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DESpecs 2.0 Autumn 2009
author | Klaus Thoden <kthoden@mpiwg-berlin.mpg.de> |
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date | Thu, 02 May 2013 11:14:40 +0200 |
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<?xml version="1.0"?> <archimedes xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" > <info> <author>Cambiagi, Gaetano</author> <title>Guida per osservar con metodo le rarità e bellezze della città di Firenze</title> <date>1804</date> <place>Firenze</place> <translator></translator> <lang>it</lang> <cvs_file>l226a.xml</cvs_file> <locator></locator> <echodir>/permanent/echo/guide/L226a</echodir> </info> <text> <front></front> <body> <chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <p id="id2761407" type="head"><s id="id2761413">GUIDA <lb></lb> PER OSSERVARE CON METODO <lb></lb> LE RARITÀ E BELLEZZE <lb></lb> DELLA <lb></lb> CITTÀ DI FIRENZE <lb></lb></s></p> <p id="id2761389" type="main"><s id="id2761339"><emph type="italics">EDIZIONE OTTAVA</emph> Notabilmente corretta ed accresciuta. </s></p> <figure id="id2761382"></figure><lb></lb> <p id="id2761379" type="main"><s id="id2761376">FIRENZE MDCCCIV.</s></p> <p id="id2761368" type="main"><s id="id2761364">NELLA STAMPERÌA REALE. <emph type="italics">Con <expan abbr="Approvazione">Approv.</expan></emph></s></p> <p id="id2761346" type="main"><s id="id2761340"><emph type="italics">Vale Paoli tre.</emph></s></p> <pb></pb> <pb></pb> <p id="id1563001" type="main"><s id="id1563002">A SUA ECCELLENZA <lb></lb> IL <expan abbr="SIGNOR">SIG.</expan> <expan abbr="DON">D.</expan> GIUSEPPE ROSPIGLIOSI <lb></lb> PRINCIPE DEL SACRO ROMANO IMPERO <lb></lb> DUCA DI ZAGAROLO <lb></lb> CAVALIERE DELL'INSIGNE ORDINE DEL TOSON D'ORO <lb></lb> BALÌ DELL'ORDINE DI <expan abbr="SANTO">S.</expan> STEFANO PAPA E <expan abbr="MARTIRE">MART.</expan> <lb></lb> CONSIGLIERE INTIMO ATTUALE DI STATO <lb></lb> E GRAN CIAMBERLANO <lb></lb> DI <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> ED ELETTORALE DI SALISBURGO <expan abbr="eccetera">&c,</expan> <expan abbr="eccetera">&c</expan>. </s></p> <p id="id2761300" type="main"><s id="id2761297"><emph type="italics">NOn si ignorano dal culto Pubblico le <lb></lb> vaste cognizioni dell'<expan abbr="Eccellenza Vostra">E. V.</expan> associate al <lb></lb> più raffinato genio per le Belle Arti; e <lb></lb> queste formando il pincipal soggetto di <lb></lb> questo Libro; e fortunatamente combina-</emph> <lb></lb> <pb></pb> <emph type="italics">tasi la pubblicazione del medesimo col <lb></lb> Vostro soggiorno in questa deliziosa Me-<lb></lb> tropoli, permettetemi, stimabile <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Prin-<lb></lb> cipe, che secondando sotto tutti i rapporti <lb></lb> la voce del mio cuore, resti del Vostro <lb></lb> Illustre Nome fregiato.</emph></s></p> <p id="id2761241" type="main"><s id="id2761212"><emph type="italics">Conosco la tenuità dell'offerta a fron-<lb></lb> te dei meriti di sì degno Mecenate: ma <lb></lb> l'innata gentilezza dell'<expan abbr="Eccellenza Vostra">E. V.</expan> accettando-<lb></lb> la, e riguardandola come figlia legittima <lb></lb> della mia stima, e scevra d'ogni altra <lb></lb> secondaria veduta, la rende più grande; <lb></lb> ed elettrizzandosi nel tempo stesso il mio <lb></lb> cuore per la più tenera, e compiacente <lb></lb> riconoscenza, acquisto l'invidiabile, <lb></lb> epermanente onore di poter col più dovu-<lb></lb> to rispetto, ed attaccamento protestarmi<lb></lb>> Dell'<expan abbr="Eccellenza Vostra">E. V.</expan></emph></s></p> <p id="id2761173" type="main"><s id="id2761165"><emph type="italics">Firenze</emph> 30. <emph type="italics">Maggio</emph> 1804.</s></p> <p id="id2761150" type="main"><s id="id2761147"><expan abbr="Devotissimo">Devotiss.</expan> <expan abbr="Obbligatissimo">Obbligatiss.</expan> <expan abbr="Servo">Serv.</expan> <lb></lb> <emph type="italics">Cambiagi.</emph></s></p> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> </chap> <chap> <pb pagenum="(1)"></pb> <p id="id2761093" type="head"><s id="id2761090">DESCRIZIONE <lb></lb> DELLA CITTA' <lb></lb> DI FIRENZE </s></p> <figure id="id2761078"></figure><lb></lb> <p id="id2761076" type="main"><s id="id2761073">VArie sono le opinioni circa l'ori-<lb></lb> gine e prima popolazione di que-<lb></lb> sta Città.</s><s id="id2761064"> Alcuni vogliono che <lb></lb> conosca il di lei principio dai Popoli Fie-<lb></lb> solani; e secondo il sentimento del Dot-<lb></lb> tor Giovanni Lami, e di altri fu una delle <lb></lb> antiche Città Etrusche; e da Floro fu an-<lb></lb> noverata uno dei principali Municipj di <lb></lb> Italia.</s><s id="id2762388"> I Fiorentini stanchi di essere ad <lb></lb> altri soggetti, dopo la decadenza dell'Im-<lb></lb> pero Occidentale, nel quinto secolo pro-<lb></lb> curarono di vivere independenti.</s><s id="id2761966"> Per con-<lb></lb> servarsi, e per dilatare i confini del pro-<lb></lb> prio dominio abbatterono i loro nemici, <lb></lb> disfacendo Castelli, espugnando Città, e <lb></lb> riducendo sotto il loro dominio non po-<lb></lb> <arrow.to.target n="a0"></arrow.to.target> <pb pagenum="(2)"></pb> chi popoli, che si mostrarono gelosi della <lb></lb> loro elevazione.</s><s id="id2761648"> Nel 1078. essendo ingran-<lb></lb> dita la Città fu fatto il secondo cerchio <lb></lb> delle mura; e nel 1284. fu fatto il terzo. </s><lb></lb> <s id="id1563443">Le discordie tolsero ai Grandi il Governo, <lb></lb> e 'l tramutarono di Aristocratico in Po-<lb></lb> polare, e di Popolare lo ridussero a Prin-<lb></lb> cipato; poichè la Repubblica nei primi <lb></lb> tempi solamente da Patrizj fu govetnata, <lb></lb> quindi dai Cittadini (fuorichè nella re-<lb></lb> voluzione de' Ciompi nell'anno 1378, quan-<lb></lb> do il basso popolo per brevissimo tempo <lb></lb> si arrogò il comando); e, finalmente nel <lb></lb> 1532. cominciò ad esser governata dai <lb></lb> Principi della Casa Medici, e nel 1737. <lb></lb> dal Duca Francesco di Lorena, e nel 1765. <lb></lb> dal Granduca Leopoldo I., e quindi per <lb></lb> il Trattato di Luneville del 26. Febbra-<lb></lb> jo 1801. passò il dominio nella <expan abbr="Reale">R.</expan> Casa <lb></lb> di Parma, sedendo oggi sul Trono <expan abbr="Sua Maestà">S. M.</expan> <lb></lb> il Re Carlo Lodovico.</s></p> <p id="id2766230" type="foot"><s id="id2765720"><foot.target id="a0"></foot.target>1</s></p> <p id="id2765716" type="main"><s id="id2765712">Esistevano 150. Torri, ma sul prin-<lb></lb> cipio del Governo Mediceo furono in gran <lb></lb> parte tutte demolite, e diverse ridotte ad <lb></lb> abitazioni.</s><s id="id2763704"> I Fiorentini ebbero come Ro-<lb></lb> ma i Templi, i Teatri, l'Anfiteatro, il <lb></lb> Campidoglio, il Foro, le Terme, e gli <lb></lb> Acquedotti; e costumarono li stessi giuo-<lb></lb> <arrow.to.target n="a1"></arrow.to.target> <pb pagenum="(3)"></pb> chi, e le stesse Feste pubbliche, e onora-<lb></lb> rono come loro Nume tutelare il Dio Mar-<lb></lb> te.</s><s id="id2762416"> Quindi professata sotto il Pontificato <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Silvestro la Religione Ortodossa, edi-<lb></lb> ficarono molte Chiese.</s><s id="id2762380"> Coltivarono con <lb></lb> virtuosa emulazione le Lettere e le Armi. </s><lb></lb> <s id="id1563634">Sono innumerabili quelli che per i loro <lb></lb> meriti hanno coperte in esteri Paesi rag-<lb></lb> guardevoli Dignità, essendo stata sempre <lb></lb> in credito presso tutti i Principi la Nazio-<lb></lb> ne Fiorentina.</s><s id="id1563652"> Fa un epoca gloriosa d'es-<lb></lb> sersi ritrovati insieme in Roma a congra-<lb></lb> tularsi con Bonifazio VIII. dodici Amba-<lb></lb> sciatori Fiorentini, spediti da diverse Cor-<lb></lb> ti, la qual cosa fece tanta maraviglia a <lb></lb> quel Pontefice, che in pubblico Concistoro <lb></lb> disse: </s><s id="id1563678"><emph type="quote"><emph type="italics">La Città di Firenze è la migliore Cit-<lb></lb> tà del Mondo, e la Nazione Fiorentina nelle <lb></lb> cose amane è il quinto elemento</emph> <note id="id1563699" n="1"><p id="id2761654" type="main"><s id="id2761651">Gli Ambasciatori furono gli appresso: <emph type="italics">Ver-<lb></lb> migli Alfani</emph> mandato dall'Imperatore Adol-<lb></lb> to, <emph type="italics">Musciatto Franzesi</emph> dal Re Filippo di <lb></lb> Francia, <emph type="italics">Ugolino da Vicchio</emph> dal Re d'In-<lb></lb> ghilterra, un tal <emph type="italics">Rinieri</emph> dal Re di Boemia, <lb></lb> <emph type="italics">Simon de Rossi</emph> da Andronico Imperatore di <lb></lb> di Costantinopoli, <emph type="italics">Guicciardo Bastari</emph> del Gran <lb></lb> Can'de Tartari, <emph type="italics">Manno Alima i</emph> dal Re Carlo <lb></lb> di Napoli, <emph type="italics">Guido Talanca</emph> dal Re Federigo <lb></lb> di Sicilia, <emph type="italics">Bencivenni Folchi</emph> dal Gran Mae-<lb></lb> stro di Rodi, <emph type="italics">Lapo Uberti</emph> dalla Repubblica <lb></lb> di Pisa, <emph type="italics">Cino Diotisalvi</emph> del Signore di Ca-<lb></lb> merino, e <emph type="italics">Palla Strozzi</emph> dalla Repubblica di <lb></lb> Firenze, accompagnati tutti con nobile co-<lb></lb> mitiva, tra i quali si distinse il <emph type="italics">Bastari</emph> che <lb></lb> comparve con cento persone vestite alla Tar-<lb></lb> tara. </s></p></note>.</emph></s><s id="id2761821"> Al nuo-<lb></lb> <pb pagenum="(4)"></pb> vo Mondo discoperto diede il suo nome <lb></lb> Amerigo Vespucci Fiorentino.</s></p> <p id="id2772292" type="main"><s id="id2751488">Dopo l'in vasione de' Barbari nell'Italia <lb></lb> rimasero le Scienze, e le Arti più nobili <lb></lb> sepolte in una profonda ignoranza: mercè <lb></lb> però de' Fiorentini risorsero.</s><s id="id2767216"> Quindi si vid-<lb></lb> dero rifiorire la Poesia, e la lingua Tosca-<lb></lb> na, e la letteratura univetsale.</s><s id="id2775378"> Infatti un <lb></lb> Dante, un Petrarca, un Boccaccio, e tanti <lb></lb> altri aurei Poeti e Scrittori di quell'età <lb></lb> sono rammentati con venerazione.</s><s id="id2773286"> Cosimo <lb></lb> de' Medici detto il Padre della Patria a-<lb></lb> vendo offerto un generoso asilo a diversi <lb></lb> Letterati Greci, che dopo la caduta dell'<lb></lb> Impero Orientale sottrattisi da Costanti-<lb></lb> nopoli se ne vennero quì portando diversi <lb></lb> preziosi Codici, che furono generosamente <lb></lb> comprati dal detto Cosimo, fu la cagione <lb></lb> che la lingua greca divenne la lingua di <lb></lb> moda, e furono reputati di scarso ingegno <lb></lb> <pb pagenum="(5)"></pb> quelli che non vi si applicarono.</s><s id="id2770075"> Il prelo-<lb></lb> dato Cosimo fu il promotore, e Mecenate <lb></lb> della celebre Accademia Platonica, e le <lb></lb> adunanze si facevano nella Villa di Careg-<lb></lb> gi situata distante da Firenze 2. miglia, <lb></lb> (oggi spettante all'Orsi.) </s><s id="id1564001">Il Magnifico Lo-<lb></lb> renzo de' Medici proseguì sì lodevole co-<lb></lb> stumanza, venendovi invitati i sapienti di <lb></lb> quell'età.</s><s id="id2762449"> Bernardo Rucellai ripristinò le <lb></lb> dette letterarie Adunanze nel suo Giardi-<lb></lb> no, e le continuarono i di lui figli, te-<lb></lb> nendo settimanalmente i circoli assai bril-<lb></lb> lanti, nei quali godevasi la più scelta ed <lb></lb> amena letteratura interveuendo il fiore dei <lb></lb> Letterati di quell'età.</s></p> <p id="id2761783" type="foot"><s id="id2761772"><foot.target id="a1"></foot.target>2</s></p> <p id="id2761580" type="main"><s id="id2761550">I Toscani furono i restauratori delle <lb></lb> Scienze le più sublimi: l'Illustre Taddeo <lb></lb> fu l'Ippocrate della Toscana: l'Accursio <lb></lb> fu il Padre del Diritto Civile: Guido Bru-<lb></lb> netti, e Paolo Geometra portarono al più <lb></lb> sublime splendore l'Astronomia: Leonar-<lb></lb> do da Pisa diede all'Europa i numeri, che <lb></lb> si dicono Arabi, e insegnò le prime insti-<lb></lb> tuzioni d'Algebra.</s><s id="id2762452"> Le Matematiche, e le <lb></lb> Scienze Filosofiche giunsero ad un eminen-<lb></lb> te grado per mezzo d'un Galileo, d'un Vi-<lb></lb> viani, d'un Torricelli, e di tanti altri, <lb></lb> essendo stato il primo l'inventore del Te-<lb></lb> <pb pagenum="(6)"></pb> lescopio, Microscopio, e di tanti altri In-<lb></lb> strumenti, e che mercè dei quali, e delle <lb></lb> di lui indefesse, e coraggiose operazioni <lb></lb> giunse a far le più celebri, ed importanti <lb></lb> scoperte.</s><s id="id2763770"> Amerigo Vespucci fu lo scuo-<lb></lb> pritore della quarta parte la più estesa, e <lb></lb> la più ricca dell'Universo.</s><s id="id2809106"> Più si accreb-<lb></lb> bero le Scienze con le molte esperienze <lb></lb> fatte dalla celebre Accademia del Cimento, <lb></lb> che diede moto a tutte le altre rinomatis-<lb></lb> sime Accademie dell'Europa per le tante <lb></lb> scoperte Fisiche, e Filosofiche che vi fu-<lb></lb> rono fatte.</s></p> <p id="id2761983" type="main"><s id="id2779136">Parimente in Firenze rinacquero, e <lb></lb> crebbero le Belle Arri.</s></p> <p id="id2773272" type="main"><s id="id2773233">Erano queste nel loro deperimento <lb></lb> quando in Toscana nel 1232. nacque Ar-<lb></lb> nolfo figlio di Lapo da Colle, e l'Architet-<lb></lb> tura ebbe nuova vita.</s><s id="id2770133"> Le Fabbriche della <lb></lb> nostra Metropolitana, della Chiesa, e Con-<lb></lb> vento di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, ed altre mostrano la <lb></lb> sua maschile abilità.</s><s id="id2764522"> Un Giotto, un Bru-<lb></lb> nellesco, un Baccio d'Agnolo, un Barto-<lb></lb> lommeo Ammannati, e tanti altri uomini <lb></lb> grandi si resero illustri in quest'Arte.</s></p> <p id="id2761800" type="main"><s id="id2761802">Un Orcagna, un Ghiberti, un Brunelle-<lb></lb> sco, un Buonarroti, un Baccio da Monte-<lb></lb> lupo, un Desiderio da Settignano, un Mi-<lb></lb> <pb pagenum="(7)"></pb> no di Fiesole, un Sansovino, un Tribolo, <lb></lb> e moltissimi altri lasciarono ai Posteri mo-<lb></lb> numenti grandi della bravura dei loro Scal-<lb></lb> pelli.</s><s id="id2761588"> E nella pittura un Cimabue, un Lip-<lb></lb> po, un <expan abbr="Beato">B.</expan> Angelico, un Masaccio, un Leo-<lb></lb> nardo da Vinci, <expan abbr="Fra">F.</expan> Bartolommeo della Por-<lb></lb> ta, Andrea del Sarto, Giacomo da Pontor-<lb></lb> no, Giorgio Vasari, Angiolo Bronzino, Fran-<lb></lb> cesco del Rosso chiamato il Salviati, e tanti <lb></lb> altri Toscani si resero celebri potendosi <lb></lb> chiamare ì Maestri, e i restauratori delle <lb></lb> Belle Arti.</s></p> <p id="id2761876" type="main"><s id="id2767933">La Città di Firenze nel suo principio <lb></lb> ebbe per stemma il Giglio bianco iu cam-<lb></lb> po rosso: e il popolo la Croce rossa in cam-<lb></lb> po bianco, e per Sigillo il Leone, ed Er-<lb></lb> cole.</s><s id="id2751003"> Ma dopo la cacciata dei Ghibellini <lb></lb> si cambiarono li Stemmi, cioè il Giglio ros-<lb></lb> so in campo bianco, e la Croce bianca in <lb></lb> campo rosso.</s></p> <p id="id2755650" type="main"><s id="id2795515">Sopra il numero di dugento sono quel-<lb></lb> li, che col titolo di Venerabili, e di Beati, <lb></lb> e di Santi si adorano sugli Altari.</s><s id="id2807737"> Moltis-<lb></lb> sime Chiese si contano, ventinove delle <lb></lb> quali sono Parrocchie.</s><s id="id2760658"> Sessantacinque Mo-<lb></lb> nasteri di Monache, e Conservatorj.</s><s id="id2761686"> Venti <lb></lb> di Religiosi Claustrali dentro la Città, ol-<lb></lb> tre i molti, che sono suburbani.</s><s id="id1564461"> Ci sono <lb></lb> <pb pagenum="(8)"></pb> altri Conservatorj di Fanciulle povere, e <lb></lb> di uomini mendicanti.</s><s id="id2844668"> Due gran Spedali <lb></lb> per gl'Infermi, cioè quello di <expan abbr="Santa Maria">S. M</expan> Nuova, <lb></lb> e l'altro di Bonifazio, ove sono ancora i <lb></lb> Dementi.</s><s id="id2805269"> Esistono diverse Scuole pubbli-<lb></lb> che nei Quartieri della Città per la gioven-<lb></lb> tù, e varie pubbliche Scuole di Manifat-<lb></lb> ture.</s><s id="id2787830"> Ci sono diverse Accademie, e fra <lb></lb> queste l'Accademia Fiorentina, adunandosi <lb></lb> ogni Giovedì non impedito, pubblicamente <lb></lb> nella Libreria Magliabechiana, ove oltre <lb></lb> le dotte Dissertazioni che vi si odono, è <lb></lb> permesso ad ognuno di recitarvi in qua-<lb></lb> lunque idioma Poetiche Composizioni.</s><s id="id2761883"> L'<lb></lb> Accademia del Disegno, che ebbe il suo <lb></lb> principio nella Chiesa di <expan abbr="Santa Maria">S. M.</expan> Nuova fino <lb></lb> dall'anno 1239. e che è stata delle prime <lb></lb> di tutte l'altre, che progressivamente so-<lb></lb> no state erette per l'Italia, e in altre parti <lb></lb> dell'Europa <note id="id1564584" note="1"><p id="id2768821" type="main"><s id="id2768824"> Come dirò parlando <emph type="italics">dell'Accademia delle <lb></lb> Belle Arti.</emph></s></p></note> può servir di modello a <lb></lb> qualunque altro simile stabilimento.</s><s id="id2761593"> Vi è <lb></lb> ancora quella dei Georgoſili promossa dal <lb></lb> Padre. Abate Ubaldo Montelatici Canonico <lb></lb> Roccettino nel 1755., rendente a miglio-<lb></lb> rar sempre più l'Agricoltura; e le prime <lb></lb> <pb pagenum="(9)"></pb> Adunanze si fecero sulla Piazza di <expan abbr="San">S.</expan> Mar-<lb></lb> co, ove era per l'addietro la Fabbtica de-<lb></lb> gli Arazzi, e adesso un Casino Reale fatto <lb></lb> fabbricare dal Granduca Leopoldo.</s><s id="id2762343"> Quelle <lb></lb> degl'Ingegnosi, degli Armonici, Fatican-<lb></lb> ti, Coreofili che si esercitano in virtuose <lb></lb> adunanze di canto, suono, ballo e poeti-<lb></lb> che Composizioni.</s><s id="id411313"> Finalmente per rende-<lb></lb> re una Città in ogni parte compita hanno <lb></lb> fatto a gara l'Arte, e la Natura; quella <lb></lb> con tanti abbellimenti di sontuosi Edifizj, <lb></lb> Statue, e di Strade spaziose, e ben lastri-<lb></lb> cate, essendosi dato principio a lastricarle <lb></lb> sotto la direzione di Lapo nell'anno 1250. <lb></lb> e di Arnolfo suo figlio: Questa coll'ameni-<lb></lb> tà del sito, ov'ella è collocata e circonda-<lb></lb> ta da fertilissime colline ripiene tutte di <lb></lb> Ville, e Casamenti, che veduti da qualche <lb></lb> eminenza formano un bel colpo d'occhio. </s><lb></lb> <s id="id1564728">Il Fiume Arno l'attraversa.</s><s id="id409205"> Non è mara-<lb></lb> viglia s'ella meriti l'encomio, che le han-<lb></lb> no fatto non pochi Scrittori di bella Città <lb></lb> e di maestra delle Scienze, e delle Arti, <lb></lb> qual nuova Atene in Italia.</s><s id="id2773054"> Firenze era <lb></lb> negli antichi tempi divisa in 6. parti, che <lb></lb> si dicevano in sestieri; quindi in 4. parti, <lb></lb> che si dissero quartieri, e adesso in due <lb></lb> parti, che una dicesi Quartiere di Levan-<lb></lb> <pb pagenum="(10)"></pb> te, e l'altra Quartiere di Ponente.</s><s id="id2797972"> Ma <lb></lb> perchè tanto i Fiorentini che i Cittadini <lb></lb> possano da loto stessi osservar il più bel-<lb></lb> lo, seguirò il metodo di descrivere i 4. <lb></lb> già noti Quartieri della Città.</s></p> <p id="id2761915" type="head "><s id="id2761917">QUARTIER SAN GIOVANNI</s></p> <p id="id2761897" type="main"><s id="id2761899">SANTA MARIA DEL FIORE.</s><s id="id2761902"> Questa Chiesa <lb></lb> Metropolitana vince di pregio tutte le Fab-<lb></lb> briche della Città, onde fa di mestiere os-<lb></lb> servare tutto ciò, che la rende singolare. </s><lb></lb> <s id="id1564847">Si estende in lunghezza braccia 260., la <lb></lb> larghezza delle Tribune è di 156.; e quel-<lb></lb> la delle Navate è di 71.; l'altezza dal <lb></lb> piano della terra sino alla sommità della <lb></lb> Croce è di braccia 202., poichè fino al <lb></lb> piano della Lanterna è alta 154. braccia, <lb></lb> il tempio della Lanterna 36.; la Palla 4, <lb></lb> e 8. braccia la Croce.</s><s id="id2782158"> La circonferenza <lb></lb> è di braccia 1280.</s><s id="id2771787"> Per di fuori è tutta <lb></lb> incrostata di marmi, con bell'ordine di-<lb></lb> sposti.</s><s id="id2742676"> La facciata era quasi per metà <lb></lb> incrostrata di marmi, e adornata di mol-<lb></lb> te statue, e bassirilievi, fatta con dise-<lb></lb> gno di Giotto; ma fu demolita nell'an-<lb></lb> no 1586., e fu dato principio ad un al-<lb></lb> tra di disegno diverso, ma ancora que-<lb></lb> <pb pagenum="(11)"></pb> sta essendo ad una certa altezza fu di <lb></lb> nuovo disfatta l'nnno 1688,, in occasio-<lb></lb> ne delle Nozze del Principe Ferdinando <lb></lb> di Toscana colla Principessa Violante di <lb></lb> Baviera, e fu dipinta a fresco, come ri-<lb></lb> trovasi di presente da dieci Pittori Bolo-<lb></lb> gnesi, capo dei quali fu Bartolommeo Ve-<lb></lb> ronesi per le Figure, ed Ercole Graziani <lb></lb> per l'Architettura, avendovi espressi so-<lb></lb> pra le porte i tre Concilj celebrati in di-<lb></lb> versi tempi in Firenze, cioè quello sulla <lb></lb> porta a mano destra adunato da Papa <lb></lb> Vittorio II. nel 1055.; l'altro sulla porta <lb></lb> sinistra tenuto da Papa Pasquale II. nel <lb></lb> 1104., e sulla porta maggiore il celebre <lb></lb> Concilio de' Greci, e Latini celebrato nel <lb></lb> 1439. da Eugenio IV. in memoria dei <lb></lb> quali si leggono le respettive Inscrizioni. </s><lb></lb> <s id="id1564999">Del primo</s></p> <p id="id2769609" type="main"><s id="id2769611"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Concilium Generale <lb></lb> Florentiae habetur <lb></lb> Difficillimis temporibus <lb></lb> praesentibus <lb></lb> Victore II. Pont. Maximo <lb></lb> Et Enrico Imperatore Augusto <lb></lb> Anno Domini M. LV.</emph></emph></foreign></s></p> <pb pagenum="(12)"></pb> <p id="id1565051" type="main"><s id="id1565052">Del secondo</s></p> <p id="id409900" type="main"><s id="id409902"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Sacer Conventus <lb></lb> Episcoporum CCCXL. <lb></lb> Florentiae <lb></lb> De gravissimis rebus consulitur. <lb></lb> A Paschale II. <lb></lb> Rom. Pont. <lb></lb> Anno Dom. M. CIV.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2780287" type="main"><s id="id2780290">Del terzo</s></p> <p id="id2780293" type="main"><s id="id2759894"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Sacrosancta Oecumenica <lb></lb> Decima septima <lb></lb> Synodus hoc in Florentina Basilica celebratur <lb></lb> In qua tum Graeci tum Latini <lb></lb> In unam eomdemque veram fidem consensere <lb></lb> Coram Eugenio IV. Universalis Ecclesiae <lb></lb> Pontifice <lb></lb> Nec non Ioanne Augusto <lb></lb> Graecorum Imperatore <lb></lb> Anno Domini MCD. XXXIX.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2770253" type="main"><s id="id2770255">Le statue, che erano nell'antica facciata <lb></lb> Gotica (che si vede dipinta nel primo <lb></lb> Chiostro di <expan abbr="San">S.</expan> Marco) furono collocate in <lb></lb> diverse nicchie dentro la Chiesa, e tra <lb></lb> queste i quattro Evangelisti alti più del <lb></lb> naturale fatti da Donatello, furono collo-<lb></lb> cati nelle Cappelle della Tribuna di mez-<lb></lb> zo.</s><s id="id2792043"> Per sette gran Porte vi si ha l'in-<lb></lb> gresso, 3. delle quali nella facciata, e 4. <lb></lb> <pb pagenum="(13)"></pb> lateralmente, abbellite di vaghi lavori, <lb></lb> ed intagli, tra' quali è molto in pregio <lb></lb> una Madonna di marmo con due Angio-<lb></lb> li, di Giovanni da Pisa sopra la Porta di-<lb></lb> rimpetto la Canonica; e l'Annunziazione <lb></lb> in Mosaico di mano del Ghirlandajo so-<lb></lb> pra la porta laterale verso la via de' Ser-<lb></lb> vi, sopra la quale rimirasi un Assunzio-<lb></lb> ne in marmo fatta da Nanni di Antonio <lb></lb> di Banco.</s><s id="id2769383"> Ergesi sopra questo Edifizio la <lb></lb> gran Cupola di figura ottagona.</s><s id="id2764411"> Questa <lb></lb> Cupola è sì famosa, che Michelagnolo di-<lb></lb> ceva potersi appena imitare, non supera-<lb></lb> re con l'Arte.</s><s id="id2789304"> L'Architettura di tutto <lb></lb> quesso composto è maravigliosa; poichè <lb></lb> in quell'età costumandosi di fabbricare <lb></lb> alla Gotica, fu ottima cosa, che gl'inge-<lb></lb> gnosi Artefici si discostassero da una ma-<lb></lb> niera sì barbara, ed all'ottima degli an-<lb></lb> tichi Romani s'avvicinassero.</s><s id="id2761621"> Questo gran-<lb></lb> de Edifizio ebbe cominciamento nel dì 8. <lb></lb> Settembre 1298. come dalla seguente In-<lb></lb> scrizione posta per di fuori alla parete <lb></lb> della Chiesa dentro i Cancelli del Cam-<lb></lb> panile apparisce</s></p> <p id="id2777498" type="main"><s id="id2777501"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Annis millenis centum bis octo nogenis <lb></lb> Venit Legatus Roma bonitate donatus,<lb></lb> <pb pagenum="(14)"></pb> Qui lapidem fixit fundo, simul & benedixit <lb></lb> Praesule Francisco gestanti Pontificatum <lb></lb> Istud ab Arnolpho Templum ſuit acdificatum: <lb></lb> Hoc opus insigne decorans Florentia dignae <lb></lb> Reginae Coeli construxit mente fideli <lb></lb> Quam tu Virgo pio semper defende Maria.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2759047" type="main"><s id="id2759049">Fu gettata la prima pietra dal Cardinale <lb></lb> Pietro Valeriano Legato Apostolico, essen-<lb></lb> do prima in questo luogo una Chiesa eret-<lb></lb> ta in onore di <expan abbr="Santa">S.</expan> Reparata, per ricordan-<lb></lb> za della vittoria ottenutasi l'anno 407. nel <lb></lb> giorno a lei dedicato, contro Radagasio <lb></lb> Re de' Goti.</s><s id="id2773283"> Il primo Architetto fu Ar-<lb></lb> nolfo di Lapo; discepolo di Cimabue, sot-<lb></lb> to la direzione del quale incominciatasi <lb></lb> questa Fabbrioa, in 150. anni fu da altri <lb></lb> valenti uomini suoi successori terminata. </s><lb></lb> <s id="id1565455">La gran Cupola fu parto dell'ingegno di <lb></lb> Filippo di Ser Brunellesco Lapi Architet-<lb></lb> to.</s><s id="id2787524"> La Lanterna di disegno del medesi-<lb></lb> mo, tutta di marmo massiccio, mirabil-<lb></lb> mente intagliata fu messa su da Baccio <lb></lb> d'Agnolo; e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino allora Arcivesco-<lb></lb> vo di Firenze salì col Clero a porvi la <lb></lb> prima pietra nell'anno 1448.; e quella <lb></lb> parte dell'Opera è disegno di detto Bac-<lb></lb> cio.</s><s id="id2755234"> La Palla che pesa libbre 5368., e la <lb></lb> <pb pagenum="(15)"></pb> Croce furono collocate nel 28. Maggio 1472. <lb></lb> da Andrea Verrocchio maestro di Leo-<lb></lb> nardo da Vinci.</s><s id="id1565525"> Ammirata l'esteriore bel-<lb></lb> lezza entreremo in Chiesa.</s><s id="id2769558"> Il pavimento <lb></lb> è di marmi di varj colori divisati con <lb></lb> mirabil disegno.</s><s id="id2765572"> Quello della Navata di <lb></lb> mezzo è di Francesco da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, e quel-<lb></lb> lo intorno al Coro fu fatto col disegno di <lb></lb> Michelagnolo, ed il rimanente di Baccio <lb></lb> di Agnolo.</s><s id="id2750751"> Prima d'ogni altra cosa po-<lb></lb> trà l'erudito volger l'occhio alle varie <lb></lb> Inscrizioni, e memorie, che vi si trova-<lb></lb> no.</s><s id="id2773077"> A mano destra avvi il ritratto del <lb></lb> Brunellesco scolpito in marmo dal Bug-<lb></lb> giano suo scolare con l'appresso Inscri-<lb></lb> zione composta da Carlo Marzuppini A-<lb></lb> retino.</s></p> <p id="id2764992" type="main"><s id="id2764995"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">D. S.<lb></lb> Quantum Philippus Architectus arte Dae-<lb></lb> dalea valuerit cum huius celeberrimi Templi <lb></lb> mira testudo. Tum plures machinae divino <lb></lb> ingenio ab eo adinuenctae documento esse pos-<lb></lb> sunt. Quapropter ob eximias sui animi do-<lb></lb> tes singalaresque virtutes xv. Kal. Maias <lb></lb> anno 1444. eius B. M. corpus in hac humo <lb></lb> supposita grata Patria seppelliri iussit.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2784934" type="main"><s id="id2756050">Ne segue il ritratto di Giotto restaurato-<lb></lb> <pb pagenum="(16)"></pb> re della Pittura, e Architetto del gran <lb></lb> Campanile, scolpito da Benedetto da Maja-<lb></lb> no coi seguenti versi di Angelo Poliziano</s></p> <p id="id2783906" type="main"><s id="id2788421"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ille ego sum per quem pictura extincta revixit <lb></lb> Cui quam recta manus tam fuit & facilis <lb></lb> Naturae deerat nostrae quod defuit arti <lb></lb> Plus licuit nulli pingere, nec melius.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2769340" type="main"><s id="id2769343"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Miraris turrem egregiam sacro aere sonantem <lb></lb> Haec quoque de modulo crevit ad astra meo. <lb></lb> Denique sum Jottus quid opus fuit illa referre. <lb></lb> Hoc nomen longi carminis instar erit. <lb></lb> Obiit an. MCCCCXXXVI. Cives pos. <lb></lb> B. M. MCCCCLXXXX.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2786034" type="main"><s id="id2786038">Succedono altre memorie d'uomini illu-<lb></lb> stri come di Antonio dell'Orso Vescovo <lb></lb> Fiorentino in un'arca elevata da terra, con <lb></lb> la statua di marmo sopra di essa: di Pier <lb></lb> Farnese Capitano de'Fiorentini; e di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <lb></lb> Luigi Marsilj Teologo del Cardinal Pietro <lb></lb> Corsini, con il seguente Epigrafe.</s></p> <p id="id2763220" type="main"><s id="id2763223"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Florentina Civitas ob singularem eloquen-<lb></lb> tiam & doctrinam Clarissimi Viri Magistri <lb></lb> Luisii de Marsilis publico sumptu <lb></lb> faciendum statuit.</emph></emph></foreign></s></p> <pb pagenum="(17)"></pb> <p id="id1565847" type="main"><s id="id1565849">Dopo vi è di mano di Lorenzo di Bicci (che <lb></lb> fu il primo che dipingesse in questo Tem-<lb></lb> pio avendo effigiati i Santi delle Cappelle) <lb></lb> il Deposito del suddetto Vescovo poi Car-<lb></lb> dinal Pietro Corsini, con la seguente In-<lb></lb> scrizione in terra alla dirittura delle co-<lb></lb> lonne.</s></p> <p id="id2762400" type="main"><s id="id2771412"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Petro Corsinio Florentiae Episcopo & Card. <lb></lb> Ampliss. ob Familiae nobilitatem & eximias <lb></lb> Animi sui dotes haec urbs opt. de se merito <lb></lb> sepulcrum hoc. p. c.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2790560" type="main"><s id="id2790563">Ne segue l'effigie di Marsilio Ficino rinnuo-<lb></lb> vatore della Filosofia di Platone scolpita in <lb></lb> marmo da Andrea Ferrucci di Fiesole.</s></p> <p id="id2763064" type="main"><s id="id2763068"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">En Hospes. Hic est Marsilius Sophie Pater <lb></lb> Platonicum qui dogma culpa temporum <lb></lb> Situ obrutum illustrans et Atticum decus <lb></lb> Servans Latio dedit. Fores primus sacras <lb></lb> Divinae aperiens mentis actus numiue <lb></lb> Vixit beatus ante Cosmi munere <lb></lb> Laurique Medicis nunc revixit publico <lb></lb> S. P. Q. F. An. MDXXI.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2750928" type="main"><s id="id2750931">A sinistra entrando in Chiesa vedesi il <lb></lb> Ritratto di Antonio Squarcialupi scolpito <lb></lb> <arrow.to.target n="a2"></arrow.to.target> <pb pagenum="(18)"></pb> da Benedetto da Majano, con l'Inscrizio-<lb></lb> ne composta dal Magnifico Lorenzo de' Me-<lb></lb> dici.</s></p> <p id="id2782894" type="foot"><s id="id2782896"><foot.target id="a2"></foot.target>2</s></p> <p id="id2769785" type="main"><s id="id2769788"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Multum profecto debet Musica <lb></lb> Antonio Squarcialupio Organistae. Is enim <lb></lb> Ita arti gratiam coniunxit, ut quartam <lb></lb> Sibi viderentur Charites Musicam ascivisse <lb></lb> Sororem I.<lb></lb> Fiorentina Civitas grati animi officium <lb></lb> Rata ejus memoriam propagare <lb></lb> Cuius manus saepe Mortales <lb></lb> In dulcem admirationem <lb></lb> Adduxerat Civi suo <lb></lb> Monumentum posuit.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2765598" type="main"><s id="id2790732">Sopra la Porta vedesi il Deposito di Pietro <lb></lb> da Toledo Vice Re di Napoli, e Padre di <lb></lb> Eleonora moglie di Cosimo I. </s><s id="id1566107">Dipoi nelle <lb></lb> pareti sono dipinte due figure rappresen-<lb></lb> tanti Niccolò da Tolentino, che è di An-<lb></lb> drea del Castagno, e Giovanni Acuto ope-<lb></lb> ra di Paolo Uccello.</s><s id="id2845078"> Merita osservazione <lb></lb> un quadro dell'Orcagna, in cui è dipinto <lb></lb> il Poeta Dante, quivi esposto per Decreto <lb></lb> della Repubblica Fiorentina, essendo l'<lb></lb> unica memoria pubblica, che ci sia di que-<lb></lb> sto gran Maestro della Toscana Poesia, sotto <lb></lb> <pb pagenum="(19)"></pb> il qual ritratto vi si leggono gli appresso <lb></lb> versi composti da Coluccio Salutati.</s></p> <p id="id2781648" type="main"><s id="id2781651"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Qui Coelum cecinit, mediumq; imumq. Tribunal <lb></lb> Lustravitque animo cuncta Poeta suo <lb></lb> Doctus adest Dantes sua quem Florentia saepe <lb></lb> Sensit Consiliis ac pietate patre.<lb></lb> Nil potuit tanto mors salva nocere Poetae <lb></lb> Quem vivum virtus, carmen imago facit.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2814628" type="main"><s id="id2814631">Qesta Chiesa è divisa in tre Navate, alle <lb></lb> quali corrispondono tre Tribune di forma <lb></lb> ottagona, e in ciascuna sono cinque Cap-<lb></lb> pelle.</s><s id="id2783922"> Nella Tribuna di mezzo si osservano <lb></lb> nelle quattro Cappelle laterali li Evangeli-<lb></lb> sti di mano di Donatello, e nella Cappella <lb></lb> di mezzo il Cenacolo, di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Balducci, e <lb></lb> gli altri due Quadri laterali di Bernardi-<lb></lb> no Poccetti, che in quello a mano dritta <lb></lb> sono i Discepoli di Emaus, e nell'altro a <lb></lb> sinistra Gesù Cristo che manda li Apostoli <lb></lb> a predicare.</s><s id="id2765415"> Questa Cappella adornata di <lb></lb> Balaustri, e dell'Altare di marmi di varj <lb></lb> colori, è dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi Vescovo Fio-<lb></lb> rentino, le di cui Ceneri si conservano <lb></lb> sotto l'Altare in una bellissima Cassa di <lb></lb> bronzo, che può osservarsi da tutte le parti, <lb></lb> mirabilmente lavorata da Lorenzo Ghiberti. </s> <pb pagenum="(20)"></pb> <s id="id1566306">Passando alla Tribuna detta della <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce <lb></lb> osserveremo la Porta di bronzo della Sagre-<lb></lb> stia, opera di Luca della Robbia, lavori tan-<lb></lb> to accreditati di terra invetriata; e dentro <lb></lb> la medesima Sagrestia i Putti, che l'ador-<lb></lb> nano con varj festoni di mano di Dona-<lb></lb> tello; e l'arco piano fatto di Pietre com-<lb></lb> messe, opera singolare, e prodigio dell'Ar-<lb></lb> chitettura.</s><s id="id2787516"> In detta Tribuna oltre l'Altare <lb></lb> della <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, ove in un ricchissimo Reli-<lb></lb> quiario un gran pezzo di essa con altre <lb></lb> insigni reliquie conservasi, si vedono alle <lb></lb> pareti due quadri che in uno di mano di <lb></lb> Federigo Zuccheri è espressa l'Annunzia-<lb></lb> zione, e nell'altro l'adorazione de' Magi <lb></lb> d'Autore ignoto.</s><s id="id2785287"> Può osservarsi l'Imma-<lb></lb> gine di <expan abbr="San">S.</expan> Giuseppe nella Cappella ad Esso <lb></lb> dedicata di mano di Lorenzo di Credi, e i <lb></lb> due Quadri laterali cioè il Transito è di <lb></lb> Mauro Soderini, e lo sposalizio è di Gio-<lb></lb> vanni Ferretti.</s><s id="id2761702"> Nel pavimento di questa. <lb></lb> Tribuna sotto un'assito di legno vi è un <lb></lb> tondo di marmo, sul quale nel solstizio di <lb></lb> Giugno passando il raggio solare per un'<lb></lb> anello fermato nella lanterna della Cupo-<lb></lb> la si conosce il punto della maggiore al-<lb></lb> tezza di questo Pianeta, invenzione trova-<lb></lb> ta dal celebre Maestro Paolo del Pozzo <lb></lb> <pb pagenum="(21)"></pb> Toscanelli Fiorentino, che morí nel 1482., <lb></lb> ed essendo la Lanterna della Cupola stata <lb></lb> terminata nel 1465. si conosce esservi stati <lb></lb> posti questi segni contemporaneamente, <lb></lb> venendo ad essere così una Meridiana del-<lb></lb> le prime, e più antiche dell'Europa; che <lb></lb> dipoi nel 1755. dal mattematico <expan abbr="Padre">P.</expan> Leo-<lb></lb> nardo Ximenes Gesuita, fu tirata una <lb></lb> Meridiana in un regolone di metallo che <lb></lb> resta sotto detto il assito, per servire alle <lb></lb> dette osservazioni solstiziali, che si prose-<lb></lb> guono da altre persone regolarmente ogni <lb></lb> anno alcuni giorni prima, e dopo il soprad-<lb></lb> detto solstizio.</s><s id="id2782083"> Leggesi nella muraglia la <lb></lb> seguente memoria.</s></p> <p id="id2765029" type="main"><s id="id2765032"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Auspiciis Francisci Romanorum Imperatoris, <lb></lb> ac Magni Etruriae Ducis. Ad veterem Tem-<lb></lb> pli hujus Gnomonem a Paulo Tuscanellio <lb></lb> medio circiter saeculo XV. constitutum, ineun-<lb></lb> te vero XVI. amplificatum, Leonardus Xi-<lb></lb> menius Soc. I. novas observationes instituit <lb></lb> Probata laminae aeneae, pro centro positae, <lb></lb> ac loci totius hac in re stabilitate, eius <lb></lb> Gnomonis altitudo, demissa catena, accu-<lb></lb> rate exporata est, evalitque pedum Pari-<lb></lb> siensium</emph>...... 277. pol. 4. lin: 9. 68. <lb></lb> <emph type="italics">Latus horizontale a verticali linea ad cen-</emph> <lb></lb> <pb pagenum="(22)"></pb> <emph type="italics">trum Solstizialis marmoris, Solarem imagi-<lb></lb> nem ridiemdus Iunii MDX. complexi, in-<lb></lb> ventnm fuit pedum</emph>...... 102. pol. 6. <lb></lb> lin. 5. 10. <emph type="italics">Idem latus, ad speciei Solaris <lb></lb> eentrum, X. KAL. Iulii MDCCLV. prioris <lb></lb> longitudinem excessit</emph>........ pol. 1. <lb></lb> lin. 3. 82. <emph type="italics">Unde, annis CCXLV. elapsis, <lb></lb> Eclipticae obliquitas minor depraehenditur <lb></lb> minuto uno, Secundis sexdecim proxime. <lb></lb> Quum tamen antiquis Ignomon in Occasum <lb></lb> M.</emph> 56. S. 41. <emph type="italics">aberraret. Novus eodem Cen-<lb></lb> tro, eademque, intra Parisiensem lineam, <lb></lb> altitudine, in vero. Meridiani Circuli pia-<lb></lb> no constructus est; Meridiana linea in re-<lb></lb> gula metallica insculpta Punctum perpendi-<lb></lb> culi in aere cousignatum. Quod rei necessi-<lb></lb> tate, infra Meridianae Libellam constitit</emph> <lb></lb> pol. 1. lin 10. 78. <emph type="italics">Quem Gnomonem toto <lb></lb> tetrarum Orbe Maximum. Ad exiguas Ecli-<lb></lb> pticae variationes in posterum dignoscendas. <lb></lb> Ad anni mensuram, Paschatisque Diem sub-<lb></lb> tilius determinandum. Ad certos denique <lb></lb> Planetarum, Siderumque motus peculiari ra-<lb></lb> tione definiendos, Magnus Imperator, Sacra-<lb></lb> rum rerum, Bonarumque Artium studiosis-<lb></lb> simus, Etruscis suis dedit Anno a Ch. N. <lb></lb> MDCCLVI.</emph></emph></foreign></s></p> <pb pagenum="(23)"></pb> <p id="id1566731" type="main"><s id="id1566732">Nella Tribuna opposta detta di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio <lb></lb> Abate, si adora un'Immagine di Maria <lb></lb> che era in via del Cilegio, e che quì fu tra-<lb></lb> sportata nel 1. Settembre del 1796.</s><s id="id2772232"> Nelle <lb></lb> pareti vi sono due Quadri uno rappresen-<lb></lb> tante la Nascita di Gesù di Gegorio Paga-<lb></lb> ni, e l'altro la Visitazione di Maria a <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Elisabetta di Batista Naldini.</s><s id="id2783886"> Le pitture <lb></lb> dei Santi che si vedono nelle Cappelle del-<lb></lb> le Tribune sotto le finestre sono di Loren-<lb></lb> zo di Bicci, di cui erano pure i dodici A-<lb></lb> postoli dipinti nelle Navate, dei quali uno <lb></lb> solo ora se ne vede accanto al Ritratto di <lb></lb> Giotto appiè della Chiesa.</s><s id="id2762577"> Tra le due Tri-<lb></lb> bune di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi, e di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio vi è la <lb></lb> Sagrestia dei Canonici, sopra la quale so-<lb></lb> no di Luca della Robbia gli adornamenti <lb></lb> del Ballatojo, e dell'organo sopra di essa, e <lb></lb> le figure di Terra verniciata sopra la por-<lb></lb> ta esprimenti la Resurrezione, e Ascen-<lb></lb> sione del Signore, nelle pareti delle quali <lb></lb> si leggano le appiè quattro Inscrizioni che <lb></lb> le due accanto a quella dei Canonici una <lb></lb> contiene la traslazione del Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Za-<lb></lb> nobi, e l'altra la memoria della fondazio-<lb></lb> ne di questa Metropoli.</s></p> <p id="id2839676" type="main"><s id="id2839680"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Cum Divi Zeuobii Corpus in S. Laurentii</emph> <lb></lb> <pb pagenum="(24)"></pb> <emph type="italics">aede conditum esset: atque ob admiranda <lb></lb> ipsius opera majori in dies frequentia cele-<lb></lb> braretur, Andreas qui proxime Zenobio in <lb></lb> Episcopatu successerat, eum honorem isti <lb></lb> potissimum, cui praefuerat Ecclesiae deberi <lb></lb> arbitratus, convocatis ex vicinis Urbibus <lb></lb> Episcopis, Civitate gestiente, et insigne ari-<lb></lb> dae arboris in area revirescentis, floresque <lb></lb> fundentis, miraculum obtupescente, in hanc <lb></lb> longe quam nunc est humiliorem Basilicam <lb></lb> illustri pompa transtulit. VII. Kal. Febr. <lb></lb> CCCCIX.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2771912" type="main"><s id="id2771916"><emph type="italics">Anno a Christi ortu MCCIIC.</emph></s></p> <p id="id2771923" type="main"><s id="id2771328"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Florentini magnis divitiis partis, & rebus <lb></lb> Domi, forisque commode constitutis, cum <lb></lb> urbem moenibus auxissent, pulcherrimisque <lb></lb> ædificiis publice decorassent: ut rem divi-<lb></lb> nam quoque optime ordinarent et posteris <lb></lb> insignis magnificentiae, & religionis suae <lb></lb> exemplum proderent, hoc augustissimum Tem-<lb></lb> plum in Dei honorem, eiusq. matris semper <lb></lb> Virginis Mariae instituerunt. Et Pontificio <lb></lb> Legato Cardinale praesente primumque lapi-<lb></lb> dem ponente, summa cum omnium laetitia, <lb></lb> ac devotione incoarunt VI. Idus Septembris.</emph></emph></foreign></s></p> <pb pagenum="(25)"></pb> <p id="id1567039" type="main"><s id="id1567040">Le altre due accanto alla Sagrestia comune <lb></lb> contengono le memorie della consacrazio-<lb></lb> ne di questa Chiesa fatta da Eugenio IV., <lb></lb> e del Concilio Fiorentino celebrato da det-<lb></lb> to Pontefice, distese da Angiolo Poliziano.</s></p> <p id="id2770269" type="main"><s id="id2770272"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ob insignem magnificentiam Civitatis, <lb></lb> et Templi Eugenius PP. IV. omni Solemni-<lb></lb> tate adhibita dedicavit Die XXV. Martii <lb></lb> MCCCCXXXVI. cuius dedicationis gratia Pons <lb></lb> Ligneus Insigni Magnifieentia, & ornatu fa-<lb></lb> ctus est ab Ecclesia S. Marie Novellae ubi <lb></lb> Papa inhabitabat usque ad hanc Ecclesiam. <lb></lb> Per quem veniens Pontifex cum Cardinalibus <lb></lb> & Episcopis, caeterisq. Proceribus Pontificali <lb></lb> habitu ad dedicandum accessit. Tanta enim <lb></lb> moltitudo ad spectandum convenerat ut prae <lb></lb> nimia turba vias obsidente nisi per pontem <lb></lb> commode transire Pontifex non potuisset.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2854090" type="main"><s id="id2762893"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ad perpetuam rei memoriam</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2762900" type="main"><s id="id2762903"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Generali Concilio Florentiae celebrato post <lb></lb> longas disputationes unio Graecorum facta <lb></lb> est in hac ipsa Ecclesia die V I. Iulii <lb></lb> MCCCCXXXIX. praesidente eidem Concilio <lb></lb> Eugenio Papa cum Latinis Episcopis & Pre-<lb></lb> latis, & Imperatore Costantinopolitano cum</emph> <lb></lb> <pb pagenum="(26)"></pb> <emph type="italics">Episcopis & Prelatis & Proceribus Grecorum <lb></lb> in copioso numero. Sublatisque erroribus in <lb></lb> unam eamdemque rectam fidem quam Roma-<lb></lb> na tenet Ecclesia consenserunt.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2772241" type="main"><s id="id2772245">S'inalza sopra le Tribune la grandiosa Cu-<lb></lb> pola, per di dentro dipinta da Federigo Zuc-<lb></lb> cheri, e da Giorgio Vasari.</s><s id="id2772255"> Corrisponde por <lb></lb> di sotto il Coro, disegno di Filippo Brunel-<lb></lb> lesco; ed eseguito da Giuliano di Baccio <lb></lb> d'Agnolo della medesima forma d'ordine <lb></lb> Ionico, e di marmi di varj colori.</s><s id="id2771478"> Resta <lb></lb> questo coronato da un bellissimo fregio, so-<lb></lb> stenuto da più colonne, l'imbasamento del-<lb></lb> le quali è arricchito di bassirilievi, parte <lb></lb> de' quali sono di Baccio Bandinelli, e parte <lb></lb> di Giovanni dell'Opera.</s><s id="id2775095"> In testa del Coro <lb></lb> si vede un Crocifisso di mano di Benedetto <lb></lb> da Majano, Scultore antico, e valente.</s><s id="id2775104"> Po-<lb></lb> sano sopra l'Altare tre grandi Statue di <lb></lb> marmo, scolpite da Baccio Bandinelli, rap-<lb></lb> presentanti Iddio Padre in atto di sedere ed <lb></lb> a' suoi piedi il Cristo morto sostenuto da un <lb></lb> Angiolo.</s><s id="id2770794"> Dietro questo Altare vedesi una <lb></lb> Pietà di mano del Buonarroti, che sebbene <lb></lb> non condotta a fine mostra l'eccellenza del <lb></lb> Professore.</s><s id="id2763231"> Questo stimabilissimo gruppo ci <lb></lb> fu collocato per ordine di Cosimo III. in <lb></lb> <pb pagenum="(27)"></pb> luogo di due bellissime Statue di marmo <lb></lb> rappresentanti Adamo, ed Eva, di mano di <lb></lb> Baccio Bandinelli, che le fece trasportare <lb></lb> nel Salone di Palazzo Vecchio.</s><s id="id2742620"> Gl'Altari <lb></lb> della Croce, e di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio adornati con <lb></lb> Tabernacoli, e colonne di marmo, come <lb></lb> pure i gradi di marmo di tutti gli Altari <lb></lb> delle Tribune, i sedili di noce del Coro e <lb></lb> l'adornamento dell'Organo sopra la sini-<lb></lb> stra Sagrestia furono fatti a spese dell'Arci-<lb></lb> vescovo Francesco Incontri.</s><s id="id2790795"> Ne' pilastsi del-<lb></lb> le Tribune, come ancora nelle mura delle <lb></lb> Navate si vedono alcune Nicchie di marmo <lb></lb> misto, fatte col disegno di Bartolommeo <lb></lb> Ammannati, ove sono gli Apostoli scolpiti <lb></lb> in marmo da maestri eccellenti, cioè: <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Iacopo da Iacopo Tatti Fiorentino, detto il <lb></lb> Sansovino; il <expan abbr="San">S.</expan> Matteo da Vincenzio Rossi; <lb></lb> il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea da Andrea Ferrucci; il <expan abbr="San">S.</expan> Tom-<lb></lb> maso da Vincenzio Rossi; il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro dal <lb></lb> Bandinelli; il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Evangelista da Bene-<lb></lb> detto da Rovezzano; il <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo Minore <lb></lb> e il <expan abbr="San">S.</expan> Filippo da Giovanni dell'Opera.</s><s id="id2837146"> Qui-<lb></lb> vi non si vedranno in gran copia gli abbel-<lb></lb> limenti interiori, che a' nostri tempi si co-<lb></lb> stumano, ma si scorgerà un bel composto, <lb></lb> ed una maestosa bellezza, che senz'altro <lb></lb> ornamento l'occhio sommamente diletta. </s><lb></lb> <pb pagenum="(28)"></pb> <s id="id1567530">Oltre il materiale, degna si è questa Chiesa <lb></lb> di somma venerazione per le Reliquie di <lb></lb> tanti Santi, che vi si adorano.</s><s id="id2821412"> Tra quelle <lb></lb> ci sono una parte della <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, un Chio-<lb></lb> do, ed una Spina della Corona di Nostro <lb></lb> Signore, riposte in un Reliquia rio d'oro mas-<lb></lb> siccio tutto lavorato, ed intarsiato di perle, <lb></lb> gioie, e pietre preziosissime.</s><s id="id2764976"> Esistono i Corpi <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi Vescovo Fiorentino. di <expan abbr="San">S.</expan> Po-<lb></lb> dio, del Papa <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano IX. e de' Santi Mar-<lb></lb> tiri Abdon, e Sennen.</s><s id="id2765066"> Evvi inoltre un Pol-<lb></lb> lice di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista con porzione delle <lb></lb> sue Ceneri; una parte di un Braccio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Andrea Apostolo, e molte altre Reliquie <lb></lb> descritte già dall'Arcidiacono Cosimo Mi-<lb></lb> nerbetti <note id="id1567646" n="1"><p id="id2793079" type="main"><s id="id2793082"> Questa descrizione fu stampata nel 1615 e <lb></lb> di nuovo con aggiunte di Francesco Cionacci <lb></lb> nel 1685. in 4. </s></p></note>.</s><s id="id2752420"> Quarantadue Canonici, e fra <lb></lb> questi, cinque Dignità, sessanta e più <lb></lb> Cappellani, cento Cherici Eugeniani, e <lb></lb> nelle feste, e solennità altri sessanta Che-<lb></lb> rici del Seminario Fiorentino, celebrando <lb></lb> gli Ufizj Divini con molto decoro, e splen-<lb></lb> dore.</s><s id="id2793063"> Questa Chiesa s'è resa celebre per <lb></lb> molti avvenimenti quivi accaduti.</s><s id="id2793069"> Fra que-<lb></lb> sti è da rammentarsi che Carlo VIII. con-<lb></lb> <pb pagenum="(29)"></pb> cluse la concordia co' Fiorentini: che i Pon-<lb></lb> tefici Martino V. ed Eugenio IV. solenne-<lb></lb> mente ci celebrarono.</s><s id="id2758242"> Che Pio II. e Leone <lb></lb> X. c'assisterono più volte alle sacre funzioni; <lb></lb> ma più di ogn'altro, che quivi si celebrò l'an-<lb></lb> no 1439. il Concilio Fiorentino, coll'inter-<lb></lb> vento del mentovato Eugenio IV. dell'Im-<lb></lb> perador Paleologo, del Patriarca di Co-<lb></lb> stantinopoli, e di tanti Primati della Gre-<lb></lb> cia per l'unione stabilita della Chiesa Gre-<lb></lb> ca colla Latina.</s><s id="id2787055"> Per queste, ed altre ca-<lb></lb> gioni questa Chiesa gode molte prerogati-<lb></lb> ve, tra le quali i Cherici, dopo il servizio <lb></lb> di nove anni prestato alla medesima, per <lb></lb> Bolla di Eugenio IV. e per conferma di <lb></lb> detta Bolla fatta da <expan abbr="San">S.</expan> Pio V. dopo il Con-<lb></lb> cilio di Trento, vengono promossi al Sa-<lb></lb> cerdozio.</s><s id="id2769415"> Questa scuola che esisteva pres-<lb></lb> so il Cimitero della Misericordia fu tra-<lb></lb> sferita nelle stanze dell'antico studio Fio-<lb></lb> rentino quivi vicino, leggendovisi sopra <lb></lb> la porta la seguente inscrizione.</s></p> <p id="id2802688" type="main"><s id="id2802690"> <foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ad veteres studii Florentini</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2802697" type="main"><s id="id2802700"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Aedes Eugenianum Collegium translatum</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2802708" type="main"><s id="id2802712"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Anno Domini MDCCLXXXIV.</emph></emph></foreign></s></p> <pb pagenum="(30)"></pb> <p id="id1567908" type="main"><s id="id1567909">Non è da tralasciarsi, che nelle due Cap-<lb></lb> pelle, che sono dai lati della porta prin-<lb></lb> cipale si conservano due antichissime Pit-<lb></lb> ture, una della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Trinità, e l'altra di <lb></lb> Maria Vergine, che è in un tabernaco-<lb></lb> lo, e che si venerava nell'antichissima <lb></lb> Chiesa di <expan abbr="Santa">S.</expan> Reparata: la qual Santa vi è <lb></lb> dipinta tra le altre nel quadro, che con-<lb></lb> torna il detto tabernacolo di mano di Fran-<lb></lb> cesco Poppi, il quale dipinse Sant'Anto-<lb></lb> nino nella Colonna presso la Pila dell'Ac-<lb></lb> qua Santa.</s><s id="id2775664"> Il Mosaico sopra la porta è di <lb></lb> Gaddo Gaddi.</s><s id="id2775668"> Le sei statue, che sono sul-<lb></lb> la base attorno la Chiesa, sono i modelli <lb></lb> di eccellenti Scultori, cioè il <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, <lb></lb> e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Arcivescovo, sono di Bati-<lb></lb> sta Lorenzi, <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi, e <expan abbr="San">S.</expan> Podio del <lb></lb> Francavilla, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Corsini d'Antonio <lb></lb> d'Annibale, e di Giovanni Caccini è il <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto.</s><s id="id2769598"> Sopra la porta latesa-<lb></lb> le dalla parte del Campanile è il Marti-<lb></lb> rio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Reparata di mano del Passigna-<lb></lb> no, e sopra l'altra dalla parte opposta <lb></lb> fu rappresentato il Concilio Fiorentino dal <lb></lb> <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Paggi.</s><s id="id2773223"> Uscendo di Chie-<lb></lb> ca trovasi appresso il</s></p> <p id="id2773230" type="main"><s id="id2765005">CAMPANILE, la cui circonferenza è 100. <lb></lb> <pb pagenum="(31)"></pb> braccia, l'altezza 144.</s><s id="id2765016"> Fu messa la prima <lb></lb> pietra nel 18.</s><s id="id2765021"> Luglio del 1334. e benedet-<lb></lb> ta dal Vescovo Francesco Salvestri.</s><s id="id2795835"> E' in <lb></lb> isola da ogni parte fino dai fondamenti, <lb></lb> staccato dalla medesima braccia 10. ed è <lb></lb> incrostato di marmi di diversi colori, con <lb></lb> bel disegno distinti; essendo questa una <lb></lb> delle sacre torri più celebri dell`Italia. </s><lb></lb> <s id="id1568170">In quattro nicchie da ogni lato posano <lb></lb> quattro Statue, delle quali quelle che <lb></lb> guardano la Piazza; e l'altre due sopra <lb></lb> la porta sono di mano di Donatello, e le <lb></lb> due che pongono in mezzo le medesime <lb></lb> sono di Niccolò Aretino.</s><s id="id2764382"> Le tre piccole <lb></lb> figure che son sopra la porta del Campa-<lb></lb> nile, il disegno di essa, e tre Statue dal-<lb></lb> la parte della Misericordia rappresentanti <lb></lb> quattro Profeti, i sette Pianeti, le sette <lb></lb> Virtù, e le sette Opere della Misericor-<lb></lb> dia sono di Andrea Pisano, e la quarta <lb></lb> Statua è di Giottino.</s><s id="id2775263"> Le sette storiette <lb></lb> che sono verso la Chiesa rappresentanti <lb></lb> la Grammatica, la Filosofia, la Musica, <lb></lb> l'Astrologìa, e la Geometrìa, come pure <lb></lb> le altre quattro Statue dalla parte della <lb></lb> Chiesa sono di Luca della Robbia.</s><s id="id2764062"> Fu <lb></lb> edificata questa gran Torre col disegno <lb></lb> di Giotto, ed è sì vaga, e sì mirabile la <lb></lb> <pb pagenum="(32)"></pb> sua struttura, che non si trova l'eguale. </s><lb></lb> <s id="id1568268">In faccia è l'esemplarissima</s></p> <p id="id2792057" type="main"><s id="id2792060">COMPAGNIA DELLA MISERICORDIA, i Fra-<lb></lb> telli della quale portano agli Spedali con <lb></lb> gran diligenza e carità gli ammalati sì di <lb></lb> Città che di Campagna; e accorrono con <lb></lb> premurosa celerità ad ogni disgrazia, e <lb></lb> morti istantanee.</s></p> <p id="id2796869" type="main"><s id="id2796872">SAN GIOVANNI antico Battistero, <note id="id1568318" n="1"><p id="id2763052" type="main"><s id="id2801118"> Di questo Tempio si trova stampata una <lb></lb> esatta descrizione del Canonico Antonio Lu-<lb></lb> machi. </s></p></note> e <lb></lb> non già come alcuni dicono un Tempio <lb></lb> di Marte.</s><s id="id2796881"> Esso è di forma ottagona, ed <lb></lb> in questa guisa in antico si fabbricavano <lb></lb> i Templi per uso del Battesimo.</s><s id="id2765332"> Per di <lb></lb> fuori è isolato, e fu incrostato di varj <lb></lb> marmi nel 1293.</s><s id="id2765339"> Per tre Porte vi si ha <lb></lb> l'ingresso, tutte di bronzo, fatte sul di-<lb></lb> segno di Arnolfo di Lapo, e sono di sì <lb></lb> maravigliosa bellezza, e con tal maestria <lb></lb> lavorate, che Michelangiolo Buonarroti <lb></lb> soleva dire, discorrendo di quelle di Lo-<lb></lb> renzo Ghiberti, che sarebbero state bene <lb></lb> nel Paradiso, e sono quella che riguarda <lb></lb> la Chiesa del Duomo, e quella che è di-<lb></lb> rimpetto alla Colonna, e la terza più an-<lb></lb> <pb pagenum="(33)"></pb> tica dalla parte del Bigallo fu fatta da <lb></lb> Andrea Pisano col disegno di Giotto.</s><s id="id2801139"> So-<lb></lb> no effigiate in esse alcune Storie del Te-<lb></lb> stamento Vecchio e Nuovo, di bassorilie-<lb></lb> vo, fatte con la massima eccellenza.</s><s id="id2839833"> So-<lb></lb> pra la Porta principale vi sono tre Sta-<lb></lb> tue di marmo, che due rappresentano il <lb></lb> Battesimo di Cristo incominciate dal San-<lb></lb> sovino, e perfezionate da Vincenzio Dan-<lb></lb> ti, e una rappresenta un Angiolo scolpi-<lb></lb> to dal celebre Innocenzio Spinazzi, e <lb></lb> messa sù nel 4. Settembre 1792. essendovi <lb></lb> per l`avanti un Angiolo fatto di mate-<lb></lb> riali, e che aveva molto sofferto.</s><s id="id2771130"> Sono <lb></lb> del suddetto Danti l'altre Statue di bron-<lb></lb> zo rappresentanti la Decollazione di San <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Giov.</expan> Batista, sopra la Porta, che è di-<lb></lb> rimperto al Bigallo.</s><s id="id2757735"> Sopra quella verso <lb></lb> la Colonna sono maravigliose le tre fi-<lb></lb> gure di bronzo, che rappresentano San <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista, che disputa con un Fariseo, <lb></lb> e con un Dottore della Legge, e sono di <lb></lb> mano di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Francesco Rustici.</s><s id="id2776547"> Le due <lb></lb> Colonne di porfido poste avanti la porta <lb></lb> principale furono donate dai Pisani nel <lb></lb> 1117. tornati che furono dall'acquisto <lb></lb> dell'Isole di Majorca, e Minorca per es-<lb></lb> sere stati i Fiorentini alla guardia della <lb></lb> <arrow.to.target n="a3"></arrow.to.target> <pb pagenum="(34)"></pb> loro Città: e le catene che pendono con <lb></lb> altre che si veggono alle Porte della Cit-<lb></lb> tà di <expan abbr="San">S.</expan> Frediano, di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro in Gatto-<lb></lb> lino, e al Palazzo di Giustizia, sono un <lb></lb> trofeo del valor Fiorentino quando con-<lb></lb> quistarono nel 1362. il Porto Pisano, che <lb></lb> con queste chiudevasi; e ci furono quì <lb></lb> appese nel 1364.</s><s id="id2783855"> Entrando in Chiesa si <lb></lb> vedono sedici grosse Colonne di granito, <lb></lb> con Capitelli, e Pilastri, sopra i quali <lb></lb> ricorre un terrazzino, che circonda la <lb></lb> Chiesa, tramezzo alle quali vedonsi i 12. <lb></lb> Apostoli, e presso la Porta di mezzo la <lb></lb> Legge di Natura, e la Legge Scritta, la-<lb></lb> voro di Bartolommeo Ammannati, a ri-<lb></lb> serva del <expan abbr="San">S.</expan> Simone, che essendo pochi <lb></lb> anni sono a caso caduto, fu rifatto dal <lb></lb> nostro Innocenzio Spinazzi.</s><s id="id2771095"> Sotto l'Arco <lb></lb> della Tribuna, ove è situato l'Altar Mag-<lb></lb> giore, fu nel 1732. alzata la Statua di <lb></lb> marmo del <expan abbr="Santo">S.</expan> Precursore, in atto di es-<lb></lb> sere pottato alla celeste Gloria, con più <lb></lb> Angioli di marmo, opera del celebre Gi-<lb></lb> rolamo Ticciati, di cui pure è il Presbi-<lb></lb> terio davanti il predetto Altare, lavorato <lb></lb> di finissimi marmi, ed arricchito di me-<lb></lb> daglioni, e di bassirilievi.</s><s id="id2772285"> Nella Tribuna <lb></lb> rimirasi la figura dell'Agnello simboleg-<lb></lb> <pb pagenum="(35)"></pb> giato per il Salvatore, leggendovisi in <lb></lb> lettere d'oro: </s><s id="id1568731"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Hic Deus est Magnus mitis <lb></lb> quem denotat Aguas,</emph></emph></foreign></s><s id="id1568748"> attorno al quale nel <lb></lb> cerchio superiore vi è Mosè con i quat-<lb></lb> tro Profeti maggiori, e i tre Patriarchi, <lb></lb> Abramo, Isacco, e Giacobbe con i nomi <lb></lb> loro.</s><s id="id2784435"> Nella lunetta dalla parte dell'Epi-<lb></lb> stola vedesi Maria Vergine sedente col <lb></lb> Figlio in braccio, e dall'altra parte San <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista.</s><s id="id2784451"> In mezzo all'arco superiore <lb></lb> vi è un busto di Maria, come pure nella <lb></lb> parte inferiore altro busto simile in mez-<lb></lb> zo ai dodici Profeti.</s><s id="id2792080"> Nel secondo arco <lb></lb> inferiore vi è il <expan abbr="Santo">S.</expan> Precursore in mezzo <lb></lb> a <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, e <expan abbr="San">S.</expan> Paolo, e sotto i quattro <lb></lb> Evangelisti, e molti Angioli.</s><s id="id2792092"> Nei peducci <lb></lb> sono quattro figure in atto di sostenere <lb></lb> il cerchio superiore, essendovi sotto la se-<lb></lb> guente memoria indicante essere stata co-<lb></lb> minciata la Fabbrica nel 12. Maggio 1225. <lb></lb> sotto la direzione di <expan abbr="Fra">F.</expan> Iacopo da Tor-<lb></lb> rita.</s></p> <p id="id2771151" type="foot"><s id="id2771155"><foot.target id="a3"></foot.target>3</s></p> <p id="id2771162" type="main"><s id="id2771165"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Anno Papa tibi nonus currebat Honori <lb></lb> Ac Federice tuo quintus Monarca decori <lb></lb> Viginti quinque Christi cum mille ducentis <lb></lb> Tempora currebant per secula cuncta manentis <lb></lb> Hoc opus incepit Lux Mai tunc duodena </emph><lb></lb> <pb pagenum="(36)"></pb> <emph type="italics">Quod Domini nostri conservet gratia plena <lb></lb> Sancti Francisci Frater fuit hoc operatus <lb></lb> Iacobus in tali pre cunctis arte probatus.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2769531" type="main"><s id="id2769534">Nell'arco superiore vedesi il Salvatore in <lb></lb> atto del Giudizio Universale.</s><s id="id2769540"> La detta <lb></lb> Immagine è alta braccia quattordici con <lb></lb> molte figure attorno, e Angioli, circon-<lb></lb> data da un gran cerchio; sotto i piedi <lb></lb> vi sono diversi Sepolcri con Cadaveri, <lb></lb> avente a destra i prescelti, ed a sinistra <lb></lb> i condannati.</s><s id="id2763719"> Nei cinque ordini di qua-<lb></lb> dri della cupola vi sono espressi a Mo-<lb></lb> saico; nel primo i fatti principali della <lb></lb> vita di San <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista; nel secondo i <lb></lb> principali misteri del Redentore; nel ter-<lb></lb> zo la Storia di Giuseppe; nel quarto la <lb></lb> creazione del Mondo fino al Diluvio Uni-<lb></lb> versale; nel quinto gli Angeli, gli Ar-<lb></lb> cangeli <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s><s id="id2750915"> Nei parapetti del Loggiato <lb></lb> sul primo cornicione vi sono i Patriarchi, <lb></lb> e Profeti, con i loro nomi, e motti.</s><s id="id2750924"> Sot-<lb></lb> to i Coretti rimiransi diversi Santi, e <lb></lb> Sante, i quattro Evangelisti, come pure <lb></lb> nell'altro ordine si vedono molti Santi <lb></lb> Padri, Vescovi, e Diaconi della Chiesa <lb></lb> Greca e Latina, con i loro nomi.</s><s id="id2757773"> Il Bat-<lb></lb> tistero è molto vago, e di bellissimi mar-<lb></lb> <pb pagenum="(37)"></pb> mi adorno, nella nicchia del quale vi è <lb></lb> un <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista in marmo scolpito da <lb></lb> Giuseppe Piamontini.</s><s id="id2747334"> Ed è da notatsi, <lb></lb> che un magnifico antico Battistero era <lb></lb> nel mezzo del Tempio, di forma ottago-<lb></lb> na, del quale n'è rimasto il segno nel <lb></lb> pavimento.</s><s id="id2747351"> Dirimpetto al detto Battistero <lb></lb> vi è il sepolcro ornato di varie Statue, <lb></lb> di Baldassar Coscia, sotto nome di Gio-<lb></lb> vanni Vigesimoterzo, morto in Firenze <lb></lb> l'Anno 1418. dopo aver renunziato il <lb></lb> Pontificato nel Concilio di Costanza.</s><s id="id2785572"> L'<lb></lb> intaglio di questo Sepolcro è di Donatel-<lb></lb> lo, a riserva della Statua della Fede, che <lb></lb> è di Michelozzo suo scolare, sotto il qual <lb></lb> Deposito leggesi.</s></p> <p id="id2771573" type="main"><s id="id2771576"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ioannes quondam Papa <lb></lb> XXIII. obiit Florentiae <lb></lb> Anno Domini MCCCCXVIII. XI. <lb></lb> Kalendas Ianuarii.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2771590" type="main"><s id="id2771594">Parimente di Donatello è la Statua in le-<lb></lb> gno di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena Penitente, in <lb></lb> un bell'Altare rifatto modernamente.</s><s id="id2770872"> Esi-<lb></lb> stono due antichi Depositi di due Vesco-<lb></lb> vi di Firenze, cioè di Rinieri XVII. Ve-<lb></lb> scovo, che è sotto la Statua di <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> <pb pagenum="(38)"></pb> drea, e dall'altra parte tra l'Altar mag-<lb></lb> giore e il Fonte vi è l'altro di Giovanni <lb></lb> da Velletri XXXVI. Vescovo.</s><s id="id2777614"> Tra le mol-<lb></lb> te Reliquie ci è il Dito indice di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batista, donato dal predetto Papa Gio-<lb></lb> vanni, e un Braccio di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Apo-<lb></lb> stolo, come altresì molte suppellettili sa-<lb></lb> cre, e argenti, tra i quali vi è un'Al-<lb></lb> tare di argento sodo, che per le Solenni-<lb></lb> tà si pone nel mezzo di Chiesa, quale è <lb></lb> alto braccia 2, e un soldo, e largo nella <lb></lb> facciata braccia quattro e due terzi, e <lb></lb> braccia uno circa nelle pareti laterali. </s><lb></lb> <s id="id1569336">Pesa l'argento libbre 325.</s><s id="id2790013"> Vedonsi in que-<lb></lb> sto rappresentati i fatti principali della <lb></lb> Vita di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista, lavorati con som-<lb></lb> ma diligenza da Maso Finiguerra, e da <lb></lb> Antonio del Pollajolo, da Cione Aretino, <lb></lb> che fece ancora la Testa di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi, <lb></lb> che è in Duomo.</s><s id="id2764137"> Nel mezzo in una pic-<lb></lb> cola tribuna vi è una Statuetta intiera <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista in piedi, in atto di be-<lb></lb> nedire, la quale è alta circa un braccio <lb></lb> di peso libbre quattordici, ed è fattura <lb></lb> di Michelozzo di Bartolommeo, essendovi <lb></lb> ancora nelle nicchie altre Statuette pic-<lb></lb> cole di argento massiccio.</s><s id="id2768061"> Fu principiato <lb></lb> il suddetto Altare, come in esso stà scrit-<lb></lb> <pb pagenum="(39)"></pb> to, nel 1366. e fu terminato nel 1477., <lb></lb> onde vi impiegarono varj Manifattori <lb></lb> (interrottamente) lo spazio di anni cen-<lb></lb> tundici, avendo lavorato oltre il detto <lb></lb> Michelozzo, ancora Bernardo di Barto-<lb></lb> lommeo, Andrea del Verrocchio, e An-<lb></lb> tonio del Pollajolo.</s><s id="id2751037"> Sopra di esso vi si <lb></lb> pone una gran Croce di argento, che <lb></lb> pesa libbre 141. alta braccia tre, e due <lb></lb> terzi, ornata di Statuette lavorate la me-<lb></lb> tà da Betto di Francesco, e l'altra metà <lb></lb> da Milano di Domenico Dei, e da An-<lb></lb> tonio del Pollajolo.</s></p> <p id="id2747374" type="main"><s id="id2747377">Uscendo di Chiesa per la porta di Tra-<lb></lb> montana si trova una Colonna eretta <lb></lb> per ricordanza del miracolo, che seguì, <lb></lb> allora quando trasportandosi alla Catte-<lb></lb> drale il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi Vescovo Fio-<lb></lb> rentino dalla Collegiata di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, <lb></lb> nel toccar quivi il feretro un Olmo secco <lb></lb> divenne verdeggiante.</s><s id="id2773256"> Dall'altra parte a <lb></lb> Mezzogiorno vi e l'Ufizio del</s></p> <p id="id2773262" type="main"><s id="id2773266">BIGALLO che ha cura degli Orfani, e <lb></lb> smarriti, ove era la loggia dell'antica fa-<lb></lb> miglia degli Adimari.</s><s id="id409604"> Vedonsi nella fac-<lb></lb> ciata due antiche pittare, che una quan-<lb></lb> do <expan abbr="San">S.</expan> Pier Martire diede a dodici Nobili <lb></lb> il Gonfalone per difendere la <expan abbr="Santa">S.</expan> Fede, e <lb></lb> <pb pagenum="(40)"></pb> l'altra il detto Santo quando predicava. </s><lb></lb> <s id="id1569617">Altre antichissime pitture sono alle pare-<lb></lb> ti delle stanze interne, come pure una <lb></lb> antichissima immagine in marmo di Ma-<lb></lb> ria col Bambino di un lavoro patticolare <lb></lb> di mano di Alberto Arnoldi fatta nel 1359. <lb></lb> con spesa di Fiorini 150. d'oro; e di fio-<lb></lb> rini 130. per i due Angioli laterali, e-<lb></lb> sistendo ove era l'Altare dentro l'Ora-<lb></lb> torio, ridotto adesso ad uso dell'Archi-<lb></lb> vio di detto Ufizio.</s><s id="id2769349"> Dietro a <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni <lb></lb> vi è il</s></p> <p id="id2769355" type="main"><s id="id2769359">PALAZZO DELL'ARCIVESCOVO, fatto col <lb></lb> disegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Dosio al tempo <lb></lb> del Cardinale, o Arcivescovo Alessandro <lb></lb> dei Medici, dipoi per soli ventisette gior-<lb></lb> ni Papa Leone XI vedendosi sul canto <lb></lb> di questo Palazzo la di lui Arme Ponti-<lb></lb> ficia con queste brevi parole.</s></p> <p id="id2806964" type="main"><s id="id2806968"><foreign lang="la"><emph type="quote"> <emph type="italics">Leoni XI. P. M. ob merita in Eccl. <lb></lb> Fior. quam XXXIII. annos rexit <lb></lb> & has aedes restitutas.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2806982" type="main"><s id="id2806986">E` osservabile la magnifica Scala, coll'A-<lb></lb> trio che mette nella Sala, dipinto da Pie-<lb></lb> tro Anderlini, con lo sfondo di Vincen-<lb></lb> zio Meucci, a spese di Monsignore Giu-<lb></lb> <pb pagenum="(41)"></pb> seppe Martelli, a cui dobbiamo ancora <lb></lb> il restauramento dell'annessa Chiesa di</s></p> <p id="id2791177" type="main"><s id="id2791180">SAN SALVADORE, dipinta a fresco da <lb></lb> diversi Professori, avendovi colorita la <lb></lb> Cupola, e la Natività, che serve di Ta-<lb></lb> vola all'Altar Maggiore Giovanni Fer-<lb></lb> retti con i due Apostoli a chiaro scuro. </s><lb></lb> <s id="id1569811">La deposizione della Croce è di Mauro <lb></lb> Soderini, e la Resurrezione opposta con <lb></lb> lo sfondo della volta è di Vincenzio Me-<lb></lb> ucci.</s><s id="id2770071"> Di quì passeremo alla</s></p> <p id="id2742642" type="main"><s id="id2742645">CHIESA Collegiata, e Basilica di <expan abbr="San">S.</expan> LO-<lb></lb> RENZO.</s><s id="id2742652"> Osserveremo in faccia al Palazzo <lb></lb> del Marchese della Stufa una base di mar-<lb></lb> mo, nel cui bassorilievo si rappresenta, <lb></lb> quando al valoroso Giovanni de' Medici, <lb></lb> Padre del Granduca Cosimo I., furono <lb></lb> condotti molti prigionieri con varie spoglie. </s><lb></lb> <s id="id1569879">E' opera del Cavalier Bandinelli, di cui <lb></lb> pure è la Statua, che sulla Base dovevasi <lb></lb> collocare, la quale non ancora finita, nel <lb></lb> Salone del Palazzo Vecchio conservasi. </s><lb></lb> <s id="id1569895">Ma venendo alla Chiesa giudico di dar <lb></lb> breve notizia circa la sua fondazione.</s><s id="id2769774"> A <lb></lb> tempo dell'Imperator Teodosio una certa <lb></lb> Giuliana Vedova Fiorentina, illustre per <lb></lb> la nascita, ma più per la di lei pietà, <lb></lb> accesa di devozione verso il Martire San <lb></lb> <pb pagenum="(42)"></pb> Lorenzo, volle colle proprie sostanze fab-<lb></lb> bricar questo Tempio.</s><s id="id2771509"> Terminata la fab-<lb></lb> brica giunse in Firenze Sant'Ambrogio <lb></lb> Arcivescovo di Milano, onde Giuliana <lb></lb> pregò il detto Prelato, acciò volesse con-<lb></lb> sacrare la detta Chiesa, al che condesce-<lb></lb> se; e eiò seguì nel 392. e da quel giorno <lb></lb> in poi chiamasi Basilica Ambrosiana. </s><lb></lb> <s id="id1569964">Quindi ebbe origine la venerazione, che <lb></lb> a questo Tempio portarono gli antichi <lb></lb> Vescovi di Firenze, ed in specie <expan abbr="San">S.</expan> Za-<lb></lb> nobi, il quale elesse quivi la sua Sepol-<lb></lb> tura, e stiede qualche tempo riposto, <lb></lb> prima che alla Cattedrale fosse trasferito <lb></lb> il di lui Corpo.</s><s id="id2793488"> Questa Chiesa essendo di-<lb></lb> poi stata eretta in Collegiata e di privi-<lb></lb> legj arricchita, tiene il secondo luogo <lb></lb> doppo la Metropolitana.</s><s id="id2793501"> Sono in essa di-<lb></lb> ciassette Canonici, quaranta Cappellani, <lb></lb> e gran numero di Cherici, che vi ufizia-<lb></lb> no giornalmente.</s><s id="id2793514"> A questi presiede un <lb></lb> Priore, che in varie Feste dell'anno go-<lb></lb> de l'uso della Mitra, e Pontificale.</s><s id="id2787713"> La <lb></lb> mirabile Architettura è di Filippo Bru-<lb></lb> nelleschi, colla quale fu rinnuovato, a-<lb></lb> vendovi gettata la prima pietra nel 16. <lb></lb> Agosto 1425. l'Arcivescovo Amerigo Cor-<lb></lb> sini a spese di Giovanni dei Medici, e <lb></lb> <pb pagenum="(43)"></pb> proseguito da Cosimo <foreign lang="la"><emph type="italics">Pater Patriae</emph></foreign> suo <lb></lb> figlio. (mentre l'antico Tempio nel 1423. <lb></lb> rimase quasi affatto rovinato dal fuoco) </s><lb></lb> <s id="id1570092">Le Colonne delle navate sono di maci-<lb></lb> gno, sopra le quali posano gli archi va-<lb></lb> gamente intagliati, come altresì il corni-<lb></lb> cione, ed il fregio, che per la Chiesa ri-<lb></lb> correndo, vaga, e maestosa la rendono. </s><lb></lb> <s id="id1570114">Ella è lunga braccia 144. larga 36. oltre <lb></lb> lo sfondo delle Cappelle, e la crociata <lb></lb> braccia sessanta.</s><s id="id2769627"> Sopra la Porta del mez-<lb></lb> zo si vede lo Stemma dei Medici in pie-<lb></lb> tra col disegno del Buonarruti, di cui <lb></lb> parimente è il disegno del Terrazzino, e <lb></lb> Sacrario, ove si conservavano moltissime <lb></lb> Reliquie, le quali sono state trasportate in <lb></lb> una Cappella della crociata accanto alla <lb></lb> Sagrestia.</s><s id="id2764161"> Sono di pregio alcune Tavole <lb></lb> delle Cappelle la prima a mano destra <lb></lb> rappresentante la Visitazione di <expan abbr="Santa">S.</expan> Elisa-<lb></lb> betta è di Agostino Veracini.</s><s id="id2764174"> La secon-<lb></lb> da del Rosso, nella quale espresse lo Spo-<lb></lb> salizio di Maria Vergine.</s><s id="id2764183"> La terza che <lb></lb> rappresenta <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, è di Niccolò La-<lb></lb> pi.</s><s id="id2770085"> Nella quarta vi è l'Assunzione di <lb></lb> Maria di antico, ed incognito autore. </s><lb></lb> <s id="id1570221">Nella quinta si vede dipinto da Ottavia-<lb></lb> no Dandini un Crocifisso con San Fran-<lb></lb> <pb pagenum="(44)"></pb> cesco, San Girolamo, e la Maddalena a <lb></lb> piè della Croce.</s><s id="id2770001"> Nella sesta il San Giro-<lb></lb> lamo nel Deserto è del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Giuseppe <lb></lb> Nasini.</s><s id="id2770013"> Terminata la navata, vi è nella <lb></lb> prima Cappella della crociata una Tavo-<lb></lb> la rappresentante un Presepio di Cosimo <lb></lb> Rosselli.</s><s id="id2770025"> La Cappella che rimane nella <lb></lb> testata della Croce ha il Tabernacolo di <lb></lb> marmo, ove conservasi il Sacramento, <lb></lb> disegno, e Scultura di Desiderio da Set-<lb></lb> tignano, con figure di rilievo, sopra cui <lb></lb> si vede un Gesù Bambino di marmo bian-<lb></lb> co, opera del medesimo.</s><s id="id2771542"> Questo Taber-<lb></lb> nacolo è in mezzo di un bello adorna-<lb></lb> mento di colonne di ordine corintio con <lb></lb> suo architrave, fregio, e frontespizio di <lb></lb> marmi misti.</s></p> <p id="id2771560" type="main"><s id="id411411">Più di ogni altra cosa degna di ammi-<lb></lb> razione è la Sagrestia nuova, detta la <lb></lb> Cappella dei Depositi, della quale diede <lb></lb> la commissione Leone X. a Michelagnolo <lb></lb> Buonarroti, e che cominciò a fabbricarsi <lb></lb> a spese di Clemente VII. destinandola a <lb></lb> servir di Tomba alla Sua Famiglia.</s><s id="id411436"> I <lb></lb> primi Tumulati furono Giuliano Medici <lb></lb> Duca di Nemours, e Fratello di Leone X. <lb></lb> e Lorenzo Duca d'Urbino.</s><s id="id2750950"> Sopra il pri-<lb></lb> mo è il Simulacro di mano del Buonar-<lb></lb> <pb pagenum="(45)"></pb> roti, e le due Statue appresso, che una <lb></lb> il Giorno, l'altra la Notte figurano; e <lb></lb> sul dicontro Sepolcro di Lorenzo è il Si-<lb></lb> mulacro con altre due Statue del detto <lb></lb> Scultore rappresentanti il Crepuscolo, e <lb></lb> l'Aurora.</s><s id="id2764085"> Nel 24. Dicembre del 1791. di <lb></lb> ordine del Granduca Ferdinando III. fu-<lb></lb> rono levati i cadaveri dei suddetti Prin-<lb></lb> cipi, e trasportati nella Cappella sotter-<lb></lb> ranea nei Cassoni di legno colle respet-<lb></lb> tive memorie.</s><s id="id2764110"> Quivi fu sepolto Donatello <lb></lb> nel 1466. ed è accanto a Cosimo <foreign lang="la">Pater <lb></lb> Patriae</foreign>.</s><s id="id2766014"> Si vede di mano di Michelan-<lb></lb> giolo una Madonna col Bambino in brac-<lb></lb> cio posta in mezzo ai due Santi Cosimo, <lb></lb> e Damiano, che la prima è del Montor-<lb></lb> soli, e la seconda di Raffaello da Mon-<lb></lb> telupo.</s></p> <p id="id2766037" type="main"><s id="id2766041">Il Granduca Cosimo I. essendosi deter-<lb></lb> minato di edificare una terza Sagrestia <lb></lb> dietro il Coro dell'Altar Maggiore, e nel <lb></lb> tempo stesso servisse di Tomba a se stes-<lb></lb> so, e a di lui Successori ordinò a Gior-<lb></lb> gie Vasari che facesse un disegno, e mo-<lb></lb> dello, come effettuò.</s><s id="id2773035"> Per la morte di <lb></lb> detto Principe restò sospesa l'esecuzione. </s><lb></lb> <s id="id1570524">Ferdinando I. ripresa l'idea del Padre <lb></lb> pensò di far costruire non una Sagrestia <lb></lb> <pb pagenum="(46)"></pb> ma una gran Cappella, lusingandosi, me-<lb></lb> diante una cospicua somma di denaro, <lb></lb> poter quivi far trasportare da Gerusalem-<lb></lb> me il <expan abbr="Santo">S</expan> Sepolcro, ma non potè effettua-<lb></lb> re la sua magnanima idea per essere sta-<lb></lb> ta tale impresa scoperta dai Turchi.</s><s id="id2792514"> Co-<lb></lb> municò tal pensiero al Principe Don Gio-<lb></lb> vanni, il quale essendo bravo disegnatore <lb></lb> fece egli stesso il disegno, e modello, e <lb></lb> fu posta la prima pietra fondamentale <lb></lb> nel 10. Gennaio 1604. avendo scelto il <lb></lb> detto Principe per assistente l'Architetto <lb></lb> Matteo Nigetti.</s></p> <p id="id2776194" type="main"><s id="id2776197">Nell'entrare in questa Cappella resta <lb></lb> ciascun sorpreso dalla magnificenza, e <lb></lb> dagli eccellenti lavori delle più preziose <lb></lb> pietre dure.</s><s id="id2764535"> La Fabbrica è d'ordine com-<lb></lb> posito.</s><s id="id2764542"> Ricorre un maestoso piedistallo, <lb></lb> sopra cui sono eretti i principali pilastri <lb></lb> di diaspro di Barga, con basi, e capitelli <lb></lb> di bronzo, ricorrendo sopra i medesimi <lb></lb> una cornice di granito dell'Elba con fre-<lb></lb> gio di paragone di Fiandra, e con le let-<lb></lb> tere di giallo antico intarsiato nel me-<lb></lb> desimo.</s></p> <p id="id2769727" type="main"><s id="id2769730">Negli zoccoli, che posano in terra, e <lb></lb> girano la Cappella esistono li Stemmi del-<lb></lb> le Città della Toscana.</s><s id="id2769742"> I detti stemmi <lb></lb> <pb pagenum="(47)"></pb> sono composti delle pietre le più prezio-<lb></lb> se, cioè di lapislazzuli, di cui sono i <lb></lb> nomi delle Città di madreperla, di giallo <lb></lb> antico, verde antico, paragone di Fian-<lb></lb> dra, alabastro orientale, lumachella, ed <lb></lb> altre.</s><s id="id2776018"> Il primo Deposito a mano destra <lb></lb> è di Ferdinando II. morto nel 1670.</s><s id="id2776025"> Detto <lb></lb> Deposito è di granito di Egitto e di dia-<lb></lb> spro verde di Corsica.</s><s id="id2751525"> Lo scudo è di dia-<lb></lb> spro fiorito di Sicilia, e le palle di diaspro <lb></lb> di Cipro.</s><s id="id2751534"> Nella nicchia dee esserci collo-<lb></lb> cata la Statua del suddetto Granduca.</s><s id="id2751542"> Il <lb></lb> secondo Deposito è di Cosimo II. morto <lb></lb> nel 1620. di granito bianco orientale, e <lb></lb> posa sopra un guanciale arricchito di pie-<lb></lb> tre dure, e gioie di gran pregio.</s><s id="id409274"> Nella <lb></lb> nicchia posa la Statua di bronzo di detto <lb></lb> Principe fatta dal celebre <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna. </s><lb></lb> <s id="id409283">Il terzo Deposito è di Ferdinando I. Fon-<lb></lb> datore di questo grandioso Edifizio.</s><s id="id409293"> Detto <lb></lb> Deposito è di granito d'Egitto, e diaspro <lb></lb> verde di Corsica.</s><s id="id409303"> Nella nicchia vedesi la <lb></lb> Statua del medesimo cominciata da Pietro <lb></lb> Tacca, e terminata dal di lui figlio Fer-<lb></lb> dinando.</s><s id="id2772101"> Quindi si osservi la Tribuna col <lb></lb> sottoposto principiato Altare, la di cui <lb></lb> predella è di diaspro di Barga.</s><s id="id2772112"> Il quarto <lb></lb> Deposito è di Cosimo I. morto nel 1574. <lb></lb> <pb pagenum="(48)"></pb> e il quinto di granito bianco orientale <lb></lb> di Francesco I., ove esiste un guanciale <lb></lb> simile al dicontro sopradescritto.</s><s id="id2756207"> Il sesto <lb></lb> Deposito di granito d'Egitto, e diaspro <lb></lb> verde di Corsica è di Cosimo III.</s></p> <p id="id2756218" type="main"><s id="id2756221">L'altezza della detta Cappella da terra <lb></lb> alla sommità della Cupola è di braccia <lb></lb> cento.</s><s id="id2756232"> L'interiore è di figura ottango-<lb></lb> lare.</s></p> <p id="id2790753" type="main"><s id="id2790756">Di quì si può scendere nella Cappella <lb></lb> sotterranea, ricorrendo quivi sotto i De-<lb></lb> positi tante Cappelle destinate per le <lb></lb> Tombe dei Principi, come sopra ho detto.</s></p> <p id="id2790772" type="main"><s id="id2790776">Di quì uscendo, passata la prima Cap-<lb></lb> pella, è degna di ammirazione nella se-<lb></lb> conda la Tavola dell'adorazione dei Ma-<lb></lb> gi di Girolamo Macchietti.</s><s id="id2765673"> Osserveremo <lb></lb> dipoi il ricchissimo Altar Maggiore quivi <lb></lb> collocato nel 1787. per ordine del Gran-<lb></lb> Duca Pietro Leopoldo, che esisteva nella <lb></lb> Real Galleria, fatto già costruire dai So-<lb></lb> vrani Medicei di tutte pietre preziose, <lb></lb> per porsi nella gran Cappella suddetta; <lb></lb> avendovi ancor fatto erigere avanti il <lb></lb> Presbiterio un ricco balaustro di finissiml <lb></lb> marmi.</s><s id="id2774772"> Sopra il medesimo Altare vi fu <lb></lb> posto un Crocifisso di mano di <expan abbr="Giovanni">Giov.</expan> Bo-<lb></lb> logna, in mezzo a una Vergine di Mi-<lb></lb> <pb pagenum="(49)"></pb> chel Angiolo, ed un <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni di un <lb></lb> suo Scolare, che erano nel sotterraneo di <lb></lb> questa Chiesa, ove ora sono le ceneri <lb></lb> dei prelodati Principi.</s><s id="id2757222"> Osserveremo d'a-<lb></lb> vanti i tre tondi con grata di bronzo, i <lb></lb> quali uniti alla lapida di porfido di ser-<lb></lb> pentino, e di altri marmi con l'arme <lb></lb> dei Medici nei quattro lati, formano il <lb></lb> nobile Sepolcro di Cosimo <foreign lang="la"><emph type="italics">Pater Patriae</emph></foreign> <lb></lb> morto nel primo Agosto 1464.</s><s id="id2757251"> Passate le <lb></lb> due seguenti Cappelle della Crociata si <lb></lb> entra nella vecchia Sagrestia, fabbricata <lb></lb> col disegno di Filippo di Ser Brunellesco. </s><lb></lb> <s id="id1571331">Si osservino i quattro tondi nei peducci <lb></lb> della volta di mano di Donatello, le due <lb></lb> piccole porte, e in alcune nicchie <expan abbr="San">S.</expan> Lo-<lb></lb> renzo, Santo Stefano, San Cosimo, e San <lb></lb> Damiano del medesimo, e nel dorsale <lb></lb> dell'Altare un bassorilievo in bronzo del <lb></lb> Brunellesco.</s><s id="id2845179"> Quindi si vede un bellissimo <lb></lb> Sepolcro di porfido isolato retto sulle can-<lb></lb> tonate da quattro branche di Leone, a-<lb></lb> dornato nei lati di fruttami, e fogliami <lb></lb> di bronzo, fatti col disegno di Andrea <lb></lb> Verrocchio, ove sono i Corpi di Pietro, <lb></lb> e Giovanni figli di Cosimo Padre della <lb></lb> Patria.</s><s id="id2785605"> Corrisponde questo nella Cappel-<lb></lb> la, chiamata la Madonna di <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi, <lb></lb> <arrow.to.target n="a4"></arrow.to.target> <pb pagenum="(50)"></pb> la di cui Immagine antica è circondata <lb></lb> da una Tavola dipinta da Francesco Conti <lb></lb> con i Santi Lorenzo, Zanobi, ed Ambro-<lb></lb> gio.</s><s id="id2767237"> Nello sfondo laterale di questa Cap-<lb></lb> pella, in varj armadj furono quivi tra-<lb></lb> sportate dal Terrazzino esistente sopra la <lb></lb> Porta le Reliquie coi preziosi Reliquiarj, <lb></lb> ed unite con altro numero di Reliquie <lb></lb> donate da <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> Pietro Leopoldo, e <lb></lb> che con sommo decoro si conservano. </s><lb></lb> <s id="id1571466">Contigua a questa vi è una Cappella con <lb></lb> la Tavola dell'Annunziazione di Fra Fi-<lb></lb> lippo Lippi; e di quì venendo verso la <lb></lb> Porta ammirasi nella parete dipinto il <lb></lb> martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo con sommo studio <lb></lb> eseguito da Angiolo Bronzino.</s><s id="id2766581"> Passata la <lb></lb> Porta laterale trovasi di mano dell'Empoli <lb></lb> il martirio di San Bastiano; appresso a <lb></lb> questa si trova effigiato <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio Aba-<lb></lb> te.</s><s id="id2790096"> Ne segue altra Cappella con un Im-<lb></lb> magine del Crocifisso, dopo la quale vi <lb></lb> è un'antichissima pittura rappresentante <lb></lb> Maria con San Leonardo ed altri Santi; <lb></lb> dipoi ritrovasi effigiato il martirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Arcadio, e Compagni, opera degna di <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Giov.</expan> Antonio Soglians.</s><s id="id2790124"> Ammirabile è il <lb></lb> gradino di quest'Altare lavorato con di-<lb></lb> ligenza da Francesco Bachiacca.</s><s id="id2769937"> E final-<lb></lb> <pb pagenum="(51)"></pb> mente trovasi la conversione di <expan abbr="San">S.</expan> Mat-<lb></lb> teo dipinta da Pietro Marchesini.</s><s id="id2769952"> Bellis-<lb></lb> simi sono i due Pergami nella Navata <lb></lb> di mezzo, retti ciascuno da quattro co-<lb></lb> lonnette di marmi, nelle faccie dei qua-<lb></lb> li si vedono alcuni bassirilievi di bron-<lb></lb> zo fatti da Donatello, rappresentanti i <lb></lb> più la Passione del Redentore.</s><s id="id410431"> Non tra-<lb></lb> lasceremo di dire, che la vaga soffitta, la <lb></lb> ricca Cupola dipinta da Vincenzio Meuc-<lb></lb> ci, ed il restauramento della Chiesa sot-<lb></lb> terranea, sono opere fatte a spese della <lb></lb> Principessa Anna Maria Luisa dei Medici <lb></lb> Elettrice Vedova Palatina del Reno.</s><s id="id2758449"> Nell'<lb></lb> uscir dalla Porta, onde si và nella Cano-<lb></lb> nica, si trova la Statua di Paolo Giovio <lb></lb> Vescovo di Nocera, e famoso Scrittore <lb></lb> d'Istorie, scultura di Francesco da San <lb></lb> Gallo, indi salendo per una Scala, che <lb></lb> guida al Chiostro di sopra, troveremo la <lb></lb> tanto stimabile</s></p> <p id="id2758477" type="foot"><s id="id2758481"><foot.target id="a4"></foot.target>4</s></p> <p id="id2762855" type="main"><s id="id2762859">BIBLIOTECA MEDICEA LAURENZIANA, il <lb></lb> cui vaso lungo braccia ottanta, largo di-<lb></lb> ciotto e due terzi, alto quattordici, e <lb></lb> mezzo, è così nobile e maestoso, e di si <lb></lb> perfetta Architettura, che molti valenti <lb></lb> uomini, come il Brezelio, il Senator <lb></lb> Nelli, Ferdinando Ruggieri, e Giuseppe <lb></lb> <pb pagenum="(52)"></pb> Ignazio Rossi l'hanno disegnato, e pub-<lb></lb> blicato colle stampe.</s><s id="id2796611"> Fu alzato col dise-<lb></lb> gno di Michelagnolo.</s><s id="id2796618"> Prima di entrare <lb></lb> trovasi un bel ricetto in forma quadra, <lb></lb> la quale è situata la Scala posta sù da <lb></lb> Giorgio Vasari, e dal Tribolo, per ben <lb></lb> diciotto volte, e non mai per un miste-<lb></lb> rioso silenzio di Michelagnolo potuta col-<lb></lb> locarsi nella sua proporzionata situazio-<lb></lb> ne.</s><s id="id2788933"> Bella è la Porta, e degni sono gli <lb></lb> ornamenti delle finestre, vaghissimo è il <lb></lb> cornicione, e l'architrave, ed il fregio, <lb></lb> e tutto insieme è con sì nobil simetrìa <lb></lb> divisato, che chi lo mira resta dal diletto <lb></lb> sorpreso.</s><s id="id2788953"> Alla bellezza del materiale cor-<lb></lb> risponde il pregio dei Manoscritti, che <lb></lb> sopra quarantaquattro banchi per parte <lb></lb> in gran numero vi si conservano, oltre <lb></lb> altri nuovi scaffali posti in una stanza <lb></lb> in fondo della Librerìa ripieni pure di <lb></lb> Manoscritti.</s><s id="id2784404"> Sono questi di lingue diver-<lb></lb> se, e specialmente Ebraica, Greca, Lati-<lb></lb> na, Cinese, Araba, Caldea, Siriaca, To-<lb></lb> scana, Schiavona, Provenzale, e Fran-<lb></lb> cese antica, nè solo per la rarità, ma <lb></lb> eziandio per l'ornamento di pitture, e <lb></lb> miniature singolarissimi.</s><s id="id2764685"> Sopra questi rati <lb></lb> esemplari sogliono i Letterati riscontrare <lb></lb> <pb pagenum="(53)"></pb> diverse Opere sì edite, che inedite per <lb></lb> farvi le opportune correzioni.</s><s id="id2764704"> Questi li-<lb></lb> bri, parte da Cosimo Padre della Patria, <lb></lb> Lorenzo suo Fratello, Piero suo Figlio, <lb></lb> e dal Cardinal Giovanni de' Medici, poi <lb></lb> Leone X. da varie parti, e con grandi <lb></lb> spese procurati, specialmente dalla Gre-<lb></lb> cia, e dall'Asia, furono posti in questo <lb></lb> luogo per volontà di Clemente VII., che <lb></lb> fondò la Librerìa, nella quale l'anno 1571. <lb></lb> fu dal Grau-Duca Cosimo I. ordinato, <lb></lb> che si dasse l'ingresso pubblico.</s><s id="id2801889"> Fu ac-<lb></lb> cresciuta in progresso di tempo di molti <lb></lb> ottimi, e rarissimi Manoscritti, cioè dall'<lb></lb> Imperator Francesco I. nell'anno 1755. <lb></lb> dei più rari della celebre Librerìa Gad-<lb></lb> diana.</s><s id="id2764766"> Indi per ordine del Gran-Duca <lb></lb> Leopoldo vi furono trasportati nel 1766. <lb></lb> tutti i Codici, che esistevano nel Con-<lb></lb> vento dei Padri di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce; nel 1771. ci <lb></lb> fece pure unire tutti i Codici Orientali, <lb></lb> che esistevano nel Real Palazzo, e nel <lb></lb> 1783. quelli della soppressa Badìa di Fie-<lb></lb> sole, ed altri della Magliabechiana; e <lb></lb> nel 1785. i più antichi della celebre Li-<lb></lb> brerìa Strozziana.</s><s id="id2783507"> Chi bramasse sapere il <lb></lb> numero, e la qualità dei Libri, potrà ap-<lb></lb> pagare il suo desiderio, mediante gl'In-<lb></lb> <pb pagenum="(54)"></pb> dici, che sono stati pubblicati.</s><s id="id2783526"> Quello <lb></lb> dei Codici Orientali, e Palatini fu com-<lb></lb> pilato da Monsignor Evodio Assemanni, <lb></lb> e stampato in Firenze nel 1742.</s><s id="id2783539"> Il Cano-<lb></lb> nico Antonio Maria Biscioni rifece il Ca-<lb></lb> talogo dei Codici Orientali, che fu pub-<lb></lb> blicato dopo la sua morte nel 1752.</s><s id="id2758765"> Es-<lb></lb> sendo succeduto l'infaticabile, ed erudito <lb></lb> <expan abbr="Canonico">Canon.</expan> Angiolo Maria Bandini morto nel <lb></lb> passato Anno 1803. diede principio nel <lb></lb> 1759. al Catalogo ragionato dei Codici <lb></lb> Greci, che fu dal medesimo condotto al <lb></lb> suo termine nell'anno 1770. in tre tomi <lb></lb> in foglio, ed ornati di tavole in rame <lb></lb> esprimenti i saggi dei caratteri dei Co-<lb></lb> dici più insigni.</s><s id="id2770676"> Con altri cinque volumi <lb></lb> parimente in foglio nei quali si racchiu-<lb></lb> dono i Codici Latini, Provenzali, e Ita-<lb></lb> liani in ogni genere, proseguì questa <lb></lb> bell'Opera, e con tre Volumi dei so-<lb></lb> praddetti nuovi acquisti terminò questo <lb></lb> Catalogo.</s><s id="id2770702"> L'erudito troverà ad ogni ban-<lb></lb> co qualche raro Manoscritto.</s><s id="id2767390"> I più singo-<lb></lb> lari per l'antichità sono il Codice Siriaco <lb></lb> al <expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> I. </s><s id="id1572149">Quello del Virgilio al <expan abbr="Pluteo">Plut.</expan> <lb></lb> XXXIX. </s><s id="id1572161">A XLII. il Decamerone del Boccac-<lb></lb> cio.</s><s id="id2767408"> Quello dell'Orosio al LXV.</s><s id="id2767411"> Quello <lb></lb> del Tacito al LXVIII.</s><s id="id2767416"> Per la vaghezza <lb></lb> <pb pagenum="(55)"></pb> dell'ornato il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ambrogio, il Lirano, <lb></lb> il Tolomeo, il Giulio Cesare, la Vita di <lb></lb> Lorenzo del Medici, Domizio, Calderi-<lb></lb> no, l'Argiropilo, e molti altri, trai quali <lb></lb> le famose, e celebri Pandette di Giusti-<lb></lb> niano, chiamate le Pandette Pisane, poi <lb></lb> Fiorentine, stimate più di ogni altro te-<lb></lb> soro da chi riguarda la rarìtà ed eccel- <lb></lb> lenza di un Manoscritto sì prezioso.</s><s id="id2772518"> Que-<lb></lb> ste per qualche secolo furono con somma <lb></lb> gelosìa custodite nella Real Guardaroba. </s><lb></lb> <s id="id1572248">Si conserva nello stesso Armadio una <lb></lb> Cassetta contenente i Documenti più in-<lb></lb> teressanti del Concilio Fiorentino in Car-<lb></lb> tapecora.</s><s id="id2776589"> Contigua ci è la</s></p> <p id="id2776594" type="main"><s id="id2776598">COMPAGNÌA delle Stimate ove esiste una <lb></lb> Tavola di Mario Balassi, unica in Firen-<lb></lb> ze di tale eccellente Pittore.</s><s id="id2763110"> Non molto <lb></lb> distante in via dell'Amore è la Casa ove <lb></lb> abitava il celebre Mattematico Viviani. </s><lb></lb> <s id="id1572304">Di quì passando in Via della Stipa tro-<lb></lb> vasi il</s></p> <p id="id2763126" type="main"><s id="id2763130">PALAZZO del Sassi Banchiere, a prose-<lb></lb> guendo trovasi la Chiesa di</s></p> <p id="id2763138" type="main"><s id="id2763142"><expan abbr="SAN">S.</expan> IACOPO in Campo Corbolini Commen-<lb></lb> da dei Cavalieri Geroslimitani, in cui <lb></lb> vi sono varie Inscrizioni e Memorie an-<lb></lb> tiche; una Tavola di Ridolfo del Ghir-<lb></lb> <pb pagenum="(56)"></pb> landajo rappresentante lo Sposalizio di <lb></lb> Gesù Bambino con <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina; altra de-<lb></lb> dicata alla Decollazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Giov.</expan> Ba-<lb></lb> tista, dipinta da Filippo Palladini, e so-<lb></lb> pra la Porta per di dentro è un Puttino <lb></lb> che sostiene l'Arme della Famiglia dell'<lb></lb> Antella dipinta sopra un embrice da Gio-<lb></lb> vanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s><s id="id2787669"> Quindi trovansi <lb></lb> il Monastero, e la Chiesa di</s></p> <p id="id2787677" type="main"><s id="id2787680">SANT'ONOFRIO, ove erano le Religiose <lb></lb> Francescane, dette di Fuligno, ove oltre <lb></lb> una bella Tavola dell'Assunta, che si <lb></lb> vede all'Altar maggiore, è a mano de-<lb></lb> stra quella di Iacopo Ligozzi rappresen-<lb></lb> tante l'Adorazione dei Magi, e vi è di-<lb></lb> rimpetto San Francesco in atto di rice-<lb></lb> vere le Stimate dipinto con la più viva <lb></lb> espressione da Lodovico Cigoli.</s><s id="id2839866"> La volta <lb></lb> è pittura del <expan abbr="Padre">P.</expan> Galletti Teatino.</s><s id="id2839872"> Poco <lb></lb> distante si trova la Chiesa di</s></p> <p id="id2839879" type="main"><s id="id2839883"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIULIANO, fuori della quale vedesi <lb></lb> un Crocifisso con altre figure dipinte da <lb></lb> Andrea del Castagno.</s><s id="id2782162"> In Chiesa a mano <lb></lb> destra vi è l'Altare del Crocifisso ope-<lb></lb> ra di Mariotto Albertinelli, di cui è la <lb></lb> Tavola dell'Altar maggiore, ove è effi-<lb></lb> giata Maria col Bambino Gesù, e con <lb></lb> altri Santi.</s><s id="id2782184"> Il quadro dell'Altare a si-<lb></lb> <pb pagenum="(57)"></pb> nistra rappresentante la nascita del Bam-<lb></lb> bino è di Iacopo da Empoli.</s><s id="id2792243"> Di contro vi è</s></p> <p id="id2792247" type="main"><s id="id2792251">SANT'ANTONIO già Convento dei sop-<lb></lb> pressi Canonici Regolari Francesi, adesso <lb></lb> spettante al Marchese Consiglier Niccolò <lb></lb> Viviani, ove osserveremo la Tavola di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Re di Francia, opera di Livio <lb></lb> Mehus; e il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio di Niccolò Mi-<lb></lb> gnard.</s><s id="id2792276"> Poco distante si trova il</s></p> <p id="id2792280" type="main"><s id="id2801149">CASTEL <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Giov.</expan> Battista, detto la For-<lb></lb> tezza da Basso, fatto fabbricare dal Duca <lb></lb> Alessandro nel 1534 col disegno di Ales-<lb></lb> sandro Vitelli, e Antonio da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo. </s><lb></lb> <s id="id1572665">Nell'edificazione di detta Fortezza vi fu <lb></lb> incorporato l'antico Monastero delle Mo-<lb></lb> nache di Faenza, che passarono parte in <lb></lb> San Salvi, e parte in Santa Verdiana. </s><lb></lb> <s id="id1572682">Per la via dell'Acqua a mano destra <lb></lb> ove era la</s></p> <p id="id2770898" type="main"><s id="id2770902">COMPAGNÌA di San Giovanni Evangeli-<lb></lb> sta, è lo Spedale di Sant'Onofrio, nel <lb></lb> quale si dà ricetto ogni sera a molte po-<lb></lb> vere persone di ambedue i sessi, prive <lb></lb> di casa, e di parenti; e vi si aduna l'u-<lb></lb> nivessità dei Tintori, la quale sommini-<lb></lb> stra diverse carità ai poveri di tal'Arte. </s><lb></lb> <s id="id1572728">Qnindi si trova la Chiesa delle Religiose <lb></lb> Carmelitane di <lb></lb> <pb pagenum="(58)"></pb> <expan abbr="SAN">S.</expan> BARNABA: sopra la porta di detta <lb></lb> Chiesa evvi una Vergine col Bambino di <lb></lb> Luca della Robbia, il quale abitava pres-<lb></lb> so questa Chiesa.</s><s id="id2765379"> Vedesi all'Altar mag-<lb></lb> giore sotto vaga tribuna ornata di stuc-<lb></lb> chi una tavola di Sandro Botticelli, in-<lb></lb> grandita da Agostino Veracini, che imi-<lb></lb> tò a perfezione l'antico, in cai vi è <lb></lb> espressa Maria col Bambino Gesù, San <lb></lb> Barnaba, e quattro altri Santi.</s><s id="id2772577"> Vi sono <lb></lb> altri due Altari; nel primo si venera una <lb></lb> Immagine del Crocifisso, dipinta dal Beato <lb></lb> Giovanni Angelico.</s><s id="id2772589"> Poco distante tro-<lb></lb> vasi la Chiesa delle Religiose Francesca-<lb></lb> ne di</s></p> <p id="id2772601" type="main"><s id="id2772604">SANT'ORSOLA nella quale fu dipinta da <lb></lb> Matteo Rosselli all'Altar maggiore la <lb></lb> Tavola della Concezione, e al destro Al-<lb></lb> tare da Filippo Tarchiani il Battesimo di <lb></lb> Cristo, ed in faccia il martirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Or-<lb></lb> sola da Bartolommeo Silvestrini.</s><s id="id2767463"> La sof-<lb></lb> fitta è di Sebastiano Galeotti, e la lunetta <lb></lb> della maggior Cappella è del Cascetti. </s><lb></lb> <s id="id1572871">Di quì passando in Via dei Ginori si <lb></lb> trova il</s></p> <p id="id2767480" type="main"><s id="id2767484">PALAZZO dei Giraldi, ove abitava Raf-<lb></lb> faello d'Urbino quando veniva in Firen-<lb></lb> ze; e quello del Ginori, ove sono buone <lb></lb> <pb pagenum="(59)"></pb> pitture, e altre cose pregiabili.</s><s id="id2772544"> Di quì <lb></lb> andando in via <expan abbr="San">S.</expan> Gallo osserveremo il</s></p> <p id="id2772551" type="main"><s id="id2772555">PALAZZO dei Marucelli, ora del Brunac-<lb></lb> cini, di architettura di Gherardo Silva-<lb></lb> ni, ove sono due Arpie sostenenti il Ter-<lb></lb> razzino, opera di Raffaello Curradi.</s><s id="id2764566"> En-<lb></lb> tro vi sono cinque Stanze dipinte da Se-<lb></lb> bastiano Ricci Veneziano.</s><s id="id2764576"> Di faccia è il</s></p> <p id="id2764580" type="main"><s id="id2764584">MONASTERO di <expan abbr="Santa">S.</expan> Apollonia, la di cui <lb></lb> Chiesa fu fatta col disegno di Michela-<lb></lb> gnolo.</s><s id="id2764594"> Nelle due Cappelle laterali la Ta-<lb></lb> vola della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Trinità è di Piero Dandi-<lb></lb> ni, ed il Crocifisso di rilievo è di Raf-<lb></lb> faello da Montelupo.</s><s id="id2771438"> Nella Tribuna osser-<lb></lb> vasi la volta dipinta da Bernardino Poc-<lb></lb> cetti, e la Tavola dell'Altare rappresen-<lb></lb> tante Maria ed altri Santi, è di Agostino <lb></lb> Veracini.</s><s id="id2771456"> Non è da tralasciarsi di osser-<lb></lb> vare le grate del Coro delle Monache la <lb></lb> gran Tela esprimente Cristo servito dagli <lb></lb> Angeli nel deserto, opera di Matteo Ros-<lb></lb> selli.</s><s id="id2782970"> Proseguendo verso la Porta <expan abbr="San">S.</expan> Gallo <lb></lb> si trova il Conservatorio di</s></p> <p id="id2782977" type="main"><s id="id2782981"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIOVANNINO detto de' Cavalieri di <lb></lb> Malta stato rimodernato nel 1784.</s><s id="id2782988"> Nella <lb></lb> prima Cappella evvi un Crocifisso trasla-<lb></lb> tato dall'antica loro Chiesa, e Convento <lb></lb> che aveano presso la Porta Romana. </s><lb></lb> <pb pagenum="(60)"></pb> <s id="id1573116">Nella seconda vi è espressa da Santi di <lb></lb> Tito la Natività di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battista, nel-<lb></lb> la terza evvi la Presentazione di Maria. </s><lb></lb> <s id="id1573143">Nella testata della Navata vedesi la sua <lb></lb> incoronazione, antica pittura dell'Or-<lb></lb> cagna.</s><s id="id2777460"> All'Altar Maggiore dipinse Pie-<lb></lb> tro Dandini la Decollazione di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batista.</s><s id="id2762274"> Nei due ovati sono <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agostino, <lb></lb> e <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de'Pazzi, di ma-<lb></lb> no d'Alessandro Gherardini, di cui sono <lb></lb> ancora le pitture a fresco della tribuna, <lb></lb> e della soffitta della Chiesa ornata di ar-<lb></lb> chitettura da Rinaldo Botti.</s><s id="id2762295"> Ne segue la <lb></lb> Nascita di Cristo del Ghirlandajo, e dopo <lb></lb> un'Annunziazione della Scuola di Giot-<lb></lb> to.</s><s id="id2762308"> Vi è infine la Cappella della Beata U-<lb></lb> baldesca Religiosa di quest'Ordine.</s><s id="id2770736"> E' da <lb></lb> sapersi che in questo Conservatorio vi fu <lb></lb> educata per sei anni <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddale-<lb></lb> na de' Pazzi.</s><s id="id2770748"> Accanto vi è il</s></p> <p id="id2770752" type="main"><s id="id2770756">PALAZZO de' Pandolfini fabbricato col di-<lb></lb> segno di Raffaello da Urbino, da Monsi-<lb></lb> gnor Giannozzo Pandolfini Vescovo di <lb></lb> Troia, essendovi stato incorporato l'an-<lb></lb> tico Monastero di <expan abbr="San">S</expan> Silvestro, ove avea-<lb></lb> no l'ospizio i Padri di Monte Asinario. </s><lb></lb> <s id="id1573308">Ne segue la Chiesa e convento delle Mo-<lb></lb> nache di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia dello stretto Ordine di <lb></lb> <pb pagenum="(61)"></pb> <expan abbr="San">S.</expan> Domenico.</s><s id="id2768977"> Dirimpetto è il grande, e <lb></lb> magnifico</s></p> <p id="id2768985" type="main"><s id="id2768989">SPEDALE di Bonifazio, destinato per i <lb></lb> poveri vecchi, e stroppiati, e mali cro-<lb></lb> nici dell'uno, e dell'altro sesso; il qual <lb></lb> luogo è chiamato dal nome del di lui <lb></lb> Fondatore Bonifazio Lupi nobile Parmi-<lb></lb> giano, già Potestà di Firenze nel secolo <lb></lb> XIV.</s><s id="id2754099"> Questo luogo fu ampliato, e in buo-<lb></lb> na parte rifabbricato di nuovo nell'anno <lb></lb> 1787. con essere stati incorporati, oltre <lb></lb> il detto Spedale altri quattro Monasteri, <lb></lb> cioè quello delle fanciulle di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cateri-<lb></lb> na, che era sotto le Loggie, quelli di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Luca, e della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Trinità degl'Incurabili <lb></lb> quivi contigui, e quello di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato <lb></lb> dall'altra parte verso la Porta.</s><s id="id2778286"> Oltre il <lb></lb> Conservatorio dei Poveri furono nel 1789. <lb></lb> trasferiti, e rinchiusi in una porzione di <lb></lb> questo Spedale i Pazzi; in altra i malati <lb></lb> cronici, ed in altre parti di esso vi si <lb></lb> curano, e medicano tutti i mali cutanei. </s><lb></lb> <s id="id1573463">Fu la zienda del medesimo riunita allo <lb></lb> spedale di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova.</s><s id="id2778312"> Si vede sot-<lb></lb> to la Loggia sopra una Porta il busto del <lb></lb> Gran-Duca Leopoldo, e nella testata un'<lb></lb> Inscrizione indicante quanto sopra.</s><s id="id2787386"> La <lb></lb> restaurazione della Chiesa antica fu fatta <lb></lb> <pb pagenum="(62)"></pb> col disegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Pieratti.</s><s id="id2787404"> In <lb></lb> essa la Madonna del Rosario è di Nicco-<lb></lb> demo Ferrucci: accanto vi è il Martirio <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina di Fabbrizio Boschi.</s><s id="id2837094"> L'<lb></lb> Annunziazione è di Niccolò Soggi Disce-<lb></lb> polo di Pietro Perugino.</s><s id="id2837104"> All'Altar mag-<lb></lb> giore si vede una Tavola di Matteo <lb></lb> Rosselli nella quale effigiò Maria con San-<lb></lb> ta Maria Maddalena dei Pazzi e altri <lb></lb> Santi; e alle pareti vi sono state poste <lb></lb> altre Tavole di pregio.</s><s id="id2837124"> Proseguendo ver-<lb></lb> so la Porta trovasi la Chiesa di</s></p> <p id="id2837132" type="main"><s id="id2781253"><expan abbr="SANTA">S.</expan> AGATA, Conservatorio ove si educa-<lb></lb> no le ragazze.</s><s id="id2781258"> La Tribuna dell'Altar <lb></lb> maggiore è dipinta da Alessandro Allo-<lb></lb> ri.</s><s id="id2781267"> L'Annunziazione è di Alfonso Boschi, <lb></lb> e i due quadri laterali di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bizzeli. </s><lb></lb> <s id="id1573636">La Tavola destra è di Girolamo Mac-<lb></lb> chietti, e le lunette intorno la Chiesa <lb></lb> esprimenti il Martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Agata, sono <lb></lb> di Suor Ortensia Fedeli.</s><s id="id2781291"> Accanto vi è la <lb></lb> Chiesa, e Monastero delle Religiose di</s></p> <p id="id2755118" type="main"><s id="id2755122"><expan abbr="SAN">S.</expan> CLEMENTE.</s><s id="id2755124"> Santi di Tito dipinse <lb></lb> nella Tavola dell'Altar maggiore <expan abbr="San">S.</expan> Cle-<lb></lb> mente con molte altre figure, e quella <lb></lb> del <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agostino a mano drirta è di Iaco-<lb></lb> po da Pontormo.</s><s id="id2755142"> Dirimpetto vi è la Chie-<lb></lb> sa, e Conservatorio di </s></p> <pb pagenum="(63)"></pb> <p id="id1573730" type="main"><s id="id1573731">CHIARITO, dal <expan abbr="Beato">B.</expan> Chiarito che ne fu il <lb></lb> Fondatore, ove nel 1787. vi passarono <lb></lb> le Religiose Mantellate, che erano in via <lb></lb> della Crocetta, essendo stato moderna-<lb></lb> mente restaurato, ed è uno dei buon <lb></lb> Conservatori di Firenze.</s></p> <p id="id2796668" type="main"><s id="id2796672">Si osserverà l'antica pittura di Miche-<lb></lb> le di Ridolfo del Ghirlandajo sopra la <lb></lb> Porta San Gallo, il quale dipinse Maria <lb></lb> col bambino, e da una parte <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba-<lb></lb> tista, e dall'altra <expan abbr="San">S.</expan> Cosimo.</s><s id="id2806719"> Quindi si <lb></lb> può vedere l'Arco Trionfale, che coll'<lb></lb> assistenza dell'Architetto Francesco Scha-<lb></lb> mant di Lorena fu eretto in occasione <lb></lb> dell'ingresso che fece in Firenze nel dì <lb></lb> 20. Gennaio 1739. l'Imperator Francesco <lb></lb> I., Come pure il <emph type="italics">Parter</emph> fato fare dal Gran-<lb></lb> Duca Leopoldo per passeggio pubblico. </s><lb></lb> <s id="id1573845">Tornando in Città, seguendo la strada a <lb></lb> mano destra per le mura si vede sopra <lb></lb> di esse in faccia al Maglio alzata una <lb></lb> Torretta, la quale fu fatta per misurare <lb></lb> il livello dell'acqua del condotto Reale, <lb></lb> se poteva andare, oltre alle varie Fonta-<lb></lb> ne della Città a quella del Palazzo Rea-<lb></lb> le, sulla terrazza al pari del primo pia-<lb></lb> no, prima di fare la grande spesa del <lb></lb> condotto in Città.</s><s id="id2758215"> Quivi vicino si tro-<lb></lb> va la </s></p> <pb pagenum="(64)"></pb> <p id="id1573896" type="main"><s id="id1573897">CHIESA delle Religiose di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico; <lb></lb> al primo Altare a man dritta vi è un <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Pio di mano del Puglieschi restato imper-<lb></lb> fetto per la morte del medesimo.</s><s id="id2762732"> La Ta-<lb></lb> vola dell'Altar Maggiore è di Lazzero Bal-<lb></lb> di; ne segue la miracolosa Immagine del <lb></lb> Crocifisso, statavi trasportata dalla Chie-<lb></lb> sa di Chiarito.</s><s id="id2762750"> In ultimo il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eustachio <lb></lb> è opera del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi.</s><s id="id2752382"> Intorno la <lb></lb> Chiesa vi sono tredici lunette dipinte par-<lb></lb> te dal Soderini, e parte dal Ferretti, e <lb></lb> dal Meucci.</s><s id="id2752396"> Quindi trovasi il</s></p> <p id="id2752400" type="main"><s id="id2752404">GIARDINO de' Semplici, che dal Gran-<lb></lb> Duca Cosimo I. nel 1543. fu fabbricato, <lb></lb> e fattevi porre le più rare piante, ed <lb></lb> erbe medicinali che da ogni parte fece <lb></lb> venire.</s><s id="id2802719"> Di presente è addetto all'Acca-<lb></lb> demia de' Georgofili per farvi diverse e-<lb></lb> sperienze Agrarie.</s><s id="id2802730"> Presiede al medesimo <lb></lb> il benemerito <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Dottore Ottaviano Tar-<lb></lb> gioni Tozzetti, che nell'estate fa diverse <lb></lb> Lezioni di Agricoltura.</s><s id="id2802744"> Le numerose <lb></lb> piante dei Semplici che vi erano, furo-<lb></lb> no trasportate parte nell'Orto Bottanico <lb></lb> del Real Gabinetto d'Istoria naturale, e <lb></lb> parte in quello di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova.</s><s id="id2787086"> Ap-<lb></lb> presso vi è la</s></p> <p id="id2787093" type="main"><s id="id2787097">CAVALLERIZZA, ove sono i Cavalli per <lb></lb> <pb pagenum="(65)"></pb> servizio di <expan abbr="Sua Maestà"><expan abbr="San">S.</expan> M</expan>.</s><s id="id1574117"> In questo luogo ancora <lb></lb> si apprende sotto la direzione di un Ca-<lb></lb> vallerizzo l'Arte di cavalcare, e di cor-<lb></lb> rer la lancia.</s><s id="id2787119"> A questo effetto fu dal <lb></lb> Gran Principe Ferdinando fatto un bel log-<lb></lb> giato, perchè nel tempo d'Inverno, o di <lb></lb> pioggia si potesse far tale esercizio.</s><s id="id2786886"> Con-<lb></lb> tigue sono le Reali Scuderie con quartie-<lb></lb> ri per le persone di servizio, nel luogo <lb></lb> ove era il serraglio dei Leoni, e di al-<lb></lb> tri animali feroci.</s><s id="id2786904"> Quivi è la Piazza, con <lb></lb> la Chiesa di</s></p> <p id="id2786911" type="main"><s id="id2786915"><expan abbr="SAN">S.</expan> MARCO dei Padri Domenicani dell'<lb></lb> Osservanza.</s><s id="id2759000"> Anticamente era la Badia dei <lb></lb> Vallombrosani che la cederono ai Monaci <lb></lb> Silvestrini, e nel 1446. fu da Eugenio IV. <lb></lb> donata questa Chiesa a <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Do-<lb></lb> menicano.</s><s id="id2759017"> Tra gli ornamenti più singo-<lb></lb> lari vi si ammirano le Tavole, tutte di <lb></lb> mano d'eccellenti Maestri.</s><s id="id2759027"> Nell'entrare <lb></lb> a mano destra vi è un'Annunziazione di <lb></lb> Piero Cavallini Romano; con la Tavola <lb></lb> ornata di figure da Fabbrizio Boschi. </s><lb></lb> <s id="id1574254">Nella seconda il Crocifisso con <expan abbr="San">S.</expan> Tom-<lb></lb> maso d'Aquino è di Santi di Tito.</s><s id="id2793098"> La <lb></lb> terza ove è espressa Maria col Santo Bam-<lb></lb> bino, e di altri Santi è del celebre <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <lb></lb> Bartolommeo di <expan abbr="San">S.</expan> Marco, di cui nell'<lb></lb> <arrow.to.target n="a5"></arrow.to.target> <pb pagenum="(66)"></pb> interna Cappella del Noviziato esistono <lb></lb> molti pezzi oltre la Tavola dell'Altare. </s><lb></lb> <s id="id1574314">Nella quarta si vede un'antichissima Ma-<lb></lb> donna lavorata a Mosaico.</s><s id="id2821425"> La Tavola <lb></lb> della quinta ove è l'Immagine di Maria <lb></lb> con <expan abbr="San">S.</expan> Domenico è di mano di Simone <lb></lb> Ferri.</s><s id="id2821438"> Entrando nella Sagrestìa vedesi <lb></lb> una bellissima Statua di marmo rappre-<lb></lb> sentante Cristo risorto, collocata in una <lb></lb> nicchia, opera di Antonio Novelli, e del <lb></lb> Conti sono i due laterali bassirilievi Pas-<lb></lb> sata la prima porta vedrassi sopra di es-<lb></lb> sa una delle più belle Tavole del Beato <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico che stava anticamente all'<lb></lb> Altar maggiore.</s><s id="id2784159"> Il ritratto di questo Bea-<lb></lb> to stà appeso nella Cella che abitava <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> tonino con altri quattordici ritratti di Bea-<lb></lb> ti Religiosi di questo Convento.</s><s id="id2784174"> Tornando <lb></lb> in Chiesa segue la Tribuna ove nelle pa-<lb></lb> reti da Parocel Francese fu dipinta l'ado-<lb></lb> razione dei Magi, e le Nozze di Cana; <lb></lb> e la Cupola è di Alessandro Gherardini con <lb></lb> il bellissimo Altar maggiore.</s><s id="id2762670"> Quindi vi <lb></lb> è interna la Cappella de' Serragli fatta <lb></lb> nel 1600, ragguardevole per i finissimi <lb></lb> marmi, e per le statue, e pitture, che <lb></lb> l'adornano.</s><s id="id2762687"> La Tavola dell'Altare rap-<lb></lb> presentante l'ultima Cena è di Santi di <lb></lb> <pb pagenum="(67)"></pb> Tito, la Storia della Manna è del Passi-<lb></lb> gnano; di Jacopo da Empoli è il Sacrifi-<lb></lb> zio di Abramo.</s><s id="id2790974"> Il saziar delle Turbe <lb></lb> nel Deserto, e la Cena d'Emaus son o <lb></lb> del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi; e <expan abbr="San">S.</expan> Paolo che risusci-<lb></lb> ta un fanciullo è del Biliverti.</s><s id="id2790991"> La volta <lb></lb> è di Bernardino Poccetti, e ancora i San-<lb></lb> ti dipinti a fresco tramezzo a detti qua-<lb></lb> dri in otto nicchie: nell'altre quattro <lb></lb> vi sono gli Evangelisti di marmo, che <lb></lb> due di Lodovico Salvetti, e i due presso <lb></lb> l'Altare del Pieratti.</s><s id="id2764327"> Dopo segue la bel-<lb></lb> lissima Cappella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino fatta <lb></lb> fabbricare con magnificenza da Averar-<lb></lb> do, e da Antonio Salviati.</s><s id="id2764341"> Ella è tutta <lb></lb> di marmi stati lavorati col disegno di <lb></lb> Giovanni Bologna.</s><s id="id2764350"> Tre Tavole di Pitto-<lb></lb> ri eccellenti adornano le tre facciate; <lb></lb> quella di mezzo è opera d'Alessandro <lb></lb> Allori detto il Bronzino, che vi effigiò <lb></lb> il ritorno di Cristo dal Limbo, quella <lb></lb> che rappresenta il Lebbroso risanato in <lb></lb> <foreign lang="la"><emph type="italics">cornu Evangelii</emph></foreign> è di Francesco Poppi, l'<lb></lb> altra esprimente la conversione di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Matteo è di Batista Naldini.</s><s id="id2781964"> In ciascuna <lb></lb> di queste tre facciate sono due Statue <lb></lb> di marmo rappresentanti <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista, <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Filippo, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio, <expan abbr="San">S.</expan> Adovardo, <lb></lb> <pb pagenum="(68)"></pb> <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, e <expan abbr="San">S.</expan> Tommaso d'Aquino, <lb></lb> fra le quali è maraviglioso il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba-<lb></lb> tista; fatte con disegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, <lb></lb> ed eseguite dal Francavilla suo discepo-<lb></lb> lo; ed altrettanti bassirilievi di bronzo <lb></lb> di mano di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Domenico Portigiani, sul <lb></lb> disegno del medesimo <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna suo <lb></lb> Maestro, da cui fu fatta la figura di <lb></lb> bronzo, che è in Sagrestìa rappresentan-<lb></lb> te il Santo giacente.</s><s id="id2767638"> Nell'urna sotto l'<lb></lb> Altare stà riposto il di lui Corpo.</s><s id="id2767645"> Coro-<lb></lb> na questa Cappella una Cupoletta adorna-<lb></lb> ta di stucchi, e di vaghe pitture, di ma-<lb></lb> no d'Alessandro Allori, come si vede <lb></lb> scritto, fatta nell'anno 1570.</s><s id="id2767663"> Le due <lb></lb> Storie dell'Esposizione, e Traslazione di <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino sono del Passignano.</s><s id="id2767672"> Questa <lb></lb> Cappella meritò d'esser descritta e pub-<lb></lb> blicata colla stampa dal fu Antiquario <lb></lb> Dottore Gori.</s><s id="id2801913"> Sopra l'Arco di questa va-<lb></lb> ga Cappella si vede un <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino di mar-<lb></lb> mo alto braccia 4. di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bolo-<lb></lb> gna.</s><s id="id2801930"> Ne segue, tornado verso la Porta la <lb></lb> bellissima Tavola di Lodovico Cigoli, <lb></lb> ove dipinse l'Imperatore Eraclio, che de-<lb></lb> posto l'Imperiale ammanto, e in abito di <lb></lb> penitenza, e scalzo porta sopra le sue <lb></lb> spalle la stessa Croce del Salvatore.</s><s id="id2828586"> Nel-<lb></lb> <pb pagenum="(69)"></pb> la seguente Cappella eravi una stupenda <lb></lb> Tavola di Fra Bartolommeo, con alcuni <lb></lb> Angeli attorno un padiglione con Ma-<lb></lb> ria, e altre figure e Cristo Fanciullo che <lb></lb> sposa <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina; ma il Principe Ferdi-<lb></lb> nando, che la volle avere, ne fece fare <lb></lb> una bellissima copia al Gabbiani, che <lb></lb> certamente si scambia coll'orginale.</s><s id="id2828622"> Nel-<lb></lb> la terza di mano del Passignano vi è <lb></lb> espresso San Vincenzio Ferreri Predicante <lb></lb> al Popolo.</s><s id="id2796822"> Nella quarta è dipinta dal <lb></lb> Cavalier <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Paggi Genovese la <lb></lb> Trasfigurazione sul Tabor.</s><s id="id2796834"> La soffitta è <lb></lb> tutta intagliata, e dorata, con lo sfondo <lb></lb> di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Pucci.</s><s id="id2796846"> La Tenda dell'<lb></lb> Organo fu dipinta dal Gherardini.</s><s id="id2796852"> E` de-<lb></lb> gno di memoria, che quì furono sepolti <lb></lb> il Conte Giovanni Pico della Mirandola, <lb></lb> ed Angiolo Poliziano, e ai nostri tempi <lb></lb> i celebri Giuseppe Averani, e il Propo-<lb></lb> sto Anton Francesco Gori.</s><s id="id2773304"> Non meno <lb></lb> della Chiesa è ragguardevole il Conven-<lb></lb> to fatto fabbricarc da Cosimo, e Loren-<lb></lb> zo de' Medici, al quale fu dato principio <lb></lb> nel 1437. col disegno di Michelozzo.</s><s id="id2773321"> Nel <lb></lb> primo Chiostro sono 26. lunette espri-<lb></lb> menti diversi fatti, e miracoli di <expan abbr="Sant'">S.</expan> An-<lb></lb> tonino tutte dipinte da eccellenti Mae-<lb></lb> <pb pagenum="(70)"></pb> stri, cioè da Bernardino Poccetti, dal <lb></lb> Rosselli, dal Tiarini, e dal Boschi, e le <lb></lb> altre antiche immagini che si vedono ne-<lb></lb> gli angoli, e sopra le Porre sono del <expan abbr="Beato">B.</expan> <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico; che come si è detto abi-<lb></lb> tava in questo Convento, dentro il qua-<lb></lb> le si vedono moltissime opere di sua ma-<lb></lb> no, oltre la magnifica pianta dell'Ordi-<lb></lb> ne Domenicano dipinta da Esso sulla pa-<lb></lb> rete del Capitolo che resta tra i due <lb></lb> Chiostri, nel quale vi effigiò gran nume-<lb></lb> ro di Ritratti d'Uomini Illustri, tanto in <lb></lb> santità che in dottrina.</s><s id="id409392"> Poi nel secondo <lb></lb> non meno vasto del primo in 36. Lunet-<lb></lb> te si vedono le gesta di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico.</s><s id="id409405"> In <lb></lb> questo dipinse una navata Alessandro <lb></lb> Gherardini, altre due Cosimo Ulivelli, e <lb></lb> una dalla parte dell'ingresso Alessandro <lb></lb> Loni, e Sebastiano Galeotti.</s><s id="id2767175"> E` da veder-<lb></lb> si la Cappella del Noviziato, la di cui <lb></lb> Tavola di straordinaria bellezza è di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> <lb></lb> Bartolommeo, nella quale vi espresse la <lb></lb> Presentazione di Gesù Bambino; vi è <lb></lb> inoltre tra l'altre buone pitture una im-<lb></lb> magine di Maria <expan abbr="Santissima">SS.</expan> di mano di Carlo <lb></lb> Dolci.</s><s id="id2767202"> In questo Convento evvi una buo-<lb></lb> na Libreria con molti Manoscrittti fatti <lb></lb> quivi collocare a pubblico benefizio da <lb></lb> <pb pagenum="(71)"></pb> Cosimo de' Medici Padre della Patria, al-<lb></lb> cuni dei quali erano di Niccolò Niccoli, <lb></lb> che e da annoverarsi fra quelli, dai quali <lb></lb> le Lettere Greche riconobbero il loro ri-<lb></lb> sorgimento.</s><s id="id2763273"> Vicino all'Orto, in fondo <lb></lb> al quale è da ammirarsi una Cappella <lb></lb> dipinta dal Poccetti, è situata la Spezie-<lb></lb> rìa, celebre per la fabbricazione che vi <lb></lb> si fa delle Essenze di ogni sorte, acque <lb></lb> odorose, ed altri lavori, e quivi si po-<lb></lb> tranno osservare bellissimi quadri.</s><s id="id2820739"> Questo <lb></lb> Convento è stato sempre tenuto in gran-<lb></lb> de stima, non solo per l'osservanza re-<lb></lb> stauratavi da <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Girolamo Savonarola, <lb></lb> ma eziandio per avervi dimorato moltis-<lb></lb> simi Religiosi di santa vita, e virtuosi; <lb></lb> e Cosimo Padre della Patria spesse volte <lb></lb> ci restava, vedendovisi ancora le stanze <lb></lb> ove abitava.</s><s id="id1575292"> Fu nel 1777. abbellita que-<lb></lb> sta Chiesa con una vaga facciata col di-<lb></lb> segno di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Giovacchino Pronti da Ri-<lb></lb> mini Converso Carmelitano.</s><s id="id2787336"> Presso questa <lb></lb> Chiesa è il Palazzo detto il</s></p> <p id="id2787343" type="foot"><s id="id2787347"><foot.target id="a5"></foot.target>5</s></p> <p id="id2787354" type="main"><s id="id2787358">CASINO da <expan abbr="San">S.</expan> Marco, fatto fabbricare <lb></lb> dal Granduca Francesco I. nel 1570. col <lb></lb> disegno del Buontalenti.</s><s id="id2787368"> E' servito nei <lb></lb> tempi andati per abitazione di varj Prin-<lb></lb> cipi.</s><s id="id2771742"> Adesso hanno il loro quartiere le <lb></lb> <pb pagenum="(72)"></pb> Guardie Reali.</s><s id="id2771753"> Accanto è degno di esser <lb></lb> veduto il Chiostro della già soppressa</s></p> <p id="id2771762" type="main"><s id="id2771766">COMPAGNÌA di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista, detta <lb></lb> dello Scalzo, per le eccellenti Pitture a <lb></lb> fresco rappresentanti la vita di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batista di Andrea del Sarto, tra le quali <lb></lb> due sole sono dipinte dal Francabigio. </s><lb></lb> <s id="id1575453">Nell'ingresso del Cortile di Andrea si ve-<lb></lb> dono due figure rappresentanti la Fede, <lb></lb> e la Speranza.</s><s id="id2769012"> L'altra Porta è posta in <lb></lb> mezzo dalla carità, e dalla Giustizia.</s><s id="id2769020"> La <lb></lb> Storia a mano destra è quando Zaccaria <lb></lb> incredulo per la vista dell'Angelo diven-<lb></lb> ta muto.</s><s id="id2769034"> L'altra è la visita di Maria a <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Elisabetta.</s><s id="id2769040"> La seguente rappresenta il <lb></lb> Parto di <expan abbr="Santa">S.</expan> Elisabetta; dipoi ne viene <lb></lb> quando Zaccaria dà la benedizione a <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giovanni, che ancor fanciullo vuole an-<lb></lb> dare al deserto, di mano del Francabi-<lb></lb> gio.</s><s id="id2765910"> E' pure del Francabigio quando San <lb></lb> Giovanni s'incontra col Salvatore nel ri-<lb></lb> torno di Egitto.</s><s id="id2765921"> Ne seguono altre di An-<lb></lb> drea quando Cristo è battezzato da <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giovanni, dipoi quando predica ai Giu-<lb></lb> dei nel deserto, e quando la gente con-<lb></lb> vertita da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni viene a ricevere <lb></lb> il <expan abbr="San">S.</expan> Battesimo; indi quando egli è con-<lb></lb> dotto dinanzi ad Erode; e dipoi vedesi <lb></lb> <pb pagenum="(73)"></pb> la Cena di Erode, e il ballo della figlia <lb></lb> d'Erodiade, ed in ultimo è dipinta Ero-<lb></lb> diade, quando dalla figlia è portata la testa <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni ad Erode richiesta.</s><s id="id2767714"> Que-<lb></lb> ste egregie Pitture furono intagliate da <lb></lb> Teodoro Cruger con frontespizio, e ritratto <lb></lb> dell'Autore.</s><s id="id2767726"> Le chiavi di questo Chiostro <lb></lb> son tenute dal Custode dell'Accademia <lb></lb> delle Belle Arti.</s><s id="id2771264"> Ritornando indietro <lb></lb> vedesi sul Canto di Via degli Arazzieri l'<lb></lb> altro Casino fatto fabbricare nel 1775. <lb></lb> dal Granduca Leopoldo, e dall'altra par-<lb></lb> te vi è il Monastero di</s></p> <p id="id2771283" type="main"><s id="id2771286"><expan abbr="SANTA">S.</expan> CATERINA dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Domeni-<lb></lb> co, nella di cui Chiesa, all'Altar Mag-<lb></lb> giore vedesi lo Sposalizio di detta Santa, <lb></lb> e nei due laterali le Tavole furono di-<lb></lb> pinte da Suor Plautilla Nelli Pittrice, e <lb></lb> Religiosa di questo Monastero, nel qua-<lb></lb> le Caterina de' Medici Regina di Francia <lb></lb> nella sua fanciullezza vi fu tenuta in e-<lb></lb> ducazione.</s><s id="id2805529"> Dalla parte opposta di questa <lb></lb> Piazza si ritrova la</s></p> <p id="id2805536" type="main"><s id="id2805540">REALE ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI <lb></lb> (una volta Spedale sotto il titolo di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Matteo stato fondato da Lemmo Balducci <lb></lb> nel 1389.) trasferitavi nel 1784. dalla <lb></lb> antica situazione di via della Crocetta <lb></lb> <pb pagenum="(74)"></pb> ove esisteva fino dal 1500. e dalla So-<lb></lb> vrana Munificenza ampliata, ed arricchi-<lb></lb> ta di tutto ciò che è necessario per ap-<lb></lb> prendervi compitamente le Belle Arti, <lb></lb> contandosi in essa eccellenti Maestri per <lb></lb> il Disegno, per il Colorito, per il Grot-<lb></lb> tesco, per l'Incisione in rame, per la <lb></lb> Scultura, per l'Architettura, un Assi-<lb></lb> stente ai Giovani che studiano nella Real <lb></lb> Gallerìa, e uno per la Meccanica Pratica</s></p> <p id="id2803668" type="main"><s id="id2803671">E principiando ad osservare alla Porta <lb></lb> d'ingresso eseguita con ben'intesa, ed <lb></lb> elegante Architettura si vedono scolpite <lb></lb> in pietra tre corone, che una di quercia, <lb></lb> l'altra di lauro, la terza d'ulivo, le qua-<lb></lb> li sono l'emblema dell'Accademia, e sot-<lb></lb> to le medesime in un fregio leggesi l'<lb></lb> Epigrafe seguente:</s></p> <p id="id2803700" type="main"><s id="id2803704"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Liberalium Artium incremento <lb></lb> Petrus Leopoldus <lb></lb> Anno MDCCLXXXIV.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2792661" type="main"><s id="id2792664">Che è l'epoca della sua instituzione.</s></p> <p id="id2792670" type="main"><s id="id2792673">Si passa in un vestibulo ove da due <lb></lb> porte laterali si dà ingresso alle Scuole <lb></lb> del Disegno, e Colorito: e principieremo <lb></lb> dalla prima a mano destra. </s></p> <pb pagenum="(75)"></pb> <p id="id1575924" type="main"><s id="id1575925">In una Gallerìa adorna, e corredata <lb></lb> di disegni; e gessi per uso dei principian-<lb></lb> ti, si danno dal Maestro tutte le regole <lb></lb> necessarie al profitto dei medesimi.</s><s id="id2759850"> Quin-<lb></lb> di si passa in una gran sala che serve al-<lb></lb> le pubbliche adunanze ripiena di quadri <lb></lb> dei migliori Autori della Scuola Fioren-<lb></lb> tina, e da vari Cartoni originali dei me-<lb></lb> desimi, e alcuni ancora delle Scuole Lom-<lb></lb> barda, e Romana, essendovi tra i primi <lb></lb> il Grillandajo, Andrea del Sarto, gli Al-<lb></lb> lori, Carlo Dolci, il Rosselli <expan abbr="eccetera">ec.</expan> ed al-<lb></lb> tri, e fra i Cartoni Fra Bartolommeo, <lb></lb> Pietro da Cortona, Baroccio, Cignani, <lb></lb> Franceschini <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s></p> <p id="id2854031" type="main"><s id="id2854035">Da questa si passa alla Sala del Nudo <lb></lb> ove in tutti i giorni si dà il comodo di <lb></lb> poter per due ore disegnare un'Uomo <lb></lb> nudo, nell'estate la mattina, e nell'In-<lb></lb> verno la sera, alla quale scuola è assi-<lb></lb> stente per turno uno dei Maestri.</s></p> <p id="id2854058" type="main"><s id="id2854062">Dalla Sala del Nudo si passerà in una <lb></lb> spaziosa Gallerìa adorna dei getti in ges-<lb></lb> so delle Statue le più rinomate non solo <lb></lb> della nostra Città, quanto di quelle esi-<lb></lb> stenti in Roma, quali poste con ottima <lb></lb> simetrìa sopra bene adattate basi forma-<lb></lb> no un colpo d'occhio.</s><s id="id2839640"> Sono da osservarsi <lb></lb> <pb pagenum="(76)"></pb> un superbo Tabernacolo dipinto da Gio-<lb></lb> vanni Mannozzi detto da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni e-<lb></lb> sprimente il riposo d'Egitto, già esisten-<lb></lb> te in fondo del Giardino del Casino del-<lb></lb> la Crocettu, e quì intieramente traspor-<lb></lb> tato, ed il getto in gessi della porta del <lb></lb> Tempio di San Giovanni dell'immortale <lb></lb> Lorenzo Ghiberti adattata alla gran por-<lb></lb> ta dalla presente Sala, dalla quale si ha <lb></lb> ingresso alla Scuola del colorito Conti-<lb></lb> gua vi è la stanza per le private Adu-<lb></lb> nanze; e avanti la medesima vi è un ri-<lb></lb> cetto, il quale introduce mediante una <lb></lb> piccola scala alle due Scuole dell'Architet-<lb></lb> tura, e della Meccanica Pratica, ambe-<lb></lb> due corredate de' necessarj libri, disegni, <lb></lb> e macchine <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s></p> <p id="id2772934" type="main"><s id="id2772938">Ritornando al primo vestibulo, per una <lb></lb> comoda scala si perviene alle altre due <lb></lb> Scuole di Grottesco, e dell'Incisione in <lb></lb> rame provvedute di eccellenti esempla-<lb></lb> ri <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s></p> <p id="id2772955" type="main"><s id="id2772959">Si danno due volte l'anno alcuni pre-<lb></lb> mj a quelli Scolari che più hanno appro-<lb></lb> fittato nei loro studj servendo di emula-<lb></lb> zione per avanzarsi; ed ogni tre anni si <lb></lb> fa un concorso di prima, seconda, e ter-<lb></lb> za classe per la Pittura, Scultura, ed Ar-<lb></lb> <pb pagenum="(77)"></pb> chitettura, e a tutte queste gratificazio-<lb></lb> ni, quanto alle mensuali prestazioni di <lb></lb> Maestri, e per la Carta, matita, colori <lb></lb> <expan abbr="eccetera">ec.</expan> che gratuitamente si dispensano ai po-<lb></lb> veri Scolari, vien supplito dal Real Te-<lb></lb> soro.</s></p> <p id="id2803129" type="main"><s id="id2803133">Al buon ordine, e soprintendenza dell'<lb></lb> Accademia esistono un Presidente, ed un <lb></lb> Segretario.</s><s id="id2803143"> Da questo luogo ritornando <lb></lb> per via Larga si trova la</s></p> <p id="id2775750" type="main"><s id="id2775753">BIBLIOTECA MARUCELLIANA fondata a pu-<lb></lb> blico vantaggio dall'Abate Francesco Ma-<lb></lb> rucelli nel 1703. ed aumentata da Mon-<lb></lb> signor Alessandro Marucelli, la quale si <lb></lb> aprì per la prima volta nel 1751., tenen-<lb></lb> dosi aperta la mattina ne' giorni di Lu-<lb></lb> nedì, Mercoledì, e Venerdì.</s><s id="id2775781"> In essa ol-<lb></lb> tre la copiosità dei Libri impresssi in ogni <lb></lb> scienza, vi si conservano molti Manoscritti <lb></lb> del celebre Antonio Maria Salvini, ed una <lb></lb> scelta numerosa Raccolta di rare, e ce-<lb></lb> lebri stampe in rame lasciate quivi dall'<lb></lb> ultimo superstite di detta nobile Fami-<lb></lb> glia Francesco Marucelli.</s><s id="id2772903"> Seguendo il <lb></lb> cammino dalla parte opposta si trova il</s></p> <p id="id2772910" type="main"><s id="id2772914">PALAZZO del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Averardo de' Medici <lb></lb> eretto con disegno del Silvani Architetto <lb></lb> Fiorentino, ed accresciuto dal fu Senato-<lb></lb> <pb pagenum="(78)"></pb> re Gammillo Coppoli, alla di cui Fami-<lb></lb> glia apparteneva.</s><s id="id2805629"> E dipoi s'incontra il</s></p> <p id="id2805633" type="main"><s id="id2805637">PALAZZO del Marchese Capponi fatto <lb></lb> col disegno di Ferdinando Ruggieri nel <lb></lb> 1740. e poco più giù dall'istesra parte <lb></lb> altro</s></p> <p id="id2805652" type="main"><s id="id2805656">PALAZZO del Covoni, con bella facciata <lb></lb> di Gherardo Silvani, e il Cortile col dise-<lb></lb> gno di Luigi Orlandi.</s><s id="id2805666"> Ed appresso il</s></p> <p id="id2799500" type="main"><s id="id2799504">PALAZZO fatto fabbricare dal Cardinale <lb></lb> Bandino Panciatichi, col disegno del Ca-<lb></lb> valier Carlo Fontana.</s><s id="id2799514"> In faccia al pri-<lb></lb> mo vedesi un antico Palazzo dei Medi-<lb></lb> ci, e dipoi dell'antichissima Casa</s></p> <p id="id2799526" type="main"><s id="id2799530">UGHI, o sieno AVVOCATI protettori dell'<lb></lb> Arcivescovado Fiorentino, Famiglia estin-<lb></lb> ta, oggi del Lorenzi.</s><s id="id2799540"> Accanto esiste il <lb></lb> grandioso</s></p> <p id="id2759974" type="main"><s id="id2759977">PALAZZO già della Famiglia de' Medici, <lb></lb> oggi del Marchese Riccardi per compra <lb></lb> fattane l'anno 1659. per prezzo di scu-<lb></lb> di 41. mila dal Granduca Ferdinando II. <lb></lb> fatto gia fabbricare da Cosimo Padre del-<lb></lb> la Patria, col disegno di Michelozzo. </s><lb></lb> <s id="id1576551">Non può spiegarsi quanto sia bello, e <lb></lb> magnifico.</s><s id="id2760007"> Vedonsi le due facciate tut-<lb></lb> te di pietre forti in tre ordini divisate. </s><lb></lb> <s id="id1576570">Da terra fino alle prime finestre l'ordi-<lb></lb> <pb pagenum="(79)"></pb> ne è Rustico, o Toscano, con bozze as-<lb></lb> sai rilevate.</s><s id="id2788880"> Sopra questo segue il Dori-<lb></lb> co, a cui succede il Corintio, e in fron-<lb></lb> te vedesi un vago cornicione, che da <lb></lb> per tutto lo circonda </s><s id="id1576602">Entrando per la <lb></lb> porta principale trovasi la prima Log-<lb></lb> gia, nel fregio della quale sono alcuni <lb></lb> tondi entrovi figure di marmo di Dona-<lb></lb> tello, e le pareti tutte furono fatte ador-<lb></lb> nare l'anno 1719. dal Marchese Fran-<lb></lb> cesco Riccardi di bassirilievi, di Statue, <lb></lb> di Busti e d'Inscrizioni antiche Greche, <lb></lb> e Latine, a foggia di Museo.</s><s id="id2763804"> A mano <lb></lb> destra vi è una scala molto comoda, fat-<lb></lb> ta col disegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Foggini <lb></lb> Scultare e Architetto Fiorentino.</s><s id="id2763820"> E' pure <lb></lb> a mano sinistra una scala bellissima fat-<lb></lb> ta a chiocciola, che dal terreno conduce <lb></lb> fino alla sommità.</s><s id="id2763834"> Penetrando poi nelle <lb></lb> stanze, vi si ammirano molti pregievoli <lb></lb> ornamenti; tra i quali la bellissima Gal-<lb></lb> lerìa dipinta nella volta a fresco da Lu-<lb></lb> ca Giordano, e in essa giù abbasso nella <lb></lb> parete effigiati sopra grandiosi Cristalli i <lb></lb> quattro elementi, insigne opera di An-<lb></lb> ton Domenico Gabbiani; e dentro due <lb></lb> armarj si conserva una raccolta di Gam-<lb></lb> mei, d'Intagli, di Medaglie, e di altre <lb></lb> <pb pagenum="(80)"></pb> preziose antichità.</s><s id="id2791798"> Accanto ci è una nu-<lb></lb> merosa, e scelta Librerìa di manoscrit-<lb></lb> ti, e di libri impressi, parte della qua-<lb></lb> le fu messa insieme dal celebre Riccar-<lb></lb> do Riccardi, e parte dal Senatore Mar-<lb></lb> chese Vincenzio Capponi, da cui l'ere-<lb></lb> ditarono i presenti possessori, i quali van-<lb></lb> no di continuo aumentandola, essendovi <lb></lb> tra i manoscritti tutto il carteggio Let-<lb></lb> terario del fu celebre Dottor Giovanni <lb></lb> Lami stato Bibliotecario, </s><s id="id1576766">E' ripieno que-<lb></lb> sto Palazzo di mobili ricchissimi, pittu-<lb></lb> re celebri, inscrzioni, busti, e bassirilie-<lb></lb> vi antichissimi.</s><s id="id2762955"> Si mireranno inoltre i <lb></lb> nuovi accrescimeti della principal fac-<lb></lb> ciata. verso la Via Larga, coll'istesso or-<lb></lb> dine, e architettura dell'antica nel qual <lb></lb> ricrescimento fu incorporato il Palazzo <lb></lb> di Lorenzino de' Medici ove uccise il Du-<lb></lb> ca Alessandro.</s><s id="id2751710"> E' famoso questo Palazzo <lb></lb> non solo per la sua belezza, ma ezian-<lb></lb> dìo per essere stato in ogni tempo ri-<lb></lb> cetto di illustri Personaggi, essendovisi <lb></lb> trattenuri diversi Pontefici, Imperatori, <lb></lb> e Regi, oltre un numero grande di Prin-<lb></lb> cipi (di che si legge la memoria in un <lb></lb> Cartello di marmo nel primo Cortile, <lb></lb> fatta dal celebre Abate Autonmaria Sal-<lb></lb> <pb pagenum="(81)"></pb> vini) e per molti avvenimenti accaduti, <lb></lb> e descritti dai nostri Istorici.</s><s id="id2790344"> Indi si <lb></lb> trova la Chiesa di</s></p> <p id="id2790351" type="main"><s id="id2790355">SAN GIOVANNI EVANGELISTA posseduta <lb></lb> già dai Gesuiti, ai quali fu concessa l`an-<lb></lb> no 1557., e dipoi nel 1775. data ai Che-<lb></lb> rici Regolari delle Scuole Pie, i quali <lb></lb> tengono nell'annesso loro Convento le <lb></lb> pubbliche Scuole.</s><s id="id2790376"> Era questa Chiesa in <lb></lb> principio assai piccola, e fondata nel 1351. <lb></lb> per testamento del Nobile <expan abbr="Giovanni">Giov.</expan> di Lan-<lb></lb> do Gori, ma nell'anno 1579. coll'ope-<lb></lb> ra, e col disegno di Bartolommeo Am-<lb></lb> mannati Scultore, ed Architetto Fioren-<lb></lb> tino, fu accresciuta, e adornata, ammi-<lb></lb> rando gl'intendanti l'esquisitezza dell'<lb></lb> architettura, e il bell'ordine di tutte le <lb></lb> parti di questo sacro Edifizio.</s><s id="id2769470"> Ha la fac-<lb></lb> ciata di pietre serene, e dentro vi sono <lb></lb> nelle Cappelle varj ornamenti di stucchi <lb></lb> con belle Tavole; nella prima a mano <lb></lb> destra è un insigne Tavola di Alessandro <lb></lb> Allori, ove ha rappresentato Nostro Si-<lb></lb> gnore con alcuni Apostoli in atto di e-<lb></lb> saudire la Cananea, ed è da notarsi che <lb></lb> quel Vecchio, che si appoggia al basto-<lb></lb> ne, figurato per <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo, è il ri-<lb></lb> tratto del medesimo insigne Architetto <lb></lb> <arrow.to.target n="a6"></arrow.to.target> <pb pagenum="(82)"></pb> Bartolommeo Ammannati, che la fece <lb></lb> fare; la seconda Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Gon-<lb></lb> zaga, e di <expan abbr="San">S.</expan> Stanislao è Opera di Otta-<lb></lb> viano Dandini, la terza di <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò di <lb></lb> Bari di <expan abbr="Giovanni">Giov.</expan> Domenico Campiglia Luc-<lb></lb> chese; e <expan abbr="San">S.</expan> Francesco Borgia, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Giu-<lb></lb> liana Falconieri sono di Agostino Vera-<lb></lb> cini.</s><s id="id2788048"> Quindi esiste la Cappella di San <lb></lb> Francesco Xaverio ricca di marmi, ove <lb></lb> il Cavaliere <expan abbr="Fra">F.</expan> Francesco Curradi ha con <lb></lb> eccellenza rappresentato il detto Santo <lb></lb> nell'atto di predicare agl'Infedeli; la <lb></lb> Gloria dello sfondo è di mano di Piero <lb></lb> Dandini, e i quadri laterali sono del <lb></lb> Bamberini.</s><s id="id2788075"> Ne segue la Cappella maggio-<lb></lb> re, la di cui tavola ove è espresso il <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> <lb></lb> Crocifisso è di mano di Girolamo Mac-<lb></lb> chietti, nei due laterali il San Girolamo <lb></lb> è di Giacomo Ligozzi, e la <expan abbr="Santa">S.</expan> Elena del <lb></lb> Bizzelli; trovasi poi la Cappella di Sant'<lb></lb> Ignazio tutta incrostata di marmi, ov'è <lb></lb> di mano del Puglieschi la Tavola di det-<lb></lb> to Santo, e gli ovati sono del sopradetto <lb></lb> Bamberini.</s><s id="id2784634"> Ne segnono tre altre Cappel-<lb></lb> le, nella prima vi è la Concezione di <lb></lb> mano del Curradi; nella seconda la bel-<lb></lb> lissima Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Giuseppe Calasanzio <lb></lb> Fondatore degli Scolopj, di mano di An-<lb></lb> <pb pagenum="(83)"></pb> tonio Franchi Lucchese, la qual Cappel-<lb></lb> la è stata recentemente abbellita di mar-<lb></lb> mi <expan abbr="eccetera">ec.</expan> per le cure del degno <expan abbr="Padre">P.</expan> Maestro <lb></lb> Cammillo Giusti.</s><s id="id2757811"> Nella terza vi è la Ta-<lb></lb> vola degli Angeli dipinta da Giacomo <lb></lb> Ligozzi.</s><s id="id2757821"> Sopra il cornicione alcune sto-<lb></lb> rie a fresco sono di mano di Alessandro <lb></lb> del Barbiere, cioè la Cena, la Trasfigu-<lb></lb> zione, quando San Giovanni mostra San <lb></lb> Pietro a Cristo, e gli Apostoli, che ac-<lb></lb> conciano le Reti <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s><s id="id2765523"> Gli Apostoli delle <lb></lb> Nicchie sono di Cammillo Cateni, e lo <lb></lb> sfondo nella soffitta fu l'ultima opera di <lb></lb> Agostino Veracini.</s><s id="id2765536"> Uscendo da questa <lb></lb> Chiesa, a man destra s'incontra una Ca-<lb></lb> sa de' Martelli, e dirimpetto quella degli <lb></lb> Arnaldi, nella prima eravi una statua di <lb></lb> Donatello, la quale al presente ritrovasi <lb></lb> nel Palazzo del Balì Martelli in via della <lb></lb> Forca, creduto il più eccellente lavoro del <lb></lb> suo scalpello; e nella seconda vi sono <lb></lb> pregiabili Pitture.</s><s id="id2792286"> In vicinanza si trova <lb></lb> la Via del Cocomero ov'è un Teatro, e <lb></lb> annesse sono diverse stanze ove ha ac-<lb></lb> cesso il ceto civile, ed accanto è il Pa-<lb></lb> lazzo del Baron Ricasoli, e dirimpetto <lb></lb> quello de' Gondi, ed a sinistra avvi il <lb></lb> Palazzo dei Marchesi Gerini ricco di Pit-<lb></lb> <pb pagenum="(84)"></pb> ture, accresciuto, e rimodernato interna-<lb></lb> mente dal fu Marchese Andrea Gerini <lb></lb> con disegno del vivente <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Gaspero Pao-<lb></lb> letti; quindi si vedono i</s></p> <p id="id2763951" type="foot"><s id="id2763955"><foot.target id="a6"></foot.target>6</s></p> <p id="id2763962" type="main"><s id="id2763966">PALAZZI di due rami della Famiglia de' <lb></lb> Pucci, il primo d'ordine composito sul <lb></lb> Canto di via de' Servi fu disegnato con <lb></lb> bella, e vaga architettura dal famoso Ca-<lb></lb> valiere Paolo Falconieri; e l'altro accan-<lb></lb> to del Marchese Roberto Pucci, che ha <lb></lb> seguitato l'ordine del primo.</s><s id="id2763990"> Dirimpetto <lb></lb> vedesi il</s></p> <p id="id2763997" type="main"><s id="id2785298">PALAZZO Pandolfini, di maestosa Ar-<lb></lb> chitettura Toscana, ove nel dipinger <lb></lb> quella Gallerìa cadde, e morì il celebre <lb></lb> Anton Domenico Gabbiani; in faccia al <lb></lb> quale vi è la Chiesa di</s></p> <p id="id2785318" type="main"><s id="id2785322">SAN MICHELE VISDOMINI, ove abitavano <lb></lb> i soppressi Monaci Celestini, ora ufiziata <lb></lb> da Preti secolari.</s><s id="id2785331"> Osserveremo la Natività <lb></lb> di Nostro Signore dell'Empoli, accanto alla <lb></lb> quale è una Vergine di mano di Jacopo da <lb></lb> Pontormo, e due Tavole del Poppi, che in <lb></lb> una la Resurrezione. e nell'altra la Conce-<lb></lb> zione, e una del Passignano rappresentante <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, che predica alle Turbe.</s><s id="id2772619"> Se-<lb></lb> guitando per la Via de' Servi si trova il</s></p> <p id="id2772626" type="main"><s id="id2772630">PALAZZO de' Marchesi Niccolini, fatto con <lb></lb> <pb pagenum="(85)"></pb> buon disegno, ed ornato ai Statue, oltre <lb></lb> un Gabinetto copioso di Medaglie, buona <lb></lb> Librerìa, e pitture celebri.</s><s id="id2772648"> E presso la <lb></lb> Piazza si trova il</s></p> <p id="id2772655" type="main"><s id="id2772659">PALAZZO de' Grifoni ora Riccardi il di cui <lb></lb> Architetto fu il Buontalenti.</s><s id="id2763154"> Era in avanti <lb></lb> della Famiglia Ricci, ove nacque a' 23. <lb></lb> Aprile 1522. <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina de' Ricci.</s><s id="id2763163"> Il Ter-<lb></lb> razzino di Pietra fu la prima scultura di <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna.</s><s id="id2763175"> Questo fa angolo alla Pìaz-<lb></lb> za, che ha preso il nome della vicina Chie-<lb></lb> sa della Nunziata, che vedesi dai lati chiu-<lb></lb> sa da due gran Loggie, erette col dise-<lb></lb> gno del Brunellesco.</s><s id="id2763194"> Nel mezzo di essa <lb></lb> sopra una Base di marmo si erge un Ca-<lb></lb> vallo, sopra il quale è la Statua di Fer-<lb></lb> dinando Primo Gran-Duca di Toscana <lb></lb> gettato in bronzo da Giovanni Bologna, <lb></lb> di Cannoni predati dalle Galere Toscane <lb></lb> ai Turchi, leggendovisi sotto la fascia nel-<lb></lb> la pancia del Cavallo</s></p> <p id="id2754274" type="main"><s id="id2754278"><emph type="italics"><emph type="quote">Dei Metalli rapiti al fiero Trace</emph></emph></s></p> <p id="id2754286" type="main"><s id="id2754290">Le due fontane di bronzo, che adornano <lb></lb> la medesima piazza, sono opera di Pietro <lb></lb> Tacca statevi poste nel 1643.</s><s id="id2795999"> Passeremo <lb></lb> ad osservare il Tempio della Santissima</s></p> <p id="id2796006" type="main"><s id="id2796010">ANNUNZIATA. </s><s id="id1577713">Era questa Chiesa ne' <lb></lb> tempi antichi un piccolo Orotario posto <lb></lb> <pb pagenum="(86)"></pb> fuor di Firenze, in questo luogo chiamato <lb></lb> il Cafaggio.</s><s id="id2796028"> Detto Oratorìo con parte di <lb></lb> terreno contiguo, fu conceduto nel 1250. <lb></lb> a quei sette Nobili Fiorentini, che abban-<lb></lb> donata la Patria si erano ritirati nel sa-<lb></lb> cro Monte Asinajo, ove conducendo vita <lb></lb> eremitica fondarono la Religione de' Servi <lb></lb> di Maria; ed il motivo fu, acciò quei <lb></lb> Religiosi, che da per tutto avevano spar-<lb></lb> sa la fama della lor santità, più da vi-<lb></lb> cino santificassero col loro esempio i loro <lb></lb> Concittadini.</s><s id="id2766936"> Ma perchè troppo angusto <lb></lb> era quel luogo, fu fabbricato il Con-<lb></lb> vento, e nuova Chiesa, essendo stati dal <lb></lb> Sommo Pontefice esortati a concorrere i <lb></lb> Fiorentini, tra i quali si segnalò il Chia-<lb></lb> rissimo Falconieri Padre di Santa Giulia-<lb></lb> na, e Fratello del Beato Alessio, per-<lb></lb> chè tal'opra fosse al suo fine condotta. </s><lb></lb> <s id="id1577809">Terminata la fabbrica avvenne il seguen-<lb></lb> te prodigio.</s><s id="id2797233"> Avevano quei Padri nel 1252. <lb></lb> dato a dipingere a fresco ad un Pittore <lb></lb> chiamato Bartolommeo, l'Immagine di <lb></lb> Nostra Signore in atto di essere dall'An-<lb></lb> gelo annunziata.</s><s id="id2797250"> Il Pittore, che la figu-<lb></lb> ra dell'Angelo avea compita, e rimanevali <lb></lb> ad effigiare il volto della Vergine, stava <lb></lb> fra se stesso dubbioso, con qual'arte po-<lb></lb> <pb pagenum="(87)"></pb> tesse esprimere quell'Aspetto Divino.</s><s id="id2797272"> In <lb></lb> questo mentre fu sopraffatto dal sonno, da <lb></lb> cui svegliatosi mirò tosto colorito il Sem-<lb></lb> biante della Vergine di tal bellezza, e di <lb></lb> tanta devozione spirante, che attonito, <lb></lb> e sorpreso ad alta voce gridò più volte, <lb></lb> <emph type="italics"><emph type="quote">Miracolo, Miracolo</emph></emph>.</s><s id="id2786483"> Lo che sentito da'cir-<lb></lb> costanti, e dipoi sparsosi per la Città; <lb></lb> cagionò un tal concorso di popolo, che <lb></lb> ben tosto ne fu la Chiesa ripiena.</s><s id="id2786499"> E ac-<lb></lb> ciò niuno di questo fatto dubitar potes-<lb></lb> se, operò Iddio per mezzo di questa, Im-<lb></lb> magine molti miracoli, che tuttavia van-<lb></lb> no seguitando.</s><s id="id2814573"> Ora tornando alla descri-<lb></lb> zione della Chiesa: Vedesi al primo in-<lb></lb> gresso un Loggiato fatto fabbricare dalla <lb></lb> Famiglia de' Pucci con disegno del Cacci-<lb></lb> ni Scultore.</s><s id="id2814591"> Sotto il Loggiato sono tre <lb></lb> Porte.</s><s id="id2814597"> Quella a mano destra conduce <lb></lb> nella Cappella di San Sebastiano dell'i-<lb></lb> stessa Famiglia Pucci, eretta con disegno <lb></lb> del sopraddetto Caccini; adorna di tre Ta-<lb></lb> vole, che una d'Aurelio Lomi Pisano, l'<lb></lb> altra del Paggi, e quella di San Sebastia-<lb></lb> no di Antonio del Pollajolo, ed altresì di <lb></lb> alcune Statue di marmo del Novelli, e la <lb></lb> Tribuna fu dipinta dal Poccetti.</s><s id="id2766981"> Vi sono <lb></lb> molte memorie di uomini illustri di que-<lb></lb> <pb pagenum="(88)"></pb> sta Famiglia, e specialmente di Lorenzo, <lb></lb> Roberto, e Antonio Pucci, tutti tre Cardi-<lb></lb> nali.</s><s id="id2767003"> Dalla porta laterale di questa Cap-<lb></lb> pella si passa in un Cortile, o Chiostro <lb></lb> tutto dipinto da' primi artefici di quei <lb></lb> tempi, cicè; la pittura accanto alla por-<lb></lb> ta di Chiesa dietro l'Altare della Madon-<lb></lb> na rappresentante la Natività del Signo-<lb></lb> re, è di Alessio Baldovinetti.</s><s id="id2807546"> Quella che <lb></lb> segue a sinistra esprimente quando <expan abbr="San">S.</expan> Fi-<lb></lb> lippo Benizzi ebbe la visione di Maria per <lb></lb> la quale vestì l'Abito, è di Cosimo Ros-<lb></lb> selli.</s><s id="id2807563"> L'altre che ne seguono sono di An-<lb></lb> drea del Sarto, cioè quella in cui si vede <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Filippo, che nell'andare alla Corte del <lb></lb> Papa, che era in Viterbo, trovando un <lb></lb> lebbroso nudo, si trae la propria cami-<lb></lb> cia dandola ad esso perchè si ricuopra. </s><lb></lb> <s id="id1578112">Quivi è il Busto rappresentante Andrea <lb></lb> del Sarto, scolpito da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Caccini, e non <lb></lb> già da Raffaello da Montelupo, come per <lb></lb> abbaglio asseriscono il Cinelli, e il Padre <lb></lb> Richa.</s><s id="id2770828"> Nell'altra vedesi quando <expan abbr="San">S.</expan> Filip-<lb></lb> po nel passare tra Bologna, e Modena. <lb></lb> trovando alcuni che giuocavano sotto un'<lb></lb> albero, bestemmiando, li riprese, onde li <lb></lb> dissero alcune ingiurie, ed egli seguitan-<lb></lb> do il cammino, venne un'istantaneo ful-<lb></lb> <pb pagenum="(89)"></pb> mine, che squarciò l'albero, due ne re-<lb></lb> starono morti, e gli altri spaventati si <lb></lb> diedero alla fuga.</s><s id="id2809863"> Ne segue il fatto quan-<lb></lb> do detto Santo libera dagli spiriti una <lb></lb> Fanciulla.</s><s id="id2809872"> Nell'altra è espresso un fan-<lb></lb> ciullino tornato da morte a vita nel toc-<lb></lb> care il feretro di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo.</s><s id="id2809884"> L'ultima es-<lb></lb> prime un Religioso parato con la reliquia <lb></lb> di alcuni panni di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo, ed alcune <lb></lb> donne inginocchioni con vari puttini che <lb></lb> sembrano di carne vera; il Vecchio che <lb></lb> sì regge con la mazza è il ritratto di <lb></lb> Andrea della Robbia Scultore, e fratello <lb></lb> del celebre Luca inventore delle figure <lb></lb> di terra invetriata.</s><s id="id2787896"> Dall'altra parte tra <lb></lb> la porta laterale della Chiesa, e la Cap-<lb></lb> pella di <expan abbr="San">S.</expan> Bastiano si vedono nella prima <lb></lb> lunetta la storia dei Re Magi, e nell'al-<lb></lb> tra la Natività della Madonna.</s><s id="id2787915"> Queste 7. <lb></lb> lunette sono di stupendo colorito fatte <lb></lb> dal pennello di Andrea del Sarto.</s><s id="id2787924"> Le al-<lb></lb> tre tre dalla parte della porta della Log-<lb></lb> gia sono: Lo Sposalizio della Madonna <lb></lb> del Francabigio; La Visitazione di Ma-<lb></lb> ria a <expan abbr="Santa">S.</expan> Elisabetta di lacopo da Pontor-<lb></lb> mo; e l'Assunzione al Cielo del Rosso <lb></lb> Fiorentino.</s><s id="id2805221"> Questa è circondata da una <lb></lb> moltitudine di bellissimi Angioletti, che <lb></lb> <pb pagenum="(90)"></pb> le scherzano intorno, mentre gli Apostoli, <lb></lb> che sono al basso la contemplano con <lb></lb> stupore, in uno dei quali Apostoli, cioè <lb></lb> in <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo vestito da Pellegrino, il Pit-<lb></lb> tore ritrasse Francesco Berni celebre Poe-<lb></lb> ta in volto ridente, alludendo con tale <lb></lb> attitudine al faceto stile praticato nei suoi <lb></lb> versi Questa come le altre di questo <lb></lb> Chiostro furono rinfrescate con diligenza, <lb></lb> e perizia da Santi Pacini.</s><s id="id2756422"> Entrando in <lb></lb> Chiesa vedesi al primo aspetto la soffitta <lb></lb> d'intagli dorati sopra fondo bianco di-<lb></lb> segnata da Francesco Silvani, nel mezzo <lb></lb> della quale è un gran quadro rappresen-<lb></lb> tante l'Assunzione della Vergine di ma-<lb></lb> no del Volterrano.</s><s id="id2756446"> Nelle pareti tra il <lb></lb> fregio della soffitta, e il cornicione, sono <lb></lb> dodici quadri dipinti a fresco dall'Uli-<lb></lb> velli, ove son rappresentati alcuni Mi-<lb></lb> racoli di Maria.</s><s id="id2756464"> A sinistra si trova la <lb></lb> Cappella dell'Annuziazione, nel muro <lb></lb> della quale è dipinto il di Lei Volto, <lb></lb> fatta di marmi intagliata da Pagno di <lb></lb> Lapo Partigiani Scultore Fiesolano col <lb></lb> disegno di Michelozzo.</s><s id="id2762617"> Quanto sia ric-<lb></lb> ca, e adorna questa Cappella non si può <lb></lb> spiegare abbastanza.</s><s id="id2762627"> E' l'Altare d'argen-<lb></lb> to massiccio nobilmente lavorato, il gra-<lb></lb> <pb pagenum="(91)"></pb> dino parimente d'argento è arricchita di <lb></lb> gioie, e pietre preziose.</s><s id="id2762647"> In un Taber-<lb></lb> nacolo è una testa del Salvatore di An-<lb></lb> drea del Sarto.</s><s id="id2770472"> Sopra due gran pilastri <lb></lb> posa un ricco architrave, e cornicione <lb></lb> d'argento, da cui pende una cortina <lb></lb> di lavoro eccellente.</s><s id="id2770485"> Questa Cappella <lb></lb> è ornata di Lampadi d'argento rifat-<lb></lb> et recentemente.</s><s id="id2770495"> Contiguo alla detta <lb></lb> Cappella è un piccolo Oratorio di forma <lb></lb> quadrata nobilmente arricchito, che ha le <lb></lb> pareti incrostate di agate, calcedoni o-<lb></lb> rientali, e diaspri, che rappresentano al-<lb></lb> cuni simboli di Nostra Signora, e ove <lb></lb> vedesi un Crocifisso di mano di Antonio <lb></lb> da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo che era sopra l'Altar Maggio-<lb></lb> re avanti vi fosse posto il gran Ciborio. </s><lb></lb> <s id="id1578572">Accanto è la Cappella fatta fabbricare <lb></lb> dal Marchese Francesco Feroni, col dise-<lb></lb> gno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Foggini incrostata di <lb></lb> marmi, e ornata di Statue; la Tavola del-<lb></lb> l'Altare rappresentante il Transito di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giuseppe è dipinta da Carlo Lotti Vene-<lb></lb> ziano; di mano di Giuseppe Piamontini <lb></lb> sono le due Statue rappreseutante il Pen-<lb></lb> siero, e la Fortuna marittima, e di ma-<lb></lb> no dell'Andreozzi sono l'altre due, che <lb></lb> figurano la Fedeltà, e la Navigazione. </s><lb></lb> <pb pagenum="(92)"></pb> <s id="id1578634">Di Carlo Marcellini è il <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, e <lb></lb> del Cateni il <expan abbr="San">S</expan> Francesco, e le Medaglie <lb></lb> di bronzo dorato sono di Massimiliano <lb></lb> Soldani Benzi.</s><s id="id2801967"> Le due Inscrizioni sotto i <lb></lb> due Depositi furono dettate da Anton <lb></lb> Maria Salvini.</s><s id="id2801976"> Seguitano appresso, benchè <lb></lb> con ordiue assai diverso, altre Cappelle <lb></lb> adornate di belle Tavole, tra le quali quel-<lb></lb> la del Giudizio d'Alessandro Allori, e <lb></lb> quella della Crocifissione dello Stradano. </s><lb></lb> <s id="id1578694">La quarta di Pietro Perugino, o come <lb></lb> altri vogliono, dell'Albertinelli.</s><s id="id2802000"> La quin-<lb></lb> ta sotto l'Organo con l'Assunta, <expan abbr="San">S.</expan> Ia-<lb></lb> copo, e <expan abbr="San">S.</expan> Rocco ai piedi, di Cesare Dan-<lb></lb> dini, e voltando alla crociata vi è la Cap-<lb></lb> pella con lunette, e soffitta dipinta a fre-<lb></lb> sco da Baldassarre Franceschini detto il <lb></lb> Volterrano, ed all'Altare vedesi in una <lb></lb> antica e bella Tavola dipinto San Zanobi <lb></lb> con altri due santi Vescovi; segue la Cap-<lb></lb> pella del Crocifisso, e della Madonna dei <lb></lb> Dolori dipinta d'archirettura da Giuseppe <lb></lb> Chamant Lorenese, collo sfondo di Vin-<lb></lb> cenzio Meucci, e sotto l'Altare conser-<lb></lb> vasi il Corpo di <expan abbr="San">S.</expan> Florenzio Martire.</s><s id="id2845281"> So-<lb></lb> no sepolti in questa Cappella i tre nostri <lb></lb> Istorici Fiorentini, Giovanni, Matteo, e <lb></lb> Filippo Villani.</s><s id="id2845020"> E' assai vaga la Cappella <lb></lb> <pb pagenum="(93)"></pb> dei Tedaldi, etetta ad onore di <expan abbr="San">S.</expan> Filip-<lb></lb> po Benizj, colla Tavola dipinta dal Vol-<lb></lb> terrano, e con altre pitture a fresco dell'<lb></lb> Ulivelli.</s><s id="id2845043"> Nel ricetto, che è accanto e per <lb></lb> cui si và alla Sagrestìa stata tutta rimo-<lb></lb> dernata, e ampliata con molta pulizia, è <lb></lb> collocato un Busto di terra cotta, rap-<lb></lb> presentante l'effigie di detto Santo in abi-<lb></lb> to della Religione, donato a quei Reli-<lb></lb> giosi dalla Famiglia de' Guicciardini, su-<lb></lb> bentrata già nella Casa de' Benizj, de'quali <lb></lb> era il Santo, ove si era conservato <foreign lang="la"><emph type="italics">ab <lb></lb> autiquo</emph></foreign> sino all'anno 1592.</s><s id="id2777532"> Entrando nel-<lb></lb> la Tribuna maggiore, della quale fu l'Ar-<lb></lb> chitetto Leon Batista Alberti, vedesi al <lb></lb> primo Altare a mano sinistra la Natività <lb></lb> di Maria fatta da Alessandro Allori, il <lb></lb> di cui figlio Cristofano dipinse il quadro <lb></lb> laterale, che è quello in <foreign lang="la"><emph type="italics">Cornu Epistolae</emph></foreign>, <lb></lb> gli altri tre poi sono del Passignano, e <lb></lb> la volta è del Poccetti.</s><s id="id2773546"> Nella seconda è <lb></lb> il San Michele di mano del Pignoni.</s><s id="id2773553"> Nel-<lb></lb> la terza la Tavola di Pietro Perugino, <lb></lb> ove è la Vergine con alcuni Santi.</s><s id="id2773563"> Nel-<lb></lb> la quarta la Resurrezione di Cristo d'An-<lb></lb> giolo Bronzino.</s><s id="id2773573"> La quinta Cappella che <lb></lb> fu già a proprie spese architettata, e fab-<lb></lb> bricata da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, oltre l'esser tut-<lb></lb> <pb pagenum="(94)"></pb> ta incrostata di pietre serene, e marmi è <lb></lb> arrichita di statue, bassirilievi di bron-<lb></lb> zo, e di tre Tavole; la prima delle quali <lb></lb> in <foreign lang="la"><emph type="italics">cornu Epistolae</emph></foreign> è del Ligozzi, ove di-<lb></lb> pinse la Resurrezione, la seconda del Pas-<lb></lb> signano, ove espresse la Pietà, e la ter-<lb></lb> za della Nascita è opera del Paggi.</s><s id="id2786080"> Il <lb></lb> Crocifisso è ammirabile, fatto col model-<lb></lb> lo dell'istesso <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna, e la Cupo-<lb></lb> letta è dipinta a fresco dal Poccetti.</s><s id="id2786097"> Pas-<lb></lb> sando alla sesta Cappella, la Tavola dei <lb></lb> Beati è di Niccolò Nannetti.</s><s id="id2780786"> Nella setti-<lb></lb> ma è del Passignano l'illuminazione del <lb></lb> Cieco.</s><s id="id2780796"> Nell'ottava Cappella ornata di <lb></lb> marmi vi è di mano di Giovanni Biliver-<lb></lb> ti lo Sposalizio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, e le pit-<lb></lb> ture delle pareti della volta sono del Vi-<lb></lb> gnali.</s><s id="id2780814"> In questa Cappella è sepolto il no-<lb></lb> stro Istorico Bartolommeo Scala.</s><s id="id2780821"> Nell'ul-<lb></lb> tima e nona Cappella evvi <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna con <lb></lb> Maria. e Gesù Bambino, e dai lati <expan abbr="San">S.</expan> Fi-<lb></lb> lippo Benizi, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana Falconieri, di <lb></lb> Antonio Donnini.</s><s id="id2825360"> La gran Tribuna di <lb></lb> figura rotonda con bella Cupola fu fatta <lb></lb> col disegno di Leon Batista Alberti Nobil <lb></lb> Fiorentino, a spese di Lodovico Gonzaga <lb></lb> secondo Marchese di Mantova, adornata <lb></lb> di stucchi, e dipinta poi da Baldassar Fran-<lb></lb> <pb pagenum="(95)"></pb> ceschini detto il Volterrano in età senile. </s><lb></lb> <s id="id1579169">Ha questo insigne Pittore dipinto la Ver-<lb></lb> gine, quando Assunta in Cielo vien coro-<lb></lb> nata dalla Santissima Trinità; intorno ha <lb></lb> dipinto i Patriarchi, i Profeti, e Santi <lb></lb> del Testamento Vecchio con alcuni altri <lb></lb> del Nuovo.</s><s id="id2759617"> In questa grand'opera è sti-<lb></lb> mabile non meno l'invenzione, e il di-<lb></lb> segno, che la vaghezza del colorito.</s><s id="id2759628"> Cor-<lb></lb> risponde alla Cupola il Coro. di bella <lb></lb> struttura incrostata di marmi, di forma <lb></lb> ottagona, disegno di Francesco Silvani, <lb></lb> con statuette di Santi, che vagamente lo <lb></lb> adornano.</s><s id="id2759647"> L'Altar maggiore è molto ric-<lb></lb> co e magnifico, ed il Ciborio è d'argen-<lb></lb> to di pregio considerabile, opera di An-<lb></lb> tonio Merlini Bolognese, siccome un Pa-<lb></lb> liotto, e tutto il finimento d'argento con <lb></lb> figure di bassorilievo, che adoprasi nelle <lb></lb> feste solenni: nelle quali sono molti i va-<lb></lb> si, le statue, e gli ornamenti preziosi che <lb></lb> vi si vedono.</s><s id="id2771943"> Sul piano del Presbiterio <lb></lb> posano due depositi di marmo, uno del <lb></lb> Vescovo Angiolo Marzimedici, colla sta-<lb></lb> tua al naturale di mano di Francesco da <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, e l'altro del Senatore, e poi <lb></lb> Sacerdote Donato dell'Antella Benefatto-<lb></lb> re della Chiesa, di Giovanbatista Foggi-<lb></lb> <pb pagenum="(96)"></pb> ni, e l'inscrizione del Senatore Filippo <lb></lb> Buonarroti.</s><s id="id2771979"> Sceso il Presbiterio nella te-<lb></lb> stata della Croce vien la Cappella di <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Giuliana Falconieri, ove si conserva il <lb></lb> suo Corpo, dedicata alla <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Concezione, <lb></lb> stata rimodernata e arricchita di finissi-<lb></lb> mi marmi.</s><s id="id2798355"> La Tavola dell'Altare è di <lb></lb> Vincenzio Meucci, di cui altresì è lo <lb></lb> sfondo; le due laterali sono di Giuseppe <lb></lb> Grisoni, del quale è ancora la Santa Bar-<lb></lb> bera che si vede nella Cappella a mano <lb></lb> destra, ove sono due ritratti, che uno di <lb></lb> Giovanni Stradano, e l'altro di Lorenzo <lb></lb> Palmieri.</s><s id="id2798383"> In faccia è la Cappella di Bac-<lb></lb> cio Bandinelli, che vi scolpì un Cristo <lb></lb> morto sostenuto da Nicodemo, che è il <lb></lb> ritratto di detto Baccio.</s><s id="id2754516"> Tornando verso <lb></lb> la Porta vi è sotto l'Organo (il di cui <lb></lb> tendone è del Puglieschi) una piccola <lb></lb> Cappella fatta col disegno del Silvani, con <lb></lb> fini lavori di marmi, e un <expan abbr="San">S.</expan> Rocco fat-<lb></lb> to di tiglio, di mano di Maestro Iann <lb></lb> Francese condotto con grande artifizio, <lb></lb> al di cui Altare si trova una copia di un <lb></lb> Cristo risorto del Pugliani, cavata dall'<lb></lb> originale del Frate. esistente nel Palaz-<lb></lb> zo dei Pitti; e lateralmente le figure di <lb></lb> due Profeti del medesimo Autore.</s><s id="id2796550"> Il Ten-<lb></lb> <pb pagenum="(97)"></pb> done dell'Organo rappresentante la Ca-<lb></lb> nonizzazione di <expan abbr="Santa">S.</expan> Giuliana è di Giusep-<lb></lb> pe Romei.</s><s id="id2796568"> Ne viene la Cappella dei Me-<lb></lb> dici, e dipoi quella dei Peruzzi, la di <lb></lb> cui Tavola è dell'Ulivelli, rappresentan-<lb></lb> te Cristo che risana una piaga a <expan abbr="San">S.</expan> Pel-<lb></lb> legrino Laziosi di questo Ordine.</s><s id="id2796587"> Nella <lb></lb> seguente non sono da osservarsi che le <lb></lb> pareti dipinte dal medesimo Ulivelli. </s><lb></lb> <s id="id1579511">La Cappella che ne succede, ornata di <lb></lb> marmi bianchi, e misti, fu fatta col di-<lb></lb> segno di Matteo Nigetti.</s><s id="id2780233"> La Tavola rap-<lb></lb> presentante il martirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia è di <lb></lb> Jacopo Vignali, la Cupola è lavoro del <lb></lb> Volterrano, e le scultute di marmo sono <lb></lb> scolpite da Orazio Mochi Nell'altra vi <lb></lb> è la Tavola di Pietro Dandini rappre-<lb></lb> sentante un fatto del Beato Giovacchino <lb></lb> Piccolomini.</s><s id="id2780262"> Nell'ultima si trova una <lb></lb> Tavola di Jacopo da Empoli, ove dipin-<lb></lb> se Maria col Bambino, e ai piedi <expan abbr="San">S.</expan> Nic-<lb></lb> colò, e altri Santi; e le pareti sono di <lb></lb> Matteo Rosselli.</s><s id="id2780280"> Questa Chiesa verso la <lb></lb> fine del passato secolo fu adornata di <lb></lb> stucchi, e pilasti incrostati di marmi con <lb></lb> disegno di Pier Francesco Silvani, del <lb></lb> quale pure sono l'Altar maggiore, e la <lb></lb> soffitta; i Medaglioni furon dipinti a fre-<lb></lb> <arrow.to.target n="a7"></arrow.to.target> <pb pagenum="(98)"></pb> sco da Pier Dandini per legato del detto <lb></lb> Senatore dell'Antella.</s><s id="id2782936"> Nell'anno 1785. <lb></lb> furono levate le lapide sepolcrali che e-<lb></lb> rano in Chiesa, e poste nel Chiostro, e <lb></lb> fu rifatto il pavimento di marmi, e a-<lb></lb> vanti l'Altar maggiore vi fu posta una <lb></lb> tale memoria.</s><s id="id2782957"> Il Convento è magnifico <lb></lb> per l'accrescimento fattovi, ed ivi pure <lb></lb> son degne di esser vedute, la Librerìa <lb></lb> ripiena di ottimi, e rari Libri, e nel <lb></lb> Chiostro interiore la Cappella dell'Acca-<lb></lb> demia del Disegno essendo la Tavola dell'<lb></lb> Altare, che è una Trinità di Angiolo <lb></lb> Bronzino, e due Quadri a fresco, cioè il <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Luca in atto di dipinger Maria, Opera <lb></lb> di Giorgio Vasari, e l'altro rappresen-<lb></lb> tante Salomone quando edifica il Tem-<lb></lb> pio, è di Santi di Tito, con dodici Sta-<lb></lb> tue attorno di Scultori Accademici assai <lb></lb> valenti.</s><s id="id2768123"> Entrando ora dall'altra lateral <lb></lb> porta nel Chiostro si vede in faccia so-<lb></lb> pra la porta, che và in Chiesa, la famo-<lb></lb> sa Madonna detta del Sacco, dipinta da <lb></lb> Andrea del Sarto con tutta la perfezio-<lb></lb> ne dell'arte; e Michel Angiolo, ed il ce-<lb></lb> lebre Tiziano non si saziavano mai di ri-<lb></lb> mirarla, e di commendarla.</s><s id="id2817731"> L'altre Lu-<lb></lb> nette sono ancor esse dipinte da eccel-<lb></lb> <pb pagenum="(99)"></pb> lenti Artefici, e specialmente da Bernar-<lb></lb> dino Poccetti, di cui sono tutte quelle <lb></lb> due Navate, che fanno angolo alla sud-<lb></lb> detta Pittura di Andrea del Sarto.</s><s id="id2817758"> Sono <lb></lb> in queste effigiati i fatti più singolari <lb></lb> dei Sette Beati Fondatori.</s><s id="id2784877"> Nella terza <lb></lb> facciata dopo il Cancello della Cappella <lb></lb> dei Sette Beati, le due Lunette rappre-<lb></lb> sentanti quando il Beato Manetto predi-<lb></lb> cò davanti <expan abbr="San">S.</expan> Lodovico Re di Francia, e <lb></lb> l'altra quando Innocenzio IV. dà per Pro-<lb></lb> tettore all'Ordine de' Servi il Cardinale <lb></lb> Fiesco suo Nipote, sono di mano del Ros. <lb></lb> selli.</s><s id="id2784909"> La quinta Lunetta ove è Maria so-<lb></lb> pra un carro tirata da un Leone, e da <lb></lb> un Agnello è dì Ventura Salimbeni Pit-<lb></lb> tore Senese.</s><s id="id2784924"> Nella quarta facciata, alla <lb></lb> prima Lunetta è dipinto Papa Alessandro <lb></lb> IV. che concede alla Religione di fabbri-<lb></lb> care Monasteri per tutto il Mondo, di <lb></lb> mano del Rosselli, come pure del mede-<lb></lb> simo è la seguente, quando il <expan abbr="Beato">B.</expan> Buonfi-<lb></lb> gliuolo renunzia al <expan abbr="Beato">B.</expan> Buonagiunta il go-<lb></lb> verno della Religione.</s><s id="id2772459"> Nella terza di ma-<lb></lb> no del Poccetti è espressa la morte del <lb></lb> <expan abbr="Beato">B.</expan> Buonagiunta.</s><s id="id2772470"> Le tre ultime sono di-<lb></lb> pinte dal sopraddetto Ventura Salimbeni; <lb></lb> e ne' peducci delle volte di questa loggia <lb></lb> <pb pagenum="(100)"></pb> i ritratti degli Uomini più insigni dell'<lb></lb> ordine dei Servi si rimirano.</s><s id="id2759080"> In questo <lb></lb> Chiostro esiste una gran Cappella in vol-<lb></lb> ta, eretta dalla Famiglia Macinghi, del-<lb></lb> la quale restano le Armi negli angoli, <lb></lb> che passata dipoi in quei Religiosi, ser-<lb></lb> viva loro di Capitolo; ma adornata da <lb></lb> essi modernamente, ed abbellita di pit-<lb></lb> ture a fresco, è stata destinata al cul-<lb></lb> to Divino dei Sette Beati Fondatori del <lb></lb> loro Ordine, dipinti in Tavole di as-<lb></lb> sai antica, e semplice maniera; perchè <lb></lb> sono oggi le dette Immagini assai sco-<lb></lb> lorite dal tempo, e per meglio conser-<lb></lb> varle sono state unite tutte insieme in <lb></lb> un Quadro che posa sull'Altare, ma <lb></lb> spartite una dall'altra da un nuovo or-<lb></lb> namento dorato, e coperte di cristalli. </s><lb></lb> <s id="id1579997">Accanto a questa Cappella è il Refetto-<lb></lb> rio dei Padri, adorno in testata di una <lb></lb> pittura a fresco della Cena del Fariseo <lb></lb> di mano di Santi di Tito.</s><s id="id2787861"> Nel Novizia-<lb></lb> to è osservabile a capo scala una Pietà <lb></lb> di mano di Andrea del Sarto delle più <lb></lb> belle del suo pennello, come pure nell'<lb></lb> Orto di questo Convento è dell'istesso la <lb></lb> pittura esprimente la parabola della Vi-<lb></lb> gna, vedendosi il Padre di Famiglia che <lb></lb> <pb pagenum="(101)"></pb> tardi chiama alcuni Mercenarj con una <lb></lb> figura che siede, e altro che si appoggia <lb></lb> al bastone <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s><s id="id2771368"> Partendosi da questo San-<lb></lb> tuario si trova lo</s></p> <p id="id2771376" type="foot"><s id="id2771379"><foot.target id="a7"></foot.target>7</s></p> <p id="id2771387" type="main"><s id="id2771390">SPEDALE degli Innocenti, assai celebre <lb></lb> per la carità, che vi si esercita di fare <lb></lb> allevare i Fanciulli esposti, che senza <lb></lb> un tale ajuto i più perirebbero.</s><s id="id2771405"> Fu fon-<lb></lb> dato questo Spedale in via della Scala <lb></lb> ove è ora il Convento delle Monache di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Martino, e qui trasferito l'anno 1420. <lb></lb> e ne diede il disegno il Brunellesco.</s><s id="id2769059"> Le <lb></lb> abitazioni sono assai comode, e ben di-<lb></lb> sposte.</s><s id="id2769068"> Nelle due Chiese si trovano buo-<lb></lb> ne pitture.</s><s id="id2769075"> Nella Chiesa stata rimoder-<lb></lb> nata, e abbellita si vede l'Altar gran-<lb></lb> de, che era prima nella rovinata Chie-<lb></lb> sa di <expan abbr="San">S.</expan> Pier Maggiore, tutto di pietre <lb></lb> dure, con una stupenda Tavola di Do-<lb></lb> menico del Ghirlandajo rappresentante l'<lb></lb> Adorazione de' Magi, da una parte della <lb></lb> quale osservasi in piccolo la strage degl'<lb></lb> Innocenti; e nei due quadri delle pareti <lb></lb> vi dipinse Santi Pacini, in una, Rachele <lb></lb> piangente, e nell'altra <expan abbr="San">S.</expan> Giuseppe con-<lb></lb> fortato dall'Angelo; e nella Cupoletta vi <lb></lb> espresse diversi Puttini con palme, rap-<lb></lb> presentanti il trionfo degl'Innocenti.</s><s id="id2767045"> Nell'<lb></lb> <pb pagenum="(102)"></pb> Altare a destra vi è una Annunziazione <lb></lb> di Filippo Latini, e di contro vi sono <lb></lb> effigiati <expan abbr="San">S.</expan> Martino, e <expan abbr="San">S</expan> Gallo stati ti-<lb></lb> tolari di altri due Spedali, di mano di <lb></lb> Matteo Rosselli.</s><s id="id2767071"> La volta fu dipinta per <lb></lb> l'Architettura da Giovacchino Masselli, <lb></lb> e lo sfondo rappresentante il ritrova-<lb></lb> mento di Moisè nel Nilo è del suddetto <lb></lb> Pacini.</s><s id="id2777713"> Sopra la porta di fianco dalla <lb></lb> parte del Chiostro avvi un'Annunziazio-<lb></lb> ne assai bella di terra verniciata di Luca <lb></lb> della Robbia; come altresì nel Loggiato <lb></lb> di mano di Bernardino Poccetti si vedo-<lb></lb> no alcune Pitture a fresco del più eccel-<lb></lb> lente gusto.</s><s id="id2777739"> E' governato questo Spedale <lb></lb> da un Commissario, e da altri Ministri, <lb></lb> con la soprintendenza di altri Spedali del-<lb></lb> lo Stato ad esso subordinati.</s></p> <p id="id2777754" type="main"><s id="id2788568">Di quì passata la Via della Crocetta <lb></lb> trovasi la Compagnìa della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Annunzia-<lb></lb> ta stata per qualche anno Parrocchia in <lb></lb> luogo della rovinata Chiesa di San Pier <lb></lb> Maggiore.</s><s id="id2788586"> Nella Loggiata si ammirano <lb></lb> diverse pitture a fresco di Bernardino <lb></lb> Poccetti ed altri Pittori; ed un Quadro <lb></lb> all'Altare di Alessandro Allori, e varie <lb></lb> lunette degl'istessi Autori in giro alla <lb></lb> Chiesa. </s></p> <pb pagenum="(103)"></pb> <p id="id1580387" type="main"><s id="id1580388">Di quì uscendo sul canto di Via del <lb></lb> Mandorlo si osservi la Casa già del cele-<lb></lb> bre Pittore Federigo Zuccheri fatta con <lb></lb> suo disegno fabbricare per propria abita-<lb></lb> zione, con una facciata di bozze vera-<lb></lb> mente bizzarra, e pittoresca; E dipoi vi <lb></lb> è il</s></p> <p id="id2765781" type="main"><s id="id2765784">PALAZZO del Marchese Capponi, edifi-<lb></lb> cato col disegno del Cavalier Carlo Fon-<lb></lb> tana.</s><s id="id2765795"> E' questo uno dei maggiori Palazzi <lb></lb> e più belli della Città.</s><s id="id2765802"> Entrati dentro si <lb></lb> vede la magnifica Scala aperta, ornata <lb></lb> di Statue, e Stucchi, e colla gran volta <lb></lb> dipinta da Matteo Bonechi.</s><s id="id2765815"> Vi sono no-<lb></lb> bili appartamenti con pitture, e addobbi <lb></lb> di ottimo gusto.</s><s id="id2795452"> Nella Sala son dipinte <lb></lb> dal medesimo tre Storie di fatti illustri <lb></lb> operati da alcuni della Famiglia, che <lb></lb> sono molto celebri.</s><s id="id2795465"> Ci è un vasto, e de-<lb></lb> lizioso Giardino.</s><s id="id2795471"> Quasi in faccia vi è il</s></p> <p id="id2795476" type="main"><s id="id2795480">PALAZZO già del Marchese Guadagni, <lb></lb> adesso del Duca San Clemente, assai va-<lb></lb> go, e di bella architettura, nell'ingresso <lb></lb> del quale si ammira lo sfondo del Volter-<lb></lb> rano, rappresentante San Martino a Ca-<lb></lb> vallo, che dà la metà del suo mantello <lb></lb> ad un povero.</s><s id="id2795506"> Di quì entrando in Via <lb></lb> del Mandorlo stà situato il Conservatorio <lb></lb> <pb pagenum="(104)"></pb> della Pietà, dell'Ordine di San Domeni-<lb></lb> co; e ritornando per la prima strada, e <lb></lb> volgendo in Via della Crocetta ne segue <lb></lb> il Convento delle Monache della <expan abbr="Santa">S.</expan> Cro-<lb></lb> ce, dette della</s></p> <p id="id2790053" type="main"><s id="id2790057">CROCETTA dell'Ordine di San Domeni-<lb></lb> co.</s><s id="id2790064"> La Chiesa fu accresciuta e ornata nel <lb></lb> 1757. col disegno di Luigi Orlandi, e la <lb></lb> Tribuna fu dipinta da Vincenzio Meuc-<lb></lb> ci.</s><s id="id2790077"> Al destro Altare stà l'antica Imma-<lb></lb> gine di Maria, avanti la quale faceva i <lb></lb> suoi ricorsi la Venerabile Suor Domenica <lb></lb> del Paradiso Fondatrice di questo Mona-<lb></lb> stero, e gli Angeli dipinti nella Tavola <lb></lb> attorno il Tabernacolo sono di Giovanni <lb></lb> Balducci.</s><s id="id2772178"> In faccia a questo Altare vi è <lb></lb> quello della Crocifissione di mano di Fran-<lb></lb> cesco Poppi.</s><s id="id2772187"> All'altar maggiore dal me-<lb></lb> desimo Balducci fu dipinta l'Invenzione <lb></lb> della Santa Croce.</s><s id="id2772196"> Ci è il deposito della <lb></lb> suddetta Fondatrice incorrotto, con di-<lb></lb> versi Corpi Santi, e Reliquie.</s><s id="id2772207"> Fin dal <lb></lb> principio del passato secolo passò ad abi-<lb></lb> tare nel di contro Palazzo di <expan abbr="Sua Altezza Reale">S. A. R.</expan> la <lb></lb> Principessa Maria Maddalena Figlia di <lb></lb> Ferdinando I. la quale per godere la con-<lb></lb> versazione di quelle Religiose con un ca-<lb></lb> valcavìa lo fece unire al Convento, qua-<lb></lb> <pb pagenum="(105)"></pb> le fu quindi accresciuto di abitazioni per <lb></lb> la medesima Principessa. che volle con-<lb></lb> viver con esse, ed esservi seppellita, lo <lb></lb> che seguì il dì 28. di Dicembre 1633. <lb></lb> in età di anni 33, e mezzo, veden-<lb></lb> dosi in Chiesa il di lei Deposito.</s><s id="id2790716"> In det-<lb></lb> to Casino, che con un lungo corrido-<lb></lb> io và a un coretto che riesce nella Chie-<lb></lb> sa della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Annonziata, vi hanno a tale <lb></lb> effetto in più tempi abitato altre Princi-<lb></lb> pesse; e fu assai accresciuto e abbellito <lb></lb> dal Gran-Duca Leopoldo, che vi passava <lb></lb> colla Real Famiglia alcuni mesi dell'an-<lb></lb> no, e ove essendo Imperatore abitò nella <lb></lb> dimora che fece in Firenze nei mesi di <lb></lb> Aprile, e Maggio del 1791. coi suoi <expan abbr="Reali">RR.</expan> <lb></lb> Figli Carlo, e Leopoldo.</s><s id="id2756996"> Unito a questo <lb></lb> vi è un vago Giardino, in fondo del <lb></lb> quale era la celebre Pittura di Giovanni <lb></lb> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni sul muro, che fu porta-<lb></lb> ta intera nell'Accademia delle Belle Ar-<lb></lb> ti, come a suo luogo feci menzione.</s><s id="id2767746"> E <lb></lb> proseguendo si trova la Chiesa, e Con-<lb></lb> servatorio delle Religiose Domenicane <lb></lb> degli</s></p> <p id="id2767759" type="main"><s id="id2767763">ANGIOLINI, nella quale entrando tro-<lb></lb> vasi nel mezzo della pila dell'acqua San-<lb></lb> ta un San <expan abbr="Giovanni">Giov.</expan> Batista di bronzo, che <lb></lb> <pb pagenum="(106)"></pb> fece <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna per modello, avanti di <lb></lb> far quello in San Marco alla Cappella di <lb></lb> Sant'Antonino.</s><s id="id2767794"> Si vedono sotto il Coro <lb></lb> cinque Lunette dipinte dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curra-<lb></lb> di.</s><s id="id2763642"> Vi sono due Altari, in quello a man <lb></lb> destra stà collocata la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Do-<lb></lb> menico opera di Matteo Rosselli.</s><s id="id2763653"> In fac-<lb></lb> cia a questa vi è l'Altare della Madon-<lb></lb> na con gli Arcangeli San Michele, e San <lb></lb> Gabbriele del detto Curradi.</s><s id="id2763666"> All'Altare <lb></lb> maggiore vedesi la Presentazione di Ma-<lb></lb> ria al Tempio, del Puligo.</s><s id="id2763676"> Di quì vol-<lb></lb> tando a sinistra per la Via di Pinti, ver-<lb></lb> so la Porta vi è il</s></p> <p id="id2763688" type="main"><s id="id2763692">PALAZZO, e GIARDINO dei Conti della <lb></lb> Gherardesca, che fu già di Bartolommeo <lb></lb> Scala Storico Fiorentino, e del Cardinale <lb></lb> Arcivescovo Alessandro dei Medici, quin-<lb></lb> di di Leone XI., che è stato accresciuto, <lb></lb> ed abbellito recentemente; e tornando <lb></lb> indietro si trova il</s></p> <p id="id2756012" type="main"><s id="id2756015">PALAZZO del <expan abbr="Marchese">March.</expan> Ximenes architettato <lb></lb> da Giuliano di San Gallo, e modernamente <lb></lb> abbellito, che apparteneva in parte ai Ge-<lb></lb> suiti, e per corredo vi è un bel Giardino. <lb></lb> Accanto a questo è un piccolo Convento <lb></lb> di Nobili Religiose Silvestrine, nella di cui <lb></lb> <pb pagenum="(107)"></pb> Chiesa vi è all'Altar maggiore un qua-<lb></lb> dro rappresentante <expan abbr="San">S.</expan> Silvestro Papa che <lb></lb> adora Maria, dipinto per mano del ve-<lb></lb> nerabile Francesco Boschi in tempo che <lb></lb> vi fu Confessore, essendo stato Pittore <lb></lb> eccellente.</s><s id="id2784274"> Quindi trovasi il Monastero, <lb></lb> e Chiesa di</s></p> <p id="id2784281" type="main"><s id="id2784285"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA MADDALENA DEI PAZZI.</s><s id="id2784288"> En-<lb></lb> trando in Chiesa si osservera sulla Porta <lb></lb> una Santa Maddalena Penitente, che è <lb></lb> il titolo antico della Chiesa, dipinta da <lb></lb> Bernardino Poccetti; quindi a man destra <lb></lb> la Cappella dei Neri, fatta fare dal Dot-<lb></lb> tor Neri Medico del Gran-Duca Ferdi-<lb></lb> nando I, dipinta da Bernardino Poccetti. </s><lb></lb> <s id="id1581137">Ammirano gl'intendenti sopra di ogni <lb></lb> altra cosa la Cupoletta, ove è dipinto il <lb></lb> Paradiso, perchè in essa sono innumera-<lb></lb> bili le figure dei Santi, ma con tal arte <lb></lb> disposte, che la moltitudine non genera <lb></lb> confusione, ma reca diletto, e vaghezza. </s><lb></lb> <s id="id1581161">All'Altare di detta Cappella è una Ta-<lb></lb> vola del Passignano ove effigiò il marti-<lb></lb> rio dei Santi Nereo ed Achilleo ai quali <lb></lb> è dedicata.</s><s id="id2804433"> Passando per un Cortile (che <lb></lb> quando vi abitavano i Monaci di Cestel-<lb></lb> lo era Chiostro, disegno di Antonio da <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Gallo, con colonne d'ordine Jonico as-<lb></lb> <pb pagenum="(108)"></pb> sai lodate dal Vasari per il vago capitel-<lb></lb> lo di esse) si entra in Chiesa la soffit-<lb></lb> ta della quale è dipinta da Iacopo Chia-<lb></lb> vistelli.</s><s id="id2804682"> Ricorrono nelle Pareti dipinti i <lb></lb> fatti più singolari della Santa.</s><s id="id2804689"> Nelle Cap-<lb></lb> pelle ci sono ottime Tavole.</s><s id="id2804696"> La prima <lb></lb> a destra è di Carlo Portelli da Loro, rap-<lb></lb> presentante <expan abbr="San">S.</expan> Romolo condotto al marti-<lb></lb> rio.</s><s id="id2804709"> Nella seconda a spese di alcuni De-<lb></lb> voti del Cuor di Gesù stata abbellita con <lb></lb> stucchi dorati vi è rappresentato l'Ar-<lb></lb> cangiol Raffaelle, con altri due quadri <lb></lb> che in uno <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio da Padova, e nell'<lb></lb> altro <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Gonzaga, il tutto di ma-<lb></lb> no di Giuseppe Piattoli.</s><s id="id2750702"> Nella terza fu <lb></lb> da Lorenzo di Credi espressa Maria con <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Giuliano, e <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò.</s><s id="id2750711"> Nella quarta <lb></lb> del Puligo è la Vergine col Bambino Ge-<lb></lb> sù, <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo e altri Santi.</s><s id="id2750722"> Alla quin-<lb></lb> ta evvi l'Annunziazione dipinta da San-<lb></lb> dro Botticelli.</s><s id="id2750732"> Sopra la porta della Sagre-<lb></lb> stìa in una gran tela è rappresentato <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Luigi Gonzaga in gloria di Atanasio Bim-<lb></lb> bacci.</s><s id="id2750747"> All'ultimo Altare è un Crocifisso <lb></lb> scolpito in legno da Bernardo Buontalen-<lb></lb> ti.</s><s id="id2778733"> Quindi ne segue la Cappella maggio-<lb></lb> re, degna di ogni sua parte di ammira-<lb></lb> zione, nella quale stà riposto il Corpo <lb></lb> <pb pagenum="(109)"></pb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena de'Pazzi.</s><s id="id2778753"> Ella è <lb></lb> incrostata di marmi misti e de'più vaghi. </s><lb></lb> <s id="id1581433">Sono ammirabili dodici Colonne di diaspro <lb></lb> di Sicilia, i capitelli, e imbasamenti delle <lb></lb> quali son di bronzo dorato, </s><s id="id1581443">In alcuni o-<lb></lb> vati si vedono bassirilievi di bronzo, es-<lb></lb> primenti i fatti più segnalati della San-<lb></lb> ta, e questi ovati son retti da alcuni <lb></lb> Angioletti di marmo del Marcellini.</s><s id="id2768897"> Nel-<lb></lb> le nicchie sono quattro statue di marmo, <lb></lb> che figurano le Virtù, che risplenderono <lb></lb> in questa Vergine, che due sono del <lb></lb> Montuati, e le altre due furono nel 1781. <lb></lb> scolpite da Innocenzio Spinazzi.</s><s id="id2768917"> La ta-<lb></lb> vola è di Ciro Ferri, rappresentante la <lb></lb> Gloria dei Santi con Gesù e Maria, con <lb></lb> la Santa genuflessa ai piedi della Vergi-<lb></lb> ne, di cui pure è il disegno, e l'archi-<lb></lb> tettura della Cappella.</s><s id="id2768939"> L'altre due Ta-<lb></lb> vole laterali sono di Luca Giordano, e <lb></lb> la Cupola è di Piero Dandini.</s><s id="id2768949"> Non ci è <lb></lb> cosa, che non sia di gran pregio, aven-<lb></lb> do fatto a gara per abbellire questo Sa-<lb></lb> crario l'esquisitezza dell'opere, e la ric-<lb></lb> chezza de' materiali.</s><s id="id2768415"> Tornando verso la <lb></lb> porta, nella prima Cappella vi è una <lb></lb> Tavola del Cavalier Curradi, ove dipin-<lb></lb> se <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena, che riceve il ve-<lb></lb> <pb pagenum="(110)"></pb> lo da Maria, e dall'uno, e dall'altro la-<lb></lb> to due Virtù rappresentanti la Carità, e <lb></lb> la Verginità.</s><s id="id2768447"> Il tendone dell'Organo es-<lb></lb> primente la Santa, comunicata per ma-<lb></lb> no di Nostro Signore, è opera di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batista Cipriani, opera unica in Firenze <lb></lb> di tal celebre nostro Pittore morto in Lon-<lb></lb> dra nel 1789.</s><s id="id2797916"> Nella seconda vi è la Vi-<lb></lb> sitazione di <expan abbr="Santa">S</expan> Elisabetta di Domenico <lb></lb> Ghirlandajo.</s><s id="id2797926"> Nella terza una statua di <lb></lb> legno colorito, rappresentante <expan abbr="San">S</expan> Seba-<lb></lb> stiano, e dai lati <expan abbr="San">S.</expan> Rocco, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ignazio <lb></lb> sono di Raffaellino del Garbo </s><s id="id1581666">Nella quar-<lb></lb> ta vi è di Santi di Tito l'Orto.</s><s id="id2797944"> Nella <lb></lb> quinta dal Beato Giovanni Angelico fu <lb></lb> dipinta l'incoronazione di Maria.</s><s id="id2797954"> Nell'<lb></lb> ultima, di Cosimo Rosselli è la Madon-<lb></lb> na con <expan abbr="Santa">S</expan> Maria Maddalena Penitente, <lb></lb> e <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo.</s><s id="id2797967"> Il Monastero è ampio, e <lb></lb> con un vasto e vago giardino.</s><s id="id2798947"> Pietro Pe-<lb></lb> rugino dipinse nel Capitolo alcuni Santi, <lb></lb> e nel Refettorio Raffaellino del Garbo, <lb></lb> ed altri eccellenti Pittori.</s><s id="id2798960"> Quindi si tro-<lb></lb> va il Monastero e Chiesa di</s></p> <p id="id2798968" type="main"><s id="id2798972"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA DI CANDELI, rifatta di nuovo <lb></lb> con stucchi dorati nel 1703., col dise-<lb></lb> gno di Giovan Batista Foggini.</s><s id="id2798982"> Merita <lb></lb> di osservarsi la Tavola dell'Altar mag-<lb></lb> <pb pagenum="(111)"></pb> giore rappresentante l'Assunzione di Ma-<lb></lb> ria, opera del celebre Gabbiani, oltre le <lb></lb> altre tutte di valenti Pitture, la prima <lb></lb> delle quali a mano destra rappresentante <lb></lb> Maria con <expan abbr="San">S.</expan> Niccola è di Agostino Ve-<lb></lb> racini.</s><s id="id2796063"> La seconda del Crocifisso è di A-<lb></lb> lessandro Gherardini.</s><s id="id2796070"> A sinistra la pri-<lb></lb> ma ove è il Transito di <expan abbr="San">S.</expan> Giuseppe è <lb></lb> di Tommaso Redi; la seconda di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ago-<lb></lb> stino, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Monaca è di Francesco Sode-<lb></lb> rini.</s><s id="id2796088"> Quindi uscendo a sinistra per la <lb></lb> strada detta di Pinti è osservabile l'</s></p> <p id="id2796097" type="main"><s id="id2796100">ABITAZIONE già dei Caccini, oggi del <lb></lb> Vernaccia, a cui è unito un delizioso <lb></lb> Ciardino e andando avanti s'incontra l'</s></p> <p id="id2785156" type="main"><s id="id2785160">ABITAZIONE del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Antonio Morelli di <lb></lb> vago disegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan></s><s id="id2785169"> Batista Foggini, ri-<lb></lb> tornando per la Via di Cafaggiolo al Can-<lb></lb> to alla Catena, trovasi una Chiesa inti-<lb></lb> tolata la <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Annunziata, detta</s></p> <p id="id2785187" type="main"><s id="id2785191">ORBATELLO, in cui all'Altare maggio-<lb></lb> re vi è una Tavola rappresentante detto <lb></lb> Santo Mistero di Pietro Cavallini Roma-<lb></lb> no.</s><s id="id2785206"> Questo luogo fu fondato dal Nobile <lb></lb> Niccolò degli Alberti, nel quale oltre la <lb></lb> Chiesa fece fare dentro questo recinto <lb></lb> varie case tutte unite con 200. stanze, <lb></lb> che servono per ricovero di donne seni-<lb></lb> <pb pagenum="(112)"></pb> li, o prive del marito, o abbandonate <lb></lb> dai parenti, come pure quivi sono altre <lb></lb> abitazioni per le fanciulle pericolate, <lb></lb> che vanno quì segretamente a sgravarsi. </s><lb></lb> <s id="id1582011">Uscendo e voltando a man destra si tro-<lb></lb> va il</s></p> <p id="id2779181" type="main"><s id="id2779184">MONASTERO, e Chiesa Parrocchiale dei <lb></lb> Camaldolensi detta degli Angeli, stata di <lb></lb> nuovo nel 1792. riaccomodata sotto la <lb></lb> direzione dell'Architetto Giuseppe Rossi, <lb></lb> essendo per l'avanti distinto il ricetto <lb></lb> per le Donne.</s><s id="id2758601"> La volta di questa Chie-<lb></lb> sa fu dipinta a fresco da Alessandro Ghe-<lb></lb> rardini.</s><s id="id2758612"> Ci sono cinque Tavole degne di <lb></lb> stima, la prima a man destra esprimen-<lb></lb> te la Resurrezione di Lazzaro è del Poc-<lb></lb> cetti, e di cui è la Cupoletta con alcu-<lb></lb> ne figure a fresco; la seconda è del Ca-<lb></lb> valier Paggi, ove figurò la Santa Fami-<lb></lb> glia, che ritorna d'Egitto; la terza è del <lb></lb> Gamberucci, rappresentante la decolla-<lb></lb> zione di San <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista.</s><s id="id2758650"> All'Altar mag-<lb></lb> giore vi è d'Alessandro Allori l'Incoro-<lb></lb> nazione di Maria; e in ultimo vedesi il <lb></lb> transito di <expan abbr="San">S.</expan> Romualdo di mano di Giu-<lb></lb> seppe Grifoni; sotto il di cui Altare so-<lb></lb> no tre sacri Corpi dei Beati Silvestro, e <lb></lb> Iacopo, e della <expan abbr="Beata">B.</expan> Paola dell'Ordine Ca-<lb></lb> <pb pagenum="(113)"></pb> maldolense, Quindi si entra nel nuovo <lb></lb> Cappellone del Santissimo, sotto il qua-<lb></lb> le ci sono altri quattro Corpi dei <expan abbr="Santi">SS.</expan> <lb></lb> Martiri Proto, Giacinto, Nemesio, ed Eu-<lb></lb> genia.</s><s id="id2782131"> Lateralmente ci sono due Altari, <lb></lb> in quello a mano destra avvi la superba <lb></lb> Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Michele Arcangelo, che appar-<lb></lb> teneva alla soppressa Compagnìa dei Tes-<lb></lb> sitori stata dipinta da Iacopo d'Empoli a spe-<lb></lb> se del Granduca Francesco I. Protettor di <lb></lb> detta Confraternità.</s><s id="id2760855"> L'altra Tavola rap-<lb></lb> presentante la Nativirà è di Francesco <lb></lb> Rosselli.</s><s id="id2760865"> Nell'ingresso della Sagrestia ci <lb></lb> è una Tavola del <expan abbr="Beato">B</expan> Angelico, che esisteva <lb></lb> nell'antica Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Michele.</s><s id="id2760876"> Il Mo-<lb></lb> nastero è vago, e maestoso con tre Chiostri, <lb></lb> e Giardino fatto col disegno di Gherar-<lb></lb> do Silvani, stato dipoi restaurato; e nella <lb></lb> Librerìa, ove si conservano molti Mano-<lb></lb> scritti, è uno sfondo di Antonio Puglie-<lb></lb> schi, e le due Istorie sono di Pietro Dan-<lb></lb> dini.</s><s id="id2760906"> Quivi fu sepolto il celebre Benedet-<lb></lb> to Varchi.</s><s id="id2796692"> Sulla cantonata tra via degli <lb></lb> Alfani, e il Castellaccio si vede il prin-<lb></lb> cipio del Tempio della Famiglia Scolari <lb></lb> tanto lodato da Giorgio Vasari, archi-<lb></lb> tettura del Brunellesco.</s><s id="id2796710"> Di contro corri-<lb></lb> sponde il </s></p> <p id="id2796744" type="foot"><s id="id2757367">8</s></p> <pb pagenum="(114)"></pb> <p id="id1582336" type="main"><s id="id1582337">PALAZZO dei Marchesi Giugni, già Fi-<lb></lb> renzuoli fatto col disegno dell'Amman-<lb></lb> nato.</s><s id="id2796737"> E tornando per via della Pergola <lb></lb> si trova il</s></p> <p id="id2757374" type="main"><s id="id2757377">TEATRO per le Opere in Musica fatto <lb></lb> fare nel 1657. a spese del Principe Car-<lb></lb> dinal Giov Carlo dei Medici col disegno <lb></lb> dell'Architetto Pietro Tacca, nel luogo <lb></lb> ove era un Tiratoio per le Lane.</s><s id="id2757394"> Fu <lb></lb> abbellito per le Nozze del Gran Principe <lb></lb> Ferdinando con la Principessa Violante <lb></lb> di Baviera; e dipoi fu nel 1756. rinno-<lb></lb> vato col disegno di Giulio Mannaioni; <lb></lb> e nel 1789. rifatto quasi tutto di nuovo <lb></lb> coll'accrescimento di un ordine di palchi <lb></lb> coll'assistenza del medesimo Architetto <lb></lb> Mannaioni, e dipinto per l'architettura <lb></lb> e Figure da Luigi Ademollo Milanese; <lb></lb> E recentemente è stato aumentato di va-<lb></lb> rie stanze, e comodi.</s><s id="id2755805"> Quasi in faccia a <lb></lb> questa via esiste il Palazzo Martellini lo-<lb></lb> dato dal Bocchi, rimpetto al quale vi so-<lb></lb> no quelli del Turco, Rosselli, e Gori. </s><lb></lb> <s id="id1582447">Dalla destra parte si trova l'Arcispeda-<lb></lb> le di</s></p> <p id="id2755828" type="main"><s id="id2755831"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA NUOVA, edificato da Folco <lb></lb> Portinari nell'anno 1287 La facciata, e <lb></lb> Loggia di questo edifizio, a cui fu dato <lb></lb> <pb pagenum="(115)"></pb> principio nel 1611. col disegno, e dire-<lb></lb> zione del celebre Buontalenti, e compita <lb></lb> da Giulio Parigi, è oltremodo mirabile. </s><lb></lb> <s id="id1582498">I Busti dei quattro Gran-Duchi, che si <lb></lb> vedono in questa facciata sono; quello di <lb></lb> Cosimo II. del Caccini; Ferdinando II. di <lb></lb> Bartolommeo Cennini; Cosimo III. di Car-<lb></lb> lo Marcellini, e <expan abbr="Giovanni">Giov.</expan> Gastone I. di An-<lb></lb> tonio Montauti.</s><s id="id2793710"> Resta nel mezzo del Log-<lb></lb> giato la Chiesa, nelle pareti della quale <lb></lb> furono dipinte due storie da Santi di Bic-<lb></lb> ci, che rappresentano la funzione della <lb></lb> Sagra, che fece Martino V. nel dì 8. Set-<lb></lb> tembre 1420.</s><s id="id2793733"> Le altre lunette sono del <lb></lb> Pomarancio, l'incoronazione di Maria <lb></lb> sopra la Porta è dipinta da Dello, e la <lb></lb> Pittura della <expan abbr="Santissima">SS</expan> Annonziata in fondo al <lb></lb> Loggiato, è di Taddeo Zuccheri.</s><s id="id2783308"> Quattro <lb></lb> belle Tavole adornano gli Altari.</s><s id="id2783314"> A de-<lb></lb> stra, la prima che rappresenta Maria, <lb></lb> che porge il Bambino a <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio, con <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Francesco, e <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò, è di Felice <lb></lb> Ficherelli; la seconda è del Paggi, quan-<lb></lb> do Cristo dice all'infermo della Piscina, </s><lb></lb> <s id="id1582628"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">surge, tolle grabatum tuum.</emph></emph></foreign></s><s id="id1582642"> A mano sini-<lb></lb> stra la prima Tavola rappresenta <expan abbr="San">S.</expan> Lo-<lb></lb> dovico Re di Franeia, che guarisce dalle <lb></lb> gavine, è del Volterrano; e la seconda <lb></lb> <pb pagenum="(116)"></pb> ov`è dipinta la Deposizione di Croce, è <lb></lb> del Bronzino.</s><s id="id2756076"> Vi si vedono alle pareti <lb></lb> altre sei Tavole rappresentanti, una <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Barbera nell'atto del martirio, di mano <lb></lb> di Lodovico Buti; <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena Pe-<lb></lb> nitente, e più figure di bambini in ginoc-<lb></lb> chioni supposti ritratti dalla Famiglia Por-<lb></lb> tinari, di mano di Andrea del Castagno; <lb></lb> altra rappresentante la Vergine col Bam-<lb></lb> bino, e diverse Sante, di Alessandro Al-<lb></lb> lori: sotto la mensa dell'Altar maggiore si <lb></lb> vede <expan abbr="Sant'">S.</expan> Egidio dipinto da Giacinto Gimi-<lb></lb> gnani, altra esprimente la Natività del <lb></lb> Signore di Domenico Veneziano; altra la <lb></lb> fuga in Egitto; <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio <expan abbr="Abate">Ab.</expan>, e più giova-<lb></lb> netti, opera di detto Domenico Venezia-<lb></lb> no, e finalmente altro quadro rappresen-<lb></lb> tante l'Assunzione, di mano dell'Empo-<lb></lb> li.</s><s id="id2775695"> All'Altar maggiore fabbricato di mar-<lb></lb> mi Carraresi, intarsiati di bellissime pie-<lb></lb> tre, vi è un Ciborio di pietre pregiabili. <lb></lb> Da un lato della Chiesa è lo Spedale de-<lb></lb> gli Uomini, e dall'altro quello delle Don-<lb></lb> ne, e ci sono 1034. Letti.</s><s id="id2775722"> Molte altre <lb></lb> sono le stanze, e l'abitazioni con bell'or-<lb></lb> dine disposte, acciò facile riesca agli A-<lb></lb> stanti il provvedere gl'infermi di quanto <lb></lb> loro abbisogna.</s><s id="id2775739"> In questo convivono mol-<lb></lb> <pb pagenum="(117)"></pb> ti Giovani tanto Toscani, che esteri per <lb></lb> apprendere la pratica della Medicina, e <lb></lb> della Chirurgia sotto la disciplina de' pri-<lb></lb> marj Professori, che quivi sono stipendia-<lb></lb> ti; prestando il loro servizio, essendo in <lb></lb> tutti i tempi usciti i più celebri Profes-<lb></lb> sori.</s><s id="id2755615"> Molti ancora sono i Serventi, che <lb></lb> assistono notte, e giorno; e molti i Me-<lb></lb> dici, che intervengono per turno alla cu-<lb></lb> ra degli infermi.</s><s id="id2755629"> E' sorprendente altresì <lb></lb> la pulizia, il metodo, ed il buon ordine <lb></lb> di questo Spedale, per gli ottimi Regola-<lb></lb> menti stati introdotti, e pubblicati con <lb></lb> le stampe nel 1783. con rami, tra i quali <lb></lb> il seguente Cammino economico.</s><s id="id2787606"> Nella <lb></lb> Cucina fu fatto costruire il detto cammino <lb></lb> di un modello particolare inventato da <lb></lb> Pietro Giuntini Soprintendente alla Spe-<lb></lb> zieria.</s><s id="id2787623"> E per verità questo è uno dei più <lb></lb> vasti, belli, e puliti Spedali che possa <lb></lb> vantar l'Europa.</s><s id="id2787633"> Ci è pure una Librerìa <lb></lb> di buoni libri spettanti alla Medicina, <lb></lb> Chirurgia, Istoria naturale <expan abbr="eccetera">ecc.</expan> <expan abbr="eccetera">ec.</expan> ed un Tea-<lb></lb> tro anatomico, e un Orto Bottanico.</s><s id="id2787648"> Nell'<lb></lb> ingresso che conduce al cortile, e alle su-<lb></lb> periori abitazioni è da osservarsi, oltre <lb></lb> una lapida sepolcrale antichissima ferma-<lb></lb> ta nella pareta a mano destra, ove è la <lb></lb> <pb pagenum="(118)"></pb> figura di Madonna Tessa promotrice di <lb></lb> questo Spedale, un Tabernacolo dipinto <lb></lb> a fresco, rappresentante la Carità, opera <lb></lb> insigne di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; ed <lb></lb> a mano sinistra sotto la loggetta nell'or-<lb></lb> ticello vi fu rappresentato da Baccio della <lb></lb> Porta il Giudizio finale, quale lasciato <lb></lb> dal pittore imperfetto, nel vestir l'abito <lb></lb> Domenicano, fu terminato da Mariotto <lb></lb> Albertinelli.</s><s id="id2807715"> In fondo del cortile vedesi <lb></lb> la Samaritana al pozzo, opera a fresco <lb></lb> di Alessandro Bronzino.</s><s id="id2807725"> In faccia allo <lb></lb> Spedale è il Convento delle Monache che <lb></lb> servono particolarmente allo Spedale del-<lb></lb> le donne.</s><s id="id2844610"> Uscendo si trova in vicinan-<lb></lb> za il</s></p> <p id="id2844618" type="main"><s id="id2844622">TEATRO degl'Intrepidi detto della Pal-<lb></lb> la a corda per esservi stata in avanti una <lb></lb> grande stanza destinata a tal giuoco sta-<lb></lb> to fabbricato nel 1779.</s><s id="id2844636"> Nella vicina stra-<lb></lb> da di Borgo degli Albizzi si trova il</s></p> <p id="id2844644" type="main"><s id="id2844648">PALAZZO Valori, passato già ne' Guic-<lb></lb> ciardini, ed oggi negli Altoviti; nella fac-<lb></lb> ciata del quale sopra varj pilastri si ve-<lb></lb> dono scolpiti in marmo i Ritratti di quin-<lb></lb> dici Uomini illustri di questa nostra Cit-<lb></lb> tà, a foggia dei termini degli antichi.</s><s id="id2774092"> Gli <lb></lb> uomini illustri sono gli appresso; cioè, nel <lb></lb> <pb pagenum="(119)"></pb> primo da basso l'Accursio, il Torrigiano; <lb></lb> Marsilio Ficino, Donato Accajoli, e Pier <lb></lb> Vettori: nell'ordine di mezzo, Amerigo <lb></lb> Vespucci, Leon Batista Alberti, France <lb></lb> sco Guicciardini, Marcello Adriani, e Don <lb></lb> Vincenzio Borghini.</s><s id="id2774123"> Nel superiore, Dan-<lb></lb> te, Petrarca, Boccaccio, <expan abbr="Monsignore">Monsign.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> della Casa, e Luigi Alamanni <note id="id1583191" n="1"><p id="id2766787" type="main"><s id="id2766790"> Di questi Ritratti d'uomini celebri si tro-<lb></lb> va stampato nel 1604. un Trattato con le Vite <lb></lb> di essi, descritte da Filippo Valori col titolo di <lb></lb> <emph type="italics">Termini di mezzo rilievo ec.</emph></s></p></note>.</s><s id="id2774133"> In <lb></lb> questo palazzo vi è uno stupendo quadro <lb></lb> rappresentante il ritratto di Raffaello di <lb></lb> Urbino fatto di sua mano.</s><s id="id2772664"> Quivi sotto <lb></lb> una finestra terrena è una Inscrizione, e <lb></lb> in mezzo della via una lastra di marmo, <lb></lb> posta in memoria del miracolo di <expan abbr="San">S.</expan> Za-<lb></lb> nobi operato in questo luogo, nell'aver <lb></lb> risuscitato un fanciullo: Appresso sono le</s></p> <p id="id2772686" type="main"><s id="id2772690">ABITAZIONI de' Montalvi, e de' Pazzi, <lb></lb> ambedue disegno dell'Ammannato, e due <lb></lb> stemmi di mano di Donatello, o dipoi vi <lb></lb> sono il</s></p> <p id="id2772704" type="main"><s id="id2772708">PALAZZO Strozzi, ora del Guasta, e <lb></lb> quello del Quaratesi, che era anticamen-<lb></lb> te della Famiglia dei Pazzi, colla loro Ar-<lb></lb> me, e perciò si appella il Canto de' Paz-<lb></lb> <pb pagenum="(120)"></pb> zi, e precedentemente dicevasi Canto del <lb></lb> Papa </s><s id="id1583328">Il primo, che non è terminato fu <lb></lb> fabbricato col disegno dello Scamozzi.</s><s id="id2766826"> Le <lb></lb> finestre a terreno sono del Buontalenti, <lb></lb> e del Caccini è il Portone principale. </s><lb></lb> <s id="id1583350">La facciata che guarda il Borgo degli Al-<lb></lb> bizzi è opera del Buontalenti, ed è de-<lb></lb> gna di lode.</s><s id="id2762963"> Il cortile del medesimo pa-<lb></lb> lazzo fu fatto con disegno di Lodovico <lb></lb> Cigoli, poco distante si trova il</s></p> <p id="id2762974" type="main"><s id="id2762978">PALAZZO già dei Duchi Salviati, poi dei <lb></lb> <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Ricciardi, ora Franceschi.</s><s id="id2762988"> Quivl <lb></lb> nacque Maria di Jacopo Salviati, che fu <lb></lb> madre del Gran-Duca Cosimo I. </s><s id="id1583410">Appresso <lb></lb> è la Chiesa della</s></p> <p id="id2763002" type="main"><s id="id2763006">MADONNA DE' RICCI rimodernata nel 1772. <lb></lb> a stucchi, ove abitano i Cherici Regolari <lb></lb> Ministri degl'infermi, detti Padri del buon <lb></lb> morire, perchè assistono i moribondi.</s><s id="id2763020"> A <lb></lb> questa Chiesa precede una Loggia con co-<lb></lb> lonne di pietra serena disegno di Ghe-<lb></lb> rardo Silvani.</s><s id="id2809120"> Ci sono alcune pitture de-<lb></lb> gne di osservazione.</s><s id="id2809126"> La prima Cappella <lb></lb> a destra della Santa Famiglia è di Mat-<lb></lb> teo Bonechi, ne segue la Cappella dedi-<lb></lb> cata al Santo Fondatore dipinto da An-<lb></lb> tonio Bettini.</s><s id="id2809145"> All'altar maggiore evvi un <lb></lb> Immagine di Maria, con vago ornamento <lb></lb> <pb pagenum="(121)"></pb> messo a oro.</s><s id="id2809159"> Ritornando verso la Porta <lb></lb> evvi la tavola del Paralitico davanti a <lb></lb> Cristo, del Cavalier Curradi.</s><s id="id2809168"> Lo sfondo <lb></lb> è di Lorenzo del Moro.</s><s id="id2795659"> In Sagrestìa vi <lb></lb> è l'antica tavola che era all'altar maggio-<lb></lb> re rappresentante il Padre Eterno dipinto <lb></lb> da Francesco Mari.</s><s id="id2795672"> Essendo stata incor-<lb></lb> porata la contigua antica Chiesa Parrocchia-<lb></lb> le di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria degli Alberighi, serve per <lb></lb> Sagrestia.</s><s id="id2795686"> Tornando indietro e voltando <lb></lb> a sinistra dal Canto de' Pazzi si trova</s></p> <p id="id2795693" type="main"><s id="id2795697"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA in Campo, e nel palazzo con-<lb></lb> tiguo abita il Vescovo di Fiesole; e quan-<lb></lb> tunque sia nel mezzo della Città, questa <lb></lb> Chiesa col Palazzo è Diocesi Fiesolana. </s><lb></lb> <s id="id1583605">Vicino è il</s></p> <p id="id2758494" type="main"><s id="id2758496">PALAZZO dei Guadagni fabbricato col <lb></lb> disegno del Silvani.</s><s id="id2758503"> Dopo vi è</s></p> <p id="id2758507" type="main"><s id="id2758511">L'OPERA del Duomo, dove si conserva-<lb></lb> no, oltre i ricchi Arredi Sacri, molte sta-<lb></lb> tue, e bassirilievi di pregio, ed un Archi-<lb></lb> vio di grande importanza.</s><s id="id2758526"> A questa fu <lb></lb> unita la Zienda dell'Opera di <expan abbr="San">S.</expan> Giovan-<lb></lb> ni, con unire i Cappellani di quest'Ora-<lb></lb> torio a quelli della Metropolitana; e so-<lb></lb> ptintende agli edifizj pubblici dell'Arte <lb></lb> della Lana essendovi stato incorporato il <lb></lb> <pb pagenum="(122)"></pb> di lei Patrimonio.</s><s id="id2767487"> Quivi si conservano i <lb></lb> Libri, col registro dei nomi di tutti i Bat-<lb></lb> tezzati in Firenze.</s></p> <p id="id2767498" type="head"><s id="id2767502">QUARTIERE <expan abbr="SANTA">S.</expan> CROCE.</s></p> <p id="id2767506" type="main"><s id="id2767510">SANTA CROCE de' Minori Conventuali.</s></p> <p id="id2767515" type="main"><s id="id2767518">In questo Tempio magnifico, lungo du-<lb></lb> gentoquaranta braccia, e largo settanta, <lb></lb> s`entra per tre porte di faccia.</s><s id="id2767529"> Sopra <lb></lb> quella di mezzo ossetveremo una Statua <lb></lb> di bronzo di Donatello, che rappresenta <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Lodovico Arcivescovo di Tolosa.</s><s id="id2767542"> Sot-<lb></lb> to il comignolo della facciata avvi il No-<lb></lb> me di Gesù collocatovi da <expan abbr="San">S.</expan> Bernardino <lb></lb> da Siena nel 1437. anno di pestilenza. </s><lb></lb> <s id="id1583805">Fu dato principio alla fabbrica di questo <lb></lb> Tempio nell'anno 1294 col disegno di <lb></lb> Arnolfo Architetto del Duomo; e fu di-<lb></lb> poi restaurato e abbellito d'ordine di Co-<lb></lb> simo I. col disegno delle nuove Cappelle <lb></lb> da Giorgio Vasari.</s><s id="id2766074"> I Foresticri concorro-<lb></lb> no a questa Chiesa per mirare le bellis-<lb></lb> sime Tavole, nelle quali la Passione, la <lb></lb> Morte, e Resurrezione del Signore, sono <lb></lb> state mirabilmente rappresentate da' primi <lb></lb> Artefici.</s><s id="id2766094"> Nella prima Tavola, che si tro-<lb></lb> va a man destra, accanto alla Porta è <lb></lb> <pb pagenum="(123)"></pb> dipinta la deposizione dalla Croce, di <lb></lb> mano di Francesco del Rosso conosciuto <lb></lb> sotto il nome di Salviati; la seconda ov'e <lb></lb> la Crocifissione è di Santi di Tito; dopo <lb></lb> la quale è il sepolcro del nostro Michela-<lb></lb> gnolo Buonarroti Pittore, Scultore, ed <lb></lb> Architetto.</s><s id="id2781003"> Vedonsi a piè dell'Urna tre <lb></lb> belle Statue di marmo, che rappresenta-<lb></lb> no la Scultura, l'Architettura, e la Pit-<lb></lb> tura in atto compassionevole: e sopra l'Ur-<lb></lb> na, la testa, ed il busto di marmo del Buo-<lb></lb> narroti.</s><s id="id2781026"> Ci travagliarono tre Maestri, cioè <lb></lb> Giovanni dell'Opera, Valerio Cioli, e Ba-<lb></lb> tista del Cavaliere; del primo è la Statua <lb></lb> dell'Architettura, del secondo quella della <lb></lb> Scultura, e del terzo quella della Pittura; <lb></lb> e di cui è pure il ritratto di Michela-<lb></lb> gnolo.</s><s id="id2792345"> Nella base di questo Mausoleo vi <lb></lb> si legge la seguente Inscrizione.</s></p> <p id="id2792353" type="main"><s id="id2792357"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">D O. M. <lb></lb> Michaeli Angelo Bonarotio <lb></lb> E vetusta Simoniorum Familia <lb></lb> Scultori, Pictori, & Architecto <lb></lb> Fama omnibus netissimo <lb></lb> Leonardus Patruo Amatiss & de se optimo merito <lb></lb> Translatis Roma ejus ossibus, utque in hoc Tempio <lb></lb> Majorum suorum sepulcro conditis <lb></lb> Exortant Sereniss. Cosmo I. Med. Magn. Etr. Dnca <lb></lb> P. C. <lb></lb> An. Sal. MDLXX. Vixit An. LXXXVIII. Dies XV.</emph></emph></foreign></s></p> <pb pagenum="(124)"></pb> <p id="id1584015" type="main"><s id="id1584016">Dicontro presso la prima Colonna sopra <lb></lb> una pila dell'Acqua Santa è una Vergine <lb></lb> di marmo in bassorilievo, lavorata da <lb></lb> Antonio Rossellino, che resta sopra ove <lb></lb> fu sepolto Francesco Nori stato ucciso <lb></lb> nella congiura de' Pazzi.</s><s id="id2765658"> Segue la terza <lb></lb> Cappella ov'è dipinto da Giorgio Vasari <lb></lb> Cristo quando porta la Croce al Calva-<lb></lb> rio.</s><s id="id2788815"> Sono dipoi osservabili i Mausolei del <lb></lb> dottissimo Antiquario Senator Filippo <lb></lb> Buonarroti, e del famoso Bottanico Pie-<lb></lb> tro Micheli.</s><s id="id2788828"> La quarta Tavola rappre-<lb></lb> senta l'<foreign lang="la"><emph type="italics">Ecce Homo</emph></foreign>, d'Iacopo di Meglio. </s><lb></lb> <s id="id1584091">Quivi appresso si vede il Busto, e Me-<lb></lb> moria del Medico, e Antiquario Antonio <lb></lb> Cocchi.</s><s id="id2788852"> E quindi il recente Monumento e-<lb></lb> retto alla memoria di Pietro Nardini, il <lb></lb> più eccellente Professore di Violino dei <lb></lb> suoi tempi, morto nel 1793.</s><s id="id2788866"> Alessandro <lb></lb> del Barbiere dipinse la quinta Tavola in <lb></lb> cui si figura la flagellazione alla Colon-<lb></lb> na.</s><s id="id2788636"> Dopo il corso di anni 266. dalla mor-<lb></lb> te del famoso Segretario, Istorico, e Po-<lb></lb> litico Fiorentino Niccolo Machiavelli, il <lb></lb> quale morì nel dì 22. Giugno 1527. a <lb></lb> spese di varj, e particolar nente del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <lb></lb> Alberto Rimbotti nel 1787, fu posto in <lb></lb> questa Chiesa un Mausoleo di marmi, <lb></lb> <pb pagenum="(125)"></pb> scolpito da Innocenzio Spinazzi, e gli or-<lb></lb> nati della pittura furono de Moliuelli e <lb></lb> Castagnoli, con l'appiè Epigrafe:</s></p> <p id="id2788681" type="main"><s id="id2788685"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Tanto nomini nullum par Elegium <lb></lb> Nicolaus Machiavelli <lb></lb> Objt An. A. P. V. MDXXVII.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2755936" type="main"><s id="id2755939">Quindi vedesi la Tavola, nella quale An-<lb></lb> drea del Minga dipinse il Signore orante <lb></lb> nell'Orto.</s><s id="id2755950"> Appresso è la Cappella dei <lb></lb> Cavalcanti, ove si ammira scolpita in <lb></lb> marmo da Donatello la Vergine Annun-<lb></lb> ziata dall'Angelo, e il <expan abbr="San">S.</expan> Francesco, e <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista dipinti presso la medesima <lb></lb> sono di Andrea del Castagno.</s><s id="id2755973"> Passata la <lb></lb> porta del Chiostro vi è il Sepolcro di Leo-<lb></lb> nardo Bruni Aretino, Scrittore d'Istorie, <lb></lb> il tutto scolpito da Bernardo Rossellino, <lb></lb> discepolo di Donatello.</s><s id="id2799276"> La Madonna, che <lb></lb> sopra si vede è d'Andrea Verrocchio. <lb></lb> La settima Cappella ha una Tavola co-<lb></lb> minciata dal Cigoli, e finita dal Biliverti, <lb></lb> in cui si rappresenta l`entrata di Cristo <lb></lb> in Gerusalemme.</s><s id="id2799297"> Nella Croce della Na-<lb></lb> vata trovasi la Cappella dei Barberini, <lb></lb> ov'è sepolto Francesco da Barberino, Dot-<lb></lb> tore, e Poeta, ed in essa è una Tavola di-<lb></lb> <pb pagenum="(126)"></pb> pinta dal Naldini, che rappresenta quan-<lb></lb> do <expan abbr="San">S.</expan> Francesco riceve le Stimate' Passata <lb></lb> questa, viene la Cappella de' Castellaui, <lb></lb> ov'è un Sepolcro di paragone del Cava-<lb></lb> lier Vanni: la volta è dello Starnina, e <lb></lb> la Tavola all'Altare rappresentante la Na-<lb></lb> scita di Gesù è di Giuliano Bugiardini. </s><lb></lb> <s id="id1584377">Poscia in testa alla Crociata vedesi la <lb></lb> Cappella de' Baroncelli, ove oltre le an-<lb></lb> tiche pitture delle pareti dipinte da Tad-<lb></lb> deo Gaddi, vi si conserva ancora sull'Al-<lb></lb> tare la stimatissima Tavola di Giotto, ove <lb></lb> dipinse l'incoronazione di Maria, col Pa-<lb></lb> radiso, molti Santi, e Angeli vagamente <lb></lb> fatti sotro alla quale a caratteri d'oro vi <lb></lb> si legge: </s><s id="id1584409"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Opus Magistri Jocti.</emph></emph></foreign></s><s id="id2800278"> Di quì en-<lb></lb> trando nella Sagrestia piacerà il vedere <lb></lb> negli armari della medesima 26. Storiette <lb></lb> del detto Giotto bellissime, e ben conser-<lb></lb> vate, la metà esprimenti diversi fatti <lb></lb> della Vita di Cristo, e altrettanti di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Francesco.</s><s id="id2778878"> La Tavola all'Altare con Ma-<lb></lb> ria e 4. Santi è opera di Taddeo Gaddi, <lb></lb> ed avendo sofferto fu ritoccata da Agosti-<lb></lb> no Vernaccini.</s><s id="id2778895"> Le pareti pure, ove si os-<lb></lb> servano a destra vari fatti di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria <lb></lb> Maddalena Penitente, e a sinistra di Ma-<lb></lb> ria Vergine, sono dello stesso Gaddi, <lb></lb> <pb pagenum="(127)"></pb> ove si osservano bizzarre vestiture.</s><s id="id2778918"> Nel <lb></lb> Cancello della quale in lettere Gotiche <lb></lb> dorate, vi si dice esser questa Cappella <lb></lb> stata dedicata alla Natività di Maria, e <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena da Lapo Rinuccini. </s><lb></lb> <s id="id1584533">La Cappella de' Medici del Noviziato è ar-<lb></lb> chitettura di Michelozzo, fatta fare da <lb></lb> Cosimo dei Medici Padre della Patria, la <lb></lb> porta della quale è assai lodata dal Va-<lb></lb> sari.</s><s id="id2763462"> La Tavola dell'Altare è dipinta da <lb></lb> Filippo Lippi, in cui vedesi Maria con <lb></lb> Gesù, e i Santi Cosimo, e Damiano, e <lb></lb> il grado di questo Altare fu dipinto da <lb></lb> Francesco detto Pesellino.</s><s id="id2763478"> Uscendo dalla <lb></lb> Sagrestia vi è da osservare la seconda <lb></lb> Cappella de' Riccardi, tutta incrostata di <lb></lb> marmi, e ornata di belle pitture; la pri-<lb></lb> ma delle quali in <foreign lang="la"><emph type="italics">cornu Evaugelii</emph></foreign> rappre-<lb></lb> sentante <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, che distribuisce le <lb></lb> elemosine è del Passignano </s><s id="id1584614">La Tavola <lb></lb> dell'Altare rappresentante <expan abbr="Santa">S.</expan> Elena è di <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Biliverti, e l'altro laterale con <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Francesco orante, di Matteo Rosselli, e <lb></lb> le pitture a fresco della Vita dell'Apo-<lb></lb> stolo <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea, e quelle della volta so-<lb></lb> no di Giovanni da San Giovanni.</s><s id="id2797672"> Alla <lb></lb> Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco, il Ritratto di <lb></lb> detto Santo è di Cimabue.</s><s id="id2797682"> Passate queste <lb></lb> <pb pagenum="(128)"></pb> cinque Cappelle, tre delle quali vedevan-<lb></lb> si una volta dipinte da Giotto, si giunge <lb></lb> all'Altar maggiore, fatto costruire nella <lb></lb> forma che si vede nel 1569. sotto il qua-<lb></lb> le conservansi le ossa della Beata Umilia-<lb></lb> na de' Cerchi Terziaria del detto Ordine, <lb></lb> vissuta nel secolo XIII.</s><s id="id2786660"> Dietro il medesi-<lb></lb> mo nella parete del Coro fu da Agnolo <lb></lb> Gaddi dipinta l'Istoria dell'Invenzione <lb></lb> della <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce; e passate cinque altre <lb></lb> Cappelle state alcune dipinte dal Gaddi, <lb></lb> e da Giotto, si trova la magnifica Cap-<lb></lb> pella dei Niccolini, eretta col disegno <lb></lb> dell'Architetto <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Dosio.</s><s id="id2786691"> E' <lb></lb> tutta incrostata di marmi Carraresi, bian-<lb></lb> chi, e misti, e di nobile, e diligente la-<lb></lb> voro.</s><s id="id2786704"> Di mano del Francavilla sono le <lb></lb> cinque statue di marmo, che una figura <lb></lb> Aron, l'altra Mosè, la terza rappresen-<lb></lb> ta la Verginità, la quarta la Prudenza, <lb></lb> e la quinta l'Umiltà.</s><s id="id2827755"> Le due Tavole di-<lb></lb> pinte dell'Assunzione, e Incoronazione di <lb></lb> Maria, sono di mano di Alessandro Al-<lb></lb> lori, e le pitture a fresco della cupola, <lb></lb> e le 4. Sibille dei peducci sono del Vol-<lb></lb> terrano, con sì gran perfezione condot-<lb></lb> te, che queste sole basterebbero per eter-<lb></lb> narglila fama.</s><s id="id2827787"> Vedesi all'Altare seguen-<lb></lb> <pb pagenum="(129)"></pb> te il celebre Crocifisso di Donatello, che <lb></lb> è nella Cappella in testa della Crociata; <lb></lb> e dipoi alla seguente Cappella Salviati <lb></lb> quella lodatissima Tavola di Giacomo Li-<lb></lb> gozzi Veronese, ove ha rappresentato il <lb></lb> martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo Indi ne viene di <lb></lb> mano del Cigoli la <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Trinità con Cristo <lb></lb> morto, opera stupendissima; e quindi il <lb></lb> deposito della Marchesa Maria Settimia <lb></lb> Venturi Salviati; e seguitando fino ad us-<lb></lb> cir di Chiesa; per le altre sette dell'istes-<lb></lb> so ordine, e architettura delle prime, tro-<lb></lb> vasi una Tavola di mano del Vasari, do-<lb></lb> ve è dipinta la Venuta dello Spirito San-<lb></lb> to </s><s id="id1584909">E' il Sepolcro di Carlo Marzuppini A-<lb></lb> retino, Poeta, e Segretario della Repub-<lb></lb> blica, stupendo lavoro di Desiderio da <lb></lb> Settignano.</s><s id="id2808960"> Quindi passata la porta late-<lb></lb> rale, che resta sotto l'Organo avvi la Cap-<lb></lb> pella della Concezione, dipinta da Giot-<lb></lb> to, che fu adornata nel 1592. col dise-<lb></lb> gno di Filippo Baglioni Architetto Que-<lb></lb> sta Cappella era anticamente della Fami-<lb></lb> glia de' Machiavelli, avanti la quale verso <lb></lb> la porta laterale fu sepolto il celebre Nic-<lb></lb> colò Machiavelli, ove esisteva la di lui <lb></lb> arme in pietra, stata pochi anni addie-<lb></lb> tro levata nell'abolizione delle sepolture; <lb></lb> <arrow.to.target n="a9"></arrow.to.target> <pb pagenum="(130)"></pb> ne segue l'Ascensione di Cristo, opera di <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Stradano; e dipoi osservasi il Depo-<lb></lb> sito del Consigliere Angiolo Tavanti, il <lb></lb> di cui ritratto fu scolpito dallo Spinazzi, <lb></lb> e gli altri lavori di marmi del Giannoz-<lb></lb> zi.</s><s id="id2819076"> Dopo trovasi il <expan abbr="San">S.</expan> Tommaso, che toc-<lb></lb> ca la Piaga al risorto Maestro di mano <lb></lb> del Vasari.</s><s id="id2819086"> Indi vedesi il Mausoleo del <lb></lb> celebre Dottore <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Lami con la di lui <lb></lb> figura maggior del naturale, il tutto scol-<lb></lb> pito dal sopradetto Spinazzi col disegno <lb></lb> del Senatore <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Nelli.</s><s id="id2819106"> Degne <lb></lb> di somma stima sono le due Tavole se-<lb></lb> guenti, amendue di Santi di Tito, ove <lb></lb> nella prima rappresentò Nostro Signore, <lb></lb> che si palesa a' due Discepoli nella cena <lb></lb> di <emph type="italics">Emaus</emph>, e nell'altra con ammirabile <lb></lb> invenzione, e disegno, ha espressa la di <lb></lb> lui gloriosa Resurrezione.</s><s id="id2803374"> In mezzo a det-<lb></lb> te due Cappelle esistono le memorie del <lb></lb> Marchese Vincenzio Giugni, e dell'Ar-<lb></lb> chitetto Alessandro Galilei di mano di <lb></lb> Girolamo Ticciati; e dopo la seguente <lb></lb> Cappella si trova il Sepolcro del Galileo, <lb></lb> dove è ancora il Mattematico Vincenzio <lb></lb> Viviani, e che ordinò questo Deposito al <lb></lb> suo Maestro, al che fu data esecuzione <lb></lb> l'anno 1737. a spese della Famiglia Nelli <lb></lb> <pb pagenum="(131)"></pb> erede di quella del Viviani.</s><s id="id2803418"> Il disegno <lb></lb> è di Giulio Foggini, la quadratura di An-<lb></lb> ton Maria Fortini, e il Busto di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bat-<lb></lb> tista Foggini; l'Astronomia di Vincenzio <lb></lb> Foggini suo figlio, e la Geometrìa di <lb></lb> Girolamo Ticciati.</s><s id="id2827476"> Finalmente l'ultima <lb></lb> di questa navata è di Batista Naldini, <lb></lb> ove effigiò Cristo che dalla Croce è con-<lb></lb> dotto al Sepolcro; dopo di essa in fine <lb></lb> della Chiesa è il Busto, e Inscrizione del <lb></lb> Senatore e Poeta Vincenzio Filicaja, che <lb></lb> era nella Chiesa di <expan abbr="San">S.</expan> Pier Maggiore ro-<lb></lb> vinata nel dì 4. di Luglio dell'anno 1784. </s><lb></lb> <s id="id1585210">Quindi passata la prima porta vedesi nel-<lb></lb> la discesa al Limbo de' Santi Padri pro-<lb></lb> digiosamente espressa da Agnolo Bronzi-<lb></lb> no, a quale perfezione arrivasse con l'<lb></lb> arte in così ammirabil lavoro.</s><s id="id2827526"> Non dee <lb></lb> tralasciarsi di vedere una Pietà del me-<lb></lb> desimo Bronzino nel secondo pilastro a <lb></lb> mano sinistra.</s><s id="id2843794"> Oltre a tante singolari <lb></lb> pitture descritte, se ne trovano nel Con-<lb></lb> vento alcune di Cimabue, e di Giotto, <lb></lb> le quali meritano di essere tenute in <lb></lb> grande stima, per la venerazione, che si <lb></lb> dee a quei due primi Maestri, e Restau-<lb></lb> ratori della Pittura, e tra le altre è di <lb></lb> Cimabue il Crocifisso grande che è in <lb></lb> <pb pagenum="(132)"></pb> Chiesa sopra la porta principale.</s><s id="id2843832"> E' al-<lb></lb> tresì osservabile il Pulpito di marmo di <lb></lb> Seravezza, e vagamente intagliato da Be-<lb></lb> nedetto da Majano.</s><s id="id2843846"> Sono di esso cinque <lb></lb> Storiette de fatti più singolari di <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb> cesco, scolpite in bassorilievo, e così fe-<lb></lb> licemente, che non hanno prezzo.</s><s id="id2796897"> Ne' <lb></lb> vani, che sono in mezzo de' beccatelli, si <lb></lb> vedono cinque statuette a sedere di bel-<lb></lb> lezza straordinaria, che rappresentano la <lb></lb> Fede, la Speranza, la Carità, la Fortez-<lb></lb> za, e la Giustizia.</s><s id="id2796918"> Più ammirabile però <lb></lb> fu l'artifizio usato nell'adattar questo <lb></lb> Pergamo ad una colonna, nella quale ri-<lb></lb> mane incassato, e per una scala accon-<lb></lb> ciatavi dentro vi si ascende.</s><s id="id2796936"> Alla gran-<lb></lb> dezza della Chiesa corrisponde il Con-<lb></lb> vento, con moltissime comode abitazio-<lb></lb> ni.</s><s id="id2796950"> In questa Chiesa, e nei suoi Cimite-<lb></lb> ri era una quantità considerabile di Se-<lb></lb> polture fino al sorprendente numero di <lb></lb> 2021., e di memorie di Famiglie prima-<lb></lb> rie, e d'insigni soggetti di Firenze, e d'<lb></lb> altrove.</s><s id="id409325"> Sisto V. nel tempo, che fa Re-<lb></lb> ligioso, per molti anni quivi abirò, leg-<lb></lb> gendo Filosofia.</s><s id="id409336"> Parimente ci dimorò Cle-<lb></lb> mente XIV. quando era Lettore.</s><s id="id409342"> La Li-<lb></lb> brerìa di antichissimi manoscritti, che pos-<lb></lb> <pb pagenum="(133)"></pb> sedeva questo Convento, fu nel 1766. <lb></lb> trasportata nella Biblioteca di <expan abbr="San">S.</expan> Loren-<lb></lb> zo, essendoci rimasto per uso dei Reli-<lb></lb> giosi un numero non indifferente di ot-<lb></lb> timi libri impressi.</s><s id="id2812386"> Il Noviziato fu fatto <lb></lb> edificare con gran magnificenza a spese <lb></lb> di Cosimo Padre della Patria, e nel Chio-<lb></lb> stro appresso la Chiesa vi è la celebre <lb></lb> Cappella fatta erigere dalla Famiglia de' <lb></lb> Pazzi col disegno del gran Brunellesco, <lb></lb> l'uso della quale dalla munificenza del <lb></lb> vivente <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Commendatore nel 1792. fu <lb></lb> concesso per le Sacre Funzioni all'Uni-<lb></lb> versità degli Stampatori. e Librai.</s><s id="id2812422"> Vi <lb></lb> si ammirano tre belle Tavole, che quel-<lb></lb> la all'Altar Maggiore rappresentante l'<lb></lb> Adorazione dei Magi di Domenico Passi-<lb></lb> gnani, quella in <foreign lang="la">cornu Evangelj</foreign> rappre-<lb></lb> sentante la Nascita del Salvadore di Lo-<lb></lb> dovico Cigoli, e quella sulla parete op-<lb></lb> posta esprimente la Presentazione al Tem-<lb></lb> pio di Jacopo da Empoli.</s></p> <p id="id2810818" type="foot"><s id="id2810822"><foot.target id="a9"></foot.target>9</s></p> <p id="id2810829" type="main"><s id="id2810833">La Piazza di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce era destinata <lb></lb> nei passati tempj al Giuoco del Calcio, <lb></lb> dalla Nobiltà Fiorentina in tempo di Car-<lb></lb> nevale, e ad altri diversi spettacoli.</s><s id="id2810847"> Nel-<lb></lb> la Casa ove è dipinto il Pallone nacque <lb></lb> Urbano VIII. ed appartiene alla di lui <lb></lb> <pb pagenum="(134)"></pb> Casa Barberini.</s><s id="id2810865"> Prima di uscire da que-<lb></lb> sta Piazza si osservi la facciata della Ca-<lb></lb> sa dei Cocchi, disegno di Baccio d'Agno-<lb></lb> lo.</s><s id="id2776955"> Ma singolarmente è ammirabile la <lb></lb> facciata della Casa del fu Niccolò dell'<lb></lb> Antella, il quale essendo Luogotenente <lb></lb> nell'Accademia del Disegno la fece di-<lb></lb> pingere nel 1619 nel brevissimo tempo <lb></lb> di venti giorni dai più valenti Artefi-<lb></lb> ci, che allora in numero fiorivano nel-<lb></lb> la Città.</s><s id="id2776984"> Questi furono il Passignano, <lb></lb> Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, Matteo Ros-<lb></lb> selli, Ottavio Vannini, Fabbrizio Boschi, <lb></lb> Nicodemo Ferrucci, Filippo Tarchiani, <lb></lb> ed alcuni loro eccellenti allievi, sino al <lb></lb> numero di 16.</s><s id="id2777003"> Le antiche Pitture, che <lb></lb> sono nella facciata del Convento accan-<lb></lb> to alla Chiesa sono di Lorenzo di Bicci, <lb></lb> imitatore della maniera di Giotto.</s><s id="id2821121"> Da <lb></lb> questa piazza volgendo, dietro la Chiesa <lb></lb> trovasi Convento, e Chiesa di Religiose <lb></lb> Francescane di <expan abbr="Santa">S.</expan> Elisabetta di Capitolo, <lb></lb> ove sono due Tavole della Scuola di Giot-<lb></lb> to: quindi la vaga abitazione, e giardi-<lb></lb> no d'attenenza già del Rucellai ora Ber-<lb></lb> rolla, dirimpetto alla quale si trova la <lb></lb> Chiesa Parrocchiale di</s></p> <p id="id2821153" type="main"><s id="id2821157"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIUSEPPE, (già Convento dei Reli-<lb></lb> <pb pagenum="(135)"></pb> gíosi di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco di Paola) fatta coi <lb></lb> disegno di Baccio d'Agnolo, e ornata al <lb></lb> di dentro colla soffitta, e Tribuna, per <lb></lb> mano di Sigismondo Betti, e di Pietro <lb></lb> Anderlini.</s><s id="id2821182"> Vedesi ad un Altare la na-<lb></lb> scita di Gesù, opera di Santi di Tito. </s><lb></lb> <s id="id1585820">Vi è la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco di Pao-<lb></lb> la tutta dipinta da Atanasio Bimbacci. <lb></lb> Sopra le Porte sul Presbiterio sono due <lb></lb> quadri di Francesco Bianchi, esprimenti <lb></lb> fatti miracolosi di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco.</s><s id="id2777384"> Nel Con-<lb></lb> vento ci furono trasportati nel 1787 i <lb></lb> Ragazzi del Refugio di <expan abbr="San">S</expan> Filippo Neri <lb></lb> instituito nel 1650. da Filippo Franci per <lb></lb> ricevervi, ed educarvi i fanciulli privi <lb></lb> dei genitori, e parenti che fossero tenuti <lb></lb> a mantenerli.</s><s id="id2777406"> Come pure si ricevono i <lb></lb> Ragazzi che hanno d'uopo di correzione. </s><lb></lb> <s id="id1585892">Dal Soprintendente si fanno loro appren-<lb></lb> dere utili mestíeri.</s><s id="id2777420"> La vecchia Casa det-<lb></lb> ta la Quarconia, ove abitavano detti Ra-<lb></lb> gazzi, fu venduta, e dal compratore Ca-<lb></lb> pitan Cambiagi ci furono fatti fabbrica-<lb></lb> re 14. Bagni, che porzione per uso del-<lb></lb> le Signore, e porzione per uso degli Uo-<lb></lb> mini, essendo la nostra Città per l'ad-<lb></lb> dietro priva d'un tal pubblico comodo. </s><lb></lb> <s id="id1585936">Passata questa Chiesa trovasi il Conven-<lb></lb> to delle Religiose Francescane dette di </s></p> <pb pagenum="(136)"></pb> <p id="id1585949" type="main"><s id="id1585950">MONTICELLI.</s><s id="id2789077"> L'Altar maggiore fu eret-<lb></lb> to col disegno di Pier Francesco Silvani, <lb></lb> nella di cui parete dipinse a fresco Vin-<lb></lb> cenzio Meucci l'Annunziazione, come <lb></lb> pure la soffitta con l'ornato di Architet-<lb></lb> tura di Mr Chamant Lorenese, e da una <lb></lb> parte la Concezione, e dall'altra la Na-<lb></lb> tività di Cristo, espresse da Carlo Portel-<lb></lb> li da Loro.</s><s id="id2747539"> Vicino alla Porta vi è il Se-<lb></lb> polcro, ornato di ricchi marmi, e Sta-<lb></lb> tue di Guido Magalotti, oltre varie In-<lb></lb> scrizioni, e Sepolcri di persone degne di <lb></lb> memoria.</s><s id="id2747556"> Di quì proseguendo, trovansi <lb></lb> il Convento, e la Chiesa delle</s></p> <p id="id2747563" type="main"><s id="id2747567">CAPPUCCINE, il tutto fabbricato nel 1722. <lb></lb> col disegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Filippo Ciocchi.</s><s id="id2747576"> All'<lb></lb> Altar maggiore sta collocata l'Immagine <lb></lb> in grande del Cocifisso; vi sono altri due <lb></lb> Altari, che in uno vi è espressa la <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Famiglia dipinta da Ottaviano Dandini, <lb></lb> e nell'altro la Concezione, <expan abbr="San">S.</expan> Francesco, <lb></lb> e <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara, da Agostino Veracini.</s><s id="id2793341"> In-<lb></lb> contro questa Chiesa ve n'è un altra di <lb></lb> nobili Religiose Francescane, detta di</s></p> <p id="id2793352" type="main"><s id="id2793356">MONTE DOMINI, nella quale è da am-<lb></lb> mirarsi la Tavola, dov'è espressa la la-<lb></lb> pidazione di <expan abbr="San">S</expan> Stefano, che può consi-<lb></lb> derarsi dagl'intendenti per un'esemplare <lb></lb> <pb pagenum="(137)"></pb> della Pittura, dove il <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Lodovico Ci-<lb></lb> goli si è maggiormente meritato il tito-<lb></lb> lo del Coreggio dei Fiorentini.</s><s id="id2793390"> In faccia <lb></lb> evvi una Tavola d'Alessandro Allori, <lb></lb> rappresentante Maria <expan abbr="Santissima">SS</expan> Annunziata dall'<lb></lb> Angelo.</s><s id="id2751625"> Alla fine della Strada vi è la</s></p> <p id="id2751630" type="main"><s id="id2751634">ZECCA VECCHIA.</s><s id="id2751637"> In poca distanza si tro-<lb></lb> va il Convento delle Monache Gesuate <lb></lb> dette le</s></p> <p id="id2751648" type="main"><s id="id2751652">POVERINE nella qual Chiesa si ammira-<lb></lb> no due opere, una di Pittura all'Altar <lb></lb> maggiore, che è di Pietro Perugino, qua-<lb></lb> le vi rappresentò il <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> Crocifisso con <lb></lb> Maria <expan abbr="Santissima">SS</expan> addolorata, e <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo; e <lb></lb> l'altra di Scultura di terra cotta verni-<lb></lb> ciata di più colori esprimente il <expan abbr="Santo">S.</expan> Pre-<lb></lb> sepio, nel qual bellissimo lavoro il della <lb></lb> Robbia superò se stesso.</s><s id="id2751688"> Di quì uscendo, <lb></lb> e voltando a destra, per una breve stra-<lb></lb> della si entra in via delle Casine: e quin-<lb></lb> di in via Ghibellina trovasi il Monastero <lb></lb> delle Religiose dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Benedet-<lb></lb> to detto le</s></p> <p id="id2743794" type="main"><s id="id2743798">MURATE. </s><s id="id1586317">La loro Chiesa è senza fac-<lb></lb> ciata ed ha l'ingresso per due porte la-<lb></lb> terali.</s><s id="id2743809"> Al maggiore Altare evvi il Mi-<lb></lb> stero dell'Annunziazione dipinto dal Piat-<lb></lb> toli; nei quattro Altari laterali, l'Ora-<lb></lb> <pb pagenum="(138)"></pb> zione nell'Orto è di Matteo Rosselli; la <lb></lb> Flagellazione di Lorenzo Lippi, il <expan abbr="San">S.</expan> Be-<lb></lb> nedetto di Giuseppe Romei, e il Croci-<lb></lb> fisso è lavoro di Baccio da Mentelupo. </s><lb></lb> <s id="id1586371">Nella soffitta l'architettura è del Mo-<lb></lb> ro, e le figure dei Gricci, e le storiette <lb></lb> in giro alla Chiesa sono di Simone Fer-<lb></lb> ri.</s><s id="id2793284"> In questo Convento è un Tesoro di <lb></lb> Reliquie.</s><s id="id2793291"> Quivi fu educata Caterina de' <lb></lb> Medici Regina di Francia; e vi è sepol-<lb></lb> ta Caterina Sforza moglie in prime Noz-<lb></lb> ze di Girolamo Rimio Signor d'Imola, e <lb></lb> Forlì, e in seconde di Giovanni de' Me-<lb></lb> dici nonno di Cosimo I. </s><s id="id1586419">Passato il Con-<lb></lb> vento vi è un piccolo Oratorio col pie-<lb></lb> trame della facciata d'architettura di Mi-<lb></lb> chele Agnolo Buonarroti, avendo all'Al-<lb></lb> tare una Tavola con i sette Angeli dell'<lb></lb> Apocalisse e sotto <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto, e <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Francesco, e nel mezzo un Busto di Ma-<lb></lb> ria col Bambino Gesù, opera di Deme-<lb></lb> trio da Settignano.</s><s id="id2798261"> Tornando indietro <lb></lb> si trova il Convento delle Religiose di</s></p> <p id="id2798269" type="main"><s id="id2798273"><expan abbr="SAN">S.</expan> JACOPO.</s><s id="id2798276"> All'Altar maggiore sta col-<lb></lb> locata una bella Tavola di Ridolfo del <lb></lb> Ghirlandajo, che vi ha effigiata Maria <lb></lb> <expan abbr="Santissima">Santiss.</expan> col Bambino, e <expan abbr="San">S.</expan> Jacopo, <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Francesco, <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara.</s><s id="id2798292"> Ad <lb></lb> <pb pagenum="(139)"></pb> un Altare a sinistra dipinse la Tavola il <lb></lb> Nasini di Siena con Maria col Bambino, <lb></lb> e <expan abbr="San">S.</expan> Giuseppe, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio.</s><s id="id2798310"> Di qui pro-<lb></lb> seguendo troverassi entrando alla secon-<lb></lb> da cantonata a mano sinistra il Convento <lb></lb> delle Religiose di</s></p> <p id="id2759914" type="main"><s id="id2759917"><expan abbr="SAN">S.</expan> FRANCESCO, la qual Chiesa fu riedi-<lb></lb> ficata dalla munificenza del Gran Princi-<lb></lb> pe Ferdinando sul principio del passato <lb></lb> Secolo, in ricompensa a quelle Religiose <lb></lb> per avergli ceduta la bellissima Tavola <lb></lb> di Andrea del Sarto, che nell'antica lo-<lb></lb> ro piccola Chiesa possedevano.</s><s id="id2759942"> Il detto <lb></lb> Quadro esiste nel Palazzo Reale, espri-<lb></lb> mente Maria <expan abbr="Santissima">SS</expan> col Santo Bambino so-<lb></lb> pra una Base, e dai lati <expan abbr="San">S.</expan> Francesco, e <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evangelista, opera stupen-<lb></lb> da, di cui gliene lasciò la bella copia all'<lb></lb> Altare a man destra fatta da Francesco <lb></lb> Petrucci.</s><s id="id2743159"> In faccia vi è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Carlo del celebre Sebastiano Ricci Vene-<lb></lb> ziano Carlo Sacconi fece la Concezione <lb></lb> per l'Altar maggiore.</s><s id="id2743172"> Il vago disegno di <lb></lb> questa Chiesa, adornata di stucchi messi <lb></lb> a oro, è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Foggini.</s><s id="id2743185"> Poco <lb></lb> distante si trova il Convento delle Reli-<lb></lb> giose Valombrosane di </s></p> <pb pagenum="(140)"></pb> <p id="id1586737" type="main"><s id="id1586738"><expan abbr="SANTA">S.</expan> VERDIANA, nella qual Chiesa all'Al-<lb></lb> tare a man destra vi è la Tavola di Nic-<lb></lb> codemo Ferrucci, che dipinse <expan abbr="San">S.</expan> Carlo a <lb></lb> piè di un Crocifisso, che vi è di rilievo; <lb></lb> in faccia a questo vedesi un Cristo nell'<lb></lb> Orto opera dell'istesso Ferrucci; al mag-<lb></lb> gior Altar vi è di Pietro Dandini Maria <lb></lb> <expan abbr="Santissima">SS.</expan> in gloria, e sotto <expan abbr="San">S.</expan> Michel Arcan-<lb></lb> gelo, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista, <expan abbr="Santa">S.</expan> Reparata, <expan abbr="San">S.</expan> Be-<lb></lb> nedetto, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, <expan abbr="Santa">S.</expan> Umiltà, <lb></lb> e <expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana; sotto il Coro delle Mona-<lb></lb> che Tommaso Redi dipinse in sei lunette <lb></lb> alcuni fatti principali di <expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana; la <lb></lb> prospettiva della volta è di Ferdinan-<lb></lb> do Melani, con <expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiana in gloria di-<lb></lb> pinta da Vincenzio Meucci.</s><s id="id412166"> Usciti da <lb></lb> questa Chiesa e volrando per via de' <lb></lb> Pentolini si giunge alla Parrocchiale</s></p> <p id="id412177" type="main"><s id="id412181">CHIESA DI SANT'AMBROGIO, ove abita-<lb></lb> no Monache dell'Ordine di <expan abbr="San">S</expan> Benedetto </s><lb></lb> <s id="id1586920">Una delle cose da osservarsi in questa è <lb></lb> la Cappella del Miracolo del <expan abbr="Santissima">SS</expan> Sacra-<lb></lb> mento seguito in quessa Chiesa l'anno <lb></lb> 1230. è stata lavorata di fini marmi da <lb></lb> Mino da Fiesole.</s><s id="id2763519"> Accanto si vede dipin-<lb></lb> ta nella facciata la Processione del Mi-<lb></lb> racolo di mano di Cosimo Rosselli.</s><s id="id2763530"> La <lb></lb> Cupola dell'Altar maggiore fu dipinta da <lb></lb> <pb pagenum="(141)"></pb> Ranieri del Pace, essendo stata fatta col <lb></lb> disegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Foggini.</s><s id="id2763550"> Vi so-<lb></lb> no in questa Chiesa alcune tavole degne <lb></lb> di stima.</s><s id="id2763560"> Quella della Cappella del Ro-<lb></lb> sario è del Passignano; accanto al pul-<lb></lb> pito è di Francesco Boschi il <expan abbr="San">S.</expan> Bene-<lb></lb> detto con due Sante genuflesse; di con-<lb></lb> tro la Visitazione è opera di Andrea <lb></lb> Boscoli.</s><s id="id2785223"> Il <expan abbr="San">S.</expan> Sebastiaao di rilievo è <lb></lb> d'Andrea Comodi, che vi è sepolto. </s><lb></lb> <s id="id1587046">Di Masaccio è la piccola Tavola a tem-<lb></lb> pra rappresentante <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna con Maria, <lb></lb> e il Bambino.</s><s id="id2785241"> Quella dell'Annunziazione <lb></lb> è di Vincenzio Dandini.</s><s id="id2785248"> Vi furono se-<lb></lb> polti in questa Chiesa il celebre antico <lb></lb> Architetto detto il Cronaca, che eresse <lb></lb> in questa Città magnifiche Fabbriche, ed <lb></lb> Andrea del Verrocchio egregio Scultore, <lb></lb> e maestro di Leonardo da Vinci.</s><s id="id2785269"> Fu ri-<lb></lb> modernata nel 1716. col disegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batista Foggini, e nel 1719 Ranieri del <lb></lb> Pace vi dipinse la Cupola.</s><s id="id2787126"> In vicinanza</s></p> <p id="id2787130" type="main"><s id="id2787134">Religiose Carosi trova il Convento delle <lb></lb> melitane Scalze di</s></p> <p id="id2787141" type="main"><s id="id2787145"><expan abbr="SANTA">S.</expan> TERESA.</s><s id="id2787148"> Questa Chiesa fu edificata <lb></lb> col disegno di Giovanni Coccapani in <lb></lb> forma esagona, cou sua cupoletta ben <lb></lb> intesa nelle proporzioni, o nei lumi. </s><lb></lb> <pb pagenum="(142)"></pb> <s id="id1587180">Trovasi a man destra una Cappella con <lb></lb> Tavola del Vignali rappresentante <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Francesca Romana: più oltre evvi la <lb></lb> Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni della Croce, con <lb></lb> Tavola di Pier Dandini: a man sinistra <lb></lb> vi è la Tavola del Crocifisso dipinta da <lb></lb> Jacopo Confortini.</s><s id="id2773607"> Segue la Cappelia del-<lb></lb> la Madonna di Savona, fatta 10 bassori-<lb></lb> lievo, che da Genova nel 1720 portaron <lb></lb> seco le Fondatrici.</s><s id="id2773620"> Ne viene l'Altar mag-<lb></lb> giore ove il <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi dipinse <expan abbr="Santa">S</expan> Te-<lb></lb> resa, che da Maria le vien presentato il <lb></lb> Santo Bambino.</s><s id="id2773636"> Nel sotterraneo di que-<lb></lb> sta Chiesa fu sepolta Violante di Bavie-<lb></lb> ra Gran Principessa di Toscana, nel 30. <lb></lb> di Maggio 1731. la quale dopo la morte <lb></lb> del Gran Principe Ferdinando suo Con-<lb></lb> sorte faceva più volte fra l'anno tra <lb></lb> quelle Religiose i suoi devoti ritiri.</s><s id="id2773662"> Sotto <lb></lb> il Presbiterio evvi una Cappella a fog-<lb></lb> gia delle antiche Confessioni, ove in al-<lb></lb> cuni giorni vi si ufizia, restando fuori <lb></lb> della Clausura monastica, e vi si osser-<lb></lb> vano tre illustri depositi, uno della no-<lb></lb> bile Francesca Guardi negli Ugolini fon-<lb></lb> datrice di detto Monastero, l'altra della <lb></lb> Duchessa Eleonora Strozzi; il terzo del <lb></lb> Cavaliere <expan abbr="Giovanni">Gio,</expan> Giraldi.</s><s id="id2760320"> Di quì tornando <lb></lb> <pb pagenum="(143)"></pb> indietro, e prendendo per Via Pentolini, <lb></lb> voltando in Via Ghibellina, a destra tro-<lb></lb> veremo l'</s></p> <p id="id2760340" type="main"><s id="id2760343">ABITAZIONE de' Buonarroti, celebre per <lb></lb> essere stata del celebre Michelagnolo, di <lb></lb> cui si conservano alcune opere, e per la <lb></lb> Galleria fatta fare da Michelagnolo di <lb></lb> lui pronipote insigne letterato, che l'ar-<lb></lb> richì di Pitture, Sculture, e di altre co-<lb></lb> se.</s><s id="id2757980"> In faccia vi è il</s></p> <p id="id2757985" type="main"><s id="id2757988">PALAZZO del Marchese Corsi edificato <lb></lb> col disegno di Piero Giovannozzi, ed am-<lb></lb> pliato dal defunto Marchese Cosimo.</s><s id="id2757999"> E' <lb></lb> poco dopo dall'istessa parte la</s></p> <p id="id2758006" type="main"><s id="id2758010">CASA del Dottor Ottaviano Targioni <lb></lb> Tozzetti, il quale conserva un buon Mu-<lb></lb> seo d'Istoria Naturale, Bottanica <expan abbr="eccetera">ec.</expan> po-<lb></lb> sto assieme dal fù celebre Dottor Gio-<lb></lb> vanni di lui padre morto nel 7. Gennajo <lb></lb> 1783., ed ampliato dal suddetto; e di-<lb></lb> poi il</s></p> <p id="id2818186" type="main"><s id="id2818188">PALAZZO già de' Baldinucci ora Spinelli <lb></lb> che nel Cortile ha una fonte colla salu-<lb></lb> bre acqua di Santa Croce.</s><s id="id2818200"> Indi si trova <lb></lb> a destra il</s></p> <p id="id2818206" type="main"><s id="id2818210">PALAZZO de' Conti Strozzi, e di contro <lb></lb> sono le Prigioni dei condannati dette le</s></p> <p id="id2818218" type="main"><s id="id2818222">STINCHE, cinte da un'altissima mura-<lb></lb> <pb pagenum="(144)"></pb> glia, così dette per essere ivi stati rin-<lb></lb> chiusi nel 1304 i prigionieri stati fatti <lb></lb> dalla Repubblica nella presa del Castello <lb></lb> di Stinche nella Valle di Greve, spettan-<lb></lb> te all'antica Famiglia Cavalcanti.</s><s id="id2818249"> In una <lb></lb> cantonata della quale vi è un taberna-<lb></lb> colo dipinto a fresco da Giovanni Man-<lb></lb> nozzi, detto da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, ove vedesi <lb></lb> Nostro Signore, che benedice i Limosi-<lb></lb> nieri, che soccorrono i Carcerati, trai <lb></lb> quali è espresso il suo proprio ritratto, <lb></lb> riguardante verso la strada, che è ben <lb></lb> conservato.</s><s id="id2779301"> I debitori civili son collocati <lb></lb> in una decente abitazione dietro il Pa-<lb></lb> lazzo di Giustizia, ove era la Chiesa di <lb></lb> <expan abbr="Sant'">S</expan> Apollinare.</s><s id="id2779314"> Queste Carceri servono di <lb></lb> presente per Ergastolo dei condannati alla <lb></lb> galera, e nel mese di Febbrajo 1787. co-<lb></lb> minciarono a porsi in quelle da basso gli <lb></lb> Uomini, e in quelle di sopra le Donne <lb></lb> condannate per diversi anni secondo i lo-<lb></lb> ro delitti; e voltando a sinistra trovere-<lb></lb> mo la Chiese Parrocchiale di</s></p> <p id="id2780917" type="main"><s id="id2780919"><expan abbr="SAN">S.</expan> SIMONE: sopra la Porta vedesi una <lb></lb> lunetta ov'è la Vergine con gli Apo-<lb></lb> stoli Simoue e Giuda, di Nicodemo Fer-<lb></lb> rucci.</s><s id="id2780934"> E' vaga la soffitta interna d'inta-<lb></lb> glio dorato.</s><s id="id2780940"> Sopra la Porta si vede un <lb></lb> <pb pagenum="(145)"></pb> opera molto bella di Batista Naldini, ov'<lb></lb> è espressa la deposizione di Cristo.</s><s id="id2780956"> Nel-<lb></lb> la prima Capella a man dritta è il mar-<lb></lb> tirio di <expan abbr="San">S</expan> Lorenzo, dipinto da Giovan-<lb></lb> bastista Vanni.</s><s id="id2780970"> Nella seconda vi è un'<lb></lb> immagine intagliata in legno del SS Cro-<lb></lb> cifisso.</s><s id="id2756475"> La terza ha un'antica pittura rap-<lb></lb> presentante la Vergine.</s><s id="id1587746"> Vi è poi nella <lb></lb> quarta una Tavola di Onorio Marinari, <lb></lb> ove espresse <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo che medita so-<lb></lb> pra il finale Giudizio; non meno è da <lb></lb> lodarsi quella di Giacomo Vignali collo-<lb></lb> cata nel quinto Altare, ove effigiò <expan abbr="San">S.</expan> Ber-<lb></lb> nardo, al quale Cristo staccatosi dalla <lb></lb> Croce, e inchinato fa vedere una piaga <lb></lb> nelle spalle.</s><s id="id2756512"> Le Statue di marmo laterali <lb></lb> all'Altar maggiore sono d'Orazio Mochi, <lb></lb> e i due Apostoli dipinti accanto all'ar-<lb></lb> co di Nicodemo Ferrucci.</s><s id="id2756526"> Tornando ver-<lb></lb> so la Porta vi è del Vignali la Tavola <lb></lb> di <expan abbr="San">S</expan> Francesco in deliquio.</s><s id="id2756536"> Segue l'Al-<lb></lb> tare di <expan abbr="San">S.</expan> Carlo, e dopo quello della <lb></lb> Concezione, la di cui Tavola è dell'istes-<lb></lb> so Ferrucci, dipoi quello dell'Assunta di-<lb></lb> pinta dal Cavalier Curradi.</s><s id="id2776626"> In ultimo è <lb></lb> la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò, opera assai buo-<lb></lb> na di Francesco Montelatici, detto Cec-<lb></lb> <arrow.to.target n="a10"></arrow.to.target> <pb pagenum="(146)"></pb> co bravo.</s><s id="id2776649"> Di quà tornando per la via <lb></lb> del Palagio trovasi il</s></p> <p id="id2776657" type="foot"><s id="id2776661"><foot.target id="a10"></foot.target>10</s></p> <p id="id2776668" type="main"><s id="id2776672">PALAZZO del Duca Salviati, ora del <lb></lb> Principe Borghesi; e quindi il</s></p> <p id="id2795318" type="main"><s id="id2795321">PALAZZO già detto del Potestà, e per l'<lb></lb> avanti Palazzo della Signoria di Firenze, <lb></lb> ora Supremo Tribunale di Giustizia, fab-<lb></lb> bricato col disegno dell'Architetto Lapo <lb></lb> nel 1250 molto vasto, in cui sono le <lb></lb> pubbliche Carceri.</s><s id="id2795343"> Nella parte del Cam-<lb></lb> panile vi fu dipinto da Giottino la Cac-<lb></lb> cita da Firenze del Duca d'Atene Fran-<lb></lb> cese, lo che accadde nel 26. Luglio 1343. </s><lb></lb> <s id="id2795357">In faccia alla strada è la Chiesa col Mo-<lb></lb> nastero della</s></p> <p id="id2795368" type="main"><s id="id2795372">BADÌA Fiorentina ove abitano i Mona-<lb></lb> ci Cassinensi dell'Ordine di <expan abbr="San">S.</expan> Benedet-<lb></lb> to, così chiamata, per essere stata la <lb></lb> prima Badìa di Monaci fondata in Firen-<lb></lb> ze.</s><s id="id2843862"> La Contessa Willa Madre del Conte <lb></lb> Ugo Marchese di Toscana fecela fabbri-<lb></lb> care; ed essa, ed il Figlio la dotarono <lb></lb> di ricchissime rendite.</s><s id="id2843876"> Onde in segno di <lb></lb> gratitudine ogni anno nel giorno di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Tommaso le vien fatto un'Anniversario; <lb></lb> e da un giovine Nobile si recita l'Ora-<lb></lb> zione in lode del suddetto Conte dopo la <lb></lb> Messa solenne nella mattina di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefa-<lb></lb> <pb pagenum="(147)"></pb> no contitolare di detta Badia, già fonda-<lb></lb> ta sotto il principal titolo di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria. </s><lb></lb> <s id="id1588093">Il suo principio fu nel 990. poi nell'an-<lb></lb> no 1286. con l'assistenza e disegno di <lb></lb> Arnolfo di Lapo la Signorìa di Firenze fece <lb></lb> ingrandire la Chiesa; e nel 1625. col di-<lb></lb> segno di Matteo Segaloni fu rinnuovata <lb></lb> quasi tutta dai fondamenti.</s><s id="id2780308"> Dalle parti <lb></lb> laterali si vedono due terrazzini con va-<lb></lb> ghi intagli dorati.</s><s id="id2780318"> Sopra quello a mano <lb></lb> destra è situato l'Organo, la di cui ten-<lb></lb> da fu colorita da Piero Dandini, e so-<lb></lb> pra l'altro a sinistra è una Tavola, ove <lb></lb> è dipinta la Vergine Assunta di mano <lb></lb> di Giorgio Vasari, la quale nei tempi <lb></lb> passati era posta sull'Altar maggiore.</s><s id="id2780344"> E' <lb></lb> parimente di molto pregio la soffitta di <lb></lb> finissimo intaglio.</s><s id="id2780353"> La Tribuna, sotto la <lb></lb> quale è il Coro de' Religiosi, è dipinta <lb></lb> da Giovanni Ferretti, che dipinse anco-<lb></lb> ra il Martirio di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano sopra l'Al-<lb></lb> tar maggiore.</s><s id="id1588195"> Le Tavole delle Cappelle <lb></lb> sono ancor esse di gran bellezza.</s><s id="id2737232"> Quella <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Mauro a man destra è fatta da <lb></lb> Onorio Marinari, il volto del qual San-<lb></lb> to è il Ritratto al naturale del Padre <lb></lb> Abate <expan abbr="Don">D.</expan> Placido Puccinelli Cronista di <lb></lb> questo Monastero; come pure sono os-<lb></lb> <pb pagenum="(148)"></pb> servabili le pitture di tutta la Cappella <lb></lb> colorite da Vincenzio Meucci.</s><s id="id1588250"> Segue l'<lb></lb> altra di Batista Naldini, ove si rappre-<lb></lb> senta la Venuta dello Spirito Santo.</s><s id="id2737273"> A <lb></lb> sinistra di mano del Vasari fu dipinto <lb></lb> Cristo, che porta la Croce al Calvario, <lb></lb> come vedesi nel disegno esistente nella <lb></lb> <expan abbr="Real">R.</expan> Galleria, e che è stato inciso in ra-<lb></lb> me; e nella Cappella dirimpetto a que-<lb></lb> sta evvi una Tavola di Filippo Lippi, <lb></lb> in cui fu <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo effigiato con sin-<lb></lb> golar diligenza.</s><s id="id2807142"> Sono considerabili tre <lb></lb> Sepolcri; il primo è del mentovato Con-<lb></lb> te Ugo fatto da Mino di Fiesole nel <lb></lb> 1481.: Il secondo è del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Bernardo <lb></lb> Giugni, e il terzo di Giannozzo di Agno-<lb></lb> lo Pandolfini Cavaliere di gran nome in <lb></lb> tempo di Repubblica, la cui Famiglia è <lb></lb> padrona della Cappella situata nel Vesti-<lb></lb> bulo di questa Chiesa, fatta col disegno <lb></lb> di Benedetto da Rovezzano, con la Ta-<lb></lb> vola di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano di mano del Biliver-<lb></lb> ti.</s><s id="id2807189"> E' da osservarsi in Sagrestìa il quadro, <lb></lb> che prima stava interiormente sopra la <lb></lb> porta, di mano di Fra Bartolommeo del-<lb></lb> la Porta, ove è effigiata Maria in Glo-<lb></lb> ria, ed ai piedi i Santi Giovanni, Bene-<lb></lb> detto, e Bernardo.</s><s id="id2786391"> Hanno questi Reli-<lb></lb> <pb pagenum="(149)"></pb> giosi un comodo Monastero, nel quale <lb></lb> esiste una scelta Librerìa.</s><s id="id2786406"> Nel Chiostro <lb></lb> superiore vi sono varie lunette, tra le <lb></lb> quali il Bronzino dipinse <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto <lb></lb> nudo sulle spine.</s><s id="id2786418"> Nel Refettorio vi è un <lb></lb> Crocifisso a fresco del Sogliani.</s><s id="id2786425"> Poco di-<lb></lb> stante trovasi la</s></p> <p id="id2786433" type="main"><s id="id2786436">CHIESA di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri.</s><s id="id2818254"> Fu prin-<lb></lb> cipiata col disegno di Pier Franceso Sil-<lb></lb> vani nel 26. Maggio 1645., giorno della <lb></lb> Festa di detto Santo vedendosi espressa <lb></lb> la funzione in un gran quadro esistente <lb></lb> nella stanza di ricreazione: e dipoi <lb></lb> è stata arricchita di varj ornamenti di <lb></lb> pittura, e scultura di eccellenti Profes-<lb></lb> sori.</s><s id="id2818288"> Vedesi nella prima Cappella <expan abbr="Santa">S.</expan> Fran-<lb></lb> cesca Romana, comunicata da <expan abbr="San">S.</expan> Pietro <lb></lb> Apostolo, opera del Pinzani.</s><s id="id2818298"> Nella se-<lb></lb> conda di Alessandro Gherardini è il Ge-<lb></lb> sù morto, con la Vergine addolorata. </s><lb></lb> <s id="id1588541">Ne segue una Cappella interna fatta col <lb></lb> disegno di Zanobi del Rosso con Tavola <lb></lb> rappresentante Cristo alla Colonna di <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Maria Morandi, in faccia la quale <lb></lb> sopra il Deposito del <expan abbr="Venerabile">Ven.</expan> <expan abbr="Padre">P.</expan> Pietro Bini <lb></lb> è altra bellissima Tavola rappresentante <lb></lb> diecimila Martiri Crocifissi del celebre <lb></lb> Stradano.</s><s id="id2799021"> Ne segue in Chiesa la Sacra <lb></lb> <pb pagenum="(150)"></pb> Famiglia, dipinta da Tommaso Redi. </s><lb></lb> <s id="id1588604">All'Altar maggiore è una Tavola di An-<lb></lb> tonio Puglieschi rappresentante la Con-<lb></lb> cezione con i Santi Carlo, Francesco di <lb></lb> Sales, <expan abbr="San">S.</expan> Filippo, <expan abbr="Santa">S.</expan> Teresa, e la Beata <lb></lb> Umiliana de' Cerchi, e la Tribuna di <lb></lb> Antonio Ferri, e i peducci di Niccolò <lb></lb> Lapi.</s><s id="id2799057"> Segue la Tavola del Crocifisso di <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Sagrestani.</s><s id="id2799066"> La Tavola dell'Altar di <lb></lb> San Filippo è di Anton Domenico Gab-<lb></lb> biani.</s><s id="id2779210"> L'ultima è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Puc-<lb></lb> ci rappresentante la Presentazione di Ma-<lb></lb> ria al Tempio.</s><s id="id2779224"> Lo sfondo in mezzo alla <lb></lb> soffitta è del detto Sagrestani.</s><s id="id2779230"> La Tela che <lb></lb> cuopre l'Organo è del Soderini.</s><s id="id2779237"> I bas-<lb></lb> sirilievi di marmo sono parte di Anto-<lb></lb> nio Montuati, e parte di Giovacchino <lb></lb> Fortini, di cui sono anche le statue.</s><s id="id2779251"> In <lb></lb> Sagrestia vi è una Tavola con San Fi-<lb></lb> lippo di Onorio Marinari.</s><s id="id2779261"> La prima fac-<lb></lb> ciata della Chiesa, che è lavorata di pie-<lb></lb> tra forte adornata di alcune figure di <lb></lb> marmo fu condotta al fine col disegno <lb></lb> di Ferdinando Ruggieri.</s><s id="id2763579"> Nel 1772. e se-<lb></lb> guenti con l'istessa architettura d'ordi-<lb></lb> ne corintio, col disegno, e assistenza di <lb></lb> Zanobi del Rosso fu fabbricato il presen-<lb></lb> te vago Oratorio in ordine al testamen-<lb></lb> <pb pagenum="(151)"></pb> to di Giuliano Serragli Patrizio Fioren-<lb></lb> tino, nella di cui facciata vedesi il suo <lb></lb> stemma e inscrizione posta in mezzo da <lb></lb> due Fame scolpite da Pompilio Ticciati. </s><lb></lb> <s id="id1588799">A tal fine fu gettata a terra l'antichis-<lb></lb> sima Chiesa dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Florenzio Ve-<lb></lb> scovo d'Oranges eretta nel nono secolo <lb></lb> fuori allora di Firenze sopra un anti-<lb></lb> co Cimitero Popolare costruito nel luogo <lb></lb> stesso, ove ai tempi del Gentilesimo era-<lb></lb> vi stato un Tempio della Dea Iside; e <lb></lb> nel luogo dell'antica Chiesa fu rifabbri-<lb></lb> cato detto Oratorio a stucchi con un bel <lb></lb> gruppo d'Angeli nel prospetto, lavoro di <lb></lb> Domenico Rusca.</s><s id="id2784002"> Lo sfondo esprimente <lb></lb> l'Assunzione è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Traballesi.</s><s id="id2784011"> La <lb></lb> Tavola in <foreign lang="la"><emph type="italics">Cornu Epistolae</emph></foreign> di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo <lb></lb> in atto di celebrar Messa è di Cosimo <lb></lb> Ulivelli; l'altra con Maria, e il Testa-<lb></lb> tore Serragli genuflesso è di Giuseppe <lb></lb> Fabbrini, e la Tavola della Cantorìa, <lb></lb> ove è espresso <expan abbr="San">S.</expan> Florenzio in atto di ri-<lb></lb> cevere <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri, è di Gesualdo <lb></lb> Ferri.</s><s id="id2828631"> Vedesi dicontro il</s></p> <p id="id2828635" type="main"><s id="id2828639">PALAZZO de' Gondi principiato nel 20. <lb></lb> Luglio 1490. che ha la facciata di pie-<lb></lb> tre a bozze disegno di Giuliano da <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Gallo.</s><s id="id2828652"> Di quì ritornando dietro la Badìa <lb></lb> provasi la Chiesa Parrocchiale di </s></p> <pb pagenum="(152)"></pb> <p id="id1588975" type="main"><s id="id1588976"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARGHERITA nella quale osservasi a <lb></lb> man destra al primo Altare il ritrova-<lb></lb> mento della Santa Croce opera di Nico-<lb></lb> demo Ferrucci.</s><s id="id2828679"> In faccia dipinse Cosi-<lb></lb> mo Gamberucci una Tavola che serve di <lb></lb> ornamento a un antichissima Immagine <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita con varie persone in-<lb></lb> ferme che ricorrono a lei.</s><s id="id2805692"> All'Altar <lb></lb> maggiore è di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Mar-<lb></lb> mi <expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita in gloria, e i due la-<lb></lb> terali sono di Francesco Conti.</s><s id="id2805708"> Al det-<lb></lb> to Altare stava una Tavola di Lorenzo <lb></lb> di Bicci Scolare di Spinello Aretino, che <lb></lb> è sopra la porta.</s><s id="id2805721"> Trovasi in vicinanza l'</s></p> <p id="id2805725" type="main"><s id="id2805729">ORATORIO di San Martino, ove soglio-<lb></lb> no congregarsi i Buonomini.</s><s id="id2805736"> E' celebre <lb></lb> quest'Oratorio non solo per essere stato <lb></lb> eretto ove era un'antica Chiesa ad instiga-<lb></lb> zione di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Arcivescovo di Firenze; <lb></lb> ma eziandio per le opere di misericor-<lb></lb> dia, che di continuo vi si esercitano. </s><lb></lb> <s id="id1589122">Ed in vero è un prodigio che questa Casa <lb></lb> senza rendite annuali, ma solamente <lb></lb> provveduta di elemosine, e di lasciti pii, <lb></lb> giornalmente soccorra tante povere Fa-<lb></lb> miglie di civile estrazione.</s><s id="id2792737"> Di quì si <lb></lb> giunge alla Propositura di</s></p> <p id="id2792744" type="main"><s id="id2792748">ORSANMICHELE, la quale acquistò for-<lb></lb> <pb pagenum="(153)"></pb> ma di Chiesa, dacchè fu deliberato di <lb></lb> chiuder le Logge, in venerazione dell'<lb></lb> Immagine di Maria dipinta da Ugolino <lb></lb> da Siena ch'è sull'antico Altare di mar-<lb></lb> mi, che vi si vede.</s><s id="id2792775"> Anticamente era <lb></lb> quivi la Piazza ove si vendeva il gra-<lb></lb> no.</s><s id="id2792785"> Fu a benefizio pubblico alzato il <lb></lb> Loggiato nel 1337. col disegno di Giot-<lb></lb> to, e proseguito da Taddeo Gaddi.</s><s id="id2741801"> Si <lb></lb> dice Orsanmichele, o Orto San Michele <lb></lb> per posposizione da San Michele in Or-<lb></lb> to; attesochè fino dal 1100. era ivi una <lb></lb> Chiesa Parrocchiale, intitolata San Mi-<lb></lb> chele in Orto, da cui prendeva la de-<lb></lb> nominazione l'adiacente Contrada.</s><s id="id2741827"> In <lb></lb> luogo della quale antica Chiesetta, de-<lb></lb> molita per farvi la suddetta Loggia del <lb></lb> grano, fu intorno a 110. anni dopo ri-<lb></lb> fatta dalla parte opposta l'altra Chiesa <lb></lb> sotto lo stesso titolo di <expan abbr="San">S.</expan> Michele in Or-<lb></lb> to.</s><s id="id2741851"> Questo edifizio da ogni parte isola-<lb></lb> to, e con bellissima proporzione, ed ar-<lb></lb> chitettura condotto, ha per di fuori <lb></lb> quattordici Nicchie, ove furono colloca-<lb></lb> te diverse statue, alcune di bronzo, ed <lb></lb> alcune di marmo, lavorate dai più ec-<lb></lb> cellenti Maestri, che fiorissero in que-<lb></lb> sta nostra Città.</s><s id="id2738402"> Sono di Lorenzo Ghi-<lb></lb> <pb pagenum="(154)"></pb> bertl il <expan abbr="San">S.</expan> Matteo Apostolo, e il Santo <lb></lb> Stefano presso la porta principale, e il <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista dalla parte opposta.</s><s id="id2738422"> Bac-<lb></lb> cio da Montelupo fece la bella statua di <lb></lb> bronzo di <expan abbr="San">S.</expan> Glovanni Evangelista, e <lb></lb> Donatello ne fece tre di marmo, le qua-<lb></lb> li sono opere veramente maravigliose. </s><lb></lb> <s id="id1589372">La prima è il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro Apostolo, la se-<lb></lb> conda il <expan abbr="San">S.</expan> Marco Evangelista, e la ter-<lb></lb> za il <expan abbr="San">S.</expan> Giorgio, statua, che non ha pa-<lb></lb> ri.</s><s id="id2770951"> Anche Nanni d'Antonio, discepolo <lb></lb> di Donatello ne fece tre, cioè i quattro <lb></lb> Santi dentro un sol Tabernacolo: il <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Filippo Apostolo, ed il <expan abbr="Sant'">S.</expan> Eligio Vesco-<lb></lb> vo.</s><s id="id2770969"> D'Andrea Verrocchio è il <expan abbr="San">S.</expan> Tom-<lb></lb> maso Apostolo, che mette il dito nel <lb></lb> Costato di Cristo, opera molto stimabi-<lb></lb> le, presso la quale è la statua di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Luca Evangelista di mano di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bolo-<lb></lb> gna, scolpita in bronzo con singolare <lb></lb> artifizio </s><s id="id1589482">Altro <expan abbr="San">S.</expan> Luca di Mino da Fie-<lb></lb> sole, che stava prima nell'Ufizio del Pro-<lb></lb> console, e fu posto nella nicchia vuota <lb></lb> nel 1789.</s><s id="id2771007"> In Chiesa si vede un Taber-<lb></lb> nacolo, o Cappella isolata tutta di mar-<lb></lb> mi vagamente intagliati, ed abbelliti di <lb></lb> bassirilievi, per opera, disegno, e indu-<lb></lb> stria di Andrea Orcagna, che la finì nel <lb></lb> <pb pagenum="(155)"></pb> 1359. e costò 90. mila Fiorini d'oro; e <lb></lb> nel predetto Tabernacolo s'adora l'Im-<lb></lb> magine di Maria come ho detto, è re-<lb></lb> nuta in somma venerazione, avvegnachè <lb></lb> fino al tempo della peste nel 1348. che <lb></lb> infettò la maggior parte dell'Europa, in-<lb></lb> cominciasse a fiorire il di lui culto, con-<lb></lb> correndovi il popolo con offerte, delle <lb></lb> quali in brevissimo tempo si poterono <lb></lb> accumulare più di trecento mila fiorini <lb></lb> d'oro, parte impiegati in sovvenimento <lb></lb> dei poveri, e parte nell'adornare questa <lb></lb> Chiesa.</s><s id="id2812450"> Dietro l'Altare vi è un bassori-<lb></lb> lievo dell'Orcagna, Architetto del Ta-<lb></lb> bernacolo, ove espresse il suo rittatto. </s><lb></lb> <s id="id1589593">Sono sopra l'Altare meggiore tre statue <lb></lb> di marmo, cioè Sant'Anna, la <expan abbr="Santissima">Santiss.</expan> <lb></lb> Vergine, ed il Bambino Gesù di mano di <lb></lb> Francesco da Sangallo; siccome ne' pila-<lb></lb> stri alcune belle pitture antiche, cioè di <lb></lb> Lorenzo Credi, d'Agnolo Gaddi, e d'<lb></lb> Jacopo del Casentino, da cui fu dipinta <lb></lb> la volta, alla quale nel 1770. fu dato di <lb></lb> bianco.</s><s id="id2812493"> Vi è inoltre un bel Crocifis-<lb></lb> so di legno, avanti il quale <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antoni-<lb></lb> no soleva da giovanetto giornalmente fa-<lb></lb> re orazione.</s><s id="id2812508"> Nell'Altare dicontro vi è <lb></lb> un Immagine di Maria col Figlio in col-<lb></lb> <pb pagenum="(156)"></pb> lo scolpiti in marmo da Simone da Fie-<lb></lb> sole allievo del Brunellesco.</s><s id="id2785358"> Nelle stan-<lb></lb> ze sopra la Chiesa fu dal Granduca Co-<lb></lb> simo I. nell'anno 1569. eretto il pubbli-<lb></lb> co e generale Archivio di Firenze, dove <lb></lb> si conservano le Scritture di somma im-<lb></lb> portanza, e tutti gli strumenti pubbli-<lb></lb> ci dei Notari dello Stato Fiorentino re-<lb></lb> centemente in buona forma disposto, e <lb></lb> abbellito.</s><s id="id2785391"> Dirimpetto la Nicchia dei quat-<lb></lb> tro Santi avvi la Residenza della Con-<lb></lb> gregazione di <expan abbr="San">S.</expan> Giovan Batista sopra il <lb></lb> soccorso de' Poveri, che ebbe principio <lb></lb> nel 1700. sotto la direzione di 72. Depu-<lb></lb> tati.</s><s id="id2785414"> Passando dipoi nella Piazza osserva-<lb></lb> si il</s></p> <p id="id2759277" type="main"><s id="id2759281">PALAZZO VECCHIO, fabbricato col dise-<lb></lb> gno d'Arnolfo, famoso Architetto di va-<lb></lb> rie fabbriche di questa Città, e del Duo-<lb></lb> mo.</s><s id="id2759296"> Questo Palazzo fu nel 1792. restau-<lb></lb> rato, ed in tale occasione furono dipinti <lb></lb> nuovamente diversi stemmi della Repub-<lb></lb> blica Fiorentina.</s><s id="id2759310"> Si comincerà dal dare <lb></lb> un'occhiata alla magnificenza di questa <lb></lb> Fabbrica, e alla Torre stata fabbricata <lb></lb> sopra l'antichissima Torre de' Tiraboschi <lb></lb> della Vacca, ribelli della Patria, alta brac-<lb></lb> cia 150.</s><s id="id2759331"> La gran Campana pesa 17000. <lb></lb> <pb pagenum="(157)"></pb> libbre, e si suona da un uomo solo, ed <lb></lb> è sostenuta da quattro colonne.</s><s id="id2844680"> Ammi-<lb></lb> reremo nell'ingresso, o ringhiera del Pa-<lb></lb> lazzo da una parte la statua gigantesca <lb></lb> di marmo, opera del Bandinelli, che rap-<lb></lb> presenta quando Ercole abbatte Cacco; e <lb></lb> dall'altra quella di David scolpita dal <lb></lb> Buonarroti, fatta negli anni suoi giova-<lb></lb> nili.</s><s id="id2844708"> Due figure, o termini di marmo <lb></lb> parimente si vedono, uno di mano del <lb></lb> Bandinelli, l'altro di Vincenzio Rossi <lb></lb> suo Scolare.</s><s id="id2844721"> Entrando nel Cortile vedesi <lb></lb> una Fontana di porfido, sopra la quale <lb></lb> scherza un fanciullo scolpito in bronzo, <lb></lb> d'Andrea Verrocchio.</s><s id="id2844734"> Anticamente vi <lb></lb> erano le colonne di mattoni, ma essen-<lb></lb> do guastate, coll'acuto ingegno di Miche-<lb></lb> lozzo Michelozzi furono sostituite senza <lb></lb> danno della fabbrica quelle di pietra for-<lb></lb> te che la sostengono di presente, lavora-<lb></lb> te con belle grottesche.</s><s id="id2844760"> Tra le cose de-<lb></lb> gne di lode vi è una statua d'Ercole, <lb></lb> che uccide Cacco, di mano di Vincenzio <lb></lb> Rossi da Fiesole, non inferiore a quella <lb></lb> del Bandinelli suo Maestro.</s><s id="id2844777"> Salendo al <lb></lb> primo appartamento trovasi un magni-<lb></lb> fico Salone lungo braccia 90., e largo <lb></lb> braccia 37., la soffitta del quale è dipin-<lb></lb> <pb pagenum="(158)"></pb> ta da Giorgio Vasari con singolar mae-<lb></lb> stria.</s><s id="id2844803"> In 39. gradi, e 3. irregolari della <lb></lb> soffitta, con bellissimi intagli, e orna-<lb></lb> menti dorati, si rappresentano l'azioni, <lb></lb> e fatti più segnalati della nostra Città, e <lb></lb> della Reale casa de' Medici.</s><s id="id2760238"> Negli ango-<lb></lb> li si vedono quattro gran quadri dipinti <lb></lb> a olio.</s><s id="id2760247"> Nel primo sopra la Porta d'in-<lb></lb> gresso furon dal Ligozzi figurati i 12. <lb></lb> Fiorentini, che da varj Potentati del Mon-<lb></lb> do in un medeslmo tempo furon manda-<lb></lb> ti Ambasciatori a Bonifazio VIII., de'quali <lb></lb> cantò il Verino.</s></p> <p id="id2760270" type="main"><s id="id2760274"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Romanae merito Antistes Bonifacius Urbis, <lb></lb> Cum Florentinus diversis partibus Orbis <lb></lb> Vidisset Romae Regum mandata ferentes, <lb></lb> Terrarum semen, tum quinta elementa vocavit,</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2760292" type="main"><s id="id2844812">Nel secondo dal Cigoli mirabilmente fu <lb></lb> rappresentato quando Cosimo di 13. anni fu <lb></lb> eletto Duca di Firenze, e da tutti i Senato-<lb></lb> ri, che lo elessero, inchinato per loro So-<lb></lb> vrano: nel terzo dal Passignano si dimostrò <lb></lb> la solenne funzione celebrata in Firenze, <lb></lb> quando il medesimo Principe prese l'Abito <lb></lb> dell'Ordine Militare di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano Papa, e <lb></lb> Martire, della quale fu il primo Fondato-<lb></lb> <pb pagenum="(159)"></pb> re, e Gran Maestro.</s><s id="id2844853"> Nel quadro che resta <lb></lb> di contro la Porta d'ingresso di mano del <lb></lb> Ligozzi si vede quando Pio V incorona <lb></lb> Cosimo I creandolo Granduca di Toscana, <lb></lb> e ornandolo di corona, e manto reale.</s></p> <p id="id2844870" type="main"><s id="id2844874">Nella prima parte dalla parte dell'in-<lb></lb> gresso vi fu dal Vasari dipinto a fresco l'as-<lb></lb> sedio, e presa di Pisa.</s><s id="id2758802"> E nella parete di fac-<lb></lb> cia in due quadri vi fu dipinta la guerra <lb></lb> di Marciani tra i Fiorentini, e Longobar-<lb></lb> di, e nell'altra la presa di Siena, ove è <lb></lb> da osservarsi il gobbo spione portando un <lb></lb> lampione presso il Comandante.</s></p> <p id="id2758825" type="main"><s id="id2758828">Veniamo alle statue.</s><s id="id2758832"> La prima a mano <lb></lb> destra presso la Porta d'ingresso rappresen-<lb></lb> ta Cosimo Padre della Patria.</s><s id="id2758842"> Quindi osser-<lb></lb> veremo Ercole che soffoga Anteo, e l'altro <lb></lb> gruppo quando uccide il Centauro, di Vin-<lb></lb> cenzio Rossi scolare del Bandinelli.</s><s id="id2758856"> Il grup-<lb></lb> po che segue di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna rappresenta <lb></lb> la Virtù che opprime il Vizio.</s></p> <p id="id2777984" type="main"><s id="id2777987">Il quinto è Ercole che uccide Cacco del <lb></lb> suddetto Rossi.</s><s id="id2777995"> La sesta rappresenta un <lb></lb> Generale.</s><s id="id2778000"> Di faccia sta situato il gruppo <lb></lb> di Adamo, ed Eva col Serpente di mano <lb></lb> del Bandinelli, che dal Duomo fu quì tra-<lb></lb> slatato nel 1720., e nelle 4. nicchie esi-<lb></lb> stenti in detta facciata vi sono 8. statue, <lb></lb> <pb pagenum="(160)"></pb> che erano in Roma nella Villa Medici. </s><lb></lb> <s id="id1590305">Proseguendo il giro del Salone osservere-<lb></lb> mo altri 2. gruppi del Rossi, cioè Ercole <lb></lb> che getta Diomede ai Cavalli, che lo di-<lb></lb> vorino: quando porta il cinghiale vivo in <lb></lb> spalla; quindi è la statua della Vittoria, <lb></lb> che ha sotto di se un prigione del Buonar-<lb></lb> roti, che era stata destinata per il sepol-<lb></lb> cro di Giulio II; e finalmente il gruppo <lb></lb> d'Ercole che vince la Regina delle Amaz-<lb></lb> zoni del suddetto Rossi, opere tutte degne <lb></lb> di lode, e nelle quali vi si veggono bel-<lb></lb> lissime attitudini, e grandissima diligenza <lb></lb> nell'arte.</s><s id="id2780057"> E dipoi si trova la statua di <lb></lb> Giovanni de' Medici, che dovea esser col-<lb></lb> locata sulla Base di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</s><s id="id2780067"> Salita la <lb></lb> scalinata trovasi la statua di Cosimo I., e <lb></lb> quindi quella di Clemente VII.</s><s id="id2780076"> E nella fac-<lb></lb> ciata ci è la statua di Leone X. avente a <lb></lb> sinistra quella del Duca Alessandro, e a <lb></lb> destra quella di Giovauni de' Medici.</s><s id="id2790127"> Da <lb></lb> questa all'altre stanze passando del me-<lb></lb> desimo appartamento, vedremo molte pit-<lb></lb> ture a fresco del Vasari, col disegno del <lb></lb> quale fu questo Palazzo in gran parte rior-<lb></lb> dinato.</s><s id="id2790148"> Doppo si sale alla</s></p> <p id="id2790152" type="main"><s id="id2790156">GUARDAROBA di <expan abbr="Sua Maestà">S. M</expan> piena di suppel-<lb></lb> lettili, e di cose preziose.</s><s id="id2790163"> Nella Sala an-<lb></lb> <pb pagenum="(161)"></pb> nessa vedremo dipinti a fresco da France-<lb></lb> sco Salviati alcuni fatti più singolari di <lb></lb> Furio Cammillo.</s><s id="id2790182"> La contigua stanza pres-<lb></lb> so la Cappella è dipinta dal Ghirlandaio. <lb></lb> Faremo ritorno nella Piazza per osservare <lb></lb> in essa la bella e grandiosa</s></p> <p id="id2757908" type="main"><s id="id2757912">LOGGIA, sotto la quale si ricevono gli <lb></lb> Omaggi per la Festa di <expan abbr="San">S</expan> Giovanni fabbri-<lb></lb> cata col disegno d'Andrea Orcagna, Pit-<lb></lb> tore, Scultore, e Architetto Fiorentino nel <lb></lb> 1356.</s><s id="id2757929"> Sotto gli archi esteriori di questa <lb></lb> Loggia si vedono tre belle Statue.</s><s id="id2757936"> La pri-<lb></lb> ma scolpita in bronzo da Donatello, rap-<lb></lb> presenta Giuditta, appiè della quale gia-<lb></lb> ce Oloferne immerso nel sonno, sopra cui <lb></lb> si vede questa Amazzone vibrare il colpo, <lb></lb> per recidergli il capo.</s><s id="id2757957"> Nella seconda scol-<lb></lb> pita in bronzo da Benvenuto Cellini, vien <lb></lb> figurato un Perseo, che ha nella destra il <lb></lb> ferro, e nella sinistra la testa di Medusa <lb></lb> recisa dal busto, tutta grondante sangue, <lb></lb> e senza spirito, giacente appiè dell'ucci-<lb></lb> sore, che non un bronzo, ma una figura <lb></lb> viva rassembra.</s><s id="id2818128"> Degno di molta lode si <lb></lb> è il bassorilievo di bronzo, che serve di <lb></lb> ornamento alla base, nel quale si vedo-<lb></lb> no Andromeda, e Perseo, con altre figu-<lb></lb> re, che tutta l'Istoria comprendono.</s><s id="id2818146"> Nel-<lb></lb> <arrow.to.target n="a11"></arrow.to.target> <pb pagenum="(162)"></pb> la terza, ch'è più d'ogni altra stimabile, <lb></lb> s'ammira un gruppo di tre figure di mar-<lb></lb> mo, mirabilmente scolpite da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bolo-<lb></lb> gna, denotante il ratto d'una Sabina. </s><lb></lb> <s id="id2818171">Nel vecchio caduto a terra per l'impeto <lb></lb> del suo nemico, vien figurato il Padre <lb></lb> della fanciulla in atto d'impedire la fu-<lb></lb> ga al rapitore; nel giovine di corpo ro-<lb></lb> busto, si rappresenta un soldato Romano, <lb></lb> che in occasione de' giuochi pubblici nel-<lb></lb> la nuova Città di Roma celebrati, la ra-<lb></lb> pisce; e nella femmina si dimostra la Sa-<lb></lb> bina rapita; vedendosi nell'istesso tempo <lb></lb> in questo ammirabil gruppo rappresentan-<lb></lb> te le tre età, cioè la gioventù, la virili-<lb></lb> tà, e la vecchiezza.</s><s id="id2767841"> Nella base è un bas-<lb></lb> sorilievo, fatto con somma industria, do-<lb></lb> ve tutta l'istoria del rapimento delle Sa-<lb></lb> bine si rappresenta.</s><s id="id2767856"> Nell'ingresso di que-<lb></lb> sta Loggia uel 1788. furono posti due <lb></lb> gran Leoni in marmo fatti quà traspor-<lb></lb> tare da Roma, ove esistevano nel Giardi-<lb></lb> no del <expan abbr="Real">R.</expan> Palazzo alla Trinità de' Monti, <lb></lb> in uno dei quali vi si legge il nome dello <lb></lb> Scultore. che fu Flamminio Vacca Ro-<lb></lb> mano.</s><s id="id2752457"> Nella facciata interna della mede-<lb></lb> sima nel mese di Agosto 1789. furono <lb></lb> collocate sei belle antiche statue colos-<lb></lb> <pb pagenum="(163)"></pb> sali di Femmine rappresentanti alcune Sa-<lb></lb> bine Sacerdotesse di Romolo, come si leg-<lb></lb> ge nella Descrizione di Roma moderna del <lb></lb> Rossi, state parimente trasportate da Ro-<lb></lb> ma, ove esistevano nel Portico del soprad-<lb></lb> detto Real Palazzo, essendo state restaura-<lb></lb> te dall'abile Scultore Prancesco Carradori, <lb></lb> che con la sua direzione furono quivi col-<lb></lb> locate.</s><s id="id2752508"> In una parete della medesima vi si <lb></lb> legge la memoria della mutazione del co-<lb></lb> minciare a contar l'anno nel 25. di Mar-<lb></lb> zo, che si era usata in Firenze fino al 1749. <lb></lb> e dal 1750. in poi si prese lo stile comune <lb></lb> dal primo Gennaio, come in essa si descri-<lb></lb> ve.</s><s id="id2795268"> Sul Canto del Palazzo vedesi la</s></p> <p id="id2795273" type="foot"><s id="id2795276"><foot.target id="a11"></foot.target>II</s></p> <p id="id2795284" type="main"><s id="id2795287">FONTANA fatta fare dal Granduca Cosi-<lb></lb> mo I. col disegno dell'Ammannato, che da <lb></lb> Filippo Baldinucci negli eruditi suoi Decen-<lb></lb> nali vien descritta colle seguenti parole:</s></p> <p id="id2795303" type="main"><s id="id2795307"><emph type="quote">Apparisce nel mezzo di un gran vaso <lb></lb> pieno di limpidissime acque sgorganti da <lb></lb> molti zampilli, il qual vaso è figurato <lb></lb> pel Mare il gran Colosso del Nettuno, <lb></lb> alto dieci braccia, situato sopra un Car-<lb></lb> ro, tirato da quattro Cavalli marini, due <lb></lb> di marmo bianco, e due di mistio, mol-<lb></lb> to belli e vivaci; il Nettuno ha tra le <lb></lb> gambe tre figure di Tritoni, che insie-<lb></lb> <pb pagenum="(164)"></pb> me con esso posano sopra una gran con-<lb></lb> ca marina in luogo di Carro.</emph></s><s id="id2762518"><emph type="quote"> Il vaso è <lb></lb> di otto facce di marmo mistio, quattro <lb></lb> minori, e quattro maggiori.</emph></s><s id="id2762527"><emph type="quote"> Le quattro <lb></lb> minori son vagamente arricchite con fi-<lb></lb> gure di fanciulli, ed altre cose di bron-<lb></lb> zo, come chiocciole marine, cornuco-<lb></lb> pie, cartelle, e simili, s'inalzano sul <lb></lb> piano delle medesime certi imbasa menti, <lb></lb> sopra ciascheduno dei quali posa una <lb></lb> Statua di metallo maggiore del natura-<lb></lb> le, e sono in tutte quattro, due fem-<lb></lb> mine che rappresentano Teti, e Doe, <lb></lb> e due maschi figurati per due Dei ma-<lb></lb> rini.</emph></s><s id="id2783253"><emph type="quote"> All'una, e all'altra parte di cia-<lb></lb> scheduna di queste faccie minori sono <lb></lb> due Satiri di metallo in varie attitu-<lb></lb> dini.</emph></s><s id="id2783267"><emph type="quote"> Le quattro facce maggiori sono <lb></lb> tanto più basse, quanto basti per po-<lb></lb> tersi da chicchessìa godere la limpidez-<lb></lb> za dell'acqua, la quale traboccando gra-<lb></lb> ziosamente è ricevuta da alcune belle nic-<lb></lb> chie, e nel gran vaso; ed in somma <lb></lb> in tutto è così ben disposto, e con tan-<lb></lb> ta maestà ordinato, che è proprio una <lb></lb> maraviglia,,.</emph></s><s id="id2767569"> Vicino alla Fonte, sopra <lb></lb> una gran base di marmo è una bellissima</s></p> <p id="id2767577" type="main"><s id="id2767581">STATUA equestre di bronzo di mano di <lb></lb> <pb pagenum="(165)"></pb> Giovanni Bologna fatta erigere nell'anno <lb></lb> 1594. da Ferdinando I., in memoria di Cosi-<lb></lb> mo suo Genitore.</s><s id="id2767600"> Adornano le facciate di <lb></lb> questa tre bassirilievi di bronzo dello stesso <lb></lb> autore; in una delle quali si rappresenta <lb></lb> la Coronazione del Granduca Cosimo, fat-<lb></lb> tale in Roma da <expan abbr="San">S.</expan> Pio V. nei 5 Marzo 1570. <lb></lb> da esso meritata <foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Ob zelum Religionis, prae-<lb></lb> cipuumque Justitiae studium,</emph></emph></foreign> come si legge <lb></lb> nell'Inscrizione.</s><s id="id2767634"> Nella seconda l'ingresso <lb></lb> nella sottoposta Città di Siena, dopo la <lb></lb> conseguita vittoria.</s><s id="id2792420"> E nella terza quando <lb></lb> dal Senato Fiorentino, essendo egli assai <lb></lb> giovine fu creato Duca di Firenze, lascian-<lb></lb> do luogo nella quarta facciata ad una eru-<lb></lb> dita Inscrizione del seguente tenore.</s></p> <p id="id2792439" type="main"><s id="id2792442"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Cosmo Medici Magno Etruriae Duci Primo <lb></lb> Pio Felici. <lb></lb> Invicto iusto Clementi Sacrae Militiae Pacisq. <lb></lb> In Etruria Anthori Patri & Priacipi optimo; <lb></lb> Ferdinandus F. Magnus Dux III. erexit <lb></lb> A. M. D. L. XXXXIIII.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2792467" type="main"><s id="id2792471">E' da osservarsi presso la suddetta Sta-<lb></lb> tua la facciata del Palazzo degli Uguccio-<lb></lb> ni, disegno di Andrea Palladio.</s><s id="id2765942"> Quindi <lb></lb> osserveremo la grandiosa</s></p> <pb pagenum="(166)"></pb> <p id="id1591263" type="main"><s id="id1591264">FABBRICA DEGLI UFIZI, o Magistrati della <lb></lb> Città, la quale ordinata dal Granduca Co-<lb></lb> simo I. col disegno di Giorgio Vasari riu-<lb></lb> scì, come si vede, bellissima, e maestosa. </s><lb></lb> <s id="id1591282">L'Architettura di questo edifizio è d'ordine <lb></lb> Dorico abbellito di cornici, e pietre ben <lb></lb> lavorate.</s><s id="id2765978"> A man destra si trova la</s></p> <p id="id2765983" type="main"><s id="id2765986">REALE ZECCA. ove di continuo si bat-<lb></lb> tono diverse monete, sì per conto del So-<lb></lb> vrano, che di altri particolari.</s><s id="id2765998"> Nel 1252. <lb></lb> si cominciò a coniare il Gigliato.</s></p> <p id="id2766006" type="main"><s id="id2774807">Nelle nicchie di questa grandiosa Fab-<lb></lb> brica avea divisato il Granduca Cosimo I. <lb></lb> di collocarvi le Statue dei più illustri Cit-<lb></lb> tadini di questa Patria; ma non potè adem-<lb></lb> pire il bel disegno prevenuto dalla morte. </s><lb></lb> <s id="id1591360">Sotto il Loggiato vi si trovano le residen-<lb></lb> ze di varj Tribunali.</s><s id="id2774833"> In fondo di questa <lb></lb> Loggia sull'Arno vedesi in alto la Statua <lb></lb> di Cosimo I. scolpita da <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Bologna, e <lb></lb> l'altre due giacenti che la pongono in <lb></lb> mezzo rappresentanti una l'Equità, e l'al-<lb></lb> tra il Rigore sono di mano di Vincenzio <lb></lb> Danti.</s><s id="id2774856"> In poca distanza si trova la</s></p> <p id="id2774861" type="main"><s id="id2774864">LIBRERÌA MAGLIABECHIANA fondata a be-<lb></lb> nefizio pubblico dal celebratissimo Anto-<lb></lb> nio Magliabechi, ed aumentata dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <lb></lb> <expan abbr="Antonio">Ant.</expan> Francesco Marmi: Dipoi dall'Augu-<lb></lb> <pb pagenum="(167)"></pb> stissimo Imperatore Francesco I. accre-<lb></lb> sciuta colle Librerìe Gaddi, e Biscioni, ed <lb></lb> ultimamente dal Gran Leopoldo vi fu ag-<lb></lb> giunta la massima parte della Libreria <lb></lb> Mediceo Lotaringia del suo Palazzo, con <lb></lb> avere accresciute altre stanze per far-<lb></lb> vi collocare molti manoscritti.</s><s id="id2755196"> Vi fu-<lb></lb> rono pure unite le Librerìe del fu celebre <lb></lb> <expan abbr="Dottor">Dott.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Lami, della Badìa di Fiesole, <lb></lb> della maggior parte di quella dello Spedale <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Nuova, parte di quella degli <lb></lb> estinti Gesuiti, e dei soppressi Conventi <lb></lb> de' Teatini, dei Minimi di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco di <lb></lb> Paola, dei Domenicani di Montepulcia-<lb></lb> no <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, e del maggior numero dei rari ma-<lb></lb> noscritti della celebre Librerìa Strozziana; <lb></lb> contandosi in essa sopra novantamila Vo-<lb></lb> lumi stampati, e tra essi una numerosa <lb></lb> Raccolta di sopra 3000. Opere diverse in <lb></lb> varie lingue, impresse nel XV. Secolo, mol-<lb></lb> te delle quali di un estrema rarità, e so-<lb></lb> pra ottomila Codici Manoscritti, nella <lb></lb> stanza dei quali è da osservarsi una bel-<lb></lb> lissima Madonna di Carlo Maratta.</s><s id="id2757303"> Que-<lb></lb> sta Biblioteca è una delle più celebri dell'<lb></lb> Europa.</s><s id="id2757313"> Essendo state con <foreign lang="la">Motuproprio</foreign> <lb></lb> Sovrano del dì 7. Luglio unite le tre Ac-<lb></lb> cademie Fiorentina, della Crusca, e Apa-<lb></lb> <pb pagenum="(168)"></pb> tisti, e levate dal loro antico luogo di via <lb></lb> dello Studio, fu ordinato che una sola se ne <lb></lb> formasse sotto il primo antico nome di <emph type="italics"><expan abbr="Reale">R.</expan> <lb></lb> Accademia Fiorentiua,</emph> e che si adunasse <lb></lb> nelle mattine dei Giovedì non impediti in <lb></lb> questa Librerìa, come si fa in tali matti-<lb></lb> ne alle ore 11. con gran concorso di Let-<lb></lb> terati, e Popolo, leggendovisi ogni volta <lb></lb> da qualche Lettor Pubblico, o altro Ac-<lb></lb> cademico, o Letterato un'erudita Disser-<lb></lb> tazione; e dipoi è data a chiunque li-<lb></lb> bertà di recitare Poetiche Composizioni <lb></lb> in qualunque lingua.</s><s id="id2763425"> Uscendo da questa <lb></lb> verso il Palazzo, alla penultima Porta tro-<lb></lb> vasi la</s></p> <p id="id2793403" type="head"><s id="id2793406">REALE GALLERIA.</s></p> <p id="id2793410" type="main"><s id="id2793414">QUesta ha formato, e formerà sempre <lb></lb> un grande oggetto d'interesse non <lb></lb> solo ai Toscani, e Forestieri più culti, <lb></lb> ma ancora a qualunque Persona che si <lb></lb> porti ad osservarla.</s></p> <p id="id2793433" type="main"><s id="id2793436">Tale pregievolissima, e copiosissima <lb></lb> collezione ripete il suo principio dalla Fa-<lb></lb> miglia de' Medici avanti che fosse Sovrana <lb></lb> della Toscana.</s><s id="id2793450"> Da Cosimo I conobbe il <lb></lb> suo presente maestoso collocamento.</s><s id="id2793456"> Tra <lb></lb> <pb pagenum="(169)"></pb> le principali cure del Regno avendo quel <lb></lb> magnanimo Principe risoluto di riunire <lb></lb> le Magistrature della Capitale fece por <lb></lb> mano nel 1564. alla Grandiosa Fabbri-<lb></lb> ca degli Ufizj, affidandone la direzione <lb></lb> all'abile Architetto, e Pittore Giorgio <lb></lb> Vasari; e così venne a formare nei va-<lb></lb> sti superiori corridoj la Gallerìa, ove fe-<lb></lb> ce disporre le raccolte preziose cose.</s></p> <p id="id2797594" type="main"><s id="id2797597">Tutti i successori Sovrani della Tosca-<lb></lb> na hanno procurato di arricchite, ed in-<lb></lb> grandire col massimo impegno, gusto, ed <lb></lb> intelligenza questo magnifico Emporio de' <lb></lb> monumenti più rari, e pregievoli della <lb></lb> Pittura, e della Scultura.</s></p> <p id="id2797621" type="main"><s id="id2797624">Entrati nella porta che conduee alla Gal-<lb></lb> lerìu, e salite tre scale si trovano in mar-<lb></lb> mo un Bacco, e di contro un Puttino.</s><s id="id2797636"> Quin-<lb></lb> di ascesa la quarta scala si trovano 8. Bu-<lb></lb> sti de' sette Granduchi della Casa Medici, <lb></lb> cioè di Cosimo I., Francesco I., Ferdinan-<lb></lb> do I., Cosimo II., Ferdinando II., Cosimo III., <lb></lb> e Giovan Gastone, e quello del Cardinal <lb></lb> Leopoldo.</s><s id="id2763317"> Sopra il cornicione sono due <lb></lb> Ecati triformi, 2 Busti, e nelle pareti 4. <lb></lb> Bassi rilievi esprimenti una Festa solenne. </s><lb></lb> <s id="id1591896">Potranno ammirarsi un Marte, ed un Si-<lb></lb> leno col piccolo Bacco, ambedue di Bron-<lb></lb> <pb pagenum="(170)"></pb> zo.</s><s id="id2763342"> Nel vestibolo ci sono le seguenti Sta-<lb></lb> tue: Augusto e Trajano: Un Prometeo, <lb></lb> e un Uomo con berretta frigia.</s><s id="id2763353"> Esistono <lb></lb> due colonne con Trofei militari, sopra <lb></lb> uno de' quali stà un Giove; e sopra l'al-<lb></lb> tro una Cibele.</s></p> <p id="id2759670" type="main"><s id="id2759673">Io mi limiterò a descrivere le cose più <lb></lb> importanti, potendo chi ama di essere <lb></lb> precisamente a portata delle ricchezze di <lb></lb> questo nostro Emporio di Pittura, e Scul-<lb></lb> tura leggere la Descrizione separatamen-<lb></lb> te da me stampata.</s></p> <p id="id2759696" type="main"><s id="id2759700">Tre spaziosi corridoj, e 10. stanze, ed <lb></lb> un loggiato racchiudono questa copiosissi-<lb></lb> ma collezione.</s><s id="id2759710"> Entrando nel primo corri-<lb></lb> dojo lungo <expan abbr="braccia">br.</expan> 231., e largo <expan abbr="braccia">br.</expan> 11. e due <lb></lb> terzi potranno osservarsi in linea, sopra il <lb></lb> finestrone che guarda Palazzo Vecchio, e <lb></lb> percorrendo dalla parte sinitra, e destra di <lb></lb> tutti tre i corridoj <expan abbr="numero">num.</expan> 530. Ritratti di <lb></lb> diversi Sovrani, e di Uomini Illustri in <lb></lb> Santità, nelle Scienze, e nelle Armi.</s><s id="id2757654"> Nel <lb></lb> suddetto corridojo nel principio esistono <lb></lb> 14. Quadri di antichi Professori Greci, e <lb></lb> Fiorentini, un Tabernacolo di Maria con <lb></lb> i 4 Evangelisti del <expan abbr="Beato">B.</expan> Angelico, e una col-<lb></lb> lezione di 34. quadri di Artefici Fiorenti-<lb></lb> ni della Scuola del Vasari esprimenti fatti <lb></lb> <pb pagenum="(171)"></pb> istorici, mitologici, e quindi una adorazio-<lb></lb> ne de' Pastori di <expan abbr="San">S.</expan> di Tito, una Maddale-<lb></lb> na dell'Allori, <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo del Cigoli, l'<lb></lb> Annunziazione del Bronzino, Erminia, e <lb></lb> Tancredi di Ottavio Vannini, e Venere <lb></lb> che pettina Cupido di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Gio-<lb></lb> vanni, e le di lui nozze.</s></p> <p id="id2757713" type="main"><s id="id2757717">Nel secondo corridojo a Mezzogiorno lun-<lb></lb> go <expan abbr="braccia">br.</expan> 67., e due terzi, e largo <expan abbr="braccia">br.</expan> 11. e due <lb></lb> terzi si osservano presentemente varj Qua-<lb></lb> dri del Currado esprimenti le gesta di <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Maria Maddalena.</s></p> <p id="id2770410" type="main"><s id="id2770413">Nel terzo corridojo a Ponente eguale al <lb></lb> primo esistono diversi Quadri, cioè Lean-<lb></lb> dro annegato, ed Ero del Geminiani, Noè <lb></lb> entro l'Arca, e il Diluvio universale del <lb></lb> Bassano, Didone sul Rogo di Pietro Te-<lb></lb> sta, il Lazzaro resuscitato di Paolo Vero-<lb></lb> nese: La Trasfigurazione sul Tabor, Moi-<lb></lb> sè tratto dal Nilo di Luti, Venere con A-<lb></lb> more di Guido Reni; il ricco Epulone del <lb></lb> Bassano: il Convito di Salomone di An-<lb></lb> drea Vicentino, e la Cena di Baldassarre <lb></lb> del Martinelli, e Cristo morto del Pieri.</s></p> <p id="id2770460" type="main"><s id="id2770464">Questi corridoj sono parimente ornati da <lb></lb> 63. Statue, tra le quali il gruppo del La-<lb></lb> coonte, e 6. altri, e <expan abbr="numero">num.</expan> 100. Busti, e 9. <lb></lb> Sarcofagi, cioè i progressi della vita uma-<lb></lb> <pb pagenum="(172)"></pb> na, un Baccanale, il ratto di Proserpina, <lb></lb> con Cerere che la cerca: la caduta di Fe-<lb></lb> tonte, i due Fratelli Dioscuri, le Prodezze <lb></lb> di Ercole, e le 9 Muse.</s><s id="id2766743"> Sono osservabili <lb></lb> in questi corridori Ercole col Centauro, <lb></lb> un gruppo di un Bacco, e di Fauno, una <lb></lb> Leda, ma riconosciuta per una Venere La-<lb></lb> mia <note id="id1592295" n="1"><p id="id2768527" type="main"><s id="id2768531"> Vedesi un'erudita Dissertazione del bene-<lb></lb> merito mio amico <expan abbr="Signor">Sig.</expan> Adamo Fabbroni. </s></p></note>, un Amorino, una Venere, che <lb></lb> esce dall'acqua, un Bacco e Venere semi-<lb></lb> vestita; e un bell'Ercole con base analaga, <lb></lb> che stà nel principio del 1. Corridojo; co-<lb></lb> me pure esistono ne' detti Corridoj diversi <lb></lb> Sacrifizj, Cippi <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, essendo il tutto esat-<lb></lb> tamente notaro nella descrizione a parte <lb></lb> della Real Gallerìa.</s><s id="id2768470"> Sono pure da osser-<lb></lb> varsi un Cavallo, un Cinghiale, un Cano-<lb></lb> po, un'Ara Egizia di Granito, un'Arico-<lb></lb> la con varie Inscrizioni, e Geroglifici, e <lb></lb> le belle volte <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s></p> <p id="id2768489" type="main"><s id="id2768493">Dopo di avere osservato tutto ciò che esi-<lb></lb> ste nei corridoj passerò a dare una succin-<lb></lb> ta notizia delle stanze annesse, comincian-<lb></lb> do dalla più prossima all'ingresso.</s></p> <p id="id2768510" type="main"><s id="id2768514">Nella prima stanza detta della Scultura <lb></lb> si osserveranno 9.</s><s id="id2768521"> Statue, 16.</s><s id="id2768523"> Busti, e 12.<lb></lb> <pb pagenum="(173)"></pb> Bassirilievi: tra le prime avvi un Gani-<lb></lb> mede di greco scalpello, restaurato dal <lb></lb> Cellini, Amore e Psiche, e l'Ermafrodi-<lb></lb> to, e alcune Teste Colossali.</s></p> <p id="id2768670" type="main"><s id="id2768674">Si entra nella seconda stanza.</s><s id="id2768677"> Tra i di-<lb></lb> versi ottimi quadri che adornano le pa-<lb></lb> reti osserveremo <expan abbr="Sant'">S.</expan> Ivone protettore delle <lb></lb> Vedove, e dei Pupilli di Jacopo d'Em-<lb></lb> poli, la Visitazione di Mariotto Alberti-<lb></lb> nelli, che era prima sulla Tribuna.</s><s id="id2768699"> <expan abbr="San">S</expan> Ma-<lb></lb> ria Maddalena del Dolci, Maria col Fi-<lb></lb> glio in braccio del Ghirlandajo; la Pre-<lb></lb> sentazione al Tempio di Fra Bartolom-<lb></lb> meo, la Pittura, e la Poesìa del Rustici, <lb></lb> due Profeti di Fra Bartolommeo, un ab-<lb></lb> bozzo di Leonardo da Vinci, i Re Magi, <lb></lb> e un Cristo in Croce del Lippi, una Ma-<lb></lb> donna del Ghirlandaio, il casto Giuseppe <lb></lb> del Bilivelti, l'Annunziazione del Bron-<lb></lb> zino, e due Quadri esprimenti Miracoli di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Zanobi del Ghirlandaio.</s></p> <p id="id2778811" type="main"><s id="id2778814">Nella 3. stanza esistono Quadri di Auto-<lb></lb> ri Toscani, e per 10 più Fiorentini. tra i <lb></lb> quali una Maddalena giacente di Cristo-<lb></lb> fano Allori copiata da quella del Correg-<lb></lb> gio, che è in Dresda, una Giuditta del <lb></lb> medesimo Allori, una Testa di Medusa con <lb></lb> Serpi di Leonardo da Vinci, e vati quadri <lb></lb> del Vasari. </s></p> <pb pagenum="(174)"></pb> <p id="id1592604" type="main"><s id="id1592605">Quindi si entra nella celebre stanza della <lb></lb> TRIBUNA.</s><s id="id2778856"> Questa conserva i più bei pezzi <lb></lb> di Scultura, e di Pittura, cioè: l'Apolli-<lb></lb> no, i Lottatori, l'Arrotino, ed il Fau-<lb></lb> no.</s><s id="id2782005"> Ci esisteva la celebre Venere de' Me-<lb></lb> dici, che fu trasportata in Parigi nel <lb></lb> 1803.</s><s id="id2782015"> Quindi si osserveranno quattro <lb></lb> Quadri di Raffaello, che uno rappresen-<lb></lb> tante Giulio I I., e negli altri tre si <lb></lb> avrà una chiara idea delle di lui tre ma-<lb></lb> niere di dipingere: la Tavola di Maria con <lb></lb> un Libro in mano, e il Figlio sulla ginoc-<lb></lb> chia divertendosi con un Uccellino dato-<lb></lb> gli da <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista è della sua prima <lb></lb> maniera: l'altra rappresentante Maria che <lb></lb> siede col Figlio, e presso la medesima stà <lb></lb> il Precursore è della seconda maniera, <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battista in atto di predicare nel De-<lb></lb> serto in tela è della terza ottima maniera. <lb></lb> Maria in Trono col Figlio, avente da una <lb></lb> parte <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battista, e dall'altra <expan abbr="San">S.</expan> Se-<lb></lb> bastiano è Opera di Pietro Perugino.</s><s id="id2781309"> Il <lb></lb> riposo in Egitto colla Vergine, e il Figlio <lb></lb> è del Coreggio; e il San Pietro che con-<lb></lb> templa il Cielo è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Lanfranchi.</s><s id="id2781326"> La <lb></lb> Venere che volta le spalle a tre Satiri è <lb></lb> di Annibale Caracci, <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena <lb></lb> di Lodovico Caracci: Ercole tra Miner-<lb></lb> <pb pagenum="(175)"></pb> va, e Venere di Pietro Rubens.</s><s id="id2781348"> La <expan abbr="Santa">S.</expan> Fa-<lb></lb> miglia di Michel'Angelo Buonarroti.</s><s id="id2781355"> La <lb></lb> Tavola della Strage degl'Innocenti è di <lb></lb> Ranieri Ricciarelli, detto il Vecchio Vol-<lb></lb> terrano, due Veneri nude di Tiziano, che <lb></lb> una è la celebre.</s><s id="id2784320"> Maria con veste rossa <lb></lb> tenendo le mani al petto è di Guido Re-<lb></lb> ni.</s><s id="id2784330"> La Tavola esprimente la Vergine col <lb></lb> Figlio nudo in braccio, e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni con <lb></lb> pelliccia che l'abbraccia, e dietro <expan abbr="Santa">S.</expan> Ma-<lb></lb> ria Maddalena, e avanti Isaia con un <lb></lb> Libro è del Parmigiano.</s><s id="id2784347"> E' d'Andrea del <lb></lb> Sarto Maria col Figlio, <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, e <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Francesco; la Capanna ove giacciono sulla <lb></lb> paglia la Madre, col Salvatore è del Cor-<lb></lb> reggio.</s><s id="id2784364"> La Sibilla Samia, e Endimione che <lb></lb> dorme sono di Guercino da Cento.</s><s id="id2784371"> Due <lb></lb> Profeti di Fra Bartolommeo.</s><s id="id2784377"> Carlo V. di <lb></lb> Wandich.</s><s id="id2784382"> Bassano colla Famiglia dello <lb></lb> stesso Bassano; e varj altri Ritratti.</s></p> <p id="id2784390" type="main"><s id="id2780837">Si passa nella quinta stanza ove ammi-<lb></lb> rasi un'Amore in marmo che dorme d'in-<lb></lb> signe greco scalpello.</s><s id="id2780848"> In questa esistono <lb></lb> diversi Quadri Lombardi, Veneti, e Na-<lb></lb> poletani, tra i quali una Testa di Medu-<lb></lb> sa del Caravaggio: un ballo d'Amorini, <lb></lb> e il ratto d'Europa dell'Albano, un Pae-<lb></lb> se di Salvator Rosa, e varie Madonne di <lb></lb> Annibale Caracci. </s></p> <pb pagenum="(176)"></pb> <p id="id1593003" type="main"><s id="id1593004">Quindi si entra nella sesta stanza ove <lb></lb> esistono tutti quadri d'autori Olandesi, <lb></lb> tra i quali sono rimarcabili i Miris, Van-<lb></lb> dervert; Girandeau, ed altri.</s></p> <p id="id2780893" type="main"><s id="id2780897">Nella settima avvi una Collezione di <lb></lb> Quadri Fiamminghi, tra i quali i Brughel, <lb></lb> una bellissima testa di Denner, e vari di <lb></lb> Rubens, e di Alberto Daro.</s><s id="id2756342"> E' pure osser-<lb></lb> vabile una marina di Claudio Lorenese.</s></p> <p id="id2756349" type="main"><s id="id2756353">L'ottava stanza comprende una collezio-<lb></lb> ne di Quadri Francesi, tra i quali le due <lb></lb> Battaglie del Borgognone, e un Paese del <lb></lb> celebre Possino.</s><s id="id2756367"> Sono in queste le due sta-<lb></lb> tue che una il famoso Spinario, e l'altra <lb></lb> una Venere.</s></p> <p id="id2756378" type="main"><s id="id2756382">Succede la stanza 9. destinata per porvi <lb></lb> i Cammei.</s></p> <p id="id2756389" type="main"><s id="id2756393">Nella 10, e 11. esiste una Collezione di <lb></lb> ottimi Quadri Veneziani.</s></p> <p id="id2756400" type="main"><s id="id2756404">Nella 12 stanza si osservetà l'unica pre-<lb></lb> gevole collezione di 430. Ritratti dei più <lb></lb> eccellenti Pittori dipinti da loro medesi-<lb></lb> mi, e nella seconda avvi la Statue del <lb></lb> Cardinal Leopoldo de' Medici, che ideò tal <lb></lb> casa, come pure la celebre Urna detta de' <lb></lb> Medici.</s></p> <p id="id2760787" type="main"><s id="id2760791">La decima quarta stanza contiene diver-<lb></lb> se Inscrizioni Greche, e Latine, Cippi se-<lb></lb> <pb pagenum="(177)"></pb> polcrali, e Bassirilievi, e Teste, e Busti di <lb></lb> diversi Filosofi, ed Uomini insigni, e vari <lb></lb> Geroglifici, e Idoli Egizj.</s><s id="id2760814"> Questo era l'an-<lb></lb> tico ricetto per cui si entrava nella Gal-<lb></lb> lerìa avanti che dal Granduca Leopoldo <lb></lb> fossero fatte fare le due ultime branche <lb></lb> della scala, per la quale adesso si sale alla <lb></lb> medesima.</s></p> <p id="id2760837" type="main"><s id="id2760841">Nella stanza che succede, che prima era <lb></lb> detta dell'Ermafrodito, sono osservabili <lb></lb> due belle Tavole di pietre dure della Ma-<lb></lb> nifattura Fiorentina.</s><s id="id2797287"> Molti Quadri orna-<lb></lb> no le pareti, tra i quali <expan abbr="San">S.</expan> Pietro in lacri-<lb></lb> me di Guido Reni, <expan abbr="San">S.</expan> Sebastiano del Sodo-<lb></lb> ma, l'Apparizione dell'Angelo al Sepolcro <lb></lb> di Pietro da Cortona, la moltiplicazione <lb></lb> dei pani nel Deserto di Luigi Buti, la Ta-<lb></lb> vola a chiaro scuro di Fra Bartolommeo <lb></lb> rappresentante <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna con Maria e il Fi-<lb></lb> glio, e inginocchioni <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista, ed <lb></lb> altri Santi: la Tavola delle Nozze di Ca-<lb></lb> na di Alessandro Allori.</s><s id="id2797330"> La Tavola detta <lb></lb> di Maria, che prega il Figlio Gesù a be-<lb></lb> nedir le persone caritatevoli, che in oc-<lb></lb> casione della peste si occuparono al sol-<lb></lb> lievo dei miseri, e di Federigo Baroccio: <lb></lb> una Vergine del Sassoferrato, Angelica <lb></lb> e Medoro di Guido Reni, vari Ritratti <lb></lb> <arrow.to.target n="a12"></arrow.to.target> <pb pagenum="(178)"></pb> del Baroccio, e di Andrea del Sarto.</s></p> <p id="id2770330" type="foot"><s id="id2770334"><foot.target id="a12"></foot.target>12</s></p> <p id="id2770342" type="main"><s id="id2770345">La decimasesta vasta stanza ci rappre-<lb></lb> senta la Regia di Niobe, nella quale si am-<lb></lb> mirano le celebti 10. Statue Greche rap-<lb></lb> presentanti la favola di Niobe, che esiste-<lb></lb> vano in Roma nella Villa Medici, fatte <lb></lb> quì trasportare dal Gran Duca Leopoldo. </s><lb></lb> <s id="id1593401">Ornano le pareti 4. gran Quadri, che tre <lb></lb> di Rubens rappresentanti il trionfo di Gio-<lb></lb> vanni d'Austria dirigendosi a Anversa, <lb></lb> la batraglia d'Ipres, e l'ingresso in Pa-<lb></lb> rigi di Enrico IV., ed altri Quadri Fiam-<lb></lb> minghi.</s><s id="id2770393"> In questo esistono diversi banchi <lb></lb> entro i quali si conservano 300. volumi <lb></lb> di Disegni, e 100. di Stampe</s></p> <p id="id2784073" type="main"><s id="id2784077">Nella decimottava stanza esiste una <lb></lb> bella collezione di Vasi Etruschi.</s></p> <p id="id2784085" type="main"><s id="id2784089">La stanza decimanona conserva una <lb></lb> quantità di originali di Bronzi moderni; e <lb></lb> molti bellissimi getti fatti con le forme ri-<lb></lb> cavate dalle statue esistenti nella Tribuna.</s></p> <p id="id2784105" type="main"><s id="id2784109">Nella stanza ventesima cl sono 14. ar-<lb></lb> madj nei quali esistono molti bronzi anti-<lb></lb> chi con cartelli indicanti ciò che in cia-<lb></lb> scuno si contiene.</s><s id="id2784124"> Nei primi 5. sono di-<lb></lb> versi Idoli, e Statuette favolose: nel 6. di-<lb></lb> versi Cesari, Filosofi, e Uomini antichi il-<lb></lb> lustri: nel 7. diversi Animali: nell'8. Are, <lb></lb> <pb pagenum="(179)"></pb> Tripodi, e Frammenti sacri: nel 9. diverse <lb></lb> Lucerne, e Candelabri: nel 10. una rac-<lb></lb> colta di Anelli, Armille <expan abbr="eccetera">ec</expan>, nel 11. si os-<lb></lb> servano varie antiche Inscrizioni incise in <lb></lb> bronzo, e un manoscritto in cera che il-<lb></lb> lustrò il Dottor Cocchi: nel 12 e 13 vi <lb></lb> sono diversi Vasellami, e un raro Disco <lb></lb> d'argento illustrato dall'Abate Bracci. </s><lb></lb> <s id="id1593563">Nell'ultimo ci sono racchiusi varj instru-<lb></lb> menti di Arti, e Serrami.</s><s id="id2797400"> Fuori degli ar-<lb></lb> madj sono osservabili varj altri bronzi, <lb></lb> tra i quali un torso virile, la testa di Ti-<lb></lb> berio, e d'Omero, e d'altri Greci illustri, <lb></lb> come pure la Chimera, l'Idolo, e l'Oratore.</s></p> <p id="id2797419" type="main"><s id="id2797422">C'è una bella collezione di Medaglie, e <lb></lb> Monete antiche, che è sotto la custodia <lb></lb> del Direttore di questa Gallerìa.</s></p> <p id="id2797436" type="main"><s id="id2797440">Può inoltre nella Terrazza sopra la log-<lb></lb> gia dei Lanzi vedersi un piccolo Museo <lb></lb> di antichità Etrusche, di Urne sepolcrali, <lb></lb> Tegoli, Vasi cinerarj, e simili cose più <lb></lb> diffusamente notate nella Descrizione se-<lb></lb> parata di questa Real Galleria</s></p> <p id="id2796991" type="main"><s id="id2796995">Uscendo da questo Tempio delle Belle <lb></lb> Arti, e percorso il Loggiato degli Ufizj, <lb></lb> e volgendosi a sinistra si vede il Palazzo <lb></lb> della Ruota Fiorentina, che anticamente <lb></lb> ara il Castello d'Alba Fronte sull'Arno <lb></lb> <pb pagenum="(180)"></pb> spettante già alla Famiglia dei Castellani.</s></p> <p id="id2797022" type="main"><s id="id2797025">E riprendendo la strada a destra si tro-<lb></lb> va in vicinanza la Chiesa di</s></p> <p id="id2797034" type="main"><s id="id2797038"><expan abbr="SANTO">S.</expan> STEFANO E <expan abbr="SANTA">S</expan> CECILIA A mano destra <lb></lb> trovasi la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo che caccia <lb></lb> il Demonio, opera di Francesco Bianchi; <lb></lb> Ne segue l'Altare di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo, e quindi <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Niccola, ove Matteo Rosselli rappresen-<lb></lb> tò il detto Santo in Gloria; dipoi l'Alta-<lb></lb> re di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia dipinta dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi. </s><lb></lb> <s id="id1593778">Niccolò Lapi dipinse a fresco la Vergine, <lb></lb> e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, che si vedono nel prossi-<lb></lb> mo Altare del Crocifisso.</s><s id="id2787446"> E' nella faccia-<lb></lb> ta una statua di legno colorito rappresen-<lb></lb> tante <expan abbr="San">S.</expan> Tommaso da Villanuova.</s><s id="id2787457"> In <lb></lb> una nicchia del Coro vedesi quella di <expan abbr="Santo">S.</expan> Ste-<lb></lb> fano fatta dal Gonnelli detto il Cieco da <lb></lb> Gambassi.</s><s id="id2787470"> E° da vedersi all'Altar mag-<lb></lb> giore il celebre Paliotto di bronzo nel <lb></lb> quale con molte, e ben disposte figure di <lb></lb> alto, e bassorilievo Ferdinando Tacca ef-<lb></lb> figiò il Martirio di detto Santo, dono fat-<lb></lb> to da Girolamo Bartolommei.</s><s id="id2787492"> Passato l'<lb></lb> Altar del Battesimo di Cristo, ammirere-<lb></lb> mo all'Altar della Madonna della Cinto-<lb></lb> la la bellissima opera di Santi di Tito, ove <lb></lb> effigiò Maria, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agostino, ed altri Santi <lb></lb> del suo Ordine.</s><s id="id2764614"> Trovasi nella susseguente <lb></lb> <pb pagenum="(181)"></pb> da Mauro Soderini il Miracolo di <expan abbr="San">S.</expan> Za-<lb></lb> nobi.</s><s id="id2764629"> Quindi la caduta di <expan abbr="San">S.</expan> Paolo di Fran-<lb></lb> cesco Morosino, e in ultimo lo Sposalizio <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina.</s><s id="id2764640"> Questa Chiesa fu moderna-<lb></lb> mente restaurata, e rifatto il pavimento; <lb></lb> e l'inscrizioni Sepolcrali furono collocate <lb></lb> nella muraglia del Chiostro.</s><s id="id2764653"> Riprendendo <lb></lb> la strada degli Ufizj per di dietro al Pa-<lb></lb> lazzo Vecchio si trova la</s></p> <p id="id2764664" type="main"><s id="id2764668">PIAZZA DEL GRANO, attesochè sotto il <lb></lb> Loggiato fatto nel 1619 vendesi il grano, <lb></lb> osservandosi sopra l'arco di mezzo il bu-<lb></lb> sto di Cosimo II fatto dal Fancelli, essen-<lb></lb> do costata questa fabbrica 5200 scudi.</s><s id="id2771172"> In <lb></lb> vicinanza trovasi l'antichissima Chiesa di</s></p> <p id="id2771179" type="main"><s id="id2771183"><expan abbr="SAN">S.</expan> REMIGIO, quale ha tre navate, con <lb></lb> archi di sesto acuto.</s><s id="id2771189"> Fra Sisto, e Fra Ri-<lb></lb> storo presero da questa Chiesa l'idea per <lb></lb> far la Chiesa di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Novella.</s><s id="id2771199"> L'An-<lb></lb> nunziazione, che è al primo Altare a de-<lb></lb> stra è di Francesco Morosini.</s><s id="id2771210"> Nel secon-<lb></lb> do lo Sposalizio della Madonna è di Dome-<lb></lb> nico Martinelli, nel terzo dal Sagrestani <lb></lb> fu dipinta Maria con alcuni Santi.</s><s id="id2771224"> Passa-<lb></lb> to l'Altar maggiore trovasi la Cappella <lb></lb> di Dante Alighieri, e poi della Famiglla <lb></lb> Gaddi, ove è una Concezione dipinta con <lb></lb> poetica invenzione da Jacopo da Empoli. </s><lb></lb> <pb pagenum="(182)"></pb> <s id="id1594100">Ne segue l'Altare di <expan abbr="San">S</expan> Leonardo dipin-<lb></lb> to dal detto Morosini, del quale è ancora <lb></lb> il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Sebastiano passato l'Al-<lb></lb> tare del Crocifisso.</s><s id="id2760697"> In Sagrestia vi sono <lb></lb> due antiche Tavole, ed è osservabile <lb></lb> quella di un Annunziazione dipinta da An-<lb></lb> drea Orcagna.</s><s id="id2760712"> In vicinanza trovasi la Chie-<lb></lb> sa, e Convento de' Padri Agostiniani di</s></p> <p id="id2760720" type="main"><s id="id2760723"><expan abbr="SAN">S.</expan> JACOPO tra Fossi.</s><s id="id2760726"> Anticamente ci abi-<lb></lb> tavano i Monaci Valombrosani Di Andrea <lb></lb> del Sarto si vede l'apparizione di Cristo in <lb></lb> forma d'Ortolano alla Maddalena.</s><s id="id2760740"> Esi-<lb></lb> stono le belle copie delle sue Tavole, che <lb></lb> quì si trovavano, fatte da Ottavio Van-<lb></lb> nini.</s><s id="id2760753"> Il quadro della soffitta è del Ghe-<lb></lb> rardini rappresentante il Trionfo della <lb></lb> Fede con <expan abbr="Sant'">S</expan> Agostino estatico.</s><s id="id2760763"> Uscendo <lb></lb> da questa Chiesa si vede a man destra il</s></p> <p id="id2767081" type="main"><s id="id2767084">PONTE detto alle Grazie, per una Cappel-<lb></lb> la detta <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria delle Grazie.</s><s id="id2767092"> Il vero <lb></lb> nome di questo Ponte è Rubaconte dal <lb></lb> nome di Messer Rubaconte da Mandella <lb></lb> Potestà di Firenze che diè mano a farlo <lb></lb> edificare, e fu architettato da Lapo.</s><s id="id2767109"> Nel <lb></lb> Lungarno, e nelle strade quivi attorno <lb></lb> sono le Tintorìe di Seta, e Lana, e nel <lb></lb> Corso dei Tintori vi è una delle Scuole <lb></lb> pubbliche di diversi lavori per le Ragaz-<lb></lb> <pb pagenum="(183)"></pb> ze, detta di <expan abbr="San">S.</expan> Giorgio.</s><s id="id2767136"> Dalla suddetta <lb></lb> Chiesa di <expan abbr="San">S.</expan> Jacopo si torna per due stra-<lb></lb> de alla Piazza di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, che una detta <lb></lb> Via de' Benci, dov'è l'antico Palazzo <lb></lb> de' Peruzzi, poi de' Cellesi, in cui abitò <lb></lb> l'Imperatore Paleologo, quando interven-<lb></lb> ne al Concilio Fiorentino; e l'altra detta <lb></lb> Borgo <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce, nella quale sono buone <lb></lb> Fabbriche, ed in specie l'antico</s></p> <p id="id2764885" type="main"><s id="id2764888">PALAZZO de' Corsini, le abitazioni degli <lb></lb> Spinelli, de' Conti Bardi, e de' Morelli, e <lb></lb> de' Dini.</s></p> <p id="id2764899" type="head"><s id="id2764902">QUARTIERE DI <expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA NOVELLA</s></p> <p id="id2764907" type="main"><s id="id2764910">SANTA MARIA NOVELLA dei <expan abbr="Padri">PP.</expan> Dome-<lb></lb> nicani.</s><s id="id2764919"> Nel 1219.</s><s id="id2764922"> San Domenico di-<lb></lb> morando in Bologna doppo il suo viag-<lb></lb> gio in Spagna, mandò a Firenze il suo <lb></lb> Discepolo <expan abbr="Beato">B.</expan> Giovanni da Salerno con <lb></lb> 12. Religiosi.</s><s id="id2764942"> Si fermarono per due gior-<lb></lb> nello Spedale di San Gallo, e quindi pas-<lb></lb> sarono nello Spedale detto in appresso del <lb></lb> Santo Nuovo nel Pian di Ripoli.</s><s id="id2764956"> Quin-<lb></lb> di venuto in Firenze <expan abbr="San">S.</expan> Domenico allog-<lb></lb> giò nella Casa d'Ospizio, o sia Spedale <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Pancrazio, ove furono invitati a <lb></lb> passare i suddetti Religiosi essendo trop-<lb></lb> <pb pagenum="(184)"></pb> po incomodo il soggiorno fuori di Firen-<lb></lb> ze.</s><s id="id2789130"> E quindi nel 1221. essendo quà ri-<lb></lb> tornato il Santo passarono i detti Religiosi <lb></lb> a convivere nella Canonica di <expan abbr="San">S.</expan> Paolo, <lb></lb> ove oggi sono i <expan abbr="Padri">PP.</expan> Carmelitani Scalzi. </s><lb></lb> <s id="id1594548">Ma attesa la lagnanza di alcuni Cano-<lb></lb> nici trovandosi ristretti fu ceduta ai Do-<lb></lb> menicani l'antica Chiesa di <expan abbr="Santa">S.</expan> <expan abbr="Maria">M.</expan> delle <lb></lb> Vigne detta la Novella unitamente all'<lb></lb> abitazione del Rettore, ove il <expan abbr="Beato">B.</expan> Giovan-<lb></lb> ni con i suoi compagni passò ad abitare <lb></lb> nel 20. Novembre 1221.</s><s id="id2789175"> La quale antica <lb></lb> Chiesa suburbana restava fuori la Porta <lb></lb> del Borgo di Baschiera, o sia Panzano, <lb></lb> ora de' Cenni, che era di Patronato del <lb></lb> Capitolo Fiorentino.</s><s id="id2754425"> Ma essendo cresciu-<lb></lb> to il numero dei Religiosi fu posta ma-<lb></lb> no all'edificazione dell'attuale Chiesa, <lb></lb> e Convento dalla parte della nuova Piaz-<lb></lb> za, ove anticamente erano Orti, e Vi-<lb></lb> gne per l'indefesse premure del <expan abbr="Padre">P</expan> Aldo-<lb></lb> brandino Cavalcanti Priore del Mona-<lb></lb> stero, e quindi Vescovo d'Orvieto.</s><s id="id2754455"> E <lb></lb> nel 18. Ottobre 1279 fu posta la prima <lb></lb> pietra dal Cardinal Latino col disegno di <lb></lb> Fra Sisto, e Fra Ristoro Fiorentini e Con-<lb></lb> versi di dett' Ordine, avendo presa l'idea <lb></lb> dall'antichissima Chiesa di <expan abbr="San">S.</expan> Remigio, <lb></lb> <pb pagenum="(185)"></pb> essendo stata perfezionata nell'anno 1350. <lb></lb> governando il Convento Fra Jacopo Pas-<lb></lb> savanti eloquente Scrittore.</s><s id="id2754493"> Questa Chie-<lb></lb> sa, che Michel Agnolo chiamava la sua <lb></lb> Sposa, è divisa in tre Navate sostenute da <lb></lb> pilastri, e colonne, sulle quali posano gli <lb></lb> archi delle volte così ben rilevate, che ol-<lb></lb> tre la maestà, e vaghezza rendono molta <lb></lb> luce a questo Tempio, che è lungo brac-<lb></lb> cia 168, e per la larghezza braccia 46. <lb></lb> e la Crociata braccia 106.</s><s id="id2751767"> Nelle pareti <lb></lb> delle Navate sono le Cappelle tutte d'un <lb></lb> ordine In ciascuna di esse è una Tavo-<lb></lb> la di Pitture eccellenti: e incominciando <lb></lb> dalla porta del mezzo sopra la quale ev-<lb></lb> vi un Crocifisso dipinto da Giotto, la <lb></lb> prima a destra è usa Annunziazione di <lb></lb> Santi di Tito.</s><s id="id2751795"> Segue il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Lorenzo effigiato da Girolamo Macchiet-<lb></lb> ti: e dopo la Natività del Signore di Ba-<lb></lb> tista Naldini, di cui sono l'altre due se-<lb></lb> guenti, cioè la Purificazione di Maria, e <lb></lb> la Deposizione dalla Croce.</s><s id="id2751818"> E' di Santi di <lb></lb> Tito il Lazzero resuscitato, dopo vedesi <lb></lb> il bellissimo Sepolcro della <expan abbr="Beata">B</expan> Villana de' <lb></lb> Botti, scolpito da Desiderio di Settignano. </s><lb></lb> <s id="id1594814">Del Ligozzi è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Raimondo, <lb></lb> che resuscita da morte un fanciullo.</s><s id="id2764446"> Vol-<lb></lb> <pb pagenum="(186)"></pb> tando nella Crociata si vede il Deposito del <lb></lb> Patriarca Giuseppe di Costantinopoli, che <lb></lb> intervenuto coll'Imperatore <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Paleolo-<lb></lb> go al Concilio Ecumenico nel 1439. morì <lb></lb> nel 15. Giugno 1440. poco avanti che ter-<lb></lb> minasse il Concilio, e fu in questa Chie-<lb></lb> sa sepolto.</s><s id="id2764485"> Salita una scala da destra della <lb></lb> Crociata si ammira una Tavola del Mar-<lb></lb> tirio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, di Giuliano Bugiar-<lb></lb> dini con molte figure disegnate da Mi-<lb></lb> chel'Angiolo Buonarroti.</s><s id="id2764504"> In questa Cap-<lb></lb> pella osservasi un antichissima immagi-<lb></lb> ne di Maria, che fu la prima opera di <lb></lb> Cimabue, stata gran tempo all'Altar <lb></lb> maggiore.</s><s id="id2759742"> Il medesimo apprese la pittu-<lb></lb> ra da alcuni Pittori Greci che operavano <lb></lb> in questa Chiesa; e si vuole il primo che <lb></lb> l'insegnasse agli altri Italiani.</s><s id="id2759756"> Ne segue <lb></lb> la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico di Jacopo <lb></lb> Vignali, e lo sfondo è di Piero Dandini, <lb></lb> come ancora una delle due lunette; e l'<lb></lb> altra rappresentante la Pietà è di Bene-<lb></lb> detto Velio: i due gran quadri laterali <lb></lb> sono di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Sagrestani ajutato da Gio-<lb></lb> vanni Bonechi.</s><s id="id2759786"> Nell'altra Cappella di-<lb></lb> pinta a fresco da Filippo Lippi vi è da <lb></lb> una parte <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Evangelista, che re-<lb></lb> suscita Drusiana, e dall'altra <expan abbr="San">S.</expan> Filippo <lb></lb> <pb pagenum="(187)"></pb> Apostolo che scaccia dall'Idolo di Marte <lb></lb> il Demonio; e la Madonna di marmo <lb></lb> bianco posta sopra il Sepolcro dietro l'<lb></lb> Altare è opera di Benedetto da Majano. </s><lb></lb> <s id="id1595033">Bellissime sono le Pitture del Coro fatte <lb></lb> dal Ghirlandajo.</s><s id="id2770172"> In sette Storie da una <lb></lb> parte si rappresenta la vita di Maria <lb></lb> Vergine, ed in altre sette dall'altra, <lb></lb> quella di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista, ed in ciascuna <lb></lb> furono ritratte da quel Pittore molte <lb></lb> persone di quei tempi così al vivo, che <lb></lb> la natura vien suparata dall'arte: nella <lb></lb> prima a man destra entrando in Coro, <lb></lb> ove è espresso quando l'Angelo appari-<lb></lb> sce a Zaccaria mentre sacrifica, vi è A-<lb></lb> gnolo Poliziano, che alza una mano; <lb></lb> Marsilio Ficino con veste da Canonico; <lb></lb> Demetrio Greco che lo riguardava, e <lb></lb> Cristoforo Landino che ha una becca ne-<lb></lb> ra al collo: In quella della Visitazione <lb></lb> della Madonna è dipinta la Ginevera <lb></lb> Benci bellissima fanciulla.</s><s id="id2770234"> Nell'altra fac-<lb></lb> ciata, ove è dipinto Giovacchino cacciato <lb></lb> dal Tempio per non aver figli, il Ghir-<lb></lb> landajo ritrasse se stesso, che è quello, <lb></lb> che si tiene una mano sul fianco con <lb></lb> veste azzurra, e mantello rosso.</s><s id="id411326"> Quel <lb></lb> vecchio raso con cappuccio rosso è Ales-<lb></lb> <pb pagenum="(188)"></pb> sio Baldovinetti suo maestro; quello con <lb></lb> la zazzera nera è Bastiano da <expan abbr="San">S.</expan> Gimigna-<lb></lb> no suo discepolo, e cognato, e l'altro che <lb></lb> volta le spalle col berettino in capo è Da-<lb></lb> vitte fratello di d. Pittore.</s><s id="id411358"> E appiè della <lb></lb> finestra vi è a destra il Ritratto di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Tornabuoni, e a sinistra quello di sua Mo-<lb></lb> glie, e altri delle Famiglie Popoleschi, e <lb></lb> Tornaquinci; vi sono in queste Pitture i Ri-<lb></lb> tratti di Piero, Giovanni, e Lorenzo de' <lb></lb> Medici, Gentile Vesc. di Arezzo, e altre <lb></lb> persone di quei tempi.</s><s id="id411387"> Le Pitture rap-<lb></lb> presentanti Maria con i <expan abbr="Santi">SS</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Battista, <lb></lb> e Domenico, ed i <expan abbr="Santi">SS.</expan> Stefano, e Lorenzo <lb></lb> sono del Ghirlandajo, e; dalla parte del Coro <lb></lb> la Resurrezione di Cristo è di Benedetto <lb></lb> suo Nipote.</s><s id="id2766342"> Può ammirarsi il nuovo Al-<lb></lb> tar maggiore, che si va facendo in quest'<lb></lb> anno 1804 attese le indefesse cure del <expan abbr="Padre">P.</expan> <lb></lb> <expan abbr="Marco">M.</expan> Ricci Priore attuale.</s><s id="id2766355"> Nella prima Cap-<lb></lb> pella ammirasi il Crocifisso (detto dell'Uo-<lb></lb> va) del Brunellesco fatto per la famosa con-<lb></lb> tesa che ebbe con Donatello.</s><s id="id2766370"> Nella secon-<lb></lb> da fatta con disegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Dosio <lb></lb> tutta lavorata di ricchi marmi osservasi <lb></lb> la Tavola di Cristo, che resuscita la fi-<lb></lb> glia dell'Archisinagoga, è di Agnolo Bron-<lb></lb> zino, di cui pure è la Pittura della vol-<lb></lb> <pb pagenum="(189)"></pb> ta.</s><s id="id2766402"> I Sepolcri dei due Cardinali Nicco-<lb></lb> lò, e Taddeo Gaddi, e i Bassirilievi di <lb></lb> marmo, che sono nelle pareti sopra i de-<lb></lb> positi sono di Giovanni dell'Opera.</s><s id="id2766417"> Sa-<lb></lb> lendo per una piccola scala nella terza <lb></lb> Cappella, dipinta tutta a fresco da An-<lb></lb> drea, e Bernardo Orcagna fratelli, ove <lb></lb> espressero da una parte il Paradiso, e <lb></lb> dall'altra l'Inferno nel quale ritrassero <lb></lb> un certo Guardi Messo del Comune con <lb></lb> un foglio sulla berretta per averli una <lb></lb> volta pignorati; e si vede ancora la Ta-<lb></lb> vola dell'Altare di mano del detto An-<lb></lb> drea.</s><s id="id2773150"> Le Pitture, che sono sopra la Porta <lb></lb> del Campanile sono di Buffalmacco.</s><s id="id2773157"> En-<lb></lb> trando nella Sagrestìa oltre i diversi or-<lb></lb> namenti osserveremo i quattro Quadri, <lb></lb> il primo dei quali a mano destra espri-<lb></lb> me la Conversione di <expan abbr="San">S.</expan> Paolo, di Seba-<lb></lb> stiano da Verona scolare di Paolo Vero-<lb></lb> nese; quindi il Battesimo di Gesù Cristo <lb></lb> dello Stradano, il quale quadro stava <lb></lb> anticamente in Chiesa all'Altare di <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Caterina da Siena: Quello della Crocifis-<lb></lb> sione è del Vasari, e il <expan abbr="San">S</expan> Vincenzio in <lb></lb> atto di far risorgere un morto è di Pie-<lb></lb> tro Dandini.</s><s id="id2783004"> I due Quadri semitondi so-<lb></lb> no del Vignali, ed il Crocifisso è di Ma-<lb></lb> <pb pagenum="(190)"></pb> saccio.</s><s id="id2783020"> Ci è pure un antico Dittico d'a-<lb></lb> vorio con i fatti della Passione.</s><s id="id2783027"> Quindi <lb></lb> rientrando nella Navata al primo Alta-<lb></lb> re trovasi la Tavola di San Giacinto la-<lb></lb> vorata da Alessandro Albani.</s><s id="id2783041"> La Pila in <lb></lb> cantonata di granito è del Buonarroti: <lb></lb> Dipoi trovasi il Deposito ove esiste il Cor-<lb></lb> po del <expan abbr="Beato">B.</expan> Giovanni da Salerno Fondato-<lb></lb> re di questo Convento, e quindi nel se-<lb></lb> condo una <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina di rilievo opera <lb></lb> dell'Attaccati, e i quadretti sono di Ber-<lb></lb> nardino Poccetti.</s><s id="id2783071"> Potranno quì osservarsi <lb></lb> i due Tabernacoli posti ai pilastri fatti <lb></lb> con disegno di Pier Francesco Silvani, e <lb></lb> le due Tavole, una del Cigoli rappresen-<lb></lb> tante <expan abbr="San">S.</expan> Pier Martire, e l'altra dell'Em-<lb></lb> poli.</s><s id="id2783092"> Ne seguono due Tavole del Vasari, <lb></lb> la prima rappresentante Cristo risorto, l'<lb></lb> altra la Madonna del Rosario; appresso a <lb></lb> questa la bellissima Tavola della Samari-<lb></lb> tana di Alessandro Allori: ne viene poi il <lb></lb> Sepolcro di Antonio Strozzi fatto da An-<lb></lb> drea da Fiesole, ma la Madonna, e gli <lb></lb> Angeli sono di Maso Boscoli.</s><s id="id2758688"> In ultimo <lb></lb> della navata, alla Cappella de' Ricci, la <lb></lb> Tavola di <expan abbr="Santa">S</expan> Caterina della stessa Fami-<lb></lb> glia è di mano di Gaetano Romanelli. </s><lb></lb> <s id="id1595653">Finalmente tra le due porte è effigiato <lb></lb> <pb pagenum="(191)"></pb> <expan abbr="San">S.</expan> Vincenzio Ferreri dal Pittore Jacopo <lb></lb> del Meglio.</s><s id="id2758716"> Uscendo di Chiesa, e con-<lb></lb> siderata l'antichissima facciata fatta fab-<lb></lb> bricare da Giovanni di Paolo Rucellai col <lb></lb> disegno di Leon Batista Alberti termina-<lb></lb> ta nel 1477. si vedrà l'Armilla di Tolo-<lb></lb> meo per osservar l'ingresso del Sole nel <lb></lb> primo punto d'Ariete fattavi collocare <lb></lb> dal Gran-Duca Cosimo I., dall'altra par-<lb></lb> te uno Gnomone per comodo degli Stu-<lb></lb> denti d'Astronomia, opera di Fra Igna-<lb></lb> zio Danti dello stesso Ordine, e sopra la <lb></lb> Porta maggiore vedesi la Processione del <lb></lb> Corpus Domini, dipinta da Ulisse Gioc-<lb></lb> chi nell'anno 1616.</s><s id="id2774892"> Dalla Chiesa passe-<lb></lb> remo nel Convento.</s><s id="id2774898"> Primieramente si <lb></lb> trova un Chiostro assai grande, le cui <lb></lb> pareti lungo la Chiesa furono dipinte <lb></lb> verde terra di sacre Istorie della Genesi <lb></lb> da Paolo degli Uccelli, Pittore antico, e <lb></lb> da altri Pittori più vecchi, tutto il ri-<lb></lb> manente del Chiostro, tra i quali Mae-<lb></lb> stro Dello vi dipinse Isacco quando dà <lb></lb> la benedizione ai Figliuoli.</s><s id="id2774930"> E' quivi si-<lb></lb> tuata la Cappella della Nazione Spagnuo-<lb></lb> la, già eretta dalla Famiglia Guidalotti, <lb></lb> con pitture nelle pareti, e nella volta di <lb></lb> mano di Taddeo Gaddi, e di Simone <lb></lb> <pb pagenum="(192)"></pb> Memmi, i quali vi dipinsero da una <lb></lb> parte la Chiesa militante, e trionfante, <lb></lb> dall'altra la Crocifissione del Signore; a <lb></lb> Occidente <expan abbr="San">S.</expan> Tommaso in Cattedra con <lb></lb> Angeli, ed attorno diversi Profeti, ed <lb></lb> Evangelisti, con varie virtù, e scienze <lb></lb> in abito di femmine.</s><s id="id2766248"> Nella volta si ve-<lb></lb> dono espresse la navigazione di <expan abbr="San">S.</expan> Pie-<lb></lb> tro, la Resurrezione di Cristo la di lui <lb></lb> Ascensione al Cielo, e la venuta dello <lb></lb> Spirito Santo.</s><s id="id2766265"> Questa gran Cappella fu <lb></lb> fatta restaurare, ed abbellire dal Padre <lb></lb> Salvadore di Ascanio Spagnuolo, stato <lb></lb> Ministro in Firenze del Re Cattolico.</s><s id="id2766278"> La <lb></lb> Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Jacopo Apostolo Titolare <lb></lb> della Cappella è del Bronzino, e il Cro-<lb></lb> cifisso di marmo è del Pieratti.</s><s id="id2766292"> Sono os-<lb></lb> servabili in questa Cappella varj ritrat-<lb></lb> ti, vedendosi a man destra all'entrare <lb></lb> quello di Cimabue vestito di bianco, e <lb></lb> accanto ad esso viè quello di Simone Mem-<lb></lb> mi Pittore di quest'opera, che si ritrasse <lb></lb> da se con due specchi.</s><s id="id2766317"> Il Soldato coper-<lb></lb> to di Armiè il Conte Guido Novello <expan abbr="Signor">Sig.</expan> <lb></lb> di Poppi, e quella donna sedente vesti-<lb></lb> ta di verde è il ritratto di Madonna <lb></lb> Laura.</s><s id="id2767942"> Passando al secondo Chiostro, <lb></lb> che è lungo 110, braccia e largo 90., vi <lb></lb> <pb pagenum="(193)"></pb> vedremo divisi in cinquanta lunette i <lb></lb> fatti più singolari di <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Pier Martire, di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino Arcivesco-<lb></lb> vo di Firenze, e di <expan abbr="San">S.</expan> Tommaso d'Aqui-<lb></lb> ue, lavorate da varj eccellenti Professo-<lb></lb> ri, i quali furono Santi di Tito, Ber-<lb></lb> nardino Poccetti, il Cigoli, il Balducci, <lb></lb> Alessandro Fei detto del Barbiere, <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Maria Butteri, Cosimo Gamberucci, Lo-<lb></lb> dovico Buti, Marco Soderini, Antonio <lb></lb> Pillori, Cosimo Sciorina, Benedetto Ve-<lb></lb> glia, Alessandro Allori, Cosimo Gheri, <lb></lb> Simone da Poggibonsi, Gregorio Pagani, <lb></lb> Agostino Veracini, il Bambocci, <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batista Paggi e Giovan Maria Casini <expan abbr="eccetera">ec</expan>. </s><lb></lb> <s id="id1596058">Vi si rimirano ancora varj Ritratti d'<lb></lb> Uomini Illustri in Santità di questo Con-<lb></lb> vento.</s><s id="id2768020"> E' qui da osservarsi la Parete <lb></lb> verso Ponente, con le Armi in pietra <lb></lb> della Chiesa Romana, e della Repubblica <lb></lb> Fiorentina, per esser questo uno dei lati <lb></lb> del gran Salone servito per il General Con-<lb></lb> cilio celebrato in Firenze nel 1439. con <lb></lb> la presenza di Eugenio IV., e dell'Impe-<lb></lb> rator Paleologo <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, nel quale seguì l'u-<lb></lb> nione della Chiesa Greca con la Latina. <lb></lb> Nel mezzo di questo Chiostro è la Sta-<lb></lb> tua del Beato Giovanni da Salerno scol-<lb></lb> <arrow.to.target n="a13"></arrow.to.target> <pb pagenum="(194)"></pb> pita da Girolamo Ticciati.</s><s id="id2783582"> Vicino è si-<lb></lb> tuata la celebre Spezierìa, ove si fab-<lb></lb> bricano medicamenti Chimici d'ogni sor-<lb></lb> te, olj, essenze, e odori di perfezione, <lb></lb> venendo ricercate da più remoti paesi. </s><lb></lb> <s id="id1596154">Nel Refettorio vedesi di mano di Ales-<lb></lb> sandro Allori detto il Bronzino la piog-<lb></lb> gia della Manna con molte figure bellis-<lb></lb> sime, e vi è ancora un Cenacolo di Angelo <lb></lb> Bronzino.</s><s id="id2783620"> Salendo nel Dormentorio di <lb></lb> Pitture abbellito colla serie di tutti i Pon-<lb></lb> tefici. e Cardinali di questa Religione <lb></lb> trovasi la Cappella detta del Papa, di-<lb></lb> pinta da Iacopo da Pontormo, e nella <lb></lb> quale vi hanno celebrato quattro Ponte-<lb></lb> fici, cioè Martino V Eugenio IV. Pio II. <lb></lb> e Leone X. </s><s id="id1596205">Presso questa è una copiosa <lb></lb> Librerìa, e dipoi il Noviziato fatto fab-<lb></lb> bricare dal Padre Alessio Strozzi Bene-<lb></lb> fattore di questo Convento.</s><s id="id2768745"> Nella Piazza <lb></lb> vedonsi due Piramidi rette sopra le loro <lb></lb> basi da quattro grosse Testuggini di Bron-<lb></lb> zo, che furono riattate nel 1792. con es-<lb></lb> servi stati aggiunti due imbasamenti.</s><s id="id2768763"> E <lb></lb> nei giorni 24 e 30 Gennajo 1793 fu-<lb></lb> rono apposti sopra i due gigli di bron-<lb></lb> zo che posano libbre 2208 fatti da A-<lb></lb> lessandro Morena a spese della Comuni-<lb></lb> <pb pagenum="(195)"></pb> tà di Firenze.</s><s id="id2768789"> In questa Piazza nel gior-<lb></lb> no avanti la Festa di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Pro-<lb></lb> tettore di Firenze, con ben ordinati pal-<lb></lb> chi per l'immenso popolo a foggia di un <lb></lb> Anfiteatro, corrono quattro Cocchi all'<lb></lb> uso degli antichi Greci.</s><s id="id2768810"> La qual Festa <lb></lb> fu instituita da Cosimo I. nel 1563.</s></p> <p id="id2768818" type="foot"><s id="id2765233"><foot.target id="a13"></foot.target>I 2</s></p> <p id="id2765240" type="main"><s id="id2765244">Sulla detta Piazza in faccia alla Chiesa <lb></lb> avvi il soppresso Spedale di</s></p> <p id="id2765251" type="main"><s id="id2765255"><expan abbr="SAN">S.</expan> PAOLO dei Convalescenti detto così <lb></lb> per la carità che vi si esercita va di dar <lb></lb> ricetto per tre giorni ai Poveri usciti dallo <lb></lb> Spedale.</s><s id="id2765269"> Quando <expan abbr="San">S.</expan> Francesco nel 1221. <lb></lb> venne in Firenze esortò i più facoltosi <lb></lb> Cittadini a fondar questo Spedale, che <lb></lb> in oggi è aggregato all'Arcispedale di <expan abbr="Santa">S.</expan> <lb></lb> Maria Nuova; e in questo luogo vi sono <lb></lb> alcune Scuole di ragazze, per apprender-<lb></lb> vi diverse arti, e virtù.</s><s id="id2765295"> Il disegno della <lb></lb> Loggia fu fatto dal Brunellesco: i Tondi <lb></lb> nei peducci, e la Lunetta sopra la porta <lb></lb> della Chiesa, son di Andrea della Robbia <lb></lb> nipote di Luca.</s><s id="id2765311"> Il busto del Gran-Duca <lb></lb> Ferdinando I. collocato nel mezzo è di <lb></lb> Giovanni dell'Opera.</s><s id="id2765321"> In poca distanza si <lb></lb> trova per di dietro la Chiesa di</s></p> <p id="id2771983" type="main"><s id="id2771987"><expan abbr="SAN">S.</expan> PAOLINO, che per varj Secoli fu ufi-<lb></lb> ziata da un Capitolo di Canonici, e quin-<lb></lb> <pb pagenum="(196)"></pb> di concessa ai Padri Carmelitani Scalzi <lb></lb> nel 1618., e poi rimodernata con Ar-<lb></lb> chitettura assai vaga nel 1669. col dise-<lb></lb> gno del Balatri, mentre la Chiesa antica <lb></lb> fu fabbricata nel 335 a tempo di <expan abbr="San">S.</expan> Teo-<lb></lb> doro Vescovo di Firenze </s><s id="id1596504">Ella ha una <lb></lb> sola Navata con due Cappelle per parte, <lb></lb> e due gran Cappelle in faccia l'una all'<lb></lb> altra, che fanno Crociata, e pongono in <lb></lb> mezzo la Tribuna, e Coro con l'Altare in <lb></lb> isola.</s><s id="id2772039"> Nella prima a destra vi fu tras-<lb></lb> portata tutta la Cappella di marmi con <lb></lb> gl'istessi Depositi, e Tavola che erano <lb></lb> nella già rovinata Chiesa di <expan abbr="San">S</expan> Pier Mag-<lb></lb> giore, a spese del Patrono Senatore Lo-<lb></lb> renzo degli Albizzi morto nel Settembre <lb></lb> 1786. ultimo di un ramo di tal Famiglia, <lb></lb> la di cui Tavola rappresenta il Martirio <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cecilia del Volterrano; nella secon-<lb></lb> da è un antica Immagine dell'Annun-<lb></lb> ziazione di Raffaello del Garbo Segue il <lb></lb> magnifico Altare del Transito di <expan abbr="San">S.</expan> Giu-<lb></lb> seppe di <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Ferretti, e dai lati il Me-<lb></lb> daglione, ov'è lo Sposalizio della Madon-<lb></lb> na è di Vincenzio Mcucci, e l'altro ov'<lb></lb> è il riposo della <expan abbr="Santa">S.</expan> Famiglia che và in <lb></lb> Egitto, fu lavorato da Ignazio Hugford. </s><lb></lb> <s id="id1596622">All'Altar maggiore evvi un bel Crocifis-<lb></lb> <pb pagenum="(197)"></pb> so di rilievo, e nella testata del Coro il <lb></lb> rapimento di San Paolo, opera del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <lb></lb> Curradi; Dai lati la conversione, e de-<lb></lb> collazione del Santo sono di Fra Iacopo Car-<lb></lb> melitano Scalzo.</s><s id="id2765470"> Nello sportello del Cibo-<lb></lb> rio Angiolo Codacci espresse in cesello <lb></lb> la benedizione dei pani fatta da Melchi-<lb></lb> sedech.</s><s id="id2765484"> Ne segue la Cappella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Te-<lb></lb> resa, il di cui quadro è del Curradi, <lb></lb> nei Medaglioni dai lati il Marchesini in <lb></lb> uno effigiò la Santa, e nell'altro il det-<lb></lb> to Hugford espresse <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni della <lb></lb> Croce.</s><s id="id2765506"> Alla prossima Cappella di <expan abbr="San">S</expan> Giovac-<lb></lb> chino, la Tavola è del medesimo Mar-<lb></lb> chesini.</s><s id="id410869"> E nell'ultima fu dipinta da Tom-<lb></lb> maso Gherardini l'Orazione nell'Orto. </s><lb></lb> <s id="id1596739">Hanno questi Religiosi una scelta Libre-<lb></lb> rìa.</s><s id="id410882"> Di quì proseguendo per la strada <lb></lb> di Palazzuolo trovasi la</s></p> <p id="id410891" type="main"><s id="id410894">CONGREGAZIONE di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco detta <lb></lb> dei Bacchettoni fondata da Ippolito Ga-<lb></lb> lantini Fiorentino.</s><s id="id410905"> Questo Oratorio è da <lb></lb> vedersi per l'eccellenti pitture che ador-<lb></lb> nano la vasta soffitta, ove gareggiarono <lb></lb> cinque illustri Pittori nei diversi sparti-<lb></lb> menti, che la compongono.</s><s id="id1596802"> <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> da San <lb></lb> Giovanni dipinse l'Assunzione con <expan abbr="San">S</expan> Fran-<lb></lb> cesco d'Assisi, e il <expan abbr="Venerabile">Ven.</expan> Ippolito fanciul-<lb></lb> <pb pagenum="(198)"></pb> lo che predica sopra un Albero; e la di <lb></lb> lui morte.</s><s id="id410945"> Baldassar Volterrano dipinse <lb></lb> i <expan abbr="Santi">SS</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Batista, <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Evangelista, e <lb></lb> Filippo Neri con varj Angeli in belle at-<lb></lb> titudini; Fabbrizio Boschi, e Cecco bravo <lb></lb> fecero <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino, <expan abbr="San">S.</expan> Carlo, e altri San-<lb></lb> ti; e a Pietro Liberi da Padova toccò a far <lb></lb> la Fama con l'arme Granducale de' Me-<lb></lb> dici; la di cui generosa Pietà nella crea-<lb></lb> zione di questo Luogo diede tutra la ma-<lb></lb> no.</s><s id="id409809"> Successivamente furono ornate le pa-<lb></lb> reti con l'Architettura di Rinaldo Botti, <lb></lb> e le figure di Niccolò Nannetti; Le Ta-<lb></lb> vole dei due Altari furon dipinte da Pie-<lb></lb> ro Dandini.</s><s id="id1596934"> Ci sono pure due Busti di <lb></lb> Donatello.</s><s id="id409829"> Nell'uscire da questa Chiesa, <lb></lb> e prendendo l'opposta stradella rientrere-<lb></lb> remo in via della Scala, ove trovasi il Con-<lb></lb> vento e Chiesa della Concezione detta del</s></p> <p id="id409845" type="main"><s id="id409848">MONASTERO Nuovo, nel quale furono in-<lb></lb> corporati il Salone del Concilio Fiorentino, <lb></lb> e il vasto Quartiere, ove abitarono i Pon-<lb></lb> tefici Martino V., Eugenio IV., e Leo-<lb></lb> ne X., essendo allora porzione del Con-<lb></lb> vento di <expan abbr="Santa">S</expan> Maria Novella, stantechè la <lb></lb> Duchessa Eleonora moglie di Cosimo I., <lb></lb> ad imitazione del Marito che creò la Re-<lb></lb> ligione de' Cavalieri di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano, volle <lb></lb> <pb pagenum="(199)"></pb> formare in questo Monastero di Dame le <lb></lb> Cavalieresse sotto l'istesso titolo.</s><s id="id2790575"> All'Al-<lb></lb> tar maggiore la Tavola de' Magi è di <lb></lb> Francesco Conti, e la gran lunetta è di <lb></lb> Antonio Franchi: Aurelio Lomi all'Alta-<lb></lb> re a man destra dipinse la Pietà; e le fi-<lb></lb> gure che adornano a sinistra il Taberna-<lb></lb> colo della Madonna sono del Passignano. </s><lb></lb> <s id="id1597057">Trovasi poco distante un Ritiro che chia-<lb></lb> masi delle</s></p> <p id="id2790610" type="main"><s id="id2790614">MALMARITATE ove stanno rinchiuse Don-<lb></lb> ne di ogni rango, le quali o si eleggono <lb></lb> questo luogo da loro stesse, o fattevi porre <lb></lb> dai Mariti o parenti con l'approvazione <lb></lb> Sovrana.</s><s id="id2790631"> Fu eretto questo Conservatorio <lb></lb> uel 1579. dal <expan abbr="Padre">P.</expan> Zoccolante Bonaventura.</s></p> <p id="id2790639" type="main"><s id="id2790642">Dalla parte opposta è il Monastero di <lb></lb> Religiose Camaldolensi detto di</s></p> <p id="id2790651" type="main"><s id="id2790654"><expan abbr="SAN">S.</expan> MARTINO, la di cui Chiesa ornata di <lb></lb> stucchi da due Cappelle laterali che una <lb></lb> dell'Annunziazione, e l'altra del Battesi-<lb></lb> mo di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agostino, dipinte da Batista Gi-<lb></lb> doni, e quella dell'Altar maggiore è ope-<lb></lb> ra del Ferretti con l'adorazione dei Magi. </s><lb></lb> <s id="id1597169">Questo fu il primo Spedale degli Innocenti <lb></lb> fondato da Lapo Polini Cioni nel 17. Giu-<lb></lb> gno 1313.</s><s id="id2797074"> Dipoi si trova il Palazzo col <lb></lb> Giardino fatto fabbricare, e abbellito dal <lb></lb> <pb pagenum="(200)"></pb> Cardinale <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Carlo de'Medici, dipoi dei <lb></lb> Marchesi Ridolfi, ora delli Stiozzi, ripie-<lb></lb> no di bellissimi Quadri, e nel Giardino <lb></lb> è di Antonio Novelli una Statua Colossale <lb></lb> il Polifemo.</s><s id="id2797106"> Poco distante dalla parte op-<lb></lb> posta si trova il Conservatorio delle Mon-<lb></lb> talve in</s></p> <p id="id2797118" type="main"><s id="id2797122"><expan abbr="SAN">S.</expan> JACOPO di Ripoli.</s><s id="id2797125"> Sulla Porta della <lb></lb> Chiesa vedesi un bel lavoro di Luca della <lb></lb> Robbia, e dentro parimente sono altri due <lb></lb> degni di ammirazione sopra le due laterali <lb></lb> Cappelle, ove stan collocate bellissime Ta-<lb></lb> vole di Domenico del Ghirlandaio, che in <lb></lb> uua rappresentò l'Incoronazione di Ma-<lb></lb> ria, e nell'altra lo Sposalizio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Cateri-<lb></lb> na, e altri Santi, Tavola tanto bella, che <lb></lb> pare miniata; e all'Altar maggiore vi è <lb></lb> di mano di Ulisse Giocchi <expan abbr="San">S.</expan> Jacopo con <lb></lb> molti che restano attoniti per un prodigio <lb></lb> del Santo.</s><s id="id2763867"> Per ordine del Real Granduca <lb></lb> Leopoldo nel 1787. fu notabilmente in-<lb></lb> grandito questo Conservatorio col disegno <lb></lb> dell'Architetto Giuseppe Salvetti, leggen-<lb></lb> dosi sopra la porta del medesimo:</s></p> <p id="id2763887" type="main"><s id="id2763890"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Quod prisca Florentinorum pietas ad Sacras <lb></lb> Dominicanae Familiae Virgines colligendas <lb></lb> extruxerat, Providentia Petri Leopoldi Opt.</emph> <lb></lb> <pb pagenum="(201)"></pb> <emph type="italics">Etr. Prineipis ad nobilium Puellarum Insti-<lb></lb> tutionem munifice ampliavit, perfecitque An. <lb></lb> Sal. MDCCLXXXVII.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2763934" type="main"><s id="id2763938">Poco più oltre si giunge alle mura della Cit-<lb></lb> tà, di dove ri arriva alla Porta al Prato.</s></p> <p id="id2763948" type="main"><s id="id2781373">Usciti dalla medesima s'incontra sulla <lb></lb> sinistra uno spazioso stradone, che secon-<lb></lb> dando le mura della Città conduce alle <lb></lb> Cascine dell'Isola.</s></p> <p id="id2781389" type="main"><s id="id2781392">E' questa una deliziosissima pianura, <lb></lb> fiancheggiata dall'Arno, e da un canale <lb></lb> artefatto, elegantemente variata di bosche-<lb></lb> reccio, di praterìe, e di coltivazioni, di-<lb></lb> visa da lunghi viali di vario carattere, <lb></lb> e di diversa disposizione, che offre il più <lb></lb> ameno passeggio.</s></p> <p id="id2781419" type="main"><s id="id2781423">Alla distanza di un miglio in faccia ad <lb></lb> uno spazioso Parterre arricchito di orna-<lb></lb> ti, e tramezzati da viali e pratelli in par-<lb></lb> te arborati, ed a giuste distanze ornato di <lb></lb> comodi sedili, fu nel 1787. inalzata dai <lb></lb> fondamenti una grandiosa Fabbrica divisa <lb></lb> in tre distinte porzioni, sul disegno dell'<lb></lb> Architetto Giuseppe Manetti; mentre le <lb></lb> due laterali di più semplice carattere con-<lb></lb> tengono vasti stalloni, e fienili perle Muc-<lb></lb> che che vi si alimentano.</s><s id="id2781462"> Le loggie che <lb></lb> <pb pagenum="(202)"></pb> la cingono, arricchite d'analoghi bassiri-<lb></lb> lievi, somministrano il più gradito riposo, <lb></lb> e la più amena veduta della Campagna e <lb></lb> del concorso, che nei giorni sereni, e spe-<lb></lb> cialmente festivi è solito esservi numero-<lb></lb> so.</s><s id="id2769126"> I tanti usi diversi ai quali è destinata <lb></lb> la Fabbrica per la sua disposizione, non <lb></lb> cagiona la minima confusione.</s><s id="id2769136"> Oltre il <lb></lb> somministrar tutti i comodi necessari ad <lb></lb> una copiosa Cascina, ed alla azienda ru-<lb></lb> rale, comprende ua elegante Reale Casi-<lb></lb> no.</s><s id="id2769153"> L'industria degli Artefici Fiorentini <lb></lb> nella mobilia, negli intagli, nelle dora-<lb></lb> ture non ha da invidiare altre Nazioni, <lb></lb> corrispondendo alle graziose Pitture cam-<lb></lb> pestri espresse dai Professori Gaetano Guc-<lb></lb> ci, Giuseppe Sorbolini, Giuseppe Casta-<lb></lb> gnoli, e Luigi Molinelli, sì nelle diverse <lb></lb> stanze, come nella Gallerìa, in cui fanno <lb></lb> un mirabile effetto le statue modellate <lb></lb> dallo Scultor Bolognese Luigi Acquisti, <lb></lb> facendo così insieme trionfare la magni-<lb></lb> ficenza, ed il gusto.</s><s id="id2769199"> Dalla Munificenza <lb></lb> del Granduca Pietro Leopoldo fu accor-<lb></lb> data porzione di questa fabbrica per chi <lb></lb> volesse sollevarsi portandosi quì a pranzo, <lb></lb> e a far colazione, per mezzo di un Vivan-<lb></lb> diere, a cui <emph type="italics">gratis</emph> furono dati diversi <lb></lb> <pb pagenum="(203)"></pb> mobili, ed utensili per il suddetto uso <lb></lb> pubblico.</s><s id="id2767317"> Ritornando in Città, presso que-<lb></lb> sta Porta si trova il</s></p> <p id="id2767325" type="main"><s id="id2767329">CASINO de' Principi Corsini; che era già <lb></lb> degli Acciaioli, nell'atrio del quale esiste <lb></lb> una raccolta di antiche inscrizioni.</s><s id="id2767340"> Il detto <lb></lb> Casino è situato in mezzo a due Chiese di <lb></lb> Religiose; che la prima è Santa Maria, e <lb></lb> l'altra <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna.</s><s id="id2767354"> Nella prima è osservabile <lb></lb> all'Altar maggiore la Tavola dei Magi, <lb></lb> di Girolamo Macchietti, e li due Ovati <lb></lb> d'Ignazio Hugfort, ed inoltre viè una Pie-<lb></lb> tà di Santi di Tito, e il Battesimo di <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Agostino del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi.</s><s id="id2767378"> Nella seconda <lb></lb> vedesi alla maggior Cappella una Tavola <lb></lb> del Pontormo rappresentante Maria, <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Anna, e <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto; La soffitta fu di-<lb></lb> pinta da Vincenzio Meucci, e l'architet-<lb></lb> tura da Giuseppe del Moro, ove in una <lb></lb> espresse l'Arcangelo Raffaelle, e nell' al-<lb></lb> tra <expan abbr="San">S.</expan> Vincenzio.</s></p> <p id="id2768153" type="main"><s id="id2768157">Accanto alla Terrazza ove la <expan abbr="Real">R.</expan> Corte <lb></lb> interviene alla Corsa dei Cavalli merita <lb></lb> vedersi lo Studio dei Fratelli Scultori Pi-<lb></lb> sani ove si lavorano Statue, Vasi, Cam-<lb></lb> mini, e tutt'altro, che appartiene all'Ar-<lb></lb> te della Scultura, specialmente per quello <lb></lb> che riguarda il lavorìo degli Alabastri dai <lb></lb> <pb pagenum="(204)"></pb> medesimi introdotto in questa Città, sa-<lb></lb> pendosi che la perfezione degli Alabastri, <lb></lb> e la miglior qualità è quella che si ritrova <lb></lb> in Toscana, e particolarmente in Volter-<lb></lb> ra, come ne fa fede la quantità dei Mo-<lb></lb> numenti antichi che si vedono fatti di tal <lb></lb> genere dagli antichi Etruschi, essendo falso <lb></lb> ciò che molti credono che l'Alabastro sia <lb></lb> di poca durata.</s><s id="id2768222"> I suddetti Scultori resta-<lb></lb> no garanti di tutto quello che si potesse <lb></lb> rompere nel tratto del viaggio, adempien-<lb></lb> do le date loro commissioni.</s><s id="id2756239"> In vicinanza <lb></lb> si trova la Chiesa di</s></p> <p id="id2756246" type="main"><s id="id2756250"><expan abbr="SANTA">S.</expan> LUCIA, ove all'Altar maggiore è una <lb></lb> Tavola del Ghirlandaio rappresentante la <lb></lb> Nascita di Gesù Cristo.</s><s id="id2756261"> Due altre a tem-<lb></lb> pera sono del Puglieschi, e un Immagine <lb></lb> dell'Annunziazione di Pietro Cavallini. </s><lb></lb> <s id="id1597952">Di quì si arriva alla Chiesa di</s></p> <p id="id2756276" type="main"><s id="id2756280">OGNISSANTI, ove abitano i Frati Minori <lb></lb> dell'Osservanza di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco.</s><s id="id2756286"> La faccia-<lb></lb> ta è di pietre forti con disegno del Nigetti <lb></lb> Architetto.</s><s id="id2756296"> Il bassorilievo di terra cotta, <lb></lb> situato sopra la porta di mezzo è di Luca <lb></lb> della Robbia.</s><s id="id2756306"> La prima Tavola entrando <lb></lb> per la Porta principale rappresentante <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giovacchino, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna, e Maria è di Vin-<lb></lb> cenzio Dandini Fiorentino discepolo di <lb></lb> <pb pagenum="(205)"></pb> Pietro da Cortona </s><s id="id1598040">Nella seguente lungo <lb></lb> la navata vi è di Lodovico Butteri l'As-<lb></lb> censione di Cristo; dopo questa vi è da <lb></lb> Matteo Rosselli effigiata Santa Elisabetta <lb></lb> Regina di Portogallo; ne segue la Madonna <lb></lb> col Bambino Gesù di Santi di Tito.</s><s id="id2768546"> Tra <lb></lb> questa, e la seguente Cappella vi fu di-<lb></lb> pinto a fresco da Domenico del Ghirlan-<lb></lb> daio <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agostino Veracini.</s><s id="id2768560"> Questa pittura <lb></lb> nel 1566. e l'altra di <expan abbr="San">S.</expan> Girolamo che stà <lb></lb> dall'altra parte, furono segare dal muro <lb></lb> del tramezzo, che vi era in questa Chie-<lb></lb> sa all'uso antico, e inserite con gran dill-<lb></lb> genza nelle pareti ove al presente si ve-<lb></lb> dono; l'altra dì <expan abbr="San">S</expan> Girolamo è di Sandro <lb></lb> Botticelli.</s><s id="id2768589"> Ne viene la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb> cesco di Niccodemo Ferrucci; Dipoi quel-<lb></lb> la della Concezione di Vincenzio Dandini; <lb></lb> accanto il Pugliani espresse il Beato Sal-<lb></lb> vadore da Orta, cherisana infermi Vol-<lb></lb> tando verso la crociata, <expan abbr="San">S.</expan> Diego è di Ja-<lb></lb> copo Ligozzi.</s><s id="id2768616"> All'altro Altare vi è <expan abbr="San">S.</expan> Pie-<lb></lb> tro d'Alcantera, e <expan abbr="San">S.</expan> Teresa di Lazzaro <lb></lb> Baldi, i quadri laterali del Meucci, e la <lb></lb> Tribuna di Matteo Bonechi.</s><s id="id2768630"> In testa alla <lb></lb> Crociata, la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Bernardino, e <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giovanni da Capistrano è di Vincenzio <lb></lb> Dandini, i laterali di Andrea del Castagno, <lb></lb> <pb pagenum="(206)"></pb> la tribuna con i due ovati di Giovanni Fer-<lb></lb> retti, e l'Architettura di Lorenzo del Mo-<lb></lb> ro.</s><s id="id2775290"> Nella prima Cappella che segue vi è <lb></lb> <expan abbr="Santa">S.</expan> Elisabetta dipinta di Giuseppe Pinzani <lb></lb> con Cuoolina di Ranieri del Pace, e dell'<lb></lb> istesso Pinzani è la <expan abbr="Santa">S</expan> Rosa, che si vede <lb></lb> nella seguente; l'altre Pitture furono ese-<lb></lb> guite da Giovanni Cinqui.</s><s id="id2775312"> La Tavola che<lb></lb> stà appesa sopra l'arco è di Benedetto Ve-<lb></lb> li.</s><s id="id2775322"> Nell'altra la Tavala di <expan abbr="San">S.</expan> Pasquale è <lb></lb> di Pietro Dandini, e i laterali del Ciceri. </s><lb></lb> <s id="id1598307">E da ammirarsi la maggior Cappella ar-<lb></lb> ricchita di marmi, e la Cupula e i peduc-<lb></lb> ci di Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; a questo <lb></lb> Altare isolato vedesi un paliotto di pietre <lb></lb> dure istoriato con alcuni fatti di <expan abbr="San">S</expan> Fran-<lb></lb> cesco, sopra di esso vi è un Crocifisso di <lb></lb> bronzo, opera di Bartolommeo Cennini <lb></lb> discepolo del Tacca; gli Angeli di marmo <lb></lb> sopra le porte del Coro sono di Andrea <lb></lb> Ferroni di Fiesole; i quattro Santi della <lb></lb> Religione nelle nicchie, di Francesco Gar-<lb></lb> giolli da Settignano.</s><s id="id1598362"> I due quadri laterali, <lb></lb> che in uno <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara è opera di Cosimo <lb></lb> Gamberacci, e nell'altro <expan abbr="San">S.</expan> Bonaventura <lb></lb> comunicato dagli Angioli è di Fabbrizio <lb></lb> Boschi.</s><s id="id2801296"> La facciata del Coro dipinta a fre-<lb></lb> sco è del Pinzani, che vi espresse Cristo, <lb></lb> <pb pagenum="(207)"></pb> che caccia i profani dal Tempio.</s><s id="id2801312"> Passata <lb></lb> la Cappella maggiore trovasi da Pier Dan-<lb></lb> dini effigiato <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni da Capistrano, <lb></lb> del quale sono pure i due laterali.</s><s id="id2801326"> In fac-<lb></lb> cia alla porta della Sagrestia è la Cappel-<lb></lb> la di <expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita da Cortona, dipinta da <lb></lb> Pietro Marchesini.</s><s id="id2801340"> Ritornando nella na-<lb></lb> vata trovasi la prima Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Ber-<lb></lb> nardino da Siena, di Fabbrizio Boschi: <lb></lb> nella seconda vi è un antico Crocifisso di <lb></lb> legno.</s><s id="id2801357"> La statua, che ne succede di <expan abbr="Sant'">S</expan> An-<lb></lb> tonio da Padova è del nostro celebre Ma-<lb></lb> gni intagliatore in legno.</s><s id="id2801368"> Nella quarta è <lb></lb> l'Assunta di Tommaso da <expan abbr="San">S.</expan> Friano, e il <lb></lb> coro di Angeli di sopra è di Santi di Tiso. </s><lb></lb> <s id="id1598521">Segue il Martirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea di mano di <lb></lb> Matteo Rosselli La Tavola dell'Annunzia-<lb></lb> zione è di Bartolommeo Traballesi, e l'al-<lb></lb> tra Nunziata antica accanto alla Porta di <lb></lb> Pietro Cavallini.</s><s id="id2759139"> La soffitta fu fatta re-<lb></lb> centemente, il di cui sfondo fu dipinto <lb></lb> da Ginseppe Romei, e l'ornato di archi-<lb></lb> tettura da Giuseppe Benucci.</s><s id="id2759153"> Conservansi <lb></lb> in questa Chiesa molte Reliquie, e fra que-<lb></lb> ste una Tonaca di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco.</s><s id="id2759163"> Dopo la <lb></lb> Chiesa ne viene il Convento, in cui vi è <lb></lb> un Chiostro con le lunette dipinte a fre-<lb></lb> sco, cinque delle quali sono di Giovanni <lb></lb> <pb pagenum="(208)"></pb> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; cioè quella ove <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb> cesco mette in pace gli Aretini, quella in <lb></lb> cui resuscita una bambina caduta in cal-<lb></lb> daia, quella in cui sana una cieca, e l'al-<lb></lb> tra ove predica sopra un'albero.</s><s id="id2759202"> Ne segue <lb></lb> una di Giovanni Garzia suo scolare, e fi-<lb></lb> gliuolo.</s><s id="id2759211"> A sinistra dalla parte del Conven-<lb></lb> to per due intere navate tono 17 lunette <lb></lb> dipinte da Jacopo Ligozzi.</s><s id="id2759222"> Nella navata <lb></lb> lungo la Chiesa sono pitture eseguite da <lb></lb> Niccodemo Ferrucci; e gli Uomini illustri <lb></lb> dell'Ordine Serafico effigiati nei peducci <lb></lb> delle volte, sono di Fabbrizio, di Francesco, <lb></lb> e di Alessandro Boschi, prescindendo da <lb></lb> quella che è sopra la Porta, che è del Meucci.</s></p> <p id="id2784660" type="main"><s id="id2784663">Nell'ingresso della Porta laterale vi è il <lb></lb> Deposito del Dottor Agostino Veracini fat-<lb></lb> to erigere da Vincenzo Gotti suo Scolare, <lb></lb> e di cui è il ritratto.</s><s id="id2784678"> Le Pitture della Cap-<lb></lb> pella del Chiostro sono di Carlo Portelli di <lb></lb> Loro.</s><s id="id2784688"> Vi sono in questa contrada le abita-<lb></lb> zioni dei Buini, del Filicaia, del Grifoni, <lb></lb> del Benino, e dei Martellini, ove è una <lb></lb> bella Gallerìa con stucchi dorati, un ar-<lb></lb> chitettura dipinta dal vecchio del Moro, <lb></lb> e altro sfondo rapptesentante lo sviluppo <lb></lb> delle scienze, e delle Arti del corso Uma-<lb></lb> no, opera la più bella uscita dai pennelli <lb></lb> di Vincenzio Meucci.</s><s id="id2784721"> Presso è la </s></p> <pb pagenum="(209)"></pb> <p id="id1598771" type="main"><s id="id1598772">CHİESA di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni di Dio fatta col di-<lb></lb> segno di Carlo Andrea Marcellini, a cui è <lb></lb> annesso lo Spedale, tenuto da quei Reli-<lb></lb> giosi concesso nel 1588. da <expan abbr="Ferdinando">Ferd</expan> I. </s><s id="id1598800">Quivi <lb></lb> era la Casa di Amerigo Vespucci ritrovato-<lb></lb> re del nuovo Mondo, come si legge in un <lb></lb> Inscrizione sopra la Porta.</s><s id="id2784756"> Seguitando la <lb></lb> via del Corso si vede in faccia il</s></p> <p id="id2796157" type="main"><s id="id2796161">PALAZZO dei Ricasoli fatto col disegno di <lb></lb> Michelozzo, il quale gode mediante un pas-<lb></lb> so sotterraneo un vago Giardinetto dalla <lb></lb> parte opposta sull'Arno, e quivi è il</s></p> <p id="id2796177" type="main"><s id="id2796181">PONTE ALLA CARRAJA, stato fabbricato <lb></lb> nel 1218., e architettato da Lapo.</s><s id="id2796188"> Dipoi <lb></lb> per la Vigna è da osservarsi il</s></p> <p id="id2796195" type="main"><s id="id2796199">PALAZZO, e Loggia dei Rucellai, col <lb></lb> disegno di Leon Batista Alberti </s><s id="id1598889">In poca <lb></lb> distanza si trova la Chiesa di</s></p> <p id="id2796210" type="main"><s id="id2796214"><expan abbr="SAN">S</expan> PANCRAZIO dei Monaci Vallombrosani, <lb></lb> a destra si vede una magnifica Cappella <lb></lb> della Famiglia Riccardi fatta col disegno <lb></lb> di Giuseppe Broccetti, ove è un'Annunzia-<lb></lb> zione dipinta a fresco da Pietro Cavallini. </s><lb></lb> <s id="id1598930">Nella restaurazione di questa Chiesa nel <lb></lb> 1752. la detta Cappella rimase nell'atrio, <lb></lb> passata la quale si vede il Deposito del <lb></lb> Duca di Nortumbria celebre per la di lui <lb></lb> vasta Opera marittima, intitolata l'Arcano <lb></lb> <arrow.to.target n="a14"></arrow.to.target> <pb pagenum="(210)"></pb> del Mare; dopo la prima Cappella, ove è <lb></lb> un Crocifisso, si trova la bella Tavola del <lb></lb> Passignano rappresentante <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gual-<lb></lb> berto, che perdona all'inimico; ne segue <lb></lb> la terza, nella quale si vede lavorata da <lb></lb> Benedetto Baglioni allievo del Verrocchio <lb></lb> una Pietà di terra cotta vetriata con <expan abbr="San">S</expan> Gio-<lb></lb> vanni, e le Marie, e nelle pareti laterali <lb></lb> in due nicchie <expan abbr="San">S</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Ver-<lb></lb> diana; e sopra la medesima vi è la Vergine <lb></lb> Annunziata dall'Angelo di terra cotta si-<lb></lb> mile dell'istesso Artefice.</s><s id="id2754354"> Salendo nella <lb></lb> Crociata si vede dipinto a fresco Gesù mo-<lb></lb> strato al Popolo di Giuliano Traballesi. </s><lb></lb> <s id="id1599052">All'altare in testa della Crociata si ammira <lb></lb> la Tavola di Santi di Tito rappresentante <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista che predica alle Turbe.</s><s id="id2754377"> Di-<lb></lb> poi nella Cappella dei Minerbetti il Sepol-<lb></lb> cro di Piero Minerbetti è di Simone Fioren-<lb></lb> tino allievo del Verrocchio.</s><s id="id2754391"> Ne segue l'Al-<lb></lb> tar maggiore posto in isola, e dietro il Co-<lb></lb> ro dei Religiosi.</s><s id="id2754401"> La Tribuna fu dipinta da <lb></lb> Sigismondo Betti.</s><s id="id2754408"> Passata la Cappella del <lb></lb> Santissimo in testa all'altra parte della <lb></lb> Crociata vi è una Tavola di Andrea del <lb></lb> Minga rappresentante l'Assunzione, con <lb></lb> <expan abbr="San">S</expan> Girolamo, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina.</s><s id="id2772768"> Nella parete <lb></lb> laterale vi fu dipinta a fresco da Tommaso <lb></lb> <pb pagenum="(211)"></pb> Gherardini una Madonna addolorata.</s><s id="id2772782"> Quin, <lb></lb> di trovasi la Porta di fianco nel di cui ri-<lb></lb> cetto osservasi il Sepolcro del Vescovo di <lb></lb> Fiesole Benozzo Federighi con una statua <lb></lb> giacente di marmo, con attorno un vago <lb></lb> festone di fiori e frutte, lavorato da Luca <lb></lb> della Robbia, e dipoi al primo Altare pas-<lb></lb> sata la Porta vedesi <expan abbr="San">S</expan> Sebastiano dipinto <lb></lb> da Alessandro del Barbiere.</s><s id="id2772812"> Al secondo di <lb></lb> Francesco del Brina una Tavola ove son di-<lb></lb> pinti <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo degli Uberti <expan abbr="San">S</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gual-<lb></lb> berto, <expan abbr="Sant'">S.</expan> Atto, e <expan abbr="San">S</expan> Benedetto, al terzo Al-<lb></lb> tare è di Santi Pacini <expan abbr="Sant'">S.</expan> Atto Vescovo di <lb></lb> Pistoia, che riceve da due Pellegrini la Re-<lb></lb> liquia di <expan abbr="San">S.</expan> Jacopo Apostolo Protettore di <lb></lb> quella Città.</s><s id="id2772844"> Le statue laterali sono di Do-<lb></lb> menico Poggini; e rientrando nell'atrio si <lb></lb> trova la Cappella Rucellai, nella quale si <lb></lb> vede il <expan abbr="Santo">S</expan> Sepolcro fatto fare da Giovanni <lb></lb> Rucellai col disegno di Leon Batista Alber-<lb></lb> ti esattamente eseguito, con le misure <lb></lb> prese in Gerusalemme dal Sepolcro di No-<lb></lb> stro Signore.</s><s id="id2771798"> Eravi in antico al maggiore <lb></lb> Altare una gran Tavola di Taddeo Gaddi <lb></lb> con molti spartimenti di Santi, e Storiette <lb></lb> diverse, quali divise in tanti quadretti stan-<lb></lb> no adesso nell'appartamento del <expan abbr="Padre">P.</expan> Abate. </s><lb></lb> <s id="id1599341">Resta da ammirare tra le due porte la Ta-<lb></lb> <pb pagenum="(212)"></pb> vola di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, <lb></lb> ove con ottimo gusto espresse i diecimila <lb></lb> Martiri ai quali è dedicato questo Altare. </s><lb></lb> <s id="id1599363">Ritornando al Ponte alla Carraia per lun-<lb></lb> go l'Arno si trova il magnifico</s></p> <p id="id2771843" type="foot"><s id="id2771847"><foot.target id="a14"></foot.target>14</s></p> <p id="id2771854" type="main"><s id="id2771858">PALAZZO del Principi Corsini, d'Architet-<lb></lb> tura Toscana, fatto sul disegno di Pier <lb></lb> Francesco Silvani, e posteriormente accre-<lb></lb> sciuto di appartamenti, scale, e gallerie, es-<lb></lb> sendo una delle fabbriche più cospicue di <lb></lb> questa Città.</s><s id="id2771881"> La Sala maggiore è lunga <lb></lb> braccia 40., e larga 25. ed è ornata di vari <lb></lb> colonnati, di statue, e di busti di marmo <lb></lb> di mano d'eccellenti Scultori.</s><s id="id2771896"> La soffitta <lb></lb> è di Anton Domenico Gabbiani, e tutto il <lb></lb> composto non può essere nè più vago, nè <lb></lb> più magnifico.</s><s id="id2788702"> Conduce al primo piano del <lb></lb> Palazzo una scala fatta col disegno di An-<lb></lb> tonio Ferri, perchè cominciando con due <lb></lb> branche, che si uniscono in un bel ricetto, <lb></lb> ov'è la Statua sedente del Papa <expan abbr="Clemente">Clem</expan> XII. <lb></lb> Corsini, và a terminare in una, che è ar-<lb></lb> ricchita di statue.</s><s id="id2788728"> Nel mentovato piano vi <lb></lb> sono otto appartamenti liberi, dipinti da <lb></lb> più valenti professori, e singolarmente dal <lb></lb> Gabbiani, Gherardini, Dandini,,e Puglie-<lb></lb> schi.</s><s id="id2788745"> Evvi pure una Cappella dipinta dal <lb></lb> Gherardini, colla Tavola dell'Altare di <lb></lb> <pb pagenum="(213)"></pb> Carlo Maratta.</s><s id="id2788760"> Il piano terreno è altresì <lb></lb> dipinto dai migliori Maestri di Architettu-<lb></lb> ra.</s><s id="id2788770"> Oltre i preziosi mobili, molti sono i <lb></lb> quadri antichi, e moderni dei più illu-<lb></lb> stri maestri.</s><s id="id2788781"> Di quì seguitando Lungo Ar-<lb></lb> no trovasi il</s></p> <p id="id2788788" type="main"><s id="id2788792">CASINO DEI NOBILI, e quivi il</s></p> <p id="id2788796" type="main"><s id="id2788800">PONTE <expan abbr="SANTA">S.</expan> TRINITA, fatto rifabbricare da <lb></lb> Cosimo I., col disegno di Bartolommeo <lb></lb> Ammannati, dopo l'inondazione, che se-<lb></lb> guì nell'anno 1557 con danno universale <lb></lb> della Città, e con rovina totale del Pon-<lb></lb> te, che vedesi però dipinto in Chiesa nella <lb></lb> Cappella Sassetti.</s><s id="id409692"> E'adornato da quattro fi-<lb></lb> gure di marmo, che rappresentano le quat-<lb></lb> tro stagioni dell'Anno: Il Verno nella per-<lb></lb> sona di un Vecchio nudo, e tremante, è <lb></lb> opera di Taddeo Landini.</s><s id="id1599638"> L'Autunno, e <lb></lb> l'Estate sono di Giovanni Caccini, e quella <lb></lb> della Primavera fu lavorata dal Francavilla <lb></lb> Fiammingo </s><s id="id1599650">Accanto è la Volta, e l'antico</s></p> <p id="id409723" type="main"><s id="id409726">PALAZZO DEGLI SPINI ora del Marchese <lb></lb> Feroni, che fu architettato da Arnolfo di <lb></lb> Lapo.</s><s id="id409736"> Presso vi sono le Case dei Buondel-<lb></lb> monti, Torrigiani, Altoviti, Uguccioni, <lb></lb> c Minerbetti.</s><s id="id409746"> Nel mezzo della Piazza si <lb></lb> vede una</s></p> <p id="id409753" type="main"><s id="id409757">COLONNA di granito di ordine dorico qui-<lb></lb> <pb pagenum="(214)"></pb> vi eretta nell'anno 1564. da Cosimo I con <lb></lb> avervì fatta collocare sopra una statua di <lb></lb> porfido rappresentante la Giustizia di ma-<lb></lb> no di Romolo del Tadda in memoria d'avere <lb></lb> ricevuta in questo luogo l'avviso della pre-<lb></lb> sa di Siena.</s><s id="id2795725"> Dicesi, che fosse l'ultima Co-<lb></lb> lonna levata dalle Terme Antonine, e do-<lb></lb> nata al <expan abbr="Granduca">Grand.</expan> Cosimo I da Pio IV.</s><s id="id2795739"> Dirim-<lb></lb> petto la Colonna apparisce di vaga vista il</s></p> <p id="id2795747" type="main"><s id="id2795750">PALAZZO dei Bartolini, fabbricato col <lb></lb> disegno di Baccio di Agnolo, dall'altra <lb></lb> parte vi è la Chiesa dei Monaci Vallom-<lb></lb> brosani, chiamata</s></p> <p id="id2795766" type="main"><s id="id2795769"><expan abbr="SANTA">S.</expan> TRINITA, col disegno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Pisano <lb></lb> fabbricata circa il 1250, e la facciata fu <lb></lb> fatta da Bernardo Buontalenti nel 1595. </s><lb></lb> <s id="id1599822">Nel mezzo sulla porta maggiore evvi un <lb></lb> basso rilievo rappresentante la Trinità, e <lb></lb> a mano sinistra <expan abbr="Sant'">S.</expan> Alessio in una nicchia, <lb></lb> opera di Giovanni Caccini.</s><s id="id2795796"> Entrando tro-<lb></lb> vasi a destra effigiato da Tommasoda San <lb></lb> Friano <expan abbr="San">S.</expan> Dionisio Areopagita, che medi-<lb></lb> ta la Resurrezione di Cristo, con ornamenti <lb></lb> di marmi di Benedetto da Rovezzano.</s><s id="id1599868"> Nel-<lb></lb> la prima Cappella evvi un Crocifisso anti-<lb></lb> co, che era dei Bianchi.</s><s id="id2795822"> Nella seconda si <lb></lb> vede <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Batista predicante alle turbe, <lb></lb> di Francesco Curradi.</s><s id="id2795831"> Nella terza è del Pas-<lb></lb> <pb pagenum="(215)"></pb> signano il Cristo morto retto dall'Eterno <lb></lb> Padre, ed a basso sono <expan abbr="San">S.</expan> Luca, <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Ba-<lb></lb> tista, ed altri Santi.</s><s id="id2789204"> Nelle altre due Cappel-<lb></lb> le in una vi è una Tavola antica di <expan abbr="Don">D.</expan> Lo-<lb></lb> renzo Monaco Camaldolense con una An-<lb></lb> nunziazione, e nell'ultima una Madonna <lb></lb> con i <expan abbr="Santi">SS.</expan> Benedetto, e Bernardo della Scuo-<lb></lb> la di Andrea del Sarto.</s><s id="id2789228"> Segue la Sagrestia, <lb></lb> dentro la quale vi sono vari quadri antichi, <lb></lb> tra i qnali all'Altare la Nascita di Gesù, <lb></lb> che è una delle singolari opere del Ghirlan-<lb></lb> daio; e sopra questa nella parete rimirasi <lb></lb> l'adorazione dei Magi di Gentile da Fa-<lb></lb> briano; e dalla parte opposta all'ingresso <lb></lb> della Sagrestìa una Madonna dipinta da <lb></lb> Cimabue.</s><s id="id2789261"> Altra Tavola con Gesù, Maria, <lb></lb> e i <expan abbr="Santi">SS.</expan> Girolamo, e Zanobi opera di Ma-<lb></lb> riotto Arbertinelli; una Pietà del Beato <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Angelico; una Trinità con <expan abbr="San">S</expan> Bonedet-<lb></lb> to, e <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Gualberto di Alessio Baldovi-<lb></lb> netti; ed alcuni altri Santi Vallombrosani <lb></lb> dipinti da Piero Dandini.</s><s id="id2789293"> Presso la porta di <lb></lb> essa in Chiesa stà appesa una Tavola di <lb></lb> Agnolo Bronzino, nella quale dipinse una <lb></lb> Pietà.</s><s id="id1600089"> Ne segue la Cappella dei Sassetti di-<lb></lb> pinta a fresco dal predetto Ghirlandaio, con <lb></lb> diversi fatti della Vita di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco d'As-<lb></lb> sisi; e la Pietà di marmo sull'Altare è lavo-<lb></lb> <pb pagenum="(216)"></pb> ro di Vittorio Barbieri.</s><s id="id2774995"> Appresso è la Cap-<lb></lb> pella di <expan abbr="San">S</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto, alle pareti della <lb></lb> quale sono due Tavole, ove è in una <expan abbr="San">S.</expan> Pie-<lb></lb> tro Igneo che passa per il fuoco, opera di <lb></lb> Taddeo Mazza, nell'altra Domenico Pe-<lb></lb> strini di Pistoia colorì la moltiplicazione <lb></lb> del Pane, e Vino fatta da <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualber-<lb></lb> to; la Concezione in un quadretto sopra l'<lb></lb> Altare è d'Ignazio Hugford, supplendo per <lb></lb> Tavola un bel Tabernacolo in cui si con-<lb></lb> serva una Mascella del Santo Contiguo è <lb></lb> l'Altar maggiore ove si venera l'Immagine <lb></lb> del Crocifisso che chinò la testa a <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Gualberto; il Presbiterio fu disegnato dal <lb></lb> Buontalenti con due scalette in due nicchie, <lb></lb> che è degno d'ammirazione Quindi trovasi <lb></lb> la Cappella degli Usimbardi incrostata di <lb></lb> marmi Carraresi, e pietre di diversi colori <lb></lb> con due sepolcri di diaspro nero, sopra i <lb></lb> quali furono effigiati due Vescovi di quella <lb></lb> Famiglia da Felice Palma, cioè Pietro Ve-<lb></lb> scovo di Arezzo, e Usimbardo Vescovo di <lb></lb> Colle.</s><s id="id2766594"> Nell'Altare in una nicchia di dia-<lb></lb> spro nero vedesi un Crocifisso di b onzo del <lb></lb> sopraddetto Palma</s><s id="id1600260"> Sono di grande stima <lb></lb> le due Tavole nelle pareti.</s><s id="id1600266"> Il <expan abbr="San">S.</expan> Pietro nau-<lb></lb> fragante di Cristofano Allori; l'altra quan-<lb></lb> do riceve le Chiavi da Cristo d'Jacopo da <lb></lb> <pb pagenum="(217)"></pb> Empoli.</s><s id="id2766623"> Le lunette a fresco sopra dì esse <lb></lb> sono di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni, e la Tribuna <lb></lb> è di Fabbrizio Boschi.</s><s id="id2766634"> Il Paliotto dell'Alta-<lb></lb> re, ove è espresso in alto rilievo di bronzo <lb></lb> il Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo è opera di Tiziano <lb></lb> Appietti Padovano, nipote del celebre Ti-<lb></lb> ziano.</s><s id="id2766653"> Al prossimo Altare è una Pietà di <lb></lb> Giuseppe Perini, di cui lateralmente è il <lb></lb> quadro di <expan abbr="Santa">S.</expan> Geltrude, di faccia al quale <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Ildefonso, che riceve una Pianeta dalle ma-<lb></lb> ni di Maria, è lavoro d'Ignazio Hugford. </s><lb></lb> <s id="id1600381">Segue una elegante Cappellina.</s><s id="id2766675"> Rientran-<lb></lb> do nella navata la Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Umiltà è <lb></lb> del Perini.</s><s id="id2766685"> Nella seconda ci è la nuova Ta-<lb></lb> vola di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto nell'atto di per-<lb></lb> donare al nemico, stata dipinta dal nostro <lb></lb> abile Francesco Corsi nella terza è effigia-<lb></lb> to lo Sposalizio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina, copia di <expan abbr="Don">D.</expan> <lb></lb> Alessandro Davanzati da Paolo Veronese, <lb></lb> ed in questa Cappella è da ostervarsi il Se-<lb></lb> polcro di Giuliano Davanzati.</s><s id="id2771632"> Nella quar-<lb></lb> ta, da una parte il portar della Croce è del <lb></lb> Vignali, dall'altra l'orazione all'Orto è <lb></lb> del Rosselli.</s><s id="id2771646"> Alla seguente Cappella orna-<lb></lb> ta di marmi e colonne è l'Annunziazione <lb></lb> dell'Empoli, le due statue rappresentanti <lb></lb> la Pace, e la Mansuetudine sono di Giovan-<lb></lb> ni Caccini; la Cupola di Bernardino Poc-<lb></lb> <pb pagenum="(218)"></pb> cetti è così bella che più non si può desí-<lb></lb> derare </s><s id="id1600509">Fra le due Porte la statua di <expan abbr="Santa">S.</expan> Mad-<lb></lb> dalena fu principiata da Desiderio da Setti-<lb></lb> gnano, e terminata da Benedetto da Maja-<lb></lb> no </s><s id="id1600530">Nel Refett rio dipinsero le Lunette <lb></lb> Giovanni da <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Giov.</expan>, e Nicodemo Ferrucci.</s></p> <p id="id2771695" type="main"><s id="id2771698">CHIESA DEI <expan abbr="Santia">SS.</expan> APOSTOLI una delle più <lb></lb> antiche di Firenze, dalla quale il Brunelle-<lb></lb> sco prese l'idea per le fabbriche di <expan abbr="San">S</expan> Loren-<lb></lb> zo, e di <expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito.</s><s id="id2771714"> Entrando si trova a ma-<lb></lb> no destra la Tavola del Gamberucci, rap-<lb></lb> presentante <expan abbr="San">S.</expan> Martino, che dispensa ele-<lb></lb> mosine.</s><s id="id2771728"> Nella seconda il <expan abbr="Cavaliere">Cav</expan> Roncalli dal-<lb></lb> le Pomarance vi dipinse <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, che alla <lb></lb> porta del Tempio risana lo storpiato.</s><s id="id2766113"> Alla <lb></lb> terza vi è la celebre Tavola della Conce-<lb></lb> zione di Giorgio Vasari </s><s id="id1600652">Nella seguente vi <lb></lb> è un antico quadro dell'Annunziazione. </s><lb></lb> <s id="id1600662">Passata la quinta Cappella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio <lb></lb> Abate trovasi il deposito di Oddo degli Al-<lb></lb> toviti, ammirabile per la finezza dei fo-<lb></lb> gliami, festoni, e rilievi in marmo, opera <lb></lb> di Benedetto da Rovezzano, e quindi la <lb></lb> Sagrestìa, e l'Altare appresso ove è un'an-<lb></lb> tichissima Immagine di Maria; ne viene <lb></lb> l'Altar maggiore che fu rinnovato col dise-<lb></lb> gno di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Dosio.</s><s id="id2766163"> I due busti la-<lb></lb> terali in marmo, che uno rappresenta <lb></lb> <pb pagenum="(219)"></pb> Carlo Magno, che fece edificar questa Chie-<lb></lb> sa, che fu consacrata dall'Arcivescovo Tur-<lb></lb> pino; e l'altro l'Arcivescovo Antonio Alto-<lb></lb> viti sono di Giovanni Caccini.</s><s id="id2766190"> Segue la <lb></lb> Cappella degli Acciajoli ove sono lavori <lb></lb> assai belli di Luca della Robbia.</s><s id="id2766200"> Dopo que-<lb></lb> sta, e un altro Altare appresso, trovansi <lb></lb> cinque Cappelle, nella prima vi fu dipinto <lb></lb> da Tommaso da <expan abbr="San">S.</expan> Friano la Natività di Cri-<lb></lb> sto, nella seconda vi è di Stefano Maru-<lb></lb> celli <expan abbr="San">S.</expan> Michele Arcangelo quando abbatte <lb></lb> Lucifero.</s><s id="id2766224"> Ne succede la Cappella di <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb> cesco di Sales, ove si ammira il Santo Ve-<lb></lb> scovo inalzato alla Gloria, opera del cele-<lb></lb> bre Gabbiani.</s><s id="id2781483"> La volta a fresco è del Bo-<lb></lb> nechi.</s><s id="id2781490"> Appresso vedesi un Crocifisso che <lb></lb> esisteva nella soppressa Chiesa di <expan abbr="San">S</expan> Biagio, <lb></lb> e nell'ultima è <expan abbr="San">S</expan> Bartolommeo.</s><s id="id1600844"> Accanto <lb></lb> si trova il</s></p> <p id="id2781504" type="main"><s id="id2781508">PALAZZO già della Famiglia Borgherini, <lb></lb> ora del Turco Rosselli, disegno di Baccio di <lb></lb> Agnolo, e nella sala vi è un Cammino di <lb></lb> pietra serena di gran mole, lavorato a bas-<lb></lb> sirilievi da Benedetto da Rovezzano.</s><s id="id2781527"> Dipoi <lb></lb> passato il Palazzo degli Acciajoli, che cor-<lb></lb> risponde con buona facciata sull'Arno, <lb></lb> voltando a mano sinistra si giunge alla</s></p> <p id="id2781542" type="main"><s id="id2781546">LOGGIA di Mercato nuovo fatta fabbricare <lb></lb> <pb pagenum="(220)"></pb> da Cosimo I. nel 1548 per comodo del Nego-<lb></lb> zianti della Seta, con disegno di Bernardo <lb></lb> Tasso.</s><s id="id2781564"> Sotto questa Loggia esiste nel pavi-<lb></lb> mento una rota bianca, e turchina come <lb></lb> erano appunto le rote dell'antico carro det-<lb></lb> to il Caroccio sopra cui si poneva in tempo <lb></lb> di guerra lo stendardo Repubblicano bian-<lb></lb> co, e rosso.</s><s id="id2781586"> Si vede in bronzo un Cinghiale, <lb></lb> che versa acqua per comodo pubblico, ope-<lb></lb> ra di Pietro Tacca, tratta dall'antica della <lb></lb> Gallerìa. </s><s id="id1600964">Sopra questa Loggia vi si conser-<lb></lb> vano tutti i Contratti originali che resta-<lb></lb> no duplicati nei Protocolli dei Notari esi-<lb></lb> stenti nell'Archivio Pubblico.</s><s id="id2772317"> In vicinanza <lb></lb> di essa Loggia vi sono varie Botteghe, che <lb></lb> servono al traffico della Seta Seguitando il <lb></lb> cammino per la via di Calimala si arriva al</s></p> <p id="id2772330" type="main"><s id="id2772334">MERCATO VECCHIO, che chiamasi il Giar-<lb></lb> dino di Firenze, attese le delizie, che in <lb></lb> abbondanza in tutte le stagioni vi si trova-<lb></lb> no.</s><s id="id2772348"> Quì si vede sopra una Colonna di grani-<lb></lb> to una statua rappresentante la Dovizia, <lb></lb> scolpita da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Foggini.</s><s id="id2772362"> Resta <lb></lb> quivi appresso per uso degli Ebrei il</s></p> <p id="id2772369" type="main"><s id="id2772373">GHETTO, ove per avanti era un postri-<lb></lb> bolo, di cui fanno menzione diversi Scritto-<lb></lb> ri citati dal Baldinucci nella Vita del Buon-<lb></lb> talenti.</s><s id="id2772388"> E' stato ampliato con abitazioni as-<lb></lb> <pb pagenum="(221)"></pb> sai comode.</s><s id="id2772400"> Riprendendo il cammino a Po-<lb></lb> nente per il corso dei Barberi è da osservarsi <lb></lb> un Satiretto di bronzo di <expan abbr="Giovanni">Gìo.</expan> Bologua al <lb></lb> Canto dei Diavoli, e dipoi si giunge al</s></p> <p id="id2797448" type="main"><s id="id2797452">PALAZZO del Duca Strozzi fatto fabbricare <lb></lb> da Filippo Strozzi nel 1489.</s><s id="id2797458"> Il primo dise-<lb></lb> gno di questa fabbrica fu dato da Benedet-<lb></lb> to da Majano, e poi proseguito dal Crona-<lb></lb> ca, il quale nella parte interiore mutò ordi-<lb></lb> ne di architettura, essendo per di fuori To-<lb></lb> scano con bozze di pietra forte, e per di <lb></lb> dentro è dorico e corintio, come si vede nel <lb></lb> Cortile.</s><s id="id2797488"> Rimane questo Palazzo da ogni par-<lb></lb> te isolato, ed ha nella sommità un bel cor-<lb></lb> nicione.</s><s id="id2797499"> E sopra la Porta della Casa Uguc-<lb></lb> cioni è un busto del Duca Francesco I. <lb></lb> dei Medici scolpito da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna.</s><s id="id2797513"> Ap-<lb></lb> presso è il</s></p> <p id="id2797520" type="main"><s id="id2797524">CANTO De' TORNAQUINCI ove è la Loggia <lb></lb> di essa antica estinta Famiglia, disegno del <lb></lb> Cigoli, annessa al Palazzo fatto fabbricare <lb></lb> da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Tornabuoni col disegno di Miche-<lb></lb> lozzi, ove nacque Leone XI. spettante ai <lb></lb> Marchesi Corsi, dai quali fu essa Loggia <lb></lb> restaurata, nel qual Palazzo vi è un'am-<lb></lb> pia Gallerìa con eccellentl Quadri.</s><s id="id2797556"> In fac-<lb></lb> cia si trova il Palazzo dei Viviani, dopo <lb></lb> quello dei Michelozzi, la cui architettura <lb></lb> <pb pagenum="(222)"></pb> è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Antonio Dosio, quello del Nardini <lb></lb> dipinto in gran parte da Diacinto Fabbro-<lb></lb> ni, quello degli Antinori, quello dei Pa-<lb></lb> squali, con più altri dai quali è circon-<lb></lb> data la Chiesa di</s></p> <p id="id2754150" type="main"><s id="id2754154"><expan abbr="SAN">S.</expan> MICHELE ora <expan abbr="San">S.</expan> Gaetano ove già abita-<lb></lb> vano i Padri Teatini, fatta dai fondamenti <lb></lb> restaurare dal Cardinal <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Carlo dei Me-<lb></lb> dici, col disegno di Matteo Nigetti, è di <lb></lb> Gherardo e Pier Francesco Silvani.</s><s id="id2754175"> Questa <lb></lb> si può annoverare tra le più vaghe, e più <lb></lb> adorne della nostra Città.</s><s id="id2754185"> Esistono quat-<lb></lb> tro bellissime statue di marmo, una delle <lb></lb> quali sopra la porta è di Baldassar Belmo-<lb></lb> sel Fiammingo, del quale è ancora il <expan abbr="San">S.</expan> Gae-<lb></lb> tano nella destra nicchia, nell'altra il <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Andrea Avellino è dell'Andreozzi.</s><s id="id2754208"> Maggio-<lb></lb> ri però, e di vaga apparenza sono gl'in-<lb></lb> terni ornamenti, divisati con architettura <lb></lb> d'ordine composito, ed arricchiti di pietre <lb></lb> serene con singolar pulitezza Osserveremo <lb></lb> le Cappelle incrostate di marmi, e adorne <lb></lb> di belle pitture a fresco, e di Tavole molto <lb></lb> stimate.</s><s id="id2754234"> Nella prima a destra vedremo il <lb></lb> martirio dell'Apostolo <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea di mano <lb></lb> di Antonio Ruggieri.</s><s id="id2754244"> La seconda, ove è <lb></lb> dipinto l'Arcangelo <expan abbr="San">S.</expan> Michele, e i due qua-<lb></lb> dri delle pareti sono del Vignali: e la volta <lb></lb> <pb pagenum="(223)"></pb> dipinta con molto artifizio dal Colonna, e <lb></lb> nella stessa Matteo Rosselli dipinse <expan abbr="San">S.</expan> Gae-<lb></lb> tano, ed un Beato suo Compagno.</s><s id="id2769827"> Accan-<lb></lb> to è un Sepolcro coll'Inscrizione, e ritratto <lb></lb> dell'Avvocato Agostino Coltellini Fonda-<lb></lb> tore della celebre Accademia degli Apa-<lb></lb> tisti </s><s id="id1601495">In faccia della Croce, di mano di Ot-<lb></lb> tavio Vannini è l'adorazione dei Magi e <lb></lb> alla Cappella che segue e del Rosselli la <lb></lb> Tavola della Natività di Nostro Signore. </s><lb></lb> <s id="id1601513">L'Altar maggiore ha un ricchissimo Ci-<lb></lb> borio d'argento, operà di Benedetto Pe-<lb></lb> trucci.</s><s id="id1601524"> Bello è il Cristo di bronzo di Fran-<lb></lb> cesco Susini, e molto vaga la Cupola del-<lb></lb> la Tribuna, dipinta dal Padre Galletti <lb></lb> Teatino, che dipinse la volta della detta <lb></lb> Chiesa Seguitando dall'altra parte, nella <lb></lb> Cappella vicino all'Altar maggiore è una <lb></lb> Tavola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Elena dipinta dal Rosselli, e in <lb></lb> faccia alla Croce un'altra simile del Bili-<lb></lb> verti di gran bellezza.</s><s id="id2769900"> Nella Cappella di <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Andrea Avellino Ignazio Hugford colorì <lb></lb> la Tavola del Santo in atto di esser colpi-<lb></lb> to da un accidente apopletico.</s><s id="id2769914"> Nella Cap-<lb></lb> pella di mezzo Pietro da Cortona dipinse <lb></lb> la Tavola del Martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo.</s><s id="id2769924"> Nell'<lb></lb> ultima vi è una Concezione con vari Santi <lb></lb> di mano di Diacinto Fabbroni.</s><s id="id2768280"> Adornano <lb></lb> <pb pagenum="(224)"></pb> ancor questa Chiesa 14. Statue di marmo, <lb></lb> che dodici rappresentano gli Apostoli con <lb></lb> bassirilievi a piè di quelle, esprimenti il <lb></lb> loro martirio.</s><s id="id2768304"> Le statue di <expan abbr="San">S</expan> Pietro, e Pao-<lb></lb> lo sono di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Foggini, sei sono del <lb></lb> Novelli, e le altre del Caccini, Piamontini, <lb></lb> Fortini, Pettirossi, Cateni, e Baratta.</s></p> <p id="id2768321" type="main"><s id="id2768325">Camminando verso il Canto de' Carnesec-<lb></lb> chi si trovano a man sinistra i Palazzi del <lb></lb> <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Venturi disegno del Buontalenti, ove <lb></lb> è una sala dipinta da Bernardino Poccetti: <lb></lb> e quello detto del Mandragone, celebre per <lb></lb> il primo abboccamento ivi seguito dal Gran-<lb></lb> duca Francesco I con la Bianca Cappello, <lb></lb> che poi divenne sua moglie; e a destra tro-<lb></lb> veremo la Chiesa di</s></p> <p id="id2768362" type="main"><s id="id2768366"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA MAGGIORE dei Camerlitani ri-<lb></lb> fabbricata con disegno di Arnolfo di Lapo, <lb></lb> essendoci altra antica Chiesa, che era stata <lb></lb> consacrata dal Pontefice <expan abbr="San">S.</expan> Pelagio nel 556. </s><lb></lb> <s id="id1601756">A destra è la Tavola di mano del Cigoli, <lb></lb> nella quale dipinse <expan abbr="Sant'">S.</expan> Alberto Carmelitano <lb></lb> in atto di liberare uno, che pericolava nell'<lb></lb> acqua.</s><s id="id2768393"> Quindi quella del Pugliani, che rap-<lb></lb> presenta la Maddalena Penitente in atto di <lb></lb> ricevere nella sua grotta da <expan abbr="San">S.</expan> Massimino la <lb></lb> Comunione.</s><s id="id2769212"> Segue il martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Biagio <lb></lb> di Ottavio Vannini, ed i laterali sono d'An-<lb></lb> <pb pagenum="(225)"></pb> tonio Giusti.</s><s id="id2769227"> Degna di lode è la Cappella <lb></lb> dei Carnesecchi,la volta della quale fu di-<lb></lb> pinta da Bernardino Poccetti, e le due sta-<lb></lb> tue di marmo di <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo, e <expan abbr="San">S.</expan> Za-<lb></lb> nobi sono del Caccini; la Tavola di <expan abbr="San">S</expan> Fran-<lb></lb> cesco in atto di ricever le Stimate è di Pietro <lb></lb> Dandini.</s><s id="id2769254"> Nella quinta Cappella adorasi un <lb></lb> Crocifisso di rilievo con alcuni Santi.</s><s id="id2769261"> La <lb></lb> pittura della Volta è di Giuseppe Romei. </s><lb></lb> <s id="id1601890">Passato l'Altar maggiore è la Cappella del <lb></lb> Sacramento, e quindi quella degli Orlan-<lb></lb> dini, nella di cui volta il Volterrano rap-<lb></lb> presentò il Ratto d'Elia con bellissime figu-<lb></lb> re tramezzate da stucchi dorati.</s><s id="id2769288"> La Tavo-<lb></lb> la dell'Altare della Madonna è del Bili-<lb></lb> verti.</s><s id="id2769298"> Ragguardevoli sono le due Tavole, <lb></lb> che seguono, quella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena <lb></lb> dei Pazzi d'Onorio Marinari, e l'altra di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Francesco e Sacra Famiglia di Matteo Ros-<lb></lb> selli, sopra le quali Vincenzio Meucci di-<lb></lb> pinse i due sfondi.</s><s id="id2769319"> Degna di stima è la Ta-<lb></lb> vola del Passignano rappresentante la ve-<lb></lb> nuta dello Spirito Santo.</s><s id="id2769330"> Una singolar me-<lb></lb> moria era già in questa Chiesa, oggi pe-<lb></lb> rita, cioè il Monumento stato fatto a Sal-<lb></lb> vino di Armato degli Armati nell'Anno <lb></lb> 1317. inventore degli Occhiali.</s><s id="id1601992"> Nel Chio-<lb></lb> stro del Convento si vede in un canto una <lb></lb> <arrow.to.target n="a15"></arrow.to.target> <pb pagenum="(226)"></pb> delle quattro Colonne che reggevano il Se-<lb></lb> polcro di Ser Brunetto Latini maestro di <lb></lb> Dante come l'Inscrizione lo dimostra.</s><s id="id2755023"> Ivi <lb></lb> si vedono alcune Pitture a fresco fatte dal <lb></lb> Poccetti, e dal Ferrucci.</s><s id="id2755032"> Presso questa <lb></lb> Chiesa vi sono i</s></p> <p id="id2755039" type="foot"><s id="id2755043"><foot.target id="a15"></foot.target>15</s></p> <p id="id2755050" type="main"><s id="id2755054">PALAZZI Orlandini, e del Martini.</s><s id="id2755057"> Sul <lb></lb> Canto, ove era il Seminario, ed oggi la Lo-<lb></lb> conda di Pio Lombardi, vi è una Testa del <lb></lb> Salvatore di mano del Caccini.</s><s id="id2755071"> In vicinan-<lb></lb> za vi sono i Palazzi Malaspina, Martelli, <lb></lb> Ambra, e nella Piazza Madonna quello de-<lb></lb> gli Aldobrandini ripieni di Pitture, e Scul-<lb></lb> ture.</s><s id="id2755089"> Vicino rimirasi il Giardino col Palaz-<lb></lb> zo de' Gaddi, con statue, pitture, medaglie, <lb></lb> e altre antichità.</s><s id="id2755099"> Dipoi prendendo la stra-<lb></lb> da a destra in Via dell'Amore osserveremo <lb></lb> la Casa fatta fabbricare con gli onorifici <lb></lb> donativi di Luigi XIV Re di Francia da <lb></lb> Vincenzio Viviani Mattematico del Gran-<lb></lb> Duca Cosimo III. Scolare del Galileo.</s><s id="id2765100"> Nella <lb></lb> facciata eretta col disegno del Senator <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batista Nelli il vecchio, alla qual Famiglia <lb></lb> apparteneva, oggi al Sermolli, vedremo <lb></lb> sopra la Porta l'effigie di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Fog-<lb></lb> gini, e ne' Cartelloni laterali vengono in-<lb></lb> dicate le notizie interessanti le sue scoper-<lb></lb> te.</s><s id="id2765130"> Entrando sulla Piazza vecchia di <expan abbr="Santa">S.</expan> Ma-<lb></lb> ria Novella osserveremo a destra il </s></p> <pb pagenum="(227)"></pb> <p id="id1602207" type="main"><s id="id1602208">PALAZZO dei Gondi, ove è una Gallerìa <lb></lb> con antiche Statue, dipinta da Vincenzio <lb></lb> Meucci, e con buone pitture.</s><s id="id2765153"> E volgen-<lb></lb> do per la via di Valfonda è da vedersi la <lb></lb> Getterìa delle Campane, e altri lavori di <lb></lb> bronzo del Moreni; e dipoi è da osservasi il</s></p> <p id="id2765170" type="main"><s id="id2765173">CASİNO dei Marchesi Riccardi, già dei <lb></lb> Marchesi Bartolini, pieno di statue e di <lb></lb> pitture eccellenti, tra le quali nella Cap-<lb></lb> pella è la volta a fresco del Volterrano, <lb></lb> con un Giardino vasto, e delizioso, in <lb></lb> cui si vede la statua di Papa Bonifazio <lb></lb> VIII, che prima era nella facciata del <lb></lb> Duomo.</s><s id="id2765202"> Uscendo dal Casino suddetto, <lb></lb> e voltando in Via nuova, si vede alla metà <lb></lb> di essa un Tabernacolo con pittura di Gio-<lb></lb> vanni da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s></p> <p id="id2766424" type="head"><s id="id2766427">QUARTIERE <expan abbr="SANTO">S.</expan> SPIRITO.</s></p> <p id="id2766431" type="main"><s id="id2766435">LA CHIESA DI <expan abbr="SANTO">S.</expan> SPIRITO fu fabbricata col <lb></lb> disegno di Filippo di Ser Brunellesco <lb></lb> che prese l'idea della Chiesa dei Santi <lb></lb> Apostoli L'architettura di questo gran <lb></lb> Tempio d'ordine corintio è con somma <lb></lb> perfezione condotta.</s><s id="id2766455"> La sua lunghezza a <lb></lb> 160 braccia si estende, e la largezza 54., <lb></lb> e la crociata è di 98.</s><s id="id2766465"> Vien diviso in tre <lb></lb> <pb pagenum="(228)"></pb> navate repartite da bellissime colonne di <lb></lb> pietra bigia tutte d'un pezzo, sopra le <lb></lb> quali l'architrave, il fregio, e il cornicio-<lb></lb> ne ricorrono.</s><s id="id2766487"> Sono 38. Cappelle ornate di <lb></lb> bellissime Tavole.</s><s id="id2766496"> A destra vi è un'anti-<lb></lb> ca Tavola dell'Assunzione di Maria, con <lb></lb> Adamo steso in terra sopra la vanga allato <lb></lb> a un Fico, di un allievo del Francabigio; <lb></lb> doppo evvi una bella copia in marmo di <lb></lb> Gesù morto in grembo alla Madre, di Mi-<lb></lb> chelagnolo, che stà in <expan abbr="San">S.</expan> Pietro di Roma, <lb></lb> fatto da Nanni di Baccio suo Discepolo, <lb></lb> in modo che tanto è il veder questa che <lb></lb> l'orignale.</s><s id="id2766531"> Ne viene l'Altare di <expan abbr="San">S.</expan> Nic-<lb></lb> cola, la di cui figura in legno è del San-<lb></lb> sovino, e nei lati della Cappella vi sono <lb></lb> due Angeli del Francabigio, e quindi la <lb></lb> Tavola dello Stradano, ove dipinse Cri-<lb></lb> sto, che scaccia i Profanatori dal Tempio. </s><lb></lb> <s id="id1602476">La Tavola di Agostino e <expan abbr="Santa">S.</expan> Monaca sua <lb></lb> Madre è di Alessandro Gherardini.</s><s id="id2750773"> Quin-<lb></lb> di trovasi di Domenico Passignani la la-<lb></lb> pidazione di <expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano </s><s id="id1602508">Nell'ultima Cap-<lb></lb> pella vedesi egregiamente scolpito in mar-<lb></lb> mo l'Arcangelo Raffaello con Tobia da <lb></lb> Giovanni Baratta.</s><s id="id2750795"> Voltando nella traver-<lb></lb> sa a man destra, la seconda Tavola che <lb></lb> si trova è di Filippo Lippi.</s><s id="id2750805"> Quindi l'Al-<lb></lb> <pb pagenum="(229)"></pb> tare della Madonna della Cintola, e in quello <lb></lb> appresso, ove si conserva il Crocifisso de' <lb></lb> Bianchi, trovasi altra Tavola di <expan abbr="Fra">Fr.</expan> Fi-<lb></lb> lippo, ove dipinse la Vergine col Bambino, <lb></lb> e <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina.</s><s id="id2750830"> Quindi esisteva l'apparizio-<lb></lb> ne della Vergine a <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo, di Pietro <lb></lb> Perugino, ma trasferito l'originale in Ca-<lb></lb> sa Capponi da <expan abbr="San">S.</expan> Fridiano, oggi si vede una <lb></lb> perfettissima copia fatta da Felice Ripo-<lb></lb> so, da cui pur son fatti dai lati <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb> cesco, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio da Padova.</s><s id="id2750856"> Seguono <lb></lb> due Cappelle, che in una dipinse il Sa-<lb></lb> grestanti lo Sposalizio della Madonna, e <lb></lb> nell'altra il Gabbiani <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò, che re-<lb></lb> suscita i tre fanciulli uccisi da un Oste. </s><lb></lb> <s id="id1602654">Dietro il Coro sono otto Cappelle, nella <lb></lb> prima è di Aurelio Lomi Pisano la visita de' <lb></lb> Magi con belle storiette nel grado dell'Al-<lb></lb> tare: appresso vi è la Vergine con alcuni <lb></lb> Santi di Giotto, ove è sepolto il celebre <lb></lb> Letterato Pietro Vettori; contigua viene <lb></lb> una Tavola di Maria di Sandro Botticel-<lb></lb> li; quindi quella dei Martiri di Alessan-<lb></lb> dro Allori, di cui pure nel seguente Al-<lb></lb> tare è l'adultera presentata a Cristo.</s><s id="id2776051"> Vien <lb></lb> poi di mano del Vignali la Beata Chiara <lb></lb> da Montefalco nell'atto di ricevere la Co-<lb></lb> munione per mano del Signore; ne se-<lb></lb> <pb pagenum="(230)"></pb> guono altre due Cappelle, con piccole Ta-<lb></lb> vole antiche del Botticelli; nell'altra Tri-<lb></lb> buna son da osservarsi all'Altare del Sa-<lb></lb> cramento l'architettura, le piccole statue, <lb></lb> e i bassi rilievi, il tutto lavorato in mar-<lb></lb> mo dal celebre Andrea Contucci da Mon-<lb></lb> te San Savino; quindi dopo altre tre Cap-<lb></lb> pelle trovasi di Benedetto del Ghirlanda-<lb></lb> jo il portar della Croce; e la Trasfigura-<lb></lb> zione del <expan abbr="Signor">Sig.</expan> di Pietro di Cosimo.</s><s id="id2776110"> E rien-<lb></lb> trando nella navata alla prima Cappella <lb></lb> ornata di preziosi marmi, vedesi la bella <lb></lb> Tavola di Angelo Bronzino, ove figurò l'<lb></lb> apparizione di Cristo alla Maddalena,e nel-<lb></lb> la seconda di mano del Rosso è la Vergine <lb></lb> con <expan abbr="San">S.</expan> Sebastiano, ed altri Santi, la qual <lb></lb> Tavola essendo stata trasferita nel Palaz-<lb></lb> zo Reale, fu quì posta la bella copia di <lb></lb> mano del Petrucci.</s><s id="id2776147"> Passato l'Organo, del <lb></lb> Ghirlandajo è la Tavola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Anna con <lb></lb> la Vergine, e varj Santi, dopo la quale da <lb></lb> Rutilio Manetti si trova effigiato <expan abbr="San">S.</expan> Tomma-<lb></lb> so da Villanuova, che dispensa elemosine <lb></lb> ai poveri; ne segue la Tavola del <expan abbr="Beato">B.</expan> Gio-<lb></lb> vanni da <expan abbr="San">S.</expan> Facondo del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Nasini. </s><lb></lb> <s id="id1602868">Nella penultima Cappella è un'esattissi-<lb></lb> ma copia di Taddeo Landini del Cristo ab-<lb></lb> bracciato alla Croce scolpito in marmo, <lb></lb> <pb pagenum="(231)"></pb> il di cui originale di Michelagnolo Buo-<lb></lb> narrotti stà in Roma nella Chiesa della <lb></lb> Minerva, nell'ultima è la Resurrezione di <lb></lb> Cristo della Scuola del Francabigio.</s><s id="id2788477"> La <lb></lb> Cappella maggiore quanto bella per l'ar-<lb></lb> chitettura, altrettanto ricca resta in mez-<lb></lb> zo della Tribuna, da ogni parte isolata, <lb></lb> ed ha la forma d'un Tempio, ergendosi <lb></lb> sopra varie colonne una cupoletta sotto <lb></lb> la quale è situato l'Altare lavorato di <lb></lb> pietre dure e preziose, come altresì il Ci-<lb></lb> borio fatto da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Cennini.</s><s id="id2788513"> Re-<lb></lb> sta dietro il Coro di figura ottagona, tutto <lb></lb> di marmi Carraresi, e ornato di statue <lb></lb> di marmo scolpite da Giovanni Caccini,che <lb></lb> diè il modello di tutta quest'opera, nella <lb></lb> quale dalla Famiglia Michelozzi, che ne <lb></lb> fu la fondatrice, grandisime somme fu-<lb></lb> rono impiegate.</s><s id="id2788540"> A sinistra rimane la Sa-<lb></lb> grestia fabbricata col disegno del Crona-<lb></lb> ca, ed il ricetto è di Andrea Contucci, <lb></lb> nella cui Sagrestia vedremo una bella Ta-<lb></lb> vola di Fra Filippo Lippi, ove dipinse la <lb></lb> Vergine col Figlio, e con Angeli e Santi <lb></lb> d'attorno.</s><s id="id2770533"> Un'altra se ne trova di <expan abbr="San">S</expan> Fria-<lb></lb> co Francese in atto di sanate infermi di <lb></lb> mano di Alessandro Allori, con altra pit-<lb></lb> tura a fresco dell'apparizione che ebbe <expan abbr="Sant'">S</expan> <lb></lb> <pb pagenum="(232)"></pb> Agostino sulla riva del mare dell'Angelo <lb></lb> in forma di bambino, di Bernardino Poc-<lb></lb> cetti.</s><s id="id2770562"> Ammirasi il Campanile della Chie-<lb></lb> sa, condotto col modello di Baccio d'Aguo-<lb></lb> lo.</s><s id="id2770573"> Le pitture del Chiostro sono di Ata-<lb></lb> nasio Bimbacci.</s><s id="id2770580"> Quivi fu sepolto il celebre <lb></lb> Letterato, e Grecista <expan abbr="Antonio">Ant.</expan> Maria Salvi-<lb></lb> ni; e nel Convento si trovano altre pitture <lb></lb> di pregio.</s><s id="id2770595"> Uscendo da questo Tempio ve-<lb></lb> desi sul canto di questa Piazza il Palazzo <lb></lb> dei Marchesi Guadagni, e volgendo a de-<lb></lb> stra si arriva alla Chiesa di</s></p> <p id="id2770611" type="main"><s id="id2770614"><expan abbr="SAN">S.</expan> CARLO già dei soppressi Padri Bernabiti <lb></lb> ora di attenenza dei Brichieri Colombi, <lb></lb> dipinta di architettura dallo Stagi, lo sfon-<lb></lb> do della soffitta da Sigismondo Betti, e da <lb></lb> Giuseppe Zocchi la tribuna della Cappella <lb></lb> maggiore, al cui Altare la Tavola rappre-<lb></lb> sentante <expan abbr="San">S.</expan> Carlo è di Andrea Comodi. </s><lb></lb> <s id="id1603155">Quella a destra, entrando, ove è effigiato <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giovanni Nepomuceno è d'Ignazio Hugs-<lb></lb> fort: in faccia Pietro Marchesini dipinse il <lb></lb> Beato Alessandro Sauli, e i due medaglioni <lb></lb> sono del predetto Zocchi.</s><s id="id2770659"> In vicinanza si <lb></lb> trova il Palazzo del Marchese Feroni, e <lb></lb> proseguendo si trova la Chiesa delle Reli-<lb></lb> giose Agostiniane di</s></p> <p id="id2751837" type="main"><s id="id2751840"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MONACA, al di cui Altare maggio-<lb></lb> <pb pagenum="(233)"></pb> re evvi una Tavola di Alessandro Gherar-<lb></lb> dini tappresentante Maria, che porge il <lb></lb> Bambino Gesù alla detta Santa.</s><s id="id2751861"> Lo sfon-<lb></lb> do della volta è dell'Ulivelli.</s><s id="id1603239"> Poco distan-<lb></lb> re è la Chiesa dei Carmelitani.</s></p> <p id="id2751873" type="main"><s id="id2751877">CARMINE.</s><s id="id1603259"> Questo vasto Tempio che fu <lb></lb> cominciato fino dei 30. Giugno 1268. era il <lb></lb> più ricco di eccellenti Pitture che fosse in <lb></lb> questa Città, sì a fresco sulle pareti, che a <lb></lb> olio nelle Tavole delle Cappelle.</s><s id="id2751898"> Per ab-<lb></lb> bellirlo e ricuoprire i Cavalletti della Tet-<lb></lb> toja si risolverono i Religiosi di farvi una <lb></lb> soffitta d'intaglio in legno con tre sfondi <lb></lb> di Pittura, col disegno, e opera di Pietro <lb></lb> Pertici Intagliatore, al quale lavoro vi fu <lb></lb> posto mano nel 1765.</s><s id="id2751922"> Era già quasi il tutto <lb></lb> terminato, e collocare le Pitture negli sfon-<lb></lb> di lavorati da tre valenti Pittori, Ferret-<lb></lb> ti, Ferri, e Burci, quando nella notte <lb></lb> del dì 29. Gennaio 1771. fu nello spazio <lb></lb> di poche ore distrutto dal fuoco <note id="id1603329" n="1"><p id="id2751958" type="main"><s id="id2751961"> Chi desiderasse però la descrizione delle <lb></lb> abbruciate Tavole <expan abbr="eccetera">ec</expan>, che rendevano sì adorna <lb></lb> questa Chiesa, la trovera nel Borghini, nel Broc-<lb></lb> chi, nel <expan abbr="Padre">P.</expan> Richa, e nella prima edizione di que-<lb></lb> sto Libro. </s></p></note>.</s><s id="id2751946"> Con <lb></lb> tutto ciò animati quei Padri da vero ze-<lb></lb> lo si risolverono di dar di nuovo mano a <lb></lb> <pb pagenum="(234)"></pb> questa grandiosa fabbrica, di cui non era-<lb></lb> no restate che le sole mura danneggiate <lb></lb> ancora esse dal fuoco, col disegno dell'Ar-<lb></lb> chitetto Giuseppe Ruggieri, datasi quasi <lb></lb> subito mano all'opera ne fu benedetta la <lb></lb> prima pietra dall'Arcivescovo Incontri nel <lb></lb> 12 Luglio dell'istesso anno 1771 essen-<lb></lb> done stato commesso l'incarico per la co-<lb></lb> struzione materiale a <expan abbr="Fra">F</expan> Giovacchino Pron-<lb></lb> ti Laico Carmelitano di Rimini, il quale <lb></lb> con sollecitudine la condusse al suo com-<lb></lb> pimento.</s><s id="id2786577"> Furono prescelti a dipingere la <lb></lb> volta, e gli sfondi della Crociata i rinomati <lb></lb> Pittori Domenico Stagi per l'Architettura, e <lb></lb> Giuseppe Romei per le figure, il quale pari-<lb></lb> mente dipinse la Cupola effigiandovi i per-<lb></lb> sonaggi più gloriosi del vecchio, e nuovo <lb></lb> Testamento, e nei tre sfondi laterali si ve-<lb></lb> dono in quello del Coro il Profeta Elia ra-<lb></lb> pito sul carro di fuoco, in quello dalla <lb></lb> parte di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea, Maria che vela il capo <lb></lb> a <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena dei Pazzi, e nell'al-<lb></lb> tro il <expan abbr="Beato">B</expan> Angelo Mazzinghi in gloria; e nel-<lb></lb> lo sfondo della gran navata della Chie-<lb></lb> sa l'Ascensione al Cielo del nostro Si-<lb></lb> gnor Gesù Cristo.</s><s id="id2786637"> Terminato il lavoro fu <lb></lb> questa Chiesa consacrata da Antonio Marti-<lb></lb> ni nel 15. Settembre 1782.</s><s id="id2758867"> A destra dalla <lb></lb> <pb pagenum="(235)"></pb> Porta maggiore osserveremo al primo Al-<lb></lb> tare una Tavola rappresentante Tobia in <lb></lb> atto di guarire il cieco suo Padre dipinta dal <lb></lb> Gambacciani, al secondo vedonsi di Bernar-<lb></lb> do Monaldi i Funerali di <expan abbr="Sant'">S</expan> Alberto Carme-<lb></lb> litano; nel terzo il Cristo in Croce con Ma-<lb></lb> ria, e la Maddalena ai piedi è di Giorgio <lb></lb> Vasari; ne segue la Visitazione della Ver-<lb></lb> gine a <expan abbr="Santa">S</expan> Elisabetta di Aurelio Lomi, nel <lb></lb> quinto osservasi una Pietà di Antonio Gui-<lb></lb> dotti.</s><s id="id2758916"> Salendo nella Cappella spettante all'<lb></lb> Uguccioni vedesi la bella Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Ia-<lb></lb> copo di Lorenzo Lippi, e quindi accanto <lb></lb> alla Sagrestia la Cappella della <expan abbr="Santissima">SS.</expan> Vergine <lb></lb> del Carmine, in cui si godono le bellissime <lb></lb> pitture, che il fuoco rispettò, rappresen-<lb></lb> tanti la Vita di <expan abbr="San">S</expan> Pietro Apostolo, di Ma-<lb></lb> solino da Panicale, e di Masaccio suo Di-<lb></lb> scepolo, che fu il primo che aprisse la stra-<lb></lb> da alla buona maniera, e alla perfezione <lb></lb> dell'Arte, ed essendo morto Masaccio in età <lb></lb> giovanile fu terminata da Filippo Lippi fi-<lb></lb> glio di Fra Filippo; dalle quali pitture han-<lb></lb> no appresa la perfezione dell'Arte i più su-<lb></lb> blimi Maestri studiando in questa Cappel-<lb></lb> la, cioè Leonardo da Vinci, <expan abbr="Fra">F</expan> Bartolom-<lb></lb> meo di <expan abbr="San">S.</expan> Marco, Michelagnolo Buonarro-<lb></lb> ti, Andrea del Sarto, Raffaello da Urbino, <lb></lb> <pb pagenum="(236)"></pb> e tanti altri rinomati Professori, come leg-<lb></lb> gesi nel Vasari <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s><s id="id2784466"> Uscendo si trova la Cap-<lb></lb> pella lavorata a stucchi dal Portogalli colla <lb></lb> Tavola in cui è figurato il <expan abbr="Beato">B</expan> Buonagiunta <lb></lb> Manetti: il <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio</expan> Batista in gloria nella <lb></lb> cupolina, e i peducci sono opera di Cipria-<lb></lb> no Lensi, come pure sono dell'istesso i <lb></lb> quadr laterali a fresco, nei quali vedesi la <lb></lb> Predicazione, e Decollazione del <expan abbr="San">S.</expan> Precur-<lb></lb> sore </s><s id="id1603776">L'Altar maggiore circondato da un <lb></lb> balaustro, e tribuna fu fatto costruire di <lb></lb> finissimi marmi dal Marchese Lorenzo Nic-<lb></lb> colini con un gran Ciborio di marmi, pie-<lb></lb> tre tare, e bronzi dorati.</s><s id="id2784513"> Nel Coro è un <lb></lb> bellissimo Deposito di marmo lavorato da <lb></lb> Benedetto di Rovezzano che era destinato <lb></lb> per Pietro Soderini Gonfaloniere perpetuo <lb></lb> della Repubblica Fiorentina; la tela dell'<lb></lb> Organo rappresenta Maria in atto di dare <lb></lb> il sacro Abito a Simone Stock alta braccia <lb></lb> 14 fu dipinta dal sopralodato Romei.</s><s id="id2784540"> L'<lb></lb> Organo è dei migliori che siano in questa <lb></lb> Città, lavorato dall'abilissimo Alamanno <lb></lb> Contucci da Montepulciano.</s><s id="id2784554"> Accanto all'<lb></lb> Altar maggiore avvi la Cappella del <expan abbr="Santissimo">SS.</expan> <lb></lb> Crocifisso della Provvidenza.</s><s id="id2784563"> La cupoletta <lb></lb> con i peducci e i due ovati laterali fu di-<lb></lb> pinta da Agostino Rosi rappresentante <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> <pb pagenum="(237)"></pb> Alberto in gloria; i due quadri laterali di-<lb></lb> pinti a olio, quello dell'Esaltazione della <lb></lb> Croce in <foreign lang="la"><emph type="italics">Cornu Evangelii</emph></foreign> è di Gesualdo Fer-<lb></lb> ri, e l'altro è di Gennaro Landi copia della <lb></lb> famosa Tavola di Gregorio Pagani, rap-<lb></lb> presentante l'Invenzione della Croce, che <lb></lb> restò vittima dell'Incendio.</s><s id="id2780105"> Ne segue la <lb></lb> magnifica Cappella della Casa Corsini ove <lb></lb> il Corpo incorrotto di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea già Prio-<lb></lb> re di questo Convento, poi Vescovo di Fie-<lb></lb> sole, quale restò illeso dall'incendio, e non <lb></lb> restò tanto danneggiata da non potersi ri-<lb></lb> mettere nella sua primiera bellezza a spese <lb></lb> della detta Famiglia Corsini.</s><s id="id2780131"> Questa fu edi-<lb></lb> ficata col disegno d Pier Francesco Silva-<lb></lb> ni incrostata di marmi bianchi di Carra-<lb></lb> ra, e di misti di Seravezza, con pilastri, <lb></lb> fregi, e cornicione di architettura compo-<lb></lb> sita.</s><s id="id2780153"> Sopra l'Altare è una Tavola di mar-<lb></lb> mo bianco lavorato con eccellenza da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batista Foggini, ove è figurato il Santo fra <lb></lb> le nuvole in atto d'esser rapito al Cielo da <lb></lb> vari Angioletti.</s><s id="id2780171"> Sopra questa si ved Id-<lb></lb> dio Padre scolpito in marmo da Carlo Mar-<lb></lb> cellini, ed in mezzo dell'Urna ove stà il sa-<lb></lb> cro Corpo è un eccellente bassorilievo di <lb></lb> argento, le due Tavole laterali sono dello <lb></lb> stesso Foggini, in una è figurato il Santo <lb></lb> <pb pagenum="(238)"></pb> disceso dal Cielo per assistere all'esercito <lb></lb> Fiorentino, quando nella battaglia d'An-<lb></lb> ghiari messe in fuga, e superò quello di <lb></lb> Filippo Visconti Duca di Milano, condotto <lb></lb> da Niccolò Piccino suo Generale: e nell'<lb></lb> altra si rappresenta quando nel celebrare <lb></lb> la Messa gli comparve la Vergine con uno <lb></lb> stuolo di Angeli, proferendo verso il San-<lb></lb> to quelle parole: </s><s id="id1604071"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Servus meas es tu, quia <lb></lb> elegite, & in te gloriabor.</emph></emph></foreign></s><s id="id1604089"> La Cupola fu di-<lb></lb> pinta da Luca Giordano.</s><s id="id2787212"> Uscendo da que-<lb></lb> sta Cappella a mano destra trovasi quella <lb></lb> della Comunione (ove già esistevano le in-<lb></lb> cendiate Pitture dello Starnina esprimenti <lb></lb> la Vita di <expan abbr="San">S</expan> Girolamo).</s><s id="id2787229"> La Tavola che <lb></lb> ora si vede rappresentante la Deposizione <lb></lb> della Croce di Nostro Signore è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Domenico Ferretti; la Cupolina ove è es-<lb></lb> presso il Re Melchisedech in atto di offeri-<lb></lb> re a Dio il Pane, e il Vino per la Vittoria di <lb></lb> Abramo, fu dipinta dal Romei.</s><s id="id2787254"> Scendendo <lb></lb> nella navata si trova la prima Cappella con <lb></lb> la Tavola rappresentante <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Madda-<lb></lb> lena dei Pazzi in atto di ricevere il velo da <lb></lb> Maria di Giuseppe Antonio Fabbrini.</s><s id="id2787271"> Nel-<lb></lb> la seconda vi è una Tavola di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Maria <lb></lb> Butteri, rappresentante il Centurione, che <lb></lb> chiede al Redentore la salute per il suo ser-<lb></lb> <pb pagenum="(239)"></pb> vo.</s><s id="id2787296"> Nella terza vi è la Natività del Signo-<lb></lb> re di Francesco Gambacciani.</s><s id="id2787303"> Nella quar-<lb></lb> ta un'Annunziazione di Bernardino Poc-<lb></lb> cetti.</s><s id="id2787313"> E nell'ultima il Dottor <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> France-<lb></lb> sco Viligiardi ci fece porre una Tayola <lb></lb> rappresentante l'Adorazione dei Magi di <lb></lb> mano del celebre Gregorio Pagani.</s><s id="id1604257"> Alla <lb></lb> bellezza, e grandezza di questa Chiesa cor-<lb></lb> risponde il Convento: ha due Chiostri spa-<lb></lb> ziosi, in uno è dipinta dal Bettini, o dall'<lb></lb> Ulivelli la vita del Profeta Elìa, e di vari <lb></lb> Santi Carmelitani; e nel secondo vi è una <lb></lb> lunetta bellissima del Poccetti, che rap-<lb></lb> presenta il miracoloso fuoco sceso dal Cie-<lb></lb> lo per il Sacrifizio offerto da Elìa al vero <lb></lb> Dio.</s><s id="id1604295"> Trapassando la Piazza quasi in fac-<lb></lb> cia di essa a destra vi è il Palazzo Cappo-<lb></lb> ni che oltre varie belle pitture ha un Mu-<lb></lb> seo d'Istoria Naturale e quivi appresso <lb></lb> l'abitazione dei Soderini; e a sinistra per <lb></lb> il Borgo <expan abbr="San">S.</expan> Frediano si trova la Chiesa <lb></lb> Parrocchiale di</s></p> <p id="id2758309" type="main"><s id="id2758312">CESTELLO, E <expan abbr="SAN">S</expan> FREDIANO, ove già abita-<lb></lb> vano sino dal 1628. i Monaci Cistercensì <lb></lb> stati soppressi nel 1785 </s><s id="id1604353">Questa fu fabbri-<lb></lb> cara col disegno del Colonnello Cerroti di <lb></lb> Roma.</s><s id="id2758331"> Tutte e Cappelle furono lavorate di <lb></lb> stacchi dal Marcellini.</s><s id="id2758338"> Entrando a mano <lb></lb> <pb pagenum="(240)"></pb> destra si trova quella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddale-<lb></lb> na dei Pazzi di Giovanni Sagrestani, e la <lb></lb> cupoletta l'altre figure che l'adornano so-<lb></lb> no di Matteo Bonechi.</s><s id="id2758360"> La seconda è di <lb></lb> Antonio Puglieschi, essendo stato quivi <lb></lb> posto il Crocifisso detto dell'Abito; la ter-<lb></lb> za ove è nella Tavola espressa la Nativi-<lb></lb> tà di Maria, e d'Alessandro Gherardini. </s><lb></lb> <s id="id1604427">Il quadro in testa alla crociata col marti-<lb></lb> rio di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro è di Guido Reni.</s><s id="id2758388"> L'altra <lb></lb> in faccia di <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo è di Fabbrizio Bo-<lb></lb> schi.</s><s id="id2758398"> La Tavola che è situata nel Coro con <lb></lb> Maria, ed altri Santi è del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Curradi. </s><lb></lb> <s id="id2758405">La Cupola è del Gabbiani, e i peducci fu-<lb></lb> rono dipinti dal Bonechi.</s><s id="id2758415"> Restano le altre <lb></lb> tre Cappelle tornando verso la porta, cioè <lb></lb> quella di <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo, che è nella Tavola <lb></lb> celebrante all'Altare per la liberazione <lb></lb> dell'Anime del Purgatorio e fu eseguita <lb></lb> da Pietro Dandini.</s><s id="id2758436"> Vaghissima è la se-<lb></lb> guente Tavola d'Antonio Franchi, ove es-<lb></lb> presse il Battesimo di Cristo al Giordano: <lb></lb> l'ultima fu dipinta da Giovanni Ciabili, <lb></lb> nella quale rappresentò il martirio di <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Atanasio.</s><s id="id409920"> Nel primo Chiostro vi è la sta-<lb></lb> tua di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena dei Pazzi lavo-<lb></lb> ro di Antonio Montauti, e di Giuseppe <lb></lb> Piamontini è quella di <expan abbr="San">S.</expan> Bernardo nel se-<lb></lb> <pb pagenum="(241)"></pb> condo Chiostro.</s><s id="id409944"> In questo Convento abita-<lb></lb> vano già le Monache degli Angeli, che in <lb></lb> oggi sono nel Monastero di Pinti, ed in que-<lb></lb> sto prese l'Abito, e morì <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Madda-<lb></lb> lena dei Pazzi, la cui Cella tuttavia si tiene <lb></lb> in gran venerazione.</s><s id="id409966"> Questo monasteto ser-<lb></lb> ve di presente per uso del Seminario Fioren-<lb></lb> tino.</s><s id="id409977"> Sulla Piazza presso questa Chiesa fu <lb></lb> dal Granduca <expan abbr="Cosimo">Cos.</expan> II. fatto fabbricare col <lb></lb> disegno di Giovambatista Foggini un </s></p> <p id="id409988" type="main"><s id="id409992">GRANAIO pubblico, edifizio magnifico, e <lb></lb> comodo per tal uso; e in vicinanza sono le <lb></lb> Fornaci del vetro, e fuori della Porta di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Frediano sull'Arno esiste un numero gran-<lb></lb> de di Barche, e Navicelli che trasportano <lb></lb> per il Fiume ogni sorte di mercanzìe, e per-<lb></lb> sone a Pisa, e Livorno.</s><s id="id410016"> Prendendo a mano <lb></lb> sinistra si trova il Conservatorio delle <lb></lb> Religiose di</s></p> <p id="id410027" type="main"><s id="id410030"><expan abbr="SAN">S.</expan> FAANCESCO DI SALES chiamato il Conven-<lb></lb> tino, nella di cui Chiesa fatta con disegno <lb></lb> di Anton Ferri, si vede all'Altar maggiore <lb></lb> la Tavola del Santo dipinta da Ignazio <lb></lb> Hugsford, e le due laterali sono di Giusep-<lb></lb> pe Grifoni, in una rimirasi un Crocifisso <lb></lb> con <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Corsini, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Francesca di <lb></lb> Chantal, e nell'altra la Visitazione di Ma-<lb></lb> ria.</s><s id="id410062"> Queste Religiose tengono con zelo ed <lb></lb> <arrow.to.target n="a16"></arrow.to.target> <pb pagenum="(242)"></pb> esemplarità in educazione molte Ragazze, <lb></lb> e insegnano loro oltre gli esercizj di pietà, <lb></lb> il ricamo, cucito, ed altri lavori adattati <lb></lb> alle respettive età, e capacità; come pure <lb></lb> danno lezione di cimbalo, canto, e di qual-<lb></lb> che lingua estera.</s><s id="id410098"> Uscendo, e volgendo <lb></lb> per la prima strada a destra si trova la <lb></lb> Chiesa di</s></p> <p id="id410109" type="foot"><s id="id410112"><foot.target id="a16"></foot.target>16</s></p> <p id="id410120" type="main"><s id="id410123"><expan abbr="SAN">S</expan> SALVADORE detta volgarmente dei <lb></lb> Mendicanti.</s><s id="id410130"> In antico era questo Mona-<lb></lb> stero dei Monaci Camaldolensi i quali es-<lb></lb> sendo Padroni di quasi tutte le Case di quel-<lb></lb> le contrade, presero il nome di Camaldoli. </s><lb></lb> <s id="id1604867">Dopo varie vicende serve adesso di Scuo-<lb></lb> le di Ragazze per l'Arte di tesser lino, la-<lb></lb> na, ed altro.</s><s id="id410156"> E seguitando, e poi volgen-<lb></lb> do a destra si trova la Chiesa delle</s></p> <p id="id410164" type="main"><s id="id410168">CONVERTITE dove sono di mano del <lb></lb> Poccetti la Natività del Signore, la Depo-<lb></lb> sizione della Croce, e un <expan abbr="San">S.</expan> Michele Arcan-<lb></lb> gelo in Sagrestìa; e il Crocifisso all'Altar <lb></lb> maggiore è di Baldassar Vermosser Fiam-<lb></lb> mingo.</s><s id="id410191"> Dirimpetto si trova la Chiesa del-<lb></lb> le Religiose Francescane di</s></p> <p id="id410199" type="main"><s id="id410202"><expan abbr="SANTA">S.</expan> CHIARA ove sono due Tavole di molta <lb></lb> stima; il Cristo morto di Pietro Perugino; <lb></lb> e di Lorenzo di Credi la Natività del Signo-<lb></lb> re.</s><s id="id410216"> Vago assai è l'Altar maggiore con due <lb></lb> <pb pagenum="(243)"></pb> statue di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco, e di <expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara di <lb></lb> mano di Leonardo del Tasso, e oltre ai mar-<lb></lb> mi osservansi alcuni lavori in tutti tre gli <lb></lb> Altari di terra della Robbia, e lo sfondo della <lb></lb> volta è dipinto dal Ferretti.</s><s id="id410243"> Questo Mona-<lb></lb> stero fu fondato dal Cardinale Ottavia-<lb></lb> no Ubaldini, che fu il primo che portas-<lb></lb> se il Cappello rosso, lo che seguì sotto In-<lb></lb> nocenzio IV nel 1247.</s><s id="id410262"> Proseguendo verso <lb></lb> la Porta Romana è la Chiesa detta</s></p> <p id="id410270" type="main"><s id="id410274">LA CALZA, Chiesa antichissima stata abi-<lb></lb> tata prima da Religiose Gerosolimitane, e <lb></lb> quindi dai Gesuati, quali soppressi fu ri-<lb></lb> dotta Prebenda Abbaziale.</s><s id="id410288"> In questa Chie-<lb></lb> sa oltre la bella Tavola del Ghirlandajo di <lb></lb> Maria circondata dagli Angeli con <expan abbr="San">S.</expan> Za-<lb></lb> nobi, e <expan abbr="San">S.</expan> Giusto, sono un Cristo, ed una <lb></lb> Pietà, con i Santi <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista, Girolamo, <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Colombini, e la Maddalena del Pittor <lb></lb> Vannini copiata dall'originale di Pietro Pe-<lb></lb> rugino che è nella Villa del Poggio; siccome <lb></lb> l'Orazione all'Orto dello stesso, che dalla <lb></lb> Chiesa è stata trasferita nel Coro dove è l'<lb></lb> <foreign lang="la"><emph type="italics">Ecce Homo</emph></foreign> di Santi Pacini, e una Vergine <lb></lb> addolorata d'Ignazio Hugford, del quale <lb></lb> ancora è la Tavolina di Gesù buon Pastore, <lb></lb> che sta all'Altare di una Cappella dei Preti, <lb></lb> che fanno gli Esercizj Spirituali.</s><s id="id410356"> Essendo <lb></lb> <pb pagenum="(244)"></pb> l'antico Convento di presente Casa di Eser-<lb></lb> cizj dei Sacerdoti della Congregazione di <lb></lb> Gesù Salvatore, è stato con la detta Chiesa <lb></lb> rifatto quasi dai fondamenti.</s><s id="id410378"> Vedesi nel <lb></lb> Refettorio dipinto dal Gherardini, Zocchi, <lb></lb> Gricci, e Mannaioni, un Cenacolo a fresco <lb></lb> di mano del Francabigio.</s><s id="id410390"> E' da osservarsi <lb></lb> in faccia alla Porta una singolarissima ope-<lb></lb> ra di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni; ove ha in una <lb></lb> femmina vestita di Regio ammanto effigia-<lb></lb> ta Firenze, con attorno altre femmine che <lb></lb> simboleggiano le Città Provinciali in atto <lb></lb> di render tributo alla loro Regina; pittura <lb></lb> di presente con sommo dispiacere degl'In-<lb></lb> tendenti assai danneggiata.</s><s id="id410970"> E proseguen-<lb></lb> do per il Borgo trovasi la Chiesa di</s></p> <p id="id410977" type="main"><s id="id410980"><expan abbr="SAN">S.</expan> PIERO IN GATTOLINO in cui a mano <lb></lb> destra della Tribuna è una Crocifissione <lb></lb> del Passignano; e ivi accanto è la Compa-<lb></lb> gnia del Sacramento, che fu nel 1776 di-<lb></lb> pinta a fresco da Domenico Stagi, e le fi-<lb></lb> gure da Pietro della Nave; nello sfondo si <lb></lb> vede Maria, e <expan abbr="San">S.</expan> Francesco d'Assisi,e nelle <lb></lb> pareti la Vigilanza, e le sette Virtù.</s><s id="id411011"> La Ta-<lb></lb> vola di Maria è di Alessandro Fei detto del <lb></lb> Barbiere.</s><s id="id411021"> Quivi fu sepolto il Pittor <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni.</s><s id="id411027"> Quindi vicino trovasi il.</s></p> <p id="id411032" type="main"><s id="id411035">MONASTERO detto di Annalena di Reli-<lb></lb> <pb pagenum="(245)"></pb> giose dell'Ordine di <expan abbr="San">S</expan> Domenico, nella cui <lb></lb> Chiesa, che fu restaurata col disegno di <lb></lb> Antonio Ferri nel 1701., vedesi la soffitta <lb></lb> con sfondo di mano di Anton Domenico <lb></lb> Gabbiani, adorno d'architettura da Ro-<lb></lb> mualdo Botti; ed il piccolo sfondo, sotto il <lb></lb> Coro delle Monache, d'Antonio Puglieschi, <lb></lb> e la tribuna della Cappella maggiore di <lb></lb> Pietro Dandini.</s><s id="id411075"> Sono di pregio le Tavole <lb></lb> degli Altari, fra le quali quella di Fra Fi-<lb></lb> lippo Lippi della Natività di Cristo con <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Ilarione, che è il ritratto al naturale di Fra <lb></lb> Roberto Malatesti, fratello di Annalena <lb></lb> Fondatrice di detto Monastero.</s><s id="id411097"> In vicinan-<lb></lb> za trovasi un Oratorio antichissimo detto <lb></lb> dei Bini, e dicontro l'antica abitazione già <lb></lb> di questa Nobile Famiglia, acquistata di-<lb></lb> poi dal Marchese Torrigiani, da cui lo com-<lb></lb> prò il Granduca Leopoldo, ove esiste il ma-<lb></lb> gnifico</s></p> <p id="id411124" type="head"><s id="id411127">MUSEO D'ISTORIA NATURALE.</s></p> <p id="id411132" type="main"><s id="id411135">E' questo un ampio Palazzo, che il Gran-<lb></lb> duca Leopoldo comprò dalla suddetta <lb></lb> Casa Torrigiani, che racchiude quanto <lb></lb> può desiderare il contemplatore della na-<lb></lb> tura, ed è un monumento degno della <lb></lb> grandezza di detto Principe. </s></p><lb></lb> <pb pagenum="(246)"></pb> <p id="id1605508" type="main"><s id="id1605509">Apre l'ingresso alla Storia Naturale una <lb></lb> vastissima collezione di Anatomìa dell'uo-<lb></lb> mo eseguita in cera secondo lo stato natu-<lb></lb> rale, e le descrizioni dei migliori Autori, <lb></lb> e che è compresa in 16. Stanze, e due Gal-<lb></lb> lerìe, in una della quali esiste una copiosa <lb></lb> serie di tuttociò che concerne l'Ostetricia, <lb></lb> compresevi le operazioni più difficili, co-<lb></lb> me per esempio la sezione della sinfisi, e <lb></lb> il parto cesareo.</s><s id="id411204"> Seguendo l'incominciato <lb></lb> regno animale si entra in altra Galleria, <lb></lb> che da un lato offre una serie di uccelli, <lb></lb> dall'altra una di pesci, preparato ciascu-<lb></lb> no ad imitazione del vivente, e corredato <lb></lb> del respettivo nome.</s><s id="id411224"> I quadrupedi sono <lb></lb> custoditi in due ample stanze al primo pia-<lb></lb> no.</s><s id="id411234"> Si entra in seguito in una stanza de-<lb></lb> stinata ai Rettili; indi in altra che com-<lb></lb> prende gli Insetti: si passa poi ad una nel-<lb></lb> la quale sono i Vermi gelatinosi; poi in al-<lb></lb> tra in cui sono i Testacei; ed una collezio-<lb></lb> ne completa di conchiglie; e finalmente in <lb></lb> un altra, che comprende una serie di Ver-<lb></lb> mi Litofiti, con la quale termina il regno <lb></lb> animale.</s></p> <p id="id411269" type="main"><s id="id411273">Una stanza in cui sono raccolti i semi, <lb></lb> fiori, foglie, radici, legni, gomme, resi-<lb></lb> <pb pagenum="(247)"></pb> ne <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, apre l'ingresso al regno vegetabile <lb></lb> compreso in questa; ed in altre due conse-<lb></lb> cutive, nelle quali si conservano frutte per-<lb></lb> fettamente simili al vero, funghi e pian-<lb></lb> te imitate con cera, perchè non possono <lb></lb> prepararsi asciugandole come sogliono fare <lb></lb> delle altre piante i Botanici: evvi inoltre un <lb></lb> copioso erbario di effettive piante asciuga-<lb></lb> te, e compresse tra fogli, ciascuno col re-<lb></lb> spettivo nome, come ogni altra cosa costi-<lb></lb> tuente il Museo, e coll'Anatomìa esattis-<lb></lb> sima del proprio fiore.</s></p> <p id="id411469" type="main"><s id="id411473">Si scende in seguito nel regno minerale <lb></lb> a cui dà principio una grande stanza nella <lb></lb> quale sono ricchissime collezioni d'Oro, Ar-<lb></lb> gento, Platina, e Rame: la consecutiva <lb></lb> comprende il Ferro, e le Piriti, lo Stagno, <lb></lb> Piombo, e Mercurio sono in quella che vie-<lb></lb> ne appresso; essendo nella quarta disposte <lb></lb> le Piriti, e le sostanze saline ed infiammabili.</s></p> <p id="id411504" type="main"><s id="id411507">Dai Minerali si passa ai Fossili, e s'inco-<lb></lb> mincia con le varie combinazioni della ter-<lb></lb> ra calcaria, poste nella precedente stanza, <lb></lb> a cui ne seguono due altre le quali com-<lb></lb> prendono le altre terre Pirite, Magnesia, <lb></lb> Argilla, Silicea, nei diversi loro stati dal <lb></lb> friabile e polveroso a quello di durissime <lb></lb> pietre.</s><s id="id411536"> L'altra contigua stanza racchiude <lb></lb> <pb pagenum="(248)"></pb> e pietre preziose, e le gemme, ed anco <lb></lb> le pietre composte, come Porfidi, Grana-<lb></lb> ti <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s></p> <p id="id411556" type="main"><s id="id411559">Una stanza è aggiunta in appendice a <lb></lb> tutto ciò per racchiudere i Bezoarri, e le <lb></lb> petrificazioni di piante, e di animali.</s><s id="id411571"> Fi-<lb></lb> nalmente un altra stanza ove sono diversi <lb></lb> utensili, ed altre cose dell'Isole d'Otaiti, e <lb></lb> quindi nella contigua ci sono i lavori di ce-<lb></lb> ra fatti dal Zumbo, e diverse Mummie.</s><s id="id411588"> Re-<lb></lb> stano molti fossili e minerali non ancor po-<lb></lb> sti in vista, capaci di riempire parecchi <lb></lb> stanze; e vanno ancor facendosi altre cose <lb></lb> per render sempre più completo quest'utile <lb></lb> ramo di cognizioni umane.</s><s id="id411609"> Avvi inoltre un <lb></lb> Giardino, in cui vegetano circa tremila <lb></lb> piante,ed un salone nel quale sono raccolti <lb></lb> quasi tutti i minerali Toscani; ed in altro <lb></lb> luogo sono chiuse le produzioni degli in-<lb></lb> dustriosi Isolani del Mar Pacifico.</s></p> <p id="id411631" type="main"><s id="id411634">L'accesso è aperto a tutti ogni mattina, <lb></lb> eccettuate le Feste </s><s id="id1605904">Ivi il Filosofo specula <lb></lb> e contempla; il Curioso ritrova inaspettate <lb></lb> cognizioni dalla semplice osservazione, e <lb></lb> l'Artefice vi ravvisa le specie, e le varietà <lb></lb> dei corpi, che possono essere utili all'arte <lb></lb> sua; e finalmente tutti in generale impa-<lb></lb> rano a conoscerela natura, ed a viepiù am-<lb></lb> <pb pagenum="(249)"></pb> mirare il Creatore nella varietà immensa <lb></lb> delle produzioni.</s><s id="id411677"> Uscendosi trova la Chie-<lb></lb> sa delle Monache di</s></p> <p id="id411685" type="main"><s id="id411688"><expan abbr="SAN">S.</expan> PIER MARTIRE, stato Convento di Mo-<lb></lb> naci Camaldolensi.</s><s id="id411695"> Osservisi la Colonna di <lb></lb> marmo misto di Seravezza, fatta erigere <lb></lb> da Cosimo I. per la Vittoria di Marciano. </s><lb></lb> <s id="id1605987">Questa Chiesa è lunga braccia 90., e larga <lb></lb> 25 </s><s id="id1605994">Entrati a man destra al secondo Altare <lb></lb> vi è un <expan abbr="San">S.</expan> Rocco con <expan abbr="Sant'">S</expan> Antonio, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Cate-<lb></lb> rina di mano di Piero di Cosimo; dopo la <lb></lb> Porta del fianco è da osservarsi la Tavola <lb></lb> di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio Abate, che risana alcuni <lb></lb> intermi, opera di Ottavio Vannini, e nel <lb></lb> seguente vi è Maria con <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Pier Martire, e <expan abbr="San">S.</expan> Tommaso d'Aquino del <lb></lb> Vignali.</s><s id="id411741"> Quindi in una delle Cappelle di <lb></lb> fronte è il deposito del celebre Medico <lb></lb> Giuseppe del Papa, e ivi accanto è la <lb></lb> rarissima pittura a fresco di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> da <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Giovanni, fatta per Giulio Parigi celebre <lb></lb> Architetto; In questa è dipinto <expan abbr="San">S.</expan> Felice <lb></lb> Prete in atto di soccorrere <expan abbr="San">S.</expan> Massimo Ve-<lb></lb> scovo di Nola moribondo per il freddo, <lb></lb> e per la fame con premergli in bocca un <lb></lb> grappolo di uva miracolosa mente trova-<lb></lb> to sopra la neve.</s><s id="id411781"> Accanto di mano del <lb></lb> Ghirlandajo vedonsi vari Santi; e dipoi <lb></lb> <pb pagenum="(250)"></pb> nella Cappella delle Monache vi è Ma-<lb></lb> ria con <expan abbr="San">S.</expan> Giacinto, e <expan abbr="San">S.</expan> Pier Martire di <lb></lb> mano di Jacopo da Empoli.</s><s id="id411803"> Seguitando <lb></lb> verso la porta, sotto il Coro è degna di <lb></lb> stima la Tavola di Salvator Rosa, nella <lb></lb> quale figurò in tempo notturno Cristo <lb></lb> sull'onde del mare, che porge la mano a <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Pietro naufragante.</s><s id="id411824"> In ultimo trovasi <lb></lb> il Martirio di <expan abbr="Santa">S</expan> Cecilia da Jacopo Chia-<lb></lb> vistelli eccellente ancora nell'architettu-<lb></lb> ra, e che è quì sepolto.</s><s id="id411839"> Contiguo è di mano <lb></lb> del Ticciati il Deposito del celebre Pitto-<lb></lb> re Antonio Gabbiani, come pure dalla <lb></lb> parte opposta si vede quello di Giuseppe <lb></lb> Piamontini Scultore di gran merito.</s><s id="id411856"> Per <lb></lb> via Maggio ci sono le abitazioni dei Gui-<lb></lb> di, Ridolfi, d'Elci, Michelozzi, Firidol-<lb></lb> fi <expan abbr="eccetera">ec.</expan>, e per l'altra via a man destra si <lb></lb> passa a vedere il grandioso</s></p> <p id="id411875" type="main"><s id="id411879">PALAZZO DI <expan abbr="SUA MAESTÀ">S. M.</expan>, che è uno dei più <lb></lb> famosi edifizj, che si vedono in Italia. </s><lb></lb> <s id="id1606296">Questo venne incominciato col disegno di <lb></lb> Filippo di Ser Brunellesco a spese di Lu-<lb></lb> ca Pitti Gentiluomo Fiorentino, e però <lb></lb> comunemente dicesi ancora Palazzo dei <lb></lb> Pitti, quantunque fino dal tempo del <lb></lb> Granduca Cosimo I, e di Eleonora di <lb></lb> Toledo sua moglie, che lo comprò, dive-<lb></lb> <pb pagenum="(251)"></pb> nisse abitazione dei Granduchi, e fu molto <lb></lb> accresciuta da Cosimo II. nel 1619, e dal <lb></lb> Granduca Leopoldo.</s><s id="id411926"> Di questo edifizio <lb></lb> dovendo far parola brevemente descri-<lb></lb> verò le Statue, e le Pitture insigni, e l'<lb></lb> altre cose di pregio, che vi si trovano. </s><lb></lb> <s id="id1606356">Primieramente la facciata di questo Pa-<lb></lb> lazzo lunga braccia 250. in circa, ed alta <lb></lb> a proporzione, è tutta incrostata di boz-<lb></lb> ze di pietre forti di ordine rustico, ma così <lb></lb> ben divisato, che è una maestosa bellez-<lb></lb> za.</s><s id="id411964"> Più vaga però riesce la vista della <lb></lb> Loggia, e del Cortile, fatta con disegno <lb></lb> dell'Ammannato, il quale cambiò l'or-<lb></lb> dine della prima architettura, con tale <lb></lb> avvedutezza però, che non disconvenis-<lb></lb> se all'opera già cominciata, onde si vede <lb></lb> il primo Appartamento di forma dorica, <lb></lb> il secondo di ordine jonico, ed il terzo <lb></lb> di corintio, tutri e tre adornati di va-<lb></lb> rie colonne, di bellissimi fregi, e di un <lb></lb> ricchissimo cornicione.</s><s id="id412004"> In faccia del Cor-<lb></lb> tile è una grotta, dentro la quale si tro-<lb></lb> va una Peschiera di forma ovata con va-<lb></lb> rj zampilli di acqua, che scaturiscono <lb></lb> dalla terra al cenno di Mosè ivi rappre-<lb></lb> sentato in una grande Statua di porfido. </s><lb></lb> <s id="id1606449">Adornano ancora la facciata due altre <lb></lb> <pb pagenum="(252)"></pb> pile con sue fontane vagamente intaglia-<lb></lb> te; come altresì due Statue di marmo, <lb></lb> che una rappresenta Pasquino, che so-<lb></lb> stiene Alessandro; l'altra Ercole, che ha <lb></lb> superato Anteo, amendue di maniera <lb></lb> Greca.</s><s id="id412056"> Vedesi una Fontana sopra la grotta <lb></lb> al pari del primo piane di questo Palaz-<lb></lb> zo con un gran Vivaio, nel quale scher-<lb></lb> zano alcuni Putti di marmo sopra Cigni, <lb></lb> e nel mezzo è una gran tazza di porfido <lb></lb> scolpita da Franccsco Ferrucci, nella qua-<lb></lb> le versano in copia le acque.</s><s id="id412082"> Sono le <lb></lb> Stanze dell'Appartamento Reale, e mol-<lb></lb> te altre tutte adorne di stucchi dorati, <lb></lb> e gran parte sono dipinte di mano dei <lb></lb> più rari, ed eccellenti Maestri, fra i quali <lb></lb> si annoverano Pietro da Cortona, Ciro <lb></lb> Ferri, Giovanni da <expan abbr="San">S</expan> Giovanni, il Vol-<lb></lb> terrano, Bernardino Poccetti, Giordano, <lb></lb> il Gabbiani, ed altri.</s><s id="id1606547"> Non essendo stata <lb></lb> fatta finora nelle vecchie edizioni di <lb></lb> questo Libro veruna descrizione di que-<lb></lb> sto Palazzo, spero riuscirà gradevole, che <lb></lb> io descriva le Reali stanze, che sono es-<lb></lb> poste all'osservazione dei Forestieri, e de-<lb></lb> gl'Intendenti.</s><s id="id412206"> Avanti di salir le scale avvi <lb></lb> in qualche distanza a mano sinistra la <lb></lb> Cappella Reale, le di cui pareti furono di-<lb></lb> <pb pagenum="(253)"></pb> pinte dal Pittore Ademollo Milanese.</s></p> <p id="id412226" type="main"><s id="id412229">Ascese le prime 4 branche della scala <lb></lb> principale si entra in un ricetto, e quin-<lb></lb> di in una Sala.</s><s id="id412240"> Quivi si osserveranno 10. <lb></lb> Statue di marmo di qualche merito.</s><s id="id412246"> Sopra <lb></lb> la Porta d'ingresso esiste il Busto del <lb></lb> Granduca Pietro Leopoldo, e sopra l'altra <lb></lb> di faccia quello del Granduca Ferdinan-<lb></lb> do III. il primo fatto dallo Spinazzi, e <lb></lb> questo dal Belli.</s></p> <p id="id412267" type="main"><s id="id412271">Si passa nel Salone che divide i due <lb></lb> Quartieri principali, dipinto dal Pittor <lb></lb> Terreni.</s><s id="id412281"> Esistono in 6. nicchie per or-<lb></lb> namento 6. Statue, e lungo le pareti 12. <lb></lb> Busti di marmo.</s></p> <p id="id412295" type="main"><s id="id412298">A mano sinistra è un vasto magnifi-<lb></lb> co Quartiere abitato dalle <expan abbr="Loro Maestà">LL. MM.</expan> nell'<lb></lb> Estate, e a mano destra si entra nella</s></p> <p id="id412313" type="head"><s id="id412316"><emph type="italics">Prima Camera detta di Venere.</emph></s></p> <p id="id412324" type="main"><s id="id412328">Dipinta da Pietro Berrettini da Cortona. </s><lb></lb> <s id="id1606738">Nella volta si vede Pallade che toglie la <lb></lb> gioventù a Venere, che resta nuda sul <lb></lb> letto, a cui fanno corteggio varie lasci-<lb></lb> ve femmine.</s><s id="id412346"> Presso la medesima è pure <lb></lb> Cupido.</s><s id="id412352"> Mercurio accompagna Pallade <lb></lb> mentre essa conduce la Gioventù ad Er-<lb></lb> <pb pagenum="(254)"></pb> cole, simbolo della Fatica, e della Virtù.</s></p> <p id="id412370" type="main"><s id="id412373">Gli stucchi dei 2. Pontefici, e dei sei <lb></lb> primi Granduchi Medici furono fatti dal <lb></lb> Salvestrini</s></p> <p id="id412387" type="main"><s id="id412391">Sotto la volta ci sono 8. Lunette, nelle <lb></lb> quali sono espressi diversi Eroi dell'an-<lb></lb> tichità, che seppero preservarsi dalle pas-<lb></lb> sioni illecite.</s></p> <p id="id412409" type="main"><s id="id412413">Seleuco che langue in letto disposto a <lb></lb> morire piuttosto che di palesare la sua <lb></lb> passione verso Stratonica sua matrigna.</s></p> <p id="id412424" type="main"><s id="id412428">Alessandro per vincere la passione della <lb></lb> libidine non volge gli sguardi versola Spo-<lb></lb> sa di Dario accompagnata da altre Con-<lb></lb> cubine divenure sue prigioniere.</s></p> <p id="id412444" type="main"><s id="id412448">Antioco che sprezzando i vezzi di bella <lb></lb> giovine scioglie le vele ai venti in tempo <lb></lb> di fiera burrasca.</s></p> <p id="id412459" type="main"><s id="id412462">Crispo di Costantino che per non con-<lb></lb> taminar l'onor del Padre fugge sprezzan-<lb></lb> do le lusinghe della matrigna.</s></p> <p id="id412475" type="main"><s id="id412478">Augusto che chiude gli occhi all'in-<lb></lb> gannatrice Sirena del Nilo, e prudente-<lb></lb> mente se ne libera.</s></p> <p id="id412491" type="main"><s id="id412494">Ciro che non si lascia vincere dalle <lb></lb> lusinghe di Pantea sua prigioniera, allon-<lb></lb> tanandosene.</s></p> <p id="id412506" type="main"><s id="id412510">Scipione che rifiuta la conversazione di <lb></lb> bellissime donne sue prigioniere. </s></p> <pb pagenum="(255)"></pb> <p id="id1606975" type="main"><s id="id1606976">In questa stanza si osservano presen-<lb></lb> temente i seguenti Quadri.</s></p> <p id="id412530" type="main"><s id="id412533">Due Marine, e due Paesi di Salvador <lb></lb> Rosa, e una Battaglia un Ritratto, e <expan abbr="Sant'">S.</expan> <lb></lb> Antonio del medesimo.</s><s id="id412543"> Una Battaglia del <lb></lb> Borgognone, il Riposo in Egitto del Gab-<lb></lb> biani, un Paese del Botti, Ineantesimo <lb></lb> di Circe del Veronese, e un Baccanale di <lb></lb> Rubens.</s></p> <p id="id412561" type="main"><s id="id412565">Quattro Tavole di Giallo di Siena con <lb></lb> Vasi sopra ornano questa stanza</s></p> <p id="id412573" type="head"><s id="id412576"><emph type="italics">Seconda Camera detta di Apollo.</emph></s></p> <p id="id412584" type="main"><s id="id412588">Nella Volta si vede Apollo a cui Pallade <lb></lb> e Mercurio presenta la Gioventù ed egli <lb></lb> le addita Ercole simboleggiato per la fa-<lb></lb> tica, invitandola a contemplar la Sfera, <lb></lb> ove distinguonsi i mori celesti, esortan-<lb></lb> dola ad acquistar la Virtù.</s><s id="id412611"> L'Apollo, e <lb></lb> l'Ercole sono di Pietro da Cortona, ed <lb></lb> il restante di Ciro Ferri suo Scolare.</s></p> <p id="id412621" type="main"><s id="id412625">Nelle Lunette sono effigiati i seguenti <lb></lb> fatti Istorici.</s></p> <p id="id412633" type="main"><s id="id412636">Giulio Cesare per non perdere il teso-<lb></lb> ro del tempo stando in piedi ascolta leg-<lb></lb> gere un Libro.</s></p> <p id="id412648" type="main"><s id="id412652">Augusto doppo di aver chiuso il Tem-<lb></lb> <pb pagenum="(256)"></pb> pio di Giano atsende alle Muse, e Virgi-<lb></lb> lio gli legge un squarcio dell'Eneide.</s></p> <p id="id412670" type="main"><s id="id412673">Alessandro essendo per porsi in viag-<lb></lb> gio si fa dare da un Paggio il Poema di <lb></lb> Omero, che stimava al pari dei suoi <lb></lb> trionfi.</s></p> <p id="id412688" type="head"><s id="id412692">Giustiniano con i suoi Consiglieri va <lb></lb> formando il Codice delle Leggi.</s></p> <p id="id412700" type="main"><s id="id412703"><emph type="italics">I. Quadro.</emph></s></p> <p id="id412719" type="main"><s id="id412722">Santa Famiglia di Rubens <note id="id1607239" n="1"><p id="id412820" type="main"><s id="id412823"> Il metodo è di cominciar sempre a destra <lb></lb> entrando nelle stanze. </s></p></note>.</s></p> <p id="id412727" type="main"><s id="id412730">La Vergine, e <expan abbr="San">S.</expan> Filippo di Carlo Ma-<lb></lb> ratta.</s></p> <p id="id412738" type="main"><s id="id412742"><expan abbr="San">S.</expan> Francesco di Carlo Dolci.</s></p> <p id="id412746" type="main"><s id="id412750">Santa Famiglia di Andrea del Sarto.</s></p> <p id="id412755" type="main"><s id="id412758">Ritratto di un Vescovo Maronita di <lb></lb> Giorgione.</s></p> <p id="id412766" type="main"><s id="id412769"><expan abbr="Santa">S.</expan> Famiglia di Paris Bordone.</s></p> <p id="id412774" type="main"><s id="id412777"><expan abbr="San">S.</expan> Francesco di Rubens.</s></p> <p id="id412782" type="main"><s id="id412785">Ritratto di un Principe Spagnolo di <lb></lb> Tiziano.</s></p> <p id="id412793" type="main"><s id="id412796">Diana Cacciatrice di Vandich.</s></p> <p id="id412801" type="main"><s id="id412804">Filippo II. Re di Spagna di Tiziano.</s></p> <p id="id412809" type="main"><s id="id412813"><expan abbr="San">S.</expan> Maria Maddalena di Guido Reni.</s></p> <pb pagenum="(257)"></pb> <p id="id1607431" type="main"><s id="id1607432">Ritratto di Tiziano.</s></p> <p id="id412840" type="main"><s id="id412844">La Deposizione della Croce del Cigoli.</s></p> <p id="id412848" type="main"><s id="id412852"><expan abbr="San">S.</expan> Sebastiano di Tiziano.</s></p> <p id="id412856" type="main"><s id="id412860">Il Salvadore in Emaus del medesimo.</s></p> <p id="id412864" type="main"><s id="id412868">Diogene di Carlo Dolci.</s></p> <p id="id412872" type="main"><s id="id412876">Bambino in culla d Santi di Tito.</s></p> <p id="id412881" type="main"><s id="id412884">La Vergine del Guercino.</s></p> <p id="id412889" type="main"><s id="id412892">Ritratto di Giorgione.</s></p> <p id="id412897" type="main"><s id="id412900">Il Salvador di Paolo Veronese.</s></p> <p id="id412905" type="main"><s id="id412908">Ritratto di Andrea del Sarto.</s></p> <p id="id412913" type="main"><s id="id412916">Ritratto di Femmina di Paris Bordone.</s></p> <p id="id412921" type="main"><s id="id412925">L'Annunziazione di Paolo Veronese.</s></p> <p id="id412929" type="main"><s id="id412933"><expan abbr="San">S.</expan> Giuseppe di Guido Reni.</s></p> <p id="id412937" type="main"><s id="id412941">Ritratto del medesimo.</s></p> <p id="id412945" type="main"><s id="id412949">Federigo Duca d'Urbino in fascie del <lb></lb> Baroccio.</s></p> <p id="id412956" type="main"><s id="id412960">Baccanale della Scuola del Veronese.</s></p> <p id="id412964" type="main"><s id="id412968">Esistono due Tavole grandi di parago-<lb></lb> ne.</s><s id="id412975"> Tra le finestre è altra Tavola d'<lb></lb> alabastro coturnino di Volterra, e dicon-<lb></lb> tro un'altra di verde antico.</s></p> <p id="id412987" type="head"><s id="id412991"><emph type="italics">Terza Camera detta di Marte.</emph></s></p> <p id="id412999" type="main"><s id="id413003">Fu dipinta da Pietro da Cortona.</s><s id="id413006"> Nel <lb></lb> mezzo della volta si osservano diversi <lb></lb> combattimenti, e vi è figurato Marte in <lb></lb> atto di ricevere Ercole in età virile pre-<lb></lb> <arrow.to.target n="a17"></arrow.to.target> <pb pagenum="(258)"></pb> sentatogli dalla Dea della Sapienza.</s></p> <p id="id413035" type="foot"><s id="id413038"><foot.target id="a17"></foot.target>17</s></p> <p id="id413046" type="main"><s id="id413050">Sacrifizio di Abramo dell'Allori.</s></p> <p id="id413054" type="main"><s id="id413058">Segretario di Cosimo I. di Paolo Ve-<lb></lb> ronese.</s></p> <p id="id413066" type="main"><s id="id413069"><expan abbr="San">S.</expan> Pietro di Carlo Dolci.</s></p> <p id="id413074" type="main"><s id="id413077">Paolo III. di Tiziano.</s></p> <p id="id413082" type="main"><s id="id413085">Apollo del Guercino.</s></p> <p id="id413090" type="main"><s id="id413093">Annunziazione di Andrea del Sarto.</s></p> <p id="id413098" type="main"><s id="id413102">Altra del medesimo.</s></p> <p id="id413106" type="main"><s id="id413110">Benedizione del Pane in Emaus del <lb></lb> Guercino.</s></p> <p id="id413117" type="main"><s id="id413121">La Resurrezione del Bassano.</s></p> <p id="id413125" type="main"><s id="id413129">La Deposizione di Guido Reni.</s></p> <p id="id413133" type="main"><s id="id413137">La Vergine con Gesù di Carlo Dolci <lb></lb> con ricca cornice di bronzo dorato con <lb></lb> pietre orientali.</s></p> <p id="id413148" type="main"><s id="id413152"><expan abbr="San">S.</expan> Famiglia di Andrea del Sarto.</s></p> <p id="id413157" type="main"><s id="id413160">Annunziazione del medesimo.</s></p> <p id="id413165" type="main"><s id="id413168"><expan abbr="San">S.</expan> Sebastiano di Andrea Sacchi.</s></p> <p id="id413173" type="main"><s id="id413176">Gesù nell'Orto del Bassano.</s></p> <p id="id413181" type="main"><s id="id413185">Ritratto di Livio Meus.</s></p> <p id="id413189" type="main"><s id="id413193">La Vergine col Figlio, è <expan abbr="San">S.</expan> Giovannino <lb></lb> di Andrea del Sarto.</s></p> <p id="id413201" type="main"><s id="id413205">La Cena di nostro Signore del Bassano.</s></p> <p id="id413210" type="main"><s id="id413213">La Presentazione al Tempio del Vero-<lb></lb> nese.</s></p> <p id="id413221" type="main"><s id="id413225">La Morte di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Egiziaca di Pie-<lb></lb> tro da Cortona. </s></p> <pb pagenum="(259)"></pb> <p id="id1608072" type="main"><s id="id1608073">Un Ritratto di Niccola Cassano.</s></p> <p id="id413241" type="main"><s id="id413245"><expan abbr="Santa">S.</expan> Agnese di Pietro da Cortona.</s></p> <p id="id413249" type="main"><s id="id413253">Ritratto di Andrea con sua Moglie.</s></p> <p id="id413258" type="main"><s id="id413261">Annunziazione del medesimo.</s></p> <p id="id413266" type="main"><s id="id413269">Ornano questa Camera 4. Tavole, che <lb></lb> una di Pietre dure, altra di Scagliola del-<lb></lb> lo Stoppioni, e due di Giallo di Siena,</s></p> <p id="id413284" type="head"><s id="id413288"><emph type="italics">Quarta Camera detta di Giove</emph></s></p> <p id="id413296" type="main"><s id="id413299">Dipinta da Pietro da Cortona.</s><s id="id413302"> Nella <lb></lb> volta si vede Giove che corona Ercole in <lb></lb> età senile, simboleggiato per la Virtù con <lb></lb> altre figure esprimenti la fatica.</s></p> <p id="id413317" type="main"><s id="id413321">Nelle 4. Lunette si vedono: Endimio-<lb></lb> ne, Pallade, Diana che dorme, Adone, <lb></lb> Vulcano, il Cavallo Pegaseo, il Carro <lb></lb> del Sole, e Mercurio con l'Astrolabio in-<lb></lb> ventor dell'ore.</s></p> <p id="id413342" type="head"><s id="id413346"><emph type="italics">Quadri.</emph></s></p> <p id="id413354" type="main"><s id="id413358">Battesimo di Nostro Signore, di Paolo <lb></lb> Veronese.</s></p> <p id="id413365" type="main"><s id="id413369"><expan abbr="Santa">S.</expan> Famiglia del Palma il vecchio.</s></p> <p id="id413373" type="main"><s id="id413377">Un Vescovo di Paolo Veronese.</s></p> <p id="id413381" type="main"><s id="id413385"><expan abbr="Santa">S.</expan> Famiglia del Palma vecchio.</s></p> <p id="id413389" type="main"><s id="id413393"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea di Simon Cantarini.</s></p> <p id="id413397" type="main"><s id="id413401">Clemente VII di Tiziano.</s></p> <p id="id413405" type="main"><s id="id413409"><expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita da Cortona del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Lan-<lb></lb> franchi. </s></p> <pb pagenum="(260)"></pb> <p id="id1608362" type="main"><s id="id1608363">Ritratto di Pietro Aretino di Tiziane.</s></p> <p id="id413428" type="main"><s id="id413431">Ercole di Guido.</s></p> <p id="id413436" type="main"><s id="id413439">Il Salvator di Tiziano.</s></p> <p id="id413444" type="main"><s id="id413447"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo del Baroccio copia sopra <lb></lb> quello del Correggio.</s></p> <p id="id413455" type="main"><s id="id413459"><expan abbr="Santa">S.</expan> Famiglia di Tiziano.</s></p> <p id="id413463" type="main"><s id="id413467">Il Salvator nell'Orto baciato da Giuda <lb></lb> di Scuola Veneziana.</s></p> <p id="id413474" type="main"><s id="id413478">Nostro Signore di Annibale Caracci.</s></p> <p id="id413482" type="main"><s id="id413486">F. Famiglia di Tiziano, copia di quello <lb></lb> di Raffaello che è in Parigi.</s></p> <p id="id413494" type="main"><s id="id413498"><expan abbr="San">S.</expan> Cresci di Pietro da Cortona.</s></p> <p id="id413502" type="main"><s id="id413506">La Vergine con Gesù, e <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni-<lb></lb> no di Pietro Perugino.</s></p> <p id="id413514" type="main"><s id="id413518">Amorino del Volterrano.</s></p> <p id="id413522" type="main"><s id="id413526">Ritratto di un Vescovo del Baroccio.</s></p> <p id="id413531" type="main"><s id="id413534">Venere con Cupido del Volterrano.</s></p> <p id="id413539" type="main"><s id="id413543">Ritratto fatto da Tiziano.</s></p> <p id="id413547" type="main"><s id="id413551">Femmina con lucerna del Fedi.</s></p> <p id="id413555" type="main"><s id="id413559">Ritratto di vecchio di Guido.</s></p> <p id="id413563" type="main"><s id="id413567">Sacra Famiglia della Scuola di Barto-<lb></lb> lommeo.</s></p> <p id="id413574" type="main"><s id="id413578">Baccanale di Tiziano.</s></p> <p id="id413582" type="main"><s id="id413586">Riposo in Egitto del Caravaggio.</s></p> <p id="id413591" type="main"><s id="id413594">Esiste una gran Tavola di Diaspro To-<lb></lb> scano.</s></p> <p id="id413602" type="main"><s id="id413606">Altra Tavola tra le due finestre di <lb></lb> <pb pagenum="(261)"></pb> marmo di seravezza, e altra Tavola di <lb></lb> pietre, e minerali di Toscana.</s></p> <p id="id413622" type="head"><s id="id413626"><emph type="italics">Quinta stanza detta di Ercole.</emph></s></p> <p id="id413634" type="main"><s id="id413637">Nella volta dipinta da Ciro Ferri si <lb></lb> vedono la Prudenza, e Marte che pro-<lb></lb> teggono il povero, e lo sollevano al Cie-<lb></lb> lo mediante la Virtù.</s></p> <p id="id413653" type="head"><s id="id413657"><emph type="italics">Quadri.</emph></s></p> <p id="id413665" type="main"><s id="id413668">Ritratto di Giorgio Vasari di Tiziano.</s></p> <p id="id413673" type="main"><s id="id413677">La Sibilla di Giacomo Palma.</s></p> <p id="id413681" type="main"><s id="id413685">Ritratto di <expan abbr="San">S.</expan> Filippo del Veronese.</s></p> <p id="id413689" type="main"><s id="id413693">Sposalizio di <expan abbr="Sant'">S</expan> Anna di Volterra.</s></p> <p id="id413698" type="main"><s id="id413701">Copia del Coreggio, che è a Capo di <lb></lb> Monte.</s></p> <p id="id413709" type="main"><s id="id413713">Un Presepio di Giulio Romano.</s></p> <p id="id413717" type="main"><s id="id413721">Ritratto di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bellino.</s></p> <p id="id413728" type="main"><s id="id413732">Ritratto di Tiziano</s></p> <p id="id413736" type="main"><s id="id413740"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena cou <expan abbr="San">S.</expan> Massimino <lb></lb> di Pietro da Cortona.</s></p> <p id="id413747" type="main"><s id="id413751">Disputa del Sacramento con <expan abbr="San">S.</expan> Dome-<lb></lb> nico di Andrea del Sarto.</s></p> <p id="id413759" type="main"><s id="id413763">Una Pietà di Andrea del Sarto.</s></p> <p id="id413768" type="main"><s id="id413771">Caino che uccide Abel dello Schiavone.</s></p> <p id="id413776" type="main"><s id="id413780">Moisè al Nilo di Pietro Veronese.</s></p> <p id="id413785" type="main"><s id="id413788">Carità di Guido Reni copia di quella <lb></lb> del Guercino. </s></p> <pb pagenum="(262)"></pb> <p id="id1608981" type="main"><s id="id1608982">Miracolo di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro del Guercino.</s></p> <p id="id413805" type="main"><s id="id413808"><expan abbr="San">S.</expan> Sebastiano di Carlo Lota.</s></p> <p id="id413813" type="main"><s id="id413816"><expan abbr="San">S.</expan> Famiglia di Benedetto da <expan abbr="San">S.</expan> Friano.</s></p> <p id="id413821" type="main"><s id="id413825">Adamo, ed Eva del Bassano.</s></p> <p id="id413829" type="main"><s id="id413833">Ritratto di un Guerriero di Niccolò <lb></lb> Castrucci.</s></p> <p id="id413840" type="main"><s id="id413844"><expan abbr="San">S.</expan> Francesco di Ribera detto lo Spa-<lb></lb> gnoletto.</s></p> <p id="id413852" type="main"><s id="id413856"><expan abbr="San">S.</expan> Famiglia della Scuola di Tiziano.</s></p> <p id="id413860" type="main"><s id="id413864">Altra del Salimbeni.</s></p> <p id="id413868" type="main"><s id="id413872">Fanno pure ornamento in questa Stan-<lb></lb> za due Tavole, che una di scagliola di <lb></lb> Lamberto Gori esprimente il Trionfo di <lb></lb> Tito, e l'altra di marmo.</s></p> <p id="id413887" type="main"><s id="id413891">La sesta stanza, ove erano i Novissimi <lb></lb> dipinti dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Nasini di Siena, che fu-<lb></lb> rono mandati a Siena, comprende i se-<lb></lb> guenti</s></p> <p id="id413909" type="head"><s id="id413912"><emph type="italics">Quadri.</emph></s></p> <p id="id413920" type="main"><s id="id413924"><expan abbr="San">S.</expan> Caterina delle Ruote del Bassano.</s></p> <p id="id413928" type="main"><s id="id413932">La Vergine con Gesù della Scuola del <lb></lb> Coreggio.</s></p> <p id="id413940" type="main"><s id="id413944">Sposalizio della Madonna di Ercole del <lb></lb> Ferrara.</s></p> <p id="id413951" type="main"><s id="id413955">La Sibilla del Garofano.</s></p> <p id="id413959" type="main"><s id="id413963">Martirio di una Santa del Riminaldi.</s></p> <p id="id413967" type="main"><s id="id2737291">Ritratto di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro del Guercino.</s></p> <p id="id2737295" type="main"><s id="id2737299">L'Assunzione di Maria di Peterneuf.</s></p> <p id="id2737304" type="main"><s id="id2737307">Il Salvador di Tiziano. </s></p> <pb pagenum="(263)"></pb> <p id="id1609314" type="main"><s id="id1609315">La Madonna del Tintoretto.</s></p> <p id="id2737320" type="main"><s id="id2737323"><expan abbr="San">S.</expan> Giovanni Evangelista del Dolci.</s></p> <p id="id2737328" type="main"><s id="id2737332">La Vergine con 4. Santi di Andrea <lb></lb> del Sarto.</s></p> <p id="id2737342" type="main"><s id="id2737345">Altra di <expan abbr="Fra">F.</expan> Bartolommeo.</s></p> <p id="id2737350" type="main"><s id="id2737353"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena di Leonardo da <lb></lb> Vinci.</s></p> <p id="id2737361" type="main"><s id="id2737364">Ritratto della prima maniera di Raf-<lb></lb> faello.</s></p> <p id="id2737372" type="main"><s id="id2737376">La Rebecca di Guido.</s></p> <p id="id2737380" type="main"><s id="id2737384">L'Europa di Francesco del Salviati.</s></p> <p id="id2737389" type="main"><s id="id2737392"><expan abbr="San">S.</expan> Giuseppe del Guercino.</s></p> <p id="id2737397" type="main"><s id="id2737400">L'Assunzione di Andrea del Sarto.</s></p> <p id="id2737405" type="main"><s id="id2737409">Ritratto di Masaccio.</s></p> <p id="id2737413" type="main"><s id="id2737417">Ritratto di Leonardo da Vinci.</s></p> <p id="id2737421" type="main"><s id="id2737425">Maria con <expan abbr="San">S.</expan> Sebastiano, e altri Santi <lb></lb> del Rosso.</s></p> <p id="id2737432" type="main"><s id="id2737436">Ritratto di Santa di Leonardo da Vinci.</s></p> <p id="id2737440" type="main"><s id="id2737444">Ritratto di Andrea del Sarto con sua <lb></lb> Moglie.</s></p> <p id="id2737451" type="main"><s id="id2737455">Altra Assunzione di Andrea del Sarto</s></p> <p id="id2737460" type="main"><s id="id2737463">Ritratto di un Religioso del Baroccio.</s></p> <p id="id2737468" type="main"><s id="id2737472">Altro d'una Vecchia di Rubens.</s></p> <p id="id2737476" type="main"><s id="id2737480">2. Ritratti di Tiziano</s></p> <p id="id2737486" type="main"><s id="id2737490"><expan abbr="San">S</expan> Francesco del Cigoli,</s></p> <p id="id2737494" type="main"><s id="id2737498">La Vergine con Gesù di Carlo Dolci.</s></p> <p id="id2737503" type="main"><s id="id2737507">Zingana del Caravaggio.</s></p> <p id="id2737511" type="main"><s id="id2737515">La chiamata di <expan abbr="San">S.</expan> Pietro del Cigoli. </s></p> <pb pagenum="(264)"></pb> <p id="id1609667" type="main"><s id="id1609668">Ritratto di Tiziano.</s></p> <p id="id2737527" type="main"><s id="id2737531"><expan abbr="San">S.</expan> Famiglia della prima maniera del <lb></lb> Coreggio.</s></p> <p id="id2737538" type="main"><s id="id2737542">Quattro Tavole esistono in questa stan-<lb></lb> za, che una commessa di pietre dure, <lb></lb> una di porfido, e due di diaspro di Barga.</s></p> <p id="id2737554" type="head"><s id="id2737558"><emph type="italics">Settima Stanza detta della Stufa.</emph></s></p> <p id="id2737566" type="main"><s id="id2737570">La volta di questa Stanza fu dipinta <lb></lb> da Matteo Rosselli, e nelle Pareti furono <lb></lb> rappresentate le quattro età dai mara-<lb></lb> vigliosi pennelli di Pietro da Cortona.</s></p> <p id="id2737585" type="main"><s id="id2737589">Passerò adesso a far parola dell'annesso</s></p> <p id="id2737594" type="main"><s id="id2737598">GIARDINO DI BOBOLI il più amplo, e de-<lb></lb> lizioso di questa nostra Capitale.</s><s id="id2737606"> La sua cir-<lb></lb> conferenza fino alle mura della Città per <lb></lb> lungo tratto si estende, nella quale il col-<lb></lb> le, e il piano, il domestico, e il salvatico <lb></lb> scherzano gentilmente </s><s id="id1609805">E' divisa in boschet-<lb></lb> ti, in prati, in lunghi viali, e fontane.</s><s id="id2737628"> Lo <lb></lb> adornano moltissime Statue, ed è ripieno <lb></lb> di alberi, di fiori d'ogni sorte, e di a-<lb></lb> grumi.</s><s id="id2737642"> Vedesi in faccia alla porta che <lb></lb> mette in esso dalla Piazza, una Grotta. </s><lb></lb> <s id="id1609840">Le due statue, Apollo, e Cerere sono di <lb></lb> mano di Baccio Bandinelli; nei quattro <lb></lb> angoli di essa furono collocate quattro <lb></lb> <pb pagenum="(265)"></pb> Statue di Michelagnolo Buonarroti, ma <lb></lb> solamente abbozzate, le quali doveano <lb></lb> servire per il sepolcro di Papa Giulio II., <lb></lb> e che dal Nipote di Michelagnolo furono <lb></lb> donate al Granduca Francesco.</s><s id="id2737680"> Vi sono <lb></lb> altre statue, che rendono più vaga que-<lb></lb> sta Grotta, adornata di spugne lavorate <lb></lb> in varie forme.</s><s id="id2737693"> La volta fu dipinta dal <lb></lb> Poccetti con sì bizzarre invenzioni, che <lb></lb> nel medesimo tempo reca terrore e diletto, <lb></lb> poichè quell'ingegnoso Pittore, aiutato <lb></lb> in parte da una naturale apertura, che <lb></lb> resta nella volta, finse che la medesima <lb></lb> sembrasse di rovinare, e che da quelle <lb></lb> fessure uscissero vari animali, che ras-<lb></lb> sembrano veri Cosimo Lotti suo scolare <lb></lb> inventò li scherzi di Fontane, e in altri <lb></lb> Giardini Reali, lo che non si conosceva <lb></lb> per l'avanti.</s><s id="id2737735"> In faccia vedonsi due belle <lb></lb> statue di un Paride che ha rapito Elena, <lb></lb> ed una Troia sotto i piedl, di Vincen-<lb></lb> zio Rossi, e in fondo vi è una Femmina <lb></lb> di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Bologna.</s><s id="id2737756"> Si sale con breve cam-<lb></lb> mino ad un Anfiteatro, che risponde di <lb></lb> faccia al Palazzo circondato da mura in <lb></lb> forma di mezzo ovato, nel quale per i <lb></lb> passati tempi feste magnifiche furono rap-<lb></lb> presentate.</s><s id="id2737776"> Quindi per uno Stradone si <lb></lb> <pb pagenum="(266)"></pb> sale ad un bellissimo Teatro avente un <lb></lb> gran Vivaio nel mezzo tutto rimoderna-<lb></lb> to ed abbellito, e sopra vari mostri ma-<lb></lb> rini di marmo fatti da Stoldo Lorenzi <lb></lb> vedesi un Nettuno di bronzo.</s><s id="id2737802"> E' da os-<lb></lb> servarsi alla metà del suddetto Stradone <lb></lb> che conduce alla Fortezza di Belvedere <lb></lb> un Caffeaus in forma di Torretta, da cui <lb></lb> osservansi le adiacenti Colline, e le Città <lb></lb> di Prato, e Pistoia; a sinistra di esso <lb></lb> Teatro salendo una scala vi è un Palaz-<lb></lb> zetto con vago giardino, e dalla parte oppo-<lb></lb> sta si giunge in un vasto Prato; e di qui per <lb></lb> due lunghi viali coperti di piante, e per <lb></lb> un largo e spazioso Stradone, ornato di <lb></lb> belle Statue, si ascende ad una Fontana <lb></lb> isolata, di cui nè più vaga, nè dilettevol <lb></lb> cosa si può vedere.</s><s id="id2737853"> Sopra una Tazza di <lb></lb> granito larga dodici braccia per ogni ver-<lb></lb> so cavata da un solo pezzo, si vede una <lb></lb> Statua di marmo gigantesca figurata per <lb></lb> l'Oceano, a piè della quale tre altre Sta-<lb></lb> tue a sedere significanti i tre fiumi, Gan-<lb></lb> ge, Nilo, ed Eufrate, che versano gran <lb></lb> copia d'acqua nella Tazza; da cui per <lb></lb> sotterranei condotti passa ad altre fonti, <lb></lb> ed in vari scherzi si sparge per il Giar-<lb></lb> dino.</s><s id="id2737892"> Questa fu dal celebre Giovanni Bo-<lb></lb> <pb pagenum="(267)"></pb> logna perfezionata con molta eccellenza. </s><lb></lb> <s id="id1610123">Dipoi si arriva in altro vasto Prato abbel-<lb></lb> lito di statue, e due colonne di granito <lb></lb> Orientale, in fondo del quale vi è altra <lb></lb> uscita che resta accanto alla Porta Ro-<lb></lb> mana.</s><s id="id2737922"> Tornata alla Piazza dei Pitti si <lb></lb> trova la Via, e il</s></p> <p id="id2737930" type="main"><s id="id2737934">PALAZZO del Guicciardini, che include <lb></lb> l'antica Abitazione, ove nacque <expan abbr="San">S.</expan> Filip-<lb></lb> po Benizi, del che è la memoria nella <lb></lb> facciata, ed in appresso si giunge alla <lb></lb> Chiesa di</s></p> <p id="id2737953" type="main"><s id="id2737956"><expan abbr="SANTA">S.</expan> FELICITA, sulla di cui Piazza esiste <lb></lb> una Colonna di granito, sopra la quale è <lb></lb> la statua di <expan abbr="San">S.</expan> Pier Martire eretta quivi <lb></lb> dall'antica Famiglia dei Rossi nel 1244. <lb></lb> in segno delle vittorie avute dai Cattolici <lb></lb> guidati dal detto Santo contro gli Eretici <lb></lb> Manichei.</s><s id="id2737980"> La detta statua posta in luo-<lb></lb> go dell'antica statua disfatta dal tempo, è <lb></lb> di mano di Antonio Montauti.</s><s id="id2737991"> Entrando <lb></lb> nella Chiesa, rifatta col disegno di Ferdi-<lb></lb> nando Ruggieri nel 1736. troveremo a <lb></lb> destra la Tavola della Cappella dei Cap-<lb></lb> poni, di mano di Jacopo da Pontormo, <lb></lb> ed evvi un Ritratto somigliantissimo di <lb></lb> San Carlo Borromeo collocato in un or-<lb></lb> namento di pietre di gran pregio, fatto <lb></lb> <pb pagenum="(268)"></pb> col disegno del famoso Vignola </s><s id="id1610281">Dopo si <lb></lb> vede l'antica Tavola di <expan abbr="Santa">S</expan> Felicita con i <lb></lb> setti Figliuoli martiri.</s><s id="id2738034"> Ne segue la Cap-<lb></lb> pella di <expan abbr="San">S</expan> Gregorio Papa, dipinta da <lb></lb> Ferdinando Vellani da Modena.</s><s id="id2738044"> Conti-<lb></lb> guo è l'Altare del Crocifisso di Andrea da <lb></lb> Fiesole.</s><s id="id2738054"> La Cappella maggiore è l'istessa <lb></lb> già fatta col disegno del Cigoli, che fu <lb></lb> unita con la nuova fabbrica, ed adorna <lb></lb> con tre Tavole degne di stima, e special-<lb></lb> mente quella della Nascita di Cristo, che <lb></lb> è di Gherardo Vanhonthourt Fiammingo, <lb></lb> la Crocifissione è di Lorenzo Carletti, e <lb></lb> la Resurrezione di Antonio Tempesti.</s><s id="id2738084"> Le <lb></lb> pitture della volta, e pareti sono di Mi-<lb></lb> chelagnolo Cinganelli.</s><s id="id2738094"> Nella prima Cap-<lb></lb> pella della crociata è di Pietro Dandini <lb></lb> lo Sposalizio della Madonna, e nella se-<lb></lb> conda Carlo Portelli dipinse la Trinità <lb></lb> con alcuni Santi Tavola che stava a un <lb></lb> piccolo Altare dell'antica Chiesa, poi da <lb></lb> Ignazio Hugford notabilmente da ogni <lb></lb> parte ingrandita.</s><s id="id2738123"> Appresso segue l'Al-<lb></lb> tare della Comunione, arricchito di mar-<lb></lb> mi, e della stimatissima Tavola del Vol-<lb></lb> terrano, ove dipinse l'Assunzione, e genu-<lb></lb> flesse <expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita da Cortona, e <expan abbr="Santa">S.</expan> Ma-<lb></lb> ria Maddalena dei Pazzi, ed in un pila-<lb></lb> <pb pagenum="(269)"></pb> stro vi è di Mosaico un bel ritratto di A-<lb></lb> lessandro Barbadori zio materno di Urba-<lb></lb> no VIII, opera di Marcello di Provenza-<lb></lb> le; dipoi nel Presbiterio sotto l'organo <lb></lb> si trova la Cappella di <expan abbr="Santa">S.</expan> Berta dei Bardi, <lb></lb> con una Tavola di Vincenzio Dandini, <lb></lb> che tenne il Gabbiani al naturale per il <lb></lb> volto della detta Santa mentre era allora <lb></lb> suo scolare, e giovinetto.</s><s id="id2738184"> Bellissima poi <lb></lb> è la Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> Luigi Re di Francia che <lb></lb> ne succede di Simone Pignoni </s><s id="id1610505">Dopo è d'<lb></lb> Ignazio Hugford quella dell'Arcangelo <lb></lb> Raffaello in atto di far rendere la vista ai <lb></lb> vecchio Tobia per mezzo del suo figlio. </s><lb></lb> <s id="id1610520">Vi è poi il Martirio di <expan abbr="San">S</expan> Bastiano di Fab-<lb></lb> brizio Boschi.</s><s id="id2738212"> Si trova in ultimo la Cap-<lb></lb> pella dei Canigiani con Tavola, e pareti di <lb></lb> mano di Bernardino Poccetti, la qual con l'<lb></lb> altra dalla parte opposta restano sotto il Co-<lb></lb> retto delle <expan abbr="Loro Maestà">LL. MM</expan>, che dal Palazzo ven-<lb></lb> gono in alcuni tempi ad assistere alle sa-<lb></lb> cre Funzioni per il Corridoio, che resta <lb></lb> sopra la Loggia di fuori, nella parete del <lb></lb> quale a sinistra vedesi collocata la memo-<lb></lb> ria di Arcangela Paladina celebre Pittrice, <lb></lb> e Musica, col dilei ritratto in marmo, <lb></lb> Scultura di Agostino Bugiardini.</s><s id="id2738256"> E quella <lb></lb> a mano destra del Cardinal dei Rossi, ni-<lb></lb> <pb pagenum="(270)"></pb> pote di Leone X. col di lui ritratto, ed epi-<lb></lb> grafe <expan abbr="eccetera">ec</expan>.</s><s id="id2738275"> Dopo avere osservate molte an-<lb></lb> tichissime Inscrizioni affisse nella parete <lb></lb> entro il Cortile del Convento ritrovate <lb></lb> sotterra nel rifacimento della Chiesa, pro-<lb></lb> seguendo per la Costa ritrovasi la</s></p> <p id="id2738294" type="main"><s id="id2738298">CASA del <expan abbr="Dottor">Dott.</expan> Menabuoni, che fu nei <lb></lb> secoli addietro Monastero delle Monache <lb></lb> di <expan abbr="Santa">S.</expan> Felicita, sotto il titolo di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria <lb></lb> Maddalena.</s><s id="id2738313"> Ha un Museo per la maggior <lb></lb> parte fu raccolto da suo Padre mentre di-<lb></lb> morava in Parigi.</s><s id="id2738324"> Sulla porta si vede la <lb></lb> testa d'uno di quei Leoni, che erano so-<lb></lb> pra la Porta di Palazzo Vecchio, e che <lb></lb> secondo Matteo Villani, e Scipione Am-<lb></lb> mirato furono fatti nell'anno 1353.</s><s id="id2738342"> Quin-<lb></lb> di si trova il Monastero, e Chiesa di</s></p> <p id="id2738349" type="main"><s id="id2738353"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIROLAMO ove sono osservabili due <lb></lb> Tavole del Ghirlandaio, in una <expan abbr="San">S.</expan> Giro-<lb></lb> lamo in penitenza, e sopra in un tondo <lb></lb> una <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria Maddalena che si comunica, <lb></lb> e nell'altra una Annunziazione, e sopra <lb></lb> in altro tondo la Natività di Cristo.</s><s id="id2738374"> Alla <lb></lb> Cappella maggiore vi è una Concezione <lb></lb> con alcuni Santi Francescani fatta dipin-<lb></lb> gere in Roma dal Cardinal Bardi al <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> <lb></lb> Mazzanti d'Orvieto.</s><s id="id2738460"> Accanto è il Con-<lb></lb> vento delle Religiose Valombrosane di </s></p> <pb pagenum="(271)"></pb> <p id="id1610807" type="main"><s id="id1610809"><expan abbr="SAN">S.</expan> GIORGIO detto lo Spirito Santo.</s><s id="id2738475"> La <lb></lb> Chiesa fu rinnuovata, eabbellita nel 1705. </s><lb></lb> <s id="id1610828">Al primo Altare a mano destra vedesi ef-<lb></lb> figiata Maria, e <expan abbr="San">S.</expan> Domenico, di Jacopo <lb></lb> Vignali.</s><s id="id2738491"> Il Cristo deposto dalla Croce è <lb></lb> di Alessandro Gherardini, come pure del <lb></lb> medesimo è lo sfondo della volta All'Al-<lb></lb> tar maggiore la venuta dello Spirito San-<lb></lb> to è del Gabbiani; La Tavola di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Gualberto in atto di perdonare al nemi-<lb></lb> co è del <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan> Passignano: vedesi all'ul-<lb></lb> timo vicino alla Porta <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto che re-<lb></lb> suscita un Fanciullo di Tommaso Redi. </s><lb></lb> <s id="id1610909">Salendo la Costa avvi la Villa Manadori, <lb></lb> oggi Cambiagi, non essendovi il più bel <lb></lb> luogo per veder la nostra Città, e le di lei <lb></lb> adiacenze.</s><s id="id2738544"> Quindi si trova la</s></p> <p id="id2738548" type="main"><s id="id2738552">FORTEZZA DI BELVEDERE fabbricata dal <lb></lb> Granduca Ferdinando I. nel 1590 sotto <lb></lb> la dírezione dell'Architetto Bernardo Buon-<lb></lb> talenti, che risiede nella più alta parte <lb></lb> della Città.</s><s id="id2738570"> Tornando a scendere la Co-<lb></lb> sta dirimpetto alla Chiesa dello Spirito <lb></lb> Santo avvi la Chiesa di</s></p> <p id="id2738581" type="main"><s id="id2738584"><expan abbr="SANT'">S.</expan> AGOSTINO e <expan abbr="Santa">S.</expan> Cristina ove abitano gli <lb></lb> Agostiniani, fatta fabbricare da Madama <lb></lb> Cristina di Lorenzo, moglie di Ferdinan-<lb></lb> do I., Principessa di gran prudenza, e vita <lb></lb> <pb pagenum="(272)"></pb> esemplare.</s><s id="id2738606"> Nella seconda a dritta il <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Niccolò da Tolentino è di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista <lb></lb> Vanni.</s><s id="id2738619"> All'Altar maggiore di marmi ar-<lb></lb> ricchito vedesi la Tavola di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Agostino <lb></lb> di Francesco Petrucci; è di Jacopo Vignali <lb></lb> il <expan abbr="San">S.</expan> Francesco di Paola nella seconda Cap-<lb></lb> pella a sinistra.</s><s id="id2738637"> Nel mezzo di questa Chie-<lb></lb> sa vi sono sepolti i due Fratelli Casaregi, <lb></lb> Giuseppe dottissimo Giureconsulto, e <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Bartolommeo insigne Letterato e Poeta; <lb></lb> come pure il <expan abbr="Dottor">Dott.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Targioni Tozzetti <lb></lb> Medico rinomato per i suoi Viaggi, e per <lb></lb> altre di lui Opere mediche, e d'Istoria na-<lb></lb> turale -</s><s id="id1611120"> Di quì scendendo si trova l'</s></p> <p id="id2738667" type="main"><s id="id2738671">ABITAZIONE dei Mozzi, ove abitarono <lb></lb> nel 1273. il Pontefice Gregorio X., e dipoi <lb></lb> nel 1279. il Cardinale Latino Orsini, Le-<lb></lb> gato del Papa per stabilir la Pace tra i <lb></lb> Guelfi, e Ghibellini.</s><s id="id2738688"> Quindi proseguendo <lb></lb> per il Fondaccio si giunge alla Chiesa Col-<lb></lb> legiata di</s></p> <p id="id2738699" type="main"><s id="id2738703"><expan abbr="SAN">S.</expan> NICCOLÒ, nella cui facciata è colloca-<lb></lb> ta una cartella di pietra, con inscrizione, <lb></lb> contenente la memoria dell'inondazione <lb></lb> di Arno nell'anno 1557. neiseguenti ver-<lb></lb> si Latini; </s></p> <pb pagenum="(273)"></pb> <p id="id1611201" type="main"><s id="id1611202"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Fluctibus undivagis, Pelago, similisque pro-<lb></lb> cellis,<lb></lb> Hunc tumidis praeceps irruit Arnus aquis, <lb></lb> Prostravitque suae, spumanti gurgite, Florae <lb></lb> Oppida, agros, fontes, moenia, Templa, viros.</emph></emph></foreign></s></p> <p id="id2738758" type="main"><s id="id2738761">e vi sono altre memorie di diverse inonda-<lb></lb> zioni posteriori Entrando in Chiesa trove-<lb></lb> remo a destra di Alessandro Allori l'Abra-<lb></lb> mo in atto di sacrificare il Figlio.</s><s id="id2738777"> Nella <lb></lb> seconda Cappella, di Batista Naldini la <lb></lb> Presentazione al Tempio.</s><s id="id2738786"> E' da osservarsi <lb></lb> l'Altare della Famiglia Cavalloni, dedica-<lb></lb> to al Crocifisso, che per la sua struttura fa <lb></lb> conoscere esser molto antico, e lavorato <lb></lb> da buona mano.</s><s id="id2738803"> Accanto al Pulpito da Ia-<lb></lb> copo di Meglio fu dipinta la Venuta dello <lb></lb> Spirito Santo.</s><s id="id2738813"> Del Poppi è lo Sposalizio <lb></lb> di Maria Vergine.</s><s id="id2738820"> All'Altar maggiore ve-<lb></lb> desi una Tavola dipinta da Gentile da Fa-<lb></lb> briano con Maria, e quattro Santi.</s><s id="id2738831"> Nella <lb></lb> Cappella dei Gianni il <expan abbr="San">S</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Predicante <lb></lb> è dell'Empoli.</s><s id="id2738843"> L'Annunziazione è opera <lb></lb> di Alessandro Fei detto del Barbiere.</s><s id="id2738850"> Tro-<lb></lb> vasi altra Tavola del Poppi nella quale è <lb></lb> effigiato il Figlio della Vedova di Naim <lb></lb> resuscitato da Cristo.</s><s id="id2738863"> Ne segue il Marti-<lb></lb> <arrow.to.target n="a18"></arrow.to.target> <pb pagenum="(274)"></pb> rio di <expan abbr="Santa">S.</expan> Caterina di Alessandro Allori. </s><lb></lb> <s id="id1611399">Accanto a questa dipinse l'Empoli Iddio <lb></lb> Padre con diversi Santi.</s><s id="id2738885"> Del Curradi è <lb></lb> il <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò che resuscita un Bambino ar-<lb></lb> so dal fuoco.</s><s id="id2738896"> Vi è pure una nuova Cap-<lb></lb> pella della Madonna del Rosario, e <expan abbr="San">S.</expan> Giu-<lb></lb> seppe, della Famiglia Cambiagi.</s><s id="id2738907"> Nella Sa-<lb></lb> grestia esiste una Vergine che porge la <lb></lb> Cintola a <expan abbr="San">S.</expan> Tommaso nel muro di Dome-<lb></lb> nico Ghirlandaio.</s><s id="id2738920"> Presso la medesima è il</s></p> <p id="id2738925" type="foot"><s id="id2738929"><foot.target id="a18"></foot.target>18</s></p> <p id="id2738936" type="main"><s id="id2738940">PALAZZO dei Serristori.</s><s id="id2738943"> Di faccia vedesi <lb></lb> il Palazzo dei Baroni del Nero, alzato col <lb></lb> disegno di Tommaso del Nero; e quello del <lb></lb> Renuccini fatto col disegno di Alfonso <lb></lb> Parigi.</s><s id="id2738959"> Quindi riprendendo per la Via dei <lb></lb> Bardi si trova la Chiesa di</s></p> <p id="id2738966" type="main"><s id="id2738970"><expan abbr="SANTA">S.</expan> LUCIA DEI MAGNOLI, ove sono alcune <lb></lb> antiche Tavole, che una di Andrea del Ca-<lb></lb> stagno presso la Sagrestia esprimente Ma-<lb></lb> ria con <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista, e altri Santi, e di-<lb></lb> rimpetto se ne vede una di Iacone Pitto-<lb></lb> re; ne segue di Iacopo da Empoli un'Im-<lb></lb> magine di Maria, e altri Santi; e la Ta-<lb></lb> vola di <expan abbr="Santa">S.</expan> Lucia che ha dai lati l'Arcan-<lb></lb> gelo Gabbriello, e la Vergine Annunziata <lb></lb> è di Lorenzo di Bicci.</s><s id="id2739012"> All'ingresso a de-<lb></lb> stra vi è la Cappella della Madonna di Lo-<lb></lb> reto simile in misura a quella di Loreto, <lb></lb> <pb pagenum="(275)"></pb> col cammino, armadi e altro, notando <lb></lb> però che quì tutto è rappresentato in pittu-<lb></lb> ra.</s><s id="id2739038"> Accanto vi sono le abitazioni dei Ca-<lb></lb> nigiani, e dirimpetto vedesi un Campo, <lb></lb> ove per tre volte rovinarono tutte le abi-<lb></lb> tazioni, che quivi esistevano, per la qual <lb></lb> cosa Cosimo I. ordinò che non vi si fab-<lb></lb> bricasse più, come si legge dalla quivi <lb></lb> posta Inscrizione in marmo.</s></p> <p id="id2739066" type="main"><s id="id2739069"><foreign lang="la"><emph type="quote"><emph type="italics">Huius ˙ Montis . Aedes <lb></lb> Soli ˙ vitio ˙ ter ˙ collapsas <lb></lb> Ne ˙ quis ˙ denuo ˙ restitueret <lb></lb> Cosmus Florent. & Senar. Dux II. <lb></lb> Vetuit X Octobris MDLXV.</emph></emph></foreign></s></p> s <p id="id2739092" type="main"><s id="id2739096">a destra vi è il</s></p> <p id="id2739100" type="main"><s id="id2739104">PALAZZO del Conte Capponi, fatto edifi-<lb></lb> care da Niccolò da Uzzano col disegno di <lb></lb> Lorenzo di Bicci, entro il quale si vede il <lb></lb> busto di esso Niccolò, opera di Donatel-<lb></lb> lo, con inscrizione adeguata a così potente <lb></lb> Cittadino, siccome appiè della Scala un <lb></lb> Leone di porfido, opera singolare degli <lb></lb> antichi Etruschi; e dipoi si trova il</s></p> <p id="id2739136" type="main"><s id="id2739140">PALAZZO del Marchese Tempi, in faccia <lb></lb> alla Chiesa di <expan abbr="Santa">S</expan> Maria sopr'Arno, nella <lb></lb> quale è un'ammirabile Tavola dell'Empoli <lb></lb> rappresentante un miracolo di Maria, ed <lb></lb> all'Altar maggiore un'Annunziazione an-<lb></lb> tica.</s><s id="id2739161"> Avanzando si giunge al </s></p> <pb pagenum="(276)"></pb> <p id="id1611799" type="main"><s id="id1611800">PONTE VECCHIO, rifabbricato nel 1345. <lb></lb> colla direzione dell'Architetto Taddeo <lb></lb> Gaddi, come nel Cartello affisso alla Log-<lb></lb> gia in mezzo di esso a Ponente, nel muro <lb></lb> che guarda Mezzogiorno si legge:</s></p> <p id="id2739187" type="main"><s id="id2739191"><emph type="quote"><emph type="italics">Nel trentatrè dopo il mille trecento <lb></lb> Il Ponte cadde per diluvio d'acque, <lb></lb> Poi dodici anni come al Comun piacque <lb></lb> Rifatto fu con questo adornamento.</emph></emph></s></p> <p id="id2739210" type="main"><s id="id2739214">Appiè di esso Ponte osserveremo un</s></p> <p id="id2739219" type="main"><s id="id2739222">GRUPPO rappresentante il Centuaro <lb></lb> Nesso ed Ercole che stà per ucciderlo, o-<lb></lb> pera in un sol pezzo di marmo del nostro <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Giov.</expan> Bologna, e che stava prima sul Canto <lb></lb> dei Carnesecchi fino del dì 8. Aprile 1600.</s></p> <p id="id2739247" type="main"><s id="id2739251"><expan abbr="SAN">S.</expan> IACOPO ove abitavano i Roccettini, e <lb></lb> adesso i Padri della Missione.</s><s id="id2739257"> La prima <lb></lb> Tavola a destra è di Sebastiano Galeotti, <lb></lb> ove è <expan abbr="San">S</expan> Gennaro Vescovo: la seguente del <lb></lb> Crocifisso è di Agnolo Bronzino, che fu <lb></lb> donata da Alessandro Bonaccorsi; la ter-<lb></lb> za di <expan abbr="San">S.</expan> Vincenzio dei Paoli è di Pu-<lb></lb> glieschi; la quarta della Trinità è del <lb></lb> Conti, e di faccia alla Navata è del Gan-<lb></lb> di l'Assunzione di Maria.</s><s id="id2739293"> All'Altar mag-<lb></lb> giore Pier Dandini figurò Cristo, che de-<lb></lb> stina <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo all'Apostolato.</s><s id="id2739303"> La Tribu-<lb></lb> na con due Tondi laterali è di Matteo Bo-<lb></lb> <pb pagenum="(277)"></pb> nechi.</s><s id="id2739318"> In faccia all'altra Navata il Cioc-<lb></lb> chi espresse la tentazione di <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonio. </s><lb></lb> <s id="id1612022">Quindi si trova la Sagrestìa adorna di Ta-<lb></lb> vole antiche: dopo ne viene la Cappella <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco d'Agostino Veracini.</s><s id="id2739336"> Quin-<lb></lb> di quella di <expan abbr="San">S.</expan> Liborio Vescovo di Iacopo <lb></lb> Vignali.</s><s id="id2739345"> Ne segue la Cappella dell'An-<lb></lb> nunziazione, d'Ignazio Hugfort.</s><s id="id2739352"> In ultimo <lb></lb> trovasi il martirio di <expan abbr="Santa">S</expan> Cecilia di Giovan-<lb></lb> ni Casini.</s><s id="id2739362"> Presso il Ponte <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita è l'in-<lb></lb> gresso di questa Casa Religiosa, ove ve-<lb></lb> donsi in marmo 4. Busti di Granduchi <lb></lb> Francesco I., Cosimo II., Ferdinando II., e <lb></lb> Cosimo III.: i primi tre scolpiti da Anto-<lb></lb> nio Novelli, e l'ultimo da Carlo Marcel-<lb></lb> lini.</s><s id="id2739390"> Delizioso è il passeggio lungo il Fiu-<lb></lb> me, e presso il Ponte alla Carraia, vedesi <lb></lb> il Palazzo già dei</s></p> <p id="id2739402" type="main"><s id="id2739406">MEDICI, accresciuto.</s><s id="id2739409"> E nel Fondaccio <lb></lb> di <expan abbr="Santo">S.</expan> Spirito vi sono le Abitazioni dei Conti <lb></lb> Bardi, Frescobaldi, Renuccini, e Pecori.</s></p> <p id="id2739420" type="main"><s id="id2739424">Lusingandomi di aver soddisfatto a quan-<lb></lb> to si era da me promesso pongo fine a ciò <lb></lb> che riguarda l'interno della Città.</s></p> <p id="id2739437" type="head"><s id="id2739441">VIDI FUOR DI FIENZE Un'ALTRA ROMA.</s></p> <p id="id2739445" type="main"><s id="id2739449">COminciando dalla PORTA ROMANA, detta <lb></lb> di <expan abbr="San">S.</expan> Pier Gattolino, mediante un <lb></lb> <pb pagenum="(278)"></pb> Stradone si sale ad una Villa Reale detta</s></p> <p id="id2739465" type="main"><s id="id2739469">IL POGGIO IMPERIALE.</s><s id="id2739472"> Al primo ingresso <lb></lb> dello Stradone vi erano quattro Vivaj di-<lb></lb> visi da un Ponte, quali furono rinterra-<lb></lb> ti, e ridotti a prato.</s></p> <p id="id2739488" type="main"><s id="id2739491">In distanza vi erano due altri Vivaj, che <lb></lb> furono ancor essi rinterrati.</s><s id="id2739498"> Esistono so-<lb></lb> pra quattro piedistalli le Statue di Ome-<lb></lb> ro, di Virgilio di Dante, e del Petrarca. </s><lb></lb> <s id="id1612292">Dolcemente salendo circa un miglio, all'<lb></lb> ombra di Lecci, e di Cipressi si giunge ad <lb></lb> un gran Prato di figura semitonda, chiuso <lb></lb> da balaustrate di pietra con statue, ove <lb></lb> nell'apertura di mezzo sono due statue <lb></lb> di marmo, cioè un Atlante col Globo sugli <lb></lb> omeri, e un Giove con fulmine alla ma-<lb></lb> no.</s><s id="id2739536"> In testa a detto Prato si erge la Reale <lb></lb> Villa fabbricata dalla predetta Arcidu-<lb></lb> chessa Maria Maddalena, poi dalla Gran-<lb></lb> duchessa Vittoria accresciuta da Mezzo-<lb></lb> giorno, e dal Granduca Leopoldo amplia-<lb></lb> ta, avendo formati due superbi apparta-<lb></lb> menti, il primo al piano del Giardino tutto <lb></lb> pitturato dai più celebri Pittori del nostro <lb></lb> tempo, rappresentandovi varj fatti dell'I-<lb></lb> storia Romana.</s><s id="id2739574"> E l'altro superiore fu or-<lb></lb> nato di stucchi.</s><s id="id2739581"> Questa Villa ha due Sa-<lb></lb> loni, ed è ripiena di ogni sorte di suppel-<lb></lb> <pb pagenum="(279)"></pb> lettile, e di quadri.</s><s id="id2739597"> Ivi sono annessi due <lb></lb> Giardini con spartimenti di fiori, agrumi, <lb></lb> e fontane di acqua; vi sono molte antiche, <lb></lb> e moderne statue, tra le quali un Adone <lb></lb> ferito, di Michelangelo di straordinaria <lb></lb> bellezza.</s><s id="id2739616"> Sopra il detto Palazzo in un Col-<lb></lb> le più rilevato in poca distanza si vede <lb></lb> un antico Monastero di Religiose dell'Or-<lb></lb> dine di <expan abbr="San">S.</expan> Francesco, detto di</s></p> <p id="id2739632" type="main"><s id="id2739636"><expan abbr="SAN">S.</expan> MATTEO IN ARCETRI, il qual Territo-<lb></lb> rio produce delicati vini, e particolarmen-<lb></lb> te il vino detto Verdea, e vi sono deli-<lb></lb> ziose Ville, tra le quali quella ove stiede <lb></lb> relegato per 10, anni per ordine dell'Inqui-<lb></lb> sizione il celebre Galileo, che adesso ap-<lb></lb> partiene al Dottor Antonio Bonajuti.</s><s id="id2739663"> Tor-<lb></lb> nando per la strada Romana si vedrà a si-<lb></lb> nistra altro Convento di Religiose, detto di</s></p> <p id="id2739675" type="main"><s id="id2739678"><expan abbr="SAN">S.</expan> GAGGIO, fondato dalla Famiglia Cor-<lb></lb> sini.</s><s id="id2739685"> La Tavola dell'Altar Maggiore è di <lb></lb> Lodovico Cigoli.</s><s id="id2739692"> Vedesi in vicinanza l'al-<lb></lb> tro Convento detto del Portico di Religio-<lb></lb> se dello stesso Ordine.</s><s id="id2739703"> In lontananza di <lb></lb> circa 2. miglia trovasi voltando a destra la</s></p> <p id="id2739710" type="main"><s id="id2739714">CERTOSA, fatta col disegno dell'Orcagna. </s><lb></lb> <s id="id1612557">Nella Chiesa vedesi la volta dipinta da Ora-<lb></lb> zio Fidani, come pure sono del medesimo <lb></lb> i quadri, che ornano le pareti; il pavi-<lb></lb> <pb pagenum="(280)"></pb> mento è di marmi.</s><s id="id2739737"> A sinistra si entra in <lb></lb> un Chiostro, il quale dà introduzione a <lb></lb> molte Celle, secondo l'instituto di questi <lb></lb> Eremiti.</s><s id="id2739751"> Il Pontormo aveva fatte diverse <lb></lb> Pitture, ma essendo perite potranno ve-<lb></lb> dersi i di lui bozzetti a olio esistenti in <lb></lb> una Cappella ove sono le Tavole di Giuseppe <lb></lb> Sacconi.</s><s id="id2739768"> Sopra la porta, che và nel Chio-<lb></lb> stro di fuori, ci è una Pietà con due An-<lb></lb> geli, e dalla par e di dentro <expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo di <lb></lb> mano del Bronzino.</s><s id="id2739782"> Nella stanza del Ca-<lb></lb> pitolo è sulla parete con data del 1506. il <lb></lb> Crocifisso con la Madonna, e la Maddale-<lb></lb> na appiè della Croce, e due Angeli di Ma-<lb></lb> riotto Albertinelli, come ancora vi dipin-<lb></lb> se il Tobìa, e Lodovico Caracci un <expan abbr="San">S</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Batista con molte figure.</s><s id="id2739809"> Sono da osser-<lb></lb> varsi due Tavole, la caduta degli Angeli <lb></lb> della Pittrice Isabella Sirani, e quella del <lb></lb> Boschi rappresentante la separazione di <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Pietro, e <expan abbr="San">S.</expan> Paolo.</s><s id="id2739826"> Come pure del <expan abbr="Beato">B</expan> Angeli-<lb></lb> co sono le pitture sul legno esistenti in una <lb></lb> Cappella.</s><s id="id2739835"> Il Fondatore di questa Certosa <lb></lb> nell'anno 1341. fu Niccolò Acciaioli Fio-<lb></lb> rentino gran Siniscalco di Sicilia, e di Ge-<lb></lb> rusalemme, ed accrebbe quella di Napoli. </s><lb></lb> <s id="id1612745">In una stanza sotterranea sono le Sepol-<lb></lb> ture della Casa Acciajoli, la quale Fami-<lb></lb> <pb pagenum="(281)"></pb> glia alla distanza di circa nove miglia in <lb></lb> Valdipesa possiede una gran Tenuta, e <lb></lb> un magnifico Palazzo detto Monte Gufo-<lb></lb> ni con un bel Giardino con Fontane, e <lb></lb> scherzi d'acque.</s></p> <p id="id2739882" type="main"><s id="id2739886">Non è da tralasciarsi di vedere l'Ar-<lb></lb> chivio assai bene tenuto, e che può ser-<lb></lb> vir di norma a chiunque volesse formare <lb></lb> un'Archivio di qualche importanza.</s></p> <p id="id2739902" type="main"><s id="id2739905">Rendono deliziosa questa Collina le va-<lb></lb> rie Ville, e specialmente quella del Miche-<lb></lb> lozzi detta di Bellosguardo, perchè di quì <lb></lb> godesi tutta la Città, (e dove il Guicciar-<lb></lb> dini srisse la sua celebre Istoria d'Italia <note id="id1612830" n="1"><p id="id2739976" type="main"><s id="id2739980"> La più completa Edizione è quella fatta <lb></lb> rn Firenze colla data di Ftiburgo in quattro gros-<lb></lb> si tomi in 4. con varie addizioni, che trovasi <lb></lb> vendibile alla Stamperia Reale. </s></p></note>), <lb></lb> e quelle dei Borgherini, degli Strozzi, e <lb></lb> del Vinci, ove è un bel Gruppo dello Zini.</s></p> <p id="id2739934" type="main"><s id="id2739938">Fuori della Porta di <expan abbr="San">S.</expan> Frediano a sini-<lb></lb> stra trovasi il Monastero dei Monaci di</s></p> <p id="id2739947" type="main"><s id="id2739950">MONTE ULIVETO.</s><s id="id2739953"> La Tavola dell'Altar <lb></lb> maggiore, in cui è figurato l'ingresso di <lb></lb> Nostro Signore in Gerusalemme, è di Santi <lb></lb> di Tito; quella ove è il <expan abbr="Beato">B</expan> Bernardo Tolo-<lb></lb> mei è del Pignoni, ed uu'Assunzione dirim-<lb></lb> <pb pagenum="(282)"></pb> petto è del Passignani.</s><s id="id2740004"> Agli altri due Al-<lb></lb> tari in uno vi è espresso l'Apostolo tirolare <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo, e nell'altro <expan abbr="Santa">S.</expan> Francesca <lb></lb> Romana.</s><s id="id2740018"> Delle due statue di marmo la Ver-<lb></lb> gine Vestale, che tiene un vaglio per l'Ac-<lb></lb> qua santa, è di mano del Caccini, e l'altra <lb></lb> alla sinistra, che rappresenta Claudia è di <lb></lb> Scultura Fiamminga.</s><s id="id2740037"> Nella Cappella, che <lb></lb> sta sotto la Chiesa vi è una Tavola della <lb></lb> Resurrezione di Raffaellino del Garbo.</s><s id="id2740048"> In <lb></lb> vicinanza si vede un delizioso Casino del <lb></lb> Duca Strozzi, con un salvatico, che scen-<lb></lb> de sino alla strada maestra, e dalla parte <lb></lb> di Ponente vi è il Conservatorio di <expan abbr="San">S.</expan> Pie-<lb></lb> ro a Monticelli.</s></p> <p id="id2740070" type="main"><s id="id2740074">Fuori della Porta al Prato è una deli-<lb></lb> ziosa passeggiata quella dei Viali delle Ca-<lb></lb> scine, ove esistono superbi, ed ameni pra-<lb></lb> ti, e boschetti, come ho detto di sopra.</s></p> <p id="id2740090" type="main"><s id="id2740094">Fuori di questa Porta è situata distante <lb></lb> 10. miglia la Villa Reale del</s></p> <p id="id2740103" type="main"><s id="id2740106">POGGIO A CAJANO.</s><s id="id2740109"> Fu principiata dal <lb></lb> Magnifico Lorenzo dei Medici Padre di <lb></lb> Leone X. il quale la non terminata Fab-<lb></lb> brica volle finire, e specialmente l'ornato, <lb></lb> e le pitture del Salone grande in parte, <lb></lb> che poi il Gran Duca Francesco fece con-<lb></lb> durre a fine, seguitando il primo modello <lb></lb> <pb pagenum="(283)"></pb> di Giuliano da <expan abbr="San">S.</expan> Gallo.</s><s id="id2740142"> Evvi un Salone <lb></lb> con volta a mezza botte dal suddetto da <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Gallo gettata di materie, invenzione da <lb></lb> lui imparata a Roma.</s><s id="id2740155"> Il detto Salone fu <lb></lb> dipinto da Andrea del Sarto, dal Franca-<lb></lb> bigio, e da Jacopo da Pontormo.</s><s id="id2740165"> L'Istoria <lb></lb> è quando a Cesare furono presentati vari <lb></lb> donativi in Egitto da molte Nazioni, al-<lb></lb> ludendo al Magnifico Lorenzo dei Medi-<lb></lb> ci, che fu di rari animali, e tra gli altri <lb></lb> di una Giraffa regalata da Gaitbeto Solda-<lb></lb> no d'Egitto nel 1487, e detta Giraffa è <lb></lb> descritta dul Poliziano nelle sue me colan-<lb></lb> ze erudite: fu lasciata imperfetta da An-<lb></lb> drea dei Sarto, e terminolla Alessandro <lb></lb> Allori.</s><s id="id2740207"> Il Francabigio dipinse in altra <lb></lb> facciata quando Cicerone dopo l'esilio fu <lb></lb> in Campidoglio chiamato Padre della Pa-<lb></lb> tria: alludendo questa Storia al ritorno in <lb></lb> Firenze di Cosimo Medici il Vecchio.</s><s id="id2740224"> Nell'<lb></lb> altra facciata il Francabigio dipinse, <lb></lb> quando Tito Quinzio Flaminio Console <lb></lb> Romano, orando nel Consiglio degli Achei <lb></lb> contro l'Oratore degli Etoli, e del Re An-<lb></lb> tioco, dissuase la lega, che disegnavano <lb></lb> concludere gli Oratori con gli Achei me-<lb></lb> desimi.</s><s id="id2740251"> Questo fatto allude alla Dieta di <lb></lb> Cremona, in cui il Magnifico Lorenzo dei <lb></lb> <pb pagenum="(284)"></pb> Mediei disturbò il disegno dei Veneziani, <lb></lb> bramosi di rendersi al possesso dell'Italia <lb></lb> tutta.</s><s id="id2740273"> Di Alessandro Allori è la Cena di <lb></lb> Siface Re dei Numidi, fatta a Scipione, <lb></lb> dopo che egli ebbe rotto Asdrubale in Spa-<lb></lb> gna: e questo allude al viaggio del suddet-<lb></lb> to Lorenzo al Re di Napoli, da cui fu <lb></lb> generosamente convitato </s><s id="id1613306">Le due testate <lb></lb> furono dipinte da Iacopo da Pontormo, e <lb></lb> vi è un Vettunno coi suoi Agricoltori, con <lb></lb> un pennato in mano al naturale, e l'Isto-<lb></lb> ria di Pomona, e Diana con altre Dee, <lb></lb> che per esser pitture fatte a concorrenza <lb></lb> dei sopranominati Pittori, sono delle più <lb></lb> belle che uscissero dal suo pennello.</s><s id="id2740321"> Quin-<lb></lb> di si entra in due Gallerìe, ordinate dal <lb></lb> Gran Principe Ferdinando per formare per <lb></lb> mezzo di queste la comunicazione al Sa-<lb></lb> lone.</s><s id="id2740338"> Dal detto Salone passando in un'al-<lb></lb> tro ornato a stucchi, si trova dipinta nel-<lb></lb> la volta dal Gabbiani la Toscana, chc <lb></lb> avanti Giove presenta Cosimo Padre della <lb></lb> Patria, mostrando d'aver esso quietate le <lb></lb> discordie, e introdotta la pace; opera di <lb></lb> somma stima.</s><s id="id2740362"> Altre eccellenti pitture or-<lb></lb> nano questo Palazzo.</s><s id="id2740369"> La Tavola della Cap-<lb></lb> pella ove è una Pietà, e del Vasari.</s><s id="id2740376"> Nella <lb></lb> contigua campagna si fanno copiose rac-<lb></lb> <pb pagenum="(285)"></pb> colte di squisiti Risi.</s><s id="id2740391"> Proseguendo verso <lb></lb> Tramontana si giunge ad un luogo ame-<lb></lb> no, detto le Pavoniere, e serve per far <lb></lb> correre i Daini, i quali in un Barco mura-<lb></lb> to con boscaglia, e fossi d'acqua conservan-<lb></lb> si.</s><s id="id2740412"> Rimettendosi sulla strada maestra a <lb></lb> mano dritta trovasi la Villa del Marche-<lb></lb> se Bartolommei detta di</s></p> <p id="id2740424" type="main"><s id="id2740428">ARTIMINO, stata da Ferdinando I fab-<lb></lb> bricata col disegno di Bernardo Buonta-<lb></lb> lenti l'anno 1594.</s><s id="id2740439"> Vi sono due bei Colli a <lb></lb> Levante; ed il dìvertimento maggiore, <lb></lb> che si ritrae in detta villeggiatura, è la <lb></lb> Caccia, essendovi un circuito di muraglia <lb></lb> di sopra 32 miglia, detto il Barco Rea-<lb></lb> le, distendendosi dalle falde del Poggio di <lb></lb> Artimino sino ai Poggi di Vinci nella Val-<lb></lb> dinievole Due altre Ville Reali poco di-<lb></lb> stanti l'una dall'altra. sono fuori di que-<lb></lb> sta Porta, una detta la</s></p> <p id="id2740478" type="main"><s id="id2740482">PETRAJA. Il suo ingresso è a Tramon-<lb></lb> tana per un Prato circondato da folti ci-<lb></lb> pressi in difesa dei venti: ha nel mezzo un <lb></lb> Cortile ove son dipinti diversi fatti mili-<lb></lb> tari, vi sono nelle due fiancare due Log-<lb></lb> gie dipinte dal Volterrano, e rappresen-<lb></lb> tano alcune azioni di Cosimo I., e Ferdi-<lb></lb> nando II..</s><s id="id1613556"> Tra i buoni Quadri è da ammi-<lb></lb> <pb pagenum="(286)"></pb> rarsi nella Cappella la Tavola d'Andrea <lb></lb> del Sarto.</s><s id="id2740525"> L'altra detta</s></p> <p id="id2740529" type="main"><s id="id2740532">CASTELLO, Villa antica dei Medici, ac-<lb></lb> cresciuta da Cosimo I dalla parte di Le-<lb></lb> vante, col disegno di Niccolò detto il Tri-<lb></lb> bolo, ed ampliata dal Granduca Leopol-<lb></lb> do, essendo sua Villa favorita nella sta-<lb></lb> gione estiva.</s><s id="id2740556"> Nella volta della Loggia a <lb></lb> sinistra dentro il Cortile, alcune Istorie <lb></lb> degli Dei antichi, e l'Arti liberali lavora-<lb></lb> te a olio sulla calcina secca, sono di Ia-<lb></lb> copo da Pontormo.</s><s id="id2740573"> Vi è a fresco di Bal-<lb></lb> dassarre Franceschini nella volta del ricet-<lb></lb> to, salite le prime scale, un bello sfondo </s><lb></lb> <s id="id1613646">Da Tramontana si entra in un vasto Giar-<lb></lb> dino.</s><s id="id2740591"> La prima gran Fontana, ove è l'Er-<lb></lb> cole di marmo, che soffoga Anteo, dalla <lb></lb> cui bocca esce in gran copia l'acqua, è di <lb></lb> mano dell'Ammannati, essendo il restante <lb></lb> della Fontelavoro del Tribolo come di lui <lb></lb> è l'altra Fontana in mezzo al Boschetto dei <lb></lb> lauri, nella cima della quale vi è una Ve-<lb></lb> nere di bronzo, dalla cui chioma, che tien <lb></lb> raccolta entro le mani, cade in acqua.</s><s id="id2740624"> In-<lb></lb> torno vi sono occulte fistulette, dalle quali <lb></lb> vengono zampilli d'acqua </s><s id="id1613700">Questa è cinta <lb></lb> da un bel salvatico, che fa prospettiva all'<lb></lb> altra Fontana dell'Ercole, e per di sopra <lb></lb> <pb pagenum="(287)"></pb> ad una Porta, ove pure sono vari zam-<lb></lb> pilli d'acqua.</s><s id="id2740653"> Intorno la Porta vi è una <lb></lb> Grotta grande, e ricchissima di Spugne, <lb></lb> fatta dal Tribolo.</s><s id="id2740663"> Vi sono tre gran Pile <lb></lb> scavate, e intagliate d'un pezzo solo, una <lb></lb> nella testata, e l'altre due per fianco all'<lb></lb> entrare, sopra le quali vi sono scolpiti di-<lb></lb> versi Quadrupedi, e da alcuni cade acqua <lb></lb> nelle suddette pile.</s><s id="id2740684"> La detta Grotta è chiu-<lb></lb> sa da cancellate di ferro, le quali aperte, <lb></lb> quando si vuol dar l'acqua agli zampilli, <lb></lb> che tra le spugne di sopra nel pavimen-<lb></lb> to, e dai lati vi sono, serransi con violen-<lb></lb> za per forza d'acqua.</s><s id="id2740706"> Questa Grotta è in <lb></lb> mezzo di due Fontane nel medesimo muro <lb></lb> collocate, che ribattono all altre due del <lb></lb> Giardino, ove è il boschetto a Laberinto. </s><lb></lb> <s id="id1613800">Dal suddetto Giardino si sale ad un gran <lb></lb> Vivaio, in m zzo del quale vi e in un <lb></lb> Vecchio di bronzo figurato il Monte Ap-<lb></lb> pennino fitto dall'Ammannato, dalla cui <lb></lb> chioma cade acqua, disegno, e lavoro del <lb></lb> Tribolo; del quale è a Levante una Quer-<lb></lb> cia molto artificiosa, e tutta giuochi di <lb></lb> acqua, che è degna di vedersi.</s><s id="id2740748"> Quindi <lb></lb> tenendosi la strada che passa sotto la Villa <lb></lb> della Petraia, si vedrà di passaggio il Con-<lb></lb> servatorio delle Signore della </s></p> <pb pagenum="(288)"></pb> <p id="id1613851" type="main"><s id="id1613852">QUIETE.</s><s id="id2740769"> Questo luogo era per addietro <lb></lb> una Villa detta la Quiete della Grandu-<lb></lb> chessa Cristina.</s><s id="id2740780"> Pervenne in Donna Eleo-<lb></lb> nora Ramirez di Montalvo, che fu la Fon-<lb></lb> datrice, e Institutrice.</s><s id="id2740790"> La Granduchessa <lb></lb> Vittoria fecevi la Chiesa, la Foresteria, Ri-<lb></lb> messe e Stalle, e la Principessa Anna Ma-<lb></lb> ria Luisa Elettrice Palatina l'ampliò di <lb></lb> un nobile Appartamento, e di un delizio-<lb></lb> so Giardino, e dalla Granduchessa Maria <lb></lb> Lnisa moglie del <expan abbr="Gran Duca">G. D</expan> Leopoldo (poi Im-<lb></lb> peratrice) fu ampliato di altre comode <lb></lb> abitazioni.</s><s id="id1613923"> E' degna di vedersi la Villa, <lb></lb> e luogo della</s></p> <p id="id2740828" type="main"><s id="id2740832">DOCCIA, ove dal Marchese Carlo Ginori <lb></lb> fu introdotta la fabbricazione di finissime <lb></lb> Porcellane di ogni sorte con ottima riusci-<lb></lb> ta, delle quali se ne vede una raccolta in <lb></lb> una stanza disposta a forma di Gallerìa, <lb></lb> ricavando la loro sussistenza in questa ma-<lb></lb> nifattura circa 100 persone, lavorandosi <lb></lb> ancora ogni qualità di maioliche.</s><s id="id2740862"> In vi-<lb></lb> cinanza è da vedersi la Villa del Mar-<lb></lb> chese Corsi.</s></p> <p id="id2740873" type="main"><s id="id2740876">Fuori della PORTA <expan abbr="SAN">S.</expan> GALLO, oltre l'Ar-<lb></lb> co Trionfale, e Parter, prendendo a sini-<lb></lb> stra passato il Mugnone è da osservarsi <lb></lb> un Tabernacolo sulla strada, dipinto da <lb></lb> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista Vanni, e si arriva al </s></p> <pb pagenum="(289)"></pb> <p id="id1614028" type="main"><s id="id1614030">CONVENTO dei Cappuccini, i quali han-<lb></lb> no una bella Chiesa, e un comodo Con-<lb></lb> vento, ed Orto con salvatico.</s><s id="id2740914"> Vicino sul <lb></lb> canto della Villa Capponi avvi un Taber-<lb></lb> nacolo dipinto da <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Francesco Penni sco-<lb></lb> lare di Raffaello.</s><s id="id2740930"> Quindi passando da di-<lb></lb> verse Ville si arriva a quella di</s></p> <p id="id2740939" type="main"><s id="id2740942">CAREGGI, cioè Campo Regio appartenen-<lb></lb> te adesso a Vincenzio Orsi.</s><s id="id2740949"> Questa fu fab-<lb></lb> bricata col disegno di Michelozzo da Co-<lb></lb> simo Padre della Patria.</s><s id="id2740960"> Quivi il Magni-<lb></lb> fico Lorenzo dei Medici, e Giovanni, e <lb></lb> Pietro suoi figli facevano le virtuose Ac-<lb></lb> cademie con Marsilio Ficino; Angelo Po-<lb></lb> liziano, Pico della Mirandola, l'Argiropo-<lb></lb> lo, Ermolao Barbaro, lo Scala, ed altri dotti <lb></lb> Uomini di quell'età.</s><s id="id2740986"> A cinque miglia di-<lb></lb> stante dalla Città è la Villa Reale di</s></p> <p id="id2740994" type="main"><s id="id2740998">PRATOLINO, luogo di somma amenità nel <lb></lb> tempo di Estate.</s><s id="id2741005"> Questa gran Fabbrica col <lb></lb> disegnodi Bernardo Buontalenti, e di Fran-<lb></lb> cesco suo figlio fu edificata nel 1575. dal <lb></lb> Granduca Francesco I</s></p> <p id="id2741020" type="main"><s id="id2741023">Eravi prima un'antica Villa che comprò <lb></lb> da Benedetto Uguccioni.</s><s id="id2741031"> Per scale scoper-<lb></lb> te si sale al primo piano dalla parte di Tra-<lb></lb> montana, e per un Terrazzino si entra in <lb></lb> un amplo Salone in volta, ed ornato in <lb></lb> <arrow.to.target n="a19"></arrow.to.target> <pb pagenum="(290)"></pb> parte di stucchi, e di pitture; ed un' Sa-<lb></lb> lotto dipinto a fresco.</s><s id="id2741061"> Vi è un Organo I-<lb></lb> draulico, che senza opera di mantici ri-<lb></lb> ceve il vento per mezzo dell'acqua.</s><s id="id2741072"> In co-<lb></lb> pia sono i lavori di Spugne marine, le Fon-<lb></lb> tane, le Grotte, le Statue, fra le quali mol-<lb></lb> te Colossali, e che in scherzose maniere ver-<lb></lb> sano acqua, e molte altre cose deliziose per <lb></lb> l'ampio e ben disposto Salvatico, e per i <lb></lb> Giardini sono sparse, e sotto il Palazzo me-<lb></lb> desimo.</s><s id="id2741101"> Circa tre miglia distante da que-<lb></lb> sta Villa si trova l'Eremo di</s></p> <p id="id2741109" type="foot"><s id="id2741113"><foot.target id="a19"></foot.target>19</s></p> <p id="id2741120" type="main"><s id="id2741124">MONTE SENARIO, ove ebbe principio dai <lb></lb> sette Beati Romiti Nobili Fiorentini la Re-<lb></lb> ligione dei Servi di Maria nell'anno 7233. e <lb></lb> ove <expan abbr="San">S.</expan> Filippo Benizi lungo tempo stiede a <lb></lb> far penitenza.</s><s id="id2741141"> In mezzo sta il Convento dei <lb></lb> Religiosi; e vedonsi nel recinto le sette Grot-<lb></lb> te dei Beati Fondatori, e quella del Santo <lb></lb> Propagatore, ove fecero lunga dimora.</s><s id="id2741155"> In <lb></lb> questo Santuario sono varie buone pitture, <lb></lb> e vi si ammira nella volta della Chiesa il <lb></lb> bellissimo sfondo, nel quale il Gabbiani <lb></lb> rappresentò Maria in Gloria con molti An-<lb></lb> geli, che porge l'abito ai sette Beati <expan abbr="Fondatori">Fondat</expan>.</s></p> <p id="id2741176" type="main"><s id="id2741180">Nel ritorno a Firenze, quasi due miglia <lb></lb> discosta dalla Città, sulla sinistra fuori del-<lb></lb> la strada maestra si vede la deliziosa Villa <lb></lb> <pb pagenum="(291)"></pb> già Salviati, ora Borghesi, presso il Ponte <lb></lb> alla Badìa, con bel Giardino, e scherzi di <lb></lb> acqua.</s><s id="id1614411"> Quindi passato il Ponte di Mugno-<lb></lb> ne si và alla soppressa</s></p> <p id="id2741213" type="main"><s id="id2741217">BADÌA di <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo, che servì lun-<lb></lb> go tempo per Cattedrale di Fiesole, e fu poi <lb></lb> ufiziata dai Monaci di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto: ma es-<lb></lb> sendo quasi dal tempo, e dalle guerre in po-<lb></lb> situra di minacciar rovina, Cosimo dei Me-<lb></lb> dici Padre della Patria, a proprie spese col <lb></lb> disegno del Brunellesco, vi fabbricò una <lb></lb> bella Chiesa e Monastero per i Canonici <lb></lb> Lateranensi, a contemplazione di un tal <lb></lb> Padre Don Timoteo da Verona; e per me-<lb></lb> glio godere la sua conversazione, vi fece <lb></lb> un appartamento per proprio uso.</s><s id="id2741262"> Dopo <lb></lb> la soppressione dei Canonici Lateranensi <lb></lb> fu questo luogo dal Granduca Leopoldo da-<lb></lb> to per uso dell'Arcivescovo di Firenze.</s><s id="id2741276"> Sal-<lb></lb> vator Rosa, e Lorenzo Lippi essendo ami-<lb></lb> cissimi erano accostumati di far le loro pas-<lb></lb> seggiate a questo luogo, e lungo il conti-<lb></lb> guo Torrente di Mugnoue comunicandosi <lb></lb> le respettive idee, che il primo per le sue <lb></lb> satire, l'altro per il suo Malmantile </s><s id="id1614529">Vol-<lb></lb> gendo a Tramontana vi è una</s></p> <p id="id2741306" type="main"><s id="id2741310">CHIESETTA, ove si conserva una miraco-<lb></lb> losa Immagine del Crocifisso, qual luogo è <lb></lb> <pb pagenum="(292)"></pb> detto Fonte Lucente, nominato dal Poli-<lb></lb> ziano nella Lamia; e da Levante vi è</s></p> <p id="id2741332" type="main"><s id="id2741336"><expan abbr="SAN">S.</expan> DOMENICO.</s><s id="id2741339"> Chiesa dell'Ordine Dome-<lb></lb> nicano con un comodo Convento fondato <lb></lb> nell'anno 1406. dal Beato Giovanni Domi-<lb></lb> nici a spese della nobile Famiglia degli <lb></lb> Agli.</s><s id="id2741356"> Quivi <expan abbr="Sant'">S.</expan> Antonino fu il primo, che <lb></lb> vestisse l Abito Domenicano.</s><s id="id2741362"> Sono in que-<lb></lb> sta Chiesa alcune pitture di merito: tra le <lb></lb> antiche si vede la Coronazione della Ma-<lb></lb> donna del Beato Giovanni Angelico, quel-<lb></lb> la della Natività di Pietro Perugino, e un <lb></lb> altra del Sogliani; fra le moderne, quella <lb></lb> dell'Annunziazione di Iacopo da Empoli, <lb></lb> e tutta la volta della Chiesa dipinta da Lo-<lb></lb> renzo del Moro.</s><s id="id2741395"> Poco sopra salendo il Mon-<lb></lb> te vi vede una bella Villa fabbricata già da <lb></lb> Giovanni di Cosimo Medici col disegno di <lb></lb> Michelozzo, la quale appartiene al Senator <lb></lb> Cav Giulio Mozzi; avendo l'istesso Giovan-<lb></lb> ni col disegno dal medesimo Michelozzo <lb></lb> fatto fabbricare poco distante una</s></p> <p id="id2741421" type="main"><s id="id2741425">CHIESA e Convento ai Frati di <expan abbr="San">S.</expan> Girola-<lb></lb> mo, i quali ebbero principio in Firenze nell'<lb></lb> anno 1407. da Carlo Conte di Montegra-<lb></lb> nelli che ha culto di Beato.</s><s id="id2741440"> Quelli furono <lb></lb> soppressi da Clemente IX, e questo luogo <lb></lb> è posseduto a desso dal <expan abbr="Cavalier">Cav.</expan></s><s id="id2741450"> Ricasoli.</s><s id="id2741452"> Final <lb></lb> <pb pagenum="(293)"></pb> mente ss giunge a Fiesole, ove sono da ve-<lb></lb> dersi la</s></p> <p id="id2741468" type="main"><s id="id2741472">CATTEDRALE, ed il Palazzo del Vescovo, e <lb></lb> alcuni frammenti della Rocca, e Mura an-<lb></lb> tiche, avendo l'anno 1010 i Fiorentini da-<lb></lb> to il sacco, e demolito ciò che poterono. </s><lb></lb> <s id="id1614780">La Chiesa fu fabbricata nel 1028. dal Ve-<lb></lb> scovo Iacopo Bavaro Nella Tribuni si con-<lb></lb> servano le Reliquie di Santo Romolo in una <lb></lb> cassa di marmo misto, e la Testa del qual <lb></lb> Santo con un braccio si espone nel giorno <lb></lb> consacrato al medesimo.</s><s id="id2741509"> Vi si conserva la <lb></lb> Cattedra del Vescovo <expan abbr="Sant'">S.</expan> Andrea Corsini <lb></lb> nella parete sinistra in un ornato di pietra <lb></lb> serena.</s><s id="id2741522"> La Tavola del martirio di <expan abbr="San">S.</expan> Tom-<lb></lb> maso Apostolo è del Volterrano, e tutto il <lb></lb> bassorilievo di marmo della Cappella di <lb></lb> Monsignor Salutati col di lui Deposito, e <lb></lb> ritratto, è opera di Mino da Fiesole, e il <lb></lb> lavoro di marmi all'Altare di mezzo tra le <lb></lb> due scale è di Andrea Ferrucci Fiesolano. </s><lb></lb> <s id="id1614859">Di faccia è il</s></p> <p id="id2741552" type="main"><s id="id2741556">PALAZZO del Vescovo, che ha vasta Dio-<lb></lb> gesi, e presso è un comodo, e ben regolato <lb></lb> Seminario.</s><s id="id2741567"> Sopra si trova la Chiesa di</s></p> <p id="id2741571" type="main"><s id="id2741575">Sant'ALESSANDRO, ove era il corpo di <lb></lb> detto Santo, che fu Vescovo di questa Cit-<lb></lb> tà, e martirizzato nel Territorio Bologne-<lb></lb> <pb pagenum="(294)"></pb> se nell'anno 502.</s><s id="id2741595"> Il detto Corpo fu nel <lb></lb> 1785. translatato nella Cattedrale per es-<lb></lb> sere stata destinata questa Chiesa per uso <lb></lb> di Camposanto, e tolta la tettoia.</s><s id="id2741608"> Nel più <lb></lb> alto di Fiesole è posto il</s></p> <p id="id2741616" type="main"><s id="id2741620">CONVENTO dei Riformati di <expan abbr="San">S.</expan> Franco-<lb></lb> sco, fondato dalla Famiglia del Palagio, <lb></lb> ove anticamente era la Rocca dei Fiesola-<lb></lb> ni.</s><s id="id2741634"> La Tavola della Concezione è di Pietro <lb></lb> di Cosimo.</s><s id="id2741641"> Scendendo in faccia alla Piaz-<lb></lb> za vedesi la Chiesa antichissima di</s></p> <p id="id2741650" type="main"><s id="id2741653"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA PRIMERANA, modernamente <lb></lb> restaurata, ove esiste un'Immagine di Ma-<lb></lb> ria, che si vuole la più antica in Tosca-<lb></lb> na, e che perciò si chiami Primerana, la <lb></lb> qual Chiesa, secondo l'Ammirato, veniva <lb></lb> ad essere quasi nel mezzo della Città di Fie-<lb></lb> sole.</s><s id="id2741680"> Verso Levante in piccola distanza è <lb></lb> un altro</s></p> <p id="id2741687" type="main"><s id="id2741691">CONVENTO di Zoccolanti dettola Doccia, <lb></lb> fondato da Giuliano Davanzati; e tanto <lb></lb> in questo luogo che per l'adiacenti Colli-<lb></lb> ne vi sono moltissime Ville.</s><s id="id2741705"> Tutti que-<lb></lb> sti Monti Fiesolani, e di Settignano sono <lb></lb> abbondanti di Cave di Pietra, e macigni <lb></lb> per uso di fabbriche, e in ciò consiste il <lb></lb> maggior traffico, e sostegno di quegli Abi-<lb></lb> tanti. </s></p> <pb pagenum="(295)"></pb> <p id="id1615096" type="main"><s id="id1615098">PORTA A PINTI, fuori di essa vi è un Ta-<lb></lb> bernacolo di Andrea del Sarto, che per l'in-<lb></lb> giurie dei tempi è ridotto in cattivo stato. </s><lb></lb> <s id="id1615112">Distante un miglio, nella Chiesa di <expan abbr="San">S.</expan> Ger-<lb></lb> vasio è una bella Tavola di Santi di Ti-<lb></lb> to; e fuori della</s></p> <p id="id2741756" type="main"><s id="id2741759">PORTA ALLA CROCE si trova il Monastero di</s></p> <p id="id2741764" type="main"><s id="id2741768">SAN SALVI.</s><s id="id2741770"> Questo fu uno dei primi Mo-<lb></lb> nasteri di Vallombrosani, che lo cederono <lb></lb> alle Monache dette prima di Faenza l'an-<lb></lb> no 1529. nell'essere stato demolito il loro <lb></lb> antico Convento, per costruirne la fortez-<lb></lb> za di San <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista.</s><s id="id2741863"> Nel Refettorio da <lb></lb> Andrea del Sarto furono dipinti in un arco <lb></lb> San Benedetto, San Giovanni Gualberto, <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Salvi Vescovo, e <expan abbr="San">S</expan> Bernardo degli Uberti <lb></lb> Monaco, e Cardinale, e nel mezzo in un <lb></lb> tondo è la Trinità.</s><s id="id2741883"> In faccia è un Cena-<lb></lb> colo che si reputa delle migliori pitture <lb></lb> di Andrea, di cui se ne vede la stampa in-<lb></lb> cisa da Teodoro Cruger; sul che è degno <lb></lb> di memoria, che convenendo demolire per <lb></lb> il detto assedio con molti suburbani Con-<lb></lb> venti, e Casamenti, anche la Chiesa di San <lb></lb> Salvi con sue abitazioni, a contemplazio-<lb></lb> ne di così belle Pitture fu lasciato in piedi; <lb></lb> ma per l'introdotta clausura di Monache <lb></lb> non si può vedere senza speciale licenza. </s><lb></lb> <pb pagenum="(296)"></pb> <s id="id1615272">Nella Chiesa è una Tavola con Cristo in <lb></lb> Croce di Francesco Morandini da Poppi, <lb></lb> e quella di <expan abbr="Santa">S</expan> Umiltà del Passignano.</s><s id="id2741939"> Cir-<lb></lb> ca un miglio discosto si trova altro Con-<lb></lb> vento di Monache Agostiniane detto</s></p> <p id="id2741950" type="main"><s id="id2741954"><expan abbr="SAN">S.</expan> BALDASSARRE; e salendo sulla sinistra, <lb></lb> se ne trova un altro dell'Ordine di <expan abbr="San">S</expan> Be-<lb></lb> nedetto, intitolato</s></p> <p id="id2741966" type="main"><s id="id2741969"><expan abbr="SAN">S.</expan> MARTINO a Maiano, ove la Tavola dell'<lb></lb> Altar maggiore fu dipinra dal Grillandajo.</s></p> <p id="id2741977" type="main"><s id="id2741981">Fuori di questa Porta, e in lontananza <lb></lb> l'uno dall'altro sono da vedersi tre celebri, <lb></lb> e grandiosi Santuarj, cioè la Vallombrosa, <lb></lb> il Sacro Eremo dì Camaldoli, e il Monte <lb></lb> dell'Alvernia, nel primo dei quali <expan abbr="San">S</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> Gualberto, e nel secondo <expan abbr="San">S</expan> Romualdo fon-<lb></lb> darono i loro Conventi; e nel terzo <expan abbr="San">S.</expan> Fran-<lb></lb> cesco ricevè le Sacre Stimate </s><s id="id1615417">In ciascuno <lb></lb> sono osservabili non poche pitture, e pas-<lb></lb> sando in questi luoghi vi sono ancora da <lb></lb> osservare molte Terre, e Castelli della <lb></lb> bella Provincia del Casentino.</s></p> <p id="id2742027" type="main"><s id="id2742031">Fuori la Porta di <expan abbr="San">S.</expan> Niccolò esiste bella <lb></lb> pianura nominata Pian di Ripoli.,</s></p> <p id="id2742039" type="main"><s id="id2742043">BADÌA di <expan abbr="San">S.</expan> Bartolommeo; in cui fa la <lb></lb> residenza il Generale dell'Ordine Vallom-<lb></lb> brosano.</s><s id="id2742054"> Anticamente fu Convento di Mo-<lb></lb> nache.</s><s id="id2742061"> Un'altro si trova più sopra detto </s></p> <pb pagenum="(297)"></pb> <p id="id1615505" type="main"><s id="id1615506"><expan abbr="SANTA">S.</expan> MARIA del Bigallo, poco fuori della <lb></lb> strada maestra di Arezzo per Levante, che <lb></lb> sino al 1503. si mantenne a uso dì Spedale. </s><lb></lb> <s id="id1615524">Cinque miglia da Firenze discosto esiste <lb></lb> un altra Villa Reale detta</s></p> <p id="id2742088" type="main"><s id="id2742092">APPEGGI. Distante altre tre miglia e mez-<lb></lb> zo sopra un Poggio tra Mezzogiorno, e Le-<lb></lb> vante è situata la</s></p> <p id="id2742104" type="main"><s id="id2742108">CHIESA di <expan abbr="Santa">S.</expan> Maria dell'Impruneta.</s><s id="id2742111"> Nel <lb></lb> giorno di <expan abbr="San">S.</expan> Luca vi è un gran concorso <lb></lb> di Popolo, facendosi una grossa Fiera </s><s id="id1615590">E' <lb></lb> ufiziata da dieci Cappellani con un Pieva-<lb></lb> no, che hanno l'obbligo di dirvi quoti-<lb></lb> dianamente il Divino Ufizio.</s><s id="id2742133"> Fu fondata <lb></lb> dall'gstinta Famiglia dei Buondelmonti. </s><lb></lb> <s id="id1615615">Questa Chiesa è riccamente adornata, con <lb></lb> soffitta dorata con tre sfondi quello di mez-<lb></lb> zo è considerato essere il più insigne lavoro <lb></lb> di Antonio Puglieschi.</s><s id="id2742155"> Il primo degli altri <lb></lb> due è opera di Tommaso Redi, e l'ultimo <lb></lb> di <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Cammillo Sagrestani.</s><s id="id2742168"> Tra le Ta-<lb></lb> vole è osservabile la Vocazione di <expan abbr="San">S</expan> Pietro <lb></lb> di Jacopo da Empoli.</s></p> <p id="id2742179" type="main"><s id="id2742183">Fuori la Porta <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, che è serrata <lb></lb> si trovano due Chiese, la prima è detta</s></p> <p id="id2742193" type="main"><s id="id2742196"><expan abbr="SAN">S.</expan> FRANCESCO al Monte delle Croci dei <lb></lb> Padri Riformati.</s><s id="id2742203"> Questa con disegno di <lb></lb> Simone del Pollaiolo detto il Cronaca. fu <lb></lb> fatta fabbricare nel 1350. da Castello Qua-<lb></lb> <pb pagenum="(298)"></pb> ratesi, come ne fa fede un'Inserizione da-<lb></lb> vanti l'Altar Maggiore.</s><s id="id2742225"> La Tavola dell'<lb></lb> Annunziazione è del <expan abbr="Beato">B.</expan> Angelico, e quella <lb></lb> della Natività è del Sogliani </s><s id="id1615759">Sopra la Por-<lb></lb> ta della Sagrestìa la Pietà di terra cotta è <lb></lb> di Luca della Robbia.</s><s id="id2742244"> Questa Chiesa è posta <lb></lb> in tale eminenza, che si gode Firenze con <lb></lb> una gran parte dei Villaggi.</s><s id="id2742254"> Uscendo per <lb></lb> la Porta del fianco, e camminando pochi <lb></lb> passi a man dritta per una Porta della For-<lb></lb> tezza, che nel 1526 con disegno di Michela-<lb></lb> gnolo fu fatta, benchè tirata a fine dal <lb></lb> Tribolo (di cui è lavoro la bellissima statua <lb></lb> di macigno non finita rappresentante una <lb></lb> Vittoria che stà appoggiata accanto alla <lb></lb> detta porta) si arriva all'antichissima</s></p> <p id="id2742289" type="main"><s id="id2742293">CHIESA di <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, posta nel mezzo <lb></lb> di detta Fortezza.</s><s id="id2742299"> Nella persecuzione dei <lb></lb> Cristiani sotto Decio, trovandosi <expan abbr="San">S.</expan> Minia-<lb></lb> to con alcuni Compagni a far penitenza <lb></lb> nel luogo ove è eggi la Chiesa, e in quei <lb></lb> tempi era vi un piccolo Oratorio dedicato <lb></lb> a <expan abbr="San">S.</expan> Pietro, e all'intorno boscaglia, il Ti-<lb></lb> ranno fattolo condurre in Firenze, lo ten-<lb></lb> tò ma invano onde rimuoversi dalla Re-<lb></lb> ligione Cristiana; dopo diversi supplizi, <lb></lb> gli fece tagliare la testa in un luogo detto <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Candida; ma il Santo presala nelle mani <lb></lb> passò l'Arno, e rese nel suddetto Oratorio <lb></lb> <pb pagenum="(299)"></pb> l'Anima a Dio.</s><s id="id2742352"> Quivi fu seppellito.</s><s id="id2742355"> Ma que-<lb></lb> sta Chiesa sì nobile, e grande fu incomincia-<lb></lb> ta nel 1013. ai 26. d'Aprile col consiglio di <lb></lb> Ildebrando <expan abbr="Vescovo">Vesc</expan> <expan abbr="Fiorentino">Fiorent</expan>, coll'assistenza di <lb></lb> <expan abbr="San">S.</expan> Arrigo I. <expan abbr="Imperatore">Imperat</expan>, e di Santa Cunegunda <lb></lb> sua moglie, che la dotarono di molte tenu-<lb></lb> te, e vi fecero traslatare il detto Corpo <lb></lb> nell'Altare, che è nei sotterranei della <lb></lb> Chiesa, la quale fu data allora in cura ai <lb></lb> Consoli dell'Arte dei Mercatanti.</s><s id="id2742391"> E' spar-<lb></lb> tita questa in tre navate, e vi sono due <lb></lb> scale di marmo, per dove si sale al Presbi-<lb></lb> terio, fatto sulla costumanza della primi-<lb></lb> tiva Chiesa.</s><s id="id2742408"> Dietro l'Altase vi sono cin-<lb></lb> que finestroni serrati di trasparente mar-<lb></lb> mo, e nella lunetta semirotonda di Mo-<lb></lb> saico col Padre Eterno si vede a destra ef-<lb></lb> figiata Maria, e a sinistra <expan abbr="San">S</expan> Miniato, e <lb></lb> nel mezzo i simboli dei 4. Evangelisti.</s><s id="id2742433"> Da-<lb></lb> vanti è una Cappella di marmo, fatta fare <lb></lb> da Pietro dei Medici, ove nella volta è un <lb></lb> partimento d'ottangoli di Luca della Rob-<lb></lb> bia, con un quadro di pittura antica, nel <lb></lb> quale Altare era collocato il Crocifisso che <lb></lb> fu traslatato in <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita.</s><s id="id2742458"> A sinistra la <lb></lb> bella Cappella dedicata a <expan abbr="San">S.</expan> Iacopo fu <lb></lb> edificata in memoria del Cardinale Iaco-<lb></lb> po di Portogallo, con marmi e porfidi, co-<lb></lb> me sono la Cattedra Episcopale, e il Sepol-<lb></lb> <pb pagenum="(300)"></pb> cro di lui con la figura, e sopra Maria col <lb></lb> Bambino e Angeli lavorati da Antonio <lb></lb> Rossellini.</s></p> <p id="id2742492" type="main"><s id="id2742496">Nella volta Luca della Robbia fece i <lb></lb> 4 Evangelisti, e in mezzo lo Spirito San-<lb></lb> to.</s><s id="id2742506"> Di Antonio del Pollaiolo è la Tavola a <lb></lb> olio di <expan abbr="San">S</expan> Iacopo, <expan abbr="Sant'">S</expan> Eustachio, e <expan abbr="San">S.</expan> Vincen-<lb></lb> zio, di Pietro suo fratello sono alcuni <lb></lb> Profeti dipinti a olio nel muro di detta <lb></lb> Cappella, siccome in un mezzo tondo l'<lb></lb> Annunziazione; e presso la Porta sono va-<lb></lb> rie antiche Pitture.</s><s id="id2742534"> Questa Chiesa fu ne-<lb></lb> gli antichi tempi ufiziata dai Monaci di <lb></lb> S Basilio, poi da quelli di <expan abbr="San">S.</expan> Benedetto <lb></lb> dell'Ordine di Clugnì, e fra essi visse al-<lb></lb> cun tempo <expan abbr="San">S</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Gualberto Fiorentino dei <lb></lb> Signori di Petroio, dopo aver perdonato <lb></lb> all'inimico uccisore di Ugo suo fratello, <lb></lb> quale incontrò poco sotto <expan abbr="San">S.</expan> Miniato, <lb></lb> ove è una memoria del generoso fatto in <lb></lb> un Tabernacolo.</s><s id="id2742573"> Il Crocifisso che chinò <lb></lb> la testa, che fu molto tempo nella sud-<lb></lb> detta Chiesa alla mentovata Cappella di <lb></lb> mezzo, fu trasportato in Firenze nel dì 25. <lb></lb> Novembre 1671. in Santa Trinita.</s><s id="id2742591"> Quindi <lb></lb> passò in mano dei Gesuiti, e adesso serve <lb></lb> per uso degli Esercizj.</s></p> <p id="id2742602" type="main"><s id="id2742606">FINE </s></p> </chap> <chap> <pb pagenum="(301)"></pb><lb></lb> <p id="id2742685" type="head"><s id="id2742688">INDICE <lb></lb> DELLE COSE PIU' NOTABILI.</s></p> <p id="id2742700" type="main"><s id="id2742704"><emph type="italics"><expan abbr="ACcademia">ACcad</expan> delle Belle <lb></lb> Arti</emph> 73</s></p> <p id="id2742716" type="main"><s id="id2742720"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Agata <expan abbr="Monastero">Monast.</expan></emph> 62</s></p> <p id="id2742729" type="main"><s id="id2742733"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Agostino</emph> 271</s></p> <p id="id2742742" type="main"><s id="id2742746"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Ambrogio</emph> 140</s></p> <p id="id2742756" type="main"><s id="id2742759"><emph type="italics">Angeli Chiesa</emph> 112</s></p> <p id="id2742769" type="main"><s id="id2742772"><emph type="italics">Angiolini Chiesa <expan abbr="Monastero">M.</expan></emph> 203</s></p> <p id="id2742782" type="main"><s id="id2742786"><emph type="italics">Annalena <expan abbr="Monastero">M</expan></emph> 214</s></p> <p id="id2742795" type="main"><s id="id2742799"><emph type="italics"><expan abbr="Santissima">SS</expan> Annunziata</emph> 85</s></p> <p id="id2742808" type="main"><s id="id2742811"><emph type="italics"><expan abbr="Santi">SS</expan> Apostoli</emph> 218</s></p> <p id="id2742821" type="main"><s id="id2742824"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Appollonia <expan abbr="Monastero">M</expan></emph> 59</s></p> <p id="id2742834" type="main"><s id="id2742838"><emph type="italics">Archivio pubblico</emph> 156</s></p> <p id="id2742847" type="main"><s id="id2742851"><emph type="italics">Badia di Firenze</emph> 146</s></p> <p id="id2742860" type="main"><s id="id2742864"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Barnaba <expan abbr="Monastero">M.</expan></emph> 58</s></p> <p id="id2742874" type="main"><s id="id2742877"><emph type="italics">Calza Chiesa</emph> 243</s></p> <p id="id2742887" type="main"><s id="id2742890"><emph type="italics">Camaldolensi</emph> 112</s></p> <p id="id2742900" type="main"><s id="id2742903"><emph type="italics">Cambiagi Villa</emph> 271</s></p> <p id="id2742913" type="main"><s id="id2742916"><emph type="italics">Campanile del Duomo</emph> 32</s></p> <p id="id2742926" type="main"><s id="id2742930"><emph type="italics"><expan abbr="Cappella">Capp.</expan> dei Principi</emph> 45</s></p> <p id="id2742939" type="main"><s id="id2742943"><emph type="italics">Cappuccine <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 136</s></p> <p id="id2742952" type="main"><s id="id2742956"><emph type="italics">Cappuccini</emph> 289</s></p> <p id="id2742966" type="main"><s id="id2742969"><emph type="italics">Careggi Villa</emph> ivi</s></p> <p id="id2742979" type="main"><s id="id2742982"><emph type="italics">Carmine</emph> 233</s></p> <p id="id2742992" type="main"><s id="id2742995"><emph type="italics">Cascine Reali</emph> 201</s></p> <p id="id2743005" type="main"><s id="id2743008"><emph type="italics">Casino del Corsini</emph> 203</s></p> <p id="id2743018" type="main"><s id="id2743022">-- <emph type="italics">Di <expan abbr="San">S</expan> Marco</emph> 71</s></p> <p id="id2743033" type="main"><s id="id2743036">-- <emph type="italics">Del Riccardi</emph> 227</s></p> <p id="id2743047" type="main"><s id="id2743051"><emph type="italics">Caste.lo Villa</emph> 286</s></p> <p id="id2743060" type="main"><s id="id2743064"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S</expan> Caterina <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 73</s></p> <p id="id2743073" type="main"><s id="id2743076"><emph type="italics">Cavallo dell SS. An.</emph> 85</s></p> <p id="id2743086" type="main"><s id="id2743089">-- <emph type="italics">di Piazza</emph> 164</s></p> <p id="id2743100" type="main"><s id="id2743104"><emph type="italics">Certosa</emph> 270</s></p> <p id="id2743113" type="main"><s id="id2743117"><emph type="italics">Ce tello</emph> 239</s></p> <p id="id2743126" type="main"><s id="id2743130"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Chiara <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 242</s></p> <p id="id2743139" type="main"><s id="id2743143"><emph type="italics">Chiarito <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 62</s></p> <p id="id2743152" type="main"><s id="id2743156"><emph type="italics"><expan abbr="San">S</expan> Clemente <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 62</s></p> <p id="id2743233" type="main"><s id="id2743237"><emph type="italics">Colonna di <expan abbr="San">S.</expan> Felice</emph> 249</s></p> <p id="id2743246" type="main"><s id="id2743250">-- <emph type="italics">Di <expan abbr="Santa">S</expan> Felicita</emph> 267</s></p> <p id="id2743261" type="main"><s id="id2743264">-- <emph type="italics">di <expan abbr="San">S.</expan> Giovanni</emph> 39</s></p> <p id="id2743274" type="main"><s id="id2743278">-- <emph type="italics">di <expan abbr="San">S</expan> Trinita</emph> 214</s></p> <p id="id2743289" type="main"><s id="id2743292"><emph type="italics"><expan abbr="Compagnia">Comp</expan> della <expan abbr="Misericordia">Miser.</expan></emph> 32</s></p> <p id="id2743302" type="main"><s id="id2743305">-- <emph type="italics">dei Bacchettoni</emph> 197</s></p> <p id="id2743316" type="main"><s id="id2743320"><emph type="italics">Convertite <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 242</s></p> <p id="id2743329" type="main"><s id="id2743333"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Croce</emph> 122</s></p> <p id="id2743342" type="main"><s id="id2743346"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Domenico <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 64</s></p> <p id="id2743355" type="main"><s id="id2743359">-- <emph type="italics">di Fiesole</emph> 290</s></p> <p id="id2743370" type="main"><s id="id2743373"><emph type="italics">Duomo</emph> 11</s></p> <p id="id2743383" type="main"><s id="id2743386"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Elisabetta <expan abbr="Monastero">Mon</expan></emph> 134</s></p> <p id="id2743396" type="main"><s id="id2743400"><emph type="italics"><expan abbr="San">S</expan> Felice, o sia <expan abbr="San">S.</expan> <lb></lb> Pier Mart</emph> 249</s></p> <p id="id2743412" type="main"><s id="id2743416"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S</expan> Felicita</emph> 267</s></p> <p id="id2743425" type="main"><s id="id2743429"><emph type="italics">Fiesole Città</emph> 290</s></p> <p id="id2743438" type="main"><s id="id2743442"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Filippo Neri</emph> 149 <lb></lb> <pb pagenum="(302)"></pb> <emph type="italics">Fontana di Piazza</emph> 163</s></p> <p id="id2743466" type="main"><s id="id2743470"><emph type="italics">Fortezza da Basso</emph> 57</s></p> <p id="id2743479" type="main"><s id="id2743483">-- <emph type="italics">di Belvedere</emph> 271</s></p> <p id="id2743494" type="main"><s id="id2743497"><emph type="italics"><expan abbr="San">S</expan> Francesco <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 139</s></p> <p id="id2743507" type="main"><s id="id2743511">-- <emph type="italics">di Sales <expan abbr="Conservatorio">Cons.</expan></emph> 241</s></p> <p id="id2743521" type="main"><s id="id2743525"><emph type="italics">Galleria Reale</emph> 168</s></p> <p id="id2743534" type="main"><s id="id2743538"><emph type="italics">Ghetto degli Ebrei</emph> 220</s></p> <p id="id2743548" type="main"><s id="id2743551"><emph type="italics">Giardino di Boboli</emph> 264</s></p> <p id="id2743561" type="main"><s id="id2743565">-- <emph type="italics">dei Semplici</emph> 64</s></p> <p id="id2743575" type="main"><s id="id2743578"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giorgio</emph> 271</s></p> <p id="id2743588" type="main"><s id="id2743592"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> Batista</emph> 32</s></p> <p id="id2743600" type="main"><s id="id2743604"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giovannino <expan abbr="Monastero">Mon</expan></emph> 59</s></p> <p id="id2743613" type="main"><s id="id2743617">-- <emph type="italics">degli Scolopi</emph> 81</s></p> <p id="id2743628" type="main"><s id="id2743631"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Girolamo <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 270</s></p> <p id="id2743641" type="main"><s id="id2743645"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giuliano <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 56</s></p> <p id="id2743654" type="main"><s id="id2743658"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Giuseppe</emph> 134</s></p> <p id="id2743667" type="main"><s id="id2743671"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Iacopo oltr'Arno</emph> 276</s></p> <p id="id2743680" type="main"><s id="id2743684">-- <emph type="italics">tra i Fossi</emph> 182</s></p> <p id="id2743695" type="main"><s id="id2743698">-- <emph type="italics">di Ripoli <expan abbr="Conservatorio">Cons.</expan></emph> 200</s></p> <p id="id2743709" type="main"><s id="id2743713"><emph type="italics">Imperiale Villa</emph> 278</s></p> <p id="id2743722" type="main"><s id="id2743726"><emph type="italics">Impruneta</emph> 304</s></p> <p id="id2743735" type="main"><s id="id2743739"><emph type="italics">Librerìa di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Lorenzo">Lor</expan></emph> 51</s></p> <p id="id2743748" type="main"><s id="id2743752">-- <emph type="italics">Magliabechiana</emph> 166</s></p> <p id="id2743762" type="main"><s id="id2743766">-- <emph type="italics">Marucelliana</emph> 77</s></p> <p id="id2743845" type="main"><s id="id2743849"><emph type="italics">Loggia dei Lanzi</emph> 162</s></p> <p id="id2743858" type="main"><s id="id2743862">-- <emph type="italics">di Mercato nuovo</emph> 219</s></p> <p id="id2743873" type="main"><s id="id2743877"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Lorenzo</emph> 41</s></p> <p id="id2743886" type="main"><s id="id2743890"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S</expan> Lucia sul Prato</emph> 240</s></p> <p id="id2743899" type="main"><s id="id2743903">-- <emph type="italics">dei Magnoli</emph> 274</s></p> <p id="id2743914" type="main"><s id="id2743917"><emph type="italics">Madonna de Ricci</emph> 120</s></p> <p id="id2743927" type="main"><s id="id2743931"><emph type="italics"><expan abbr="San">S</expan> Marco</emph> 65</s></p> <p id="id2743940" type="main"><s id="id2743944"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Margherita</emph> 152</s></p> <p id="id2743953" type="main"><s id="id2743957"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Maria sul Prato</emph> 203</s></p> <p id="id2743966" type="main"><s id="id2743970">-- <emph type="italics">in Candeli <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 110</s></p> <p id="id2743981" type="main"><s id="id2743984">-- <emph type="italics">Novella</emph> 183</s></p> <p id="id2743995" type="main"><s id="id2743999">-- <emph type="italics">Maggiore</emph> 224</s></p> <p id="id2744009" type="main"><s id="id2744013"><emph type="italics">Maddalena <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 107</s></p> <p id="id2744022" type="main"><s id="id2744026"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Martino <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 199</s></p> <p id="id2744035" type="main"><s id="id2744039"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Michel Berteldi</emph> 222</s></p> <p id="id2744049" type="main"><s id="id2744052">-- <emph type="italics">Visdomini</emph> 84</s></p> <p id="id2744063" type="main"><s id="id2744067"><emph type="italics"><expan abbr="San">S</expan> Miniato al Monte</emph> 298</s></p> <p id="id2744076" type="main"><s id="id2744080"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S</expan> Monaca</emph> 232</s></p> <p id="id2744089" type="main"><s id="id2744093"><emph type="italics">Monaster Nuovo <expan abbr="Monastero">M.</expan></emph> 198</s></p> <p id="id2744103" type="main"><s id="id2744106"><emph type="italics">Monte Domini</emph> 136</s></p> <p id="id2744116" type="main"><s id="id2744119"><emph type="italics">Monticelli <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 136</s></p> <p id="id2744129" type="main"><s id="id2744132"><emph type="italics">Murate <expan abbr="Monastero">Mon</expan></emph> 127.</s></p> <p id="id2744142" type="main"><s id="id2744146"><emph type="italics">Museo d'Istoria na-<lb></lb> turale</emph> 245</s></p> <p id="id2744158" type="main"><s id="id2744162"><emph type="italics"><expan abbr="San">S</expan> Niccolò</emph> 272</s></p> <p id="id2744171" type="main"><s id="id2744175"><emph type="italics">Ognissanti</emph> 204</s></p> <p id="id2744184" type="main"><s id="id2744188"><emph type="italics">Orsanmichele</emph> 152</s></p> <p id="id2744197" type="main"><s id="id2744201"><emph type="italics"><expan abbr="Sant'">S.</expan> Orsola <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 58</s></p> <p id="id2744210" type="main"><s id="id2744214"><emph type="italics">Palazzo Reale</emph> 250</s></p> <p id="id2744223" type="main"><s id="id2744227">-- <emph type="italics">Arcivescovile</emph> 40</s></p> <p id="id2744237" type="main"><s id="id2744241">-- <emph type="italics">Buonarroti</emph> 143</s></p> <p id="id2744251" type="main"><s id="id2744255">-- <emph type="italics">Capponi</emph> 103</s></p> <p id="id2744266" type="main"><s id="id2744269">-- <emph type="italics">Corsini</emph> 212</s></p> <p id="id2744280" type="main"><s id="id2744284">-- <emph type="italics">Riccardi</emph> 78</s></p> <p id="id2744294" type="main"><s id="id2744298">-- <emph type="italics">Vecchio</emph> 156</s></p> <p id="id2744308" type="main"><s id="id2744312"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Pancrazio</emph> 209</s></p> <p id="id2744329" type="main"><s id="id2744333"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Paolino</emph> 195</s></p> <p id="id2744349" type="main"><s id="id2744353"><emph type="italics">Petraia Villa</emph> 285</s></p> <p id="id2744362" type="main"><s id="id2744366"><emph type="italics">Piazza di <expan abbr="Santa">S.</expan> Croce</emph> 133 <lb></lb> <pb pagenum="(303)"></pb> -- <emph type="italics">del Granduca</emph> 156</s></p> <p id="id2744390" type="main"><s id="id2744394">-- <emph type="italics">del Grano</emph> 181</s></p> <p id="id2744405" type="main"><s id="id2744408">-- <emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S</expan> <expan abbr="Maria">M.</expan> Novella</emph> 183</s></p> <p id="id2744419" type="main"><s id="id2744423"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Piero in Gattolino</emph> 244</s></p> <p id="id2744432" type="main"><s id="id2744436"><emph type="italics">Poggio a Caiano <lb></lb> Villa</emph> 282</s></p> <p id="id2744448" type="main"><s id="id2744452"><emph type="italics">Ponte di <expan abbr="Santa">S.</expan> Trinita</emph> 214</s></p> <p id="id2744462" type="main"><s id="id2744466">-- <emph type="italics">Vecchio</emph> 276</s></p> <p id="id2744476" type="main"><s id="id2744480"><emph type="italics">Porcellane</emph> 288</s></p> <p id="id2744489" type="main"><s id="id2744493"><emph type="italics">Poverine <expan abbr="Monastero">M.</expan></emph> 137</s></p> <p id="id2744502" type="main"><s id="id2744506"><emph type="italics">Pratolino</emph> 289</s></p> <p id="id2744515" type="main"><s id="id2744519"><emph type="italics">Quiete <expan abbr="Conservatorio">Conservat</expan></emph> 288.</s></p> <p id="id2744529" type="main"><s id="id2744532"><emph type="italics"><expan abbr="San">S</expan> Remigio</emph> 181</s></p> <p id="id2744542" type="main"><s id="id2744545"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Silvestro <expan abbr="Monastero">Mon.</expan> </emph></s></p> <p id="id1619074" type="main"><s id="id1619075"><emph type="italics">Seminario <expan abbr="Fiorentino">Fiorent.</expan></emph> 241</s></p> <p id="id2744558" type="main"><s id="id2744562"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Simone</emph> 144</s></p> <p id="id2744571" type="main"><s id="id2744575"><emph type="italics">Spedale di <expan abbr="San">S.</expan> <expan abbr="Giovanni">Gio.</expan> <lb></lb> di Dio.</emph> 209</s></p> <p id="id2744587" type="main"><s id="id2744591">-- <emph type="italics">di Bonifazio</emph> 61</s></p> <p id="id2744601" type="main"><s id="id2744605">-- <emph type="italics">degli Innocenti</emph> 101</s></p> <p id="id2744615" type="main"><s id="id2744619">-- <emph type="italics">di <expan abbr="Santa">S.</expan> <expan abbr="Maria">M</expan> Nuova </emph></s></p> <p id="id1619214" type="main"><s id="id1619215"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Spiriro</emph> 227</s></p> <p id="id2744632" type="main"><s id="id2744636"><emph type="italics"><expan abbr="Santo">S.</expan> Stefano</emph> 180</s></p> <p id="id2744646" type="main"><s id="id2744649"><emph type="italics">Teatro del Cocomero</emph> 83</s></p> <p id="id2744659" type="main"><s id="id2744663"><emph type="italics">della Pergola</emph> 114</s></p> <p id="id2744672" type="main"><s id="id2744676">-- <emph type="italics">della Palla a Cor-<lb></lb> da</emph> 118</s></p> <p id="id2744690" type="main"><s id="id2744693"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Teresa <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 141</s></p> <p id="id2744703" type="main"><s id="id2744706"><emph type="italics"><expan abbr="San">S.</expan> Trinioa</emph> 214</s></p> <p id="id2744716" type="main"><s id="id2744719"><emph type="italics"><expan abbr="Santa">S.</expan> Verdiaaa <expan abbr="Monastero">Mon.</expan></emph> 140</s></p> <p id="id2744729" type="main"><s id="id2744733"><emph type="italics">Ufizi pubblici</emph> 166</s></p> <p id="id2744742" type="main"><s id="id2744746"><emph type="italics">Zecca</emph> 166 <lb></lb> <pb></pb> <figure id="id2744759"></figure> <lb></lb> </s></p></chap> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> <pb></pb> </body><back></back></text> </archimedes>