubblicati con le ſtampe, mercè <lb></lb>
la diligenza, e continua attenzione del preſente <lb></lb>
<expan abbr="Signor">Sig.</expan> Commiſſario Senatore Priore Marco Co-<lb></lb>
voni, il quale aſſiduamente e ocularmente da <lb></lb>
per ſe viſita e ordina l&#039;occorrente, acciò nulla <lb></lb>
abbiſogni ai poveri Infermi, avendovi nella <lb></lb>
Cucina fatto coſtruire un&#039;ammirabile Cammino <lb></lb>
di un&#039;idea e modello particolare inventato dal <lb></lb>
<expan abbr="Signor">Sig.</expan> Pietro Giuntini Soprintendente alla Spe-<lb></lb>
zierìa del detto <expan abbr="Reale">R.</expan> Arciſpedale; e per verità que-<lb></lb>
ſto è uno dei più vaſti, belli, e puliti Spedali che <lb></lb>
poſſa vantar l&#039;Italia.</s><s id="id2820521"> Non deveſi però tralaſciare, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a104"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(115)"></pb>
come per render queſto Spedale in tutte le ſue <lb></lb>
parti ragguardevole, vi è una Librerìa ripiena <lb></lb>
di Libri ſpettanti alla Medicina, Chirurgìa, <lb></lb>
Iſtoria Naturale <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, ſiccome un bel Teatro <lb></lb>
anatomico, e un ben diſpoſto Orto Bottanico. </s><lb></lb>
<s id="id1588888">Nell&#039;ingreſſo che conduce al cortile, e alle <lb></lb>
ſuperiori abitazioni, vi è da oſſervare, oltre una <lb></lb>
lapida ſepolcrale antichiſſima, fermata nella <lb></lb>
parete a mano deſtra, ove è la figura di Ma-<lb></lb>
donna Teſſa che comunemente diceſi promo-<lb></lb>
tora di queſto Spedale, un Tabernacolo dipinto <lb></lb>
a freſco, rappreſentante la Carità, opera inſi-<lb></lb>
gne di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; ed in oltre a <lb></lb>
man ſiniſtra ſotto la piccola loggetta nell&#039;Or-<lb></lb>
ticello vi è rappreſentato da Baccio della <lb></lb>
Porta il Giudizio finale, quale laſciato dal <lb></lb>
pittore imperfetto, nel veſtir l&#039;abito Dome-<lb></lb>
nicano, ſu terminato da Mariotto Albertinelli. </s><lb></lb>
<s id="id1588951">In ſondo nel detto Cortile, vedeſi la Samaritana <lb></lb>
al Pozzo, opera a freſco di Aleſſandro Bron-<lb></lb>
zino.</s><s id="id2799600"> In faccia allo Spedale vi è il Convento <lb></lb>
delle Monache ſerventi al medeſimo, e nel <lb></lb>
vecchio ingreſſo dove era in antico il primo <lb></lb>
Spedale, vi ſono ſtati poſti dei Letti, sì per tutta <lb></lb>
la corsìa, che in altre ſtanze, rinnovando quivi <lb></lb>
lo Spedale di <expan abbr="San">S.</expan> Matteo, per eſſere paſſata <lb></lb>
in queſto l&#039;Accademia delle Belle Arti, come <lb></lb>
<arrow.to.target n="a105"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(116)"></pb>
ſi è detto ſopra a carte 71.</s><s id="id2761349"> Eſcendo da queſto <lb></lb>
luogo in vicinanza ſi trova il</s></p>

<p id="id2761357" type="foot"><s id="id2761361"><foot.target id="a101"></foot.target>nini;</s></p>

<p id="id2761369" type="foot"><s id="id2761372"><foot.target id="a102"></foot.target>Por-</s></p>

<p id="id2761380" type="foot"><s id="id2761384"><foot.target id="a103"></foot.target>H timi</s></p>

<p id="id2806108" type="foot"><s id="id2806112"><foot.target id="a104"></foot.target>come</s></p>

<p id="id2806119" type="foot"><s id="id2806123"><foot.target id="a105"></foot.target>H 2 ſi è</s></p>

<p id="id2806131" type="main"><s id="id2806135">TEATRO degl&#039;Intrepidi detto della Pallaccor-<lb></lb>
da per eſſervi ſtata in avanti una grande ſtanza <lb></lb>
deſtinata a tal giuoco, ſtato dai fondamenti fab-<lb></lb>
bricato nel 1779. con ſomma pulizìa, e ma-<lb></lb>
gnificenza; accanto al quale è il</s></p>

<p id="id2806157" type="main"><s id="id2806161">PALAZZO della Famiglia Compagni, ſtato <lb></lb>
rimodernato pochi anni ſono; e in faccia quello <lb></lb>
di altra Famiglia dei Marcheſi Pucci, ancor <lb></lb>
queſto accreſciuto ed abbellito.</s><s id="id2800718"> Riprendendo <lb></lb>
la ſtrada in faccia allo Spedale ſi oſſervi in Via <lb></lb>
dell&#039;Orivolo l&#039;</s></p>

<p id="id2800729" type="main"><s id="id2800732">ABITAZIONE de&#039; Bargigli fabbricata col diſe-<lb></lb>
gno di Bernardino Ciurini; e ſeguitando per <lb></lb>
Via dell&#039;Orivolo voltando ſotto la Volta di <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Piero ſi ritrova la diruta Chieſa antichiſſima <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Pier Maggiore, <note id="id1589219" n="1"><p id="id2812937" type="main"><s id="id2812941">(1) Nel dopo pranzo del dì 9. Luglio 1784. ri-<lb></lb>
facendoſi la volta della Chieſa per rimodernarſi, <lb></lb>
rovinò più della metà della Tettoja di eſſa. per <lb></lb>
lo che fa ordinato gettarſi a terra il reſtante. e <lb></lb>
profanarla, eſſendo paſſate le Monache nel Mo-<lb></lb>
naſtero delle Murate, e in altri Conventi. </s></p></note> e tirando per Borgo <lb></lb>
degl&#039;Albizzi vi ſi rimirano i Palazzi di queſte <lb></lb>
Famiglie; quello degl&#039;Aleſſandri aſſai accre-<lb></lb>
ſciuto ſull&#039;antico diſegno; dipoi il </s></p>

<p id="id2800773" type="foot"><s id="id2812930">PA-</s></p>

<pb pagenum="(117)"></pb>
<p id="id1589290" type="main"><s id="id1589292">PALAZZO Valori, paſſato già ne&#039; Guicciardini, <lb></lb>
ed oggi negli Altoviti; nella facciata del quale <lb></lb>
ſopra varj pilaſtri ſi vedono ſcolpiti in marmo <lb></lb>
i Ritratti di quindici Uomini illuſtri di queſta <lb></lb>
noſtra Città, a foggia de&#039; termini degli Antichi. </s><lb></lb>
<s id="id1589315">Gli uomini illuſtri ſono gli appreſſo: cioè, nel <lb></lb>
primo da baſſo l&#039;Accurſio, il Torrigiano, Mar-<lb></lb>
ſilio Ficino, Donato Acciaiuoli, e Pier Vet-<lb></lb>
tori: nell&#039;ordine di mezzo, Amerigo Veſpucci, <lb></lb>
Leon Batiſta Alberti, Franceſco Guicciardini, <lb></lb>
Marcello Adriani, e Don Vincenzio Borghini. </s><lb></lb>
<s id="id1589343">Nel ſuperiore, Dante, Petrarca, Boccaccio, <lb></lb>
<expan abbr="Monſignore">Monſig.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> della Caſa, e Luigi Alamanni <note id="id1589366" n="1"><p id="id2813036" type="main"><s id="id2813040">Di queſti Ritratti d&#039;Uomini celebri ſi trova <lb></lb>
ſtampato nel 1604. un Trattato con le Vite di <lb></lb>
eſſi, deſcritto da Filippo Valori col titolo di <lb></lb>
<emph type="italics">Termini di mezzo rilievo, <expan abbr="eccetera">ec.</expan></emph></s></p></note>. <lb></lb>
In queſto Palazzo vi è uno ſtupendo Quadro <lb></lb>
rappreſentante il Ritratto di Raffaello da Urbino <lb></lb>
fatto di ſua mano.</s><s id="id412169"> Quivi ſotto una fineſtra ter-<lb></lb>
rena è un&#039;Inſcrizione, e in mezzo della Via <lb></lb>
una laſtra di marmo, poſta in memoria dell&#039;in-<lb></lb>
ſigne Miracolo di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi operato in queſto <lb></lb>
luogo, nell&#039;aver riſuſcitato un Fanciullo.</s><s id="id412190"> Ap-<lb></lb>
preſſo ſono le</s></p>

<p id="id2813003" type="main"><s id="id2813007">ABITAZIONI de&#039; Montalvi, e de&#039; Pazzi, am-<lb></lb>
bedue diſegno dell&#039;Ammannato, e dipoi vi <lb></lb>
ſono i </s></p>

<p id="id2813025" type="foot"><s id="id2813029">PA-</s></p>


<pb pagenum="(118)"></pb>
<p id="id1589494" type="main"><s id="id1589495">PALAZZI, l&#039;un dirimpetto all&#039;altro, ambe-<lb></lb>
due belli della Famiglia degli Strozzi.</s><s id="id2812735"> Quello <lb></lb>
di più antica maniera ſi crede già alzato col <lb></lb>
diſegno del Brunelleſco, ora acquiſtato, e re-<lb></lb>
ſtaurato dalla Famiglia Quarateſi, e fu per <lb></lb>
l&#039;avanti della Famiglia dei Pazzi colla loro <lb></lb>
Arme in fronte, e perciò ſi appella da remo-<lb></lb>
tiſſimo tempo il Canto de&#039; Pazzi. </s><s id="id1589531">Il più bello <lb></lb>
però è quello, che per anco non è terminato. </s><lb></lb>
<s id="id1589541">Fu fabbricato col diſegno dello Scamozzi, nelle <lb></lb>
Opere del quale pubblicate colla ſtampa, ve-<lb></lb>
deſi delineato.</s><s id="id2812779"> Le fineſtre a terreno ſono del <lb></lb>
Buontalenti, e del Caccini è il Portone prin-<lb></lb>
cipale.</s><s id="id2801322"> La facciata di verſo il Borgo degli Al-<lb></lb>
bizzi è opera del Buontalenti, ed è degna di <lb></lb>
lode.</s><s id="id2801332"> Il Cortile del medeſimo Palazzo è fatto <lb></lb>
con diſegno di Lodovico Cigoli; poco diſtante <lb></lb>
ſi trova il</s></p>

<p id="id2801345" type="main"><s id="id2801348">PALAZZO già dei Duchi Salviati, oggi del <lb></lb>
<expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Ricciardi molto vaſto, e comodo, ſtato <lb></lb>
dal preſente Poſſeſſore aſſai rimodernato, e di <lb></lb>
ricchiſſimi mobili ripieno.</s><s id="id2801368"> In queſto Palazzo <lb></lb>
nacque Maria d&#039;Iacopo Salviati, che fu madre <lb></lb>
del Gran Duca Coſimo I. </s><s id="id1589640">Quindi appreſſo può <lb></lb>
vederſi la Chieſa della</s></p>

<p id="id2801384" type="main"><s id="id2801387">MADONNA DE&#039; RICCI ſtata tutta rimodernata <lb></lb>
nel 1772. a ſtucchi, ove preſentemente abitano <lb></lb>
i Cherici Regolari Miniſtri degl&#039;Infermi co-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a108"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(119)"></pb>
munemente detti Padri del Buon morire, perchè <lb></lb>
aſſiſtono i moribondi potendoſi chiamare i Cu-<lb></lb>
rati comuni della Città, eſſendo paſſati gli Sco-<lb></lb>
lopj che quivi abitavano per Real diſpoſizione <lb></lb>
nel Collegio che era de&#039; Geſuiti.</s><s id="id2828262"> A queſta <lb></lb>
Chieſa precede una Loggia con colonne di <lb></lb>
pietra ſerena diſegno di Gherardo Silvani, ed <lb></lb>
in eſſa non mancano alcune Pitture degne di <lb></lb>
oſſervazione.</s><s id="id2828281"> E principiando dalla prima a mano <lb></lb>
deſtra della Santa Famiglia opera di Matteo <lb></lb>
Bonechi, ne ſegue la Cappella dedicata al Santo <lb></lb>
Fondatore dipinto da Antonio Bettini.</s><s id="id411455"> All&#039;Al-<lb></lb>
tare maggiore evvi la miracoloſa Immagine di <lb></lb>
Maria <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Annunziata, con vago adornamento <lb></lb>
tutto meſſo a oro.</s><s id="id411472"> Ritornando verſo la Porta <lb></lb>
evvi la Tavola del Paralitico davanti a Criſto, <lb></lb>
dipintovi dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi.</s><s id="id411486"> Lo sfondo è di <lb></lb>
Lorenzo del Moro.</s><s id="id411492"> In Sagreſtia vi è l&#039;antica <lb></lb>
Tavola che era all&#039;Altar maggiore rappreſen-<lb></lb>
tante Dio Padre dipinto da Franceſco Mati. </s><lb></lb>
<s id="id1589809">Eſſendo ultimamente ſtata incorporata l&#039;antica <lb></lb>
Chieſa Parrocchiale di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Alberighi, che <lb></lb>
reſtava per fianco appunto dietro a queſta, <lb></lb>
ſerve adeſſo di abbellimento, e aumento della <lb></lb>
medeſima per una comoda Sagreſtìa.</s><s id="id2788299"> Tornando <lb></lb>
indietro e voltando a ſiniſtra dal Canto de&#039; Pazzi, <lb></lb>
ſi trova</s></p>

<p id="id2788311" type="foot"><s id="id2788314"><foot.target id="a108"></foot.target>mu-</s></p>

<p id="id2788322" type="main"><s id="id2788326"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA in Campo, Chieſa ricca d&#039;Indul-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a109"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(120)"></pb>
genze, Reſidenza del Veſcovo di Fieſole, che <lb></lb>
abita nel Palazzo contiguo; e quantunque ſia <lb></lb>
nel mezzo della Città, queſta Chieſa, e Palazzo <lb></lb>
è Dioceſi Fieſolana.</s><s id="id2795867"> Vicino è il</s></p>

<p id="id2795871" type="foot"><s id="id2795875"><foot.target id="a109"></foot.target>genze,</s></p>

<p id="id2795883" type="main"><s id="id2795886">PALAZZO dei Guadagni, che ha nobile fac-<lb></lb>
ciata fatta nello ſcorſo ſecolo col diſegno del <lb></lb>
Silvani, con vaſti appartamenti rimodernata, e <lb></lb>
con una magnifica ſcala fatta fare dal fu Se-<lb></lb>
natore Filippo Guadagni.</s><s id="id2795906"> Dopo è </s></p>

<p id="id2795910" type="main"><s id="id2795914">L&#039;OPERA del Duomo, dove ſi conſervano, <lb></lb>
oltre i ricchiſſimi Arredi Sacri, molte ſtatue, e <lb></lb>
baſſirilievi di pregio, ed un Archivio di grande <lb></lb>
importanza.</s><s id="id2753675"> A queſta è ſtata di poco tempo <lb></lb>
d&#039;ordine Sovrano unita tutta la Zienda d&#039;en-<lb></lb>
trate, e peſi dell&#039;Opera dell&#039;Oratorio di <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb>
vanni, con unire i Cappellani di queſt&#039;Orato-<lb></lb>
rio a quelli della Metropolitana, e vi ſi con-<lb></lb>
ſervano ancora tutti i Libri, col Regiſtro dei <lb></lb>
nomi di tutti i Battezzati in Firenze; e quì <lb></lb>
daremo fine al Quartier <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s></p>

<p id="id2753709" type="head"><s id="id2753713">QUARTIERE <expan abbr="SANTA">S.</expan> CROCE.</s></p>

<p id="id2753717" type="main"><s id="id2753721">SANTA CROCE de&#039; Frati Minori Conventuali. </s><lb></lb>
<s id="id1590075">In queſto Tempio aſſai grande e magnifico, <lb></lb>
lungo dugentoquaranta braccia, e largo ſet-<lb></lb>
tanta, s&#039;entra per tre porte di faccia, e ſu <lb></lb>
quella di mezzo oſſerveremo una Statua di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a110"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(121)"></pb>
bronzo, opera di Donatello, che rappreſenta <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Lodovico Arciveſcovo di Toloſa; ſotto <lb></lb>
il comignolo della facciata, evvi il Nome di <lb></lb>
Gesù tutto di pietra collocato laſsù con le pro-<lb></lb>
prie mani da <expan abbr="San">S.</expan> Bernardino da Siena con licen-<lb></lb>
za de&#039; Signori nel 1437. anno di peſtilenza. </s><lb></lb>
<s id="id1590138">Fu queſto Tempio fabbricato intorno all&#039;an-<lb></lb>
no 1294. col diſegno di Arnolſo, che fu l&#039;Ar-<lb></lb>
chitetto del Duomo, benchè dipoi reſtaurato <lb></lb>
e abbellito d&#039;ordine di Coſimo I. col diſegno <lb></lb>
delle nuove Cappelle da Giorgio Vaſari.</s><s id="id2790448"> La <lb></lb>
maggior parte de&#039; Foreſtieri concorre a queſta <lb></lb>
Chieſa, tirata dal deſiderio di rimirare quelle <lb></lb>
belliſſime Tavole, che l&#039;adornano, nelle quali <lb></lb>
la paſſione tutta di noſtro Signore, e la ſua <lb></lb>
Morte, e Reſurrezione è ſtata mirabilmente <lb></lb>
rappreſentata da&#039; primi Artefici di quei tempi. </s><lb></lb>
<s id="id1590194">Ora facendoci dalla Porta di mezzo, nella <lb></lb>
prima Tavola, che ſi trova a man deſtra, allato <lb></lb>
alla ſuddetta Porta è dipinta la depoſizione di <lb></lb>
Croce di noſtro Signore, di mano di Fran-<lb></lb>
ceſco Salviati; la ſeconda dov&#039;è la Crocifiſſione <lb></lb>
è di Santi di Tito; appreſſo alla quale è il Se-<lb></lb>
polcro di Michelagnolo Buonarroti Gentiluo-<lb></lb>
mo Fiorentino, Pittore, Scultore, ed Archi-<lb></lb>
tetto di sì gran nome, ed eccellenza.</s><s id="id2828903"> Vedonſi <lb></lb>
a piè dell&#039;Urna tre belle Statue di marmo, <lb></lb>
che rappreſentano la Scultura, l&#039;Architettura, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a111"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(122)"></pb>
e la Pittura in atto compaſſionevole, e meſto: <lb></lb>
e ſopra l&#039;Urna, la teſta, ed il buſto di marmo <lb></lb>
del Buonarroti.</s><s id="id2794383"> Fu queſt&#039;opera fatta da tre <lb></lb>
Maeſtri, cioè Giovanni dell&#039;Opera, Valerio <lb></lb>
Cioli, e Batiſta del Cavaliere, del primo dei <lb></lb>
quali è la Statua dell&#039;Architettura, del ſecondo <lb></lb>
quella della Scultura, e del terzo quella della <lb></lb>
Pittura; e di lui è pure il Ritratto di Miche-<lb></lb>
lagnolo.</s><s id="id2794410"> Nella baſe di queſto Mauſoleo vi ſi <lb></lb>
legge la ſeguente Inſcrizione che per eſſere <lb></lb>
ſcolpita in un marmo miſchio ſcuro, ſi pone <lb></lb>
quì perchè a molti sfugge all&#039;occhio </s></p>

<p id="id2757976" type="foot"><s id="id2757979"><foot.target id="a110"></foot.target>bron-</s></p>

<p id="id2757987" type="foot"><s id="id2757991"><foot.target id="a111"></foot.target>e la</s></p>

<p id="id2757999" type="main"><s id="id2758002"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">D. O. M. <lb></lb>
Michaeli Angelo Bonarotio <lb></lb>
E vetuſta Simoniorum Familia <lb></lb>
Sculptori, Pictori, &amp; Architecto <lb></lb>
Fama omnibus notiſſimo <lb></lb>
Leonardus Patruo Amatiſſ., &amp; de ſe optime merito <lb></lb>
Translatis Roma ejus oſſibus, atque in hoc Templo <lb></lb>
Majorum ſuorum ſepulcro conditis <lb></lb>
Exhortante Sereniſſ. Coſmo I. Med. Magno Etr. Duce <lb></lb>
P. C. <lb></lb>
An. Sal. MDLXX. Vixit An. LXXXVIII. Dies XV.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2783070" type="main"><s id="id2783073">Dicontro a queſto Sepolcro alla prima Colonna <lb></lb>
ſopra una pila dell&#039;Acqua Santa è una Vergine <lb></lb>
di marmo di baſſorilievo, lavorata da Antonio <lb></lb>
Roſſellino, che reſta ſopra ove è ſepolto Fran-<lb></lb>
ceſco Nori ſtato ucciſo nella congiura de&#039; Pazzi.</s></p>

<p id="id2779275" type="foot"><s id="id2779279">Segue</s></p>

<pb pagenum="(123)"></pb>
<p id="id2779286" type="main"><s id="id2779290">Segue la terza Cappella, dov&#039;è dipinto da <lb></lb>
Giorgio Vaſari Criſto quando porta la Croce <lb></lb>
al Calvario; ſono dipoi oſſervabili le memorie <lb></lb>
del dottiſſimo Antiquario Senator Filippo Buo-<lb></lb>
narroti, e del famoſo Bottanico Pietro Micheli. </s><lb></lb>
<s id="id1590491">La quarta Tavola rappreſenta l&#039;Ecce Homo, <lb></lb>
ed è fattura di Iacopo di Meglio; quivi ap-<lb></lb>
preſſo ſi vede il Buſto, e Memoria del Dottore, <lb></lb>
Medico, e Antiquario Antonio Cocchi.</s><s id="id2779330"> Aleſ-<lb></lb>
ſandro del Barbiere dipinſe la quinta in cui ſi <lb></lb>
figura la flagellazione alla Colonna; la ſeſta <lb></lb>
dov&#039;è dipinto noſtro Signore quando fa Ora-<lb></lb>
zione nell&#039;Orto, è opera di Andrea del Minga. </s><lb></lb>
<s id="id1590532">Dopo il corſo di anni 260. appunto della ſe-<lb></lb>
guita morte del famoſo ed aſſai celebre Segre-<lb></lb>
tario, Iſtorico, e Politico Fiorentino Niccolò <lb></lb>
Machiavelli, il quale morì il dì 22. Giugno 1527.; <lb></lb>
nell&#039;antepaſſato anno a ſpeſe di varj Eruditi fu <lb></lb>
poſto in queſta Chieſa il ſeguente Mauſoleo di <lb></lb>
marmi, per memoria di sì grand&#039;uomo, ſcol-<lb></lb>
pito dal <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Innocenzio Spinazzi, e gli ornati <lb></lb>
della pittura ſono dei <expan abbr="Signori">Sigg.</expan> Molinelli, e Ca-<lb></lb>
ſtagnoli, con l&#039;appiè Epigrafe</s></p>

<p id="id2780971" type="main"><s id="id2780974"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Tanto nomini nullum par Elogium <lb></lb>
Nicolaus Machiavelli <lb></lb>
Objt An. A P. V. MDXXVII.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2766860" type="main"><s id="id2766864">Appreſſo la quale è la Cappella dei Cavalcanti, <lb></lb>
ove ſi ammira ſcolpita in marmo la Vergine <lb></lb>
<arrow.to.target n="a112"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(124)"></pb>
Annunziata dall&#039;Angiolo, fatta da Donatello, <lb></lb>
e il <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta dipinti <lb></lb>
allato alla medeſima ſono di Andrea del Ca-<lb></lb>
ſtagno.</s><s id="id2766900"> Paſſata la porta del Chioſtro vi è il <lb></lb>
Sepolcro di Leonardo Bruni Aretino, inſigne <lb></lb>
Scrittore d&#039;Iſtorie, il tutto ſcolpito da Ber-<lb></lb>
nardo Roſſellino, diſcepolo di Donatello: <lb></lb>
La Madonna però, che ſopra ſi vede è d&#039;An-<lb></lb>
drea Verrocchio.</s><s id="id2763512"> Fnalmente la ſettima Cap-<lb></lb>
pella ha una Tavola già cominciata dal Cigoli, <lb></lb>
e finita dal Biliverti, in cui ſi rappreſenta l&#039;en-<lb></lb>
trata di Criſto in Geruſalemme.</s><s id="id2763529"> Nella Croce <lb></lb>
della Navata trovaſi la Cappella dei Barberini, <lb></lb>
dov&#039;è ſepolto Franceſco da Barberino, Dot-<lb></lb>
tore, e Poeta inſigne, ed in eſſa è una Tavola <lb></lb>
dipinta dal Naldini, che rappreſenta quando <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Franceſco riceve le Sacre Stimate; paſſata <lb></lb>
queſta, viene la Cappella de&#039; Caſtellani, ov&#039;è <lb></lb>
un Sepolcro di paragone del Cavalier Vanni: <lb></lb>
la volta è dello Starnina; e la Tavola all&#039;Al-<lb></lb>
tare rappreſentante la Naſcita di Gesù, è di <lb></lb>
Giuliano Bugiardini.</s><s id="id2788082"> Poſcia in teſta alla Cro-<lb></lb>
ciata vedeſi la Cappella de&#039; Baronceili, ove <lb></lb>
oltre le antiche pitture delle pareti dipinte da <lb></lb>
Taddeo Gaddi; vi ſi conſerva ancora ſull&#039;Al-<lb></lb>
tare la ſtimatiſſima Tavola di Giotto, ove ha <lb></lb>
dipinta l&#039;incoronazione di Maria Santiſſima, <lb></lb>
col Paradiſo, molti Santi, e Angeli vagamente <lb></lb>
<arrow.to.target n="a113"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(125)"></pb>
fatti ſotto alla quale a caratteri d&#039;oro vi ſi legge: </s><lb></lb>
<s id="id1590823"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Opus Magiſtri locti.</emph></emph></foreign></s><s id="id1590837"> Di quì entrando nella <lb></lb>
Sagreſtìa piacerà il vedere negli armari della <lb></lb>
medeſima 26. Storiette del detto Giotto bel-<lb></lb>
liſſime, e ben conſervate, la metà eſprimenti <lb></lb>
diverſi fatti della Vita di Criſto e altrettanti <lb></lb>
della Vita di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco.</s><s id="id410501"> La Tavola all&#039;Al-<lb></lb>
tare con Maria e 4. Santi, con tutte le pitture <lb></lb>
nelle pareti è opera di Taddeo Gaddi, nel <lb></lb>
Cancello della quale in lettere Gotiche dorate, <lb></lb>
vi ſi dice eſſer queſta Cappella ſtata dedicata <lb></lb>
alla Natività di Maria, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena <lb></lb>
da Lapo Rinuccini.</s><s id="id410530"> La Cappella de&#039; Medici <lb></lb>
del Noviziato è architettura di Michelozzo, <lb></lb>
fatta fare da Coſimo de&#039; Medici Padre della <lb></lb>
Patria, la porta della quale è aſſai lodata dal <lb></lb>
Vaſari.</s><s id="id410549"> La Tavola dell&#039;Altare è dipinta da Fra <lb></lb>
Filippo Lippi, in cui vedeſi Maria con Gesù, <lb></lb>
e i Santi Coſimo, e Damiano, e il grado di <lb></lb>
queſto Altare è dipinto da Franceſco detto <lb></lb>
Peſellino.</s><s id="id2818608"> Uſcendo dalla Sagreſtia vi è da oſſer-<lb></lb>
vare la ſeconda Cappella de&#039; Calderini, ora de&#039; <lb></lb>
Riccardi, tutta incroſtata di marmi, e ornata <lb></lb>
di belle pitture; la prima delle quali in <foreign lang="la">cornu <lb></lb>
Evangelii</foreign> rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, che <lb></lb>
diſtribuiſce le limoſine, è del Paſſignano.</s><s id="id2818633"> La <lb></lb>
Tavola dell&#039;Altare rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Elena, <lb></lb>
è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan></s><s id="id2818643"> Biliverti, e l&#039;altro laterale con San <lb></lb>
<arrow.to.target n="a114"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(126)"></pb>
Franceſco orante, di Matteo Roſſelli, e le <lb></lb>
pitture a freſco rappreſentanti Storie della Vita <lb></lb>
dell&#039;Apoſtolo <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea, e quelle della volta <lb></lb>
ſono di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s><s id="id2812805"> Alla Cap-<lb></lb>
pella di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, il Ritratto di detto Santo <lb></lb>
è di Cimabue.</s><s id="id2812814"> Paſſate queſte cinque Cappelle, <lb></lb>
tre delle quali vedevanſi una volta dipinte da <lb></lb>
Giotto, ſi giunge all&#039;Altar Maggiore, fatto <lb></lb>
coſtruire nella forma che ſi vede nel 1569., <lb></lb>
in cui di preſente conſervanſi le Sacre Oſſa <lb></lb>
della Beata Umiliana de&#039; Cerchi nobil Matrona <lb></lb>
Fiorentina, Terziaria del medeſimo Ordine de&#039; <lb></lb>
Minori Conventuali, chiara per ſantità, e per <lb></lb>
Miracoli, viſſuta intorno agli anni 1240.</s><s id="id2812852"> Dietro <lb></lb>
al medeſimo nella parete del Coro è di mano <lb></lb>
di Agnolo Gaddi dipinta l&#039;Iſtoria dell&#039;Inven-<lb></lb>
zione della <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce; e paſſate cinque altre <lb></lb>
Cappelle di minor pregio ſtate alcune dipinte <lb></lb>
dal Gaddi, e da Giotto, ſi trova la nobiliſſima <lb></lb>
e magnifica Cappella de&#039; Niccolini, d&#039;ordine <lb></lb>
però diverſo dall&#039;altre, eretta col diſegno dell&#039;<lb></lb>
Architetto <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſio.</s><s id="id2786541"> Quanto ſia <lb></lb>
bella, e di vaghezza ripiena, non ſi può ſpie-<lb></lb>
gare abbaſtanza.</s><s id="id2786551"> E` ella tutta incroſtata di marmi <lb></lb>
Carrareſi, bianchi, e miſti, ma di sì nobile e <lb></lb>
diligente lavoro, che non può l&#039;uomo deſide-<lb></lb>
rare di vantaggio.</s><s id="id2786567"> Di mano del Francavilla <lb></lb>
Scultor Fiammingo ſono le cinque Statue di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a115"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(127)"></pb>
marmo, che una figura Aron, l&#039;altra Mosè, <lb></lb>
la terza rappreſenta la Verginità, la quarta <lb></lb>
la Prudenza, e la quinta l&#039;Umiltà.</s><s id="id2782638"> Le due <lb></lb>
Tavole dipinte dell&#039;Aſſunzione, e Incorona-<lb></lb>
zione di Maria, ſono di mano di Aleſſandro <lb></lb>
Allori, e le pitture a freſco della Cupola, e <lb></lb>
le 4. Sibille dei peducci ſono del Volterrano, <lb></lb>
con sì gran perfezione condotte, che queſte <lb></lb>
ſole baſterebbero per eternargli la fama.</s><s id="id2782669"> Ve-<lb></lb>
deſi all&#039;Altare ſeguente il celebre Crocifiſſo di <lb></lb>
Donatello, che è nella Cappella in teſta della <lb></lb>
Crociata; e dipoi alla ſeguente Cappella Sal-<lb></lb>
viati quella lodatiſſima Tavola di Giacomo Li-<lb></lb>
gozzi Veroneſe, ove ha rappreſentato il martirio <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</s><s id="id2737233"> Indi ne viene di mano del <lb></lb>
Cigoli la <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Trinità con Criſto morto, opera <lb></lb>
ſtupendiſſima, e quindi ſeguitando ſino ad uſcir <lb></lb>
di Chieſa, per le altre ſette dell&#039;iſteſs&#039;ordine, <lb></lb>
e architettura delle prime; trovaſi una Tavola <lb></lb>
di mano del Vaſari, dov&#039;è dipinto la Venuta <lb></lb>
dello Spirito Santo.</s><s id="id2737264"> Allato a queſto Altare, e <lb></lb>
dirimpetto al Sepolcro di Leonardo Aretino è <lb></lb>
quello di Carlo Marzuppini parimente Aretino, <lb></lb>
Poeta, e Segretario della Repubblica, ſtupendo <lb></lb>
lavoro di Deſiderio da Settignano, che quaſi <lb></lb>
ſuperava di perfezione il ſuo Maeſtro Donatello, <lb></lb>
nella ſua verde età in cui fu tolto dal mondo. </s><lb></lb>
<s id="id1591364">Quindi paſſata la porta laterale, che reſta ſotto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a116"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(128)"></pb>
l&#039;Organo, è una Cappella irregolare detta della <lb></lb>
Concezione, dipinta da Giotto, che fu ador-<lb></lb>
nata, come ſi vede nel 1592. coi diſegno di <lb></lb>
Filippo Baglioni Architetto.</s><s id="id2783605"> Queſta Cappella <lb></lb>
era anticamente della Famiglia de&#039; Machiavelli, <lb></lb>
avanti alla quale verſo la porta laterale fu ſe-<lb></lb>
polto il celebre Niccolò Machiavelli, ove <lb></lb>
eſiſteva la di lui arme in pietra, ſtata pochi <lb></lb>
anni addietro levata nell&#039;abolizione delle ſe-<lb></lb>
polture.</s><s id="id2783632"> Ne ſegue l&#039;Aſcenſione di Gesù Criſto <lb></lb>
al Cielo, opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Stradano; e dipoi oſ-<lb></lb>
ſervaſi il Depoſito del Conſigliere Angiolo Ta-<lb></lb>
vanti il di cui ritratto è ſcolpito dal <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Spi-<lb></lb>
nazzi, e gl&#039;altri lavori di marmi del <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Gian-<lb></lb>
nozzi.</s><s id="id2737309"> Dopo trovaſi il <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo, che <lb></lb>
tocca la Piaga al riſorto Maeſtro, ed è ſtimatiſſi-<lb></lb>
mo lavoro del mentovato Vaſari.</s><s id="id2737321"> Indi di marmi <lb></lb>
vedeſi il Mauſoleo quivi poſto alla memoria del <lb></lb>
celebre Dottore <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Lami con la di lui figura <lb></lb>
maggior del naturale il tutto ſcolpito dal ſo-<lb></lb>
pradetto <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Spinazzi col diſegno del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Sena-<lb></lb>
tore <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta Nelli.</s><s id="id2737350"> Degne di ſomma ſtima <lb></lb>
ſono le due Tavole ſeguenti, ambedue di Santi <lb></lb>
di Tito, ove nella prima ha rappreſentato No-<lb></lb>
ſtro Signore, che ſi paleſa a&#039; due Diſcepoli <lb></lb>
nella Cena d&#039;Emaus, e nell&#039;altra con ammi-<lb></lb>
rabile invenzione, e diſegno, ha eſpreſſa la di <lb></lb>
lui glorioſa Reſurrezione; In mezzo a dette due <lb></lb>
<arrow.to.target n="a117"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(129)"></pb>
Cappelle eſiſtono le memorie del Marcheſe <lb></lb>
Vincenzio Giugni, e del nobile Architetto <lb></lb>
Aleſſandro Galilei ſcolpito da Girolamo Tic-<lb></lb>
ciati; e dopo la ſeguente Cappella ſi trova il <lb></lb>
Sepolcro del famoſiſſimo Galileo, dove è an-<lb></lb>
cora il celebre Mattematico Vincenzio Vivia-<lb></lb>
ni, che ordinò queſto Depoſito al ſuo Maeſtro, <lb></lb>
al che fu dato eſecuzione l&#039;anno 1737. a ſpeſe <lb></lb>
della Famiglia Nelli erede di quella del Vi-<lb></lb>
viani.</s><s id="id2781411"> II diſegno è di Giulio Foggini, la <lb></lb>
quadratura di Anton Maria Fortini; il Buſto <lb></lb>
di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta Foggini; l&#039;Aſtronomìa di <lb></lb>
Vincenzio Foggini ſuo figlio, e la Geome-<lb></lb>
trìa di Girolamo Ticciati.</s><s id="id2781433"> Finalmente l&#039;ultima <lb></lb>
di queſta Navata è di Batiſta Naldini, ove ha <lb></lb>
effigiato con molta eſpreſſione Criſto che vien <lb></lb>
dalla Croce condotto al Sepolcro; dopo di <lb></lb>
eſſa in fine della Chieſa è il Buſto, e Inſerizione <lb></lb>
del Senatore e Poeta Vincenzio Filicaja, che <lb></lb>
era nella diruta Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Pier Maggiore. </s><lb></lb>
<s id="id1591689">Quindi paſſata la prima porta vedeſi nella <lb></lb>
diſceſa al Limbo de&#039; Santi Padri prodigioſa-<lb></lb>
mente eſpreſſa da Agnolo Bronzino, a quale <lb></lb>
altiſſima perfezione arrivaſſe con l&#039;arte in un <lb></lb>
così ammirabil lavoro.</s><s id="id2756890"> Nè debbo tralaſciare <lb></lb>
una Pietà del medeſimo Bronzino nel ſecon-<lb></lb>
do pilaſtro a mano manca.</s><s id="id2756902"> Oltre a tante <lb></lb>
pitture di ſingolare perfezione, di già de-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a118"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(130)"></pb>
ſcritte, ſe ne trovano in queſta Chieſa e nel <lb></lb>
Convento alcune di Cimabue, e di Giotto, le <lb></lb>
quali, quantunque ſiano dalle moderne pitture <lb></lb>
ſuperate in bellezza, non è però, che non <lb></lb>
meritino di eſſere tenute in grande ſtima, per <lb></lb>
la venerazione, che ſi dee a quei due primi <lb></lb>
Maeſtri, e Reſtauratori della Pittura.</s><s id="id2774904"> E&#039; altresì <lb></lb>
oſſervabile il maraviglioſo Pergamo, tutto di <lb></lb>
marmo di Seravezza, e vagamente intagliato da <lb></lb>
Benedetto da Maiano.</s><s id="id2774917"> Sono in eſſo cinque <lb></lb>
Storiette de&#039; fatti più ſingolari di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, <lb></lb>
ſcolpite in baſſorilievo, e così felicemente, <lb></lb>
che non hanno prezzo.</s><s id="id2774932"> Ne&#039; vani, che ſono <lb></lb>
in mezzo de&#039; beccatelli, ſi vedono cinque ſta-<lb></lb>
tuette a ſedere di bellezza ſtraordinaria, che <lb></lb>
rappreſentano la Fede, la Speranza, la Ca-<lb></lb>
rità, la Fortezza, e la Giuſtizia.</s><s id="id2774953"> Più ammira-<lb></lb>
bile però fu l&#039;artifizio uſato nell&#039;adattar queſto <lb></lb>
Pergamo ad una colonna, nella quale rimane <lb></lb>
incaſſato, eſſendochè la medeſima colonna ſia <lb></lb>
nel mezzo forata, e per una ſcala acconciavi <lb></lb>
dentro vi ſi aſcenda.</s><s id="id2797574"> Alla grandezza della Chieſa <lb></lb>
corriſponde il Convento, di moltiſſime comode <lb></lb>
abitazioni ed aſſai di preſente abbellito, e abi-<lb></lb>
tato da più di ſeſſanta Religioſi, tra&#039; quali in <lb></lb>
ogni tempo ſiorirono Uomini ſegnalati in let-<lb></lb>
tere, in dignità più coſpicue, e in ſantità di <lb></lb>
coſtumi.</s><s id="id2797602"> In queſta Chieſa, e nei ſuoi Cimiteri <lb></lb>
<arrow.to.target n="a119"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(131)"></pb>
era una quantità conſiderabile di Sepolture fino <lb></lb>
al ſorprendente numero di 2021., e di memo-<lb></lb>
rie di Famiglie primarie, e d&#039;inſigni Soggetti <lb></lb>
di Firenze, e d&#039;altrove.</s><s id="id2797632"> E&#039; fama, che Siſto V. <lb></lb>
nel tempo, che fu Religioſo, per molti anni <lb></lb>
quivi abitaſte, leggendo Filoſofia.</s><s id="id2738388"> La Libreria <lb></lb>
di antichiſſimi manoſcritti, che poſſedeva queſto <lb></lb>
Convento, fu nel 1766. traſportata nell&#039;inſi-<lb></lb>
gne Biblioteca di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, nel quale iſteſſo <lb></lb>
luogo ne hanno queſti Religioſi coſtruita altra <lb></lb>
di ottimi libri impreſſi.</s><s id="id2738412"> II Noviziato fu fatto <lb></lb>
edificare con gran magnificenza a proprie ſpeſe <lb></lb>
da Coſimo Padre della Patria, e nel Chioſtro <lb></lb>
appreſſo alla Chieſa vi è un Atrio, e una gran <lb></lb>
Cappella fatta erigere dalla Famiglia de&#039;Pazzi; <lb></lb>
mole di ſingolare Architettura, e ben degna di <lb></lb>
chi ne ſece il diſegno, che fu il gran Brunel-<lb></lb>
leſco.</s><s id="id2738444"> Dalla qual Chieſa ſi fa paſſaggio alla</s></p>

<p id="id2741797" type="foot"><s id="id2741800"><foot.target id="a112"></foot.target>An-</s></p>

<p id="id2741807" type="foot"><s id="id2741811"><foot.target id="a113"></foot.target>fatti</s></p>

<p id="id2741818" type="foot"><s id="id2741822"><foot.target id="a114"></foot.target>Fran-</s></p>

<p id="id2741830" type="foot"><s id="id2741834"><foot.target id="a115"></foot.target>mar-</s></p>

<p id="id2741841" type="foot"><s id="id2741845"><foot.target id="a116"></foot.target>I&#039; Or-</s></p>

<p id="id2741853" type="foot"><s id="id2741857"><foot.target id="a117"></foot.target>Cap-</s></p>

<p id="id2801599" type="foot"><s id="id2801602"><foot.target id="a118"></foot.target>I ſcrit-</s></p>

<p id="id2801610" type="foot"><s id="id2801614"><foot.target id="a119"></foot.target>era</s></p>

<p id="id2801621" type="main"><s id="id2801625">PIAZZA contigua, molto ampla, e regolare, <lb></lb>
deſtinata principalmente nei paſſati tempi al <lb></lb>
Giuoco del Calcio, proprio della Nobiltà Fio-<lb></lb>
rentina in tempo di Carnevale, e ad altri diverſi <lb></lb>
ſpettacoli, e pubbliche Feſte.</s><s id="id2801646"> Onde non è ma-<lb></lb>
raviglia, ſe vi concorreva la maggior parte della <lb></lb>
Città, e moltiſſimi Foreſtieri da ogni parte. </s><lb></lb>
<s id="id1592188">Prima di uſcire da queſta Piazza ſi oſſervi la <lb></lb>
facciata della Caſa de&#039; Cocchi, che credeſi di-<lb></lb>
ſegno di Baccio d&#039;Agnolo.</s><s id="id2788360"> Ma ſingolarmente <lb></lb>
<arrow.to.target n="a120"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(132)"></pb>
è ammirabile la facciata della Caſa del fu Nic-<lb></lb>
colò dell&#039;Antella, Senatore, e Luogotenente <lb></lb>
del Granduca nell&#039;Accademia del Diſegno; a <lb></lb>
richieſta del quale nel 1619. fu dipinta, e per-<lb></lb>
fezionata nel breviſſimo tempo di venti giorni, <lb></lb>
da i più valoroſi Artefici, che in numero ſio-<lb></lb>
rivano nella Città.</s><s id="id2788402"> Queſti furono il Paſſignano, <lb></lb>
Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, Matteo Roſſelli, <lb></lb>
Ottavio Vannini, Fabbrizio Boſchi, Niccode-<lb></lb>
mo Ferrucci, Filippo Tarchiani, e altri ſimili, <lb></lb>
ſino al numero di 15. tutti Pittori eccellenti. </s><lb></lb>
<s id="id1592277">Le antiche Pitture poi, che ſono nella facciata <lb></lb>
del Convento accanto alla Chieſa ſono di Lo- <lb></lb>
renzo di Bicci, grande imitatore della maniera <lb></lb>
di Giotto.</s><s id="id2762088"> Da queſta piazza volgendo, dietro <lb></lb>
la Chieſa trovaſi il Convento, e Chieſa di Re-<lb></lb>
ligioſe Franceſcane di <expan abbr="Santa">S.</expan> Eliſabetta di Capitolo <lb></lb>
ove ſono due Tavole antiche della Scuola di <lb></lb>
Giotto: quindi la nuova, e vaga abitazione, <lb></lb>
e giardino del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Priore Rucellai; rimpetto <lb></lb>
alla quale ſi trova la Chieſa di</s></p>

<p id="id2762119" type="foot"><s id="id2762122"><foot.target id="a120"></foot.target>I 2 è am-</s></p>

<p id="id2762130" type="main"><s id="id2762134"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIUSEPPE, già Convento de&#039; Religioſi di <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola poco fa ſoppreſſi, ora <lb></lb>
Chieſa Parrocchiale di Sacerdoti Secolari, fatta <lb></lb>
col diſegno di Baccio d&#039;Agnolo, e moderna-<lb></lb>
mente abbellita al di fuori di facciata, e ornata <lb></lb>
al di dentro colla ſoffitta, e Tribuna, per mano <lb></lb>
di Sigiſmondo Betti, e di Pietro Anderlini.</s></p>

<p id="id2763326" type="foot"><s id="id2763329">Ve-</s></p>

<pb pagenum="(133)"></pb>
<p id="id2763336" type="main"><s id="id2763340">Vedeſi ad un Altare la Naſcita del Bambin Gesù, <lb></lb>
opera aſſai ſtimata di Santi di Tito; Vi è la <lb></lb>
Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola tutta dipinta <lb></lb>
da Atanaſio Bimbacci.</s><s id="id2763359"> Sopra le Porte ſul Pre-<lb></lb>
sbiterio ſono due quadri di Franceſco Bianchi, <lb></lb>
eſprimenti fatti miracoloſi di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco. </s><lb></lb>
<s id="id1592474">Paſſata queſta Chieſa vi è il Convento delle <lb></lb>
nobili Religioſe Franceſcane dette di</s></p>

<p id="id2777991" type="main"><s id="id2777995">MONTICELLI.</s><s id="id1592496"> L&#039;Altar maggiore è fatto col <lb></lb>
diſegno di Pier Franceſco Silvani, nella di cui <lb></lb>
parete dipinſe a freſco Vincenzio Meucci l&#039;An-<lb></lb>
nunziazione di Maria Vergine, come pure la <lb></lb>
ſoffitta, con l&#039;ornato di Architettura di Mr. <lb></lb>
Chamant Loreneſe, e da una banda la San-<lb></lb>
tiſſima Concezione, e dall&#039;altra la Natività di <lb></lb>
Criſto, eſpreſſe ambedue da Carlo Portelli da <lb></lb>
Loro, Pittore aſſai valente.</s><s id="id2778032"> Alla Parete poi <lb></lb>
vicino alla Porta vi è il Sepolcro, ornato di <lb></lb>
ricchi marmi, e Statue di Guido Magalotti, <lb></lb>
oltre varie Inſcrizioni, e Sepolcri di perſone <lb></lb>
degne di memoria.</s><s id="id2780032"> Di quì proſeguendo la <lb></lb>
ſtrada, trovaſi il Convento, e la Chieſa delle</s></p>

<p id="id2780041" type="main"><s id="id2780044">CAPPUCCINE, il tutto fabbricato nel 1722. col <lb></lb>
diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Filippo Ciocchi.</s><s id="id2780054"> In queſta <lb></lb>
devota, e vaga Chieſa, oltre l&#039;Altar maggiore, <lb></lb>
ove ſta collocata l&#039;Immagine in grande del <lb></lb>
<expan abbr="Santiſſimo">SS.</expan> Crocifiſſo, vi ſono due Altari, che in uno <lb></lb>
vi è eſpreſſa la <expan abbr="Santa">S.</expan> Famiglia, dipinta da Otta-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a121"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(134)"></pb>
viano Dandini, e nell&#039;altro la <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Concezione, <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara, da Agoſtino Ve-<lb></lb>
racini.</s><s id="id2783787"> Incontro a queſta Chieſa ve n&#039;è un altra, <lb></lb>
anch&#039;eſſa di nobili Religioſe Franceſcane, <lb></lb>
detta di</s></p>

<p id="id2783799" type="foot"><s id="id2783803"><foot.target id="a121"></foot.target>viano</s></p>

<p id="id2783811" type="main"><s id="id2783814">MONTE DOMINI, nella quale ſerve il vedere <lb></lb>
la Tavola, che ſta collocata ad un Altare a <lb></lb>
mano manca dov&#039;è eſpreſſa la lapidazione di <lb></lb>
<expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano, per conſiderarſi dagl&#039;intendenti per <lb></lb>
un vero eſemplare della Pittura in ogni prero-<lb></lb>
gativa dell&#039;arte, e dove il <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Lodovico Ci-<lb></lb>
goli ſi è maggiormente meritato il titolo del <lb></lb>
Coreggio dei Fiorentini.</s><s id="id2812659"> In faccía a queſta <lb></lb>
evvi una Tavola d&#039;Aleſlandro Allori, rappre-<lb></lb>
ſentante Maria <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Annunziata dall&#039;Angelo. </s><lb></lb>
<s id="id1592771">Alla fine della Strada vi è il luogo detto la</s></p>

<p id="id2812678" type="main"><s id="id2812682">ZECCA VECCHIA, nel quale di preſente è <lb></lb>
degno da vederſi un gran traffico di Seterìe, e <lb></lb>
Lavori di Stoffe all&#039;uſo di Francia, con va-<lb></lb>
lichi, e ordinghí per trarre la ſeta di nuova in-<lb></lb>
venzione, e molti altri lavori attenenti a detta <lb></lb>
utiliſſima manipolazione, e di quì in poca di-<lb></lb>
ſtanza è il Convento delle Monache Geſuate <lb></lb>
dette le</s></p>

<p id="id2812715" type="main"><s id="id2812719">POVERINE nella qual Chieſa non mancano <lb></lb>
da ammirarſi due pregiabiliſſime opere, una di <lb></lb>
Pittura all&#039;Altar maggiore, che è di Pietro Pe-<lb></lb>
rugino, quale vi ha rappreſentato il <expan abbr="Santiſſimo">SS.</expan> Cro-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a122"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(135)"></pb>
cifiſſo con Maria <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> addolorata, e <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo, <lb></lb>
e l&#039;altra di Scultura di terra cotta verniciata <lb></lb>
di più colori eſprimente il <expan abbr="Santo">S.</expan> Preſepio, nel <lb></lb>
qual belliſſimo lavoro Andrea della Robbia, <lb></lb>
al parere degli intendenti, ha ſuperato ſe <lb></lb>
ſteſſo.</s><s id="id2818713"> Di quì uſcendo, e voltando il primo <lb></lb>
canto, per una breve ſtradella ſi entra in via <lb></lb>
delle Caſine, ed ove era il Convento dei <expan abbr="Padri">PP.</expan> <lb></lb>
Minimi di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola, ſerve ora <lb></lb>
una porzione di eſſo per abitazione del Paroco, <lb></lb>
e Curati, e parte per il Conſervatorio dei <lb></lb>
Fanciulli del Refugio di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri, e <lb></lb>
ſeguitando per detta via giunti in via Ghibel-<lb></lb>
lina trovaſi in faccia il Monaſtero delle nobili <lb></lb>
Religioſe dell&#039;Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto detto le</s></p>

<p id="id2790856" type="foot"><s id="id2790859"><foot.target id="a122"></foot.target>cifiſſo</s></p>

<p id="id2790867" type="main"><s id="id2790870">MURATE. </s><s id="id1592999">La loro Chieſa è ſenza facciata ed <lb></lb>
ha l&#039;ingreſſo per due porte laterali.</s><s id="id2790879"> Al mag-<lb></lb>
giore Altare evvi il Miſtero dell&#039;Annunziazio-<lb></lb>
ne di Maria Santiſſima del Piattoli, nei quattro <lb></lb>
Altari laterali, l&#039;Orazione nell&#039;Orto è di <lb></lb>
Matteo Roſſelli; la Flagellazione, di Lorenzo <lb></lb>
Lippi; il <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, di Giuſeppe Romei, e <lb></lb>
il Crocifiſſo è lavoro di Baccio da Montelupo. </s><lb></lb>
<s id="id1593047">Nella ſoffitta l&#039;architettura è del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> del Moro, <lb></lb>
e le figure del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Gricci, e le ſtoriette in giro <lb></lb>
alla Chieſa ſono di Simone Ferri.</s><s id="id2771650"> Vi è in <lb></lb>
queſto Convento un Teſoro di Sante Reliquie, <lb></lb>
ed ha avuto l&#039;onore d&#039;eſſervi ſtata educata <lb></lb>
<arrow.to.target n="a123"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(136)"></pb>
Caterina de&#039; Medici Regina di Francia; e vi è <lb></lb>
ſepolta Caterina Sforza Moglie in prime Nozze <lb></lb>
di Girolamo Rimio <expan abbr="Signore">Sig.</expan> d&#039;Imola, e Forlì, e <lb></lb>
in ſeconde di Giovanni de&#039; Medici Nonno di <lb></lb>
Coſimo I. </s><s id="id1593123">Paſſato il Convento vi è un piccolo <lb></lb>
Oratorio col pietrame della facciata d&#039;archi-<lb></lb>
tettura di Michele Agnolo Buonarroti, avendo <lb></lb>
all&#039;Altare una Tavola con i ſette Angeli dell&#039;<lb></lb>
Apocaliſſe, e ſotto <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, e <expan abbr="San">S.</expan> France-<lb></lb>
ſco, e nel mezzo un Buſto di Maria col Bam-<lb></lb>
bino Gesù, opera di Demetrio da Settignano. </s><lb></lb>
<s id="id1593165">Tornando indietro pochi paſſi incontro a queſto, <lb></lb>
vi è il Convento delle Nobili Religioſe di</s></p>

<p id="id2740664" type="foot"><s id="id2740667"><foot.target id="a123"></foot.target>Cate-</s></p>

<p id="id2740675" type="main"><s id="id2740679">SAN IACOPO.</s><s id="id2740682"> In queſta Chieſa è in gran ve-<lb></lb>
nerazione un antichiſſimo e miracoloſo Croci-<lb></lb>
fiſſo; all&#039;Altar Maggiore ſta collocata una bella <lb></lb>
tavola di Ridolfo del Ghirlandajo, che vi ha <lb></lb>
effigiata Maria <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> col <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino, e <expan abbr="San">S.</expan> Ia-<lb></lb>
copo, <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara. </s><lb></lb>
<s id="id1593268">Ad un Altare a ſiniſtra ha dipinto la Tavola <lb></lb>
il Naſini di Siena con Maria col Bambino, <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe, e <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio.</s><s id="id2771712"> Di quì uſciti e <lb></lb>
proſeguendo il cammino, troveraſſi entrando <lb></lb>
alla ſeconda cantonata a mano ſiniſtra il Con-<lb></lb>
vento delle nobili Religioſe di</s></p>

<p id="id2771730" type="main"><s id="id2771732"><expan abbr="SAN">S.</expan> FRANCESCO, la qual Chieſa fu edificata <lb></lb>
dai fondamenti, e corredata di qualunque ſacro <lb></lb>
ornamento dalla munificenza del Gran Prin-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a124"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(137)"></pb>
cipe Ferdinando ſul principio di queſto Secolo, <lb></lb>
unicamente per ricompenſa à quelle Religioſe <lb></lb>
per aver prontamente ceduto al Real genio per <lb></lb>
la Pittura, una belliſſima Tavola di Andrea del <lb></lb>
Sarto, che eſſe nell&#039;antica loro Chieſuola poſ-<lb></lb>
ſedevano.</s><s id="id2740718"> Il detto Quadro vedeſi collocato <lb></lb>
nelle ſtanze del Palazzo Reale, eſprimente Ma-<lb></lb>
ria <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> col Santo Bambino ſopra una Baſe, e <lb></lb>
dai lati <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evan-<lb></lb>
geliſta, opera in tutto ſtupenda, di cui gliene <lb></lb>
laſciò la bella copia all&#039;Altare a man deſtra <lb></lb>
fatta per mano di Franceſco Petrucci eccellente <lb></lb>
copiſta.</s><s id="id2740751"> In faccia a queſta vi è la Tavola di <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Carlo, che la diede a fare al celebre Seba-<lb></lb>
ſtiano Ricci Veneziano.</s><s id="id2740763"> Carlo Sacconi poi <lb></lb>
fece la Santa Concezione per l&#039;Altar Maggio-<lb></lb>
re.</s><s id="id2771767"> II vago diſegno di queſta piccola Chieſa, <lb></lb>
tutta adorna di ſtucchi meſſi a oro, è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Batiſta Foggini.</s><s id="id2771779"> Uſcendo dalla medeſima, e <lb></lb>
ritornando indietro, giunti al ſecondo Canto <lb></lb>
a deſtra vedremo il Convento delle Nobili <lb></lb>
Religioſe Valombroſane di</s></p>

<p id="id2771795" type="foot"><s id="id2771799"><foot.target id="a124"></foot.target>cipe</s></p>

<p id="id2771807" type="main"><s id="id2771811"><expan abbr="SANTA">S.</expan> VERDIANA, nella qual Chieſa all&#039;Altare <lb></lb>
a man deſtra vi è la Tavola di Niccodemo Fer-<lb></lb>
rucci, che vi ha dipinto <expan abbr="San">S.</expan> Carlo a piè di un <lb></lb>
Crocifiſſo, che vi è di rilievo; in faccia a queſto <lb></lb>
vedeſi un Criſto orante nell&#039;Orto opera dell&#039;<lb></lb>
iſteſſo Ferrucci, al maggior Altare vi è di mano <lb></lb>
<arrow.to.target n="a125"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(138)"></pb>
di Pietro Dandini Maria <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> in gloria, e ſotto <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Michel Arcangelo, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, <expan abbr="Santa">S.</expan> Re-<lb></lb>
parata, <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Umiltà, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana; ſotto il Coro delle <lb></lb>
Monache Tommaſo Redi dipinſe in ſei lu- <lb></lb>
nette alcuni fatti principali di <expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana, la <lb></lb>
proſpettiva delle volta è di Ferdinando Melani <lb></lb>
con <expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana in gloria dipinta da Vincenzio <lb></lb>
Meucci.</s><s id="id2771886"> Uſciti di queſta Chieſa e voltando <lb></lb>
per via de&#039; Pentolini ſi giunge alla Parrocchiale</s></p>

<p id="id2771896" type="foot"><s id="id2767568"><foot.target id="a125"></foot.target>di</s></p>

<p id="id2767575" type="main"><s id="id2767579">CHIESA DI SANT&#039; AMBROGIO dove abitano <lb></lb>
Monache dell&#039;Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto.</s><s id="id2767585"> Una <lb></lb>
delle coſe da oſſervarſi in queſta è la Cappel-<lb></lb>
la del Miracolo del <expan abbr="Santiſſimo">SS.</expan> Sacramento ſeguito <lb></lb>
in queſta Chieſa l&#039;anno 1230. lavorata di fini <lb></lb>
marmi da Mino da Fieſole.</s><s id="id2767607"> Allato a queſto <lb></lb>
Altare ſi vede nella facciata dipinta la Proceſ-<lb></lb>
ſione del Miracolo di mano di Coſimo Roſſelli. </s><lb></lb>
<s id="id1593769">Vi ſono in queſta Chieſa alcune Tavole degne <lb></lb>
di ſtima.</s><s id="id2767626"> Quella alla Cappella del Roſario è <lb></lb>
del Paſſignano; accanto al pulpito è di Fran-<lb></lb>
ceſco Boſchi il <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto con due Sante <lb></lb>
genufleſſe; di contro la Viſitazione è opera di <lb></lb>
Andrea Boſcoli.</s><s id="id2753113"> Il <expan abbr="San">S.</expan> Sebaſtiano di rilievo è <lb></lb>
d&#039;Andrea Comodi, che vi è ſepolto.</s><s id="id2753121"> Di Maſac-<lb></lb>
cio è la piccola Tavola a tempra, rappreſentante <lb></lb>
<expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Anna con Maria, e il Bambino.</s><s id="id2753132"> In ultimo <lb></lb>
quella della <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Nunziata è di mano di Vincen-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a126"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(139)"></pb>
zio Dandini.</s><s id="id2753154"> Vi è ancora ſepolto in queſta <lb></lb>
Chieſa il celebre antico Architetto detto il <lb></lb>
Cronaca, che ereſſe in queſta Città sì magni-<lb></lb>
fiche Fabbriche, ſiccome vi giace Andrea del <lb></lb>
Verrocchio egregio Scultore, e maeſtro di <lb></lb>
Leonardo da Vinci.</s><s id="id2765945"> Fu reſarcita, e rimoder-<lb></lb>
nata queſta Chieſa nel 1716. col diſegno di <lb></lb>
<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta Foggini, e nel 1719. Ranieri del <lb></lb>
Pace vi dipinſe la Cupola.</s><s id="id2765966"> Paſſato la medeſima <lb></lb>
in poca diſtanza verſo la Porta alla Croce tro-<lb></lb>
vaſi il Convento delle Nobili Religioſe Car-<lb></lb>
melitane Scalze di </s></p>

<p id="id2765982" type="foot"><s id="id2765986"><foot.target id="a126"></foot.target>zio</s></p>

<p id="id2765994" type="main"><s id="id2765997"><expan abbr="SANTA">S.</expan> TERESA di ſtrettiſſima oſſervanza, la di <lb></lb>
cui Chieſa fu edificata col diſegno di Giovanni <lb></lb>
Coccapani in forma eſagona, con ſua cupoletta <lb></lb>
ben inteſa nelle proporzioni, e nei lumi.</s><s id="id2763375"> En-<lb></lb>
trando in eſſa trovaſi a man deſtra una Cap-<lb></lb>
pella con Tavola del Vignali rappreſentante <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Franceſca Romana: più oltre evvi la Cap-<lb></lb>
pella di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni della Croce, con Tavola <lb></lb>
di Pier Dandini: a man ſiniſtra vi è la Tavola <lb></lb>
del Crocifiſſo dipinta da Iacopo Confortini. </s><lb></lb>
<s id="id1594028">Segue la Cappella della Madonna di Savona, <lb></lb>
fatta in baſſo rilievo, che da Genova nel 1630. <lb></lb>
portaron ſeco le Fondatrici.</s><s id="id2763414"> Ne viene l&#039;Altar <lb></lb>
maggiore ove il <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi dipinſe <expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa, <lb></lb>
che da Maria Santiſſima le vien preſentato il <lb></lb>
Santo Bambino.</s><s id="id2763431"> E&#039; da ſaperſi, che nel ſotter-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a127"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(140)"></pb>
raneo di queſta Chieſa, oltre le venerabili oſſa <lb></lb>
di molte Religioſe morte in odore di ſantità, <lb></lb>
vi ſi conſerva il corpo della <expan abbr="Sereniſsima">Sereniſs.</expan> Víolante <lb></lb>
di Baviera Gran Principeſſa di Toſcana, ſep-<lb></lb>
pellitavi, giuſta la ſua volontà, ai 30. di Mag-<lb></lb>
gio 1731. la quale dopo la morre del Gran <lb></lb>
Principe Ferdinando ſuo Conſorte, faceva più <lb></lb>
volte fra l&#039;anno tra quelle pie Religioſe i ſuoi <lb></lb>
devoti ritiri, con grandiſſima edificazione delle <lb></lb>
medeſime.</s><s id="id2757309"> Oltre a ciò ſotto il Presbiterio evvi <lb></lb>
una Cappella a foggia delle antiche Confeſ-<lb></lb>
ſioni, ove alcuna volta fra l&#039;anno vi ſi ufizia, <lb></lb>
reſtando fuori della Clauſura monaſtica, e vi <lb></lb>
ſi oſſervano tre illuſtri depoſiti, uno della no-<lb></lb>
bil Franceſca Guardi negli Ugolini fondatrice <lb></lb>
di detto Monaſtero, l&#039;altra della Ducheſſa <lb></lb>
Eleonora Strozzi, il terzo del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gi-<lb></lb>
raldi.</s><s id="id2793421"> Di quì tornando indietro, e ripiglian-<lb></lb>
do per Via Pentolini, voltando in Via Ghi-<lb></lb>
bellina, a deſtra troveremo l&#039;</s></p>

<p id="id2793434" type="foot"><s id="id2793437"><foot.target id="a127"></foot.target>raneo</s></p>

<p id="id2793445" type="main"><s id="id2793449">ABITAZIONE de&#039; Buonarroti, celebre per eſ-<lb></lb>
ſere ſtata del Divin Michelagnolo, di cui <lb></lb>
conſervano alcune opere, e per la Galleria <lb></lb>
fatta fare da Michelagnolo il giovane di lui <lb></lb>
pronipote tanto inſigne letterato, che l&#039;arric-<lb></lb>
chì di Pitture, Sculture, e di altre coſe ra-<lb></lb>
riſſime.</s><s id="id2794954"> Ed in faccia il</s></p>

<p id="id2794957" type="main"><s id="id2794961">PALAZZO della Famiglia del Sera ora del <lb></lb>
<arrow.to.target n="a128"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(141)"></pb>
Marcheſe Coſimo Corſi edificato col diſegno <lb></lb>
di Piero Giovannozzi, ed ampliato aſſai dal <lb></lb>
preſente Poſſeſſore.</s><s id="id2794986"> E poco dopo dall&#039;iſteſſa <lb></lb>
parte la</s></p>

<p id="id2794994" type="foot"><s id="id2794998"><foot.target id="a128"></foot.target>Mar-</s></p>

<p id="id2795005" type="main"><s id="id2795009">CASA del Dottor Ottaviano Targioni Toz-<lb></lb>
zetti, il quale conſerva un abbondantiſſimo <lb></lb>
Muſeo di Iſtoria naturale, Bottanica <expan abbr="eccetera">ec.</expan> po-<lb></lb>
ſto aſſieme dal fu celebre Dottor Giovanni di <lb></lb>
lui Padre morto li 7. Gennaio 1783., e di-<lb></lb>
poi il</s></p>

<p id="id2767333" type="main"><s id="id2767337">PALAZZO de&#039; Baldinucci abitato di preſente <lb></lb>
dal Principe Cowper, che nel Cortile ha una <lb></lb>
fonte colla ſalubre acqua di Santa Croce.</s><s id="id2767348"> In-<lb></lb>
di ſi trova a deſtra il </s></p>

<p id="id2767356" type="main"><s id="id2767360">PALAZZO de&#039; Conti Strozzi, e di contro ſo-<lb></lb>
no le Prigioni dei condannati dette le </s></p>

<p id="id2767368" type="main"><s id="id2767372">STINCHE, recinte da un&#039;altiſſima muraglia, in <lb></lb>
una cantonata della quale vi è un tabernacolo <lb></lb>
dipinto a freſco da Giovanni Mannozzi, detto <lb></lb>
Giovanni da San Giovanni, ove vedeſi noſtro <lb></lb>
Signore, che benedice le mani dei pii Limo-<lb></lb>
ſinieri, che ſoccorrono i Carcerati, tra&#039; quali <lb></lb>
è vivamente eſpreſſo il ſuo proprio ritratto, <lb></lb>
riguardante verſo la ſtrada, che non ſolo è ben <lb></lb>
conſervato, ma fa ben conoſeere agl&#039;inten-<lb></lb>
denti il ſommo merito di tal Autore.</s><s id="id2759697"> I de-<lb></lb>
bitori civili ſon collocati adeſſo per Clemen-<lb></lb>
za Sovrana in una nuova, e decente abitazio-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a129"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(142)"></pb>
ne dietro il Palazzo di Giuſtizia, ove era <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> A-<lb></lb>
pollinare.</s><s id="id2759725"> Queſte Carceri ſervono di preſente <lb></lb>
per Ergaſtolo, e nel meſe di Febbraio 1787. <lb></lb>
cominciarono a porvi in quelle da baſſo gli <lb></lb>
Uominí, e in quelle dí ſopra le Donne con-<lb></lb>
dannati a lavorare per più, e diverſi anni ſe-<lb></lb>
condo i loro delitti; e voltando a ſiniſtra tro-<lb></lb>
veremo la Chieſa Parrocchiale di</s></p>

<p id="id2755742" type="foot"><s id="id2755745"><foot.target id="a129"></foot.target>ne</s></p>

<p id="id2755752" type="main"><s id="id2755756">SAN SIMONE, ſopra la Porta della quale <lb></lb>
vedeſi una lunetta dov&#039;è molto ben colorita <lb></lb>
la Vergine co&#039; Santi Apoſtoli Simone e Giu-<lb></lb>
da, opera di Niccodemo Ferrucci.</s><s id="id2755772"> La ſoffit-<lb></lb>
ta interna tutta d&#039;intaglio dorato fa vaga mo-<lb></lb>
ſtra.</s><s id="id2755782"> Nella teſtata ſopra la Porta ſi vede un <lb></lb>
opera molto bella di Batiſta Naldini, ov&#039;è <lb></lb>
eſpreſſa la depoſizione di Criſto dalla Croce. </s><lb></lb>
<s id="id1594598">Nella prima Cappella a man dritta è il marti-<lb></lb>
rio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, dipinto da Giovanbatiſta <lb></lb>
Vanni.</s><s id="id2760209"> Nella ſeconda vi è un immagine inta-<lb></lb>
gliata in legno del <expan abbr="Santiſſimo">SS.</expan> Crocifiſſo.</s><s id="id2760219"> La terza ha <lb></lb>
un&#039;antica pittura rappreſentante la Vergine. </s><lb></lb>
<s id="id1594645">Vi è poi nella quarta una belliſſima Tavola di <lb></lb>
Onorio Marinari, ove ha eſpreſſo San Giro-<lb></lb>
lamo meditante il Finale Giudizio, non meno <lb></lb>
è da lodarſi quella di Giacomo Vignali, col-<lb></lb>
locata nel quinto Altare, ove effigiò San Ber-<lb></lb>
nardo, al quale Criſto ſtaccatoſi dalla Croce, <lb></lb>
e inchinato ſa vedere una gran piaga nelle <lb></lb>
<arrow.to.target n="a130"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(143)"></pb>
ſpalle.</s><s id="id2757652"> Le Statue di marmo laterali all&#039;Altar <lb></lb>
Maggiore fono d&#039;Orazio Mochi, e li due <lb></lb>
Apoſtoli dipinti accanto all&#039;arco di Niccode-<lb></lb>
mo Ferrucci.</s><s id="id2757665"> Tornando verſo la Porta vi è <lb></lb>
di mano del medeſimo Vignali la Tavola di <lb></lb>
San Franceſco rappreſentato in deliquio.</s><s id="id2757678"> Se-<lb></lb>
gue l&#039;Altare di <expan abbr="San">S.</expan> Carlo, e dopo queſto, <lb></lb>
quello della Concezione, la di cui Tavola è <lb></lb>
dell&#039;iſteſſo Ferrucci, dipoi quello dell&#039;Aſſun-<lb></lb>
ta dipinta dal Cavalier Curradi.</s><s id="id2757697"> In ultimo è <lb></lb>
la Tavola di San Niccolò, opera aſſai buona <lb></lb>
di Franceſco Montelatici, detto volgarmente <lb></lb>
Cecco bravo.</s><s id="id2757711"> Di quà tornando per la via del <lb></lb>
Palagio trovaſi il</s></p>

<p id="id2757719" type="foot"><s id="id2766710"><foot.target id="a130"></foot.target>ſpalle.</s></p>

<p id="id2766716" type="main"><s id="id2766720">PALAZZO del Duca Cardinale Salviati, che <lb></lb>
è l&#039;antico del ſuo proprio ramo.</s><s id="id2766727"> In faccia ad <lb></lb>
eſſo ſi trova l&#039;</s></p>

<p id="id2766735" type="main"><s id="id2766738">ABITAZIONE de&#039; Baroncini, condotta da Ber-<lb></lb>
nardino Ciurini molto pulitamente.</s><s id="id2766746"> Alla fine <lb></lb>
di queſta ſtrada v&#039;è il</s></p>

<p id="id2766754" type="main"><s id="id2766757">PALAZZO già detto del Poteſtà, ora Supremo <lb></lb>
Tribunale di Giuſtizia fabbricato nel 1250. <lb></lb>
molto vaſto in cui ſono le pubbliche Carce-<lb></lb>
ri.</s><s id="id2766772"> Dopo di eſſo in faccia alla ſtrada vi è la <lb></lb>
Chieſa, e Monaſtero di</s></p>

<p id="id2754428" type="main"><s id="id2754432">BADIA Fiorentina dove abitano i Monaci <lb></lb>
Caſſinenſi dell&#039;Ord ne di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, così <lb></lb>
chiamata per antonomaſia, per eſſere ſtata la pri-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a131"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(144)"></pb>
ma Badia di Monaci fondata in Firenze.</s><s id="id2754457"> La <lb></lb>
Conteſſa Willa Madre del Conte Ugo Mar-<lb></lb>
cheſe di Toſcana, moſſa da inſpirazione Di-<lb></lb>
vina, a proprie ſpeſe fecela fabbricare, ed ella, <lb></lb>
ed il Figliuolo la dotarono di ricchiſſime ren-<lb></lb>
dite.</s><s id="id2754480"> Onde in ſegno di gratitudine verſo il detto <lb></lb>
Conte Ugo loro Benefattore, ogni anno il <lb></lb>
giorno di <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo le fanno un&#039;Anniver-<lb></lb>
ſario, e da un Giovane Nobile ſi recita l&#039;Ora-<lb></lb>
zione in ſua lode dopo la Meſſa ſolenne nella <lb></lb>
mattina di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano Protomartire antichiſſimo <lb></lb>
contitolare di detta Badia, già fondata ſotto il <lb></lb>
principal titolo di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria.</s><s id="id2768475"> Il ſuo principio <lb></lb>
ſu intorno al 990. poi nell&#039;anno 1286. con <lb></lb>
l&#039;aſſiſtenza e diſegno di Arnolfo di Lapo la <lb></lb>
Signoria di Firenze fece ridurre la Chieſa in <lb></lb>
forma maggiore, ma dipoi nel 1625. col di-<lb></lb>
ſegno di Matteo Segaloni rinnuovata quaſi da <lb></lb>
fondamenti, ſi è reſa vaga oltremodo, nè coſa <lb></lb>
più magnifica, nè meglio inteſa ſi può mai de-<lb></lb>
ſiderare.</s><s id="id2768512"> Alla nobiltà dell&#039;architettura corri-<lb></lb>
ſponde l&#039;eleganza degli ornamenti.</s><s id="id2768520"> Dalle due <lb></lb>
porti laterali ſi vedono due terrazzini con va-<lb></lb>
ghi intagli dorati.</s><s id="id2768530"> Sopra di quello a mano <lb></lb>
deſtra è ſituato l&#039;Organo, e ſopra l&#039;altro a <lb></lb>
ſioiſtra, una Tavola, dove è dipinta Maria <lb></lb>
Vergine Aſſunta, di mano di Giorgio Vaſari, <lb></lb>
la quale nei tempi paſſati era poſta ſull&#039;Al-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a132"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(145)"></pb>
tar Maggiore.</s><s id="id2805305"> E&#039; parimente di molto pregio la <lb></lb>
ſoffitta, tutta fatta di finiſſimo intaglio.</s><s id="id2805313"> La <lb></lb>
Tribuna ſotto la quale è il Coro de&#039; Religioſi, <lb></lb>
è dipinta da Giovanni Ferretti, e parimente <lb></lb>
è pittura del medeſimo il Martirio di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano <lb></lb>
ſopra l&#039;Altar maggiore.</s><s id="id2805332"> Le Tavole delle Cap-<lb></lb>
pelle ſono ancor eſſe di gran bellezza.</s><s id="id2805340"> Quella <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Mauro a man deſtra è fatta da Onorio <lb></lb>
Marinari, il volto del qual Santo è il Ritratto <lb></lb>
al naturale del Padre Abate <expan abbr="Don">D.</expan> Placido Puc-<lb></lb>
cinelli Croniſta di queſto Monaſtero, ſiccome <lb></lb>
ſono oſſervabili le pitture di tutta la Cappella <lb></lb>
colorite da Vincenzio Meucci.</s><s id="id2798655"> Segue l&#039;altra <lb></lb>
di Batiſta Naldini, ove ſi rappreſenta la Venuta <lb></lb>
dello Spirito Santo.</s><s id="id2798666"> A man ſiniſtra di mano <lb></lb>
del medeſimo ſi vede dipinto un Criſto, che <lb></lb>
porta la Croce al Calvario, e nella Cappella <lb></lb>
dirimpetto a queſta evvi una Tavola di Filippo <lb></lb>
Lippi, in cui vedeſi <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo effigiato con <lb></lb>
ſingolar diligenza.</s><s id="id2798689"> Sono eziandio conſiderabili <lb></lb>
tre Sepolcri d&#039;Uomini ſegnalati; il primo ſi è <lb></lb>
del mentovato Conte Ugo principal benefat-<lb></lb>
tore di queſta Chieſa.</s><s id="id2798705"> Furono ſcolpiti i marmi <lb></lb>
di queſto Sepolcro da Mino da Fieſole nel 1481., <lb></lb>
e riuſcì tutta l&#039;opera di maraviglioſo artifizio: <lb></lb>
il ſecondo è del Cavaliere Bernardo Giugni: <lb></lb>
e il terzo di Giannozzo di Agnolo Pandolfini <lb></lb>
Cavaliere di gran nome in tempo di Repub-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a133"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(146)"></pb>
blica, la cui Famiglia è padrona della Cap-<lb></lb>
pella, o Tribuna, ſituata nel Veſtibulo di <lb></lb>
queſta Chieſa, fatta col diſegno di Benedetto <lb></lb>
da Rovezzano, con la Tavola di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano di <lb></lb>
mano del Biliverti.</s><s id="id2778831"> Prima di uſcire dalla Chieſa <lb></lb>
ſi deve oſſervare in Sagreſtia il gran quadro, <lb></lb>
che prima ſtava poſto interiormente ſopra la <lb></lb>
porta, di mano di Fra Bartolommeo della Porta <lb></lb>
detto il Frate Domenicano, ove è effigiata <lb></lb>
Maria in Gloria, ed ai piedi i Santi Giovanni, <lb></lb>
Benedetto, e Bernardo.</s><s id="id2778858"> Hanno queſti Religioſi <lb></lb>
un&#039;aſſai comodo Monaſtero, nel quale eſiſte <lb></lb>
una numeroſa, e ſcelta Librerìa.</s><s id="id2766431"> E poco di-<lb></lb>
ſtante da queſta Chieſa trovaſi la</s></p>

<p id="id2766439" type="foot"><s id="id2766442"><foot.target id="a131"></foot.target>ma</s></p>

<p id="id2766450" type="foot"><s id="id2766453"><foot.target id="a132"></foot.target>tar</s></p>

<p id="id2766461" type="foot"><s id="id2766464"><foot.target id="a133"></foot.target>K blica,</s></p>

<p id="id2766472" type="main"><s id="id2766476">CHIESA de&#039; Padri dell&#039;Oratorio di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo <lb></lb>
Neri.</s><s id="id2766482"> Fu queſta principiata col dilegno di <lb></lb>
Pier Franceſco Silvani, il giorno della Feſta <lb></lb>
di detto Santo 26. Maggio 1645, vedendoſi <lb></lb>
eſpreſſa la funzione di gettarvi la prima pietra <lb></lb>
in un gran quadro vicino alla Sagreſtia, dipinto <lb></lb>
dal Mariani, è dipoi è ſtata la Chieſa arricchita <lb></lb>
di varj ornamenti di pittura, e di ſcultura di <lb></lb>
eccellenti Profeſſori.</s><s id="id2760001"> Vedeſi alla prima Cap-<lb></lb>
pella <expan abbr="Santa">S.</expan> Franceſca Romana, comunicata da <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Pietro Apoſtolo opera del Pinzani.</s><s id="id1595488"> Nella <lb></lb>
ſeconda di mano di Aleſſandro Gherardini è il <lb></lb>
Gesù morto, con la Vergine addolorata.</s><s id="id2760021"> Ne <lb></lb>
ſegue una Cappella interna fatta col diſegno <lb></lb>
<arrow.to.target n="a134"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(147)"></pb>
del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Zanobi del Roſſo con Tavola all&#039;Al-<lb></lb>
tare rappreſentante Criſto alla Colonna di mano <lb></lb>
di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Maria Morandi, in faccia alla quale ſopra <lb></lb>
il Depoſito del <expan abbr="Venerabile">Ven.</expan> <expan abbr="Padre">P.</expan> Pietro Bini è altra bel-<lb></lb>
liſſima Tavola rappreſentante i diecimila Mar-<lb></lb>
tiri Crocifiſſi del celebre Stradano; ne ſegue in <lb></lb>
Chieſa la Sacra Famiglia, dipinta da Tommaſo <lb></lb>
Redi.</s><s id="id2771358"> All&#039;Altar maggiore è una Tavola di An-<lb></lb>
tonio Puglieſchi rappreſentante l&#039;Immacolata <lb></lb>
Concezione con i Santi Carlo, Franceſco di <lb></lb>
Sales, <expan abbr="San">S.</expan> Filippo, <expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa, e la Beata Umi-<lb></lb>
liana de&#039; Cerchi, e la Tribuna di Antonio Ferri, <lb></lb>
e i peducci di Niccolò Lapi.</s><s id="id2771383"> Segue la Tavola <lb></lb>
del Crocifiſſo di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Sagreſtani.</s><s id="id2771392"> La Tavola <lb></lb>
che ſi vede all&#039;Altar di San Filippo è di <lb></lb>
mano di Anton Domenico Gabbiani.</s><s id="id2771402"> L&#039;ultima <lb></lb>
è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Pucci, rappreſentante la <lb></lb>
Preſentazione di Maria al Tempio.</s><s id="id2771416"> Lo sfondo <lb></lb>
in mezzo alla ſoffitta è del detto Sagreſtani.</s><s id="id2797282"> La <lb></lb>
Tela che cuopre l&#039;Organo è del Soderini.</s><s id="id2797289"> I <lb></lb>
baffirilievi di marmo ſono parte di Antonio <lb></lb>
Montauti, e parte di Giovacchino Fortini, di <lb></lb>
cui ſono anche le ſtatue.</s><s id="id2797303"> In Sagreſtia vi è una <lb></lb>
Tavola con San Filippo di Onorio Marinari. </s><lb></lb>
<s id="id1595713">La prima facciata della Chieſa, che è tutta <lb></lb>
lavorata di pietra forte adornata di alcune figure <lb></lb>
di marmo ſu condotta a fine col diſegno di <lb></lb>
Ferdinando Ruggieri.</s><s id="id2797324"> Nel 1772, e ſeguenti con <lb></lb>
<arrow.to.target n="a135"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(148)"></pb>
l&#039;iſteſſa architettura d&#039;ordine corintio, col diſe-<lb></lb>
gno e aſſiſtenza del ſopradetto Zanobi del Roſſo <lb></lb>
è ſtato fabbricato un magnifico, e vago edifi-<lb></lb>
zio per teſtamento di Giuliano Serragli Patri-<lb></lb>
zio Fiorentino in favore de&#039; Padri della Con-<lb></lb>
gregazione dell&#039;Oratorio ſuoi Eredi, nella di <lb></lb>
cui facciata vedeſi il ſuo ſtemma e inſerizione <lb></lb>
poſta in mezzo da due Fame ſcolpite da Pom-<lb></lb>
pilio Ticciati.</s><s id="id2760137"> A tal fine fu gettata a terra l&#039;an-<lb></lb>
tichiſſima Chieſa dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Florenzio Ve-<lb></lb>
ſcovo d&#039;Oranges eretta fino dal nono ſecolo <lb></lb>
fuori allora di Firenze ſopra d&#039;un antico Ci-<lb></lb>
mitero Popolare coſtituito nel luogo ſteſſo, <lb></lb>
ove ai tempi del Gentileſimo eravi ſtato un <lb></lb>
profano Tempio della Dea Iſide, e nel luogo <lb></lb>
dell&#039;antica Chieſa vi hanno ſotto l&#039;iſteſſo titolo <lb></lb>
rifabbricato un vago Oratorio a ſtucchi con un <lb></lb>
bel gruppo d&#039;Angioli nel proſpetto, lavoro di <lb></lb>
Domenico Ruſca.</s><s id="id2760184"> Lo sfondo eſprimente l&#039;Aſ-<lb></lb>
ſunzione di Maria è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Traballeſi.</s><s id="id2805188"> La <lb></lb>
Tavola in <foreign lang="la">Cornu Epiſtolae</foreign> di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo in <lb></lb>
atto di celebrar Meſſa è di Coſimo Ulivelli; <lb></lb>
l&#039;altra con Maria Santiſſima, e il Teſtatore <lb></lb>
Serragli ai piedi è di Giuſeppe Fabbrini, e la <lb></lb>
Tavola della Cantoria ove è eſpreſſo <expan abbr="San">S.</expan> Flo-<lb></lb>
renzio in atto di ricevere <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri è di <lb></lb>
Geſualdo Ferri.</s><s id="id2805220"> Vedeſi avanti la medeſima il</s></p>

<p id="id2805224" type="foot"><s id="id2805228"><foot.target id="a134"></foot.target>del</s></p>

<p id="id2805235" type="foot"><s id="id2805239"><foot.target id="a135"></foot.target>K 2 l&#039;iſteſſa</s></p>

<p id="id2805247" type="main"><s id="id2805251">PALAZZO de&#039; Gondi, principiato nel 20. Lu-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a136"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(149)"></pb>
glio 1490. che ha la facciata di pietre a bozza <lb></lb>
molto ſignorile, di ſegno di Giuliano da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, <lb></lb>
che nella Sala vi fece un Cammino di baſsi-<lb></lb>
rilievi di gran perfezione, che per quanto non <lb></lb>
uſino oggi in ſimili luoghi, merita di ſtarvi, o <lb></lb>
di eſſere ammirato, e lodato non poco.</s><s id="id2788194"> Di quì <lb></lb>
ritornando dietro la Badia, quivi vicina è la <lb></lb>
Chieſa Parrocchiale di</s></p>

<p id="id2788206" type="foot"><s id="id2788209"><foot.target id="a136"></foot.target>glio</s></p>

<p id="id2788217" type="main"><s id="id2788220"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARGHERITA nella quale oſſervaſi a man <lb></lb>
deſtra al primo Altare il ritrovamento della <lb></lb>
Santa Croce opera di Niccodemo Ferrucci. </s><lb></lb>
<s id="id1596062">In faccia a queſta dipinſe Coſimo Gamberucci <lb></lb>
una Tavola che ſerve di ornamento a un an-<lb></lb>
tichiſſima Immagine di <expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita con varie <lb></lb>
perſone inferme che ricorrono a lei.</s><s id="id2797362"> All&#039;Al-<lb></lb>
tar maggiore vi è di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Mar-<lb></lb>
mi, <expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita in gloria, e i due laterali <lb></lb>
ſono di Franceſco Conti.</s><s id="id2797379"> Al detto Altare ſtava <lb></lb>
anticamente una Tavola di Lorenzo di Bicci <lb></lb>
Scolare di Spinello Aretino che vedeſi collo-<lb></lb>
cata ſopra la porta.</s><s id="id2797394"> Tornando addietro trovaſi <lb></lb>
in vicinanza l&#039;</s></p>

<p id="id2797402" type="main"><s id="id2797405">ORATORIO di San Martino, ove ſogliono <lb></lb>
congregarſi i Buonomini.</s><s id="id2797413"> E&#039; celebre queſt&#039;Ora-<lb></lb>
torio non ſolo per eſſere ſtato fondato al tempo <lb></lb>
di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino Arciveſcovo di Firenze a ſua <lb></lb>
perſuaſione e conſiglio; ma eziandio per le <lb></lb>
opere inſigni di miſericordia, che di continuo <lb></lb>
<arrow.to.target n="a137"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(150)"></pb>
vi ſi eſercitano.</s><s id="id2796974"> Ed io vero è prodigio mira-<lb></lb>
bile della Provvidenza Divina, che queſta Caſa <lb></lb>
ſenza fondi, o ferma rendita annuale, ma ſo-<lb></lb>
lamente provveduta di elemoſine, e di laſciti <lb></lb>
pii, giornalmente ſoccorra del neceſſario tante <lb></lb>
povere Famiglie onorate.</s><s id="id2796998"> Di quì prendendo <lb></lb>
per la Piazza, e Via de&#039; Tavolini ſi giunge alla <lb></lb>
Chieſa Parrocchiale Prepoſitura di</s></p>

<p id="id2797011" type="foot"><s id="id2797015"><foot.target id="a137"></foot.target>vi ſi</s></p>

<p id="id2797022" type="main"><s id="id2797026">ORSANMICHELE, la quale acquiſtà forma di <lb></lb>
Chieſa, o ſivvero d&#039;Oratorio, dacchè fu deli-<lb></lb>
berato di chiuder le Logge, che erano ſotto <lb></lb>
queſta gran fabbrica, in venerazione dell&#039;Im-<lb></lb>
magine di Maria Santiſſima, ch&#039;è ſull&#039;antico <lb></lb>
Altare di marmi, che vi ſi vede.</s><s id="id2752568"> Anticamente <lb></lb>
era quivi la Piazza ove ſi vendeva il grano.</s><s id="id2752574"> E <lb></lb>
vi fu a benefizio pubblico alzato il Loggiato <lb></lb>
nel 1387. col diſegno di Giotto, e proſeguito <lb></lb>
da Taddeo Gaddi.</s><s id="id2752588"> Si dice Orſanmichele, o <lb></lb>
Orto San Michele per poſpoſizione acciden-<lb></lb>
tale da San Michele in Orto: atteſochè fino <lb></lb>
dal, 100, era ivi una Chieſa Parrocchiale, <lb></lb>
intitolata San Michele in Orto, da cui pren-<lb></lb>
deva la poſpoſta denominazione di Orto San <lb></lb>
Michele tutta quella adiacente Contrada.</s><s id="id2752615"> In <lb></lb>
luogo della quale antica Chieſa, demolita per <lb></lb>
farvi la ſuddetta Torre del grano, fu intorno <lb></lb>
a 110. anni dopo rifatta dalla parte oppoſta <lb></lb>
l&#039;altra Chieſa ſotto lo ſteſſo titolo di San Mi-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a138"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(151)"></pb>
chele in Orto.</s><s id="id2777344"> Queſto grande Edifizio dunque <lb></lb>
da ogni parte iſolato, e con belliſſima pro-<lb></lb>
porzione, ed ottima architettura condotto, ha <lb></lb>
per di fuori quattordici Nicchie, in varie fogge <lb></lb>
intagliate, ed in cui furono collocate diverſe <lb></lb>
ſtatue, alcune di bronzo, ed alcune di marmo, <lb></lb>
lavorate da più eccellenti Maeſtri, che fio-<lb></lb>
riſſero in queſta noſtra Città.</s><s id="id2777376"> Sono adunque di <lb></lb>
Lorenzo Ghiberti il <expan abbr="San">S.</expan> Matteo Apoſtolo, il <lb></lb>
Santo Stefano preſſo la porta principale, e il <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Giovan Batiſta dalla parte oppoſta, Baccio <lb></lb>
da Montelupo fece la bella ſtatua di bronzo <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evangeliſta, e Donatello ne <lb></lb>
fece tre di marmo le quali ſono opere vera-<lb></lb>
mente maraviglioſe.</s><s id="id2777408"> La prima è il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro <lb></lb>
Apoſtolo, la ſeconda il <expan abbr="San">S.</expan> Marco Evangeliſta, <lb></lb>
e la terza il <expan abbr="San">S.</expan> Giorgio, ſtatua, che non ha <lb></lb>
pari, e che ſecondo il parere di tutti i Profeſ-<lb></lb>
ſori, più ſi può commendare, che imitare. </s><lb></lb>
<s id="id1596512">Perlochè non è maraviglia, ſe le Repubbliche <lb></lb>
di Venezia, e di Genova, ed altri Principi dell <lb></lb>
Europa più volte ne fecero iſtanza, offerendo <lb></lb>
gran ſomma di denaro, perchè foſſe loro con-<lb></lb>
ceduta.</s><s id="id2797810"> Anche Nanni, o Giovanni d&#039;Antonio, <lb></lb>
diſcepolo di Donatello ne fece tre, cioè i <lb></lb>
quattro Santi dentro un ſol Tabernacolo: il <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Filippo Apoſtolo, ed il <expan abbr="San">S.</expan> Eligio Veſcovo, <lb></lb>
chiamato comunemente Santo Lò.</s><s id="id2797830"> D&#039; Andrea <lb></lb>
<arrow.to.target n="a139"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(152)"></pb>
Verrocchio è il <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo Apoſtolo, che <lb></lb>
mette il dito nel Coſtato di Criſto, opera molto <lb></lb>
ſtimabile, allato alla quale è la ſtatua di <expan abbr="San">S.</expan> Luca <lb></lb>
Evangeliſta di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, ſcolpita <lb></lb>
in bronzo con ſingolare artifizio.</s><s id="id2797867"> In Chieſa ſi <lb></lb>
vede un Tabernacolo, o Cappella iſolata, <lb></lb>
tutta di marmi vagamente intagliati, ed abbel-<lb></lb>
lita di baſſirilievi, per opera, diſegno, e in-<lb></lb>
duſtria di Andrea Orcagna, che la finì nel 1359. <lb></lb>
e coſtò 96. mila Fiorini d&#039;oro; e nel predetto <lb></lb>
Tabernacolò s&#039;adora un Immagine di Maria <lb></lb>
Vergine molto antica, dipinta da Ugolino <lb></lb>
Seneſe, e tenuta ne&#039; tempi andati in ſomma <lb></lb>
venerazione, avvegnachè fino al tempo della <lb></lb>
terribile, e ſpaventoſa peſte nel 1348. che in-<lb></lb>
fettò la maggior parte dell&#039;Europa, incomin-<lb></lb>
ciaſſe a fiorire il di lei culto, concorrendovi <lb></lb>
grandiſſimo popolo con offerte, delle quali in <lb></lb>
breviſſimo tempo ſi poterono accumulare più <lb></lb>
di trecento mila fiorini d&#039;oro, parte impiegati <lb></lb>
in ſovvenimento dei poveri, e parte nell&#039;ador-<lb></lb>
nare queſta Chieſa.</s><s id="id2751813"> Dietro l&#039;Altare vi è un <lb></lb>
baſſorilievo dell&#039;Orcagna, Architetto del Ta-<lb></lb>
bernacolo, ove ha egli eſpreſſo a maraviglia il <lb></lb>
ſuo ritratto.</s><s id="id2759741"> Sono ancora ſopra l&#039;Altare Mag-<lb></lb>
giore tre ſtatue di marmo, cioè Sant&#039;Anna, <lb></lb>
la Santiſſima Vergine, ed il Bambino Gesù di <lb></lb>
mano di Franceſco da Sangallo; ſiccome ne&#039; <lb></lb>
<arrow.to.target n="a140"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(153)"></pb>
pilaſtri alcune belle pitture antiche, cioè di <lb></lb>
Lorenzo Credi, d&#039;Agnolo Gaddi, e d&#039;Iacopo <lb></lb>
del Caſentino, da cui fu dipinta la volta, alla <lb></lb>
quale nel 1770. fu dato di bianco.</s><s id="id2759783"> Vi è inoltre <lb></lb>
un Criſto Crocifiſſo di legno, avanti il quale il <lb></lb>
grande Arciveſcovo <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino ſoleva da gio-<lb></lb>
vanetto giornalmente fare orazione.</s><s id="id2759798"> Nell&#039;Al-<lb></lb>
tare dicontro vi è un Immagine di Maria col <lb></lb>
Figlio in collo ſcolpiti in marmo da Simone da <lb></lb>
Fieſole allievo del Brunelleſco.</s><s id="id2759813"> Nelle ſtanze <lb></lb>
ſopra la Chieſa fu dal Granduca Coſimo I. l&#039;an-<lb></lb>
no 1569. eretto il pubblico e generale Archivio <lb></lb>
di Firenze, dove ſi conſervano innumerabili <lb></lb>
Scritture, e tutti gli ſtrumenti pubblici dei Notari <lb></lb>
dello Stato Fiorentino, ſtato tutto di preſente <lb></lb>
in buona forma diſpoſto, e abbellito.</s><s id="id411339"> Paſſando <lb></lb>
dipoi nella Piazza, oſſerviſi il</s></p>

<p id="id411347" type="foot"><s id="id411350"><foot.target id="a138"></foot.target>chele</s></p>

<p id="id411358" type="foot"><s id="id411362"><foot.target id="a139"></foot.target>Ver-</s></p>

<p id="id411370" type="foot"><s id="id411373"><foot.target id="a140"></foot.target>pila-</s></p>

<p id="id411381" type="main"><s id="id411385">PALAZZO VECCHIO, fabbricato col diſegno <lb></lb>
d&#039;Arnolfo, famoſo Architetto di varie fabbri-<lb></lb>
che di queſta Città, e della Chieſa del Duomo. </s><lb></lb>
<s id="id1596915">E dando un occhiata alla magnificenza di que-<lb></lb>
ſta Fabbrica, alla Torre. o Campanile alto <lb></lb>
braccia cento cinquanta, ſoſtenuto da quattro <lb></lb>
colonne groſſiſſime, le quali rendono mirabile, <lb></lb>
e prodigioſo queſto Edifizio; ammireremo nell&#039;<lb></lb>
ingreſſo, o ringhiera del Palazzo a man deſtra <lb></lb>
la ſtatua giganteſca di marmo, opera del Ban-<lb></lb>
dineili, che rappreſenta quando Ercole abbatte <lb></lb>
<arrow.to.target n="a141"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(154)"></pb>
Cacco, e dalla ſiniſtra quella di David ſcolpita <lb></lb>
del Buonarroti, fatta negli anni ſuoi giovenili. </s><lb></lb>
<s id="id1596970">Due figure, o termini di marmo parimente ſi <lb></lb>
vedono. uno di mano del Bandinell:, l&#039;altro <lb></lb>
di Vincenzio Roſſi ſuo Scolare Entrando nel <lb></lb>
Cortile, vedeſi in mezzo una Fontana di por-<lb></lb>
fido, ſopta la quale ſcherza un fanciullo ſcol-<lb></lb>
pito in bronzo, di mano d&#039;Andrea Verrocchio. </s><lb></lb>
<s id="id1596996">Era queſto Cortile anticamente ſoſtenuto da <lb></lb>
colonne di mattone, ma eſſendo quaſi del tutto <lb></lb>
guaſte, coll&#039;acuto ingegno di Michelozzo Mi-<lb></lb>
chelozzi furono ſoſtituite queile di pietra forte <lb></lb>
che lo ſoſtengono di preſente, lavorate con <lb></lb>
belle grotteſche ſenza danno veruno della fab-<lb></lb>
brica.</s><s id="id2754908"> Tra le coſe degne di lode vi è una <lb></lb>
ſtatua d&#039;Ercole, che uccide Cacco, di mano <lb></lb>
di Vincenzio Roſſi da Fieſole, non inferiore <lb></lb>
a quella del Bandinelli ſuo Maeſtro.</s><s id="id2754925"> Salendo <lb></lb>
al primo appartamento, trovaſi un magnifico <lb></lb>
Salone lungo braccia 90., e largo braccia 37. <lb></lb>
la ſoffitta del quale, come altresì le pareti, ſono <lb></lb>
dipinte da Giorgio Vaſari con ſingolar maeſtria. </s><lb></lb>
<s id="id1597068">In 39. quadri della ſoffitta, con belliſſimi in-<lb></lb>
tagli, e ornamenti dorati, ſi rappreſentano <lb></lb>
l&#039;azioni, e fatti più ſegnalati della noſtra Città, <lb></lb>
e della Real Caſa de&#039; Medici, madre fecon-<lb></lb>
diſſima d&#039;uomini illuſtri. e Eroi.</s><s id="id2754965"> Nelle pareti <lb></lb>
ſi vede dipinta a freſco la guerra, e preſa di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a142"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(155)"></pb>
Siena, la Battaglia di Marciano, l&#039;aſſedio di <lb></lb>
Piſa, e altre memorabili impreſe.</s><s id="id2766343"> Anco negli <lb></lb>
angoli del predetto Salone, ſi vedono quattro <lb></lb>
gran quadri dipinti a olio, due de&#039; quali ſono <lb></lb>
di mano del Ligozzi, e gli altri due del Cigoli, <lb></lb>
e del Paſſignano in uno di quei del Ligozzi, <lb></lb>
ſi rappreſenta quando San Pio V. incorona Co-<lb></lb>
ſimo I. creandolo Granduca di Toſcana, e <lb></lb>
ornandolo di Corona e Manto Reale; E nell&#039;<lb></lb>
altro ſono figurati quei dodici Fiorentini, che <lb></lb>
da varj Potentati del Mondo, in un medeſimo <lb></lb>
tempo furono mandati Ambaſciatori a Bonifa-<lb></lb>
zio VIII. Sommo Pontefice, de&#039; quali cantò <lb></lb>
il Verino.</s></p>

<p id="id2766398" type="foot"><s id="id2766402"><foot.target id="a141"></foot.target>Cacco,</s></p>

<p id="id2766409" type="foot"><s id="id2766413"><foot.target id="a142"></foot.target>Siena,</s></p>

<p id="id2765330" type="main"><s id="id2765334"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Romanae merito Antiſtes Bonifacius Urbis, <lb></lb>
Cum Florentinos diverſis partibus Orbis <lb></lb>
Vidiſſes Romae Regum mandata ferentes, <lb></lb>
Terrarum ſemen, tum quinta elementa vocavit.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2765355" type="main"><s id="id2765359">In quello del Cigoli mirabilmente ſi rappre-<lb></lb>
ſenta quando Coſimo ancor giovanetto di 18. <lb></lb>
anni, fu eletto Duca di Firenze, e da tutti i <lb></lb>
Senatori, che lo eleſſero inchinato per loro <lb></lb>
Sovrano: e finalmente in quello del Paſſignani <lb></lb>
ſi dimoſtra la ſolenne funzione celebrata in <lb></lb>
Firenze, quando il medeſimo Coſimo preſe <lb></lb>
l&#039;Abito della Religione di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano Papa, e <lb></lb>
<arrow.to.target n="a143"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(156)"></pb>
Martire, della quale fu il primo Fondatore, <lb></lb>
e Gran Maeſtro.</s><s id="id2765408"> Ma che diremo delle Sculture, <lb></lb>
che vagamente adornano la gran Sala?</s><s id="id1597315"> Sono <lb></lb>
in faccia di eſſa tre grandi ſtatue di marmo <lb></lb>
maggiori del naturale, cioè quella di Leon X. <lb></lb>
Sommo Pontefice nella nicchia del mezzo, <lb></lb>
quella di Giovanni de&#039; Medici Padre di Coſimo <lb></lb>
a man deſtra, e quella del Duca Aleſſandro a <lb></lb>
man ſiniſtra, ſiccome dai lati ſi vede la ſtatua <lb></lb>
di Clemente VII. e dicontro quella del Gran-<lb></lb>
duca Coſimo I., tutte di mano del Cavalier <lb></lb>
Bandinelli.</s><s id="id2768585"> Sopra tutte ammirabile è la ſtatua <lb></lb>
della Vittoria, che ha ſotto di ſe un prigione, <lb></lb>
di mano del Buonarroti; il quale deſtinata <lb></lb>
l&#039;avea per il Sepolcro di Giulio Il. ma non <lb></lb>
avendola affatto terminata, laſciolla in Firenze. </s><lb></lb>
<s id="id1597378">Seguono a queſta i ſei gruppi di Vincenzio <lb></lb>
Roſſi, ne&#039; quali ſi rappreſentano le forze d&#039;Er-<lb></lb>
cole, cioè quando ſoffoga Anteo, quando uc-<lb></lb>
cide il Centauro, quando getta Diomede a&#039; Ca-<lb></lb>
valli che lo divorino, quando porta il Porco <lb></lb>
vivo in ſpalla, quando aiuta ad Atlante reg-<lb></lb>
gere il Cielo, e quando vince la Regina delle <lb></lb>
Amazzoni, opere tutte degne di lode, e nelle <lb></lb>
quali, come ſerive il Borghini, ſi veggono <lb></lb>
belliſſime, e fiere attitudini, e grandiſſima di-<lb></lb>
ligenza nell&#039;arte, e tra queſte ſtatue fu collo-<lb></lb>
cato nel 1720. il gruppo di Adamo ed Eva, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a144"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(157)"></pb>
col Serpente, di mano di Baccio Bandinelli, <lb></lb>
rimoſſo dal Coro della Metropolitana.</s><s id="id2769134"> Da <lb></lb>
queſta all&#039;altre ſtanze paſſando del medeſimo <lb></lb>
appartamento, vedremo molte pitture a ſreſco <lb></lb>
del Vaſari, col diſegno del quale fu queſto <lb></lb>
Palazzo in gran parte riordinato.</s><s id="id2769153"> Ma ſalendo <lb></lb>
agli appartamenti di ſopra, nella Sala chiamata <lb></lb>
dell&#039;Orivolo, troveremo una figura di marmo, <lb></lb>
che rappreſenta un Davidde di mano di Dona-<lb></lb>
tello, ed un&#039;altra di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta ſopra la por-<lb></lb>
ta già dell&#039;Udienza, di mano di Benedetto da <lb></lb>
Maiano, amendue grandemente lodate da&#039; Pro-<lb></lb>
feſſori.</s><s id="id2769186"> Da queſta ſtanza s&#039;entra nella ricchiſſima</s></p>

<p id="id2769192" type="foot"><s id="id2794050"><foot.target id="a143"></foot.target>Mar-</s></p>

<p id="id2794057" type="foot"><s id="id2794061"><foot.target id="a144"></foot.target>col</s></p>

<p id="id2794068" type="main"><s id="id2794072">GUARDAROBA di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> piena di coſe pre-<lb></lb>
zioſe di vaſi d&#039;oro, e d&#039;argento, e di ſuppel-<lb></lb>
lettili, e ornamenti belliſſimi.</s><s id="id2794084"> Tra queſto ci è <lb></lb>
il famoſo Paliotto deſtinato da Coſimo II. per <lb></lb>
voto a <expan abbr="San">S.</expan> Carlo Borromeo in Milano in caſo <lb></lb>
che ſi riſtabiliſſe in ſalute, che eſſendo morto <lb></lb>
rimaſe quà.</s><s id="id2794104"> Vi ſono in eſſo 84. libbre d&#039;oro <lb></lb>
e libbre 7. e mezza di perle, e pietre prezio-<lb></lb>
ſe.</s><s id="id2794115"> Si traſporta, e ſi eſpone al pubblico nella <lb></lb>
Cappella Reale il Giovedì Santo.</s><s id="id2794123"> Nella Sala <lb></lb>
dell&#039;Udienza vecchia, vedremo dipinte a fre-<lb></lb>
ſco belle Storie di mano di Franceſeo Salviati, <lb></lb>
che rappreſentano alcuni fatti più ſingolari di <lb></lb>
Furio Cammillo.</s><s id="id2798771"> La contigua ſtanza ove era <lb></lb>
la Cappella è dipinta dal Ghirlandajo.</s><s id="id2798778"> Vedute <lb></lb>
<arrow.to.target n="a145"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(158)"></pb>
queſte, ed altre coſe nel Palazzo Vecchio, fa-<lb></lb>
remo ritorno nella medeſima Piazza, per oſ-<lb></lb>
ſervare in eſſa, la bella e grandioſa</s></p>

<p id="id2798805" type="foot"><s id="id2798808"><foot.target id="a145"></foot.target>que-</s></p>

<p id="id2798816" type="main"><s id="id2798820">LOGGIA, ſotto la quale riceve ogn&#039;anno gli <lb></lb>
Omaggi <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> per la Feſta di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, <lb></lb>
fabbricata col diſegno d&#039;Andrea Orcagna, Pitto-<lb></lb>
re, Scultorè, e Architetto Fiorentino nel 1356., <lb></lb>
e nell&#039;età ſua valentiſſimo.</s><s id="id2798841"> Sotto gli archi eſte-<lb></lb>
riori di queſta Loggia ſi vedono tre belle Sta-<lb></lb>
tue, ciaſcheduna delle quali merita ſomma lode. </s><lb></lb>
<s id="id1597764">La prima ſcolpita in bronzo per mano di Do-<lb></lb>
natello, rappreſenta Giuditta, appiè della quale <lb></lb>
giace Oloferne immerſo nel ſonno, ſopra cui <lb></lb>
queſta Amazzone ſi vede vibrare il colpo, per <lb></lb>
recidere il capo all inimico.</s><s id="id2758679"> Nella ſeconda <lb></lb>
Statua, ſcolpita in bronzo da Benvenuto Cellini, <lb></lb>
vien figurato un Perſeo, che ha nella deſtra il <lb></lb>
ferro, e nella ſiniſtra la teſta di Meduſa reciſa <lb></lb>
dal buſto, tutta grondante ſangue, e ſenza ſpi-<lb></lb>
rito, giacente appiè dell&#039;ucciſore.</s><s id="id2758704"> E&#039; commen-<lb></lb>
data queſta figura in ogni ſua parte, e ben di-<lb></lb>
moſtra il valore di Benvenuto, il quale così <lb></lb>
felicemente conduſſe l&#039;opera, che non un bron-<lb></lb>
zo inſenſibile, ma una figura viva, ed animata <lb></lb>
raſſembra.</s><s id="id2758728"> Degno ancora di molta lode ſi è il <lb></lb>
baſſorilievo di brorzo, che ſerve di ornamento <lb></lb>
alla baſe, nel quale ſi vedono Andromeda, e <lb></lb>
Perſeo, con altre figure, che tutta l&#039;Iſtoria <lb></lb>
<arrow.to.target n="a146"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(159)"></pb>
comprendano.</s><s id="id2765849"> Nella terza, ch&#039;è più d&#039;ogni <lb></lb>
altra ſtimabile, s&#039;ammira un gruppo di tre <lb></lb>
figure di marmo, mirabilmente ſcolpite da <lb></lb>
<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, denotante il ratto d&#039;una Sabina. </s><lb></lb>
<s id="id1597897">Nel vecchio caduto a terra per l&#039;impeto del ſuo <lb></lb>
nemico, vien figurato il Padre della fanciulta, <lb></lb>
in atto d&#039;impedire la fuga al rapitore; nel <lb></lb>
giovane di corpo robuſto, ſi rappreſenta un <lb></lb>
Soldato Romano, che in occaſione de&#039; giuo-<lb></lb>
chi pubblici nella nuova Città di Roma cele-<lb></lb>
brati, rapiſce al Padre una Donzella Sabina, <lb></lb>
e nella femmina tenera. e delicata ſi dimoſtra <lb></lb>
la Donzella rapita, vedendoſi nell&#039;iſteſſo tem-<lb></lb>
po in queſto ammirabil gruppo rappreſentante <lb></lb>
le tre età, cioe la gioventù, la virilità, e la <lb></lb>
vecchiezza.</s><s id="id2765916"> E finalmente in tutte le tre figure <lb></lb>
ſi riconoſce una vivezza sì grande, che chiun-<lb></lb>
que fiſſamente le mira, non ſi ſazia di com-<lb></lb>
mendarle in eſtremo; nella baſe è un baſſori-<lb></lb>
lievo, fatto con ſomma induſtria, e diligenza, <lb></lb>
dove tutta l&#039;iſtoria del rapimento delle Sabine <lb></lb>
ſi rappreſenta.</s><s id="id2818986"> Nell&#039;ingreſſo di qu ſta Loggia <lb></lb>
ſono ſtati poſti due gran Leoni ſcolpiti in <lb></lb>
marmo fatti quì traſportare da Roma, ove <lb></lb>
eſiſtevano nel Giardino del Palazzo di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> <lb></lb>
alla Trinità de&#039; Monti in uno dei quali vi ſi <lb></lb>
legge il nome dello Scultore, che fu Flammi-<lb></lb>
nio Vacca Romano.</s><s id="id2819013"> Nella facciata interna <lb></lb>
<arrow.to.target n="a147"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(160)"></pb>
della medeſima nel meſe di Luglio 1789. fu-<lb></lb>
rono erette ſei gran Baſi, ſopra le quali nei <lb></lb>
primi giorni del ſeguente Agoſto vennero col-<lb></lb>
locate ſei belle antiche ſtatue coloſſali di Fem-<lb></lb>
mine ſcolpite in marmo rappreſentanti alcune <lb></lb>
Sabine Sacerdoteſſe di Romolo, come ſi legge <lb></lb>
nella Deſcrizione di Roma moderna del Roſſi, <lb></lb>
ſtate parimente traſportate da Roma, dove <lb></lb>
eſiſtevano nel Portico del ſopradetto Real Pa-<lb></lb>
lazzo ſtate reſtaurate dall&#039;abiliſiimo Scultore <lb></lb>
<expan abbr="Signor">Sig.</expan> Franceſco Carradori, che con la ſua di-<lb></lb>
rezione furono quivi collocate.</s><s id="id2790470"> In una parere <lb></lb>
della medeſima vi ſi legge la memoria della <lb></lb>
mutazione del cominciare e contar l&#039;anno che <lb></lb>
ſi era uſata in Firenze ai 25. di Marzo fino al <lb></lb>
1749., ed ora dal 1750. in poi ſi preſe lo ſtile <lb></lb>
comune dal primo Gennajo, come in eſſa ſi <lb></lb>
deſcrive.</s><s id="id2790496"> Sul Canto del Palazzo vedeſi la</s></p>

<p id="id2790501" type="foot"><s id="id2790505"><foot.target id="a146"></foot.target>com-</s></p>

<p id="id2790512" type="foot"><s id="id2790516"><foot.target id="a147"></foot.target>della</s></p>

<p id="id2790524" type="main"><s id="id2790528">FONTANA fatta fare dal Granduca Coſimo I. <lb></lb>
col diſegno, e induſtria dell&#039;Ammannato, che <lb></lb>
da Filippo Baldinucci negli eruditi ſuoi De-<lb></lb>
cennali vien deſcritta colle ſeguenti parole:</s></p>

<p id="id2790546" type="main"><s id="id2790550"><emph type="quote">Appariſce nel mezzo di un gran vaſo pieno <lb></lb>
di limpidiſſime acque ſgorganti da molti zam-<lb></lb>
pilli, il qual vaſo è figurato pel Mare, il <lb></lb>
gran Coloſſo del Nettunno, alto dieci brac-<lb></lb>
cia, ſituato ſopra un Carro, tirato da quattro <lb></lb>
Cavalli marini, due di marmo bianco, e <lb></lb>
<arrow.to.target n="a148"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(161)"></pb>
due di miſtio, molto belli e vivaci; il Net-<lb></lb>
tunno ha tra le gambe tre figure di Tritoni, <lb></lb>
che inſieme con eſſo poſano ſopra una gran <lb></lb>
conca marina in luogo di Carro.</emph></s><s id="id2797920"><emph type="quote"> Il vaſo è <lb></lb>
di otto facce di marmo miſtio, quattro mi-<lb></lb>
nori, e quattro maggiori.</emph></s><s id="id2797930"><emph type="quote"> Le quattro mi-<lb></lb>
nori ſon vagamente arricchite con figure di <lb></lb>
fanciulli, ed altre coſe di bronzo, come <lb></lb>
chiocciole marine, cornucopie, cartelle, e <lb></lb>
ſimili; s&#039;inalzano ſul piano delle medeſime <lb></lb>
certi imbaſamenti, ſopra ciaſcheduno dei <lb></lb>
quali poſa una ſtatua di metallo maggiore <lb></lb>
del naturale, e ſono in tutte quattro, due <lb></lb>
femmine che rappreſentano Teti, e Doe, e <lb></lb>
due maſchi figurati per due Dei marini. </emph></s><lb></lb>
<s id="id1598309"><emph type="quote">All&#039;una, e all&#039;altra parte di ciaſcheduna di <lb></lb>
queſte facce minori ſono due Satiri di me-<lb></lb>
tallo in varie attitudini.</emph></s><s id="id2768736"><emph type="quote"> Le quattro facce <lb></lb>
maggiori ſono tanto più baſſe, quanto baſti <lb></lb>
per poterſi da chiccheſſia godere la limpi-<lb></lb>
dezza dell&#039;acqua, la quale traboccando gra-<lb></lb>
zioſamente è ricevuta da alcune belle nic-<lb></lb>
chie, e nel gran vaſo; ed in ſomma in tutto <lb></lb>
è così ben diſpoſto, e con ranta maeſtà or-<lb></lb>
dinato, che è proprio una maraviglia,,.</emph></s><s id="id2768769"> Vi-<lb></lb>
cino alla Fontana, ſopra gran baſe di marmo, <lb></lb>
è una belliſſima</s></p>
<p id="id2768781" type="foot"><s id="id2768785"><foot.target id="a148"></foot.target>due</s></p>

<p id="id2768792" type="main"><s id="id2768796">STATUA equeſtre di bronzo di mano di Gio-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a149"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(162)"></pb>
vanni Bologna fatta erigere l&#039;anno 1594. dal <lb></lb>
Granduca Ferdinando I., in memoria di Co-<lb></lb>
ſimo ſuo Genitore.</s><s id="id2764154"> Adornano le facciate di <lb></lb>
queſta tre Baſſirilievi di bronzo dell&#039;iſteſſo au-<lb></lb>
tore, in uno de&#039;quali ſi rappreſenta la Coro-<lb></lb>
nazione del mentovato Granduca Coſimo, fat-<lb></lb>
tale in Roma da <expan abbr="San">S.</expan> Pio V. nel 5 Marzo 1570. <lb></lb>
da eſſo meritata <foreign lang="la"><emph type="italics">Ob zelum Religionis, praeci-<lb></lb>
puumque Iuſtitiae ſtudium,</emph></foreign> come ſi legge <lb></lb>
nell&#039;Iſcrizione.</s><s id="id2764192"> Nel ſecondo la glorioſa entrata <lb></lb>
nella Città di Siena obbediente al ſuo coman-<lb></lb>
do, dopo la conſeguita vittoria.</s><s id="id2764204"> E nel terzo, <lb></lb>
quando dal Senato Fiorentino, eſſendo egli <lb></lb>
ancor giovanetto ne fu creato Duca di Firenze, <lb></lb>
laſciando luogo nella quarta facciata ad una <lb></lb>
nobile, ed altrettanto erudita Iſcrizione del <lb></lb>
ſeguente tenore.</s></p>

<p id="id2764228" type="foot"><s id="id2764231"><foot.target id="a149"></foot.target>L vanni</s></p>

<p id="id2764239" type="main"><s id="id2764243"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Coſmo Medici Magno Etruriae Duci Primo <lb></lb>
Pio Felici. <lb></lb>
Invicto Iuſto Clementi Sacrae Militiae Paciſq. <lb></lb>
In Etruria Authori Patri &amp; Principi optimo; <lb></lb>
Ferdinandus F. Magnus Dux III. erexit <lb></lb>
A. M. D. L. XXXXIIII.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2781515" type="main"><s id="id2781518">In queſta Piazza è da oſſervarſi preſſo la <lb></lb>
Statua Equeſtre di Coſimo la facciata del Pa-<lb></lb>
lazzo degli Uguccioni, diſegno di Andrea Pal-<lb></lb>
ladio.</s><s id="id2781534"> Dopo la Piazza oſſerveremo la grandioſa</s></p>

<p id="id2781540" type="main"><s id="id2781544">FABBRICA DEGLI UFIZI, o Magiſtrati della <lb></lb>
<arrow.to.target n="a150"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(163)"></pb>
Città, la quale ordinata dal Granduca Coſimo I. <lb></lb>
col diſegno di Giorgio Vaſari riuſcì, come ſi <lb></lb>
vede, belliſſima, e ragguardevole in ogni parte. </s><lb></lb>
<s id="id1598646">L&#039;Architettura di tutto queſto edifizio è d&#039;or-<lb></lb>
dine Dorico abbellito di cornici, e pietre la-<lb></lb>
vorate con pulitezza non ordinaria.</s><s id="id2781583"> A man de-<lb></lb>
ſtra dietro alla Loggia detta de&#039; Lanzi ſi trova la</s></p>

<p id="id409790" type="foot"><s id="id409793"><foot.target id="a150"></foot.target>Città,</s></p>

<p id="id409801" type="main"><s id="id409805">REALE ZECCA, ove di continuo fi battono <lb></lb>
e ſi cambiano diverſe Monete, sì per conto <lb></lb>
del Sovrano, che di altri Mercanti particolari.</s></p>

<p id="id409817" type="main"><s id="id409821">Nelle nicchie di queſta grandioſa Fabbrica, <lb></lb>
che per di fuori ſi mirano, avea diviſato il <lb></lb>
Granduca Coſimo I. di collocarvi le Statue dei <lb></lb>
più illuſtri Cittadini di queſta Patria; ma non <lb></lb>
potè adempire il bel diſegno prevenuto dalla <lb></lb>
morte.</s><s id="id409845"> Sotto il Loggiato, che ſoſtenuto da <lb></lb>
colonne, e pilaſtri, gira tutta la Fabbrica, vi <lb></lb>
ſi trovano le reſidenze di varj Tribunali uni-<lb></lb>
ti in queſto luogo per comodo univerſale. </s><lb></lb>
<s id="id1598760">In fondo a queſta Loggia ſull&#039;Arno vedeſi in <lb></lb>
alto la Statua di Coſimo I. ſcolpita da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bo-<lb></lb>
logna, e l&#039;altre due giacenti che la pongono <lb></lb>
in mezzo rappreſentanti una l&#039;Equitì, e l&#039;altra <lb></lb>
il Rigore ſono di mano di Vincenzio Danti; <lb></lb>
e ſotto l&#039;arco di queſta Loggia fu poſta il <lb></lb>
di 2. Aprile 1789. la Statua di Neſſo Cen-<lb></lb>
tauro ſcolpita da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, ſtata levata <lb></lb>
e quivi traſportata dal Canto dei Carneſecchi, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a151"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(164)"></pb>
ove era ſtata collocata ſino degl&#039;8 Aprile 1600. </s><lb></lb>
<s id="id1598828">Quivi ſotto al Loggiato ſi ſale alla pubblica</s></p>

<p id="id2770507" type="foot"><s id="id2770510"><foot.target id="a151"></foot.target>L 2 ove</s></p>

<p id="id2770518" type="main"><s id="id2770522">LIBRERIA MAGLIABECHIANA ſondata a bene-<lb></lb>
fizio pubblico dal celebratiſlimo Antonio Ma-<lb></lb>
gliabechi, aumentata dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <expan abbr="Antonio">Ant.</expan> Franceſco <lb></lb>
Marmi: Dipoi dall&#039;Auguſtiſſimo Imperatore <lb></lb>
Franceſco I. accreſciuta colle Librerìe Gad-<lb></lb>
di, e Biſcioni, ed ultimamente dal Re-<lb></lb>
gnante Noſtro Real Sovrano vi è ſtata fatta <lb></lb>
unire la maſſima parte della Librerìa Mediceo-<lb></lb>
Lotaringia del ſuo Palazzo, con farvi accre-<lb></lb>
ſcere ſtanze per collocarvi molti Manoſcritti; <lb></lb>
e vi furono ultimamente unite le Librerìe del <lb></lb>
fu celebre Dottor <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Lami, della Badia di <lb></lb>
Fieſole, della maggior parte di quella dello <lb></lb>
Spedale di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova, parte di quella <lb></lb>
degli eſtinti Geſuiti, e dei ſoppreſſi Conventi <lb></lb>
de&#039; Teatini, dei Minimi di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di <lb></lb>
Paola, dei Domenicani di Montepulciano <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, <lb></lb>
e del maggior numero dei rari manoſcritti <lb></lb>
della celebre Librerìa Strozziana, contandoſi <lb></lb>
in eſſa ſopra novantamila Volumi ſtampati. e <lb></lb>
tra eſſi una numeroſa Raccolta di ſopra a 3000. <lb></lb>
Opere diverſe in varie Lingue, impreſſe nel XV. <lb></lb>
Secolo, molte delle quali di un eſtrema rarità, <lb></lb>
e ſopra ottomila Codici Manoſcritti, nella ſtanza <lb></lb>
dei quali è da oſſervarſi una belliſſima Madonna <lb></lb>
di Carlo Maratta: talmentechè ora queſta Bi-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a152"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(165)"></pb>
blioteca è la più copioſa di Libri d&#039;ogni <lb></lb>
ſorte che ſia nella Città, ed una delle più <lb></lb>
celebri dell&#039;Italia, aſſai frequentata dagli Stu-<lb></lb>
dioſi e Letterati, e che molto merita di eſ-<lb></lb>
ſere veduta, e oſſervata.</s><s id="id2797055"> Eſſendo ſtate con <foreign lang="la">Mo-<lb></lb>
tuproprio</foreign> di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> del dì 7. Luglio 1783. <lb></lb>
unite le tre Accademie Fiorentina, della Cru-<lb></lb>
ſca, e Apatiſti, e levate dal loro antico luogo <lb></lb>
di via dello Studio, fu ordinato che una ſola <lb></lb>
ſe ne formaſſe ſotto il primo antico nome di <lb></lb>
<emph type="italics"><expan abbr="Real">R.</expan> Accademia Fiorentina,</emph> e che ſi adunaſſe nelle <lb></lb>
mattine di varj Giovedì non impediti in queſta <lb></lb>
Librerìa, come ſi ſa in tali mattine alle ore 11. <lb></lb>
con gran concorſo di Letterati, e Popolo, <lb></lb>
leggendoviſi ogni volta da qualche Lettor Pub-<lb></lb>
blico, o altro Accademico, o Letterato un&#039;eru-<lb></lb>
dita Diſſertazione, dipoi è data a chiunque li-<lb></lb>
bertà di recitarvi delle Poetiche Compoſizioni <lb></lb>
in qualunque lingua.</s><s id="id2797133"> Eſcendo da queſta verſo <lb></lb>
il Palazzo alla penultima Porta trovaſi la</s></p>

<p id="id2797142" type="foot"><s id="id2797146"><foot.target id="a152"></foot.target>blio-</s></p>

<p id="id2752962" type="main"><s id="id2752965">REAL GALLERIA, alla quale vi ſi ſale per <lb></lb>
una ſpazioſa ſcala in quattro branche, che <lb></lb>
l&#039;ultime due ſono ſtate fatte poch&#039;anni addie-<lb></lb>
tro d&#039;ordine del Regnante Sovrano; il quale <lb></lb>
ha talmente arricchito, e accreſciuto di tante, <lb></lb>
e sì rare pitture, ſculture, e altro queſto luo-<lb></lb>
go, che nulla di più ſi può deſiderate, e che <lb></lb>
qualunque ſiaſi Foreſtiere di qualſivoglia rango <lb></lb>
<arrow.to.target n="a153"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(166)"></pb>
reſta attonito, e ſodisfattiſſimo nel rimirare, e <lb></lb>
conſiderare tali innumerabili rarità <note id="id1599212" n="1"><p id="id2763913" type="main"><s id="id2763917"> La Deſcrizione quì fatta della Real Gallerìa <lb></lb>
è ſtata eſtratta da quella dell&#039;eruditiſſimo <expan abbr="Signor">Sig.</expan> <lb></lb>
Abate Luigi Lanzi, con le variazioni ſeguite <lb></lb>
dopo, communicatemi da altra perſona erudita, <lb></lb>
e ragguardevole.</s><s id="id2763937"> Per la Storia del luogo, e per <lb></lb>
l&#039;illuſtrazione di molti pezzi più celebri, è da <lb></lb>
vederſi il <emph type="italics">Saggio Iſtorico</emph> del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Direttor Pelli, <lb></lb>
che fu ſtampato in queſta Stamperia Granducale <lb></lb>
in 27 Vol. in 8. nel 1779. </s></p></note>.</s></p>

<p id="id2753019" type="foot"><s id="id2753022"><foot.target id="a153"></foot.target>reſta</s></p>

<p id="id2753030" type="main"><s id="id2753034">Salite le due prime ſcale avanti di montare <lb></lb>
le altre due nuove branche ſono da vederſi le <lb></lb>
ſtanze di quelli Artefici, che lavorano per <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R</expan>, <lb></lb>
e ſpecialmente ſanno eccellenti quadri, tavole, <lb></lb>
e altre finiſſime ſorprendenti opere in pietre <lb></lb>
dure condotte all&#039;ultima perfezione, lavoro <lb></lb>
unico nell&#039;Europa, che è ſtato ſempre un <lb></lb>
oggetto particolare dei Sovrani di Toſcana, e <lb></lb>
la cui direzione è appoggiata al <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Luigi <lb></lb>
figlio del già Coſimo Siries.</s></p>

<p id="id2763866" type="main"><s id="id2763870">Accanto a queſte ſtanze in faccia alla nuova <lb></lb>
ſcala vi è l&#039;Archivio Diplomatico, in cui per <lb></lb>
ordine di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> vi ſono ſtati collocati un <lb></lb>
numero immenſo di antichi Documenti ſcritti <lb></lb>
in Cartapecora che aſcendono a più di ſet-<lb></lb>
tantamila, che ſparſi ſi trovavano in diverſi Luo-<lb></lb>
ghi, e Archivj della Toſcana, nel quale vi ſi <lb></lb>
vede tra gli altri un antichiſſimo Papiro del V.<lb></lb>
<arrow.to.target n="ab154"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(167)"></pb>
Secolo, di cui ne è ſtata data alla luce nel 1781. <lb></lb>
una illuſtrazione col ſaggio del carattere di <lb></lb>
eſſo, e una Diſſertazione riguardante l&#039;ere-<lb></lb>
zione di tale utiliſſimo Archivio.</s></p>

<p id="id2757001" type="main"><s id="id2757004">Salendo dipoi al ſuperiore appartamento, <lb></lb>
che fu aggiunto dopo la prima fabbrica degli <lb></lb>
Ufizj dallo ſteſſo Vaſari architetto della mede-<lb></lb>
ſima, in cima alla ſcala ornata da una bella <lb></lb>
ſtatuetta antica, rappreſentante un putto, e <lb></lb>
altra ſtatua di un Bacco, trovanſi in primo <lb></lb>
luogo due vaghi Ricetti ornati di diverſe <lb></lb>
opere di Scultura antiche, e di otto buſti che <lb></lb>
ſette dei Granduchi che la fondarono e arric-<lb></lb>
chirono, col loro reſpettivo elogio ad ogni <lb></lb>
buſto, e l&#039;altro del Cardinal Leopoldo de&#039; Me-<lb></lb>
dici che molto fece per lei.</s><s id="id2757054"> Vi ſono altre duo <lb></lb>
belle ſtatue di Sileno con Bacco, e Marte, <lb></lb>
tutte due di bronzo: due Cani ſedenti mag-<lb></lb>
giori del naturale; due Teſte una di Cibele, e <lb></lb>
l&#039;altra di Giove; quattro Statue, rappreſentanti <lb></lb>
un Marte in marmo grigio; una Romana velata <lb></lb>
dello ſteſſo marmo, con mani, volto <expan abbr="eccetera">ec.</expan> bian-<lb></lb>
co; un Prometeo; un Ati reſtaurato per un <lb></lb>
Re barbaro; Vi eſiſtono pure varj Sarcofagi <lb></lb>
uno con un Baccanale, e l&#039;altro con le 9. Muſe; <lb></lb>
altro, ove è figurato un giovine Eroe con una <lb></lb>
comitiva di Cacciatori, vedendoſi in un lato il <lb></lb>
ſacriſizio fatto a Diana prima di portarſi alla <lb></lb>
<arrow.to.target n="a154"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(168)"></pb>
Caccia, e dall&#039;altro ſtà in atto di ferire un Cin-<lb></lb>
ghiale; altro Sarcofago eſprime la Favola di <lb></lb>
Fetonte con la Corſa Circenſe; ſono aſſai <lb></lb>
oſſervabili le due colonne quadrangolari ti-<lb></lb>
piene da ogni lato di ſimboli di vittorie terre-<lb></lb>
ſtri, e marittime con un infinito numero di <lb></lb>
apluſtri, di prore, timoni, ancore, celate, <lb></lb>
ſcudi, e altri ſegni militari.</s></p>

<p id="id2763906" type="foot"><foot.target id="ab154"></foot.target><s id="id2763910">Se-</s></p>

<p id="id2779132" type="foot"><s id="id2779135"><foot.target id="a154"></foot.target>Cac-</s></p>

<p id="id2783644" type="main"><s id="id2783648">Entrati nel belliſſimo Corridore, o ſia quella <lb></lb>
parte della fabbrica, che propriamente diceſi <lb></lb>
Gallerìa, che è diviſa in due Corridori che quello <lb></lb>
a Levante è braccia 255. 1/2, quello a Ponente <lb></lb>
braccia 251 1/3 larghi braccia 11 2/3, che fra <lb></lb>
di loro ſi comunicano, mediante un altro Cor-<lb></lb>
ridore in faccia lungo braccia 67 2/3 vedeſi una <lb></lb>
rariſſima raccolta di pitture, e di ſculture, che <lb></lb>
può conſiderarſi come un gran Muſeo anche da <lb></lb>
ſe ſolo, e ſenza le adiacenze di altre venti ſtanze, <lb></lb>
che lo circondano.</s><s id="id2783694"> Sono primieramente da oſſer-<lb></lb>
varſi le pitture delle Volte le quali preſentano <lb></lb>
tre diverſi guſti della Scuola Fiorentina corri-<lb></lb>
ſpondenti alle tre epoche, in cui ſon fatte. <lb></lb>
Le prime a Levante lavorate nel 1581. re-<lb></lb>
gnando Franceſco I. contengono ſoggetti per <lb></lb>
lo più mitologici, ornati a grotteſchi.</s><s id="id2783724"> La tra-<lb></lb>
dizione aſcrive al Poccetti tutta l&#039;opera, ma <lb></lb>
gl&#039;intendenti vi ravviſano, oltre la ſua, le <lb></lb>
maniere di più maeſtri.</s><s id="id2783739"> L&#039;altra parte è di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a155"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(169)"></pb>
diverſa Scuola che fioriva nel Regno di <lb></lb>
Ferdinando II verſo il 1668., ove con figu-<lb></lb>
re ſimboliche ſi rappreſentano le Scienze, e <lb></lb>
l&#039;Arti più nobili, intorno alle quali ſono i <lb></lb>
Ritratti degli Uomini più illuſtri di Toſcana, <lb></lb>
che in ſommo grado le proſeſſarono; quivi <lb></lb>
ſi vedono i Filoſofi, e Mattematici più rino-<lb></lb>
mati; i Poeti, e gli Oratori più celebri; i <lb></lb>
Legiſti, e i Medici più ſingolari; gli Scrittori <lb></lb>
di varia erudizione; gli Uomini più accreditati <lb></lb>
nella prudenza, e nel governo; quei che ſi <lb></lb>
ſegnalarono nell&#039;armi, negli onori, e nelle <lb></lb>
dignità più coſpicue; i Santi, i Beati, i Fon-<lb></lb>
datori di Religioni, e di ogn&#039;altro genere di <lb></lb>
azioni glorioſe della Patria <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, l&#039;invenzioni <lb></lb>
delle quali furono ideate, e date ai Pittori dal <lb></lb>
Conte Ferdinando del Maeſtro Cavaliere eru-<lb></lb>
ditiſſimo.</s><s id="id410403"> L&#039;incendio del dì 12. Agoſto 1762. <lb></lb>
che conſumò dodici ſpartiti grandi di queſte <lb></lb>
volte, ha dato luogo ai Pittori di una terza <lb></lb>
epoca di collocarvi la lor maniera.</s><s id="id410421"> Eſſi vi han <lb></lb>
fatte rivivere le idee del Conte Ferdinando con <lb></lb>
poca alterazione nella ſoſtanza, ma con molta <lb></lb>
maggior vivacità, e leggiadria nello ſtile <note id="id1599881" n="1"><p id="id409704" type="main"><s id="id409708">Queſte volte furono inciſe in rame, e deſcritte <lb></lb>
dal fu Ignazio Orſini. con queſto titolo: <emph type="italics">Azioni <lb></lb>
glorioſe degli Uomini Illuſtri Fiorentini, eſpoſti coi <lb></lb>
loro Ritratti nelle volte della Real Galleria di Fi-<lb></lb>
renze in ſol. traverſo.</emph> </s></p></note>.</s></p>

<p id="id409686" type="foot"><s id="id409689"><foot.target id="a155"></foot.target>di-</s></p>

<p id="id409696" type="foot"><s id="id409700">Que-</s></p>

<pb pagenum="(170)"></pb>
<p id="id409740" type="main"><s id="id409744">
Queſta è l&#039;epoca del Regnante Pietro Leopol-<lb></lb>
do feliciſſima.</s><s id="id409752"> Oſſervando le pareti di queſti cor-<lb></lb>
ridori, ſi vedono in alto circa 500. Ritratti d&#039;Im-<lb></lb>
peratori, Pontefici, Regj, Principi, Cardinali, <lb></lb>
Miniſtri, e Letterati di ogni profeſſione, e Mili-<lb></lb>
tari di gran nome.</s><s id="id2752848"> Nel fine vedeſi la ſerie dei Prin-<lb></lb>
cipi della Caſa di Lorena in 22. quadri.</s><s id="id2752856"> Sotto a <lb></lb>
queſti Ritratti ſono ripiene le medeſime pareti <lb></lb>
di belliſſime Tavole di diverſe Scuole.</s></p>

<p id="id2752869" type="main"><s id="id2752872">Nel Corridore a Levante preſſo il fineſtrone <lb></lb>
ſono di Ciro Ferri una Nunziata, e un Croci-<lb></lb>
fiſſo; invenzione del Sarto, e copia dell&#039;Em-<lb></lb>
poli è una ſacra Famiglia in tavola bislunga. </s><lb></lb>
<s id="id1600046">Del Baſſano ſono due quadri del diluvio, e di <lb></lb>
Mosè poſti fra loro in poca diſtanza: del Mar-<lb></lb>
tinelli la Cena di Baldaſſarre; del Vaſari una <lb></lb>
ſacra Famiglia, e ivi appreſſo minor di mole <lb></lb>
è il Perſeo liberatore di Andromeda, fu la qual <lb></lb>
favola ſieguono in altro ſito due tavole com-<lb></lb>
pagne, la prima è di Pier di Coſimo; le ſe-<lb></lb>
guenti tengono della ſteſſa maniera, ma non <lb></lb>
la uguagliano L&#039;Apollo Sole vien dalla Scuola <lb></lb>
di Rubens Carlo Caliari è il pittore di quella <lb></lb>
noſtra Signora, a cui fan corona <expan abbr="San">S.</expan> Frediano <lb></lb>
Veſcovo e Protettor di Lucca ed altri Santi; <lb></lb>
lo Spagnoletto del <expan abbr="San">S.</expan> Pietro; di un&#039;altra ſa-<lb></lb>
cra Famiglia il Biliverti, a cui pure apparten-<lb></lb>
gono due grandi Tavole, che s&#039;incontrano <lb></lb>
<arrow.to.target n="a156"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(171)"></pb>
poco appreſſo, un Giuſeppe Ebreo, e una <lb></lb>
Suſanna.</s><s id="id2759148"> Grandi ſono ſimilmente la Corona-<lb></lb>
zione di noſtra Donna del Portelli, e la Trinità <lb></lb>
con <expan abbr="San">S.</expan> lacopo, ed altri Santi di Tommaſo da <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Friano.</s><s id="id2759163"> Nelle medeſime vicinanze han luogo <lb></lb>
queſti altri tutti minori; la Maddalena di Cri-<lb></lb>
ſtofano Allori; altra del Cagnacci; la Nun-<lb></lb>
ziata, e l&#039;Angiolo del Bronzino; il <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb>
ceſco orante del Cigoli; Gesà, e Maria fra&#039; <lb></lb>
Santi Bartolommeo, e Biagio del Pinturicchio: <lb></lb>
il Preſepio di Matteo Roſſelli.</s><s id="id2759191"> Preſſo i due <lb></lb>
Biliverti ſopraccennati, e intorno alle due <lb></lb>
grandi battaglie del Borgognone, ſon di Gior-<lb></lb>
dano il Pilato che ſi lava le mani, e la de-<lb></lb>
poſizione di Criſto dalla Croce; l&#039;altra depo-<lb></lb>
ſizione di antica maniera oltramontana ſi aſcrive <lb></lb>
ad Alberto Durero, e ad Andrea del Sarto <lb></lb>
l&#039;Ercole al bivio.</s><s id="id2759222"> Dopo il Mosè al Nilo, <lb></lb>
ch&#039;è opera di Benedetto Luti, ſuccede l&#039;Epu-<lb></lb>
lone pur di Baſſano, il Salomone del Vicen-<lb></lb>
tino, l&#039;Aſſuero del Paſſignano; ai quali van <lb></lb>
congiunti due quadretti l&#039;uno del Gabbiani, <lb></lb>
ed è una ſacra Famiglia; nell&#039;altro che è un <lb></lb>
tempio di Ercole pare accennato il nome, e <lb></lb>
vi ſi vede lo ſtile del Franciabigi.</s><s id="id2796170"> Ultimi da <lb></lb>
queſto lato, e del numero de&#039; grandi ſono il <lb></lb>
Tancredi del Vannini, la Trasfigurazione di <lb></lb>
Giordano, <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Ivo, e varj Beati dell&#039;Empoli, le <lb></lb>
<arrow.to.target n="a157"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(172)"></pb>
Sabine del Caſtelli, la Samaritana creduta del Bi-<lb></lb>
liverti, il ratto di Elena di Raffael Vanni, la Ve-<lb></lb>
nere con Cupido di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s></p>

<p id="id2796207" type="foot"><s id="id2796210"><foot.target id="a156"></foot.target>poco</s></p>

<p id="id2796218" type="foot"><s id="id2796222"><foot.target id="a157"></foot.target>Sa-</s></p>

<p id="id2796229" type="main"><s id="id2796233">Siegue nel Corridore di mezzo un tondo <lb></lb>
con la Epifania dipinta da Domenico Ghirlan-<lb></lb>
daio, il martirio de&#039; <expan abbr="Santi">SS.</expan> Pietro e Paolo in due <lb></lb>
quadri, che ſi recano a Luca di Olanda, e <lb></lb>
un altro pure, che rappreſenta una noſtra <lb></lb>
Donna lumeggiata a oro.</s></p>

<p id="id2796256" type="main"><s id="id2775811">Nel Corridore a Ponente, tacendone ſimil-<lb></lb>
mente alquanti, vi è Criſto della Moneta del <lb></lb>
Cappuccin Genoveſe, l&#039;Adorazione dei Magi <lb></lb>
del Botticelli, l&#039;Adamo ed Eva del Florio, <lb></lb>
una caſcata di Tivoli di Michele Wuthij, una <lb></lb>
Vergine in trono del Perugino con quattro <lb></lb>
Santi ai lati, il Leandro del Geminiani; a cui <lb></lb>
vanno anneſſi una Medea, e un altro quadretto <lb></lb>
del Caſtiglioni, che rappreſenta animali, ſog-<lb></lb>
getto uſitatiſſimo a tal Pittore, e replicato in <lb></lb>
due ſimili tele poco lontane.</s><s id="id2775855"> Opra del Teſta <lb></lb>
è la Didone ſul rogo.</s><s id="id2775862"> La riſurrezione di Laz-<lb></lb>
zaro di Paolo Veroneſe, quantunque abbia <lb></lb>
ſofferto nel colorito non laſcia di eſſere uno <lb></lb>
de&#039; pezzi più inſigni della raccolta; al quale <lb></lb>
inferiore è vero, ma bello in ſuo genere è il <lb></lb>
vicino ſacrifizio d&#039;Iſacco di Livio Mehus.</s><s id="id2775887"> Ai <lb></lb>
due Baſſani che figurano l&#039;ingreſſo degli ani-<lb></lb>
mali nell&#039;Arca, e il chiuder dell&#039;Arca, vuolſi <lb></lb>
<arrow.to.target n="a158"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(173)"></pb>
aggiungere un Coſimo, e un Lorenzo de&#039; Me-<lb></lb>
dici ritratti dal Vaſari, e un <expan abbr="San">S.</expan> Filippo del <lb></lb>
Berrettini abbozzato ſoltanto.</s><s id="id2797446"> La grand&#039;Epi-<lb></lb>
fania può dirſi una delle più celebri pitture <lb></lb>
di Filippo Lippi, e Vaſari dà gl&#039;indizj per <lb></lb>
riconoſcerla.</s><s id="id2797460"> Un ritratto di Principeſſa è del <lb></lb>
Douven: altro ſimile del Van-Dyck, quello <lb></lb>
del <expan abbr="Padre">P.</expan> Panigarola è di Lavinia Fontana; e <lb></lb>
due di Cacciatori ſono del Caſſana.</s><s id="id2797476"> La lieta <lb></lb>
Cena notturna di Campagnuoli è creduta di <lb></lb>
Gherardo, e di ſimil maniera due altri quadri <lb></lb>
bizzarriſſimi ſieguono con poco intervallo.</s><s id="id2797492"> II <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Luce è del Volterrano, e le nozze ſono di <lb></lb>
Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s><s id="id2797502"> Succedon altri mi-<lb></lb>
nori de&#039; due predetti; il ratto di Ganimede del <lb></lb>
Gabbiani, un Epifania di Rubens copiata da <lb></lb>
M. Giuſto, e della ſteſſa mano una copia della <lb></lb>
Notte celebre del Correggio; una battaglia <lb></lb>
abbozzata da Tiziano; la creazione di Eva, e <lb></lb>
tre altre Storie di eſſa e di Adamo dipinte dal <lb></lb>
Caliari giovane; un Calvario di Brughel, un <lb></lb>
Crocifiſſo di Santi di Tito, un <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio <lb></lb>
Abate di Salvator Roſa, varj tondi della Scuola <lb></lb>
Fiorentina tutti di Madonne; uno de&#039; quali, <lb></lb>
ove Maria Santiſſima, e un&#039;Angiolo adorano <lb></lb>
il <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino pare del Baldovinetti.</s><s id="id2797550"> Reſtano <lb></lb>
dalla medeſima banda un&#039;adorazione de&#039; Paſtori <lb></lb>
di Santi di Tito, una Carità del Salviati, un <lb></lb>
<arrow.to.target n="a159"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(174)"></pb>
Paeſe di Thiers, una Vergine di Luca Signo-<lb></lb>
relli, un Tobbia di Andrea del Satto, un An-<lb></lb>
dromeda abbandonata del Guercino, un ri-<lb></lb>
tratto del Duca Aleſſandro dei Medici del <lb></lb>
Vaſari, e Criſto morto di Stefano Pieri Fio-<lb></lb>
rentino <expan abbr="eccetera">ec.</expan></s></p>

<p id="id2769462" type="foot"><s id="id2769465"><foot.target id="a158"></foot.target>ag-</s></p>

<p id="id2769473" type="foot"><s id="id2769476"><foot.target id="a159"></foot.target>Paeſe</s></p>

<p id="id2769484" type="main"><s id="id2769488">Inoltre appoggiati alle pareti poſano nel piano <lb></lb>
ſopra baſi oltre a 100. Buſti di marmo con teſte <lb></lb>
antiche tramezzate da 50. Statue intiere, oltre <lb></lb>
il Cavallo, il Gruppo del Laoconte del Bandi-<lb></lb>
nelli, quelle di bronzo di cui ſi parlerà quì a <lb></lb>
baſſo, ed il Cinghiale, con belliſſima ordinanza <lb></lb>
diſpoſte, di pregio, e di bellezza non ordinaria. </s><lb></lb>
<s id="id1600795">Tralle Teſte che compongono la ſerie degl&#039;<lb></lb>
Imperadori Romani, cominciando da Giulio <lb></lb>
Ceſare ſino a Giuſtiniano, e delle Donne Au-<lb></lb>
guſte non meno ſtimabili di quelle dei Ceſari, <lb></lb>
molte ve ne ſono pregevoli per il lavoro, c <lb></lb>
la rarità: tralle ſtatue è degna di oſſervazione <lb></lb>
e di ſtima il Bacco di Michelagnolo, che nulla <lb></lb>
ha da invidiare alle antiche; ſono ancora di <lb></lb>
particolare attenzione un Obeliſco Egiziano <lb></lb>
con molti ſegni geroglifici dai 4. lati, tre ſtatue <lb></lb>
di bronzo antichiſſime, e di eccellente mani-<lb></lb>
fattura, delle quali una che rappreſenta un <lb></lb>
Idolo è di maniera greca, l&#039;altra che figura <lb></lb>
una Minerva, forſe è Etruſca come la terza <lb></lb>
che rappreſenta un Augure in atto di parlare <lb></lb>
<arrow.to.target n="a160"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(175)"></pb>
al Popolo la quale porta de&#039; caratteri nel lembo <lb></lb>
della veſte.</s><s id="id2800634"> Appreſſo vi è anche la Chimera <lb></lb>
pezzo raro con lettere etruſche pure nella <lb></lb>
zampa deſtra davanti.</s></p>

<p id="id2800646" type="foot"><s id="id2800650"><foot.target id="a160"></foot.target>al</s></p>

<p id="id2800658" type="main"><s id="id2800662">Terminato il giro del Corridore a Ponente <lb></lb>
ſi entrerà da queſta parte ſulla Terrazza ſopra <lb></lb>
alla così detta Loggia de&#039; Lanzi, trovandoviſi <lb></lb>
in un luogo coperto che forma la prima ſtanza <lb></lb>
un Muſeo di antichità Etruſche, Urne Se-<lb></lb>
polcrali, Tegoli, Olle cinerarie, e altre ſimili <lb></lb>
materie, leggendoviſi in ogni nicchia alcuni <lb></lb>
Cartelli che indicano il genere di dette anti-<lb></lb>
chità, e il luogo di dove ſono ſtate eſtratte.</s></p>

<p id="id2827776" type="main"><s id="id2827779">Tornando poi nel Corridore contiene la <lb></lb>
ſeconda Camera una raccolta di Bronzi mo-<lb></lb>
derni ove moltiſſime ſtatuette d&#039;invenzione vi <lb></lb>
ſi conſervano, e i modelli di molte ſtatue sì <lb></lb>
di Firenze, che d&#039;altrove, e la copia dì varie <lb></lb>
altre ſtatue, sì antiche che moderne, che ri-<lb></lb>
trovanſi in varie parti dell&#039;Europa, come ſono <lb></lb>
il Faunetto di Spagna, il Cincinnato, e la <lb></lb>
Diana di Verſailles, il Laoconte, l&#039;Apollo, <lb></lb>
il Meleagro di Belvedere, l&#039;Ercole, la Flora, <lb></lb>
il Toro Farneſiano, i due Satiri, il creduto <lb></lb>
Gladiatore, il Giovane che ſi trae la ſpina, il <lb></lb>
<expan abbr="Marco">M.</expan> Aurelio del Campidoglio; i due gruppi <lb></lb>
della Piazza Quirinale; il Sileno con Bacco, <lb></lb>
e l&#039;Ermafrodito di Caſa Borgheſe.</s><s id="id2827839"> Alcuni di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a161"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(176)"></pb>
queſti moderni ſono di nuovo acquiſto, come <lb></lb>
il Ratto delle Sabine; e ſpecialmente un Putto <lb></lb>
ſtato già in Caſa Doni, che alcuni vogliouo <lb></lb>
lavorato da Donatello, ſtatua veramente bel-<lb></lb>
liſſima non meno che il David dello ſteſſo Mae-<lb></lb>
ſtro, che è in queſta camera.</s><s id="id2764270"> Il Vaſari ha <lb></lb>
lodato queſto nella vita di tanto Artefice, e <lb></lb>
ſimilmente un ſuo baſſorilievo della Croci-<lb></lb>
fiſſione, che quì eſiſte.</s><s id="id2764285"> Vi è pure la ſtoria del <lb></lb>
Serpente di bronzo, e un altro baſſorilievo di <lb></lb>
Vincenzio Danti menzionati dallo ſteſſo Va-<lb></lb>
ſari: e di man più recente il <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe, il <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Franceſco Saverio, la <expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa del Soldani, <lb></lb>
e la copia della Ifigenia Medicea, e del Bac-<lb></lb>
canale Borgheſiano eſpreſſi in antiche urne; per <lb></lb>
tralaſciare varj candelabri e attrezzi domeſtici <lb></lb>
lavorati ad emulazione degli antichi, e non <lb></lb>
poche altre coſe meno conſiderabili.</s><s id="id2764327"> Prege-<lb></lb>
voliſſimo è bensì il Buſto di Coſimo I. fatto <lb></lb>
dal Cellini, e il Mercurio di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna.</s></p>

<p id="id2764341" type="foot"><s id="id2764345"><foot.target id="a161"></foot.target>que-</s></p>

<p id="id2764353" type="main"><s id="id2764357">La terza Camera tutta meſſa a marmi con-<lb></lb>
tiene una grandioſa raccolta di Bronzi antichi <lb></lb>
diſtribuiti in 14. Armadj, con cartelli indi-<lb></lb>
canti ciò che in ciaſcuno ſi contiene; ne&#039; pri-<lb></lb>
mi cinque ſono gli Dei del Paganeſimo, e al-<lb></lb>
tre ſtatuette favoloſe; nel ſeſto ſono ritratti di <lb></lb>
Uomini, e Donne Illuſtri, Ceſari, Filoſofi, <lb></lb>
Togati <expan abbr="eccetera">ec.</expan>; nel ſettimo Animali di ogni ſpe-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a162"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(177)"></pb>
cie; nell&#039;ottavo ſonovi are, tripodi, e fram-<lb></lb>
menti di eſſi; nel nono eſiſtono Candelabri, e <lb></lb>
Lucerne varie; nel decimo una prezioſa rac-<lb></lb>
colta di ori Coſmetici, di anelli, orecchini, <lb></lb>
armille <expan abbr="eccetera">ec.</expan>; nell&#039;undecimo ſono oſſervabili va-<lb></lb>
rie iſcrizioni antiche inciſe in Bronzo.</s><s id="id2766659"> Un ma-<lb></lb>
noſcritto in cera, che illuſtrò il fù <expan abbr="Dottore">Dott</expan> Coc-<lb></lb>
chi.</s><s id="id2766669"> Nel duodecimo, e decimoterzo ſono varj <lb></lb>
vaſellami, tra&#039; quali il raro Diſco d&#039;argento, <lb></lb>
che defcriſſe, e vendè alla <expan abbr="Reale">R.</expan> Gallerìa il <expan abbr="Signor">Sig.</expan> <lb></lb>
Abb Domenico Auguſto Bracci.</s><s id="id2766686"> Nel deci-<lb></lb>
moquarto chiudonſi varj Strumenti di Arti, <lb></lb>
ſerrami, e chiavi diverſe.</s><s id="id2766696"> Fuori degli Armadi <lb></lb>
ſi vedono varj altri Bronzi più grandi, che <lb></lb>
illuſtrano aſſai queſto Gabinetto, e ſpecial-<lb></lb>
mente il Torſo virile, la Teſta di Tiberio, <lb></lb>
quella di Omero, e di altri illuſtri Greci <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s></p>
<p id="id2751582" type="foot"><s id="id2751585"><foot.target id="a162"></foot.target>cie;</s></p>

<p id="id2751593" type="main"><s id="id2751597">La quarta Camera contiene Pitture an-<lb></lb>
tiche di Cimabue, di Giotto, di Taddeo, e <lb></lb>
Agnolo Gaddi, dell&#039;Orgagna, del Laurenti, <lb></lb>
di Lorenzo di Bicci, di Paolo Uccello, di <lb></lb>
<expan abbr="Fra">F.</expan> Filippo, del Caſtagno, del <expan abbr="Beato">B.</expan> Giovanni An-<lb></lb>
gelico, del Pollajolo, del Botticelli, del Bal-<lb></lb>
dovinetti, e di altri tutti della Scuola antica <lb></lb>
Fiorentina, non ſiſtemati, e diſpoſti per angu-<lb></lb>
ſtia del luogo, con un Calendario grecimo-<lb></lb>
ſco del XV. Secolo, ed altri quadretti ſimili. </s><lb></lb>
<s id="id1601446">E ſiccome ogni ſtanza ha per ornamento <lb></lb>
<arrow.to.target n="a163"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(178)"></pb>
alcuni pezzi di ſcultura, così in queſta vi ſon <lb></lb>
radunati varj buſti di Donatello, di Mino da <lb></lb>
Fieſole, e di altri contemporanei a&#039; Pittori ſo-<lb></lb>
prallodati.</s><s id="id2751668"> Spicca ſopra tutti il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta <lb></lb>
in età adulta, ſcolpito dal detto Donatello.</s></p>

<p id="id2751680" type="foot"><s id="id2751684"><foot.target id="a163"></foot.target>M al-</s></p>

<p id="id2756460" type="main"><s id="id2756463">Nella quinta ſono da ammirarſi le famoſe <lb></lb>
ſedici Greche Statue rappreſentanti la favola <lb></lb>
della Niobe <note id="id1601537" n="1"><p id="id2756569" type="main"><s id="id2756573"> Di queſte Statue ne pubblicò una Diſ-<lb></lb>
ſertazione <expan abbr="Monſignore">Monſig.</expan> Angiolo Fabbroni in <expan abbr="folio">fol.</expan> max. <lb></lb>
1779. con le medeſime intagliate in rame.</s></p></note>, che eſiſtevano nella Villa Me-<lb></lb>
dici in Roma, ſtare quì traſportate per ordine <lb></lb>
del Regnante Real Sovrano.</s><s id="id2756484"> Contiene inoltre <lb></lb>
queſta bella, e nuova Sala, un Sarcofago con <lb></lb>
ſtupendo Baſſo rilievo rappreſentante la vita <lb></lb>
di un Eroe; e nelle pareti 4. gran Quadri, <lb></lb>
che due, la battaglia d&#039;Ypres, e il trionfo <lb></lb>
d&#039;Enrico IV. di Rubens, uno con l&#039;omaggio <lb></lb>
a Ferdinando II. di Giuſto Subtermans, ed il <lb></lb>
quarto il ratto di Proſerpina del Griſoni.</s></p>

<p id="id2756515" type="main"><s id="id2756519">Nella ſeſta ſtanza, che è miſta di Sculture, <lb></lb>
e Pitture, vi è la belliſſima ſtatua dell&#039;Erma-<lb></lb>
frodito, l&#039;Adone di Michelagnolo, un Ercole <lb></lb>
ſuperbo, Apollo, e Bacco, fatti da Roma <lb></lb>
traſportare a Firenze, la Venere ſemiveſtita, <lb></lb>
ed altra col pomo.</s><s id="id2756542"> I Quadri ſono varj, trai <lb></lb>
quali la tanto celebratiſſima Tavola di Fede-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a164"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(179)"></pb>
rigo Baroccio, che eſiſteva nella Pieve d&#039;A-<lb></lb>
rezzo, rappreſentante il noſtro Signore, che <lb></lb>
alle preghiere di Maria Vergine benedice co-<lb></lb>
loro, che eſercitano gli atti di miſericordia. </s><lb></lb>
<s id="id1601693">Un <expan abbr="San">S.</expan> Sebaſtiano del Sodoma; una Madonna <lb></lb>
dello ſtile del Perugino, una Purificazione, <lb></lb>
un&#039;Aſcenſione, ed un&#039;Adorazione dei Magi <lb></lb>
del Montagna Grandi Tavole ſono, quella di <lb></lb>
chiaro ſcuro di <expan abbr="Fra">F.</expan> Bartolommeo della Porta, <lb></lb>
reſtata per la ſua morte imperfetta, che rap-<lb></lb>
preſenta Maria fra varj Santi protettori di <lb></lb>
Firenze; l&#039;Aſſunzione è del Volterrano; le <lb></lb>
Marie al Sepolcro di Pietro da Cortona, la <lb></lb>
moltiplicazione dei Pani del Buti; Carlo V. <lb></lb>
di Van Dyk; le Nozze di Cana di Aleſſandro <lb></lb>
Allori; la diſputa del Caravaggio.</s><s id="id2797240"> In altre vi <lb></lb>
ſono varj buſti, e teſte di diverſi buoni pen-<lb></lb>
nelli cioè, del Veroneſe, di Guido Reni, del <lb></lb>
Dolci, e parecchi Ritratti di Andrea, dello <lb></lb>
Zuccheri, del Velaſco, dello Spagnoletto, di <lb></lb>
Puligo, di Suttermans, di Van-Dych, e di altri.</s></p>

<p id="id2756558" type="foot"><s id="id2756561"><foot.target id="a164"></foot.target>rigo</s></p>

<p id="id2797264" type="main"><s id="id2797268">La Tavola di pietre dure, che è in mezzo alla <lb></lb>
ſtanza è la più bella di quante altre ſe ne trovino <lb></lb>
in altre Camere, lavorata in 16. anni di tempo.</s></p>

<p id="id2759243" type="main"><s id="id2759246">La ſettima camera, che era il Veſtibulo <lb></lb>
dell&#039;antica ſcala di detta Galleria, è ripiena <lb></lb>
di molte iſcrizioni Greche, e Latine, con <lb></lb>
varie teſte in marmo di uomini illuſtri poſte <lb></lb>
<arrow.to.target n="a165"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(180)"></pb>
ſopra diverſe antiche baſi, ed ermi al muro <lb></lb>
In mezzo alla medeſima vi è un Ercole che <lb></lb>
uccide il Centauro, e un maraviglioſo torſo <lb></lb>
comprato da <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> che eſiſteva già nella <lb></lb>
Gallerìa Gaddi.</s><s id="id2759294"> Fra dette teſte vi è quella fa-<lb></lb>
moſa di Bruto di Michel Angelo, con Adria-<lb></lb>
no, Pompeo, <expan abbr="Marco">M.</expan> Antonio, Platone, Ana-<lb></lb>
creonte, Cicerone, Aleſſandro, Seneca, Ovi-<lb></lb>
dio, Solone, Sapho, <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s></p>

<p id="id2759314" type="foot"><s id="id2759318"><foot.target id="a165"></foot.target>M 2 ſo-</s></p>

<p id="id2759326" type="main"><s id="id2759330">L&#039;ottava, e nona Camera ſono ripiene di <lb></lb>
Ritratti di celebri Pittori dipintiſi di loro pro-<lb></lb>
pria mano, la maggior parte dei quali col <lb></lb>
loro reſpettivo elogio ſono ſtati intagliati in <lb></lb>
rame, e dati alla luce, che formano i quattro <lb></lb>
ultimi tomi del Muſeo Fiorentino, oltre altri <lb></lb>
due a parte della raccolta acquiſtata dall&#039;Aba-<lb></lb>
te Pazzi.</s><s id="id2778318"> Son poſti con bella ordinanza delle <lb></lb>
Scuole diverſe; nella prima vi ſi vedono i <lb></lb>
ritratti de&#039; celebri Pittori della ſcuola Fioren-<lb></lb>
tina, e della Romana; quelli della ſcuola Ve-<lb></lb>
neta, della Bologneſe, e dell&#039;Oltramontana. </s><lb></lb>
<s id="id1601997">Nella ſeconda, o ſia nona ſtanza vi ſono poſti <lb></lb>
ancora i Ritratti di Pittori più moderni, ed inol-<lb></lb>
tre in ambedue le dette ſtanze ſono da oſſervarſi <lb></lb>
diverſe ſculture in marmo, tra le quali nella <lb></lb>
prima un&#039;urna col ſacrifizio d&#039;lfigenia cele-<lb></lb>
bratiſſima, e nella ſeconda un Amorino riden-<lb></lb>
te belliſſimo, e aſſai grazioſo.</s></p>

<p id="id2778371" type="foot"><s id="id2778374">Dopo</s></p>

<pb pagenum="(181)"></pb>
<p id="id2778382" type="main"><s id="id2778386">Dopo la camera nona vi è una ſcala, per la <lb></lb>
quale ſi viene in un lungo Corridore che con-<lb></lb>
duce al Palazzo Pitti a traverſo l&#039;Arno <expan abbr="eccetera">ec.</expan><lb></lb>
poi vi ſono delle camere all&#039;uſo del Direttore <lb></lb>
<expan abbr="Signor">Sig.</expan> Pelli, e per comodo dei Giovani copiſti <lb></lb>
dell&#039;Archivio, della Librerìa <expan abbr="eccetera">ec.</expan>.</s></p>

<p id="id2778414" type="main"><s id="id2778418">Viene poi la decima camera, e contiene <lb></lb>
una numeroſiſſima raccolta di antiche Meda-<lb></lb>
glie, paſſando le quattordici mila, fra le quali <lb></lb>
ſono confiderabiliſſime quelle de&#039; Ceſari in oro, <lb></lb>
che ſi crede la più completa d&#039;Italia.</s><s id="id2778439"> Vi ſono <lb></lb>
anche in queſta camera 34. Quadri ſtoriati, <lb></lb>
alti circa tre piedi, e larghi due dei miglio-<lb></lb>
ri Scolari del Vaſari, poi molte ſtatuette la-<lb></lb>
vorate diligentemente d&#039;Argento.</s></p>

<p id="id2797991" type="main"><s id="id2797995">Ripaſſando poi alla parte di Levante della <lb></lb>
Gallerìa ſi trova l&#039;undecima camera riton-<lb></lb>
data a foggia di Tribuna, con coloune di ala-<lb></lb>
baſtro orientale, e verdeantico, in cui eſiſtono <lb></lb>
ſei Armadi diſtinti con colonne d&#039;agate, e <lb></lb>
di criſtallo di monte, ripieni di Gemme, <lb></lb>
Cammei, e intagij, eſſendo un compleſſo, <lb></lb>
che in Europa non è altro ſimile, ſorpaſſando <lb></lb>
queſti il numero di 4000..</s><s id="id2798032"> Vi è una dovizia <lb></lb>
di teſte, di buſti, di ſtatuette, e vaſellami di <lb></lb>
pietre dure, diſtribuite con bell&#039;ordine ſopra <lb></lb>
menſole in diverſi palchetti.</s></p>

<p id="id2798050" type="main"><s id="id2798054">Nella duodecima, e decimaterza Camera <lb></lb>
<arrow.to.target n="a166"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(182)"></pb>
ſonovi diverſe pitture Fiamminghe, con le <lb></lb>
volte di eſſe dipinte, ſi crede, dal Poccetti. </s><lb></lb>
<s id="id1602245">Non tutte però le pitture ſono di Profeſſori <lb></lb>
Fiamminghi, nè di quella ſcuola, ma la deno-<lb></lb>
minazione ſi è tolta dal gran numero che ivi <lb></lb>
ſono di Fiamminghi, e dalla piccolezza e gu-<lb></lb>
ſto degli altri foreſtieri, e degl&#039;Italiani ſteſſi quì <lb></lb>
meſcolati, che per lo più ſono di quel taglio, <lb></lb>
e finezza, che alcuni chiamano quadretti alla <lb></lb>
Fiamminga.</s><s id="id2768288"> Il numero in tutto è di 354.</s></p>

<p id="id2768293" type="foot"><s id="id2768297"><foot.target id="a166"></foot.target>ſo-</s></p>

<p id="id2768305" type="main"><s id="id2768308">Tiene il campo la Italiana Scuola nella mag-<lb></lb>
gior camera, a cui fan quaſi un fregio collo-<lb></lb>
cate in alto varie lunette del Curradi, ciaſcu-<lb></lb>
na con una ſtoria della Maddalena.</s><s id="id2768325"> Il maggior <lb></lb>
quadro è del Solimene, e figura Calliſto con-<lb></lb>
vinta da Diana, e dalle Vergini compagne di <lb></lb>
non eſſer più degna del lor conſorzio.</s><s id="id2768340"> Ivi in-<lb></lb>
torno ſono dei Bronzini; il Giuſeppe, la Su-<lb></lb>
ſanna, <expan abbr="San">S.</expan> Pietro camminante ſul mare, il Sacri-<lb></lb>
ficio d&#039;Iſacco, la Maddalena copiata dal cele-<lb></lb>
bre original di Correggio, che ora è in Dre-<lb></lb>
ſda, un ritratto della Bianca Cappello, e un <lb></lb>
coro di Muſe, che applaude ad Ercole dopo <lb></lb>
la guerra de&#039; Giganti.</s><s id="id2768372"> La Pittura fra&#039; ſuoi ſim-<lb></lb>
boli di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, Venere fra&#039; <lb></lb>
ſuoi Amorini dell&#039;Albano, un Genio che ſuo-<lb></lb>
na attribuito al Roſſo, veggonſi in queſte vici-<lb></lb>
nanze; ſiccome pure una Madonna di Anni-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a167"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(183)"></pb>
bal Caracci.</s><s id="id2757791"> Un&#039; altra con più figure della <lb></lb>
ſteſſa mano ve ne ha poco appreſſo; e ſimil-<lb></lb>
mente il Fariſeo che interroga Criſto di Ti-<lb></lb>
ziano, l&#039;orazione di Gesù nell&#039;orto che vien <lb></lb>
da Correggio, e la ſua cattura dipinta dal Baſ-<lb></lb>
ſan vecchio.</s><s id="id2757816"> Quivi intorno, oltre una <expan abbr="Nostra Signora">N. S.</expan> <lb></lb>
del Peſareſe, è una teſta giovanile creduta di <lb></lb>
Raffaello ritratta dal Vinci, conſiderabil l&#039;una, <lb></lb>
e l&#039;altra.</s><s id="id2757830"> Può anche piacere un&#039;Armida del <lb></lb>
Gabbiani, un Paeſe con antichi ruderi del Pa-<lb></lb>
nini, una noſtra Donna in atto di lavar panni <lb></lb>
di Lucio Maſſari, ſcolar de&#039; Caracci.</s></p>

<p id="id2757848" type="foot"><s id="id2757852"><foot.target id="a167"></foot.target>bal</s></p>

<p id="id2757860" type="main"><s id="id2757863">In altra parete è la Crocifiſſione che ha per <lb></lb>
inventore Michelagnolo, per eſecutor Bron-<lb></lb>
zion; una <expan abbr="Nostra Signora">N. S.</expan> in gloria, bozzetto di Paol Ve-<lb></lb>
roneſe; una Natività del Chiarini, un <expan abbr="San">S.</expan> Gal-<lb></lb>
gano del Salimbeni Seneſe, della qual Patria <lb></lb>
è anco l&#039;Anſelmi autore di un maggior qua-<lb></lb>
dretto poco diſtante, viviſſimo nel colorito, e <lb></lb>
rappreſentante Gesù Bambino adorato dalla <lb></lb>
Vergine Madre.</s><s id="id2757900"> La Viſitazione di lei è opera <lb></lb>
del Morandi: la ſua Concezione è un quaſi <lb></lb>
poema del Vaſari, che vi ha intrecciati varj <lb></lb>
rapporti, e ſpecialmente il peccato dei noſtri <lb></lb>
progenitori.</s><s id="id2755862"> Belliſſima è la campagna di Sal-<lb></lb>
vator Roſa, paeſiſta, che per avventura può <lb></lb>
contrrapporre l&#039;Italia a&#039; migliori Fiamminghi.</s></p>

<p id="id2755876" type="main"><s id="id2755879">In altro lato è la <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina da Siena del <lb></lb>
<arrow.to.target n="a168"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(184)"></pb>
Franceſchini, una Madonna del Maganza, una <lb></lb>
ſeconda col divin Figlio che dorme, dello <lb></lb>
Spagnoletto, una terza con <expan abbr="Santa">S</expan> Caterina <expan abbr="Vergine">V.</expan> e <expan abbr="Martire">M.</expan> <lb></lb>
del Parmigianino.</s><s id="id1602668"> L&#039;apparizione di Criſto alla <lb></lb>
Maddalena, e l&#039;altra ai diſcepoli d&#039;Emmaus, ſon <lb></lb>
lavori, quello di Livia Fontana, e queſto del <lb></lb>
vecchio Palma.</s></p>

<p id="id2755922" type="foot"><s id="id2755926"><foot.target id="a168"></foot.target>Fran-</s></p>

<p id="id2755934" type="main"><s id="id2755937">Finalmente nella parete, che ſiegue, è da <lb></lb>
oſſervarſi la teſta di Meduſa con ſerpenti sì al <lb></lb>
naturale, che rendon cred bile ciò che leg-<lb></lb>
giamo del Vinci; aver lui con un dipinto al-<lb></lb>
quanto ſimile a queſto cagionata in chi la vede <lb></lb>
paura, e fuga.</s></p>

<p id="id2755963" type="main"><s id="id2755966">Finitiſſime per contrario ſono le due quaſi <lb></lb>
miniature del Porta, la Natività, e la Circon-<lb></lb>
ciſione di Gesù Criſto, una <expan abbr="Nostra Signora">N. S.</expan> del Parmi-<lb></lb>
gianino; e il bel quadretto di Giuditta, ch&#039;è <lb></lb>
di Criſtoforo, il più graude forſe fra&#039; tre Bron-<lb></lb>
zini.</s><s id="id2782486"> Ricchiſſimi di figure ſono i due Zuccheri, <lb></lb>
che rappreſentano l&#039;età dell&#039;oro, e quella dell&#039;<lb></lb>
argento, e il terzo che figura Giove in atto dì <lb></lb>
diſpenſare a ogni Nume un dono, col motto <lb></lb>
<foreign lang="la"><emph type="italics">unicuique ſuum</emph></foreign>.</s><s id="id1602806"> Il quarto è un Adone con <lb></lb>
Venere.</s><s id="id2782516"> Del pennello ſteſſo (per accennare <lb></lb>
pochi Italiani del Gabinetto contiguo) è l&#039;aſ-<lb></lb>
ſemblea degli Dei; e dell&#039;Albani ſon due <lb></lb>
quadretti compagni con danze, e con giuochi <lb></lb>
di Amorini.</s><s id="id2782535"> Il Noè ubriaco, e il Sacrifizio <lb></lb>
<arrow.to.target n="a169"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(185)"></pb>
d&#039;Iſacco ſpettano all&#039;Empoli; due ſtoriette di <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo ad Aleſſandro Allori; due altre col <lb></lb>
ſogno di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe, e con <expan abbr="Nostra">N.</expan> Signora che <lb></lb>
cuce, al Treviſani.</s><s id="id2782565"> Fra i buſti, o teſte grandi <lb></lb>
quanto il vero, o anche minori, viſi trovano, <lb></lb>
la Sibilla di Guido, il Salvator di Maratta, il <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Pietto, ed il <expan abbr="San">S.</expan> Simone di Carlin Dolci.</s></p>

<p id="id2782581" type="foot"><s id="id2782585"><foot.target id="a169"></foot.target>d&#039;I-</s></p>

<p id="id2782592" type="main"><s id="id2782596">Nel duodecimo Gabinetto ſono pregevoli i <lb></lb>
fiori di Van-Huis, rari gli uccelli di Van-Aelſt; <lb></lb>
ſtimatiſſimi i due armenti di Van Berghen, pit-<lb></lb>
tore di un tocco di pennello aſſai fine, e di <lb></lb>
un diſegno più corretto che il comune della <lb></lb>
ſua nazione.</s><s id="id2768827"> Due altri pezzi di ſua mano tro-<lb></lb>
vanſi nel gabinetto ſeguente, come pure i peſci <lb></lb>
di Van Keſel, che da queſti, e da inſetti, e da <lb></lb>
fiori, e da altre picciole coſe traſſe gran nome.</s></p>

<p id="id2768846" type="main"><s id="id2768849">Fra&#039; paeſiſti rariſſimo tienſi l&#039;Elzheimer, di <lb></lb>
cui vi ha un paſtore ſotto un albero.</s><s id="id2768858"> Di Sa-<lb></lb>
very pittor valente di rupi, e di paeſi non <lb></lb>
colti, vi è un lido con marinari.</s><s id="id2768869"> Due piccoli <lb></lb>
ſe ne additano della non men finita maniera di <lb></lb>
Poelemburg, pennello, che Rubens impiegò a <lb></lb>
ornar la ſua caſa: grand&#039;elogio in poche ſillabe. </s><lb></lb>
<s id="id1603104">Di maniera più ſtudiata ſono altri 4. di lui, un <lb></lb>
Mosè al deſerto, un Mosè al Nilo, un ballo <lb></lb>
di Satiri, un altro di Contadini, che ſtanno nel <lb></lb>
Gabinetto decimoterzo.</s><s id="id2768901"> Quaſi tutti han belliſſi-<lb></lb>
mi rottami di antiche fabbriche, ſtudi da lui <lb></lb>
<arrow.to.target n="a170"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(186)"></pb>
fatti in Roma, e nel ſuo diſtretto.</s><s id="id2768922"> Poſſono an-<lb></lb>
che quì nominarſi i due Both fratelli, che in-<lb></lb>
ſieme pingevano, Giovanni il paeſe ſul far di <lb></lb>
Claudio, Andrea le figure ſullo ſtile di Laer; <lb></lb>
del quale ancora abbiamo quì vedute, Paeſe, <lb></lb>
giardino, fiume, uomini, quantità di volatili, <lb></lb>
e di animali, e quanto di più ſcelto creò Na-<lb></lb>
tura, o fece Arte, vedeſi ne&#039; quattro elementi <lb></lb>
del celebre Gio Brughel, ripetuti, come cre-<lb></lb>
deſi, dalla ſua ſcuola; tanto ſi appreſſano a <lb></lb>
que&#039; dell&#039;Ambroſiana di Milano.</s><s id="id2752296"> Si sà ch&#039;egli <lb></lb>
valſe egualmente nelle figure, delle quali ar-<lb></lb>
ricchì i paeſi di Steenwick: e ne&#039; paeſi, de&#039; <lb></lb>
quali fece il fondo alle figure di Van-Balen, <lb></lb>
e di Rubens.</s></p>

<p id="id2752315" type="foot"><s id="id2752319"><foot.target id="a170"></foot.target>fatti</s></p>

<p id="id2752326" type="main"><s id="id2752330">Da lui ſenza controverſia è copiato il Calvario <lb></lb>
che Alberto Durero diſegnò in biacca, e verde <lb></lb>
terra.</s><s id="id2752342"> L&#039;originale è a riſcontro della copia; ſi <lb></lb>
ſtà incerti ſe più lodare ſi debba l&#039;invenzione <lb></lb>
del primo, o la eſecuzione del ſecondo.</s><s id="id2752354"> Altro <lb></lb>
ſoggetto ſacro di Alberto è la cattura di Criſto; <lb></lb>
di Dowen la <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Anna, di Van Balen lo Spo-<lb></lb>
ſalizio di noſtra Signora.</s><s id="id2752369"> Un&#039; altra <expan abbr="Nostra Donna">N. D.</expan> di <lb></lb>
antica maniera ſi aſcrive a quel <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Van-Eyeck <lb></lb>
cognito ſotto nome di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da Brugia, che <lb></lb>
ritrovato il ſegreto della vernice a olio, con-<lb></lb>
tribuì tanto a&#039; progreſſi della pittura.</s></p>

<p id="id2752390" type="main"><s id="id2752394">Per proſpettive, quantunque ſparſe in altri <lb></lb>
<arrow.to.target n="a171"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(187)"></pb>
quadri, è da vedere il Carcere del Batiſta di <lb></lb>
Steenwick uomo ſtimatiſſimo da Van-Dyck, ai <lb></lb>
cui ritratti fece talvolta il fondo di architet-<lb></lb>
tura.</s><s id="id2786314"> Vi è pure di Neeſs il carcer di Seneca, <lb></lb>
e i due pezzi che rappreſentano l&#039;interiore di <lb></lb>
una Chieſa, come ſuol dirſi, alla gottica; nel <lb></lb>
qual genere tanto valſe, e di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Van der <lb></lb>
Heyden la veduta del Palazzo della Citta di <lb></lb>
Amſterdam, con le figure di Van der Veld. <lb></lb>
Di altra ſcuola, ma più belli ſono gli avanzi <lb></lb>
delle ſabbriche antiche del moderno Clairiſſeau, <lb></lb>
diviſi, come Neefs, ne&#039; due gabinetti.</s></p>

<p id="id2786353" type="foot"><s id="id2786356"><foot.target id="a171"></foot.target>qua-</s></p>

<p id="id2786364" type="main"><s id="id2786368">Di quelle, che ne&#039; Franzeſi cataloghi ſi <lb></lb>
chiamano converſazioni; e ſe danno nel carico, <lb></lb>
o imitan coſe burlevoli, bambocciate, o ſe <lb></lb>
ſon fole, ſi riducono comunemente a fiere, e <lb></lb>
mercati; poſſon quì vederſi la Riſſa di Wou-<lb></lb>
wermans, il Cacciator di Metzù, due grandi <lb></lb>
Olandeſi, ma il ſecondo in ſuo genere, mi-<lb></lb>
glior del primo, e inoltre le due Oſterie del <lb></lb>
vecchio Teniers, e le tre fiere di campagna <lb></lb>
del Teniers giovane; due Fiamminghi nomi-<lb></lb>
natiſſimi, de&#039; quali il Figlio imita nel guſto, <lb></lb>
ma nella fecondità delle idee avanza il Padre.</s></p>

<p id="id2786420" type="main"><s id="id2786423">Ma il maggior numero è nel gabinetto ſe-<lb></lb>
guente, che in pittura oltramontana molto ſu-<lb></lb>
pera il ſuo compagno, e primeggia anzi ſra <lb></lb>
molti in ltalia, e fuori.</s><s id="id2751829"> Soggetti ſacri ſono in <lb></lb>
<arrow.to.target n="a172"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(188)"></pb>
queſto il Giudizio di Salomone di Van-der-<lb></lb>
Werf, e la ſtupenda Natività dello ſteſſo Mae-<lb></lb>
ſtro; un&#039;altra di Poelemburg; e una terza di <lb></lb>
Rembrant, detto da alcuni il Caravaggio degli <lb></lb>
Oltramontani.</s><s id="id2751862"> Evvi ancora la Maddalena del <lb></lb>
Miris giuniore di un panneggiato quaſi Tizia-<lb></lb>
neſco; e fra le notti dello Scalcken (alcune <lb></lb>
han ritratti) un <expan abbr="San">S.</expan> Sebaſtiano poſto al ſepol-<lb></lb>
cro, e una Noſtra Signora che impara leggere <lb></lb>
da <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Anna.</s><s id="id2751884"> Le tentazioni di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio piene <lb></lb>
di bizzarriſſime fantaſie ſono di David Ryckaert <lb></lb>
il giovane.</s><s id="id2751895"> Il Figliuol prodigo, pittura delle <lb></lb>
più grandi del Gabinetto è di Lys, autore che <lb></lb>
ſi ſcompagna dalla ſchiera de&#039; ſuoi, perchè <lb></lb>
bravo imitatore, e ſeguace de&#039; noſtri.</s><s id="id2751911"> Aggiun-<lb></lb>
gaſi a queſte due teſte maraviglioſe di Apo-<lb></lb>
ſtoli, e una di Religioſa, quelle di Alberto <lb></lb>
Durero, queſta di Luca d&#039;Olanda, due rifor-<lb></lb>
matori della ſcuola Tedeſca, e Olandeſe, due <lb></lb>
rari eſempj al pittore di un diſegno ſenza affet-<lb></lb>
tazione, all&#039;uomo di un&#039;amicizia in una ſteſſa <lb></lb>
profeſſione ſenza rivalità.</s></p>

<p id="id2751946" type="foot"><s id="id2751950"><foot.target id="a172"></foot.target>que-</s></p>

<p id="id2751957" type="main"><s id="id2751961">Soggetti mitologici ſon le tre Grazie in <lb></lb>
chiaroſcuro, la Venere allo ſpecchio, e <lb></lb>
l&#039;Adone di Rubens.</s></p>
<p id="id2774300" type="main"><s id="id2774304">Ritratti della ſteſſa camera ſono il poeta <lb></lb>
Roſſeau dipinto dall&#039;Argilier, il Lutero del <lb></lb>
Cranack, l&#039;altro Lutero, e il Riccardo Sotuel <lb></lb>
<arrow.to.target n="a173"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(189)"></pb>
dell&#039;Olbenio, citati da Deſcamps e rari aſſai in <lb></lb>
Italia, e fuori, trattone Inghilterra, per cui <lb></lb>
ornamento par che Olbenio naſceſſe.</s><s id="id2774338"> Vi è <lb></lb>
inoltre una delle due mogli di Rubens, e per <lb></lb>
avventura la Elena Forman, che fu la ſeconda, <lb></lb>
di beltà rara, dice il ſuo Storico, e ſervitagli <lb></lb>
ſpeſſo di modello nelle teſte femminili.</s><s id="id2774357"> Nella <lb></lb>
claſſe de&#039; ritratti potrian computarſi due qua-<lb></lb>
drettini del Miris un de&#039; più gaj della ſchiera, <lb></lb>
ov&#039;egli ha ritratto ſe ſteſſo; in una è colla ſua <lb></lb>
moglie, ed ha in mano un fiaſco di birra; in <lb></lb>
altro tengono amendue uno ſtrumento da ſuo-<lb></lb>
no, e moſtrano di avere ſervito alla muſica di <lb></lb>
una lor figliuola, che bee dopo aver cantato. </s><lb></lb>
<s id="id1603804">Sul guſto medeſimo ſono i ritrattini ove Neſcker <lb></lb>
ſi è dipinto in compagnìa della moglie fra due <lb></lb>
lor ſigli; e quelli altri pure di Neſcker, ne&#039; quali <lb></lb>
una medeſima Donna ſiede accordando un liuto, <lb></lb>
e in altro quadro genufleſſa ſa voti a Venere.</s></p>
<p id="id2774413" type="foot"><s id="id2774417"><foot.target id="a173"></foot.target>dell&#039;</s></p>

<p id="id2782277" type="main"><s id="id2782280">Così par che ſian tratti dal vivo que&#039; tanti <lb></lb>
altri perſonaggi di ſcene piacevoli, che paion <lb></lb>
meſſi nelle quadrerìe a ſollevare lo ſpirito dagli <lb></lb>
oggetti più ſerj.</s><s id="id2782297"> Tali ſono i Bevitori di Brauwer <lb></lb>
ſoggetto familiariſſimo a queſto Fiammingo. </s><lb></lb>
<s id="id1603883">Tali ſono i Giuocatori di Hemskerck in due <lb></lb>
quadrettini; il Ciambellajo di Helmbreker, di <lb></lb>
cui è anche il di ultimo di Carnevale eſpreſſo <lb></lb>
con ſommo ingegno in una maſcherata, ove <lb></lb>
<arrow.to.target n="a174"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(190)"></pb>
il Tempo miſura in un criuolo a polvere il <lb></lb>
poco ſpazio che rimane; il Ciarlatano, il Con-<lb></lb>
tadino che parte il pane alla moglie, e l&#039;A-<lb></lb>
mante vecchio, tutti di Miris; i Fanciulli che <lb></lb>
dell&#039;acqua inſaponata fan le palle; opera di <lb></lb>
Slingeland, e quegli altri, che traendo un uc-<lb></lb>
cellino da una gabbia non ſi avveggono. che i <lb></lb>
compagni tengon pronto un gatto, e preparano <lb></lb>
non sò qual celia; invenzione curioſa di Pier <lb></lb>
Van der Werf figliuolo del grande Adriano <lb></lb>
ſoprallodato.</s><s id="id2782374"> Di Gherardo Douw è il Canti-<lb></lb>
niere che ſaggia il vino dalla botte; e la Frit-<lb></lb>
tellaja, che con atto naturaliſſimo riſcuote da <lb></lb>
una bambina il prezzo della ſua merce, e l&#039;al-<lb></lb>
tra Donna, che ſuona, mentre un fanciullo <lb></lb>
addeſtra al ballo un canino.</s><s id="id2782399"> Quattro altri che <lb></lb>
vengono da Callot e già ſono in rame inciſi, <lb></lb>
figurano una compagnia di Zingari in marcia, <lb></lb>
e in ripoſo, i lor furti, la lor cucina, e tutto <lb></lb>
il coſtume di quella gente raminga.</s></p>

<p id="id2794163" type="foot"><s id="id2794167"><foot.target id="a174"></foot.target>il</s></p>

<p id="id2794174" type="main"><s id="id2794178">Reſta a nominare i paeſiſti di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Brughel <lb></lb>
di cui non vi è un guſto nè più ſtudiato, nè più <lb></lb>
fecondo</s><s id="id1604043"> Vi è una campagna aſſai varia, e po-<lb></lb>
polata da gran numero di gente, che guida <lb></lb>
un carriaggio.</s><s id="id2794200"> Vicino a lui ſon quattro paeſi <lb></lb>
dell&#039;Agricola pittor felice in rappreſentare <foreign lang="la"><emph type="italics">ho-<lb></lb>
minumque houmque labores,</emph></foreign> dal qual talento <lb></lb>
ebbe il nome.</s><s id="id2794221"> Quì ſi hanno di ſua mano un&#039;<lb></lb>
<arrow.to.target n="a175"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(191)"></pb>
Iride, una Pioggia, una Sera con campagnuoli <lb></lb>
che ſi ritirano, una Notte con fuochi villerecci, <lb></lb>
e lumi notturai.</s><s id="id2794246"> Due altri paeſi tutti coſperſi <lb></lb>
di un bel colorito di primavera, e frequentati <lb></lb>
da una moltitudine di uomini e di animali, <lb></lb>
ſono di Van-der Neer autore ricercatiſſimo, e <lb></lb>
prezioſo in Italia.</s><s id="id2794265"> Ma ſopra tutti è ſtimato an-<lb></lb>
che per la ſua grandezza il quadro di Claudio <lb></lb>
Loreneſe, detto da alcuni il Raffaele de&#039; pae-<lb></lb>
ſiſti; Eſprime una Marina con baſtimenti, e <lb></lb>
marinerìa ſparſa pel lido: ſul quale ergeſi un <lb></lb>
ſontuoſo edifizio, copia della <expan abbr="Reale">R.</expan> Villa Medici <lb></lb>
di Roma.</s></p>

<p id="id2767083" type="foot"><s id="id2767086"><foot.target id="a175"></foot.target>Iri-</s></p>

<p id="id2767094" type="main"><s id="id2767098">Ornamenti di queſti due Gabinetti ſono due <lb></lb>
ricche tavole di pietre dure, la Venere Ania-<lb></lb>
domene trasferita non è molto da Roma, ed <lb></lb>
un&#039;altra che ſi aſciuga nel ſortire dal Bagno a <lb></lb>
cui ſerve di compagno il giovane che ſi trae <lb></lb>
la ſpina dal Piede del Campidoglio, pezzo ra-<lb></lb>
riſſimo in marmo.</s><s id="id2767127"> La prima Venere ch&#039;è nella <lb></lb>
minor Camera, fu fatta incidere fra le più belle <lb></lb>
dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Maffei, e l&#039;altra con tutte quelle re-<lb></lb>
ſtate dopo la nuova riordinazione della <expan abbr="Real">R.</expan> Gal-<lb></lb>
lerìa ſtà nella grand&#039;opera del <emph type="italics">Muſeo Fiorentino.</emph></s></p>

<p id="id2767157" type="main"><s id="id2767161">Nella decimaquarta camera vi eſiſte una pre-<lb></lb>
zioſa raccolta di ſtampe, e diſegni dei più ce-<lb></lb>
lebri Profeſſori legati in molti volumi aſſai ric-<lb></lb>
camente.</s><s id="id2767177"> Il vano che reſta fra gli ſcaſſali e la <lb></lb>
<arrow.to.target n="a176"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(192)"></pb>
volta è ripiena di quadri con diſegni aſſai finiti, <lb></lb>
e molto belli, trai quali ve ne ſono di Fra Bar-<lb></lb>
tolommeo della Porta, del Baroccio, di Ti-<lb></lb>
ziano, la facciata del Palazzo Antella di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
da <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan>, del Beccafumi, del Caravaggio, <lb></lb>
di Andrea del Sarto, di Salvator Roſa, e di <lb></lb>
altri.</s><s id="id2766170"> I volumi de&#039; diſegni ſono ſopra 300., e <lb></lb>
molti quelli ancor delle ſtampe.</s><s id="id2766178"> I primi co-<lb></lb>
minciano da Cimabue, e ſeguitando ſino ai <lb></lb>
tempi preſenti, terminano con due gran lu-<lb></lb>
minari di queſti anni Battoni, e Mengs.</s><s id="id2766194"> Eſi-<lb></lb>
ſtono in queſto luogo ancora varj buſti antichi <lb></lb>
aſſai belli di putti, Satiri, Idoli Egizj <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s></p>

<p id="id2766206" type="foot"><s id="id2766210"><foot.target id="a176"></foot.target>volta</s></p>

<p id="id2766218" type="main"><s id="id2766222">La decimaquinta camera in diverſi Armadi <lb></lb>
contiene varie antiche lucerne, figuline anti-<lb></lb>
che, frammenti di mani, piedi, gambe <expan abbr="eccetera">ec.</expan> dei <lb></lb>
baſſirilievi aſſai piacevoli, vaſi etruſchi ſiniſſimi <lb></lb>
di molte eleganti forme con ſuperbe pitture, <lb></lb>
e un piediſtallo di un candelabro marmoreo di <lb></lb>
ſcultura aſſai bella.</s></p>

<p id="id2766252" type="main"><s id="id2766255">La decimaſeſta camera nominata la Tribuna <lb></lb>
è la più bella, la più nobile, e la più ricca che <lb></lb>
ſia in queſta Real Gallerìa, poichè la ſcul-<lb></lb>
tura, la pittura, e altre coſe prezioſe ſono <lb></lb>
l&#039;oggetto di ammirazione di ognuno, e <lb></lb>
che ſorprende aſſai i viaggiatori.</s><s id="id2766280"> L&#039;ornato <lb></lb>
della cupola è di Bernardino Poccetti.</s><s id="id2766287"> La <lb></lb>
belliſſima Venere detta de&#039; Medici, che dà il <lb></lb>
<arrow.to.target n="a177"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(193)"></pb>
nome a queſto gabinetto è la ſcultura più <lb></lb>
bella, e più rara che in verun luogo ſi ritrovi <lb></lb>
di femminil ſeſſo, che ognuno reſta attonito <lb></lb>
dalla ſua bellezza.</s><s id="id2791853"> Preſſo a queſta ſi rimirano <lb></lb>
le ſeguenti: un Uomo in atto di arrotare un <lb></lb>
ferro, perciò da tutti nominato l&#039;Arrotino <lb></lb>
della Gallerìa di Firenze; il Fauno è dei mi-<lb></lb>
gliori tempi dell&#039;antica ſcultura, reſtaurato, e <lb></lb>
ſupplito con gran diligenza da Michelagnolo <lb></lb>
Buonarroti; due Lottatori, che nel ſuo ge-<lb></lb>
nere è uno dei monumenti più belli dell&#039;an-<lb></lb>
tichità.</s><s id="id2791890"> L&#039;Apollino appoggiato a un tronco <lb></lb>
è ſtato quì poſto d&#039;ordine del Real Sovrano <lb></lb>
facendolo venir da Roma.</s></p>

<p id="id2791901" type="foot"><s id="id2791905"><foot.target id="a177"></foot.target>no-</s></p>

<p id="id2791912" type="main"><s id="id2791916">Tra i quadri che adornano queſta Tribu-<lb></lb>
na, nella prima facciata dietro la Venere <lb></lb>
de&#039; Medici è la famoſa Pietà d&#039;Andrea del Sar-<lb></lb>
to ch&#039;era a Luco; la Madonna con Gesù Bam-<lb></lb>
bino di Carlo Dolci; una Madonna di Guido <lb></lb>
Reni; un&#039;altra col Bambin Gesù del Correg-<lb></lb>
gio; una Sacra Famiglia del Parmigianino. </s><lb></lb>
<s id="id1604645">Nella ſeconda la Venere aſſai celebre di <lb></lb>
Tiziano; una Sibilla del Guercino; Endi-<lb></lb>
mione del medeſimo; <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina di Tizia-<lb></lb>
no o del Veroneſe; Abramo, e Agar di Pie-<lb></lb>
tro da Cortona.</s><s id="id2791962"> Nella terza un Convito <lb></lb>
di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da Baſſano con la ſua Famiglia. </s><lb></lb>
<s id="id1604689">Nella quarta vi ſono tre Tavole di Raf-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a178"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(194)"></pb>
faelle d&#039;Urbino, che le due minori eſpri-<lb></lb>
mono Noſtra Signora col <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino, e <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, che ſcherzano fra loro; e l&#039;al-<lb></lb>
tra il <expan abbr="Santo">S.</expan> Precurſore ſedente nel Deſerto opera <lb></lb>
della più perfetta maniera di Raffaelle, la <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Famiglia con <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco del Correggio; <lb></lb>
la Madonna con Gesù, e due Santi di Pietro <lb></lb>
Perugino, Papa Giulio della Rovere dello <lb></lb>
ſteſſo Raffaelle.</s><s id="id2780141"> Nella quinta un Baccanale <lb></lb>
ſopra la porta di Annibal Caracci, <expan abbr="Santa">S.</expan> Mad-<lb></lb>
dalena di Lodovico Caracci, <expan abbr="San">S.</expan> Pietro di <lb></lb>
Lanfranco.</s><s id="id2780154"> Nella ſeſta Giob di <expan abbr="Fra">F.</expan> Bar-<lb></lb>
tolommeo della Porta, il Profeta Iſaia del <lb></lb>
medeſimo con la Preſentazione al Tempio di <lb></lb>
lui, la Viſitazione di <expan abbr="Santa">S.</expan> Eliſabetta dell&#039;Al-<lb></lb>
bertinelli condiſcepolo del ſuddetto.</s><s id="id2780175"> Nella <lb></lb>
ſettima Ercole tra la Virtù, e il Piacere <lb></lb>
di Rubens.</s><s id="id2780185"> Nell&#039;ottava una <expan abbr="Santa">S</expan> Famiglia di <lb></lb>
Michelangelo Buonarroti, una <expan abbr="Santa">S.</expan> Famiglia di <lb></lb>
Andrea del Sarto, una Madonna di Tiziano, <lb></lb>
la ſtrage degl&#039;Innocenti del Ticciarelli detto <lb></lb>
il Volterrano Vecchio.</s></p>

<p id="id2780203" type="foot"><s id="id2780207"><foot.target id="a178"></foot.target>N faelle</s></p>

<p id="id2780215" type="main"><s id="id2780218">La decimaſettima camera contiene molte <lb></lb>
piccole ſculture diviſe in varie liſte con nic-<lb></lb>
chie una ſopra l&#039;altra con ſtatuette, e buſti <lb></lb>
di marmo; e nello ſpazio compreſo fra eſſe <lb></lb>
liſte vi è una rariſſima, e forſe unica raccolta <lb></lb>
di moltiſſimi quadretti con ſopra 600. Ritrat-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a179"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(195)"></pb>
tini parte a olio, ed i più lavorati in mi-<lb></lb>
niature aſſai belle e rare, fatte da&#039; più ce-<lb></lb>
lebri Profeſſori, che ſono il Tintoretto, i <lb></lb>
Caracci, Raffaello, Tiziano, Giorgione, Vol-<lb></lb>
terrano, e altri.</s><s id="id2769853"> Vedeſi quivi la rariſſima co-<lb></lb>
lonna a ſpire di alabaſtro orientale alta brac-<lb></lb>
cia tre e mezzo, in cima alla quale è una <lb></lb>
ſtatuetta di un fanciullo togato creduto Ne-<lb></lb>
rone, e nel baſſo ſono con ottima ſimetria <lb></lb>
diſpoſte altre ſculture corriſpondenti al guſto <lb></lb>
di queſta ſtanza.</s></p>

<p id="id2769883" type="foot"><s id="id2769887"><foot.target id="a179"></foot.target>tini</s></p>

<p id="id2769895" type="main"><s id="id2769898">La decimottava camera contiene quadreria <lb></lb>
grande.</s><s id="id2769905"> I maggiori quadri ſono una Pietà di <lb></lb>
Agnol Bronzino, un <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Ivo dell&#039;Empoli belliſ-<lb></lb>
ſimo, un <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio di Carlo Dolci, un ritratto <lb></lb>
di Filippo IV. di Spagna del Velaſco, una Ver-<lb></lb>
gine con varj Santi del Ghirlandaio.</s><s id="id2769925"> Del Ca-<lb></lb>
ravaggi è il Criſto interrogato dal Fariſeo; di <lb></lb>
Tiziano altra Venere giacente; il ſacrificio <lb></lb>
di Iſacco è di Aleſſandro Allori, la Madda-<lb></lb>
lena è del Furino, il <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo dello Spa-<lb></lb>
gnoletto; del Baſſano giovane l&#039;Angelo che <lb></lb>
annunzia i Paſtori, e finalmente la tela, nella <lb></lb>
quale alla campagna ſta ragionando Ruggie-<lb></lb>
ri con Fiordiſpina, è di Guido Reni <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s></p>

<p id="id2778873" type="main"><s id="id2778876">La decimanona camera è adorna di ſcultu-<lb></lb>
re mezzane, ed inſigne è il gruppo d&#039;Amo-<lb></lb>
re e Pſiche, ed inoltre ſono aſſai belle un <lb></lb>
<arrow.to.target n="a180"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(196)"></pb>
giovinetto togato, Vibia Figlia di <expan abbr="Marco">M.</expan> Au-<lb></lb>
relio velata ſimboleggiata per la Dea Cere-<lb></lb>
re, una Minerva, una giovane Donna ſtolata <lb></lb>
creduta una Sacerdoteſſa, un Fanciullo ve-<lb></lb>
ſtito con corta tunica ripiegata con alquante <lb></lb>
noci dentro, ed un Ganimede reſtaurato dal <lb></lb>
Cellini con rara induſtria; varj buſti antichi <lb></lb>
tramezzano dette ſtatue, e nel diſopra è ador-<lb></lb>
na di diverſi baſſirilievi.</s></p>

<p id="id2778937" type="foot"><s id="id2778941"><foot.target id="a180"></foot.target>N 2 gio-</s></p>

<p id="id2778949" type="main"><s id="id2778952">La vigeſima, e ultima camera, che ha la <lb></lb>
volta dipinta con varie Deità da Federigo <lb></lb>
Zuccheri, contiene una numeroſa e rara rac-<lb></lb>
colta di Monete, e Medaglie moderne.</s><s id="id2778968"> Nel-<lb></lb>
le pareti vi è colorita la Carta geografica del <lb></lb>
Granducato, e il reſto dell&#039;ornamento è di <lb></lb>
quadri a moſaico, e quattro buſti, cioè, Ame-<lb></lb>
rigo Veſpucci, Galileo Gaiilei, Lorenzo il <lb></lb>
Magnifico, e Giovanni de&#039; Medici detto delle <lb></lb>
Bande Nere, Padre del Granduca Coſimo I. <lb></lb>
valoroſo Capitano.</s></p>

<p id="id2779000" type="main"><s id="id2779004">Queſto Gabinetto come quello delle Me-<lb></lb>
daglie antiche, e delle Gemme intagliate ſtà <lb></lb>
privativamente ſotto la cuſtodia del Direttore <lb></lb>
Antiquario.</s></p>

<p id="id2779021" type="main"><s id="id2760604">Terminato il giro della <expan abbr="Real">R.</expan> Gallerìa depo-<lb></lb>
ſito ricchiſſimo di preſſo 600. quadri ſenza <lb></lb>
quelli che preſentano i ritratti degli Uomini <lb></lb>
Illuſtri, e dei Pittori, e di una raccolta di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a181"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(197)"></pb>
antichi marmi, dei quali tanta copia non ne <lb></lb>
ha fuori di Roma città alcuna, eſſendo com-<lb></lb>
poſta di oltre a 200. Buſti antichi e non mi-<lb></lb>
nori del naturale, e di oltre a 100. ſtatue ſi-<lb></lb>
mili tutte rare; ſortendo dall&#039;iſteſſe ſcale pren-<lb></lb>
dendo ſotto la volta in mezzo agli Ufizj vi è <lb></lb>
da oſſervare vicino al Ponte Vecchio la Chieſa <lb></lb>
antichiſſima di</s></p>

<p id="id2760668" type="foot"><s id="id2760671"><foot.target id="a181"></foot.target>an-</s></p>

<p id="id2760679" type="main"><s id="id2760682"><expan abbr="SANTO">S.</expan> STEFANO E <expan abbr="SANTA">S.</expan> CECILIA, che circa all&#039;<lb></lb>
anno 1640. fu con grandiſſima ſpeſa reſtaurata <lb></lb>
dai Marcheſi Bartolommei.</s><s id="id2760694"> Entrati in Chieſa, <lb></lb>
a mano deſtra trovaſi la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo <lb></lb>
che caccia il Demonio, opera di Franceſco <lb></lb>
Bianchi.</s><s id="id2760708"> Ne ſegue l&#039;Altare di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, e <lb></lb>
quindi la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Niccola, ove Matteo <lb></lb>
Roſſelli ha con maeſtrìa rappreſentato il detto <lb></lb>
Santo in Gloria, dipoi ne viene l&#039;Altare di <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia che era nella ſoppreſſa ſua Chieſa <lb></lb>
in Piazza ed ora a queſta riunita, dipinta dal <lb></lb>
<expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi.</s><s id="id2760738"> Niccolò Lapi dipinſe a freſco <lb></lb>
la Santiſſima Vergine, e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, che ſi <lb></lb>
vedono nel proſſimo Altare del Crocifiſſo. </s><lb></lb>
<s id="id1605510">E&#039; nella facciata una ſtatua di legno colorito <lb></lb>
rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo da Villanuova.</s><s id="id2760759"> In <lb></lb>
una Nicchia del Coro vedeſi quella di San <lb></lb>
Stefano fatta dal Gonnelli detto il Cieco da <lb></lb>
Gambaſſi.</s><s id="id2818190"> E&#039; poi da vederſi per l&#039;Altar Mag-<lb></lb>
giore il celebre Paliotto di bronzo nel quale <lb></lb>
<arrow.to.target n="a182"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(198)"></pb>
con moltiſſime, e ben diſpoſte figure di alto, <lb></lb>
e baſſo rilievo, Ferdinando Tacca effigio il <lb></lb>
Martirio di detto Santo, dono fatto a queſta <lb></lb>
Chieſa da Girolamo Bartolommei.</s><s id="id2818223"> Paſſato poi <lb></lb>
quello del Batteſimo di Criſto, ammireremo <lb></lb>
all&#039;altar della Madonna della Cintola la bel-<lb></lb>
liſſima opera di Santi di Tito ove effigiò Maria <lb></lb>
Vergine, <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino, ed altri diverſi Santi di <lb></lb>
queſt&#039;Ordine.</s><s id="id2818247"> Trovaſi nella ſuſſeguente da <lb></lb>
Mauro Soderini eſpreſſo il Miracolo di <expan abbr="San">S.</expan> Za-<lb></lb>
nobi.</s><s id="id2818258"> La caduta di <expan abbr="San">S.</expan> Paolo di mano di Fran-<lb></lb>
ceſco Moroſino, e in ultimo lo Spoſalizio di <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina.</s><s id="id2818269"> Queſta Chieſa è ſtata moderna-<lb></lb>
mente reſtaurata, e abbellita con tettoja, e <lb></lb>
pavimento tutto nuovo; e l&#039;iſcrizioni, e me-<lb></lb>
morie Sepolcrali che erano in queſta ſono ſtate <lb></lb>
collocate con buon ordine nella muraglia del <lb></lb>
piccol Chioſtro di queſta Chieſa.</s><s id="id2818293"> Ripigliando <lb></lb>
la ſtrada degli Ufizj per di dietro al Palazzo <lb></lb>
Vecchio ſi trova la</s></p>

<p id="id2818305" type="foot"><s id="id2818309"><foot.target id="a182"></foot.target>con</s></p>

<p id="id2818316" type="main"><s id="id2818320">PIAZZA DEL GRANO, così chiamata, atteſo-<lb></lb>
chè in un Loggiato aſſai comodo di Architet-<lb></lb>
tura Toſcana fatto nel 1619. vendeſi il grano <lb></lb>
pubblicamente, oſſervandoſi ſopra l&#039;arco di <lb></lb>
mezzo il buſto di Coſimo II fatto da Chia-<lb></lb>
riſſimo Fancelli, eſſendo coſtata tutta queſta <lb></lb>
fabbrica 5000. ſcudi; e di quì proſeguendo, <lb></lb>
e al primo canto volgendo a man ſiniſtra, tro-<lb></lb>
vaſi l&#039;antichiſſima Chieſa Parrocchiale di </s></p>

<pb pagenum="(199)"></pb>
<p id="id1605763" type="main"><s id="id1605764"><expan abbr="SAN">S.</expan> REM GIO, qual&#039;è a tre navate, con archi <lb></lb>
di ſeſto acuto.</s><s id="id2758828"> La <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Nunziata, che è al <lb></lb>
primo Altare a man deſtra è di Franceſco <lb></lb>
Moroſini, al ſecondo lo Spoſalizio della Ma-<lb></lb>
donna di Domenico Martinelli, al terzo vi è <lb></lb>
dal Sagreſtani dipinta Maria Santiſſima, e al-<lb></lb>
cuni Santi.</s><s id="id2758854"> Paſſato l&#039;Altar maggiore trovaſi la <lb></lb>
Cappella che fu già di Dante Alighieri, e poi <lb></lb>
della Famiglia Gaddi ove è una Concezione <lb></lb>
dipinta con poetica invenzione da Iacopo da <lb></lb>
Empoli.</s><s id="id2758873"> Ne ſegue l&#039;Altare di <expan abbr="San">S.</expan> Leonardo <lb></lb>
dipinto dal detto Moroſini, del quale è anco <lb></lb>
il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Sebaſtiano paſſato l&#039;Altare <lb></lb>
del <expan abbr="Santiſſimo">SS.</expan> Crocifiſſo.</s><s id="id1605868"> In Sagreſtia vi ſono due <lb></lb>
antiche Tavole, ed è oſſervabile quella di una <lb></lb>
<expan abbr="Santiſſima">SS</expan> Nunziata dipinta da Andrea Orcagna.</s><s id="id2758900"> Di <lb></lb>
quì partendo, e voltando a ſiniſtra verſo il Canto <lb></lb>
a&#039; Soldani, ſi trova la Chieſa e Convento de&#039; <lb></lb>
Padri Agoſtiniani di</s></p>

<p id="id2758916" type="main"><s id="id2758920"><expan abbr="SAN">S.</expan> IACOPO tra&#039; Foſſi dove di Andrea del <lb></lb>
Sarto, ſi vede l&#039;apparizione di Criſto in forma <lb></lb>
d&#039;Ortolano alla Maddalena.</s><s id="id2758932"> Vi ſi vedono an-<lb></lb>
cora le copie delle ſue Tavole che quì ſi tro-<lb></lb>
vavano, una delle quali, ove ſono eſpreſſi <lb></lb>
ſei diverſi Santi, è così bella che ſebben co-<lb></lb>
pia è nondimeno tenuta in gran pregio.</s><s id="id2758952"> II <lb></lb>
quadro della ſoffitta è vagamente colorito dal <lb></lb>
Gherardini rappreſentante il Trionfo della <lb></lb>
<arrow.to.target n="a183"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(200)"></pb>
Fede con <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino eſtatico.</s><s id="id2758977"> Eſcendo da <lb></lb>
queſta Chieſa ſi vede a man deſtra il</s></p>

<p id="id2758986" type="foot"><s id="id2758990"><foot.target id="a183"></foot.target>Fe-</s></p>

<p id="id2758997" type="main"><s id="id2758248">PONTE detto alle Grazie, per una Cappella <lb></lb>
di grandiſsima devozione detta <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria delle <lb></lb>
Grazie, di padronato dei <expan abbr="Signori">Sigg.</expan>  Alberti, dei <lb></lb>
quali è il Palazzo oppoſto di freſco rifatto, ed <lb></lb>
ampliato ſommamente.</s><s id="id2758269"> Chiamaſi anche il <lb></lb>
Ponte a Rubaconte, dal nome di Meſſer Ru-<lb></lb>
baconte da Mandella Poteſtà di Firenze, che <lb></lb>
diè mano a farlo edificare.</s><s id="id2758284"> Nel Lungarno da <lb></lb>
queſta parte, e nelle ſtrade quivi attorno ſono <lb></lb>
le Tintorìe di Seta, e Lana, e nel Corſo dei <lb></lb>
Tintori vi è una delle Scuole per le Ragazze <lb></lb>
erette da <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> detta di <expan abbr="San">S.</expan> Giorgio.</s><s id="id2758304"> Dalla <lb></lb>
ſuddetta Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo ſi torna per due <lb></lb>
ſtrade alla Piazza, e Chieſa di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, che <lb></lb>
una detta Via de&#039; Benci, dov&#039;è l&#039;antico Pa-<lb></lb>
lazzo de&#039; Peruzzi, poi de&#039; Celleſi, dove abitò <lb></lb>
l&#039;Imperatore Paleologo, quando intervenne <lb></lb>
al Concilio Fiorentino, el&#039;altra detta Borgo <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, nella quale ſono buone Fabbri-<lb></lb>
che, ed in ſpecie l&#039;antico</s></p>

<p id="id2758340" type="main"><s id="id2758343">PALAZZO de&#039; Corſini; le abitazioni de&#039; Diac-<lb></lb>
ceti, ove ſono molte Pitture di Giorgio Va-<lb></lb>
ſari.</s><s id="id2758354"> I Palazzi degli Spinelli, de&#039; Conti Bar-<lb></lb>
di, e de&#039; Morelli, e quello de&#039; Dini ricco di <lb></lb>
Pitture, ſpecialmente di Santi di Tito, ed una <lb></lb>
d&#039;Andrea del Sarto, E quì ſi termina il Quar-<lb></lb>
tier <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce.</s></p>

<p id="id2758375" type="foot"><s id="id2758378">QUAR-</s></p>

<pb pagenum="(201)"></pb>
<p id="id2758386" type="head"><s id="id2758390">
QUARTIERE <expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA NOVELLA.</s></p>

<p id="id2758397" type="main"><s id="id2758400">SANTA MARIA NOVELLA de&#039; Padri Domeni-<lb></lb>
cani, una delle più belle non ſolo di Fi-<lb></lb>
renze, ma quaſi diſſi d&#039;Italia, lodata da Mi-<lb></lb>
chelagnolo Buonarroti, che come è fama fra <lb></lb>
noi, ſoleva chiamarla la ſua Spoſa.</s><s id="id2758421"> Fu queſta <lb></lb>
cominciata nel 1279. avendone poſta la prima <lb></lb>
pietra nei 18. Ottobre di detto anno il Car-<lb></lb>
dinal Latino, col diſegno di Fra Siſto, e Fra <lb></lb>
Riſtoro Converſi di quell&#039;Ordine, e Fioren-<lb></lb>
tini intendentiſſimi di Architettura, e perfe-<lb></lb>
zionata circa l&#039;anno 1350. governando il Con-<lb></lb>
vento Fra Iacopo Paſſavanti celebre ed elo-<lb></lb>
quente Scrittore.</s><s id="id2747403"> Promoſſe la gran Fabbrica <lb></lb>
di queſto magnifico Tempio il Beato Giovanni <lb></lb>
da Salerno diſcepolo di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, il <lb></lb>
quale è diviſo in tre Navate ſoſtenute da pi-<lb></lb>
laſtri, e colonne, ſulle quali poſano gli archi <lb></lb>
delle volte così ben rilevate, che oltre la mae-<lb></lb>
ſtà, e vaghezza rendono molta luce alla Chie-<lb></lb>
ſa, la quale è lunga dalla Porta maggiore fino <lb></lb>
dietro all&#039;Altar grande braccia 168., la cro-<lb></lb>
ciata braccia 106., e la larghezza della Chieſa <lb></lb>
braccia 46.</s><s id="id2747449"> Nelle pareti delle Navate ſono le <lb></lb>
Cappelle tutte di un ordine.</s><s id="id2747456"> In ciaſcuna di <lb></lb>
effe è una Tavola di Pitture eccellenti: in-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a184"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(202)"></pb>
cominciando dalla porta del mezzo ſopra la <lb></lb>
quale evvi un Crocifiſſo dipinto da Giotto, la <lb></lb>
prima a man deſtra è una Vergine Annun-<lb></lb>
ziata dall&#039;Angelo dipinta da Santi di Tito. </s><lb></lb>
<s id="id1606413">Segue il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo mirabilmente <lb></lb>
effigiato da Girolamo Macchietti: e dopo <lb></lb>
queſto la Natività del Signore dipinta da Ba-<lb></lb>
tiſta Naldini, di cui ſono l&#039;altre due ſeguen-<lb></lb>
ti; cioè quella della Purificazione di Maria <lb></lb>
Vergine, e l&#039;altra della Depoſizione di Croce <lb></lb>
di Noſtro Signore.</s><s id="id2747516"> E&#039; anco di Santi di Tito <lb></lb>
il Lazzero reſuſcitato, dopo della qual Cap-<lb></lb>
pella vedeſi il belliſſimo Sepolcro della <expan abbr="Beata">B.</expan> Vil-<lb></lb>
lana de&#039; Botti, ſcolpito da Deſiderio da Setti-<lb></lb>
gnano.</s><s id="id2747535"> Del Ligozzi poi è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Rai-<lb></lb>
mondo, che reſuſcita da morte un fanciullo. </s><lb></lb>
<s id="id1606493">Voltando nella Crociata ſi vede il Depoſito <lb></lb>
del Patriarca Giuſeppe di Coſtantinopoli, che <lb></lb>
intervenuto con l&#039;Imperatore <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Paleologo <lb></lb>
al Concilio Ecumenico nel 1439. morì quì <lb></lb>
il dì 15. Giugno 1440. poco avanti che ter-<lb></lb>
minaſſe il Concilio, e fu in queſta Chieſa ſe-<lb></lb>
polto.</s><s id="id2747577"> Salita una ſcala in teſta alla Crociata <lb></lb>
ſi ammira una Tavola rappreſentante il Mar-<lb></lb>
tirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina opera di Giuliano Bugiar-<lb></lb>
dini con molte figure ſotto diſegnate da Mi-<lb></lb>
chel&#039;Angelo Buonarroti.</s><s id="id2770057"> In queſta Cappella <lb></lb>
oſſervaſi un&#039;antichiſſima immagine di Maria <lb></lb>
<arrow.to.target n="a185"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(203)"></pb>
che è la prima opera di Cimabue data al <lb></lb>
pubblico, ſtata gran tempo all&#039;Altar Mag-<lb></lb>
giore di queſta Chieſa, nella quale cominciò <lb></lb>
il ravvivamento della Pittura.</s><s id="id2770090"> Ne ſegue proſ-<lb></lb>
ſima a queſta la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico <lb></lb>
ove la Tavola è di Iacopo Vignali, lo sfondo <lb></lb>
è di Piero Dandini, come ancora una delle <lb></lb>
due Lunette; e l&#039;altra rappreſentante la Pietà <lb></lb>
è del Paſſignano: i due gran quadri laterali <lb></lb>
ſono del Bonechi.</s><s id="id2770118"> L&#039;altra Cappella tutta di-<lb></lb>
pinta a freſco da Filippo Lippi vi è rappre-<lb></lb>
ſentato da una parte <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Evangeliſta, che <lb></lb>
reſuſcita Druſiana, e dall&#039;altra <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Apo-<lb></lb>
ſtolo che ſcaccia dall&#039;Idolo di Marre il De-<lb></lb>
monio; e la Madonna di marmo bianco poſta <lb></lb>
fopra il Sepolcro di paragone dietro l&#039;Altare <lb></lb>
è opera di Benedetto da Majano.</s><s id="id2770153"> Dietro all&#039;<lb></lb>
altar maggiore belliſſime ſono le Pitture del <lb></lb>
Coro fatte dal Grillandajo.</s><s id="id2770164"> In ſette Storie da <lb></lb>
una parte ſi rappreſenta la vita di Maria Ver-<lb></lb>
gine, ed in altre ſette dall&#039;altra, quella di <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta, ed in ciaſcuna furono ritrat-<lb></lb>
te da quel Pittore molte perſone di quei tem-<lb></lb>
pi così bene, ed al vivo, che la natura <lb></lb>
vien ſuperata dall&#039;arte: nella prima a man de-<lb></lb>
ſtra entrando in Coro, ove è eſpreſſo quando <lb></lb>
l&#039;Angelo appariſce a Zaccaria mentre ſacrifi-<lb></lb>
ca, vi è Agnolo Poliziano, che alza una ma-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a186"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(204)"></pb>
no; Marſilio Ficino con veſte da Canonico; <lb></lb>
Demetrio Greco che ſe gli volta; Criſtoforo <lb></lb>
Landino che ha una becca nera al collo.</s><s id="id2770230"> In <lb></lb>
quella della viſitazione della Madonna è ritratta <lb></lb>
la Ginevera Benci belliſſima fanciulla.</s><s id="id2770241"> Nell&#039;al-<lb></lb>
tra facciata ove è dipinto Giovacchino cacciato <lb></lb>
dal Tempio per non aver figli, il Grillandajo <lb></lb>
ritraſſe ſe ſteſſo, che è quello che ſi tiene una <lb></lb>
mano ſul fianco con veſte azzurra, e man-<lb></lb>
tello roſſo.</s><s id="id2770264"> Quel vecchio raſo con cappuccio <lb></lb>
roſſo è Aleſſio Baldovinetti ſuo maeſtro; quel-<lb></lb>
lo con la zazzera nera è Baſtiano da <expan abbr="San">S.</expan> Gimi-<lb></lb>
gnano ſuo Diſcepolo, e cognato, e l&#039;altro <lb></lb>
che volta le ſpalle col berrettino in capo è <lb></lb>
Davitte fratello di Domenico.</s><s id="id2770289"> E appiè della <lb></lb>
fineſtra vi è a man deſtra il Ritratto di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Tornabuoni, e a ſiniſtra quello di ſua Moglie <lb></lb>
e altri delle Famiglie Popoleſchi, e Torna-<lb></lb>
quinci; vi ſono pure in queſte Pitture i ri-<lb></lb>
tratti di Piero, Giovanni, e Lorenzo de&#039; Me-<lb></lb>
dici, Monſignor Gentile Veſcovo di Arezzo, <lb></lb>
e altre perſone di quei tempi.</s><s id="id2770322"> Le Pitture <lb></lb>
d&#039;avanti dell&#039;Altare framezzate con intaglj a <lb></lb>
oro rappreſentanti Maria, con i Santi <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Battiſta, e Domenico, ed a lato i Santi Ste-<lb></lb>
fano, e Lorenzo ſono dell&#039;iſteſſo Grillanda-<lb></lb>
jo, e quella dalla parte del Coro della Re-<lb></lb>
ſurrezione di Criſto è di Benedetto di Davidde <lb></lb>
<arrow.to.target n="a187"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(205)"></pb>
Fratello di Domenico.</s><s id="id410590"> Nella prima Cappel-<lb></lb>
la, proſeguendo il giro della Chieſa, ammi-<lb></lb>
raſi il celebre Crocifiſſo di Ser Brunelleſco <lb></lb>
fatto da eſſo per la famoſa conteſa che ebbe <lb></lb>
con Donatello, e che giuſta i più intendenti <lb></lb>
Artefici queſto è uno dei più belli, e più rari <lb></lb>
Criſti poſti in Croce.</s><s id="id410619"> Nella ſeconda fatta con <lb></lb>
diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Antonio Doſio tutta lavorata <lb></lb>
di ricchi marmi oſſervaſi la Tavola rappreſen-<lb></lb>
tante Criſto che reſuſcita la figlia dell&#039;Archi-<lb></lb>
ſinagogo di Agnolo Bronzino, di cui pure è <lb></lb>
la Pittura della volta; i Sepolcri dei due Car-<lb></lb>
dinali Niccolò, e Taddeo Gaddi, e i Baſſi-<lb></lb>
rilievi di marmo, che ſono nelle pareti ſopra <lb></lb>
i depoſiti ſono di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> dell&#039;Opera.</s><s id="id410656"> Saliti per <lb></lb>
una piccola ſcala nella terza Cappella, di-<lb></lb>
pinta tutta a freſco da Andrea, e Bernardo <lb></lb>
Orcagna fratelli, ove eſpreſſero da una parte <lb></lb>
il Paradiſo, e dall&#039;altra l&#039;Inferno, nel quale <lb></lb>
ritraſſero un certo Guardi Meſſo del Comune <lb></lb>
con un foglio ſulla berretta per averlo una <lb></lb>
volta pegnorato, ſi vede ancora la Tavola dell&#039;<lb></lb>
Altare di mano del detto Andrea.</s><s id="id410693"> Ed oſſer-<lb></lb>
vando nella contigua Sagreſtia oltre i diverſi <lb></lb>
grazioſi ornamenti, le Pitture del Beato <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Angelico e di altri buoni autori moderni, rien-<lb></lb>
treremo nella Navata dove al primo Altare tro-<lb></lb>
vaſi la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Giacinto lavorata da Aleſſan-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a188"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(206)"></pb>
dro Bronzino, al ſecondo vi è una <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina di <lb></lb>
rilievo della quale non è noto l&#039;Autore: Di-<lb></lb>
poi ritrovaſi il Depoſito ove eſiſte il Corpo <lb></lb>
del B. Giovanni da Salerno Fondatore di que-<lb></lb>
fto Convento.</s><s id="id410748"> Potranno quì oſſervarſi i due <lb></lb>
Tabernacoli poſti ai pilaſtri fatti con diſegno <lb></lb>
di Pier Franceſco Silvani, e le due Tavole <lb></lb>
una del Cigoli rappreſentante <expan abbr="San">S</expan> Pier Martire, <lb></lb>
e l&#039;altra dell&#039;Empoli.</s><s id="id410768"> Ne ſegue poi nell&#039;or-<lb></lb>
dine delle Cappelle due Tavole del Vaſari, la <lb></lb>
prima rappreſentante Criſto riſorto, l&#039;altra la <lb></lb>
Madonna del Roſario; appreſſo a queſta la <lb></lb>
belliſſima Tavola della Samaritana opera di <lb></lb>
Aleſſandro Bronzino: ne viene poi il Sepolcro <lb></lb>
di Antonio Strozzi fatto da Andrea da Fieſole, <lb></lb>
ma la Madonna, e gli Angioli ſono di Maſo <lb></lb>
Boſcoli.</s><s id="id410804"> In ultimo della Navata, alla Cap-<lb></lb>
pella de&#039; Ricci, la Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina della <lb></lb>
ſteſſa Famiglia è di mano di Gaetano Roma-<lb></lb>
nelli.</s><s id="id410819"> E finalmente tralle due porte è effigiato <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Vincenzio Ferreri dal Pittore Iacopo del <lb></lb>
Meglio.</s><s id="id410829"> Uſcito di Chieſa il Foreſtiero, e con <lb></lb>
fiderando l&#039;antichiſſima facciata fatta fabbricare <lb></lb>
da Giovanni di Paolo Rucellai col diſegno di <lb></lb>
Leon Batiſta Alberti terminata nel 1477. vedrà <lb></lb>
l&#039;Armilla di Tolomeo per oſſervar l&#039;ingreſſo <lb></lb>
del Sole nel primo punto d&#039;Ariete fattavi col-<lb></lb>
locare dal Gran-Duca Coſimo I., dall&#039;altra <lb></lb>
<arrow.to.target n="a189"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(207)"></pb>
parte uno Gnomone per comodo degli Stu-<lb></lb>
denti d&#039;Aſtronomia, opera di Fra lgnazio <lb></lb>
Danti dello ſteſſo ordine, e ſopra la Porta mag-<lb></lb>
giore vedeſi eſpreſſa la Proceſſione del Corpus <lb></lb>
Domini, dipinta da Uliſſe Giocchi nell&#039;an-<lb></lb>
no 1616.</s><s id="id410893"> Dalla Chieſa paſſeremo nel Con-<lb></lb>
vento, fabbricato con comode abitazioni, in <lb></lb>
cui ſon molte coſe degne di eſſer vedute da <lb></lb>
ciaſcun Foreſtiero.</s><s id="id1607313"> Primieramente ſi trova un <lb></lb>
Chioſtro aſſai grande, le cui pareti lungo la <lb></lb>
Chieſa furono dipinte a verde terra di ſacre <lb></lb>
Iſtorie della Geneſi da Paolo detto degli Uc-<lb></lb>
celli, Pittore antico; e da altri alquanto a lui <lb></lb>
anteriori, tutto il rimanente del Chioſtro, trai <lb></lb>
quali Maeſtro Dello vi dipinſe Iſacco quando <lb></lb>
dà la benedizione ai Figliuoli.</s><s id="id410939"> E&#039; quivi ſituata <lb></lb>
la Cappella della Nazione Spagnuola, già <lb></lb>
eretta dalla Famiglia Guidalotti per Capitolo <lb></lb>
di quei Padri, con pitture neile pareti, e nella <lb></lb>
volta di mano di Taddeo Gaddi, e di Simone <lb></lb>
Memmi, i quali vi dipinſero da una parte la <lb></lb>
Chieſa militante, e trionfante, dall&#039;altra la <lb></lb>
Crocifiſſione del Signore; a Occidente <expan abbr="San">S.</expan> Tom-<lb></lb>
maſo ſedente in Cattedra con molti Angioli, <lb></lb>
ed attorno varj Profeti, ed Evangeliſti, con <lb></lb>
varie virtù, e ſcienze in abito di femmine; nella <lb></lb>
volta ſi vedono eſpreſſe la navigazione di <expan abbr="San">S.</expan> Pie-<lb></lb>
tro, la Riſurrezione di Criſto, la di lui Aſcen-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a190"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(208)"></pb>
ſione al Cielo, e la venuta dello Spirito Santo. </s><lb></lb>
<s id="id1607429">Queſta gran Cappella fu fatta reſtaurare, ed <lb></lb>
abbellire dal Padre Maeſtro Fra Salvadore di <lb></lb>
Aſcanio Spagnuolo, ſtato Miniſtro in Firenze <lb></lb>
del Re Cattolico.</s><s id="id411021"> La Tavola di San Iacopo <lb></lb>
Apoſtolo Titolare della Cappella è di mano del <lb></lb>
Bronzino, e il Crocifiſſo di marmo è opera del <lb></lb>
Pieratti.</s><s id="id411036"> Sono oſſervabili in queſta Cappella varj <lb></lb>
ritratti, vedendoſi a man deſtra all&#039;entrare quello <lb></lb>
di Cimabue veſtito di bianco, e allato ad eſſo vi <lb></lb>
è quello di Simone Memmi Pittore di queſt&#039;<lb></lb>
opera che ſi ritraſſe da ſe con due ſpecchi II <lb></lb>
Soldato coperto d&#039;Armi è il Conte Guido <lb></lb>
Novello <expan abbr="Signore">Sig.</expan> di Poppi, e quella donna ſedente <lb></lb>
veſtita di verde è il Ritratto di Madonna Laura. </s><lb></lb>
<s id="id1607508">Paſſando al ſecondo Chioſtro, che è lungo cen-<lb></lb>
todieci braccia, e largo novanta, vi vedremo <lb></lb>
diviſi in cinquanta lunette i fatti più ſingolari <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, di <expan abbr="San">S.</expan> Pier Martire, di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> An-<lb></lb>
tonino Arciveſcovo di Firenze, e di <expan abbr="San">S.</expan> Tom-<lb></lb>
maſo d&#039;Aquino, lavorate da varj eccellenti, e <lb></lb>
celebri Profeſſori di quei tempi, i quali furono <lb></lb>
Santi di Tito, Bernardino Poccetti, il Cigoli, <lb></lb>
Battiſta Naldini, il Balducci, Aleſſandro Fei <lb></lb>
detto del Barbiere, <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Maria Butteri, Coſimo <lb></lb>
Gamberucci, Lodovico Buti, Marco Soderini, <lb></lb>
Antonio Pillori, CoſimoSciorina, Benedetto Ve-<lb></lb>
glia, Aleſſandro Allori, Coſimo Gheri, Simone <lb></lb>
<arrow.to.target n="a191"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(209)"></pb>
da Poggibonſi, Gregorio Pagani, Agoſtino Vera-<lb></lb>
cini, il Bambocci, <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta Paggi, <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ma-<lb></lb>
ria Caſini <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s><s id="id411151"> Vi ſi rimirano ancora varj Ritratti di <lb></lb>
Uomini Illuſtri per Santità, che mentre viſſero <lb></lb>
ſantificarono coll&#039;eſempio loro queſto Conven-<lb></lb>
to.</s><s id="id411167"> E&#039; quì da oſſervarſi la gran Parete verſo <lb></lb>
Ponente, con le Armi in pietra della Chieſa <lb></lb>
Romana, e della Repubblica Fiorentina, per <lb></lb>
eſſer queſto uno de&#039; lati del grande Stanzone <lb></lb>
ſervito al General Concilio Ecumenico cele-<lb></lb>
brato in Firenze nel 1439. con la preſenza di <lb></lb>
Eugenio IV., e dell&#039;Imperator Paleologo <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, <lb></lb>
nel quale ſeguì l&#039;unione della Chieſa Greca <lb></lb>
con la Latina.</s><s id="id411202"> Nel mezzo di queſto gran Chio-<lb></lb>
ſtro vi è la Statua del Beato Giovanni da Sa-<lb></lb>
lerno ſcolpita da Girolamo Ticciati.</s><s id="id411214"> Vicino <lb></lb>
al medeſimo è ſituata la Spezierìa, celebre in <lb></lb>
molti luoghi d&#039;Italia, avvegnachè in eſſa, al <lb></lb>
pari di ogni gran Fonderìa, ſi fabbricano me-<lb></lb>
dicamenti Chimici d&#039;ogni forte, olj, quinteſ-<lb></lb>
ſenze, e odori di ſingolare perfezione, come <lb></lb>
è ben noto a&#039; Profeſſori di queſt&#039;Arte.</s><s id="id411243"> Nel Re-<lb></lb>
fettorio vedeſi ritratta di mano di Aleſſandro <lb></lb>
Allori detto il Bronzino la pioggia della Manna <lb></lb>
con molte figure belliſſime, ove è anco un <lb></lb>
maeſtoſo Cenacolo di Agnolo Bronzino.</s><s id="id411262"> Sa-<lb></lb>
lendo nel Dormentorio di Pitture abbellito, <lb></lb>
colla ſerie di tutti i Pontefici, e Cardinali di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a192"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(210)"></pb>
queſta inſigne Religione, trovaſi la Cappella <lb></lb>
detta del Papa, dipinta da Iacopo da Pontor-<lb></lb>
mo, e nella quale vi celebrarono quattro Som-<lb></lb>
mi Pontefici, cioè Martino V. Eugenio IV. <lb></lb>
Pio II. e Leone X. </s><s id="id1607804">Preſlo queſta è una copioſa <lb></lb>
Librerìa, dipoi il Noviziato fatto fabbricare <lb></lb>
dal Padre Aleſſio Strozzi inſigne Benefattore di <lb></lb>
queſto Convento.</s><s id="id411522"> Nella gran Piazza vedonſi due <lb></lb>
Piramidi rette ſopra le loro Baſi da quattro groſſe <lb></lb>
Teſtuggini di bronzo.</s><s id="id411534"> In queſta Piazza diviſa <lb></lb>
da dette due Piramidi ben diſtanti l&#039;una dall&#039;al-<lb></lb>
tra, ridotta per il giorno avanti alla Feſta di <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Protettore di Firenze, con ben or-<lb></lb>
dinati palchi per l&#039;immenſo popolo a foggia di <lb></lb>
un Anfiteatro, vi ſi corre in giro per tre volte <lb></lb>
il Palio de&#039; Cocchi all&#039;uſo degli antichi Ro-<lb></lb>
mani.</s><s id="id411566"> Sta collocato dicontro alla Chieſa il pal-<lb></lb>
co nobilmente apparato per il Sovrano, e Sua <lb></lb>
Real Famiglia con altri appreſſo per le cariche <lb></lb>
di Corte.</s><s id="id411580"> Feſta per verità nobiliſſima, iſtitui-<lb></lb>
ta da Coſimo I. nel 1563.</s></p>

<p id="id411589" type="foot"><s id="id411593"><foot.target id="a184"></foot.target>co-</s></p>

<p id="id411600" type="foot"><s id="id411604"><foot.target id="a185"></foot.target>che</s></p>

<p id="id411611" type="foot"><s id="id411615"><foot.target id="a186"></foot.target>no;</s></p>

<p id="id411622" type="foot"><s id="id411626"><foot.target id="a187"></foot.target>Fra-</s></p>

<p id="id411634" type="foot"><s id="id411638"><foot.target id="a188"></foot.target>dro</s></p>

<p id="id411645" type="foot"><s id="id411649"><foot.target id="a189"></foot.target>par-</s></p>

<p id="id411656" type="foot"><s id="id411660"><foot.target id="a190"></foot.target>ſio-</s></p>

<p id="id411668" type="foot"><s id="id411672"><foot.target id="a191"></foot.target>da</s></p>

<p id="id411679" type="foot"><s id="id411683"><foot.target id="a192"></foot.target>O queſta</s></p>

<p id="id411691" type="main"><s id="id411694">Sulla detta Piazza in faccia alla Chieſa era <lb></lb>
ſituato il ſoppreſſo Spedale di</s></p>

<p id="id411704" type="main"><s id="id411707">SAN PAOLO de&#039; Convaleſcenti detto così per <lb></lb>
la Carità che vi ſi eſercitava di ricettare per <lb></lb>
tre giorni i poveri uſciti dallo Spedale, che è ſtato <lb></lb>
recentemente aggregato all&#039;Arciſpedale di <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  Nuova, e in queſto luogo d&#039;ordine <lb></lb>
<arrow.to.target n="a193"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(211)"></pb>
di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> vi ſono ſtate erette diverſe Scuole <lb></lb>
di ragazze, per apprendervi diverſe arti, e virtù <lb></lb>
adattate al loro feſſo; Il diſegno della Loggia <lb></lb>
diceſi fatto dal Brunelleſco: <note id="id1608138" n="1"><p id="id411858" type="main"><s id="id411862"> Le colonne che reggevano queſta Loggia <lb></lb>
eſſendo ſottili. e mal conce, che potevaſi du-<lb></lb>
bitare di rovina, furono nel meſe di Agoſto, e <lb></lb>
ſeguenti 1789. ad una alla volta levare, e rifatte <lb></lb>
tutte di nuovo coll&#039;aſſiſtenza dell&#039;abiliſſimo Ar-<lb></lb>
chitetto <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Giuſeppe Salvetti, ſenza detri-<lb></lb>
mento veruno della Fabbrica. </s></p></note> i Tondi nei pe-<lb></lb>
ducci, e la Lunetta ſopra la porta della Chieſa, <lb></lb>
ſon d&#039;Andrea della Robbia Nipote di Luca. </s><lb></lb>
<s id="id1608198">Il buſto del Gran-Duca Ferdinando I. di mar-<lb></lb>
mo collocato nel mezzo è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> dell&#039;Opera. </s><lb></lb>
<s id="id1608216">Paſſato queſto luogo trovaſi la Chieſa delle Re-<lb></lb>
ligioſe dette le Stabilite; e voltando a man ſini-<lb></lb>
ſtra ſi trova per di dietro quella de&#039; Padri Carme-<lb></lb>
litani Scalzi di</s></p>

<p id="id411791" type="foot"><s id="id411795"><foot.target id="a193"></foot.target>di</s></p>

<p id="id411802" type="main"><s id="id411806"><expan abbr="SAN">S.</expan> PAOLO detto <expan abbr="SAN">S.</expan> PAOLINO, ai quali fu con-<lb></lb>
ceſſa fino del 1618., che di antichiſſima, che <lb></lb>
ella era fu ridotta alla moderna dai predetti <lb></lb>
Padri, con Architettura aſſai vaga nell&#039;anno <lb></lb>
1669. col diſegno del Balatri.</s><s id="id411826"> Ella ha una ſola <lb></lb>
Navata con due Cappelle per banda sfondate, e <lb></lb>
due gran Cappelle in faccia l&#039;una all&#039;altra, che <lb></lb>
fanno Crociata, e pongono in mezzo un ampia <lb></lb>
<arrow.to.target n="a194"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(212)"></pb>
Tribuna, e Coro con l&#039;Altare in iſola.</s><s id="id411900"> Nella <lb></lb>
prima Cappella a man dritta vi è ſtata traſpor-<lb></lb>
tata tutta la nobil Cappella di marmi con gl&#039;<lb></lb>
iſteſſi Depoſiti, e Tavola che era nella diruta <lb></lb>
Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Pier maggiore della Famiglia Al-<lb></lb>
bizzi a ſpeſe del fu Senatore Lorenzo degli Al-<lb></lb>
bizzi morto nel Settembre 1786. ultimo di un <lb></lb>
ramo di tal Famiglia, la di cui Tavola rappre-<lb></lb>
ſenta il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia di mano del Vol-<lb></lb>
terrano, la qual Cappella riceve sì bene il lume <lb></lb>
da una Cupoletta, che meglio non ſi può de-<lb></lb>
ſiderare; nella feconda è un antica Immagine della <lb></lb>
Santiſſima Annunziata.</s><s id="id411953"> Segue il magnifico Al-<lb></lb>
tare del Tranſito di <expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Fer-<lb></lb>
retti, e dai lati il Medaglione, ov&#039;è lo Spoſali-<lb></lb>
zio della Madonna è opera di Vincenzio Meuc-<lb></lb>
ci, e l&#039;altro ov&#039;è il ripoſo della <expan abbr="Santa">S.</expan> Famiglia <lb></lb>
che va in Egitto, fu lavorato da Ignazio En-<lb></lb>
rico Hugford.</s><s id="id411983"> All&#039;Altar maggiore evvi un bel <lb></lb>
Crocifiſſo di rilievo, e nella teſtata del Coro <lb></lb>
il rapimento di <expan abbr="San">S.</expan> Paolo, opera del Cavalier <lb></lb>
Curradi; Dai lati la converſione, e decollazione <lb></lb>
del Santo è di <expan abbr="Fra">F.</expan> Iacopo Carmelitano Scalzo. </s><lb></lb>
<s id="id1608466">Seguita la Cappella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa il di cui qua-<lb></lb>
dro all&#039;altare è dello ſteſſo Curradi, nei Me-<lb></lb>
daglioni dai lati il Marcheſini in uno effigiò la <lb></lb>
Santa, e nell&#039;altro il detto Ignazio Hugford <lb></lb>
eſpreſſe <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni della Croce.</s><s id="id412024"> Alla proſſima <lb></lb>
<arrow.to.target n="a195"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(213)"></pb>
Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Giovacchino, la Tavola del <lb></lb>
detto Santo è del medeſimo Marcheſini.</s><s id="id412044"> E nell&#039;<lb></lb>
ultima fu fatta da Tommaſo Gherardini l&#039;Ora-<lb></lb>
zione nell&#039;Orto.</s><s id="id412054"> Hanno queſti Religioſi una <lb></lb>
bella, e ſcelta Librerìa.</s><s id="id412062"> Di quì proſeguendo <lb></lb>
per la ſtrada di Palazzuolo trovaſi la</s></p>

<p id="id411847" type="foot"><s id="id411850"><foot.target id="a194"></foot.target>O 2 Tri-</s></p>

<p id="id412070" type="foot"><s id="id412074"><foot.target id="a195"></foot.target>Cap-</s></p>

<p id="id412082" type="main"><s id="id412086">CONGREGAZIONE di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco detta del <lb></lb>
Bacchettoni fondata dal Venerabile Ipolito Ga-<lb></lb>
lantini Fiorentino.</s><s id="id412097"> Queſto Oratorio è degno <lb></lb>
di vederſi anco per l&#039;eccellenti pitture che ador-<lb></lb>
nano la vaſta ſoffitta, ove han gareggiato cin-<lb></lb>
que illuſtri Pittori nei diverſi ſpartimenti, che <lb></lb>
la compongono.</s><s id="id412117"> E primieramente <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da San <lb></lb>
Giovanni, fece l&#039;Aſſunzione con <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco <lb></lb>
d&#039;Aſſiſi, e il <expan abbr="Venerabile">Ven.</expan> Ippolito fanciullo che pre-<lb></lb>
dica fopra un Albero, e la di lui morte.</s><s id="id412203"> Bal-<lb></lb>
daſſar Volterrano dipinſe i <expan abbr="Santi">SS.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, <lb></lb>
<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Evangeliſta, e Filippo Neri con varj <lb></lb>
Angioli in belle attitudini; Fabbrizio Boſchi, e <lb></lb>
Cecco bravo, fecero <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino, <expan abbr="San">S.</expan> Carlo, <lb></lb>
e altri Santi; e a Pietro Liberi da Padova, <lb></lb>
toccò a far la Fama Volante, con l&#039;arme <lb></lb>
Granducale de&#039; Medici; la di cui generoſa Pietà <lb></lb>
nella creazione di queſto Santo Luogo diede <lb></lb>
tutta la mano.</s><s id="id412247"> Modernamente poi furono or-<lb></lb>
nate le pareti di queſta Chieſa con l&#039;architet-<lb></lb>
tura di Rinaldo Botti, e le figure di Niccolò <lb></lb>
Nannetti.</s><s id="id412262"> L&#039;atrio della medeſima fu fatto di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a196"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(214)"></pb>
pianta dalla Granducheſſa Maria Maddalena <lb></lb>
d&#039;Auſtria; le Tavole che vi ſono ai due Altari <lb></lb>
ſuron dipinte da Piero Dandini.</s><s id="id412288"> Nell&#039;uſcire di <lb></lb>
queſta Chieſa, e prendendo la più vicina ſtra-<lb></lb>
della che ſi preſenta, rientreremo in via della <lb></lb>
Scala, ove trovaſi il nobil Convento e Chieſa <lb></lb>
della Concezione detta del</s></p>

<p id="id412309" type="foot"><s id="id412312"><foot.target id="a196"></foot.target>pian-</s></p>

<p id="id412320" type="main"><s id="id412324">MONASTERO NUOVO, nel quale fu incor-<lb></lb>
porato il celebre Salone del Concilio Fioren-<lb></lb>
tino, e il vaſto Quartiere ove abitarono i Pon-<lb></lb>
tefici Martino V., Eugenio IV., e Leone X., <lb></lb>
che il tutto era porzione del Convento di <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  Novella, ſtantechè la Ducheſſa Eleo-<lb></lb>
nora moglie di Coſimo I., ad imitazione del <lb></lb>
Marito che creò la Religione de&#039; Cavalieri di <lb></lb>
<expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano, volle ancora eſſa formare in queſto <lb></lb>
Monaſtero di Nobili Dame le Cavaliereſſe ſotto <lb></lb>
l&#039;iſteſſo titolo <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s><s id="id412368"> All&#039;Altar maggiore la Tavola <lb></lb>
de&#039; Magi è di Franceſco Conti, e la gran lunetta <lb></lb>
che vi è ſopra è opera aſſai lodevole d&#039;Antonio <lb></lb>
Franchi; Aurelio Lomi all&#039;Altare a man de-<lb></lb>
ſtra dipinſe la Pietà, e le figure che adornano <lb></lb>
a ſiniſtra il Tabernacolo della Madonna ſono <lb></lb>
del Paſſignano.</s><s id="id412397"> Trovaſi poco diſtante un Ri-<lb></lb>
tiro che volgarmente chiamaſi delle</s></p>

<p id="id412406" type="main"><s id="id412409">MALMARITATE ove ſtanno rinchiuſe fecondo <lb></lb>
le diverſe cauſe Donne di ogni rango, le quali <lb></lb>
ò ſi eleggono queſto luogo da loro iſteſſe per <lb></lb>
<arrow.to.target n="a197"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(215)"></pb>
giuſti motivi avuti con i propri Mariti, o al <lb></lb>
contrario fattevi porre dai Mariti fleſſi o parenti <lb></lb>
per le medeſime cauſe, ma ſempre però con l&#039;ap-<lb></lb>
provazione del Real Sovrano.</s></p>

<p id="id412450" type="foot"><s id="id412453"><foot.target id="a197"></foot.target>giuſti</s></p>

<p id="id412461" type="main"><s id="id412465">Dalla parte oppoſta vi è il nobile Monaſtero <lb></lb>
di Religioſe Camaldolenſi detto di</s></p>

<p id="id412474" type="main"><s id="id412478"><expan abbr="SAN">S.</expan> MARTINO la di cui piccola ma vaghiſſima <lb></lb>
Chieſa ornata di ſtucchi ha due Cappelle late-<lb></lb>
rali che una della Nunziata, e l&#039;altra del <lb></lb>
Batteſimo di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino, le di cui Tavole ſon <lb></lb>
dipinte da Batiſta Gidoni, e quella dell&#039;Altar <lb></lb>
Maggiore è opera del Ferretti con l&#039;adorazione <lb></lb>
de&#039; Magi.</s><s id="id412506"> Dipoi ſi trova il</s></p>

<p id="id412510" type="main"><s id="id412514">PALAZZO, E GIARDINO fatto fabbricare, e <lb></lb>
abbellire dal Cardinale <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Carlo de&#039; Medici, <lb></lb>
dipoi fu dei Marcheſi Ridolfi, ora delli Stiozzi; <lb></lb>
queſto è ripieno di belliſſimi Quadri, con un <lb></lb>
nobile, e vaſto Giardino, ov&#039;è di Antonio No-<lb></lb>
velli una Statua Coloſſale, oltre i vaſti, e co-<lb></lb>
modi appartamenti.</s><s id="id412544"> Da queſto eſcendo per que-<lb></lb>
ſta comoda ſtrada ſi trova dirimpetto il Mo-<lb></lb>
naſtero, ora Conſervatorio di</s></p>

<p id="id412557" type="main"><s id="id412561"><expan abbr="SAN">S.</expan> IACOPO di Ripoli di Religioſe dell&#039;Ordine <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico; ove ſulla Porta della Chieſa <lb></lb>
vedeſi un bel lavoro di Luca della Robbia, e <lb></lb>
dentro parimente ven&#039;ha altri due che ſon <lb></lb>
degni di ammirazione ſopra le due laterali <lb></lb>
Cappelle, in cui ſtan collocate belliſſime Ta-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a198"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(216)"></pb>
vole di Domenico del Ghirlandajo, che in una <lb></lb>
rappreſentò l&#039;Incoronazione di Maria, e nell&#039;<lb></lb>
altra lo Spoſalizio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, e molti San-<lb></lb>
ti, tavola tanto bella, che pare miniata; e <lb></lb>
all&#039;Altar maggiore vi è di mano di Uliſſe Gioc-<lb></lb>
chi <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo con molti Spettatori che reſtano <lb></lb>
attoniti per un prodigio del Santo.</s><s id="id412624"> A queſto <lb></lb>
Monaſtero negl&#039;Anni paſſati è ſtata fatta di <lb></lb>
ordine del Real Sovrano una grandioſa, e ma-<lb></lb>
gnifica Fabbrica per un nobile Conſervatorio <lb></lb>
col diſegno, e aſſiſtenza dell&#039;Architetto <expan abbr="Signor">Sig.</expan> <lb></lb>
Giuſeppe Salvetti, leggendoſi ſopra la Porta <lb></lb>
del medeſimo la ſeguente Iſcrizione</s></p>

<p id="id412654" type="foot"><s id="id412657"><foot.target id="a198"></foot.target>vole</s></p>

<p id="id412665" type="main"><s id="id412669"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Quod priſca Florentinorum pietas ad Sacras <lb></lb>
Dominicanae Familiae Virgines colligendas <lb></lb>
Extruxerat, Providentia Petri Leopoldi Opt. <lb></lb>
Etr. Principis ad nobilium Puellarum Inſti-<lb></lb>
tutionem munifice ampliavit Perfecitque An. <lb></lb>
Sal. MDCCLXXXVII.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id412703" type="main"><s id="id412706">Poco più oltre ſi giugne alie mura della Città, <lb></lb>
di dove con breve tratto ſi arriva alla Pora <lb></lb>
al Prato.</s></p>

<p id="id412719" type="main"><s id="id412723">Uſciti appena dalla medeſima s&#039;incontra ſulla <lb></lb>
ſiniſtra uno ſpazioſo Stradone arborato, che <lb></lb>
fecondando le mura delia Città guida alle così <lb></lb>
dette Caſcine dell&#039;Iſola.</s></p>

<p id="id412741" type="foot"><s id="id412744">E&#039;</s></p>

<pb pagenum="(217)"></pb>
<p id="id412752" type="main"><s id="id412755">E&#039; queſta una delizioſiſſima pianura, fian-<lb></lb>
cheggiara dall&#039;Arno e da un Canale arteſatto, <lb></lb>
elegantemente variata di Boſchereccio di pra-<lb></lb>
terìe e di coltivazioni, diviſa da lunghi viali <lb></lb>
di vario carattere, e di diverſa diſpoſizione, <lb></lb>
che offre il più ameno ſpaſſeggio ai proſſimi <lb></lb>
Cittadini, ed abbondante divertimento di Cac-<lb></lb>
cia riservata, ſpecialmente di Fagiani.</s></p>

<p id="id412794" type="main"><s id="id412797">Alla diſtanza di circa un miglio in faccia ad <lb></lb>
uno ſpazioſo <emph type="italics">Parterre</emph> arricchito di diverſi <lb></lb>
ornati, e tramezzato da viali e pratelli in parte <lb></lb>
Arborati ed a giuſte diſtanze ripieno di co-<lb></lb>
modi ſedili, con regia magnificenza è ſtata <lb></lb>
recentemente inalzata dai fondamenti una gran-<lb></lb>
dioſa Fabbrica della più ſquiſita Architettura <lb></lb>
diviſa in tre diſtinte porzioni, eſeguita ſul di-<lb></lb>
ſegno dell&#039;Architetto <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Giuſeppe Manetti; <lb></lb>
mentre le due laterali di più ſemplice ca-<lb></lb>
rattere contengono vaſti Stalloni e Fienili per <lb></lb>
le Mungane che vi ſi alimentano: non può <lb></lb>
deſiderarſi nè maggiore eleganza, nè più nobile <lb></lb>
ſemplicità in quella che trionfa in mezzo di effe. </s><lb></lb>
<s id="id1609527">Le logge che la cingono tanto eſternamente, ar-<lb></lb>
ricchite d&#039;analoghi baſſirilievi, che ſull&#039;interno <lb></lb>
Cortile, ſomminiſtrano il più gradito ripoſo, <lb></lb>
e la più amena vedura della Campagna e del <lb></lb>
concorſo che nei gioini ſereni, e ſpecialmente <lb></lb>
fellivi delle più dolci ſtagioni è ſolito eſſervi <lb></lb>
<arrow.to.target n="a199"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(218)"></pb>
al maggior ſegno numeroſo.</s><s id="id412904"> I tanti uſi diverſi <lb></lb>
ai quali è deſtinata la Fabbrica, per la ſua <lb></lb>
eccellente diſpoſizione, non cagiona la minima <lb></lb>
confuſione.</s><s id="id412919"> Oltre il ſomminiſtrar tutti i comodi <lb></lb>
neceſſarj ad una copioſa Caſeina ed all&#039;azienda <lb></lb>
rurale, comprende un elegante Caſino per il <lb></lb>
ripoſo delle Perſone Reali, con quanto abbi-<lb></lb>
ſogna al più grandioſo trattamento.</s><s id="id1609607"> L&#039;indu-<lb></lb>
ſtria degli Artefici Fiorentini nella mobilia, <lb></lb>
negl&#039;Intaglj, nelle dorature ha fatto conoſcere <lb></lb>
di non aver nulla da invidiare alle più colte <lb></lb>
Nazioni, corriſpondendo con mirabile effetto <lb></lb>
alle grazioſe Pitture campeſtri eſpreſſe dai pro-<lb></lb>
feſſori <expan abbr="Signori">Sigg.</expan> Gaetano Gucci, Giuſeppe Sorbo-<lb></lb>
lini, Giuſeppe Caſtagnoli, e Luigi Mulinelli, <lb></lb>
sì nelle diverſe ſtanze, come nella ſpazioſa Gal-<lb></lb>
lerìa in cui fanno un mirabile effetto le Statue <lb></lb>
modellate dallo Scultor Bologneſe <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Luigi <lb></lb>
Acquiſti, facendo così l&#039;inſieme trionfare la ma-<lb></lb>
gnificenza dell&#039;Auguſto Poſſeſſore, ed il genio <lb></lb>
dell&#039;attuale Amminiſtrator Generale dei Regj <lb></lb>
Patrimonj da cui è ſtata animata, diretta, e con-<lb></lb>
dotta a perfezione queſta magnifica fabbrica.</s></p>

<p id="id413011" type="foot"><s id="id413014"><foot.target id="a199"></foot.target>al</s></p>

<p id="id413022" type="main"><s id="id413025">Sopra tutto però è meritevole d&#039;eterna me-<lb></lb>
moria il filoſofico penſiero, e la generoſità del <lb></lb>
Sovrano, che ha eſpreſſamente voluto poſpor-<lb></lb>
re il ſuo maggior comodo privato al piacere <lb></lb>
e ſollievo d&#039;ogni ceto di perſone, dedican-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a200"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(219)"></pb>
do porzione dello ſteſſo ſuo Quartiere per il <lb></lb>
ripoſo della Nobiltà, e molte ſtanze a terreno <lb></lb>
per qualunque che brami di riſtorarviſi con <lb></lb>
Pranzi, Cene, ed ogni altra ſpecie di refe-<lb></lb>
zione, per mezzo d&#039;un Vivandiere, a cui gra-<lb></lb>
tuitamente è ſtato conceſſo l&#039;uſo del fabbricato <lb></lb>
e della mobilia, onde metterlo in grado di <lb></lb>
ben ſervire, e ben trattare i concorrenti, che <lb></lb>
a diſcretiſſimi, e determinati prezzi con rego-<lb></lb>
lamento reſo pubblico, vi trovano come ſoddi-<lb></lb>
sfarſi a loro voglia, e ſenz&#039;alcun timore d&#039;eſ-<lb></lb>
ſere aggravati e circonvenuti.</s><s id="id413108"> Ritornando in <lb></lb>
Città, preſſo a queſta Porta ſi trova il</s></p>

<p id="id413115" type="foot"><s id="id413119"><foot.target id="a200"></foot.target>do</s></p>

<p id="id413126" type="main"><s id="id413130">CASINO E PALAZZO de&#039; Principi Corſini, <lb></lb>
nell&#039;atrio del quale, che conduce al Giar-<lb></lb>
dino è ſtata poſta una bella raccolta di anti-<lb></lb>
che iſcrizioni.</s><s id="id413146"> Il detto Caſino è ſituato in <lb></lb>
mezzo a due Chieſe di Religioſe, che la pri-<lb></lb>
ma, venendo dalla Porta, è Santa Maria, e <lb></lb>
l&#039;altra <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Anna.</s><s id="id413162"> Nella prima è oſſervabile all&#039;<lb></lb>
Altar maggiore la Tavola de&#039; Magj, che è di <lb></lb>
Girolamo Macchietti, e i due Ovati ſono di <lb></lb>
mano d&#039;Ignazio Hugſort, e oltre a quella vi è <lb></lb>
una Pietà di Santi di Tito, e il Batteſimo di <lb></lb>
<expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino belliſſimo lavoro del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curra-<lb></lb>
di; Nella ſeconda aſſai abbellita moderna-<lb></lb>
mente da che vi fu introdotta la devozione di <lb></lb>
Maria Santiſſima del buon Conſiglio, la di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a201"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(220)"></pb>
cui Immagine veneraſi al deſtro Altare; Ve-<lb></lb>
deſi alla maggior Cappella, una Tavola degna <lb></lb>
di ſtima di mano del Pontormo rappreſentante <lb></lb>
Maria Santiſſima, <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Anna, e <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto; <lb></lb>
la ſoffitta è dipinta da Vincenzio Meucci, e <lb></lb>
l&#039;architettura da Giuſeppe del Moro ove in <lb></lb>
una eſpreſſe l&#039;Areangiolo Raffaello, e nell&#039;al-<lb></lb>
tra <expan abbr="San">S.</expan> Vincenzio.</s></p>

<p id="id413246" type="foot"><s id="id413250"><foot.target id="a201"></foot.target>cui</s></p>

<p id="id413257" type="main"><s id="id413261">Alla fine del Prato accanto al Terrazzino dei <lb></lb>
Principi, e in altre ſtanze dirimpetto merita di <lb></lb>
vederſi lo Studio dei <expan abbr="Signori">Sigg.</expan> Fratelli Piſani dove <lb></lb>
in eſſo ſi lavora ogni ſorte di marmi in Sta-<lb></lb>
tue, Vaſi, Cammini, e tutt&#039;altro che appar-<lb></lb>
tiene all&#039;Arte della Scultura, e ſpecialmente <lb></lb>
per quello che riguarda il lavorio degli Ala-<lb></lb>
baſtri che ſi può propriamente dire che ſia il <lb></lb>
primo eretto in queſta Città, ſapendoſi da ognuno <lb></lb>
che la perfezione degl&#039;Alabaſtri, e la ſua mi-<lb></lb>
glior qualità è quella che ſi rittova in Toſcana, <lb></lb>
come ne fanno ſede la quantità dei Monumenti <lb></lb>
antichi che ſi vedono ancora in oggi fatti di <lb></lb>
tal genere dagl&#039;antichi Etrufchi, eſſendo falſo <lb></lb>
ciò che molti credono che detto Alabaſtro ſia <lb></lb>
di poca durata; la quantità delle Figure che <lb></lb>
ſi fanno di tal genere da detti Piſani, la bella <lb></lb>
coſtruzione di Vaſi ricavati dalle migliori forme <lb></lb>
antiche hanno tirato una non indifferente quan-<lb></lb>
tità di commiſſioni da tutte le parti, reſtando <lb></lb>
<arrow.to.target n="a202"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(221)"></pb>
i ſuddetti garanti di tutto quello che ſi poteſſe <lb></lb>
rompere nel tratto del viaggio.</s><s id="id413367"> Di quì entrando <lb></lb>
in Borgo Ogniſſanti vedremo a ſiniſtra una <lb></lb>
piccola traverſa, che mette alla Chieſa Par-<lb></lb>
rocchiale di</s></p>

<p id="id413383" type="foot"><s id="id413387"><foot.target id="a202"></foot.target>i ſud-</s></p>

<p id="id413395" type="main"><s id="id413398"><expan abbr="SANTA">S.</expan> LUCIA, ove all&#039;Altar maggiore è una <lb></lb>
Tavola del Ghirlandajo rappreſentante la na-<lb></lb>
ſcita di Gesù Criſto.</s><s id="id413410"> Due altre a tempera <lb></lb>
del Puglieſchi, e una antica Immagine della <lb></lb>
Nunziata che vien creduta di Pietro Cavallini. </s><lb></lb>
<s id="id1610193">Di quì rimettendoſi in ſirada pel detto Borgo, <lb></lb>
giugneremo alla Chieſa di</s></p>

<p id="id413430" type="main"><s id="id413434">OGNISSANTI, dove abitano i Frati Minori <lb></lb>
dell&#039;Oſſervanza di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco.</s><s id="id413441"> Ha queſta <lb></lb>
Chieſa la facciata di pietre forti, con buon <lb></lb>
diſegno intagliate per opera del Nigetti Ar-<lb></lb>
chitetto.</s><s id="id1610241"> Il baſſo rilievo di terra cotta, ſituato <lb></lb>
ſopra la porta di mezzo, è di Luca della <lb></lb>
Robbia.</s><s id="id413464"> La prima Tavola che ſi trova en-<lb></lb>
trando per la Porta principale rappreſentante <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Giovacchino, <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Anna, e Maria Santiſſima <lb></lb>
è di Vincenzio Dandini Fiorentino valente <lb></lb>
diſcepolo di Pietro da Cortona.</s><s id="id413485"> Nella ſeguen-<lb></lb>
te lungo la navata vi è da Lodovico Butteri <lb></lb>
eſpreſſa con molto ſtudio e bellezza l&#039;Aſcen-<lb></lb>
ſione di Criſto; dopo a queſta vi è da Mat-<lb></lb>
teo Roſſelli effigiata Santa Eliſabetta Regina <lb></lb>
di Portogallo; ne ſegue la Madonna col Bam-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a203"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(222)"></pb>
bino Gesù, e altri Santi di mano di Santi di <lb></lb>
Tito.</s><s id="id413527"> Tra queſta, e la ſeguente Cappella vi <lb></lb>
è dipinto a freſco da Domenico del Ghirlan-<lb></lb>
dajo <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino; E&#039; da ſaperſi, che queſta <lb></lb>
pittura nel 1566. con l&#039;altra di <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo <lb></lb>
che ſtà dall&#039;altra parte, furono ſegate dal <lb></lb>
muro del tramezzo, che vi era in queſta <lb></lb>
Chieſa all&#039;uſo antico, e inſerite con gran di-<lb></lb>
ligenza nelle pareti ove al preſente ſi vedono; <lb></lb>
ma l&#039;altra di San Girolamo è di Sandro Bot-<lb></lb>
ticelli.</s><s id="id413567"> Ne viene dopo la Tavolo di <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb>
ceſco che è di mano di Niccodemo Ferrucci; <lb></lb>
Dipoi quella della <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Concezione, lavoro <lb></lb>
di Vincenzio Dandini; accanto a queſta il <lb></lb>
Pugliani eſpreſſe il Beato Salvatore da Orta, <lb></lb>
che riſana infermi.</s><s id="id413593"> Voltando verſo la cro-<lb></lb>
ciata, <expan abbr="San">S.</expan> Diego è di Iacopo Ligozzi.</s><s id="id413600"> All&#039;al-<lb></lb>
tro Altare vi è <expan abbr="San">S.</expan> Pietro d&#039;Alcantara, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Te-<lb></lb>
reſa di mano di Lazzaro Baldi, i quadri la-<lb></lb>
terali del Meucci, e la tribuna di Matteo Bo-<lb></lb>
nechi.</s><s id="id413619"> In teſta alla Crociata, la Tavola di <lb></lb>
San Bernardino e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni da Capiſtrano <lb></lb>
è di Vincenzio Dandini; i laterali ſi credono <lb></lb>
d&#039;Andrea del Caſtagno, la tribuna con i due <lb></lb>
ovati di Giovanni Ferretti, e l&#039;Architettura <lb></lb>
di Lorenzo del Moro.</s><s id="id413642"> Nella prima Cappella <lb></lb>
che ſegue vi è la Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Eliſabetta di-<lb></lb>
pinta da Giuſeppe Pinzani con la Cupolina di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a204"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(223)"></pb>
Ranieri del Pace, e dell&#039;iſteſſo Pinzani è la <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Roſa, che ſi vede nella ſeguente; l&#039;altre <lb></lb>
Pitture furono eſeguite da Giovanni Cinqui. </s><lb></lb>
<s id="id1610554">La Tavola poi che ſta appeſa ſopra l&#039;arco è <lb></lb>
di Benedetto Veli.</s><s id="id413684"> Nell&#039;altra la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb>
Paſquale è dipinta da Pietro Dandini, e i la-<lb></lb>
terali dal Ciceri.</s><s id="id413694"> E&#039; poi da ammirarſi la mag-<lb></lb>
gior Cappella molto arricchita di nobiliſſimi <lb></lb>
marmi, e la Cupola e i peducci di Giovanni <lb></lb>
da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; a queſto Altare iſolato ve-<lb></lb>
deſi un paliotto di pietre dure iſtoriato con <lb></lb>
alcuni fatti di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, ſopra di eſſo vi è <lb></lb>
eretto un Crocifiſſo di Bronzo, opera di Bar-<lb></lb>
tolommeo Cennini diſcepolo del Tacca, gli <lb></lb>
Angeli di marmo ſopra le porte del Coro, <lb></lb>
ſono di Andrea Ferroni di Fieſole, i quattro <lb></lb>
Santi della Religione nelle Nicchie, ſono di <lb></lb>
Franceſco Gargiolli da Settignano.</s><s id="id413744"> I due qua-<lb></lb>
dri laterali, che in uno Santa Chiara, è opera <lb></lb>
di Coſimo Gamberucci, e nell&#039;altro di <expan abbr="San">S.</expan> Bo-<lb></lb>
naventura comunicato dagl&#039;Angioli è di Fab-<lb></lb>
brizio Boſchi.</s><s id="id413763"> La facciata del Coro dipinta a <lb></lb>
freſco è lavoro del Pinzani, che vi ha eſpreſſo <lb></lb>
Criſto che caccia i Profani dal Tempio.</s><s id="id413775"> Paſ-<lb></lb>
ſata la Cappella maggiore trovaſi da Pier Dan-<lb></lb>
dini effigiato <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni da Capiſtrano, del <lb></lb>
quale ſon pure i due laterali.</s><s id="id413790"> In faccia alla <lb></lb>
porta della Sagreſtia è la Cappella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Mar-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a205"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(224)"></pb>
gherita da Cortona, ov&#039;è la detta Santa di-<lb></lb>
pinta da Pietro Marcheſini.</s><s id="id413816"> Ritornando nella <lb></lb>
Navata trovaſi la prima Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Bernar-<lb></lb>
dino da Siena, opera di Fabbrizio Boſchi: <lb></lb>
nella ſeconda Cappella vi è un Crocifiſſo di <lb></lb>
legno, del quale non è noto l&#039;artefice.</s><s id="id413836"> La <lb></lb>
ſtatua, che ne ſuccede di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio da Pa-<lb></lb>
dova è di Baldaſſar Fiammingo.</s><s id="id413846"> Nella quarta <lb></lb>
Cappella è l&#039;Affunta di Tommaſo da <expan abbr="San">S.</expan> Fria-<lb></lb>
no e il coro di Angeli di ſopra è di Santi di <lb></lb>
Tito.</s><s id="id413861"> Segue il Martirio di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea opera <lb></lb>
di mano di Matteo Roſſelli.</s><s id="id413868"> La tavola della <lb></lb>
Nunziata è lavoro di Bartolommeo Traballe-<lb></lb>
ſi, e l&#039;altra Nonziata antica accanto alla Porta <lb></lb>
ſi crede di Pietro Cavallini.</s><s id="id413883"> La ſoffitta è ſtata <lb></lb>
fatta recentemente, il di cui ſfondo ſu di-<lb></lb>
pinto da Giuſeppe Romei, e l&#039;ornato d&#039;ar-<lb></lb>
chitettura da Giuſeppe Renucci.</s><s id="id413899"> Conſervanſi <lb></lb>
ancora in queſta Chieſa molte Reliquie, e fra <lb></lb>
queſte la Tonaca di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, tenuta in <lb></lb>
ſomma venerazione.</s><s id="id413914"> Dopo la Chieſa ne viene <lb></lb>
il Convento, in cui vi è un belliſſimo Chio-<lb></lb>
ſtro con tutte le lunette dipinte a freſco, cin-<lb></lb>
que delle quali ſono di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb>
vanni; cioè quella ove <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco mette <lb></lb>
in pace gli Aretini, quella in cui riſufcita una <lb></lb>
bambina caduta in caldaja, quella in cui ſana <lb></lb>
una cieca, e l&#039;altra ove predica ſopra un al-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a206"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(225)"></pb>
bero.</s><s id="id413960"> Ne ſegue una di Giovanni Garzia ſuo <lb></lb>
ſcolare, e figliuolo.</s><s id="id413967"> Ma cominciando a ſiniſtra <lb></lb>
dalla parte del Convento per due intere na-<lb></lb>
vate ſono tutte diligentiſſimo ed ammirabil <lb></lb>
lavoro di Iacopo Ligozzi della bellezza delle <lb></lb>
quali lunette per il colorito, finitezza ed eſ-<lb></lb>
preſſione, níuno può averne idea ſenza ve-<lb></lb>
derle, e fino all&#039;angolo che mette alla Sagre-<lb></lb>
ſtìa ſono di ſua mano fino al numero di 17. </s><lb></lb>
<s id="id1610995">Nella navata poi lungo la Chieſa ſono ſtate <lb></lb>
tutte eſeguite da Fabbrizio Boſchi anch&#039;eſſo <lb></lb>
eccellente Pittore il di cui Nipote Franceſco <lb></lb>
ha con ſomma eccellenza effigiati ne&#039; peducci <lb></lb>
delle Volte gli Uomini illuſtri dell&#039;ordine Se-<lb></lb>
rafico.</s><s id="id2737413"> Vi ſono in queſta contrada molte belle <lb></lb>
abitazioni tralle quali quelle de&#039; Buini, de&#039; Po-<lb></lb>
poleſchi, de&#039; Martellini, de&#039; Grifoni, del Be-<lb></lb>
nino, de&#039;Cambi, e la</s></p>

<p id="id2737431" type="foot"><s id="id2737434"><foot.target id="a203"></foot.target>bino</s></p>

<p id="id2737442" type="foot"><s id="id2737446"><foot.target id="a204"></foot.target>Ra-</s></p>

<p id="id2737453" type="foot"><s id="id2737457"><foot.target id="a205"></foot.target>ghe-</s></p>

<p id="id2737464" type="foot"><s id="id2737468"><foot.target id="a206"></foot.target>bero.</s></p>

<p id="id2737476" type="main"><s id="id2737480">CHIESA di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni di Dio fatta col di-<lb></lb>
ſegno di Carlo Andrea Marcellini, a cui è an-<lb></lb>
neſſo lo Spedale, tenuto da quei Religioſi con <lb></lb>
molta pulitezza, e carità.</s><s id="id2737496"> In queſto luogo vi <lb></lb>
era la Caſa di Amerigo Veſpucci ritrovatore <lb></lb>
del nuovo Mondo, come ſi legge in un&#039;Iſcri-<lb></lb>
zione ſopra la Porta.</s><s id="id2737511"> Seguitando la via del <lb></lb>
Corſo ſi vede in faccia il</s></p>

<p id="id2737519" type="main"><s id="id2737523">PALAZZO de&#039; Ricaſoli fatto col diſegno di <lb></lb>
Michelozzo, il quale gode mediante un paſſo <lb></lb>
<arrow.to.target n="a207"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(226)"></pb>
ſotterraneo un vago Giardinetto dalla parte <lb></lb>
oppoſta ſull&#039;Arno, e quivi è il</s></p>

<p id="id2737550" type="foot"><s id="id2737554"><foot.target id="a207"></foot.target>P ſot-</s></p>

<p id="id2737562" type="main"><s id="id2737565">PONTE ALLA CARRAIA, ſtato fabbricato nel <lb></lb>
1218.</s><s id="id2737572"> Dipoi per la Vigna è da oſſervarſi il</s></p>

<p id="id2737578" type="main"><s id="id2737581">PALAZZO, e LOGGIA de&#039; Rucellai, fatti am-<lb></lb>
bedue col diſegno di Leon Batiſta Alberti. </s><lb></lb>
<s id="id1611258">Uſcendo alquanto di ſtrada a man ſiniſtra ſi trova <lb></lb>
la Chieſa di</s></p>

<p id="id2737599" type="main"><s id="id2737602"><expan abbr="SAN">S.</expan> PANCRAZIO de&#039; Monaci Valombroſani, <lb></lb>
nella quale entrando a man dritta ſi vede una <lb></lb>
magnifica Cappella della Famiglia Riccardi <lb></lb>
fatta col diſegno di Giuſeppe Broccetti, ov&#039;è <lb></lb>
un Immagine dell&#039;Annunziata dipinta a freſco <lb></lb>
da Pietro Cavallini.</s><s id="id2737626"> Nella moderna reſtaura-<lb></lb>
zione di queſta Chieſa la detta Cappella rimane <lb></lb>
nell&#039;atrio, paſſata la quale ſi vede il Depoſito <lb></lb>
del Duca di Nottumbria celebre per la di lui <lb></lb>
vaſta Opera marittima, intitolata l&#039;Arcano del <lb></lb>
Mare; dopo la prima Cappella dov&#039;è un Cro-<lb></lb>
cifiſſo, ſi trova alla feconda la bella Tavola del <lb></lb>
Paſſignano rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, <lb></lb>
che perdona all&#039;inimico; ne ſegue la terza <lb></lb>
Cappella nella quale ſi vede lavorata da Be-<lb></lb>
nedetto Baglioni allievo del Verrocchio una <lb></lb>
Pietà di terra cotta vetriata con <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, <lb></lb>
e le Marie, e nelle pareti laterali in due Nic-<lb></lb>
chie <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana; e ſo-<lb></lb>
pra la medeſima vi è la Vergine Annunziata <lb></lb>
<arrow.to.target n="a208"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(227)"></pb>
dall&#039;Angelo di terra ſimile dell&#039;iſteſſo Artefice. </s><lb></lb>
<s id="id1611419">Saliti nella Crociata ſi vede dipinto a freſco <lb></lb>
Gesù moſtrato al Popolo fatto ultimamente da <lb></lb>
Giuliano Traballeſi.</s><s id="id2737719"> All&#039;Altare in teſta della <lb></lb>
Crociata s&#039;ammira la belliſſima Tavola di Santi <lb></lb>
di Tito rappreſentante <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta che <lb></lb>
predica alle Turbe.</s><s id="id2737737"> Dipoi nella Cappella de&#039; <lb></lb>
Minerbetti il Sepolcro di Meſſer Pier Miner-<lb></lb>
betti è di mano di Simone Fiorentino allievo <lb></lb>
del Verrocchio.</s><s id="id2737752"> Ne ſegue l&#039;Altar maggiore <lb></lb>
poſto in iſola; dietro al quale è il Coro dei <lb></lb>
Religioſi.</s><s id="id2737763"> La Tribuna è dipinta da Sigiſmondo <lb></lb>
Betti.</s><s id="id2737770"> Paſſata la Cappella del Santiſſimo in teſta <lb></lb>
all&#039;altra parte della Crociata vi è una Tavola <lb></lb>
di Andrea del Minga rappreſentante Maria <lb></lb>
Vergine Aſſunta, con <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Ca-<lb></lb>
terina Vergine e Martire.</s><s id="id2737790"> Nella parete laterale <lb></lb>
vi è dipinta a freſco modernamente da Tom-<lb></lb>
maſo Gherardini una Madonna addolorata. </s><lb></lb>
<s id="id1611552">Seguitando poi trovaſi la Porta di fianco nel <lb></lb>
di cui ricetto oſſervaſi il Sepolcro del Veſcovo <lb></lb>
di Fieſole Benozzo Federighi con ſua ſtatua <lb></lb>
giacente di marmo, con attorno un vago fe-<lb></lb>
ſtone di fiori e frutte, lavorato da Luca della <lb></lb>
Robbia, e dipoi al primo altare paſſata detta <lb></lb>
Porta vedeſi la Tavola di San Sebaſtiano di-<lb></lb>
pinta da Aleſſandro del Barbiere.</s><s id="id2737835"> Al ſecondo <lb></lb>
di mano di Franceſco del Brina una Tavola <lb></lb>
<arrow.to.target n="a209"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(228)"></pb>
dov&#039;è dipinto <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo degl&#039;Uberti, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Gualberto, <expan abbr="San">S.</expan> Atto, e <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto; al terzo <lb></lb>
altare è di mano di Santi Pacini <expan abbr="San">S.</expan> Atto Ve-<lb></lb>
ſcovo di Piſtoia, che riceve in abito Pontifi-<lb></lb>
cale da due Pellegrini la Reliquia di <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo <lb></lb>
Apoſtolo Protettore di quella Città.</s><s id="id2737876"> Le ſtatue <lb></lb>
che ſono lateralmente all&#039;arco, ſono ſcolpite <lb></lb>
da Domenico Poggini, e rientrando nell&#039;atrio <lb></lb>
ſi trova la Cappella Rucellai, nella quale ſi <lb></lb>
vede il <expan abbr="San">S.</expan> Sepolcro fatto fare da Giovanni Ru-<lb></lb>
cellai col diſegno di Leon Batiſta Alberti, <lb></lb>
eſattamente eſeguito, con le miſure preſe in <lb></lb>
Geruſalemme dal Sepolcro di Noſtro Signore. </s><lb></lb>
<s id="id1611712">Eravi in antico al maggiore Altare una gran <lb></lb>
Tavola di Taddeo Gaddi con molti ſparti-<lb></lb>
menti di Santi, e ſtoriette diverſe, quali di-<lb></lb>
viſe in tanti quadretti ſtanno modernamente <lb></lb>
diſtribuiti nell&#039;appartamento del <expan abbr="Padre">P.</expan> Abate di <lb></lb>
quel Monaſtero.</s><s id="id2737932"> Reſta ora da ammirare per <lb></lb>
ultimo tra le due porte la belliſſima Tavola di <lb></lb>
Michele di Ridolfo del Ghirlandajo, ove con <lb></lb>
ottimo guſto, e fatica ha eſpreſſo i diecimila <lb></lb>
Martiri ai quali è dedicato queſto Altare; e <lb></lb>
ritornando al Ponte alla Carraja per lungo <lb></lb>
l&#039;Arno ſi trova il</s></p>

<p id="id2737960" type="foot"><s id="id2737964"><foot.target id="a208"></foot.target>dall&#039;</s></p>

<p id="id2737972" type="foot"><s id="id2737976"><foot.target id="a209"></foot.target>P 2 dov&#039;è</s></p>

<p id="id2737984" type="main"><s id="id2737988">PALAZZO de&#039; Principi Corſini, in ſua viſta <lb></lb>
magnifico da qualunque faccia ſi oſſervi d&#039;Ar-<lb></lb>
chitettura Toſcana, fatto per la maggior parte <lb></lb>
<arrow.to.target n="a210"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(229)"></pb>
con diſegno di Pier Franceſco Silvani.</s><s id="id2738014"> Egli è <lb></lb>
ſtato accreſciuto di appartamenti doppj, ſcale, <lb></lb>
gallerie, ed altre comode abitazioni, eſſendo <lb></lb>
una delle fabbriche più coſpicue di queſta Città. </s><lb></lb>
<s id="id1611863">La Sala maggiore è lunga braccia quaranta, e <lb></lb>
larga venticinque, ed è ornata di varj colonnati, <lb></lb>
di ſtatue antiche, e di buſti di marmo di mano <lb></lb>
d&#039;eccellenti Scultori.</s><s id="id2738047"> La ſoffitta è opera di <lb></lb>
Anton Domenico Gabbiani, e tutto il com-<lb></lb>
poſto non può eſſere nè più vago, nè più ma-<lb></lb>
gnifico.</s><s id="id2738062"> Conduce a queſta Sala, ed al piano <lb></lb>
nobile del Palazzo una Scala fatta col bel di-<lb></lb>
ſegno di Antonio Ferri, perchè cominciando <lb></lb>
con due grandi branche, che ſi uniſcono in un <lb></lb>
bel ricetto, ov&#039;è la Statua ſedente del Papa <lb></lb>
Clemente XII. Corſini, và a terminare in una, <lb></lb>
che è arricchita di nobile architettura, di pie-<lb></lb>
tre e ſtatue belliſſime.</s><s id="id2738098"> Nel mentovato piano <lb></lb>
nobile vi ſono otto appartamenti liberi, di-<lb></lb>
pinti da più valenti profeſſori, e ſingolarmente <lb></lb>
dal medeſimo Gabbiani, e dal Gherardini, <lb></lb>
Dandini, e Puglieſchi.</s><s id="id2738117"> Sono ancora arricchiti <lb></lb>
di ſcale ſegrete, gallerie, gabinetti, ed altri <lb></lb>
ſervizj; e per comodità de&#039; medeſimi evvi una <lb></lb>
Cappella dipinta tutta dal Gherardini, colla <lb></lb>
Tavola dell&#039;Altare di Carlo Maratta.</s><s id="id2738135"> Il piano <lb></lb>
terreno è altreſi dipinto da&#039; migliori Maeſtri <lb></lb>
d&#039;Architettura.</s><s id="id2738146"> Oltre i prezioſi mobili, molti <lb></lb>
<arrow.to.target n="a211"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(230)"></pb>
ſono i quadri antichi, e moderni de&#039; più illuſtri <lb></lb>
maeſtri.</s><s id="id2738167"> Di quì ſeguitando il Lung&#039;Arno tro-<lb></lb>
vaſi il Palazzo Gianfigliazzi, e dipoi il</s></p>

<p id="id2738176" type="foot"><s id="id2738180"><foot.target id="a210"></foot.target>con</s></p>

<p id="id2738187" type="foot"><s id="id2738191"><foot.target id="a211"></foot.target>ſono</s></p>

<p id="id2738199" type="main"><s id="id2738203">CASINO DE&#039; NOBILI, e quivi il</s></p>

<p id="id2738207" type="main"><s id="id2738211">PONTE <expan abbr="SANTA">S.</expan> TRINITA, fatto rifabbricare dal <lb></lb>
Granduca Coſimo I., col diſegno di Bartolom-<lb></lb>
meo Ammannati, Scultore, ed Architetto Fio-<lb></lb>
rentino, dopo l&#039;inondazione, che ſeguì l&#039;anno <lb></lb>
1557. con danno univerſale della Città, e con <lb></lb>
rovina totale di queſto Ponte.</s><s id="id2738235"> E&#039; adorno di <lb></lb>
quattro figure di marmo, che rappreſentano le <lb></lb>
quattro ſtagioni dell&#039;Anno.</s><s id="id2738246"> Il Verno, nella <lb></lb>
perſona di un vecchio nudo, e tremante, è <lb></lb>
opera di Taddeo Landini.</s><s id="id2738256"> L&#039;Autunno, e la <lb></lb>
Eſtate ſono di mano di Giovanni Caccini, e <lb></lb>
quella della Primavera fu lavorata dal Franca-<lb></lb>
villa Fiammingo.</s><s id="id2738271"> Accanto ad eſſo vi è la Volta, <lb></lb>
e l&#039;antico</s></p>

<p id="id2738279" type="main"><s id="id2738282">PALAZZO DEGLI SPINI ora del Marcheſe Fe-<lb></lb>
roni.</s><s id="id2738289"> Quivi preſſo vi ſono le Caſe dei Buon-<lb></lb>
delmonti, dei Torrigiani, degli Altoviti, e <lb></lb>
degl&#039;Alamanni, e de&#039; Minerbetti, nelle quali <lb></lb>
tutte vi ſono ottime pitture, ed altre rarità di <lb></lb>
aſſai pregio.</s><s id="id2738308"> Nel mezzo della Via ſi vede una</s></p>

<p id="id2738313" type="main"><s id="id2738317">COLONNA di granito d&#039;ordine dorico quivi <lb></lb>
eretta l&#039;anno 1564. da Coſimo I. con avervi <lb></lb>
fatta collocare ſopra una ſtatua di porfido rap-<lb></lb>
preſentante la Giuſtizia di mano di Romolo del <lb></lb>
<arrow.to.target n="a212"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(231)"></pb>
Tadda di caſa Ferrucci in memoria, come <lb></lb>
ſi crede da molti, dell&#039;avere il mentovato <lb></lb>
Granduca ricevuta in queſto luogo la nuova <lb></lb>
della preſa di Siena.</s><s id="id2738359"> Diceſi, che foſſe l&#039;ultima <lb></lb>
Colonna levata dalle Terme Antoniane, e do-<lb></lb>
nata al Granduca Coſimo I. da Pio IV.</s><s id="id2738370"> Dirim-<lb></lb>
petto alla Colonna appariſce di vaga viſta il</s></p>

<p id="id2738379" type="foot"><s id="id2740772"><foot.target id="a212"></foot.target>Tadda</s></p>

<p id="id2740780" type="main"><s id="id2740784">PALAZZO de&#039; Bartolini, fabbricato col diſe-<lb></lb>
gno di Baccio d&#039;Agnolo; dopo del quale dall&#039;<lb></lb>
altra parte vi è la Chieſa de&#039; Monaci Valom-<lb></lb>
broſani, chiamata</s></p>

<p id="id2740800" type="main"><s id="id2740804">SANTA TRINITA, diſegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Piſano, <lb></lb>
fabbricata circa al 1250., e la facciata ſatta da <lb></lb>
Bernardo Buontalenti nel 1595.</s><s id="id2740818"> Nel mezzo <lb></lb>
ſulla porta maggiore evvi un baſſo rilievo rap-<lb></lb>
preſentante la Santiſſima Trinità, ed allato alla <lb></lb>
porta laterale a mano ſiniſtra <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Aleſſio in una <lb></lb>
nicchia, opere di Giovanni Caccini.</s><s id="id2740837"> Entrando <lb></lb>
per la porta maggiore trovaſi a mano deſtra <lb></lb>
effigiato da Tommaſo da San Friano <expan abbr="San">S.</expan> Dioniſio <lb></lb>
Areopagita, che medita la Riſurrezione di <lb></lb>
Criſto, con adornamenti di marmi lavorati con <lb></lb>
ſomma maeſtrìa da Benedetto da Rovezzano.</s><lb></lb>
<s id="id1612410">Nella prima Cappella della navata evvi un Cro-<lb></lb>
cifiſſo antico, creduto dei Bianchi.</s><s id="id2740870"> Nella ſccon-<lb></lb>
da ſi vede effigiato <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta predicante alle <lb></lb>
turbe, opera di <expan abbr="Fra">F.</expan> Francefco Curradi.</s><s id="id2740883"> Nella <lb></lb>
terza è del Paſſignano il Criſto morto retto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a213"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(232)"></pb>
dall&#039;Eterno Padre, ed a baſſo ſono <expan abbr="San">S.</expan> Luca, <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, ed altri Santi.</s><s id="id2740911"> Nell&#039;altre due <lb></lb>
ſeguenti Cappelle in una vi è una Tavola an-<lb></lb>
tica di <expan abbr="Don">D.</expan> Lorenzo Monaco Camaldolenſe, <lb></lb>
con una <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Annunziata, e nell&#039;ultima vedeſi <lb></lb>
una Madonna con i <expan abbr="Santi">SS.</expan> Benedetto, e Bernardo <lb></lb>
della Scuola di Andrea del Sarto.</s><s id="id2740939"> Segue la <lb></lb>
Sagreſtìa, dentro la quale vi ſono varj quadri <lb></lb>
antichi degni di molta ſtima, trai quali all&#039;Al-<lb></lb>
tare la Naſcita di Gesù Bambino, che è tra le <lb></lb>
più ſingolari opere del Ghirlandajo; e ſopra a <lb></lb>
queſta nella parete rimiraſi l&#039;adorazione dei <lb></lb>
Magi di mano di Gentile da Fabriano, come <lb></lb>
ſtà ivi ſcritto; e dalla parte oppoſta all&#039;ingreſſo <lb></lb>
della Sagreſtia una Madonna dipinta da Cima-<lb></lb>
bue.</s><s id="id2740979"> Altra Tavola con Gesù, Maria, e i <lb></lb>
<expan abbr="Santi">SS.</expan> Girolamo, e Zanobi, opera di Mariotto <lb></lb>
Albertinelli; una Pietà del Beato <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ange-<lb></lb>
lico; una Trinità con <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, e <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Gualberto di Aleſſio Baldovinetti; ed alcuni <lb></lb>
altri Santi Vallombroſani dipinti da Piero Dan-<lb></lb>
dini; preſſo la porta di eſſa in Chieſa ſtà appeſa <lb></lb>
una Tavola di Agnolo Bronzino, nella quale <lb></lb>
dipinſe una Pietà.</s><s id="id2741020"> Ne ſegue poi la Cappella <lb></lb>
dei Saſſetti dipinta a freſco dal predetto Ghir-<lb></lb>
landajo, con diverſi fatti della Vita di <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb>
ceſco d&#039;Aſſiſi; e la Pietà di marmo ſull&#039;Altare <lb></lb>
è lavoro moderno di Vittorio Barbieri.</s><s id="id2741041"> Ap-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a214"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(233)"></pb>
preſſo è la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto alle <lb></lb>
pareti della quale ſono due Tavole, ove è in <lb></lb>
una <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Igneo che paſſa per il fuoco, <lb></lb>
opera di Taddeo Mazza, nell&#039;altra Domenico <lb></lb>
Peſtrini da Piſtoja colorì la moltiplicazione del <lb></lb>
Pane, e Vino fatta da <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto; la <lb></lb>
Concezione in un quadretto ſopra l&#039;Altare è <lb></lb>
d&#039;Ignazio Hugford, ſupplendo per Tavola un <lb></lb>
bel Tabernacolo in cui ſi conſerva una Maſcella <lb></lb>
del Santo.</s><s id="id2741099"> Contigua a queſta Cappella è l&#039;Altar <lb></lb>
maggiore ſopra il quale ſi venera l&#039;Immagine <lb></lb>
del Crocifiſſo, che chinò la teſta a <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Gualberto, collocata maeſtoſamente col diſegno <lb></lb>
dell&#039;Altare di Ferdinando Tacca, il Preſbiterio <lb></lb>
fu diſegnato dal Buontalenti aſſai vago, e con <lb></lb>
gran giudizio, con due ſcalette in due nicchie, <lb></lb>
che l&#039;occhio da sì ingegnoſo lavoro reſta am-<lb></lb>
mirato.</s><s id="id2741136"> Paſſando all&#039;altra parte trovaſi la Cap-<lb></lb>
pella degli Uſimbardi tutta incroſtata di marmi <lb></lb>
carrareſi, e pregiatiſſime pietre di diverſi colori, <lb></lb>
con due ſepolcri di diaſpro nero, ſopra del <lb></lb>
quali ſon ritratti al naturale due Veſcovi di <lb></lb>
quella Famiglia lavorati da Felice Palma, cioè <lb></lb>
Pietto Veſcovo d&#039;Arezzo, e Uſimbardo Ve-<lb></lb>
ſcovo di Colle.</s><s id="id2741170"> Nell&#039;Altare in una nicchia di <lb></lb>
diaſpro nero vedeſi un Crocifiſſo di bronzo del <lb></lb>
ſopraddetto Palma.</s><s id="id2741182"> Sono di grande ſtima le <lb></lb>
due Tavole nelle pareti, il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro naufra-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a215"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(234)"></pb>
gante è eccellentiſſimo lavoro di Criſtoſano <lb></lb>
Allori; l&#039;altra quando riceve le Chiavi da Criſto, <lb></lb>
fu colorita da Jacopo da Empoli.</s><s id="id2741211"> Le Lunette a <lb></lb>
freſco ſopra di eſſe ſono di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb>
vanni, e la tribuna è di Fabbrizio Boſchi.</s><s id="id2741223"> Il <lb></lb>
Paliotto dell&#039;Altare ove è eſpreſſo in alto ti-<lb></lb>
lievo di bronzo il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo è <lb></lb>
opera di Tiziano Aſpetti Padovano.</s><s id="id2741238"> Al proſſi-<lb></lb>
mo Altare è una Pietà di Giuſeppe Perini, di <lb></lb>
cui lateralmente è il quadro di <expan abbr="Santa">S.</expan> Geltrude, di <lb></lb>
faccia al quale <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Ildefonſo, che riceve una <lb></lb>
Pianeta dalle mani di Maria Vergine, lavoro di <lb></lb>
Ignazio Hugford.</s><s id="id2741260"> Segue la Cappellina dipinta <lb></lb>
a freſco da Bernardino Poccetti, con varj fatti <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto.</s><s id="id2741274"> Rientrando nella navata <lb></lb>
la prima Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Umiltà è del Perini, la <lb></lb>
ſeconda di Lorenzo Bicci.</s><s id="id2741285"> La terza ove è effi-<lb></lb>
giato lo Spoſalizio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, è una copia <lb></lb>
di <expan abbr="Don">D.</expan> Aleſſandro Davanzati, da Paolo Vero-<lb></lb>
neſe, ed in queſta Cappella è da notarſi il Se-<lb></lb>
polcro di Giuliano Davanzati.</s><s id="id2741304"> Nella quarta, <lb></lb>
da una banda il portar della Croce è del Vi-<lb></lb>
gnali, dall&#039;altra l&#039;orazione all&#039;Orto è del Roſ-<lb></lb>
ſelli.</s><s id="id2741318"> Alla ſeguente Cappella ornata di marmi <lb></lb>
e colonne è la Nunziata dell&#039;Empoli, le due <lb></lb>
ſtatue rappreſentanti la Pace, e la Manſuetu-<lb></lb>
dine, ſono di Giovanni Caccini, la morte di <lb></lb>
Sant&#039;Aleſſio è di Coſimo Gamberucci, ed il <lb></lb>
<arrow.to.target n="a216"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(235)"></pb>
Martirio di Santa Lucia è di Pompeo Caccini; <lb></lb>
la Cupola di Bernardino Poccetti è così bella <lb></lb>
che più non ſi può deſiderare.</s><s id="id2741362"> Fra le due <lb></lb>
Porte la ſtatua di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maddalena, fu principiata <lb></lb>
da Deſiderio da Settignano, e terminata da <lb></lb>
Benedetto da Maiano.</s><s id="id2741376"> Di quì ſortendo ſi potrà <lb></lb>
vedere la vicina</s></p>

<p id="id2741384" type="foot"><s id="id2741388"><foot.target id="a213"></foot.target>dall&#039;</s></p>

<p id="id2741396" type="foot"><s id="id2741400"><foot.target id="a214"></foot.target>preſſo</s></p>

<p id="id2741408" type="foot"><s id="id2741411"><foot.target id="a215"></foot.target>gan-</s></p>

<p id="id2741419" type="foot"><s id="id2741423"><foot.target id="a216"></foot.target>Mar-</s></p>

<p id="id2741430" type="main"><s id="id2741434">CHIESA DE&#039; SANTI APOSTOLI, una delle più <lb></lb>
antiche di Firenze, nella quale entrando ſi <lb></lb>
trova a mano deſtra nella prima Cappella la <lb></lb>
Tavola di mano del Gamberucci, rappreſen-<lb></lb>
tante <expan abbr="San">S.</expan> Martino, che diſpenſa limoſine.</s><s id="id2741455"> Nella <lb></lb>
ſeconda il <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Roncalli dalle Pomarance vi ha <lb></lb>
dipinto <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, che alla porta del Tempio <lb></lb>
riſana lo ſtorpiato.</s><s id="id2741471"> Alla terza vi è la celebre <lb></lb>
Tavola della Concezione, opera di Giorgio <lb></lb>
Vaſari.</s><s id="id2741481"> Nella ſeguente vi è un antico quadro <lb></lb>
rappreſentante la Santiſſima Nunziata.</s><s id="id2741489"> Paſſata <lb></lb>
la quinta Cappella di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio Abate trovaſi <lb></lb>
il depoſito di Oddo degli Altoviti, ammirabile <lb></lb>
per la finezza de&#039; ſogliami, feſtoni, e rilievi in <lb></lb>
marmo, opera di Benedetto da Rovezzano, e <lb></lb>
quindi la Sagreſtia, e l&#039;altare appreſſo ov&#039;è <lb></lb>
una antichiſſima Immagine di Maria; ne viene <lb></lb>
la Cappella maggiore rinnovata col diſegno di <lb></lb>
<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Doſio.</s><s id="id2741528"> I due buſti laterali in <lb></lb>
marmo, che uno rappreſenta Carlo Magno, e <lb></lb>
l&#039;altro l&#039;Arciveſcovo Antonio Altoviti, ſono <lb></lb>
<arrow.to.target n="a217"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(236)"></pb>
di Giovanni Caccini.</s><s id="id2741553"> Seguita dopo queſta la <lb></lb>
Cappella degli Acciaioli dove ſono lavori aſſai <lb></lb>
belli di Luca della Robbia.</s><s id="id2741564"> Dopo a queſta, e <lb></lb>
un altro altare appreſſo, trovaſi cinque Cappelle <lb></lb>
sfondate, nella prima vi è dipinto da Tommaſo <lb></lb>
da <expan abbr="San">S.</expan> Friano la Natività di Criſto, nella ſeconda <lb></lb>
vi è di Stefano Marucelli <expan abbr="San">S.</expan> Michel Arcangelo <lb></lb>
quando abbatte Lucifero.</s><s id="id2741588"> Ne ſuccede la Cap-<lb></lb>
pella di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Sales, ove ſi ammira <lb></lb>
il Santo Veſcovo da belliſſime figure d&#039;Angeli <lb></lb>
inalzato alla Gloria, opera del celebre Anton <lb></lb>
Domenico Gabbiani.</s><s id="id2741607"> Appreſſo alla quale ve-<lb></lb>
deſi un Crocifiſſo che eſiſteva nella ſoppreſſa <lb></lb>
Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Biagio, e nell&#039;ultima è un San <lb></lb>
Bartolommeo.</s><s id="id2741622"> Accanto a queſta Chieſa ſi <lb></lb>
trova il</s></p>

<p id="id2741630" type="foot"><s id="id2741634"><foot.target id="a217"></foot.target>di</s></p>

<p id="id2741641" type="main"><s id="id2741645">PALAZZO già della Famiglia Borgherini, ora <lb></lb>
del Turco Roſſelli, che è diſegno di Baccio <lb></lb>
d&#039;Agnolo, e nella Sala vi è un Cammino di <lb></lb>
pietra ſerena di gran mole, lavorato a baſſi-<lb></lb>
rilievi d&#039;eſquiſito lavoro da Benedetto da Ro-<lb></lb>
vezzano.</s><s id="id2741670"> Dipoi paſſato il Palazzo degli Ac-<lb></lb>
ciaioli, che corriſponde con buona facciata <lb></lb>
ſull&#039;Arno, voltando a mano ſiniſtra ſi giunge alla</s></p>

<p id="id2741684" type="main"><s id="id2741687">LOGGIA di Mercato nuovo fatta fabbricare <lb></lb>
dal Granduca Coſimo I. l&#039;anno 1548. per co-<lb></lb>
modo di trattare i negozj della Seta, con di-<lb></lb>
ſegno di Bernardo Taſſo, in uno dei lati della <lb></lb>
<arrow.to.target n="a218"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(237)"></pb>
quale ſopra la ſcalinata, ſi vede lavorato in <lb></lb>
bronzo un Cinghiale, che verſa acqua per <lb></lb>
comodo pubblico, opera di Pietro Tacca, <lb></lb>
tratta dall&#039;antico sì celebre della Gallerìa.</s><s id="id2741729"> So-<lb></lb>
pra queſta Loggia in alcuni Stanzoni vi ſi con-<lb></lb>
ſervano tutti gl&#039;inſtrumenti originali che reſtano <lb></lb>
duplicati nei Protocolli de&#039; Notari eſiſtenti nell&#039;<lb></lb>
Archivio Pubblico.</s><s id="id2741748"> All&#039;intorno, e vicinanza <lb></lb>
di eſſa Loggia vi ſono le Botteghe, che ſervono <lb></lb>
alle manifatture e traffico delle Sete; e quì vi-<lb></lb>
cino eſiſte il Monte Comune, e il Magiſtrato <lb></lb>
della Comunità di Firenze.</s><s id="id2741768"> Seguitando il cam-<lb></lb>
mino per la Via detta Calimala ſi arriva al</s></p>

<p id="id2741777" type="foot"><s id="id2741780"><foot.target id="a218"></foot.target>quale</s></p>

<p id="id2741788" type="main"><s id="id2741792">MERCATO VECCHIO, che per iſcherzo chia-<lb></lb>
maſi il Giardino di Firenze, atteſe le molte de-<lb></lb>
lizie, che in abbondanza vi ſi trovano, e delle <lb></lb>
quali la Città noſtra al pari d&#039;ogni altra è co-<lb></lb>
pioſa.</s><s id="id2741881"> Quivi ſi vedeva ſopra una Colonna di <lb></lb>
granito una ſtatua di pietra di mano di Donatello, <lb></lb>
rappreſentante la Dovizia; ma eſſendo dive-<lb></lb>
nuta aſſai lacera dal rempo vi è ſtata collocata <lb></lb>
altra ſtatua ſimile, ſcolpita da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Fog-<lb></lb>
gini; quì oltre è una Loggia deſtinata alla <lb></lb>
vendita del peſce, fatta quivi fabbricare dal <lb></lb>
Granduca Coſimo I., e dipoi modernamente <lb></lb>
accreſciuta.</s><s id="id2741921"> Beſtano quivi appreſſo le abita-<lb></lb>
zioni degli Ebrei dette il</s></p>

<p id="id2741929" type="main"><s id="id2741933">GHETTO, ove per avanti era un infame po-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a219"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(238)"></pb>
ſtribolo, di cui fanno menzione gli Scrittori <lb></lb>
citati dal Baldinucci nella Vita del Buontalenti. </s><lb></lb>
<s id="id1613812">Queſto Ghetto è ſtato ampliato con abitazioni <lb></lb>
aſſai comode.</s><s id="id2741963"> E ripigliando il cammino a Po-<lb></lb>
nente per il Corſo de&#039; Barberi è da oſſervarſi <lb></lb>
un Satiretto di bronzo di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna al <lb></lb>
Canto de&#039; Diavoli, e dipoi ſi giunge al</s></p>

<p id="id2741982" type="foot"><s id="id2741986"><foot.target id="a219"></foot.target>ſtri-</s></p>

<p id="id2741994" type="main"><s id="id2741997">PALAZZO del Duca Strozzi fatto fabbricare <lb></lb>
da Filippo Strozzi nel 1489., con ſomma ma-<lb></lb>
gnificenza.</s><s id="id2742008"> Il primo diſegno di queſta fabbrica <lb></lb>
fu dato da Benedetto da Majano, ſebbene poi <lb></lb>
proſeguito dal Cronaca, il quale nella parte <lb></lb>
interiore mutò ordine di architettura, avve-<lb></lb>
gnachè per di ſuori Toſcano, con bozze di <lb></lb>
pietra forte, di grandezza non ordinaria, per <lb></lb>
di dentro ſia dorico e corintio, come ſi vede <lb></lb>
nel Cortile.</s><s id="id2742039"> Rimane queſto Palazzo da ogni <lb></lb>
parte iſolato, ed ha nella ſommità un corni-<lb></lb>
cione di raro artifizio.</s><s id="id2742050"> Dalla parte oppoſta a <lb></lb>
ſiniſtra è oſſervabile alla metà della ſtrada la <lb></lb>
facciata di altro Palazzetto del medeſimo Duca <lb></lb>
Strozzi, diſegno di Gherardo Silvani.</s><s id="id2742066"> E ſopra <lb></lb>
la Porta della Caſa Uguccioni, ivi accanto vi <lb></lb>
è un Buſto del Granduca Franceſco I. de&#039; Me-<lb></lb>
dici ſcolpito da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna.</s><s id="id2742084"> Quivi ap-<lb></lb>
preſſo è il</s></p>

<p id="id2742092" type="main"><s id="id2742096">CANTO DE&#039; TORNAQUINCI dov&#039;è la Loggia <lb></lb>
di eſſa antica Famiglia, diſegno del Cigoli, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a220"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(239)"></pb>
anneſſa al Palazzo fatto fabbricare da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Tor-<lb></lb>
nabuoni col diſegno di Michelozzo Miche-<lb></lb>
lozzi, ora dei Marcheſi Corſi dai quali fu eſſa <lb></lb>
Loggia reſtaurata, nel qual Palazzo vi è un&#039;am-<lb></lb>
pia Gallerìa, che gli aggiunge comodo e bel-<lb></lb>
lezza con eccellenti Quadri; in faccia al quale <lb></lb>
ſi trova quello de&#039; Viviani, dopo quello dei <lb></lb>
Giacomini, la cui architettura è opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Antonio Doſi aſſai ſingolare; quello del Mar-<lb></lb>
cheſe Albergotti dipinto in gran parte da Dia-<lb></lb>
cinto Fabbroni, quello degli Antinori, quello <lb></lb>
de&#039; Paſquali con più altri dai quali è circondata <lb></lb>
la Chieſa di</s></p>

<p id="id2742171" type="foot"><s id="id2742175"><foot.target id="a220"></foot.target>an-</s></p>

<p id="id2742182" type="main"><s id="id2742186"><expan abbr="SAN">S.</expan> MICHELE BERTELDI, detta degli Antinori, <lb></lb>
dove già abitavano i ſoppreſſi Padri Teatini, <lb></lb>
Chieſa Parrocchiale ufiziata ora da&#039; Preti Se-<lb></lb>
colari, chiamata comunemente <expan abbr="San">S.</expan> Gaetano, <lb></lb>
fatta da&#039; ſondamenti reſtaurare dal Cardinal <lb></lb>
Decano <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Carlo de&#039; Medici, col diſegno <lb></lb>
di Matteo Nigetti Architetto, e di Gherardo <lb></lb>
e Pier Franceſco Silvani.</s><s id="id2742219"> Queſta ſi può anno-<lb></lb>
verare tra le più vaghe, e più adorne della <lb></lb>
noſtra Città.</s><s id="id2742230"> Ed in vero ha la facciata di pietre <lb></lb>
forti, e così nobile, e leggiadro è il ſuo di-<lb></lb>
ſegno e lavoro, che non può vederſi coſa nè <lb></lb>
meglio inteſa, nè più finita di quella.</s><s id="id2742247"> Sonovi <lb></lb>
quattro belliſſime ſtatue di marmo, una delle <lb></lb>
quali ſopra la porta, è di Baldaſſar Bermoſel <lb></lb>
<arrow.to.target n="a221"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(240)"></pb>
Fiammingo, del quale è ancora il San Gaetano <lb></lb>
nella deſtra nicchia, nell&#039;altra il <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea <lb></lb>
Avellino è opera dell&#039;Andreozzi.</s><s id="id2742281"> Maggiori <lb></lb>
però, e di vaga apparenza ſono gl&#039;interiori <lb></lb>
ornamenti, imperciocchè diviſati con architet-<lb></lb>
tura d&#039;ordine compoſito, ed arricchiti di pietre <lb></lb>
ſerene, lavorate con ſingolar pulitezza: Oſſer-<lb></lb>
veremo primieramente. le Cappelle tutte in-<lb></lb>
croſtare di marmi, e adorne di belle pitture a <lb></lb>
freſco, e di Tavole molto ſtimate.</s><s id="id2742314"> Nella prima <lb></lb>
all&#039;entrare a man deſtra, vedremo la Tavola <lb></lb>
del martirio dell&#039;Apoſtolo <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea, di mano <lb></lb>
di Antonio Ruggieri.</s><s id="id2742328"> La ſeconda, dov&#039;è di-<lb></lb>
pinto l&#039;Arcangiolo <expan abbr="San">S.</expan> Michele, e i due quadri <lb></lb>
delle pareti ſono del Vignali, e la volta è di-<lb></lb>
pinta con molto artifizio dal Colonna; e nella <lb></lb>
terza Matteo Roſſelli dipinſe <expan abbr="San">S.</expan> Gaetano, ed <lb></lb>
un Beato ſuo Compagno.</s><s id="id2742351"> Accanto a queſta <lb></lb>
Cappella è il Sepolcro, coll&#039;Iſcrizione, e <lb></lb>
ritratto dell&#039;Avvocato Agoſtino Coltellini Fon-<lb></lb>
datore della celebre Accademia degli Apatiſti. </s><lb></lb>
<s id="id1614339">In faccia poi della Croce, di mano d&#039;Ottavio <lb></lb>
Vannini è dipinta l&#039;adorazione de&#039; Magi, e <lb></lb>
alla Cappella che ſegue, viè del detto Roſſelli <lb></lb>
una Tavola della Natività di Noſtro Signore. </s><lb></lb>
<s id="id1614358">L&#039;Altar maggiore, poſto nella Tribuna di <lb></lb>
mezzo, tralle altre coſe di pregio, ha un ric-<lb></lb>
chiſſimo Ciborio d&#039;argento, opera di Benedetto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a222"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(241)"></pb>
Petrucci.</s><s id="id2742409"> Bello ancora, e grandemente ſtimato <lb></lb>
è il Criſto di bronzo, di mano di Franceſco <lb></lb>
Suſini, e vaga viſta rende la Cupola della Tri-<lb></lb>
buna, dipinta dal Padre Galletti Teatino che <lb></lb>
ha pur dipinta tutta la volta della detta Chieſa. </s><lb></lb>
<s id="id1614407">Seguitando dall&#039;altra mano, nella Cappella vi-<lb></lb>
cina all&#039;Altar maggiore, vi è una Tavola di <lb></lb>
<expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Elena dipinta dal mentovato Roſſelli, e in <lb></lb>
faccia alla Croce, un altra ſimile del Biliverti <lb></lb>
di gran bellezza.</s><s id="id2742450"> Nell&#039;altra Cappella di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> An-<lb></lb>
drea Avellino colorì la Tavola rappreſentante <lb></lb>
il detto Santo in atto di eſſer colpito dall&#039;ac-<lb></lb>
cidente apopletico, Ignazio Hugford.</s><s id="id2742466"> Nella <lb></lb>
Cappella di mezzo, Pietro da Cortona dipinſe <lb></lb>
la Tavola del Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</s><s id="id2742476"> Nell&#039;<lb></lb>
ultima vi è una Concezione con varj Santi <lb></lb>
genufleſſi di mano di Diacinto Fabbroni.</s><s id="id2742487"> Ador-<lb></lb>
nano ancor queſta Chieſa quattordici Statue di <lb></lb>
marmo, che dodici rappreſentano gli Apoſtoli, <lb></lb>
con altrettanti baſſirilievi a piè di quelle, eſpri-<lb></lb>
menti il loro martirio.</s><s id="id2742506"> Le ſtatue di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, <lb></lb>
e Paolo ſono di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta Foggini, ſei ſono <lb></lb>
del Novelli, e le altre del Caccini, Piamon-<lb></lb>
tini, Fortini, Pettiroſſi, Cateni, e Baratta. </s><lb></lb>
<s id="id1614543">Camminando poi verſo il Canto de&#039; Carneſec-<lb></lb>
chi, ſi ritrovano a man ſiniſtra i Palazzi del <lb></lb>
<expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Venturi diſegno del Buontalenti, ove è <lb></lb>
una ſala nobilmente dipinta da Bernardino Poc-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a223"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(242)"></pb>
cetti; e quello detto del Mandragone celebre <lb></lb>
per il primo abboccamento quivi ſeguito del <lb></lb>
Gran Duca Franceſco I. con la Bianca Cap-<lb></lb>
pello che poi divenne ſua moglie; e a deſtra <lb></lb>
troveremo la Chieſa di</s></p>

<p id="id2742576" type="foot"><s id="id2742580"><foot.target id="a221"></foot.target>Fiam-</s></p>

<p id="id2742588" type="foot"><s id="id2742591"><foot.target id="a222"></foot.target>Pe-</s></p>

<p id="id2742599" type="foot"><s id="id2742602"><foot.target id="a223"></foot.target>Q cetti;</s></p>

<p id="id2742610" type="main"><s id="id2742682">SANTA MARIA MAGGIORE dei Carmelitani <lb></lb>
della Congregazione di Mantova, dove in <lb></lb>
primo luogo a mano deſtra è da ſtimarſi la <lb></lb>
Tavola di mano del Cigoli, nella quale è <lb></lb>
dipinto Sant&#039;Alberto Carmelitano in atto di <lb></lb>
liberare dal naufragio uno, che già pericolava <lb></lb>
nell&#039;acqua; ed anco quella del Pugliani, che <lb></lb>
rappreſenta la Maddalena Penitente in atto di <lb></lb>
ricevere nella ſua grotta da <expan abbr="San">S.</expan> Maſſimino la <lb></lb>
Comunione.</s><s id="id2742720"> Segue il martirio di San Biagio <lb></lb>
d&#039;Ottavio Vannini, ed i laterali ſono d&#039;An-<lb></lb>
tonio Giuſti.</s><s id="id2742731"> Degna di lode è la Cappella <lb></lb>
de&#039; Carneſecchi, la volta della quale fu di-<lb></lb>
pinta da Bernardino Poccetti, e le due ſtatue <lb></lb>
di marmo di <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo, e <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi <lb></lb>
furono lavorate dal Caccini; La Tavola di <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Franceſco in atto di ricever le Stimate è <lb></lb>
delle bell&#039;opere di Piero Dandini.</s><s id="id2742757"> Nella <lb></lb>
quinta Cappella adoraſi un Crocifiſſo di rilievo <lb></lb>
con alcuni Santi.</s><s id="id2742768"> La pittura a freſco nella <lb></lb>
Volta è di Giuſeppe Romei.</s><s id="id2742775"> Paſſato l&#039;Altar <lb></lb>
maggiore, la più proſſima è la Cappella che <lb></lb>
è deſtinata per il Santiſſimo Sagramento, al-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a224"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(243)"></pb>
lato alla quale è la Cappella degli Orlandini, <lb></lb>
nella volta della quale il Volterrano maravi-<lb></lb>
glioſamente rappreſentò il Ratto di Elia, con <lb></lb>
belliſſime figure, tramezzate da ſtucchi dorati; <lb></lb>
La Tavola dell&#039;Altare della Madonna è del <lb></lb>
Biliverti.</s><s id="id2742822"> Ragguardevoli ancora ſono le due <lb></lb>
Tavole, che appreſſo ſeguono, quella di Santa <lb></lb>
Maria Maddalena de&#039; Pazzi di mano d&#039;Onorio <lb></lb>
Marinari, e l&#039;altra di San Franceſco e Sacra <lb></lb>
Famiglia dipinta da Matteo Roſſelli, ſopra le <lb></lb>
quali Vincenzio Meucci dipinſe li due sfondi <lb></lb>
che vi ſi veggono.</s><s id="id2742849"> Degna di grande ſtima è <lb></lb>
la Tavola del Paſſignano, ove ha rappreſen-<lb></lb>
tata la venuta dello Spirito Santo.</s><s id="id2742860"> Una ſin-<lb></lb>
golar memoria era già in queſta Chieſa, oggi <lb></lb>
perita, cioè il Monumento ſtato fatto a Sal-<lb></lb>
vino di Armato degli Armati nel 1317, collo <lb></lb>
ſpecitico titolo d&#039;inventore degli Occhiali. </s><lb></lb>
<s id="id1614897">Nel Chioſtro del Convento ſi vede in un can-<lb></lb>
to, una delle quattro Colonne che reggevano <lb></lb>
il Sepolcro di Ser Brunetto Latini maeſtro di <lb></lb>
Dante, la quale ha l&#039;Iſcrizione che lo di-<lb></lb>
moſtra chiaramente.</s><s id="id2742899"> Preſſo queſta Chieſa vi è il</s></p>

<p id="id2742904" type="foot"><s id="id2742908"><foot.target id="a224"></foot.target>lato</s></p>

<p id="id2742916" type="main"><s id="id2742919">PALAZZO, già de&#039; Gondi, paſſato dipoi ne&#039; <lb></lb>
Corſini Orlandini, ed oggi nella Famiglia del <lb></lb>
Beccuto Orlandini, ſtato modernamente ac-<lb></lb>
creſciuto, e ridotto alla forma, che di pre-<lb></lb>
ſente ſi vede.</s><s id="id2742940"> Per di dentro è così nobilmente <lb></lb>
<arrow.to.target n="a225"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(244)"></pb>
adornato, e di comode abitazioni arricchito, <lb></lb>
che può con ragione uguagliarſi ai più ſplen-<lb></lb>
didi Palazzi di queſta Città.</s><s id="id1614997"> La Sala nella vol-<lb></lb>
ta, e nelle pareti è dipinta per mano di Pie-<lb></lb>
tro Dandini, Gherardini, e Gabbiani, ed altri <lb></lb>
Profeſſori più accreditati hanno dipinto l&#039;altre <lb></lb>
ſtanze contigue, che adornate di ſtucchi, e <lb></lb>
di prezioſi arredi, rieſcono vaghe oltremodo. </s><lb></lb>
<s id="id1615023">Sulla Piazza di eſſa Chieſa di Santa Maria <lb></lb>
Maggiore è ſituato il</s></p>

<p id="id2742995" type="foot"><s id="id2742999"><foot.target id="a225"></foot.target>Q 2 ador-</s></p>

<p id="id2743006" type="main"><s id="id2743010">PALAZZO Strozzi, oggi de&#039; Martini.</s><s id="id2743014"> Sul <lb></lb>
Canto della Fabbrica ove era il Seminario vi <lb></lb>
è una Teſta di un Salvatore di mano del Caccini. </s><lb></lb>
<s id="id1615076">Non lontano da queſto è il Palazzo de&#039; Marcheſi <lb></lb>
Malaſpina, modernamente abbellito con buon <lb></lb>
diſegno, quelli del Balì Martelli, del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <lb></lb>
Ambra, e dipoi a Piazza Madonna quello <lb></lb>
degli Aldobrandini tutti ripieni di ottimi lavori <lb></lb>
di Pitture. e ſculture.</s><s id="id2743047"> Quivi vicino rimiraſi <lb></lb>
il Giardino, e Palazzo de&#039; Gaddi ricchiſſimo <lb></lb>
di ſtatue ſingolari, di pitture, medaglie, e <lb></lb>
altre antichità; Dipoi prendendo la ſtrada a <lb></lb>
man deſtra in Via dell&#039;Amore oſſerveremo la <lb></lb>
Caſa fatta fabbricare con gli onorifici donativi <lb></lb>
di Luigi il Grande Re di Francia da Vincenzio <lb></lb>
Viviani primo Mattematico del Granduca Co-<lb></lb>
ſimo III ultimo Scolare del Galileo.</s><s id="id2743084"> Nella <lb></lb>
facciata di queſta Caſa, eretta col diſegno del <lb></lb>
<arrow.to.target n="a226"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(245)"></pb>
Senator <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Nelli il vecchio, alla qual <lb></lb>
Famiglia appartiene, con raro eſempio, ed <lb></lb>
in ſegno evidente d&#039;Uomo grato al Maeſtro, <lb></lb>
ed a generoſi Benefattori, vedremo ſopra la <lb></lb>
porta maggiore eſpoſta al pubblico la viva <lb></lb>
effigie di bronzo in rilievo, gettata da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba-<lb></lb>
tiſta Foggini di queſt&#039;immortale Eroe Fio-<lb></lb>
rentino, e dall&#039;eſpreſſo ne&#039; Cartelloni laterali, <lb></lb>
nei quali ci viene indicato parte delle notizie <lb></lb>
de&#039; di lui ammirandi ritrovati <note id="id1615217" n="1"><p id="id2743302" type="main"><s id="id2743305"> In queſta Caſa vi abita il vivente <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Senatore <lb></lb>
<expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta Nelli Figlio del ſopradetto, il <lb></lb>
quale poſſiede tutti gli Scritti del Galileo, e una <lb></lb>
ſcelta Librerìa di materie Architettoniche, <lb></lb>
d&#039;Iſtoria, e Belle Lettere. </s></p></note>.</s><s id="id2743144"> Soddisfattici <lb></lb>
d&#039;aver veduto una memoria sì bella, entrando <lb></lb>
ſulla Piazza Vecchia di Santa Maria Novella <lb></lb>
oſſerveremo a man deſtra il</s></p>

<p id="id2743229" type="foot"><s id="id2743232"><foot.target id="a226"></foot.target>Se-</s></p>

<p id="id2743240" type="main"><s id="id2743243">PALAZZO de&#039; Cerretani, dove è ſtata fabbri-<lb></lb>
cata una Galleria di antiche Statue; e dipinta <lb></lb>
vagamente da Vincenzio Meucci, ed è anche <lb></lb>
ricca di inſigni pitture de&#039;più eccellenti mae-<lb></lb>
ſtri poſſeduta in oggi dalla Marcheſa Caſſan-<lb></lb>
dra Capponi ſuperſtite di tal Famiglia.</s><s id="id2743268"> E vol-<lb></lb>
gendo dipoi per la via di Gualfonda, è quivi <lb></lb>
da vederſi la Getterìa delle Campane, e altri <lb></lb>
lavori di bronzo del <expan abbr="Signore">Sig.</expan> Moreni; come pure <lb></lb>
<arrow.to.target n="a227"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(246)"></pb>
lo Studio di Pittura del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Vincenzio Gotti, <lb></lb>
quivi vicino ripieno di belle, e rare pitture, <lb></lb>
de le quali ne fu ſtampato un Catalogo, e di-<lb></lb>
poi quaſi in fine a detta Via è da oſſervatſi il</s></p>

<p id="id2743351" type="main"><s id="id2743355">CASINO dei Marcheſi Riccardi in Valfon-<lb></lb>
da, pieno di Statue antiche e moderne, e di <lb></lb>
pitture eccellenti, tra le quali nella Cappella <lb></lb>
è la volta a freſco del Volterrano, con un <lb></lb>
Giardino molto vaſto, e delizioſo, in cui ſi <lb></lb>
vede la ſtatua di Papa Bonifazio VIII., che <lb></lb>
prima era nella facciata del Duomo, eretta <lb></lb>
da&#039; Fiorentini per la benevolenza che queſto <lb></lb>
Pontefice avea dimoſtrata alla loro Nazione. </s><lb></lb>
<s id="id1615443">Uſcendo dal Caſino del Marcheſe Riccardi, e <lb></lb>
voltando in Via Nuova, ſi vede alla metà di <lb></lb>
eſſa un Tabernacolo con pittura di Giovanni <lb></lb>
da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s><s id="id2743406"> E quì reſta terminato a ve-<lb></lb>
derſi il Quartiere <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella.</s></p>

<p id="id2743290" type="foot"><s id="id2743294"><foot.target id="a227"></foot.target>lo</s></p>

<p id="id2743414" type="head"><s id="id2743418">QUARTIERE <expan abbr="SANTO">S.</expan> SPIRITO.</s></p>

<p id="id2743422" type="main"><s id="id2743426">SANTO SPIRITO, fabbricato col diſegno di <lb></lb>
Filippo di Ser Brunelleſco; l&#039;architettura di <lb></lb>
queſto gran Tempio d&#039;ordine corintio è con <lb></lb>
ſomma perfezione condotta.</s><s id="id2743442"> La ſua lunghezza <lb></lb>
a cento ſeſſanta braccia ſi ſtende e la larghezza <lb></lb>
a cinquantaquattro, e la crociata a braccia 98. </s><lb></lb>
<s id="id1615559">Vien diviſo in tre navate, ripartite da belliſſime <lb></lb>
<arrow.to.target n="a228"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(247)"></pb>
colonne di pietra bigia tutte d&#039;un pezzo, ſo-<lb></lb>
pra le quali l&#039;architrave, il fregio e il corni-<lb></lb>
cione dappertutto nobilmente ricorrono.</s><s id="id2743480"> Con <lb></lb>
buona ordinanza diſpoſte 38. Cappelle ſi veg-<lb></lb>
gono, e adornate di belliſſime Tavole.</s><s id="id2743494"> A man <lb></lb>
deſtra vi è una antica Tavola rappreſentante <lb></lb>
l&#039;Aſſunzione di Maria, con Adamo ſteſo in <lb></lb>
terra ſopra la vanga allato a un Fico, che <lb></lb>
credeſi di un bravo allievo del Francabigio; <lb></lb>
dopo a queſta evvi un ammirabile copia in <lb></lb>
marmo del Gesù morto in grembo alla Madre, <lb></lb>
di Michelagnolo, che ſtà in <expan abbr="San">S.</expan> Pietro di Roma, <lb></lb>
e che fece Nanni di Baccio Bigio ſuo Diſce-<lb></lb>
polo, in modo che tanto è il veder queſta <lb></lb>
che l&#039;originale.</s><s id="id2743538"> Ne viene l&#039;Altare di <expan abbr="San">S.</expan> Nic-<lb></lb>
cola la di cui figura in legno ſi dice del Sanſovino, <lb></lb>
e ne&#039; lati della Cappella vi ſon due Angioli di <lb></lb>
mano del Francabigio</s><s id="id1615674"> Appreſſo ne viene la <lb></lb>
Tavola dello Stradano, ove ha dipinto Criſto, <lb></lb>
che ſcaccia i Profanatori dal Tempio.</s><s id="id2743564"> La Ta-<lb></lb>
vola di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino e <expan abbr="Santa">S.</expan> Monaca ſua Madre, <lb></lb>
che ne ſuccede è di Aleſſandro Gherardini. </s><lb></lb>
<s id="id1615714">Quindi trovaſi di Domenico Paſſignani la lapi-<lb></lb>
dazione di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano.</s><s id="id2743583"> Nell&#039;ultima Cappella di <lb></lb>
queſta navata vedeſi egregiamente ſcolpito in <lb></lb>
marmo l&#039;Arcangelo Raffaello, e Tobia con bel <lb></lb>
finimento di paeſe, che è tutto lavoro del cele-<lb></lb>
bre Giovanni Baratta.</s><s id="id2743601"> Voltando nella traverſa a <lb></lb>
<arrow.to.target n="a229"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(248)"></pb>
man deſtra, la ſeconda Tavola che ſi trova. è <lb></lb>
di Fra Filippo Lippi.</s><s id="id2743621"> Quindi paſſando il ricco <lb></lb>
Altare della Madonna della Cintola, e quello <lb></lb>
appreſſo, ove ſi conſerva il Crocifiſſo de&#039; Bian-<lb></lb>
chi, trovaſi in altra Tavola di Fra Filippo, <lb></lb>
dipintavi la Vergine col Bambino, e <expan abbr="Santa">S</expan> Cate-<lb></lb>
rina.</s><s id="id2743644"> Ne ſeguita l&#039;apparizione della Vergine a <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Bernardo, che vi fu lavorata da Pietro Pe-<lb></lb>
rugino, ma trasferito l&#039;originale in Caſa Cap-<lb></lb>
poni da <expan abbr="San">S.</expan> Fridiano, vi ſi vede una perfettiſſima <lb></lb>
copia, che ingannerebbe chiunque, fatta per <lb></lb>
mano di Felice Ripoſo, da cui pur ſon fatti <lb></lb>
dai lati <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio da Padova. </s><lb></lb>
<s id="id1615860">Inoltre vengono due Cappelle, che in una <lb></lb>
dipinſe il Sagreſtani lo Spoſalizio della Ma-<lb></lb>
donna, e l&#039;altra Gaetano Gabbiani il <expan abbr="San">S.</expan> Nic-<lb></lb>
colò, che reſuſcita i tre fanciulli ucciſi da un <lb></lb>
Oſte.</s><s id="id2743692"> Voltando poi dietro al Coro vi ſono <lb></lb>
altre otto Cappelle, nella prima è di Aurelio <lb></lb>
Lomi Piſano la viſita de&#039; Magi con belle ſto-<lb></lb>
riette nel grado dell&#039;Altare: E appreſſo vi è la <lb></lb>
Vergine con alcuni Santi di mano di Giotto, <lb></lb>
ove è ſepolto il celebre Letterato Piero Vettori; <lb></lb>
contigua a queſta viene una Tavola di una Ver-<lb></lb>
gine di Sandro Botticelli; appreſſo vedeſi la <lb></lb>
Tavola de&#039; Martiri fatta con grande ſtudio da <lb></lb>
Aleſſandro Allori, di cui pure al ſeguente <lb></lb>
Altare è ammirabile quella dell&#039;Adultera pre-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a230"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(249)"></pb>
ſentata a Criſto.</s><s id="id2743752"> Vien poi di mano del Vignali <lb></lb>
la Beata Chiara da Montefalco nell&#039;atto di ri-<lb></lb>
cever la Comunione per mano di Noſtro Si-<lb></lb>
gnore; ne ſeguono altre due Cappelle, con <lb></lb>
piccole Tavole antiche credute di Sandro Bot-<lb></lb>
ticelli; e voltando all&#039;altra Tribuna e paſſate <lb></lb>
le altre tre ſuſſeguenti Cappelle, è da oſſervarſi <lb></lb>
all&#039;altar del Sacramento l&#039;architettura, le pic-<lb></lb>
cole ſtatue, i baſſirilievj, tutto lavorato in <lb></lb>
marmo dal celebre Andrea Contucci da Monte <lb></lb>
San Savino; quindi dopo altre tre Cappelle <lb></lb>
trovaſi di mano di Benedetto del Ghirlandajo <lb></lb>
il portar della Croce, e la Trasfigurazione del <lb></lb>
Signore di Piero di Coſimo.</s><s id="id2743876"> E rientrando <lb></lb>
nella navata, alla prima Cappella ornata di <lb></lb>
prezioſimarmi, vedeſi la bella Tavola d&#039;Agnolo <lb></lb>
Bronzino, ove ha figurata l&#039;apparizione di <lb></lb>
Criſto alla Maddalena; e più oltre nella ſeconda <lb></lb>
trovavaſi di mano del Roſſo la Vergine, il <lb></lb>
San Baſtiano, ed altri Santi, l&#039;originale di cui <lb></lb>
trasferito nel Palazzo Reale, fu quì poſta la <lb></lb>
bella copia, che ſi vede di mano del Petrucci. </s><lb></lb>
<s id="id1616042">E paſſato l&#039;Organo, di Ridolfo del Ghirlandajo <lb></lb>
è la Tavola di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Anna, con la Vergine, e <lb></lb>
varj Santi; dopo la quale da Rutilio Manetti <lb></lb>
ſi trova effigiato <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo da Villanuova, <lb></lb>
che diſpenſa limoſine ai Poveri: ne ſegue la <lb></lb>
Tavola del Beato Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Facondo del <lb></lb>
<arrow.to.target n="a231"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(250)"></pb>
<expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Naſini.</s><s id="id2743951"> Nella penultima Cappella è un <lb></lb>
eſattiſſima copia di Taddeo Landini del Criſto <lb></lb>
abbracciato alla Croce ſcolpito in marmo, il <lb></lb>
di cui originale, di mano di Michelagnolo <lb></lb>
Buonarroti ſta in Roma nella Chieſa della Mi-<lb></lb>
nerva; all&#039;ultimo altare vi è la Reſurrezione di <lb></lb>
Criſto, che credeſi della Scuola del Francabi-<lb></lb>
gio, o di Piero di Coſimo.</s><s id="id2743984"> Che diremo poi <lb></lb>
della Cappella maggiore, quanto bella per <lb></lb>
l&#039;architettura altrettanto per la materia ma-<lb></lb>
gnifica, e ricca?</s><s id="id1616154"> Reſta ella in mezzo della <lb></lb>
Tribuna, da ogni parte iſolata, ed ha la ſorma <lb></lb>
d&#039;un piccolo Tempio, ergendoſi ſopra varie <lb></lb>
belliſſime colonne una cupoletta, ſotto la quale <lb></lb>
è ſituato l&#039;Altare Iavorato di pietre dure, e <lb></lb>
prezioſe, commeſſe con ſingolare artifizio, <lb></lb>
come altresì il Ciborio dell&#039;iſteſſo lavoro da <lb></lb>
<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta Cennini.</s><s id="id2744028"> Reſta dietro all&#039;Altare <lb></lb>
il Coro di figura ottagona tutto di marmi car-<lb></lb>
rareſi e ornato di varie ſtatue di marmo ſeolpite <lb></lb>
da Giovanni Caccini, che diè il modello di <lb></lb>
tutta queſt&#039;opera, nella quale dalla Famiglia <lb></lb>
Michelozzi, che ne fu la fondatrice, grandiſſi-<lb></lb>
me ſomme furono impiegate.</s><s id="id2744057"> Dalla parte ſini-<lb></lb>
ſtra rimane la Sagreſtia con un bel ricetto avanti, <lb></lb>
fabbricata col diſegno del Cronaca, ed il ri-<lb></lb>
cetto è diſegno di Andrea Contucci di Monte-<lb></lb>
fanſovino, nella cui Sagreſtìa tra gli altri orna-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a232"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(251)"></pb>
menti vedremo una bella Tavola di Fra Filippo <lb></lb>
Lippi, dove dipinſe la Vergine col Figliuolo <lb></lb>
in collo, e con Angioli e Santi d&#039;attorno. </s><lb></lb>
<s id="id1616270">Un altra ſe ne trova di un <expan abbr="San">S.</expan> Friacrio Fran-<lb></lb>
ceſe in atto di ſanare infermi di mano di Aleſ-<lb></lb>
ſandro Allori, con altra pittura a freſco dell&#039;<lb></lb>
apparizione che ebbe <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino ſulla riva del <lb></lb>
Mare, dell&#039;Angiolo in forma di bambino, di <lb></lb>
Bernardino Poccetti.</s><s id="id2744123"> Ammiraſi il belliſſimo <lb></lb>
Campanile della Chieſa, condotto col modello <lb></lb>
di Baccio d&#039;Agnolo: ſiccome i Chioſtri, ed <lb></lb>
il Convento, nel quale ſi trovano alcune pit-<lb></lb>
ture di pregio.</s><s id="id2744142"> Sortendo da queſto nobiliſſimo <lb></lb>
Tempio vedeſi ſul Canto di queſta Piazza il Pa-<lb></lb>
lazzo dei Marcheſi Guadagni, e volgendo a <lb></lb>
mano deſtra ſi arriva alla Chieſetta di</s></p>

<p id="id2744160" type="foot"><s id="id2744164"><foot.target id="a228"></foot.target>co-</s></p>

<p id="id2744171" type="foot"><s id="id2744175"><foot.target id="a229"></foot.target>man</s></p>

<p id="id2744182" type="foot"><s id="id2744186"><foot.target id="a230"></foot.target>ſen-</s></p>

<p id="id2744194" type="foot"><s id="id2744197"><foot.target id="a231"></foot.target>Cav.</s></p>

<p id="id2744205" type="foot"><s id="id2744209"><foot.target id="a232"></foot.target>menti</s></p>

<p id="id2744216" type="main"><s id="id2744220"><expan abbr="San">S</expan> CARLO già dei Padri Bernabiti, tutta va-<lb></lb>
gamente dipinta d&#039;architettura dallo Stagi, lo <lb></lb>
sfondo della ſoffitta da Sigiſmondo Betti, e <lb></lb>
da Giuſeppe Zocchi la tribuna della Cappella <lb></lb>
maggiore, al di cui altare la Tavola rappre-<lb></lb>
ſentante <expan abbr="San">S</expan> Carlo titolare di queſta Chieſa viene <lb></lb>
da Andrea Comodi.</s><s id="id2744248"> Quella a mano deſtra, en-<lb></lb>
trando, ove è effigiato <expan abbr="San">S</expan> Giovanni Nepomu-<lb></lb>
ceno, è opera d&#039;Ignazio Hugsſort, di cui pure <lb></lb>
sono li due medaglioni rappreſentanti il mar-<lb></lb>
tirio, e la morte di detto Santo, come ancor <lb></lb>
l&#039;Angelo Cuſtode in un piccolo ovato ſul grado <lb></lb>
<arrow.to.target n="a233"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(252)"></pb>
dell&#039;Altare: in faccia a queſto Pietro Marche-<lb></lb>
sini ha dipinto il Beato Aleſſandro Sauli, e i <lb></lb>
due medaglioni ſono del predetto Giuſeppe <lb></lb>
Zocchi.</s><s id="id2744299"> Di quì paſſando avanti nella via più <lb></lb>
vicina, a man deſtra vi ſono i Palazzi degli An-<lb></lb>
tinori, del Roſſo, Baldovinetti, e quello dei <lb></lb>
Caſtelli, ora del Marcheſe Feroni ſtato aſſaiſ-<lb></lb>
ſimo accreſciuto di Fabbrica, e Giardino per <lb></lb>
avere in eſſo incorporato il ſoppreſſo Convento <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Fridiano, e proſeguendo direttamente ſi <lb></lb>
trova la Chieſa delle Nobili Religioſe di</s></p>

<p id="id2744335" type="foot"><s id="id2744338"><foot.target id="a233"></foot.target>dell&#039;</s></p>

<p id="id2744346" type="main"><s id="id2744350"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MONACA dell&#039;Ordine di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino, <lb></lb>
al di cui Altare maggiore evvi una belliſ-<lb></lb>
ſima Tavola di Aleſſandro Gherardini rap-<lb></lb>
preſentante Maria Santiſſima che porge il Bam-<lb></lb>
bino Gesù alla detta Santa.</s><s id="id2744370"> Lo sfondo della <lb></lb>
volta è di mano dell&#039;Ulivelli.</s><s id="id2744376"> Di quì proſe-<lb></lb>
guendo ſi trova la Chieſa dei Padri Carmelitani <lb></lb>
detta il</s></p>

<p id="id2744388" type="main"><s id="id2744392">CARMINE. </s><s id="id1616670">Queſto vaſtiſſimo Tempio che fu <lb></lb>
cominciato fino dei 30 Giugno 1268. era il <lb></lb>
più ricco di eccellenti Pitture che foſſe in queſta <lb></lb>
Città, sì a freſco ſulle pareti, che a olio nelle <lb></lb>
Tavole di ognuna delle Cappelle il quale per <lb></lb>
vie più abbellirlo e ricoprirne i cavalletti <lb></lb>
della Tettoja ſi riſolverono i Religioſi di farvi <lb></lb>
una ſuperba ſoffitta d&#039;intaglio in legno con <lb></lb>
tre sfondi di Pittura, col Diſegno, e opera di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a234"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(253)"></pb>
Pietro Pertici Intagliatore, al qual lavoro vi <lb></lb>
fu poſto mano nel 1765.</s><s id="id2744446"> Er già quaſi il tutto <lb></lb>
terminato, e collocate le Pitture negli sfondi la-<lb></lb>
vorati da tre valenti Pittori, Ferretti, Ferri, <lb></lb>
e Burci, quando nella notte antecedente al <lb></lb>
dì 29.</s><s id="id2744464"> Gennajo 1771. fu con doloroſa perdita <lb></lb>
nello ſpazio di poche ore tutto diſtrutto dal <lb></lb>
fuoco <note id="id1616757" n="1"><p id="id2744572" type="main"><s id="id2744575"> Chi deſideraſſe però la deſcrizione delle <lb></lb>
Tavole ec., che rendevano sì adorna queſta <lb></lb>
Chieſa, la troverà nel Borghini, nel Brocchi. <lb></lb>
nel <expan abbr="Padre">P.</expan> Richa, e nella prima edizione di queſto <lb></lb>
Libro. </s></p></note>.</s><s id="id2744475"> Per tale deplorabile caſo non poco ſi <lb></lb>
sbigottirono quei Padri di queſta per loro non <lb></lb>
piccola diſgrazia, ſentita con ſomma ſenſibilità <lb></lb>
anco da tutta la Città, ma con tutto ciò ani-<lb></lb>
mati di vero zelo ſi riſolverono di dar di nuovo <lb></lb>
mano a queſta grandioſa fabbrica, di cui non <lb></lb>
erano reſtate ſe non le ſempliciſſime mura dan-<lb></lb>
neggiate ancora eſſe non poco dal fuoco, per <lb></lb>
la qual coſa di tre diſegni fatti per queſto ri-<lb></lb>
facimento fu preſcelto quello dell&#039;Architetto <lb></lb>
Giuſeppe Ruggieri, onde dataſi quaſi ſubito <lb></lb>
mano all&#039;opera, ne fu benedetta la prima pie-<lb></lb>
tra da Monſignor Arciveſcovo Incontri ne&#039; 12. <lb></lb>
Luglio dell&#039;iſteſs&#039;anno 1771. avendone com-<lb></lb>
meſſo l&#039;incarico per la coſtruzione materiale <lb></lb>
<arrow.to.target n="a235"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(254)"></pb>
della Fabbrica a <expan abbr="Fra">F.</expan> Giovacchino Pronti Laico <lb></lb>
Carmelitano di Rimini, il quale con ſomma <lb></lb>
ſollecitudine la conduſſe al ſuo compimento. </s><lb></lb>
<s id="id1616894">Terminata che ſu queſta grandioſa Fabbrica <lb></lb>
furono preſcelti a dipingere la volta, e gli sfon-<lb></lb>
di della Crociata i due rinomati Pittori Dome-<lb></lb>
nico Stagi per l&#039;Architettura, e Giuſeppe Ro-<lb></lb>
mei per le figure, il quale parimente dipinſe la <lb></lb>
Cupola effigiandovi i perſonaggi più glorioſi <lb></lb>
del vecchio, e nuovo Teſtamento, e nei tre <lb></lb>
sfondi laterali ſi vedono in quello del Coro il <lb></lb>
Profeta Elia rapito ſul carro di fuoco, in quello <lb></lb>
dalla parte di <expan abbr="San">S</expan> Andrea, Maria che vela il <lb></lb>
capo a <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de&#039; Pazzi, e nell&#039;<lb></lb>
altro il Beato Angiolo Mazzinghi in gloria; e <lb></lb>
nello sfondo della gran navata della Chieſa <lb></lb>
l&#039;Aſcenſione al Cielo del noſtro <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Gesù <lb></lb>
Criſto; Terminati tutti queſti lavori, e ripu-<lb></lb>
lita tutta la Chieſa in grado da poterſi ufiziare, <lb></lb>
fu ſolennemente conſacrata dal vivente Mon-<lb></lb>
ſignor Arciveſcovo Antonio Martini nella mat-<lb></lb>
tina de 15. Settembre 1782, e con ſommo <lb></lb>
contento di tutto il popolo ſu riaperta al pub-<lb></lb>
blico.</s><s id="id2744701"> E facendomi quindi a deſcrivere le Cap-<lb></lb>
pelle di eſſe che 10. ſe ne rimirano nella navata <lb></lb>
cinque per parte, principiando a deſtra dalla <lb></lb>
Porta maggiore oſſerveremo al primo Altar e <lb></lb>
un Crocifiſſo in luogo dell&#039;altro miracoloſo, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a236"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(255)"></pb>
che perì nell&#039;incendio, al ſecondo che è della <lb></lb>
Famiglia Martellini vedeſi di mano di Bernar-<lb></lb>
dino Monaldi i Funerali di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Alberto Carme-<lb></lb>
litano; nel terzo appartenente a <expan abbr="Sua Altezza Reale">S A. R</expan> il <lb></lb>
Criſto in Croce con Maria, e la Maddalena <lb></lb>
ai piedi è opera di Giorgio Vaſari; Ne ſegue <lb></lb>
al quarto della Famiglia Fenzi la Viſitazione <lb></lb>
della Vergine a <expan abbr="Santa">S</expan> Eliſabetta di mano di Au-<lb></lb>
relio Lomi; nel quinto della Famiglia Saſſi <lb></lb>
oſſervaſi una Pietà dipinta da Antonio Guidetti. </s><lb></lb>
<s id="id1617095">Salendo nella crociata accanto alla Sagreſtia <lb></lb>
vedeſi la Cappella della <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Vergine del Car-<lb></lb>
mine, appartenente già all&#039;antica Famiglia <lb></lb>
Brancacci ora dei Marcheſi Riccardi, in cui <lb></lb>
ſi godono le belliſſime pitture rappreſentanti la <lb></lb>
Vita di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Apoſtolo, di Maſolino da <lb></lb>
Panicale, di Maſaccio ſuo Diſcepolo, che <lb></lb>
vinſe di gran lunga il Maeſtro, e fu il primo <lb></lb>
che apriſſe la ſtrada alla buona maniera, e <lb></lb>
alla perfezione dell&#039;Arte, ed eſſendo morto <lb></lb>
Maſaccio in età giovanile fu terminata da Fi-<lb></lb>
lippo Lippi figlio di Fra Filippo; dalle quali <lb></lb>
pitture hanno appreſa la perfezione dell&#039;Arte <lb></lb>
i più ſublimi Maeſtri i quali ſtudiarono in que la <lb></lb>
Cappella, cioè Leonardo da Vinci, Fra Bar-<lb></lb>
tolommeo di <expan abbr="San">S.</expan> Marco, Michelagnolo Buonar-<lb></lb>
roti, Andrea del Sarto Raffaello da Urbino, <lb></lb>
e tanti altri rinomati Profeſſori, come leggeſi <lb></lb>
<arrow.to.target n="a237"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(256)"></pb>
nel Vaſari <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s><s id="id1617209"> Nella Sagreſtìa che è corredata <lb></lb>
aſſai bene di Arredi Sacri vi è ſtata collocata <lb></lb>
ſopra la Porta per di dentro una Tavola rap-<lb></lb>
preſentante il Martirio dell&#039;Apoſtolo <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, <lb></lb>
di mano di Lorenzo Lippi, che per l&#039;avanti <lb></lb>
eſiſteva nella Compagnìa di <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo del Nic-<lb></lb>
chio.</s><s id="id2744890"> Eſciti di eſſa ſi trova la Cappella della <lb></lb>
Famiglia Manetti lavorata a Stucchi dal Por-<lb></lb>
togalli, vedendoviſi la Tavola in cui è figurato <lb></lb>
il <expan abbr="Beato">B.</expan> Buonagiunta Manetti; il <expan abbr="San">S</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta <lb></lb>
in gloria nella cupolina, e i peducci è opera <lb></lb>
di Cipriano Lenſi, come pure ſono dell&#039;iſteſſo <lb></lb>
i due quadri laterali a freſco, nei quali vedeſi <lb></lb>
la Predicazione, e Decollazione del Santo Pre-<lb></lb>
curſore.</s><s id="id2744930"> Paſlando al magnifico Altar maggiore <lb></lb>
circondato da un balauſtro, e tribuna, fu fatto <lb></lb>
ſenza riſparmio di ſpeſa coſtruire di finiſſimi <lb></lb>
marmi dal vivente <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Marcheſe Lorenzo Nic-<lb></lb>
colini con un gran Ciborio di marmi, pietre <lb></lb>
rare, e bronzi dorati con ſportello ove vedeſi <lb></lb>
eſpreſſo il Salvatore lavorato in Argento.</s><s id="id1617342"> Nel <lb></lb>
Coro è da oſſervarſi un belliſſimo Depoſito di <lb></lb>
marmo lavorato eccellentemente con finiſſimi <lb></lb>
intagli, e animali da Benedetto da Rovezzano <lb></lb>
che era deſtinato per Piero Soderini Gonfalo-<lb></lb>
niere perpetuo della Repubblica Fiorentina. </s><lb></lb>
<s id="id1617367">Il diſegno dell&#039;incaſſatura del nuovo Organo è <lb></lb>
dell&#039;Architetto Giulio Mannajoni, eſeguito <lb></lb>
<arrow.to.target n="a238"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(257)"></pb>
coll&#039;intaglio di Pietro Pertici; la gran tela del <lb></lb>
medeſimo rappreſentante Maria Santiſſima in <lb></lb>
atto di dare il ſacro Abito a San Simone Stock <lb></lb>
alta braccia 14 fu dipinta dal ſopralodato <lb></lb>
Romei; l&#039;Organo poi è dei migliori che ſieno <lb></lb>
in queſta Città, lavorato dal nobile. ed abi-<lb></lb>
liſſimo <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Alamanno Contucci di Montepul-<lb></lb>
ciano.</s><s id="id2745030"> Accanto all&#039;Altar maggiore ne ſegue <lb></lb>
dall&#039;altra parte la Cappella del <expan abbr="Santiſſimo">SS.</expan> Crocifiſſo <lb></lb>
della Provvidenza già della Compagnìa di <lb></lb>
<expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Alberto bianco, ora dei <expan abbr="Signori">Sigg.</expan>  Marcheſi <lb></lb>
Rinuccini, ove ſi conſerva la miracoloſa Ima-<lb></lb>
gine di detto <expan abbr="Santiſſimo">SS.</expan> Crocifiſſo; La cupoletta con <lb></lb>
i peducci, e due ovati laterali fu dipinta da <lb></lb>
Agoſtino Roſſi rappreſentante <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Alberto in <lb></lb>
gloria; I due quadri laterali dipinti a olio, <lb></lb>
quello dell&#039;Eſaltazione della Croce in <foreign lang="la">Cornu <lb></lb>
Evangelii</foreign> è di Geſualdo Ferri, e l&#039;altro è di <lb></lb>
Gennaro Landi in cui copiò la famoſa Tavola <lb></lb>
di Gregorio Pagani, rappreſentante l&#039;Inven-<lb></lb>
zione della Croce, che reſtò vittima dell&#039;in-<lb></lb>
cendio.</s><s id="id1617523"> Ne ſegue ora la nobile, e magnifica <lb></lb>
Cappella della Caſa Corſini, ove era attual-<lb></lb>
mente il Corpo incorrotto di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea già <lb></lb>
Priore di queſto Convento, poi Veſcovo di <lb></lb>
Fieſole, e Antenato di sì illuſtre Proſapia, <lb></lb>
quale reſtò illeſo dall&#039;incendio, tanto che la <lb></lb>
mattina durante il fuoco, pure ebbero campo <lb></lb>
<arrow.to.target n="a239"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(258)"></pb>
i Religioſi di traslatarlo nel loro Convento; <lb></lb>
la qual Cappella, nonoſtante le altiſſime fiam-<lb></lb>
me, che vi furono, per il molto legname, <lb></lb>
oltre a due delle migliori Tavole di Chieſa <lb></lb>
che vi eran ripoſte, non reſtò tanto danneg-<lb></lb>
giata da non poterſi rimettere nella ſua pri-<lb></lb>
miera bellezza, come di preſente dalla detta <lb></lb>
Famiglia Corſini è ſtata riaccomodata, ed ab-<lb></lb>
bellita.</s><s id="id2745165"> Queſta fu condotta col diſegno di <lb></lb>
Pier Franceſco Silvani, tutta incroſtata di <lb></lb>
marmi bianchi di Carrara, e di miſti di Sera-<lb></lb>
vezza, con pilaſtri, fregi, e cornicione d&#039;ar-<lb></lb>
chitettura compoſita.</s><s id="id2745185"> In faccia ſopra all&#039;Alta-<lb></lb>
re, il quale rimane alquanto iſolato, è una <lb></lb>
Tavola di marmo bianco lavorata con grande <lb></lb>
eccellenza di alto rilievo da <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Batiſta Fog-<lb></lb>
gini, ove è figurato il Santo fra le nuvole in <lb></lb>
atto d&#039;eſſer rapito al Cielo da varj Angioletti. </s><lb></lb>
<s id="id1617661">Sopra a queſta ſi vede Iddio Padre, parimente <lb></lb>
ſcolpito in marmo da Carlo Marcellini Scul-<lb></lb>
tore ingegnoſo, ed in mezzo all&#039;Urna ove ſtà <lb></lb>
ripoſto il facro Corpo, un baſſorilievo d&#039;ar-<lb></lb>
gento d&#039;eccellente lavoro.</s><s id="id2745230"> Anche nelle due <lb></lb>
bande laterali ſono due Tavole di mano dello <lb></lb>
ſteſſo Foggini, in una è figurato il Santo di-<lb></lb>
ſceſo dal Cielo per aſſiſtere all&#039;Eſercito Fio-<lb></lb>
rentino, quando nella battaglia d&#039;Anghiari <lb></lb>
meſſe in fuga, e ſuperò quello di Filippo Vi-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a240"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(259)"></pb>
ſconti Duca di Milano, condotto da Niccolò <lb></lb>
Piccinino ſuo Generale: e nell&#039;altra ſi rappre-<lb></lb>
ſenta quando nel celebrare la Meſſa gli com-<lb></lb>
parve la Santiſſima Vergine con grandiſſimo <lb></lb>
ſtuolo di Angioli, proferendo verſo il Santo <lb></lb>
quelle parole:</s><s id="id1617742"> <foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Serous meus es tu, quia elegi <lb></lb>
te, &amp; in te gloriabor</emph></emph></foreign></s><s id="id1617761"> La Cupola è tutta <lb></lb>
dipinta da Luca Giordano.</s><s id="id2745303"> Non paſſeremo <lb></lb>
ſotto ſilenzio le memorie, che quivi ſi tro-<lb></lb>
vano degli Uomini illuſtri di queſta Famiglia, <lb></lb>
e ſpecialmente de&#039; due Principali, il primo <lb></lb>
Piero Corſini Veſcovo di Volterra, e poi di <lb></lb>
Firenze, e l&#039;altro Neri Corſini Veſcovo <lb></lb>
d&#039;Arezzo, Zio del Sommo Pontefice Cle-<lb></lb>
mente XII.</s><s id="id2745335"> Eſcendo da queſta Cappella a mano <lb></lb>
deſtra trovaſi quella della Comunione, di pro-<lb></lb>
prietà della Famiglia Buonaccorſi Perini (ove già <lb></lb>
eſiſtevano le Pitture dello Starnina eſprimenti <lb></lb>
la Vita di <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo).</s><s id="id2745355"> La Tavola che ora <lb></lb>
vi ſi vede rappreſentante la Depoſizione dalla <lb></lb>
Croce di Noſtro Signore è di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Domenico Ferretti; la cupolina ove è eſpreſſo <lb></lb>
il Re Melchiſedech in atto di offerire a Dio <lb></lb>
il Pane, e il Vino per la vittoria di Abramo, <lb></lb>
ſu dipinta dal ſopradetto Romei.</s><s id="id2745382"> Diſcendendo <lb></lb>
nella navata ſi trova la Cappella d&#039;Iuspadro-<lb></lb>
nato de&#039; <expan abbr="Signori">Sigg.</expan> Scarlatti con la Tavola rappre-<lb></lb>
ſentante <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de&#039; Pazzi in atto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a241"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(260)"></pb>
di ricevere il velo da Maria Santiſſima di mano <lb></lb>
di Giuſeppe Antonio Fabbrini.</s><s id="id2745418"> Nella ſeconda <lb></lb>
appartenente ai <expan abbr="Signori">Sigg.</expan> Conti Gabellotti Gam-<lb></lb>
bereſchi di Faenza, e Baldovinetti di Firenze, <lb></lb>
vi è una Tavola di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Maria Butteri, rap-<lb></lb>
preſentante il Centurione che chiede al Re-<lb></lb>
dentore la ſalute per il ſuo ſervo.</s><s id="id2745448"> Nella terza <lb></lb>
che è dei <expan abbr="Signori">Sigg</expan>  Marcheſi Arnaldi vi è eſpreſſa <lb></lb>
la Natività di Noſtro Signore dipinta da Fran-<lb></lb>
ceſco Gambacciani.</s><s id="id2745462"> Nella quarta che era della <lb></lb>
Compagnìa di <expan abbr="Santa">S.</expan> Agneſe vi ſi vede un An-<lb></lb>
nunziazione di Maria di mano di Bernardino <lb></lb>
Poccetti.</s><s id="id2745476"> E nell&#039;ultima il fu Dottor <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Franceſco Viligiardi a cui apparteneva, ci fece <lb></lb>
porre una Tavola rappreſentante l&#039;Adora-<lb></lb>
zione dei Magi di mano del celebre Gre-<lb></lb>
gorio Pagani.</s><s id="id2745495"> Alla bellezza, e grandezza <lb></lb>
di queſta Chieſa corriſponde il Convento ca-<lb></lb>
paciſſimo di gran numero di Religioſi.</s><s id="id2745506"> Ha due <lb></lb>
Chioſtri molto ſpazioſi, in uno de&#039; quali è di-<lb></lb>
pinta dal Bettini, e dall&#039;Ulivelli la vita del <lb></lb>
gran Profeta Elìa, e di varj Santi Carmelitani; <lb></lb>
e nel ſecondo vi è una lunetta belliſſima del <lb></lb>
Poccetti, che rappreſenta il miracoloſo fuoco <lb></lb>
ſceſo dal Cielo per avvampare il Sacrifizio <lb></lb>
offerto da Elìa al vero Dio.</s><s id="id2745538"> Uſcendo da queſto <lb></lb>
Chioſtro ſi trovano accanto alla Chieſa le <lb></lb>
Scuole di <expan abbr="San">S.</expan> Leopoldo, fatte fabbricare e <lb></lb>
<arrow.to.target n="a242"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(261)"></pb>
mantenute dal noſtro Real Sovrano, dirette <lb></lb>
da varj Maeſtri Sacerdoti Secolari, i quali <lb></lb>
inſegnano nelle diverſe Scuole quivi eſiſtenti <lb></lb>
la Lingua Latina, Arimmetica <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, a gran <lb></lb>
numero di Giovinetti, che vi intervengono <lb></lb>
ſenza veruna ſpeſa.</s><s id="id2745581"> Trapaſſando la Piazza quaſi <lb></lb>
in faccia di eſſa a deſtra vi è il Palazzo Cap-<lb></lb>
poni che oltre a varie belle pitture ha un Mu-<lb></lb>
ſeo d&#039;Iſtoria Naturale, e quivi appreſſo l&#039;abi-<lb></lb>
tazione dei Soderini; e a ſiniſtra per il Borgo <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Frediano ſi trova ſubito la Chieſa di</s></p>

<p id="id2744549" type="foot"><s id="id2744552"><foot.target id="a234"></foot.target>Pie-</s></p>

<p id="id2744560" type="foot"><s id="id2744564"><foot.target id="a235"></foot.target>della</s></p>

<p id="id2745608" type="foot"><s id="id2745612"><foot.target id="a236"></foot.target>che</s></p>

<p id="id2745620" type="foot"><s id="id2745623"><foot.target id="a237"></foot.target>nel</s></p>

<p id="id2745631" type="foot"><s id="id2745634"><foot.target id="a238"></foot.target>coll&#039;</s></p>

<p id="id2745642" type="foot"><s id="id2745646"><foot.target id="a239"></foot.target>R i Re-</s></p>

<p id="id2745654" type="foot"><s id="id2745657"><foot.target id="a240"></foot.target>ſconti</s></p>

<p id="id2745665" type="foot"><s id="id2745669"><foot.target id="a241"></foot.target>R 2 di</s></p>

<p id="id2745676" type="foot"><s id="id2745680"><foot.target id="a242"></foot.target>man-</s></p>

<p id="id2745688" type="main"><s id="id2745692">CESTELLO, E <expan abbr="SAN">S.</expan> FREDIANO, ora Parrocchia <lb></lb>
ufiziata da&#039; Preti Secolari (ſurrogata all&#039;antica <lb></lb>
Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Frediano ſoppreſſa) ove già abita-<lb></lb>
vano i Monaci Ciſtercienſi; Queſta fu fabbri-<lb></lb>
cata col diſegno del Colonnello Cerruti di <lb></lb>
Roma.</s><s id="id2745715"> Tutte le Cappelle ſono decorate di <lb></lb>
ſtucchi dal Marcellini.</s><s id="id2745723"> Ed entrando dalla Porta <lb></lb>
principale, cominciando dalla prima a mano <lb></lb>
deſtra la <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de&#039; Pazzi è <lb></lb>
opera di Giovanni Sagreſtani, e la cupoletta e <lb></lb>
l&#039;altre figure che l&#039;adornano ſono di Matteo <lb></lb>
Bonechi.</s><s id="id2745745"> La ſeconda è tutta di mano di An-<lb></lb>
tonio Puglieſchi, eſſendo ſtata quivi poſta la <lb></lb>
miracoloſa Imagine del <expan abbr="Santiſſimo">SS.</expan> Crocifiſſo, detto <lb></lb>
dell&#039;Abito, che eſiſteva nella ſoppreſſa Com-<lb></lb>
pagnia di tal nome vicina al Convento della <lb></lb>
Nonziatina: la terza ove è nella Tavola eſ-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a243"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(262)"></pb>
preſſa la Natività di Maria, con tutto il ri-<lb></lb>
manente, è vago e ben inteſo lavoro d&#039;Aleſ-<lb></lb>
ſandro Gherardini.</s><s id="id2745794"> Il quadro in teſta alla <lb></lb>
crociata col martirio di San Pietro viene da <lb></lb>
Guido Reni.</s><s id="id2745804"> L&#039;altro in faccia di <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo <lb></lb>
d&#039;avanti a Maria Santiſſima è di mano di Fab-<lb></lb>
brizio Boſchi.</s><s id="id2745815"> La Tavola poi che è ſituata nel <lb></lb>
Coro con Maria, ed altri Santi è del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <lb></lb>
Curradi.</s><s id="id2745826"> La Cupola è del Gubbiani, e i pe-<lb></lb>
ducci furono più anni dopo dipinti da Matteo <lb></lb>
Bonechi.</s><s id="id2745836"> Reſtano le altre tre Cappelle tor-<lb></lb>
nando verſo la porta, e principiando da quella <lb></lb>
della Comunione, quale è di <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo, che <lb></lb>
è nella Tavola celebrante all&#039;Altare per la <lb></lb>
liberazione dell&#039;Anime del Purgatorio con <lb></lb>
tutto il reſtante fu eſeguita da Pietro Dan-<lb></lb>
dini.</s><s id="id2745864"> Vaghiſſima poi è la ſeguente, tutta opera <lb></lb>
d&#039;Antonio Franchi, ove ha eſpreſſo il Batte-<lb></lb>
ſimo di Criſto al Giordano: l&#039;ultima Cappella <lb></lb>
è dipinta da Giovanni Ciabilli, nella quale <lb></lb>
rappreſentò all&#039;altare il martirio di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Ana-<lb></lb>
ſtaſio.</s><s id="id2745888"> Nel primo Chioſtro di queſto Mona-<lb></lb>
ſtero vi è eretta la ſtatua di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Mad-<lb></lb>
dalena de&#039; Pazzi lavoro di Antonio Montauti, <lb></lb>
e di Giuſeppe Piamontini è quella di San <lb></lb>
Bernardo nel ſecondo Chioſtro.</s><s id="id2745908"> In queſto <lb></lb>
Convento abitavano già le Monache degli An-<lb></lb>
gioli, che in oggi ſono nel Monaſtero di Pinti, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a244"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(263)"></pb>
ed in queſto preſe l&#039;Abito, viſſe e morì Santa <lb></lb>
Maria Maddalena de&#039; Pazzi, la cui Cella tut-<lb></lb>
tavìa conſervata ſi tiene in gran venerazione. </s><lb></lb>
<s id="id1618653">Queſto Monaſtero ſerve di preſente per uſo del <lb></lb>
Seminario Fiorentino, provviſto di ottimi Pre-<lb></lb>
cettori, e dotti Proſeſſori che la Filoſofia, il <lb></lb>
Giuſ Canonico, Teologìa, e altre ſacre Scienze <lb></lb>
inſegnano, non tanto ai Collegiali, quanto ad <lb></lb>
ogn&#039;altro Eccleſiaſtico, che v&#039;interviene. </s><lb></lb>
<s id="id1618680">Sulla Piazza di queſta Chieſa fu dal Granduca <lb></lb>
Coſimo III. fatto fabbricare col diſegno di <lb></lb>
Giovambatiſta Foggini un</s></p>

<p id="id2745982" type="foot"><s id="id2745986"><foot.target id="a243"></foot.target>preſſa</s></p>

<p id="id2745994" type="foot"><s id="id2745997"><foot.target id="a244"></foot.target>ed</s></p>

<p id="id2746005" type="main"><s id="id2746008">GRANAIO pubblico, edifizio in vero magni-<lb></lb>
fico, e comodo per un tal uſo; e quivi vicino <lb></lb>
vi ſono le Fornaci ove ſi lavorano diverſe <lb></lb>
manifatture di vetri; ripigliando per il Borgo <lb></lb>
ſi arriva alla Porta <expan abbr="San">S.</expan> Frediano, fuori della <lb></lb>
quale ſull&#039;Arno eſiſtono un numero grande di <lb></lb>
Barche, e Navicelli che traſportano per il <lb></lb>
Fiume ogni ſorte di Mercanzìe, Robe, e Per-<lb></lb>
ſone per Piſa, e Livorno.</s><s id="id2746045"> Prendendo dipoi <lb></lb>
o l&#039;ultima ſtrada a mano ſiniſtra, o per le <lb></lb>
mura dentro la Città ſi trova il Monaſtero delle <lb></lb>
Religioſe di</s></p>

<p id="id2746061" type="main"><s id="id2746065"><expan abbr="SAN"> S.</expan> FRANCESCO DI SALES chiamato il Con-<lb></lb>
ventino, nella di cui Chieſa aſſai moderna fatta <lb></lb>
con diſegno di Anton Maria Ferri, ſi vede all&#039;<lb></lb>
Altar maggiore la Tavola del detto Santo di-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a245"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(264)"></pb>
pinta da Ignazio Hugford, e le due laterali ſono <lb></lb>
di mano di Giuſeppe Grifoni, in una rimiraſi <lb></lb>
un Crocifiſſo con <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea Corſini, e <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb>
ceſco di Sales, e nell&#039;altra la Viſitazione di <lb></lb>
Maria </s><s id="id1618866">Queſte Religioſe tengono con ſommo <lb></lb>
zelo in educazione molte Ragazze civili, e <lb></lb>
fanno ad altre diverſe Scuole di Ricamo, Cu-<lb></lb>
cito, ed altri lavori adattati alle reſpettive età, <lb></lb>
e capacità.</s><s id="id2746128"> Eſcendo da queſto luogo, e vol-<lb></lb>
gendo per la prima ſtrada a deſtra ſi trova la <lb></lb>
Chieſa di</s></p>

<p id="id2746141" type="foot"><s id="id2746145"><foot.target id="a245"></foot.target>pinta</s></p>

<p id="id2746152" type="main"><s id="id2746156"><expan abbr="SAN">S.</expan> SALVADORE detta di Camaldoli e volgar-<lb></lb>
mente dei Mendicanti, ſtato in antico queſto <lb></lb>
luogo Monaſtero dei Monaci Camaldoleſi i quali <lb></lb>
eſſendo Padroni di quaſi tutte le Caſe di quelle <lb></lb>
contrade, preſero il nome di Camaldoli.</s><s id="id2746178"> Dopo <lb></lb>
molte, e varie vicende di eſſo luogo, ſerve <lb></lb>
di preſente per diverſe Scuole di Ragazze per <lb></lb>
apprendervi l&#039;Arte di teſſere Lana, Lino, ed <lb></lb>
altro; E ſeguitando in faccia per la diritta ſtrada <lb></lb>
laſciando la piccola Chieſa, e Convento delle <lb></lb>
Religioſe Carmelitane della Nunziatina, vol-<lb></lb>
gendo a deſtra ſi trova la Chieſa delle</s></p>

<p id="id2746212" type="main"><s id="id2746216">CONVERTITE dove vi è di mano del Poccetti <lb></lb>
la Natività del Signore; la depoſizione della <lb></lb>
Croce, e un <expan abbr="San">S.</expan> Michele Arcangiolo in Sagre-<lb></lb>
ſtìa; e il Crocifiſſo all&#039;Altar maggiore è lavoro <lb></lb>
di Baldaſſar Vermoſſer Fiammingo.</s><s id="id2746237"> Dirimpetto <lb></lb>
<arrow.to.target n="a246"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(265)"></pb>
a queſta Chieſa ſi trova quella delle Religioſe <lb></lb>
Franceſcane di</s></p>

<p id="id2746259" type="foot"><s id="id2746262"><foot.target id="a246"></foot.target>a que-</s></p>

<p id="id2746270" type="main"><s id="id2746274">SANTA CHARA, dove fra l&#039;altre vi ſono <lb></lb>
due Tavole di molta ſtima; Il Criſto morto è <lb></lb>
di Pietro Perugino opera delle più belle da <lb></lb>
eſſo fatte; e di Lorenzo di Credi è la Natività <lb></lb>
del Signore.</s><s id="id2746294"> Vago aſſai è l&#039;Altar maggiore <lb></lb>
con due ſtatue di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara <lb></lb>
di mano di Lionardo del Taſſo, e oltre ai <lb></lb>
marmi oſſervaſi ancora alcuni lavori in tutti tre <lb></lb>
gli Altari di terra della Robbia; lo ſfondo <lb></lb>
della volta è dipinto dal Ferretti.</s><s id="id2746318"> Proſeguendo <lb></lb>
la via verſo la Porta Romana ivi vicina è la <lb></lb>
Chieſa detta</s></p>

<p id="id2746330" type="main"><s id="id2746334">LA CALZA Chieſa antichiſſima ſtata abitata <lb></lb>
prima da Religioſe Geroſolimitane, ed in <lb></lb>
ultimo tenuta dai Geſuati, quali ſoppreſſi, ſu <lb></lb>
ridotta Prebenda Abbaziale.</s><s id="id2746349"> In queſta Chieſa <lb></lb>
oltre la bella Tavola del Ghirlandajo di Maria <lb></lb>
circondata dagl&#039;Angioli con <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi, e <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Giuſto, ſono un Criſto, ed una Pietà, con <lb></lb>
i Santi <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, Girolamo, <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Colom-<lb></lb>
bini, e la Maddalena, opere eccellenti di <lb></lb>
Pietro Perugino, ſiccome un Orazione all&#039;Orto <lb></lb>
dello ſteſſo, che dalla Chieſa è ſtata traſferita <lb></lb>
nel Coro dove è l&#039;<foreign lang="la">Ecce Homo</foreign> di Santi Pacini, <lb></lb>
e una Vergine addolorata d&#039;Ignazio Hugford, <lb></lb>
del quale ancora è la Tavolina di Gesù buon <lb></lb>
<arrow.to.target n="a247"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(266)"></pb>
Paſtore, che ſtà all&#039;Altare di una Cappella <lb></lb>
de&#039; Preti, che ſanno gli Eſercizj Spirituali. </s><lb></lb>
<s id="id1619267">Eſſendo l&#039;antico Convento di preſente Caſa di <lb></lb>
Eſercizj dei <expan abbr="Reverendi">Rev.</expan> Sacerdoti della Congregazione <lb></lb>
di Gesù Salvatore, è ſtato da eſſi con la detta <lb></lb>
Chieſa rimodernato, e rifatto quaſi dai ſonda-<lb></lb>
menti.</s><s id="id2746439"> Vedeſi nel Refettorio dipinto dal Ghe-<lb></lb>
rardini, Zocchi, Gricci, e Mannajoni, un <lb></lb>
Cenacolo a freſco di mano del Francabigio, <lb></lb>
molto ſtimato dagl&#039;Intendenti.</s><s id="id2746454"> E prima di <lb></lb>
andare avanti per la ſtrada di Borgo, è da <lb></lb>
oſſervarſi in faccia alla Porta una ſingolariſſima <lb></lb>
opera di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, ove ha in una <lb></lb>
Femmina veſtita di Regio ammanto effigiata <lb></lb>
Firenze, con attorno altre femmine che ſim-<lb></lb>
boleggiano le Città Provinciali in atto di ren-<lb></lb>
der tributo alla loro Regina; pittura di pre-<lb></lb>
ſente con ſommo diſpiacere degl&#039;Intendenti <lb></lb>
aſſai danneggiata, e guaſta.</s><s id="id2746495"> E proſeguendo il <lb></lb>
viaggio trovaſi la Chieſa Parrocchiale di</s></p>

<p id="id2746503" type="foot"><s id="id2746507"><foot.target id="a247"></foot.target>Pa-</s></p>

<p id="id2746515" type="main"><s id="id2746518"><expan abbr="SAN">S.</expan> PIERO IN GATTOLINO detta volgarmente <lb></lb>
Serumido, in cui di più pregiabile è un quadro <lb></lb>
affiſſo alla muraglia a mano deſtra della Tri-<lb></lb>
buna di una Crocifiſſione di mano del Paſſi-<lb></lb>
gnano; e ivi accanto la già Compagnìa ora <lb></lb>
Cappella del Santiſſimo ſu nel 1776. tutta <lb></lb>
dipinta a freſco per l&#039;architettura da Domenico <lb></lb>
Stagi, e le ſigure da Pietro della Nave, nello <lb></lb>
<arrow.to.target n="a248"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(267)"></pb>
sfondo ſi vede Maria Santiſſima, e <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb>
ceſco d&#039;Aſſiſi, e nelle pareti la Vigilanza, e <lb></lb>
le ſette Virtù.</s><s id="id2746574"> La Tavola di Maria di queſto <lb></lb>
Altare è di Aleſſandro Fei detto del Barbiere. </s><lb></lb>
<s id="id1619474">Quivi vicino paſſato il Portone detto di An-<lb></lb>
nalena, trovaſi ſotto tal nome il</s></p>

<p id="id2746592" type="foot"><s id="id2746595"><foot.target id="a248"></foot.target>sfon-</s></p>

<p id="id2746603" type="main"><s id="id2746607">NOBILE MONASTERO di Religioſe dell&#039;Or-<lb></lb>
dine di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, nella cui Chieſa, che <lb></lb>
fu reſtaurata col diſegno di Antonio Ferri <lb></lb>
nel 1701., vedeſi la ſoffitta arricchita di uno <lb></lb>
sfondo di mano di Anton Domenico Gab-<lb></lb>
biani, adorno d&#039;architettura da Romualdo <lb></lb>
Botti, ed il piccolo sfondo, ſotto il Coro <lb></lb>
delle Monache, d&#039;Antonio Puglieſchi, e la <lb></lb>
tribuna della Cappella maggiore di Pietro <lb></lb>
Dandini.</s><s id="id2746645"> Sono di pregio le Tavole degli Al-<lb></lb>
tari, fra le quali quella fatta da Fra Filippo <lb></lb>
Lippi della Natività di Criſto, con <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Ilarione <lb></lb>
che è il ritratto al naturale di Fra Ruberto <lb></lb>
Malateſti, fratello di Annalena.</s><s id="id2746665"> Di quì uſcendo, <lb></lb>
vicino a queſta Chieſa è un Oratorio antichiſ-<lb></lb>
ſimo detto dei Bini, e dicontro l&#039;antica abita-<lb></lb>
zione già di queſta Nobile Famiglia nel quale <lb></lb>
di preſente ſi ammira una delle più vaſte raccol-<lb></lb>
te, uno dei più magnifici ſtabilimenti che deb-<lb></lb>
bono intieramente la fondazione ed il progreſſo <lb></lb>
alla Regia Munificenza del noſtro Real Sovrano, <lb></lb>
che merita ſpeciale oſſervazione quale è il </s></p>

<p id="id2746792" type="foot"><s id="id2746795">Mu-</s></p>

<pb pagenum="(268)"></pb>
<p id="id1619640" type="main"><s id="id1619641">MUSEO DI FISICA, E STORIA NATURALE. </s><lb></lb>
<s id="id1619647">E&#039; queſto un&#039;ampio Palazzo, che in ſe rac-<lb></lb>
chiude quanto può deſiderare il Filoſofo con-<lb></lb>
templatore della natura: ivi egli trova il co-<lb></lb>
modo per eſaminare lo ſpettacolo intiero dell&#039;<lb></lb>
Univerſo dal regolato corſo degli Aſtri più <lb></lb>
inſigni, fino alla organizzazione oſcura del più <lb></lb>
minuto inſetto.</s><s id="id2746746"> Una ſcelta Biblioteca ſegna, e <lb></lb>
conſerva i progreſſi dello ſpirito umano in <lb></lb>
queſto genere.</s><s id="id2746758"> Una vaſta collezione di ſtro-<lb></lb>
menti fiſici apre il campo a miſurare i feno-<lb></lb>
meni, e a diſcoprire le leggi della natura. </s><lb></lb>
<s id="id1619706">Una ſerie immenſa di minerali, e di Eſſeri <lb></lb>
organici moſtra quali rapporti eſiſtano fra di <lb></lb>
loro; ed in fine un Laboratorio Chimico offre <lb></lb>
i neceſſarj comodi per tentarne l&#039;analiſi, e <lb></lb>
conoſcerne gli elementi.</s></p>

<p id="id2746803" type="main"><s id="id2746807">Tre ampie Sale appena comprendono i mol-<lb></lb>
tiplici ſtromenti relativi alla dimoſtrazione delle <lb></lb>
ſtatiche leggi: una Sala conſecutiva racchiude <lb></lb>
le macchine idroſtatiche; nella contigua ſono <lb></lb>
quelle, che appartengono alla Pneumatica; <lb></lb>
due ampliſſime Sale conſervano ogni varietà di <lb></lb>
elettrico apparecchio; in un altra ſono le coſe <lb></lb>
magnetiche; in un altra ſi vedono gli ottici ſtru-<lb></lb>
menti; una contien macchine, e modelli relativi <lb></lb>
alla Nautica; ed in un altra in fine, ſi vedono <lb></lb>
dei reſti di macchinette, e modelli antichi.</s></p>

<p id="id2746854" type="foot"><s id="id2746858">L&#039;Of-</s></p>

<pb pagenum="(269)"></pb>
<p id="id2746866" type="main"><s id="id2746869">L&#039;Oſſervatorio Aſtronomico è compoſto di <lb></lb>
varie ſtanze; la prima e quella ove tra gli Stru-<lb></lb>
menti fiſſi ſi diſtinguono un bel Settore di Aberra-<lb></lb>
zione, un grande Strumento per i paſſaggi al Me-<lb></lb>
ridiano, che è il maggiore che ſia ſtato fatto fino-<lb></lb>
ra, ed il modello di un Cerchio di dodici piedi di <lb></lb>
diametro, che ſi ſtà coſtruendo per tener luogo <lb></lb>
di Quadrante murale.</s><s id="id2746905"> Nella ſtanza degli ſtru-<lb></lb>
menti mobili, ove ſono Canocchiali, Tele-<lb></lb>
ſcopj, Macchine parallattiche <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, merita ſpe-<lb></lb>
cial menzione un ottimo Teleſcopio di Hershel, <lb></lb>
un Quarto di cerchio di 18. pollici di raggio, <lb></lb>
ed un Cerchio di quattro piedi e mezzo di dia-<lb></lb>
metro mobili per ogni verſo, e regolati per mez-<lb></lb>
zo di livelli.</s><s id="id2746937"> Sono come anneſſi all&#039;Oſſervatorio <lb></lb>
una lunga ſtanza al primo piano del medeſimo <lb></lb>
parata di panno nero, e deſtinata alle delicate <lb></lb>
eſperienze relative alla luce; ed un&#039;altra all&#039;<lb></lb>
ultimo piano che vien deſtinata per ogni genere <lb></lb>
di Metereologica oſſervazione: E ſiccome lo <lb></lb>
ſtudio delle Meteore non può rieſcire intie-<lb></lb>
ramente fruttuoſo ſe non ſeguendone il cammino <lb></lb>
di momento in momento, così le macchine <lb></lb>
deſtinate a tal&#039;uopo Igrometro, Barometro, <lb></lb>
Termometro, Anemometro, Hiometro <expan abbr="eccetera">ec</expan>, <lb></lb>
ſono tali che tutti da loro ſteſſi ed inceſſante-<lb></lb>
mente ſcriveranno gli andamenti dei ſenomeni <lb></lb>
dell&#039;Atmosſera.</s></p>

<p id="id2747000" type="foot"><s id="id2747003">Tra</s></p>

<pb pagenum="(270)"></pb><p id="id2747011" type="main"><s id="id2747014"> <lb></lb>
Tra gli ſtrumenti più utili compreſi nella <lb></lb>
ſurriferita collezione, meritano ſpeciale conſi-<lb></lb>
derazione alcune delicatiſſime Bilance di par-<lb></lb>
ticolar coſtruzione, le quali eſſendo caricate <lb></lb>
di ben cinquanta libbre per parte, ſono capaci <lb></lb>
d&#039;indicar l&#039;ecceſſo o il difetto di una millio-<lb></lb>
neſima parte di tal peſo; meritano pure di <lb></lb>
eſſer diſtinte tre grandi Macchine coſtruite per <lb></lb>
graduare anco in minutiſſime parti e colla mag-<lb></lb>
giore eſattezza il cerchio non meno che la <lb></lb>
linea retta, tanto sù i metalli, quanto ſul vetro <lb></lb>
iſteſſo, per mezzo di acutiſſime punte di dia-<lb></lb>
mante: tali Macchine, tali Bilance ſono in-<lb></lb>
ventato, e perfezionate dal celebre Direttore <lb></lb>
di tal Muſeo, il nobile <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Felice Fontana, <lb></lb>
alla cui cura fu affidata la formazione e dire-<lb></lb>
zione di sì grandioſo ſtabilimento.</s></p>

<p id="id2747090" type="main"><s id="id2747094">Apre l&#039;ingreſſo alla Storia Naturale una <lb></lb>
vaſtiſſima collezione di Anatomia dell&#039;uomo <lb></lb>
eſeguita in cera dappreſſo alla natura, ed alle <lb></lb>
deſcrizioni dei migliori Autori, e che è com-<lb></lb>
preſa in ſedici Stanze, e due Gallerìe.</s><s id="id2747115"> In <lb></lb>
eſſa è una copioſa ſerie di tuttociò che con-<lb></lb>
cerne l&#039;Oſtetricia, compreſovi le operazioni <lb></lb>
più difficili, come per eſempio la ſezione della <lb></lb>
ſinfiſi, e il parto ceſareo.</s><s id="id2747135"> Seguendo l&#039;inco-<lb></lb>
minciato regno animale ſi entra in altra Gal-<lb></lb>
lerìa, che da un lato offre una ſerie i uccelli, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a250"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(271)"></pb>
dall&#039;altra una di peſci preparati ciaſcuno ad <lb></lb>
imitazione del vivente, e corredati non ſolo <lb></lb>
del reſpettivo nome <emph type="italics">Linneano</emph>, ma di quello <lb></lb>
ancora, che offre la noſtra lingua.</s><s id="id2747180"> I quadru-<lb></lb>
pedi, unitamente ai groſſi peſci, e grandi vo-<lb></lb>
latili, ſono cuſtoditi in due più ampli ſtan-<lb></lb>
zoni (al primo piano): ſi entra in ſeguito in <lb></lb>
una ſtanza deſtinata ai Rettili; indi in altra, <lb></lb>
che comprende gl&#039;Inſetti: ſi paſſa poi ad una <lb></lb>
nella quale ſono i Vermi gelatinoſi; poi in <lb></lb>
altra in cui ſono i Teſtacei; e finalmente in <lb></lb>
un&#039;altra, che comprende una ſerie di Vermi <lb></lb>
Litofiti, con la qual termina il regno animale, <lb></lb>
e che dà adito ai due ſeguenti regni vegeta-<lb></lb>
bile, e minerale.</s></p>

<p id="id2747230" type="foot"><s id="id2747233"><foot.target id="a250"></foot.target>dall&#039;</s></p>

<p id="id2747241" type="main"><s id="id2747245">Una ſtanza in cui ſono raccolti i ſemi, fiori, <lb></lb>
foglie, radici, legni, gomme, reſine <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, apre <lb></lb>
l&#039;ingreſſo al regno vegetabile compreſo in <lb></lb>
queſta, ed in altre due conſecutive, nelle <lb></lb>
quali ſi conſervano frutte perfettamente ſimili <lb></lb>
al vero, funghi, e piante graſſe, imitate con <lb></lb>
cera, perchè non poſſono prepararſi aſciugan-<lb></lb>
dole come ſogliono far delle altre piante i Bo-<lb></lb>
tanici: evvi inoltre un copioſo erbario di effet-<lb></lb>
tive piante aſciugate, e compreſſe tra fogli, <lb></lb>
decorate col reſpettivo nome <emph type="italics">Linneano</emph>, come <lb></lb>
ogni altra coſa coſtituente il Muſeo, e coll&#039;<lb></lb>
anatomia eſattiſſima del proprio fiore.</s></p>

<p id="id2747309" type="foot"><s id="id2747313">Si</s></p>

<pb pagenum="(272)"></pb>
<p id="id2747320" type="main"><s id="id2747597">Si ſcende in ſeguito nel regno minerale a <lb></lb>
cui dà principio una grande ſtanza nella quale <lb></lb>
ſono ricchiſſime collezioni di Oro, Argento, <lb></lb>
Platina, e Rame: la conſecutiva comprende <lb></lb>
il Ferro, e le Piriti; lo Stagno, Piombo, e <lb></lb>
Mercurio ſono in quella che viene appreſſo; <lb></lb>
eſſendo poi in un altra diſpoſte le Piriti, e le <lb></lb>
ſoſtanze ſaline ed infiammabili, il tutto eti-<lb></lb>
chettato, e claſſato ſecondo il metodo di <lb></lb>
Cronſtedt.</s></p>

<p id="id2747641" type="main"><s id="id2747645">Dai Minerali ſi paſſa ai Foſſili propriamente <lb></lb>
detti così, e ſi incomincia con le varie com-<lb></lb>
binazioni della Terra calcaria, poſte nella <lb></lb>
precedente ſtanza, a cui ne ſeguono due altre <lb></lb>
le quali comprendono le altre terre Barite, <lb></lb>
Magneſia, Argilla, Silicea, nei diverſi lor <lb></lb>
ſtati dal friabile e polveroſo a quello di du-<lb></lb>
riſſime pietre.</s><s id="id2747678"> L&#039;altra contigua ſtanza racchiu-<lb></lb>
de le pietre prezioſe, e le gemme, ed anco le <lb></lb>
pietre compoſte, come Porfidi, Graniti <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s></p>

<p id="id2747691" type="main"><s id="id2747695">Una ſtanza è aggiunta in appendice a tuttociò <lb></lb>
per racchiudere i Bezoarri, e le petrificazioni <lb></lb>
di piante, e di animali.</s><s id="id2747706"> Finalmente un&#039;altra <lb></lb>
ſtanza in cui ſono effigiate alcune ſingolari <lb></lb>
moſtruoſità di vegetabili, chiude, per dir così, <lb></lb>
queſta vaſtiſſima collezione, più vaſta aſſai della <lb></lb>
eſteſa fabbrica, che la racchiude (trattandoſi <lb></lb>
di ſituarla in bella moſtra); quindi per neceſſità <lb></lb>
<arrow.to.target n="a251"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(273)"></pb>
reſtano molti foſſili e minerali non ancor poſti <lb></lb>
in viſta, capaci di riempire parecchie ſtanze, <lb></lb>
e reſtano pure non poche preparazioni anato-<lb></lb>
miche, che attualmente ſi eſeguiſcono per <lb></lb>
render completo quell&#039;utile ramo di cogni-<lb></lb>
zioni umane.</s><s id="id2747765"> Ma avvi inoltre aperto agli <lb></lb>
occhi degli Studioſi un Giardino, in cui ve-<lb></lb>
getano ben tremila piante, ed un ſalone nel <lb></lb>
quale ſono raccolti quaſi tutti i minerali To-<lb></lb>
ſcani; ed in altro luogo ſono chiuſe le pro-<lb></lb>
duzioni induſtrioſe degl&#039;Iſolani del Mar Pa-<lb></lb>
cifico.</s></p>

<p id="id2747794" type="foot"><s id="id2747798"><foot.target id="a251"></foot.target>re-</s></p>

<p id="id2747805" type="main"><s id="id2747809">L&#039;acceſſo in queſto vaſto Repoſitorio è <lb></lb>
aperto indiſtintamente a tutti ogni mattina tolte <lb></lb>
le Feſte.</s><s id="id2747820"> Ivi il Filoſoſo ſpecola, e contempla; <lb></lb>
il Curioſo ritrova inaſpettate cognizioni dalla <lb></lb>
ſemplice oſſervazione, e l&#039;Artefice vi ravviſa <lb></lb>
le ſpecie, le varietà dei corpi che poſſono <lb></lb>
eſſer&#039;utili all&#039;arte ſua, da lui non conoſciuti <lb></lb>
per l&#039;avanti; e finalmente tutti in generale vi <lb></lb>
acquiſtano delle nuove idee, imparano a co-<lb></lb>
noſcere la natura, ed a viepiù ammirare il <lb></lb>
Creatore nella varietà immenſa delle produ-<lb></lb>
zioni.</s><s id="id2747861"> Uſcendo da queſto luogo, quivi vicino <lb></lb>
vi è la Chieſa delle Monache di</s></p>

<p id="id2747870" type="main"><s id="id2747874"><expan abbr="SAN">S.</expan> PIER MARTIRE detto <expan abbr="San">S.</expan> Felice in Piazza, <lb></lb>
oſſervando prima la Colonna di marmo miſto di <lb></lb>
Seravezza, fatta erigere in queſto luogo dal <lb></lb>
<arrow.to.target n="a252"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(274)"></pb>
Granduca Coſimo I., per ricordanza della Vit-<lb></lb>
toria ottenuta nella battaglia di Marciano.</s><s id="id2747903"> Que-<lb></lb>
ſta Chieſa è lunga braccia 90, e larga 25.; En-<lb></lb>
trati a man deſtra al ſecondo Altare vi è un San <lb></lb>
Rocco con <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina di mano di <lb></lb>
Piero di Coſimo; dopo la Porta del fianco è da <lb></lb>
oſſervarſi la Tavola di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio Abate, che <lb></lb>
riſana alcuni inſermi, opera di Ottavio Vannini; <lb></lb>
e nel ſeguente vi è Maria con <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, <lb></lb>
<expan abbr="San">S</expan> Pier Martire, e <expan abbr="San">S</expan> Tommaſo d&#039;Aquino di <lb></lb>
mano del Vignali.</s><s id="id2747943"> Quindi laſciate le tre Cap-<lb></lb>
pelle di fronte, in una delle quali è il depoſito <lb></lb>
del celebre Medico della Real Corte Giuſeppe <lb></lb>
del Papa, e ivi accanto è da ammirarſi la rariſ-<lb></lb>
ſima pittura a freſco di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovan-<lb></lb>
ni, fatta a Giulio Parigi celebre Architetto; <lb></lb>
In queſta è dipinto <expan abbr="San">S.</expan> Felice Prete in atto di <lb></lb>
ſoccorrere <expan abbr="San">S.</expan> Maſſimo Veſcovo di Nola mo-<lb></lb>
ribondo per il freddo, e per la fame; con <lb></lb>
premergli in bocca un grappolo d&#039;uva, mira-<lb></lb>
coloſamente trovato ſopra la neve.</s><s id="id2747987"> Accanto al <lb></lb>
detto Altare di mano del Ghirlandajo vedonſi <lb></lb>
effigiati varj Santi; e dipoi alla Cappella delle <lb></lb>
Monache vi è eſpreſſa Maria, <expan abbr="San">S.</expan> Giacinto, e <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Pier martire di mano di Iacopo da Empoli. </s><lb></lb>
<s id="id1620863">Seguitando verſo la porta, ſotto il Coro è <lb></lb>
degna di ſtima la Tavola di Salvator Roſa, <lb></lb>
nella quale ha figurato in tempo notturno <lb></lb>
<arrow.to.target n="a253"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(275)"></pb>
Criſto ſull&#039;onde del mare, che porge la mano <lb></lb>
a <expan abbr="San">S.</expan> Pietro naufragante.</s><s id="id2748034"> In ultimo trovaſi il <lb></lb>
Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia, la cui Tavola fu dipinta <lb></lb>
al proprio Altare da Iacopo Chiaviſtelli ec-<lb></lb>
cellente ancora nell&#039;architettura, e che è quì <lb></lb>
ſepolto.</s><s id="id2748053"> Contiguo a queſta Cappella è di mano <lb></lb>
del Ticciati il Depoſito del celebre Pittore <lb></lb>
Antonio Domenico Gabbiani, ſiccome dalla <lb></lb>
parte oppoſta ſi vede ancora quello di Giu-<lb></lb>
ſeppe Piamontini Scultore di gran merito.</s><s id="id2748074"> E&#039; ſe-<lb></lb>
polto in queſta Chieſa il rinomatiſſimo Pittore <lb></lb>
Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, la di cui lapida ſi <lb></lb>
legge dalla parte oppoſta alla di lui opera; <lb></lb>
come pure Antonio Franchi, e Lorenzo del <lb></lb>
Moro Pittori eccellenti.</s><s id="id2748096"> Proſeguendo il cam-<lb></lb>
mino è oſſervabile la bella ſtrada nominata via <lb></lb>
Maggio, ove ſono le abitazioni de&#039; Guidi, <lb></lb>
Suarez, Ridolfi, D&#039; Elci, Michelozzi, Firi-<lb></lb>
dolfi <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, e per l&#039;altra Via a man deſtra ſi paſſa <lb></lb>
a vedere il grandioſo</s></p>

<p id="id2748121" type="foot"><s id="id2748125"><foot.target id="a252"></foot.target>S Gran-</s></p>

<p id="id2748132" type="foot"><s id="id2748136"><foot.target id="a253"></foot.target>Cri-</s></p>

<p id="id2748144" type="main"><s id="id2748148">PALAZZO DI <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan>, che è uno de&#039; più fa-<lb></lb>
moſi edifizj, che ſi veggano in tutta l&#039;Italia. </s><lb></lb>
<s id="id1621071">Queſto maeſtoſo Edifizio venne incominciato <lb></lb>
col diſegno di Filippo di Ser Brunelleſco a <lb></lb>
ſpeſe di Luca Pitti Gentiluomo Fiorentino, e <lb></lb>
però è ſtato detto ſino al dì d&#039;oggi de&#039; Pitti, <lb></lb>
quantunque fino dal tempo del Granduca Co-<lb></lb>
ſimo I., e di Leonora di Toledo ſua moglie, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a254"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(276)"></pb>
che lo comprò, diveniſſe abitazione de&#039; Gran-<lb></lb>
duchi Regnanti, ſtato dipoi aſſai accreſciuto <lb></lb>
dal Granduca Coſimo Il. nel 1619.</s><s id="id2748204"> Di queſto <lb></lb>
Edifizio adunque dovendo ragionare, difficil-<lb></lb>
mente ſi potrebbe in un breve riſtretto tutte le <lb></lb>
ſue parti deſcrivere, e ſpecialmente le Statue, e <lb></lb>
le Pitture inſigni, che l&#039;adornano, e l&#039;altre <lb></lb>
coſe di pregio, che vi ſi trovano.</s><s id="id2748229"> Primiera-<lb></lb>
mente la facciata di queſto Palazzo lunga brac-<lb></lb>
cia 250 in circa, ed alta a proporzione, è <lb></lb>
tutta incroſtata di bozze di pietre forti d&#039;or-<lb></lb>
dine ruſtico, ma così ben diviſato, che vi ri-<lb></lb>
ſplende una maeſtoſa bellezza.</s><s id="id2748254"> Più vaga però <lb></lb>
rieſce in viſta la Loggia, ed il Cortile, fatto <lb></lb>
con diſegno dell&#039;Ammannato, perchè mutato <lb></lb>
ordine della prima architettura, con tale avve-<lb></lb>
dutezza però, che non diſconveniſſe all&#039;opera <lb></lb>
già cominciata, ſi vede il primo Appartamento <lb></lb>
di forma dorica, il ſecondo d&#039;ordine jonico, <lb></lb>
ed il terzo di corintio, tutti e tre adornati di <lb></lb>
varie colonne, di belliſſimi ſregj, e di un ric-<lb></lb>
chiſſimo cornicione.</s><s id="id2748294"> In ſaccia poi del Cortile, <lb></lb>
vi è una grotta, dentro la quale ſi trova una <lb></lb>
Peſchiera di forma ovata con vari zampilli <lb></lb>
d&#039;acque, le quali pare che ſcaturiſcano dalla <lb></lb>
terra al cenno di Mosè ivi rappreſentato in una <lb></lb>
grande Statua di porfido.</s><s id="id2748318"> Adornano ancora la <lb></lb>
facciata due altre pile con ſue fontane vaga-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a255"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(277)"></pb>
mente intagliate; come altresì due grandi <lb></lb>
Statue di marmo, che una rappreſenta Paſqui-<lb></lb>
no, che ſoſtiene Aleſſandro; l&#039;altra Ercole, <lb></lb>
che ha ſuperato Anteo, amendue di maniera <lb></lb>
Greca molto ſtimate.</s><s id="id2748356"> Vedeſi una Fonte ſopra <lb></lb>
la grotta al pari del primo piano di queſto <lb></lb>
Regio Palazzo, ed un gran Vivaio, nel quale <lb></lb>
ſcherzano alcuni Putti di marmo ſopra Cigni, <lb></lb>
e nel mezzo di eſſo una gran tazza, nella quale <lb></lb>
verſano in copia le acque da varie bande. </s><lb></lb>
<s id="id1621308">Sono le Stanze dell&#039;Appartamento Grandu-<lb></lb>
cale, e molte altre tutte adorne di ſtucchi <lb></lb>
dorati, e gran parte ſono dipinte di mano dei <lb></lb>
più rari, ed eccellenti Maeſtri, fra i quali <lb></lb>
principalmente s&#039;annovera Pietro da Cortona, <lb></lb>
Ciro Ferri, Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, il Vol-<lb></lb>
terrano, Bernardino Poccetti, Giordano, il <lb></lb>
Gabbiani, ed altri.</s><s id="id2748411"> Bene è vero però che ſe <lb></lb>
io voleſſi ad una ad una deſcrivere tutte le <lb></lb>
ſtanze, e l&#039;infinite coſe di pregio, che vi ſi <lb></lb>
trovano e ſpecialmente per i vaghi e moltiſſi-<lb></lb>
mi adornamenti, e aggiunte ſtatevi fatte, e <lb></lb>
che attualmente ſi fanno dal Regnante noſtro <lb></lb>
Real Sovrano, non un breve racconto, ma <lb></lb>
un intiero volume ſi richiederebbe.</s><s id="id2748443"> Baſterà <lb></lb>
ſolo accennare, che i più ricchi prezioſi ad-<lb></lb>
dobbi, le più ſtimabili Pitture, che in qua-<lb></lb>
lunque gran Regia ſi poſſono deſiderare, quì <lb></lb>
<arrow.to.target n="a256"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(278)"></pb>
ſi trovano in grandiſſima copia, come potrà <lb></lb>
meglio ocularmente conoſcerſi da chiunque per <lb></lb>
la ſcelta, e copioſa quantità di quadri dei più <lb></lb>
ſingolari, e più rinomati Autori.</s><s id="id2748486"> Dal Palazzo <lb></lb>
faremo paſſaggio al contiguo</s></p>

<p id="id2748494" type="foot"><s id="id2748498"><foot.target id="a254"></foot.target>S 2 che</s></p>

<p id="id2748505" type="foot"><s id="id2748509"><foot.target id="a255"></foot.target>men-</s></p>

<p id="id2748517" type="foot"><s id="id2748520"><foot.target id="a256"></foot.target>ſi tro-</s></p>

<p id="id2748528" type="main"><s id="id2748532">GIARDINO DI BOBOLI, il più amplo, il più <lb></lb>
vago, e delizioſo di quanti ſiano in queſta no-<lb></lb>
ſtra Città, avvegnachè la magnificenza coll&#039;<lb></lb>
amenità, e l&#039;abbondanza coll&#039;induſtria, nobil-<lb></lb>
mente in queſto luogo gareggiano.</s><s id="id2748553"> La ſua <lb></lb>
circonferenza ſino alle mura della Città per <lb></lb>
lungo tratto ſi ſtende, nella quale il colle, e <lb></lb>
il piano, il domeſtico, e il ſalvatico ſcherzano <lb></lb>
gentilmente.</s><s id="id2748572"> Egli è diviſato, come ſi vede, in <lb></lb>
boſchetti, in prati, in lunghi viali, e ſontane. </s><lb></lb>
<s id="id1621549">Lo adornano moltiſſime Statue, ed è ripieno <lb></lb>
di alberi, di fiori d ogni ſorte, e d&#039;infinito <lb></lb>
piante d&#039;agrumi, eſſendo ſtato abbellito, e <lb></lb>
che di continuo d&#039;ordine del noſtro Sovrano <lb></lb>
và rendendoſi ſempre più dilettevole con nuo-<lb></lb>
ve fabbriche, viali, e ſtatue, con molte altre <lb></lb>
delizie che all&#039;amenità del luogo richiedonſi. </s><lb></lb>
<s id="id1621582">Vedeſi dunque in faccia alla gran porta che <lb></lb>
mette in eſſo dalla Piazza, in primo luogo <lb></lb>
una Grotta, fuori della quale le due ſtatue <lb></lb>
che ſi rimirano, che una un Apollo, e l&#039;altra <lb></lb>
una Cerere ſono di mano di Baccio Bandi-<lb></lb>
nelli; nei quattro angoli di eſſa, col diſegno, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a257"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(279)"></pb>
ed invenzione del Buontalenti furono collo-<lb></lb>
cate quattro Statue di marmo di mano di <lb></lb>
Michelagnolo Buonarroti; ma però ſolamente <lb></lb>
abbozzate, le quali doveano ſervire per il ſe-<lb></lb>
polcro di Papa Giulio II e che dal Nipote di <lb></lb>
Michelagnolo furono donate al Granduca <lb></lb>
Franceſco.</s><s id="id2748672"> Vi ſono inoltre alcune ſtatue d&#039;altri <lb></lb>
famoſi Maeſtri, che rendon più vaga la Grotta, <lb></lb>
che adornata di ſpugne lavorate in varie for-<lb></lb>
me, nella rozzezza di quei materiali dimoſtra <lb></lb>
una bellezza non ordinaria.</s><s id="id2748693"> Ha la volta tutta <lb></lb>
dipinta di mano di Bernardino Poccetti, con <lb></lb>
sì leggiadre, e bizzarre invenzioni, che in <lb></lb>
un medeſimo tempo reca terrore e diletto, <lb></lb>
avvegnachè quell&#039;ingegnoſo Pittore, aiutato <lb></lb>
in parte da una naturale apertura, che reſta <lb></lb>
nella volta, finſe che la medeſima volta ſem-<lb></lb>
braſſe di rovinare, e che da quelle feſſure <lb></lb>
uſciſſero varj animali, i quali non dipinti, ma <lb></lb>
veri, e naturali raſſembrano.</s><s id="id2748733"> In faccia all&#039;en-<lb></lb>
tratura di queſta Grotta vedonſi due belle <lb></lb>
ſtatue di un Paride che ha rapito Elena con <lb></lb>
una Troja ſotto ai piedi, opera di Vincenzio <lb></lb>
Roſſi, e in ſondo vi è una Femmina di mano <lb></lb>
di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan></s><s id="id2748755"> Bologna.</s><s id="id1621743"> Eſciti da queſta Grotta ſi ſale <lb></lb>
con breve cammino ad un vago Anfitea-<lb></lb>
tro, che riſponde di faccia al Palazzo cir-<lb></lb>
condato da mura in forma di mezzo ovato, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a258"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(280)"></pb>
nel quale per i paſſati tempi, feſte magnifiche <lb></lb>
ſono ſtate rappreſentate.</s><s id="id2748789"> In faccia a queſto <lb></lb>
per un ampio ſtradone ſi ſale ad un altro <lb></lb>
belliſſimo Teatro avente un gran Vivaio nel <lb></lb>
mezzo tutto rimodernato ed abbellito al quale <lb></lb>
ſopra varj moſtri marini di marmo fatti da <lb></lb>
Stoldo Lorenzi, vedeſi un Nettuno di bronzo <lb></lb>
opera molto lodata dagl&#039;Intendenti; E&#039; da <lb></lb>
oſſervarſi alla metà del ſuddetto Stradone nel <lb></lb>
Viale che conduce alla Fortezza di Belvedere <lb></lb>
un Caſſeaus in forma di piccola Torretta, da <lb></lb>
cui con ſorprendente colpo d&#039;occhio oſſer-<lb></lb>
vanſi le adiacenti vicine, e lontane Colline, <lb></lb>
e le Città di Prato, e Piſtoia: a ſiniſtra di eſſo <lb></lb>
Teatro ſalendo una ſcala vi è un Palazzetto con <lb></lb>
vago Giardino di Fiori <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, e dall&#039;altra parte <lb></lb>
oppoſta ſi giunge in un vaſto Prato, e di quì <lb></lb>
per due lunghi viali tutti coperti di piante, <lb></lb>
e per un largo e ſpazioſo ſtradone ornatodi <lb></lb>
belle Statue, ſi giunge ad una Fontana iſo-<lb></lb>
lata, di cui nè più vaga, nè più dilettevol <lb></lb>
coſa ſi può vedere.</s><s id="id2748873"> Sopra una Tazza di gra-<lb></lb>
nito larga dodici braccia per ogni verſo ca-<lb></lb>
vata da un ſolo pezzo, ſi vede una Statua <lb></lb>
di marmo Giganteſca figurata per l&#039;Oceano, <lb></lb>
a piè della quale tre altre Statue a ſedere, <lb></lb>
ſignificanti i tre Fiumi, Gange, Nilo, ed <lb></lb>
Eufrate, che verſano gran copia d&#039;acqua <lb></lb>
<arrow.to.target n="a259"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(281)"></pb>
nella Tazza; da cui per ſotterranei condotti <lb></lb>
paſſa ad altre fonti, ed in varj ſcherzi per il <lb></lb>
Giardino ſi ſparge.</s><s id="id2748923"> Or queſta belliſſima opera <lb></lb>
fu dal celebre Giovanni Bologna condotta con <lb></lb>
tale eccellenza, che reſta in dubbio chi la <lb></lb>
vede ſe più debba lodarſi, o la rara inven-<lb></lb>
zione, o la maeſtrìa del lavoro, tanto l&#039;una, <lb></lb>
che l&#039;altra in perfetto grado s&#039;ammirano. </s><lb></lb>
<s id="id1621949">Dipoi ſi arriva in altro vaſto Prato abbellito <lb></lb>
di varie ſtatue, e due colonne di Granito <lb></lb>
Orientale, in fondo al quale vi è altra uſcita <lb></lb>
che reſta accanto alla Porta Romana.</s><s id="id2748963"> Sorten-<lb></lb>
do per qualunque porta del Giardino, tor-<lb></lb>
nati alla Piazza de&#039; Pitti ſi trova la Via, e il</s></p>

<p id="id2748976" type="foot"><s id="id2748980"><foot.target id="a257"></foot.target>ed</s></p>

<p id="id2748987" type="foot"><s id="id2748991"><foot.target id="a258"></foot.target>nel</s></p>

<p id="id2748998" type="foot"><s id="id2749002"><foot.target id="a259"></foot.target>nella</s></p>

<p id="id2749010" type="main"><s id="id2749014">PALAZZO de&#039; Guicciardini, che include l&#039;an-<lb></lb>
tica Abitazione, dove nacque San Filippo <lb></lb>
Benizj, del che è la memoria nella ſacciata, <lb></lb>
ed in appreſſo ſi giunge al</s></p>

<p id="id2749030" type="main"><s id="id2749034">PALAZZO de Franceſchi, ora dei Dragomanni, <lb></lb>
fatto con diſegno di Anton Ferri, ornato di <lb></lb>
belle pitture; indi ſi arriva alla Chieſa di</s></p>

<p id="id2749048" type="main"><s id="id2749051"><expan abbr="SANTA">S.</expan> FELICITA, ſulla di cui Piazza eſiſte una <lb></lb>
Colonna di granito, ſopra la quale vi è la <lb></lb>
ſtatua di <expan abbr="San">S.</expan> Pier Martire, eretta quivi ad <lb></lb>
onor ſuo dall&#039;antica Famiglia de&#039; Roſſi nel <lb></lb>
Secolo XIII. per aver eſſo in Firenze colla <lb></lb>
ſua predicazione, ed eſempio fatto gran frutto, <lb></lb>
ed anco in ſegno delle vittorie avuteſi da&#039; Cat-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a260"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(282)"></pb>
tolici contro gli Eretici Manichei.</s><s id="id2749094"> La detta <lb></lb>
ſtatua del <expan abbr="Santo">S.</expan> Martire poſta in luogo dell&#039;antica <lb></lb>
che vi era, quaſi disfatta dal tempo, è di <lb></lb>
mano di Antonio Montauti.</s><s id="id2749109"> Entrando nella <lb></lb>
Chieſa, rifatta modernamente col diſegno di <lb></lb>
Ferdinando Ruggieri nel 1736, troveremo a <lb></lb>
mano deſtra la Tavola della Cappella de&#039; Cap-<lb></lb>
poni, di mano di Iacopo da Pontormo, che <lb></lb>
molto vi dipinſe, ed evvi un Ritratto ſomi-<lb></lb>
gliantiſſimo di San Carlo Borromeo d&#039;eccel-<lb></lb>
lente pennello, collocato in un ornamento di <lb></lb>
pietre di gran pregio, fatto col diſegno del <lb></lb>
famoſo Vignola.</s><s id="id2749146"> Dopo di detta Cappella ſi <lb></lb>
vede l&#039;antica Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita con li <lb></lb>
ſette Figliuoli martiri.</s><s id="id2749157"> Ne ſegue la Cappella <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Gregorio Papa, dipinta da Ferdinando <lb></lb>
Vellani da Modena.</s><s id="id2749166"> Contiguo a queſta è <lb></lb>
l&#039;Altare del Crocifiſſo ſcultura ſtimabile d&#039;An-<lb></lb>
drea da Fieſole.</s><s id="id2749178"> La Cappella maggiore è <lb></lb>
l&#039;iſteſſa già fatta col diſegno del Cigoli, che <lb></lb>
fu unita con la nuova fabbrica, ed è adorna <lb></lb>
con tre Tavole degne di ſtima, e ſpecial-<lb></lb>
mente quella della Naſcita di Criſto, che è <lb></lb>
opera di Gherardo Vanhonthourt Fiammingo, <lb></lb>
la Crocifiſſione è di Lorenzo Carletti, e la <lb></lb>
Reſurrezione di Antonio Tempeſti.</s><s id="id2749210"> Le pit-<lb></lb>
ture della volta, e pareti ſono di Michela-<lb></lb>
gnolo Cinganelli.</s><s id="id2749220"> Dopo queſto alla prima <lb></lb>
<arrow.to.target n="a261"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(283)"></pb>
Cappella della crociata, è di mano di Pietro <lb></lb>
Dandini lo Spoſalizio della Madonna, e alla <lb></lb>
ſeconda Carlo Portelli dipinſe la Trinità con <lb></lb>
alcuni Santi, Tavola che ſtava a un piccolo <lb></lb>
Altare dell&#039;antica Chieſa, poi da Ignazio <lb></lb>
Hugſord notabilmente da ogni parte ingran-<lb></lb>
dita.</s><s id="id2749262"> Appreſſo ſegue l&#039;Altare della Comu-<lb></lb>
nione, nobilmente arricchito di marmi, e più <lb></lb>
dalla ſtimatiſſima Tavola del Volterrano, ove <lb></lb>
ha dipinto l&#039;Aſſunzione di Maria, e genufleſſe <lb></lb>
<expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita da Cortona, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Mad-<lb></lb>
dalena de&#039; Pazzi, e in un pilaſtro vi è di Mo-<lb></lb>
ſaico un bel ritratto di Aleſſandro Barbadori, <lb></lb>
opera di Marcello Provenzale; dipoi nel Pre-<lb></lb>
sbiterio ſotto l&#039;Organo ſi trova la Cappella <lb></lb>
di <expan abbr="Santa">S.</expan> Berta de&#039; Bardi con una Tavola di Vin-<lb></lb>
cenzio Dandini, che tenne il Gabbiani, al <lb></lb>
naturale per il volto della detta Santa mentre <lb></lb>
era allora ſuo Scolare e giovanetto.</s><s id="id2749315"> Belliſſi-<lb></lb>
ma poi è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Rè di Fran-<lb></lb>
cia che ne ſuccede, opera di Simone. Pi-<lb></lb>
gnoni.</s><s id="id2749329"> Dopo la quale è di mano di Ignazio <lb></lb>
Hugſord quella dell&#039;Arcangelo Raſſaello in <lb></lb>
atto di far render la viſta al buon Vecchio <lb></lb>
Tobia per mezzo del ſuo ſigliuolo.</s><s id="id2749346"> Vi è poi <lb></lb>
il Martirio di <expan abbr="San">S</expan> Baſtiano di Fabbrizio Bo-<lb></lb>
ſchi.</s><s id="id2749356"> Si trova in ultimo la Cappella de&#039; Ca-<lb></lb>
nigiani con Tavola, e pareti di mano di Ber-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a262"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(284)"></pb>
nardino Poccetti, la qual Cappella con l&#039;al-<lb></lb>
tra dalla parte oppoſta reſtano ſotto al Co-<lb></lb>
retto di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan>, che dal Real Palazzo viene <lb></lb>
in alcuni tempi in Chieſa ad aſſiſtere alle Sa-<lb></lb>
cre Funzioni per via del corridore che reſta <lb></lb>
ſopra la Loggia di fuori, nella parete della <lb></lb>
quale a ſiniſtra vedeſi collocata la memoria <lb></lb>
di Arcangela Palladina celebre Pittrice, e Mu-<lb></lb>
ſica col di lei ritratto in marmo, Scultura di <lb></lb>
Agoſtino Bugiardini.</s><s id="id2749415"> E quella a mano deſtra <lb></lb>
del Cardinale de&#039; Roſſi Nipote di Leone X., <lb></lb>
col di lui ritratto ed epigrafe <expan abbr="eccetera">ec.</expan> dopo aver <lb></lb>
oſſervate molte antichiſſime Iſcrizioni affiſſe <lb></lb>
nella parete entro il Cortile del Convento <lb></lb>
ritrovate ſottoterra nel rifacimento della Chieſa, <lb></lb>
proſeguendo per la Coſta, accanto al Palazzo <lb></lb>
del Marcheſe Tempi, trovaſi la</s></p>

<p id="id2749448" type="foot"><s id="id2749452"><foot.target id="a260"></foot.target>to-</s></p>

<p id="id2749459" type="foot"><s id="id2749463"><foot.target id="a261"></foot.target>Cap-</s></p>

<p id="id2749471" type="foot"><s id="id2749474"><foot.target id="a262"></foot.target>nar-</s></p>

<p id="id2749482" type="main"><s id="id2749486">CASA del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Menabuoni già Menabuoi, che <lb></lb>
fu nei Secoli addietro Monaſtero delle Monache <lb></lb>
di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita, ſotto il titolo di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria <lb></lb>
Maddalena.</s><s id="id2749504"> Ivi ſi potrebbe vedere il di lui <lb></lb>
Muſeo.</s><s id="id2749511"> Quaſi tutta la ſerie delle coſe, che <lb></lb>
poſſiede fu raccolta da eſſo in Parigi, men-<lb></lb>
tre colà dimorava.</s><s id="id2749522"> Sulla porta ſi vede la <lb></lb>
teſta d&#039;uno di quei Leoni, che erano ſopra <lb></lb>
il Portone di Palazzo Vecchio, e che ſecondo <lb></lb>
Matteo Villani, e Scipione Ammirato furono <lb></lb>
fatti l&#039;anno 1353.</s><s id="id2749541"> Nel primo ingreſſo è <lb></lb>
<arrow.to.target n="a263"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(285)"></pb>
collocata una numeroſa raccolta d&#039;Iſcrizioni <lb></lb>
Gentileſche tanto Greche, che Latine, fra le <lb></lb>
quali una delle Tavole votive dedicate alla <lb></lb>
Dea Iſide. il Tempio della qual Divinità fu <lb></lb>
ritrovato dal Collettore di queſto Muſeo nello <lb></lb>
ſcavare i fondamenti per il nuovo Oratorio di <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Firenze.</s></p>

<p id="id2749583" type="foot"><s id="id2749587"><foot.target id="a263"></foot.target>col-</s></p>

<p id="id2749594" type="main"><s id="id2749598">Vi ſono i due Leoni in marmo antichiſſimi, <lb></lb>
che ſoſtenevano l&#039;architrave della porta dell&#039;an-<lb></lb>
tica Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Firenze; e quelli della Chieſa di <lb></lb>
Santo Leo, che ſecondo il <expan abbr="Padre">P.</expan> Richa, era con-<lb></lb>
ſuetudine ogni anno d&#039;incoronargli di ghirlande <lb></lb>
d&#039;oro nel giorno della feſta di <expan abbr="San">S.</expan> Leone, <lb></lb>
quali ſoſtengono un ſacro geroglifico, cioè: <lb></lb>
due Colombe in atto di bere ad un Calice <lb></lb>
eſprimente la comunanza de&#039; Criſtiani cibati <lb></lb>
ſpiritualmente ad una iſteſſa Menſa.</s></p>

<p id="id2749642" type="main"><s id="id2749645">Vi ſi vedono ancora molti Buſti, e Teſte <lb></lb>
antiche, con due belliſſime colonne, che una <lb></lb>
di granito. e l&#039;altra di lumachella Orientale, <lb></lb>
ſopra la quale vi è un antichiſſimo Buſto gi-<lb></lb>
ganteſco di Giano Bicipite.</s><s id="id2749665"> Vedeſi ancora <lb></lb>
la belliſſima Pila dell&#039;Acqua Santa, che eſi-<lb></lb>
ſteva nella ſoppreſſa Chieſa di <expan abbr="San">S</expan> Biagio, negli <lb></lb>
angoli della quale vi ſono quattro armi, cioè: <lb></lb>
il Giglio della Città, la Croce del Popolo, <lb></lb>
il Drago coll&#039;Aquila della Parte Guelſa, ed <lb></lb>
i Gigli col Raſtrello del Re Carlo, venendo <lb></lb>
<arrow.to.target n="a264"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(286)"></pb>
ſoſtenuto il Vaſo da due Leoni, ciaſcun dei <lb></lb>
quali tiene fra le Ugne un Agnellino.</s></p>

<p id="id2749713" type="foot"><s id="id2749717"><foot.target id="a264"></foot.target>ſo-</s></p>

<p id="id2749725" type="main"><s id="id2749728">Salendo nel Muſeo è da ammirarſi fra i <lb></lb>
Quadri la famoſa opera di Domenico Feti, <lb></lb>
intagliata nella raccolta di M. Crozat ſotto il <lb></lb>
titolo della Malinconia; una Carità di Pietro <lb></lb>
Perugino; un quadro iſtorico, e allegorico <lb></lb>
del Tiziano; una Santa Famiglia di Raffaello; <lb></lb>
due quadri di Iacopo Baſſano, de&#039; quali uno <lb></lb>
rappreſenta il Diluvio univerſale, e l&#039;altro <lb></lb>
l&#039;annunzio a&#039; Paſtori; un&#039;altra Carità di Gior-<lb></lb>
gio Vaſari, un Ritratto d&#039;un Guerriero <lb></lb>
dipinto dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Antonio Moro l&#039;anno 1561., <lb></lb>
la tentazione di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio d&#039;Annibal Ca-<lb></lb>
racci, un Fanciullo che dorme di Guido <lb></lb>
Reni; e il Ritratto di M. Jouvenet dipinto <lb></lb>
da ſe ſteſſo.</s><s id="id2749790"> In altra ſtanza contigua, detta <lb></lb>
la Gallerìa, ripiena di ſculture in Marmo, <lb></lb>
Argento, Bronzo, ed Avorio, ſra le quali <lb></lb>
vi ſi vede un ampia ſerie di Buſti di bronzo; <lb></lb>
tra gli antichi Giulio Ceſare. Nerva, e Didio <lb></lb>
Giuliano, e fra i moderni Enrico II, En-<lb></lb>
rico IV, Maria de&#039; Medici, Cromuelo, e <lb></lb>
Carlo V. Imperatore.</s><s id="id2749824"> Fra i Gruppi un Lao-<lb></lb>
conte antico, un Trionfo di Bacco, e una <lb></lb>
Lotta di Femmine, oltre un belliſſimo Mor-<lb></lb>
feo, e un numero grande d&#039;Idoletti antichi, <lb></lb>
e Lucerne di perfetta conſervazione, e di <lb></lb>
<arrow.to.target n="a265"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(287)"></pb>
patina ſorprendente.</s><s id="id2749856"> La raccolta de&#039; Bronzi <lb></lb>
Cinefi, e Giapponeſi, che non ſi vede in <lb></lb>
neſſuna parte d&#039;Italia, è aſſai numeroſa, oltre <lb></lb>
una quantità di Vernici antiche, e Carte de&#039; <lb></lb>
medeſimi Paeſi.</s></p>

<p id="id2749876" type="foot"><s id="id2749880"><foot.target id="a265"></foot.target>pa-</s></p>

<p id="id2749887" type="main"><s id="id2749891">Si oſſervino due gran Medaglioni, che uno <lb></lb>
di marmo che rappreſenta Luigi XIV fatto <lb></lb>
da Franceſco Girardone, l&#039;altro di bronzo, <lb></lb>
che rappreſenta il medeſimo Eroe nell&#039;eſerga <lb></lb>
del quale ſi legge: <foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">A. Benoist fecit ad vi-<lb></lb>
vum</emph></emph></foreign> 1705., tutti due di grandezza naturale; <lb></lb>
il primo d&#039;età virile, l&#039;altro d&#039;età ſenile.</s></p>

<p id="id2749935" type="main"><s id="id2749939">Nel mezzo di detta ſtanza trionfa ſopra una <lb></lb>
colonnetta di granito Orientale la ſtatua del <lb></lb>
famoſo Duca d&#039;Alba ſcolpita in finiſſimo Ar-<lb></lb>
gento, d&#039;un braccio d&#039;altezza, e creduta da <lb></lb>
alcuni del celebre Benvenuto Cellini.</s></p>

<p id="id2749959" type="main"><s id="id2749963">In detto Muſeo trovaſi pure una raccolta <lb></lb>
di <expan abbr="Manoscritti">MSS.</expan> antichi con miniature; un numero <lb></lb>
aſſai grande di Diſegni, fra quali 496.</s><s id="id2749975"> Ri-<lb></lb>
tratti d&#039;Uomini illuſtri, e quantità di Stampe, <lb></lb>
e Medaglie tanto antiche che moderne, fra <lb></lb>
le quali una ſerie di bronzo, che rappreſenta <lb></lb>
il Secolo del ſuddetto Luigi XIV. in 350. <lb></lb>
pezzi.</s></p>

<p id="id2749998" type="main"><s id="id2750002">In altro appartamento di queſta Caſa con-<lb></lb>
ſervaſi una dovizioſa raccolta d&#039;Iſtoria Natu-<lb></lb>
rale meſſa inſieme dal Dottor Giovanni di lui <lb></lb>
<arrow.to.target n="a266"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(288)"></pb>
Figlio, con un Laboratorio di Chimica ben <lb></lb>
corredato.</s><s id="id2750030"> Quindi eſcendo da queſto luogo, <lb></lb>
ſi trova vicino il Monaſtero, e Chieſa di</s></p>

<p id="id2750040" type="foot"><s id="id2750043"><foot.target id="a266"></foot.target>Fi-</s></p>

<p id="id2750051" type="main"><s id="id2750054"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIROLAMO ove ſono oſſervabili due Ta-<lb></lb>
vole del Ghirlandajo, in una <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo in <lb></lb>
penitenza, e ſopra in un tondo una <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria <lb></lb>
Maddalena che ſi comunica, e nell&#039;altra una <lb></lb>
Nunziata, e ſopra in altro tondo la Natività di <lb></lb>
Criſto.</s><s id="id2750078"> Alla Cappella maggiore vi è una Con-<lb></lb>
cezione con alcuni Santi Franceſcani fatta di-<lb></lb>
pingere in Roma dal Cardinal Bardi dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <lb></lb>
Mazzanti d&#039;Orvieto.</s><s id="id2750092"> Quivi accanto vi è il Con-<lb></lb>
vento delle Nobili Religioſe Valombroſane di</s></p>

<p id="id2750101" type="main"><s id="id2750105"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIORGIO detto lo Spirito Santo La Chieſa <lb></lb>
fu tutta rinnovata, e abbellita nel 1705 Al <lb></lb>
primo Altare a mano deſtra vedeſi eſſigiata <lb></lb>
Maria, e <expan abbr="San">S</expan> Domenico, di Iacopo Vignali; <lb></lb>
Il Criſto depoſto dalla Croce è di Aleſſandro <lb></lb>
Gherardini, eſſendo anco del medeſimo Ar-<lb></lb>
tefice lo sſondo della volta.</s><s id="id2750132"> All&#039;altar mag-<lb></lb>
giore la venuta dello Spirito Santo è di An-<lb></lb>
ton Domenico Gabbiani; La Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb>
Gualberto in atto di perdonare al nemico è <lb></lb>
del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Paſſignano, vedeſi all&#039;ultimo vicino <lb></lb>
alla Porta <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto che riſuſcita un Fan-<lb></lb>
ciullo di Tommaſo Redi; Eſcendo da queſta <lb></lb>
Chieſa ſalendo la Coſta è da vederſi la Villa <lb></lb>
Manadori, e la </s></p>

<p id="id2751247" type="foot"><s id="id2751251">FOR-</s></p>

<pb pagenum="(289)"></pb>
<p id="id1623556" type="main"><s id="id1623557">FORTEZZA DI BELVEDERE la quale fu fatta <lb></lb>
fabbricare dal Granduca Ferdinando I nel <lb></lb>
1590, e riſedendo queſta nella più alta parte <lb></lb>
della Città, ſi gode una ſorprendente veduta <lb></lb>
di tutte le adiacenti Campagne, e Villaggi, <lb></lb>
eſſendovi in eſſa una buona Armerìa, e varj <lb></lb>
ottimi quartieri per la Truppa.</s><s id="id2751231"> Tornando a <lb></lb>
ſcendere la Coſta, dirimpetto alla ſopraddetta <lb></lb>
Chieſa dello Spirito Santo per una breve via <lb></lb>
ſi arriva alla Chieſa di</s></p>

<p id="id2751258" type="main"><s id="id2751262"><expan abbr="SANT&#039;">S.</expan> AGOSTINO e <expan abbr="San">S</expan> Criſtina ove abitavano <lb></lb>
già i Padri Agoſtiniani Scalzi, e ora Agoſti-<lb></lb>
niani calzati, molto linda, ſatta ſabbricare dalla <lb></lb>
<expan abbr="gloriosa memoria">gl. mem.</expan> di Madama Criſtina di Lorena, mo-<lb></lb>
glie del Granduca Ferdinando I, Principeſſa <lb></lb>
di gran prudenza, bontà, e vita eſemplare. </s><lb></lb>
<s id="id1623656">Nella ſeconda Cappella a mano dritta il San <lb></lb>
Niccolò da Tolentino è opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batiſta <lb></lb>
Vanni.</s><s id="id2751302"> All&#039;Altar maggiore di nobili marmi <lb></lb>
arricchito vedeſi la Tavola di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino di <lb></lb>
mano di Franceſco Petrucci, e di Iacopo Vi-<lb></lb>
gnali il <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola nella ſeconda <lb></lb>
Cappella a man ſiniſtra.</s><s id="id2751321"> Nel mezzo di queſta <lb></lb>
Chieſa vi ſono ſepolti i due rinomati Fratelli <lb></lb>
Caſaregi, cioè l&#039;Auditor Giuſeppe Lorenzo <lb></lb>
dottiſſimo Giureconſulto, e il Conte Abate <lb></lb>
<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bartolommeo inſigne Letterato e Poeta, <lb></lb>
ſiccome vi è ſeppellito il Dottor <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Tar-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a268"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(290)"></pb>
gioni Tozzetti Medico aſſai rinomato per i <lb></lb>
ſuoi Viaggj, e per altre di lui Opere medi-<lb></lb>
che, e d&#039;Iſtoria naturale.</s><s id="id2752124"> Di quì dato uno <lb></lb>
ſguardo alla delizioſa veduta della ſottopoſta <lb></lb>
Città, e dell&#039;adiacenti colline, ſcendendo ſi <lb></lb>
trova l&#039;</s></p>

<p id="id2752140" type="foot"><s id="id2752144"><foot.target id="a268"></foot.target>T gio-</s></p>

<p id="id2752152" type="main"><s id="id2752155">ABITAZIONE della Famiglia de&#039; Mozzi, la <lb></lb>
quale eſſendo ſtata alzata nell&#039;antico a ſoggia <lb></lb>
di Palazzo, o ſia di Torre con merli, moſtra <lb></lb>
quella magnificenza, che fu capace di dar ri-<lb></lb>
cetto nel 1273. al Ponteſice Gregorio X., e <lb></lb>
dipoi nel 1279. al Cardinale Latino Orſini, <lb></lb>
Legato del Papa, a fermar la Pace tra i Guelfi, <lb></lb>
e Ghibellini, ſtata in queſti paſſati anni <lb></lb>
tutta rimodernata, ed abbellita.</s><s id="id2752191"> Quindi proſe-<lb></lb>
guendo il cammino per il Fondaccio di <expan abbr="San">S.</expan> Nic-<lb></lb>
olò, che ſi vede ripieno anch&#039;eſſo di Caſe <lb></lb>
aſſai comode, e ſignorili; tralle quali ſono i <lb></lb>
Palazzi dei Gianni, Alamanni, Rimbotti, e <lb></lb>
Marzimedici; poco doppo ſi trova la Chieſa <lb></lb>
Parrocchiale di</s></p>

<p id="id2752219" type="main"><s id="id2752223"><expan abbr="SAN">S.</expan> NICCOLÒ, detto di Oltrarno, nella cui <lb></lb>
facciata è collocata una cartella di pietra, con <lb></lb>
iſcrizione inciſa, degna di oſſervazione, con-<lb></lb>
tenendo la memoria della deplorabile inonda-<lb></lb>
zione, che fece l&#039;acqua d&#039;Arno nella Città, <lb></lb>
nell&#039;anno 1557. nei ſeguenti verſi Latini </s></p>

<p id="id2753773" type="foot"><s id="id2753777"><emph type="italics">Flu-</emph></s></p>

<pb pagenum="(291)"></pb>
<p id="id1623945" type="main"><s id="id1623946"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Fluctibus undivagis, Pelago, ſimiliſque <lb></lb>
procellis,<lb></lb>
Hunc tumidis praeceps irruit Arnus aquis,<lb></lb>
Proſtravitque ſuae, ſpumanti gurgite, <lb></lb>
Florae<lb></lb>
Oppida, agros, fontes, moenia, Templa, <lb></lb>
viros.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2753831" type="main"><s id="id2753835">e vi ſono altre memorie di diverſe inondazio-<lb></lb>
ni poſteriori.</s><s id="id2753842"> Entrando in queſta Chieſa tro-<lb></lb>
veremo a mano deſtra di Aleſſandro Allori, <lb></lb>
l&#039;Abramo in atto di ſacrificare il Figlio.</s><s id="id2753855"> Nella <lb></lb>
ſeconda Cappella, di Batiſta Naldini la Pre-<lb></lb>
ſentazione al Tempio.</s><s id="id2753865"> E&#039; da oſſervarſi l&#039;Altare <lb></lb>
della Famiglia Cavalloni, dedicato al Santiſſimo <lb></lb>
Crocifiſſo, che per la ſua ſtruttura fa cono-<lb></lb>
ſcere eſſere lavorato da buona mano.</s><s id="id2753882"> Accanto <lb></lb>
al Pulpito, da Iacopo di Meglio è dipinta la <lb></lb>
Venuta dello Spirito Santo.</s><s id="id2753892"> Dal Poppi è ſtato <lb></lb>
ben colorito lo Spoſalizio di Maria Vergine alla <lb></lb>
Cappella dei Banchi.</s><s id="id2753902"> All&#039;Altar maggiore ve-<lb></lb>
deſi la Tavola dipinta da Gentile da Fabria-<lb></lb>
no con Maria, e quattro Santi con ſomma <lb></lb>
diligenza fatta.</s><s id="id2753917"> Nella contigua Cappella dei <lb></lb>
Gianni, il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Predicante è dell&#039;Empo-<lb></lb>
li.</s><s id="id2753930"> La Nunziata che è alla Cappella de&#039; Guar-<lb></lb>
dini è opera di Aleſſandro Fei detto del Bar-<lb></lb>
biere.</s><s id="id2753941"> Alla Cappella poi de&#039; Naſi trovaſi altra <lb></lb>
Tavola del Poppi nella quale è effigiato il Fi-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a270"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(292)"></pb>
glio della Vedova di Naim reſuſcitato da Cri-<lb></lb>
ſto.</s><s id="id2754172"> Ne ſegue all&#039;Altar de&#039; Parenti il Martirio <lb></lb>
di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina di Aleſſandro Allori.</s><s id="id2754180"> Accanto <lb></lb>
a queſta è la Cappella de&#039; Paolini, ai quali di-<lb></lb>
pinſe l&#039;Empoli Iddio Padre con diverſi Santi. </s><lb></lb>
<s id="id1624188">E finalmente alla Cappella oggi dei Marzime-<lb></lb>
dici è del Curradi il <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò che reſuſcita <lb></lb>
un Bambino arſo dal fuoco.</s><s id="id2754204"> Vi è una ben&#039;in-<lb></lb>
teſa Sagreſtìa con diverſi lavori di pietra, e <lb></lb>
di Tarſia, ed una Vergine che porge la Cin-<lb></lb>
tola a <expan abbr="San">S.</expan> Tommaſo nel muro di mano di <lb></lb>
Domenico Ghirlandajo.</s><s id="id2754564"> In queſta Chieſa fu <lb></lb>
ſepolto il tanto celebre Architetto Bernardo <lb></lb>
Buontalenti.</s><s id="id2754574"> E dietro ad eſſa è il</s></p>

<p id="id2754579" type="foot"><s id="id2754582"><foot.target id="a270"></foot.target>T 2 glio</s></p>

<p id="id2754590" type="main"><s id="id2754594">PALAZZO dei Serriſtori molto magnifico.</s><s id="id2754598"> Di <lb></lb>
faccia a queſto vedeſi il Palazzo dei Baroni del <lb></lb>
Nero, alzato col diſegno di Tommaſo del <lb></lb>
Nero; e quello degli Scarlatti con vaga fac-<lb></lb>
ciata fatta col diſegno di Alſonſo Parigi. </s><lb></lb>
<s id="id1624306">Quindi riprendendo per la Via de&#039; Bardi ſi <lb></lb>
trova la Chieſa di</s></p>

<p id="id2754626" type="main"><s id="id2756746"><expan abbr="SANTA">S.</expan> LUCIA DE&#039; MAGNOLI, in cui vi ſono al-<lb></lb>
cune antiche Tavole, che una di Andrea del <lb></lb>
Caſtagno allato alla Sagreſtìa eſprimente Maria <lb></lb>
con <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, e altri Santi, e dirim-<lb></lb>
petto ad eſſa ſe ne vede una d&#039;Iacone Pitto-<lb></lb>
re; ne ſegue d&#039;Iacopo da Empoli un&#039;Immagine <lb></lb>
di Maria, e altri Santi; e la Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lu-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a271"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(293)"></pb>
cia che ha dai lati l&#039;Arcangelo Gabbriello, e <lb></lb>
la Vergine Annunziata è di Lorenzo di Bicci. </s><lb></lb>
<s id="id1624394">All&#039;ingreſſo di queſta Chieſa a deſtra vi è la <lb></lb>
Cappella della Madonna di Loreto ſimile in <lb></lb>
miſura a quella della Città di Loreto, col cam-<lb></lb>
mino, armadj e altro, notando però che quì <lb></lb>
tutto è rappreſentato in pittura.</s><s id="id2756816"> Accanto a que-<lb></lb>
ſta Chieſa vi ſono le abitazioni de&#039; Canigiani, e <lb></lb>
dirimpetto vedeſi un Campo, ove per tre volte <lb></lb>
rovinarono tutte le abitazioni, che quivi eſi-<lb></lb>
ſtevano, per la qual coſa Coſimo I ordinò che <lb></lb>
non vi ſi fabbricaſſe più, come ſi legge dalla <lb></lb>
quivi poſta Inſcrizione in marmo</s></p>

<p id="id2756847" type="foot"><s id="id2756850"><foot.target id="a271"></foot.target>cia</s></p>

<p id="id2756858" type="main"><s id="id2756862"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Huius Montis Aedes <lb></lb>
Soli. vitio. ter. collapſas <lb></lb>
Ne. quis. denuo. reſtitueret <lb></lb>
Coſmus Florent. &amp; Senar. Dux II. <lb></lb>
Vetuit. X. Octobris MDLXV.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2757096" type="main"><s id="id2757099">Seguitando il cammino a deſtra vi è il</s></p>

<p id="id2757105" type="main"><s id="id2757108">PALAZZO del Senator Conte Capponi, fatto <lb></lb>
edificare dal famoſo Niccolò da Uzzano col <lb></lb>
diſegno di Lorenzo di Bicci, entro del quale <lb></lb>
ſi vede il buſto di eſſo Niccolò, opera inſigne <lb></lb>
di Donatello, con iſcrizione adeguata a così <lb></lb>
potente Concittadino, ſiccome appiè della <lb></lb>
Scala un Leone di porfido, che è creduto <lb></lb>
opera ſingolare degli antichi Etruſchi; e dipoi <lb></lb>
ſi trova a ſiniſtra il </s></p>
<arrow.to.target n="a272"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(294)"></pb>
<p id="id1624572" type="main"><s id="id1624573">PALAZZO del Marcheſe Tempi nobilmente <lb></lb>
adornato, ed ampliato dentro con ottimo gu-<lb></lb>
ſto, che è poſto appunto in ſaccia alla Chieſa <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Maria ſopr&#039;Arno, nella quale è un&#039;am-<lb></lb>
mirabile Tavola dell&#039;Empoli, rappreſentante <lb></lb>
un miracolo di Maria Vergine, ed all&#039;Altar <lb></lb>
maggiore una Nunziata antica, e di gran bel-<lb></lb>
lezza.</s><s id="id2757186"> Avanzando più oltre il paſſo ſi giunge al</s></p>

<p id="id2757192" type="foot"><s id="id2757196"><foot.target id="a272"></foot.target>PA-</s></p>

<p id="id2757203" type="main"><s id="id2757207">PONTE VECCHIO, fabbricato nel 1345. co-<lb></lb>
me nel Cartello affiſſo alla Loggia in mezzo di <lb></lb>
eſſo a Ponente, nel muro che guarda Mezzo-<lb></lb>
giorno ſi legge,</s></p>

<p id="id2757429" type="main"><s id="id2757432"><foreign lang="la"><emph type="italics">Nel trentatrè dopo il mille trecento <lb></lb>
Il Ponte cadde per diluvio d&#039;acque, <lb></lb>
Poi dodici anni come al Comun piacque <lb></lb>
Rifatto fu con queſto adornamento.</emph></foreign></s></p>

<p id="id2757452" type="main"><s id="id2757455">Appiè di eſſo Ponte oſſerveremo una</s></p>

<p id="id2757461" type="main"><s id="id2757464">STATUA di marmo greca, aſſai bella, chia-<lb></lb>
mata Aleſſandro Magno, ſebbene alcuni lo <lb></lb>
credano Ajace.</s><s id="id2757476"> Dipoi per il Borgo di <expan abbr="San">S.</expan> Ia-<lb></lb>
copo ſi Paſſa a vedere la Chieſa di</s></p>

<p id="id2757484" type="main"><s id="id2757488"><expan abbr="SAN">S.</expan> IACOPO ſopr&#039;Arno dove abitano i Padri <lb></lb>
della Miſſione, che ſebbene antica è di buona <lb></lb>
Architettura, ed è ſtata rimodernata di ſtuc-<lb></lb>
chi, e di Tavole.</s><s id="id2757504"> La prima di queſte a man <lb></lb>
deſtra è di Sebaſtiano Galeotti, ove è <expan abbr="San">S.</expan> Gen-<lb></lb>
naro Veſcovo, la ſeconda rappreſentante il <lb></lb>
<expan abbr="Santiſſimo">SS.</expan> Crocifiſſo è di mano di Agnolo Bronzi-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a273"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(295)"></pb>
no, donata non ha molto da Aleſſandro Bo-<lb></lb>
naccorſi; la terza di San Vincenzio de&#039; Paoli <lb></lb>
è opera di Antonio Puglieſchi; la quarta della <lb></lb>
Trinità è del medeſimo Conti, e in ultimo di <lb></lb>
faccia alla Navata, è di mano del Gandi l&#039;Aſ-<lb></lb>
ſunzione di Maria.</s><s id="id2757558"> Nella Tavola dell&#039;Altar <lb></lb>
maggiore, Pier Dandini ha figurato Criſto, <lb></lb>
che elegge <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo all&#039;Apoſtolato: la Tri-<lb></lb>
buna con due Tondi laterali è lavoro di <lb></lb>
Matteo Bonechi.</s><s id="id2757577"> Vi è poi l&#039;altra Cappella <lb></lb>
in faccia all&#039;altra Navata, nella quale il Cioc-<lb></lb>
chi ha eſpreſſo la tentazione di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio. </s><lb></lb>
<s id="id1624887">Quindi ſi trova la Sagreſtia adorna di Tavole <lb></lb>
antiche: dopo la quale ne viene la Cappella <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, il di cui quadro è d&#039;Ago-<lb></lb>
ſtino Veracini.</s><s id="id2757605"> Dopo di queſta è degna di ſti-<lb></lb>
ma quella di <expan abbr="San">S.</expan> Liborio Veſcovo di mano di <lb></lb>
Iacopo Vignali.</s><s id="id2757616"> Ne ſegue la Cappella della <lb></lb>
Santiſſima Nunziata la cui Tavola è lavoro di <lb></lb>
Ignazio Hugford.</s><s id="id2757627"> In ultimo trovaſi il Marti-<lb></lb>
rio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia dipinto da Giovanni Caſini. </s><lb></lb>
<s id="id1624960">Alla ſalita del Ponte <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita vi è l&#039;ingreſſo <lb></lb>
di queſto Convento con nobil facciata. in cui <lb></lb>
vedonſi in marmo quattro Buſti dei Granduchi <lb></lb>
Franceſco I. Coſimo II., Ferdinando II. e <lb></lb>
Coſimo III.: i primi tre ſcolpiti da An-<lb></lb>
tonio Novelli, e l&#039;ultimo da Carlo Marcelli-<lb></lb>
ni.</s><s id="id2758073"> Delizioſo è il paſſeggio di queſta porzione <lb></lb>
<arrow.to.target n="a274"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(296)"></pb>
di Fiume, tanto dalla deſtra che dalla ſiniſtra <lb></lb>
riva, in fine della quale da queſta parte, e <lb></lb>
preſſo al già diviſato Ponte alla Carraia, oltre <lb></lb>
le altre belle fabbriche vedeſi il Palazzo dei</s></p>

<p id="id2758106" type="foot"><s id="id2758109"><foot.target id="a273"></foot.target>no,</s></p>

<p id="id2758117" type="foot"><s id="id2758120"><foot.target id="a274"></foot.target>di</s></p>

<p id="id2758128" type="main"><s id="id2758132">MEDICI, rifatto ed accreſciuto.</s><s id="id2758135"> E nel Fon-<lb></lb>
daccio di <expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito vi ſono le Abitazioni dei <lb></lb>
Vettori, de&#039; Conti Bardi, Freſcobaldi, Rinuc-<lb></lb>
cini, e Pecori, ripiene ognuna di Pitture, e <lb></lb>
altre rarità.</s></p>

<p id="id2758155" type="main"><s id="id2758159">Luſingandomi di aver con brevità ſod-<lb></lb>
disfatto a quanto ſi era da me in principio <lb></lb>
promeſſo, quì pongo fine per ciò che riguarda <lb></lb>
l&#039;interno della Città.</s></p>

<p id="id2758176" type="head"><s id="id2759545">VIDI FUOR DI FIRENZE UN&#039; ALTRA ROMA</s></p>

<p id="id2759550" type="main"><s id="id2759554">Cominciando dalla PORTA ROMANA, detta <lb></lb>
volgarmente a San Pier Gattolini, voltando <lb></lb>
a mano ſiniſtra, alla fine d&#039;uno ſtradone co-<lb></lb>
perto di Olmi ſi trova la Chieſa della</s></p>

<p id="id2759570" type="main"><s id="id2759574">MADONNA DELLA PACE, di buona Archi-<lb></lb>
tettura; già antico Oratorio delle Monache di <lb></lb>
Santa Felicita, ove abitavano i Monaci di <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Bernardo della Nazione Franceſe Riforma-<lb></lb>
ti, detti Fuliacenſi di poco tempo ſoppreſſi. </s><lb></lb>
<s id="id1625203">In queſta è da oſſervarſi la Cupoletta dell&#039;<lb></lb>
Altar maggiore dipinta da Livio Mehus Fiam-<lb></lb>
mingo.</s><s id="id2759605"> V&#039;era nella ſoffitta un belliſſimo sfondo <lb></lb>
con la Madonna, <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo, e alcuni An-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a275"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(297)"></pb>
gioli dell&#039;eccellente Pittore Luca Giordano, <lb></lb>
ſtato levato, e traſportato nella <expan abbr="Real">R.</expan> Accademia <lb></lb>
delle Belle Arti ſulla Piazza di <expan abbr="San">S.</expan> Marco. </s><lb></lb>
<s id="id1625266">Tornando alla Porta della Città, ſi vede quaſi <lb></lb>
incontro la</s></p>

<p id="id2760941" type="foot"><s id="id2760944"><foot.target id="a275"></foot.target>gioli</s></p>

<p id="id2760952" type="main"><s id="id2760956">VILLA IMPERIALE.</s><s id="id2760959"> Al primo ingreſſo di un <lb></lb>
lungo viale vi erano quattro Vivaj diviſi da <lb></lb>
un Ponte, quali furono rinterrati, e ridotti a <lb></lb>
prato, e ſopra due piediſtalli vi ſtanno erette <lb></lb>
l&#039;Aquile Imperiali, e nel corpo delle medeſi-<lb></lb>
me l&#039;Arme della Caſa Reale de&#039; Medici con <lb></lb>
quella della Granducheſſa Maria Maddalena, <lb></lb>
e in altre due baſi, in quella a mano deſtra un <lb></lb>
Leone, il quale con una zampa tiene un globo, <lb></lb>
rappreſenta lo Stato Fiorentino, e nella ſini-<lb></lb>
ſtra la Lupa che allatta, figura lo Stato Seneſe, <lb></lb>
ſcolpite da Simone Cioli.</s><s id="id2761008"> In diſtanza vi erano <lb></lb>
due altri Vivaj che furono non ha molto ancor <lb></lb>
eſſi rinterrati.</s><s id="id2761018"> Quivi ſi vedono ſopra quattro <lb></lb>
piediſtalli le Statue di Omero, di Virgilio, di <lb></lb>
Dante, e del Petrarca.</s><s id="id2761029"> Queſto ornato dà in-<lb></lb>
greſſo al Viale ſopraddetto, che dolcemente ſa-<lb></lb>
lendo per poco men di un miglio, ombrato da <lb></lb>
Lecci, e Cipreſſi poſti in bella ordinanza, con-<lb></lb>
duce ad un grandiſſimo Prato di figura ſemiton-<lb></lb>
da, chiuſo da balauſtrate di pietra con ſtatue ove <lb></lb>
nell&#039;apertura di mezzo ne ſono due di mar-<lb></lb>
mo, una delle quali rappreſenta un Atlante col <lb></lb>
<arrow.to.target n="a276"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(298)"></pb>
Globo ſugli omeri, e l&#039;altra un Giove con <lb></lb>
fulmine alla mano degne di ſtima.</s><s id="id2761080"> In teſta a <lb></lb>
detto Prato ſi erge l&#039;Imperial Villa di delizie <lb></lb>
delle Granducheſſe di Toſcana, ampliata o <lb></lb>
ornata dalla predetta Arciducheſſa Maria Mad-<lb></lb>
dalena, poi dalla Granducheſſa Vittoria accre-<lb></lb>
ſciuta da Mezzogiorno di appartamenti; e <lb></lb>
preſentemente dal regnante Real Sovrano è <lb></lb>
ſtata magnificamente ampliata dalla parte del <lb></lb>
Giardino, e del Prato, con avervi formati due <lb></lb>
ſuperbi appartamenti, il primo dei qualì al piano <lb></lb>
del Giardino tutto pitturato dai più celebri <lb></lb>
Pittori del noſtro tempo rappreſentandoviſi la <lb></lb>
Storia degl&#039;Imperatori Romani dalla fonda-<lb></lb>
zione di Roma, e l&#039;altro ſuperiore è ſtato <lb></lb>
ornato di vaghiſſimi ſtucchi, lavorati con la <lb></lb>
maggior ſottigliezza dell&#039;Arte.</s><s id="id2761146"> Queſta Villa <lb></lb>
ha due Saloni, ed è ripiena d&#039;ogni ſorte di <lb></lb>
ricca ſuppellettile, di Quadri, e di altre galan-<lb></lb>
terie di porcellane, buccheri, e Idoletti, e <lb></lb>
ſimiglianti rarita antiche, che in diverſi Ga-<lb></lb>
binetti, e Mezzanini con ben&#039;inteſo ordine <lb></lb>
poſte s&#039;ammirano.</s><s id="id1625530"> Ivi ſono anneſſi due Giar-<lb></lb>
dini con belli ſpartimenti di fiori, e fontane <lb></lb>
d&#039;acqua, diviſato l&#039;uno e l&#039;altro di piante <lb></lb>
d&#039;Aranci domeſtici; vi ſono molte antiche, e <lb></lb>
moderne ſtatue tra le quali un Adone ferito <lb></lb>
di Michelagnolo di ſtraordinaria bellezza.</s><s id="id2761196"> So-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a277"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(299)"></pb>
pra il detto Palazzo in un Colle più rilevato in <lb></lb>
poca diſtanza ſi vede un antico Monaſtero di <lb></lb>
Religioſe dell&#039;Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco, detto di</s></p>

<p id="id2761223" type="foot"><s id="id2761227"><foot.target id="a276"></foot.target>Glo-</s></p>

<p id="id2761234" type="foot"><s id="id2761238"><foot.target id="a277"></foot.target>pra</s></p>

<p id="id2761246" type="main"><s id="id2761386"><expan abbr="SAN">S.</expan> MATTEO IN ARCETRI, il qual Territorio <lb></lb>
produce ottimi, e delicati vini, detti Verdee, <lb></lb>
e vi ſono delizioſe Ville.</s><s id="id2761397"> Tornando per la <lb></lb>
Strada Romana ſi vedrà in primo luogo a man <lb></lb>
ſiniſtra altro Convento di nobili Religioſe dell&#039;<lb></lb>
Ordine di Sant&#039;Agoſtino, detto volgarmente di</s></p>

<p id="id2761414" type="main"><s id="id2761417"><expan abbr="SAN">S.</expan> GAGGIO, ma in proprio ſignificato San <lb></lb>
Caio, fondato dalla Famiglia de&#039; Corſini, ove <lb></lb>
ſi conſervano più inſigni Reliquie, e la Tavola <lb></lb>
dell&#039;Altar maggiore è di mano di Lodovico <lb></lb>
Cigoli.</s><s id="id2761437"> Vedeſi in vicinanza l&#039;altro Convento <lb></lb>
detto del Portico di Religioſe dell&#039;Ordine <lb></lb>
Agoſtiniano.</s><s id="id2761448"> In una diſcreta lontananza di <lb></lb>
circa due miglia trovaſi voltando verſo la <lb></lb>
parte di Mezzogiorno la</s></p>

<p id="id2761461" type="main"><s id="id2761464">CERTOSA, fatta col diſegno dell&#039;Orcagna, <lb></lb>
o come vuole il Vaſari, di alcuno de&#039; ſuoi di-<lb></lb>
ſcepoli.</s><s id="id2761476"> Nella Chieſa vedeſi oltre più eccel-<lb></lb>
lenti pitture un nobile pavimento di marmi, e <lb></lb>
ſoffitta, e bello Altare, e a man ſiniſtra ſi entra <lb></lb>
in un altro grandiſſimo Chioſtro, il quale dà <lb></lb>
introduzione a molte Celle, e colle ſue atte-<lb></lb>
nenze, ſecondo l&#039;iſtituto di queſti Eremiti. </s><lb></lb>
<s id="id1625778">Nel Chioſtro vi ſono dipinte a freſco da Ia-<lb></lb>
copo da Pontormo molte figure della Paſſione.</s></p>

<p id="id2761511" type="foot"><s id="id2761515">Nella</s></p>

<pb pagenum="(300)"></pb>
<p id="id2761523" type="main"><s id="id2761527">Nella ſtanza del Refettorio di mano del me-<lb></lb>
deſimo vi è un quadro a olio con Criſto a ta <lb></lb>
vola, con Cleofas, e Luca, grandi al natu-<lb></lb>
rale, eſſendovi fra quei che ſervono, ſtati ri-<lb></lb>
tratti alcuní Converſi; e ſopra la porta, che <lb></lb>
và nel Chioſtro di fuori, vi è una Pietà con <lb></lb>
due Angioli, e dalla parte di dentro <expan abbr="San">S.</expan> Lo-<lb></lb>
renzo, di mano del Bronzino.</s><s id="id2761562"> Nella ſtanza <lb></lb>
del Capitolo vi è il Crocifiſſo colla Madonna, <lb></lb>
e la Maddalena appiè della Croce, e Angioli <lb></lb>
in aria di Mariotto Albertinelli pittore ne&#039; ſuoi <lb></lb>
tempi di credito, come ancora vi dipinſe Ber-<lb></lb>
nardino Poccetti, e Rutilio Manetti Seneſe. </s><lb></lb>
<s id="id1625879">Vi ſi conſervano ſopra centoventi Reliquie. </s><lb></lb>
<s id="id1625886">Ve ne ſono molte inſigni, una gran parte delle <lb></lb>
quali furono donate dal celebre Niccola Ac-<lb></lb>
ciaioli gran Siniſcalco de&#039; Regni di Sicilia, e <lb></lb>
Geruſalemme.</s><s id="id2761607"> Fu queſto Niccola il Fondatore <lb></lb>
della Certoſa intorno l&#039;anno 1364. ed accrebbe <lb></lb>
quella di Napoli.</s><s id="id2761618"> In una ſtanza ſotterranea <lb></lb>
ſono le Sepolture di Caſa Acciaioli, la quale <lb></lb>
lontana di quivi nove miglia in Valdipeſa poſ-<lb></lb>
ſiede una gran Tenuta, e un magnifico Pa-<lb></lb>
lazzo detto Monte Gufoni con un bel Giardino <lb></lb>
con Fontane, e ſcherzi d&#039;acque.</s></p>

<p id="id2761643" type="main"><s id="id2761647">Rendono delizioſa queſta parte le varie <lb></lb>
Ville, e ſpecialmente quella dei Dini, del Mi-<lb></lb>
chelozzi detta Belloſguardo perchè di quì go-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a278"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(301)"></pb>
deſi tutta la Città, (e dove il Guicciardini <lb></lb>
ſcriſſe la ſua celebre Iſtoria d&#039;Italia <note id="id1625982" n="1"><p id="id2761880" type="main"><s id="id2761884"> La più completa Edizione è quella fatta <lb></lb>
recentemente in Firenze colla data di Friburgo <lb></lb>
in 4. groſſi Tomi in quarto con varie addizioni, <lb></lb>
che trovaſi vendibile a queſta Stamperia Gran-<lb></lb>
ducale per 3. Zecchini. </s></p></note>), de&#039; <lb></lb>
Borgherini, degli Strozzi, e de&#039; Franceſchi. </s><lb></lb>
<s id="id1626022">In vicinanza havvi la Chieſa di</s></p>

<p id="id2761757" type="foot"><s id="id2761761"><foot.target id="a278"></foot.target>deſi</s></p>

<p id="id2761768" type="main"><s id="id2761772"><expan abbr="SAN">S.</expan> FRANCESCO DI PAOLA, ove abitavano <lb></lb>
Frati del ſuo Ordine ora ſoppreſſi; Chieſa di <lb></lb>
gran devozione, e bene adorna di nuove pit-<lb></lb>
ture, sù la di cui Piazza è eretta la ſtatua di <lb></lb>
detto Santo di marmo, lavorata dal Piamontini.</s></p>

<p id="id2761793" type="main"><s id="id2761797">Fuori della PORTA A <expan abbr="San">S.</expan> FREDIANO, il Mo-<lb></lb>
naſtero che a man ſiniſtra ſi vede poſto ſopra <lb></lb>
una Collina è intitolato <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo, e vi <lb></lb>
ſtanno i Monaci di</s></p>

<p id="id2761814" type="main"><s id="id2761818">MONTE ULIVETO.</s><s id="id2761821"> La Tavola dell&#039;Altar <lb></lb>
maggiore, in cui è figurato l&#039;ingreſſo di Noſtro <lb></lb>
Signore in Geruſalemme, è di mano di Santi <lb></lb>
di Tito; quella ove è il <expan abbr="Beato">B.</expan> Bernardo Tolomei <lb></lb>
è di mano del Pignoni, ed una Aſſunta dirim-<lb></lb>
petto è del Paſſignano.</s><s id="id2761844"> Agli altri due Altari <lb></lb>
in uno vi è eſpreſſo l&#039;Apoſtolo titolare San <lb></lb>
Bartolommeo, e nell&#039;altro <expan abbr="Santa">S.</expan> Franceſca Ro-<lb></lb>
mana.</s><s id="id2761858"> Delle due ſtatue di marmo la Vergine <lb></lb>
<arrow.to.target n="a279"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(302)"></pb>
Veſtale, che tiene in mano un vaglio per <lb></lb>
l&#039;Acqua ſanta, è di mano del Caccini, e <lb></lb>
l&#039;altra alla ſiniſtra che rappreſenta Claudia è <lb></lb>
di Scultore Fiammingo.</s><s id="id2761927"> Nella Cappella dei <lb></lb>
Capponi, che ſtà ſotto la Chieſa, vi è una <lb></lb>
Tavola della Reſurrezione di Raffaellino del <lb></lb>
Garbo, ben mantenuta.</s><s id="id2761942"> In vicinanza di detto <lb></lb>
Monaſtero verſo Ponente, ſi vede un delizioſo <lb></lb>
Caſino del Duca Strozzi, con un ſalvatico, <lb></lb>
che ſcende ſino alla ſtrada maeſtra, e dalla <lb></lb>
parte di Ponente vi è un Monaſtero detto</s></p>

<p id="id2761963" type="main"><s id="id2761967"><expan abbr="SAN">S.</expan> PIERO A MONTICELLI, di Religioſe della <lb></lb>
Regola di San Benedetto, in cui ſono ſtate <lb></lb>
unite nel 1786. anco le Monache del ſop-<lb></lb>
preſſo Monaſtero di <expan abbr="San">S.</expan> Frediano di Firenze.</s></p>

<p id="id2761984" type="main"><s id="id2761988">Fuori della PORTA AL PRATO, veggaſi <lb></lb>
uſcendo prima dalla Porticciuola delle Mulina, <lb></lb>
a man ſiniſtra, poſta alla fine del Borgo di <lb></lb>
Ogniſſanti un Giardino detto la Vagaloggia.</s></p>

<p id="id2762143" type="main"><s id="id2762146">Parimente ſi rende una delizioſa paſſeggiata <lb></lb>
quella dei Viali delle Caſcine, ove eſiſtono <lb></lb>
ſuperbi, ed ameni prati, e boſchetti.</s></p>

<p id="id2762161" type="main"><s id="id2762164">Può paſſarſi a vedere in qualche diſtanza un <lb></lb>
antico Monaſtero di Monache Ciſtercienſi <lb></lb>
detto <expan abbr="San">S.</expan> Donato in Polveroſa, Fuori di queſta <lb></lb>
Porta è ſituata diſtante circa 10. miglia la <lb></lb>
Villa del</s></p>

<p id="id2762186" type="main"><s id="id2762189">POGGIO A CAIANO di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> ampliata <lb></lb>
<arrow.to.target n="a280"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(303)"></pb>
modernamente di nuovi Quartieri, e comodi, <lb></lb>
che fu principiata dal Magnifico Lorenzo de&#039; <lb></lb>
Medici Padre di Leone X. il quale la non <lb></lb>
terminata Fabbrica volle finire, e ſpecialmente <lb></lb>
l&#039;ornato, e le pitture del Salone grande in <lb></lb>
parte, che poi il Granduca Franceſco fece <lb></lb>
condurre a fine, e ridurre alla perfezione, che <lb></lb>
ella è, ſeguitando il primo modello di Giuliano <lb></lb>
da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo.</s><s id="id2762235"> Evvi un Salone con volta a mezza <lb></lb>
botte, tutta riccamente ſtuccata, o per meglio <lb></lb>
dire, dal ſuddetto da San Gallo gettata di ma-<lb></lb>
terie, invenzione da lui imparata a Roma.</s><s id="id2762251"> Il <lb></lb>
detto Salone è dipinto da Andrea del Sarto, dal <lb></lb>
Francabigio, e da Iacopo da Pontormo.</s><s id="id2762261"> L&#039;Iſto-<lb></lb>
ria è quando Ceſare è preſentato di varj do-<lb></lb>
nativi in Egitto da molte Nazioni, alludendo <lb></lb>
queſto fatto al Magnifico Lorenzo de&#039; Medici, <lb></lb>
che fu di rari animali, e tra gli altri di una <lb></lb>
Giraffa preſentato da Gaitbeto Soldano d&#039;Egit-<lb></lb>
to nel 1487. e detta Giraffa è deſcritta dal <lb></lb>
Poliziano nelle ſue meſcolanze erudite; fu <lb></lb>
laſciata imperfetta da Andrea del Sarto, e <lb></lb>
terminolla Aleſſandro Allori.</s><s id="id1626518"> Il Francabigio <lb></lb>
vi dipinſe in altra facciata, quando Cicerone <lb></lb>
depo l&#039;eſilio fu in Campidoglio chiamato Pa-<lb></lb>
dre della Patria: alludendo queſta Storia al <lb></lb>
ritorno in Firenze di Coſimo Medici il vec-<lb></lb>
chio.</s><s id="id2762321"> Nell&#039;altra facciata il Francabigio me-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a281"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(304)"></pb>
deſimo vi dipinſe, quando Tito Quinzio Fla-<lb></lb>
minio Conſole Romano, orando nel Conſiglio <lb></lb>
degli Achei contro l&#039;Oratore degli Etoli, e <lb></lb>
del Re Antioco, diſſuaſe la lega, che diſe-<lb></lb>
gnavano concludere gli Oratori con gli Achei <lb></lb>
medeſimi.</s><s id="id2762358"> Queſto fatto pure allude alla Dieta <lb></lb>
di Cremona, in cui il Magnifico Lorenzo de&#039; <lb></lb>
Medici diſturbò i diſegni de&#039; Veneziani, bra-<lb></lb>
moſi di condurſi al poſſeſſo dell&#039;Italia tutta. </s><lb></lb>
<s id="id1626600">Ed Aleſſandro Allori fece la pittura, che <lb></lb>
rappreſenta la Cena di Siface Re de&#039; Numidj, <lb></lb>
fatta a Scipione, dopo che egli ebbe rotto <lb></lb>
Aſdrubale in Spagna: e queſto pure allude al <lb></lb>
glorioſo viaggio del Magnifico Lorenzo al Rè <lb></lb>
di Napoli, da cui fu generoſamente convitato. </s><lb></lb>
<s id="id1626627">Le due teſtate dove ſono gli occhi che danno <lb></lb>
lume, furono dipinte da Iacopo da Pontormo, <lb></lb>
e vi è un Vertunno co&#039; ſuoi Agricoltori, con <lb></lb>
un pennato in mano bello e naturale, e l&#039;Iſto-<lb></lb>
ria di Pomona, e Diana con altre Dee, che <lb></lb>
per eſſer pitture fatte a concorrenza de&#039; ſo-<lb></lb>
prannominati Pittori, ſono delle più belle che <lb></lb>
uſciſſero dal ſuo pennello.</s><s id="id2762432"> Da queſte ſuddette <lb></lb>
teſtate del Salone ſi ha l&#039;ingreſſo in due Gal-<lb></lb>
lerìe, ordinate dal Gran Principe Ferdinando, <lb></lb>
per formare per mezzo di queſte riccamente <lb></lb>
ornate, la comunicazione alli quattro Appar-<lb></lb>
tamenti, de&#039; quali vien compoſta queſta Real <lb></lb>
<arrow.to.target n="a282"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(305)"></pb>
Villa.</s><s id="id2762469"> Dal detto Salone facendoſi paſſaggio <lb></lb>
in un altro di minor proporzione ornato a <lb></lb>
ſtucchi, ſi trova dipinta nella ſua volta da <lb></lb>
Anton Domenico Gabbiani la Toſcana, che <lb></lb>
conduce davanti a Giove Coſimo Padre della <lb></lb>
Patria, moſtrando d&#039;aver eſſo quietate le di-<lb></lb>
ſcordie, fugati i vizj, e introdotta la pace; <lb></lb>
opera in vero degna di ſomma ſtima.</s><s id="id2762502"> Altre <lb></lb>
varie eccellenti pitture ornano le ſtanze di <lb></lb>
queſto Palazzo, in una delle quali vi è una <lb></lb>
prezioſa raccolta di piccoli quadri fattavi dal <lb></lb>
Gran Principe Ferdinando, conſiſtente in un <lb></lb>
ſol pezzo per autore, de&#039; primi pittori del <lb></lb>
Mondo, sì antichi che moderni.</s><s id="id2762530"> La Tavola <lb></lb>
della Cappella, che è ſul Prato, ove è una <lb></lb>
Pietà, è di Giorgio Vaſari.</s><s id="id2762540"> In poca diſtanza <lb></lb>
dal Palazzo vi ſono belliſſime ſtalle, lunghe <lb></lb>
ciaſcuna più di centoventi paſſi, e ſopra queſte <lb></lb>
le Camere per alloggio del ſervizio baſſo, <lb></lb>
come pure una Fabbrica per uſo del Fattore, <lb></lb>
e del copioſo Beſtiame, per la Caſcina nel <lb></lb>
ſuo genere bella, e tutta circondata da un <lb></lb>
largo foſſo di acqua corrente.</s><s id="id2762574"> Quivi ſi fanno <lb></lb>
copioſe raccolte di ſquiſiti Riſi, e vi <lb></lb>
ſono Edifizj per pulirli.</s><s id="id2762585"> Proſeguendo verſo <lb></lb>
Tramontana, ſi giunge ad un lungo ameno, <lb></lb>
detto le Pavoniere, e ſerve per far correre i <lb></lb>
Daini, i quali in un Barco murato con bo-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a283"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(306)"></pb>
ſcaglia, e foſſi d&#039;acqua conſervanſi; e rimet-<lb></lb>
tendoſi ſu la ſtrada maeſtra, a mano dritta <lb></lb>
trovaſi altra Villa già di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> ora del Mar-<lb></lb>
cheſe Bartolommei detta</s></p>

<p id="id2761869" type="foot"><s id="id2761873"><foot.target id="a279"></foot.target>Ve-</s></p>

<p id="id2762628" type="foot"><s id="id2762632"><foot.target id="a280"></foot.target>mo-</s></p>

<p id="id2762640" type="foot"><s id="id2762643"><foot.target id="a281"></foot.target>de-</s></p>

<p id="id2762649" type="foot"><s id="id2762653"><foot.target id="a282"></foot.target>Villa,</s></p>

<p id="id2762661" type="foot"><s id="id2762665"><foot.target id="a283"></foot.target>V ſca-</s></p>

<p id="id2762672" type="main"><s id="id2762676">ARTIMINO, O VILLA FERDINANDA, da Fer-<lb></lb>
dinando I. di queſto nome, e Terzo Gran-<lb></lb>
duca di Toſcana, che dai fondamenti la fece <lb></lb>
fabbricare col diſegno di Bernardo Buonta-<lb></lb>
lenti l&#039;Anno 1594. la quale è beniſſimo in-<lb></lb>
teſa, sì nello ſcompartimento de&#039; Quartieri no-<lb></lb>
bili, come pure di quelli della Famiglia.</s><s id="id2762842"> Vi <lb></lb>
ſono due bei Saloni.</s><s id="id2762848"> E&#039; ſituata nell&#039;ottima <lb></lb>
eminenza di un Colle volto a Levante; ed il di-<lb></lb>
vertimento maggiore, che ſi ritrae in detta <lb></lb>
villeggiatura, ſi è la Caccia, eſſendovi a tal <lb></lb>
fine un circuito di muraglia di ſopra trentadue <lb></lb>
miglia, detto il Barco Reale, diſtendendoſi dalle <lb></lb>
falde del Poggio di Artimino ſino a&#039; Poggi <lb></lb>
di Vinci nella Valdinievole.</s><s id="id2762880"> Due altre Ville <lb></lb>
pure di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S.A R.</expan> poco diſtanti l&#039;una dall&#039;altra, <lb></lb>
ſono fuori di queſta Porta, una detta la</s></p>

<p id="id2762892" type="main"><s id="id2762896">PETRAIA, di gratiſſimo ſoggiorno ſpecialmen-<lb></lb>
te nel tempo della Primavera.</s><s id="id1627077"> Il ſuo ingreſſo <lb></lb>
principale è a Tramontana, per un Prato chiuſo <lb></lb>
da folti cipreſſi in difeſa dei venti: ha nel <lb></lb>
mezzo un Cortile tutto dipinto di fatti Mili-<lb></lb>
tari; vi ſono nelle due fiancate due Logge, <lb></lb>
che introducono negli appartamenti nobili; <lb></lb>
<arrow.to.target n="a284"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(307)"></pb>
queſte ſono dipinte con ottimo colorito, e <lb></lb>
diſegno, da Baldaſſarre Franceſchini detto il <lb></lb>
Volterrano, e rappreſentano alcune azioni di <lb></lb>
Coſimo I. e di Ferdinando Il. Gran Duchi, <lb></lb>
opere certamente degne di sì valoroſo Arte-<lb></lb>
fice.</s><s id="id2762961"> Sono poi da vederſi gli appartamenti di <lb></lb>
queſto Palazzo arricchiti di buoniſſimi Quadri <lb></lb>
tra&#039; quali più d&#039;ogni altro è da ammirarſi <lb></lb>
nella Cappella la Tavola d&#039;Andrea del Sarto. </s><lb></lb>
<s id="id1627155">A Mezzogiorno, Levante, e Ponente vi ſono <lb></lb>
tre altre Porte particolari, che introducono <lb></lb>
in uno ſpazioſo ripiano di Giardino, di dove <lb></lb>
godeſi come in Teatro con tutta quella bel-<lb></lb>
liſſima Campagna la Città noſtra.</s><s id="id2762997"> L&#039;altra detta</s></p>

<p id="id2763001" type="foot"><s id="id2763005"><foot.target id="a284"></foot.target>que-</s></p>

<p id="id2763012" type="main"><s id="id2763016">CASTELLO, Villa antica della Famiglia dei <lb></lb>
Medici, accreſciuta dal Granduca Coſimo I. <lb></lb>
dalla parte di Levante, col diſegno di Nic-<lb></lb>
colò detto il Tribolo.</s><s id="id2763101"> E&#039; ſtata ampliata di <lb></lb>
quartieri dal noſtro Real Sovrano, eſſendo <lb></lb>
una delle ſue Ville favorite.</s><s id="id2763112"> Nella volta della <lb></lb>
Loggia a man ſiniſtra dentro il Cortile, alcu-<lb></lb>
ne Iſtorie degli Dei antichi, e l&#039;Arti libe-<lb></lb>
rali lavorate a olio ſulla calcina ſecca, ſono <lb></lb>
di mano di Iacopo da Pontormo, ma aſſai <lb></lb>
guaſte dal tempo.</s><s id="id2763135"> Per gli Appartamenti vi <lb></lb>
ſono diſtribuite belle ſuppellettili, e molte <lb></lb>
prezioſe pitture, e vi è a freſco di Baldaſſarre <lb></lb>
Franceſchini nella volta del ricetto, ſalite le <lb></lb>
<arrow.to.target n="a285"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(308)"></pb>
prime ſcale, uno sfondo di ottimo colorito. </s><lb></lb>
<s id="id1627297">Da Tramontana, uſcendo di detto Palazzo, ſi <lb></lb>
entra in un vaſto e delizioſo Giardino.</s><s id="id2763173"> La <lb></lb>
prima gran Fontana, ove è l&#039;Ercole di mar-<lb></lb>
mo, che ſcoppia Anteo, dalla cui bocca eſce <lb></lb>
in gran copia l&#039;acqua, è di mano di Bartolom-<lb></lb>
meo Ammannati, eſſendo il reſtante della <lb></lb>
Fonte diſegno, e fattura del Tribolo, come <lb></lb>
di lui ancora è l&#039;altra Fontana in mezzo al <lb></lb>
Boſchetto de&#039; lauri, piena di finiſſimi intaglj, <lb></lb>
e baſſirilievi, nella cima della quale vi è una <lb></lb>
Statuetta di femmina nuda di bronzo rappre-<lb></lb>
ſentante una Venere, dalla cui chioma, che <lb></lb>
ſi tien raccolta entro le mani, cade acqua.</s><s id="id2763222"> In-<lb></lb>
torno alla detta Fonte vi ſono occulte fiſto-<lb></lb>
lette, dalle quali vengono zampilli gentiliſſi-<lb></lb>
mi a&#039; acqua.</s><s id="id2763236"> Queſta Fontana è cinta d&#039;ogni <lb></lb>
intorno da un bel ſalvatico, che fa proſpet-<lb></lb>
tiva dall&#039;altra Fontana dell&#039;Ercole, e per di <lb></lb>
ſopra ad una Porta, ove pure ſono varj zam-<lb></lb>
pilli d&#039;acqua.</s><s id="id2763256"> Intorno alla detta Porta vi è <lb></lb>
una Grotta grande, e ricchiſſima di ſpugne, <lb></lb>
condotta anch&#039;eſſa dal Tribolo.</s><s id="id2763268"> Vi ſono tre <lb></lb>
grandiſſime Pile ſcavate, e intagliate d&#039;un <lb></lb>
pezzo ſolo, una nella teſtata, e l&#039;altre due <lb></lb>
per fianco all&#039;entrare, ſopra le quali vi ſono <lb></lb>
ſcolpiti al naturale diverſi Animali quadrupedi <lb></lb>
con buona diſpoſizione, e da alcuni de&#039; me-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a286"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(309)"></pb>
deſimi cade acqua nelle ſuddette pile, ove <lb></lb>
ſono intaglj di Peſci, e nicchi marini.</s><s id="id2763584"> La <lb></lb>
detta Grotta è chiuſa da cancellate di ferro, <lb></lb>
le quali aperte, quando ſi voglia dar l&#039;acqua <lb></lb>
agli zampilli, che tra le ſpugne di ſopra, nel <lb></lb>
pavimento, e da&#039; lati vi ſono, ſerranſi con <lb></lb>
violenza anch&#039;eſſe per forza d&#039;acqua.</s><s id="id2763608"> Queſta <lb></lb>
Grotta è in mezzo a due Fontane nel medeſi-<lb></lb>
mo muro collocate, che ribattono all&#039;altre <lb></lb>
due del Giardino, ove è il boſchetto a La-<lb></lb>
berinto.</s><s id="id2763626"> Dal ſuddetto Giardino ſi ſale ad un <lb></lb>
gran Vivaio, in mezzo al quale vi è in un <lb></lb>
Vecchio di bronzo figurato il Monte Appen-<lb></lb>
nino, fatto dall&#039;Ammannato, dalle cui chiome <lb></lb>
cade acqua: diſegno, e lavoro del Tribolo, <lb></lb>
del quale è a Levante una Quercia molto artifi-<lb></lb>
cioſa, e tutta giuochi d&#039;acqua, che è ben de-<lb></lb>
gna di vederſi.</s><s id="id2763658"> Ma prima di rimetterſi ſulla <lb></lb>
ſtrada per tornare in Firenze non rechi noja <lb></lb>
il ſalire, voltando a mano deſtra della detta <lb></lb>
Real Villa per una breviſſima ſtrada che con-<lb></lb>
duce alla</s></p>

<p id="id2763678" type="foot"><s id="id2763682"><foot.target id="a285"></foot.target>V 2 pri-</s></p>

<p id="id2763690" type="foot"><s id="id2763694"><foot.target id="a286"></foot.target>deſi-</s></p>

<p id="id2763701" type="main"><s id="id2763705">VILLA DE&#039; GRAZINI, ora dell&#039;unica ſuperſtite <lb></lb>
di detta Nobil Famiglia <expan abbr="Signora">Sig.</expan> Tereſa Grazini, <lb></lb>
moglie del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Senatore Cavaliere Luigi Bar-<lb></lb>
tolini Baldelli, ove con grandiſſimo piacere <lb></lb>
potrà oſſervarſi il Cortile della medeſima tutto <lb></lb>
dipinto a freſco da Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; <lb></lb>
<arrow.to.target n="a287"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(310)"></pb>
in queſto vago lavoro ſi ammirerà la vivacità, <lb></lb>
ed il guſto di queſto sì illuſtre Maeſtro; e quin-<lb></lb>
di ripigliando il cammino potrà tener la ſtrada <lb></lb>
che paſſa ſotto la Villa della Petraia, ove vedrà <lb></lb>
di paſſaggio due</s></p>

<p id="id2763763" type="foot"><s id="id2763767"><foot.target id="a287"></foot.target>in</s></p>

<p id="id2763774" type="main"><s id="id2763778">CONVENTI, uno di Religioſe Camaldolenſi, <lb></lb>
detto di Boldrone: e pochi paſſi inoltrandoſi, <lb></lb>
un altro delle Signore delle Quiete, ove ſono <lb></lb>
Fanciulle Nobili, che vi s&#039;introducono ſopra <lb></lb>
i ſette anni per educazione, alle quali è per-<lb></lb>
meſſo, non ſoddisfatte di quell&#039;Iſtituto di vita, <lb></lb>
uſcire ſenza però potervi aver regreſſo, non <lb></lb>
facendo mai Voti, come le altre Religioſe. </s><lb></lb>
<s id="id1627737">Queſto luogo era per addietro una Villa detta <lb></lb>
la Quiete della Granducheſſa Criſtina.</s><s id="id2763821"> Per-<lb></lb>
venne in Donna Eleonora Ramirez di Mon-<lb></lb>
talvo, che fu la Fondatrice, e Iſtitutrice di <lb></lb>
quel vivere Religioſo; la Granducheſſa Vitto-<lb></lb>
ria fecevi la Chieſa, che vi è, la Foreſteria, <lb></lb>
Rimeſſe, e Stalle per renderlo comodo alle <lb></lb>
occaſioni di trattenerviſi, il di cui eſempio <lb></lb>
ſeguendo la Principeſſa Anna Maria Luiſa <lb></lb>
Elettrice Palatina, l&#039;ampliò di nobile Appar-<lb></lb>
tamento, e arricchì di delizioſo Giardino.</s><s id="id2764409"> E <lb></lb>
di preſente ſono ſtate ampliate dalla noſtra <lb></lb>
Real Sovrana molte altre comode abitazioni. </s><lb></lb>
<s id="id1627803">In queſte parti è degna di vederſi la Villa, e <lb></lb>
luogo della </s></p>

<p id="id2764525" type="foot"><s id="id2764529">Doc-</s></p>

<pb pagenum="(311)"></pb>
<p id="id1627829" type="main"><s id="id1627830">DOCCIA, la quale ha delizioſi anneſſi, ove <lb></lb>
dal fu Marcheſe Senator Carlo Ginori fu <lb></lb>
introdotta in poca diſtanza da detta Villa la <lb></lb>
fabbricazione non ſolo di ogni qualità di Piat-<lb></lb>
terie, Vaſi, ed altre Terraglie per uſo comune, <lb></lb>
ma di finiſſime Porcellane di ogni ſorte con <lb></lb>
ſingolare induſtria, ed ottima riuſcita, delle <lb></lb>
quali ſe ne vede una gran raccolta in una <lb></lb>
ſtanza, diſpoſta a forma di Galleria, accre-<lb></lb>
ſciuta notabilmente dal vivente Senator Mar-<lb></lb>
cheſe Lorenzo Figlio, e ridotta in tutte le <lb></lb>
ſue parti ad un&#039;ottima perfezione e bellezza, <lb></lb>
impiegandoſi in queſta manifattura circa cento <lb></lb>
perſone.</s><s id="id2764495"> In oltre a Seſto evvi quella del Mar-<lb></lb>
cheſe Corſi; a Colonnata quella del Conte del <lb></lb>
Benino, fabbricata dal Senatore Ferrante Cap-<lb></lb>
poni, ove ſi veggono in una vaga Gallerìa i <lb></lb>
cartoni eccellentemente coloriti d&#039;una ſtanza <lb></lb>
d&#039;arazzi di quella di Verſaglies del Re Cri-<lb></lb>
ſtianiſſimo.</s></p>

<p id="id2764537" type="main"><s id="id2764541">Fuori della PORTA A <expan abbr="SAN">S.</expan> GALLO, oltre <lb></lb>
l&#039;Arco Trionfale, e Parter, come è detto in <lb></lb>
queſto a <expan abbr="carte">c.</expan> 60., prendendo a ſiniſtra paſſato il <lb></lb>
Mugnone è da oſſervarſi un Tabernacolo ſulla <lb></lb>
ſtrada, dipinto da Gio Battiſta Vanni, preſſo al</s></p>

<p id="id2764562" type="main"><s id="id2764566">CONVENTO de&#039;Cappuccini a Montughi, i <lb></lb>
quali hanno all&#039;uſo del lor rigido Inſtituto <lb></lb>
una bella Chieſa, e un comodo Convento, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a289"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(312)"></pb>
ed Orto.</s><s id="id2764591"> Quindi paſſando da diverſe belle <lb></lb>
Ville, inoltrandoſi a deſtra ſi trova la Vil-<lb></lb>
la di</s></p>

<p id="id2764672" type="foot"><s id="id2764675"><foot.target id="a289"></foot.target>ed</s></p>

<p id="id2764683" type="main"><s id="id2764686">CAREGGI, cioè Campo Regio che apparte-<lb></lb>
neva a <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R</expan>, e adeſſo è di proprietà del <lb></lb>
<expan abbr="Signor">Sig.</expan> Vincenzio Orſi.</s><s id="id2764698"> Queſta fu fatta fabbri-<lb></lb>
care col diſegno di Michelozzo, da Coſimo <lb></lb>
Padre della Patria.</s><s id="id2764709"> Quivi il Magnifico Lo-<lb></lb>
renzo de&#039; Medici, e Giovanni e Pietro ſuoi <lb></lb>
figli facevano le virtuoſe Accademie con Mar-<lb></lb>
ſilio Ficino, detto il novello Platone, ed An-<lb></lb>
gelo Poliziano, Pico della Mirandola, l&#039;Ar-<lb></lb>
giropolo; Ermolao Barbaro, lo Scala, ed <lb></lb>
altri dotti Uomini dell&#039;età loro.</s><s id="id2764737"> Tornando <lb></lb>
ſulla ſtrada maeſtra trovaſi cinque miglia di-<lb></lb>
ſtante dalla Città</s></p>

<p id="id2764749" type="main"><s id="id2764752">PRATOLINO, Villa di ſomma amenità nel <lb></lb>
tempo di Eſtate appartenente a <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R</expan>. Que-<lb></lb>
ſta gran Fabbrica col diſegno di Bernardo <lb></lb>
Buontalenti, e di Franceſco ſuo Figliuolo fu <lb></lb>
da&#039; fondamenti per il Granduca Franceſco I. <lb></lb>
fatta, e condotta quaſi al finimento, che ha in <lb></lb>
oggi, ſiccome lo teſtifica una bella Inſerizione, <lb></lb>
che ſi legge nel mezzo della volta della gran <lb></lb>
Sala, del ſeguente tenore: </s></p>

<p id="id2764844" type="foot"><s id="id2764848"><emph type="italics">Fon-</emph></s></p>

<pb pagenum="(313)"></pb>

<p id="id1628195" type="main"><s id="id1628196"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Fontibus, Vivariis <lb></lb>
Xyſtis has Aedes <lb></lb>
Franc. Med. Magn. Dux Etruriae II. <lb></lb>
Exornavit bilaritatique <lb></lb>
Et ſui amicorumque ſuorum <lb></lb>
Remiſſioni animi dicavit <lb></lb>
Anno Dom. M. D. LXXV.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2764860" type="main"><s id="id2764863">Per ſcale ſcoperte raddoppiate ſi ſale al primo, <lb></lb>
e nobile piano dalla parte di Tramontana, <lb></lb>
che per un Terrazzino, o ripiano pure ſco-<lb></lb>
perto, introducono in un amplo Salone in <lb></lb>
volta a mezza botte, ed ornato in parte di <lb></lb>
ſtucchi, e di pitture; ed in un Salotto tutto <lb></lb>
dipinto a freſco, dai quali ſi ha l&#039;ingreſſo per <lb></lb>
ogni parte in più appartamenti dipinti a fre-<lb></lb>
ſco d&#039;architettura.</s><s id="id2764967"> Vi è in una di queſte Ca-<lb></lb>
mere un Organo Idraulico, che ſenza opera <lb></lb>
di mantici ha l&#039;ufizio del vento per mezzo dell&#039;<lb></lb>
acqua.</s><s id="id2764981"> Innumerabili poì ſono i lavori di Spu-<lb></lb>
gne marine, le Fontane, le Grotte, le Statue, <lb></lb>
fra le quali molte Coloſſali, e che in mille <lb></lb>
ſcherzoſe maniere verſano acqua, molte altre <lb></lb>
sì fatte delizioſe per l&#039;ampio, e ben diſpoſto <lb></lb>
Salvatico, e per i Giardini ſono ſparſe, e <lb></lb>
ſotto il Palazzo medeſimo, che troppo lungo <lb></lb>
ſarebbe il minutamente deſcrivere per darne <lb></lb>
una giuſta, e adeguata idea a chi perſo-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a291"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(314)"></pb>
nalmente non ſi porta ad ammirarle.</s><s id="id2765032"> Per il <lb></lb>
che meglio ſarà che ocularmente ſi oſſervino <lb></lb>
da chi deſidera averne la perſetta cognizione. </s><lb></lb>
<s id="id1628361">Circa tre miglia diſtante da queſta Villa ſi trova <lb></lb>
l&#039;Eremo di</s></p>

<p id="id2765052" type="foot"><s id="id2765055"><foot.target id="a291"></foot.target>nal-</s></p>

<p id="id2765063" type="main"><s id="id2765067">MONTE SENARIO, ove ebbe miracoloſa-<lb></lb>
mente principio da&#039; ſette Beati Romiti Nobili <lb></lb>
Fiorentini la Religione de&#039; Servi di Maria <lb></lb>
Vergine l&#039;anno 1233. e dove San Filippo <lb></lb>
Benizj noſtro Cittadino lungo tempo ſtette a <lb></lb>
far penitenza ſull&#039;alto giogo dell&#039;iſteſſo Monte, <lb></lb>
veſtito di una folta ſelva di Abeti.</s><s id="id2765095"> In mezzo <lb></lb>
di eſſa ſtà il Convento de&#039; Religioſi dell&#039;Or-<lb></lb>
dine de&#039; Servi di Maria; e vedonſi nel recinto <lb></lb>
le ſette Grotte de&#039; Beati Fondatori, e quella <lb></lb>
del Santo Propagatore, ove fecero lunga di-<lb></lb>
mora; coſe, che muovono lo ſtupore inſieme, e <lb></lb>
la divozione.</s><s id="id2765122"> In queſto Santuario non mancano <lb></lb>
da vederſi varie buone pitture, ma ſopra di <lb></lb>
ogn&#039;altra vi ſi ammira nella volta della Chieſa <lb></lb>
il belliſſimo sfondo, nel quale il Gabbiani rap-<lb></lb>
preſentò Maria Santiffima in Gloria con molti <lb></lb>
Angeli, che porge l&#039;abito ai ſette Beati Fon-<lb></lb>
datori.</s><s id="id2765150"> Il ſecondo a piè del Monte Senario <lb></lb>
era l&#039;antico, e celebre</s></p>

<p id="id2765159" type="main"><s id="id2765162">MONASTERO DI BUONSOLLAZZO, tutto rin-<lb></lb>
novato dalla Real Muniſicenza di Coſimo Ill. <lb></lb>
ove abitavano i Monaci della ſtretta oſſervanza <lb></lb>
<arrow.to.target n="a292"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(315)"></pb>
detti della Trappa che ſono ſtati ſoppreſſi.</s><s id="id1628528"> Nel <lb></lb>
ritorno a Firenze, quaſi due miglia diſcoſto dalla <lb></lb>
Città, ſulla mano ſiniſtra fuori della via maeſtra <lb></lb>
ſi vede la bella, e delizioſa Villa del Duca <lb></lb>
Cardinale Salviati ſopra il Ponte alla Badia, <lb></lb>
con bel Giardino e ſcherzi d&#039;acque.</s><s id="id2765211"> Quindi <lb></lb>
paſſato il Ponte di Mugnone ſi và alla ſop-<lb></lb>
preſſa</s></p>

<p id="id2765223" type="foot"><s id="id2765226"><foot.target id="a292"></foot.target>detti</s></p>

<p id="id2765234" type="main"><s id="id2765238">BADIA di <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo, che ſervì lungo <lb></lb>
tempo per Cattedrale di Fieſole, e fu poi ufiziata <lb></lb>
dai Monaci di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto: ma eſſendo quaſi <lb></lb>
dal tempo, e dalle guerre in poſitura di mi-<lb></lb>
nacciar rovina, Coſimo de&#039; Medici Padre della <lb></lb>
Patria, ſopra quaſi le rovine di quel Santua-<lb></lb>
rio, a proprie ſpeſe, col diſegno di Filippo <lb></lb>
di Ser Brunelleſco, fabbricò una bella Chieſa, <lb></lb>
e Monaſtero a&#039; Canonici Lateranenſi, che vi <lb></lb>
erano a contemplazione di un tal Padre Don <lb></lb>
Timoteo da Verona eccellente Predicatore di <lb></lb>
quell&#039;Ordine, e per meglio godere la ſua <lb></lb>
converſazione, vi fece un appartamento per <lb></lb>
proprio uſo.</s><s id="id2765500"> Dopo la ſoppreſſione dei ſo-<lb></lb>
praddetti Canonici Lateranenſi, è ſtato tutto <lb></lb>
queſto luogo conceſſo dal Real Sovrano all&#039;<lb></lb>
Arciveſcovo di Firenze.</s><s id="id2765516"> Volgendo a Tramon-<lb></lb>
tana, vi è una</s></p>

<p id="id2765524" type="main"><s id="id2765528">CHIESETTA, ove ſi conſerva una miraco-<lb></lb>
loſiſſima Immagine di un Crocifiſſo, luogo <lb></lb>
<arrow.to.target n="a293"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(316)"></pb>
detto Fonte Lucente, nominato dal Poliziano <lb></lb>
nella Lamia; e da Levante vi è</s></p>

<p id="id2765554" type="foot"><s id="id2765558"><foot.target id="a293"></foot.target>detto</s></p>

<p id="id2765566" type="main"><s id="id2765570"><expan abbr="SAN">S.</expan> DOMENICO, Chieſa dell&#039;Ordine ſuo più <lb></lb>
ſtretto, ove è Noviziato, e vivono con gran-<lb></lb>
diſſima eſemplarità molti Religioſi, i quali <lb></lb>
hanno un comodo Convento fondato intorno <lb></lb>
l&#039;anno 1406 dal Beato Fra Giovanni Do-<lb></lb>
menici a ſpeſe della nobiliſſima Famiglia degli <lb></lb>
Agli, e quivi <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonino fu il primo, che <lb></lb>
veſtiſſe l&#039;Abito di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico.</s><s id="id2765602"> Sono in <lb></lb>
queſta Chieſa alcune pitture buone: tra le <lb></lb>
antiche, ſi vede quella alla Cappella de&#039; Gaddi <lb></lb>
della Coronazione della Madonna del Beato <lb></lb>
Giovanni Angelico, quella della Natività di <lb></lb>
Pietro Perugino; e un&#039;altra del Sogliani; fra <lb></lb>
le moderne, quella della Nunziata di Iacopo <lb></lb>
da Empoli, e tutta la volta della Chieſa di-<lb></lb>
pinta da Lorenzo del Moro.</s><s id="id2765635"> Poco ſopra fa-<lb></lb>
lendo il Monte, ſi vede una bella Villa fab-<lb></lb>
bricata già da Giovanni di Cofimo Medici col <lb></lb>
diſegno di Michelozzo, la quale appartiene <lb></lb>
ora al Senator <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Giulio Mozzi; avendo <lb></lb>
l&#039;iſteſſo Giovanni fatto col diſegno del mede-<lb></lb>
ſimo Michelozzo fabbricare, poco ſopra alla <lb></lb>
ſua Villa, una</s></p>

<p id="id2765670" type="main"><s id="id2765673">CHIESA e Convento a&#039; Frati di <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo, <lb></lb>
i quali ebbero principio in Firenze circa <lb></lb>
l&#039;anno 1407. da Carlo Conte di Montegranelli <lb></lb>
<arrow.to.target n="a294"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(317)"></pb>
che ha culto di Beato.</s><s id="id2765696"> Quelli furono ſoppreſſi <lb></lb>
da Clemente IX, e queſto luogo è poſſeduto di <lb></lb>
preſente dal <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Conte Carlo de&#039; Bardi.</s><s id="id2765709"> Fi-<lb></lb>
nalmente ſi giunge ſopra la cima di Fieſole, <lb></lb>
ove è la</s></p>

<p id="id2765720" type="foot"><s id="id2765724"><foot.target id="a294"></foot.target>che</s></p>

<p id="id2765731" type="main"><s id="id2765735">CATTEDRALE, la Canonica, ed il Palazzo <lb></lb>
del Veſcovo di Fieſole.</s><s id="id2765742"> Non molto vi ſi vede <lb></lb>
di antico, fuori che alcuni frammenti della <lb></lb>
Rocca, e delle Mura, avendo l&#039;anno 1010. <lb></lb>
i Fiorentini dato il ſacco, come è noto per <lb></lb>
le Storie, e demolito tutto.</s><s id="id2765759"> La Chieſa fu <lb></lb>
fabbricata l&#039;anno 1028. dal Veſcovo Iacopo <lb></lb>
Bavaro, di diſegno Gotico.</s><s id="id2765770"> Nella Tribuna, <lb></lb>
o Altar Maggiore, vi ſi conſervano le Reli-<lb></lb>
quie di Santo Romolo in una caſſa di marmo <lb></lb>
miſtio, la Teſta del qual Santo con un brac-<lb></lb>
cio ſi eſpone il dì feſtivo del medeſimo.</s><s id="id2765790"> Vi <lb></lb>
ſono le Reliquie ancora di quattro ſuoi com-<lb></lb>
pagni martiri: buona parte della Teſta di San <lb></lb>
Donato di Scozia Veſcovo di Fieſole, e la <lb></lb>
Cattedra di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Andrea Corſini altro Veſcovo <lb></lb>
di queſto luogo, la quale è ſpecie di Reli-<lb></lb>
quia, come ſtata già occupata dal Santo nelle <lb></lb>
ſacre Funzioni Veſcovili, che è traſportata <lb></lb>
nella parete ſiniſtra in un ornato di pietra ſe-<lb></lb>
rena.</s><s id="id2767810"> La Tavola rappreſentante il martirio <lb></lb>
di San Tommaſo Apoſtolo alla Cappella della <lb></lb>
Famiglia Guadagni è di mano del Volterrano, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a295"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(318)"></pb>
e tutto il baſſorilievo di marmo alla Cap-<lb></lb>
pella di Monſignor Salutati col di lui De-<lb></lb>
poſito e Ritratto, è opera di Mino da Fie-<lb></lb>
ſole, e il lavoro di marmi all&#039;Altare di mezzo <lb></lb>
tra le due ſcale è di mano di Andrea Ferrucci <lb></lb>
pure da Fieſole </s><s id="id1629132">Di faccia al Duomo vi è il</s></p>

<p id="id2767858" type="foot"><s id="id2767862"><foot.target id="a295"></foot.target>e tut-</s></p>

<p id="id2767870" type="main"><s id="id2767874">PALAZZO del Veſcovo, che ha vaſta Diogeſi, <lb></lb>
accanto al quale paſſata la Via vi è un molto <lb></lb>
comodo, vaſto, e ben regolato Seminario per <lb></lb>
i Cherici.</s><s id="id2767889"> Sopra ſi trova la Chieſa di</s></p>

<p id="id2767894" type="main"><s id="id2767898">SANT&#039;ALESSANDRO, che in antico chiama-<lb></lb>
vaſi di San Pietro in Geruſalemme, ove era il <lb></lb>
Corpo di detto Santo, che fu Veſcovo di que-<lb></lb>
ſta Città, e martirizzato nel Bologneſe intorno <lb></lb>
all&#039;anno 502.</s><s id="id2767917"> Il detto Corpo fu nel 1785. tra-<lb></lb>
siatato nella Cattedrale per aver deſtinata queſta <lb></lb>
Chieſa, che è ſtata ſcoperta di tettoja, a uſo di <lb></lb>
Campoſanto.</s><s id="id2767933"> Nel più alto di Fieſole è poſto il</s></p>

<p id="id2767938" type="main"><s id="id2767942">CONVENTO dei Riformati di <expan abbr="San">S.</expan> Franceſco <lb></lb>
aſſai grande, fondato dalla Famiglia del Pala-<lb></lb>
gio, ove anticamente era la Rocca de&#039; Fie-<lb></lb>
ſolani.</s><s id="id2767958"> La Tavola della Santiſſima Conce-<lb></lb>
zione in detta Chieſa è di mano di Piero <lb></lb>
di Coſimo, e ve ne ſono altre buone. </s><lb></lb>
<s id="id1629284">Nella Librerìa di queſto Convento ſi conſer-<lb></lb>
vano beniſſimo cuſtodite varie Bolle di Euge-<lb></lb>
nio IV., tralle quali una firmata di propria <lb></lb>
mano dall&#039;Imperatore <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan></s><s id="id2767985"> Paleologo di Co-<lb></lb>
<arrow.to.target n="a296"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(319)"></pb>
ſtantinopoli, riguardante l&#039;unione della Chie-<lb></lb>
ſa Greca, e Latina.</s><s id="id2768006"> Scendendo, in faccia alla <lb></lb>
Piazza vedeſi la Chieſa antichiſſima di</s></p>

<p id="id2768151" type="foot"><s id="id2768155"><foot.target id="a296"></foot.target>ſtan-</s></p>

<p id="id2768162" type="main"><s id="id2768166"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA PRIMERANA, ove eſiſte un&#039;an-<lb></lb>
tichiſſima Immagine di Maria, che è tradizio-<lb></lb>
ne ſia una delle prime Immagini della Toſca-<lb></lb>
na, e che perciò ſi chiami Primerana, la qual <lb></lb>
Chieſa, ſecondo l&#039;Ammirato, veniva ad eſſere <lb></lb>
quaſi nel mezzo della Città di Fieſole.</s><s id="id2768192"> Ivi <lb></lb>
ſono molte Indulgenze.</s><s id="id2768198"> Verſo Levante, qual-<lb></lb>
che tratto diſcoſto dalla Cattedrale, vi è un <lb></lb>
altro</s></p>

<p id="id2768210" type="main"><s id="id2769238">CONVENTO di Zoccolanti detto la Doccia, <lb></lb>
fondato da Giuliano Davanzati noſtro Citta-<lb></lb>
dino; e tanto in queſto luogo che per l&#039;adia-<lb></lb>
centi Colline non più diſcoſto da Firenze di <lb></lb>
due miglia, vi ſono ſparſe Ville molto co <lb></lb>
mode e grandioſe.</s><s id="id2769262"> Tutti queſti Monti Fieſo-<lb></lb>
lani e di Settignano ſono abbondanti di Cave <lb></lb>
di pietra, e macigni per uſo di qualunque ſiaſi <lb></lb>
fabbrica, e in ciò conſiſte il maggior traffico, <lb></lb>
e ſoſtegno di quegli Abitanti.</s><s id="id2769282"> Diſcendendo il <lb></lb>
Monte, e voltando a deſtra avanti <expan abbr="San">S.</expan> Dome-<lb></lb>
nico, paſſata la Badia, e il Ponte, prendendo <lb></lb>
a ſiniſtra ſi giunge ad altro Convento di Mo-<lb></lb>
nache detto</s></p>

<p id="id2769302" type="main"><s id="id2769306"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA DEL FIORE DI LAPO, le quali <lb></lb>
ſono ſotto la Regola di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino, ed in <lb></lb>
<arrow.to.target n="a297"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(320)"></pb>
antico circa l&#039;anno 1334. avevano il loro <lb></lb>
Convento, dov&#039;è oggi quello de&#039; Riformati a <lb></lb>
Fieſole.</s><s id="id2769334"> Nella loro Chieſa vi è una Tavola <lb></lb>
di mano di Aleſſandro Allori, ove è la Ma-<lb></lb>
donna con alcuni Santi, e il Padre Eterno. </s><lb></lb>
<s id="id1629567">E di quì ritornando verſo Firenze ſi trova la <lb></lb>
Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Marco Vecchio, ove è ſtata col-<lb></lb>
locata la miracoloſa Immagine di Maria San-<lb></lb>
tiſſima della Toſſa, che era nella ſoppreſſa <lb></lb>
Chieſetta fuori la Porta <expan abbr="San">S.</expan> Gallo.</s><s id="id2769366"> Paſſando alla</s></p>

<p id="id2769371" type="foot"><s id="id2769580"><foot.target id="a297"></foot.target>an-</s></p>

<p id="id2769587" type="main"><s id="id2769591">PORTA A PINTI, fuori di eſſa vi è un Taber-<lb></lb>
nacolo di mano di Andrea del Sarto, che per <lb></lb>
l&#039;ingiurie dei tempi è quaſi andato a male. </s><lb></lb>
<s id="id1629646">Quivi diſtante un miglio nella Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Ger-<lb></lb>
vaſio ſtata tutta rinnovata, vi è una bella Ta-<lb></lb>
vola di Santi di Tito; e fuori della</s></p>

<p id="id2769616" type="main"><s id="id2769620">PORTA alla CROCE, ſi trova un Convento <lb></lb>
di Monache detto</s></p>

<p id="id2769628" type="main"><s id="id2769632">SAN SALVI, da cui prende la denomina-<lb></lb>
zione l&#039;adiaceute pianura.</s><s id="id2769639"> Queſto fu già uno <lb></lb>
de&#039; primi Monaſterj de&#039; Vallombroſani, che lo <lb></lb>
cederono alle Monache dette di Faenza l&#039;anno <lb></lb>
1529. nel demolirſi un loro antico Convento, <lb></lb>
per piantarvi la Fortezza di San <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battiſta, <lb></lb>
volgarmente detta da Baſſo.</s><s id="id2769664"> Nel Refettorio di <lb></lb>
eſſo Monaſtero di San Salvi dall&#039;immortal pen-<lb></lb>
nello di Andrea del Sarto ſi vede dipinto in un <lb></lb>
arco San Benedetto, San Giovanni Gualberto, <lb></lb>
<arrow.to.target n="a298"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(321)"></pb>
<expan abbr="San">S.</expan> Salvi Veſcovo, e <expan abbr="San">S,</expan> Bernardo degli Uberti <lb></lb>
Monaco e Cardinale, e nel mezzo in un <lb></lb>
tondo è rappreſentata la Trinità.</s><s id="id2769701"> In faccia del <lb></lb>
medeſimo vi è un Cenacolo di noſtro Signore, <lb></lb>
che ſi reputa delle migliori pitture di Andrea, <lb></lb>
di cui ſe ne vede la ſtampa inciſa da Teo-<lb></lb>
doro Cruger; ſul che è degno di memoria, <lb></lb>
che convenendo demolire per il detto aſſe-<lb></lb>
dio con molti ſuburbani Conventi, e Ca-<lb></lb>
ſamenti, anche la Chieſa di <expan abbr="San">S.</expan> Salvi con ſue <lb></lb>
abitazioni, a contemplazione di così belle <lb></lb>
Pitture fu il Refettorio laſciato in piedi; ma <lb></lb>
per l&#039;introdotta Clauſura di Monache non ſi <lb></lb>
poſſono vedere ſenza ſpeciale licenza.</s><s id="id2769750"> Nella <lb></lb>
Chieſa vi è una Tavola con Criſto in Croce, <lb></lb>
e alcuni Santi di mano di Franceſco Moran-<lb></lb>
dini da Poppi, e quella di <expan abbr="Santa">S</expan> Umiltà del Paſſi-<lb></lb>
gnano, ove ripoſa il di lei ſacro corpo </s><s id="id1682295">Meno <lb></lb>
d&#039;un miglio diſcoſto da San Salvi ſi trova a <lb></lb>
piè di quelli ameni Poggi un altro Convento <lb></lb>
di Monache detto</s></p>

<p id="id2770602" type="foot"><s id="id2770606"><foot.target id="a298"></foot.target><expan abbr="San">S.</expan> Sal-</s></p>

<p id="id2770614" type="main"><s id="id2770617">SAN BALDASSARRE, le quali vivono ſotto <lb></lb>
la Regola di <expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino; e ſalendo ſulla ſini-<lb></lb>
ſtra, fe ne trova un altro dell&#039;Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Be-<lb></lb>
nedetto, intitolato</s></p>

<p id="id2770634" type="main"><s id="id2770638"><expan abbr="SAN">S.</expan> MARTINO a Maiano, ove è la Tavola <lb></lb>
dell&#039;Altar maggiore dipinta dal Grillandajo.</s></p>

<p id="id2770647" type="main"><s id="id2770650">Fuori di queſta Porta, e in lontananza l&#039;uno <lb></lb>
<arrow.to.target n="a299"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(322)"></pb>
dall&#039;altro ſono da vederſi tre celebri, e gran-<lb></lb>
dioſi Santuarj, cioè la Vallombroſa, il Sacro <lb></lb>
Eremo di Camaldoli, e il ſacro Monte dell&#039;<lb></lb>
Alvernia, nel primo dei quali <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gual-<lb></lb>
berto, e nel fecondo <expan abbr="San">S.</expan> Romualdo fondarono i <lb></lb>
loro Conventi, e lunga penitenza fecero; e <lb></lb>
nel terzo <expan abbr="San">S.</expan> Franceſeo ricevè le ſacre Sti-<lb></lb>
mate.</s><s id="id2770697"> In ciaſcuno di queſti ſono oſſervabili <lb></lb>
molte belle pitture, ed altre grandioſe magni-<lb></lb>
ficenze, e paſſando in queſti luoghi vi ſono <lb></lb>
anco da oſſervare molte Terre, e Caſtelli della <lb></lb>
ricca, e bella Provincia del Caſentino.</s></p>

<p id="id2770720" type="foot"><s id="id2770723"><foot.target id="a299"></foot.target>X dall&#039;</s></p>

<p id="id2770731" type="main"><s id="id2770735">Fuori della PORTA a <expan abbr="San">S.</expan> NICCOLÒ, paſſato <lb></lb>
il Fiume, è una pianura abbondante di ottimi <lb></lb>
frutti, nominata Pian di Ripoli, e tale fi chia-<lb></lb>
ma una</s></p>

<p id="id2770752" type="main"><s id="id2770756">BADIA di <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo de&#039; Monaci Val-<lb></lb>
lombroſani, che quaſi nel centro di queſto <lb></lb>
piano è poſta con un comodo Monaſtero, ove <lb></lb>
fa fua reſidenza il Generale di quell&#039;Ordine, <lb></lb>
e fu già Monaſtero di Donne.</s><s id="id2770777"> Un altro Con-<lb></lb>
vento ſi trova più ſopra detto</s></p>

<p id="id2770785" type="main"><s id="id2770789"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA del Bigallo, poco fuori della ſtra-<lb></lb>
da maeſtra d&#039;Arezzo per Levante, che fino <lb></lb>
al 1503 ſi mantenne a ufo di Spedale, di <lb></lb>
padronato de&#039; Capitani allora del Bigallo, che <lb></lb>
da eſſo preſero un tal nome, e poi ceduto fu <lb></lb>
alle Monache dette di Caſignano della Regola <lb></lb>
<arrow.to.target n="a300"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(323)"></pb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, minacciando rovina l&#039;antico <lb></lb>
loro Convento in quel luogo.</s><s id="id2770829"> Poco più di <lb></lb>
cinque miglia da Firenze diſcoſto ſi arriva all&#039;</s></p>

<p id="id2770838" type="foot"><s id="id2770842"><foot.target id="a300"></foot.target>di</s></p>

<p id="id2770849" type="main"><s id="id2770853">APPEGGI, Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R</expan>. Poco diſtante <lb></lb>
è la celebre Villa de&#039; Vecchietti detta il Ripoſo. </s><lb></lb>
<s id="id1682700">Sopra di uno ſpogliato Poggio tra Mezzo-<lb></lb>
giorno, e Levante, ſi vede la</s></p>

<p id="id2770870" type="main"><s id="id2770874">CHIESA di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria dell&#039;Impruneta, aſſai <lb></lb>
frequentata dai Popoli sì di Firenze, come di <lb></lb>
tutto il Contado, per la gran devozione che <lb></lb>
portano a quella ſacra Immagine.</s><s id="id2770958"> Miraco-<lb></lb>
loſiſſimo ſi è il ritrovamento di tale Imma-<lb></lb>
gine ſecondochè riferiſce Franceſco Rondi-<lb></lb>
nelli nella Relazione dell&#039;ultimo Contagio di <lb></lb>
Firenze.</s><s id="id2770976"> Vi ſono grandi Indulgenze, e Privi-<lb></lb>
legj conceduti da molti Pontefici, e nel giorno <lb></lb>
di <expan abbr="San">S.</expan> Luca vi è un gran concorſo di Popolo, <lb></lb>
e vi ſi fa una groſſa Fiera.</s><s id="id2770992"> E&#039;ufiziata la detta <lb></lb>
Chieſa da dieci Cappellani con un Pievano, <lb></lb>
che hanno l&#039;obbligo di dirvi quotidianamente <lb></lb>
il Divino Ufizio.</s><s id="id2771005"> Fu fondata dall&#039;antica eſtinta <lb></lb>
Famiglia de&#039; Buondelmonti, che fino al pre-<lb></lb>
ſente ha goduta la libera collazione di quelle <lb></lb>
Cappellanie, e l&#039;elezione del Pievano.</s><s id="id2771021"> La <lb></lb>
Chieſa è in oggi mutata, e riccamente ador-<lb></lb>
nata, con ſoffitta tutta dorata con tre sfondi <lb></lb>
dipinti da tre eccellenti Pittori di Firenze, <lb></lb>
tra i quali quello di mezzo è conſiderato eſſere <lb></lb>
<arrow.to.target n="a301"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(324)"></pb>
il più inſigne lavoro di Antonio Puglieſchi. </s><lb></lb>
<s id="id1682855">Il primo degli altri due è opera di Tommaſo <lb></lb>
Redi, e l&#039;ultimo di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Cammillo Sagreſtani. </s><lb></lb>
<s id="id1682872">Sopra tutte le buone Tavole, che vi ſi vedono, <lb></lb>
è oſſervabile la Vocazione di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, bel-<lb></lb>
liſſimo lavoro di Jacopo da Empoli.</s><s id="id2771076"> E&#039; degna <lb></lb>
di eſſer veduta la Sagreſtia per la ricchezza <lb></lb>
de&#039; ſacri arredi, che ivi ſi conſervano: e chi <lb></lb>
voleſſe più minuta informazione di tutto ciò <lb></lb>
che appartiene a queſta Chieſa potrà vederne <lb></lb>
le memorie Iſtoriche del Pievano Caſotti, ſtam-<lb></lb>
pate da Giuſeppe Manni in Firenze l&#039;anno 1713.</s></p>

<p id="id2771106" type="foot"><s id="id2771110"><foot.target id="a301"></foot.target>X 2 il</s></p>

<p id="id2771118" type="main"><s id="id2771122">Fuori della Porta <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, che è ſerrata, <lb></lb>
ſi trovano due Chieſe, la prima è detta</s></p>

<p id="id2771131" type="main"><s id="id2771135"><expan abbr="SAN">S.</expan> FRANCESCO al Monte, già de Frati Minori <lb></lb>
Oſſervanti, ora de&#039; Padri Riformati di Toſcana. </s><lb></lb>
<s id="id1682988">Queſta con ottimo diſegno di Simone del Pol-<lb></lb>
laiolo detto il Cronaca, fu fatta fabbricare in-<lb></lb>
torno all&#039;anno 1350. da Caſtello Quarateſi, <lb></lb>
come ne fa fede un&#039;Iſcrizione poſta davanti <lb></lb>
l&#039;Altar maggiore nel pavimento.</s><s id="id2771164"> Non ha che <lb></lb>
una ſola navata con ſei Cappelle per parte, <lb></lb>
ed una di fianco all&#039;Altar maggiore in dentro, <lb></lb>
con ſuoi archi per di ſuora di pietra ruſtica, e <lb></lb>
ſuo cornicione, che ricorre intorno la Chieſa, <lb></lb>
e per l&#039;arco maggiore della Tribuna.</s><s id="id2771187"> La Ta-<lb></lb>
vola della Nunziata è di mano del Beato Fra <lb></lb>
<expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico Domenicano, e quella della <lb></lb>
<arrow.to.target n="a302"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(325)"></pb>
Natività di Noſtro Signore è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio <lb></lb>
Sogliani, oltre diverſe Tavole di buoni Au-<lb></lb>
tori moderni che vi ſono.</s><s id="id2771427"> Sopra la Porta della <lb></lb>
Sagreſtia la Pietà di terra cotta è di mano di <lb></lb>
Luca della Robbia: accanto alla Porta mag-<lb></lb>
giore ſi oſſervi il Buſto di marmo bianco di <lb></lb>
Marcello Virgilio Segretario della Repubblica <lb></lb>
Fiorentino, e gran Letterato, con un bello <lb></lb>
Epitaffio.</s><s id="id2771452"> Queſta Chieſa è poſta in tale emi-<lb></lb>
nenza, e vicinanza inſieme alla Città, che di <lb></lb>
quivi con pittoreſca proſpettiva ſi gode una <lb></lb>
gran parte de&#039; Villaggi, ed in vero ſu fatta da <lb></lb>
queſto luogo una belliſſima veduta di Firenze, <lb></lb>
che ſi trova inciſa in rame.</s><s id="id2771478"> Uſcendo per la <lb></lb>
Porta del fianco di detta Chieſa, e camminan-<lb></lb>
do pochi paſſi a man dritta per una Porta della <lb></lb>
Fortezza, che intorno all&#039;anno 1526. con <lb></lb>
diſegno di Michelagnolo Buonarroti fu fatta, <lb></lb>
benchè tirata a fine dal Tribolo, di cui è <lb></lb>
lavoro la belliſſima ſtatua di macigno non finita <lb></lb>
rappreſentante una Vittoria che ſtà appoggiata <lb></lb>
accanto alla detta porta, ſi arriva all&#039;altra <lb></lb>
antichiſſima</s></p>

<p id="id2771519" type="foot"><s id="id2771523"><foot.target id="a302"></foot.target>Na-</s></p>

<p id="id2771530" type="main"><s id="id2771534">CHIESA di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, poſta ſopra, e nel <lb></lb>
mezzo di detta Fortezza, che per ogni parte <lb></lb>
tutta ſi gode.</s><s id="id2771545"> Ma prima di deſcrivere com&#039;ella <lb></lb>
ſtà al preſente, sì eſteriormente, che interior-<lb></lb>
mente, mi piace di non paſſare ſotto ſilenzio <lb></lb>
<arrow.to.target n="a303"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(326)"></pb>
alcuna notizia di ſua grande antichità, e ori-<lb></lb>
gine.</s><s id="id2771916"> Nella perſecuzione de&#039; Criſtiani ſotto <lb></lb>
Decio, trovandoſi San Miniato con alcuni <lb></lb>
Compagni a far penitenza nel Poggio, ove è <lb></lb>
oggi la ſua Chieſa, e in quei tempi altro non <lb></lb>
v&#039;era, che un piccolo Oratorio dedicato all&#039;<lb></lb>
Apoſtolo <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, e all&#039;intorno boſcaglia, <lb></lb>
il Tiranno con doni ed offerte d&#039;ingrandi-<lb></lb>
mento condottolo in Firenze, lo tentò a ri-<lb></lb>
moverſi dalla Religione Criſtiana, ma nulla <lb></lb>
valendo a frangere la Fede del Santo, dopo <lb></lb>
diverſi martirj, da&#039; quali per alcun tempo Iddio <lb></lb>
lo preſervò, gli fece tagliare la teſta in un <lb></lb>
luogo detto fino a&#039; noſtri giorni <expan abbr="San">S.</expan> Candida, <lb></lb>
detta dal Candidato dei Martiri, ma il Santo <lb></lb>
preſala nelle mani paſsò l&#039;Arno, e ſalito in <lb></lb>
queſto Poggio, reſe nel ſuddetto Oratorio <lb></lb>
l&#039;Anima a Dio: quivi fu ſeppellito il ſuo Cor-<lb></lb>
po, e da&#039; Fiorentini Criſtiani fu fabbricata una <lb></lb>
Chieſa al ſuo Nome.</s><s id="id2771994"> Ma queſta sì nobile, e <lb></lb>
grande, che ſi vede al preſente, ſu alzata <lb></lb>
nell&#039;anno 1013 a&#039; 26. d&#039;Aprile con conſiglio <lb></lb>
di Ildebrando Veſcovo Fiorentino, e coll&#039;aſ-<lb></lb>
ſenſo, e perſuaſione di Sant&#039;Arrigo primo Im-<lb></lb>
peratore, e ſecondo Re di Germania, e di <lb></lb>
Santa Cunegonda ſua moglie, che la dota-<lb></lb>
rono di molte tenute, e con ſolenne pompa <lb></lb>
vi fecero traslatare il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato nell&#039;<lb></lb>
<arrow.to.target n="a304"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(327)"></pb>
Altare, che è ſotto le Volte della medeſima <lb></lb>
Chieſa, la quale da&#039;Fiorentini fu data allora <lb></lb>
in cura a&#039; Conſoli dell&#039;Arte dei Mercatanti. </s><lb></lb>
<s id="id1683413">E&#039; ſpartita queſta in tre navate. e vi ſono due <lb></lb>
ſcale di marmo quaſi al mezzo della Chieſa <lb></lb>
di 16. ſcalini l&#039;una, per dove ſi ſale al Preſbi-<lb></lb>
terio, e Coro, fatto full&#039;antica coſtumanza <lb></lb>
della primitiva Chieſa.</s><s id="id2772074"> Queſto è tutto di <lb></lb>
marmi e porfidi intagliati, e intramezzati; <lb></lb>
dietro all&#039;Altare vi ſono cinque fineſtroni ſer-<lb></lb>
rati di traſparentiſſimo marmo, e nella lunetta <lb></lb>
ſemirotonda di Moſaico col Padre Eterno ſi <lb></lb>
vede a deſtra effigiata Maria Santiſſima, e a <lb></lb>
ſiniſtra l&#039;effigie di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, e nel mez-<lb></lb>
zo i ſimboli de&#039; quattro Evangeliſti.</s><s id="id2772106"> Davanti <lb></lb>
le volte, e ove elle terminano, pure iſolata <lb></lb>
vi è una Cappella di marmo, fatta fare da <lb></lb>
Pietro de&#039; Medici, ove nella volta è un parti-<lb></lb>
mento d&#039;ottangoli beniſſimo lavorato da Luca <lb></lb>
della Robbia, con un quadro di pittura antica <lb></lb>
diviſo in 13. ſpartimenti, nel quale Altare <lb></lb>
era collocato il Santiſſimo Crocifiſſo che <lb></lb>
fu traslatato in <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita.</s><s id="id2772141"> A man ſiniſtra la <lb></lb>
Cappella che ſi vede dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, <lb></lb>
degna per ogni ſua parte fu fatta alla memoria <lb></lb>
del Cardinale Iacopo di Portogallo, con par-<lb></lb>
timento tutto di marmi e porfidi, come ſono <lb></lb>
la Cattedra Epiſcopale, e il Sepolcro di lui <lb></lb>
<arrow.to.target n="a305"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(328)"></pb>
con tutta la figura, e ſopra Maria Santiſſima <lb></lb>
col <expan abbr="Santo">S.</expan> Bambino e Angeli lavorati da Antonio <lb></lb>
Roſſellini Scultore di quei tempi rinomatiſſi-<lb></lb>
mo, e vi è queſto Epitaffio:</s></p>

<p id="id2772192" type="foot"><s id="id2772196"><foot.target id="a303"></foot.target>X 3 al-</s></p>

<p id="id2772204" type="foot"><s id="id2772207"><foot.target id="a304"></foot.target>Al-</s></p>

<p id="id2772215" type="foot"><s id="id2772218"><foot.target id="a305"></foot.target>X 4 con</s></p>

<p id="id2772226" type="main"><s id="id2772230"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Regia Stirps, Iacobus nomen, <lb></lb>
Luſitana propago, <lb></lb>
Inſignis forma, ſumma pudicitia; <lb></lb>
Cardineus titulus, morum nitor, optima vita, <lb></lb>
Iſta fuere mibi: mors iuvenem rapuit. </emph></emph></foreign></s><lb></lb>
<s id="id1683673"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Vix. An XXV. M. XI D. X. Obiit Anno <lb></lb>
Salutis M. CCCC. LIX.</emph></emph></foreign></s></p>

<p id="id2772259" type="main"><s id="id2772263">Nella volta, che è ſenza ſpigoli, l&#039;iſteſſo Luca <lb></lb>
della Robbia fece in quattro tondi ne&#039; Cantoni <lb></lb>
i quattro Evangeliſti, e in quello di mezzo lo <lb></lb>
Spirito Santo.</s><s id="id2772278"> Di mano di Antonio del Pol-<lb></lb>
laiolo è la Tavola a olio, entrovi <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo, <lb></lb>
<expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Euſtachio, e <expan abbr="San">S.</expan> Vincenzio; di Pietro ſuo <lb></lb>
fratello sono alcuni Profeti dipinti a olio nel <lb></lb>
muro di detta Cappella di preſente in aſſai cattivo <lb></lb>
ſtato, ſiccome in un mezzo tondo la Nunzia-<lb></lb>
ta; nella Sagreſtia alcune azioni di <expan abbr="San">S.</expan> Bene-<lb></lb>
detto dipinte a freſco ſono di mano di Spinello <lb></lb>
Spinelli, e accanto alla medeſima vedeſi un <lb></lb>
quadro con <expan abbr="San">S</expan> Miniato, con otto ſpartimenti, <lb></lb>
e preſſo alla Porta a deſtra ſonovi pure varie <lb></lb>
antiche Pitture.</s><s id="id2772327"> Queſta Chieſa di cui ſi è fatto <lb></lb>
ragionamento, e che ha ſervito di Sepoltura a più <lb></lb>
<arrow.to.target n="a306"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(329)"></pb>
Martiri, fu negli antichi tempi ufiziata da&#039;Mo-<lb></lb>
naci di <expan abbr="San">S.</expan> Baſilio, poi da quelli di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto <lb></lb>
dell&#039;Ordine di Clugnì, o Cluniacenſi, e fra <lb></lb>
eſſi ſtette alcun tempo S <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto Fio-<lb></lb>
rentino de&#039;Signori di Petroio dopo d&#039;avere <lb></lb>
magnanimamente perdonato all&#039;inimico, uc-<lb></lb>
ciſore di Ugo ſuo Fratello, quale riſcontrò <lb></lb>
poco ſotto a <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, ove è una memoria <lb></lb>
del generoſo fatto già noto in un Tabernacolo <lb></lb>
con Iſcrizione.</s><s id="id2772389"> Il Crocifiſſo che chinò la teſta, <lb></lb>
il quale era in quei tempi nella ſuddetta Chieſa <lb></lb>
nella mentovata Cappella di mezzo fu traſpor-<lb></lb>
tato con ſolenne pompa nel dì 25. Novem-<lb></lb>
bre 1671. in quella di Santa Trinita de&#039; Monaci <lb></lb>
del ſuo Ordine dentro la Città.</s><s id="id2772416"> L&#039;anno 1373. <lb></lb>
a&#039; 27. del Meſe di Agoſto ſotto Gregorio XI. <lb></lb>
uſciti molto prima i Monaci Cluniacenſi di <lb></lb>
detta Chieſa, vennero ad ufiziarla i Monaci <lb></lb>
bianchi di Monte Uliveto, i quali vi ſtettero <lb></lb>
fino al 1542. allorchè partirono al tempo del <lb></lb>
Granduca Coſimo I., e in detta occaſione le-<lb></lb>
varono le oſſa di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato.</s></p>

<p id="id2772519" type="foot"><s id="id2772522"><foot.target id="a306"></foot.target>Mar-</s></p>

<p id="id2772530" type="main"><s id="id2772533">Sono tanti poi i Subborghi e le grandioſe <lb></lb>
Ville, e Caſe ſparſe per la Campagna Fio-<lb></lb>
rentina, che oſſervandole dalle altezze della <lb></lb>
Città, e da altri Colli vicini, ſorprendono ma-<lb></lb>
raviglioſamente l&#039;occhio di chi le rimira, e <lb></lb>
per eſſere la maggior parte in poca diſtanza <lb></lb>
<arrow.to.target n="a307"></arrow.to.target>

<pb pagenum="(330)"></pb>
l&#039;une dall&#039;altre, appariſcono tutte inſieme una <lb></lb>
vaſtiſſima Città: onde il celebre Lodovico <lb></lb>
Arioſto Ferrareſe, che aſſai tempo dimorò in <lb></lb>
Firenze, nell&#039;ultimo Capitolo delle ſue Rime, <lb></lb>
parlando di queſta Città, così ſcriſſe:</s></p>

<p id="id2772592" type="foot"><s id="id2772595"><foot.target id="a307"></foot.target>X 5 l&#039;une</s></p>

<p id="id2772603" type="main"><s id="id2772607"><emph type="quote">A veder pien di tante Ville i Colli, <lb></lb>
Par che&#039;l terren ve le germogli, come <lb></lb>
Vermene germogliar ſuol&#039;e rampolli.</emph></s></p>

<p id="id2772619" type="main"><s id="id2772622"><emph type="quote">Se dentro un mur, ſotto un medeſmo nome <lb></lb>
Foſſer raccolti i tuoi Palazzi ſparſi, <lb></lb>
Non ti ſarian da pareggiar due Rome <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</emph></s></p>

<p id="id2772636" type="main"><s id="id2772640">E coſa mai direbbe ai tempi noſtri, che tanto <lb></lb>
accreſciute eſſe ſono ed abbellite? </s></p>
<figure id="id2772720"></figure> <lb></lb>

</chap>

<chap>

<pb pagenum="(331)"></pb>

<p id="id2772728" type="head"><s id="id2772732">INDICE<lb></lb>
DELLE COSE PIU&#039; NOTABILI<lb></lb>
Deſcritte nel preſente Libro.</s></p>

<p id="id2772753" type="head"><s id="id2772756">A</s></p>

<p id="id2772760" type="main"><s id="id2772764">A<emph type="italics">Ccademia delle Belle <lb></lb>
Arti</emph> 71.</s></p>
<p id="id2772777" type="main"><s id="id2772781">-- <emph type="italics">Fiorentina</emph> 165.</s></p>
<p id="id2772928" type="main"><s id="id2772932">-- <emph type="italics">de&#039; Georgofili</emph> 61.</s></p>
<p id="id2772942" type="main"><s id="id2772946"><emph type="italics"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agata</emph> 59.</s></p>
<p id="id2772956" type="main"><s id="id2772959"><emph type="italics"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Agoſtino, Chieſa, e Con-<lb></lb>
vento</emph> 289.</s></p>
<p id="id2772972" type="main"><s id="id2772976"><emph type="italics"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Aleſſandro di Fieſo-<lb></lb>
le</emph> 318.</s></p>
<p id="id2772988" type="main"><s id="id2772992"><emph type="italics">Aleſſandro Magno Sta-<lb></lb>
tua</emph> 294.</s></p>
<p id="id2773005" type="main"><s id="id2773009"><emph type="italics"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Ambrogio Chieſa, e <lb></lb>
Monaſtero</emph> 138</s></p>
<p id="id2773022" type="main"><s id="id2773026"><emph type="italics">Angeli Chieſa</emph> 109.</s></p>
<p id="id2773035" type="main"><s id="id2773039"><emph type="italics">Angiolini Chieſa, e Mo-<lb></lb>
naſtero</emph> 103.</s></p>
<p id="id2773052" type="main"><s id="id2773056"><emph type="italics"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Anna Monaſtero</emph> 219.</s></p>
<p id="id2773066" type="main"><s id="id2773069"><emph type="italics">Annalena Monaſtero, e <lb></lb>
Chieſa</emph> 267.</s></p>
<p id="id2773082" type="main"><s id="id2773086"><emph type="italics"><expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Annunziata</emph> 84.</s></p>
<p id="id2773095" type="main"><s id="id2773099"><emph type="italics"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Antonio Chieſa</emph> 53.</s></p>
<p id="id2773109" type="main"><s id="id2773113"><emph type="italics"><expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Apoſtoli Chieſa</emph> 235.</s></p>
<p id="id2773123" type="main"><s id="id2773126"><emph type="italics">Appeggi Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> <lb></lb>
323.</s></p>
<p id="id2773138" type="main"><s id="id2773142"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Appollonia Monaſtero, <lb></lb>
e Chieſa</emph> 55.</s></p>
<p id="id2773155" type="main"><s id="id2773159"><emph type="italics">Archivio Fiorentino</emph> 153.</s></p>
<p id="id2773169" type="main"><s id="id2773172">-- <emph type="italics">Diplomatico</emph> 166.</s></p>
<p id="id2773183" type="main"><s id="id2773187"><emph type="italics">Arco trionfale fuori la <lb></lb>
Porta <expan abbr="San">S.</expan> Gallo</emph> 160.</s></p>
<p id="id2773199" type="main"><s id="id2773203"><emph type="italics">Armilla di Tolomeo</emph> 206.</s></p>
<p id="id2773212" type="main"><s id="id2773216"><emph type="italics">Artimino Villa</emph> 306.</s></p>

<p id="id2773225" type="head"><s id="id2773229">B</s></p>

<p id="id2773233" type="main"><s id="id2773236"><emph type="italics">Dei Bacchettoni Compa-<lb></lb>
gnia</emph> 142.</s></p>
<p id="id2773249" type="main"><s id="id2773253"><emph type="italics">Badia di Fieſole</emph> 315.</s></p>
<p id="id2773263" type="main"><s id="id2773266">-- <emph type="italics">di Firenze</emph> 143.</s></p>
<p id="id2773277" type="main"><s id="id2773281">-- <emph type="italics">di Ripoli</emph> 322.</s></p>
<p id="id2773291" type="main"><s id="id2773295"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Baldaſſarre Monaſtero, <lb></lb>
e Chieſa</emph> 321.</s></p>
<p id="id2773308" type="main"><s id="id2773312"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Barnaba Monaſtero</emph> 54.</s></p>
<p id="id2773322" type="main"><s id="id2773326"><emph type="italics">Bigallo Ufizio</emph> 37.</s></p>
<p id="id2773404" type="main"><s id="id2773407">-- <emph type="italics">Monaſtero, e Chie-<lb></lb>
ſa</emph> 322.</s></p>
<p id="id2773421" type="main"><s id="id2773425"><emph type="italics">Boldrone, Monaſtero, e <lb></lb>
Chieſa</emph> 310.</s></p>

<p id="id2773438" type="foot"><s id="id2773442"><emph type="italics">Buon-</emph></s></p>

<pb pagenum="(332)"></pb>
<p id="id2773453" type="main"><s id="id2773457"><emph type="italics">Buonſollazzo già Badia</emph> <lb></lb>
314.</s></p>

<p id="id2773473" type="head"><s id="id2773477">C</s></p>

<p id="id2773480" type="main"><s id="id2773484"><emph type="italics">Calza, Chieſa</emph> 265.</s></p>
<p id="id2773494" type="main"><s id="id2773497"><emph type="italics">Camaldolenſi, Chieſa</emph> 109.</s></p>
<p id="id2773507" type="main"><s id="id2773511"><emph type="italics">Campanile del Duomo</emph> 29.</s></p>
<p id="id2773520" type="main"><s id="id2773524">-- <emph type="italics">di Palazzo Vecchio</emph> <lb></lb>
153.</s></p>
<p id="id2773606" type="main"><s id="id2773609">-- <emph type="italics">di <expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito</emph> 251.</s></p>
<p id="id2773620" type="main"><s id="id2773623"><emph type="italics">Cappella dei Principi in <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo</emph> 50.</s></p>
<p id="id2773636" type="main"><s id="id2773640"><emph type="italics">Cappuccine</emph> 133.</s></p>
<p id="id2773649" type="main"><s id="id2773653"><emph type="italics">Cappuccini di Montu-<lb></lb>
ghi</emph> 311.</s></p>
<p id="id2773665" type="main"><s id="id2773669"><emph type="italics">Carceri 141,</emph> 143.</s></p>
<p id="id2773678" type="main"><s id="id2773682"><emph type="italics">Careggi Villa</emph> 312.</s></p>
<p id="id2773691" type="main"><s id="id2773695"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Carlo già de&#039; Berna-<lb></lb>
biti</emph> 251.</s></p>
<p id="id2773708" type="main"><s id="id2773712"><emph type="italics">Carmine, Chieſa, e Con-<lb></lb>
vento</emph> 252.</s></p>
<p id="id2773725" type="main"><s id="id2773728"><emph type="italics">Caſa del Viviani Matte-<lb></lb>
matico</emph> 244.</s></p>
<p id="id2773741" type="main"><s id="id2773745"><emph type="italics">Caſa di Federigo Zac-<lb></lb>
cheri</emph> 100.</s></p>
<p id="id2773758" type="main"><s id="id2773762">-- <emph type="italics">del <expan abbr="Dottor">Dott.</expan> Targioni</emph> 141.</s></p>
<p id="id2773772" type="main"><s id="id2773776">-- <emph type="italics">di Santi di Tito</emph> 56.</s></p>
<p id="id2773787" type="main"><s id="id2773791"><emph type="italics">Caſcine di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A R.</expan></emph> 216.</s></p>
<p id="id2773800" type="main"><s id="id2773804"><emph type="italics">Caſino dei Principi Cor-<lb></lb>
ſini</emph> 219.</s></p>
<p id="id2773817" type="main"><s id="id2773821">-- <emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Marco</emph> 69.</s></p>
<p id="id2773831" type="main"><s id="id2773835">-- <emph type="italics">del Marcheſe Riccar-<lb></lb>
di</emph> 246.</s></p>
<p id="id2773849" type="main"><s id="id2773852">-- <emph type="italics">dei Nobili</emph> 230.</s></p>
<p id="id2773863" type="main"><s id="id2773867">-- <emph type="italics">di Via della Crocet-<lb></lb>
ta</emph> 103.</s></p>
<p id="id2773880" type="main"><s id="id2773884"><emph type="italics">Caſtello. Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> <lb></lb>
307.</s></p>
<p id="id2773896" type="main"><s id="id2773900"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina Monaſtero</emph> 71.</s></p>
<p id="id2773910" type="main"><s id="id2773914"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina in via delle <lb></lb>
Ruote</emph> 56.</s></p>
<p id="id2773926" type="main"><s id="id2773930"><emph type="italics">Cavallerizza</emph> 62.</s></p>
<p id="id2773939" type="main"><s id="id2773943"><emph type="italics">Cavallo della <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Annun-<lb></lb>
ziata</emph> 83.</s></p>
<p id="id2773956" type="main"><s id="id2773960">-- <emph type="italics">di Piazza</emph> 161.</s></p>
<p id="id2773970" type="main"><s id="id2773974"><emph type="italics">Centauro Statua</emph> 163.</s></p>
<p id="id2773983" type="main"><s id="id2773987"><emph type="italics">Certoſa, Chieſa, e Con-<lb></lb>
vento</emph> 299.</s></p>
<p id="id2774000" type="main"><s id="id2774004"><emph type="italics">Ceſtello, Chieſa</emph> 261.</s></p>
<p id="id2774013" type="main"><s id="id2774017"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara, Chieſa, e Mo-<lb></lb>
naſtero</emph> 265.</s></p>
<p id="id2774030" type="main"><s id="id2774034"><emph type="italics">Chiarito Monaſtero</emph> 60.</s></p>
<p id="id2774044" type="main"><s id="id2774048"><emph type="italics">Cinghiale di Mercato nuo-<lb></lb>
va</emph> 237.</s></p>
<p id="id2774060" type="main"><s id="id2774064"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Clemente, Chieſa, e <lb></lb>
Monaſtero</emph> 60.</s></p>
<p id="id2774077" type="main"><s id="id2774081"><emph type="italics">Colonna di <expan abbr="San">S.</expan> Felice in <lb></lb>
Piazza</emph> 273.</s></p>
<p id="id2774093" type="main"><s id="id2774097">-- <emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita</emph> 281.</s></p>
<p id="id2774108" type="main"><s id="id2774111">-- <emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni</emph> 37.</s></p>
<p id="id2774122" type="main"><s id="id2774126">-- <emph type="italics">di Mercato Vecchio</emph> <lb></lb>
237.</s></p>
<p id="id2774139" type="main"><s id="id2774143">-- <emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita</emph> 230.</s></p>
<p id="id2774153" type="main"><s id="id2774157"><emph type="italics">Compagnia della Miſeri-<lb></lb>
cordia</emph> 30.</s></p>
<p id="id2774170" type="main"><s id="id2774174">-- <emph type="italics">già dello Scalzo</emph> 69.</s></p>
<p id="id2774185" type="main"><s id="id2774188">-- <emph type="italics">de&#039; Bacchettoni</emph> 213.</s></p>
<p id="id2774199" type="main"><s id="id2774203"><emph type="italics">Concilio <expan abbr="Fiorentino">Fior.</expan></emph> 209.</s></p>

<p id="id2774212" type="foot"><s id="id2774216"><emph type="italics">Con-</emph></s></p>

<pb pagenum="(333)"></pb>
<p id="id2774500" type="main"><s id="id2774504"><emph type="italics">Conſervatorio dei Pove-<lb></lb>
ri</emph> 58.</s></p>
<p id="id2774520" type="main"><s id="id2774524"><emph type="italics">Convertite, Chieſa, e Mo-<lb></lb>
naſtero</emph> 264.</s></p>
<p id="id2774537" type="main"><s id="id2774541"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, Convento, e <lb></lb>
Chieſa</emph> 120.</s></p>
<p id="id2774554" type="main"><s id="id2774557"><emph type="italics">Crocetta Monaſtero</emph> 102.</s></p>
<p id="id2774567" type="main"><s id="id2774571"><emph type="italics">Cupola del Duomo</emph> 11.</s></p>

<p id="id2774581" type="head"><s id="id2774584">D</s></p>

<p id="id2774588" type="main"><s id="id2774592"><emph type="italics">Doccia, Chieſa, e Con-<lb></lb>
vento</emph> 319.</s></p>
<p id="id2774605" type="main"><s id="id2774608"><emph type="italics">Doccia Villa Ginori, e <lb></lb>
Fabbrica di Porcella-<lb></lb>
ne</emph> 311.</s></p>
<p id="id2774624" type="main"><s id="id2774627"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Domenico nel Maglio</emph> <lb></lb>
61.</s></p>
<p id="id2774639" type="main"><s id="id2774643"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Domenico di Fieſole, <lb></lb>
Chieſa, e Convento</emph> 316.</s></p>
<p id="id2774664" type="main"><s id="id2774667"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Donato in Polveroſa, <lb></lb>
Chieſa, e Monaſtero</emph> 302</s></p>
<p id="id2774681" type="main"><s id="id2774685"><emph type="italics">Duomo di Firenze</emph> 8.</s></p>
<p id="id2774694" type="main"><s id="id2774698">-- <emph type="italics">di Fieſole</emph> 317.</s></p>

<p id="id2774708" type="head"><s id="id2774712">E</s></p>

<p id="id2774716" type="main"><s id="id2774719"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Eliſabetta di Capito-<lb></lb>
lo</emph> 132.</s></p>

<p id="id2774732" type="head"><s id="id2774736">F</s></p>

<p id="id2774740" type="main"><s id="id2774743"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Felice in Piazza, Chie-<lb></lb>
ſa, e Monaſtero</emph> 273.</s></p>
<p id="id2774757" type="main"><s id="id2774761"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita, Chieſa, e Mo-<lb></lb>
naſtero</emph> 281.</s></p>
<p id="id2774774" type="main"><s id="id2774778"><emph type="italics">Fieſole Città</emph> 317.</s></p>
<p id="id2774787" type="main"><s id="id2774791"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri, Chieſa, <lb></lb>
Oratorio, e Convento</emph> <lb></lb>
146.</s></p>
<p id="id2774806" type="main"><s id="id2774810"><emph type="italics">Fontana di Piazza del <lb></lb>
Gran-Duca</emph> 160.</s></p>
<p id="id2774823" type="main"><s id="id2774826"><emph type="italics">Fonte Lucente Chieſa</emph> <lb></lb>
315.</s></p>
<p id="id2774975" type="main"><s id="id2774979"><emph type="italics">Fortezza da Baſſo</emph> 53.</s></p>
<p id="id2774989" type="main"><s id="id2774992">-- <emph type="italics">di Belvedere</emph> 289.</s></p>
<p id="id2775003" type="main"><s id="id2775007"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco Monaſtero</emph> <lb></lb>
136.</s></p>
<p id="id2775019" type="main"><s id="id2775023"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Saleſ del <lb></lb>
Conventino</emph> 163.</s></p>
<p id="id2775036" type="main"><s id="id2775040"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Fieſole, <lb></lb>
Chieſa, e Convento</emph> 318.</s></p>
<p id="id2775053" type="main"><s id="id2775057"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco al Monte, <lb></lb>
Chieſa, e <expan abbr="Convento">Conv.</expan></emph> 324.</s></p>
<p id="id2775070" type="main"><s id="id2775074"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Franceſco di Paola, <lb></lb>
Chieſa</emph> 301.</s></p>

<p id="id2775087" type="head"><s id="id2775091">G</s></p>

<p id="id2775095" type="main"><s id="id2775098"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gaetano</emph> 239.</s></p>
<p id="id2775108" type="main"><s id="id2775111"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gaggio, Chieſa, e Mo-<lb></lb>
naſtero</emph> 299.</s></p>
<p id="id2775125" type="main"><s id="id2775128"><emph type="italics">Gallerìa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> 165.</s></p>
<p id="id2775138" type="main"><s id="id2775142"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Gervaſio</emph> 320.</s></p>
<p id="id2775152" type="main"><s id="id2775155"><emph type="italics">Gesù Pellegrino in via <lb></lb>
<expan abbr="San">S.</expan> Gallo</emph> 56.</s></p>
<p id="id2775168" type="main"><s id="id2775172"><emph type="italics">Ghetto degli Ebrei</emph> 237.</s></p>
<p id="id2775182" type="main"><s id="id2775185"><emph type="italics">Giardino di Boboli</emph> 278.</s></p>

<p id="id2775195" type="foot"><s id="id2775199">-- <emph type="italics">del</emph></s></p>

<pb pagenum="(334)"></pb>
<p id="id2775211" type="main"><s id="id2775215">-- <emph type="italics">del Salviati</emph> 104.</s></p>
<p id="id2775228" type="main"><s id="id2775232">-- <emph type="italics">de&#039; Semplici</emph> 61.</s></p>
<p id="id2775242" type="main"><s id="id2775246"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <expan abbr="Batista">Bat.</expan> Chieſa</emph> 30.</s></p>
<p id="id2775256" type="main"><s id="id2775260"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Evangeliſta, de&#039; <lb></lb>
<expan abbr="Padri">PP.</expan> delle Scuole Pie 79</emph></s></p>
<p id="id2775271" type="main"><s id="id2775275"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> di Dio</emph> 225.</s></p>
<p id="id2775284" type="main"><s id="id2775288"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giovannino de&#039; Cava-<lb></lb>
lieri</emph> 57</s></p>
<p id="id2775301" type="main"><s id="id2775304"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo Chieſa</emph> 288.</s></p>
<p id="id2775314" type="main"><s id="id2775318"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo di Fieſole</emph> 316.</s></p>
<p id="id2775328" type="main"><s id="id2775332"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giuliano Monaſtero</emph> 53.</s></p>
<p id="id2775341" type="main"><s id="id2775345"><emph type="italics">Giuoco del Calcio</emph> 131.</s></p>
<p id="id2775355" type="main"><s id="id2775358"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giuſeppe. Chieſa</emph> 132.</s></p>
<p id="id2775368" type="main"><s id="id2775372"><emph type="italics">Gotti Vincenzio, ſuo Stu-<lb></lb>
dio di Pittura</emph> 246.</s></p>
<p id="id2775453" type="main"><s id="id2775457"><emph type="italics">Granaio pubblico</emph> 263.</s></p>
<p id="id2775467" type="main"><s id="id2775470"><emph type="italics">Grazini Villa</emph> 309.</s></p>
<p id="id2775480" type="main"><s id="id2775483"><emph type="italics">Guardaroba di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> <lb></lb>
157.</s></p>

<p id="id2775495" type="head"><s id="id2775499">I</s></p>

<p id="id2775503" type="main"><s id="id2775506"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo ſopr&#039;Arno Chie-<lb></lb>
ſa, e Convento</emph> 294</s></p>
<p id="id2775520" type="main"><s id="id2775524"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo tra&#039; Foſſi Chieſa <lb></lb>
e Convento</emph> 199.</s></p>
<p id="id2775537" type="main"><s id="id2775540"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo <expan abbr="Monaſtero">Monaſt</expan></emph> 136.</s></p>
<p id="id2775550" type="main"><s id="id2775554"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo in Campo Cor-<lb></lb>
bolini</emph> 52.</s></p>
<p id="id2775567" type="main"><s id="id2775571"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo di Ripoli</emph> 215.</s></p>
<p id="id2775580" type="main"><s id="id2775584"><emph type="italics">Imperiale Villa di Sua <lb></lb>
Altezza Reale</emph> 297.</s></p>
<p id="id2775596" type="main"><s id="id2775600"><emph type="italics">Impruneta Chieſa</emph> 323.</s></p>

<p id="id2775610" type="head"><s id="id2775614">L</s></p>

<p id="id2775617" type="main"><s id="id2775621"><emph type="italics">Lapo Chieſa, e Monaſte-<lb></lb>
ro</emph> 319.</s></p>
<p id="id2775634" type="main"><s id="id2775637"><emph type="italics">Libreria di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo</emph> 46.</s></p>
<p id="id2775647" type="main"><s id="id2775651">-- <emph type="italics">del Magliabechi</emph> 164.</s></p>
<p id="id2775661" type="main"><s id="id2775665">-- <emph type="italics">del Marucelli</emph> 75.</s></p>
<p id="id2775675" type="main"><s id="id2775679"><emph type="italics">Loggia dei Lanzi</emph> 158.</s></p>
<p id="id2775689" type="main"><s id="id2775692">-- <emph type="italics">di Mercato Nuovo</emph> 236.</s></p>
<p id="id2775703" type="main"><s id="id2775707">-- <emph type="italics">de&#039; Tornaquinci</emph> 238.</s></p>
<p id="id2775718" type="main"><s id="id2775927"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo Collegiata <expan abbr="Real">R.</expan> <lb></lb>
Baſilica</emph> 39.</s></p>
<p id="id2775939" type="main"><s id="id2775943"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia ſul Prato</emph> 221.</s></p>
<p id="id2775952" type="main"><s id="id2775956"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia, Chieſa, e Mo-<lb></lb>
naſtero</emph> 58.</s></p>
<p id="id2775969" type="main"><s id="id2775973"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia de&#039; Magnoli</emph> 292.</s></p>
<p id="id2775983" type="main"><s id="id2775986"><emph type="italics">Luoghi Pii quanti in Fi-<lb></lb>
renze</emph> 6.</s></p>

<p id="id2775999" type="head"><s id="id2776003">M</s></p>

<p id="id2776006" type="main"><s id="id2776010"><emph type="italics">Madonna della Pace, <lb></lb>
Chieſa</emph> 296.</s></p>
<p id="id2776023" type="main"><s id="id2776026">-- <emph type="italics">de&#039; Ricci Chieſa, e <lb></lb>
Convento</emph> 118.</s></p>
<p id="id2776040" type="main"><s id="id2776044">-- <emph type="italics">del Sacca</emph> 96.</s></p>
<p id="id2776055" type="main"><s id="id2776058"><emph type="italics">Maiano Monaſtero, e <lb></lb>
Chieſa</emph> 321.</s></p>
<p id="id2776139" type="main"><s id="id2776143"><emph type="italics">Malmaritate</emph> 214.</s></p>
<p id="id2776152" type="main"><s id="id2776156"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Marco Convento, e <lb></lb>
Chieſa</emph> 62.</s></p>
<p id="id2776169" type="main"><s id="id2776172"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Marco Vecchio</emph> 320.</s></p>
<p id="id2776182" type="main"><s id="id2776186"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita Chieſa</emph> <lb></lb>
149.</s></p>

<p id="id2776198" type="foot"><s id="id2776202"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Ma-</emph></s></p>

<pb pagenum="(335)"></pb>
<p id="id2776213" type="main"><s id="id2776217"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  ſul Prato</emph> 219.</s></p>
<p id="id2776230" type="main"><s id="id2776234"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  in Campo, Chie-<lb></lb>
ſa</emph> 119</s></p>
<p id="id2776247" type="main"><s id="id2776251"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  di Candeli, Mo-<lb></lb>
naſtero e Chieſa</emph> 108.</s></p>
<p id="id2776264" type="main"><s id="id2776268"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  del Fiore</emph> 8.</s></p>
<p id="id2776277" type="main"><s id="id2776281"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  Maddalena, <lb></lb>
Monaſtero e Chieſa</emph> 105.</s></p>
<p id="id2776294" type="main"><s id="id2776298"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  Maggiore, Con-<lb></lb>
vento e Chieſa</emph> 242.</s></p>
<p id="id2776311" type="main"><s id="id2776315"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  Novella, Con-<lb></lb>
vento, e Chieſa</emph> 201.</s></p>
<p id="id2776328" type="main"><s id="id2776332"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria  Primerana, <lb></lb>
Chieſa</emph> 119.</s></p>
<p id="id2776344" type="main"><s id="id2776348"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria ſopr&#039;Arno Chie-<lb></lb>
ſa</emph> 294.</s></p>
<p id="id2776361" type="main"><s id="id2776365"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Martino <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 215.</s></p>
<p id="id2776375" type="main"><s id="id2776378"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Martino <expan abbr="Oratorio">Orat.</expan></emph> 149.</s></p>
<p id="id2776388" type="main"><s id="id2776392"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Matteo in Arcetri, <lb></lb>
Monaſtero e Chieſa</emph> 299.</s></p>
<p id="id2776405" type="main"><s id="id2776408"><emph type="italics">Menabuai <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> ſuo Mu-<lb></lb>
ſeo</emph> 284.</s></p>
<p id="id2776421" type="main"><s id="id2776425"><emph type="italics">Mendicanti Conſervato-<lb></lb>
rio</emph> 264.</s></p>
<p id="id2776438" type="main"><s id="id2776442"><emph type="italics">Mercato vecchio</emph> 237.</s></p>
<p id="id2776451" type="main"><s id="id2776455"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michel Berteldi Chie-<lb></lb>
ſa</emph> 239.</s></p>
<p id="id2776468" type="main"><s id="id2776471"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michel Viſdomini Chie-<lb></lb>
ſa</emph> 83.</s></p>
<p id="id2776552" type="main"><s id="id2776556"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Miniato al Monte Chie-<lb></lb>
ſa</emph> 325.</s></p>
<p id="id2776569" type="main"><s id="id2776573"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Monaca <expan abbr="Monaſtero">Monaſt</expan>,</emph> 252.</s></p>
<p id="id2776583" type="main"><s id="id2776586"><emph type="italics">Monaſter Nuovo</emph> 214.</s></p>
<p id="id2776596" type="main"><s id="id2776600"><emph type="italics">Monaſteri di Clauſtrali e <lb></lb>
Monache quanti</emph> 6.</s></p>
<p id="id2776612" type="main"><s id="id2776616"><emph type="italics">Monte Domini Mona-<lb></lb>
ſtero</emph> 134.</s></p>
<p id="id2776629" type="main"><s id="id2776632"><emph type="italics">Monte Senario Eremo, e <lb></lb>
Chieſa</emph> 314.</s></p>
<p id="id2776645" type="main"><s id="id2776649"><emph type="italics">Monte Uliveto Monaſte-<lb></lb>
ro</emph> 301.</s></p>
<p id="id2776661" type="main"><s id="id2776665"><emph type="italics">Monticelli <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 133.</s></p>
<p id="id2776675" type="main"><s id="id2776679"><emph type="italics">Murate Monaſtero</emph> 135.</s></p>
<p id="id2776689" type="main"><s id="id2776692"><emph type="italics">Muſeo di Fiſica <expan abbr="eccetera">ec.</expan></emph> 268.</s></p>

<p id="id2776702" type="head"><s id="id2776706">N</s></p>

<p id="id2776710" type="main"><s id="id2776713"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Niccolò Oltr&#039;Arno <lb></lb>
Chieſa</emph> 290.</s></p>
<p id="id2776726" type="main"><s id="id2776730"><emph type="italics">Nunziatina <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 264.</s></p>

<p id="id2776740" type="head"><s id="id2776744">O</s></p>

<p id="id2776747" type="main"><s id="id2776751"><emph type="italics">Ogniſſanti Convento, e <lb></lb>
Chieſa</emph> 221.</s></p>
<p id="id2776764" type="main"><s id="id2776768"><emph type="italics"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Onofrio di Fuligno Mo-<lb></lb>
naſtero</emph> 52.</s></p>
<p id="id2776781" type="main"><s id="id2776785"><emph type="italics"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Onofrio Spedale</emph> 54.</s></p>
<p id="id2776794" type="main"><s id="id2776798"><emph type="italics">Opera del Duomo</emph> 120.</s></p>
<p id="id2776807" type="main"><s id="id2776811"><emph type="italics">Orbatello</emph> 109.</s></p>
<p id="id2776821" type="main"><s id="id2776824"><emph type="italics">Origine di Firenze</emph> 1.</s></p>
<p id="id2776834" type="main"><s id="id2776837"><emph type="italics">Orſanmichele Chieſa</emph> 150.</s></p>
<p id="id2776847" type="main"><s id="id2776851"><emph type="italics"><expan abbr="Sant&#039;">S.</expan> Orſola <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 55.</s></p>

<p id="id2776861" type="head"><s id="id2776864">P</s></p>

<p id="id2776868" type="main"><s id="id2776872"><emph type="italics">Palazzo di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A R.</expan></emph> 275.</s></p>
<p id="id2776881" type="main"><s id="id2776885">-- <emph type="italics">Albergotti</emph> 239.</s></p>
<p id="id2776896" type="main"><s id="id2776899">-- <emph type="italics">degli Alberti</emph> 200.</s></p>
<p id="id2776910" type="main"><s id="id2776914">-- <emph type="italics">degli Aleſſandri</emph> 116.</s></p>

<p id="id2776925" type="foot"><s id="id2776928">-- <emph type="italics">Al-</emph></s></p>

<pb pagenum="(336)"></pb>
<p id="id2776941" type="main"><s id="id2776944">-- <emph type="italics">Albizzi</emph> ivi</s></p>
<p id="id2777095" type="main"><s id="id2777098">-- <emph type="italics">Altoviti</emph> 117.</s></p>
<p id="id2777109" type="main"><s id="id2777113">-- <emph type="italics">Antella</emph> 132.</s></p>
<p id="id2777123" type="main"><s id="id2777127">-- <emph type="italics">Antinori</emph> 239.</s></p>
<p id="id2777137" type="main"><s id="id2777141">-- <emph type="italics">Arciveſcovo</emph> 38.</s></p>
<p id="id2777152" type="main"><s id="id2777156">-- <emph type="italics">Arnaldi</emph> 81.</s></p>
<p id="id2777166" type="main"><s id="id2777170">-- <emph type="italics">Baldinucci</emph> 141.</s></p>
<p id="id2777180" type="main"><s id="id2777184">-- <emph type="italics">Bardi</emph> 200. 296.</s></p>
<p id="id2777195" type="main"><s id="id2777198">-- <emph type="italics">Bargigli</emph> 116.</s></p>
<p id="id2777209" type="main"><s id="id2777213">-- <emph type="italics">Baroncini</emph> 143.</s></p>
<p id="id2777223" type="main"><s id="id2777227">-- <emph type="italics">Bartolini</emph> 231.</s></p>
<p id="id2777238" type="main"><s id="id2777241">-- <emph type="italics">Beccuto <expan abbr="Orlandini">Orland.</expan></emph> 243.</s></p>
<p id="id2777252" type="main"><s id="id2777256">-- <emph type="italics">Borgherini</emph> 236.</s></p>
<p id="id2777266" type="main"><s id="id2777270">-- <emph type="italics">Buouarroti</emph> 140.</s></p>
<p id="id2777280" type="main"><s id="id2777284">-- <emph type="italics">Canigiani</emph> 293.</s></p>
<p id="id2777636" type="main"><s id="id2777640">-- <emph type="italics">Capponi</emph> 76. 101. 293.</s></p>
<p id="id2777650" type="main"><s id="id2777654">-- <emph type="italics">Caſtelli ora de Fero-<lb></lb>
ni</emph> 293.</s></p>
<p id="id2777668" type="main"><s id="id2777672">-- <emph type="italics">Cerretani</emph> 245.</s></p>
<p id="id2777682" type="main"><s id="id2777686">-- <emph type="italics">Cocchi</emph> 131.</s></p>
<p id="id2777696" type="main"><s id="id2777700">-- <emph type="italics">Compagni</emph> 116.</s></p>
<p id="id2777779" type="main"><s id="id2777783">-- <emph type="italics">Coppoli</emph> 76.</s></p>
<p id="id2777793" type="main"><s id="id2777797">-- <emph type="italics">Corſi</emph> 140. 239.</s></p>
<p id="id2777807" type="main"><s id="id2777811">-- <emph type="italics">de&#039; Corſini</emph> 200. 219 228.</s></p>
<p id="id2777822" type="main"><s id="id2777826">-- <emph type="italics">Dragomanni</emph> 281.</s></p>
<p id="id2777836" type="main"><s id="id2777840">-- <emph type="italics">Feroni</emph> 230. 252.</s></p>
<p id="id2777850" type="main"><s id="id2777854">-- <emph type="italics">Franceſchi</emph> 281.</s></p>
<p id="id2777865" type="main"><s id="id2777869">-- <emph type="italics">Gerini</emph> 82.</s></p>
<p id="id2777879" type="main"><s id="id2777883">-- <emph type="italics">Gherardeſca</emph> 104.</s></p>
<p id="id2777894" type="main"><s id="id2777898">-- <emph type="italics">Giacomini</emph> 239.</s></p>
<p id="id2777908" type="main"><s id="id2777912">-- <emph type="italics">Gianni</emph> 290.</s></p>
<p id="id2777922" type="main"><s id="id2777926">-- <emph type="italics">Ginori</emph> 55.</s></p>
<p id="id2777937" type="main"><s id="id2777940">-- <emph type="italics">Giraldi</emph> 55.</s></p>
<p id="id2777951" type="main"><s id="id2777955">-- <emph type="italics">Giugni</emph> 110.</s></p>
<p id="id2777965" type="main"><s id="id2777969">-- <emph type="italics">Gondi</emph> 82. 148.</s></p>
<p id="id2778048" type="main"><s id="id2778052">-- <emph type="italics">Grifoni</emph> 83.</s></p>
<p id="id2778062" type="main"><s id="id2778066">--<emph type="italics">Guadagni</emph> 101. 120. 251.</s></p>
<p id="id2778076" type="main"><s id="id2778080">-- <emph type="italics">Guicciardini</emph> 281.</s></p>
<p id="id2778091" type="main"><s id="id2778094">-- <emph type="italics">Incontri</emph> 82.</s></p>
<p id="id2778105" type="main"><s id="id2778109">-- <emph type="italics">Malaſpina</emph> 144.</s></p>
<p id="id2778119" type="main"><s id="id2778123">-- <emph type="italics">Mandragone</emph> 242.</s></p>
<p id="id2778134" type="main"><s id="id2778137">-- <emph type="italics">Martelli</emph> 81. 244.</s></p>
<p id="id2778148" type="main"><s id="id2778152">-- <emph type="italics">Martellini</emph> 111.</s></p>
<p id="id2778162" type="main"><s id="id2778166">-- <emph type="italics">Martini</emph> 244.</s></p>
<p id="id2778176" type="main"><s id="id2778180">-- <emph type="italics">Marucelli</emph> 55.</s></p>
<p id="id2778191" type="main"><s id="id2778194">-- <emph type="italics">Medici</emph> 76. 296.</s></p>
<p id="id2778205" type="main"><s id="id2778209">-- <emph type="italics">de&#039; Montalvi</emph> 117.</s></p>
<p id="id2778219" type="main"><s id="id2778223">-- <emph type="italics">Mozzi</emph> 290.</s></p>
<p id="id2778234" type="main"><s id="id2778237">-- <emph type="italics">Nelli</emph> 51. 244.</s></p>
<p id="id2778453" type="main"><s id="id2778456">-- <emph type="italics">del Nero</emph> 292.</s></p>
<p id="id2778467" type="main"><s id="id2778470">-- <emph type="italics">Niccolini</emph> 83.</s></p>
<p id="id2778481" type="main"><s id="id2778485">-- <emph type="italics">Panciatichi</emph> 76.</s></p>
<p id="id2778495" type="main"><s id="id2778499">-- <emph type="italics">Pandolfini</emph> 58.</s></p>
<p id="id2778509" type="main"><s id="id2778513">-- <emph type="italics">Paſquali</emph> 239.</s></p>
<p id="id2778524" type="main"><s id="id2778528">-- <emph type="italics">Pazzi</emph> 117.</s></p>
<p id="id2778538" type="main"><s id="id2778542">-- <emph type="italics">de&#039; Pecori</emph> 296.</s></p>
<p id="id2778553" type="main"><s id="id2778556">-- <emph type="italics">del Poteſtà, detto il <lb></lb>
Bargello</emph> 143.</s></p>
<p id="id2778570" type="main"><s id="id2778574">-- <emph type="italics">Pucci</emph> 82. 116.</s></p>
<p id="id2778585" type="main"><s id="id2778588">-- <emph type="italics">Ricaſoli</emph> 82. 225.</s></p>
<p id="id2778599" type="main"><s id="id2778603">-- <emph type="italics">Riccardi</emph> 76.</s></p>
<p id="id2778614" type="main"><s id="id2778617">-- <emph type="italics">Ricciardi</emph> 118.</s></p>
<p id="id2778628" type="main"><s id="id2778632">-- <emph type="italics">Rinuccini</emph> 296.</s></p>
<p id="id2778642" type="main"><s id="id2778646">-- <emph type="italics">Roffia</emph> 109.</s></p>
<p id="id2778656" type="main"><s id="id2778660">-- <emph type="italics">Rucellai</emph> 226.</s></p>
<p id="id2778671" type="main"><s id="id2778674">-- <emph type="italics">Salviati</emph> 143.</s></p>
<p id="id2778685" type="main"><s id="id2778689">-- <emph type="italics">Saſſi</emph> 5--</s></p>
<p id="id2778699" type="main"><s id="id2778703">-- <emph type="italics">Scarlatti</emph> 292.</s></p>

<p id="id2778713" type="foot"><s id="id2778717">-- <emph type="italics">Ser-</emph></s></p>

<pb pagenum="(337)"></pb>
<p id="id2779344" type="main"><s id="id2779348">-- <emph type="italics">Serriſtori</emph> ivi</s></p>
<p id="id2779362" type="main"><s id="id2779365">-- <emph type="italics">Spini</emph> 230.</s></p>
<p id="id2779376" type="main"><s id="id2779380">-- <emph type="italics">Stiozzi</emph> 215.</s></p>
<p id="id2779390" type="main"><s id="id2779394">-- <emph type="italics">Strozzi</emph> 113. 141. 238. <lb></lb>
241.</s></p>
<p id="id2779407" type="main"><s id="id2779411">-- <emph type="italics">Tempi</emph> 294.</s></p>
<p id="id2779422" type="main"><s id="id2779426">-- <emph type="italics">Turco Roſſelli</emph> 162.</s></p>
<p id="id2779437" type="main"><s id="id2779440">-- <emph type="italics">Valori</emph> 117.</s></p>
<p id="id2779451" type="main"><s id="id2779455">-- <emph type="italics">Vecchio</emph> 153.</s></p>
<p id="id2779465" type="main"><s id="id2779469">-- <emph type="italics">Vernaccia</emph> 108.</s></p>
<p id="id2779479" type="main"><s id="id2779483">-- <emph type="italics">Veſcovo di Fieſole</emph> 318.</s></p>
<p id="id2779494" type="main"><s id="id2779498">-- <emph type="italics">Ughi</emph> 76.</s></p>
<p id="id2779508" type="main"><s id="id2779512">-- <emph type="italics">Uguccioni</emph> 162.</s></p>
<p id="id2779523" type="main"><s id="id2779526">-- <emph type="italics">Viviani</emph> 244.</s></p>
<p id="id2779537" type="main"><s id="id2779541">-- <emph type="italics">Ximenes</emph> 104.</s></p>
<p id="id2779551" type="main"><s id="id2779555"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Pancrazio Monaſtero, <lb></lb>
e Chieſa</emph> 226.</s></p>
<p id="id2779575" type="main"><s id="id2779579"><emph type="italics">Pandette Fiorentine</emph> 50.</s></p>
<p id="id2779589" type="main"><s id="id2779592"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Paolino, Convento, c <lb></lb>
Chieſa</emph> 211.</s></p>
<p id="id2779605" type="main"><s id="id2779609"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Paolo</emph> 210.</s></p>
<p id="id2779618" type="main"><s id="id2779622"><emph type="italics">Petroia Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan></emph> <lb></lb>
306.</s></p>
<p id="id2779634" type="main"><s id="id2779638"><emph type="italics">Piazza di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce</emph> 131.</s></p>
<p id="id2779647" type="main"><s id="id2779651">-- <emph type="italics">del Granduca</emph> 153.</s></p>
<p id="id2779661" type="main"><s id="id2779665">-- <emph type="italics">del Grano</emph> 193.</s></p>
<p id="id2779676" type="main"><s id="id2779679">-- <emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> <expan abbr="Maria">M.</expan> Novella</emph> 210.</s></p>
<p id="id2779758" type="main"><s id="id2779762">-- <emph type="italics">della <expan abbr="Santiſſima">SS.</expan> Nunziata</emph> 84.</s></p>
<p id="id2779773" type="main"><s id="id2779777"><emph type="italics"><expan abbr="San">S</expan> Pier Maggiore</emph> 100.</s></p>
<p id="id2779786" type="main"><s id="id2779790"><emph type="italics"><expan abbr="San">S</expan> Piero in Gattolini</emph> 266.</s></p>
<p id="id2779799" type="main"><s id="id2779803"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Piero a Monticelli, Mo-<lb></lb>
naſtero e Chieſa</emph> 302.</s></p>
<p id="id2779817" type="main"><s id="id2779820"><emph type="italics">della Pieta Monaſtero</emph> <lb></lb>
101.</s></p>
<p id="id2779833" type="main"><s id="id2779836"><emph type="italics">Piſani Fratelli, loro la-<lb></lb>
vori di Sculture, e <lb></lb>
Alabaſtri</emph> 220.</s></p>
<p id="id2779853" type="main"><s id="id2779856"><emph type="italics">Poggio a Caiano Villa di <lb></lb>
<expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A R.</expan></emph> 302.</s></p>
<p id="id2779869" type="main"><s id="id2779872"><emph type="italics">Ponte alla Carraja</emph> 226.</s></p>
<p id="id2779882" type="main"><s id="id2779886">-- <emph type="italics">alle Grazie</emph> 200.</s></p>
<p id="id2779896" type="main"><s id="id2779900">-- <emph type="italics">a <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita</emph> 230.</s></p>
<p id="id2779911" type="main"><s id="id2779914">-- <emph type="italics">Vecchio</emph> 294.</s></p>
<p id="id2779925" type="main"><s id="id2779929"><emph type="italics">Portico Monaſtero, e <lb></lb>
Chieſa</emph> 299.</s></p>
<p id="id2779942" type="main"><s id="id2779945"><emph type="italics">Poverine Monaſtero</emph> 134.</s></p>
<p id="id2779955" type="main"><s id="id2779959"><emph type="italics">Pratolino Villa di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S.A R.</expan></emph> <lb></lb>
312.</s></p>

<p id="id2779971" type="head"><s id="id2779975">Q</s></p>

<p id="id2779978" type="main"><s id="id2779982"><emph type="italics">Quiete, Conſervatorio e <lb></lb>
Chieſa</emph> 310.</s></p>

<p id="id2779995" type="head"><s id="id2779999">R</s></p>

<p id="id2780002" type="main"><s id="id2780006"><emph type="italics">S. Remigio</emph> 199.</s></p>

<p id="id2780016" type="head"><s id="id2780019">S</s></p>

<p id="id2780296" type="main"><s id="id2780300"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvadore Chieſa</emph> 39.</s></p>
<p id="id2780310" type="main"><s id="id2780314"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvadore di Camal-<lb></lb>
doli</emph> 264.</s></p>
<p id="id2780326" type="main"><s id="id2780330"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Salvi Monaſtero, e <lb></lb>
Chieſa</emph> 320.</s></p>
<p id="id2780343" type="main"><s id="id2780347"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Silveſtro <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 104.</s></p>
<p id="id2780356" type="main"><s id="id2780360"><emph type="italics">Stabilite Monaſtero</emph> 211.</s></p>
<p id="id2780370" type="main"><s id="id2780374"><emph type="italics">Seminario <expan abbr="Fiorentino">Fiorent.</expan></emph> 263.</s></p>
<p id="id2780383" type="main"><s id="id2780387">-- <emph type="italics">Fieſolano</emph> 318.</s></p>

<p id="id2780398" type="foot"><s id="id2780402"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Si-</emph></s></p>

<pb pagenum="(338)"></pb>
<p id="id2780413" type="main"><s id="id2780417"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Simone Chieſa</emph> 142.</s></p>
<p id="id2780430" type="main"><s id="id2780434"><emph type="italics">Spedale di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni <lb></lb>
di Dio</emph> 225.</s></p>
<p id="id2780446" type="main"><s id="id2780450">-- <emph type="italics">di Bonifazio</emph> 38.</s></p>
<p id="id2780461" type="main"><s id="id2780464">-- <emph type="italics">degl&#039;Innocenti</emph> 99.</s></p>
<p id="id2780475" type="main"><s id="id2780479">-- <emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> <expan abbr="Maria">M.</expan> Nuova</emph> 111.</s></p>
<p id="id2780489" type="main"><s id="id2780493"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito Convento, e <lb></lb>
Chieſa</emph> 246</s></p>
<p id="id2780506" type="main"><s id="id2780509"><emph type="italics">Spirito Santo Monaſtero <lb></lb>
e Chieſa</emph> 288.</s></p>
<p id="id2780523" type="main"><s id="id2780526"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano Chieſa</emph> 197.</s></p>
<p id="id2780543" type="main"><s id="id2780547"><emph type="italics">Stinche Carceri</emph> 141.</s></p>

<p id="id2780556" type="head"><s id="id2780560">T</s></p>

<p id="id2780564" type="main"><s id="id2780567"><emph type="italics">Targioni Tozzetti Mu-<lb></lb>
ſeo</emph> 141.</s></p>
<p id="id2780580" type="main"><s id="id2780584"><emph type="italics">Teatro di Via del Coco-<lb></lb>
mero</emph> 82.</s></p>
<p id="id2780597" type="main"><s id="id2780600">-- <emph type="italics">di Via della Pergo-<lb></lb>
la</emph> 111.</s></p>
<p id="id2780614" type="main"><s id="id2780618">-- <emph type="italics">della Palla Corda</emph> 116.</s></p>
<p id="id2780629" type="main"><s id="id2780633"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Tereſa <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 139.</s></p>
<p id="id2780642" type="main"><s id="id2780646"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita Chieſa</emph> 231.</s></p>

<p id="id2780656" type="head"><s id="id2780660">V</s></p>

<p id="id2780663" type="main"><s id="id2780667"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana <expan abbr="Monaſtero">Monaſt.</expan></emph> 137.</s></p>
<p id="id2780677" type="main"><s id="id2780681"><emph type="italics">Ufizi Fabbrica</emph> 162.</s></p>

<p id="id2780690" type="head"><s id="id2780694">Z</s></p>

<p id="id2780697" type="main"><s id="id2780701"><emph type="italics">Zecca</emph> 163.</s></p>
<p id="id2780711" type="main"><s id="id2780714"><emph type="italics">Zecca vecchia</emph> 134.</s></p>

<p id="id2780724" type="main"><s id="id2780727">FINE. </s></p>

<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>
<pb></pb>

<pb></pb>
<pb></pb>

<figure id="id2780735"></figure> <lb></lb>
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</archimedes>