metadata: dcterms:identifier ECHO:UR271U6Y.xml dcterms:creator (GND:121797031) Zonca, Vittorio dcterms:title (it) Novo teatro di machine et edificii : per uarie et sicure operationi; có le loro figure tagliate in Rame é la dichiaratione e dimostratione di ciascuna; opera necesaria ad Architetti, et a quelli ch di tale studio si dilettano dcterms:alternative (it) Novo teatro di machine et edificii : per varie et sicure operationi; có le loro figure tagliate in Rame é la dichiaratione e dimostratione di ciascuna; opera necesaria ad Architetti, et a quelli ch di tale studio si dilettano dcterms:date 1656 dcterms:language ita text (it) free http://echo.mpiwg-berlin.mpg.de/ECHOdocuView/ECHOzogiLib?mode=imagepath&url=/mpiwg/online/permanent/library/UR271U6Y/pageimg log: unknown: <007> = i or ı (dotless i) (occurs 690 time(s)) parameters: despecs=1.1.2 replacements:
[0001]
RItorna alle $tampeil Teatro di Machine, che già trentacinque an-
nifù con$acrato al digni$$imo nome di V.S. Illu$tri$s. ed io $a-
pendo il mio douere r<007>cono$co l’obbligo della mia riuer\~eza con
$upplicarla à cõtinuarli la $ua protezione con quella grandezza
d’animo che hà riportata $eco dalla na$cita nobili$$ima per l’ori-
gine eroica di Francia già più di $ettecent’ anni, per lo feudo di mero e mi$to
imperio nel Territorio Padouano, e per la vita Cauallare$ca $empre tenuta
da $uoi maggiori, trà quali (la$ciando da parte i più antichi, che molti$$imi
furono degni d’encomi) ba$terà ramm\~etare quel Giouanni Cau. di S. Giacopo
Zio dell’Illu$tri$$. Sig. K. $uo Auo, per virtù militare, e per genero$ità di pen-
$ieri amato da tutti i Principi d’Italia; quel Girolamo Colonello di Santa
Chie$a, fratello del Padre di $uo Bi$auo, che meritò emulatione d’vn Nipote
del Papa; quel Leone K. che nel 1455. fù annouerato trà Baroni del Regno
di Cipro; quel Nicolò Capitano di Sign. Veneziani all’ acqui$to di Padoua
1405. che dall’ affetto della Patria, e d’ altre giu$te cau$e commo$$o, $tabilì
la $ua $tirpe trà le più benemerite di que$ta Sereni$$<007>ma Republica; quel Lio-
ne Capitano de Carrare$i che nel 1373. $o$tenne gli e$tremi di vna $angui-
no$a battaglia, efinalmente quel Bernardo Capitano di Rudolfo primo, che
Di Padoua li 29. Settembre 1656. Di V. S. Illu$tri$$ima. Vmili$$imo, & obligati$$imo Seruit. France$co Bertelli. INtutte quelle Machine, che $i adoprano per $olleuar in alto i
pe$i c’interueugono dui moti contrarij, talmente cong<007>unti,
che nel mouimento di quelli l’vno non può $tar $enza l’altro
come $arebbe nelle taglie, $tanghe, molinelli, & Viti, gliauol
gimenti delli quali ri$pondono al moto circolare, & le funi, e
i perni al moto dirito. La onde $i vede nella vite, che i $uoi giri chiamati he-
lici, ouero da alcuni vermicau$ano il moto circolare, & le funi auolte attor-
no à i fu$i, che tirano i pe$i in alto è diritto, & imanichi, manouelle, $tãghe, ò
Vetti, $e ben pare c’habbino il moto diritto, nondimeno con l’e$tremità lo
ro compongono ilcircolare, $i come nella pre$ente machina $i vede chiama
ta vite perpetua, perche la ruota dentata, che camina peri caui della vite
fini$ce, & comincia (mediante ilmotore) in vno $te$$o tem po gli auolgi-
menti $uoi. Veramente, che ci $aprà cono$cere non pur in que$ta, mà in c<007>-
a$cun’altra Machina, il pe$o, il motore, & l’in$tromento di quella, à qual$or
te delle $ei ragioni delle quali $ono compo$te tutte le diuer$e $pecie di Ma-
chine, $i debba riferire, ò $ia della bilancia, ò $ia della leua, ò $ia della tagia,
ò $ia dell’a$$e nella ruora, ò $ia del cuneo, ò $ia della vite, ò $ia finalmente
compo$ta di dui, ò tre, ò più dei $opredetti generi $aprà da $e $te$$o fabri-
car opre marau<007>glio$e, aiutato dalgiudicio, e dal d<007>$$egno. Que$ta vite è di
tanta forza quanta l’huomo vuole per mouere grandi$$imi pe$i, & $igiudica
perla relatione d’alcuni graui Auttori, che di $imili vit<007> fu$$e cõpo$ta quel-
la gran Machina fabricata da Archimede nel tempo, che Marco Marcello
a$$ediaua Siracu$a, con la quale $olleuaua in alto le graui$$ime naui car<007>che,
& à $ua po$ta le la$ciaua ca$cando $ommergere, & dicono, che quanti denti
contiene la ruota, per altretanti huomini harà diforza colui, che mouerà e$-
$a vite, accre$cendo poi, & viti, ò ruote s’accre$ce ancora per altrettanto la
forza del Motore. Dunque con vn’edificio fatto à que$ta $imiglianza $ole-
uanogli operar<007>j, & Mae$tritirar per ogni volta, con la forza di dui huomi
ni $opra d’vna grandi$$ima fabrica della Città di Padoua, pe$o per 20. mila
libre, cioè pietre, calcine, feramenti, & altre materie bi$ogno$e per li edifi-
cij. Màhora l’hãno del tutto trala$ciata, hauendone me$$a in prattica vn’al-
tra, che per via di argana, & g<007>relle fà l’vfficio i$te$$o. Mà vegniamo alla fa-
brica. Primieramente la vite è fatta di buon metallo, & gettata in vna$ola
volta, cioè divn $olo pezzo, à i capi della quale, come $i vede $on inchiauati
quei manichi di ferro di lũghezza di vn piede, evn quarto, acc<007>oche ogn’vn
de imotori à cia$cun capo vi$i po$$i facilm\~ete accomodare, mà il manico in
A Ruota di ferro col$uo buco quadrato. B Vncini, chetengono $e<007>rata la ruota. BB Fu$ello coni $uoi pironi. C Trauer$i, che tengono in$ieme le erte, ò le dritte. D Rodetta, ò girella, che tien coperte le te$te delli vncini. E Fu$ello nudo pe<007>che $i vegga come s’inca$trano le ruote. F Manico della vite. G Vite di metall@, laqual s’vnge d’oglio mentre $i lauora. H Erte, ò drite. I Fa$cie diferro. S Bucodoue $imetteil cuoio. T Cauicchie di ferro, che tengono inchiodata la machina, ouefipuò
ancora disfare. P piede diui$o per pigliar le mi$ure. DIgrandi$$ima forza, per condur graui$$imi pe$i, etenuto I’in-
$trumento della vite, percioche $i vedono in e$$a poche for
ze congiunte mouere $mi$urati$$imi pe$i, & che que$to chia
ro $i comprenda, vegga$i nella pre$ente Machina, laquale
nonè molto di$$imile dalla pa$$ata, $e non che nella pa$$a-
ta la Vite è collocata al piano dell’orizonte, & in que$ta la Vite è $ituata
al perpendicolo di e$$o piano, mà gli effettidell’vna, e dell’altra $ono ta-
li, che tirano il pe$o ad angoli retti conil piano della terra, cioè all’insù,
percioche la grauezza vien ad e$$ere violenta contra la $ua propria natu-
@a come farò manife$to nella $eguente Machlna. Mà auanti, ch’io ne de$cri
ui la fabrica, forza è dichiarir alcune co$e die$$a. Primieramente dunque $i
hà da con$iderare’, che $i trouano Viti ditre $orti, cioè Vite à vn$ol capo
(per parlar con vocabolo mae$trale, & que$te $i co$tumano nei mouim\~e-
ti de igraui$simi pe$i, come nelle pre$enti, & alrre $imili Vite à dui capi,
& que$te $i fanno in $eruigio degli archibugi, onde $i cauano le palle da e$
$i, cioè quando con vna $imil Vite pofta in capo della bacchetta $i cauano
quelle re$tate didentro nelle canne: Vite à quattro capi, le quali $i co$tu-
mano fare ne itorchi, che $tampano le lettere de i libri, & in quelle co$e
nel mouimento delle quali viè dime$tieri $omma pre$tezza. La Vite à vn
capoè quella, che hà vn $olo helice, ò verme attorno il cilindro, ò ba$tone
che$idica, laquale fà gli auolgimenti più $pe$s<007>, onde il viaggio per e$si
giri è lungo, & per con$equenza il mouimento viene ad e$$er mo$to tardo
benche P<007>ù$icuro. Dimaniera, che in quante parti$arà diui$a la grauezza
del pe$o. Pere$$empio$e la grauezza pe$erà cento libre, & che la vite hab
bia diecigiri, ogni giro perla $ua retta parte $olleuerà dieci libre di pe$o,
perche que$to numero nel centro entra dieci volte. Et finalmente $i deue
intendere la ragione delle viti e$$er compo$ta della ragion della leua, per
cioche il cuneo, ouero più cune<007>auolti intorno ad vu cilindro compongo-
no la vite, i quali mede$imamente $ono della i$te$$a ragione della leua, $e
ben pare chabbiano vn poco di differenza trà loro, cioeche il cuneo vie-
ne cacciato della perco$$a, & nella vite vien mo$$o dalla leua. Nella pa$$a-
ta figura vi $ono dui motori, & in que$ta pre$ente v’è vn $ol motore (quã-
tunque $e ne pote$$ero metter dui) <007>l quale è po$$ente per mouer quel
A Vite dimetallo. B Girella dimettallo, oue $i gira la punta del piron, ouer palo. C Ruota diferro. D Pallo die$sa ruota. E Rotella di $ei denti. F Scala attaccata alla ferrata. G Stanga, ò leua. H Palo in pied<007>, conle braccia, con gli occhi, & conla $tanga. I Cani diferro impiombati <007>n terra. L A$ciando $tar la Machina detra Tri$pa$ton, laquale $i come al-
cuniaffermano ora compo$te di viti perpetue, & che Archi-
mede contale Machina faceua le marau<007>glie. Dico che la pre
$ente Machina è molto facile, $pedita, & di poca $pe$a, & che
ciò $ia vero i Muratori, & altri Mae$tri di vna g<007>an Fabrica
dalla Città di Padoua, hanno trala$ciato la vite perpetua, con la qnale tira-
uano le pietre $opra d<007>e$$a Fabrica, & $i hanno appigliato à que$ta, come
più e$pediente, per e$$er compo$ta di $emplici girelle, & d’argona. Perla
qualco$a non dirò più quello, che dice Vitruuio, cioè del mouimento dirit
to delle funi, & del circo lare delle girelle, & dell’argana, percioche que$to
s’hàda intender in ogni $orte di mouìmento La pre$enre Machina dunque
contiene due taglie, ò girelle, l’vna $uperiore cioè alla $emmira della fabri-
ca, l’altra inferiore poco di$co$to dalla quale ci è l’argana, ò ergata, che al-
cuni la chiamano (la$cio $tar l’altre due girelle, che tengono l’altro capo
della corda, perche ciò che $i d<007>rà dell’ operation di due, $i douerà inten-
der il $imile delle altre due) à que$ta argana, che ancora i Mae$tri ch<007>ama-
no fu$o, per e$$er in piedicon i $uoi perni di$opra, & di $otto, s’auolgono le
funi, l’vna alquanto di$tante dall’ alrezza, accioch@non s’impedi$cano in$ie-
mela qual funi, mentre che la Machina $i moue, l’vna tira vna ca$$a in alto
piena di materia, & l’altra di$cende à ba$$o con vn’altra ca$$a $imile, mà vo-
ta. Mà ritornando alle taglie dico, che il pe$o viene ad e$$er diui$o in tre
parti, dalla taglia $uperiore, dalla in$er<007>ore, & dal giramento del fu$o, ilqua
le $erue per vn’altra taglia, mà la proportione, che na$ce dalla ca$$a inferio-
re, per la corda alla girella $u periore, & di qu<007> per la corda alla inferior gi-
rella, e quella, che cagiona vn triangolo rectan golo, il lato oppo$to del qua-
le è eguale in po$$anza à i due lati minori, co$i dunque il lato della fune dal-
la taglia di $opra à quella di $otto, viene ad e$$er <007>n po$$anza maggiore, che
non farebbe $e il motore fu$$e nella parte $uperiore della tagl<007>a, $i come in-
teruiene nelia vite perpetua, ouero in altre $imili. Dimanieratale, che la
grauezza di quella ca$$a rid otta alfu$o, $arà circa la terza parte della $ua
grauirà, mà quindi poi $cema anco della terza parte mediante la $tanga, o-
uero vette fi$so nelfu$o, alquale il cauallo è fermato. Que$to vetto è de-
gno di con$ideratione, per e$ser di portion d’vna quarta dicerchio, percio
che ilmotore $enza molto allontanar$i dal fu$o è lontano dal centro dell’<007>m
La materia di e$$a Machina è fatta di legnami ordinarij, che $i co$tuma-
no nelle fabriche, & le ca$$e med e$imamente, mà $ono bene a$$icura@e da
bu one legature diferro, inchiodate come $i vede per la $igura Z. le traui
po$te in piedi$otto, & alle bande delle quali voglion e$$er ben affermate
in terra, $e talmente l’vna con l’altra accomodate, che $i po$$i disfare, & ac-
comodar la machina in qualunque altro luogo. A Fu$o di lunghezza di quattuordeci in $edeci piedi. B Vette, ò $tanga di portion di quarta d’vn cerchio. CC Funi, che l’vna viene à ba$$o l’altra và in alto. DD Girelle inferiore. EE Girelle, ò tag lie $u periore. FF Ca$$e di legno, con i $uoi manichi di ferro. D I niuna altra co$a con$i$te la ragione delle pre$enti Porte, che
di quello i$trumento, che alcuni nomano Ergara, & i volgari
la dimandano argana, la figura della quale della quale rappre-
$enta vna traue rotoda po$ta in piedi, ma con le $tan-
ghe, ouero vetti dritti à diffirenza della mede$ima traue, vett<007>,
che in que$to ca$o alcuni la ch<007>ama no $ucula, & i più moderni la chiamano
Na$po, ouero _M_olinello. Ma & l’vna & l’altra contiene la ragion i$te$$a, ec-
certo però che il mouimento del molinello conduce eleuando in alto il pe$o
$icome è po$to in v$o in quelle machine dimandate diuer$amente cauallette,
capre, ò gauerne, & in quei luochi oue è dime$tieri sborrar l’acqua a poco,
a poco & perciò $ono d<007>mandati sborradori. Et l’Ergata, ouero Argana, la
quale mouendo$i drittam\~ete in piedi ne gli $uoi perni tira per trauer$o, cioè
$erpendo per la terra il pe$o, $i come interuiene, non pur ad alcune altre $or
ti d<007> Edificij, ma nel mouimento delle pre$enti Porte, le quali $ono fatte a
fine, & effetto, che le barche, & altri va$ce lli po$$ino traghettare per alcun
fiame, & far il lo ro viaggio. Per la qual co$a & l’Ergata, & la Sucula $ono fa-
bricate con la $te$$a regola, percioche la traue è vn mede$imo modo roton-
da, e longa $econdo il bi$ogno, coni quali vanno nelle $ue ca$tagnole delle
mede$ima materia, ò pur di pietra $econdo il b<007>$ogno, che richiederà. Nel-
la qual traue $i mettono le $tanghe due, ouer quattro, le due nell’Ergata, &
le quattro nella $ucula, & le prime due, qua$<007> vett<007> acre$cano la forza al mo-
tore de gl<007> Argani, & le $econde, qua$<007>raggidi rota, facilitano il moto nella
compo$ition del molinello Due co$e adunque $i debbon con$iderare nella
fabrica di que$te machine, l’vna $arà la mi$ura delle $tanghe, le quali quanto
$aranno più lunghe, & eguali $aranno più lontane dal $uo centro, & perciò
faciliteranno più il moto, L’altra è che quando e$$i molinelli $ottil<007>, c<007>oè che
non s’aguaglino a quelle e$treme gro$$ezze, tanto più facilmente $i riuolg<007>e
ranno intorno, percioche quanto $i $minui$ce della circonferenza di que$ti,
tanto più s’accre$ce della lunghezza alla $tanga, $icome farebbe vna linea rag
girando$i intorgo il $uo centro, laquale $arebbe molto rimota, così le $tan-
ghe $endo più lontane de ilor centri$ono e$$i moliuelli (come ho detto) più
facili, & più $pediti a mouer$i. Hora di$cendiamo alle porte, & diciamo che
que$te $i co$tumano far in quei luochiò per dir meglio in quei fiumic han-
no poca, acqua, & molta dicaduta, però fa me$tieri cono$cer l’altezza dellet-
to del fiume, c<007>oè liuellarlo bene, & compartirlo in due, in tre, & in quante
parti fà bi$ogno, oltre a ciò $<007> fà vna con$erua, che alcuni chiamano ca$$a $er
A. Va$o, ouero ca$$a doue $tanno i va$celli. B. Porte d<007> $opra in due parti, in forma di triangolo. C. Porta di $otto. E. Argani, ò Ergate. F. Stanghe, ò manouelle guidate da gli huomini. D. Argano della Porta di $otto. A. Portell<007>, ò sborradori, che s’aprono col palo in mezo con vna catena attor
no ad vn na$po da $ua po$ta, i quali nella prima tauola $i hanno potuto far
vedere, po$$ono hauer di larghezzatre piedi, & vn poco più lunghi $i fan-
no neli’vltimo vano de i traui, che viene ad e$$er poco $opra il lerto del
fiume, potrebbe$i anco far l’vltimo vano maggiore, accioche il portcllo $i-
milmente fo$$e maggiore. B. Portello, ò sborradore, che s’apre con la lieua di ferro, & $olleuando$i $i và
affermando peribuchi dal ferro $egnato. C. Chiamato barbacane, & fa$$i il fulcimento $opra ilferro triangolare, che
vi $tà dauanti $egnati. I. Ma $i di$mette l’v$o di detto portello per la tardanza $ua, & $i co$tuma
quell’altro cioè il $uperiore. C. Barbacane, che $o$tiene <007>l portello. D. Catena di ferro, che $o$tiene la porta per lieua diagonale, perche non cali
al ba$$o. E. Palo, ò perno di ferro in mezo del portello.
Auerti$i doue è la lettera G. che rap pre$enta vna $pranga di ferro, che ca-
mina per la lunghezza dellegno $in dalla parte dauanti, co$i deue e$$ere
allegno inferiore per pi ù $icurezza della porta. Liferramenti, le tauole doppie, gl’incatenamenti de i legnami con tutte
le lame, e chiodi, $i fanno da $e $te$$e col di$egno chiaro manife$to. SE ben le ruote di quelle Machine, cõ le quali $i macinano le bia
ue, & il frumento $ono diuer$e, nond<007>meno fanno vna i$te$$a
operatione, la ragion della quale $i conuien riferire al Peritro-
ch<007>o, cioè à l’a$$e nella ruota, & tutte con que$to vocabolo $o-
no chiamati Molini da quella parola latina molendinum. Hò
voluto perciò figurar in di$egno alquan<007>e forme d<007> e$$e delle mig lioti, & del
le più v$ate per e$$er ordigno tanto nece$$ario al viuer humano. Mà auanti,
ch’io venga alla de$crittione di alcuna forma, forza è far’vn poco di di$tintio
ne frà l’vna, e l’altra, percioche alcune di que$te vengono mo$$e da forze ani-
mate, & alcune altre da forze inanimate; quelle adunque, che hanno il Moto
re animato $ono tutte quelle $orti di Molini, che vengon girati da forze hu-
mani, come $arebbe à dir da huomini, ouero da ammali di varie $pecie. Quel-
li altri poiche vengon mo$$i da forze inanimate, $ono quei Molini fabricati
in alcune regionl, che vengono mo$$i dall’ acqua. Que$ti dunque $ono an-
cora frà loro diuer$i, percioche ò hanno il moto dali’ acqua raccolta d’alcun
monte in alcuna con$erua, & è poi fatta de$cender per canali, & que$ti $i chia
mano in alcuni luochi d’Italia Molini fatti à copeello. Etanco alcuna volta
da acqua morta, che non corra, come quelli, che da $e $te$$icon varie $ rti di
va$i, conducon l’acqua per dard moto a lor mede$imi, ò veramente hanno il
moto dall acqua corrente d’alcũ fiume, ò torr\~ete. Mà que$ti$ono di due ma-
niere, ò $ono dimandat<007>terragni, che $tabilmente $i fabricano alle ripe d’al-
cun fiume, ò $ono fabricati $o pra barche, ò altri va$celli di forma diuer$a, che
quì da noi s’addimandano Sandoni, & que$ti $tanno nel mezo del fiume rac-
comandaticon catene alle ripe die$$o, ouero ad alcun ponte, $i come rappre-
$enta il di$egno della pre$ente figura. La fabrica dunque di cotali mach<007>ne,
io $timo e$$ere $tata pre$$o de gli antichi, grandemente in v$o, percioche $ap-
piamo, che ne itempi d’Augu$to Imperatore, nei quali $i rinouaua Vitruuio
nobile Scrittore, in$egnò il modo di fabricar vna @uota con timpani, per ma-
cinar il frumento, la quale è molto fimile alla pre$ente, che noi cõmunemen-
te poniamo in prattica Bene è vero, che Vitruuio non fà mentione alcuna de’
va$celli, ne d’altro $opra de’ quali la machina fu$$e po$ta per condurli nelle
maggiori dipendenze dell’ acque, & iui mouerlicon catene $econdo le e$cre-
$centie di quelle, come hoggidì $i co$tuma, pre$upponendo for$e egli que$to
e$$er $tato noto à periti Ilche ha dato materia ad alcuni diattribuire tale in-
uentione à Beli$ario, mentre egl<007>con Gothi guerregiaua in Iralia, ilquale fa-
bricò alcune machine $opra barchette per macinar il frumento nel fiume
Mà ritorniamo almelo, cioè à quelcapo, doue è la ruota doue $ono po$te
quattro pale di longhezza d’vn piede (che $i chiamano a$cole) affine, che
$olleuano da vn capo vn trauicello, ilquale è rinch<007>u$o à gu<007>$a di balancia
con vna cauichia d<007> $erro in due orecchie di legno. Mentre che vien alza-
to l’vn capo di detto trauicello dalle a$cole, l’altro capo d<007>$cenda tirando
$eco l’e $tremità del manico del maglio, che perciò vi $ta affermato con vn
$erro $nodato (e$$\~edo però anche il manico del maglio delicato, come il traui-
@ello) co$i viene ad alzar$i, & abba$@ar$i il maglio, con bello artificio, fa-
A. ruota con tre ordini dibolzonelli, b. bolzonelli. B. $cudo, ouer timpano contiene denti numero 54. C. rochello delle macine, con$ei tacche, bracciuoli. D, altro rochello de $ei, che fà andar la mola. E, colui che arruota. FFFF. ca$$oni, va$celi, ouero $andoni. G. naue, oue $on le catene. HH. argane, ò $ucule, ò molinelli. I. melo, ò fu$o. +. a$cole, ò pale, ò pinue. K. trauicello belicato nel mezo, che và in fu$o. R. capo dell’i$te$$o trauicello, che tira à ba$$o ilmanico del maglio. S. maglio. T. pila di pietta. Q Ve$ti Molini chei noi chiamiamo Terragni, $i $ogliono fabricare pre$-
$ole riped’alcuni fiumi $tabili, & fermi, ouero in alcun altro luoco,
che non occupi però la nauigatione, & alcuna volta nelle bocche de’fiumi,
quando entrano in mare finalmente in tutti quei $iti, doue $aranno buone
dicadute diacque. A que$tidunque $i co$tumano far’i $uoi canali diuiden-
do l’acqua delfiume con muricciuoli di piètra di quella larghezza che com
porterà la ruota, cioè la lunghezza delle $ue pale, perche hanno $olamente
vn’ord<007>ne di bolzonelli. Nella parte di$opra didetti canali, $i fabrica vna
portacon vn $o$tegno, ouero sborradore; $o$tenuto concatena, accioche
quando l’acqua è quiui giunta, ftanca dal lungo cor$o, $i r<007>nfranchi la forza
& viti più impetuo$amente, dicadendo, nelle pale della ruota. Alcuna vol-
ta $i fanno due di que$te porte ò $o$tegni, vna più di $opra del fiume che
l’altra, lequali $eruono per dar alle ruote de’ Molini, il moto temperato;
cioè quando l’acque diuentano gro$$e, ma quando $ono poche, & che di$-
correno, $ialzano, e $i danno e$ito à quelle piaceuolmente. Li _Moliniadũ-_
queche $ono mo$si dal cor$o dell’acqua, &che $pinge la circonferenza del-
la ruota, quando due ouertre pale pe$cano nell’acqua, $ono molto gagliar-
di $opra gli altri, per la velocita delmotore, petcioche hanno l’impul$ione
colmoto del corpo graue, & ver$o ilcentro del mondo. Primieramente la
luota maggior vuol e$ser fatta in maniera, che tutti i legnami, che la cir-
condano $iano fattiin tal modo, che rendano la ruota perfettamente cir-
colare, accioche raggirando$i il $uo pe$o ponderi egualmente, hà quat-
tordeci piedi in circa didiametro, che $e di maggior diametro ella $areb-
be troppo tarda nel$uo mouimento. Tuttauia vi $i con$idera la $ua pro-
portione percioche $i viene in cognition del pe$o, ch’è la macine conilpa-
ragonare la proportion del mezo diametro della ruota, colmezo diametro
dello $t<007>le. La onde affermanoi Teorici che la propottion del diametro
di quella alla proportion del diametro di quello e$$er ficome quella del pe-
$o mouente al pe$o, & alla forza dell’acqua. Ma per dir la più pratticalmen-
re, $e voï $apere verbo gratia quanto pe$o po$si leuare $opra il $uo fu$o la
grandezza d’alcuna ruota, fa in que$ta maniera, mi$ura il diametro delfu$o,
& ponilo come larebbe à dire digro$sazza d’vn braccio, & la ruota pre$up-
poni c’habbia $ei braccia didiametro: diuidi per metà la gro$$ezza del fu$o
$ara mezo braccio, & que$ta $arà la $ua lieua, diuidi poi il diametro della ruo
ta, che $arà braccia tre& que$ta $erà la $ua lieua hora quãte volte la lieua del
fu$o \~etra nella lieua dalla ruota, tãte libre leuerà per libra $oprail$uo fu$o.
A, Ruota inacqua B, Canale per douecorre l’acqua, C, Po<007>tadi $opra per $errar, & aprir l’acqua, che entranel eanale. D, Scudo di dent<007> cinquantaquattro. E, Rochello di$ei fu$a, ò bracciuoli. I, Fiume; R, Marcciuolo di pietra. B, Bolzonellj; t, pale ò pinne. DI$si nella dichiaration del pa$sato Molino diuider$i nel $uo genete
in tre $pecie, & prima in quella mauiera che$i $oglian far nell’ acque
morte, $econdariamente in quelli che noi chiamiamo Terragni, vltimam\~e-
te in quelli che noi diciamo à copeelo, ne’quali $i raccolgano l’acque in al-
cune con$erne, & $imandan fuori per canali di legno, la fabrica de qual<007> $i
$uolfare pre$$o à monti, & ma$simamente doue$ra dui colli, per al unalto,
di$cendano furio$amente l’acque pioggiane, $i come dimo$tra la pre$onte
figura. Que$te acque $i raccolgono in vna con$erua à modo di lago, & quin-
di per vn’altra, & finalmente fatta poivcire per vn canale à pendio cotr\~e.
do velocemente fà girar la ruota delle Macine. Mala $udetta figura dimo-
$tra e$$er quattro Molini, tre diquali pigliano illor moto dall’ acqua che
viene pericanali di $opra, & l’altro è fatto girare dall’acqua raccolta da l@
ruote de i due Molini $uperioti, & $e bene in tai Molini vi$on leforze a$sai
gagharde, si per la caduta deicanali fatti à mano à tuo piacere, $ranco per
ilgran raggio delle lieue, chehanno le ruote tuttauia non rie$cono diquel-
la pe<007>fertione, che fannogli antedetti, & que$te auiene perche non hanno
xl moto dell’impul$o grandi$simo come nelli pa$sati, cioè l’acqua raunata,
in quelmodo, & mandata per licanali, la $ua po$sanza $empre è la mede$i-
ma neviene accre$ciuta mai, & ne i pa$sati l’acqua corrente del fiume, quã-
do ha cominciato à mouer la ruota, $empre viene accre$ciuta la forza $ua
colcor$o dell’onde, che dimanoin mano vien’accre$cendo; la onde $i ve-
rifica, che più facil co$a $ia mouer vna ruo ta mo$sa, che quando ella $i co-
A. ruota di diametro di vinti piedi, con $ei trauer$i, con licopeelli, al nume-
rodi 54 & le $ponde die$$a ruota d’vn piede. B. $cudo, ouero ruotavacua. C. rochetto, che hà $ei bracciuoli! D. rochello didodecifu$a. E timpanetto con venti denti. F. rochello con diec<007> bracette. G. $tella di dieci raggi. Q. colui che afferma la $tango per $errar l’acqua de icanal<007>. R. canale $uperiore, & $on $imili lialtri. S. canale per doue e$ce l’acqua raccolta de i Molini di$opra. H. buchi per doue e$ce l’acqua, nelle $ponde delle ruote. Q Velle $orti di Molini, che hannoil mouimento da forze decorpi
animati, $ono di tre maniere, l’vna quando il motore, perilrag
gio maggiore della lieua, mouendo il pe$o rettamente ver$o il
centro del mondo, come $atia quando i motorimontano diden
tro la circonferenza delle ruote le fannogirare. La $econda forte è quando
i proprij motori caminano difuori della circonferenza della ruota, la quale
ftia paralella col piano della terra. La terza maniera poi è quella, il motore
della quale caminerà qua$i egualmente per lo piano dell’orizonte, $enon
che e$$o pianohà vn poco di pendio, il quale $erue per l’impul$ione al moto
de gli huomini, ouero deglianimali, chemouon que$te, ondeauien ch’elle
$ono alquanto più velocidelle $opradette, come$i vede nella figura del pre
$ente molino, ilquale macina il frumento nella Città di Venetia a$$ai como-
damente. Il$ubbio dunque della ruota pende conl’vn de’ cap<007>ver$o il pia-
no, la terza parte della $ua longhezza ch’ècinque piedi, $endo longo quindi-
ci piedi, alla metà del quale è la ruola divintiuno piedi didiametro, fatta pe-
rò con vn pendio così piaceuole, che glianimali vi po$$ono caminare, mà du-
rano gran fatica in que$to, perche mentre caminano, cedendoli laruota ri-
mangano nell’i$te$$o luogo, & molto $i $tancano, la onde è nece$$ario hauer-
ne due copie per mutarliin due hore accioche in que$to $patio dui per vol-
ta $i ripo$ino. La ruota hà la $ua $ponda da vna parte, accioche glianimali
non $i impauri$cano per l’altezza $ua. Ilfu$o hà di$oprail $uo perno di le-
gno, & nella parte da ba$$o l’hà di ferro po$ato nel$o$tegno di metallo, co-
me quello che $o$tiene tutto il carico del pe$o, percioche ilferro $i mantiene
con ilmetallo, $i come l’azzale con l’ottone. Nel mede$imo fu$ò, & $otto la
la mede$ima ruota euui vn’altra<007>uota diminor diametro, che contiene cen-
to quarantaquattro denti, la quale fà andar vna rochetta didodeci fu$a peril
longo del p<007>ano, dall’altro capo del quale euui vn timpano, che contiene
quarantaotto denti come la maggior parte degli altri, mà è ben vero, che il
$uo rochello ilquale fà andar la macine cõtiene 12. fu$a; di maniera, che mol
tiplicando la forza de i denti de ilor giricon le lor fu$a, $itrouerà la macina
hauer fatto 48. giri in quel t\~epo, che la ruota maggiore n’hauerà fatto vn $olo.
Mà perche il rochello camina a$$ai velocemète, $i potria faril $uo perno dime
talo, & i d\~eti deltim pano di ferro, accioche fo$$e più durabili. Si $ogliã fare an
co dilegno dicornale, ò di elice, mà que$to nei lochia$ciuttiè bono, & quel-
Dicono que$ti prattici, che potrebbe co$tar tal machina in circa $cudi quat
trocento: $itengono poidue paia d’animali bouini, che $imutano (come hò
detto) di due in due hore, iquali mangiano <007>n venti giorni vn carro di fieno
dimaniera, che computando le $pe$e delle be$tie, quella del Datio, & quel-
la del Molinaro, $i fà $pe$a d’vn cechino algiorno. Simacinano poi algiorno dieci $tara di frumento Venetiani, & $i dà al
Molinaro per $ua mercede libre vna$oldi 10. & libretre difarina per $taro. A. Ruota à pendio. B. Fu$o, Subbio, ò Melo. C. Perno di$opra dilegno. D. Perno di$otto diferro. E. Ruota, che contiene denti 144. F. Rochetta con dodicifu$i. G. Timpano con denti 48. H. Rochello della macinecon dodici fu$a. I. Pertica d15. piedi, con laquale $i può mi$urare e$$o Edificio. IL pre$ente Molino ancora è me$$o da forza animata, ò $ia d’huomo
ouero d’altre $orti d’animali, come di caualli, dico cheil motore
camina a$$aifuoridella circonferenza di e$$a, quando quella è $i-
tuata equidi$tante alterreno. Percioche il mouimento di cotal ruota è a$-
$ai più gagliardo, che non è quello, che $i muoue per pendicolarmente col
motore didentro via la $ua circonferenza, ver$o ilcentro delmondo, onde
auiene, chein que$tail motore non $olamente camina per maggiorraggio
dilieua, mà anco camina più facilmente per lo piano dell’orizonte. Mà ben
$i deue auertire, che’l raggio di e$$a lieua, a cui $i poneil motore $ia, có la $ua
forza, proportionato alla ruota maggiore dentata, & anco à i fu$i del rochel-
lo, come anco deue e$$er proportionato diforza<007>l timpano dentato, àifu$i
del rochello, che moue lo macine. Però la ruota maggiore contiene cento
denti, & il $uo diametro è piedi$edeci, ilrochello $otto die$$a contiene 20.
tache, & il $uo diametro è piedi 2. mà la lieua dou’è il cauallo è longa piedi
12. perche viene dal centro della ruora, però vincerà diforza il rochello, di
22. parti di più $i come anco il timpano che’l $uo diametro è piedi 6. la me-
tà de’quali $ono 3. $ua lieua, vincerà diforza la lieua del $uo rocchetto, ch’è
vn piededi diametro per 6. parti di p<007>ù. Identi di que$to timpano, & ifu$i
delrochetto $ono come gl’altri, cioè in 48. & in 6. Vltimamente la lieua vin
ceràil pe$o della macine di tanta po$$anza quanto importano le volte, ch’è
il numero della fu$a entrerà nel numero de denri. Così dunque e$$endo có
que$te raggioni compo$ta la $abrica di que$to pre$ente Molino, $arà molto
vtile per quelle Città, che ne haueranno dibi$ogno, & per le $ortezze, & al-
triluoghi opportuni. Sarà molto $acile, & $pediente, perche glianimali $en
za gran fatica potranno più facilmente continuarillor moto, & il frumento
ò altro grano, $i verrà meglio macinando. Vn’altra facilità v’occorretà in $i-
mili, quando il rochello $arà fuori delfu$o della ruota, doue $arà collocato
il motore, perche $imilmente à que$to modo viene ad hauer ancora mag-
gior lieua. A. Ruota maggiore con le $ue lame di ferro, & contiene cento denti. B. Fu$o doue $tà attacata la lieua. C. Rochello di ventitache, con le $ue lame di $erro. D. T<007>mpano di 48. denti, fa$ciato diferro. E. Rochetto di $ei. F. Lieua doue $tà affermato il cauallo. Ilre$tante $i comprende chiaro, la
materia dilegnami $arà, $econdo iluoghi, delli più attià que$ti bi$ogni. QVe$ta pre$ente machina chiamata Pi$trino, fatta colmouimento
dell’acqua $erue per frangere, pe$tare diuer$e $orti di co$e bi-
$ogno$e perquell<007> Mae$tri, che acconciano le pelli, & corami,
& per quellialtri, che pe$tano le $@menze de lino per cauarne
poi l’oglio. Fa$$ene anco di que$te machine colmouimento
delcauallo, mà non hanno la po$$anza co$igagliarda come nelle pre$enti.
In que$te adunque è d’auertire il motore, & laforza, laquale è l’acqua, che
muouela ruota, $atta con le alette, ò pinne lunghe, percioche l’acqua hà più
forza con que$te, percheil cor$o dell’onde colpi$ce meglio nella $ua longhez
za, che nella $ua cortezza, mà ciò $i deue intendere in quei luoghi, doue $arà
poco cor$o d<007> acque, ò per cagion del poco fondo del fiume, ò per cagione
d’altri Edi$ici, che occupa$$cro quelle. Laragione dunque che hà que$ta po$-
$anza, à que$to ruota na$ce perle cagioni della lieua, percioche altro non è
rinchiu$o in que$to mouimento (la$ciando la po$$anza, che vna lieua $opra
di vn $o$tegno, ilquale è ilcentro della gro$$ezza delmelo, & la lieua vnali-
nea pre$upo$ta v$cire di e$$o centro nell’e$tremità delle pinne della ruota,
l’acqua è la po$$anza, dunque quanto è più rimota la po$$anza del $o$tegno
tanto più facilmente viene ad e$$er mo$$o il pe$o. Mà $iauertirà, che doue
$arà gran copia d’acque correntinon è dubio, che le alette lunghe $aranno
molto atte à romper$i. Potrebbe$i diffinir anco la $ua ragione per via della$-
$e nella ruota, mà que$to $i dichiarerà altroue, & anco perla ragione della bi-
lanza, $endo ilcentro della trutina il centro delmelo, & le braccia i diametri
della ruota, che di quà, & di là, arriuono à l’e$tremità $ua, & $ar<007>a la mede$ima
però Ari$t. nelle Meth. vuoldire, che tuttii mouimenti delle machine, $i rife-
fer<007>uano almoto circolare. Hora di$cendiamo alla fabrica di e$$a, & prima
la ruota hà di diametro dodeci piedi, con li $uoi raggi, caueggi, & bolzonelli
fatti tutti dilegno dirouere, accioche $i mantengono nell’acqua, le alette, ò
pinne vogliono e$$er dilegno molto leggiero, perche facilitano ilmoto, &
$aranno ditanto numero, che $econdo la circonferenza della ruota $iano pro
portionatamente compartite, ò in 24. ò in 28. ò in 30. ordini, $econdo pare-
rà al giudicio del Mae$tro. llmelo che noidiciamo, & altriil fu$o, $arà del
mede$imo legno, che $aran fattii raggi di lunghezza di piedi 15. & $econdo,
che comporterà il $ito, dall’altro cado, delquale è il$uo timpano, ò $cudo, ò
tamburo dentato didiametro di 5 piedi, che contiene 48. denti, & fà girar
vn rochello po$to <007>n capo dell’altrofu$o della macine, cioè nella parte infe-
A. Timpano, ouero $cudo contenente quarantaotto denti. B. Rochello fi$$o al melo di $opra di dodecifu$i. C. Macina che frange, ò pe$ta. D. Fu$o perpendicolare. E. Melo, ouero pale, ò pinne di tauole di pezzo, ò diabete. G. Bolzonelli. H. Ruota. PAreài prattici, che’l mouimento della pre$ente machina debba e$$er
molto $acile, $e la $tanga alla quale è legato il cauallo, che gira intor-
no $arà più longa, percioche que$ta $tãga dicono, che $arà come brac-
ciod’vna bilancia, il centro della quale $arà il traue po$to in piedi, che $à gi-
rarla ruota. Et $i come Ari$t. nelle Meth. a$$erma così e$$ere, che le parte
più rimote dal centro della bilancia $iano più veloce, & euidente al $en$o, &
per con$eguente più $aciliad e$$er mo$$e: il centro di que$ta, come hò detto
$arà il fu$o, à piede del quale è po$ta la ruota dentato con il numero di $e$-
$anta denti, iquali girano vn rochello $otteraneo di 15 fu$a, accioche fini-
$ca a punto 4. riuolgimenti neltempo, che lo $cudo, ne fini$ce vno, perche 4.
via 15. fanno 60. Que$to rochelloè affermaro ad vn’altro fu$o, ouero melo
che tiene dall’altro capo vno $cudetto, che hà tre piedi di diametro, $i come
la ruota di$opra ne haucua 5. que$tihà 42. denti, perche il rochello, alqua-
elè fitta la mola hà 7. caue d<007> modo, che compi$ce $ei giri nello $pacio, che
giraria il $uo $cudo; mà come è detto, hauendo $atto 4. giri perlo mouimen-
to del primo $cudo hauerà fatto girare que$to 4. volte $eiil rochello, che $arà
24. giri apunto, che hauerà tutto la mola in vn $ol viaggio, ouero in vn $ol
giro, che hauerà fatto il cauallo. Ete d’auertire, che $icome que$ta $te$$a machina, quando fu$$e mo$$a col
mouimento d’vna ruota in acqua, laquale haue$$e poca dicaduta, ouero co-
me diconoi prattici poca correntia, vi$aria dibi$ogno accre$cerla forza cõ
la moltipl<007>cation de denti nelli $cudi, & per con$eguenza li $u$i nei rochelli
ouero cau<007>, così ancor que$ta quando non vi fo$$e cauallo, che la moue$$e,
mà piccioli$$ima forza. Et auenga che la $tanga mc$$a dal cauallo, qua$i bra
cio di bilancia, come hò detto di $opra, hò applicato ad e$$a bilancia, come
par di ragion $i conuenga, & cheil moto di que$ta machina $i debba attribui
re. Attribuiraffi ancora il mou<007>mento delli $cudi, & de 1 rochelli alla com-
po$ition dello a$$e nella ruota, come fi dirà più da ba$$o, la ragion del quale
non pur à que$ta $orte di machina $i applicherà, mà à tutte quelle, che per
via di molinelli, di argani, & ditriuelle $i compongono, come in proce$$o di
mano, in mano $i andarà dichiarando. A. ruota, ò timpano, che hà didiametro cinque piedi, & hà $e$$anta denti. B. $cudo di diametro di pieditre, emezo, che hà quaranta dui denti. C. rochello, che hà $ette caue, & nota, che nella figura $uperiore ne hò fatto
# dodeci, il che correggi. D. rochello che hà quindec<007> fu$i. G. rechello dic<007>nque, che in vn’i$te$$o tempo potria far girar vna mola $egna
# ta. E. per <007>infrangere legumi. F. $tanza alla quale è attaccatoil cauallo. H. molache arruota, & rimettendone vn’altra $i bruni$ce. IOhò dich<007>arato à ba$tanza la ragine di que$te machine nella
pa$$ata, ne mie$tende<007>ò troppo, percioche tutte fanno vn’<007>$te$-
$o effetto, $e ban hanno motori diuer$<007>, che tutte però tra loro
hanno con$ideratione nella$peculat<007>on delle Maniche; Ma la
pre$ente hà più gagliardo moto, che non hanno le altre; cioè,
& quella dal cauallo, & quella dall’huomo, perche in $<007>mili $i $tancano imoto
ri, & $ono diqualche intere$$e à chiunque e$$ercita tal me$tiero, percioche
que$ta hà la po$$anzadall’acqua corrente, $e non viene impedita da alcuno
intoppo ò $ia publico, ò $ia priuato. Oltre aciò $el’acqua $arà poca riduca$i
per $t\’retto canale, & dia$egli tanta dipendenza quanto $a<007>à di me$tieri, ma
$e ciò non $i potrà fare, & che $i conuenga la$ciar l’acqua ne’ $uoi termini,
moltiplican$<007> identi, & i fu$i delle ruote & de irochelli, come ho detto altro
ue. Non mie$tenderò in dichiarar altro, che la de$crittion di e$$a & le $ue
mi$ure, dimo$trando per $e $te$$a la figura. Puo$$i aggiunger due mole, per
arruotare, & altre rotelle per brunire perla commod<007>tà d<007> più Mae$tri, co-
me $i vede neldi$egno. Da$$egli ilmoto alla ruota in que$to modo (quando
l’acqua $i potrà ridur in vn canale ri$tretto, come hò detto di $opra) che apro
no conla $ucula, ò manganello vna porta, che dicono Saracine$ca, per la qua
le entra l’acqua in vna ca$$a di larghezza d<007> piedi due, doue $tà la motarin-
chiu$a, la quale hà di diametro piedi quindici, & quindi $i moue velocemen-
te percotendo l’acqua nelle pale di e$$a, in tra lequali pale, ò Pinne, che $i
dicano, vi$ono tramezzate alcune ca$$ette con buchi, che riceuon l’acqua, &
la mandano per vn canale, oltre vna parete ditaualoni, conducendola e$$o
canale in vn lauello dirimpetto della molla, affine, che $pandendo$i per vn
canaletto di e$$o, $erui li mae$tri arruotando. Dall’altro capo del fu$o di e$$a ruota, vi è lo $cudo di$e$$anta denti, che fà
girar dui rochelli di quindici fu$<007> l’vno, que$ti $tanno immobilicolfu$o delle
mole qual’è de ferro, perche $i regga $icuramente perlo $uo mouimento con
tinuo, & veloce. Le mole vanno attorno quattro fiate, mentre che la ruota
maggiorene và $olvna per la ragion de $uoi denti, $imilmente le rotelle, che
$ono immobili nelfu$o diferro, & che $ono di legno caminano con l’i$te$$a
ragione. Ma \‘c danotare, che donde $aranno acquein grand’abbondanza,
non vlfarà di me$tieri moltiplicatione, ne de denti, ne de fu$i, La materia $a
rà di quella mede$ima, che $i fabricano li molini, ma noti$i, che nelle figure
della ruota, ouero $cudo, & nelrochello $on fatti $olamente trenta, denti, &
$ei fu$i pernon $i poter in col<007> picciola forma compartir tanto numero de
denti. A. timpano $odo, di$e$$anta, ouero trenta denti. B. rochelli di quindeci, ouero di $ei fu$i. C. Saracine$ca, che s apre l’acqua. D. manganello con catena, cheilatini la chiamano $ucula. E. ruota grande. L. canale, chericeue l’acqua per mandarla alle mole. F. fu$o ouero melo. G. mole che arruotano. H. rotelle di legno, perbrunir, & lu$trar l’armi. S. fu$i diferro. TRà le due $opradette machine d’arrotare, & brunirearmi; col moto
dell’acqua, & con quello del cauallo, vihà $imilmente luogo que-
$t’altra, che è la terza, che ci fà col mouimento d’vna per$ona, & per
mio aui$o è di bella con$ideratione, percioche la ruota grande voltata dal-
l’huomo fà girar la picciola in proportion $e$tupla, come è à d<007>re la rotella
picciola fà $ei giri intorno, nel tempoche la grande ne fà vn $olo; que$to
auiene, che il diametro della ruota grande è $ei volte tanto, quantoil dia-
metro della rotella picciola. Onde in que$to ca$o $i deue notare, che la cor-
da auolta d’intorno ad e$$e ruote fà quello i$te$$o, che faria $e al fu$o doue è
la rotella fu$$e po$to vn rochello di$e<007>cue, & alla ruota maggiore fo$$e po-
$to trenta$ei denti; mà percioche cotal manifattura riu$cirebbe picc<007>olina,
aggeuol co$a $arcbbe, che $irompe$$e, & in que$to luogo la fune fà quell’-
ilte$$o con quelle $ue piegature rauolgendo$i, che farebbe il rochello, & la
ruota; la onde l’inuentione di cotal mach<007>na è $tata molto artif<007>cio$a, & hà
$imiglianza molto con quello $tromento, che $i chiama Trappano, conilqua
le $i forail ferro, l’azzale, l’o$$o, & altre co$e. Hora alla fabrica, primieramente fa$$<007> vna ruota di$ei pied<007> di diametro
con 12. raggi. & $i rinchiude dentro da due traui al centro della quale s’ap-
pica vn manico diferro con vna piegatura, come$i co$tuma ordinariamente
mà vuol’e$$er que$to $erro bollito nel $oco, & battuto col martello, & non
$aldato di dui pezzi, perche $arebbe nellauorare, pericolo<007>o di romper$i.
Nella gro$$ezza di que$ta ruota viè $cauaro vn canale, per laquales’auolge
attorno la corda $udetta, non molto gro$$a, & que$taincrociata s’attorce à
vna rotella piccolina di diametro d’vn piede, alcentro della quale è fi$$o
immobilmente vn ferro d<007> lunghezza di 4. ouer 5. piedi, da vn capo del
qualc è attaccato la mola, & è di diametro altrotanto, quanto è larctella, ne
punto vuol’ e$$er maggiore, perche l’armi, c<007>oè coleelli, $pade, & pugnali, &
altre $orti non verebbono incauati. Mettono à que$to ferro $im<007>lmente, che in que$to luoco $i può chiamar
fu$o vna di quelle rotelle di legno dinoce, quando però vogl<007>on brunite, ò
lu$trate dette armi doppoche $ono arruotate. Bagnanocon acqua quelcuo
io, $pagna, ò altra co$a $<007>mile, che $tà dauanti la mola, accioche mentre arruo-
tano re$ti $empre bagnata, $<007> come nelle pa$$ate. Mà quelia portion di ferro, òfu$o, ch’entra nella mola è diforma qua-
drata, con vn buco rotondo da quelcapo, doue entrail ferro più lungo, &
L. L, traui po$ti in piedi, che tengonodi dentro di$errata la ruota. †, rotelle dilegno cinoce, che brwni$cono, & lu$trano. *. profilo della mola, col $uo perno didentro. C, rotella pio@ciola, col canale doues’auoglie la corda. D, ruota maggiore di $ei piedi di dimetro. E, manico, ò Vette di ferro, voltato da vn’huomo! F, ferro lungo, che $empre permelo, ò fu$o. G, huomo, che arruora l’armi. H, cuoio, oucro $pagna con che $ibagnala mola. LA pre$ente machina $erue per premer ò follari panni di lana,
le berette di lana, camicie, calze, & altre co$e, & purgarle da
Poglio. E fabrica $e tene molto antica, nientedimeno è in
v$o, & molto frequentata da molti Arri$ti nella _C_ittà d<007> Pado2,
hà la ruota picciola, perche il $uo diametro non è più che $et-
te in otto piedi, per laqual co$a, quando cre$cono l’acque, & $i gonfia il fiu-
me, la ruota viene coperta dall’acqua, & diuenta immobile, perche il me-
lo, ò fu$o, ńon $i può più raggirare nel$uo centro, onde il, follo s’arre$ta di
lauorare. Oltre a ciò par c’habbia vn’altra oppo$itione, & è que$ta, che al melo vi
$iano poche a$cole, cioe di quella, che alzano imartelli, onde il moto loro vic
ne ad e$$er molto tardo, & per con$equenza viene à far poco lauoro al gior-
no. _P_er que$te cagioniadonqũe $i potrebbe fabricar vn’altro de $imili Di-
fici diragioni molto più perfette, & giu$te. Dunque mentre che il fiume,
nelquale vorrai fabricar detta Machina haurà gran dependentia d’acque, $i
farà in que$to modo. _D_uplichera$si il diametro della ruota di quell’altro
ch’era di$ette piedi in circa, & fara$si di quattordeci, ouer più, perche nel
tempo dell’acque gro$$e; la _M_achina non $i artenghi di lauorare; ma perche
anco il moto de martelli, che $i dicon Gioie, $ia più vcloce, & lauori meglio
duplichera$si ancora le a$cole delmelo, lequali erano quattro, & $aranno
otto, & bene a$$icurate. La mi$ure di que$ta machina non mi affaticherò molto in dichiarare, $i
come hofatto in molte altre, perche $i potranno facilmente trouare col $e-
midiametro della ruota della figura di$egnata. Dirò bene che $e i legna-
mi di que$ta machina, come dell’altre, che andaranno collocati nell’ac-
qua doueranno e$ser à punto come quelli, de’ quali è compo$ta la fabrica
de’ _M_olini. Auertira$si ancora, che la ragione dique$ta Machina $i rifferirà
all’a$$e nella ruora, come vogliono imecanici, & $i come in quello due co$e
$i con$iderano, cioè la gro$$ezza dell’a$$e, & diametro della ruota, così in
que$ta $i con$idera la grandezza della ruota, & la gro$$ezza del melo, ma
perche quanto $arà maggiore la ruota ver$o l’a$se, tanto più facilmente e$sa
compirà i $uoi giri, $e ben con più tardo mouimento (come appartien alla
ragion dellaleua) così anco nel melo far<007>a il mede$imo effetto, $e non $i ac-
cre$ce$$ero le a$cole, onde la Machina viene a lauorar molto pre$to, ebene.
In que$ta maniera farãno adũque tutti quei mecanici, i quali int\~ederãno le
teoriche, & lc ragioni delle Machine, &doue in quelle occorrerãno difficol-
A, Martelli con li $uoi denti, ò Gioe, che $i dicano. _B_, gambe della Gioe. C, Cauicchione onde $ono attaecate legambe della Gioe. D, canale d<007> legno, che porta l’acqua dentro della pi@a, doue $tanno
# i panni. E, ruota, che con ca$$ette porta l’acqua nel $udetto cunale. F, pila. G, melo, ouero $ubbio della ruota. H, a$ole attaccate almelo, à gui$a diruota." I, ruota nell’acqua. EPur bella co$a il con$id@rare, in quanti modila vite $oglia fa-
fare diuer$i effetti in molte forme di Machine, come nel tirar
i pe$i per lo piano della terra $olleuatli dal piano ad angoli
retti, cioè tirarli perpendicolarmente in al@o, ouero in altra
maniera re$trignere, ò premere con grandi$sima forza alcu-
na co$a, come$i vede ne i Pi$trini, & nella pre$ente Machina chiamata Sop
pre$$a, laqua le $erue per darillu$tro, & leuaralcune pieghe alle tele, & ad
altre $orti di lauori difilati, quando vengono deltelaio. La perfettion $ua
con$i$te tutta ($icome nell’altre) nella vitè, & nella $ue madre viti, ouero
triuelle, lequali caminanocon la vite, & le $pingono mede$imamente con la
$tanga, & con il laccio dicanape, g<007>randole attorno prima con le mani, &
per l’effetto che fa girar della mano, mettono quelle rotelle $otto quella ta-
uola di$opra, accioche $tiano di$tanti da quelle. _P_ertiche $i chiamano
quelle due tauolone che $oppre$$ano ($icome nel _P_i$trino $ichiama pertica
quella traue che calcha) allequali $ono inchiodate quelle che dicono pan-
che, che $ono quelle tauole gro$$e d<007>legno di noce, beni$simo piolite, &
$icuramente affermate, non con ch<007>odi di ferro, ma con cauicehie di legno,
accioche, quando $ono ri$errate, rendinole panche più li$ce, & piane. Le
viti $ono à vncapo, cioè con vn$olverme, ò helice, & $ono <007>n ca$$ate nel-
la pertica di$otto, con vna intaccatura didentro via ver$o le panche, come
$i vede nel di$egno, ma dall’altra partedoue non e intaccatura v<007>mettono i
cunei, ouero penole che $i dicano, che beni$simo le re$tringano, accioche
non $cornino ne diquà, ne dilà. Le mi$ure di que$ta Machina, $i faranno
pale$<007> con la perticha $egnata di$eip@edi. A, tauola di$opra. _B_, rotelle che tengono di$tante quella, dalle triuelle. C, triuelle. D, intaccatura delle vite. E, pertiche. F, cunei, ouero pennole, chere$tringono nella perticainferiore l’in-
# taccature delle viti. G, chiodi di legno che affermano le panche. H, panche dinoce. I, colui che re$trigne letriuelle. K, pertica di$ei piedi. SI come ho detto altre volte, $i fabricano de’ Pi$trini per far il
vino, le fabriche de’ quali $i po$$ono veder in molti luoghi,
perche $ono $tate anticamente in v$o. Dirò dunque vna co-
$a degna d’auerteuza, laquale e il bæ$amento di detta machi-
na, ouero come incerti luochi $i dice $ocamelo, lauorato, &
fabricato di pietre macigne riquadrate, ò d’altra $orte di pietre dure, le-
qualinon $olamente $eruiranno per far <007>l vino più puro, & nerto, quando
$aranno le commi$$ure loro bene aggiu$tate, & bene $tucate di materia, che
non $i liquefaccia dal vino, ma renderanno la fabrica più $icura, ma$$ima-
mente le due trauidinanti, tengono la te$ta della putica, chiamate in alcu
niluoghi Gioe, ò traue lungo, abba$$erà, percioche mentre quella viene
calcata col pe$ochè dall’altro capo, le tra ui potrebbono venir di$opra, $e
non fo$$e il pe$o delle pietre della ba$e, & anco l’e$$er concatenate <007>n$ieme
$otto terra. Que$to ba$amento dunque dital materia dourebbe e$$er fatto
in tutte le $ortidi _P_i$trini per il vino, & anco in quelli per far l’Oglio. Mala
traue lunga, che và pel trauer$a, chiamata pertica, nella quale con$i$te tut-
ta l’operation della machina è bilicata nel mezo, à gui$a dibilancia, da vn ca-
po della quale vi è la vite tira a ba$$o la pertica col pe$o graui$$imo che và
giù nel pozzo, & s’alza ancora $econdo il bi$ogno, cioè quando hanno pre-
mete legra$pe, & trattone il vino per ilcanale giù ba$$o nella me$a. Le traue,
che $o$tengono con il chiauarolo la pertica, che alcuni le dimandano mae-
$tre, non accade che $i facciano andar molto $otto terra, $icome occorre nel-
le traui dinanzi, perche que$te vengono calcate, & $pinte, non $olamente
della grauezza della materia del $oiamento, ma anco dalla po$$anza della pie
tra, ch’è dall’vn de’ capi della vite, cioè dall’inferiore, che và a ba$$o. Icunei,
che altri dicono chiauaroli, $ono que<007>legni quadrati, che $i mettono nei bu-
chi quadratidelle traui in piedi $otto la pertica, mai detti buchi vogliõ e$$er
circõdati di $opra, & di $otto da lame d<007> ferro inchiodate, acioche m\~etre cal-
cano roue$c<007>ando$i le chiaui, non face$$ero fender le traui. Sc vorremo dun-
que que$ta machina di _P_i$trino, in$ieme della $egu\~ete, (nella quale $i dichia-
rerà alcune co$e più particolari, che nõ $i dice quiui) applicare alla $ua teo-
rica, troua<007>emo e$$er compo$ta della bilancia, & della vite, percicche nel pri-
mo modo la pertica viene ad e$$er bilancia. Eti cunei me$$<007> ne’ buchi delle
Mae$tre, $aranno il centro, & lo $parto die$$a bilancia, quanto dunque
detta pertica $arà p<007>ù lontana dal centro, tanto più facilmente $i premeran-
no le materie po$toui, ($icome pare che vole$$e anco intender Plinio, de-
A, pertica, ò naue lunga armata di ferro. B, cunei, ò chiauaroli. _B_B_B_, buchidoue $i mettono e$$i chiauaroli. DD, ba$amento, ò $oiamonto di pietre dimacigno. E, lame delle traui dinanti, che fortificano i buchi. G, traui, ouero come $i dice in alcuni luoghl Gioe. MM, traui doue vanno li cunei dimandate mae$tre, _F_, lago va$e ouero me$a. S, canale per doue e$ce il vino. †, triuella per raccoglier il vino. V, vite a vna $pira. 8, Madre vite, triuella, ma in que$to luogo $idice $crouola. T, $tanghe, oue gli huomini, ouero vn cauallo po$toui, fanno girar la
# zando ouero abba$$ando ilbi$ogno. P, pe$o graui$simo, che và giù nelpozzo. COn I’operatione dique$to pre$ente Pi$trino, $<007> fà l’oglio di vliua, &
di $emenze di l<007>no. L’vff<007>cio dical machina è d<007> premer gagliardam\~e-
te, mediante la vite, & il contrape$o Prepara$i prit, cipalmenre vn le-
gno, ò traue forti$l<007>ma d<007> quella longhezza che più $<007> può, da vn capo della
quale habbia due braccia, alla $<007>mil<007>t@dine d’alcuni rami d’alberi, & $i pre-
parano, & pioli$cono a modo d’intaccatura, & d<007>f<007>$$ura, che i prattici ditai
Machine $oglion chiamar brancagl<007>a: ma illegno del quale $<007> deue fartal co-
fa è bene che $ia di Ca$tagno, ouero d’Olmo, & in $omma d’ognialtro legno
forte, perche è buono. Que$ta traue d<007>mandano pertica, la lunghezza delle
quale debbe e$$ere almeno di quaranta piedi, ma$l<007>mamente del far l’oglio
di lino, ma quando non $i pote$$e hauertal lunghezza, faccia$idi più pezzi
concatenati in$<007>eme con buone lam d<007>ferro, come $i vede nel di$egno. E
$oltenuta e$$a traue nel mezo da alcune chiau<007> dilegno, lequali $i cauano, &
mettono nel mezo delle mae$tre, & fanno l’vfficio chefa latratina nella bi-
lancia, alla $imiglianza delle mae$tre, $ono collocate due altre traui all’vn
capodella pertica, che con altre chiauite@gonoil capo di e$$a ferme nel $uo
$ito, & $ono ditanta altezza que$te (ch<007>amate da altti Gioe) & le mae$tre,
quanto impotta la metà della lungh@zza della pértica; dico le Gioe, van-
no $otto nel piano $otterraneo otto, ouero noue piedi, concatenati per lun-
go, & per trauer$o con alt<007>e trau<007>: tutta que$ta $otterranea manifattura vien
detta $o<007>amento. La vite è altretanto, quanto è l’altezza delle mae$tre, à vn
capo, il diametro della $ua gro$$ezza, è t<007>e quartid<007>piede, la quale hà il $uo
contrape$o, che tende al ba$$o, ma noti$i, che $e la pertica $ara di quaranta
piedi, la grauezza d<007> quello pe$era per la grauezza di due botte di vino, che
potriano e$$er per libre due mila, & $e la pertica $arà minore, $arà la grauez-
za del pe$o per mille l<007>bre; ma io ho veduto, che nelfar l’oglio $empre v’ag-
g<007>ungono de’ $a$$i, onde <007>o comprendo, che quanto que$to pe$o farà mag-
giore, $arà meglio, perche $arà come motore, che con grã forza mouerà la le-
ua, ouc<007>o, come pe$o di materia più graue po$to in capo della bilancia, $arà
più facilmente tirato al ba$$o, & p<007>ù volent<007>eri andara alluo centro. Ma ac-
cioche il pe$o, & le p<007>etre po$$<007>no facilmente di$cender al ba$$o, cauano vna
mina à gui$a di pozzo, ditanta altezza, quanto ba$ta à capir tutra quella
ma$$a d<007> pietre, alle quali (quando $oranno di due mila libre) metteria$$i
il cauallo alle $tanghe che girano atto<007>no la vite, con vno huomo che lo
guidi, & quando laranno d<007> mille libre metta$$<007> duo<007> huomini alle $tanghe,
A, me$a di pietra di lunghezza di piedi $ette, e mezo. B, canale doue cola l’oglio acll’ vrna. C, vrna, ò tina. D, traui con le $ue lami di ferro, chiamate Gioc. E, traui, ouero mae$tre. F, cunei, chiaui, ò chiauaroli. G, pertica. H, vite à vncapo. I, madte vite, triuella, ouero $croffola. K, bolzo>ni di ferro. L, le pietre del contra pe$o. M, il pozzo, perdoue và ilcontrape$o. MAngano in que$to luogo, $i dimanda quelle Machine, con la quale $i
li$ciano, & lu$tranole tele, ciambellotti, ra$$e, & altre co$e, che nel-
l’arte militare, il Manganos intende vno $tromento per lanciar ar-
m<007>, pietre, & altre materie, come $i può vedere pre$$o d’alcuni Auttori. Etil
pre$ente del quale hò propo$to d<007>d<007>mo$trarne la $igura, & ragionarne, hà
primieramente vna grand<007>$$ima ruota, nella quale caminano di dentro dui
huomini, $ida de$tra, come da $ini$tra; al fu$o della quale è auolra la fune,
laouale dall’vna parte, & dall’altra di$tédendo$i arriua ad alcuni $ubij, & ad
alcune girelle, & quiui rauolgendo$i $ivà à taccare al pe$o che voglion mo-
uere, ilqual pe$o è graui$$<007>mo, accioche calchi bene le materie, che vi fono
$otto po$te auolte at<007>orno ad alcuni legni rotondi. Quando vogliono tirar il
pe$o, per e$$empio, dalla parte de$tra, gli huomini di dé<007>ro della ruota cami-
nano ver$o l’oppo$ita parte, cioè alla $ini$tra, & $imilméte all’<007>ncontro, quá>
do voglionotirarlo dalla $ini$tra, caminano ver$o la de$tra, dalla qual parte
vi $ono due girelle, & vn $ubbio, & dalla $ini$tra vi$on dui $ubbii, & vna gi-
rella, i quali <007>ubbii tutti in$ieme $anno vfficio di girelle, & cagionano tre ca-
pi d<007> corda auanti che $iattacchino al pe$o per laqual co$a, vogliono i teori-
ci, che’l pe$o $i diuidi in tre parti, eccettuando però quel capo chetiene la
girella di$otto attaccata al pe$o laqual fa vna $te$$a col centro del pe$o, &
col centro della girella, percioche que$to caponon diuide altrimente il pe-
$o, ma conil pe$o girerà grauità, chiamo la girella di $otto quella che tiene
attaccato <007>l pe$o, quãdoil pe$o $i $olleua dal piano della terra ad angoli ret-
ti; main que$to luogo il pe$o viene tirato perlo piano didetta terra, & per
non e$$er il $uo mouimento repugnante alla $ua natural grauezza, viene ad
e$$er molto meno graue, ma $ia ò nell’vn modo, ò nell’altro la ragione è vna
mede$ima. Que$te girelle altro vfficio nõ fanno, che di tante leue l’vna $opra
l’altra egualm\~ete di$tanti, per mouer vn pe$o perp\~edicolarm\~ete. Oltre à ciò
il $ubbio, alquale è fabricata quella gran ruota, $i cõ$idera la ragion $ua, che è
dell’a$$e nella ruota, laquale poi finalm\~ete anch’ella $i riduce alla leua. Que$
dunq; dicono i _M_ae$tri, in que$ta Machina, e$$er di molta importãza, è quella
parte chiamata da loro lauoratiua, $opra della quale, & $opra d’alcuni ba$toni
rotondi, che hanno auolte le materie da li$ciar$i, camina quel grãdi$simo pe-
$o di pietre di macigni, \~q$ta parte lauoratiua è come vn tauolato di legname
$olleuato dalterreno, & bi$ogna che $ia per lo meno in lũghezza di quinde-
A, ruota grandi$sima, oue caminano limotori. _B_, huomini che $on li motori. C, $ubbio, ouer melo della ruota, doue è auolta la $une. D, pe$o grandi$simo di pietre. E, parte lauoratiua, onde camina il pe$o. FFF, taglie che hanno vna girella per cia$cuna, con li $uoi perni. GGG, $ubij, che fanno vfficio di girelle. HH, rugoli, ò ba$toni tondi, che tengono inuolta la robba attorno,
# da manganar$i. I, canape che tira hora da de$tra, hora da $ini$tra. IL pre$ente di$$egno è $imile al pa$$ato, & delle girelle, & della
fune, ma nella forza del motore, è differente in tutto; percio-
che in quello gli huomini caminano di dentro via della ruota,
qua$i a$cendendo per vna $cala vanno con mouimento molto
tardo, & con fatica, perche la lieua della ruota è fi$$a nelcen-
tro del $ubbio. Main que$ta pre$ente machina la lieua non $olamente è fuor
del centro di quello, ma anco <007>l motore, camina per più lunga leua, & per il
piano dell’orizonte. In quella gli huomini montano hora da de$tra, & hora
da $ini$tra parte, $econdo che voglion condur il carro, ouero il pe$o. Et in que
$ta il cauallo camina $empre per vn ver$o, ilche è co$a meno fa$tidio$a, & mol
to più facile. Però al$u$o dou’era in quella, $i$$a la ruota, vi$ono po$to in que
$ta dui $cudidentati tanto di$tanti l’vno dall’altro, quanto vi po$$a cap<007>rla
gro$$ezza d’vn rochello di dieci $u$i, ilquale è po$to di $opra del$u$o che $tà
in piedi, & vi è la lieua à cui $i lega il cauallo. Gli $cudi contegono trenta den
ti per cadauno, il rochello in$ieme del fu$o $ono mob<007>li, affine che con vna
$tanga $i tiri appre$$o, ò all’vn timpano, ouero all’altro, & ciò per far, ò cami
nar auanti il carro, ouero farlo ricornare indietro, $tando $empre il motore
nel mede$imo $ito. A. traue, che s’afferma con vna cauicchia. B. cauicchia. C. cauallo legato alla $tanga del fu$o, ilquale camina $empre per vn
# ver$o. D. rochello impiombato del fu$o di dieci caue. E. timpani di trenta dentil’vno. F. fu$o che $ia ritto in pied<007>. G. traue, legata con l’altra traue. A. che $pinge <007>l rochello, ò appre$$o
# l’vn $cudo, ò appre$$o laltro. ALle lagune di$tãti da Venetia cinque miglia, doue termina il $iu-
me della Brenta, vi e fabr<007>cato il pre$ente Di$icio, chiamato car
ro, il quale tra$porta le barche del fiume nella laguna, & $imil-
mente da que$ta nelfiume, per commodo de viandanti; que-
$to carro è fatto di legni quadrat<007>, dui lunghi, <007> quali hanno per
cia$cun capo i $uoi anelli di ferro, per attaccarui gli ancini della corda, et dui
più corti, che ri$errano quelli in forma quadrata, nel mezo della quale ve ne
$onodui altri della $te$$a mi$ura dell<007> più corti, & tutti inca$trati fra loro be-
ni$$imo appre$$o <007> più lunghi in vn $patio di dentro da l quadrato $ono quat-
tro mo$e che hanno <007> $uo<007> perni di ferro, & coni $uoi armamenti diferro di
buona gro$$ezza didiametro, che non auanzino la gro$$ezza di legni, e ciò
perche quãdo le barche vi $ono $opra, non imped<007>cano il mouimento delle
ruote. Que$te ponno hauere nel $uo diametro, la larghezzad vn piede, & per
la gro$$ezza $ua, tre quarti, coni $ui cuchi di ferro, come $i vede nel di$$egno.
Hora il re$tante della fabrica è po$ta in terra, perche il carro è quello, che
corre in sù in giù per l’acqa. D<007>co che viè vn fu$o, in piedi con vu rochello
di $opra, & con due $tanghe chi incrociate pa$$ano per quello, per attacarui
il cauallo, & dar il mouimento à vn timpano dentato, il quale è fermo in vn
modo, che auol geattorno la corda con l’anc<007>nidi ferro per tirar le barche.
La ragione d<007> que$to De$icio con$i$te in due co$e, l’vna nel tirare le barche
con pocha forza, e con gran facilità, l’altra nel carro, che sij di buon legno,
ben fatto, & atto a $o$tener il pe$o; nella prima $i diè con$id erare la ragion
del motore douer$i r<007>fferire alla di$po$ition della leua, perche l’e$tremità del
la $tanga, dou è po$to il cauallo, e il capo della $tanga, don’ è po$to il caual-
lo, e il capodella leua, & il centro del fu$o, doue ella è po$ta, è il $o$tegno,
quanto adunque il motore $arà più rimoto da que$to tanto p<007>ù facilmente
t<007>rerà la barcha; vero è, che vi $ono due altre leue, cioè quella del rochello,
& quella deltimpano, & $i diè notare, che $e la leua delrochello $arà auanza
ta dalla leua del timpano come è adire in proportion tripla, co$i deueno auã
zarei denti del tim pano, quelli del rochello, come per e$$empio, il mezo
diametro del rochello entra tre $iate nelmezo d<007>ametro della ruota, co$i do
ueran’ e$$er i denti del tim pano trenta$ei, & quelli del rochello dodeci. Nel
la $econda $i con$idera la ragion del carro douer$i rifer<007>re all’ a$$e nella ruota,
perc<007>oche l’a$$e è il $uo centro e perno quanto dunque detto perno $arà di
A. carro di legni quad rati con le $ue ruote, le mi$ure del quale $aranno $ecõ
# do il co$tume de’ va$celli. B. $oiamento fatto in forma d<007> angolo ottu$o per doue và il carro. C. ruote di legno di noce, ò di Rouere con i $uoi ferramenti. F. perno diferro di e$$e ruote, con i $uoi armenti d<007> ferro, che $on mede$ima
# mente $egnat<007> con lettere FFF. D. la$tre di pietra gro$$e nel montar del carro. SS. fili di pietre forti. G. anelli d<007> ferro, doue vanno li ancini della corda, che tira il carro con le bar
# che $opra. DD. rochelli $opra del $u$o, che gira attorno il cauallo conle $tanghe, che
# hanno 12. fu$i per cadauno. EE. timpan<007>, che contengono trenta$ei dent<007> per vno. LL. meli doues’ auolgono le corde per tirar le barche innanti, & indie- LA pre$ente ruota $erue per alzar l’ acqua, ma di non troppo al-
tezza, per elleucula $olamente per lo mezo diametro della ruo
ta, come $i vede nella figura quelle ca$$e di forma triangolare,
con que<007> buchi che riceuono l’acqua, <007> quali la mandano al cen
tro di quella, doue anco è $imilmente il perno della ruota che
$i raggira; al qual centro è fabricato vn canale di tauole di larghezza poco più
d’vn piede, che r<007>ceue l’acqua, & la manda in vna burchiella poco lontana
per condurla a i luoghi bi$ogno$i. Al mede$imo melo della ruota ve n’è vn’-
altra dello $te$$o diametro, ma vota nel mezo per leggierezza con li $uoi den
ti di fuora via, laqual $erue per aggeuolar il mouimento della ruota, che al-
za l’acqua, perche inuero da $e $te$$a è molto graue da mouer$i, oltre à ciò dà
il moto come $i conuiene $econdo la vera ragione delle $tatere. Doppo vi
$ono due gran ruote, l’vna di maggior grandezza, che non $ono le $uperio-
ri, & l’altra della $te$$a mi$ura di quelle, que$te $ono fatte equidi$tantial ter-
reno attorno à dui fu$i po$ti in piedi, che s’auolgono ne’$uoi perni, alla mino
re (perche vi $ono le $ue $tanghe incrociate) vi è attaccato ilcauallo, che la fa
girare, que$ta fa girar la maggiore & la maggiore fa andar quella paralella
alla ruota che alza l’acqua. In altro non con$i$te la d<007>$$icoltà di que$ta Machi
na, che nel darle facilmente il moto, ilche come $i faccia è dimo$trato nella
figura con <007>l diametro di quelle ruote, lequali à gui$a di vette cau$ando mag-
gior cerchio nel centro della $ua grauezza, viene il motore acqui$tar più for-
za ouero $i come accade nella lieua volendo$i più facilmente $olleuar vn pe-
$o, bi$ogna aggiungerui altro pe$o, co$i il mouimento delle $opradette ruo-
te. Etancora $i come le’girelle po$te nelle taglie per ragion di $oleuar i pe$i
viene la loro grauità diui$a da numero di quelle, co$i anco nella pre$ente
ruo@a, viene la $ua grauezza diui$a dal numero delle altre ruote. Puo$i diffi-
nir anco laragion $u a per via dell’a$$e nella ruota. che come s’intenda ho ri-
cordato altroue; la fabrica di tal ruota $arà di quella grandezza, e mi$ura
alla qual vorrai alzar l’acqua, bene come$$a; impecciata con i $uoi perni di
ferro bene a$$icurati dalle lame diferro inchiodate, Mala fabrica delle altre
ruote e tanto chiara da $e $te$$a, che non fà me$t<007>eri dirne altro, & le mi$ure $i
regoleranno dal diametro della principalruota, la metà del quale $arà l’altez.
za diuiderai in quante parti più ti piactrà, & que$ta ti $arà norma al re$tante
della fabrica, che per que$ta cagione non mi affat<007>cherò altrimente de$criuer
A. ruota fatta di ca$$e triangolari, che alza l’acqua. B. canale di legno, ò d<007>tauole, che conduce l’acqua nella burchiella. C. burchiella. D. altra ruota dentata, & paralella alla $uperiore fitta nell’i$te$$o melo. EEEE. perni di$erro conle $ue lame inchiodate. F. cauallo attacato alle $tanghe. G. altra ruota dentata. H. ruota di fu$a. I. coperto dilegnami. LA bontà, & facilità della pre$ente Machina con$<007>$te nella vite,
& nella rauola, che alcuni chiamano piano, laqual tauola viene
con vn capo premuta dalla vite, & ambe due que$te co$e lono
quelle dimaggior importanza. Et pr<007>mieramente dirò della vite, che vuol e$$er fatta di me-
tallo, gettata, perche viene meglio, & più netta, $e ne può fare diferro, ma
non $ono co$<007>buone, ma vogliono e$$er fatte que$te vitià quattro cap<007>, cioè
con quattro $pire, helici, ouero vermi, accio che ilmouimento $uo $<007>a più
pre$to, percioche $e fu$$e fatta in altra maniero, come $arebbe à vn capo,
ò a dui più tardamente $<007> mouerebbe, la onde $eguirebbe che’l Mae$tro cal-
cando con la mazza la vite conuerrebbe circondar que$ta tre volte attorno
& <007>n quella à vn capo vna $ol volta, è più pre$tamente. Qué$ta vite va pur
dentro della $ua madre farra dal mede$<007>mo metallo, laquale non la$cia pa$$ar
la vite di $opra dal $uo trauer$ale. Ma la tauola, ouero piano che $<007> dica vuol
e$$er anch’e $$a gettata di metallo, accioche venghi più li$cia, come quella
c’hà da calcare egualmente le lettere. Diferro non $arebbe buona, perché
non $<007> potria tirar col marrello egualmente piana, potrebbe$<007> far di pierra,
ma que$ta è frangib<007>le, anco di legno, ma è manco buona, $<007> conie quella di
pietra è maneo buona di quella di metallo. Machi pur vole$le la tauo la, &
la vite di legno facciala di vliuo. La vite nella parte inferiore ha vna bu$$o la
fatta in forma quadrangolare diferro, laqual altro non fa che tenir $u$o, con
la corda il $opradetto piano, & la bu$$ola di cotal forma quadrata, accioche
meglio calchi il primo, mediante vn piron fatto di piramidal forma di accia-
io, & è colcapo più gro$$o affermato in vn buco con vn altro pironcino, che
è nel tronco della vite, in quella parte, che può entrar due d<007>ta nella bu$$ola.
Sotto di detta machina nell’ altezza di duoi piedi, e mezo, nella quale potrà
facilmente vn huomo operare v<007>$arà collocata vna tauo’a con le $ue $pon-
de per larghezza di tutta la machina inca$trata in quei legni po$ti in piedi,
che tengono in$<007>eme tutta la fabrica ri$errata. Sopra di que$ta tauola camina
il carro, dentro del quale $ono rinchiu$<007> i ponzoni delle lettere, è guidato
dall’ operantecon vn manico che auolge mediante vna cordail molinello at-
torno indietro, & innanzi, $otto di que$to carro $ono alcuniferri per lo lun-
go, $<007> come mede$<007>mamente vene $ono nelia tauola alcuni altri, $opra de
quali (quando $aranno vnti con oglio) $correfac<007>lmente ilcarro. Quando
l’o perante con la mazza di ferro da due volte alla vite, & tira conil manico
La ragione adunque di que$ta machina dipende tutta dalla compo$<007>tion
della vite, & di quella dell’ a$$e nella ruota, dalla v<007>te à quattro capi, come hò
detto, che fa tutta l’operatione dalla parte di $opra, & dal molinello, perche
piglia l’origine $ua dall’a$$e nella ruota, come ho detto, dal qual a$$e, come
s’intenda mi ricorda nella machina del carro delle Zaffo$<007>na hauer dichiara-
to. Delle viti $<007>milmente, & delle $ue ragioni nel princ<007>pio di que$to l<007>bro
ho dichiarato, quelle che hanno il mouimento loro più cardo, & quelle che
I’hanno più veloce, $<007> come è la pre$ente, del pre$ente torchio, che dicono à
quattro capi. La ragion delle quali, benche alcuneo, ma più propriamente
alla leua $<007> po$$ano attribuire, & que$te viti, & delle differentie loro, & come
$<007> facciano, dirò vn giorno particolarmente, non e$$endo que$ta materia $tz-
ta trattata d’alcuno quanto <007>l bi$ogno richiederia, benche Giacobo Be$$on
A, vite di metallo a quattro capi. B, mazza di ferro f<007>$$a nel tronco della vite. C, tronco della vite, & $<007> vede nella $<007>gura à ba$$o il pironcino dou’entra nel-
# la bu$$ola. D, bu$$ola fatta diferro. L, buco didetta bu$$ola $egnato di punti. Z, piano di metallo $o$pe$o dalla bu$$ola con lecorde. E, carro doue $tanno le lettere che $<007> $tampano. FF, ferrinella tauola, doue camina il carro, & è dibi$ogno, ‘che $<007>ano anco $ot-
# to di quello. G, ca$$etta oue $<007> $tampa la tinta di negro fumo, oglio di lino cotto, & raggia. M, mazzi di pelle $ottili, con quali $<007> bagnano i punzonidelle lettere. N, molinello col manico di ferro. N, vn’altra volta $<007> vede il detto molinello, pa$$ar con la corda per il buco della
# tauola. T, telaio di ferro, che $<007> mette dentro ilcarro, nel quale $<007> comparti$$e le lette-
# re, & $<007> fermano con penole, ouer cunei di legno, & con alcune viti. V, viti piccoline, che affermano il detto telaio. BElli$$<007>ma, anzi marauiglio$a, è la fabrica del Filatoio ad acqua, per-
cioche $<007> vede in e$$a tanti mouimenti di ruote, fu$<007>, rotelle, & altre
$orti d<007> legni per trauer$o, per lo lungo, & per diagonale, che l’oc-
chio vi $<007> $mari$ce dentro à pen$arui, come l’ingegno hnmano hab-
bia potu to ca pire tant a varietà di co$e, di tanti mouimenti contrarij
mo$$<007> da vna $ol ruota, che hà il moto innanimato. Quali Filatori non pur $ilano la $eta, cioè l’auolgon attornoi na$pl, ma la intor-
ceno più, e meno $econdo il bi$ogno, $<007> per lauorarla, come per te$$erne i panni
di $etta; Primieramente ha qne$ta Machina <007>l motore gagliardo, che è l’acqua cor
rente, la quale $<007> inchiude in vn canale, con la $ua porta, & l’argano per aprirla, $<007>
come è co$tume di fare ne i Molini terragni, & dar il mouimento alla ruota. Que
$ta quanto $arà magg<007>ore, tanto $arà al propo$<007>to, ma non però tanto che le pale,
ouer pinne, delle quali è circondata la ruota, $<007> come nelle altre, non pe$chino al
meno quattro di e$$e nell’acqua. Oltre a ciò bi$ogna auertire $e’l $<007>ume correò da
de$tra, ò da $<007>ui$tra della tua per$ona perche non <007>n tuttii $<007>ti $<007> può far girare il Fi
latoio dalla banda de$tra, la onde fa me$tieri collocar i denti del timpano; che $ta
paralello alla ruota, nell’ <007>$te$$o fu$o, ouero difuora ver$o la ruota, ouero diden-
tro ver$o la ghirlanda, perche gira in dui diuer$<007> modi. I canali $<007>ano ben fatticon
le $ue $ponde di pietre duri$$<007>me come$$e tra loro, & bene $prangate di arpe$<007> di
ferro impiombati, accioche I’acqua che qualche $piracolo, pel quale ella pote$$<007>
e$$allare non $uoni della $ua forza. All’altro capo del fu$o, dou’è la ruota viè il
timpano, ò $cudo (ch’io di$$<007> di $opra paralello) di quaranta denti, ilquale fa gira-
re vn rochello a piombo di dieci tacche, & di $opra da que$to rochello viè vn’al-
cro $cudo pe’ltrauer$o, di minor grandezza del pr<007>mo, che tiene trenta$ei denti,
il quale fa girare vn altro rochello dinoue tacche $opra di e$$o pe’l trauer$o in vna
mazza diferro, ma dall’altro capo dique$ta mazza viè po$to in vn’altro rocchel-
lo di dodecitacche, ilquale fa gtrare in vna ruota dentata, con denticento, e ot-
to di dentro via della Machina attorno, della quale vi$on po$ti molti legni, & l’ -
albero nelmezo che $<007> ragira col $uo piron di $opra, & d<007>$otto, è per ciò tutta que
$ta Machina dimãdata ghirlanda. Percioche dall’ albero $<007> par<007>ono à gui$a di $tella
otto legni pe’l trauerio ver$o la ruota, & e$cono per alquanto $patio fuori di
quella, di modo che $opra l’e$tremità loro s’innalzano altri otto legni chiama-
ti colonell<007>, che vanno a congiunger$<007> nella parte di $opra dell’albero, in vn’al-
tra ruota $<007>mile alla inferiore di altretanti trauer$<007>, & $e la ghirlanda $arà
molto alta, $eruendo à dui, ouero più ordini di na$pi, vi $arà dibi$ogno vn’altra
$<007>mil ruota con altre tanti $<007>mili trauer$<007>, nel mezo di quella per a$$<007>curar<007>co-
In $omma di tutt<007>gli altri mouimenti di rotelle, $telle, na$pi, rochelli, &
fu$<007>, $<007> po$$ono dire contener tutte le rag<007>oni, che $<007> ricercano nella teorica di
qu $te Machine, eccettuando però il mouimento della vite, & quella delcu-
neo, & della taglia, come $<007> potranno chiar<007>re da di$cor$<007> fatti $<007>n’hora, & da
quelli che per l’auenire $<007> $aranno perfare. A, argana per aprir la porta, doue entra l’acqua nel canale. X, canale. B, ruota, $<007>mile à quella de molini ter ragni. C, timpano, ouero $cudo con denti quaranta. D, rochello in piedi con dieci tacche. E, $cudo, ouero timpano miaore, che hà denti trenta$ei. F, rochello con noue tacche. G, rochello dall’altro capo della mazza diferro, che fà andar la ghirlanda
# contiene dodeci fu$<007>. H, ruota della ghirland a contiene denti cento, c otto. I, albero con li $uoi perni di $opra, & di $otto. K, colonelli in piedi che po$$an $opra i trauer$<007> della ruota, tutti i legni $e-
# gnati. L, $ono dimandati $erpi. M, $traff<007>nazzi, co$<007> chiamati contra pe$ati della corda per la Girella, con vn
# pe$o di piombo. SS, girelle fitte nell’albero. A, rochello col capelletto. L, capelletto $tagnato con le $ue braccette, & con gli occhietti. B, fu$o del rochello di forma quadrata. C, calcagno del fufo. D, vetro rotondo à gui$a di ca pello. E, a$$icella, chiamata cochetta, che ritiene con vn pironcino il fu$o del
# rochello. F, ruotela chc haue otto bolzonelli, oucro raggi. G, Stella fi$$a nella rotella mediante certe punte diferro, collocate in vn
# ra$$ello quadrato nel mezo di quella, la quale $tella contiene diciot-
# to raggi. H, $tella minore difotto quella, che contiene dodeci raggi, nella quale
# và l’vn piron delna$po, ma neldi$$egno è fallato. I, men$ole, modiglioni, ouero Zalloni affer mati di dentro dallicolonelli. K, buco nell’altra men$ola, doue và l’altro fu$o del na$po. F, ruotella per terra, accioche $i vedano le punte di ferro di forma qua-
# drata inca$$ate, col ta$$ello, da vn pironcino ò chiaue nella ruotella. R, chiaue, che tiene inchiauate le dette punte. Ponticelli che tengono ferme le cochette. O, cauallette, $otto la canna di vetro, che rongono per drittura il filo
# della $eta. M, na$pi che tengono $ei bi$ti di $eta. Z, cintura di corame, che $i mette di fuora via dalli fu$i de’ rochelli, per
# intorcer la $eta. YY, Spatio chiamato vargo fra l’vn colonello, el’altro con vn’ordine di
# na$pi, & de rochelli, & $e più ordini dina$pi, & de rochelli $i chiameran
# più varghi. II Torchio có ll quale, & con i rami intagliati $i $@ampano Di$-
$egni è fattoin ral maniera. Primieramente $i preparano dui
legni lauorati altorno di quella mi$ura, che comporterà la grá
dezza delle $tampe, che non habbiano groppi, ne $ignali alcu-
no, & $iano fatti politam@nte, come $arebbe à dire di bo$$olo,
ouer di Pero, accioche mouendo$i po$$ino egualmente premer la carta. Sono
collocati poi dentro da vno tellato di tauole paralelle $i fattamente, che fra
l’vno e l’a ltro vi po$$i entrare vna tauoletta del mede$imo legno, & con le
mede$ime qualità, benche $trettamente, $opra laquale vi $i pone il rame in
cagliato conle $ue circo$tanze, come dirò di $otto, & mediante l’aiuto di
quattro raggi, che e$con@ dal centro, cioè dal capo di vno di e$$i legni, &
dal morore che raggira intorno que$ti, rendono la carta impre$$a di quella
Imàgine, che $i ritroua e$$er incauata nel rame. Ma è dibi$ogno che i $opra
detti legni s’affe<007>mino con le loro te$te, & con alcuni $cagnel<007>, pur del me-
de$imo legno, nel$o pradetto telaio; & in cotal modo che $i po$$ino allarga-
re, ri$t rignere, & leuar fuoria bene placito no$tro. Que$ti ba$toni rotondi
adunque $aranno quelli, da i quali dependerà tutto l’artificio di detto tor-
chio, in tal modo mouendo$<007>, in qual $ogliono perauentura due leue oppo-
$te l’vna à l’altra $pinge $i a dietro il pe$o. Per laqual co$a $i cono$cerà chia-
ramente la pre$ente Machina e$$er compo$ta, non pur dell’a$$e nella ruota,
come ho accennato di$opra, ma ancora della lèua. La onde c<007>o cono$@u@o gl’lnte lligenti, & prattici, $a pranno non $olamen-
@e facilitar le licue cau$ate da i diametri de i legni $udetti, con l’accre$cimen-
to della ci conferenza di ell<007>, ma anco moltiplicar la forza al motore, talmen-
to che quella d’vn p<007>cc<007>ol fanciullo po$$i e$$er à ba$tanza, con l’al ungar i rag-
gi di quelli dalloro punto fermo ad angoli retti, & à guila di $tatera. Anc or
che la tauoletta ri@ordata di $o pra ricerch<007> d<007> e$$er molro dritta, & pia@a, pur
tuttauia s’aggiungon delle car@e auant<007>che $i ponga il rame, poi la carra ba-
gnata alquanto, c<007>oe humida, $oprau<007> <007>l feltre netto, $enza buchi, & eguale,
accioche $entendo$i la carta oppre$$a da quello, rende la imagine meglio im-
pr@$$a. S äbilno adunquecon que$te poche parole il @orchio in luogo $tabile,
e fermo, che non $i moui, ve<007>rò d<007>cendo alcune $orti di rinte che $i co$tuma
hogg<007>dì. Però @unque p<007>gli$i gu$ci d<007>n@ci, ouero dimandole amare, ouero
negro fumo, ouero feccia di vino, ò feccia di malua$ia, & que$ta è piu in v$o,
macina@ con l’acqua prima $o pra vna pietra d<007> po<007>f<007>do beni$$<007>mo, poi quan-
Ma que$te $tampe di rame $ono intagliate in due maniere, però vi è di-
bi$ogno di molta auertenza; perche ouero $ono intagliate col bolino, ouero
con acqua da partire, che $i chiama acqua forte, quelle, che $ono fatte col bo-
lino, ò hanno il taglio minuto, & poco fondato, ouero hanno il taglio gro$$o,
& a$$ai profondo. Ma le $tampe di taglio minuto non pur ricercano la carta
$ottile, & alquanto hura<007>detta, per imprimerla, ma voglion e$$er nettate con
la palma della mano leggiermente, accioche manco $i logorino. Et quelle dal taglio gro$$o è profondo ricercano nó pur la carta più gro$-
$a, & bagnata, ma anco il bombace per nettar$i, quando $i hanno $tampate,
& finalmente con oglio commune $i tengono vnte, accioche non $i ruggini -
$cano. Quando $i vleranno ver$o le $tampe le diligenze $opradette, non è
dubbio alcuno (dico d<007> quelle fatte col bolino) che non $i cauino mille carte
$tampate, & con vn poco di rito camento anco due milla per cia$cuna $tam-
pa, il che non auerebbe di quelle fatte con aqua da partire, perche $e ne ca-
uarebbe molto m<007>nor numero. A, rotoli, ò ba$toni rotondi. B, $cagnelli, che chiudono le te$te di quelli neltelaio. C, tauoletta che và nel mezo fra li ba$toni, $opra laquale $i mette il rame. D, feltre. E, garzone, the $calda la $tampa di rame. F, famiglio che di$tende le carte $tampate, perche $i a$ciughino. G, colui che $tampa le carte voltando attorno li ba$toni con i raggi. H, raggi, che de$tano dal centro. T, carta bagna ta, & calcata tra due tauolette, con vna pietra. V, telaio bene inca$$ato in$ieme. P, va$e di tinta. R, ba$amento del telaio, bene affermato in terra, accioche la Machina
# non $i moui. S, tauola doue $i tengono la carta bagnata per $tampar $ubito. NNn è dubbio che la pre$ente Machina và $otto l’a$$e nella
ruota, laquale finalmente $i @icouera $otto l’ombra della
leua; p@<007>ciochei Vetti, @uero manichi che volgano le ruo-
te (mediante il motore) i quali $on futine’ centri loro cau
$ano quei girinel moui nento circolare, che $i po$$ano con
ragione affermare e$$er diametridi cerchio, veduto ciò ho
detto più volte, come $i debbe intendere la propo<007>tione che hà il mouente,
al pe$o, che <007>n vero quiui è dib<007>$ogno di poca forza, ma $i bene d’ingegno,
& d’indu$tria in accomodar le ruote, che $corrino facilmente. _S_i po@@ia an-
co r<007>ferire (ri$petto alla poca forza di que$ta Machina à quei diuer$i effetti
de i moti contrarij) che fanno diuer$icerchi per ordine congionci <007>n$ieme
da’ quali ancora ne na$cono varie $erri di horologi, $i come anco varij mo-
uimenti d<007> figurette che caminano $op@a d’alcun piano, fe$teggiando con
marauiglia de’ riguardant<007>, na$condendo la eagione, & mo$tran$i $o lamen-
te l’effetto, come $<007> vede nella pre$ente Machina, laquale $tando chiu$a, &
ferrata in$ieme, & affermata in piedi, gu<007>dando glio peranti i manichi, ò
vetti, $i vede v$cirne il piombo lauorato, cioè $cauato, & per vn’altra parte
v$cirne i ritagli, & il fo prauanzo di e$$o per la qualco$a non $apendo$i le
co$e didentro della Machina come $t<007>ano, fa pigliare a’ riguard anti mara-
uiglia. Ma accioche que$to ordine meglio $i cono$ca, ne ho di$egnate tre
tauole, con quella magg<007>or chiarezza che $ia po$$ibile, per l’intendimen to
loro, è ben vero che tra mo@te $imile machine ch’io ho veduto, que$ta è
delle più belle, & delle p<007>ù ornate, benchegh ornamenti loro $eru<007>no più
to$to alla bellezza, che à l’v$o loro, auenga che $olaméte le ruote $iano quel-
le, che operando lauorano il piombo, lequali hanno i luoi pern<007>, che potre$$i
mo <007> agioneuolmente dimádar a$$i, quelt<007> perni, ò a$$irichiedono e$$er fatti
d’vn $olo pezzo in$ieme có la ruora, & battuti, come $i dice, con e$$e ruote, &
di buono acciaio. Puo$$ene fur anco di quelli che $ono boll@@i, & $al dati pre$
$o la rota, ma non $a<007> áno molto durab<007>li, ne $taráno mai al parágon di quelli
fatti d’vn $olo pozzo. Sono poi detti perni nella $uperior parte loro di fortu
na quadrata, accioche <007>n e$$a parte s’accomodi quel manico per girar le rote
attorno, quádo è chiu$a la machina. Que$te rote $i vedráno di détro della ta
uola affermate có <007> $uo<007> pironi, & anco <007>n profilo col $uo man<007>co fuori di e$$a
tauola. Nell’altra tauola rappre$entante la parte di détro $i vedono 7 buchi
rotódi, $i come anco nella prima, de’qualidue mezani $eruó permetterui per
ni delle rote, i quali háno d’<007>ntorno gli orli d@otone, accioche $i máteng<007>có
La mi$ura di que$ta Machina è fatta con la $cala di once quattro, $e-
gnata nella parte inferiorc del di$egno. A, ruote col $uo perno, ouero a$$e d’acciaio $tabile. B, vite, ch’entra per lo canale di $o pra della prima tauola: _B_, laqual vite haue dal capoi ma$chi $egnati. M, per re$tringer le ruote. CCCC, quattro buchi doue entrano quattro viti, $imili alla vite $c
# gnata. _C_, che $errano la Machina in$ieme. D, canale di forma quadra, doue cntra la vite $egnata. D, per affermar l’Edificio $opra alcuna tauola. EE, buchimezani con l’orlo diottone, dou’entrano i perni delle
# ruote. F, canaletto per doue e$ce il piombo lauorato. _G_, buco, per doue e$cono i ritagli del piombo lauorato. H, manico, ò vette con ilquale s’auolge attorno leruote. LA pre$ente Machina, laqual $erue, come $i vede, à pe$tar il
carbon per l’v$o di farne la poluere per le artigliarie, &
pergli archibugi, non è differente molto da quella, già de
$critta per auanti, che infrange la Vallonia, in altro, che nel
l’e$$er due Machine mo$$e da quell’i$te$$o motore. E ben,
vero, ch’e$$endo diui$a la forza del motore in due parti, viene cia$chedu-
na di que$te a perder la metà della forza, onde le macine non veng ono
a calcare il carbone con molta forza, ne con troppo velocità, percioche
mentre la ruota viene mo$$a dall’acqua vna $ol volta, la macine di cia$cu-
na machina, caminaintorno vna terza parte della $ua circonferenza. Po-
niam ca$o, che la macine andando d’<007>ntorno al$uo fu$o faccia vn giro di
dodeci piedi, dico che detta macinc non harà fatto giro più che per
quattro piedi, ma quefta tardanza in cotal moto è molto al propo$ito,
perche gli operarii, & mae$tri, po$$ano meglio gouernar ilcarbone riti-
randolo, & riuoltandolo $econdo ilbi$ogno opportuno, $i come mede-
$imamente non hà dibi$ogno di molta $ottigliezza (ma$$imamente per
l’v$o dell’artiglierie) come è nece$$ario l’e$$er molto pe$ta, & infranza la
Vallonia Hauendo adunque come ho detto que$ta machina dibi$ogno,
non di molta velocità, $i ha fabricata in modo, che tutti li quattro $cudi,
che $on fuori del melo della ruota, nella parte $u periore, comeanco li $uoi
cre rochelli, $ono d’vn wede$imo numero de denti, come quelli d’@n i$te$
$o numero di fu$a, & è che ilcudi contengono trenta$ei denti per vno, &
rochelli dodeci fu$a per vno. Ma lo $cudo maggiore ch’è nel melo della
ruote contiene cinquantaquattro denti, & il $uo rochello contiene dici-
otto fu$i, nientedimeno hà quella ifte$$a proportion con i denti del $uo
$cudo, quale hanno i fu$i de glialtri rochelli, alla proportion de’ denti de’
$uoi $cudi, percioche il 18. in 54. entra tre volte, $i come entra tre volte
il dodici neltrenta$ei. Il melo della ruota (che melo $i chiamerà da qui innanzi quando gli
farà collocato peril piano, à differéza di quello che $tà ritto in piedi che
$i chia merà propriamente fu$o) farà lungo $edeci piedi, & la ruota hauerà
tredici piedi di diametro in acqua commune fatta in quel modo, che $ono
le altre. I fu$i che ftanno ritt<007> $aranno di quell’altezza, che comporterà il
$ito del luogo, co$i anco i meli frà po$ti nelli tre fu$i $aranno di quella lun
ghezza, che comporterà il $emidiametro della me$a, cioè quel muricciolo
$opra del quale camina la macine, con altrotanto $patio che facci me$tie-
rial Mac$tro che và d’intorno à quella me$$idando il carbone. Le ma cinc voglion e$$er di pietra hi$triana,’ di tre piedi di diametro,
dell’i$te $$a ancorá $arà fatta la me$a di $otto, doue và il carbon, la materia
dellegn ame è $tata detta altre volte; I perni de i fu$i $ian fatti di’ ferro à
gui$a di g hianda, accioche vadino più leggiermente bilicando$i, & le $ue
bu$$ole, n elle quali $i voltano $iano fatto dimetallo: E$$endo la ragione
d<007> que$ta, la mede$ima con la pa$$ata, nomata di $opra $i riporterà dunque
la dichiaration $ua à quella: A, fcudo maggiore contiene cinquantaquattro denti: _B_, rochello che contiene d<007>$dotto fu$r. I, perno di ferro à gu<007>$a di ghianda, nella bu$$ola di metallo. CCC, rochellinella parte di $opra, che contengon dod eci fu$i per vno DDDD, quattro timpani, ò $cudi egualidi trentalei denti per vno. E, melo che hà dall’altro capo laruota: H, ruota in acqua: FF, macine di pietra hi$triana: GG, me$a della mede$ima pietra, doue $i pe$tail carbone: DOppo l’Edificio, con il quale $i pe$ta il carbone, $eguitail
pre$ente, conilquale $i pe$ta la polnere, indifferentemen-
te, per gli archibugi, artiglierie, & altri $tromenti, ò machi-
ne da fuoco@ Nella pa$$ata figura le mac<007>ni pe$tano grando
circolarmente per lo piano della me$a, a$$ai velocemente;
ma nella pre$ente pe$tano alcu ni legni quadrati, có le lor te$te armate di
buon metallo, i quali $ono perpendicolarmente rinchin$i in alcuni tellari
dilegno, & $on chiamati pe$toni. La onde pe$tando que$ti con la grauez
za del $uo moto naturale, ver$o il centro del mondo ne $eguita, che la
pre$ente machina euidentemente $ia di maggior forza di quell’ altezza.
Di cotai diffieii per pe$tar alcune $orte di minere $i $ogliono $eruire gli
Alamanni, $i come pone Giorgio Agricola, delle quali gl’indu$trio$i
Mae$tri, & ingegneri, per diuer$i commodi, & bi$ogni, hora aggiungendo
hora diminuendo, $econdo i luoghi opportuni $i fogliano $eruire. Ilpre
$ente ordigno è a$$ai bello, & facile, & talmente chiaro, ch’ogni mediocre
Mae$tro lo $aprà fabricare; percioche non vi e$$endo altro, che’l $uo Me-
lo con alcuni denti piani, & la ruota che và in acqua, della mi$ura, & $imi-
glianza di quell’altra, laquale col $uo proprio moto $oleua dui ordini di
Pe$toni, che pe$tano in alcuni va$i, ouero pile $otterate fino al loro la-
bro nel terreno. Se ne potrà metter anco più di dui ordini, quando buo-
na quantità diacqua, argumenterà gagliardame@te la forza della ruota.
Oltre à ciò $i può per altro modo aggeuolar il moto di quelli, quando
s’oggiungerà al melo predetro vn’altro $imile paralello, con altrittanti
denti, ouero a$cole, che alcuni $e li chiamano. Percioche non e$$endo
altro que$te a$cole, nel pr<007>mo melo, che tante leue, & che operation fan
no $i ha detto altroue, & che ri$pondenza habbiano con la leua della ruo
ta, laquale vincerà di forza con la $ua longhezza. La cort ezza delle leue
del melo, in quel numero de grad<007>, che ne ri$ulterà diuidendo la leua
maggiore per la mincre, $icome ho ricordato nelle ruote de molini.
Ma ritornando al $econdo melo dieo, che le $ue leue moueranno il $e-
condo ordine de’ pe$toni, in que$to modo, che mentre la rueta andrà
attorno, and ràilfuo melo con le a$cole in$ieme, que$te alzeranno <007>l pri-
mo ordine de pe$toni, & nell’i$te$$o tempo alzeranno anco le a$cole del
$econdo melo, le quali finalmente $olleueranno i Pe$toni del $econdo or
dine; & ancor che il primo melo pote$$e alzar tutti dui gli ordini de’ Pe-
$toni, pur tuttauia $i renderebbon difficili, & portera $eco difficoltà,
per la grauezza di quelli. La ragione di ciò $arà in pronto, cioè che le
leue $i moueran l’vnacon l’altra nell’e$tremità loro molto più facilméte,
A, pe$toni dilegno di Carpene diforma quadrata. B, te$te di metallo con lequali $i armano quelle con la $ua pennola. C, v@$i, ouero pile, ne’ quali $tà la poluere. D, melo con le a$cole in croce, di lunghezza di venti piedi. E, a$cole, che vanno $errate ne’ pe$toni. F, $econdo melo della mcde$ima forma del primo. G, rnota di tredici p@edi di diametro. SSS, telari de’ trauicon le $ue lame di ferro, che rinchiudono i pe-
# $toni. † lame diferro, inchiodate nellate$ta del palo. DIaltra man$era, che non $ono le pa$$ate è fabricata la pre$en
te Machina veramente ingegno$a, e facile, degna delle in-
ucntioni Alemanne, & è pur diferro, eccettuando le vite,
laquale med e$imamente $i disfa, & ritorna in$ieme per va-
ler$ene in moltiluoghi. A que$ta non fa me$tieri <007>l moto
diuer$o cau$ato da pe$i, ne da grauezza a’cuna, che $uol occupate le $tan-
ze, ma vi $i dà il moto con vn ordigno chiamato da Vitruuio lingula, &
da noi $pennola fatta d’acciaio, temprata beni$$imo, & battuta $ottilmen
te, laquale con moltigiramenti è affermata d’intorno à vna mazza difer-
ro, & ri$errata mede$imamente dentro da vn tamburo di ferro, di mag-
gior larghezza che non importa lo $patio dei rauolgimenti di quella, ac-
cioche $i po$$i allargare quando $i $carica. Ma quando è dibi$ogno cari-
carla mena$i intorno <007>l manico della vite $in tanto, che lacorda $i di$ciol-
ga dal tamburo, laqual corda con vn de’ $uoi capie inchiodata à quello,
& corri$ponde di dèntro per drittura alla inchiodatura della $penolla,
auolgendo$i poi per tutti @ Vermidella Vite, $i fa@tamente, che anco la
$pennola di dentro dal tamburo $i viene à ri$t rignere attorno la mazza,
$tando però ferme le altre ruote (quando $i carica, $i come nelle altre)
mediante quella iinguetta anch’e$$a d’acciaio, ma più piccolina, laquale
è dalcapo più largo della vite (perche è di forma piramidale) che hà la
<007>uota di dentrouia pre$$o à $e $tc$$o. Anziè nell’i$te$$o fu$o della vite, la-
quale come ho detto è piramidale, affini che $cari@ndo$i più facilmente
$i di$ciolga dalli Vermi, ritirando$i dietro la $pennola, quando $i allarga,
& auolgendo$ela attorno il tamburo. Percioche con que$to mouimento
$i muoue la ruota in$ieme con la vite, & fa andar il $uo rochello, che hà
dall’altro capo del$uo a$$e vn’altra ruota, che camina ancor c$$a; mede-
$imamente que$ta fa girar il $uo rochello $uperiore, à mezo il fu$o, del
quale vi è vn’altra ruota ch’a identi di dentro, per poter far andar l’vlti-
mo roche llo in piedi, in cima del quale è po$to il tempo, detto altte vol-
te; Maritornando ali’a$$e della vite dico, che vi è po$ta vn’altra ruota
paralella, & poco di$tante a quella pre$$o la te$ta della vite, & è della me-
de$ima grandezza, ò poco maggiore, & $ono ambedue per pendicolari,
que$ta e$ce fnori di vn lato della Machina, & fa girare due altre ruote
c’hanno ilor denti da vn lato di e$$e perpendicolari, l’vna di$opra, l’al-
tra di $otto. Que$te tre ruote $ono diegual grandezza e$cono da’loro
centrii $uoi a$$i diforma quadrata, per metterui dentro gli $piedi, i quali
$ono della $te$$a forma, accioche renghino lecarni, che non $corrino at-
torno. Finiti i riuolgimenti dalla corda d’intorno la vite, torna$i dinuouo col
manico à caricarla cótinuando que$to fin tanto, che $i cono$cano le viuan
de e$$er cotte. Et $i deue auertire, che quanti più riu olgimenti faranno,
& la $pennola di dentro il tamburo, & la corda d’intorno la vite, tanto mã
co volte $i douerà caricare, perche con$umerà più tempo di$uolgend o$i
e$$a corda. Et perche in que$ta occa$ione non vi occorrendo ragioni di
pe$i, ne di grauezze, ma $elamerte mouimenti leggieri, & contrarij $i ri-
porteranno alla dichiarationed lla primiera Machina di que$te.
La mi$ura della pre$ente Machina, può hauer dialtezza vn piede, e mezo
& da que$to $i potrà trouar chi vole$$e le proportio ni di tutti gli altri $uoi
membri. A, tamburo, ò canna diferro, che hà rinchiu$a di dentro la $pennola P, lingula, ouero $pennola d’intorno alla mazza. B, vite di legno di bo$$o, ò di pero, con la linguetta per te$ta. S, linguetta, & anco $pennola, come nelle pa$$ate. M, ruota che cuopre la linguetta, & haue 63. denti. C, rochello girato da quella tiene $ette fu$i. D, ruota al mede$imo fu$o del $udetto rochello haue cinquanta-
# quattro denti. E, rochello girato da que$ta haue $eifu$i. F, ruota nel mezo del fu$o $uperiore contiene quarantaotto denti. G, rochello guidato da quella, il quale viene temperata la $ua ve-
# locità del tempo tiene feifu$i. H, il tempo che tempra il mouimento delle ruote. I, ruota nel mezo fra le due po$te contiene denti trenta$ei. K, ruota di $opra anch’e$$a contiene trenta$ei denti. k, ruota di $otto contiene vinti$ette denti, & quefte t\~egono gli $piedi
# della carne, $e bene non ci vedono nel di$egno; ma $i po$$ono
# veder come vanno po$ti, e$$endoui vn cauedone. L, manico per caricar la vite. TVtte le Machine, che $ono $tate ritrouate, non $olamente
per l’v$o de gli huomini, ma anco per diletto, par che $i
debbano dit@tinguere in que$to modo, cioè alcune, che da
$e $te$$e $i mouono, alcune altre che da $e non mouono, al-
cune altre hanno $otto di $e certe co$e, che le danno il mo-
to. Quelle dunque che da $e $i mouono, @hanno dentro di $e il principio
delloro mouimento, come $ono alcune figurette, che caminano, altre
ver$an acqua altre $uonano, & altre ballano, & $imili, delle quali Nero-
ne ne in$egna. Ma quelle che da $e non $i mouono, cioè che nonhanno
dentro di $e il principio del loro mouimento, altre $i mouono da co$e
animate, altre da inanimate, & ambe due $ono mo$$e, ò dall’aere, ò dal-
l’acqua, ò dalfuoco, quelle che $ono mo$$e dall’aere, ouero dal vento,
ò che è rinchiu$o, ò che è libero, $e è rinchiu$o cau$a i mouimenti $piri-
tali, i quali non pur con la impul$ion dell’aere generano diuer$i voci, &
$uoni, ma cauano l’aere cattiuo, & pe$ti$ero delle mine, & di pozzi, in-
fundendone in e$$i i metallieri di buono, quando cauano quelli per ritro-
uar le vene de metalli, dalle quali il mede$imo Nerone in$egna, & l’A-
gricola. Se è libero da il mouimento a quelle machine dette hidraulice
per alzar l’acqua a i molini da vento, & a quei $piedi di ferro, che $i vol-
rano per lo moto del fumo, cau$ato dal fuoco cuocendo le viuande, co-
me $i vede nel pre$ente di$egno. Se hanno il moto dall’acquu $ono le
ruote per macinare il grano, le $eghe per $egare ilegni, i folli per follar
i panni, i marrelli che pe$tan le pezze per far la carra, i mantici per ifabri,
per batter il ferro, & altre $orti Ma quelle machine, che $on mo$$e da co-
$e animate, $ono quelle mo$$e da animali con ragione, ò $enza, $e con ra-
gione $on gli huomini, che tirano, $ping ono, & ergano varie $orti di ma-
chine, $i per l’v$o della pace come della guerra, come quelle Machine,
che $i mouon conle taglie, con le lieue, coniraggi, con le trutine, con le
ergate (che noi diciamo argane) con le ruore, con itimpani, con le $cale
per a$cendere armate, & di$armate di varie $orri, con quelle che rompo-
no, aprono, tirano, $orano, come arieti, te$tudini, torre ambulatorie, co-
nii, triuelle, cata pulte, bali$te, & a no$tri tempiar@iglierie, & altre $orti
tali. Se $ono $enza ragione, come buoi, m uli, caualli, & altre $orti d’ani-
mali, che tirano carri da due, e da quattro ruote, tim pani, $tanghe, $cudi,
& rochelli di varie $orti, Hora ritorniamo à pig lar il propo$ito di que$ta
Machina, & diciamo che la fabrica $ua è fatta in talmodo. Primieraméte
$i fanno dui ferri $ottili meno d’vu dito picciolino della mano, l’vno tãto
A, $piedo, oue è infoccata la carne, con la ruota di 12 denti. _B_, rochello, che po$a $ul trepiedi di $ei fu$i, ilquale $i può far più
# lungo mettendo più $pedi. C, trepiedi, $opra del quale è affermato il rochello. D, ruota dentata $uperiore c’haue 18. denti, $e ne può far anco 24; E, rochello $uperiore, che hà $ei fu$i: †, croce di ferro, $o pra la quale $i mette le pia$tre $tagnate. _BBBB_, pia $tre che vanno po$te, & inchiodate $opra la croce. † inzancatura della croce. FRà tutti l’in$tromenti che $i $ono ritrouati $in’hora da pe$tar
per forza d’acqua varie co$e, niunoio penlo che $ia è più
$ottile, ne più vtile del pre$ente, ilquale $erue per pe$tare
li $tracci da farne la carta. Que$to Edificio $i fà appre$$e ai
fiami correnti, ponendo vna ruota in luogo commodo, ac-
ciò giocondo apporti l’acqua nece$$aria dentro l’Edificio; laquale acqua
quanto più $arà chiara, tanto più bella, emegliore ne riu$cirà la carta:
Li $tracci che $i hanno da pe$tare $i mettono dentto alcuni piloni, ò ca$$e
di legno, oue da alcuni pi$toni forzati dall’acqua $i la$ciano pe$tare fin
tanto che que$ta materia $i riduce in $ottili$$ima, & fini$$ima pa$ta, laqua-
le poi $i leua, & $i me$cola con l’acqua in vn’altro luogo capace, & poii
Mae$tri con alcune forme fatte à que$to effetto, ne compongono i fogli
di carta. Et perche chiaramente s’intendano le $opradette co$e nell’in-
fra$critto di$egno $ono notati inomi di cia$cun’in$trumento, che deue
$e ruire nel predetto Edificio: A, Mello quale è mae$tro dell’ Edificio. B, Ruota che volge il Mello. C, Pe$toni ferrati. D, Stafette di ferro.’ E, Fortezza qual tien li Pe$toni. F, Pilla qual $i pe$tale $trazze. G, Reparo dall’ Acqua: FAcile, & molto vtile è $tata la inuentione della pre$ente ma-
ch<007>na, con la quale $i garzano i drappi di lana, percioche vn
$olo huomo in poco $patio di tempo lauora molte braccia di
panno, & a$$ai meglio di quello che $oleano 1 Mae$tri per l‘a-
dietro co$tumare, percioche di$te$o che haueuano il drappo,
$olleuando in alto le braccia, lo veniuano garzando <007>n giù, con gran fatica,
& a$$ai $pe$a. Ma nella pre$ente Machina $i mettono i garzi legati attorno
ad alcuni $ubbii (doue i precedenti Mae$tri gli $oleuano ten<007>r nelle mani)
i quali girati da alcune rotelle, mediante la forza del motore, che con vn
manico ritorto volge attorno vna ruota, garzando facili$$imamente, & con
poca fatica i panni, & altri drappi di lana. Na$ce però tutta l‘operatione dal
mouimerto delle rotelle, & de‘rochelli, chene i loro a$$i tengono i perni del-
l<007> fu$<007>, <007>lqual mouimento, quanto $arà cau$ato da ruote minori, tanto più ve-
locemente quellis‘ aggireranno; verò è che‘l $ubbio, ò fu$o nella parte $upe-
riore, che hà il $uo perno nella maggior rotella $uperiore, gira$icol $uo moui
mento p<007>ù tardo, che nonfa il fu$o inferiore, affine che quello vadi tempera-
tamente, & lentamente $o$tenendo in panno, perche que$to, cioè l‘inferio-
re camini più velocemente operando, come qnelio che hà il $uo piron con-
fitto nella rotella minote. La ragione d<007> cota<007> $orte di mouimenti parte $ono $tati ricordati nelle
pa$$ate de$crittioni, & parte $e ne ricorderanno nella fabrica delli horolog-
gi, & parte in altre Machine, ma$$<007>mamente accadendoui tre maniere di mo-
u<007>menti fatti d‘intorno a loro centri, liquali $aranno que$ti; Primieramente
quando le circonferenze $i mouono atto<007>noi centri tirando$egli dietro, $ico-
me auiene nel mouimento delle ruote deicarri. Quando le mede$ime cir-
conferenze $i mouono dattorno il mede$imo centro, $tando però fermo e$$o
centro, $icome interuiene nelle girelle della taglia, per la qualco$a pare, che
igiri delle rotelle della pre$ente machina a que$ti dui $o pradetti mouimenti
habbiam qual che corr<007>$pondenza, & fimiglianza, $e ben in que$ta non cami-
nano $o pra il piano eguale, come fanno le ruote de i carri, ma caminano $o-
pra le loro circonferenze, che è li$te$$o, $icome anco nelle girelle delle ta-
glie ilcentro $tà fermo, ne $i moue dal$uo $ito, co$i in que$ta i pironi non $i
mutano di luogo mai, $e ben $i raggirano attorno. Et finalmente quando le circonferenze $i mouono attorno iloro centri, e
A. rotelle di legno di noce, ouero dimetallo. B $ubbio, ò fu$o $uperiore fa$ciato di garzi. C. panno da garzar$i. D. fanciullo che camina $opra la ruota. E. po$$anza motiua. F. ruota col manico circonfle$$o. G. $ubbio, ò fu$o inferiore, che garza il panno. IIIIII. traui elleuate a piombo, quattro delle quzli a mano de$tra rinchiu-
# dono la ruota. ZZ. trauer$ali che $i inca$trano con le traui elleuate. L. ruota con le pinne- B. pinne, ouero palmone, $o pra le quali monta il fanciullo. MMM. altri trauer$ali, doue vanno rinchiu$e le rotelle. T. altro fu$o, che rotola il panno. S. ruota maggiore haue cinquanta denti. Z. rochello tiene dieci tacche. V. ruota minere, ouero mezana haue denti quarantadua, la piccolina d<007>
# $otto $egnati. Y. contiene denti ventiuno. IL pre$ente Edificio è di belli$$imo artificio facile, & $icuro, per
leuare in alto vna certa quantità d‘acqua, laquale $i potrà con-
dure con acquedutti, doue $i vorrà. Que$to Edificio $i può fa-
re al coperto, & anco in Campagna, & lauorando qua$i conti-
nuo lauorerà meglio, & durerà più, & vn‘huomo $olo $uccierà
l‘acque da ba$$o quanto porterà l‘inftrumeno, riponendole doue $i vorrà con
facilità; percioche li contra pe$i, liquali $<007> veggono nella pre$ente figura, $e
gli po$$ono dare di modo a portione, che leuerano la fatiga in gran parte al
lauoratore. E buono que$to Edificio per$ecar‘ acque (non dimolta grandez-
za) dar‘acque a lauoratori di diuer$i me$tierì, adacquar giardini, far fonta-
ne, & molte altre co$e bi$ogno$e all‘occafione dall‘ adoperar‘vn tale Edificio.
Et $e bene la pre$ente figura dimo$tra il poco leuar dell‘acque, & il riponer-
le in vn vicino quadrato, è fatto $oio per dimo$trareil modello, & la cau$a,
che in vna $ol vi$ta non $i po$$ono mo$trare tutti gl<007> effetti, ne meno tutte le
parti dell‘in$ttrumento, ma ba$ta che da huomini intendenti $aranno facil-
mente cono$ciute tutte le $ue parti, & operationi. Bi$ogna anco $aperne co-
no$cere col giuditio ogni mi$ura, mettendo vn‘Edificio tale in e$$ecutione.
Le animelle, che $i veggono $opra la canna dalla quale e$ce l‘acqua, quel
luogo accenna, che $i puo condur l‘acqua in maggior‘altezza col mede$imo
$offio, cioè con vna tromba $ottile quanto porterà la canna $opradetta, con
vna tromba torta a ba$tanza, quale habbia il luogo, doue riceue l‘acqua vn
poco p<007>ù alto, che doue la rimette, & habbi la di$ce$a per l‘acqua a $ufficien-
tia, & que$ta $i potria anco mettere, eleuare in occa$ione difar condur‘ac-
que perdiuer$e muraglie d‘vna ca$a, & altri luoghi. Dimo$tra e$$ai bene il
mantice $coperto il modo di $ucc<007>ar l‘acque, ma lo potranno coprire di le-
gna mi$cadenati beni$$imo impegolati, ouero di cuoio $imilià queli de‘ Fa-
bri, <007>lche acconciando con arte, e mi$ura, re$terà perfetto, & oprererà $icu-
ro. A. TRombe, che $ucciano l‘acque. B. Animelle che ritengono l‘acque. C. Lauoratoidi legno. D. Il Mae$tro. E. Traue del Pollo. F. Catene di legno, ò d‘altra materia. G. entra pe$o proportionato all‘Edifitio. H. Tauola per$o$tener l‘Edifitio. I. Animele $egrete $opra la canna difuori. QVe$ta maniera di leuar acqua, oltra che è buono vn tal Edificio
da leuar‘acque, e condurle doue farà bi$ogno, $arà anco boni$-
$imo per tirarne in vna buona altezza à trauer$o alle muraglie,
per $eruirlene doue farà bi$ogno, perche e$$endo que$t‘Ecifi-
cio di qualche $imilitudine col $chizzo, $offiando potrà far maggior $ol<007>ta, $i
come $i vede dalla iunta taccata alla canna d‘on o‘e$ce l‘acqua, che $troppan-
do il corpo del caunone, conuer<007>à per violenza e$chi fora di quel<007>‘altezza,
che li $arà po$ta, come $i vede; Auuertendo che le tre animelle, cbe $i ve-
dono, tutte non $i po$$ono dimo$trare nel luogo proprio doue vanno, ma
auuerti$ca$i che vna ne và nel fondo della Tromba $ottile di $otto ben to$ta
di dentro nel fondo, di quella larghezza, che dimo$tra, la $econda và di $o-
pra alla detta Tromba, come $i vede, andrà di fuore delcannon gro$$o, do-
ue e$ce l‘acqua alla lettera $egnata X, nel cannon gro$$on $i vede l‘operatore,
ilquale $uccerà con forza $icura l‘acqua con la $ua a$ce$a, e poidi$cendendo,
la farà v$cire con forza tale, che $e ne potrà fare vna fontana, perche quella
$icurezza del giocare, che fa linciancatura con quella cannella, facilmente
farà a$cendere, e de$cendere l‘operatore, quale vuol‘ e$$ere beni$$imo turato,
vuol‘ e$$er anco beni$$imo a$$icurato tutte le parti dell‘Edificio, $i delle trom-
be, come delli Poli, Ruota, Rochello, e cannoni, a fine che non $i dia la cau-
$a del non poter$i adoprare il pre$ent‘ Edificio. Et $i auuerti$ca, che con ta-
li Edificii $i po$$ono far varie operationi, ma per hora $i dimo$tra tutra la fa-
cilità, che $ia po$$ibile. A, canna, ouer tromba $ottile. B, Cannone, ò trombone g<007>o$$o di$opra. C, Operatore. D, Animella di $otto, qual $tarà $otto l‘acqua. E, Animella di$o pra. F, Animella piccola, qualvà na$co$ta nelluogo $egnato X. G, Inciancatura diferro, qual fà l‘a$ce$a, edi$ce$a. H, Canella diferro metallo. I, ruota dentata. K, Rochello. L, Polo, che $ia ben‘a$$icurato. M, Cannone, qual$i può mettere, eleuare per portar l‘acqua più alto. DEli’alzar lacque, che $<007> po$$ono leuare in molte maniere, e
co$aerta, ma la facl’ità, oltra l’allegerir la $pe$a, è molto bo-
na, e quando $<007> leua tutto il $uper$luo, $ono gli Fdi$itiiab-
bracciati. Alli bi$ogni però mi è par$o di dimo$t<007>ar quan-
ro $ia facile l’v$o delle t<007>óbe nel p<007>e$ente di$$egno, dal qual
$<007>vede, che $olo col piantare dui traui acconciati con vn’al-
tro trauer$o à modo di croce, equello $eruendo per $trambucco t<007>ratoda
dui huomini, leuerà acqua in gran copia facendo le @@ombe gro$$e, & a$$i-
curandole bene doue anderanno po$te, leueranno acque per dare a dui luo
chi, ma $i può vnire anco tutta l’acqua che $i leuarà facendola andare in vn
luogo più, e meno, $econdo che $<007> vorrà. Si potranno accommodare tal
trombe, che lauoreranno con vn’huomo $olo, òcon vn cauallo,ò con mag
gior numero ditrombe accommodate con artificio mirab<007>le, come n’hab-
biamo appre$$o di noi, con le quali $<007> può $eccare vna grandi$$ima copia
d’acque. Que$te trombe dim@$trano far’effetto contrario acert’altre, che $<007>
dimo$treranno nelle $eguenti. A, Duitraui piantati, quali fanno prima linea della croce. B, Trauer$o della croce, qual $erue per $trambucho. C, _P_alo diferro. D, Trombedi legno ben turate. E, Cannoni che lauorano nelle trombe. F, Animelle dilegno, ouer cogio gro$$o. LE inuentioni, per alzal’acque co’l moto del$ucciare, $i po$$o
no accommodare in varii modi, $econdo il $ito doue $i vo-
gliono adoperare, picciole, ò grandi $econdo la proportio-
ne, che il luoco richiede; $i che quando vorrà maggior quan
titâ d’acqua, e che $arà bi$ogno fare vna canna larga più
della forza dell’In$trumento, $arà anco nece$$ario fardue maggior Animel
le ne’luoghi $egnati, che nel pre$ente di$egno $<007> vedono, acciò che douen-
do entrar l’acqua, habbi luoco nella canna, doue entrar doue$$er largo a
$u$$<007>cientia, per empir il cannone, & ancor $e li deuono dare tutte le $ue
parti proportionate, $<007> come que$ta Profe$$ione in$egna, che $idebba $a<007>e
in ogni machina, & Edifitio tale, acciò po$$ino riu$cire $icuramente, perche
$<007> $ono veduti alcune volte Edifitii, e Machinc, quali me$$i fuora in opera
non riu$citi, e di ciò s è veduto chiaramente e$$er $tato cagione ilnonhauer
ben partito le mi$ure, e cono$ciuto le loro proportioni, e que$to è auuenu-
to a molti, che hauendo fatto molti modelli di Machine, picciole $ono riu
$cite, ma grandi non li $ono altrimente riu$cite, $<007>come ipe$$o $<007> vede nelli
Edifitii, doue entra la lieua, laquale $t<007>à forte a quanto pe$o proportiona-
tamente può $o$tentare, ma $e auuiene che $<007>a debole,ò che venghiad e$$er
troppoil $ouerchio della fatica,$ubito cede, e $<007> rompe. Auerti$ca$<007> dunque
bene, acciò il bia$mo non s’attribui$ca a colui, che non $e li deue quando
$<007> verrà dalla prattica di qualche Edifit<007>o. Que$to adunque mo$tra $icura
operatione ancor in prattica, accommodato comè nella pre$ente $<007>gura $<007>
vede, accommodandolii contrape$<007> a $uoi luoghi, & raccommendandoli
doue meglio tornarà commodo., doucndo venire all’e$$ecutione, quale
poi$i volgerà facilmente, e farà $<007>cura operatione, & per poter più facil-
mente intender il pre$ente di$egno, $aranno di $otto annortati inomi delle
$ue parti ordinatamente. A, Ca$$a, ouero cannone ben rinchiu$o nel qualcon$<007>$te l’importanza del-
# l’Edificio. B, Succiatore bene accommodato nella ca$$a, con due Animelle, ilquale
# ripiglia l’acqua, ch’entra dalle due Animelle di $otto, e la fa $alire,
# v$cire dcue tu vuoi. C, Fondo della ca$$a con due Animelle, quale deue $tar $otto l’acqua. D, Contrape$o di $opra, per far’agile l’Edificio. E, Contrape$o di$otto. F, Mae$tra delli contrape$i, alla quale andrà raccommandato ancor l’in-
# ciancatura. G, Inciancatura di ferro. H, Canclla, quale andrà po$ta nel ferro inciancato, che volge l’Edificio. IL modo di $eccar’acque; doue s’haue$$e da lauorare molto tem
po $aria molto a propo$<007>to il pre$ente in$trumento, dalquale
ponendo$<007> a traue@@$o alla fo$$a, doue andara cauata l’acqua,
con quella ruota $<007> lcuarà la metà della fatica alli lauoratori,
anzi che vn’huomo $olo nella ruota farà più che nó fanno dui
col $trambucho, e con que$to $i po$$ono fare le trombe mag-
giori, lequali faranno $caturire gran copia d’acqua; Auuertendo che quelle
trombe lequali qui$<007> vedono tonde, $<007> po$$ono fare ancora quadre, e $or$e
laranno più $icure, e più facile per fare com’io ne hovedute, quali fanno
m<007>rabilriu$cita, anzi che $ono ditanta forza, facilità, e $<007>curezza, che $<007> può
promettere ditrarne con vn $ol giro vna quantità ine$timabile, ma fa bi$o-
gno di$aper accommodare l’i$trumenti $econdo il bi$ogno. Mo$tra a$$ai
chiaramente il pre$ente di$egno. E acciò po$$a più facilmente intendere
tal’o peratione d’in$tromenti, dico che quelle 2. trombe d’altezza $econdo
la $ua proportione, e bi$ogno accommodate colfondo capo per l’Animel-
la,& a$$icurata l’Animella con proportionata mi$ura $e gli riponerà il $uc-
ciatore acconciato, come $<007> vede, ma $arà ben d’intorno po$t oli la $ua A-
nimella con$ua proportione, & a$$icurata la leua al ferro inzancata dalle
dui parti, & che habbi $opra lainciancatur@, che leua vna cannella diferro,
& acciò $ia più agile a lauorare, e $i faranno litellari $icuri, oben$ondati,
ponendoli vna ruota, $<007> come $i vede, che $e l<007> caminidentro, ouero $e bi-
$ognerà maggior forza, $i potrà fare, che $e gli camini di fuora, leuando
quelli angoli ouati con termine che vno a$cenderà, e l’altra de$cenderà, tal-
menteche giocando peri buchide i tellari, lauorerà felicemente, e $<007> con-
duranno l’acque con gorne,ò aquedorti, doue farà bi$ogno. A, piede della tromba bu$o conl’Animella, qual và $otto l’acqua. B, animelle del piede. C, $ucc<007>atore didentro con l’animelle. D, animelle del $ucciatore. E, tiratore. F, ferro inciancato da dui parte, qualgira l’in$trumento. G, cannella di ferro,ò metallo. H, Ruota, doue caminarà il lauoratore. I, Tellari, done $i po$arà l’in$trumento. K, buchi donde v$ciranno l’acque. QVando s’hanno da$ecar l’acque peri cauamenti de’ $<007>umi,
ò fo$$e, enece$$ario adoprar diuer$<007> in$trumenti, de’ quali
alcuni $aranno buoni in vn luogo, & altri in vn’altro, & in
alcuni luoghi per la gran copia dell’ acque bi$ognarà ado-
prarne molti. La onde miè pario d<007> d<007>mo$trar ancora il
pre$ente in$trumento, chiamato da noi Conchetta con <007>lquale facilmente
$<007> farà vna buona operatione in cauar’ Acque, le quali anda$$ero leuate
in piccio la altezza. Adoprando detto in$trumento, è nece$$ario lauo-
rar pre$to, cioè che’llauoratore, ilqual tira il $tambuco, lauori con vnté-
po molto veloce, & come quello $i $tracca in $uo luego ne potrà entrare
vn’altro. Talche dui huomini ba$taranno. Si dimo$tra il tutto $coper-
to, acciò s’auerti$ca come $i deue fare. Et la cazza, ouero conchetta $i paò
fare de altra maniera, cioè di forma più lunga, triangolare, ouero con li or
li più voltati, acciò ritenga maggior copia d’acqua. Et parimente $<007> può
$ate di legno, ò dirame: Sarà que$t’ in$trumento di poca $pe$a, e vi farà
tant’ operatione, che ne re$tarete $odis$atto. PEr leuaracque con perpetuo moto $<007> dimo$tra nella pre-
$ente tauola vna inuentione non mai piu v$ata, con la-
quale $<007> potrà fare vn moto continuo, ilquale da $e $te$-
$o leuerà l’acqua, come $arà inuiato $olamente la prima
volta, & in que$ta tauola noi dimettiamo, che ne leuerà
tanta, che girarà vn molino. Accto dunque $<007> veda qual
$<007>a il $uo valore,& forza, fabi$ogno d’intendere tutte le parte dell’in$tru
mento pre$ente. Però $<007> deue auuertire, che’ltutto $tà in accommodar la
canna, quale $<007> vede che noi chiamiamo Sion,&che $<007> deue far dirame, ò
di cuoio,ò di legname <007>nfa$ciato con pegola, talche in niun modo re$piri
il $<007>ato, il qualc hà da fare tutto il lauoro. Di più la canna $<007> farà lunga $e
condo il bi$ogno, auuertendo che la $ia fatta sù la forma, come $<007> vede,
che tutto $<007>a fatto à proportione ben iudicata ri$petto alla gamba gro$$a,
laquale hà d’hauer forza di$ucciare, e tirare come $<007> vede, percargar l’in
$trumento la prima volta,$e gli è fatto vn bu$o di$opra, ilquale cargato
che $arà di acqua, hauendo$i prima ben turati li dui bu$i di $otto $i $errarà
beni$$<007>mo quel di $opra. Dipoi s’a prirano ad vn mede$<007>mo colpo le dui
bocche di $otto, le quali $aranno talmente acconciate, che l’acqua vadi
immediate doue hà da lauorare, & co$<007> quello che la leua,$ia po$to doue
l’hà da torre acciò $<007>ail moto dato in vn colpo. Et que$to lauorerà co-
me $<007> vede, cau<007>ando ilmoto di que$to in$trumento la violeza della qual
$arà nella gamba gro$$a, che hauendo maggior forza, tirarà quella che$i
vede entrar per la gamba $ottile. A, Cannonc che $<007>a proportionato. B, Bu$o di $opra. C, Bu$o doue entra l’acqua di $otto: D, Bu$o doue e$ce l’acqua di $otto.