metadata: dcterms:identifier ECHO:UR271U6Y.xml dcterms:creator (GND:121797031) Zonca, Vittorio dcterms:title (it) Novo teatro di machine et edificii : per uarie et sicure operationi; có le loro figure tagliate in Rame é la dichiaratione e dimostratione di ciascuna; opera necesaria ad Architetti, et a quelli ch di tale studio si dilettano dcterms:alternative (it) Novo teatro di machine et edificii : per varie et sicure operationi; có le loro figure tagliate in Rame é la dichiaratione e dimostratione di ciascuna; opera necesaria ad Architetti, et a quelli ch di tale studio si dilettano dcterms:date 1656 dcterms:language ita text (it) free http://echo.mpiwg-berlin.mpg.de/ECHOdocuView/ECHOzogiLib?mode=imagepath&url=/mpiwg/online/permanent/library/UR271U6Y/pageimg log: unknown: <007> = i or ı (dotless i) (occurs 690 time(s)) parameters: despecs=1.1.2 replacements: [0001] [0002] [0003] [0004] [0005] [0006] [0007] ALL’ ILL VSTRISSIMO Signore Signor & Patron Colendi$$. il Sign. NICOLO DE LAZARA Conte del Palù Caualiere del G. Collare di S. Michele.

RItorna alle $tampeil Teatro di Machine, che già trentacinque an- nifù con$acrato al digni$$imo nome di V.S. Illu$tri$s. ed io $a- pendo il mio douere r<007>cono$co l’obbligo della mia riuer\~eza con $upplicarla à cõtinuarli la $ua protezione con quella grandezza d’animo che hà riportata $eco dalla na$cita nobili$$ima per l’ori- gine eroica di Francia già più di $ettecent’ anni, per lo feudo di mero e mi$to imperio nel Territorio Padouano, e per la vita Cauallare$ca $empre tenuta da $uoi maggiori, trà quali (la$ciando da parte i più antichi, che molti$$imi furono degni d’encomi) ba$terà ramm\~etare quel Giouanni Cau. di S. Giacopo Zio dell’Illu$tri$$. Sig. K. $uo Auo, per virtù militare, e per genero$ità di pen- $ieri amato da tutti i Principi d’Italia; quel Girolamo Colonello di Santa Chie$a, fratello del Padre di $uo Bi$auo, che meritò emulatione d’vn Nipote del Papa; quel Leone K. che nel 1455. fù annouerato trà Baroni del Regno di Cipro; quel Nicolò Capitano di Sign. Veneziani all’ acqui$to di Padoua 1405. che dall’ affetto della Patria, e d’ altre giu$te cau$e commo$$o, $tabilì la $ua $tirpe trà le più benemerite di que$ta Sereni$$<007>ma Republica; quel Lio- ne Capitano de Carrare$i che nel 1373. $o$tenne gli e$tremi di vna $angui- no$a battaglia, efinalmente quel Bernardo Capitano di Rudolfo primo, che [0008] dopò molte proue del $uo valore nel Al$atia, & altroue, meritò il grado di Ca- ualliere, e re$e decorata la po$terità con la riceuuta conce$$ione dell’Aquila nell’ Arma - Mà che vad’ io inoltrandominel va$to Oceano di Glorie dell’ antichi$$ima & Illu$tri$$ima famiglia LAZARA, $e la per$ona di V. S. Illu$tri$- $ima richiude in $e vn compendio di tutti i $plendori de $uoi Antenati, & per valore, prudenza, & ogn’altra virtù viene da tutti ammirata, e riuerita. Qui mi fermo però, e concorrendo anch’io con quelli, che ambi$cono d’e$$er cono- $ciuti dal mondo per $eruidori $uoi, con la noua dedicazione del pre$ente li- bro godo di rinfiorire al mondo la memoria, & à V. S. Illu$tri$$ima umilmente inchinandomi prego il Cielo che prodigamente a$$egni felici$$imi auueni- menti.

Di Padoua li 29. Settembre 1656.

Di V. S. Illu$tri$$ima.

Vmili$$imo, & obligati$$imo Seruit.

France$co Bertelli.

[0009] TAVOLA DELLE MACHINE Che in que$to Libro $i contengono. _V_Ite chiamata perpetua, che alza grandi$$imi pe$i. # car. 1. Vite perpetua per alzare, & abba$$are ferrate, & porte di graui$$imo pe$o. # car. 4. Machina per tirar pietre, & altra materia bi$ogno$a $opra le fabriche. # ca. 7. Porte per $o$tener l’acqua d’alcun fiume per diuer$i bi$ogni. # cart. 10. Molino fabricato nel mezzo d’alcun fiume $opra va$celli, ouero ca$$e di legno. # cart. 15. Molino Terragno # carte 19. Molino fatto col moto di acque raccolte. # cart. 22. Molino fatto col motto de gli Animali. # carte 26. Altra $orte di Molino col moto de gli Animali. # carte 29. Pistrino per pe$tar diuer$e materie. # carte 31 Machina per arruotar armi col moto del cauallo. # car. 34. Machina per arruotar armi col moto dell’ acqua. # car. 37. Machina per arruotar armi col moto dell’ huemo. # car. 40 Machina per follar panni di lana, & altro. # car. 43 Soppre$$a per dar il lu$tro à le Tele, & altro. # car. 46 Pri$tina, prelo, ouero $trettoio per far il vino. # car. 48 Pi$trino per far l’oglio. # car. 51 Mangano per dar il lu$tro, & li$ciar Tele, Zambellotti, & altre co$e. # car. 54 Altra figura di mangano più facile. # car. 57 Carro de Lezzafo$ina. # car. 59 Ruota per alzar l’acqua. # car. 62 Torchio per imprimer le lettere per $tampar i libri. # car. 65 Filatoio d’ acqua. # car. 69 Torchio per $tampar i di$egni conirami intagliati. # car. 77 Ruote daincauar il piombo per le fine$tre di verro. # car. 80 Machina da pe$tar ilcarbon per farne la poluere. # car. 83 Machina da pe$tar la poluere per le Bombarde. # car. 86 [0010] Edificio, che tra$porta il terreno da vn luogo all’ aliro. # car. 96 @oua inuentione de’ Molini per macinare, v condurre in guerra, inuentati dal Sig. Pom- peo Targone Ingegniero deli’ Eccellenti$$imo Sign. Ambro$io Spinola Generale per la Mae$tà Cattolica in Fiandra dietro il numero ottantaotto. Machina da voltar $piedi per cuocer le viuande. # car. 89 Altra machina da voltar $piedi, col mouimento del fumo. # car. 92 Cartiera, ouer Pi$toio, che pe$ta le $trazze per far la carta. # car. 95 In$trumento chiamato Argana, con laqual $i garza i pani di lana. # car 96 Idificio per alzare, & $eccare acque. # 101 Tromba, ò $chizzo per alzar acque con la Croce. # car. 106 Edificio per leuar acque con il $chizzo con due Animelle. # car. 108 Trombe daruota per cauar acqua. # car. 111 Modo facile per cauar acque con la Conchetta. # car. 113 Aleuar acque con vn moto perpetuo. # car. 115 Il fine della Tauola. [0011] [0012] [0013]DI MACHINE, ET EDIFICII. VITE CHIAMATA PERPETVA, Che alza grandi$simi pe$i.

INtutte quelle Machine, che $i adoprano per $olleuar in alto i pe$i c’interueugono dui moti contrarij, talmente cong<007>unti, che nel mouimento di quelli l’vno non può $tar $enza l’altro come $arebbe nelle taglie, $tanghe, molinelli, & Viti, gliauol gimenti delli quali ri$pondono al moto circolare, & le funi, e i perni al moto dirito. La onde $i vede nella vite, che i $uoi giri chiamati he- lici, ouero da alcuni vermicau$ano il moto circolare, & le funi auolte attor- no à i fu$i, che tirano i pe$i in alto è diritto, & imanichi, manouelle, $tãghe, ò Vetti, $e ben pare c’habbino il moto diritto, nondimeno con l’e$tremità lo ro compongono ilcircolare, $i come nella pre$ente machina $i vede chiama ta vite perpetua, perche la ruota dentata, che camina peri caui della vite fini$ce, & comincia (mediante ilmotore) in vno $te$$o tem po gli auolgi- menti $uoi. Veramente, che ci $aprà cono$cere non pur in que$ta, mà in c<007>- a$cun’altra Machina, il pe$o, il motore, & l’in$tromento di quella, à qual$or te delle $ei ragioni delle quali $ono compo$te tutte le diuer$e $pecie di Ma- chine, $i debba riferire, ò $ia della bilancia, ò $ia della leua, ò $ia della tagia, ò $ia dell’a$$e nella ruora, ò $ia del cuneo, ò $ia della vite, ò $ia finalmente compo$ta di dui, ò tre, ò più dei $opredetti generi $aprà da $e $te$$o fabri- car opre marau<007>glio$e, aiutato dalgiudicio, e dal d<007>$$egno. Que$ta vite è di tanta forza quanta l’huomo vuole per mouere grandi$$imi pe$i, & $igiudica perla relatione d’alcuni graui Auttori, che di $imili vit<007> fu$$e cõpo$ta quel- la gran Machina fabricata da Archimede nel tempo, che Marco Marcello a$$ediaua Siracu$a, con la quale $olleuaua in alto le graui$$ime naui car<007>che, & à $ua po$ta le la$ciaua ca$cando $ommergere, & dicono, che quanti denti contiene la ruota, per altretanti huomini harà diforza colui, che mouerà e$- $a vite, accre$cendo poi, & viti, ò ruote s’accre$ce ancora per altrettanto la forza del Motore. Dunque con vn’edificio fatto à que$ta $imiglianza $ole- uanogli operar<007>j, & Mae$tritirar per ogni volta, con la forza di dui huomi ni $opra d’vna grandi$$ima fabrica della Città di Padoua, pe$o per 20. mila libre, cioè pietre, calcine, feramenti, & altre materie bi$ogno$e per li edifi- cij. Màhora l’hãno del tutto trala$ciata, hauendone me$$a in prattica vn’al- tra, che per via di argana, & g<007>relle fà l’vfficio i$te$$o. Mà vegniamo alla fa- brica. Primieramente la vite è fatta di buon metallo, & gettata in vna$ola volta, cioè divn $olo pezzo, à i capi della quale, come $i vede $on inchiauati quei manichi di ferro di lũghezza di vn piede, evn quarto, acc<007>oche ogn’vn de imotori à cia$cun capo vi$i po$$i facilm\~ete accomodare, mà il manico in [0014]NVOVO THEATRO quella parte, che $i attorce è di portion maggiore del mezo cerchio, & e$$a portion hà di diametro tre quarti d’vn piede. La ruota poi, cb’è <007>nchiauata nelfu$o, & camina in$ieme con la vite è fabricata diferro, accioche non $i con$umi colmetallo, didiametro dinoue once d’vn piedc, digro$$ezza d’- vna, e mez@, nella qualgro$$ezza vi$i comparti$cono 18. denti, che vanno à $ghembo di forma rotonda, che cap<007>$cono à punto i cauidella vite, & e$$a ha nel mezo vn buco quadrato della m<007>$ura di 4. once $car$e, il qual buco và ri$errato in vn perno delfu$ello di legno di longhezza di piedi dui, e tre quarti, & digro$$ezza tanto, che la$cia i denti della ruota liberi, mà que$to fu$o deue e$$er più gro$$o da vncapo, cioè ver$o la ruota, che dall’altro al quale s’addata il capo della fune, accioche tirando il pe$o in sù la fune fac- cia gli auuolgimenti dalcapo più $ottile, dandoli vna $co$$a, & allentando e$$a fune. Mà i pironi del $opradetto fu$o $iano dell’ifte$$o legno, tuttid’vn pezzo fabricati, l’vno de’ quali il più lungo $arà diquella proportiõ, ch’e il buco della ruota: lungo tre quarti d’vn piede, nel quale $i ferma la ruota, cõ alcuni vncini di ferro inch<007>odati nel fu$ello: metta$i ancora vna girella di legno appre$$o quella di grandezza tale, che non pa$$i il cauo di denti del- la ruota, & che cuoprile @e$te dellivncini, il re$tante del pirone, cheauanza fuoriè rotondo $icome è l’altro più corto, alle tefte de’ quali cioè à i buchi oue $iraggirano, $i mette del cuoio inrorno, acciochc il legno non$irodi, ò con$umi. Tutta la Mach<007>na èfatta di legno diquerc<007>a, le dritte ma$$imam\~e- te quell, che $o$tengono la vite $ono molto ben fa$c<007>ate d<007> $pranghe difer- ro, & fermate conchiodi, maitrauer$i inferiori, che $errano in$ieme le ba$i delle dritte, $i fermano cia$cuna con vna cauicch<007>a diferro per di$ott@, ac- cioche (il pe$o calcando) meglio $i ri$tingono, che $e le cauicchie $i met- te$$ero di $opra neltirar il pe$o in alto $alterebbono fuorida $e $te$$e, con pericolo delli operarij, & della Machina.

A Ruota di ferro col$uo buco quadrato.

B Vncini, chetengono $e<007>rata la ruota.

BB Fu$ello coni $uoi pironi.

C Trauer$i, che tengono in$ieme le erte, ò le dritte.

D Rodetta, ò girella, che tien coperte le te$te delli vncini.

E Fu$ello nudo pe<007>che $i vegga come s’inca$trano le ruote.

F Manico della vite.

G Vite di metall@, laqual s’vnge d’oglio mentre $i lauora.

H Erte, ò drite. I Fa$cie diferro.

S Bucodoue $imetteil cuoio.

T Cauicchie di ferro, che tengono inchiodata la machina, ouefipuò ancora disfare. P piede diui$o per pigliar le mi$ure.

[0015] [0016]NVOVO THEATRO VITE PERPETVA PER ALZARE Et abba$$are Ferrate, & Porte di graui$simope$o.

DIgrandi$$ima forza, per condur graui$$imi pe$i, etenuto I’in- $trumento della vite, percioche $i vedono in e$$a poche for ze congiunte mouere $mi$urati$$imi pe$i, & che que$to chia ro $i comprenda, vegga$i nella pre$ente Machina, laquale nonè molto di$$imile dalla pa$$ata, $e non che nella pa$$a- ta la Vite è collocata al piano dell’orizonte, & in que$ta la Vite è $ituata al perpendicolo di e$$o piano, mà gli effettidell’vna, e dell’altra $ono ta- li, che tirano il pe$o ad angoli retti conil piano della terra, cioè all’insù, percioche la grauezza vien ad e$$ere violenta contra la $ua propria natu- @a come farò manife$to nella $eguente Machlna. Mà auanti, ch’io ne de$cri ui la fabrica, forza è dichiarir alcune co$e die$$a. Primieramente dunque $i hà da con$iderare’, che $i trouano Viti ditre $orti, cioè Vite à vn$ol capo (per parlar con vocabolo mae$trale, & que$te $i co$tumano nei mouim\~e- ti de igraui$simi pe$i, come nelle pre$enti, & alrre $imili Vite à dui capi, & que$te $i fanno in $eruigio degli archibugi, onde $i cauano le palle da e$ $i, cioè quando con vna $imil Vite pofta in capo della bacchetta $i cauano quelle re$tate didentro nelle canne: Vite à quattro capi, le quali $i co$tu- mano fare ne itorchi, che $tampano le lettere de i libri, & in quelle co$e nel mouimento delle quali viè dime$tieri $omma pre$tezza. La Vite à vn capoè quella, che hà vn $olo helice, ò verme attorno il cilindro, ò ba$tone che$idica, laquale fà gli auolgimenti più $pe$s<007>, onde il viaggio per e$si giri è lungo, & per con$equenza il mouimento viene ad e$$er mo$to tardo benche P<007>ù$icuro. Dimaniera, che in quante parti$arà diui$a la grauezza del pe$o. Pere$$empio$e la grauezza pe$erà cento libre, & che la vite hab bia diecigiri, ogni giro perla $ua retta parte $olleuerà dieci libre di pe$o, perche que$to numero nel centro entra dieci volte. Et finalmente $i deue intendere la ragione delle viti e$$er compo$ta della ragion della leua, per cioche il cuneo, ouero più cune<007>auolti intorno ad vu cilindro compongo- no la vite, i quali mede$imamente $ono della i$te$$a ragione della leua, $e ben pare chabbiano vn poco di differenza trà loro, cioeche il cuneo vie- ne cacciato della perco$$a, & nella vite vien mo$$o dalla leua. Nella pa$$a- ta figura vi $ono dui motori, & in que$ta pre$ente v’è vn $ol motore (quã- tunque $e ne pote$$ero metter dui) <007>l quale è po$$ente per mouer quel [0017]DI MACHINE, ET EDIFIC II. pe$o grandi$simo di quella ferrata, la qual pe$a d<007>ece, ò dodeci millia li- bre, & auuiene perche ilraggio della leua è maggiore, che non$onoquel li delle pa$$ate. La vite primietamente è di metallo, & il palo, ò pirone è diferro, & pa$$a per vn buco die$$a vite, v$cendo fuori dalla parte di$otto con vn capo appuntato à modo ditriangolorotondo, ilquale è fermato in terra $opra vna girella di metallo; la vitchà quattro volgimenti, che per la loto altezza occupano vn piede di $patio; il piron poi v$cendo di $opra della vite arriua all’altezza del petto d’vn’huomo, nella parte $uperiore del quale e$tende due braccia con vn@occhio percia$cuna pertutto d<007>fer ro, ne’quali occhi $i mettono le leue, ò $tanghe. La ruota della vite $i fà di ferro di diametro d’vn piede pocomanco, dellagro$$ezza di due onci in circa contiene diciotto denti, fatti alla $imilitudine della pa$$ata, con vn buco quadrato $imilmente, per ilquale pa$$a vn’altro piron diferro, con vna rotella dall’altro capo dilarghezza diquattro once, & di proportio- nata gro$$ezza con $ei dentirotondi, i quali cacciando vna $cala diferro, tirano la ferrata di$opra, laquale è trà dui muri, per e$$er la $cala congion ra con que$ta; mà auanti, che vn dente della rotella piccolina entri per vn buco della $cala, il motore gira noue volte attorno la vite, perche hauen- do quattro auolgimenti, & la ruota trenta$ei denti il 4: nel 36. entra noue volte. Mà tornando alla $cala dico che è più gro$sa il doppio deiferri del- laferrata. Oltra di que$to v<007>$ono imbiombati in al@une pietre d<007>macigno certi ferri chiamati dalli Mae$tri Cani, i qual<007> mentre gli huomini $i ferma no, perche la vite non ritorna <007>ndietro, & <007>n ca$o ancora che$i rompe$$e, ò nella vite, ò nella ruota alcun dente la po$$ino $icuramente $o$tenere: Au- uerti$ca$i, che la v<007>te, & la ruota $i $oglion mettere (quando $tanno à piõ- bo, come nella pre$ente machina) alquanto $otto il piano della terra be- ne a$$icurate di legnami, & ferri, percioche nel di$segno gli hò fatti ap- parir $pezzati per mo$trar la fabrica di e$sa più fac<007>le, & più chiara.

A Vite dimetallo.

B Girella dimettallo, oue $i gira la punta del piron, ouer palo.

C Ruota diferro.

D Pallo die$sa ruota.

E Rotella di $ei denti.

F Scala attaccata alla ferrata.

G Stanga, ò leua.

H Palo in pied<007>, conle braccia, con gli occhi, & conla $tanga.

I Cani diferro impiombati <007>n terra.

[0018] [0019]DIMACHINE, ET EDIFICII. MACHINA PER TIRAR PIETRE, & altra materia bi$ogno$a $opra le Fabriche.

L A$ciando $tar la Machina detra Tri$pa$ton, laquale $i come al- cuniaffermano ora compo$te di viti perpetue, & che Archi- mede contale Machina faceua le marau<007>glie. Dico che la pre $ente Machina è molto facile, $pedita, & di poca $pe$a, & che ciò $ia vero i Muratori, & altri Mae$tri di vna g<007>an Fabrica dalla Città di Padoua, hanno trala$ciato la vite perpetua, con la qnale tira- uano le pietre $opra d<007>e$$a Fabrica, & $i hanno appigliato à que$ta, come più e$pediente, per e$$er compo$ta di $emplici girelle, & d’argona. Perla qualco$a non dirò più quello, che dice Vitruuio, cioè del mouimento dirit to delle funi, & del circo lare delle girelle, & dell’argana, percioche que$to s’hàda intender in ogni $orte di mouìmento La pre$enre Machina dunque contiene due taglie, ò girelle, l’vna $uperiore cioè alla $emmira della fabri- ca, l’altra inferiore poco di$co$to dalla quale ci è l’argana, ò ergata, che al- cuni la chiamano (la$cio $tar l’altre due girelle, che tengono l’altro capo della corda, perche ciò che $i d<007>rà dell’ operation di due, $i douerà inten- der il $imile delle altre due) à que$ta argana, che ancora i Mae$tri ch<007>ama- no fu$o, per e$$er in piedicon i $uoi perni di$opra, & di $otto, s’auolgono le funi, l’vna alquanto di$tante dall’ alrezza, accioch@non s’impedi$cano in$ie- mela qual funi, mentre che la Machina $i moue, l’vna tira vna ca$$a in alto piena di materia, & l’altra di$cende à ba$$o con vn’altra ca$$a $imile, mà vo- ta. Mà ritornando alle taglie dico, che il pe$o viene ad e$$er diui$o in tre parti, dalla taglia $uperiore, dalla in$er<007>ore, & dal giramento del fu$o, ilqua le $erue per vn’altra taglia, mà la proportione, che na$ce dalla ca$$a inferio- re, per la corda alla girella $u periore, & di qu<007> per la corda alla inferior gi- rella, e quella, che cagiona vn triangolo rectan golo, il lato oppo$to del qua- le è eguale in po$$anza à i due lati minori, co$i dunque il lato della fune dal- la taglia di $opra à quella di $otto, viene ad e$$er <007>n po$$anza maggiore, che non farebbe $e il motore fu$$e nella parte $uperiore della tagl<007>a, $i come in- teruiene nelia vite perpetua, ouero in altre $imili. Dimanieratale, che la grauezza di quella ca$$a rid otta alfu$o, $arà circa la terza parte della $ua grauirà, mà quindi poi $cema anco della terza parte mediante la $tanga, o- uero vette fi$so nelfu$o, alquale il cauallo è fermato. Que$to vetto è de- gno di con$ideratione, per e$ser di portion d’vna quarta dicerchio, percio che ilmotore $enza molto allontanar$i dal fu$o è lontano dal centro dell’<007>m [0020]NVOVO THEATRO mobile manco partecipa della natura del centro, cioè della $ua grandez- za.

La materia di e$$a Machina è fatta di legnami ordinarij, che $i co$tuma- no nelle fabriche, & le ca$$e med e$imamente, mà $ono bene a$$icura@e da bu one legature diferro, inchiodate come $i vede per la $igura Z. le traui po$te in piedi$otto, & alle bande delle quali voglion e$$er ben affermate in terra, $e talmente l’vna con l’altra accomodate, che $i po$$i disfare, & ac- comodar la machina in qualunque altro luogo.

A Fu$o di lunghezza di quattuordeci in $edeci piedi.

B Vette, ò $tanga di portion di quarta d’vn cerchio.

CC Funi, che l’vna viene à ba$$o l’altra và in alto.

DD Girelle inferiore.

EE Girelle, ò tag lie $u periore.

FF Ca$$e di legno, con i $uoi manichi di ferro.

[0021]DI MACHINE, ET EDIFICII. [0022]NVOVO THEATRO PORTE PER SOSTENER L’AQVA D’alcun Fiume per diuer$i bi$ogni.

D I niuna altra co$a con$i$te la ragione delle pre$enti Porte, che di quello i$trumento, che alcuni nomano Ergara, & i volgari la dimandano argana, la figura della quale della quale rappre- $enta vna traue rotoda po$ta in piedi, ma con le $tan- ghe, ouero vetti dritti à diffirenza della mede$ima traue, vett<007>, che in que$to ca$o alcuni la ch<007>ama no $ucula, & i più moderni la chiamano Na$po, ouero _M_olinello. Ma & l’vna & l’altra contiene la ragion i$te$$a, ec- certo però che il mouimento del molinello conduce eleuando in alto il pe$o $icome è po$to in v$o in quelle machine dimandate diuer$amente cauallette, capre, ò gauerne, & in quei luochi oue è dime$tieri sborrar l’acqua a poco, a poco & perciò $ono d<007>mandati sborradori. Et l’Ergata, ouero Argana, la quale mouendo$i drittam\~ete in piedi ne gli $uoi perni tira per trauer$o, cioè $erpendo per la terra il pe$o, $i come interuiene, non pur ad alcune altre $or ti d<007> Edificij, ma nel mouimento delle pre$enti Porte, le quali $ono fatte a fine, & effetto, che le barche, & altri va$ce lli po$$ino traghettare per alcun fiame, & far il lo ro viaggio. Per la qual co$a & l’Ergata, & la Sucula $ono fa- bricate con la $te$$a regola, percioche la traue è vn mede$imo modo roton- da, e longa $econdo il bi$ogno, coni quali vanno nelle $ue ca$tagnole delle mede$ima materia, ò pur di pietra $econdo il b<007>$ogno, che richiederà. Nel- la qual traue $i mettono le $tanghe due, ouer quattro, le due nell’Ergata, & le quattro nella $ucula, & le prime due, qua$<007> vett<007> acre$cano la forza al mo- tore de gl<007> Argani, & le $econde, qua$<007>raggidi rota, facilitano il moto nella compo$ition del molinello Due co$e adunque $i debbon con$iderare nella fabrica di que$te machine, l’vna $arà la mi$ura delle $tanghe, le quali quanto $aranno più lunghe, & eguali $aranno più lontane dal $uo centro, & perciò faciliteranno più il moto, L’altra è che quando e$$i molinelli $ottil<007>, c<007>oè che non s’aguaglino a quelle e$treme gro$$ezze, tanto più facilmente $i riuolg<007>e ranno intorno, percioche quanto $i $minui$ce della circonferenza di que$ti, tanto più s’accre$ce della lunghezza alla $tanga, $icome farebbe vna linea rag girando$i intorgo il $uo centro, laquale $arebbe molto rimota, così le $tan- ghe $endo più lontane de ilor centri$ono e$$i moliuelli (come ho detto) più facili, & più $pediti a mouer$i. Hora di$cendiamo alle porte, & diciamo che que$te $i co$tumano far in quei luochiò per dir meglio in quei fiumic han- no poca, acqua, & molta dicaduta, però fa me$tieri cono$cer l’altezza dellet- to del fiume, c<007>oè liuellarlo bene, & compartirlo in due, in tre, & in quante parti fà bi$ogno, oltre a ciò $<007> fà vna con$erua, che alcuni chiamano ca$$a $er [0023]DI MACHINE, ET EDIFICII. te congiunte che $tiano angolarmente contra il cor$o dell’ acque, accioche rompino l’impeto di quelle. Ma dalla parte di $otto del fiume $i fa vna por- ta d’vn $ol pezzo per lo trauer$o del fiume, la$cianddo però tanto $patio trà l’vna porta, e l’altra, che vi po$$ano capire comodamente molti va$celli per il traghettare; que$ta ca$$a $i può far di forma quadrata, ouero di forma ouata, $i come è que$ta della pre$ente figura, ma la porta di $opra come quel la di $otto è me$tieri c’habbino i $uoi sborrador<007>, che s’aprano con i $uoi na$- pi, & $i $errano da $e $te$$i. Ma $opra tutto $iano e$$e porte ben<007>$$imo come$- $e in$ieme, & di legno atto à non infracidir$i, come il Rouere, & il Ca$tagno, bene ri$trette, & $pranghate dicinte di ferro, come $i comprende chiaramé- te dal di$egno, $imi<007>i à que$te $on quelle fatte nel fiume ch’e$ce della Città di Padoua, per la comodità di e$$a, $imilmente quelle che $ono in quel loco lontano 5. miglia da Padoua chiamato Strà oue per la diu@$ion della Brenta fiume $i raccolglie l’acque per la nauigation di Venetia, & altre comodità. Ancora più di $otto $on $imili quelle che $i trouano in quel luoco nomato Dolo, ma alcuni vogliono che que$te $iano $uper$lue, & che non $eruino ad altro, che perfar andar l’acqua più chiara alle lagune di Venetia per diffen- derla dell’ alteratione. Tuttauia $ono pur e$$e, nei penurio$i tempi delle ac- que $ufficienti à mantenirle in tal quantità sì per l’v$o della nauigation, per il bi$ogno de _M_olini, & altri Edificij nece$$arij, come anco per il commodo della C<007>ttà, & del Territorio. Hora dũque appre$$ando$i i va$cel’i per entrar nelle porte, & andar à lor viagg<007> primieramente s’apre vn portello, ò sbor. radore che $i dica bilicato con vn piron di ferro nel mezo, con vna catena auolta ad vn na$po $epar@to, ouero s’apre l’altro sboradore con la $tanga di ferro chiamata liuiera, fatto altra maniera come $i vede nella figura, & que- $to perche l’acqua di dentro della ca$$a $<007> venghi à parcggiare col liuello di quella di $opra allhora apra$i le porte, & entrano i va$celi, poi chiuda$i con l<007> va$celli dentro, fatto que$to s’andara alla porta di $otto & s’aprira prima come di $o pra il $uo sborradore per fin tanto che l’acqua della ca$$a $e ne va- di liuellando con quella di fuori, cioè con quella d<007> $otto, & liuellata s’apra la porta, i va$celli $e n’andaranno commodamente periloro viaggio, poi rin chiuda$i la porta, l’acqua ritornerà, come $i dice, in ca$$a; Io non tratterò d’- altre collegationi di legnami, & incatenamenti percioche nelle porte la lar- gheza del fiume, $arà regola per le mi$ure di e$$e porte, & la fabrica di e$$a è ranto manife $ta col di$egno che nulla più. Ricordati ben que$to, che $e bene gli armamenti de legnami di dette porte $ono concatenat<007> perpendicolarmé te, & diametralmente, qua$i ad’angoli retti, è d’auertire, che’l legno $tando in acqua per l’humidità non cre$ce mai per la $ua longhezza, ma ben $igon- fia per la $ua gro$$ezza, $i potrebbono dunq; concatenar insieme d’altra ma- niera, come $arebbe per line a d<007>agonali. Et oppo@te, che non impedirebbo- no in conto alcuno con la loro humid<007>tà, ò gonfiezza il <007>inchiuder@@ delle Porte.

[0024]NVOVO TEATRO [0025]DI MACHINE, ET EDIFICII. NELLA PRIMA TAVOLA.

A. Va$o, ouero ca$$a doue $tanno i va$celli.

B. Porte d<007> $opra in due parti, in forma di triangolo.

C. Porta di $otto.

E. Argani, ò Ergate.

F. Stanghe, ò manouelle guidate da gli huomini.

D. Argano della Porta di $otto.

NELLA SECONDA TAVOLA.

A. Portell<007>, ò sborradori, che s’aprono col palo in mezo con vna catena attor no ad vn na$po da $ua po$ta, i quali nella prima tauola $i hanno potuto far vedere, po$$ono hauer di larghezzatre piedi, & vn poco più lunghi $i fan- no neli’vltimo vano de i traui, che viene ad e$$er poco $opra il lerto del fiume, potrebbe$i anco far l’vltimo vano maggiore, accioche il portcllo $i- milmente fo$$e maggiore.

B. Portello, ò sborradore, che s’apre con la lieua di ferro, & $olleuando$i $i và affermando peribuchi dal ferro $egnato.

C. Chiamato barbacane, & fa$$i il fulcimento $opra ilferro triangolare, che vi $tà dauanti $egnati.

I. Ma $i di$mette l’v$o di detto portello per la tardanza $ua, & $i co$tuma quell’altro cioè il $uperiore.

C. Barbacane, che $o$tiene <007>l portello.

D. Catena di ferro, che $o$tiene la porta per lieua diagonale, perche non cali al ba$$o.

E. Palo, ò perno di ferro in mezo del portello. Auerti$i doue è la lettera G. che rap pre$enta vna $pranga di ferro, che ca- mina per la lunghezza dellegno $in dalla parte dauanti, co$i deue e$$ere allegno inferiore per pi ù $icurezza della porta.

Liferramenti, le tauole doppie, gl’incatenamenti de i legnami con tutte le lame, e chiodi, $i fanno da $e $te$$e col di$egno chiaro manife$to.

[0026]NVOVO TEATRO [0027]DI MACHINE, ET EDIFICII. MOLINO FABRICATO NEL MEZO D’alcun Fiume $opra Va$selli, ouer Ca$e di legno.

SE ben le ruote di quelle Machine, cõ le quali $i macinano le bia ue, & il frumento $ono diuer$e, nond<007>meno fanno vna i$te$$a operatione, la ragion della quale $i conuien riferire al Peritro- ch<007>o, cioè à l’a$$e nella ruota, & tutte con que$to vocabolo $o- no chiamati Molini da quella parola latina molendinum. Hò voluto perciò figurar in di$egno alquan<007>e forme d<007> e$$e delle mig lioti, & del le più v$ate per e$$er ordigno tanto nece$$ario al viuer humano. Mà auanti, ch’io venga alla de$crittione di alcuna forma, forza è far’vn poco di di$tintio ne frà l’vna, e l’altra, percioche alcune di que$te vengono mo$$e da forze ani- mate, & alcune altre da forze inanimate; quelle adunque, che hanno il Moto re animato $ono tutte quelle $orti di Molini, che vengon girati da forze hu- mani, come $arebbe à dir da huomini, ouero da ammali di varie $pecie. Quel- li altri poiche vengon mo$$i da forze inanimate, $ono quei Molini fabricati in alcune regionl, che vengono mo$$i dall’ acqua. Que$ti dunque $ono an- cora frà loro diuer$i, percioche ò hanno il moto dali’ acqua raccolta d’alcun monte in alcuna con$erua, & è poi fatta de$cender per canali, & que$ti $i chia mano in alcuni luochi d’Italia Molini fatti à copeello. Etanco alcuna volta da acqua morta, che non corra, come quelli, che da $e $te$$icon varie $ rti di va$i, conducon l’acqua per dard moto a lor mede$imi, ò veramente hanno il moto dall acqua corrente d’alcũ fiume, ò torr\~ete. Mà que$ti$ono di due ma- niere, ò $ono dimandat<007>terragni, che $tabilmente $i fabricano alle ripe d’al- cun fiume, ò $ono fabricati $o pra barche, ò altri va$celli di forma diuer$a, che quì da noi s’addimandano Sandoni, & que$ti $tanno nel mezo del fiume rac- comandaticon catene alle ripe die$$o, ouero ad alcun ponte, $i come rappre- $enta il di$egno della pre$ente figura. La fabrica dunque di cotali mach<007>ne, io $timo e$$ere $tata pre$$o de gli antichi, grandemente in v$o, percioche $ap- piamo, che ne itempi d’Augu$to Imperatore, nei quali $i rinouaua Vitruuio nobile Scrittore, in$egnò il modo di fabricar vna @uota con timpani, per ma- cinar il frumento, la quale è molto fimile alla pre$ente, che noi cõmunemen- te poniamo in prattica Bene è vero, che Vitruuio non fà mentione alcuna de’ va$celli, ne d’altro $opra de’ quali la machina fu$$e po$ta per condurli nelle maggiori dipendenze dell’ acque, & iui mouerlicon catene $econdo le e$cre- $centie di quelle, come hoggidì $i co$tuma, pre$upponendo for$e egli que$to e$$er $tato noto à periti Ilche ha dato materia ad alcuni diattribuire tale in- uentione à Beli$ario, mentre egl<007>con Gothi guerregiaua in Iralia, ilquale fa- bricò alcune machine $opra barchette per macinar il frumento nel fiume [0028]NVOVO THEATRO Tebro. Mà $ia come $i voglia veniamo alla fabrica no$tra. Diaciamo primic ramente, che quando i$iti de’ fiumi haueranno molta dipendenza, & abbon- danza d<007> acque con vna $ola ruota $i potria fare mouer altri ordigni, $icome interuiene à que$to il quale non folamente macinano, mà po$ta, & arruota varie $orti d’arme in vn’i$te$$o tempo. Hor dunque fatta, che $i hauerà la ruo- ta nel $uo melo, ò a$$e, che $i dica di 12. in 14. piedi di diametio, $e lifaran- no@re ordini di bolzone lli, che affermeranno in$ieme le pale, che da Vittu- ui@ $on chiamate pinnce, percioche il cor$o dell’acqua dimaggior forza à co tali@ruote, mentre hanno le pale più lunghe, che non dà à quella, che han’vn $olo ordine di bolzonelli, & $ono più certe (comeio dirò à $uo loco) le quali $i co$tumano nelle ruote de Molini Terragni. Que$ta proportione del la ruota communemente è v$ata per tutto, vero è, che perfacilitarle il moto @ella $i potrebbe far di maggior diametro, mà le macine and arebbono mol- to tarde. Dall’altro ca po del melo v’è il$uo $cudo, ò timpano, che $i dica, di cinque picdi, & vn quarto di d<007>ametro compartito da cinquantaquattro den- ti, & è da por mente, che volendo $i far girar le muole à mano de$tra, $i co- me è l’v$o comune, & cheil mouimento della ruota <007>l cor$o dell’acqua la fa- ce$$e girar alla $ini$tra, in que$to ca$o $i mettono i denti nello $cudo, che guardino ver$o laruota, & il rocchello, ouero Inzegnon $arà collocato frà lo $cudo, e la ruota, & e$$e hauerà $ei tacche. Li denti delli $cudi, & le tacche deiocchelli $i co$tumano compartir in tre maniere, $econdo la diuer$ità de i luochi, cioè $i compartono in quarantaotto, <007>n cinquantaquattro, & in $e$- $anta, & i rocchelli in $ei, in noue, & in dodecitacche, & in talnumero, che $iano mi$urate dal numero di denti delli $cudi. Mà quelli timpani di $e$- $anta $i fanno in occa$ion, che la ruota non haue$$e acqua à ba$tanza; & al- l’incontro $e vi $arà gran copia di acqua $i mutterà il rocchello in vn’altro dimaggior numero diracche, & co$i con que$to ordine $i accre$ceranno, & minuiranno le forze $econdo le occa$ioni. Oltra di ciò il $opradetto $cudo, da vna banda di e$$o fà girar’vn rochelletto di $ei tacche, affermato attorno vna $tanga di ferro, ilquale $imilmente fà andar vna muola, per arruotare ar- mi.

Mà ritorniamo almelo, cioè à quelcapo, doue è la ruota doue $ono po$te quattro pale di longhezza d’vn piede (che $i chiamano a$cole) affine, che $olleuano da vn capo vn trauicello, ilquale è rinch<007>u$o à gu<007>$a di balancia con vna cauichia d<007> $erro in due orecchie di legno. Mentre che vien alza- to l’vn capo di detto trauicello dalle a$cole, l’altro capo d<007>$cenda tirando $eco l’e $tremità del manico del maglio, che perciò vi $ta affermato con vn $erro $nodato (e$$\~edo però anche il manico del maglio delicato, come il traui- @ello) co$i viene ad alzar$i, & abba$@ar$i il maglio, con bello artificio, fa- [0029]DI MACHINE, ET EDIFICII. facendo effetto di pe$tar il grano dentro d’vna pila di pietra, di larghez za d<007> piedi vno, emezo, & altrottanto profonda, auanti che $i ponga $otto le macini, qua$i due bilancie, che $i mouono l’vna in capo dell’ altra. Que$t o maglio può e$$er’alto tre piedi affermato con le $ue cauicchie perleuarlo, & rimetterlo, quando occorre$$e acconciar li$uoianeli, & la $ua punta di$er- ro, della qualè armato. Tutto que$to edificio è fabricato $opra dui ca$$oni voti dilegname di Rouere ben chiu$i, & comme$$i in$ieme, acciò $tiano di $opra dall’ acqua, & $ono frà loro così di$tanti, quanto po$$ino capire la gro$ $ezza della ruota, ò poco più dalla parte di $opra delfiume, $ono affermati con vna traue, alla quale $tanno accommandate con vn capo le catene, & con l’altro s’auolgono attorno l’argane per ritirari va$celli in occa$ion di acque gro$$e, dall’altro capo $ono affermaticon vn tauolato fatto in $olaro per comodità di coloro, che portano i$achi per votar il frumento nella pi- la, mà le proportioniloro $i po$$on $apere con la mi$ura delle$o pradette co- $e narrate.

A. ruota con tre ordini dibolzonelli, b. bolzonelli.

B. $cudo, ouer timpano contiene denti numero 54.

C. rochello delle macine, con$ei tacche, bracciuoli.

D, altro rochello de $ei, che fà andar la mola.

E, colui che arruota.

FFFF. ca$$oni, va$celi, ouero $andoni.

G. naue, oue $on le catene.

HH. argane, ò $ucule, ò molinelli.

I. melo, ò fu$o. +. a$cole, ò pale, ò pinue.

K. trauicello belicato nel mezo, che và in fu$o.

R. capo dell’i$te$$o trauicello, che tira à ba$$o ilmanico del maglio.

S. maglio.

T. pila di pietta.

[0030]NVOV THEATRO [0031]DI MACHINE, ET EDIFICII. MOLINO TERRAGNO

Q Ve$ti Molini chei noi chiamiamo Terragni, $i $ogliono fabricare pre$- $ole riped’alcuni fiumi $tabili, & fermi, ouero in alcun altro luoco, che non occupi però la nauigatione, & alcuna volta nelle bocche de’fiumi, quando entrano in mare finalmente in tutti quei $iti, doue $aranno buone dicadute diacque. A que$tidunque $i co$tumano far’i $uoi canali diuiden- do l’acqua delfiume con muricciuoli di piètra di quella larghezza che com porterà la ruota, cioè la lunghezza delle $ue pale, perche hanno $olamente vn’ord<007>ne di bolzonelli. Nella parte di$opra didetti canali, $i fabrica vna portacon vn $o$tegno, ouero sborradore; $o$tenuto concatena, accioche quando l’acqua è quiui giunta, ftanca dal lungo cor$o, $i r<007>nfranchi la forza & viti più impetuo$amente, dicadendo, nelle pale della ruota. Alcuna vol- ta $i fanno due di que$te porte ò $o$tegni, vna più di $opra del fiume che l’altra, lequali $eruono per dar alle ruote de’ Molini, il moto temperato; cioè quando l’acque diuentano gro$$e, ma quando $ono poche, & che di$- correno, $ialzano, e $i danno e$ito à quelle piaceuolmente. Li _Moliniadũ-_ queche $ono mo$si dal cor$o dell’acqua, &che $pinge la circonferenza del- la ruota, quando due ouertre pale pe$cano nell’acqua, $ono molto gagliar- di $opra gli altri, per la velocita delmotore, petcioche hanno l’impul$ione colmoto del corpo graue, & ver$o ilcentro del mondo. Primieramente la luota maggior vuol e$ser fatta in maniera, che tutti i legnami, che la cir- condano $iano fattiin tal modo, che rendano la ruota perfettamente cir- colare, accioche raggirando$i il $uo pe$o ponderi egualmente, hà quat- tordeci piedi in circa didiametro, che $e di maggior diametro ella $areb- be troppo tarda nel$uo mouimento. Tuttauia vi $i con$idera la $ua pro- portione percioche $i viene in cognition del pe$o, ch’è la macine conilpa- ragonare la proportion del mezo diametro della ruota, colmezo diametro dello $t<007>le. La onde affermanoi Teorici che la propottion del diametro di quella alla proportion del diametro di quello e$$er ficome quella del pe- $o mouente al pe$o, & alla forza dell’acqua. Ma per dir la più pratticalmen- re, $e voï $apere verbo gratia quanto pe$o po$si leuare $opra il $uo fu$o la grandezza d’alcuna ruota, fa in que$ta maniera, mi$ura il diametro delfu$o, & ponilo come larebbe à dire digro$sazza d’vn braccio, & la ruota pre$up- poni c’habbia $ei braccia didiametro: diuidi per metà la gro$$ezza del fu$o $ara mezo braccio, & que$ta $arà la $ua lieua, diuidi poi il diametro della ruo ta, che $arà braccia tre& que$ta $erà la $ua lieua hora quãte volte la lieua del fu$o \~etra nella lieua dalla ruota, tãte libre leuerà per libra $oprail$uo fu$o. [0032]NVOVO THEATRO Il mezo braccio, dunque lieua del fu$o entra $ei volte nelle tre braccia lie- ua della ruota, dunque $i dirà che $e $erà po$ta vna libra di pe$o $u la cir- conferenza della ruota, leuerà per $ei libre di pe$o $opra il fu$o. Per la qual co$a $e l’Architetto hauerà cono$cim\~eto ditalco$e $aprà proportio- natamente fabricar le ruote di tai machine di quella mi$ura, che giudiche- rà conueneuo le alla grauezza che pote$$ero importar le macini. Oltre à ciò s’auerti$ce che quanto più corto $arà il fu$o, tanto più veloci andarã- no le macini, ma in que$to ca$oi legnamimolto s’affogano, &s’allargano, & di$$ parano le fu$a, & identi, però fanno di me$tieri boni$$ime $pran- ghe diferro, & i Mae$tri e$perti, che li tengano racconciati, & aggiu$tati. Li$cudiche $i mettono ricontro alle ruote dell’i$te$$o fu$o hanno di dia- metro, per lo più cinque in $ei piedi, & $ono tutt<007> di legnami $odi, & bene fa$ciati di lame, & di chiodi diferro, ma iloro dent<007> $ono alquanto pend\~e- ri, accioche più facilmente entrino nelle fu$a del rochello, che ha $ei tac- che, come lo $cudo contiene cinquantaquatro denti, comeil pre$ente _Mo_ lino. Non ne d<007>tò altro, perche la figura manife$t erà il tutto, $olamente auertirò la materia del legname, che $ia atto a non corromper$i, $i come è la quercia, della quale $i douerà fabricare tutti i Molini, eccettuando le pinne, ouer pale, lequali voglion e$$er fatte dilegname lieue, come di pez ’zo, od’altro $imile.

A, Ruota inacqua

B, Canale per douecorre l’acqua,

C, Po<007>tadi $opra per $errar, & aprir l’acqua, che entranel eanale.

D, Scudo di dent<007> cinquantaquattro.

E, Rochello di$ei fu$a, ò bracciuoli.

I, Fiume;

R, Marcciuolo di pietra.

B, Bolzonellj; t, pale ò pinne.

[0033]DI MACHINE, ET EDIFICII. [0034]NOVO THEATRO MOLINI FATTI COL MOTO DiAcque raccolte.

DI$si nella dichiaration del pa$sato Molino diuider$i nel $uo genete in tre $pecie, & prima in quella mauiera che$i $oglian far nell’ acque morte, $econdariamente in quelli che noi chiamiamo Terragni, vltimam\~e- te in quelli che noi diciamo à copeelo, ne’quali $i raccolgano l’acque in al- cune con$erne, & $imandan fuori per canali di legno, la fabrica de qual<007> $i $uolfare pre$$o à monti, & ma$simamente doue$ra dui colli, per al unalto, di$cendano furio$amente l’acque pioggiane, $i come dimo$tra la pre$onte figura. Que$te acque $i raccolgono in vna con$erua à modo di lago, & quin- di per vn’altra, & finalmente fatta poivcire per vn canale à pendio cotr\~e. do velocemente fà girar la ruota delle Macine. Mala $udetta figura dimo- $tra e$$er quattro Molini, tre diquali pigliano illor moto dall’ acqua che viene pericanali di $opra, & l’altro è fatto girare dall’acqua raccolta da l@ ruote de i due Molini $uperioti, & $e bene in tai Molini vi$on leforze a$sai gagharde, si per la caduta deicanali fatti à mano à tuo piacere, $ranco per ilgran raggio delle lieue, chehanno le ruote tuttauia non rie$cono diquel- la pe<007>fertione, che fannogli antedetti, & que$te auiene perche non hanno xl moto dell’impul$o grandi$simo come nelli pa$sati, cioè l’acqua raunata, in quelmodo, & mandata per licanali, la $ua po$sanza $empre è la mede$i- ma neviene accre$ciuta mai, & ne i pa$sati l’acqua corrente del fiume, quã- do ha cominciato à mouer la ruota, $empre viene accre$ciuta la forza $ua colcor$o dell’onde, che dimanoin mano vien’accre$cendo; la onde $i ve- rifica, che più facil co$a $ia mouer vna ruo ta mo$sa, che quando ella $i co- Meca- r Pchi. Amit. nue$t. 5. mincia à mouere. La principalco$a nece$saria à derti Moliniè l’acqua, che comeho detto, viene da imonti per alcunicalti, ò vie, che con l’impeto $uo $i và da $e $te$sa di$cendendo facendo, & quiuigiunta $i $o$tiene con vn ti- paro $icuto, di legnami, fa$cine, & $a$si, la$ciando vn pertugio d’vn piede ò poco più, per ilquale facendone v$cir l’acqua con aptirlo, & $errarlo, in vn lagho diquella grandezza, che comporterà la quantità dell’acqua, dall’altro capo del quale, cioè dirimpeto al pe<007>tugio v<007>$ian fatti quattro ouer cinque piedi dicanale, con vn’altro pertugio $im<007>lmente, & col me- de$imo r<007>paro, per ilquale pa$serà l’acqua in vna con$erua d<007> forma ouata di oportuna capacita, vi $arà poivn pezzo dicanna di pietra, di quelle che s’v$ano nelli acqueqotti, per ilquale, aprendolo l’acqua $ubito pa$serà nel canale, che conduce l’acqua al Molino. Que$to canale $arà tutto di pietra, cuero dilegno dilarghezza d’vn piede, emezo, vna di lungheza vorrebbe [0035]DI MACHINE, ET EDIFICII. hauer dieci, in dodeci pertiche di mi$ura, con la dicaduta almeno di due, piedi, in fine del quale $i fà vn altro pezzo dicanale; qua$i diforma triango- lare, & habbia tanta dicaduta, dal primo canale, quanto haurà e$$ocanale alla con$erua, percioche qu<007>ui $i raduna tutta la forza dell’acqua, & $i man- tiene più vnita, & acqui$ta maggior forza, che non farebbe $eil canale fo$- $e per tutto di egual larghezza, & ciò $i debbe intendere di tutti quattro li canali triangolari. Hora dunque quiui ridotta l’acqua ca$cando fur<007>o$amen- te $opra le ca$$e, tramoggi, ouero copeelli delle ruote, le comincia à dar il moto, ma perche il diametro di que$te ruote è molto longo, come di $edici in venti piedi, vengono ad e$$er molto graui, $i fanno i $uoi buchi per ogni tre, ouer quattro tramoggi, accioche l’acqua v$cendo ne rendi ilmouimen- to della ruota più lieue. Et perche le ruote maggiori hanno illor mouimen- to più tardo, però in que$to luoco, & in que$ta manieta di Molinì s’accre$co no identi, & la circonferenza dello $cudo, però lo $cudo ch’è al melo, della maggior ruota cont<007>ene ottantaquattro denti, & il$uo diametro è piedi $et- te, e mezo, & accioche $i allegeri$chila $ua grauezza, $i fabrica vacuo, con i $uoi raggi à gui$a diruota, il$uo rochetto è corne gli altridi $ei. La onde il compiuto riuolgimento della ruota, farà finir quattordicigiri alla macine in $ieme del rochetto, perche il $ie in ottantaquatro $i entra 14. fiate apunto. Gli altri dui Molini di $opra il ponte, perche $ono della i$te$$a maniera cami nano con l’ordinario non ne dirò altro, auertirò $olamente dueco$e, l’vna farà, che almaggior $cudo, della maggior ruota vi $tà collocato vn’altro ro- chetto di dodicifu$i, in vn picciol perno, che hà dall’altro capo vn timpanet- to di venti, il quale fa girar vn’altro rochetto didieci, che $tà in piedi, & ri- feri$ce anch’egli di $opra, oue $tanno le macine, dal $uo capo in cima è po- $to vna rotella, à modo di$tella, con dieci raggi, laquale fa abburattar la fari- nè con quella $orte dimaniera, che adoprano i pi$tori. L’altra eche’l Moli- no vltimo, che hà la tuota di poco diametro girata da quella quantità diac- qua raccolta di$opra dalli $uperiori Molini, & pa$$ata giù peril canal trian- golare fatto nel modode i $opradetti, hà molta velocità per la dicaduta, mà pocaforza per e$$er il raggio della lieua corto, & pre$$o il centro del $ubbio per la qual co$a $i farà il $uo $cudo diminor numero de denti, per le cagioni $udette, perche la macina andarebbe troppo veloce; onde bi$ogna in ciò $a- pere proportionatamente di$poner igradidella forza, con <007>gradi del pe$o. Le altre mi$ure $i comprenderanno beni$$imo da quelle che $i hanno detto sì nella pre$ente, come nelle pa$$ate mede$imamentè la materia, & iferra- menti, che $i veggono chiaramente e$pre$$inel di$egno. Re$ta à dir ancora, che colui, che vi$i vede affermar quella pala con vn ba$tone non è per altro $e non per ferrar l’acqua d’vn canal, & farla andar nell’altro, quandoiltem- [0036]NVOVO THEATRO po penurio$o delle pioggie non comporta$$e, che vifo$$ero acque abonda temente per l’v$o ditutti quattro li Molini, però $i potria à que$to modo far andar quale Molino più ti piace$$e, & ti fo$$e più commodo.

A. ruota di diametro di vinti piedi, con $ei trauer$i, con licopeelli, al nume- rodi 54 & le $ponde die$$a ruota d’vn piede.

B. $cudo, ouero ruotavacua.

C. rochetto, che hà $ei bracciuoli!

D. rochello didodecifu$a.

E timpanetto con venti denti.

F. rochello con diec<007> bracette.

G. $tella di dieci raggi.

Q. colui che afferma la $tango per $errar l’acqua de icanal<007>.

R. canale $uperiore, & $on $imili lialtri.

S. canale per doue e$ce l’acqua raccolta de i Molini di$opra.

H. buchi per doue e$ce l’acqua, nelle $ponde delle ruote.

[0037]DIMACHINE, ET EDIFICII. [0038]NVOVO THEATRO MOLINO FATTO COLMOTO De gli Animali.

Q Velle $orti di Molini, che hannoil mouimento da forze decorpi animati, $ono di tre maniere, l’vna quando il motore, perilrag gio maggiore della lieua, mouendo il pe$o rettamente ver$o il centro del mondo, come $atia quando i motorimontano diden tro la circonferenza delle ruote le fannogirare. La $econda forte è quando i proprij motori caminano difuori della circonferenza della ruota, la quale ftia paralella col piano della terra. La terza maniera poi è quella, il motore della quale caminerà qua$i egualmente per lo piano dell’orizonte, $enon che e$$o pianohà vn poco di pendio, il quale $erue per l’impul$ione al moto de gli huomini, ouero deglianimali, chemouon que$te, ondeauien ch’elle $ono alquanto più velocidelle $opradette, come$i vede nella figura del pre $ente molino, ilquale macina il frumento nella Città di Venetia a$$ai como- damente. Il$ubbio dunque della ruota pende conl’vn de’ cap<007>ver$o il pia- no, la terza parte della $ua longhezza ch’ècinque piedi, $endo longo quindi- ci piedi, alla metà del quale è la ruola divintiuno piedi didiametro, fatta pe- rò con vn pendio così piaceuole, che glianimali vi po$$ono caminare, mà du- rano gran fatica in que$to, perche mentre caminano, cedendoli laruota ri- mangano nell’i$te$$o luogo, & molto $i $tancano, la onde è nece$$ario hauer- ne due copie per mutarliin due hore accioche in que$to $patio dui per vol- ta $i ripo$ino. La ruota hà la $ua $ponda da vna parte, accioche glianimali non $i impauri$cano per l’altezza $ua. Ilfu$o hà di$oprail $uo perno di le- gno, & nella parte da ba$$o l’hà di ferro po$ato nel$o$tegno di metallo, co- me quello che $o$tiene tutto il carico del pe$o, percioche ilferro $i mantiene con ilmetallo, $i come l’azzale con l’ottone. Nel mede$imo fu$ò, & $otto la la mede$ima ruota euui vn’altra<007>uota diminor diametro, che contiene cen- to quarantaquattro denti, la quale fà andar vna rochetta didodeci fu$a peril longo del p<007>ano, dall’altro capo del quale euui vn timpano, che contiene quarantaotto denti come la maggior parte degli altri, mà è ben vero, che il $uo rochello ilquale fà andar la macine cõtiene 12. fu$a; di maniera, che mol tiplicando la forza de i denti de ilor giricon le lor fu$a, $itrouerà la macina hauer fatto 48. giri in quel t\~epo, che la ruota maggiore n’hauerà fatto vn $olo. Mà perche il rochello camina a$$ai velocemète, $i potria faril $uo perno dime talo, & i d\~eti deltim pano di ferro, accioche fo$$e più durabili. Si $ogliã fare an co dilegno dicornale, ò di elice, mà que$to nei lochia$ciuttiè bono, & quel- [0039]DI MACHINE, ET EDIFICII. altro nell’acqua s’inteneri$ce. Voglio aggiungere l’vtile, che de $imili Moli- ni $i caua, & anco la $pe$a, che viconcorre in fabricarli; à beneficio dicia$- cheduno, che $i prende$$e fatica, & dilettatione di$imilico$e, affine ch’egli po$$a aggiungere, & minuire delle co$e dette à $uo volere.

Dicono que$ti prattici, che potrebbe co$tar tal machina in circa $cudi quat trocento: $itengono poidue paia d’animali bouini, che $imutano (come hò detto) di due in due hore, iquali mangiano <007>n venti giorni vn carro di fieno dimaniera, che computando le $pe$e delle be$tie, quella del Datio, & quel- la del Molinaro, $i fà $pe$a d’vn cechino algiorno.

Simacinano poi algiorno dieci $tara di frumento Venetiani, & $i dà al Molinaro per $ua mercede libre vna$oldi 10. & libretre difarina per $taro.

A. Ruota à pendio.

B. Fu$o, Subbio, ò Melo.

C. Perno di$opra dilegno.

D. Perno di$otto diferro.

E. Ruota, che contiene denti 144.

F. Rochetta con dodicifu$i.

G. Timpano con denti 48.

H. Rochello della macinecon dodici fu$a.

I. Pertica d15. piedi, con laquale $i può mi$urare e$$o Edificio.

[0040]NVOVO THEATRO [0041]DI MACHINE, ET EDIFICII. ALTRA SORTE DI MOLINO COL MOTO DE GLI ANIMALI.

IL pre$ente Molino ancora è me$$o da forza animata, ò $ia d’huomo ouero d’altre $orti d’animali, come di caualli, dico cheil motore camina a$$aifuoridella circonferenza di e$$a, quando quella è $i- tuata equidi$tante alterreno. Percioche il mouimento di cotal ruota è a$- $ai più gagliardo, che non è quello, che $i muoue per pendicolarmente col motore didentro via la $ua circonferenza, ver$o ilcentro delmondo, onde auiene, chein que$tail motore non $olamente camina per maggiorraggio dilieua, mà anco camina più facilmente per lo piano dell’orizonte. Mà ben $i deue auertire, che’l raggio di e$$a lieua, a cui $i poneil motore $ia, có la $ua forza, proportionato alla ruota maggiore dentata, & anco à i fu$i del rochel- lo, come anco deue e$$er proportionato diforza<007>l timpano dentato, àifu$i del rochello, che moue lo macine. Però la ruota maggiore contiene cento denti, & il $uo diametro è piedi$edeci, ilrochello $otto die$$a contiene 20. tache, & il $uo diametro è piedi 2. mà la lieua dou’è il cauallo è longa piedi 12. perche viene dal centro della ruora, però vincerà diforza il rochello, di 22. parti di più $i come anco il timpano che’l $uo diametro è piedi 6. la me- tà de’quali $ono 3. $ua lieua, vincerà diforza la lieua del $uo rocchetto, ch’è vn piededi diametro per 6. parti di p<007>ù. Identi di que$to timpano, & ifu$i delrochetto $ono come gl’altri, cioè in 48. & in 6. Vltimamente la lieua vin ceràil pe$o della macine di tanta po$$anza quanto importano le volte, ch’è il numero della fu$a entrerà nel numero de denri. Così dunque e$$endo có que$te raggioni compo$ta la $abrica di que$to pre$ente Molino, $arà molto vtile per quelle Città, che ne haueranno dibi$ogno, & per le $ortezze, & al- triluoghi opportuni. Sarà molto $acile, & $pediente, perche glianimali $en za gran fatica potranno più facilmente continuarillor moto, & il frumento ò altro grano, $i verrà meglio macinando. Vn’altra facilità v’occorretà in $i- mili, quando il rochello $arà fuori delfu$o della ruota, doue $arà collocato il motore, perche $imilmente à que$to modo viene ad hauer ancora mag- gior lieua.

A. Ruota maggiore con le $ue lame di ferro, & contiene cento denti.

B. Fu$o doue $tà attacata la lieua.

C. Rochello di ventitache, con le $ue lame di $erro.

D. T<007>mpano di 48. denti, fa$ciato diferro.

E. Rochetto di $ei.

F. Lieua doue $tà affermato il cauallo. Ilre$tante $i comprende chiaro, la materia dilegnami $arà, $econdo iluoghi, delli più attià que$ti bi$ogni.

[0042]NVOVO THEATRO [0043]DIMACHINE, ET EDIFICII. PISTRINO PER PESTAR Diuer$e materie.

QVe$ta pre$ente machina chiamata Pi$trino, fatta colmouimento dell’acqua $erue per frangere, pe$tare diuer$e $orti di co$e bi- $ogno$e perquell<007> Mae$tri, che acconciano le pelli, & corami, & per quellialtri, che pe$tano le $@menze de lino per cauarne poi l’oglio. Fa$$ene anco di que$te machine colmouimento delcauallo, mà non hanno la po$$anza co$igagliarda come nelle pre$enti. In que$te adunque è d’auertire il motore, & laforza, laquale è l’acqua, che muouela ruota, $atta con le alette, ò pinne lunghe, percioche l’acqua hà più forza con que$te, percheil cor$o dell’onde colpi$ce meglio nella $ua longhez za, che nella $ua cortezza, mà ciò $i deue intendere in quei luoghi, doue $arà poco cor$o d<007> acque, ò per cagion del poco fondo del fiume, ò per cagione d’altri Edi$ici, che occupa$$cro quelle. Laragione dunque che hà que$ta po$- $anza, à que$to ruota na$ce perle cagioni della lieua, percioche altro non è rinchiu$o in que$to mouimento (la$ciando la po$$anza, che vna lieua $opra di vn $o$tegno, ilquale è ilcentro della gro$$ezza delmelo, & la lieua vnali- nea pre$upo$ta v$cire di e$$o centro nell’e$tremità delle pinne della ruota, l’acqua è la po$$anza, dunque quanto è più rimota la po$$anza del $o$tegno tanto più facilmente viene ad e$$er mo$$o il pe$o. Mà $iauertirà, che doue $arà gran copia d’acque correntinon è dubio, che le alette lunghe $aranno molto atte à romper$i. Potrebbe$i diffinir anco la $ua ragione per via della$- $e nella ruota, mà que$to $i dichiarerà altroue, & anco perla ragione della bi- lanza, $endo ilcentro della trutina il centro delmelo, & le braccia i diametri della ruota, che di quà, & di là, arriuono à l’e$tremità $ua, & $ar<007>a la mede$ima però Ari$t. nelle Meth. vuoldire, che tuttii mouimenti delle machine, $i rife- fer<007>uano almoto circolare. Hora di$cendiamo alla fabrica di e$$a, & prima la ruota hà di diametro dodeci piedi, con li $uoi raggi, caueggi, & bolzonelli fatti tutti dilegno dirouere, accioche $i mantengono nell’acqua, le alette, ò pinne vogliono e$$er dilegno molto leggiero, perche facilitano ilmoto, & $aranno ditanto numero, che $econdo la circonferenza della ruota $iano pro portionatamente compartite, ò in 24. ò in 28. ò in 30. ordini, $econdo pare- rà al giudicio del Mae$tro. llmelo che noidiciamo, & altriil fu$o, $arà del mede$imo legno, che $aran fattii raggi di lunghezza di piedi 15. & $econdo, che comporterà il $ito, dall’altro cado, delquale è il$uo timpano, ò $cudo, ò tamburo dentato didiametro di 5 piedi, che contiene 48. denti, & fà girar vn rochello po$to <007>n capo dell’altrofu$o della macine, cioè nella parte infe- [0044]NVOVO THEATRO riore que$to fu$o $tà per pendicolarmente, & tiene dentro di$e rinchiu$a la macine di macigno, ouero d’altra pietra dura, laquale è in larghezza cioè nel $uo diame<007>ro pieditre, ò poco più, ilfu$o di $opra hàil $uo perno dello $te$- $o legno, & dello $te$$o pezzo, & la gro$$ezza della macine vn piedc, & vn quarto, ouero vn piede, e mezo. Que$ta maci adunque andarà quattro fiate intorno, quando la ruota $arà girata vna volta, perche il rochello di 12. entra nel numero 48. de’denti quattro volte. Veroèche que$te mi$ure $i po$$ono accre$cere $econdo la grandezza del $ito, & $econdo la quantità del- l’acque.

A. Timpano, ouero $cudo contenente quarantaotto denti.

B. Rochello fi$$o al melo di $opra di dodecifu$i.

C. Macina che frange, ò pe$ta.

D. Fu$o perpendicolare.

E. Melo, ouero pale, ò pinne di tauole di pezzo, ò diabete.

G. Bolzonelli.

H. Ruota.

[0045]DIMACHINE, ET EDIFICII. [0046]NVOVO THEATRO MACHINA PER ARROTAR ARMI COL MOTO DEL CAVALLO.

PAreài prattici, che’l mouimento della pre$ente machina debba e$$er molto $acile, $e la $tanga alla quale è legato il cauallo, che gira intor- no $arà più longa, percioche que$ta $tãga dicono, che $arà come brac- ciod’vna bilancia, il centro della quale $arà il traue po$to in piedi, che $à gi- rarla ruota. Et $i come Ari$t. nelle Meth. a$$erma così e$$ere, che le parte più rimote dal centro della bilancia $iano più veloce, & euidente al $en$o, & per con$eguente più $aciliad e$$er mo$$e: il centro di que$ta, come hò detto $arà il fu$o, à piede del quale è po$ta la ruota dentato con il numero di $e$- $anta denti, iquali girano vn rochello $otteraneo di 15 fu$a, accioche fini- $ca a punto 4. riuolgimenti neltempo, che lo $cudo, ne fini$ce vno, perche 4. via 15. fanno 60. Que$to rochelloè affermaro ad vn’altro fu$o, ouero melo che tiene dall’altro capo vno $cudetto, che hà tre piedi di diametro, $i come la ruota di$opra ne haucua 5. que$tihà 42. denti, perche il rochello, alqua- elè fitta la mola hà 7. caue d<007> modo, che compi$ce $ei giri nello $pacio, che giraria il $uo $cudo; mà come è detto, hauendo $atto 4. giri perlo mouimen- to del primo $cudo hauerà fatto girare que$to 4. volte $eiil rochello, che $arà 24. giri apunto, che hauerà tutto la mola in vn $ol viaggio, ouero in vn $ol giro, che hauerà fatto il cauallo.

Ete d’auertire, che $icome que$ta $te$$a machina, quando fu$$e mo$$a col mouimento d’vna ruota in acqua, laquale haue$$e poca dicaduta, ouero co- me diconoi prattici poca correntia, vi$aria dibi$ogno accre$cerla forza cõ la moltipl<007>cation de denti nelli $cudi, & per con$eguenza li $u$i nei rochelli ouero cau<007>, così ancor que$ta quando non vi fo$$e cauallo, che la moue$$e, mà piccioli$$ima forza. Et auenga che la $tanga mc$$a dal cauallo, qua$i bra cio di bilancia, come hò detto di $opra, hò applicato ad e$$a bilancia, come par di ragion $i conuenga, & cheil moto di que$ta machina $i debba attribui re. Attribuiraffi ancora il mou<007>mento delli $cudi, & de 1 rochelli alla com- po$ition dello a$$e nella ruota, come fi dirà più da ba$$o, la ragion del quale non pur à que$ta $orte di machina $i applicherà, mà à tutte quelle, che per via di molinelli, di argani, & ditriuelle $i compongono, come in proce$$o di mano, in mano $i andarà dichiarando.

[0047]DI MACHINE, ET EDIFICII.

A. ruota, ò timpano, che hà didiametro cinque piedi, & hà $e$$anta denti.

B. $cudo di diametro di pieditre, emezo, che hà quaranta dui denti.

C. rochello, che hà $ette caue, & nota, che nella figura $uperiore ne hò fatto # dodeci, il che correggi.

D. rochello che hà quindec<007> fu$i.

G. rechello dic<007>nque, che in vn’i$te$$o tempo potria far girar vna mola $egna # ta.

E. per <007>infrangere legumi.

F. $tanza alla quale è attaccatoil cauallo.

H. molache arruota, & rimettendone vn’altra $i bruni$ce.

[0048]NVOVO TEATRO [0049]DI MACHINE, ET EDIFICII. MACHINA PER ARROTAR ARMI col moto dell’Acqua.

IOhò dich<007>arato à ba$tanza la ragine di que$te machine nella pa$$ata, ne mie$tende<007>ò troppo, percioche tutte fanno vn’<007>$te$- $o effetto, $e ban hanno motori diuer$<007>, che tutte però tra loro hanno con$ideratione nella$peculat<007>on delle Maniche; Ma la pre$ente hà più gagliardo moto, che non hanno le altre; cioè, & quella dal cauallo, & quella dall’huomo, perche in $<007>mili $i $tancano imoto ri, & $ono diqualche intere$$e à chiunque e$$ercita tal me$tiero, percioche que$ta hà la po$$anzadall’acqua corrente, $e non viene impedita da alcuno intoppo ò $ia publico, ò $ia priuato. Oltre aciò $el’acqua $arà poca riduca$i per $t\’retto canale, & dia$egli tanta dipendenza quanto $a<007>à di me$tieri, ma $e ciò non $i potrà fare, & che $i conuenga la$ciar l’acqua ne’ $uoi termini, moltiplican$<007> identi, & i fu$i delle ruote & de irochelli, come ho detto altro ue. Non mie$tenderò in dichiarar altro, che la de$crittion di e$$a & le $ue mi$ure, dimo$trando per $e $te$$a la figura. Puo$$i aggiunger due mole, per arruotare, & altre rotelle per brunire perla commod<007>tà d<007> più Mae$tri, co- me $i vede neldi$egno. Da$$egli ilmoto alla ruota in que$to modo (quando l’acqua $i potrà ridur in vn canale ri$tretto, come hò detto di $opra) che apro no conla $ucula, ò manganello vna porta, che dicono Saracine$ca, per la qua le entra l’acqua in vna ca$$a di larghezza d<007> piedi due, doue $tà la motarin- chiu$a, la quale hà di diametro piedi quindici, & quindi $i moue velocemen- te percotendo l’acqua nelle pale di e$$a, in tra lequali pale, ò Pinne, che $i dicano, vi$ono tramezzate alcune ca$$ette con buchi, che riceuon l’acqua, & la mandano per vn canale, oltre vna parete ditaualoni, conducendola e$$o canale in vn lauello dirimpetto della molla, affine, che $pandendo$i per vn canaletto di e$$o, $erui li mae$tri arruotando.

Dall’altro capo del fu$o di e$$a ruota, vi è lo $cudo di$e$$anta denti, che fà girar dui rochelli di quindici fu$<007> l’vno, que$ti $tanno immobilicolfu$o delle mole qual’è de ferro, perche $i regga $icuramente perlo $uo mouimento con tinuo, & veloce. Le mole vanno attorno quattro fiate, mentre che la ruota maggiorene và $olvna per la ragion de $uoi denti, $imilmente le rotelle, che $ono immobili nelfu$o diferro, & che $ono di legno caminano con l’i$te$$a ragione. Ma \‘c danotare, che donde $aranno acquein grand’abbondanza, non vlfarà di me$tieri moltiplicatione, ne de denti, ne de fu$i, La materia $a rà di quella mede$ima, che $i fabricano li molini, ma noti$i, che nelle figure della ruota, ouero $cudo, & nelrochello $on fatti $olamente trenta, denti, & $ei fu$i pernon $i poter in col<007> picciola forma compartir tanto numero de denti.

[0050]NVOVO TEATRO

A. timpano $odo, di$e$$anta, ouero trenta denti.

B. rochelli di quindeci, ouero di $ei fu$i.

C. Saracine$ca, che s apre l’acqua.

D. manganello con catena, cheilatini la chiamano $ucula.

E. ruota grande.

L. canale, chericeue l’acqua per mandarla alle mole.

F. fu$o ouero melo.

G. mole che arruotano.

H. rotelle di legno, perbrunir, & lu$trar l’armi.

S. fu$i diferro.

[0051]DI MACHINE ET EDIFICII. [0052]NVOVO THEATRO MACHINA PER ARROTAR ARMI COL MOTO DELL’HVOMO.

TRà le due $opradette machine d’arrotare, & brunirearmi; col moto dell’acqua, & con quello del cauallo, vihà $imilmente luogo que- $t’altra, che è la terza, che ci fà col mouimento d’vna per$ona, & per mio aui$o è di bella con$ideratione, percioche la ruota grande voltata dal- l’huomo fà girar la picciola in proportion $e$tupla, come è à d<007>re la rotella picciola fà $ei giri intorno, nel tempoche la grande ne fà vn $olo; que$to auiene, che il diametro della ruota grande è $ei volte tanto, quantoil dia- metro della rotella picciola. Onde in que$to ca$o $i deue notare, che la cor- da auolta d’intorno ad e$$e ruote fà quello i$te$$o, che faria $e al fu$o doue è la rotella fu$$e po$to vn rochello di$e<007>cue, & alla ruota maggiore fo$$e po- $to trenta$ei denti; mà percioche cotal manifattura riu$cirebbe picc<007>olina, aggeuol co$a $arcbbe, che $irompe$$e, & in que$to luogo la fune fà quell’- ilte$$o con quelle $ue piegature rauolgendo$i, che farebbe il rochello, & la ruota; la onde l’inuentione di cotal mach<007>na è $tata molto artif<007>cio$a, & hà $imiglianza molto con quello $tromento, che $i chiama Trappano, conilqua le $i forail ferro, l’azzale, l’o$$o, & altre co$e.

Hora alla fabrica, primieramente fa$$<007> vna ruota di$ei pied<007> di diametro con 12. raggi. & $i rinchiude dentro da due traui al centro della quale s’ap- pica vn manico diferro con vna piegatura, come$i co$tuma ordinariamente mà vuol’e$$er que$to $erro bollito nel $oco, & battuto col martello, & non $aldato di dui pezzi, perche $arebbe nellauorare, pericolo<007>o di romper$i. Nella gro$$ezza di que$ta ruota viè $cauaro vn canale, per laquales’auolge attorno la corda $udetta, non molto gro$$a, & que$taincrociata s’attorce à vna rotella piccolina di diametro d’vn piede, alcentro della quale è fi$$o immobilmente vn ferro d<007> lunghezza di 4. ouer 5. piedi, da vn capo del qualc è attaccato la mola, & è di diametro altrotanto, quanto è larctella, ne punto vuol’ e$$er maggiore, perche l’armi, c<007>oè coleelli, $pade, & pugnali, & altre $orti non verebbono incauati.

Mettono à que$to ferro $im<007>lmente, che in que$to luoco $i può chiamar fu$o vna di quelle rotelle di legno dinoce, quando però vogl<007>on brunite, ò lu$trate dette armi doppoche $ono arruotate. Bagnanocon acqua quelcuo io, $pagna, ò altra co$a $<007>mile, che $tà dauanti la mola, accioche mentre arruo- tano re$ti $empre bagnata, $<007> come nelle pa$$ate.

Mà quelia portion di ferro, òfu$o, ch’entra nella mola è diforma qua- drata, con vn buco rotondo da quelcapo, doue entrail ferro più lungo, & [0053]DI MACHINE, ET EDIFICII. dall altro hà il $uo pernetto $ottile, que$to buco aggìlita la mola faciliffi- mamente. In que$ta ragion di _M_achina, non mi par d’arrìcordar altro, hauendo detto altre volte, come $i deue artribuire alla bilancia il moui- mento della ruota il manico al Vette, le rottelle piccoline all’a$$e nella ruota, & que$ta mede$imamente come $i deue ridurre alla licua, che cia$- cuno dique$ti carimiricorda hauer dichiarato altroue.

L. L, traui po$ti in piedi, che tengonodi dentro di$errata la ruota.

†, rotelle dilegno cinoce, che brwni$cono, & lu$trano.

*. profilo della mola, col $uo perno didentro.

C, rotella pio@ciola, col canale doues’auoglie la corda.

D, ruota maggiore di $ei piedi di dimetro.

E, manico, ò Vette di ferro, voltato da vn’huomo!

F, ferro lungo, che $empre permelo, ò fu$o.

G, huomo, che arruora l’armi.

H, cuoio, oucro $pagna con che $ibagnala mola.

[0054] [0055]DI MACHINE, ET EDIFICII. MACHINA PER FOLLAR I PANNI DI LANA, ET ALTRO.

LA pre$ente machina $erue per premer ò follari panni di lana, le berette di lana, camicie, calze, & altre co$e, & purgarle da Poglio. E fabrica $e tene molto antica, nientedimeno è in v$o, & molto frequentata da molti Arri$ti nella _C_ittà d<007> Pado2, hà la ruota picciola, perche il $uo diametro non è più che $et- te in otto piedi, per laqual co$a, quando cre$cono l’acque, & $i gonfia il fiu- me, la ruota viene coperta dall’acqua, & diuenta immobile, perche il me- lo, ò fu$o, ńon $i può più raggirare nel$uo centro, onde il, follo s’arre$ta di lauorare.

Oltre a ciò par c’habbia vn’altra oppo$itione, & è que$ta, che al melo vi $iano poche a$cole, cioe di quella, che alzano imartelli, onde il moto loro vic ne ad e$$er molto tardo, & per con$equenza viene à far poco lauoro al gior- no. _P_er que$te cagioniadonqũe $i potrebbe fabricar vn’altro de $imili Di- fici diragioni molto più perfette, & giu$te. Dunque mentre che il fiume, nelquale vorrai fabricar detta Machina haurà gran dependentia d’acque, $i farà in que$to modo. _D_uplichera$si il diametro della ruota di quell’altro ch’era di$ette piedi in circa, & fara$si di quattordeci, ouer più, perche nel tempo dell’acque gro$$e; la _M_achina non $i artenghi di lauorare; ma perche anco il moto de martelli, che $i dicon Gioie, $ia più vcloce, & lauori meglio duplichera$si ancora le a$cole delmelo, lequali erano quattro, & $aranno otto, & bene a$$icurate.

La mi$ure di que$ta machina non mi affaticherò molto in dichiarare, $i come hofatto in molte altre, perche $i potranno facilmente trouare col $e- midiametro della ruota della figura di$egnata. Dirò bene che $e i legna- mi di que$ta machina, come dell’altre, che andaranno collocati nell’ac- qua doueranno e$ser à punto come quelli, de’ quali è compo$ta la fabrica de’ _M_olini. Auertira$si ancora, che la ragione dique$ta Machina $i rifferirà all’a$$e nella ruora, come vogliono imecanici, & $i come in quello due co$e $i con$iderano, cioè la gro$$ezza dell’a$$e, & diametro della ruota, così in que$ta $i con$idera la grandezza della ruota, & la gro$$ezza del melo, ma perche quanto $arà maggiore la ruota ver$o l’a$se, tanto più facilmente e$sa compirà i $uoi giri, $e ben con più tardo mouimento (come appartien alla ragion dellaleua) così anco nel melo far<007>a il mede$imo effetto, $e non $i ac- cre$ce$$ero le a$cole, onde la Machina viene a lauorar molto pre$to, ebene. In que$ta maniera farãno adũque tutti quei mecanici, i quali int\~ederãno le teoriche, & lc ragioni delle Machine, &doue in quelle occorrerãno difficol- [0056]NUOVO THEATRO tà $apranno nelle operationi accre$cere, diminuire le forze, & i membri lo- ro, $econdoi luochi oue $i collocheranno, & il bi$ogno opportano.

A, Martelli con li $uoi denti, ò Gioe, che $i dicano.

_B_, gambe della Gioe.

C, Cauicchione onde $ono attaecate legambe della Gioe.

D, canale d<007> legno, che porta l’acqua dentro della pi@a, doue $tanno # i panni.

E, ruota, che con ca$$ette porta l’acqua nel $udetto cunale.

F, pila.

G, melo, ouero $ubbio della ruota.

H, a$ole attaccate almelo, à gui$a diruota."

I, ruota nell’acqua.

[0057]DI MACHINE, ET EDIFICII. [0058]NUOVO THEATRO SOPRESSA PER DAR IL LVSTRO ALE TELE, ET ALTRO.

EPur bella co$a il con$id@rare, in quanti modila vite $oglia fa- fare diuer$i effetti in molte forme di Machine, come nel tirar i pe$i per lo piano della terra $olleuatli dal piano ad angoli retti, cioè tirarli perpendicolarmente in al@o, ouero in altra maniera re$trignere, ò premere con grandi$sima forza alcu- na co$a, come$i vede ne i Pi$trini, & nella pre$ente Machina chiamata Sop pre$$a, laqua le $erue per darillu$tro, & leuaralcune pieghe alle tele, & ad altre $orti di lauori difilati, quando vengono deltelaio. La perfettion $ua con$i$te tutta ($icome nell’altre) nella vitè, & nella $ue madre viti, ouero triuelle, lequali caminanocon la vite, & le $pingono mede$imamente con la $tanga, & con il laccio dicanape, g<007>randole attorno prima con le mani, & per l’effetto che fa girar della mano, mettono quelle rotelle $otto quella ta- uola di$opra, accioche $tiano di$tanti da quelle. _P_ertiche $i chiamano quelle due tauolone che $oppre$$ano ($icome nel _P_i$trino $ichiama pertica quella traue che calcha) allequali $ono inchiodate quelle che dicono pan- che, che $ono quelle tauole gro$$e d<007>legno di noce, beni$simo piolite, & $icuramente affermate, non con ch<007>odi di ferro, ma con cauicehie di legno, accioche, quando $ono ri$errate, rendinole panche più li$ce, & piane. Le viti $ono à vncapo, cioè con vn$olverme, ò helice, & $ono <007>n ca$$ate nel- la pertica di$otto, con vna intaccatura didentro via ver$o le panche, come $i vede nel di$egno, ma dall’altra partedoue non e intaccatura v<007>mettono i cunei, ouero penole che $i dicano, che beni$simo le re$tringano, accioche non $cornino ne diquà, ne dilà. Le mi$ure di que$ta Machina, $i faranno pale$<007> con la perticha $egnata di$eip@edi.

A, tauola di$opra.

_B_, rotelle che tengono di$tante quella, dalle triuelle.

C, triuelle.

D, intaccatura delle vite.

E, pertiche.

F, cunei, ouero pennole, chere$tringono nella perticainferiore l’in- # taccature delle viti.

G, chiodi di legno che affermano le panche.

H, panche dinoce.

I, colui che re$trigne letriuelle.

K, pertica di$ei piedi.

[0059] [0060]NUOVO THEATRO PRISTINO PRELO, OVERO Strettoio per far il Vino.

SI come ho detto altre volte, $i fabricano de’ Pi$trini per far il vino, le fabriche de’ quali $i po$$ono veder in molti luoghi, perche $ono $tate anticamente in v$o. Dirò dunque vna co- $a degna d’auerteuza, laquale e il bæ$amento di detta machi- na, ouero come incerti luochi $i dice $ocamelo, lauorato, & fabricato di pietre macigne riquadrate, ò d’altra $orte di pietre dure, le- qualinon $olamente $eruiranno per far <007>l vino più puro, & nerto, quando $aranno le commi$$ure loro bene aggiu$tate, & bene $tucate di materia, che non $i liquefaccia dal vino, ma renderanno la fabrica più $icura, ma$$ima- mente le due trauidinanti, tengono la te$ta della putica, chiamate in alcu niluoghi Gioe, ò traue lungo, abba$$erà, percioche mentre quella viene calcata col pe$ochè dall’altro capo, le tra ui potrebbono venir di$opra, $e non fo$$e il pe$o delle pietre della ba$e, & anco l’e$$er concatenate <007>n$ieme $otto terra. Que$to ba$amento dunque dital materia dourebbe e$$er fatto in tutte le $ortidi _P_i$trini per il vino, & anco in quelli per far l’Oglio. Mala traue lunga, che và pel trauer$a, chiamata pertica, nella quale con$i$te tut- ta l’operation della machina è bilicata nel mezo, à gui$a dibilancia, da vn ca- po della quale vi è la vite tira a ba$$o la pertica col pe$o graui$$imo che và giù nel pozzo, & s’alza ancora $econdo il bi$ogno, cioè quando hanno pre- mete legra$pe, & trattone il vino per ilcanale giù ba$$o nella me$a. Le traue, che $o$tengono con il chiauarolo la pertica, che alcuni le dimandano mae- $tre, non accade che $i facciano andar molto $otto terra, $icome occorre nel- le traui dinanzi, perche que$te vengono calcate, & $pinte, non $olamente della grauezza della materia del $oiamento, ma anco dalla po$$anza della pie tra, ch’è dall’vn de’ capi della vite, cioè dall’inferiore, che và a ba$$o. Icunei, che altri dicono chiauaroli, $ono que<007>legni quadrati, che $i mettono nei bu- chi quadratidelle traui in piedi $otto la pertica, mai detti buchi vogliõ e$$er circõdati di $opra, & di $otto da lame d<007> ferro inchiodate, acioche m\~etre cal- cano roue$c<007>ando$i le chiaui, non face$$ero fender le traui. Sc vorremo dun- que que$ta machina di _P_i$trino, in$ieme della $egu\~ete, (nella quale $i dichia- rerà alcune co$e più particolari, che nõ $i dice quiui) applicare alla $ua teo- rica, troua<007>emo e$$er compo$ta della bilancia, & della vite, percicche nel pri- mo modo la pertica viene ad e$$er bilancia. Eti cunei me$$<007> ne’ buchi delle Mae$tre, $aranno il centro, & lo $parto die$$a bilancia, quanto dunque detta pertica $arà p<007>ù lontana dal centro, tanto più facilmente $i premeran- no le materie po$toui, ($icome pare che vole$$e anco intender Plinio, de- [0061]DI MACHINE, ET EDIFICII. $criuendo lo $tretto io per faril vino di$$e, che la lunghezza, opera, non la gro$$ezza, intendendo dicotal pertica, oltre aciò è compo$ta dalla vite, la- qual v<007>tehà vna $ola $pira, perche <007>l $uo mouimento camini più adaggio, & premi più gagliardamente, come hò detto ancora die$$a vite, rifferir$i alla leua, & alcuneo, percioche que $to cagiona gli effetti di due leue, l’vna al- l’incontro dell’altra.

A, pertica, ò naue lunga armata di ferro.

B, cunei, ò chiauaroli.

_B_B_B_, buchidoue $i mettono e$$i chiauaroli.

DD, ba$amento, ò $oiamonto di pietre dimacigno.

E, lame delle traui dinanti, che fortificano i buchi.

G, traui, ouero come $i dice in alcuni luoghl Gioe.

MM, traui doue vanno li cunei dimandate mae$tre,

_F_, lago va$e ouero me$a.

S, canale per doue e$ce il vino.

†, triuella per raccoglier il vino.

V, vite a vna $pira.

8, Madre vite, triuella, ma in que$to luogo $idice $crouola.

T, $tanghe, oue gli huomini, ouero vn cauallo po$toui, fanno girar la # zando ouero abba$$ando ilbi$ogno.

P, pe$o graui$simo, che và giù nelpozzo.

[0062]NUOVO THEATRO [0063]DI MACHINE, ET EDIFICII. PISTRINO PER FAR LOGLIO.

COn I’operatione dique$to pre$ente Pi$trino, $<007> fà l’oglio di vliua, & di $emenze di l<007>no. L’vff<007>cio dical machina è d<007> premer gagliardam\~e- te, mediante la vite, & il contrape$o Prepara$i prit, cipalmenre vn le- gno, ò traue forti$l<007>ma d<007> quella longhezza che più $<007> può, da vn capo della quale habbia due braccia, alla $<007>mil<007>t@dine d’alcuni rami d’alberi, & $i pre- parano, & pioli$cono a modo d’intaccatura, & d<007>f<007>$$ura, che i prattici ditai Machine $oglion chiamar brancagl<007>a: ma illegno del quale $<007> deue fartal co- fa è bene che $ia di Ca$tagno, ouero d’Olmo, & in $omma d’ognialtro legno forte, perche è buono. Que$ta traue d<007>mandano pertica, la lunghezza delle quale debbe e$$ere almeno di quaranta piedi, ma$l<007>mamente del far l’oglio di lino, ma quando non $i pote$$e hauertal lunghezza, faccia$idi più pezzi concatenati in$<007>eme con buone lam d<007>ferro, come $i vede nel di$egno. E $oltenuta e$$a traue nel mezo da alcune chiau<007> dilegno, lequali $i cauano, & mettono nel mezo delle mae$tre, & fanno l’vfficio chefa latratina nella bi- lancia, alla $imiglianza delle mae$tre, $ono collocate due altre traui all’vn capodella pertica, che con altre chiauite@gonoil capo di e$$a ferme nel $uo $ito, & $ono ditanta altezza que$te (ch<007>amate da altti Gioe) & le mae$tre, quanto impotta la metà della lungh@zza della pértica; dico le Gioe, van- no $otto nel piano $otterraneo otto, ouero noue piedi, concatenati per lun- go, & per trauer$o con alt<007>e trau<007>: tutta que$ta $otterranea manifattura vien detta $o<007>amento. La vite è altretanto, quanto è l’altezza delle mae$tre, à vn capo, il diametro della $ua gro$$ezza, è t<007>e quartid<007>piede, la quale hà il $uo contrape$o, che tende al ba$$o, ma noti$i, che $e la pertica $ara di quaranta piedi, la grauezza d<007> quello pe$era per la grauezza di due botte di vino, che potriano e$$er per libre due mila, & $e la pertica $arà minore, $arà la grauez- za del pe$o per mille l<007>bre; ma io ho veduto, che nelfar l’oglio $empre v’ag- g<007>ungono de’ $a$$i, onde <007>o comprendo, che quanto que$to pe$o farà mag- giore, $arà meglio, perche $arà come motore, che con grã forza mouerà la le- ua, ouc<007>o, come pe$o di materia più graue po$to in capo della bilancia, $arà più facilmente tirato al ba$$o, & p<007>ù volent<007>eri andara alluo centro. Ma ac- cioche il pe$o, & le p<007>etre po$$<007>no facilmente di$cender al ba$$o, cauano vna mina à gui$a di pozzo, ditanta altezza, quanto ba$ta à capir tutra quella ma$$a d<007> pietre, alle quali (quando $oranno di due mila libre) metteria$$i il cauallo alle $tanghe che girano atto<007>no la vite, con vno huomo che lo guidi, & quando laranno d<007> mille libre metta$$<007> duo<007> huomini alle $tanghe, [0064]NUOVO THEATRO che guidino attorno la vite. Quando volgliono alzar la pertica per metter ui $orto le pomelle, l’abba$$ano da que$to capo, & con licunei po$ti l’vn $o- pra l’altro la calcano bene, poila$ciano la vite in aria col pe$o $imilmento el- leuato, <007>lquale mentre và p<007>emendo, vanno tirando fuori di quei cunei, che $ono nel mezo delle mae$tre, onde il pe$o viene $empre dimano in mano piu aggr uando. Illegno, del quale $i fà la vite è buono di cirieggia $aluati- ca, benche $e ne trouino poche, & anco è buono dinoce, ma l’olmo non è buono, perche facilmente li vermi ò $pite $i $chiantano; e poi po$ta nel me- zo della brancaglia della pertica dentro della $ua madre, laquale $i ripo$a $o- pra le braccia di quella, con alcuni ferri chiamati bolzoni, che $i po$$on le- uir, & mettere. Co$tano le $opradette Machine ducati trecento in circa, de’ quali v<007>ne vanno per manifat<007>ura de Mae$tri, $e$$anta.

A, me$a di pietra di lunghezza di piedi $ette, e mezo.

B, canale doue cola l’oglio acll’ vrna.

C, vrna, ò tina.

D, traui con le $ue lami di ferro, chiamate Gioc.

E, traui, ouero mae$tre.

F, cunei, chiaui, ò chiauaroli.

G, pertica.

H, vite à vncapo.

I, madte vite, triuella, ouero $croffola.

K, bolzoni di ferro.

L, le pietre del contra pe$o.

M, il pozzo, perdoue và ilcontrape$o.

[0065]DI MACHINE, ET EDIFICII. [0066]NVOVO THEATRO MANGANO PER DAR IL LVSTRO ET LISCIAR TELE ZAMBELLOTTI, ET ALTRE COSE.

MAngano in que$to luogo, $i dimanda quelle Machine, con la quale $i li$ciano, & lu$tranole tele, ciambellotti, ra$$e, & altre co$e, che nel- l’arte militare, il Manganos intende vno $tromento per lanciar ar- m<007>, pietre, & altre materie, come $i può vedere pre$$o d’alcuni Auttori. Etil pre$ente del quale hò propo$to d<007>d<007>mo$trarne la $igura, & ragionarne, hà primieramente vna grand<007>$$ima ruota, nella quale caminano di dentro dui huomini, $ida de$tra, come da $ini$tra; al fu$o della quale è auolra la fune, laouale dall’vna parte, & dall’altra di$tédendo$i arriua ad alcuni $ubij, & ad alcune girelle, & quiui rauolgendo$i $ivà à taccare al pe$o che voglion mo- uere, ilqual pe$o è graui$$<007>mo, accioche calchi bene le materie, che vi fono $otto po$te auolte at<007>orno ad alcuni legni rotondi. Quando vogliono tirar il pe$o, per e$$empio, dalla parte de$tra, gli huomini di dé<007>ro della ruota cami- nano ver$o l’oppo$ita parte, cioè alla $ini$tra, & $imilméte all’<007>ncontro, quá do voglionotirarlo dalla $ini$tra, caminano ver$o la de$tra, dalla qual parte vi $ono due girelle, & vn $ubbio, & dalla $ini$tra vi$on dui $ubbii, & vna gi- rella, i quali <007>ubbii tutti in$ieme $anno vfficio di girelle, & cagionano tre ca- pi d<007> corda auanti che $iattacchino al pe$o per laqual co$a, vogliono i teori- ci, che’l pe$o $i diuidi in tre parti, eccettuando però quel capo chetiene la girella di$otto attaccata al pe$o laqual fa vna $te$$a col centro del pe$o, & col centro della girella, percioche que$to caponon diuide altrimente il pe- $o, ma conil pe$o girerà grauità, chiamo la girella di $otto quella che tiene attaccato <007>l pe$o, quãdoil pe$o $i $olleua dal piano della terra ad angoli ret- ti; main que$to luogo il pe$o viene tirato perlo piano didetta terra, & per non e$$er il $uo mouimento repugnante alla $ua natural grauezza, viene ad e$$er molto meno graue, ma $ia ò nell’vn modo, ò nell’altro la ragione è vna mede$ima. Que$te girelle altro vfficio nõ fanno, che di tante leue l’vna $opra l’altra egualm\~ete di$tanti, per mouer vn pe$o perp\~edicolarm\~ete. Oltre à ciò il $ubbio, alquale è fabricata quella gran ruota, $i cõ$idera la ragion $ua, che è dell’a$$e nella ruota, laquale poi finalm\~ete anch’ella $i riduce alla leua. Que$ dunq; dicono i _M_ae$tri, in que$ta Machina, e$$er di molta importãza, è quella parte chiamata da loro lauoratiua, $opra della quale, & $opra d’alcuni ba$toni rotondi, che hanno auolte le materie da li$ciar$i, camina quel grãdi$simo pe- $o di pietre di macigni, \~q$ta parte lauoratiua è come vn tauolato di legname $olleuato dalterreno, & bi$ogna che $ia per lo meno in lũghezza di quinde- [0067]DI MAGHINE, ET EDIFICII. ci, ouero $edeci piedi, & $e più ne hauerà, quando il luogo lo comporterà $a- rà molto meglio. Danno $ei volte al pe$o, ne danno due, ne danno più in fino à dodeci, & quanto pare à Mae$tri, $econdo la materia della robba, che voglion manganare, ouero lu$trare, ò li$ciare, come $arebbe à dire à le telo, & ra$$e, danno cinque, ò $ei volte, & à ciambellotti, bedene, & altre co$e tali ne danno $olamenre due; Tutta la longhezza di que$ta machina, può e$$ere da piedi quaranta quattro in circa, il re$to delle $ue mi$ure $i potrà $apere medi- ante la pertica $egnata di quattro p<007>edi. Dirò bene che’l $obbio dalla par- re de$tra è di diametro piede vno, e mezo, & glialtri duoi dalla parte $ini- $tra, quello $uperiore che hà molte riuolture dicorda, affine ches’ella $i rom pe$$e $i po$$i facilmente allungarla, & acconciarla è di diametro piede vno, e tre quarti, ma quello inferiore è di diametro manco d’vn piede, & la lunghez za loro vienc ad e$$er dui piedi, e mezo.

A, ruota grandi$sima, oue caminano limotori.

_B_, huomini che $on li motori.

C, $ubbio, ouer melo della ruota, doue è auolta la $une.

D, pe$o grandi$simo di pietre.

E, parte lauoratiua, onde camina il pe$o.

FFF, taglie che hanno vna girella per cia$cuna, con li $uoi perni.

GGG, $ubij, che fanno vfficio di girelle.

HH, rugoli, ò ba$toni tondi, che tengono inuolta la robba attorno, # da manganar$i.

I, canape che tira hora da de$tra, hora da $ini$tra.

[0068]NVOVO THEATRO [0069]DI MACHINE, ET EDIFICII. ALTRA FIGVRA DI MANGANO più facile.

IL pre$ente di$$egno è $imile al pa$$ato, & delle girelle, & della fune, ma nella forza del motore, è differente in tutto; percio- che in quello gli huomini caminano di dentro via della ruota, qua$i a$cendendo per vna $cala vanno con mouimento molto tardo, & con fatica, perche la lieua della ruota è fi$$a nelcen- tro del $ubbio. Main que$ta pre$ente machina la lieua non $olamente è fuor del centro di quello, ma anco <007>l motore, camina per più lunga leua, & per il piano dell’orizonte. In quella gli huomini montano hora da de$tra, & hora da $ini$tra parte, $econdo che voglion condur il carro, ouero il pe$o. Et in que $ta il cauallo camina $empre per vn ver$o, ilche è co$a meno fa$tidio$a, & mol to più facile. Però al$u$o dou’era in quella, $i$$a la ruota, vi$ono po$to in que $ta dui $cudidentati tanto di$tanti l’vno dall’altro, quanto vi po$$a cap<007>rla gro$$ezza d’vn rochello di dieci $u$i, ilquale è po$to di $opra del$u$o che $tà in piedi, & vi è la lieua à cui $i lega il cauallo. Gli $cudi contegono trenta den ti per cadauno, il rochello in$ieme del fu$o $ono mob<007>li, affine che con vna $tanga $i tiri appre$$o, ò all’vn timpano, ouero all’altro, & ciò per far, ò cami nar auanti il carro, ouero farlo ricornare indietro, $tando $empre il motore nel mede$imo $ito.

A. traue, che s’afferma con vna cauicchia.

B. cauicchia.

C. cauallo legato alla $tanga del fu$o, ilquale camina $empre per vn # ver$o.

D. rochello impiombato del fu$o di dieci caue.

E. timpani di trenta dentil’vno.

F. fu$o che $ia ritto in pied<007>.

G. traue, legata con l’altra traue. A. che $pinge <007>l rochello, ò appre$$o # l’vn $cudo, ò appre$$o laltro.

[0070]NVOVO TEATRO [0071]DI MACHINE, ET EDIFICII: CARRO DELLE ZAFOSINA.

ALle lagune di$tãti da Venetia cinque miglia, doue termina il $iu- me della Brenta, vi e fabr<007>cato il pre$ente Di$icio, chiamato car ro, il quale tra$porta le barche del fiume nella laguna, & $imil- mente da que$ta nelfiume, per commodo de viandanti; que- $to carro è fatto di legni quadrat<007>, dui lunghi, <007> quali hanno per cia$cun capo i $uoi anelli di ferro, per attaccarui gli ancini della corda, et dui più corti, che ri$errano quelli in forma quadrata, nel mezo della quale ve ne $onodui altri della $te$$a mi$ura dell<007> più corti, & tutti inca$trati fra loro be- ni$$imo appre$$o <007> più lunghi in vn $patio di dentro da l quadrato $ono quat- tro mo$e che hanno <007> $uo<007> perni di ferro, & coni $uoi armamenti diferro di buona gro$$ezza didiametro, che non auanzino la gro$$ezza di legni, e ciò perche quãdo le barche vi $ono $opra, non imped<007>cano il mouimento delle ruote. Que$te ponno hauere nel $uo diametro, la larghezzad vn piede, & per la gro$$ezza $ua, tre quarti, coni $ui cuchi di ferro, come $i vede nel di$$egno. Hora il re$tante della fabrica è po$ta in terra, perche il carro è quello, che corre in sù in giù per l’acqa. D<007>co che viè vn fu$o, in piedi con vu rochello di $opra, & con due $tanghe chi incrociate pa$$ano per quello, per attacarui il cauallo, & dar il mouimento à vn timpano dentato, il quale è fermo in vn modo, che auol geattorno la corda con l’anc<007>nidi ferro per tirar le barche. La ragione d<007> que$to De$icio con$i$te in due co$e, l’vna nel tirare le barche con pocha forza, e con gran facilità, l’altra nel carro, che sij di buon legno, ben fatto, & atto a $o$tener il pe$o; nella prima $i diè con$id erare la ragion del motore douer$i r<007>fferire alla di$po$ition della leua, perche l’e$tremità del la $tanga, dou è po$to il cauallo, e il capo della $tanga, don’ è po$to il caual- lo, e il capodella leua, & il centro del fu$o, doue ella è po$ta, è il $o$tegno, quanto adunque il motore $arà più rimoto da que$to tanto p<007>ù facilmente t<007>rerà la barcha; vero è, che vi $ono due altre leue, cioè quella del rochello, & quella deltimpano, & $i diè notare, che $e la leua delrochello $arà auanza ta dalla leua del timpano come è adire in proportion tripla, co$i deueno auã zarei denti del tim pano, quelli del rochello, come per e$$empio, il mezo diametro del rochello entra tre $iate nelmezo d<007>ametro della ruota, co$i do ueran’ e$$er i denti del tim pano trenta$ei, & quelli del rochello dodeci. Nel la $econda $i con$idera la ragion del carro douer$i rifer<007>re all’ a$$e nella ruota, perc<007>oche l’a$$e è il $uo centro e perno quanto dunque detto perno $arà di [0072]NVOVO TEATRO minor gro$$ezza re$pettiue alla ruota, tanto più fac<007>lmente e lla $i riuolgerà in e$$o, & e$$a ruota all’incontra, quanto più s’all ontanarà da quello, tanto minor forza vi farà dime $tieri per condur i pe$i, ma è ben vero, che $endo le ruote di maggior diametro ($e ben più aggeuoli) con$umano a$$ai tempo, han noil moto più tardo, & in qne$to ca$o il fondo della barcha occuparia il mo- uimento di quelle per la qual co$a è nece$$ario $tare nelle $opradette mi$ure. Oltre à ciò $i auertirà, che il cauallo ch’è dalla parte de$tra fa vfficio di tirar le barche ver$o la laguna, & quello che è dalla parte $ini$tra, fa vfficio da tirar le barche ver$o il $iu me, & que$to $i è fatto per non intricar la parte de$tra, alla quale in proprio fatto $ono tutt<007> dui li cauall<007>, che per dir il vero $tariano meglio à cotal modo, perche non occorreria che l vna barca quando fu$$e g<007>ũ ta al detto carro, $te$$i a$pettar I’altra, che traghetta$$e, ma ogn’vna di loro andarebbe al $uo viaggio. Aggiunga$i ancora che tra il fiume della Brenta, e la laguna, per doue hà da traghettar il carro vi e fabricato vna muraglia an- golare à modo di tetto con angolo molto ottu$o, di tanta altezza che ca$chi l’acqua del $iume nelle maggiori innondationi, la $acoma della quale $i vede nel d<007>$$egno nella parte di $opra, ma per doue caminano le ruote del carro $i fanno duefili, di pietra alquanto r<007>uelati, di magg<007>or larghezza, che non $o- no le ruote, in $ina delquale, doue termina da ambedue le bande nell’acqua $i coll@cano la$tre di pietra gro$$i$$ime della mede$ima durezza, accioche nel carro nel montare non rompi, ò $gratti giù detti f<007>li. Gli altri particolari $i comprendono dalla figura.

A. carro di legni quad rati con le $ue ruote, le mi$ure del quale $aranno $ecõ # do il co$tume de’ va$celli.

B. $oiamento fatto in forma d<007> angolo ottu$o per doue và il carro.

C. ruote di legno di noce, ò di Rouere con i $uoi ferramenti.

F. perno diferro di e$$e ruote, con i $uoi armenti d<007> ferro, che $on mede$ima # mente $egnat<007> con lettere FFF.

D. la$tre di pietra gro$$e nel montar del carro.

SS. fili di pietre forti.

G. anelli d<007> ferro, doue vanno li ancini della corda, che tira il carro con le bar # che $opra.

DD. rochelli $opra del $u$o, che gira attorno il cauallo conle $tanghe, che # hanno 12. fu$i per cadauno.

EE. timpan<007>, che contengono trenta$ei dent<007> per vno.

LL. meli doues’ auolgono le corde per tirar le barche innanti, & indie-

[0073]DI MACHINE, ET EDIFICII. [0074]NVOVO TEATRO RVOTA PER ALZAR L’ACQVA.

LA pre$ente ruota $erue per alzar l’ acqua, ma di non troppo al- tezza, per elleucula $olamente per lo mezo diametro della ruo ta, come $i vede nella figura quelle ca$$e di forma triangolare, con que<007> buchi che riceuono l’acqua, <007> quali la mandano al cen tro di quella, doue anco è $imilmente il perno della ruota che $i raggira; al qual centro è fabricato vn canale di tauole di larghezza poco più d’vn piede, che r<007>ceue l’acqua, & la manda in vna burchiella poco lontana per condurla a i luoghi bi$ogno$i. Al mede$imo melo della ruota ve n’è vn’- altra dello $te$$o diametro, ma vota nel mezo per leggierezza con li $uoi den ti di fuora via, laqual $erue per aggeuolar il mouimento della ruota, che al- za l’acqua, perche inuero da $e $te$$a è molto graue da mouer$i, oltre à ciò dà il moto come $i conuiene $econdo la vera ragione delle $tatere. Doppo vi $ono due gran ruote, l’vna di maggior grandezza, che non $ono le $uperio- ri, & l’altra della $te$$a mi$ura di quelle, que$te $ono fatte equidi$tantial ter- reno attorno à dui fu$i po$ti in piedi, che s’auolgono ne’$uoi perni, alla mino re (perche vi $ono le $ue $tanghe incrociate) vi è attaccato ilcauallo, che la fa girare, que$ta fa girar la maggiore & la maggiore fa andar quella paralella alla ruota che alza l’acqua. In altro non con$i$te la d<007>$$icoltà di que$ta Machi na, che nel darle facilmente il moto, ilche come $i faccia è dimo$trato nella figura con <007>l diametro di quelle ruote, lequali à gui$a di vette cau$ando mag- gior cerchio nel centro della $ua grauezza, viene il motore acqui$tar più for- za ouero $i come accade nella lieua volendo$i più facilmente $olleuar vn pe- $o, bi$ogna aggiungerui altro pe$o, co$i il mouimento delle $opradette ruo- te. Etancora $i come le’girelle po$te nelle taglie per ragion di $oleuar i pe$i viene la loro grauità diui$a da numero di quelle, co$i anco nella pre$ente ruo@a, viene la $ua grauezza diui$a dal numero delle altre ruote. Puo$i diffi- nir anco laragion $u a per via dell’a$$e nella ruota. che come s’intenda ho ri- cordato altroue; la fabrica di tal ruota $arà di quella grandezza, e mi$ura alla qual vorrai alzar l’acqua, bene come$$a; impecciata con i $uoi perni di ferro bene a$$icurati dalle lame diferro inchiodate, Mala fabrica delle altre ruote e tanto chiara da $e $te$$a, che non fà me$t<007>eri dirne altro, & le mi$ure $i regoleranno dal diametro della principalruota, la metà del quale $arà l’altez. za diuiderai in quante parti più ti piactrà, & que$ta ti $arà norma al re$tante della fabrica, che per que$ta cagione non mi affat<007>cherò altrimente de$criuer [0075]DI MACHINE, ET EDIFICII: ne le mi$ure. Vitruuio pare, che de$criui vna machina $imile a la pre$ente, $e ben pare, che vi na$ca d<007>fferenza, della quale non mi occorre dirne altro, per- che chiunque la vuol vedere veggala, appre$$o dell’Auttore.

A. ruota fatta di ca$$e triangolari, che alza l’acqua.

B. canale di legno, ò d<007>tauole, che conduce l’acqua nella burchiella.

C. burchiella.

D. altra ruota dentata, & paralella alla $uperiore fitta nell’i$te$$o melo.

EEEE. perni di$erro conle $ue lame inchiodate.

F. cauallo attacato alle $tanghe.

G. altra ruota dentata.

H. ruota di fu$a.

I. coperto dilegnami.

[0076]NVOVO TEATRO [0077]DI MACHINE, ET EDIFICII. TORCHIO PER IMPRIMER LE LETTFRE PER STAMPAR I LIBRI.

LA bontà, & facilità della pre$ente Machina con$<007>$te nella vite, & nella rauola, che alcuni chiamano piano, laqual tauola viene con vn capo premuta dalla vite, & ambe due que$te co$e lono quelle dimaggior importanza.

Et pr<007>mieramente dirò della vite, che vuol e$$er fatta di me- tallo, gettata, perche viene meglio, & più netta, $e ne può fare diferro, ma non $ono co$<007>buone, ma vogliono e$$er fatte que$te vitià quattro cap<007>, cioè con quattro $pire, helici, ouero vermi, accio che ilmouimento $uo $<007>a più pre$to, percioche $e fu$$e fatta in altra maniero, come $arebbe à vn capo, ò a dui più tardamente $<007> mouerebbe, la onde $eguirebbe che’l Mae$tro cal- cando con la mazza la vite conuerrebbe circondar que$ta tre volte attorno & <007>n quella à vn capo vna $ol volta, è più pre$tamente. Qué$ta vite va pur dentro della $ua madre farra dal mede$<007>mo metallo, laquale non la$cia pa$$ar la vite di $opra dal $uo trauer$ale. Ma la tauola, ouero piano che $<007> dica vuol e$$er anch’e $$a gettata di metallo, accioche venghi più li$cia, come quella c’hà da calcare egualmente le lettere. Diferro non $arebbe buona, perché non $<007> potria tirar col marrello egualmente piana, potrebbe$<007> far di pierra, ma que$ta è frangib<007>le, anco di legno, ma è manco buona, $<007> conie quella di pietra è maneo buona di quella di metallo. Machi pur vole$le la tauo la, & la vite di legno facciala di vliuo. La vite nella parte inferiore ha vna bu$$o la fatta in forma quadrangolare diferro, laqual altro non fa che tenir $u$o, con la corda il $opradetto piano, & la bu$$ola di cotal forma quadrata, accioche meglio calchi il primo, mediante vn piron fatto di piramidal forma di accia- io, & è colcapo più gro$$o affermato in vn buco con vn altro pironcino, che è nel tronco della vite, in quella parte, che può entrar due d<007>ta nella bu$$ola. Sotto di detta machina nell’ altezza di duoi piedi, e mezo, nella quale potrà facilmente vn huomo operare v<007>$arà collocata vna tauo’a con le $ue $pon- de per larghezza di tutta la machina inca$trata in quei legni po$ti in piedi, che tengono in$<007>eme tutta la fabrica ri$errata. Sopra di que$ta tauola camina il carro, dentro del quale $ono rinchiu$<007> i ponzoni delle lettere, è guidato dall’ operantecon vn manico che auolge mediante vna cordail molinello at- torno indietro, & innanzi, $otto di que$to carro $ono alcuniferri per lo lun- go, $<007> come mede$<007>mamente vene $ono nelia tauola alcuni altri, $opra de quali (quando $aranno vnti con oglio) $correfac<007>lmente ilcarro. Quando l’o perante con la mazza di ferro da due volte alla vite, & tira conil manico [0078]NUOVO THE ATRO ilmolinello, ver$o la de$tra mano, ciò fa<007>to lo apre, come $e fu$$e vno telaio di fine$tra, appoggiandolo ad alcuni legni, come $<007> vede nel di$$egno, ne caua il foglio $tampato, poi con ambe le mani piglia quei mazzi rotondi pieni di lana, bagnandoli nella tinta fatta di negro fumo, raggia & oglio di lino, & con hauerl<007> perco$$<007> in$<007>eme due volte ò più percote con que$tii punzoni che $ono nel telaio, poi lo ri$$erra, ritorna guidat ilcarro alla $<007>ni- ftra, poi preme con la mazza la vite, & ritorna mede$<007>mamente à $tampare, & co$<007> $tampano à foglio per foglio in$<007>nito numero di carte. Tutta que$ta machina, ò torchio $<007> fabrica dilegno di larice, con cauicchie del mede$<007>mo $enza alcuna $orte di chiodi di ferro, talmente ch’ella $<007> può disfare, & por- tar in qualunque luogo. Il molinello hà il fu$o, & il $uo manico di ferro $<007>$$o nella parte inferiore della $opradetta tauola, che hà le $ponde, ma la corda ch’è auolta ad e$$o molinello è con vn capo legata ad vn chiodo $otto detta tauola, & con l’altro capo (pa$$ando ambe dui per vn buco quadrato di vna tauola polta di $otto da quella da le $ponde) è affermata ad vn chiodo nella corda del carro, talmente che voltando il manico del molinello ver$o la vite, l’operante $pinge il carro ver$o quella, & riuoltando indietro il manico, riti- ra <007>lcarro indietro. Oltra à ciò iltelaio di $opra che viene $pinto dalla vite è fatta dicarta pecora, accioche calcando, & $tampando non $<007> $tracci la carta che vi $ta $otto, nella quale s’im primono le lettere.

La ragione adunque di que$ta machina dipende tutta dalla compo$<007>tion della vite, & di quella dell’ a$$e nella ruota, dalla v<007>te à quattro capi, come hò detto, che fa tutta l’operatione dalla parte di $opra, & dal molinello, perche piglia l’origine $ua dall’a$$e nella ruota, come ho detto, dal qual a$$e, come s’intenda mi ricorda nella machina del carro delle Zaffo$<007>na hauer dichiara- to. Delle viti $<007>milmente, & delle $ue ragioni nel princ<007>pio di que$to l<007>bro ho dichiarato, quelle che hanno il mouimento loro più cardo, & quelle che I’hanno più veloce, $<007> come è la pre$ente, del pre$ente torchio, che dicono à quattro capi. La ragion delle quali, benche alcuneo, ma più propriamente alla leua $<007> po$$ano attribuire, & que$te viti, & delle differentie loro, & come $<007> facciano, dirò vn giorno particolarmente, non e$$endo que$ta materia $tz- ta trattata d’alcuno quanto <007>l bi$ogno richiederia, benche Giacobo Be$$on Giacc. Bef-- fon ĩ pric. l. 10. c. 11. Vitr. l.9.c. 11. nel Teatro delle $ue Machine ne habbia vn poco accenato, & $<007>milmente Vi- truuio nella de$crition della Coclea habbia toccato due maniere di viti con quelle parole, diuiduntur circinationis eorum tonantibus in partes quatuor, vel octantibus in partes octo. Nelle quali parole par ch’intenda di due he- lici, ouero vermi.

[0079]DI MACHINE, ET EDIFICII:

A, vite di metallo a quattro capi.

B, mazza di ferro f<007>$$a nel tronco della vite.

C, tronco della vite, & $<007> vede nella $<007>gura à ba$$o il pironcino dou’entra nel- # la bu$$ola.

D, bu$$ola fatta diferro.

L, buco didetta bu$$ola $egnato di punti.

Z, piano di metallo $o$pe$o dalla bu$$ola con lecorde.

E, carro doue $tanno le lettere che $<007> $tampano.

FF, ferrinella tauola, doue camina il carro, & è dibi$ogno, ‘che $<007>ano anco $ot- # to di quello.

G, ca$$etta oue $<007> $tampa la tinta di negro fumo, oglio di lino cotto, & raggia.

M, mazzi di pelle $ottili, con quali $<007> bagnano i punzonidelle lettere.

N, molinello col manico di ferro.

N, vn’altra volta $<007> vede il detto molinello, pa$$ar con la corda per il buco della # tauola.

T, telaio di ferro, che $<007> mette dentro ilcarro, nel quale $<007> comparti$$e le lette- # re, & $<007> fermano con penole, ouer cunei di legno, & con alcune viti.

V, viti piccoline, che affermano il detto telaio.

[0080]NVOVO TEATRO [0081]DI MACHINE, ET EDIFICII. FILATOIO DA ACQVA.

BElli$$<007>ma, anzi marauiglio$a, è la fabrica del Filatoio ad acqua, per- cioche $<007> vede in e$$a tanti mouimenti di ruote, fu$<007>, rotelle, & altre $orti d<007> legni per trauer$o, per lo lungo, & per diagonale, che l’oc- chio vi $<007> $mari$ce dentro à pen$arui, come l’ingegno hnmano hab- bia potu to ca pire tant a varietà di co$e, di tanti mouimenti contrarij mo$$<007> da vna $ol ruota, che hà il moto innanimato.

Quali Filatori non pur $ilano la $eta, cioè l’auolgon attornoi na$pl, ma la intor- ceno più, e meno $econdo il bi$ogno, $<007> per lauorarla, come per te$$erne i panni di $etta; Primieramente ha qne$ta Machina <007>l motore gagliardo, che è l’acqua cor rente, la quale $<007> inchiude in vn canale, con la $ua porta, & l’argano per aprirla, $<007> come è co$tume di fare ne i Molini terragni, & dar il mouimento alla ruota. Que $ta quanto $arà magg<007>ore, tanto $arà al propo$<007>to, ma non però tanto che le pale, ouer pinne, delle quali è circondata la ruota, $<007> come nelle altre, non pe$chino al meno quattro di e$$e nell’acqua. Oltre a ciò bi$ogna auertire $e’l $<007>ume correò da de$tra, ò da $<007>ui$tra della tua per$ona perche non <007>n tuttii $<007>ti $<007> può far girare il Fi latoio dalla banda de$tra, la onde fa me$tieri collocar i denti del timpano; che $ta paralello alla ruota, nell’ <007>$te$$o fu$o, ouero difuora ver$o la ruota, ouero diden- tro ver$o la ghirlanda, perche gira in dui diuer$<007> modi. I canali $<007>ano ben fatticon le $ue $ponde di pietre duri$$<007>me come$$e tra loro, & bene $prangate di arpe$<007> di ferro impiombati, accioche I’acqua che qualche $piracolo, pel quale ella pote$$<007> e$$allare non $uoni della $ua forza. All’altro capo del fu$o, dou’è la ruota viè il timpano, ò $cudo (ch’io di$$<007> di $opra paralello) di quaranta denti, ilquale fa gira- re vn rochello a piombo di dieci tacche, & di $opra da que$to rochello viè vn’al- cro $cudo pe’ltrauer$o, di minor grandezza del pr<007>mo, che tiene trenta$ei denti, il quale fa girare vn altro rochello dinoue tacche $opra di e$$o pe’l trauer$o in vna mazza diferro, ma dall’altro capo dique$ta mazza viè po$to in vn’altro rocchel- lo di dodecitacche, ilquale fa gtrare in vna ruota dentata, con denticento, e ot- to di dentro via della Machina attorno, della quale vi$on po$ti molti legni, & l’ - albero nelmezo che $<007> ragira col $uo piron di $opra, & d<007>$otto, è per ciò tutta que $ta Machina dimãdata ghirlanda. Percioche dall’ albero $<007> par<007>ono à gui$a di $tella otto legni pe’l trauerio ver$o la ruota, & e$cono per alquanto $patio fuori di quella, di modo che $opra l’e$tremità loro s’innalzano altri otto legni chiama- ti colonell<007>, che vanno a congiunger$<007> nella parte di $opra dell’albero, in vn’al- tra ruota $<007>mile alla inferiore di altretanti trauer$<007>, & $e la ghirlanda $arà molto alta, $eruendo à dui, ouero più ordini di na$pi, vi $arà dibi$ogno vn’altra $<007>mil ruota con altre tanti $<007>mili trauer$<007>, nel mezo di quella per a$$<007>curar<007>co- [0082]NVOVO TEATRO lonnelli dalla loro troppa altezza. Attorno que$ti colonnelli vi $ono collocati al tri legni di ogonalmente, che $<007> chiaman $erpi, cioè con il capo ver$o in sù, & con l’altro ver$o la $<007>ni$tra in giù, affermati con ambe due lor te$te dall’vn colonnello, & dall’altro; ma con il capo più ba$$o, che è la $<007>ni$tra banda, vrta- no & $pingono all’in $u$o i bolzonelli delle rotelle, che $errano di dentro i na$pi, voltando quelle ver$o noi, in$<007>eme delle quali $<007> volge la maggior $tella, la qua- le fa andar poi quella che gli è inferiore, & che tiene nel $uo centro i perni del na$po, di contrario mouimento ver$o la ghirlanda. Sonoui ancora po$ti all’albero di detta ghirlanda, quattro legni pe’l trauer$o, i quali portano più in fuori, che non fanno i legn<007> dimandati $erpi, & arriuano $<007>no alli fu$<007> de’ rochelli, & hanno detti trauer$<007> da i lor capi vn’altro legno di proportion circo- lare pe’ltrauer$o, il qual legno è fa$c<007>ato dalla parte di fuori di corame, accioche caminando attorno que$ti con l’albero della ghirlanda, vadi ra$chiando i fu$<007> de’ rochelli, mandando li attorno; Ilcapo de$tro di cia$cuno di que$ti legnihaue vna corda attaccata, & arriua con l’altro capo ad vna girella fermata nell’albero, il qual capo tiene vn contrape$o di piombo, ouero di pietra, che mantiene $empre in vn’e$$ere, & in vn $<007>to ilcapode$tro di detto legno, & a$$<007>ne ancora, che col ca po $<007>ni$tro, detto legno, vad<007> $empre più calcando i fu$<007> de’ rochelli, ritirandolo $empre ver$o ilcentro della gh<007>rlanda, accioche non vrti ne $u$<007> de’ rochelli, & detti legni $ono da alcuni d<007>mandati $taff<007>nazzi. Di più $<007> potrà anco far andar vn’altra Machina di filatoio, in$<007>eme con que$ta, quando però haue$$e il motore gagliardi$$<007>mo, & ciò $<007> farà in tal modo, metta$<007> a mezo della ghirlanda vn’akra ruota dentata $<007>mile alla inferiore, & ambedue andarãno in$<007>eme, ma alla mezana farà andar vn rochello intorno à vna mazza diferro, con vn’altro rochello, tut- to $<007>mile al $ottopo$to, <007>l quale farà andar $<007>milmente con li mede$<007>mi ordini vn’- altra machina di $<007>latoio del tutto $<007>mile alla primiera. Hora fenita la de$critione della fabrica della gh<007>rlanda, re$ta che vediamo l’altra fabrica che vi và d’attor- no v<007>a la quale viene dimandata da alcuni varghi, cia$cun de’ qualicontiene vn’- ordine de’ na$pi, & de’rochelli, & fa$$ene di que$ti ordini più, e meno $econdo l’altezza de’luogh<007>, oue $<007>fabricheranno dette machine, ma que$ti $ono fatti in forma circolare, et di fatta larghezza, che ba$tia capire vn na$po per cia$cheduno percioche datorno della ghirlanda vi vanno collocati $edici, ouero dicia$ette al- tri colonnelli in piedi, i quali fanno diciotto $patij, per cia$cun de’ quali $<007> collo- cano i na$pi. A que$ti collonelli adunque di dentro ver$o della gh<007>rlanda $<007> met- tono alcune men$ole, ouero modiglion$, ouero come dicono alcuni Zalloni, di dentro da que$te men$ole, perche $ono fe$$e dal capo, nel quale $ono alcune ro telle, con lette, ouero otto raggi, ò bolzonelli, i quali vengono mo$$<007> da i legni della gh<007>rlanda detti Serpi, come ho detto ancora, nel centro delle qual rotelle [0083]DI MACHINE, ET EDIFICII. alcuni Zalloni, di dentro da que$te men$ole, perche $ono fe$$e dalcapo, nel- quale $ono alcune rote le, con $ette, cuero otto raggi, ò bolzonelli, i quali vengono mo$$<007> da i legni della ghirlanda detti Serpi, come ho detto ancora, nel centro delle qual rotelle $ono f<007>$$e alcune rotelline nomate $telle con diciotto raggi, lequali tengono $otto di $e altre $telle minori di dodeci rag- gi, lequali $ono affermate ne’ perni de glina$pi, mentre le rotelle vanno at- torne in$<007>eme della maggior $tella, fanno andar mede$<007>mamente le più pic- cole $telle in$<007>eme del no$tro. Il numero delle rotelle $ono rante qnante $o- no i na$pi, percioche le men$ole che $o$tengono que$te $ono interzate, cioè vn modig ion, ò men$ola con le rotelle, & l’altro $enza. Que$ti na$pi con- tengono attorno $ei bi$ti de $eta, & $eguita poi di $otto da detti na$pi vn tra- uer$o circolare, che và da l’vn colonnello all’altro, nel mezo del’quale è af- fermata vna canna d<007> vetro, & $otto di que$ta, pur nel mede$<007>mo legno vi $ono certi ferricioli fatti in forma della lettera ZZ. chiamati da diuer$<007> caua- lette, le quali tengono per drittura nella $ua intacca tura di mezo, il $<007>lo della $eta, & pa$$a $opra la canna di vetro, accioche il filo non $<007> rompi, che $e fo$$e d’altra materia $<007> $pezzarebbe, & arriua finalmente al na$po auolgendo$<007> at- torno; Oltre à ciò nella parte più inferiore vi $ono altri modiglioni di den- tro i colo nelli ver$o la ghirlanda, che $o$tengono vna a$$<007>cella piana, che ca- mina con la circonferenza de <007> Varghi circolarmente, $opra della quale $o- no $ei buchi per metterui $ei capelletti di vetro, dentro de’ quali $<007> raggir-a no i fu$<007> de’ rochelli che $ono di ferro, vnti con oglio; che $e ciò fo$$e di fer- ro non di vetro, $<007> roderiano la forma de’ detti fu$<007>, come f<007> vede nel di$$e- gno è d<007> forma rotonda, & apuntata dal piede, ma quella parte ch’entra ne’ buchi de’ rochelli, è di forma quadrata, accioche quelli $<007>ano più $aldi ne $<007> mouino, ò vadino attorno, vi è ancora di $otto vn calcagno di ferro, ilquale con la $ua grauezza opera che’l rochello non $alti $u$o; Pre parato in que$ta maniera <007>l fu$o de’ rochelli, $<007> prepara poco di $opra dalli capelletti di vetro, vn’altra a$$<007>cella tagliata à modo di ponticelli, ne’ quali $<007> mettono altre a$$<007>celle, quadrate per dentro affermate con cauicchie, lequali hanno vna a pertura da banda, in quel capo ch’e$ce fuori de i ponticelli, nella qual vi $<007> raccomanda il fu$o del rochello con vn pironcino piccolino, Po$$ono que$te a$$<007>celle, che alcuni altri chiamano anco conchette, arriuare alla metà dell’altezza de’ fu$<007>. Fatto que$to mette$<007> i rochelli, con la feta attorno, ne i $opradetti fu$<007>, & s’ affermano bene, puoi $<007> mette vn ca pelletto di banda $ta- gnata à gui$a di campanella in cima del fu$o, con dui braccetti di filo di ferro in forma circolare, cõ l’vno, cioè col $uperiore nõ pa$$<007> la metà del capelletto con l’altro, cioè con l’inferiore, nõ pa$$<007> la metà delrochello, i quali habbiano a mbe due li ochietti $oi, aff<007>ne che <007>l f<007>lo della $eta partédo$<007> dal rochelo per li [0084]NUOVO THE ATRO occhietti, & quindi per le cauallette, & per la canna di vetto arriui in $omnra aln $po $uperiore d<007>ittamente, que$ti auolgerãne attorno $e $te$$<007>$ei bi$ti, $<007> come $ono il numero de’ rochelli. Re$ta dunque che noi vediamo in qual maniera $<007> po$$a anco torcere la $eta, accieche non manchi alcuna co$a alla perfertion di dette machine, primieramente dico, che quando $<007> vuol intor- cer la $eta $<007> fa in que$to medo, mette$<007> di $uo<007>a via da i fu$<007> de’ rochelli vna c<007>ntura di corame la<007>ga dui dita, affermata in vn $uol laogo con vn ferro tor- to $<007>$$o in vno de ittauer$<007> della gh<007>rlanda, la quale cintura e affermara $opra otto colonnelli, de i $edici, con vn pernetto, interzati fra loro. Ma non $empre la cintura $<007> debbe metter di fuora via, percioche quando il f<007>latoio, per qualche accidente dicorlo d’acqua anda$$e alla $<007>ni$tra mano, allhora gli $traff<007>nazzi di dentro via farebbono intorcer la $eta, & non la correggia di fuora, ma $e il filatoio andarà alla mano dritta, $i farà nel $op<007>adetto modo chio ho detto, l’e$$empio in natura $i concerne, perche mentre alcuna don- na f<007>la fa girar il fu$o con la man $ini$tra, & quando intorce lo fa andar con la man deltra. To ce$i poi la $eta più e meno $econdo che fa dibi$ogno per li va<007>ti la uori dell<007> _Mae$tr<007>_, in que$to modo, le $telle che $ono nel centro dalle rotelle $i leuano, & $e ne mettono de’maggior<007>, quando però vogliono grã- demente toreere, & quando vogliono meno torcere, ne mettono de’ minori, percioche quelle $telle $<007> po$$ono leuar & mettere con alcune punte di ferro afferma’e in vn ta$$ello d<007> forma quadra inchiauato nel mezo delle rotelle, $<007> come $<007> vede chiaramente nel d<007>$$egno della $econda tauola. Dicono oltye à ciò alcun che hanno fatto fabricar di dette machine, che quattro di que$ti vàrghi co$tarebbono cento ducati, $enza pe<007>ò le ruore, & timpani, & ro- cheili, che $tanno di fuori della Machina. Laragion della quale è compo$ta di varie co$e, $e ben paiono var<007>e, che però tutte che ri$pondono in$<007>eme, prim<007>eramente la ruota ch’è <007>n acqua, i timpani, & rochelli, $<007> come ho detto altroue, $<007> po$$ono commodan ente rifferire alla leua, & à l’a$$e nella ruota il mou<007>mento de’ Serpi, & colonnelli, & di tutta la ghirlanda, alla bilancia, gli $traff<007>nazzi $tringendo$<007>con vn capo alcentro dell’albero, $<007> po$$ono rif- ferire aleuneo, & alle taglie.

In $omma di tutt<007>gli altri mouimenti di rotelle, $telle, na$pi, rochelli, & fu$<007>, $<007> po$$ono dire contener tutte le rag<007>oni, che $<007> ricercano nella teorica di qu $te Machine, eccettuando però il mouimento della vite, & quella delcu- neo, & della taglia, come $<007> potranno chiar<007>re da di$cor$<007> fatti $<007>n’hora, & da quelli che per l’auenire $<007> $aranno perfare.

[0085]DI MACHINE, ET EDIFICII. NELLA _PRIMA_ TAVOLA.

A, argana per aprir la porta, doue entra l’acqua nel canale.

X, canale.

B, ruota, $<007>mile à quella de molini ter ragni.

C, timpano, ouero $cudo con denti quaranta.

D, rochello in piedi con dieci tacche.

E, $cudo, ouero timpano miaore, che hà denti trenta$ei.

F, rochello con noue tacche.

G, rochello dall’altro capo della mazza diferro, che fà andar la ghirlanda # contiene dodeci fu$<007>.

H, ruota della ghirland a contiene denti cento, c otto.

I, albero con li $uoi perni di $opra, & di $otto.

K, colonelli in piedi che po$$an $opra i trauer$<007> della ruota, tutti i legni $e- # gnati.

L, $ono dimandati $erpi.

M, $traff<007>nazzi, co$<007> chiamati contra pe$ati della corda per la Girella, con vn # pe$o di piombo.

SS, girelle fitte nell’albero.

[0086] [0087]DI MACHINE, ET EDIFICII. Nella $econda Tauol@.

A, rochello col capelletto.

L, capelletto $tagnato con le $ue braccette, & con gli occhietti.

B, fu$o del rochello di forma quadrata.

C, calcagno del fufo.

D, vetro rotondo à gui$a di ca pello.

E, a$$icella, chiamata cochetta, che ritiene con vn pironcino il fu$o del # rochello.

F, ruotela chc haue otto bolzonelli, oucro raggi.

G, Stella fi$$a nella rotella mediante certe punte diferro, collocate in vn # ra$$ello quadrato nel mezo di quella, la quale $tella contiene diciot- # to raggi.

H, $tella minore difotto quella, che contiene dodeci raggi, nella quale # và l’vn piron delna$po, ma neldi$$egno è fallato.

I, men$ole, modiglioni, ouero Zalloni affer mati di dentro dallicolonelli.

K, buco nell’altra men$ola, doue và l’altro fu$o del na$po.

F, ruotella per terra, accioche $i vedano le punte di ferro di forma qua- # drata inca$$ate, col ta$$ello, da vn pironcino ò chiaue nella ruotella.

R, chiaue, che tiene inchiauate le dette punte.

Ponticelli che tengono ferme le cochette.

O, cauallette, $otto la canna di vetro, che rongono per drittura il filo # della $eta.

M, na$pi che tengono $ei bi$ti di $eta.

Z, cintura di corame, che $i mette di fuora via dalli fu$i de’ rochelli, per # intorcer la $eta.

YY, Spatio chiamato vargo fra l’vn colonello, el’altro con vn’ordine di # na$pi, & de rochelli, & $e più ordini dina$pi, & de rochelli $i chiameran # più varghi.

[0088] [0089]DI MACHINE, ET EDIFICII. TORCHIO PER STAMPAR I di$$egni con i Rami intagliati.

II Torchio có ll quale, & con i rami intagliati $i $@ampano Di$- $egni è fattoin ral maniera. Primieramente $i preparano dui legni lauorati altorno di quella mi$ura, che comporterà la grá dezza delle $tampe, che non habbiano groppi, ne $ignali alcu- no, & $iano fatti politam@nte, come $arebbe à dire di bo$$olo, ouer di Pero, accioche mouendo$i po$$ino egualmente premer la carta. Sono collocati poi dentro da vno tellato di tauole paralelle $i fattamente, che fra l’vno e l’a ltro vi po$$i entrare vna tauoletta del mede$imo legno, & con le mede$ime qualità, benche $trettamente, $opra laquale vi $i pone il rame in cagliato conle $ue circo$tanze, come dirò di $otto, & mediante l’aiuto di quattro raggi, che e$con@ dal centro, cioè dal capo di vno di e$$i legni, & dal morore che raggira intorno que$ti, rendono la carta impre$$a di quella Imàgine, che $i ritroua e$$er incauata nel rame. Ma è dibi$ogno che i $opra detti legni s’affe<007>mino con le loro te$te, & con alcuni $cagnel<007>, pur del me- de$imo legno, nel$o pradetto telaio; & in cotal modo che $i po$$ino allarga- re, ri$t rignere, & leuar fuoria bene placito no$tro. Que$ti ba$toni rotondi adunque $aranno quelli, da i quali dependerà tutto l’artificio di detto tor- chio, in tal modo mouendo$<007>, in qual $ogliono perauentura due leue oppo- $te l’vna à l’altra $pinge $i a dietro il pe$o. Per laqual co$a $i cono$cerà chia- ramente la pre$ente Machina e$$er compo$ta, non pur dell’a$$e nella ruota, come ho accennato di$opra, ma ancora della lèua.

La onde c<007>o cono$@u@o gl’lnte lligenti, & prattici, $a pranno non $olamen- @e facilitar le licue cau$ate da i diametri de i legni $udetti, con l’accre$cimen- to della ci conferenza di ell<007>, ma anco moltiplicar la forza al motore, talmen- to che quella d’vn p<007>cc<007>ol fanciullo po$$i e$$er à ba$tanza, con l’al ungar i rag- gi di quelli dalloro punto fermo ad angoli retti, & à guila di $tatera. Anc or che la tauoletta ri@ordata di $o pra ricerch<007> d<007> e$$er molro dritta, & pia@a, pur tuttauia s’aggiungon delle car@e auant<007>che $i ponga il rame, poi la carra ba- gnata alquanto, c<007>oe humida, $oprau<007> <007>l feltre netto, $enza buchi, & eguale, accioche $entendo$i la carta oppre$$a da quello, rende la imagine meglio im- pr@$$a. S äbilno adunquecon que$te poche parole il @orchio in luogo $tabile, e fermo, che non $i moui, ve<007>rò d<007>cendo alcune $orti di rinte che $i co$tuma hogg<007>dì. Però @unque p<007>gli$i gu$ci d<007>n@ci, ouero dimandole amare, ouero negro fumo, ouero feccia di vino, ò feccia di malua$ia, & que$ta è piu in v$o, macina@ con l’acqua prima $o pra vna pietra d<007> po<007>f<007>do beni$$<007>mo, poi quan- [0090]NUOVO THEATRO do farà macinata la$cia$i a$ciugare, & dipoi $tempera$i con vernice di quella gro$$a, ouero di quella d’ambra ch’è migliore, ri$caldando prima il rame a- uanti ch’ella vi $i $tenda $o pra.

Ma que$te $tampe di rame $ono intagliate in due maniere, però vi è di- bi$ogno di molta auertenza; perche ouero $ono intagliate col bolino, ouero con acqua da partire, che $i chiama acqua forte, quelle, che $ono fatte col bo- lino, ò hanno il taglio minuto, & poco fondato, ouero hanno il taglio gro$$o, & a$$ai profondo. Ma le $tampe di taglio minuto non pur ricercano la carta $ottile, & alquanto hura<007>detta, per imprimerla, ma voglion e$$er nettate con la palma della mano leggiermente, accioche manco $i logorino.

Et quelle dal taglio gro$$o è profondo ricercano nó pur la carta più gro$- $a, & bagnata, ma anco il bombace per nettar$i, quando $i hanno $tampate, & finalmente con oglio commune $i tengono vnte, accioche non $i ruggini - $cano. Quando $i vleranno ver$o le $tampe le diligenze $opradette, non è dubbio alcuno (dico d<007> quelle fatte col bolino) che non $i cauino mille carte $tampate, & con vn poco di rito camento anco due milla per cia$cuna $tam- pa, il che non auerebbe di quelle fatte con aqua da partire, perche $e ne ca- uarebbe molto m<007>nor numero.

A, rotoli, ò ba$toni rotondi.

B, $cagnelli, che chiudono le te$te di quelli neltelaio.

C, tauoletta che và nel mezo fra li ba$toni, $opra laquale $i mette il rame.

D, feltre.

E, garzone, the $calda la $tampa di rame.

F, famiglio che di$tende le carte $tampate, perche $i a$ciughino.

G, colui che $tampa le carte voltando attorno li ba$toni con i raggi.

H, raggi, che de$tano dal centro.

T, carta bagna ta, & calcata tra due tauolette, con vna pietra.

V, telaio bene inca$$ato in$ieme.

P, va$e di tinta.

R, ba$amento del telaio, bene affermato in terra, accioche la Machina # non $i moui.

S, tauola doue $i tengono la carta bagnata per $tampar $ubito.

[0091] [0092]NUOVO THEATRO RVOTE DA INCAVAR IL PIOMBO PER LE FINESTRE DI VETRO.

NNn è dubbio che la pre$ente Machina và $otto l’a$$e nella ruota, laquale finalmente $i @icouera $otto l’ombra della leua; p@<007>ciochei Vetti, @uero manichi che volgano le ruo- te (mediante il motore) i quali $on futine’ centri loro cau $ano quei girinel moui nento circolare, che $i po$$ano con ragione affermare e$$er diametridi cerchio, veduto ciò ho detto più volte, come $i debbe intendere la propo<007>tione che hà il mouente, al pe$o, che <007>n vero quiui è dib<007>$ogno di poca forza, ma $i bene d’ingegno, & d’indu$tria in accomodar le ruote, che $corrino facilmente. _S_i po@@ia an- co r<007>ferire (ri$petto alla poca forza di que$ta Machina à quei diuer$i effetti de i moti contrarij) che fanno diuer$icerchi per ordine congionci <007>n$ieme da’ quali ancora ne na$cono varie $erri di horologi, $i come anco varij mo- uimenti d<007> figurette che caminano $op@a d’alcun piano, fe$teggiando con marauiglia de’ riguardant<007>, na$condendo la eagione, & mo$tran$i $o lamen- te l’effetto, come $<007> vede nella pre$ente Machina, laquale $tando chiu$a, & ferrata in$ieme, & affermata in piedi, gu<007>dando glio peranti i manichi, ò vetti, $i vede v$cirne il piombo lauorato, cioè $cauato, & per vn’altra parte v$cirne i ritagli, & il fo prauanzo di e$$o per la qualco$a non $apendo$i le co$e didentro della Machina come $t<007>ano, fa pigliare a’ riguard anti mara- uiglia. Ma accioche que$to ordine meglio $i cono$ca, ne ho di$egnate tre tauole, con quella magg<007>or chiarezza che $ia po$$ibile, per l’intendimen to loro, è ben vero che tra mo@te $imile machine ch’io ho veduto, que$ta è delle più belle, & delle p<007>ù ornate, benchegh ornamenti loro $eru<007>no più to$to alla bellezza, che à l’v$o loro, auenga che $olaméte le ruote $iano quel- le, che operando lauorano il piombo, lequali hanno i luoi pern<007>, che potre$$i mo <007> agioneuolmente dimádar a$$i, quelt<007> perni, ò a$$irichiedono e$$er fatti d’vn $olo pezzo in$ieme có la ruora, & battuti, come $i dice, con e$$e ruote, & di buono acciaio. Puo$$ene fur anco di quelli che $ono boll@@i, & $al dati pre$ $o la rota, ma non $a<007> áno molto durab<007>li, ne $taráno mai al parágon di quelli fatti d’vn $olo pozzo. Sono poi detti perni nella $uperior parte loro di fortu na quadrata, accioche <007>n e$$a parte s’accomodi quel manico per girar le rote attorno, quádo è chiu$a la machina. Que$te rote $i vedráno di détro della ta uola affermate có <007> $uo<007> pironi, & anco <007>n profilo col $uo man<007>co fuori di e$$a tauola. Nell’altra tauola rappre$entante la parte di détro $i vedono 7 buchi rotódi, $i come anco nella prima, de’qualidue mezani $eruó permetterui per ni delle rote, i quali háno d’<007>ntorno gli orli d@otone, accioche $i máteng<007>có [0093]DI MACHINE, ET EDIFICII. l’acciaio, perche con altra $orte di metallo $i con$uma. Ilcanaletto $olo è fatto d’acciaic, accioche meglio po$$i tagliar il piombo, $i come fanno le ruote, gli altri due canali, che lo chiudono in mezo $ono fatti di legno dinoce, di quello $te$$o, che è fatra la Machina, & per que$ti, quando la Machina c chiu$a ne e$ceil piombo lauorato; gli altri buchi, che $ono quattro v’entrano quattro viti, che tengono le tauole congiunte in$ie- me. Tutta que$ta Machina, quando è chin$a s’afferma con vna vite di dentro via, $opra di alcuna co$a ferma, e $tabile; accioche gli operanti po$$ino lauorare. Oltre à ciò di dentro delle rauole nella parte $uperio- re, in vn canaletto $cauate in quelle v’entra vna vite, laquale haue nella parte di $otto alcuni ma$chi affermati, che vanno à @iferire (quando $i $pinge g<007>u la vite) $opra la $uperior ruota, i quali ri$tringono $aldamen- te le ruote in$ieme. Vede$i poi vltimamente tutta la Machina $errata in- $ieme nella terza tauola, nella quale $i comprende la figura del manico delle ruote; & nella forma più picciola $i vede (oprando gli Mae$tri) v$cir il piombo per lo canaletto, ilquale è mobile, come $i vede nella terza tauola affermato con certi ferriciuoli.

La mi$ura di que$ta Machina è fatta con la $cala di once quattro, $e- gnata nella parte inferiorc del di$egno.

A, ruote col $uo perno, ouero a$$e d’acciaio $tabile.

B, vite, ch’entra per lo canale di $o pra della prima tauola:

_B_, laqual vite haue dal capoi ma$chi $egnati.

M, per re$tringer le ruote.

CCCC, quattro buchi doue entrano quattro viti, $imili alla vite $c # gnata.

_C_, che $errano la Machina in$ieme.

D, canale di forma quadra, doue cntra la vite $egnata.

D, per affermar l’Edificio $opra alcuna tauola.

NELLA SECONDA TAVOLA.

EE, buchimezani con l’orlo diottone, dou’entrano i perni delle # ruote.

F, canaletto per doue e$ce il piombo lauorato.

_G_, buco, per doue e$cono i ritagli del piombo lauorato.

H, manico, ò vette con ilquale s’auolge attorno leruote.

[0094] [0095]DI MACHINE, ET EDIFICII. MACHINA DA PESTARIL CARBON Per farne la Poluere.

LA pre$ente Machina, laqual $erue, come $i vede, à pe$tar il carbon per l’v$o di farne la poluere per le artigliarie, & pergli archibugi, non è differente molto da quella, già de $critta per auanti, che infrange la Vallonia, in altro, che nel l’e$$er due Machine mo$$e da quell’i$te$$o motore. E ben, vero, ch’e$$endo diui$a la forza del motore in due parti, viene cia$chedu- na di que$te a perder la metà della forza, onde le macine non veng ono a calcare il carbone con molta forza, ne con troppo velocità, percioche mentre la ruota viene mo$$a dall’acqua vna $ol volta, la macine di cia$cu- na machina, caminaintorno vna terza parte della $ua circonferenza. Po- niam ca$o, che la macine andando d’<007>ntorno al$uo fu$o faccia vn giro di dodeci piedi, dico che detta macinc non harà fatto giro più che per quattro piedi, ma quefta tardanza in cotal moto è molto al propo$ito, perche gli operarii, & mae$tri, po$$ano meglio gouernar ilcarbone riti- randolo, & riuoltandolo $econdo ilbi$ogno opportuno, $i come mede- $imamente non hà dibi$ogno di molta $ottigliezza (ma$$imamente per l’v$o dell’artiglierie) come è nece$$ario l’e$$er molto pe$ta, & infranza la Vallonia Hauendo adunque come ho detto que$ta machina dibi$ogno, non di molta velocità, $i ha fabricata in modo, che tutti li quattro $cudi, che $on fuori del melo della ruota, nella parte $u periore, comeanco li $uoi cre rochelli, $ono d’vn wede$imo numero de denti, come quelli d’@n i$te$ $o numero di fu$a, & è che ilcudi contengono trenta$ei denti per vno, & rochelli dodeci fu$a per vno. Ma lo $cudo maggiore ch’è nel melo della ruote contiene cinquantaquattro denti, & il $uo rochello contiene dici- otto fu$i, nientedimeno hà quella ifte$$a proportion con i denti del $uo $cudo, quale hanno i fu$i de glialtri rochelli, alla proportion de’ denti de’ $uoi $cudi, percioche il 18. in 54. entra tre volte, $i come entra tre volte il dodici neltrenta$ei.

Il melo della ruota (che melo $i chiamerà da qui innanzi quando gli farà collocato peril piano, à differéza di quello che $tà ritto in piedi che $i chia merà propriamente fu$o) farà lungo $edeci piedi, & la ruota hauerà tredici piedi di diametro in acqua commune fatta in quel modo, che $ono le altre. I fu$i che ftanno ritt<007> $aranno di quell’altezza, che comporterà il $ito del luogo, co$i anco i meli frà po$ti nelli tre fu$i $aranno di quella lun ghezza, che comporterà il $emidiametro della me$a, cioè quel muricciolo $opra del quale camina la macine, con altrotanto $patio che facci me$tie- rial Mac$tro che và d’intorno à quella me$$idando il carbone.

[0096]NUOVO THEATRO

Le ma cinc voglion e$$er di pietra hi$triana,’ di tre piedi di diametro, dell’i$te $$a ancorá $arà fatta la me$a di $otto, doue và il carbon, la materia dellegn ame è $tata detta altre volte; I perni de i fu$i $ian fatti di’ ferro à gui$a di g hianda, accioche vadino più leggiermente bilicando$i, & le $ue bu$$ole, n elle quali $i voltano $iano fatto dimetallo: E$$endo la ragione d<007> que$ta, la mede$ima con la pa$$ata, nomata di $opra $i riporterà dunque la dichiaration $ua à quella:

A, fcudo maggiore contiene cinquantaquattro denti:

_B_, rochello che contiene d<007>$dotto fu$r.

I, perno di ferro à gu<007>$a di ghianda, nella bu$$ola di metallo.

CCC, rochellinella parte di $opra, che contengon dod eci fu$i per vno

DDDD, quattro timpani, ò $cudi egualidi trentalei denti per vno.

E, melo che hà dall’altro capo laruota:

H, ruota in acqua:

FF, macine di pietra hi$triana:

GG, me$a della mede$ima pietra, doue $i pe$tail carbone:

[0097] [0098]NUOVO THEATRO MACHINA DA PESTAR La Poluere perle Bombarde.

DOppo l’Edificio, con il quale $i pe$ta il carbone, $eguitail pre$ente, conilquale $i pe$ta la polnere, indifferentemen- te, per gli archibugi, artiglierie, & altri $tromenti, ò machi- ne da fuoco@ Nella pa$$ata figura le mac<007>ni pe$tano grando circolarmente per lo piano della me$a, a$$ai velocemente; ma nella pre$ente pe$tano alcu ni legni quadrati, có le lor te$te armate di buon metallo, i quali $ono perpendicolarmente rinchin$i in alcuni tellari dilegno, & $on chiamati pe$toni. La onde pe$tando que$ti con la grauez za del $uo moto naturale, ver$o il centro del mondo ne $eguita, che la pre$ente machina euidentemente $ia di maggior forza di quell’ altezza. Di cotai diffieii per pe$tar alcune $orte di minere $i $ogliono $eruire gli Alamanni, $i come pone Giorgio Agricola, delle quali gl’indu$trio$i Mae$tri, & ingegneri, per diuer$i commodi, & bi$ogni, hora aggiungendo hora diminuendo, $econdo i luoghi opportuni $i fogliano $eruire. Ilpre $ente ordigno è a$$ai bello, & facile, & talmente chiaro, ch’ogni mediocre Mae$tro lo $aprà fabricare; percioche non vi e$$endo altro, che’l $uo Me- lo con alcuni denti piani, & la ruota che và in acqua, della mi$ura, & $imi- glianza di quell’altra, laquale col $uo proprio moto $oleua dui ordini di Pe$toni, che pe$tano in alcuni va$i, ouero pile $otterate fino al loro la- bro nel terreno. Se ne potrà metter anco più di dui ordini, quando buo- na quantità diacqua, argumenterà gagliardame@te la forza della ruota. Oltre à ciò $i può per altro modo aggeuolar il moto di quelli, quando s’oggiungerà al melo predetro vn’altro $imile paralello, con altrittanti denti, ouero a$cole, che alcuni $e li chiamano. Percioche non e$$endo altro que$te a$cole, nel pr<007>mo melo, che tante leue, & che operation fan no $i ha detto altroue, & che ri$pondenza habbiano con la leua della ruo ta, laquale vincerà di forza con la $ua longhezza. La cort ezza delle leue del melo, in quel numero de grad<007>, che ne ri$ulterà diuidendo la leua maggiore per la mincre, $icome ho ricordato nelle ruote de molini. Ma ritornando al $econdo melo dieo, che le $ue leue moueranno il $e- condo ordine de’ pe$toni, in que$to modo, che mentre la rueta andrà attorno, and ràilfuo melo con le a$cole in$ieme, que$te alzeranno <007>l pri- mo ordine de pe$toni, & nell’i$te$$o tempo alzeranno anco le a$cole del $econdo melo, le quali finalmente $olleueranno i Pe$toni del $econdo or dine; & ancor che il primo melo pote$$e alzar tutti dui gli ordini de’ Pe- $toni, pur tuttauia $i renderebbon difficili, & portera $eco difficoltà, per la grauezza di quelli. La ragione di ciò $arà in pronto, cioè che le leue $i moueran l’vnacon l’altra nell’e$tremità loro molto più facilméte, [0099]DI MACHINE, ET EDIFICH. & a@co perche il centro di quelle del $econdo melo, $ono fuori del centro della leua della ruota, la onde la forza della ruota, & del motore $arà accre $ciuta, per la moltiplication delle leue, nel mouer il $econdo ordine di Pe- $loni, che non farebbe $enza. Ma de$criuiamo meglio la machina, & comin ciamo primieramente dalla ruota, laquale $i potrà far in dui modi, cioè c’habbia vn’ordine di bolzonelli, come quelle ruote diquelle Machine, che arruorano armi col moto dell’acqua, oueramen@e ch’ella $ia fatta con le $ue $ponde di tauole, con le pale rinchiule dentro, qua$i alla $imilitudine di quelle ruote fatte ne’ molini à copeello, mache $iano perfettamente ro- tonde, $i come è quella della pre$ente Machina, laquale haue di diametro tredici pie di in acqua commune, & il $uo melo hauerà la lunghezza di ven ti piedi, & più $econdo la quantità de’ Pe$toni, del quale melo v$ciranno fuorile a$cole tre quarti di piede, di forma quadrangolare, lequa li $aranno po$te in croce per la gro$$ezza del melo, però $atan quattro, tre in lunghez za del detto $ei, che faranno in tutto ventiquattro, ma quel che $i dice d’vn melo, $i haue da intendere anco da@l’altro, però ambe dui hauerannoi $uoi pironi di ferro. con li $uoi centri, ò bu$$ole di metallo per più $icurezza, & perche $ono più durabili. Ol$re à ciò fann@@i due telari ditraui doppie, per cia$cun ordine di pe$toni, l’vno nella parte di $opra, l’ altro nella parte da ba$$o, il $uperiore $arà euguale all’altezza d’va huomo commune, che $on cinque piedi, l’inferiore $arà per la m@tà di que$ta altezza, cioèalto da ter- radui piedi, e mezo, le dette traui $aranno congiunte in$iemc, & in ca$tra- te con le $ue lame di ferro inchiodate, ma $aranno compa@ite per lunghez- za in $ei buchi quadra i, della mi$ura a punto che richiederà la gro$$ezza de pe$toni, cioè di mezo piede, i qualiancor e$$i $aranno di forma quadrata, & atti a correr in sù e’n giù per detti buchi ma la loro altezza $arà di $ei in $ette piedi di buon legno di Carpene, & armati dai lor capi, cioè da quei che pe$tano, con vna te$ta di metallo col$uo piron con$itta in e$$i, con la $ua pennola, come $i può veder nella figara. Di più nel mezo de’ pe$toni vi vanno alore a$cole del mede$imo legno, & della mede$ima grandezza di quelle del melo; con i $uoi chia@i$telli inchiodate, accioche $e $irompe$$e- ro $i po$$ino mutare, & co$i $aranno $imilmente fabricati di mano, in mano tuttigli ordini de pe$toni. I va$iche $i $otterrano, come ho detto di$opra, $arrano ancore$$i fatti à guì$a di campana di buon metallo, accioche pe$tã do la poluere non getti fuoco, & s’abbruggi, come è interuenuto alcuna v@la, quando $ono $tati fatti d’altra materia.

[0100]NVOVO THEATRO

A, pe$toni dilegno di Carpene diforma quadrata.

B, te$te di metallo con lequali $i armano quelle con la $ua pennola.

C, v@$i, ouero pile, ne’ quali $tà la poluere.

D, melo con le a$cole in croce, di lunghezza di venti piedi.

E, a$cole, che vanno $errate ne’ pe$toni.

F, $econdo melo della mcde$ima forma del primo.

G, rnota di tredici p@edi di diametro.

SSS, telari de’ trauicon le $ue lame di ferro, che rinchiudono i pe- # $toni.

† lame diferro, inchiodate nellate$ta del palo.

[0101] [0102] [0103] [0104] [0105]DI MACHINE, ET EDIFICII. MACHINA DA VOLTAR GLI Schidoni per cuocer le viuande.

DIaltra man$era, che non $ono le pa$$ate è fabricata la pre$en te Machina veramente ingegno$a, e facile, degna delle in- ucntioni Alemanne, & è pur diferro, eccettuando le vite, laquale med e$imamente $i disfa, & ritorna in$ieme per va- ler$ene in moltiluoghi. A que$ta non fa me$tieri <007>l moto diuer$o cau$ato da pe$i, ne da grauezza a’cuna, che $uol occupate le $tan- ze, ma vi $i dà il moto con vn ordigno chiamato da Vitruuio lingula, & da noi $pennola fatta d’acciaio, temprata beni$$imo, & battuta $ottilmen te, laquale con moltigiramenti è affermata d’intorno à vna mazza difer- ro, & ri$errata mede$imamente dentro da vn tamburo di ferro, di mag- gior larghezza che non importa lo $patio dei rauolgimenti di quella, ac- cioche $i po$$i allargare quando $i $carica. Ma quando è dibi$ogno cari- carla mena$i intorno <007>l manico della vite $in tanto, che lacorda $i di$ciol- ga dal tamburo, laqual corda con vn de’ $uoi capie inchiodata à quello, & corri$ponde di dèntro per drittura alla inchiodatura della $penolla, auolgendo$i poi per tutti @ Vermidella Vite, $i fa@tamente, che anco la $pennola di dentro dal tamburo $i viene à ri$t rignere attorno la mazza, $tando però ferme le altre ruote (quando $i carica, $i come nelle altre) mediante quella iinguetta anch’e$$a d’acciaio, ma più piccolina, laquale è dalcapo più largo della vite (perche è di forma piramidale) che hà la <007>uota di dentrouia pre$$o à $e $tc$$o. Anziè nell’i$te$$o fu$o della vite, la- quale come ho detto è piramidale, affini che $cari@ndo$i più facilmente $i di$ciolga dalli Vermi, ritirando$i dietro la $pennola, quando $i allarga, & auolgendo$ela attorno il tamburo. Percioche con que$to mouimento $i muoue la ruota in$ieme con la vite, & fa andar il $uo rochello, che hà dall’altro capo del$uo a$$e vn’altra ruota, che camina ancor c$$a; mede- $imamente que$ta fa girar il $uo rochello $uperiore, à mezo il fu$o, del quale vi è vn’altra ruota ch’a identi di dentro, per poter far andar l’vlti- mo roche llo in piedi, in cima del quale è po$to il tempo, detto altte vol- te; Maritornando ali’a$$e della vite dico, che vi è po$ta vn’altra ruota paralella, & poco di$tante a quella pre$$o la te$ta della vite, & è della me- de$ima grandezza, ò poco maggiore, & $ono ambedue per pendicolari, que$ta e$ce fnori di vn lato della Machina, & fa girare due altre ruote c’hanno ilor denti da vn lato di e$$e perpendicolari, l’vna di$opra, l’al- tra di $otto. Que$te tre ruote $ono diegual grandezza e$cono da’loro centrii $uoi a$$i diforma quadrata, per metterui dentro gli $piedi, i quali $ono della $te$$a forma, accioche renghino lecarni, che non $corrino at- torno.

[0106]NVOVO THEATRO

Finiti i riuolgimenti dalla corda d’intorno la vite, torna$i dinuouo col manico à caricarla cótinuando que$to fin tanto, che $i cono$cano le viuan de e$$er cotte. Et $i deue auertire, che quanti più riu olgimenti faranno, & la $pennola di dentro il tamburo, & la corda d’intorno la vite, tanto mã co volte $i douerà caricare, perche con$umerà più tempo di$uolgend o$i e$$a corda. Et perche in que$ta occa$ione non vi occorrendo ragioni di pe$i, ne di grauezze, ma $elamerte mouimenti leggieri, & contrarij $i ri- porteranno alla dichiarationed lla primiera Machina di que$te. La mi$ura della pre$ente Machina, può hauer dialtezza vn piede, e mezo & da que$to $i potrà trouar chi vole$$e le proportio ni di tutti gli altri $uoi membri.

A, tamburo, ò canna diferro, che hà rinchiu$a di dentro la $pennola

P, lingula, ouero $pennola d’intorno alla mazza.

B, vite di legno di bo$$o, ò di pero, con la linguetta per te$ta.

S, linguetta, & anco $pennola, come nelle pa$$ate.

M, ruota che cuopre la linguetta, & haue 63. denti.

C, rochello girato da quella tiene $ette fu$i.

D, ruota al mede$imo fu$o del $udetto rochello haue cinquanta- # quattro denti.

E, rochello girato da que$ta haue $eifu$i.

F, ruota nel mezo del fu$o $uperiore contiene quarantaotto denti.

G, rochello guidato da quella, il quale viene temperata la $ua ve- # locità del tempo tiene feifu$i.

H, il tempo che tempra il mouimento delle ruote.

I, ruota nel mezo fra le due po$te contiene denti trenta$ei.

K, ruota di $opra anch’e$$a contiene trenta$ei denti.

k, ruota di $otto contiene vinti$ette denti, & quefte t\~egono gli $piedi # della carne, $e bene non ci vedono nel di$egno; ma $i po$$ono # veder come vanno po$ti, e$$endoui vn cauedone.

L, manico per caricar la vite.

[0107] [0108]NVOVO THEATRO MACHINA DI SPIEDI Col mouimento del Fumo.

TVtte le Machine, che $ono $tate ritrouate, non $olamente per l’v$o de gli huomini, ma anco per diletto, par che $i debbano dit@tinguere in que$to modo, cioè alcune, che da $e $te$$e $i mouono, alcune altre che da $e non mouono, al- cune altre hanno $otto di $e certe co$e, che le danno il mo- to. Quelle dunque che da $e $i mouono, @hanno dentro di $e il principio delloro mouimento, come $ono alcune figurette, che caminano, altre ver$an acqua altre $uonano, & altre ballano, & $imili, delle quali Nero- ne ne in$egna. Ma quelle che da $e non $i mouono, cioè che nonhanno dentro di $e il principio del loro mouimento, altre $i mouono da co$e animate, altre da inanimate, & ambe due $ono mo$$e, ò dall’aere, ò dal- l’acqua, ò dalfuoco, quelle che $ono mo$$e dall’aere, ouero dal vento, ò che è rinchiu$o, ò che è libero, $e è rinchiu$o cau$a i mouimenti $piri- tali, i quali non pur con la impul$ion dell’aere generano diuer$i voci, & $uoni, ma cauano l’aere cattiuo, & pe$ti$ero delle mine, & di pozzi, in- fundendone in e$$i i metallieri di buono, quando cauano quelli per ritro- uar le vene de metalli, dalle quali il mede$imo Nerone in$egna, & l’A- gricola. Se è libero da il mouimento a quelle machine dette hidraulice per alzar l’acqua a i molini da vento, & a quei $piedi di ferro, che $i vol- rano per lo moto del fumo, cau$ato dal fuoco cuocendo le viuande, co- me $i vede nel pre$ente di$egno. Se hanno il moto dall’acquu $ono le ruote per macinare il grano, le $eghe per $egare ilegni, i folli per follar i panni, i marrelli che pe$tan le pezze per far la carra, i mantici per ifabri, per batter il ferro, & altre $orti Ma quelle machine, che $on mo$$e da co- $e animate, $ono quelle mo$$e da animali con ragione, ò $enza, $e con ra- gione $on gli huomini, che tirano, $ping ono, & ergano varie $orti di ma- chine, $i per l’v$o della pace come della guerra, come quelle Machine, che $i mouon conle taglie, con le lieue, coniraggi, con le trutine, con le ergate (che noi diciamo argane) con le ruore, con itimpani, con le $cale per a$cendere armate, & di$armate di varie $orri, con quelle che rompo- no, aprono, tirano, $orano, come arieti, te$tudini, torre ambulatorie, co- nii, triuelle, cata pulte, bali$te, & a no$tri tempiar@iglierie, & altre $orti tali. Se $ono $enza ragione, come buoi, m uli, caualli, & altre $orti d’ani- mali, che tirano carri da due, e da quattro ruote, tim pani, $tanghe, $cudi, & rochelli di varie $orti, Hora ritorniamo à pig lar il propo$ito di que$ta Machina, & diciamo che la fabrica $ua è fatta in talmodo. Primieraméte $i fanno dui ferri $ottili meno d’vu dito picciolino della mano, l’vno tãto [0109]DI MACHINE, ET EDIFICII. lungo quanto $arà l’altezza dal fuoco alla cornice, ò nappa del camiao, il $econdo $arà lungo quanto $arà la lunghezza del mantello di e$$o ca- mino, cioè partendo$i dalla nappa $ino alla gola di $opra nelprincipio della canna, il primo po$a con vn capo a$$ottilgliato $opra vn trepiedi, il- quale $o$tiene lo $piedo della carne, che hà dal $uo capo vna ruota den- tata, laquale vien mo$$a da vn rochello, che vi $ta rincontro $i$$o nel $opra detto ferro, dall’altro ca po del quale (cioè da quello, che arriua $ino al- la cornice, come hò detto) viè vn’altra ruota dentata, appre$$o della qua- le viè vn’altro rochello, fi$$o nell’altro capo del ferro, che arriua $ino alla gol a del camino, $opra del qual ferro $i fabrica vn capelletto, ò virandola, che $i chiami fatta di quelle pia$tre $ottili $tagnate, che vengon diterra Tode$ca, perche $ij più lieue, laqual s’inchioda $opra vna croce di ferro inzancata con vn buco quadro, accioche mentre il $crro $i raggira ancor que$ta vadiattorno, & fatta in forma rottonda, & occupitutta la larghez- za della canna, ò gola, talmente ch’il fumo tutto s’ingo fi in e$$a virã dola, ma $e la gola del camino fo$$e troppo larga, $i ri$tringa contauole od al- tro, per co$i fatto modo, che $ola la virandola po$$i e$$er libera. La onde e$$a andarà più velocemente, que$ta fa girar il rochello $uperiore, que$to la ruota $u periore, que$ta il iochello inferiore, ilquale $e $i farà diforma più lunga farà in vno $te$$o tempo andar dui $piedi, ouero più.

A, $piedo, oue è infoccata la carne, con la ruota di 12 denti.

_B_, rochello, che po$a $ul trepiedi di $ei fu$i, ilquale $i può far più # lungo mettendo più $pedi.

C, trepiedi, $opra del quale è affermato il rochello.

D, ruota dentata $uperiore c’haue 18. denti, $e ne può far anco 24;

E, rochello $uperiore, che hà $ei fu$i:

†, croce di ferro, $o pra la quale $i mette le pia$tre $tagnate.

_BBBB_, pia $tre che vanno po$te, & inchiodate $opra la croce.

† inzancatura della croce.

[0110] [0111]DI MACHINE, ET EDIFICII. CARTIERA

FRà tutti l’in$tromenti che $i $ono ritrouati $in’hora da pe$tar per forza d’acqua varie co$e, niunoio penlo che $ia è più $ottile, ne più vtile del pre$ente, ilquale $erue per pe$tare li $tracci da farne la carta. Que$to Edificio $i fà appre$$e ai fiami correnti, ponendo vna ruota in luogo commodo, ac- ciò giocondo apporti l’acqua nece$$aria dentro l’Edificio; laquale acqua quanto più $arà chiara, tanto più bella, emegliore ne riu$cirà la carta: Li $tracci che $i hanno da pe$tare $i mettono dentto alcuni piloni, ò ca$$e di legno, oue da alcuni pi$toni forzati dall’acqua $i la$ciano pe$tare fin tanto che que$ta materia $i riduce in $ottili$$ima, & fini$$ima pa$ta, laqua- le poi $i leua, & $i me$cola con l’acqua in vn’altro luogo capace, & poii Mae$tri con alcune forme fatte à que$to effetto, ne compongono i fogli di carta. Et perche chiaramente s’intendano le $opradette co$e nell’in- fra$critto di$egno $ono notati inomi di cia$cun’in$trumento, che deue $e ruire nel predetto Edificio:

A, Mello quale è mae$tro dell’ Edificio.

B, Ruota che volge il Mello.

C, Pe$toni ferrati.

D, Stafette di ferro.’

E, Fortezza qual tien li Pe$toni.

F, Pilla qual $i pe$tale $trazze.

G, Reparo dall’ Acqua:

[0112] [0113]DI MACHINE, ET EDIFICIT. ISTROMENTO CHIAMATO ARGANA CON LAQVAL SI GARZANO I Panni di Lana.

FAcile, & molto vtile è $tata la inuentione della pre$ente ma- ch<007>na, con la quale $i garzano i drappi di lana, percioche vn $olo huomo in poco $patio di tempo lauora molte braccia di panno, & a$$ai meglio di quello che $oleano 1 Mae$tri per l‘a- dietro co$tumare, percioche di$te$o che haueuano il drappo, $olleuando in alto le braccia, lo veniuano garzando <007>n giù, con gran fatica, & a$$ai $pe$a. Ma nella pre$ente Machina $i mettono i garzi legati attorno ad alcuni $ubbii (doue i precedenti Mae$tri gli $oleuano ten<007>r nelle mani) i quali girati da alcune rotelle, mediante la forza del motore, che con vn manico ritorto volge attorno vna ruota, garzando facili$$imamente, & con poca fatica i panni, & altri drappi di lana. Na$ce però tutta l‘operatione dal mouimerto delle rotelle, & de‘rochelli, chene i loro a$$i tengono i perni del- l<007> fu$<007>, <007>lqual mouimento, quanto $arà cau$ato da ruote minori, tanto più ve- locemente quellis‘ aggireranno; verò è che‘l $ubbio, ò fu$o nella parte $upe- riore, che hà il $uo perno nella maggior rotella $uperiore, gira$icol $uo moui mento p<007>ù tardo, che nonfa il fu$o inferiore, affine che quello vadi tempera- tamente, & lentamente $o$tenendo in panno, perche que$to, cioè l‘inferio- re camini più velocemente operando, come qnelio che hà il $uo piron con- fitto nella rotella minote.

La ragione d<007> cota<007> $orte di mouimenti parte $ono $tati ricordati nelle pa$$ate de$crittioni, & parte $e ne ricorderanno nella fabrica delli horolog- gi, & parte in altre Machine, ma$$<007>mamente accadendoui tre maniere di mo- u<007>menti fatti d‘intorno a loro centri, liquali $aranno que$ti; Primieramente quando le circonferenze $i mouono atto<007>noi centri tirando$egli dietro, $ico- me auiene nel mouimento delle ruote deicarri. Quando le mede$ime cir- conferenze $i mouono dattorno il mede$imo centro, $tando però fermo e$$o centro, $icome interuiene nelle girelle della taglia, per la qualco$a pare, che igiri delle rotelle della pre$ente machina a que$ti dui $o pradetti mouimenti habbiam qual che corr<007>$pondenza, & fimiglianza, $e ben in que$ta non cami- nano $o pra il piano eguale, come fanno le ruote de i carri, ma caminano $o- pra le loro circonferenze, che è li$te$$o, $icome anco nelle girelle delle ta- glie ilcentro $tà fermo, ne $i moue dal$uo $ito, co$i in que$ta i pironi non $i mutano di luogo mai, $e ben $i raggirano attorno.

Et finalmente quando le circonferenze $i mouono attorno iloro centri, e [0114]NUOVO THEATRO qui di$tanti al pauimento, doue $on collocate, come interuiene nelle ruote di coloto che fabricano i va$i direrra, Gli effett<007> de‘ quali, come ho detto, $econdo la di$po$itione, & la fabrica delle Machine s‘andranno a loro luoghi facendo manife$ti. Imperoche hora fa dibi$ogno dichiarat la fabrica di tal Machina. Fatta adunque che $i hauerala elleuation delle traui a piombo cõ li $uoi trauer$a$i l‘vno neli altro comme$$i in tal modo, che $i po$$ano tra loro d<007>$mettere, & in qualunque luogo portarli, rimettendoli di nuouo in$ieme. Na$cendo, comeho detto, tutta l‘operatione dalle rotelle è nece$$ario che elleno $iano cibuon legno dinoce, ouero d‘altra $orte che $ia molto duro & forte, & non frangibile, & $tarebbono anco ben<007>$$imo $e fu$$ero fatte di me, tallo. Que$te rotelle adunque vengon indifferentemente m@$$e, ouero da vn $olo huomo, ouero da dui, da vn $olo quando i Mae$tr<007> vogliono garzar dui panni, perche nella Machina s‘accreice duialtri $abbii con altre rotelle, che perc<007>ò <007> $o pradetti Mae$tr<007> dimandano lauorar di$aldo. Primieramen- te vn $olo huomo mena artorno con vn manico circonfle$$o laruota, che $tà rinch<007>u$a <007>n quattro delle $o pradette traui à piombo, ($i come mo$tra il pre- $ente di$egno, che è per lauorar vn $ol panno) nell‘a$$e della qual ruota haue vn rochelletto, che fagirar vna rotella d‘vn palmo ò poco più di diametro, alla quale euui congiunta immobilmente vn‘altta rotella più picciola, onde $i mouono ambe due in vn‘i$te$$o tempo. Que$ta picciola fa girar vn‘altra ruota maggiore di$opra, laquale tiene ribchiu$o nel $uo a$$e il piron del $ubbio $uperiore fa$ciato d<007>garzi, perche $i come di$$i vadi, pian piano cala- do il panno. D<007> più l‘ittella rotella piccioliaa ne moue vn altra piccolina, ouero vn rochelletto, ilquale è affermato nel$ubbio inferiore faiciato $imil- mente digarzi, & perche è quello che garza il panno mentre con acqna $i bagna, và p<007>u velocemente per hauer laroteilina, ouero rochello p<007>ù p<007>ccio- line. Oltre a c<007>ò viè, n‘altro fu$o p<007>u ba$$c dell‘infertore $o praderto, ilqua- le con le $ue te$te è affermato a due di quelle traui che $tanno in piedi, daila parte $ini$tra, delquale v‘è vnaruota con alcune prime, ò palmole come$$e nella $ua c<007>rconferenza $opra le quali cam<007>na montando vnfanciullo, facen- do girar la ruota, & <007>l fu$o in$ieme, ilqualcon vna mano và tenendo <007>l pan- no, & di$tendendolo bene, perche venghi egualmente lauorato, & mentre, che $i và lauorando, il putto nel và rotolando attorno il $uo fu$o tuttauia ca- m<007>nando. Si auertlice che nel p<007>ano a ba$$o, doue $i vede quelle tre rotelli- ne, che $i po$$ano collocar anco <007>n quelmodo, & anco aggiungeruene di più $econdo la quantità de panni, & anco $econdo <007>l bi$ogno.

[0115]DI MACHINE, ET EDIFICII.

A. rotelle di legno di noce, ouero dimetallo.

B $ubbio, ò fu$o $uperiore fa$ciato di garzi.

C. panno da garzar$i.

D. fanciullo che camina $opra la ruota.

E. po$$anza motiua.

F. ruota col manico circonfle$$o.

G. $ubbio, ò fu$o inferiore, che garza il panno.

IIIIII. traui elleuate a piombo, quattro delle quzli a mano de$tra rinchiu- # dono la ruota.

ZZ. trauer$ali che $i inca$trano con le traui elleuate.

L. ruota con le pinne-

B. pinne, ouero palmone, $o pra le quali monta il fanciullo.

MMM. altri trauer$ali, doue vanno rinchiu$e le rotelle.

T. altro fu$o, che rotola il panno.

S. ruota maggiore haue cinquanta denti.

Z. rochello tiene dieci tacche.

V. ruota minere, ouero mezana haue denti quarantadua, la piccolina d<007> # $otto $egnati.

Y. contiene denti ventiuno.

[0116] [0117]DI MACHINE, ET EDIFICII. EDIFICIO PER ALZARE, E $eccar l‘Acque.

IL pre$ente Edificio è di belli$$imo artificio facile, & $icuro, per leuare in alto vna certa quantità d‘acqua, laquale $i potrà con- dure con acquedutti, doue $i vorrà. Que$to Edificio $i può fa- re al coperto, & anco in Campagna, & lauorando qua$i conti- nuo lauorerà meglio, & durerà più, & vn‘huomo $olo $uccierà l‘acque da ba$$o quanto porterà l‘inftrumeno, riponendole doue $i vorrà con facilità; percioche li contra pe$i, liquali $<007> veggono nella pre$ente figura, $e gli po$$ono dare di modo a portione, che leuerano la fatiga in gran parte al lauoratore. E buono que$to Edificio per$ecar‘ acque (non dimolta grandez- za) dar‘acque a lauoratori di diuer$i me$tierì, adacquar giardini, far fonta- ne, & molte altre co$e bi$ogno$e all‘occafione dall‘ adoperar‘vn tale Edificio. Et $e bene la pre$ente figura dimo$tra il poco leuar dell‘acque, & il riponer- le in vn vicino quadrato, è fatto $oio per dimo$trareil modello, & la cau$a, che in vna $ol vi$ta non $i po$$ono mo$trare tutti gl<007> effetti, ne meno tutte le parti dell‘in$ttrumento, ma ba$ta che da huomini intendenti $aranno facil- mente cono$ciute tutte le $ue parti, & operationi. Bi$ogna anco $aperne co- no$cere col giuditio ogni mi$ura, mettendo vn‘Edificio tale in e$$ecutione. Le animelle, che $i veggono $opra la canna dalla quale e$ce l‘acqua, quel luogo accenna, che $i puo condur l‘acqua in maggior‘altezza col mede$imo $offio, cioè con vna tromba $ottile quanto porterà la canna $opradetta, con vna tromba torta a ba$tanza, quale habbia il luogo, doue riceue l‘acqua vn poco p<007>ù alto, che doue la rimette, & habbi la di$ce$a per l‘acqua a $ufficien- tia, & que$ta $i potria anco mettere, eleuare in occa$ione difar condur‘ac- que perdiuer$e muraglie d‘vna ca$a, & altri luoghi. Dimo$tra e$$ai bene il mantice $coperto il modo di $ucc<007>ar l‘acque, ma lo potranno coprire di le- gna mi$cadenati beni$$imo impegolati, ouero di cuoio $imilià queli de‘ Fa- bri, <007>lche acconciando con arte, e mi$ura, re$terà perfetto, & oprererà $icu- ro.

[0118]NVOVO TEATRO PARTE DELL‘EDIFICIO.

A. TRombe, che $ucciano l‘acque.

B. Animelle che ritengono l‘acque.

C. Lauoratoidi legno.

D. Il Mae$tro.

E. Traue del Pollo.

F. Catene di legno, ò d‘altra materia.

G. entra pe$o proportionato all‘Edifitio.

H. Tauola per$o$tener l‘Edifitio.

I. Animele $egrete $opra la canna difuori.

[0119] [0120]NUOVO THEATRO MODO DI LEVAR LACQVA Col Schizzo.

QVe$ta maniera di leuar acqua, oltra che è buono vn tal Edificio da leuar‘acque, e condurle doue farà bi$ogno, $arà anco boni$- $imo per tirarne in vna buona altezza à trauer$o alle muraglie, per $eruirlene doue farà bi$ogno, perche e$$endo que$t‘Ecifi- cio di qualche $imilitudine col $chizzo, $offiando potrà far maggior $ol<007>ta, $i come $i vede dalla iunta taccata alla canna d‘on o‘e$ce l‘acqua, che $troppan- do il corpo del caunone, conuer<007>à per violenza e$chi fora di quel<007>‘altezza, che li $arà po$ta, come $i vede; Auuertendo che le tre animelle, cbe $i ve- dono, tutte non $i po$$ono dimo$trare nel luogo proprio doue vanno, ma auuerti$ca$i che vna ne và nel fondo della Tromba $ottile di $otto ben to$ta di dentro nel fondo, di quella larghezza, che dimo$tra, la $econda và di $o- pra alla detta Tromba, come $i vede, andrà di fuore delcannon gro$$o, do- ue e$ce l‘acqua alla lettera $egnata X, nel cannon gro$$on $i vede l‘operatore, ilquale $uccerà con forza $icura l‘acqua con la $ua a$ce$a, e poidi$cendendo, la farà v$cire con forza tale, che $e ne potrà fare vna fontana, perche quella $icurezza del giocare, che fa linciancatura con quella cannella, facilmente farà a$cendere, e de$cendere l‘operatore, quale vuol‘ e$$ere beni$$imo turato, vuol‘ e$$er anco beni$$imo a$$icurato tutte le parti dell‘Edificio, $i delle trom- be, come delli Poli, Ruota, Rochello, e cannoni, a fine che non $i dia la cau- $a del non poter$i adoprare il pre$ent‘ Edificio. Et $i auuerti$ca, che con ta- li Edificii $i po$$ono far varie operationi, ma per hora $i dimo$tra tutra la fa- cilità, che $ia po$$ibile.

A, canna, ouer tromba $ottile.

B, Cannone, ò trombone g<007>o$$o di$opra.

C, Operatore.

D, Animella di $otto, qual $tarà $otto l‘acqua.

E, Animella di$o pra.

F, Animella piccola, qualvà na$co$ta nelluogo $egnato X.

G, Inciancatura diferro, qual fà l‘a$ce$a, edi$ce$a.

H, Canella diferro metallo.

I, ruota dentata.

K, Rochello.

L, Polo, che $ia ben‘a$$icurato.

M, Cannone, qual$i può mettere, eleuare per portar l‘acqua più alto.

[0121] [0122]NVOVO THEATRO MODO FACILE DI TIRAR ACQVE CON LA CROCE.

DEli’alzar lacque, che $<007> po$$ono leuare in molte maniere, e co$aerta, ma la facl’ità, oltra l’allegerir la $pe$a, è molto bo- na, e quando $<007> leua tutto il $uper$luo, $ono gli Fdi$itiiab- bracciati. Alli bi$ogni però mi è par$o di dimo$t<007>ar quan- ro $ia facile l’v$o delle t<007>óbe nel p<007>e$ente di$$egno, dal qual $<007>vede, che $olo col piantare dui traui acconciati con vn’al- tro trauer$o à modo di croce, equello $eruendo per $trambucco t<007>ratoda dui huomini, leuerà acqua in gran copia facendo le @@ombe gro$$e, & a$$i- curandole bene doue anderanno po$te, leueranno acque per dare a dui luo chi, ma $i può vnire anco tutta l’acqua che $i leuarà facendola andare in vn luogo più, e meno, $econdo che $<007> vorrà. Si potranno accommodare tal trombe, che lauoreranno con vn’huomo $olo, òcon vn cauallo,ò con mag gior numero ditrombe accommodate con artificio mirab<007>le, come n’hab- biamo appre$$o di noi, con le quali $<007> può $eccare vna grandi$$ima copia d’acque. Que$te trombe dim@$trano far’effetto contrario acert’altre, che $<007> dimo$treranno nelle $eguenti.

A, Duitraui piantati, quali fanno prima linea della croce.

B, Trauer$o della croce, qual $erue per $trambucho.

C, _P_alo diferro.

D, Trombedi legno ben turate.

E, Cannoni che lauorano nelle trombe.

F, Animelle dilegno, ouer cogio gro$$o.

[0123] [0124]NVOVO THEATRO EDIFICIO, CHE CON DVE ANIMELLE SVCCIANDO, SARA HABILE A CAVARE MOLT’ACQVA.

LE inuentioni, per alzal’acque co’l moto del$ucciare, $i po$$o no accommodare in varii modi, $econdo il $ito doue $i vo- gliono adoperare, picciole, ò grandi $econdo la proportio- ne, che il luoco richiede; $i che quando vorrà maggior quan titâ d’acqua, e che $arà bi$ogno fare vna canna larga più della forza dell’In$trumento, $arà anco nece$$ario fardue maggior Animel le ne’luoghi $egnati, che nel pre$ente di$egno $<007> vedono, acciò che douen- do entrar l’acqua, habbi luoco nella canna, doue entrar doue$$er largo a $u$$<007>cientia, per empir il cannone, & ancor $e li deuono dare tutte le $ue parti proportionate, $<007> come que$ta Profe$$ione in$egna, che $idebba $a<007>e in ogni machina, & Edifitio tale, acciò po$$ino riu$cire $icuramente, perche $<007> $ono veduti alcune volte Edifitii, e Machinc, quali me$$i fuora in opera non riu$citi, e di ciò s è veduto chiaramente e$$er $tato cagione ilnonhauer ben partito le mi$ure, e cono$ciuto le loro proportioni, e que$to è auuenu- to a molti, che hauendo fatto molti modelli di Machine, picciole $ono riu $cite, ma grandi non li $ono altrimente riu$cite, $<007>come ipe$$o $<007> vede nelli Edifitii, doue entra la lieua, laquale $t<007>à forte a quanto pe$o proportiona- tamente può $o$tentare, ma $e auuiene che $<007>a debole,ò che venghiad e$$er troppoil $ouerchio della fatica,$ubito cede, e $<007> rompe. Auerti$ca$<007> dunque bene, acciò il bia$mo non s’attribui$ca a colui, che non $e li deue quando $<007> verrà dalla prattica di qualche Edifit<007>o. Que$to adunque mo$tra $icura operatione ancor in prattica, accommodato comè nella pre$ente $<007>gura $<007> vede, accommodandolii contrape$<007> a $uoi luoghi, & raccommendandoli doue meglio tornarà commodo., doucndo venire all’e$$ecutione, quale poi$i volgerà facilmente, e farà $<007>cura operatione, & per poter più facil- mente intender il pre$ente di$egno, $aranno di $otto annortati inomi delle $ue parti ordinatamente.

[0125]DI MACHINE, ET EDIFICII.

A, Ca$$a, ouero cannone ben rinchiu$o nel qualcon$<007>$te l’importanza del- # l’Edificio.

B, Succiatore bene accommodato nella ca$$a, con due Animelle, ilquale # ripiglia l’acqua, ch’entra dalle due Animelle di $otto, e la fa $alire, # v$cire dcue tu vuoi.

C, Fondo della ca$$a con due Animelle, quale deue $tar $otto l’acqua.

D, Contrape$o di $opra, per far’agile l’Edificio.

E, Contrape$o di$otto.

F, Mae$tra delli contrape$i, alla quale andrà raccommandato ancor l’in- # ciancatura.

G, Inciancatura di ferro.

H, Canclla, quale andrà po$ta nel ferro inciancato, che volge l’Edificio.

[0126] [0127]DI MACHINE, ET EDIFICII. TROMBE DA RVOTA PER CAVAR’ACQVE.

IL modo di $eccar’acque; doue s’haue$$e da lauorare molto tem po $aria molto a propo$<007>to il pre$ente in$trumento, dalquale ponendo$<007> a traue@@$o alla fo$$a, doue andara cauata l’acqua, con quella ruota $<007> lcuarà la metà della fatica alli lauoratori, anzi che vn’huomo $olo nella ruota farà più che nó fanno dui col $trambucho, e con que$to $i po$$ono fare le trombe mag- giori, lequali faranno $caturire gran copia d’acqua; Auuertendo che quelle trombe lequali qui$<007> vedono tonde, $<007> po$$ono fare ancora quadre, e $or$e laranno più $icure, e più facile per fare com’io ne hovedute, quali fanno m<007>rabilriu$cita, anzi che $ono ditanta forza, facilità, e $<007>curezza, che $<007> può promettere ditrarne con vn $ol giro vna quantità ine$timabile, ma fa bi$o- gno di$aper accommodare l’i$trumenti $econdo il bi$ogno. Mo$tra a$$ai chiaramente il pre$ente di$egno. E acciò po$$a più facilmente intendere tal’o peratione d’in$tromenti, dico che quelle 2. trombe d’altezza $econdo la $ua proportione, e bi$ogno accommodate colfondo capo per l’Animel- la,& a$$icurata l’Animella con proportionata mi$ura $e gli riponerà il $uc- ciatore acconciato, come $<007> vede, ma $arà ben d’intorno po$t oli la $ua A- nimella con$ua proportione, & a$$icurata la leua al ferro inzancata dalle dui parti, & che habbi $opra lainciancatur@, che leua vna cannella diferro, & acciò $ia più agile a lauorare, e $i faranno litellari $icuri, oben$ondati, ponendoli vna ruota, $<007> come $i vede, che $e l<007> caminidentro, ouero $e bi- $ognerà maggior forza, $i potrà fare, che $e gli camini di fuora, leuando quelli angoli ouati con termine che vno a$cenderà, e l’altra de$cenderà, tal- menteche giocando peri buchide i tellari, lauorerà felicemente, e $<007> con- duranno l’acque con gorne,ò aquedorti, doue farà bi$ogno.

A, piede della tromba bu$o conl’Animella, qual và $otto l’acqua.

B, animelle del piede.

C, $ucc<007>atore didentro con l’animelle.

D, animelle del $ucciatore.

E, tiratore.

F, ferro inciancato da dui parte, qualgira l’in$trumento.

G, cannella di ferro,ò metallo.

H, Ruota, doue caminarà il lauoratore.

I, Tellari, done $i po$arà l’in$trumento.

K, buchi donde v$ciranno l’acque.

[0128] [0129]DI MACHINE, ET EDIFICII. MODO DI CAVAR L’ACQVE CON LA CONCHETTA.

QVando s’hanno da$ecar l’acque peri cauamenti de’ $<007>umi, ò fo$$e, enece$$ario adoprar diuer$<007> in$trumenti, de’ quali alcuni $aranno buoni in vn luogo, & altri in vn’altro, & in alcuni luoghi per la gran copia dell’ acque bi$ognarà ado- prarne molti. La onde miè pario d<007> d<007>mo$trar ancora il pre$ente in$trumento, chiamato da noi Conchetta con <007>lquale facilmente $<007> farà vna buona operatione in cauar’ Acque, le quali anda$$ero leuate in piccio la altezza. Adoprando detto in$trumento, è nece$$ario lauo- rar pre$to, cioè che’llauoratore, ilqual tira il $tambuco, lauori con vnté- po molto veloce, & come quello $i $tracca in $uo luego ne potrà entrare vn’altro. Talche dui huomini ba$taranno. Si dimo$tra il tutto $coper- to, acciò s’auerti$ca come $i deue fare. Et la cazza, ouero conchetta $i paò fare de altra maniera, cioè di forma più lunga, triangolare, ouero con li or li più voltati, acciò ritenga maggior copia d’acqua. Et parimente $<007> può $ate di legno, ò dirame: Sarà que$t’ in$trumento di poca $pe$a, e vi farà tant’ operatione, che ne re$tarete $odis$atto.

[0130] [0131]DI MACHINE, ET EDIFICII. ALEVAR ACQVECON VN MOTO PERPETVO.

PEr leuaracque con perpetuo moto $<007> dimo$tra nella pre- $ente tauola vna inuentione non mai piu v$ata, con la- quale $<007> potrà fare vn moto continuo, ilquale da $e $te$- $o leuerà l’acqua, come $arà inuiato $olamente la prima volta, & in que$ta tauola noi dimettiamo, che ne leuerà tanta, che girarà vn molino. Accto dunque $<007> veda qual $<007>a il $uo valore,& forza, fabi$ogno d’intendere tutte le parte dell’in$tru mento pre$ente. Però $<007> deue auuertire, che’ltutto $tà in accommodar la canna, quale $<007> vede che noi chiamiamo Sion,&che $<007> deue far dirame, ò di cuoio,ò di legname <007>nfa$ciato con pegola, talche in niun modo re$piri il $<007>ato, il qualc hà da fare tutto il lauoro. Di più la canna $<007> farà lunga $e condo il bi$ogno, auuertendo che la $ia fatta sù la forma, come $<007> vede, che tutto $<007>a fatto à proportione ben iudicata ri$petto alla gamba gro$$a, laquale hà d’hauer forza di$ucciare, e tirare come $<007> vede, percargar l’in $trumento la prima volta,$e gli è fatto vn bu$o di$opra, ilquale cargato che $arà di acqua, hauendo$i prima ben turati li dui bu$i di $otto $i $errarà beni$$<007>mo quel di $opra. Dipoi s’a prirano ad vn mede$<007>mo colpo le dui bocche di $otto, le quali $aranno talmente acconciate, che l’acqua vadi immediate doue hà da lauorare, & co$<007> quello che la leua,$ia po$to doue l’hà da torre acciò $<007>ail moto dato in vn colpo. Et que$to lauorerà co- me $<007> vede, cau<007>ando ilmoto di que$to in$trumento la violeza della qual $arà nella gamba gro$$a, che hauendo maggior forza, tirarà quella che$i vede entrar per la gamba $ottile.

A, Cannonc che $<007>a proportionato.

B, Bu$o di $opra.

C, Bu$o doue entra l’acqua di $otto:

D, Bu$o doue e$ce l’acqua di $otto.

IL FINE, [0132] [0133] [0134] [0135] [0136]