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date Fri, 07 Dec 2012 17:05:22 +0100
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1 <pb>
2 <C>DE GLI ELEMENTI,
3 E DI MOLTI LORO
4 NOTABILI EFFETTI.</C>
5 <FIG>
6 <C>IN. VENETIA, M. D. LVII.
7 Con priuilegio per anni X.</C>
8 <pb>
9 <C>ALL' HONORATISS. S.
10 IL S. PAOLO GIVSTINIANO,
11 Abbate di S. Andrea di Bu$co,
12 PAOLO MANVTIO.</C>
13 <p>PERCHE potrebbe cader in
14 pen$iero a V. S. che quel-
15 la $eruit&ugrave;, la quale gi&agrave; pre-
16 $i con e$$olei, merc&egrave; della
17 $ua humanit&agrave;, $e ne anda$-
18 $e mancando col tempo, ma$$imamen-
19 te non e$$endomi lecito di ui$itarla, per
20 que$ta mia piu to$to mole$ta, che pe-
21 riglio$a indi$po$itione de gli occhi: ho
22 uoluto, per mezzo di qualche $egno
23 dell' animo mio, confermarmi nella
24 po$$e$$ione della $ua gratia, facendomi
25 ricono$cere per quell' affettionato $er-
26 uitore, ch io le fui in$ino dal primo gior
27 no, che la mia felice fortuna mi diede
28 occa$ione di cono$cerla. nel qual tem-
29 <pb>
30 po co$i humanamente mi accol$e, che
31 ne porter&ograve; $empre $colpita la memo-
32 ria. et hora, perche l' affetto mio in-
33 terno d' alcuno e$trin$eco effetto $i co
34 no$ca, mando in luce $otto il $uo hono
35 rato nome que$to trattato de gli ele-
36 menti: il quale douer&agrave; e$$er grato a
37 qualunque il legger&agrave;, e per la breuit&agrave;,
38 e per la chiarezza. a V. S. rendomi
39 certo che $ar&agrave; cari$$imo, come a quel-
40 la, cui diletta oltra modo lo $tudio del-
41 le belle $cienze, e, per impiegarui la
42 maggior parte del tempo, $i &egrave; ritirata
43 in luogo ameno, e $olitario, e uiue fe-
44 lice uita, accompagnata $empre da'
45 $uoi $anti pen$ieri, lontana dall' ambi-
46 tione, e da molte altre pa$$ioni, che
47 tormentano gli animi di chi nelle fal$e
48 apparenze del mondo giudica e$$er ri-
49 po$to il $ommo bene. Que$to libret-
50 to adunque le mando, per ui$itarla in
51 quel modo, che mi &egrave; conce$$o, non po
52 <pb n=III>
53 tendo io uenire per$onalmente: pre-
54 gandola a non mi$urare l' animo mio
55 con co$i picciolo effetto, ma tenere per
56 fermo, che il de$iderio, ch' io ho di ho-
57 norarla, $ia di gran lunga $uperiore al-
58 le forze. e for$e un giorno miglior oc-
59 ca$ione mi $i offerir&agrave;, &amp; aprira$$i piu lar
60 go campo, doue io po$$a tra$correre
61 per le $ue lodi, e della $ua nobili$$ima
62 ca$a, onde tanti ualoro$i heroi $ono u-
63 $citi, &amp; e$cono tuttauia, degni di $em-
64 piterna lode. Tra tanto accetti beni-
65 gnamente quel ch' io le porgo; e, quan
66 to a' miei meriti manca, $oppli$ca ella
67 con l' humanit&agrave; $ua. e co$i e$$a $te$$a in
68 un mede$imo tempo mi obligher&agrave;, e
69 far&agrave; degno di $eruirla, aiutando la mia
70 imperfettione con quelle parti, che in
71 lei $ono perfette.
72 <pb n=IIII>
73 <C>DE GLI ELEMENTI.</C>
74 <p>SCRIVONO GLI antichi
75 philo$ophi, che l' huomo
76 &egrave; compo$to de' quatro ele-
77 menti. e pare ueramente,
78 che la no$tra comple$$ione il confermi,
79 e$$endo in noi i quatro humori, che
80 rappre$entano i quatro elementi, la co
81 lera il fuoco, il $angue l' aria, il fleg-
82 ma l' acqua, la melancolia la terra. la
83 onde &egrave; brutta co$a all' huomo, e trop-
84 po indegna di lui, il non $aper ragio-
85 nare di quelle parti, ond' egli &egrave; com-
86 po$to. il che mi ha mo$$o a raccorre, e
87 diuolgare, a notitia commune, in lin-
88 gua uolgare Italiana quel che da' dot-
89 ti$$imi philo$ophi intorno a cotale ma-
90 teria &egrave; $tato di$putato in diuer$i libri,
91 la$ciando da canto le co$e $ouerchie, e
92 $ciegliendo le piu degne di e$$er inte$e,
93 con quella breuit&agrave;, e chiarezza, che
94 <pb>
95 ho $aputo maggiore. Venendo adun-
96 que al $oggetto, che ci habbiamo pro-
97 po$to, comincieremo, a u$o de gli an-
98 tichi, dalla definitione, con la quale il
99 tutto $i comprende. poi uerremo alle
100 parti, e cia$cuna con tutto quello, che
101 da cia$cuna dipende, &amp; intorno a cia-
102 $cuna $i con$idera, tratteremo ordina-
103 tamente, in $tile rime$$o, e piano, $en-
104 za ornamenti di parole, de' quali la ma
105 teria, per $e $te$$a nobile, &amp; alta, non
106 ha bi$ogno. Elemento &egrave; quello, onde
107 alcuna co$a $i fa, nella quale rimanga:
108 &amp; &egrave; indiui$ibile $econdo $pecie. Que$ta
109 &egrave; la uera definitione dello elemento: e
110 proua$i di parte in parte con que$te ra-
111 gioni. Se dell' elemento niuna co$a $i
112 face$$e; di niuna co$a potrebbe e$$er e-
113 lemento. percioche, e$$endo quatro
114 $orti di cau$e, la cau$a efficiente, la fi-
115 nale, la materiale, la formale; l' ele-
116 mento $i appartiene alla materiale. Et
117 <pb n=V>
118 ogni materia &egrave; nella co$a, della quale &egrave;
119 materia: onde nel primo della phi$ica
120 $i uede, che l' elemento &egrave; differente
121 dalla priuatione in que$to, che l' ele-
122 mento rimane dopo che la co$a &egrave; fatta,
123 e la priuatione non rimane. &egrave; dunque
124 l' elemento, come cau$a materiale, nel-
125 la co$a, della quale egli &egrave; elemento. et
126 &egrave; indiui$ibile $econdo $pecie: perche
127 non $i pu&ograve; diuidere in co$a, la quale
128 habbi forma; e$$endo, che $i diuide im-
129 mediate nella materia prima, la quale
130 di $ua natura &egrave; informe; e nella forma,
131 la quale non ha corpo, e per $e non ha
132 forma. onde l' una e l' altra $ono prin-
133 cipio de gli elementi $emplici, ma non
134 $ono gi&agrave; elemento. E$$endo adunque
135 gli elementi compo$ti immediate di ma
136 teria prima, e di forma; ragioneuol-
137 mente $i po$$ono chiamare corpi $em-
138 plici, o corpi primi: perche non $ono
139 compo$ti di altri corpi. Volle Platone,
140 <pb>
141 come $i uede nel Timeo, ($e per&ograve; fu
142 opinione di lui, e non di Pithagora)
143 che gli ementi fo$$ero compo$ti di $u-
144 perficie, e, per e$$ere primi corpi, di
145 $uperficie prime. e perche le prime $u
146 perficie, ouero figure piane, $ono i tri-
147 angoli, &amp; il circolo: $egue di nece$sit&agrave;,
148 che fo$$ero compo$ti o di triangoli in-
149 $ieme col circolo, o di triangoli $oli. il
150 circolo non $i pu&ograve; dire che habbi parte
151 nella compo$itione de gli elementi; i
152 quali $ono corpi retti; &amp; egli a' corpi
153 retti non pu&ograve; conuenir$i. re$ta adun-
154 que, che $iano compo$ti di triangoli. e
155 $e di triangoli, di quelle $pecie, che fra
156 i triangoli $ono prime. e le prime $ono
157 quelle, c' hanno l' angolo retto: il qua
158 le precede all' acuto, &amp; all' ottu$o.
159 perche il retto ha natura di unit&agrave;, non
160 potendo mai e$$er uariato, uedendo$i
161 che tutti gli angoli retti $ono eguali fra
162 loro: ma l'acuto e l' ottu$o po$$ono
163 <pb n=VI>
164 e$$ere piu e meno acuto &amp; ottu$o, ne $o-
165 no tutti eguali fra loro. ele$$e adunque
166 Platone alla compo$itione de gli ele-
167 menti i triangoli rettangoli, cio&egrave; l' I$o-
168 $cele, e lo Scaleno. la quale opinione
169 &egrave; confutata da Ari$totele in molti luo-
170 ghi, e $opra tutto nel terzo del cielo,
171 &amp; ancora da Galeno nel libro de gli ele
172 menti. Ana$agora credendo chei cor-
173 pi delle parti $imilari fo$$ero la materia
174 di tutte le co$e; e uedendo tutte le co-
175 $e e$$er generate da gli elementi; giudi-
176 c&ograve;, che in e$$i elementi fo$$ero le parti
177 $imilari e qua$i i $emi di tutte le co$e,
178 onde elle $i genera$$ero, e na$ce$$ero. la
179 quale opinione &egrave; confutata da Ari$to-
180 tele nel primo della phi$ica. Democri-
181 to, al cui parere dipoi $i acco$t&ograve; Epicu
182 ro, di$$e che la materia di tutte le co$e
183 erano corpi indiui$ibili, i quali egli chia
184 m&ograve; atomi. e di que$ti atomi uolle che
185 fo$$ero compo$ti gli elementi. il che $e
186 <pb>
187 co$i fo$$e; non potrebbono e$$er detti
188 elementi; e$$endo, che $i ri$oluereb-
189 bono in altri corpi, cio&egrave; ne gli atomi; e
190 co$i non $arebbono, come dice la diffi-
191 nitione di Ari$totele, indiui$ibili $econ
192 do $pecie. ma ancor que$ta opinione di
193 Democrito &egrave; confutata da Ari$totele
194 con molte ragioni &amp; euidenti argomen
195 ti nel terzo libro del cielo, &amp; altroue.
196 Poi che adunque gli elementi non $ono
197 compo$ti ne di triangoli, ne di parti $i-
198 milari, ne di atomi: re$ta, che $iano
199 compo$ti di materia e forma. e proua-
200 $i co$i. Qualunque co$a &egrave; in atto; oue-
201 ro &egrave; atto per $e e$i$tente; ouero ha l'at-
202 to, per il quale ella &egrave;. niuno corpo pu&ograve;
203 e$$er atto per $e e$i$tente: (perche l' at-
204 to per $e e$i$tente &egrave; forma a$tratta, e $e-
205 parata da materia) nece$$ario &egrave; dunque
206 che gli elementi, i quali $ono corpi in
207 atto, habbino l' atto, per cau$a del qua
208 le $iano elementi. et e$$endo co$i; $e-
209 <pb n=VII>
210 gue, che $iano compo$ti di materia, e
211 di atto, cio&egrave; forma $o$tantiale, per cau
212 $a della quale $iano. Veggiamo hora,
213 $e $ono immortali, o generabili e cor-
214 rottibili. Muouon$i di moto retto na-
215 turalmente. i moti retti $ono contrarii
216 l' uno a l'altro. $ono adunque gli ele-
217 menti fra loro contrarii. e perche ogni
218 $o$tanza, che ha contrario, &egrave; corrotti-
219 bile; $egue, che gli elementi per la lo-
220 ro contrariet&agrave; $iano corpi corrottibili.
221 non dico gi&agrave;, che la $o$tanza habbi al-
222 cuno contrario per $e, e $econdo la $o-
223 $tanza. ma dico, che gli elementi $o-
224 no contrarii quanto alle loro proprie
225 qualit&agrave;, $enza le quali non po$$ono e$-
226 $ere. Oltre a ci&ograve;, $e gli elementi fo$$e-
227 ro incorrottibili; non $i potrebbe di lo
228 ro fare un corpo mi$to, il quale haue$-
229 $e un' altra natura, oltre a quelle, che
230 $ono in atto ne gli elementi. e nondi-
231 meno uede$i, che tutti i corpi mi$ti han
232 <pb>
233 no una natura diuer$a dalle nature de
234 gli elementi. perche qual &egrave; quel corpo,
235 il quale habbi in atto le nature di tutti
236 gli elementi, cio&egrave; $ia freddo e caldo, hu
237 mido e $ecco? il che $arebbe, $e i cor-
238 pi mi$ti fo$$ero generati de gli elementi
239 incorrotti. ma perche non &egrave;; re$ta, che
240 $iano generati de gli elementi corrotti,
241 cio&egrave; quando una qualit&agrave; di$trugge l' al
242 tra: perche la materia rimane la mede
243 $ima. Sono adunque gli elementi la ma
244 teria di tutti i corpi mi$ti: onde &egrave; nece$-
245 $ario, che le loro forme $iano le piu im
246 perfette di tutte le forme $o$tantiali.
247 perche di$truggendo$i per riceuere al-
248 tre forme; ne $egue, che $iano piu im-
249 perfette; e$$endo, che al piu nobile ce
250 de il manco nobile. Et &egrave; da $apere, co
251 me $i uede nella metaphi$ica, e ne' pri
252 mi trattati della phi$ica, che gli elemen
253 ti, e que$to mondo inferiore, per la im
254 perfettione che hanno per e$$ere lonta-
255 <pb n=VIII>
256 ni$$imi dal primo principio, $ono $otto-
257 po$ti ad ogni mutatione: e mede$ima-
258 mente, perche $ono molto lontani dal-
259 l' uno, il quale &egrave; principio &amp; origine di
260 ogni $tato &amp; ordine, hanno in $e gran-
261 de moltitudine, e di$ordine. onde na-
262 $ce, che in molte mi$tioni de gli ele-
263 menti molte co$e auuengono $econdo
264 il ca$o, e non $econdo l' ordine natu-
265 rale, come quando na$ce un mo$tro, o
266 quando $i fanno gli aborti. Dice ancora
267 Ari$totele nelle metheore, che gli ele-
268 menti e que$to mondo inferiore $ono
269 come materia, &amp; i corpi cele$ti e le men
270 ti loro $ono cau$a efficiente. perilche
271 non &egrave; marauiglia, $e ne gli elementi $i
272 fanno molte co$e, la cui cagione non $i
273 pu&ograve; riferire alle proprie nature e for-
274 me de gli elementi, ma &egrave; nece$$ario che
275 $i riferi$ca a' corpi cele$ti, la uirt&ugrave; &amp; at-
276 tione de' quali riceuono gli elementi,
277 hauendo hauuto dal fattore uniuer$ale
278 <pb>
279 que$ta legge, che ubbidi$cano a' cieli.
280 Sono gli elementi corpi $emplici: &amp; al
281 corpo $emplice $i conuiene il moto $em
282 plice: &amp; i moti $emplici, come mo$tra
283 Ari$totele nel primo del cielo, $i trag-
284 gono dalle figure $emplici; le quali $o-
285 no due, la retta, e la circolare: e per
286 con$equenza due $ono i moti, il retto,
287 &amp; il circolare. il circolare naturalmen
288 te $i conuiene a' corpi cele$ti; i quali
289 non $ono ne graui, ne lieui, e non $ono
290 ad alcuna generatione o pa$$ione $ot-
291 topo$ti, e di $ua natura $i girano attor-
292 no $enza alcuna fatica. il moto circola-
293 re adunque non $i conuiene a gli ele-
294 menti; i quali hanno grauit&agrave;, e leggie-
295 rezza. &egrave; dunque nece$$ario, che $i con
296 uenga loro il moto retto: il quale &egrave; di
297 due $orti, dal mezzo, &amp; al mezzo. e
298 per&ograve; cia$cheduno elemento natural-
299 mente $i muoue o al mezzo; al quale
300 quando egli &egrave; peruenuto, $i ferma;
301 <pb n=IX>
302 ouero dal mezzo, &amp; a$cende uer$o il
303 cielo. Aggionge una ragione Ari$tote
304 le nel primo libro del cielo, per proua-
305 re il moto retto ne gli elementi: che tra
306 due punti po$$ono e$$er piu linee a con-
307 giugner l' uno con l' altro: ma la piu
308 breue &egrave; la retta. onde alcuni, nel defi-
309 nire la linea retta, dicono ch' ella &egrave; una
310 piccioli$$ima lunghezza tra duo punti.
311 gli elementi adunque, come $ono fuo-
312 ri del proprio luogo, cercano di ritor-
313 narui piu to$to, che $i po$$a; e per&ograve; $i
314 muouono di moto retto. Il principio
315 di que$to moto retto, $i dubita, s' egli
316 &egrave; intrin$eco nell' elemento, o e$trin$e-
317 co. Ari$totele nell' ottauo della phi$i-
318 ca pare che connumeri gli elementi fra
319 quelle co$e, che non $i muouono per
320 lor mede$ime, ma $ono mo$$e da altri:
321 e$$endo, che l' e$$er mo$$o da $e $te$$o,
322 pare che $olo &agrave; gli animali $i po$$a attri
323 buire, i quali po$$ono ancora ripo$are
324 <pb>
325 per loro mede$imi. oltre a ci&ograve;, quelle
326 co$e, che $i muouono per lor mede$i-
327 me, $i diuidono in una parte, la quale
328 per $e, cio&egrave; immediate, muoue; &amp; in
329 una, la quale per $e, cio&egrave; immediate,
330 &egrave; mo$$a. il che non pu&ograve; conuenir$i &agrave;
331 gli elementi: i quali ne per lor mede$i-
332 mi $i fermano, quando uogliono, anzi
333 $i muouono di moto continuo, $e non
334 hanno alcuno impedimento, infin che
335 al proprio loro e naturale luogo non
336 $ono peruenuti; ne $i diuidono, come
337 gli animali, in una parte per $e mouen
338 te, &amp; in una per $e mo$$a, cio&egrave; nella for
339 ma immediate mouente, e nel corpo
340 immediate mo$$o: perche $ono compo
341 $ti di forma imperfetti$$ima, e di mate
342 ria prima; la quale &egrave; ente in pura po-
343 tenza. onde pare, che gli elementi non
344 per lor mede$imi, ma per cagione e-
345 $trin$eca $i muouano. Contro &agrave; que$ta
346 opinione $i pu&ograve; dire, che gli elementi
347 <pb n=X>
348 $i muouono di moto naturale: anzi,
349 che il moto loro &egrave; $emplice: perche la
350 forma $emplice &egrave; principio di moto $em
351 plice; e $emplice &egrave; la forma de gli ele-
352 menti, perche immediate $ono compo
353 $ti di materia e forma. e quella co$a, la
354 quale naturalmente &egrave; principio di mo
355 to, &egrave; principio di quella, nella quale
356 ella &egrave;, come dice Ari$totele nel $econ-
357 do della phi$ica. pare adunque, che
358 gli elementi non per e$trin$eco princi-
359 pio, ma per intrin$eco $i muouano. ol
360 tre a ci&ograve;, il mouente pro$simo, &amp; il
361 mo$$o $ono in$ieme, come dimo$tra
362 Ari$totele nel $ettimo della phi$ica.
363 mouendo$i adunque gli elementi gra-
364 ui di$cendendo, &amp; i lieui a$cendendo;
365 niuno principio e$trin$eco, che gli muo
366 ua, ui $i cono$ce. Hora, per e$plicare
367 que$ta que$tione, bi$ogna con$iderare
368 quel che dice Ari$totele nell' ottauo
369 della phi$ica, e nel quarto del cielo.
370 <pb>
371 Prima $en$ibilmente $i cono$ce, che gli
372 elementi non da e$trin$eco principio,
373 ma dalla propria forma, e propria leg-
374 gierezza, o grauezza, come da princi
375 pio di moto, $ono mo$$i. onde per in-
376 trin$eco principio, ma non per&ograve;, come
377 gli animali; per lor mede$imi $i muo-
378 uono. perche la inclinatione motiua
379 de gli animali l'appetito o rationale, o
380 $en$itiuo, come dimo$tra Ari$totele nel
381 terzo dell'anima. et ogni appetito del-
382 l'animale $egue l'appren$ione o del be
383 ne, o del male. et ogni appren$ione &egrave;
384 propria &amp; intrin$eca operatione dell'a-
385 nimale. e per&ograve; l'animal $i muoue per
386 $e mede$imo, perche egli mede$imo $t
387 &egrave; cagione di quella inclinatione, cio&egrave;
388 dell'appetito, dal quale egli &egrave; mo$$o.
389 ma ne gli elementi niuna co$a &egrave;, la qua
390 le po$$a e$$er cagione della leggierez-
391 za, o grauezza; le quali cau$ano il lor
392 moto: e$$endo, che il generante l'ele-
393 <pb n=XI>
394 mento gli diede in$ieme con la forma
395 que$ta inclinatione, la quale egli ha al
396 luogo $uo proprio e naturale. dunque
397 gli elementi non da lor mede$imi, ma
398 da un'altra cagione $ono mo$$i, cio&egrave;
399 dal generante, dal quale hanno l'incli-
400 natione &agrave; quelluogo, oue naturalmen
401 te tendono. hanno per&ograve; intrin$ecamen
402 te il principio pro$$imo del moto, cio&egrave;
403 quella inclinatione, per la quale cia$-
404 cheduno al $uo luogo tende: la quale
405 inclinatione non &egrave; altro, che la loro
406 propria grauezza, o leggierezza, pro$
407 $imo principio del lor moto. Dubita$i
408 ancora, $e que$ta grauezza, o leggie-
409 rezza, per la quale, come principio in-
410 trin$eco, gli elementi a$cendono o di-
411 $cendono, $ono forme $o$tantiali, o pu
412 re certi accidenti, li quali $eguono le
413 forme e nature de gli elementi. Alcu-
414 ni dicono, che Auerroe fu di opinione,
415 che la grauezza e leggierezza fo$$ero
416 <pb>
417 forme $o$tantiali e $pecifice de gli ele-
418 menti. perche la natura &egrave; principio di
419 moto a quella co$a, doue ella &egrave;. et e$-
420 $endo la grauezza e leggierezza prin-
421 cipii intrin$eci del moto naturale de gli
422 elementi; $egue, che elle $iano de gli
423 elementi non materia, ma natura: e$-
424 $endo che, quanto alla materia, non $o
425 no differenti, ma $i bene quanto alla
426 grauezza, e leggierezza. Contro a
427 que$ti $i ri$ponde, che ni$$una $o$tanza
428 &egrave; $en$ibile per $e $te$$a, come dice Ari-
429 $totele nel $econdo dell'anima. perche
430 i $en$i uer$ano circa le $corze delle $o-
431 $tanze, cio&egrave; circa gli accidenti: ma alla
432 midolla, cio&egrave; alla $o$tanza, $olo la men
433 te penetra. la grauezza e la leggierez-
434 za da $e $te$$e $ono compre$e dal $en$o,
435 ne $olamente dall'huomo, ma ancora
436 da gli animali irrationali, uedendo$i,
437 che alcuni muli, e qua$i tutti i cameli
438 mo$trano di$entire il troppo pe$o. $o-
439 <pb n=XII>
440 no adunque la grauezza, e la leggierez
441 za non $o$tanze, ma accidenti. oltre a
442 ci&ograve;, Ari$totele nel $econdo libro delle
443 parti de gli animali connumera gli acci
444 denti de gli elementi, e dopo la calidi-
445 t&agrave; e la frigidit&agrave; fa mentione della gra-
446 uezza e leggierezza. ne &egrave; difficil co$a
447 &agrave; ritrouare la ragione, che in contrario
448 &egrave; addotta. percioche la natura, oltre al-
449 l'e$$ere principio &agrave; quella co$a, doue
450 ella &egrave;, e principio intrin$eco; &egrave; princi-
451 pio primo, come nella $ua diffinitione
452 $i dice; al qual principio primo &egrave; con-
453 giunto l'i$trumento proprio, cio&egrave; l'ac
454 cidente proprio, col quale la natura
455 opera. dunque la grauezza e leggie-
456 rezza, perche non $ono principii pri-
457 mi, non $ono nature; ma perche $e-
458 guono la natura, $i pu&ograve; dire che $iano
459 ne gli elementi $econdo la natura; $i co
460 me ancora i moti, i quali da e$$i princi-
461 pii $eguono, $econdo la natura $ono ne
462 <pb>
463 gli elementi. percioche il fuoco $econ-
464 do la natura &egrave; lieue, e $econdo la natu
465 ra a$cende. e per contrario la terra &egrave;
466 graue, e tende al centro. ne molto mi
467 muouono i luoghi di Auerroe, addot-
468 ti &agrave; que$to propo$ito. percioche molte
469 uolte, quando non $appiamo le pro-
470 prie forme, cio&egrave; le ultime differenze,
471 u$iamo nell' e$plicare le nature delle
472 co$e, in luogo de'loro proprii nomi, i
473 uocaboli de gli accidenti, i quali ci $o-
474 no piu noti, e piu famigliari al $en$o;
475 onde na$ce la cognitione dell'intellet-
476 to. Quanto al moto de gli elementi,
477 mo$tra Ari$totele nel quarto della phi
478 $ica, ch'egli &egrave; piu e meno ueloce $econ
479 do la rarit&agrave; e den$it&agrave; del mezzo. onde
480 alcuni philo$ophi moderni hanno det-
481 to, che gli elementi $i muouono acci-
482 dentalmente, perche $i muouono $e-
483 condo la diui$ione del mezzo. ma la
484 uerit&agrave; &egrave;, che gli elementi $i muouono
485 <pb n=XIII>
486 accidentalmente, non $emplicemente,
487 ma $emplicemente per $e, &amp; in un cer-
488 to modo accidentalmente. perche quel
489 la co$a propriamente e $emplicemente
490 &egrave; mo$$a accidentalmente, la quale in
491 quel modo &egrave; mo$$a e portata, come co
492 lui, il quale da una carretta o da una na
493 ue uien portato; come $i uede nel quin
494 to della phi$ica. ilche non $i pu&ograve; attri-
495 buire a gli elementi; i quali per lor me-
496 de$imi $i muouono &amp; in $u &amp; in giu; &amp;
497 il moto loro non dipende d'altra cagio
498 ne, che dalla grauezza e leggierezza.
499 onde po$$i affermare con uerit&agrave;, che $i
500 muouono di moto naturale $emplice-
501 mente, &amp; accidentale in un certo mo-
502 do. perche $i muouono piu e meno ue-
503 locemente per la re$i$tenza, che ritro-
504 uano o maggiore, o minore nel mez-
505 zo. Quanto al numero de gli elemen
506 ti, mo$tra Platone nel Timeo, che non
507 po$$ono e$$ere piu che quatro. ma per-
508 <pb>
509 che la ragione, la quale egli u$a a que-
510 $ta dimo$tratione, non &egrave; tolta da i prin
511 cipii proprii, i quali per $e conuenga-
512 no a'corpi naturali, ma &egrave; tolta dalle
513 qualit&agrave; matematice: (e dicono i logi-
514 ci, che nelle argumentationi il pa$$are
515 da genere a genere &egrave; uitio: benche Ari
516 $totele mede$imo u'incorra nel primo
517 del cielo; oue, dimo$trando i generi
518 de i moti $emplici, piglia la $ua ragio-
519 ne da le figure geometrice) noi a dimo
520 $trare il numero de gli elementi u$ere-
521 mo una ragione naturale, tolta dalla na
522 tura del moto retto. Due $ono i gene-
523 ri del moto retto, uno al mezzo, l'al-
524 tro dal mezzo. al mezzo $i muoue
525 quell'elemento, che &egrave; $emplicemente
526 graue, cio&egrave; la terra: dal mezzo quel-
527 lo, che &egrave; $emplicemente lieue, cio&egrave; il
528 fuoco. hora, perche la natura, quanto
529 po$$ibile &egrave; $tato, $i &egrave; sforzata ancora ne'
530 generi diuer$i e contrarii di rappre$en-
531 <pb n=XIIII>
532 tare la unit&agrave;; e con marauiglio$o arti$i
533 cio di maniera ha colligate tutte le co-
534 $e l'una con l'altra, che l'ultimo del
535 genere $uperiore &egrave; molto uicino al ge-
536 nere inferiore; accioche in que$to mo-
537 do tutte le co$e $o$$ero in un certo mo-
538 do indiui$e fra $e, e face$$ero una for-
539 ma dell'uniuer$o. per tal cagione alla
540 con$titutione dell'uniuer$o era nece$-
541 $ario che que$ti due e$tremi elementi,
542 cio&egrave; la terra &amp; il fuoco, fo$$ero legati
543 in$ieme con un mezzo. il qual mezzo,
544 impo$$ibile era, che fo$$e un $olo ele-
545 mento. percioche e$$endo l'elemento
546 corpo $emplice, bi$ognaua ch'egli ha-
547 ue$$e moto $emplice e retto. et hauen-
548 do moto retto, bi$ognaua che $i mo-
549 ue$$e o al mezzo, o dal mezzo. $e $i mo
550 ueua al mezzo; $i moueua di moto con
551 trario al moto del fuoco. $e $i moueua
552 dal mezzo; bi$ognaua che $i moue$$e
553 di moto contrario al moto della terra.
554 <pb>
555 e co$i douendo e$$ere contrario di ne-
556 ce$$it&agrave; alla natura di uno de gli e$tremi,
557 ne $eguiua che non poteua e$$ere mez-
558 zo fra tutti due: e$$endo, che il mez-
559 zo &egrave; quello, il quale partecipa della na
560 tura di l'uno el'altro e$tremo. non po
561 tendo adunque e$$ere mezzo un $olo
562 elemento; $egue, che $iano due. l'uno
563 e l'altro de' quali &egrave; graue e lieue, e
564 muoue$i e dal mezzo, &amp; al mezzo:
565 nondimeno l'uno &egrave; lieue a$$olutamen-
566 te, &amp; $ecundum quid graue; (co$i par-
567 lano i philo$ophi) &amp; il mede$imo a$$o-
568 lutamente $i muoue dal mezzo, &amp; $e-
569 cundum quid tende al mezzo: l'altro
570 a$$olutamente &egrave; graue, &amp; $ecundum
571 quid lieue; &amp; il mede$imo a$$olutamen
572 te $i muoue al mezzo, &amp; $ecundum
573 quid al mezzo. ilche di un $olo mezzo
574 fra gli e$tremi non $i pu&ograve; dire. $ono
575 adunque quatro elementi. de' quali, di
576 ce Ari$totele nel quarto del cielo, che
577 <pb n=XV>
578 alla terra, per e$$ere ella totalmente gra
579 ue, in niun luogo $i conuiene la leggie-
580 rezza; &amp; al fuoco, per e$$er egli total-
581 mente lieue, in niun luogo $i conuiene
582 la grauezza: ma all'aria, &amp; all'acqua
583 dice che l'una e l'altra $i conuiene.
584 perche $ono in alcun luogo graui, &amp; in
585 alcuno lieui: e$$endo l'acquagraue nel
586 luogo del fuoco e dell'aria, lieue nel
587 luogo della terra; e l'aria lieue nel luo
588 go dell'acqua e della terra, graue nel
589 luogo del fuoco. Oltre alla ragione da
590 noi po$ta a dimo$trare che gli elementi
591 $iano quatro, Ari$totele ne adduce un'
592 altra nel primo della meteora, tolta dal
593 la proportione, che deue e$$ere fra gli
594 elementi, quanto alla materia. percio-
595 che, e$$endo gli elementi contrarii, $e
596 alcuno di loro fo$$e maggiore del do-
597 uere, con la operatione e forza $ua cor
598 rumperebbe e $truggerebbe gli ele-
599 menti a lui contrarii. onde bi$ogna che
600 <pb>
601 fra que$ti corpi $ia tale proportione,
602 che l'uno non auanzi l'altro di mate-
603 ria. e per&ograve;, oltre all'acqua e la terra,
604 i quali $ono a'$en$i manife$ti, quel ri-
605 manente di $patio, che &egrave; di $otto al cie-
606 lo della Luna, non pu&ograve; e$$ere ripieno
607 di un $ol corpo; ma bi$ogna, che $iano
608 due. Hora, per incominciare a ra-
609 gionare particolarmente intorno a cia-
610 $cheduno elemento, $i pu&ograve; dire che il
611 fuoco $ia piu nobile di tutti, come piu
612 propinquo, e piu $imile al corpo cele-
613 $te. perche, oltre all'hauere una gran
614 di$$ima calidit&agrave;, la quale di tutte le qua
615 tro qualit&agrave; prime &egrave; la piu attiua, e lei
616 u$a la natura, madre di tutte le co$e, co
617 me principale i$trumento nella genera-
618 tione e con$eruatione di tutti i corpi
619 mi$ti, ma$$ime de gli animati, cio&egrave; de'
620 piu perfetti; egli ha in $e meno mate-
621 ria, che tutte le co$e mortali; &egrave; di gran
622 dezza $uperiore a gli altri elementi;
623 <pb n=XVI>
624 ha il moto circolare, come il corpo ce
625 le$te. benche que$to moto non &egrave; in lui
626 da natura, ne dalla $ua propria forma:
627 ne &egrave; ueramente circolare e $emplice,
628 come tengono alcuni: non potendo
629 del fuoco, che &egrave; corpo $emplice, e$$e-
630 re piu che un moto $emplice natural-
631 mente, cio&egrave; dal mezzo uer$o il cielo.
632 pare adunque, che, $e que$to $uo mo-
633 to circolare non $emplice non &egrave; natu-
634 rale, $ia uiolento. ma non &egrave; co$i. per-
635 che niuna co$a uiolenta pu&ograve; e$$ere per-
636 petua: et il moto circolare del fuoco
637 &egrave; perpetuo: onde non pu&ograve; e$$ere uio-
638 lento. che moto dunque $ar&agrave;? $ar&agrave; ne
639 $econdo la natura di e$$o elemento, ne
640 uiolento, ma e fuori della natura $ua, e
641 fuori del uiolento. La cau$a di que$to
642 moto circolare nel fuoco, non &egrave; dub-
643 bio, che &egrave; il corpo cele$te, circolarmen
644 te mo$$o. ma in che modo il cielo po$$a
645 muouere la sfera del fuoco, hauendo il
646 <pb>
647 $uo moto circolare $emplici$$imo, $en-
648 za inclinare mai in una parte piu che in
649 un'altra; &amp; hauendo la $uperficie con
650 caua, e molli$$ima, $enza alcuna ruga,
651 $enza alcuna eminenza; $i pu&ograve; dubi-
652 tare ragioneuolmente, e nondimeno
653 $oluere la dubitatione in que$to modo.
654 il luogo contiene il locato, &amp; al corpo
655 contenuto &egrave; a gui$a della forma alla ma
656 teria, o del tutto alla parte. non deue
657 adunque alcuno marauigliar$i, $e con
658 niuna uiolenza, ma $olo con la con-
659 giuntione, che &egrave; fra il fuoco &amp; il con-
660 cauo del cielo, luogo naturale di e$$o
661 fuoco, il cielo muoue circolarmente il
662 fuoco, corpo a lui pro$$imo. &egrave; dunque
663 que$to moto cau$ato da principio e-
664 $trin$eco, cio&egrave; dal cielo, il quale con-
665 duce $eco il fuoco congiunto. Po$$ia-
666 mo ancora dire, che di que$to moto &egrave;
667 cagione quella qualit&agrave; cele$te, la qua-
668 le pa$$a ne gli elementi, &amp; &egrave; cagione
669 <pb n=XVII>
670 della generatione de' corpi mi$ti. per-
671 che girando$i continuamente il cielo, &amp;
672 in$ieme con lui la $ua qualit&agrave;; non &egrave;
673 marauiglia, $e da que$ta qualit&agrave; il fuo-
674 co circolarmente &egrave; mo$$o: dalla quale
675 ancora dipende il moto del mare Ocea
676 no. et in fine per cagione di que$ta qua
677 lit&agrave; tutti gli elementi imitano il moto
678 circolare del cielo, eccetto la terra, e
679 quella portione de gli elementi, la qua
680 le dentro alle cauerne di e$$a terra &egrave; rin
681 chiu$a. perche la terra, parte per e$$er
682 $imile al centro, il quale nel moto del-
683 la sfera &egrave; immobile, e parte per e$$er
684 pondero$a e den$a, ad ogni moto &egrave; inet
685 ti$$ima, quando ella $i ritruoua nel luo
686 go $uo proprio e naturale. da que$to
687 moto circolare inequale e$$endo gira-
688 ta la sfera del fuoco, &egrave; nece$$ario che al
689 cuna uolta qualche parte di e$$o fuoco
690 $i aduni e $i conden$i. la qual parte con-
691 den$ata di $ubito gitta $plendore, e di-
692 <pb>
693 uiene illu$tre. il che prima per la $om-
694 ma rarit&agrave; del corpo igneo non poteua
695 e$$ere. ma perche il corpo igneo di $ua
696 natura tende alla rarit&agrave;, &amp; il calore con
697 den$ato ri$olue e rarefa: di nuouo quel
698 la parte dell'elemento conden$ata $i
699 di$$olue, e $pari$ce di$ubito quella fiam
700 ma. Auiene alcuna uolta, che un'esha
701 latione $ecca, ri$oluta dalla terra, do-
702 po ch'&egrave; a$ce$a alla regione del fuoco,
703 $i accende per il moto della sfera, &amp; il
704 fuoco dall'uno e$tremo di lei fino al'al
705 tro di $ubito tra$corre: e co$i fanno$i le
706 $telle correnti: che co$i chiamiamo
707 quelle apparenze. alcuna uolta quel-
708 la eshalatione $ecca, ri$tretta e ri$o$pin
709 ta dalla conden$atione dell aria $upe-
710 riore, cio&egrave; del uapor freddo, uiene
711 cacciata con impeto uer$o la terra: dal
712 qual moto acce$a, prende $omiglianza
713 di una $tella, che cade. Ma, per torna-
714 re onde partimmo, quando nella sfera
715 <pb n=XVIII>
716 del fuoco $i &egrave; talmente conden$ata una
717 parte dell'elemento, che difficilmente
718 $i di$$olue; &amp; in oltre ui $i &egrave; aggiunta la
719 eshalatione dalla terra ri$oluta: alho-
720 ra $i forma il cometa, &amp; altre $imili ap-
721 parenze. il cometa &egrave; di due $orti. l'u-
722 no $i forma nell'inferior parte dell'ele
723 mento igneo. e que$to non appari$ce
724 mai congiunto ad alcuna delle $telle er
725 ranti, o fi$$e. e benche $i muoua di mo
726 to circolare, nondimeno il $uo moto
727 non &egrave; pari al moto cele$te, ma $empre
728 ua perdendo, talmente che que$to co
729 meta non $i uede mai $ottopo$to ad una
730 mede$ima regione del cielo, anzi di con
731 tinuo re$ta piu a dietro. e la cagione &egrave;;
732 perche e$$endo la sfera del fuoco gira-
733 ta a torno dalla uertigine del cielo, con
734 moto per&ograve; differente; &egrave; nece$$ario, che
735 la parte dell'elemento inferiore $ia piu
736 tarda della $uperiore del mede$imo ele
737 mento, e molto piu della sfera cele$te.
738 <pb>
739 e perche non &egrave; molto, che un cometa
740 di que$ta $orte fu o$$eruato acco$tar$i
741 piu ogni giorno al polo uer$o Setten-
742 trionale: non &egrave; marauiglia, $e dalla
743 uertigine del circolo equinottiale e di
744 quella parte che &egrave; nel mezzo del cielo,
745 alcu na parte dell'elemento igneo uie-
746 ne $p inta uer$o Settentrione, &amp; alcuna
747 uer$o mezzo di; oue la uertigine cele-
748 $te &egrave; minore, che nel mezzo del cielo.
749 L'altro cometa $i forma nella parte $u-
750 periore dell'elemento, piu uicina al cie
751 lo: doue il lume di alcuna $tella fi$$a, o
752 errante ri$plende nel cometa, come in
753 uno $pecchio, il quale non la figura, ma
754 $olo il lume rappre$enti. per la quale
755 ri$plendenza il raggio ritorna in $e $te$-
756 $o, e $i fa ui$ibile: &amp; alhora pare che la
757 $tella errante, o fi$$a habbi aggiunta u-
758 na coda, ouero una chioma. e que$ti
759 cometi $eguono il cor$o di quella $tella,
760 o almeno co$i poco gli re$tano a dietro,
761 <pb n=XIX>
762 che col $en$o, $aluo che dopo un certo
763 $patio di tempo, non $i pu&ograve; compren-
764 dere. e que$ta qua$i parit&agrave; di cor$o pro
765 cede dalla uicinit&agrave;, che ha la parte del-
766 l'elemento conden$ata con la sfera ce-
767 le$te; perche come piu uicina piu forte
768 $i muoue di moto circulare, che l'altre
769 parti del mede$imo elemento piu lon-
770 tane dal cielo. E dalla mede$ima cagio
771 ne uuole Ari$totele che $ia formata la
772 uia lattea. la quale opinione non han-
773 no $eguito i Peripatetici, uedendo che
774 la uia lattea &egrave; perpetua &amp; immutabile,
775 e parendo loro marauiglia, che la con-
776 $i$tenza del corpo igneo $empre in un
777 modo per$eueri in e$$a uia, ne mai in al
778 cuna parte $i muti. e per&ograve; $i $ono indot
779 ti &agrave; credere piu to$to, che la uia lattea
780 $ia un certo accidente del corpo cele-
781 $te per la moltitudine delle innumera-
782 bili $telle, che $ono in e$$o cielo: le qua-
783 li $ono tanto minute, che i loro corpi
784 <pb>
785 di$tintamente non $i po$$ono uedere:
786 ma ueggon$i in$ieme confu$i turti i lo-
787 ro lumi, i quali ci dimo$trano quel can-
788 dore della uia lattea po$si ancora dire,
789 che quelle parti del cielo $iano piu den-
790 $e, e per&ograve; piu $plendide; e$$endo pro-
791 prio lo $plendore delle co$e cele$ti. et
792 oltre al $uo $plendore, il lume di quel-
793 le tante minute $telle, refratto in e$$e
794 parti del cielo, ui aggionge chiarezza;
795 $i come luce la luna per la refle$sione
796 del lume del $ole. L'elemento igneo
797 non $i truoua $emplice $aluo che uicino
798 all'orbe cele$te. gli altri elementi non
799 $i truouano $emplici in alcuna parte: $e
800 per auentura non uogliamo dire, che
801 $emplice $ia quella parte della terra,
802 la quale, pre$$o al centro ri$tretta, non
803 ammette la uirtu &amp; attione degli al-
804 tri elementi. E uer&ograve;, che quella parte
805 delfuoco $emplice non &egrave; $empre $empli
806 ce, ma $i corrompe, non per uicinit&agrave;
807 <pb n=XX>
808 di contrario alcuno, ma perche la uer-
809 tigine dell'elemento non &egrave; uniforme:
810 onde na$ce, che le parti di e$$o elemen
811 to fluttuano, e per la fluttuatione $ono
812 $pinte in giu uer$o l'aria, oue arriuate $i
813 corrompono, e riceuuta dall'aria l'hu
814 midit&agrave;, la quale di natura &egrave; graue, di-
815 $cendono finalmente uer$o la terra: oue
816 $eruono in$ieme con gli altri elementi
817 alla generatione de' i mi$ti. Dopo il fuo
818 co $egue l'aria.nella quale alcuni acci-
819 denti $olamente appari$cono, &amp; in alcu
820 na parte di e$$a aria non hanno con$i$ten
821 za, come l'iride, l'area, i due, e qual-
822 che uolta tre $oli, le uirghe: alcuni appa
823 ri$cono, &amp; $ono ueramente nell'aria,
824 come le nuuole, le pioggie, le grandi-
825 ni, le rugiade, la neue, la pruina, i ful
826 mini, i uenti, e $imili. e $i come di quei
827 primi accidenti &egrave; una cau$a generale,
828 cio&egrave; la re$le$sione de i raggi del $ole, &amp;
829 alcuna uolta della luna, e degli altri pia
830 <pb>
831 neti, benche rare uolte; co$i di que$ti
832 $econdi accidenti la cau$a &egrave; l'e$nalatio-
833 ne $ecca della terra, e l'humida dell'ac
834 qua, l'una e l'altra ri$oluta per la uir-
835 t&ugrave; del $ole, e delle $telle. ma parliamo
836 prima della cau$a de i primi accidenli.
837 Circa la luna, &amp; alcuna uolta, benche
838 di rado, circa il $ole, $i ferma un'aria
839 caligino$a, mi$ta di e$halatione e di ua-
840 pore, e di co$i piccioli corpi unita, che,
841 riceuendo come $pecchi il lume di quel
842 pianeta, circa il quale $ono, non po$$o-
843 no per la picciolezza loro rappre$enta
844 re la figura del pianeta, ma rappre$en-
845 tano il colore. &amp; alhora $i forma quell'
846 accidente, che &egrave; chiamato area: la cui
847 figura &egrave; de$critta d'Ari$totele nella
848 Meteora. Alcuna uolta l'aria &egrave; tal-
849 mente conden$ata per l'e$halatione,
850 che di tutti quei corpi minuti ri$tretti
851 in$ieme non molti $pecchi $i fanno, ma
852 un $olo. ilquale rappre$enta &amp; il colo-
853 <pb n=XXI>
854 re e la figura di quella $tella, circa la
855 quale &egrave; fatta l'e$halatione. onde alcu-
856 na uolta $i ueggono due o tre $oli. il che
857 $criuono gli hi$torici e$$er $tato $pe$$e
858 uolte tenuto per prodigio. L'iride $i
859 forma, quando una nuuola piena di ru
860 giada &egrave; oppo$ta al $ole. Le uirghe $ono
861 come iride imperfette. Re$ta, che par
862 liamo de i $econdi accidenti; i quali ap
863 pari$cono, e ueramente $ono nell'aria.
864 Il uapore, dopo ch'&egrave; a$ce$o nella par-
865 te $uperiore dell'aria, alcuna uolta ab
866 bandonato da quel calore, dal quale
867 egli era $tato tirato in $u, e rarefatto,
868 a poco a poco $i uni$ce, e per la unione
869 ingro$$ato di$cende in gocciole minu-
870 ti$sime: e chiama$i rugiada. alcuna uol
871 ta que$to uapore per la frigidit&agrave; dell'a-
872 ria $i raccoglie prima in nuuola, dipoi
873 in acqua, e di molte minute gocciole $i
874 fanno goccie maggiori, le quali dipoi
875 cadono in terra: e chiama$i pioggia. ma
876 <pb>
877 $e occorrer&agrave;, che $ia nell'aria co$i gran
878 frigidit&agrave;, ri$tretta in uno per il calore
879 circo$tante, che, prima che l'acqua
880 cada in terra, $i aggiacci:$i fanno le gran
881 dini. ma $e per la troppa frigidit&agrave; dell'a
882 ria, non in un $olo luogo unita, ma $par
883 $a per ogni parte dell'aria, il uapore,
884 prima che in acqua $i raccolga, $i con-
885 den$a: $i fanno le neui, e le pruine; le
886 quali hanno fra loro quella proportio-
887 ne, che hanno le rugiade, e le pioggie,
888 $omigliando la pruina alla rugiada, e la
889 neue alla pioggia. nell'aria adunque $i
890 fanno que$ti accidenti per il uapore: il
891 quale di continuo tirato dalla uirt&ugrave; del
892 $ole, e delle $telle, $i ri$olue dalla ter-
893 ra e dall'acqua, e dipoi mutato nelle
894 forme predette ritorna alla terra &amp; al-
895 l'acqua. Ma quando una e$halatione
896 $ecca, ri$oluta dalla terra, nell'a$cen-
897 dere rincontra uapori freddi, li quali
898 $empre di$cendono uer$o la terra; e me
899 <pb n=XXII>
900 $colata con e$$o loro, non pu&ograve; ne dal pe
901 $o loro e$$er depre$$a in giu, ne con la
902 leggierezza $ua $olleuar$i in $u: $pinta
903 da uiolenza per la mi$tione del $uo con-
904 trario, per trauer$o &egrave; portata: &amp; alho-
905 ra $i fanno grandi$simi uenti, quando &egrave;
906 nell'aria gran copia di eshalatione, e di
907 uapori: ma $e &egrave; picciola, $i fanno aure
908 piaceuoli e leggieri. E quando nelle nu
909 uole e ne i uapori $ar&agrave; rinchiu$a que$ta
910 eshalatione $ecca, e, $pinte le nuuole
911 di $opra dalla frigidit&agrave;, $ar&agrave; cacciata
912 uer$o la terra: alhora uengono a gene-
913 rar$i uenti, che $offiano dalle nuuole.
914 ma $e que$ta mede$ima eshalatione,
915 non bene ri$tretta in uno, ma $par$a e-
916 $ce fuori con impeto per le nuuole; $i
917 accende, e fa i fulguri, &amp; i tuoni. ma
918 quando conden$ata, e me$colata col
919 uapor freddo, con gran forza &egrave; caccia-
920 ta: alhora $i fanno i fulmini: i quali, co
921 me $i uede nella Meteora, $ono di piu
922 <pb>
923 $orti. Dopo l'aria ci re$ta a ragionare
924 dell'acqua. il quale elemento, $i come
925 ancora l'aria,non &egrave; in alcuna parte $em
926 plice, e$$endo alterato continuamente
927 dall'elemento $uperiore, cio&egrave; dall'a-
928 ria, ma molto piu dall'inferiore, cio&egrave;
929 dalla terra; laquale, per e$$ere corpo
930 den$o, &egrave; piu atta ad operare, che l'a-
931 ria, &amp; a re$i$tere all'operatione dell'e-
932 lemento uicino, cio&egrave; a quella parte, che
933 nell'elemento uicino &egrave; a lei contraria.
934 onde &egrave; piu atta ad alterare, che ad e$$er
935 alterata. L'acqua circonda tutta la
936 terra d'ogni parte: intendendo, che
937 l'aria uicina alla terra $ia acqua per la
938 maggior parte: perche &egrave; piena di uapo
939 ri: i quali non $ono altro, che acqua
940 rarefatta. onde di$$e Homero, che un
941 certo fiume Oceano circonda tutta la
942 terra. tutti i mari deriuano dall'Ocea
943 no, eccetto il Ca$pio, il quale d'ogn'
944 intorno &egrave; cinto dalla terra. Nell'Ocea
945 <pb n=XXIII>
946 no $i ueggono due moti. l'uno &egrave;, che
947 l'acqua continuamente $i muoue da o-
948 riente uer$o occidente, come manife-
949 $tamente comprendono quelli, che na
950 uigano l'Oceano. perche $e $i partono
951 da Nerito, promontorio di Spagna, per
952 arriuare in Inghilterra, fanno la naui-
953 gatione piu tarda, che partendo d'In-
954 ghilterra per arriuare in Spagna. quel-
955 li ancora, che $i pa rtono di Spagna per
956 arriuare a quelle i$ole, le quali a'gior-
957 ni no$tri ritrou&ograve; Columbo Genoue$e
958 uer$o ponente, forni$cono il lor uiag-
959 gio in manco di un me$e: ma ritornan-
960 do in Spagna, tardano tre e quattro
961 me$i. il mede$imo moto hanno o$$erua
962 to i Portughe$i nauigando intorno all'
963 Africa per arriuare in India. che, quan
964 tunque habbino il uento in poppe ga-
965 gliar di$simo, nondimeno &agrave;a $uperare il
966 promontorio, che $i chiama Capo di
967 buona $peranza, durano infinita fatica,
968 <pb>
969 per il cor$o dell'acqua da oriente in oc
970 cidente. L'altro moto &egrave;, che per $ei
971 hore continue cre$ce l'oceano, &amp; al-
972 trettante hore decre$ce. et &egrave; co$i gran-
973 de que$to moto, che nella Fiandra $i
974 ueggono alcune uolte ritornare a die-
975 tro i fiumi per il cre$cimento del mare,
976 &amp; &agrave; Londra in Inghilterra il fiume Ta-
977 mi$o, che &egrave; lontano dal mare intorno a
978 cinquanta miglia, mede$imamente ri-
979 tornare uer$o il $uo fonte, e cre$cere
980 qua$i tre pa$$a. Veggon$i ancora que$ti
981 due moti nel mare mediterraneo, ma
982 non co$i grandi, come nell'oceano.
983 nell'Adriatico $eno quelli, che nauiga-
984 no co$teggiando l'I$tria, la Dalmatia,
985 l'Albania, $entono un continuo moto
986 del mare uer$o occidente: il quale poi
987 nella parte, doue &egrave; Venetia, $i riuolge
988 uer$o mezzo di, cio&egrave; uer$o la Roma-
989 gna, e di la uer$o oriente, cio&egrave; uer$o la
990 Puglia. e que$to moto da'marinari prat
991 <pb n=XXIIII>
992 tichi facilmente &egrave; cono$ciuto. onde $i
993 pu&ograve; dire, che $ia circolare il moto del
994 mare mediterraneo. perche dall'Elle
995 $ponto $i muoue uer$o occidente, e col
996 mede$imo moto co$teggia tutto il lido
997 di terra ferma in$ino alle colonne di
998 Hercole: doue riuolgendo$i, per la co
999 $ta dell'Africa, e dell'Egitto $i muoue
1000 uer$o oriente, cio&egrave; uer$o la Soria. Ho-
1001 ra &egrave; da con$iderare la cau$a di que$ti
1002 moti nell'uno e l'altro mare. Il mo
1003 to dell'Oceano uer$o occidente &egrave; cau-
1004 $ato dal moto diurno de' cieli: i quali
1005 infondono parte della loro qualit&agrave; nel-
1006 l'Oceano, onde egli $econdo il moto
1007 loro $i muoue. e po$si dire, che il mo-
1008 to del mare Adriatico, il quale &egrave; parte
1009 del mediterraneo, deriui dalla mede-
1010 $ima cau$a. perche, non potendo l'ac-
1011 qua, per e$$ere rinchiu$a da terra fer-
1012 ma d'ogni parte, muouer$i di perpe-
1013 tuo moto da oriente in occidente, $e-
1014 <pb>
1015 condo che la uirt&ugrave; cele$te la conduce,
1016 imita nel modo, che pu&ograve;, il moto cir-
1017 colare de' cieli, e co$i ua girando intor
1018 no a'lidi di terra ferma nel modo, che
1019 $i &egrave; detto. Veniamo hora al cre$cimen-
1020 to e decre$cimento di $ei in $eihore. il
1021 quale ueggiamo continuamente &agrave; Ve-
1022 netia, ma non co$i grande, come $i ue-
1023 de nell'Oceano. Non &egrave; dubio, che la
1024 cau$a del cre$cimento dell'acqua non
1025 &egrave; altro, che una rarefattione e tumefat
1026 tione, per la quale cre$ce il mare, e $i
1027 diffonde uer$o la terra. e parimente la
1028 cau$a del decre$cimento non &egrave; altro,
1029 che una conden$atione di e$$a acqua,
1030 per la quale ritorna nella $ua unione, e
1031 dalla terra, oue $i era $par$a, $i diparte,
1032 percioche, $e que$ta non fu$$e la cau$a,
1033 onde uerrebbe tanta copia di acqua
1034 per co$i grande cre$cimento, e doue ri
1035 tornerebbe nel decre$cimento? poi che
1036 dunque que$to principio &egrave; manife$to,
1037 <pb n=XXV>
1038 re$ta che con$ideriamo, onde na$ce que
1039 $ta rarefattione, e conden$atione del-
1040 l'acqua, l'una cau$a del cre$cimento,
1041 l'altra del decre$cimento. E noto ad
1042 ogniuno, che ogni rarefattione $i fa per
1043 uir t&ugrave; del calore, e, ce$$ando lui, ce$$a.
1044 et all'incontro, ogni conden$atione $i
1045 fa per uirt&ugrave; della frigidit&agrave;: come $i ue-
1046 de nell'acqua, che po$ta al fuoco bol-
1047 le, e leuatane ce$$a di bollire poi che a-
1048 dunque la cau$a di que$to cre$cimento
1049 dell'acqua &egrave; una uirt&ugrave; calida; diciamo,
1050 mo$si dall'e$perienza, che que$ta uir-
1051 t&ugrave;, onde $i gon$ia il mare, dipende dal-
1052 la Luna, il cui tepore principalmente
1053 pare che $ia accommodato &agrave; di$porre
1054 et alterare l'humore di cie$chadun cor
1055 po.diuidiamo poi il cielo in quatro par
1056 ti eguali, con due circoli, il meridiano;
1057 e l'orizonte retto, il quale diuidi il me
1058 ridiano &agrave; i poli con anguli retti sferali.
1059 e troueremo, che, quando la Luna dal
1060 <pb>
1061 punto dell'orizonte retto,il quale hab
1062 biamo po$to, $i muoue uer$o il meridia
1063 no $opra l'orizonte, alhora l'acqua
1064 della prima quadra $i gonfia e $i diffun-
1065 de. ma quando $i muoue dal meridia-
1066 no uer$o l'altro punto dell'orizonte
1067 retto, alhora l'acqua decre$ce. quan-
1068 do poi da que$to punto dell'orizonte
1069 retto $i muoue $otto terra uer$o il meri
1070 diano,mede$imamente fa gonfiare &agrave; noi
1071 e cre$cere l'acqua della detta prima
1072 quadra: e pa$$ando il meridiano per gi-
1073 re al primo punto dell'orizonte retto,
1074 onde incominci&ograve; &agrave; muouer$i, la mede-
1075 $ima acqua decre$ce. e nel mede$imo
1076 c&otilde;$iderando $i trouer &agrave; la cau$a di cia$cu
1077 na quadra. la quale non &egrave; altro, che la
1078 Luna. il cui lume, et in$ieme quel te-
1079 pore, che accompagna il lume, quan-
1080 to piu $i auicina alla linea perpendicula
1081 re, &amp; a gli anguli retti, fatti da e$$a linea
1082 perpendicularmente cadente; tanto ha
1083 <pb n=XXVI>
1084 maggiore uirt&ugrave;, e per&ograve; tanto piu ri$cal
1085 da. et all'incontro, quando da la linea
1086 perpendiculare, e dall'angulo retto $i
1087 diparte, e fra l'angolo ottu$o, ha mi-
1088 nor uirt&ugrave;, e per&ograve; meno ri$calda: $i co-
1089 me ancora prouiamo ne'raggi del So-
1090 le, per que$ta cagione, quando la Luna
1091 a$cende da oriente uer$o mezzodi, &amp;
1092 il $uo lume dall'angulo ottu$o $e ne ua
1093 all'angulo retto, alhoral'acqua $i gon
1094 fia: e quando ella dipartendo$i dal mez
1095 zodi $e ne ua uer$o l'occidente, dal-
1096 l'angulo retto all'ottu$o, alhora l'ac-
1097 qua $i conden$a e decre$ce. e que$ta &egrave;
1098 ueri$sima cau$a del moto dell'acqua,
1099 mentre che la Luna dall'oriente al-
1100 l'occidente camina. ma,dapoi che ella
1101 dall'occidente $i parte andando uer$o
1102 il punto di mczza notte,per qual cagio
1103 ne l'acqua $i gonfii; e, quando ella dal
1104 punto di mezza notte partendo $e ne
1105 ua uer$o oriente, per qual cagione l'ac
1106 <pb>
1107 qua $i conden$i; &egrave; grandi$sima difficul-
1108 t&agrave; a $aperne il uero, ma $i riferir&agrave; quel
1109 che a diligenti $crittori piu probabile &egrave;
1110 paruto. Dicono, che la parte oppo$i-
1111 ta del cielo, ferita da i raggi della Luna,
1112 $i altera, e riceue da lei qua$i la mede$i
1113 ma uirt&ugrave;. e per&ograve; quando la Luna dipar
1114 tendo dall'occidente $e ne ua uer$o il
1115 punto di mezza notte, allhora quella
1116 parte del cielo, che &egrave; dal punto del-
1117 l'orizonte retto, cio&egrave; dall'oriente, al
1118 meridiano, fa gonfiare l'acqua della
1119 quadra &agrave; lei ri$pondente, per il rifle$$o
1120 del lume, il quale poi che il cielo ha ri-
1121 ceuuto dalla Luna oppo$ita, lo rende a
1122 quella parte dell'acqua, che &egrave; $ottopo
1123 $ta a lui; onde ella per uirtu di quel lu-
1124 me $i gonfia. et il mede$imo $i dice,
1125 quando la Luna partendo dal punto di
1126 mezza notte camina $otto a'i piedi no-
1127 $tri uer$o l'oriente, e fa cre$cere quel-
1128 la quadra dell'acqua, che &egrave; dal meri-
1129 <pb n=XXVII>
1130 diano no$tro all'occidente, e$$endo fe-
1131 rito il cielo $opra$tante a detta quadra
1132 da'i raggi oppo$iti di lei. Contro a que-
1133 $ta ragione $i oppone, che, e$$endo la Lu
1134 na molto minor della terra, la ombra
1135 di e$$a terra, la quale na$ce da'i raggi e
1136 dal lume della Luna $ottopo$ta, tanto
1137 piu cre$ce, quanto piu la Luna perpen-
1138 dicularmente $i $ottopone a lei. onde
1139 pare, che i raggi di e$$a Luna non po$-
1140 $ano ferire la parte oppo$ita del cielo, e
1141 per&ograve; che il cielo da quella parte non
1142 po$$a riflettere i raggi lunari uer$o la
1143 terra e uer$o il mare, e$$endo che per
1144 l'ombra della terra interpo$ta non puo
1145 uedere la Luna, ne participare di quel
1146 la uirt&ugrave;, la quale mediante i raggi di lei
1147 potrebbe riceuere. A que$ta oppo$itio
1148 ne $i ri$ponde co$i. E$$endo la terra, $e $i
1149 fa paragone fra lei e'l cielo, $imile al
1150 punto; l'ombra $ua, benche grande,
1151 non pu&ograve; offu$care $aluo che una mini-
1152 <pb>
1153 ma parte di e$$o cielo: e per&ograve; le altre
1154 parti uicine alla parte offu$cata po$$ono
1155 riceuere il lume da'raggi della Luna,
1156 e renderlo alla terra &amp; al mare. e co$i
1157 pare che la ragione detta di $opra $i con
1158 fermi. e benche co$i paia, nondimeno
1159 mi na$ce un dubio, dal quale la mente
1160 mia non $i di$$olue: &amp; &egrave; que$to. E$-
1161 $endo il corpo cele$te diafano e per$pi-
1162 cuo, come puo egli rimettere il lume
1163 alla terra &amp; all'acqua? e$$endo che
1164 quei corpi riflettono il lume, i quali non
1165 $ono diafani, ma $ono terminati dalla
1166 parte po$teriore da qualche corpo den
1167 $o. perche $e noi miriamo in un$pec-
1168 chio, la cui parte po$teriore non $ia
1169 den$a, ma diafana: lo $pecchio non ri-
1170 flette il lume, ne ci dimo$tra la no$tra
1171 figura: la quale portata da'raggi del
1172 no$tro colore arriua allo $pecchio, e n&otilde;
1173 trouando re$i$tenza di corpo den$o op
1174 po$ito, trappa$$a $enza fermar$i. ma $e
1175 <pb n=XXVIII>
1176 al mede$imo $pecchio po$poniamo al-
1177 cun corpo den$o: alhora uediamo, che
1178 egli ci riflette il lume, e ci rende la no-
1179 $tra figura;la quale trouando la re$i$ten
1180 za del corpo den$o oppo$ito, non trap-
1181 pa$$a, ma $i ferma. oltre a ci&ograve;, $e il cie-
1182 lo riceuendo il lume dalla Luna oppo$i
1183 ta lo communica$$e alla terra &amp; al ma-
1184 re, onde auerrebbe, che alcuna uolta
1185 le notti a cielo $ereno $ono tanto o$cu-
1186 re, che non ueggiamo pur un minimo
1187 $egno di que$ta rifie$sione di lume?
1188 non &egrave; adunque il lume, ma qualche al-
1189 tra qualit&agrave;, con la quale la Luna muo-
1190 ue l'acqua, e la quale il cielo riceuen-
1191 do dalla Luna, e communicandola al-
1192 l'acqua, la fa cre$cere e gonfiare. e co$i
1193 mettendo fine a que$ta parte, cio&egrave; in-
1194 quanto $i appartiene alla uirt&ugrave; della Lu
1195 na cau$ante il moto dell'acqua, di che
1196 per&ograve; non re$tiamo &agrave; pieno $odisfatti, $e
1197 guiremo dicendo, che il Sole ancor e-
1198 <pb>
1199 gli con la $ua uirt&ugrave; alcuna uolta fa il me
1200 de$imo effetto: come ogni me$e $i pu&ograve;
1201 o$$eruare ne'i quadri della Luna. per-
1202 cioche, quando dopo il plenilunio la
1203 Luna $i acco$ta al Sole nonanta gradi;
1204 &egrave; nece$$ario, che nel mede$imo tempo
1205 la Luna dal punto di oriente nell'ori-
1206 zonte retto, che habbiamo con$tituito,
1207 a$cenda uer$o il meridiano, &amp; il Sole
1208 dal punto di mezza notte camini uer$o
1209 oriente. e nel mede$imo modo, dopo
1210 la congiuntione della Luna, quando el
1211 la dal mede$imo punto di oriente a-
1212 $cende uer$o il meridiano, il Sole dal
1213 meridiano de$cende uer$o l'occa$o.nel
1214 qual tempo, cio&egrave; due uolte al me$e, $i
1215 uede che non &egrave; il flu$$o e reflu$$o, o al-
1216 meno &egrave; qua$i in$en$ibile. e chiama$i ac-
1217 qua di fiele. onde $i cono$ce, che an-
1218 cora il Sole opera in parte a muouere
1219 &amp; acquetare l'acqua. E ancora nota-
1220 bile co$a, che il moto dell'acqua in-
1221 <pb n=XXIX>
1222 comincia nel fondo, &amp; a$cende alla
1223 $uperficie. perche alla bocca del no-
1224 $tro porto, oue $ono edificati i due ca-
1225 $telli, $i o$$erua, che entrando per quel-
1226 l'adito l'acquain que$te lagune, doue
1227 &egrave; Venetia, qua$i dopo $ei hore di con-
1228 tinuo flu$$o, entrando tuttauia l'ac-
1229 qua, nondimeno $i uede l'acqua, che
1230 tocca i muri de' ca$telli, e$$er decre-
1231 $ciuta qua$i un mezzo pi&egrave;, prima che
1232 incominci il reflu$$o. uedendo$i adun-
1233 que, che l'acqua in$ieme e decre$ce, &amp;
1234 in quella $uperficie, che $i uede, entra
1235 tuttauia; non &egrave; da dubitare, che il prin
1236 cipio del flu$$o e del reflu$$o $i fa prima
1237 nel fondo. E ancora e$traordinario il
1238 moto dell'acqua dal Bo$phoro, e dal-
1239 l'Elle$ponto. perche $empre fa il flu$-
1240 $o, ne mai il reflu$$o. il che auiene per
1241 la copia de' fiumi. i quali entrano nel
1242 mare. Segue la terra. la quale $i pu&ograve;
1243 credere che $ia $emplice pre$$o al cen-
1244 <pb>
1245 tro del mondo, $i come il fuoco pre$$o
1246 al concauo del cielo: intendendo per&ograve;,
1247 che que$ta $implicit&agrave; non $ia eterna, ma
1248 di lunghi$simo tempo. perche una co-
1249 $a corro ttibile non pu&ograve; eternamente
1250 durare in un mede$imo $tato, onde &egrave;
1251 credibile, che, oltre a'raggi cele$ti, e
1252 la uirt&ugrave; della qualit&agrave; cele$te, alcuna for
1253 za uiolenta di terremoto conduca fino
1254 al centro parte dell'aria, &ograve; dell'acqua,
1255 e che di nuouo poi alluogo della prima
1256 terra $ucceda altra terra. E perche $e-
1257 condo l'ordine di natura deueua l'ac-
1258 qua $opra$tar da ogni parte la terra: la
1259 mede$ima natura ha alterato l'ordine
1260 $uo ratione finis, come dicono i philo-
1261 $ophi; acci&ograve; che gli animali in que$ta e-
1262 minenza della terra pote$$ero uiuere: $i
1263 come ancora nel picciolo mondo, cio&egrave;
1264 nell'animale, $ono molte co$e contra
1265 la natura della materia, ratione finis;
1266 come quell'o$$o, che $i chiama $inci-
1267 <pb n=XXX>
1268 put; il quale e$$endo duri$simo, e mol
1269 to terreo, e per&ograve; graue, doueua e$$ere
1270 ratione materi&aelig; nella inferior parte del
1271 l'huomo, e nondimeno ratione finis fu
1272 po$to dalla natura nella $uperiore, per
1273 a$sicurare contra gli accidenti la piu
1274 nobil parte di e$$o huomo. La terra ha
1275 $imilitudine dell'animale. perche $i co
1276 me egli ha il $angue, il quale tra$corren
1277 do per le uene tutto il corpo nodri$ce:
1278 co$i ella ha le acque, le quali o in fiumi,
1279 o in fonti, o in altra forma le humetta-
1280 no, &amp; nodri$cono: egli ha lo $pirito, el-
1281 la il uapore etereo, &amp; l'eshalatione i-
1282 gnea; dalli quali fomentata genera e no
1283 dri$ce; egli ha le o$$a, ella i monti: i
1284 quali la prouida natura produ$$e ancor
1285 e$si ratione finis; a fine, che dalla loro
1286 $ommit&agrave; de$cende$$ero i fiumi, e riga$-
1287 $ero la terra in $eruitio de gli animali. e
1288 perche alcuni credono, che i monti $ia-
1289 no eterni: $i pu&ograve; credere, che $iano e-
1290 <pb>
1291 terni e$$endo $empre monti, ma che $i
1292 diminui$cano per la forza dell'acque e
1293 de' uenti, e di nuouo $i accre$cano par
1294 te per la uirt&ugrave; del calore etereo, e par-
1295 te per l'operatione dell'aria frigida, la
1296 quale aggionge materia di$po$ta a con-
1297 uertir$i in $a$$o. E que$te co$e ba$tino,
1298 quanto alla terra in generale. Quanto a
1299 quella parte, che &egrave; habitabile, Ari$to-
1300 tele, e gli auttori piu antichi credette-
1301 ro, tutta quella zona della terra, la qua
1302 le &egrave; $oggetta al polo artico, e uicina,
1303 e$$er inhabitabile per il troppo freddo,
1304 e continuo giazzo: perche piu di tutte
1305 &egrave; lontana dal $ole: il quale la tocca co'
1306 $uoi raggi tanto obliqui, che non han-
1307 no qua$i forza alcuna a ri$caldare, e ge
1308 nerare. all'incontro credettero, tutta
1309 quella zona della terra, la quale $oggia
1310 ce al circulo equinottiale, &amp; &egrave; rinchiu
1311 $a da i tropici, per il troppo caldo e$$er
1312 inhabitabile: perche il $ole tutta la feri-
1313 <pb n=XXXI>
1314 $ce co' raggi diretti, o poco obliqui.
1315 fra que$te po$ero una zona temperata,
1316 &amp; idonea alla generatione; la quale noi
1317 habitiamo. e per la mede$ima ragione
1318 credettero, uer$o il polo antartico e$-
1319 fer pae$e inhabitabile per il troppo fred
1320 do, e dipoi una zona temperata qua$i
1321 fino al tropico di Capricorno. e nella no
1322 $tra zona habitabile tenne Ari$totele il
1323 quarto clima e$$er piu temperato; $ot-
1324 to'l quale &egrave; la maggior parte della Gre
1325 cia. que$ta ful'opinione de gli antichi.
1326 ma Auicenna dipoi tenne, che il Sole
1327 ri$calda$$e la terra non tanto con ferirla
1328 co'raggi diretti, quanto con dimorar-
1329 ui $opra lungo $patio. perilche, e$$en-
1330 do che il $ole dimora a$$ai circa i tropi-
1331 ci per l'obliquit&agrave; e fle$$o del zodiaco,
1332 e nel circulo equinottiale pochi$simo
1333 dimora, ma di $ubito trappa$$a; giudi-
1334 c&ograve; Auicenna, $otto il circulo equinot-
1335 tiale e$$er pae$e, non per il troppo cal-
1336 <pb>
1337 do inhabitabile, ma temperati$sima, e
1338 molto accommodata all'habitatione,
1339 per e$$er iui continuo equinottio. alla
1340 qual po$itione benche Auerroe con
1341 molte ragioni habbi c&otilde;tradetto in quel
1342 la paraphra$i, la quale $cri$$e $opra la
1343 meteora; nondimeno que$ta que$tio-
1344 ne &egrave; $tata deci$a a tempi no$tri dall'e-
1345 fperienza. perche nella nauigatione de
1346 Spagnuoli, e $opra tutto de Portughe
1347 $i $i &egrave; ritrouato, che $otto il circulo e-
1348 quinottiale, e fra i topici ui habitano di
1349 molte genti, di colore non nero, come
1350 gli Etiopi, ma bruno. onde $i uede, che
1351 Auicenna hebbe opinione bona, quan
1352 to al credere quella zona e$$er habita-
1353 bile: ma s'ingann&ograve;, quanto al crede-
1354 re che ella fo$$e temperati$sima. il che
1355 $i cono$ce dal colore, e dalle operatio-
1356 ni di quelle genti: perche $ono imbel-
1357 li, e timide, e d'ingegno molto inferio
1358 re a'Greci; i quali habitano il quarto
1359 <pb n=XXXII>
1360 clima. $otto a' tropici $ono regioni piu
1361 calde, che $otto il circulo equinottiale,
1362 ma non per&ograve; inhabitabili, eccetto le $o
1363 litudini dell'Africa piene di arena: le
1364 quali per&ograve; non $ono in tutto uuote, e$-
1365 $endo habitate da gli Etiopi, e dai Tro
1366 gloditi. dalla quale e$perienza $i &egrave; cono
1367 $ciuto, che quell'incommodo, il qua-
1368 le ha quella zona per i raggi perpendi-
1369 culari del Sole, &egrave; ricompen$ato dalla po
1370 ca, anzi qua$i niuna dimora del Sole
1371 nel circulo equinottiale: perche il zo-
1372 diaco iui &egrave; diretto, e non torto, come
1373 ne i tropici. oltre a ci&ograve;, il continuo e-
1374 quinottio, e finalmente l'allontananza
1375 del Sole dal loro orizonte, il quale di-
1376 $cende precipite, e $e ne u&agrave; diritto $ot-
1377 to i piedi di quei popoli; &amp; all'incon-
1378 tro $otto i tropici, e pre$$o ai tropici la
1379 dimora del Sole per il fle$$o del zodia-
1380 co, i giorni e$tiui piu lunghi, la $ce$a del
1381 Sole $otto l'orizonte non co$i grande,
1382 <pb>
1383 fanno l'e$tate piu calda, che $otto l'e-
1384 quinottiale. Quanto a gli Etiopi, la cau
1385 $a, perche $olamente in Africa $i ritruo
1386 uino, $arebbe a$$ai o$cura, $e non $i con-
1387 $idera$$e la qualit&agrave; del pae$e. perche
1388 grandem&etilde;te importa la conditione del
1389 la terra $ottopo$ta, cio&egrave;, $e &egrave; piana, &ograve;
1390 montuo$a; $e bagnata da'fiumi, &ograve; $ec-
1391 ca; $e $a$$o$a, &ograve; areno$a, &ograve; di gra$$o ter
1392 reno. percioche tutte que$te conditio
1393 ni po$$ono a$$ai circa la temperie, &ograve; la
1394 intemperie di un pae$e. importa anco-
1395 ra molto, quali $iano i uenti, e da che
1396 luoghi uengano, $e da luoghi paludo$i,
1397 &ograve; da caldi, &ograve; da freddi. le quali differen
1398 ze hanno forza di dar diuer$a natura a
1399 pae$i contermini, e po$ti $otto la mede
1400 $ima plaga del cielo: onde $ono alcuni
1401 caldi, alcuni freddi; alcuni di aria $alu-
1402 bre, alcuni di offen$iua. perilche nella
1403 Libia, oue &egrave; campagna areno$a, e niu-
1404 no fonte, la terra riceue dal Sole gran-
1405 <pb n=XXXIII>
1406 di$simo calore, e dal canto $uo ri$calda
1407 l'aria parimente, onde $i muta la com
1408 ple$sione de gli habitanti, e diuengono
1409 Etiopi per l'ecce$siuo caldo. il che non
1410 auiene ne gli altri luoghi $oggetti, o ui-
1411 cini al tropico, per e$$erui copia di fon
1412 ti, e di monti, e di paludi: onde gli ha-
1413 bitanti non $ono Etiopi, ma bruni. per
1414 che alla generatione di tutte le co$e, ol-
1415 tra le cau$e cele$ti, &egrave; di momento gran
1416 de la qualit&agrave; della materia $oggetta: al-
1417 la quale perche non attendono gli a$tro
1418 loghi, molte uolte rie$cono bugiardi.
1419 Gli elementi, per e$$ere mutabili &amp; al-
1420 terabili l'uno con l'altro, fanno tutti i
1421 corpi mi$ti. et ogni alteratione dipen-
1422 pe dalle loro qualit&agrave; prime, l'una con-
1423 traria all'altra: perche le $econde qua
1424 lit&agrave; dipendono dalle prime, come da
1425 principii. le prime $ono cono$cibili dal
1426 tatto, e piu attiue di tutte: e $ono qua-
1427 tro, calidit&agrave;, frigidit&agrave;, humidit&agrave;, $icci
1428 <pb>
1429 t&agrave;. delle quali po$siamo formare $ei con
1430 giuntioni, due impo$sibili, e quatro
1431 po$sibili. le impo$sibili $ono, calidit&agrave;
1432 con frigidit&agrave;, humidit&agrave; con $iccit&agrave;: per-
1433 che niuno corpo $i ritruoua, nel quale
1434 $iano $omma calidit&agrave; con $omma frigidi
1435 t&agrave;, o $omma humidit&agrave; c&otilde; $omma $iccit&agrave;:
1436 non potendo due contrarii e$$er in$ie-
1437 me in un $ubietto. le po$sibili $ono, ca-
1438 lidit&agrave; con humidit&agrave;, calidit&agrave; con $iccit&agrave;,
1439 frigidit&agrave; con humidit&agrave;, frigidit&agrave; con $ic
1440 cit&agrave;. delle quali quatro qualit&agrave; e$$endo
1441 partecipe ogni corpo mi$to, uiene &agrave; par
1442 ticipare di tutti quatro gli elementi. Et
1443 &egrave; d'auertire, che Ale$$andro Aphro-
1444 di$eo, e Galeno coetaneo di Ale$$an-
1445 dro, e Philopono tennero, che que$te
1446 quatro qualit&agrave; fo$$ero le forme de gli
1447 elementi. il che &egrave; manife$ti$simo erro-
1448 re. perche ogni forma di qual $i uoglia
1449 corpo &egrave; $o$tanza, per que$ta ragione.
1450 $e il fuoco, uerbi gratia, &egrave; $o$tanza; &amp;
1451 <pb n=XXXIIII>
1452 &egrave; fuoco per la forma, che gli da l'e$$e-
1453 re: $egue, che la forma, la quale lo fa
1454 e$$ere $o$tanza, ancor ella fia $o$tanza:
1455 perche $e non fo$$e, non potrebbe da-
1456 re al fuoco quel che ella non haue$$e.
1457 onde u$ano di dire i philo$ophi: pro-
1458 pter quod unumquodque tale e$t, &amp; il-
1459 lud magis. $e adunque ogni forma &egrave; $o
1460 $tanza; non po$$ono le qualit&agrave; e$$er for
1461 me, e$$endo, come $a ogniuno, acciden
1462 ti:e quello, che &egrave; accidente ad un $ubiet
1463 to, non pu&ograve; e$$ere $o$tanza all'altro: la
1464 quale &egrave; propo$itione famo$a &amp; appro-
1465 uata, e caua$i dal primo della phi$ica,
1466 da quelle parole: Quod uere e$t, acci-
1467 dit nulli. onde Auerroe nel commen-
1468 tario $opra l'ottauo della metaphi$ica
1469 riprende Ale$$andro, per hauer detto,
1470 che nel fuoco la calidit&agrave; &egrave; forma $o$tan-
1471 tiale. oltre a ci&ograve;, $e la materia &egrave; nel ge-
1472 nere della $o$tanza: ragioneuole mi pa
1473 re, che molto piu ui debba e$$ere la for
1474 <pb>
1475 ma: la quale ogniuno $a che &egrave; piu nobi
1476 le della materia. Aggiungo: $e ne$$una
1477 $o$tanza &egrave; per $e $en$ibile, come dice
1478 Ari$totele nel $econdo de anima: come
1479 po$$ono le prime qualit&agrave; e$$er $o$tanze,
1480 le quali $ono $en$ibili e cono$cibili al
1481 tatto? Ecci ancora que$ta ragione, $e le
1482 prime qualit&agrave; $o$$ero forme; $eguireb-
1483 be, che ogni elemento hauerebbe due
1484 formc; hauendo ogni elemento due
1485 qualit&agrave;. il che &egrave; co$a impo$sibile.